Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 12

32
008 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 5, numero 12, dal 31 marzo al 6 aprile2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 12 2 COMPLIMENTI “Complimenti, sei nella lista positiva della LAV!” I Parlamentari veterinari Mancuso e Viola sono stati inseriti dal- la Lega Anti Vivisezione nell’elenco dei deputati che nel corso della XV Legi- slatura hanno dimostrato attenzione e sensibilità verso le iniziative animaliste. FMV Nasce un nuovo sindacato medico: la Federazione veterinari e medici (Fmv). Il nuovo organismo sindacale è figlio dell'unione tra lo Smi (Sindacato me- dici italiani) e il Sivemp. La Fvm si pre- senterà alla prossima tornata di tratta- tive per il rinnovo del contratto della di- rigenza medica e veterinaria del SSN. EMEA L'Agenzia europea del farmaco (Emea) ha tracciato il bilancio annuale delle domande di autorizzazione all'immis- sione al commercio (Aic) per medici- nali nel 2007. Nel report risulta che gli esperti dell'Emea hanno esaminato 15 richieste di autorizzazione per farmaci veterinari. FVE La Federazione dei Veterinari Europei ha un nuovo sito web. La FVE ha rin- novato la propria presenza e la propria comunicazione on line con un portale suddiviso in aree di libera consultazio- ne ed aree riservate alle organizzazioni aderenti:http://www.fve.org A VIARIA Per prevedere dove potrebbe scop- piare la prossima epidemia di influen- za aviaria non bisogna guardare agli allevamenti di polli ma alle risaie. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Uni- versità di Bruxelles: secondo il loro studio i fattori determinanti sono infatti la presenza di coltivazioni di riso e di anatre selvatiche, oltre ovviamente alla popolazione umana. I ricercatori han- no studiato l'evoluzione di tre differenti focolai di aviaria in Tailandia e Vietnam. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line Su questi temi la categoria veterina- ria sta discutendo a diversi livelli e questo convegno, aperto a tutti i veterinari interessati, sarà l'occasio- ne per tutti di portare le proprie po- sizioni confrontandole con quelle di altri colleghi. Il percorso di qualità e la creazione di una rete di strutture veterinarie private al servizio della sanità pubblica ed animale sono progettualità alle quali la dirigenza ANMVI sta la- vorando alacremente e con l’impegno personale di molti Colleghi. È que- sta l’occasione per rin- graziarli del lavoro che o- gni giorno compiono lungo tutto lo Stivale. L’Associazione crede che in questi progetti vi siano opportunità di in- nalzamento della qualità e della dignità della professione ve- terinaria. Ognuno potrà liberamente fare le proprie scelte e decidere se dare o meno un forte segnale di ri- scatto e di riqualificazione sia agli occhi del pubblico che delle istitu- zioni. L'appuntamento è dunque per sa- bato 12 aprile, dalle ore 10.00, presso la sede ANMVI di Palazzo Trecchi, a Cremona. La partecipa- zione è libera e gratuita. Il program- ma dettagliato del convegno sarà diffuso nei prossimi giorni via posta elettronica. Per adesioni: info@anm- vi.it - tel 0372/40.35.37 (36) FINITO UN GOVERNO SAREBBE BELLO POTER DIRE: MILLE GRA- ZIE PER L'ASCOLTO CHE CI AVETE DATO. Purtroppo non è così. Ed è quindi giusto e doveroso ricordare quelli che meritano un grazie da parte del mondo veterinario. Il Ministro Turco si è scarsamente interessata di noi delegando il Sottosegretario Patta che, a sua volta, ha delegato molto al col- lega Sbizzera. Il Sottosegretario Zucchelli, a parte qualche raro momento, da buon sindacalista ha dato spazio solo ai sindacalisti. De Castro, disponi- bile ad ascoltarci quando era nelle sue competenze, nonostante pressioni diverse. Mussi, del tutto inesistente, ed il suo Sottosegretario Modica, di fronte alle nostre richieste, ci ha sempre soltanto detto che non poteva farci niente. La riforma degli Ordini proposta da Mastella per fortuna è morta per strada. Pecoraro Scanio si è impegnato per nuovi ruoli veterinari nel settore ambiente e fauna selvatica. Bersani era meglio che dormisse invece di sbat- tere le lenzuola. Il Sottosegretario Acciarini molto disponibile ed attenta alle nostre richieste. Cento, Sottosegretario all'Economia, gentile ma senza solu- zioni. Nel complesso quindi un Governo che ci ha dato scarsa attenzione. In Parlamento vogliamo invece ringraziare due Senatori: Bodini e Tomassini che si sono sempre dimostrati disposti a sostenere le nostre richieste e com- prendere le nostre esigenze. I Deputati Mantini, per la disponibilità al con- fronto, Pellegrino per la battaglia Onaosi, ed in particolare i due colleghi Gian- ni Mancuso e Rodolfo Viola che con grande impegno hanno sempre soste- nuto le richieste del mondo veterinario. Ci farebbe molto piacere ritrovare ancora questi parlamentari nella prossima legislatura. GRAZIE. A CHI? Sierotipo 8 in Italia Accertata la positività virologica per il virus della Lingua Blu - sierotipo 8 in quattro bovini nel veronese A PAGINA 3 ALMALAUREA: OCCUPAZIONE IN CALO A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 19 A PAGINA 25 A PAGINA 27 FISE: STOP ALLA MACELLAZIONE DEL CAVALLO UN OSPEDALE PER RANDAGI A NAPOLI PAZIENTE ONCOLOGICO E COMUNICAZIONE IL COSTO DEL FARMACO VETERINARIO BLUE TONGUE BREVI APPUNTAMENTO ALL’ANMVI IL 12 APRILE ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA La Commissione Qualità del- l'ANMVI ha concluso i lavori e il 12 aprile presenterà il disci- plinare che sarà oggetto di certificazione BPV. Nell'occasio- ne si discuterà anche del progetto Leavet e della collaborazione con il SIVA (Sindacato Italiano Veterinari Ambulatoriali). Il convegno che l'ANMVI propone a Cremona sabato 12 a- prile sarà un'importante occasione di confronto per la Categoria su temi di grande rilievo ed at- tualità: Buone Pratiche Veterinarie, Leavet e SI- VA. Paolo Bossi ed An- drea Verme, rispettiva- mente presidente e componente della Com- missione Qualità dell'As- sociazione, a conclusio- ne dei suoi lavori, presenteranno i ri- sultati dell'impegno espresso in più di un anno e mezzo di attività illu- strando il Disciplinare che sarà og- getto di certificazione BPV e le spe- rimentazioni effettuate in 10 struttu- re veterinarie-pilota. Si parlerà anche del progetto Lea- vet con una relazione di Carlo Scot- ti, Presidente ANMVI, e degli svilup- pi che l'iniziativa incomincia ad ave- re in alcune Regioni e del sostegno che l'ANMVI potrebbe dare al SIVA come strumento necessario e siner- gico per la definizione dei rapporti convenzionali previsti dai Leavet. la PR OFESSI O NE VETERINARIA ) . , www.anmvi.it/vetjob/ VET-JOB Il mercato italiano del lavoro veterinario ) . , www.anmvi.it/vetexchange/ VET-EXCHANGE Il mercato italiano delle attrezzature professionali veterinarie

description

Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

Transcript of Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 12

000088SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 12, dal 31 marzo al 6 aprile2008Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona1122 22

COMPLIMENTI“Complimenti, sei nella lista positivadella LAV!” I Parlamentari veterinariMancuso e Viola sono stati inseriti dal-la Lega Anti Vivisezione nell’elenco deideputati che nel corso della XV Legi-slatura hanno dimostrato attenzione esensibilità verso le iniziative animaliste.

FMVNasce un nuovo sindacato medico: laFederazione veterinari e medici (Fmv).Il nuovo organismo sindacale è figliodell'unione tra lo Smi (Sindacato me-dici italiani) e il Sivemp. La Fvm si pre-senterà alla prossima tornata di tratta-tive per il rinnovo del contratto della di-rigenza medica e veterinaria del SSN.

EMEA L'Agenzia europea del farmaco (Emea)ha tracciato il bilancio annuale delledomande di autorizzazione all'immis-sione al commercio (Aic) per medici-nali nel 2007. Nel report risulta che gliesperti dell'Emea hanno esaminato 15richieste di autorizzazione per farmaciveterinari.

FVELa Federazione dei Veterinari Europeiha un nuovo sito web. La FVE ha rin-novato la propria presenza e la propriacomunicazione on line con un portalesuddiviso in aree di libera consultazio-ne ed aree riservate alle organizzazioniaderenti:http://www.fve.org

AVIARIAPer prevedere dove potrebbe scop-piare la prossima epidemia di influen-za aviaria non bisogna guardare agliallevamenti di polli ma alle risaie. Lohanno scoperto i ricercatori dell'Uni-versità di Bruxelles: secondo il lorostudio i fattori determinanti sono infattila presenza di coltivazioni di riso e dianatre selvatiche, oltre ovviamente allapopolazione umana. I ricercatori han-no studiato l'evoluzione di tre differentifocolai di aviaria in Tailandia e Vietnam.

www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line

Su questi temi la categoria veterina-ria sta discutendo a diversi livelli equesto convegno, aperto a tutti iveterinari interessati, sarà l'occasio-ne per tutti di portare le proprie po-sizioni confrontandole con quelle dialtri colleghi. Il percorso di qualità ela creazione di una rete di struttureveterinarie private al servizio dellasanità pubblica ed animale sono

progettualità alle quali ladirigenza ANMVI sta la-vorando alacremente econ l’impegno personaledi molti Colleghi. È que-sta l’occasione per rin-graziarli del lavoro che o-gni giorno compionolungo tutto lo Stivale.L’Associazione credeche in questi progetti visiano opportunità di in-nalzamento della qualità

e della dignità della professione ve-terinaria. Ognuno potrà liberamentefare le proprie scelte e decidere sedare o meno un forte segnale di ri-scatto e di riqualificazione sia agliocchi del pubblico che delle istitu-zioni. L'appuntamento è dunque per sa-bato 12 aprile, dalle ore 10.00,presso la sede ANMVI di PalazzoTrecchi, a Cremona. La partecipa-zione è libera e gratuita. Il program-ma dettagliato del convegno saràdiffuso nei prossimi giorni via postaelettronica. Per adesioni: [email protected] - tel 0372/40.35.37 (36)

FINITO UN GOVERNO SAREBBE BELLO POTER DIRE: MILLE GRA-ZIE PER L'ASCOLTO CHE CI AVETE DATO. Purtroppo non è così. Edè quindi giusto e doveroso ricordare quelli che meritano un grazie da partedel mondo veterinario. Il Ministro Turco si è scarsamente interessata di noidelegando il Sottosegretario Patta che, a sua volta, ha delegato molto al col-lega Sbizzera. Il Sottosegretario Zucchelli, a parte qualche raro momento,da buon sindacalista ha dato spazio solo ai sindacalisti. De Castro, disponi-bile ad ascoltarci quando era nelle sue competenze, nonostante pressionidiverse. Mussi, del tutto inesistente, ed il suo Sottosegretario Modica, difronte alle nostre richieste, ci ha sempre soltanto detto che non poteva farciniente. La riforma degli Ordini proposta da Mastella per fortuna è morta perstrada. Pecoraro Scanio si è impegnato per nuovi ruoli veterinari nel settoreambiente e fauna selvatica. Bersani era meglio che dormisse invece di sbat-tere le lenzuola. Il Sottosegretario Acciarini molto disponibile ed attenta allenostre richieste. Cento, Sottosegretario all'Economia, gentile ma senza solu-zioni. Nel complesso quindi un Governo che ci ha dato scarsa attenzione. InParlamento vogliamo invece ringraziare due Senatori: Bodini e Tomassiniche si sono sempre dimostrati disposti a sostenere le nostre richieste e com-prendere le nostre esigenze. I Deputati Mantini, per la disponibilità al con-fronto, Pellegrino per la battaglia Onaosi, ed in particolare i due colleghi Gian-ni Mancuso e Rodolfo Viola che con grande impegno hanno sempre soste-nuto le richieste del mondo veterinario. Ci farebbe molto piacere ritrovareancora questi parlamentari nella prossima legislatura.

GRAZIE. A CHI?

Sierotipo 8 in ItaliaAccertata la positività virologica per il virus della Lingua Blu - sierotipo 8in quattro bovini nel veronese

A PAGINA 3

ALMALAUREA:OCCUPAZIONE

IN CALO

A PAGINA 4 A PAGINA 6 A PAGINA 19 A PAGINA 25 A PAGINA 27

FISE:STOP ALLA

MACELLAZIONEDEL CAVALLO

UN OSPEDALEPER RANDAGI

A NAPOLI

PAZIENTE ONCOLOGICO

E COMUNICAZIONE

IL COSTO DELFARMACO

VETERINARIO

BLUE TONGUE

BREVI APPUNTAMENTO ALL’ANMVI IL 12 APRILE

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

La Commissione Qualità del-l'ANMVI ha concluso i lavori eil 12 aprile presenterà il disci-plinare che sarà oggetto dicertificazione BPV. Nell'occasio-ne si discuterà anche del progettoLeavet e della collaborazione con ilSIVA (Sindacato Italiano VeterinariAmbulatoriali). Il convegno che l'ANMVI propone aCremona sabato 12 a-prile sarà un'importanteoccasione di confrontoper la Categoria su temidi grande rilievo ed at-tualità: Buone PraticheVeterinarie, Leavet e SI-VA. Paolo Bossi ed An-drea Verme, rispettiva-mente presidente ecomponente della Com-missione Qualità dell'As-sociazione, a conclusio-ne dei suoi lavori, presenteranno i ri-sultati dell'impegno espresso in piùdi un anno e mezzo di attività illu-strando il Disciplinare che sarà og-getto di certificazione BPV e le spe-rimentazioni effettuate in 10 struttu-re veterinarie-pilota. Si parlerà anche del progetto Lea-vet con una relazione di Carlo Scot-ti, Presidente ANMVI, e degli svilup-pi che l'iniziativa incomincia ad ave-re in alcune Regioni e del sostegnoche l'ANMVI potrebbe dare al SIVAcome strumento necessario e siner-gico per la definizione dei rapporticonvenzionali previsti dai Leavet.

laPROFESSIONE VETERINARIA

).,

www.anmvi.it/vetjob/

VET-JOBIl mercato italiano

del lavoro veterinario

).,

www.anmvi.it/vetexchange/

VET-EXCHANGEIl mercato italiano delle

attrezzature professionaliveterinarie

Non è passato molto tempoda quando l’Italia smenti-va la circolazione del virusdella Bluetongue- sieroti-po 8 nel Nord dell’Italia. Lanotizia era stata riportata da

un quotidiano inglese dopo che un considere-vole numero di bovini era stato importato dallaFrancia in Piemonte, Lombardia ed Emilia Ro-magna. Era il mese di agosto dello scorso an-no. Gli animali erano stati introdotti dai distrettifrancesi che, in quel periodo, erano considera-ti non infetti. Prelevati i campioni dagli animalisensibili in loco, includendo tutti quelli delle a-ziende che hanno ricevuto anche animali dallaFrancia e quelli nelle loro vicinanze, tutti i cam-pioni risultavano negativi. Di conseguenza ilCESME, il Centro di referenza nazionale e del-l’Oie per la Bluetongue, poteva concludere “fi-no a quando non troviamo casi positivi e/o ca-si entro un raggio di 3 chilometri e/o sentinelle,il virus non circola e l’Italia non è infettata dalvirus bluetongue sierotipo 8. Ad ogni modo,consideriamo che sono stati importati animalicon anticorpi/antigeni positivi. In ogni caso,sembra sia stata dimostrata la difficoltà che ilvirus si possa diffondere nel Nord Italia”.

LA CONFERMAIl 27 marzo scorso, il Ministero della Salute -Direzione Generale della Sanità Animale e delFarmaco Veterinario - ha comunicato ai ServiziVeterinari degli Assessorati Regionali, agli IZS,alle associazioni di categoria e ai Carabinieriper la Tutela della Salute che è stata conferma-ta la positività virologica per il virus della BlueTongue - sierotipo 8 - in bovini da latte autoc-toni in un’azienda nel Comune di Isola dellaScala, in provincia di Verona. L’azienda- si leg-ge nella nota firmata il 27 marzo dalla DirettriceGaetana Ferri- è sede di focolaio primario ed ècomposta da 139 bovini da latte. La Direzioneha anche informato gli organismi internazionali(ADNS Animal Disease Notification System eOIE Office International des Epizooties) e sonostate istituite le zone di restrizione conforme-mente alla Direttiva 2000/75/CE e in ottempe-ranza al Regolamento 1266/2007/CE. La con-ferma è arrivata in data 25 marzo dal Centro diReferenza Nazionale per le Malattie Esotichedell’IZS di Teramo.

NUOVO REGOLAMENTO UEE intanto la Commissione Europea ha sottopo-sto al vaglio del Comitato Permanente per la

catena alimentare e la salute degli animali (Scf-cah) una bozza di modifica al Regolamento1266/2007 con nuove regole: consentire lacircolazione degli animali in gestazione, ingres-so autorizzato per gli animali con meno diquattro mesi non vaccinati e provenienti da zo-ne a rischio, riduzione dei tempi di attesa da60 giorni a 50, per verificare l’efficacia del vac-cino, se c’è la garanzia del produttore.Il nuovo regolamento potrebbe entrare in vigo-re nel corso del mese di aprile, nel caso di uniter favorevole alla sua approvazione. La modi-fica vedrà un periodo transitorio fino al 31 di-cembre di quest’anno.

E LA FRANCIA PENSA AL RICORSOIl ministro dell'agricoltura francese, Michel Bar-nier, ha informato la Commissione europea del-la sua intenzione di ricorrere alla Corte di giusti-zia europea contro l'ordinanza con cui il Gover-no italiano ha adottato unilateralmente misurerestrittive all'introduzione di animali da vita, sen-sibili alla bluetongue e provenienti da zone di re-strizione del territorio francese. Ne ha dato noti-zia in un comunicato il Commissario straordina-rio per le emergenze zootecniche, Ettore Ianì. Indifesa del provvedimento, che dal 4 marzo con-sente l'ingresso in Italia solo di animali da vitavaccinati o naturalmente immunizzati e introdu-ce limitazioni ai transiti di animali da vita e damacello, le Autorità italiane, continua il comuni-cato, si dichiarano pronte ad invocare il "princi-pio di salvaguardia" anche alla luce dei risultatidella recente ispezione comunitaria in Francia, i-spezione che ha messo in evidenza le lacunenelle procedure di controllo previste dal regola-mento 1266 del 2007. Michel Barnier, che si rifàall'articolo 227 del Trattato europeo, considera ilprovvedimento italiano non conforme al dirittocomunitario perché di fatto rende "impossibile"la spedizione di animali dalle zone di restrizionefrancesi. Tuttavia, è lo stesso comunicato uffi-ciale del Ministero dell'Agricoltura francese aprecisare che la procedura dell'articolo 227 pre-vede un periodo di tre mesi prima dell'effettivodeposito di ricorso presso la Corte UE. In que-sto lasso di tempo Barnier convocherà degli e-sperti per esaminare le misure sanitarie in atto ele raccomandazioni dalla Commissione Euro-pea. Il ministro francese ricorda inoltre di averottenuto la fornitura di 400 mila dosi di vaccinoper il trattamento di 200 mila capi destinati almercato italiano. La Francia, conclude il comu-nicato, è il primo paese a disporre del vaccinocontro il sierotipo 8. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 2008 Sanità animale Attualità 3

Il responsabile del Centro di riferi-mento dell’Organizzazione Mondialedella Sanità (Oms) Walter Pasini ha

dichiarato: “Ha fatto bene il ministerodella Salute a predisporre un program-ma di controlli su tutti i caseifici che la-vorano latte di bufala in sei provincecampane, dopo que-sto piano di controllia tappeto dovrà ca-pire da dove ha avu-to origine la diossinache ha contaminatoil latte. “I controllisulla totalità dei ca-seifici vanno benis-simo - osserva Pasi-ni - perché il cam-pione non è mai rap-presentativo dell’universo e può riguar-dare una zona che non rispecchia la to-talità della realtà produttiva’’. Per l’e-sperto dell’Oms è anche importante checi sia “una vidimazione da parte dell’I-stituto Superiore di Sanità e non solo daparte delle Aziende sanitarie locali’’. Ma

OMS: STUDIARE IL RAPPORTO CON L’INQUINAMENTO

terminati i controlli, prosegue Pasini, bi-sognerà capire da dove è arrivata ladiossina che ha contaminato il latte. Pa-sini si è inoltre “stupito’’ delle afferma-zioni fatte nei giorni scorsi da alcuni e-sperti che hanno fatto riferimento alla

tollerabilità di valori minimi di questasostanza tossica: “ladiossina - dice Pasi-ni - non deve esser-ci nel latte né neglialtri alimenti. Si trat-ta di un inquinante eperciò va studiato ilrapporto fra l’inqui-namento ambientalee la presenza di que-sta sostanza negli a-limenti. Se c’è lega-

me con le discariche abusive, questo vaappurato con chiarezza. Non si può e-scludere - conclude - finché non si sa-prà con certezza quali tipi di rifiuti sianostati sotterrati e finché non si appureràin modo scientifico qual è la causa dellapresenza di diossina’’.

