Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 8, dal 25 febbraio al 2 marzo 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 8 2 FIORENTINA Dopo sette anni di divieto, si potrà con- sumare la “fiorentina con l’osso”. Il Consiglio europeo dell’Agricoltura ha dato il via libera all’innalzamento da 24 a 30 mesi dell’età dei bovini per i quali è consentita la commercializzazione della carne con la colonna vertebrale. PREVIPROF Il Fondo di Previdenza integrativa dei dipendenti dei professionisti ha riscos- so un tasso di adesione inferiore al 10%. Il dato, di fonte COVIP, si riferisce al rapporto adesioni-bacino potenziale. La percentuale risente della minore di- mensione produttiva del comparto del- le professioni nella galassia del Tfr. Pre- viprof è il fondo dei dipendenti assunti con il CCNL di Confprofessioni. FITETREC-ANTE La Federazione Italiana Turismo Eque- stre Trec.ante ha scritto alle autorità ed organizzazioni del settore per chiarire di dover essere considerata a tutti gli effetti una federazione del Coni e per ri- badire che “la Fitetrac.ante e la FISE hanno gli stessi diritti”. RIFIUTI L'emergenza rifiuti della Campania ri- schia di degenerare. Il monito è di Ro- berto Bertollini, direttore dell'ufficio eu- ropeo Ambiente e salute dell'Oms: “il moltiplicarsi di animali, come roditori o insetti, potenziali veicoli di malattie nel- l'uomo in situazioni igieniche carenti. Con il caldo c'è anche una maggior ri- produzione e diffusione di insetti come le zanzare, anch'esse veicolo di malat- tie, e le mosche che, in presenza di pessime condizioni igieniche, sono veicolo di tossinfezioni alimentari e in- testinali". CROAZIA La Commissione Europea invierà in Croazia un’équipe veterinaria di urgen- za per aiutare le autorità locali a identi- ficare ed eliminare focolai di peste sui- na classica. La decisione è stata presa dopo la scoperta di nuovi casi a Nord del paese. L’équipe di esperti dell’UE, istituita nel febbraio del 2007, ha il compito di aiutare la Commissione a sostenere gli Stati membri e i paesi ter- zi per questioni veterinarie legate ad al- cune malattie animali. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line raltro disposto al riordino della vo- luminosa e datata 626, orientando- si verso una estensione dell’ambi- to applicativo anche al lavoratore autonomo senza lavoratori subor- dinati alle dirette dipendenze. Sot- to la direzione di Carlo Pizzirani, coordinatore e consulente di ANM- VI Servizi, saranno riproposti a maggio, nella sede cremonese del- l’Associazione, i tre corsi della si- curezza: per la quali- fica di RSPP, per la formazione al primo soccorso e per l’an- tincendio. Gli argo- menti e l’entità oraria dei corsi sono stabi- liti dalla legge e ad essi si attiene il cor- po docente formato da medici del lavoro, medici del pronto soccorso e tecnici della prevenzione coordinati da un Collega. La formazione è mirata al nostro settore e cala la 626 diretta- mente nel contesto quotidiano di una struttura veterinaria. Mentre si invoca l’osservanza delle buone pratiche come elemento distintivo e qualificante della professione, non si dimentichino i pre-requisiti di qualunque percorso di qualità: il ri- spetto delle norme di legge. DOBBIAMO RINGRAZIARE IL MINISTRO ALLA SALUTE, LIVIA TURCO, PER L'ATTENZIONE CHE HA SEMPRE AVUTO VERSO LA NOSTRA CATEGORIA, attenzione che è stata espressa anche nella com- posizione del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare. Avevamo più volte chiesto e sollecitato che al suo interno ci fossero rappresentanti del mondo professionale veterinario ed infatti su 18 componenti 17 sono Pro- fessori universitari. Nessuno che rappresenti la professione veterinaria! Per carità, non abbiamo nulla da dire sulla scelta di molti nominativi di universi- tari, fra i quali ci sono figure di grande rispetto e delle quali abbiamo più vol- te avuto modo di apprezzare l'impegno e la preparazione scientifica, ma, perdonateci, la "scienza" non è solo quella accademica. Possibile che in u- na Commissione che dovrebbe formulare pareri scientifici sull'enorme pro- blema della sicurezza alimentare nel nostro paese, le migliaia di colleghi, pubblici e privati, che ogni giorno, tutti i giorni, da anni, operano negli alle- vamenti, nelle aziende di trasformazione, nella distribuzione degli alimenti, nelle ASL, negli IZS, ecc. non possano avere la dignità di essere rappresen- tati in questo ambito per portare un importante contributo derivante dalla loro esperienza e professionalità? È l'impegno di tutti questi colleghi che garantisce la sicurezza alimentare, e allora perché trattarli come figli di un Dio minore? Forse è ora che la categoria veterinaria si cerchi un altro Dio che sappia apprezzare il nostro ruolo, le nostre competenze, il nostro impe- gno e la nostra professionalità. Forse quando il Ministro Alemanno voleva prendersi la veterinaria... FIGLI DI UN DIO MINORE Informare: dovere etico del veterinario Il Ministero conta sulla collaborazione dei privati affinché i proprietari dei cani rispettino gli obblighi di legge A PAGINA 3 SICUREZZA ALIMENTARE INSEDIATO IL CNSA A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 14 A PAGINA 18 A PAGINA 27 ESAME DI STATO: FISSATE LE DATE DERMATOLOGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI APPARECCHI DIFETTOSI DA RIPARARE CONTROLLI E PREVENZIONE IN ACQUACOLTURA ANAGRAFE CANINA BREVI 626, IL DATORE È SEMPRE RESPONSABILE ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA La designazione del Respon- sabile prevenzione e prote- zione (RSPP) ai sensi della 626 (D.Lvo 626/1994) non e- sclude la responsabilità del datore di lavoro. Una situazione pericolosa segnalata e conosciuta dal datore di lavoro, nel sistema e- laborato dal legislatore, deve esse- re seguita dall'adozione, da parte del datore stesso, delle necessarie iniziative idonee a neutralizzarla. La Cassazione penale non fa sconti e, in materia di sicurezza del lavoro, ha pro- dotto una massima che ribadisce la re- sponsabilità del da- tore di lavoro. Sono più di 400 le struttu- re veterinarie che si sono messe in rego- la con la 626 e che hanno conseguito la necessaria formazione e le attesta- zioni previste dalla legge. Questo sforzo di formazione, che è anche uno sforzo di crescita culturale, premia i Colleghi che sono disposti a compierlo con una garanzia di si- curezza e di tranquillità professio- nale, ogni volta che le strutture so- no visitate dai (molti) organi ispetti- vi. Il Ministero della Salute si è pe- la PR OFESSI O NE VETERINARIA

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 8, dal 25 febbraio al 2 marzo 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona88 22

FIORENTINADopo sette anni di divieto, si potrà con-sumare la “fiorentina con l’osso”. IlConsiglio europeo dell’Agricoltura hadato il via libera all’innalzamento da 24a 30 mesi dell’età dei bovini per i qualiè consentita la commercializzazionedella carne con la colonna vertebrale.

PREVIPROFIl Fondo di Previdenza integrativa deidipendenti dei professionisti ha riscos-so un tasso di adesione inferiore al10%. Il dato, di fonte COVIP, si riferisceal rapporto adesioni-bacino potenziale.La percentuale risente della minore di-mensione produttiva del comparto del-le professioni nella galassia del Tfr. Pre-viprof è il fondo dei dipendenti assunticon il CCNL di Confprofessioni.

FITETREC-ANTELa Federazione Italiana Turismo Eque-stre Trec.ante ha scritto alle autorità edorganizzazioni del settore per chiariredi dover essere considerata a tutti glieffetti una federazione del Coni e per ri-badire che “la Fitetrac.ante e la FISEhanno gli stessi diritti”.

RIFIUTIL'emergenza rifiuti della Campania ri-schia di degenerare. Il monito è di Ro-berto Bertollini, direttore dell'ufficio eu-ropeo Ambiente e salute dell'Oms: “ilmoltiplicarsi di animali, come roditori oinsetti, potenziali veicoli di malattie nel-l'uomo in situazioni igieniche carenti.Con il caldo c'è anche una maggior ri-produzione e diffusione di insetti comele zanzare, anch'esse veicolo di malat-tie, e le mosche che, in presenza dipessime condizioni igieniche, sonoveicolo di tossinfezioni alimentari e in-testinali".

CROAZIALa Commissione Europea invierà inCroazia un’équipe veterinaria di urgen-za per aiutare le autorità locali a identi-ficare ed eliminare focolai di peste sui-na classica. La decisione è stata presadopo la scoperta di nuovi casi a Norddel paese. L’équipe di esperti dell’UE,istituita nel febbraio del 2007, ha ilcompito di aiutare la Commissione asostenere gli Stati membri e i paesi ter-zi per questioni veterinarie legate ad al-cune malattie animali.

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raltro disposto al riordino della vo-luminosa e datata 626, orientando-si verso una estensione dell’ambi-to applicativo anche al lavoratoreautonomo senza lavoratori subor-dinati alle dirette dipendenze. Sot-to la direzione di Carlo Pizzirani,coordinatore e consulente di ANM-VI Servizi, saranno riproposti amaggio, nella sede cremonese del-l’Associazione, i tre corsi della si-

curezza: per la quali-fica di RSPP, per laformazione al primosoccorso e per l’an-tincendio. Gli argo-menti e l’entità orariadei corsi sono stabi-liti dalla legge e adessi si attiene il cor-po docente formatoda medici del lavoro,medici del prontosoccorso e tecnicidella prevenzionecoordinati da un

Collega. La formazione è mirata alnostro settore e cala la 626 diretta-mente nel contesto quotidiano diuna struttura veterinaria. Mentre siinvoca l’osservanza delle buonepratiche come elemento distintivoe qualificante della professione,non si dimentichino i pre-requisiti diqualunque percorso di qualità: il ri-spetto delle norme di legge.

DOBBIAMO RINGRAZIARE IL MINISTRO ALLA SALUTE, LIVIATURCO, PER L'ATTENZIONE CHE HA SEMPRE AVUTO VERSO LANOSTRA CATEGORIA, attenzione che è stata espressa anche nella com-posizione del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare. Avevamo piùvolte chiesto e sollecitato che al suo interno ci fossero rappresentanti delmondo professionale veterinario ed infatti su 18 componenti 17 sono Pro-fessori universitari. Nessuno che rappresenti la professione veterinaria! Percarità, non abbiamo nulla da dire sulla scelta di molti nominativi di universi-tari, fra i quali ci sono figure di grande rispetto e delle quali abbiamo più vol-te avuto modo di apprezzare l'impegno e la preparazione scientifica, ma,perdonateci, la "scienza" non è solo quella accademica. Possibile che in u-na Commissione che dovrebbe formulare pareri scientifici sull'enorme pro-blema della sicurezza alimentare nel nostro paese, le migliaia di colleghi,pubblici e privati, che ogni giorno, tutti i giorni, da anni, operano negli alle-vamenti, nelle aziende di trasformazione, nella distribuzione degli alimenti,nelle ASL, negli IZS, ecc. non possano avere la dignità di essere rappresen-tati in questo ambito per portare un importante contributo derivante dallaloro esperienza e professionalità? È l'impegno di tutti questi colleghi chegarantisce la sicurezza alimentare, e allora perché trattarli come figli di unDio minore? Forse è ora che la categoria veterinaria si cerchi un altro Dioche sappia apprezzare il nostro ruolo, le nostre competenze, il nostro impe-gno e la nostra professionalità. Forse quando il Ministro Alemanno volevaprendersi la veterinaria...

FIGLI DI UN DIO MINORE

Informare: dovere eticodel veterinarioIl Ministero conta sulla collaborazione dei privati affinché i proprietari dei canirispettino gli obblighi di legge

A PAGINA 3

SICUREZZA ALIMENTAREINSEDIATO

IL CNSA

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 14 A PAGINA 18 A PAGINA 27

ESAME DI STATO:FISSATE LE DATE

DERMATOLOGIADEGLI

ANIMALI ESOTICI

APPARECCHIDIFETTOSI

DA RIPARARE

CONTROLLI E PREVENZIONE

INACQUACOLTURA

ANAGRAFE CANINA

BREVI 626, IL DATORE È SEMPRE RESPONSABILE

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

La designazione del Respon-sabile prevenzione e prote-zione (RSPP) ai sensi della626 (D.Lvo 626/1994) non e-sclude la responsabilità deldatore di lavoro. Una situazionepericolosa segnalata e conosciutadal datore di lavoro, nel sistema e-laborato dal legislatore, deve esse-re seguita dall'adozione, da partedel datore stesso, delle necessarieiniziative idonee aneutralizzarla. LaCassazione penalenon fa sconti e, inmateria di sicurezzadel lavoro, ha pro-dotto una massimache ribadisce la re-sponsabilità del da-tore di lavoro. Sonopiù di 400 le struttu-re veterinarie che sisono messe in rego-la con la 626 e chehanno conseguito lanecessaria formazione e le attesta-zioni previste dalla legge. Questosforzo di formazione, che è ancheuno sforzo di crescita culturale,premia i Colleghi che sono dispostia compierlo con una garanzia di si-curezza e di tranquillità professio-nale, ogni volta che le strutture so-no visitate dai (molti) organi ispetti-vi. Il Ministero della Salute si è pe-

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Gli Istituti Zooprofilatticisono tenuti ad effettuarele analisi diagnostiche ri-chieste dai liberi profes-sionisti su animali privi ditatuaggio o di microchip.

Questo perché le indagini di laboratorio, do-vute alla presenza di sospette malattie infetti-ve e diffusive, sono strettamente correlate al-le funzioni di vigilanza e di controllo in materiadi igiene e sanità pubblica veterinaria, nonchédi sorveglianza epidemiologica, così comeprevisto dalla normativa sull’ordinamento de-gli Istituti Zooprofilattici. La mancata identifi-cazione dell’animale non può pertanto pre-giudicare lo svolgimento delle indagini richie-ste dai medici veterinari privati. È questa, insintesi, la risposta fornita dalla Direzione ge-nerale della sanità animale e del farmaco ve-terinario all’IZS di Teramo. La vicenda risaleall’anno scorso, ma la sua conclusione è ve-nuta alla luce solo recentemente, grazie allapubblicazione della posizione ministeriale (da-tata 3 ottobre 2007) sul portale fnovi.it.

L’ANTEFATTOAlcuni Colleghi liberi professionisti del territo-rio abruzzese si erano attivati presso ANMVIAbruzzo e presso la FNOVI per segnalare lamancata esecuzione di attività diagnostica sucani non identificati, benché richiesta nellosvolgimento della pratica professionale. A suotempo se ne era occupato anche il nostrosettimanale, propendendo per l’interpretazio-ne poi confermata dalla Direzione Generale diSanità Animale e considerando che la man-cata osservanza degli obblighi di legge daparte del proprietario-detentore non fosse im-putabile al medico veterinario libero profes-sionista, né tanto meno al paziente bisogno-so di analisi. Anche l’Istituto Zooprofilatticodell’Abruzzo e del Molise ha ritenuto, a suavolta, di chiedere chiarimenti al Ministero del-la Salute. “La mancata presenza di tatuaggi odi microchip sugli animali - si legge nella notaministeriale - rappresenta una violazione pas-sibile di sanzione amministrativa. Tale illecitonon può essere in ogni caso ostativo per l’ap-plicazione di misure di prevenzione e di sor-veglianza in materia di sanità pubblica veteri-naria”.

AL SERVIZIODELLA COLLETTIVITÀ

Fin qui, il chiarimento sullo svolgimento di ac-certamenti diagnostici su animali non presen-ti nell’anagrafe canina. La nota della Direzio-ne ministeriale, tuttavia, sviluppa una serie diconsiderazioni sui doveri del medico veterina-rio libero professionista che si trovi ad eserci-tare su pazienti bisognosi di indagini e tutta-via non in regola con le norme sull’identifica-zione. La nota si richiama alla Legge 281/91 ,ricordando che “l’attività del medico veterina-rio è finalizzata al servizio della collettività edalla tutela della salute pubblica così come sta-bilito dal nuovo codice deontologico. Infatti,l’articolo 1 riconosce, in capo al medico vete-rinario, il compito di promuovere campagnedi prevenzione igienico sanitarie e di sensibi-

lizzazione per un corretto rapporto uomo-ani-male. All’interno di tali compiti rientra il dove-re etico di informare i detentori o i proprietaridegli animali degli obblighi previsti dalla leggein materia di animali d’affezione con partico-lare interesse circa la prevenzione del randa-gismo”.

COOPERAZIONEPUBBLICO-PRIVATO

L’auspicio finale della nota ministeriale è di u-na “proficua cooperazione tra il veterinario li-bero esercente e la ASL competente per ter-ritorio, mediante la segnalazione, con solleci-tudine, di eventuali casi di mancata presenzadi tatuaggi o microchip sugli animali sottopo-sti a visita”. In caso di richiesta di analisi, l’IZSinvestito della richiesta di attività diagnostica,potrebbe sostituirsi nella segnalazione alla A-SL competente. A seguito della segnalazio-ne, la ASL, quale autorità territoriale compe-tente a detenere l’anagrafe canina, ha l’obbli-go di attivare le misure di prevenzione nonchédi applicare le sanzioni amministrative, cosìcome previsto dalla legislazione nazionale eregionale in materia di anagrafe canina.

LA 281Il riferimento normativo di fondo è sempre la281 - Legge quadro in materia di animali d’af-fezione e prevenzione del randagismo, del 14agosto 1991, n. 281. Ad essa si è affiancatol’Accordo del 6 febbraio 2003 tra il Ministerodella Salute, le Regioni e le Province autono-me (recepito con DPCM 28 febbraio 2003)che ha introdotto il microchip come unico si-stema ufficiale di identificazione dei cani, a de-correre dal 1° gennaio 2005 e fornito le dispo-sizioni attuative del sistema delle anagrafi. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 2008 Anagrafe canina Attualità 3

La salute del cane fradiagnostica e obblighi di leggeNon può essere negata l’attività diagnostica degli IZS ai cani di proprietànon identificati o non registrati.Ma il veterinario privato deve informare il proprietario

Al fine di realizzare sul territorio un corretto rapporto uomo-animale e di tutelare la sa-lute pubblica e l’ambiente, il legislatore, con l’emanazione del Regolamento di PoliziaVeterinaria DPR 08/02/1954 N. 320, ha disciplinato gli interventi per la prevenzione inmateria di sanità pubblica veterinaria. Secondo quanto disposto dal Titolo I, capo I e IIdel Regolamento di Polizia Veterinaria, in presenza di casi anche sospetti di malattieinfettive e diffusive degli animali, dettagliatamente indicate dal legislatore, l’articolo 2prevede l’obbligo di immediata denuncia alle autorità competenti. Tale obbligo, ricordail Ministero della Salute, “è previsto anche per i veterinari liberi esercenti”. Ai sensi del-l’articolo 6, gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, in seguito ad accertamenti diagno-stici di laboratorio, rilevata l’esistenza di malattie infettive e diffusive, hanno l’obbligodi informare senza ritardo le autorità competenti.

Abruzzo Anagrafe canina Abruzzo 181.586

Basilicata Anagrafe canina Basilicata 29.137

Calabria Anagrafe canina Calabria 6.186

Campania Anagrafe canina Campania 141.418

Emilia Romagna Anagrafe canina E. Romagna 693.441

Lazio Anagrafe canina Lazio 142.542

Lombardia Anagrafe canina Lombardia 537.035

Marche Anagrafe canina Marche 289.366

Molise Anagrafe canina Molise 21.277

P.A. Bolzano Anagrafe canina Bolzano 28.155

P.A. Trento Anagrafe canina P.A. Trento 39.241

Piemonte Anagrafe canina Piemonte 325.305

Sardegna Anagrafe canina Sardegna 103.900

Sicilia Anagrafe canina Sicilia 149.037

Toscana Anagrafe canina Toscana 131.493

Umbria Anagrafe canina Umbria 118.292

Valle d’Aosta non disponibile 9.551

Veneto Anagrafe canina Veneto 379.742

TOTALE 3.326.492

Data ultimo aggiornamento: 8 febbraio 2008 - www.ministerosalute.it

Il nucleo della banca dati dell’Anagrafe canina nazionale è costituito da un server webcentrale, collocato presso il Ministero della Salute, che viene alimentato e aggiornatodalle Regioni. Le Regioni che riversano i dati rispondono della correttezza e comple-tezza degli stessi. Le regioni che hanno avviato il caricamento nella base dati nazionaledei codici identificativi dei cani sono diciotto. Ciascuna sta procedendo con differentiscadenze all’invio graduale dei record registrati nelle anagrafi territoriali.

L'Associazione Nazionale MediciVeterinari Italiani (ANMVI) ha pro-mosso, con la collaborazione del

Ministero della salute, la campagnainformativa I veri amici... non si perdono,per favorire l'identificazione elettronicadei cani tramite microchip. L'identifica-zione elettronica del cane consente dirintracciarne il luogo di registrazione e illegittimo proprietario in caso di smarri-mento. La registrazione del cane rappre-senta anche un efficace strumento didissuasione dagli abbandoni. È per que-sto che l'ANMVI e il Ministero promuovo-no l'identificazione elettronica quale "se-gno di responsabilità e di fedeltà verso ilproprio animale". Scarica la Locandinadella campagna al sito del Ministero del-la Salute e appendila nella sala d’attesa.(pdf, 207 KB).

I VERI AMICI NON SI PERDONO

Regione Sito dell’anagrafe territoriale Identificativi caricati

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Alla presenza dei ministridella Salute Livia Turco edelle Politiche agricolealimentari e forestaliPaolo De Castro, il 19febbraio si è insediato il

Comitato nazionale per la sicurezza ali-mentare (Cnsa). Il Comitato, composto da 18membri, è un organo consultivo, che avrà sedepresso il Dipartimento per la sanità pubblica ve-terinaria, la nutrizione e la sicurezza degli ali-menti del Ministero della Salute. Esso svolge lefunzioni assegnategli dal Decreto ministerialedel 26 luglio 2007, in base al Regolamento eu-ropeo n. 178/2002. Il Cnsa presenta una relazione triennale relativaagli obiettivi realizzati dal Ministero della salutee dal Ministero delle politiche agricole alimentarie forestali alla Presidenza del Consiglio dei Mi-nistri. Il Cnsa sarà affiancato dalla Consultadelle Associazioni dei consumatori e deiproduttori che è collocata presso il Segreta-riato nazionale della valutazione del ri-schio della catena alimentare (Snura) delMinistero della salute. Il Segretariato svolgeràanche le funzioni di coordinamento con il Co-mitato di indirizzo politico strategico, cheadotta il programma di lavoro annuale e plurien-nale, definisce le priorità d’intervento e le lineegenerali di comunicazione.

