Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 23

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009 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 6, numero 23 dal 22 al 28 giugno 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 23 2 A/H1N1 In Italia l'epidemia di nuova influenza u- mana A/H1N1 ''è contenuta'' grazie anche a diagnosi precoci, profilassi an- tivirali e conseguenti misure di isola- mento. Solo 3 i casi dovuti ad una tra- smissione cosiddetta in-country. A scattare la fotografia uno studio uscito sulla rivista Eurosurveillance, firmato dai ricercatori dei Dipartimenti Malattie In- fettive, Parassitarie e Immunomediate e di Medicina Veterinaria dell'Istituto Su- periore di Sanita' disponibile sul sito dell'Iss. PDL CASSINELLI Si chiama “Disposizioni per la regola- mentazione della professione veterina- ria e la tutela della salute animale” la proposta di legge presentata dall’On Roberto Cassinelli (PDL). La pdl è stata annunciata ma non è ancora stata assegnata ad alcu- na Commissione d’esame. Il testo è pubblicato da @nmvi Oggi. ESERCITO Il Servizio veterinario dell'Esercito ha fe- steggiato a Grosseto il 148° anniversa- rio della costituzione. Durante la ceri- monia è stata inaugurata la Compagnia Cinofila del Genio, tre plotoni cinofili specializzati nella ricerca di mine ed e- splosivo. AIC Non decade l'autorizzazione al com- mercio per i medicinali esportati nei Paesi Terzi. La decadenza prevista dal Codice del Farmaco (comma 6, dell'ar- ticolo 33 del Decreto Legislativo 193/2006) è stata sospesa dal Ministe- ro che ha concesso per questi medici- nali un ulteriore periodo di validità di tre anni. AL BUIO La società Enel Energia non fornisce il suo servizio dal novembre del 2008, e l'ufficio veterinario di Cava de’ Tirreni per svolgere le proprie mansioni è stato costretto a trasferirsi momentaneamen- te a Nocera. “Ricorreremo alle vie lega- li” minaccia Clara Di Nicola responsabi- le dell'area sanità pubblica veterinaria dell'Asl, dopo i numerosi solleciti rima- sti inascoltati. BRINDISI Sulla convenzione per sterilizzare ca- gne di proprietà con gravidanza indesi- derata attivata dall'Azienda Azienda Sanitaria Locale BR1 pesa il giudizio negativo della Fnovi e dell'Ordine di Brindisi che si sono rivolti al Sottosegre- tario Martini e al governatore Vendola. www.fnovi.it CINQUE, SEI O SETTE ANNI PER FINIRE IL CORSO DI LAUREA, POI NON TROVANDO LAVORO SI PUNTA AD UN MASTER O AD U- NA SPECIALIZZAZIONE, ma questo sembra non cambiare molto le pos- sibilità occupazionali. Per molti laureati la situzione è questa e quelli in Medi- cina Veterinaria vivono questa condizione spesso peggio di altri. La scuola i- taliana funziona più da parcheggio che da ascensore sociale. Se gli stan- dard di apprendimento stagnano, il futuro dei giovani, occupazionale e retri- butivo, sarà peggiore di quello dei genitori. Nonostante in Italia si vada a scuola molte più ore che negli altri paesi dell'Ocse i risultati in termini di ap- prendimento sono nettamente inferiori e questo non dipende dalle capacità intellettuali degli studenti ma dal sistema scuola. Il risultato è che alla fine l'i- struzione non paga o paga poco: ne è la dimostrazione il fatto che i laureati italiani risultino fra i peggio retribuiti d'Europa. Il problema che ne deriva è che a minori livelli di riconoscimento economico della cultura corrispondono minori retribuzioni e quindi minori incentivi dei genitori ad investire sul capita- le umano dei figli. Una situazione grave per il nostro paese dove i maggiori tempi di esposizione al sistema scolastico non compensano i divari educativi derivanti dai contesti familiari e di ceto, ma anzi stando ai più recenti studi Ocse, finiscono per ampliarli. Da questo deriva anche che per trovare un'oc- cupazione è più importante la famiglia e le conoscenze dei risultati scolastici, anche se sono brillanti. Per molti laureati, quindi, non resta spesso che l'al- ternativa di andare all'estero. NON SERVE IL TITOLO DI STUDIO A PAGINA 3 A VITERBO PARTONO I LEAVET A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 13 A PAGINA 15 ORDINANZA PER LA TERAPIA DEL DOLORE UN LABORATORIO PER LA GENETICA MOLECOLARE BRUNETTA CI VUOLE STRITOLARE LINEE GUIDA DEL GLSC SIVAR BREVI COMPLEMENTARI NON MAGICHE ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA È un volto noto fra i veterinari agopuntori quello del Dottor Binh Ninh Kuong, medico chirur- go che pratica l'agopuntura su ca- valli puro sangue e al quale Libero ha dedicato una puntata della rubri- ca Uomini e Cavalli di venerdì 26 giugno. Il medico indocinese, lau- reato a Marsiglia, era già stato sog- getto ad una segnalazione da parte dell'Ordine dei Veterinari di Milano all'Ordine dei Medici. Sulle dichiarazioni e le attività di Khuong pubblicizzate su Li- bero la Fnovi ha riferito di a- ver già preso le misure del caso. L'Anmvi ha scritto al quotidiano di Feltri. Nella nota al giornale, l'Associa- zione rimarca "l'importanza di diffondere al pubblico informazioni corrette sulle terapie praticate agli animali ed in questo caso al cavallo, in una fase in cui il settore ippico ed ippiatrico sono finalmente al centro di deci- sioni politiche e provvedimenti nor- mativi volti a dare garanzie di tute- la, salute e benessere al cavallo an- che con il contributo determinante della professione veterinaria". "L'a- gopuntura veterinaria - scrive l'Anmvi - è riconosciuta, in Italia e in Europa, come atto medico veteri- nario ed è praticabile solo in virtù di una adeguata competenza medi- co-veterinaria. Non ci risulta che il la PR OFESSI O NE VETERINARIA Vacche a terra: la questione è chiusa Veterinari e animalisti firmano la proposta della Sivar . Il documento va ai Ministeri Salute e Agricoltura Dottor Khuong sia laureato in me- dicina veterinaria. L'abuso di pro- fessione oltre ad essere un reato penalmente perseguibile a tutela di attività riservate e protette, rappre- senta un serio pericolo la salute e il benessere del cavallo sottoposto ad "aghi magici" e al "tocco magi- co" di un "innamorato dei cavalli" che dichiara di aver affinato le sue tecniche montando ogni mattina i suoi cavalli". Francesco Longo del- la SIAV, la Società Italiana di Ago- puntura Veterinaria, conte- sta alcune frasi riportate dal Dottor Khuong, secondo il quale "un cavallo da corsa è come una Formula Uno". "È un principio assoluta- mente contrario allo spirito dell'agopuntura - dichiara Longo, che contesta all'ar- ticolista il ricorso all'aggettivo "ma- gico". " Si lascia immaginare qual- cosa di prodigioso o di sovrannatu- rale - dice Longo - nell'agopuntura, disconoscendo il reale valore clini- co determinato". Numerose inesattezze sono conte- nute nel sito web del medico indoci- nese, a partire dalla presunzione di esercitare "un'arte quasi sconosciu- ta in Italia: l'agopuntura applicata ai cavalli da corsa, secondo metodi e mappe dei meridiani che fanno par- te delle conoscenze tradizionali del- la sua famiglia". ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000099SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 23 dal 22 al 28 giugno 2009Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

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A/H1N1In Italia l'epidemia di nuova influenza u-mana A/H1N1 ''è contenuta'' grazieanche a diagnosi precoci, profilassi an-tivirali e conseguenti misure di isola-mento. Solo 3 i casi dovuti ad una tra-smissione cosiddetta in-country. Ascattare la fotografia uno studio uscitosulla rivista Eurosurveillance, firmato dairicercatori dei Dipartimenti Malattie In-fettive, Parassitarie e Immunomediate edi Medicina Veterinaria dell'Istituto Su-periore di Sanita' disponibile sul sitodell'Iss.

PDL CASSINELLISi chiama “Disposizioni per la regola-mentazione della professione veterina-ria e la tutela dellasalute animale” la proposta di leggepresentata dall’On Roberto Cassinelli(PDL). La pdl è stata annunciata manon è ancora stata assegnata ad alcu-na Commissione d’esame. Il testo èpubblicato da @nmvi Oggi.

ESERCITOIl Servizio veterinario dell'Esercito ha fe-steggiato a Grosseto il 148° anniversa-rio della costituzione. Durante la ceri-monia è stata inaugurata la CompagniaCinofila del Genio, tre plotoni cinofilispecializzati nella ricerca di mine ed e-splosivo.

AICNon decade l'autorizzazione al com-mercio per i medicinali esportati neiPaesi Terzi. La decadenza prevista dalCodice del Farmaco (comma 6, dell'ar-ticolo 33 del Decreto Legislativo193/2006) è stata sospesa dal Ministe-ro che ha concesso per questi medici-nali un ulteriore periodo di validità di treanni.

AL BUIOLa società Enel Energia non fornisce ilsuo servizio dal novembre del 2008, el'ufficio veterinario di Cava de’ Tirreniper svolgere le proprie mansioni è statocostretto a trasferirsi momentaneamen-te a Nocera. “Ricorreremo alle vie lega-li” minaccia Clara Di Nicola responsabi-le dell'area sanità pubblica veterinariadell'Asl, dopo i numerosi solleciti rima-sti inascoltati.

BRINDISISulla convenzione per sterilizzare ca-gne di proprietà con gravidanza indesi-derata attivata dall'Azienda AziendaSanitaria Locale BR1 pesa il giudizionegativo della Fnovi e dell'Ordine diBrindisi che si sono rivolti al Sottosegre-tario Martini e al governatore Vendola.www.fnovi.it

CINQUE, SEI O SETTE ANNI PER FINIRE IL CORSO DI LAUREA,POI NON TROVANDO LAVORO SI PUNTA AD UN MASTER O AD U-NA SPECIALIZZAZIONE, ma questo sembra non cambiare molto le pos-sibilità occupazionali. Per molti laureati la situzione è questa e quelli in Medi-cina Veterinaria vivono questa condizione spesso peggio di altri. La scuola i-taliana funziona più da parcheggio che da ascensore sociale. Se gli stan-dard di apprendimento stagnano, il futuro dei giovani, occupazionale e retri-butivo, sarà peggiore di quello dei genitori. Nonostante in Italia si vada ascuola molte più ore che negli altri paesi dell'Ocse i risultati in termini di ap-prendimento sono nettamente inferiori e questo non dipende dalle capacitàintellettuali degli studenti ma dal sistema scuola. Il risultato è che alla fine l'i-struzione non paga o paga poco: ne è la dimostrazione il fatto che i laureatiitaliani risultino fra i peggio retribuiti d'Europa. Il problema che ne deriva èche a minori livelli di riconoscimento economico della cultura corrispondonominori retribuzioni e quindi minori incentivi dei genitori ad investire sul capita-le umano dei figli. Una situazione grave per il nostro paese dove i maggioritempi di esposizione al sistema scolastico non compensano i divari educatividerivanti dai contesti familiari e di ceto, ma anzi stando ai più recenti studiOcse, finiscono per ampliarli. Da questo deriva anche che per trovare un'oc-cupazione è più importante la famiglia e le conoscenze dei risultati scolastici,anche se sono brillanti. Per molti laureati, quindi, non resta spesso che l'al-ternativa di andare all'estero.

NON SERVE IL TITOLO DI STUDIO

A PAGINA 3

A VITERBO PARTONO I LEAVET

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 13 A PAGINA 15

ORDINANZA PER LA TERAPIA

DEL DOLORE

UN LABORATORIO PER LA GENETICA

MOLECOLARE

BRUNETTA CI VUOLE

STRITOLARE

LINEE GUIDADEL

GLSC

SIVAR

BREVI COMPLEMENTARI NON MAGICHE

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

È un volto noto fra i veterinariagopuntori quello del DottorBinh Ninh Kuong, medico chirur-go che pratica l'agopuntura su ca-valli puro sangue e al quale Liberoha dedicato una puntata della rubri-ca Uomini e Cavalli di venerdì 26giugno. Il medico indocinese, lau-reato a Marsiglia, era già stato sog-getto ad una segnalazione da partedell'Ordine dei Veterinari di Milanoall'Ordine dei Medici.Sulle dichiarazioni e le attività diKhuong pubblicizzate su Li-bero la Fnovi ha riferito di a-ver già preso le misure delcaso. L'Anmvi ha scritto alquotidiano di Feltri. Nellanota al giornale, l'Associa-zione rimarca "l'importanzadi diffondere al pubblicoinformazioni corrette sulleterapie praticate agli animali ed inquesto caso al cavallo, in una fasein cui il settore ippico ed ippiatricosono finalmente al centro di deci-sioni politiche e provvedimenti nor-mativi volti a dare garanzie di tute-la, salute e benessere al cavallo an-che con il contributo determinantedella professione veterinaria". "L'a-gopuntura veterinaria - scrivel'Anmvi - è riconosciuta, in Italia e inEuropa, come atto medico veteri-nario ed è praticabile solo in virtù diuna adeguata competenza medi-co-veterinaria. Non ci risulta che il

laPROFESSIONE VETERINARIA

Vacche a terra:la questione èchiusaVeterinari e animalisti firmano la propostadella Sivar. Il documento va ai MinisteriSalute e Agricoltura

Dottor Khuong sia laureato in me-dicina veterinaria. L'abuso di pro-fessione oltre ad essere un reatopenalmente perseguibile a tutela diattività riservate e protette, rappre-senta un serio pericolo la salute e ilbenessere del cavallo sottopostoad "aghi magici" e al "tocco magi-co" di un "innamorato dei cavalli"che dichiara di aver affinato le suetecniche montando ogni mattina isuoi cavalli". Francesco Longo del-la SIAV, la Società Italiana di Ago-

puntura Veterinaria, conte-sta alcune frasi riportate dalDottor Khuong, secondo ilquale "un cavallo da corsaè come una Formula Uno"."È un principio assoluta-mente contrario allo spiritodell'agopuntura - dichiaraLongo, che contesta all'ar-

ticolista il ricorso all'aggettivo "ma-gico". " Si lascia immaginare qual-cosa di prodigioso o di sovrannatu-rale - dice Longo - nell'agopuntura,disconoscendo il reale valore clini-co determinato".Numerose inesattezze sono conte-nute nel sito web del medico indoci-nese, a partire dalla presunzione diesercitare "un'arte quasi sconosciu-ta in Italia: l'agopuntura applicata aicavalli da corsa, secondo metodi emappe dei meridiani che fanno par-te delle conoscenze tradizionali del-la sua famiglia". ■

