Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 39, dal 3 al 9 novembre 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 39 2 DGSANCO Con il documento 'Future Challenges paper: 2009-2014', la DGSanco ha e- lencato le principali sfide che la Com- missione Europea dovrà affrontare nei prossimi anni. Si parla di sicurezza ali- mentare, benessere animale e standard veterinari, quali elementi chiave per arri- vare al massimo livello di cooperazione internazionale e fra gli Stati Membri. EFSA La task force dell'EFSA per la raccolta dati sulle zoonosi ha pubblicato un'ana- lisi dei fattori di rischio di Salmonella ne- gli allevamenti di tacchini dell'Unione eu- ropea. Si raccomanda agli Stati membri di condurre una dettagliata analisi dei fattori di rischio a livello nazionale. ACCA TTONAGGIO Secondo dati dell’Aida, sono circa 25 mila gli animali utilizzati per l'accatto- naggio: 20 mila sono cani, seguiti da gatti, furetti, e piccoli animali in genere. Milano, Roma, Napoli, Firenze, Torino e Venezia le città da cui è arrivato il mag- gior numero di segnalazioni. L'organiz- zazione ha chiesto l’intervento del Go- verno e ai sindaci di attivarsi con speci- fiche ordinanze. ALIMENT AZIONE “Sarebbe opportuno istituire un Ministe- ro dell’Alimentazione come in Francia”. La proposta è del presidente dell’azien- da di salumi Beretta, secondo il quale bisognerebbe riunire la filiera alimentare oggi soggetta a tre ministeri diversi: sa- lute, agricoltura e industria. DIRIGENTI SSN È pubblicato sulla GU n. 257 del 3-11- 2008 il Contratto collettivo nazionale di lavoro della dirigenza medico-veterina- ria relativo al quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006- 2007. T ARIFFE L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un'istruttoria per verificare se i comportamenti dell'Ordi- ne dei Medici di Bolzano costituiscano un'intesa restrittiva della concorrenza. L’Ordine aveva chiesto agli iscritti di non aderire all’iniziativa "Prezzi Trasparenza online", iniziativa considerata contraria al decoro della professione. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line LE ASSOCIAZIONI O SOCIETÀ SCIENTIFICHE FEDERATE ANMVI ogni anno organizzano decine di eventi formativi, tutti accreditati ECM. Pensate che EVsrl, che organizza le iniziative delle associazioni nazionali (AIVEMP, SCIVAC, SIVAE, SIVAR, SI- VE), circa 140 all'anno, sopporta, per l'accreditamento e la gestione ECM di questi e- venti, un costo di oltre 150.000 euro. Più di mille euro per ogni iniziativa. Quasi la metà di questa somma (70mila euro) viene versata al Ministero per avere in cambio soltanto problemi, ritardi, disservizi, ecc. Veramente incredibile! Detto questo, i colleghi, anche libero professionisti, che richiedono la certificazione dei crediti sono sempre molti, cir- ca il 70/75%. Perché la vogliono se non è obbligatoria? Si sa mai! Ci è capitato di per- dere qualche iscritto perché al momento non potevamo ancora garantire l'accredita- mento dell'evento; evidentemente a volte l'argomento e la qualità dell'iniziativa non hanno alcuna importanza, quello che conta è raccogliere i crediti. Non c'è dubbio che il sistema debba essere profondamente trasformato se non vogliamo che il nostro ag- giornamento si riduca ad una raccolta di certificati. Al Congresso di Perugia della SCI- VAC due colleghe sono state particolarmente sfortunate. Avevano lasciato l'auto nel parcheggio sul tetto della struttura congressuale e sono state derubate di una valigia e di un computer portatile. Purtroppo queste situazioni capitano in tutti i congressi, non solo a Perugia. A volte abbiamo anche il dubbio che l'autore di questi furti possa es- sere un veterinario visto che scompaiono anche borse o altri oggetti dalle sale con- gressuali, e varie pubblicazioni dallo stand dei libri. Le colleghe, per quanto accaduto, hanno dovuto lasciare il congresso prima della fine e questo non ci ha permesso nep- pure di riconoscere loro i crediti ECM. È vero che il sistema è un po’ tutto una buffo- nata, ma noi dobbiamo rispettare le regole. Ci dispiace. CI DISPIACE, MA..... A PAGINA 3 PRECARI UNA SOLUZIONE DAL GOVERNO A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 11 A PAGINA 21 PER COMUNICARE BISOGNA ESSERE INFORMATI ANMVI INTERNATIONAL OSPITA UNA DELEGAZIONE RUSSA MALATTIE INFETTIVE EMERGENTI LA QUESTIONE ARAS FINISCE IN PARLAMENTO RIFORME BREVI VOTIAMO PER NOI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Arrivano i primi risultati delle elezioni degli Ordini Veterinari Provinciali. Secondo le disposizio- ni vigenti, il Consiglio Direttivo del- l’Ordine dei Medici di Vercelli e Biel- la, neo-eletto per il triennio 2009- 2011, si è riunito per l'attribuzione delle cariche ed ha eletto Presidente il Collega Massimo Minelli. Uno “speciale elezioni” pubblicato al sito della FNOVI elenca il calendario elet- torale del triennio a venire e richiama le procedure elet- torali per il corretto svolgi- mento di elezioni che si do- vranno concludere entro l’anno. Sono ormai molti i Presidenti di Ordine che hanno già firmato l'avviso di prima di convocazione per il rinnovo del Consiglio provinciale. Tutti i medici veterinari iscritti sono chiamati ad eleggere il Consiglio Di- rettivo e il Collegio dei Revisori dei Conti dell'Ordine dei Medici Veteri- nari della propria provincia, per il triennio 2009-2011. A tutti i Colleghi l'ANMVI rinnova l’invito ad esercitare il diritto di voto, a partecipare, a so- stenere e a difendere con il voto l'or- ganismo istituzionale della profes- sione. La localizzazione delle com- petenze politico-amministrative, sempre più devoluta in capo ai go- verni territoriali, impone di sostenere la PR OFESSI O NE VETERINARIA la rappresentanza istituzionale della professione a livello capillare, per af- fermarne il ruolo nei confronti delle pubbliche amministrazioni e della società. L'appello dell'ANMVI si lega alla ne- cessità che la professione si espon- ga e partecipi più attivamente alle at- tività che la riguardano e nelle sedi che le appartengono, a cominciare dall'Ordine professionale. La Politica, la Società e i Media non conoscono il nostro ruolo nella salute e nella preven- zione. La responsabilità è soprattutto nostra, del no- stro non volere apparire del non rivendicare mai in modo netto e determinato le nostre competenze, il nostro timore di metterci in discus- sione e competizione con altre pro- fessionalità. L’ANMVI continuerà ad attivare campagne e iniziative per fa- vorire l’esposizione mediatica della Categoria, mettendo in gioco la pro- fessione e chiedendo ai Colleghi di fare in primo luogo un esercizio di autodeterminazione e di partecipa- zione. Si comincia andando a votare per la professione. Buon lavoro al primo presidente del triennio venturo e a tutti gli altri che affronteranno il non facile compito di amministrare un ordine professionale. E adesso tocca all’Università Il Ministro Gelmini prepara la riforma degli atenei. L’ANMVI chiede un incontro e dice la sua sui tagli che servirebbero

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 39, dal 3 al 9 novembre 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

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DGSANCOCon il documento 'Future Challengespaper: 2009-2014', la DGSanco ha e-lencato le principali sfide che la Com-missione Europea dovrà affrontare neiprossimi anni. Si parla di sicurezza ali-mentare, benessere animale e standardveterinari, quali elementi chiave per arri-vare al massimo livello di cooperazioneinternazionale e fra gli Stati Membri.

EFSALa task force dell'EFSA per la raccoltadati sulle zoonosi ha pubblicato un'ana-lisi dei fattori di rischio di Salmonella ne-gli allevamenti di tacchini dell'Unione eu-ropea. Si raccomanda agli Stati membridi condurre una dettagliata analisi deifattori di rischio a livello nazionale.

ACCATTONAGGIOSecondo dati dell’Aida, sono circa 25mila gli animali utilizzati per l'accatto-naggio: 20 mila sono cani, seguiti dagatti, furetti, e piccoli animali in genere.Milano, Roma, Napoli, Firenze, Torino eVenezia le città da cui è arrivato il mag-gior numero di segnalazioni. L'organiz-zazione ha chiesto l’intervento del Go-verno e ai sindaci di attivarsi con speci-fiche ordinanze.

ALIMENTAZIONE“Sarebbe opportuno istituire un Ministe-ro dell’Alimentazione come in Francia”.La proposta è del presidente dell’azien-da di salumi Beretta, secondo il qualebisognerebbe riunire la filiera alimentareoggi soggetta a tre ministeri diversi: sa-lute, agricoltura e industria.

DIRIGENTI SSNÈ pubblicato sulla GU n. 257 del 3-11-2008 il Contratto collettivo nazionale dilavoro della dirigenza medico-veterina-ria relativo al quadriennio normativo2006-2009 e biennio economico 2006-2007.

TARIFFEL'Autorità Garante della Concorrenza edel Mercato ha avviato un'istruttoria perverificare se i comportamenti dell'Ordi-ne dei Medici di Bolzano costituiscanoun'intesa restrittiva della concorrenza.L’Ordine aveva chiesto agli iscritti di nonaderire all’iniziativa "Prezzi Trasparenzaonline", iniziativa considerata contrariaal decoro della professione.

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LE ASSOCIAZIONI O SOCIETÀ SCIENTIFICHE FEDERATE ANMVI ogni annoorganizzano decine di eventi formativi, tutti accreditati ECM. Pensate che EVsrl, cheorganizza le iniziative delle associazioni nazionali (AIVEMP, SCIVAC, SIVAE, SIVAR, SI-VE), circa 140 all'anno, sopporta, per l'accreditamento e la gestione ECM di questi e-venti, un costo di oltre 150.000 euro. Più di mille euro per ogni iniziativa. Quasi la metàdi questa somma (70mila euro) viene versata al Ministero per avere in cambio soltantoproblemi, ritardi, disservizi, ecc. Veramente incredibile! Detto questo, i colleghi, anchelibero professionisti, che richiedono la certificazione dei crediti sono sempre molti, cir-ca il 70/75%. Perché la vogliono se non è obbligatoria? Si sa mai! Ci è capitato di per-dere qualche iscritto perché al momento non potevamo ancora garantire l'accredita-mento dell'evento; evidentemente a volte l'argomento e la qualità dell'iniziativa nonhanno alcuna importanza, quello che conta è raccogliere i crediti. Non c'è dubbio cheil sistema debba essere profondamente trasformato se non vogliamo che il nostro ag-giornamento si riduca ad una raccolta di certificati. Al Congresso di Perugia della SCI-VAC due colleghe sono state particolarmente sfortunate. Avevano lasciato l'auto nelparcheggio sul tetto della struttura congressuale e sono state derubate di una valigia edi un computer portatile. Purtroppo queste situazioni capitano in tutti i congressi, nonsolo a Perugia. A volte abbiamo anche il dubbio che l'autore di questi furti possa es-sere un veterinario visto che scompaiono anche borse o altri oggetti dalle sale con-gressuali, e varie pubblicazioni dallo stand dei libri. Le colleghe, per quanto accaduto,hanno dovuto lasciare il congresso prima della fine e questo non ci ha permesso nep-pure di riconoscere loro i crediti ECM. È vero che il sistema è un po’ tutto una buffo-nata, ma noi dobbiamo rispettare le regole. Ci dispiace.

CI DISPIACE, MA.....

A PAGINA 3

PRECARIUNA SOLUZIONEDAL GOVERNO

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 11 A PAGINA 21

PER COMUNICAREBISOGNA ESSERE

INFORMATI

ANMVI INTERNATIONALOSPITA UNA

DELEGAZIONE RUSSA

MALATTIEINFETTIVE

EMERGENTI

LA QUESTIONEARAS FINISCE

IN PARLAMENTO

RIFORME

BREVI VOTIAMO PER NOI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Arrivano i primi risultati delleelezioni degli Ordini VeterinariProvinciali. Secondo le disposizio-ni vigenti, il Consiglio Direttivo del-l’Ordine dei Medici di Vercelli e Biel-la, neo-eletto per il triennio 2009-2011, si è riunito per l'attribuzionedelle cariche ed ha eletto Presidenteil Collega Massimo Minelli. Uno“speciale elezioni” pubblicato al sitodella FNOVI elenca il calendario elet-torale del triennio a venire erichiama le procedure elet-torali per il corretto svolgi-mento di elezioni che si do-vranno concludere entrol’anno. Sono ormai molti iPresidenti di Ordine chehanno già firmato l'avviso diprima di convocazione per ilrinnovo del Consiglio provinciale.Tutti i medici veterinari iscritti sonochiamati ad eleggere il Consiglio Di-rettivo e il Collegio dei Revisori deiConti dell'Ordine dei Medici Veteri-nari della propria provincia, per iltriennio 2009-2011. A tutti i Colleghil'ANMVI rinnova l’invito ad esercitareil diritto di voto, a partecipare, a so-stenere e a difendere con il voto l'or-ganismo istituzionale della profes-sione. La localizzazione delle com-petenze politico-amministrative,sempre più devoluta in capo ai go-verni territoriali, impone di sostenere

laPROFESSIONE VETERINARIA

la rappresentanza istituzionale dellaprofessione a livello capillare, per af-fermarne il ruolo nei confronti dellepubbliche amministrazioni e dellasocietà. L'appello dell'ANMVI si lega alla ne-cessità che la professione si espon-ga e partecipi più attivamente alle at-tività che la riguardano e nelle sediche le appartengono, a cominciaredall'Ordine professionale. La Politica,

la Società e i Media nonconoscono il nostro ruolonella salute e nella preven-zione. La responsabilità èsoprattutto nostra, del no-stro non volere appariredel non rivendicare mai inmodo netto e determinatole nostre competenze, il

nostro timore di metterci in discus-sione e competizione con altre pro-fessionalità. L’ANMVI continuerà adattivare campagne e iniziative per fa-vorire l’esposizione mediatica dellaCategoria, mettendo in gioco la pro-fessione e chiedendo ai Colleghi difare in primo luogo un esercizio diautodeterminazione e di partecipa-zione. Si comincia andando a votareper la professione. Buon lavoro alprimo presidente del triennio venturoe a tutti gli altri che affronteranno ilnon facile compito di amministrareun ordine professionale. ■

E adesso toccaall’UniversitàIl Ministro Gelmini prepara la riformadegli atenei. L’ANMVI chiede un incontroe dice la sua sui tagli che servirebbero

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La riforma dell'Università èimminente. Lo dice il Mini-stro Maria Stella Gelminiche, dopo l’approvazionedel decreto sulla scuola, hainiziato a muovere i primi

passi nel complicato mondo degli atenei ita-liani. Per settimane studenti, ricercatori e do-centi di molte università italiane hanno prote-stato contro la possibilità per le università ditrasformarsi in fondazioni, i tagli al fondo peril finanziamento ordinario delle università e ilblocco del turnover del personale. Ma in Ita-lia ci sono pur sempre 5.300 corsi di laurea el’enormità del numero, così come la spropor-zione fra docenti e studenti, inizia a farsi stra-da in politica, in televisione, sui giornali e nel-l’opinione pubblica. L’ANMVI è stata precorritrice nel denunciareai media, qualche mese fa un comunicatostampa sul caso Catanzaro (“Tre atenei per18 studenti”) che indicava negli sprechi e nel-l’insana auto-riproduzione i veri mali dell'uni-versità italiana.

TAGLIARE I RAMI SECCHIAd una richiesta di un incontro con il MinistroGelmini, inviata a Viale Trastevere ai primi dinovembre, l'ANMVI ha unito alcune conside-razioni sulla situazione universitaria veterina-ria e alcune proposte. L’Associazione noncondivide una riduzione dei fondi di tipo "pu-nitivo", con tagli indiscriminati che non ten-gano conto delle situazioni dei singoli atenei,facoltà e corsi di laurea. Se da un lato la si-tuazione economica del Paese richiede sa-crifici, dall'altro occorre intervenire dove so-no evidenti gli sprechi e la mancanza di qua-lità, tagliando "i rami secchi".L'ANMVI ha ricordato al Ministro che, diver-samente da altri Paesi europei, "in Italia ab-

biamo 14 Facoltà di Medicina Veterinaria chelaureano ogni anno più di mille nuovi veteri-nari che per la situazione del mercato nontroveranno, per la maggior parte, un'occupa-zione professionale. Quali sono i rami secchi da tagliare? "Alcunefacoltà - scrive l'ANMVI- sono di ottimo livel-lo altre no. A Catanzaro continua a sopravvi-vere un Corso di Laurea in Medicina Veteri-naria nonostante non abbia strutture e do-centi. Molte Facoltà hanno attivato Laureetriennali che non riconoscono alcuna qualifi-ca professionale e non hanno alcun sboccodi lavoro".

DOV’È IL TAVOLO?Mentre la manovra finanziaria promette tagliall'Università, non c’è traccia di un tavolo perriorganizzare il sistema universitario italiano,

che coinvolga tutte le parti in causa. Nel suo Progetto 2008-2011 (“Siamo quelloche facciamo”), l’ANMVI chiede una seria ri-flessione sulla formazione accademica e sul-l'offerta formativa in medicina veterinaria. Sulfronte dell'accesso, l'ANMVI propone al Mi-nistro "un serio praticantato e un esame diStato in grado di valutare veramente le ade-guate capacità professionali per entrare nelsettore occupazionale".

