Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

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Consegnato il 3 maggio al Ministero della Salute 006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 18 dal 15 al 21 maggio 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 182 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. CANI PERICOLOSI I proprietari di cani ritenuti pericolosi sono tenuti per legge a stipulare un'assicurazione di responsabilità ci- vile per danni causati dal proprio ani- male contro terzi. Lo ricorda l'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori, richiamando l'atten- zione dei cittadini sulla "Tutela dell'in- columità pubblica dall'aggressività di cani" (Ordinanza 3 ottobre 2005). L'assicurazione può prevedere oltre al rimborso per i danni anche l'assi- stenza legale e le spese veterinarie. TEST DI AMMISSIONE Definite dal Miur le modalità e i con- tenuti delle prove di ammissione al corso di laurea in medicina veterina- ria per l'anno accademico 2006- 2007. Esame il 7 settembre. Decreto 12 aprile 2006 (GU n. 98 del 28-4- 2006). AVIARIA Sarà presto istituito il “FAO/OIE Crisis Management Center”. Servirà per te- nere sotto controllo la diffusione del- l'influenza aviaria negli animali nel mondo. Base alla FAO di Roma, coin- volti fino a 60 operatori. Finanziamen- ti statunitensi. DOPING Il Ministero della Salute ha revocato il decreto 5 gennaio 2006 sull'attività di controllo sanitario antidoping, svolta dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tu- tela della salute nelle attività sportive. Il decreto attribuiva e allo stesso di- castero la competenza dei controlli antidoping durante gli eventi sportivi internazionali in Italia. Cessa così la materia del contendere: il Coni aveva fatto ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento. PESTE SUINA In Nord-Reno-Vestfalia, il Land occi- dentale tedesco interessato da vari focolai di peste suina, sono comin- ciate le operazioni di abbattimento di circa 50 mila suini, come deciso dal- le autorità sanitarie locali. Eliminazio- ne in 15 giorni di tutti i 50 mila suini delle 96 aziende interessate nella re- gione di Borken. HEALTH EUROPA Sono 130 milioni gli europei che - se- condo dati di Bruxelles - l'anno scor- so hanno cercato risposte ai loro dubbi nelle pagine web di migliaia di siti online, non sempre affidabili. Na- sce da questa realtà http://health.eu- ropa.eu, il portale voluto dalla Com- missione europea per dare informa- zioni sulla salute. USA Le emergenze di sanità animale preoccupano i veterinari americani. L’AVMA sostiene quindi un provvedi- mento (il Veterinary Workforce Expan- sion Act) per ampliare la forza-lavoro veterinaria del Paese da impiegare nel settore della sanità pubblica. La pro- posta di legge stanzia 1,5 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni per accre- scere le università e innalzare il nume- ro dei veterinari formati per soddisfare le esigenze della sanità pubblica e della ricerca biomedica. Brevi I l 3 maggio 2006 si è compiuto il primo atto dell’iter burocratico che dovrebbe portare alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Ta- riffario Nazionale delle prestazioni medico veterinarie. Conviene, dunque, cominciare a prendere in seria considerazione i mec- canismi che sono alla base di questo strumento che, si spera in un tem- po ragionevole, potrebbe rivoluzionare il momento conclusivo di ogni pre- stazione professionale: quello del pagamento della parcella. Cominciamo subito col dire che il nomenclatore del Tariffario prevedrà cir- ca 1400 voci suddivise tra i vari settori di esercizio della professione me- dico veterinaria. Volendolo sintetizzare in un sommario, possiamo suddi- viderlo nei seguenti capitoli: Animali da compagnia, da competizione e sportivi: Cani e gatti; • Equini; Rettili, anfibi, uccelli o pesci; Piccoli mammiferi. Animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo: Bovini, bufalini ed equidi; • Suini; Ovini e caprini; Avicoli, conigli, struzzi e selvaggina; • Acquacoltura; • Apicoltura. Altri animali: Animali da laboratorio; Animali da pelliccia; Animali selvatici. Prestazioni diverse: Definizione e gestione programmi di autocontrollo e sistemi di qualità aziendali; Prestazioni per valutazione danni (perizie liquidazione); Prestazioni relative a studio e ricerca; Prestazioni relative ad interventi di formazione e divulgazione. Le voci In quanto a numero di voci, la “parte del leone” la fanno i cani e gatti (700 voci circa), gli equini (200 voci circa) e i bovini, bufalini, equidi, suini, ovini e caprini (400 voci circa). Da notare che per la prima volta sono state comprese nel tariffario le pre- stazioni relative alla medicina comportamentale e all’assistenza resa dal ve- terinario nelle attività e nelle terapie assistite con gli animali (la cosiddetta, impropriamente, “pet terapy”); è stata inoltre ampliata la parte che riguarda la terapia intensiva e rianimazione nei cavalli sportivi e da affezione. Per contro sono state stralciate le prestazioni relative alle analisi di labo- ratorio. I motivi che hanno indotto a prendere questa decisione sono che sarebbe stato difficile, con un meccanismo di determinazione delle tarif- fe rigido come quello proposto, ottenere dei valori che fossero rispettosi di ogni realtà (dagli ambulatori ai laboratori di analisi) ove tali indagini vengono eseguite, e che comunque, in considerazione del fatto che tali indagini possono essere eseguite anche da medici, biologi e chimici, fos- se più logico, se possibile, addivenire ad un tariffario interdisciplinare. (SEGUE ALLA PAGINA 3) Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi Dir. San. Emanuele Minetti - Medico Veterinario Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502 ISO 9001:2000 "Torna l'incubo. E gli abitanti di via Savona 27 si stanno mobilitando per raccogliere firme e presentare un esposto in Questura. L'incubo è il cane che l'altro giorno ha azzannato per strada una donna di 75 anni mandandola all'ospedale. Un incro- cio fra un pitbull ed un boxer già no- to alla polizia: si era scagliato lo scorso settembre contro un addetto alle pulizie e un capo stazione della metropolitana di San Donato. E due mesi più tardi, non aveva esitato ad affondare i denti nel polpaccio di una ragazza che camminava tran- quillamente in via Borgognone, in compagnia del fidanzato. Un anima- le potente, agile, dalla mascella d'acciaio, spesso in giro senza guinzaglio né museruola. Un cane finito nelle mani di un padrone, Mar- lon D.B., 34 anni, tossicodipenden- te, già conosciuto dalle forze dell'or- dine per lesioni e resistenza a pub- blico ufficiale. Un giovane che, nel- l'episodio della metropolitana, non aveva esitato ad aizzare il pitbull contro l'operaio solo perché l'uomo ed il capo stazione lo avevano guar- dato troppo a lungo. Anche allora il cane era stato preso in consegna dal servizio veterinario del Comune. Ma, puntualmente, era ritornato a casa perché vaccinato e tatuato regolarmente e perché ha un padrone. Come l'altro giorno quan- do verso le 13, gli abitanti di via Sa- vona 27 lo hanno rivisto comparire. E sono montate le polemiche e le paure. Paura e rabbia a parte, c'è anche chi punta il dito contro la vigi- lanza urbana che "non interviene con denunce e multe" (Cronaca di Milano, Corriere della Sera, Giovedì 27 Aprile 2006). Dopo un paio di giorni il cane è stato prelevato e por- tato al canile municipale dove cre- diamo si trovi tuttora. L'ANMVI ave- va raccolto migliaia di firme di vete- rinari per ottenere dal Ministro Sir- chia la revisione della lista dei cani pericolosi. Abbiamo sempre soste- nuto che il problema principale non sono i cani ma la superficialità o stu- pidità di molti padroni. Notizie come questa, purtroppo ci danno ragione. Dovremmo raccogliere firme contro di loro. CRONACA DI MILANO (Giovedì 27 Aprile 2006) Tariffario, istruzioni per l'uso Comprenderne i meccanismi è indispensabile per applicarlo correttamente di Giorgio Neri*

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Consegnato il 3 maggio al Ministero della Salute

006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 18 dal 15 al 21 maggio 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

182ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

CANI PERICOLOSII proprietari di cani ritenuti pericolosisono tenuti per legge a stipulareun'assicurazione di responsabilità ci-vile per danni causati dal proprio ani-male contro terzi. Lo ricorda l'Aduc,Associazione per i Diritti degli Utentie Consumatori, richiamando l'atten-zione dei cittadini sulla "Tutela dell'in-columità pubblica dall'aggressività dicani" (Ordinanza 3 ottobre 2005).L'assicurazione può prevedere oltreal rimborso per i danni anche l'assi-stenza legale e le spese veterinarie.

