Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 15

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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 15 dal 26 aprile al 2 maggio 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 15 2 ECM Gli operatori sanitari residenti colpiti dal terremoto della Regione Abruzzo assolveranno gli obblighi formativi con l’acquisizione della metà dei crediti for- mativi previsti (15 invece che 30). L’ha deciso la Commissione Ecm nella se- duta del 22 aprile. APICOLTURA È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 aprile il Decreto 4 dicembre 2009 che istituisce una Anagrafe api- stica all'interno del sistema dell'ana- grafe zootecnica nazionale. Ruolo e compiti dei servizi veterinari che utiliz- zano le informazioni della banca dati per i controlli sanitari. SCAMBI INTRACOMUNITARI Dal 6 maggio 2010 entreranno in vigo- re le semplificazioni previste dall'Euro- pa per la diffusione dell'informazione in campo veterinario e zootecnico. Il De- creto Legislativo, che attua la Direttiva 2008/73/CE, è in Gazzetta Ufficiale e facilita i controlli nel corso degli scam- bi intracomunitari di animali vivi, em- brioni, sperma, uova da cova e polla- me, attraverso la pubblicazione on line di elenchi informatici. ISRAELE I Servizi veterinari israeliani hanno informato il Ministero della Salute sui nuovi requisiti sanitari in vigore dal 1 maggio 2010 per l'introduzione sul proprio territorio dì cani e gatti. Divieto di ingresso per alcune razze canine. Fornito il modello di certificato sanita- rio. Rispediti nel Paese d'origine gli a- nimali non conformi ai requisiti richie- sti. Le indicazioni ministeriali sono pubblicate su @nmvi Oggi. ANIMAL WELFARE Una risoluzione del Parlamento chiede una legge UE generale per il benesse- re degli animali. Allevamento e macel- lazione sono fasi chiave per tutelare anche la salute umana. Il tema è all'or- dine del giorno della sessione plenaria di Strasburgo. La valutazione del Pia- no d'azione 2006-2010 sarà votata a maggio. FEI A Losanna il 16 e il 17 agosto prossimi si terrà la discussione circa l'utilizzo degli antinfiammatori non steroidei nei cavalli da competizione. La votazione sull'argomento avrà luogo a novembre nel corso dell'Assemblea Generale della FEI. DOCENTI LAVORATE DI PIÙ A PAGINA 3 CORRETTO USO DEI MANGIMI MEDICATI A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 20 A PAGINA 22 QUESTO SISTEMA UNIVERSITARIO NON VA ECO-ETOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI AVIARIA RAFFORZATA LA SORVEGLIANZA REPORT SUL RANDAGISMO IN TOSCANA FARMACO BREVI LA VETERINARIA È TRASPARENTE ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA “Il federalismo richiede un’at- tenta lettura delle performan- ce regionali. La sanità italiana non può permettersi un futuro a ri- schio di disuguaglianze geografiche ed economico-sociali, di percezio- ne di scarsa qualità dei servizi, sprechi nell’uso delle risorse, rischi per la sostenibilità del sistema, incapacità di prevenire il prevenibi- le”. Si sta parlando anche di sanità pub- blica veterinaria? Con- tinuiamo a leggere: “I problemi vanno dal- l’aumento delle aspet- tative dei cittadini a quello dei bisogni le- gato all’invecchiamen- to, agli stili di vita sba- gliati, dannosi, fino al cambiamento climatico”. Quindi si sta parlando anche di sanità pub- blica veterinaria? Riprendiamo la lettura. Adesso si è passati a parla- re di “scelte consapevoli dei cittadi- ni in base ai reali bisogni su cui i manager devono focalizzare l’at- tenzione, garanzia di efficienza dei professionisti e piena collaborazio- ne della politica nazionale e regio- nale perché i problemi sanitari sono globali e locali contemporanea- mente”. No, no, gli esperti della sa- nità efficiente non parlano di veteri- naria da nessuna parte. Neanche Una lista positiva di principi attivi L’ha proposta l’ANMVI al Ministero della Salute per ampliare l’arsenale terapeutico del medico veterinario un accenno ai Servizi Veterinari, al- le risorse che servono per governa- re la sanità veterinaria locale e glo- bale, ai finanziamenti che riceve, al- le malattie trasmissibili, ai risvolti sa- nitari della sicurezza alimentare, ai cambiamenti climatici che cambia- no la geografia dei virus, al fatto che del federalismo non importa niente né alla leishmaniosi né al- la rabbia, tanto meno alla blue tongue o all’aviaria e alla West nile che varcano tran- quille tutti i confini. Niente di niente. Nel bene e nel male nem- meno un accenno a questa parte della sa- nità nazionale. Giriamo pagina e pas- siamo all’operazione trasparenza annunciata dal Ministro della Salu- te, per confrontare le performance delle varie regioni, delle Asl e degli ospedali, perché “dentro il sistema sanitario ci sono inefficienze e spre- chi notevolissimi”. Si parla anche di sanità pubblica veterinaria? Neanche per sogno. Solo di ospedali e assistenza socio- sanitaria. Per la politica (e di conse- guenza per i giornali) il Servizio Ve- terinario non esiste. La veterinaria è già trasparente: non la vede mai nessuno. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line LA DISCUSSIONE SUL DISEGNO DI LEGGE GELMINI PER LA RIFORMA DELL’UNIVERSITÀ è entrata nel vivo in Commissione Cultura del Senato e sono già numerosi gli emendamenti proposti dal relatore Giusep- pe Valditara del PDL. La prima proposta del relatore riguarda l’impegno dei docenti che dovrebbe prevedere un obbligo didattico fissato in 350 ore all’an- no per quelli a tempo pieno e 250 per quelli a tempo definito, obbligo che rap- presenta la parte più importante delle 1500 ore di attività annua, compresa ri- cerca, studio, verifiche, che i professori universitari dovranno garantire e che gli atenei dovranno controllare e certificare con modalità diverse e scelte al proprio interno ma comunque basate su elementi obiettivi. Questo maggior impegno richiesto potrà portare a scatti in busta paga se meritati (oggi ottenu- ti automaticamente) o a penalizzazioni per i professori scarsamente produttivi. Certamente questo può essere un primo passo per portare in molte Università un sistema di controllo dell’operato dei docenti che spesso si evidenzia di livelli estremamente diversi, sia per gli aspetti qualitativi che temporali, con reali pro- blemi per la didattica e la formazione degli studenti. L’ANMVI ha già potuto evidenziare in varie occasioni i limiti di alcuni Corsi di Laurea che per diversi motivi non sono in grado di sviluppare un processo for- mativo a livello europeo garantendo ai propri laureati possibilità occupazionali. Anche per questo l’Associazione sta chiedendo da tempo che la riduzione del numero di iscritti, sempre più necessaria, avvenga soprattutto attraverso un taglio deciso del numero delle Facoltà, selezionate ovviamente sulla base degli indici europei.

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 15 dal 26 aprile al 2 maggio 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona152

ECMGli operatori sanitari residenti colpitidal terremoto della Regione Abruzzoassolveranno gli obblighi formativi conl’acquisizione della metà dei crediti for-mativi previsti (15 invece che 30). L’hadeciso la Commissione Ecm nella se-duta del 22 aprile.

APICOLTURAÈ pubblicato sulla Gazzetta Ufficialedel 22 aprile il Decreto 4 dicembre2009 che istituisce una Anagrafe api-stica all'interno del sistema dell'ana-grafe zootecnica nazionale. Ruolo ecompiti dei servizi veterinari che utiliz-zano le informazioni della banca datiper i controlli sanitari.

SCAMBIINTRACOMUNITARI

Dal 6 maggio 2010 entreranno in vigo-re le semplificazioni previste dall'Euro-pa per la diffusione dell'informazione incampo veterinario e zootecnico. Il De-creto Legislativo, che attua la Direttiva2008/73/CE, è in Gazzetta Ufficiale efacilita i controlli nel corso degli scam-bi intracomunitari di animali vivi, em-brioni, sperma, uova da cova e polla-me, attraverso la pubblicazione on linedi elenchi informatici.

ISRAELEI Servizi veterinari israeliani hannoinformato il Ministero della Salute suinuovi requisiti sanitari in vigore dal 1maggio 2010 per l'introduzione sulproprio territorio dì cani e gatti. Divietodi ingresso per alcune razze canine.Fornito il modello di certificato sanita-rio. Rispediti nel Paese d'origine gli a-nimali non conformi ai requisiti richie-sti. Le indicazioni ministeriali sonopubblicate su @nmvi Oggi.

ANIMAL WELFAREUna risoluzione del Parlamento chiedeuna legge UE generale per il benesse-re degli animali. Allevamento e macel-lazione sono fasi chiave per tutelareanche la salute umana. Il tema è all'or-dine del giorno della sessione plenariadi Strasburgo. La valutazione del Pia-no d'azione 2006-2010 sarà votata amaggio.

FEIA Losanna il 16 e il 17 agosto prossimisi terrà la discussione circa l'utilizzodegli antinfiammatori non steroidei neicavalli da competizione. La votazionesull'argomento avrà luogo a novembrenel corso dell'Assemblea Generaledella FEI.

DOCENTI LAVORATE DI PIÙ

A PAGINA 3

CORRETTO USO DEI MANGIMI

MEDICATI

A PAGINA 4 A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 20 A PAGINA 22

QUESTO SISTEMAUNIVERSITARIO

NON VA

ECO-ETOLOGIA DEGLI ANIMALI

ESOTICI

AVIARIARAFFORZATA LASORVEGLIANZA

REPORT SUL RANDAGISMO

IN TOSCANA

FARMACO

BREVI LA VETERINARIA È TRASPARENTE

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

“Il federalismo richiede un’at-tenta lettura delle performan-ce regionali. La sanità italiananon può permettersi un futuro a ri-schio di disuguaglianze geograficheed economico-sociali, di percezio-ne di scarsa qualità dei servizi,sprechi nell’uso delle risorse, rischiper la sostenibilità delsistema, incapacità diprevenire il prevenibi-le”. Si sta parlandoanche di sanità pub-blica veterinaria? Con-tinuiamo a leggere: “Iproblemi vanno dal-l’aumento delle aspet-tative dei cittadini aquello dei bisogni le-gato all’invecchiamen-to, agli stili di vita sba-gliati, dannosi, fino alcambiamento climatico”. Quindi sista parlando anche di sanità pub-blica veterinaria? Riprendiamo lalettura. Adesso si è passati a parla-re di “scelte consapevoli dei cittadi-ni in base ai reali bisogni su cui imanager devono focalizzare l’at-tenzione, garanzia di efficienza deiprofessionisti e piena collaborazio-ne della politica nazionale e regio-nale perché i problemi sanitari sonoglobali e locali contemporanea-mente”. No, no, gli esperti della sa-nità efficiente non parlano di veteri-naria da nessuna parte. Neanche

Una listapositiva diprincipi attiviL’ha proposta l’ANMVI al Ministero dellaSalute per ampliare l’arsenaleterapeutico del medico veterinario

un accenno ai Servizi Veterinari, al-le risorse che servono per governa-re la sanità veterinaria locale e glo-bale, ai finanziamenti che riceve, al-le malattie trasmissibili, ai risvolti sa-nitari della sicurezza alimentare, aicambiamenti climatici che cambia-no la geografia dei virus, al fatto

che del federalismonon importa niente néalla leishmaniosi né al-la rabbia, tanto menoalla blue tongue oall’aviaria e alla Westnile che varcano tran-quille tutti i confini.Niente di niente. Nelbene e nel male nem-meno un accenno aquesta parte della sa-nità nazionale. Giriamo pagina e pas-

siamo all’operazione trasparenzaannunciata dal Ministro della Salu-te, per confrontare le performancedelle varie regioni, delle Asl e degliospedali, perché “dentro il sistemasanitario ci sono inefficienze e spre-chi notevolissimi”. Si parla anche di sanità pubblicaveterinaria? Neanche per sogno.Solo di ospedali e assistenza socio-sanitaria. Per la politica (e di conse-guenza per i giornali) il Servizio Ve-terinario non esiste. La veterinaria ègià trasparente: non la vede mainessuno.

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LA DISCUSSIONE SUL DISEGNO DI LEGGE GELMINI PER LARIFORMA DELL’UNIVERSITÀ è entrata nel vivo in Commissione Culturadel Senato e sono già numerosi gli emendamenti proposti dal relatore Giusep-pe Valditara del PDL. La prima proposta del relatore riguarda l’impegno deidocenti che dovrebbe prevedere un obbligo didattico fissato in 350 ore all’an-no per quelli a tempo pieno e 250 per quelli a tempo definito, obbligo che rap-presenta la parte più importante delle 1500 ore di attività annua, compresa ri-cerca, studio, verifiche, che i professori universitari dovranno garantire e chegli atenei dovranno controllare e certificare con modalità diverse e scelte alproprio interno ma comunque basate su elementi obiettivi. Questo maggiorimpegno richiesto potrà portare a scatti in busta paga se meritati (oggi ottenu-ti automaticamente) o a penalizzazioni per i professori scarsamente produttivi.Certamente questo può essere un primo passo per portare in molte Universitàun sistema di controllo dell’operato dei docenti che spesso si evidenzia di livelliestremamente diversi, sia per gli aspetti qualitativi che temporali, con reali pro-blemi per la didattica e la formazione degli studenti.L’ANMVI ha già potuto evidenziare in varie occasioni i limiti di alcuni Corsi diLaurea che per diversi motivi non sono in grado di sviluppare un processo for-mativo a livello europeo garantendo ai propri laureati possibilità occupazionali.Anche per questo l’Associazione sta chiedendo da tempo che la riduzione delnumero di iscritti, sempre più necessaria, avvenga soprattutto attraverso untaglio deciso del numero delle Facoltà, selezionate ovviamente sulla base degliindici europei.

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Farmaci veterinari più facil-mente accessibili, meno ca-ri e che possano risponderealle nuove esigenze tera-peutiche degli animali dacompagnia. Questi alcuni

dei temi sul tavolo del Ministero della Salutededicato al farmaco veterinario. L’incontrodel 22 aprile presso la Direzione Generaledella Sanità Animale e del Farmaco Veterina-rio ha portato ad un’intesa sulla necessità diampliare la disponibilità dei farmaci veterina-ri. L’incontro si è svolto alla presenza dei di-rigenti Simonetta Bonati e Carmelo Cicero edei rappresentanti dei medici veterinari italia-ni (Anmvi e Fnovi) e dell’industria farmaceuti-ca (Aisa). Hanno partecipato anche i rappre-sentanti dell’Associazione Italiana Allevatori,di Assalzoo e del Sivelp.

"È stata affrontata tutta una serie di questioni- riferisce all’Agenzia Adnkronos Salute Mar-co Melosi, vicepresidente dell'Associazionenazionale medici veterinari italiani - fra cuil'attuale assenza di un armadietto farmaceu-tico veterinario completo e soddisfacente. "Ilministero della Salute - annuncia Melosi - haperò compreso le necessità della categoriae ha chiesto la compilazione di una lista diprincipi attivi che il veterinario non può utiliz-zare, perché destinati agli esseri umani, mache sono ritenuti necessari per curare al me-glio gli animali. L'idea è quella di venire incon-tro alla categoria veterinaria concedendo l'u-tilizzo in deroga di questi prodotti, finché le

industrie non produrranno l'equivalente ve-terinario". L'elenco verrà previsto anche per ilsettore degli animali da reddito. Per quantoriguarda la mancata reperibilità presso le far-macie, del farmaco veterinario (mancata for-nitura o inappropriata sostituzione), il Ministe-ro incontrerà Federfarma.

NESSUNA SANZIONE“La legge vigente -continua Melosi- obbliga ilmedico veterinario a prescrivere, se disponi-bile, sempre il farmaco veterinario di riferi-mento per una determinata patologia. Seprescrive un medicinale per uso umano, ilveterinario va incontro a una sanzione da3mila a 9mila euro. E, nella pratica quotidia-na, sappiamo che esistono molecole moltoutili per la cura degli animali, ma che per que-sto motivo non è possibile prescrivere”. Maproprio a questo riguardo è stato il Ministeroa chiarire che nessuna multa è mai stata da-ta per un uso necessario o occasionale delfarmaco umano. Importante a questo propo-sito anche il chiarimento scaturito dal tavoloche la "detenzione" di farmaci da utilizzare inderoga" non corrisponde al loro "uso" in de-roga e dunque non sia, sotto questo profilo,da sanzionare.