IL VALORE LEGALE All'incontro richiesto, l'ANMVI propone al Mi-nistro Gelmini di discutere anche dell'aboli-zione del valore legale della laurea: "Se laLaurea conseguita a Catanzaro potrà valerecome quella rilasciata da Facoltà che hannoil riconoscimento europeo EAEVE, riteniamoprobabilmente giusto togliere il valore legalealla Laurea". La proliferazione incontrollata disedi universitarie viene pagata a caro prezzodagli studenti ai quali non si offre poi una di-dattica adeguata e dai laureati destinati alladisoccupazione. È quello che accade a medicina veterinaria,

all'Università Magna Graecia di Catanzaro,malgrado il corso di laurea sia stato annulla-to dal Tar del Lazio nell'aprile del 2007.I giudici del Tribunale amministrativo hanno in-fatti accolto il ricorso presentato dall'ANMVI eannullato il decreto del Ministero dell'Univer-sità 3 settembre 2003 che autorizzava l'istitu-zione del corso in questione presso la Facoltàdi Medicina e Chirurgia dell'Università MagnaGraecia di Catanzaro. Nessuno ha mai com-preso la “particolare necessità e urgenza" cheha portato il Ministero ad istituire l'interateneodi Catanzaro né le " esigenze formative del ba-cino di utenza calabrese" citate dal decreto i-stitutivo, visto che poi i posti disponibili risulta-no essere solo 18. E già sono troppi, data lagaloppante crisi occupazionale della profes-sione veterinaria, sia pubblica che privata, el'esubero di laureati in questo settore. Senzacontare che stiamo parlando di una laurea adalta formazione specialistica, i cui standard di-dattici sono indicati dall'Europa secondo cri-teri di qualità e di adeguatezza che non hannonulla a che vedere con le improvvisazioni deicampanili. ■

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Se riformare vuol dire tagliare,cominciamo dai rami secchiChiesto un incontro al Ministro Gelmini in vistadella riforma dell’Università. L’ANMVI: ragioniamosull’abolizione del valore legale della laurea La Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma ha inaugurato l’anno accademico 2008-

2009. Venerdì 24 ottobre, Attilio Corradi, preside della facoltà, ha presentato ilnuovo corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria. Tra gli invitati alla pre-

sentazione c’era anche l’ANMVI e non è mancata l’occasione per ribadire alcune consi-derazioni sul sistema universitario emerse anche durante il recente congresso nazio-nale di Cremona, svoltosi al Trecchi domenica 19.Apprezzato lo sforzo di semplificare, nel chiarimento, il percorso formativo, sia dellalaurea magistrale che di quella triennale, ma l’aggancio al sistema formativo volutodall’UE è stato un’occasione troppo ghiotta per non sottolineare il richiamo UE adalcuni punti fermi che ANMVI sta faticosamente ma tenacemente portando avanti; ilpiù significativo è quello delle cosiddette “competenze del giorno dopo”. Appenalaureato che cosa può esprimere un giovane laureato se non è agganciato al mondoprofessionale? È la domanda che è stata rivolta a tutti i presenti nell’aula magna del-la sede parmigiana. Se l’attuale numero di laureati è sproporzionato rispetto al mer-cato, l’Università ha il dovere di intervenire: ciò in quanto il sotto occupato o, peg-gio, il disoccupato, è un danno per la professione ma è altresì uno spreco di risorseper le famiglie e per il sistema. Bisogna ammettere che il preside Corradi, però, co-raggiosamente, non si è nascosto al dialogo ed ha accolto le rimostranze promet-tendo che il “portfolio”, una sorta di libretto scolastico a guida del giovane nella fa-coltà e che dovrà accompagnare lo studente fino alle conoscenze del cosiddetto“giorno dopo” la laurea sarà scritto con i professionisti. Infine ha concordato conANMVI che dovrebbero essere gli enti locali, compreso l’ordine provinciale o regio-nale, a suggerire il numero degli iscritti; anzi, lui si è spinto oltre, auspicando chesiano proprio alcuni enti locali, come le amministrazioni provinciali o regionali, a far-si carico del costo dello studente. Sarebbe una seria dimostrazione di quanto dalleparole si passi ai fatti.Speriamo che tutto ciò si traduca in un primo passo operativo anche per altre Facoltà.

NUOVO CORSO MAGISTRALE A PARMA

La ricerca veterinarianon è inutileIl Prof Camillo (Pisa) replica agli interventiin TV di Brunetta e Rotondi. La FNOVIse la prende con il Senatore Quagliarello

In piena protesta anti-Gelmini, a "Portae Porta" e a "Ballarò" la ricerca sullaconservazione dell'Asino dell'Amiata èstata citata come esempio del degra-do dell'Università italiana e dell'inutilitàdella ricerca accademica. Dal Diparti-

mento Clinico della facoltà di Medicina Vete-rinaria di Pisa è partita una replica indirizzataai Ministri Brunetta (Funzione Pubblica) e Ro-tondi, (Attuazione Programma) presenti neglistudi televisivi. A firmarla, il Professor Fran-cesco Camillo, coordinatore scientifico delprogetto di ricerca "Approccio multidiscipli-nare alla conservazione dell'Asino dell'Amia-ta: riproduzione, allevamento e genetica", fi-nanziato con 55.000 euro dal Ministero del-l'Università e della Ricerca Scientifica.

"Tengo a farvi sapere - scrive il Professor Ca-millo - che i Vostri interventi mi hanno profon-damente ferito ed offeso e, a mio parere, de-

notano scarsa conoscenza sulle tematichedella ricerca nel campo della Medicina Vete-rinaria, al quale appartiene quella sull'Asinodell'Amiata. A questo riguardo - prosegue ilDirettore del Dipartimento di Clinica Veterina-ria - temo Vi sia sfuggito l'interesse che rive-ste questa razza, insieme a tutti gli altri ge-notipi asinini italiani dichiarati a rischio di e-stinzione, in generale, nel campo della salva-guardia e conservazione della biodiversità a-nimale, ed in particolare, nella valorizzazionedella variabilità genetica delle popolazioni au-toctone, con precise e puntuali ricadute sulterritorio". Il professor Camillo respinge anche le pole-miche sui baroni universitari e nella sua lette-ra ai Ministri dettaglia il curriculum accademi-co e di ricerca, l'origine familiare e la retribu-

zione lorda di "un barone come tanti".Come non è richiesto a un Ministro dellaPubblica amministrazione e Innovazione e aun Ministro per l'Attuazione del programmadi Governo di essere a conoscenza del fer-vore scientifico che c'è nel campo della ricer-ca sul latte d'asina, altrettanto non richiesto,scrive Camillo è di "parlare davanti a milionidi persone, per di più in maniera totalmentespregiativa, di cose che conosce solo margi-nalmente".E su un altro fronte si è aperta un'altra pole-mica ed è arrivata un'altra replica: quella del-la FNOVI al Senatore Gaetano Quagliarellosecondo il quale sarebbero uno spreco i"5.500 corsi di laurea, per i quali oggi ci sipuò laureare in cura del cane e del gatto o inacquacoltura..." ■

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Una proposta emendativadel Ministero del Welfareridà speranza ai veterina-ri precari degli uffici cen-trali e periferici dell'exMinSal. La si attende in

Parlamento dove, manovra finanziaria per-mettendo, il Governo si impegnerà a mante-nere ai propri posti di lavoro circa 200 mediciveterinari con contratto in scadenza. Il Dise-gno di Legge sul quale intervenire è il Ddl1441-quater A, ora al Senato e con un iter dipoche settimane da affrontare.

L’EMENDAMENTODi un emendamento governativo si parla dagiorni. Se ne è riparlato il 3 novembre al-l'ANMVI, dove una delegazione di dirigentiministeriali precari si è riunita per fare il puntodelle proposte in campo per garantire la con-tinuità delle loro funzioni. All'incontro eranopresenti, oltre ai rappresentanti del ConsiglioDirettivo ANMVI, il segretario di FederazioneMedici UILFPL Claudio Fantini, il SegretarioNazionale del SIVEMP, Aldo Grasselli, e ilPresidente della FNOVI, Gaetano Penocchio.L'impegno del Governo, sostenuto dal Presi-dente della Commissione Igiene e Sanità delSenato Antonio Tomassini, sollecitato con u-na interrogazione parlamentare dell'On.Mancuso e da un ordine del giorno firmatodall'On. Viola, è stato garantito dal Sottose-gretario Francesca Martini all'ANMVI. In con-creto, si tratterebbe di mantenere i Colleghiper altri cinque anni in forza ai PIF e agli U-VAC. In tal senso, c'è anche l'impegno delSottosegretario alla salute Ferruccio Fazio,nei termini anticipati da Assomed-Sivemp afine ottobre. Certo, dovranno pensarla nellostesso modo anche Tremonti e Brunetta.

STABILIZZAZIONE“TEMPORANEA”

Se questo non è ancora il traguardo idealedella stabilizzazione, di sicuro è un interventoche consente ai Colleghi di non lasciare il po-sto di lavoro a breve. Difficoltà economico-fi-nanziarie a parte, il tavolo di ieri ha individua-to nel requisito del concorso il vero nodo del-la stabilizzazione. L'accesso per concorsoalla pubblica amministrazione è un requisitorichiesto dalla Costituzione e sul quale il Mi-nistero della Funzione Pubblica non transige.Ma qui si tratta di Colleghi che oltre ad averematurato anni di lavoro per il Ministero, han-no già superato prove di ammissione e so-prattutto ora sono inquadrati come dirigenti.La soluzione che si attende in Parlamento

potrebbe consentire di derogare al concorsosulla base di un contratto quinquennale rin-novabile, che fa perno sulle esigenze del Mi-nistero del Welfare per i controlli obbligatoriin materia di profilassi internazionale. Dunqueil problema viene rinviato di cinque anni, unlasso di tempo sufficiente a far sì che maturiuna soluzione auspicabilmente definitiva.

UN’ALTRA IPOTESISono state analizzate anche altre strategie,prospettate da Federazione Medici UIL FLPnel luglio scorso al Ministro Sacconi, basatesull'inquadramento a tempo indeterminatonell'ambito della convenzionata specialisticanormata dall'ACN 23 marzo 2005. Alla dele-gazione dei Colleghi sono state illustrate lecaratteristiche di questo contratto che giàtrova applicazione per altre professionalitàmediche e per altri settori della veterinaria.

AZIONE DI SOSTEGNOL'incontro, da tempo sollecitato dai dirigentiministeriali, è stato organizzato dall'ANMVInell'intento di sostenere ogni azione utile allacausa dei Colleghi (in alcuni PIF e UVAC so-no in stato di agitazione). Dall'influenza avia-ria alla melamina, le emergenze degli ultimianni hanno messo in luce un ruolo semprepiù necessario per garantire gli adempimenticomunitari e i controlli frontalieri. L'ANMVI ela FNOVI continueranno a mantenere vival'attenzione del Governo sul problema. Perora ci si augura che l'impegno del Ministerodi Sacconi, riconosciuto da tutte le compo-nenti del tavolo, inizi presto l'iter parlamenta-re e si concluda nei termini auspicati. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 20084 Anmvi Informa Pubblico impiego

Precari ex MinSal: lasoluzione ce l’ha il GovernoCon le rappresentanze istituzionali e sindacali di categoria si è fatto il puntosulla condizione occupazionale di 200 colleghi a fine contratto

All'incontro del 3 novembre hanno partecipato i Colleghi Ferraris, Bilewski, Ani-chini, Martelli, Ferroni, Martelli Bonessi e Bonandrini. Il tavolo è stato coordi-nato dal Presidente Senior Carlo Scotti. Con lui nella foto, a sinistra, il Presi-

dente della FNOVI Gaetano Penocchio, a destra il responsabile del settore veterina-rio di Federazione Medici UILFPL, Claudio Fantini, il Segretario Nazionale del SI-VEMP, Aldo Grasselli, e il Vice Presidente dell’ANMVI Giancarlo Belluzzi. L’ANMVI haespresso l’augurio che i dirigenti precari trovino al più presto una soluzione occupa-zionale e che questa sia la più idonea a soddisfare le loro legittime aspettative di im-piego e di gratificazione professionale per l’impegno profuso in anni di lavoro perl’Amministrazione.

TUTTI ALLO STESSO TAVOLO

Siamo al rinnovo contrat-tuale (di parte normativaper il periodo 2006-2009ed a quello del biennio e-conomico 2006-2007) peri comparti della medicina

generale, della pediatria di libera scelta e del-la specialistica ambulatoriale ed altre profes-sionalità sanitarie (ACN 23 marzo 2005).I riferimenti sono la piattaforma negoziale del22 ottobre 2008 (www.sisac.info) e la dichia-razione congiunta Sisac-sindacati, che tieneconto dell’esigenza di parte sindacale dimantenere fermo l’incremento del 4,85% delbiennio economico 2006-2007 anche perl’anno 2008 e successivi. Gli aumenti non di-penderanno dalla trattativa regionale e sonoquindi assicurati a tutti i convenzionati. Nelbiennio 2006-2007 si è sviluppato un pro-cesso di stipula degli Accordi Integrativi Re-gionali relativi ai precedenti ACN, processonon ancora concluso dal momento che alcu-ne Regioni hanno tuttora i tavoli negoziali a-

perti perciò la piattaforma negoziale ritieneopportuno concentrare le risorse finanziariericonoscibili ai professionisti, a livello nazio-nale, sulla quota capitaria-base o sulla quotaoraria-base, nella convinzione, così facendo,di rispettare fino in fondo le competenze re-gionali e di non complicare ulteriormente leprocedure per la corresponsione del com-penso. D’altro canto, il nuovo testo degli Ac-cordi nazionali non dovrà, in linea di princi-pio, giungere a formulare norme di dettaglio,lasciando lo spazio necessario alla fase ap-plicativa regionale. Da questo punto di vista,la nuova struttura su più livelli degli ACN sipresenta come più coerente col dettato del

nuovo Titolo V della Costituzione. Fra gli indirizzi generali, si prevede l’obbligo pertutto il personale sanitario convenzionato disvolgere la propria attività all’interno dell’asset-to organizzativo che ogni Regione ha scelto didarsi, frutto di una programmazione dei serviziche tenga conto del parere dei principali attorie in particolare di quello delle organizzazionisindacali del personale sanitario convenziona-to. Fra gli obiettivi specifici, si intende innovarequalche aspetto significativo nel sistema di re-lazioni tra SSN e personale sanitario conven-zionato, al fine di potenziare sia il ruolo del me-desimo personale, sia tutta l’offerta di servizi ditutela della salute. ■

Convenzionati verso il rinnovo contrattuale

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di CARLO SCOTTIDirettore Editoriale di Professione Veterinaria

e @nmvi Oggi

Professione Veterinaria e@nmvi Oggi sono, in mododiverso, i due principali or-gani di informazione del-l’ANMVI- AssociazioneNazionale Medici Veteri-

nari Italiani. È d’obbligo usare l’aggettivo“principali” e ricordare che la direzione edi-toriale di Professione Veterinaria e di @nmviOggi si muove nel vasto quadro di infor-mazione specializzata prodotta dalle So-cietà scientifiche federate in ANMVI: dallastorica testata Veterinaria alla più recenteNewsletter AIVEMP, fino al riuscitissimoVetJournal, primo esempio di attualitàscientifica on line. Per esperienza diretta dei sistemi informati-vi adottati da altre categorie professionali,posso affermare, senza tema di smentita,che i medici veterinari sono oggi i profes-sionisti più e meglio serviti da prodotti diinformazione dedicata e specializzata. Ma, sempre per esperienza diretta aggiun-go che, pur partendo da questa posizionedi vantaggio, noi veterinari non siamo i pro-fessionisti più informati. È un fatto che an-cora molti colleghi non si interessino ai pro-blemi professionali, abbiano una scarsapropensione alla politica di categoria e ten-dano ad informarsi solo in modo emergen-ziale, quando la disinformazione ha già pro-dotto un problema. La fatica di informare lafacciamo in tanti, la fatica di informarsi in-vece la fanno ancora in pochi. Questo limite influisce negativamente an-che sulla nostra capacità di incidere all’e-sterno, sull’Informazione nazionale e suidecisori politici e si manifesta in tutta la suanocività quando non sappiamo tenere i ri-flettori dei media su di noi. Eppure il nostroè un settore ricco di fatti e di accadimenti ela nostra Categoria si dimostra sempre vi-tale e reattiva. Lo dimostra la naturale accelerazione chehanno subito i nostri organi di informazione.

Professione Veterinaria ha trovato la sua di-mensione ottimale nella periodicità settima-nale, dopo essere stata trimestrale e men-sile per vari anni. Arriva, gratuitamente, in17.000 copie cartacee agli iscritti alle so-cietà federate in ANMVI e la si può scarica-re, in formato pdf, da un archivio on line ag-giornato tutti i lunedì e di libero accesso. @nmvi Oggi è una testata online, registrataal Tribunale della stampa, nata nel 2001 perfar fronte all’incalzante quotidiano del Me-dico Veterinario. Tecnicamente non si tratta di una newslet-ter, ma di un portale a tutti gli effetti, com-prensivo di servizi accessori (es. VDANet,VetJob e VetExchange), permanentementeconsultabile senza registrazione. I titoli pubblicati sono quotidianamente se-gnalati a 14.500 indirizzi email. La mediadei lettori è di 2000 visitatori al giorno e di6000 visitatori alla settimana. Le fonti della nostra informazione sono di-rette quando le notizie riguardano le attivitàinterne dell’ANMVI o provengono dal setto-re, e indirette quando sono di agenzia e dirassegna. La redazione svolge un costantemonitoraggio nella Rete nei siti di interesse

veterinario, con particolare riferimento allenovità legislative (monitoraggio parlamen-tare e ministeriale). Siamo a nostra voltafonte di notizie per altri mezzi di informazio-ne con i quali sono stati presi accordi dipartnership editoriale o che, citando la fon-te, riprendono con una certa regolarità lenostre notizie: è il caso di aziende, ordini,newsletter e testate di settore. Né Professione Veterinaria né @nmvi Oggipubblicano esclusivamente il parere del-l’ANMVI. È stato necessario ribadire più volte chepubblicare non significa condividere. Pub-blicare significa informare, sollecitare con-sapevolezza e anche reazioni critiche. Aicritici-censori replichiamo: si preferiva nonsapere?L’accessibilità della nostra informazione,anche ai non iscritti e a chi non è del setto-re, è una scelta di apertura premiata neltempo da un elevato numero di accessi daparte di istituzioni, giornalisti, aziende, altreorganizzazioni del settore o di settori affini,altre categorie professionali. Questa aper-tura vuole anche che le notizie e le iniziati-ve dell’ANMVI vengano tradotte in comuni-

cati stampa alle principali agenzie e testatenazionali per far arrivare la nostra voce sul-la scena mediatica. Limiti, oggettivi e inac-cettabili, sono evidenti anche nei media na-turalmente, quando parlano di sanità nonpensano alla veterinaria, quando parlano dianimali risentono di animalismo e quandoparlano di alimenti di origine animale chia-mano un medico. Comunque, la nostra voce arriva più diquanto non faccia comodo pensare. Le a-genzie battono i nostri comunicati, i giorna-li ci cercano. È un errore continuare a pen-sare che i veterinari non siano consultati. Èpiù vero che spesso la veterinaria non è ef-ficace nel dare contributi alla stampa, nonsa comprendere che la stampa non è inte-ressata a farci da megafono e non sa co-gliere il contesto della notizia in cui ci vienechiesto di entrare. I passaggi sulla stampasono più numerosi che in passato e lo so-no sempre di più. Occorre un po’ più dipreparazione e avere più coraggio, senzatemere il parere del collega all’indomani.Questa nostra defaillance fa il gioco di ca-tegorie o personaggi più smaliziati e navi-gati.Dico questo perché sono fiducioso e riten-go che siamo sulla buona strada. Dopoquasi vent’anni di esperienza editoriale,posso testimoniare una crescita indiscussadella nostra coscienza professionale e sen-to la responsabilità di dirigere testate checontribuiscono a creare l’opinione pubblicaveterinaria. Devo quindi concludere con un ringrazia-mento e un impegno. Il ringraziamento va a chi ci segue costan-temente, a chi ci manda notizie e a chi lecommenta e anche alle aziende che con laloro pubblicità ci sostengono e ci informa-no. L’impegno dell’ANMVI è di continuare adare il miglior servizio possibile, nella con-vinzione che l’informazione da privilegiarenel nostro quotidiano professionale debbaessere quella che ci riguarda. (Relazioneper “Comunicare la professione veterina-ria”, Tavola rotonda FNOVI, Roma 8 no-vembre 2008) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 20086 Anmvi Informa Media

Per comunicare bisogna essere informati

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di GIORGIO NERILibero professionista - Novara

MIMMO FERRULLIDirigente Veterinario - Area “C” - ASL Bari

FILIPPO VERDEDirigente Veterinario - Area “C” - ASL N° 5 di

Montalbano Jonico (Matera)

In data 21 dicembre 2007 il Ministe-ro della Salute ha emanato due cir-colari esplicative che implicita-mente sembrano confermare lapossibilità, anche ai fini della nor-mativa sul farmaco, di classificare

come animale da compagnia l’equide scorta-to da apposito prescritto passaporto, nelquale il proprietario dichiari nel cap. IX parte IIdella Decisione 2000/68 che il soggetto nonsarà mai avviato alla macellazione, e ne esclu-de pertanto in via definitiva ogni possibile tra-sformazione in carni destinate al consumo u-mano, da confermarsi in caso di cessionedell’animale.Tutto questo per riportare l’equide sotto con-trollo sanitario, e garantire il consumatore dal-la presenza dei residui di trattamenti farma-cologici nelle carni.Molte sono le analogie tra cavallo e cane, en-trambi hanno una prospettiva di vita più lungarispetto agli animali produttori, entrambi sispostano frequentemente al seguito del pro-prietario, entrambi possono cambiare pro-prietari. La caratteristica sostanziale, invece, è che ilcavallo differentemente dal cane è una specieedibile, ed è per questo che merita particola-re attenzione per le finalità connesse alla si-curezza alimentare ed agli aspetti della farma-cosorveglianza, in materia di somministrazio-ne dei medicinali veterinari.Atteso dunque che in tema di farmaco gli e-quidi non produttori di alimenti per l’uomo

soggiacciono alle norme proprie degli animalid’affezione, in caso di utilizzo di medicinali peruso in deroga si dovrà osservare il dispostodell’art. 10, e non dell’art. 11, del Dlvo n.193/2006. In conseguenza del trattamento farmacolo-gico non dovrà essere prescritto alcun tem-po d’attesa. Non sussisteranno eventuali di-vieti di spostamenti degli animali trattati conparticolari principi attivi (Dlvo n. 158/2006).Non si applicherà il Regolamento (CEE) n.2377/1990, per cui gli animali potranno es-sere trattati con qualunque medicinale auto-rizzato, fatte salve le regole previste nel cita-to art. 10 del Dlvo n . 193/2006 sull’uso inderoga.