I COMPONENTII componenti del Comitato restano in carica per3 anni e decadono dalla carica a seguito di di-missioni o dopo tre assenze consecutive. Entro60 giorni dalla data del proprio insediamento, ilCnsa approva il regolamento di funzionamentointerno. Fanno parte del Comitato nazionale perla sicurezza alimentare: Aldo Grasselli (presi-dente, Società italiana di medicina veterinariapreventiva), Bartolomeo Biolatti (Università de-gli studi di Torino), Luigi Ceci (Università degliStudi di Bari), Maria Luisa Cortesi (Universitàdegli studi di Napoli), Andrea Formigoni (Univer-sità degli studi di Bologna), Augusto Marinelli(Università degli studi di Firenze) Adriana Ianieri(Università degli studi di Parma), Luciana Avi-gliano (Università degli studi di Tor Vergata-Ro-ma), Antonio Muscio (Università degli studi diFoggia), Candido Paglione (Università degli stu-di di Campobasso), Rodolfo Paletti (Universitàdegli studi di Milano), Gianfranco Piva (Univer-sità Cattolica di Piacenza), Giorgio Poli (Univer-sità degli studi di Milano), Giorgio Rondini (Uni-versità degli Studi di Pavia), Giuseppe Rotilio(Università degli studi di Tor Vergata - Roma),Ferdinando Sbizzera (Università degli Studi diPadova), Gianni Tamino (Università degli studidi Padova), Marcello Ticca (esperto di Nutrizio-ne umana e alimentazione). Il Comitato ha elet-to Presidente Aldo Grasselli. I membri del Comitato e gli esperti si impegna-no ad agire in modo indipendente da qualsiasiinfluenza esterna. A tal fine rendono una dichia-razione con la quale indicano l’assenza di inte-ressi contrastanti con la loro indipendenza o in-teressi diretti o indiretti che possano essereconsiderati tali.

IL PAESE SI ASPETTA MOLTOIn occasione dell’insediamento del Cnsa il mini-

stro della Salute Livia Turco ha dichiarato chedai suoi componenti “il Paese si aspetta moltopoiché la sicurezza degli alimenti e la tutela del-l’interesse della salute sono fonte di crescentepreoccupazione per i cittadini e i produttori, oc-corre, allora, far sì che la fiducia dei consuma-tori e delle controparti commerciali sia garantitaattraverso atti, interventi, misure aperti, traspa-renti e non discriminatori”.

FINANZIAMENTOAi membri e agli esperti del Cnsa e del Comita-to Strategico di indirizzo è riconosciuto un get-tone di presenza quali componenti di un comi-tato operante nell’amministrazione statale, unrimborso delle spese di missione. Sono equipa-rati, ai fini del trattamento, ai dirigenti di I fascia;l’onere presuntivo, a carico del Ministero dellaSalute, è stimato in sessantamila euro annui.

COMITATO STRATEGICODI INDIRIZZO

Il riferimento del Cnsa è il Comitato strategicodi indirizzo che, nell’ambito della valutazione delrischio nella catena alimentare, adotta il pro-gramma di lavoro annuale e pluriennale, defini-sce le priorità di intervento, definisce le linee ge-nerali di comunicazione. È composto da:• il Ministro della salute, o suo delegato, con

funzione di presidente;• il Ministro delle politiche agricole alimentari e

forestali, o suo delegato;• i Coordinatori degli Assessori regionali alla

sanità e all’agricoltura;• il Capo del Dipartimento per la Sanità Pub-

blica Veterinaria;• il Capo del Dipartimento delle Politiche dello

sviluppo del Mipaaf;• il Direttore del Segretariato Nazionale;• tre rappresentanti tecnici delle Regioni;• il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità;• il Presidente dell’INRAN;• il Presidente del Cnsa;• un componente del Cnsa;• un rappresentante degli IZS. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 20084 Attualità Scienza e alimenti

Si è insediato il Comitato Nazionaleper la Sicurezza AlimentareIl Ministero della Salute ha nominato i 18 componenti che forniranno pareri scientifici negli ambiti previsti dalle norme europee sulla valutazione del rischio nella catena alimentare

Le funzioni del Cnsa sono state determinate dal Decreto ministeriale del 26 luglio2007, in base al Regolamento europeo n. 178/2002, in materia di valutazione delrischio della catena alimentare. Il Comitato è un organo tecnico-consultivo che

agisce in stretta collaborazione con l’EFSA, partecipa, attraverso un proprio rappre-sentante, al forum consultivo dell’EFSA e sviluppa pareri scientifici per le PubblicheAmministrazioni. Le richieste di parere saranno inoltrate al Comitato per il tramite delSegretariato nazionale della valutazione del rischio della catena alimentare, che è re-sponsabile del coordinamento dei processi di valutazione del rischio. Il Comitato trasmette i propri pareri al Segretariato, che provvede ad inviarli al richie-dente, al Comitato strategico di indirizzo e alla Consulta delle Associazioni dei consu-matori e dei produttori in materia di sicurezza alimentare. Il Cnsa può avvalersi dellacollaborazione di esperti scientifici indipendenti competenti nella materia relativa alsingolo argomento trattato, anche attivando specifici gruppi di lavoro. I settori di inter-vento del Cnsa sono:• Additivi alimentari, aromatizzanti, coadiuvanti tecnologici, materiali a contatto • Additivi e prodotti/sostanze usate nei mangimi • Salute dei vegetali, prodotti fitosanitari e loro residui • Organismi geneticamente modificati • Prodotti dietetici, alimentazione e allergie• Pericoli biologici • Contaminanti nella catena alimentare • Salute e benessere degli animali

FUNZIONI E SETTORI DI INTERVENTO DEL CNSA

In base al decreto legge “mille proroghe”, approvato dalla Camera e ora al vaglio delSenato, il 15 gennaio di quest’anno sarà la data di nascita dell’Agenzia Nazionaleper la sicurezza alimentare. Dalla stessa data il Comitato nazionale insediatosi nei

giorni scorsi assumerà la denominazione di “Autorità”. L’articolo 11 del mille prorogherecita infatti: L’articolo 2, comma 356, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, (Finanziaria2008 ndr) è sostituito dal seguente: “356. Il Comitato nazionale per la sicurezza alimen-tare - di cui al decreto interministeriale 26 luglio 2007, pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 231 del 4 ottobre 2007 - assume la denominazione di Autorità Nazionale per lasicurezza alimentare”.

IL COMITATO DIVENTA AUTORITÀ

Èsempre il “milleproroghe” a stabilire che il Cnsa “a decorrere dal 15 gennaio2008, si trasforma in Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, con sedein Foggia, che è posta sotto la vigilanza del ministero della salute”. Le norme

per l’organizzazione, il funzionamento e l’amministrazione dell’Agenzia saranno defini-te con un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del ministrodella Salute, di concerto con il ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali.Per lo svolgimento delle attività e il funzionamento dell’Agenzia è autorizzato un contri-buto di 2,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009 e di 1,5 milioni di europer l’anno 2010. (fonte: Il Sole 24 Ore)

L’AGENZIA A FOGGIA

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Con Ordinanza Ministeria-le 11 febbraio 2008 (Pri-ma e seconda sessionedegli esami di stato di a-bilitazione all’eserciziodelle professioni non di-

sciplinate dal d.p.r. 5 giugno 2001, n.328, re-lative all’anno 2008), il Ministero dell’Universitàha stabilito le date di giugno e novembre 2008per l’esame di stato di abilitazione alla profes-sione veterinaria. Gli esami avranno inizio, intutte le sedi, per la prima sessione il giorno 26giugno 2008 e per la seconda sessione il gior-no 27 novembre 2008. Potranno presentarsi icandidati che hanno conseguito il titolo acca-demico richiesto entro il termine stabilito perciascuna sessione dai Rettori delle singole u-niversità in relazione alle date fissate per le se-dute di laurea. I candidati possono presentarel’istanza ai fini dell’ammissione agli esami diStato in una sola delle sedi elencate per cia-

scuna professione dall’ordinanza (Bari, Bolo-gna, Camerino, Messina, Milano, Napoli - U-niv. Federico II -, Padova, Parma Perugia, Pi-sa, Sassari, Teramo e Torino).La domanda di ammissione alla prima sessio-ne va presentata presso la segreteria dell’uni-versità entro e non oltre il 30 maggio 2008,mentre per la seconda sessione la scadenzaè il 31 ottobre 2008. I candidati agli esami diStato per medico veterinario devono produr-re un certificato rilasciato dall’università pres-so la quale hanno conseguito il titolo accade-mico attestante il compimento del tirocinio ef-fettuato presso le strutture autorizzate dallecompetenti università. Detta certificazione èinserita nel fascicolo del candidato a cura del-l’ufficio competente. I candidati della RegioneTrentino-Alto Adige che chiedono di sostene-re l’esame in lingua tedesca per l’abilitazioneveterinaria devono presentare la domanda diammissione presso la sede di Bologna. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 20086 Attualità Laurea e abilitazione

Esami di Stato il 26 giugno e il 27 novembreCon ordinanza ministeriale sono state fissate le date delle sessionidi abilitazione alla professione veterinaria

Ateneo laureati laureati laureati laureatitotale femmine fuori fuori corso

corso femmine

Bari 49 31 21 14

Camerino 42 29 39 28

Messina 3 0

Milano 74 49 53 36

Napoli - “Federico II” 23 16

Padova 72 51 51 35

Parma 105 66 45 28

Perugia 23 13

Pisa 69 45 10 9

Sassari 49 29 19 13

Teramo 31 17 30 17

Torino 51 34 35 24

Fonte: Ufficio Statistica del Ministero dell’Università - Dati generali del 2006 -

Ateneo laureati laureati laureati laureatitotale femmine fuori fuori corso

corso femmine

Bari 16 12 16 12

Bologna 22 18 22 18

Camerino 7 5 5 5

Messina 72 34 70 33

Milano 102 69 102 69

Napoli 168 107 156 98

Padova 1 1 1 1

Parma 5 4 5 4

Perugia 101 62 56 34

Pisa 23 15 22 15

Sassari 18 11 18 11

Teramo 5 1 5 1

Torino 6 5 6 5

Udine 2 1

Fonte: Ufficio Statistica del Ministero dell’Università - Dati generali del 2006 -

MEDICINA VETERINARIA – CORSO DI LAUREA(VECCHIO ORDINAMENTO)

Totale laureati: 548

MEDICINA VETERINARIA – LAUREA SPECIALISTICA A CICLO UNICOTotale laureati: 591

Tavoloparitetico Università-ProfessioneLa Facoltà di Torinoha individuato i docentie i professionisti chedaranno nuovicontenuti alla laurea inveterinaria

Il Preside della Facoltà di Veterinaria di Tori-no, prof. Bartolomeo Biolatti, ha comuni-cato la composizione del tavolo paritetico

Università-Professione (v. Professione Veteri-naria n.6/2008) che si occuperà dell’adegua-mento degli ordinamenti universitari e delnuovo corso di laurea in medicina veterinaria.Il Tavolo sarà composto da rappresentantidell’ateneo e della professione. Per l’Univer-sità: Baratta, Civera, Mussa, Peirone, Tar-ducci (membri); Farca, Re, Ferroglio (consu-lenti) e i rappresentanti degli studenti nel con-siglio di facoltà; per la Professione: RaffaellaBestonso, Antonio Distefano, Dario Depetris,

Bartolomeo Griglio e Sparagna (membri); DeaBonello, Dondo e Mauro Gnaccarini (consu-lenti). Il presupposto normativo del Tavolo èdato dal riordino dei corsi di laurea previstodal decreto 270/2004, il suo compito è di da-re contenuti al percorso formativo del futuroveterinario. La proposta di riordino è statapresentata il 21 gennaio alle parti sociali e sudi essa il Preside Biolatti ha acquisito, comela Legge prescrive, il parere delle organizza-zioni rappresentative sul percorso formativononché agli sbocchi professionali. E il parereè stato in linea di massima favorevole, conosservazioni di approfondimento che potran-no essere valutate dal tavolo paritetico. “Adora - ha spiegato il Preside - è stato definito ilcurriculum che individua i corsi e gli esamiche dovrà sostenere lo studente. Sono reci-pienti vuoti, che dovranno essere riempiti dicontenuti, frutto del nostro comune proget-to”. I lavori iniziano il 28 febbraio. ■

Quanti saranno i giovani laureati in Medicina Veterinaria che affronteranno l'esa-me di Stato nel 2008 per iscriversi agli Ordini? 500? 700? 1000? Nel 2007 quelliche hanno superato l'esame iscrivendosi poi regolarmente sono stati 1014. Pre-

vedere cosa accadrà nel 2008 è veramente impossibile. Dovremmo poter prevederequanti saranno i laureati, ma questo non basta. Sino a qualche anno fa il giovane lau-reato non vedeva l'ora di superare l'esame di Stato ed iscriversi all'Ordine per potersidichiarare Medico Veterinario ed iniziare un'attività professionale, ma oggi non è piùcosì. Sapendo che non sarà facile trovare un'occupazione minimamente retribuita nonsi ha più fretta di iscriversi all'Ordine, iscrizione che per anni rischia solo di garantire e-sborsi continui senza ritorno. Potremmo anche dire che vi sono casi, purtroppo sem-pre più frequenti, di giovani che arrivano all'Ordine con grandi speranze e finiscono poiper cancellarsi dopo pochi anni, costretti a doversi adeguare a fare attività lavorativecompletamente diverse. Questo purtroppo avviene dopo anni di studi che vengono but-tati alle ortiche. A questo proposito ci aveva incuriosito vedere quanti sono i laureatiche ottengono il diploma nei 5 anni previsti. Abbiamo trovato sul sito del Ministero i da-ti riferiti al 2006 che riportiamo nelle tabelle e pensiamo che siano estremamente inte-ressanti. Le tabelle sono due perché nell'anno in questione vi erano laureati ancora conil vecchio ordinamento e quelli con la nuova laurea specialistica a ciclo unico. È difficilefare un confronto fra le diverse facoltà perché il passaggio dal vecchio al nuovo è statoeffettuato in modo diverso dalle università ma sommando i dati delle due tabelle pos-siamo comunque trarre delle conclusioni interessanti. I laureati totali nel 2006 sonostati 1139. Di questi il 64% sono donne (725). I laureati fuori corso sono risultati essere787, circa il 70% del totale. Una percentuale veramente molto elevata. Siamo semprestati convinti che questa condizione fosse riferita soprattutto agli studenti maschi. Inverità non è così. Su 725 donne sono infatti 510 quelle che sono andate fuori corso, conuna percentuale del 70,3, sostanzialmente quella riferita al dato generale. Un problemaquindi che colpisce pesantemente tutti gli studenti ed anche tutte le facoltà e che do-vrà essere considerato sia per una corretta programmazione del numero degli iscritti alCorso di Medicina Veterinaria sia per i pesanti costi sociali che esprime.

MA QUANTI FUORI CORSO!

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Isoldi per la defiscalizzazione deicosti sostenuti dagli operatori sani-tari obbligati a conseguire i creditiECM ci sarebbero. Ammonta infattia 113 milioni di euro il “tesoretto”derivante dal programma di Educa-

zione Continua in Medicina e incassato dalMinistero del Tesoro. L’ha riferito in Senato,Maria Linetti dell’Ufficio V della direzione ge-nerale delle professioni sanitarie nel corsodell’indagine sull’Educazione Continua in Me-dicina. “Queste risorse - aggiunge nell’audi-zione svolta per la Commissione d’inchiestasul SSN - non sono state assegnate al Mini-stero della Salute”. La senatrice Binetti hacontestato questa “appropriazione di risorse”da parte del Tesoro e dichiarato che si trattadi “risorse che appartengono agli utenti, iopago per la mia formazione e quindi ho dirittoad un prodotto alto, di qualità di formazione”.Si tratta, ha proseguito, di “un vero tesorettoda investire nella formazione, il cardine intor-no al quale far ruotare il miglioramento delcampo della medicina”. Sul punto Maria Li-netti ha puntualizzato che non si tratta di di-screzionalità ma di applicazione di una normadi legge: “gli emolumenti in questione sonoversati non dai partecipanti ai corsi bensì da-gli organizzatori”, in quanto “a fronte dell’attri-buzione dei crediti formativi, bisogna pagareuna percentuale di euro come contributo allespese”. La dirigente ha però aggiunto: “Con-divido pienamente e in via assoluta che le ri-sorse in questione debbano rientrare in bene-fici indiretti come per esempio una defiscaliz-zazione, un qualcosa che possa aiutare tuttia partecipare in modo più fattivo e con mino-re peso alla formazione continua”.

LE ENTRATE CALERANNO?Il programma di formazione continua in medi-

UNA NUOVACOMMISSIONE ECM

La gestione amministrativa del programmaECM è stata trasferita all’Agenzia nazionaleper i servizi sanitari regionali, che opererà inconvenzione con il Ministero della Salute. Èstato proprio questo trasferimento di com-petenze il maggior esito della riunione dellaCommissione ECM del 20 febbraio, allaquale ha partecipato il Commissario per laVeterinaria Gaetano Penocchio. Probabil-mente si tratta dell’ultimo atto della Com-missione ECM così come l’abbiamo cono-sciuta fino ad ora. La nuova Commissione sarà presiedutadal Ministro della Salute, e prevederà 2 Vi-cepresidenti: il Coordinatore della Commis-sione Salute, il Presidente della FNOMCeO.I componenti saranno sette esperti designa-ti dal Ministero della Salute (di cui due pro-posti dal Ministero dell’Università e della Ri-cerca) otto esperti designati dalla Conferen-za Permanente per i Rapporti tra lo Stato, leRegioni e le Province autonome, quindici e-sperti nominati dalle rispettive Federazionidi ordini, collegi e associazioni delle profes-sioni sanitarie (di cui uno nominato dalla F-NOVI), il direttore generale dell’Agenzia deiServizi Sanitari Regionali, il direttore gene-rale delle Risorse Umane e delle ProfessioniSanitarie del Ministero della Salute e il re-sponsabile del supporto amministrativo-ge-stionale.

L’ASSRLa convenzione prevede che il Ministero, al fi-ne di agevolare il trasferimento delle compe-tenze, trasferisca all’Agenzia personale, co-noscenze tecniche e scientifiche, amministra-tive informatiche e gestionali. Tutte le attivitàsi svolgeranno c/o la nuova sede del ministe-ro della Salute. Per la corretta esecuzione diquanto previsto dal sistema è stato istituito uncomitato paritetico tecnico giuridico. L’Agen-zia per i servizi sanitari regionali (Assr) assu-me il ruolo di “casa comune” per le funzionioperative di supporto al sistema ECM; in que-sta veste ospiterà la Commissione nazionaleECM e gli organismi satellite.

I CREDITI 2008-2010Ogni operatore sanitario deve acquisire 150crediti formativi nel triennio 2008-2010 se-condo la seguente ripartizione: 50 crediti/an-no (minimo 30 e massimo 70 per anno) perun totale di 150 nel triennio 2008-2010. Inparticolare, dei 150 crediti formativi del trien-nio 2008-2010, almeno 90 dovranno essere“nuovi” crediti, mentre fino a 60 potranno de-rivare dal riconoscimento di crediti formativiacquisiti negli anni della sperimentazione apartire dall’anno 2004 fino all’anno 2007, in-dipendentemente dal numero totale di creditiacquisiti. Quindi, chi avesse acquisito menodi 60 crediti negli anni 2004-2007 potrà ridur-re il suo debito formativo solo della quota dicrediti acquisiti e documentati (da 1 a 60). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 20088 Attualità Educazione continua in medicina

Un “tesoretto” per la deducibilità fiscale dei costi dell’ECM

cina (ECM), sperimentato dal 2002 al 2007,ha portato nelle casse del ministero del Teso-ro 113 milioni di euro come contributo allespese degli organizzatori degli eventi formati-vi. Ma solo 22 milioni sono stati reinvestiti informazione, rassegnandoli alla Commissioneministeriale ECM, secondo i dati della stessacommissione. Nei cinque anni della speri-mentazione sono stati 350 mila gli eventi ac-creditati con 12 milioni di partecipazioni. Gliorganizzatori che fino al 2007 hanno presen-tato gli eventi formativi alla Commissione, do-po la valutazione degli esperti e l’accredita-mento, erano tenuti a versare un contributoalle spese in base al numero dei crediti. “Uncontributo - spiega Maria Linetti, responsabi-le della segreteria della Commissione - chevaria da un minimo di 258 euro (fino 10 credi-ti formativi), ed è poi progressivo (fino a 50crediti) per arrivare a un massimo di 750 europer il corso accreditato, a prescindere dal nu-mero dei partecipanti”. Nel 2004, per esempio, i contributi si sono at-testati a circa 19 milioni di euro, di questi 4milioni e mezzo sono stati riassegnati allaCommissione che li ha utilizzati per l’acquistodi strumenti e per il monitoraggio dell’Ecm.Nel 2005 la cifra complessiva è stata invecedi 25 milioni (poco più di 5 milioni ‘tornati’ allacommissione). Mentre nei due anni successi-vi si è registrata una leggera flessione delleentrate. Una flessione destinata ad aumenta-re per le nuove regole in vigore con il nuovoanno. “Dal 2008 - spiega Linetti - il sistema diaccreditamento cambia. Sarà, in generale, ilprovider ad accreditare i propri eventi e laCommissione dovrà stabilire un’unica cifraannuale che ogni provider dovrà versare: nonsi pagherà, dunque per i singoli crediti. Ciò a-vrà sicuramente un impatto sulle entrate che,presumibilmente, saranno ridotte”.

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di LUCARELLI M. & C.