TEST DI AMMISSIONEDefinite dal Miur le modalità e i con-tenuti delle prove di ammissione alcorso di laurea in medicina veterina-ria per l'anno accademico 2006-2007. Esame il 7 settembre. Decreto12 aprile 2006 (GU n. 98 del 28-4-2006).

AVIARIASarà presto istituito il “FAO/OIE CrisisManagement Center”. Servirà per te-nere sotto controllo la diffusione del-l'influenza aviaria negli animali nelmondo. Base alla FAO di Roma, coin-volti fino a 60 operatori. Finanziamen-ti statunitensi.

DOPINGIl Ministero della Salute ha revocato ildecreto 5 gennaio 2006 sull'attività dicontrollo sanitario antidoping, svoltadalla Commissione per la vigilanzaed il controllo sul doping e per la tu-tela della salute nelle attività sportive.Il decreto attribuiva e allo stesso di-castero la competenza dei controlliantidoping durante gli eventi sportiviinternazionali in Italia. Cessa così lamateria del contendere: il Coni avevafatto ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento.

PESTE SUINAIn Nord-Reno-Vestfalia, il Land occi-dentale tedesco interessato da varifocolai di peste suina, sono comin-ciate le operazioni di abbattimento dicirca 50 mila suini, come deciso dal-le autorità sanitarie locali. Eliminazio-ne in 15 giorni di tutti i 50 mila suinidelle 96 aziende interessate nella re-gione di Borken.

HEALTH EUROPASono 130 milioni gli europei che - se-condo dati di Bruxelles - l'anno scor-so hanno cercato risposte ai lorodubbi nelle pagine web di migliaia disiti online, non sempre affidabili. Na-sce da questa realtà http://health.eu-ropa.eu, il portale voluto dalla Com-missione europea per dare informa-zioni sulla salute.

USALe emergenze di sanità animalepreoccupano i veterinari americani.L’AVMA sostiene quindi un provvedi-mento (il Veterinary Workforce Expan-sion Act) per ampliare la forza-lavoroveterinaria del Paese da impiegare nelsettore della sanità pubblica. La pro-posta di legge stanzia 1,5 miliardi didollari nei prossimi 10 anni per accre-scere le università e innalzare il nume-ro dei veterinari formati per soddisfarele esigenze della sanità pubblica edella ricerca biomedica.

Brevi

Il 3 maggio 2006 si è compiuto il primo atto dell’iter burocratico chedovrebbe portare alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Ta-riffario Nazionale delle prestazioni medico veterinarie.

Conviene, dunque, cominciare a prendere in seria considerazione i mec-canismi che sono alla base di questo strumento che, si spera in un tem-po ragionevole, potrebbe rivoluzionare il momento conclusivo di ogni pre-stazione professionale: quello del pagamento della parcella.Cominciamo subito col dire che il nomenclatore del Tariffario prevedrà cir-ca 1400 voci suddivise tra i vari settori di esercizio della professione me-dico veterinaria. Volendolo sintetizzare in un sommario, possiamo suddi-viderlo nei seguenti capitoli:

Animali da compagnia, da competizione e sportivi:• Cani e gatti;• Equini;• Rettili, anfibi, uccelli o pesci;• Piccoli mammiferi.

Animali destinati alla produzione di alimenti per l’uomo:• Bovini, bufalini ed equidi;• Suini;• Ovini e caprini;• Avicoli, conigli, struzzi e selvaggina;• Acquacoltura;• Apicoltura.

Altri animali:• Animali da laboratorio;• Animali da pelliccia;• Animali selvatici.

Prestazioni diverse:• Definizione e gestione programmi di autocontrollo e sistemi di qualità

aziendali;• Prestazioni per valutazione danni (perizie liquidazione);• Prestazioni relative a studio e ricerca;• Prestazioni relative ad interventi di formazione e divulgazione.

Le vociIn quanto a numero di voci, la “parte del leone” la fanno i cani e gatti (700voci circa), gli equini (200 voci circa) e i bovini, bufalini, equidi, suini, ovini ecaprini (400 voci circa).Da notare che per la prima volta sono state comprese nel tariffario le pre-stazioni relative alla medicina comportamentale e all’assistenza resa dal ve-terinario nelle attività e nelle terapie assistite con gli animali (la cosiddetta,impropriamente, “pet terapy”); è stata inoltre ampliata la parte che riguardala terapia intensiva e rianimazione nei cavalli sportivi e da affezione.Per contro sono state stralciate le prestazioni relative alle analisi di labo-ratorio. I motivi che hanno indotto a prendere questa decisione sono chesarebbe stato difficile, con un meccanismo di determinazione delle tarif-fe rigido come quello proposto, ottenere dei valori che fossero rispettosidi ogni realtà (dagli ambulatori ai laboratori di analisi) ove tali indaginivengono eseguite, e che comunque, in considerazione del fatto che taliindagini possono essere eseguite anche da medici, biologi e chimici, fos-se più logico, se possibile, addivenire ad un tariffario interdisciplinare.

(SEGUE ALLA PAGINA 3)

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

Dir. San. Emanuele Minetti - Medico VeterinarioAut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

ISO 9001:2000

"Torna l'incubo. E gli abitanti di viaSavona 27 si stanno mobilitando perraccogliere firme e presentare unesposto in Questura. L'incubo è ilcane che l'altro giorno ha azzannatoper strada una donna di 75 annimandandola all'ospedale. Un incro-cio fra un pitbull ed un boxer già no-to alla polizia: si era scagliato loscorso settembre contro un addettoalle pulizie e un capo stazione dellametropolitana di San Donato. E duemesi più tardi, non aveva esitato adaffondare i denti nel polpaccio diuna ragazza che camminava tran-quillamente in via Borgognone, incompagnia del fidanzato. Un anima-le potente, agile, dalla mascellad'acciaio, spesso in giro senzaguinzaglio né museruola. Un canefinito nelle mani di un padrone, Mar-lon D.B., 34 anni, tossicodipenden-te, già conosciuto dalle forze dell'or-dine per lesioni e resistenza a pub-blico ufficiale. Un giovane che, nel-l'episodio della metropolitana, nonaveva esitato ad aizzare il pitbullcontro l'operaio solo perché l'uomoed il capo stazione lo avevano guar-

dato troppo a lungo.Anche allora il cane era stato presoin consegna dal servizio veterinariodel Comune. Ma, puntualmente, eraritornato a casa perché vaccinato etatuato regolarmente e perché ha unpadrone. Come l'altro giorno quan-do verso le 13, gli abitanti di via Sa-vona 27 lo hanno rivisto comparire.E sono montate le polemiche e lepaure. Paura e rabbia a parte, c'èanche chi punta il dito contro la vigi-lanza urbana che "non intervienecon denunce e multe" (Cronaca diMilano, Corriere della Sera, Giovedì27 Aprile 2006). Dopo un paio digiorni il cane è stato prelevato e por-tato al canile municipale dove cre-diamo si trovi tuttora. L'ANMVI ave-va raccolto migliaia di firme di vete-rinari per ottenere dal Ministro Sir-chia la revisione della lista dei canipericolosi. Abbiamo sempre soste-nuto che il problema principale nonsono i cani ma la superficialità o stu-pidità di molti padroni. Notizie comequesta, purtroppo ci danno ragione.Dovremmo raccogliere firme controdi loro. ■

CRONACA DI MILANO (Giovedì 27 Aprile 2006)

Tariffario,istruzioniper l'usoComprenderne i meccanismi èindispensabile per applicarlocorrettamente di Giorgio Neri*

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(CONTINUA DALLA COPERTINA)

Ogni prestazione prevede una ta-riffa minima e una tariffa massima.Il valore giuridico di tali tariffe èl’elemento distintivo più importan-te del Tariffario Nazionale rispettoai tariffari redatti attualmente dagliOrdini provinciali: avendo infatti ilTariffario Nazionale valenza dilegge, ogni violazione delle tariffeminime equivarrà automaticamen-te ad un’infrazione alla legge (ol-tre che deontologica) e quindi aduna possibile applicazione dellerelative sanzioni, mentre nel casodei tariffari provinciali l’infrazionerileva unicamente ai fini del Codi-ce Deontologico ed è sanzionabi-le, quindi, solo con le sanzioni di-sciplinari previste dalle leggi ordi-nistiche. La tariffa massima, inve-ce, avrà probabilmente il signifi-cato di “tariffa di riferimento” acui, in un eventuale controversialegale tra veterinario e cliente, ilgiudice si rapporterà per definirela congruità dell’onorario.

