Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 35

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006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 35 dal 9 al 15 ottobre 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 352 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. OGM “Il riso geneticamente modificato non è arrivato sulle tavole degli italiani”. Così il Sottosegretario alla salute Gian Paolo Patta rassicura gli italiani dopo che, lo scorso 26 settembre, a- veva annunciato la scoperta in Italia di quattro partite di riso proveniente dagli USA contaminate da Ogm. “U- na parte è stata spedita in Paesi co- munitari e Terzi mentre una parte, cir- ca 6.700 tonnellate, è ancora giacen- te e sottoposta a sequestro presso l’azienda italiana di prima introduzio- ne. Questo riso verrà distrutto o rin- viato al Paese di produzione”. CREUTZFELDT-JAKOB Nasce un’associazione europea dei familiari dei pazienti colpiti da malat- tie da prioni, in particolare la variante umana di “mucca pazza” e la Creutz- feldt-Jakob sporadica. L’iniziativa è partita dal convegno internazionale Prion 2006, presenti i parenti di 25 persone colpite da queste malattie per le quali non esiste alcuna cura. Dal 2000 a oggi, il numero maggiore di casi di variante umana della Bse (180) è stato registrato in Inghilterra, 15 in Francia, 1 in Italia. INFLUENZA Per la prevenzione e il controllo del- l’influenza stagionale 2006-2007 il Mi- nistero della Salute torna a racco- mandare la vaccinazione antinfluen- zale ad alcune categorie di persone, fra cui il “personale che per motivi occupazionali è a contatto con ani- mali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali”. FOCHE Il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione di predisporre una pro- posta volta a vietare l’importazione, l’esportazione e la vendita di tutti i prodotti derivati dalla foca groenlan- dica e dalla foca cistofora crestata. Negli ultimi quattro anni più di un mi- lione e mezzo di cuccioli di foca groenlandica sono stati macellati nel- l’Atlantico nord-occidentale. Un gruppo internazionale di veterinari ha denunciato che il 42% delle foche macellate erano probabilmente state scuoiate mentre ancora coscienti. BULGARIA E ROMANIA La Commissione europea ha dato il via libera all’ingresso nella UE di Bul- garia e Romania a partire dal 1° gen- naio 2007. Alcune misure transitorie potrebbero essere adottate anche dopo l’adesione; ad entrambi i Paesi resta tuttora proibito di esportare nel- la Ue suini vivi e carne suina per la presenza della febbre suina classica ed altre misure potrebbero essere a- dottate riguardo alla vendita di pro- dotti derivati dal latte e all’Encefalo- patia spongiforme trasmissibile. CANILE ABUSIVO Un canile abusivo, nel quale erano cu- stoditi sette cani della razza Pit bull in catene, è stato scoperto a Cerignola (FG), dagli agenti del commissariato di polizia. Gli accertamenti compiuti da un veterinario hanno stabilito che i cani erano privi di microchip d’identità e presentavano segni di evidenti mal- trattamenti. Gli animali venivano alle- vati per essere rivenduti a esponenti della criminalità locale che li utilizzava per i combattimenti clandestini. La struttura è stata sottoposta a seque- stro penale, i cani sono stati affidati al canile comunale. Brevi Tre Sottosegretari per l’IVA al 10% C on l’incontro che si è tenuto il 5 ottobre al Ministe- ro dell’economia, con il Sottosegretario Pier Pao- lo Cento, l’ANMVI e la LAV hanno raccolto la di- sponibilità ed il sostegno, alle richieste da tempo avanza- te di una riduzione dell’aliquota IVA sulle prestazioni vete- rinarie e sul petfood, da parte di tutti i ministeri coinvolti. Maria Chiara Acciarini, Sottosegretario alla Famiglia, a- veva già dato la sua disponibilità ad accogliere le richie- ste della categoria veterinaria e del mondo animalista non solo per una doverosa attenzione verso la salute ed il be- nessere animale ma anche in considerazione del fatto che ben 9,5 milioni di famiglie, il 41% del totale, ospitano un animale e la riduzione dell’IVA sarebbe un significativo contenimento dei costi per il suo mantenimento. Gian Paolo Patta, Sottosegretario alla Salute, con delega alla Veterinaria, ha colto nella proposta gli aspetti più di- retti alla sanità animale considerando che la riduzione del- l’aliquota sulle prestazioni veterinarie e sul petfood porte- ranno certamente ad una maggiore attenzione del pro- prietario verso il benessere del proprio animale. Patta ha anche valutato altri aspetti prettamente sanitari che rendono doveroso un serio ripensamento sulle aliquote attuali. Il Sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Cento, da sempre attento ai di- ritti degli animali, ha accolto positivamente le richieste dell’ANMVI e della LAV, rispettivamente rappresentate dal Direttore, Antonio Manfredi e dal Presidente Gianluca Felicetti, rendendosi disponibile a parlarne subito con il Vice Ministro Vincenzo Visco. “Non sarà facile far passare questa nostra richiesta” ha dichiarato Carlo Scotti, Presidente ANMVI, “ma que- sta volta possiamo contare non solo sull’impegno ed il sostegno di molti parlamentari, tra cui i due Deputati veterinari, Mancuso e Viola, ma an- che su quello di tre Sottosegretari in rappresentanza dei Ministeri diretta- mente coinvolti nella valutazione dell’emendamento che sarà presentato durante la discussione della Finanziaria”. La situazione economico-finan- ziaria del nostro Paese non è certamente molto favorevole ma l’ANMVI e la LAV, ci credono o, per lo meno, continuano a sperarci. Firma e fai firmare la petizione S ono più di 1000 le firme raccolte contro la prolife- razione di sedi universitarie promossa dall’ANMVI e rivolta al Presidente della Repubblica. Ma non bastano. Il rischio che nascano altri corsi di laurea è fondato e con- sistente. Serve quindi un segnale forte da parte della Ca- tegoria. Firmate e fate firmare anche ai familiari, agli amici e ai cittadini che avrete sensibilizzato al rispetto del diritto allo studio e al lavoro. Petizione e modalità di adesione: www.anmvi.it www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Art. 348 Codice Penale Segnala l'abuso di professione Iniziativa dell'ANMVI per il rispetto della legalità A PAG. 3 Il testo dell'art. 87 del Dlgs 193/2006, in riferimento alla gestione dei campio- ni gratuiti di specialità farmaceutiche, è talmente rigido da avere reso quasi impossibile la distribuzione di campio- ni da parte delle aziende. Ad esempio, quale azienda farmaceutica sarebbe in grado di creare una linea di produ- zione specifica per i campioni preve- dendo, la nuova normativa, che il loro contenuto di prodotto debba essere inferiore a quello delle confezioni mini- me in commercio? La richiesta dell'AI- SA (Associazione Industrie Salute Ani- male), che riunisce tutte le principali a- ziende farmaceutiche del settore, di ri- vedere l'art. 87, quindi, nasce da una reale necessità operativa che l'ANMVI ha ritenuto di condividere. "Pur riba- dendo l'estrema necessità di una re- golamentazione dei campioni gratuiti- ha dichiarato Scotti, Presidente ANM- VI - che oggi evidenzia situazioni di a- buso e di illegalità veramente inaccet- tabili per il rispetto normativo, per la si- curezza alimentare e per il ruolo stes- so del Medico Veterinario, compren- diamo in pieno l'impossibilità di creare specifiche linee produttive per la rea- lizzazione dei campioni che, comun- que, sia pure in una confezione diver- sa, non risolverebbero i problemi da noi denunciati". Le situazioni di com- portamenti illeciti e più volte segnalati vanno infatti, dalla cessione di cam- pioni gratuiti a non veterinari, all'utiliz- zo degli stessi come sconto ai clienti da parte del veterinario, sino alla riven- dita dei prodotti dopo aver cancellato la scritta "Campione gratuito" dalla confezione. L'ANMVI non è d'altra par- te neppure convinta che questi pro- blemi si possano risolvere mettendo le aziende nella impossibilità di produrre campioni gratuiti venendo a creare un danno a tutto il settore, ma definendo regole precise che dovranno essere ri- spettate dalle aziende a dagli informa- tori. Secondo una indagine svolta ne- gli USA e pubblicata da "Journal of medical ethics" un medico su tre ritie- ne di essere influenzato al momento della prescrizione di un medicinale ri- spetto ad un altro, dai campioni gratui- ti ricevuti. Giusto quindi avere molta at- tenzione al problema, con regole pre- cise, ma anche senza falsi allarmismi. È ovvio che la disponibilità di campio- ni gratuiti di un nuovo prodotto, se questo dimostra la sua efficacia, po- tranno influenzare la ricettazione. Que- sto rientra nella logica e nella funzione stessa del campione. Nulla da scan- dalizzarsi quindi! CAMPIONI GRATUITI?

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

Transcript of Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 35

006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 35 dal 9 al 15 ottobre 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

352ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

OGM “Il riso geneticamente modificato nonè arrivato sulle tavole degli italiani”.Così il Sottosegretario alla saluteGian Paolo Patta rassicura gli italianidopo che, lo scorso 26 settembre, a-veva annunciato la scoperta in Italiadi quattro partite di riso provenientedagli USA contaminate da Ogm. “U-na parte è stata spedita in Paesi co-munitari e Terzi mentre una parte, cir-ca 6.700 tonnellate, è ancora giacen-te e sottoposta a sequestro pressol’azienda italiana di prima introduzio-ne. Questo riso verrà distrutto o rin-viato al Paese di produzione”.

CREUTZFELDT-JAKOBNasce un’associazione europea deifamiliari dei pazienti colpiti da malat-tie da prioni, in particolare la varianteumana di “mucca pazza” e la Creutz-feldt-Jakob sporadica. L’iniziativa èpartita dal convegno internazionalePrion 2006, presenti i parenti di 25persone colpite da queste malattieper le quali non esiste alcuna cura.Dal 2000 a oggi, il numero maggioredi casi di variante umana della Bse(180) è stato registrato in Inghilterra,15 in Francia, 1 in Italia.

INFLUENZAPer la prevenzione e il controllo del-l’influenza stagionale 2006-2007 il Mi-nistero della Salute torna a racco-mandare la vaccinazione antinfluen-zale ad alcune categorie di persone,fra cui il “personale che per motivioccupazionali è a contatto con ani-mali che potrebbero costituire fontedi infezione da virus influenzali”.

FOCHEIl Parlamento europeo ha chiesto allaCommissione di predisporre una pro-posta volta a vietare l’importazione,l’esportazione e la vendita di tutti iprodotti derivati dalla foca groenlan-dica e dalla foca cistofora crestata.Negli ultimi quattro anni più di un mi-lione e mezzo di cuccioli di focagroenlandica sono stati macellati nel-l’Atlantico nord-occidentale. Ungruppo internazionale di veterinari hadenunciato che il 42% delle fochemacellate erano probabilmente statescuoiate mentre ancora coscienti.

BULGARIA E ROMANIA La Commissione europea ha dato ilvia libera all’ingresso nella UE di Bul-garia e Romania a partire dal 1° gen-naio 2007. Alcune misure transitoriepotrebbero essere adottate anchedopo l’adesione; ad entrambi i Paesiresta tuttora proibito di esportare nel-la Ue suini vivi e carne suina per lapresenza della febbre suina classicaed altre misure potrebbero essere a-dottate riguardo alla vendita di pro-dotti derivati dal latte e all’Encefalo-patia spongiforme trasmissibile.

CANILE ABUSIVOUn canile abusivo, nel quale erano cu-stoditi sette cani della razza Pit bull incatene, è stato scoperto a Cerignola(FG), dagli agenti del commissariatodi polizia. Gli accertamenti compiutida un veterinario hanno stabilito che icani erano privi di microchip d’identitàe presentavano segni di evidenti mal-trattamenti. Gli animali venivano alle-vati per essere rivenduti a esponentidella criminalità locale che li utilizzavaper i combattimenti clandestini. Lastruttura è stata sottoposta a seque-stro penale, i cani sono stati affidati alcanile comunale.

Brevi

Tre Sottosegretari per l’IVA al 10%

C on l’incontro che si è tenuto il 5 ottobre al Ministe-ro dell’economia, con il Sottosegretario Pier Pao-lo Cento, l’ANMVI e la LAV hanno raccolto la di-

sponibilità ed il sostegno, alle richieste da tempo avanza-te di una riduzione dell’aliquota IVA sulle prestazioni vete-rinarie e sul petfood, da parte di tutti i ministeri coinvolti. Maria Chiara Acciarini, Sottosegretario alla Famiglia, a-veva già dato la sua disponibilità ad accogliere le richie-ste della categoria veterinaria e del mondo animalista nonsolo per una doverosa attenzione verso la salute ed il be-nessere animale ma anche in considerazione del fatto cheben 9,5 milioni di famiglie, il 41% del totale, ospitano un

animale e la riduzione dell’IVA sarebbe un significativo contenimento deicosti per il suo mantenimento.

Gian Paolo Patta, Sottosegretario alla Salute, con delegaalla Veterinaria, ha colto nella proposta gli aspetti più di-retti alla sanità animale considerando che la riduzione del-l’aliquota sulle prestazioni veterinarie e sul petfood porte-ranno certamente ad una maggiore attenzione del pro-prietario verso il benessere del proprio animale. Patta ha

anche valutato altri aspetti prettamente sanitari che rendono doveroso unserio ripensamento sulle aliquote attuali. Il Sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Cento, da sempre attento ai di-ritti degli animali, ha accolto positivamente le richieste dell’ANMVI e dellaLAV, rispettivamente rappresentate dal Direttore, Antonio Manfredi e dalPresidente Gianluca Felicetti, rendendosi disponibile a parlarne subitocon il Vice Ministro Vincenzo Visco. “Non sarà facile far passare questanostra richiesta” ha dichiarato Carlo Scotti, Presidente ANMVI, “ma que-sta volta possiamo contare non solo sull’impegno ed il sostegno di moltiparlamentari, tra cui i due Deputati veterinari, Mancuso e Viola, ma an-che su quello di tre Sottosegretari in rappresentanza dei Ministeri diretta-mente coinvolti nella valutazione dell’emendamento che sarà presentatodurante la discussione della Finanziaria”. La situazione economico-finan-ziaria del nostro Paese non è certamente molto favorevole ma l’ANMVI ela LAV, ci credono o, per lo meno, continuano a sperarci.