E LE SEGNALAZIONI?Il Ministero lamenta scarsità di segnalazionidi farmacovigilanza trasmesse dai medici ve-terinari, le uniche che permettono di avviareformalmente una pratica di revisione dell’au-torizzazione all’immissione in commercio.

"Certamente -ha fatto notare in proposito ilVice Presidente dell'ANMVI- allargare l'ac-cesso e la disponibilità non significa non ri-conoscere il carattere specie-specifico delfarmaco veterinario che deve rimanere la pri-ma opzione e nello stesso tempo non si pos-sono in alcun modo offrire spazi d'azione asoggetti diversi dal medico veterinario, il qua-le deve mantenere saldo il controllo sulla pro-pria prescrizione e sulla somministrazionecontrastando con la massima fermezza il co-siddetto ‘potere sostitutivo’ sulla ricetta vete-rinaria".

LA CESSIONE DEL FARMACO"L'altra questione - prosegue il Vice Presiden-te dell’ANMVI - è quella della dispensazionedei farmaci per gli animali direttamente daparte del veterinario: già altri Paesi europeicome la Francia consentono questa pratica,utile in primo luogo perché non è sempre fa-cile reperire nelle farmacie i medicinali veteri-nari prescritti. Attualmente in Italia questonon è possibile. C'è poi il problema del prez-

zo: alcuni prodotti veterinari costano troppo,spesso molto di più rispetto all'analogo uma-no. Questo perché le procedure di registra-zione sono lunghe e costose per le aziendefarmaceutiche. Inoltre, a volte capita che ilfarmacista consigli al cliente di acquistare l'a-nalogo umano del farmaco veterinario richie-sto, proprio perché meno caro e assoluta-mente identico. Questo crea un danno commerciale alle in-dustrie, che si ripercuote sulla possibilità di fa-re ricerca e di sviluppare nuovi medicinali. Sequesti farmaci fossero venduti nell'ambulato-rio del veterinario, dunque, avrebbero peraltroun mercato più solido e col tempo i prezzi siabbasserebbero. In sintesi è stato un incon-tro positivo - conclude Melosi - in cui sonostate ascoltate le necessità della categoria deimedici veterinari". È necessario rivitalizzare ilmercato del farmaco veterinario agendo co-me soggetti attivi, capace di orientare il mer-cato e la domanda di farmaco veterinario. Perquesto disponibilità e cessione del farmacovanno di pari passo. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 2010 Tavolo ministeriale Osservatorio farmaco 3

Una lista positiva di principi attivi deiquali non possiamo più fare a menoMelosi (ANMVI): “Chiediamo un armadietto farmaceutico veterinario completo e soddisfacente”

AGGIORNATE LE TABELLE DEGLI STUPEFACENTI

Il 3 aprile è stato pubblicato il decreto del Ministero della salute 31 marzo 2010: "Ag-giornamento delle tabelle contenenti l'indicazione delle sostanze stupefacenti e psi-cotrope e relative composizioni medicinali, di cui al decreto del Presidente della Re-

pubblica del 9 ottobre 1990, n. 309 e successive modificazioni ed integrazioni, con so-stituzione della Tabella II, sezione D del Testo Unico". Il DM che aggiorna le tabelle stu-pefacenti ha tra le novità più importanti per il paziente in terapia antidolorifica la sem-plificazione di accesso ai farmaci oppiacei grazie all'eliminazione del ricettario specia-le. Un iter più agevole per tutti, dal medico al farmacista, con l'obiettivo finale del servi-zio al paziente. L'applicazione della Legge 38/2010 sulla terapia del dolore dovrà trovare espressa pre-visione anche in campo medico-veterinario e per questo l'ANMVI ha sollecitato il Mini-stero della Salute ad un esplicito inserimento del paziente animale e del medico veteri-nario prescrittore nel campo di applicazione della normativa semplificata. "Questo de-creto - chiarisce Giorgio Neri, consulente ANMVI per il farmaco veterinario - in realtànon apporta alcuna novità alla normativa previgente in quanto non fa altro che dare se-guito al disposto dell'art. 1 dell'Ordinanza 16 giugno 2009, integrata e modificata conordinanze 2 luglio 2009 e 8 ottobre 2009: Iscrizione temporanea di alcune composizionimedicinali nella Tabella II, sezione D allegata al Testo Unico delle leggi in materia di di-sciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope e di prevenzione, cura e riabilitazionedei relativi stati di tossicodipendenza, recependo la norma stessa e rendendone così difatto le previsioni a tempo indeterminato". "Pertanto - prosegue Neri - a norma del de-creto in questione trovano definitiva collocazione nella Tabella II sezione D i medicinalia base delle sostanze di cui alla Tab. III bis individuate nelle Composizioni per sommi-nistrazioni ad uso diverso da quello parenterale contenenti fentanyl, idrocodone, idro-morfone, morfina, ossicodone, ossimorfone e le Composizioni per somministrazioni aduso transdermico contenenti buprenorfina, che quindi in caso di terapia del dolore se-vero saranno prescrivibili con ricetta non ripetibile in copia semplice e il cui approvvi-gionamento e utilizzo non sarà necessario riportare nel registro di carico e scarico deimedicinali stupefacenti e psicotropi".

Per quanto il problema dei prezzi dei medicinaliveterinari, rilanciamo l’idea di un Osservatoriocon finalità di indagine e propositive, che indivi-

dui le situazioni utili a favorire l’abbattimento o il con-tenimento dei prezzi al professionista e al pubblico. E-siste un diffuso disagio acuito da un contesto econo-mico e sociale che spinge al contenimento di costi e in-duce, motivatamente, ad una oculata gestione econo-mica dell’attività professionale. La cessione del farma-co, oggi disciplinata dall’articolo Art. 84. (Modalità ditenuta delle scorte negli impianti di cura degli animali)del Dlgs 193/2006, dovrebbe essere aggiornata con

modalità di dispensazione che diano al medico veteri-nario un pieno ed effettivo potere decisionale sull’attoprescrittivo, sulla scelta della terapia e del medicinale,sul controllo e sull’efficacia terapeutica. Tutto questosenza tradurre l’atto della cessione in un atto di “vendi-ta”, bensì collocandolo nel solco delle motivazioni del-la Categoria e già confortate dal Consiglio di Stato al-l’epoca di un ormai anacronistico contenzioso con Fe-derfarma. Per l’ANMVI una maggiore libertà di dispen-sazione, consentirebbe anche una rivitalizzazione delmercato del farmaco come indicatore reale delle ne-cessità terapeutiche del medico veterinario.

UN OSSERVATORIO PREZZI

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Alle richieste di chiari-mento sull’uso dei man-gimi complementari me-dicati da parte degli alle-vatori, la Direzione ge-nerale della Sanità Ani-

male e del Farmaco Veterinario ha rispostocon una circolare inviata ai Servizi Veterinariregionali il 20 aprile scorso.

COMPLEMENTARI MEDICATII mangimi complementari medicati, posso-no contenere una quantità di principi attivimedicamentosi superiore a quella del corri-spettivo mangime completo, in virtù del fat-to che, per definizione, non soddisfano la ra-zione giornaliera di un animale ma devonoessere, a tal fine, associati ad altri mangimi.La normativa prescrive che i mangimi com-

plementari, per essere considerati tali, nonpossono contenere oltre 4 volte la quantitàdi principio attivo farmacologico ammessanel mangime completo. Esclusivamente nelcaso di mangimi complementari non mine-rali destinati aì ruminanti, il limite massimoammesso è di 8 volte. Pertanto, precisa lanota ministeriale, “nella pratica tali prodottidevono fare parte della razione giornaliera diun animale nella percentuale minima, rispet-tivamente del 25% e del 12,5%”.

PRODOTTI INTERMEDII prodotti intermedi sono un’altra categoriadi mangimi medicati concentrati. Possonocontenere un principio attivo farmacologico,in quantità multipla rispetto alla dose gior-naliera autorizzata fino ad un massimo di 20volte e conseguente percentuale di inclusio-ne minima nella razione giornaliera del 5%.A questo proposito, la Direzione ministerialeevidenzia che “concentrazioni che superanoil limite suddetto non permettono di carat-terizzare come mangimi tali prodotti” e che“i prodotti intermedi sono preparazioni con-tenenti principi attivi in concentrazioni tal-mente elevate da non poter essere sommi-nistrati tal quali agli animali; infatti i prodottiintermedi devono essere destinati esclusiva-mente alla produzione di mangimi medicatipronti per l’uso, previa accurata miscelazio-ne con altri mangimi in azienda”. La produ-zione di prodotti intermedi è riservata agliimpianti industriali autorizzati ai sensi del-l’art. 4 comma 1 del Decreto Legislativo n.90 del 3 marzo 1993.

LA RICETTAI mangimi complementari medicati e i pro-dotti intermedi possono essere acquistatidagli allevatori “solo dietro prescrizione me-dico veterinaria, redatta utilizzando il model-lo di cui all’allegato A del D.Lgs.n. 90 del 3marzo 1993, in triplice copia per animali pro-duttori dì alimenti per l’uomo”. La nota mini-steriale sottolinea “l’assoluta necessità cheil medico veterinario, qualora prescriva unmangime complementare medicato, indichi,così come previsto nel suddetto modello, lapercentuale di mangime medicato da som-ministrare rispetto alla razione giornaliera,affinché il dosaggio giornaliero previstonell’autorizzazione per l’immissione in com-mercio della premiscela medicata sia rispet-tato”.

AUTORIZZAZIONI E REQUISITIIGIENICI

Al fine dell’utilizzo dei prodotti intermedi, l’al-levatore deve aver inoltrato la domanda diautorizzazione (ali. 2 del DM 16/11/1993) alMinistero della Salute, corredata dell’atte-stato di idoneità della ASL competente perterritorio. Tale attestato di idoneità certifica ilpossesso, da parte dell’allevatore, dei requi-siti di cui all’articolo 6 del D.M. 16/11/93.“Al contrario - scrive la Direzione Generale -l’utilizzo di mangimi complementari medicati

in allevamento, regolarmente acquistatidall’allevatore a seguito di prescrizione me-dico veterinaria, non implica il possesso diun’autorizzazione specifica da parte dell’o-peratore stesso. Ciò non toglie, tuttavia, che tali operatorisiano soggetti al rispetto dei requisiti previstidalla normativa vigente in materia di igienegenerale e igiene dei mangimi in particolare.Infatti - prosegue la circolare - qualora l’al-levatore, in quanto operatore del settore deimangimi, utilizza anche additivi o premisceledi additivi, diversi da quelli per l’insilaggio,deve rispettare i requisiti previsti dal Reg.(CE) 178102, dagli artt. 4 e 5, dall’allegato Ile 111 del regolamento n. 183/2005”.

L’OPERATORE DEL SETTOREMANGIMI

A tal proposito, il Ministero sottolinea “la ne-cessità che l’allevatore metta in atto proce-dure scritte basate sui principi HACCP aisensi dell’art. 6 dello stesso regolamento. Incaso contrario (nessun utilizzo diadditivi/premiscele o solo per l’insilaggio)l’allevatore rientra nella categoria di opera-tore primario ai sensi del Regolamento183/05”. “In tale caso- continua la circolare-pur non sussistendo l’obbligo relativo al-l’HACCP, l’allevatore deve comunque ot-temperare a quanto prescritto negli artt. 4 e5, nell’allegato I e III del Reg. 183/05, non-ché a quanto prescritto dal reg. (CE)178/02, in quanto operatore del settore deimangimi. L’operatore primario deve assicurare che leoperazioni siano gestite in modo da preve-nire, eliminare o ridurre al minimo i pericoliche possano compromettere la sicurezzadei mangimi”.

PERICOLI E SANZIONITra i pericoli principali legati all’utilizzo dimangimi medicati e prodotti intermedi in a-zienda, sono rilevanti i problemi legati allacross-contamination, alla disomogeneità delprincipio attivo farmacologico nel mangimeetc. Non a caso, anche l’allegato III del Reg.(CE) 183/05, prescrive che i mangimi medi-cati siano stoccati e manipolati separata-mente dagli altri mangimi al fine di evitarecontaminazioni e che le attrezzature utilizza-te per il trasporto e per la somministrazioneagli animali siano pulite regolarmente, spe-cialmente dopo un utilizzo di mangimi medi-cati. Pertanto, “le sanzioni di cui al D.Lvo142/09 per il mancato rispetto dei requisitiprescritti dal Reg. (CE) 183/05, possono es-sere elevate anche nel caso di una mancan-za nella gestione igienica dei mangimi medi-cati o dei prodotti intermedi, da parte dell’al-levatore”.

CONTROLLO UFFICIALELa Direzione ministeriale sottolinea anche“l’importanza che il controllo ufficiale negliallevamenti sia finalizzato fra l’altro anche amettere in evidenza un’eventuale gestionescorretta di tali prodotti, per esempio trami-te il prelievo di campioni indirizzati a svelarele cross contamination fra i mangimi medi-cati e non medicati”.

CATEGORIZZAZIONE IN BASE ALRISCHIO

A tal proposito, nell’ambito della categoriz-zazione degli operatori in base al rischio, lacircolare mette in risalto come “l’utilizzo dimangimi medicati, ancor più se complemen-tari o prodotti intermedi, sia un criterio oltre-modo appropriato e che merita di esseretenuto in debita considerazione al fine dellaattribuzione di un livello di rischio all’alleva-tore”. ■

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Chiarimenti sul corretto usodei mangimi complementarimedicati e prodotti intermediGli allevatori possono acquistarli solo con la ricetta. Il veterinario deveindicare la percentuale di mangime medicato da somministrare rispetto alla razione giornaliera

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 20104 Osservatorio farmaco Zootecnia

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laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 20106 Attualità Aggiornamento scientifico

di ANTONIO MANFREDI

Non chiedetemi come sichiama il vulcano islan-dese che ha bloccato conle sue ceneri mezzo mon-do, ha un nome illeggibileed impronunciabile, ma

certamente resterà per sempre nella memo-ria di chi ha partecipato al Congresso Inter-nazionale di Pisa sulla Leishmaniosi Canina,non tanto per i reali problemi che ha creato,

ta in auto su Praga, e poi? Le brasiliane chedevono presentare due interessanti comuni-cazioni brevi riusciranno ad arrivare? Sembraun vero disastro, e tutto per colpa di un vul-cano dal nome impronunciabile che da 150anni non dava più segni di vita. Intanto i 700partecipanti incominciano ad arrivare, altrihanno problemi con gli aerei arrivando dalsud. Cosa potremo raccontare Sabato mat-tina a questa sala piena di veterinari arrivatida tutta l’Italia e dall’estero per un congressoche deve presentare lo stato dell’arte sullaLeishmaniosi Canina? Venerdì sera qualchenotizia positiva incomincia ad arrivare. Dujar-din ce l’ha fatta, Zini silenzio totale ma non èrelatore, è chairman e si può sostituire, Kou-tinas è arrivato da Atene, Roura dovrebbe ar-rivare da Barcellona, questo areoporto è sta-to riaperto. Meyer è bloccato a Praga ma èpossibile fare una videoconferenza, le provedanno buoni risultati. Il problema grosso re-sta sempre Oliva che, bloccato all’aeroportodi New York, non può fare proprio nulla. Congrande dispiacere dovremo rinunciare a lui.Le brasiliane che avevamo dato ormai per di-sperse, invece arrivano. Tre giorni di viaggioma si presentano Domenica mattina, distrut-te ma felici di avercela fatta. Sono arrivate inpiena notte e così hanno perso anche la pre-notazione della camera e non hanno dormito.Alla fine il congresso è andato bene, è man-cato solo Oliva. Un peccato, ma rispetto alleprevisioni disastrose di Venerdì, quasi un mi-racolo. Il livello delle relazioni, tutte di ottimaqualità, è stato molto apprezzato, lunghi ap-

plausi e molte domande. Il centro congressidi Pisa, nonostante la sua bella sala e la buo-na tecnologia, mostra purtroppo i suoi anniper alcuni servizi che hanno creato qualchedifficoltà, più a noi come organizzatori che aicongressisti, anche se Domenica mattina unproblema all’impianto elettrico ha ritardato di30 minuti l’inizio dei lavori. Ad essere sinceriDomenica sera alla fine dei lavori, quando or-mai tutti i problemi erano stati superati ed ipartecipanti si stavano allontanando espri-mendo pareri buoni, se non ottimi, abbiamotirato tutti un lungo sospiro di sollievo. Anchequesta volta, alla fine, nonostante tutte le dif-ficoltà siamo riusciti ad offrire un ottimo even-to formativo superando molti ed imprevistiproblemi organizzativi. 700 veterinari hannolasciato Pisa con informazioni chiare e preci-se sulla situazione attuale della LeishmaniaCanina in Italia e nel mondo. Se ci siamo riu-sciti è grazie alla disponibilità e l’impegno deirelatori e dei chairmen, agli sforzi continui deicollaboratori della SCIVAC, ed alle aziendepresenti che ci hanno sostenuto in questo im-portante progetto. Un grazie particolare al G-SLC (Gruppo di Studio sulla Leishmaniosi Ca-nina) che si è occupato di tutta la parte scien-tifica in modo molto collaborativo e puntiglio-so, con grande impegno e qualità professio-nale, ed alla Hill’s che è stata in questo even-to un partner organizzativo veramente essen-ziale. È già in programma il lll Congresso In-ternazionale sulla Leishmaniosi Canina ma almomento, per scaramanzia, non dico quan-do. I vulcani a volte fanno i furbi. ■