Il meccanismoIl meccanismo di determinazionedelle tariffe, suggerito dal Consi-glio Superiore di Sanità e modifi-cato dal sottoscritto per adattarloalla realtà veterinaria, è comples-so e articolato, prendendo inconsiderazione numerosi para-metri che si interdigitano tra di lo-ro andando così a definire le ta-riffe, minima e massima, finali.L’elenco dei parametri conside-rati è il seguente: – Costo minimo del veterinario

(CmV)– Costo massimo del veterinario

(CMV)– Costo minimo del tecnico

(CmT)– Costo massimo del tecnico

(CMT)– Ammortamento minimo delle

attrezzature ad alta tecnologia(AmAAT)

– Ammortamento massimo delleattrezzature ad alta tecnologia(AMAAT)

– Manutenzione minima delle at-trezzature ad alta tecnologia(MmAAT)

– Manutenzione massima delleattrezzature ad alta tecnologia(AMAAT)

– Ammortamento e manutenzio-ne delle attrezzature a bassatecnologia (AMABT)

– Costo minimo dei materiali diconsumo (CmMC)

– Costo massimo dei materiali diconsumo (CMMC)

– Costi generali minimi (CGm)– Costi generali massimi (CGM)– Valore del rischio imprendito-

riale (VRI)– Margine libero professionale

atteso (MLPA)– Sovrapprezzo minimo per

complessità del caso (SmCC)– Sovrapprezzo massimo per

complessità del caso (SMCC)

Costruire l’utileChi è particolarmente curioso o èamante della matematica potràtrovare nel box riportato in alto ildettaglio delle funzioni che van-no a determinare prima i parame-tri e poi le tariffe. Sono peraltroconvinto che tale esercizio sa-rebbe per molti colleghi un’ottimapresa di coscienza di quantospesso il veterinario, nella deter-minazione delle proprie tariffepersonali, ometta di considerarealcune voci di spesa che poi ri-sultano determinanti nel rima-neggiare l’utile che si propone diottenere.

I parametriPer chi, invece, si accontenta diavere delle cognizioni di base sulsignificato dei parametri possia-mo precisare, per quanto riguar-da quelli meno intuitivi, che:– Mentre il parametro riferito alpersonale tecnico rappresentasempre un costo effettivo, quellorelativo al veterinario, che vienecomputato anche relativamenteal professionista destinatario del-l’onorario, rappresenta in realtàuna retribuzione di base a cui,come vedremo, andranno ad ag-giungersi, eventualmente, il “so-vrapprezzo per la complessitàdel caso” e il “margine libero pro-fessionale atteso”. Come valorebase per il calcolo di questi pa-rametri è stata presa a riferimen-to la retribuzione prevista dalCCNL per dipendenti di studiprofessionali, relativamente allequalifiche di 1° livello (veterina-rio) e 4° livello super (tecnico). Iltasso massimo di occupazione,

pari all’80%, ha il significato diammortare il costo del personaleanche durante i periodi in cui,pur non lavorando attivamente,deve ugualmente essere retribui-to. È stato, infine, previsto che, incaso di servizio continuativo di

reperibilità o guardia medica(durante le quali il personale diservizio non necessariamente la-vora attivamente) il parametro siacalcolato anche in base all’in-dennità di disponibilità (20%)prevista dalla legge Biagi.

– I “Costi generali” riguardanole spese non direttamente riferiteall’attività sanitaria, quali il perso-nale amministrativo, l’affitto ol’ammortamento dei locali, lespese condominiali, le utenze, imateriali e le strumentazioni d’uf-

3ATTUALITÀ

Un “prototipo” senza precedenti

Il tariffario come strumento professionaleLe tariffe non sono fini a se stesse ma ad un procedimento per la definizione dell’onorario

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006

di Giorgio Neri*

Determinazione di parametri e tariffeFormula Parametro Tariffa min. Tariffa max.Retribuzione del veterinario nell’unità di tempo × tempo impiegato × Costo minimo del veterinario (CmV) CmVnumero minimo di veterinari impiegati / massimo tasso di occupazioneRetribuzione del veterinario nell’unità di tempo × tempo impiegato × Costo massimo del veterinario (CMV) CMVnumero massimo di veterinari impiegati / massimo tasso di occupazioneRetribuzione del tecnico nell’unità di tempo × tempo impiegato × Costo minimo del tecnico (CmT) CmTnumero minimo di tecnici impiegati / massimo tasso di occupazioneRetribuzione del tecnico nell’unità di tempo × tempo impiegato × Costo massimo del tecnico (CMT) CMTnumero massimo di tecnici impiegati / massimo tasso di occupazioneCosto delle attrezzature ad alta tecnologia minime utilizzate / vita media Ammortam. min. attrezz. ad alta tecnol. AmAATdelle attrezzature / numero di prestazioni annue in cui vengono utilizzate (AmAAT)Costo delle attrezzature ad alta tecnologia massime utilizzate / vita media Ammortam. max. attrezz. ad alta tecnol. AMAATdelle attrezzature / numero di prestazioni annue in cui vengono utilizzate (AMAAT)Costo delle attrezzature ad alta tecnologia minime utilizzate / Manutenz. min. attrezz. ad alta tecnol. MmAATnumero di prestazioni annue in cui vengono utilizzate × 8% (MmAAT)Costo delle attrezzature ad alta tecnologia massime utilizzate / Manutenz. max. attrezz. ad alta tecnol. MMAATnumero di prestazioni annue in cui vengono utilizzate × 8% (AMAAT)

Valore a determinazione discrezionale Ammortam. e manutenz. attrezz. AMABT AMABTa bassa tecnol. (AMABT)

Valore a determinazione discrezionale Costo min. dei materiali di consumo CmMC(CmMC)

Valore a determinazione discrezionale Costo max. dei materiali di consumo CMMC(CMMC)(CmV + CmT + AmAAT + MmAAT + AMABT + CmMC) × 20% Costi generali min. (CGm) CGm(CMV + CMT + AMAAT + MMAAT + AMABT + CMMC) × 20% Costi generali max. (CGM) CGM(CmT + AmAAT + AMABT) × 4% Valore del rischio imprenditoriale (VRI) VRI VRI(CMV + CMT + AMAAT + MMAAT + AMABT + CMMC + CGM) × Margine libero profess. atteso (MLPA) MLPAcoefficiente del margine libero professionale atteso(CmV + CmT + AmAAT + MmAAT + AMABT + CmMC + CGm) × Sovrapprezzo min. per complessità SmCCcoefficiente di complessità del caso del caso (SmCC)(CMV + CMT + AMAAT + MMAAT + AMABT + CMMC + CGM) × Sovrapprezzo max. per complessità SMCCcoefficiente di complessità del caso del caso (SMCC)Somma dei valori della colonna Tariffa Minima Massima

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ficio, le assicurazioni ecc.– Il “Margine libero professio-nale atteso” è il valore dell’utileche il veterinario si propone di ot-tenere indipendentemente dallanatura della prestazione eseguita.In termini di guadagno va a som-marsi all’utile minimo costituito dal“Costo del veterinario” determi-nando la differenza sostanziale trala tariffa minima e la tariffa massi-ma. È sulla base di questo valoreche il veterinario, discrezional-mente e in base alle convinzionipersonali e alle leggi di mercato,potrà scegliere se il suo guada-gno dovrà essere costituito dall’u-tile minimo (margine libero profes-sionale atteso uguale a zero eonorario uguale alla tariffa mini-ma), da un utile massimo (margi-ne libero professionale attesomassimo e onorario uguale allatariffa massima) o da una via dimezzo tra i due valori. Nel caso diesecuzione di prestazioni di mas-sa (come si verifica frequente-mente nel campo degli animali dareddito) questo parametro è statosottodimensionato in quanto si èpresunto che in tale situazione ilguadagno del veterinario è origi-nato primariamente dal numero diprestazioni eseguite.– Il “Sovrapprezzo per com-plessità del caso” rappresentaun ulteriore compenso attribuitoal veterinario in base alla diffi-coltà della prestazione e quindi,in ultima analisi, alle sue capa-cità. Si rifà al concetto secondo ilquale maggiore è la complessità(e quindi il rischio) della presta-zione eseguita e maggiore deveessere il compenso del veterina-rio. Peraltro, tale filosofia è stataalla base della redazione del ta-riffario anche per quanto ha ri-guardato la discrezionalità con-cessa al sottoscritto nella deter-minazione delle tariffe. A questoproposito si è inteso (nei limiticoncessi dall’applicazione del ri-gido procedimento di calcolo esenza perdere di vista il concettofondamentale che la tariffa mini-ma deve essere riguardosa delladignità professionale e garantedella qualità della prestazione)definire delle tariffe minime piùbasse per le prestazioni di base,elevandole sensibilmente inquelle a carattere più specialisti-co. Nella determinazione di que-sto parametro un ruolo chiave èrivestito dal “Coefficiente di com-plessità del caso”. Tale coeffi-ciente agisce da moltiplicatore e,a seconda della complessità del-la prestazione, può essere ugua-le a zero (prestazioni di baseeseguibili da qualunque veteri-nario), uno (prestazioni che ri-chiedono competenze e abilità

particolari e che, quindi, non so-no eseguibili da qualunque vete-rinario) o due (prestazioni che ri-chiedono competenze e abilitànon comuni e che, quindi, sonoeseguibili solo da veterinari parti-colarmente qualificati); in questomodo non si avrà alcun sovrap-prezzo per le prestazioni piùsemplici, mentre nelle prestazio-ni più complesse la tariffa saràparticolarmente elevata.