SOSTANZE ESSENZIALIUn discorso a parte merita la possibilità di u-tilizzo (al fine di evitare sofferenze inutili all’a-nimale) di medicinali contenenti le sostanzeessenziali, elencate nel Regolamento (CE) n.1950 del 13/12/2006, per condizioni patolo-giche specifiche o esigenze terapeutiche oscopi zootecnici specifici.La Commissione Europea e l’EMEA, hannochiarito che dette sostanze essenziali se con-tenute in medicinali già autorizzati per uso u-mano possono essere utilizzate solo ed e-sclusivamente sugli equidi non DPA.L’art. 84, comma 6, del Dlvo n. 193/2006,prevede la possibilità di utilizzo, da parte delveterinario, di medicinali per uso umano inconfezioni ospedaliere o prescrivibili solo dal-lo specialista solo a particolari condizioni: talimedicinali, infatti, devono essere sommini-strati unicamente dal medico veterinario, soload animali d’affezione e obbligatoriamente al-l’interno della struttura veterinaria che li ha incura; inoltre non possono essere in alcun mo-do ceduti ai proprietari degli animali stessi.È possibile, tuttavia, utilizzare i suddetti far-maci per uso umano contenenti sostanze es-

senziali, ricorrendo le condizioni di cui all’art.11 del Dlvo n. 193/2006, anche su animali D-PA, purché quest’ultimi vengano dichiarati dalVeterinario Responsabile irreversibilmentenon destinati alla macellazione per il consu-mo umano, ai sensi dell’art. 20, p. 3, del Reg.(CE) n. 504/2008.Sarebbe auspicabile un chiarimento circa lapossibilità di utilizzo dei farmaci in confezioniospedaliere o prescrivibili solo dallo speciali-sta al di fuori delle strutture veterinarie qualo-ra contenenti le sostanze essenziali di cui alRegolamento 1950/06.

REGISTRAZIONEIn tema di registrazione si distinguono duefattispecie: la registrazione dei trattamenti e laregistrazione delle scorte. Gli equidi non D.P.A. seguono, anche perquanto riguarda la registrazione dei tratta-menti, le regole proprie degli animali d’affezio-ne per cui di fatto non sarà mai necessariocompilare né il registro dei trattamenti previ-sto dall’art. 15 del Dlvo n. 158/2006, né il re-gistro dei trattamenti ormonali previsto dal-l’art. 4 e 5 dello stesso Decreto, né il registrodei trattamenti per uso improprio previsto dal-l’art. 11 del Dlvo n. 193/2006, né procederealla registrazione sul passaporto dei tratta-menti eseguiti con le sostanze di cui al Rego-lamento (CE) n. 1950/2006.Le ricette utilizzate per l’acquisto dei medici-nali dovranno, invece, essere trattenute dalproprietario o detentore dell’equide per giu-stificare il possesso del medicinale veterinariofino ad esaurimento del farmaco stesso, do-po di che dovranno essere eliminate.

LE SCORTEPer quanto riguarda le scorte di medicinali, larichiesta di fornitura (indipendentemente daltipo e dalla tipologia di prescrizione del farma-co) per scorte dell’impianto di animali nonD.P.A. dev’essere effettuata con ricetta codi-ficata in triplice copia non ripetibile, con l’ac-cortezza di indicare sulla ricetta che trattasi diprescrizione per “scorta dell’impianto”; inquesto caso specifico non devono esserecompilati i riquadri che si riferiscono alla iden-tificazione degli animali, alla posologia ed aitempi di attesa, mentre dovrà essere compi-lata la sezione ove devono essere riportati gliestremi dell’autorizzazione alla detenzione discorte di medicinali veterinari. La registrazione delle scorte di medicinali se-guirà le regole previste dall’art. 82 del Dlvo n.193/2006 per le strutture di allevamento e cu-stodia di animali non produttori di alimenti perl’uomo nel caso tutti gli equidi allevati e cu-stoditi non siano destinati alla produzione di

alimenti, mentre seguirà le regole previste dal-l’art. 81 dello stesso Decreto per gli animaliproduttori qualora anche un solo equide traquelli allevati o custoditi nella struttura sia de-stinato alla produzione di alimenti. Più in particolare si ricorda che la legge pre-vede, per l’impianto di allevamento e custo-dia di animali d’affezione, che le operazioni dicarico siano assolte dalla semplice conserva-zione della documentazione d’acquisto e chelo scarico debba essere effettuato solo in ca-so di somministrazione di medicinali autoriz-zati anche o solo per animali produttori di ali-menti per l’uomo e, che le strutture di alleva-mento e custodia di animali produttori di ali-menti per l’uomo debbano invece procedereanaliticamente al carico e allo scarico dei me-dicinali delle scorte.Il registro di carico e scarico delle scorte do-vrà in ogni caso essere vidimato dal servizioveterinario AUSL del territorio competente econservato, unitamente alla documentazionedi carico, per un periodo non inferiore a 3 o a5 anni dalla data dell’ultima registrazione aseconda che nella struttura siano detenuti ri-spettivamente solo equidi non D.P.A. o ancheequidi produttori di alimenti; nel primo caso,la responsabilità della custodia e dell’utilizzodei medicinali veterinari della scorta potrà es-sere assegnata anche a più veterinari senzache rilevino le esclusioni per incompatibilitàintrodotte dal Dlvo n. 143/2007, mentre nelsecondo caso il veterinario responsabile po-trà essere uno solo (anche se potrà farsi so-stituire da colleghi di sua fiducia) fatti salvi icasi di incompatibilità del Decreto sopra ci-tato.

MODALITÀ DI PRESCRIZIONEAi fini della farmacosorveglianza e nel rispet-to di quanto disposto dal Dlvo n. 193/06 ri-mane da capire quali siano le modalità di pre-scrizione dei farmaci per gli equidi non pro-duttori di alimenti, se con ricetta ripetibile, nonripetibile in carta semplice intestata di cui al-l’art. 167 T.U. LL.SS. o con ricetta non ripeti-bile in triplice copia di cui al Dlvo n. 143/07 dimodifica al Dlvo n. 193/06.In pratica, nell’attività di farmacosorveglianzane deriva che le norme comportamentali daseguire da parte del proprietario, del medicoveterinario e del farmacista e da imporre daparte del servizio veterinario pubblico, deiNAS ecc., salvo alcuni casi particolari, sonoquelle proprie relative agli animali da compa-gnia qualora dirette ad un equide di cui allaDecisione (CE) n. 93/623 e n. 2000/68 conpassaporto che ne esclude in via definitiva o-gni possibile trasformazione in carni nel cir-cuito alimentare. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 20088 Attualità Trattamenti farmacologici

Equide non DPA e farmacosorveglianzaLo status del cavallo fra controllo sanitarioed esclusione dalla produzione di alimenti

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Un nuovo Centro per lostudio e la ricerca sullemalattie infettive emer-genti trasmissibili daglianimali all’uomo, in gra-do di far parlare medici-

na veterinaria e medicina umana. È questa lasfida che l’Istituto Zooprofilattico Sperimen-tale delle Venezie ha lanciato con l’istituzionedel Centro di referenza nazionale per la ricer-ca scientifica sulle malattie infettive nell’inter-faccia uomo/animale, il primo a livello inter-nazionale per caratura scientifica e integra-zione interdisciplinare.

IL CENTROIstituito dal Ministero della Salute (DM del23/08/2008), il Centro nasce con il soste-gno delle più importanti organizzazioni in-ternazionali quali Organizzazione Mondialedella Sanità (OMS), Organizzazione Mon-diale per la Sanità Animale (OIE) e Organiz-zazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura(FAO), e avrà l’obiettivo di garantire un nuo-vo approccio transdisciplinare allo studio,alla ricerca e al controllo delle malattie in-fettive emergenti, attribuendo alle compo-nenti mediche e veterinarie un ruolo centra-le, ma tenendo in considerazione l’ambien-te come fattore determinante nell’equilibriofra ospite, agente patogeno, serbatoio evettore. È noto, infatti, che il 70% delle ma-

lattie infettive, che hanno minacciato la sa-lute pubblica negli ultimi vent’anni, ha avu-to origine nel serbatoio animale.“Diventerà un polo di eccellenza a livello in-ternazionale sulla collaborazione medico-veterinaria nell’ambito della visione OneHealth condivisa da OMS, OIE e FAO” di-chiara il prof. Igino Andrighetto, direttoregenerale dell’IZSVe. “La crisi dell’influenzaaviaria ha evidenziato la rilevanza delle ma-lattie emergenti di origine animale a livelloplanetario: per questo motivo oggi è neces-sario fare tesoro di quel bagaglio di cono-scenze ed esperienze, per sviluppare stra-tegie e sinergie fra i network internazionaliin vista di una sanità pubblica globale”.

L’ATTIVITÀ DI RICERCAIl Centro si occuperà di attività di ricerca,diagnostica e formazione a livello interna-zionale, richiamando ricercatori europei e diPaesi terzi a collaborare nei progetti strate-gici identificati, in collaborazione con le or-ganizzazioni internazionali. Le attività delCentro si baseranno anche su collaborazio-ni e partnership con i principali enti di ricer-ca nel settore delle malattie emergenti a li-vello globale. “Vista l’Importanza crescentedelle malattie infettive emergenti, che nellamaggior parte dei casi trovano la loro origi-ne negli animali e in particolare nei selvati-ci” afferma Stefano Marangon, direttore sa-nitario dell’IZSVe, “l’Istituto ha da tempo in-serito tale argomento tra le sue attività prio-ritarie potenziando la ricerca nel settoredelle zoonosi e ottenendo risultati di rilievoin ambito internazionale”.“Con questo nuovo Centro di referenzapuntiamo ad un modo di fare ricerca mo-derno e innovativo, in grado di stimolare ainvestire nella gestione delle informazioniscientifiche in maniera aperta e trasparen-te”, spiega Ilaria Capua, responsabile delCentro di referenza, “per beneficiare almassimo dell’approccio multidisciplinare,oltre al coinvolgimento di esperti con for-mazione diversa che possa integrarsi edessere di complemento alle parti più stret-tamente infettivistiche”.“L’enorme crescita della popolazione in A-frica e in Asia nei prossimi dieci anni faràraddoppiare il consumo di carne - aggiun-ge Ilaria Capua -, e dallo studio delle rottecommerciali delle derrate alimentari possia-mo prevedere che aumenterà anche il ri-schio connesso di patologie emergenti a li-

vello globale. La nostra sfida è riuscire abloccare i virus trasmessi dagli animali al-l’uomo, come finora abbiamo fatto consuccesso in Italia grazie a livelli di sicurezzaeccellenti”.Il nuovo Centro continuerà a perseguire gli

obiettivi di sanità pubblica, con particolareattenzione alle ricerche e agli approfondi-menti legati all’ambito dell’influenza aviaria.Verranno, inoltre, coordinati programmi distudio e di collaborazione con i principali la-boratori del mondo che si occupano di ma-lattie emergenti a trasmissione animale.Soddisfazione è stata espressa anche dalPresidente della Regione Veneto, On. Gian-carlo Galan, che ha sottolineato come l’IZSVesia la testimonianza più bella dei livelli straor-dinari di eccellenza che la sanità veneta hasaputo raggiungere, con una ricerca ad altis-simi livelli, anche grazie alla scelta lungimiran-te della Regione Veneto di concentrare le ri-sorse su filoni innovativi evitando finanzia-menti a pioggia poco fruttuosi. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 200810 Attualità Sanità pubblica

Sarà un polo di eccellenza per l’in-tegrazione fra medicina umana eveterinaria per lo studio delle ma-

lattie trasmissibili dagli animali all’uomo.“Con questo nuovo Centro di referenza -spiega la responsabile, Ilaria Capua (fo-to)- puntiamo ad un modo di fare ricercamoderno e innovativo, in grado di stimo-lare a investire nella gestione delle infor-mazioni scientifiche in maniera aperta etrasparente”. Il nuovo Centro è il risulta-to di un percorso di forte crescita dell’I-stituto Zooprofilattico delle Venezie negliultimi cinque anni, sotto il profilo dellaprogrammazione sanitaria e della produ-zione scientifica. Ciò è stato possibileanche grazie al cambio di sistema ge-stionale, passato da una organizzazionecentralizzata alle dirette dipendenze delministero della Salute a quella cogestitada quattro enti: Regione Veneto, Regio-ne Autonoma Friuli Venezia Giulia, Pro-vince di Trento e di Bolzano. Dal confron-to fra i dati del 2007 con il 2003, l’attivitàha subito un incremento significativo. Iprogetti di ricerca sono quasi raddoppia-ti (da 44 a 73), con un importo finanziatoda 3 a quasi 9 milioni di euro; l’utile di e-sercizio è passato da 157 mila a 2.644 mi-lioni, così come il valore del patrimonioda 22 a quasi 45 milioni di euro. Perquanto riguarda l’attività laboratoristicanel 2007 sono stati eseguiti quasi 2 milio-ni di esami nei settori della sicurezza ali-mentare e della sanità animale; sonoquasi 600 i dipendenti delle 11 sezioni di-slocate sul Triveneto, con un’età mediadi 40 anni.

UNA CRESCITA LUNGACINQUE ANNI

Un centro di ricerca sullemalattie infettive emergentiQuello presentato all’IZSVE è il primo centrointernazionale ad integrare medicina umana eveterinaria nello studio delle malattie trasmissibili

Il Dipartimento per la sanità pubblicaveterinaria, la nutrizione e la sicurezzadegli alimenti dell'ex Ministero della

salute e il Coordinamento regionale deiServizi Veterinari hanno concordato di i-stituire una Cabina di regia per la proget-tazione di una piattaforma informativanazionale (PIN) in materia di sicurezza a-limentare e sanità pubblica veterinaria. La Cabina di regia, costituita da 5 rappre-sentanti del Ministero e 5 rappresentantidelle Regioni, si è insediata nella primariunione tenutasi lo scorso 15 ottobre.Nell'ambito della Cabina di regia saran-no attivati appositi sottogruppi tecnicicui saranno chiamati a partecipare an-che esperti del Centro Nazionale perl'Informatica nella Pubblica Amministra-zione (CNIPA) e del Centro Operativo Ve-terinario per l'Epidemiologia, la Pro-grammazione e l'Informazione (COVEPI)dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentaledell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale".A tali sottogruppi è prevista, anche lapartecipazione di una rappresentanzadegli II.ZZ.SS.La piattaforma è un sistema informativointegrato di reti di sorveglianza epide-miologica che dovrà permettere ai vari li-velli delle amministrazioni di accedere atutte le informazioni utili per assicurarela difesa sanitaria degli allevamenti e lasicurezza degli alimenti. Il primo obiettivo della Cabina di regiasarà quello di elaborare e proporre allaConferenza Stato-Regioni un progetto dicostituzione della PIN per la raccolta,l'organizzazione e l'aggregazione diinformazioni essenziali al controllo dellostato della sanità animale e al manteni-mento della sicurezza alimentare. Suc-cessivamente avrà il ruolo di coordina-mento della realizzazione del progettoapprovato.

PIN: PIATTAFORMAINFORMATIVANAZIONALE

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Sabato 25 Ottobre, a Palaz-zo Trecchi, ha fatto visitauna delegazione di oltreuna decina di autorità rus-se provenienti dalla Re-gione di Samara. La dele-

gazione, accompagnata da Cesare Galli, ilnoto docente e collega specialista nella ma-nipolazione genetica animale, era compostada rappresentanti del governo della regionee da alcuni docenti, col rettore della localeuniversità con sede a Samara, la terza città,dopo Mosca e S. Pietroburgo.L’incontro, che aveva lo scopo di presenta-re la struttura, gli obiettivi e le iniziative diANMVI, è avvenuto nel quadro del program-ma di scambi di Palazzo Trecchi con i Paesistranieri, ma questa delegazione ha sceltoANMVI perché l’agricoltura ed il settore a-gro-food di quell’area stanno completamen-

te rivoluzionando quella regione ed a loroserve il confronto con il mondo occidentaledei professionisti. Situata nel sud est della Russia, Samara,città ricca di risorse naturali ed ex-capitaledella forza militare e spaziale sovietica, stainvestendo notevoli risorse nella produzioneagricola; governo e privati, locali e stranieri,stanno mettendo in piedi aziende agricole oimpianti produttivi e quindi molti dei lorostanno setacciando in lungo ed in largo ilcontinente europeo, ma non solo. È perquesto motivo che a loro interessa capire ilnostro sistema, anche quello veterinario,scambiare esperienze e partecipare ai no-stri eventi. A noi, invece, interessa far conoscere larealtà italiana, le nostre tecnologie e strin-gere accordi bilaterali utili alla formazione in-ternazionale dei nostri colleghi. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 2008 Formazione Anmvi International 11

ANMVI ospita un’altra delegazione russaSi allargano i contatti con l’est Europa, nella sciadel progetto ANMVI International - RegioneLombardia

Samara è la capitale dell’omonima regione situata sul Volga a sud-est verso il Ka-zakistan e i monti Urali (nella stessa regione c’è anche Togliattigrad). È la terzacittà della Russia dopo Mosca e S. Pietroburgo, ed è stata una città chiusa ai

tempi dell’Unione Sovietica perché sede dell’industria militare, oggi si sta convertendoall’industria areonautica ed elettronica. È una regione ricca di giacimenti di petrolio egas naturale. L’agricoltura e l’allevamento sono in una fase di rifondazione e stannoinvestendo ingenti risorse pubbliche per acquistare tecnologia in tutti i settori agricoli,soprattutto da Germania, Olanda e Canada.LTR è stato contattato lo scorso anno da funzionari regionali che hanno stipulato uncontratto che riguarda l’addestramento del personale e la costruzione di un laboratorioa Samara per sviluppare le tecnologie della riproduzione negli animali d’allevamento suknow how LTR. Lo scopo della visita è quello di far conoscere la realtà italiana per laformazione accademica e le tecnologie produttive che riguardano le produzioni agrico-le per sviluppare accordi bilaterali di collaborazione per quei settori che verranno rite-nuti di interesse per la regione.Per questo motivo la delegazione è costitutita dai ministri regionali dell’agricoltura edell’istruzione, dal rettore e pro-rettore dell’accademia statale di agricoltura, dai presi-di delle facoltà di agraria e veterinaria e alcuni docenti universitari.

