Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

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008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 24, dal 23 al 29 giugno 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 24 2 TESTO UNICO Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha annunciato la presentazione in tempi brevi di un testo unico sulla si- curezza alimentare. Il Governo - ha di- chiarato la Martini - è fortemente impe- gnato sul fronte della sicurezza alimen- tare anche nell'ottica di una maggiore salvaguardia dell'export Made in Italy. IGIENE La manovra economica 2009-2011 di- ce addio al libretto sanitario fino ad oggi richiesto al personale che si occupa di alimenti, dalla preparazione alla distribu- zione. A questi lavoratori bisognerà ga- rantire un'adeguata preparazione igieni- co sanitaria prima dell'avvio dell'attività e aggiornamenti periodici. F ACOL Con Decreto 18 giugno 2008, il Ministe- ro dell'Università ha stabilito le prove di ammissione per l'accesso al corso di laurea in medicina veterinaria per l'anno accademico 2008-2009: la prova di ammissione a medicina veterinaria è fis- sata al 5 settembre. LA V Il nuovo Consiglio Direttivo nazionale LAV ha confermato all'unanimità Gian- luca Felicetti presidente e Roberto Ben- nati vicepresidente dell'associazione. "Il rapporto con la medicina veterinaria - ha dichiarato Felicetti - dovrà essere più stretto: la grande novità del Codice Deontologico e le iniziative legislative ci vedono uniti nel coniugare sviluppo del- la professione e tutela degli animali”. A VIARIA È stata ritirata la richiesta di autorizza- zione all'immissione in commercio con procedura centralizzata per il vaccino A- flunov di Novartis Vaccines, studiato per l'immunizzazione preventiva nei con- fronti del virus dell'influenza aviaria, l'H5N1. Lo rende noto un comunicato dell'Agenzia europea del farmaco (EMEA). Le richieste avanzate dal CHMP per ottenere dati clinici in più sul prodotto, non possono essere soddi- sfatte in tempo per la conclusione della procedura di via libera centralizzata. VETTORI I focolai di malattie infettive trasmesse da vettori diventeranno più frequenti. Lo sostiene l'ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control). La globalizzazione e i cambiamenti climati- ci e ambientali, sotto forma di tempera- ture e umidità elevate, favoriscono il diffondersi di vettori o ospiti intermedi e, in ultima analisi, delle infezioni stesse. Zsuzsanna Jakab, direttore dell'ECDC: “assisteremo molto probabilmente al diffondersi di malattie infettive, ad esem- pio l'encefalite da zecche o la febbre Chikungunya, in aree in cui non erano mai state presenti prima”. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line ta" già in essere. ANMVI sta lavo- rando sodo in questo senso. Ha fatto un accordo dove il ruolo della concertazione è riservato alla no- stra Associazione e ha affidato il ruolo forte sindacale di tutela del di- ritto alla sopravivenza della attività ambulatoriale privata alla Federa- zione medici UIL Fpl SIVA, ruolo che potrà svolgere solo con una forte adesione dei sin- goli. Vedete voi Colle- ghi, non è più ora di a- scoltare sirenetti o teo- rici da strapazzo è ora di agire compatti per tutelare noi stessi. In sinergia con ANMVI, Federazione Medici ha già contattato l’ANCI per presentare il pro- getto Leavet. Un Accordo quadro con l’Associazione dei Comuni sul coinvolgimento dei medici veterina- ri sarebbe già un grosso risultato. Il ruolo dei Comuni nelle attività di ge- stione del randagismo rischia in al- cuni casi di travalicare i compiti pro- pri della veterinaria, anche in con- seguenza di leggi finanziarie che andavano scritte meglio. A voi la decisione, noi quello che doveva- mo fare per la professione privata e la sua sopravvivenza lo abbiamo fatto. A voi la decisione sul vostro futuro! NON È UN CASO CHE LA CLINICA MILANESE DIVENTATA IN QUE- STI GIORNI SIMBOLO DEGLI SCANDALI DELLA SANITÀ PUBBLICA, anche se in verità in questo caso si tratta di una clinica privata in convenzione, si chiami Santa Rita, sia perché è forse la Santa più amata dagli italiani, ma an- che perché, o soprattutto perché, "la sua intercessione è così potente che il popolo devoto la chiama: la Santa dei casi impossibili, avvocata dei casi di- sperati". Chi si rivolgeva a questa clinica vi arrivava quindi sereno e tranquillo pensando alla "Santa dei casi impossibili" anche se forse sarebbe stato me- glio rivolgersi subito all'"avvocata dei casi disperati". Al di là della tragedia per tanti pazienti e l'incredibile cinismo che emerge nei comportamenti della clas- se medica, resta il problema di sempre. Possibile che nonostante negli anni ci fossero già state varie segnalazioni, che esprimevano dubbi e lamentele sulla gestione della clinica, i controlli non venissero fatti o fossero effettuati in modo assolutamente superficiale, e gli interventi delle autorità preposte siano arrivati ancora una volta, come quasi sempre, soltanto "dopo"? Giusto quindi indi- gnarsi di fronte a simili situazioni e doveroso evidenziare e denunciare l'assen- za o la distrazione di chi i controlli doveva farli, ma noi, Medici Veterinari, siamo così esenti da colpe, in grado di dimostrare sempre la nostra innocenza o buo- na fede? Rispetto ai chirurghi del Santa Rita, che sembra si inventassero inter- venti del tutto inutili, se non dannosi, solo per ottenere maggiori guadagni per- sonali, possiamo sostenere di avere la coscienza a posto o ci va bene solo perché operiamo su "animali"? SANTA RITA: PENSACI TU! Meglio disoccupato che sfruttato Sempre più preoccupante la prospettiva occupazionale per i neolaureati A PAGINA 4 GRAZIE AD ANMVI E FNOVI MA NON BASTA A PAGINA 10 A PAGINA 12 A PAGINA 20 A PAGINA 24 A PAGINA 27 COMPENSI: CANCELLATA LA TRACCIABILITÀ BTV8 ARRIVA IL VACCINO SPENTO FOCUS: LA PIODERMITE NEL CANE FSA 2008: NUOVE TENDENZE INDAGINE ANMVI BREVI A VOI LA DECISIONE ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA di CARLO SCOTTI Presidente ANMVI L'accordo di ANMVI con Fe- derazione Medici UIL FPL (v. Professione Veterinaria n. 23/2008, ndr) è strettamen- te legato al progetto Leavet, progetto che ha destato interesse e non per nulla è stato già copia- to da altre forze per to- gliere questo spazio di diritto della veterinaria privata. Alcuni spingono per consegnarlo nelle mani di una certa sanità pub- blica veterinaria e in quello delle associazioni animaliste. Ribadisco che questo scippo non nuocerebbe tanto ai grandi ospe- dali veterinari privati, ma alle strut- ture medio piccole che rappresen- tano il cuore della medicina veteri- naria italiana e che fanno molta par- te del loro fatturato attraverso una buona e sana medicina e chirurgia di base. Per difendere il loro lavoro è necessario che i titolari di struttu- re veterinarie private ed i soci delle stesse si iscrivano alla Federazione medici UIL Fpl SIVA per consentire loro di diventare una forza contrat- tuale che si contrapponga ai pro- getti "ammazza professione priva- la PR OFESSI O NE VETERINARIA

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 24, dal 23 al 29 giugno 2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona2244 22

TESTO UNICOIl sottosegretario alla Salute FrancescaMartini ha annunciato la presentazionein tempi brevi di un testo unico sulla si-curezza alimentare. Il Governo - ha di-chiarato la Martini - è fortemente impe-gnato sul fronte della sicurezza alimen-tare anche nell'ottica di una maggioresalvaguardia dell'export Made in Italy.

IGIENELa manovra economica 2009-2011 di-ce addio al libretto sanitario fino ad oggirichiesto al personale che si occupa dialimenti, dalla preparazione alla distribu-zione. A questi lavoratori bisognerà ga-rantire un'adeguata preparazione igieni-co sanitaria prima dell'avvio dell'attivitàe aggiornamenti periodici.

FACOLTÀCon Decreto 18 giugno 2008, il Ministe-ro dell'Università ha stabilito le prove diammissione per l'accesso al corso dilaurea in medicina veterinaria per l'annoaccademico 2008-2009: la prova diammissione a medicina veterinaria è fis-sata al 5 settembre.

LAVIl nuovo Consiglio Direttivo nazionaleLAV ha confermato all'unanimità Gian-luca Felicetti presidente e Roberto Ben-nati vicepresidente dell'associazione. "Ilrapporto con la medicina veterinaria -ha dichiarato Felicetti - dovrà essere piùstretto: la grande novità del CodiceDeontologico e le iniziative legislative civedono uniti nel coniugare sviluppo del-la professione e tutela degli animali”.

AVIARIAÈ stata ritirata la richiesta di autorizza-zione all'immissione in commercio conprocedura centralizzata per il vaccino A-flunov di Novartis Vaccines, studiato perl'immunizzazione preventiva nei con-fronti del virus dell'influenza aviaria,l'H5N1. Lo rende noto un comunicatodell'Agenzia europea del farmaco (EMEA). Le richieste avanzate dalCHMP per ottenere dati clinici in più sulprodotto, non possono essere soddi-sfatte in tempo per la conclusione dellaprocedura di via libera centralizzata.

VETTORII focolai di malattie infettive trasmesseda vettori diventeranno più frequenti. Losostiene l'ECDC (European Centre forDisease Prevention and Control). Laglobalizzazione e i cambiamenti climati-ci e ambientali, sotto forma di tempera-ture e umidità elevate, favoriscono ildiffondersi di vettori o ospiti intermedi e,in ultima analisi, delle infezioni stesse. Zsuzsanna Jakab, direttore dell'ECDC:“assisteremo molto probabilmente aldiffondersi di malattie infettive, ad esem-pio l'encefalite da zecche o la febbreChikungunya, in aree in cui non eranomai state presenti prima”.

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ta" già in essere. ANMVI sta lavo-rando sodo in questo senso. Hafatto un accordo dove il ruolo dellaconcertazione è riservato alla no-stra Associazione e ha affidato ilruolo forte sindacale di tutela del di-ritto alla sopravivenza della attivitàambulatoriale privata alla Federa-zione medici UIL Fpl SIVA, ruoloche potrà svolgere solo con una

forte adesione dei sin-goli. Vedete voi Colle-ghi, non è più ora di a-scoltare sirenetti o teo-rici da strapazzo è oradi agire compatti pertutelare noi stessi. Insinergia con ANMVI,Federazione Medici hagià contattato l’ANCIper presentare il pro-

getto Leavet. Un Accordo quadrocon l’Associazione dei Comuni sulcoinvolgimento dei medici veterina-ri sarebbe già un grosso risultato. Ilruolo dei Comuni nelle attività di ge-stione del randagismo rischia in al-cuni casi di travalicare i compiti pro-pri della veterinaria, anche in con-seguenza di leggi finanziarie cheandavano scritte meglio. A voi ladecisione, noi quello che doveva-mo fare per la professione privata ela sua sopravvivenza lo abbiamofatto. A voi la decisione sul vostrofuturo!

NON È UN CASO CHE LA CLINICA MILANESE DIVENTATA IN QUE-STI GIORNI SIMBOLO DEGLI SCANDALI DELLA SANITÀ PUBBLICA,anche se in verità in questo caso si tratta di una clinica privata in convenzione,si chiami Santa Rita, sia perché è forse la Santa più amata dagli italiani, ma an-che perché, o soprattutto perché, "la sua intercessione è così potente che ilpopolo devoto la chiama: la Santa dei casi impossibili, avvocata dei casi di-sperati". Chi si rivolgeva a questa clinica vi arrivava quindi sereno e tranquillopensando alla "Santa dei casi impossibili" anche se forse sarebbe stato me-glio rivolgersi subito all'"avvocata dei casi disperati". Al di là della tragedia pertanti pazienti e l'incredibile cinismo che emerge nei comportamenti della clas-se medica, resta il problema di sempre. Possibile che nonostante negli anni cifossero già state varie segnalazioni, che esprimevano dubbi e lamentele sullagestione della clinica, i controlli non venissero fatti o fossero effettuati in modoassolutamente superficiale, e gli interventi delle autorità preposte siano arrivatiancora una volta, come quasi sempre, soltanto "dopo"? Giusto quindi indi-gnarsi di fronte a simili situazioni e doveroso evidenziare e denunciare l'assen-za o la distrazione di chi i controlli doveva farli, ma noi, Medici Veterinari, siamocosì esenti da colpe, in grado di dimostrare sempre la nostra innocenza o buo-na fede? Rispetto ai chirurghi del Santa Rita, che sembra si inventassero inter-venti del tutto inutili, se non dannosi, solo per ottenere maggiori guadagni per-sonali, possiamo sostenere di avere la coscienza a posto o ci va bene soloperché operiamo su "animali"?

SANTA RITA: PENSACI TU!

Meglio disoccupatoche sfruttatoSempre più preoccupantela prospettiva occupazionaleper i neolaureati

A PAGINA 4

GRAZIE ADANMVI E FNOVIMA NON BASTA

A PAGINA 10 A PAGINA 12 A PAGINA 20 A PAGINA 24 A PAGINA 27

COMPENSI:CANCELLATA

LA TRACCIABILITÀ

BTV8ARRIVA IL

VACCINO SPENTO

FOCUS:LA PIODERMITE

NEL CANE

FSA 2008:NUOVE

TENDENZE

INDAGINE ANMVI

BREVI A VOI LA DECISIONE

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

di CARLO SCOTTIPresidente ANMVI

L'accordo di ANMVI con Fe-derazione Medici UIL FPL (v.Professione Veterinaria n.23/2008, ndr) è strettamen-te legato al progetto Leavet,progetto che ha destato interessee non per nulla è stato già copia-to da altre forze per to-gliere questo spazio didiritto della veterinariaprivata.Alcuni spingono perconsegnarlo nelle manidi una certa sanità pub-blica veterinaria e inquello delle associazionianimaliste. Ribadiscoche questo scippo nonnuocerebbe tanto ai grandi ospe-dali veterinari privati, ma alle strut-ture medio piccole che rappresen-tano il cuore della medicina veteri-naria italiana e che fanno molta par-te del loro fatturato attraverso unabuona e sana medicina e chirurgiadi base. Per difendere il loro lavoroè necessario che i titolari di struttu-re veterinarie private ed i soci dellestesse si iscrivano alla Federazionemedici UIL Fpl SIVA per consentireloro di diventare una forza contrat-tuale che si contrapponga ai pro-getti "ammazza professione priva-

laPROFESSIONE VETERINARIA

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La prima parte di questa in-dagine sulla situazione oc-cupazionale dei giovaniveterinari, quella riferita a-gli aspetti generali, è statapubblicata sul n. 19 di que-

sta rivista. In quell'occasione avevo annun-ciato la pubblicazione successiva di una se-conda parte, quella più importante per noiperché riferita solo agli iscritti all'Ordine degliultimi 5 anni, dal 2003 al 2007, dati confron-tabili con l'Indagine Alma Laurea, sistemagestito da un consorzio di Università, e rivol-to ai laureati degli stessi anni. Come sapete,più volte abbiamo contestato i dati pubbli-cati da Alma Laurea e criticato il loro siste-ma di indagine, ma per sostenere la corret-tezza delle nostre posizioni avevamo biso-gno di dati indiscutibili e confrontabili. Con-frontabili? Diciamo subito che il campione,in verità non è esattamente lo stesso. Noi cibasiamo sugli iscritti all'Ordine, Alma Laurea,per lo stesso periodo, sui laureati. Se in ap-parenza i due campioni possono sembrarediversi, partendo da due universi differenzia-ti, in verità, le differenze fra i due sono tal-mente minime da essere insignificanti. Que-sto perché l'esame di Stato per l'iscrizioneall'Ordine dei Medici Veterinari è in effetti sol-tanto un proforma che non prevede alcunareale selezione, visto che lo passa subito il99.9% dei laureati, ed il tempo che intercor-re dal momento della Laurea a quello dell'e-same di Stato è in genere veramente mini-mo. Può anche capitare che si ritardi l'iscri-zione all'Ordine per motivi puramente eco-nomici: costo dell'iscrizione, Enpav, (l'Onao-si non è più obbligatoria), ecc. Tutti questi e-lementi potrebbero forse avere un minimo disignificato se considerassimo un solo anno,ma operando sull'arco di 5 anni, questi a-spetti alla fine si compensano perdendo nelconfronto ogni valore statistico.Permettetemi un commento prima di entrarenell'analisi dei dati risultanti dall'indagine.

“Meglio disoccupato che sfruttato" non è untitolo di mia invenzione ma è la riflessione diun giovane veterinario che dopo tre anni dilavoro gratuito, non vedendo sbocchi occu-pazionali sicuri e retribuiti in modo dignitoso,stava pensando di cambiar lavoro. In effetti,dal suo punto di vista, di fronte all'impossi-bilità immediata di trovare un lavoro comeveterinario, sia pure a titolo gratuito, si sa-rebbe orientato subito verso altri settori sen-za sprecare tre anni di tempo e soldi dei ge-nitori. In fondo non aveva tutti i torti, soprat-tutto se a questi tre anni aggiungiamo i seiimpiegati per la laurea, l'iscrizione all'Ordinee tutti i costi relativi. Un bello spreco ancheper il Paese.

