Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

24
010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 26 dal 12 al 18 luglio 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 26 2 BPV Altre quattro strutture veterinarie per ani- mali da compagnia hanno avviato il loro percorso verso la certificazione di qua- lità, sulla base del disciplinare delle buo- ne pratiche veterinarie adottato da ANMVI e CSQA. Si conferma la motiva- zione dei medici veterinari ad ottenere principalmente vantaggi gestionali con favorevole ricaduta sull'organizzazione del lavoro e dell'immagine. FNOVI I presidenti degli Ordini dei medici, dei farmacisti e dei veterinari saranno nuovi componenti del Consiglio superiore di sanità. Lo ha annunciato il ministro della Salute Ferruccio Fazio, nel suo interven- to alla celebrazione dei cento anni degli Ordini delle professioni sanitarie. Immi- nente il decreto che introduce stabil- mente la FNOVI SUINI E VITELLI È in vigore dal 10 luglio la Legge comu- nitaria 2009 che delega il Governo all'a- dempimento di obblighi di recepimento. L’Italia ha dodici mesi di tempo per a- dottare i decreti legislativi sulle norme minime per la protezione di suini e vitelli. HACCP Il Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti del Ministero della Salute ha trasmesso al Parlamento il rapporto 2009 "Vigilanza e controllo degli alimen- ti e delle bevande in Italia". Ancora nu- merose le irregolarità rispetto ai principi di igiene dell'HACCP. UNITÀ CINOFILE Le restrizioni delle ultime manovre finan- ziarie hanno colpito anche la Difesa e gli Interni e, conseguentemente, hanno messo a dura prova la sopravvivenza delle unità cinofile. Una interrogazione dell’On. Mancuso sottoscritta da altri sette parlamentari chiede al Governo di continuare a “garantire l'espletamento delle attività delle unità cinofile, tanto in campo militare, quanto nell'ambito della tutela della sicurezza interna”. RASFF Complessivamente, nel secondo trime- stre del 2010, sono state trattate 803 notifiche (809 nel corso del primo), per- venute sia dalla Commissione Europea che da parte degli Uffici periferici, As- sessorati alla Sanità e comando Carabi- nieri per la Tutela della Salute. I dati so- no contenuti nella Relazione RASFF del primo trimestre 2010, pubblicata dal Mi- nistero della Salute. Tra tutte le notifiche pervenute 47 riguardano l’alimentazione animale. COLLABORAZIONE TRA VETERINARI E TECNICI A PAGINA 6 A PAGINA 19 PATENTINO PUBBLICATI GLI ELENCHI BREVI IL DESTINO DELL’UNIRE E DEL CAVALLO ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA condivise con il Ministero della Salu- te in fatto di sanità del cavallo, di i- dentificazione, di controlli sanitari, di epidemio-sorveglianza. L’anagrafe equina, con tutti i suoi ritardi e le sue difficoltà (ha richiesto la nomina di un commissario ad acta), non può cer- to pagare il prezzo di uno scenario i- stituzionale (e politico) così compli- cato. Ecco perché dobbiamo segui- re con grande attenzione una fase delicatissima, nella quale sono in gioco anche gli adempimenti comunitari del Regola- mento 504/2008, un provvedimento cruciale per i veterinari europei tanto da indurre la FEEVA ad un monitoraggio sulla sua attuazione e sul coinvolgimento della nostra professione. Non c’è ancora il manuale operativo dell’a- nagrafe equina, ma sarebbero già pronte le sanzioni per chi non è in re- gola con il Regolamento comunita- rio. Abbiamo il dovere di essere i pri- mi a ricordare al Ministro Galan che l’Unire ha anche compiti strettamen- te intrecciati con la sanità degli equi- di e che ci sono in gioco responsa- bilità sanitarie e di benessere anima- le. Fino ad oggi, nel dibattito politi- co-istituzionale sugli enti inutili e sul destino dell’Unire non abbiamo sen- tito nessuna voce pronunciarsi sul futuro dell’anagrafe equina. www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line questi, siamo messi bene, ma per un giornale fa più notizia il noto etologo tele- visivo che il più bravo veterinario del mondo. L’informazione è un’altra cosa. L’ABOLIZIONE DELLE TARIFFE POSTALI AGEVOLATE HA MOLTIPLICATO I COSTI DELL’EDITORIA SENZA SCOPO DI LUCRO IN ITALIA SPEDIRE INFORMAZIONE GRATUITA NON È PIÙ POSSIBILE

description

Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

Transcript of Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 26 dal 12 al 18 luglio 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona26 2

BPVAltre quattro strutture veterinarie per ani-mali da compagnia hanno avviato il loropercorso verso la certificazione di qua-lità, sulla base del disciplinare delle buo-ne pratiche veterinarie adottato daANMVI e CSQA. Si conferma la motiva-zione dei medici veterinari ad ottenereprincipalmente vantaggi gestionali confavorevole ricaduta sull'organizzazionedel lavoro e dell'immagine.

FNOVII presidenti degli Ordini dei medici, deifarmacisti e dei veterinari saranno nuovicomponenti del Consiglio superiore disanità. Lo ha annunciato il ministro dellaSalute Ferruccio Fazio, nel suo interven-to alla celebrazione dei cento anni degliOrdini delle professioni sanitarie. Immi-nente il decreto che introduce stabil-mente la FNOVI

SUINI E VITELLIÈ in vigore dal 10 luglio la Legge comu-nitaria 2009 che delega il Governo all'a-dempimento di obblighi di recepimento.L’Italia ha dodici mesi di tempo per a-dottare i decreti legislativi sulle normeminime per la protezione di suini e vitelli.

HACCPIl Dipartimento per la Sanità PubblicaVeterinaria, la Nutrizione e la Sicurezzadegli Alimenti del Ministero della Saluteha trasmesso al Parlamento il rapporto2009 "Vigilanza e controllo degli alimen-ti e delle bevande in Italia". Ancora nu-merose le irregolarità rispetto ai principidi igiene dell'HACCP.

UNITÀ CINOFILELe restrizioni delle ultime manovre finan-ziarie hanno colpito anche la Difesa e gliInterni e, conseguentemente, hannomesso a dura prova la sopravvivenzadelle unità cinofile. Una interrogazionedell’On. Mancuso sottoscritta da altrisette parlamentari chiede al Governo dicontinuare a “garantire l'espletamentodelle attività delle unità cinofile, tanto incampo militare, quanto nell'ambito dellatutela della sicurezza interna”.

RASFFComplessivamente, nel secondo trime-stre del 2010, sono state trattate 803notifiche (809 nel corso del primo), per-venute sia dalla Commissione Europeache da parte degli Uffici periferici, As-sessorati alla Sanità e comando Carabi-nieri per la Tutela della Salute. I dati so-no contenuti nella Relazione RASFF delprimo trimestre 2010, pubblicata dal Mi-nistero della Salute. Tra tutte le notifichepervenute 47 riguardano l’alimentazioneanimale.

MA CHE BELLA INFORMAZIONE!

A PAGINA 5

COLLABORAZIONETRA VETERINARI E

TECNICI

A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 11 A PAGINA 14 A PAGINA 19

LA BANDIERA BLU È ANIMAL

FRIENDLY?

I CAMPIONIMEDICINALI

GRATUITI

LA GESTIONE DEGLI ANIMALI

IN CITTÀ

PATENTINOPUBBLICATI GLI

ELENCHI

AA 2010-2011

BREVI IL DESTINO DELL’UNIRE E DEL CAVALLO

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Il Ministro delle Politiche Agri-cole Giancarlo Galan ha giàdetto di essere pronto a dimet-tersi e di non aver nessun appetitoper il Dicastero dello Sviluppo Eco-nomico, oggi vacante dopo le dimis-sioni di Scajola. Ci sono di mezzo lemulte sulle quote latte, il mancato u-tilizzo di ingenti fondi comunitari perlo sviluppo rurale (leggasi le consu-lenze aziendali dei veteri-nari) e la soppressionedegli enti inutili fra cui l’U-nire. Galan non ha boc-ciato proposte emendati-ve di cancellazione del-l’ente preposto all’incre-mento ippico e allescommesse e ha chiaritola sua idea: portare lecompetenze sulle scommesse diret-tamente in capo al Ministero del Te-soro e lasciare all’Unire l’incrementodel settore. Non molto tempo fa, daqueste pagine, suggerivamo al Mini-stro Galan una riflessione sull’impor-tanza del patrimonio equino nazio-nale, perno di ogni progetto di rilan-cio dell’ippica non solo perché sen-za cavallo non c’è scommessa, maanche perché senza la tutela degli e-quidi non ci potrà essere alcuna ri-presa per un settore che non godedi chiara fama e che attrae sempremeno spettatori. Da veterinari nonpossiamo dimenticare che all’Uniresono state affidate competenze

Il Miur non taglia abbastanzaLa programmazione dei posti disponibili èancora eccessiva anche se Catanzaronon potrà immatricolare studenti

condivise con il Ministero della Salu-te in fatto di sanità del cavallo, di i-dentificazione, di controlli sanitari, diepidemio-sorveglianza. L’anagrafeequina, con tutti i suoi ritardi e le suedifficoltà (ha richiesto la nomina di uncommissario ad acta), non può cer-to pagare il prezzo di uno scenario i-stituzionale (e politico) così compli-cato. Ecco perché dobbiamo segui-

re con grande attenzioneuna fase delicatissima,nella quale sono in giocoanche gli adempimenticomunitari del Regola-mento 504/2008, unprovvedimento crucialeper i veterinari europeitanto da indurre la FEEVAad un monitoraggio sulla

sua attuazione e sul coinvolgimentodella nostra professione. Non c’èancora il manuale operativo dell’a-nagrafe equina, ma sarebbero giàpronte le sanzioni per chi non è in re-gola con il Regolamento comunita-rio. Abbiamo il dovere di essere i pri-mi a ricordare al Ministro Galan chel’Unire ha anche compiti strettamen-te intrecciati con la sanità degli equi-di e che ci sono in gioco responsa-bilità sanitarie e di benessere anima-le. Fino ad oggi, nel dibattito politi-co-istituzionale sugli enti inutili e suldestino dell’Unire non abbiamo sen-tito nessuna voce pronunciarsi sulfuturo dell’anagrafe equina.

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

QUALCHE GIORNO FA SU IL CORRIERE DELLA SERA, IL PIÙ DIF-FUSO QUOTIDIANO IN ITALIA, È APPARSO NELLE PAGINE NAZIO-NALI, UN ARTICOLO DELLA REDAZIONE ROMANA, DAL TITOLO:“EMERGENZA CALDO, SOFFRONO ANCHE I CANI E GATTI” ED UNOCCHIELLO CHE DICEVA: “CLIMA, I CONSIGLI PER PROTEGGEREGLI ANIMALI DOMESTICI”. Articolo certamente opportuno in questo perio-do visto che il caldo è causa di numerosi malori fra gli animali domestici. Ap-prezzando quindi l’iniziativa abbiamo subito cercato il nome del veterinario alquale si era rivolta l’autrice dell’articolo per raccogliere informazioni e suggeri-menti. Nessun veterinario, ma due “esperti”: Lorenzo Croce, presidente del-l’Aidaa e Giorgio Celli, noto “etologo”. Croce, presidente di una associazioneanimalista, è stato già da noi ripreso altre volte perché ha la tendenza a lancia-re comunicati stampa con informazioni o numeri non corretti, pur di fare noti-zia. Vi ricordate dei veterinari romani che di notte catturavano gatti randagi perprelevare sacche di sangue? La notizia era sua. Su Celli dovremmo stendereun velo pietoso dopo le sue ultime esternazioni sconclusionate e gratuite con-tro i veterinari espresse ad un recente convegno a Verona. I legali dell’ANMVIstanno valutando gli estremi per una denuncia per diffamazione ma sappiamotutti come di solito finiscono queste azioni legali e considerando la sua età, for-se, non ne vedremo la fine. Di certo se gli esperti in “benessere” animale sonoquesti, siamo messi bene, ma per un giornale fa più notizia il noto etologo tele-visivo che il più bravo veterinario del mondo. L’informazione è un’altra cosa.

L’ABOLIZIONE DELLETARIFFE POSTALIAGEVOLATE HA

MOLTIPLICATO I COSTIDELL’EDITORIA SENZA

SCOPO DI LUCRO

IN ITALIA SPEDIREINFORMAZIONE GRATUITA

NON È PIÙ POSSIBILE

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:10 Pagina 1

Page 2: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Quando il 1° aprile il Governo, senza alcun preavviso,ha deciso di abolire le tariffe postali agevolate,avremmo voluto che fosse uno scherzo. È parso subitochiaro che una simile decisione avrebbe messo in crisi,forse anche definitivamente, molti editori che svolgononel nostro Paese un importante ruolo informativo eculturale senza scopo di lucro. Sembrava veramenteimpensabile che venisse a mancare il sostegno ad unsettore portante dell’informazione e della culturascientifica italiana. Ma non era un pesce d’aprile.

Nei giorni successivi, le pressioni di centinaia di editoriin grave difficoltà hanno aperto una fase di trattativecon il Governo e con gli amministratori di PosteItaliane, senza tuttavia arrivare ad alcun risultato.L’intransigenza del Governo, giustificata dalla crisieconomica, e l’indisponibilità delle Poste a farsi carico,almeno in parte, dell’aumento dei costi di spedizionehanno presto rivelato un gioco delle parti, sia perché lePoste sono di proprietà dello Stato (Ministero delleFinanze) sia perché godono di una condizionemonopolistica. Da un lato quindi il Governo taglia icontributi alle tariffe postali agevolate per l’editoria edall’altro non muove un dito affinché una sua azienda,Poste Italiane, faccia uno sforzo per contenere questestesse tariffe. Contraddizioni rese ancora più evidentidai disservizi subiti in tanti anni di spedizione.

L’USPI, Unione Stampa Periodica Italiana, alla qualeaderiamo, sta cercando di trovare un accordo su tariffepostali eque e sostenibili. Il 7 luglio sono riprese letrattative con le Poste Italiane ma le speranze diarrivare ad una intesa sono veramente poche.

Dal 1° gennaio 2011 entrerà in vigore laliberalizzazione dei servizi postali, liberalizzazione chetutti temono non porterà alcun cambiamento in terminidi concorrenza, e quindi di tariffe, in quanto le altreaziende operative nel settore dei servizi postalidifficilmente saranno in grado di competere con PosteItaliane se non in alcuni distretti cittadini.