LA DELEGAZIONE RUSSA IN ITALIA

ZOONOSI DEGLI ANIMALI ESOTICI E DA COMPAGNIA

Si terrà a Cremona, dal 3 al 5 di-cembre il quarto corso di forma-zione specialistica, finanziato

dalla Regione Lombardia nell’ambito delProgetto ANMVI International organiz-zato dall’AIVEMP in collaborazione conil Dipartimento Malattie Infettive, Paras-sitarie e Immunomediate dell’IstitutoSuperiore di Sanità. Tema del corso leprincipali zoonosi degli animali esotici eda compagnia. Nel corso delle tre gior-nate i relatori forniranno un quadro del-le principali zoonosi presenti già in Ita-lia o a rischio di introduzione a causadella globalizzazione e/o dei cambia-menti climatici. Per ognuna di esse sa-ranno fornite informazioni attuali sulladiagnosi, prevenzione e sulla normativaitaliana ed europea. Una “zoonosi” è u-na malattia infettiva o parassitaria deglianimali, soprattutto dei vertebrati do-mestici, che può essere trasmessa al-l'uomo direttamente (contatto con lapelle, peli, uova, sangue o secrezioni) oindirettamente (tramite artropodi vettorio ingestione di alimenti infetti). Si stimache siano oltre un centinaio le zoonosiraggruppabili in virosi, rickettsiosi, mi-cosi, malattie protozoarie, elmintiasi, in-cluse le infezioni trasmesse da zecchee da insetti. Le zoonosi conferisconocarattere di pericolosità a molte attivitàche richiedono il contatto diretto con glianimali e pertanto rappresentano unacontinua fonte di pericolo. In questocontesto le zoonosi degli animali esoticie da compagnia possono costituire unrischio continuo per la salute dell’uomo.Il corso è gratuito per tutti i medici ve-terinari. Programma e scheda di iscri-zione sono scaricabili on line sul sito:www.aivemp.it

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Giovedì 23 Ottobre 2008 sisono tenuti presso Cre-monaFiere, nell’ambitodell’annuale rassegnadella Fiera Internaziona-le del Bovino da Latte, i

convegni nazionali SIVAR di aggiornamentoscientifico per Medici Veterinari. Due i temi pre-sentati ai partecipanti: al mattino l’acidosi ru-minale della vacca da latte ed al pomeriggio ilcow comfort nell’allevamento della vacca dalatte. Molto nutrito il pubblico dei buiatri liberiprofessionisti interessati ad entrambi i temi, apartire dalla relazione della mattinata del Prof.Massimo Morgante il quale ha aperto i lavoricon un’introduzione sull’argomento. I succes-

sivi relatori si sono susseguiti illustrando i datisull’acidosi ruminale elaborati da un gruppo dilavoro della Facoltà di Medicina di Padova, ilcui progetto è iniziato due anni fà in occasionedel congresso nazionale SIVAR.La platea ha notevolmente apprezzato il tagliopratico dei rispettivi interventi, caratterizzati daun alto numero di dati rilevati presso alleva-menti italiani.Il tema del pomeriggio ha avuto come primorelatore il Dr. Loris De Vecchis il quale, con unaserie interessante di slides inerenti la podolo-gia, ha evidenziato il problema del cow comfortnegli allevamenti italiani, suggerendo soluzionipratiche ai diversi problemi connessi al benes-sere animale. Nel successivo intervento il rela-

tore della UE Dr. Jostein Dragset (Veterinaryadviser - Unit Animal Welfare - European Com-mission - Health and Consumer DirectorateGeneral) ha presentato i risultati di una ricercacondotta a livello europeo sui consumatori, ri-guardo alla loro sensibilità sul problema del be-nessere animale. In tutte le nazioni (quindi an-che in Italia) il consumatore si dichiara dispo-

sto a pagare una cifra leggermente maggiora-ta per prodotti di O.A. derivanti da animali alle-vati in condizioni di benessere animale migliori.Ha inoltre illustrato un’esauriente, chiara e cor-posa legislazione in materia di benessere, sot-tolineando il fatto che la figura centrale nel giu-dizio su questo programma è e deve restare ilveterinario. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 200812 Dalle Associazioni 63a Fiera del Bovino

Acidosi ruminale e cow comfort della vaccada latte, la SIVAR alla Fiera del Bovino

Si è tenuto lo scorso 24 Ottobre a Cremona, nell’ambito della 63a edizione della Fie-ra Internazionale del bovino da latte, un seminario organizzato dall’AIVEMP sulcontrollo delle zoonosi. Presenti all’incontro oltre una sessantina di partecipanti

che hanno ascoltato con grande interesse le relazioni della Dr.ssa Gioia Capelli, Respon-sabile del Laboratorio di Parassitologia ed Ecopatologia dell’IZS delle Venezie e dellaProf.ssa Tiziana Civera, Direttore della Scuola Specializzazione in Ispezione degli Alimen-ti di Origine Animale dell’Università di Torino, che hanno trattato rispettivamente i se-guenti argomenti: le zoonosi parassitarie nel bovino da latte e il controllo delle zoonosi inmacello - il ruolo dell’ispezione ante e post mortem ai sensi del Reg. Ce n. 854/2004. Nelcorso del seminario sono stati presentati alcuni metodi alternativi di diagnosi che posso-no nel medio periodo affiancare o in alcuni casi sostituire il tradizionale controllo ispetti-vo, in special modo per quanto riguarda il controllo degli agenti zoonotici legati in parti-colare ad alcune parassitosi del bovino: cisticercosi ed echinococcosi. Si tratta in molti casi di interventi che richiedono, in un’ottica di approccio di filiera, unastretta collaborazione tra i servizi veterinari deputati ai controlli in allevamento e quelliche operano presso i macelli anche mediante l’effettiva applicazione delle informazionisulla catena alimentare che possono diventare uno strumento per valutare i fattori di ri-schio alla base del permanere delle patologie in allevamento e consentire l’adozione dimirate misure di prevenzione a tutela della salute pubblica e della valorizzazione delleproduzioni zootecniche.

L’AIVEMP IN FIERA

ANMVI E FIERA DI CREMONA INSIEME AL MEATITALY

La zootecnia italiana non soddisfaappieno il fabbisogno di carne delnostro Paese; per questo annual-

mente l’Italia importa vitelli e carne ingrosse quantità. 2,5 milioni di giovani ani-mali, di cui la metà importati contribuisco-no a creare un indotto di oltre 15 miliardidi euro di fatturato.Di questa fetta, unterzo va all’alleva-mento ed i due ter-zi se li dividono l’in-dustria di macella-zione e quella delladistribuzione.La Fiera di Cremo-na ha deciso di gio-care il ruolo di “ve-trina italiana” suquesto mercato ed ha chiesto ad ANMVIdi essere affiancata nella preparazionedell’evento. Cremona è al centro del piùlargo bacino di produzione di carne e lat-te nostrani (il 70% della produzione risie-de in pianura padana) ed ANMVI pure. Pe-raltro a Palazzo Trecchi annualmente sitengono molte manifestazioni di sanità edigiene legate al mondo della produzionedegli animali da reddito. È questo il moti-vo secondo cui ANMVI continua ad esse-re “il partner silenzioso ma tenace ed en-tusiasta nel sostenere scientificamente e

tecnicamente gli eventi dell’Ente cremo-nese”, come ha detto Giancarlo Belluzzidurante la presentazione di sabato 25,giornata clou della tradizionale fiera delbovino da latte. La responsabilità dellaqualità igienica degli allevamenti ricadesulle aziende produttrici e per cercare di

mettere a puntoprocedure e meto-di virtuosi ANMVIchiama a raccoltamedici veterinari i-taliani e stranieri.“Proprio in questigiorni, sotto la pre-sidenza francese,le Autorità deglistati membri tenta-no di rendere più

efficiente l’ispezione del prodotto e la sor-veglianza dei sistemi produttivi” ha man-dato a dire Romano Marabelli nel mes-saggio augurale alla fiera; e proprio suquesta scia l’Organizzazione del Trecchimetterà a punto un preciso programmaformativo nei prossimi anni, coinvolgendoanche i colleghi stranieri, per contribuireall’uniforme applicazione del Pacchetto I-giene in tutta Europa, condizione indi-spensabile per il contenimento deglisvantaggiosi criteri di applicazione dei co-sti sulla produzione.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 2008 60° SCIVAC Riflessioni 13

di ANTONIO MANFREDI

Alla fine del Congresso diPerugia stavo dando u-na mano alle hostess adistribuire gli attestati dipartecipazione, se benricordo lettera F, quando

si è presentato un veterinario, abbastanzagiovane, che mi porge la sua scheda di valu-tazione per l'ECM insieme a quella dell'I-SO9001. La prima è quella con le domande arisposta multipla per poter ottenere i creditiECM e che deve essere compilata con i datiangrafici e sottoscritta con firma leggibile, laseconda è quella che raccoglie le valutazionidegli aspetti scien-tifici ed organizzati-vi, per noi necessa-ria essendo certifi-cati ISO, e che de-ve essere conse-gnta staccata dal-l'altra e del tutto a-nonima potendo e-sprimere in questomodo tutti i giudizi,anche i peggiori,senza essere iden-tificati o riconosciu-ti. Vedendo che ledue schede eranocompilate, anchecon ampi com-menti, ma ancoraunite, mi sono per-messo di suggerireal veterinario distaccarle per ren-dere anonima quel-la con i giudizi. Lasua risposta, devodire molto educata,è stata: "Non ho bisogno di nascondermi perquello che penso o scrivo, anzi, se ci fosseun responsabile, non avrei difficoltà a dirglidirettamente quello che penso dei problemiorganizzativi che questo centro congressi cicostrimge a subire". A questo punto gli hodetto che poteva riferire direttamente a me,visto che ogni addebito poteva essermi im-putato. Le critiche che mi ha espresso sonole stesse che da alcuni anni qualche parte-cipante riporta regolarmente: struttura as-solutamente non idonea, scomoda, proble-mi di parcheggi, ecc. Non ho potuto fare al-tro che dargli ragione dicendogli anche cheda tempo cerchiamo un'alternativa nel cen-tro Italia, da Pisa a Fiuggi, da Roma ad A-rezzo, da Siena ad Orvieto, da Montecatinia Montesilvano, ecc., ma alla fine nessuna,per problemi strutturali o per costi decisa-mente troppo elevati, può andare bene. So-no ormai decine le strutture da noi conside-rate e visitate, ma alla fine siamo semprecostretti a tornare al Centro CongressiQuattro Torri a Perugia. Lo scorso anno laproprietà del Centro ha fatto vari lavori: unnuovo bar, il self service per il pranzo, ecc.Doveva anche portare la sala principale da650 a circa 1000 posti, ma poi questo nonè stato possibile. Nel 2007 il numero degli i-scritti era anche stato inferiore a quello diquest'anno che ha superato i 950 iscritti. Èquindi evidente che i disagi si sono sentitimaggiormente. Oltre alla sala principale ab-biamo dovuto attivare altre tre sale, col si-

stema video a circuito chiuso, dove si pote-va seguire il congresso su schermo senten-do solo la traduzione italiana e quindi senzacuffia: una da 200 posti che ha avuto qual-che problema di infiltrazioni il pomeriggio diVenerdì, una da 100 ed un'altra da 50. Tut-to quello che era disponibile e fattibile.Per terminare però la storia del gentile veteri-nario che si è lamentato con me è giusto ri-cordare anche che in fila, dietro a lui, era inattesa un altro veterinario, forse di qualcheanno più anziano, che arrivatomi di fronte miha detto: "Non ascolti queste lamentele, Pe-rugia va benissimo, è comoda e seguire ilCongresso in una delle sale collegate è moltomeglio: si è meno disturbati, si vedono me-

glio le immagini sul-lo schermo e si a-scolta l'italianosenza bisogno dicuffie che dopo unpo' diventano vera-mente fastidiose".Statisticamente sa-remmo quindi al50% per andar viadal Quattro Torri edal 50% per restare.Un bel problema. Inverità le schedeche presentano la-mentele molto duresulla struttura sonoin tutto una decina,e potrebbe quindiessere un numerosostanzialmente in-significante, masappiamo benissi-mo che molti pos-sono pensare lestesse critiche sen-za esprimerle e che

questi dieci, quindi, rappresentino la punta diun iceberg decisamente maggiore in termininumerici.Cosa fare quindi? A noi servirebbe un centrocongressi con una sala da almeno 1000 po-sti, uno spazio espositivo per 60/70 stand,servizi bar e ristorazione adeguati, parcheggiper 7/800 auto, alberghi nelle vicinanze conalmeno 800 camere, posizionato vicino all'u-scita di una autostrada ed in una località conun aereoporto possibilmente internazionale oalmeno di valenza nazionale importante. Tut-to questo ad un costo che ci permetta dimantenere la quota di iscrizione ed il prezzodegli stand più o meno come quelli attuali vi-sto che le condizioni del settore non permet-tono certamente di trasferire maggiori costisui veterinari o sulle aziende.Una struttura con queste caratteristiche, no-nostante anni di ricerca, non siamo ancorariusciti a trovarla nel Centro Italia ed alla finesiamo sempre costretti a tornare a Perugia alQuattro Torri perché, comunque, è il male mi-nore. L'italia è veramente un paese strano. ICentri Congressi sono progettati da Architet-ti, Ingegneri o Geometri che sembrano nonaver mai partecipato ad un congresso equindi, normalmente, sono anche belli da unpunto di vista estetico ma assolutamentenon funzionali. Rischiamo quindi di continua-re a dover tornare a Perugia ben sapendoche la struttura non è la migliore e che ci saràsempre qualcuno che, giustamente, si la-menterà. ■

Perugia: la solita storia

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Caratteristiche dei serviziI servizi presentano numerose caratteristicheche li distinguono dai prodotti e che ne ren-dono più impegnativo il marketing. Tali carat-teristiche sono:• Intangibilità - un servizio non può essere

misurato, tenuto in mano o provato primadell’acquisto. L’acquirente deve avere fedein esso. La fede deriva in parte dalla fiducianella persona che offre il servizio, ma puòanche essere accentuata rendendo que-st’ultimo il più possibile tangibile e concre-to attraverso la descrizione dei benefici cheporterà ed indicandolo con specifici nomi.Anche paragonare il servizio al suo equiva-lente umano può anche aiutare la gente afarsene un’idea. Quindi, un controllo an-nuale della salute dentale degli animali dacompagnia è un esame clinico che vieneraccomandato dal veterinario per il vostroanimale ogni anno, per aiutarvi manteneresani i suoi denti e le sue gengive.

• Inseparabilità - un servizio non può esistereseparatamente da chi lo offre, indipenden-temente dal fatto che si tratti di persone odi apparecchiature. Ad esempio, un inter-vento vaccinale non può essere praticato inassenza di un veterinario o un infermiereche lo faccia.

• Variabilità - Un servizio non è soltanto co-stituito da molte parti differenti: la sua inter-pretazione varia in relazione a chi lo offre.Ad esempio, un veterinario anziano puòporre maggiore enfasi sul valore della nutri-zione preventiva rispetto ad un neolaurea-to, anche se è stato stabilito di comune ac-cordo di rendere disponibile il servizio pres-so la struttura. Analogamente, la rispostaad un servizio può variare in funzione del-l’interpretazione del proprietario o della rea-zione dell’animale.

• Deperibilità - A differenza di un prodotto, unservizio non può essere stoccato. Gran par-te del suo contenuto è la conoscenza, e seil servizio non viene usato, va sprecato.

Altri problemi caratteristici relativial marketing nei servizi veterinariIl marketing nei servizi veterinari presentaanche numerosi altri problemi caratteristiciche lo differenziano dai prodotti e che biso-gna conoscere:• Responsabilità verso terzi: La struttura ve-

terinaria è soggetta alla responsabilità ver-so terzi, che spesso coinvolge l’opinione dialtri membri della professione. Ad esempio,non viene considerato accettabile conti-nuare a dispensare corticosteroidi ad unpaziente senza visitarlo regolarmente. Tal-volta, questa responsabilità verso terzi puòcoinvolgere aspetti etici e legali della pro-fessione, come la crudeltà percepita daparte di un veterinario, oppure praticare untrattamento ad un animale che non è sottole cure del professionista che lo esegue.

• Incertezza del cliente: I clienti che acquista-no i servizi veterinari non sono in grado di va-lutarli con sicurezza né prima né dopo averliricevuti, il che significa che spesso restanoincerti sul valore di un particolare servizio.

• Il mio animale ha davvero bisogno di que-sto trattamento o il veterinario sta sempli-cemente cercando di prendermi del dena-ro? L’educazione del cliente è parte inte-grante ed essenziale del marketing dei ser-vizi veterinari, in modo tale che i proprietaripossano valutare i servizi professionali con

sicurezza, comprendendo se e quando de-vono chiedere consiglio al veterinario e co-me utilizzare in modo produttivo l’aiuto diquesto professionista.

• L’esperienza è essenziale: I clienti ricercanoveterinari con un’esperienza precedente suiparticolari problemi dei loro animali. La “no-vità” non è una caratteristica professional-mente favorevole, mentre spesso è ritenutaaltamente desiderabile per i prodotti, comead esempio nuovi aromi, nuova consisten-za, nuove azioni. I servizi nuovi all’interno diuna struttura sono quindi difficili da pro-muovere attraverso il marketing perchépossono richiedere un modo di pensarecompletamente differente sia da parte dellastruttura che del cliente.

• Differenziabilità limitata: Differenziare servizisimili, sfortunatamente, non è facile comeaggiungere una diversa glassatura o unnuovo aroma ad un prodotto. I servizi vete-rinari hanno una differenziabilità limitata dastruttura a struttura - in altre parole, qual èla differenza tra far ovariectomizzare unacagna presso la struttura A piuttosto chepresso la B? Dove una struttura si sforza diessere esclusiva mediante la qualità, glistandard o la gamma dei servizi che offre,è necessario promuovere con il marketingqueste differenze in modo che risultino mol-to chiare per i clienti. Ciò si può fare identi-ficando in maniera critica i punti di forza ele debolezze della struttura stessa e poiscegliendo una o due delle caratteristichepiù forti ed enfatizzandole ai clienti ogni vol-ta che se ne ha l’opportunità. Come darealla struttura una “personalità” esclusiva edindividuale, che è di maggior valore dellacompetizione agli occhi dei potenziali clien-ti, è una delle sfide più grandi della profes-sione veterinaria (Fig. 9.2).

