Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 18

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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 18 dal 17 al 23 maggio 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 18 2 PATENTINO (1) Due giorni di formazione per consegui- re il “patentino”. A lanciarli è l'Asl di Mi- lano, la prima città italiana ad attivare il percorso di educazione al rapporto uo- mo-cane previsto dal decreto del Mini- stero della Salute e prevenire gli episo- di di aggressività. Lezioni il 12 e il 19 giugno in Facoltà. Organizzazione in collaborazione con il Comune e l’Ordine dei medici veterina- ri di Milano. PATENTINO (2) I proprietari sono interessati al "paten- tino", ma sul territorio nazionale i corsi di educazione al rapporto uomo-ani- male tardano ad arrivare, costringendo il Ministero a sollecitare pubblicamente i Comuni. E intanto gli episodi di ag- gressione canina continuano. La FNO- VI ha proposto al Sottosegretario Mar- tini di accreditare i medici veterinari al- l'attivazione dei corsi direttamente ai loro clienti. PESCI TROPICALI Il Ministero della Salute, su mandato del Sottosegretario Francesca Martini, ha disposto l’intensificazione dei con- trolli sull’importazione di animali vivi da paesi extra-europei, “una criticità su cui alzare i livelli di guardia”. Impartite di- sposizioni agli uffici ministeriali presso i porti e gli aeroporti, dopo l’ingresso di partite di pesci tropicali prive di requisi- ti sanitari. BRAMBILLA "Il mandato istituzionale ricevuto mi de- lega alla promozione e salvaguardia del- l'immagine dell'Italia nel mondo". Il Mini- stro del Turismo Michela Brambilla ha dichiarato che gli episodi di degrado in cui vivono gli animali sono "tristemente famosi all'estero" e allontanano i turisti. Il livello di civiltà verso gli animali condi- ziona l'attrattività di un Paese. GALAN La Commissione Agricoltura ha svolto l'audizione del Ministro delle Politiche a- gricole, alimentari e forestali, Giancarlo Galan, sulle linee programmatiche del suo dicastero. Fra le priorità l'emergen- za UNIRE. Nei programmi futuri la tra- sformazione dei 21 Piani regionali di svi- luppo rurale in un programma unico na- zionale: le Regioni non usano gli ingenti fondi messi a disposizione dalla UE. LIBERTÀ? FARE IL PROPRIO COMODO A PAGINA 3 BPV UN ANNO DOPO A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 14 A PAGINA 34 A PAGINA 40 NUOVA PRESIDENZA ALL’ENCI ALL’UNIRE SERVE UN UFFICIO VETERINARIO ALIMENTAZIONE E CURA DI CANI E GATTI EV SI COLLEGA A ROMA IN STREAMING DDL 1720 BREVI IVA: TORNIAMO ALLA CARICA ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA L’ANMVI ha riaperto le trattati- ve con il Ministro delle Finanze Giulio Tremonti. Se questo Go- verno crede davvero nelle politiche di tutela animale del nostro Paese, come tanti esponenti dichiarano, c’è solo un modo per dimostrarlo: dare un taglio alla vessazione fiscale sulla salute degli animali. In vista di un in- contro che affronti la questione del- l’IVA e delle detrazioni fi- scali per il settore veterina- rio, abbiamo inviato qual- che considerazione scritta in Via XX settembre. Il no- stro Paese non riconosce alle prestazioni medico ve- terinarie un regime fiscale coerente con l’importanza socio-sanitaria della sanità veterina- ria e dell’animale, ma grava le pre- stazioni medico-veterinarie con la più alta aliquota prevista per l’Impo- sta sul Valore Aggiunto (IVA): il 20%. Una percentuale d’imposta così ele- vata penalizza e scoraggia la pre- venzione veterinaria, con ricadute sfavorevoli per la sanità pubblica del nostro Paese, in un contesto sanita- rio che richiede continuità di inter- vento, a fronte di una crisi economi- ca che invece ha indotto a contrarre la domanda di prestazioni medico- veterinarie. Pensiamo che sia ne- cessario e urgente considerare la ri- duzione ad una percentuale d’impo- sta del 10%, stimando una ripercus- Soccorso animale nel Codice della Strada Multa fino a 1559 euro se non si soccorre l’animale incidentato. Nessuna per il trasporto in stato di necessità sione per le Finanze pubbliche di 36milioni di euro che potrebbero es- sere recuperati da un conseguente sviluppo del volume d’affari in termi- ni di IVA e di maggior importo IRPEF. Oltre ad agire sull’IVA è indispensa- bile intervenire sulla detraibilità delle spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la prati- ca sportiva. È urgente valu- tare la totale detraibilità fi- scale delle spese veterina- rie, così come avviene per le spese sanitarie rivolte all’uomo, o quanto meno innalzarla a livelli aggiornati all’attuale costo della vita. A conti fatti, oggi il recupero è pari a 13 centesimi al giorno. Come è noto, il Ministro Tremonti già nel 2008 ha sostenuto l’impossibilità di accogliere la richiesta dell’ANMVI per incompatibilità con le norme co- munitarie. Ma da allora, lo scenario è profondamente cambiato sia in I- talia che in Europa, dove le esigenze di armonizzazione delle aliquote hanno portato a clamorosi esempi di alleggerimento fiscale per beni e ser- vizi non primari. Il Governo armoniz- zi anche le sue politiche di protezio- ne degli animali, innalzati da un lato a soggetti meritevoli di tutela penale animale e dall’altro considerati come un bene di consumo da tassare. Carlo Scotti www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line LEGGENDO GLI INTERVENTI SULLE NOSTRE LISTE DI DISCUSSIO- NE SI HA SEMPRE PIÙ L’IMPRESSIONE che il mondo veterinario utilizzi questi strumenti senza alcuna regola deontologica o di semplice convivenza. Nel nome di una falsa libertà, intesa semplicemente come il fare quello che si vuole e senza alcuna regola, si interviene spesso con aggressioni verbali, insulti, volgarità, frasi senza senso, senza motivo o pretestuose che riflettono arroganza e maleducazione inaccettabili nei rapporti fra colleghi. La crisi generale del no- stro settore, che moltiplica le difficoltà di lavoro per tutti, sta portando ad un peggioramento nei rapporti fra colleghi per invidia, insofferenza, concorrenza (a volte scorretta) e si riflette anche nella qualità degli interventi proposti nelle liste che stanno portando ad un forte scadimento di questi strumenti di informazione e di confronto. Come capita sempre l’erba cattiva scaccia quella buona e negli anni molti iscritti alle liste hanno preferito togliersi ed il loro numero si è fortemen- te ridotto. Anche l’intervento di un moderatore è spesso insufficiente quando il livello di confronto diventa tale da dover richiedere continuamente il suo richia- mo. Riteniamo pertanto che sia venuto il momento di rivedere tutte le liste di di- scussione riportandole alle finalità per cui erano state create, scientifiche o pro- fessionali, riproponendole con un sistema tecnico diverso, con moderatori più inflessibili, limitando l’uso degli ot e magari anche riconsiderando il sistema di accesso che potrebbe essere riservato ai soli soci. Siamo certi in questo modo di ritrovare le migliaia di iscritti alle liste che si sono persi per strada. ® LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail [email protected] [email protected] ISO 9001:2000 Certificato Qualità www.biessea.com Da 30 anni il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 18 dal 17 al 23 maggio 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona182

PATENTINO (1)Due giorni di formazione per consegui-re il “patentino”. A lanciarli è l'Asl di Mi-lano, la prima città italiana ad attivare ilpercorso di educazione al rapporto uo-mo-cane previsto dal decreto del Mini-stero della Salute e prevenire gli episo-di di aggressività. Lezioni il 12 e il 19giugno in Facoltà.Organizzazione in collaborazione con ilComune e l’Ordine dei medici veterina-ri di Milano.

PATENTINO (2)I proprietari sono interessati al "paten-tino", ma sul territorio nazionale i corsidi educazione al rapporto uomo-ani-male tardano ad arrivare, costringendoil Ministero a sollecitare pubblicamentei Comuni. E intanto gli episodi di ag-gressione canina continuano. La FNO-VI ha proposto al Sottosegretario Mar-tini di accreditare i medici veterinari al-l'attivazione dei corsi direttamente ailoro clienti.

PESCI TROPICALIIl Ministero della Salute, su mandatodel Sottosegretario Francesca Martini,ha disposto l’intensificazione dei con-trolli sull’importazione di animali vivi dapaesi extra-europei, “una criticità su cuialzare i livelli di guardia”. Impartite di-sposizioni agli uffici ministeriali presso iporti e gli aeroporti, dopo l’ingresso dipartite di pesci tropicali prive di requisi-ti sanitari.

BRAMBILLA"Il mandato istituzionale ricevuto mi de-lega alla promozione e salvaguardia del-l'immagine dell'Italia nel mondo". Il Mini-stro del Turismo Michela Brambilla hadichiarato che gli episodi di degrado incui vivono gli animali sono "tristementefamosi all'estero" e allontanano i turisti.Il livello di civiltà verso gli animali condi-ziona l'attrattività di un Paese.

GALANLa Commissione Agricoltura ha svoltol'audizione del Ministro delle Politiche a-gricole, alimentari e forestali, GiancarloGalan, sulle linee programmatiche delsuo dicastero. Fra le priorità l'emergen-za UNIRE. Nei programmi futuri la tra-sformazione dei 21 Piani regionali di svi-luppo rurale in un programma unico na-zionale: le Regioni non usano gli ingentifondi messi a disposizione dalla UE.

LIBERTÀ? FARE IL PROPRIO COMODO

A PAGINA 3

BPVUN ANNO

DOPO

A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 14 A PAGINA 34 A PAGINA 40

NUOVA PRESIDENZA

ALL’ENCI

ALL’UNIRE SERVE UN UFFICIO

VETERINARIO

ALIMENTAZIONE E CURA

DI CANI E GATTI

EV SI COLLEGA A ROMA

IN STREAMING

DDL 1720

BREVI IVA: TORNIAMO ALLA CARICA

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

L’ANMVI ha riaperto le trattati-ve con il Ministro delle FinanzeGiulio Tremonti. Se questo Go-verno crede davvero nelle politichedi tutela animale del nostro Paese,come tanti esponenti dichiarano, c’èsolo un modo per dimostrarlo: dareun taglio alla vessazione fiscale sullasalute degli animali. In vista di un in-contro che affronti la questione del-l’IVA e delle detrazioni fi-scali per il settore veterina-rio, abbiamo inviato qual-che considerazione scrittain Via XX settembre. Il no-stro Paese non riconoscealle prestazioni medico ve-terinarie un regime fiscalecoerente con l’importanzasocio-sanitaria della sanità veterina-ria e dell’animale, ma grava le pre-stazioni medico-veterinarie con lapiù alta aliquota prevista per l’Impo-sta sul Valore Aggiunto (IVA): il 20%.Una percentuale d’imposta così ele-vata penalizza e scoraggia la pre-venzione veterinaria, con ricadutesfavorevoli per la sanità pubblica delnostro Paese, in un contesto sanita-rio che richiede continuità di inter-vento, a fronte di una crisi economi-ca che invece ha indotto a contrarrela domanda di prestazioni medico-veterinarie. Pensiamo che sia ne-cessario e urgente considerare la ri-duzione ad una percentuale d’impo-sta del 10%, stimando una ripercus-

Soccorso animalenel Codice della StradaMulta fino a 1559 euro se non si soccorre l’animale incidentato.Nessuna per il trasporto in stato dinecessità

sione per le Finanze pubbliche di36milioni di euro che potrebbero es-sere recuperati da un conseguentesviluppo del volume d’affari in termi-ni di IVA e di maggior importo IRPEF.Oltre ad agire sull’IVA è indispensa-bile intervenire sulla detraibilità dellespese veterinarie sostenute per lacura di animali legalmente detenutia scopo di compagnia o per la prati-

ca sportiva. È urgente valu-tare la totale detraibilità fi-scale delle spese veterina-rie, così come avviene perle spese sanitarie rivolteall’uomo, o quanto menoinnalzarla a livelli aggiornatiall’attuale costo della vita. Aconti fatti, oggi il recupero è

pari a 13 centesimi al giorno. Comeè noto, il Ministro Tremonti già nel2008 ha sostenuto l’impossibilità diaccogliere la richiesta dell’ANMVIper incompatibilità con le norme co-munitarie. Ma da allora, lo scenarioè profondamente cambiato sia in I-talia che in Europa, dove le esigenzedi armonizzazione delle aliquotehanno portato a clamorosi esempi dialleggerimento fiscale per beni e ser-vizi non primari. Il Governo armoniz-zi anche le sue politiche di protezio-ne degli animali, innalzati da un latoa soggetti meritevoli di tutela penaleanimale e dall’altro considerati comeun bene di consumo da tassare.

Carlo Scotti

www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line

LEGGENDO GLI INTERVENTI SULLE NOSTRE LISTE DI DISCUSSIO-NE SI HA SEMPRE PIÙ L’IMPRESSIONE che il mondo veterinario utilizziquesti strumenti senza alcuna regola deontologica o di semplice convivenza.Nel nome di una falsa libertà, intesa semplicemente come il fare quello che sivuole e senza alcuna regola, si interviene spesso con aggressioni verbali, insulti,volgarità, frasi senza senso, senza motivo o pretestuose che riflettono arroganzae maleducazione inaccettabili nei rapporti fra colleghi. La crisi generale del no-stro settore, che moltiplica le difficoltà di lavoro per tutti, sta portando ad unpeggioramento nei rapporti fra colleghi per invidia, insofferenza, concorrenza (avolte scorretta) e si riflette anche nella qualità degli interventi proposti nelle listeche stanno portando ad un forte scadimento di questi strumenti di informazionee di confronto. Come capita sempre l’erba cattiva scaccia quella buona e neglianni molti iscritti alle liste hanno preferito togliersi ed il loro numero si è fortemen-te ridotto. Anche l’intervento di un moderatore è spesso insufficiente quando illivello di confronto diventa tale da dover richiedere continuamente il suo richia-mo. Riteniamo pertanto che sia venuto il momento di rivedere tutte le liste di di-scussione riportandole alle finalità per cui erano state create, scientifiche o pro-fessionali, riproponendole con un sistema tecnico diverso, con moderatori piùinflessibili, limitando l’uso degli ot e magari anche riconsiderando il sistema diaccesso che potrebbe essere riservato ai soli soci. Siamo certi in questo mododi ritrovare le migliaia di iscritti alle liste che si sono persi per strada.

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Il 6 maggio 2010, il Senato ha ap-provato le nuove disposizioni inmateria di sicurezza stradale. Orail Ddl 1720 passerà alla Camera perl'ultima lettura e con tutta probabi-lità quest’estate si guiderà secon-

do le nuove regole. Il relatore, sen. Cicolani(PdL) ha parlato di "completa revisione delcodice della strada". Tra le principali novitàintrodotte c'è la possibilità per chi trasportaun animale ferito di derogare ad alcune nor-me del Codice. Le novità sono contenute nell’articolo 32 (Mo-difiche agli articoli 177 e 189 del decreto legi-slativo n. 285 del 1992, in materia di mezzi disoccorso per animali e di incidenti con danniad animali) del Ddl 1720. Vediamo di cosa sitratta e in che misura siamo coinvolti comemedici veterinari, oltre che come cittadini.

UNA PREMESSANelle sedi romane in cui è maturata la pro-posta di modifica del Codice della Strada, or-

mai molti mesi fa, avevamo esposto un pun-to di vista che si spingeva oltre il risultatoconseguito oggi e collocava al centro del di-battito il soccorso d’urgenza verso l’animalenon trasportabile, da parte del medico vete-rinario che lo raggiungesse con proprio mez-zo. La tesi, esposta anche ai senatori dellasvolta prima fra tutti la Senatrice Silvana A-mati, è confortata dall’orientamento espres-so da vari Giudici di Pace che hanno dispo-sto l’annullamento della multa al medico ve-terinario che con proprio mezzo raggiunge ilpaziente (nella fattispecie un cavallo soccor-so a domicilio per una colica). Proponevamoquindi di aggiungere questo emendamento:“Lo stato di necessità (…) è riconosciuto an-che nel caso del medico veterinario alla gui-da di un mezzo diretto verso un animale ingravi condizioni di salute, tali da poter richie-dere cure veterinarie urgenti”. La nostra ri-chiesta non è stata accolta, portandoci ad unriconoscimento parziale del diritto al soccor-so dei pazienti animali. E, a ben guardare,anche il ruolo del medico veterinario soccor-ritore non è stato pienamente colto dal Legi-slatore. Tuttavia, il nuovo Codice della Stradaconsidera il soccorso stradale ad un animaleincidentato o in gravi condizioni di salutequasi alla stessa stregua del soccorso dovu-to ad una persona. È senza dubbio un pas-saggio giuridicamente rilevante.

LO STATO DI NECESSITÀL'ANMVI si è pubblicamente dichiarata soddi-sfatta per il riconoscimento dello stato di ne-cessità, che in un primo momento era statoaccantonato nel corso dei lavori parlamentari.L'articolo 32 del Ddl approvato dal Senato rin-via ad un successivo decreto per la disciplinadelle condizioni alle quali il trasporto di un ani-male in gravi condizioni di salute può essereconsiderato in stato di necessità, anche se ef-

fettuato da privati, ad esempio in caso di cor-sa d'urgenza verso l'ambulatorio veterinario.Non si tratta necessariamente di un animalevittima di un incidente stradale, ma di un ani-male bisognoso di cure d’emergenza. Lostesso decreto di cui sopra stabilirà anche ladocumentazione che deve essere esibita perrientrare nello stato di necessità, eventualmen-te successivamente all'atto di controllo da par-te delle autorità di polizia stradale. Si potrannocioè comprovare a posteriori, per evitare lamulta, le ragioni che hanno portato ad esem-pio ad infrangere il limite di velocità.

SIRENA E LAMPEGGIANTEL’art. 32 modifica l’articolo 177 (circolazionedegli autoveicoli e dei motoveicoli adibiti aservizi di polizia o antincendio e delle au-toambulanze) del decreto legislativo n. 285del 1992 (il vecchio Codice della Strada risa-lente al 1992). La novità approvata fa in mo-do che l'uso dei dispositivi riconosciuti aimezzi di soccorso (dispositivo acustico sup-plementare di allarme e di segnalazione visi-va a luce lampeggiante blu) sia consentito aiconducenti delle autoambulanze, dei mezzidi soccorso anche per il recupero degli ani-mali o di vigilanza zoofila, nell'espletamentodei servizi urgenti di istituto, individuati condecreto del Ministro delle infrastrutture e deitrasporti.

COMPORTAMENTO IN CASO DIINCIDENTE

All'articolo 189 (Comportamento in caso diincidente) del vecchio Codice della Strada èstato aggiunto il seguente comma: “l'utentedella strada, in caso di incidente comunquericollegabile al suo comportamento, da cuiderivi danno a uno o più animali d'affezione,da reddito o protetti, ha l'obbligo di fermarsie di porre in atto ogni misura idonea ad assi-

curare un tempestivo intervento di soccorsoagli animali che abbiano subìto il danno”. Si va ad esempio a colpire il comportamentoillecito di quel conducente che investendo unanimale tira dritto come se nulla fosse suc-cesso e che non deve limitarsi a fermarsi madeve attivarsi, anche in maniera indiretta (se-gnalazione, telefonata, ecc.). Se non ottem-pera a questi obblighi, è punito con la san-zione amministrativa del pagamento di unasomma da euro 389 a euro 1.559. Diverso il comportamento delle personecoinvolte in un incidente con danno a uno opiù animali d'affezione, da reddito o protetti.Anche se non hanno causato l’incidente, de-vono porre in atto ogni misura idonea ad as-sicurare un tempestivo intervento di soccor-so, pena la multa: chiunque non ottemperaall'obbligo è soggetto alla sanzione ammini-strativa del pagamento di una somma da eu-ro 78 a euro 311.

IL NOSTRO VALORE SOCIALEIl Sottosegretario Martini ha dichiarato che èstato compiuto un “ importante passo di ci-viltà” e che considera “importantissimo che imedici veterinari vedano riconosciuto in que-sto provvedimento il valore sociale della loroprofessione”. Si favorisce, attraverso normespecifiche la possibilità di soccorso di anima-li in situazioni di emergenza. In particolare, ilSottosegretario ha citato “ i gravissimi fatti diinvestimento di piccoli animali sulle strade i-taliane che rappresentano ancora una piaganel nostro Paese collegata al randagismo. Fi-nalmente anche gli animali in gravi condizionidi salute vedono assicurato un tempestivo in-tervento di soccorso in caso di incidenti stra-dali e chi si trova nella condizione di prestaresoccorso per salvare un animale non potràpiù essere sanzionato se viola il Codice dellaStrada”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 2010 Codice della strada Attualità 3

Non si multa il trasporto di un animalein stato di necessitàIl nuovo Codice della Strada entrerà in vigore entro l’estate

Non è poi così vero che i medicipossono osare di più alla guidadella loro auto. Ad esempio, il me-

dico che deve andare dal suo paziente inospedale non può oltrepassare i limiti divelocità. Lo dice la Cassazione Civile chea febbraio ha accolto il ricorso del ministe-ro dell’Interno ed ha confermato la multainflitta dalla polizia municipale in autostra-da perché viaggiava ad una velocità di piùdi 130 km/h. La giustificazione era stata,“devo correre da un paziente”, ma non èservita a nulla. La Cassazione ha confer-mato la multa dicendo che la gravità delpaziente non giustifica l’infrazione dellenorme del codice della strada se quest’ul-timo è ricoverato in ospedale, una struttu-ra che viene definita “appositamente or-ganizzata e attrezzata a prescindere dallapresenza del singolo medico curante”. Lasentenza conferma orientamenti prece-denti della stessa Cassazione che stabili-scono che nemmeno il medico in serviziodi reperibilità, che si sta affrettando a rag-giungere un’urgenza, può invocare lo sta-to di necessità come giustificazione allavelocità elevata. Se il paziente è già rico-verato, non si può mettere a repentaglio lasicurezza stradale.

E I MEDICI COME SON MESSI? Come assistere un paziente acuto

in attesa delle cure Medico Veterinarie• Se il paziente si trova sulla carreggiata, pri-

ma di soccorrere l’animale assicurarsi chenessun veicolo stia sopraggiungendo, quin-di rimuoverlo fino a bordo strada. Ciò puòessere effettuato afferrando un arto poste-riore e cercando con una mano di mantene-re la testa verso il basso preservando così ilflusso ematico verso l’encefalo ed i polmoni.Se possibile, applicare una museruola od untelo che copra la testa. Se possibile chiede-re l’aiuto di qualcuno.

• Chiamare la struttura veterinaria più vi-cina, chiedere informazioni dove poter por-tare l’animale.

• Sicurezza del soccorritore: i cani ed i gat-ti devono essere avvicinati con cautela inquanto possono reagire aggressivamente al-l’approccio a seguito della liberazione daparte del loro organismo di sostanze che lirendono particolarmente sensibili alle nostremanipolazioni, anche se il soccorritore è ilproprietario. Ai cani applicare una museruo-la, ai gatti applicare un telo di spugna suldorso e che copra anche le estremità degliarti (applicabile anche per i cani di taglia pic-

cola).• In presenza di perdita della coscienza per

trauma cranico e lesioni della colonnavertebrale posizionare il paziente su un sup-porto rigido (tipo barella) e fissarlo con na-stro adesivo posto unicamente sul bacino esulla spalla

• Se il paziente ha difficoltà respiratorie cer-care di liberare la cavità orale da corpi estra-nei quali vomito, schiuma, saliva, sangue u-sando un telo di spugna. Se il soccorritore èin grado ed in assenza di respirazione spon-tanea, può ventilare il paziente insufflando a-ria nelle narici 10-15 volte al minuto ed in as-senza di battito cardiaco, può effettuare del-le compressioni toraciche con una frequen-za di 100 atti al minuto.

• In presenza di emorragie esterne disinfet-tare l’area con un comune disinfettante eproteggere l’area con una compressa sterileda fissare con una benda. Non usare strin-ghe, cinture o corde in quanto possono le-sionare permanentemente strutture nervosee vascolari. Se si rendono necessarie usarebende larghe e rimuoverle ogni 10 minuti.

• In presenza di movimenti preternaturali (frat-ture) degli arti avvolgerli in un giornale o unarivista e fissarla con del nastro adesivo, senon è possibile limitare i movimenti del pa-ziente.

• In presenza di ustioni rimuovere ogni mate-riale esterno con un getto di acqua freddaed applicare una garza sterile imbevuta conuna soluzione idrosalina bilanciata fresca(aggiungere un cucchiaio di sale ad un litrodi acqua di bevanda in sua assenza).

• Se il paziente manifesta sventramenti pro-teggere gli organi con una compressa sterileimbevuta di soluzione idrosalina bilanciata efasciare l’addome con un bendaggio.

• Quando è possibile valutare la frequenzarespiratoria contando le espansioni del to-race al minuto, il colore delle mucose orali,la presenza del battito cardiaco sul torace,se è in grado di mantenere la stazionequadrupedale, valutare lo stato di coscien-za, la presenza di ferite e di emorragie e-sterne.

A cura di Fabio Viganò, Presidente SIMUTIV

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laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 20104 Anmvi Informa Certificazione di Qualità

di ANDREA VERMEConsulente ANMVI Servizi BPV

Adistanza di un anno dalleprime certificazioni BPVvogliamo fare il puntodella situazione. All’ini-zio di questo percorsocertificativo, ANMVI ha

avuto molte richieste di informazioni e pocheadesioni, forse per diffidenza o per il pregiudi-zio di buttarsi in un lavoro troppo impegnativoper una struttura veterinaria.