L’INDAGINETorniamo alla nostra indagine e ribaltando lalogica del racconto arriviamo subito alla con-clusione svelando la fine, del resto, rifletten-doci un po', abbastanza scontata.La percentuale degli iscritti all'Ordine degliultimi 5 anni (dal 2003 al 2007) che non haancora un'occupazione è risultatadell'11,1%, dato già di per sé preoccupanteed al quale dobbiamo aggiungere il 10,1%che lavora a titolo gratuito. In sostanza il21,2% è fuori gioco, più di uno su cinque.C'è un altro dato però importante e che vie-ne troppo spesso sottovalutato: la retribu-zione del 78,7% di veterinari che hanno unlavoro retribuito. La retribuzione media degliiscritti all'Ordine negli ultimi 5 anni, quelli chesono retribuiti, arriva a ben 693 euro mensili!Adesso che con tre dati abbiamo evidenzia-to la situazione disastrosa del settore veteri-nario, riprendiamo dall'inizio il nostro rac-conto per chi vuole capire perché e come siarriva a questi valori.Come avevamo già detto nell'articolo prece-dente, per la nostra indagine, siamo partiti daun campione di iscritti all'Ordine negli ultimi 5anni di 1.100 veterinari. Dalle telefonate effet-tuate, però, siamo stati costretti ad escluder-ne molti: non raggiungibili, hanno rifiutato l'in-tervista, fuori target, numero errato, ecc. Ilcampione valido si è quindi ridotto a 503. Tut-

ti gli anni a cui abbiamo riferito l'indagine so-no comunque risultati rappresentati corretta-mente anche se, forse, il 2007 è stato legger-mente penalizzato. (Tabelle 1, 1bis, 1tris )La tabella 2, riferita all'anzianità anagraficaevidenzia che solo il 50,7% del campione hameno di 30 anni mentre è ancora fortemen-te rappresentata la classe da 30 a 35 anni

(40,4%). Incrociando l'età del professionistacon gli anni di laurea vediamo che tende adaumentare negli anni il numero di laureati ri-tardatari, dal 16,8% del 2003 al 23,7% del2007 (Tabella 3).

LAUREATI PIÙ GIOVANI AL NORDL'incrocio a livello territoriale (Tabella 4) mo-

Giovane laureato? Disoccupato o sfruttato

Tabella 1 - Tasso di risposta

ESITO n° %Intervista valida 503 45,7%Fuori target 234 21,3%(laureato prima del 2003)Non raggiungibile 99 9,0%Numero errato/inesistente 94 8,5%Rifiuto 149 13,5%Estero 21 1,9%Totale 1100 100,0%

Tabella 1bis - Tasso di risposta effettivo

ESITO n° %INTERVISTA VALIDA 503 77,1%RIFIUTO 149 13,5%TOTALE RAGGIUNGIBILI 652 100,0%

Tabella 1tris

Anno Laurea Totale Perc.2003 143 28,4%2004 72 14,3%2005 66 13,1%2006 184 36,6%2007 38 7,6%Totale complessivo 503 100,0%

Tabella 2

Età anagrafica 2003 2004 2005 2006 2007 Totale fino a 30 28,0% 31,9% 47,0% 73,4% 68,4% 50,7%31-35 55,2% 55,6% 48,5% 22,3% 28,9% 40,4%36-40 14,0% 8,3% 4,5% 3,3% 2,6% 7,2%41-50 2,8% 4,2% 0,0% 1,1% 0,0% 1,8%Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Tabella 3

Età di laurea 2003 2004 2005 2006 2007 Totale fino a 25 28,0% 19,4% 18,2% 21,2% 34,2% 23,5%26-30 55,2% 61,1% 60,6% 63,0% 42,1% 58,6%30-35 14,0% 13,9% 18,2% 13,6% 21,1% 14,9%oltre 35 2,8% 5,6% 3,0% 2,2% 2,6% 3,0%Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

16,8% 19,4% 21,2% 15,8% 23,7%

Tabella 4

Ripartizione Nord- Nord- Centrale Meridionale Insulare Totale geografica occidentale orientale

fino a 25 24,5% 34,3% 23,3% 16,0% 20,0% 23,5%26-30 62,6% 50,0% 58,9% 58,3% 72,0% 58,6%30-35 11,6% 15,7% 15,1% 19,2% 4,0% 14,9%oltre 35 1,4% 0,0% 2,7% 6,4% 4,0% 3,0%Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Tabella 5

Attualmente 2003 2004 2005 2006 2007 Totale occupatosì 95,8% 84,7% 86,4% 86,4% 86,8% 88,9%no 4,2% 15,3% 13,6% 13,6% 13,2% 11,1%Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Tabella 6

Settore d’occupazione 2003 2004 2005 2006 2007 Totale Privato 84,7% 86,9% 78,9% 89,9% 97,0% 87,0%Pubblico 11,7% 9,8% 21,1% 8,8% 10,7%Pubblico e privato 3,6% 3,3% 1,3% 3,0% 2,2%Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Tabella 7

Ambito 2003 2004 2005 2006 2007 Totale ASL Totale 37,5% 33,3% 16,7% 20,8%IZS Totale 6,3% 16,7% 25,0% 14,3% 14,6%Università 43,8% 16,7% 58,3% 64,3% 50,0%Ministero 6,3% 33,3% 6,3%Borsa Regionale 6,3% 2,1%Acquario di Milano 7,1% 2,1%n.d. 14,3% 4,2%Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Tabella 8

Qualifica 2003 2004 2005 2006 2007 Totale lib. professionista 89,7% 94,3% 82,2% 72,7% 81,3% 82,5%dipendente 7,8% 3,8% 13,3% 9,1% 6,3% 8,2%apprendista/ 0,9% 2,2% 17,5% 12,5% 8,0%tirocinante/stagista(vuoto) 1,7% 1,9% 2,2% 0,7% 1,3%Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Seconda parte dell’indagine ANMVI sullasituazione occupazionale nel settore veterinario

11%disoccupati

10%lavorano gratis

79%occupati retribuiti

693 €retribuzione media

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2008 Analisi della professione Anmvi Informa 3

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stra che i laureati ritardatari sono prevalen-temente al sud: se infatti in media si laureaoltre i 30 anni il 17,9% degli intervistati, alsud tale percentuale sale al 25,6%, mentrela percentuale più elevata di laureati giovaniè al nord: nell'Italia nord-orientale un terzodegli intervistati si è laureato entro i 25 annicontro il 23,5% medio mentre solo il 15,7%ha conseguito la laurea oltre i 30 anni di etàe nessuno oltre i 35.Per quanto riguarda gli aspetti occupaziona-li l'11,1% (Tabella 5) degli intervistati ha di-chiarato di essere disoccupato. Questo va-lore medio varia però nei diversi anni. Gli i-scritti all'Ordine del 2003 esprimono unapercentuale di solo il 4,2%, quelli del 2004del 15,3% mentre per gli altri tre anni il valo-re si stabilizza su circa il 13%.Com'era ampiamente previsto l'indagine svi-luppata sui veterinari occupati, 447 (505- 56disoccupati) ha evidenziato che è di granlun-ga preponderante (Tabella 6) l'occupazionenel settore privato (87%) rispetto al pubblico(10,7%), mentre è esigua, ma comunque darimarcare, la presenza di soggetti che ope-rano in entrambi i comparti (2,2%). La per-centuale di occupati nel privato tende a cre-scere negli anni sia perché è estremamentedifficile entrare nel settore pubblico in brevetempo sia perché i posti disponibili sonosempre meno. Si passa così dall'84,7% delsettore privato riferito al 2003 sino al 97%del 2007.Se analizziamo gli ambiti occupazionali delsettore pubblico (Tabella 7), quello che ha ilpiù elevato numero di occupati è l'Universitàcon il 50% seguito dalla Asl con il 20,8% el'IZS 14,6%. E giusto però ricordare chespesso l'occupazione universitaria non si-gnifica un lavoro stabile e regolarmente retri-buito, ma frequentemente collaborazioni oc-casionali e più o meno gratuite.

TUTTI LIBERI PROFESSIONISTIPer quanto riguarda gli occupati del settoreprivato (Tabella 8) la percentuale maggiore sidichiara libero professionista. Dietro questotermine si nascondono le situazioni più variee spesso il professionista è talmente liberoda non portare a casa alcun guadagno. I di-pendenti sono solo l'8,2% e lo sono normal-mente di aziende, APA, centri di ricerca, ecc.Molto difficile che lo siano di ambulatori pri-vati che preferiscono proporre contratti dicollaborazione professionale. Un altro 8% sidichiara in condizione di apprendistato, tiro-cinio o stage. Questo dato esprime negli an-ni una forte variabile delle forme di precarietàcontrattuale, e si presta, tuttavia, ad una du-plice interpretazione: se da un lato si eviden-zia un trend crescente, dall'altro questo po-trebbe testimoniare che queste forme dicontratto, normalmente a titolo gratuito, so-no molto diffuse come veicoli di accesso almercato del lavoro ma che tendono, adue/tre anni dalla laurea, alla ricerca di unaattività retribuita, a trasformarsi in contrattistabili o ad aprire, molto più probabile, lastrada della libera professione.

maggior parte degli studenti, soprattuttodonne, si iscrivono al corso di studi in Medi-cina Veterinaria. Poi abbiamo gli Animali dareddito con l'11,3%, settore che trova sem-pre meno interesse sia per le caratteristichemolto impegnative sia perché è un settoreabbastanza in crisi. L'ambito degli Equini ri-sulta al terzo posto con il 6,9% ed evidenziache anche fra i cavalli di spazi per i veterinarice ne sono sempre meno. Di seguito Anima-li esotici con il 3,1%, in netta crescita, vistol'interesse sempre maggiore del pubblicoverso questi animali. Alla fine troviamo Indu-stria con l'1%, Associazioni allevatori con lastessa percentuale e Ricerca con lo 0,3%.Abbiamo lasciato per ultimi i Convenzionaticon una struttura pubblica perché pur rap-presentando il 4,1%, oggi, con i nuovi con-tratti, sono forse ormai quasi più professio-nisti pubblici che privati.

692,97 EURO AL MESELa tabella successiva (Tabella 10) riporta iredditi medi dei diversi ambiti occupazionalidel settore privato complessivamente per i 5anni e specifici per ogni anno. Il settore do-ve risulta il reddito medio più basso è quellodegli equini con 615 euro mensili a dimostra-zione che è un settore ormai saturo. I veteri-nari che operano nel settore degli animali dacompagnia o esotici con rispettivamente635 e 636 euro al mese, non stanno moltomeglio. Sono redditi da fame e non sonoquelli dichiarati al Fisco, sui quali qualcunopotrebbe esprimere dubbi, ma, quelli dichia-rati in modo del tutto anonimo, ad operatoridel Centro Studi dell'ANMVI, e quindi atten-dibili. Il settore animali da reddito offre qual-che condizione migliore con 884 euro. Quel-li che guadagnano di più sono i veterinariche operano nel settore della Ricerca (1.750euro), dato però poco significativo perché ri-ferito ad un solo veterinario del 2003, quellidell'Industria (1.500 euro) ed i Convenziona-ti con 1.446. Ovviamente se guardiamo l'an-damento negli anni del valore medio di red-dito vediamo un decrescendo partendo dai915 del 2003 ai 453 del 2007.La prossima tabella (11) è particolarmenteinteressante perché evidenzia, indipenden-temente dal fatto che l'occupazione sia a ti-tolo gratuito o retribuita, il tempo trascorsodal momento dell'iscrizione all'Ordine al pri-mo lavoro. Escludendo quindi l'11,1% cheun'occupazione non l'ha ancora, vediamoche lo 0,6% lavorava già prima della Laurea,il 20,5% ha iniziato nello stesso anno, il42,9% dopo un anno ed il 17,9% dopo dueanni. Di seguito le percentuali si riducononotevolmente con scarso significato. In so-stanza quasi l'82%, ed escludendo quelliche l'occupazione non l'hanno ancora, po-tremmo dire la quasi totalità, ha trovato unimpiego nel giro di meno di tre anni.La stessa tabella evidenzia anche la percen-tuale di veterinari in cerca di lavoro ad un an-no dall'iscrizione all'Ordine. Questa percen-tuale nei vari anni, se escludiamo il 2003, èpiù o meno costante, con tendenza alla di-minuzione, e si mantine in un range del 2%andando dal 15,3% del 2004 al 13,2% del

Tabella 11

Anni per trovare lavoro 2003 2004 2005 2006 2007 TotaleSenza occupazione 4,2% 15,3% 13,6% 13,6% 13,2% 11,1%Prima della laurea 0,0% 1,4% 0,0% 1,1% 0,0% 0,6%Nell’anno di laurea 18,2% 16,7% 4,5% 20,7% 63,2% 20,5%A un anno dalla laurea 45,5% 37,5% 39,4% 48,4% 23,7% 42,9%A due anni dalla laurea 17,5% 15,3% 36,4% 16,3% 0,0% 17,9%A tre anni dalla laurea 5,6% 9,7% 6,1% 0,0% 0,0% 3,8%A quattro anni dalla laurea 8,4% 4,2% 0,0% 0,0% 0,0% 3,0%A cinque anni dalla laurea 0,7% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,2%Totale complessivo 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Tabella 12

Anno laureaA un anno A tre anni A cinque anni

dalla laurea dalla laurea dalla laurea2003 63,6% 86,7% 95,1%2004 55,6% 80,6%2005 43,9% 86,4%2006 70,1%2007 86,8%

Tabella 13

Anni per trovare lavoro A titolo gratuito Retribuita TotaleSenza occupazione 100,0% 100,0%Prima della laurea 100,0% 100,0%Nell’anno di laurea 21,4% 78,6% 100,0%A un anno dalla laurea 8,8% 91,2% 100,0%A due anni dalla laurea 6,7% 93,3% 100,0%A tre anni dalla laurea 5,3% 94,7% 100,0%A quattro anni dalla laurea 20,0% 80,0% 100,0%A cinque anni dalla laurea 100,0% 100,0%Totale 11,1% 10,1% 78,7% 100,0%

Tabella 9

Anno LaureaAmbito 2003 2004 2005 2006 2007 TotaleAnimali da compagnia 72,4% 81,1% 84,4% 79,7% 68,8% 77,4%Animali da reddito 13,8% 15,1% 6,7% 8,4% 15,6% 11,3%Equini 6,9% 1,9% 2,2% 9,1% 12,5% 6,9%Animali esotici 5,2% 1,9% 6,7% 1,4% 3,1%Industria 0,9% 4,4% 0,7% 1,0%Ricerca 0,9% 0,3%Associazione allevatori 0,9% 2,2% 1,4% 1,0%Convenzionato struttura pubblica 6,9% 11,3% 0,7% 3,1% 4,1%

Tabella 10

Somma di Anno LaureaReddito medioDati 2 2003 2004 2005 2006 2007 TotaleAnimali da € 835,37 € 690,48 € 628,57 € 524,34 € 363,64 € 635,20compagniaAnimali da € 946,43 € 1.125,00 € 1.000,00 € 645,83 € 850,00 € 884,15redditoAnimali esotici € 416,67 € 250,00 € 1.166,67 € 750,00 – € 636,36Associazione allevatori € 750,00 – € 250,00 € 1.000,00 – € 750,00Convenzionato struttura pubbl. € 1.416,67 € 1.625,00 – € 1.750,00 € 250,00 € 1.446,43Equini € 1.214,29 € 750,00 € 250,00 € 346,15 € 500,00 € 615,38Industria € 1.250,00 – € 750,00 € 2.500,00 – € 1.500,00Ricerca € 1.750,00 – – – – € 1.750,00Totale € 915,91 € 831,73 € 658,54 € 533,45 € 453,13 € 692,97

Libera professione non significa reddito ogaranzia occupazionale, condizione che èattribuita spesso ai liberi professionisti nellestatistiche nazionali. Libera professione si-gnifica anzi fare la fame per anni, lavorare incondizioni di estrema precarietà, fare inve-stimenti che probabilmente non saranno mairecuperati, vivere fra mille problemi normativie fiscali. Se vent'anni fa questa scelta di la-voro nel settore veterinario offriva ottime pro-spettive e bastava la laurea per avviareun'attività remunerativa nel breve periodo,

oggi i tempi sono molto cambiati e sonosempre più numerosi i veterinari che dopoqualche anno devono rinunciare ai loro pro-getti perché si rendono conto di non averedavanti una prospettiva accettabile.

3 SU 4 PER ANIMALIDA COMPAGNIA

Ma quali sono gli ambiti della veterinaria pri-vata (Tabella 9) nei quali i giovani veterinaritrovano sbocco occupazionale? Animali dacompagnia, soprattutto, con il 77,4%. Treveterinari su quattro si orientano verso que-sto settore che è anche quello per cui la

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2007. Ricordiamoci che stiamo parlando diveterinari che non stanno facendo ancoraassolutamente nulla, neppure a titolo gratui-to come pratica o semplice apprendimento.Può avere un significato questa stabilizzazio-ne del dato? In assoluto poco, ma dovrà es-sere rapportato alla percentuale di quantinegli anni hanno occupazioni gratuite chevedremo più avanti. Ovviamente, anche latabella seguente (12) che evidenzia la per-centuale di occupati per ogni anno di laureaa diverse scadenze, ci permette di sviluppa-re e confermare i ragionamenti già espressi.