Questa è la situazione ad oggi, senza speranza dipoter arrivare ad una soluzione migliore, almeno nelbreve periodo. Una situazione che costerà soltanto anoi, piccolo editore, oltre centomila euro in più di spesedi spedizione all’anno per l’invio di tutte le nostreriviste: Professione Veterinaria, Veterinaria, Ippologia,Large Animals Review, Exotic File, AIVEMP Newsletter,oltre a manuali, monografie, libri, ecc. Tutta l’editoriaprofessionale è coinvolta e contro l’abolizione delletariffe agevolate si è levata anche la voce diConfprofessioni, oltre a quella di parlamentari edesponenti della vita culturale non profit del Paese.

Una delle risposte del Governo alle esigenze deglieditori è stata quella di proporre l’aumento delle tariffepubblicitarie, il costo degli abbonamenti o, in casicome il nostro, le quote di iscrizione alle associazioni.Possibilità che nella situazione attuale di crisi generale,

e per noi anche settoriale della veterinaria, sonoimproponibili ed impraticabili. Un’altra

proposta è di trasferire tutto online, masiamo d’accordo con chi considera

questa ipotesi un ricatto e un modoper diminuire i mezzi della

libera circolazionedell’informazione edell’accesso al sapere.

Professione Veterinariaè un servizio di

informazioneprofessionale che l’ANMVI

garantisce da tanti anni aiveterinari. Questo numero è

stato stampato in oltre 19 milacopie, ma date le condizioni attuali,

se non cambieranno le cose, nonsappiamo fino a quando potremo

garantire questo servizio e con questadiffusione.

IL PESCE D’APRILE NON ERA UNO SCHERZO

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:10 Pagina 2

Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 26 dal 12 al 18 luglio 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona26 2

BPVAltre quattro strutture veterinarie per ani-mali da compagnia hanno avviato il loropercorso verso la certificazione di qua-lità, sulla base del disciplinare delle buo-ne pratiche veterinarie adottato daANMVI e CSQA. Si conferma la motiva-zione dei medici veterinari ad ottenereprincipalmente vantaggi gestionali confavorevole ricaduta sull'organizzazionedel lavoro e dell'immagine.

FNOVII presidenti degli Ordini dei medici, deifarmacisti e dei veterinari saranno nuovicomponenti del Consiglio superiore disanità. Lo ha annunciato il ministro dellaSalute Ferruccio Fazio, nel suo interven-to alla celebrazione dei cento anni degliOrdini delle professioni sanitarie. Immi-nente il decreto che introduce stabil-mente la FNOVI

SUINI E VITELLIÈ in vigore dal 10 luglio la Legge comu-nitaria 2009 che delega il Governo all'a-dempimento di obblighi di recepimento.L’Italia ha dodici mesi di tempo per a-dottare i decreti legislativi sulle normeminime per la protezione di suini e vitelli.

HACCPIl Dipartimento per la Sanità PubblicaVeterinaria, la Nutrizione e la Sicurezzadegli Alimenti del Ministero della Saluteha trasmesso al Parlamento il rapporto2009 "Vigilanza e controllo degli alimen-ti e delle bevande in Italia". Ancora nu-merose le irregolarità rispetto ai principidi igiene dell'HACCP.

UNITÀ CINOFILELe restrizioni delle ultime manovre finan-ziarie hanno colpito anche la Difesa e gliInterni e, conseguentemente, hannomesso a dura prova la sopravvivenzadelle unità cinofile. Una interrogazionedell’On. Mancuso sottoscritta da altrisette parlamentari chiede al Governo dicontinuare a “garantire l'espletamentodelle attività delle unità cinofile, tanto incampo militare, quanto nell'ambito dellatutela della sicurezza interna”.

RASFFComplessivamente, nel secondo trime-stre del 2010, sono state trattate 803notifiche (809 nel corso del primo), per-venute sia dalla Commissione Europeache da parte degli Uffici periferici, As-sessorati alla Sanità e comando Carabi-nieri per la Tutela della Salute. I dati so-no contenuti nella Relazione RASFF delprimo trimestre 2010, pubblicata dal Mi-nistero della Salute. Tra tutte le notifichepervenute 47 riguardano l’alimentazioneanimale.

MA CHE BELLA INFORMAZIONE!

A PAGINA 5

COLLABORAZIONETRA VETERINARI E

TECNICI

A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 11 A PAGINA 14 A PAGINA 19

LA BANDIERA BLU È ANIMAL

FRIENDLY?

I CAMPIONIMEDICINALI

GRATUITI

LA GESTIONE DEGLI ANIMALI

IN CITTÀ

PATENTINOPUBBLICATI GLI

ELENCHI

AA 2010-2011

BREVI IL DESTINO DELL’UNIRE E DEL CAVALLO

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Il Ministro delle Politiche Agri-cole Giancarlo Galan ha giàdetto di essere pronto a dimet-tersi e di non aver nessun appetitoper il Dicastero dello Sviluppo Eco-nomico, oggi vacante dopo le dimis-sioni di Scajola. Ci sono di mezzo lemulte sulle quote latte, il mancato u-tilizzo di ingenti fondi comunitari perlo sviluppo rurale (leggasi le consu-lenze aziendali dei veteri-nari) e la soppressionedegli enti inutili fra cui l’U-nire. Galan non ha boc-ciato proposte emendati-ve di cancellazione del-l’ente preposto all’incre-mento ippico e allescommesse e ha chiaritola sua idea: portare lecompetenze sulle scommesse diret-tamente in capo al Ministero del Te-soro e lasciare all’Unire l’incrementodel settore. Non molto tempo fa, daqueste pagine, suggerivamo al Mini-stro Galan una riflessione sull’impor-tanza del patrimonio equino nazio-nale, perno di ogni progetto di rilan-cio dell’ippica non solo perché sen-za cavallo non c’è scommessa, maanche perché senza la tutela degli e-quidi non ci potrà essere alcuna ri-presa per un settore che non godedi chiara fama e che attrae sempremeno spettatori. Da veterinari nonpossiamo dimenticare che all’Uniresono state affidate competenze

Il Miur non taglia abbastanzaLa programmazione dei posti disponibili èancora eccessiva anche se Catanzaronon potrà immatricolare studenti

condivise con il Ministero della Salu-te in fatto di sanità del cavallo, di i-dentificazione, di controlli sanitari, diepidemio-sorveglianza. L’anagrafeequina, con tutti i suoi ritardi e le suedifficoltà (ha richiesto la nomina di uncommissario ad acta), non può cer-to pagare il prezzo di uno scenario i-stituzionale (e politico) così compli-cato. Ecco perché dobbiamo segui-

re con grande attenzioneuna fase delicatissima,nella quale sono in giocoanche gli adempimenticomunitari del Regola-mento 504/2008, unprovvedimento crucialeper i veterinari europeitanto da indurre la FEEVAad un monitoraggio sulla

sua attuazione e sul coinvolgimentodella nostra professione. Non c’èancora il manuale operativo dell’a-nagrafe equina, ma sarebbero giàpronte le sanzioni per chi non è in re-gola con il Regolamento comunita-rio. Abbiamo il dovere di essere i pri-mi a ricordare al Ministro Galan chel’Unire ha anche compiti strettamen-te intrecciati con la sanità degli equi-di e che ci sono in gioco responsa-bilità sanitarie e di benessere anima-le. Fino ad oggi, nel dibattito politi-co-istituzionale sugli enti inutili e suldestino dell’Unire non abbiamo sen-tito nessuna voce pronunciarsi sulfuturo dell’anagrafe equina.

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

QUALCHE GIORNO FA SU IL CORRIERE DELLA SERA, IL PIÙ DIF-FUSO QUOTIDIANO IN ITALIA, È APPARSO NELLE PAGINE NAZIO-NALI, UN ARTICOLO DELLA REDAZIONE ROMANA, DAL TITOLO:“EMERGENZA CALDO, SOFFRONO ANCHE I CANI E GATTI” ED UNOCCHIELLO CHE DICEVA: “CLIMA, I CONSIGLI PER PROTEGGEREGLI ANIMALI DOMESTICI”. Articolo certamente opportuno in questo perio-do visto che il caldo è causa di numerosi malori fra gli animali domestici. Ap-prezzando quindi l’iniziativa abbiamo subito cercato il nome del veterinario alquale si era rivolta l’autrice dell’articolo per raccogliere informazioni e suggeri-menti. Nessun veterinario, ma due “esperti”: Lorenzo Croce, presidente del-l’Aidaa e Giorgio Celli, noto “etologo”. Croce, presidente di una associazioneanimalista, è stato già da noi ripreso altre volte perché ha la tendenza a lancia-re comunicati stampa con informazioni o numeri non corretti, pur di fare noti-zia. Vi ricordate dei veterinari romani che di notte catturavano gatti randagi perprelevare sacche di sangue? La notizia era sua. Su Celli dovremmo stendereun velo pietoso dopo le sue ultime esternazioni sconclusionate e gratuite con-tro i veterinari espresse ad un recente convegno a Verona. I legali dell’ANMVIstanno valutando gli estremi per una denuncia per diffamazione ma sappiamotutti come di solito finiscono queste azioni legali e considerando la sua età, for-se, non ne vedremo la fine. Di certo se gli esperti in “benessere” animale sonoquesti, siamo messi bene, ma per un giornale fa più notizia il noto etologo tele-visivo che il più bravo veterinario del mondo. L’informazione è un’altra cosa.

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:10 Pagina 3

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:10 Pagina 4

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Il numero dei posti determinati a li-vello nazionale per le immatricola-zioni nell'anno accademico 2010-2011 ai corsi di laurea magistrale inMedicina Veterinaria, è complessi-vamente fissato a 1.006 e ripartito

fra le Università secondo una tabella (v. box)ministeriale nella quale si contano 13 sedi u-niversitarie e non più 14. Il corso di laurea inmedicina veterinaria di Catanzaro, per il pros-simo anno accademico, non potrà fare im-matricolazioni. Un dato importante perl’ANMVI, che contro l’interateneo calabreseaveva intrapreso una battaglia legale, tuttavianon sufficiente. "La programmazione definitaper il prossimo anno accademico non è il se-gnale che la professione veterinaria si aspet-tava - ha commentato Carlo Scotti (ANMVI) -i 1006 posti definiti con il decreto ministeriale8 luglio 2010 non sono significativi del trenddi cui ha bisogno il mercato occupazionaleveterinario". Rispetto all’anno scorso il taglioè di 104 posti.Il decreto, firmato dal Ministro Maria StellaGelmini, recita di aver "tenuto contro delleconsiderazioni e delle proposte formulate dalGruppo tecnico insediato presso il Ministerodell'Istruzione, Università e Ricerca ai fini del-la programmazione dei corsi universitari per ilprossimo anno accademico, di cui fanno par-te i rappresentanti del Ministero della Salute,della Conferenza per i rapporti tra lo Stato, leRegioni e le Province Autonome, del Comita-to nazionale di valutazione del sistema uni-versitario, il Presidente della Conferenza deiPresidi delle Facoltà di Medicina Veterinaria euna sua rappresentanza nelle figure dei Pre-sidi delle Facoltà di Bari, Perugia e Torino, ilPresidente della Federazione degli Ordini deiVeterinari Italiani, nonché l'Associazione na-zionale medici veterinari". In particolare, si di-ce di aver tenuto conto "dell'esame condot-to dal Gruppo di lavoro sulla rilevazione chemette in luce un'esigenza nazionale di taliprofessionisti di molto inferiore alla potenzia-

lità formativa del sistema universitario".La Fnovi parla di un numero “ben lontano dei600 indicati dalla Fnovi, individuato dopo lapubblicazione dei risultati dell’indagine No-misma sulla professione e tenuto conto delturn over e delle esigenze di sostenibilità del-la Cassa di previdenza”. Lo scorso anno ac-cademico, il Ministero dell'Università aveva i-nizialmente fissato a 1.050 i posti disponibili,operando un taglio da ben 151 posti. Suc-cessivamente, il numero era stato corretto alrialzo, con un ulteriore decreto che avevacorretto il numero, portandolo a 1.110 posti.

PIÙ PESO ALLA EAEVEIl decreto dell’8 luglio viene emanato "confer-mando l'offerta formativa per le sedi che ri-sultino approvate dall'EAEVE, a meno che lastessa non risulti superiore a quella dell'annoprecedente, operando una riduzione del 20%per cento sulla medesima offerta per quellesedi non approvate e del 10 per cento per lesedi insulari". Nel Decreto 8 luglio 2010, il Ministero dichia-ra di condividere la proposta formulata dalGruppo tecnico insediato al Miur, in base allaquale "tutti i corsi di laurea in Medicina Vete-rinaria devono garantire standard formativi diqualità che consentano ai laureati di svolgerel'attività senza limitazioni nei Paesi dell'Unio-ne Europea e che per tale ragione debba es-sere fatto riferimento all'European Associa-tion of Establishments of Veterinary Educa-tion (EAEVE)". Il Ministero ritiene di "approva-re la proposta per cui l'assenza di requisitiessenziali, nonché la mancata richiesta, daparte di un Ateneo, della valutazione all'Or-ganismo europeo sopra citato comporta, sindalla programmazione per l'anno accademi-co 2010-2011, la impossibilità di immatrico-lare studenti assicurando, comunque, aglistessi la conclusione del percorso di studioed il rilascio del relativo titolo". Così si spiegal’assenza di Catanzaro nella programmazio-ne del prossimo anno. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26| 2010 Anno accademico 2010-2011 Attualità 5

Catanzaro è fuori dallaprogrammazione universitaria ma la professione chiedeva 600 postiL’ancoraggio ai parametri EAEVE fa scendere da 14 a 13 le sedi universitarie

Il Decreto Ministeriale 08/07/2010 sug-gerisce tre importanti considerazioni dicui il mondo professionale veterinario

deve prendere atto. • Il Decreto rappresenta l’ultima tappa diun percorso che, partendo dall’Anno Acca-demico 2005/2006, ha fissato a 1006 il nu-mero degli accessi programmati per stu-denti comunitari ai corsi di laurea in Medi-cina Veterinaria, con una riduzione percen-tuale in 5 anni del 30%. Occorre dare attoalle Facoltà di Medicina Veterinaria di avercontribuito in modo significativo, e nonsenza sacrifici molto importanti, ad una ri-duzione del numero dei laureati in Italia. • Il Decreto riconosce il percorso che leFacoltà di Medicina Veterinaria Italiane,

CASTAGNARO: LA PROFESSIONE PRENDA ATTO DI TRE CAMBIAMENTI

prime e fino ad ora uniche nel panoramaaccademico italiano, hanno intrapreso.Questo percorso, indirizzato al migliora-mento della qualità della didattica attra-verso la certificazione EAEVE, ha vistorealizzarsi una profonda riflessione sullemodalità e sulle finalità della formazioneveterinaria e si è sviluppato con importan-ti investimenti strutturali e logistici, total-mente a carico dei bilanci universitari. Ilmiglioramento della qualità della didatti-ca, pur dovendo continuare ed estender-si, non potrà che essere di beneficio pertutto il mondo professionale veterinario. • Come già accennato, questo decretodeve aprire ad una nuova fase nei rappor-ti tra Facoltà di Medicina Veterinaria,MIUR e mondo professionale veterinario.Non sarà possibile infatti che ulteriori e si-gnificative riduzioni degli accessi pro-grammati nei prossimi anni siano realisti-camente sopportabili dalle Università,senza che una riparametrazione degli stu-denti in medicina veterinaria sulla basedei costi effettivi della formazione vengasostenuta dalla professione e realizzatadal MIUR.