ANMVI 1999 DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI 2009 ANMVI

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Gli animali che non sonoin grado di spostarsi au-tonomamente senza sof-ferenza o di deambularesenza aiuto non possonoessere trasportati in

quanto “non idonei al viaggio”, ai sensi delRegolamento CE n. 1/2005, Allegato I, Ca-po I, punto 2, lettera a). Nonostante il rigoroso impianto sanzionato-rio, stabilito dal Decreto Legislativo 25 luglio2007, n.151, risultano documentati diversi egravi casi di violazione dei principi di protezio-ne degli animali sanciti dal Legislatore comu-nitario. Al fine di garantire il rispetto della legge, la Si-var auspica l’adozione di misure atte ad evi-tare, in via preventiva, l’insorgere dei presup-posti in cui possono inserirsi gli illeciti. La proposta che qui si espone può rappre-sentare una sintesi del punto di vista dei se-guenti attori:• Legislatore (divieto di trasporto- reato di

maltrattamento animale)• Medico veterinario (aspetti sanitari, clinici e

deontologici)• Allevatore (aspetti produttivi ed economici)• Consumatore (aspetti di sicurezza alimen-

tare)• Animalista (aspetti protezionistici ed etici)

PROPOSTAPremesso che:• il Medico Veterinario opera in allevamento

per garantire la salute e il benessere deglianimali allevati a scopo produttivo-alimen-tare e che attua le misure più idonee ad in-nalzare lo standard igienico-sanitario del-l’allevamento e di benessere degli animalicon l’applicazione di buone pratiche veteri-narie e dall’allevamento al fine di contenereil fenomeno previsto al punto 2, lettera a)Capo I, Allegato I del Regolamento CE1/2005;

• il Codice Penale prevede il reato di maltrat-tamento animale e che tale reato si confi-gura in operazioni di sollevamento/sposta-mento dell’animale non deambulante;

• che l’allevatore riconosce nell’animale alle-vato un bene e nello stato di salute e benes-sere animale un valore finalizzato alla miglio-re produttività e salubrità dell’azienda;

• che l’animale non idoneo al trasporto o nontrasportabile per altri problemi fisiologici opatologie pone problematiche di carattereeconomico-gestionale nonché implicazionidi benessere animale scientificamente nonsuperabili;

• che risulta di complessa applicazione lapossibilità di destinare tali animali per lamacellazione speciale d’urgenza in alleva-mento;

• che la sensibilità etica maturata nell’opinio-ne pubblica è attenta ad evitare la sofferen-za dell’animale in quanto “essere senzien-te” così come definito dal Codice Deonto-logico dei Medici Veterinari e dal Legislato-re europeo;

• che si continui in un rafforzamento dei con-trolli veterinari delle buone pratiche e delbenessere degli animali in allevamento, co-me previsto anche dal Codice Deontologi-co.

La Sivar ritiene che il rispetto del citato Rego-lamento possa trovare un efficace rafforza-mento nell’adozione di una prassi gestionalecodificata individuabile nella prestazione eu-tanasica dell’animale non deambulante, a cu-ra del medico veterinario. L’eutanasia rappresenta la risposta più op-portuna sotto il profilo clinico, normativo, sa-nitario ed etico. Tale prestazione dovrebbeessere nella disponibilità dell’allevatore titola-re d’azienda, che la richiede al veterinario. In ambito clinico, l’eutanasia (letteralmentebuona morte, ovvero il procurare intenzional-mente e nel suo interesse la morte di un es-sere la cui qualità della vita sia permanente-mente compromessa), in quanto somma diatti medico-veterinari rappresenta una garan-zia di corretto e dovuto trattamento dell’ani-male, da non confondere con i termini “sop-pressione”, “abbattimento” ed “uccisione”.L’eutanasia è una prestazione medico veteri-naria da eseguirsi esclusivamente a cura delmedico veterinario che ne garantisce tutte lefasi, con particolare riguardo al protocollo o-perativo, alla gestione clinica e alla sommini-strazione del farmaco veterinario. Ad oggi, ragioni di ordine principalmente cli-nico ed economico hanno raramente consen-tito l’adozione della prestazione eutanasicaquale ordinaria soluzione gestionale del pro-blema.

Per il superamento di questi ostacoli, la Sivar ritiene che:

• sia necessario ed urgente un intervento delMinistero del Lavoro della Salute e dellePolitiche Sociali in merito all’impiego anchenegli animali da reddito del medicinale ve-terinario a scopo eutanasico, autorizzan-done espressamente l’utilizzo;

• il costo della prestazione veterinaria (euta-nasia) ed il conseguente smaltimento dellacarcassa, così da garantirne l’uscita dallafiliera alimentare, costituiscono un onere e-conomico per i quali non sono previsti in-terventi dello Stato (a differenza da quantoprevisto in altri Stati europei).

Per le ragioni esposte in premessa, la Sivar ri-tiene che sollevare l’allevatore da questo costorappresenti un incentivo all’adozione della

prassi eutanasica, rispondente ad esigenze dibonifica sanitaria, sicurezza alimentare e pro-tezione animale di evidente interesse collettivo. I competenti ministeri, Salute e Politiche Agri-cole Alimentari e Forestali, dovrebbero adope-rarsi per raggiungere gli obiettivi indicati me-diante lo stanziamento di risorse finanziarie.

F.to Dott. Medardo Cammi - Presidente Sivar(Società Italiana Veterinari per Animali daReddito)

Approvato da:Dott. Gaetano Penocchio - Presidente Fnovi(Federazione Nazionale Ordini Veterinari Ita-liani)

Sottoscritto da:Dott. Bartolomeo Griglio - Presidente Aivemp(Associazione Italiana Veterinaria di MedicinaPubblica)Dott. Sandro Barbacini - Presidente Anmvi(Associazione Nazionale Medici Veterinari Ita-liani)Dott. Roberto Bennati - Vicepresidente LAV(Lega Anti Vivisezione)Dott.ssa Christine Hafner - Responsabile Ita-lia Animals’ Angels(Associazione Animals’ Angels) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2009 SIVAR Dalle Associazioni 3

Eutanasia per gli animali non deambulantiProposta della Sivar - Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito - inattuazione del Regolamento CE n. 1/2005, Allegato I, Capo I, punto 2, lettera a)

A i bovini che non sono in grado di spostarsi autonomamente senza sofferenza, eper questo non idonei al viaggio, va praticata l'eutanasia. Lo chiede il documen-to elaborato dalla Sivar inviato oggi ai Ministeri Salute e Agricoltura con l'ap-

provazione della Fnovi e la sottoscrizione di Anmvi, Aivemp, Lav e Animals'Angels. IlDocumento è scaturito dalla consultazione promossa il 13 maggio scorso dalla SocietàItaliana Veterinari per Animali da Reddito (Sivar) per porre fine alle illegalità più voltedenunciate e sanzionate.«Abbiamo scritto un documento chiaro che non consentirà di eludere la nostra propo-sta- dichiara il Presidente della Sivar Medardo Cammi, che ringrazia le sigle firmatarie,a sostegno, dice - del nostro sforzo per la legalità e per il superamento degli ostacoli diordine clinico ed economico che fino ad oggi hanno impedito di consolidare la praticaeutanasica nei casi delle cosiddette "mucche a terra"». La Sivar chiede ai Ministeri ci-tati, ognuno per la propria competenza, l'autorizzazione all'impiego anche negli anima-li da reddito del medicinale veterinario a scopo eutanasico e nel contempo di sollevarel'allevatore dal costo della prestazione e dello smaltimento delle carcasse, con aiuti fi-nanziari di Stato, al pari di quanto previsto in altri Stati europei."Questo documento costituisce un nuovo ed importante tentativo di fornire soluzioniad abusi e violenze non tollerabili dai cittadini, dalla professione veterinaria e dalle isti-tuzioni e certamente non tollerati dalle leggi nazionali ed europee - dichiara RobertoBennati, Vicepresidente LAV - consideriamo importante e benvenuta questa presa diposizione delle associazioni dei veterinari che ribadiscono il ruolo del veterinario nellapromozione del benessere degli animali, come delineato dal nuovo codice deontologi-co. Constatiamo tuttavia che le associazioni di categoria degli allevatori presenti, nonhanno siglato un documento contenente soluzioni ai problemi dei loro associati, certa-mente un’occasione persa."Il documento è “rispondente” - spiega il Presidente della Fnovi Gaetano Penocchio -“al dettato deontologico della professione veterinaria, impegnata ad evitare la soffe-renza dell’animale definito essere senziente dal Codice Deontologico dei Medici Veteri-nari e dal Legislatore europeo”. “L’eutanasia - prosegue Penocchio - trova il suo fonda-mento etico nel prevenire stati di sofferenza configurabili come maltrattamento e rap-presenta una soluzione a sostegno della legalità. È quindi opportuno trovare le condi-zioni per consolidarne il ricorso nei casi di cui tratta il documento. Al tempo stesso -conclude - occorre proseguire nei controlli e consolidare le buone pratiche per il be-nessere degli animali in allevamento”.

IL PRESIDENTE CAMMI: RINGRAZIO CHI HA FIRMATO

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La Provincia di Viterbo com-batte il randagismo. Partirànelle prossime settimane ilprogetto Leavet (livelli es-senziali di assistenza veteri-naria), promosso dall’Anmvi,

l’Associazione nazionale dei medici veterinari.L’obiettivo è sterilizzare le cagne di proprietàdelle fasce socialmente svantaggiate. “Voglia-mo in questo modo - spiega l’assessore al-l’ambiente della Provincia di Viterbo, TolminoPiazzai - prevenire il fenomeno del randagi-smo, andando a colpire il bacino degli animaliliberi di vagare”.Il progetto è frutto della collaborazione traProvincia, Regione, Asl e Ordine dei veteri-nari ed è il risultato dell’impegno profuso daANMVI Lazio ed in particolare dalla rappre-sentante provinciale Daniela Boltrini che èanche Presidente dell’Ordine di Viterbo. Perl’Anmvi si tratta di un risultato storico, rag-giunto dopo molti mesi di impegno persona-le della Collega Boltrini che insieme a Fer-nando Fioramonti (Anmvi Lazio) e a Mar-co Della Torre (Anmvi Abruzzo) è stata in-caricata dal Consiglio Direttivo di Cremonadel coordinamento del progetto Leavet suscala nazionale.“Ad aderire al progetto -continua- sono statii Comuni di Vallerano, Vitorchiano, Vignanel-lo, Soriano nel Cimino, Bolsena, Corchiano,Bassano Romano e Montalto di Castro. I cit-tadini residenti in questi municipi potrannorecarsi all’ufficio per i Diritti degli animali epresentare l’apposita domanda che verràvalutata in base al reddito. Se saranno rite-nuti idonei, potranno portare il proprio caneda un veterinario di fiducia che effettuerà lasterilizzazione”.“Ma grazie al progetto Leavet -proseguePiazzai- il cittadino pagherà al massimo il40% della prestazione, che su mercato co-sta 200 euro. Lo sconto dipenderà dalla somma che i sin-daci decideranno di impegnare. Per il resto,saranno Provincia e Regione a finanziareparte dell’intervento. Si tratta - aggiunge l’assessore - di un gros-so impegno per gli enti locali al fine di preve-nire il randagismo, fenomeno che non solocomporta ogni anno spese ingenti per i Co-muni, ma può rappresentare anche un peri-colo per la salute pubblica. Il progetto, cheper la prima volta portiamo avanti nella Tu-scia, utilizza fondi della legge quadro 281 del’91”. Che il fenomeno del randagismo sia moltodiffuso nel Viterbese lo dimostrano i numeri:attualmente, i cani ricoverati nei canili sono632. A questi vanno aggiunti le decine di animaliliberi e i cosiddetti cani di quartiere.L’immagine in questa pagina riproduce ilmanifesto che sarà affisso dai Comuni chepartecipano al progetto Leavet e la locandi-na che sarà a disposizione degli ambulatoriaderenti. Manifesti e locandine sono staterealizzate da Anmvi Lazio con il supporto diAnmvi.

DAL 2006 A OGGIAnche la sanità veterinaria aspira a vederericonosciuti i propri “Lea”, livelli essenzialidi assistenza veterinaria, che corrispondonoa prestazioni di medicina veterinaria di base:dall'identificazione alla profilassi, dalla dia-gnostica di base al controllo della riproduzio-

ne indesiderata. Il Progetto Leavet del-l’ANMVI - presentato nel 2006 al Ministerodella Salute, Regioni, Comuni e Associazioniprotezionistiche - si sta affermando. Essoprevede l’erogazione in struttura veterinariaprivata convenzionata di un pacchetto diprestazioni previste dalla legge (es.iscrizio-ne in anagrafe) e prestazioni di base legatead obiettivi di prevenzione veterinaria, con ri-svolti di salute pubblica (es.zoonosi). Secondo l'ANMVI dovrebbero rientrare nella

medicina di base anche le prestazioni di tipoinformativo-educativo per la divulgazione diprincipi di corretta convivenza uomo-animale.La medicina veterinaria di base si collega an-che alla prevenzione del fenomeno dell'ab-bandono, del randagismo di ritorno, e all'in-centivazione delle adozioni dai canili, da in-tendersi come strategia di sgravio economi-co per le amministrazioni. La fattibilità e la sostenibilità del progetto, sibasa sulla valorizzazione del patrimonio di

esperienza e di dotazione tecnico-strumen-tale presente nelle strutture veterinarie priva-te: 6.500 autorizzate sul territorio nazionale.L'esperienza e la professionalità clinica delmedico veterinario privato può garantire chea prestazioni di livello essenziale, come lesterilizzazioni, si accompagni un contesto dibenessere, troppo spesso trascurato quan-do l'animale non è di proprietà. L’esperienzadi Viterbo vuole proporsi come progetto-pi-lota per tutta Italia. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 20094 Anmvi Regione Lazio

A Viterbo partono i LeavetContro il randagismo, l’Amministrazione Provinciale ha scelto il progetto dell’ANMVI

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Un “segno di civiltà”. Cosìviene annunciata dallastampa la prescrizionesemplificata per la tera-pia del dolore, possibiledal 21 giugno, dopo la

pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di unaapposita ordinanza firmata dal Sottosegreta-rio alla Salute Ferruccio Fazio (Iscrizione tem-poranea di alcune composizioni medicinalinella Tabella II, sezione D, allegata al testo u-nico delle leggi in materia di disciplina deglistupefacenti e sostanze psicotrope e di pre-venzione, cura e riabilitazione dei relativi statidi tossicodipendenza. (09A07142) (GU n.141 del 20-6-2009 ).Una delle cause che rendono difficile l’acces-so alla terapia del dolore è l’obbligo, previstodal Testo unico degli stupefacenti e delle so-stanze psicotrope di cui al DPR 309 del 1990,di utilizzo di un ricettario speciale per la pre-scrizione di medicinali analgesici oppiacei perun gran numero di preparazioni medicinalicontenenti antidolorifici. In attesa di una revi-sione del Testo unico, il Viceministro Fazio,sentito il parere del Consiglio Superiore di Sa-nità, ha emanato un’ordinanza che iscrivetemporaneamente alcune composizioni me-dicinali nella Tabella II sezione D del Testo u-nico. Le composizioni medicinali, per le qualiviene temporaneamente adottata la ricettasemplice, sono tutte composizioni ad uso di-verso da quello parenterale, utilizzate nella te-

rapia del dolore severo di qualsiasi origine.Sono esclusi i medicinali indicati nella terapiadella disassuefazione degli stati di tossicodi-pendenza. Il provvedimento intende “evitareche le attuali modalità prescrittive dei farmacioppiacei da utilizzare nella terapia del dolorecontinuino a ostacolare l’appropriato impiegoterapeutico di tali prodotti, vanificando le fina-lità della citata legge 8 febbraio 2001, n. 12 erecando un gravissimo pregiudizio ai diritti delmalato”

LA VETERINARIAL’Anmvi aveva scritto al Vice Ministro sull’im-portanza di ricomprendere espressamente ilmedico veterinario e il paziente animale fra ibeneficiari della terapia del dolore semplifica-ta, dando pari dignità prescrittiva al medicoveterinario ed eguale considerazione per iltrattamento del dolore severo nel paziente a-nimale. Non si tratta tuttavia di un percorso in disce-sa per la veterinaria che sulla terapia del do-lore ha dovuto già in passato condurre più diuna battaglia. L’ultima, nell’estate del 2007,per consentire la detenzione ed il trasporto dimedicinali stupefacenti o psicotropi anche aiproprietari che si recano all’estero con il pro-prio animale in cura. Anche allora l’Ufficio mi-nisteriale preposto dovette essere sollecitatoa ricomprendere la veterinaria fra i destinataridel provvedimentoUna circolare ministeriale che faccia chiarez-za, o che semplicemente si ricordi di noi, sa-rebbe molto gradita e utile.