Destino dei tariffari provincialiÈ inutile specificare che quandoil Tariffario Nazionale entrerà invigore, automaticamente e con-temporaneamente dovranno an-dare in pensione i tariffari provin-ciali. Ciò non vorrà dire, tuttavia,che gli Ordini provinciali sarannoesautorati da qualunque compe-tenza in tema di tariffe. È statoinfatti previsto che, in funzionedella realtà geografica ed eco-nomica locale, gli Ordini possa-no aumentare le tariffe minime(in toto) fino ad un massimo del20%.Ma, forse, il compito più gravosoper gli Ordini sarà quello di vigi-lare sulla corretta applicazionedel tariffario. E non mi riferiscosolo ai colleghi che, illecitamentee scorrettamente, decideranno dinon rispettare le tariffe previste,ma anche e soprattutto a quelliche, alle prese con uno strumen-to nuovo e di non sempre intuiti-va applicazione, in perfetta buo-na fede “pasticceranno” con ta-riffe assolutamente improbabili.

Struttura modulare deltariffario: un esempioPer evitare ciò il veterinario, nellaredazione della parcella, dovràtenere conto innanzitutto che iltariffario ha una struttura modula-re e che quindi per ottenere l’o-norario da richiedere dovrà adat-tare le voci al procedimento clini-co eseguito e quindi sommarleuna per una. E poi che nelle tarif-fe non sono comprese alcune vo-ci di costo e alcuni oneri acces-sori, che quindi dovranno essereaggiunti al momento della reda-zione della parcella.Per esempio, in caso di esecu-zione di un intervento chirurgicoegli dovrà seguire un procedi-mento di questo tipo:– prendere a riferimento la tariffarelativa al tipo di anestesia ese-guita e quindi, se necessario,adeguarla in funzione del sogget-to su cui è stata eseguita e alladurata dell’intervento chirurgico;– aggiungervi l’onorario per l’in-tervento chirurgico e, eventual-mente, quella per la sorveglianzapost-operatoria o per altre pre-stazioni accessorie (iniezioni,

prelievi, cateterismi, monitoraggi,radiografie ecc.) eseguite nel-l’occasione;– nel caso l’intervento sia statoeseguito in orario notturno e/o fe-stivo, aumentare l’onorario dellaprestazione principale in base al-le percentuali previste;– aggiungere alle prestazioni ilcosto dei farmaci, delle protesi,dei materiali biologici e degli im-pianti utilizzati (che, salvo in casiparticolari come nel caso dell’a-nestesia, non sono da conside-rarsi compresi nella tariffa);– aggiungere il contributo inte-grativo Enpav;

– aggiungere l’Iva.

ConclusioniProbabilmente ci vorrà un po’ ditempo perché il meccanismo siametabolizzato, ma sono convintoche, alla fine, la procedura risul-terà automatica e di facile esecu-zione.Le tariffe, infine, dovranno essereaggiornate in funzione della va-riazione dei prezzi al consumoogni 1-2 anni, e il tariffario dovràessere revisionato completamen-te ogni 5 anni. E proprio in consi-derazione di quest’ultima sca-denza (che alla luce della com-

plessità del tariffario non devesembrare così lontana) e in con-siderazione del fatto che quelloin via di approvazione rappre-senta un “prototipo” che non hariscontro in nessun’altra profes-sione, sarà importante che la ca-tegoria, fin da ora, si impegni insuggerimenti e proposte di modi-fica che rendano le versioni suc-cessive sempre più perfezionatee aderenti alla nostra realtà pro-fessionale. ■

*Incaricato Tecnico FNOVI e Dele-gato ANMVI presso il Ministerodella Salute

4ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006

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Le tariffe riportate nel tarif-fario nazionale delle pre-stazioni veterinarie sono

uniche e valgono sia per i veteri-nari generici che per gli speciali-sti. Salva la facoltà di effettuareeccezionalmente prestazioni a ti-tolo gratuito, è fatto divieto diesercitare la professione sanitariaad onorari inferiori a quelli stabili-ti dalla tariffa minima, o superioria quelli della tariffa massima.Gli Ordini provinciali possono, inconsiderazione della realtà geo-grafica ed economica del territo-rio di loro competenza, stabilireun aumento percentuale delle ta-riffe minime dell’intero tariffario, fi-no ad un incremento massimo del20%.I parametri quantitativi sono fina-lizzati, e hanno validità, al solo fi-ne della determinazione delle ta-riffe e non possono essere assun-ti come indicativi per altri scopi.Le tariffe individuate nel tariffario

(atto legislativo) non sono com-prensive degli oneri previdenzialie delle imposte aggiuntive previ-ste dalle leggi vigenti.Per le prestazioni richieste concarattere di urgenza dalle ore20,00 alle ore 8,00 nei giorni fe-riali o dalle ore 8,00 alle ore 20,00nei giorni festivi, gli onorari minimisono aumentati del 30% per laprestazione principale. Se la ri-chiesta si verifica dalle ore 20,00alle ore 8,00 nei giorni festivi taleaumento è elevato al 50%.La tariffa è riferita esclusivamentealla singola prestazione profes-sionale di tipo clinico o chirurgi-co. Salvo ove espressamentespecificato, non sono da consi-derarsi compresi nelle tariffe ilprezzo dei farmaci e i costi relati-vi agli impianti, alle protesi e aimateriali biologici. Apposite tarif-fe sono previste per la sedazionee l’anestesia.Per gli appuntamenti non disdetti

almeno 12 ore prima o non rispet-tati, il veterinario ha diritto al 50%dell’onorario della prestazioneper la quale l’appuntamento erastato fissato.Per le prestazioni da effettuarsiad una distanza maggiore di 10chilometri dal recapito del profes-sionista è previsto un rimborsochilometrico al 50% del prezzodella benzina senza piombocomprensivo del tempo di trasfe-rimento.Gli Enti pubblici, gli Enti privaticon finalità protezionistiche rico-nosciuti, le Associazioni zootec-niche e/o sportive potranno sti-pulare convenzioni con veterinariliberi professionisti singoli, asso-ciati o responsabili di struttureveterinarie private purché sia evi-denziato nella convenzione stes-sa la durata, il tipo ed il numerodelle prestazioni richieste e con-cordate e le modalità per l’even-tuale rinnovo. In regime di con-

venzione la tariffa stabilita puòessere ridotta nella misura nonsuperiore al 20% di quella mini-ma prevista dal presente tariffa-rio (in ogni caso il compenso perl’attività concordata, rapportatoal tempo occorrente per l’effet-tuazione delle prestazioni, nondeve risultare inferiore alla tariffaminima oraria relativa alla specieinteressata), quando comprovateesigenze di carattere locale, na-zionale o comunitario lo dovesse-ro richiedere, previo parere del-l’Ordine provinciale o della Fede-razione Nazionale degli Ordinidei Veterinari.Fatte salve le eventuali sanzionipreviste dalla legge, il veterinarioche contravviene alle disposizionitariffarie commette mancanza di-sciplinare e può incorrere neiprovvedimenti di cui agli artt. 38 ess. Capo IV del D.P.R. 5 aprile1950, n. 221. ■