• Mantenimento del controllo qualità: Lastruttura veterinaria è un’organizzazione dipersone, gestita da persone per le perso-ne. Come conseguenza, il controllo dellaqualità dei servizi che offre è difficile dastandardizzare, perché esistono moltissimevariabili. Fra queste rientrano non soltantola personalità e le differenti capacità deglioperatori, ma anche il comportamento deiclienti e dei loro animali, che può variaredalla scarsa collaborazione di un proprieta-rio ad un cane che morde.

• Trasformare chi “fa” in chi “vende”: La mag-gior parte dei veterinari è costituita da per-sone che “fanno” - sono stati formati persvolgere un’attività professionale - e nonche “vendono”. Tuttavia, ogni giorno i clien-ti acquistano servizi e prodotti che vengo-no raccomandati e venduti da veterinari edal loro personale di supporto. Data la na-tura dei servizi, i clienti acquistano in largamisura basandosi sulla fiducia, il che signi-fica che prima di acquistare desiderano in-contrare i veterinari ed il loro staff ed essereinformati. Per riuscire a vendere efficace-mente i loro servizi, i veterinari devono im-parare a “vendere” se stessi. Molti non han-no le caratteristiche personali che ne fannobuoni venditori, per cui dovrebbero trarrevantaggio da un’educazione formale sulletecniche di vendita e di presentazione e dalfatto di lavorare insieme a personale di sup-porto preparato a questo scopo. Questaformazione fa parte del ruolo di un practicemanager (Fig. 9.4).

• Assegnare il tempo professionale al marke-ting. Il marketing suscita un dilemma: iltempo lavorativo per un veterinario si tra-duce in entrate generate, ma il marketingcome attività non ne genera direttamente(ad es., una relazione presso il locale clubfelino o un poster applicato nell’area dellareception per pubblicizzare una clinica peril trattamento dell’obesità). Tuttavia, è im-portante che il marketing della strutturacoinvolga i veterinari, perché sono loro asvolgere il ruolo chiave come fornitori diservizi. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 200814 Practice Management (3a parte) - Marketing

www.anmvioggi.itAGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL'S PET NUTRITIONVeterinaria On Line

Figura 9.2 - Un cartello chiaro, che sia facilmente leggibile da parte dei passanti ed unlogo chiaro - come la ruota del timone (wheel) che dà alla clinica Wheel House il suonome - fa parte del marketing di una struttura. Si ringrazia Anne-Marie Svendsen.

Figura 9.3a, b e c - Esempi di uso chia-ro di vari loghi nei cartelli all’esternodella clinica.

a

b

c

ESONERO DI RESPONSABILITÀ:I

L’editore dell’opera originale inglese e l’e-ditore italiano non garantiscono la qualitàdei prodotti o servizi presunti o dichiaratidescritti nella pubblicità eventualmentepresente in questa pagina, né li approva-no o sostengono in alcun modo.

IIL’editore dell’opera originale inglese e l’edito-re italiano non si assumono, in base alle vi-genti norme, alcuna responsabilità per dannie/o lesioni a cose o persone come risultatodi qualsiasi affermazione diffamatoria vera opresunta, violazione dei diritti di proprietà in-tellettuale o di privacy, durata di prodotti, sederivanti da negligenza o altro, o da ogni al-tro uso di idee, istruzioni procedure, prodottie metodi contenuti nell’articolo.

©Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Mana-ging a veterinary practice, 2 ed., W.B.Saunders. All rights reserved.Traduzione di Maurizio Garetto

Il marketing nella vostra strutturaChe cos’è un logo?

U na rappresentazione artistica?Personaggi dei cartoni anima-ti? Disegni di bambini? Il ca-

duceo veterinario? Il logo della vostrastruttura è una delle prime impressio-ni che il cliente riceve da essa e diconseguenza genererà un “momentodella verità” indicando ai clienti il mo-do in cui vi orientate nei confronti de-gli animali. Inoltre, li aiuterà a distin-guere fra le strutture dato che il sim-bolismo trasmette un messaggio rela-tivo a “come siamo noi qui” (Fig. 9.3).

Figura 9.4 - Spiegare al proprietario del-l’animale i benefici della somministra-zione di una dieta di buona qualità costi-tuisce un “valore aggiunto” dell’attivitàprofessionale del veterinario. Per gentileconcessione di Anne-Marie Swendsen.

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 2008 Eventi Veterinari 15

ANCHE I GATTI HANNO BISOGNO DI FISIOTERAPIA16 Novembre 2008, Cremona

17.00 Casi clinici esposti dai soci18.00 Discussione finale, test di valuta-

zione dell'apprendimento e conse-gna degli attestati

SEDECentro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cre-mona

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci del Grup-po di Studio di Fisioterapia e Riabilitazionein regola con l'iscrizione 2008. Non è ne-cessaria la pre-iscrizione. Presentarsi insede congressuale per la registrazione.Non è prevista la traduzione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci FISIOTERAPIA: gratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORIMarco Bernardini, Lowri Davies, Sabrina Giussani, Bruno Peirone

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti8.50 Saluto ai partecipanti, presenta-

zione di relatori ed istruttori, infor-mazioni pratiche sul corso ed ini-zio dei lavori

9.00 Il gatto: conoscerlo e capirloS. Giussani

9.45 Come motivare il gatto durante itrattamenti - S. Giussani

10.30 Pausa11.00 Le principali patologie neurologi-

che che interessano il gatto - M.Bernardini

12.00 L'artrosi del gatto: un problemasottodiagnosticato? - B. Peirone

13.00 Pausa pranzo14.00 Rehabilitation techniques in the

domestic cat - Lowri Davies16.00 Pausa16.30 Clinical cases - Lowri Davies

INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC

Tel. 0372 403502 Fax 0372 457091 Email: [email protected]

GRUPPO DI STUDIODI FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC,SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso

il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medici-na). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzohttp://ecm.sanita.it/.

Workshop SIDEVONCOLOGIA CUTANEA

30 Gennaio-1 Febbraio 2009, Cremona

11.30 Neoplasie perivascolari - PaolaRoccabianca

12.30 Esercitazioni: visione preparati i-stologici e citologici

13.30 Pausa pranzo15.00 Esercitazioni: visione preparati i-

stologici e citologici17.00 Test di valutazione dell'apprendi-

mento17.30 Termine della giornata

SEDECentro Studi SCIVAC, via Trecchi 20 - Cre-mona

QUOTA D’ISCRIZIONE€ 400,00 + IVA 20% = € 480,00 Socio SIDEV - SIONCOV - SICIV € 500,00 + IVA 20% = € 600,00 Socio SCIVAC€ 650,00 + IVA 20% = € 780,00 Veterinario non socio

NUMERO MASSIMO DI PARTECI-PANTI: 40Verranno accettati 40 partecipanti al work-shop tenendo conto della data di spedizio-ne e dando comunque la priorità ai sociSIDEV. Il workshop verrà effettuato solo alraggiungimento di un numero minimo di35 partecipanti.

ISCRIZIONI ENTRO E NON OLTRE IL

30 NOVEMBRE 2008

PER INFORMAZIONI E PER RICEVERELA SCHEDA D’ISCRIZIONE Rivolgersi allaSegreteria Società Specialistiche - PalazzoTrecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona-Tel.: 0372 403502 - Fax: 0372 403512 - E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORIFrancesca Abramo, Chiara Brachelente,Paola Roccabianca

PROGRAMMAVenerdì 30 gennaio 2009

8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 La refertazione istopatologica di

un tumore cutaneo - Paola Rocca-bianca

9.30 Il concetto di "margine" in oncolo-gia cutanea - Francesca Abramo

10.00 Linfomi e plasmocitomi - Paola Roc-cabianca

11.00 Pausa caffè11.30 Tumore venereo trasmissibile -

Francesca Abramo12.30 Mastocitoma cutaneo - Chiara

Brachelente13.30 Pausa pranzo15.00 Esercitazioni: visione preparati i-

stologici e citologici18.00 Termine della giornata

Sabato 31 gennaio 20099.00 Neoplasie che originano dall'epi-

dermide - Francesca Abramo10.00 Melanocitomi e melanomi - Chiara

Brachelente11.00 Pausa caffè11.30 Esercitazioni: visione preparati i-

stologici e citologici13.30 Pausa pranzo15.00 Neoplasie che originano dal folli-

colo pilifero e dagli annessi ghian-dolari - Francesca Abramo

16.00 Esercitazioni: visione preparati i-stologici e citologici

18.00 Termine della giornata

Domenica 1 febbraio 20099.00 Neoplasie istiocitarie - Paola Roc-

cabianca10.00 Neoplasie a cellule fusate di origi-

ne mesenchimale - Chiara Brache-lente

11.00 Pausa caffè

in collaborazione con AIVEMPSEMINARIO

SANITÀ PUBBLICA EQUINA: IL FARMACO E LE MALATTIE DEGLI EQUINI SOGGETTE A DENUNCIA

29 Novembre 2008, Cremona

RELATORIEva Rigonat - ASL ModenaGiovanna Trambajolo - ASL ModenaGaetano Penocchio - Presidente FNOVIGiulio Predieri - ACME DrugsPaola Bergamo - ACME DrugsGiovanni Paolo Biffi - ASL Milano

OBIETTIVIL'evento formativo è rivolto ai veterinari ippiatriLibero Professionisti e si pone come primo obiet-tivo quello di mettere in contatto per una più effi-cace collaborazione finalizzata alla Sanità ani-male e alla Sicurezza Alimentare, il mondo deiveterinari ippiatri L.P. con quello dei dipendentipubblici attraverso la trasmissione delle cono-scenze, in questa fase, della legislazione ineren-te la SPE (Sanità Pubblica Equina) relativa so-pratutto al farmaco e alle malattie degli equidisoggette a denuncia.La conoscenza dei dati della Sanità Pubblica, inquest'ottica, risulta essere il primo passaggio ne-cessario ad inquadrare il problema in merito so-pratutto alla SA (Sicurezza Alimentare) e saràargomento della 1a relazione.La 2a relazione prenderà in esame il tema dellalegislazione relativa all'anagrafe equina ponen-do particolarmente l'attenzione sugli aspetti checoinvolgono il L.P. nelle verifiche d'obbligo da ef-fettuare per un corretto riconoscimento della ca-tegoria di appartenenza dell'equide ai fini dellasomministrazione del farmaco e della sua even-tuale registrazione.Nella 3a relazione l'analisi della legislazione ine-rente il farmaco porrà l'accento su tutti quegli a-spetti dell'impianto normativo che mettono aconfronto il Veterinario Pubblico con il L.P. in unrapporto di possibile e doverosa collaborazioneper una sinergia di intervento a favore della S.A.e della Sanità Animale.La relazione n°7 ha per obiettivo quello di infor-mare il Veterinario L.P. che opera in una strutturaveterinaria per equidi in merito agli adempimentirelativi alla documentazione sanitaria necessa-ria ai fini della tracciabilità degli animali sia per

la Sanità animale che per la SA in ottemperanzaalla legislazione sulla movimentazione degli e-quidi, a quella sull'anagrafe e a quella del benes-sere durante il trasporto.La possibilità del proprietario di optare per la nonmacellazione del proprio equide (equidi non-D-PA) modifica di fatto lo stato giuridico di quell'a-nimale. Se da un lato questa condizione sempli-fica la tenuta delle registrazioni in merito allasomministrazione del farmaco dall'altro portacon sé la tematica dell'impossibilità di abbatterel'animale a fine carriera se non per motivi di be-nessere. Verranno affrontate nella lezione n°8 letematiche relative all'eutanasia degli equidi e al-le possibili risposte che il L.P. si troverà a dovere poter dare ai propri clienti in merito alle condi-zioni che consentono, in questo nuovo contesto,l'abbattimento eutanasico.Pur non essendo coinvolti dalla condizionalità gliallevamenti di equidi, per la complessità della lo-ro gestione sanitaria rispetto ad altri animali dareddito, richiederanno sempre più frequentemen-te la presenza di libero professionisti formati edinformati che facciano da interfaccia con la Sa-nità Pubblica. La relazione n° 9 svilupperà que-sto tema prendendo spunto dalla legislazioneche anche in altri settori vede prioritarie collabo-razione e formazione rispetto alla repressione.

PARTECIPAZIONEIl seminario è gratuito e aperto a tutti i me-dici veterinari. Pre-iscrizione obbligatoria.Inviare il modulo alla Segreteria SIVE .

INFORMAZIONISegreteria SIVE (Elena Piccioni)Palazzo Trecchi - Via Trecchi 20 - 26100CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected] Web: www.sive.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

15° CONGRESSO MULTISALA SIVEBOLOGNA - ZANHOTEL & MEETING CENTERGROSS

23-25 GENNAIO 2009ISCRIZIONI ENTRO IL 10 DICEMBRE 2008

Organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificato ISO 9001:2000

RELATORI INVITATI

JOE BERTONEDVM, MS, DACVIM, Western University of Health Sciences, Pomona, CA (USA)

EDUARD-JOSÈ CUNILLERASPhD, Private Practice, United Kingdom

MARCO FILICORIMD, Chairman, GynePro Medical Group, Università di Bologna (I)

GRANT S. FRAZERBVSc, MSc, MBA, The Ohio State University, Columbus, OH (USA)

RICHARD P. HACKETTDVM, MS, Dipl ACVS, Cornell University, Ithaca, New York (USA)

PATRICK M. McCUEDVM, PhD, Dipl ACT, Colorado State University, Fort Collins, CO (USA)

FABRIZIO PASSAMONTIMed Vet, Università di Perugia (I)

FABRIZIO PELLACCIUniversità di Firenze (I)

ELIZABETH SANTSCHIDVM, Dipl ACVS, Ohio State University, The Ohio State University, Columbus, OH (USA)

MICHAEL SCHRAMMEDr Med Vet CertEO PhD DipECVS, North Carolina State University, Raleigh, NC (USA)

DEBRA C. SELLONDVM, PhD, Dipl ACVIM, Washington State University, Pullman, WA (USA)

PER INFORMAZIONISegreteria SIVE - Elena Piccioni - Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona ITALYTel. +39 0372 403502 - Fax +39 0372 457091 - Email: [email protected] - Web: www.sive.it

Richiesto accreditamento

SIDEVSOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 200816 Eventi Veterinari

Incontro regionale scivac in collaborazione con ASVAC“EMERGENZA O NON EMERGENZA…QUESTO È IL PROBLEMA”

RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIÙ COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA

23 Novembre 2008, Sassari

13.00 Pausa14.30 Casi clinici interattivi (Approfondi-

mento con casi clinici riguardantiproblemi dell’apparato respirato-rio)

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi (Approfon-

dimento con casi clinici riguar-danti problemi dell’apparato ad-dominale)

17.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parte-cipazione e termine della giornata

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria di Sassari

4 CREDITI

RELATOREPaolo Gaglio

OBIETTIVILe relazioni e soprattutto i casi clinici interattivi con lapresentazione di videofilmati vogliono illustrare in modoprettamente pratico le emergenze più frequenti in medi-cina d’urgenza.Verranno presentate anche le tecniche di base dellemanualità più utilizzate in pronto soccorso.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presi-

dente, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

9.30 Emergenze respiratorie (riconosci-mento e trattamento)

11.00 Pausa11.30 Emergenze addominali (riconosci-

mento e trattamento)

Si ricorda che gli incontri delle Delegazioni Regionali sono liberi e gratuiti per i Soci SCIVAC in regola con la quora associativa dell’anno in corso.

PER INFORMAZIONISegreteria SCIVAC - Monica Borghisani Tel. 0372/403506 - [email protected]

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE LAZIOCHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINO

14 Dicembre 2008, Pomezia (Roma)11.30 La chirurgia dell'intestino13.00 Relazione commerciale a cura di

Iams13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi 17.00 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parte-

cipazione e termine della giornata

SEDEHotel Selene Via Pontina Km 30 - Pomezia(Roma)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATOREFabio Sangion

OBIETTIVILa chirurgia dell'apparato gastroenterico, più specifica-tamente di stomaco e intestino, fa parte spesso delleprime esperienze del chirurgo veterinario. Alcuni inter-venti, invece, sono bagaglio solo di chirurghi molto e-sperti. Biopsie o tomie, per esempio, non sono degli e-sercizi di tecnica chirurgica ma vanno inseriti nella ge-stione di un paziente che può presentare svariati fattoridi rischio. Scopo della giornata è quello di fornire deiprincipi di base che rendano più gratificante l'approccioa questo tipo di chirurgia e alcune nozioni più speciali-stiche che illustrano la gestione di casi più complessi.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presi-

dente, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

9.30 La chirurgia dello stomaco 11.00 Pausa

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAR SICILIAAPPROCCIO CLINICO-DIAGNOSTICO ALLA MALATTIA

RESPIRATORIA DEL BOVINO

Giovedì 27 Novembre 2008, Castronovo di Sicilia (Palermo)Con il Patrocinio del Comune di Castronovo di Sicilia

In collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Palermo

Sabato 29 Novembre 2008, RagusaIn collaborazione con l'Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Ragusa

SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVASIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372 / 40.35.39 [email protected] - www.sivarnet.it

SEDIRAGUSA - Villa Di PasqualeViale delle Americhe - Ragusa

PALERMOCentro Culturale e Museale “Palazzo Giandalia” - Via Roma, 1 Castronovo di Sicilia (Palermo)

ACCREDITAMENTO RICHIESTO

RELATOREGiovanni Filippini - Medico Veterinario IZSUmbria e Marche, sede di Perugia

OBIETTIVIL'incontro si prefigge di dare all'operatore praticola possibilità di un ripasso delle conoscenze di a-natomo-patologia delle principali malattie respira-torie, la modalità di raccolta ed il tipo di campionida inviare al laboratorio per poter arrivare ad unadiagnosi corretta. In questo modo il partecipantepotrà essere in grado di scegliere le strategie pro-filattiche e terapeutiche più adeguate alle varie si-tuazioni aziendali in cui opera.

Programma scientifico e modalità di parteci-pazione al sito www.sivarnet.it

Iniziative riservate esclusivamente ai laureatiin Medicina Veterinaria.