Il vulcano non ferma il congressoLa prevenzione della Leishmaniosi più forte delle polveri che arrivavano dall’Islanda

ma per la suspense che per due giorni ha ca-ratterizzato l’evento sulla presenza dei rela-tori. Avere 700 iscritti ad un congresso e nonsapere quali e quanti relatori potranno arriva-re ci ha costretto a vivere nell’incertezza pertre o quattro giorni. Già Venerdì mattina arri-vano le prime telefonate che creano preoc-cupazione e timore: Oliva è bloccato a NewYork, Dujardin a Bruxelles, di Zini non si han-no notizie, Koutinas dalla Grecia dovrebbearrivare. Roura riuscirà ad arrivare da Barcel-lona? Meyer che si trova ad Amsterdam pun-

La sala del Centro Congressi di Pisa

La sala congressuale durante una pausa

In Italia oltre una famiglia su quattro (26%) possiede almeno un cane, ma solo il 15%dei proprietari, o di chi se ne prende cura, conosce la leishmaniosi, patologia in con-tinua crescita soprattutto a causa del clima sempre più caldo e che torna alla ribalta

con l'arrivo della stagione estiva. Sono alcuni dei risultati di un'indagine di Doxa Phar-ma presentata il 21 aprile a Roma, in occasione dell'incontro “Leishmaniosi: se la co-nosci, la previeni” organizzato da Intervet-Schering Plough. Per l’ANMVI è intervenutoil vice presidente Marco Melosi. Il livello d'informazione sulla leishmaniosi è dunquepiuttosto contenuto lungo lo Stivale: il 70% degli intervistati, in tutto oltre 500 proprie-tari di cani, l'ha solamente sentita nominare; il 20% la conosce abbastanza bene e soloil 10% molto bene. La conoscenza della malattia presenta poi forti differenze nelle di-verse aree geografiche: in particolare, risulta ben più nota nelle regioni del Centro e delSud/Isole (59-60%) e meno al Nord-Est (38%).

I PROPRIETARI NON LA CONOSCONO ABBASTANZA

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Apiù di dieci anni dall'in-troduzione del sistemadi lauree a doppio ciclo,laurea breve e laureaspecialistica, la Cortedei Conti boccia il "3+2".

«L'attuazione della riforma - scrivono i giudicicontabili nel Referto sul sistema universitariopubblicato il 19 aprile - non ha prodotto gli ef-fetti attesi». L’ex Ministro Berlinguer che avviòla riforma ha replicato dicendo che è stata ap-plicata male. Sarà, ma intanto quello che dicela magistratura contabile è una certificazionedella verità.Non sono aumentati i laureati e non è miglio-rata l'offerta formativa, soprattutto per unamancata visione d'insieme, avendo ogni fa-coltà e spesso ogni area scientifica affrontatoi problemi separatamente rispetto alle altre.Risultato: un sistema centrato sul docente,non sullo studente, e una eccessiva fram-mentazione delle attività formative, nonché u-na moltiplicazione non motivata dei corsi distudio. «Il numero complessivo dei corsi di

studio - sottolineano i magistrati - è andatoprogressivamente aumentando sino al 2007-2008, raggiungendo 5.519 corsi attivi di I e IIlivello». L'effetto moltiplicativo è stato innescato so-prattutto dalla crescita esponenziale dei corsidi laurea specialistica, raddoppiati in quattroanni: da 1.204 a 2.416 tra il 2004 e il 2008.Secondo le stime del Consiglio universitarionazionale, comunque, si dovrebbe scenderea 2.500 corsi triennali e a circa 2000 del bien-nio magistrale. «Infatti, ora c'è una inversionedi tendenza e comportamenti più virtuosi, gliatenei stanno eliminando gli eccessi», osser-va Vincenzo Palomba, uno dei magistrati cheha redatto il rapporto, che verrà inviato al Par-lamento per fornire un quadro degli attualiprofili finanziari e gestionali del sistema univer-sitario. Preoccupante una considerazione di fondo:«Il quadro che ne esce - scrivono i magistrati- mette in risalto la vischiosità del sistema, ilquale vede coinvolti soggetti diversi con attri-buzioni spesso giustapposte e sconta, per al-tro verso, la mancanza di una legge organi-

ca». La Corte dei Conti si riferisce a un siste-ma poco chiaro di poteri e responsabilità, traMinistero, Regioni, sistema di valutazione (daorganizzare) e singole università in una pro-spettiva di riassetto dell'intero mondo acca-demico. L'altro aspetto critico rilevato dalla Corte deiConti riguarda la spesa per il personale, spe-sa che ha registrato «un incremento dell'8,3%nel triennio 2006-2008 e un raddoppio,52,1% dal 1998 a oggi» perché il numero deiprofessori è salito del 23% in pochi anni (orasono 18.228 gli ordinari, 17.549 gli associatie 24.492 i ricercatori). Ma a fronte dell'au-mento di spesa per i docenti è calata quellaper gli studenti: l'Italia nel confronto europeocon gli altri Paesi dell'Ocse è al di sotto dellamedia (8.725 dollari contro i 12.336 degli altristati). I giudici, per curare i mali dell'università, inco-raggiano la politica meritocratica e raccoman-dano di indirizzare le risorse soprattutto versogli "atenei più meritevoli". E inoltre raccoman-dano di tenere elevata la quota di finanziamentipubblici per l'università e la ricerca.

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 20108 Attualità Università

IL 6 SETTEMBRE LAPROVA DI AMMISSIONE

A VETERINARIA

Il Ministero della Salute ha comunica-to le data per le prove di ammissioneai corsi di laurea ad accesso pro-

grammato per l’anno accademico 2010-2011. Per l’accesso al corso di laureain medicina veterinaria l’appuntamentoè fissato al 6 settembre 2010. È in cor-so di perfezionamento il decreto concui saranno definiti le modalità ed i con-tenuti delle prove.

CONTENUTO L'INDICE DI OCCUPAZIONE

DEI VETERINARI"La percentuale di occupazione dei laureatispecialisti a ciclo unico ad un anno dalla lau-rea (che si attesta a circa il 46 per cento) ri-sente della particolarità dei percorsi di studiappartenenti alla categoria, alcuni dei quali(medicina e giurisprudenza) prevedono, al ter-mine degli studi universitari, un ulteriore pe-riodo di formazione necessario per accederealla libera professione. Negli altri percorsi di-sciplinari risulta più elevata la quota di occu-pati tra architetti e farmacisti mentre apparepiù contenuto l'indice di occupazione dei ve-terinari". (fonte: Referto sul sistema universi-tario della Corte dei Conti) ■

Potrebbe subire una svolta l’inte-resse per la formazione speciali-stica nel campo delle emergenze

dopo il convegno internazionale di Montesil-vano (Pescara) organizzato da ANMVI e IZSdi Teramo.

In quella occasione, gli esperti statunitensi eaustraliani hanno evidenziato la necessità diprevederla nei piani di studio universitari,mentre la veterinaria locale ha chiesto il su-peramento dell’approccio volontaristico edello spontaneismo. L’importante è che ci sia una reale motiva-zione, altrimenti si ripeterà l’esperienza diBari. Nicola Zizzo, docente della facoltà dimedicina veterinaria dell'Università di Bari, èl’ideatore del corso post laurea di alta forma-zione in interventi veterinari nelle emergen-ze, che dura 200 ore nel corso di un anno.“Il corso - spiega Zizzo all’agenzia ANSA -nasce nel 2002 grazie ad una convenzionetra la Protezione civile e la nostra facoltà. LaProtezione civile si è impegnata a fornire do-centi per spiegare le sue attività, specie incaso di terremoto e alluvione”. Obiettivoprincipale del corso: saper svolgere il pro-prio ruolo al meglio nell'ambito del coordi-namento dell'emergenza. E allora, in caso di alluvione, un problemaspesso affrontato dai veterinari è quello del-la gestione delle carcasse degli animali, sep-pelliti dal fango oppure morti. Ma nonostan-te le recenti catastrofi, negli ultimi due anni ilcorso non ha raggiunto il numero minimo diiscritti, “anche se sono stati già formati - ag-giunge il docente - circa 100 veterinari, pro-venienti da Puglia, Basilicata, Calabria, Sici-lia e Campania”. Perché non si trovano ve-terinari interessati? “In generale la rispostaal disastro lo Stato ce l'ha - spiega Zizzo -ed è la Protezione civile, che è all'avanguar-dia”. Il problema sono proprio le risorse u-mane, dove “rimane una forte componentevolontaria”. ■

La formazione post laureadel veterinario nelleemergenze

EMANATI I BANDI PER L’AMMISSIONE

ALLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE

DI MESSINA

Sono stati pubblicati i Bandi diConcorso per l'ammissione alleScuole di Specializzazione dell'A-

rea Veterinaria per l'a.a. 2010/2011. Ledomande, scaricabili nella sezione post-laurea del sito della Facoltà di MedicinaVeterinaria di Messina, dovranno esserepresentate entro e non oltre le ore 12,00del 21/05/2010 presso la Segreteria Stu-denti della Facoltà. Quattro i bandi per lerispettive scuole di specializzazione: 1.Allevamento, Igiene, Patologia delle spe-cie acquatiche e Controllo dei Prodottiderivati (15 posti disponibili); 2. Fisiopa-tologia della Riproduzione degli AnimaliDomestici (12 posti); 3. Ispezione degli A-limenti di Origine Animale (15 posti); 4.Patologia e Clinica degli Animali d'Affe-zione (12 posti). Ad eccezione del bandoper la Scuola indicata al punto 1, l’am-missione è subordinata al superamentodi una prova d’esame che si svolgeràpresso la Facoltà il 7 giugno.

LAVORI DIPOTENZIAMENTO ALLAFACOLTÀ DI SASSARI

Scadrà il 9 giugno il bando per i la-vori di completamento e poten-ziamento della Facoltà di Veteri-

naria di Sassari e per la realizzazione diun Ospedale e Pronto Soccorso Veteri-nario. Il bando stanzia un importo com-plessivo al netto dell'IVA di 6.000.049,05euro. La data ultima per le richieste didocumenti o per l'accesso ai documentied effettuazione di un sopralluogo è il 31maggio. L’aperturà delle offerte avverràl’11 giugno 2010 presso la sede dell'Uni-versità di Sassari. Il bando è stato inviatoil 13 aprile 2010 per la pubblicazione sulsupplemento alla Gazzetta Ufficiale del-l'Unione Europea (GU/S) ed è scaricabileal sito web della Facoltà: www.uniss.it

La Corte dei Conti: questo sistemauniversitario non vaNon migliora l’offerta formativa. I giudici contabili parlano apertamente di “moltiplicazionenon motivata dei corsi di studio”. Le lauree brevi costano e non servono

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12° Congresso NazionaleMultisala SIVAR

7-8 Maggio 2010

Palazzo Trecchi, Cremona

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Con il patrocinio di

FNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari)

Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Veterinari della Lombardia

Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Cremona

in collaborazione con

AIVEMP (Associazione Italiana Veterinari di Medicina Pubblica)

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO

SOCIETÀ FEDERATA A.N.M.V.I.

Organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

La SIVAR ringrazia, tutti i congressisti, i relatori, i collaboratori,

gli sponsor e le aziende espositrici per il buon esito

del 12° Congresso Nazionale.

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Tutte le aziende avicole dasvezzamento delle Regio-ni Emilia Romagna, Lom-bardia, Piemonte e Venetodevono essere sottopostea controllo sierologico e

virologico secondo le modalità disposte dauna nota della Direzione Generale della Sa-nità Animale e del Farmaco Veterinario firma-ta il 21 aprile dal Direttore Generale GaetanaFerri. Le modalità sono così dettagliate:a. effettuazione di 10 campioni sierologici e10 tamponi tracheali. per ogni capannone, fi-no ad un massimo di 60 campioni per alleva-mento sottoposto a controllo. Se presenteun unico capannone andranno effettuati, 20prelievi sia sierologici sia virologicí (trachea-li/cloacali) distribuiti tra le varie partite di ani-mali presenti.

b. I prelievi dovranno interessare tutte le spe-cie presenti tenendo conto della taglia e del-l'età dell'animale. Andranno privilegiati gli a-nimali adulti e le specie più a rischio (oche, a-natre, tacchini e galline ovaiole) oltre ai sog-getti che hanno partecipato a fiere, mostre emercati. Se non fosse possibile effettuaretamponi cloaca/tracheali potranno essereprelevati campioni di feci fresche per l'esamevirologico.In attesa degli esiti favorevoli di tali controlli,sono bloccate le movimentazioni degli ani-mali provenienti da questi allevamenti versola restante parte del territorio nazionale, co-munitario e Paesi Terzi. Inoltre, su tutto il ter-ritorio nazionale è disposta l'intensificazionedelle attività di vigilanza sull'applicazione del-le norme di biosicurezza nelle aziende, mezzidi trasporto, con particolare riferimento alleprocedure di pulizia e disinfezione.Le attività di sorveglianza suppletive rispettoa quelle previste dalle norme vigenti sono fi-nalizzate a comprendere meglio la situazioneepidemiologica, individuare l'eventuale origi-ne dell'infezione, nonché ripristinare i flussicommerciali della filiera avicola.

Il 16 aprile scorso la Direzione Generale dellaSanità Animale e del Farmaco Veterinario a-

veva comunicato alla DG Sanco la presenzadi focolai di influenza aviaria a bassa patoge-nicità (sottotipo H7N3) in due allevamenti a-vicoli della provincia di Bergamo.Sulla base delle prime informazioni ricevutedal territorio la Direzione ministeriale intendedisporre, in accordo con il Centro di Referen-za nazionale per l'Influenza Aviaria, misurestraordinarie integrative e temporanee, fina-lizzate al rilevamento precoce della circolazio-ne virale e alla migliore comprensione dell'an-damento epidemiologico. Se ne discuterànel corso della riunione dell'Unità di Crisi mi-nisteriale sull'influenza aviaria, convocata dal-la Direzione Generale della Sanità Animale.Convocate le Regioni Veneto, Emilia Roma-gna, Lombardia e Piemonte. Presenti ancheil Centro di Referenza e gli IZS competentiper territorio.Gli animali delle due aziende lombarde nonpresentavano alcun sintomo di malattia. Èstato disposto l'abbattimento dei capi ed èstata istituita la zona di restrizione di 1 kmnella quale è presente un ulteriore allevamen-to avicolo. Sono state avviate delle indagini epidemiolo-giche, il rintraccio delle movimentazioni nei21 giorni precedenti il rilevamento e ap-profondimenti diagnostici. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 201010 Attualità Controlli e biosicurezza

L’Unità di crisi per l’influenza aviariarafforza la sorveglianza

A lla vigilia della Conferenza inter-nazionale sull'epidemia animaledell'influenza aviaria, che si è a-

perta il 19 aprile ad Hanoi, il veterinariocapo dell'Organizzazione delle NazioniUnite per l'alimentazione e l'agricoltura,Fao, Dr Juan Lubroth, ha dichiarato chenonostante i notevoli risultati ottenuticontro il virus H5N1, esso è ancora radi-cato in Egitto, Indonesia, Bangladesh,Vietnam e Cina. "Il controllo progressivo del virus in que-sti paesi rimane una priorità internazio-nale", ha aggiunto Lubroth. "Sebbenel'attenzione pubblica nel 2009 si sia spo-stata sull'epidemia d'influenza suinaH1N1, il virus H5N1 continua a rappre-sentare una grave minaccia."Non dobbiamo dimenticare che il virusha ucciso 292 esseri umani, ha costrettoad abbattere o ucciso oltre 260 milioni divolatili, ha provocato perdite economi-che in tutto il mondo per circa 20 miliardidi dollari ed ha distrutto le condizioni divita a livello di piccoli allevatori. Fino aquando sarà presente anche in un soloPaese, ci sarà un rischio per la salutepubblica da prendere seriamente in con-siderazione".La Conferenza ministeriale di Hanoi in-tende mobilitare la cooperazione interna-zionale contro future malattie infettivebasandosi sull'esperienza fatta nella ri-sposta all'epidemia di influenza suinaA/H1N1 e di influenza aviaria H5N1.