“Un grande successo della prevenzione veterinaria italiana e un’ulteriore testimonian-za della qualità e della sicurezza dei nostri prodotti alimentari’’. È soddisfatto il Ministrodella Salute Livia Turco per come è stata affrontata la vicenda della “mozzarella alladiossina”, dalle autorità e dalla stampa. A seguito dell’intesa raggiunta con le autoritàeuropee, il Ministero della Salute ha definito un programma straordinario per la ricercadelle diossine che la Regione Campania dovrà adottare al fine di garantire la salubritàdei prodotti lattiero-caseari posti in commercio.Il programma si compone di due fasi. La prima fase consiste in un controllo ufficiale sututti i caseifici che insistono nel territorio delle province di Caserta, Avellino e Napoli(circa 400) che trattano latte di bufala. Sarà prescritto il divieto di commercializzazionedel latte e dei relativi prodotti fino ad esito favorevole dell’analisi. In caso di esito sfa-vorevole, si procederà al prelievo di latte nei singoli allevamenti il cui latte faceva partedel campione. Tali allevamenti non potranno conferire latte fino all’esito favorevole del-le analisi. Inoltre, si procederà al controllo anche nelle aziende limitrofe, nel raggio di 3km. Il latte ed i prodotti lattiero caseari, bloccati in attesa dell’esito delle analisi, in ca-so di esito sfavorevole del campione non verranno commercializzati. Tutti i risultati del-le analisi effettuate saranno messi a disposizione della Commissione entro metà aprile.Conclusa la prima fase nelle sopraccitate tre province si procederà, con lo stesso ap-proccio, al controllo dei caseifici ubicati nelle province di Benevento (25 caseifici) e Sa-lerno (185 caseifici). I risultati di questi ulteriori controlli saranno comunicati alla Com-missione entro il 25 aprile. Attualmente, la capacità dei laboratori ufficiali italiani è di 150analisi in circa 15 giorni. I laboratori di riferimento europei, indicati dalla CommissioneUE, analizzeranno il resto dei campioni in modo che i risultati possano essere disponibi-li nel più breve tempo possibile (10-15 giorni a partire dall’inizio del campionamento).Nella seconda fase, una volta disponibili i risultati analitici, sarà fatta una analisi epide-miologica per la individuazione della estensione del fenomeno, e sarà resa disponibileuna mappa rappresentativa della situazione, in modo da poter procedere ad eventualiulteriori controlli. Saranno presi in considerazione anche i dati storici, raccolti dal 2003ad oggi. Una volta individuate le zone a rischio, si procederà ad un controllo conosciti-vo, senza blocco cautelare, su tutti gli allevamenti bovini ed ovi-caprini.

RICERCA DELLE DIOSSINE IN DUE FASI

BTV-sierotipo 8 in bovini da latteautoctoniConfermata dalla Direzione Generale della SanitàAnimale e del Farmaco Veterinario la positività virologica in un’azienda del veronese

di ANTONIO MANFREDI

Se un laureato in MedicinaVeterinaria del 2004 avevail 50,7% di probabilità ditrovare un'occupazioneentro un anno, per il lau-reato del 2005 questa era

diminuita al 43,9, per ridursi ancora al 37,2per quelli che hanno conseguito la laurea nel2006. Detta in altri termini, un laureato su duedel 2004 aveva un lavoro dopo un anno men-tre solo uno su tre del 2006, dopo un anno,poteva vantare un'occupazione. Non è unadifferenza da poco. Segno evidente che la si-tuazione sta peggiorando con grande velocitàe qualche rimedio deve essere trovato al piùpresto.

IL 41,5% CERCA LAVOROVedendo gli stessi dati da un altro punto di vi-sta la situazione è ancora più chiara: i laureatiche dichiarano di aver cercato un lavoro sen-za trovarlo, sempre ad un anno dalla laurea,sono passati dal 35,5% per quelli del 2004,al 37,4 del 2005 sino al 41,5 del 2006. Sonoaumentati molto anche quelli che hanno con-tinuato a studiare sia per avere poi maggioriopportunità di trovare un'occupazione siaperché non trovando lavoro sono costretti acontinuare gli studi come "area di parcheg-gio" in attesa di diverse occasioni.

L’11% DAL 2002 SENZA LAVOROQuesti laureati, sempre dopo un anno, eranoil 13,8% per il 2004, il 18,7 per il 2005 ed il21,3 per il 2006. Con il passare degli anni ov-viamente questi dati cambiano; ad esempio

dopo cinque anni dalla laurea, riferito ai lau-reati del 2002, quelli occupati sono l'89,5%,ma questo significa anche che dopo cinqueanni circa l'11% dei laureati è ancora senzalavoro. Un dato veramente allarmante ed i-naccettabile. Se poi prendiamo un altro datoriferito al 2002, fra i laureati di quell'anno quelliche cercavano un lavoro dopo un anno eranosolo il 26,7% mentre lo stesso dato riferito al2006 è arrivato al 41,5%. Questi dati confer-mano purtroppo quanto l'ANMVI sta dicendoda tempo: la situazione occupazionale nelsettore veterinario è sempre più critica e seconsideriamo anche la forte condizione disottoccupazione, a volte anche di sfrutta-mento, che i dati AlmaLaurea non evidenzia-no, non vi è dubbio che diventa sempre piùurgente trovare delle soluzioni che pur nonpenalizzando le Università permettano di ga-rantire a tanti giovani laureati una prospettivain campo professionale.

COMPLIMENTI A TORINOA questo punto può essere interessante an-dare a vedere gli stessi dati riferiti ad alcuneFacoltà anche per valutare l'andamento in di-verse regioni. La tabella che pubblichiamopermette facili confronti anche se è giustosottolineare che mentre i dati nazionali basan-dosi su un campione più ampio sono certa-mente attendibili quelli delle diverse facoltà ri-sentono molto del campione ristretto e di fat-tori particolari che possono incidere in modosignificativo. Prendendoli comunque per buoni, la palmad'oro occupazionale quest'anno è doverosa-mente attribuita a Torino che vanta una per-centuale di laureati occupati dopo un annodalla laurea del 66,7%, in crescita rispetto a-gli anni precedenti (47,4 per il 2005 e 58,8per il 2004). Cosa abbiano trovato da farequesti giovani laureati, in una regione che ètra quelle che maggiormente soffre la con-correnza e le tensioni del mercato, sarebbetutto da scoprire, ma il dato è questo. Di con-seguenza la percentuale di quelli che dopoun anno stanno ancora cercando lavoro è,ovviamente, molto bassa, solo l'11,1%. Alsecondo posto troviamo Padova con la per-centuale di occupati del 58,3%, seguita daParma con il 50%. Le altre sono tutte sotto il40%. Agli ultimi posti Bari con il 21,4% ed in-fine Sassari con solo il 19,2%. Ho provatoanche a pensare se queste percentuali pote-vano avere un nesso o un rapporto diretto

con il livello qualitativo del Corso di Laurea.In altre parole i laureati di Torino trovano piùfacilmente un lavoro perché sono laureati aTorino?

RAPPORTO TRA FACOLTÀE LAVORO

Certamente la Facoltà di Torino è ritenuta unadelle migliori sul piano nazionale ma questoha un peso diretto nella possibilità di trovareun'occupazione? Se un laureato si presentapresso una struttura veterinaria, offrendosiper un’assunzione o collaborazione, se si èlaureato a Torino cambia veramente le cose?Viene accolto diversamente rispetto ad altri? Guardando e confrontando i dati che abbia-mo credo che sia difficile poter affermare chequesto avviene. Può avere un peso ma non èparticolarmente determinante. Da un’indagi-ne fatta da noi su un gruppo di titolari di strut-ture di grosse o medie dimensioni era emer-so che la facoltà di provenienza lasciava ab-bastanza indifferenti nella convinzione che ilgiovane laureato, comunque, avrebbe dovutoimparare tutto durante un periodo di tirociniointerno alla struttura, motivo per cui si pensa-va dovesse essere retribuito poco o niente vi-sto che non dava un contributo al lavoro, ma,anzi, si perdeva tempo ad insegnargli tutto.Quello che invece poteva avere un peso nellascelta era l'Istituto o il Professore che il gio-vane laureato aveva frequentato durante ilCorso di laurea. Se questo docente era apprezzato per la suaserietà e capacità, espresse magari anche inambito congressuale, il laureato era certamen-te considerato in modo più attento e positivo.

SASSARI: IL 57,7%CERCA LAVORO

Per finire l'analisi di questi dati vediamo lepercentuali di quelli che dopo un anno cerca-no ancora lavoro. Quella che sta peggio ècertamente Sassari con una percentuale del57,7%, poi abbiamo Perugia con il 51,9% se-guita da Bari con il 50%. Le altre sono tuttesotto il 40%. Di Torino abbiamo già detto checon solo l'11,1% è veramente al top, ma an-che Padova con il 25% merita un doveroso ri-conoscimento. Un pensiero mi viene sponta-neo e mi permetto di esprimerlo anche se faràinnervosire qualcuno e mi farà perdere la tan-to agognata Laurea Honoris Causa: di frontea questi dati non sarebbe logico che qualchefacoltà incominciasse a pensare seriamentead un drastico taglio dei suoi iscritti evitandodi continuare a laureare disoccupati? Nonpensate, e qui me la gioco veramente tutta,che qualche Facoltà potrebbe convertirsi suobiettivi diversi visto che 14 sono veramentetroppe? Sono pronto a dare spazio nella rubrica "Let-tere al direttore" ad ogni intervento di com-mento critico a quanto da me scritto, riser-vandomi, ovviamente, di difendere il mio ra-gionamento. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 20084 Attualità Laurea e lavoro

Peggiora la situazioneoccupazionale dei veterinari AlmaLaurea ha pubblicato i dati del settore veterinario aggiornati al 2007

LAUREATI PRE-RIFORMA DELLE SESSIONI ESTIVE 2006/2005 e 2004CONDIZIONE OCCUPAZIONALE AD UN ANNO DALLA LAUREA

FACOLTÀ OCCUPATI NON LAVORANO NON LAVORANOE NON CERCANO MA CERCANO

2006 2005 2004 2006 2005 2004 2006 2005 2004

TOTALE 37,20 43,90 50,70 21,30 18,70 13,80 41,50 37,40 35,50

BARI 21,40 50,00 33,30 28,60 16,70 11,10 50,00 33,30 55,60

BOLOGNA 35,50 38,90 64,20 29,00 25,00 7,50 35,50 36,10 28,30

MESSINA 34,60 38,90 48,00 26,90 11,10 14,00 38,50 50,00 38,00

PADOVA 58,30 33,30 50,00 16,70 50,00 25,00 25,00 16,70 25,00

PARMA 50,00 33,30 62,10 12,50 16,70 13,80 37,50 50,00 24,10

PERUGIA 37,00 69,20 33,30 11,10 15,40 13,30 51,90 15,04 53,30

SASSARI 19,20 36,40 26,30 23,10 27,30 26,30 57,70 36,40 47,40

TORINO 66,70 47,40 58,80 22,20 10,50 11,80 11,10 42,10 29,40

Le Facoltà presenti nella tabella sono solo 8 su 14 perché non tutte le Università aderiscono al progetto ALMA LAUREA.

51%i laureati del 2004 cherisultano occupati dopo

un anno dalla laurea

_____________

44%i laureati del 2005 cherisultano occupati dopo

un anno dalla laurea

_____________

37%i laureati del 2006 cherisultano occupati dopo

un anno dalla laurea

Una raccolta di firme perrichiedere al Governo Ita-liano e al Parlamento diapprovare una legge adeffetto immediato che ri-conosca gli equidi come

animali d’affezione e bandisca la loro macel-lazione. L’ha promossa la FISE insieme agli A-nimalisti Italiani, sotto l’egida dell’Associazio-ne Parlamentare “Amici del Cavallo”. Il Sena-to della Repubblica è stato la sede istituzio-nale che ha voluto accogliere e presentarequesta e altre proposte finalizzate alla salva-guardia del benessere del cavallo. “Il cavallo”dichiara il Senatore Tomassini, Presidentedell’Associazione parlamentare “Amici delCavallo, “è stato uno dei primi compagni del-l’uomo, simbolo della forza, della velocità, deisogni, della fuga e della libertà; da sempre vi-cino all’uomo lo ha aiutato nel lavoro e lo hacondotto nelle battaglie. Nella storia molte so-no le gesta compiute da uomini e cavalli e an-cora oggi questo animale riunisce intorno asé un universo articolato che lo vede vicino al-l’uomo a contatto con la natura nel rispettodell’ambiente e del territorio, nello sport e nel-l’agricoltura.”

LE MOTIVAZIONINella petizione è scritto che gli sport equestrisi differenziano dalle altre discipline sportiveperché prevedono l’interazione tra due atletidiversi: il cavaliere ed il cavallo; tutti coloroche praticano l’equitazione sono dunquechiamati, secondo un principio di responsa-bilità, a compiere scelte etiche importanti cheincidono sulla vita e sul destino di un altro es-sere vivente. A questo proposito, la FISE si èposta l’obiettivo di assumere un ruolo di riferi-mento, anche a livello internazionale, nell’af-fermazione dei principi e delle norme che tu-telano il benessere del cavallo.La petizione vuole gettare le basi affinché gliequidi, da sempre così generosamente fon-damentali per il progresso umano, assumanoa ogni diritto, nel nostro Paese, lo status di “a-nimali d’affezione”. Vale a dire animali noncommerciabili per l’uso delle carni e dei pella-mi, dunque non più macellabili, a fronte di unattuale mercato - d’importazione e non - dicui purtroppo fanno parte il fenomeno dei

mattatoi clandestini e delle importazioni ille-gali, che vedono gli equini affrontare viaggi emorte in condizioni raccapriccianti, recandocon sé pericolose malattie infettive.

TUTELA DEL CAVALLOLa Federazione Italiana Sport Equestri ricordache negli ultimi anni, ha posto una particolareattenzione alla tutela del cavallo, attraverso ilDipartimento di Tutela del Cavallo, e che ri-

spetto del cavallo quale essere vivente devecostituire il principio primo e il dovere moralesu cui fondare tutte le attività equestri. Nelpresentare l’iniziativa della raccolta firme, laFederazione ricorda la richiesta ai proprietaridei cavalli iscritti nei ruoli federali di operareuna scelta etica sul destino finale del proprioequide e sottoscrivere l’opzione di scelta del-la non macellazione, contenuta nel capitolo IXdel documento di identità FISE. “È in tale pro-spettiva - si legge al sito della Federazione-che si colloca la sinergia con un’associazioneanimalista attiva con grande autorevolezzanel campo della salvaguardia dei diritti animalicome gli Animalisti Italiani”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 20086 Attualità Status dell’equide

AIE, QUARANTENA PER L’IPPODROMO DEL VISARNO

La FISE chiede il bando dellamacellazione del cavalloUna legge che riconosca gli equidi solo comeanimali d’affezione. È l’obiettivo della petizionelanciata con gli Animalisti Italiani

Dopo l'UNIRE anche l'Associazio-ne Nazionale Cavallo Arabo (ANI-CA) ha predisposto una circolare

di allineamento dei cavalli puro sanguearabo alle linee guida ed ai principi del-l'anagrafe equina. In base al decreto del5 maggio 2006, tutti i cavalli dovrannoessere in possesso di passaporto sulquale dovrà essere compilato il capitoloIX relativo alla destinazione finale dell'a-nimale e tutti i cavalli dovranno essere i-dentificati con microchip. Pertanto l'ANICA ha invitato tutti i pro-prietari ad adeguarsi seguendo le indica-zioni dettagliate nella circolare per la re-gistrazione dei puledri 2008. Con Decre-to n. 21636 del 19 novembre 2007, il Mi-nistero delle politiche agricole, alimenta-ri e forestali ha attribuito la tenuta del Li-bro genealogico del cavallo purosanguearabo all'ANICA. Per la denuncia dellanascita di puledri, la circolare ricorda chel'UNIRE non registra più i puro sangue a-rabi e raccomanda di non inviare docu-mentazione presso questo Ente. Quantoal microchip la circolare dettaglia le indi-cazioni per il proprietario e il veterinario(puledro e fattrice senza microchip).

Un cavallo di 5 anni, il galoppatoreTrust Me, è affetto da anemia, e diconseguenza l’Ippodromo del Vi-

sarno, che lo aveva ospitato nelle suescuderie, dovrà adottare il regime di qua-rantena al quale era già sottoposto dopoun’ordinanza delle autoritàsanitarie locali, seguita allapositività delle prime anali-si. Di conseguenza slitta, oforse salta del tutto, la sta-gione del galoppo, che sa-rebbe dovuta cominciare il 3aprile. (foto ANSA)La conferma è arrivata di-rettamente dalle analisi ef-fettuate sul sangue del ca-vallo nel laboratorio di Pisa, che già a fi-ne febbraio era risultato positivo al ‘cog-gin test’. “Le nuove analisi hanno confer-mato l’esito delle precedenti - ha detto ildottor Giuseppe Petrioli, direttore del di-partimento prevenzione della Asl -. Pur-troppo il cavallo è affetto da anemia in-fettiva, e quindi automaticamente scattala quarantena per l’Ippodromo del Visar-no”. Riunioni bloccate quindi, con i circa

80 cavalli ospitati all’interno della strut-tura che per quaranta giorni non potran-no uscire dall’ippodromo, né altri cavallipotranno entrare al Visarno, il tutto perevitare possibili contagi.“La quarantena - spiega ancora il dottor

Petrioli - è scattata il 7 mar-zo, quindi intorno al 16 o al17 aprile verrà ripetuto il te-st su tutti i cavalli presentinell’ippodromo. Se tutti da-ranno esito negativo, lastruttura potrà essere ria-perta”. Nel frattempo saràimpossibile svolgere rego-larmente le gare in pro-gramma al Visarno: in teoria

gli 80 cavalli già all’interno potrebberocorrere fra di loro, ma non è pensabile al-lestire un programma di corse senzal’apporto dei galoppatori provenienti daaltre città. Per questo anche la prestigio-sa Corsa dell’Arno, in programma il 25 a-prile, è ora a fortissimo rischio. La Cor-sa dell'Arno è la più antica corsa in Italia,istituita nel 1827 e sempre disputata sal-vo pochissime eccezioni. (ANSA).

PASSAPORTO ANICA

L'espressione "nel più breve tempopossibile" deve essere "compatibilecon un intervallo temporale breve e

comunque non superiore ai quindici gior-ni". La precisazione viene dalla DirezioneGenerale di Sanità Animale e del FarmacoVeterinario del Ministero della Salute, aproposito di identificazione degli equidi.In merito, la Direzione ha disposto una no-ta di chiarimenti indirizzata ai Servizi Ve-terinari delle Regioni, all'UNIRE e al Mini-stero delle Politiche Agricole. La nota, fir-mata il 14 marzo da Gaetana Ferri, preci-sa così l'articolo 2 punto 5 dell'ordinanzaministeriale 18 dicembre 2007, la qualeprevede che qualora nel corso dell'esecu-zione dei controlli siano rinvenuti equidinon ancora identificati ai sensi del DM 5maggio 2006 gli animali in questione deb-bano essere identificati a cura del pro-prietario o del detentore "nel più brevetempo possibile".