Massimo Castagnaro, Presidente della Conferenza dei Presidi

delle Facoltà di Medicina Veterinaria

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 5

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

All’ultimo Congresso in-ternazionale della SCI-VAC a Rimini, Domenica30, una sala ha ospitatouna sessione per tecniciveterinari. Per la prima

volta un congresso scientifico veterinario in I-talia ha dato spazio all’aggiornamento diquesta figura professionale sempre più im-portante e necessaria nell’attività quotidianadi tante strutture veterinarie. Anche se neglialtri paesi europei è normale che i congressiveterinari propongano una parte di aggiorna-mento per i collaboratori laici, da noi questoevento ha un significato importante perchéper la prima volta le due professioni si trova-no insieme, nello stesso congresso, in unmomento di aggiornamento differenziato macomune, dopo aver superato le motivazionidi conflitto che per anni hanno diviso le duecategorie. Il punto di fondo che ha permessoil superamento del conflitto è stato la defini-zione delle competenze. L’ANMVI, infatti, si èsempre opposta alla possibilità che questa fi-gura professionale, indipendentemente dalsuo percorso formativo, potesse avere com-petenze mediche in sovrapposizione, se nonaddirittura in concorrenza, con l’attività del

medico veterinario. Il problema grosso nonderivava tanto dalle diverse figure che svol-gono nelle strutture veterinarie attività di sup-porto prezioso al veterinario e che provengo-no da esperienze anche molto diverse, es-sendoci in Italia una sola scuola di formazio-ne per tecnici veterinari a Roma, ma dai cor-si di laurea breve che, inventati da molte uni-versità per raccogliere iscritti, avrebbero po-tuto portare tutti questi giovani a pretenderecompetenze anche mediche mettendosi indiretta concorrenza con il veterinario. È evi-dente che in Italia dove ci sono già almeno5000 veterinari di troppo sarebbe stato im-pensabile che, come avviene in altri paesi,questi collaboratori potessero svolgere an-che attività mediche in autonomia. L’accordodefinito far l’ANMVI e l’ATAV ha superatoquesto problema di fondo permettendo unareale collaborazione fra le due categorie pro-fessionali che si svilupperà sempre di più nel-l’interesse di tutto il settore. Dopo l’evento diRimini abbiamo proposto alla Presidente del-l’ATAV, Irene Bendoni, alcune domande sul-l’attività dell’Associazione e sulle caratteristi-che professionali del tecnico veterinario.

In che cosa consiste attualmente il suolavoro?In questo momento svolgo la professione ditecnico veterinario presso una struttura diRoma e precisamente sono il Responsabiledella degenza. Organizzo supervisione e se-guo i pazienti anche di terapia intensiva sup-portando ed eseguendo l'iter terapeuticoprescrittto dai medici veterinari. Insomma loro la mente noi il braccio. Conquesto non intendo dire che il tecnico nonpensa a ciò che mette in pratica, anzi, cercadi ottenere il meglio per quel paziente utiliz-zando la tencnica e la metodologia più ade-guata per ottenere il massimo. Il tecnico ve-terinario è un ottimo osservatore ed in que-sto modo aiuta il medico veterinario impe-

gnato in altro a far emergere anche i minimiparticolari del caso. Questo è in sintesi ciòche ogni giorno cerco di svolgere al meglio.

Da quanto tempo lavora con gli animali?Lavoro vero e proprio da circa 6 anni.

Cosa le piace di più del suo lavoro?Dividerei la questione in due settori: quelloprettamente riguardante, se così possiamodefinirli, i pazienti e quindi la soddisfazione distare con loro, di aiutarli anche nei momentiper loro delicati, alle volte difficili, il contattocon loro, i loro sguardi di gratitudine, di ri-chiesta di aiuto, di coccole e quindi poterlisupportare, diventare per loro una sicurezzain questo periodo di malattia. Il secondo set-tore: mi piace moltissimo fare “gioco di squa-dra” e quindi formare un'equipe che collaborial 100% cercando di trarre appunto da que-sta collaborazione il meglio per il paziente inprimis, cooperare facendo tutti il proprio la-voro rispettando le proprie professionalità ele proprie mansioni senza andare al di fuori diquelli che sono i propri compiti perché credoche solo così si riesca a collaborare serena-mente e questo è quello che ogni giorno cer-co di portare avanti come ideale e come e-sempio a tutti i giovani tecnici veterinari.

Lei ha scelto di fare un corso formativoeuropeo prima di lavorare come tecnico,da cosa è derivata questa scelta?Dal fatto che credo che la preparazione pra-tica in questo lavoro sia importantissima manon potrei mai, di carattere proprio, eseguiredei compiti senza sapere il perché e da dovederivano e questo l'ho potuto ottenere soloavendo una preparazione teorica, che consi-glio a tutti perché a mio giudizio, rende piùcompleta la figura del tecnico veterinario.

Oltre ad un grande amore per gli animali,quali sono i requisiti, secondo lei, indi-spensabili per esercitare l’attività del tec-nico veterinario?È un lavoro molto bello ma impegnativo sia alivello fisico che mentale. Bisogna avere tan-ta lucidità, siamo in continuo a contatto consituazioni positive, soddisfazioni perché i pa-zienti guariscono ma siamo a contatto anchecon la morte dei nostri pazienti e questo ri-chiede un buon grado di equilibrio quotidia-no in cui dobbiamo riuscire a metabolizzarequeste esperienze brutte e quindi una buonapreparazione psicologica, non dimentichia-mo neanche i pronto soccorso dove mante-nere un buon grado di lucidità rende il tuttopiù fluido ed efficace. Quindi sicuramente e-quilibrio, coraggio. Pronti a sforzo fisico. Bi-sogna avere il senso del collaborare, coope-rare, “gioco di squadra”. Serietà, senso del-l'organizzazione, dell'osservazione e soprat-tutto è un lavoro che chiede molto e molto u-na persona deve sapergli dare, altrimenti nonce la può fare.

Dopo il congresso di Rimini, in seguitoalla sua partecipazione alla prima ses-sione di aggiornamento prevista per itecnici, quali sono state le sue rifles-sioni?Rimini per la nostra professione è stataun'occasione importantissima e di vetrina eduna rampa di lancio per avviare il tutto nellalegalità nello sviluppo e nella crescita. Infor-

mazione e formazione, è stato dato il primoesempio di quello che si può ottenere da noipersonale preparato interessato e di gran vo-lontà. Rimini ha dato dimostrazione dell'ac-cettazione della nostra figura nell'ambito delsettore veterinario e da parte dei tecnici la di-mostrazione di disponibilità e di interesse nel-l'evoluzione della categoria, un'ottima com-binazione per ottenere lo sviluppo del setto-re. Rimini è stato teatro grazie agli enti chehanno permesso la giornata ANMVI, SCI-VAC, HILL'S, ATAV, ad una chiarificazione suquesta professione così essenziale (uso ter-mini detti dai medici veterinari che hanno par-tecipato attivamente al congresso).

In qualità di presidente dell’associazioneATAV, quali sono i vostri progetti?Stiamo cercando di fornire al meglio un set-tore di segreteria che funzioni perfettamente,seguiremo come sempre la pratica burocrati-ca, infatti stiamo aspettando delle risposteimportanti, tutto ciò in collaborazione conl'ANMVI, ed anche congressi di aggiorna-mento, il sito che verrà aggiornato semprecon articoli, progetti, novità ecc... Certo lacosa essenziale è quella di tenere tutti unitiproprio come a Rimini ed anche di più ed in-fatti altro obiettivo è cercare di trovare tutticoloro che svolgono questa professione in I-talia e farli associare all'ATAV per diventare u-na buona forza rappresentativa. Siamo incontatto con associazioni estere ed anche lìproveremo ad avere degli scambi culturali.

L’aggiornamento quanto è importanteper la sua professione e come attual-mente segue questo percorso?L'aggiornamento è essenziale in quanto lanostra professione è sempre in piena evolu-zione e quindi non possiamo rimanere fermi.Come seguo questo percorso di aggiorna-mento? Con difficoltà perché fino ad oggi inItalia, a parte i corsi tenuti dalla scuola Abi-vet, da cui provengo, che cerca in qualchemodo di colmare questa grande lacuna, nonci sono iniziative di aggiornamento ricono-sciute che rilascino dei crediti, e questo fa sìche o si diventa autodidatta come la maggiorparte di noi (con il rischio e pericolo di noncapire cosa sì e cosa no), o si va all'estero.Spero che questo stia terminando grazie aquesta collaborazione con l'ANMVI. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 20106 Intervista ATAV

Veterinari e tecnici: una forte collaborazioneDopo Rimini un programma con molti obiettivi comuni

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 6

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 7

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Fra i requisiti "imperativi" digestione ambientale, la pro-cedura operativa per il rila-scio della "bandierà blu" allespiagge recita: "Deve esserestrettamente osservato il di-

vieto di accesso alla spiaggia di cani e di altri a-nimali domestici", dove per "spiaggia" si inten-de l'area vera e propria di balneazione. Le re-gole internazionali infatti ammettono la presen-za di animali solo nelle zone retrostanti gli stabi-limenti balnerari e rigidamente regolamentata.

C'è senz'altro materia di lavoro per il Comitato i-stituito in questi giorni dal Ministro Michela Vit-toria Brambilla per una Italia "Animal Friendly".L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Ita-liani si è quindi rivolta all'On Gianni Mancuso,membro del Comitato e coordinatore dei parla-mentari animalisti, per gli approfondimenti e leiniziative del caso. Titolare del regolamento perl'assegnazione della bandiera blu è la Founda-tion for Environmental Education (FEE), una or-ganizzazione internazionale rappresentativa di60 Paesi, che si prefigge scopi di tutela ambien-

tale dal 1985. La "Blue Flag" è una iniziativa vo-lontaria che oggi trova attuazione in 41 Paesidel mondo e 3.450 spiagge.La pulizia è uno dei criteri ambientali internazio-nali a cui devono attenersi le spiagge che aspi-rano alla bandiera blu, nel rispetto di un codicedi condotta che comprende regole sulla pre-senza di animali domestici. In particolare l'ac-cesso con cani e altri animali domestici deveessere "severamente controllato". Sulle spiag-ge con la bandiera blu, il regolamento interna-zionale del 2010 stabilisce che gli animali da

compagnia sono permessi nelle aree di par-cheggio, su passerelle e aree di passeggio limi-tatamente alle zone posteriori dei bagni, là do-ve la legislazione nazionale e locale lo consen-te. In queste aree accessibili, gli animali "devo-no essere sotto controllo".Il regolamento internazionale raccomanda lacreazione di una "Dog-Free Zone", per evitareche i cani e altri animali possano entrare inspiaggia e nella zona di balneazione. Unica ec-cezione i cani guida per i ciechi. D'obbligo an-che misure per evitare che le deiezioni conta-minino la spiaggia. Vanno attuate misure attead evitare che i cani vaganti non entrino inspiaggia e, nel caso in cui accada, che sianocondotti all'esterno della spiaggia; dove non siapossibile impedire l'eventualità che cani vagantiraggiungano la spiaggia è necessario prevede-re una informativa al pubblico tramite appositosegnale o cartello che avvisi della presenza dicani senza proprietario nell'area. Infine occorreassicurare che nessun animale abbia accessoad eventuali fontanelle d'acqua potabile.Il Ministro del Turismo, intanto ha annunciatoche entro fine luglio 600 comuni costieri italianiconsentiranno l’accesso ai cani in spiaggia inun tratto di spiaggia libera riservata ai cani “re-golarmente iscritti all’anagrafe canina” e poneuna serie di obblighi a carico dei proprietari.Spiega il ministro Brambilla: “L’ordinanza-tipo,che proporremmo di emanare a tutti i Comuniinteressati entro il mese di luglio, vuole innanzi-tutto contribuire alla creazione di una nuova co-scienza di amore e rispetto per i nostri piccoliamici oltre che contrastare l’odioso fenomenodell’abbandono estivo. Ma, se adottata, daràanche impulso all’industria turistica locale”

IL CASO DELLA TOSCANAIntanto sulla costa tirrenica è già conflitto fra lapermissiva legge regionale del 20 ottobre del2009 e le restrizioni di Rosignano, Comune"blu". La Regione consente ai cani, accompa-gnati dal proprietario, l'accesso non solo suimezzi pubblici, negli alberghi o negozi ma an-che in tutte le aree pubbliche e di uso pubblico,comprese le spiagge. Invece l'ordinanza delsindaco Alessandro Franchi vieta di condurre ofar permanere qualsiasi animale, e in particolarei cani, anche se muniti di museruola e guinza-glio, sulle aree demaniali marittime libere delComune di Rosignano per il periodo dal 15 giu-gno al 15 settembre. Da tale divieto è esclusal'area identificata come Bau Beach che si trovaalle Spiagge Bianche a nord del fiume Fine.Un'area difficile da raggiungere. Il Comune ritiene necessario «rispettare i criteriinternazionali per le spiagge stabiliti dalla Fee perpoter concorrere all'assegnazione del riconosci-mento della bandiera blu anche negli anni futu-ri» e di «disciplinare per il periodo estivo, la pre-senza dei cani sulle spiagge al fine di prevenireproblematiche igienico sanitarie conseguenti al-la loro presenza su spiagge affollate». ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 20108 Attualità Animali e vacanze

Organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

NUOVE TENDENZE IN ORTOPEDIA CANINA E FELINA66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

BOLOGNABolognaCongressi

17-18 SETTEMBRE 2010

Per ulteriori informazioniSegreteria SCIVAC - Tel. [email protected] - www.scivac.it

Richiesto accreditamento

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SIOVETSOCIETÀ ITALIANADI ORTOPEDIA VETERINARIA

La bandiera blu è animal friendly?Le regole internazionali limitano l’accesso di animali domestici. Il Ministro Brambilla: entro luglio ordinanza-tipo per 600 Comuni balneari

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 8

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 9

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

CONVEGNO NAZIONALE SIVARORIGINE UTERINA

DELL’INFERTILITÀ BOVINA: IL PROGETTO UTEROFERTCremona, Palazzo Trecchi,

30 Settembre 2010

RELATORIGaetano DONOFRIO

Maura FERRARIAndrea GALLICesare GALLI

Giovanna LAZZARIMario LUINI

Martin SHELDON

PER INFORMAZIONISIVAR - Paola Orioli

Tel. 0372-40.35.39, Fax [email protected], www.sivarnet.it

COORDINATORE SCIENTIFICOMarco Bedin

MODERATORE: Cristina Stocchino

OBIETTIVILo sviluppo della medicina veterinaria con-tinua ad una velocità talmente elevata cheè complesso anche per gli specialisti riusci-re ad essere aggiornati su ogni argomento.