11,1% SENZA LAVORO, 10,1% LAVORA GRATIS

Nella tabella seguente (13) viene evidenziatoper i diversi anni trascorsi dal momento del-la laurea (iscrizione all'ordine) la situazioneoccupazionale, se a titolo gratuito o retribui-ta. Escluso l'11,1% dei veterinari che nonhanno occupazione, la percentuale di coloroche lavorano gratuitamente è il 10,1%. Re-sta poi il 78,7 che ha un'occupazione retri-buita, poco o tanto, ma comunque retribui-ta. Nell'anno di laurea la percentuale di co-

loro che lavorano gratis è molto elevata, il21,4%. Con il passare degli anni tende, ov-viamente, a diminuire perché dopo aver ac-quisito esperienza o si incomincia ad essereretribuiti, o si cambia lavoro per un'occupa-zione che dia anche un riconoscimento eco-nomico, o si passa a fare il libero professio-nista. Questa ultima scelta non sempre èproprio voluta ma è l'unica condizione pos-sibile che resta per non continuare a lavora-re senza stipendio. Si arriva così all'8,8%dopo un anno, al 6,7% dopo due anni, al 5,3dopo tre anni. Stranamente e quasi inspie-gabilmente dopo 4 anni si torna al 20%. Ab-biamo riflettuto molto su questo dato e po-trebbe derivare da varie condizioni: dopo an-ni pagati molto poco si preferisce fare unascelta di approfondimento o di specializza-zione che non offre alcuna retribuzione, o sipassa ad un'altra struttura che può offriremigliori prospettive professionali e si rico-mincia da zero, o forse si fa la scelta della li-bera professione che all'inizio, probabilmen-te, è in perdita. In alcuni casi vi è anche lascelta di andare a fare esperienza all'esteroe spesso anche questa non è retribuita.

PRIMA RETRIBUZIONE 500 EUROI dati riportati nelle due tabelle seguenti (Ta-belle 14 e 15) sono importanti e permettonodi sapere, da un lato per ogni anno di iscri-zione all'Ordine da quanti anni stanno lavo-rando, dall'altro quale è la retribuzione me-dia per i diversi anni. Ovviamente il campio-ne è limitato ai veterinari che svolgono un'at-tività retribuita. La prima tabella non richiedeparticolari commenti pur evidenziando la dif-ficoltà che un veterinario ha nel trovareun'occupazione minimamente retribuita. Laseconda invece suggerisce alcune riflessio-ni. Chi ha la fortuna di trovare subito un la-voro retribuito nello stesso anno dell'iscrizio-ne all'Ordine deve accontentarsi di emolu-menti molto bassi, 527 euro. Questa som-ma tende a crescere con gli anni di esperien-za sino ad arrivare a 1050/1070 euro se silavora da quattro o cinque anni. I dati riferiti

a 6 anni ed a 22 pur rientrando nel campio-ne, essendosi iscritti all'Ordine nel periododi nostro interesse, hanno per noi scarso si-gnificato essendo persone che lavoravanogià prima di essere veterinari e probabilmen-te anche già prima della laurea.

IL 57% È SODDISFATTOCome vede il veterinario la sua attuale con-dizione lavorativa? La tabella 16 e la figura 1che seguono, rispondono a questa doman-da. Ottima è solo per l'1,39%, ma nel com-plesso se consideriamo dal Sufficiente in sula percentaule totale è di circa il 57%, men-tre quelli che la ritengono negativa (Insuffi-ciente, Pessima e Precaria) non arrivano al

Tabella 16

Come ritiene la sua attuale condizioneoccupazionale? 2003 2004 2005 2006 2007 Totale %Precaria 2 0 2 2 0 6 1,19Pessima 13 3 5 19 2 42 8,3Insufficiente 24 18 13 45 6 106 21,2Sufficiente 45 18 14 42 10 129 25,6Discreta 21 11 13 23 9 77 15,3Buona 25 9 10 25 6 75 14,9Ottima 4 0 0 3 0 7 1,39non sa/ non risponde 9 13 9 25 5 61 12,12Totale 143 72 66 184 38 503 100

Tabella 17

Come vede le prospettive futuredel suo lavoro? 2003 2004 2005 2006 2007 Totale %Pessime 21 8 8 14 4 55 10,9Insufficienti 31 18 15 32 2 98 19,42Sufficienti 24 13 13 41 6 97 19,41Discrete 27 14 16 33 13 103 20,47Buone 36 16 13 58 12 135 26,83Ottime 1 0 1 3 1 6 1,19non sa/non risponde 3 3 0 3 0 9 1,78Totale 143 72 66 184 38 503 100

Tabella 18

Dati 2003 2004 2005 2006 2007 TotaleTroppi neolaureati 58,0% 58,3% 57,6% 61,4% 50,0% 58,6%Troppi veterinari 61,5% 83,3% 69,7% 78,3% 71,1% 72,6%Crisi del settore 22,4% 15,3% 16,7% 12,0% 23,7% 16,9%Blocco assunzioninel settore pubblico

10,5% 4,2% 3,0% 7,1% 2,6% 6,8%

1 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%2 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%3 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%4 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%5 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%6 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%

Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Figura 1 Figura 2

Tabella 14

Da quanto lavora 2003 2004 2005 2006 2007 Totale 0 1 3 4 30 9 471 12 7 24 89 24 1562 8 11 26 38 833 25 27 3 1 564 65 12 775 26 266 1 122 1 1Totale 137 61 57 159 33 447

Tabella 15

Da quanto 2003 2004 2005 2006 2007 Retribuzione lavora media0 € 750,00 € 583,33 € 562,50 € 491,38 € 583,33 € 527,171 € 500,00 € 785,71 € 663,04 € 575,84 € 458,33 € 574,682 € 750,00 € 795,45 € 608,70 € 546,05 € 617,093 € 869,57 € 861,11 € 500,00 € 250,00 € 839,624 € 1.072,58 € 977,27 € 1.058,225 € 1.076,09 € 1.076,096 € 750,00 € 750,0022 € 1.750,00 € 1.750,00

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31%. Sinceramente mi aspettavo questa ul-tima percentuale molto più alta, viste le realie notevoli difficoltà che un giovane veterina-rio incontra per trovare un'occupazione di-gnitosa per la sua professione. Grande otti-mismo, quindi, dei giovani? Difficile com-mentare questi dati. Certamente la maggiorparte di questi deve avere alle spalle una fa-miglia che continua ad essere disponibile,spesso con molti sacrifici, a sostenerli nellaloro carriera professionale. Se non fosse co-sì per molti sarebbe veramente impossibileo impensabile poter continuare per anni a la-vorare gratis o con retribuizioni che non per-mettono neppure di mangiare tutti i giorni.

IL 68% VEDE UNA PROSPETTIVA“ROSEA”

(Tabella 17 e figura 2) Come vede le prospet-tive future del suo lavoro? Anche a questa

domanda, contro ogni mia previsione, delresto in sintonia con quella precedente, nonmanca l'ottimismo.Chi vede una prospettiva futura del propriolavoro in modo negativo (Insufficiente o Pes-sima) corrisponde solo a poco più del 30%del campione. Al contrario, chi vede un futu-ro da minimamente roseo a Ottimo è circa il68%. Confrontando questi dati con quellidella tabella precedente possiamo notareche mentre la percentuale che vede negati-vamente il presente corrisponde sostanzial-mente alla stessa che vede male anche il fu-turo (30%) quelli che hanno una visione ro-sea per i prossimi anni sono decisamente dipiù di quelli che vivono il presente in modopositivo, 68% contro il 57%. Questa ampiadifferenza deriva sostanzialmente dal fattoche quasi tutti quelli che non si sono espres-si sul loro presente, dichiarando che non sa-

pevano cosa rispondere, si sono poi trasfe-riti in massa, per convinzione o solo per sca-ramanzia, fra quelli che credono nel futurodella loro occupazione professionale.

TROPPI VETERINARI(Tabella 18) Quali sono i motivi che hannoportato alle difficoltà del settore? Siamo quasialla fine e questa è la penultima domanda. Sichiede al veterinario intervistato di valutare fraquattro possibili cause di difficoltà del settorequella che ritiene direttamente responsabile.Era prevista la possibilità di risposta multiplae quindi la somma delle percentuali supera il100%. "Troppi veterinari" lo sostiene il 72,6%,seguita da "Troppi neolaureati", risposta ov-viamente direttamente correlata alla prima,con il 58,6%. Sostanzialmente il 100% dei ve-terinari sostiene che c'è troppa domanda oc-cupazionale sul mercato del settore. Le altredue possibili risposte sono molto distanti ri-spetto a queste percentuali. "Crisi del setto-re" si ferma al 16,9% e "Blocco delle assun-zioni nel settore pubblico" soltanto a un 6,8%.Sembra quindi che i veterinari abbiano le ideemolto chiare sull'origine dei loro problemi.Altre motivazioni sono state espresse in ag-giunta a quelle previste e quelle più gettona-te sono ancora correlate al numero dei vete-rinari: troppa concorrenza, troppe facoltà,troppi ambulatori, troppi iscritti alle facoltà,concorrenza delle università.

IMPIEGO PUBBLICO OSTRUTTURA DI PROPRIETÀ

Siamo arrivati alla fine. Ultima domanda: leaspettative per il futuro (Tabella 19). Non tut-ti hanno risposto a questa domanda e moltilo hanno fatto dando indicazioni diverse daquelle previste. Il 25,6% degli intervistati hadichiarato che il suo sogno futuro è quello diaprire una propria struttura, quasi alla pari(22,3%) con la speranza di ottenere un im-piego nel settore pubblico. Due prospettivemolto diverse, in concorrenza fra di loro. Po-tremmo dire, visto che oggi entrare nel set-tore pubblico è quasi impossibile, che circaun veterinario su quattro svolge oggi un'atti-vità privata ma con il grande desiderio di di-ventare un dipendente pubblico. Sono quin-di veterinari insoddisfatti o soddisfatti ametà. "Impiego full time presso clinica/am-bulatorio" è l'altra prospettiva che trova undiscreto interesse, il 15,1% Tutte le altre e-sprimono percentuali minime e di scarso si-gnificato. Fra le altre risposte alcune hannotrovato un forte consenso. Circa il 22% hadichiarato che vorrebbe continuare conquello che sta facendo esprimendo buonasoddisfazione per la sua condizione attuale,un 5% desidera andare a lavorare all'esteroritenendo di non avere spazio in Italia per lasaturazione del mercato, un 3% vorrebbe

semplicemente cambiare lavoro ed un 4,5%non sa cosa rispondere. In cinque hannosemplicemente detto: "qualsiasi cosa pur-ché lavorare", ed in questa frase, espressada veterinari già iscritti all'Ordine da anni sitrova tutta la difficoltà del settore e la dram-maticità di molte situazioni.

CONCLUSIONILa conclusione l'avevamo già espressa all'i-nizio di questa lunga analisi di dati. In appa-renza il settore veterinario non esprime situa-zioni di disoccupazione peggiori di altri set-tori professionali, dico in apparenza, perchése poi consideriamo che il 10,1% lavora gra-tuitamente nella speranza di avere prospetti-ve che spesso non arrivano o si limitano aduna libera professione in un mercato ormaisaturo, con un reddito che nel settore deglianimali da compagnia, dove finisce la stra-grande maggioranza dei giovani, dopo 5 an-ni dall'iscrizione all'Ordine è ancora di pocosuperiore ai 600 euro, ci rendiamo conto chesiamo veramente alla frutta. Uno studenteche si iscrive oggi al Corso di Laurea in Me-dicina Veterinaria o è veramente votato alsacrificio o deve poter contare su una fami-glia che possa mantenerlo certamente sinooltre i 32/33 anni. Vi assicuro che in questiultimi anni ho ricevuto, come ANMVI, varietelefonate di genitori sul disperato che chie-devano un aiuto per trovare un'occupazioneal figlio/a perché dopo averli sostenuti all'u-niversità per anni ora non ce la facevano più.Non credo che tutto questo abbia moltosenso e rischi di diventare solo un enormespreco di illusioni per tanti giovani ed econo-mico per le famiglie e per il paese. Le solu-zioni possibili sono le solite: contenere il nu-mero dei veterinari, difendere e, meglio an-cora, ampliare le competenze e gli spazi oc-cupazionali riservati a questa categoria pro-fessionale, ed infine dare la possibilità disvolgere attività correlate che possono es-sere un'importante fonte di reddito. In tuttaEuropa gli ambulatori per animali da compa-gnia vendono di tutto, qualsiasi prodotto i-nerente alla salute ed al benessere dell'ani-male. Più del 50% del ricavato degli ambu-latori deriva da questo settore (commercia-le). Per noi, in Italia, significherebbe raddop-piare il volume d'affari degli ambulatori, enon è poco. Forse è il caso di incominciarea pensarci seriamente superando logicheconservatrici o puramente concettuali. Nonpossiamo più permetterci il lusso di esserepiù realisti del Re. ■

Tabella 19

Dati 2003 2004 2005 2006 2007 TotaleAprire una mia struttura 17,5% 27,8% 27,3% 29,9% 28,9% 25,6%Lavorare nel campodegli animali da reddito

0,7% 1,5% 0,5% 0,6%

Impiego part time pressoclinica/ambulatorio

1,4% 2,8% 3,0% 1,2%

Impiego full time pressoclinica/ambulatorio

2,8% 6,9% 13,6% 26,6% 23,7% 15,1%

Ottenere una borsadi studio in università

1,4% 7,6% 3,3% 2,6% 2,8%

Ottenere un impiegonel settore pubblico

27,3% 19,4% 27,3% 19,6% 13,2% 22,3%

Ottenere un impiegoin azienda privata

6,3% 5,6% 4,5% 2,7% 7,9% 4,8%

Andare all’estero 2,10% 5,56% 7,58% 3,80% 5,26% 4,17%Totale 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% 100,00%

La prima parte dell’indagine è statapubblicata su Professione Veterinarian. 19/2008)

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di MASSIMO CONSONNI

Qualche anno fa alcuniveterinari liberi profes-sionisti operanti nel set-tore degli animali dareddito iniziarono a for-nire, per primi in Italia, a

loro clienti allevatori un servizio rivolto agli al-levamenti di vitelli da carne e basato su pre-lievi, analisi di laboratorio e consulenze.Il servizio fu bene accolto e presto anche alle-vatori non loro clienti iniziarono a richiederlo.Il servizio venne quindi sempre più dedicatoai veterinari aziendali disposti a gestire i pre-lievi e le consulenze ai loro clienti.L’interesse degli allevatori non poteva sfuggi-re alle imprese commerciali del settore che i-nizialmente si offrirono di pagare il servizio dicui gli allevatori loro clienti usufruivano (e pur-troppo non è sfuggito neppure all’IstitutoZooprofilattico Sperimentale di una delle Re-gioni più ricche di allevamenti di vitelli da car-ne). Si creò così anche una buona collabora-zione fra veterinario aziendale e dipendente

laico dell’impresa commerciale.Questa collaborazione (venuta dal basso) fradiverse persone che partecipavano, ognunocon le sue competenze, ad un servizio cheaveva creato lavoro senza toglierne a nessu-no ben presto si incrinò per scelte calate daivertici delle imprese commerciali.Quest’ultime realizzarono laboratori veterinariabusivi (privi cioè dell’autorizzazione sanita-ria) all’interno dei loro impianti produttivo-commerciali ponendo fra i laboratori e l’alle-vatore esclusivamente i loro dipendenti laici(anche l’IZS di cui sopra si rivolge diretta-mente agli allevatori bypassando i veterinari).La motivazione di questa scelta non è eco-nomica in senso stretto (anzi in questo modoil costo totale del servizio aumenta ma talemaggiore costo viene nascosto tutto o inparte agli occhi dell’allevatore nel prezzo deimezzi tecnici che vende) bensì è da ricercarenel tentativo di rendere l’allevatore semprepiù dipendente e legato all’impresa commer-ciale (insomma l’impresa è soddisfatta soloquando in stalla entrano solo suoi uomini,quindi se le ricette il veterinario le scrive fuori