SEZIONE D TABELLA IILe composizioni temporaneamente iscrittenella sezione D della Tabella II sono:• composizioni per somministrazioni ad uso

diverso da quello parenterale contenenticodeina e diidrocodeina in quantità, e-spressa in base anidra, superiore a 10 mgper unità di somministrazione o in quantitàpercentuale, espressa in base anidra, su-periore all’1% p/v (peso/volume) della so-luzione multidose;

• composizioni per somministrazione rettalecontenenti codeina, diidrocodeina e lorosali in quantità, espressa in base anidra,superiore a 20 mg per unità di sommini-strazione;

• composizioni per somministrazioni ad usodiverso da quello parenterale contenentifentanyl, idrocodone, idromorfone, morfi-na, ossicidone e ossimorfone;

• composizioni per somministrazioni ad usotransdermico contenenti buprenorfina. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 20096 Osservatorio farmaco Oppioidi

Ifarmacisti non sempre inviano alla Azienda Sanitaria Locale la copia della ricettamedico veterinaria entro una settimana dalla vendita. Oppure lo fanno in ritardo. Sul-la base di segnalazioni alla Direzione Generale di Sanità Animale e del Farmaco Ve-

terinario da parte delle Asl, è stata diffusa oggi una nota di chiarimento a firma del Di-rettore Gaetana Ferri.Si tratta dell’invio previsto dal comma 3 dell’articolo 76 del decreto legislativo 193/2006:“Fatte salve le disposizioni più restrittive, la vendita di medicinali veterinari ad azioneimmunologica, di premiscele medicate nonché di medicinali veterinari contenenti che-mioterapici, antibiotici, antiparassitari, corticosteroidi, ormoni, antinfiammatori, sostan-ze psicotrope, neurotrope, tranquillanti e beta-agonisti, prescritti per la terapia di ani-mali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo, è effettuata soltanto dietro prescri-zione di ricetta medico-veterinaria non ripetibile in triplice copia, di cui la prima vieneconservata dal farmacista, la seconda viene da questi inviata alla A.S.L. entro una setti-mana dalla vendita e la terza viene conservata dal titolare degli impianti di cui all’artico-lo 65”. In merito, la nota ministeriale precisa che “la norma di cui trattasi non specificaquale strumento debba essere utilizzato per l’invio, ma intende stabilire per il farmacistal’obbligo di far prevenire la ricetta al destinatario entro il termine stabilito. Si ritiene per-tanto che il farmacista sia in grado di dimostrare in qualsiasi momento il buon esito del-la trasmissione del documento alle Asl (ad esempio attraverso ricevuta della sua conse-gna direttamente nelle mani del destinatario, tramite raccomandata A/R, ecc.)

IL FARMACISTA NON INVIA LA RICETTA?

La Commissione Europea ha approvato il 21 maggio Improvac, il nuovo vaccino diPfizer Animal Health per la riduzione dell’odore di verro. Improvac, ora registratocomplessivamente in 52 paesi del mondo, costituisce un mezzo affidabile per ri-

durre l’odore di verro nel suino maschio intero migliorando nel contempo la produtti-vità e la sostenibilità della produzione suina così come il benessere dei maiali. Rappre-senta una alternativa alla castrazione fisica efficiente e rispettosa del benessere ani-male. Improvac riduce direttamente la concentrazione di androstenone e indirettamen-te quella di scatolo – le due principali componenti dell’odore di verro – al disotto dellasoglia sensoriale. Il suino maschio intero viene trattato con due dosi di vaccino: la pri-ma dose “innesca” il sistema immunitario; la seconda dose stimola una significativa ri-sposta immunitaria di carattere transitorio che, arrestando temporaneamente la fun-zione testicolare, riduce la concentrazione dei componenti dell’odore di verro e i com-portamenti indesiderati aggressivi del maschio intero nell’ultima fase dell’ingrasso. Laprima dose (2 ml) può essere somministrata a partire dalle 8 settimane di età, mentre laseconda dose deve essere somministrata almeno 4 – 6 settimane prima della macella-zione (e almeno 4 settimane dopo la prima dose).

UN VACCINO PER LA RIDUZIONE DI ODORE DI VERRO

Ordinanza ministeriale per agevolarela terapia del doloreConsentita per un anno la normale ricetta per gli oppioidi, morfina compresa

Anche i cavalli ne hanno bisogno

Tutti i giorni un dolore acu-to, profondo colpisce i ca-valli senza distinzione disorta. Succede per le cau-se più disparate e purtrop-po incontrollabili quando,

ad esempio, il loro intestino si aggroviglia,s’invagina, si dilata a dismisura e si lacera;oppure quando un tendine si sfibra sotto latensione di un salto o di un galoppo tra le in-collature veloci degli avversari.Lo spettacolo che ne consegue è penoso: ilcavallo è sensibilissimo al dolore e manifestala sua sofferenza con un profondo stato diprostrazione, oppure perdendo il controllo delproprio corpo, sbattendo la testa con violen-

za, ferendosi e scalpitando senza trovare pa-ce. Persino in condizioni così drammatiche l’i-niezione di un oppioide riporterebbe rapida-mente il sereno nei suoi centri nevralgici, po-trebbe recuperare il controllo del propriocomportamento e dare al veterinario la possi-bilità di formulare una diagnosi in grado di sal-vargli la vita. Può sembrare paradossale ma le cose nonsono così semplici, la burocrazia infatti giocacontro; contro il benessere animale, contro lepossibilità diagnostiche e, di conseguenza,persino contro quelle terapeutiche, perché glioppiodi autorizzati per il cavallo sono consi-derati a tutti gli effetti “stupefacenti”, cioè far-maci pericolosi e problematici, da prescriverecon una ricetta speciale e da usare solo in cir-costanze eccezionali. E ditemi se quelle de-scritte non lo sono.

Nonostante alcuni farmaci contenenti derivatisintetici della morfina siano autorizzati dal Mi-nistero della Salute, in virtù della loro effica-cia, maneggevolezza e sicurezza d’impiego,la loro gestione è talmente rischiosa sotto ilprofilo delle sanzioni da scoraggiare la mag-gior parte dei veterinari a farvi ricorso. Oggi lasemplificazione nella prescrizione e nella ge-stione delle terapie veterinarie, stupefacenticompresi, è irrinunciabile anche in considera-zione della tecnologia. Le industrie farmaceu-tiche infatti hanno fatto la loro parte promuo-vendo la tracciabilità con l’apposizione di uncodice informatico che non consente illecitisulle confezioni. Stimati politici, oltre alla pie-tas per l’uomo considerate anche quella per icavalli: sono animali splendidi e se la merita-no. (di Paolo Giulio Predieri, Libero, 19 giugno2009) ■

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Non è irragionevole l’avereliminato l’elenco di raz-ze canine a maggior ri-schio di aggressività dal-l’Ordinanza ministerialeper la tutela dell’incolu-

mità pubblica. Lo dicono i giudici del Tar delLazio: la cancellazione della black list “ non èpalesemente irragionevole”. La III sezione

quater del Tar del Lazio, presieduta da MatrioDi Giuseppe, ha respinto la richiesta del Co-dacons (Coordinamento delle associazioniper la difesa dell'ambiente e dei diritti degli u-tenti e dei consumatori) di sospendere la par-te del provvedimento governativo che ha can-cellato la black-list e ha eliminato l'obbligo dicondurre i cani in luoghi aperti al pubblico siacon il guinzaglio che con la museruola.

Per l'associazione di consumatori ''sono sta-te tolte - si legge nel ricorso - le uniche duemisure che concretamente avevano contri-buito a ridurre drasticamente gli episodi diaggressioni nei luoghi aperti al pubblico''. IlTar, nel respingere le richieste del Codacons,ha invece ritenuto che le censure proposte''attengano ad aspetti di merito amministrati-vo - si legge nell'ordinanza - ovvero a scelterientranti nella discrezionalità tecnica dellapubblica amministrazione, basate su presup-posti ed accertamenti tecnici, che disciplina-no gli aspetti di prevenzione con modalitàche tuttavia non appaiono palesemente irra-gionevoli''.

''Ricorreremo al Consiglio di Stato''- ha com-mentato il Codacons. ''Il Tar non se l'é senti-ta, insomma, di sospendere un provvedi-mento, che comunque introduce formalmen-te delle misure, senza prima aver discussonel merito delle stesse - ha continuato il Co-dacons - la nuova ordinanza, pero', ha elimi-nato l'unico rimedio che finora aveva concre-tamente ridotto le aggressioni nei luoghi a-perti al pubblico, ossia l'obbligo per i padronidi pitbull e rottweiler di condurre i cani siacon il guinzaglio che con la museruola''. Perquesto ''continueremo a dare battaglia. Nonconcederemo nemmeno questo primo roundal ministero'' ha concluso il Codacons. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 1 | 20098 Legale Sentenze �

Le mozzarelle possono esse-re fatte con solo latte con-centrato. Il Tribunale diMonza, con una sentenza difine 2008, ha assolto un pro-duttore di formaggi rinviato

a giudizio per “vendita di sostanze alimentarinon genuine”, in base al reato previsto dal-l’articolo 516 del Codice Penale. Per il Giudi-ce il reato non sussiste. Il produttore avevacommercializzato mozzarelle di latte vaccinocontenenti furosina in percentuale superiorea quella consentita (12% secondo il decretoministeriale del 15 dicembre 2000 del Mini-stero delle Politiche Agricole Alimentari e Fo-restali). Le associazioni dei consumatori, in particola-re la UNC, hanno esortato a preferire dop esgt per i quali, per disciplinare di produzione,c’è l’obbligo di utilizzare solo latte fresco enon anche latte in polvere. Il timore è nei con-fronti di “produttori senza scrupoli che do-vessero utilizzare latte in polvere per uso zoo-tecnico di cattiva qualità”. Ma la preoccupa-zione dei consumatori, secondo il Tribunale,“è infondata se riferita alla produzione di for-maggi da parte di aziende italiane ed euro-pee che, nel pieno rispetto delle buone prati-

che produttive e dei dettami della sicurezzaalimentare, addizionano il latte fresco conpiccole quantità di latte in polvere per stan-dardizzarne la resa nell’arco dell’anno e ave-re così una qualità costante del prodotto tra-sformato”. Tale aggiunta in Europa è legitti-ma: il regolamento Ce n. 853/2004 che sta-bilisce le norme di igiene specifiche per gli a-limenti di origine animale al punto 7.1 dell’al-legato 1 definisce infatti i prodotti lattiero ca-seari come “prodotti trasformati risultanti dal-la trasformazione di latte crudo o dall’ulterio-re trasformazione di detti prodotti trasforma-ti”. Non pone quindi limiti ai trattamenti ter-mici a cui può essere sottoposto il latte o isuoi derivati utilizzati per la produzione di for-maggi, trattamenti di cui la furosina nel pro-dotto finito è l’indicatore. “L’aggiunta al lattefresco di modeste quantità di latte concen-trato o in polvere è pratica legittima e diffusain tutta Europa- dichiara Assolatte- e non ècerto un fattore che incide negativamentesulla qualità del formaggio che ne deriva. Ildivieto di aggiunta andrebbe quindi limitatoai formaggi a denominazione di origine e allatte fresco, dando così modo di alle impresedi scegliere la tecnica di produzione che ri-tengono più opportuna”. ■

Cani pericolosi: il Tar del Lazio salva l’Ordinanza MartiniTogliere la black list non è irragionevole. Il Codacons: faremo ricorso

Mozzarella col lattein polvere? Si puòL’aggiunta di modeste quantità di latteconcentrato o in polvere è pratica legittima ediffusa in tutta Europa

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II sindacati dei medici e dei veteri-nari protesteranno in Campo deiFiori a Roma il 9 luglio "contro le10 criticità del decreto Brunetta dacorreggere prima della sua defini-tiva approvazione". Il Manifesto

della protesta nazionale dice: "Brunetta civuole stritolare". E ancora: "non siamo spie,non siamo macellai, non siamo fannulloni,siamo medici".Queste le 10 buone ragioni secondo i sinda-cati per correggere il Decreto Brunetta primadel varo:1. Non tiene conto della specificità del ServizioSanitario Nazionale che ha già provveduto datempo ad introdurre sistemi di verifica e di fles-sibilità nell'interesse dei cittadini utenti2. Reintroduce per legge nella sanità pubbli-ca la cattiva politica colpendo la buona con-trattazione3. Centralizza le decisioni in netto contrastocon il federalismo senza tenere conto dellecompetenze costituzionali delle Regioni inmateria di organizzazione del lavoro in sanità4. Attacca l'indipendenza e l'autonomia deidirigenti pubblici dando mano libera al pote-re "politico-amministrativo" su incarichi, pre-mi e retribuzioni5. Sostituisce un sistema basato sul raggiun-

gimento del risultato da parte di tutti nell'in-teresse dei cittadini, con un sistema rigido dipremi individuali contro il principio costituzio-nale di una retribuzione proporzionata allaquantità e qualità del lavoro6. Elimina ogni possibilità di costruzione dicriteri di valutazione condivisi nella contratta-zione decentrata e chiama gli utenti quasi e-sclusivamente a formulare reclami da utiliz-zare in senso denigratorio verso la sanitàpubblica e punitivo, senza alcuna possibilitàdi class action risarcitoria7. Svuota la contrattazione sindacale arrivan-do al paradosso di rendere inutile la neces-sità dell'accordo sindacale in sede di contrat-to integrativo decentrato, dando la facoltà al-l'amministrazione di procedere unilateral-mente e annullando l'efficacia di tutti i con-tratti pregressi dal 1 gennaio 20118. Prevede la possibilità, arbitraria e teorica,di erogare senza contratto nazionale gli in-crementi economici stanziati nella legge fi-nanziaria9. Stravolge le relazioni sindacali prorogandoi dati della rappresentatività del 2006 fino al2012 e decidendo in modo unilaterale la ri-duzione di tutto il pubblico impiego a solodue aree e comparti, con un modello unicorigido e non adeguato ai diversi servizi da e-

rogare ai cittadini10. Si accanisce contro i medici per le certifi-cazioni di malattia su cui si adombra una ge-nerica falsità, richiedendo una documenta-zione obiettiva non sempre ottenibile dal me-dico, quando lo stesso Governo depenalizzail falso in bilancio.La riforma Brunetta sulla pubblica ammini-strazione è stata approvata dal Consiglio deiMinistri. Lo schema di decreto legislativocontestato dà attuazione alla delega conte-nuta nella legge n.15 del 2009 in materia diottimizzazione della produttività del lavoropubblico e di efficienza e trasparenza dellepubbliche amministrazioni.