6

Il tariffario nazionale avrà valore legale

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006

Ma non definisce l’esclusiva

Q uali sono gli strumenti che consentono di affermare che unadeterminata prestazione può e deve essere effettuata esclusi-

vamente da un professionista, e specificamente, da un veterinario? Sul-l’argomento la Corte di Cassazione afferma che “per potersi escludereche un atto tipico di una professione possa essere compiuto anche daun diverso professionista, è necessario che la legge riservi quell’attoespressamente solo a quel professionista che abbia quella determina-ta e specifica abilitazione a compiere l’attività in parola. In riferimentoalla professione del veterinario, possiamo affermare che non disponia-mo di una legge che espressamente determini quali sono le attività “ri-servate” a tale professione, con la conseguenza che la nostra attenzio-ne deve spostarsi sul momento della abilitazione all’attività professio-nale, quale strumento di accertamento preventivo, nell’interesse dellacollettività e del potenziale cliente, che il professionista abbia i requisi-ti di preparazione e di capacità occorrenti per il corretto esercizio pro-fessionale. Il vero limite della professione è dunque costituito dalla con-figurazione di un atto come atto strettamente medico-veterinario; se sualcune prestazioni non possono esserci dubbi (interventi chirurgici, dia-gnosi ecc.), altre attività, invece, pur in mancanza di figure propria-mente qualificabili come personale infermieristico, non si possono con-figurare come prestazioni riservate al veterinario. Il fatto che trovino cor-rispondenza nelle voci delle tariffe non vale a costituire una “riserva” infavore della professione veterinaria, perché il compito della tariffa pro-fessionale non è quello di definire le competenze dei singoli professio-nisti, ma soltanto quello di stabilire il compenso che i professionisti stes-si possono chiedere per la loro attività. Avv. Maria Teresa Semeraro,Consulente legale ANMVI (v. Professione Veterinaria n. 12/2005)

L’APPROFONDIMENTO

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Avete quesiti che voletesottoporre a un esper-to? Risponde la dott.ssa

Negro. Dal 4 maggio Corriere.it, laversione on line del Corriere dellaSera ha attivato all’interno della ru-brica “Animali” un canale direttocon il pubblico che vuole avere ilparere di un medico veterinario. Arispondere è Anna Negro, collegatitolare di un ambulatorio per ani-mali da compagnia a Carate Brian-za (MI). In pochi giorni i lettori diCorriere.it si sono scatenati e chie-dono di tutto, dal prolasso cardia-co a come risolvere i problemi conil gatto randagio appena adottato,dalla gravidanza dei criceti ai pos-sibili pericoli per gli animali nell’uti-lizzo di veleni per insetti. È un suc-cesso. Ma è anche molto impe-gnativo. Se ne è resa conto anchela redazione di Corriere.it che met-te le mani avanti e avverte: “Vistol’alto numero di domande già per-

venute, la risposta potrebbe richie-dere qualche giorno”. Le rispostesono pubbliche. I lettori inviano illoro messaggio direttamente dalsito e quando a un quesito vienedata una risposta, appare una “R”di fianco alla domanda. Un impe-gno non indifferente, un’occasionedi prestigio per tutta la Categoria esenza dubbio una sfida coraggio-samente accettata. Agli auguri di buon lavoro chel’ANMVI ha già recapitato alla dot-toressa Negro, si aggiungano un

pizzico di soddisfazione e di orgo-glio professionale: fra tanti siti diconsulenza che si trovano in Retequesta volta a rispondere non è unlaico o un “falso esperto”, ma unmedico veterinario. Sarà anche in-teressante analizzare le domandedel pubblico per cercare di capir-ne i punti di vista, le difficoltà e,perché no, gli errori, ma anche pertentare di capire cosa si aspettanodal veterinario e che immaginehanno di lui.

Dottoressa Negro, come è natala sua collaborazione a Corrie-re.it?In maniera tutto sommato moltosemplice: il giornalista responsabi-le della pagina sugli animali è miocliente da lunga data, il fatto poiche negli anni passati avessi giàfatto da consulente “tecnico” peraltre riviste ed un quotidiano ha fat-to il resto.

In pochi giorni già tantissime do-mande, come si è organizzata?In effetti è stata una vera valangadi quesiti per cui ho chiesto alla re-dazione di specificare che avreb-be potuto essere necessario atten-dere qualche giorno per la rispo-sta. Era comunque prevedibile inquanto ogni novità suscita imme-diato interesse, non è detto che coltempo il ritmo rimanga uguale.

Tanti quesiti entrano nel meritoscientifico quando non clinicodelle questioni che le vengonoproposte, in questi casi come ri-sponde?Cerco di spiegare come una con-sulenza on-line manchi della fon-damentale caratteristica del rap-porto diretto sia con il paziente checon il proprietario, condizioni cheritengo indispensabili per una cor-retta diagnosi. Mi limito quindi adun accenno generico del proble-ma cui fa riferimento la domandaper poi incoraggiare il mittente adun colloquio con il proprio veteri-nario.

Vedendo le prime domande bi-sogna essere enciclopedici, co-me farà?Cos’è? una domanda traboc-chetto? mi piacerebbe risponde-

re che in effetti sono “enciclope-dica”, purtroppo non è così. Cer-tamente l’esperienza ventennaleaiuta molto ma....ho una bibliote-ca molto ben fornita, non mancapoi la possibilità di “girare” la do-manda a colleghi più adatti ai va-ri quesiti.

Le sue risposte vengono pubbli-cate, “teme” il giudizio dei Colle-ghi?“Temere” non è il termine giusto.Non dimentico infatti che ogni gior-no, data l’elevata concentrazionedi colleghi nella zona in cui lavorotutto ciò che faccio e dico in am-bulatorio, potrebbe rapidamenteessere sottoposto ad altro giudizio.Sicuramente è uno stimolo ad es-sere il più possibile precisa edobiettiva.

La ritiene un’occasione per pro-muovere la professione?Sicuramente sì, se lamentiamo,come è vero, che parte dei pro-blemi che affliggono la professio-ne è la nostra scarsa visibilità dacui deriva un'alterata considera-zione, questo tipo di opportunitàpuò migliorarla, per cui non pos-sono che derivare vantaggi sianei confronti della clientela chedelle istituzioni. ■

8ATTUALITÀ

Dal 4 maggio

Anna Negro risponde a Corriere.it

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006

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Anna Negro è nataa Torino il 5-4-1959e si è laureata pres-so l’Università di Mi-lano nel 1985. Tito-

lare di ambulatorio per piccolianimali dal 1986 a Carate Brian-za, dal 1995 è in società con ilDr Alberto Villa con cui lavoratutt’ora.

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A bbiamo chiesto all’EN-PAV i dati riferiti al red-dito medio dichiarato

dai veterinari ed il loro volumed’affari. I valori disponibili si riferi-scono ovviamente al 2004 vistoche solo verso la fine dell’anno sipotranno avere quelli del 2005.La prima impressione è che ilreddito medio sia sempre estre-mamente basso e che da un an-no all’altro, crescendo poco il set-tore ed aumentando invece con-siderevolmente il numero dei ve-terinari, non vi siano incrementisignificativi.Se rapportiamo poi questi dati aquelli di altre categorie professio-nali, che fra l’altro hanno in molticasi corsi di laurea più facili o co-munque richiedono minori investi-menti professionali, il confronto èveramente deludente. Preveden-do qualche commento riferito alfatto che i veterinari non dichiara-no proprio tutto il loro reddito, ri-cordiamo subito che da una inda-gine proposta circa un anno fa daIl Sole-24Ore risultava che la ca-tegoria veterinaria era fra quelleche avevano meno incidenza di“nero” e comunque nettamenteinferiore a quella di altre categorieprofessionali.

Le cifreIniziando a parlare di numeri di-ciamo subito che il reddito me-dio dichiarato dai veterinari per il2004 è di 13.493 euro. Il nuovocontratto per i dipendenti dellestrutture professionali prevede

per la figura di un laureato l’im-porto mensile lordo di 1.564 eu-ro per 14 mensilità con un costoannuo per la struttura di circa33.500 euro. Da questi dati sipuò capire perché di dipendentiveterinari nelle strutture privatenon ce ne possono essere. Pur-troppo questo è un settore cherichiede molti anni di studio econtinui investimenti per un red-dito difficilmente rapportabile adaltre professioni. Qualche esem-pio in crescendo: Architetti,24.173, Ingegneri, 38.307, Ra-gionieri (neppure laureati)44.200. Avvocati, 44.817 ed incima alla classifica Dottori com-

mercialisti, 48.728. Teniamo con-to che anche queste categorieprofessionali lamentano un calodi lavoro dovuto alla crisi gene-rale ed ai troppi laureati.