Firma e fai firmare la petizione

Sono più di 1000 le firme raccolte contro la prolife-razione di sedi universitarie promossa dall’ANMVI

e rivolta al Presidente della Repubblica. Ma non bastano.Il rischio che nascano altri corsi di laurea è fondato e con-sistente. Serve quindi un segnale forte da parte della Ca-tegoria. Firmate e fate firmare anche ai familiari, agli amici

e ai cittadini che avrete sensibilizzato al rispetto del diritto allo studio e allavoro. Petizione e modalità di adesione: www.anmvi.it

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Art. 348 Codice Penale

Segnalal'abuso diprofessioneIniziativa dell'ANMVI per il rispetto della legalità A PAG. 3

Il testo dell'art. 87 del Dlgs 193/2006,in riferimento alla gestione dei campio-ni gratuiti di specialità farmaceutiche,è talmente rigido da avere reso quasiimpossibile la distribuzione di campio-ni da parte delle aziende. Ad esempio,quale azienda farmaceutica sarebbein grado di creare una linea di produ-zione specifica per i campioni preve-dendo, la nuova normativa, che il lorocontenuto di prodotto debba essereinferiore a quello delle confezioni mini-me in commercio? La richiesta dell'AI-SA (Associazione Industrie Salute Ani-male), che riunisce tutte le principali a-ziende farmaceutiche del settore, di ri-vedere l'art. 87, quindi, nasce da unareale necessità operativa che l'ANMVIha ritenuto di condividere. "Pur riba-dendo l'estrema necessità di una re-golamentazione dei campioni gratuiti-ha dichiarato Scotti, Presidente ANM-VI - che oggi evidenzia situazioni di a-buso e di illegalità veramente inaccet-tabili per il rispetto normativo, per la si-curezza alimentare e per il ruolo stes-so del Medico Veterinario, compren-diamo in pieno l'impossibilità di crearespecifiche linee produttive per la rea-lizzazione dei campioni che, comun-que, sia pure in una confezione diver-sa, non risolverebbero i problemi da

noi denunciati". Le situazioni di com-portamenti illeciti e più volte segnalativanno infatti, dalla cessione di cam-pioni gratuiti a non veterinari, all'utiliz-zo degli stessi come sconto ai clientida parte del veterinario, sino alla riven-dita dei prodotti dopo aver cancellatola scritta "Campione gratuito" dallaconfezione. L'ANMVI non è d'altra par-te neppure convinta che questi pro-blemi si possano risolvere mettendo leaziende nella impossibilità di produrrecampioni gratuiti venendo a creare undanno a tutto il settore, ma definendoregole precise che dovranno essere ri-spettate dalle aziende a dagli informa-tori. Secondo una indagine svolta ne-gli USA e pubblicata da "Journal ofmedical ethics" un medico su tre ritie-ne di essere influenzato al momentodella prescrizione di un medicinale ri-spetto ad un altro, dai campioni gratui-ti ricevuti. Giusto quindi avere molta at-tenzione al problema, con regole pre-cise, ma anche senza falsi allarmismi.È ovvio che la disponibilità di campio-ni gratuiti di un nuovo prodotto, sequesto dimostra la sua efficacia, po-tranno influenzare la ricettazione. Que-sto rientra nella logica e nella funzionestessa del campione. Nulla da scan-dalizzarsi quindi! ■

CAMPIONI GRATUITI?

I l fenomeno dell’abuso di pro-fessione in medicina veteri-naria è purtroppo consi-

stente e si traduce in episodi di il-legalità diffusa, maltrattamento a-nimale e pregiudizio della sicurez-za degli alimenti di origine anima-le. Tutte le professioni mediche sistanno confrontando con una verae propria emergenza-abusivismo esollecitano le Autorità e gli stessiprofessionisti ad affrontarlo. Lo stafacendo da tempo anche l’ANMVI,che adesso ha deciso di imprime-re una svolta nella lotta all’abuso diprofessione. Con la collaborazionedell’ANDI (Associazione NazionaleDentisti Italiani) - aderente comenoi a Confprofessioni - e dei nostrilegali, abbiamo messo a punto unmodulo per incoraggiare i Colleghia segnalare i casi di esercizio abu-sivo della nostra professione, su-perando le comprensibili esitazioniad intraprendere azioni giudiziarieindividuali, che espongono sem-pre a difficoltà e a costi economici. Il modulo qui riprodotto è stato, in-fatti, concepito per garantire lamassima riservatezza ai Colleghisegnalanti, senza esporli in primapersona nella valutazione (ed even-tuale denuncia) dei casi certi o so-spetti. Le segnalazioni vanno indi-rizzate, a cura dei Colleghi, al-l’ANMVI ed hanno in via prioritaria ilsignificato di promuovere un moni-toraggio sulla sussistenza e sullaconsistenza del reato. Nella even-tualità di ripetute segnalazioni di a-nalogo contenuto, l’ANMVI si con-fronterà con i propri legali per valu-tare eventuali azioni di denunciapresso la Procura della Repubblica.L’azione giudiziaria sarà portata a-vanti da ANMVI, che si confronteràcon l’Autorità giudiziaria solo dopoaver adeguatamente approfonditola validità delle segnalazioni.

Iniziativa del Ministro LiviaTurcoInasprire le misure di contrasto al-l’esercizio abusivo di una profes-sione sanitaria è doveroso e ne-cessario. Bene ha fatto il Ministrodella Salute a cominciare a porvi ri-medio con la Finanziaria 2007.L’articolo 92 stabilisce, infatti, che“in caso di condanna per violazio-ne dell’articolo 348 del codice pe-nale, il giudice ordina la confiscadelle attrezzature appartenenti al-l’esercente la professione sanitariao a colui che ha abusivamente e-sercitato la professione sanitaria,ovvero appartenenti a società allequali l’uno o l’altro partecipano, lequali siano state utilizzate per l’e-sercizio abusivo della professionesanitaria”.

Una proposta di leggePer l’On. Francesco Maria Marinel-lo - che ha depositato la propostadi legge “Modifiche alle disposizio-ni relative all’esercizio abusivo diuna professione” i sequestri delle

attrezzature utilizzate per l’abusivoesercizio spesso non hanno esito,poiché queste vengono restituite altermine del procedimento giudizia-rio”. A suo parere, lo Stato non èabbastanza attento nel reprimerel’esercizio abusivo delle professio-ni, “cosicché il fenomeno dell’abu-sivismo professionale ha assuntodimensioni preoccupanti, in parti-

colare per quel che riguarda l’e-sercizio delle professioni medi-che”. La pena detentiva, inoltre (fi-no a sei mesi) è irrisoria e “facil-mente eludibile con il pagamentodi una sanzione pecuniaria, e del-la multa, al massimo un milione dilire”. Il testo proposto aggrava il re-gime sanzionatorio: la reclusione èelevata a due anni e la multa viene

elevata fino a 51.646 euro; sonocolpiti gli effetti lesivi dell’abusivoesercizio delle professioni sanita-rie (o delle arti sanitarie) con la re-clusione fino a un massimo di 18anni ove tale attività provochi lamorte di una persona; la Pdl colpi-sce la figura del medico che, tito-lare fittizio dello studio, offre coper-tura formale all’illegale esercizio

dell’attività professionale di altrapersona con la reclusione fino a 2anni, una sanzione fino 51.642 eu-ro e la radiazione dall’Albo (attual-mente questo soggetto, di per sèabilitato all’esercizio della profes-sione, è chiamato a rispondere diconcorso nel reato di cui all’artico-lo 348 del codice penale, ai sensidell’articolo 110); come azione di

3ATTUALITÀ

Violazioni del Codice Penale

All'ANMVI le segnalazioni sull'abuso di professioneUn modulo messo a punto dai legali dell’Associazione per monitorare il fenomeno

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

ESERCIZIO ABUSIVODELLA PROFESSIONE MEDICO-VETERINARIA

SEGNALAZIONE

Spett. ANMVIVia Trecchi, 20 - 26100 Cremonafax: 0372/40.35.26 - email: [email protected]

IL SOTTOSCRITTO (nome e cognome)......................................................................................................................................................................

Iscritto all’Ordine dei Medici Veterinari di......................................................................................................................................................................

Residente in (indirizzo postale)....................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................................................................................................................

Raggiungibile al n. tel/cell)..............................................................................Email.................................................................................................

SEGNALA: (barrare il caso di specie)

� che presso la/le sede/i (*) sotto indicata/e, si ravvisano situazioni e circostanze che potrebbero integrare gli estremi di reato di abuso di pro-fessione ( 348 c.p. Chiunque abusivamente esercita una professione [c.p. 359], per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato[c.c. 2229] (1), è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da lire duecentomila a un milione [c.p. 31] ).(*) per sede si intende qualunque luogo ove si ritiene venga abusivamente esercitata attività medico-veterinaria (struttura sanitaria, azienda, ente, negozio, allevamento, associazione, ecc.)

Sede/i: (denominazione):......................................................................................................................................................................................

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Indirizzo................................................................................................................................................................................................................

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Altri dati utili e note:..............................................................................................................................................................................................

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� che nella stessa sede è presente personale che potrebbe essere perseguibile ai sensi dell’articolo 110 del Codice Penale, per concorso nelreato.

Tale segnalazione ha il significato di promuovere accertamenti riguardo il fenomeno dell’abusivismo.

Destinataria della presente è esclusivamente l’ANMVI che la tratterà in forma riservata.

Eventuali azioni legali presso l’Autorità giudiziaria competente saranno avanzate da ANMVI- sentiti i propri legali- mantenendo riservati e anonimi i dati del segnalante.

Ai sensi di legge, autorizzo ANMVI al trattamento dei miei dati personali per comunicazioni fra la stessa ANMVI e il sottoscritto inerenti la pre-sente segnalazione; non autorizzo la divulgazione o la cessione del presente modulo e dei dati personali ivi contenuti a soggetti diversi dal-l’ANMVI.

FIRMA............................................................................................................................................. DATA....................................................................

di Carlo Scotti

Presidente ANMVI

deterrenza nei confronti dei falsiprofessionisti, Marinello prevede lapubblicazione della sentenza e laconfisca del materiale destinato al-l’esercizio abusivo.

Illecita la vendita di attrezzaturesanitarieÈ comunque illegittimo vendere at-trezzature tecniche e sanitarie achi non è medico veterinario. Fattisalvi gli strumenti del castrino e delmaniscalco, il resto è reato di favo-reggiamento dell’abuso di profes-sione. A gennaio di quest’anno, laFNOVI ha scritto alle aziende pro-duttrici di attrezzature sanitarie, aigrossisti ed ai responsabili dellacommercializzazione. Per ribadireche “per tutti gli apparecchi e stru-menti non compresi negli elenchiministeriali è sancito un generaledivieto di commercializzazione neiconfronti di chi non mostri, con ap-posita certificazione dell’Ordineprofessionale, la propria qualificadi professionista sanitario”. Il chia-rimento fa seguito alle segnalazio-ni giunte in Federazione “sulla cir-costanza che alcune aziende pro-duttrici o che commercializzano at-

trezzature sanitarie, ed in partico-lare apparecchiature ecografiche,radiografiche, di laboratorio e mi-crochip, venderebbero a soggettinon aventi diritto in quanto non i-scritti agli Albi degli esercenti leprofessioni sanitarie”. “E se l’ac-quisto da parte di un soggetto nonavente diritto - prosegue la nota-configura il reato di esercizio abu-sivo della professione sanitaria,non appare di portata minore laconsiderazione che la vendita diattrezzature a soggetti non aventidiritto può configurarsi, per il ven-ditore, come reato di favoreggia-mento dell’abuso di professione,oltre che incorrere nella sanzioneprevista dall’art. 9, comma 3, dellaLegge 175/1992, consistente in u-na ammenda pari al valore dei be-ni forniti, elevabile fino al doppio incaso di recidiva”.

Laboratori abusivi“Numerose aziende mangimisti-che, nell’ottica di meglio commer-cializzare i loro prodotti, avrebberocreato laboratori di analisi al lorointerno e, in spregio di tutte le ri-chieste di autorizzazioni sanitarie

necessarie per l’apertura di questotipo di strutture sanitarie, avrebbe-ro incominciato ad esaminare icampioni di sangue prelevati negliallevamenti loro clienti, acquistan-do in proprio attrezzature tecnichee strumentali specifiche ed avva-lendosi dell’apporto lavorativo dipersonale laico, incompetente enon abilitato ad alcuna professio-ne sanitaria e/o arte ausiliaria sani-taria riconosciuta”. È questa la fre-quente segnalazione di cui è statadestinataria la FNOVI negli ultimitempi e per la quale è stata dispo-sta una circolare agli Ordini provin-ciali. “Pur senza voler penalizzarele numerose aziende che operanocorrettamente - scriveva la Fede-razione a gennaio di quest’anno-sembrerebbe realizzarsi semprepiù frequentemente l’ipotesi che leaziende produttrici o che commer-cializzano attrezzature sanitarie,ed in particolare apparecchiatureecografiche, radiografiche, di la-boratorio e microchip, vendano asoggetti non aventi diritto in quan-to non iscritti agli Albi degli eser-centi le professioni sanitarie e/o ar-ti ausiliarie sanitarie riconosciute”.

ZoomafiaIl reato di esercizio abusivo dellaprofessione veterinaria è uno deglistrumenti illegali della zoomafia. Icani reduci dai combattimenti so-no sottoposti alle “cure” di improv-visati veterinari o di “zooiatri prati-coni”. Il Manuale tecnico-giuridicorealizzato dall’Osservatorio Nazio-nale Zoomafia (LAV) per contrasta-re i combattimenti tra animali dedi-ca un capitolo all’abuso di profes-sione, una delle forme di illegalitàe di illecito penale di cui si alimen-ta il fenomeno della zoomafia. “Ri-teniamo che tale reato - si leggenel Manuale a cura di Ciro Troiano- sia integrato anche da chi cura emedica animali feriti nel corso dicompetizioni cruente senza esse-re munito di apposito titolo e in mo-do continuo, sistematico e non sal-tuario. Lo stesso vale per chi som-ministra farmaci senza le indica-zioni di un medico veterinario oprescrivere una terapia. In relazio-ne alla professione medica veteri-naria, che si estrinseca nell’indivi-duare e diagnosticare le malattie,nel prescriverne la cura, nel som-ministrare i rimedi anche se diversida quelli ordinariamente praticati,commette il reato di esercizio abu-sivo della professione di veterina-rio chiunque esprima giudizi dia-gnostici e consigli e appresti le cu-re all’animale malato. Qualunqueintervento curativo, anche se siconcreti nell’impiego di mezzi nontradizionali o non convenzionali daparte di chi non sia abilitato all’e-sercizio, integra il reato previstodall’art. 348 cod. pen.

“Meglio di un veterinario”Analogamente, è responsabile delreato di tentato esercizio della pro-

fessione medica veterinaria chi,senza avere ottenuto il prescritto ti-tolo di studio, abbia preparato unastruttura di ricovero, ancorché oc-casionale, con un’ingente scorta difarmaci o prodotti medici, non con-seguendo il fine dell’effettivo eser-cizio solo per il tempestivo inter-vento della polizia giudiziaria. Infi-ne riteniamo che, laddove ricorra-no le circostanze, possa esserecontestato anche l’illecito di usur-pazione di titoli o di onori, di cui al-l’art. 498 del cod. pen. - ad esem-pio, è il caso di colui che si vantadi curare gli animali “meglio di unveterinario” o esalta le sue capa-cità di medicare. Difatti, tale artico-lo non può considerarsi assorbitoda quello di abusivo esercizio di u-na professione, di cui all’art. 348cod. pen. Le due violazioni, infatti,possono concorrere materialmen-te poiché le due norme tutelano di-stinti beni giuridici.