Il programma di questa giornata vuole offri-re ai partecipanti la possibilità di ricevereinformazioni estremamente recenti, sia daun punto di vista terapeutico che diagnosti-co. Tutte le relazioni sono di 25 minuti + 10di discussione

PROGRAMMA SCIENTIFICO Sabato 9 Ottobre 2010

8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-rifica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-te, presentazione dei relatori ed ini-zio dei lavori SESSIONE CONIGLIO DA COM-PAGNIA E RODITORI

9.30 Otite media e interna nel coniglio Massimo D’Acierno

10.15 Esoftalmo nel coniglio Giuseppe Visigalli

10.40 PausaSESSIONE RETTILI

11.15 Immunologia nei rettili Marco di Giuseppe

11.50 Un caso di ileo in una iguana rino-ceronte Simone Agostini

12.25 Pausa PranzoSESSIONE PSITTACIFORMI

14.00 Gestione dei lori e lorichetti Fabio Pelicella

14.35 Gestione in cattività dei gechi Tommaso Giorgi

15.10 Il paziente che collabora: addestra-mento degli animali esotici alle prin-cipali manualità clinicheSara Mainardi

15.45 Pausa SESSIONE RAPACI

16.15 Risoluzione chirurgica in un caso didistocia in un falco di harris Tommaso Collarile

16.50 Problematiche specifiche nel recu-pero del rondone Renato Ceccherelli

17.25 I Galliformi come pet Tamara Vela Gil

18.00 Discussione e termine della giorna-ta

Domenica 10 Ottobre 2010SESSIONE FURETTO

9.00 Diagnosi e trattamento di una mas-sa addominale in un furetto Marco Bedin

9.35 Nuove metodologie diagnostichenel campo dei volatili ornamentaliDania Bilato

10.10 Un caso di micobatteriosi in un fu-retto Carlo Paoletti

10.45 PausaSESSIONE NUOVI RELATORI

11.15 Approccio al topo e al ratto come a-nimale da compagnia Cristiano Papeschi

11.50 Patologie gestionali e riproduttivedel cincillà Daniele Petrini

12.25 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

12.40 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine dell’evento

L’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE inregola con l’iscrizione 2010. Non è richie-sta la preiscrizione. Gli interessati devono registrarsi diretta-mente in sede d’incontro presentandosi al-le ore 8.30 presso la segreteria.

PER INFORMAZIONISegreteria SIVAEElisa Feroldi - Tel. 0372/[email protected]

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 201010 Eventi Veterinari

CORSI SALUTE E SICUREZZA ANMVIDa inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona

oppure al fax 0372-457091entro il 25 ottobre 2010, allegando l’attestazione di versamento

IL SOTTOSCRITTOCOGNOME……....................................................................……… NOME……….........................................................….

VIA .......................................................................................................................................................................................

CAP, CITTÀ E PROVINCIA .................................................................................................................................................

TELEFONO….....................................................................…..CELL……...........................….....................…………………

EMAIL ..................................................................................................................................................................................

CODICE FISCALE ...............................................................................................................................................................

ORDINE DEI VETERINARI DI ........................................................ TESSERA N. …............................................…………

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL(spuntare il corso o i corsi prescelti)

❑ Corso per datori dilavoro in strutturaveterinaria

4-5 NovembreVERSANDO

LA QUOTA DI € 140,00 + IVA (20%)12 crediti ECM

❑ Corso per addetti al primo soccorso, 6-7 Novembre 2010VERSANDO LA QUOTA DI € 120,00 + IVA (20%)10 crediti ECM

❑ Corso per Addettiall’antincendio,attività a rischiobasso

6 Novembre 2010VERSANDO LAQUOTA DI € 80,00 + IVA (20%)3 crediti ECM

VERSANDO MEDIANTE(è possibile effettuare un unico versamento per più corsi)

❑ vaglia postale intestato a EV soc. cons. A.R.L. Via Trec-chi, 20 - 26100 Cremona

(si prega di indicare la causale del versamento. Allegare fotoco-pia del versamento)❑ tramite carta di credito ❍ Carta sì ❍ Mastercard ❍Visa (non si accettano carte elettroniche)Intestata a …………………………………………………………Numero della carta(3 numeri sul retro)Scadenza (mese e anno)

FATTURAZIONELa fattura dovrà essere intestata a:..……………………………….........................……………………..Domicilio fiscale…………...………………………………………PARTITA IVACODICE FISCALE(solo se non in possesso di Partita IVA)DATA……………………...…………………………………… FIRMA…………………..…………...……...………………………..

ATTIVAZIONE DEL CORSOI corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di unquorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organiz-zazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rim-borso della quota versata. Non verranno accettate più di 50domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comu-nicazione solo in caso di mancata accettazione.

RINUNCELe richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate so-lo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. Incaso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimbor-so alcuno.

PRIVACYAi sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Seriegenerale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trat-tamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiestinon può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o aisoggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

FIRMA…………………...……...……...……...……...……...……..

AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI9-10 Ottobre 2010, Palazzo Trecchi, CremonaSOCIETÀ ITALIANA VETERINARI

PER ANIMALI ESOTICI

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 10

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

di GASPARE PETRANTONIMedico Veterinario Comportamentalista

Diplomato in Bioetica e Sessuologia pressol’Istituto Teologico S. Tommaso, di Messina

Relazione al Convegno di “Igiene urbana veterinaria e Rapporto uomo-animale, il Ruolo di

una professione che cambia”, 1 luglio 2010, Palazzo dei Normanni, Palermo.

Ringrazio prima di tutto Pip-po Licitra per avermi invita-to a questo importante con-vegno e di avermi dato lapossibilità di essere oggiqui presente, in questo pre-

stigioso Palazzo dei Normanni, per dare il miomodesto contributo ad un tema attuale e pre-gnante qual è quello del rapporto uomo-animale.Porto i saluti del dott. Di Martino, coordinatoredel Gruppo SISCA Sicilia e Calabria, che non èpotuto venire per impegni precedentementeassunti, incaricandomi di rappresentare il Grup-po SISCA. La SISCA è una società specialisti-ca, federata ANMVI, costituitasi nel 1996 conl’obiettivo di esercitare la professione nell’ambi-to della medicina comportamentale e di svol-gere attività di ricerca, di formazione e divulga-zione nell’ambito del rapporto uomo-animale.Pertanto il contributo della SISCA in seno all’o-dierno convegno sul rapporto uomo-animale,consentirà un approccio specialistico al temastesso del convegno.Affrontare il discorso sul randagismo in terminidi rapporto uomo-animale permette di agiresulle cause del randagismo stesso, se vera-mente c’è la volontà politica, istituzionale e pro-fessionale di volerlo risolvere o quanto meno diridurlo drasticamente. È un dovere morale eprofessionale che ci coinvolge tutti specialmen-te alla luce della attuale, grave crisi economicache impone la lotta agli sprechi e quindi, ancheper questi motivi, non possiamo più ignorarlo orinviarlo. I primi ad essere avvantaggiati da unarimodulazione dell’approccio al randagismo,sono i Comuni che avrebbero meno cani dacatturare, da sterilizzare, da mantenere nei ca-nili e non dovrebbero costruire canili sempre piùgrandi dove “stoccarli”. Ma, lavorare sul rappor-to uomo-animale vuol dire anche, sfruttare i be-nefici che deriverebbero da un corretto rappor-to: gestione serena e sicura del cane da partedel proprietario, assenza di pericolo per la so-cietà, progetti didattici basati sulla relazione diqualità e sui suoi benefici nello sviluppo psico-pedagogico del bambino, attività di pet-the-rapy. I Comuni, in definitiva, sarebbero quellimaggiormente interessati a questo cambio diparadigma: da randagismo a rapporto uomo-animale; da un lato avrebbero una forte contra-zione dei costi globali di gestione del fenomenodel randagismo in termini economici, sanitari edi decoro urbano, dall’altro lato le somme de-stinate alle attività educative e di formazione, sulcorretto rapporto uomo-animale, sarebberopienamente giustificate dall’offerta di servizi alcittadino e non per mantenere i cani a vita den-tro un box!Con questo convegno si fa un importante pas-so avanti nella lotta al randagismo perché nonsi parli più di randagismo, ma di rapporto uo-mo-animale. Ormai è chiaro a tutti che, se il ran-dagismo è un problema, non è “il problema”. Ilvero problema è il rapporto uomo-animalequando diventa difficile, fonte di disagi, causadi abbandoni e di aggressioni.Dobbiamo quindi concentrare l’attenzione e l’a-zione legislativa, istituzionale e professionale sulrapporto uomo-animale, perché consente di ef-fettuare un’analisi corretta delle cause del feno-meno dell’abbandono, di promuovere l’integra-

zione sociale del binomio cane-proprietario equindi di fare prevenzione del randagismo edelle aggressioni. E sappiamo tutti quanto siavantaggiosa la prevenzione: costa meno e duramolto!Fino ad oggi si è pagato lo scotto anche diun’erronea interpretazione della 281/91 e diun’inadeguata formulazione della Legge Regio-nale 15/2000, che è testimoniato dall’insucces-so dei metodi attualmente utilizzati nella lotta alrandagismo. Desidero ricordare a me stesso,l’enunciato di principio contenuto nell’Art. 1 del-la 281: lo Stato tutela e promuove il benessereanimale, condanna gli atti di crudeltà, il maltrat-tamento e l’abbandono e promuove la correttaconvivenza con gli animali d’affezione, cioè pro-muove il rapporto uomo-animale. L’obiettivo,quindi, della norma è il rapporto uomo-animale.Questo obiettivo tuttavia non è stato compre-so; mentre, sono stati considerati come obietti-vi ciò che la legge indicava come adempimentiamministrativi: censimento, cattura, sterilizza-zione, anagrafe, mantenimento nei canili e co-struzione dei canili. Ogni soggetto istituzionalecoinvolto dalla norma ha interpretato come pro-prio obiettivo il relativo adempimento, assegna-togli dalla norma, e ciascuno ha operato in to-tale scollamento dagli altri soggetti. Questo èuno degli aspetti di cui si dovrebbe tenere con-to se si vuole veramente avviare a soluzione ilproblema del randagismo, cioè mettere al cen-tro dell’azione il rapporto uomo-animale, l’ini-ziativa formativa ed educativa, peraltro indicatanella legge regionale, ma del tutto ignorata, especialmente la piena collaborazione tra tutti isoggetti coinvolti nella lotta al randagismo: isti-tuzioni, professione e volontariato. Lancio pertanto al Presidente Licitra, nella suatriplice funzione presidenziale regionale dellaFederazione degli Ordini, della FNOVI e del-l’ANMVI, la proposta di farci promotori pressola Regione Siciliana di un disegno di legge cherimoduli l’attuale L.R. 15/2000 alla luce delcambiamento socio-culturale, della trasforma-zione del ruolo e delle competenze del medico

veterinario e del carattere di senzienza dell’ani-male, prospettando un’evoluzione dell’obiettivoindicato nell’art. 1 della 281, cioè non più perpromuovere il rapporto uomo-animale, bensìper favorire l’integrazione sociale dell’animaled’affezione, naturalmente attraverso un corret-to rapporto uomo-animale. Questa è la reale tu-tela dell’animale d’affezione.Non dimentichiamo che la vera tutela del canepassa attraverso la sua integrazione sociale enon rinchiudendolo a vita nel canile. Più lo e-marginiamo all’interno del canile e meno saràtollerato e tutelato, più lo integriamo all’internodella polis, e più sarà accolto e tutelato. Perquesto motivo è importante ridefinire la funzio-ne ed il ruolo del canile: non più canile rifugio,bensì centro di servizi. La terziarizzazione delcanile fa parte di quel cambiamento culturale,più volte invocato ma non sempre compreso espiegato, dove il Comune può creare una seriedi servizi fruibili da parte dei cittadini, basati sulmiglioramento della conoscenza etologica deglianimali d’affezione, su come costruire un cor-retto rapporto, sull’offerta didattica per le scuo-le e su programmi di pet therapy. Quarant’anni fa non si parlava di rapporto uo-mo-animale, mentre oggi è diventato un’esi-genza del legislatore e del medico veterinario.Anche allora il cane era presente nella vita del-l’uomo, ma aveva un ruolo marginale legatoall’utilizzo come cane da guardia o da caccia.Negli anni ’60 il cane stava all'esterno, tenutoalla catena di giorno e liberato la notte per farela guardia alla proprietà; negli anni ‘70 – ’80 èstato accolto in famiglia dove il rapporto venivavissuto in una dimensione domestica, privata edagli anni ’90 in poi questo rapporto ha assun-to una dimensione pubblica. Il proprietario oggivuole andare in giro col proprio cane. Non glibasta stare in compagnia del proprio cane incasa, ma vuole portarsi il cane in vacanza, intreno, in spiaggia, ai giardini pubblici, vuole par-tecipare col proprio cane alle maratone cittadi-ne, insomma chiede un riconoscimento socia-le. Li avanza come diritti senza avere però laconsapevolezza di avere dei doveri e delle re-sponsabilità nei confronti del proprio cane e deicittadini. Il dovere di educarlo e gestirlo senzache procuri disagio o preoccupazione alla so-cietà. Negli ultimi anni quindi c’è stato un au-mento della presenza degli animali d’affezionenelle famiglie, caratterizzato da un forte coinvol-gimento affettivo ma anche da una scarsissimaconoscenza delle sue caratteristiche etologi-che. Questa stretta convivenza in famiglia e nel-la società ha messo in evidenza l’incapacità delproprietario di educarlo e di gestirlo.Il passaggio quindi da un rapporto distaccatoad una stretta relazione affiliativa, in mancanzadelle necessarie conoscenze etologiche, ha fat-to emergere l’incapacità dell’uomo di educare ilcane alla convivenza sociale, e questa è la cau-sa principale dell’insorgenza di problemi com-portamentali, che sono causa di sofferenza del-l’animale e di pericolo per i proprietari e per lasocietà. Da questo cambiamento del rapportouomo-animale discende la trasformazione delruolo del medico veterinario libero professioni-sta che diventa il diretto e principale interlocu-tore del proprietario, e assume quindi un ruolosociale, educativo, di professionista del rappor-to uomo-animale.Il medico veterinario libero professionista èquindi l’osservatore privilegiato del monitorag-gio e della valutazione del rapporto uomo-ani-male e del comportamento dell’animale stesso.Un ruolo fondamentale, perché c’è bisogno difare prevenzione comportamentale e di emen-dare le situazioni di problematicità del rapportouomo-animale, che sono alla base dell’abban-dono e quindi del randagismo ma anche delle