LE MISURE DECISE IL 23 APRILE

FAO: H5N1 È ANCORAUNA GRAVE MINACCIA

Sulla base delle risultanze dell’U-nità di Crisi per l’influenza aviariadel 23 aprile il Ministero della Sa-

lute ha comunicato le disposizioni adot-tate oggi.Le misure urgenti decise sono da appli-care sul territorio nazionale.

1. è disposto il divieto di fiere, mostre emercati sul territorio delle Regioni E-milia Romagna, Lombardia, Piemontee Veneto fino al 29 Aprile p.v.

2. le Regioni di cui al punto 1 assicuranoil completo espletamento delle attivitàdi monitoraggio su tutte le aziende disvezzamento presenti sul proprio ter-ritorio. Tali aziende devono esseresottoposte a controllo sierologico e vi-rologico secondo le modalità di cui alpunto 1 lettera a e b della precedentenota n. 7358-P del 21/04/2010.

3. successivamente alla data del 29 Apri-le le aziende avicole da svezzamentocon esito negativo dei controlli effet-tuati secondo le modalità di cui alpunto 2 sono abilitate a movimentare ipropri animali.

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12.30 Pausa pranzo13.30 Sarcomi dei tessuti molli

Giorgio Romanelli14.15 Tumori ossei - Giorgio Romanelli15.00 Esercitazioni pratiche: ago aspirazione

linfonodale, biopsia con tru-cut, asporta-zione di neoplasie cutanee con marginecorretto

16.30 Fine della 2a giornata

Domenica, 13 Giugno 20109.00 Linfoma nel cane: dalla diagnosi al “re-

scue protocol” - Magda Gerou-Ferriani10.30 Pausa caffè11.00 Tumori mammari nel cane e nel gatto

Giorgio Romanelli12.30 Pausa pranzo13.30 Tumori dell’urinario - Giorgio Romanelli14.15 Tumori del cavo orale

Giorgio Romanelli15.00 Esercitazioni pratiche interattive su casi

clinici con discussione collegiale16.30 Fine del corso

ISCRIZIONIScadenza pre-iscrizioni: 31 Maggio 2010.Quote di partecipazione:Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20%Non soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%

SEDEVilla Di Pasquale - Ragusa.

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 2010 Eventi Veterinari 11

CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIARagusa, 11-13 Giugno 2010

OBIETTIVIIl corso si propone di dare al partecipante le ba-si per una corretta conoscenza dell’oncologiaclinica e medica. Saranno trattate le più comunimalattie tumorali degli animali da compagnia ol-tre ad un approccio corretto alla patologia neo-plastica partendo dalle metodiche di biopsia eproseguendo poi con l’analisi delle due terapiepiù importanti: chirurgia e chemioterapia. Duran-te i 3 giorni del corso ci sarà poi la possibilità diimparare ad utilizzare in pratica gli strumentibioptici. Sarà inoltre dato il giusto peso allo stu-dio delle singole forme neoplastiche.

RELATORIGiorgio Romanelli - Magda Gerou-Ferriani

PROGRAMMAVenerdì, 11 Giugno 2010

9.00 Registrazione partecipanti - Saluti9.30 Approccio al paziente neoplastico, dalla

presentazione alla terapiaMagda Gerou-Ferriani

10.15 Principi di biopsia tissutaleGiorgio Romanelli

11.00 Pausa caffè11.15 Principi di chirurgia oncologica

Giorgio Romanelli12.00 Concetti di Chemioterapia: quando, cosa

e come - 1a parte - Magda Gerou-Ferriani12.45 Pausa pranzo13.45 Concetti di Chemioterapia: quando, cosa

e come - 2a parte - Magda Gerou-Ferriani14.30 Emergenze dovute alla chemioterapia:

come risolvere i problemiMagda Gerou-Ferriani

15.15 Pausa caffè15.30 Terapie di supporto nel paziente oncolo-

gico - Giorgio Romanelli16.15 Sindromi paraneoplastiche e tumor lysis

syndrome: evitando le complicazioniMagda Gerou-Ferriani

17.00 Fine della 1a giornata

Sabato, 12 Giugno 20109.00 Neoplasie cutanee: generalità, diagnosi

e principi di trattamentoGiorgio Romanelli

10.30 Pausa caffè11.00 Mastocitoma: presentazione clinica, dia-

gnosi e trattamento chirurgicoGiorgio Romanelli

11.45 Mastocitoma: trattamento medicoMagda Gerou-Ferriani

Società federata ANMVI

RELATOREGiordano Nardini

MODERATOREPaolo Guazzi

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e verifica

presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed inizio deilavori

9.30 Gestione del coniglio da compagnia eapproccio clinico

11.00 Pausa11.30 Le patologie del cavo orale: diagnosi e

trattamento12.30 Emergenza e complicazioni delle patolo-

gie gastroenteriche13.00 Spazio per eventuale comunicazione

commerciale13.30 Pausa pranzo14.30 Chirurgia: dall’anestesia alla gestione del

dolore post-operatorio16.00 Pausa16.30 Ricovero e terapie: l’importanza di una

corretta ospedalizzazione17.30 Test di valutazione dell’apprendimento e

discussione finale18.00 Consegna degli attestati di partecipazio-

ne e termine della giornata

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE e SCI-VAC in regola con l’iscrizione 2010. Non è ri-chiesta la preiscrizione. Gli interessati devonoregistrarsi direttamente in sede d’incontro pre-sentandosi alle ore 08.30 presso la segreteria.

SEDEHotel Real Fini - La Baia del Re. Modena. (Difronte all’uscita Modena Sud sull’autostrada A1)

PER INFORMAZIONISEGRETERIA SIVAE: Elisa Tel: 0372/40.35.00E-mail: [email protected]

PROGRAMMA8.30 Registrazione partecipanti9.15 Le tariffe dei veterinari sul territorio

Marco Viotti10.00 Prezzi e tariffe - Stefano Zigiotto10.45 Pausa11.15 Discussione dei temi trattati11.30 La gestione economica di una struttura

veterinaria - Marco Viotti12.45 Pausa pranzo14.00 Esempi pratici di applicazione del break

even - Marco Viotti15.00 Discussione dei temi trattati nella giornata16.00 Valutazione dell’apprendimento e chiu-

sura dei lavori

ISCRIZIONILe iscrizioni 2010 sono gratuite ed aperte a tutti imedici veterinari. Per motivi organizzativi, i veteri-nari che intendono presenziare all’incontro, devo-no compilare ed inviare l’iscrizione on-line colle-

gandosi al sito http://www.anmvi.it/267/practice-management-cremona-13-giugno-2010 o scari-care ed inviare la scheda tramite fax allo0372/457091 o per e-mail a: [email protected]. Tale comunicazione, viene intesa comeeffettiva dichiarazione di partecipazione.

PER INFORMAZIONISegreteria ANMVI - Milena MigliavaccaTel. 0372/403536 - Fax 0372/457091E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT“PREZZI E TARIFFE”

Cremona, Palazzo Trecchi, 13 Giugno 2010

In collaborazione con:A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Gruppo di Studiodi Practice Management

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNAGESTIONE E TECNICHE TERAPEUTICHE

NEL CONIGLIO DA COMPAGNIAIn collaborazione con l'ordine dei medici veterinari di Modena

e A.V.M (Associazione Veterinari Modenesi)Modena, 9 Maggio 2010

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIAQUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE

Cervignano Del Friuli (UD), 16 Maggio 2010

OBIETTIVIAffrontare e risolvere situazioni più o menocomplesse (neoplastiche e non) dal puntodi vista chirurgico (si affronteranno le pato-logie di più frequente riscontro). Gli aspettidiagnostici saranno trattati solo nei loro e-lementi fondamentali e pratici. Fornire ele-menti prognostici.

RELATOREPaolo Buracco

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Indicazioni cliniche e tecniche di ri-costruzione di ampie soluzioni dicontinuo in diverse regioni corporeenel cane e nel gatto

11.00 Pausa11.30 Indicazioni cliniche e chirurgia di co-

lon/retto, regione perianale e peri-neale nel cane e nel gatto

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEHotel Internazionale - Via Ramazzotti, 2Cervignano del Friuli (UD)

2 CREDITI ECM

Società federata ANMVI

PARTECIPAZIONELa partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata ai Soci SCIVAC,indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quota associativa del-l’anno in corso. I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro regionale orga-nizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé la tessera SCI-VAC con il bollino dell’anno in corso).

PER INFORMAZIONISegreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - [email protected]

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in collaborazione con

65° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

SESSIONI AVANZATE - www.sc i vacr im in i . i t

EBVMUn metodo utile per affrontare e risolvere al meglio i problemi dei nostri pazienti

VENERDÌ 28 MAGGIO 2010Ore 10.20-17.00Roberto Buzzetti (I), Claudio Fabbri (I), Fabia Scarampella (I)Lingua: Italiano - Numero partecipanti: 36Quota: Soci SCIVAC € 80,00 - NON Soci SCIVAC € 230,00

MATTINO

• Cos’è l’EBM e perché dovremmo praticarla?• Come formulare una domanda a cui l’evidenza scientifica può trovare una risposta? Le banche in medicina

veterinaria: come utilizzarle al meglio in pochissimo tempo• Come posso valutare se le informazioni trovate possono essere davvero utili per la soluzione del problema

del paziente?

POMERIGGIO

• Esercitazione pratica in gruppi: dal caso clinico all’articolo scientifico. Analisi e discussione in piccoli gruppidi 2 articoli in lingua inglese

• EBM e Medicina Veterinaria: limiti problemi e prospettive

CHIRURGIALa TC e la Chirurgia

VENERDÌ 28 MAGGIO 2010Ore 10.20-12.40Paolo Buracco (I), Federica Rossi (I)Lingua: Italiano Numero partecipanti: 60Quota: Soci SCIVAC € 80,00 - NON Soci SCIVAC € 230,00

Oggi l’accertamento con Tomografia Computerizzata (TC) è ampiamente disponibile in Medicina Veterina-ria. Tale accertamento consente di ottenere informazioni fondamentali per stabilire la diagnosi ed il tipo trat-tamento più opportuno, sia medico che chirurgico. Al chirurgo, in particolare in campo oncologico, un esa-me TC ben condotto ed interpretato fornisce precisi dati sulla presenza, localizzazione ed estensione di unalesione, sul coinvolgimento di organi e strutture vascolari limitrofe, risultando pertanto di grande aiuto nel-la scelta del paziente da sottoporre a chirurgia, nel planning pre-operatorio, con l’obiettivo di prevedere pos-sibili difficoltà ed evitare insuccessi prevedibili.

NEPHROLOGYCanine LUTD: new approachesto well known or unusual issues

FRIDAY MAY 28th 2010Time 02.20-5.00 pmShelly Vaden (USA)Language: EnglishNumber of partecipants: 60Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00

NON SCIVAC member € 230,00

This interactive session is directed to deepen some themes through clinical cases discussion. Totally unusual congenital abnormalities will be described: congenital fistulas, urethral agenesia, urethralvalves. Furthermore, in this place new approaches to management of more or less well known issues will bedescribed: collagen injections in urethral sphincter, placement of artificial urethral sphincters, laser-ablationof ectopic ureters, laser lithotripsy, and cistoscopy-assisted cistotomy: new methods for old problems.

INTERNAL MEDICINERespiratory Diseases: pulmonary edema and thromboembolism

FRIDAY MAY 28th 2010Time 2.20-5.00 pmLesley King (USA)Language: EnglishNumber of partecipants: 60Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00

NON SCIVAC member € 230

Pulmonary edema: while we are always afraid of it … to prevent and oppose it when unfortunately it occurs,we must know its eziopathogenetic mechanisms, that are surely complex and sometimes obscure. Certainly, things are not simpler for the as fearful thromboembolism … Fortunately, Lesley King will be with us for 2 hours and half dedicating her knowledge and experiences tohelp us when things are wrong!

CARDIOLOGY Interactive EchoSATURDAY MAY 29th 2010Time 9.20-12.00 amJohn D. Bonagura (USA), Claudio M. Bussadori (I)Language: English - Number of partecipants: 60Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00

NON SCIVAC member € 230,00

The quality of Echo in Italy appears to be very high among the specialty practitioners', so during this sessionall presentations will be set at a specialist level and leaded by two of the most recognized expert on echocar-diography in European and American Veterinary Cardiology community. Speakers will discuss, in a consi-stent manner, very specific diseases and they will show the application of the different echo modalities to the-se diseases - including the newest techniques - for the diagnosis and assessment of these conditions. This teaching session will be structured in a well experimented manner: The speakers will discuss in detailssome specific cardiac diseases, acquired and congenital, for a comprehensive echo assessment of any diseasesthey will use some paradigmatic and controversial clinical examples, reviewing anatomical aspect, cardiac re-modeling, flow disturbance, systolic and diastolic function, hemodynamic, pathophysiology, follow up andindication for treatment. All this showing how to get the best from the commonest technique: 2D/M-mode,Spectral Doppler, Color Doppler, but also analyzing the true advantage for a comprehensive evaluation of thenewest: 3D, Transesophageal echocardiography, Tissue Doppler, 2DStrain.

ORTHOPEDIC Arthroscopy

SATURDAY MAY 29th 2010Time 9.20-12.00 amJames Cook (USA)Language: EnglishNumber of partecipants: 60Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00

NON SCIVAC member € 230,00

A unique occasion to maximize the profit from helpfulness and competence of Jimi Cook, one of the great-est international experts in arthroscopy, with a big background in osteoarticular research, too. Arthroscopyis a somewhat recent discipline in small animal practice, but is greatly increasing in our field too, going handin hand with its wide use in human medicine, carrying great opportunities for the future. The workshop isdirected to show all the current capabilities of arthroscopy in different joint diseases of the dog, and to offerthe best tricks for the people that already use it and to tempt those who yet don’t use it.

ANIMALI ESOTICIL’oncologia del furetto

SABATO 29 MAGGIO 2010Ore 9.20-12.00Mattia Bielli (I), Massimo Vignoli (I)Lingua: Italiano - Numero partecipanti: 60Quota: Soci SCIVAC € 80,00 - NON Soci SCIVAC € 230,00

L’obiettivo è fare luce sul panorama delle malattie neoplastiche del furetto e sulle possibilità terapeutiche adisposizione in seguito alle recenti acquisizioni in campo veterinario. Le relazioni tratteranno: le principalientità note, le segnalazioni di patologie rare, la gestione medica e chirurgica dell’insulinoma in pazienti conaltre patologie concomitanti e l’applicazione della radioterapia nel linfoma del furetto.

Round Table: “Gestione della patologia delle surrenali del furetto: diagnostica, terapia medica, chirurgia e al-tre alternative”

Ospiti: Paolo Selleri, Giuseppe Visigalli, Mattia Bielli, Alessandro Melillo, Marco Bedin, Kiumars Khadivi-Dinboli

FELINE MEDICINEUp date on FIP

SATURDAY MAY 29th 2010Time 9.20-12.00 amDiane Addie (F)Language: EnglishNumber of partecipants: 60Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00

NON SCIVAC member € 230,00

Feline infectious peritonitis (FIP) is a rare consequence of feline coronavirus (FCoV) infection and is one ofthe most challenging diseases for a clinician to diagnose. In this session, you will follow the www.catvirus.comFIP diagnosis algorithm step by step and put it into practice yourself; you will find out how to rule out effu-sive FIP for less than a Euro with the Rivalta test; and you will learn the uses and limitations of in-houseFCoV antibody tests (often mis-labelled FIP tests).