Aneddotica varia e riccaL’abuso di professione interessa tut-ti i settori della professione. Appren-diamo dalle cronache di vaccini e li-bretti sanitari in allevamenti cinofiliscoperti dai carabinieri del NAS, av-visi di garanzia e indagini nei con-fronti del traffico di farmaci per lasomministrazione illecita in ambitozootecnico, cure veterinarie e strut-ture abusive nell’ambito di iniziativepseudo-animaliste, sicurezza deglialimenti “tutelata” da medici (si ri-cordi il “caso Arena” poi rientrato) eattività medico-veterinarie che oggihanno bisogno di essere meglio de-finite e inquadrate per poter esseretutelate al meglio (comportamentoanimale, fisioterapia sul paziente a-nimale, utilizzo di pratiche non con-venzionali, pet therapy, ecc.) ■

4ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006

La FNOVI sollecita Livia Turco

Un decreto per le competenze riservateed esclusive del medico veterinario

Anche i medici veterinari sono - al pari dei cittadini - vittime del fenomeno dell’abuso di professione

L ’ANMVI ritiene indispensabile, per una efficace lotta all’abuso diprofessione, che il Ministero della Salute adotti quanto prima un

provvedimento normativo che stabilisca le competenze riservate ed e-sclusive della professione medico-veterinaria, oggi gravemente scopertada questo punto di vista, anche alla luce delle trasformazioni della pro-fessione stessa e di una nuova domanda sociale di prestazioni sull’ani-male. C’eravamo andati vicini nella scorsa Legislatura in fase di stesuradella Bozza-Siliquini per la Riforma dell’Esame di Stato, ma la natura re-golamentare del provvedimento adottato non si prestava ad essere la so-luzione giuridicamente più corretta. La Commissione per la ProfessioneVeterinaria istituita presso il Ministero della Salute convenne già allorasulla necessità di trovare al più presto una soluzione normativa. In questigiorni, il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, ha scritto al Mini-stro della Salute affinché “intervenga con un proprio decreto a definire lecompetenze del medico veterinario, e ciò anche al fine di disciplinare ilselvaggio ed incontrollato proliferare di nuove figure che invadono, sen-za averne titolo, la sfera veterinaria”. Nel nostro Paese - prosegue Pe-nocchio - “non esiste regolamentazione che individui, definisca e disci-plini l’atto medico veterinario, né esiste un nomenclatore che semplice-mente declini l’elenco delle prestazioni riservate. Ne consegue una ca-renza di strumenti utili ai cittadini a distinguere se le prestazioni richiestesono erogate da personale competente o da persone non qualificate. La FNOVI è parte diligente nel denunciare alle competenti Autorità i casidi esercizio abusivo della professione delle quali viene a conoscenza,ma non posso nasconderLe il senso di frustrazione che ci coglie nel ve-der comminate sanzioni del tutto inadeguate. Si avverte quindi come ur-gente e non prorogabile la necessità di una regolamentazione, con spe-cifiche norme emanate dal Ministero della Salute, che definisca il ruolo ele competenze del medico veterinario; questo crediamo possa rappre-sentare un Suo segno forte e tangibile a tutela della salute pubblica edella sanità animale”. www.fnovi.it

I l 29 settembre il Consigliodei Ministri, su proposta delMinistro dell’Economia e

delle Finanze, Tommaso PadoaSchioppa, ha approvato il Dise-gno di Legge Finanziaria per il2007 e il Disegno di legge con-cernente il bilancio di previsionedello Stato per l’anno finanziario2007 e bilancio pluriennale per iltriennio 2007-2009. Quindici intutto gli articoli che riguardano lasanità, all’insegna- per usare leparole del Ministro Livia Turco-“della responsabilità, della lealtàistituzionale e dell’innovazionenelle politiche della salute”. Per lamanovra si prevede un percorsoparticolarmente difficile in Parla-mento dove, maggioranza e op-posizione, hanno già annunciatoemendamenti radicali.

Art. 5 - Studi di SettoreGli studi di settore sono soggetti arevisione, di norma, ogni tre annidalla data di entrata in vigore del-lo studio di settore ovvero da quel-la dell’ultima revisione, sentito ilparere della commissione di e-sperti. La Finanziaria 2007 accor-cia i tempi di revisione degli studidi settore come misura per l’ac-certamento e il contrasto all’eva-sione e all’elusione fiscale. Solopochi giorni fa, il Vice Ministro al-l’Economia Vincenzo Visco avevaipotizzato la sostituzione di questosistema di accertamento del red-dito “con qualcosa di alternativo”.“Per i professionisti - aggiungevaVisco - non vanno bene perchénon sono in grado di rappresenta-re efficacemente il volume dei lorocompensi”. Gli studi di settore, i-deati nel 1993, hanno lo scopo di“rendere più efficace l’azione ac-certatrice e di consentire una piùarticolata determinazione deicoefficienti presuntivi”. Per la lororealizzazione sono stati identificaticampioni significativi di contri-buenti allo scopo di individuare e-lementi caratterizzanti l’attività e-sercitata. Lo Studio di settore ve-terinario (TK22U) è stato approva-to con decreti del Ministro delle fi-nanze e pubblicato nella GazzettaUfficiale (GU n. 100 del 2-5-2006-Suppl. Straordinario). Lo studio disettore si applica ai contribuentiche svolgono “in maniera preva-lente” l’attività veterinaria. Applica-bile, per il solo periodo d’impostain corso al 31 dicembre 2005, èoggetto di monitoraggio da partedell’Agenzia delle Entrate, ancheavvalendosi della Commissionedegli esperti di cui fa parte il Col-lega Giuliano Lazzarini che per FNOVI e ANMVI ha seguito la revi-sione dello studio veterinario dalvecchio SK22U al nuovo TK22U.Questa stessa Commissione, se-condo la Finanziaria 2007, saràsentita ogni tre anni per un parerein merito alla idoneità degli studi disettore a rappresentare la realtàcui si riferiscono. Sanzioni mag-giorate per dichiarazione di reddi-

to imponibile inferiore a quello ac-certato- o imposta inferiore a quel-la dovuta - e per omessa, infedeleo inesatta indicazione dei dati rile-vanti ai fini dell’applicazione deglistudi di settore. La sanzione non siapplica se il maggior reddito d’im-presa ovvero di arte o professione,accertato a seguito della correttaapplicazione degli studi di settore,non è superiore al dieci per centodel reddito d’impresa dichiarato.

Artt. 42 e 47 - Ordini inpericolo?Il Presidente della FNOVI Gaeta-no Penocchio ha scritto ai MInistridella Salute, della Giustizia e del-l’Economia per chiedere l’espres-sa esclusione degli ordini profes-sionali dalle norme contenute ne-gli articoli 42 e 47 della Finanzia-ria 2007, approvata dal Governo.Congiuntamente al CUP ed all’A-dEPP, la FNOVI “esprime grandepreoccupazione per quanto pre-visto dagli artt. 42 e 47 del dise-gno di legge finanziaria 2007 cheprevedono la soppressione o latrasformazione degli enti pubblicinon economici in soggetti di dirit-to privato e l’azzeramento dei lorovertici istituzionali. Non possiamopensare che il Governo intendaincludere in questo provvedimen-to gli ordini, i cui oneri di funziona-mento non sono a carico delloStato. Ciò oltre che illiberale risul-terebbe irragionevole, illegittimo einaccettabile”. Gli Ordini profes-sionali chiedono una riforma delleprofessioni intellettuali che tuteligli interessi generali e collettiviconnessi con l’esercizio della pro-fessione, che favorisca l’iniziativadei professionisti e delle relativeorganizzazioni per lo svolgimentodi attività di interesse generalesulla base del principio di sussi-diarietà, che valorizzi la funzioneeconomica e sociale della profes-sione quale risorsa prioritaria delsettore dell’economia e della co-noscenza.Art. 60 - personale del SSNViene prevista una maggiore fles-sibilità per le Regioni in materia ditetti di spesa per il personale eblocco delle assunzioni a tempoindeterminato, con la previsionedi Piani regionali che consentanol’avvio di un processo di gradualesuperamento del fenomeno delprecariato. Gli enti del Servizio sa-nitario nazionale concorrono allarealizzazione degli obiettivi di fi-nanza pubblica adottando misurenecessarie a garantire che le spe-se del personale non superino perciascuno degli anni 2007, 2008 e2009 il corrispondente ammonta-re dell’anno 2004 diminuitodell’1,4 per cento. A tal fine siconsiderano anche le spese per ilpersonale con rapporto di lavoroa tempo determinato, con contrat-to di collaborazione coordinata econtinuativa, o che presta serviziocon altre forme di rapporto di la-voro flessibile o con convenzioni.

Gli enti del SSN: 1) individuano laconsistenza organica del perso-nale dipendente a tempo indeter-minato in servizio alla data del 31dicembre 2006 e la relativa spe-sa; 2) individuano la consistenzadel personale che alla medesimadata presta servizio con rapportodi lavoro a tempo determinato,con contratto di collaborazionecoordinata e continuativa o conaltre forme di lavoro flessibile ocon convenzioni e la relativa spe-sa; 3) predispongono un pro-gramma annuale di revisione del-le predette consistenze finalizzatoalla riduzione della spesa com-plessiva di personale. In tale am-bito può essere valutata la possi-bilità di trasformare le posizioni dilavoro già ricoperte da personaleprecario in posizioni di lavoro di-pendente a tempo indeterminato.

Art. 71- Stop temporaneo acorsi e facoltàL’articolo 71 della Finanziaria2007 introduce il divieto tempora-neo di istituire nuove facoltà e cor-si di studio: “1. Per gli anni dal2007 al 2009 incluso, è fatto divie-to alle università statali e non sta-tali, autorizzate a rilasciare titoliaccademici aventi valore legale,di istituire ed attivare facoltà ecorsi di studio in sedi diverse daquella ove l’ateneo ha la sede le-gale e amministrativa. Per le fa-coltà e i corsi di studio già funzio-nanti alla data di entrata in vigoredella legge finanziaria in sedi di-dattiche diverse i competenti or-gani statutari procedono alla mo-difica ed integrazione delle con-venzioni stipulate con gli enti lo-cali e con gli altri enti pubblici eprivati sottoscrittori, in modo daassicurare, per un numero di anninon inferiore a venti, il funziona-mento ordinario delle facoltà e deicorsi stessi in termini di risorse fi-nanziarie, strumentali e di struttu-re edilizie”. Le convenzioni, sonotrasmesse al Ministero dell’univer-sità e della ricerca entro il 31 di-cembre 2007 per l’acquisizionedel parere di congruità del Comi-tato Nazionale di Valutazione delSistema Universitario. In mancan-za di trasmissione o in caso di pa-rere negativo, i corsi di studio so-no disattivati a decorrere dall’an-no accademico successivo aquello in cui è intervenuta la valu-tazione, fermo restando il diritto,per gli studenti iscritti, di comple-tare il corso entro la durata legaledello stesso.

Art. 92 - Confisca attrezzature diabusiviRafforzata la lotta all’abuso di pro-fessione con la confisca delle at-trezzature utilizzate per l’esercizioabusivo di professione sanitaria:“In caso di condanna per violazio-ne dell’articolo 348 del codice pe-nale, il giudice ordina la confiscadelle attrezzature appartenenti al-l’esercente la professione sanita-

ria o a colui che ha abusivamenteesercitato la professione sanitaria,ovvero appartenenti a società allequali l’uno o l’altro partecipano, lequali siano state utilizzate per l’e-sercizio abusivo della professionesanitaria”.

Art. 93 - IZS e sicurezzaalimentarePer gli anni 2007, 2008 e 2009, unimporto pari a 10 milioni di euro èvincolato al finanziamento di pro-getti proposti dagli Istituti zoopro-filattici sperimentali in materia disicurezza degli alimenti.

Art. 95- Razionalizzazione dellesedi del Ministero della SaluteNel corso del 2007 il Ministerodella Salute procederà al trasferi-mento in un’unica sede dei propriuffici centrali, 168 attualmente di-slocati in più edifici. La riunifica-zione delle sedi del Ministero del-la salute è una misura contenutanella Finanziaria 2007, all’articolo95, “al fine di razionalizzare l’atti-vità degli uffici centrali e conse-guire economie di spesa”. Il Mini-stero della salute procederà, inol-tre, nel triennio 2007-2009, a rea-lizzare un programma di accorpa-mento in un’unica sede, dei propriuffici periferici, nonché dei NucleiCarabinieri per la sanità ubicatinello stesso territorio; l’individua-zione degli uffici interessati alla u-nificazione logistica avverrà condecreto ministeriale. A tal fine glienti preposti alla gestione dei por-

ti, aeroporti e confini “sono tenutia mettere a disposizione dell’Am-ministrazione, a titolo gratuito, i-donei locali”.

Art. 98 - Venti consulenti al CCMAl fine di ottimizzare la capacità dirisposta alle emergenze di sanitàpubblica, il Centro Nazionale perla Prevenzione e il Controllo delleMalattie è autorizzato a stipularefino a 20 contratti triennali perconsulenti di studi e ricerca pergli anni 2007, 2008 e 2009.

Art. 148 - L’Ispettorato Frodicambia nomeLe funzioni statali di vigilanza sul-l’attività di controllo degli organi-smi pubblici e privati nell’ambitodei regimi di produzioni agroali-mentari di qualità registrata sonodemandate all’Ispettorato centra-le repressione frodi che assume ladenominazione di “Ispettoratocentrale per il controllo della qua-lità dei prodotti agroalimentari” ecostituisce struttura dipartimenta-le del Ministero delle politiche a-gricole alimentari e forestali.