aggressioni. Questi ruoli il medico veterinario li-bero professionista li può assolvere nell’attivitàprofessionale sia generalista, sia di consulenzacomportamentale al proprietario nel corso dellapropria pratica ambulatoriale, sia nelle attività e-ducative che emendative, o di consulenza asoggetti pubblici come le amministrazioni co-munali, come consulente del Sindaco all’inter-no dell’Ufficio Diritti Animali, o nell’attività didat-tica presso le scuole, con obiettivi didattici rela-zionali e referenziali relativi al rapporto uomo-animale, o come consulente comportamentalenei canili per la diagnosi e cura delle patologiecomportamentali e per il processo di adozioneassistita o ancora come consulente all’internodelle ASP per la valutazione del cane impegna-tivo. Il rapporto uomo-animale è stato messo alcentro dell’azione legislativa dalle recenti Ordi-nanze del Ministero della Salute ribadendo laresponsabilità civile e penale del proprietario,ma anche la propria responsabilità sociale, det-tando disposizioni sulla corretta gestione delcane: obbligo di assicurare in ogni momento ecircostanza il benessere del proprio cane, di e-ducarlo e gestirlo in società con margini di si-curezza, di acquisire conoscenze sulle caratte-ristiche fisiche ed etologiche, ma anche di infor-marsi sulle norme che regolamentano il pos-sesso del cane. Ma non basta sapere tutto sul-l’etologia del proprio cane, la norma dispone in-fatti che il proprietario deve accertarsi che ilcomportamento del proprio cane sia adeguatoalla convivenza con le persone e con gli altri a-nimali. Se da un lato la norma dispone degli ob-blighi per il proprietario, dall’altro lato la FNOVIha sentito l’esigenza di farsi interprete del cam-biamento del contesto socio-culturale al cui in-terno il medico veterinario si trova ad esercitarela propria professione. Infatti nel nuovo CodiceDeontologico del 2006 detta le coordinate cui ilmedico veterinario deve ispirarsi e conformarela propria condotta professionale: il mutamentodella sensibilità sociale, cioè la maggiore atten-zione verso gli interessi ed il benessere anima-le, il cambiamento del rapporto uomo-animale,il riconoscimento del carattere di senzienza del-l’animale. Tale condotta inoltre deve tenereconto dei paradigmi bioetici. È una interpretazione a trecentosessanta gradidel nuovo ruolo del medico veterinario che oltrea curare la salute dell’animale deve prendersicura del suo benessere fisico e psichico e diquello del binomio uomo-animale. Il tempo a mia disposizione è finito. Avrei altrecose da dirvi, ma concludo soffermandomi bre-vemente sul carattere di senzienza che consi-ste nella capacità di provare piacere e dolore,cioè di gioire e di soffrire. Pertanto il medico ve-terinario nell’esercizio della professione deve te-nere conto della sofferenza animale e non sitratta solamente della sofferenza fisica, ma an-che della sofferenza psichica. Ma non semprela valutazione di uno stato di sofferenza è unacosa semplice, spesso infatti necessita un’ac-curata visita specialistica per poterla diagnosti-care. Attribuire agli animali il carattere di sen-zienza non rappresenta un’affermazione dog-matica, bensì un dato di fatto analizzato dallabioetica, accertato dalle neuroscienze, dallaneurobiologia, dalle scienze comportamentali edalla medicina veterinaria, e riconosciuto dallalegislazione e dalla giurisprudenza. Lo affermainfatti una sentenza (n. 2774 del 2008), che di-ce che per accertare lo stato di sofferenza del-l’animale non è necessario che si ravvisino le-sioni fisiche, dal momento che anche “… quel-le che incidono sulla psiche …” sono in gradodi procurare sofferenza, cioè patimenti, ango-sce perché è ampiamente riconosciuto che l’a-nimale è un essere senziente.Pertanto il medico veterinario ha l’obbligo mo-rale, professionale e normativo di riconoscerelo stato di sofferenza degli animali. Concludo sottolineando che se la salute e il be-nessere animale stanno a cuore a tutti, è tutta-via un diritto, un dovere ed una competenzaprofessionale del medico veterinario. ■

Il ruolo dei liberi professionistinella gestione degli animali in città

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 2010 Igiene urbana Focus 11

La veterinaria siciliana si è riunita il 1luglio a Palermo per un convegno allapresenza delle autorità sanitarie regio-nali e provinciali. Il seminario, dal tito-lo, "Igiene urbana veterinaria. Rappor-to uomo-animale - il ruolo di una pro-fessione che cambia" è stato organiz-zato da ANMVI Sicilia insieme a Fnovi,Sisvet, Sisca-Sicilia e Calabria e agliOrdini provinciali dell'Isola. Per l'ANM-VI nazionale è intervenuta Daniela Bol-trini, coordinatrice del progetto Leavet.Pubblichiamo la relazione del CollegaPetrantoni ringraziando il Presidente diANMVI Sicilia, Giuseppe Licitra, perl’organizzazione dell’iniziativa.

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 11

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Un'amazzone a fronte gial-la (Amazona ochro-cephala) di 37 anni eun'amazzone a redinirosse (Amazona autum-nalis) di 20 anni venivano

visitate per la presenza di una grossa massalocalizzata sulla superficie laterale del collo. Il

primo soggetto non mostrava segni di doloreo fastidio o alterazioni nella prensione e de-glutizione del cibo. Il secondo soggetto pre-sentava modici disturbi dell'apparato ga-stroenterico superiore.L'esame ecografico e l'aspirazione di en-trambe le masse rivelava una struttura cisti-ca. Un esame TC effettuato sul secondosoggetto rivelava una grossa massa policisti-ca connessa al faringe mediante un dotto la-terale. Durante l'asportazione chirurgica, sinotava che entrambe le masse originavanodall'area subfaringea. Sulla base della topografia e degli aspetti i-stopatologici e immunoistochimici si diagno-sticava una cisti del secondo solco branchia-le nel primo caso e una cisti della secondatasca branchiale nel secondo soggetto. Inol-tre, era presente un carcinoma in situ nell’e-pitelio del primo caso e un'infezione secon-daria della cisti del secondo caso.Le cisti branchiali vengono diagnosticate ra-ramente in medicina veterinaria e umana. Idue casi descritti sono i primi documentatinei pappagalli e appaiono simili alle cisti delsecondo arco branchiale segnalate nell'uo-mo adulto.*“Branchial cysts in two Amazon parrots (A-mazona species)” Beaufrère H, Castillo-Al-cala F, Holmberg DL, Boston S, Smith DA,Taylor WM. Avian Med Surg. 2010 Mar;24(1):46-57. ■

Uno studio prospettico os-servazionale ha valutatola prevalenza dei segniradiografici di malattiadegenerativa articolare(DJD) in un campione ran-

dom di gatti domestici di proprietà. Si sele-zionavano a caso e indipendentemente dallecondizioni di salute 100 gatti afferenti a un'u-nica clinica veterinaria ed equamente distri-buiti in quattro gruppi di età (0-5; 5-10; 10-15 e 15-20 anni). Tutti i soggetti venivano sedati per effettuareesami radiografici ortogonali di tutte le artico-lazioni e della colonna vertebrale. Medianteanalisi di regressione Quasi-Poisson si inda-gava il rapporto tra dati demografici del pa-ziente, profilo biochimico, variabili ematologi-che e urinarie e gravità della DJD. La mag-gior parte dei gatti (92%) presentava eviden-za radiografica di DJD; nel 91% dei soggettiera presente almeno una sede di DJD ap-pendicolare e nel 55% di essi si evidenziava-no una o più sedi di DJD della colonna verte-brale. Le articolazioni affette in ordine decre-scente di frequenza erano: anca, ginocchio,tarso e gomito. Il segmento toracico della co-lonna vertebrale era affetto più frequente-mente rispetto al segmento lombosacrale.Benché molte variabili fossero significativa-mente associate a DJD, quando le variabilivenivano combinate soltanto l'associazionetra età e DJD era significativa. Per ogni annodi aumento dell'età del gatto, il punteggio to-tale atteso di DJD aumentava del 13,6%.La DJD radiograficamente visibile è molto co-mune nei gatti domestici, concludono gli au-tori, anche nei soggetti giovani ed è forte-mente associata all'età. Sono necessarie ul-teriori indagini per determinare i segni cliniciad essa associati. (M.G.M.)

*“Cross-Sectional Study of the Prevalence ofRadiographic Degenerative Joint Disease inDomesticated Cats” Lascelles BD, Henry IiiJB, Brown J, Robertson I, Sumrell AT, Sim-pson W, Wheeler S, Hansen BD, ZamprognoH, Freire M, Pease A. Vet Surg. 2010 Jun 18.[Epub ahead of print] ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 201012 Vet Journal Attualità scientifica o

Cisti branchiali in due AmazzoniDescritte per la prima volta nella specie, sonoassimilabili a quelle dell'uomo

La DJD è frequentenel gattoNella specie, la prevalenza delle modificazioniartrosiche è fortemente correlata all'età. Studio su cento soggetti

Uno studio ha confrontato tre me-todi di identificazione dell'estro ele caratteristiche delle manife-

stazioni estrali tra vacche da latte tenu-te in stabulazione a cuccette e nutritecon un mangime misto (gruppo in cuc-cette) e vacche mantenute al pascolocon mangime concentrato integrato(gruppo al pascolo). Le 23 vacche Hol-stein-Friesian di ogni gruppo venivanomonitorate attraverso tre metodi simul-tanei di identificazione dell'estro: osser-vazione visiva, colorazione della coda eradiotelemetria (HeatWatch) per 9 setti-mane. I profili del progesterone nel lattevenivano utilizzati per determinare le da-te dei reali eventi estrali. Tutti e tre i me-todi di identificazione mostravano unamaggiore efficienza di identificazionedell'estro nel gruppo al pascolo, rispettoal gruppo in cuccette, ma non si eviden-ziavano differenze nell'accuratezza del-l'identificazione dell'estro fra i due grup-pi. All'interno di ciascun gruppo di trat-

MANIFESTAZIONI DELL'ESTRO NELLE VACCHE AL PASCOLO E IN CUCCETTE

tamento non si osservarono differenzetra l'efficienza e l'accuratezza dei tremetodi. L’HeatWatch era efficientequanto l'osservazione visiva nell'identi-ficare gli eventi della manifestazione e-strale. Tuttavia, durante l'osservazionevisiva tutte le occasioni in cui gli animalivenivano osservati nel momento delladisponibilità alla monta non venivano re-gistrati dall’HeatWatch. Un maggior nu-mero di vacche esprimeva eventi di sub-estro e un minor numero di soggetti e-sprimeva eventi di manifestazione estra-le nel gruppo in cuccette, rispetto algruppo al pascolo. L'intervallo tra partoe seconda manifestazione estrale eramaggiore nel gruppo in cuccette che nelgruppo al pascolo. Tutti e tre i metodi di identificazione del-l'estro erano molto meno efficaci nelgruppo in cuccette che nel gruppo al pa-scolo. Ciò perché tutti i metodi di identi-ficazione analizzati si basavano unica-mente sulla disponibilità alla monta equesta era ridotta nelle vacche in cuc-cette. Approcci alternativi per l’identifi-cazione dell'estro sono necessari per levacche tenute indoor su cemento, con-cludono gli autori. (M.G.M.)*"Estrus detection and estrus characte-ristics in housed and pastured Holstein–Friesian cows” Maeve A. Palmerac, Ga-briela Olmosbd, Laura A. Boyleb, John F.Meeb. Theriogenology. Volume 74, Issue2, Pages 255-264 (15 July 2010)

Le notizie di Vet Journalsono consultabili on line

all'indirizzo

www.vetjournal.it/

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 12

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Ivirus dell’influenza aviaria si con-centrano nelle piume degli uccelliacquatici e queste ultime possonocostituire un’importante fonted’infezione e diffusione virale. Loindica uno studio pubblicato su

PlosOne condotto da Mauro Delogu (Facoltàdi Medicina Veterinaria di Bologna) insiemead altri ricercatori dell’ateneo, dell’Istituto Su-periore di Sanità, dell'Istituto ZooprofilatticoSperimentale della Lombardia e dell’Emilia edel St. Jude Children’s Research Hospital diMemphis.Le piume, e in particolare il grasso imper-meabilizzante che le riveste, catturano e ac-cumulano i virus influenzali (tra cui l’H5N1)presenti nell'acqua, dove possono resistereanche per mesi ma in percentuali insufficiential contagio. Col tempo, il virus raggiunge nel-le piume una concentrazione straordinaria-mente superiore a quella ambientale. E gliuccelli, che da soli o reciprocamente si siste-mano le piume col becco (attività cui dedica-no il 10% della giornata) e ne ingeriscono ilgrasso, si contagiano. Questo meccanismospiegherebbe molti aspetti ancora oscuri delcontagio da aviaria e potrebbe modificare isistemi di prevenzione e monitoraggio dellacircolazione dell'influenza da virus H5N1. "Si sospettava che l'acqua giocasse un ruolochiave nella diffusione della malattia - spiegaDelogu - ma nessuno era riuscito a capire co-me". Alcuni dettagli 'storici' supportano la teo-ria: uno dei Paesi più colpiti dall'aviaria è l'Egit-to dove i casi umani sono concentrati sullesponde del Nilo. Altro episodio non chiaro: l'u-nico caso documentato di esseri umani uccisidall'aviaria per contatto con animali selvatici:sei contadini dell'Azerbaijan che avevano spiu-mato, non mangiato, cigni infetti. "La concentrazione del virus nel piumaggio de-gli uccelli acquatici spiega perché non sia ne-cessario mangiarli per ammalarsi e perché l'e-sposizione sia più frequente in prossimità deglispecchi d'acqua e tra le donne, che in alcunearee del mondo sono dedite alla spennaturadegli uccelli per la cucina", osserva Delogu. L'idea che il virus, dopo aver contaminatol'habitat acquatico attraverso le feci di un o-spite infetto, si disperdesse senza più possi-bilità di contagiare non ha mai convinto Delo-gu. "Il nostro lavoro - prosegue - suggerisceche milioni di anni di evoluzione hanno svilup-

pato nel virus dell'aviaria questa capacità dilegarsi allo strato di grasso degli uccelli ac-quatici. Così l'uccello sano diventa un veico-lo efficiente di propagazione della malattia.Più di un animale malato o moribondo".