GASTROENTEROLOGY Discussing around GE clinical caseswith Mike Willard

SATURDAY MAY 29th 2010Time 2.00-4.40 pmMike Willard (USA), Paola Gianella, Ugo Lotti, Rossella TerragniLanguage: English - Number of partecipants: 60Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00

NON SCIVAC member € 230,00

We know how complex the approach to a clinical case of chronic gastroenteric disease would be, not only toselect the best recommended diagnostic plan, but also to establish an effective therapy and to detect the mostprobable prognosis. This specialistic workshop is aimed to define a correct approach to chronic enteropathiesthrough several illustrative clinical cases, that will be interactively discussed by speakers and contributors toshow how combination of clinical, laboratoristic, endoscopic and histologic data will lead to a correct ther-apy adjusted according to prognostic factors come out of the considered case, as it has been proved by thelatest scientific publications.

NEUROLOGYInflammatory Diseases of CNS

SATURDAY MAY 29th 2010Time 2.00-4.40 pmRichard Lecouteur (USA)Language: EnglishNumber of partecipants: 60Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00

NON SCIVAC member € 230,00

This session will try to define the range of canine and feline inflammatory diseases and to prove that combi-nation of clinical, laboratoristic and histologic data is currently the most reputed method to obtain the bestgratification of efforts made to arrive to an antemortem diagnosis of the disease, with a view to applicationof more appropriate therapeutic protocols.

MEDICINA COMPORTAMENTALE Le basi neurologiche dell’empatia: i neuroni specchio

DOMENICA 30 MAGGIO 2010Ore 9.20-12.00Fausto Caruana (I)Lingua: ItalianoNumero partecipanti: 60Quota: Soci SCIVAC € 80,00 - NON Soci SCIVAC € 230,00

I recenti sviluppi nell’ambito delle neuroscienze del sistema motorio dimostrano che la corteccia motoriaviene reclutata durante l’osservazione di azioni e non solo durante l’esecuzione. Questo sistema è stato mes-so in relazione con la capacità di comprendere le azioni e le intenzioni dei nostri consimili mediante una viaautomatica e non cognitiva. La scoperta di tale sistema ha portato inoltre alla formulazione dell’ipotesi percui la stessa logica sottesa al meccanismo mirror per le azioni possa valere per altri domini funzionali qualiemozioni e sensazioni. Il lavoro congiunto di tali meccanismi può essere pensato come parte del substratoneurale dei meccanismi di comprensione immediata ed empatica degli altri.

DERMATOLOGY Discussion on Advanced-pathology complex cases

SUNDAY MAY 30th 2010Time 9.20-12.00 amDoug Deboer (USA) Language: EnglishNumber of partecipants: 36Cost: SCIVAC Members and foreign delegates € 80,00

NON SCIVAC member € 230,00

Every case we see teaches us a lesson. During this session, unusual or difficult cases will be presented and di-scussed – some have an answer, and some don’t, but we can learn something from each one. The audience will be presented with historical, clinical, and laboratory data and asked to solve these difficultcases. Come to the session prepared to be interactive, test your diagnostic skills, and learn something new atthe same time!

RIMINI 28-30 MAGGIO 2010Palacongressi di Rimini

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di GERARDO PASCIUTIDirigente Veterinario, ASL Avellino

Presso un allevamento ovinodell’Alta Irpinia, ufficial-mente indenne da brucello-si, da circa 8 mesi sono sta-ti registrati alcuni casi di a-borto.

In seguito alla segnalazione dell’allevatore, l’au-tore ha ritenuto opportuno effettuare delle in-dagini per determinare le possibili cause re-sponsabili. Come schematizzato nella tabella1, le cause infettive che possono provocare gliaborti nei piccoli ruminanti sono numerose epossono essere di origine batterica, di naturaparassitaria e virali.Esistono degli aborti non infettivi dovuti a ca-renze alimentari, traumi. Altri restano ancora diorigine sconosciuta.Gli antielmintici, come la fenotiazina e il tetra-misolo, se somministrati a fine gestazione pos-sono provocare aborto nella capra. L’indagineepidemiologica ed i sintomi clinici non sempresono sufficienti per stabilire la diagnosi eziolo-gica degli aborti infettivi nei piccoli ruminanti.L’aborto nella specie ovi-caprina è molto fre-quente ed è uno dei maggiori motivi di manca-to introito da parte degli allevatori.L’autore ha pertanto ritenuto opportuno effet-tuare l’anamnesi del gregge per verificare la ri-correnza e la periodicità degli eventi.

ANAMNESIIl gregge è costituito da n° 86 pecore e da cir-ca 8 mesi presenta numerosi casi di aborto.L’allevamento è ufficialmente indenne da Bru-cellosi. È stata presa in considerazione l’epocain cui si è verificato l’aborto dell’ultimo ovino.Infatti un eventuale agente microbico respon-sabile esplica un’azione differenziata nelle varieepoche della gravidanza. Essendosi l’aborto verificato 3 settimane primadel temine del periodo di gravidanza si posso-no ritenere responsabili gli agenti microbici ri-

portati nella tabella 2. È stato quindi necessa-rio procedere all’esame autoptico.

ESAME AUTOPTICOÈ stato inviato il feto ovino (foto n° 1) presso l’I-stituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzo-giorno di Portici per la ricerca di agenti battericie virali al fine di rinvenire una possibile connes-sione con l’aborto verificatosi a termine dellagravidanza della gestante.

Vengono isolati mediante PCR due batteri:• la chlamydia e • la coxiella burnetii.Viene di seguito riportata una breve descrizio-ne delle due patologie coinvolte.

ABORTO DA CHLAMYDIANei piccoli ruminanti questo battere determinal’aborto e raramente forme articolari e respira-torie.

EZIOLOGIAIl genere Chlamydia comprende due specie: laChlamydia trachomatis e psittaci.Quest’ultima interessa la Medicina Veterinaria.Le Chlamydie sono piccoli microrganismi en-docellulari obbligati, gram-negativi, con dueforme di sviluppo:• il corpo elementare ed• il corpo reticolare.Il corpo elementare rappresenta la forma infet-tante, che penetra all’interno della cellula ber-saglio dove, in 24-48 ore, si trasforma, sfrut-tando il citoplasma cellulare per il proprio me-tabolismo, nel corpo reticolare che rappresen-ta la forma riproduttiva.Il corpo reticolare si moltiplica e si trasforma incorpo elementare pronto per una nuova inva-sione di altre cellule e si ha la lisi della cellula o-spite. L’aborto è tardivo e si verifica nelle ultimequattro settimane di gestazione.I feti abortiti sono ben formati e con presenta-no lesioni macroscopiche. Si riscontra ritenzio-ne della placenta, che si presenta ispessita con

cotiledoni necrotici-emorragici (foto 2).L’infezione si trasmette con i liquidi e gli invoglifetali. Gli agnelli nati da queste greggi diffondo-no chlamydie con le feci.Nei pascoli infetti il microrganismo può soprav-vivere nelle feci per 1-3 mesi. Nella fase acuta del focolaio si ha il 30% di a-borti. In seguito l’incidenza si abbassa fino al10% poi l’infezione rimane endemica con casisporadici di aborto nelle primipare.I giovani maschi e le femmine nati da madri in-fette sono i maggiori responsabili di questa en-demicità. La diffusione delle chlamydie può av-venire anche attraverso le feci di portatori sanie col seme di maschi infetti.

ABORTO DA COXIELLA BURNETIILa Coxiella burnetii è l’agente eziologico del-la Febbre Q, che è una zoonosi.È un batterio gram-negativo, intracellulare ob-bligato. È molto resistente agli agenti fisici. Si localizza nella mammella, nei linfonodi so-pramammari, nell’utero e nella placenta.Le femmine gravide si infettano per via orale

con acqua inquinata dai feti abortiti o da invo-gli fetali e con le punture di zecche.I segni clinici si manifestano con broncopol-

monite e tosse, ma soprattutto con aborti iquali si verificano circa un mese prima dell’e-poca del parto; si ha una placentite con invoglifetali che si presentano ispessiti e di colore bru-no-rossastro (foto 3).

ABORTO NELLA DONNALe donne che svolgono la professione di me-dico veterinario, durante le operazioni ostetri-che, se incinte possono trovarsi in una situa-zione di rischio in quanto le chlamydie vengo-no eliminate con i prodotti del concepimentoin notevole quantità. L’uomo si infetta con iceppi di chlamydia psittaci di origine aviare.

PROFILASSI E TERAPIAIn caso di infezione occorre un’accurata disin-fezione dei locali e delle attrezzature, distrugge-re gli invogli e i feti abortiti. Per la terapia vieneusata la Tilmicosina al dosaggio di 10 mg/kgpeso vivo per via sottocutanea. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 2010 Piccoli ruminanti Focus 13

Aborti infettivinegli ovi-caprini

Tabella 1

ABORTI DI ORIGINE ABORTI DI ORIGINE ABORTI VIRALIBATTERICA PARASSITARIA

BRUCELLOSI ABORTI MICOTICI BORDER DISEASE

CLAMIDIOSI ABORTI DA MICOTOSSINE

FEBBRE Q TOXOPLASMOSI

SALMONELLOSI NEOSPOROSI

CAMPILOBATTERIOSI

LEPTOSPIROSI

LISTERIOSI

MICOPLASMOSI

Tabella 2 - Aborti durante l’ultimo terzo della gravidanza

BRUCELLOSI ULTIMO TERZO DELLA GRAVIDANZA

CHLAMYDOPHILA ABORTUS PRIMO ANNO 2-3 SETTIMANE PRIMA DEL PARTO EPOI PRENDE UN ANDAMENTO CICLICO

SALMONELLA ABORTUS OVIS ULTIMO TERZO DELLA GRAVIDANZA

COXIELLA BURNETII ULTIMO TERZO DELLA GRAVIDANZA

LEPTOSPIRA ULTIMO TERZO DELLA GRAVIDANZA

TOXOPLASMA GONDII SECONDO IL PERIODO DI CONTAGIO NEL CORSODEI PRIMI 2 MESI O 2-6 SETTIMANE PRIMA DELTERMINE

LISTERIA MONOCYTOGENES PRIMA METÀ DELLA GESTAZIONE

CAMPYLOBACTER FOETUS TERZO-QUARTO MESE DI GESTAZIONE

Figura 1

Figura 2

Figura 3

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Un furetto maschio steriliz-zato di 7 mesi veniva valu-tato per la comparsa epi-sodica di debolezza degliarti pelvici della durata didue settimane. L’esame

neurologico rivelava una tetraparesi flaccida conriduzione dei riflessi spinali suggestiva di malat-tia neuromuscolare. I risultati dell’esame emato-logico e dell’analisi del liquido cefalorachidiano,le radiografie del torace e l’ecografia dell’addo-me non erano rilevanti. I test elettrodiagnosticirivelavano una modica attività spontanea loca-lizzata ai muscoli interossei degli arti pelvici, velo-cità di conduzione dei nervi motori irrilevante eun’ampiezza inferiore alla norma del potenzialed'azione muscolare composto (CMAP) per lasola stimolazione del nervo tibiale. Con le stimo-lazioni ripetute si osservava una grave rispostadecrementale del CMAP (45,5% alla terza sti-molazione del nervo ulnare). Un esofagogram-ma rivelava un lieve megaesofago. L’iniezioneendovenosa di neostigmina metilsolfato deter-minava l’immediata risoluzione della debolezza

muscolare. Utilizzando un estratto muscolarespecifico canino e felino, si identificavano nelsiero anticorpi anti-recettore dell’acetilcolina (A-ChR) cross-reattivi (0,35 nmol/l). I segni clinici e irisultati degli esami ancillari erano diagnostici permiastenia gravis. Si somministrava piridostigmi-na bromuro (1 mg/kg PO, q 8h), ottenendo laremissione completa dei segni clinici. Tuttavia,un mese dopo la diagnosi, il furetto veniva sop-presso a causa della recidiva della debolezzanonostante il trattamento anticolinesterasico. A conoscenza degli autori, si tratta della primasegnalazione di miastenia gravis acquisita in unfuretto e la prima identificazione di anticorpi an-ti-AChR in questa specie. La miastenia gravisautoimmune dovrebbe essere presa in consi-derazione nel furetto in presenza di debolezzae paresi flaccida suggestive di una patologianeuromuscolare. I test elettrodiagnostici, il testdell’anticolinesterasi e la titolazione degli anti-corpi anti-AChR erano utili per la diagnosi. *“Autoimmune myasthenia gravis in a ferret”Jérôme Couturier, Minh Huynh, Didier Boussa-rie, Laurent Cauzinille, G Diane Shelton. J AmVet Med Assoc. December 2009; 235 (12):1462-6. ■

Uno studio retrospettivoha confrontato l’aspettoradiografico del grosso epiccolo intestino in gattiaffetti da condizioni pa-tologiche diverse e ha

creato un indice quantitativo per l’interpreta-zione dei diametri intestinali nelle radiografieaddominali. Si consideravano 74 gatti che e-rano stati sottoposti a esame radiograficodell’addome. I gatti venivano assegnati a unadi 4 categorie diagnostiche: assenza di ma-lattie gastrointestinali (n=20), patologia ga-strointestinale non ostruttiva (32), corpo e-straneo lineare (LFB; 11) e ostruzione mec-canica del piccolo intestino non causata daLFB (11). I radiogrammi venivano valutatisenza conoscere l’anamnesi o la diagnosi. Siconfrontavano il diametro esterno massimoe minimo del piccolo intestino (SID) e il dia-metro del colon (CD). Si confrontavano poi lemisurazioni dorsoventrale e mediolaterale delpiatto cartilagineo craniale delle vertebre L2(VEL2) e L5. L’altezza dorsoventrale di VEL2nelle immagini radiografiche laterali veniva u-tilizzata per determinare il rapporto SID mas-simo: VEL2 e CD massimo: VEL2. Si valuta-va inoltre la distribuzione del gas. La presenza di patologie gastrointestinalinon ostruttive era più probabile, rispetto alleostruzioni, fino a un rapporto SID massimo:

VEL2 > 2,0. Al rapporto SID massimo: VEL2pari a 2,5, la probabilità di una patologia nonintestinale era < 4%. Al rapporto SID massi-mo: VEL2 pari a 3 la probabilità di un’ostru-zione meccanica era > 70%. Quando il rap-porto SID massimo: VEL2 era pari a 2, laprobabilità di un LFB era del 50%; all’au-mentare del rapporto oltre 2, la probabilità diLFB diminuiva. Sia la distribuzione del gassia il CD erano correlati alla categoria dia-gnostica.I rapporti normalizzati SID massimo: VEL2 eCD massimo: VEL2 ottenuti dalle misurazionisui radiogrammi laterali dell’addome del gat-to erano correlati alla categoria diagnostica. “Association of intestinal disorders in catswith findings of abdominal radiography” A-dams WM, Sisterman LA, Klauer JM, KirbyBM, Lin TL. Journal of the American Veteri-nary Medical Association, April 15, 2010, Vol.236, No. 8, Pages 880-886. ■

Miastenia gravisin un furetto La malattia autoimmune segnalata per la primavolta in un soggetto di sette mesi

Associazione tra patologieintestinali del gatto e aspettiradiograficiUno studio propone un indice quantitativoper interpretare il diametro dell'intestinonei radiogrammi addominali

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Monzeglio.