Ammonta a 113 milioni di euro il “tesoretto” incassato dal Ministero del Tesoro. Le risorse per il recupero fiscale ci sarebbero…

La richiesta di un pieno recupero fiscale dei costi sostenuti dai sanitari privati èstata avanzata dall’ANMVI nel corso dell’audizione svolta a dicembre in Commis-sione d’inchiesta sul SSN. L’Associazione ha contestato l’obbligo a carico dei ve-

terinari liberi professionisti, come previsto dal nuovo Accordo Stato Regioni. “Il siste-ma ECM, nato per il comparto pubblico - si legge nello stenografico depositato in Se-nato - non è chiaro se coinvolga anche i veterinari che esercitano la loro attività priva-tamente. Se così fosse, dovrebbe prevedersi un recupero fiscale a favore del libero pro-fessionista per l’investimento compiuto per adempiere all’obbligo formativo. Perché ildipendente pubblico deve fare l’aggiornamento in orario di lavoro e gratuitamente e illibero professionista deve avere lo stesso obbligo di formazione, rinunciando però adieci giorni di lavoro (questa è la media) e in più sostenendo tutti i costi? Non si puòpretendere che un libero professionista investa migliaia di euro per adempiere a un ob-bligo che comporta dei costi, mentre i colleghi del servizio pubblico non spendononiente e, in più adempiono a quest’obbligo durante l’orario di lavoro. A tutto questol’ANMVI ha aggiunto alcune riflessioni sull’esperienza di questi sei anni di sperimenta-zione che si sono rivelati “disastrosi sotto tutti gli aspetti senza che vi sia stato alcunritorno in termini qualitativi e professionali per la categoria veterinaria”. L’ANMVI hachiaramente espresso il desiderio “che i veterinari privati continuino a restare fuori dalsistema ECM”.

NIENTE OBBLIGO SENZA DETRAIBILITÀ

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Dal 4 marzo accetteremodalla Francia solo ani-mali da vita vaccinati:data e tipo di vaccinodovranno essere indicatisul certificato sanitario

d’accompagnamento. Per gli animali da ma-cello rimane fermo quanto disposto dal Re-golamento (CE) n. 1266 del 2007” (Misure diapplicazione della direttiva 2000/75/CE delConsiglio per quanto riguarda la lotta, il con-trollo, la vigilanza e le restrizioni dei movimentidi alcuni animali appartenenti a specie ricetti-ve alla febbre catarrale). È quanto ha dichia-rato il direttore generale della Sanità animalee del farmaco veterinario Gaetana Ferri nelcorso della riunione informativa con i rappre-sentanti delle associazioni di settore sul rap-porto Italia - Francia. In base al Regolamento

1266/2007 si possono movimentare dallezone infette gli animali solo se vaccinati o sesottoposti a quarantena per verificare che nonsiano portatori della malattia. Per i capi prove-nienti da altri paesi restano valide le previsionidel nostro piano di sorveglianza. Gaetana Fer-ri, inoltre, ha chiarito che il diverso trattamentoche l’Italia riserva alla Francia, rispetto agli altriStati membri, serve a dare agli operatori e aiconsumatori le garanzie di sicurezza contenu-te nel regolamento comunitario.

LE RICHIESTE DELLA FRANCIAL’Italia sta esaminando due richieste avanza-ta dal ministro dell’Agricoltura francese MichelBarnier. La prima riguarda la riduzione deltempo che obbligatoriamente deve intercor-rere tra il momento della vaccinazione e quel-lo della partenza del bestiame, periodo che

secondo la previsione comunitaria, deve es-sere di 60 giorni. Nello specifico, si chiede diapplicare la previsione dell’allegato III (punto5 lettera b) del regolamento. Per dare una ri-sposta il ministero della Salute ha manifesta-to l’esigenza di conoscere gli effetti del vacci-no inattivo che la Francia si dichiara pronta adadottare sin dai primi di marzo, per poi pro-seguire con una vaccinazione di massa facol-tativa da aprile, con la priorità per gli animalidestinati all’Italia. La seconda richiesta riguar-da la possibilità di consentire l’ingresso agli a-nimali “naturalmente immunizzati” perché giàcolpiti dalla malattia e non portatori. Gli alle-vatori hanno evidenziato che l’ordinanza delministro Turco non prevede il divieto di ingres-so né per gli animali in transito né quelli damacello non vaccinati. Per questi ultimi si so-no impegnati a formalizzare la richiesta di in-

troduzione del divieto. La preoccupazione de-gli addetti ai lavori è anche di carattere eco-nomico: il rischio è che gli allevatori francesiesportino in Italia un numero sempre più ele-vato di animali da macello e a basso costo, adiscapito del bestiame da macello italiano.

ALLERTA“L’Italia allo stato attuale è immune da blue-tongue ma sarebbe sbagliato abbassare laguardia” ha dichiarato il commissario straor-dinario per l’emergenza zootecnica EttoreIanì. “D’altro canto il ministero della Salute egli organi di controllo sono tutti allertati perverificare se nei mesi precedenti il vettoredella bluetongue non si sia introdotto nel no-stro territorio con gli animali importati dallaFrancia”. (fonte: Presidenza del consiglio deiministri) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200810 Attualità Blue Tongue in Europa

BTV, per la Francia un trattamento di garanziaLo stop ai capi francesi è una misura di sicurezza.Si verifica se il vettore non si sia introdottoIn Italia con gli animali importati dalla Francia

Con l’ordinanza del Ministro della Salute (“Misure urgenti di polizia veterinaria inmateria di introduzione sul territorio italiano di animali da vita sensibili alla feb-bre catarrale degli ovini (blue tongue)” l’Italia chiude le frontiere agli animali da

vita sensibili alla blue tongue provenienti da zone del territorio francese soggette a re-strizioni, che non siano stati vaccinati in conformità a quanto previsto dall’Allegato III,lettera A, punto 5) del Regolamento (CE) n. 1266/2007. Il 4 marzo 2008 termina il perio-do “stagionalmente libero da vettori”. Il riscontro di animali non vaccinati comporta,come prescritto dall’ordinanza, l’adozione di un provvedimento di rispedita o, laddovenon fosse possibile, l’abbattimento degli animali senza alcun indennizzo per i proprie-tari. Per quanto concerne le zone della Francia indenni, l’importazione di animali da vi-ta è subordinata all’applicazione dei piani di sorveglianza della malattia rilevabile attra-verso il sistema EU BT -NET di cui al Regolamento (CE) n. 1266/2007. La Francia vacci-nerà i suoi animali prima di inviarli in Italia dalle aree colpite dalla malattia della ‘bluetongue’, per garantire che solo animali sani entrino in quelle aree. Le assicurazioni so-no giunte dallo stesso ministro dell’agricoltura francese Michel Barnier alla luce dell’e-pidemia di blue tongue che interessa ormai la maggior parte dell’Europa e del territoriofrancese. Barnier, che ha discusso sulla problematica degli scambi con il sottosegreta-rio Gianpaolo Patta, ha annunciato “la disponibilità a breve di un nuovo vaccino inatti-vato che verrà utilizzato con priorità sugli animali che saranno esportati verso l’Italia’’.Una scelta importante, subordinata alla valutazione tecnica del dossier sul vaccino, ilquale sarà inviato rapidamente ai servizi tecnici sia nazionali che comunitari. Si atte-nuano in questo modo i problemi legati alla movimentazione degli animali, con la con-seguenza però che nei prossimi due mesi e mezzo potrebbe esserci, a causa dei tempitecnici della vaccinazione, una forte riduzione di flusso d’animali.

L’ORDINANZA

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITO (SOCIETÀ FEDERATA ANMVI)

in collaborazione con

SERVIZIO SANITARIO REGIONALEEMILIA-ROMAGNAAzienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza

Direzione GeneraleDipartimento degli StaffU.O. Qualità e Formazione

Dipartimento di Sanità Pubblica

Ordine Prov.le Medici Veterinari - PIACENZA

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA Organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

Mercoledì 16 Aprile 2008 • Piacenza

MODERATORE

GIANCARLO BELLUZZI, Vice-Presidente ANMVI

RELATORI

BURKHARD BAUER (Germania, Free University of Berlin)DAAN DERCKSEN (Paesi Bassi, Deventer - Servizio Sanitario Animale)

FRANCISCO JAVIER REVIRIEGO GORDEJO (Bruxelles, Comunità Europea)VINCENZO CAPORALE (Italia, Direttore IZS Abruzzo - Molise)

LEBANA BONFANTI (Italia, IZS delle Venezie)

PROGRAMMA SCIENTIFICO

14.00 Registrazione partecipanti14.15 Apertura lavori e saluto delle Autorità14.30 Eziologia, patogenesi, sintomatologia, diagnosi differenziale, profilassi e terapia - Daan Dercksen15.10 Ruolo ed importanza dei vettori, metodi di lotta diretta e indiretta - Burkhard Bauer15.50 Pausa caffè16.10 Linee guida europee per la lotta alla malattia - Francisco Javier Reviriego Gordejo16.40 Esperienza e normativa italiana - Vincenzo Caporale17.10 Blue tongue: gestione e controllo in campo - Lebana Bonfanti17.30 Discussione18.00 Questionario apprendimento ECM e chiusura lavori

BLUE TONGUE: EMERGENZA SANITARIA EUROPEA

SEDE DEL CONVEGNOUniversità Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Agraria Piacenza - Cremona - Via Emilia Parmense, 84 - Piacenza

INFORMAZIONISegreteria SIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372 - 40.35.39 - Fax 0372 - 40.35.54 - [email protected] - www.sivarnet.it

FACOLTÀ DI AGRARIAil Centro per la Qualità e la Sicurezza del Sistema Agro-alimentare (Ce.SI.A.A.) con il Patrocinio della Facoltà di Agraria - Università Cattolica del Sacro Cuore

CONVEGNO NAZIONALE

Richiesto accreditamento ECM

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Non c'è dubbio che la Hill'screda fortemente nel pro-getto della Stagione dellaPrevenzione, una iniziati-va che oltre agli aspettisanitari e sociali di sensi-

bilizzazione dei proprietari verso la salute edil benessere dei loro animali da compagnia,ha anche il merito, per la categoria veterina-ria, di rafforzare l'immagine pubblica del Me-dico Veterinario. Ho l'impressione che questo aspetto vengaspesso sottovalutato anche se è una esigen-za che il mondo veterinario sente fortementee che si raggiunge principalmente con impe-gno e serietà professionale, ma anche con a-zioni di promozione e di sostegno informati-vo. Possiamo anche aggiungere che la Hill'smantiene gli impegni e le promesse fatte do-po l'edizione della Stagione della Prevenzionedel 2007; l'investimento pubblicitario del2008 è infatti aumentato del 20% rispetto alloscorso anno. Uno sforzo non da poco che vaaggiunto ad altre azioni promozionali ed infor-mative che hanno richiesto un grosso impe-gno. Certamente la collaborazione ANMVI-Hill's su questo progetto sta portando buoni

re sempre meglio all'obbiettivo di raggiungereil più alto numero di proprietari di animali, inparticolare quel 12/14% che dal Medico Ve-terinario non ci va mai. Per questo, oltre adaumentare le uscite previste sui quotidiani na-

zionali e sulle principali riviste settimanali, si èsviluppato particolarmente lo sforzo sui quo-tidiani regionali e locali e sulla stampa a diffu-sione gratuita. Particolare attenzione è statapoi anche riservata alla comunicazione su in-ternet: oltre alla consueta comunicazionepubblicitaria prevista sui siti maggiormente vi-sitati, è stato creato un nuovo sito, www.sta-gionedellaprevenzione.it, ricco di informazioniutili per chi vuole saperne di più sulla preven-zione della salute del proprio animale e sulfunzionamento della campagna. Tenendo an-che conto dell'ottima risposta dei veterinariche hanno aderito al progetto, più di 2500, laStagione della Prevenzione 2008 sembra par-tire sotto i migliori auspici. ■

Una stagione semprepiù intensaIl piano pubblicitario rinnovato e rafforzato

risultati che cresceranno sempre di più neltempo. Il piano pubblicitario non è stato solorafforzato in termini di investimento finanziarioma è stato anche completamente rivisto nellascelta dei media da utilizzare per poter arriva-

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200812 Anmvi Informa

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di MARIA TERESA SEMERAROAvvocato, Bologna

Il caso in esame configura un’ipote-si di responsabilità contrattualedella ditta incaricata di ripararel’apparecchiatura radiologica, ed ilfatto che una delle parti sia un ve-terinario non muta la disciplina det-

tata dal codice civile al riguardo.A) Visto che la ditta non ha ancora ricevuto

alcun pagamento, allora è comunque beneche - come ha fatto il veterinario nel caso danoi esaminato - il soggetto invii alla ditta unalettera raccomandata a/r di contestazionedella mancata riparazione, denunciando (valea dire descrivendo) esattamente i danni an-cora persistenti. Ciò detto, va precisato che ilmedico veterinario, in base all’art.1460 c.c.,può rifiutarsi di pagare finché la riparazionenon venga integralmente eseguita come con-cordato tra le parti e, qualora la ditta chiedaal veterinario il versamento del corrispettivo,questi, anche se viene citato dinanzi al Giudi-ce, può eccepire l’inadempimento della dittarichiedente, inadempimento che rende legitti-mo e giustificato il rifiuto di pagare la ripara-zione (inadimplenti non est adimplendum).B) Qualora invece il soggetto abbia effettuatoil pagamento, allora, a sua scelta, può chie-dere l’adempimento o può chiedere la risolu-zione del contratto (art. 1453 c.c.), ferma re-stando anche in questo caso l’opportunità diinviare la lettera raccomandata a/r di denun-cia dei vizi ancora presenti nell’apparecchio. Chiedere l’adempimento vuol dire promuove-

re un vero e proprio giudizio dinanzi al Giudi-ce competente (che per le controversie di va-lore non superiore a € 2.582,28 è il Giudice dipace), ove viene chiesto al Giudice di con-dannare la ditta ad effettuare la prestazione,nonché a risarcire i danni subìti dal professio-nista in conseguenza dell’inadempimento (oincompleto adempimento). Tra questi rientrasicuramente la spesa affrontata per l’appa-recchio sostitutivo, nonché l’eventuale man-cato guadagno derivante dalla mancata ripa-razione, purché se ne dia adeguata prova(con documenti o con testi bene a conoscen-za dei fatti): ad esempio, il veterinario, sprov-visto dell’apparecchio in questione, potrebbeaver perso alcuni clienti che necessitavanourgentemente, per il proprio animale, degli

accertamenti ai quali l’apparecchio danneg-giato era preposto. Non è possibile, invece, ottenere il risarcimen-to dei disagi e dei fastidi provocati al veterina-rio dalla mancata riparazione dell’apparec-chio, in quanto non suscettibili di valutazioneeconomica. Chiedere la risoluzione del con-tratto vuol dire invece chiedere al Giudice di“porre fine” al contratto, condannando la dit-ta a restituire al professionista quanto da que-sti versato a titolo di pagamento, con gli inte-ressi, nonché a risarcire al veterinario i dannicome sopra indicati. Si intende che quello de-scritto è un procedimento abbastanza lungo(dinanzi al Giudice di pace può durare anchepiù di un anno, e dinanzi al Tribunale dai dueai cinque anni, a seconda del carico di lavoro

Nel bilancio dell’attività del CorpoForestale dello Stato, risultanoessere 1.976 i controlli eseguiti

nel 2007 in provincia di Rimini, 416 gli il-leciti amministrativi rilevati per un impor-to di 52.849,48 euro, 50 i reati penali de-nunciati all'Au-torità Giudizia-ria, 7 i sequestri.Tra le operazionidi rilievo, quelledel ComandoStazione di Ri-mini nel settoredel maltratta-mento degli ani-mali, dove si èscoperta e de-nunciata l'atti-vità di un notoallevatore di ca-ni, che si recavanella Repubblica di San Marino per ta-gliare le orecchie ai cani di razza Corsa,tramite veterinari compiacenti. Questa razza non rientra fra quelle in-serite nell’elenco delle razze FCI, le u-

CAUDOTOMIA A SAN MARINO, DENUNCIATO ALLEVATORE

niche per le quali l’ordinanza ministe-riale 14 gennaio 2008 ammette la cau-dotomia per ragioni di standard, da e-seguirsi solo ad opera di un medico ve-terinario. L’ordinanza vieta “gli inter-venti chirurgici destinati a modificare

l'aspetto di uncane, o finaliz-zati ad altriscopi non cura-tivi”. Fra questirientra il tagliodella coda “fat-ta eccezioneper i cani ap-partenenti allerazze caninericonosciute al-la F.C.I. conc a u d o t o m i aprevista dallostandard, sino

all'emanazione di una legge di divietogenerale specifica in materia. Il ta-glio della coda, ove consentito, deveessere eseguito da un medico veteri-nario entro la prima settimana di vita.”

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200814 Legale Diritto e Professione �

Un medico veterinario ha affidato ad una ditta specializzata la riparazione di uno stru-mento radiologico, precedentemente danneggiato. La ditta gli aveva promesso un ap-parecchio sostitutivo da utilizzare nel periodo di tempo necessario per effettuare la ri-parazione. L’apparecchio sostitutivo non viene mai inviato, e al momento della riconse-gna dello strumento il veterinario constata che l’apparecchio presenta ancora alcunidei difetti che dovevano essere riparati e che la ditta si era impegnata a riparare. Laditta non è stata ancora pagata.

Apparecchiature da riparare e responsabilità contrattualeSe persistono i difettiche la ditta si era impegnata a riparare,cosa può fare il veterinario?

di ciascun Ufficio), il che può comportare il ve-nir meno dell’interesse, nel veterinario, all’a-dempimento da parte della ditta.In alternativa, il veterinario può avviare unaprocedura (ai sensi dell’art.1454 c.c.) volta al-la risoluzione del contratto per inadempimen-to della ditta, dapprima inviando a questa -con raccomandata a/r - una diffida ad adem-piere, vale a dire una diffida ad effettuare inte-gralmente le riparazioni concordate, con indi-cazione di un termine di almeno 15 giorni, econ dichiarazione che, in difetto di adempi-mento entro quel termine, il contratto si inten-derà risolto di diritto. Dopodiché, qualora laditta non provveda alle riparazioni, il contrattoè risolto di diritto, il che comporta che la par-te adempiente può chiedere il risarcimentodei danni subìti in conseguenza della manca-ta riparazione, come sopra specificati, sem-pre - però - promuovendo un procedimentodinanzi al Giudice competente, ma questavolta di durata inferiore, perché in questo ca-so l’inadempimento non dovrà essere prova-to, ed il Giudice di Pace o il Tribunale potran-no dichiarare l’avvenuta risoluzione di dirittodel contratto, con conseguente condannadella ditta al risarcimento dei danni, in tempipiù brevi. ■

G li animali maltrattati devono es-sere sequestrati ed affidati adenti ed associazioni specifica-

mente riconosciute. Non possono quindiessere consegnati a soggetti non idoneianche se disponibili. Lo ha ricordato il ministero della salutecon una nota divulgata dal ministero del-l'interno con la circolare n. 559 del 28gennaio scorso. Con l'entrata in vigore della Legge n.189/2004, gli animali sottoposti a seque-stro e confisca devono essere affidati adassociazioni od enti che ne facciano ri-chiesta, individuati con decreto ministe-riale. A parere del ministero della salute, peral-tro, la disposizione non è molto osserva-ta, nonostante il provvedimento sia statopubblicato sulla GU n. 19 del 24/1/2007.

AFFIDAMENTO

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8
Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

di ALICE SACHSDVM tiroc. presso il Comune

di Casalecchio di Reno (BO) - ufficiopromozione ambientale e diritti degli animali

e GIAMPAOLO PECCOLOProfessore associato

presso la Facoltà di Medicina Veterinaria,Università di Bologna

In forza della loro relativa “facilità”, leattività di Pet Therapy si stannodiffondendo rapidamente nei più va-ri contesti socio-assistenziali. L’as-senza di regolamentazione a questoriguardo autorizza al momento qua-

lunque possessore di cane educato ad eriger-si come operatore in pet therapy. Il rischio daevitare è quello di provocare danni negli utentie negli animali: senza conoscere la storia, lapatologia, il modo idoneo per relazionarsi conil paziente, si potrebbe incorrere nell’induzioneo nel peggioramento dei traumi.

REGOLAMENTARE I RUOLIA questo proposito è opportuna una regola-mentazione che definisca le figure professio-nali necessarie allo svolgimento delle attività e

quelle utili alla salvaguardia e alla supervisionedel benessere psicofisico di tutti i partecipantialle EAA (educazione assistita con animali),AAA (Attività assistite con animali), TAA (tera-pie assistite con animali). Infine si devono invi-tare le strutture a fare richiesta delle relativecertificazioni (sia sanitarie che attitudinali). Dataquesta premessa, il ruolo del veterinario si con-figura come una presenza centrale e necessa-ria in questo tipo di attività. Innanzitutto egli ègarante della salute fisica e psichica dell’ani-male, operando visite regolari ed esami di la-boratorio; questo fattore è particolarmente rile-vante per evitare che il pur modesto rischio dizoonosi possa diventare importante, nello spe-cifico per soggetti che presentano compromis-sione del sistema immunitario. Sarebbe quindiopportuna la messa a punto di un protocollodi controlli sanitari per vigilare che l’animalenon presenti segni di malattie trasmissibili.

IL NOSTRO RUOLOQuella del veterinario è da ritenersi una figuracentrale nella formazione della coppia operati-va, quale che sia l’animale utilizzato, cane ov-viamente compreso. In fase di esaminazione fi-nale per la certificazione di operatori in Pet The-

rapy, il veterinario, in particolare quello compor-tamentalista, deve essere coinvolto nella valu-tazione delle caratteristiche della coppia e nelladecisione di attestarne le capacità e il livello dioperatività. Durante la progettazione di una at-tività di Pet Therapy, assieme alle figure profes-sionali che seguono di norma l’utente, quellodel veterinario è un ruolo di estrema rilevanza.Vi è innanzitutto la necessità di scegliere la spe-cie più idonea al progetto e alla tipologia di u-tenza. In una fase successiva, all’interno dellastessa specie, possono rivelarsi opportune (perle particolarità del paziente) delle cernite anchein base al sesso e all’età dell’animale, alle suedimensioni, alle sue caratteristiche somatiche(es. cani con forti contrasti nel colore del pelosono più idonei per pazienti ipovedenti) e carat-teriali. Successivamente, il veterinario deve par-tecipare alla scelta dell’associazione o dellacoppia uomo-animale cui fare affidamento perla realizzazione del progetto. È anche compitodel veterinario spiegare ai collaboratori coinvoltinell’allestimento del piano di lavoro quali sianole attività che si possono realizzare nell’intera-zione con le diverse specie. Egli deve ancheporre il proprio veto a progetti che possonomettere a forte rischio il benessere del pet.