INGERENZA SUL SSNIl nuovo decreto legge “anticrisi” approvatovenerdì 26 giugno ha dato un altro motivo aisindacati per scendere in piazza. Il Governo,dicono, vuole la “rottamazione” dei dirigentimedici e veterinari al raggiungimento dei 40anni di anzianità contributiva. “Con un colpodi mano - scrivono in una nota Anaao Asso-med - Cimo ASmd - Aaroi - Fp Cgil Medici -

Fvm - Federazione Cisl Medici - Fassid - Fe-smed - Federazione Medici Uil Fpl - il Gover-no avrebbe reintrodotto nel decreto leggeanti-crisi, la 'rottamazione' dei dirigenti medi-ci e veterinari al raggiungimento dei 40 annidi anzianità contributiva, concedendo alleamministrazioni la facolta' di risolvere unila-teralmente il rapporto di lavoro e il contrattoindividuale". Proseguono i sindacati: "Vienevanificata in questo modo la decisione delParlamento che solo qualche mese fa avevacancellato questa norma assurda approvan-do la legge delega di riforma del Pubblico Im-piego in cui veniva fissato come limite per ilpensionamento da parte dell'azienda, i 40anni di servizio effettivo". Le organizzazionisindacali della dirigenza medica e veterinariaritengono intollerabile l'atteggiamento delGoverno che "per legge continua a compiereincursioni nel rapporto di lavoro dei dipen-denti pubblici e quindi anche dei medici e ve-terinari del Ssn e ritengono inammissibile cheda questa norma iniqua vengano salvati soloi direttori di struttura complessa, meglio co-nosciuti come 'i primari'. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200910 Attualità SSN

Riforma della PA, i sindacati delladirigenza SSN non ci stannoProtesta nazionale a Roma: Brunetta ci vuole stritolare

I l Governo ha ottenuto dal Parlamentouna delega finalizzata all’ottimizzazio-ne della produttività del lavoro pubbli-

co e alla efficienza e trasparenza dellepubbliche amministrazioni. Gli obiettivisono: convergenza degli assetti regolati-vi del lavoro pubblico con quelli del lavo-ro privato, con particolare riferimento alsistema delle relazioni sindacali; miglio-ramento dell’efficienza e dell’efficaciadelle procedure della contrattazione col-lettiva; introduzione di sistemi interni edesterni di valutazione del personale edelle strutture amministrative,finalizzati ad assicurare l’offer-ta di servizi conformi agli stan-dard internazionali di qualità;valorizzazione del merito econseguente riconoscimentodi meccanismi premiali; defini-zione di un sistema più rigoro-so di responsabilità dei dipen-denti pubblici; introduzione distrumenti che assicurino unapiù efficace organizzazionedelle procedure concorsuali subase territoriale; valorizzazio-ne del requisito della residenza dei par-tecipanti ai concorsi pubblici, qualora ciòsia strumentale a migliore lo svolgimen-to del servizio. Verranno precisati gli am-biti della disciplina del rapporto di lavoropubblico riservati rispettivamente allacontrattazione collettiva e alla legge, fer-ma restando la riserva in favore dellacontrattazione collettiva sulla determina-zione dei diritti e delle obbligazioni diret-tamente pertinenti al rapporto di lavoro;saranno riordinate le procedure di con-trattazione collettiva nazionale ed inte-grativa, in coerenza con il settore privatoe nella salvaguardia delle specificità sus-sistenti nel settore pubblico; sarà rifor-mata l'Agenzia per la rappresentanza ne-goziale delle pubbliche amministrazioni(ARAN). Inoltre, al fine di ridurre il ricorso

LA RIFORMA

a contratti di lavoro a termine, a consu-lenze e a collaborazioni, i decreti delega-ti dovranno contenere disposizioni diret-te ad agevolare i processi di mobilità, an-che volontaria, finalizzati a garantire losvolgimento delle funzioni pubbliche dicompetenza da parte delle amministra-zioni che presentino carenza di organico.Sarà assicurata la totale accessibilità deidati relativi ai servizi resi dalla pubblicaamministrazione tramite la pubblicità e latrasparenza degli indicatori e delle valu-tazioni operate da ciascuna pubblica

amministrazione.Saranno introdotti nell’orga-nizzazione delle pubbliche am-ministrazioni concreti stru-menti di valorizzazione del me-rito e metodi di incentivazionedella produttività e della qua-lità della prestazione lavorati-va, secondo le modalità attua-tive stabilite dalla contrattazio-ne collettiva, e che sarannostabilite percentuali minime dirisorse da destinare al meritoe alla produttività, previa misu-

razione secondo criteri oggettivi del con-tributo e del rendimento del singolo di-pendente pubblico.La riforma prevede anche il divieto dicorrispondere il trattamento economicoaccessorio nell’ipotesi di responsabilitàdel dirigente che abbia omesso di vigila-re sulla effettiva produttività delle risorseumane allo stesso assegnate e sull'effi-cienza della struttura che dirige. Saranno razionalizzati i tempi di conclu-sione dei procedimenti disciplinari e cheverranno previsti meccanismi rigorosiper l’esercizio dei controlli medici duran-te il periodo di assenza per malattia deldipendente. Si prevede inoltre la defini-zione della tipologia delle infrazioni piùgravi che comportano la sanzione del li-cenziamento.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2009 Eventi Veterinari 11

CHEMIOTERAPIACremona, 26-27 Settembre 2009

CORSO DI RIPRODUZIONE NEGLI ANIMALI ESOTICI Cremona, 19-20-21 Ottobre 2009

OBIETTIVISempre più gli allevatori si affidano a mediciveterinari specialisti non solo per la gestionesanitaria del proprio allevamento ma ancheper la scelta dei riproduttori, la gestione del-le nidiate o delle cucciolate e l'allevamentodei piccoli. Il corso quindi si prefigge di ag-giornare i medici veterinari sulle recenti tec-niche di miglioramento delle performance ri-produttive, di allevamento dei piccoli e delleprincipali patologie in grado di influenzarenegativamente la riproduzione. Oggi giorno,il proprietario e l'allevatore grazie ai media,internet in primis, hanno accesso a fonti im-precise e spesso non complete di informa-zioni sulla riproduzione degli animali esotici.È quindi obiettivo del corso informare corret-tamente il medico veterinario che intende of-frire un servizio specialistico presso la pro-pria struttura.

DIRETTORELorenzo Crosta, Med. Vet (CO)

RELATORIMarco Bedin, Med. Vet (PD)Michele Capasso, Med. Vet (NA)Lorenzo Crosta, Med. Vet (CO)Alessandro Melillo, Med. Vet. (RM)Giordano Nardini, Med. Vet. (MO)

QUOTA DI ISCRIZIONE:Soci SIVAE O SCIVAC: € 550 + IVA 20%Non soci: € 700,00 + IVA 20%

NUMERO DI PARTECIPANTI: 36Limite di Iscrizione: 9 Settembre 2009

INFORMAZIONISegreteria SIVAEVia Trecchi 20 Cremona Tel. 0372/403500 Fax. 0372 /457091E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORIGiuseppe Curigliano, Milano Riccardo Finotello, Pisa Chiara Leo, Hunenberg (CH)Laura Marconato, Hunenberg (CH)Giorgio Neri, Novara Carlo Pizzirani, Firenze Daniela Simon, Hannover (D) Damiano Stefanello, Bergamo Paola Valenti, Hunenberg (CH) Sara Verganti, Milano

OBIETTIVISempre più spesso i proprietari degli animali dacompagnia oncologici richiedono trattamentispecifici, tra cui chemioterapia. I veterinari chesi dedicano all'oncologia sono dunque chiamatia somministrare farmaci che hanno una stret-tissima finestra terapeutica ed il cui utilizzo èassociato ad importanti effetti collaterali per pa-ziente, proprietario ed ambiente. Obiettivi diquesto incontro sono acquisizione di conoscen-za di meccanismo d'azione e proprietà terapeu-tiche dei chemioterapici più importanti per lamedicina veterinaria, apprendendo i concettifondamentali di farmacodinamica e farmacoci-netica, di affrontare tossicità derivante dal loroutilizzo, e di delucidare i meccanismi di farma-coresistenza. Verrà inoltre affrontata la proble-matica di contaminazione ambientale da partedi escreti di animali in chemioterapia, e la ge-stione medico-legale. Infine, una sessione saràdedicata ai nuovi farmaci a bersaglio molecola-re e all'interpretazione dei trials clinici.

PROGRAMMASabato 26 Settembre 2009

8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Presentazione dell'incontro9.30 Ciclo cellulare - Chiara Leo

10.15 Principi di cinetica cellulare: Frazio-ne di accrescimento, Crescita gom-pertziana, Ipotesi di Goldie-Cold-man, Ipotesi di Norton-Simon - Sa-ra Verganti

11.00 Principi di farmacoterapia oncologi-ca (strategie, regimi combinati, tera-pia multimodale) - Laura Marconato

11.30 Pausa 12.00 Meccanismi di resistenza: perché la

chemioterapia fallisce? - DamianoStefanello

12.45 Principali classi di chemioterapici emeccanismi d'azione: agenti alchilan-ti, antibiotici antitumorali (antracicliniee antracendioni) - Laura Marconato

13.30 Pausa pranzo14.30 Principali classi di chemioterapici e

meccanismi d'azione: sali del plati-no, antimetaboliti, alcaloidi della vin-ca - Riccardo Finotello

15.15 Comunicazioni brevi dei soci SION-COV

16.00 Pausa16.30 Tossicità midollare e terapia di sup-

porto - Paola Valenti17.15 Tossicità gastroenterica e terapia di

supporto - Chiara Leo17.45 Termine dei lavori

Domenica 27 Settembre 20099.00 Tossicità meno comuni ma non me-

no lievi - Sara Verganti9.45 Nuovi bersagli in oncologia - Giu-

seppe Curigliano10.30 Pausa 11.15 Trials clinici - Giuseppe Curigliano12.00 Comunicazioni brevi dei soci SION-

COV12.45 Safe handling of chemotherapeutic

agents - Daniela Simon13.30 Pausa pranzo14.30 Residue analysis in dogs receiving

chemotherapy - Daniela Simon15.15 Pausa15.45 Chemioterapia ed aspetti medico-le-

gali - Prevenzione dei rischi derivantidal loro utilizzo - Carlo Pizzirani

16.30 Chemioterapia ed aspetti medico-le-gali - Gli adempimenti necessari: dal-l'acquisto allo smaltimento - GiorgioNeri

17.00 Discussione finale, test di valutazio-ne dell'apprendimento, consegna de-gli attestati e chiusura dell'incontro

TRADUZIONENon prevista.

ISCRIZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SION-COV in regola con la quota associativa2009.Non è richiesta la pre-iscrizione. Presen-tarsi in sede congressuale per la registra-zione.Quote di partecipazione (verrà rilasciatauna ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIONCOV: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

SEDECremona, Palazzo Cittanova (accanto aPalazzo Trecchi)

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SIONCOVSOCIETÀ ITALIANA DI ONCOLOGIA VETERINARIA SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC,SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il

Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina).Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzohttp://ecm.sanita.it/.

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 23

Responsabile scientifico:LUCA FORMAGGINI

Med Vet, Dormelletto (NO)

Invited Speakers:JENNIFER DEVEY

DVM, Dipl ACVECC, USA

DAVID SPRENGMed Vet, Dipl ECVS, Dipl ACVECC, Berna (CH)

63° CONGRESSO NAZIONALE SCIVACTRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI

AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009

Per informazioni: Segreteria SCIVACwww.scivac.it - [email protected]

anniversario

2255°°

63° CONGRESSO NAZIONALE SCIVACTRAUMATOLOGIA DEI TESSUTI MOLLI

AREZZO, 16-18 OTTOBRE 2009

organizzato da certificata ISO 9001:2000

Edizioni Veterinarie E.V. srl

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 23

di RIINA M.V.1,TRISORIO S.1,COLUSSI S.1, MIGNONE W.2,

CHIARELLI S.3, COSTA R.4, GILLI M.4,CAPARELLO P.L.3, PORRELLO V.3,

CARAMELLI M.1, ACUTIS P.L.11 - Istituto Zooprofilattico Sperimentale delPiemonte, Liguria e Valle d’Aosta - Torino.2 - Istituto Zooprofilattico Sperimentale delPiemonte, Liguria e Valle d’Aosta - Imperia.3 - Dipartimento di Prevenzione di Torino -

A.S.L. TO1 - S.C. Veterinaria Area “C”.4 - Dipartimento di Prevenzione di Torino -

A.S.L. TO1 - S.C. Veterinaria Area “B”

Il cartello diceva filetto di cernia, main realtà quel pesce era pangasio,proveniente dalla Thailandia, menopregiato... La scoperta questa mat-tina, quando agenti della polizia mu-nicipale hanno controllato il merca-

to ittico insieme a veterinari dell’Asl 1 di Torino.Complessivamente sono state accertate 17violazioni amministrative per inosservanza dellatracciabilità dei prodotti, la non esposizione deiprezzi e la conservazione non igienica del pe-sce in vendita. …”(da pagina.to.it, 04/02/09).La notizia riportata è solo una delle tante cheriguardano la necessità di dover effettuare unacorretta identificazione di specie per l’esigenzalegata alla tutela dei consumatori, sia pensan-do ai coinvolgimenti economici sia a quelli cor-relati alla loro salute.