Uomini e donneSe andiamo poi a confrontare ilreddito dei veterinari uomini edonne, la differenza continua adessere piuttosto forte. Redditomedio uomini 15.652, donne9.654. È giusto a questo punto ri-cordare che la presenza di don-ne nella professione veterinariaè sempre più elevata. Dai datiENPAV riferiti al 2005 su 23.363iscritti 8.238 sono donne. Alcune

regioni in particolare esprimonouna presenza femminile moltoelevata. La Lombardia, ad esem-pio, su 3.880 iscritti in totale ha1.498 donne. La fascia di etàche dichiara il reddito più eleva-to è per gli uomini quella fra i 50

e 54 anni con 18.596 euro men-tre per le donne è quella fra i 45ed i 49 con 12.269. Quelli chedichiarano meno? Naturalmentei giovani, quelli dai 25-29 anni:7.664 euro per gli uomini e 5.312per le donne. ■

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Reddito medio 2004

Veterinari sempre poveri?Deludente il confronto con altre professioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006PREVIDENZA

REDDITO MEDIO PROFESSIONALEModello 1/2005 (anno di imposta 2004)

ETÀ DONNE UOMINI Totale complessivo

25-29 5.312,52 7.664,38 6.158,81

30-34 8.016,31 10.610,81 9.113,82

35-39 9.499,10 13.875,08 11.896,70

40-44 11.177,45 16.529,06 14.704,99

45-49 12.269,16 17.322,25 16.114,82

50-54 12.261,51 18.596,28 17.844,92

55-59 10.047,97 18.478,88 17.800,79

60-64 12.569,87 17.691,28 17.409,88

65-69 7.273,00 18.197,10 17.676,90

70-74 – 9.926,03 9.926,03

75-79 8.742,00 5.250,44 5.359,56

80-84 – 4.830,65 4.830,65

Totale complessivo 9.654,99 15.652,37 13.493,01

ISCRITTI AL 31.12.05

REGIONI Totale di cui femmine

Valle d’Aosta 89 27

Molise 187 27

Basilicata 265 42

Trentino-Alto Adige 320 97

Friuli-Venezia Giulia 398 157

Liguria 481 191

Abruzzo 562 182

Marche 576 207

Calabria 643 119

Umbria 658 244

Puglia 1057 319

Sardegna 1210 366

Sicilia 1364 331

Veneto 1618 503

Toscana 1622 744

Campania 1661 581

Lazio 1724 667

Piemonte 2376 956

Emilia-Romagna 2672 969

Lombardia 3880 1498

ITALIA 23.363 8.227

ESTERO 28 11

TOTALE 23.391 8.238

Fonte: ENPAVFonte: ENPAV

Ultimedall’ONAOSI

I n data 19 aprile si è riunitala Giunta Esecutiva della

Fondazione ONAOSI presiedu-ta dal Dr. Aristide Paci. Inapertura di seduta- si leggenel comunicato diffuso dallaFondazione - “il Presidente hadato conto del positivo riscon-tro ottenuto da personalità delmondo politico nazionale allenote informative e di sensibiliz-zazione alla tutela del futurodella Fondazione inviate dallaPresidenza nel mese di marzoscorso”.

La Fondazione informa inoltreche “sono stati assegnati adaventi diritto contributi assi-stenziali vari per un totale diEuro 755.828,44 e per sog-giorno di studio all’estero perEuro 275.000,00 circa, con de-lega all’Area Servizi, in tale ul-timo caso, di procedere ad ul-teriori assegnazioni per il2005/2006 fino al raggiungi-mento di n. 180 beneficiari”.

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I l Progetto Giovani, annun-ciato dall’ADEPP ai primi difebbraio, da pura enuncia-

zione di principio sta assumendouna precisa progettualità. Le pri-me proposte concrete sono con-tenute nel documento approvatodall’assemblea dell’associazioneche riunisce le casse e gli enti di

previdenza privati. Per l’ADEPP la pensione parte dalpraticantato: fare tirocinio post-laurea presso una struttura pro-fessionale, come previsto ancheper i laureati in medicina veterina-ria dalla Riforma-Siliquini, nonsarà più un periodo di formazio-ne, ma rappresenterà un autenti-

co primo passo nel mondo del la-voro con un preciso valore anchein termini pensionistici. La proposta, stando ai primi studicondotti dall’ADEPP, non dovreb-be mettere in crisi la sostenibilitàfinanziaria delle Casse e rappre-senterebbe un reale incentivo pertutti quei giovani che faticano ad

inserirsi nel mondo professionaleproprio per gli alti costi che devo-no essere sostenuti. In questa ot-tica si inserisce anche la propostadi un prestito d’onore per i primidieci anni di iscrizione e l’idea diutilizzare la previdenza integrativaper adeguare la pensione dei piùgiovani. Un altro versante di inter-

vento è quello finanziario, per ilquale le Casse si propongono co-me operatori autonomi. Secondol’ADEPP, infatti, per favorire lacreazione di strumenti finanziaritagliati su misura dei giovani pro-fessionisti bisognerebbe rivederela normativa esistente e consenti-re agli enti di previdenza di muo-versi come operatori finanziari. Sipensa ad un sistema di mutui eprestiti rivolti proprio ai giovaniprofessionisti che devono aprirelo studio e lo devono dotare di tut-te le strumentazioni necessarie. In prospettiva futura, inoltre, il pro-getto è quello di utilizzare il contri-buto integrativo, pensato per finisociali, per rimpinguare le pensio-ni dei più giovani.

Il tirocinio post-laureaSecondo la Riforma-Siliquini (nonancora pubblicata in Gazzetta Uf-ficiale) per affrontare l’esame distato bisognerà aver svolto “un ti-rocinio professionalizzante postlaurea, della durata di sei mesi,nelle discipline zootecniche e del-la nutrizione animale, nelle disci-pline cliniche veterinarie e di me-dicina legale e legislazione veteri-naria, nelle discipline delle malat-tie infettive ed infestive, e nelle di-scipline anatomo-patologiche edispettive veterinarie”.Il tirocinio consiste nello svolgi-mento di attività di tipo pratico, èsvolto, in modo continuativo, sottola supervisione di un tutor iscrittoall’albo da almeno cinque anni,presso una struttura pubblica oprivata accreditata dagli ordini. Ilprofessionista presso il quale il tiro-cinio viene svolto vigila sull’attivitàdel tirocinante, al fine di verificareche questa sia volta all’apprendi-mento delle tecniche professionalied all’acquisizione di esperienzeapplicative. Fatte salve le previsio-ni di cui all’articolo 2041 del codi-ce civile, al tirocinante non si appli-cano le norme sul contratto di la-voro per i dipendenti di studi pro-fessionali. (Schema di decreto delpresidente della repubblica con-cernente regolamento recante di-sciplina dei requisiti per l’ammis-sione all’esame di stato, ai sensidell’articolo 1, comma 18, dellalegge 14 gennaio 1999, n. 4. - De-finitivamente approvato nella riu-nione del Consiglio dei Ministri 29marzo 2006) ■

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Proposta dell’ADEPP

La pensione comincia dal tirocinio post-laurea

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006PREVIDENZA

ENPAV in ADEPP

L ’Associazione degli Enti diPrevidenza Privati riunisce

19 casse previdenziali. È presieduta dall’avvocato Mau-rizio De Tilla, presidente dellaCassa Forense. Sono vice presi-denti Antonio Pastore, presiden-te della cassa dei dottori com-mercialisti, e Alessandro Lom-bardi, presidente ENPAV. Nel-l’Assemblea delle casse è pre-sente anche l’ONAOSI.

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3 corsi per mettersi in regola

626, trilogia della sicurezzaL’antincendioQuest’anno, per la prima volta,l’ANMVI organizza il corso “antin-cendio”, al quale stanno aderendoi colleghi che hanno già frequenta-to gli altri due appuntamenti.Secondo le vigenti disposizioni dilegge, sono considerate attività arischio incendio basso le attività“dove, in generale, sono presenti

L a sicurezza sul lavoro èun obbligo sancito da undecreto legislativo del

1994, il famoso 626, che negli anniè diventato un voluminosissimo at-to, tanto da richiedere una riscrittu-ra che lo renda più facilmente con-sultabile. Il Testo Unico delle nor-me per la salute e la sicurezza sullavoro era un obiettivo del Gover-no-Berlusconi, ma non è stato va-rato. Ci ritroviamo così di fronte adun monumentale sforzo di consul-tazione e ad un ginepraio di artico-li che non ci consentono una facilemessa a fuoco dei nostri obblighidi legge.Per essere in regola, senza com-plicarsi troppo la vita, l’ANMVI pro-pone quest’anno la trilogia degliadempimenti previsti dalla leggeper i veterinari-datori di lavoro. So-no questi:• Corso per addetti al primo soc-

corso (12 ore - 26-27 maggio -3a edizione - 12 crediti ECM)

• Corso di formazione per addettialla prevenzione incendi, lottaantincendio e gestione dell’e-mergenza (4 ore - 27 maggio - 3crediti ECM)

• La salute e la sicurezza sul lavo-ro (16 ore - 9-10 giugno - 5a edi-zione - 15 crediti ECM).