IL PET SIA LIBERO DI ESPRIMERSIUn aspetto rilevante da considerare per le atti-vità di Pet Therapy è che durante le attività, masoprattutto durante le terapie assistite con ani-mali, il numero delle persone presenti sul luogodovrebbe essere minimo, o comunque tale daevitare di distrarre gli animali o gli utenti e dapermettere loro di esprimersi il più liberamentepossibile. Per questo motivo, il veterinario nonpuò essere una figura costantemente presentedurante lo svolgimento delle singole attività. E-gli però deve essere messo nella condizione divalutare lo stato del pet (e il modo in cui gli sirichiede di operare) durante tutto lo svolgimen-to della terapia; necessità, questa, per ovviarealla quale sarebbe opportuno filmare tutti gli in-contri. In questo modo si possono fornire al ve-terinario garante e tutore del benessere deglianimali, agli psicologi, ai medici, alla famiglia ea tutte le figure professionali che lavorano conil fruitore, dati interessanti sia per valutare gli e-ventuali progressi che per correggere eventual-mente il progetto.

CASE DI CURA O DI RIPOSOLe argomentazioni fino ad ora trattate valgononel caso in cui il pet venga portato in visita dalconduttore presso il paziente, ma sono sem-pre più frequenti condizioni per cui agli animali(spesso provenienti dall’abbandono) vengonoassegnate come dimora case di cura o di ripo-so per anziani, centri diurni, centri di riabilita-zione, case protette per disabili ecc. In questicasi, il veterinario deve essere spesso presen-te a garanzia del benessere sia fisico che psi-chico dell’animale. Un animale domestico cheabbia accesso alle parti interne delle suddettestrutture può infatti subire forti sollecitazioni: inquesto senso, il veterinario comportamentali-sta deve prevedere, e quindi prevenire, even-tuali stati di disagio o stress dell’animale e, nelcaso si verificassero, trovare una soluzione perovviare ai problemi insorti; sarà poi suo compi-to, assieme ai responsabili della struttura, quel-lo di selezionare e addestrare il personale cuiverrà affidata la gestione, l’accudimento e lacura dell’animale. Ci sono inoltre rischi di ca-rattere sanitario, sia per gli animali stessi (an-che sotto il profilo alimentare) che per i pazientiche vengono in contatto con i pet, che il vete-rinario deve tenere periodicamente ma costan-temente sotto controllo. Se l’animale non do-vesse rivelarsi più idoneo ad un determinatocontesto, è compito anche del veterinario ri-chiederne l’allontanamento, e valutare la pos-sibilità di introdurre nella stessa struttura ani-mali più adatti. ■

Coinvolgimento incontrollatodegli animali a scopoterapeutico In mancanza di regole chiunque può ergersi ad operatore in pet therapy

I COMPITIDEL

VETERINARIO

1fornire al conduttore gli strumenti

per conoscere e comunicare al meglio con il proprio animale,

insegnandogli a comprendere partedel linguaggio canino,

fra cui le manifestazioni di stress, e come reagirvi;

2mettere il conduttore in condizione

di valutare se il proprio cane,prescindendo dalla qualifica fornita

nella certificazione, sia idoneo omeno ad affrontare un determinatotipo di intervento di Pet Therapy;

3spiegare quali siano le zoonosi

cui fare particolarmente attenzione,le modalità di trasmissione e le situazioni che possono

favorire il contagio;

4illustrare quali siano le malattie

più pericolose per l’animale e come evitarle;

5insegnare quali siano

i trattamenti igienici e sanitari cui sottoporre il cane in vista

di attività di Pet Therapy;

6insegnare al conduttore a mettere

in pratica le prassi igienichenecessarie in vista dell’approccio

con pazienti particolarmentecagionevoli.

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200816 Riflessioni

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

Le condizioni sanitarie rela-tive alla produzione, com-mercializzazione e importa-zione di carne di rettili eprodotti derivati non sonoattualmente ancora state

stabilite in ambito comunitario. Pertanto, in I-talia, in assenza di normative comunitarie ar-monizzate o di disposizioni nazionali che sta-biliscano adeguate condizioni sanitarie per laproduzione, l’importazione e gli scambi intra-comunitari di tali prodotti e la loro commer-cializzazione non possono essere consentiti..La precisazione viene dalle Direzioni Generalidi Sanità Animale e della Sicurezza degli Ali-menti, che l’hanno trasmessa il 15 febbraio a-gli Assessorati alla sanità. Il divieto è stato ri-badito alla Commissione Europea già nel giu-gno del 2007 dato che, in assenza di soluzio-ni legislative armonizzate, l’Italia avrebbe con-tinuato a non consentire la commercializza-zione sul proprio territorio di carni di rettili an-che se spedite da altri Paesi comunitari.

RILEVANTI RISCHI SANITARILa Commissione Europea ha condiviso la po-sizione dell’Italia evidenziando anche il pro-prio proposito di procedere all’armonizzazio-

ne del settore dopo aver acquisito un parerein merito da parte dell’Agenzia Europea per lasicurezza Alimentare (EFSA). Il parere dell’EF-SA pubblicato il 21/11/2007 ha evidenziatorilevanti rischi sanitari legati al consumo dicarni di rettili e ciò ha reso ancora più urgentela necessità di procedere alla fissazione di a-deguate garanzie sanitarie prima di consen-tirne la commercializzazione sul territorio co-munitario.

LA PRESENZA IN ITALIA I Servizi veterinari territoriali inviano frequentisegnalazioni al Ministero della Salute, in segui-to al riscontro sul mercato italiano di carne dicoccodrillo proveniente da Stati membri dovel’importazione e la commercializzazione di taliprodotti è consentita da norme nazionali. Talesituazione, alla luce del parere dell’EFSA, ge-nera di conseguenza maggiori preoccupazioniche sono state recentemente nuovamenterappresentate alla Commissione Europea dalnostro Ministero della Salute. L’invito delle Di-rezioni ministeriali è di intensificare i controlli alfine di operare un adeguato contrasto dell’im-portazione, della spedizione da altri Paesi co-munitari e della commercializzazione sul terri-torio nazionale di questi prodotti. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 2008 Attualità 17

Rettili e derivati?Non si possonomangiareIn mancanza di norme sanitarie sulla produzione, in Italia il loro consumo rimane vietato

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

di MARTA AVANZI, Relatrice SIVAE

La dermatologia dei piccolimammiferi (furetto, coniglio eroditori) è, nella maggior par-te dei casi, relativamentesemplice e diretta, data la ra-rità o la completa assenza di

patologie autoimmuni e immunomediate, men-tre le infestazioni parassitarie e le dermatofitosirappresentano le cause più comuni dei proble-mi cutanei. Fa eccezione il furetto, in cui le cau-se più frequenti dei problemi dermatologici so-no le endocrinopatie.L’approccio dermatologico a questi mammiferiè del tutto simile a quanto si effettua su cani egatti, dall’anamnesi alla visita clinica. Di partico-lare interesse è l’origine dell’animale (soggetti direcente acquisto presentano frequentemente

parassiti o dermatofitosi contratti in allevamen-to o da altri animali presenti nel negozio), la ge-stione e l’alimentazione, nonché eventuali le-sioni presenti anche sui proprietari (possibileindizio di patologie contagiose). Anche gli e-sami collaterali sono gli stessi e tra questi par-ticolarmente indicati quelli impiegati per rile-vare la presenza di parassiti e dermatofiti(scotch test, raschiati cutanei, tricogramma),ma anche esami citologici e colturali e, nei ca-si più difficili, l’esame istologico rappresentasempre un valido aiuto.

LA CONTENZIONEDifferente da cani e gatti, nonché specifica perogni singola specie, è invece la contenzione. U-na contenzione adeguata è di importanza fon-damentale per poter maneggiare con sicurezzal’animale senza causargli lesioni (e senza esse-

re a nostra volta feriti), poter effettuare una visi-ta adeguata e creare fiducia nel proprietario. Adeccezione del coniglio, nella maggior parte deicasi i soggetti indocili o su cui vanno eseguitemanualità sgradevoli, come i prelievi dermato-logici, possono essere sedati con la sommini-

strazione di isoflurano per maschera facciale.Questa tecnica è particolarmente utile nel canedella prateria, che raramente si assoggetta do-cilmente alla vista, o nei roditori di taglia minore,criceti e topi, in cui una prolungata contenzionemanuale non è semplice da effettuare.

LA CUTE E IL PELOOgni specie presenta peculiarità anatomichedella cute che il dermatologo deve conoscereper non scambiare strutture normali con altera-zioni patologiche. Il criceto dorato, ad esempio,presenta ghiandole cutanee di marcatura, pig-mentate, poste sui fianchi, scambiate talvoltaper melanomi. Le diverse specie di criceti pos-siedono ampie tasche guanciali che impieganoper raccogliere e trasportare il cibo, da nonscambiare per tumori o ascessi, anche se pos-sono andare incontro a patologie quali la costi-pazione o il prolasso. Il cane della prateria pos-siede una triade di ghiandole ai margini dell’anoche estroflette quando è eccitato.Nel furetto è importante ricordare che il forte o-dore cutaneo dei soggetti interi si riduce forte-mente con la sterilizzazione, mentre è inutile l’a-sportazione delle sacche anali.Il prurito è un frequente motivo di visita dei pic-coli mammiferi non convenzionali. Nel furetto,sebbene l’allergia alle pulci sia possibile, nellamaggior parte dei casi il prurito è secondario al-la malattia surrenalica, un’endocrinopatia chein un terzo circa dei casi si manifesta con que-sto sintomo. In conigli e roditori, invece, le cau-

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200818 Focus Corso avanzato di dermatologia

Problemi dermatologicidegli animali da compagnia non convenzionaliLa dermatologia dei piccoli mammiferiè relativamente semplice. SIDEV e SIVAEhanno approfondito l’approccio dermatologico

Il 26 e 27 gennaio si è svolto a Cremona, presso la sede SCIVAC di Palazzo Trecchi, unincontro congiunto tra la Società Italiana di Dermatologia (SIDEV) e la Società ItalianaVeterinari per Animali Esotici (SIVAE) sui problemi dermatologici degli animali da com-pagnia non convenzionali (furetto, coniglio, roditori e uccelli). Numerosi i partecipanti,circa 140, delle due società. Chairperson delle due giornate è stata Fabia Scarampella.Tema della prima giornata: i piccoli mammiferi. La seconda giornata è stata dedicataalla dermatologia delle specie aviari.(nella foto: grave infestazione da Psoroptes cuniculi in coniglio, con estensione dellelesioni alla faccia e alla nuca)

Malattia surrenalica in un furetto: la cutedel tronco presenta alopecia completa.

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

14.30 Casi clinici interattivi (Approfondi-mento con casi clinici riguardantiproblemi dell'apparato respiratorio)

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi (Approfondi-

mento con casi clinici riguardantiproblemi dell'apparato addominale)

17.00 Test di valutazione dell'apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDESala Quadrivium, Piazza Santa Marta 2 -Genova

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

AIVEMP ANMVI FSA SCIVAC SIVAR SIVAE SIVESIVAL

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 2008 Eventi Veterinari 19

DELEGAZIONE REGIONALE LIGURIAEMERGENZA O NON EMERGENZA…QUESTO È IL PROBLEMA

RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNIEMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA

Genova, 6 Aprile 2008RELATORIPaolo Gaglio

OBIETTIVILe relazioni e soprattutto i casi clinici inte-rattivi con la presentazione di videofilmativogliono illustrare in modo prettamentepratico le emergenze più frequenti in medi-cina d'urgenza, Verranno presentate anchele tecniche di base delle manualità più uti-lizzate in pronto soccorso.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

9.30 Emergenze respiratorie (riconosci-mento e trattamento)

11.00 Pausa11.30 Emergenze addominali (riconosci-

mento e trattamento)13.00 Pausa

DELEGAZIONE REGIONALE PUGLIADIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALIPATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE

Bari, 6 Aprile 2008

RELATOREErmenegildo Baroni

OBIETTIVIDare delle informazioni di base sull'eziopa-togenesi, la diagnosi e la terapia delle prin-cipali patologie scheletriche di origine ere-ditaria, nel cane.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

9.30 Sviluppo osseo ed eziopatogenesiosteocondrosi/osteocondrite e di-splasie

11.00 Pausa11.30 Displasia del gomito, diagnosi e te-

rapia13.00 Relazione commerciale a cura di

IAMS13.30 Pausa

14.30 OCD della spalla, dei condili femo-rali e del tarso, diagnosi e terapia.(con casi interattivi )

15.30 Pausa16.00 Displasia dell'anca, diagnosi e tera-

pia.17.00 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDESheraton Hotel Via Cardinale AgostinoCiasca, 9 - 70124 Bari

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

INFORMAZIONI INCONTRI DELEGAZIONI REGIONALIE CORSI REGIONALI SCIVAC

Segreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - [email protected]

INCONTROLA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE: CONSIGLI PRATICI

PER MIGLIORARE L’APPROCCIO CLINICO NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIACassano D’Adda, 30 Marzo 2008

Società Italiana Veterinari per Animali Esotici

RELATOREMarzia Possenti

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed i-nizio dei lavori

9.30 La visita clinica del coniglio: comegestirla nel rispetto del paziente eche consigli offrire al proprietariosull'educazione e la prevenzionedelle patologie del comportamento

11.00 Pausa11.30 La visita clinica degli psittacidi: co-

me gestirla nel rispetto del pazientee che consigli offrire al proprietariosull'educazione e la prevenzionedelle patologie del comportamento

13.00 Spazio per eventuale relazionecommerciale (nel caso non si svol-ga la relazione il programma nelpomeriggio sarà anticipato dimezz'ora)

13.30 Pausa14.30 La visita clinica del furetto: come

gestirla nel rispetto del paziente eche consigli offrire al proprietariosull'educazione e la prevenzionedelle patologie del comportamento

15.30 Pausa16.00 Casi clinici: cosa succede se man-

ca la prevenzione17.00 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDE Dopolavoro - Via Pila, 11 20062 Cassanod' Adda

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIVAEe/o SCIVAC in regola con l'iscrizione 2008.Non è richiesta la preiscrizione. Gli interes-sati devono registrarsi direttamente in seded'incontro presentandosi alle ore 8.30 pres-so la segreteria.

INFORMAZIONISegreteria SIVAE - Elisa FeroldiTel. 0372/403500 - [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

OBIETTIVILa riunione della Siarmuv ha come scopoprincipale l'aggiornamento e la discussionedei pazienti che soffrono dei vari tipi distress respiratorio. A tal fine verranno svol-te relazioni circa l'approccio e la terapia dialcune tra le più frequenti patologie che ilmedico veterinario deve affrontare in pron-to soccorso. Si discuterà inoltre di alcunicasi clinici al fine di valutare l'apprendimen-to ed i diversi tipi di approccio ad una pato-logia così fondamentale per la sopravviven-za dei pazienti.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Gestione del paziente con distress

respiratorio- Linda Perissiniotto10.00 Edema polmonare non cardiogeno

Valerio Di Marzio11.00 Pausa11.30 Ecografia nelle emergenze respira-

torie e utilità del campionamentodel liquido pleurico (FAST)Vanessa Scanu

12.30 Pausa Pranzo13.30 Caso Clinico

Valerio Di Marzio

14.30 Trauma toracicoPaolo Gaglio

15.30 Discussione16.30 Valutazione dell'apprendimento e

conclusione dell'incontro

SEDE: Cremona - Via Trecchi, 20

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIAR-MUV in regola con l'iscrizione 2008.Non è richiesta la pre-iscrizione. Gli inte-ressati devono registrarsi direttamente insede congressuale presentandosi alle ore8.30 presso la segreteria.

PER INFORMAZIONISegreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SIARMUVSocietà Italiana di Anestesia e Rianimazione VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR eSIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programmaECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Mini-

stero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

INCONTROGESTIONE DEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA

RESPIRATORIACremona, 16 Marzo 2008 ATTENZIONE

NUOVA DATA

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

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COWELL-TYLER-MEINKOTH-DENICOLA Diagnostic Cytology and

Hematology of the Dog and Cat 3/ed. 2008

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del Cane e del Gatto 3/ed. italiana 2006. CD-ROM incluso.

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ONCOLOGIA VETERINARIAalle soglie del III Millennio

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Edizioni Veterinarie E.V. srl

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

se principali sono rappresentate da ectoparas-siti e dermatofiti. Nella cavia il prurito causatodall’acaro sarcoptide Trixacarus caviae causaun prurito così intenso da simulare una crisi e-pilettica.Anche in caso di alopecia il furetto si differenziadagli altri piccoli mammiferi in quanto le causeprincipali sono riconducibili ad endocrinopatie.La malattia surrenalica, causata da iperplasia oneoplasie delle surrenali e conseguente secre-zione di ormoni sessuali, è estremamente co-mune soprattutto nei soggetti sterilizzati preco-cemente (4-6 settimane di età) importati dagliallevamenti intensivi americani. Si manifestacon un’alopecia simmetrica diffusa, talvolta ac-compagnata da comedoni. L’esame ecografi-co delle surrenali è il mezzo diagnostico più uti-le. Quando possibile, il trattamento di elezioneconsiste nell’asportazione della surrenale colpi-ta. L’alternativa, qualora la chirurgia non siaun’opzione valida, consiste nella terapia medi-ca palliativa con la somministrazione periodicadi leuprorelina, che sopprime i sintomi anche senon la progressione del tumore. Anche l’ipere-strogenismo, condizione che si osserva nellefemmine intere o con residuo ovario, causa sin-tomi simili. Questa condizione tuttavia è moltopiù grave in quanto determina mielosoppres-sione e può portare alla morte in pochi mesi. Iltrattamento con HCG, inducendo l’ovulazione,può consentire nei casi dubbi di differenziare ledue condizioni.In coniglio e roditori la perdita di pelo può esse-re causata da dermatofitosi, “barbering” (il ro-sicchiamento del pelo, autoindotto o causatodai compagni per dominanza), deflusso teloge-no per stress o a fine gravidanza, ectoparassiti.Nella cavia esiste un’endocrinopatia causata dacisti ovariche che si manifesta con l’alopeciasimmetrica e progressiva del tronco. Nel canedella prateria è frequente osservare un’alopeciaparziale simmetrica dei fianchi e del dorso, lecui cause sono poco chiare, che tuttavia sem-bra correlata alla muta e che in genere si risolvespontaneamente. Nel criceto si può avere un’a-lopecia causata da demodicosi che, come nelcane, deve far sempre sospettare la concomi-tante presenza di una patologia immunosop-

pressiva, ad esempio patologie neoplastiche ola sindrome di Cushing.

DERMATITINel furetto le dermatiti crostose sono rare. Il ci-murro causa una dermatite eritematosa crosto-sa a livello di mento e inguine e un’intensa iper-cheratosi dei cuscinetti plantari. Poiché il cimur-ro in questa specie è quasi sempre mortale, èimportante la profilassi vaccinale. In coniglio e roditori le dermatiti desquamativee crostose sono quasi sempre causate da ec-toparassiti e dermatofiti. Nel coniglio le condi-zioni parassitarie più comuni sono rappresen-tate dalla rogna auricolare, causata da Psorop-tes cuniculi, con formazione di imponenti lesio-ni crostose del padiglione, dalla rogna sarcopti-ca (con localizzazione iniziale su dita, faccia,palpebre) e dalla cheyletiellosi, con desquama-zione a livello di nuca e tronco.Nel coniglio si riscontrano spesso dermatiti e-rosive facilmente diagnosticabili in base alla lo-calizzazione, delle quali è tuttavia necessario i-dentificare la causa. A livello di mento e gola lacausa principale è la malocclusione dentale,con formazione di punte dentali che, lacerandoi tessuti molli della bocca, causano disfagia equindi scialorrea. L’esame ispettivo della cavitàorale e l’esame radiografico della dentatura so-no indispensabili per una corretta diagnosi. An-che una dermatite erosiva della faccia, secon-daria ad epifora, è causata quasi sempre daproblemi dentali, ma raramente da condizionioftalmiche. Le patologie dentali, infatti, posso-no causare l’ostruzione del dotto nasolacrima-le, a causa dell’eccessivo allungamento delleradici dei denti. Anche in questo caso l’esameradiografico del cranio è utile per indirizzare ladiagnosi.Una dermatite erosiva a livello inguinale può es-sere causata dal contatto prolungato con l’uri-na in caso di patologie urinarie, ma anche neu-rologiche o ortopediche che impediscono alconiglio di assumere la corretta posizione perurinare. In questo caso gli esami dell’urina e ra-diografici sono utili per giungere all’identificazio-ne della causa. Anche il ciecotrofo (il tipo di feciche il coniglio ingerisce direttamente dall’anoper assumere importanti elementi nutritivi), so-prattutto se è di consistenza alterata, può cau-sare una dermatite; la causa più frequente èrappresentata da errori alimentari (carenza di fi-bra), ma anche le stesse condizioni ortopedi-che o neurologiche che entrano in causa nelladermatite da urina. Le dermatiti nodulari sono rappresentate quasisempre da ascessi e tumori, che possono ri-chiedere l’esecuzione di un esame citologicoper la loro differenziazione. Nel coniglio gli a-

scessi, relativamente frequenti, richiedono unapproccio terapeutico simile alle masse tumo-rali, vale a dire l’asportazione in blocco. La na-tura caseosa del pus rende, infatti, solitamentefutile il trattamento tramite incisione e drenag-gio. Particolarmente insidiosi sono gli ascessidella testa, in quanto solitamente secondari amalattie dentali e con coinvolgimento delle os-sa mascellari o mandibolari e conseguente o-steomielite. Questi ascessi richiedono sempreun’accurata indagine radiologica per valutare lostato della dentatura e delle strutture osseecorrelate. La terapia è complessa e si basa sul-l’asportazione dell’ascesso o la sua marsupia-lizzazione, l’estrazione di eventuali denti coin-volti, l’applicazione locale di sostanze ad attivitàantibatterica e una terapia antibiotica prolunga-ta. Gli ascessi odontogenici sono causati spes-so da germi anaerobi, che non rispondo allasomministrazione di fluorochinoloni; una tera-pia adeguata richiede il ricorso alla coltura ese-guita dalla capsula asessuale e al relativo anti-biogramma.Una causa specifica di dermatiti nodulari nelconiglio è rappresentata dalla mixomatosi, pa-tologia virale che causa la formazione di nodulie placche a livello di testa, orecchie e genitali.Nelle zone in cui è presente, la vaccinazione re-golare rappresenta l’unico modo valido per pro-teggere il coniglio.