CORSO SISCAPRESCRITTORE NEI PROGETTI DI PET THERAPY12-14 dicembre 2008 - Palazzo Trecchi, Cremona

11.15 Caratteri di coinvolgibilità del petnei progettiRoberto Marchesini

13.00 pausa pranzo14.00 Caratteristiche della seduta: arbi-

trare la relazione tra pet e fruitoreRoberto Marchesini

16.00 Pausa16.15 Operatori e struttura della pet part-

nershipRoberto Marchesini

18.00 Termine della giornata

3° GIORNO Domenica 14 Dicembre 20089.00 Filmati e presentazione delle atti-

vità referenziali - Silvia Oberoi11.00 Pausa11.15 Filmati e presentazione delle atti-

vità relazionali - Silvia Oberoi13.00 Pausa pranzo14.00 Presentazione di filmati di progetti

Maria Chiara Catalani16.00 Pausa16.15 Analisi del benessere animale nei

progetti di pet therapyMaria Chiara Catalani

18.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento, consegna degli attestati etermine del corso

ISCRIZIONEPre-iscrizione obligatoria. Inviare il moduloalla segreteria SISCA entro e non oltre il 30novembre

QUOTE DI ISCRIZIONE€ 150 + IVA 20% Socio SISCA o SocioSCIVAC€ 200 + IVA 20% veterinario non socio

PER INFORMAZIONISCIVAC - Segreteria Società SpecialistichePalazzo TrecchiVia Trecchi 20 - 26100 CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 457091E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DIRETTORE DEL CORSOMaria Chiara Catalani - Med. Vet. Compor-tamentalista, Senigallia (AN)

RELATORIMaria Chiara Catalani - Med Vet Compor-tamentalistaRoberto Marchesini - Med Vet, BolognaSilvia Oberoi - Referee Pet Operator

OBIETTIVILa pet therapy sta diventando una prassi co-terapeutica semprepiù accreditata nelle strutture socio-assistenziali ma assai rara-mente tale servizio viene erogato con quei crismi professionaliche richiederebbe. In effetti la relazione tra l’uomo è l’animaleproduce stimoli di cambiamento rilevanti ma non per questo ne-cessariamente migliorativi sul soggetto.Per questo si pone il pro-blema della correttezza relazionale, vale a dire costruire delle e-sperienze di incontro congrue rispetto alle caratteristiche dell’e-terospecifico, e della adeguatezza relazionale, vale a dire delleesperienze di incontro utili al paziente e ai suoi obiettivi. In que-sto contesto di attività il ruolo del medico veterinario è centrale,non solo perché chiamato ad assicurare la salute del pet e il suobenessere, ma altresì per i compiti di vigilanza comportamenta-le, per realizzare i parametri di correttezza, e di zooantropologia,per stabilire i parametri di adeguatezza. Con il documento CartaModena 2002 si è sancita la non surrogabilità delle figure profes-sionali, al fine di evitare che chiunque potesse arrogarsi la possi-bilità di fare pet therapy in piena autonomia. Questo corso inten-de dare al medico veterinario le conscenze di base per entrarenei progetti di pet therapy come prescrittore.

PROGRAMMA1° GIORNO Venerdì 12 Dicembre 20088.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Caratteri della relazione uomo-e-

terospecifico e prodotti referenzialiRoberto Marchesini

11.00 Pausa11.15 Obiettivi beneficiali in pet therapy

e fase di programmazioneRoberto Marchesini

13.00 Pausa pranzo14.00 Fase di prescrizione: dimensioni di

relazione e specifici referenzialiRoberto Marchesini

16.00 Pausa16.15 Fase di pianificazione: tipologie di

APR e parametri di operativitàRoberto Marchesini

18.00 Termine della giornata

2° GIORNO Sabato 13 Dicembre 20089.00 Figure professionali coinvolte nel

progetto e ruoli del medico veteri-nario - Roberto Marchesini

11.00 Pausa

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE PUGLIAL'OCCHIO DOLENTE

14 Dicembre 2008, Bari

9.30 L'occhio dolente: cenni anatomici,fisiopatologici, procedure diagno-stiche e diagnostica differenziale

11.00 Pausa11.30 L'occhio dolente: eziologia, sinto-

matologia e terapia (1a parte)13.00 Pausa14.00 L'occhio dolente: eziologia,sinto-

matologia e terapia (2a parte)15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell'apprendi-

mento e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di parte-

cipazione e termine della giornata

SEDEHotel Sheraton, via Cardinale AgostinoCiasca 9 - 70124 Bari

3 CREDITI

RELATOREAlberto Crotti

OBIETTIVILa relazione verterà sulla trattazione dell'approccio cli-nico alle principali patologie causanti occhio dolente.Nella prima parte verranno citati alcuni brevi richiamianatomici delle componenti oculari e fisiopatologici deldolore oculare. Verranno poi valutate le principali basidi diagnostica e diagnostica differenziale utili alla iden-tificazione della causa della patologia scatenante. Nel-la seconda parte della relazione si parlerà ampiamen-te della sintomatologia,eziologia e delle terapie dellepatologie più comuni causanti occhio dolente.Le nozioni precedentemente trasmesse verranno poirivisitate al termine della giornata attraverso la valuta-zione di casi clinici interattivi con lo scopo di fornire e-ventuali chiarimenti ed approfondimenti sull'argomen-to svolto.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e

verifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presi-

dente, presentazione del relatoreed inizio dei lavori

SISCASOCIETÀ ITALIANA DI SCIENZE COMPORTAMENTALI APPLICATE

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Le nuove frontiere della ge-stione dell’epilessia canina efelina sono state il filo con-duttore del Seminario orga-nizzato a Padova da SCI-VAC, in collaborazione con -

Eukanuba, intitolato “Epilessia del cane e delgatto: siamo all’inizio di una nuova era?” (18-19 ottobre). Due giornate intense, seguite dauna vasta platea di oltre 240 veterinari, addet-ti e non alla pratica neurologica, per discuteresullo stato dell’arte di questa complessa pa-tologia.Sul palco si sono avvicendati tre tra i princi-pali neurologi europei, affrontando l’epilessiada ogni punto di vista, non ultimo il comples-so approccio psicologico al proprietario, anel-lo terminale ma non meno importante nellacura degli animali d’affezione. Nuova enfasi èstata posta al ruolo del veterinario quale gui-da e punto di riferimento nel difficile e tortuo-so percorso del paziente epilettico. Un iter diagnostico lungo e spesso scon-solante, ha commentato il prof. Marco Ber-nardini (diplomato ECVN, Università di Pado-va), che porta l’epilessia nella sua forma idio-patica ad essere una delle patologie neurolo-giche più stressanti per il medico e per il pa-ziente, cane o gatto che sia. Il problema epi-lessia infatti, come illustrato dal dott. SigitasCizinauskas (diplomato ECVN, Helsinki) e diestrema attualità in Europa anche nell’ambitofelino, considerando che, contrariamente aquello che si potrebbe pensare, la forma idio-patica è la seconda causa di epilessia in que-sta specie.Cane e gatto a confronto, ma anche similitu-dini e differenze con altre manifestazioni pa-rossistiche e compulsive: neurologi e com-portamentalisti hanno avuto modo di confron-tarsi affrontando la tematica da due differentipunti di vista. Un contributo piccolo nellaquantità di tempo, ma grande per la comple-tezza degli argomenti trattati quello dedicatoalle patologie comportamentali. Sono sta-te affrontate ad esempio l’aggressività idiopa-tica, il tail chasing, il circling, il fly biting del ca-ne, la iperestesia e la rolling skin syndromedel gatto; tutte patologie del comportamentoper le quali è veramente difficile e sottile la di-stinzione dalla malattia ad eziologia neurolo-gica. Per queste patologie molto spesso il ve-terinario comportamentalista deve avvalersidel collega neurologo per escludere che sitratti di crisi epilettiche atipiche. Per questo èstata apprezzata la relazione “Come differen-ziare la narcolessia, il fly biting e altre altera-zioni dalle vere crisi epilettiche”, tenuta da Si-gitas Cizinauskas (Diplomato ECVN, AnimalHospital di Helsinki).Secondo il relatore, è generalmente accettatodagli specialisti comportamentali che la pau-ra, le fobie, l’ansia e i disturbi ossessivo-compulsivi sono i più difficili da diagnosticaree trattare. Sebbene molti proprietari di animalicon problemi comportamentali sospettino inprimo luogo che la causa del comportamen-to anomalo sia una malattia cerebrale o il do-lore (di solito il dolore di schiena nella espe-rienza degli autori) gran parte di loro è consa-

pevole che il motivo è una perturbazione fun-zionale del comportamento. Nella maggiorparte di questi casi l’esame neurologico deipazienti risulta negativo e nella pratica il sog-getto dovrebbe essere riferito allo specialistacomportamentale che con la sua esperienzapuò essere di valido aiuto in queste situazionicosì frustranti e dure da curare. Per diagno-sticare accuratamente il problema, infatti, ènecessario raccogliere una buona anamnesie intraprendere una lunga discussione con ilproprietario poiché il piano terapeutico da in-traprendere comprende indispensabili modifi-cazioni del comportamento e del ruolo delproprietario.È innegabile l’utilità di una simile complemen-tarietà fra due discipline della Medicina Vete-rinaria tra loro molto vicine, anche nell’uso deifarmaci: Cizinauskas ha riferito, ad esempio,di avere trattato casi di disturbi ossessivo-compulsivi, a lui riferiti come “epilettiformi” perl’esordio e il decorso delle crisi, con fluoxeti-na e ha “autorizzato” l’uso della carbamaze-pina, un vecchio antiepilettico che i compor-tamentalisti utilizzano per limitare l’impulsivitàin certe forme di sociopatia.Nuovi orizzonti si sono aperti poi nell’ambitogenetico dove, sottolinea il prof André Jaggy(Dipl. ECVN, Università di Berna), la ricercasta mettendo in evidenza le modalità di tra-smissione della malattia. Labrador, Bovarodel Bernese e Golden retriever sono solo tre,tra le varie razze canine, in cui l’analisi dei pe-digree sta evidenziando una comune compo-nente poligenica autosomica predisponente.Fattori ereditari, ma non solo. Alla base del-l’espressione dell’epilessia vi sono infatti an-che componenti esogene scatenanti e di-verse patologie sistemiche, di cui le crisiepilettiche rappresentano uno dei tanti sinto-mi corollari. Le diverse diagnosi differenzialisono state prese in considerazione, facendo

riferimento all’ormai noto acronimo VITAMIND, creato dallo stesso Jaggy, fondatore dellascuola di neurologia Bernese, valutando glistrumenti diagnostici più utili nelle diverse si-tuazioni. L’evento ha posto particolare attenzione al-l’aspetto più pratico ed atteso dell’approc-cio all’epilessia, ovvero le opzioni terapeu-tiche, con un acceso dibattito sui vecchifarmaci, ben noti alla letteratura, e sulle nuo-ve proposte farmacologiche. Fenobarbital ebromuro di potassio piuttosto che carbama-zepina, levetiracetam, zonisamide e moltealtre molecole già testate e ampiamente u-sate in medicina umana, ma ancora pococonosciute in veterinaria. Cari, vecchi farma-ci e nuove molecole a confronto per com-prendere se si tratti davvero di nuovi aiuti te-rapeutici o se siano solo fuochi fatui, desti-nati ben presto a svanire.Gli studi sulle nuove frontiere terapeutiche so-no ancora troppo giovani e basati su popola-zioni ristrette di pazienti per poter essere con-siderati affidabili, quindi l’appello lanciato inquesto meeting è stato quello di condividerele esperienze, pubblicare nuovi studi, riunire ilmaggior numero di dati per crescere ed ela-borare assieme le basi di questa una nuovaera. Affinché gli entusiasmi transitori per que-

sti farmaci “nuovi” si tramutino ben presto insolide certezze, il proposito è forte e chiaro:stimolare la ricerca, affrontare nuovi studi etestare nuovi protocolli. Analogamente alla medicina umana, anche inveterinaria si sono cercati metodi terapeuti-ci non farmacologici per migliorare la qua-lità di vita del paziente epilettico. Alcuni di lo-ro potrebbero diventare, in un prossimo futu-ro, di uso comune sebbene i risultati delle pri-me sperimentazioni non sembrano esserecosì incoraggianti. Fra questi, la stimolazionevagale è stata già sperimentata sui cani, evi-denziando una possibile efficacia a lungo ter-mine già rilevata nei pazienti umani, anche seil limite maggiore del suo utilizzo risiede neicosti elevati. La terapia chirurgica, così comela dieta e l’agopuntura, sono altre metodicheche possono offrire il loro supporto nella ge-stione dell’epilessia.Di fronte ad una malattia per molti versi anco-ra poco conosciuta, l’obiettivo quindi è nonarrendersi ma continuare a sperimentare perdare una svolta decisa a questa nuova era.

Si ringraziano per i dati forniti:Sara Canal, Med Vet, Bologna Alessandro Buosi, Med Vet, Treviso ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 17o

Epilessia canina e felina: l’inizio di una nuova era?Genetica e nuove proposte farmacologicheguidano le ultime frontiere dell’approccio allamalattia. Seminario SCIVAC a Padova

Vet Journal mette a disposizione unarchivio bibliografico che contie-ne tutti i lavori scientifici pubblica-

ti dal 1987 dalle riviste edite da SCIVACprima e da EV srl poi, e lavori reperitinella letteratura internazionale a partiredal 2001 in avanti. Per tutti i lavori è disponibile l'abstract,mentre per quelli italiani è disponibile an-che il PDF originale (dal 1995). È messoa disposizione anche il link con il Jour-nal Browser di Medline per risalire ai datidella rivista (richiesta articolo originaleall'editore). Sono consultabili le riviste: Cinologia,Collana di Radiologia Clinica, Ippologia,Large Animals Review, Medicina Felina,Notiziario Farmaceutico, ProfessioneVeterinaria, Quaderni di Dermatologia,SISCA Observer, Veterinaria.

ARCHIVIOBIBLIOGRAFICO

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

Uno studio retrospettivo hainteso identificare gli a-spetti clinici peculiari del-l’esposizione e intossica-zione da rodenticidi anti-coagulanti nel cane. So-

no state valutate le cartelle cliniche di 252cani sottoposti a visita in una clinica di riferi-mento. Il gruppo studiato era costituito da

200 casi di soggetti clinicamente normalicon anamnesi di recente esposizione a ro-denticidi e 52 cani con intossicazione da ro-denticidi caratterizzata da coagulopatia cli-nicamente manifesta al momento della pre-sentazione.Si osservavano più frequentemente canigiovani, con il 57,9% dei soggetti visitati dietà inferiore a 4 anni. Quando il tipo di ro-

denticidi ingerito era noto, era più frequen-temente identificato in un composto di se-conda generazione, in particolare il brodifa-coum. I segni clinici più frequenti riflettevano un’e-morragia interna piuttosto che esterna, conpredominanza di pallore delle mucose(80,8%), tachicardia (48,1%), letargia/de-pressione (30,8%), dispnea (28,8%) e tachi-

pnea (21,2%). Reperti di laboratorio frequen-ti erano notevole prolungamento del tempodi coagulazione attivato, moderata anemianon rigenerativa o pre-rigenerativa, lieve omoderata trombocitopenia e diminuzione diproteine totali, albumina e globulina. L’esa-me radiografico ed ecografico rivelava emo-torace ed emoaddome in molti casi. Il trat-tamento includeva vitamina K, trasfusione diprodotti ematici e terapia sintomatica e disupporto appropriata. Nello studio, il tassodi sopravvivenza era pari al 90,4% e il 78,9%degli animali veniva dimesso dalla clinica en-tro 48 ore.“Anticoagulant Rodenticide Ingestion andToxicity: A Retrospective Study of 252 Cani-ne Cases” Ben Haines. Aust Vet Pract. June2008; 38(2): 38-50. (M.G.M.) ■

I l laboratorio di riferimento della UEnel Regno Unito ha determinato che ilvirus della bluetongue identificato in

quattro allevamenti in Olanda corrispon-de a un ceppo vaccinale sudafricano. Ivaccini basati su virus vivi modificaticontengono virus attenuati ma vivi. Alcu-ni di questi virus possono essere tra-smessi da un animale all’altro. General-mente, tali virus non causano malattia osoltanto segni clinici lievi. Non è noto co-me i bovini in Olanda si siano infettaticon questo virus vaccinale. Il vaccino vi-vo anti BTV-6 non è registrato in Europa.Non ci sono connessioni con il vaccinoanti BTV-8 somministrato in Olanda, ba-sato su un virus inattivato. Probabilmen-te il vaccino vivo è stato illegalmente im-portato e utilizzato in una zona compre-sa in un ampio raggio circostante gli al-levamenti infetti.Il Ministero dell’agricoltura olandese haavviato un’indagine sull’origine dell’infe-zione. Inoltre, è in atto una ricerca incampo nelle aree colpite per stabilire ladiffusione del virus vaccinale. Il vaccinoutilizzato in Sudafrica è un presidio poli-valente contenente diversi ceppi vivi at-tenuati del virus della bluetongue perl’immunizzazione profilattica delle peco-re. Si presenta in forma di tre flaconi se-parati, ciascuno contenente diversi sie-rotipi di BTV. Secondo un articolo pubbli-cato su Veterinaria Italiana (“The use ofvaccination in the control of bluetonguein southern Africa” B. Dungu, T. Gerdes& T. Smit. Veterinaria Italiana, 40 (4),2004), il flacone A include i sierotipi 1, 4 e6; il flacone B i sierotipi 3, 8, 9, 10 e 11 eil flacone C i sierotipi 2, 5, 7, 13 e 19.(M.G.M.)

BLUETONGUE INOLANDA: FORSE DI

ORIGINE VACCINALE ILCEPPO BTV-6

Avvelenamento da rodenticidi: aspetti cliniciSegni di emorragia interna prevalenti, in uno studio retrospettivo

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 200818 Vet Journal Attualità scientifica o

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

Dopo un anno di relativatranquillità torna a mani-festarsi con una certa re-crudescenza in Italia, masenza alcun rischio per ilconsumatore, la malattia

vescicolare dei suini. Il virus è stato individua-to in Umbria, Toscana, Lazio e Abruzzo, re-gioni che finora ne erano state quasi indenni.Gli aggiornamenti sulla malattia infettiva checolpisce i maiali, vengono dal Commissario diGoverno per le Emergenze Zootecniche cheha diffuso un comunicato in cui sottolinea chela MVS non si trasmette in alcun modo agliuomini né direttamente né attraverso i prodot-ti alimentari derivati. Gli esperti del Centro nazionale di referenzadelle malattie vescicolari (CERVES) hanno ve-rificato la presenza di nuovi focolai in 3 azien-

de nella zona di Arezzo, in 2 di Perugia e in 2di L’Aquilia. Nel Lazio, in particolare nella pro-vincia di Latina, la presenza del virus è stataaccertata in seguito alla movimentazione disuini dalle aziende perugine sotto sequestro.Sono in corso rigorosi accertamenti per sta-bilire il numero preciso di focolai. Al momentosono stati abbattuti con finalità cautelative piùdi 4000 capi. Le Autorità sanitarie e quelle giudiziarie stan-no rafforzando i controlli, in particolare nellestalle di sosta, a tutela del benessere degli a-nimali e degli interessi commerciali degli alle-vatori. La malattia vescicolare dei suini, infatti,può causare ingenti danni economici poichéle norme comunitarie e nazionali prevedonogravi restrizioni commerciali sia per gli animalivivi che per i prodotti derivati. Dall’inizio del 2008 sono stati individuati foco-lai di malattia vescicolare di suini anche inCampania (1), Calabria (5), Emilia Romagna(4), Basilicata (6), Umbria (7). Gli esperti dellaDirezione generale della Sanità animale e delFarmaco veterinario del ministero del Lavoro,della Salute e delle Politiche sociali stanno la-vorando all’elaborazione di linee guida, di im-minente pubblicazione, per le misure sanita-rie di eradicazione della malattia vescicolaredel suino e sorveglianza della peste suinaclassica. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 2008 MVS e WND Info Regioni 19

Nuovi focolai di MVSnel Centro ItaliaUmbria, Toscana, Lazio e Abruzzo le regioni incui è stato identificato il virus. Nessun rischio per il consumatore

L’Azienda Ulss di Rovigo ha comunicato il 27 ottobre scorso un caso di malattia davirus West Nile in una persona ricoverata presso l’O.C. di Rovigo, confermato in pri-ma istanza dalle analisi effettuate al Laboratorio di Riferimento Regionale - U.O.C.