Poi la voce tra i veterinari si è diffusa e grazieanche agli articoli apparsi sulle pubblicazioniANMVI, ad una serie di incontri promossi daANMVI e CSQA in varie Regioni italiane ed allalungimiranza di chi ha scelto di intraprenderequesto cammino, il messaggio legato allastraordinaria opportunità offerta dalla certifica-zione BPV è stato compreso, con conseguen-te rapido aumento del numero delle strutturecertificate. Ad oggi ANMVI può contare su 70strutture, presenti in quasi tutte le Regioni d’Ita-lia, che a vario titolo hanno scelto il percorso dicertificazione per emergere rispetto alla con-

correnza, per dimostrare l’impegno nella curadei piccoli animali, la professionalità nell’eroga-zione delle prestazioni, gli investimenti effettua-ti in strutture ed impianti, per razionalizzare il la-voro o anche solo per propria soddisfazionepersonale.Di queste strutture 35 si sono già certificatecon il CSQA di Thiene, l’ente prescelto daANMVI come partner per le certificazioni BPV,mentre le altre sono in corso di preparazione.Ma come sono le strutture veterinarie che han-no scelto di percorrere la strada della qualità?Dal punto di vista geografico le strutture certifi-cate sono presenti in tutte le Regioni italiane,fatta eccezione per Val d’Aosta, Trentino, Moli-se, Campania e Basilicata. Nel dettaglio hannoaderito al progetto 13 strutture in Piemonte, 11

in Lombardia, 11 in Veneto, 2 in Friuli, 1 in Li-guria, 2 in Emilia-Romagna, 8 in Toscana, 1 inUmbria, 4 nel Lazio (tra le quali le due più gros-se strutture romane), 1 in Abruzzo, 10 in Pu-glia, 2 in Sicilia e 4 in Sardegna.Dal punto di vista delle dimensioni delle strut-ture, espresse in termini di numero di veterinariche ci lavorano e/o autorizzazioni sanitarie rila-sciate, si può dire che il 60% sono medio pic-cole o piccole, composte da un numero di pro-fessionisti compreso tra 1 a 6 veterinari, il 30%sono cliniche che impiegano da 6 a 10 veteri-nari ed il 10% sono ospedali con servizio dipronto soccorso 24 h, che mediamente impie-gano più di 10 professionisti.Si calcola che attualmente la clientela afferentealle strutture che hanno scelto di seguire leBPV si attesti su oltre 200.000 clienti e che ta-le clientela sia in crescita costante, secondoquanto riferito dalle fonti intervistate.I servizi offerti alla clientela comprendono tuttolo scibile relativo alle prestazioni veterinarie peranimali da compagnia: dalla clinica e chirurgiadi base a quella specialistica, dalla diagnosticaclassica a quella più moderna (con punte di ec-cellenza riguardanti Tomografia Computerizza-ta e la Risonanza Magnetica Nucleare), pas-sando attraverso la medicina omeopatica, larieducazione funzionale e fisioterapia, l’oftal-mologia, la cardiologia, l’odontostomatologia,l’ortopedia, la gastroenterologia, la neurologia,la medicina comportamentale, la dermatologiae tutte le altre aree della veterinaria rivolta aglianimali da compagnia. Tutte le prestazioni erogate, che sono state og-getto di certificazione BPV, sono sostenute dacurriculum di prim’ordine e da strumentazionedi supporto adeguata e moderna. Per quanto riguarda le specie animali accetta-te nelle strutture, oltre ai cani e gatti si annove-rano i nuovi animali da compagnia (NAC), chesono accettati e gestiti con professionalità edattrezzature specifiche da molte delle strutturecertificate.L’ente di certificazione di riferimento resta il C-SQA di Thiene che, con esperienza e profes-sionalità, supporta ANMVI nello specifico sche-ma di certificazione, attraverso la conduzionedi verifiche ispettive, l’emissione di certificati edalcuni adeguamenti del regolamento, richiestiin base alle prime esperienze fatte per miglio-rare il servizio.La visibilità della certificazione è garantita dallogo concordato tra ANMVI e CSQA (v. figura)che sta diventando il segno di riconoscimentodelle Buone Pratiche Veterinarie in Italia.Insomma già oggi il proprietario di animali dacompagnia può contare su un gruppo di vete-rinari in Italia che pensano che l’assistenza ve-terinaria non sia solo una missione ma sia an-che una professione, da svolgere con struttureed esperienza adeguate ed a costi sostenibili,e che per dimostrarlo si sono rivolte ad enti dicertificazione specializzati. Per aiutare i veterinari che hanno scelto volon-tariamente questo percorso e per dare valoreai certificati rilasciati, ANMVI e CSQA provve-deranno entro fine anno a pianificare una cam-pagna pubblicitaria che informi la clientela chesono disponibili in Italia strutture veterinarie cer-tificate per le BPV, dove il cliente può trovareun livello di servizio garantito e professionale. Con la speranza che le strutture certificate di-ventino al più presto molte, molte di più. ■

BPV…un anno dopo

Logo certificazione BPV

Centro Studi Veterinari E.V. Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona - Tel. 0372/40.35.37- [email protected]

GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPVVenerdì 2 Luglio 2010

DOMANDA DI PARTECIPAZIONEDA INVIARE ENTRO IL 30/06/2010

al fax 0372/40.35.26 o in busta chiusa: ANMVI Via Trecchi 20 - 26100 Cremona o via posta elettronica all’email [email protected]

IL SOTTOSCRITTO

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❑ GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - venerdì 2 luglio 2010VERSANDO LA QUOTA DI 600,00 EURO + IVA (20%)(N.B. comprensiva di un anno di assistenza a distanza, del Manuale ANMVI per le BPV e del Sistema Documentale)

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❑ VAGLIA POSTALE intestato a EV Soc. Cons. a r.l. - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona. Causale del versamento: Avviamento alla certificazione.Si prega di allegare copia del versamento alla presente scheda di iscrizione

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❍ CARTA SI ❍ MASTERCARD ❍ VISA(non sono accettate carte di credito elettroniche)

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� AVVERTENZA: I partecipanti possessori di CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA possono richiedere la rateizzazione (finanziamento a tasso ze-ro) del pagamento.

❑ PAGAMENTO RATEIZZATO TRAMITE CARTA DI CREDITO ANMVI-VISA (Finanziamento a TASSO ZERO)

mediante: ❍ 6 rate mensili, senza interessi ❍ 12 rate mensili, senza interessi

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DATA ............................................................................................ FIRMA ..........................................................................................................................

ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE - La Segreteria dei corsi accoglierà le domande nell’ordine cronologico di ricezione e fino ad esaurimento dei posti disponibili, il nu-mero dei quali è stabilito dalla Direzione dei corsi nel numero di 25, sulla base delle esigenze didattiche e dell’ ottimizzazione delle risorse logistiche. La Segreteria non consi-dera vincolanti eventuali espressioni di interesse alla frequenza, scritte o verbali, ma considererà valide solo le domande di iscrizione regolarmente pervenute.

RINUNCE ED ESUBERI - Le richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate solo se pervenute entro 5gg dalla data di attivazione del corso. Per le domande in esuberonon si procederà all’addebito della carta di credito e all’iscrizione.

CONFERMA - Agli iscritti ammessi alla frequenza della giornata di consulenza verrà inviata una comunicazione di conferma della partecipazione.

PRIVACY - Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Serie generale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto consente al trat-tamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiesti non può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o ai soggetti acui la stessa deve rivolgersi.

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Può considerarsi buono oalmeno accettabile il datorelativo alle professioni dipsicologo e veterinario;per quest'ultima profes-sione giova tenere presen-

te gli ambiti notevolmente contenuti dell'o-biettivo formativo (sanità pubblica veterina-ria)". Così si esprime la Commissione Nazio-

nale ECM nel rapporto ulle attività del primosemestre 2009, in merito alla partecipazionealle attività di formazione continua.Il monitoraggio delle attività di accreditamen-to effettuate dal 1° Gennaio 2009 al 30 giu-gno 2009 rivela che “il sistema di accredita-mento mostra ancora, nel complesso, unapositiva reattività sia da parte degli organizza-tori che dei partecipanti".

Sono 15.832 le edizioni accreditate per lequali è stato versato il contributo, per un to-tale introiti di quasi cinquemilioni di euro(4.722.020,45 euro). Le edizioni per mediciveterinari (901 in totale per 94.527 parteci-panti previsti) sono al sesto posto per consi-stenza numerica; prime in assoluto quelle peri medici chirurghi (8.897 per oltre 780milapartecipanti), seguite da farmacisti (1811), in-

fermieri (1575) psicologi (1.214) e odontoiatri(1.148).L'offerta formativa mostra un lieve incremen-to, anche dovuto al fatto che nel 2009 è sta-to possibile per gli organizzatori inserire edi-zioni di eventi già accreditati nel 2008. Il datorelativo al numero dei partecipanti è invececonsiderato meno attendibile e in via di con-solidamento dato che i provider hanno tremesi di tempo dopo l'evento per precisare ildato. Tuttavia la tendenza è di una stabilizza-zione sia del numero di eventi che di parteci-panti.Gli eventi accreditati da organizzatori privati"risultano di poco superiori alla metà del nu-mero in generale", un dato che secondo laCommissione merita una "attenta riflessionesull'evoluzione del sistema organizzativo(s'intende gli organizzatori), in particolare delsettore privato".Regioni come Lazio, Campania, Sicilia e Pu-glia che non hanno avviato un programmaEcm "mettono ancora in rilievo la necessitàdi un accreditamento centrale", a differenzadi altre Regioni che - pur con sistemi Ecm dif-ferenziati fra loro - (Lombardia, Liguria, Pie-monte, Toscana, Veneto ed Emilia Romagna)hanno da tempo implementato un sistema diaccreditamento proprio. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 20106 Attualità Formazione continua

La Commissione ECM promuove i veterinariNel 2009 elevata consistenza numerica di eventi e partecipanti

Dall’11 giugno per un periodo (pre-sumibile) di 15 giorni la bancadati ECM situata presso il Mini-

stero della Salute sarà trasferita pressola banca dati dell'Agenas, che ne assu-merà la gestione. Al fine di agevolare leoperazioni di transizione il sito ECM nonsarà quindi utilizzabile e tutte le funzionisaranno sospese. Le operazione di regi-strazione degli eventi dei PFA e delle e-dizioni previste per il periodo dall' 11 giu-gno al 24 giugno devono essere conse-guentemente anticipate. L’Agenas è l’A-genzia nazionale per i servizi sanitari re-gionali, un ente con personalità giuridicadi diritto pubblico che svolge un ruolo dicollegamento e di supporto decisionaleper il Ministero della Salute e le Regionisulle strategie di sviluppo del Serviziosanitario nazionale. Si occupa della ge-stione delle procedure per l’educazionecontinua in medicina.

TRASLOCO ALL’AGENAS

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Il Consiglio Direttivo dell'ENCI, nel-la riunione del 13 maggio, ha nomi-nato Presidente Francesco Bal-ducci. Vice Presidente ENCI èMassimo Muto Espedito. Comple-tano l’organigramma Anna Albrigo,

Clemente Grosso e Bruno Piccinelli. Dopo u-na lunga stagione di commissariamento,sentenze e contro sentenze, l’ENCI ha cosìdefinito il proprio organo amministrativo sullabase di una piattaforma programmatica. In-fatti, nel programma presentato dalla lista-Balducci all'assemblea elettiva si legge ilnuovo corso dell’Ente. Balducci parla di ri-spetto della tradizione: “Riteniamo comun-que doveroso proseguire nella linea di tuteladell'alto profilo zootecnico che caratterizzal'attività del nostro Ente, ma con una sempremaggiore apertura alle nuove necessità dellatecnologia, della scienza medica e, soprat-tutto, dell'inserimento del cane nel tessutosociale ed urbano tramite la valorizzazionedella cinofilia divulgativa di base". Di seguitoalcuni estratti dal programma elettorale dellanuova presidenza Enci.

BENESSEREL’ENCI ha recentemente intrapreso, seppurein maniera ancora embrionale, un camminodi ripensamento dell’attività di selezione dellerazze canine finalizzato alla sua revisione allaluce delle più moderne risultanze della scien-za medico veterinaria in materia di benessereanimale.In particolare è sempre più importante valu-tare se l’esasperazione di caratteri tipici delle

singole razze sia compatibile con le neces-sarie esigenze del benessere dei nostri cani.Sarà fondamentale spiegare sia agli allevatoriche all’opinione pubblica che il benessere deicani di razza si consegue allevando canisempre più sani e più equilibrati, destinati adavere una vita lunga, priva di malattie e, so-prattutto, serena. Fondamentale che in que-

sto percorso l’ENCI recuperi il proprio ruolotecnico che attualmente è stato occupatodalla politica e dalle organizzazioni di tuteladegli animali. Specialmente con quest’ultimedovremo trovare il modo di confrontarci e u-nire gli sforzi per trovare quelle sinergie chefacilitino il percorso per raggiungere il comu-ne obiettivo.

IMPORT CUCCIOLIÈ oramai un dato inconfutabile che molti canidi razza compravenduti sul territorio italianoderivino da importazioni, spesso illegali, dicuccioli dall’Est europeo. L’ENCI, a tutela deipropri allevatori e del benessere dei cani, staquotidianamente lavorando a fianco delle for-ze dell’ordine per debellare il fenomeno.L’Ente dovrà ora favorire uno sforzo congiun-to con la politica e gli inquirenti proponendol’istituzione di un tavolo tecnico permanenteper affrontare con maggiore incisività la que-stione.

IL CANE IN CITTÀLa cinofilia del terzo millennio non può nontenere conto del fatto che un numero sem-pre più significativo di cani si trova ad essereinserito in un contesto tutt’altro che bucoli-co. I cambiamenti delle preferenze nelle raz-ze da parte del pubblico non fanno altro checonfermare che stiamo gradualmente orien-tandoci verso soggetti adatti alla vita cittadi-na e all’interazione con l’uomo.L’ENCI, da sempre attento alla selezione disoggetti equilibrati e socievoli, dovrà semprepiù impegnarsi per divulgare una corretta ci-nofilia anche diffondendo discipline finalizza-te ad avvicinare più gente possibile alla cino-filia ufficiale: tra queste l’agility, l’obedience ele nuove discipline ora nascenti al livello FCI.Un elemento fondamentale per la divulgazio-

ne di una corretta cinofilia di base finalizzataalla migliore convivenza possibile tra uomo ecane è la diffusione del “CAE”, certificato diaffidabilità ed equilibrio per cani e padronibuoni cittadini, emanato dall’ENCI in osse-quio al DM 21204/05 del MIPAAF. In propo-sito si segnala come la Regione Piemonteabbia già emanato una Legge Regionale cheidentifica l’ENCI come soggetto deputato alcontrollo dell’affidabilità dei cani in città. Perquesto motivo sarà fatto quanto possibile perpromuovere l’adozione di simili provvedimen-ti legislativi anche nelle altre Regioni.

BELLEZZA “MORALE”La possibilità di impiego di cani per finalità didiretta utilità per l’uomo non ha solamente unvalore umanitario ma rappresenta la massi-ma espressione della cinotecnia: la bellezzaselezionata dagli allevatori non è certamentepura bellezza “estetica”, ma bellezza funzio-nale e, finanche “morale” come già sostene-va il prof. Giuseppe Solaro. Per questo moti-vo il miglior modo di dimostrare le qualità“morali” raggiunte dalle razze da noi selezio-nate è impiegarle come ausiliari dell’uomoconsentendo loro, in tal modo, di dar provadelle loro qualità naturali. Allo stesso modogli allevatori dovranno essere sensibilizzati af-finché i soggetti prodotti siano portatori ingrado sempre più alto di caratteristiche ido-nee a fare dei loro cani i migliori ausiliari pos-sibili dell’uomo.

ANAGRAFE CANINAFra i punti programmatici, c'è la volontà di "ri-chiedere alle Amministrazioni interessate lapossibilità di interscambio dei dati, definendoun procedimento semplificato che prevedache i cani iscritti al Libro, possano di dirittoessere inseriti nelle anagrafi canine regionali,evitando in questo modo agli allevatori ladoppia iscrizione".

IL LIBRO GENEALOGICOSi sta felicemente concludendo la prima fasedell’opera d’informatizzazione delle pratiched’iscrizione ai libri genealogici. A oggi, in nu-merose delegazioni italiane, è già possibile e-seguire le principali pratiche riguardanti i librigenealogici con un nuovo sistema informati-co grazie al quale l’utente ottiene, in temporeale, l’esito dell’operazione svolta e, finan-che, il numero d’iscrizione al libro genealogi-co dei soggetti iscritti. La proposta di apertu-ra del sistema agli allevatori, per l’espleta-mento delle pratiche da casa, riteniamo chedebba essere una priorità del prossimo Con-siglio. Si tratta di una rivoluzione storica che,tuttavia, non è che il primo passo di un cam-mino che, al di là degli evidenti effetti sulla ce-lerità delle pratiche amministrative, dovrà ri-verberarsi in una serie di ricadute positivesulla zootecnia. Gli aspetti principali sono le-gati alla possibilità di accesso in tempo realeai dati delle verifiche zootecniche. Ciò avràdelle immediate e intuibili ricadute sia sullatrasparenza del sistema che sulla fruibilità ditali dati da parte degli allevatori. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 20108 Attualità Enci

Aggiornare la selezione delle razzealle conquiste della scienzaveterinaria e del benessere animaleFrancesco Balducci al vertice dell’Enci. Individuati i principi programmatici della cinofiliadel Terzo Millennio

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di GIOVANNI STASSIDottore Commercialista, Torino

Prosegue la pubblicazione dei chiarimentiforniti dall’Agenzia delle Entrate in vista della

dichiarazione dei redditi. La prima e laseconda parte sono state pubblicate sul

numero scorso (ndr)

DETRAZIONE D’IMPOSTADEL 5% PER INTERVENTI

DI RISPARMIO ENERGETICOData fine lavori per interventi che non richie-dono collaudoD: Entro novanta giorni dalla data di fine lavo-ri deve essere inviata all’ENEA la documenta-zione prevista dal D.M. 19 febbraio 2007 esuccessive modificazioni. Come precisato dal-la stessa Agenzia delle Entrate la data di finelavori coincide con la data del “collaudo” ov-vero dell’attestazione della funzionalità dell’im-pianto. Nel caso di interventi per i quali non èprevisto il collaudo, come, ad esempio, la so-stituzione di finestre comprensive di infissi, aifini del rispetto dei termini previsti per l’inviodella documentazione all’Enea, la data di finelavori può essere autocertificata dal contri-buente?R: L’Agenzia ha precisato che nell’ipotesi incui, in considerazione del tipo di intervento,non sia richiesto il collaudo, si ritiene che ilcontribuente possa provare la data di fine la-vori anche con altra documentazione e-messa dal soggetto che ha eseguito i la-vori (o tecnico che compila la scheda informa-tiva). Mentre non può ritenersi valida a tal fi-ne una dichiarazione del contribuente re-sa in sede di autocertificazione.

Sostituzione del portone di ingressoD: È possibile fruire della detrazione d’impo-sta del 55 per cento, prevista dal comma 345dell’art. 1 della legge 27 dicembre 2006, n.296, per la sostituzione delle finestre com-prensive di infissi, anche per la sostituzione deiportoni di ingresso?R: L’Agenzia ha chiarito che i portoni di in-gresso, anche se non risultano specificamen-te richiamati dall’articolo 1, comma 345 dellalegge n. 296 del 2006, rientrano nel campoapplicativo dell’agevolazione al pari dellefinestre, sempreché si tratti di serramenti chedelimitano l’involucro riscaldato dell’edificio,

verso l’esterno o verso locali non riscaldati, erisultino rispettati gli indici di trasmittanza ter-mica richiesti per la sostituzione delle finestre.

Applicazione della detrazione del 55 per centoin presenza di contributi comunitari, regionalio localiD: L’articolo 6, comma 3, del D. Lgs. n. 115del 2008 prevede che, dal 1° gennaio 2009,gli strumenti di incentivazione di ogni natura,attivati dallo Stato per la promozione dell’effi-cienza energetica, non sono cumulabili con ul-teriori contributi comunitari, regionali o locali.Alla luce di detta disposizione è possibile usu-fruire della detrazione fiscale del 55% per lespese finalizzate al risparmio energetico e nonrimborsate dal contributo?R: L’Agenzia ha chiarito che la detrazioned’imposta del 55% è riconducibile fra gli stru-menti di incentivazione di ogni natura attivatidallo Stato, e, di conseguenza, non è cumu-labile con eventuali incentivi riconosciuti, per imedesimi interventi, dalla Comunità Europea,dalle Regioni o dagli enti locali di somme di o-gni natura, in forma diretta o a copertura di u-na quota del capitale e/o degli interessi.Quindi a decorrere dal 1° gennaio 2009, pergli interventi di riqualificazione energetica rien-tranti nell’oggetto dell’agevolazione fiscale, ènecessario scegliere se applicare la detra-zione o, in alternativa, beneficiare di e-ventuali contributi comunitari, regionali o lo-cali. Il contribuente può avvalersi della detra-zione del 55 per cento pur avendo richiestoper il medesimo intervento l’assegnazione dieventuali contributi erogati da enti locali o dal-la Comunità Europea, fermo restando chequalora questi gli vengano effettivamente rico-nosciuti, ed intenda beneficiarne, dovrà resti-tuire la detrazione già utilizzata in dichiarazio-ne anche per la parte non coperta da contri-buto.A tal fine, il contribuente dovrà presentare unadichiarazione correttiva ovvero una dichiara-zione integrativa a proprio sfavore.

Realizzazione di un impianto centralizzato di ri-scaldamento in un fabbricato riscaldato soloin parteD: È possibile fruire dell’agevolazione fiscaledel 55%, prevista in materia di interventi fina-lizzati al risparmio energetico, per un interven-to che prevede l’installazione di un impianto

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201010 Fisco Dichiarazione dei redditi

Deduzioni edetrazioni per oneriCircolare dell’Agenzia delle Entrate n. 21/E del 23 aprile 2010

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di riscaldamento centralizzato in un fabbrica-to in cui solo tre appartamenti su sei, sono giàdotati di impianto di riscaldamento?R: Il comma 347 dell’articolo 1 della L. n. 296del 2006 stabilisce che, per gli interventi disostituzione di impianti di climatizzazione in-vernale con impianti dotati di caldaie a con-densazione e contestuale messa a punto delsistema di distribuzione, è prevista una detra-zione dall’imposta lorda pari al 55% degli im-porti rimasti a carico del contribuente, fino adun valore massimo della detrazione medesi-ma di 30.000 euro. Con circolare 31 maggio2007, n. 36, è stato precisato che tutti gli in-terventi finalizzati al risparmio energetico e ti-pizzati dalla richiamata normativa di riferimen-to, sono agevolabili solo se realizzati suedifici dotati di impianto di riscaldamen-to funzionante, presente anche negli am-bienti interessati dall’intervento medesimo,eccezion fatta per la installazione dei pannellisolari. Nell’ipotesi prospettata, solo i tre ap-partamenti dotati di impianto di riscaldamen-to nei termini precisati soddisfano la condizio-ne cui è subordinata l’applicazione del bene-ficio fiscale.La detrazione del 55 per cento, pertanto, nonpuò essere riconosciuta sull’intera spesasostenuta per l’installazione dell’impiantocentralizzato di climatizzazione invernale, rife-ribile anche al riscaldamento delle unità privedi un preesistente impianto termico, ma deveessere limitata alla parte di spesa imputabilealle unità nelle quali tale impianto era presen-te. Ai fini della individuazione della quota dispesa detraibile, sarà utilizzato un criterio diripartizione proporzionale basato sulle quotemillesimali riferite a ciascun appartamento.

Comunicazione all’Agenzia delle Entrate perlavori che proseguono per più periodi di im-postaD: L’art. 29, comma 6, del decreto legge n.185 del 2008, ha previsto che per le spesesostenute nei periodi di imposta successivi aquello in corso al 31 dicembre 2008, i contri-buenti interessati alle detrazioni per gli inter-venti finalizzati al risparmio energetico (55%)debbono inviare all’Agenzia delle Entrate ap-posita comunicazione. È possibile beneficiaredella detrazione in caso di mancato o irregola-re assolvimento di tale adempimento?R: L’adempimento, previsto in relazione aisoli interventi di riqualificazione energeticache proseguono oltre il periodo d’impo-sta, è stato introdotto in attuazione dell’arti-colo 29, comma 6, del decreto legge 29 no-vembre 2008, n. 185, al fine di consentire ilmonitoraggio dell’onere a carico del bilancioerariale per ciascun esercizio finanziario, deri-vante dalla detrazione d’imposta del 55%.Atteso che la norma non disciplina le ipotesidi mancato o irregolare assolvimento dell’a-dempimento, si ritiene che la mancata osser-vanza del predetto termine e l’omesso inviodel modello non possano comportare la

decadenza dal beneficio fiscale in com-mento; deve ritenersi, invece, applicabile lasanzione in misura fissa (da euro 258 a euro2.065) prevista dall’art. 11, comma 1, del d.lgs. n. 471 del 1997, per l’omesso o irregola-re invio di ogni comunicazione prescritta dallenorme tributarie.