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Un articolo pubblicato suEurosurveillance eviden-zia gli aspetti epidemio-logici peculiari delle epi-demie di West Nile Disea-se (WND) che hanno inte-

ressato l’Italia negli ultimi due anni, aspettinon considerati da un precedente articolosulle prospettive future dell’infezione da WNVin Europa pubblicato sulla stessa rivista.Nell’agosto 2008, dopo dieci anni di assenzadi attività, una vasta epidemia di WND colpi-va 8 province di tre regioni del Nord Italia (E-milia Romagna, Veneto e Lombardia), dovesi identificavano 794 casi di infezione daWNV in 251 scuderie sulla base dei segni cli-

nici e di uno screening sierologico effettuatosui cavalli della zona. Si segnalavano anchealcuni casi nell’uomo e il coinvolgimento de-gli uccelli residenti, soprattutto gazze (Picapica) e piccioni (Columba livia). Nel 2009 una nuova epidemia colpiva so-prattutto le zone dei focolai del 2008, ma sisviluppavano anche nuovi foci d’infezione inItalia centrale. La circolazione del WNV eraaccompagnata dalla trasmissione nella stes-sa area di Usutu virus, un altro Flavivirus tra-smesso dalle zanzare e spesso associato al-la circolazione di WNV. Recentemente sonostati osservati i primi casi di infezione neu-roinvasiva da parte di Usutu virus nell’uomo.La situazione epidemiologica italiana è quindipeculiare. La comparsa di trasmissione diWNV nel 2009 in aree lontane dai luoghi conelevata densità di uccelli migratori e i risultativirologici consistentemente positivi ottenutinegli uccelli residenti esaminati suggerisconol’instaurarsi di un efficiente meccanismo disopravvivenza invernale locale del virus con ilpossibile coinvolgimento di queste specievolatili. A conoscenza dell’autore, è la primavolta che si osserva in Europa una chiara evi-denza di endemicità di WNV in specie volatiliautoctone. (M.G.M)“West Nile virus in Europe: understanding thepresent to gauge the future” R Lelli. Eurosur-veillance, Volume 15, Issue 15, 15 April2010. (M.G.M.) ■

L’Autorità europea per la si-curezza alimentare (EFSA) èstata incaricata dalla Com-missione europea di valuta-re alcune questioni di sicu-rezza alimentare derivanti

da potenziali reazioni allergiche ai parassitipresenti in una serie di prodotti ittici e di for-nire una valutazione dei metodi idonei a ridur-re i rischi di infestazione. Nel suo parere il gruppo di esperti scientificidell'EFSA sui pericoli biologici (BIOHAZ) con-clude che l’unico parassita presente nei pro-dotti ittici destinati al consumo umano chepossa causare reazioni allergiche è Anisakis,un verme parassita le cui larve possono tro-varsi nella polpa del pesce. Il parere del grup-po BIOHAZ fornisce precisazioni sull’effica-cia del congelamento e dei trattamenti a cal-do per sopprimere o rendere inattive le larvedi Anisakis.Le probabilità che si verifichino reazioni aller-giche sono legate per lo più al consumo dipesce infestato da larve vive. Non è ancoradel tutto chiaro come e in che misura gli al-lergeni di Anisakis possano scatenare reazio-ni allergiche, ma il rischio di allergia è ritenutopiù elevato per i prodotti ittici contenenti lar-ve di Anisakis vive rispetto a quelli che con-tengono larve morte. Le reazioni allergiche adAnisakis comprendono gastroenterite e sin-tomi di natura reumatologica e dermatologi-ca.Per quanto concerne il pesce pescato, ilgruppo di esperti ha affermato che, in basealle attuali conoscenze, nessuna area di pe-sca marittima può essere considerata immu-ne da larve di Anisakis. Per l’unico pesce diallevamento per il quale sono attualmente di-

sponibili dati sufficienti, il salmone atlantico, ilgruppo conclude che, laddove allevato ingabbie galleggianti o vasche su terraferma enutrito con mangimi che non contengono pa-rassiti vivi, il rischio che questo pesce di alle-vamento possa essere infettato da Anisakisè irrilevante.I casi di allergia sono più frequentemente ri-conosciuti in talune regioni europee e rari odel tutto assenti in altre; questo potrebbe es-sere dovuto a sistemi di monitoraggio e abi-tudini alimentari differenti. Si raccomanda dirafforzare le procedure di sorveglianza e dia-gnosi delle reazioni allergiche ai parassiti neiprodotti ittici in tutta l’Unione europea. L’Italiaha segnalato negli ultimi dieci anni numerosicasi, anche causati da pesce cotto e alcunidi natura occupazionale. Il gruppo incoraggianuovi studi sul tale patologia, che compren-dano il ciclo di vita dei parassiti, la loro distri-buzione geografica e il ruolo dei metodi di al-levamento nella loro diffusione.Il gruppo di esperti aggiunge che per ridurre icasi di allergia è di fondamentale importanzafornire agli operatori sanitari, alle persone chelavorano nel settore ittico e al pubblico in ge-nerale informazioni in merito ai rischi derivan-ti dai parassiti, nonché sui metodi più oppor-tuni per eliminarli. (M.G.M.) ■

West Nile Disease:le peculiarità dellasituazioneepidemiologicaitaliana Probabile sopravvivenza invernale negli uccelliresidenti. Il punto su Eurosurveillance

Rischio di reazioniallergiche aiparassiti presentinei prodotti ittici Causato soprattutto da larve di Anisakis. Studio EFSA

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 201018 Vet Journal www.vetjournal.it o

Una mappa globale per seguire ladiffusione dei virus nei diversi o-spiti e le loro mutazioni nel tem-

po e nello spazio, prevedendo il decorsodelle malattie virali in tuttoil mondo. Si chiama Supra-map ed è un’applicazioneinternet che sfrutta Googlemaps e Google Earth e sibasa sui calcoli effettuatidai supercomputer dell'Uni-versità dell'Ohio. La mappaè aperta a tutti e per utiliz-zarla si inserisce la sequen-za del Dna del virus di inte-resse, come quello dell’in-fluenza aviaria, dell'H1N1, del coronavi-rus della Sars ecc. Supramap è stata testata con la localiz-zazione e i dati genetici del virus H5N1dell’influenza aviaria, ed ha permesso dievidenziare i diversi ceppi virali di uccellie mammiferi in Cina, Russia, Medio o-riente, Africa ed Europa durante la loro

GOOGLE MAPS PER SEGUIRE LA DIFFUSIONE E LE MUTAZIONI DEI VIRUS NEL MONDO

diffusione verso ovest in un periodo di 4anni. Si è potuto così costruire un alberofilogenetico che ha evidenziato come ledifferenze di ospiti siano correlate a una

specifica mutazione chepermette ai virus aviari di a-dattarsi agli ospiti mammi-feri. Il sistema integra i dati ge-notipici e fenotipici in uncontesto geospaziale. Do-po aver creato l’albero evo-lutivo delle mutazioni viraliutilizza Google Earth perproiettarlo sul globo terre-stre. Sono rappresentati uc-

celli, uomo, altri mammiferi e insetti vet-tori. Ogni singolo ospite è valutabile sin-golarmente. Lo strumento potrà essereutile per prevedere dove avverrà la suc-cessiva epidemia virale e consente di es-sere informati circa i possibili punti caldiper l’emergenza di malattie trasmessedagli animali. (M.G.M.)

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organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008Richiesto accreditamento

RIMINI, 28-30 MAGGIO 2010PALACONGRESSI DELLA RIVIERA DI RIMINI

65° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

TRACY STOKOLDVM, BVSc, PhD, Dipl ACVP,

Cornell Univ, Ithaca (USA)

Incontra Tracy Stokol escopri cosa c’è veramentedi nuovo nei disordinidell’emostasi e nellepatologie ematopoietiche.

Venerdì 28 Maggio al Multisala SCIVACRimini 2010

IN COLLABORAZIONE CON

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laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 201020 Dalle Associazioni Sivae

di MARZIA POSSENTIMedico veterinario comportamentalista

La maggior parte delle leggisul benessere degli animaliesotici applicate da Comunied altri organi ispettivi si li-mita a definire le dimensionidelle gabbie in cui essi de-

vono essere alloggiati, questa forte limitazionenella visione di cosa è il benessere animale dalpunto di vista legislativo ha ispirato il titolo diquesta relazione.Le leggi parlano di dimensioni di gabbie per a-nimali che per la maggior parte non sono a-datti a vivere in gabbia, e questo dovrebbe giàfarci riflettere su quanta poca cultura del ri-spetto animale ci sia in queste leggi. Anche la definizione di dimensione è opinabi-le: si parla di dimensioni delle gabbie e non dicome far sì che gli animali che ci vivono sianoin grado di sfruttarle appieno. Ad esempio ledimensioni della gabbia di un uccello volatoresono le stesse di un razzolatore, che ovvia-mente ne sfrutterà soltanto due dimensioni.Il coniglio, il furetto, la cavia, i pappagalli sonoanimali sociali, ovvero hanno bisogno di farparte di un gruppo per stare bene. Non lo pre-feriscono, ne hanno bisogno. Se sono soli sof-frono, come gli uomini.Questi animali vengono spesso alloggiati ingabbie nei negozi e negli allevamenti dovevengono venduti e nessuno istruisce le perso-ne che li acquistano, che li adottano, su comeandranno gestiti a casa. I negozianti e la mag-gior parte degli allevatori si limitano a spiegare(non sempre correttamente) cosa questi ani-mali dovrebbero mangiare, ma non diconoche dovrebbero essere educati, che dovreb-bero vivere assieme alla famiglia, ecc. chi li a-dotta tende a ricreare lo stesso ambiente cheha visto in negozio o in allevamento, e nonsempre si tratta della situazione migliore.Per cane e gatto questo può portare a proble-mi gravi con lo sviluppo di patologie del com-portamento, ma per gli animali esotici spessoporta anche a patologie organiche e alla mor-te. Difficilmente chi acquista un cane o un gat-to non sa cosa mangia, che non deve esseretenuto in gabbia, che ha bisogno di giocare,di muoversi e di correre, di fare attività assie-me alla famiglia, di essere educato a non fare ibisogni in casa, a non distruggere oggetti emobilio, a non aver paura delle persone ma asocializzare con loro, ecc. Chi acquista un animale esotico invece, anchese si tratta di un coniglio o di un pappagallo,non sa nulla di queste cose. La maggior partedei conigli viene venduta come animale adat-to per i bambini, poco impegnativo, che puòvivere in gabbia felice e senza problemi. I co-nigli invece sono animali sociali, con una co-municazione complessa, sottile e di difficile in-terpretazione, totalmente inadatti a personeche gridano, afferrano, si muovono rapida-mente e tendono ad inseguirli, proprio come ibambini. Sono animali fortemente competitivi,che socializzano con l’uomo soltanto a deter-minate condizioni (trattandosi di prede e noi dipredatori), che tendono a difendere il loro ter-ritorio con veemenza, soprattutto nei confrontidi chi non gli ispira fiducia e che alla pubertàpossono frequentemente presentare compor-tamenti di difficile gestione come aggressioni,marcature con feci ed urine e monte continue.Nella maggior parte dei casi questa ignoranzaporta a conigli confinati in gabbia per tutta la

vita, senza possibilità d’interagire con la fami-glia perché mordono, rampano, urinano e de-fecano in giro, montano mani a piedi dei fami-liari. Tutti comportamenti che si potrebbero e-vitare con una corretta educazione e con lasterilizzazione alla pubertà. Se ancora nella cultura comune non è consi-derato logico educare un coniglio a fare i bi-sogni nella cassetta igienica mentre invece ènormale educare un cucciolo di cane ad elimi-nare fuori casa vuol dire che l’ignoranza suquesta specie è pressoché totale.I pappagalli sono le vittime più gravi di questadiffusa ignoranza: come medico veterinariocomportamentalista posso affermare che lepatologie psichiatriche più gravi, più comples-se, più dolorose e di peggior prognosi sonopurtroppo appannaggio di queste specie ani-mali. Non sto parlando soltanto di un animalecomplesso come un pappagallo cenerino, cheè in grado di apprendere centinaia di vocabolicon i loro significati, di formare frasi comples-se con esse e che possiede l’intelligenza di unbambino di cinque anni che viene tenuto in u-na gabbia di mezzo metro di lato, senza nullada fare tutto il giorno e senza aver modo d’in-teragire con il gruppo di cui pensa di far parte(sempre se è stato correttamente socializzatoda questo gruppo e non lo vede invece comeuna serie di predatori che lo fissano per man-giarselo per cena), ma anche di problemi cul-turali legati a tradizioni di allevamento comel’allevare a mano un pappagallo senza per-mettergli di interagire con i conspecifici nei pri-mi giorni dopo la schiusa, perché possa assu-mere un’identità di specie. Ci sono molti studi nel cane che mettono incorrelazione patologie comportamentali condifetti di attaccamento, insomma che provanocome una mente malata sia il risultato di unprocesso di attaccamento malato. Certo ipappagalli sono uccelli, non mammiferi, manascono inetti e necessitano, alcuni anche peranni, della presenza della madre per sopravvi-vere e per crescere. È estremamente impro-babile che la madre per un uccello sia soltan-to una fonte di cibo, mentre per un mammife-ro è decisamente molto di più. Una mentecomplessa necessita di interazioni complesseper formarsi, e i pappagalli sono senza dub-bio forniti di una mente davvero elaborata. Piùuna mente è complicata e più è probabile che,se non si sviluppa correttamente, presenti del-le mancanze nella forma adulta. In questosenso un interessante studio preliminare sem-

bra dimostrare che i pappagalli di cattura pre-sentano una resiliance maggiore, in caso dipatologie comportamentali, dei pazienti aviaricresciuti a mano dall’uomo. Pur avendo subi-to il trauma della cattura, essendo stati co-stretti a convivere ed interagire con individuiche sono chiaramente identificabili come pre-datori questi animali guariscono meglio e gua-riscono prima dalle patologie comportamen-tali, forse perché hanno avuto uno sviluppocomportamentale sano.Alcune pratiche chirurgiche che sono di largadiffusione in alcune specie possono esserefonte di problemi anche seri, come nel casodei furetti cosiddetti marshall, sterilizzati esghiandolati a poche settimane di vita. La ste-rilizzazione precoce in questa specie è statamessa in correlazione con una maggiore inci-denza di patologie delle ghiandole surrenali, el’exeresi delle ghiandole paranali può portareal prolasso rettale, a difetti di ritenzione dellefeci e a cicatrizzazioni anomale che rendonodolorosa la defecazione. Eppure è opinionediffusa che i furetti marshall siano degli animalida compagnia migliori dei furetti non steriliz-zati, che siano meno aggressivi e meno mor-daci. Per gli animali esotici il benessere è anche esoprattutto fisico, e riguarda esigenze alimen-tari, di temperatura, di umidità, di arricchimen-to ambientale che sono via via più complessee vitali andando dai mammiferi agli uccelli airettili. È molto importante per chi vende, acquista,alleva ogni singola specie sapere quali tempe-rature sono più adatte ad essa, quale umidità,quale alimentazione (e mi riferisco sia al tipo dialimenti che al modo di fornirli), quale tipo diabbeverata (i camaleonti bevono dalle gocceche si formano sulle foglie, ad esempio), se c’èbisogno di fornire raggi ultravioletti (necessarinon soltanto per i rettili, ma anche per alcuniuccelli, per i cincillà e forse anche per conigli ecavie che non usciranno mai all’aria aperta),come arredare l’habitat, ecc.L’ignoranza di queste informazioni porta allosviluppo di patologie organiche gravi che mol-to spesso causano danni permamenti, comenel caso delle caviette cui non viene fornita lagiusta quantità di vitamina C in crescita e chesviluppano patologie orodentali da adulte.Molti animali sono già “segnati” nel momentoin cui vengono ceduti, hanno un’aspettativa divita ridotta rispetto a quella che avrebbero po-tuto avere con una gestione corretta e anche

con le opportune cure non arriveranno mai astare veramente bene.Infine una cattiva gestione non permette aqueste specie di esprimere tutto il potenzialeche hanno: ad esempio il topo viene vendutocome adatto a vivere in una gabbietta di po-chi centimetri di lato, con un beverino e unaciotola di cibo secco come unici arredi dellagabbia. Il topo è un animale estremamente in-telligente, con una memoria spaziale fenome-nale, fatta per ricordarsi percorsi complessi elunghi centinaia di metri, è un animale socialeche potrebbe offrire una relazione stretta e ric-ca a chi lo adotta, con cui si possono fare gio-chi complessi come percorsi ad ostacoli lun-ghi alcuni metri (un cane non ne ricorderebbeneppure un decimo, e un cane è molto piùgrande) e che potrebbe accompagnare il pro-prietario ovunque nei suoi spostamenti, al la-voro o nel tempo libero, perché adora sonnec-chiare nelle tasche di stoffa e stare a contattocon il suo compagno umano.Il non sapere cosa fare assieme ad una deter-minata specie non soltanto determina un de-terioramento del suo benessere, ma ci privadegli immensi benefici di una relazione gestitanel rispetto delle esigenze etologiche e vissutapienamente da entrambe le parti.L’unico modo per far fronte a questa diffusaignoranza è la formazione e l’informazione:formazione degli ispettori che dovranno con-trollare che le esigenze etologiche di speciesiano rispettate (e che non seguano pedisse-quamente una legge poco corretta) e infor-mazione delle famiglie che adotteranno que-sti animali. Anche in caso di sequestri è im-portante chiedersi dove ospitare gli animalisequestrati, se sarà possibile offrire loro con-dizioni migliori di quelle offerte dal luogo in cuisi trovavano prima del sequestro. Il alcuni ca-si il sequestro può essere più dannoso chelasciare gli animali dove si trovano, magariobbligando il proprietario a modificare gra-dualmente le condizioni in modo da andareincontro alle esigenze dell’animale. Per alcu-ni animali, soprattutto i selvatici, la cattura edil trasporto possono essere molto pericolosi,a volte letali, se non si sa come effettuarli. Inquesti casi avvalersi dell’aiuto di professioni-sti esperti può ridurre notevolmente i rischi,così come coinvolgere allevatori o esperti dicomprovata fiducia per ospitare gli animalisequestrati. La formazione delle persone chehanno il compito di valutare i casi di maltrat-tamento, così come dei volontari delle asso-ciazioni animaliste che queste situazioni do-vranno gestirle quotidianamente, è di fonda-mentale importanza. Chi si è sempre occu-pato di cani e gatti non ha gli strumenti cul-turali per valutare appieno le situazioni di di-sagio in specie diverse, proprio perché sonospecie diverse. Se non ci preoccuperemo di migliorare il livellodi conoscenza eco-etologica di chi si occupadel benessere degli animali esotici ci trovere-mo sempre di fronte ad incomprensioni ed er-rori gravi, che avranno come conseguenza lamancata tutela di quei diritti che invece vole-vamo proteggere.Insomma la buona volontà non basta, senzaun’approfondita conoscenza la tutela del be-nessere di queste specie non è assicurata. (Atti del Convegno Il benessere animale e lamedicina veterinaria pubblica e privata, Cre-mona 7-9 aprile 2010, percorso formativo or-ganizzato da ANMVI International con il contri-buto della Regione Lombardia) ■