Microbiologia e Virologia, Azienda Ospedaliera di Padova. La sorveglianza nei confrontidella West Nile nella popolazione umana è stata immediatamente attivata a seguito di ri-scontro di positività alla malattia in cavalli presenti in un allevamento in provincia di Ro-vigo. Il Laboratorio di riferimento regionale ha già inviato i campioni biologici del pazien-te all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per la conferma definitiva e la Direzione per la Pre-venzione ha subito provveduto ad informare il Ministero del Lavoro, della Salute e dellePolitiche Sociali. L’Assessore Regionale alla Sanità, Sandro Sandri, è intervenuto sullepolemiche riportate dalla stampa polesana sull’operato dell’Ulss 18. “Sia gli uffici regio-nali, che quelli dell’Ulss 18 di Rovigo - si legge in un comunicato stampa - hanno opera-to con precisione e tempestività. In particolare per quanto riguarda l’aspetto della sanitàumana, tutte le necessarie azioni sono state intraprese non appena apparso il proble-ma, con l’attivazione della sorveglianza attiva sulle persone potenzialmente esposte allapuntura di zanzara che ha infettato alcuni cavalli, di quella cosiddetta passiva sui malatiricoverati con la ricerca del virus nel sangue, con la diffusione alle Ulss di specifici pro-tocolli operativi, con l’avvio di ampie azioni di disinfestazione e con la messa in opera ditrappole con le quali catturare le zanzare ed esaminare il virus da loro portato”. “Siamoarrivati anche alla decisione in via assolutamente prudenziale - aggiunge Sandri - di so-spendere le trasfusioni provenienti da donatori residenti nelle zone interessate, comeindicato dal Centro Nazionale Sangue per casi analoghi in Emilia Romagna. Il tutto - ag-giunge Sandri - in costante contatto e collaborazione con il Direttore Marcolongo ed isuoi collaboratori”. “Sinceramente non capisco - dice Sandri - di cosa si debba accusa-re l’Ulss 18 in questo caso. Forse qualcuno avrebbe voluto essere protagonista sui gior-nali, forse qualcun altro ha colto l’occasione per un attacco politico al Direttore Genera-le, Marcolongo, che intendo difendere per le capacità che ho potuto verificare in questimesi, e per nessun altro motivo, tanto meno politico’’. “Questa vicenda della West Nile -aggiunge l’Assessore Sandri - va tenuta nell’alveo della sua reale entità. Purtroppo unapersona anziana e, mi dicono, già in condizioni di salute molto precarie ne è stata colpi-ta e tutti ci auguriamo possa guarire, ma questo virus ha una persistenza ed una quan-tità nel sangue che non sono sufficienti a causare contagi da uomo a uomo. Nell’80%dei casi è una malattia asintomatica o con sintomi lievi. In meno dell’1% dei casi, in cuipurtroppo rientra la signora di Ficarolo, presenta forme più gravi, soprattutto in personeanziane o con deficit immunitario. Vorrei - conclude Sandri - che la popolazione rima-nesse tranquilla e venisse correttamente informata: tutto quello che si può fare per ri-solvere la situazione lo si sta facendo.

WEST NILE A ROVIGO, L’ASSESSORE SANDRI:INTERVENTI TEMPESTIVI

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

L'assessore alla Sanità dellaSicilia, Massimo Russo, hafirmato un decreto che con-tiene alcune misure utili acontrastare il fenomeno del-la brucellosi, della tubercolo-

si e della leucosi enzootica dei bovini. In va-ste aree del territorio regionale, e in partico-

lare nel comprensorio dei Nebrodi, molti alle-vamenti non hanno raggiunto la qualifica di“ufficialmente indenne”. Il decreto mira a regolamentare, per un pe-riodo di 18 mesi, la movimentazione di capibovini destinati al macello e provenienti da al-levamenti non in qualifica (allevamenti negati-vi) verso stalle di finissaggio appositamente

autorizzate. I settori veterinari delle Ausl, ve-rificata la idoneità delle strutture ed accertatala presenza di locali e spazi idonei a garantireil completo isolamento degli animali introdot-ti, rilasciano apposita autorizzazione e iscri-vono l'azienda come “azienda di finissaggio”nella banca dati nazionale dell'anagrafe zoo-tecnica.

Le aziende di finissaggio potranno introdurrebovini provenienti da allevamenti non in pos-sesso di qualifica sanitaria a condizione chetutti gli animali siano identificati elettronica-mente con un bolo endoruminale contenentetrasponder, e che gli animali siano accompa-gnati da una certificazione del distretto vete-rinario di appartenenza che attesti che sianostati controllati per la tubercolosi con esitonegativo e, se di età superiore a 12 mesi, ab-biano avuto esito negativo per brucellosi aduna prova ufficiale eseguita nei 15 giorni an-tecedenti lo spostamento. La movimentazio-ne degli animali dovrà sempre avvenire pre-vio parere favorevole sia del servizio veterina-rio dell'Ausl di origine sia di quello dell'Ausldi destinazione. Il decreto prevede anche chenelle aziende di finissaggio vengano effettua-te accurate disinfezioni con cadenza almenomensile.L'adozione del decreto fa seguito ai verticidei giorni scorsi per l'istituzione di un tavolotecnico, aperto ai più autorevoli esperti dellamateria, che dovrà affrontare i problemi le-gati al controllo della brucellosi in Sicilia. Laprima riunione operativa per affrontare i temipiù attuali, si è tenuta il 31 ottobre a Roma.Il tavolo tecnico dovrà formulare una propo-sta organica che stabilisca le nuove misuresanitarie necessarie per riuscire a sradicarela brucellosi, malattia che in Sicilia colpiscemediamente il 9% degli allevamenti bovini(con l'1,9% dei capi infetti) e il 14% degli al-levamenti ovicaprini (con il 5% circa dei capiinfetti). “Anche nel settore della veterinaria -ha detto l'assessore Russo - intendo stabili-re un metodo di lavoro che preveda regolechiare e trasparenti. Ecco il perché di un ta-volo tecnico”.“Il potenziamento della veterinaria regionale- ha aggiunto Romano Marabelli, dirigentedel dipartimento di sanità pubblica veterina-ria del Ministero della Salute - è indispensa-bile per potere governare bene questo mo-mento di difficoltà. Il governo nazionale èsensibile a queste tematiche e darà certa-mente un appoggio affinché vengano con-seguiti gli obiettivi prefissati. L'istituzione diun tavolo tecnico regionale mi sembra laproposta più consona e adeguata per farfronte all'emergenza”. Alla riunione hannopreso parte i responsabili veterinari del mini-stero della Salute Romano Marabelli e UgoSantucci, i vertici dell'Istituto zooprofilatticodella Sicilia Andrea Riela e Santo Caracap-pa, il responsabile nazionale del sindacatoveterinari dipendenti (Sivemp) Aldo Grasselli,i rappresentanti degli ordini dei medici vete-rinari, i funzionari del servizio di sanità ani-male dell'assessorato regionale, i responsa-bili veterinari delle nove Ausl siciliane nonchéi rappresentanti delle associazioni professio-nali e di categoria. (ANSA). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 200820 Info Regioni Sanità animale

Brucellosi in Sicilia, Regione e Ministerodefiniscono le strategie di interventoIstituito un tavolo tecnico. In vaste aree della Regione, molti allevamenti non hanno raggiunto la qualificadi “ufficialmente indenne”

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

Quali misure intenda a-dottare il Governo af-finché le A.P.A. e leA.R.A. della Sardegnarispettino quanto previ-sto dall'art. 12 della L.

136/1991. E quali misure il Governo intendaadottare per ripristinare in Sardegna una nor-male interazione tra allevatori e medici veteri-nari libero professionisti, anche attivandosipresso la FNOVI. A chiederlo è l'On. GianniMancuso in una interrogazione al Governo,depositata il 30 ottobre scorso in Commis-sione Affari Sociali, in cui il parlamentare do-manda inoltre se il Governo non intenda ri-chiedere all’autorità antitrust lo svolgimentodi una indagine conoscitiva ai sensi dell’arti-colo 12 della legge n. 287 del 1990.Il parlamentare porta all'attenzione dell'Ese-

cutivo una questione annosa e tutt'ora irrisol-ta in una Regione dove le attività dell'A.R.A.Sardegna, l'associazione regionale degli alle-vatori ha il compito di attivare il programmaoperativo di assistenza tecnica, mirato adapportare miglioramenti nella principale filieraproduttiva sarda per raggiungere il duplice

scopo di consentire la produzione di formag-gi di alta qualità, nonché di retribuire adegua-tamente i produttori per i costi da sopportareper produrre ad alti livelli. Per garantire losvolgimento di questo programma vengonoutilizzati fondi pubblici che consentono soloagli allevatori associati all'A.R.A. Sardegna diricevere alcune prestazioni professionali me-dico - veterinarie gratuite ed altre vengonogarantite a fronte del pagamento di un ticket. Si tratta - afferma l'interrogante - "di una gra-ve distorsione del mercato della libera pro-fessione medico - veterinaria, che da anni haportato alla mortificazione ed all'imbarbari-

mento della professione stessa, nell'isola nonpuò esistere una medicina veterinaria "sar-da", che di fatto taglia fuori i liberi professio-nisti non convenzionati con A.R.A. Sardegna.Assurdamente - prosegue il Collega parla-mentare - tra i "servizi a pagamento", vieneelencata la voce "prescrizione e registrazionefarmacologica" che ovviamente non può es-sere disgiunta da una visita clinica e da unadiagnosi". Mancuso chiede un intervento per"eliminare una evidente distorsione del mer-cato ed un conseguente imbarbarimento emortificazione della professione medico - ve-terinaria". ■

La questione ARAS finisce in Parlamento Ripristinare in Sardegna una normale interazionetra allevatori e medici veterinari liberoprofessionisti. Lo chiede l'on. Gianni Mancusoin un'interrogazione parlamentare

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 2008 Sardegna Info Regioni 21

Èstato costituito lo scorso 29 otto-bre, un tavolo tecnico ''per defini-re un protocollo d'intesa sulla pre-

venzione del randagismo''. Lo ha annun-ciato l'ufficio stampa del Comune: l'inte-sa è stata firmata anche da Asl, poliziamunicipale, guardie forestali, Associa-zione Dna e cooperative Eco, che gesti-sce il canile comunale. Nel corso dell’in-contro sono state valutate le problemati-che inerenti il randagismo a Potenza edè stata fatta l’analisi della situazione at-tuale. Compito del tavolo tecnico saràquello di definire una proposta per un’a-zione sinergica e di informazione su talitematiche.

A POTENZA UN TAVOLOTECNICO SULRANDAGISMO

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

La Giunta Regionale del Pie-monte, con la Delibera n.4-9730 del 6 ottobre scorso haprevisto in ciascuna ASL lariorganizzazione funzionaledegli interventi di sanità

pubblica veterinaria per gli animali d’affezione.

FINALITÀGli interventi sono stati previsti in particolare

per le seguenti finalità:- agevolazione dei contatti con la popolazio-

ne per l’erogazione dei servizi e per il ricevi-mento di segnalazione e richieste;

- sviluppo della collaborazione ed integra-zione nell’ambito dei Servizi del Diparti-mento di Prevenzione e con le ammini-strazioni comunali per l’erogazione inte-grata dei servizi di competenza, in parti-colare per la prevenzione e controllo del

randagismo;- promozione dei programmi di collaborazio-

ne con le associazioni di volontariato delsettore che ne fanno richiesta;

- promozione delle buone pratiche e dell’im-piego appropriato degli animali nei contestidell’allevamento, dell’addestramento, delcommercio e in ogni altra circostanza di in-teresse sociale;

- integrazione delle attività e iniziative, anche

private, di medicina veterinaria nel quadrodegli obiettivi di prevenzione;

- sviluppo dei programmi di educazione sa-nitaria e promozione della salute nello spe-cifico settore.

RIORGANIZZAZIONELa riorganizzazione, che dovrà avvenire nel-l’ambito delle risorse assegnate ai competen-ti Servizi veterinari delle ASL, potrà prevederela creazione, anche con modalità organizzati-ve integrate all’interno del dipartimento di pre-venzione dell’ASL, di uno sportello con i se-guenti compiti:- sorveglianza e osservatorio sui fenomeni

di interesse nel settore degli animali di af-fezione

- proposta alle istituzioni interessate dell’a-dozione di iniziative per la prevenzione dellesituazioni di rischio per la salute e la sicu-rezza delle persone, nonché per la salute eil benessere degli animali e la promozionedei comportamenti appropriati;

- informazioni sui principi e le norme che ri-guardano gli animali d’affezione e sui servi-zi resi nel territorio dell’ASL attraverso glistrumenti di relazione con il pubblico e tra-mite la parte ad accesso pubblico del siste-ma informativo dell’anagrafe canina infor-matizzata regionale.

FUNZIONI DI COORDINAMENTOSono attribuite le funzioni di coordinamentoregionale per le attività che riguardano l’interoterritorio regionale; per il supporto alle relativefunzioni di indirizzo e coordinamento attribui-te alla Regione; per l’individuazione di casiche possono richiedere l’intervento sovrazo-nale dei Presidi multizonali di profilassi e poli-zia veterinaria delle ASL di Torino, Cuneo, No-vara e Alessandria.

RAPPORTO ANNUALELe attività dei Servizi veterinari delle ASL nelsettore degli animali d’affezione dovranno es-sere oggetto di un rapporto annuale e con-sultabile sul sito regionale, da pubblicarsi a a-cura di ciascuna ASL entro il 30 marzo del-l’anno successivo. ■

Piemonte, riorganizzazione degliinterventi di sanità pubblica nelle ASL

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 200822 Info Regioni Animali d’affezione

Con deliberazione del 6 ottobre2008, n. 6-9732, la Giunta Regio-nale del Piemonte ha deliberato la

costituzione di nuovo “Comitato Con-sultivo Regionale, ex art. 25, A.C.N. perla disciplina dei rapporti con i Medicispecialisti ambulatoriali interni, veteri-nari ed altre professionalità (biologi,chimici e psicologi) ambulatoriali, di cuiall' Intesa del 23.3.2005”.La sede del Comitato Consultivo Regio-nale è presso l’Assessorato Regionalealla Tutela della Salute e Sanità in Torino,C.so Margherita 153/bis. Le funzioni diSegretariato saranno svolte da un fun-zionario dipendente dell’AssessoratoRegionale alla Tutela della Salute e dellaSanità. La delibera è pubblicata sul BollettinoUfficiale Regionale n. 43 del 23 ottobre2008.

ACN, NUOVO COMITATO CONSULTIVO

REGIONALE

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

Noi psicologi e voi veterinari

A lcuni colleghi mi hanno esortatoa leggere, sul sito dell’ANMVI,l’articolo apparso nel n. 33/2008

di Professione Veterinaria, a firma del Dott.Antonio Manfredi, a pag. 13. Già il titolo la-scia presagire un’imminente battaglia: “Inva-sione di campo inaccettabile: nessuna giusti-ficazione all’abuso di professione anche semotivato da percorsi formativi”. Sono uno psicologo, diciamo con un eufemi-smo “non più giovane”. Insomma hotrent’anni di professione alle spalle e la vogliadella polemica mi è del tutto passata. QuindiLe invio la presente come contributo sinceroe pacato ad un dibattito che certamente de-ve cominciare a prendere corpo. Appena ho iniziato a leggere l’articolo abba-stanza arrabbiato del Dott. Manfredi mi è ve-nuto alla mente un lontano ricordo della miaadolescenza: in una strada di montagna del-la Val Canonica mi sentii male. Avevo gli artisemiparalizzati, mi sembrava che il cuore sistesse fermando e riuscivo a stento a biasci-care qualche parola. Gli adulti che erano conme non sapevano cosa fare e dimostravanovisibile ansia. Ero in quello stato già da alcuniminuti quando passò di lì un veterinario chestava andando a visitare un toro. Il dottore sifermò, mi sentì il polso, controllò i miei rifles-si, mi rassicurò e, dopo aver frugato nella suavaligetta, mi fece una iniezione. Di lì a pocomi ripresi completamente e potei raggiunge-re un ospedale. Il medico del pronto-soccor-so mi disse: “ringrazia quel veterinario, altri-menti non so se adesso saresti qui a parlarecon noi”. Così feci e ricercai il veterinario perringraziarlo. È solo un aneddoto che ho voluto raccontar-Le per introdurre il discorso delle competen-ze: io non sono un animale, ma quel veteri-nario, uscendo dal proprio ambito e forsecompiendo un abuso del ruolo medico, mi hasalvato la vita o quasi. Il mio raccontino haquindi un fine morale, come le favole di Fe-dro, e vuole invitare a riflettere sul fatto chegli arroccamenti, le scomuniche e gli steccati- la storia insegna - non hanno mai fatto be-ne a nessuno. Ma veniamo più direttamente al succo di ciòche vorrei dirLe: noi psicologi italiani abbia-mo l’Albo Professionale solo dal 1989 e danon molti anni si sono placate le discussionicon l’Ordine dei Medici. Se ormai una tregua- speriamo definitiva - è raggiunta lo dobbia-mo a decine di riunioni e dibattiti che abbia-mo svolto con i colleghi medici, soprattuttonelle sedi istituzionali. Anche con voi veterinari molte cose sareb-bero da chiarire, da valutare assieme; biso-gna iniziare a farlo. Per esempio Le porto ilmio caso perché abbastanza esemplificativo:buona parte della mia vita professionale nonsi è svolta nella cura delle nevrosi degli esse-ri umani (come tutti invece pensano quandodico che sono psicologo) bensì costruendo“modelli sperimentali di ricerca” con i piccoliroditori, quasi sempre destinati allo studio dinuovi farmaci. Ho avuto la fortuna e l’onore di collaborare,ad esempio, con uno dei centri di “Farmaco-logia Comportamentale” più prestigiosi d’Eu-ropa; di conoscere la gabbia di Skinner, la mi-crodialisi intracranica, l’autoradiografia com-puterizzata e gli strumenti stereotassici, ac-canto a biologi e veterinari. All’ultima assem-blea AISAL (Associazione Italiana per leScienze degli Animali da Laboratorio), dellaquale sono membro ordinario, discutevamoproprio del ruolo dello psicologo nella crea-zione e nell’attuazione dei protocolli speri-mentali ed una collega veterinaria mi rendeva

edotto sulle autorizzazioni ministeriali che pre-vedono che un laureato in psicologia speri-mentale, con adeguata formazione, possa la-vorare con modelli animali. E sempre per star negli esempi: la respon-sabile del Center of Excellenze on Biomime-tics for Artificial Olfaction, grande esperta diroditori alla Facoltà di Medicina dell’Univer-sità di Padova, e per me cara amica, è unapsicologa. Personalmente mi sono occupa-to, per metà della mia vita lavorativa, dellefasi pre-clincihe della sperimentazione deifarmaci: è ovvio che ho dovuto lavorare congli animali vivi. Venendo in ultimo alla collega di Firenze, il cuilavoro si cita nell’articolo del Dott. Manfredi,posso assicurarLe che ciò che fa (la conosco)è proprio “la psicologa”, in quanto agisce, per

il 95%, non sull’animale d’affezione, bensì sulproprietario dell’animale, ed è molto apprez-zata e ricercata dagli stessi veterinari. La ringrazio dell’attenzione e La saluto con isensi della più profonda stima

Gianni Tadolini, Forlì

Rispondo con piacere alla sua lettera ancheperché, come ho già avuto modo di scrivereho molti amici fra gli piscologi dai tempi del-l'Università ed ho avuto modo di condividerecon loro le mie riflessioni sul tema.Mi fa anche molto piacere pensare che lei ab-bia un bel ricordo dei veterinari per un fattosuo personale che è finito nel modo migliore.E se non fosse andata così? Lo avrebbe co-munque ringraziato o la favola sarebbe finitain tribunale con anche una bella denuncia di

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 200823 Lettere al Direttore @

“Alle mie guardie forestali dico: fermate lecisterne di latte sospette.