“NEL PIÙ BREVE TEMPOPOSSIBILE”

AA proposito di tesi dilaurea sui bovini e pariopportunità (v. Profes-sione Veterinaria n. 10/2008), la professoressaMaria Teresa Capuc-

chio (foto), docente di Medicina Veterinaria diTorino, ci ha scritto per chiarire il suo pensiero.Chiamata in causa dall’articolo pubblicato sul“Corriere della sera” dell’11 marzo 2008 dal ti-tolo “Tesi di laurea vietata alle donne, protestea Veterinaria”, la professoressa Capucchiospiega a Professione Veterinaria: “Proponendoagli studenti una tesi di laurea inerente uno stu-dio clinico e anatomo-patologico sui bovini horitenuto importante segnalare le difficoltà chequesto lavoro avrebbe comportato e pertantodi suggerire la candidatura di soggetti di sessomaschile. Ovviamente le ragazze non avrebbe-ro dovuto sentirsi escluse e se si fossero pro-poste avrei dato loro ampia possibilità di par-tecipazione. Lavorare con le vacche di 500 -700 kg è a mio avviso, difficile soprattutto perchi, come me, arriva appena a 50 kg di peso.Eseguire una necroscopia completa ad un bo-vino richiede notevole forza fisica soprattuttoper l’apertura del costato e della scatola crani-ca. Personalmente, dopo 15 anni di esperien-za in campo, mi sono resa conto che, per fare

un buon lavoro in tempi adeguati, ho bisognodell’aiuto costante di almeno un collega. Inol-tre interfacciarsi con gli allevatori non è semprefacile. Purtroppo, in tutta Italia, esistono anco-ra molte realtà rurali, soprattutto in aree margi-nali montane o pedemontane, in cui l’ingressoin stalla di una donna crea molte perplessità”.“Personalmente - prosegue la docente - nonavevo alcuna intenzione di escludere le ragaz-ze da questa opportunità di studio; purtroppoconoscendo bene le difficoltà che avrebberopotuto incontrare ho preferito invitare un can-didato maschio per evitare inutili delusioni e ri-sentimenti in corso d’opera. Sono tuttavia pie-namente consapevole che da alcuni anni il me-stiere del veterinario è tutto in rosa. Nella no-stra Facoltà le donne infatti costituiscono circail 70% degli iscritti, molte delle quali si laureanocon ottime votazioni entro 5 anni, dimostrandoil loro impegno e le loro ottime capacità. Molteragazze l’ultimo anno si iscrivono al Corso In-tegrato Professionalizzante (CIP) “Allevamentoe clinica dei ruminanti” desiderose di svolgerela loro professione in questo ambito. Per emer-gere dovranno studiare molto e affrontare tan-te difficoltà, ma con la buona volontà molte co-se si superano. In tutti i miei anni di lavoro hoavuto quasi sempre tesiste e collaboratrici disesso femminile, alcune delle quali attualmen-

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 20088 Diritto di replica

Tesi da maschi? Non è cosìLa docente di Torino chiarisce la questione della tesi “vietata” alle donne

te occupano anche interessanti posizioni lavo-rative. Ho sempre constatato nelle donne otti-me capacità soprattutto in laboratorio ovespesso si dimostrano più precise dei loro col-leghi uomini”. In conclusione, la professoressa Capucchiosostiene che la vicenda sia “esplosa per unasemplice incomprensione e non sia degna dicosì tanta attenzione quanto invece la man-canza di fondi per la ricerca e la difficoltà nelreclutamento del personale, problemi che daanni affliggono le Università italiane e che spes-so finiscono nel dimenticatoio”. ■

"Prima di lasciare la presidenza delConsiglio dei ministri, il premier Roma-no Prodi sta per riservare l'ultima ama-ra sorpresa ai precari che lavorano alministero della Salute. Professionistiche rischiano di perdere il posto di lavo-ro dopo più di 15 anni di esperienza". Alanciare l'allarme è stata l'ANMVI (Asso-ciazione nazionale medici e veterinari i-taliani), preoccupata della sorte di circa200 professionisti, per lo più veterinari(180), che prestano servizio sia negli uf-fici centrali che nei molteplici uffici pe-riferici del ministero della Salute (porti,aeroporti, uffici regionali per il controllodella merce comunitaria). Nel comuni-cato stampa dell’Associazione si leggeche questi Colleghi “anche se assuntitramite pubbliche prove concorsuali,sono a tutti gli effetti precari e a pocosono servite le promesse di stabilizza-zione scritte dal Ministro della Salute Li-via Turco e l’impegno formale preso intal senso dal Governo in Parlamento”.Il decreto sul reclutamento dei dirigentidelle professionalità sanitarie del Mini-stero della Salute pensato dal Governonon solo rovinerebbe la vita di 200 fami-glie, ma minerebbe in profondità l’effi-cienza del Sistema Salute del nostroPaese, privando la Pubblica Ammini-strazione di figure professionali che,grazie alla loro esperienza, sono diven-tate essenziali per la corretta gestionedi qualsiasi emergenza sanitaria. Afronte di impegni non mantenuti anchela FNOVI è intervenuta definendo “un at-to di discontinuità” l’atteggiamento delgoverno “su questa e su altre partite(vedi l'applicazione del comma 566 del-l’articolo 1 della Legge Finanziaria 2007,che stabilizza solo il personale non diri-gente degli IZS)”. La FNOVI aggiungeche la Categoria attende dalla politicaatti consapevoli: “si riconosca l’esigen-za di disporre dei contingenti veterinaridegli IZS e del Ministero della salute, siriconoscano i diritti dei veterinari preca-ri che da molti anni hanno visto stabiliz-zata solo la loro precarietà”. Il decretoprevede un concorso pubblico per esa-mi e riserva il 30% dei posti di dirigentedelle professionalità sanitarie del Mini-stero della salute al personale assuntoanteriormente alla data del decretostesso presso il Ministero della salutecon rapporto di lavoro subordinato atempo determinato di durata non infe-riore atre tre anni, anche non continua-tivi, in una qualifica corrispondente aquella di dirigente delle professionalitàsanitarie. I veterinari precari del Mini-stero della Salute hanno chiesto di es-sere convocati.

PRECARI TRADITI

di ANTONIO MANFREDI

So già che questo mio in-tervento scatenerà le ire diqualcuno, qualcuno chevuole difendere lo statuquo per interesse o soloper mancanza di lungimi-

ranza, ma credo che dopo quasi venticinqueanni di impegno per la categoria veterinaria,con una visione esterna, non essendo Medi-co Veterinario, possa permettermelo o, for-se ancora meglio, debba permettermeloproprio per il ruolo che continuo a ricoprire.Ho seguito negli ultimi giorni il vivace dibatti-to sviluppatosi sulla Vetlink a proposito delladecisione del Consiglio dell'ANMVI di soste-nere il progetto di rilancio del SIVA (Sindaca-to Italiano Veterinari Ambulatoriali) e sincera-mente penso che, se la categoria veterinariadovesse essere giudicata da quanto emer-so, la sua immagine, purtroppo già non mol-to positiva, ne uscirebbe ulteriormente dete-riorata. Fra interventi ragionati ed equilibratisi è anche potuto leggere di tutto ed il con-trario di tutto, spesso senza alcuna riflessio-ne concreta, solo per partito preso o per es-sere contro a tutti i costi, senza motivare leposizioni, solo per farsi sentire o coglierel'occasione per promozionare altre iniziativeo associazioni.

IL PECCATO "ORIGINALE"Il ritornare poi, dopo anni ed ampie spiega-zioni che giustificano la scelta federativa e la

piena legittimazione democratica dell'ANM-VI, ancora al "peccato originale" come unicoelemento di critica, non potendo ovviamentetrovarne altri, è per lo meno penoso. Lo di-venta ancora di più quando gli stessi criticihanno ringraziato Dio che l'ANMVI si sia piùvolte impegnata in azioni di grande interesseper tutti i veterinari investendo molto tempoe soldi. Le circa 5.500 firme giunte all'ANM-VI a sostegno della sua battaglia contro l'ob-bligo ONAOSI non sono forse un riconosci-mento del ruolo dell'associazione e della sualegittimazione a rappresentare il mondo ve-terinario? Ho l'impressione che molti veteri-nari, soprattutto quelli che stanno alla fine-stra criticando i pochi colleghi che nelle stra-de cercano di cambiare la situazione, voglia-no solo avere la moglie ubriaca e la bottepiena senza rendersi conto che la cosa è im-possibile. Qualcuno arriva anche a richiede-re, se non pretendere, di avere la moglie pie-na e la botte ubriaca.

IL MONDO ANIMALISTAChiariamo allora alcune cose che mi sembranon siano state recepite o che qualcuno fafinta di non capire.Il mondo animalista da tempo chiede, sia peril fenomeno del randagismo sia per i proprie-tari indigenti, un servizio veterinario di assi-stenza gratuito o almeno a prezzi particolar-mente contenuti. Il problema è arrivato ad unpunto tale che il mondo politico, di qualsiasicolore sia, vuole trovare una soluzione. Unaparte del mondo animalista, sostenuta allagrande da una componente della veterinaria

pubblica, vorrebbe creare decine di struttureveterinarie pubbliche per dare questo servi-zio. Qualche esempio lo abbiamo già. Chepoi queste strutture si aprano indiscrimina-tamente a chiunque non interessa a nessu-no. Che il mondo professionale veterinarioprivato si possa trovare poi di fronte a con-correnti in posizione dominante, scorretta,se non del tutto "sleale", interessa solo ai ve-terinari che perderanno clienti. Questa vete-rinaria pubblica crede molto in questo pro-getto perché da un lato giustificherebbe ilmantenimento dell'attuale numero dei di-pendenti veterinari, oggi in leggera contra-zione in alcune regioni, e dall'altro permette-rebbe a molti di loro di lasciare la funzione dicontrollo, delegandola magari ai "convenzio-nati", restando più tranquillamente nellastruttura della ASL. Qualcuno in lista hascritto che questa possibilità è impensabilevisto che il SSN non ha più un euro e primadi pensare agli animali sarebbe bene pensa-re agli umani. Lo stesso giorno di questo in-tervento è stata inaugurata a Napoli la strut-tura del Frullone, ospedale veterinario pub-blico aperto ad ogni servizio e prestazione,a dimostrazione che quando ci sono interes-si elettorali o pressioni sindacali, tutto è pos-sibile, anche buttare soldi al vento, ed il no-stro paese si è sempre dimostrato speciali-sta in questo senso.

IL PROGETTO LEAVETSe vogliamo, come sarebbe logico, offrirequesti servizi in convenzione, correttamenteretribuiti, salvaguardando le strutture priva-te, l'unica alternativa sono i Leavet propostidall'ANMVI, altrimenti sarà una battaglia per-sa. I Leavet infatti potranno garantire la sod-disfazione delle richieste sempre piu pres-santi del mondo animalista e di molti pro-prietari, lasciando questa fetta di lavoro inmano ai privati con grossi vantaggi per loStato, in termini economici, di qualità di ser-vizio e di presenza territoriale.Ai Leavet potrà aderire chi vuole, senza al-cun vincolo di iscrizione ad associazioni o

sindacati, e non è certo un'iniziativa in con-flitto con il progetto di crescita qualitativadelle strutture o di certificazione delle stes-se, come è stato scritto da alcuni sulla lista,perché certamente le Regioni, per fare leconvenzioni, richiederanno un minimo di ga-ranzia di qualità delle prestazioni.In un altro intervento che ho letto sulla Ve-tlink, un veterinario sosteneva l'inutilità deiLeavet visto che lui questo servizio lo offregià, rendendosi disponibile ad interveniregratuitamente per associazioni animaliste oproprietari in difficoltà economiche. Com-prendo il bel gesto, ma mi spiegate perchéun'esigenza sociale, invece che essere risol-ta dallo Stato, debba essere soddisfatta dal-la beneficenza professionale? Non è più lo-gico o corretto che i milioni di euro che oggivengono sprecati per progetti inutili ed as-surdi vengano utilizzati per un'iniziativa chegarantirebbe ai veterinari un corretto ricono-scimento della loro attività professionale?Non credo che questo toglierebbe nulla allamissione del veterinario ed alla sua dovero-sa attenzione verso la salute ed il benesseredegli animali. Essere "animalisti", non signifi-ca per forza dover lavorare gratis.

SIVA: IL SINDACATOPer quanto riguarda il SIVA, l'ANMVI non hacreato alcun nuovo sindacato. Il SIVA (Sin-dacato Italiano Veterinari Ambulatoriali) esi-ste da almeno 20/25 anni. L'ANMVI ha soloritenuto che valesse la pena appoggiarsi aquesto sindacato, già nella Federazione Me-dici UILFPL, in quanto strumento necessarioper poter sostenere il progetto Leavet e gliinteressi dei veterinari privati nel momento incui si arriverà in SISAC (organismo delegatoalla contrattazione delle convenzioni nel set-tore sanitario) a definire le tariffe convenzio-nate. La scelta di aderire a questo sindacatoè del tutto personale ed autonoma e non èin alcun modo obbligatoria per chi volesseaderire al progetto Leavet.Mi sembra che sia tutto molto semplice echiaro. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 200810 Riflessioni BPV, Leavet e SIVA

La moglie piena e la botte ubriaca

L’Accordo per l’adesione daparte del personale medico- veterinario al Fondo nazio-nale di pensione comple-mentare per i lavoratori deicomparti delle regioni e

delle autonomie locali e del Servizio sanita-rio nazionale è approdato alla Gazzetta Uffi-ciale (GU n. 71 del 25-3-2008). L’Accordo èstato firmato il 5 marzo scorso dalle orga-nizzazioni sindacali dell’area medica e vete-rinaria che hanno così sottoscritto l’adesio-

ne al Fondo pensione complementare de-nominato Perseo.

ADESIONEL’adesione individuale a PERSEO è libera evolontaria. Possono aderire al Fondo pen-sione i medici e i veterinari del Servizio sani-tario nazionale assunti con una delle se-guenti tipologie di contratto: contratto atempo indeterminato; contratto part-time atempo indeterminato; contratto a tempo de-

terminato, anche part-time, e ogni altra ti-pologia di rapporto di lavoro flessibile, se-condo la disciplina legislativa e contrattualevigente nel tempo, di durata pari o superio-re a tre mesi continuativi.

LE ALIQUOTE Le aliquote contributive da calcolare sugli e-lementi utili all’accantonato del TFR, secon-do quanto previsto dall’art. 34 del CCNL 10febbraio 2004, sono così determinate: 1% acarico del dipendente; 1% a carico dell’Am-ministrazione. Sono conferite figurativamentee contabilizzate dall’INPDAP: la quota del 2%della retribuzione utile al calcolo del TFR per idipendenti occupati al 31 dicembre 1995 edi quelli assunti dal 1° gennaio 1996 al 31 di-cembre 2000; l’1,5% della parte contributivaex art. 2 - commi 4 e 5 - del decreto del Pre-sidente del Consiglio dei Ministri 20 dicem-bre 1999; l’intero accantonamento del TFRmaturato nell’anno per i lavoratori assuntisuccessivamente al 31 dicembre 2000.

LA QUOTALa quota d’iscrizione, una tantum, al Fondopensione è stabilita in Euro 2,75 a carico del-l’Amministrazione mentre quella a carico dellavoratore verrà stabilita dal Consiglio di am-ministrazione. La quota d’iscrizione a caricodell’Amministrazione è assolta, in unica solu-zione, al momento della costituzione del Fon-do pensione, sulla base del numero dei di-pendenti dell’Area interessata. La quota as-sociativa è fissata dal Consiglio di ammini-strazione e indicata sulla nota informativa.

COVIPIl Fondo di pensione complementare nazio-nale per i dipendenti dei comparti regioni edautonomie locali e del Servizio sanitario na-zionale (PERSEO) è stato certificato dallaCorte dei conti e si sono conclusi i lavori perla definizione dello Statuto. Le adesioni indi-viduali al Fondo pensione potranno aver luo-go a far tempo dall’autorizzazione all’eserci-zio rilasciata dalla COVIP (Commissione diVigilanza dei Fondi Pensione). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 200812 Attualità Previdenza complementare

Perseo, il secondo pilastro dei veterinari SSNL’1% del TFR accantonato sarà a carico deldipendente e l’1% a carico dell’Amministrazione.Adesione volontaria dopo il via libera della COVIP

+ interattivo+ multimediale+ informato

Scopri @nmvi Oggisul tuo cellulare

�� leggi�� scarica�� condividi

1.979 visitatori al giorno suwww.anmvioggi.it

Con ricorso notificato agennaio un’associazio-ne protezionistica avevaimpugnato l’ordinanza(n. 38 del 16 novembre2007) con cui il Sindaco

di Foggia, disponeva “la reimmissione sulterritorio di un numero imprecisato di anima-li, previa sterilizzazione e applicazione di mi-crochip, al fine di accogliere quelli randagimantenendo invariato il numero dei capi o-spitati dal canile”. La motivazione del prov-vedimento si legava alla “presenza, sul terri-torio comunale,di cani randagiaggressivi emorsicatori -presenza e pe-ricolosità de-nunciate, piùvolte, nell’arcotemporale di unanno, da varicittadini allapubblica auto-rità - e consta-tato che il cani-le municipale,gestito dalla ri-corrente, nondispone di ulte-riori celle peraccogliere altricani”.

QUESTIONE D’URGENZA La sentenza del tribunale amministrativo del-la Puglia, del 13 marzo scorso, ritiene fon-dato il ricorso e dispone quindi l’annullamen-to dell’ordinanza. Sul piano della forma, lostrumento dell’ordinanza contingibile ed ur-gente “non può essere utilizzato per soddi-sfare esigenze che siano invece prevedibilied ordinarie”. La AUSL di Foggia, fin dal 26gennaio 2007, aveva segnalato al Sindacola necessità di individuare o eventualmentecostruire 10 celle da destinare al ricovero dicani morsicatori; inoltre, tra gennaio e mag-gio 2007 sono pervenute alle autorità muni-cipali numerose segnalazioni e denunce ri-

guardanti la presenza sul territorio di canirandagi e pericolosi. Dicono i giudici che “lasituazione testé delineata avrebbe giustifica-to l’adozione di un’ordinanza contingibile eurgente (in disparte ogni considerazione sulcontenuto, di cui si dirà in seguito) a gennaio2007 o, al più, nei primi mesi dello stesso an-no, quando cioè l’urgenza di provvedere e lanecessità di fronteggiare il pericolo per lapubblica incolumità erano appena emersi”.

REATO DI ABBANDONOCiò basta a determinare l’accoglimento del

ricorso. Tutta-via i giudici ag-giungono con-siderazioni inmateria di ab-bandono: “Ilprovvedimentoadottato - silegge nella sen-tenza- è, peral-tro, illegittimoanche sotto di-verso ed ulte-riore profilo dalmomento che,pur asserita-mente diretto af r o n t e g g i a r el ’ e m e r g e n z adei cani morsi-

catori, si pone in violazione dell’art. 1 dellalegge statale 14 agosto 1991, n. 281 (Leggequadro in materia di animali di affezione eprevenzione del randagismo), che condannal’abbandono degli animali d’affezione. Lareimmissione dei cani nel territorio, infatti, sirisolve in concreto nel loro abbandono”. An-che se una legge regionale (L.R. Puglia 9 a-gosto 2006, n. 26), consente “la reimmissio-ne sul territorio di provenienza degli animalisottoposti a preventivo intervento di steriliz-zazione”- il TAR conclude che “la norma nonappare scevra da dubbi di incostituzionalità,considerato l’appena rilevato contrasto conil principio fondamentale sancito nella men-zionata legge dello Stato 14 agosto 1991, n.281”. ■

La riduzione non occasionale e persistente dei compen-si professionali nei confronti dei clienti "storici" è unaforma di concorrenza sleale a danno dei colleghi. An-

dare sotto i minimi tariffari comporta un'azione di accapar-ramento della clientela che oltretutto lede l'equidistanza chedeve esserci fra professionista e cliente. La tesi è della Cassazione che con la sentenza 7274/2008,ha dato ragione all'Ordine dei notai che aveva sanzionato unproprio iscritto per violazione della legge notarile in tema dicompensi. Il tutto- se accaduto prima dell'entrata in vigoredel Decreto Bersani- giustifica l'intervento dell'Ordine pro-fessionale. I giudici della Cassazione hanno precisato infatti

che l'inderogabilità dei minimi tariffari è successiva all'en-trata in vigore del DL 223/06. Ma non è tutto. Palazzo Spada annota carenza di diligenza,un numero eccessivo di atti evasi mediamente al giorno chefacevano supporre un eccesso di delega a collaboratori e u-na scarsa verifica del professionista sulla qualità delle pre-stazioni. Inoltre, la persistenza di scontistica rappresenta unmezzo di pubblicità e di richiamo "idoneo a porre in essereun comportamento disdicevole", di accaparramento, unaforma di illecita concorrenza verso i Colleghi che si verificanon solo quando l'obiettivo è di attrarre nuova clientela, maanche di mantenere quella storica.

I TARIFFARI MINIMI AVEVANO UN SENSO…

È abbandono la reimmissione di randagi nel territorioBocciata dal TAR della Puglia la liberazionedi soggetti sterilizzati per consentire l’ingressoin canile di randagi morsicatori

Icani che vivono in un condominio non possono abbaiare giorno e notte disturban-do i vicini di casa. I padroni, infatti, “senza coartare la natura dell’animale” devonocercare di limitare le occasioni che in qualche modo preoccupano l’amico a quat-

tro zampe. Da un punto di vista pratico, tuttavia, non si può fare molto: infatti i padro-ni dell’animale non devono risarcire i vicini per il disturbo. È quanto affermato dallaCorte di Cassazione che con la sentenza 7856 del 28 marzo 2008 ha respinto il ricor-so dei padroni di un cagnolino che, all’interno del suo appartamento, abbaiava gior-no e notte ogni volta che sentiva suonare un campanello o avvertiva una presenza e-stranea all’interno del condominio. Per questo due dei vicini avevano fatto causa allafamiglia dicendo di non sopportare più i rumori molesti provocati dall’animale. Il giu-dice di pace di Pistoia aveva ordinato ai padroni di cercare di limitare le occasioni incui sapevano che il cane era solito abbaiare ma aveva negato il risarcimento del dan-no ai vicini di casa. La decisione fu poi confermata dal tribunale, così i due padroni,non sapendo come limitare le reazioni dell’animale hanno fatto ricorso in Cassazionema lo hanno perso, nel senso che la Suprema Corte ha confermato la sentenza di me-rito intimando loro di limitare al massimo i rumori molesti prodotti dal cane, senzache questo comporti un risarcimento del danno per i vicini infastiditi. Insomma il col-legio di legittimità ha ritenuto corretta la decisione di merito che “nella specie sussi-stesse la violazione del regolamento del condominio per il continuo ed ingiustificatoabbaiare del cane, anche volendo tener conto della natura dell’animale che non pote-va essere coartata, fino ad impedirgli di abbaiare del tutto”. La Cassazione chiedeperò un sacrificio anche alle vittime dei rumori. Gli altri condomini, recita la sentenza,“per contribuire alla civile convivenza condominiale” devono sforzarsi di “tollerare”episodi “saltuari di disturbo da parte dei cani” che vivono nel loro palazzo. “Per il cane, l’abbaiare è un comportamento corretto”- spiega il Presidente della SI-SCA, Raimondo Colangeli, a Repubblica. “L’abbaiare è legato al fare la guardia, op-pure è il modo in cui si chiama a raccolta il branco. Nei cani domestici l’ululato si ètrasformato nel tempo in una richiesta di attenzione o è legato a un comportamentoansioso. In generale i cani che abbaiano di più sono quelli che segnalano l’assenzadel padrone. Su un cucciolo si agisce sull’apprendimento. In una casa dove si urlaspesso o dove si parla ad alta voce il cucciolo imparerà per imitazione ad abbaiarepiù forte. Attraverso le gratificazioni ricevute, però gli si può insegnare a modulare ilsuo abbaio. In un cane adulto l’insegnamento è più difficile, ma non impossibile. Unavolta stabilita la causa dell’abbaiare eccessivo ci sono tre metodi fondamentali: si a-gisce sulla relazione cane-padrone, si usa la terapia farmacologica se il cane è an-sioso, oppure si applicano tecniche cognitive. Tutto questo deve comunque esserepreceduto da una tecnica accurata delle condizioni del cane per escludere problemifisici alla base del disagio. Ciò che incide sul comportamento del cane e quindi an-che sull’abbaiare è la relazione uomo-animale. Ma occorre anche consultare un vete-rinario che indichi qual è l’animale più adatto, date le abitudini quotidiane e gli spazia disposizione”.