Art. 148 (5) - Un commissarioper le emergenze zootecnichePer fronteggiare le emergenze incampo zootecnico e coordinarele relative attività di controllo, peril periodo 2007-2008, è nominatoun Commissario straordinario delGoverno, ai sensi dell’articolo 11della legge 23 agosto 1988, n.400. ■

6ATTUALITÀ

Patto di stabilità con le Regioni

Finanziaria 2007, la manovra alla “prova Parlamento”

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006

I l Nuovo Patto per la Salute tra Governo, Regioni e Province autono-me di Trento e di Bolzano è volto a ricondurre sotto controllo la

spesa sanitaria, a dare certezza di risorse per il Servizio Sanitario Nazio-nale (S.S.N.) su un arco pluriennale, a sollecitare e sostenere le azioni ne-cessarie a elevare qualità e appropriatezza delle prestazioni, a riequilibra-re le capacità di fornire servizi di analoga qualità ed efficacia su tutto il ter-ritorio nazionale. Il finanziamento del SSN è fissato in 96.000 milioni di euro per l’anno 2007,in 99.042 milioni di euro per l’anno 2008 e in 102.245 milioni di euro perl’anno 2009. Tali importi vengono annualmente ripartiti tra le Regioni. L’importo asse-gnato a ciascuna Regione viene erogato per una quota pari al 97% . Il 3%residuo viene erogato solo dopo che la Regione abbia dimostrato di ave-re rispettato gli adempimenti previsti dalla normativa vigente e dai prece-denti patti Stato-Regioni. Tali adempimenti fondamentalmente riguardanola garanzia che i Livelli Essenziali di Assistenza vengano effettivamentemantenuti con un’appropriata erogazione delle prestazioni e che sia man-tenuto l’equilibrio economico-finanziario per il rispetto del patto di stabilità.Viene confermato, in caso di mancato raggiungimento dell’equilibrio eco-nomico-finanziario, l’innalzamento dell’addizionale Irpef e della maggiora-zione Irap che, dopo la data del 31 maggio, scatta automaticamente incaso di mancata copertura dei disavanzi registrati nell’anno precedente.

Come sottoli-nea la Dott.ssaMaddison (nel-la foto), tutti iproprietari dianimali dacompagnia do-

vrebbero essere considerati co-me poco propensi a seguire leprescrizioni dei Medici Veterinariper quello che concerne i tratta-menti terapeutici.

Il numero di ricerche pubblicatesu questo argomento (cioè la pro-pensione dei proprietari a seguirefedelmente le prescrizioni dei ve-terinari per quello che concernela durata e la frequenza dei tratta-menti terapeutici: concetto e-spresso con il termine inglese“compliance”) è molto limitato: u-na ricerca bibliografica in ambitoveterinario ha individuato solo treriferimenti sul monitoraggio elet-tronico della compliance, effettua-ti esclusivamente sulla specie ca-nina e solo per trattamenti di casiacuti. Facendo una ricerca analo-ga in letteratura medica umanaed utilizzando termini di ricercacome “adherence” o “com-pliance” si ottengono oltre 70 do-cumenti bibliografici. Le ricerche effettuate nell’ambitoveterinario indicano che almeno il20% dei proprietari non riesce asomministrare ai propri animalipiù dell’80% del farmaco prescrit-to e una percentuale ancora su-periore (fino a due terzi) non ri-spetta l’intervallo di tempo tra lesomministrazioni. I livelli di “com-pliance” riscontrati in medicina u-mana sono simili. È stato inoltre ri-levato che né i veterinari né i me-dici sono in grado di prevederequali proprietari o quali pazientinon rispetteranno le loro prescri-zioni. Il rispetto o meno delle prescrizio-ni mediche ha ovviamente unamaggiore importanza nell’ambitoumano. Le conseguenze sulla sa-lute pubblica in caso di scarsa“compliance” ad esempio per pa-tologie quali la schizofrenia e perinfezioni come tubercolosi o HIV,sono gravi. Nella medicina veteri-naria degli animali da compagnia,l’argomento “compliance” è unaquestione che rimane invece limi-tata nell’ambito individuale.Tuttavia ci sono più analogie chedifferenze per quello che concer-ne il rispetto della prescrizione tramedicina veterinaria e umana: inentrambe le situazioni, ad esem-pio, il controllo è affidato ad esse-ri umani. Come veterinari, noi con-fidiamo che siano le persone aseguire attentamente le nostre i-struzioni, anche se il paziente fi-nale è un cane o un gatto. Moltecause di fallimento nel rispettodelle prescrizioni in medicina u-mana riguardano anche i proprie-tari di animali.

Difficoltà nella posologiaSia in medicina veterinaria che u-

mana, le ricerche effettuate han-no dimostrato che la “complian-ce” si riduce progressivamentequando aumenta la complessitàdel regime posologico. Gli studisugli esseri umani hanno rilevatodifferenze minime o nulle quandolo schema posologico prevedevadue o tre somministrazioni al gior-no; probabilmente perché la som-ministrazione effettuata all’ora dipranzo non era più scomoda ri-spetto a quelle effettuate alla mat-tina e alla sera. In ambito veteri-nario, la situazione è differenteperché il proprietario e l’animalesono sovente separati a metà del-la giornata, a meno che il proprie-tario non abbia un capo compren-sivo che accetti cani o gatti sulposto di lavoro, oppure lavori acasa o sia in pensione. Due delletre ricerche condotte sui cani han-no rilevato che la corretta esecu-zione delle prescrizioni nel casodi farmaci somministrati tre volteal giorno si verifica con una fre-quenza dimezzata rispetto al trat-tamento che preveda due sommi-nistrazioni giornaliere. Nella realtàsuccede che la somministrazionetre volte al giorno si traduce in: u-na somministrazione alla mattina,una alla sera ed una prima di an-dare a letto. Questa è una delle si-tuazioni più frequenti ed anchepiù sottovalutate per quello che ri-guarda la “compliance”.La somministrazione effettuata adorari non corretti rappresenta pro-babilmente la causa più comunedi scarsa compliance nella prati-ca veterinaria degli animali dacompagnia. Uno studio ha rivela-to che solo un terzo circa dei pro-prietari somministra le dosi nelmomento giusto; in altre parole,circa il 70% non agisce in confor-mità alla prescrizione. Nei tre stu-di veterinari che si sono avvalsidel monitoraggio elettronico pervalutare il livello di “compliance”,la percentuale di proprietari cherispettava con precisione l’inter-vallo tra le somministrazioni varia-va dal 20% al 34%. Questi valorisono molto simili a quelli ottenutinegli studi in medicina umana. Un’altra causa di mancato rispet-to della prescrizione è legata al-l’impiego di farmaci che non pos-sono essere somministrati con ilcibo. In tal caso, non solo si elimi-na un comodo veicolo di sommi-nistrazione, ma diventa anche piùdifficile rispettare l’orario di som-ministrazione che tenderà quindia slittare. In animali affetti da diarrea e/o vo-mito un potenziale problema è co-stituito dal conseguente scarsoassorbimento del farmaco dopola somministrazione, quindi inpratica una dose insufficiente, co-sì come la somministrazione pervia orale può rivelarsi particolar-mente difficoltosa in caso di ani-mali con scarso appetito a causadella malattia o con presenza didolore a carico di bocca, testa ocollo.

Le implicazioni cliniche di talicomplicazioni non solo facili daprevedere e variano molto a se-condo del farmaco somministra-to. Alcuni farmaci possono rima-nere clinicamente efficaci ancheper 24 ore; per altri, con parame-tri farmacocinetici differenti, ledosi somministrate con qualcheora di ritardo o in anticipo posso-no determinare periodi di tempoin cui l’attività terapeutica non èefficace o al contrario, situazioniin cui i livelli plasmatici del farma-co sono vicini o superiori ai livellitossici.

Nel caso degli antibiotici che e-splicano la propria attività antibat-terica attraverso un’azione tempo-dipendente, la somministrazionedi una dose insufficiente non per-mette l’eliminazione degli agentipatogeni nei periodi di tempo incui i livelli plasmatici del farmaconel plasma sono bassi, aumen-tando il rischio di fallimento deltrattamento, recidive dell’infezio-ne e potenzialmente, anche l’in-sorgenza di fenomeni di resisten-za batterica. Nel caso in cui inve-ce l’azione antibatterica è con-centrazione-dipendente, la man-cata somministrazione di una do-se può determinare una concen-trazione di farmaco insufficiente agarantire un effetto battericida. Una mancata efficacia può verifi-carsi anche nel caso in cui i pro-prietari interrompono precoce-mente il trattamento. In molte infe-zioni la guarigione clinica si evi-denzia prima che si verifichi lacompleta eliminazione dei batterie sovente succede che il proprie-tario, appena si accorge che ilsuo animale sta meglio o sembraessersi ripreso, decide di inter-rompere il trattamento rinuncian-do a somministrare le dosi rima-nenti. Il farmaco non utilizzato puòessere quindi conservato per es-sere usato successivamentequando l’animale presenterà unproblema simile, senza perderetempo e soldi per consultare il ve-terinario. Mantenere una scorta di farmaciparzialmente utilizzati inoltre, puòfavorire l’insorgenza di effetti ne-gativi ed imprevisti, come conse-guenza del loro deperimento do-vuto alle cattive condizioni di con-servazione o alla scadenza dellaloro validità. Diagnosi e trattamen-ti decisi direttamente dal proprie-tario possono altresì favorire un u-so inappropriato del farmaco, consomministrazione di dosi insuffi-cienti e conseguenze sempre piùpericolose.Oltre al problema di dover sommi-nistrare più dosi agli orari giusti, iproprietari devono anche affronta-re difficoltà manuali per riuscire asomministrare per via orale la me-dicina ad un animale ammalato. Equesto è un altro motivo frequen-te per il quale si saltano alcunesomministrazioni o si interrompeprecocemente il trattamento.

Prendere un gatto e tenerlo fermoil tempo necessario a fargli ingeri-re una compressa può rivelarsi ar-duo, in particolare in caso di pro-prietari anziani. Cani e gatti poisono particolarmente abili a scar-tare le compresse nascoste neglialimenti o nello sputarle subito do-po. Queste difficoltà manuali va-riano in relazione a proprietari e a-nimali e anche in relazione allapatologia da trattare. In alcuni ca-si i proprietari non hanno proble-mi e rispettano perfettamente laprescrizione; in altri casi, le diffi-coltà incontrate sono tali che ledosi somministrate correttamentesono poche o nessuna.

Rischio di insorgenza diresistenzaA prescindere dalla causa dellasomministrazione di una dose in-sufficiente, nel caso di un farma-co antimicrobico, al rischio dellamancata efficacia clinica dobbia-mo aggiungere anche quello diinsorgenza di fenomeni di resi-stenza batterica. È ormai accerta-ta la possibilità di selezionareceppi batterici resistenti in segui-to a trattamenti con dosi sub-tera-peutiche, dovute ad esempio asomministrazioni effettuate ad o-rari sbagliati o per l’interruzioneprematura del trattamento. Inquesti casi è evidente come ilmancato rispetto della prescrizio-ne può avere conseguenze gravi.La cautela nell’uso dei farmaciantimicrobici in medicina veteri-naria diventa sempre più impor-tante, richiamando l’attenzionedei legislatori e dei medici di tuttoil mondo. La giustificata preoccu-pazione che l’utilizzo di determi-nati antibiotici in ambito veterina-rio possa influire negativamentesull’efficacia degli stessi in medi-cina umana, rende indispensabileuna particolare attenzione e vigi-lanza da parte della professioneveterinaria nell’approccio alla te-rapia antimicrobica. Benché molti dei farmaci veterina-ri più recenti siano stati apposita-mente formulati per uso veterina-rio, può verificarsi che siano chi-micamente simili a farmaci usatiin medicina umana. Di conse-guenza persiste il rischio teoricodi ceppi batterici resistenti in co-mune tra esseri umani e animali.Cercare di ottenere il corretto ri-spetto delle prescrizioni antibioti-che da parte dei nostri clienti è u-no dei mezzi a nostra disposizio-ne per ridurre il rischio di resisten-za batterica. L’impiego responsa-bile e razionale degli antimicrobi-ci è fondamentale se vogliamopoter continuare ad avere a di-sposizione farmaci così utili ed ef-ficaci.

La convenienza dellacomplianceLe preoccupazioni legate allapossibile insorgenza di fenomenidi resistenza non sono l’unica ra-gione per cui occorre prendere

seriamente in considerazione laquestione della compliance. Unabuona compliance rappresentaanche un vantaggio professiona-le. Il fallimento della terapia o le e-ventuali recidive compromettonoinevitabilmente la relazione fra ve-terinario e proprietario. Non solol’animale rimane sofferente edammalato, ma il proprietario si tro-va costretto a dover affrontare ul-teriori spese. Può succedere chei proprietari perdano la fiducia nelloro veterinario e siano tentati acercare una soluzione alternativaal loro problema, ad esempio ri-volgendosi ad un altro veterinario.Semplicemente può succedereche molti proprietari non torninodal loro veterinario se il tratta-mento non ottiene l’effetto desi-derato. E, in questo caso, il vete-rinario non potrà mai sapere se iltrattamento non ha funzionato onon sono state seguite corretta-mente le sue prescrizioni. I pro-prietari che invece tornano dalveterinario sono riluttanti ad am-mettere di non aver seguito atten-tamente le sue istruzioni. I veteri-nari, infatti, sono spesso visti co-me figure di una certa autorità emolti clienti sono restii ad ammet-tere di non aver seguito le istru-zioni ricevute. In conseguenza ditutto ciò è facile che il livello dicompliance nella pratica quoti-diana venga sovente molto sotto-valutato.Gli studi suggeriscono che lamaggior parte della clientela (70-80%) rispetta di regola il tratta-mento prescritto, mentre la per-centuale restante lo fa in manieramolto deficitaria. Sfortunatamentenon abbiamo nessuna certezza diriuscire ad individuare a qualegruppo appartengono i singoliproprietariIn una ricerca effettuata in campoumano in cui ci si è avvalsi di me-todi differenti per valutare il livellodi rispetto della prescrizione, imedici non avevano rilevato nes-sun caso di scarsa compliance. Ilmonitoraggio elettronico deglistessi pazienti, condotto contem-poraneamente, aveva permessodi rilevare invece che il 48% nonaveva effettuato correttamente iltrattamento prescritto. Risultati a-naloghi sono stati riscontrati an-che nel campo veterinario. Chie-dere semplicemente se sono sta-te rispettate le prescrizioni non èuna garanzia: quello che i pazien-ti/clienti rivelano sul rispetto dellaprescrizione è sicuramente inaffi-dabile. L’unica soluzione valida nella pra-tica clinica è quella di trattare o-gni cliente come una persona chepotenzialmente non rispetteràcorrettamente la prescrizione efornire ad ognuno il maggior sup-porto possibile per metterlo nellemigliori condizioni per farlo. In unaltro articolo parleremo di comeriuscire ad ottenere tutto ciò nellecondizioni in cui siamo normal-mente costretti a lavorare. ■

7laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006SPECIALE COMPLIANCE

La scienza della Compliancedi Jill Maddison

BVSc, Dip. Vet. Clin. Stud, PhD, FACVSc, MRCVS, Director ofProfessional Development, CPD Unit, Royal Veterinary College, UK

L a Cassazione dedicheràalla questione IRAP unaseduta nel 2007, probabil-

mente l’8 febbraio. Si tratterà diuna sorta di maxi-udienza chefarà chiarezza sull’assoggetta-mento dei professionisti all’impo-sta. Molte commissioni tributarieprovinciali hanno infatti dato ra-gione ai liberi professionisti ri-correnti che - non avendo una“organizzazione” - non presenta-no la caratteristica che fa scatta-re i presupposti impositivi: pre-vale la componente professiona-le ed intellettuale sul complessodei beni strumentali utilizzati. Nel2002, la Commissione Tributariadi Mantova ha accolto il ricorsodi due medici veterinari liberiprofessionisti che utilizzano, inassociazione, beni strumentalidel valore di 82.000.000 di lire,

oltre all’autovettura, senza l’ausi-lio di alcun dipendente ed eser-citano l’attività in due cliniche dicui una detenuta in proprietà.La Corte di Giustizia europea hadecretato come legittima l’impo-sta regionale sulle attività pro-duttive e compatibile con l’IVA,ma non è entrata nel merito deipresupposti di applicazione aiprofessionisti. Lo farà la Cassa-zione dando una risposta univo-ca alle numerose Commissionitributarie provinciali, raggrup-pando i contenziosi e dando unorientamento unitario ai profes-sionisti. Il presidente della sezione tribu-taria della Cassazione, avv. Gio-vanni Prestipino, considera infat-ti prioritario pronunciarsi sui la-voratori autonomi e sui profes-sionisti. Richiamandosi ad una pronunciache la Cassazione aveva già e-messo nel 2004 - che dava ra-gione ai professionisti ricorrenti-l’avvocato Prestipino dichiara “sitratta di un precedente di cui oc-corre tenere conto”.