dall’allevamento ancora meglio!).Oltre all’evidente danno diretto per i veterina-ri aziendali c’è anche un danno indiretto; i lai-ci in laboratorio e fuori possono trasmettereinformazioni agli allevatori prive di ogni basescientifica e così ci si trova a volte a doverfornire prestazioni assurde (perché altrimentisembra che tu non sai o puoi fornirle) richie-ste da allevatori abituati a riceverle.Non penso di scandalizzare nessuno nel direche ciò che accade a valle del laboratorio(che invece emette un referto che rimane co-me documento) è coperto da nomi che al-l’occorrenza vengono utilizzati per indicarechi ha gestito prelievi e consulenza. Quindi èmolto difficile intervenire a valle del laborato-rio, ecco perché è fondamentale avere labo-ratori che lavorino realmente con e per i ve-terinari.I laboratori abusivi furono segnalati all’ASL,alla Regione, alla FNOVI e all’ANMVI.Quando la FNOVI capì che l’ASL non li a-vrebbe mai trovati (anche se le analisi dei la-boratori abusivi vengono teoricamente visio-nate per verificare la conformità alla normati-va sul benessere dei vitelli e i veterinari delsettore sanno che sono quasi sempre appe-se in bella vista in stalla insieme alle tabellealimentari) passò tutte le informazioni ai NASche fecero i sopralluoghi e li trovarono.Purtroppo nei due laboratori veterinari cheancora oggi eseguono la stragrande maggio-ranza delle analisi i NAS giunsero poco dopola concessione, da parte dei Distretti dell’A-SL, dell’autorizzazione sanitaria (cioè non e-rano più abusivi).Le autorizzazioni concesse furono segnalatealla Regione e al Ministero della Salute poi-ché sembrano non rispettare la normativa re-gionale sulle strutture veterinarie in quanto ilaboratori si trovano all’interno degli impiantidi produzione e vendita di mezzi tecnici perla zootecnia.La Regione non rispose mentre il Ministerochiese conferme e chiarimenti alla FNOVI.In considerazione del delicato lavoro svoltoda questi laboratori a tutela del benesseredei vitelli e quindi a tutela del consumatore ilMinistero decise di emettere dei Chiarimentiper evitare che il conflitto di interesse deri-vante dal doppio ruolo svolto dalle impresecommerciali potesse minare alla base la tu-tela della salute del consumatore e senzamezzi termini definì tali laboratori non idoneial compito che svolgevano.Pur essendo chiaro l’intento del Ministero, isuoi Chiarimenti rimangono tutt’oggi disap-plicati senza motivazione da parte dell’ASL(o meglio da parte dei Distretti dell’ASL). Il si-lenzio della Regione e la disapplicazione del-le indicazioni ministeriali da parte dei DistrettiVeterinari possono far pensare a una diversavisione fra Ministero e Regione. In realtà unadopo l’altra le Regioni (compresa quella di-rettamente interessata) nel definire i requisitidei soggetti idonei all’erogazione di servizi diconsulenza aziendale escludono chi parteci-pa a qualsiasi titolo ad attività di produzionee vendita di mezzi tecnici nei settori agricoloe forestale (farmaci, mangimi, eccetera). Percui le Regioni confermano ed amplificano iconcetti già espressi dal Ministero relativa-mente ad un caso specifico. Si potrebbe an-cora pensare che la consulenza è cosa diver-sa dal lavoro svolto dal laboratorio, ma pro-prio la Regione interessata fa rientrare fra i re-

quisiti dei soggetti consulenti la disponibilitàdi apparecchiature per analisi e in ogni casoanche gli eventuali partner tecnici del consu-lente devono rispettare le stesse incompati-bilità del consulente.D’altronde, nel caso particolare, la consulen-za si basa necessariamente su analisi di la-boratorio per cui garantire l’imparzialità delconsulente e non del laboratorio è parados-sale (analisi “aggiustate” portano a consulen-ze sbagliate... e le analisi possono venir ag-giustate per non dover rispondere all’alleva-tore di risultati negativi causati dal loro mez-zo tecnico che, oltre a svalutare il valore del-l’animale o a ridurne la resa, può far perderei premi comunitari per il mancato rispetto del-la condizionalità).Le analisi dei laboratori definiti non idonei dalMinistero si trovano come uniche analisi inmoltissimi allevamenti di diverse regioni main nessun caso la conformità al benessere èstata negata anche solo temporaneamentein seguito ai controlli della sanità pubblica ve-terinaria locale. Dobbiamo anche in questacircostanza aspettare che altri facciano il no-stro lavoro-dovere? In questo caso non po-tremmo neanche sostenere di avere control-lato senza aver trovato nulla di irregolare per-ché la conformità data implica anche l’esi-stenza e il controllo delle analisi (soggetto e-rogatore, metodica, strumentazione e giudi-zio sintetico sui risultati) secondo le unicheindicazioni esistenti (quelle ministeriali) se nonabbiamo fornito una valida motivazione scrit-ta per disapplicarle. Quindi la conformità in assenza di referti rico-nosciuti validi dalle indicazioni ministeriali ègià di per sé la dimostrazione di non averesvolto il nostro compito. Pensate come si ar-rabbierebbe con noi un allevatore che perdei premi perché non lo abbiamo informato a-deguatamente.Se altri ancora una volta scopriranno quelloche noi non vediamo pensate quanti genera-lizzando si chiederanno a cosa serviamo.Non lascia ben sperare la risposta, ad una ri-chiesta di chiarimento, di una delle ASL piùpopolate di allevamenti di vitelli. Nonostantele Note ministeriali l’ASL, scrive che l’alleva-tore è libero di scegliere nell’ambito delle pro-cedure di autocontrollo le metodiche che ri-tiene più opportune (mi piacerebbe sapere inbase a quali conoscenze scientifiche l’alleva-tore è in grado di operare autonomamentequesta scelta). Sono d’accordo con l’ASLche non si può obbligare con la forza l’alle-vatore a seguire certe indicazioni, ma in talcaso nulla del materiale documentale chefornisce ai controlli può essere usato comebase per valutare la conformità (perché privodi affidabilità) e il controllore dovrà valutarlaeffettuando sue analisi (che rispettino le indi-cazioni ministeriali e quindi siano affidabili).E invece ancora una volta in assenza di ana-lisi in allevamento riconoscibili e in assenzadi analisi fatte dal controllore c’è la confor-mità.Ogni informazione relativa ai laboratori di cuiho scritto è documentabile. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200810 Attualità Laboratori di analisi

Grazie Anmvi e Fnovi... ma ancora non bastaNelle aziende commerciali laboratori di analisi abusivi

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La “manovra d’estate” hacancellato l’obbligo in capoai professionisti di incassarei compensi mediante stru-menti finanziari “tracciabili”come assegni non trasferibi-

li, bonifici, e sistemi di pagamento elettronico(commi 12 e 12 bis dell’articolo 35 del decre-to legge 223/2006). Dal 1 luglio di quest’anno non scatteràquindi i limite dei 500 euro per l’uso di de-naro contante. In alcuni casi, osserva i Sole24 Ore, la tracciabilità ha provocato un au-mento dei pagamenti in contanti che nonessendo passati dalla banca non sononemmeno transitati dalla contabilità, conconseguente evasione di compenso e direddito. Dal 12 agosto 2006 fino al 30 giu-gno il limite al di sotto del quale il compen-so può essere incassato in contante rima-ne di 1000 euro. Il Sole 24 Ore avverte peròche “la semplificazione prevista per i pro-fessionisti sulla tracciabilità dei compensi èininfluente ai fini delle indagini finanziarie,nella versione in vigore dal 1 gennaio 2005.Alle proteste delle categorie professionali ilFisco aveva risposto concedendo una pro-roga al tetto massimo di utilizzo del contan-te (l’entrata in vigore doveva essere il mesedi giugno del 2007, con una progressioneche avrebbe portato al limite dei 100 euro)e con l’esonero solo per alcune categoriedi contribuenti (es. i non residenti, gli indi-genti e i disabili), impossibilitate o in diffi-coltà a dotarsi di metodi di pagamentotracciabili.

LIMITI ANTICOSTITUZIONALIQueste normative, che secondo l’ex Vice-ministro Visco avrebbero portato buoni ri-

sultati nella lotta all’evasione, erano statefortemente contestate da tutte le categorieprofessionali. L’ANMVI, in particolare, an-che attraverso Confprofessioni, aveva evi-denziato come nel settore veterinario fosseimpossibile l’applicazione della tracciabilitàdei pagamenti con un limite di 100 euro, vi-sto che molti proprietari, soprattutto anzia-ni, non avevano altri mezzi di pagamentoalternativi ed aveva, quindi, richiesto piùvolte che questo limite fosse mantenuto al-meno superiore ai 500 euro. Per Confpro-fessioni inoltre, le limitazioni alle transazionidi denaro contante contenevano profili dianticostituzionalità.

ELENCHI CLIENTI E FORNITORIL’altra semplificazione riguarda la soppres-sione degli elenchi clienti e fornitori. L’ob-bligo introdotto dal 2007, dopo che l’adem-pimento era stato soppresso nel 1994 per-ché considerato inutile, viene cancellato econ esso anche le eventuali inadempienze.Per il solo anno 2006, gli esercenti arti eprofessioni - anche nel caso di opzione peril regime di contabilità ordinaria - erano sta-ti esonerati dall’obbligo di presentazionedell’elenco dei clienti e dei fornitori previstodalla Legge 4 agosto 2006, n. 248. L’eser-cizio 2007 è dunque il primo anno per ilquale i professionisti sono chiamati a predi-sporre e trasmettere l’elenco dei clienti efornitori. Gli elementi informativi, le moda-lità tecniche ed i termini relativi alla trasmis-sione degli elenchi dei clienti e dei fornitorisono stati individuati con provvedimentodell’Agenzia delle Entrate del 25 maggio2007. Per l’anno 2007 l’elenco dei clienti ri-guardava solamente i titolari di partita IVA(non dovranno essere inclusi quindi i clienti

soggetti privati privi di partita IVA). Per l’an-no 2007 è inoltre consentito indicare sola-mente la partita IVA (e non anche quindi ilcodice fiscale). Mentre per le regole della tracciabilità, il

pregresso rileva ancora ai fini delle indagi-ni finanziarie, l’eventuale inadempienzaper questi elenchi non rileva e anche even-tuali sanzioni non possono più essere ap-plicate. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200812 Fisco Redditi e compensi

Compensi: cancellati i limiti all’usodel contanteStop alla tracciabilità e all’obbligo del contocorrente per l’attività professionale. Cadono i limiti ai pagamenti in contanti degli onorari

L’art. 35, comma 12 della Legge Bersani imponeva ai professionisti la tenuta di u-no o più conti correnti bancari o postali utilizzati per la gestione dell’attività pro-fessionale. I conti dovevano essere utilizzati per compiere prelevamenti per il pa-

gamento delle spese sostenute e per far affluire obbligatoriamente i compensi riscossinell’esercizio della funzione professionale. I conti correnti bancari o postali, da tenereobbligatoriamente sia per il prelievo di somme finalizzate al pagamento delle spese so-stenute sia per il versamento dei compensi riscossi, non necessariamente dovevanoessere “dedicati” esclusivamente all’attività professionale, ma eventualmente utilizzatianche per operazioni non afferenti l’esercizio dell’arte o della professione. In ogni casoi “prelevamenti” dai predetti conti erano presi a base della rettifica come “compensi”qualora il contribuente non dimostrasse che gli stessi non avevano rilevanza ai fini del-la determinazione del reddito.Il comma 12-bis, riferito alla tracciabilità dei compensi professionali in denaro, preve-deva che oltre una determinata somma questi dovessero essere riscossi esclusiva-mente mediante assegni non trasferibili o bonifici, o altre modalità di pagamento ban-cario o postale nonché mediante sistemi di pagamento elettronico, salvo per importi u-nitari inferiori a 100 euro. Questo limite era previsto che si raggiungesse a scaglioni en-trando definitivamente in vigore dal 1 luglio 2009. Invece, dal 1 luglio di quest’anno nonscatterà alcun limite per l’uso di denaro contante.

LE REGOLE CHE NON CI SONO PIU’

Le spese per l’acquisito di ricarichetelefoniche o schede prepagateconnesse all’uso dei telefoni cel-

lulari utilizzati nello svolgimento dell’at-tività professionale so-no deducibili nel limitedell’80% dal reddito delprofessionista.Il chiarimento è conte-nuto nella circolare n.47/2008 dell’Agenziadelle Entrate. La circo-lare, pubblicata ieri,contiene una serie dichiarimenti forniti allastampa specializzatasulla Finanziaria 2008,dalle norme sui rimbor-si spese dei professio-nisti, al regime dei mini-mi, fino alla deducibilitàdelle spese di telefonia (art. 1, comma402, della legge 27 dicembre 2006, n.296 - Legge finanziaria 2007 - attraver-so la modifica dell’art. 54, comma 3-bis,del TUIR). L’Agenzia precisa che il limitedell’80% per la deducibilità dal redditodi lavoro professionale vale anche per le

DEDUCIBILE ANCHE LA RICARICA DEL CELLULARE

spese sostenute per l’acquisto delle ri-cariche telefoniche ovvero delle schedeprepagate sono deducibili trattandosi dicosti relativi all’impiego dei servizi te-

lefonici. Ai fini del rico-noscimento della dedu-cibilità, devono risulta-re la relazione con l’at-tività professionale, latracciabilità della spesaa dimostrazione che siastata effettivamentesostenuta dal contri-buente e che siano no-te le modalità di paga-mento utilizzate.Il limite dell’80% si ap-plica sia alle spese perla telefonia fissa cheper quella mobile, e va-le anche per i beni (ma-

teriali ed immateriali, ivi compreso ilsoftware) utilizzati per la connessionetelefonica operata nell’ambito dell’atti-vità artistica o professionale, limitata-mente a quelli indispensabili per il col-legamento alle suddette linee telefoni-che.

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di ANTONIO MANFREDI

Vi ricordate dieci anni fa?Lo sviluppo di Internetdoveva cambiare il mon-do ed anche la veterina-ria italiana. Secondo leprevisioni, in pochi anni, i

mezzi di informazione tradizionali dovano es-sere completamente stravolti e per questotutte le associazioni che fanno riferimento al-l'ANMVI, e sono gestite da EVsrl, societàche si occupa di tutti gli aspetti ammnistrati-vi ed operativi, hanno investito molto, tempoe soldi, per essere pronte a questa imminen-te rivoluzione. A distanza di anni che cosa èeffettivamente cambiato? Quanti sono vera-mente i veterinari che hanno saputo coglierele opportunità di Internet trasformando com-pletamente il loro approccio verso il mondodell'informazione? Quanto le aziende delsettore hanno saputo cogliere le nuove op-portunità offerte da Internet? Vi faccio qual-che esempio che credo sia molto significati-vo dell'incapacità che spesso abbiamo nelrapportarci ai nuovi mezzi di informazione, iomi ci metto fra i primi ed ammetto tutte lemie resistenze mentali, ma anche dei limitiche a volte Internet esprime.In questi giorni il nostro settore editoriale stadefinendo i testi del nuovo Prontuario Tera-peutico Veterinario - Medicina Animali daReddito. Anche questa edizione rivista ed

aggiornata risulta essere un volume di centi-naia di pagine ed avrà quindi un costo enor-me di tipografia e di spedizione. Nel 2009 laSCIVAC regalerà a tutti i suoi soci, in occa-sione del 25° della sua fondazione, la nuovaedizione del Prontuario Terapeutico Veteri-nario per Animali da Compagnia. Sarannoaltre migliaia di copie da stampare e da spe-dire con costi spaventosi. Abbiamo quindivalutato la possibilità di produrlo su CD o,semplicemente, renderlo disponibile su unsito a disposizione dei soci, con costi enor-memente ridotti. Un sondaggio svolto fra gli

iscritti ha mostrato una contrarietà assolutaa questa possibilità fra quelli della SIVAR equasi totale anche fra quelli SCIVAC. La mo-tivazione espressa da tutti è che la consulta-zione di un prontuario cartaceo è estrema-mente più veloce rispetto ad un CD o ad u-na ricerca su un sito. Come dargli torto.La SIVAE, come forse tutti sapete, pubblicauna rivista scientifica, Exotic File, molto ap-prezzata ed inviata gratuitamente a tutti i cir-ca 500 iscritti. Fino ad un paio di anni fa lapubblicazione era cartacea, ma i costi distampa, vista la limitata tiratura, erano vera-mente molto pesanti e, quindi, il Consiglio,giustamente, ha proposto in assemblea ditrasferire la rivista su CD con costi decisa-mente ridotti. L'idea è stata approvata, no-nostante qualche resistenza, ma purtroppole previsioni economiche di contenimentodei costi non si sono del tutto avverate. Per-ché? Secondo norme assurde una rivista sucarta non è soggetta al bollino SIAE ma lastessa su CD deve pagare questi diritti, enon è solo un problema economico ma an-che di tempo. Ci vuole quasi un mese per a-vere questa certificazione. Inoltre quasi tuttele aziende che sostenevano la pubblicazio-ne con la loro pubblicità hanno tolto la loropresenza dal CD valutandolo uno strumentonon efficace. Quasi tutte le aziende del no-stro settore ritengono ancora valida soltantola pagina pubblicitaria su carta, rifiutando al-tri strumenti, probabilmente meno costosied a volte, anche, più efficaci.Avete presente Vetexchange? È una new-sletter online che riporta offerte o ricerche diatrezzature. Ogni edizione viene inviata aquasi 14000 indirizzi email. Chi la guarda ola legge è, ovviamente, interessato all'acqui-sto di attrezzature per l'ambulatorio. Dai no-stri dati sta funzionando ottimamente. Se iofossi titolare di un'azienda che opera nel set-tore delle atrezzature farei subito un bannerper promuovere le mie proposte o le mie of-ferte sapendo che arrivo ad un pubblicomolto interessato. Abbiamo proposto que-sta possibilità a chi opera nel settore senzatrovare l'attenzione che forse l'iniziativa me-ritava.Questo per dire che i freni e le resistenze nonarrivano solo dai veterinari ma anche da par-te delle aziende che dovrebbero credere inquesti progetti e sostenerli.Veniamo alla FAD. Ad oggi il Ministero dellaSalute continua a non riconoscere i creditiECM per la FAD nel settore veterinario, men-tre Medici e Farmacisti la utilizzano da anni.Per la Veterinaria è ancora tutto fermo. Vie-