Nella cavia è caratteristica la formazione di untumore a livello dorsolombare, il tricofollicolo-ma, che può raggiungere dimensioni notevolima che è benigno e si presta bene alla resezio-ne chirurgica. Nei criceti, soprattutto i cricetirussi, l’incidenza di tumori cutanei è particolar-mente elevata. Se trattati in tempo, quando leloro dimensioni sono ancora ridotte, queste le-sioni spesso si prestano molto bene all’aspor-tazione chirurgica.Nel ratto i tumori mammari sono frequenti in en-trambi i sessi, e sono quasi sempre benigni efacilmente asportabili, al contrario del topo incui, vista l’elevata incidenza di recidive, l’inter-vento chirurgico non è consigliabile.

DUE CASI INSOLITI NEL CONIGLIOLa dr. Paola Roccabianca ha presentato due in-soliti casi dermatologici nel coniglio, un caso diadenite sebacea e una dermatite esfoliativa se-condaria a timoma, due esempi di come qua-dri clinici insoliti possano essere diagnosticaticon il ricorso all’esame istologico. È seguita

un’interessante discussione sui tumori cutaneidei piccoli mammiferi e la presentazione di nu-merosi quadri istologici. Nel furetto il tumore cu-taneo più comune è risultato il mastocitoma,che in questa specie ha un comportamento ti-picamente benigno. L’asportazione chirurgicanon richiede ampi margini, né il trattamentopreventivo con antistaminici. Altri tumori relati-vamente frequenti sono gli adenomi ed epite-liomi sebacei e i cordomi, questi ultimi piuttostocaratteristici per la localizzazione sulla puntadella coda. Il linfoma, pur essendo comune nelfuretto, nella sua presentazione primariamentecutanea è relativamente raro. Nel complesso, itumori cutanei in questa specie sono in mag-gioranza benigni. Il furetto è risultato particolar-mente suscettibile all’infezione tubercolare e unquadro frequente è rappresentato dalla con-giuntivite tubercolare, che è probabilmente mol-to sottodiagnosticata e va sospettata nelle con-giuntiviti refrattarie ai comuni trattamenti anti-biotici. Nei criceti i tumori cutanei sono moltocomuni e in alcuni casi riconoscono un’eziolo-gia virale (hamster polyomavirus, un virus DNAcon diversi sierotipi). Tra i tumori, particolarmen-te frequenti sono acantomi, sarcomi, carcino-mi, linfomi, tricofollicolomi, tricoepiteliomi e pa-pillomi.

LA TERAPIADal punto di vista terapeutico il furetto nonpresenta particolarità rilevanti e può essereconsiderato come un gatto. Occorre far at-tenzione all’impiego degli aminoglicosidi e deiFANS, che facilmente possono indurre pro-blemi di tossicità se impiegati in modo impro-prio. Mentre l’utilizzo degli antiparassitari e-sterni è estrapolabile dal gatto, l’uso del col-lare antipulci rappresenta una controindica-zione assoluta per il rischio concreto che ven-ga fatto a pezzi e ingerito.Coniglio e roditori presentano invece nume-rose particolarità, che rendono molto perico-losa l’estrapolazione dalla medicina di cane egatto. Particolare importanza va posta nellascelta degli antibiotici, poiché in molti casi (es.betalattamici e macrolidi) un antibiotico ina-datto può indurre una grave alterazione dellaflora intestinale causando la morte del pazien-te. Antibiotici relativamente sicuri in tutte lespecie sono i fluorochinoloni, il cloramfenico-lo e il metronidazolo e nel coniglio, la penicilli-na procaina ma solo per via parenterale. Adeccezione del furetto, il cortisone è controin-dicato per la sua spiccata azione immunode-pressiva. Nella cavia, gli antistaminici posso-no indurre gravi effetti collaterali.Tra gli antiparassitari, nel coniglio e nei roditorisi possono impiegare ivermectina, selamectinae imidacloprid. Il fipronil è controindicato nel co-niglio perché può indurre gravi reazioni sistemi-che fino alla morte; per prudenza, il suo uso èsconsigliato anche nei roditori, mancando datisulla sua sicurezza. Riguardo gli antimicotici,l’impiego è piuttosto empirico ed estrapolatodall’uso in cani e gatti. Tra i prodotti topici sipossono impiegare econazolo, miconazolo, e-nilconazolo e clorexidina, con la precauzioneche i bagni possono essere controindicati per ilrischio di indurre shock, o per la taglia molto ri-dotta del soggetto (es. topi e criceti); non vamai trascurato inoltre il rischio di causare ipo-termia. Tra i prodotti sistemici appare relativa-mente ben tollerato ed efficace l’itraconazoloper via orale alla dose di 5-10 mg/kg.Nella terapia topica si deve sempre tenere pre-sente l’abitudine di questi piccoli mammiferi dipulirsi meticolosamente, ingerendo ogni so-stanza applicata sul corpo. Prodotti contenenticortisonici o antibiotici enterotossici possonoquindi causare gravi effetti collaterali anche pervia topica. Ogni prodotto, inoltre, va applicatosulla cute dopo la tosatura, per evitare di im-brattare il pelo. Per lo stesso motivo vanno evi-tati i prodotti oleosi, come le pomate. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 2008 Corso avanzato di dermatologia Focus 21

Alopecia completa simmetrica del tron-co in una cavia con cisti ovariche.

Rogna sarcoptica in un coniglio: la loca-lizzazione periungueale è tipica.

Cheyletiellosi

Alopecia ed eritema secondaria a scia-lorrea in un coniglio con malocclusionedei denti molariformi.

Criceto russo con un acantoma invasivodella regione mandibolare.

Barbering autoindotto in un coniglio: ilpelo della gola è roso.

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di MARTA AVANZISIVAE

L’intervento introduttivo ha il-lustrato le caratteristiche a-natomiche della cute degliuccelli, caratterizzata dallapresenza delle penne, la cuifunzione, oltre a quella ovvia

del volo, è anche di termoregolazione, im-permeabilizzazione, corteggiamento, ricono-scimento di specie e mimetismo. La cute a-viare è molto sottile e delicata, relativamentepriva di ghiandole, anche se i suoi cheratino-citi producono lipidi, tanto da poter conside-rare tutta la cute come un’unica ghiandola. Laprincipale ghiandola degli uccelli, assente inalcune specie, è l’uropigio, posto alla radicedelle penne della coda. Il suo secreto vienedistribuito sulle penne, rendendole imper-meabili e aiutando a mantenerle in buonecondizioni. Le penne, diversificate struttural-mente secondo la loro funzione (volo, isola-mento termico, recettori di posizione) sonodotate ciascuna di innervazione che ne se-gnala la posizione. Non tutta la cute è unifor-memente rivestita di penne: alcune zone(apterili) ne sono prive ma ricoperte dallepenne delle aree circostanti (pterili). Le pen-ne vengono rinnovate periodicamente con lamuta, analoga alla muta dei mammiferi; lapenna in crescita possiede una vascolaturaprominente e sanguina profusamente se vie-ne spezzata.

VISITA E CONTENZIONELa visita clinica del paziente aviare presentamolti punti in comune con quella dei pazientipiù tradizionali, ma anche alcune particolarità.La più importante è la tendenza degli uccelliammalati a nascondere la loro condizione as-sumendo un comportamento normale, quan-do si sentono osservati o minacciati. Valutarel’uccello da una certa distanza, mentre si rac-coglie l’anamnesi, può quindi permettere dicogliere importanti indizi sul suo stato di salu-te.Tranne che per i pazienti più mansueti e a-bituati ad essere manipolati, la cattura e lacontenzione degli uccelli richiede delicatezzaed esperienza, per evitare di provocare lesio-ni (anche all’operatore, nel caso di uccelli dalbecco potente come gli ara, in grado di cau-sare gravi lesioni alle dita). Nella maggior par-

te dei casi l’impiego per la cattura e la con-tenzione di una salvietta, che nasconde lamano impedendo di spaventare l’animale, èun buon sistema. La visita, che deve esserecompleta e sistematica, va seguita di solitodall’esecuzione di esami collaterali (ematochi-mici, sierologici, batteriologici, radiografici,ecc.) per raccogliere le informazioni minimeadeguate a raggiungere una diagnosi. Anchenegli uccelli è possibile eseguire biopsie cuta-nee, che devono sempre comprendere untratto di cute colpita (con un follicolo) e uno dicute sana. Il ricorso ad un patologo espertoin patologia aviare è indispensabile per otte-nere informazioni attendibili.

DEPLUMAZIONELe alterazioni delle penne sono sempre con-dizioni anomale e vanno distinte in modifica-zioni acquisite durante lo sviluppo della pen-na (patologie sistemiche o follicolari) o dopola sua formazione (traumi esterni o autoindot-ti).Le mutazioni cromatiche possono esseregenetiche, di origine nutrizionale/carenziale,secondarie ad epatopatie o malattie virali (dacircovirus: malattia del becco e delle penne oPBFD). In caso di eventi stressanti (es. digiu-no o malattie) le penne in sviluppo possonomostrare la formazione di striature trasversali,dette appunto barrature da stress. La deplu-

mazione attiva, una presentazione molto fre-quente nei pappagalli in cattività e indicatacon il termine di Feather Destructive Behavior,può riconoscere molte cause, talvolta difficilida identificare: infettive, parassitarie, nutrizio-nali, allergiche, ormonali, traumatiche o com-portamentali. Spesso, anche se la causa pri-maria scompare, permane il comportamentodistruttivo acquisito. La condizione presentaun’ampia gamma di gravità, dalla masticazio-ne o strappamento delle penne all’automuti-lazione. Per giungere alla diagnosi sono spes-so necessari esami approfonditi: emochimici,radiografici, sierologici (per PBFD, polyomavi-rus e psittacosi), colturali, bioptici. Le patolo-gie che causano una deplumazione passiva,con perdita di penne e piume e mancata o ri-dotta ricrescita, richiedono lo stesso iter dia-gnostico della deplumazione attiva. Tra lecause principali vi sono importanti malattie vi-rali - come la malattia del becco e delle pen-ne (PBFD) causata da un circovirus e lapolyomavirosi -, malattie batteriche, micoti-che e parassitarie e, raramente, endocrine.

LA CUTE E IL BECCO

Molte patologie colpiscono primariamente lacute, causando lesioni quali papule e pusto-le, croste, tumori e papillomi. Il vaiolo rappre-senta un gruppo di patologie da poxvirus a-viari, piuttosto comuni; in Italia colpisce so-prattutto colombi e canarini. Nella sua formacutanea causa papule, pustole e croste. Altreforme virali sono causate da herpesvirus, pa-pillomavirus, il circovirus della PBFD o ilpolyomavirus. Le forme allergiche sono ripor-tate aneddoticamente, ma mancano dimo-strazioni definitive della loro esistenza, anchese alcuni casi rispondono alle modificazionidietetiche (eliminazione di noci, mais, giraso-le, arance) e si sospettano inoltre allergie adAspergillus e agli acari della polvere. Le cistidelle penne (ipopteronosi cistica) sono fre-quenti nei canarini, in cui si sospetta una pre-

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 2008 SIDEV - SIVAE Focus 23

La dermatologia delle specie aviariLa seconda giornata dell’incontro SIDEV-SIVAEè stata dedicata alla dermatologia delle specie aviari, con relatore Lorenzo Crosta

disposizione genetica. Le cisti possono esse-re asportate chirurgicamente, ma è necessa-ria un’ottima emostasi per evitare emorragiefatali.I tumori cutanei non sono infrequenti ne-gli uccelli e in genere presentano una minorpropensione a causare metastasi. Tra i tumoripiù comuni si osservano xantomi, lipomi, car-cinomi, fibrosarcomi e tumori dell’uropigio.Ilbecco degli uccelli, che è formato da una ba-se ossea rivestita da una guaina di cheratina,è una struttura in crescita continua che ri-chiede un consumo regolare. Il becco puòandare incontro a patologie traumatiche co-me ad esempio le fratture, di interesse orto-pedico, ma anche a patologie dermatologi-che quali infezioni batteriche, virali o micoti-che e parassitarie. Può presentare inoltre le-sioni neoplastiche e subire alterazioni dellosviluppo a causa di patologie sistemiche ofattori nutrizionali.

IL PIEDE AVIAREIl piede aviare può essere interessato da u-na frequente patologia, la pododermatite(bumblefoot), la cui gravità varia da una leg-gera desquamazione a una grave infezionedei tessuti molli accompagnata da osteo-mielite. Nelle forme avanzate la prognosi èriservata o infausta, e ogni precauzione vaposta nella prevenzione, che si attua con u-na dieta appropriata e l’uso di posatoi ade-guati alla specie. La terapia, secondo la gra-vità, si basa sulla somministrazione di anti-biotici, analgesici e antisettici topici o sull’in-tervento chirurgico. Nei pappagalli del gene-re Amazona è descritta una patologia dettanecrosi del piede che si manifesta con ulce-re pruriginose e autotraumatismo. L’eziolo-gia non è chiara, ma si sospettano reazioniimmunomediate o allergiche con infezionisecondarie. Curiosamente, sono più colpiti ipappagalli dei fumatori, nel qual caso talvol-ta per osservare dei miglioramenti è suffi-ciente che il proprietario si lavi le mani primadi toccare il pappagallo. Anche il migliora-mento della dieta e delle condizioni ambien-tali, nonché l’applicazione topica di prodottiantibiotico-cortisonici, può essere di aiuto.In alcuni pappagalli, in particolare insepara-bili (Agapornis) e calopsitte (N. hollandicus)si osserva una sindrome detta dermatitecronica ulcerativa del patagio. Si sospettaun’eziologia infettiva, visto l’andamento epi-demico che può assumere la condizione. Iltrattamento prevede la somministrazione divitamina E, pulizia delle lesioni e loro ben-daggio, trattamento delle infezioni seconda-rie. Nelle forme croniche la risoluzione è mol-to difficile e le recidive sono frequenti.

TRATTAMENTO FARMACOLOGICOI trattamenti farmacologici negli uccelli sonoper la maggior parte dei casi su base empiri-ca, mancando specifici studi. In generale siimpiegano gli stessi principi attivi usati neimammiferi, ma con dosaggi e frequenza disomministrazione superiori, a causa dell’ele-vato metabolismo di questa classe di anima-li. Le vie di somministrazione più frequenti so-no quella orale (diretta, mentre è sconsigliatoporre i farmaci nell’acqua di bevanda) e intra-muscolare nei muscoli pettorali. Prodotti to-pici quali creme e pomate non vanno appli-cate dove sono presenti piume, perché di-sturbano l’animale e possono indurre auto-deplumazione, ma vanno riservate alle areecutanee prive di penne, come le zampe e lafaccia. Spesso i farmaci possono essere ap-plicati sul piumaggio tramite aerosol impie-gando soluzioni medicate. Il collare elisabet-tiano rappresenta una soluzione estrema perimpedire la deplumazione attiva e l’autotrau-matismo. ■

Cinerino con infezione da circovirus(PBFDV): si noti l’alterazione di colore dialcune penne che sono diventate rosa.

Cacatua con deplumazione attiva. Il sog-getto era tenuto in un negozio e alimen-tato a semi. Cambiando il management ecorreggendo l’alimentazione il problemasi è risolto senza bisogno di ricorrere afarmaci.

Cinerino con grave deplumazione attiva.L’automutilazione è stata scatenata dallamorte della compagna.

Lesioni cutanee vaiolose in un canarino.

Ipopteronosi cistica a livello dell’ala in unAra.

Rogna knemidocoptica a livello del bec-co in un pappagallo ondulato.

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Una ridotta escrezione delrame potrebbe giocareun ruolo nell’eziologiadell’epatite cronica delDobermann. Un isotoporadioattivo del rame

((64)Cu) è stato iniettato per via endovenosain cinque pazienti di questa razza e otto caninormali (5 Dobermann normali e 3 Beagle).I 5 pazienti Dobermann (femmine) erano af-fetti da epatite subclinica e mostravano unaumento della concentrazione epatica di ra-me (mediana 822 mg/kg, intervallo 690-1380

mg/kg sulla sostanza secca). Negli 8 caninormali l’istopatologia epatica era normale ela concentrazione epatica del rame era consi-derata normale (Dobermann, mediana 118mg/kg, intervallo 50-242 mg/kg sulla sostan-za secca; Beagle, mediana 82 mg/kg, inter-vallo 50-88 mg/kg sulla sostanza secca).La colestasi veniva esclusa i tutti i cani me-diante scintigrafia epatobiliare (99m)Tc-Bis-I-DA. La clearance plasmatica di (64) Cu eraparagonabile in tutti i cani senza differenzestatisticamente significative. L’escrezione di(64)Cu nella bile, benché non statisticamentesignificativa, era inferiore nei Dobermann conepatite subclinica rispetto ai cani normali. I ri-

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200824 Vet Journal Attualità scientifica o

Epatite del doberman: ruolodell’escrezione del rame Un ostacolo all’escrezione biliare tra le possibili cause della patologia

Venerdì 18 Aprile 2008

8.30 Registrazione dei partecipanti8.45 Saluto del Preside della Facoltà e presentazio-

ne del corso da parte del Direttore del Dipar-timento di Patologia, Diagnostica e ClinicaVeterinaria - Facoltà di Medicina Veterinariadi Perugia

9.00 Anatomo topografia del cuore e dei grossi va-si: scansioni ecotomografiche e realtà anato-mica (Porciello)

10.00 Coffee break10.15 Utilizzo dell’ecografo per le applicazioni car-

diologiche: ottimizzazione delle immagini bi-dimensionali ed applicazione doppler colore(Birettoni)

11.30 Utilizzo dell’ecografo per le applicazioni car-diologiche: ottimizzazione ed interpretazionedei grafici monodimensionali e doppler spet-trali (Porciello)

13.00 Colazione di lavoro14.00 Esercitazioni Pratiche (20 minuti di coffee

break)

Rotazione ogni 55 minuti - 4 Istruttori Gruppo 1 - Birettoni - Ecocardiografia bidimensionaleGruppo 2 - Falcini - Ecocardiografia bidimensionale

Gruppo 3 - Porciello - Ecocardiografia monodimen-sionaleGruppo 4 - Caivano - Ecocardiografia monodimensio-nale

Sabato 19 Aprile 2008

9.00 L’esame ecocardiografico nelle cardiopatieacquisite del cane (Porciello)

10.30 Coffee break10.45 L’esame ecocardiografico nelle cardiopatie

congenite del cane (Birettoni)12.15 Valutazione ecografica delle pericardiopatie e

dei tumori cardiaci (Porciello)13.15 Questionario di valutazione13.30 Colazione di lavoro14.30 Esercitazioni Pratiche (10 minuti di coffee

break)

Rotazione ogni 50 minuti - 4 Istruttori Gruppo 1 - Caivano - Ecocardiografia bidimensionalee doppler coloreGruppo 2 - Falcini - Ecocardiografia bidimensionale edoppler coloreGruppo 3 - Birettoni - Esame Doppler ad onda pulsata(PW) e ad onda continua (CW)Gruppo 4 - Porciello - Esame Doppler ad onda pulsata(PW) e ad onda continua (CW)

In corso di accreditamento

Il corso è riservato a 24 laureati in Medicina Veterina-ria. Saranno ammessi a partecipare i primi 24 richie-denti che faranno domanda di iscrizione, esclusiva-mente per via telefonica, a partire dal 10 Marzo 2008a TEL 02 66112545

La quota di partecipazione è di 300 euro + IVA ed ècomprensiva di:• partecipazione alle sessioni teoriche e pratiche che

si articoleranno dalle 8,30 alle 18,00 dei giorni 18-19 Aprile 2008

• materiale didattico• 4 pause caffè• 2 colazioni di lavoro

Gli strumenti per l’attività pratico-applicativa sonomessi a disposizione dalla ditta TAI - divisione diBio98 srl di Milano

Sede del corso: Facoltà di Medicina Veterinaria Via San Costanzo 4Perugia

1° CORSO DI ECOCARDIOGRAFIA DEL CANEPerugia 18-19 Aprile 2008

sultati, concludono gli autori, suggerisconoche l’ostacolata escrezione di rame può gio-care un ruolo nell’eziologia dell’epatite croni-ca del Dobermann.“Hepatic (64)Cu excretion in Dobermannswith subclinical hepatitis” Paul J J Mandigers,Peter Bode, Ank M T C Van Wees. Res VetSci. October 2007; 83(2): 204-9. ■

Uno studio multicentrico controlla-to ha valutato i diversi aspetti as-sociati al trattamento mediante T-

PLO (osteotomia di livellamento del pla-teau tibiale) delle lesioni del legamentocrociato anteriore nei cani di grossa ta-glia con angolo del plateau tibiale ecces-sivo (eTPA).I cani erano divisi in due gruppi: gruppoeTPA (TPA maggiore o uguale a 35 gradi)= 58 cani (78 ginocchi); gruppo di con-trollo (TPA minore o uguale a 30 gradi ) =58 cani (72 ginocchi).Il risultato percepito dal proprietario erasuperiore per il gruppo eTPA quando laTPLO esitava in un TPA minore o ugualea 14, rispetto ai cani con TPA postopera-torio maggiore di 14 gradi. La complicazione più comune era la per-dita di livellamento del piatto tibiale du-rante la convalescenza; l’aggiunta di im-pianti ancillari alla TPLO ne riduceva si-gnificativamente l’incidenza. Le compli-cazioni postoperatorie erano più fre-quenti nei cani con eTPA; tuttavia non siidentificavano differenze nella percezio-ne del risultato da parte del proprietario. Il trattamento chirurgico dei cani affettida eTPA era associato a un elevato tas-so di complicazioni ma mostrava un esi-to simile a quello dei cani senza eTPA.Quando si utilizza la TPLO per il tratta-mento dei cani affetti da eTPA, concludo-no gli autori, è consigliabile ottenere unTPA postoperatorio minore o uguale a 14e utilizzare impianti ancillari. (M.G.M.)