Interventi di risparmio energetico realizzatimediante contratti di locazione finanziariaD: L’agevolazione in materia di risparmio e-nergetico compete anche nel caso in cui ilcontribuente finanzia la realizzazione dell’in-tervento di riqualificazione energetica median-te un contratto di leasing. In tale ipotesi, po-sto che la detrazione spetta al soggetto utiliz-zatore e si calcola non in relazione ai canonidi leasing, bensì sulla base del costo soste-nuto dalla società di leasing, si chiede di co-noscere quali sono le modalità di espletamen-to delle formalità connesse alla fruizione delbeneficio fiscale e il soggetto sul quale grava-no tali adempimenti.R: L’art. 2, comma 2, del decreto intermini-steriale 19 febbraio 2007, prevede che il be-neficio fiscale compete anche nell’ipotesi incui gli interventi agevolati siano eseguiti me-diante contratti di locazione finanziaria; in talcaso la detrazione spetta all’utilizzatore ed èdeterminata in base al costo sostenuto dallasocietà concedente; non rilevano, pertanto,ai fini della agevolazione, i canoni di leasingaddebitati al soggetto utilizzatore.Per quanto concerne le modalità di fruizionedel beneficio si ritiene che si rendano applica-bili le regole previste per i titolari del reddito diimpresa e, pertanto, non sussista l’obbligodi pagamento mediante bonifico banca-rio o postale. Gli adempimenti documentali (obbligo dicomunicazione all’Agenzia delle Entrate per ilavori che proseguono in più periodi d’impo-sta, invio della scheda informativa all’ENEA)richiesti per la fruizione della detrazione do-vranno essere assolti dal soggetto che siavvale della detrazione, fermo restandoche la società di leasing, al fine di consentirela fruizione del beneficio dovrà fornire una do-cumentazione che attesti la conclusione del-l’intervento di riqualificazione energetica el’ammontare del costo sostenuto su cui deveessere effettuata la detrazione.

Errori od omissioni nella compilazione dellascheda informativa da trasmettere all’ENEAD: È possibile rettificare, anche oltre il termi-ne di novanta giorni dalla fine dei lavori, even-tuali errori commessi nella compilazione dellascheda informativa che deve essere inoltrataall’ENEA, in via telematica, al fine di usufruiredella detrazione del 55 per cento sugli inter-venti di risparmio energetico?Le ipotesi più ricorrenti riguardano:– errori materiali nella indicazione dei dati a-

nagrafici del contribuente, dei dati identifi-cativi dell’immobile oggetto di intervento,

degli altri soggetti beneficiari della detrazio-ne, delle spese conteggiate, etc…;

– importi di spesa indicati in misura non cor-rispondente a quella effettiva per sopravve-nienza di sconti o abbuoni sul prezzo pre-ventivato ovvero perché taluni costi hannoavuto manifestazione finanziaria successi-vamente all’invio della scheda.

R: La scheda informativa deve essere inviataall’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.Tuttavia, si ritiene che il contribuente possacorreggere il contenuto della scheda informa-tiva, anche oltre il previsto termine per l’invio.In particolare, la correzione potrà avveniremediante l’invio telematico di una nuova co-municazione, che annulli e sostituisca quellaprecedentemente trasmessa. Più precisamente, il nuovo invio deve riguar-dare non solo la scheda informativa ma an-che l’attestato di qualificazione energetica, o-ve richiesto, in relazione alla tipologia di inter-vento.La comunicazione in rettifica della preceden-te dovrà, comunque, essere inviata entro iltermine di presentazione della dichiara-zione dei redditi nella quale la spesa puòessere portata in detrazione, in modo da po-ter calcolare la detrazione sulle spese effetti-vamente sostenute nell’anno al quale la di-chiarazione si riferisce.Resta inteso che in caso di sconti o abbuoniintervenuti successivamente all’invio dellascheda informativa, la detrazione competesolamente in relazione alle spese effettiva-mente sostenute; pertanto, qualora venganorestituite somme per le quali in anni prece-denti si è già fruito della detrazione, tali som-me devono essere assoggettate tassazioneseparata ex art. 17, comma 1, lett. n-bis), delD.P.R. n. 917 del 1986 (TUIR). Si ritiene, pe-raltro, che non sia necessario procedere allarettifica della scheda informativa nell’ipotesi incui sia stato indicato un nominativo diversoda quello dell’intestatario del bonifico o dellafattura o non sia stato indicato che possonoaver diritto alla detrazione più contribuenti. Inquesti casi, secondo quanto chiarito con lacircolare n. 34 del 2008, è sufficiente che ilcontribuente che intende avvalersi della de-trazione dimostri di essere in possesso deidocumenti che attestano il sostenimentodell’onere e la misura in cui tale onere è statoeffettivamente sostenuto.

AGEVOLAZIONI FISCALIIN FAVORE DEI DISABILI

Certificazione medica richiesta ai soggetti af-fetti da handicap psichicoD: Portatori di handicap psichico o mentaledi gravità tale da aver determinato il ricono-scimento dell’indennità di accompagnamen-to possono usufruire delle agevolazioni previ-ste per l’acquisto delle auto anche se il lorostato di disabilità è attestato da una certifica-zione medica diversa da quella rilasciata aisensi dell’art. 4 della legge n. 104 del 1992?

R: I soggetti con handicap psichico o menta-le di gravità tale da aver determinato il ricono-scimento dell’indennità di accompagnamen-to possono accedere alle agevolazionipreviste per l’acquisto dell’auto da parte diportatori di handicap a prescindere dall’adat-tamento del veicolo.Con circolare 11 maggio 2001, n. 46, in meri-to alla certificazione necessaria per poter frui-re dei benefici fiscali per l’acquisto del veicolosenza vincoli di adattamento, è stato precisa-to che i soggetti con handicap psichico omentale devono essere in possesso di:– verbale di accertamento emesso dalla com-

missione medica di cui all’art. 4 della leggen. 104 del 1992, da cui risulti che il sogget-to si trova in una situazione di handicap gra-ve ai sensi dell’art. 3 della medesima legge,derivante da disabilità psichica;

– certificato di attribuzione dell’indennità diaccompagnamento, di cui alle leggi n. 18del 1980 e n. 508 del 1988, emesso dallaCommissione per l’accertamento dell’inva-lidità civile (di cui alla legge n. 295 del1990).

Tali indicazioni non devono tuttavia ritenersitassative atteso che per le altre categorie didisabili, aventi diritto ai benefici fiscali per l’ac-quisto di veicoli, è stato precisato (circ. 15 lu-glio 1998, n. 186, e la più recente ris. 25 gen-naio 2007, n. 8) che è possibile prescinderedall’accertamento formale dell’handicap daparte della commissione medica di cui all’art.4 della legge n. 104 del 1992, qualora dettisoggetti abbiano già ottenuto il riconoscimen-to dell’invalidità da parte di altre commissionimediche pubbliche quali, ad esempio, lacommissione per il riconoscimento dell’invali-dità civile, per lavoro, di guerra e dalla certifi-cazione da queste rilasciate risulti chiaramen-te che l’invalidità comporta, a seconda deicasi, gravi o ridotte limitazioni alla capacità dideambulazione.In linea con tale orientamento, si deve ritene-re che, anche per i portatori di handicap psi-chico o mentale, per le finalità agevolative dicui trattasi, lo stato di handicap grave dicui all’art. 3, comma 3, della legge n. 104 del1992, possa essere validamente attestatodal certificato rilasciato dalla commis-sione medica pubblica preposta all’accer-tamento dello stato di invalidità purché lostesso evidenzi in modo esplicito la gravitàdella patologia e la natura psichica o men-tale della stessa.Viceversa non potrà essere ritenuta idonea lacertificazione che attesti genericamente che ilsoggetto è invalido “con totale e permanenteinabilità lavorativa e con necessità di assisten-za continua, non essendo in grado di svolge-re i normali atti quotidiani della vita”.Tale certificazione, infatti, ancorché rilasciatada una commissione medica pubblica nonconsentirebbe di riscontrare la presenza dellaspecifica disabilità richiesta dalla normativa fi-scale. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201012 Fisco Dichiarazione dei redditi

Per i colleghi come me che lavorano sui grossi animali, e che u-sano l'auto per lavorare (faccio circa 70.000 km l’anno!) non èpossibile scaricare l'auto al 100%, con un aggravio sulle tasse i-naudito. Esempio: se faccio 100 km per visitare un cavallo doveincasso 120,00 inclusa Iva, a conti fatti ci guadagno 48,00 euro.Cosa prevede il Fisco in questi casi?Risponde Giovanni Stassi - Anche se le lamentele di tutti i pro-fessionisti e gli imprenditori che utilizzano l'autovettura per losvolgimento della propria attività sono comprensibili, purtroppola normativa sulla deduzione di tutte le spese relative ai mezzi ditrasporto è molto chiara e non ammette deroghe. L'articolo 164del D.P.R. 917/1986 (TUIR) prevede espressamente quanto segue:A) Deduzione del 100% delle spese per l'uso di mezzi di traspor-

to destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni stru-mentali nell'attività propria dell'impresa (con Circolare 48/E del10.02.1998 e Risoluzione 23.3.2007 n. 59/E l'Agenzia delle Entrateha precisato che devono essere considerati strumentali soloquei beni senza i quali l'attività non può essere svolta; ad esem-pio autoscuole, autonoleggi, ecc.)B) Deduzione del 90% delle spese sostenute per l'utilizzo di vei-coli dati in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte delperiodo d'imposta;C) Deduzione dell'80% delle spese relative agli autoveicoli soste-nute da agenti e rappresentantiD) Deduzione del 40% delle spese per l'utilizzo di veicoli adibitiad usi diversi da quelli sopra indicati.

100 KM PER 48 EURO

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laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201014 Attualità Tariffe veterinarie

IL SETTORE VETERINARIO:PANORAMICA

ANMVI stima che nel 2009 la spesa per le vi-site veterinarie per animali da compagnia in I-talia sia rimasta stabile, attorno a circa 800Mio Euro. Questo dato è stato calcolato se-guendo due diverse procedure: sia moltipli-cando il volume d’affari presunto di ciascunveterinario per il numero di quelli che operanonel settore, sia moltiplicando il prezzo mediodi una prestazione per il numero stimato diprestazioni effettuate in un anno da tutte lestrutture. In entrambi i casi il dato che ne de-riva è molto vicino al valore globale da noi sti-mato.Durante questi anni di particolare crisi econo-mica generale, il numero di richieste di pre-stazioni non risulta in diminuzione secondo inostri sondaggi, ma è importante sottolineareche le tariffe non sono aumentate. In verità cirisulta che la forte crisi del settore veterinarioin Italia, al contrario di altri paesi europei, nonderivi in modo particolare dalla crisi economi-ca ma da situazioni specifiche del settore chela rendono unica nel panorama internaziona-le. Per capirci meglio: le difficoltà reali che so-no emerse forti dal 2008 e continuano a ca-ratterizzare il settore veterinario degli animalida compagnia derivano principalmente dallacrisi economica o soprattutto dal fatto che inquesti due anni si sono presentati sul merca-to circa 1600/1700 nuovi veterinari, a frontedi una necessità forse di 100/200, e che il nu-mero di strutture è ulteriormente cresciuto ar-rivando a 6700? A noi non risulta un calo reale delle prestazio-ni effettuate ma una maggiore ripartizione diqueste fra un numero più elevato di veterinaried a tariffe spesso più basse, se non altro intermini reali.Ma il settore in Italia paga anche un’IVA al 20%su prestazioni veterinarie e sul petfood, IVAassurda ed inaccettabile e l’impossibilità per iveterinari italiani, al contrario dei colleghi stra-nieri, di poter gestire e cedere prodotti per la

salute ed il benessere degli animali (farmaci,antiparassitari, diete, ecc.) che potrebbero si-gnificare un incremento di fatturato dal 30 al50%. Non è poco. Ovviamente questa situa-zione crea forte concorrenza, basso reddito,disoccupazione, rischio di scadimento quali-tativo delle prestazioni, ecc. Per il 2008 il volu-me d’affari medio dichiarato da ogni veterina-rio è stato di circa 27.000 Euro con un legge-ro incremento rispetto al valore riferito al 2007.Il reddito è stato di circa 15mila Euro, anchequesto in leggero aumento. I dati del 2009non sono ancora disponibili. Se ci basiamo suquesti valori, considerando che il numero diveterinari è aumentato, dovremmo concludereche il settore nonostante tutto è ancora in cre-scita. È vero? Ci sarebbe da fare un romanzosul significato di questi dati ma noi dobbiamoattenerci a quello che abbiamo disponibile.Sono valori veramente molto bassi, forse i piùbassi a livello europeo, se li rapportiamo allecondizioni di vita dei diversi paesi.Un ultimo dato che può essere utile: l’ANMVIaveva calcolato circa tre anni fa che la per-

centuale di animali da compagnia che non ve-deva mai un veterinario fosse scesa nel 2007al 12% rispetto al, 14% dell’anno prima. Daallora sembra che questa percentuale si siastabilizzata ed abbia fermato il suo trend ver-so la diminuzione.

LE TARIFFE PRATICATE DAIVETERINARI IN ITALIA

In Italia non esiste un osservatorio permanen-te che si occupi del monitoraggio dei dati e-conomici del settore veterinario. Secondol’ANMVI questa è una carenza, in quanto ven-gono a mancare importanti riferimenti per chiopera nel settore veterinario o nel settore de-gli animali da compagnia.Tuttavia il Centro Studi della sezione PracticeManagement1 dell’ANMVI ha coinvolto, neiprimi mesi del 2009, un campione di 200 ve-terinari italiani in un sondaggio per un con-fronto sulle tariffe praticate in Italia dai medici

che si occupano di animali da compagnia edè emerso che in generale non sono aumenta-te negli ultimi quattro anni, e che gli importi sidifferenziano da Regione a Regione e a se-conda delle prestazioni offerte. Tenendo con-to che questi dati hanno un valore puramenteindicativo per la ristrettezza del campione,possiamo vedere ad esempio che il livellomedio delle tariffe per le visite generiche è di28,60 Euro, e può variare dai 22,00 Eurodella Campania ad un massimo di 33,80 Eu-ro della Liguria; tali costi in caso di visita not-turna salgono a 57,70 Euro in media, varian-do da un minimo di 42,50 Euro, tariffa piùbassa della Regione Campania, alla tariffapiù alta di 80 Euro della Liguria.La tariffa media per il vaccino è di 32,90 Eu-ro, mentre per una lastra si spende in media38 Euro, con tariffe che variano dai 30 Eurodella Calabria ai 45,50 dell’Alto Adige. Anche per la sterilizzazione i costi variano daarea ad area e sono differenti a seconda chesi tratti di cane o gatto, di soggetto maschioo femmina. Per sterilizzare un cane maschio si spendonoin media circa 161 Euro, che diventano 96,70Euro in Calabria, la Regione meno costosa, e210 Euro in Trentino.Per sterilizzare, invece, un cane di sesso fem-minile il costo è in media di 242 Euro circa: letariffe più basse si hanno in Calabria, con unamedia di 190 Euro, mentre in Liguria, dovetroviamo la tariffa più alta, si spende in media301 Euro.Per la sterilizzazione di un gatto maschio latariffa media nazionale è di 87,10 Euro. Per u-na gatta si spende in media 129,60 Euro, contariffe che oscillano dai 108 Euro dell’Alto A-dige ai 147 della Liguria. È importante considerare anche che, nono-stante la penalizzazione dell’IVA al 20%, letariffe italiane sono fra le più basse in Europanonostante le strutture non possano conta-re, come in altri paesi, sul fatturato derivantedalla cessione dei prodotti per la salute deglianimali.La decisone del Ministro Bersani di eliminare itariffari minimi professionali ha portato certa-mente ad una maggiore concorrenza su alcu-ne prestazioni di base rischiando però di ab-bassare anche i livelli qualitativi. Le tariffe mi-nime erano state infatti calcolate come sem-plice sommatoria dei costi che devono esse-

Alimentazione e cura degli animali da compagniaDal rapporto ASSALCO 2010 risulta evidente che l’IVA al 20%penalizza fortemente i due settori

Visita notturna Regione* Visita

o festivaVaccino RX Ecografia

Piemonte € 26,80 € 55,00 € 34,30 € 40,90 € 61,60 Lombardia € 32,20 € 56,40 € 36,90 € 39,80 € 81,20 Trentino € 32,50 € 72,50 € 35,50 € 37,50 € 52,50Alto Adige € 27,50 € 59,00 € 35,00 € 45,50 € 65,00Veneto € 29,80 € 63,80 € 33,70 € 38,70 € 65,40Friuli € 29,40 € 66,20 € 30,70 € 32,50 € 65,00Liguria € 33,80 € 80,00 € 40,80 € 44,50 € 82,50Emilia Romagna € 31,00 € 62,80 € 34,30 € 40,60 € 68,50Toscana € 28,20 € 50,10 € 33,00 € 32,10 € 57,80Umbria € 26,30 € 50,00 € 26,80 € 38,50 € 55,00Marche € 27,50 € 60,20 € 30,70 € 30,90 € 52,70Lazio € 28,90 € 61,00 € 35,40 € 43,90 € 62,30Abruzzo € 24,10 € 47,50 € 28,10 € 31,40 € 55,00Puglia € 22,50 € 48,30 € 27,00 € 34,00 € 63,80Campania € 22,00 € 42,50 € 19,80 € 34,00 € 57,50Calabria € 25,00 € 43,30 € 20,00 € 30,00 € 65,00Sardegna € 25,00 € 50,00 € 36,00 € 35,00 NPSicilia € 23,30 € 49,20 € 28,20 € 32,10 € 49,50Media Totale € 28,60 € 57,70 € 32,90 € 38,00 € 64,40Fonte: La Professione Veterinaria, n.18/2009.*Non tutte le regioni registrano un campione significativo, nessun dato per Val d’Aosta, Molise eBasilicata.

Tariffe Medie regionali per prestazione

Regione Steril. cane M Steril cane F Steril gatto M Steril gatto FPiemonte € 152,60 € 244,10 € 81,70 € 126,40Lombardia € 192,00 € 281,40 € 105,70 € 135,50Trentino € 210,00 € 290,00 € 91,00 € 145,00Alto Adige € 160,00 € 250,50 € 74,50 € 108,50Veneto € 160,70 € 217,80 € 88,90 € 126,60Friuli € 146,70 € 192,50 € 89,30 € 125,70Liguria € 207,50 € 301,30 € 125,00 € 147,50Emilia Romagna € 180,40 € 267,30 € 83,60 € 133,60Toscana € 139,60 € 230,00 € 77,10 € 111,30Umbria € 120,00 € 232,50 € 65,00 € 110,00Marche € 152,30 € 211,50 € 74,50 € 113,90Abruzzo € 129,80 € 198,80 € 78,80 € 123,80Lazio € 186,10 € 275,30 € 90,50 € 143,40Puglia € 128,30 € 192,50 € 78,30 € 131,70Campania € 120,00 € 206,00 € 94,00 € 132,00Calabria € 96,70 € 190,00 € 63,30 € 116,70Sardegna € 150,00 € 230,00 € 80,00 € 130,00Sicilia € 124,00 € 232,00 € 80,60 € 145,50Media Nazionale € 161,30 € 242,70 € 87,10 € 129,60Fonte: La Professione Veterinaria, n.18/2009.

Tariffe Medie Sterilizzazione Cane e Gatto

1 Practice Management è un gruppo di Studio eRicerca che segue la gestione Manageriale all’in-terno dell’ANMVI. È anche un Centro Studi cheperiodicamente esegue ricerche di mercato.

Anno Mio Euro Var % 2009/20082009 235,00 + 6,6

Fonte: AISA 2009.

Vendite farmaci per animali da compagnia

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re sostenuti per una prestazione nel rispettodelle Buone Pratiche Veterinarie e questo si-gnifica quindi che sotto questi livelli o le BPVnon sono rispettate o il veterinario lavora inperdita.L’ANMVI ha richiesto la reintroduzione deltariffario minimo a garanzia della salute e delbenessere degli animali. Ci rendiamo ancheconto che ci sono alcune fasce sociali chepossono avere serie difficoltà economiche agarantire le cure al proprio animale e perquesto come Associazione abbiamo da al-cuni anni proposto l’introduzione del pro-getto Leavet che, prevedendo convenzionidelle strutture pubbliche con i veterinari pri-vati, possa assicurare a tutti gli animali l’as-sistenza veterinaria necessaria. Siamo cer-tamente contrari a forme di assistenza pub-blica o mutualistica che oltre a costare de-cisamente molto di più al SSN offrirebberoservizi qualitativamente di livello più bassoper mancanza di strutture e di esperienzaprofessionale specifica.

I FARMACI PER ANIMALIDA COMPAGNIA

Dai dati diffusi da AISA risulta che nel 2009 ilsettore dei farmaci per animali da compa-gnia sia cresciuto (+6,6%), a differenza delmercato dei farmaci per animali da reddito(6,7%).Di fatto, grazie alle vendite di medicinali percani, gatti, uccelli e altri piccoli pet, il mercatodei farmaci ha raggiunto quota 235 Mio Euronel 2009, contro i circa 221 milioni nel 2008.Valori comunque insignificanti rispetto al set-tore del farmaco umano e decisamente infe-riori a quelli di altri paesi europei che presen-tano un numero di animali da compagnia si-mile al nostro (Francia, Germania, Gran Bre-tagna).

ATTENZIONE PER LA SALUTEDEI PET

Da anni il mercato dei farmaci per gli animalida compagnia si mostra più dinamico rispet-to al comparto del farmaco veterinario per a-nimali da reddito.Negli ultimi mesi del 2009, in particolare, si èregistrato un incremento delle vendite rispet-to alla prima parte dell’anno, in seguito ad u-na lunga stagione climatica degli antiparassi-tari i quali, ormai presenti anche su canali di-stributivi di libera vendita, hanno guidato ilmercato e portato ad una crescita complessi-va pari a circa il 5%. Leggermente meno performante il medicinaleveterinario, mentre si registra un notevole in-cremento anche nel comparto dei nutraceuti-ci. Tale risultato positivo è da ascriversi, da unlato, alla crescente attenzione per il settore,legata alla consapevolezza dei benefici e del-la sicurezza d’impiego dei prodotti; dall’altro,all’impegno delle aziende in Ricerca e Svilup-po, che ha contribuito a raccogliere evidenzea favore degli effetti clinici di determinate so-stanze.Negli ultimi anni le aziende farmaceutiche delsettore veterinario hanno fatto grossi sforzi percoprire tutte le necessità terapeutiche ma re-stano però in Italia, rispetto ad altri paesi eu-ropei, grossi problemi riferiti soprattutto alla di-sponibilità, distribuzione, costo, assenza digenerici e carenza di farmacovigilanza. Oggi inItalia i farmaci veterinari sono disponibili soloin poche farmacie ed alcune strutture veteri-

narie. Questo significa che spesso il farmacoveterinario non è facilmente o subito reperibilee quindi frequentemente viene sostituito dalfarmacista o dallo stesso veterinario con corri-spondente farmaco di uso umano. La norma-tiva attuale permette al veterinario in casi dinecessità o di urgenza di prescrivere farmaciumani ma pone limiti che a volte rendono diffi-cile garantire la salute dell’animale. Se anchein Italia fosse prevista la distribuzione del far-maco veterinario attraverso le strutture veteri-narie, come avviene più o meno in tutta Euro-pa, il problema della reperibilità sarebbe certa-mente risolto. Per quanto riguarda il prezzo,sempre più alto del corrispondente farmacoumano, a volte anche in modo rilevante e for-se non proprio del tutto giustificato, questo di-pende dal fatto che i volumi veterinari sono cir-ca l’1% di quelli umani, ma certamente anchedalla mancanza di un sistema distributivo effi-ciente che limita molto lo sviluppo di questomercato. Lo stesso discorso può valere perl’introduzione di nuovi farmaci, soprattutto ge-nerici, che richiedono grossi investimenti ini-ziali senza garanzie di ritorno in termini di vo-lumi di vendita. È ovvio che questa situazione deve essere se-riamente affrontata e vanno trovate adeguatesoluzioni perché sta portando ad un utilizzosempre maggiore di farmaco umano con evi-dente penalizzazione di tutto il settore, diffi-coltà per il veterinario ed anche possibili rischiper la salute degli animali e per la sanità pub-blica. Per quanto riguarda la farmacovigilanza,

che dovrebbe garantire la qualità dei farmaci,purtroppo il Ministero lamenta da tempo unascarsa disponibilità dei veterinari ad inviare se-gnalazioni al sistema che permetterebberocontrolli ed interventi adeguati da parte delleautorità di vigilanza.

SONDAGGIO ASSALCOAI VETERINARI 2010

Durante il primo bimestre 2010 Assalco hacoinvolto 250 veterinari per animali da com-pagnia, rappresentanti delle varie aree geo-grafiche italiane: 130 Nord, 70 Centro e 50Sud, per realizzare un nuovo sondaggio rivol-to proprio ai medici che quotidianamente sioccupano di pet.Lo scopo è sempre quello di analizzare la re-lazione uomo animale attraverso lo sguardodel veterinario specializzato in animali dacompagnia.Riportiamo di seguito i risultati del sondaggioe un breve commento delle risposte alle variedomande poste ai veterinari.