(fonti: Apcom-Repubblica.it)

CAN CHE ABBAIA? LA CASSAZIONE MEDIA

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 200814 Legale Sentenze �

Un professionista cessa l’attività in cor-so d’anno. Per i beni non ancora comple-tamente ammortizzati può calcolare gliammortamenti imputandoli pro-quoteper la frazione dell’esercizio oppure sipuò spesare tutto l’importo residuo daammortizzare?

Per i professionisti (a diffe-renza dei soggetti titolari direddito d’impresa) non èmai stato affrontato il pro-blema degli ammortamentiper i beni dismessi nel cor-

so dell’esercizio. Chi scrive ritiene che essen-do la deducibilità della quota d’ammortamen-to dei professionisti stabilita in modo forfeta-rio dall’articolo 54, comma 2, non vi siano al-tre fonti per disciplinare la materia.La norma citata fissa il principio secondo cuil’ammortamento del professionista è esegui-to applicando le aliquote del DI 31 dicembre1988 senza altri ulteriori corollari. Quindi nes-sun ammortamento ridotto alla metà, nessunammortamento anticipato, solo e semprequota ordinaria. Da qui la conclusione chel’ammortamento potrà avvenire con l’aliquotapiena anche nell’esercizio in cui viene cessa-ta l’attività. ■

Spese veterinarie: lo“sconto” è di 49 euroHo un cane per il quale, nel 2007, ho so-stenuto spese dal veterinario. Sono de-traibili? In che modo?Nel modello 730/2008 (relativo ai redditi per-cepiti nell’anno 2007) le spese veterinarie so-stenute per la cura di animali legalmente de-tenuti a scopo di compagnia o pratica sporti-va sono contraddistinte dal codice «29» (cheva indicato nella colonna 1) e vanno riportate(indicando in colonna 2 il relativo importo) inuno dei righi da E19 a E21 (tra gli «Altri oneriper i quali spetta la detrazione» diversi daquelli riportati nei righi precedenti della «se-zione I»). Possono essere indicate spese perun massimo di 387,34 euro e la detrazionedel 19% sarà calcolata sulla parte che ecce-de l’importo di 129,11 euro e, quindi, la de-trazione massima sarà pari al 19% di 258,23euro e cioè, 49,06 euro (pagina 35 del citatomodello di dichiarazione dei redditi). ■

La quota dello studionon viene tassataIn uno studio associato fra professionistisi vuole effettuare una cessione di quotadi partecipazione da un socio a un altro.

Qual è il trattamento fiscale alla luce delnuovo articolo 54 del Tuir (plusvalenzeper la cessione della clientela)? È piùconveniente costituire un nuovo studioassociato cedendo la clientela, oppureeffettuare una cessione di quota? In que-st’ultimo caso, il trattamento fiscale è a-nalogo alle cessioni di quote di imprese?La cessione di quota di studio associato è l’u-

nica operazione di cessione di quota che nonè configurata o nell’articolo 67, lettere c) e c-bis), del Tuir, Dpr 917/86, per cui la plusvalen-za conseguita non è sottoposta a capitai gain.Ora si tratta di valutare se il reddito consegui-to dal cedente sia imponibile per altri versi. Alriguardo, vi è chi sostiene che sia configura-bile un’ipotesi di reddito diverso derivante dal-l’assunzione di obblighi di fare, non fare opermettere. Chi scrive ritiene invece che il da-to normativo, per una volta, vada assunto nel-la sua letteralalità e, quindi, che il plusvaloreconnesso alla quota ceduta non sia rilevantefiscalmente. È chiaro che volendo costituireun nuovo studio associato cui cedere la clien-

tela si rientra in tutt’altra operazione, poichéessa interessa il soggetto studio associato enon i suoi soci. Cedendo la clientela, oltre chealcuni cespiti, si rientra nella nuova ipotesiconfigurata nell’articolo 54 comma 1-quaterdel Tuir, secondo cui la cessione di immate-rialità genera reddito professionale, mentreper i cespiti sarebbe necessario controllare seessi sono stati acquistati prima o dopo il 4 lu-glio 2006, poiché nel primo caso l’eventualeplusvalenza conseguita è esente, mentre nelsecondo caso essa è impossibile. ■

I quesiti e le risposte sono tratti da L’EspertoRisponde del Sole 24 Ore.

Per i professionisti ammortamento a forfaitIl problema degli ammortamenti per i benidismessi nel corso dell’esercizionon è mai stato normato. Come fare?

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 2008 Contabilità Fisco 15

E’ in vigore il Decreto 29gennaio 2008 - Modificheed integrazioni al decretodel Ministero della salute16 ottobre 2003, recante“misure sanitarie di prote-

zione contro le encefalopatie spongiformitrasmissibili” pubblicato sulla Gazzetta Uffi-ciale n. 70 del 22-3-2008. A seguito delle recenti acquisizioni scientifi-che sul livello di rischio relativo alla situazio-ne epidemiologica dell’encefalopatie spon-

giformi trasmissibili, il Ministero della Saluteritiene opportuno sostituire alcune disposi-zioni in merito agli scambi di alcune cate-gorie di sottoprodotti di origine animale. Il provvedimento modifica il decreto mini-steriale 16 ottobre 2003 nella parte in cui

regolamentava il divieto di introduzione nelterritorio nazionale, in provenienza sia daStati dell’Unione europea sia da Paesi terzi,di materiale specifico a rischio, anche sedestinato ad essere eliminato in conformitàal regolamento (CE) 1774. Il decreto 29 gennaio riformula infatti la let-tera h), comma 1, dell’art. 4 del decreto mi-nisteriale 16 ottobre 2003, distinguendo fraPaesi Terzi e Stati dell’Unione Europea: daiprimi è vietata l’introduzione di materialespecifico a rischio compresi i prodotti tra-sformati da esso derivati; dai secondi il ma-teriale specifico a rischio non trasformato. Idivieti permangono anche se il materiale èdestinato ad essere eliminato in conformitàal regolamento (CE) 1774/2002. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 200816 Leggi in Gazzetta BSE

Modifiche ai divieti di scambio di MSRIl Ministero della Salute ha modificato il divieto di introduzione di materialespecifico a rischio nel territorio nazionale differenziando la provenienza. Dagli Stati Ue vietato solo il materiale non trasformato

L 76, 19 marzo 2008• 2008/233/CEDecisione della Commissione, del 17marzo 2008, che modifica la decisione2004/558/CE che stabilisce le modalitàdi applicazione della direttiva64/432/CEE del Consiglio per quantoriguarda le garanzie complementari pergli scambi intracomunitari di animalidella specie bovina in relazione alla ri-notracheite bovina infettiva e l’appro-vazione del programma di eradicazio-ne presentato da alcuni Stati membri[notificata con il numero C (2008) 1004](1)

• 2008/234/CEDecisione della Commissione, del 18marzo 2008, che modifica la decisione2003/467/CE per quanto riguarda la di-chiarazione che alcune regioni ammini-strative della Polonia sono ufficialmen-te indenni da leucosi bovina enzootica[notificata con il numero C (2008) 974](1)

GAZZETTA UFFICIALEDELL’UNIONE

EUROPEA

AIVEMP ANMVI FSA SCIVAC SIVAR SIVAE SIVESIVAL

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 2008 Eventi Veterinari 17

importanti novità), criptococcosi emicosi nasali, riniti occlusive (usodei decongestionanti nasali e del-l'aerosol).Trattamento delle più co-muni neoplasie delle alte vie aeree:linfoma nasale e carcinoma squa-mocellulare (terapie per infiltrazionelocale)

16.30 Test di valutazione dell'apprendi-mento e discussione finale

17.00 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDEHotel Internazionale Via Ramazzotti 2 -Cervignano Del Friuli (UD)

PARTECIPAZIONEL’evento è libero e gratuito per tutti i sociscivac in regola con la quota associativa2008

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATOREStefano Bo

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Patologie acute delle alte vie aeree11.00 Pausa11.30 Il workup diagnostico del gatto con

starnuti e scolo nasale cioè: cosadevo fare? Caratterizzazione dellemalattie usando i segni ed i suoni.Riniti linfo-plasmacitiche: sono unadelle malattie infiltrative più comuninel gatto.

13.00 Pausa14.30 Approfondimenti diagnostici: rino-

scopia, CT, RMI, radiografie, l'usodella diagnostica di laboratorio: uti-lizzo della citologia nella diagnosidifferenziale; PCR, ELISA, batterio-logia. La calicivirosi felina: una pato-logia poco patogena? Il VSCV

15.00 Pausa15.30 Il controllo della trasmissione delle

malattie nelle comunità feline. Trat-tamenti specifici o empirici?: terapiaper le virosi (herpes e calicivirus,

INFORMAZIONI INCONTRI DELEGAZIONI REGIONALIE CORSI REGIONALI SCIVAC

Segreteria SCIVAC - Monica BorghisaniTel. 0372/403506 - [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE FRIULI VENEZIA GIULIAPATOLOGIE DELLE VIE AEREE SUPERIORI NEL GATTO

Cervignano del Friuli, 4 Maggio 2008

OBIETTIVIL’argomento trattato permette di fornire elementi praticirelativi alla trasformazione di un allevamento a ciclocontinuo in un allevamento a bande. Le criticità sanita-rie e gestionali verranno evidenziate e verranno fornitielementi di confronto economico e di efficienza produt-tiva tra i due sistemi di allevamento.

RELATORIKees DE ROEST - CRPA Reggio EmiliaFrancesco TONON - Medico Veterinario,TrevisoCarlo LASAGNA - Medico Veterinario,Mantova

CHAIRMANClaudio Mazzoni

PROGRAMMA14.30 Come trasformare un allevamento

convenzionale in un allevamento abande - Francesco Tonon

16.00 La gestione dell’allevamento a ban-de - Carlo Lasagna

17.00 Confronto tra i costi di produzione

del suino in allevamento convenzio-nale e in bande - Kees De Roest

18.00 Questionario apprendimento ECM,consegna attestati e chiusura lavori

SEDECremonaFiere - Cremona

PARTECIPAZIONEIniziativa gratuita rivolta a tutti i medici ve-terinari interessati a partecipare.

PER INFORMAZIONI E RICEVERELA SCHEDA D’ISCRIZIONESegreteria SIVAR - Paola OrioliTel. 0372-40.35.39 - Fax 0372-40.35.54Email: [email protected]: http://www.sivarnet.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

CONVEGNO NAZIONALEQUALYPIG - Salone della Filiera della carne suina

ALLEVAMENTO DEL SUINO A BANDE: COME, QUANDO E PERCHÉCremonaFiere, 18 Aprile 2008

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CONVEGNO NAZIONALEBLUE TONGUE: EMERGENZA SANITARIA EUROPEA

Piacenza, 16 Aprile 200816.10 Linee guida europee per la lotta al-

la malattia - Francisco Javier Revi-riego-Gordejo

16.40 Esperienza e normativa italiana -Vincenzo Caporale

17.10 Blue tongue: gestione e controllo incampo - Lebana Bonfanti

17.30 Discussione18.00 Questionario apprendimento ECM,

consegna attestati e chiusura lavori

SEDEUniversità Cattolica del Sacro CuoreFacoltà di Agraria Piacenza - CremonaVia Emilia Parmense, 84 - Piacenza

PARTECIPAZIONEIniziativa gratuita e riservata ai laureati inMedicina Veterinaria.

È prevista la traduzione inglese-italiano.

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA E ISCRIZIONISegreteria SIVAR - Paola OrioliTel. 0372-40.35.39 - Fax 0372-40.35.54Email: [email protected] www.sivarnet.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

RELATORIBurkhard BAUER - Germania, Free University of Berlin

Daan DERCKSEN -Paesi Bassi, Deventer - Servizio Sa-nitario AnimaleFrancisco Javier REVIRIEGO GORDEJO -Bruxel-les, Comunità EuropeaVincenzo CAPORALE - Italia, Direttore IZS Abruzzo -Molise

Lebana BONFANTI - Italia, IZS delle Venezie

CHAIRMANGiancarlo BELLUZZI, Vice-Presidente ANMVI

OBIETTIVIConsiderato il continuo diffondersi della malattia neipaesi confinanti con l'Italia, la finalità del convegno èquella di fornire ai professionisti operanti sul territorio lepiù recenti informazioni sugli studi riguardanti la malat-tia, comprese le strategie attuabili per arginarne la dif-fusione.

PROGRAMMA14.00 Registrazione partecipanti 14.15 Apertura lavori e saluto delle Auto-

rità14.30 Eziologia, patogenesi, sintomatolo-

gia, diagnosi differenziale, profilassie terapia - Daan Derckesen

15.10 Ruolo ed importanza dei vettori,metodi di lotta diretta e indiretta -Burkhard Bauer

15.50 Pausa caffè

CORSO REGIONALEPRONTO SOCCORSO NEL CANE E NEL GATTO

Sassari, 26-28 Giugno 2008

RELATORIFabio ViganòPaolo Gaglio

QUOTA DI PARTECIPAZIONESoci SCIVAC e ASVAC 250+iva 20%Non Soci 400 + iva 20%

SCADENZA PRE-ISCRIZIONI29 maggio 2008

PARTECIPANTICorso a numero chiuso massimo 30 parte-cipanti

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria Di Sassari

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

in collaborazione con ASVAC

Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari

INCONTROIL COMPLESSO DELLE MALATTIE ISTIOCITARIE

Cremona, 20 Aprile 2008

SICIVSocietà Italiana di Citologia VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

RELATOREVerena K. Affolter

PROGRAMMA8.30 Registrazione partecipanti9.30 Gli istiociti e il sistema immunitario

10.45 Gli istiociti nelle lesioni cutanee11.15 Pausa11.45 Istiocitoma canino e istiocitosi da cellule

di Langerhans nel cane12.30 Pausa pranzo14.30 Istiocitosi canina reattiva15.15 Sarcoma istiocitico canino di origine

dendritica e di origine macrofagica16.00 Pausa16.30 Istiocitosi progressiva del gatto17.15 Test di apprendimento e discussione18.00 Termine dell’incontro

SEDECremona - Via Trecchi, 20

PARTECIPAZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SICIV - SIDEV- SIONCOV in regola con l’iscrizione 2008. Non èrichiesta la pre-iscrizione. Gli interessati devonoregistrarsi direttamente in sede congressualepresentandosi alle ore 8.30 presso la segreteria.

PER INFORMAZIONISegreteria SCIVAC (Elena Piccioni) Tel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

SIDEVSocietà Italiana di Dermatologia VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

SIONCOVSocietà Italiana di Oncologia VeterinariaSocietà Specialistica di riferimento SCIVAC

EDIZIONI VETERINARIEPer ordini e informazioni:Tel. 0372/403507 - Fax 0372/457091

E-mail [email protected] - www.evsrl.it

MITCHELL-TULLYManual of Exotic

Pet Practice1/ed. 2008

Listino € 71,99 Scontato € 61,00Elsevier Saunders

HOTSTONMOORE-HUGHES

BSAVA Manual ofPractical Animal

Care1/ed. 2007

Listino € 67,50 Scontato € 57,00BSAVA Publishing

MULLINEAUX-JONES

BSAVA Manual ofPractical

VeterinaryNursing

1/ed. 2007 Listino € 82,50

Scontato € 70,00BSAVA Publishing

ROBERTS-SCOTT-PARK

BSAVA Manual ofFarm Pets1/ed.2008

Listino € 112,50 Scontato € 96,00BSAVA Publishing

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 200818 Eventi Veterinari

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAE - SCIVAC SARDEGNAPRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIAD'URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIA

Sassari, 11 Maggio 2008

RELATOREGiuseppe Visigalli

OBIETTIVIOffrire al collega che non si occupa abitualmente di pic-coli animali esotici la possibilità di eseguire corretta-mente la prima prestazione di pronto soccorso nell'atte-sa di riferire adeguatamente il caso a colleghi più esper-ti. Verranno presi in esame tutti i principali gruppi tasso-nomici che può capitare di osservare nella pratica clini-ca (anfibi, rettili, uccelli e mammiferi) considerando perognuno di essi le più comuni emergenze che richieda-no una pronta stabilizzazione.

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto dei Delegati Regionali SCI-

VAC e SIVAE e presentazione dellagiornata

9.30 La terapia d'urgenza negli anfibi enei rettili: traumatologia, shock edisidratazione, ustioni, emergenzemetaboliche

11.00 Pausa11.30 Le emergenze aviari: traumatolo-

gia, shock e disidratazione, anores-sia e debilitazione aspecifiche (a-cute e subacute), emergenze meta-boliche, avvelenamenti

13.00 Spazio per eventuale comunicazio-ne commerciale

13.30 Pausa 14.30 Terapia d'urgenza nei piccoli rodito-

ri: traumatologia, dispnea grave, co-lica gastroenterica (meteorismo/en-terotossiemia e stasi G:E da dietainadeguata o intussuscezione), pro-lasso delle tasche guanciali. Emer-genze oftalmiche

15.15 Terapia d'urgenza nel coniglio dacompagnia: traumatologia (fratture;lussazione del gomito), anoressiaacuta (malocclusione dentaria, sta-si gastroenterica, enterotossiemia),colpo di calore

16.00 Pausa16.30 Le emergenze nel furetto: trauma-

tologia, dimagramento "improvvi-so", iperestrogenismo, crisi ipogli-cemica acuta (insulinoma?), emer-genze gastroenteriche (C:E:ga-strointestinale), avvelenamenti pe-racuti od acuti

17.30 Test di valutazione dell'apprendi-mento e discussione finale

18.00 Termine della giornata

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria, Via Vienna07100 Sassari.

PARTECIPAZIONEL'incontro è gratuito per tutti i soci SIVAEe/o SCIVAC in regola con l'iscrizione 2008.Non è richiesta la preiscrizione. Gli interes-sati devono registrarsi direttamente in seded'incontro presentandosi alle ore 8.30 pres-so la segreteria.

INFORMAZIONISegreteria SIVAE - Elisa FeroldiTel. 0372/403500 - [email protected]

3 CREDITI

Società Italiana Veterinari per Animali Esotici

S'inaugura quest'anno una nuova iniziativadella SIOVET: OrthoFun, un weekend dedi-cato a professionisti veterinari ortopedici,per un confronto scientifico d'alto livello enello stesso tempo per un approfondimentodi cultura eno-gastronomica, di divertimentoe di socializzazione con Colleghi con cui sicondividono gli stessi interessi professionali,in una splendida località italiana.La parte scientifica è incentrata su un vete-rinario specialista ortopedico di spessore in-ternazionale e sul suo approccio personalealle diverse problematiche ortopediche disua maggior competenza, in un'atmosferacordiale di confronto e discussione. La partesociale costituisce un momento di relax, disocializzazione ed anche d'approfondimen-to culturale al di fuori della professione,prendendo spunto dalle caratteristiche stori-che e turistiche del luogo e dei costumi edelle specialità eno-gastronomiche locali.Per motivi logistici il numero massimo di par-tecipanti previsto per quest'anno è di 50 ve-terinari con rispettivi accompagnatori/ac-compagnatrici.