ASPETTI ECONOMICIAd esempio, per alcuni alimenti il valore econo-mico dipende dalla specie di appartenenza edè pertanto obbligatorio accertare la completaveridicità dell’etichettatura, per permettere alconsumatore di poter intendere se quanto èoggetto di acquisto corrisponda a quanto staeffettivamente pagando e, soprattutto, al pro-dotto atteso. La possibile tracciabilità dei pro-dotti in commercio ha anche una valenza di ti-po sanitario: per esempio, nel caso delle spe-cie ittiche, la sostituzione può avvenire con spe-cie che potrebbero essere causa di eventualiintossicazioni alimentari o che potrebbero giun-gere da Paesi in cui gli habitat sono fortementecontaminati da inquinanti microbiologici o chi-mici. La possibile contraffazione di alimenti as-sume importanza fondamentale per i consuma-tori che presentano reazioni di ipersensibilità eintolleranza a determinate sostanze: la frode inquesti casi può avere risvolti nettamente più ri-levanti soprattutto quando l’individuo presentamanifestazioni di tipo shock anafilattico.

RISVOLTI ETICINon meno importante è la consapevolezzache la società attuale sta assumendo semprepiù una connotazione multietnica e quindi una

corretta etichettatura degli alimenti ha ragionedi esistere anche per motivazioni di tipo religio-so e di costume.L’attenzione sempre maggio-re verso l’identificazione di specie è giustificataanche da logiche puramente etiche. La Con-venzione di Washington sul commercio inter-nazionale delle specie di fauna e flora minac-ciate di estinzione (CITES) colloca gli animali inliste che riflettono il pericolo che questi presen-tano in termini di estinzione prossima e futura.L’identificazione di specie consente di verifica-re l’eventuale vendita illegale, incompatibilecioè con la sopravvivenza della specie stessain natura. Potrebbe inoltre presentarsi la ne-cessità di dover identificare la specie in uncampione di carne sequestrata per controllareche essa non appartenga a specie protetta o,eventualmente, non sia oggetto di caccia difrodo avvenuta senza i corretti permessi nei siticonsentiti, nella stagione prestabilita e, anche,nella giusta quota.

I METODI CLASSICISpesso i classici metodi morfologici possono ri-velarsi inadeguati ed insufficienti, come nei casidi sospetto degli organi di controllo circa l’eti-chettatura non conforme di tranci in vendita neimercati ittici oppure nel caso si debba esami-nare una carcassa di animale oggetto di seque-stro priva dei caratteri distintivi. Si pensi al pe-sce filettato che viene sottoposto a ispezione,per esempio, dalle capitanerie di porto nelle si-tuazioni di incompleta etichettatura oppure aquanto può essere generica e poco specifical’identificazione visiva (ictu oculi) di prodotti la-vorati quali paté, preparazioni tipo bastoncini eprodotti inscatolati. Attualmente sono in au-mento le percentuali di etichettature fraudolentesoprattutto se si passa dalla commercializzazio-ne dell’animale in toto a quella di prodotti chehanno subito processi di trasformazione; è im-portante, così, assicurare un attento controllosull’identità della specie lungo tutta la filiera a-gro-alimentare. I metodi che utilizzano indaginisul profilo proteico potrebbero essere inade-guati per ricercare una determinata proteina a-nimale in un alimento sottoposto a cottura,mentre gli studi immunologici risultano essere i-nefficaci nel caso in cui occorra identificare unaspecie per la quale non sia stato ancora svilup-pato il rispettivo anticorpo. È opportuno quindicambiare approccio per casi particolari quali, adesempio, l’identificazione di specie a partire damacchie di sangue o da gusci e peli che pos-sono essere usati quali ornamenti oppure esse-re presenti nei prodotti della medicina cinese.

LA GENETICA MOLECOLARENel Laboratorio di Genetica dell’Istituto Zoo-profilattico di Torino si è pertanto deciso di uti-lizzare un altro criterio, basato sulla genetica

molecolare, per offrire un servizio alla Regione,ai veterinari pubblici ASL, alla Guardia Foresta-le, ai NAS ed anche ai privati cittadini, a sup-porto della lotta contro le frodi alimentari, i fe-nomeni di bracconaggio e i commerci illegali,nonché della tutela della salute del consuma-tore. La scelta del marcatore genetico è rica-duta sul gene mitocondriale che codifica per ilcitocromo b (cytb), già impiegato in studi tas-sonomici, per la sua caratteristica di presenta-re sequenze nucleotidiche diverse tra le diver-se specie, ma conservata all’interno della stes-sa. Le situazioni che si possono affrontare conquesta metodica spesso ricadono nell’ambitoforense: si tratta, infatti, di campioni messi sot-to sequestro perché oggetto di reati punibilipenalmente. Così come nelle tecniche investi-gative che interessano materiali biologici uma-ni repertati sulla scena del crimine, anche i tes-suti animali possono costituire gli elementi diprova di un illecito. Il Laboratorio di Genetica siè posto, dunque, il problema di fornire un’uffi-cialità all’esito in modo che questo possa es-sere presentato in un contesto giuridico espendibile legalmente da chi richiede l’indagi-ne. Oltre al fatto di operare all’interno di un Si-stema Qualità, si è ritenuto necessario definireuna procedura operativa standard e validare ilmetodo. Ad oggi, sia in campo umano che inquello veterinario, non esiste una standardiz-zazione della metodica e, infatti, le strutturepreposte stanno appena iniziando a muoversiin questo senso. Il Laboratorio ha raggiunto intal modo anche l’obiettivo, per la prima volta,di fornire eventualmente delle linee guida sul-l’esame e sulla sua validazione anche ad entiesterni interessati dalle stesse problematiche.

IL CITOCROMO B (CYTB),Il cytb di 26 specie animali scelte sulla base delloro potenziale coinvolgimento in indagini di ti-po forense è stato amplificato in una reazionedi PCR e successivamente è stato sequenzia-to. Per ciascuna specie sono stati campionati5 animali provenienti da aree geografiche di-verse, per verificare la variabilità all’interno del-la specie. Le sequenze ottenute sono stateconfrontate con quelle depositate nel databa-se pubblico NCBI.Tutte le specie sono state correttamente iden-tificate dall’analisi mediante il cytb, che quindiha evidenziato un buon potere discriminatorio;nella elaborazione dei risultati della validazionesi è ottenuta una specificità pari al 100% pertutte le 26 specie prese in esame. I risultatihanno rivelato, quale criticità del marcatore,l’incapacità di distinguere specie collocate ingruppi tassonomici vicini (gatto domestico/gatto selvatico, cane/lupo, bovino/gaur/zebù)o specie progenitrici delle attuali specie dome-stiche. L’analisi di un così ampio numero dicampioni ha permesso sia di conoscere me-glio la variabilità intra-specifica, mettendo in e-videnza il basso tasso di variazione nucleotidi-ca (≤3%) degli animali catturati in zone diver-se, sia di creare un proprio database di riferi-mento.Per quanto concerne la sensibilità analitica, lametodica non presenta criticità in termini diconcentrazione del campione ed è stata in gra-do di attribuire correttamente la specie alla di-luizione più bassa di 1/1000. Ci si è posti inol-tre il problema relativo all’analisi di campionirappresentati da più specie mescolate insiemein diverso rapporto tra loro come nel caso di o-mogeneizzati, salse e paté. Sono state ap-prontate miscele ricreando plausibili situazioni

in ambito forense allo scopo di verificare la ca-pacità del metodo di individuare le differentispecie presenti in uno stesso campione. L’a-nalisi ha dimostrato che in queste situazioni l’e-sito non è esprimibile, per la sovrapposizionedelle sequenze nucleotidiche.Il Laboratorio ha adottato un approccio cheprevede di attribuire un valore statistico al risul-tato. È stato previsto, infatti, l’allineamento del-la sequenza del campione con quelle dellespecie potenzialmente interessate e deposita-te nel database pubblico. Con questo si è cal-colata la distanza genetica ed è stato costruitoun albero filogenetico al quale è stato applica-to il test Bootstrap, ovvero la misura che la pre-visione filogenetica ottenuta rappresenti il vero.Si assume, infatti, che un valore di bootstrap>70% corrisponde a una probabilità >95% cheil cluster corrispondente sia vero.

ALCUNI ESEMPIUn esempio di frode alimentare affrontato dalLaboratorio di Genetica con questo criterio èstato proprio quello relativo all’identificazionedi specie dei filetti di pangasio venduti comecernia. La sequenza del cytb del campione hapresentato un’identità tra l’88% e il 98% con lesequenze della specie Pangasius spp. Identitàcon sequenze di specie di cernia appartenential genere Epinephelus sono risultati inferioriall’80%, mentre nessuna similarità significativaè stata trovata per le specie del genere Cepha-lopholis. Con l’allineamento ottenuto è statocostruito l’albero filogenetico nel quale il cam-pione in esame si è collocato nel gruppo dellaspecie Pangasius spp., completamente distin-to dal gruppo della specie Epinephelus spp.,con valore di bootstrap pari al 100%.In merito alle attività di bracconaggio, si riportaun caso relativo ad un campione di fegato filet-tato che poteva appartenere ad un animaledella specie Ovis musimon. La sequenza dicytb ottenuta è stata confrontata con quelle e-stratte dal database di riferimento del labora-torio e appartenenti alle specie possibilmenteinteressate: ovino/muflone e capriolo/cervo/camoscio/daino. Il campione ha presentatoun’identità del 99% con le sequenze della spe-cie Ovis aries. Utilizzando questa metodicanon è possibile effettuare una discriminazionetra ovino e muflone (anche per questa speciel’identità è risultata essere del 99%), ma l’anali-si filogenetica ha collocato il campione nelgruppo della specie O. aries/ O. musimon cheè completamente distinto dai gruppi delle altrespecie, compatibile quindi con l’ipotesi che sitrattasse di muflone.Gli studi di identificazione di specie sono spes-so casi particolari e talvolta occorre mettere apunto un’indagine ad hoc per risolverli o quan-to meno per chiarirli. Per esempio è stato ri-chiesto al Laboratorio di indagare la veridicitàdella dichiarata presenza di gamberetti in unprodotto posto sotto controllo merceologicodal Nucleo Investigazioni Scientifiche e Tecno-logiche del Corpo di Polizia Municipale di Tori-no. Il campione, rappresentato da una polvereessiccata, era di origine cinese e costituiva unprodotto lavorato ad uso alimentare. Dopo u-na prima estrazione di DNA con i metodi clas-sici, ci si è resi conto che la difficoltà in questafase era rappresentata dall’esoscheletro deicrostacei molto ricco di ponti disolfuro: si èquindi trovato il modo per superare il proble-ma, utilizzando DTT (ditiotreitolo) in grado didenaturare le proteine e di rompere i suddettilegami. Il campione è stato successivamente

A quale specie appartiene? Ve lo dice la genetica molecolare“Il cartello diceva filetto di cernia, ma in realtà quel pesce era pangasio…

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2009 IZS TO Focus 13

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analizzato per il cytb e l’analisi della sequenzaha rassicurato l’utente sulla correttezza dell’e-tichettatura, dimostrando nel prodotto la pre-senza di più specie di gamberetto appartenen-ti al genere Macrobranchium.

PROSPETTIVEIl prossimo obiettivo che questa attività si poneè quello di ampliare il proprio database di riferi-mento per aumentare la conoscenza sulla va-riabilità delle specie maggiormente oggetto difrodi alimentari. A tal proposito è in corso unaricerca finanziata dalla Regione Piemonte rela-tiva a specie di pesci e mammiferi. Attualmen-te sono oggetto di studio le specie ittiche invendita sul territorio regionale e dai risultati pre-liminari risulta che molte non sono ancora sta-te analizzate mediante il cytb. È il caso, per e-sempio, degli esemplari di cernia Acanthistiusbrasilianus, le cui sequenze sono state depo-sitate dal Laboratorio nel database pubblicoNCBI. Un altro aspetto che si vuole approfon-dire è la risoluzione di casi che interessano l’i-dentificazione di specie in miscele. A questoscopo si stanno provando e confrontando kitin commercio che sembrano presentare buo-na sensibilità analitica nel caso ci si trovi ad a-nalizzare un campione costituito da più specie.La sicurezza alimentare, la garanzia del consu-matore e la tutela del benessere animale sonole motivazioni che portano avanti la ricerca nelsettore dell’identificazione di specie e in que-sto contesto il Laboratorio di Genetica sta la-vorando costantemente per fornire un serviziosempre più accurato e sempre più in grado didare una risposta alle molteplici domande dichi opera sul territorio. ■

di MICHELE FRISIELLODirettore Veterinario - Area “A” - ASL N° 1 di

Ariano Irpino

MIMMO FERRULLIDirigente Veterinario - Area “C” - ASL Bari

FILIPPO VERDEDirigente Veterinario - Area “C” - ASL Matera

In riferimento all’articolo “La dichia-razione di scorta”, pubblicato sulnumero 6 di Professione Veterinaria,gli autori sono stati raggiunti da nu-merose segnalazioni nonché per-plessità manifestate da colleghi ve-

terinari circa il comportamento per il rispettodella Legge comunitaria e nazionale.Per quanto attiene al periodo minimo di sog-giorno in allevamento e/o stalla di sosta primadell’invio alla macellazione degli animali di alle-vamento o da produzione introdotti da Paesidella CE e Paesi Terzi si precisa quanto segue.

LE DIRETTIVE DELLA PUGLIAA seguito dell’Ordinanza del Consiglio di Sta-to, Sez. V n° 5185/08 del 30/09/2008, la Re-gione Puglia ha fornito le seguenti direttive,

dopo la disamina della normativa vigente edin base alle seguenti considerazioni:• Gli animali produttori di alimenti per l’uomo,

devono essere introdotti negli stabilimenti dimacellazione pubblici e privati con il Mo-dello Unificato: il Modello di cui all’art. 31del DPR n. 320/1954 viene unificato conquelli relativi alle attestazioni sanitarie previ-ste da specifici piani di profilassi ufficiali(Mod. D, Mod. P, Mod. L, Mod. R , Mod. T)nonché quello relativo alla dichiarazione discorta per animali inviati nei macelli pubblicie privati (DM 28 maggio 1992) prescritta at-tualmente dall’art. 15, comma 6, del Dlvon.158/2006 e s.m.i., così come riportato su“Professione veterinaria N° 06/09 a firmadegli Autori;

• L’allegato II Sez. III del Reg. CE 853/04del Parlamento Europeo e del Consi-glio del 29/04/04 stabilisce che l’Operato-re del Settore Alimentare (OSA) che gesti-sce il macello deve acquisire e controllareaffinché l’animale da macellare possa esse-re destinato all’alimentazione umana, tuttele informazioni sulla catena alimentare ed inparticolare: “le informazioni devono riguar-dare tra l’altro i medicinali veterinari sommi-

nistrati e gli altri trattamenti cui sono statisottoposti gli animali nell’arco di un deter-minato periodo (90 gg) e con un tempo diattesa superiore a zero giorni come pure ledate delle somministrazioni e dei trattamen-ti ed il rispetto dei tempi di sospensione;

• La documentazione sanitaria di scorta pergli animali da allevamento o da produzione(diversi da quelli da macello) introdotti dapaesi Comunitari non prevede, salvo se e-spressamente richiesta, nessuna attesta-zione circa i trattamenti con sostanze far-macologiche o addirittura vietate;

• L’art. 9, comma 2, lett c), del Dlvo n. 28del 1993, per quanto riguarda gli animalioggetto di scambio, dà la facoltà allo StatoMembro destinatario, di richiedere certificatio documenti rilasciati dal veterinario ufficialeresponsabile dell’azienda d’origine;

• In assenza di tale attestazione l’Importato-re non è in grado di fornire le informazionirichieste dal Reg. CE 853/04 e la dichiara-zione prevista dall’art. 15 comma del 6D.L.gvo 158/06, contenuta nel Mod. 4 è li-mitata al periodo di effettiva detenzionedell’animale. Infatti, a fronte di una dichia-razione che prevede il riferimento minimodi 90giorni precedenti la macellazione, l’im-portatore può attestare esclusivamente ilbreve periodo di permanenza sul territorionazionale. Ciò risulta chiaramente insuffi-ciente a garantire la sicurezza dell’alimentoche deriva dall’animale, in relazione alla po-tenziale presenza di residui farmacologicisomministrati.