Secondo la sua percezione, quali sono imotivi delle visite dal veterinario?I risultati del sondaggio confermano l’impor-tanza che la prevenzione ha per i proprietari.Analizzando i risultati su base nazionale il da-to che emerge è significativo: secondo il 57%degli intervistati il primo motivo di visita dal ve-terinario riguarda accertamenti, controlli evaccinazioni periodiche che contribuiscono aprevenire le malattie, per cui si può affermare

che la prevenzione è il motivo principale divisita dal veterinario.È anche grazie alle campagne di sensibiliz-zazione da parte dell’ANMVI e di Aziende delsettore e al conseguente sempre più diffusoimpegno da parte dei proprietari, che le ri-chieste di controllo per prevenire malattienegli animali da compagnia sono divenutenegli anni principale motivo di visita dal vete-rinario.Le campagne di sensibilizzazione sviluppatedall’ANMVI in collaborazione con aziende delsettore, basta ricordare la Stagione della Pre-venzione, chiusasi a fine marzo con grandesuccesso, ed il mese dell’Igiene orale del ca-ne che si sviluppa nel mese di maggio, hannocertamente portato ad una maggiore atten-zione dei proprietari di animali verso la medi-cina preventiva. Ci fa quindi molto piacereconstatare che la medicina preventiva è il pri-mo motivo che porta l’animale dal veterinarioe che, soprattutto, negli anni questa è diven-tata sempre più importante.Esiste tuttavia un 36% dei veterinari italianiche sostiene, invece, che il motivo principaledi visita sia ancora la richiesta di cure urgenti,in caso di emergenza. Scorporando i dati, latendenza è confermata al Centro con il 60%e al Sud con il 56% di risposte; dove questamotivazione resiste come prioritaria, a diffe-renza del Nord, in cui è indicata da solo il 17%degli intervistati.Al Nord Italia è decisamente la prevenzione ilmotivo prioritario di visita dal veterinario, conun 77% di risposte. Seguono motivazioni le-gate alla richiesta di informazioni nutrizionaliper esigenze specifiche, al 23%, o per le dif-ferenti fasi di vita del pet, al 18%. I proprietaridel Nord, più attenti alla prevenzione, si reca-no dal veterinario più per richiedere informa-zioni nutrizionali e consulenza alimentare.Si noti come il ruolo del veterinario per animalida compagnia nella percezione del proprieta-rio, soprattutto al Nord, sia notevolmentecambiato negli ultimi anni.È sufficiente osservare che lo stesso quesitoera stato posto anche nel 2009 e la situazio-ne appariva differente. In poco più di un annol‘interessamento alla prevenzione è cresciutoancora.Nel 2009, infatti, Richiedere cure in caso di e-mergenza risultava la motivazione principale,con il 76,5% di preferenze; visite periodicheper vaccini e prevenzione in generale era laseconda opzione, indicata dal 52% degli in-tervistati.Rispetto ad un anno fa quindi si può parlaredi un’inversione di tendenza di priorità traquelle che rimangono le due ragioni netta-mente prevalenti di visita dal veterinario.

Oltre le cure mediche vere e proprie, qualiconsigli vi vengono richiesti più frequente-mente?Di prevenzione non si parla mai abbastanza. Iproprietari italiani vogliono saperne di più e ri-sulta che ai veterinari richiedano consigli esuggerimenti su come prevenire malattie neipropri pet.Anche la seconda domanda del sondaggio e-videnzia, infatti, l’importanza della prevenzio-ne, anche quando non si tratta di cure medi-che specifiche.Dal quesito emerge quanto la prevenzione siatema di grande interesse per i proprietari: benun veterinario su due, il 52%, ha indicato di ri-cevere più frequentemente richieste di consi-gli sulla prevenzione delle malattie. Questa tendenza è fortemente confermata alNord e al Sud con un 42% di risposte, men-tre risulta essere la seconda opzione con il27% solo al Centro, dove al primo posto, frale richieste di consigli, si posiziona invece laconsulenza nutrizionale con il 43%.

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201016 Attualità Farmaco veterinario

Secondo la sua percezione, quali sono i motivi delle visite TOTALE ITALIA NORD CENTRO SUDdal veterinario? Visite e vaccinazioni periodiche per la prevenzione di qualsiasi complicazione

57% 77% 40% 36%

Richiedere cure in caso di emergenza 36% 17% 60% 56%Richiedere una precisa guida nutrizionale e alimentare per varie fasi di vita del pet

18% 18% 30% 10%

Richiedere informazioni nutrizionali per specifiche esigenze (viaggi, cambiamenti,

14% 23% 7% 2%sterilizzazione, femmine in allattamento ecc) o patologie (intolleranze ecc)

Fonte: Assalco 2010; Campione 250 Veterinari; possibilità di risposta multipla.

Secondo la sua percezione, quali sono i motivi delle visite dal veterinario?

TOTALE ITALIA 2009

Richiedere cure in caso di emergenza 76,5%Visite e vaccinazioni periodiche per la prevenzione di qualsiasi complicazione

52,5%

Guida nutrizionale e alimentare per varie fasi di vita del pet 10,5%Richiedere informazioni nutrizionali per specifiche esigenze (viaggi, cambiamenti, sterilizzazione, femmine in allattamento ecc) 7%o patologie (intolleranze ecc)

Fonte: Assalco 2008-2009; Campione 200 Veterinari; possibilità di risposta multipla.

Fonte: Assalco 2008-2009/Assalco 2010; Confronto domanda sui motivi delle visite dal veterinario.

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L’esigenza di ricevere informazioni in meritoall’alimentazione è dettata probabilmente dal-l’aver compreso la forte relazione tra una die-ta corretta e uno stato di salute ottimale.Dal sondaggio emerge, infatti, come l’alimen-tazione sia uno degli argomenti di maggior in-teresse per i proprietari, tanto che il 36% delTotale Italia afferma di ricevere richieste diconsulenza nutrizionale (calorie, porzioni) e diinformazioni sull’alimentazione in genere. Se, come detto sopra, è al Centro Italia, inparticolare, che il veterinario sembra esserepunto di riferimento per la consulenza nutri-zionale, con la percentuale più alta di riscon-tri, al 43%, al Nord e al Sud è confermata latendenza nazionale con un 34% di risposte inentrambi i casi. Altri argomenti di interesse per i proprietarisono le informazioni e i consigli sulla gestionedegli animali durante le varie fasi della vita,dallo svezzamento alla vecchiaia, richieste se-gnalate dal 18% del totale dei Veterinari italia-ni, specialmente del Nord (21% al Nord, 14%al Centro, 18% al Sud), i suggerimenti perquanto riguarda l’educazione del proprio pet,richiesti all’11% dei Veterinari (13% sia alNord che al Centro, mentre al Sud solo al2%), e le indicazioni su come interpretarecomportamenti insoliti del pet, argomentochiesto all’8% dei Veterinari italiani (19% alCentro e 12% al Sud Italia, solo 1% al Nord).Possiamo chiudere le riflessioni su questa ta-bella ricordando che da un’indagine sviluppa-ta dall’ANMVI circa tre anni fa risultava chel’intervento del veterinario su temi riferiti all’a-limentazione dell’animale fosse normale pertutti i propri clienti visto che superava la per-centuale del 90%.

Come veterinario, quali alimenti consiglia:ai suoi clienti con animali in forma e aquelli con animali non in forma?Abbiamo già avuto più volte l’occasione diricordare che il settore degli animali da com-pagnia deve molto al petfood. Gli deve mol-to per la diffusione degli animali nelle fami-glie rendendo più semplice ed adeguata laloro gestione, ma gli deve molto anche per-ché gli animali con il petfood hanno guada-gnato molto in termini di benessere e salutee quindi durata e qualità della vita. Le diver-se tipologie di petfood oggi in commerciopermettono una scelta molto ampia masempre con la garanzia che sono prodotti a-limentari studiati e prodotti considerando lespecifiche esigenze degli animali. Normativemolto rigide, sostanzialmente le stesse del-l’alimentazione umana, seri controlli e codicidi autodisciplina approvati dalle aziende a-derenti all’Assalco, ne garantiscono la qua-lità ed i contenuti. Numerose diete alimentaristudiate per le diverse patologie sono diven-tate negli anni la base terapeutica necessa-ria per la loro soluzione, complementari alfarmaco veterinario. Un ulteriore quesito del sondaggio Assalco2010 ha indagato proprio i suggerimenti ali-mentari forniti dai veterinari da un lato aiproprietari di animali in forma, in buona salutee dall’altro ai proprietari di pet non in forma,ovvero pet anziani, sovrappeso, o che pre-sentano qualche disturbo fisico.Per quanto riguarda i pet in forma, risulta cheil 43% dei medici italiani consigli ai proprietarialimenti industriali specifici per il loro stile divita o le loro caratteristiche. Al Nord la percen-tuale è del 50% mentre al Centro si attesta al

37% e al Sud al 32%, valori comunque signi-ficativi.Analizzando ulteriormente le risposte in basealla suddivisione per aree geografiche, si notache mentre al Nord solo il 10% dei Veterinariconsiglia un’alimentazione mista industriale -casalinga, al Centro e al Sud Italia questa ten-denza è ancora diffusa: al Centro la consiglia-no il 27% dei Veterinari, al Sud il 38%.Da notare, comunque, che con alimentazionecasalinga non si intende assolutamente lasomministrazione degli avanzi del nostro ci-bo, gravemente dannosi e inadatti ai pet diqualsiasi taglia, età, razza. È tuttavia pratica alquanto diffusa quella diacquistare alimenti complementari quali pa-sta, riso o altri cereali prodotti specificamen-te per animali da compagnia e cucinarli per ilproprio pet, per il cane in particolare, conl’aggiunta di alimenti industriali umidi per a-nimali. Cucinare per il proprio pet significa, secondoalcuni, prendersene cura. Tuttavia, nutrizioni-sti e veterinari concordano che sia possibilefarlo solo sotto la guida di un veterinario, me-glio se nutrizionista. I prodotti industriali in commercio sono inve-ce pronti, completi e bilanciati, per cui secon-do la maggior parte dei veterinari, rappresen-tano l’alimentazione adatta ai pet.Negli ultimi anni le proposte di alimenti indu-striali che soddisfino al meglio le esigenze deipet in base all’età, allo stile di vita, alla taglia oal sesso, sono aumentate. Grazie alla vasta offerta del mercato, è possi-bile, di fatto, solo per citare alcuni esempi,scegliere di alimentare un cane sportivo, adul-to, che vive all’aperto, con un prodotto chefornisca un apporto energetico e vitaminico e-levato, e preferire per un cane anziano, che vi-ve quasi esclusivamente in appartamento edesce all’aperto solo alcune volte al giorno peruna passeggiata, alimenti con ridotto tenoredi grassi e basso apporto calorico.

Come veterinario, quali alimenti consiglia:ai suoi clienti con animali non in forma?La stessa domanda relativa ai consigli alimen-tari, è stata posta a riguardo di pet che presen-tano particolari patologie o che comunque nonsi possono definire animali in forma. In questocaso il 78% dei veterinari italiani coinvolti ha ri-sposto di suggerire alimenti specifici; il 17% a-limenti industriali in generale, solo il 7% alimen-tazione mista industriale - casalinga.Questo trend è molto evidente (86%) nelle ri-sposte dei veterinari del Nord. Se un pet pre-senta un qualsiasi disturbo, è preferibile ali-mentarlo con il prodotto industriale che più siaddice alla situazione e alle caratteristiche deipet. Per questa domanda non ci sono dubbiprovenienti da differenze culturali o geografi-che: il 77% dei veterinari del Centro Italia e il60% dei veterinari del Sud è d’accordo nelconsigliare alimenti industriali specifici ai petche non godono di buona salute o presenta-no un qualsiasi disturbo. La cura dell’animale, il suo benessere e il mi-glioramento delle sue condizioni di salutemolto dipendono dalla corretta alimentazio-

ne. Per questo in caso di qualsiasi disturbo,meglio non correre rischi ed evitare di sommi-nistrare al pet alimenti che potrebbero nonessere salutari per lui.

Secondo la sua esperienza professionalequali patologie sono risultate più ricorrentinell’ultimo anno nei pet non in forma?Infine, si è voluto investigare sulle patologierisultate più ricorrenti nell’ultimo anno neipet non in forma. Le risposte mostrano unquadro differente da Nord a Sud, evidenzian-do alcune tendenze abbastanza reali delmondo degli animali da compagnia in Italia. Nel Nord, dove sono da maggior tempo ali-mentati in maniera più appropriata con cibi in-dustriali e adatti alle loro esigenze i pet sem-brano avere una prospettiva di vita più lungae di conseguenza invecchiando lamentano bi-sogni legati proprio a questa faticosa fasedella loro esistenza. Al Centro e al Sud dove invece la penetrazionedegli alimenti industriali è stata inferiore in pas-sato e più lenta, si riscontrano ancora problemilegati a intolleranze alimentari. E tali situazionihanno influito sul dato complessivo Totale Italia. È per questo emerso che le allergie e le intol-leranze alimentari sono state le patologie piùriscontrate in pazienti pet non in forma (42%dei casi); seguono le patologie renali (27%) equelle legate all’invecchiamento (21%).Fortunatamente negli ultimi anni è stata pre-stata maggior attenzione rispetto al passatonei confronti di intolleranze alimentari, fre-quentemente riscontrate anche negli uomini.Se fino a pochi anni fa i casi di intolleranza ve-nivano sottovalutati e trascurati, adesso l’in-dustria alimentare umana ha approfondito glistudi e propone a chi ne soffre cure o alterna-tive alimentari salutari. Il mercato del pet food ha proposto da subitoin maniera tempestiva numerose soluzioni alproblema. Gli stessi veterinari consigliano pri-ma di tutto di scegliere l’alimento industriale alposto della dieta casalinga in caso di intolle-ranze alimentari; in casi specifici, sempre conl’ausilio del veterinario, il consumatore ha lapossibilità di scegliere per il proprio cane o gat-to l’alimento più adatto secondo la patologia.In questo senso, è fondamentale il contributodei veterinari per informare in maniera accu-rata i proprietari sulle necessità nutrizionali deiloro amici animali e curare fino a debellare,con la dieta industriale corretta, il disturbo ali-mentare. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201018 Attualità Petfood

Oltre le cure mediche vere e proprie, quali consigli vi vengono richiesti TOTALE ITALIA NORD CENTRO SUDpiù frequentemente?Consigli sulla prevenzione delle malattie 52% 42% 27% 42%Consulenza nutrizionale: calorie, porzioni,

36% 34% 43% 34%tipo di alimentazioneInformazioni relative alla crescita del pet: svezzamento, età adulta, vecchiaia

18% 21% 14% 18%

Consigli per l’educazione 11% 13% 13% 2%Informazioni su comportamenti insoliti del pet che possono celare ad esempio 8% 1% 19% 12%stress, solitudineConsigli all’arrivo del pet in famiglia 2% 2% 4% 2%Consigli su training e addestramento

2% 1% 6% 2%(cane in particolare)

Fonte: Assalco 2010; Campione 250 Veterinari; possibilità di risposta multipla.

Come veterinario, quali alimenti consiglia: ai suoi clienti TOTALE ITALIA NORD CENTRO SUDcon animali IN FORMA? Alimenti industriali specifici in base allo stile di vita (outdoor/indoor, sedentario, ecc) o alle caratterististiche del pet 43% 50% 37% 32%(fascia di età, taglia grande media o piccola ecc)Alimentazione industriale 20% 20% 33% 20%Alimentazione mista industriale-casalinga 20% 10% 27% 38%Solo alimenti superpremium 19% 21% 23% 0%Non consiglio alcun alimento 0,8% 0% 0% 4%Fonte: Assalco 2010; Campione 250 Veterinari; possibilità di risposta multipla.

Come veterinario, quali alimenti consiglia: ai suoi clienti TOTALE ITALIA NORD CENTRO SUDcon animali NON IN FORMA?Alimenti industriali specifici in base allo

stile di vita (outdoor/indoor, sedentario,

ecc) o alle caratterististiche del pet 78% 86% 77% 60%

(fascia di età, taglia grande media

o piccola ecc)

Alimentazione industriale 17% 8% 30% 20%

Alimentazione mista industriale-casalinga 7% 0,8% 7% 24%

Solo alimenti superpremium 2% 3% 3% 0%

Fonte: Assalco 2010; Campione 250 Veterinari; possibilità di risposta multipla.

Secondo la sua esperienza professionale tra i pet non in forma quali patologie sono risultate TOTALE ITALIApiù ricorrenti nell’ultimo anno?Allergie intolleranze alimentari 42%Patologie renali 27%Patologie legate all’invecchiamento 21%Obesità 19%Stress disturbi comportamentali 5%Patologie che hanno richiesto interventi chirurgici 3%Sterilizzazioni 3%Filariosi 0,8%Altro (raffreddore o malattie respiratorie) 0,4%

Fonte: Assalco 2010; Campione 250 Veterinari; possibilità di risposta multipla.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201020 Eventi Veterinari

PROGRAMMA8.30 Registrazione partecipanti9.15 Le tariffe dei veterinari sul territorio

Marco Viotti10.00 Prezzi e tariffe - Stefano Zigiotto10.45 Pausa11.15 Discussione dei temi trattati11.30 La gestione economica di una strut-

tura veterinaria - Marco Viotti12.45 Pausa pranzo14.00 Esempi pratici di applicazione del

break even - Marco Viotti15.00 Discussione dei temi trattati nellagiornata16.00 Valutazione dell’apprendimento e

chiusura dei lavori

ISCRIZIONILe iscrizioni 2010 sono gratuite ed aperte atutti i medici veterinari. Per motivi organizza-tivi, i veterinari che intendono presenziare al-l’incontro, devono compilare ed inviare l’i-scrizione on-line collegandosi al sito

http://www.anmvi.it/267/practice-manage-ment-cremona-13-giugno-2010 o scaricareed inviare la scheda tramite fax allo0372/457091 o per e-mail a: [email protected]. Tale comunicazione, viene intesacome effettiva dichiarazione di partecipazio-ne.

PER INFORMAZIONISegreteria ANMVI - Milena MigliavaccaTel. 0372/403536 - Fax 0372/457091E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENTPREZZI E TARIFFE

Cremona, Palazzo Trecchi, 13 Giugno 2010

In collaborazione con:A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Gruppo di Studiodi Practice Management

CORSO BASERADIOLOGIA CLINICA.

IIª PARTE: L’ARTO POSTERIORE E LO SCHELETRO ASSILECampagnano di Roma (RM), 13-14 Novembre 2010

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SPEAKERSue Dyson (UK)MA, VetMB, PhD, DEO, FRCVS

PROGRAMNovember 13th, 2010 - MorningThe hock: radiographic techniques,

radiography and radiologyThe stifle: radiographic techniques,

radiography and radiologyAfternoonRadiographic techniques: practical sessionCollegial reading and individual

assessment test: hock and Stifle

November 14th, 2010 - MorningThe neck: radiographic techniques,

radiography and radiologyThe back: radiographic techniques,

radiography and radiologyThe pelvis and hip: radiographic

techniques, radiography and radiologyAfternoonCollegial reading and individual assessment

testNeck back and pelvisEnd of the course

LINGUAInglese senza traduzione

SEDEClinica Equine Practice, Campagnano diRoma

ISCRIZIONITermine dell’iscrizione: 13 Ottobre 2010Totale partecipanti: 15Quote di partecipazione:Soci SIVE: € 700,00 + IVA 20%Non Soci SIVE: € 800,00 + IVA 20%

INFORMAZIONISIVE Secretary - Tel. +39 0372/40.35.02Fax +39 0372/45.70.91 - [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIASassari, 2-4 Luglio 2010

RELATORIFrancesco Albanese, Med Vet, NapoliFederico Leone, Med Vet, Senigallia (AN)

PROGRAMMAVenerdì, 2 Luglio 20108.30 Registrazione dei partecipanti e verifi-

ca presenze8.55 Saluto e presentazione dei relatori ed i-

nizio dei lavori9.00 Approccio al paziente dermatologico:

visita dermatologica e lesioni cutaneefondamentali - Federico Leone

10.30 Pausa caffè10.45 Malattie parassitarie sostenute da aca-

ri e pidocchi (esclusa la demodicosi):eziopatogenesi, quadri clinici, tecnichediagnostiche ed opzioni terapeuticheFederico Leone

11.45 Rogna demodettica: eziopatogenesi,quadri clinici, tecniche diagnostiche edopzioni terapeutiche - Francesco Alba-nese

12.45 Pausa pranzo13.45 Dermatofitosi e dermatite da Malasse-

zia: eziopatogenesi, quadri clinici, tec-niche diagnostiche ed opzioni terapeu-ticheFrancesco Albanese

14.45 Esercitazioni pratiche– Osservazione al microscopio dei

principali parassiti cutanei– Riconoscimento ed interpretazione

delle lesioni elementari(all’interno: 16,30 Pausa Caffè)

17.15 Termine della giornata

Sabato, 3 Luglio 20109.00 Piodermite nel cane: quadri clinici più

frequenti, tecniche diagnostiche ed op-zioni terapeutiche - Federico Leone

10.00 Citologia cutanea non neoplasticaFrancesco Albanese

11.00 Pausa caffè11.15 Citologia cutanea neoplastica

Francesco Albanese12.15 L’otite cronica - Federico Leone13.15 Pausa pranzo14.15 Malattie del complesso pemfigo e lu-

pus cutaneo: eziopatogenesi, quadriclinici, iter diagnostico-terapeuticoFrancesco Albanese

15.15 Esercitazioni pratiche

– Tecniche di esecuzione per la raccol-ta di cellule per l’esame citologico

– Osservazione al microscopio deiprincipali quadri citologici infiamma-tori, neoplastici e auricolari

17.45 Termine della giornata

Domenica, 4 luglio 20109.00 Alopecia nel cane: eziopatogenesi,

quadri clinici, iter diagnostico-terapeu-ticoFederico Leone

11.00 Pausa caffè11.15 Il prurito nel cane e nel gatto: eziopa-

togenesi, quadri clinici, iter diagnosti-co-terapeutico - Federico Leone

12.45 Pausa pranzo13.45 La biopsia cutanea: quando, come e

perché! - Francesco Albanese14.45 Pausa caffè15.00 Casi clinici interattivi17.30 Valutazione dell’apprendimento, conse-

gna degli attestati e termine del corso

ISCRIZIONIScadenza pre-iscrizioni: 18 giugno 2010.Quote di partecipazione:Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20%Non soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria di Sassari.

20 CREDITI ECM

Società federata ANMVI

OBIETTIVIFornire ai partecipanti le basi per formulareuna corretta diagnosi ed impostare un’effi-cace terapia per la cura delle più frequentimalattie oculari del cane e del gatto.

RELATORIClaudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVS, To-rinoCristina Giordano, Med Vet, Torino

PROGRAMMAPrimo Giorno - 24 Settembre 20108.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione dei relatori ed inizio deilavori

9.30 Come si esegue una visita oculistica11.00 Pausa caffè11.30 Discussione di casi clinici riferiti a

malattie dell’orbita13.00 Pausa pranzo14.30 Discussione di casi clinici riferiti a ma-

lattie delle palpebre e dell’apparatolacrimale

16.00 Pausa caffè16.30 Esercitazioni pratiche relative agli ar-

gomenti del primo giorno18.30 Discussione e termine della giornata

Secondo Giorno - 25 Settembre 20109.00 Discussione di casi clinici riferiti a

malattie della congiuntiva e della cor-nea

11.00 Pausa caffè11.30 Discussione di casi clinici riferiti a

malattie del tratto uveale13.00 Pausa pranzo14.30 Esercitazioni pratiche relative agli ar-

gomenti del primo e secondo giorno16.00 Pausa caffè16.30 Esercitazioni pratiche relative agli ar-

gomenti del primo e secondo giorno18.00 Discussione e termine della giornata

Terzo Giorno - 26 Settembre 20109.00 Discussione di casi clinici di glauco-

ma11.00 Pausa caffè11.30 Discussione di casi clinici riferiti a

malattie della lente13.00 Pausa pranzo14.30 Esercitazioni pratiche relative agli ar-

gomenti del corso16.00 Pausa caffè16.30 Esercitazioni pratiche relative agli ar-

gomenti del corso17.30 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale18.00 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

ISCRIZIONIScadenza pre-iscrizioni: 10 Settembre2010.Quote di partecipazione:Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20%Non Soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%Verrà data la precedenza delle iscrzioni aisoci Siciliani e Calabresi.

SEDE - IZS Ragusa

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

CORSO REGIONALE DI OFTALMOLOGIA VETERINARIADAL CASO CLINICO ALLA DIAGNOSI ED ALLA TERAPIA:

TRE GIORNI CON GLI OCULISTIRagusa, 24-26 Settembre 2010

Società federata ANMVI

Professione Veterinaria 18-2010:ok 19-05-2010 14:05 Pagina 20

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di DEA BONELLOMed Vet, PhD, DiplEVDC, Spec Rad Vet.