L'ospite scientifico del 2008 è ilProf. Antonio Pozzi, Dipl. ACVS,Assistant Professor of Ortho-pedics all'Università della Flori-da a Gainsville, Florida

PROGRAMMA

Giovedì 24 AprileArrivo dei partecipanti in hotel nel tardo po-meriggioWelcome cocktail Cena in hotel e pernottamento

Venerdì 25 Aprile8.00 Registrazione dei partecipanti9.00 Presentazione del Programma9.15 Il mio approccio ai cani con la rot-

tura del legamento crociato cra-niale

10.45 Coffee break

11.30 Il mio approccio alle patologiemeniscali, dalla diagnosi al tratta-mento

A seguire il programma sociale prevede:13.00 I vini dell'Italia centrale: degustazio-

ne guidata di vini con sommelier14.00 Pranzo in hotel16.00 Escursione per congressisti e ac-

compagnatori in pullman GT: visitaguidata di una fabbrica di ceramicaa Deruta e del Museo Lungarotti delvino e dell'olio a Torgiano

19.00 Rientro in hotel in pullman20.30 Cena in ristorante a Gubbio, passeg-

giata serale nella bellissima piazzadi Gubbio e rientro in hotel per il per-nottamento. Trasferimenti in pullman

Sabato 26 Aprile9.00 Il mio approccio alle fratture diafi-

sarie utilizzando tecniche mini-in-vasive

10.45 Coffee break11.30 Il mio approccio alle fratture intra-

articolari con tecniche mini-inva-sive

12.00 Il mio approccio alle artrodesi

A seguire il programma sociale prevede:13.00 I formaggi della tenuta Terre del Ver-

de con dimostrazione da parte delcasaro; al termine degustazione

14.00 Pranzo16.00 Escursione per congressisti e ac-

compagnatori in pullman GT: visitaculturale con guida locale delle citta-dine di Spello e Assisi.In alternativa: escursione in moun-tain bike lungo il percorso della tenu-ta Terre del Verde (prenotazione ob-bligatoria)

19.30 Rientro in hotel in pullman20.30 Cena sociale con animazione musi-

cale in hotel

Domenica 27 Aprile 9.00 Il mio approccio alle complicazio-

ni nella fissazione delle fratture10.45 Coffee break11.30 Il mio approccio al trattamento

protesico dell'anca, con protesicementate e non cementate

13.00 Discussione e consegna attestati

A seguire il programma sociale prevede:13.30 Pranzo, saluti e tutti a casa

Quota congressuale (IVA inclusa):€ 156,00 (socio SIOVET) € 200,00 (veterinario non socio)Quota agevolata del soggiorno (tuttocompreso come da programma):€ 490,00 (veterinario in camera singola) € 540,00 (veterinario in camera DUS doppiauso singola)€ 470,00 (veterinario in camera doppia) € 810,00 (veterinario con accompagnatorein camera doppia)

SEDEBorgo Hotel Le Terre del VerdeGualdo Tadino (PG)

INFORMAZIONI E ISCRIZIONISocietà Specialistiche SCIVAC(Elena Piccioni)Palazzo Trecchi - CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 457091Email: [email protected]

ORTHOFUN 2008Iniziativa di carattere scientifico, gastronomico e cultural-sociale,

rigorosamente non ECM

Gualdo Tadino (PG), 25-27 Aprile 2008

SVIDISOCIETÀ VETERINARIA ITALIANADI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI ALMA MATER STUDIORUM

UNIVERSITÀ DI BOLOGNA

Argomentidi ecografia

dell’apparato gastro-enterico DOMENICA 20 APRILE 2008

AULA MAGNA “A. MESSIERI” FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA OZZANO DELL’EMILIA - BOLOGNA

INCO

NTRO

CON

DOM

INIQ

UE P

ENNI

NCK

Accreditamento ECM richiesto

PER INFORMAZIONISCIVAC - Elena Piccioni - Palazzo Trecchi - Via Trecchi 20 - 26100 Cremona

Tel. 0372 403502 - Fax 0372 403512 - E-mail: [email protected]

Con il supporto di MERIAL ITALIA

SIOVETSocietà Italiana di Ortopedia Veterinaria

di DAMIANO STEFANELLOMedico Veterinario, PhD, Milano, Italia

Lo scopo di questa relazio-ne è di concentrare l’at-tenzione sul ruolo dellacomunicazione in oncolo-gia veterinaria, in quantoè proprio in questa branca

specialistica che più spesso vengono mes-se a dura prova le abilità comunicative delmedico-veterinario. Per questo motivo cer-cheremo di dare seppur parzialmente unadescrizione dei meccanismi e degli elemen-ti della comunicazione per meglio introdur-re e comprendere l’importanza di una buo-na gestione del proprietario del pazienteoncologico ed indagare i suoi potenzialimeccanismi decisionali nelle diverse fasidella malattia oncologica (comunicazionedella diagnosi, della terapia, dell’eventualefallimento terapeutico e dell’eutanasia).Per ottenere una corretta comunicazione èinnanzitutto importante riconoscere la co-municazione come un processo dinamicoche prevede che qualsiasi cosa detta e fat-ta di fronte ad un interlocutore è un mes-saggio che sarà codificato. Lo scambio dimessaggi e la successiva decodifica avvie-ne tra i due attori della comunicazione chenel caso specifico della medicina veterina-ria sono: l’emittente che si identifica con ilmedico veterinario e il ricevente che si iden-tifica con il proprietario-genitore. È fonda-mentale che il medico veterinario interagi-sca con il proprietario utilizzando una co-municazione cosiddetta bidirezionale dovea codificare e decodificare i messaggi è l’e-mittente e il ricevente simultaneamente.Tuttavia è anche importante ricordare che ilmodo in cui i messaggi vengono codificatie decodificati sia dall’emittente che dal ri-cevente dipendono da: atteggiamenti, co-noscenze, valori e aspettative.1

Gli atteggiamenti, le conoscenze, i valori ele aspettative riassumono la personalità ele esperienze vissute di una persona e per-tanto ne condizionano il suo modo di codi-ficare e decodificare un messaggio. Daquesto si deduce che le variabili che pos-sono condizionare il processo comunicati-vo sono molteplici e non sarà possibile in-dagarle tutte in questa relazione.1

È invece possibile grazie all’aiuto fornitodalla letteratura delineare seppur a grandilinee le idee e le convinzioni che risiedononel proprietario del cane e del gatto affettoda tumore. La conoscenza di queste, perquanto generiche, consente al medico-ve-terinario di affrontare in modo corretto al-meno il primo consulto che da sempre èconsiderato quello cruciale anche in onco-logia umana per conquistare la fiducia con-dizionata e non condizionata del ricevente.La prima regola che l’attore principale devetenere sempre ben presente per costruireuna giusta comunicazione è che la solacompetenza tecnica non è in grado di con-quistare la fiducia del proprietario se nonaccompagnata da buone capacità comuni-cative. Le capacità comunicative del medi-co veterinario possono dipendere ovvia-

mente dalla sua cultura tecnico scientificae dalla sua capacità di interazione che puòessere innata oppure costruita attraversol’uso delle tecniche di comunicazione ver-bale e non verbale. I criteri generali dellacomunicazione verbale possono essere co-sì riassunti: mantenere un atteggiamentopositivo, utilizzare voce chiara, organizzarele informazioni, essere semplici, brevi e nonutilizzare termini troppo tecnici, lasciare iltempo di comprendere, utilizzare forme in-terrogative dirette, incoraggiare le doman-de, ascoltare l’interlocutore senza interrom-pere, accettare i sentimenti dell’interlocuto-re, esprimere i propri sentimenti e non as-sumere un atteggiamento critico o di rim-provero. La comunicazione non verbalepuò essere distinta in due approcci diffe-renti con la dimostrazione pantomimica (adesempio mostrare come somministrare unacompressa o fare un’iniezione) e la meta-comunicazione caratterizzata da espressio-ni facciali, gesti del corpo che possono al-terare o sottolineare le parole espresse. Iconsigli per utilizzare la metacomunicazio-ne sono: mantenere un contatto visivo,mantenersi alla stessa altezza dell’interlo-cutore per non imporre la propria autorità,non tenere braccia e gambe accavallatepoiché rappresentano un segno di difesa,ridurre la distanza tra sé e l’interlocutore,non lasciare il luogo del colloquio perché in-dicherebbe imbarazzo e disapprovazioneed infine usare voce calma e rassicuranteperché se troppo alta e veloce potrebbecomunicare ansia e insicurezza. La comu-nicazione non verbale è più efficace di quel-la verbale a codificare i messaggi e questoaspetto è molto chiaro soprattutto se c’èdiscrepanza tra quello che è detto e quelloche è manifestato con il corpo.2

La seconda regola si identifica con la cono-scenza del nostro interlocutore. Come pri-ma accennato non è possibile veramenteconoscere il nostro interlocutore soprattut-to se interagite con lui per la prima volta e ilvostro tempo a disposizione non è superio-re ad un’ora. Tuttavia è possibile evitarepassi falsi se si prendono in considerazioneche l’unicità del rapporto tra proprietario ecane e gatto condizionerà le scelte propo-ste dall’attore principale. Il rapporto tra uo-mo e gli animali è oggetto di molti studi manel caso di un consulto veterinario per unamalattia oncologica la tipologia del rappor-to può giustificare una difficoltà di interazio-ne tra proprietario e veterinario nell’atto co-municativo. Questo accade perché può es-sere difficile dedurre durante la visita qualesia il rapporto esistente tra proprietario edil suo cane. Oggi il cane e il gatto sonosempre più percepiti come effettivi compo-nenti della famiglia e per questo motivo ilproprietario del “Pet” si può identificare conil proprietario-genitore. Le motivazioni diquesto mutamento sono differenti ma le ca-ratteristiche neoteniche, la presenza di unrapporto mediato e la dipendenza dal tuto-re li fanno spesso coincidere almeno ideal-mente con un figlio, di fatto speciale, per-ché a differenza dei figli il cane e il gattomantengono per tutta la loro vita le caratte-

ristiche tipiche dei cuccioli tanto che l’ap-pellativo animali da compagnia può esseretranquillamente sostituito da “Bambini persempre”.Il senso di responsabilità che può essere in-teso sia come legame affettivo o come di-pendenza dal pet e/o del pet si acuisce ul-teriormente nella comunicazione delle cat-tive notizie di tipo medico. Infatti come suc-cede in medicina umana anche in medicinaveterinaria alla parola cancro si associanosentimenti negativi legati al dolore, alla sof-ferenza, alla prognosi infausta e non ultimaalla sentenza di morte imminente che in-combe sul paziente. Questo aspetto è difondamentale importanza perché la consa-pevolezza da parte del medico veterinariodell’esistenza di questa associazione glipermette di prevedere possibili reazioni del

proprietario che possono concretizzarsicon una vasta gamma di reazioni sentimen-tali che vanno dalla rassegnazione passivaall’aggressività verbale e non. Questo ulti-mo aspetto è cruciale e la sua conoscenzanonché la sua percezione da parte del me-dico-veterinario durante il consulto gli con-sente non solo di adottare una comunica-zione corretta ma di instaurare una comu-nicazione flessibile che sia in grado di adat-tarsi alla singola personalità.2

La comunicazione deve essere non soloflessibile ma efficace nel senso di far deco-dificare al nostro interlocutore il nostromessaggio in modo da consentirci di attua-re il miglior atteggiamento diagnostico, te-rapeutico, prognostico per la malattia neo-plastica. Affinché la comunicazione sia bi-direzionale, corretta e flessibile non basta

Approccio al proprietario del pazienteoncologico

Fig 1. La presenza del paziente durante il consulto oncologico riduce l’interazione conil clinico e la decodifica delle informazioni (Dipartimento di Scienze Cliniche Veterina-rie- Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano)

Fig 2. La comunicazione non verbale può impedire il trasferimento e la comprensionedelle informazioni. In questa figura sono presenti alcuni errori di comunicazione quali:l’interposizione di una barriera fisica, lo sguardo verso il basso e le braccia incrociate.(Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie- Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano)

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 2008 Medicina e Comunicazione Focus 19

Il veterinario, relazionandosi con proprietari dicani e gatti, utilizza costantemente lacomunicazione come strumento di interazione

sapere che esiste un rapporto unico tra ilproprietario e il paziente e che la comuni-cazione della diagnosi di cancro ha ispiratosolo pensieri funesti. È necessario prevede-re quali siano gli stati d’animo del proprie-tario-genitore in modo da avvertire la suacapacità sia di decodificare i nostri mes-saggi che di codificarne dei suoi in funzio-ne degli stadi del dolore. Gli stati del doloreche si possono identificare dopo la comu-nicazione di una cattiva notizia nell’interlo-cutore sono nell’ordine: shock, reazione, e-laborazione, accettazione. È ovvio che itempi e i modi necessari a superare ognisingolo stadio sono personali ma, la massi-ma interazione con l’interlocutore è ottenu-ta nella fase di accettazione. Rimane quindia discrezione dell’attore principale ricono-scere in modo oggettivo in quale stadio deldolore si trovi l’interlocutore dopo la comu-nicazione della diagnosi o del fallimentodelle terapie per decidere quando affronta-re gli argomenti successivi alla comunica-zione delle cattive notizie (come il proporreuna stadiazione clinica o una terapia oppu-re come proporre l’eutanasia), per aspiraread avere la massima interazione con il pro-prietario. La massima disponibilità del pro-prietario ad ascoltare i consigli prettamentetecnico-scientifici è fondamentale per evi-tare rifiuti terapeutici ingiustificati o imba-razzanti incomprensioni nel proporre l’euta-nasia.A questo punto è facile capire che la cono-scenza del nostro interlocutore almeno agrandi linee è una strategia da adottare difondamentale importanza e lo studio della

comunicazione in medicina umana ha per-messo di classificare l’interlocutore in quat-tro categorie che riassumono le generalicaratteristiche di interazione tra medico epaziente. Prima di presentarle è utile ricor-dare che la stessa classificazione può es-sere adottata anche in medicina veterinariadove l’interlocutore del medico non è diret-tamente il paziente ma il suo tutore comeavviene comunemente in pediatria. Le ca-tegorie psicologiche identificate sono: a) re-missivo/tradizionale che riconosce al medi-co l’autorità di decidere per la terapia; b)informato/manager che considera il medi-co tecnico e consigliere e che si riserva o-gni decisione; c) panico che non è in gradodi controllare l’ansia e di integrare le noti-zie, d) normale che riesce a controllare l’an-sia ed integra le informazioni tecniche for-nite dal medico con la sua cultura e le suepreferenze.1 La tipologia psicologica nor-male è quella ideale con il quale il medicopuò creare un rapporto empatico di colla-borazione.Alle prime due regole da adottare per otte-nere una comunicazione corretta e flessibi-le abbiamo dedicato uno spazio maggiorerispetto a quelle che andiamo ora ad illu-strare che tuttavia hanno un ruolo chiave: ildove, il come e il quando.Il luogo in cui comunichiamo può condizio-nare l’esito della comunicazione. L’obietti-vo principale è quello di evitare che la co-municazione sia di dominio pubblico (evita-re la sala d’attesa) e che sia costantementeinterrotta da collaboratori estranei alla co-municazione o dal telefono. È dimostrato

che le continue interruzioni e la presenza dipersone passive creano un distacco tra e-mittente e ricevente ingenerando una co-municazione di tipo unidirezionale che co-me tale non può essere flessibile.1,2 La du-rata del consulto non è sempre di facile de-finizione ma sicuramente la scelta di quan-do fornire un consulto oncologico è fonda-mentale perché se fatto in un momentosbagliato della giornata il tempo che sare-mo in grado di fornire potrebbe esseretroppo limitato. Pertanto dobbiamo assicu-rarci che sia il “quanto” che il “quando” cipermettano di incoraggiare le domande delnostro interlocutore e soprattutto che l’ec-cessiva brevità del consulto non comunichiall’interlocutore un distacco sia fisico cheemotivo.1,2

È altresì vero che consulti molto lunghi per ec-cessive domande del proprietario o per con-sulti molto prolissi siano stati associati ad unpiù probabile rifiuto delle proposte terapeuti-che enunciate dal medico-veterinario. Come ultimo aspetto da tenere in conside-razione tra le varie strategie comunicativeda adottare sta nella ricerca di una moda-lità di comunicazione verbale che per quan-to affinata da esperienze e capacità perso-nali può rifarsi a tre stili comunicativi: a) net-to e senza sentimenti, caratterizzato dall’u-nivocità dell’informazione; b) gentile e tristeche tuttavia conferisce scarso supporto e-motivo ed incoraggiamento; c) comprensi-vo e positivo.3 L’atteggiamento comprensi-vo e positivo è considerato il migliore perstabilire un rapporto, conquistare la fiduciaed evitare incomprensioni.

Una corretta comunicazione è quindi ne-cessaria in oncologia durante tutto il perio-do di collaborazione tra il medico-veterina-rio e il proprietario, ma, nell’ambito di uncosì lungo lasso di tempo, si riconosce unmomento fondamentale che è il primo con-sulto, durante il quale è comunicata la dia-gnosi di cancro.1,2

Lo scopo del medico-veterinario durante ilprimo consulto sarà di fornire le possibiliopzioni terapeutiche e descrivere, dal suopunto di vista, le caratteristiche di una buo-na qualità di vita del paziente, evitando l’ac-canimento o il precoce ricorso all’eutana-sia, permettendo al proprietario di sceglierein modo consapevole integrando le infor-mazioni tecniche con la sua concezione diqualità di vita.2

In questa relazione abbiamo indagato lestrategie comunicative relative soprattuttoalla prima visita, tuttavia le indicazioni pro-poste hanno la medesima importanza intutti i momenti principali dell’interazione tramedico-veterinario e proprietario. Sicura-mente una comunicazione corretta ed em-patica deve essere considerata anche nelproporre l’eutanasia e nel gestire l’eventoanche se spesso l’insuccesso terapeuticoè avvertito come sconfitta non solo dal pro-prietario ma anche dal medico-veterinario.In questa situazione un’errata formulazionee decodifica di un messaggio può ingene-rare spiacevoli equivoci nel proprietario conreazioni dello stesso imprevedibili. Questeconsiderazioni non trovano sempre il giustopeso nella formazione del medico-veterina-rio e spesso per quanto oggi ci sia semprepiù attenzione da parte di tutti, la strada se-gnata dall’esperienza e dalla ricerca ameri-cana deve essere presa ad esempio perchétrovi spazio anche nella nostra quotidianitàclinica.4

Concludo ricordando che tutti gli aspettiqui indagati sottolineano l’importanza delruolo svolto dal clinico all’interno del pro-cesso comunicativo in oncologia. Egli devecercare sempre di modulare i tempi e i mo-di della comunicazione, mediante un’atten-ta valutazione e interpretazione delle rea-zioni dell’interlocutore, per ottenere una ri-duzione del livello d’ansia e quindi unamaggiore comprensione delle informazioni.