EVITARE DISCRIMINAZIONIAlla luce di quanto sopra esposto, la Regio-ne Puglia al fine di evitare palesi discrimina-zioni tra gli operatori che inviano al macello a-nimali allevati sul territorio nazionale, i quali so-no tenuti a fornire tutte le informazioni richie-ste dalle vigenti normative e gli Operatori cheimportano animali da allevamenti e/o produ-zione da paesi UE e paesi Terzi per inviarli do-po pochi giorni alla macellazione, senza l’one-re di fornire informazioni adeguate sulla sicu-rezza alimentare, costituendo di fatto un po-tenziale pericolo, ha disposto quanto segue.Al fine della tutela della salute pubblica, nelterritorio della Regione Puglia la macellazio-ne degli animali introdotti da paesi UE e paesiTerzi come animali da allevamento/da produ-zione avvenga trascorsi almeno 90 giorni dal-la loro introduzione, salvo che gli stessi sianoin possesso di idonea attestazione dell’alle-vamento di origine, riguardo il trattamentocon medicinali veterinari ed i relativi tempi diattesa.Per gli animali avviati al macello con contras-segni di identificazione individuali esteri, oltrealla documentazione richiesta dallo StatoMembro destinatario, completa di tutte le di-chiarazioni ed ai relativi passaporti individualinei casi previsti, dev’essere acquisito anche ilcertificato DVCE che attesti la data di effetti-va introduzione in Italia, rammentando che lafalsa dichiarazione, oltre a costituire reato èpunita dall’art. 32 comma 4 del D.L.gvo158/06.

UNIFORMITÀDopo la pubblicazione dell’articolo, gli autori,speravano in un intervento del Ministero dellaSalute (ma ciò non è avvenuto) al fine direndere applicabile ed omogeneo, sull’interoterritorio Italiano, Linee di indirizzo comporta-mentali rispetto alla questione di che trattasinel rispetto di quanto ribadito dalla Senten-za del Consiglio di Stato n. 5185 del30.09.2008, circa il principio Costituzionale i-neludibile della supremazia dell’interesse del-la Tutela della Salute Pubblica rispetto all’in-teresse commerciale. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200914 Approfondimento Dubbi

Chiarimenti sulladichiarazione di scortaCome garantire il rispetto della legge comunitariae nazionale?

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 23

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Dopo diagnosi e terapia, laterza parte delle linee gui-da del Gruppo di Studiosulla Leishmaniosi Canina(GSLC) (supportato daSCIVAC e Hill’s) dedicata

alla prevenzione dell’infezione, è stata presen-tata da Michele Maroli (Dirigente di Ricerca, Di-partimento MIPI, Reparto di Malattie trasmes-se da Vettori e Sanità Internazionale, IstitutoSuperiore di Sanità) al 62° Congresso Interna-zionale Multisala SCIVAC (Rimini, 29-31 mag-gio 2009).Con le premesse metodologiche già illustrateper le precedenti due parti, dedicate a diagno-si e terapia, la terza parte delle linee guida èstata elaborata con l’intento di offrire al medicoveterinario un corretto orientamento alla pre-venzione della patologia causata da Leishma-nia infantum nel cane.La prevenzione della leishmaniosi ha nel con-tempo un significato individuale e di massa, edè finalizzata alla protezione del cane dalla ma-lattia e alla riduzione del rischio di infezione nel-l’uomo.Se è vero che la pietra miliare della prevenzio-ne delle malattie infettive è costituita dalla pro-filassi vaccinale, è altrettanto vero che tale pos-sibilità non è attualmente disponibile per la pre-venzione delle leishmaniosi. Anche l’unico vac-cino registrato (in Brasile) non dimostra suffi-ciente evidenza di efficacia e non si attiene aglistandard europei di sicurezza.

LOTTA AL FLEBOTOMOIn tema di leishmaniosi, prevenire significaquindi lotta all’unico vettore biologico dimo-

strato del protozoo: il flebotomo (insetto ditteroematofago della famiglia Psychodidae, dettoanche “pappatacio”). Delle otto specie di fle-botomo presenti in Italia, quattro sono vettoriprovati di Leishmania infantum, e fra queste ilpiù competente è Phlebotomus perniciosus.L’attività di questi insetti è tipicamente stagio-nale e le femmine ematofaghe sono presentisolo durante i mesi caldi dell’anno, da maggioa settembre/novembre. Alle nostre latitudini ein condizioni ambientali idonee, l’intero ciclo disviluppo dei flebotomi (uovo, larva, pupa e a-dulto), può richiedere 7-8 settimane. I fleboto-mi hanno abitudini notturne e sono attivi dalcrepuscolo all’alba.Le misure di controllo contro le forme larvali deiflebotomi non sono realizzabili per i vettori del-la leishmaniosi, per l’impossibilità di localizzaregli innumerevoli focolai delle larve in natura.Pertanto la lotta è possibile solo contro i vettoriadulti. Anche la riduzione della popolazione deiflebotomi attraverso l’impiego di insetticidi adazione residua è soggetta a limitazioni prati-che, ambientali, ecologiche ed economiche.La prevenzione è quindi oggi indirizzata alla li-mitazione del contatto tra vettore e ospite me-diante l’uso topico di principi attivi ad effettoprotettivo contro la puntura dei flebotomi.

PROTEGGERE IL CANEPoiché in tutto il mondo il cane è il principaleospite serbatoio della leishmaniosi visceralezoonotica, in attesa della messa a punto di unefficace vaccino protettivo per il cane, la prote-zione del cane dalla puntura del vettore è unintervento prioritario, sia per proteggere l’ani-male dall’infezione leishmaniotica, sia per limi-tare la diffusione del parassita quando il cane ègià infetto.

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2009 www.vetjournal.it Vet Journal 15o

Prevenire laleishmaniosicanina: lineeguida del GSLCLotta al flebotomo limitandone il contatto conl’ospite. Le indicazioni del Gruppo di studio sullaleishmaniosi canina presentate al 62° Scivac

Nella foto i componenti del Gruppo di studio sulla Leishmaniosi Canina e il responsabile di Hill's Pet Nutrition, Paola Badiale, sostenitore del gruppo.

A partire da sinistra: George Lubas, Saverio Paltrinieri, Andrea Zatelli, Xavier Roura, Gaetano Oliva, Paola Badiale, Luigi Gradoni,

Michele Maroli, Alberto Crotti, Eric Zini.

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 23

Pertanto i cani infetti di leishmaniosi, che vivo-no in zone endemiche di leishmaniosi, e quindipotenziali serbatoi infettanti per l’insetto vetto-re, devono essere sottoposti a misure di pro-tezione contro la puntura dei flebotomi. Vannoprotetti anche quei soggetti che dopo terapiasono clinicamente guariti poiché questi conti-nuano ad essere infettanti, seppur in misura ri-dotta, per il flebotomo vettore. Tali misure so-no intese a prevenire la re-infezione del sog-getto malato e/o ad ottenere il controllo dellaleishmaniosi canina mediante la prevenzione dimassa. Anche cani sani che vivono o si reca-no in zone endemiche vanno protetti per laprevenzione “individuale”.Attualmente, la protezione dalla puntura dei fle-botomi si basa sull’uso di barriere meccanicheo l’applicazione di prodotti chimici per uso to-pico direttamente sul cane.

PROTEZIONE MECCANICADurante le ore notturne dei mesi caldi, a partiredall’imbrunire fino al sorgere del sole, gli ani-mali infetti e/o malati possono essere tenuti inrifugi chiusi, dove porte e finestre sono stateprotette da “zanzariere” a maglia fitta (1-2 mm),tali da impedire l’ingresso dei flebotomi.

PROTEZIONE CHIMICAI biocidi ad uso veterinario con efficacia prova-ta sui vettori di leishmaniosi sono limitati ai pi-retroidi sintetici (es., deltametrina, permetrina).La documentazione scientifica di alcune spe-cialità medicinali ad uso veterinario contro gliectoparassiti comprova la loro efficacia nel pre-venire la puntura dei flebotomi. L’efficacia di taliprodotti è stata valutata sommando (1) l’effettoprotettivo (attività “no-feeding”), misurato con-siderando i flebotomi che non hanno compiutoun pasto di sangue sul cane trattato e (2) l’ef-fetto insetticida sui flebotomi, considerando lamortalità degli insetti a 24 ore dopo essere ve-nuti a contatto con il cane trattato con il bioci-da. La sperimentazione di laboratorio per valu-tare l’attività anti-flebotomo ed insetticida diquattro formulazioni a base di piretroidi appli-cate sul cane ha rilevato che l’effetto protettivono-feeding varia tra il 49 e il 96% (spesso su-periore al 90%), mentre l’effetto tossico insetti-cida nei confronti dei flebotomi varia tra il 18 ed91%. La mortalità delle femmine che hannofatto il pasto di sangue è stata sempre del100%. È utile rimarcare quest’ultimo effettopoiché permette di ipotizzare che, se tutti i ca-ni infetti e/o malati di leishmaniosi venisserotrattati, la trasmissione del parassita Leishma-nia potrebbe essere controllata in quanto nes-suno dei flebotomi che punge su questi sog-getti sopravvive.

I PRODOTTII prodotti in commercio in Italia con provata at-tività protettiva contro la puntura dei flebotomisono quattro: 1. Specialità a base di permetri-na (65%) per applicazione topica [gocce, spot-on] ad effetto no-feeding e tossico per i flebo-tomi della durata stimata di quattro settimane.2. Associazione permetrina (2%) + piriproxife-ne (0,2%) per applicazione topica [spray] ad ef-fetto no-feeding e tossico per i flebotomi delladurata stimata di tre settimane. 3. Associazio-ne permetrina (50%) + imidacloprid (10%) perapplicazione topica [gocce, spot-on] ad effettono-feeding e tossico per i flebotomi della dura-ta stimata di tre settimane. 4. Complesso del-tametrina (4%) + un carrier [trifenilfosfato] in-cluso in una banda protettiva a lento rilascio(collare) ad effetto no-feeding e tossico per iflebotomi della durata stimata di cinque mesi.

SOMMINISTRAZIONE E INIZIOPROTEZIONE

Spray - Il modo di somministrazione implicache il principio attivo sia diffuso immediata-

mente su tutto il corpo del soggetto trattato equindi la protezione è immediata.Spot-on - Il modo d’uso (gocce sul dorso delsoggetto) implica che la protezione non è im-mediata; sono necessarie 24-48 ore affinché ilprincipio attivo si diffonda su tutto il corpo delcane trattato. È raccomandabile pertanto trat-tarlo almeno due giorni prima della partenzaqualora si rechi in zona endemica di leishma-niosi.Collare - La banda protettiva è a lento rilascioe la protezione non è immediata. Sono ne-cessari 5-6 giorni affinché il principio attivo sidiffonda su tutto il corpo del cane trattato.Pertanto è raccomandabile trattarlo almenouna settimana prima della partenza nel casosi debba recare in zona endemica di leishma-niosi.

RACCOMANDAZIONI PRINCIPIALIRiassumendo dunque le principali raccoman-dazioni pratiche sulla prevenzione della leish-maniosi canina, è importante sapere quando econ che scopo proteggere, e quali misure a-dottare.

Quando proteggere - Il periodo d’applicazioneorientativo delle misure protettive è limitato al-l’attività dei flebotomi vettori. In Italia si posso-no individuare tre periodi:• dalla metà di maggio a fine settembre per il

nord• dalla metà di maggio alla metà di ottobre per

il centro• dall’inizio di maggio alla metà di novembre

per il sudMisure di protezione da adottare - Le misurepreventive da adottare contro la puntura del-l’insetto vettore sono intese non solo a preve-nire la re-infezione di un soggetto infetto, masoprattutto ad evitare che il cane leishmanioti-co, anche se clinicamente guarito a seguito diterapia, continui ad essere serbatoio per i vet-tori di leishmaniosi, con lo scopo ultimo di ot-tenere un controllo della leishmaniosi mediantela prevenzione di “massa”.È inoltre altamente raccomandabile che duran-te la stagione di trasmissione anche il cane sa-no che viva o si rechi in zone endemiche perleishmaniosi, venga sottoposto a misure pre-ventive per la protezione “individuale”. Bisognaconsiderare che tali misure nei confronti delvettore italiano più competente (P. perniciosus)non hanno dimostrato una protezione totale(84-96%) e pertanto si raccomandano controlliperiodici da effettuare diversi mesi dopo la sta-gione di trasmissione.Prevenzione chimica - Per quanto riguarda laprevenzione chimica, dalla letteratura scientifi-ca consultabile emerge che permetrina, da so-la o in associazione con imidacloprid per appli-cazione topica (spot-on) e deltametrina (com-plesso deltametrina/trifenilfosfato), sommini-strata attraverso un collare a lento rilascio, so-no le specilità medicinali sulle quali è stata con-dotta una sperimentazione ampia ed accurata,sia di laboratorio che di campo, e per le qualisussiste evidenza di una elevata efficacia nelprevenire le punture dei flebotomi.*“Leishmaniosi canina: linee guida su diagnosi,stadiazione, terapia, monitoraggio e prevenzio-ne” A cura del Gruppo di Studio sulla Leishma-niosi Canina (G.S.L.C.); Michele Maroli - LuigiGradoni - Gaetano Oliva - Massimo Castagna-ro - Alberto Crotti - George Lubas - SaverioPaltrinieri - Xavier Roura - Andrea Zatelli - EricZini ■

Le linee guida saranno consultabili dalmese di luglio sul sito del GSLC. Il secon-do Congresso internazionale sulla leish-maniosi canina si terrà a Pisa, il 17-18 A-prile 2010, organizzato da SCIVAC con lacollaborazione scientifica del GSLC.