Libero professionista, Torino

Le malattie del cavo orale so-no un evento patologico fre-quente e comune a tutte lespecie animali, spesso sot-tostimato nella sua inciden-za anche a causa delle diffi-

coltà che presenta l’ispezione accurata dellabocca di un animale non sedato od anestetiz-zato. Dal punto di vista clinico si evidenzia siaun danno primario a carico dei tessuti del ca-vo orale, sia, in un secondo momento, undanno derivante dalla compromissione dellacapacità di alimentarsi. L’odontostomatologia è quella branca dellamedicina veterinaria che ha per compito lostudio delle malattie dei denti, della bocca edelle ossa mascellari. Come tale essa prendein considerazione non solo le patologie pro-prie dei tessuti dentali (parodontopatie, pato-logie apicali, pulpiti, carie, ecc.) ma anche tut-te quelle della bocca e dello scheletro maxillo-facciale, che con le malattie dei denti presen-tano spesso stretti rapporti patogenetici (sto-matiti, osteiti, tumori odontogenici e non o-dontogenici, epulidi, cisti, ecc.). Grazie all’ampiezza ed alla versatilità dei con-tenuti, che le consente di spaziare nel campodella clinica medica ed in quello della clinicachirurgica, l’odontostomatologia è cresciutanegli ultimi tempi come nessuna altra discipli-

na veterinaria. Alla base di questo fenomenoanche, e forse soprattutto, l’effettivo ritorno e-conomico che ha gratificato e gratifica tuttoraquanti hanno deciso di investire in questo set-tore. Dedicarsi all’odontostomatologia rappresentainfatti un vero e proprio investimento per il me-dico veterinario, in termini sia di studio che didenaro. È indispensabile un notevole impegnoiniziale, per formarsi un’idea generale della cli-nica e della patologia di questo settore dell’or-ganismo, nell’ambito del quale si esplicanofunzioni ed attività diverse e che, potendo di-venire sede di patologie del tutto eterogenee,richiede cognizioni e soprattutto presidi tera-peutici strumentali particolari e specifici, chenon trovano riscontro nella risoluzione dellepatologie degli altri apparati.In particolare la radiologia intraorale rappre-senta un ausilio diagnostico indispensabile al-la formulazione di una corretta diagnosi e allastesura del piano di trattamento.La detartrasi e le altre procedure dentali do-vrebbero essere eseguite in una stanza dedi-cata, ben ventilata e ben illuminata. Quandonon fosse possibile usufruire di una stanza ri-servata, allora bisognerebbe delimitare condegli schermi o dei paraventi lo spazio in cui sieseguono le procedure dentali. Tutta l’attrez-zatura dovrebbe essere disinfettata regolar-mente, così come l’ambiente in cui è colloca-ta. Inoltre bisognerebbe prendere ogni accor-gimento volto a limitare la carica batterica pre-sente nel campo operatorio, per proteggereanche l’operatore da eventuali rischi di conta-minazione, soprattutto quando si effettua unadetartrasi. In questo caso il veterinario dovreb-be indossare un paio di guanti in lattice, unamascherina ed un paio di occhiali, essendo e-sposto all’aerosol che si libera dall’apparec-chio ad ultrasuoni, e che veicola una quantitàconsiderevole di germi. È consigliato anche ri-sciacquare il cavo orale con una soluzione an-tisettica adeguata, prima, durante e dopo ladetartrasi o la chirurgia orale. Il paziente affetto da una qualsivoglia patolo-

gia del cavo orale, ad esempio la malattia pa-rodontale, deve essere sottoposto ad una ac-curata visita clinica, e tutto l’animale deve es-sere valutato in modo sistemico, non solo ilcavo orale e le strutture limitrofe. Questa prati-ca ci permette di conoscere lo stato di salutegenerale del paziente, sia in funzione dell’ane-stesia sia per meglio comprendere e definire ilquadro patologico. Allo stesso modo, nel valutare l’anamnesi delcaso, non bisogna focalizzarsi su aspetti stret-tamente correlati ala patologia, ad esempio sul-la dieta o sull’igiene orale domestica, ma biso-gna ascoltare ogni informazione relativa all’am-biente in cui il paziente vive ed alla sua interazio-ne con lo stesso, alla sua vita di relazione, non-ché a problemi di salute passati o presenti. Percompletare il quadro clinico ci si dovrebbe poiavvalere dell’ausilio di alcuni esami di laborato-rio. Se l’anamnesi suggerisce l’esistenza di pro-blemi specifici, allora questi vanno indagati inmodo particolare ed approfondito.L’anestesia, male inevitabile per ogni pazienteodontoiatrico, deve essere scelta di volta involta, in base alle caratteristiche cliniche che ilcaso presenta. Il check-up preoperatorio do-vrebbe comprendere una valutazione accura-ta della funzionalità renale ed epatica, dell’ap-parato respiratorio e cardio-circolatorio.L’applicazione indiscriminata di un protocolloanestesiologico, per quanto valido e collauda-to, non rappresenta un metodo ottimale, némette al riparo dai rischi comunque connessialla pratica dell’anestesia. Di fondamentale im-portanza nella pratica odontoiatrica anche lagestione dell’analgesia, per ottimizzare la qua-le si può ricorrere anche all’anestesia loco-re-gionale.L’anestesia gassosa è raccomandata e racco-mandabile, per tutta una serie di ragioni. In pri-mo luogo il tubo endotracheale cuffiato è indi-spensabile per evitare che il paziente inali ac-qua ed altri fluidi; secondariamente, la duratadi una procedura odontoiatrica non è mai pre-vedibile, e solitamente si quantifica in ore enon in minuti. In ultimo, sono senz’altro molti i

vantaggi dell’anestesia gassosa, sia per la sa-lute del paziente, sia per la tranquillità dell’o-peratore. Il monitoraggio del paziente odontoiatrico èconsigliato come per qualunque altro interven-to chirurgico: la temperatura corporea, il ritmocardiaco e la pressione sanguigna sono para-metri di rilievo indispensabile alla corretta ge-stione dell’anestesia, ma se possibile bisogne-rebbe monitorare anche la saturazione arterio-sa dell’ossigeno.Le chirurgie dentali, detartrasi inclusa, causa-no sempre una batteriemia, e per questa ra-gione non dovrebbero essere praticate in con-comitanza con altri interventi “maggiori”.Bisogna dunque sfatare il luogo comune chevuole che la detartrasi venga praticata in as-sociazione con un altro intervento chirurgico,per risparmiare al paziente una anestesia.La batteriemia rappresenta una potenzialefonte endogena di infezione: il proprietario de-ve essere messo a conoscenza del fatto cheassociare una procedura dentale ad un altrointervento non rappresenta la scelta miglioreper il suo animale. È altresì vero in molti casi,soprattutto di pazienti geriatrici o particolar-mente debilitati, che ricorrere a questo com-promesso ha valide motivazioni e giustificazio-ni di natura medica ed anche etica. La deci-sione finale dovrebbe comunque spettaresempre al veterinario e non al proprietario.La batteriemia associata ad una detartrasi so-pra e sottogengivale si estingue in 20 minuticirca, senza comportare conseguenze, nell’a-nimale sano.La profilassi antibiotica si rende necessaria so-lo nei pazienti geriatrici o debilitati, oppure nelcaso in cui in si proceda poi ad altri interventichirurgici, oppure ancora in presenza di infe-zioni importanti o di stomatiti croniche.La terapia antibiotica postoperatoria è inveceindicata solo in casi specifici.La scelta ed il dosaggio degli antibiotici sonoargomenti controversi nel campo dell’odonto-stomatologia veterinaria. I suggerimenti varia-no dalla prescrizione preoperatoria di clinda-micina per os per 5 giorni, alla somministra-zione endovenosa o intramuscolare di un anti-biotico ad ampio spettro, ad esempio l’ampi-cillina, immediatamente prima della chirurgia,o di metronidazolo nei casi più gravi.Ciò che andrebbe, qualora possibile, sfrutta-to, è tutto l’indotto legato al post-operatorioed al follow-up del caso. La vendita dei farma-ci piuttosto che dei prodotti per l’igiene orale,o ancora dei mangimi dedicati, che ormai so-no tanti e validi, rappresenta una potenzialitàpoco conosciuta e poco sfruttata nel nostromercato. A questo proposito un discorso aparte deve essere fatto per sottolineare l’im-portanza del mantenimento di una corretta i-giene orale domiciliare. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 2010 Focus 21

Practice management in odontoiatria veterinaria:essere convinti e preparati per convincere

A CURA DI PEDIGREE DENTASTIX CHE PROMUOVE MAGGIO, MESE DELL’IGIENE ORALE DEL CANE

1) Curettes e pinza perestrazioni

2) Sonde parodontali

3) Ablatore a polvere

4) Punte ablatore

Anestesia loco-regionale

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Professione Veterinaria 18-2010:ok 19-05-2010 14:05 Pagina 21

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 18

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Uno studio ha valutato edescritto il tipo e la fre-quenza delle complica-zioni postoperatorie do-po pilorectomia e gastro-duodenostomia nel cane

e i fattori di rischio preoperatori e intraopera-tori prognostici per la mortalità postoperato-ria, inclusa la presenza di neoplasie. Dei 24 cani trattati con pilorectomia e gastro-duodenostomia in due cliniche universitarieconsiderati, il 75% sopravviveva per 14 gior-ni, ma 10 (41%) moriva entro 3 mesi. Il tem-po complessivo mediano di sopravvivenza(MST) era di 578 giorni. All’analisi univariata(log-rank), il dimagrimento preoperatorio e leneoplasie maligne erano associati a un ridot-to tempo di sopravvivenza. I cani con tumorimaligni avevano un MST di 33 giorni. La mor-bilità postoperatoria era caratterizzata so-prattutto da ipoalbuminemia (62,5%) e ane-mia (58,3%).Pilorectomia e gastroduodenostomia, con-cludono gli autori, sono caratterizzate da unabuona prognosi a breve termine ma la so-

pravvivenza a lungo termine è ridotta nerisoggetti affetti da neoplasie maligne. Nelcomplesso, tutti i cani trattati dello studio so-pravvivevano al periodo postoperatorio, ma ildimagrimento preoperatorio e la presenza dineoplasie maligne erano associati a un ridot-to tempo di sopravvivenza. Poiché i cani af-fetti da un tumore maligno hanno tempi di

sopravvivenza marcatamente più brevi, oc-corre effettuare indagini diagnostiche preo-peratorie pertinenti per identificare un’even-tuale neoplasia sottostante. (M.G.M.)*“Evaluation of risk factors for morbidity andmortality after pylorectomy and gastroduo-denostomy in dogs” Eisele J, McClaran JK,Runge JJ, Holt DE, Culp WT, Liu S, Long F,Bergman PJ. Vet Surg. February 2010; 39(2):261-7. ■

Linfoma canino: laflussocitometria inaiuto alla citologia

La diagnosi del linfoma canino è unprocesso in più stadi che coinvol-ge l’esame clinico, la diagnostica

per immagini, la citologia, l’ematologia, il pro-filo biochimico, l’istopatologia e tecniche dia-gnostiche ancillari quali la citometria a flusso(FC). In medicina umana si ritiene che la FC(in aggiunta alla citologia) accresca l’accura-tezza nella diagnosi della maggior parte deisottotipi di linfoma. Nel cane, la FC può for-

nire numerose informazioni diagnostiche ag-giuntive alla valutazione morfologica del linfo-ma, quali la valutazione delle linee cellulari Be T, la quantificazione antigenica e la valuta-zione dei quadri aberranti, la valutazione del-la clonalità, la stadiazione e la valutazionedella malattia residua minima. Secondo gli autori dello studio, rispetto ad al-tre tecniche di immunofenotipizzazione la FCè di semplice e rapida effettuazione, inoltre lemetodiche di gating permettono di differen-ziare le popolazioni cellulari miste, anche seè necessario utilizzare campioni freschi e l’at-trezzatura è piuttosto costosa. L’utilizzo dellaFC per raffinare la diagnosi citologica potreb-be essere ulteriormente favorito da un ap-proccio multi-parametrico e dallo sviluppo diun più ampio spettro di anticorpi standardiz-zati specifici per il cane. (M.G.M.)

*“Use of flow cytometric immunophenotypingto refine the cytological diagnosis of caninelymphoma” . Comazzi, M.E. Gelain. The Ve-terinary Journal, In Press, Corrected Proof,Available online 21 April 2010. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201022 Vet Journal Attualità scientifica o

Le cartelle cliniche di 59 conigliecon patologie uterine venivano va-lutate retrospettivamente. Dieci

coniglie venivano visitate per la presen-za di scolo vaginale, mentre i motivi dellavisita delle restanti 49 coniglie eranomasse mammarie, tumori cutanei, ano-ressia e condizioni generali scadenti.Tutti gli animali erano sottoposti a esameclinico e 54 anche a ecografia e/o radio-grafia. Si effettuava un’ovarioisterecto-mia in 45 coniglie, mentre le altre 14 ve-nivano soppresse, 3 a causa di metasta-si polmonari e 11 per le condizioni di sa-lute molto compromesse non correlatealla patologia uterina. L’apparato genita-le di tutte le coniglie veniva sottoposto aesame istopatologico. Le patologie ute-rine più frequenti erano l’iperplasia endo-metriale (N =24) e l’adenocarcinoma (18);in altri 11 casi erano presenti entrambele condizioni. Le restanti 6 coniglie eranoaffette da altre patologie uterine. In 4 co-niglie visitate per adenocarcinoma mam-mario si riscontrava anche un’uteropatiaconcomitante. L’età media delle conigliecon iperplasia endometriale era di 4,5anni, quella delle coniglie con adenocar-cinoma era di 6,1 anni. Quattro coniglieerano affette da tumori ovarici. (M.G.M.)*“Uterine disorders in 59 rabbits” B Wal-ter, T Poth, E Böhmer, J Braun, U Matis.Vet Rec. February 2010; 166(8): 230-3.

PATOLOGIE DELL’UTERONELLA CONIGLIA:

59 CASI

Morbilità e mortalità dopo pilorectomia e gastroduodenostomia nel cane Prognosi a breve termine favorevole, meno in presenza di dimagrimento e neoplasie

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Uno studio ha valutato l’esi-to del trattamento medicoo chirurgico delle lacera-zioni uterine postpartumsospette o confermatenella cavalla. Si includeva-

no cavalle che avevano partorito da non più di7 giorni e affette da lacerazioni uterine confer-mate chirurgicamente oppure, se trattate conterapia medica, mediante palpazione o so-spettate per la presenza di peritonite.

In 49 cavalle, la sopravvivenza era pari al 75%,senza differenze significative tra trattamentomedico (11/15; 73%) e chirurgico (26/34;76%). Le variabili di ammissione, il costo deltrattamento, la durata dell’ospedalizzazione ela probabilità di un nuovo parto dopo le dimis-sioni non differivano significativamente tra i duegruppi di trattamento.

Le cavalle che non sopravvivevano avevano u-na probabilità significativamente maggiore dipresentare reflusso gastrico, aumento della fre-quenza cardiaca, gap anionico, CO(2) totale econta leucocitaria minori, rispetto alle cavallesopravvissute. Le lacerazioni erano significati-vamente più frequenti nel corno uterino destrorispetto a qualsiasi altra parte dell’utero.

Le lacerazioni uterine, concludono gli autori, siverificano più comunemente nei corni uterini,soprattutto quello destro, e la sopravvivenzadella cavalla nel postpartum è simile dopo trat-tamento medico e chirurgico. Il trattamentomedico può costituire una ragionevole alterna-tiva alla chirurgia per la riparazione delle lace-razioni uterine, benché non sia noto il grado digravità della lacerazione risolvibile con la tera-pia medica e benché questa terapia possa es-sere costosa quanto quella chirurgica.(M.G.M.)*“Comparison of surgical and medical treat-ment of 49 postpartum mares with presumpti-ve or confirmed uterine tears” avsicas Laura H;Giguère Steeve; Freeman David E; RodgersonDwayne H; Slovis Nathan M. Vet Surg. Fe-bruary 2010; 39(2): 254-60. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 2010 www.vetjournal.it Vet Journal 23o

Lacerazioni uterine nella cavalla:terapia medica o chirurgica? Nel postpartum, tasso di sopravvivenza sovrapponibile in una sessantina di soggetti

La letteratura riguardante i difetticardiaci congeniti nei puledri è limi-tata a segnalazioni di casi indivi-

duali o di serie ristrette di casi. Uno studioha descritto gli aspetti clinici, ecocardio-grafici e autoptici, oltre alla predisposizio-ne di razza, dei difetti cardiaci congenitinel puledro neonato. Si rivedevano le car-telle cliniche di 18 puledri di età inferire a15 giorni affetti da una o più anomalie car-diache congenite. I puledri arabi rappre-sentavano il 39% dei casi ed erano signi-ficativamente più rappresentati, rispettoalla popolazione generale dell’ospedaleuniversitario. Le patologie più frequenti e-rano i difetti del setto ventricolare (VSD)(14/18), la tetralogia di Fallot (5/18) e l’a-tresia della valvola tricuspide (4/18). I segni clinici più comuni erano soffi car-diaci di intensità 3/6 (14/14), accompa-gnati da tachicardia (14/17), tachipnea(17/17) e cianosi delle mucose (7/16). Erafrequente la concomitanza di più difetti(9/18). Due puledri, entrambi affetti da V-SD, sopravvivevano ≥ 8 anni dopo la dia-gnosi e uno diventava un soggetto dacompetizione di successo.I cavalli arabi, concludono gli autori, sem-brano essere predisposti ai difetti cardia-ci. La presenza di un soffio forte (≥ 3/6),membrane cianotiche e tachicardia o ta-chipnea in un puledro neonato suggeri-scono la necessità di ulteriori valutazionicardiache. Nei puledri con patologie car-diache congenite si dovrebbe valutare at-tentamente l’eventuale presenza di difetticongeniti concomitanti in altri organi.(M.G.M.)“Congenital cardiac defects in neonatalfoals: 18 cases (1992-2007)” Hall TL, Mag-desian KG, Kittleson MD. J Vet InternMed. 2010 Jan-Feb; 24(1): 206-12.

DIFETTI CARDIACICONGENITI NEI PULEDRI

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Un criceto siberiano (Pho-dopus sungorus) maschiodi un anno veniva visitatoper la presenza di infiam-mazione dell’orecchio de-stro da circa 7 giorni. Le

uniche anomalie rilevate all’esame clinico era-no limitate all’orecchio destro e a una massaanale. La cute dell’orecchio era tumefatta ed

era presente una secrezione giallastra. Il padi-glione auricolare presentava squame e ulcereprobabilmente secondarie al grattamento. Lacitologia del secreto rivelava la presenza di bat-teri bastoncellari e neutrofili. La massa anale e-ra un nodulo libero di 1 mm di diametro adesoalla cute anale. Il trattamento iniziale consiste-va in una terapia antibiotica e antinfiammato-ria. A causa della risposta incompleta al tratta-

mento, si proponeva la chirurgia. Si effettuaval’ablazione del padiglione auricolare e del con-dotto uditivo verticale di destra, oltre all’escis-sione della massa anale. L’animale si risveglia-va senza complicazioni. Tutti i campioni veni-vano sottoposti a esame istopatologico. Ladiagnosi era di carcinoma squamocellulare (C-SC) auricolare e papilloma anale. Benché siano state segnalate numerose forme

neoplastiche nei roditori da laboratorio, il CSCcutaneo è descritto raramente nei roditori d’af-fezione, soprattutto nel criceto. Il caso descrit-to riguarda un CSC auricolare che causavaun’otite esterna insensibile alla terapia in un cri-ceto siberiano. Il tumore veniva asportato consuccesso con completa risoluzione dell’otite.A conoscenza degli autori, si tratta della primadescrizione di risoluzione chirurgica di un CSCdell’orecchio in un criceto siberiano. (M.G.M.)*“Complete Ablation of Vertical Auditive Con-duct and Ear Pinna in a Dwarf Hamster (Pho-dopus sungorus) with an Aural SpontaneousSquamous Cell Carcinoma” Jaime Martorell,Alex Martínez, , Sara Soto. Journal of ExoticPet Medicine. Volume 19, Issue 1, January2010, Pages 96-100. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201026 Vet Journal Attualità scientifica o

Ablazione del condotto uditivo in un cricetocon carcinoma squamoso auricolare Una neoplasia infrequente nella specie. Efficace il trattamento chirurgico

Una cavia (Cavia porcellus) di 3 an-ni femmina intera veniva visitataper la presenza di anoressia e di-

stensione addominale da circa 24 ore.L’esame radiografico rivelava una note-vole dilatazione dello stomaco, suggesti-va di grave dilatazione o dilatazione-tor-sione gastrica (GDV).Si consigliava la laparotomia esplorativa,ma il proprietario sceglieva l’eutanasia.All’esame necroscopico, si confermavala presenza di GDV. Non si riscontravanocondizioni sottostanti che potevano averpredisposto questo soggetto allo svilup-po di GDV. (M.G.M.)*“Gastric Dilatation-Volvulus in a GuineaPig (Cavia porcellus)” Elizabeth B. Mit-chell, Michelle G. Hawkins, Patricia M.Gaffney, and Alexander G. MacLeod. JAm Anim Hosp Assoc 2010; 46 174-180.Altre letture: Acute gastric dilatation as-sociated with gastric volvulus in the gui-nea pig.Lee KJ, Johnson WD, Lang CM.Lab Anim Sci. 1977 Oct; 27(5 Pt 1): 685-6.

DILATAZIONE-TORSIONEGASTRICA IN UNA CAVIA

Le notizie di Vet Journalsono consultabili on line

all'indirizzo

www.vetjournal.it/

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laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201028 Europa Salute e Ambiente

Aseguito di un notevoleaumento di casi umani difebbre Q nei Paesi Bassi,l'Autorità europea per lasicurezza alimentare (EF-SA) ha fornito un parere

scientifico su questa malattia animale chepuò anche venire trasmessa agli esseri u-mani. Il parere analizza l'importanza dellafebbre Q negli animali e nell'uomo, i vari fat-tori di rischio coinvolti nella presenza e nelladiffusione della malattia, e l'efficacia dellepossibili misure di controllo a livello di Unio-ne europea (UE).Il parere suggerisce che per controllare lafebbre Q sia a lungo che breve termine sipossono applicare misure combinate, tra lequali la più efficace a lungo termine sarebbela preventiva vaccinazione degli animali.Le informazioni disponibili indicano ancheche la febbre Q ha un impatto limitato sullasalute pubblica, benché possa essere di ri-lievo per alcuni gruppi a rischio. In generenell’uomo l’infezione avviene per trasmissio-ne aerea del batterio e non esistono proveche la malattia si possa contrarre consu-mando latte o carne contaminati.Il presidente del gruppo di esperti dell'EFSAsulla salute e il benessere degli animali, Phi-lippe Vannier, ha affermato: “La cooperazio-ne interdisciplinare tra esperti in salute ani-male e in salute pubblica è fondamentaleper affrontare i rischi e le sfide poste dallafebbre Q. Per questa ragione l'EFSA ha collaboratostrettamente con il Centro europeo per laprevenzione e il controllo delle malattie, alloscopo di fornire alle istanze decisionali unaconsulenza integrata a livello europeo sullafebbre Q umana e animale, oltre che sullatrasmissione della malattia dagli animali al-l'uomo”.“Per individuare al meglio l'origine delle epi-

demie nell'uomo e per mettere in atto, ovepossibile, misure preventive, occorre untempestivo scambio di informazioni tra ve-terinari e medici. Soprattutto, occorre che tutti si esprimanonella medesima lingua e registrino i datinello stesso modo. L'armonizzazione dellaraccolta dei dati è essenziale per definireun quadro più preciso della situazione inEuropa e per seguire la sua evoluzione neltempo”.Il parere dell'EFSA afferma che l'infezioneda Coxiella burnetii, il batterio che provocala febbre Q, è diffusa tra i bovini, gli ovini e icaprini nell'Unione europea. L’infezione daCoxiella burnettii può essere presente in di-versi sistemi di allevamento, tuttavia l'impat-to complessivo sulla salute degli animali è li-mitato in quanto raramente gli animali svi-luppano la malattia stessa. Quando ciò ac-cade, in particolare tra ovini e caprini, puòprovocare patologie della sfera riproduttiva,ivi incluso l'aborto.Diversi fattori, compresa la vicinanza a pe-core e capre (in particolare durante il parto)associata a clima secco e ventoso, posso-no influire sul rischio di infezione umana.Tuttavia l'importanza relativa di questi fattoridi rischio è piuttosto dubbia, ed è probabileche spesso siano coinvolti più elementi.Non è stato dimostrato un chiaro nesso tra

la diffusione dell’infezione dagli allevamentiagli esseri umani da una parte e la dimen-sione degli allevamenti coinvolti o la virulen-za dei diversi ceppi di infezione dall’altra.Il parere ha individuato una serie di misureatte a controllare l'infezione da Coxiella bur-netii negli ovini e nei caprini, ma ha sottoli-neato che per affrontare le vie di trasmissio-ne ambientale e in allevamento potrebberoessere necessarie misure combinate. Lavaccinazione potrebbe essere un'opzione dicontrollo a lungo termine, in quanto potreb-be rivelarsi inefficace nel breve periodo. Al-cune opzioni, tra cui l'eliminazione degli ani-mali gravidi, non sono state ritenute idoneeper il controllo nel lungo periodo, ma po-trebbero risultare utili per affrontare un'epi-demia. Non è stato raccomandato il trattamentoantibiotico degli animali infetti. Il parere dell'EFSA comprende una serie diraccomandazioni, tra cui l'armonizzazionedella raccolta dei dati sulla febbre Q negli a-nimali, in modo da permettere un confrontonel tempo e tra i vari Paesi. Inoltre ha evi-denziato l'importanza di una rapida identifi-cazione e segnalazione dei casi di febbre Qnegli animali, oltre che di un rapido scambiodi informazioni tra veterinari e operatori dipubblica sanità. L'EFSA ha anche pubblicato una relazionea parte che include proposte per lo svilup-po di uno schema armonizzato di monito-raggio e segnalazione dei casi di febbre Qtra gli animali degli Stati membri dell'Unioneeuropea. La relazione è stata finanziata dall'EFSA inlinea con l'articolo 36 del suo regolamentoistitutivo, ed è stata redatta da un consorziodi istituti scientifici di diversi Stati membri,capeggiati dalla Agence Française de Sécu-rité Sanitaire des Aliments (AFSSA). ■

EFSA: misure combinate per teneresotto controllo la febbre Q La vaccinazione è inefficace nel breve periodo. Non raccomandato l’uso di antibiotici