Relazione tratta dagli Atti del 58° Congres-so Nazionale SCIVAC - Oncologia veterina-ria: alle soglie del III millennio, Milano, 7-9marzo 2008. ■

Fig 3. Esempio di metacomunicazione:La rappresentazione grafica di alcuniconcetti prettamente tecnici può facili-tare la comprensione delle informazionimediche. In questo caso è raffiguratocon la linea nera la porzione clinicamen-te valutabile del tumore e in rosso la par-te microscopica non valutabile dal clini-co. In verde si rappresenta l’eventuale e-stensione della chirurgia. (archivio foto-grafico della Sezione di Clinica Chirurgi-ca Veterinaria Facoltà di Medicina Vete-rinaria di Milano)

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 200820 Focus

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Lo stato attuale delle cono-scenze scientifiche sullemalattie trasmesse dagli ar-tropodi e le modalità percontrastarne la diffusionesono stati illustrati da rico-

nosciuti esperti europei nel corso di una gior-nata di studio organizzata da Domenico O-tranto, professore ordinario di Parassitologiae Malattie Parassitarie presso la Facoltà diMedicina Veterinaria dell’Università degli Stu-di di Bari, in collaborazione con Bayer (Bari,14 marzo 2008).Presenti tra gli altri il Presidente della RegionePuglia Nichi Vendola, l’Assessore all’Ambientee allo Sviluppo Sostenibile Maria Maugeri, ilPresidente della Società Italiana di Parassitolo-gia Claudio Genchi, a introdurre i relatori dellagiornata: l’epidemiologo francese FrançoisMoutou, il Responsabile del centro di riferimen-to nazionale per il monitoraggio della zanzaratigre dell’Istituto Superiore di Sanità, RobertoRomi, l’esperto britannico Richard Wall, tra imaggiori studiosi di ecologia, etologia e con-trollo degli artropodi vettori di agenti patogeniper gli animali e l’uomo, oltre all’esperto in ma-lattie trasmesse dagli artropodi all’uomo Anto-nio Cascio (Università degli Studi di Messina) edocenti della Facoltà di Medicina Veterinaria

barese come l’infettivologo Vito Martella e il pa-rassitologo Domenico Otranto. La giornata distudio è stata moderata da Canio Buonavo-glia, infettivologo della Facoltà di Medicina Ve-terinaria barese, e da Edoardo Altomare medi-co chirurgo e divulgatore scientifico. Durantela seduta è emerso che il riscaldamento globa-le è uno dei fattori che ha contribuito ad au-mentare l’area di distribuzione dei vettori indi-geni di malattia (zecche, flebotomi e zanzare ti-gre) modificandone l’ecologia, riducendo ladurata dei cicli di sviluppo, dei tempi di ripro-duzione del patogeno nell’artropode e infine fa-vorendo l’introduzione di nuove specie esoti-che di artropodi vettori e di patogeni. Anche glianimali domestici possono svolgere un ruolorilevante, in quanto “serbatoi” di agenti poten-

zialmente patogeni per l’uomo. Ad oltre 15 an-ni dalla sua comparsa in Italia, ad esempio, lazanzara tigre (Aedes albopictus) rappresentaun notevole problema di sanità pubblica e leconseguenze sanitarie ed economiche legatealla diffusione di questo insetto sono difficili daprevedere. Ma il quadro è già preoccupante:tra luglio ed agosto dello scorso anno in EmiliaRomagna - per la prima volta in Europa - si èverificato un episodio epidemico di febbre davirus Chikungunya in provincia di Ravenna (inparticolare in due piccoli centri, Castiglione diCervia e Castiglione di Ravenna, separati daun fiume) con oltre 250 casi confermati. Le a-nalisi di laboratorio hanno confermato la dia-gnosi di infezione da virus Chikungunya, che èstato isolato anche nella zanzara tigre. I soli in-terventi di disinfestazione, sostengono gli e-sperti, non sono sufficienti a risolvere il proble-ma. Essi costituiscono invece un completa-mento del principale metodo di controllo: l’a-zione preventiva, ossia l’eliminazione dei foco-lai larvali della zanzara tigre. Ma c’è di più: van-no inoltre potenziate le attività di informazionedella cittadinanza. È infatti possibile ridurre dra-sticamente il numero dei micro-focolai larvali, equindi la riproduzione delle zanzare, anche at-traverso la sensibilizzazione della popolazione- in modo particolare all’interno delle scuole - el’adozione di adeguati presidi di profilassi.Anche le zecche rappresentano attualmente,specie nell’Europa centro-orientale, un rilevan-te problema di sanità pubblica. Sono circa10.000, ad esempio, i ricoveri registrati per en-cefalite da zecche, patologia provocata da unflavivirus trasmesso dall’artropode. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 2008 Attualità scientifica Vet Journal 21o

Cambiamenti climatici e malattie da artropodiSempre più enfasi allaprevenzione contro la crescentedistribuzione deivettori. Giornata di studio a Bari

La dermatite digitale bovina (BDD) èuna grave causa infettiva di zoppiache si è ampiamente diffusa nella

popolazione mondiale di bovini da lattecausando problemi sanitari e zootecniciseri. I principali organismi coinvolti sonole spirochete, difficili da isolare. Uno stu-dio ha inteso isolare e caratterizzare lagamma di spirochete associata alla der-matite digitale bovina nel Regno Unito. In30 lesioni BDD si isolavano 23 spiroche-te. Mediante analisi genetica di 16S rR-NA e di flaB2 si osservava che esse for-mavano cluster con il genere Treponemain forma di tre filogruppi: gruppo 1 (Tre-ponema medium/Treponema vincentii-like), gruppo 2 (Treponema phagedenis-like) e gruppo 3 (Treponema denticola/Treponema putidum-like).I treponemi mostravano notevole diver-sità genotipica e fenotipica tra i filogrup-pi e differivano dalle specie note di tre-ponema. Una spirocheta precedente-mente isolata nella dermatite digitalecontagiosa ovina veniva localizzata nel-l’ambito di uno dei tre filogruppi, il grup-po 3, e poteva inoltre essere identificataall’interno di questo gruppo sulla basedell’analisi del fenotipo, suggerendo chela BDD e la dermatite digitale contagiosaovina possano condividere lo stesso a-gente eziologico. Un ceppo isolato da u-na lesione di dermatite interdigitale bovi-na poteva essere identificato come partedel gruppo 2, suggerendo che la derma-tite interdigitale bovina e la BDD possa-no avere il medesimo agente causale. Intutti i treponemi associati a BDD si pote-vano identificare due attività enzimatichecomuni, C4 esterasi e C8 esterasi-lipasi,suggerendo una via metabolica comuneo anche caratteri di virulenza comuni.Sono necessari ulteriori studi per deter-minare se i tre nuovi gruppi di treponemasiano rappresentativi di nuovi taxa di tre-ponema e per delineare come essi inte-ragiscano con i tessuti bovini per causa-re malattia. (M.G.M.)

DERMATITE DIGITALEBOVINA: TRE PECULIARIGRUPPI DI SPIROCHETE

La curva di lattazione della cavallaVariabili nel tempo i fabbisogni nutrizionali di fattrice e puledro

Uno studio ha valutato i fabbisogninutrizionali della cavalla e del pu-ledro nei primi sei mesi dopo il

parto. Sono stati ottenuti i grafici relativi allalattazione appli-cando il modellodi Wood ai cam-pioni di latte pre-levati dalle ca-valle. Le curveottenute mo-strano le varia-zioni del conte-nuto di proteine,grassi e lattosionei primi 180giorni di lattazio-ne. Mentre il lattosioaumenta durante il periodo di allattamento,grassi e proteine diminuiscono. Tutte e tre lecomponenti subiscono rapidi cambiamenti ilprimo mese e variazioni più graduali nei mesisuccessivi. Secondo queste curve, il fabbiso-gno proteico energetico della cavalla in latta-

zione dovrebbe essere maggiore durante ilprimo e secondo mese; questi ultimi sareb-bero dunque i momenti critici per l’integrazio-ne nutrizionale della cavalla al fine di limitare

una diminuzionedel suo BCS.La produzione dilatte raggiungeun picco pari acirca 14 kg a 31giorni e poi dimi-nuisce rapida-mente fino quasialla metà entro ilsesto mese. En-tro tre mesi, laproduzione èsufficientementebassa da sug-

gerire l’inizio dell’integrazione nutrizionale peril puledro.Lo studio ha considerato cavalle di razza Lusi-tano, tuttavia, spiegano gli autori, i risultati sonoapplicabili a tutte le razze leggere, come quelleda sella e i purosangue. (M.G.M.) ■

Vet Journal è un periodico di informazionescientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nelPubblico Registro della Stampa periodicapresso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal18.12.2003. È diretto dal dottor Enrico Febboe dalla dottoressa Maria Grazia Monzeglio.

Fornisce un flusso informativo continuo sugli eventi della medicina veterinaria e sul mondodelle bioscienze, con tre edizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line all'indirizzo

www.vetjournal.it/

Il virus dell'influenza canina, identi-ficato per la prima volta nel 2004,circolava fra i Levrieri da corsa al-meno cinque anni prima della suascoperta, nel 1999. Lo indica unostudio dell'università della Florida,

i cui risultati sono stati presentati alla Inter-national Conference on Emerging Infectious

Diseases 2008 (16-19 marzo, Atlanta, Usa).L'influenza canina è una patologia respirato-ria causata dal virus H3N8 dell'influenza e-quina che ha effettuato il salto di specie dalcavallo al cane (vedi notizia su Vet Journal“Influenza canina: pubblicato lo studio”). Duesindromi cliniche sono state osservate neicani infetti: una di entità moderata associata

a infezioni delle alte vie respiratorie e una piùgrave accompagnata da polmonite. Poichési tratta di un agente virale 'nuovo', in teoriatutti i cani che ne vengono a contatto si infet-tano e l'80% mostra segni clinici, ma la mag-gior parte dei cani è colpita dalla forma me-no aggressiva, con una mortalità pari al 5-8%. La prima epidemia descritta nel mondo

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 200822 Vet Journal Attualità scientifica o

Influenza canina: la malattia èpiù vecchia di quanto ritenutoUn nuovo studio data la comparsa del virus H3N8 nel cane nel 1999 anziché nel 2004

I l trapianto corneale si è dimostratoefficace nel ripristinare la vista in u-no studio retrospettivo che ha consi-

derato 206 cavalli con patologie ocularidiverse, incluse ulcere collagenasiche,prolasso dell’iride e ascessi stromali,oltre a cavalli non sensibili al trattamen-to medico. Il tasso di successo com-plessivo era pari all’88,5%. Il trapiantocorneale si effettua utilizzando le cor-nee prelevate da cavalli donatori, in se-guito congelate fino al momento dell’u-tilizzo. Il trapianto determina una riparazionecosmetica e funzionale dell’occhio dan-neggiato. Nello studio (1993-2007), sono state u-tilizzate tre diverse tecniche di trapian-to corneale: in 86 cavalli è stata effet-tuata una cheratoplastica penetrante atutto spessore (PK), in 54 una cherato-plastica lamellare posteriore (PLK) e 66soggetti venivano trattati utilizzando lacheratoplastica endoteliale lamellareprofonda (DLEK). Si otteneva un esitopositivo nei cavalli operati di PK, PLK eDLEK rispettivamente nel 77,9, 98,1 e89,4%. La complicazione postoperatoria piùgrave e frequente è il rigetto del tra-pianto, tuttavia la metodica determina-va un esito positivo consentendo il sal-vataggio di un occhio altrimenti perso.(M.G.M.)

TRAPIANTO CORNEALENEL CAVALLO

era quella del 2004 in Florida, che poi si e-spanse a decine di altri stati americani col-pendo, fino al 2006, prima i levrieri da corsae poi i cani da compagnia, ma anche clinicheveterinarie, allevamenti e negozi di animali.Per verificare l'ipotesi che in realtà il virusH3N8 fosse comparso prima del 2004, TaraAnderson e colleghi hanno analizzato cam-pioni ematici di cani risalenti al periodo 1999-2004, grazie alla banca del sangue animaleHemopet che utilizza i Levrieri non più in atti-vità come donatori. Analizzando la presenzadi anticorpi per l'influenza sia canina che e-quina lo studio ha riscontrato che Levrieri in-fetti erano già presenti nel 1999 in alcuni al-levamenti da gara, da cui sarebbe originatal'epidemia. (M.G.M.) ■

Via libera della Toscana al-l’accesso ai cani nei luo-ghi pubblici. Una propostadi legge regionale, che haavuto come primo firma-tario Fabio Roggiolani

(Verdi) Presidente della Commissione sanitàdella Regione Toscana prevede il libero acces-so degli animali domestici nei locali pubblicicon un’unica nota, quella della buona salute edella buona pulizia. Composta da 70 articoli etre allegati, la proposta di legge si propone larealizzazione di obiettivi quali: combattere leforme di maltrattamento degli animali attraver-so la codificazione di norme che illustrino icomportamenti corretti di chi decide di tenerecon sé un animale; l’eliminazione, attraverso ilsistema sanzionatorio, dei comportamentiscorretti; la facilitazione dell’accertamento de-gli illeciti per gli agenti incaricati; la diminuzionedelle forme di conflitto fra la cittadinanza in ma-teria di animali. Per i cani viene consentito l’ac-cesso sui mezzi e nei luoghi pubblici, quali mu-sei o teatri, stadi, parchi e giardini ma anche lapossibilità, per gli anziani, di portare il fedele a-mico in casa di riposo e di non soffrire il distac-co. Resta fermo, ovviamente, l’utilizzo di guin-zaglio e museruola e anche il diritto, del pro-prietario del locale pubblico o di un cliente, ma-gari allergico al pelo, di proibire l’accesso. Vie-tati i combattimenti per animali: è prevista per isanzionatori una multa da 50 mila a 160 milaeuro. Stop anche alle pellicce di cani e gatti, aicirchi e agli spettacoli che utilizzano animali, al-l’utilizzo di metodi cruenti per limitare i dannidei colombi nelle città. Previsti anche, dove èpiù frequente il passaggio degli animali, i rallen-tatori del traffico. La proposta di legge vorreb-be anche proibire di cucinare vive le aragostema, come spiega Fabio Roggiolani all’Ansa,“probabilmente questa norma, insieme ad al-tre, come per esempio quelle che riguardano ildivieto di vivisezione o l’istituzione di un servi-zio sanitario mutualistico interamente gratuitoper gli amici a quattro zampe, verranno elimi-nate. Non vogliamo norme in contrasto con lalegislazione nazionale o europea. E per quantoriguarda le aragoste, purtroppo, non esiste un

metodo meno violento di ucciderle: l’unica so-luzione sarebbe non mangiarle”. “Resta co-munque intatto - continua - lo spirito della leg-ge, ovvero quello di eliminare l’apartheid deglianimali e consentire loro, nel pieno rispetto del-la dignità e dell’intelligenza animale e anche u-mana, di stare accanto al padrone”. Suddivisain titoli, la pdl affronta problematiche che sonostate raggruppate, quando possibile per spe-cie animale, per permetterne una più facilecomprensione e consultazione.Titolo I, affronta i principi generali e normatividi riferimento.Titolo II, specifica i criteri di definizione dellespecie animali oggetto della tutela.Titolo III, indica disposizioni sia generali chespecifiche per la tenuta degli animali da affezio-ne e sanziona il loro maltrattamento e abban-dono; affronta problemi di convivenza fra gli uo-mini e gli animali nelle città, quali l’attraversa-mento degli anfibi e l’accesso sui servizi di tra-sporto pubblico; detta regole per il manteni-mento degli animali nei negozi di vendita, vieta icombattimenti fra animali; introduce l’obbligo didenuncia delle cucciolate per combattere allaradice il problema del randagismo canino e feli-no; ammette la possibilità per gli anziani auto-sufficienti di poter tenere con sé il proprio ani-

male, spesso la loro ultima ragione di vita, nellecase di riposo; infine proibisce spettacoli a finidi lucro che contemplino l’utilizzo degli animalicon numerose eccezioni quali le rievocazionistoriche ed i circhi: per questi ultimi viene indi-cata la normativa di riferimento già in vigore a li-vello nazionale e che devono rispettare per po-ter utilizzare animali selvatici durante gli spetta-coli.Titolo IV, dedicato ai cani, elenca una serie dinorme di buon comportamento che devonoessere osservate dai proprietari degli animali siaper la loro detenzione che durante l’accompa-gnamento nelle aree pubbliche e negli esercizipubblici e commerciali.Si fa notare che non viene qui sanzionata lamancata raccolta degli escrementi canini inquanto tale infrazione è già prevista dall’art. 18della L.R. 43/95.Titolo V, dedicato ai gatti liberi delle colonie fe-line.Titolo VI, dedicato agli uccelli, indica i criteri mi-nimi per la loro detenzione in gabbia e specificale modalità cui devono attenersi gli ornitofili chevogliano nutrire volatili sul suolo pubblico. Titolo VII, tratta del controllo della riproduzionedei colombi di città. Vengono con questa nor-mativa superati tutti i precedenti sistemi di sele-zione praticati, specialmente la cattura e l’ucci-sione, a fronte di un nuovo trattamento cheprevede l’utilizzazione di Nicarbazina a scopoantifecondativo. Titolo VIII, dedicato agli animali acquatici, det-ta regole per la loro detenzione che soddisfinoalmeno ai minimi livelli le caratteristiche dellaspecie; introduce l’obbligo della denuncia dipossesso delle tartarughe acquatiche di tipocarnivoro per controllarne la proliferazione,specialmente nei corsi d’acqua e nelle vaschedove vengono spesso abbandonate e dan-neggiano la locale fauna autoctona; pone dellecondizioni per la detenzione a scopo di vendi-ta e per la cottura di pesci e crostacei che altri-menti vengono inutilmente maltrattati.Titolo IX, affronta il problema della detenzionedegli animali esotici e detta regole in proposito,vietando inoltre la vendita di animali da alimen-tarsi con prede vive, fenomeno particolarmen-te deprecabile per gli aspetti etici che attengo-no alla nostra cultura.Titolo X, inserisce nuove modalità applicativedella L.R. 43/95 ed estende la sua applicabilitàanche alle gestioni private; prevede la steriliz-zazione dei cani per diminuire il fenomeno delrandagismo e l’accreditamento delle strutturerifugio che vogliano convenzionarsi con gli EntiPubblici, oltre ad incentivare l’adozione deglianimali abbandonati con la creazione di appo-siti servizi presso i Comuni.Titolo XI, vieta la vivisezione su animali.Titolo XII, istituisce il servizio sanitario veteri-nario mutualistico regionale (v. box). Titolo XIII, prende in esame le possibilità dellarealizzazione di cimiteri per animali e della crea-zione, da parte dei Comuni, di Servizi di emer-genza veterinaria.Titolo XIV, elenca le sanzioni cui sono sotto-posti coloro che non osservano l’articolato del-la legge e dispone che gli introiti derivanti datali sanzioni siano destinati ai Comuni per fina-lità in materia di protezione degli animali, oltread istituire appositi servizi di vigilanza all’inter-no dei Corpi di Polizia Municipale. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 2008 Diritti animali Info Regioni 23

Il Titolo XII della proposta di legge istituisce all’art. 62 il servizio sanitario veterinariomutualistico regionale “allo scopo di adottare misure per la salvaguardia e la cura de-gli animali da affezione”. Il Servizio sanitario mutualistico per cani e gatti è interamen-

te gratuito. Hanno diritto alle prestazioni a carattere convenzionato del Servizio i proprie-tari di cani e di gatti esenti dalla partecipazione alle spese del Sevizio sanitario nazionaleper motivi di reddito. Oltre a questi, hanno diritto alle prestazioni a carattere convenzio-nato anche: • i cani e i gatti vaganti, da chiunque condotti, esclusivamente per il primo intervento;• i cani e i gatti ricoverati in strutture gestite da associazioni di volontariato senza scopo

di lucro iscritte all’albo regionale del volontariato o degli enti giuridici o i possesso dialtro analogo riconoscimento;

• i cani liberi strettamente integrati nel territorio urbano, riconosciuti e protetti dai Co-muni di appartenenza nonché accuditi e assistiti da associazioni di volontariato anima-lista o da associazioni di quartiere, denominati ‘cani di quartiere’;

• i cani esclusivamente adibiti alla guida dei ciechi;• le colonie feline riconosciute dai Servizi Veterinari delle Aziende Sanitarie Locali e/o dai

Comuni;• i cani e i gatti impiegati in terapie ed attività assistite da animali a fini curativi e riabilita-

tivi.I Servizi Veterinari già operanti presso le ASL provvedono, con i propri mezzi e le propriestrutture, ad erogare le prestazioni riconosciute in convenzione dal Servizio. Ove ciò nonrisulti possibile, su certificazione motivata del Direttore dell’Azienda stessa, la Regioneprovvede alla stipula di convenzioni con medici veterinari ai sensi della presente legge.

SERVIZIO SANITARIO VETERINARIO MUTUALISTICO

Cani nei luoghi pubblici,proposta di legge in ToscanaLa pdl prevede inoltre l’istituzione del servizio sanitario mutualistico regionale,per cani e gatti, interamente gratuito

Grande stupore e forte preoccupa-zione “per la proposta di legge a-vanzata dal presidente della

Commissione Sanità della Regione To-scana che, se approvata, aprirebbe i luo-ghi pubblici agli animali domestici pur-ché ‘ne sia accertato la stato di buonasalute e pulizia’. Ad esprimerle è Federa-sma, “che dal 1994 - ricorda la stessa as-sociazione in una nota - è impegnata sulfronte della tutela dei diritti dei pazientiasmatici e allergici. L’approvazione delprovvedimento, infatti, comporterebbel’esclusione dei pazienti asmatici e aller-gici dai locali pubblici frequentati da ani-mali, a causa del pericolo di crisi allergi-che e asmatiche potenzialmente fatali”. Con riferimento alla nota di Federasma -diramata dall’Agenzia AdnKronos Salu-te- l’ANMVI senza voler entrare in un am-bito di competenza strettamente medi-ca- ritiene che possano esserci le condi-zioni - culturali e sociali - affinché la pre-senza dell’animale nella vita sociale de-gli uomini possa essere incentivata e a-deguatamente normata. Tutto questo, e-vitando tentazioni discriminatorie, emantenendo il dibattito su un piano di ri-spetto dei pazienti asmatici e allergicicome di tutti i cittadini, della sensibilità edelle esigenze dei proprietari e, non daultimo, dell’animale stesso. In particola-re del cane che risulta essere l’animalefamiliare per il quale è normalmente piùavvertita l’esigenza di condivisione dellavita del proprietario. Nel rispetto delle e-sigenze di tutela dei pazienti asmatici eallergici, giustamente evidenziate,l’ANMVI auspica che possano essere in-dividuate soluzioni normative rispettosedi tutti, come del resto già accade in altriPaesi Europei (es. Francia e Inghilterra) enegli Stati Uniti, dove l’accesso degli a-nimali ai luoghi pubblici è molto diffuso.Come la stessa Federasma annota, nonè certamente l’animale a rappresentare -nell’attuale contesto ambientale ed eco-logico - la fonte di maggior insorgenza diforme allergiche nell’uomo. “I pazienti asmatici e allergici, e con loroFederasma - sottolinea Sandra Frateiac-ci, presidente dell’associazione - sonocontro qualsiasi tipo di discriminazionenei confronti degli animali, ma non pos-sono accettare un’evidente discrimina-zione esercitata nei loro confronti. Rite-niamo inaccettabile e lesivo della dignitàumana -incalza Frateiacci - aver omessodi prendere in considerazione, e quindi ditutelare, la salute delle persone diretta-mente coinvolte dall’eventuale approva-zione della proposta in oggetto”. L’aller-gia, che costituisce la terza causa di ma-lattia cronica nel nostro Paese, riguardaoltre il 20% della popolazione (oltre 10milioni di individui) e il 4-5% dei casi è daattribuirsi proprio ai derivati dermici de-gli animali. La sintomatologia tipica diquesti allergici, ricorda la stessa Federa-sma, può condurre all’insorgere dell’a-sma, causando quindi un aggravamentodella patologia iniziale.