Sia subito detto che questi obbli-ghi valgono per tutti i datori di la-voro in quanto tali, siano essi ope-ranti nei cantieri edili o nelle strut-ture veterinarie, e sia anche dettoche presso le Camere provincialidel lavoro si svolgono analoghicorsi frequentemente. Tuttavia,grazie alla collaudata collaborazio-ne con i medici della ASL e delPronto Soccorso di Cremona egrazie al vantaggio di avere un ve-terinario qualificato “formatoreAIFOS” come Carlo Pizzirani, i cor-si organizzati dall’ANMVI calano il626 nella realtà veterinaria. E co-stano decisamente meno.

RSPP, sono obbligato?È la domanda più ricorrente a cuiCarlo Pizzirani, consulente ANMVIper la sicurezza sul lavoro, è chia-mato ad evadere (v. ProfessioneVeterinaria 8/2006). La risposta èche il DLgs 626 del 1994 si appli-ca agli studi professionali esclusi-vamente nell’ipotesi in cui i titolariabbiano alle loro dipendenze unoo più lavoratori subordinati, sia chesi tratti di un solo professionista ti-tolare dello studio, sia di più pro-fessionisti contitolari. Rimane co-munque l’obbligo di fornire locali eattrezzature rispondenti alle nor-mative di legge, anche per quantoriguarda la sicurezza, stante le re-sponsabilità dirette sia civili chepenali per eventuali lesioni che po-trebbero riportare i collaboratori ele altre persone”.

Il Primo soccorsoIl Ministero della Salute non haesonerato i medici veterinari dal-l’obbligo formativo sul primo soc-corso, stabilito dal DM 388/2003 invigore dal 3 febbraio 2005. Il de-

creto 388/2003 è un provvedimen-to attuativo del Dlgs 626/94 e pre-vede che nelle attività che occupa-no lavoratori il datore di lavoro no-mini un addetto al primo soccorsoe che quest’ultimo abbia frequen-tato apposito corso formativo. Peril Ministero i contenuti della forma-zione veterinaria “non comprendo-no l’acquisizione di tecniche di ria-

nimazione umana che rientranonormalmente nel bagaglio formati-vo-culturale di altre figure sanitarie,non sussisterebbero le condizioniper esonerare tali professionistidalla frequenza dei corsi previsti,ove svolgano funzioni di addetti alpronto soccorso aziendale, alme-no per quanto attiene alle capacitàdi intervento pratico”.

13laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006ANMVI INFORMA

sostanze scarsamente infiammabi-li, dove le condizioni di eserciziooffrono scarsa possibilità di svilup-po di focolai e ove non sussistonoprobabilità di propagazione dellefiamme”. Le strutture veterinarie, oper lo meno la stragrande maggio-ranza di esse, rientra in questa ti-pologia di rischio (programmi eschede:www.anmvi.it). ■

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U n uomo di Parma è sta-to condannato dal giu-dice di pace a pagare

una multa salata per aver uccisoa fucilate un randagio. La vicen-da ha inizio nel marzo del 1999,quando una testimone vedeva

l’uomo sparare più volte a un ca-ne, deceduto per le ferite infer-te. Il giudice ha chiesto ancheuna perizia balistica per accer-tare il reale svolgimento dei fatti.L’avvocato che ha seguito il pro-cedimento per conto dell’Enpa

ha provato la responsabilità del-l’uomo.L’uomo, punito ai sensi dell’arti-colo 727 del Codice Penale, èstato condannato a risarcire l’En-pa come “portatore di interessilesi” per una somma di 1.000 eu-

ro, cui vanno aggiunti 2.606,75euro di spese processuali e lespese della perizia balistica ef-fettuata da un perito del tribuna-le. Il giudice non ha potuto fareriferimento alla legge 189/2004,non in vigore nel 1999 e quindi

non applicabile a eventi avvenutiin un’epoca anteriore al 2004; lalegge 189 prevede infatti peneben più severe, includendo ilcarcere fino a un anno e mezzodi reclusione oltre a multe onero-se. Un caso analogo si è conclu-so in questi giorni: un giudice hacondannato il proprietario di uncane a pagare una multa di2.000 euro per aver tenuto l’ani-male in condizioni indegne, te-nendolo segregato e denutrito inun casolare della Valdastico, inprovincia di Vicenza, oltre a di-sporre il sequestro dell’animale el’affidamento all’Enpa. ■

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Randagio ucciso, Enpa risarcita come “portatore di interessi lesi”

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006RUBRICA LEGALE

Trasporti“Eccessive densità di caricodegli animali di specie bovinaed equina”. Per questo motivo -cioè per camion carichi fino al-l’inverosimile - gli agenti delCorpo forestale dello Stato han-no contestato sanzioni per 20mila euro.Al traforo del Frejus gli agenti,in collaborazione con i veteri-nari del ministero della Salute,hanno effettuato la verifica e ilcontrollo di oltre 20 autotrenitrasportanti bovini ed equini.Particolari attenzioni sono sta-te condotte nell’ambito del tra-sporto di cavalli, “dove si sonoriscontrate le maggiori irrego-larità, soprattutto eccessivadensità e promiscuità tra sessidiversi”. Nell’ambito dell’ope-razione due mezzi pesanti so-no stati scortati presso l’Ital-macello di Collegno dove par-te del carico animale è statoospitato e, in un caso, si è do-vuto sopprimere un cavallo perle pessime condizioni fisichemanifestate.

50 euro per un cucciolo

C inquanta euro per uncucciolo: questa la ri-

chiesta di un ambulante chevendeva irregolarmente animalia Roma, al mercato domenicaledi Porta Portese est, in via Pal-miro Togliatti. Le Guardie zoofile dell’Enpa diRoma hanno multato l’ambulan-te e sequestrato il cucciolo per-ché il Regolamento comunale diRoma vieta la vendita ambulan-te di animali.L’illecito contestato all’uomoche cercava di cederlo è l’infra-zione all’articolo 20, comma 4,del regolamento comunale diRoma, che vieta esplicitamentela vendita ambulante di animali.(Le notizie riportate sono di fon-te: animalieanimali.it)

(Le notizie riportate sono di fonte:animalieanimali.it)

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Ifatti riportati dalle cronache diquesti giorni riguardo al furtodi animali da laboratorio meri-

tano alcune considerazioni chevanno al di là del pur lecito dibatti-to sulla presunta inutilità della spe-rimentazione animale. A proporle èla SIVAL, Società Italiana Veteri-

nari per Animali da Laboratorio,che commenta il blitz al Diparti-mento di Farmacologia della Stata-le di Milano dove alcuni giorni favennero portati via 10 beagle, 50topi, 20 ratti e 12 conigli a tre deiquali era stato iniettato il virus vac-cinico per il primo vaccino contro il

vaiolo. Ne seguirono avvertimentida parte della ASL Città di Milanoche senza fare allarmismo, infor-mava la cittadinanza su come indi-viduare i tre conigli (riconoscibilida un tatuaggio all’interno dell’o-recchio destro recante i numeri 8 o9 o 10) e la inviatava ad “astenersi

da qualsiasi contatto e di avvertireimmediatamente il comando di po-lizia locale di Milano”. “L’utilizzo dianimali a fini di ricerca ed altri ascopi scientifici - spiega il Presi-dente della SIVAL Massenzio For-nasier - è un’attività regolata dauna legge dello Stato italiano che