Dando seguito a una richiesta del-la Commissione europea, l’Auto-rità europea per la sicurezza ali-

mentare (EFSA) ha emanato un parerescientifico sugli eventuali rischi a brevetermine dovuti alla presenza di fluoruronella cenere per quanto concerne la si-curezza di alimenti e mangimi nonchéper l’acqua potabile, in conseguenzadell’eruzione del vulcano Eyjafjallajökullin Islanda del 14 aprile 2010. È possibileche nel corso delle prossime settimanel’EFSA emani pareri circa i rischi indiret-ti e a lungo termine, non appena saran-no disponibili ulteriori dati sul livello e lacomposizione di eventuali depositi dicenere nell’UE.In base alle informazioni attualmente di-sponibili, l’EFSA conclude che il rischiopotenziale costituito dal fluoruro conte-nuto nella cenere vulcanica che arrivi acontaminare l’acqua potabile, la frutta,gli ortaggi, i pesci, il latte, la carne e imangimi nell’Unione europea è trascu-rabile. Pertanto il rischio per la salute u-mana e animale derivante da alimenti emangimi al momento non è ritenutopreoccupante nell’UE. Data la carenzadi dati nell’UE in merito alla composizio-ne delle ceneri vulcaniche, l’EFSA staconcentrando la propria attenzione sulfluoruro, che è stato individuato nellamaggior parte delle pubblicazioni scien-tifiche relative a eruzioni vulcaniche av-venute nel mondo in passato come ilprincipale componente che potrebbecomportare rischi a breve termine per lasicurezza di alimenti e mangimi. Per gliesseri umani e per i pesci l’esposizionealimentare al fluoruro contenuto nellacenere vulcanica avviene solitamenteattraverso l’acqua potabile contaminatae per animali come i bovini e gli ovini at-traverso l’ingestione di cenere deposi-tatasi sull’erba e sul suolo.Nella sua valutazione l’EFSA ammetteun certo numero di incertezze riferite al-la dispersione della cenere nell’aria, alquantitativo di cenere caduta nell’UE,alla mancanza di dati circa la composi-zione delle ceneri vulcaniche cadutenell’UE e alle aree geografiche poten-zialmente interessate

INCOGNITE PER LA SICUREZZAALIMENTARE DOPO

LA NUBE ISLANDESE

★★

★★★★★★

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Secondo il Parlamento euro-peo, il piano d'azione 2006-2010 dell'Ue per il benesse-re degli animali è stato at-tuato in maniera soddisfa-cente. Tuttavia, sono neces-

sari maggiori controlli e sanzioni più efficaci perassicurare il pieno rispetto delle norme esistenti. Queste alcune delle conclusioni di una risolu-zione sul piano d'azione sul benessere degli a-nimali approvata dai deputati europei convintiche un elevato grado di benessere degli anima-li, garantito dall'allevamento fino alla macella-zione, migliorerà la sicurezza e la qualità deiprodotti, a beneficio dei consumatori europei. Iltesto valuta il piano d'azione della Commissio-ne per il periodo 2006-2010, suggerisce miglio-ramenti e invita l'Esecutivo a presentare unaproposta legislativa sul benessere degli animaliallo scopo di stabilire una nozione condivisa delconcetto stesso di benessere animale, e di sta-bilire i costi associati e i principi fondamentali daapplicare. I deputati sottolineano che questo o-biettivo si dovrà realizzare solo dopo che le nor-me esistenti saranno state correttamente appli-cate. Mentre l'entrata in vigore del Trattato di Li-sbona stabilisce che i requisiti di benessere a-nimale devono essere introdotti in tutte le politi-che comunitarie rilevanti, il Parlamento propo-ne di istituire un livello base comune di benes-sere degli animali che coinvolga tutta l'Unione,al fine di garantire un'equa concorrenza all'inter-no del mercato unico. I deputati sostengono anche che il bilancio del-

l'Ue dovrebbe fornire risorse sufficienti per con-sentire alla Commissione di monitorare e sor-vegliare i progressi realizzati nell'attuazione del-la normativa. In particolare, pensano alle normesul divieto delle batterie di gabbie per le galline,le regole sui suini e quelle riguardanti il traspor-to di oche e anatre. Le nuove regole dovrannosi' essere applicate all'interno dell'Ue, ma de-vono valere anche per i prodotti importati dal-l'esterno, che dovranno essere conformi, se-condo i deputati, ai requisiti sul benessere deglianimali.

PROGRAMMA D'AZIONE 2011-2015Nella sua risoluzione del 2006, il Parlamentoeuropeo aveva già chiesto che l'attuale pro-gramma d'azione fosse seguito da uno nuovo.Occorre rinnovare tale richiesta, in particolarealla luce dell'articolo 13 del trattato sul funziona-mento dell'Unione europea, modificato dal trat-tato di Lisbona, che ha comportato una nuovasituazione giuridica. Il nuovo programma d'a-zione dovrebbe essere incentrato sui seguentipunti:1. una normativa europea comune in ma-teria di benessere degli animali, 2. un centro eu-ropeo per la salute e il benessere degli animali;3 una migliore applicazione della legislazione invigore; 4. un nesso tra salute animale e saluteumana; 5. indicatori e nuove tecniche.

UNA NORMATIVA RIGOROSAAttualmente, i livelli di benessere degli animalivariano notevolmente a seconda dei paesi, ilche comporta, da un lato, notevoli divergenzenelle condizioni di vita degli animali, e, dall'altro,un ostacolo alla libera e leale concorrenza traproduttori. Il mercato interno è in assoluto il piùimportante elemento di coesione in Europa e ilprincipale strumento di pace e libertà per tutti.Occorre preservare la libertà e l'equità in tutti isettori di tale mercato. Per tale motivo, l'UE dovrebbe quanto prima a-dottare una rigorosa normativa generale comu-ne in materia di benessere degli animali che ri-conosca loro il diritto ad una vita degna e vieti

ai produttori di immettere sul mercato internoprodotti di origine animale che non rispettino lecondizioni stabilite dalla normativa generale.Tale normativa dovrebbe contemplare sia i re-quisiti per una vita degna, in base alla natura diciascuna specie animale, sia stabilire le stesseregole basilari di mercato per tutti gli allevatori.Allo stesso tempo ciascun produttore, organi-smo cooperativo o regione dovrebbe essereassolutamente libero di adottare norme ed eti-chette volontarie con requisiti più rigorosi diquelli previsti dalla normativa generale. Tale nor-mativa generale deve altresì prevedere l'obbli-go di tutti i proprietari di assumersi la piena re-sponsabilità dei loro animali. Il suddetto quadronormativo generale non rappresenterebbe unadirettiva minima, bensì una rigorosa normativacomune per tutta la legislazione derivata in ma-teria, come ad esempio le norme sul trasportodegli animali, analogamente a quanto avvienecon l'applicazione della normativa generale del-l'UE sui prodotti alimentari, il regolamento (CE)n. 178 / 2002, nel campo della sicurezza ali-mentare.

FINANZIAMENTI ECOORDINAMENTO

Naturalmente, l'attuazione di una normativaquadro più severa in materia di benessere deglianimali costerà ai produttori più tempo e dena-ro e maggiori sforzi per acquisire le competen-ze necessarie. Queste ultime possono esseremesse a disposizione mediante il ricorso allepertinenti banche di dati degli Stati membri, at-traverso le organizzazioni dei produttori e gra-zie ad un nuovo centro in seno all'UE. Sia co-me cittadini che come consumatori dovremmoessere disposti a contribuire a finanziare un mi-glioramento sensibile del benessere degli ani-mali. Esistono già risorse a titolo dei fondi euro-pei per lo sviluppo rurale, che non possono tut-tavia essere considerate sufficienti. È necessario istituire un organismo di coordi-namento per il benessere degli animali e la sa-

lute animale in seno all'UE. Il fatto che il suo fun-zionamento sia affidato a un servizio internodella Commissione o che uno degli attuali cen-tri nazionali per il benessere degli animali sia in-caricato del coordinamento è di importanza re-lativa. Tale centro dovrebbe basarsi sulla "nor-mativa generale in materia di benessere deglianimali" e raccogliere tutte le conoscenze di-sponibili; esso dovrebbe poter avviare nuoveattività di ricerca qualora fossero rilevate lacu-ne, come ad esempio avviene nel caso del pro-mettente Animal Welfare Quality Project, cuimancano le conoscenze sull'applicazione pra-tica dei nuovi indicatori. Il centro dovrebbe inol-tre mettere a disposizione un quadro completodelle conoscenze in un dato momento e fornireconsulenza in merito all'introduzione di nuovetecnologie.

MONITORAGGIO E SANZIONICondizione indispensabile ai fini dell'efficacia diqualunque legge, in qualsiasi settore, è che visiano monitoraggio, supervisione e (purtroppo)anche sanzioni. A tale riguardo, la Commissio-ne dovrebbe disporre delle competenze e dellerisorse necessarie per creare un sistema di mo-nitoraggio mirato e basato sull'analisi dei rischi.Gli Stati membri devono inoltre garantire che leloro autorità di vigilanza mantengano norme ri-gorose ed equivalenti, e istituire sistemi di san-zioni per i proprietari di animali che non rispet-tano i requisiti di legge.Vi sono validi motivi etici per mantenere il be-nessere degli animali ad un livello elevato - ilche, di per sé, dovrebbe essere un motivo suf-ficiente per introdurre una legislazione più rigo-rosa e farla rispettare. Ciononostante, gli aspet-ti del benessere animale connessi alla salutepubblica sono altrettanto importanti.

LE ZOONOSILe zoonosi ci riguardano non solo per via delnesso tra animali da produzione alimentare esalute umana, ma anche per via delle malattieche colpiscono gli animali selvatici e i nostri ani-mali domestici, ad esempio la rabbia, che sipuò prendere dagli animali selvatici, e la toxo-plasmosi, che il più delle volte ci può essere tra-smessa dai nostri gatti. Vi sono quindi molti va-lidi motivi per interpretare il nuovo articolo 13del trattato sul funzionamento dell'Unione eu-ropea, quale modificato dal trattato di Lisbona,come un allargamento delle competenze del-l'UE affinché comprendano tutti gli animali.Come avviene per tutti gli altri settori della so-cietà, le nostre conoscenze sugli animali, e inparticolare le zoonosi che li colpiscono e la loroinfluenza sulla nostra salute, sono in costanteaumentano. Dobbiamo far uso di queste cono-scenze in modo da migliorare continuamentesia la vita degli animali che la nostra salute pub-blica.

UNA BANCA DATI SUGLIANTIBIOTICI

Sarebbe nostro comune interesse creare unabanca dati europea sull'utilizzo degli antibioticionde determinare in che quantità vengono uti-lizzati, quali antibiotici vengono prescritti, inquali regioni geografiche, in quali settori di pro-duzione, quali quantitativi di antibiotici vengonoutilizzati sugli animali domestici. Vi sono moltequestioni fondamentali, dal momento che la re-sistenza agli antibiotici - che si presenta attual-mente sia come multiresistenza sia come pan-resistenza - rappresenta soprattutto una mi-naccia molto grave per la salute dei bambini edei giovani. In termini assoluti, le malattie piùgravi e quelle che rappresentano una minacciadiretta per la vita, come la tubercolosi, sono ap-punto zoonosi, che possono causare problemiinauditi. Anche in questo caso, un nuovo cen-tro dell'UE per il benessere e la salute degli ani-mali potrebbe svolgere un'importante funzionetrainante e contribuire alla divulgazione delle co-noscenze. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201030 Europa Piano 2011-2015

Coordinatore scientifico del corso: Prof. Francesco Porciello

Relatori:Prof. Francesco Porciello, Professore Ordinario Settore Vet08Prof.ssa Angela Polisca, Professore Associato Settore Vet10Dott. Francesco Birettoni, Ricercatore Universitario Settore Vet08

Istruttori:Angela Polisca, Francesco Porciello, Francesco Birettoni, Domenico Caivano,Maria Elena Giorgi, Riccardo Orlandi e Lorenzo Scotti.

Dipartimento di Patologia Diagnostica e Clinica VeterinariaUniversità degli Studi di Perugia

ProgrammaVenerdì 25 Giugno 2010

08.30 Registrazione dei partecipanti08.45 Presentazione del corso da parte del Prof. Franco Moriconi, Presi-

de della Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia.09.00 Dott. Francesco Birettoni:

Concetti generali di ecografia Monodimensionale e Bidimensionale:- formazione delle immagini;- tipi di echi;- tipi di sonde;

09.30 Dott. Francesco Birettoni:Artefatti acustici.

09.45 Prof. Francesco Porciello:Utilizzo dell’apparecchiatura ecografica:- ottimizzazione dell’immagine;- rilevazioni e programmi di misura;- scelta ed utilizzo delle sonde.

10.15 Dott. Francesco BirettoniSettaggio dell’apparecchio ecografico.

10.30 Pausa caffé10.45 Dott. Francesco Birettoni:

Preparazione del paziente e finestre acusticheEcografia addominale:- fegato e vie biliari

11.30 Prof. Francesco Porciello:Ecocardiografia:

- finestre acustiche;- visualizzazione delle camere cardiache, delle strutture muscolari e

degli apparati valvolari sia in M-mode che in B-mode.12.15 Prof.ssa Angela Polisca

Apparato genitale femminile13.30 Colazione di lavoro14.30 Divisione dei partecipanti in 4 gruppi (A, B,C e D) ed inizio eserci-

tazioni pratiche.(Francesco Porciello, Francesco Birettoni, Domenico Caivano e MariaElena Giorgi)

PORCIELLO BIRETTONICAIVANO GIORGI14.30 – 15.25 Gruppi A e B Gruppi C e D15.25 – 16.20 Gruppi C e D Gruppi A e B

16.20 Pausa caffé16.40 Prosecuzione esercitazioni pratiche.

(Francesco Birettoni, Maria Elena Giorgi, Angela Polisca, LorenzoScotti)

BIRETTONI POLISCAGIORGI SCOTTI

16.40 - 17.35 Gruppi C e D Gruppi A e B17.35 - 18.30 Gruppi A e B Gruppi C e D

18.30 Termine lavori

Sabato 26 Giugno 2010

08.30 Dott. Francesco Birettoni:Ecografia addominale:- milza;- reni e vescica;- altre strutture.Ecografia addominale: schema di esecuzione

10.00 Pausa caffé

10.15 Prof. Francesco Porciello:Ecocardiografia:- misurazione lineari e studio del movimento delle valvole in M-mode;- studio della funzionalità ventricolare sinistra;- uso combinato con l’elettrocardiogramma.

11.45 Prof. Angela PoliscaApparato genitale maschile

12.45 Questionario ECM13.00 Colazione di lavoro14.00 Divisione dei partecipanti in 4 gruppi (A, B, C e D) ed inizio eser-

citazioni pratiche. (Francesco PorcIello, Francesco Birettoni, Domenico Caivano e Mariaelena Giorgi)

PORCIELLO BIRETTONICAIVANO GIORGI

14.00 - 14.55 Gruppi A e B Gruppo C e D14.55 - 15.50 Gruppi C e D Gruppo A e B

14.00 - 14.55 Gruppi A e B Gruppo C e D14.55 - 15.50 Gruppi C e D Gruppo A e B

15.50 Pausa caffé16.10 Prosecuzione esercitazioni pratiche.

(Angela Polisca, Lorenzo Scotti, Francesco Porciello, Domenico Cai-vano)

PORCIELLO POLISCACAIVANO SCOTTI

16.10 - 17.05 Gruppi C e D Gruppo A e B17.05 - 18.00 Gruppi A e B Gruppo C e D

16.10 - 17.05 Gruppi C e D Gruppo A e B17.05 - 18.00 Gruppi A e B Gruppo C eD

18.00 Termine dei lavori

51° corso di base di ecografia addominale ed ecocardiografia nel cane25-26 Giugno 2010

Facoltà di Medicina Veterinaria - Perugia

Animal Welfare: più controllie più sanzioni Il Parlamento Europeo chiede anche una definizione condivisa di “benessereanimale”

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Gli alimenti prodotti conprocessi nanotecnologi-ci dovranno essere sot-toposti a un'attenta va-lutazione dei rischi pri-ma di essere approvati,

etichettati e immessi nel mercato europeo.Fino a quel momento, non dovranno essereinclusi nella lista comunitaria dei nuovi ali-menti: questa la posizione della commissio-ne dell'Ambiente e la tutela del consumatoredel Parlamento Europeo. I deputati europei vogliono poi affrontare il te-ma degli alimenti provenienti da animali clo-nati in una proposta nuova e separata. I'nuovi alimenti' sono definiti come quei cibiche non erano presenti sul mercato europeofino al 15 maggio 1997, quando è stata intro-dotta la nuova legislazione sugli alimenti. Laproposta di aggiornare il regolamento è unmodo per semplificare e centralizzare la pro-cedura di autorizzazione. Il regolamento è u-na misura di tutela per la sicurezza degli ali-menti e dei cittadini europei: solo i cibi pre-senti nella lista comunitaria possono essereintrodotti nel mercato UE. Il voto sul rapportoè previsto per la plenaria di luglio.

LA NANOTECNOLOGIAIl rapporto approvato a stragrande maggio-ranza dalla commissione Ambiente e tuteladei consumatori martedì 4 maggio mira a e-scludere gli alimenti prodotti con le nanotec-nologie dalla lista, almeno fino a quando nonsaranno stati compresi i possibili effetti diquesti 'nanoalimenti' sulla salute dell'uomo.Alcuni esempi di nanotecnologia alimentareincludono, per esempio, un micro rivesti-mento commestibile su frutta e verdura perallungarne la vita sugli scaffali e una formulache permette di versare le salse più facil-mente, per poter finalmente tirar fuori quelpoco che rimane sempre attaccato alla bot-tiglia. Alcune delle più grandi industrie ali-mentari del mondo, comprese quelle euro-pee, sono impegnate nella ricerca sulle na-notecnologie, ma secondo la Commissioneeuropea non ci sono attualmente nanoali-menti presenti sul mercato UE. "Abbiamo in-sistito perché nessun prodotto alimentarerealizzato tramite nanotecnologie o conte-nente nanoparticelle venisse immesso sulmercato senza un'attenta e dettagliata valu-tazione dei rischi" dichiara la relatrice olan-dese dei Verdi nordici (gruppo GUE/NGL),Kartika Liotard.

CLONAZIONE ANIMALEIl Consiglio e la Commissione europea vole-vano includere nel regolamento in esame an-

che una decisione sugli animali clonati e la lo-ro prole, ma i deputati hanno chiesto di pre-sentare una proposta separata, che miri albando dalle tavole europee degli alimenti de-rivati da clonazione."Per quanto ne sappia-mo, al momento non c'è nessun alimentoche provenga da un animale clonato o dalla

sua discendenza sul mercato UE, e il Parla-mento non vuole che le cose cambino in fu-turo - ci spiega la Liotard - La Commissionesta provando a spingere una legislazione suquesto tema controverso senza nemmenoun dibattito pubblico. Noi vogliamo che laquestione venga affrontata in un regolamen-

to separato". Per via del costo e della rarità,gli animali clonati - da non confondere conquelli geneticamente modificati, il cui DNAviene manipolato - non vengono destinati almacello: sono copie perfette degli esemplarimigliori, utilizzate per introdurre nella popola-zione alcuni tratti genetici superiori alla nor-ma più velocemente. Quindi, solo la loro di-scendenza verrebbe destinata alla produzio-ne alimentare. Kartika Liotard: "Vogliamo e-scludere i cibi provenienti dalla progenie de-gli animali clonati perché sono il risultato diquesta procedura controversa. Vogliamoprevenire ogni male non necessario, e se nonvogliamo animali clonati per alimenti dobbia-mo escludere anche i loro discendenti dalmercato". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 2010 Animali e Ambiente Europa 33

Valutare i rischi sui nanofood e bandire i cibi da cloniGiro di vite sui “nuovi alimenti” e un regolamento separato per la clonazione

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laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201034 Dalle Associazioni SIDEV E ANVU

di FEDERICO LEONEConsiglio Direttivo SIDEV

Si è tenuto a Cremona do-menica 11 aprile il primoincontro SIDEV del 2010dal titolo “Protocolli dia-gnostici e scelte terapeu-tiche nelle pododermatiti

e nelle malattie ungueali del cane e del gatto”.Relatori della giornata sono stati la Dott.ssaAntonella Vercelli, libero professionista di Tori-no, e il Dott. Francesco Albanese, libero pro-fessionista di Napoli.La Dott.ssa Vercelli ha sottolineato come lepododermatiti del cane, di frequente osser-vazione clinica, possano essere spesso as-sociate a dermatosi che coinvolgono altre re-gioni corporee, mentre solo raramente si pre-sentano ad esclusiva localizzazione podale.Nel cane le cause sono numerose (infettive,allergiche, autoimmuni, neoplastiche ecc.) el'iter diagnostico è estremamente comples-so. L'approccio orientato al problema (POA)applicato alle pododermatiti, aiuta il clinico ameglio formulare le diagnosi differenziali nelcorso della visita clinica, ricordando però chele lesioni primarie in questo distretto cutaneosono fugaci e spesso complicate da alope-cia, iperpigmentazione, tragitti fistolosi sieroematici o sieropurulenti o lesioni cicatriziali. Èpossibile, nonostante un rigoroso iter diagno-stico, che la causa scatenante non sia identi-ficata e che la podermatite sia inquadrata co-me idiopatica, intendendo con questo termi-ne non un'entità distinta, ma una manifesta-zione clinica simile in popolazioni eterogeneedi cani con possibile variazione della patoge-nesi da caso a caso. Anche nel gatto le po-dodermatiti insorgono raramente come lesio-ni dermatologiche primarie ma sono spessoassociate ad alti segni clinici sia cutanei chesistemici, con alcune eccezioni, rappresenta-te dalla pododermatite plasmacellulare, dallemetastasi digitali di neoplasie polmonari e dalgranuloma eosinofilico. La Dott.ssa Vercelli siè soffermata in particolare sulla pododerma-tite plasmacellulare felina, entità clinica carat-terizzata da gonfiore del cuscinetto maggiore(palmare o plantare) che può coinvolgere u-no o più arti e associata a dolore. Le lesionidi vecchia data possono presentare ulcera-zioni, essudazione e presenza di tessuto digranulazione esuberante. Nella seconda relazione della mattinata ilDott. Albanese ha sottolineato che gli studisulle malattie ungueali del cane e del gatto, adifferenza di quanto si verifica nell'uomo incui rivestono un vasto ed importante capitolodella dermatologia, sono scarsi e limitati apoche segnalazioni su articoli ed a presenta-zioni in congressi di dermatologia veterinaria.Nei cani e nei gatti le lesioni localizzate alle

sole unghie sono molto rare e si osservanosolitamente in corso di malattie dermatologi-che che interessano contemporaneamenteanche altri distretti cutanei e, solo raramente,in seguito a malattie sistemiche. Il Dott. Alba-nese ha sottolinato che per malattia ungualesi intende sia una malattia esclusivamente lo-calizzata alle unghie sia quella che interessala piega ungueale (paronichia o perionissi) eche, in molti casi le due strutture sono inte-ressate contemporaneamente in quanto l'u-na conseguenza dell'altra, mentre in altripossono essere interessate singolarmente.L'approccio diagnostico alle malattie un-gueali segue lo stesso iter delle malattie der-

matologiche ma l'esame clinico rivesteun'importanza primaria. Le malattie dell'un-ghia possono infatti interessare un solo ditoo più dita contemporaneamente: nel primocaso, più comunemente, sono dovute a trau-mi, infezioni o neoplasie, nel secondo caso amalattie autoimmuni, leishmanisosi o a oni-chite idiopatica. Nel gatto le lesioni ungualilocalizzate alla sola unghia sono molto più ra-re che nel cane e più spesso si osserva pa-ronichia che interessa più dita di più zampe.Di particolare interesse è il riscontro di tume-fazione su più estremità digitali seguite da o-nicomadesi in gatti anziani che suggerisce lapossibilità di una metastasi digitale di un car-

cinoma bronchiale (digit-lung syndrome). È stata, infine, introdotta in questa giornatauna nuova sessione di casi clinici interattivibattezzata “Qual è la vostra diagnosi” allaquale hanno contribuito la Dott.ssa FabiaScarampella, la Dott.ssa Paola Persico, laDott.ssa Michela De Lucia e la Dott.ssa Chia-ra Caporali. L'incontro si è concluso con laprentazione dei casi clinici da parte dei sociSIDEV. Nel corso della giornata, che ha visto la pre-senza in sala di circa 160 partecipanti, si ètenuta l'assemblea annuale dei soci SIDEVe l'elezione del nuovo Consiglio Direttivodella SIDEV che entrerà in carica nel prossi-mo autunno. Sono risultati eletti il Dott. Fe-derico Leone, il Dott. Francesco Albanesela Dott.ssa Luisa Cornegliani e la Dott.ssaSilvia Colombo che comporranno il prossi-mo Consiglio Direttivo, presieduto dal nuo-vo presidente, che sarà la Prof.ssa France-sca Abramo. La SIDEV ringrazia la Merial,l'Innovet e l'ICF che hanno sponsorizzato lagiornata. ■

Pododermiti e malattieungueali del cane e del gattoScelte terapeutiche e protocolli diagnostici al primo incontro SIDEV

All’Unire serve un UfficioVeterinarioL’Associazione Nazionale Veterinari Unire ha scritto al Ministro Galan

Nella foto, da sinistra: FabiaScarampella, Silvia Colombo, Federico

Leone, Francesco Albanese e LuisaCornegliani.