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Pronuncia univoca della Cassazione

Niente IRAP per i veterinari? Lo sapremo nel 2007

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006

Fatture rubate,niente detrazioni

N iente detrazioni per ilcontribuente al quale so-

no state rubate le fatture, nep-pure se il furto è stato denuncia-to alla polizia. Per godere delledetrazioni fiscali le fatture sonoindispensabili. In mancanza, sidevono richiedere le copieconformi al venditore o ricorrerealla prova per testimoni; nonvalgono nemmeno le annotazio-ni contabili sugli acquisti e nonfa fede alcun tipo di autocertifi-cazione. La perdita senza colpadelle fatture per la Corte di Cas-sazione non introduce alcunapresunzione di veridicità.

L’ENPAV lancia il “Conto on line”

Da una nuova convenzione con la Banca Popolare di Sondrio ènato il conto ON LINE destinato a tutti gli iscritti ai servizi En-

pavOnLine. L’apertura del “conto corrente on line” non richiede la pre-senza fisica del cliente e deve essere effettuata direttamente via inter-net. Il professionista, che intende aprire il “conto corrente on line”, de-ve accedere all’Area Iscritti del sito Enpav digitando i propri codici per-sonali UTENTE e PASSWORD, selezionare la voce “Conto on line” dalmenù laterale e compilare il modulo di richiesta.Il servizio permette di accedere a molteplici informazioni sulla propriasituazione contabile, controllare i movimenti del proprio conto corrente,rendere operative numerose funzioni dispositive (bonifici, giroconti, ri-cariche cellulari) ed in più attivare i servizi di trading on line. Per ulterio-ri informazioni sulle condizioni e sui servizi telefonare al numero verde800.039.020 oppure consultare www.enpav.it.

F24, la proroga in Gazzetta Ufficiale

L ’obbligo di pagare i modelli F24 solamente on line scatterà dal1 gennaio 2007 per tutti i titolari di partita IVA diversi dalle so-

cietà di capitali e dagli enti commerciali. La proroga è ufficiale ed èpubblicata sulla G.U. n. 233 del 6 ottobre 2006. Tre mesi di tempo inpiù, quindi, per adeguarsi alle modalità di versamento telematico intro-dotto dalla Legge Bersani-Visco. La norma è finalizzata a una più effi-ciente gestione dei versamenti versamenti fiscali, contributivi e previ-denziali , in modo che i relativi dati siano immediatamente nella dispo-nibilità dell’Amministrazione finanziaria.

RUBRICA FISCALE

IVA auto: più tempo per chiedere il rimborso, ma sarà dimezzatoL a quota di deducibilità dei

costi relativi alle auto azien-dali si dimezza per i professioni-sti, passando dal 50 al 25 percento. È quanto prevede il decre-to legge collegato alla Finanziaria,approvato dal Consiglio dei mini-stri venerdì scorso e pubblicato inGazzetta Ufficiale. (Decreto Leg-ge 3 ottobre 2006, n. 262 - Dispo-sizioni urgenti in materia tributariae finanziaria - GU n. 230 del 3-10-2006) La Corte Ue ha condanna-to l’Italia per le limitazioni ultraven-tennali alla detraibilità Iva delleauto aziendali. Il minor gettito pro-dotto dalla sentenza Iva dei giudi-ci europei è stimato in 3,7 miliardidi euro per il 2006. Onere che ar-riva a 13,4 miliardi, in ragione del-la competenza economica, per ipagamenti degli arretrati relativi a-gli anni 2003, 2004 e 2005. Il Viceministro all’Economia, VincenzoVisco aveva detto che si sareb-bero dovute necessariamenteprevedere misure compensative.Intanto la relatrice del Decreto incommissione Finanze, la senatri-ce Helga Thaler Ausserhofer

(Aut), dopo aver espresso per-plessità sulle misure adottated’urgenza con particolare riguar-do ai termini entro cui poter chie-dere i rimborsi, ha ottenuto quattromesi di tempo in più per fare do-manda. Non più il 15 dicembre,dunque, ma il 15 aprile 2007. Il go-verno ha già espresso parere favo-revole come riferito dal sottosegre-tario al Tesoro Alfiero Grandi.Il modelloDovrà essere utilizzato uno speci-fico modello da approvare daparte del direttore dell’agenziadelle entrate. L’elenco dei docu-menti necessari sarà stabilito an-ch’esso nel provvedimento di ap-provazione del modello; con tuttaprobabilità sarà necessario pro-durre le fatture d’acquisto delleauto per i quali non si sia detrattal’IVA, fatture di leasing e di noleg-gio, fatture di manutenzione e ri-parazione, fatture di custodia,schede carburante, eventuale do-cumentazione che provi l’utilizzoesclusivamente professionale (adesempio il possesso di altre vettu-re per l’utilizzo privato). ■

Ciò non significa che il giudiziodella Corte sia scontato, ma dicerto farà chiarezza una voltaper tutte sui famosi requisiti diorganizzazione che costituisco-no il confine fra assoggettabilitàed esenzione. ■

A quali condizioni il dirit-to comunitario con-sente la rispedizione di

prodotti provenienti da paesi ter-zi che sono presentati per l’im-portazione nella Comunità,quando i controlli veterinari di-mostrano che tali prodotti nonsoddisfano i presupposti perl’importazione? Quando le auto-rità di frontiera sono obbligatead ordinare la distruzione di que-sti prodotti? A queste domande ha rispostol’Avvocato generale della Cortedi Giustizia Europea in data 30maggio 2006 su sollecitazionedei Paesi Bassi. All’inizio del2002, le autorità di frontiera olan-desi hanno ordinato la distruzio-ne di alcune partite di carne dianatra e di coniglio importatedalla Cina. Le partite non soddi-sfacevano i requisiti comunitariper l’importazione, in quantocontenevano sostanze che pre-sentano un rischio per la saluteumana. Le società importatricisostenevano che, piuttosto cheordinare la distruzione delle par-tite, le autorità nazionali avreb-bero dovuto consentirne la ri-spedizione in Cina. Incerto inmerito ai precisi obblighi impostialle autorità nazionali in questesituazioni, il Tribunale ammini-strativo per il commercio e l’in-dustria dei Paesi Bassi ha postola questione alla Corte di giusti-zia europea.

Contesto normativoI riferimenti sono la direttiva 97/78ed il regolamento n. 2377/90. Laprima fissa i principi relativi all’or-ganizzazione dei controlli veteri-nari per i prodotti che provengo-no dai paesi terzi e che sono intro-dotti nella Comunità (controllo do-cumentale, un controllo d’identitàed un controllo materiale), identi-fica le opzioni disponibili per leautorità nazionali quando prodottiprovenienti da paesi terzi nonsoddisfano le condizioni per l’im-portazione (rispedizione o distru-zione) e specifica le misure cau-telari obbligatorie che le autoritànazionali competenti devono a-dottare in caso di gravi pericoliper la salute umana nella Comu-nità (confisca e distruzione dellapartita in questione, informazioneimmediata degli altri posti di ispe-zione frontalieri). Il secondo riferi-

mento di legge - il regolamenton. 2377/90 - definisce una proce-dura comunitaria per la determi-nazione dei limiti massimi di resi-dui di medicinali veterinari negli a-limenti di origine animale, ricono-scendo che per alcune sostanzefarmacologicamente attive impie-gate in medicinali veterinari, nonè possibile stabilire un limite mas-simo di residui «a causa del fattoche i residui della stessa in ali-menti di origine animale costitui-scono un rischio per la salute delconsumatore indipendentementedal limite fissato».

Fatti Quando le partite sono giunte alposto d’ispezione frontaliero, leautorità veterinarie le hanno sotto-poste ai necessari controlli a cam-pione ed esami di laboratorio; sul-la base dei risultati dei controlliveterinari, il veterinario ufficialedel servizio nazionale olandeseper il controllo sanitario rifiutaval’importazione delle partite di car-ne e ne ordinava la distruzione:residui di furazolidone (16 ppb),residui di cloramfenicolo (1.4ppb) e furazolidone (49 ppb),(2.7 ppb). Le ditte presentavanoricorso adducendo che le partitedi carne piuttosto che essere di-strutte, avrebbero dovuto essererispedite in Cina, poiché i prodottianimali avrebbero potuto esserelegalmente commercializzati inquel paese e perché i controlli ve-terinari comunitari non hanno, e difatto non potrebbero avere, loscopo di tutelare la salute umanao degli animali al di fuori della Co-munità. Il Ministero dell’Agricoltu-ra olandese respingeva i ricorsi,di qui l’intervento dell’Avvocaturaeuropea.

ValutazioneSulla rispedizione: la soluzionevertente sull’interpretazione del-l’art. 17, n. 2, lett. a) della diretti-va 97/78, dovrebbe essere chel’ostacolo alla rispedizione di u-na partita risiede nella mancatasoddisfazione delle condizionicomunitarie per l’importazione.Una volta stabilito che una parti-ta di prodotti «può costituire unpericolo per la salute umana odegli animali» nel senso di cuiall’art. 22, n. 2. In tale situazione, le autorità na-zionali competenti non hannoun’alternativa diversa dalla di-struzione della partita. Vi sono,tuttavia, pareri differenti suquando si debba ritenere che u-na partita di prodotti «può costi-tuire un pericolo per la salute u-mana o degli animali». Se questiultimi non vengono distrutti, sus-siste sempre il rischio che trovi-no una via d’ingresso nella Co-munità e raggiungano i consu-matori comunitari. Condivido ilparere dei governi olandese e

greco. Quando prodotti prove-nienti da paesi terzi sono pre-sentati per l’importazione nellaComunità, essi diventano sog-getti ai meccanismi comunitari dicontrollo sanitario. Il rigoroso re-gime dell’art. 22, n. 2 della diret-tiva mira a tutelare la salute uma-na e degli animali nell’ambitodella Comunità. Sotto tale profilola direttiva completa il regime e-quivalente che si applica ai pro-dotti intracomunitari: quando icontrolli veterinari applicabili ne-gli scambi intracomunitari indi-cano che una partita è «fonte digrave rischio per gli animali oper l’uomo», le autorità compe-tenti degli Stati membri devonoordinarne la distruzione, indi-pendentemente dal fatto che iprodotti possano potenzialmenteessere commercializzati al difuori della Comunità. Parimenti iprodotti provenienti da paesi ter-zi non dovrebbero essere rispe-diti semplicemente perché pos-sono essere commercializzati aldi fuori della Comunità. Di con-seguenza gli importatori ed icommercianti intracomunitari diprodotti animali dovrebbero as-sumere il rischio che i loro pro-dotti possano essere distrutti senon soddisfano le norme sanita-rie comunitarie. Inoltre, come sostengono i go-verni olandese e greco, se rima-nesse aperta la possibilità di ri-spedire i prodotti, permarrebbeil rischio di reimportazione nellaComunità. La tesi della Coxonche l’efficacia dei controlli difrontiera comunitari impedirebbeuna tale reimportazione non èconvincente. Consentire la rispe-dizione di prodotti che costitui-scono un pericolo per la saluteumana o degli animali può au-mentare in maniera significativai tentativi da parte degli importa-tori di introdurre tali alimenti nelmercato comunitario. Gli importatori di questi prodottinon dovrebbero sopportare il ri-schio della perdita, in quanto lapossibilità della distruzione sareb-be virtualmente inesistente. Ciòche rimaneva da stabilire era co-sa fare dei prodotti che risultava-no contenere residui di una so-stanza indicata nell’allegato IV delregolamento n. 2377/90. L’Avvo-catura europea ha affermato cheladdove i controlli veterinari riveli-no che alimenti che provengonoda paesi terzi e sono introdottinella Comunità contengono un te-nore di una sostanza indicata nel-l’allegato IV del regolamenton. 2377/90, le autorità competentidevono confiscare e distruggeregli alimenti in questione. (CONCLUSIONI DELL’AVVOCA-TO GENERALE POIARES MA-DURO presentate il 30 maggio2006- Cause riunite C-129/05 eC-130/05) ■

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Controlli veterinari e requisiti d’importazione

Rispedizione, confisca e distruzionedi prodotti da Paesi Terzi

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006EUROPA

★★

★ ★ ★ ★★★

L a Corte di Cassazione haconfermato la colpevolez-za di N.S., gestore di un

canile privato, per violazione del-l’art. 727 del codice penale: sus-siste il reato di maltrattamento se icani vengono tenuti in condizionidi eccessivo sovraffollamento inciascun box. Anche se si tratta diun canile privato. N.S. era già sta-to condannato dal Tribunale di A-rezzo a pagare 2mila euro e a ri-sarcire la parte civile (ENPA) an-che se i cani non venivano sotto-posti a strazi o sevizie e venivanonutriti adeguatamente. Il condan-nato ha presentato ricorso, masenza successo.

La difesa Il ricorrente denunciava la “mani-festa illogicità della motivazionedella sentenza”: il giudice di me-rito ha illogicamente affermato lasussistenza del reato ascritto al-l’imputato, pur avendo esclusoche i cani di cui alla contestazio-ne fossero stati vittima di azioniviolente o fossero malnutriti. Latesi difensiva deduceva che “lafattispecie del maltrattamento

verso gli animali non può essereravvisata quale conseguenza delgenerico sovraffollamento deibox in cui erano rinchiusi i cani,in quanto la detenzione di anima-li in condizioni incompatibili conla loro natura deve necessaria-mente implicare l’inflizione di sof-ferenze, intese come lesioni del-la integrità fisica degli stessi,perché si configuri la violazionedi cui all’art. 727 c.p.; che, altri-menti, il reato di cui alla contesta-zione potrebbe essere ravvisatoin ogni ipotesi di privazione dellalibertà dell’animale, in quanto incontrasto con la natura dellostesso; che nella specie non vi èstato alcun accertamento in ordi-ne alle conseguenze nocive chesarebbero derivate ai cani dalcosiddetto sovraffollamento deibox in cui erano custoditi. Si rile-va anche che la struttura era sta-ta autorizzata ad ospitare un nu-mero di cani di molto superiore aquello riscontrato in sede di se-questro”.Inoltre, il ricorrente sosteneva chela legge della Regione Toscana n.43/95, che contiene indicazioni in

ordine alle misure e caratteristi-che dei box e delle strutture in cuidevono essere custoditi gli ani-mali risulta applicabile ai soli Ca-nili Municipali ed ai Canili Rifugiodati in gestione ad associazioniprotezionistiche, ma non anche aicanili privati.