ne quasi da pensare che al Ministero, oltre adimenticarsi spesso che esistono anche iveterinari, forse pensano che questa cate-goria non abbia ancora il livello culturale perutilizzare un computer. Contrariamente aquanto possano pensare a Roma dei veteri-nari, tutte le proposte FAD lanciate da noihanno avuto un riscontro sempre elevato,con migliaia di accessi. Il problema caso maiè un altro. Sino a che tutto è gratis arrivanoin migliaia, appena si chiede una quota di i-scrizione, pur minima e doverosa per rico-noscere agli autori il loro impegno, il numerodi accessi si riduce a centinaia. La logica ra-dicata è che tutto ciò che è online o si trovain Internet deve essere gratuito. Anche que-sto atteggiamento dovrà essere rivisto sevogliamo veramente far sviluppare il sistema.Fra i tanti servizi online, da noi proposti, al-cuni hanno riscontrato un grande interesseed hanno visto nel tempo incrementi vera-mente inaspettati di accessi.Partiamo dal primo, quello storico: @nm-viOggi, il quotidiano online dell'ANMVI, rico-nosciuto da tutti come riferimento più impor-tante, per diffusione e per autorevolezza,dell'informazione veterinaria. Ogni giorno ilsommario delle notizie viene inviato a circa14000 indirizzi. I lettori sono circa 2000 algiorno ed arrivano ad oltre 15000 al mese. I15000 sono veterinari che nel mese hannoletto @nmviOggi almeno una volta. Decisa-mente non male.Vetjournal, sempre online e scientifico, vieneproposto tre volte alla settimana. I numeri diinvio del sommario sono simili a quelli di@nmviOggi. Per quanto riguarda i lettorimensili sono circa 14000. Anche questo èun bellissimo strumento di informazione mol-to apprezzato.Per ultimo, partito solo da pochi mesi ma su-bito con grande successo, è il servizio divendita di libri online con un'offerta di oltre800 titoli. I veterinari oltre a ricevere informa-zioni sulle novità librarie possono ordinarleonline con pagamento supersicuro con car-ta di credito. Nonostante le diffidenze checontraddistinguono gli italiani verso questosistema commerciale, soprattutto per il pa-gamento con carta di credito, i riscontri so-no positivi ed il numero di veterinari che uti-lizza il servizio è in veloce crescita.Possiamo quindi concludere che i grandisforzi fatti in questi anni per sfruttare al mas-simo tutte le opportinità che Internet per-metteva, offrendo ai veterinari servizi como-di e vantaggiosi per la loro crescita culturalee professionale, non sempre hanno trovato ilriscontro che meritavano. Molte sono ancora le resistenze mentali eculturali, sia dei veterinari che delle aziende,che frenano questo sviluppo al quale, co-munque, dovremo adeguarci per non resta-re al palo. La possibilità di usufruire di strumenti chepermettono una crescita professionale intutti suoi aspetti, con costi sino a pochi annifa impensabili, non può essere rifiutata e larivoluzione del sistema, forse più lentamentedel previsto, continua a svilupparsi. Io, daparte mia, continuo a sognare il momento incui i prontuari, i manuali, le riviste, ecc. nondovranno più essere stampate, con eviden-te riduzione di costi, ma soprattutto non do-vranno più essere spedite per non esserepiù sfruttati dalle Poste che continuano adaumentare le tariffe fornendo un serviziosempre peggiore. ■

A portata di mouseInternet non ha cambiato la veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200814 Riflessioni Veterinari e informatica

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di CAROLINE JEVRING-BACK

DIFFERENZE FRA RISULTATOE LIQUIDITÀ

Non sottolineerò mai abbastanza l’importan-za di avere una chiara comprensione della dif-ferenza fra risultato e liquidità. A seconda delvostro livello di preparazione in campo eco-nomico, questi due concetti possono esseremotivo di molta confusione.• Il risultato è il profitto o la perdita della vo-

stra clinica - la differenza fra il reddito totalee i costi totali in un periodo considerato.

• La liquidità è il flusso di cassa effettivo nellavostra clinica.

Senza i conti esigibili (parcelle ai clienti chenon sono ancora state pagate) e il deprezza-mento (costo annuale per l’impiego di appa-recchiature e macchine) nell’attività di impre-sa della vostra clinica, in condizioni normalinon ci dovrebbe essere troppa differenza fraliquidità e risultato. Se, tuttavia, avete notevoliquantità di conti esigibili e deprezzamenti, sipuò avere una differenza sostanziale fra liqui-dità e risultato. Sfortunatamente, ciò significache potete finire per rientrare in uno di questidue estremi:• Il risultato è positivo ma non avete nulla in

cassa• Avete cassa, ma il vostro risultato è negati-

vo

Dovete sempre sforzarvi di evitare di ricaderein una di queste posizioni. Ovviamente, nonavere cassa significa che non potete pagareal vostro staff i loro salari, né pagare le vostrefatture. Se, al contrario, avete cassa, ma il ri-sultato è negativo, potreste essere erronea-mente spinti a credere che tutto stia andandobene ed utilizzare la cassa, rendendo così ilrisultato ancor più negativo.Quindi, io raccomando di preparare anche unbudget per la liquidità della vostra clinica e se-guirlo. In caso contrario, dovete essere con-

sapevoli delle differenti implicazioni di questidue concetti, come li ho descritti nel para-grafo precedente. Una delle vostre principaliresponsabilità come manager è quella di as-sicurarvi che il risultato sia positivo mentre, altempo stesso, potete contare sulla disponibi-lità di cassa nella vostra clinica.

DATI CHIAVE PER LA GESTIONEDELLA VOSTRA CLINICA

VETERINARIAPer il manager che non si sente a proprio a-gio con i dati del conto del reddito mensile, e-sistono altri metodi efficienti per monitorarel’economia della struttura. Un modo per se-guire l’attività è quello di utilizzare dati chiave.Tuttavia, occorre notare che questi non sonoun sostituto del follow-up della contabilità, maun importante complemento.Il vantaggio generale con i dati chiave è che èpossibile misurare vari aspetti dell’operazionein una o più aree dettagliate. È importantescegliere accuratamente i dati chiave che viapprestate ad utilizzare per seguire la vostraattività di impresa.I dati chiave possono venire utilizzati in duemodi. Nel contesto più semplice, sceglietequelli che meglio descrivono e rappresentanol’attività nella vostra clinica e la direzione in cuivolete che questa attività si sviluppi. Potete u-tilizzare i dati chiave per fissare le mete e poiseguirne l’andamento su base mensile, otte-nendo così una buona comprensione del mo-do in cui si sviluppa l’attività di impresa. Pote-te anche utilizzare i dati chiave per rapportar-vi al rendimento finanziario di altre cliniche.Ciò può fornire utili informazioni - ma dovetefare attenzione a non sommare “le mele” con“le pere” e che i dati chiave che state utiliz-zando siano formulati ed espressi nello stes-so modo. Ci sono due gruppi principali di da-ti chiave che risultano utili:

• dati chiave economici• dati chiave che misurano attività operative

Dati chiave economiciEsiste una serie di dati chiave economici chesi possono utilizzare, per cui vi suggerisco diiniziare ad impiegare quelli più comuni e, diconseguenza, di solito più efficienti.• Vendite effettive/vendite di budget• Costi effettivi/costi di budget• Margine lordo di contribuzione

effettivo/margine lordo di contribuzione dibudget

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200816 Practice Management Budget

www.anmvioggi.itAGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A CURA DI HILL'S PET NUTRITIONVeterinaria On Line

Margine lordo di contribuzione = vendite -costi diretti

• Margine di profitto effettivo/margine di pro-fitto di budgetMargine di profitto = vendite - costi totali

I dati chiave economicamente più comuni sonoil turnover di capitale, la solidità, la liquidità dicassa e la redditività. Nel complesso sono unpo’ più complicati da calcolare, ma ciò nono-stante risultano utili. Tuttavia, una loro descrizio-ne dettagliata esula dagli scopi di questo lavoro.Calcolando questi dati chiave economici perun singolo mese ed accumulandoli per un an-no contabile, otterrete rapidamente una buo-na comprensione del modo in cui l’attività del-la clinica si sta sviluppando da un punto di vi-sta economico. Se uno o più dei dati chiavenon sta evolvendo in linea con il budget, è ne-cessario condurre un’indagine per stabilireperché, il che può significare dover esamina-re più a fondo la contabilità.

Dati chiave che misurano attività operativeI dati chiave economici sono utili dal momentoche misurano il rendimento dell’attività da unpunto di vista economico. Il loro svantaggio èche misurano soltanto la conseguenza dell’ef-fettivo lavoro in termini economici. In altre pa-role, sarà difficile per i singoli lavoratori apprez-zare come ciò che fanno ogni giorno influiscesul rendimento economico della clinica.Di conseguenza, è molto utile servirsi di datichiave che misurino le attività operative dellaclinica. Alcuni esempi di dati di questo tiposono rappresentati da:• numero di visite prenotate al mese• numero di visite effettive al mese• addebitamento medio per visita al mese

(valore medio degli onorari)• numero di visite per veterinario• numero di operatori non veterinari per

veterinario. ■

La gestione economica della vostra clinica veterinaria (5a parte)Gestione degli aspetti economici di una clinica veterinaria

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©Elsevier, Ltd 2008 Jevring-Back Mana-ging a veterinary practice, 2 ed., W.B.Saunders. All rights reserved.Traduzione di Maurizio Garetto

È importante comunicare i risultatieconomici al vostro staff. La co-municazione deve iniziare duran-

te la fase di realizzazione del budget: do-vete preferibilmente coinvolgere tutto ilpersonale in questo processo, aumen-tando così la loro responsabilità per il ri-sultato. È anche importante che comuni-chiate i risultati correnti su base mensi-le, sia quando va bene che quando nonva. Dovete sempre cercare di trovare leragioni del successo e presentarle, cosìcome i motivi per cui il risultato non èquello che dovrebbe. Ciò indica che ave-te il controllo della vostra attività di im-presa e la consapevolezza dei fattori chepotrebbero influire sui risultati. Bisognaricordare che, misurando il vostro rendi-mento economico, vi trovate in una posi-zione migliore per gestirlo.

L’IMPORTANZA DI COMUNICARE I

RISULTATI ECONOMICI

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laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2008 Eventi Veterinari 17

SEMINARIOECOGRAFIA ADDOMINALE E TORACICA NEL CAVALLO ADULTO

Cremona, 20 Settembre 2008

CORSO BASEWETLAB ON ABDOMINAL AND THORACIC

ULTRASOUND IN THE ADULT HORSECrema, 21 Settembre 2008

RELATOREJOANN SLACKDVM, MS, DACVIM, Assistant ProfessorLarge Animal Cardiology and UltrasoundUniversity of Pennsylvania - New BoltonCenter (USA)

PROGRAMMA8.30 Registrazione 9.00 Introduzione del Presidente SIVE9.15 Tecniche base di ecografia9.45 Ecografia del cavallo adulto con do-

lore addominale11.15 Pausa 11.45 Ecografia del rene e delle vie urina-

rie12.45 Discussione 13.00 Pausa pranzo 14.30 Ecografia del fegato e della milza15.30 Pausa16.00 Ecografia toracica: pleurite, masse

mediastiniche ecc.17.30 Discussione, test di valutazione e

termine del seminario

TRADUZIONEÈ prevista la traduzione simultanea

SCADENZA ISCRIZIONI6 Settembre 2008

SEDEPalazzo Trecchi, via Trecchi 20 - Cremona

PER INFORMAZIONIE PER RICEVERE LA SCHEDAD’ISCRIZIONESegreteria SIVE (Elena Piccioni)Via Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 [email protected] www.sive.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATOREJOANN SLACKDVM, MS, DACVIM, Assistant ProfessorLarge Animal Cardiology and UltrasoundUniversity of Pennsylvania - New BoltonCenter (USA)

PROGRAMMATranscutaneous and transrectal examina-tion of the abdomen using the 5 mgHz tran-srectal transducter and the lower frequencytransducers for greater depth penetration.

MORNING8.30 1st Wetlab: Introduction to the ultra-

sound equipment10.30 Coffee break11.00 2nd Wetlab: Approach to complete

examination of the equine abdomen13.00 Lunch break

AFTERNOON14.30 3rd Wetlab: Transrectal examination

of the abdomen16.30 Coffee break17.00 4th Wetlab: Thorax examination

TRADUZIONENon è prevista traduzione

QUOTA ISCRIZIONISocio SIVE € 510,00 (€ 425,00 + IVA 20%)Veterinario Non Socio € 630,00 (€ 525,00+ IVA 20%)

SCADENZA ISCRIZIONI30 Agosto 2008

SEDECentro Regionale Incremento Ippico dellaLombardia, Via Verdi, 16 - 26013 CremaTel. 0373 256040

PER INFORMAZIONIE PER RICEVERE LA SCHEDAD’ISCRIZIONESegreteria SIVE (Elena Piccioni)Via Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 [email protected] www.sive.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTOPer tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI,FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene ri-chiesto l’accreditamento presso il Ministero della Sa-

lute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Medicina). Per la normativaprevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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certificata ISO 9001:2000

MEDICINA FELINA (I Parte)Cremona, 11/13 Settembre 2008

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ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREStefano Bo, Med Vet, Torino

RELATORISarah M. Caney, BVSc, PhD, Dipl SAM (Feline), MRCVS,

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Cremona, 18/20 Settembre 2008Centro Studi SCIVAC

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DIRETTOREGiorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS,

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RELATORIPaolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, Torino

Margherita Gracis, Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, MilanoGiorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS,

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DIRETTORERosario Cerundolo, Med Vet, Dipl ECVD, Pennsylvania

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RELATORIRosario Cerundolo, Med Vet, Dipl ECVD, Pennsylvania

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200818 Eventi Veterinari

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24
Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

di ERIC GUAGUÈREDott. Vet., Dipl ECVD, DESV DV

di RALF S. MUELLERProfessore, Dott. Med. Vet., Dipl ACVD,

FACVSc, Dipl ECVD

Le malattie batteriche dellacute, chiamate “piodermiti”,rappresentano la causa piùfrequente delle patologiecutanee del cane. Sono ca-ratterizzate da un’estrema

variabilità clinica e dalla difficoltà nel raggiun-gere la diagnosi e nell’eseguire un trattamento.La loro classificazione, basata sulla profonditàe sulla distribuzione delle lesioni, unisce ca-ratteristiche cliniche e istopatologiche ed ènecessaria per stabilire la prognosi e per sce-gliere un trattamento appropriato (Tabella 1).Questa classificazione consente di distingue-re le piodermiti superficiali dalle piodermitiprofonde.In generale le pseudopiodermiti, che sonodermatosi non di origine infettiva con infezio-ne secondaria ad insorgenza rapida, vengo-no incluse nella categoria delle piodermitiprofonde. In questo articolo le pseudopioder-miti non verranno descritte ulteriormente.

PIODERMITI DI SUPERFICIEE SUPERFICIALI

Le piodermiti di superficie e superficiali sonole patologie batteriche cutanee più frequente-mente riscontrate nel cane. Queste piodermi-ti interessano l’epidermide e/o i follicoli piliferi.La membrana basale non viene distrutta dalprocesso infettivo. Staphylococcus interme-dius è l’organismo più frequentemente isolato(90% dei casi).

Piodermite delle pieghe cutanee(intertrigine)La piodermite delle pieghe cutanee è un pro-cesso infiammatorio in cui si verifica una no-tevole colonizzazione batterica delle pieghecutanee di muso, labbra, coda, vulva, mam-mella, tronco e arti. L’intertrigine viene spessoosservata in alcune razze predisposte (ad es.Bulldog, Basset Hound, Bassotto, Carlino,Shar pei, Cocker Spaniel) e nei cani obesi. Lepieghe cutanee rappresentano un ambientecaldo e umido con tendenza alla macerazio-ne e che, di conseguenza, favorisce la colo-nizzazione batterica. I sintomi clinici sono caratterizzati inizialmenteda eritema ed essudato sieroso a cui rapida-mente fa seguito la comparsa di erosioni rico-perte da croste purulente e maleodoranti. Neicasi cronici le pieghe cutanee vanno incontroa lichenificazione e iperpigmentazione. Que-

ste lesioni di solito sono leggermente dolentie pruriginose.