Eco-etologia degli animali esotici: le necessitàdegli animali oltre le misure delle gabbie

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di MARCO BEDINVice Presidente SIVAE

In occasione del 1° incontro annua-le SIVAE 2010, tenutosi a Cremonail 27 e 28 Marzo, si è svolta la primariunione del gruppo di studio SIVAEdi Medicina e Chirurgia dei Rapaci,54 sono stati i soci che hanno fatto

richiesta di partecipare. Sotto la coordinazio-ne del Dott. Marco Bedin e dei dottori Clau-dio Peccati, Michele Capasso, Diana Quili-

quini e Chiara di Placido il neonato Gruppodi Lavoro, intende promuovere la crescitaprofessionale in ambiti specifici della profes-sione favorendo la collaborazione e lo scam-bio di informazioni tra i soci che hanno ade-rito. L’obiettivo di questo e di altri gruppi dilavoro di cui SIVAE ha intenzione di favorirela nascita sarà quello di produrre lavori scien-tifici con elevati standard di qualità sia a livel-lo nazionale che internazionale attraverso laraccolta di dati, la standardizzazione di pro-tocolli, la stesura di linee guida sul benesseredi determinate specie. Questa iniziativa rappresenta il primo passodi SIVAE in una direzione che caratterizzerà ilfuturo della società con la nascita di altrigruppi di studio come quello di Medicina diLaboratorio degli Animali Esotici, dell’Herpe-svirus delle tartarughe, di Practice Manage-ment negli Animali Esotici e molti altri ancora.Un buon punto di partenza per la SIVAE delfuturo che ha come principali obiettivi quellodella crescita professionale dei propri socipromuovendo standard di scientificità sem-pre più elevati.Per aderire al Gruppo di Studio SIVAE di Me-dicina e Chirurgia dei Rapaci chiedi informa-zioni a Elisa Feroldi, Segreteria SIVAE,[email protected]

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 2010 Siodov Dalle Associazioni 21

Attivato un Gruppo di Studio sui rapaci

Sabato 10 e domenica 11 aprile2010 si è tenuto a Cremona il pri-mo incontro annuale 2010 della

Società Italiana di OdontostomatologiaVeterinaria dal titolo “Terapia endodonti-ca: dalla diagnosi alla soluzione del pro-blema”. Gli obiettivi formativi della societàprevisti per l’anno in corso sono di avvici-nare il medico veteri-nario all’endodonzia,una branca dell’o-dontoiatria veterina-ria ancora poco co-nosciuta e diffusa inItalia. Per rendere piùdinamica la discus-sione ed il confronto,la dr.ssa FrancescaAmitrano, laureata aTorino in Odontoiatriae Protesi Dentaria, haapportato la sua esperienza approfonden-do argomenti di endodonzia comparatacon la medicina umana. L’endodonzia èquella branca dell’odontoiatria che si oc-cupa della diagnosi e del trattamento deiprocessi patologici a carico della polpadentale e dei tessuti periapicali. La malat-tia endodontica è definita come infiam-mazione (pulpite reversibile o irreversibi-le) o necrosi (parziale o completa) del tes-suto pulpare. L’endodontopatia irreversi-bile porta inevitabilmente la morte pulpa-re e può instaurarsi senza esposizionedella polpa, in seguito a traumi ottusi, e-venti ischemici ed eventi iatrogeni (usoimproprio degli strumenti odontoiatricimeccanici), o con esposizione della pol-pa, come in caso di fratture coronali e co-ronoradicolari complicate, attrito, carie,riassorbimento esterno e come estensio-ne di malattia parodontale. In caso di ne-crosi pulpare, il normale processo di den-tinogenesi si interrompe, cosicché dopoun certo periodo di tempo il canale pulpa-

INCONTRO SIODOV

re del dente endodonticamente compro-messo risulta radiograficamente di di-mensioni maggiori rispetto al dente con-trolaterale. I denti affetti da patologia en-dodontica devono essere, se possibile,sottoposti a trattamento endodontico op-pure estratti, poiché se non trattati pos-sono causare complicanze locali (asces-

sualizzazione, celluli-te, osteomielite e fi-stolizzazione esterna)e possibilmente an-che sistemiche. È e-merso dalle relazioniche il successo tera-peutico dei tratta-menti endodontici siain medicina veterina-ria che umana dipen-de dal susseguirsi dipiù fasi di lavoro che

devono essere eseguite correttamente edin modo ordinato: l’accesso alla camerapulpare, l’eliminazione completa dellapolpa, la detersione e la strumentalizza-zione del canale radicolare, la sigillaturatridimensionale del canale pulpare trami-te l’uso di cementi endocanalari e di unagomma termoplastica (guttaperca) se-condo le tecniche di condensazione late-rale a freddo o verticale a caldo, la chiu-sura dell’accesso coronale mediante re-stauro, e l’esecuzione di controlli radio-grafici seriali. I relatori impegnati nelledue giornate Francesca Amitrano, Ales-sandro De Simoi, Mirko Radice e PaoloSquarzoni hanno approfondito dettaglia-tamente il susseguirsi delle metodiche edei materiali utilizzati in endodonzia. Latrattazione dell’argomento verrà comple-tata al prossimo incontro della Societàprevisto per il 3 ottobre 2010 e dedicatoalla “Chiusura dell’accesso: preparazionee riempimento della cavità”.

Katty Casazza

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Afine 2009 è stata pubbli-cata dalla Regione To-scana la seconda edizio-ne del report sul control-lo del randagismo in To-scana.

È da diversi anni che la Regione Toscana in-terviene su questo fenomeno riconoscendocome obiettivo di salute la corretta conviven-za tra animali ed uomo. In questa complessaattività risulta centrale il ruolo del Servizio Sa-nitario Regionale, in rapporto operativo congli Enti e con il Volontariato. All’interno diquesta logica appare essenziale un costantesforzo di miglioramento con la capacità dipianificare e governare gli investimenti richie-sti per predisporre una rete di strutture cani-le. Per questo l’alto numero di cani registrati,di cani restituiti ai proprietari, di cani riaffidatiin adozione è motivo di sicura soddisfazione.

CONTROLLO RANDAGISMO, UNSISTEMA INTEGRATO

La strategia regionale per la prevenzione delfenomeno del randagismo passa attraversola piena operatività dell’Anagrafe Canina, in-tegrata con il servizio di accalappiacani, lasterilizzazione di animali liberi o randagi, la re-te dei canili dei Comuni e delle Associazionidi Volontariato. Un Piano Regionale annualefinanzia interventi di potenziamento, nuovacostruzione ed adeguamento dei canili in ot-tica di accreditamento a standard comunedelle strutture impegnate.Il Sistema ogni giorno per 365 giorni:-142 cani vengono iscritti all’Anagrafe canina-18 cani vaganti vengono recuperati e custo-diti in Canile Sanitario-17 cani escono dal Canile Sanitario per re-stituzione o adozione-20 gatti liberi di colonie vengono sterilizzati.

BANCA DATI ANAGRAFE CANINAPERNO DEL SISTEMA

Ogni cane presente sul territorio regionale èidentificato con un microchip con la possibi-lità di iscriverlo così all’Anagrafe Canina Re-gionale; la Banca Dati viene mantenuta ag-giornata registrando le variazioni per cessio-ne, trasferimento o morte dell’animale. Nel2008 sono stati iscritti 52.043 cani e sonostate registrate 50.979 variazioni. Con riferi-mento all’attività del 2007, l’aumento di iscri-

zioni è stato del 10%.Per l’elaborazione di tutte le informazioni, laBanca Dati Regionale (BDR) si aggiorna pe-riodicamente con i dati delle Banche Dati Lo-cali.L’attività di identificazione viene effettuata al70% da Veterinari Libero Professionisti men-tre l’iscrizione con le relative variazioni sonoa carico dei Servizi Veterinari delle Az. USL.

SUL TERRITORIO MODELLOOPERATIVO FLESSIBILE

La gestione del canile sanitario e del serviziodi accalappiacani è diversificata nelle diverserealtà territoriali, utilizzando strutture pubbli-che, private e del Volontariato e personale A-SL e del Volontariato. Molteplici sono i fattoriche influenzano le scelte dei Comuni, consi-derate le caratteristiche del territorio e la pre-senza di strutture adeguate a fronte di unadomanda diversa da territorio a territorio. Ilservizio accalappiacani ha recuperato 6613cani vaganti sul territorio, di questi, 3681 so-no stati restituiti al proprietario grazie all’Ana-grafe Canina e 2435 sono stati affidati in a-dozione. Nel complesso dell’attività, meno di500 cani restano nei canili rifugio in attesa diun nuovo proprietario.La rete dei canili è impostata su 51 strutture,di cui 23 pubbliche, 9 del volontariato e 19private, distribuite in 30 Zone Socio Sanita-rie.

CONTROLLO DEMOGRAFICOL’attività istituzionale di controllo demografi-co è orientata verso gatti liberi che vivono incolonie e verso i cani in adozione dai rifugi.Nel 2008 sono stati sterilizzati 543 cani e7293 gatti. La sterilizzazione chirurgica è ef-fettuata in alcune Aziende USL con il concor-so sussidiario delle strutture libero professio-nali.

PROFILASSI ANTIRABBICA EPUBBLICA INCOLUMITÀ

La valutazione ai fini di profilassi antirabbicadi fatto è attività anche a presidio dell’eventomorsicatura, come oggettivo episodio di ag-gressività dell’animale. È allo studio una pro-cedura unica di valutazione degli eventi cheverranno monitorati per poter così indirizzaretutte le attività di formazione e prevenzionesui cani ad aggressività non controllata. ■

Report sul controllo del randagismo in ToscanaNel 2008 registrata una media regionale di 1 cane ogni 69 abitanti

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 201022 Info Regioni Anagrafe e prevenzione

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Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 15

Molto meno didieci euro l’oraGentile ANMVI,sono un collega che percepisce uno stipen-dio che è ben al di sotto dei 10 euro l’ora chedevo fatturare al titolare, orari non ben defini-ti e mansioni spesso ben lontane da quelle diun veterinario; ultimamente mi si chiede an-che di fare a mie spese una assicurazioneinfortuni...perché il titolare vuole stare tran-quillo!!! Non lo reputo giusto, visto che la re-tribuzione è veramente esigua anche se l'am-bulatorio ha un fatturato notevole, inoltre sevoglio seguire a mie spese corsi formativi de-vo recuperare le ore di lavoro oppure mi vie-ne detratta la somma equivalente, prendere2 settimane di ferie consecutive è inammissi-bile, ho un orario di entrata e uno di uscitache non viene mai rispettato e spesso a sca-pito di altri impegni lavorativi. Insomma sonoun libero professionista con i DOVERI di unlibero professionista e senza alcun DIRITTO.Al di là del fatto che l'assicurazione è impor-tantissima per il lavoro che facciamo e suquesto non discuto, vorrei sapere se effetti-vamente spetta a me pagarla o è dovere del-la mia titolare; inoltre vorrei sapere dove re-perire informazioni sui diritti e doveri dei liberiprofessionisti per riuscire a capire dove arri-vano le pretese dei titolari. Grazie sin d'oraper la disponibilità. (Lettera firmata)

Caro collega, la tua accorata lettera merita u-na risposta ed un commento. La risposta èche l’assicurazione devi farla tu. Sei un liberoprofessionista e per tanto spetta a te questoonere. Il commento purtroppo è un altro. Og-gi nelle indagini dell’Istat o di Alma Laurea turisulti fra quelli che hanno un’occupazione.Non importa che tu poi “muoia di fame”, perle statistiche tu sei occupato. Sono i dati chenoi da anni contestiamo e che ci hanno por-tato a chiedere al MIUR il taglio netto del nu-mero dei Corsi di Laurea in Medicina Veteri-naria perché ormai da qualche anno sonosolo fabbriche di disoccupati o sottoccupati.Dobbiamo smetterla di prendere in giro mi-gliaia di giovani laureati che dopo 7/8 anni distudio e sacrifici, spesso enormi, si trovanonelle tue condizioni. Sono tanti quelli che ciscrivono o telefonano chiedendoci cosa pos-sono fare. 800/900 nuovi iscritti agli Ordini o-gni anno immessi sul mercato del lavoro so-no devastanti in un momento in cui il nostrosettore vive già da tempo una sua crisi strut-turale aggravata dalla crisi economica nazio-nale. Voi giovani non avete purtroppo alcunpotere contrattuale. Tu potresti rinunciare al-la tua collaborazione ma altri dieci, anche so-lo per fare esperienza, sarebbero disposti asostituirti. Del resto con 6700 ambulatori peranimali da compagnia è anche evidente cheil reddito medio di un veterinario finisca peressere estremamente basso, circa 15milaeuro all’anno, con fasce di livello da soprav-

vivenza come il tuo caso. Non c’è alcuna so-luzione se non quella di riequilibrare nel no-stro settore domanda ed offerta di lavoro equesto potrà avvenire solo tagliando drasti-camente il numero degli iscritti e quindi quel-lo delle Facoltà. È una battaglia che stiamofacendo da anni con qualche risultato masiamo ancora molto lontani dall’obiettivo checi siamo posti. Anche attraverso Confprofes-sioni, dove rappresentiamo il settore veteri-nario, stiamo cercando di avviare progetti odi ottenere riconoscimenti dal Governo chepossano sostenere i giovani nell’avvio dellaloro attività professionale. Non è facile e te-mo che il futuro per i giovani laureati possaessere nei prossimi anni ancora più duro se ilmondo politico ed istituzionale non vorrà a-scoltare le nostre continue richieste.