La scoperta potrebbe incidere anche sullaprevenzione: alla circolazione del virus, se-condo gli studiosi, partecipano anche i sog-getti già guariti dalla malattia, finora ritenutisani e non contagiosi, in quanto negativi allenormali indagini sanitarie. Si comportano co-me "falsi negativi" e sono in grado di trasmet-tere la malattia ai vicini di stormo. Proprio per questo, sostengono i ricercatori,"occorrerà forse rivedere le attuali proceduredi prevenzione e sorveglianza dell'influenza.Ad oggi, infatti, i controlli si limitano a rilevarel'eventuale infezione dei volatili e la presenzadel virus nelle feci". Ora si dovrà fare atten-zione anche alle piume. Le indagini dello studio sono state effettuatepresso l’Oasi WWF di Orbetello (GR) duranteoltre un decennio di studi sull’ecologia dei vi-rus influenzali e del loro rapporto con gli uc-celli selvatici all’interno di un ambiente natu-rale protetto. L’Oasi costituisce infatti unadelle principali aree di sosta italiane per gliuccelli acquatici migratori perché caratteriz-zata da un ambiente palustre in cui sono pre-senti ancora tutte le componenti di fauna eflora tipiche di questi ecosistemi, fattore fon-damentale per questa ricerca.

Per giungere alle loro conclusioni, gli autorihanno condotto nel 2009 due indagini com-plementari. Da un lato hanno analizzato lepenne esterne di alcune centinaia di animaliin natura, rilevandovi concentrazioni consi-stenti di virus pur in assenza di infezione.Dall’altro hanno provato ad immergere piu-me intrise di grasso impermeabilizzante invasche d’acqua con una bassa concentra-zione virale, e hanno riscontrato che, già do-po le prime 24 ore, la concentrazione di vi-rus sulle piume era aumentata notevolissi-mamente. Stesso risultato, sostituendo lepiume con tamponi di cotone. Le indagini o-ra in corso cercheranno di spiegare il mec-canismo chimico con cui il virus si lega algrasso impermeabilizzante e a quali dei suoicomponenti. Anche perché questi varianotra specie e specie, individui di diversa età estagioni dell’anno. (M.G.M.)*“Can Preening Contribute to Influenza A Vi-rus Infection in Wild Waterbirds?” Mauro De-logu, Maria A De Marco, Livia Di Trani, Elisa-betta Raffini, Claudia Cotti, Simona Puzelli,Fabio Ostanello, Robert G Webster, AntonioCassone, Isabella Donatelli. PLoS ONE: Re-search Article, published 25 Jun 2010. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 2010 www.vetjournal.it Vet Journal 13o

Aviaria: le piume degli uccelli acquaticisono una possibile fonte d'infezione I virus presenti nell'acqua si accumulano nel grasso di rivestimento del piumaggio e da lì vengono diffusi

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 13

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 201014 Osservatorio farmaco Dlvo 193/2006

di GIORGIO NERIMedico Veterinario

Le modalità di gestione deicampioni gratuiti di medici-nali sono contenute nell’art.87 del D. Leg. 193/2006. Peressere più precisi, il Codicedel medicinale veterinario

detta norme solo sui campioni di medicina-li veterinari in quanto quelli per uso umanosono disciplinati dal D. Leg. 219/2006 (Co-dice del medicinale ad uso umano). Peral-tro quest’ultimo decreto prevede che tali

campioni siano appannaggio dei soli medi-ci, per cui ai veterinari non potranno esse-re consegnati e quindi essi non potrannodetenere campioni gratuiti di medicinali aduso umano.Il DPR 309/1990 poi vieta i campioni dimedicinali stupefacenti e psicotropi, la cuiconsegna è quindi da considerarsi vietatasia al medico che al veterinario.Questa breve trattazione non potrà pertan-to che riguardare solo i campioni gratuiti dimedicinali ad uso veterinario che non ab-biano proprietà stupefacenti e psicotrope.Secondo la formula introdotta dal D. Leg.

143/2007 “Ogni campione deve esseregraficamente identico alla confezione piùpiccola messa in commercio. Il suo conte-nuto può essere inferiore, in numero di u-nità posologiche o in volume, a quello del-la confezione in commercio purché risultiterapeuticamente idoneo; la non corrispon-denza del contenuto ed eventualmente, delconfezionamento primario della confezioneautorizzata deve essere espressamente ri-chiamato in etichetta. Unitamente al cam-pione deve essere sempre consegnato ilriassunto delle caratteristiche del prodottoredatto secondo le linee guida vigenti a-

dottate in sede comunitaria”. Ad ogni veterinario potranno essere con-segnati ogni anno fino a dieci campioni perciascuna concentrazione e per ciascunaforma farmaceutica, dei medicinali posti incommercio da meno di 36 mesi, nonché10 campioni complessivi dei restanti medi-cinali prodotti dalla casa farmaceutica.Inutile dire che una struttura che annoverinel suo staff 10 veterinari potrebbe vedersiin breve tempo letteralmente sommersadai campioni gratuiti.A questo punto si pone il problema su co-sa debba fare il veterinario per gestire bu-rocraticamente tali campioni. La legge, in-fatti, dice con una certa vaghezza che icampioni potranno essere consegnati alveterinario “previa compilazione di oppor-tuna documentazione di scarico che atte-sti l'avvenuta consegna” senza precisare dichi debba essere l’onere della produzionedel modulo e della sua compilazione. Il Co-dice del medicinale ad uso umano infattiprevede che la consegna dei campioni siasottoposta ad una richiesta scritta da par-te del medico, mentre il fatto che la norma-tiva sul medicinale veterinario parli di “do-cumentazione di scarico” (lo scarico avvie-ne da parte dell’azienda, mentre se il mo-dulo dovesse essere prodotto dal veterina-rio si parlerebbe di carico) e di “consegna”(l’azienda consegna, mentre nel caso ci siriferisse al veterinario si parlerebbe di rice-zione) lascerebbe pensare che il modulodebba essere prodotto dalla casa farma-ceutica. Rimane comunque un certo mar-gine di dubbio.A questo punto, sempre a norma dell’art.87, “ai fini della successiva gestione deicampioni gratuiti si applicano le norme diregistrazione di cui al presente decreto le-gislativo e di cui al decreto legislativo 16marzo 2006, n. 158”. Questa frase, che in-vero potrebbe risultare piuttosto oscuraper i non iniziati alla materia, significa inpratica che:

• Il carico dei campioni gratuiti sarà assol-to dalla conservazione per 3 anni della“documentazione di scarico”, analoga-mente a ciò che è previsto per le scortedi medicinali veterinari;

• Lo scarico dei campioni gratuiti sullostesso registro dovrà avvenire solo incaso di trattamento di animali produttoridi alimenti per l’uomo (DPA) con cam-pioni di medicinali per la cui prescrizioneè previsto l’obbligo di ricetta;

• In caso di uso in deroga dei campioni suanimali DPA dovrà essere compilato ilregistro, detenuto dal veterinario, deitrattamenti in deroga;

• In caso di trattamento di animali DPAcon medicinali per la prescrizione deiquali è previsto l’obbligo di ricetta dovràessere compilato il registro, detenuto dalproprietario degli animali, dei trattamentifarmacologici (salvo che in casi partico-lari di animali allevati per autoconsumo);

• In caso di animali d’azienda trattati conmedicinali contenenti sostanze beta-agoniste, sostanze ad azione estrogenadiverse dall’estradiolo 17 beta e dai suoiderivati sotto forma di esteri, sostanzead azione androgena o sostanze ad a-zione gestagena, dovrà essere compila-to il registro, detenuto dal proprietariodegli animali, dei trattamenti ormonali(salvo che in casi particolari di animali al-levati per autoconsumo). ■

La gestione dei campioni medicinali gratuiti

WORLD VETERINARY ORTHOPAEDIC CONGRESS

Bologna (Italy) - September 15th - 18th, 2010Information and Registration:

www.wvoc2010.eu - [email protected]

Early Registration at lower cost before July 10th, 2010Erika Taravella: Tel. 0372 403509

STATE OF THE ART LECTURES• Tissue engineering with mesenchymal stem cells in human orthopaedics - What do we know today?

• The fate of the post-traumatic knee - What do we know today?

• Cartilage resurfacing with ACI and MACI: have they stood the test of time?

SMALL ANIMAL PROGRAMPre-Congress Courses• Arthrodesis wetlab

• TTA drylab

• Hybrid external Fixation drylab

• IEWG Workshop with film reading

session

• ALPS drylab

• AO Locking plates drylab

• SOP drylab

• TTO drylab

Congress Main Seminars• Complications

• The stifle

• Facial trauma

• Elbow

• Hip trauma

• Revisions

• Tools to measure clinical success

• Hot topics

• Distal Limb trauma

• Patellar Luxation

• Legislation

• Locking plates

• SCIVAC SATELLITE SYMPOSIUM

New trends in canine and feline

orthopaedics

Pre-Congress Seminars• Osteoarthritis

• Sports Medicine

• Fixin Day

• Arthroscopy working group

• New Strategies in Pain Control

Congress In-depth Seminars• Juvenile HD

• Biomedtrix

• Physiotherapy

• Limb Deformities

• Surgical Revisions in THR

• Pathogenesis of cruciate disease

• Limb Alignment in patellar luxation

• Distal Limb Trauma

• Challenging fractures

• Arthrex news

EQUINE PROGRAMPre-Congress Courses• Stemcell and PRP Lab

• MRI Reading Lab

• Lameness LocatorTM Lab

Pre-Congress Seminars• SIVE SATELLITE SYMPOSIUM

Present and future in the diagnosis and treatment of equine

joint diseases: meeting with Dr Wayne Mclllwraith

• Interactive Advanced Equine Lameness and Imaging, Panel:

meeting with Dr Mark Martinelli

Congress In-depth Seminars• Subchondral bone injury

• Advanced imaging

• Critical review of biologic therapeutics

• Joint rehabilitation

• Advanced lameness diagnosis

BOVINE PROGRAMBovine orthopaedics one day In-depth Seminar • Long bone fracture repair

• Advanced lameness evaluation and imaging • Surgery of the digit

• Tenovaginoscopy

In cooperation with

Alma Mater Studiorum

Università di Bologna

Facoltà di Medicina Veterinaria

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 14

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 15

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Gli studi di settore e icoefficienti presuntivivincono sul criterio dicassa. Infatti il profes-sionista non può prova-re il suo reddito, a di-

spetto dell’accertamento presuntivo notificatodall’amministrazione finanziaria, sulla base diquanto ha effettivamente incassato nell’annodi imposta contestato. Insomma, il fatto che ilcompenso possa essere pagato nell’annosuccessivo non è rilevante ai fini fiscali.È quanto si evince dalla sentenza n. 16235del 9 luglio 2010 con la quale la Cassazioneha accolto il ricorso dell’Agenzia delle entratepresentato contro un architetto che avevaopposto all’accertamento, fondato sui vec-chi coefficienti presuntivi, il criterio di cassa

nel senso che alcuni compensi erano stati dalui incassati l’anno successivo rispetto aquello contestato.La commissione tributaria provinciale avevaaccolto questa tesi. La ctr del Friuli VeneziaGiulia aveva confermato, affermando che“non erano sufficienti a sostenere la pretesafiscale le sole presunzioni derivanti dai para-metri sulle categorie dei valori desunti dalladichiarazione ma che occorreva anche unamotivazione che esprimesse collegamenti eriferimenti congrui fra valori e la capacità con-tributiva del contribuente in un conteso pe-riodico dell’andamento delle annualità prece-denti e susseguenti”. Queste motivazioni so-no state completamente ribaltate da PiazzaCavour.Nel caso specifico, in particolare, erano statiapplicati i coefficienti ma la stessa sezione tri-butaria ha chiamato in causa nelle motivazio-ni gli studi di settore, rafforzando ancora unavolta l’orientamento delle Sezioni unite inau-gurato il Natale scorso. In particolare in sen-tenza si legge che “la procedura di accerta-mento tributario standardizzato mediantel'applicazione dei parametri o degli studi disettore costituisce un sistema di presunzionisemplici, la cui gravità, precisione e concor-

danza non è "ex lege" determinata dallo sco-stamento del reddito dichiarato rispetto agli"standards" in sé considerati - meri strumen-ti di ricostruzione per elaborazione statisticadella normale redditività - ma nasce solo inesito al contraddittorio da attivare obbligato-riamente, pena la nullità dell'accertamento,con il contribuente. In tale sede, quest'ultimoha l'onere di provare, senza limitazione alcu-na di mezzi e di contenuto, la sussistenza dicondizioni che giustificano l'esclusione del-l'impresa dall'area dei soggetti cui possonoessere applicati gli "standards" o la specificarealtà dell'attività economica nel periodo ditempo in esame, mentre la motivazione del-l'atto di accertamento non può esaurirsi nelrilievo dello scostamento, ma deve essere in-tegrata con la dimostrazione dell'applicabilitàin concreto dello "standard" prescelto e conle ragioni per le quali sono state disattese lecontestazioni sollevate dal contribuente”.L'esito del contraddittorio, tuttavia, non con-diziona l'impugnabilità dell'accertamento,potendo il giudice tributario liberamente valu-tare tanto l'applicabilità degli "standards" alcaso concreto, da dimostrarsi dall'ente im-positore, quanto la controprova offerta dalcontribuente che, al riguardo, non vincolato

alle eccezioni sollevate nella fase del proce-dimento amministrativo e dispone della piùampia facoltà, incluso il ricorso a presunzionisemplici, anche se non abbia risposto all'in-vito al contraddittorio in sede amministrativa,restando inerte. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 201016 Fisco UK22U