“Comparison of surgical treatment op-tions for cranial cruciate ligament disea-se in large-breed dogs with excessive ti-bial plateau angle” Duerr FM, DuncanCG, Savicky RS, Park RD, Egger EL, Pal-mer RH. Vet Surg. 2008 Jan; 37(1): 49-62.

TPLO NEI CANI DIGROSSA TAGLIA CON

ANGOLO DEL PLATEAUTIBIALE ECCESSIVO

L a proteinuria e l’ipertensione siste-mica sono riconosciuti fattori di ri-schio nell’insufficienza renale cro-

nica. Sono conseguenze della malattia rena-le ma conducono anche a un’ulteriore perdi-ta di tessuto renale funzionale. Uno studioha indagato le associazioni tra proteinuria, i-pertensione sistemica e tasso di filtrazioneglomerulare (GFR) nei cani con malattie re-nali e non renali spontanee, e ha determina-to se la proteinuria e l’ipertensione fosseroassociate a un tempo di sopravvivenza mi-nore nei cani affetti da insufficienza renale

cronica.In 60 cani con malattie diverse sono stati de-terminati la clearance della creatinina pla-smatica esogena (ECPC), il rapporto protei-ne: creatinina urinarie (UPC) e la misurazio-ne ecografica Doppler della pressione ema-tica sistolica (SBP). Si osservava una debolema significativa correlazione inversa tra UPCed ECPC, una correlazione inversa significa-tiva tra SBP ed ECPC e una debole ma si-gnificativa correlazione positiva tra UPC eSBP.Alcuni dei cani con insufficienza renale cro-

nica erano proteinurici e quasi tutti erano i-pertesi. Nei cani con ECPC normale, l’associazionedella proteinuria con una neoplasia era co-mune. L’insufficienza renale cronica era la causa piùcomune di ipertensione. Nei cani affetti daquesta condizione, l’ipertensione e la protei-nuria marcata erano associati a tempi di so-pravvivenza significativamente più brevi.(M.G.M.)“Associations between proteinuria, systemichypertension and glomerular filtration rate indogs with renal and non-renal diseases” A.Wehner, K. Hartmann, and J. Hirschberger.Vet Rec. 2008 162: 141-147 ■

Insufficienza renale cronicadel cane: rapporto tra proteinuria, ipertensione e sopravvivenzaPrognosi più negativa in presenza delle duecondizioni

Le notizie di Vet Journalsono consultabili on line

all'indirizzo

www.vetjournal.it

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Le autorità francesi hannocomunicato all’Oie un casodi BTV-8 a Cubjac, nella Dor-dogne, identificato per lapresenza di malattia clinica,non quindi frutto della sor-

veglianza permanente. L’episodio evidenzia

come siano possibili casi sporadici di BTV-8 “fuori stagione”, durante il cosiddetto pe-riodo “vector-free”, in cui il rischio di diffu-sione del virus è considerato basso permancanza di attività del culicoide alle bassetemperature ambientali. Secondo il Defra in-vece, l’origine dei nuovi casi di BTV-8 iden-tificati in UK risale a prima dell’inizio del pe-riodo “vector-free”.La questione dell’attività del vettore e dellasua infettività nei periodi freddi è stata og-getto di un recente articolo (I vettori dellabluetongue sopravvivono più a lungo alfreddo), che ipotizza una sopravvivenza pro-lungata dei culicoidi a basse temperature ela persistenza del virus nei vettori, con brevifasi di crescita virale durante i periodi in cuila temperatura raggiunge i 15°C. ■

S i chiama EXIT (Ex utero Intrapar-tum Treatment) la tecnica descrit-ta da Pamela Wilkins (University

of Pennsilvanya, New Bolton Center) al 14°Congresso SIVE (Venezia, 25-27 gennaio2008) finalizzata ad assistere i puledri in casodi distocia. E una metodica che permette digarantire un’adeguata ventilazione del pule-dro, potendo così contare su tempi più lunghisia per risolvere la distocia, sia per riferire ilcaso a strutture specializzate spesso non vi-cinissime. Consente inoltre di valutare la vita-lità del feto tramite l’analisi dei gas respiratori,ove disponibile l’attrezzatura necessaria.L’EXIT necessita di una strumentazione moltosemplice, costituita da sonde orotrachealicuffiate di 7–10 mm di diametro interno e 55cm di lunghezza, e di una borsa autoinsufflan-te a valvola (Ambu-bag).La tecnica è applicabile quando è possibilepalpare il muso e le narici del puledro durantela distocia, condizione che consente l’intuba-zione del soggetto. La corretta posizione deltubo può essere verificata controllandonel’applicazione con una mano posta in corri-spondenza dell’esofago craniale. Si verificapoi la pervietà delle vie aeree e si applica laborsa respiratoria. Se il naso del puledro è

troppo distante si può utilizzare un tubo diraccordo con una linea centrale per l’apportodi ossigeno, per eliminare lo spazio morto.Questa tecnica viene applicata, ove possibile,di routine nei casi di distocia presentati alNew Bolton Center. (M.G.M.)

Si ringrazia Paola Gulden, Med Vet, Presiden-te SIVE, per il resoconto della relazione. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200826 Vet Journal Attualità scientifica o

Bluetongue:possibili i casi “fuori stagione”Importante studiare il comportamento del vettore in inverno

EXIT: intubazione intrapartumdel puledro distocicoTrattamento e monitoraggio del feto in corso didistocia. Pamela Wilkins al 14° Congresso SIVE

“Comunica il tuo messaggio: il marketingnon è un lavoro sporco” Questo il titolodi una delle innovative relazioni dedicateal Practice Management durante il 14°Congresso SIVE/FEEVA di Venezia (25-27gennaio 2008). Per la prima volta gli ip-piatri italiani si sono potuti confrontarecon specialisti della comunicazione ve-terinaria, come Edward L.Blach (Med Vet, Monu-ment, Colorado, USA).L’inedito argomento è sta-to seguito con grande par-tecipazione; Blach ha cer-cato di illustrare le lineeguida di base per comuni-care alla clientela ciò checome liberi professionistipossiamo offrire. Imposta-re una strategia di marke-ting, e quindi di comunica-zione, ci permette di farconoscere ciò che abbiamo da venderenel modo in cui noi vogliamo. La prima e più semplice forma di comu-nicazione è quella verbale dove, con lascelta delle parole, l’inflessione della vo-ce, il volume e la postura si possono tra-smettere sensazioni importanti capaci diinfluenzare il giudizio dell’interlocutore.Come d’altra parte le comunicazioniscritte, che spesso vengono visionate evalutate con ancora maggiore attenzio-ne. Sviluppare ed attuare un piano di marke-ting costa denaro e quindi massimizzarel’efficacia del budget che si intende im-piegare è molto importante. Questo sitraduce per prima cosa nello stabilire ipropri obiettivi, definendo i risultati a cuisi vuole arrivare. Fare una buona valuta-zione della propria attività permetterà i-

IL MARKETING IN IPPIATRIA

noltre al professionista di stabilire qualisono i maggiori concorrenti e quali sonoi possibili clienti a cui è meglio rivolgerela propria comunicazione, definendo perprima cosa il cliente-tipo a cui mirarecon il marketing. Molto importante è anche la scelta di unsettore o due di attività da spingere, piut-

tosto che cercare di faretutto per tutti. Non è infattipossibile soddisfare tutti iclienti in modo efficace edefficiente. Identificare lapropria attività significadefinire quali sono le pro-prie forze, le debolezze, leopportunità e quali sono leinsidie nella realizzazionedelle opportunità. Una volta chiarito chi sia-mo e cosa vogliamo comu-nicare si può finalmente

definire quello che Blach definisce il mixdelle 4P: 1. Posizionamento: quale è ilnostro messaggio, ciò per cui vogliamoessere conosciuti. 2. Prezzo: a qualiprezzi vogliamo vendere i nostri servizi.Questo comunica al cliente se siamoprofessionisti da prezzi bassi o di lusso.3. Promozione: come intendiamo comu-nicare il nostro messaggio e di quali ele-menti e persone nel mercato intendiamoavvalerci. 4. Piazza: come intendiamo di-stribuire il nostro messaggio.Questi quattro punti sono importanti perla realizzazione di un piano di marketingchiaro e conciso ma non troppo compli-cato. Per Blach, trasmettere un messag-gio semplice e chiaro è alla base di unbuon piano di marketing.Si ringrazia la Dott.ssa Carlotta Caminitiper i dati forniti. (M.G.M.)

SPERIMENTAZIONE: AL VIA I METODI ALTERNATIVI DI RICERCA

Cellule o modelli computerizzati al posto degli animali. Negli Stati Uniti i laboratori diricerca sostenuti dal Governo intraprendono la strada dei metodi alternativi per lasperimentazione di sostanze chimiche, farmaci e tossine, in sostituzione dei test

sugli animali. E ciò a vantaggio degli animali ma anche dell’accuratezza dei risultati otte-nuti, dato che i nuovi metodi di ricerca in via di approvazione sono definiti dal National In-stitutes of Environmental Health Sciences (Niehs) più efficaci, veloci ed economici rispettoai precedenti. Sono tuttavia in corso le valutazioni da parte dei maggiori enti governativi a-mericani (National Institutes of Environmental Health Sciences - Niehs, National HumanGenome Research Institute - Nhgri ed Environmental Protection Agency - Epa). SecondoFrancis Collins, direttore del Nhgri - si legge su Science - gli studi scientifici condotti suglianimali non sono precisi: “dunque, dato che l’obiettivo dei ricercatori è solitamente quellodi testare gli effetti di una sostanza sulle cellule, perché non estrarne alcune dai differentiorgani, invece di utilizzare un intero organismo vivente”. I vari enti coinvolti procederannocomunque a confrontare i vecchi e i nuovi test per verificarne l’opportunità di utilizzo. In o-gni caso, secondo il direttore del Niehs, Samuel Wilson, “i laboratori potranno presto usa-re i nuovi test per studiare centomila composti in oltre 15 concentrazioni, in due giorni.Mentre per avere lo stesso risultato, oggi si dovrebbe lavorare otto ore al giorno, settegiorni a settimana, per sei mesi”. Ogni anno, utilizzando i test animali, si possono conclu-dere fra le 10 e le 100 sperimentazioni, mentre in futuro, grazie alle cellule o a ‘chip’ di la-boratorio, si potrebbe arrivare addirittura a diecimila al giorno. (M.G.M.)

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laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 2008 Comunitaria 2007 Europa 27

L’Italia ha recepito la Direttiva2006/88/CE sulle condizionidi polizia sanitaria applicabilial settore dell’acquacoltura.La Legge Comunitaria 2007, èstate approvata in via defini-

tiva dalla Camera dei Deputati ed il Governo èdelegato ad adottare il decreto legislativo chevi darà attuazione. Lo sviluppo del settore del-l’acquacoltura e l’incremento della produttivitànon possono prescindere dalla definizione dinorme sanitarie comunitarie per gli animali ac-quatici. La Commissione Europea le considera“indispensabili per contribuire al completamen-to del mercato interno ed evitare la diffusionedi malattie infettive”. La Direttiva 2006/88/CE (Condizioni di poliziasanitaria applicabili alle specie animali d’acqua-coltura e ai relativi prodotti, nonché alla preven-zione di talune malattie degli animali acquaticie alle misure di lotta contro tali malattie) affer-

ma che tutte le misure di lotta contro le malat-tie incidono economicamente sull’acquacoltu-ra, così come controlli inadeguati possonoportare alla diffusione dei patogeni, che a lorovolta possono causare perdite importanti ecompromettere lo stato sanitario di pesci, mol-luschi e crostacei. L’Europa chiede “maggiorattenzione alla prevenzione piuttosto che allalotta alla malattia conclamata” e di “stabilire mi-sure minime di profilassi della malattia e di con-tenimento dei rischi da applicarsi all’intera ca-tena produttiva dell’acquacoltura, dalla fertiliz-zazione all’attecchimento delle uova fino allatrasformazione degli animali d’acquacolturaper il consumo umano, incluso il trasporto. Ladirettiva si richiama al Codice sanitario per glianimali acquatici e del manuale diagnosticoper le malattie degli animali acquatici dell’UIE. Per migliorare le condizioni sanitarie generali efacilitare la profilassi ed il controllo delle malat-tie degli animali migliorandone la tracciabilità,la Direttiva chiede la movimentazione degli ani-mali d’acquacoltura. Laddove necessario, glispostamenti andrebbero soggetti anche a cer-tificazione sanitaria. Per avere una visione d’in-sieme della situazione epidemiologica, per po-ter rispondere rapidamente in caso di sospettapresenza della malattia e per proteggere le a-ziende o le zone destinate a molluschicolturache presentano un elevato stato sanitario deglianimali, occorre applicare una sorveglianza sa-nitaria basata sulla valutazione del rischio intutte queste aziende o zone. Per garantire la tempestiva individuazione diqualsiasi focolaio di malattia negli animali ac-quatici, è necessario obbligare le persone acontatto con animali di specie sensibili a noti-ficare qualsiasi caso sospetto di malattia alleautorità competenti. Negli Stati membri do-vrebbero essere effettuate ispezioni periodi-che per assicurare che i responsabili delle im-prese di acquacoltura siano a conoscenzadelle norme generali in materia di lotta controle epizoozie e di biosicurezza, stabilite nellapresente direttiva, e che le applichino di con-seguenza. È necessario evitare la propaga-zione di una malattia non esotica, ma grave,negli animali d’acquacoltura già al suo mani-festarsi e prevenirla con un controllo precisodegli spostamenti degli animali d’acquacoltu-ra vivi e dei relativi prodotti e dell’impiego dimateriali suscettibili di contaminazione. Lascelta delle misure che dovranno adottare leautorità competenti dovrebbe dipendere dal-la situazione epidemiologica presente nelloStato membro interessato. Onde consolidarelo stato sanitario animale della Comunità, oc-corre che gli Stati membri presentino, ai fini diun loro riconoscimento a livello comunitario,programmi su base epidemiologica di lotta edi eradicazione di talune malattie.Nell’elaborare l’attuale normativa, l’Europa siè occupata prevalentemente dell’allevamentodel salmone, della trota e delle ostriche. Altrespecie ittiche, in particolare specie marine, so-no attualmente utilizzate in acquacoltura. Cre-sce inoltre continuamente l’importanza dell’al-levamento di crostacei, cozze, vongole e aba-loni. L’adozione delle norme comunitarie, se-condo la Commissione, ha fatto registrare “unnotevole incremento” del settore. ■

Controlli e prevenzionein acquacolturaRecepita la Direttiva 2006/88/CE.Per gli animali acquatici l’Europa chiede più attenzione alla prevenzione sanitaria che alla lotta alla malattia conclamata

La commercializzazione di animaliacquatici ornamentali riguardaun’ampia varietà di specie, spesso

tropicali, a scopi puramente ornamenta-li. Tali animali sono solitamente tenuti inacquari o bacini privati, vivai o acquari diesposizione, non a contatto diretto conle acque comunitarie. Di conseguenza, gli animali acquatici or-namentali tenuti in simili condizioni nonespongono allo stesso rischio altri setto-ri dell’acquacoltura comunitaria o stockselvatici. Occorre pertanto stabilire disposizioniparticolari applicabili all’immissione sulmercato, al transito e all’importazionedegli animali acquatici ornamentali tenu-ti in tali condizioni. Tuttavia, laddove talianimali acquatici ornamentali non sianotenuti in sistemi o acquari chiusi, ma en-trino in contatto diretto con il sistema i-drico naturale della Comunità, essi pos-sono rappresentare un rischio importan-te per l’acquacoltura comunitaria o pergli stock selvatici. È il caso, in particolare delle popolazionidi carpe (Cyprinidae), in quanto la carpadella varietà koi, pesce ornamentale am-piamente diffuso, è sensibile a talunemalattie che colpiscono altre specie dicarpa allevate nella Comunità o presentiallo stato selvatico. In questi casi do-vrebbero applicarsi le disposizioni gene-rali della Direttiva 2006/88/CE.

COMMERCIALIZZAZIONEDI ACQUATICIORNAMENTALI

★★

★★★★★★

Page 28: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

Il Governo è delegato ad adottare,entro sei mesi dalla data di entratain vigore della legge Comunitaria2007, senza nuovi o maggiori oneria carico della finanza pubblica, undecreto legislativo per disciplinare

le modalità di finanziamento dei controlli sani-tari ufficiali di cui al regolamento (CE) n.882/2004 relativo ai controlli ufficiali intesi averificare la conformità alla normativa in ma-teria di mangimi e di alimenti e alle norme sul-la salute e sul benessere degli animali. La de-lega al Governo per l’adozione di un decretolegislativo relativo al rifinanziamento dei con-trolli sanitari ufficiali di cui al regolamento (CE)n. 882/2004 è prevista all’art. 27 della leggeComunitaria 2007 definitivamente approvatadalla Camera. La Legge contiene le disposi-zioni per l’attuazione di 16 direttive da recepi-re con decreto legislativo (fra cui la Direttivasulle condizioni di polizia sanitaria in acqua-

coltura, v. pag 27) e alcune deleghe legislati-ve per l’adozione di disposizioni integrative ecorrettive di decreti legislativi. Il dlgs in questione dovrà inoltre attenersi aiseguenti princìpi e criteri direttivi: a) prevedereche la determinazione delle tariffe sia indivi-duata tenendo conto dei criteri indicati nell’ar-ticolo 27 del regolamento (CE) n. 882/2004;b) porre a totale carico degli operatori del set-tore alimentare, dei mangimi e di quello zoo-tecnico il costo derivante dai controlli supple-mentari previsti dall’articolo 28 del citato re-golamento. Fino alla data di entrata in vigoredel decreto legislativo, si applicano “ove dimisura superiore a quelle stabilite dal regola-mento (CE) n. 882/2004, le tariffe fissate daldecreto legislativo 19 novembre 1998, n.432, o quelle eventualmente rideterminatecon disposizione regionale, ai fini dell’integra-le copertura dei costi effettivi del servizio pre-stato”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200828 Europa Comunitaria 2007 ★

★★★★★

★★

Sul fronte degli alimenti genetica-mente modificati, l’Italia ribadisceil proprio ‘no’ all’autorizzazione di

tre ibridi di mais e della patata destinataalla produzione di amido, mentre per unaquarta proposta relativa ad un mais giàin commercio nel territorio comunitariocome alimento per uso umano, il gover-no italiano si astiene. Questa la posizio-ne illustrata dal sottosegretario alla Sa-lute Gian Paolo Patta, intervenuto aBruxelles al Consiglio Agricoltura dell’U-nione Europea. “Come già espresso inaltre occasioni - ha affermato Patta in u-na nota - riteniamo che le biotecnologierappresentino strumenti innovativi, ed inalcuni casi indispensabili per il migliora-mento della qualità della vita. Tuttavia, losforzo davanti a noi è quello di ottenerele massime garanzie affinché l’uso dellemoderne tecnologie assicuri vantaggi e

OGM, L’ITALIA DICE ANCORA “NO”

ricadute positive per tutti i settori, e ga-rantire nello stesso tempo la tutela deiconsumatori europei’’. Secondo Patta,“queste proposte di decisione presenta-te dalla Commissione, se pur suffragateda un’opinione favorevole dell’AutoritàEuropea per la Sicurezza Alimentare, nontengono in debito conto i possibili effettisulle produzioni agricole comunitarie e ilrispetto della biodiversità. La nostra po-sizione, già espressa in sede di Comitatopermanente - ha precisato - rappresentain generale un atteggiamento di cautelacirca l’immissione in commercio di ali-menti e mangimi geneticamente modifi-cati che tiene conto dell’opinione pubbli-ca ed in particolare dei consumatori ita-liani, preoccupati dell’impatto sulla salu-te e sull’ambiente, nonché della perditadel patrimonio agroalimentare naziona-le’’. (ANSA).

Dal 22 al 23 aprile, le Direzioni Ge-nerali della Sanità del Commer-cio della Commissione Europea

terranno a Bruxelles un Forum Interna-zionale sul benessere degli animali in al-levamento “International Forum on Glo-bal Aspects of Farm Animal Welfare”. Legiornate hanno lo scopo di individuareuna strategia globale del benessere daportare alla conferenza che l’OIE terràsul tema in ottobre e al successivo ap-puntamento “Compassion In World Far-ming”, che si svolgerà a gennaio del2009. Si tratta di una conferenza euro-pea organizzata con le organizzazioniprotezionistiche fra cui l’Eurogroup forAnimals, la Royal Society for the Pre-

FARM ANIMAL WELFARE

vention of Cruelty to Animals (RSPCA),e la WSPA (World Society for the Protec-tion of Animals). Il programma del Fo-rum di aprile è finalizzato ad acquisire escambiare le esperienze d’impatto dellelegislazioni sul trattamento degli anima-li in allevamento e di riunirle in una stra-tegia politica globale. Lo sviluppo deirapporti commerciali può favorire comepenalizzare il parallelo sforzo di garan-tire il benessere degli animali attraversostrumenti legislativi il più possibile u-niformi. Dal confronto internazionalepotranno quindi scaturire proposte esuggerimenti per migliorare i livelli at-tualmente conseguiti su scala interna-zionale.