ANMVI vs FEDERASMA

Intesa tra l’Istituto ZooprofilatticoSperimentale delle Regioni Lazio eToscana (IZSLT) e la Società Italia-na Agopuntura Veterinaria (SIAV)per diffondere la Medicina Tradi-zionale Cinese (MTC) e l’Agopuntu-

ra Veterinaria (AV). IZSLT e SIAV intendono af-fermare il proprio interesse a potenziare rap-porti di collaborazione scientifica, didattico -formativa e di ricerca da utilizzare nella sanitàveterinaria per l’integrazione scientifica e clini-co - pratica della MTC e della AV con la me-

dicina allopatica, per il miglioramento dei si-stemi di allevamento in conformità ai principied alle norme per la tutela del benessere ani-male, alle direttive sulla zootecnia biologicaed alla salvaguardia della biodiversità, allenormative sulla sicurezza alimentare, da effet-tuare in ambito regionale, nazionale, comuni-tario ed internazionale.Le principali attività riguarderanno l’attuazio-ne di ricerche sull’impiego della MTC e dellaAV; il monitoraggio e raccolta dati sull’impie-go della MTC e della AV nei diversi Animali (A-

nimali d’Affezione, Animali Sportivi, Animali E-sotici, Animali Selvatici, Animali da Reddito); ilmonitoraggio e raccolta dati nello specificosettore della Zootecnia Biologica; l’adesioneai programmi di ricerca scientifica promossidal VII Programma Quadro per lo Sviluppo ela Ricerca 2007 - 2013 redatto dal Parlamen-to Europeo (valutare scientificamente le me-dicine complementari ed alternative); la diffu-sione scientifica e culturale nei settori indivi-duati mediante media, internet, pubblicazioni;la partecipazione a progetti di formazione, ag-

giornamento professionale, informazione sul-la MTC ed sulla AV; la collaborazione con U-niversità, Ministero della Salute, Aziende Sa-nitarie Locali. Per la gestione e lo sviluppo diqueste attività è prevista l’istituzione di unaapposita Commissione Paritetica, compostada 4 membri, che avrà il compito di indirizza-re e programmare la collaborazione e di valu-tare tutte le proposte relative al protocollod’intesa. Data la diffusione sempre maggioredella MTC e della AV, l’aumento dei veterinariche le impiegano nella loro pratica quotidia-na, considerando i numerosi pronunciamentinormativi nazionali e comunitari relativi all’ap-plicazione delle suddette discipline medichein Veterinaria, la firma del protocollo d’intesaassume grande rilevanza nel perseguire inmodo congiunto obiettivi di qualità ed effi-cienza nella ricerca biomedica e medico – cli-nica. Da anni la Regione Toscana profonde unpeculiare impegno a favore delle MedicineNon Convenzionali (MNC), che è esitato nellarealizzazione di quattro centri di riferimentoregionale per le MNC applicate all’uomo.In analogia a quanto realizzato per la medici-na dell’uomo, lo IZSLT ha previsto nel proprioregolamento interno la realizzazione, pressola Sezione di Arezzo, di un centro che espli-chi attività di diagnostica, studio e consulen-za per le MNC del settore veterinario.La realizzazione di tali progetti si inserisce nel-l’attuazione di una “Medicina Veterinaria Inte-grata”, in cui integrazione diventa sinonimo dipotenziamento dell’atto medico veterinario efavorisce quel profilo di modernità e di livelloeuropeo richiesto alla professione veterinaria.Il protocollo è stato siglato presso la Sezionedi Arezzo dello IZSLT Giovedì 27 Marzo dalDirettore Generale dello stesso IZSLT, Naza-reno Renzo Brizioli, e dalla Presidentessa del-la SIAV, Marta Rostagno. (Fonte: IZS Lazio-Toscana/SIAV) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 200824 Info Regioni Mnc

Medicina Tradizionale cinese e agopuntura veterinariaProtocollo d’intesa tra IZS Lazio-Toscana e SIAV per diffondere l’usodell’agopuntura e della medicina tradizionale cinese in veterinaria

“Si è concluso il lavoro del Comitato con-sultivo regionale per la medicina specia-listica e la Calabria si munisce di unostrumento che avrà una ricaduta sanita-ria importante su tutto il territorio”. Arenderlo noto è il segretario regionale delSumai (Sindacato medicina ambulatoria-le italiana), Carlo Colella, in un comuni-cato. “Nell'Accordo integrativo regionale- è scritto nella nota - si realizza l'appli-cazione dell'art. 13 del Contratto nazio-nale ai medici specialisti veterinari e aimedici e psicologi operanti negli istitutipenitenziari così come previsto dal Pia-no sanitario regionale”. “I medici specia-listi, i veterinari specialisti, gli psicologied i biologi, con il nuovo Accordo - pro-segue la nota - sono coinvolti nelle fasidi programmazione e di ricerca di nuovesoluzioni gestionali. L'Accordo apre unanuova stagione di sviluppo per tutta l'a-rea della specialistica ambulatoriale chein Calabria, sempre di più, appare comeelemento essenziale del sistema sanita-rio regionale, partendo dalla salute deicibi e dalla sanità animale, alle cure me-diche, alla prevenzione e alla riabilitazio-ne”. “Un risultato - afferma Colella - chepremia la nostra tenacia e che ci spinge,per il futuro, in un'ottica di sempre mag-giore integrazione tra le diverse figureprofessionali che è l'obiettivo verso ilquale dovrebbe tendere tutta la sanità i-taliana, a rafforzare e unire l'Area con-venzionata interna che opera nelle strut-ture pubbliche”. (Fonte: ANSA).

CALABRIA, VETERINARISPECIALISTI

NELL’ACCORDOINTEGRATIVOREGIONALE

Napoli ha un suo ospedaleper gli animali senza pa-drone. Il presidio ospeda-liero veterinario della AslNapoli 1, in via Rocco diTorre Padula, è stato inau-

gurato mercoledì 19 marzo, dall’assessore re-gionale alla Sanità Angelo Montemarano e daldirettore generale dell’azienda cittadina Gio-vanni Di Minno.

STRUTTURA E ATTIVITÀSi tratta di una moderna struttura di 1100 me-tri quadri nella quale opererà un team di 40professionisti per curare, 24 ore su 24, fino a100 cani e gatti randagi. Completamente rinnovata e situata all’internodel presidio ‘Frullone’, è dotata di attrezzatureper la diagnostica per immagini - tac, radiolo-gia, ecografia - e per lo screening ematochimi-co. Nell’Ospedale sono presenti locali dedicatialla medicina d’urgenza e alla terapia intensi-va. Ricoveri e interventi clinico chirurgici saran-no assicurati da un’equipe mista di medici ve-terinari della Asl Napoli 1, professori e ricerca-tori, grazie ad una convenzione, già operativa,con la facoltà di Medicina Veterinaria dell’Uni-versità Federico II. Tra le attività della strutturaanche la promozione di campagne finalizzatealla sterilizzazione degli animali, a cui verrà as-sicurato ricovero e degenza, e la creazione diuno sportello unico per la centralizzazione ditutte le attività connesse all’anagrafe canina eall’adozione di animali senza padrone. Nel pre-sidio veterinario verranno inoltre effettuate in-dagini rivolte alla diagnosi delle malattie infetti-ve dei volatili che vivono nelle metropoli, in par-ticolare rapaci, attraverso un monitoraggio del-le infezioni batteriche e virali. Il pronto soccor-so è assicurato da un servizio di ambulanza,già attivo dagli anni scorsi, mentre l’accessoalle prestazioni avverrà attraverso il coinvolgi-mento delle pubbliche autorità - carabinieri,polizia di stato e municipale, centralini della A-SL Napoli 1 - che provvederanno ad attivare icompetenti servizi veterinari per le più idoneeprocedure di soccorso, anche con l’ausilio del-le associazioni di volontariato animaliste. La Regione Campania, che ha cofinanziato l’i-niziativa, garantirà una parte dei posti disponi-bili nell’ospedale ad altre aziende sanitarie chenon riescono ancora a garantire assistenza ecura agli animali senza padrone. Alla cerimoniainaugurale hannp partecipato il professor Ser-gio Papalia della direzione generale Servizi Ve-terinari del ministero della Salute, il presidentedella Provincia Dino Di Palma, il sindaco RosaRusso Iervolino, gli assessori Andrea Cozzoli-

no, Emilio Borrelli e Gennaro Nasti, il presiden-te dell’VIII Municipalità Carmine Malinconico, irettori delle 3 università cittadine, il preside e iprofessori della Facoltà di Medicina Veterinariadella Federico II. (ANSA). ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 2008 Info Regioni 25

Un ospedale perrandagi a NapoliNella struttura opererà un team di 40 professionisti per curare, 24 ore su 24, fino a 100 cani e gatti randagi

Da venerdì 21 marzo ilPresidente della FNOVIGaetano Penocchio halasciato la direzione deldipartimento di preven-zione veterinario del-

l’ASL di Brescia per transitare all’Istituto Zoo-profilattico della Lombardia e dell’Emilia dovesarà responsabile del Centro di referenza na-zionale della formazione in sanità pubblicaveterinaria.

Gaetano Penocchio ha così commentato: “Èquesta una scelta professionale ed una scel-ta di vita. Mi sono sempre occupato attivamente di for-mazione nella mia città, tramite l’ordine, edaltrove organizzando centinaia di eventi. Re-centemente ho trasformato i Consigli nazio-nali della FNOVI in momenti di formazione,strutturandoli come tali ed accreditandoli nelsistema ECM nazionale. Così sarà anche nelConsiglio Nazionale di Napoli del prossimo a-

prile. L’impegno che mi attende mi entusia-sma perché questa è una attività che amo.Spero di ripagare la Direzione dell’IstitutoZooprofilattico di Brescia che mi ha voluto in-serire nel proprio organico. Se guardo dietro di me rivedo molti anni diresponsabilità nell’ASL e non posso nonpensare con affetto e riconoscenza ai colle-ghi con i quali ho condiviso anni di lavoro edimpegno. Grazie a loro per avermi sopporta-to”. (Fnovi.it) ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 200826 Info Regioni

Il Corpo forestale dello Stato di Asiagoe di Treviso hanno effettuato un’opera-zione di controllo di numerosi camion

provenienti da Paesi dell’Est europeo, e inparticolare dalla Romania, che trasporta-vano agnellini appena svezzati, destinatia finire sulle tavole delle famiglie italiane.L’ispezione, che è stata condotta con ilcontributo del personale dell’Ispettoratoper il Controllo dei Prodotti Agroalimenta-ri di Conegliano Veneto, era finalizzata al-la verifica di eventuali violazioni della leg-ge 151 del 2007 che contiene le norme darispettare per il trasporto in condizioni dibenessere di equidi domestici, bovini, sui-ni, ovini, caprini e pollame. Nel corso del-l’operazione sono stati ispezionati cinquecamion che trasportavano agnellini, dueche trasportavano vitelli da latte appenasvezzati e uno con a bordo tori del peso dioltre quattro quintali. In totale il personaledella Forestale ha sottoposto a controllo4.800 agnelli e oltre 400 vitelli. L’operazio-ne ha portato a elevare complessivamen-te 15.000 euro di sanzioni, mentre alcunicapi, trovati sprovvisti di marchio aurico-lare, sono stati sottoposti a sequestro(Fonte: Ispettorato Generale)

CONTROLLI SU 5000AGNELLI PROVENIENTI

DAI PAESI DELL’EST

Penocchio al Centro per la formazione insanità pubblica veterinaria

La Giunta della Regione Toscana condelibera 926 del 10 dicembre 2007,ha previsto un piano di monitoraggio

per il controllo della trichinosi, approvan-do le linee di indirizzo per l’applicazionedel Regolamento CE 2075/2005, che defi-nisce norme specifiche applicabili ai con-trolli ufficiali per la presenza di Trichinenelle carni. Il Piano prevede che i campio-ni di tessuto muscolare prelevati da car-casse di suini macellati a domicilio, dacinghiali abbattuti a caccia, da carcassedi volpi, lupi e altri animali selvatici rinve-nuti morti sul territorio regionale, siano e-saminati presso le Sezioni toscane dell’I-stituto Zooprofilattico Sperimentale delleRegioni Lazio e Toscana.In questo modo si potrà valutare lo statodi diffusione dell’infestazione da Trichinel-la nei suini domestici e negli animali cac-ciati o rinvenuti morti nel territorio regio-nale e di classificare il territorio ad alto obasso rischio come previsto dalla norma-tiva europea.La partecipazione attiva dell’Istituto Zoo-profilattico al Piano descritto rientra nel-l’impegno primario di questo Ente a ga-rantire elevati livelli di sicurezza alimenta-re, nella consapevolezza che tale garan-zia non può prescindere dalla qualità del-l’ambiente. (fonte: IZS Lazio-Toscana)

TOSCANA, PIANOCONTRO

LA TRICHINOSI

di LUCA CRAVEROResponsabile divisione veterinaria

General manager veterinary divisionIstituto Farmaceutico Candioli S.p.A.

Caro Carlo, colgo l’occa-sione della lettera del DrChiappo relativa al costodel farmaco veterinario,apparsa sul numero10/2008. Oltre ai fattori

che hai sottolineato tu - il mercato veterinarioincide per circa l’1% sul totale vendite del com-parto farmaceutico, da cui deriva un minor nu-mero di confezioni vendute su cui ripartire gliinvestimenti per sviluppare un nuovo prodotto- ce ne sono alcuni altri da considerare.

DISTRIBUZIONEProprio perché il farmaco veterinario rappre-senta l’1% delle vendite del farmacista e delgrossista di prodotti ad uso umano, la filieradi distribuzione prevede normalmente il se-guente iter: azienda produttrice -grossistaveterinario- grossista umano -farmacia - uti-lizzatore finale. Ogni attore della filiera deveavere un ritorno economico, e questo signi-fica un maggior costo finale per l’acquirente.Una diminuzione del costo del farmaco po-trebbe avvenire se la filiera si riducesse a: a-zienda produttrice - grossista veterinario -veterinario -utilizzatore finale, quantomenoper tutti quei prodotti che già oggi la leggeprevede possano essere dispensati e ven-duti dal veterinario stesso. Questa è la filieranormalmente seguita all’estero, in paesi neiquali - è bene ricordarlo - circa il 50% del-l’introito di una struttura veterinaria è rappre-sentato dalla vendita di prodotti, fatto cherappresenta, oltre ad una grossa opportu-nità di crescita economica per il veterinarioitaliano, un’ottima possibilità per rendere unservizio aggiuntivo al cliente, che non devecercare il prodotto altrove, con le difficoltàche spesso si riscontrano in questi casi. Al-tro fattore che incide sul costo del farmacoè la mancata vendita, ovvero il caso in cui laprescrizione del veterinario sia cambiata dalfarmacista che propone al cliente un farma-co ad uso umano che ha a magazzino, inve-ce di far ritornare il cliente il giorno dopo perritirare il farmaco prescritto, oppure che diceche il prodotto prescritto non è più in com-mercio o non esiste. Queste situazioni si ri-durrebbero drasticamente se la distribuzio-ne del farmaco passasse attraverso il veteri-nario.

COSTI DELL’INFORMAZIONEMantenere una struttura di InformatoriScientifici del Farmaco ha dei costi elevatis-simi, e tali costi devono essere coperti dallavendita dei farmaci che vengono illustrati aiveterinari. Il fatto che in Italia ci siano moltis-simi ambulatori che lavorano con orari ridottifa sì che informare capillarmente la maggiorparte delle strutture incrementi tali costi.Tanto per fare un esempio, informare un ve-terinario che lavora 3 ore al giorno costa lostesso che informare un altro collega che la-vora 6 ore al giorno ma - almeno sulla carta- rende la metà in termini di prescrizioni. Sitratta di conti che nulla hanno a che vederecon la scienza, ma che devono essere fatti:gli stessi che fa un veterinario che compraun nuovo ecografo e deve decidere quantofar pagare ogni esame, ragionando sul nu-

mero medio di ecografie al mese che farà.Soluzione: consolidamento degli ambulatoriesistenti in strutture in cui un elevato nume-ro di veterinari condivide i costi fissi e di ge-stione, con un miglioramento economico siadei singoli veterinari, sia del costo dell’infor-mazione. In medicina umana gi ISF visitanosolo gli specialisti di settore. In medicina ve-terinaria la specializzazione è ancora moltopoco diffusa, per cui le aziende, oltre adinformare gli opinion leaders, fanno informa-zione a tutti i veterinari “generalisti”. Questosignifica un ulteriore aumento dei costi diinformazione. Il rimedio a tale situazione èovviamente una sempre maggior specializ-zazione dei medici veterinari, cosa che stagià pian piano avvenendo.

COSTI DI PRODUZIONELe norme italiane prevedono che gli impiantidi produzione dei farmaci veterinari siano se-parati dagli impianti utilizzati per produrre far-maci ad uso umano, anche se gli ingredientied i principi attivi sono identici nei due prodot-ti. Se in linea di principio questa separazioneè condivisibile, dal lato pratico porta i costiproduttivi alle stelle perché gli investimenti su-gli impianti produttivi sono ripartiti su un nu-mero di pezzi molto esiguo. Sarebbe suffi-ciente permettere a chi produce prodotti peruso umano di produrre - negli stessi impianti- anche prodotti per uso veterinario purché gliingredienti utilizzati siano di grado farmaceuti-co e non zootecnico. Il maggior costo dellematerie prime utilizzate sarebbe di gran lunga

inferiore al costo dovuto alla necessità di de-dicare un impianto al solo uso veterinario.Questa situazione ha effetti molto maggiorisulle aziende italiane, che esportano una quo-ta ancora troppo bassa delle loro vendite,mentre non rappresenta una difficoltà per lemultinazionali, le quali usano impianti dedicatiche lavorano un unico prodotto, venduto poiin tutto il mondo.

COSTI DI RICERCA E SVILUPPOSe è vero che spesso per sviluppare un far-maco veterinario si parte da una molecola giàin uso in medicina umana, i costi di ricerca esviluppo sono lo stesso molto elevati, soprat-tutto nel caso in cui si lavori sulla biodisponi-bilità, quasi sempre diversa tra uomo e ani-male da affezione. La ricerca quindi si con-centra su come migliorare la disponibilità del-la molecola nella specie di destinazione, perdare al veterinario un farmaco più efficace delprodotto umano. Vi sono ancora molti altri a-spetti che penalizzano il costo finale del far-maco veterinario, che non cito. Le motivazio-ni che ho riportato mi inducono a concludereche il settore veterinario può uscire dalla for-te crisi in cui è e diventare fonte di afferma-zione professionale per tutta la categoria so-lo se i vari attori che vi operano (veterinari, a-ziende, grossisti, associazioni di categoria,etc) lavorano uniti per il bene comune. Senzaaziende, i veterinari non avrebbero un arse-nale terapeutico adeguato per curare effica-cemente i propri pazienti, permettendo quin-di la fidelizzazione della clientela. Senza ve-terinari, le aziende non avrebbero incentivoad investire in prodotti nuovi e sempre più ef-ficaci. Senza i grossisti, i prodotti non si tro-verebbero. Rendiamoci dunque conto che o-gni figura è indispensabile alle altre, e lavo-riamo uniti per rendere il nostro settore piùmoderno ed efficiente. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 2008 Lettere al Direttore 27@

“Quando ho tentato riforme innovative,animate da spirito radicale, dal mondouniversitario si sono alzati tsunami di

conservazione”Fabio Mussi, Ministro dell’Università e

della Ricerca

Sul costo del farmacoveterinario

Riprendiamo il tema del costo dei medicinali veterinari ascoltando la viva voce diun’azienda. Professione Veterinaria e la direzione editoriale ringraziano il dottorCravero per questo intervento che concorre ad inquadrare ulteriormente la rela-

zione tra il costo del farmaco veterinario e l’attuale situazione del settore in Italia. Al-l’interno di questa rubrica, è stato sottolineato il fatto che spesso un farmaco ad usoveterinario ha un prezzo più elevato rispetto ad un farmaco ad uso umano contenentela stessa molecola. Da queste stesse pagine riprendiamo e sviluppiamo il tema, condi-videndo l’esortazione a lavorare uniti, aziende e veterinari, per rendere il nostro settorepiù moderno ed efficiente.