Gli studi di settore prevalgono sul criterio di cassa del reddito del professionista

Èlegittimo l'accertamento fondatoesclusivamente sugli studi di set-tore se il contribuente non ha for-

nito spiegazioni in sede amministrativa.Se cioè è rimasto "inerte" rispetto all'in-vito del fisco a fornire spiegazioni. Con la sentenza n. 15905 del 6 luglio laCorte di cassazione ha rafforzato la lineainterpretativa inaugurata l'anno scorsodalle Sezioni unite civili (sentenza n.26635). In particolare la sezione tributa-ria ha ricordato che "la procedura di ac-certamento tributario standardizzatomediante l'applicazione dei parametri odegli studi di settore costituisce un si-stema di pre sunzioni semplici, la cuigravità, precisione e concordanza non è"ex lege" determinata dallo scostamen-to del reddito dichiarato rispetto agli"standards" in sé considerati - meri stru-menti di ricostruzione per elaborazionestatistica della normale redditività - manasce solo in esito al contraddittorio daattivare obbligatoriamente, pena la nul-lità dell'accertamento, con il contribuen-te. In tale sede, quest'ultimo ha l'oneredi provare, senza limitazione alcuna dimezzi e di contenuto, la sussistenza dicondizioni che giustificano l'esclusionedell'impresa dall'area dei soggetti cuipossono essere applicati gli "standards"o la specifica realtà dell'attività econo-mica nel periodo di tempo in esame,mentre la motivazione dell'atto di accer-tamento non può esaurirsi nel rilievodello scostamento, ma deve essere inte-grata con la dimostrazione dell'applica-bilità in concreto dello "standard" pre-scelto e con le ragioni per le quali sonostate disattese le contestazioni solleva-te dal contribuente. L'esito del contraddittorio, tuttavia, noncondiziona l'impugnabilità dell'accerta-mento, potendo il giudice tributario libe -ramente valutare tanto l'applicabilità de-gli "standards" al caso concreto, da di-mostrarsi dall'ente impositore, quanto lacontroprova offerta dal contribuente che,al riguardo, non è vincolato alle eccezio-ni sollevate nella fase del procedimentoamministrativo e dispone della più ampiafacoltà, incluso il ricorso a presunzionisemplici, anche se non abbia risposto al-l'invito al contraddittorio in sede ammi-nistrativa, restando inerte. In tal caso, però, egli assume le conse-guenze di questo suo comportamento, inquanto l'Ufficio può motivare l'accerta-mento sulla sola base dell'applicazionedegli "standards", dando conto dell'im-possibilità di costituire il contraddittoriocon il contribuente, nonostante il ritualeinvito, ed il giudice può valutare, nel qua-dro probatorio, la mancata risposta al-l'invito" (fonte: cassazione.net)

MEGLIO NON RESTAREINERTI COL FISCO E ACCETTARE IL

CONTRADDITORIO

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 16

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 17

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Le libere professioni stannodiventando il rifugio di unacondizione di precarietà in-tellettuale molto diffusa; nonidonea, quindi, a garantireflussi finanziari adeguati. Lo

si legge nella relazione della proposta di leg-ge Delega al Governo per l’istituzione del-l’Ente nazionale di previdenza e assistenzadei liberi professionisti, presentata da alcuniparlamentari della maggioranza. Gli onore-voli Di Biagio, Berardi e Angeli propongonol’accorpamento di tutte le casse professio-nali in un unico istituto di previdenza. Se-condo i proponenti, la sostenibilità di siste-mi pensionistici “chiusi”, come le casse deiprofessionisti, sarà sempre più difficile cosìcome sarà sempre più difficile salvaguarda-re il reddito acquisito nell’ultima fase dellavita lavorativa.I parlamentari riconoscono che alcune cas-se hanno adottato “misure di riforma impor-tanti, grazie alle quali sono state, in parte,ridimensionate le regole generose che, insostanza, redistribuivano ai professionistiprossimi alla quiescenza gli avanzi di gestio-ne derivanti dal rapporto attualmente favo-revole tra attivi e pensioni”. Ma ora, “gli stessi gruppi dirigenti delle cas-se privatizzate che, per anni, hanno fondatole loro analisi ottimistiche su di una prospet-tiva di costante crescita dei contribuenti, sistanno accorgendo che l’incremento delnumero dei professionisti (sfornati dalle uni-versità spesso senza criteri razionali) è de-stinato ad entrare in contraddizione con lastabilità e la continuità del reddito necessa-rie a garantire l’equilibrio del sistema”.La proposta di accorpamento rispondereb-be all'esigenza di riordinare un compartoche poggia le sue fondamenta su leggi e si-stemi di calcolo molto diversi fra di loromentre sarebbe importante poter portare itrattamenti ad una maggiore omogeneità frale diverse categorie professionali. Inoltre,secondo i parlamentari, con i risparmi otte-nuti dalla gestione unificata si garantirebbela sostenibilità di lungo periodo e si miglio-rerebbe l'adeguatezza delle prestazioni. Ilnuovo ente che dovrebbe chiamarsi Enpalp(Ente nazionale di previdenza e di assisten-za dei liberi professionisti) non farebbescomparire le attuali casse ma le integrereb-be mantenendo delle diversità ed autono-mie in quanto sarebbe prevista la continuitàoperativa, all'interno dell’ente unificato, de-gli organismi statutari di indirizzo, gestionee controllo previsti dagli ordinamenti di cia-scun ente, istituto o cassa incorporati oconfluenti.“La proposta di legge prevede che, in atte-sa dei decreti legislativi attuativi, gli enti pre-videnziali privatizzati possano accorparsi fraloro, nonché includere altre categorie pro-fessionali similari di nuova istituzione chedovessero risultare prive di una tutela pen-sionistica e previdenziale”. Stoccata finale:

“a causa di un insufficiente coordinamentopolitico (l’ADEPP, l’associazione degli entiprevidenziali privati, ha in corso una vera epropria scissione), ogni gestione è andataper la propria strada. Alcune si sono limitate a correggere i regimiretributivi, altre si sono aperte al modellocontributivo; altre ancora (ai sensi del de-creto legislativo n. 103 del 1996) hannoscelto una forma a capitalizzazione puracon una modesta aliquota di finanziamento,preparando, così, trattamenti obbligatori fu-turi poco più che simbolici (con tassi di so-stituzione attorno al 15-17 per cento)”. Unaiuto, dicono i firmatari della proposta dilegge, “verrà sicuramente dall’approvazionedel progetto di legge Lo Presti ed altri (giàvarato dalla Camera - atto Senato n. 2177),che consentirà di superare, laddove esiste,il tetto del 2 per cento del contributo inte-grativo e di avvalersene, in parte, per miglio-rare le prestazioni”.

LA STRONCATURA DELL’ENPAV

Dal sito web dell'ENPAV il Presidente GianniMancuso interviene nel dibattito con unadecisa stroncatura della cassa unica:"Un'entità così costituita sarebbe un'inge-stibile Torre di Babele". "Le categorie professionali, le loro esigenzee le loro problematiche sono talmente diver-sificate che sarebbe davvero impossibileriunirle sotto un'unica egida” - è la posizio-ne del Presidente Mancuso, che rincara:"Questo appare palese a chi vive la sua vitaprofessionale all'interno delle problematichedelle casse, ma probabilmente non altret-tanto evidente risulta per chi non li vive quo-tidianamente, pur esercitando attivamentela professione". Il dibattito mediatico sullamateria previdenziale dev'essere ricondottoentro i termini della chiarezza, pur restando"acceso e ricco di spunti, anche provocato-ri - dichiara il Presidente dell'Enpav- rimanefondamentale, però, essere certi che i desti-natari della comunicazione siano messi incondizione di cogliere appieno il significatodella notizia". La stampa economica rispolvera la presun-ta instabilità economico finanziaria degli entidi previdenza privatizzati. "In realtà - conclu-de Mancuso - molte Casse, seguendo l'ob-bligo normativo della Legge Finanziaria2007, hanno affrontato, dialogando con ipropri iscritti e rappresentanti territoriali, uniter di profonda riforma del proprio sistemapensionistico, riformulando in modo signifi-cativo le norme regolamentari dei propri isti-tuti. Grazie a tali modifiche regolamentari, ana-lizzate e approvate dai Ministeri Vigilanti, gliistituti previdenziali dei professionisti hannoallungato il loro orizzonte di stabile soprav-vivenza economico finanziaria, come richie-sto dalla normativa". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 201018 Parlamento Previdenza

Una cassa unicaper i liberiprofessionisti?Proposta di legge di tre deputati di maggioranza:un reddito precario non garantisce il futuroprevidenziale. Bocciatura dall’Enpav: iprofessionisti hanno esigenze differenziate

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 18

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Dal 9 luglio, le PubblicheAmministrazioni hanno aloro disposizione due e-lenchi ai quali attingereper le attività previstedall'Ordinanza ministe-

riale 3 marzo 2009 e dal Decreto Ministeriale26 Novembre 2009 per tutelare l'incolumitàpubblica dall'aggressione di cani e favorirel'educazione al rapporto uomo-cane.Si tratta dell'elenco dei medici veterinari for-mati su tutto il territorio nazionale da utilizzar-si per organizzare i "corsi base" per i proprie-tari di cani (ad oggi 2.548 nominativi) e dell'e-lenco dei medici veterinari "esperti in compor-tamento animale" con particolare competen-za in medicina comportamentale (ad oggi 95nominativi).Nel primo elenco, reso pubblico dal CentroNazionale di Referenza per la Formazione inSanità Pubblica Veterinaria dell'IZSLER, lePubbliche Amministrazioni (es. i Comuni) tro-vano i medici veterinari che potranno svolge-re attività di docenza ai "percorsi formativi peri proprietari dei cani", per il rilascio del paten-tino. I nominativi dei veterinari formatori conflui-scono nell'elenco così come comunicati daiprovider, ovvero dai soggetti che hanno or-ganizzato la formazione dei veterinari for-matori. Nel secondo elenco, gestito e pubblicatodalla Fnovi, trovano posto i veterinari "esper-ti in comportamento animale" che, oltre adeffettuare attività di docenza nei "corsi base"per i proprietari di cani (patentino), saranno ilriferimento per effettuare le valutazioni com-portamentali dei cani "impegnativi" per la lo-ro corretta gestione ai fini della tutela dell'in-columità pubblica, nonché al fine di effettua-re eventuali interventi terapeutici comporta-mentali. La qualifica è subordinata al rispet-to di requisiti stabiliti dalla Fnovi.Entrambi gli elenchi sono aperti a nuovi in-gressi e in costante aggiornamento. Nel pri-mo elenco continueranno a confluire i colle-ghi che avranno frequentato il corso per for-matori; nel secondo i colleghi che inviano illoro CV all'indirizzo messo a disposizionedella Federazione. Come è noto il Dipartimento per la SanitàPubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicu-rezza degli Alimenti del Ministero della Salu-

te ha incaricato il Centro Nazionale di Refe-renza per la Formazione in Sanità PubblicaVeterinaria dell’IZSLER di gestire in proprio edi coordinare le attività relative alla gestioneed implementazione di un elenco unico edomogeneo dei formatori dei corsi previsti

dall’Ordinanza Ministeriale 3 Marzo 2009 cir-ca la “tutela dell’incolumità pubblica dall’ag-gressione di cani” e dal Decreto Ministerialedel 26 Novembre 2009, recante “percorsiformativi per i proprietari dei cani”.Il Centro ha organizzato ad oggi 5 eventi e

ha collaborato con altri organizzatori, fra iquali la SCIVAC, dettando linee guida nellaorganizzazione e gestione degli eventi al finedi disporre di un elenco omogeneo e com-pleto di formatori da mettere a disposizionedella Pubblica Amministrazione. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 26| 2010 SCIVAC Dalle Associazioni 19

Patentino: pubblicati gli elenchi dei veterinari formatoriLa SCIVAC ha trasmesso all’Izsler di Brescia i nominativi di 588 medici veterinari che hanno seguito la giornata di formazione durante il 65° congresso di Rimini

Gaetana Ferri, Direttore Generale dellaSanità Animale e del Farmaco Veteri-nario, a Rimini, durante la docenza al-la sessione dedicata al “patentino”.

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 19

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

A noi giovani cosa resta?Il 6 luglio @nmviOggi ha pubblicato la notiziache la Esselunga si apprestava a 500 nuoveassunzioni e che per alcune mansioni la Lau-rea in Medicina Veterinaria era ritenuta titolopreferenziale. Facendo riferimento a questanotizia ci è stata chiesta la pubblicazione diquesta lettera che riportiamo di seguito.