Piodermite mucocutaneaLa piodermite mucocutanea è un’infezionebatterica poco comune delle giunzioni muco-cutanee. Il Pastore Tedesco sembra esserepredisposto a sviluppare questa patologia.Sono interessate le commessure delle labbrae più raramente le narici, la vulva, il prepuzioe l’ano. La sintomatologia clinica è inizialmente carat-terizzata da eritema e tumefazione delle lab-bra, che progrediscono a erosione, fissura-zioni, ulcere e croste. Le lesioni primarie coin-volgono le giunzioni mucocutanee delle lab-bra e non interessano le pieghe cutanee. Lelesioni sono generalmente bilaterali e simme-triche e spesso risultano dolenti.

Sindrome da sovrascrescita batterica(BOG)La sindrome da sovrascrescita batterica è undisordine cutaneo frequente, descritto solo direcente. I batteri (stafilococchi) proliferano atti-vamente solo sulla superficie della cute e nonpenetrano all’interno dell’epidermide. La sin-drome da sovrascrescita batterica è frequen-temente associata alla dermatite atopica.Inizialmente le lesioni sono presenti nelle areeumide (aree ascellari, pieghe del collo, areeinguinali) e si diffondono rapidamente alla par-te ventrale del torace, all’addome e alla regio-ne perianale. I sintomi clinici includono erite-

ma generalizzato, lichenificazione, scaglie, a-lopecia e rapida iperpigmentazione. Le lesionicutanee sono maleodoranti e spesso estre-mamente pruriginose.

ImpetigineL’impetigine è una piodermite superficiale nonfollicolare caratterizzata dalla presenza digrosse pustole non follicolari.L’impetigine giovanile viene frequentementeriscontrata prima della pubertà. I sintomi clini-ci sono caratterizzati dalla presenza di nume-rose grosse pustole non follicolari a base eri-tematosa, confinate alla parte ventrale del-l’addome, alle aree inguinali e ascellari. Le pu-stole contengono un pus giallastro che si sec-ca a formare croste color miele dopo la rottu-ra. Il prurito è spesso scarso o lieve.L’impetigine dell’adulto viene osservata rara-mente ed è sempre associata ad una malattiasistemica o ad una concomitante patologiacutanea. L’impetigine pustolosa compare aseguito di microtraumi ripetuti (ad es. durantela caccia). I sintomi clinici sono caratterizzatidalla presenza di piccole pustole non follicola-ri distribuite sull’intera superficie del corpo.L’impetigine bollosa viene osservata nei canicon iperadrenocorticismo. La sintomatologiainclude febbre, presenza di grosse pustolegiallastre non follicolari che evolvono rapida-mente in croste spesse e maleodoranti.

FollicoliteLa follicolite è una piodermite superficiale fol-licolare caratterizzata dalla presenza di pusto-le (concentrate sull’unità pilosebacea). La fol-licolite batterica si presenta con numeroseforme cliniche: papule e pustole follicolari,collaretti epidermici, macule iperpigmentate,aree alopeciche circolari (a forma di moneta),scaglie, piccole croste e lesioni a bersaglio(con iperpigmentazione centrale e eritemaperiferico).La follicolite secondaria è comunemente as-sociata ad un’altra condizione cutanea o aduna malattia sistemica. Queste piodermiti su-perficiali sono secondarie ad alterazioni strut-turali frequentemente presenti nelle malattiepruriginose, come ad esempio in caso di al-lergie. Gli stafilococchi e altri ceppi batterici

penetrano nelle aree con escoriazione, chepossono essere considerate delle vere e pro-prie porte di ingresso per l’infezione. La sin-tomatologia clinica è caratterizzata dalla pre-senza di numerose papule e pustole follicolaripruriginose che si trasformano rapidamentein collaretti epidermici e da scaglie e crostedistribuite sull’intera superficie del tronco.La piodermite superficiale ricorrente vieneanche denominata “ipersensibilità batterica”,anche se nel cane non è mai stata dimostra-ta formalmente alcuna ipersensibilità versogli stafilococchi. I sintomi clinici sono carat-terizzati da eritema, pustole follicolari, lesionia bersaglio (con iperpigmentazione centra-le), placche seborroiche e olle emorragiche.La perdita multifocale di pelo dà al mantelloun aspetto tarlato. Il prurito è spesso note-vole. La dermatite da leccamento viene frequente-mente associata ad una piodermite profonda(follicolite e foruncolosi). I sintomi clinici sonolocalizzati a livello di carpo e/o tarso e sonocaratterizzati da una o più aree alopeciche e-ritematose circoscritte e ben delimitate, chesi trasformano rapidamente in placche dure,erose ed essudative. Queste lesioni sonospesso dolenti.La piofollicolite traumatica rappresenta unsottogruppo clinico della piodermite traumati-ca. Sembra esistere una predisposizione neicani di grossa taglia (Labrador e Golden Re-triever, Leonberger, Alano, San Bernardo). Isintomi clinici sono indistinguibili da quelli del-la piodermite traumatica e includono la com-parsa di placche edematose essudative, sup-purative e dolenti circondate da papule e pu-stole follicolari “satelliti”.

Piodermiti profondeLe piodermiti profonde sono caratterizzatedall’attraversamento della membrana basaleda parte del processo infettivo, che raggiun-ge così il derma e a volte il sottocute. Questepiodermiti vengono osservate raramente masono allo stesso tempo più gravi delle pioder-miti superficiali. I sintomi sistemici compren-dono febbre e linfoadenopatia. Nei casi piùgravi può svilupparsi una setticemia.Staphylococcus intermedius è il patogeno piùfrequentemente implicato nelle piodermitiprofonde, ma solitamente è possibile isolareanche altri microrganismi come Pseudomo-nas spp., Proteus spp. e/o Escherischia colida soli o in associazione a Staphylococcus in-termedius. In pochi cani Pseudomonas aeru-ginosa può rappresentare il patogeno princi-pale coinvolto nelle piodermiti profonde.

ForuncolosiLa foruncolosi è caratterizzata dalla presenzadi pustole profonde (foruncoli) che si formanoin corrispondenza della rottura e della necrosidei follicoli piliferi. I detriti purulenti e la chera-tina libera nei tessuti conducono alla forma-zione di una reazione da corpo estraneo, conmarcata infiammazione e formazione di gra-nulomi piuttosto duri. L’acne si sviluppa principalmente nei cani gio-vani di alcune razze predisposte (Boxer, Ala-no, Dobermann, Labrador Retriever). L’esattapatogenesi non è stata ancora compresa maprobabilmente è di tipo diverso da quella del-l’acne nell’uomo. La foruncolosi localizzata è secondaria allapresenza di traumi ripetuti. La rottura deifollicoli piliferi causa la comparsa di una rea-

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200820 Focus Dermatologia

Aspetti clinici e diagnostici dellapiodermite nel cane

Tabella 1 Classificazione delle piodermiti nel cane

PROFONDITÀ TIPOPiodermiti di superficie/superficiali Piodermite delle pieghe cutanee (intertrigine)

Piodermite mucocutaneaSindrome da sovracrescita battericaImpetigineFollicolite

Piodermiti profonde ForuncolosiCellulite

Pseudopiodermiti Piodermite traumaticaCellulite giovanileForuncolosi eosinofilaPannicolite granumolatosa sterile idiopatica

Follicolite batterica causata da una dermatite atopica in un giovane maschio di Bull-dog francese (follicolite superficiale). Foto di Ralf Mueller.

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

zione infiammatoria da corpo estraneo conl’insorgenza rapida di un’infezione battericasecondaria.La foruncolosi interdigitale è una malattia cu-tanea osservata frequentemente in Boxer,Shar pei e Bulldog ed è caratterizzata dallapresenza di foruncoli singoli o multipli o dallaformazione di noduli duri tra le dita. Vengonosolitamente osservati leccamento, dolore ezoppia. La foruncolosi delle aree soggette a pressio-ne definita anche “piodermite dei calli” si svi-luppa a causa di un traumatismo costante alivello di un callo. Questa piodermite profondacompare principalmente in animali pesanti, eprincipalmente nel Pastore Tedesco, nel La-brador Retriever e nell’Alano. Le lesioni clini-che restano confinate a specifiche aree cor-poree (gomiti, garretti, anche, parte lateraledelle dita) e includono la presenza di numero-si foruncoli dolenti che conducono rapida-mente ad una cellulite.La foruncolosi generalizzata viene osservatararamente ed è frequentemente una conse-guenza di una follicolite generalizzata trascu-rata o trattata in modo insufficiente. La sinto-matologia comprende la presenza di nume-rose pustole eritematose o emorragicheprofonde, di fistole e di croste spesse. Le le-sioni possono interessare l’intera superficiecutanea.La foruncolosi post-toelettatura è stata de-scritta solo recentemente. Questa malattiasolitamente è dovuta all’utilizzo contropelodel pettine, alla rasatura contropelo o ad unbagno con prodotti troppo aggressivi. Vieneanche sospettata la possibile contaminazionedello shampoo da parte di Pseudomonasspp. I sintomi clinici sono caratterizzati dallapresenza di lesioni eritematose, essudativeed erosive, con un tipico colore verdastro.

CelluliteLa cellulite si sviluppa a partire da un proces-so infettivo diffuso e attivo, che tende a pene-trare nei diversi piani tissutali e a interessare ilderma e il sottocute. La cellulite è frequente-mente secondaria ad una foruncolosi. I sinto-mi clinici spesso sono il risultato della coale-scenza dei foruncoli e includono la seguentetriade di lesioni: necrosi, formazione di fistolee suppurazione. In sintomi sistemici possonoessere gravi e includono febbre e setticemia. La cellulite localizzata può svilupparsi comeconseguenza di una foruncolosi localizzata.La cellulite delle aree soggette a pressione si

sviluppa a partire da una foruncolosi delle a-ree soggette a pressione. La sintomatologiaè caratterizzata dalla presenza di ulcereprofonde, suppurazione, fistole ed edema.La cellulite perianale è una malattia cutaneacontroversa. Probabilmente la cellulite peria-nale e la foruncolosi anale (fistole perianali)potrebbero rappresentare la stessa patologiain cui il processo batterico è secondario.La cellulite podalica viene osservata raramen-te. Possono essere interessate una o piùzampe su cui compare alopecia, eritema, fi-stole, ulcere e croste sull’aspetto palmare eplantare degli spazi interdigitali. Frequente-mente vengono osservati prurito (leccamen-to, mordicchiamento) e un moderato o inten-so dolore (zoppia).La cellulite generalizzata è una grave pioder-mite profonda del cane e può essere associa-ta a sintomi sistemici. Le possibili cause sonoriportate nella Tabella 2.

DiagnosiLa diagnosi delle piodermiti nel cane si basasull’anamnesi, su un esame clinico generaleapprofondito, sull’esame dermatologico e sutest diagnostici.

Esame citologicoL’esame citologico viene eseguito facilmentein ambulatorio. È possibile impiegare diversimetodi (strisci per impressione, preparazionicon nastro adesivo, tamponi). L’esame cito-logico è rapido, semplice ed economico.Nelle piodermiti delle pieghe cutanee gli stri-sci per impressione rivelano la presenza dineutrofili, cocchi o bacilli intra ed extracellularie cocchi fagocitati (colonizzazione batterica).Nella sindrome da sovracrescita batterica lepreparazioni con nastro adesivo evidenzianola presenza di numerosi cocchi extracellulari.Frequentemente è possibile osservare la pre-senza del lievito Malassezia.Nella impetigine e nella follicolite l’esame cito-logico del contenuto delle pustole mostra lapresenza di neutrofili degenerati (cellule palli-de e rigonfie con nuclei ipersegmentati) e po-chi cocchi intracellulari (invasione batterica). Icocchi possono essere numerosi anche insede extracellulare. Tuttavia, la fagocitosi a li-vello della superficie cutanea non rappresen-ta un problema rispetto a quella osservata neicampioni prelevati da lesioni profonde in cuivengono riscontrati batteri intracellulari.Nella foruncolosi e nella cellulite l’esame cito-logico raramente rivela la presenza di batteri.Nella foruncolosi viene osservata una reazio-ne piogranulomatosa composta da macrofa-gi, plasmacellule, eosinofili e neutrofili.

Esame istopatologicoLe biopsie cutanee sono raramente necessa-rie per la diagnosi delle piodermiti.

Coltura batterica e antibiogrammaLa coltura batterica e l’antibiogramma nondevono essere eseguiti di routine per la dia-gnosi di piodermite. Sono indicati in caso dipiodermiti profonde, quando l’esame citolo-gico dimostra la presenza di una flora batteri-ca mista e quando l’uso empirico di un anti-biotico appropriato non conduce alla remis-sione clinica. ■

Tabella 2 Cause scatenanti della cellulite generalizzata

*Demodicosi*Iatrogena (glucocorticoidi)*Malattie endocrine:

- iperadrenocorticismo, ipotiroidismo, diabete mellito*Malattie sistemiche:

- leishmaniosi, ehrlichiosi, lupus eritematoso sistemico*Tumori

Piodermite mucocutanea del labbro in-feriore in un Pastore tedesco. Foto diRalf Mueller.

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2008 Dermatologia Focus 21

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

La sindrome dilatazione/tor-sione gastrica (GDV) è as-sociata a un tasso di mor-talità del 30-40% circa nelcane e rappresenta la prin-cipale causa di morte nei

cani di grossa taglia, soprattutto nell’Alano. Itentativi di prevenzionemedica della GDV (antia-cidi, antimeteorici, pro-motori della motilità ga-strica) e i tentativi di ma-nipolare i fattori di rischio(dietetici e comporta-mentali) hanno sortito ri-sultati discordanti e sonospesso di natura empiri-ca. Per questo semprepiù diffusamente si parla di prevenzione chirur-gica di questa condizione, opzione di cui haparlato estesamente Luca Formaggini MedVet, Dormelletto (VA) al 59° Congresso SCI-VAC di Rimini (30 maggio - 1 giugno 2008).La gastropessi preventiva è il trattamento d’e-lezione per la gestione definitiva di un pazienteche ha manifestato un primo episodio acuto diGDV. La recidiva di GDV si verifica fin nell'80%dei casi in assenza di gastropessi preventiva enel 4,3% soltanto dei casi dopo l'interventopreventivo.La gastropessi preventiva in un soggetto sanopotenzialmente a rischio di GDV non è inveceancora stata valutata da studi scientifici con-trollati. Tuttavia, l'orientamento recente depo-ne a favore di questa opzione. Tre sono gli a-spetti fondamentali da considerare prima di ef-fettuare una gastropessi preventiva nel cane:scelta del paziente, scelta della tecnica e a-spetti etici.

A CHI E QUANDO?L'individuazione del paziente da sottoporre agastropessi preventiva deve considerare i fat-tori di rischio (razza, individuo), le variabili (pro-prietario) e l'etica professionale. I cani di razza hanno maggiore possibilità disviluppare GDV rispetto ai meticci. I cani di ta-glia grossa e gigante sono notoriamente più e-sposti al rischio e tra le razze canine a maggiorrischio sono annoverati Alano, Levriero irlande-se, Bloodhound e San Bernardo. Ma oltre allarazza è importante anche considerare l'indivi-duo, ovvero l'età, la conformazione, il tempe-ramento e le patologie concomitanti del singo-lo animale. Il rischio di GDV aumenta con l'età(20% circa ogni anno); la sindrome si sviluppapiù precocemente nei cani di grossa taglia,mentre nei soggetti di taglia medio-grande il ri-schio è maggiore dai 7 anni in poi. È noto poicome la malattia insorga più frequentementenei cani a torace stretto e profondo. Il caratte-re "felice" è associato a una riduzione del ri-schio del 78%, mentre i cani paurosi o aggres-sivi hanno un rischio del 257% maggiore. Laparentela con un cane che ha sviluppato GDVcostituisce un importante fattore di rischio. Lavelocità con cui l'animale si nutre incide per il15% circa. Tra le malattie concomitanti asso-

ciate a maggior rischio di GDV vi sono la tor-sione gastrica cronica e, secondo alcuni studi,le enteropatie (IBD) e la torsione splenica, tuttecondizioni che potrebbero beneficiare di unagastropessi preventiva. Le variabili sono rap-presentate dal rapporto costo/beneficio, che èottimale se il rischio di malattia è maggiore del39% (Alano) e dalla sensibilità del proprietario.

Per concludere, secon-do il relatore la gastro-pessi preventiva deveessere senza dubbioraccomandata nei sog-getti a rischio per GDVcosì come identificati da-gli studi epidemiologici.

COME?La gastropessi preventi-va elettiva dovrebbe es-

sere effettuata preferibilmente per via mininva-siva (gastropessi videoassistita). In alternativa,può essere effettuata per via laparotomica onel corso di trattamento chirurgico di un’even-tuale malattia concomitante (es., torsione sple-nica).