Le ragioni della CassazioneÈ stato reiteratamente affermatodalla Suprema Corte, in ordine al-la fattispecie contravvenzionaledel maltrattamento di animali nel-la formulazione dell’art. 727 c.p.(precedente alla riforma di cui al-l’art. 1 della L. 20.7.2004 n. 189),che integra il reato previsto dalladisposizione citata il comporta-mento di chi tenga rinchiuso un a-nimale per un apprezzabile lassodì tempo in un luogo particolar-mente angusto, come il baga-gliaio di un’auto, giacché la com-missione del reato non richiede u-na specifica volontà di infieriresull’animale né che si cagioni unalesione dell’integrità fisica, poten-do la sofferenza consistere in solipatimenti.La fattispecie contravvenzionale

di cui all’art. 727 c.p., con partico-lare riferimento all’ipotesi delladetenzione di animali in condizio-ni incompatibili con la loro naturadeve essere interpretata, pertan-to, nel senso che le condizioni incui vengono custoditi gli animalinon siano dettate da particolari e-sigenze e risultino tali da provoca-re negli stessi uno stato di gravesofferenza, indipendentementedal fatto che in conseguenza ditali condizioni di custodia l’anima-le possa subire vere e proprie le-sioni dell’integrità fisica.Va anche rilevato che la riportatainterpretazione giurisprudenzialedell’art. 727 c.p., nel testo prece-dente alle modifiche introdotte dalcitato art. 1 della L. 20.7.2004 n.189, sostanzialmente corrispondeal dettato della norma in tema didetenzione di animali in condizio-ni incompatibili con la loro naturanella nuova formulazione del pre-

detto articolo del codice penale,sicché è evidente la continuitànormativa tra la fattispecie con-travvenzionale già prevista dallanorma e quella risultante dalla no-vella.È, altresì, infondato l’altro motivo diricorso. Il sig. N. usufruiva di con-sistenti contributi da parte dell’En-te locale, sicché anche sotto taleprofilo è stata ritenuta ingiustificatadal giudice di merito la custodiadegli animali nelle condizioni di cuiall’accertamento di fatto. Il giudicedi merito ha ritenuto che i cani ve-nivano custoditi in condizioni di so-vraffollamento tale da integrareun’ipotesi di maltrattamento deglianimali, a prescindere dalla que-stione circa la applicabilità dei pa-rametri previsti dalla legge dellaRegione Toscana n. 43/95 ancheai canili privati. (Corte di Cassazio-ne Penale, Sez. III, 24/1/2006, Sen-tenza n. 2774) ■

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Corte di Cassazione

L’eccessivo sovraffollamento nei box è reato Anche per un canile privato. Anche senza deliberato intento di maltrattamento

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006RUBRICA LEGALE

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Anche il dirigente deve timbrare

Idirigenti sono sottoposti all’obbligo di timbratura? Dal Tribunale

amministrativo di Torino arriva una risposta affermativa e netta:

come gli altri sanitari, anche loro devono “osservare l’orario settimanale

e assicurare la presenza in servizio, secondo le modalità organizzative

che l’amministrazione predispone”. Anche il dirigente medico dunque

deve timbrare il cartellino: se non lo fa può essere legittimamente licen-

ziato per “illecito disciplinare” in violazione del Contratto collettivo na-

zionale di lavoro dei medici.

A queste conclusioni è pervenuto il Tar del Piemonte (seconda sezio-

ne) con la sentenza n. 2950 del 19 luglio, respingendo il ricorso di una

dottoressa destituita dall’incarico di dirigente medico di primo livello

per irregolarità nella bollatura del cartellino, necessario a controllare la

presenza e l’attività svolta dai dipendenti. “Il provvedimento impugnato

- precisa il collegio giudicante - ha a proprio fondamento, il reiterato

comportamento della ricorrente, volto a non osservare le modalità sta-

bilite per la rilevazione della presenza sul luogo di lavoro e quindi una

violazione del dovere di diligenza che caratterizza anche i dirigenti me-

dici”. Non esisteva neanche “un regime di autorizzazioni” che consen-

tisse di astenersi dalla timbratura quotidiana. Inoltre riferisce ancora il

collegio, “ai sensi dell’articolo 36 del Ccnl sono escluse per i dirigenti

medici solo le cosiddette sanzioni conservative, che non comportano

una cessazione del rapporto di lavoro (come il richiamo verbale, la mul-

ta, la sospensione dal servizio o la retribuzione), mentre restano valide

le sanzioni espulsive, come il recesso unilaterale per ragioni disciplina-

ri”. (Il Sole 24Ore Sanità - 26 Sett.- 2 Ott. 2006)

Amici fino in fondoRiflessioni e consigli di un veterinario per accompagnare i nostri

amici a quattro zampe negli ultimi giorni di vita

Autore: Stefano CattivelliEditore: Aam Terra Nuova - pp. 128 - Euro 9,00

In caso di malattia incurabile o quando l’animale è oramai mol-to anziano, andare dal veterinario per la “puntura” è una prati-ca sempre più diffusa. Molti vi ricorrono convinti che sia l’uni-co modo per ridurre le sofferenze, altri semplicemente per li-berarsi di un animale malato che necessita di un’assistenza avolte molto impegnativa. Quasi sempre è un atto di profondo

egoismo: quello che si vuole evitare è innanzitutto la propria sofferenza. In que-sto libro, l’autore narra la sua esperienza di veterinario a fianco di animali chestanno per morire e di come l’accompagnarli durante gli ultimi istanti di vita, sen-za il ricorso forzato alla “puntura”, può trasformarsi in una splendida esperienzadi crescita, durante la quale paradossalmente si rafforza il legame con l’animalee si riscopre il significato autentico della vita. Amici fino in fondo non è un pamph-let contro l’eutanasia, ma più semplicemente una dichiarazione d’amore per i no-stri amici a quattro zampe, un suggerimento per accompagnarli con serenità econsapevolezza nel loro ultimo viaggio.

R E C E N S I O N I

I l Ministero della Salute nonè tenuto ad esibire docu-menti in materia di speri-

mentazione sugli animali inquanto “non sono ammissibili i-stanze di accesso preordinatead un controllo generalizzatodell’operato delle pubbliche am-ministrazioni’’. Lo ha deciso il Consiglio di Sta-to, accogliendo, con sentenzan.5636/2006, il ricorso in appellodel ministero contro un’associa-zione che si era vista riconosce-re dal Tar del Lazio il diritto al-l’accesso alla documentazioneriguardante “atti e documenti inmateria di sperimentazione su a-nimali”, comprendente i decretidi autorizzazione degli stabili-menti per effettuare le sperimen-tazioni stesse. Il diritto d’accesso agli atti dellapubblica amministrazione è pro-priamente esercitato se finalizza-to ad “acquisire la conoscenzanecessaria a valutare la portatalesiva di atti o comportamenti”,ma non può essere inteso chetale diritto conferisca “un potereesplorativo di vigilanza” al fine distabilire se l’esercizio dell’attivitàamministrativa possa ritenersisvolto secondo i canoni di tra-sparenza o no. Agli interessi dichi vuole accedere agli atti deveaffiancarsi anche quello dell’Am-ministrazione “a non subire ec-cessivi intralci nella propria atti-vità gestoria, garantita anche alivello costituzionale”.Numerose imprese farmaceuti-che si erano costituite in giudizioa fianco del ministero chiedendoanch’esse la riforma della primasentenza. Per il Tar il tacito diniego oppo-sto dal ministero era da ritenereillegittimo “sia in quanto l’asso-ciazione ricorrente è portatricedi un concreto interesse alla co-noscenza dei dati richiesti, siaperché i dati riservati riguardantii nominativi del personale delleimprese preposto alle attività diricerca, i dati industriali cui sicorrelavano problemi di concor-renza, nonché altri dati sensibili,ben avrebbero potuto essere co-perti da appositi omissis a curadell’amministrazione’’. Non l’ha pensata così il Consi-glio di Stato secondo il quale l’i-stanza d’accesso dell’associa-zione “sarebbe stata intesa adindagare, in via generale, tuttal’attività amministrativa in mate-ria, (una mole peraltro monu-mentale di documenti di almenoun quinquennio) essendo volta aconoscere i beneficiari delle au-torizzazioni, la sussistenza deipresupposti per rilasciarle, etc’’.“Suo intendimento era ed è - di-ce la sentenza del Consiglio diStato- quello di acquisire tutta ladocumentazione di provenienzaprivata e di produzione pubblica

per verificare - con riguardo atutte le pratiche relative al setto-re in esame - la correttezza deidati forniti dalle imprese interes-sate nonché delle operazioni va-lutative effettuate dall’Ammini-strazione e del rilascio delle cor-

relate autorizzazioni”.Va perciò considerata inammis-sibile la richiesta in quanto “la di-sciplina sull’accesso tutela solol’interesse alla conoscenza enon quello ad effettuare un con-trollo sull’amministrazione, nel

caso specifico un controllo ge-neralizzato dell’operato del mini-stero della salute in uno specifi-co settore’’. Correttamente, quindi, il Ministe-ro della salute ha, a suo tempo,messo a disposizione della ri-

chiedente solo quella documen-tazione che, in quanto raccoltain appositi tabulati redatti inconformità con le norme, anchecomunitarie, di settore, era natu-ralmente ostensibile ai richie-denti. ■

15

Sperimentazione animale, il Consiglio di Stato dà ragione al MinSal

Accesso ad atti pubblici: diritto di conoscere, ma non di controllare

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006RUBRICA LEGALE

N egli Usa sono statemesse a punto delle a-nalisi in grado di dia-

gnosticare la Bse in animali viviche non manifestano alcun sinto-mo della malattia. Le ricerche e imetodi di diagnosi per sconfigge-re la Bse, l’encefalopatia spon-giforme bovina o “morbo dellamucca pazza” che ha colpito iPaesi Europei e non solo, stannofacendo passi in avanti. La sco-perta, riportata sulla rivista Scien-ce, è stata fatta da un equipe del-la University of Texas medicalbranch di Galveston (Usa) guida-ta da Claudio Soto, un esperto dimalattie neurodegenerative delcervello. “La dimostrazione che leencefalopatie spongiformi tra-smissibili come scrapie, Bse eVcjd possano essere trasmessecon il sangue di animali e perso-ne in fase preclinica della malattia- ha commentato Maria Caramelli,responsabile del Centro di Refe-renza nazionale sulle encefalopa-tie animali - rende sempre più ur-gente la necessità di avere un te-st diagnostico. Risultati promet-tenti arrivano ora dal test messo apunto da Claudio Soto: applicatosul cervello di criceti, capre e pe-core infettate con scrapie, di bo-vini infettati con Bse e di casi u-mani di Cjd e Vcjd ha dato ottimirisultati, mostrando una sensibilitàanalitica milioni di volte superiorea quella dei normali test diagno-stici. Un ulteriore sviluppo di que-sto test ha conseguito la diagnosiin vita sul sangue di criceti infetta-ti con scrapie. Il test è riuscito asvelare la presenza del prione insangue di animali presintomatici,in fasi precoci del periodo di incu-bazione”. La concentrazione diprioni nel sangue è molto bassada essere difficilmente rilevabilecon le tecniche esistenti, ma Sotoha utilizzato il metodo di amplifi-cazione ciclica dei prioni (Pmca).Si tratta di una tecnica in grado di

aumentare di oltre 10 milioni divolte la quantità di prioni del cam-pione in modo da rilevarli anchese presenti in quantità minime. Ilpersonale del Centro di referenzanazionale è stato recentementenei laboratori di Claudio Soto e abreve inizierà lo studio della mes-sa a punto del suo test sugli ovi-caprini. Inoltre, il centro di referen-za nazionale sta conducendo unostudio su un nuovo tipo di Bsescoperto in Italia e denominatoBase (Bovine amyloidotic spon-giform encefalopathy) per valuta-re il rischio che questo nuovo tipodi prione, ossia la proteina re-sponsabile della malattia, rappre-senta per la salute pubblica e mi-surarne le correlazioni con le epi-demie di Bse e Vcjd. La Caramelliha spiegato che recentemente èstato dimostrato che non esiste unsolo di ceppo di prione per la Bse. “Studiando più a fondo l’inte-ro cervello del bovino e non solouna parte come si faceva in altriPaesi - afferma la Caramelli - ab-biamo scoperto che le caratteristi-che di alcuni casi in Italia eranodifferenti e questi risultati sonostati poi confermati anche in Fran-cia e in Belgio. Questa variantedella Bse, che è stata chiamataBase per la presenza di sostanzaamiloide, è stata osservata so-prattutto in animali anziani. Que-sto nuovo tipo di malattia nonsembra però essere legata alconsumo di mangimi contaminatida farine animali, ma una formasporadica sempre esistita cosìcome per l’uomo esiste una formasporadica di Jacob-Creuzfeldt. Inbase a un’ipotesi accreditata que-sta malattia potrebbe allora rap-presentare l’origine della Bse chesi è poi diffusa tramite i mangimi:un riciclo iniziale di tutti i casi spo-radici sempre esistiti ma mai co-nosciuti di questa forma avrebbeinfatti dato il via a un’amplificazio-ne della malattia trasmessa attra-

verso i mangimi”. La Caramelli hainoltre sottolineato che “in tuttaEuropa si osserva un declino cheè particolarmente evidente in Ita-lia dove si eseguono circa 800mi-la test all’anno, e questo è il risul-tato - aggiunge - di una rete di si-curezza efficace e di misure pre-ventive adottate in tutta la Ue chesi basano soprattutto sulla ridu-zione di materiale a rischio. Le mi-sure però vanno ammorbidite conestrema cautela anche se la cur-va epidemica dovrebbe aver ag-giunto l’apice a metà degli anniNovanta”. Anche per Stanley B.Prusiner, il premio Nobel per lamedicina che ha scoperto i prio-ni, “è troppo presto per spegnerei riflettori”. Durante il convegno in-ternazionale Prion 2006 a Torino,Prusiner, si legge in una nota An-sa, ha commentato la decisionedel governo americano di tagliaredel 90 per cento i test sui boviniper scoprire i focolai di Bse. “L’e-mergenza mucca pazza non è fi-nita, perché non ne sappiamo an-cora abbastanza’’, ha affermatoPrusiner. E, per quanto riguarda lenuove metodiche di diagnosi acui sta lavorando il mondo scien-tifico, il premio Nobel ha sottoli-neato: “Sono tutte benvenute’’. Luistesso ha messo a punto un testdiagnostico su bovini, chiamatoCdi, già approvato dall’Ue ma nonancora adottato dagli Stati euro-pei. (fonte: Il Sole 24 Ore) ■