Carlo Scotti

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

FISSAZIONE ESTERNACremona, 17/19 Giugno 2010

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ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAlessandro Piras, Med Vet, Spec Chir Vet,

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RELATORIAntonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS, Milano

Ross Palmer, DVM, Dipl ACVS, Colorado (USA)

Enrico Panichi, Med Vet, Dot Ric, TorinoBruno Peirone, Med Vet, Dot Ric, TorinoMassimo Petazzoni, Med Vet, Milano

Alessandro Piras, Med Vet, Spec Chir Vet,MRCVS, Newry (Irlanda)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 800,00 + IVA 20%

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RADIOLOGIA DELLO SCHELETROCremona, 23/25 Giugno 2010

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREMassimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet,

Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)

RELATORIAntonella Puggioni, Med Vet, Dipl ECVDI,

Dublino (Irlanda)Giliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI,

Reggio EmiliaMassimo Vignoli, Med Vet, Spec Rad Vet,

Dipl ECVDI, Sasso Marconi (BO)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

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ECOCARDIOGRAFIACremona, 29 Giugno - 2 Luglio 2010

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ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREClaudio Bussadori, Med Vet, Dot Ric,

Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, Milano

RELATORI ED ISTRUTTORIClaudio Bussadori, Med Vet, Dot Ric,

Dipl ECVIM-CA (Card), Med Chir, MilanoDavid Chiavegato, Med Vet, Dot Ric, Padova

Gino D’Agnolo, Med Vet, TriesteMarco Di Marcello, Med Vet, Dot Ric, Verona

Oriol Domenech, Med Vet, Dipl ECVIM (Cardiology), Milano

Elena Dall’Aglio, Med Vet, MilanoChiara Locatelli, Med Vet, Dot Ric, Milano

Pedro Olivera, Med Vet, Oporto (P)Francesco Migliorini, Med Vet, Roma

Marco Poggi, Med Vet, ImperiaCecilia Quintavalla, Med Vet, Milano

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

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CITOLOGIA 1Cremona, 07/09 Luglio 2010

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREDavide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA,

Dipl ECVCP, Padova

RELATORIWalter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP, Pavia

Ugo Bonfanti, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP, Milano

Enrico Bottero, Med Vet, CuneoMario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVP, Milano

Davide De Lorenzi, Med Vet, SCMPA, Dipl ECVCP, Padova

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 520,00 + IVA 20%

Non soci: € 720,00 + IVA 20%

organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 201024 Lettere al Direttore @

“La verità è che una pandemia è caratterizzata da una elevata

dose di incertezza”Keiji Fukuda,

Consigliere speciale dell'OMS per la pandemia

La rappresentativa Calcio Medici Veterinari Campania si è aggiudicata la quinta e-dizione del Quadrangolare di calcio Medici Veterinari “Città di Sorrento”, orga-nizzata con il patrocinio del Comune. La squadra della Campania ha vinto le tre

partite in programma sabato 24 e domenica 25 allo Stadio “Italia” contro i colleghi diMarche (2-1), Puglia (7-1) e Lazio (2-1). La Campania è stata l’unica formazione che havinto alla fine dei tempi regolamentari, tutte le altre partite infatti si sono concluse aicalci di rigore. Al secondo posto si è classificata la rappresentativa marchigiana che habattuto la rappresentativa laziale (6-5) e quella della Puglia (4-3). Terza classificata larappresentativa pugliese che dopo aver battuto i laziali (6-5), nella gara d’esordio, haincassato la netta sconfitta con i campani e poi ai rigori con le Marche. Ultimo postoper la rappresentativa laziale, ultima per risultato e comportamento.

LA CAMPANIA VINCE

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Elanco ha annunciato l’acquisizione di alcuniprodotti da Pfizer Animal Health, cosi come diuno stabilimento di produzione situato a Sli-go, Irlanda. Il Dr Gianluca Donelli, direttore diElanco per l’area Italia e Iberia, fornisce alcu-ne indicazioni relative a questa acquisizione ealle modalità con cui questi prodotti passe-ranno da Pfizer a Elanco.

Perché Elanco ha acquisito questi pro-dotti?L’acquisizione di questo importante portafo-glio di prodotti è un passaggio perfettamenteil linea con la strategia europea di Elanco. Conquesta acquisizione, allarghiamo e diversifi-chiamo la nostra presenza con prodotti lea-der sul mercato, implementiamo il nostro por-tafoglio di prodotti per animali da compagniae acquisiamo nuove risorse nel settore deibiologici e dei vaccini. Siamo veramente sod-disfatti di poter contribuire con queste nuoveopportunità al miglioramento della salute ani-male e di poter incrementare il valore presso inostri clienti.

Perché questa acquisizione è importanteper Elanco?Elanco ha ribadito più volte il proprio intentodi considerare acquisizioni specifiche qualoraqueste possano avere significato strategico.Questa operazione è importante perché sup-porta direttamente tre strategie stabilite da E-lanco: crescere in Europa, entrare nel merca-

leader nelle loro categorie.

Questo accordo include anche alcunistabilimenti di produzione?Elanco ha acquisito anche uno stabilimentodi produzione situate in Sligo, Irlanda, attual-mente utilizzato per la produzione di vaccinianimali. Elanco ha offerto a tutto il personaleimpiegato a Sligo una posizione all’internodell’azienda.

Questo accordo è effettivo da adesso?No. Elanco non acquisirà il nuovo portafogliodi prodotti finché non sarà terminata la transi-zione, che è ora al vaglio della CommissioneEuropea. L’annuncio del mese scorso riguar-da la definizione dell’accordo per l’acquisizio-ne dei diritti. La chiusura finale dell’operazio-ne richiederà ancora qualche settimana ma,in ogni caso, pensiamo che sarà completataentro la fine del secondo trimestre di que-st’anno. Durante questo periodo sarannochiariti numerosi aspetti al fine di rendere latransizione più semplice possibile.

I prodotti in questione saranno disponi-bili sul mercato durante il processo ditransizione?Sì. Fino alla chiusura dell’accordo, tutti gli ordi-ni e il supporto continueranno ad essere sod-disfatti secondo il sistema in atto attualmente.Dopo la chiusura di questo è nostra intenzionefar sì che tutti i clienti possano avere facile ac-

cesso ai nostri prodotti e servizi. Voglio sottoli-neare che tutti i prodotti, inclusi Stellamune eGuardian, continueranno ad essere supportatiadeguatamente sia da un punto di vista tecni-co che commerciale da Elanco.

Che cambiamenti vedranno veterinari eproduttori?Relativamente ai nomi dei prodotti questi noncambieranno. Il solo cambiamento che vete-rinari e produttori vedranno è l’autorizzazionealla vendita che passerà da Pfizer ad Elanco.

Avete acquisito Stellamune, vaccino peril Mycoplasma hyopneumoniae dei suini.Questo significa che diminuirete il vostrofocus nel settore antibiotici?Siamo veramente orgogliosi dell’acquisizionedei due vaccini Stellamune Mycoplasma eStellamune Uno, entrambi prodotti leader nelsettore della vaccinazione per Mycoplasmanel suino. Elanco comunque rimane aziendaleader nella medicazione orale negli animalida reddito di tutte le specie. Noi non vediamoqueste due strategie in contrapposizione macomplementari. Elanco continuerà a focaliz-zarsi sulle migliori soluzioni possibili per ilcliente e gli animali.

Elanco Animal Health, divisione di Eli Lilly andCompany. Per maggiori informazioni:tel: 0039 055 4257031. ■

to dei vaccini ed implementare il proprio busi-ness nel settore degli animali da compagnia.Inoltre, i prodotti inclusi in questo accordohanno un “brand” molto forte che ci consen-tirà di aumentare il nostro valore presso iclienti. L’investimento evidenzia il nostro im-pegno di entrare nei settori vaccini e animalida compagnia. Come i prodotti del nostroportafoglio esistente, questi sono prodotti

Elanco acquisisce i diritti Europei peralcuni prodotti da Pfizer Animal HealthIntervista al Dr. Gianluca Donelli, Direttore di Elanco Italia & Iberia

Il Dr Gianluca Donelli, direttore di Elanco per l’area Italia e Iberia

Aumenta la propria presenzanel segmento della terapiaantibiotica con KEFAMAX®

(Cefalessina in compresse,una licenza internazionale diOrion Corp per Italia, Spagnae Portogallo).KEFAMAX® è un antibioticodi prima scelta nel caso delleinfezioni cutanee sostenuteda Cocci Gram positivi, Ba-cilli Gram positivi e Gram ne-gativi, ed anaerobi Gram po-sitivi.Grazie all’effetto post anti-biotico, specialmente rile-vante nei confronti di S.

pseudointermedius, KEFAMAX® è inoltre indicato in particolar modo per la terapia dellepiodermiti profonde e ricorrenti. Un altro vantaggio di KEFAMAX® è l’utilizzo della pulse therapy, per i processi dermato-logici, che prevede la somministrazione dell’antibiotico a settimane alterne o 3-4 gior-ni alla settimana.KEFAMAX® è un antibiotico di prima scelta anche nella terapia delle infezioni delle vieurinarie, vista l’elevata sensibilità alla cefalessina dei batteri implicati.Per ottenere risultati ottimali, la posologia raccomandata di KEFAMAX® si adatta alla ti-pologia del processo:Per la terapia delle infezioni cutanee: 25-30 mg/kg ogni 12 h; Per la terapia delle infezioni del tratto urinario: 15 mg/kg ogni 12 h. Confezioni e nº AIC: Kefamax® 250 mg (14 comp) AIC 103900054; Kefamax® 500 mg (14 compr.): AIC:103900027Kefamax® 500 mg (70 compr.) AIC: 103900041Per informazioni sui nostri prodotti, può rivolgersi all’agente di zona, o ai nostri Uffici: Esteve S.p.A, Tel. 02 69964224.ESTEVE S.p.A. - Via Ippolito Rosellini 1220124 Milano - Tel.: 02.69964224 - Fax: 02.69964250 - [email protected]

ESTEVE VETERINARIA

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 2010 Dalle Aziende 25▲

Titolo: Pet Therapy PsicomotoriaAutore: Spartia PiccinoEdizioni: EditorialeOlimpia 2010Pagine: 108Prezzo: euro 12,50

Il termine “pet-therapy”comprende, com’è noto,un insieme di interventi ditipo educativo e terapeu-tico di vario genere, aven-ti come elemento comunel’impiego funzionale di unanimale da compagnia. Siva dalle Attività Assistitecon Animali (Animal-Assisted Activities,AAA), volte al miglioramento della qualitàdella vita del paziente attraverso un’azio-ne genericamente rieducativa, alle Tera-pie Assistite con Animali (Animal-Assi-sted Education, AAE), specificamente fi-nalizzata al miglioramento delle facoltàcognitive nei bambini e negli adolescen-ti. Di recente è stata elaborata una quar-ta categoria, la cosiddetta Terapia Psico-motoria Assistita con Animali (TPAA), lacui specificità risiede, appunto, nell’a-spetto psicomotorio, più precisamentesul fatto di lavorare prioritariamente sul-la sfera motoria per il recupero della sfe-ra cognitiva, facendo ripercorrere all’as-sistito in maniera corretta le tappe diquel cammino evolutivo che per varie ra-

gioni è stato invece com-piuto all’insegna di caren-ze e/o malfunzionamenti. La sua applicazione è ri-sultata efficace in ambitisia psichiatrici, sia neu-rologici, sia generica-mente geriatrici: dallenevrosi ossessive allepsicosi, dalle depressionialle afasie, dall’autismoall’iperattività, dal-l’Alzheimer al Parkinson. Questo libro ne illustratutti gli aspetti, avvalen-dosi di un repertorio dicasi clinici davvero esem-plare, e offrendo al lettoreun inquadramento ogget-

tivo del ruolo dell’animale, lontano daglistereotipi romantici che ancora oggi in-quinano e spostano in direzione pseudo-scientifica una disciplina che aspira inve-ce a costruirsi, progressivamente e deci-samente, uno statuto razionale.

Spartia Piccino è nata a Milano. Si è for-mata come psicomotricista presso ilCentro Studi di Psicomotricità Psicologiae Neuropsichiatria Infantile del prof. Ro-berto Carlo Russo a Milano e come pet-terapista presso la Federazione SvizzeraCani da Terapia. È attualmente presidente dell’Associa-zione Italiana Pet Therapy, di cui è statacofondatrice nel 1999. Vive a SilvanoD’Orba (Alessandria).

RECENSIONE

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La rivista è un settimanale

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Chiuso in stampa il 26 aprile 2010

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 15 | 201026 Calendario attività Dal 7 maggio al 18 settembre

2) In presenza di carne PSE nel bovino i valori dilattato (µmol/g) a 1 ora post-mortem sono:

a il lattato è assente

b <10

c tra 10 e 30

d tra 30 e 40

e > 80

1) Qual è il valore di pH della carne ottimale?

a 5.6

b 5.8

c 6.0

d 6.2

e oltre 6.2 QUIZ 1

Risposta corretta:a )

Congresso Nazionale SIVAR,

Cremona, Maggio 2007

QUIZ 2

Risposta corretta:e )

Congresso Nazionale SIVAR,

Cremona, Maggio 2007

SOLUZIONI

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

7 - 8 MAGCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR 12° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel.+39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

7 - 9 MAGCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI RADIOLOGIA - Hotel City - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri 11 - ECM: Richie-Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. sto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372

403506 - E-mail: [email protected]

7 - 9 MAGSEMINARIO SIOVET ORTHOFUN 2010 - Villa Pitiana Donnini - Firenze - ECM: senza accredito ECM - Per informazioni: Erika Taravella -

Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

8 - 9 MAGCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ONCOLOGICA - AtaHotel Expo Fiera - Pero (Milano) - Via Keplero 12 - Ultimi posti disponibili ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 -

E-mail: [email protected]

9 MAGINCONTRO REGIONALE SIVAE EMILIA ROMAGNA “GESTIONE E TECNICHE TERAPEUTICHE NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA” - Modena - Via Vignolese 1684, -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail:[email protected]

9 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Peru-

gia - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Moni-ca Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

12 - 15 MAGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. OFTALMOLOGIA: I PARTE - VISITA OCULISTICA E ANATOMIA. PATOLOGIE DELL’ORBITA, SCLERA, Attenzione: Date evento modificate. CORNEA ED ANNESSI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni:Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

12 - 14 MAGCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE TRAINING MINISTERO DELLA SALUTE-ANMVI “EMERGENZE IN SICUREZZA ALIMENTARE: PROCEDURE E CON MINISTERO DELLA SALUTE GESTIONE” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Isabella

Moglia - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

16 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA MYTHS AND MISCONCEPTIONS, OVVERO LEGGENDE E FALSE CONVINZIONI IN ODONTOSTOMATOLOGIA

E CHIRURGIA ORALE VETERINARIA - ECM: 4 crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega-zioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

16 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA ..........D (DIAGNOSI) - Campobasso - Hotel San Giorgio - Via Insorti D’ungheria

- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

16 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

16 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE APPROCCIO CLINICO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO AL PRURITO DEL CANE E DEL GATTO - IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Hotel Campanile - Rivoli (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Bor-

ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 - 30 MAGCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SCIVAC 65° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC - Palacongressi di Rimini, Rimini - Via della Fiera, 52 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 -E-mail: [email protected]

4 - 5 GIUITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. I PARTE: L’ARTO ANTERIORE” - Università di Perugia, Facoltà di Medicina Ve-

terinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Marketing ePubblicità - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

4 - 5 GIUITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. II PARTE L’ARTO POSTERIORE E LO SCHELETRO ASSILE” - Clinica Equine

Practice - Campagnano di Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segrete-ria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

8 - 9 GIUCORSO SCIVAC ENDOSCOPIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

12 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

10 - 11 GIUCORSO SCIVAC ENDOSCOPIA APPLICATA ALLE MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -

ECM: 13 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

11 - 13 GIUCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIA - Ragusa, IZS - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

12 - 13 GIUCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Grand Hotel Mediterraneo, Firenze - ECM: 9 Crediti -

Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

13 GIUINCONTRO ANMVI / GPM PREZZI E TARIFFE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

14 - 15 GIUCORSO SCIVAC CORSO AVANZATO INTENSIVO - CITOLOGIA DEL MIDOLLO OSSEO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

17 - 19 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

23 - 25 GIUITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: IV PARTE - RADIOLOGIA DELLO SCHELETRO - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

29 GIU - 2 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CARDIOLOGIA: III PARTE - ECOCARDIOGRAFIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

2 - 4 LUGCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI DERMATOLOGIA - Sassari - ECM: 20 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Se-

greteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 - 9 LUGCORSO SCIVAC CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazio-

ni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

15 - 18 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: II PARTE - ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

17 - 18 SETCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 66° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - ORTOPEDIA - BolognaFiere, Bologna - Piazza della Costituzione - ECM: IN COLLABORAZIONE CON ESVOT Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:

[email protected]

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