ETICAPer quanto concerne l'aspetto etico, l’eredita-bilità di alcune caratteristiche fisiche (toraceprofondo e stretto) considerate come fattori dirischio per lo sviluppo di GDV è consideratacolpevole della trasmissione verticale dellaGDV cosiddetta “familiare”. In questi casi lapessi preventiva potrebbe mascherare l’e-spressione della malattia favorendone la diffu-sione. Il relatore conclude osservando che lagastropessi preventiva sembra essere ad oggil'unico metodo di prevenzione della GDV delcane e che è raccomandabile nei cani di gros-sa taglia con parenti già colpiti dalla sindrome,nei quali dovrebbe essere effettuata precoce-mente, ad esempio nel corso della sterilizza-zione. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200822 Vet Journal 59° SCIVAC o

Gastropessipreventiva: a chi,quando, come?Indicata nei soggetti epidemiologicamente a rischio

Vet Journal mette a disposizione unarchivio bibliografico che contie-ne tutti i lavori scientifici pubblica-

ti dal 1987 dalle riviste edite da SCIVACprima e da EV srl poi, e lavori reperitinella letteratura internazionale a partiredal 2001 in avanti. Per tutti i lavori è disponibile l'abstract,mentre per quelli italiani è disponibile an-che il PDF originale (dal 1995). È messoa disposizione anche il link con il Jour-nal Browser di Medline per risalire ai datidella rivista (richiesta articolo originaleall'editore). Sono consultabili le riviste: Cinologia,Collana di Radiologia Clinica, Ippologia,Large Animals Review, Medicina Felina,Notiziario Farmaceutico, ProfessioneVeterinaria, Quaderni di Dermatologia,SISCA Observer, Veterinaria.

ARCHIVIOBIBLIOGRAFICO

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

Si definisce emoperitoneoun’emorragia libera inaddome. Può avere origi-ne traumatica e non-trau-matica. Cause comunisono la rottura atrauma-

tica di masse intraddominali, le coagulopatiee i traumi addominali ottusi o penetranti. Ladiagnosi definitiva di emoperitoneo si basasulla dimostrazione del sangue libero nella ca-vità addominale attraverso una paracentesioppure un lavaggio peritoneale diagnostico.La diagnostica per immagini e altri esami qualilo studio della coagulazione possono contri-buire a determinare le cause sottostanti l’e-moperitoneo o la presenza di una concomi-tante disfunzione organica. Gli obiettivi dellaterapia sono il ripristino e il mantenimento diun volume circolante efficace, il ripristino e ilmantenimento della capacità di trasporto del-l'ossigeno e l'arresto dell’emorragia. Tali o-

biettivi possono essere ottenuti mediante ria-nimazione fluida, somministrazione di prodot-ti del sangue o trasportatori dell'ossigeno abase di emoglobina così come sull'applica-zione di contropressione addominale e sull'in-tervento chirurgico. La chirurgia è solitamen-te necessaria per i tumori intraddominali san-guinanti. La chirurgia d'urgenza è consigliata

per i pazienti con emorragie da traumi pene-tranti, sindrome dilatazione e torsione gastri-ca, cisti emorragiche, torsione di un lobo e-patico, torsione splenica e qualsiasi altra con-dizione causa di ischemia d'organo. La pro-gnosi dei pazienti con emoperitoneo dipendedalla causa sottostante e dalle lesioniconcomitanti. (M.G.M.) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 23o

Trattamentodell’emoperitoneo nel caneQuando è necessaria la chirurgia d'urgenza

Uno studio ha valutato la relazionetra tosse cronica, funzionalitàpolmonare meccanica, iperre-

sponsività bronchiale e infiammazionedelle vie aeree periferiche nei cavalli a-dulti da competizione con malattia in-fiammatoria non-settica delle vie aeree(IAD). Gli autori hanno ipotizzato che neicavalli con tosse, la percentuale di cellu-le infiammatorie nel lavaggio broncoal-veolare (BAL) fosse superiore e l'ostru-zione e l’iperresponsività delle vie aeree(AHR) fosse maggiore rispetto ai cavalliche non manifestano questo sintomo.Sono stati considerati cavalli adulti dacompetizione (n = 137) visitati per la va-lutazione dei segni di IAD, quali tosse ointolleranza all'esercizio, e campioni diBAL (n = 142) raccolti in strutture veteri-narie first opinion. La prevalenza dellatosse era significativamente maggiorenei cavalli di età superiore a 7 anni ed e-ra caratterizzata da un elevato numero dineutrofili nel BAL (>5%) e scolo nasale.Nell'analisi di regressione logistica dellatosse, la meccanica funzionale polmona-re, i reperti auscultatori toracici e l'intol-leranza all'esercizio non avevano signifi-cato statistico. Benché la iperresponsi-vità delle vie aeree non fosse correlataall'infiammazione neutrofila (neutrofilinel BAL >5%), essa era significativamen-te associata alla presenza di mastocitinel BAL superiore al 2%.I dati suggeriscono, concludono gli auto-ri, che nella IAD l’infiammazione neutro-fila delle vie aeree può potenziare la tos-se senza modificare ulteriormente la fun-zione meccanica respiratoria. Al contra-rio, il rilascio di mastociti aumenta la i-perresponsività delle vie aeree senza in-fluenzare l'incidenza della tosse. La tos-se può essere utilizzata come un indica-tore di infiammazione neutrofila delle vieaeree in presenza di malattia respiratorianon settica di basso grado. (M.G.M.)

ASSOCIAZIONE TRATOSSE, BAL E FUNZIONE

POLMONARE NEL CAVALLO

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

E’ partita lo scorso 19 giu-gno, la vaccinazione con-tro il sierotipo 8 nel vero-nese. A renderlo noto, inun comunicato, è il Com-missario Straordinario per

le Emergenze Zootecniche, Ettore Ianì, che

spiega: "il ritardo nella consegna delle dosi divaccino spento da parte delle ditte produttri-ci è stato causato dalla forte richiesta deiPaesi dell'Europa del Nord colpiti dalla ma-lattia". A breve il vaccino Zulvac 8 Bovis, pro-dotto dalla ditta Fort Dodge Animal Health,sarà adoperato anche nella Provincia di Man-

tova. A riguardo, lo scorso 11 giugno, la Di-rezione Generale della Sanità Animale e delFarmaco Veterinario aveva inviato agli asses-sorati alla sanità di Lombardia e Veneto unanota sull'utilizzo del vaccino inattivato Zulvac8 Bovis, prodotto dalla Fort Dodge AnimalHealth. Allegando il foglietto illustrativo del

prodotto, la Direzione sottolinea la necessitàdi un "rigoroso rispetto di quanto riportatonel foglietto illustrativo" e delle disposizionigenerali contenute nel Protocollo per la vac-cinazione nei confronti della febbre catarraledegli ovini (blue tongue) del marzo scorso.La nota ministeriale fa seguito a quanto deli-berato dall'Unità di crisi del 3 aprile scorso,nella quale le Regioni coinvolte dalle misuresanitarie adottate a seguito del focolaio daBTV8 riscontrato nel Comune di Isola dellaScala (VR) hanno espresso la volontà di vac-cinare con un vaccino inattivato. La vaccinazione nelle attuali zone di restrizio-ne per il sierotipo 8 (Provincie di Mantova eVerona), mediante l'utilizzo di Zulvac 8 Bovis,dovrà tenere conto dei risultati delle prove di"safety" eseguite e "l'inoculo del vaccino do-vrà essere praticato esclusivamente sullamuscolatura laterale del collo". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200824 Info regioni Blue Tongue

Zulvac 8 Bovis, iniziata a Verona la vaccinazione contro la BTV8A breve il vaccino inattivo sarà utilizzato anche a Mantova.Dal MinSal indicazioni sulle modalità di utilizzo

Èstata presentata dal capogrupporegionale Udc, Luigi Viventi, unaproposta di legge che mira ad in-

trodurre la terapia del sorriso e la pettherapy nelle strutture sanitarie regionalidelle Marche, a fianco delle terapie tradi-zionali. La ''pet therapy'' o terapia assi-stita dagli animali - ricorda il capogrup-po Udc - ''si pone come coterapia a fian-co della medicina tradizionale per stimo-lare una serie di meccanismi biologicinaturali che attivano il sistema immuni-tario e riescono così a migliorare le dife-se dell'organismo''. Attualmente perònon è prevista dal sistema sanitario ita-liano e quindi non può essere praticatapresso le strutture ospedaliere, ''mentretutto resta affidato alla buona volontà delvolontariato''. Per questo, secondo Vi-venti, sarebbe importante un riconosci-mento istituzionale. (Fonte: ANSA).

MARCHE, PDL PER CLOWNTERAPIA

E PET THERAPY

L’Assessorato dell’Agricoltura e rifor-ma agro-pastorale informa che so-no stati prorogati al 30 giugno i ter-

mini per la presentazione delle domandedi aiuto per l’annualità 2008 relative a dueMisure del Piano di sviluppo rurale dellaSardegna:• Misura F - Azione FB “Miglioramento

del benessere degli animali” • Misura 214 - Azione 4 - Intervento 2 -

“Razze minacciate di abbandono” Per la compilazione delle domande di aiu-to è necessario rivolgersi ai Centri autoriz-zati di assistenza agricola (Caa) autorizzatida Argea. Eventuali informazioni potrannoessere richieste presso l’Ufficio relazionicon il pubblico dell’Argea Sardegna.

SARDEGNA, ZOOTECNIA:PROROGA DELLE

DOMANDE DI AIUTO

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

Il Direttore del Servizio Veterinariodella Provincia di Bolzano, PaoloZambotto, ha approvato con de-creto del 29 maggio u.s., nuove di-sposizioni in materia di identifica-zione degli animali. Il decreto, pub-

blicato sul BU n. 25/I-II è in vigore dal 18 giu-gno 2008.

OVI-CAPRINIGli animali da riproduzione della specie ovinae caprina di età superiore a 12 mesi, vengo-no identificati tramite una marca auricolare,applicata all’orecchio sinistro, e tramite unbolo ruminale, conformemente al Reg. CEn.21/2004. Gli ovini ed i caprini, avviati allamacellazione entro i 12 mesi di età, vengonoidentificati solo mediante una marca auricola-re di color salmone, applicata all’orecchio si-nistro. Gli animali da macello, che non vengo-no avviati alla macellazione entro il primo an-no di età, devono essere identificati medianteuna marca auricolare, applicata all’orecchiosinistro, e mediante un bolo ruminante.

SUINI Per l’identificazione dei suini detenuti nellaprovincia di Bolzano si applicano le disposi-zioni nazionali e comunitarie.

EQUIDIL’articolo 2 del decreto dell’11.4.2005 n.31.12/86.18/631 relativo all’Identificazionedegli equidi in provincia di Bolzano viene in-tegrato come segue: “l’impianto del micro-chip di cui ai commi 1 e 2 può essere esegui-to esclusivamente da un veterinario. Primadell’impianto del microchip il veterinario inca-ricato dell’identificazione deve provvedere al-la verifica del certificato di fecondazione della

madre. In caso di assenza giustificata di talecertificato il proprietario deve rilasciare unarelativa autodichiarazione”. Per quanto riguarda l’identificazione e l’iscri-zione nella banca dati, il decreto stabilisceche “ogni proprietario o persona, che a qual-siasi titolo, detenga un equide, deve provve-dere all’identificazione tramite microchip edalla relativa iscrizione dell’animale all’anagra-fe degli equidi entro sette mesi dalla nascitadell’animale e, in ogni caso, prima che lo

stesso venga separato dalla madre. Gli equi-di avviati alla macellazione entro i sette mesidi età possono essere identificati medianteun sistema di identificazione semplificato,stabilito dal Servizio veterinario provinciale.Questi animali non possono però esserecondotti in altri Stati della UE o nei Paesi ter-zi e devono essere avviati al macello scortatidal modello allegato al decreto. Le violazioni al decreto sono punite con unasanzione che va da € 305,00 a € 3.045. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2008 Animali Info Regioni 25

Bolzano, nuove disposizionisull’identificazione degli animali

I l Consiglio Comunale di San Lazzaro(BO) ha approvato il 10 giugno 2008,il regolamento sulla tutela animale

dal titolo “Diritti degli animali ediritti/doveri dei loro proprietari”. Oltreal divieto di maltrattamento, abbando-no e avvelenamento degli animali, il re-golamento definisce anche misure det-tagliate sulla cattura, detenzione ecommercio della fauna selvatica. Fra gliaspetti innovativi del regolamento il di-vieto di detenzione permanente dei ca-ni alla catena; il divieto assoluto di ac-cattonaggio con animali e sequestrodegli stessi in caso di mancato rispettodella normativa in oggetto e precise in-dicazioni in merito alle misure minimedi gabbie, recinti e catene, al fine dipreservare condizioni accettabili di be-nessere agli animali detenuti e di per-mettere precise verifiche da parte degliorgani preposti. All’art. 39, il Regola-mento istituisce anche un osservatoriosui diritti degli animali composto dairappresentanti designati da tutte le As-sociazioni animaliste e ambientalistepresenti sul territorio e da medici vete-rinari dell’Azienda Sanitaria Locale.

SAN LAZZARO,APPROVATO

REGOLAMENTO TUTELA ANIMALE

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

Considerato che sul territo-rio nazionale sono in vi-gore piani di sorveglianzaed eradicazione di alcu-ne malattie del suino che prevedono controlli

sanitari nelle aziende suinicole e che, la regola-re esecuzione dei Piani prevede l'accredita-mento sanitario delle singole aziende suinicolee successivamente dell'intero territorio regio-nale", l'ex ministro Livia Turco ha stabilito con

l'Ordinanza del 12 aprile 2008 pubblicata sullaGazzetta Ufficiale n. 139 del 16 giugno 2008,norme concernenti l'identificazione, la registra-zione delle aziende, dei capi suini, nonché lerelative movimentazioni.

REGISTRAZIONE DELLE AZIENDE E DEGLI ALLEVAMENTI

Per quanto riguarda la registrazione delle azien-de e degli allevamenti, il detentore di animali, insolido con il proprietario degli stessi, ha l'obbli-

go di richiederla presso il servizio veterinariodell'ASL competente per territorio, entro 20giorni dall'inizio dell'attività. Al servizio veterina-rio della ASL dovrà essere comunicata ogni va-riazione dei dati anagrafici, compresa la cessa-zione dell'attività di ciascun allevamento o altrastruttura in cui sono presenti animali, entro 7giorni dal verificarsi dell'evento. Il servizio ASLcompetente, attribuirà a ciascuna azienda uncodice d'identificazione aziendale, ad esclusio-ne di quelle che detengono un solo suino per

auto-consumo. Dovrà inoltre registrare le a-ziende della BDN, unitamente ai dati anagrafi-ci, strutturali e sanitari, entro 5 giorni lavorativi apartire dall'attribuzione del codice di identifica-zione aziendale ed aggiornare i dati presenti inBDN entro 5 giorni lavorativi dal ricevimentodelle comunicazioni di variazione ed effettuare icontrolli in loco per la verifica del sistema di i-dentificazione e registrazione dei suini.

IDENTIFICAZIONE ANIMALIAll'art. 3, l'ordinanza stabilisce che il detentoredi animali ha l'obbligo di: • identificare gli animali nati in azienda, nel ri-

spetto dei termini e con le modalità stabilitedal decreto del Presidente della Repubblica30 aprile 1996, n. 317 e dalla circolare n. 11del Ministero della sanità del 14 agosto1996;

• garantire l'identificabilità degli animali e prov-vedere a ripristinare correttamente il codiceidentificativo originario presente sull'animale,qualora sia divenuto parzialmente o total-mente illeggibile.

• riportare correttamente, in caso di movi-mentazione, gli identificativi dei capi sulmodello IV di cui al decreto del Ministerodella salute 16 maggio 2007.

MOVIMENTAZIONIL'ordinanza stabilisce che nei casi di movimen-tazioni da e verso stalle di sosta, centri di rac-colta, centri genetici, mercati, fiere ed esposi-zioni su tutto il territorio nazionale, gli animalidevono essere sottoposti a visita clinica daparte del veterinario ufficiale della ASL territo-rialmente competente entro le 48 ore prece-denti il carico. Fermo restando che non è con-sentito movimentare animali in partenza da a-ziende non accreditate per malattia vescicola-re del suino, la visita, è necessaria anche perle movimentazioni provenienti da aziende ac-creditate di regioni non accreditate. Tutte lemovimentazioni di animali devono essere scor-tate dal Mod. IV (DM 16 maggio 2007), compi-lato in quadruplice copia. Qualora tutte le infor-mazioni previste siano già presenti in BDN, ilmodello può essere stampato direttamentedall’applicativo disponibile in BDN.