Rifinanziamentodei controllisanitari ufficiali Un decreto legislativo disciplinerà i finanziamenti previsti dal Regolamento CE 882/2004

Predisporre risorse economichesufficienti per un programma divaccinazione di

massa contro la blueton-gue. È stata questa la ri-chiesta presentata dalladelegazione olandese, so-stenuta anche dall’Italia,al Consiglio europeo del-l’agricoltura e della pe-sca, in occasione del con-sueto meeting mensile aBruxelles. La richiesta è stata sup-portata da tutte le delega-zioni presenti. La delegazione belga, inparticolare, ha illustrato, sostenuta dal-

BLUE TONGUE: NON È EMERGENZA ECONOMICA

la Francia, gli ingenti danni economicicausati dalla diffusione della febbre ca-

tarrale nel Nord Europa, acominciare proprio dalBelgio dove nell’agostodel 2006 è stato registratoil primo caso. Ma il com-missario per l’Agricolturae lo sviluppo rurale, Ma-riann Fischer Boel, purprendendo atto di una si-tuazione che sembra di-ventata endemica in nu-merosi Stati europei, nonha ritenuto necessaria, al-

meno per il momento, l’adozione di mi-sure eccezionali di mercato.

La prossima settimana la Francia a-dotterà una partita di vaccino inat-tivo contro il sierotipo 8 della blue-

tongue, autorizzato dall’Agenzia france-se di sicurezza sanitaria de-gli alimenti (AFSSA). È quan-to si apprende da una notadel ministero dell’Agricoltu-ra francese a seguito dell’in-contro avvenuto a Parigi trail ministro Michel Barnier e ilsottosegretario del ministe-ro della Salute italiano, Gian-paolo Patta. L’incontro èscaturito dalla decisione del-le autorità italiane di consen-tire l’ingresso in Italia dallaFrancia, a partire dal 4 marzo, ai soli ani-mali vaccinati. La vaccinazione interes-serà per il momento solo alcune decinedi migliaia di animali.

IN FRANCIA VACCINO SPENTO

È confermato il piano di vaccinazione fa-coltativa in Francia, annunciato la scorsasettimana dal ministro Barnier e che saràattuato dal prossimo aprile. Riguardo al-

la possibilità di utilizzare ilvaccino vivo prodotto in Ita-lia, il ministro Barnier haspiegato che l’AFFSA non èancora in grado di dare l’au-torizzazione in attesa dimaggiori garanzie di sicu-rezza. Il ministro Barnier e ilsottosegretario Patta hanno,infine, considerato la possi-bilità di ridurre i tempi obbli-gatori tra il momento dellavaccinazione e quello della

partenza degli animali, così come previ-sti dal regolamento comunitario 1266 del2007: 60 giorni ovvero 35 giorni se vieneeffettuato un test virologico.

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di FERNANDO FIORAMONTIANMVI Lazio

Vorrei tornare su un argo-mento già trattato su al-cuni numeri passati diProfessione Veterinariasul quale, però, ho l’im-pressione che molti col-

leghi non ne abbiano capito l’importanza o,addirittura, in alcuni casi, colto il concetto dibase. Come è noto, il randagismo, canino e felino,ha oggi assunto delle dimensioni preoccu-panti e finora non è stato affrontato radical-mente ma lasciato alla buona volontà di alcu-ni e all’improvvisazione di altri. Contestual-mente, per diverse ragioni che vanno a sfio-rare persino reati di natura penale, sono proli-ferati rifugi animali (canili/gattili) che non con-tribuiscono alla soluzione del problema e cheviolano anche le regole di una moderna so-cietà che deve coniugare il rispetto del benes-sere animale ed il diritto alla proprietà consa-pevole degli animali da compagnia. In riferimento a quanto sopra Anmvi sta pro-ponendo, da più di un anno, a tutti i livelli del-le amministrazioni pubbliche un progettochiamato Leavet - La medicina veterinaria dibase. Tale progetto, se approvato, portereb-be ad una riduzione del randagismo e a unadiminuzione dei costi da esso derivanti, allacostituzione di una rete epidemiologica per ilcontrollo delle zoonosi, ad organizzare unacampagna di educazione e sensibilizzazioneal problema degli animali randagi e alla nor-male convivenza uomo/animale a partire dallescuole. Soprattutto rilancerebbe la figura del medicoveterinario ed economicamente tutta la cate-goria che oggi soffre, più di altre, il periodo direcessione economica.Nello specifico il progetto prevede fasi diversema tutte in sinergia tra loro, di cui alcune giàobbligatorie per legge. Tra queste, la steriliz-zazione degli animali definiti “a rischio” cherappresentano il bacino di reclutamento delrandagismo utilizzando, a convenzione, lestrutture veterinarie private presenti sul territo-rio anziché solo quelle della Asl permettendo,alle amministrazioni pubbliche, di poter usu-fruire di strutture completamente attrezzate, diprofessionisti competenti e preparati, lascian-do libera scelta e quindi una maggiore tran-quillità al proprietario di scegliere dove far e-

seguire l’intervento. Contemporaneamente al-le misure atte a limitare le nascite, il progettoprevede di organizzare una campagna di edu-cazione e sensibilizzazione al problema deicani randagi e in generale alla normale convi-venza uomo-animale svolta nelle scuole du-rante le ore di educazione civica e tenuta daiveterinari delle strutture aderenti all’iniziativa. Nei Leavet è previsto che parte delle presta-zioni svolte in convenzione dai medici veteri-

nari titolari di struttura sia rimborsato diretta-mente al professionista dalle amministrazionimentre il rimanente sia pagato direttamentedal proprietario dell’animale. È da tener benpresente che solamente quei proprietari ap-partenenti alle fasce socialmente deboli po-tranno usufruire delle tariffe a convenzione.La convenzione proposta nei Leavet è apertaa tutte le strutture veterinarie che vorranno a-derire al progetto Anmvi.Per le amministrazioni pubbliche investire neiLeavet rappresenta un sicuro risparmio mentreper la nostra professione rappresenta una nuo-va fonte di entrate e un avvenire meno cupo. Ad oggi i Leavet hanno trovato un attento a-scoltatore nel sottosegretario Zucchelli, in-contrato in varie occasioni dal presidente del-l’Anmvi dott. Carlo Scotti, che ha annunciato

un programma ministeriale urgente per la lot-ta al randagismo tramite “apposita conven-zione con medici veterinari liberi professioni-sti”. A livello politico un fermo assertore deiLeavet è il collega On. Gianni Mancuso cheha depositato in parlamento, la scorsa esta-te, un Progetto di Legge. Nelle varie regioni invece i Leavet “viaggiano”a velocità differenti ma, basti sapere che, inalcune piccole città, stanno partendo, in viasperimentale, per verificarli sul “campo”, pro-posti dai vari delegati Anmvi.A grandi linee questi sono i Leavet, è difficilespiegare un progetto articolato e complessoin poche righe, ma i rappresentanti Anmvidella vostra zona sicuramente sapranno spie-garvi meglio il progetto di Anmvi per il rilanciodella veterinaria. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 2008 Anmvi Regione 29

Leavet o il rilanciodella veterinaria

Page 30: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

Secondo il CommissarioStraordinario Andrea Coz-zolino il piano per la lottaalla brucellosi bufalinaconsente di ipotizzare chela malattia possa essere

eradicata “nell’arco di uno, al massimo dueanni”. Dopo gli abbattimenti, il piano si com-pleterà con procedure di ristoro a vantaggiodegli allevatori, la ricostituzione del patrimo-nio bufalino e una serie di interventi per assi-curare una qualità certificata del prodotto fi-nale. In totale sono a disposizione 66 milionitra fondi regionali, ministeriali e comunitariper gli indennizzi. Il compenso previsto perl’allevatore è fra i 1000 e i 1.500 euro. Lamacchina burocratico-amministrativa previ-sta dall’Ordinanza della Presidenza del con-siglio dei ministri è quasi a regime. Sono statiidentificati i due soggetti attuatori che do-vranno affiancare Cozzolino nel compito divoltare pagina su un problema che si trasci-na da tempo. I due nomi sono FerdinandoSbizzera, docente di veterinaria all’Univer-sità di Padova, ed Ersilio Orrù, ex colonnel-lo dei carabinieri. È ancora in via di definizio-

ne, invece, la squadra che dovrà coadiuvareil lavoro del neo commissario e che giungeràdalle ASL, Istituto Zooprofilattico del Mezzo-giorno, assessorato all’ambiente e assesso-rato all’agricoltura. Definita la procedura diabbattimento, trasporto e macellazione,nonché per lo smaltimento delle carcasse.Anche l’iter per i controlli da eseguire sui ca-pi infetti è stato approntato. Il monitoraggioavverrà attraverso un chip elettronico pre-sente nel bolo ruminale dell’animale e, acampione, con rilievi incrociati sul dna dei ca-pi destinati all’abbattimento. Di questi unanotevole percentuale, quelli in migliori condi-zioni, sarà macellata e la carne commercia-lizzata, in quanto la corretta estrazione dei vi-sceri lascia indenne la carne. I decreti di ab-battimento saranno trasmessi ai servizi vete-rinari delle ASL casertane e alla ASL Napoli2. L’abbattimento avviene da parte dell’alle-vatore in presenza di un veterinario ufficiale,oppure da parte del personale veterinariodelle ASL. Il trasporto delle carcasse avverràsu mezzi piombati e lo spiombamento saràeffettuato dal veterinario sotto vincolo sanita-rio. (Agrisole 15-21 feb 2008) ■

ta l’isola; un farmacista titolare di deposito dimedicinali ad uso veterinario della provinciadi Oristano e un suo dipendente; un agentedi commercio di mangimi di Pattada (Sassa-ri); tre veterinari liberi professionisti della pro-vincia di Oristano. Secondo gli inquirenti il ful-cro dell’attività criminale era un deposito difarmaci della provincia di Oristano i cui ge-stori avevano il compito di procacciare, rici-clare, distribuire farmaci veterinari provenientida mercati illegali. I veterinari appartenenti al-l’organizzazione avevano il compito di “rego-larizzare” a posteriori i registri dei trattamentiterapeutici detenuti negli allevamenti, tramiteun sistema di ritiro e riconsegna a domicilio

dei registri stessi e di emissione di false ricet-te. Le trattative e le vendite dei prodotti era-no curate da agenti di commercio che face-vano da tramite tra il deposito di farmaci enumerosi allevatori di tutta la Sardegna.Sempre in base a quanto appurato dai Nas,gli allevatori coinvolti nel traffico acquistava-no, detenevano e somministravano i farmaci(sverminanti e antibiotici) ad animali da carnee da latte, senza alcun controllo veterinario.Sono 34 le persone denunciate, tra allevatorie commercianti, tutte operanti nell’Isola. Leperquisizioni hanno consentito di acquisiredocumenti utili per la prosecuzione delle in-dagini. (AGI) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200830 Info Regioni

Abbattimenti in Campania pereradicare la brucellosiIl piano di lotta alla malattia coinvolge dai 10 ai 30mila capi. Poi, la ricostituzione del patrimonio bufalino

L’emergenza dei rifiuti penalizza il mercato della mozzarella di bufala. Secondo laColdiretti, l’incidenza delle ordinazioni annullate sarebbe di circa il 30% sul fattu-rato. Per la ASL 2 di Caserta, quella nel cui ambito territoriale ricade la maggior

parte degli allevamenti bufalini, non c’è alcun pericolo. “Hanno dato tutti esiti negativigli esami effettuati dall’Istituto Zooprofilattico di Roma sulla presunta presenza di dios-sina nelle mozzarelle di bufala, provenienti da 127 aziende casearie dislocate nel terri-torio della ASL 2 di Caserta”. A precisarlo è il responsabile del Dipartimento di Preven-zione Pasquale Campanile Castaldo. “Proprio in virtù dell’emergenza rifiuti - aggiunge- sono stati intensificati i controlli secondo il programma finanziato dalla Regione Cam-pania”. Sono stati infatti effettuati, tra novembre e dicembre 2007, 127 esami sulla moz-zarella di bufala proveniente da altrettante aziende casearie - si legge in una nota dellaASL 2 - e, di questi, 86 per verificare la presenza di diossina e diossina Pcb (Policloro-bifenili) simili, 31 relativi al Pcb e 10 per quanto concerne Pcb e diossina simili. Secon-do la ASL casertana sarebbero immotivati i toni allarmistici che hanno provocato uncalo di consumi. Il comparto della mozzarella di bufala conta 3mila allevamenti in Italia,di cui 1.700 in Campania e di questi poco più di 1000 sono concentrati nella provincia diCaserta. (fonte: Agrisole)

NIENTE DIOSSINA NELLA MOZZARELLA

Traffico di farmaci in SardegnaI medicinali venivanosomministrati a ovini e caprini senzaprescrizione. Coinvolti ancheveterinari

I carabinieri del Nas di Cagliari hannosgominato un’associazione per delin-quere specializzata nel traffico clan-

destino di farmaci veterinari. I medicinali veni-vano somministrati a ovini e caprini senzaprescrizione veterinaria. Nell’operazione “Ca-nasta” risultano coinvolte 42 persone frainformatori scientifici, rappresentanti di com-mercio, farmacisti, veterinari e allevatori. A ot-to di loro sono state notificate misure caute-lari e interdittive emesse dal Gip del tribunaledi Cagliari. Il Nas ha eseguito una cinquantinadi perquisizioni, con l’impiego di circa 150 ca-rabinieri dipendenti dal gruppo di Roma e deicomandi provinciali di Cagliari, Sassari, Nuo-ro e Oristano. Nell’ambito dell’operazione“Canasta” i carabinieri hanno arrestato duepersone, mentre per altre tre è stato dispostol’obbligo di dimora. Tre veterinari, inoltre, so-no stati interdetti dall’esercizio della profes-sione sanitaria. Sono state in tutto 42 le per-quisizioni effettuate a carico di case, ambula-tori e uffici di altrettante persone, tutte resi-denti in Sardegna. L’indagine, coordinata dalsostituto Guido Pani e che nasce da una pre-

cedente attività investigativa del Nas di Ca-gliari nel corso della quale era stato arrestatoun rappresentate di farmaci, ha consentito discoprire una banda che commercializzavaclandestinamente medicinali ad uso veterina-rio, provenienti da mercati illegali. I prodotti -secondo quanto accertato dagli investigatori- venivano usati in modo indiscriminato, conpericoli per numerosi allevamenti che veniva-no sottratti ai controlli amministrativi e veteri-nari. Le ipotesi di reato formulate dalla magi-stratura sono associazione per delinquere,falsità ideologica, somministrazione di medi-cinali in modo pericoloso per la salute pub-blica, commercio di sostanze alimentari no-cive, esercizio abusivo della professione sa-nitaria. Tra le persone coinvolte due agenti dicommercio di specialità medicinali ad usoveterinario di Quartu S.Elena, operanti su tut-

SICILIA, PROROGATA LA CONVENZIONE

Sono stati prorogati fino al 31 di-cembre prossimo i contratti diconvenzione con 55 veterinari li-

beri professionisti che saranno impegna-ti nella prevenzionee controllo del pa-trimonio zootenico.L’investimento del-l’Ausl 6 è di1.400.000 euro.“L’obiettivo - dice ildirettore generaledell’Azienda sani-taria palermitana,Salvatore Iacolino -è di proseguire l’a-zione efficace nelcampo, soprattut-to, della prevenzione fornendo garanzieai cittadini sui cibi. I 55 veterinari control-leranno lo stato sanitario degli alleva-menti zootecnici, provvederanno allavaccinazione degli animali, alla sorve-

glianza contro la brucellosi e la blue ton-gue (malattia infettiva non contagiosa deiruminanti) e a fare rispettare i regola-menti comunitari sulle misure di igiene

dei prodotti ali-mentari di origineanimale’’. I 55 vete-rinari, che sarannoin servizio dal pros-simo primo marzo,si occuperanno an-che della sorve-glianza epidemio-logica e della profi-lassi contro le ma-lattie infettive e dif-fusive degli anima-li; del controllo i-

gienico-sanitario nella produzione, tra-sformazione, conservazione, commer-cializzazione, trasporto e deposito, di-stribuzione e somministrazione degli ali-menti di origine animale. (ANSA).

Page 31: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

Le spese di albergo e risto-rante, normalmente riferibi-li alla sfera privata del con-tribuente, potranno essereportate in deduzione perl’intero importo pagato (a

prescindere dalle limitazioni previste dall’arti-colo 54, comma 5, del TUIR) qualora la stret-ta inerenza delle stesse all’esercizio dell’atti-vità sia dimostrabile sulla base di criteri og-gettivi. Lo precisa l’Agenzia delle Entrate in u-na circolare di faq sulla Legge Finanziaria,predisposta a seguito di un incontro con la

stampa economica. In base alla circolare73/E/2007 e al decreto attuativo del nuovoregime, le spese di albergo e ristorante pa-gate da un professionista che utilizza il regi-me dei minimi risultano deducibili per intero enon con i limiti stabiliti dall’articolo 54 delTUIR. Le regole di determinazione del reddi-

Il contribuente “minimo”deduce l’albergo e il ristoranteIl professionista che aderisce al regime agevolato deduce queste speseper l’intero importo pagato

ENPAV: 1958-2008

Il 15 febbraio 1958 venne istituito l’EnteNazionale di Previdenza ed Assistenzadei Veterinari. Il sito ufficiale dell’ENPAV

celebra i 50 anni pubblicando la legge istitutivae ricordando che “50 anni di vita sono un tra-guardo importante”. L’esordio nel ’58, la riformanel ’91, la privatizzazione nel ’96 sono state letappe fondamentali di un organismo vitale chesi è evoluto di pari passo con la professione. “Èl’occasione - dichiara il Presidente Gianni Man-cuso - per ringraziare tutti coloro i quali nel tem-po hanno bene amministrato l’Ente, lasciandociuna preziosa eredità da implementare. Da loroabbiamo raccolto il testimone e con il nostro la-voro quotidiano ci impegniamo a mantenere altiil prestigio e la reputazione raggiunti”. ■

DEBITI CON IL FISCO

Con il decreto “milleproroghe”passano da 60 (o 48 in caso di so-spensione della riscossione per

un anno) a 72 - ma senza la possibilità disospendere i pagamenti - le rate mensilicon cui sarà possibile versare le sommeiscritte a ruolo. Il contribuente morosoche si trova in una situazione di tempo-ranea e obiettiva difficoltà economica a-vrà dunque sei anni di tempo per saldareil dovuto. La richiesta di rateizzazione -anche questa è una novità - dovrà esse-re fatta direttamente all’agente della ri-scossione e non più all’ufficio. Il testoapprovato cancella inoltre la norma cheimponeva di presentare la richiesta di ra-teazione, a pena di decadenza, primadell’inizio della procedura esecutiva. (fi-scooggi.it)

STOP ALLE CARTELLE“MUTE”

Le cartelle esattoriali consegnate a-gli agenti della riscossione a parti-re dal 1° giugno 2008 saranno nulle

se prive dell’indicazione del responsabi-le del procedimento di iscrizione a ruoloe di quello di emissione e di notificazio-ne della stessa cartella. Non costituisceinvece causa di nullità la mancata indica-zione dei responsabili dei procedimentinelle cartelle consegnate prima di taledata. È un’altra delle novità fiscali intro-dotte dal decreto legge cosiddetto “mil-leproroghe”. (fiscooggi.it)

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 2008 Fisco e Previdenza 31

to dei soggetti che rientrano nel regime deiminimi sono dettate dall’articolo 1, comma104, della legge finanziaria 2008, e pertantocon riferimento a tali soggetti non trovanoapplicazione le regole ordinarie di determina-zione del reddito dettate dal Testo Unico del-le Imposte sui redditi. ■

Page 32: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

Con la risoluzione n. 48/Edel 15 febbraio 2008, l’A-genzia delle Entrate haconfermato la tesi delGoverno: le regole di de-ducibilità dei costi d’ac-

quisto o di locazione finanziaria relativi agli im-mobili si possono estendere ai professionisti

che esercitano in forma associata. L’ammor-tamento può essere tuttavia riconosciuto so-lo quando l’immobile risulti iscritto nei pubbli-ci registri immobiliari a nome dell’associazio-ne professionale e utilizzato come bene stru-mentale per l’esercizio della professione. L’i-scrizione deve risultare annotata nel registrodei cespiti entro il termine stabilito per la di-

chiarazione dei redditi. La destinazione d’usoprofessionale dovrà risultare dall’atto di ac-quisto o altra idonea documentazione. Sel’immobile viene ceduto, dovrà essere calco-lata la plusvalenza. In caso di scioglimento,l’associazione dovrà emettere una fattura im-ponibile IVA nei confronti degli associati. La ri-soluzione dell’Agenzia delle Entrate è stata

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200832 Fisco e Previdenza

Agevolazioni sugli immobili per gli “associati”La destinazione d’uso professionale dovrà risultare dall’atto di acquisto

CASSE “STABILI”NELL’ARCO DI 30 ANNI

La stabilità delle gestioni delle cas-se e degli enti previdenziali dei pro-fessionisti dovrà ricondursi ad un

arco temporale di 30 anni rispetto ai 15precedentemente previsti. L’ha stabilitoil decreto interministeriale (Lavoro-Eco-nomia) che rispecchia le indicazioni di-scusse dal Governo con le Casse di pre-videnza dei professionisti nei mesi scor-si. L’Adepp non vede ostacoli nel rispet-tare l’equilibrio di gestione nell’arco tem-porale di 30 anni, ma per voce del Presi-dente Maurizio de Tilla non nasconde lasperanza di apportare correttivi: “con loscioglimento delle camere e quindi connuove elezioni - ha dichiarato de Tilla a I-talia Oggi - si apre uno scenario interes-sante per la correzione di alcune misuredel decreto a cominciare dalla normache penalizza le buone gestioni degli en-ti di previdenza vincolate ai bassi rendi-menti dei titoli di Stato”. I rendimenti del-le casse saranno, infatti, vincolati all’an-damento del debito pubblico. Le proie-zioni del bilancio tecnico si spingerannoinvece fino a 50 anni sulla base di elabo-razioni che tengano conto di ipotesi eco-nomiche, demografiche e finanziarie: gliandamenti del numero dei contribuenti, ilrapporto tra il volume d’affari IVA e il red-dito professionale per l’applicazione delcontributo integrativo, probabilità dimorte stimate sulla collettività degli i-scritti aggiornate in funzione delle spe-ranze di vita secondo dati- Istat, criteriprudenziali per il tasso di redditività delpatrimonio netto, ecc. La ratio del prov-vedimento è di salvaguardare l’equilibriofinanziario di lungo termine, rispettarecriteri di gradualità ed equità fra le gene-razioni. Dall’emanazione del decreto lecasse e gli enti dei professionisti hanno6 mesi di tempo per redigere il bilanciotecnico attuariale riferito al 31 dicembredel 2006. Nel caso una cassa ometta diaffrontare le esigenze di riequilibrio sipotrà procedere alla nomina di un com-missario straordinario. (Decreto 29 No-vembre 2007 Determinazione dei criteriper la redazione dei bilanci tecnici deglienti gestori delle forme di previdenza ob-bligatoria - GU n. 31 del 6-2-2008)

sollecitata proprio da un’associazione di pro-fessionisti che intendeva acquistare un immo-bile ad uso strumentale. L’associazione pro-fessionale, titolare di una propria partita IVA èconsiderata un autonomo soggetto passivod’imposta e quindi, anche se priva di perso-nalità giuridica, può esercitare il diritto alla de-trazione. ■

Page 33: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

di OSCAR GRAZIOLIMedico Veterinario, Reggio Emilia

Eh, ma noi non abbiamo mi-ca prezzi da veterinari!”.Se non c’era il negoziopieno di gente l’avreistrozzata lentamente, an-che se era una bella donna

e per di più simpatica. Si trattava di una dellepoche volte che mi ero trascinato in una fab-brica, con vendita al minuto, di mobili. L’even-to era solenne. Ero lì, con mia moglie, per ac-quistare un mobiletto che sostituisse l’ormaivetusta specchiera del bagno. La proprietariadella fabbrica, una cliente storica dell’ambu-latorio, con certosina pazienza ci mostravadecine di mobiletti, mentre io avevo raggiuntola mia soglia nocicettiva al terzo, che avrei ca-ricato in macchina e portato a casa, anche semia moglie non aveva tutti i torti nel farmi no-tare che superava di mezzo metro le dimen-sioni misurate. Quando ho udito un “carinoquello lì”, ho risposto “bellissimo e neanchecaro”. Dopodiché, senza indugio, l’ho ab-brancato e, correndo come un invasato per ilsalone, ho sceso la scala, aperto il baule e in-filato il ventitreesimo modello visto sul pianaledell’auto. Mentre guidavo verso casa mi tor-nava in mente quella frase: “Mica prezzi daveterinari!”. E riflettevo con espressione pale-semente inc…contrariata. Perché nell’imma-ginario collettivo della gente le prestazioni delveterinario sono considerate care e, in molticasi, addirittura esose? Di certo la stampa e imedia, che mai siamo riusciti a governare,non ci danno una mano. È di pochi giorni fa

l’articolo, uscito sul Corsera, che riportava,tra le cause della crisi dei pet, visite speciali-stiche veterinarie a 500 euro, e asportazionidi originali corpi estranei dalle cornee dei cania 1000 euro (manco fossero trapianti). Men-tre per certe classi di professionisti la realtà ri-specchia effettivamente gli onorari che la gen-te riconosce senza mezzi termini come “sala-ti, sappiamo bene che la nostra realtà è com-pletamente diversa e che i nostri conti (tali so-no, più che parcelle) non hanno nulla a chefare con quelli di odontoiatri, avvocati, notai earchitetti. Ma perché? Riflettiamo un attimo.