Lo scompenso cardiaco acu-to è una emergenza medicaper la quale è necessarioapprontare subito una tera-pia e solo in un secondomomento cercare di fare

una diagnosi più accurata, in quanto gli ani-mali in queste condizioni sono molto sogget-ti a stress e molto instabili. L’approccio tera-peutico a questa emergenza è stato discus-so da Michele Borgarelli (DVM PhD DECVIM-CA) al 62° Congresso Nazionale SCIVAC diRimini (29-31 maggio 2009).Lo scompenso può avvenire come primamanifestazione di malattia cardiaca (patolo-gie mitraliche, miocardiopatia dilatativa, mio-cardiopatia ipertrofica ecc.), oppure rappre-sentare il peggioramento di una patologiacronica, avvenuto per diverse cause, tra cuila comparsa di aritmie o di patologie conco-mitanti (come ad esempio malattie respirato-rie). Di solito si presenta con sintomi di insuf-ficienza cardiaca sinistra, quali dispnea, orto-pnea, debolezza e tosse.Nello scompenso acuto da malattia mitralicacronica il farmaco “salvavita” è la furosemidesomministrata a dosi di 2-4 mg/kg EV o IMinsieme all’ossigeno. Il pimobendan, che sa-rebbe raccomandato per i suoi effetti vaso-dilatori e inotropi positivi, non è di primascelta in quanto disponibile solo in compres-se per somministrazione orale. Il levosimen-dan, un farmaco ad azione simile, che èsomministrabile per via parenterale e ad og-gi usato in medicina umana, potrebbe esse-re utile in futuro. L’efficacia della terapia vie-ne verificata mediante il monitoraggio dellafrequenza respiratoria, mentre per controlla-re gli eventuali effetti collaterali bisogna mo-nitorare la funzione renale, gli elettroliti e lapressione sistemica.I soggetti con miocardiopatia dilatativa sonosolitamente i più instabili, è quindi importantemanipolarli il meno possibile e spesso richie-dono un ricovero. Anche in questi soggetti laterapia d’elezione è la furosemide, associataalla somministrazione di ossigeno. Possononecessitare di dobutamina per sostenere lafunzione sistolica, in infusione a 5-10mcg/kg/min per non più di 48 ore. In questicani è necessario monitorare l’ECG.Il relatore si è soffermato soprattutto sui casicronici, che sono già in terapia e che manife-stano segni di scompenso. Le cause posso-no essere una scarsa compliance del pro-prietario, una diminuzione di assorbimentodei farmaci (per esempio per edema del trat-to gastroenterico), un aumento della ritenzio-ne idrica (per un aumento dei meccanismi dicompenso o per aumentata assunzione diacqua), per un improvviso aumento dellapressione atriale per la rottura di una cordatendinea, per l’insorgenza di aritmie (fibrilla-zione atriale) o per patologie sistemiche con-comitanti. In questo caso, anche se i pazien-ti sono già in terapia con furosemide, è im-portante la somministrazione EV dei farmacie, anche a casa, sostituire una delle dosi o-rali con un’iniezione.Nel caso di scompenso da malattia degene-

rativa mitralica cronica il farmaco di scelta è ilnitroprusside, vasodilatatore arterioso e ve-noso, per ridurre il precarico ventricolare. Bi-sogna fare attenzione alla funzionalità renalein quanto è fortemente ipotensivo (1-2mcg/kg/min). La nitroglicerina, il cui uso èancora discusso, riduce il precarico ma perun tempo limitato.Per ultimo è stato trattato lo scompenso car-diaco nel gatto affetto da miocardiopatia i-pertrofica e restrittiva. Anche in questa spe-cie i farmaci di elezione sono la furosemide el’ossigeno, ma possono essere pazienti mol-to difficili perché una eccessiva riduzione delprecarico, dovuta all’uso di diuretici, può ri-durre in modo significativo la portata. Se vie-ne documentato un versamento pleurico, vaeffettuata una centesi. La terapia con beta-bloccanti è sconsigliata, in quanto, a causadella loro azione inotropa negativa, possonodeterminare un deterioramento delle condi-zioni cliniche del paziente. Qualora il pazien-te fosse già in terapia cronica con beta-bloc-canti, questi non vanno sospesi al fine di evi-tare l’insorgenza di aritmie. (M.G.M.) ■

* Dati forniti da Rita Stroppa, Med vet, Udine.

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200916 Vet Journal Attualità scientifica o

Terapia delloscompensocardiaco acutoApproccio di emergenza e specifico. Borgarelli a Rimini

Vet Journal è un periodico di informa-zione scientifica di proprietà di E.V. i-scritto nel Pubblico Registro dellaStampa periodica presso il Tribunaledi Cremona al n. 396 dal 18.12.2003.È diretto dal dottor Enrico Febbo edalla dottoressa Maria Grazia Monze-glio. Fornisce un flusso informativo conti-nuo sugli eventi della medicina veteri-naria e sul mondo delle bioscienze,con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journalsono consultabili on line

all'indirizzo

www.vetjournal.it/

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 23

di ANTONIO MANFREDI

Credo che siano passatiforse vent’anni, proba-bilmente anche di più. Sidiscuteva da tempo sul-la gestione delle coloniefeline e del fenomeno,

sempre più diffuso, del randagismo dei gattinelle città. Il riferimento era la situazione roma-na e, di fronte alle lamentele degli abitanti e aquelle dei responsabili della conservazione deisiti archeologici, che evidenziavano una situa-zione ormai fuori controllo, la SCIVAC, l'ANMVInon esisteva ancora, prese una posizione fer-ma e chiara: tutti i gatti randagi o vaganti si do-vevano sterilizzare per evitare una procreazio-ne continua, esponenziale ed incontrollata, perla salute stessa ed il benessere degli animali,per la salute pubblica e la conservazione deimonumenti. Posizione che agli occhi di tuttisembrò logica e razionale, ma in verità risultòanche vivacemente contestata da alcune fran-ge del movimento animalista, che si opposerocriticamente a questa possibilità risolutiva, innome del "diritto dei gatti alla loro sessualità".In questi 25 anni di storia della SCIVAC, com-piuti proprio quest'anno, e dell'ANMVI poi, i no-stri rapporti con le diverse associazioni animali-ste non sono stati sempre idilliaci e spesso cisiamo trovati in situazioni di contrasto per a-spetti ideologici, ma anche progettuali, operati-vi ed "economici". Negli ultimi anni, però, i no-stri rapporti con il mondo animalista sono cer-tamente migliorati, soprattutto con alcune as-sociazioni nazionali che desidero ricordare: A-nimalisti Italiani, ENPA, LAV e Lega del cane,certamente per una evoluzione del mondo ve-terinario ma, forse, se non soprattutto, per unatrasformazione dell'animalismo italiano. Spes-so oggi ci troviamo in sintonia su molti proble-mi da affrontare e condividiamo alcuni obiettivi:riduzione dell'IVA sulle prestazioni veterinarie esugli alimenti, Leavet, gestione del farmaco ne-gli ambulatori veterinari, campagne di sensibi-lizzazione contro l'abbandono, per una mag-giore attenzione verso la salute degli animali,ecc. Tutte iniziative che partendo da un obietti-vo di salute e benessere degli animali hannoanche un ritorno positivo sul lavoro della pro-fessione veterinaria. Uno degli obiettivi comunisui quali il mondo veterinario e quello animali-sta stanno trovando sintonia di intenti è quellodella lotta al randagismo, lotta che dopo i re-centi fatti è diventata più che mai urgente e ne-cessaria. Più volte abbiamo ribadito che il cani-

le non è la soluzione del randagismo ma il suofallimento. Se ogni anno gli animali rinchiusi,spesso a vita, in un recinto, in una gabbia di uncanile, continuano ad essere sempre più nu-merosi, significa che tutte le azioni preventiveche si dovevano fare non sono state fatte.Quali? Campagne contro l'abbandono, ana-grafe canina e felina, e sterilizzazione degli ani-

mali randagi, vaganti ed anche di proprietà senon vi è un preciso interesse alla riproduzioneed all'allevamento. Siamo convinti di questo? Icanili sono veramente l'ultima spiaggia, spessoun business che sfugge ai controlli e copresfruttamento e maltrattamento degli animali.Per questo l'ANMVI sostiene da tempo le cam-pagne a favore della sterlizzazione degli animalida compagnia, perché è da qui che parte la lot-ta al randagismo. Per questo l'ANMVI ha deci-so di patrocinare la locandina della LAV che al-cuni hanno contestato perché riporta, a loroavviso, dati non corretti e propone il problemacon toni "terroristici". Può essere vero, ed ave-vamo suggerito anche noi qualche variazione,ma sappiamo tutti che spesso l'efficacia dellacomunicazione deriva dalla sua capacità di col-pire, se non di "aggredire" il consumatore o il

proprietario di animali. E poi, scusate, ma direche in sei anni un cane potrebbe mettere almondo una dinastia di 500/1000 cuccioli inve-ce di 70.000, cosa cambia nel significato o nel-la finalità dell'informazione? E non è forse veroche se non viene sterilizzato può andare incon-tro a molte malattie? Che tenderà a scapparedi casa e che la convivenza sarà certamentepiù difficile? Riteniamo che ognuno sia liberissi-mo di pensarla come preferisce, che possa ov-viamente decidere di fare quello che vuole diquesta locandina, anche stracciarla, ma restadifficile poter credere che la lotta al randagi-smo, lotta che compete anche, se non soprat-tutto, al Medico Veterinario, possa essere vera-mente affrontata senza una seria ed ampia a-zione di sterilizzazione degli animali, randagi,vaganti e spesso, anche, di proprietà. ■

Riproduzione e sterilizzazioneIl significato di una locandina della LAVpatrocinata da ANMVI e FNOVI

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2009 Campagna di educazione Anmvi Informa 17

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 23

Iministri europei dell'agricolturahanno raggiunto un'intesa politicasul nuovo regolamento per la pro-tezione degli animali al macello.Gli animali non devono subire di-sagi o sofferenze evitabili al mo-

mento dell'abbattimento. Nei macelli dell'UE vengono abbattuti ognianno vari miliardi di volatili da cortile e circa360 milioni di suini, ovini, caprini e bovini. Aciò si aggiungono gli abbattimenti di massache si rendono talvolta necessari per la lottacontro le epidemie. Finora si riscontravanodivergenze fra gli standard di benessere de-gli animali nei vari Stati membri. Il nuovo regolamento, approvato dal Consi-glio, introduce una serie unica di norme chedevono essere applicate uniformemente da-gli addetti alla gestione e alla macellazione,nonché dagli ispettori ufficiali in tutta l'Unioneeuropea e anche dai partner commerciali nonappartenenti all'UE. Il regolamento non si ap-plica agli esperimenti scientifici o alla caccia,o allorché un allevatore abbatte volatili dacortile o conigli per il proprio consumo. An-che le tradizioni culturali sono escluse e so-no previste norme specificamente adeguateper i riti religiosi.Fra i punti salienti del Regolamento, il Consi-glio evidenzia: • gli animali devono essere storditi prima

della macellazione, usando metodi ricono-sciuti basati su solide valutazioni scientifi-che;

• l'efficacia delle tecniche di stordimento ècontrollata regolarmente;

• l'abbattimento può essere eseguito soloda personale adeguatamente preparato ecertificato;

• nella progettazione dei macelli si deve te-ner conto del benessere degli animali;

• per ciascun macello è designato un re-sponsabile della tutela del benessere ani-male.

Rilevante sotto il profilo giuridico il passaggiodalla Direttiva al Regolamento. Quest'ultimo

permette infatti all'Europa che l'attuazionedelle nuove norme sia uniforme, fedele e im-mediata, non è infatti necessario un atto nor-mativo nazionale di recepimento.A suggerire una revisione delle norme erastata l'EFSA che nel 2004 e nel 2006 avevaprodotto due pareri scientifici. Anche l'OIE,nel 2007, adottando il Terrestrial AnimalHealth Code aveva previsto delle linee guidaper la macellazione e l'abbattimento. ■

Sicurezza deimangimi

Il Consiglio Europeo dei Ministri del-l'Agricoltura ha dato il via libera alnuovo Regolamento sui mangimi che

rafforzerà la sicurezza alimentare degli ani-mali in tutta Europa.Il Regolamento approvato sostituirà la vigen-te legislazione sulla commercializzazione el'uso dei mangimi, sulla base di una propo-sta della Commissione Europea elaborata nel2008 che semplifica notevolmente le attualiprocedure di etichettatura e commercializza-zione, semplificherà gli oneri a carico degli o-peratori e favorirà le innovazioni e la compe-titività del settore europeo dei mangimi. Androulla Vassiliou, Commissioner alla Salu-te, ha commentato l'adozione da parte delConsiglio, il 22 giugno scorso, parlando di un

Regolamento che manterrà gli standard diprotezione della salute e del benessere ani-male e al tempo stesso contribuirà a moder-nizzare il settore dei mangimi.I cardini del provvedimento sono l'estensio-ne della responsabilità agli operatori chetrattano pet food, un settore che i recenti ca-si di melamina hanno rivelato non essere a-deguatamente coperto, l'elenco di una listadi sostanze proibite negli alimenti per anima-li, l'abolizione dell'obbligo di sottostare ad u-na procedura preliminare all'autorizzazioneper le bio-proteine, l'obbligo di introdurreinformazioni più dettagliate in etichetta an-che per il pet food e la creazione di una gui-da per la corretta etichettatura che gli ope-ratori sottoporranno all'approvazione dellaCommissione. Il Regolamento è stato ap-provato il 5 febbraio scorso dal ParlamentoEuropeo e dovrebbe entrare in vigore entrola fine dell'anno. ■

La carne e il clima

Èpronto il documento della prossi-ma Presidenza svedese dell'U-nione Europea e si intitola "Scel-

te alimentari intelligenti dal punto di vista am-bientale". Il proclama-invito della Svezia ai 27Stati Membri è di mangiare meno carne e be-re di più, latte e acqua minerale, per salvare ilpianeta dall'effetto serra. Alle esortazioni, laSvezia farà seguire un decalogo dell'alimen-tazione sostenibile cioè quella che contribui-sce alla produzione e al rilascio nell'atmosfe-ra di CO2, biossido di carbonio e altri gasserra. Il documento elenca i cibi sconsigliatie la carne bovina è al primo posto, conside-

rata come l'alimento con il più alto impattoambientale: 1 kg di manzo nota la presiden-za svedese contribuisce alla produzione di15-25 kg di gas serra. È lo stesso dato diffu-so da una ricerca della London School of E-conomics e da studi d'Oltreoceano che con-cludono per una conversione dalla carne bo-vina alla carne di pollo. È la prima volta che un Governo indirizza aglialtri Stati Membri raccomandazioni formali,dando loro tre mesi tempo per far conoscerei punti di vista. E Italia e Svezia concordanosulla necessità di un accordo globale sul cli-ma tra tutti i Pesi produttori di CO2. È quan-to è emerso infatti dall'incontro bilaterale traSilvio Berlusconi e il premier svedese, FredrikReinfeldt, svoltosi a Bruxelles nei giorni scor-si, prima dell'avvio dei lavori del Consiglio eu-ropeo. Dal primo luglio Reinfeldt sarà presi-dente di turno dell'Ue. ■

Alimenti e benessere animale:intesa fra i Ministri UEVia libera a due nuovi regolamenti europei sulla sicurezza dei mangimie sulla protezione degli animali al macello

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200918 Europa Sanità veterinaria ★

★★★★★

★★

Sarà chiarita da un Regolamentoeuropeo la definizione del cosid-detto "novel food", gli alimenti di

nuova generazione che utilizzano o deri-vano dalle nuove tecnologie. Fra questifigurano anche gli alimenti di origine ani-male derivati da cloni. È il risultato di un accordo politico euro-peo interno al Consiglio UE raggiunto il22 giugno. La regolamentazione riguar-derà gli alimenti derivati da animali clo-nati e potrà successivamente diventareoggetto di uno specifico e più approfon-dito atto normativo. La Commissione do-vrà tenere conto, nella stesura della boz-za di regolamento di tutte le implicazioniconnesse alle tecniche di clonazione efornire dopo un anno dall'entrata in vigo-re del provvedimento un adeguato rendi-conto.Rientrano espressamente nel campo diapplicazione del regolamento i cibi con-tenenti nanomateriali.L'obiettivo del Regolamento dovrà es-sere quello di stimolare e svilupparel'ingresso sul mercato europeo di cibiinnovativi e sempre più sicuri, garan-tendo il massimo livello di sicurezza a-limentare e di protezione dell'uomo edegli animali.