Se trovo chi fa formaggi col latte inpolvere lo finisco sul posto”.

Luca Zaia, Ministro delle Politiche AgricoleAlimentari e Forestali

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

abuso di professione?Accolgo anche con piacere la notizia che la suacollega si occupa al 95% di proprietari di animalima resta un 5% che dovrebbe essere zero.Con questa logica, in un gruppo di lavoro diPet Therapy, dove di solito dovrebbe essercisia lo psicologo che il veterinario, il veterinariopotrebbe tranquillamente stare a casa. Alcontrario, al veterinario non verrebbe mai inmente di lasciare a casa lo psicologo. Mi per-doni, ma faccio veramente fatica a capire per-ché il veterinario possa essere sostituito dallopsicologo, dall'odontoiatria, dal medico, dalfarmacista, ecc. mentre, nonostante una pre-parazione spesso specialistica di grande livel-lo, non si possa pensare al contrario. È veroche spesso si dice: "quel medico è peggio diun veterinario" ma le assicuro che il MedicoVeterinario non è un Medico di serie B.Se la sua collega in quel 5% si limita ad atti-vità sovrapponibili a quelle di un addestratoreo educatore cinofilo, che al momento nonhanno alcuna particolare protezione comecategoria, ed agisce su indicazioni o direttivedi un Medico Veterinario, non avrei molto dadire, ma se la sua attività professionale vienea sovrapporsi a quella del Medico VeterinarioComportamentalista, mi dispiace molto, masarebbe da denunciare per abuso di profes-sione ed i veterinari che "collaborano" con leipotrebbero esserne coinvolti.

Per quanto riguarda la sua attività nel settoredella ricerca con l'utilizzo di animali evito dientrare nel merito non avendo sufficienti ele-menti per dare una valutazione, ma alcunesue considerazioni mi lasciano abbastanzaperplesso. Passerò la sua lettera a due so-cietà specialistiche che fanno riferimento al-l'ANMVI e che possono intervenire in merito:SISCA (Società Italiana Scienze Comporta-mentali Applicate) e la SIVAL (Società ItalianaVeterinari Animali da Laboratorio). In ogni mo-do le ricordo che la normativa per i centri diricerca con utilizzo di animali prevede la pre-senza di un Medico Veterinario responsabiledella salute e del benessere degli animali uti-lizzati. Spero che nelle situazioni a cui lei fa ri-ferimento non sia stato sostituito da uno psi-cologo.

Antonio Manfredi

Gentile Dottor Tadolini,la ringraziamo per la cortese e pacata rispo-sta che ha dato a quello che, più che un arti-colo arrabbiato, era un articolo dovuto.Lei ha ragione quando parla di competenze esiamo contenti di sapere che un veterinariol’abbia aiutata a superare un momento dram-matico, tuttavia si renderà conto anche Leiche non può essere messo sullo stesso pia-no un atto, ancorché non di pertinenza vete-rinaria, orientato ad un fine elevato (salvare u-

na vita umana), con la “invasione di campo”nelle competenze che non sono proprie di u-na professione per meri scopi di lucro.Non ci sembra che il Dr. Manfredi abbia dettocose tanto astruse: ci pare abbia sottolineatoche l’elevato numero di laureati di ogni pro-fessione, vista l’impossibilità di svolgere lapropria secondo i criteri normali a causa di unmercato sempre più saturo, si industria perproporre strade alternative e, che per questomotivo, spesso sconfina in competenze chenon appartengono loro.Ed ha proprio ragione Lei quando dice che èun discorso di competenze: converrà con noiche è alla professione del medico veterinarioche spetta indiscutibilmente la competenzasulla valutazione dello stato di salute e del be-nessere degli animali, poiché questo derivadal percorso formativo specifico compiutoche si estrinseca nei fatti con un approccioclinico-diagnostico ed etologico proprio dellanostra professione, eppure Le assicuro chein questo campo tutti, professionisti e non, sisentono in diritto di dire la loro senza avere lebasi per poterlo fare. È forse sbagliato da parte della categoria in-teressata rivendicare con forza le propriecompetenze?Riguardo poi al suo caso personale, siamocerti che Lei è a conoscenza che nell’ambitodella sperimentazione animale esistono figure

distinte con ruoli e compiti ben precisi. Daquanto ci scrive si deduce che Lei svolge l’at-tività di ricercatore, quindi può lavorare congli animali per costruire “modelli sperimentalidi ricerca” perché è consentito dalla normati-va, normativa che stabilisce anche che l’atti-vità di ricercatore non può sostituirsi a quelladel medico veterinario responsabile della sa-lute e del benessere degli animali.Crediamo che il settore in cui Lei lavora siaall’avanguardia per quanto riguarda la pre-senza di multidisciplinarità e per la possibi-lità di importanti scambi interprofessionali, equesto è uno degli obiettivi a cui la profes-sione veterinaria cerca di puntare in tutti icampi in cui può essere considerata utileconsapevole della necessità di imparare apraticare uno stile di lavoro multiprofessio-nale basato sul confronto e sullo scambio diconoscenze.Presupposto fondamentale però è che loscambio di conoscenze e il confronto sianorispettosi delle competenze specifiche di cia-scuna professione.Ringraziando per l’opportunità che ci ha datoper chiarire il nostro punto di vista,ricambiamo cordialmente il saluto e la stima erimaniamo a disposizione per qualsiasi ulte-riore chiarimento riterrà utile chiederci.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 200824 Lettere al Direttore

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Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

Pfizer Animal Health ha lan-ciato sul mercato svizzeroImprovac®, il primo vacci-no destinato a prevenirel’odore di verro, approvatodi recente in Svizzera, una

tecnologia che si pone come valida alternati-va alla castrazione fisica dei suinetti, promuo-vendo il benessere animale. Il lancio di Improvac® in Svizzera non è ca-suale, perché nel mese di gennaio 2010 verràvietata l’attuale pratica chirurgica, senza ane-stesia.

CHE COS’È L’ODORE DI VERROL’odore di verro è un odore sgradevole rila-sciato dalla carne di maiale durante la cottu-ra. Il livello è particolarmente intenso nella car-ne dei suini maschi interi. Le persone più sen-sibili affermano che tale odore è simile a quel-lo dell’urina, delle feci, del muschio o delle ci-polle. I due composti responsabili dell’odoredi verro sono:l’androstenone, un feromone maschile pro-dotto nei testicoli;lo scatolo, prodotto a livello intestinale dalladegradazione del triptofano.

MECCANISMO D’AZIONE DIIMPROVAC®

L’Improvac® usa il sistema immunitario delsuino per interrompere temporaneamente lafunzione testicolare e ridurre quindi il livello deicomposti responsabili dell’odore di verro,cioè stimola il sistema immunitario del suino aprodurre anticorpi contro il GnRF (Gonadotro-pin Releasing Factor), prodotto dall’ipotala-mo, mediante una doppia inoculazione divaccino (foto 2). La neutralizzazione del GnRFinibisce la secrezione dell’FSH e dell’LH e, di

conseguenza, inibisce la produzione di testo-sterone e di androstenone, in prima battuta,di scatolo, in seconda.Il vaccino è costituito da un analogo incom-pleto di sintesi del GnRF legato ad una pro-teina carrier, che riesce ad espletare la suafunzione immunitaria, senza possedere alcu-na attività ormonale in quanto non riesce a le-garsi ai recettori pituitari preposti.

VANTAGGI DERIVANTIDALL’IMPIEGO DI IMPROVAC®

Oltre al benessere animale, Improvac offre unvantaggio zootecnico dovuto alle migliori pre-stazioni produttive dei soggetti vaccinati ri-spetto ai castrati.Infatti, come spiega Jim Allison, Direttore Tec-nico, New Product Marketing di Pfizer: “Studidi campo hanno dimostrato che i suini vacci-nati con Improvac®, in alternativa alla castra-zione fisica, presentano una migliore efficien-za alimentare ed una maggiore percentuale dimassa magra della carcassa. Alla macellazio-ne la carcassa risulta migliore di quella del ca-strato, perché il maschio vaccinato si colloca,in termini di presenza di grasso, in posizioneintermedia fra il soggetto intero e quello ca-strato; il ritorno economico in termini zootec-nici ripaga il costo del vaccino”.

TEMPI E MODALITÀ DISOMMINISTRAZIONE DI

IMPROVAC®

Sono previste due somministrazioni distan-ziate almeno 4 settimane l’una dall’altra. L’ef-fetto desiderato si ha fra le 4 e le 6 settimanedalla somministrazione della seconda dose;la prima dose allo svezzamento o alla messaa terra, la seconda ben calibrata rispetto alladata della macellazione; il vantaggio zootec-nico discende dal fatto che i maschi vaccinaticrescono come maschi interi per gran partedel periodo di ingrasso, un vantaggio rispettoai suinetti castrati precocemente.Relativamente alla sua efficacia, sono staticondotti studi di campo in 15 paesi con unsuccesso del 99%. Il risultato è visibile, poi-ché si riscontra una notevole riduzione del vo-lume testicolare dei soggetti vaccinati rispettoai soggetti interi non vaccinati. Inoltre, Improvac® riduce l’aggressività, spe-cie nell’ultima parte dell’ingrasso. Nei 10 anni di uso commerciale, i consuma-

tori hanno dimostrato di accettare rapida-mente la carne di suini trattati con Improvac®.Le valutazioni sensoriali effettuate da panel indiversi paesi hanno confermato che la carnedi suini vaccinati con Improvac è priva dell’o-dore di verro e presenta qualità organoletti-che equivalenti a quelle degli animali castratifisicamente e/o dalle femmine.L’inoculazione deve essere effettuata da per-sonale preparato (foto 3), perché errori nellasomministrazione, vanificano l’effetto del vac-

cino e, possono avere lo stesso effetto sull’o-peratore in seguito a iniezione accidental-mente. Speciali siringhe di sicurezza (foto 4)tutelano l’operatore.

CONCLUSIONIInteressanti sono le indagini di mercato pre-sentate da Stephan Martin, Director, SwineMarketing per Europa, Africa e Medio Orien-te, della Pfizer A.H.: queste hanno evidenzia-to che su “circa 5300 consumatori di 7 paesieuropei, l’idea che una vaccinazione vada asostituire la castrazione fisica è tenuta ingrande considerazione; l’approccio vaccinaleper controllare il problema dell’odore di verroè preferito alle pratiche correnti”.A tirare le somme ci pensa Jim Allison: “Im-provac® è un vaccino sicuro ed efficace per ilcontrollo dell’odore di verro nei maschi interi;rende superflua la castrazione fisica; previenele perdite delle performance di crescita, del-l’efficienza alimentare e della qualità della car-cassa che derivano dalla castrazione o dallamacellazione precoce; si pone come validaalternativa alla castrazione in ottica di benes-sere animale”. Chiaramente il vaccino in questione è statotestato sul mercato mondiale, quindi su suinicon un peso vivo alla macellazione di 100-120 kg. Alcune prove in corso, a detta deitecnici Pfizer A.H., riportano dati incoraggian-ti, ma un quadro definitivo è ancora prematu-ro fornirlo. ■

Primo lancio europeo del vaccino per il controllo dell’odore di verro

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 2008 Suini Dalle Aziende 25▲

Marriott Hotel, Zurigo (CH)

Foto 2

Foto 3

Foto 4

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 39

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Chiuso in stampa il 4 novembre 2008

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 39 | 200826 Calendario attività Dal 9 al 30 novembre

9 NOVINCONTRO SIMEF SIMPOSIO SULLE PRINCIPALI MALATTIE GENETICHE DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-VAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

9 NOVINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC LAZIO MEDICINA E CHIRURGIA DEL CONIGLIO E DEL FURETTO: PRINCIPALI MALATTIE INFETTIVE, PROTO-

COLLI VACCINALI E CASI CLINICI CHIRURGICI - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Eli-sa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

9 NOVINCONTRO SICIV L’ESAME DEI VERSAMENTI CAVITARI: CITOLOGIA E NON SOLO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

9 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE PIEMONTE - EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Hotel Campanile - Rivoli (TO) - ECM: Richiesto IN COLLABORAZIONE CON SOVEP Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372

403506 - E-mail: [email protected]

9 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - Hotel Dora - Pozzilli (IS) - S.S. 85 Venafrana km 24.600 - - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

12 - 14 NOVITINERARIO DIDATTICO SIVAE / SCIVAC ANIMALI ESOTICI: VI PARTE - MEDICINA E CHIRURGIA DEI PICCOLI MAMMIFERI - Centro Studi - Palazzo

Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SI-VAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

15 - 16 NOVSEMINARIO NAZIONALE SIVAE ENDOSCOPIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-

mento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

15 - 16 NOVINCONTRO SIGEDV L’ESOFAGO E I SUOI MISTERI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamen-

to - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

15 NOVSEMINARIO SCIVAC AMBIENTE, STRESS, ALIMENTAZIONE: COME E QUANTO INFLUENZANO LE PRINCIPALI PATOLOGIE DEL

CANE GIGANTE E DEL GATTO - GenovaFiera - Palazzo del Lavoro, Genova - Piazzale Kennedy, 1 - ECM: Richie-sto Accreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO GRUPPO FR GATTI: ANCHE LORO HANNO BISOGNO DI FISIOTERAPIA … TALORA! - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-VAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO SIRVAC SCELTE ANESTESIOLOGICHE IN CORSO DI CESAREO, OVARIOISTERECTOMIA E NEL PAZIENTE PEDIA-

TRICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Pao-la Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO SIARMUV ARGOMENTI DI ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento

- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI EMERGENZE VETERINARIE: COME SCEGLIERE TRA LE POSSIBILI AL-

TERNATIVE TERAPEUTICHE - Trento - Via V. Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Mo-nica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

16 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE L’OCCHIO DOLENTE - Ancona - Hotel Sporting - Via Flaminia 220 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-

zioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 - 21 NOVITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: I PARTE - RADIOLOGIA DENTALE E PARODONTOLOGIA - Centro Studi Attenzione: Evento posticipato in data da definirsi. SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-

teria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 - 21 NOVCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON MALATTIE DEGLI ANIMALI, ZOONOSI, IGIENE E SICUREZZA ALIMENTARE. IL DATO EPIDEMIOLOGICO: REGIONE LOMBARDIA SFIDA, STRUMENTO, ETICA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredi-

tamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

22 - 23 NOVINCONTRO SINVET / SOVI NEUROFTALMOLOGIA CLINICA: OCULISTA E NEUROLOGO A CONFRONTO - Centro Studi SCIVAC, IN COLLABORAZIONE CON SOVI Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.

Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

22 - 23 NOVSEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SOVEP MALATTIE INFETTIVE DEL CANE: UN APPROCCIO MODERNO A DIAGNOSI, TERAPIA E PROFILASSI - Ho-

tel Salera, Asti - Via Monsignor Marello, 19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

22 - 23 NOVINCONTRO SICARV MALATTIE CARDIACHE CONGENITE ED EREDITARIE: A CHE PUNTO SIAMO E COSA CI ASPETTIAMO DAL

FUTURO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

23 NOVSEMINARIO ANMVI / SCIVAC UN APPROCCIO SEMPLICE AL PRACTICE MANAGEMENT - Centro Congressi Grand Hotel Vittoria, IN COLLABORAZIONE CON SCIVAC E GPM Montecatini Terme (PT) - Via Bacelli, 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - -

Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

23 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Città Sant’Angelo (PE) - Via Tito De Attenzione: Date evento modificate. Caesars, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regio-

nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

23 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Perugia - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Mo-

nica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

23 NOVCORSO SCIVAC CORSO FSA AVANZATO. DIAGNOSI UFFICIALE DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA E AGGIORNAMEN-Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. TO HD/ED - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Moni-

ca Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

27 - 29 NOVCORSO SCIVAC 10° CORSO VETERINARIO ASAMI. TEORICO E PRATICO SULLE METODICHE DI ILIZAROV - Centro Studi Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-

teria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

27 NOVINCONTRO REGIONALE SIVAR SICILIA IN COLL. DIAGNOSTICO ALLA MALATTIA RESPIRATORIA DEL BOVINO - Castronuovo di Sicilia, P.zzo Giandalia - Via CON ORDINE DEI MED VET PALERMO. PATROCINIO Roma, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica DEL COMUNE DI CASTRONUOVO DI SICILIA SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

29 NOVSEMINARIO SIVE IN COLLABORAZIONE CON AIVEMP SEMINARIO “SANITÀ PUBBLICA EQUINA: IL FARMACO E LE MALATTIE DEGLI EQUINI SOGGETTE A DE-

NUNCIA” - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

29 NOVINCONTRO REGIONALE SIVAR SICILIA DIAGNOSTICO ALLA MALATTIA RESPIRATORIA DEL BOVINO - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI Americhe - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica VETERINARI DI RAGUSA SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

30 NOVINCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA CHIRURGIA DI STOMACO E INTESTINO - Genova - Sala Quadrivium - P.zza Santa Marta 2 - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

La gestione degli animali da compagnia morti, aquale normativa è assoggettata?

Al D.P.R. sui rifiuti sanitari n 254 del 15 luglio 2003

Al decreto legislativo n 22 del 5 febbraio1997 (Decreto Ronchi)

Al Regolamento Europeo n 1774 del 3ottobre 2002

Il medico-veterinario, libero professionista, chenel corso della propria attività produce rifiuti, inbase alla normativa vigente, qualedocumentazione è tenuto a conservare?

Il formulario di identificazione, la prima copia e quella di ritorno dallosmaltimento

Le sopra citate due copie e il relativo registrodi carico e scarico dei rifiuti

Una sola copia del formulario QUIZ 1Risposta corretta: a)

La gestione dei rifiuti sanitari instruttura veterinaria privata,Seminario Anmvi,Cremona

2004

QUIZ 2Risposta corretta: c)

La gestione dei rifiuti sanitari instruttura veterinaria privata,Seminario Anmvi,Cremona

2004

SOLUZIONI

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