CASI SPECIFICILa visita veterinaria obbligatoria non è previstainvece: a) in caso di movimentazioni dirette aimacelli situati su tutto il territorio nazionale disuini provenienti da aziende accreditate in re-gioni accreditate per malattia vescicolare delsuino; b) in caso di movimentazioni di suini sututto il territorio nazionale, a condizione che glianimali provengano da un'azienda accreditataper malattia vescicolare del suino e per malat-tia di Aujezsky e che detta azienda sia situatain una regione accreditata per malattia vesci-colare del suino.In entrambi i casi, lo stato di accreditamento(qualifica sanitaria) dell'azienda dovrà essereregistrato in BDN e mantenuto opportunamen-te aggiornato. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200826 Leggi in Gazzetta Normativa

Identificazione e movimentazione dei capi suini, in GU nuove disposizioni

Page 27: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

di ALDO VEZZONI

Il Corso FSA 2008 di preparazione alcontrollo della displasia dell'anca edel gomito nel cane, che si è svoltoa Cremona il 14 e 15 Giugno scorsicon la guida di Aldo Vezzoni e Fe-derica Rossi, ha assunto delle

caratteristiche nuove ed originali che verran-no ancor più sviluppate nelle prossime edi-zioni del Corso. Si è dato infatti più spazio epiù importanza al coinvolgimento dei parteci-panti nel saper interpretare gli aspetti radio-grafici della displasia dell'anca e del gomitoattraverso esercitazioni pratiche e nel sapereseguire con competenza una diagnosi pre-coce di queste malattie scheletriche, proprionella fase in cui esse si sviluppano. La colla-borazione da poco iniziata con Innovet hadato un forte impulso per nuove iniziative,come il rinnovo del sito web, una newsletterche verrà inviata a chi ha partecipato ai CorsiFSA e manterrà vivo l'aggiornamento su

queste tematiche, oltre a Corsi di aggiorna-mento e di perfezionamento. Il Corso appe-na svolto ha poi focalizzato l'attenzione deipartecipanti sulle nuove iniziative dell'ENCI intema di controllo delle malattie genetiche delcane, con il lancio della riproduzione selezio-nata effettuato lo scorso anno; una garanziadi tipicità della razza, sia morfologica che at-titudinale, oltre che di salute. Mentre nella ri-produzione ordinaria il pedigree non è altroche un certificato che documenta unicamen-te l'albero genealogico del soggetto, senzaentrare nel merito delle caratteristiche belleo brutte dei suoi ascendenti, nella riproduzio-ne selezionata il pedigree assume anche ilvalore aggiunto del controllo dei riproduttori,Il pedigree differenziato con il timbro di "Ri-produzione Selezionata" viene infatti dato so-lamente ai cuccioli nati da genitori entrambisottoposti alle verifiche ed ai controlli previstiper ciascuna razza. Purtroppo il pubbliconon è ancora stato adeguatamente informa-to di questa iniziativa e della possibilità di po-

ter acquistare cuccioli più garantiti, e pertan-to emerge il ruolo del medico veterinario neldiffondere questa iniziativa dell'ENCI che tu-tela anche la salute del cane oltre che gli a-spetti di tipicità della razza. La riproduzioneselezionata prevede il controllo diagnosticoanche di altre malattie genetiche oltre alle di-splasie, in funzione delle varie razze, come leoculopatie, le cardiopatie, la sordità congeni-ta, la lussazione della rotula e la necrosi aset-tica della testa del femore. Il ruolo del medi-co veterinario nella riproduzione selezionatadiventa pertanto determinante e finalmentesi potrà sperare di arrivare nel corso dei pros-simi anni a far sì che il cane di razza diventianche un cane più sano e più garantito. ■

Corso FSA 2008, nuove tendenze

Fa piacere sapere che Paolo Selleri(nella foto) è stato nominato mem-bro della Commissione Animali E-

sotici della regione Lazio. Paolo Selleri èprofessore di patologia clinica e terapiadegli animali esotici I e IIpresso la facoltà di medi-cina veterinaria dell’uni-versità di Padova, è inoltrevicepresidente SIVAE. Gliordini dei medici veterina-ri della regione Lazio han-no unitamente richiestoche fosse il dr. Selleri a ri-coprire quel ruolo. Di recente la commissionetecnica "animali esotici"della Regione Lazio haprodotto dei nuovi requisi-ti minimi per la detenzione degli animaliesotici, soprattutto per questo motivo lapresenza di un medico veterinario di livel-lo internazionale nella medicina degli ani-mali esotici porterà un contributo fonda-mentale ai lavori della commissione. Conriferimento ai lavori della CommissioneTecnica regionale e ai nuovi requisiti mi-nimi per la detenzione degli animali eso-tici, la Società Italiana Veterinari per Ani-mali Esotici aveva inviato a metà dicem-

SIVAE, PAOLO SELLERI NELLA COMMISSIONETECNICA ANIMALI ESOTICI DEL LAZIO

bre alcune osservazioni scientifiche. Lanota, sottoscritta anche dall’ANMVI, criti-cava alcune modalità di regolamentazio-ne della materia e suggerito alcuni cor-rettivi in un dettagliato documento tecni-

co, che esprimeva lapreoccupazione che i nuo-vi requisiti scoraggiasserola detenzione di alcunespecie. Secondo il DottorSelleri per migliorare lecondizioni di benessere elimitare le importazioni dianimali dai paesi di originedeve essere costruito unrapporto con le figure pro-fessionali coinvolte nelcommercio degli animaliesotici; deve inoltre esse-

re favorito l’allevamento in cattività dellespecie richieste dal commercio e partico-larmente di quelle in via di estinzione. Lecompetenze della veterinaria italiana nelsettore degli animali esotici sono oggi dilivello internazionale, questo anche gra-zie al contributo della SIVAE che attraver-so l’organizzazione di numerosi seminarie corsi, ha permesso la formazione dicolleghi la cui preparazione è riconosciu-ta anche in paesi stranieri.

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2008 Attività Dalle Associazioni 27

Aldo Vezzoni

Si è svolta a Cremona il 13 Giugno2008 una giornata di approfondi-mento sul tema degli accessi ve-

nosi a medio e lungo termine, organizza-ta da SIVAL, in collaborazione con SCI-VAC e con il patrocinio del Gavecelt.Hanno partecipato oltre 30 medici veteri-nari (provenienti da diverseregioni italiane), la maggiorparte di essi clinici. Relatori erano medici spe-cialisti in oncologia medicae chirurgica, in rappresen-tanza di altrettante realtàospedaliere di eccellenzanel campo della diagnosi ecura dei tumori (OspedaleSan Raffaele, Istituto Euro-peo di Oncologia e Ospe-dale di Cremona).“I partecipanti - spiega il coordinatoredel corso e tesoriere SIVAL, FrancescoCarù (nella foto) - hanno avuto la possi-bilità di conoscere materiali e tecnicheconsolidate e ampiamente utilizzate inricerca e in medicina umana per realiz-zare e gestire accessi venosi centrali. Viè stata la possibilità di conoscere e ap-

GIORNATA SIVAL SUGLI ACCESSI VENOSI: BASITECNICHE E CAMPI DI APPLICAZIONE

profondire anche aspetti tecnici moltopratici, con quesiti posti dai colleghi ve-terinari.Sui temi trattati vi è stato un ampio con-fronto tra le esperienze proprie del mon-do preclinico, clinico umano e veterina-rio, alcune tra le tecniche presentate po-

tranno, probabilmente inun futuro non lontano, es-sere a disposizione del me-dico veterinario in ambitiquali il trattamento prolun-gato con farmaci antitu-morali, la terapia del dolo-re o l’alimentazione paren-terale. Questo con la pos-sibilità di migliorare le op-zioni terapeutiche per glianimali da compagnia e avantaggio della professio-

nalità del medico veterinario. Tra glispunti della tavola rotonda - concludeCarù - e tra i commenti e suggerimentidei partecipanti per approfondire questotema la realizzazione futura di corsi pra-tici, con il coinvolgimento di tutti i colle-ghi che a vario titolo si occupano in mo-do particolare di oncologia veterinaria”.

Page 28: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

di OSCAR GRAZIOLIMedico Veterinario, Reggio Emilia

Recentemente si sono rav-vivate, o forse non si sonomai sopite, le polemicheattorno al numero chiusonelle facoltà che contem-plano questa sorta di

sbarramento che, alla fine, serve a ben po-co, come tutti possono constatare. C’è chirifiuta il numero chiuso tout court, mentre lamaggioranza di chi protesta se la prende, econ una notevole dose di ragione, con laqualità delle prove attitudinali che interessa-no oltre 200.000 giovani che chiedono l’in-gresso alle poche facoltà per le quali essesono previste. Prima della caduta del gover-

no Prodi, lo stesso ministro dell'universitàMussi si era schierato a favore di una revisio-ne del numero chiuso: “Il numero chiuso è a-busato” aveva affermato “ e credo che biso-gni ridurre gli sbarramenti perché è necessa-rio aumentare il numero di studenti". L’affer-

mazione del ministro aveva raccolto le ormaidiffuse proteste di studenti, famiglie e deglistessi atenei per l'allargamento a dismisura ei metodi di selezione dell'accesso alle univer-sità. Negli ultimi anni, in Italia, i corsi che prevedo-no un test selettivo prima dell'iscrizione sonocresciuti del 330 per cento, passando dai242 del 2001 agli oltre 1000 del 2007. Su untotale di 3100 corsi di laurea in tutte le uni-versità italiane, quelli a numero programmatosono più di un terzo e riguardano, in massi-ma parte facoltà scientifiche attinenti alle pro-fessioni sanitarie. Antidemocratico, fonte didiseguaglianze, quasi dittatoriale per alcuni,insufficiente, ridicolo, inadeguato a calmiera-re la pletora di studenti che si laureano permolti altri, il numero chiuso, per quel che valela mia opinione, è il classico tentativo edul-corato, all’italiana, che scontenta tutti. Poco tempo prima che cominciassi a fre-quentare il primo anno (qualche maligno diràsicuramente che era il devoniano) il numerochiuso per medicina e veterinaria non avevaneanche bisogno di test attitudinali, perchél’accesso a queste facoltà era consentito e-sclusivamente a chi si era diplomato pressoun liceo classico o scientifico. Solo quelleche erano considerate le “teste d’uovo” po-tevano ambire a indossare il camice biancocon l’immancabile stetoscopio sul collo.Questa era veramente una discriminazioneassurda, perché se è vero che fare i mediciimplicava anche il saper stendere una certifi-cazione in lingua italiana corretta è parimentivero che ho conosciuto menti geniali che a-vevano fatto la scuola agraria o l’istituto tec-nico e mangiavano la pappa sulle “tested’uovo”. Doverosa dunque è stata la libera-lizzazione dell’accesso alle facoltà, come pe-raltro, in un paese dove non esiste la minimaorganizzazione del lavoro, doverosa era l’in-troduzione del numero chiuso che avrebbedovuto essere tanto più ristretto quanto pro-porzionale alle richieste del mercato del lavo-ro. Quale sia tale proporzionalità è sotto gliocchi di tutti. ■

Numero chiuso? No, proporzionatoLa programmazione universitaria è ancoraconsiderata antidemocratica

Grazie ad un accordo fra @nmvi

Oggi e Libero, gli articoli scritti

dal Collega Oscar Grazioli per il

quotidiano di Vittorio Feltri sono

disponibili on line. @nmvi Oggi

pubblica regolarmente gli articoli

dopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li mantiene

in archivio per la consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli.

www.anmvioggi.it

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200828 L’opinione Università

Page 29: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

Artrovet 500 Dalla Candioli un nuovo prodotto per la prevenzione ed il rallentamento dell'osteoartrosi

laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 2008 Osteoartrosi Dalle Aziende 29▲

Le aziende interessate alla pubbli-

cazione dei comunicati stampa pos-

sono inviare il comunicato, possibil-

mente corredato da una foto, all’in-

dirizzo e-mail:

[email protected]

COMUNICATI STAMPA

La condroprotezione è basa-ta sulla prevenzione del de-terioramento cartilagineo,che si attua mediante la sti-molazione dei meccanismidi riparazione naturale del-

la cartilagine articolare. Quanto più precoce-mente viene messa in atto, tanto più essa ri-sulta efficace nel prevenire e rallentare lo svi-luppo di osteoartrosi.Frutto di numerosi studi scientifici e di lungasperimentazione internazionale, ARTROVET500 prodotto dall’Istituto Farmaceutico Can-dioli, rappresenta il condroprotettivo idealeper tutti i soggetti predisposti all’osteoartrosi(ad esempio cuccioli di razze predisposte) ocon osteoartrosi ancora asintomatica.La Glucosamina Cloridrato, presente in ele-vata concentrazione (500 mg per compres-sa) e al massimo grado di purezza (> 99%) inARTROVET 500, viene velocemente assorbi-ta a livello intestinale grazie al suo basso pe-so molecolare (216 D), ed efficacemente uti-lizzata a livello articolare dove, raggiungendoe mantenendo una concentrazione partico-larmente elevata, viene incorporata preferen-zialmente dai condrociti.In questa sede essa stimola la sintesi endo-gena di proteoglicani e ne inibisce la degra-dazione, incrementa le proprietà lubrificantidella sinovia e protegge i condrociti inibendol’attività dei radicali liberi, riduce le attività en-zimatiche cataboliche e gli effetti nocivi indot-ti dai mediatori dell’infiammazione sulla carti-lagine.L’efficacia della Glucosamina Cloridrato, co-me per tutte le altre molecole ad azione con-droprotettiva, è dose-dipendente. Come di-mostrato da numerosi studi scientifici, al disotto di una certa concentrazione la sua effi-cacia risulta decisamente inferiore e i tempinecessari ad ottenere risultati dimostrabili siallungano notevolmente. Per questo motivo,in accordo con i risultati della letteraturascientifica internazionale, la concentrazionedi Glucosamina Cloridrato presente in cia-scuna compressa di ARTROVET 500 è ap-punto di 500 mg, dosaggio giornaliero ido-neo per 5-10 kg di peso corporeo.Le caratteristiche uniche della GlucosaminaCloridrato presente in ARTROVET 500 (mas-sima purezza, basso peso molecolare ed e-levata concentrazione) sono in grado di de-terminare il cosiddetto “effetto carry over”,anch’esso scientificamente dimostrato, ov-vero il prolungamento dell’efficacia condro-protettiva per 2-3 mesi dopo il termine del-

l’assunzione del prodotto; in tal modo è pos-sibile effettuare una somministrazione a cicliinvece che continuativa, consentendo un si-gnificativo risparmio economico per il pro-prietario.ARTROVET 500 è disponibile in confezioneda 30 e 60 compresse appetibili, con prezzoal pubblico rispettivamente di € 14,00 e €23,00. ■

Page 30: Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 24

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laPROFESSIONE VETERINARIA 24 | 200830 Calendario attività Dal 9 luglio al 9 ottobre

9 - 12 LUGITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

5 - 7 SETCORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON SICILIA - CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA - Ragusa, Villa Di Pasquale - Viale delle Americhe - ECM:IZS RAGUSA Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.

+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA CORRETTA GESTIONE DEL PAZIENTE AFFETTO DA ERNIE DISCALI

- Jolly Hotel Villanova , Castenaso (BO) - VIA VILLANOVA 29/8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

11 - 13 SETCORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA FELINA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

13 SETINCONTRO SIMIV EMOGASANALISI ED EQUILIBRIO ACIDO-BASE NELLA PRATICA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO -

Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni- Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA LE ERNIE IN CHIRURGIA GENERALE - Firenze - Grand Hotel Mediterraneo - LUNGARNO DEL TEMPIO 44 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

14 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Matera - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:

Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

18 - 20 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: VI PARTE - CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 SETSEMINARIO SIVE SEMINARIO “ECOGRAFIA ADDOMINALE E TORACICA NEL CAVALLO ADULTO” - Centro Studi Palazzo

Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO VALUTAZIONE DELL’OCCLUSIONE E TRAUMATOLOGIA DENTALE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

21 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA DIFFICOLTÀ DEAMBULATORIE: IL RUOLO DELLE MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - UN

APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E (FISIO)TERAPEUTICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinfo: Monica Borghisani - Segr. Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

21 SETCORSO SIVE WET LAB ON ABDOMINAL AND THORACIC ULTRASOUND IN THE ADULT HORSE - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

25 - 27 SETITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. DERMATOLOGIA: II PARTE - APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI (2°) - Centro

Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETEVENTO SIVAE ORTOPEDIA NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

27 - 28 SETINCONTRO SCVI LA CARDIO-CHIRURGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

27 - 28 SETCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Hotel Selene, Roma - Via Pontina km 30 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

28 SETINCONTRO SIDEV AGGIORNAMENTI IN MALATTIE FUNGINE SUPERFICIALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO ANMVI IN COLLABORAZIONE INCONTRO GPM ANMVI: “LA CONOSCENZA DEL MARKETING DEI SERVIZI COME VANTAGGIO CON SCIVAC E GPM COMPETITIVO NELLA PROFESSIONE VETERINARIA” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: Rich. Accr, - Per info: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372 403536 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani

- Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 SETINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE AGGIORNAMENTI IN NEUROLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -

Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

1 - 4 OTTCORSO SCIVAC CORSO BASE DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

4 - 5 OTTSEMINARIO SCIVAC L’EPILESSIA IDIOPATICA DEL CANE: SIAMO ALL’INIZIO DI UNA NUOVA ERA? - Crowne Plaza - Centro

Congressi, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

4 OTTINCONTRO SIPE SEMINARIO SIPE - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento

- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO SISCA EDUCARE UN CUCCIOLO CHE PENSA: APPROCCIO TEORICO E PRATICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO SVIDI APPROCCIO DIAGNOSTICO AL PAZIENTE CON PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SURRENALI - Centro Studi

SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSoc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

5 OTTINCONTRO SINUV L’IPERTENSIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

6 - 9 OTTCORSO SCIVAC / SISCA CORSO SISCA - L’EDUCAZIONE DEL CUCCIOLO SECONDO UN’OTTICA PEDAGOGICA (II PARTE) - Il Attenzione: Evento annullato. Biancospino - Casteggio (PV) - ECM: No ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche

SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

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