_________

Piemonte, online i controlli di

IZS e ASL

U n sistema informatizzatodi scambio dei dati per

disporre in tempo reale dei risul-tati delle analisi di laboratorio ef-fettuate sui bovini allevati. Daqualche mese in Piemonte è di-ventato operativo questo nuovosistema di refertazione automati-ca che mette in comunicazione iServizi Veterinari delle ASL e l’Isti-tuto Zooprofilattico del Piemonte,Liguria e Valle d’Aosta. L’obiettivoè quello di ricostruire la condizio-ne sanitaria di ogni capo e con-trollare le produzioni animali chene possono derivare nel più bre-ve tempo possibile disponendo didati sempre più aggiornati. “Laconnessione automatica, messa apunto con la decisiva collabora-zione del Centro Elaborazione da-ti di Savigliano - ha spiegato l’as-sessore alla sanità Mario Valpre-da - supporta il dialogo tra la ban-ca dati dell’anagrafe bovina, cheemette i passaporti per i 250milavitelli che nascono annualmentein Piemonte, il sistema di referta-zione dei laboratori veterinari e labase dati della sorveglianza vete-rinaria, a cui accedono in rete tuttii Servizi Veterinari delle ASL. Sitratta dello stesso sistema nel

quale sono attualmente registrati icani con i microchip”. SecondoFernando Arnolfo, direttore del-l’IZS, la refertazione automaticaservirà a ridurre i tempi di rispostaed eliminare gli errori di registra-zione. Al momento riguarda gli e-sami effettuati sui bovini, gli ovinie i caprini (circa 800mila ogni an-no) e sarà adottata in tutte le ASLentro la fine dell’anno. Successi-vamente sarà estesa alle altrespecie animali allevate a scopo a-limentare, considerato che la ba-se dati che ne risulta è una garan-zia importante per identificare ra-pidamente, prevenire e controlla-re le malattie degli animali e ognialtro rischio collegato all’alleva-mento e alle produzioni alimenta-ri. “Per arrivare a questo traguar-do- ha sottolineato ElisabettaPizzoni dell’IZS del Piemonte - èstato messo a punto un sistema di

integrazione e scambio tra i datidei servizi veterinari della Regio-ne e dell’Istituto Zooprofilattico. Inquesto modo si è creato un siste-ma comune di scambio dei datiper i controlli e le analisi che con-sente di disporre e inviare informa-zioni in tempo reale per i bovini egli ovicaprini”. Un campione da a-nalizzare viene ad esempio inviatoall’Istituto Zooprofilattico dal Servi-zio veterinario dell’ASL e tutti i datiche lo riguardano vengono inviatiper via telematica anziché su ma-teriale cartaceo. I dati vengono in-fatti rilevati a video tramite internete identificati da un numero di pro-tocollo che viene anche riportatosul campione inviato. A questopunto l’IZS provvede all’accetta-zione del campione ed esegue l’a-nalisi richiesta comunicando tem-pestivamente i risultati alla ASL.(fonte: Agrisole) ■

16

A breve la sperimentazione anche in Italia

Nuovi test per sconfiggere la Bse Caramelli, IZS Piemonte: cautela nell’alleggerire le misure di sicurezza

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006INFO REGIONI

Una nuova tecnica per lasorveglianza dei casi di salmonellosi

Realizzata dalla Asl 8 di Chieri (To) un’innovativa‘strategia’ per la sorveglianza dei casi di salmo-

nellosi isolati. Attraverso una tecnica sperimentale di ti-pizzazione genetica - riferisce una nota dell’azienda - èpossibile individuare, a livello territoriale, le correlazionitra le salmonelle isolate dai pazienti colpiti da sintomigastro-intestinali e le salmonelle isolate dagli alimenti.

L’iniziativa rientra all’interno di una collaborazione, voluta dalla RegionePiemonte, tra l’Ospedale S. Croce di Moncalieri, le Facoltà di Medicinae chirurgia e di Veterinaria dell’Università di Torino e le strutture del Di-partimento di Prevenzione della Asl 8. La metodologia impiegata - con-tinua la nota - ha individuato, partendo dall’esame di 100 casi appa-rentemente non collegati tra loro, una epidemia di 24 persone. Si trattadi pazienti colpiti, tra maggio e ottobre 2005, da salmonella contrattaprobabilmente da carni suine contaminate. “È stato utilizzato - ha di-chiarato Bartolomeo Griglio (nella foto, ndr), direttore dell’area ‘Igie-ne della produzione, trasformazione, commercializzazione, trasportodegli alimenti di origine animale della Asl 8 - un sistema di sorveglian-za che migliora la possibilità di individuare fonti subdole di infezionee da maggiore efficacia agli interventi di prevenzione’’. Giudizio posi-tivo anche da parte del Commissario dell’azienda, Giovanni Caruso,che ha dichiarato: “Si tratta di un’esperienza che, oltre a utilizzarenuove tecniche nel campo della prevenzione, introduce anche un ap-proccio multidisciplinare grazie alla condivisione di dati e protocollidi intervento’’. (Adnkronos Salute)

Ulteriori approfondimenti sulla ricerca dell’Asl 8 sono disponibili al sitodel C.E.I.R.S.A. - Centro Interdipartimentale di Ricerca e documenta-zione sulla Sicurezza Alimentare all’indirizzo <www.ceirsa.org>

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Il nuovo Codice del farmaco veterinario

Decreto Legislativo 6 aprile 2006, n. 193

Relatrice: Dottoressa Gaetana FERRIDirettore Generale della Sanità Animale e del Farmaco

Veterinario - Ministero della SaluteMartedì 7 novembre 2006 - Palazzo Trecchi, Cremona

In collaborazione con FNOVI

Segreteria Organizzativa: 0372/40.35.37 (41) (36) [email protected]

con il patrocinio del

Ministero della Salute

L a Regione Campania e l’I-stituto zooprofilattico diPortici insieme per com-

battere la brucellosi bufalina inCampania, attraverso l’intensifica-zione dei controlli a tutela dellasalute dei consumatori. La colla-borazione nasce da un progettopilota finanziato dall’assessoratoregionale alla Sanità, avviato agliinizi di quest’anno con l’obiettivodi individuare in tutto il territorioregionale la presenza di capi dibestiame bufalini affetti da questapatologia. I primi risultati delle a-nalisi condotte a campione in di-versi allevamenti (analisi del DNA)hanno confermato la presenza difrodi a danno della collettività.Mentre sono in corso ulteriori ap-profondimenti, in due allevamentii risultati degli esami hanno evi-denziato una difformità rispetto aicontrolli di routine effettuati daicompetenti uffici veterinari. A dif-ferenza di quanto si riteneva, in-

fatti, è stata dimostrata, proprioattraverso l’esame del DNA, unairregolarità nei campionamentiper gli accertamenti analitici dellabrucellosi. I competenti uffici del-l’assessorato alla Sanità hanno at-tivato una serie di interventi: de-nuncia dei fatti, per quanto dicompetenza, alla Procura dellaRepubblica; blocco e divieto as-

soluto di commercializzazione dellatte e sequestro cautelativo degliallevamenti incriminati; ripetizionedelle analisi e controllo a tappetonei due allevamenti risultati positi-vi; potenziamento del progetto dicollaborazione con l’Istituto zoo-profilattico di Portici. “È il segnoche quando si attivano monitorag-gi rigorosi diventa difficile per

chiunque eludere le maglie deisoggetti preposti ai controlli -commenta l’assessore regionalealla Sanità, Angelo Montemarano- e questo rappresenta un risulta-to incoraggiante non solo per le i-stituzioni ma per la gente che sisente meglio tutelata”. “L’efficaciadei controlli è dimostrata proprioda episodi come questi - ha di-

chiarato l’assessore regionale al-l’Agricoltura, Andrea Cozzolino -ma non bisogna criminalizzarel’intera filiera latteo-casearia, unsettore che in Campania si ali-menta di certificazioni di qualità eche, nella stragrande maggioran-za dei casi, vive nel rispetto più ri-goroso delle vigenti normative’’.(ANSA). ■

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Brucellosi bufalina in Campania

IZS Portici: intensificare i controlli per la tutela dei consumatori

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006INFO REGIONI

SARDEGNA

Peste suina, piano dieradicazione 2006

L 'Assessorato dell'Igiene esanità e dell'assistenza so-

ciale ha pubblicato sul sito del-la Regione Sardegna il piano dieradicazione della peste suinaafricana e della peste suinaclassica per l'anno 2006. Il pia-no si propone di mantenere lasorveglianza e il controllo su tut-to il territorio regionale. Nel pia-no viene descritta l’evoluzioneepidemiologica della malattianella Regione, il programmapresentato e le misure previstedal programma per il controllodella malattia. Gli obiettivi delpiano riguardano: il migliora-mento della conoscenza dellasituazione e della registrazionedelle aziende nelle zone ad altorischio; la revisione dell'anagra-fe suina; la riduzione dell'inci-denza annua totale rispetto al-l'incidenza annuale del 2005;l'aumento del livello di sicurez-za posseduto dalle aziende ac-creditate; la prosecuzione delprogramma, mediante misurecapaci di incidere positivamen-te contro la pratica dell'alleva-mento suino brado illegale ed ilmiglioramento del livello di effi-cacia e di efficienza delle pro-cedure di estinzione dei focolai.

LOMBARDIA

Milano, 6 cani su 10non sono iscritti

all’anagrafe

Emerge un dato allarmantecirca i cani presenti nella

città di Milano. Secondo le stimedel Comune - si legge in un arti-colo pubblicato sul Corriere del-la Sera il 25 settembre - sono150mila i cani che vivono in cittàma di questi, solo 63mila risulta-no iscritti all’anagrafe canina.

U n articolo affronta i cam-biamenti avvenuti nel-l’allevamento equino

europeo e le conseguenze per iveterinari che si occupano di ri-produzione. La liberalizzazionedella legislazione in tema di alle-vamento equino e la maggiore di-versificazione degli sport eque-stri, si legge nell’articolo, ha con-

dotto a un costante aumento nelnumero di cavalli allevati e dei re-gistri di razza. Oltre alla tendenzaverso più numerosi e più piccoliregistri di razza, vi è anche la ten-denza verso un’espansione inter-nazionale delle maggiori razzesportive. Le razze regionali, alme-no nei paesi più piccoli, potrebbe-ro non essere più in grado di tene-

re un programma di allevamentoindipendente. Il tipico allevatoredi cavalli, in futuro, sarà femminae qualificata negli sport equestri.L’inseminazione artificiale (AI), so-prattutto con seme fresco o con-gelato, è divenuta un metodo ri-produttivo fondamentale, checonsente agli allevatori di tuttaEuropa di beneficiare dei migliori

stalloni delle principali razze.Nuove tecniche di AI come l’inse-minazione a basso dosaggio po-trebbero rimanere limitate a sin-goli stalloni, e anche l’interesseper la determinazione del sessodel puledro mediante selezionedello sperma è limitato. Ad oggi,l’embryo transfer e le tecniche as-sociate, benché consentite dalla

maggior parte delle razze, nonhanno contribuito significativa-mente al progresso genetico deicavalli sportivi europei. Un poten-ziale utilizzo della clonazione puòessere la produzione di copie congonadi intatte di cavalli castratiche hanno avuto performance e-levate. Con una più aperta struttu-ra internazionale dell’allevamentoequino e un maggior uso dell’AI,la riproduzione e le biotecnologieequine dovrebbero essere enfa-tizzate dalle università e dai pro-grammi di educazione continuaveterinaria. (“Developments in Eu-ropean horse breeding and con-sequences for veterinarians in e-quine reproduction” Aurich J, Au-rich C. Reprod Domest Anim.2006 Aug; 41(4): 275-9) ■

18

L’evoluzione dell’allevamento equino in EuropaL’impatto sulla riproduzione del cavallo

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Intossicazione daxilitolo nel cane

Icasi di intossicazione da xili-tolo nel cane sono in aumen-

to. Lo xilitolo è un dolcificanteche si trova in gomme da masti-care, caramelle e prodotti da for-no senza zucchero e può causa-re condizioni patologiche gravi ea volte fatali nel cane e nel gat-to. L’Animal Poison Control Cen-ter of the American Society forthe Prevention of Cruelty to Ani-mals (ASPCA) ha registrato unacrescita sostanziale dei casi diintossicazione: 17 casi nel 2005,contro circa 70 nel 2004. Fino adagosto, i casi del 2006 sono già114. Secondo il Centro, una ra-gione di questo aumento puòessere imputata alla maggioredisponibilità di prodotti conte-nenti xilitolo. Inoltre, in prece-denza si riteneva che solo eleva-te concentrazioni di xilitolo, equindi i prodotti contenenti il dol-cificante come ingrediente prin-cipale, potessero essere danno-se per il cane, mentre ora sonoritenute pericolose anche con-centrazioni minori. A concentra-zioni più basse, l’esordio dei se-gni clinici può avvenire anche 12ore dopo l’ingestione. L’assun-zione di una quantità sostanzialedi xilitolo può causare un’improv-visa riduzione della glicemia econseguente depressione, per-dita di coordinazione e convul-sioni. I segni clinici possonocomparire piuttosto rapidamen-te, anche meno di 30 minuti do-po l’ingestione del prodotto.