MODERNITÀ ED EFFICIENZA

Puntualizzazioni

Da qualche tempo leggendo Profes-sione Veterinaria, e altri editoriali, houn senso di malessere perché colgo

più o meno velatamente l’affermazione percui - in sintesi - i veterinari titolari di struttu-re semplici, di base, nel loro complesso e-sercitano la professione in modo pressap-pochista se non addirittura da incompeten-ti. Oggi si aggiunge la possibilità del nuovoregime fiscale “dei minimi” ed ecco: i titolaridi modeste strutture che faranno concor-renza sleale abbassando le tariffe perchénon versano più l’IVA! Mi permetta allora leseguenti puntualizzazioni, nel massimo ri-spetto e senza spirito di polemica.1. Dove sta scritto che aderendo al nuovoregime fiscale il veterinario automaticamen-te abbassa le tariffe. Le mie, e quelle di tan-ti colleghi a me vicini, sono rimaste tali e

quali (si è alzato l’imponibile), e assicuro chedall’01/01/08 ad oggi non c’è stato uncliente che abbia fatto caso alla nuova “fat-tura”. La ricevuta, nella mia esperienza, è vi-sta nella stragrande maggioranza dei casicome un qualcosa che A) si subisce, B) avolte si scarica, C) si lascia sulla scrivaniadel veterinario prima di uscire. Bisognerà a-spettare per vedere se effettivamente perchi aderisce cambierà sostanzialmentequalcosa, ma se dovesse portare un po’ disollievo a chi ha meno perché no? Vienedetto che, non potendo aderire il professio-nista che nell’anno precedente ha acquista-to strumentario per quindicimila euro o più,il fisco va a premiare chi non investe nellapropria attività; ma forse qualcuno quella ci-fra da investire non ce l’ha (in primis, i nu-merosissimi colleghi che lavorano sono sot-topagati qua e là), e viceversa: forse chi puòinvestire quella o altre cifre dico forse ha

meno bisogno di altri di un alleggerimentofiscale. “Altre le vie da perseguire, come lariduzione dell’IVA”: nulla impedisce di porta-re avanti questa richiesta, che potrebbe an-che essere ora vista come un’armonizzazio-ne della classe (?) veterinaria. Per ultimo:leggo che con il prossimo, qualunque sia,governo vi muoverete per questo “nuovopasticcio”. Sarebbe corretto prima fare dueconti sul numero di colleghi SCIVAC/ANMVIche hanno aderito a questo nuovo regimefiscale e sentire magari prima il loro parere? 2. Chi lavora in concorrenza sleale lo face-va, lo fa o lo farà indipendentemente da I-VA, condoni, Bersani, studi di settore. Sitratta di un profondo egoismo individualeche porta a nessuna considerazione deglialtri colleghi, un forte senso di non apparte-nenza ad alcunché. 3. Studi di settore. Dalla loro introduzionead oggi sono sempre risultata “congrua e

coerente”: fatturo troppo (!!!), o tutto som-mato i parametri non sono poi così campatiper aria? Non metto in dubbio che il discor-so sia più complesso nel caso di strutturearticolate, con dipendenti … ma forse si èvenuta a creare più ansia del dovuto suquesti studi di settore. Per concludere, neimiei limiti mi sento un buon veterinario e misento di rappresentare tanti altri; mi aggior-no, seguo corsi, mi metto in discussione in-teragendo con altri colleghi nei casi piùcomplessi. La mia gratificazione quotidiana sono la fi-ducia e la fedeltà dei miei clienti, che vannooltre qualsiasi certificazione di qualità otte-nuta (pagando), da terzi. Sbagliare si sba-glia tutti, ma l’errore è anche capito quan-do si è dimostrato impegno, empatia e de-dizione nel proprio lavoro. Detto questo, misento però all’interno di un sistema chegiudica molto, di una realtà in cui le struttu-re veterinarie di base sembrano stiano di-ventando un fastidio, un intralcio; ho la sen-sazione che la veterinaria in Italia diventeràappannaggio di pochi, con tanta “manova-lanza” (mi si scusi il termine) ormai cosìspecializzata che potrà solo lavorare per al-tri. Mi capita di parlare con giovani colleghi,bravi e preparati, ma già così “instradati” daaver perso una visione di insieme del pa-ziente e del rapporto con il paziente clien-

te, lontani dal sapere cosa significhi far par-tire, gestire e mantenere un’attività in pro-prio… eppure quando parlano hanno solocertezze. E io, che del mettermi in discus-sione ne faccio il perno della mia professio-ne, mi chiedo se non varrebbe la pena in-segnare anche “umiltà” e “autocritica”. Masto divagando. Ringrazio per l’attenzione elo spazio che vorrà eventualmente conce-dermi.

Lettera firmata

Cara collega, non abbiamo mai scritto che gli ambulatoridi medicina di base o i piccoli ambulatorisiano degli incapaci o degli evasori. Incapa-ci possono essere quelli delle piccole comedelle grandi strutture ed evasori pure. Sipuò essere incapaci negli interventi semplicicome in quelli complessi e si può evaderenon fatturando una vaccinazione o un inter-vento da 2000 euro.1) Nessuna critica quindi all’operato dellepiccole strutture. Detto questo siamo sem-pre stati contrari all’eliminazione dei tariffariminimi perché, tenendo conto di come so-no stati calcolati, sotto questo livello di tarif-fe non si può garantire la qualità di una pre-stazione, a meno che si lavori sottocosto.Abbiamo già scritto più volte che il sistemadei minimi non è così conveniente come

sembra e che, comunque, l’86% dei colle-ghi è sotto i 30mila euro di fatturato dichia-rato e quindi può aderirvi. Quanti lo abbiano fatto non te lo sappiamodire ma di certo non credo che siano pochi.Siamo anche convinti che l’aver tolto l’IVApossa esser per molti un’arma pericolosa.È vero o no? In ogni modo si viene a creareuna sperequazione fra strutture con IVA equelle senza che potrebbe generare formedi concorrenza non equilibrate in quanto ilcliente non sarà sempre in grado di fare unconfronto di tariffe ricordandosi che alcunehanno l’IVA ed altre no, anche perché, perlui, l’IVA è un costo in più della prestazione.Perdonaci ma tutto questo non ci sembramolto logico e finirà per creare solo grandeconfusione. Non sarebbe stato meglio, come chiediamoda anni, che venisse ridotta l’aliquota sulleprestazioni veterinarie al 10% per tutti, o to-glierla del tutto visto che la nostra attivitàsanitaria rientra comunque nella sanità pub-blica? Secondo noi sarebbe stato meglio epiù corretto.2) La concorrenza sleale ci sarà sempre mati posso assicurare che con la storia dei mi-nimi si stanno sviluppando operazioni deltutto scorrette, da come ci raccontano va-rie aziende, per riuscire a rientrare nelle ca-ratteristiche previste. Certo, la maggior par-

te sono onesti e corretti, ma l’occasione hasviluppato la fantasia italiana.3) Per quanto riguarda gli studi di settoreabbiamo sempre sostenuto che si debbanopagare le tasse sul reddito reale, non suquello presunto dal fisco sulla base di para-metri predefiniti. Nonostante tutte le corre-zioni apportate, molte anche su nostra ri-chiesta, gli studi di settore continuano adessere uno strumento iniquo che rischia an-cora una volta di favorire i più furbi. Anchequesto non ci sembra logico.Nel futuro della veterinaria italiana ci saràsempre ampio spazio per le piccole e me-die strutture perché il servizio che possonooffrire sul territorio non è sostituibile. Au-menteranno gli studi associati, gli speciali-sti, i centri di referenza o le grosse cliniche,ma la funzione della medicina di base saràsempre estremamente importante. Ciò cheè necessario, al di là di ogni forma di certifi-cazione, è che anche a questo livello la no-stra professione venga espressa con il mas-simo impegno, serietà e professionalità chenon possono mai mancare. I tuoi ultimi commenti, come tu stessa dici,ci porterebbero molto lontano da questi ar-gomenti ma non sono certamente meno im-portanti di quelli su cui abbiamo disquisitoora.

Carlo Scotti

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

CORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

organizzato daEdizioni Veterinarie E.V. srl

certificata ISO 9001:2000

VISITA OCULISTICA EANATOMIA. PATOLOGIE DI

ORBITA, ANNESSI, APPARATOLACRIMALE, SCLERA E CORNEA

(1a Parte del 2° Itinerario didattico diOftalmologia)

Cremona, 24/26 Aprile 2008Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAlberto Crotti, Med Vet, Genova

RELATORIAlberto Crotti, Med Vet, Genova

Adolfo Guandalini, Med Vet, Dipl ECVO,Roma

Claudio Peruccio, Med Vet, Dipl ECVO,Torino

Antonella Vercelli, Med Vet, Torino

ISTRUTTORECristina Giordano, Med Vet, Torino

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

CITOLOGIA 1Cremona, 15/17 Maggio 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREDavide De Lorenzi, Med Vet, Dipl ECVCP,

SMPA, Padova

RELATORIWalter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP,

PaviaUgo Bonfanti, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP,

MilanoEnrico Bottero, Med Vet, Cuneo

Mario Caniatti, Med Vet, Dipl ECVP, MilanoDavide De Lorenzi, Med Vet, Dipl ECVCP,

SMPA, Padova

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 550,00 + IVA 20%

Non soci: € 700,00 + IVA 20%

FISSAZIONE ESTERNA(2a Parte del 2° Itinerario didattico di

Ortopedia)Cremona, 5/7 Giugno 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAntonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS,

Legnano (MI)

DIRETTORE DELLE ESERCITAZIONIBruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino

RELATORI ED ISTRUTTORIEnrico Castaman, Med Chir, Primario di

Ortopedia Ospedale di MontecchioMaggiore (VI)

Antonio Ferretti, Med Vet, Dipl ECVS,Legnano (MI)

Bruno Peirone, Med Vet, PhD, TorinoMassimo Petazzoni, Med Vet, MilanoAlessandro Piras, Med Vet, Spec in

Chirurgia, MRCVS, Newry, Irlanda del NordMatteo Tommasini Degna, Med Vet, Dipl

ECVS, Roma

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20%

Non soci: € 800,00 + IVA 20%

BIOCHIMICA CLINICACremona, 17/20 Giugno 2008

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORESaverio Paltrinieri, Med Vet, PhD, Dipl

ECVCP, Milano

RELATORIWalter Bertazzolo, Med Vet, Dipl ECVCP,

PaviaUgo Bonfanti, Med Vet, PhD, Dipl ECVCP,

MilanoAlessia Giordano, Med Vet, Dipl ECVCP,

MilanoSaverio Paltrinieri, Med Vet, PhD, Dipl

ECVCP, MilanoEric Zini, Med Vet, Dipl ECVIM, Berna (CH)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 200828 Lettere al Direttore @

Il lavoro fisso

Caro Presidente Scotti, sono una Ve-terinaria laureata ormai da anni ed a-bito a Padova. Dopo la solita gavetta

di anni (perché l’Università - diciamolo ancorauna volta - non prepara come dovrebbe)presso strutture veterinarie mi sono trovata unlavoro fisso. È vero dirà lei che me lo devo te-nere stretto visto la precarietà di questi annima vorrei chiederle quale ritenga sia il com-penso minimo per un veterinario nell’arco diun mese, non esiste un compenso minimoper un lp, è una contrattazione di un rapportodi consulenza, si parla di compensi minimi e/ostipendi se si viene assunti con contrattoConfprofessioni. Credo che la valutazione suquanto chiedere per un rapporto professio-nale (libero) sia legato principalmente a quan-to il professionista dà in termini non solo orarima di competenze. Questo fa la differenzaovvero se sei uno che i clienti cercano e vo-gliono o se sei uno che tiene aperta una por-ta..... tenendo presente che si lavora da unminimo di 50 ore ad un massimo di 80 ore eche il costo della vita è aumentato notevol-mente. Un’altra domanda che vorrei rivolgerleè quanto dovrebbe percepire un veterinarioper una visita a domicilio. Un onorario digni-toso per una visita domiciliare non pensopossa essere meno di 70 € (fatturato) vistoche spesso e volentieri vengo a contatto conrealtà scarsamente retribuite. Penso che lemie domande possano essere utili anche aglialtri colleghi. La ringrazio anticipatamente e porgo distintisaluti.

Dott. Marta Paoloni

Cara collega ti abbiamo chiesto l’autorizzazio-ne a pubblicare la tua email di richiesta diinformazioni perché pensiamo che sia un ar-gomento che possa interessare tanti veteri-nari. Per quanto riguarda l’università, che cri-tichi perché non prepara come dovrebbe, sidiscute da anni sui contenuti del corso di lau-rea e le posizioni sono molto diverse. L’uni-versità deve preparare alla professione, equale, o dare una preparazione di base che

permetta poi di affrontare ogni scelta profes-sionale? Sento spesso studenti che lamenta-no “l’inutilità” di certi esami in funzione dei lo-ro obiettivi occupazionali ma la funzione del-l’università forse non è quella di creare un“professionista”. Sarà il tirocinio, il praticanta-to a dare la formazione per la pratica profes-sionale e l’esame di Stato dovrebbe accerta-re questi aspetti e non solo nozioni scolasti-che. E saranno poi le Società scientifiche apermettere gli approfondimenti e gli aggior-namenti, con ampia scelta, per la pratica pro-fessionale. È una mia riflessione che meritacertamente un’ampia discussione che datempo abbiamo avviato con il mondo univer-sitario insieme all’annoso problema del nu-mero programmato.Per quanto riguarda le due domande specifi-

che è molto semplice rispondere alla secon-da: credo che un onorario dignitoso per unavisita domiciliare non possa essere meno di60/70 euro + IVA. Sempre meno comunquedella chiamata di un idraulico. Per quanto ri-guarda invece l’altra tua domanda la cosa èestremamente più complessa. In un rapportodi dipendenza si deve fare riferimento al con-tratto siglato dai sindacati con Confprofessio-ni per i laureati dipendenti da strutture profes-sionali. Se ben ricordo è circa 1000/1100 net-ti al mese per 40 ore settimanali.Per un rapporto di collaborazione professio-nale è molto difficile dare un’indicazione vistoche le variabili sono molte. Non esiste uncompenso minimo per un libero professioni-sta, ma dipende dalla contrattazione di unrapporto di consulenza. Quanto chiedere?

Credo che questa valutazione dipenda princi-palmente da quanto il professionista può da-re in termini non solo di orario ma anche, senon soprattutto, in termini di competenza equindi di autonomia di lavoro, capacità ge-stionale, eventuali specializzazioni, incremen-to del lavoro, sviluppo della struttura, rappor-to con i clienti, ecc.Dare una risposta precisa è quindi impossibi-le e si parte da cifre minime se è un giovanelaureato che deve apprendere ancora tanto,se non tutto, fino a valori anche piuttosto ele-vati se si parla di uno specialista che porta unforte valore aggiunto alla struttura. Devi esse-re quindi tu a fare questa valutazione precisaconfrontandoti poi con il titolare e chiedendoche ti venga riconosciuto quanto vali.

Carlo Scotti

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 2008 Lettere al Direttore 29@

Con riferimento alla notizia “Caudotomiaa San Marino, denunciato allevatore”(Professione Veterinaria n. 8/2008) si pre-cisa che la notizia si riferiva in realtà adun caso di conchectomia e che il canecorso italiano rientra tra le razze ricono-sciute dalla FCI e per le quali è - allo sta-to - ammessa la caudotomia per esigen-ze di standard di razza. Ci scusiamo con i lettori.

ERRATA CORRIGE

Edizioni Veterinarie E.V. srl

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

Sabina [email protected]

Comitato di Redazione

Pierpaolo Bertaglia,Paolo Bossi,

Marco Eleuteri,Giuliano Lazzarini,

Pier Mario Piga,Sabina Pizzamiglio,

Aldo Vezzoni

Rubriche

Fabrizio Pancini,Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro,Giovanni Stassi

Segreteria di Redazione

Lara [email protected]

Grafica

Francesca [email protected]

Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

Iscrizione registro stampadel Tribunale di Vigevano,n. 1425/03 del 30/12/2003

Concessionaria esclusiva

per la pubblicità

EV srl, [email protected]

Stampa

Press Point, Abbiategrasso - [email protected]

Spedizione in AbbonamentoPostale - D.L. 353/2003 (conv. in

L. 27-02-2004 N. 46) art. 1,comma 1 Filiale di Milano a cura diCentro Produzione Mailings Scarl -

Cusago (MI)

Professione Veterinaria pubblicanotizie d'attualità e di rassegna icui contenuti non rispecchiano

necessariamente il pensiero dellaTestata. Interventi e opinioni

attribuibili a ProfessioneVeterinaria e/o all'ANMVI

vengono esplicitamente indicatecome tali.

Chiuso in stampa il 31 marzo 2008

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 12 | 200830 Calendario attività Dal 6 aprile al 17 maggio

6 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA “EMERGENZA O NON EMERGENZA...QUESTO È IL PROBLEMA” RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DELLE PIU’

COMUNI EMERGENZE IN MEDICINA VETERINARIA - Sala Quadrivium - Genova - P.zza Santa Marta 2 - ECM: RichiestoAccr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

6 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA DIAGNOSI E TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE SCHELETRICHE EREDITARIE - Bari Hotel Sheraton -

Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segrete-ria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

6 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE IN CHIRURGIA DI STOMACO E INTESTINO - Hotel Campanile -Moncalieri (TO) - VIA GUIDO ROSSA 11 - ECM:COLLABORAZIONE CON SOVEP Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.

+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

8 - 11 APRITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. MEDICINA COMPORTAMENTALE: I PARTE - DALL’ETOLOGIA AL SEGNO CLINICO: LA SEMIOLOGIA COM-Attenzione: Evento annullato. PORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO - EVENTO ANNULLATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona -

Via Trecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

9 - 11 APRCORSO AIVEMP / SISCA IN COLLABORAZIONE CON CANILE E GATTILE. INDICATORI DI SALUTE PUBBLICA E DI IGIENE AMBIENTALE: CRITERI GESTIONALI -REGIONE LOMBARDIA Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

13 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA LE PATOLOGIE CHIRURGICHE DELLE GHIANDOLE SALIVARI - Auditorium Comunale - Villair di Quart (AO) -

Fraz. Bas Villair ,19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazio-ni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

13 APRSEMINARIO ANMVI / SCIVAC IN COLLABORAZIONE UN APPROCCIO SEMPLICE AL PRACTICE MANAGEMENT - Crowne Plaza, Centro Congressi Via Po, 197 CON SCIVAC E GPM Padova - Via Po 197 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. +39 0372

403536 - E-mail: [email protected]

13 APRSEMINARIO SCIVAC IL DOLORE NEL GATTO: UN PAZIENTE CHE SI NASCONDE - Melià, Milano - Via Masaccio, 19 - ECM: Richie-

sto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

15 - 18 APRITINERARIO DIDATTICO SIVAE / SCIVAC MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI UCCELLI - Cremona, Palazzo Trecchi - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accre-

ditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

16 APRCONVEGNO SIVAR IN COLLABORAZIONE CON BLUE TONGUE: EMERGENZA SANITARIA EUROPEA - Facoltà di Agraria, Piacenza - Via Emilia Parmense, 84 - FACOLTÀ DI AGRARIA PIACENZA, ASL PROVINCIA DI PIACENZA, ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel.ORDINE MEDICI VETERINARI DI PIACENZA, AIVEMP. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

18 APRCONVEGNO SIVAR L’ALLEVAMENTO A BANDE: COME, QUANDO E PERCHE’ - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lan-

zini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SI-VAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

18 - 19 APRCORSO SIVE CORSO BASE DI OSTEOPATIA E CHIROPRATICA - II PARTE - Centro Veterinario Militare di Grosseto - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

19 - 20 APRCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA CHIRURGICA NEL CANE E NEL GATTO - Ata Hotel Quark, Via Lam-

pedusa, Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

19 - 20 APRSEMINARIO SCIVAC IL CANE FRATTURATO: DAL PRIMO APPROCCIO AL TRATTAMENTO ELETTIVO - nh Jolly Hotel Centro Con-

gressi, Palermo - Foro Italico, 22 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segrete-ria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 APRINCONTRO SICIV / SIDEV / SIONCOV IN IL COMPLESSO DELLE MALATTIE ISTIOCITARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:COLLABORAZIONE CON SIDEV E SIONCOV Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372

403502 - E-mail: [email protected]

20 APRSEMINARIO SVIDI / SCIVAC INCONTRO SVIDI - INCONTRO CON DOMINIQUE PENNINCK: ARGOMENTI DI ECOGRAFIA DELL’APPARA-

TO GASTRO-ENTERICO - Aula Magna Messieri, Facoltà di Med Vet, Ozzano Emilia (BO) - ECM: Richiesto Accre-ditamento - Per info: Elena Piccioni - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

22 - 23 APRCORSO SCIVAC CORSO DI CONSULENTE NUTRIZIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

22 - 24 APRCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON PACCHETTO IGIENE. LINEE GUIDA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, REGIONE LOMBARDIA Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

24 - 26 APRITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. OFTALMOLOGIA: I PARTE - VISITA OCULISTICA E ANATOMIA. PATOLOGIE DI ORBITA, ANNESSI,

APP. LACRIMALE, SCLERA E CORNEA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

24 - 27 APRINCONTRO SIOVET ORTHOFUN 2008 - Borgo Hotel Le Terre del Verde - Gualdo Tadino PG - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

27 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE EPILESSIA E CONVULSIONI: APPROCCIO CLINICO, DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

28 - 29 APRCORSO SCIVAC CORSO DI ENDOSCOPIA APPLICATA ALL’APPARATO RESPIRATORIO, GENITO-URINARIO E ORECCHIO

ESTERNO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

4 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA MEDICINA FELINA - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Richiesto Accre-

ditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506- E-mail: [email protected]

5 - 8 MAGCORSO SCIVAC / SISCA CORSO SISCA - L’EDUCAZIONE DEL CUCCIOLO SECONDO UN’OTTICA PEDAGOGICA (I PARTE) - Il Bian-

cospino - Casteggio (PV) - ECM: No ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-VAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

9 - 10 MAGCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR X CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - IN COLLABORAZIONE CON FNOVI, FEDERAZIONE ORDINI MEDICI ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel.VETERINARI LOMBARDIA, ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

11 MAGINCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC SARDEGNA “PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPA-

GNIA” - Sassari - Sardegna - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

12 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA INCONTRO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:

Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

15 - 17 MAGCORSO SCIVAC CORSO DI CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]