NOVEL FOOD E ALIMENTIDA CLONI

Il pagamento delle restituzioni alle espor-tazioni è subordinato al rispetto della le-gislazione comunitaria relativa alla pro-

tezione degli animali durante il trasporto. Ilnesso, stabilito dalla Corte di Giustizia Eu-ropea in sede di contenzioso legale, si con-solida anche nella legislazione comunita-ria. Con il Regolamento 498/2009, infatti, ilpagamento della restituzione all'esporta-zione di animali vivi è subordinato al rispet-to delle disposizioni previste dalla normati-va comunitaria sul benessere degli animali.Il nuovo Regolamento afferma chiaramen-

te che una violazione delle disposizioni sulbenessere degli animali non comporta unariduzione, ma la perdita della restituzioneall'esportazione, relativa al numero di ani-mali per i quali non sono state rispettate lecondizioni di benessere. Si perderà il dirit-to al pagamento delle restituzioni se non siassicureranno gli intervalli di abbeveraggioe di alimentazione, la densità di carico e ladurata dei periodi di viaggio e di riposo, lapresenza di un tetto di protezione, di unpiano antiscivolo, di una lettiera sufficienteper assorbire le deiezioni, di rampe e di u-

na protezione laterale per il carico e lo sca-rico, la presenza di aperture laterali e di u-no spazio libero all'interno del comparti-mento e al di sopra degli animali per con-sentire un'aerazione adeguata, l'assenzanel compartimento in cui si trovano gli ani-mali di oggetti appuntiti o sporgenti, di bu-chi di interstizi o di fessure a livello dellapiattaforma. Il regolamento (CE) n.639/2003 viene di conseguenza modificatoper esplicitare il nesso fra il pagamentodelle restituzioni il rispetto del Regolamen-to 1/2005.

RAFFORZATO IL REGOLAMENTO 1/2005

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 23

di OSCAR GRAZIOLIMedico Veterinario, Reggio Emilia

L’annuncio, da parte del mi-nistro della salute Fazio,sulle semplificazioni di cuidovrebbero godere i medicinella prescrizione degli op-pioidi non può che farci pia-

cere, posto che nelle alte sfere si ricordinotalvolta che anche noi siamo medici, quan-tunque veterinari. Vista l’atavica confusioneingenerata dalle norme scritte per i medici edestrapolate poi per i veterinari, non sarebbeper niente malvagia, come ha chiesto l’ANM-VI e io stesso ho sollecitato sulla stampa, chenella normativa futura venissero citati i medi-ci veterinari come fruitori delle stesse facilita-zioni che si vorrebbero concedere ai laureatiin medicina e chirurgia. Per la verità, mentrescrivo, leggo che già alcune nuvole si adden-sano sui propositi del ministro: al di fuori diogni considerazione politica, i soliti noti,quando sentono parlare di oppioidi, cannabi-noidi e simili, si mettono a strillare come ta-rantolati, incapaci di pensare che si tratta dimolecole atte a lenire il dolore e a curare di-verse malattie e non solo a farsi delle pere.Siamo famosi in Europa e nel mondo permolti tristi primati, tra i quali spicca quellovergognoso dell’infimo consumo di oppioidiper uso terapeutico, il che vuol dire negare achi ha gravi sofferenze, di poter condurre,magari per gli ultimi giorni, un’esistenza di-gnitosa. In campo umano siamo i penultimi,nell’Europa allargata, per consumo di antal-gici stupefacenti, mentre distribuiamo, comecaramelle al pino silvestre, FANS e cocktaildi antiflogistici e antipiretici. Se una dozzinad’anni fa, anche in campo veterinario, l’usodegli analgesici oppioidi era per pochi “ad-detti ai lavori”, il contributo serio e capillaredato da pochi ma determinati colleghi (esenza falsa modestia mi ci metto anch’io) indiverse sedi e a diversi livelli, ha fatto sì cheoggi la situazione sia nettamente migliorata.Non ho (e non ci sono) dati come in campoumano, ma parlando con i colleghi di tutta I-talia ho la sensazione che l’uso dell’analge-sia perioperatoria sia sempre più diffuso, co-sì come l’utilizzo della morfina e dei suoi de-rivati. Quasi inesistente invece la prescrizio-ne di oppioidi per le cure domiciliari: a partele incombenze burocratiche, troppo pesantile pene per chi commette anche errori venia-

li, troppe “beghe” e troppe “rogne”, sia incampo veterinario che umano. E qui conti-nuiamo ad essere tra i paesi incivili, un po’per indolenza, ma anche per le pastoie mes-se da chi pensa che i derivati della cannabisservano solo a farsi delle canne e urla in par-lamento la sua contrarietà. Poi, la sera, si fauna “pista” con tanto di Escort in camerad’albergo. ■

Indietro come lacoda del cavallo…

Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi

e Libero, gli articoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per il quotidiano di

Vittorio Feltri sono disponibili on line.

@nmvi Oggi pubblica regolarmente gli

articoli dopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li mantiene in

archivio per la consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli.

www.anmvioggi.it

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2009 Dolore L’opinione 19

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 23

Posate d’argento

Sul numero 20-2009 di ProfessioneVeterinaria, leggo un "fondello" apiè di pagina dal titolo Posate

d'argento. È sicuramente una delle cose piùbislacche che ho letto negli ultimi giorni e miha colpito sopratutto per il carattere educa-tivo dei contenuti, secondo una delle mis-sion di Professione. Come ci si presenta adun invito a cena è una lezione di bon ton cheper rude veterinario di campagna quale so-no, mi può servire. Che poi ci venga ricorda-to di non effettuare appropriazioni indebite,cioè furti è una galattica caduta di stile. Checi si vanti di dare la possibilità a tutti di espri-mersi, è indubbiamente cosa positiva, tran-

ne per la frase sibillina evitare discussioni sutemi politici. Mi si deve spiegare cosa signifi-ca, evitare argomenti politici, forse chi hascritto il trafiletto non ha bene in mente cosasignifica il termine "polis", scegliere di porta-re avanti i LEAVET non è fare politica. Il de-cidere di usare un farmaco di ditta A anzichéB, non è politica? Essere dalla parte di un li-berista come Tremonti, che ha risemplificatola mia contabilità, rispetto quel "collettivista"di Visco, è fare politica, se mi permettete lalicenza, anche scegliere la carta 3 veli, ri-spetto i due veli profumata è scelta politica.Ultima considerazione, abbiamo lasciatoampia libertà di discussione e di critica, or-po, confesso che ho seguito negli ultimi dueanni tutte le discussioni, le critiche quandoci sono state sono state velate, soft, frutto

di discussione utile a capire, i comporta-menti e le strategie che AMNVI ha messo inatto. Quasi mai, nessuno dei dirigenti è in-tervenuto a chiedere, o a spiegare quali o-biettivi si volevano raggiungere e quali fos-sero le strategie adottate. È normale che in democrazia si chieda con-to ai delegati come si muovano: questo nonè mancanza di fiducia o di riguardo, ma ènella logica delle cose: comunque non saràmai UN TENTATIVO DI FURTO DELL'AR-GENTERIA DI FAMIGLIA. Per dirla tutta a mepare una frase infelice, che si presta a farpensare che qualche nervo scoperto c'è op-pure qualcuno ha colpito nel segno. Con im-mutata stima e ringraziamento per il lavorofatto in questi anni.

Ezio Concari

Caro collega,ti prego di credermi, nessun nervo scoper-to. Mille casini per rincorrere tante situazioni didifficoltà e di crisi del nostro settore, maniente peggio del solito, anzi, forse la spe-ranza di vedere qualche spiraglio positivo. Il corsivo al quale fai riferimento e sul qualeintervieni, con il tuo solito e colorito modo diesprimerti, non deriva certo da questo masoltanto dal desiderio di ricordare a tutti, i-scritti o non iscritti ad un'associazione fede-rata all'ANMVI, che tutti i forum di discussio-ne scientifica o professionale che proponia-mo al mondo veterinario sono aperti a chiun-que desideri partecipare, senza alcuna limi-tazione o preclusione e senza censure ocontrolli preventivi. Qualsiasi veterinario può parteciparvi e diretutto quello che vuole: può criticare il nostrooperato, può contestare le scelte o le deci-sioni dell'ANMVI, accusarci di non esseredemocratici, sostenere che sarebbe neces-sario un altro sindacato, ecc. nessun proble-ma, anche se forse sarebbero più utili a tuttiinterventi maggiormente costruttivi. Chiediamo solo di evitare discussioni su te-mi politici, ovviamente quelli legati ad aspettidi politica nazionale, di rapportarsi ai colle-ghi in modo educato e rispettoso ed evitaredi utilizzare i forum per promuovere prodotti,iniziative o associazioni che potrebbero es-sere in concorrenza con le nostre attività. Chiediamo troppo? Non credo. In fondo ci va bene che tutti gli"amici" possano venire in casa nostra anchesenza pulirsi le scarpe, senza fiori o senzacioccolatini, ma almeno che ci lascino "l'ar-genteria". Colgo l'occasione per ricordare e ribadire u-na cosa che mi sembra importante. Spessoalcuni colleghi si lamentano che nelle di-scussioni dei forum manchi sempre un inter-vento dell'ANMVI in riferimento ai problemi oai temi che emergono.L'ANMVI ha organi ufficiali di informazioneche sono Professione Veterinaria, settima-nale inviato in 17mila copie, ed @nmviOggi,quotidiano online che arriva a circa 16milaindirizzi email e spesso supera i 3000 lettorigiornalieri. Su questi due strumenti l'ANMVI offre ampiainformazione della sua attività e rispondesempre a tutti su qualsiasi problema. I Forum sono uno strumento molto limitatoin termini di diffusione rispetto al numero diveterinari che fanno riferimento all'ANMVI,sono una piazza di libera discussione e con-fronto aperta a tutti, ma non sono nostri or-gani di informazione.Con un cordiale saluto.

Carlo Scotti

laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200920 Lettere al Direttore @

“La veterinaria pubblica, in alcune Asl è inmano a non so quali poteri, oppure è

oggetto di intimidazioni”.Francesca Martini, Sottosegretario

alla Salute

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 23

La Condroprotezione Innovet.Facts not Fiction”. Si aprecon questa frase il video rea-lizzato da “Videocom” (Pado-va) per Innovet, che, con l’au-silio di immagini, filmati e vo-

ci, spiega che cos’è la Condroprotezione Inno-vet, e ne decreta l’importanza quale strumentodi EBM (Evidence-Based Medicine) per l’artro-si del cane e del gatto.“Special guest” il Prof. Carlo Maria Mortellaroche, nel video, spiega la “globalità” della con-droprotezione Innovet, attenta non solo al re-cupero della cartilagine, ma anche al controllodi tutti i meccanismi - infiammatori, ossidativied algogeni - che caratterizzano l’artrosi.Altro ospite d’eccezione il Dr Aldo Vezzoni,Presidente FSA (Fondazione Salute Animale),che, nel video, si sofferma sul significato e sulvalore pratico dell’approccio diagnostico BOA

(Breed-Oriented Orthopaedic Approach) allemalattie ortopediche del cucciolo.Infine, al CeDIS (Centro di Documentazione edInformazione Scientifica) di Innovet il compitodi descrivere i condroprotettori: Condro-gen®3.0 per proteggere e rinforzare le articola-zioni in crescita; Condrostress®3.0 per il recu-pero delle articolazioni artrosiche; e Condro-stress®Felix, per proteggere le articolazioni deigatti con artrosi.Un modo, quello del video su YouTube, piace-vole ed al passo con i tempi, per aggiornarsisulle sostanze contenute nei condroprotettoriInnovet, capirne i meccanismi d’azione e, so-prattutto, essere informati sulle loro potenzia-lità applicative nel complesso settore del ma-nagement combinato dell’artrosi del piccolo a-nimale. Consulta l’home page e la sezione “Prodotti”di www.innovet.it ■

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laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 2009 Dalle Aziende 21▲

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laPROFESSIONE VETERINARIA 23 | 200922 Calendario attività Dall’8 luglio al 18 ottobre

2. Quale è la sede principale di localizzazione dei Criptosporidi nel vitello?

a Tratto distale dell’intestino tenue, cieco e colon

b Abomaso e tratto prossimale dell’intestino tenue

c Albero respiratorio

1. Il rilievo di polso celere in un cavalloè indicativo di:

a Insufficienza valvolare aortica

b Malattia valvolare mitralica di grado lieve

c Tachicardia

d Ipertensione arteriosa QUIZ 1Risposta corretta: a)Macroregione SIVEdi Cardiologia, 2005

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27 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA CRONIC KIDNEY DISEASE E STADIAZIONE IRIS: NEFROPATIA CRONICA NEL CANE E NEL GATTO - Pe-

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chiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403509 - E-mail: [email protected]

11 OTTINCONTRO GASTRO INCONTRO SIGAV_AGGIORNAMENTI SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE EPATICHE DEL CANE E DEL GAT-

TO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ErikaTaravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

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mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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