È stata anticipata a dome-nica 22 ottobre la giorna-ta di studio organizzata

da SCIVAC sulla fisioterapia riabi-litativa nel cane. L’incontro è gra-tuito ed aperto a tutti i Medici Ve-terinari interessati. Questi gli ar-gomenti trattati: Contrattura delcarpo e delle dita in seguito apseudoartrosi di radio-ulna trat-tata con Ilizarov (Francesca Caz-zola, Med Vet - Torino); Mielopa-tia ischemica in quattro cani:comparazione dei programmi

riabilitativi utilizzati (Carlo Miola,Med Vet - Torino); Discospondili-te e fisioterapia riabilitativa: 3diversi casi e 3 diversi risultati(Ludovica Dragone, Med Vet -Reggio Emilia); Fisioterapia inun caso di OCD di spalla ed incaso di taglio della testa del fe-more (Giuseppe Giunta, Med Vet

- Bari); Embolia fibrocartilagineain un Dalmata (Michela Guerrie-ro, Med Vet - Torino); Intrappola-mento del nervo sciatico conse-guente a frattura di bacino (A-lessandro Finotti, Med Vet - Ro-ma); Trattamento fisioterapicodi cane con frattura bilateraledell’omero (Joanna Towarnicka,

Med Vet - Bergamo); Applicazio-ne della fisioterapia in due casidi frattura vertebrale: Pongo eShaky a confronto (Mirella Lope-dote, Med Vet - Brindisi); Trom-bembolismo fibrocartilagineo(Michela Nannotti, Med Vet - Ro-ma); Trattamento riabilitativodopo TPLO bilaterale (Manuela

Canestrelli, Med Vet - Roma). Lagiornata si terrà a Palazzo Trecchi- Cremona presso la sede SCI-VAC. Per ulteriori informazioni è possi-bile rivolgersi alla Segreteria dellesocietà specialistiche al numero0372/40.35.02 o inviando un e-mail a <[email protected]>. ■

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Incontro di fisioterapia riabilitativa nel caneAppuntamento a Cremona, domenica 22 ottobre

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006DALLE ASSOCIAZIONI

Giornata di studio,Università di Teramo

Nuovi approccinelle infezioni

del cane

I l 26 ottobre 2006la Facoltà di Me-

dicina Veterinariadell’Università di Te-ramo organizza,con il patrociniodell’Ordine dei me-dici veterinari della

provincia di Teramo e con l’As-sociazione Nazionale Infettivo-logi Veterinari (A.N.I.V.), unagiornata di studio sui nuovi ap-procci nelle infezioni del cane.L’incontro si terrà presso la Fa-coltà di Medicina Veterinaria inPiazza Aldo Moro 45 a Teramo. Per informazioni rivolgersi allasegreteria organizzativa:

Dr.ssa Barbara Di Martino [email protected]

tel/fax 0861-412168.

Seminario SIVE

Il dito equinotra mascalciae ortopedia

Venerdì 10 novembre 2006

ECM in fase di accreditamentoLingua: inglese con traduzione

SedeVeronaFiere - Fieracavalli

Viale del Lavoro 8 - Verona

InformazioniSegreteria SIVE

Tel. 0372/40.35.02 Fax 0372/45.70.91 Email: [email protected]

Programma disponibile al sitowww.sive.it

C omunicazione della SI-VAR ai propri iscritti sulprogetto presentato dal-

la società sulle Buone Pratiche diAllevamento. I colleghi interessatipossono ancora far pervenire la lo-ro disponibilità alla Segreteria (Tel.

0372/403539 - Email:in fo@sivarnet . i t ) .“Come sapete - scri-ve Marco Colombo,Presidente SIVARnella lettera inviata

ai soci - da qualche tempo comeConsiglio Direttivo SIVAR stiamoportando avanti un lavoro sulleBuone Pratiche di Allevamento nel-le aziende di vacche da latte. Rite-niamo infatti, che tale argomentosia di importanza strategica per lanostra categoria e che possa co-stituire un efficace strumento persottolineare l’importanza del nostroruolo nel sistema di sicurezza ali-mentare. Dopo alcuni mesi di lavo-ro, abbiamo approntato una bozza

definitiva del documento.A questo punto, è nostra intenzio-ne testare sul campo il manualepreparato con un gruppo di veteri-nari motivati su alcune loro stalle.In particolare, avremmo bisogno di15-20 colleghi, meglio se rappre-sentativi delle diverse realtà territo-riali, ognuno dei quali disponibile acoinvolgere un paio di aziendezootecniche per mettere in praticaquanto previsto nel Codice BPA.Le aziende devono avere la carat-

teristica di essere condotte da al-levatori “svegli” e disponibili a met-tersi in gioco per un periodo di cir-ca 3 mesi (orientativamente da ot-tobre a dicembre). Le dimensionidelle aziende non sono importantianche se sarebbe opportuno cheogni collega scegliesse due azien-de di entità diversa. I veterinari sa-ranno responsabili della raccoltadei dati e della stesura dei proto-colli delle rispettive aziende ed èrichiesto pertanto l’impegno al

completamento del lavoro. I parte-cipanti alla sperimentazione saran-no convocati per una riunione tec-nica preparatoria nel corso dellaquale verrà distribuita copia delladocumentazione.La partecipazione al progetto -conclude il Presidente SIVAR - pre-vede inoltre una fase conclusiva direvisione critica del Codice nellaquale fornire informazioni, sugge-rimenti, indicazioni, sulla base del-le esperienze maturate.” ■

20

Progetto SIVAR “Buone Pratiche di Allevamento”: ancora possibile l’adesione

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006DALLE ASSOCIAZIONI

Aggiornamenti inpatologia suina

Aggiornamenti in patolo-gia suina: analisi di casi

pratici. È questo il titolo del cor-so SIVAR organizzato a Cremo-na presso la sede dell’Ordinedei Medici Veterinari il prossimo10-11 novembre 2006. Guy-Pierre Martineau, relatore dellagiornata, fornirà nozioni scienti-fiche e pratiche sulle patologiedel suino nelle differenti fasi del-l’allevamento: suinetti sottoscrofa, suinetti in svezzamento,suini in accrescimento ed in-grasso, scrofette in accresci-mento e scrofe in sala parto. Ipartecipanti potranno presenta-re casi clinici particolarmenteproblematici, rilevati nei diversisettori di allevamento. L’obietti-vo è quello di fornire un metododi analisi clinica improntato adun approccio pratico di campo,ma sostenuto da corrette ecomplete basi di conoscenzascientifica. Ulteriori informazionisul corso ed il programma dellagiornata sono disponibili al sito<www.sivarnet.it>.

Altri corsi SIVAR…CORSO BASE DI PODOLOGIABOVINA 27 Novembre - 1 Dicembre 2006

Azienda Sperimentale “V. Tadini”,Gariga di Podenzano (PC) -ECM: Richiesto Accreditamento Relatori: Giuseppe Camozzi - Tredi Italiasrl, ParmaLoris De Vecchis - Med Vet LP -ComoAlessandro Veneziani - Med VetLP - Brescia.Partecipazione riservata a lau-reati in Medicina Veterinaria (max20 iscritti).

ANOMALIE STRUTTURALI EFUNZIONALI DEGLI IMPIANTIDI MUNGITURA: COMEINTERVENIRE 18 Novembre 2006

APA ModenaECM: 7 CreditiRelatore: Carlo SighinolfiIniziativa a numero chiuso riser-vata a Medici Veterinari.

Informazioni: Segreteria SIVAR -Tel. 0372/403539

E-mail: [email protected]

L e garanzie della sicurezzain campo alimentare por-tano in sé, oltre a risvolti

di carattere sanitario ed economi-co, valori etici e sociali in relazio-ne al tipo di rapporto tra produzio-ne, distribuzione e consumo, as-segnando a ciascuno diritti e do-veri ben definiti in modo chiaro etrasparente. Sono questi i princi-pali motivi che hanno suggerito aModena Esposizioni in collabora-zione con la Regione Emilia Ro-magna e le AUSL di Modena eBologna, di organizzare il conve-gno - SIcura “Sicurezza alimen-tare: produttori, controllori econsumatori in convention” ,che si terrà dal 18 al 20 ottobrepresso il quartiere fieristico di Mo-dena. Per il terzo anno consecuti-vo l’iniziativa si presenta con l’in-novativa metodologia della con-vention, che si caratterizza perl’ampia articolazione dei contenu-ti, espressa in un insieme di con-vegni, seminari e corsi di forma-zione che garantiscono l’aggior-namento e al tempo stesso loscambio delle conoscenze tra idiversi interlocutori in convention.Il programma prevede 30 sessio-ni di lavoro, con la partecipazionedi 200 relatori. Nel corso dei tregiorni si parlerà di: sistemi di aller-ta, nuovi inquinanti alimentari, rin-tracciabilità, micotossine, nuovetecnologie di conservazione delcibo, problemi dell’alimentazioneinfantile in una società multietni-ca, oltre all’aggiornamento relati-vo alla legislazione italiana ed eu-ropea. Le sessioni sulle questionilegislative saranno dedicate aiproblemi connessi all’applicazio-ne dei nuovi regolamenti (pac-

chetto igiene). Fra le novità 2006un’importante iniziativa pubblica,la Tavola rotonda “Emergenze ali-mentari tra informazione e di-sinformazione” che metterà aconfronto, in un unico dibattito, iproduttori alimentari, il controllo

sanitario, il ruolo dell’istituzionepubblica, i rappresentanti deiconsumatori e il mondo dell’infor-mazione sulle problematiche le-gate alle modalità di comunica-zione del rischio in occasione del-le emergenze alimentari, attraver-

so l’analisi dei casi ben noti chehanno “accompagnato” i consu-matori italiani negli ultimi decenni(metanolo, Bse, diossina, “avia-ria”). La tavola rotonda, che chiu-derà i lavori, è in programma ve-nerdì 20 ottobre alle 17.30: per

l’occasione SICURA apre le porteal grande pubblico degli utentidell’informazione e dei consuma-tori. Il convegno è stato patrocina-to anche da ANMVI, AIVEMP e SI-VAR. Programma e informazionisul sito www.sicura.info. ■

21

Sicura 2006

Una convention sulla Sicurezza Alimentare18-19-20 ottobre 2006, Modena Fiere

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006AGENDA

Gli annunci si possonoricercare e pubblicare

anche on line

www.anmvi.it/servizi/vetexchange

www.anmvi.it/servizi/vetjob

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ANNUNCI

22 laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2006CALENDARIO ATTIVITÀCALENDARIO ATTIVITÀ

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

La rivista è un settimanale

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laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO APPROCCIO CLINICO PATOLOGICO ALLE NEOPLASIE DEL SISTEMA ENDOCRINO DEL CANE E DELGATTO - Pomezia - Hotel Selene - VIA PONTINA KM 30 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani- Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE ANMVI LA RIFORMA DEL CODICE DEONTOLOGICO VETERINARIO - DALLA LEGGE BERSANI ALLA RIFORMADELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Per informazioni: SabinaPizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA: III PARTE - OSTEOSINTESI INTERNA AO-BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trec-chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: II PARTE - LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI - Centro Studi SCIVAC, Cre-mona - Via Trecchi, 20 - ECM: 17 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

CONVEGNO SIVAL IN COLLABORAZIONE CON SIVAR IL CONIGLIO NELLA RICERCA BIOMEDICA - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:5 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIDEV LE REAZIONI AVVERSE AL CIBO: IL PUNTO DI VISTA DEL NUTRIZIONISTA, DEL GASTROENTEROLO-GO E DEL DERMATOLOGO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informa-zioni: Elena Piccioni - Segr. Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIDEV AGGIORNAMENTI SULLA DERMATITE ATOPICA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Cre-diti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SCIVAC FISIOTERAPIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazio-ni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Roma - ECM: 19 Crediti - Per informa-zioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: IV PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DELL’APPARATO RESPIRA-TORIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE “FEBBRE Q: UNA ZOONOSI DIMENTICATA” - “LE DIARREE NEONATALI DEL VITELLO: DIAGNOSI IN CAMPO E DICON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA LABORATORIO E LORO TRATTAMENTO” - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: 3 Crediti - Per

info: Paola Orioli - Segr. e Comm. Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC / SIVAE ANIMALI ESOTICI: II PARTE - MEDICINA E CHIRURGIA DEL FURETTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +390372 403500 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 54° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - GASTROENTEROLOGIA - Centro Congressi Quattrotorri, PerugiaIN COLLABORAZIONE CON AVULP E SIGEDV - Via Corcianese, 260/A - ECM: 11 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39

0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIRE MANAGEMENT DELLO STALLONE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Cre-diti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SIVE RIPRODUZIONE EQUINA: II PARTE - MANAGEMENT DELLO STALLONE - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP TRASPORTO ANIMALE: SI SALE IN 1° CLASSE? - Cremona Fiere - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richie-IN COLLABORAZIONE CON SIVAR sto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: segre-

[email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA DERMATOLOGICA - Roma - ECM: Richiesto Accreditamento - Per Attenzione: Evento annullato. informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR BASILICATA IBR: OPPORTUNITÀ O PROBLEMA? - Matera, Agriturismo “Torre Spagnola” - TORRE SPAGNOLA - ECM:Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372403539 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ANESTESIA: II PARTE - ANESTESIA E APPARATO CARDIORESPIRATORIO. ANESTESIA DEI PICCOLI A-NIMALI DOMESTICI E DEGLI ANIMALI SPERIMENTALI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Richiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Sala Quadrivium -Attenzione: Date evento modificate. Genova - P.zza Santa Marta 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segre-

teria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CONVEGNO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON FNOVI IL NUOVO CODICE DEL FARMACO VETERINARIO - Palazzo Trecchi, Cremona - Per informazioni: SabinaPizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC PATOLOGIA CLINICA: III PARTE - CITOLOGIA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE / SIPE IL DITO EQUINO TRA MASCALCIA E ORTOPEDIA - VeronaFiere - Auditorium Verdi, Verona - Viale del Lavo-Attenzione: Date evento modificate. ro, 8 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372

403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIPE SOCIETÀ ITALIANA DI PODOLOGIA EQUINA - VeronaFiere - Auditorium Verdi, Verona - Viale del Lavoro, 8 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVAR IN COLLABORAZIONE CON ORDINE AGGIORNAMENTI IN PATOLOGIA SUINA: ANALISI DI CASI PRATICI - Ordine dei Medici Veterinari di Cre-DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA mona - Via Palestro 66 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commis-

sione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE LA GESTIONE DELL’AUDIT DELLE BUONE PRASSI IGIENICHE E DELL’HACCP AI SENSI DEL REGOLA-CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI BENEVENTO MENTO 854/2004 - Asl Benevento 1 - Piazza Risorgimento - Benevento - Piazza Risorgimento - ECM: Richie-

sto Accreditamento - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SIMEF L’ANALGESIA NELLA PRATICA CLINICA FELINA - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICIV CITOPATOLOGIA DIAGNOSTICA: LO STUDIO DEL CITOPLASMA IN CORSO DI INFIAMMAZIONE, DI-SPLASIA E NEOPLASIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Ele-na Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMIV MALATTIE RESPIRATORIE - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accredita-mento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

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Università di Milano Bicocca“Uomini, donne, animali”

Seminario di zooantropologia

Docente: Anna MannucciChe cosa vuol dire domesticazione? Qualedifferenza tra domesticazione al femminilee domesticazione al maschile? Chi ha ad-domesticato chi? L’essere umano cambial’animale, ma è anche l’animale addome-sticato che trasforma la società umana. Af-frontare il trattamento degli animali signifi-ca anche confrontarsi con temi molto vasti,come il significato dell’uguaglianza, il ruolodella ragione e la relazione tra ragione esentimento, il fondamento del contratto so-ciale, l’importanza del linguaggio, le rela-zioni di genere.Il seminario si terrà nell’autunno 2006 econsisterà in 5 incontri di due ore ciascu-no, a scadenza settimanale, in date da sta-bilirsi.

Per iscrizioni scrivere a:[email protected]