Sono un giovane medico veterinario, mi chia-mo Matteo Vincenti.Leggevo con attenzione la notizia ESSELUN-GA, TITOLO PREFERENZIALE: LAUREA INVETERINARIA che avete pubblicato sul sito

http://www.anmvioggi.it.Volevo scrivere due righe a tal proposito, per-ché essendo un precario e a distanza di dueanni dalla laurea non riesco a pagare nean-che i contributi dell'Enpav senza l'aiuto dellamia famiglia. L'anno scorso ho partecipatoalle selezioni per direttore di Esselunga, vole-vo dire che in parte è una bufala perché chisupera il concorso non parte come direttorebensì da operaio addetto agli scaffali per a-spirare alla carica di direttore in non meno di4 anni minimi.Fui molto rammaricato quando partecipai al-la selezione e conobbi la bufala che per altrola resi nota sia verbalmente al colloquio cheper iscritto sulle domande concorsuali che mifurono poste.Credo fermamente che se arrivare a 29 anni

ed essere precario e far pratica gratis in am-bulatori e cliniche per imparare... non se nepuò più di colleghi che svolgono il lavoro diveterinario ufficiale dell'ASL e in più la liberaprofessione in cliniche o ambulatori di pro-prietà. A noi giovani che spazi di lavoro ri-mangono? Se in Italia c'è chi fa tre lavori echi non ne ha nemmeno uno.Qui in Italia si parla e basta ma i fatti non sivedono e non li vedo.Deluso sempre più di un sistema egoistico enarcisistico e di uno Stato assente

Matteo Vincenti

Caro collega,non entro nel merito della tua esperienza per-sonale con la Esselunga che tu, mi sembra,hai già esposto chiaramente, ma sui temi ge-

nerali che riporti con grande rammarico.La situazione che stanno vivendo i giovaniveterinari è drammatica, lo sappiamo bene,e sono anni che ci battiamo a tutti i livelli, isti-tuzionali, universitari e politici affinché si iniziseriamente ad affrontare il problema. Nel2010 si affacceranno nel nostro settore altri800/900 giovani laureati che andranno adaggiungersi ai 5000 già a reddito zero ed al-tre migliaia di sottoccupati spesso veramen-te sfruttati. Ci siamo mossi a tutti i livelli perriuscire a modificare questa situazione cheparte dal peccato originale della nostra pro-fessione: l'esorbitante numero di iscritti alCorso di Laurea in Medicina Veterinaria. Daanni, continuamente, sosteniamo, dimo-strandolo anche con dati indiscutibili, che ilnumero programmato deve essere ridotto a400/500 perché la necessità di veterinari peril prossimo futuro non supera il numero ditrecento. Il blocco del turnover nel settorepubblico, eliminando di fatto 4/500 posti dilavoro per i veterinari nei prossimi tre anni, ri-duce ulteriormente il numero necessario anon più di 200. Se questa decisione di taglia-re drasticamente il numero programmatofosse già presa ora ci vorrebbero comunquealmeno 10 anni per ritrovare un minimo di e-quilibrio del settore, ma visto che il numerodeciso per il prossimo anno accademico èancora superiore a mille (1006) è evidenteche il problema sembra non avere soluzione.D'altra parte l'ANMVI si è sempre battutacontro la libera professione dei dipendentipubblici che possono già vantare un ottimostipendio e contro l'intramoenia quando que-sta esula dai fini strettamente istituzionali.Pochi giorni fa l'ANMVI ha presentato un ri-corso al Consiglio di Stato contro il regola-mento dell'intramoenia dei medici veterinaripubblici in Lombardia.Una battaglia dura che sino ad ora non hadato grossi risultati, ma non ci arrendiamoanche se sappiamo benissimo che cambiarele cose nel nostro paese è pressoché impos-sibile. Se devo essere sincero, credo o temo,che il futuro per molti giovani veterinari italia-ni che non vogliono rinunciare a svolgere laloro professione, come al contrario stannofacendo molti arrendendosi di fronte all'evi-denza drammatica della situazione, sia quel-lo di andare all'estero, in paesi dove la veteri-naria è certamente più considerata e rispet-tata e dove spesso c'è carenza di veterinari.Detto questo, ci siamo già attivati affinchéper i giovani veterinari si possano valutare edapprovare condizioni di particolare favore perl'iscrizione agli Ordini, per i versamenti all'En-pav e per l'ECM per il quale qualche giornofa abbiamo chiesto al Ministro Fazio un in-contro urgente.Come vedi non abbiamo ancora risolto i graviproblemi che tu evidenzi nella tua lettera macertamente stiamo facendo di tutto con gran-de impegno per arrivare a delle soluzioni.

Carlo Scotti

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 201020 Lettere al Direttore @

“Le industrie farmaceutiche non potrannopiu' indicare le persone da mandare ai

congressi”.Ferruccio Fazio, Ministro della Salute

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 20

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Sabato 25 settembre 2010 ilCircolo Veterinario Bolo-gnese organizza la giorna-ta. La cornea e le sue prin-cipali affezioni nel cane.L’evento sarà accreditato

nel programma ECM e si terrà presso il Sa-voia Hotel Country House in Via Del Pilastro,2 - Bologna. L’iniziativa di aggiornamento èpatrocinata dall’Ordine dei Medici Veterinaridella Provincia di Bologna. La cornea costituisce il quinto anteriore tra-sparente del globo. Le sue funzioni sonostrutturali, di rifrazione e di trasmissione dellaluce e per questi motivi deve essere traspa-rente, avascolare e perfettamente liscia. Tut-te le patologie che possono alterare le suecaratteristiche esitano in una riduzione del vi-sus e, nelle situazioni più delicate, anche nel-la perdita del globo stesso. I nostri amici ani-mali soffrono di numerose patologie cornealiche possono portare alle conseguenze soprariportate con una velocità estrema in alcunicasi e, spesso, se non tempestivamente dia-gnosticate, difficilmente recuperabili. Attra-verso lo studio delle variazioni di colore della

cornea e della sua conseguente perdita ditrasparenza oggi cercheremo di indagare lecause delle più frequenti patologie cornealidel cane e le eventuali soluzioni terapeutiche.Relatori: Manuela Crasta (Dottorato di Ricer-ca in Oftalmologia all’Università di Messina.Residency in Oftalmologia all’Università Au-tonoma di Barcellona e al North Carolina Sta-te University, svolge l’attività di libero profes-sionista come referente per l’oftalmologia inEmilia Romagna); Pier Carlo Ostan (relatoredi esperienza internazionale, dal 2003 si oc-

cupa esclusivamente di oftalmologia e colla-bora con la collega Manuela Crasta). Re-sponsabile Scientifico è la Collega Laura Fri-sini.

Per informazioni: Segreteria CVB: Tel 051.6313158 - Cell. 340.5186635Sito: www.cvbolognese.it E-mail: [email protected]

laPROFESSIONE VETERINARIA 26| 2010 CVB Agenda 21

La cornea e le sue principali affezioni nel cane:appuntamento a Bologna il 25 settembre

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CITOLOGIA 2Cremona, 3/5 Novembre 2010

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREMario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano

RELATORIUgo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano

Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVCP, MilanoCarlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 480,00 + IVA 20%

Non soci: € 680,00 + IVA 20%

11° CORSO VETERINARIO ASAMI.TEORICO E PRATICO SULLE METODICHE

DI ILIZAROVCremona, 10/12 Novembre 2010

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAntonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Legnano (MI)

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONIDenis Marcellin-Little, DVM, Dipl ACVS, Dipl ECVS,

North Caroline State University (USA)

RELATORI ED ISTRUTTORIConsuelo Faranda, Med Vet, Milano

Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Legnano (MI)Denis Marcellin-Little, DVM, Dipl ACVS, Dipl ECVS,

North Caroline State University (USA)Enrico Panichi, Med Vet, Dot Ric, TorinoBruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino

Matteo Tommasini Degna, Med Vet, Dipl ECVS, Roma

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (32)

QUOTESoci SCIVAC: € 800,00 + IVA 20%

Non soci: € 1.000,00 + IVA 20%

HEAD AND NECK CYTOLOGYCremona, 15/16 Novembre 2010

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORI E RELATORIUgo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano

Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (30)

QUOTESoci SCIVAC: € 280,00 + IVA 20%

Non soci: € 480,00 + IVA 20%

organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

CORSO PRATICO INTENSIVO

Si terrà in autunno, il quinto ap-puntamento con l’avviamento al-la certificazione delle

Buone Pratiche Veterinariein struttura veterinaria pri-vata. Il corso, della durata diun giorno, consente unapreparazione personalizzatadel materiale documentaleprevisto dal Manuale delleBuone Pratiche Veterinariedell'ANMVI e preparano asostenere la verifica ispetti-va (audit) con l'ente certificatore. In fa-se di audit di certificazione, l'auditor va-luterà se i vari elementi del sistema qua-lità strutturale sono documentati, imple-

BPV CERTIFICATE, APPUNTAMENTO IN AUTUNNO

mentati, mantenuti e costantementeperfezionati. La giornata non vincola al

conseguimento della certifi-cazione e non impegna al ri-spetto di alcun termine entroil quale richiedere l’audit. Peresigenze d’aula e per perso-nalizzare quanto più possibi-le la giornata formativa vieneaccolto un numero di iscri-zioni limitato, a discrezionedelle esigenze didattiche in-dividuate dal docente, Dott

Andrea Verme. Per informazioni rivolgersi ad ANMVI: Tel. 0372/40.35.47 [email protected]

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 21

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

Sabina [email protected]

Comitato di Redazione

Pierpaolo Bertaglia,Paolo Bossi,

Marco Eleuteri,Giuliano Lazzarini,

Pier Mario Piga,Sabina Pizzamiglio,

Aldo Vezzoni

Rubriche

Fabrizio Pancini,Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro,Giovanni Stassi

Segreteria di Redazione

Lara [email protected]

Grafica

Francesca [email protected]

Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

Iscrizione registro stampadel Tribunale di Vigevano,n. 1425/03 del 30/12/2003

Concessionaria esclusiva

per la pubblicità

EV Soc. Cons. a r.l., [email protected]

Stampa

Press Point, Abbiategrasso - [email protected]

Spedizione in AbbonamentoPostale - D.L. 353/2003 (conv. in

L. 27-02-2004 N. 46) art. 1,comma 1 Filiale di Milano a curadi Centro Produzione Mailings

Scarl - Cusago (MI)

Professione Veterinaria pubblicanotizie d'attualità e di rassegna icui contenuti non rispecchiano

necessariamente il pensiero dellaTestata. Interventi e opinioni

attribuibili a ProfessioneVeterinaria e/o all'ANMVI

vengono esplicitamente indicatecome tali.

Cambio di indirizzo:Le modifiche per il recapito postale vanno indirizzate a:

[email protected]

Chiuso in stampa il 12 luglio 2010

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 26 | 201022 Calendario attività Dal 15 settembre al 17 ottobre

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

15 - 18 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

15 SETSEMINARIO SIVE SEMINARIO: PRESENTE E FUTURO NELLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE ARTICOLARI

DEL CAVALLO: INCONTRO CON WAYNE MCILWRAITH - BolognaFiere (BO) - Piazza della Costituzione - ECM:Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

17 - 18 SETCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - NUOVE TENDENZE IN ORTOPEDIA CANINA E FELINA - BolognaIN COLLABORAZIONE CON ESVOT Congressi - Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gam-

barotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE...

E SENZA SBAGLIARE TROPPO - Centro Congressi Grand Hotel Vittoria, Montecatini Terme (PT) - Via Baccelli, 2 - ECM:Ric. Accred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 - 24 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CARDIOLOGIA: IV PARTE - DIAGNOSI E TERAPIA DELLE CARDIOPATIE CONGENITE ED ACQUISITE

NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

24 - 26 SET CORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI OFTALMOLOGIA - Ragusa - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO SICARV PATOLOGIA MITRALICA: RECENTI ACQUISIZIONI. ANATOMIA, FISIOPATOLOGIA E APPROCCIO CLINICO CON PARTI-

COLARE RIFERIMENTO ALLA TOSSE - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

25 SETINCONTRO SCVI INVASIVA - TAVOLA ROTONDA INTERATTIVA SULLA CHIRURGIA MINI-INVASIVA - Cremona, Palazzo Trec-

chi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specia-listiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO SCVI RACCOLTE ANOMALE IN CAVITÀ ADDOMINALE - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

26 - 27 SETCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - ANESTESIA LOCOREGIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Ma-

tera - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - Ordine dei Medici Veterinari di Trento - Via V. Zambra, 36 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA ........D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Mo-

nica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

26 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLA MALATTIA CARDIOVASCO-

LARE - Pescara - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-VAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 SET - 1 OTTCORSO SCIVAC FISIOTERAPIA RIABILITATIVA NEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

29 SET - 1 OTTITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: I PARTE - GASTROENTEROLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

30 SET - 2 OTTITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “MANAGEMENT DELLA FATTRICE” - La Calandrina -SUTRI (VT) - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

30 SETSEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE ORIGINE UTERINA DELL’INFERTILITÀ BOVINA: IL PROGETTO UTEROFERT - Centro Studi E.V. - Palazzo CON REGIONE LOMBARDIA Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria

e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIMUTIV COME GESTIRE L’ADDOME ACUTO IN PRONTO SOCCORSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialisti-che SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIMVENCO IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE NEL CONCETTO DI CURA: OLTRE I FABBISOGNI - Centro Studi E.V. - Pa-

lazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO SIODOV CHIUSURA DELL’ACCESSO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509- E-mail: [email protected]

3 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE CHRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - An-

cona - Hotel Sporting - VIA FLAMINIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisa-ni - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

9 - 10 OTTINCONTRO SIVAE “AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +390372 403500 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA L’ESAME CITOLOGICO QUANDO MENO TE LO ASPETTI: OVVERO QUANDO LA DIAGNOSI È LETTERAL-

MENTE SOTTO I TUOI OCCHI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segrete-ria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA E

CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia - Via San Costanzo 4 - ECM: Rich. Ac-cred. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

10 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA PATOLOGIE TRAUMATICHE DELLO SCHELETRO APPENDICOLARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per IN COLLABORAZIONE CON ASVAC informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: del-

[email protected]

11 - 13 OTTITINERARIO DIDATTICO SIVAE “CORSO DI CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI” - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

15 - 17 OTTCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 67° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - EPATOLOGIA MEDICA E CHIRURGICA - Centro Affari e Convegni,

Arezzo - Via Lazzaro Spallanzani - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-teria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

2) Quale di questi fluidi è maggiormente indicato perla terapia di mantenimento nel puledro neonato?

a soluzione fisiologica 0.45% + soluzione glucosata 2.5%

b ringer lattato

c soluzione fisiologica 0.9%

d soluzione glucosata 5%

e soluzione glucosata 10%

1) Quale è la durata media del ciclo delle spe-cie del genere Strongylus nel cavallo:

a 1-2 mesi

b 7-10 mesi

c 3-4 mesi

QUIZ 1Risposta corretta: b)

Seminario SIVE: “Parassitosida elminti gastrointestinali negli

equidi: attualità e nuoveprospettive” - Verona,

FieraCavalli - Novembre 2008

QUIZ 2Risposta corretta: a)

Corso SIVE - base teorico-pratico di Neonatologia -Vigone (TO), 29 Febb.-1°

Marzo 2008

SOLUZIONI

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 22

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 23

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 26

Professione Veterinaria 26-2010:ok 16-07-2010 9:11 Pagina 24