di PAOLO STRAPPOPresidente ANVU

Le scommesse sui cavallicontinuano da molti mesi illoro inesorabile calo (50%circa rispetto al 1996) e conesse la quota a disposizionedell'UNIRE per il sostenta-

mento dell'intero settore, fino ad arrivare ad u-na situazione di passività così grave che è no-tizia di questi giorni che il bilancio provvisioriodel 2010 non è stato firmato dagli organi com-petenti.Tutti i veterinari che si occupano di ippica aqualsiasi livello, come le altre categorie legateal settore, si trovano ora di fronte ad una ridu-zione di lavoro consistente e ad un futuro incer-to; lacrime e sangue aveva promesso l'ex mi-nistro Zaia riferendosi al piano di rilancio nazio-nale dell'ippica presentato il 29 luglio delloscorso anno a Roma, grandi sacrifici come u-nico mezzo per riportare l'azienda ippica incondizioni di mantenersi e di produrre profittoper sé e per il suo indotto.Tuttavia, nelle stesse linee di indirizzo strategi-co per il rilancio dell'ippica italiana, oltre a stig-matizzare la necessità di contrarre i costi, siparla anche di legalità, qualità e investimenti,indicando in modo molto chiaro che la linea daseguire dovrà essere caratterizzata sia dal ri-sparmio sia da una riorganizzazione aziendaleche porti ad avere un “prodotto corsa” miglioreche vada a recuperare le quote di mercato per-duto. È quindi fondamentale distinguere concura tra una spesa sacrificabile per la riduzionedei costi ed un investimento da programmarecon attenzione per il rilancio del settore. Gli in-vestimenti per il settore veterinario dovrebberoessere considerati di pari passo con quelli pro-grammati per altri settori come la comunica-zione e la promozione in quanto i medici vete-rinari costituiscono il cardine attorno a cui de-ve fare perno il miglioramento della qualità edella tutela della legalità di quello che è indiscu-tibilmente il principale attore dello spettacoloippico: il cavallo. Non sono forse veterinari coloro che con il loro

impegno professionale contribuiscono a por-tare in pista il meglio della produzione atleticaequina? Non sono forse veterinari coloro chequotidianamente garantiscono l'identità deipartenti, vigilano sul loro benessere e attuanotutte le procedure atte a combattere la piagadel doping? Non dovrebbe essere tra gli obiettivi primariquello di migliorare e potenziare la loro attività?In questa ottica di rilancio e miglioramento, perquanto riguarda i controlli in ippodromo ritengoimportante proporre due passi fondamentali.Uno strutturale e organizzativo costituendopresso l'UNIRE un Ufficio Veterinario che pos-sa programmare e pianificare tutte le attivitàsvolte e che sia in grado di assistere i colleghiimpegnati sul campo 7 giorni su 7 durante tut-te le ore in cui si svolgono le corse.Si tratterebbe di un investimento prezioso perl'Ente perché andrebbe a rendere molto più ef-ficiente l'intero comparto valorizzando la spesache già oggi viene effettuata per queste man-sioni.Trovo difficoltoso pensare ad un’azienda cheper produrre reddito utilizza ogni anno circa150.000 cavalli per 18.000 eventi distribuiti in2.400 giornate di corse e … non ha un ufficioveterinario al proprio interno.L'altro di dimensione più pratica, costituendopresso gli ippodromi un'area esclusivamenteadibita alla scuderizzazione di tutti i cavalli par-tenti nella giornata in modo che i controlli dasvolgere (identità, benessere animale e antido-ping) siano concentrati in una zona circoscrittaottimizzando il lavoro che il personale impiega-

to è oggi chiamato a svolgere in un ambito e-terogeneo a volte disposto su un territorio va-sto e variamente organizzato proprio di ognisingola piazza di corse.Inoltre, ogni aspetto in cui i medici veterinarisono coinvolti potrebbe essere adeguatamen-te trasformato in’un occasione di ritorno positi-vo di immagine per tutto il sistema; penso almiglioramento dei controlli sui cavalli che an-drebbero a favore delle aspettative degli scom-mettitori, penso al miglioramento delle condi-zioni di benessere per i cavalli che andrebberoad incontrare i favori del grande pubblico, epotrei dilungarmi oltre.Per l'ippica investire nella veterinaria è chiara-mente una grande occasione di rilancio... sia-mo sicuri che i politici ne siano informati?Abbiamo girato l’interrogativo al neo Ministrodell’Agricoltura Giancarlo Galan che, presen-tando le linee programmatiche del suo Dica-stero al Parlamento, ha messo l’UNIRE fra leemergenze da affrontare. Nell’incontro, che ciauguriamo voglia concederci in tempi brevi,porteremo le nostre idee e cercheremo di farcomprendere che l’ippica esiste se esiste unpatrimonio equino. Se si fermano gli ippodro-mi non si fermano solo le scommesse, si fer-mano soprattutto i cavalli con conseguenzenegative sulla consistenza e sulla qualità diquesto patrimonio. È invece fondamentale tutelarne le linee gene-tiche, perché una volta compromesse ci vuolemolto tempo per tornare ai livelli che il settorerichiede e che i medici veterinari si adoperanoper salvaguardare. ■

Giancarlo Galan Paolo Strappo

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LABORATORIO PER MEDICI VETERINARI

organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008Richiesto accreditamento

RIMINI, 28-30 MAGGIO 2010PALACONGRESSI DELLA RIVIERA DI RIMINI

La SCIVAC ringrazia, tutti icongressisti, i relatori, i collaboratori,gli sponsor e le aziende espositriciper il buon esito del 65° Congresso

Internazionale Multisala.

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di RODOLFO RAZZAMedico Veterinario Specialista in Patologia

Equina, Veterinario Responsabile Unire

L’Unire (Unione Nazionale In-cremento Razze Equine), siavvale di un gruppo di Vete-rinari incaricati a svolgerepresso gli ippodromi italiani leattività stabilite dal Regola-

mento per il controllo delle sostanze proi-bite approvato con D.M. n° 797 del16/10/2002 con Delibera Commissariale n°332 del 06/08/2002.Sono stati selezionati dall’Ente 20 VeterinariResponsabili e 38 Veterinari Coadiutori.L’Articolo 3 del regolamento per il controllodelle sostanze proibite recita che “Il Veteri-nario Responsabile è il Veterinario Incari-cato dall’Ente a sovrintendere alle attivitànecessarie all’identificazione dei cavalli, alcontrollo delle sostanze proibite e alla tu-tela del Benessere Animale in occasionedelle corse e manifestazioni autorizzate e,negli altri luoghi e occasioni determinatedal Consiglio di Amministrazione dell’En-te.” Il Veterinario Responsabile (V.R.) per assol-vere ai compiti assegnati si avvale della colla-borazione dei Veterinari Coadiutori (V.C.)In relazione a quanto sopra descritto ne conse-gue che le responsabilità relative alla qualitàdella vita del cavallo all’interno dell’ippodromoe durante tutte le manifestazioni organizzatedall’UNIRE (Aste pubbliche, Rassegne AreaSella, ecc.) sono a carico di questo gruppo diprofessionisti (V.R. e V.C.)L’’esperienza che questo gruppo di Colleghi hamaturato nel tempo ci consente di fare alcuneconsiderazioni e approfondimenti in merito al“Benessere Animale del cavallo atleta inIppodromo”

TRASPORTOPartiamo dalla considerazione che ogni voltache è in programma una giornata di corse, af-feriscono presso gli Ippodromi un notevole nu-mero di cavalli provenienti da centri di allena-mento, altri ippodromi, scuderie private e solouna minima parte di equidi risiede presso l’ip-podromo organizzatore della manifestazionesportiva.Quindi ne consegue che l’aspetto del Traspor-to dei cavalli e le caratteristiche di questo rive-stono un primo importante aspetto del Benes-sere Animale. Il Trasporto và effettuato con mezzi adeguati,accoglienti, stabili, ben aerati, di altezza ade-guata privi di vibrazioni eccessive, poco rumo-rosi, di capienza adeguata, con pianali di cari-co/scarico non eccessivamente ripidi, ben pro-tetti lateralmente per agevolare la salita e la di-scesa dei cavalli.Il fattore Tempo è una delle variabili più impor-tanti durante il trasporto di un cavallo.

STRUTTURE D’ACCOGLIENZAUna volta arrivati in Ippodromo i cavalli vannoricoverati in strutture accoglienti.I box devono avere dei requisiti minimi :GRANDEZZA: un box grande almeno 4X4 per-mette ai cavalli di muoversi agevolmente, po-tersi coricare e rialzare senza il rischio di pro-dursi delle lesioni.AERAZIONE: i ricoveri devono essere dotati dibuon sistema di areazione per evitare il ristagnodi poveri e pollini a cui i cavalli sono molto sen-sibili (bronchiti acute subacute croniche)

PULIZIA: la pulizia e l’igiene dei box sono un re-quisito indispensabile, è accertato che soggettistressati in seguito a lunghi viaggi, debilitati dal-la prestazione sportiva sono più recettivi allemalattie. QUALITÀ DEI MATERIALICOIBENTAZIONE: freschi d’estate e caldi d’in-vernoACCESSORI: docce con acqua caldaLETTIERE: la lettiera deve essere pulita, diquantità sufficiente per permettere al cavallo,qualora lo desideri, di potersi sdraiare. (trucio-lo, paglia, ecc.).

PISTE DA CORSAPISTE PER LE CORSE AL TROTTO: sono so-litamente di sabbia e possono essere più o me-no dure e scorrevoli a seconda della miscela disabbie impiegate. PISTE PER LE CORSE IN PIANO: possono es-sere in erba, in sabbia o in materiali sintetici perpermettere di correre tutto l’anno (all weather)PISTE DI GALOPPO OSTACOLI: sono in erba;in questa disciplina avvengono il maggior nu-mero di incidenti.Requisiti Minimi delle Piste da Corsa:1) Manutenzione del fondo delle Piste: ilfondo della pista deve essere il più omogeneopossibile, senza avvallamenti né buche (ma-teriali, manifatture, drenaggio). Questi fattori

incidono notevolmente nel favorire incidenti inpista. 2) Creazione di vie di fuga: Le piste devonoessere dotate di ampi spazi attorno alla pista,che permettano, in caso di necessità, di gestirein sicurezza i cavalli sfuggiti al controllo del gui-datore o del fantino.3) Manifattura degli Steccati e Ostacoli: Imateriali usati devono avere caratteristiche dielasticità, leggerezza, deformabilità. Il cavalloche venga ad impattare contro queste struttu-re non deve subire lesioni.

COMPITI DEL VETERINARIOL’American Association of Equine Prac-tioners suggerisce il seguente protocollodi visita pre corsa:a) Identificazione certa del cavallob) Osservazione in movimento dei singoli

cavallic) Approfondimenti della visita dove rite-

nuto opportunod) Controllo dei cavalli partecipanti alla

corsa prima/durante /dopo l’eventosportivo.

VISITE D’IDONEITÀ PRE CORSAI cavalli che non sono in buone condizioni fisi-che sono da considerarsi più a rischio di inci-denti in corsa. Per questo motivo si ritiene rive-

sta notevole importanza la visita pre corsa.Il Veterinario preposto dopo aver verificato l’i-dentità dell’equide attraverso la verifica dellacorrispondenza dei dati segnaletici (sesso,mantello, età, microchip, eventuale presenzadi stelle, remolini, balzane ecc.) compie unavalutazione del suo stato di salute attraversoun esame Obiettivo Generale che deve esse-re approfondito qualora emergano particolaricriticità che ne compromettano la partecipa-zione alla corsa.La valutazione dei parametri di polso, respiro,stato delle mucose, e la valutazione dell’Appa-rato Muscolo-Scheletrico attraverso la consue-tudine di far trottare il cavallo sono solitamenteelementi sufficienti ad una corretta valutazionedello stato di salute del cavallo.L’eventuale parere negativo su di un cavallo vatempestivamente notificato per via scritta alPresidente di Giuria (area Trotto) o alla TernaCommissariale (area Galoppo e salto Ostacoli)che ne disporranno l’esclusione dalla corsa.Una volta ritirato per motivi sanitari, il cavallo do-vrebbe essere inserito in una lista di animali nonidonei alla corsa e, prima di essere riammessoalle competizioni dovrebbe essere nuovamentesottoposto ad una visita veterinaria; in relazioneal tipo di problema riscontrato potrà essere ne-cessaria una semplice visita oppure un’indagi-ne più approfondita e documentata.L’Istituzione di un Ufficio Veterinario Centra-lizzato permetterebbe la corretta gestione diquesto elenco di animali.

CONTROLLO DURANTE LA CORSA Una volta terminate le visite pre-corsa il Veteri-nario deve seguire i cavalli in pista per assi-

Il benessere del cavalloatleta in ippodromo

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stere da vicino a tutte le fasi che precedono lacorsa e durante lo svolgimento della stessa,in modo da poter intervenire tempestivamen-te in caso di incidente con coinvolgimento deicavalli. La presenza del Veterinario è utile an-che per verificare se vengano utilizzati da par-te di addetti ai lavori poco scrupolosi mezzi distimolazione o finimenti non leciti (uso di frustaeccessivo, speroni eccessivamente traumaticiecc.)

VERIFICA DOPO LA CORSATerminata la corsa il Veterinario segue i cavallial dissellaggio per verificare la loro integrità fi-sica dopo la gara.In particolare va accertato che i cavalli nonpresentino ferite, zoppie, epistassi, collassicardio-circolatori conseguenti allo sforzo fi-sico.

AMBULANZA PER EQUINI Ogni Ippodromo deve obbligatoriamente es-sere dotato di un mezzo idoneo per il recupe-ro dei cavalli incidentati, posizionato lungo ilpercorso in maniera strategica.I recenti progressi nella realizzazione delle am-bulanze equine hanno contribuito a salvarecavalli che altrimenti sarebbero stati sottopostiad eutanasia entro pochi minuti dall’incidente.Il mezzo deve rispondere a diversi requisiti:È indispensabile che il mezzo sia provvisto diun sistema idraulico che permetta al cavalloinfortunato di essere caricato senza affrontarealcun dislivello tra il terreno e l’ambulanza.Deve essere provvisto anche di una porta diaccesso laterale sufficientemente ampia perpermettere al cavallo, una volta giunto a de-stinazione di poter scendere senza indietreg-giare.La pavimentazione deve essere di gomma re-sistente e le pareti imbottite; è essenziale chetutto sia facilmente lavabile.Il mezzo deve essere provvisto di adeguata il-luminazione e aerazione ed inoltre deve esse-re dotato di sistemi adatti a sorreggere l’ani-male qualora non sia in grado di mantenere lastazione quadrupedale in modo autonomo.L’ambulanza dove essere equipaggiata contutti i materiali e farmaci necessari al primosoccorso. Il piano di carico idraulico deve es-sere abbastanza ampio per permettere il cari-co di soggetti posti in narcosi per evitare lesio-ni traumatiche aggiuntive.

TASK FORCE DI PRONTOINTERVENTO

Per poter intervenire con tempestività ed effi-cacia a seguito di incidente in pista oltre almezzo di trasporto (Ambulanza per Equidi) ènecessario che venga messo a disposizionedalla società un gruppo ben collaudato di per-sone che sotto l’attenta regia del VeterinarioIncaricato possa agire rapidamente e risoluta-mente nelle situazioni più complicate. Nei mo-menti successivi all’incidente è fondamentaleche, mentre il Veterinario presta il suo interven-to, il personale preposto nasconda al pubbli-co presente la vista del cavallo sofferente tra-mite la stesura di “teli protettivi”.Laddove possibile, il cavallo incidentato an-drebbe “stabilizzato” e quindi condotto pres-so la struttura Ospedaliera più vicina per unaattenta valutazione dello stato di salute.A tal proposito sarebbe auspicabile che ognisocietà di corse stabilisse delle convenzionicon Cliniche Veterinarie Equine dislocate neipressi degli Ippodromi.

ANTIDOPINGAnche le pratiche relative ai prelievi antidopingrientrano direttamente a far parte del B.A.Infatti la lotta al doping permette di ostacolarela somministrazione incontrollata di farmaci do-panti ai cavalli partecipanti alle corse. La scelta

dei cavalli da sottoporre a prelievo antidoping èa carico dell’Ente che un paio di ore prima del-l’inizio della riunione di corse comunica in via ri-servata al V.R. l’esito del sorteggio. Rimane co-munque a discrezione sia del V.R. sia delle Giu-rie, di sottoporre a prelievo antidoping anchealtri soggetti partecipanti alle corse qualora lo siritenesse opportuno.Il cavallo scelto deve essere condotto presso ilrecinto antidoping dove viene svestito dei fini-menti, lavato accuratamente abbeverato e fat-to riposare. In seguito, all’accompagnatore delcavallo viene fatto scegliere un kit antidoping si-gillato che contiene tutto il necessario per il pre-lievo.Il Veterinario apre il kit indossa i guanti monou-so allegati alla confezione prepara la vaschettacon le due teche avvitate che viene montata suun supporto e utilizzata per il prelievo delle uri-ne.Sé dopo ripetuti tentativi svoltisi nell’arco diun’ora circa il cavallo non urina, il Veterinarioprovvede a prelevare sangue al posto delle uri-ne.Una volta raccolto il liquido biologico le techevengono chiuse ermeticamente.Alla teca campione A anonima riportante ses-so ed età del cavallo, viene apposto un codicea barre segreto e viene chiusa in una borsinacon sigillo, la teca campione B con il nome delcavallo il giorno e il luogo della corsa ed il codi-ce a barre segreto viene chiusa in un’altra bor-sina con sigillo.Tutte le borsine vengono a fine giornata messein una borsa più grande sigillata a sua volta e ilV.R. provvede ad inviarla all’Unirelab nel più bre-ve tempo possibile.Qualora il campione A esaminato risulti nonnegativo, l’Unirelab comunica la non negati-vità all’Area di competenza dell’UNIRE che èl’unica in grado di risalire, tramite la verifica delcodice a barre segreto, a chi corrisponde quelcampione. L’UNIRE provvede ad avvisare il pro-prietario del cavallo in questione della non ne-gatività e lo informa che in caso di positività delcampione B, verrà sanzionato.

EUTANASIAQuesta pratica si rende necessaria ogni qualvolta le lesioni conseguenti all’incidente sianogiudicate irrecuperabili. L’eutanasia va praticata immediatamente perevitare inutili sofferenze al cavallo.Va tenuto conto che un cavallo con una lesionedi natura ortopedica molto grave, presenta an-che una grave dispnea da sforzo, un grandedolore e un grave stato di agitazione oltre alloshock traumatico.Una volta valutata la necessità di praticare l’eu-tanasia bisogna applicare un catetere venoso esomministrare immediatamente un tranquillan-te, quindi iniettare un’adeguata quantità di a-nestetici per la stessa via in modo da porre innarcosi il cavallo e poi provvedere alla sommini-strazione di un agente eutanasizzante (tanax)che porti il cavallo ad immediata morte.Per le corrette linee guida per l’Eutanasia nelcavallo si faccia riferimento alla recente pubbli-cazione della Dott. Sara Nannarone presentataal congresso SIVE di Carrara fatta in collabora-

zione con ANMVI.Come già detto prima, la presenza di persona-le specializzato che assista in questa pratica ilVeterinario è cosa assolutamente necessariaper il buon esito della procedura.

ELEMENTI INFLUENZANTI IL BENESSERE

a) Aspetti commerciali: il cavallo è il princi-pale attore delle corse, non devono maiprevalere gli interessi di allevatori allenatori,driver, fantini, organizzatori e sponsor sulBenessere Animale.

b) Metodi di allenamento: grande spazio variservato all’innovazione riguardante i meto-di di allenamento che possono contribuirecosì ad una migliore preparazione dei sog-getti con riduzione del numero di infortunisia in corsa che durante la preparazione a-tletica.

c) Alimentazione: una buona ed equilibrataalimentazione fin dalla nascita ha dimostra-to che si può ottenere un considerevole mi-glioramento dello sviluppo dell’apparatomuscolo-scheletrico con soggetti più resi-stenti allo sforzo ed a i traumi.

d) Aspetti sanitari: ruolo del veterinario discuderia (immaturità, procedure chirurgi-che, gravidanze, tempi di recupero dei sin-goli cavalli, corretto approccio e cura dellemalattie, ruolo educativo nei confronti degliaddetti ai lavori).

e) Farmaci: la possibilità di reperire facilmen-te i farmaci da parte degli addetti ai lavori,consente a quest’ultimi di poter praticareterapie ai cavalli senza l’ausilio del Veterina-rio che è l’unica figura in grado di poter va-lutare fino in fondo le eventuali ricadute cir-ca la loro somministrazione sull’equide. I-noltre, la possibilità di reperire qualsiasi so-stanza in commercio favorisce anche l’usoimproprio dei farmaci e quindi ostacola lalotta al doping con ricadute serissime sulBenessere Animale. Per ovviare a questomalcostume la gestione del farmaco deveessere lasciata solo nelle mani del Veterina-rio sanzionando gli illeciti.

CRITICITÀa) Recinti Chiusi:Fin qui abbiamo descritto le condizioni ideali cir-ca il Benessere Animale dei cavalli all’internodegli Ippodromi. Dobbiamo però rilevare nei 27Ippodromi di Trotto e nei 20 Ippodromi di Ga-loppo di cui 4 con corse in ostacoli le situazioninon sono sempre ideali.Le criticità riscontrate sono generalmente di ca-rattere organizzativo e strutturale.L’istituzione di “Recinti chiusi” presso tutti gliIppodromi dove alloggiare tutti i partenti dellagiornata, consentirebbe di snellire le pratiche diidentificazione e visita pre-corsa dei cavalli e dieffettuare un maggior controllo dello stato disalute degli stessi consentendo al Veterinario divigilare maggiormente su eventuali maltratta-menti e somministrazioni illecite di farmaci (son-de pre-corsa; farmaci eccitanti ecc.). Il RecintoChiuso consentirebbe così di uniformare leprocedure di visita e controllo per tutte le disci-pline ippiche.Infatti tra Ippodromi di Galoppo e Ippodro-mi di Trotto esistono a tutt’oggi notevoli diffe-renze.Ippodromi di Galoppo: I cavalli vengono con-dotti presso la zona di insellaggio trenta minutiprima della corsa privi di finimenti e possonocosi essere agevolmente identificati e visitati.Ippodromi di Trotto: I cavalli entrano in pistapochi minuti prima dell’inizio della corsa già ve-stiti e attaccati al sulky, in tal modo è possibilesolo prendere “al volo” il microchip unico ele-mento (insufficiente) che ci consente di verifi-carne l’identità. La visita identificativa e sanitariaquindi non sono in quel momento possibili.

L’esecuzione della visita identificativa e pre-cor-sa di tutti i partenti della giornata prima dell’ini-zio della riunione non è comunque di facile rea-lizzazione in quanto i cavalli sono dislocati inpiù scuderie adiacenti all’Ippodromo. Ciò,quindi richiederebbe tempi lunghi e un numerodi Veterinari maggiore rispetto a quelli stabilitidal vigente regolamento UNIRE. Molti Ippodromi di Trotto in attività non hannosufficiente spazio a disposizione per realizzare iRecinti Chiusi oppure non intendono investirerisorse in questa direzione.In queste strutture dove potrebbe essere im-praticabile l’istituzione del Recinto Chiuso sipotrebbero utilizzare soluzioni intermedie (Can-cello Veterinario).Cancello Veterinario: in pratica tutti i cavallipartenti nella giornata dovrebbero essere ac-compagnati presso un dato luogo ad un’oraprestabilita dove è presente il Veterinario Incari-cato per essere sottoposti ad identificazione evisita pre-corsa.In tal modo verrebbero risolte tutte le problema-tiche. I cavalli alloggiati in seguito presso le scu-derie di competenza verrebbero poi ulterior-mente controllati dal Veterinario durante lesgambature prima della corsa e riverificata laloro identità, con il solo controllo del microchipall’entrata in pista prima dello svolgimento dellacorsa.b) Ufficio Veterinario Centralizzato (UNI-RE):I molteplici compiti assegnati dall’UNIRE ai Ve-terinari Incaricati presso gli Ippodromi (controlliidentità, Benessere, maltrattamenti, ritiri perzoppia, procedure antidoping ecc.) richiedonogrande organizzazione, coordinamento, con-trollo e supporto tecnico da parte dell’UNIRE.Riteniamo quindi assolutamente necessarioche venga attivato dall’ENTE l’Ufficio Veteri-nario Centralizzato elemento indispensabileper rendere più efficace e incisiva l’opera deiVeterinari Incaricati sul territorio.Molto andrebbe inoltre fatto per uniformare tuttigli Ippodromi,sia di trotto che di galoppo perquanto riguarda le strutture di accoglienza deicavalli (Box di transito, docce, materiali deglisteccati, cura delle piste, dotazioni minime dipronto soccorso, ambulanze per cavalli, clini-che di appoggio per cavalli infortunati) da unanostra ricognizione infatti esistono molte situa-zioni che andrebbero meglio monitorate e mi-gliorate.Inoltre molti Ippodromi risultano ancora sprov-visti di Ambulanza Veterinaria idonea, nonhanno personale “formato” per le emergenze inpista, non hanno stipulato accordi con ClinicheVeterinarie per Equini; e tutto ciò va a discapitodel cavallo infortunato. Infatti l’errata o impro-pria gestione dell’emergenza produce un allun-gamento dei tempi di recupero del cavallo e fi-nisce per peggiorare pesantemente la sua pro-gnosi e spesso contribuisce a rendere le con-seguenze dell’incidente infauste.