A parte gli ultimi vent’anni, che ruolo hannoavuto cani e gatti presso la popolazione, di-ciamo dal dopoguerra in poi? Non parliamodi conigli ed altri “esotici” simili, il cui destinoera appeso alla difficile scelta tra la salvia e ilrosmarino. Si trattava di animali che facevanola guardia, servivano a governare gli armentied erano tollerati (fino a un certo numero) per-ché si davano da fare con i topi. Poi, c’eraqualche eccentrico che teneva il “bel cane”da compagnia, ma era l’eccezione. I gatti fa-cevano il loro ciclo naturale vivendo e moren-do senza tanti piagnistei e, morto un cane (da

caccia o da pastore o da guardia) ci si arrab-biava soprattutto perché se ne doveva forma-re un altro di simile bravura. Mentre il medico,l’avvocato e il notaro lavoravano da secoli sul-la salute e sulla “roba” di verghiana memoria,l’unico onorario che poteva essere, in qual-che modo salato e concepito, era quello delveterinario che curava la vacca, il maiale o ilnobile cavallo. Le “bestioline” che curiamo noisono ancora troppo giovani per meritarsi l’ec-cellenza di un conto che si chiami parcella.Per questo siamo sempre troppo cari, anchepiù del calzolaio. ■

Grazie ad un accordo fra @nmvi Oggi

e Libero, gli articoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per il quotidiano di

Vittorio Feltri sono disponibili on line.

@nmvi Oggi pubblica regolarmente gli

articoli dopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li mantiene in

archivio per la consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli.

www.anmvioggi.it

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200833 L’opinione

Conto salato…anzi amarissimo

Page 34: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

Il Servizio sanitario regionale dell’E-milia Romagna e l’Azienda sanitarialocale di Modena organizzano unciclo di incontri in materia di sanitàequina e sanità pubblica. Il primomodulo si svolgerà il 26, 27 e 28

marzo - in collaborazione con l’Azienda USLdi Reggio Emilia - si parlerà di sanità pubblica,benessere e farmaco, centri di cura e di ripro-duzione e di attività nei macelli. Per ciascunodi questi quattro moduli, tutti accreditati ECM,

viene approfondito il ruolo del veterinario. Letre giornate si terranno presso la sala grandedi Informo a Modena con il patrocinio di F-NOVI, ANMVI, AIVEMP e SIVE. È prevista unaquota di iscrizione con sconti per gli associatiSIVE e Veterinari Liberi Professionisti iscritti a-gli Ordini. L’organizzazione si riserva di accet-tare le iscrizioni fino al raggiungimento del li-mite massimo di partecipanti. Per informazio-ni: Informo - Dr.ssa Morena Piumi - tel. 0592134720, email: [email protected]

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200834 Agenda

Sanità equina e sanità pubblicaPrimo modulo il 26, 27 e 28 marzo a Modena

QUATTRO DATE A MILANO

L’Ordine dei Medici Veterinari dellaProvincia di Milano dà appunta-mento ai veterinari il 12 marzo per

parlare del “gatto artrosico: ciò che sivede e ciò che non si vede”. La serata,con inizio alle 19.30 si tiene presso la sa-la ISU di via Valvassori Peroni, 21 a Mila-no. Stessa sede per “le zoppie nel cane:articolari, tenomuscolari, neurologicheod oncologiche?” domenica 30 Marzo2008, con inizio alle ore 9.00. Due seratedi chirurgia laser e laserterapia, sono in-vece programmate il 6 e il 13 maggio, al-le ore 19.30, sempre nella sede milanesedell’ISU. Info: 02-29400945

Codice del farmaco

L a Facoltà di medicina veterinariadi Padova, l’Istituto zooprofilatticosperimentale delle Venezie e l’Or-

dine dei medici veterinari della provincia di Pa-dova organizzano un convegno gratuito il 13marzo per trattare delle più recenti novità lega-te all’applicazione del Codice del Farmaco Ve-terinario. L’evento si svolge con il patrociniodella Federazione Regionale degli Ordini deiVeterinari della Regione Veneto presso l’AulaMagna della Facoltà di Medicina Veterinaria aLegnaro (PD). La giornata ha ottenuto l’accre-ditamento ECM per 50 partecipanti veterinari,pertanto sarà possibile garantire il rilascio del-l’attestato solo ai primi 50 iscritti al convegno.È necessario quindi effettuare la pre-iscrizionepresso la Segreteria dell’Ordine che darà laprecedenza agli iscritti di Padova in base alladata di arrivo della scheda di iscrizione. Info:049-8724952 ■

8° MOTOVET4° EUROMOTOVET

23-25 Maggio 2008

BORDEAUX(Francia)

Nel week end del 25 maggio prossi-mo si terrà l’ottava edizione del mo-tovet, il raduno internazionale deimotociclisti veterinari.Dopo il bellissimo raduno sulle spon-de del Lago di Como quest’anno ilraduno ritorna sulle strade Francesi(ottimo asfalto e curve da sogno…).

Tutti i veterinari motociclisti italianisono invitati a partecipare per incon-trare e festeggiare con i nostri colle-ghi europei.

Per informazioni ed iscrizioni:[email protected]

dott. Massimo Raviola 3355655116

Page 35: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

di FEDERICA ROSSIPresidente SVIDI

Il primo incontro organizzato dallaSocietà Italiana di Diagnostica perImmagini (SVIDI) vede come prota-gonista una relatrice a dir poco ec-cezionale: la Prof.ssa DominiquePenninck, docente presso la Tufts

University di Boston (Stati Uniti), che è rico-nosciuta uno dei massimi esperti in ecografiaveterinaria nel settore dei piccoli animali.

La Prof.ssa Penninck ha iniziato la sua espe-rienza di radiologa ed ecografista in Belgio,sua terra natale, per proseguire poi la sua bril-lante carriera negli Stati Uniti, dove attual-mente risiede e svolge attività clinica, di ricer-ca ed insegnamento. È Diplomata al CollegeEuropeo e Americano di Diagnostica per Im-magini. Tutti noi la conosciamo per gli articoli, i capi-toli di libri e gli altri lavori scientifici da lei scrit-ti, che rappresentano un punto di riferimentofondamentale per chi si occupa di questa ma-

teria. Questa giornata ci darà la possibilità diincontrarla direttamente e di apprezzarne an-che le doti di grande comunicatrice, capacedi trasmettere con grande chiarezza informa-zioni complesse, di rendere semplici anche gliargomenti più difficili come l’ecografia dell’ap-parato gastro-enterico.Le malattie di questo settore rappresentanouna sfida quotidiana per chi si occupa di dia-gnostica per immagini, e spesso ci troviamodi fronte a casi complessi, di difficile interpre-tazione anche per i più esperti. L’incontro del

20 aprile è quindi una occasione da non per-dere per chiunque si interessa di ecografiaaddominale: non lasciamoci scappare la pos-sibilità di incontrare una vera specialista, diandare a scoprire quali sono i suoi suggeri-menti, di farci indirizzare sulla strada giustaper affrontare al meglio questo argomentocosì difficile ma stimolante. Tutte le informa-zioni relative a questo evento si trovano sul si-to SVIDI all’indirizzo: http://cms.scivac.it/SocietaSpecialistica.a-spx?id=496n

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 2008 Dalle Associazioni 35

La SVIDI a Bologna il 20 aprile Dominique PenninckDVM, PhD, Dipl ACVR, Dipl ECVDI Professore al Di-partimento di Clinical Sciences della CummingsSchool of Veterinary Medicine, Tufts University, NorthGrafton, Massachusetts, USA.Laurea in Medicina Veterinaria nel 1981, Università diLiegi, Belgio Residency in Radiologia all’Università diDavis, California (1985-88) Dottorato in VeterinarySciences (PhD), Università di Liegi, Belgio 1998.Diplomata, American College of Veterinary Radiology1992 Diplomata European College of Veterinary.Diagnostic Imaging 1994 Svolge attività didattica pre-

valentemente in ecografia dell’apparato gastro-enterico, procedure interventisti-che e imaging dell’addome. Le sue ricerche sono concentrate nella diagnosticaper immagini nelle malattie pancreatiche nel cane e gatto e nell’ecografia del-l’apparato gastro-enterico. Attualmente Vice Presidente dell’European College ofVeterinary Diagnostic Imaging.

Grande giornata dellaDelegazione SCIVAC Marche

di WALTER GUALTIERO CROTTI

Domenica 17 febbraio i so-ci Scivac Marche si sonoritrovati ad Ancona, pres-so l’Hotel Sporting, per ilprimo incontro della dele-gazione regionale. La

giornata aveva come tema la medicina felina,in particolare le malattie delle vie aeree supe-riori, e un prestigioso relatore, il dr Stefano Bo,libero professionista di Torino, che da tempo

si occupa di medicina felina e svolge un’ap-prezzata attività di relatore in ambito Scivac. Per l’argomento di grande interesse e per il ri-chiamo legato al nome del relatore, l’incontroha avuto un incredibile successo di pubblico(115 presenze) ed i numerosi colleghi, giuntianche da altre regioni, hanno apprezzato l’im-postazione delle relazioni, l’efficacia in terminidi nozioni teoriche indispensabili per poter in-quadrare le malattie virali, batteriche e nondelle vie aeree superiori del gatto, nonché ilprezioso contributo di consigli pratici per il

trattamento dei pazienti.Il dr Bo, al quale va il sentito ringraziamentodella delegazione, è stato estremamentechiaro: i pazienti felini con malattie respirato-rie necessitano di trattamenti specifici, in am-bienti specifici e con modalità differenti rispet-to agli altri pazienti. Tali trattamenti sono pos-sibili nella maggior parte delle strutture veteri-narie purché si presti particolare attenzione inquanto si tratta di animali portatori di malattiespesso letali in età giovanile e altamente dif-fuse per l’ubiquitaria presenza di portatori.Si è parlato di tecniche per una corretta rac-colta dell’anamnesi e per la visita del sogget-to e, ancora una volta, è emerso come la ca-pacità clinica di base unita ad una buona ca-pacità semeiotica siano strumenti insostituibilinell’orientare il piano diagnostico per evitarel’esecuzione di indagini complementari inutili.Il relatore ha presentato molti esempi praticiriguardanti la radiologia e la rinoscopia, non-ché metodiche diagnostiche per la ricerca dianticorpi, PCR e altre tecniche utilizzabili ora-mai da un vasto numero di colleghi.Riguardo l’approccio terapeutico il dr Bo haricordato l’importanza dell’utilizzo corretto emirato dell’antibioticoterapia, si è soffermatosu principali farmaci antivirali e ha sottolinea-to l’importanza della terapia con aerosol edell’apporto calorico ai pazienti, che spessosono in condizioni critiche.Sicuramente una buona iniezione di fiducia achi considera la medicina felina un campo sucui poter lavorare con soddisfazione.I colleghi presenti hanno manifestato, al ter-mine dell’incontro, gradimento e soddisfazio-ne nei confronti del relatore e dei temi trattati.Soddisfatti anche gli sponsor, sia per il nume-ro di partecipanti che per la comodità dellasede dell’incontro.Ringraziamo per il sostegno all’attività della de-legazione regionale le ditte presenti: Fort Dod-ge (Main Sponsor), Ati, Candioli, Eickemeyer,Elsevier Masson, Esaote Medmark, Iams, Pfi-zer, Royal canin, Teknofarma, Virbac. ■

1La quota annuale versata per l’i-scrizione ad una Società Scientifi-ca (es. SCIVAC, SIVAR, SIVE, ecc.)

è un costo inerente la libera profes-sione che non può essere imputato adun soggetto diverso dalla persona fisicadel medico veterinario-Socio: la rice-vuta fiscale inviata dal Servizio Iscrizio-ni non può quindi essere intestata allastruttura veterinaria o all’associazioneprofessionale. Né, a fronte del versa-mento della quota, può essere emessafattura utilizzando la partita IVA del pro-fessionista. Per quanto riguarda il recu-pero fiscale della quota, essa andràcontabilizzata come costo professiona-le, da indicare nel quadro E del ModelloUnico. Il costo della quota associativaindividuale può essere certamentecontabilizzato tra i costi dell’associazio-ne professionale.

2I Colleghi che hanno regolarizza-to la posizione associativa del2008 alle sopra citate Società

possono partecipare alle iniziative an-che se non è ancora stata recapitata lo-ro la ricevuta fiscale. Ciò non precludela regolare iscrizione e la partecipazio-ne, essendo in corso di aggiornamentol’anagrafica dei soci a cura delle rispet-tive segreterie. I Colleghi possono per-tanto presentarsi nelle sedi congressua-li e verificare la propria situazione. Quanto esposto vale anche per gli ag-giornamenti del sito ego, costantemen-te aggiornato. Le segreterie si scusano del ritardo di e-missione delle ricevute, in parte legatoal massiccio flusso di iscrizioni preva-lentemente pervenute a ridosso dellascadenza del 31 gennaio.

Da sin in alto Luca Lenci (presidente ordine Ancona), Stefano Bo (relatore), FedericoLeone (Presidente SCIVAC Marche), Martina Andreoni (delegata SCIVAC Marche); inbasso, da sinistra: Walter Gualtiero Crotti (vice presidente SCIVAC Marche), AndreaCarletti (delegato SCIVAC Marche)

AVVISI AI SOCI

Page 36: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

Libera professione diun Collega dell’ASL

Sono un collega che ha aperto unambulatorio veterinario da quasiun anno, in una cittadina dove

esiste già un ambulatorio da circa dieci anni.Le cose vanno abbastanza bene, ogni mesesi lavora un po’ più del precedente e la vogliadi fare bene il mio lavoro mi sprona ad andareavanti facendo nuovi investimenti. Ho avutomodo di collaborare anche con l’ASL effet-tuando delle sterilizzazioni di alcuni cani delcanile e prestare pronto soccorso nei con-fronti di alcuni cani vaganti. Nonostante quel-lo che l’ente pubblico paga, mi riferisco allesterilizzazioni, e dopo quanto paga, quando i

pagamenti arrivano sono comunque un pic-colo tesoretto da utilizzare per migliorarel’ambulatorio. Dall’anno nuovo l’ASL ha fattonuove assunzioni facendo rientrare il mio col-lega nonché concorrente tra i nuovi assunticon un contratto che gli permette comunquedi esercitare la libera professione. Nulla con-tro tutto ciò se non fosse per il fatto che que-sto collega avendo avuto l’incarico come re-ferente sul randagismo, anagrafe canina, ri-sultati analisi Leishmaniosi da parte del IZS etutto ciò che riguarda gli animali d’affezione,di fatto legittimamente può avere accesso aidati dei miei clienti, ad esempio di quelli cheinseriscono il microchip presso il mio ambula-torio o effettuano esami presso l’IZS i cui ri-sultati vengono inviati anche all’ASL. Non honulla di personale contro il collega “dipenden-

te ASL” però se costui è anche il mio direttoconcorrente mi sembra che ci si trovi in unasituazione di conflitto d’interessi, come direcontrollore e controllato, oltretutto dalla suaassunzione all’ASL i miei rapporti con l’entepubblico si sono interrotti in quanto tutte leprestazioni sui cani randagi confluiscono alsuo ambulatorio. So che la legge è dalla suaparte ma mi sembra comunque un fatto gra-ve che ciò possa accadere, chi è dipendentee percepisce uno stipendio fisso anche sesottoforma di un contratto di collaborazionedovrebbe o rinunciare alla libera professioneoppure non gli si dovrebbe permettere di ri-coprire incarichi che possano in qualche mo-do avvantaggiarle rispetto ad altri colleghi LP.Spero che da questo mio sfogo ne derivinodei suggerimenti o delle critiche comunque

costruttive al miglioramento della nostra pro-fessione, io intanto continuo a lavorare al me-glio che posso sforzandomi ogni giorno dicrescere un po’ più professionalmente.

Lettera firmata

Conchectomia e certificati falsi

Sono un collega della provincia diAlessandria e vorrei perdere dueminuti del mio e del suo tempo a

compiere una riflessione che io personalmen-te faccio più o meno una volta alla settimanae ogni volta soffro per la mia incapacità e im-possibilità di porre rimedio al problema: quan-do potrò smettere di vedere certificati falsi dicolleghi compiacenti allevatori che eseguono,o dicono di avere eseguito, il taglio delle orec-chie a scopo terapeutico nei cani di certe raz-ze per lo più da guardia? Quando succederàche qualcuno imponga l’esclusione dai con-corsi cinofili di questi soggetti così “sfortuna-ti” da avere avuto a tre mesi di età un’otite bi-laterale tale da giustificare l’intervento al padi-glione? Se mi risponderà sulle pagine delgiornale le sarò molto grato.

Gatti Dr. Daniele, l.p.(orgoglioso di non guadagnare

più sul taglio delle orecchie)

Caro Collega, il problema che poni è un pro-blema di legalità. Non trova altre risposte senon nell’ordinanza del ministero della Saluteche vieta il taglio delle orecchie quando nonci sono motivazioni di carattere medico: gli“interventi chirurgici destinati a modificare l’a-spetto di un cane o finalizzati ad altri scopinon curativi” sono vietati. Alcune deroghe so-no state contemplate per ragioni di standarddi razza, ma solo per quanto riguarda la cau-dotomia. Questa è la legge e chi non la rispet-ta vada incontro alle dovute conseguenze.Tuttavia, non basta l’indignazione, occorre i-niziare a denunciare le violazioni deontologi-che e di legge. Lo può fare ogni cittadino. Lopuò fare ogni veterinario.

Carlo Scotti

“Insegnare ai bambini a rispettare e cono-scere gli animali è uno strumento educativo

straordinario”. Livia Turco Ministro della Salute

laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 200836 Lettere al Direttore @

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Page 37: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 8

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laPROFESSIONE VETERINARIA 8 | 2008 Protagonista Purina One Dalle Aziende 37▲

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Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gam-barotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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ni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

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16 MARINCONTRO SIARMUV GESTIONE DEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RESPIRATORIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

17 - 19 MARITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VII PARTE - RADIOLOGIA DELLO SCHELETRO - Centro Studi SCIVAC, Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

17 - 20 MARITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: V PARTE - CHIRURGIA DI NASO-GOLA-ORECCHIO - Centro Studi

SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-teria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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di SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-greteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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naria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria De-legazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

30 MARINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LOMBARDIA LA VISITA CLINICA E LA MEDICINA COMPORTAMENTALE: CONSIGLI PRATICI PER MIGLIORARE L’AP-

PROCCIO CLINICO NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA - Cassano D’Adda - Via Pila, 11 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

30 MARINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA MEDICINA FELINA - Ostello Femminile Le Monacelle, Matera - Via Riscatto, 9/10 - ECM: Richiesto Accreditamento

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GIA DEL CAVO ORALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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8 - 11 APRITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. MEDICINA COMPORTAMENTALE: I PARTE - DALL’ETOLOGIA AL SEGNO CLINICO: LA SEMIOLOGIA

COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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ria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

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13 APRSEMINARIO ANMVI / SCIVAC IN COLLABORAZIONE UN APPROCCIO SEMPLICE AL PRACTICE MANAGEMENT - Crownw Plaza, Centro Congressi Via Po, 197 CON SCIVAC E GPM Padova - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - - Tel. +39 0372 403536 - E-mail:

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Chiuso in stampa il 25 febbraio 2008

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