RUOLO EDUCATIVO DELVETERINARIO

Il miglioramento del benessere dei cavalli dallanascita, alla crescita, al debutto in corsa finoalla fine della carriera agonistica, spetta in gros-sa parte alla nostra categoria che deve impor-re, a tutti gli addetti ai lavori, standard di qualitàdi vita del cavallo elevati modificando atteggia-menti ed usi e consuetudini che al giorno d’og-gi non sono più ammissibili.La categoria veterinaria deve fare fronte comu-ne. Ogni collega per sua competenza devemettere a disposizione tutta la sua professiona-lità per lavorare in tal senso. ■

(Relazione presentata al Percorso formativo Il benessere animale e la medicina veterinariaprivata, Cremona 7-9 aprile 2010. Guardala

in video: http://www.livestream.com/evwebtv)

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Si è concluso venerdì 14maggio a Cremona il trai-ning formativo di tre gior-ni "Emergenze in sicurez-za alimentare" organizza-to da ANMVI International

in collaborazione con il Ministero della Salutenell’ambito del progetto di EV sulla Interna-zionalizzazione della professione veterinariafinanziato dalla Regione Lombardia.Si è trattato di un evento particolare, uniconel suo genere, e sperimentato per la primavolta.Nella sede dell'ANMVI a Palazzo Trecchi so-no convenuti i rappresentanti delle ASL vete-rinarie di tutta Italia, per i quali è stato allesti-ta una complessa macchina operativa che haconsentito loro di rispondere a una simula-zione di rischio alimentare, con le relativeprocedure e fasi di gestione, emanata dallaunità di crisi del Ministero della Salute a Ro-ma.Per la prima volta la simulazione di rischio èstata eseguita in videoconferenza tra detta u-nità crisi e i gruppi di lavoro a Cremona.Per realizzare un simile evento l'ANMVI haimpiegato una gran quantità di risorse tecni-

co-organizzative e umane ad altissimo livello.Tra le prime spicca l'infrastruttura tecnico-informatica, il cuore di iniziative di questo ge-nere.

Essa si basa su una connessione di rete In-ternet a fibra ottica a 50 Mbps garantita dal-l'AEMCom (la municipalizzata cittadina chedopo aver cablato in fibra ottica tutta la cittàcomincia ad allargare i suoi orizzonti operati-vi) e sulle attrezzature di riprese e trasmissio-ne, tutte di qualità broadcast (telecamereHD, regia e audio digitali, ecc.), per le qualisono stati fatti ingenti investimenti nell'ultimoanno."Tutto ciò, unito alla tecnologia di streamingdel gigante americano Livestream.com - af-ferma Enrico Febbo, il responsabile dei servi-zi informatici di EV - rende la sede operativadi EV un centro polifunzionale di eventi (finoa 400 partecipanti) con a disposizione un ca-nale di streaming che può trasmettere in di-retta a qualità superlativa, anche in HD, a mi-gliaia di utenti connessi contemporaneamen-te (fino a 10.000, ma non siamo riusciti finoraa raggiungere questo limite, lo ammettia-mo...). Questo servizio, per ora utilizzato soloper le videoconferenze scientifiche (corsi eseminari), può essere offerto ad aziende eassociazioni per soddisfare qualsiasi neces-sità." Le registrazioni degli eventi sono liberamente

fruibili in rete nel canale di streaming di EV(www.livestream.com/evwebtv/)La prossima videoconferenza è prevista per il10 giugno alle 12:30 (Quadri normali e pato-logici delle principali patologie laringee [Davi-de De Lorenzi]). ■

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CITOLOGIA 2Cremona, 03/05 Novembre 2010

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREMario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano

RELATORIUgo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano

Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVCP, MilanoCarlo Masserdotti, Med Vet, Dipl ECVCP, Brescia

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 480,00 + IVA 20%

Non soci: € 680,00 + IVA 20%

11° CORSO VETERINARIO ASAMI.TEORICO E PRATICO SULLE METODICHE

DI ILIZAROVCremona, 10/12 Novembre 2010

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAntonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Legnano (MI)

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONIDenis Marcellin-Little, DVM, Dipl ACVS, Dipl ECVS,

North Caroline State University (USA)

RELATORI ED ISTRUTTORIConsuelo Faranda, Med Vet, Milano

Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Legnano (MI)Denis Marcellin-Little, DVM, Dipl ACVS, Dipl ECVS,

North Caroline State University (USA)Enrico Panichi, Med Vet, Dot Ric, TorinoBruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, Torino

Matteo Tommasini Degna, Med Vet, Dipl ECVS, Roma

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (32)

QUOTESoci SCIVAC: € 800,00 + IVA 20%

Non soci: € 1.000,00 + IVA 20%

HEAD AND NECK CYTOLOGYCremona, 15/16 Novembre 2010

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORI E RELATORIUgo Bonfanti, Med Vet, Dipl ECVCP, Milano

Walter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (30)

QUOTESoci SCIVAC: € 280,00 + IVA 20%

Non soci: € 480,00 + IVA 20%

organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

CORSO PRATICO INTENSIVO

Ev collega Cremona e Roma in streamingPrima simulazione di rischio alimentare on line

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Page 42: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 18

WORLD VETERINARY ORTHOPAEDIC CONGRESS

Bologna (Italy) - September 15th - 18th, 2010Information and Registration:

www.wvoc2010.eu - [email protected]

Deadline for abstract submission: April 15th, 2010Early Registration at lower cost before June 10th, 2010

STATE OF THE ART LECTURES• Tissue engineering with mesenchymal stem cells in human orthopaedics - What do we know today?

• The fate of the post-traumatic knee - What do we know today?

• Cartilage resurfacing with ACI and MACI: have they stood the test of time?

SMALL ANIMAL PROGRAMPre-Congress Courses• Arthrodesis wetlab

• TTA drylab

• Hybrid external Fixation drylab

• IEWG Workshop with film reading

session

• ALPS drylab

• AO Locking plates drylab

• SOP drylab

• TTO drylab

Congress Main Seminars• Complications

• The stifle

• Facial trauma

• Elbow

• Hip trauma

• Revisions

• Tools to measure clinical success

• Hot topics

• Distal Limb trauma

• Patellar Luxation

• Legislation

• Locking plates

• SCIVAC SATELLITE SYMPOSIUM

New trends in canine and feline

orthopaedics

Pre-Congress Seminars• Osteoarthritis

• Sports Medicine

• Fixin Day

• Arthroscopy working group

• New Strategies in Pain Control

Congress In-depth Seminars• Juvenile HD

• Biomedtrix

• Physiotherapy

• Limb Deformities

• Surgical Revisions in THR

• Pathogenesis of cruciate disease

• Limb Alignment in patellar luxation

• Distal Limb Trauma

• Challenging fractures

• Arthrex news

EQUINE PROGRAMPre-Congress Courses• Stemcell and PRP Lab

• MRI Reading Lab

• Lameness LocatorTM Lab

Pre-Congress Seminars• SIVE SATELLITE SYMPOSIUM

Present and future in the diagnosis and treatment of equine

joint diseases: meeting with Dr Wayne Mclllwraith

• Interactive Advanced Equine Lameness and Imaging, Panel:

meeting with Dr Mark Martinelli

Congress In-depth Seminars• Subchondral bone injury

• Advanced imaging

• Critical review of biologic therapeutics

• Joint rehabilitation

• Advanced lameness diagnosis

BOVINE PROGRAMBovine orthopaedics one day In-depth Seminar • Long bone fracture repair

• Advanced lameness evaluation and imaging • Surgery of the digit

• Tenovaginoscopy

In cooperation with

Alma Mater Studiorum

Università di Bologna

Facoltà di Medicina Veterinaria

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Il Ministero della Salute ha pubblica-to le Linee guida concernenti i cri-teri per l'individuazione delle nonconformità negli stabilimenti delsettore carne e latte e verifica dellacompletezza ed efficacia delle azio-

ni correttive adottate dall'operatore del settorealimentare. Il documento prende le mosse dalRegolamento 882/2004 CE che richiede la do-cumentazione dei controlli ufficiali secondo pro-cedure uniformi su tutto il territorio nazionale,per assicurare il rispetto dei requisiti di igieneprevisti dalla normativa comunitaria e garantirel'adozione di misure correttive. Le Linee Guidaconsentono una corretta modalità di verbaliz-zazione, da parte degli organismi addetti alcontrollo ufficiale, delle non conformità (NC) ri-levate e delle verifiche sulla completezza e l'effi-cacia delle azioni correttive condotte dall'ope-ratore del settore alimentare (OSA). Le relazionisuccessive ai controlli ufficiali sono inoltre unostrumento imprescindibile al fine della program-mazione dei controlli successivi e della valuta-zione delle azioni da attuare quando l'OSA nonrimedi alle non conformità.

NON CONFORMITÀIl Reg. (CE) n. 882/2004 dispone, all'articolo 9,che l'autorità che esegue i controlli ufficiali nedocumenti, accanto agli obiettivi e ai metodiapplicati, i risultati. La documentazione deveessere messa a disposizione dell'operatore in-teressato. È importante sottolineare che le mo-dalità di registrazione e di comunicazione all'O-SA della NC rilevata, devono essere tali da per-mettere all'operatore di comprendere il tipo, lanatura, la localizzazione e l'estensione della NCin modo da potere adottare le pertinenti AC neitermini prescritti dalla autorità competente.La scheda relativa alle NC deve essere compi-lata ogniqualvolta l'autorità competente rilevi u-na situazione di non (completa) conformità airequisiti o agli obiettivi della norma. Il rilievo diuna situazione anche solo parzialmente confor-me implica la presenza di una situazione che haimpedito l'attribuzione di un giudizio di pienaconformità e quindi richiede l'adozione di unaazione correttiva da parte dell'OSA che dovràessere successivamente valutata dall'autoritàcompetente. Ai soli fini della registrazione sullascheda di NC, più NC riferibili a un'unica caren-za, per esempio il rilievo di più locali, impianti oattrezzature in uno stato non adeguato di puli-zia possono essere registrati su un'unica sche-da di NC anche se le azioni correttive da con-durre saranno diverse. La scheda di NC, secompilata, deve essere consegnata all'OSA.

AZIONI CORRETTIVEIn linea di principio una azione correttiva consta

di quattro componenti:1. trattamento della NC ed eventuale identifica-zione, segregazione e trattamento degli alimen-ti contaminati o a rischio di contaminazione;2. identificazione e rimozione della causa cheha portato alla manifestazione della NC;3. verifica che il processo sia stato riportato sot-to controllo (verifica dell'efficacia delle misure a-dottate al punto precedente);

4. attuazione delle misure atte a prevenire il ri-petere della stessa NC o di NC diverse riferibilia cause della stessa natura.

MANUALE DI CASISTICAInsieme alle Linee Guida, il Ministero fornisce u-na casistica per uniformare l'interpretazione deiregolamenti europei 852 e 853/2004 (Manualedi casistica per l'uniforme individuazione delle

non conformità sul territorio nazionale). Vengo-no affrontati anche gli aspetti sanzionatori limita-tamente al D.lgs 193/2007. In ambito di control-lo ufficiale vanno comunque presi in considera-zione altri aspetti che non ricadono nel campodi applicazione del regime sanzionatorio delDlgs 193/2007 (es, etichettatura, rintracciabilità,sottoprodotti ecc.) e che fanno riferimento a unproprio regime sanzionatorio specifico. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 2010 Sicurezza alimentare Attualità 43

Linee guida per verificarel’autocontrollo degli OSAPubblicate dal Ministero della Salute le istruzioni per i Servizi Veterinari

Linee guida concernenti i criteri per l'individuazionedelle non conformità negli stabilimenti del settore

carne e latte e verifica della completezza edefficacia delle azioni correttive adottatedall'operatore del settore alimentare.

Anno di pubblicazione: 2010Linee guida - 6 maggio 2010

http://www.salute.gov.it/pubblicazioni/ppRisultato.jsp?id=1260

Professione Veterinaria 18-2010:ok 19-05-2010 14:05 Pagina 43

Page 44: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 18

L'Istituto Zooprofilattico Spe-rimentale di Piemonte Ligu-ria e Valle d'Aosta ha pre-sentato nella sua sede tori-nese Web & Veterinaria: unportale al servizio dei labo-

ratori di diagnostica veterinaria, il primo in Ita-lia in questo settore, a cura delle Strutture di"Diagnostica Generale" e "Sistemi Informati-vi". Immaginare di avere a disposizione un si-stema di Info-sharing di medicina veterinariaè l'idea alla base del Portale Scientifico Web(PSWeb). Questo sistema innovativo si ponecome obiettivo la creazione di una comunitàdi utenti in grado di diffondere e condividere,con il supporto di file multimediali, casi cliniciriferiti a malattie nuove ed emergenti, che inalcuni casi sono tuttora "esotiche". L'ideatore del portale, Alessandro Dondo, af-ferma che "con PSWeb sarà possibile condi-

videre rapidamente tra gli operatori sanitari leinformazioni e le immagini di malattie animalinuove o rare, o casi inconsueti e di difficile in-terpretazione clinica. Nel convegno ad esem-pio illustreremo un raro caso di tubercolosibovina, malattia potenzialmente trasmissibileall'uomo, riscontrata nel coniglio domesticocon conseguenze rischiose per l'allevatore eil consumatore finale. Diffonderemo, altresì, casi clinici di difficile in-terpretazione, ad esempio la temibile ed e-mergente Encefalite West Nile. Grazie all'a-spetto formativo del portale, anche chi nonha mai vissuto direttamente l'esperienza, po-trà arricchirsi di un bagaglio culturale indi-spensabile per proteggere animali e uomo".Ad oggi sono già presenti un archivio foto-grafico che consta di oltre 700 immagini e piùdi 70 casi clinici particolarmente interessanti. Secondo il Direttore Sanitario dell'IstitutoMaria Caramelli "La maggioranza delle ma-lattie emergenti che colpiscono l'uomo eche causano gravissimi danni sanitari ed e-conomici, quali l'influenza aviaria, quella sui-na, e prima ancora mucca pazza e Sars,hanno origine dagli animali. La sorveglianzaveterinaria è pertanto cruciale e il portalerappresenta la prima opportunità in Italia dipermettere uno scambio di esperienze con-divise sulle malattie degli animali che ri-schiano di non essere individuate precoce-mente come necessario."Il portale è diretto in primo luogo ai laboratoridi diagnostica della rete degli Istituti Zoopro-filattici Sperimentali che potranno usufruire ditutto ciò tramite la consultazione di un archi-vio di casi clinici provenienti direttamente dal-l'attività quotidiana in tema di diagnostica ve-terinaria degli Istituti. http://psw.izsto.it/pa-to/nuke/index.php ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201044 Attualità

PSWeb: unportale al serviziodei laboratori di diagnosticaveterinaria

INAUGURATO OSPEDALE VETERINARIO A PADOVA

Nasce a Padova l'Ospedale Veteri-nario, un servizio di assistenzaveterinaria di tipo ospedaliero

nell'ambito della Facoltà di Me-dicina veterinaria dell'Uni-versità di Padova. L'ospe-dale costituirà un centrodi referenza per la curadelle malattie degli a-nimali da compagnia edel cavallo e forniràservizi di Pronto soc-corso 24 ore su 24, ri-covero, consulenzaspecialistica nelle diversediscipline della medicinaveterinaria, terapia intensiva,laboratorio analisi. L'Ospedale ve-terinario dell'Università di Padova, checonta un'equipe di circa 30 medici, è sta-to inaugurato il 19 maggio 2010 alle 11,30ad Agripolis, Legnaro (Pd). «Si tratta di un

ospedale veterinario didattico - sottoli-nea il professor Maurizio Isola, direttoredella nuova struttura -, ovvero di una

struttura dove nella cura degli a-nimali i medici saranno af-

fiancati dagli studenti fu-turi veterinari, così dafornire, assieme ai ser-vizi assistenziali, unadidattica di qualità».L'ospedale è attivo daun paio di mesi, ovve-ro da quando ha rice-

vuto la visita della Euro-pean Association of Esta-

blishments of Veterinary E-ducation (EAEVE), un'associa-

zione che si occupa di migliorare laqualità dell'insegnamento della medicinaveterinaria in Europa, la quale ha ricono-sciuto il nuovo centro ospedaliero ido-neo all'attività.

Professione Veterinaria 18-2010:ok 19-05-2010 14:05 Pagina 44

Page 45: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 18

Nel 1994 a Leonforte, inprovincia di Enna, nasce-va l’Associazione Sicilia-na Sanità Veterinaria (AS-SaV), proprio nell’anno incui il leonfortese Antoni-

no Algozino si iscriveva alla Facoltà di Medi-cina Veterinaria dell’Università degli Studi diMessina, per seguire le orme del nonno.Dopo sedici anni di gloriosi fasti, Sabato 15Maggio 2010 presso la magnifica cornice na-turalistica dell’agriturismo “Sperone”, si è svol-to un incontro per ratificare l’assegnazionepro-tempore proprio a quel Medico Veterina-rio leonfortese, chiamato a riorganizzarne gliassetti ripartendo dalla sua culla di origine.Letti gli auguri di buon lavoro ed i saluti delleautorità (Sindaco del Comune di Leonforte,Assessore all’Agricoltura della Provincia di En-na, Presidente del Distretto Produttivo dellaPesca, Presidente III Commissione - AttivitàProduttive - Assemblea Regionale Siciliana),alla presenza di circa trenta convenuti, si sonorinnovate le adesioni sociali e si è aperto il di-battito alla presenza delle più alte cariche del-la veterinaria regionale e nazionale.All’intervento di apertura del Dr. Luigi Timpa-naro, Presidente dell’Ordine dei Veterinari del-la Provincia di Enna e rappresentante degli Or-dini dei Veterinari della Sicilia alla Consulta re-gionale della Sanità, è seguito il magistrale in-tervento del Prof. Antonio Pugliese, Presiden-te Nazionale della SISVET (Società ItalianaScienze Veterinarie), che ha evidenziato, inqualità di socio fondatore dell’ASSaV, le po-tenzialità dell’associazionismo nella veterinariaper il raggiungimento di obiettivi prestigiosi perla categoria quali ad esempio l’organizzazionedi eventi anche a livello internazionale.Subito dopo il Dr. Giuseppe Licitra, rappresen-tante della FNOVI (Federazione Nazionale Ordi-ni Veterinari Italiani), nonché presidente dellaFederazione Regionale Ordini dei Medici Veteri-nari della Sicilia e della delegazione Sicilia ANM-VI (Associazione Nazionale Medici Veterinari I-taliani), ha ribadito la necessità di creare culturae contatti nella veterinaria siciliana, spessosempre più chiusa in se stessa ed autoreferen-ziale, ritenendo opportuno affidare le sorti di u-

na gloriosa associazione a dei giovani che vo-gliano scommettere in questa impresa.Alla fine il Dr. Antonino Algozino ha comunica-to di accettare l’incarico ricevuto, perché hasentito fortemente il riconoscimento di esseretra “coloro i quali non si sono laureati in veteri-naria, ma per la veterinaria” (G. Licitra), e chevuole mettere a disposizione della veterinariasiciliana ed italiana il suo contributo e la sua e-sperienza in ambito associativo: proprio perquesto ha richiesto che la componente diretti-va veda rappresentate ed integrate tutte le i-stituzioni regionali della veterinaria, ovvero laFacoltà, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentaledella Sicilia “A. Mirri”, le Aziende Sanitarie Pro-vinciali e gli Ordini, e che il domicilio dell’AS-SaV venga individuato di volta in volta in unodi questi Enti che la costituiscono, in base al-l’appartenenza del suo rappresentante legale.Ricevuta l’approvazione da parte del Presi-dente Timpanaro, si conviene pertanto chel’ASSaV avrà domicilio presso l’Ordine deiMedici Veterinari di 94100 Enna, in via Cala-bria, 50.Viene inoltre individuato il seguente consigliodirettivo, che porterà l’ASSaV al prossimocongresso:1) Dr. Antonino Algozino, presidente pro-tem-pore;2) Prof. Pietro Paolo Niutta;3) Dr. Luigi Timpanaro;4) Prof. Alessandro Giuffrida;5) Prof. Antonino Germanà;6) Un rappresentante dell’IZS Sicilia.Nella relazione programmatica il Presidentepro-tempore ha evidenziato anche l’importan-za della comunicazione attraverso il sito inter-net, le e-mail e le PEC, nonché la necessitàper la categoria veterinaria di riconquistare edavocare a sé le competenze e le professiona-lità esclusive, tra le quali quelle inerenti la sa-nità veterinaria nelle acque interne attraversol’impiego delle risorse previste dal FEP; pro-prio in relazione a questo aspetto si è prepa-rato un dibattito tecnico-scientifico dal titolo“La sanità veterinaria e le acque interne: situa-zione attuale prospettive per il futuro”.Oltre al presidente Algozino, hanno arricchitoil dibattito anche i seguenti relatori:

1) DMV Giuseppe Licitra: Il Veterinario azien-dale e l’acquacoltura - l’impegno della Fede-razione Regionale e della FNOVI;2) Prof. Antonino Germanà: Il biomonitoraggioambientale e sanitario delle acque interne at-traverso la fauna ittica;

3) Prof. Alessandro Giuffrida: Sicurezza e con-trolli sanitari dei prodotti ittici dulciacquicoli.Alla fine dei lavori i convenuti hanno condivisoun pranzo conviviale, con grande gioia e soddi-sfazione per la riuscita dell’evento e per averraggiunto la quota di ben trenta associati. ■

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VETERINARI DI NUOVO CAMPIONI D’ITALIA

Eroici! questo è l’aggettivo chemeritano i componenti della na-zionale di calcio dei medici vete-

rinari che hanno vinto il 13° Torneo Na-zionale della Sanità tenutosi a Silvi Mari-na (Pescara) dal 7 al 9 maggio e contesoannualmente dalle rappresentative na-zionali dei Veterinari, Medici, Farmacistie Biologi.La vittoria è stata costruita sin dalla pri-ma sfida disputata contro i Farmacistiche, passati in vantaggio, sono stati rag-giunti e superati da una doppietta del-l’intramontabile Albanese. Solo una di-strazione della difesa ha consentito aiFarmacisti di pareggiare e chiudere lapartita sul 2-2.La seconda sfida ha visto i veterinari op-posti ai campioni in carica dei Biologi cheavevano “strapazzato” per 5-0 i Medicinella prima partita.Dopo un primo tempo perfetto chiusocon un meritato 3-1 (in rete Frola e duevolte Spada) i Veterinari hanno stretto i

denti e resistito agli incessanti attacchidei Biologi che sono solo riusciti a ridur-re le distanze, grazie anche al muro eret-to dal portiere Ricci, autore di pregevoliparate che hanno inchiodato il risultatosul 3-2.L’ultima partita contro la rappresentativadei Medici diventava pertanto decisivaper la conquista del titolo e grazie ad unagrande prova di carattere ed alle reti diFrola e Giunti, la nostra nazionale ha chiu-so i giochi con un secco 2-0.Un “Bravi! anzi Bravissimi!” allo staff tec-nico e a tutti i giocatori per la vittoria ot-tenuta:Abruzzo: De Luca, Della Torre, Di Nardo,Paolucci, FuortoCampania: Apuzzo, Albanese Emilia Romagna: Spada, Giunti, Onofri Lazio: Ricci, Novelli, Moretti, Cavallin Marche: Lanci, Blasetti, Loroni, MinucciPiemonte: Frola Puglia: CatucciUmbria: Limongi, Cesaroni

ASSaV: Associazione Siciliana Sanità Veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 2010 Sicilia e Abruzzo Info Regioni 45

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Chiuso in stampa il 17 maggio 2010

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 18 | 201046 Calendario attività Dal 28 maggio al 26 settembre

2) Le vie atrioventricolari accessorie nel cane sono:

a Prevalentemente laterali sinistre

b Prevalentemente antero-settali

c Prevalentemente laterali destre

d Prevalentemente posteriori e postero-settali destre

1) Quale dei seguenti parametri, ottenuti mediantecontaglobuli, è poco attendibile nel gatto?

a Conta degli eritrociti

b Conta dei leucociti

c Conta delle piastrine

d Misura dell’emoglobina

e Misura del MCV

QUIZ 1Risposta corretta: c)

Incontro SIMEF: “Utilizzo edinterpretazione appropriata

ed inappropriata degli esami di laboratorio nella medicina

felina” - Cremona, Marzo 2008

QUIZ 2Risposta corretta: d)

Incontro SICARVSocietà specialistica SCIVAC

di CardiologiaCremona, Aprile 2006

SOLUZIONI

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ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 -E-mail: [email protected]

4 - 5 GIUITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. I PARTE: L’ARTO ANTERIORE” - Università di Perugia, Facoltà di Medicina

Veterinaria - Via San Costanzo, 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

8 - 9 GIU CORSO SCIVAC ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. 12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

10 - 11 GIUCORSO SCIVAC ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. ECM: 13 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:

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11 - 13 GIU CORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA - Ragusa, IZS - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaUltimi posti disponibili Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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13 GIU INCONTRO ANMVI / GPM PREZZI E TARIFFE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

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2 LUG ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508- E-mail: [email protected]

2 - 4 LUG CORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Sassari - ECM: 20 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

2 LUG CORSO ANMVI GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: No crediti - Per informazioni: Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

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19 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA CITOLOGIA PER NON CITOLOGI COME PRATICARE IL GIOCO DELL’ESAME CITOLOGICO CON SODDISFAZIONE…

E SENZA SBAGLIARE TROPPO - Vittoria Hotel - Centro Congressi Montecatini Terme - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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25 SETINCONTRO SICARV PATOLOGIA MITRALICA: RECENTI ACQUISIZIONI. ANATOMIA, FISIOPATOLOGIA E APPROCCIO CLINICO CON PARTICOLA-

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26 SETINCONTRO SCVI RACCOLTE ANOMALE IN CAVITÀ ADDOMINALE - Centro Studi SCIVAC - Palazzo Trecchi, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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