recepisce in maniera più restrittivala normativa comunitaria in vigorein tutti i paesi dell’Unione Europea.La vigilanza sulla corretta applica-zione della normativa è, secondola norma in vigore, attribuita a dif-ferenti organismi, (Ministero dellasalute, ASL, Comune, Prefetture) aseconda dello specifico settore dicompetenza. La sperimentazioneanimale è non solo consentita maè richiesta per legge in tutti gli sta-ti del mondo. Ciascuno di noi ha leproprie convinzioni sulla reale ne-cessità/opportunità di attenersi aqualsiasi tipo di regola ma il princi-pio fondamentale della convivenzacivile è che la contestazione dellanorma non può essere condottacon metodi illegali. Molto più sem-plicemente, la contestazione dellasperimentazione potrebbe esserefatta chiedendo controlli puntualied efficaci, sollevando questioni ir-risolte o non adeguatamente rego-lamentate, proponendo delle solu-zioni alternative nelle sedi opportu-ne, ad esempio quelle legislative.Alcuni lo hanno fatto”. La XIV legi-slatura si è conclusa senza potervedere completato l’iter di appro-vazione parlamentare di una nuo-va normativa sulla sperimentazio-ne animale (Pdl 5442). In quel do-cumento, faticosamente elaboratoal tavolo del comitato promossodall’On. Schmidt tenendo contodei punti di vista dei diversi settoricoinvolti (ricercatori, industria, au-torità regolatorie, associazioni pro-tezionistiche e non ultimi i veterina-ri), molte delle istanze finalizzatead una migliore tutela degli anima-li dedicati all’attività di ricerca sonostate recepite e formalizzate in ma-niera propositiva.“Operare alla luce del sole - conti-nua il Presidente della SIVAL - si-gnifica questo: promuovere delleiniziative finalizzate al sostegnodelle proprie idee ma anche accet-tare il confronto ed essere dispostia trovare un punto di equilibrio.Azioni come quelle riportate dallecronache sono tristemente note e,di volta in volta, hanno riguardatodiversi settori dell’allevamento ani-male (alimentare, venatorio, esotici,etc.). I risultati di azioni come que-ste sono sempre stati disastrosi:per gli animali stessi, per l’ambien-te, per gli interessi della collettivitàe l’incolumità stessa delle persone.In alcuni paesi, le autorità giudizia-rie stanno cominciando a realizzarela pericolosità sociale di questeazioni e dei loro responsabili, chehanno come unico interesse farprevalere il proprio punto di vista, aldi là di ogni ragionevole limite. Chiè davvero interessato - concludeFornasier- a fare qualcosa di con-creto per migliorare la tutela deglianimali da laboratorio ha un’oppor-tunità: sollecitare il nuovo Parla-mento a riprendere l’iter della pro-posta di legge Schmidt e fare inmodo che questi episodi siano so-lo uno spiacevole ricordo”. ■

16ATTUALITÀ

Sperimentazione animale

Cavie infette liberate a Milano: il commento della SIVAL“La contestazione della norma non può essere condotta con metodi illegali”

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

La Commissione europeaha adottato il 10 maggiouna posizione sul modo

per meglio modernizzare le uni-versità europee. Ciò è essenzialeperché queste possano recare illoro contributo all’obiettivo dell’UEdi diventare l’economia basatasulla conoscenza più competitivae dinamica al mondo. Le univer-sità europee hanno un enormepotenziale, gran parte del qualeperò non viene valorizzato a cau-sa di diversi ostacoli e rigidità.Sbloccare questo importante ser-batoio di conoscenze, talenti edenergie richiede un cambiamentoimmediato, profondo e coordinatoche vada dal modo in cui i sistemisono regolamentati e gestiti almodo di dirigere le università. Leidee della Commissione sonoesposte in una comunicazioneadottata in data odierna che co-pre tutte le attività delle universitàeuropee: le attività d’istruzione,quelle di ricerca, nonché le loropotenzialità di motori dell’innova-zione. Questo testo risponde auna richiesta avanzata nella riu-nione informale del Consiglio eu-ropeo di Hampton Court nell’otto-bre 2005 affinché si identificasse-ro settori d’intervento in ambitouniversitario che potessero servi-re a portare avanti l’agenda per lacrescita e l’occupazione.Ján Figel’, commissario responsa-bile per l’Istruzione e la formazio-ne, ha affermato: “Anche se essiformano annualmente milioni dipersone, i sistemi dell’istruzionesuperiore in Europa sono impa-stoiati da diversi ostacoli, molti deiquali affondano le loro radici neidecenni passati. La comunicazio-ne adottata oggi vuole essere uncontributo al dibattito sulla neces-saria modernizzazione delle uni-versità dell’UE.””Le università sono le dinamo cheservono a generare conoscenza”ha detto Janez Potocnik, commis-sario preposto a Scienza e ricer-ca. “Esse dovranno adattarsi alleesigenze di un’economia basatasulle conoscenze come del restodevono farlo altri settori delle so-cietà e dell’economia. Le idee cheesponiamo oggi dovrebbero con-tribuire a innescare un dibattito tragli Stati membri e tra le universitàstesse.”

Nove azioni di interventoLa Commissione europea identifi-ca 9 ambiti in cui si dovrebberoapportare cambiamenti per far sìche le università dell’Europa con-

tribuiscano alla creazione di unareale economia delle conoscen-ze. Ciascuna istituzione dovrebbetrovare il giusto equilibrio di istru-zione, ricerca e innovazione chemeglio si addice al suo ruolo al-l’interno della sua regione o delsuo paese. Ciò comporterà ne-cessariamente un approccio dif-ferenziato. L’obiettivo è di creareuna rete all’interno della quale leuniversità possano diventare atto-ri più forti nella società e nell’eco-nomia globali basate sulle cono-scenze. L’obiettivo primario deveessere di raggiungere l’eccellen-za nelle funzioni di insegnamentoe di ricerca delle università. Laproposta presentata dalla Com-missione comprende:1. Accrescere la proporzione dilaureati che trascorrano almenoun semestre all’estero o nelmondo dell’industria. 2. Consentire agli studenti di av-valersi di prestiti e borse di stu-dio nazionali indipendentementedal paese dell’UE in cui decidonodi studiare o fare ricerca. 3. Porre in linea le procedureper il riconoscimento delle qua-lifiche accademiche con quelleche valgono per le qualificheprofessionali e far sì che le lau-ree rilasciate in Europa siano piùagevolmente riconosciute fuoridall’Europa. 4. Introdurre una formazione nelcampo della proprietà intellet-tuale, del management, della co-municazione, della costituzione direti, dell’imprenditorialità e del la-voro di gruppo contestualmente auna carriera nel campo della ri-cerca. 5. Reimpostare i corsi in mododa consentire una maggiorepartecipazione nelle fasi ulterio-ri del ciclo di vita, assicurandocosì le abilità necessarie alla forzalavoro europea e assicurandoinoltre che le università siano ingrado di adattarsi a una popola-zione europea che invecchia. 6. Ripensare i sistemi nazionalidi tasse e aiuti agli studenti perfar sì che i migliori studenti possa-no partecipare all’istruzione supe-riore e intraprendere carriere nelcampo della ricerca indipenden-temente dal loro contesto di pro-venienza. 7. Ripensare i sistemi di finan-ziamento delle università affin-ché questi siano maggiormenteorientati sui risultati e conferisca-no maggiori responsabilità alleuniversità per quanto concerne laloro sostenibilità finanziaria di lun-

go periodo, particolarmente nelcampo della ricerca. 8. Conferire alle università mag-giore autonomia e responsabi-lità affinché esse possano reagirecelermente al cambiamento. Inciò dovrebbe rientrare una revi-sione dei curricoli per adattarli anuovi sviluppi, la creazione di le-gami più stretti tra le varie disci-pline e una maggiore attenzioneper grandi ambiti di ricerca (adesempio le energie rinnovabili, lenanotecnologie) piuttosto che persingole discipline. 9. Maggiore autonomia a livellodelle singole istituzioni nellascelta del personale docente edi ricerca.La Commissione è pronta a soste-nere la modernizzazione delleuniversità dell’UE mediante unprocesso di identificazione e con-divisione di buone pratiche. ■

17

Posizione della Commissione europea

L’Europa deve modernizzarele università

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006EUROPA

★★

★ ★ ★ ★★★

Bene il passaporto,

ma servel’anagrafe

L ’UEVP (UnioneEuropea dei Ve-

terinari Pratici) consi-dera il RegolamentoEuropeo 998/2003 -

che ha reso obbligatorio il pas-saporto per cani, gatti e furettiche circolano in Europa - un uti-le strumento per rafforzare lasanità e il benessere animale.Tuttavia, il Regolamento contie-ne alcuni punti deboli che sa-rebbe bene eliminare: intantoandrebbe accorciata la sca-denza fissata al 2011 per ren-dere del tutto obsoleta la prati-ca del tatuaggio; in molti paesieuropei infatti è stato ormai in-trodotto il microchip e non c’èragione di lasciare un così lungolasso di tempo per abbandonaredefinitivamente il tatuaggio. Inol-tre gli scanner usati in Europapossono leggere solo i transpon-ders ISO standard per cui sareb-be bene eliminare altri standardextra europei ammessi dal Re-golamento ma di fatto non leggi-bili in Europa.Infine l’UEVP auspica che il Re-golamento venga integrato conspecifiche disposizioni in meritoalla registrazione anagraficadegli animali: ciò che davveroserve e conta per il proprietarioè trovare il proprio animale incaso di smarrimento, per que-sto l’UEVP ritiene che un ade-guamento in tal senso del Re-golamento renderebbe più mo-tivati i proprietari a rispettare lenorme europee. Molti paesi eu-ropei hanno ormai una anagrafeanimale e molti hanno già aderi-to alla EuroPetNet.

Ján Figel. Janez Potocnik.

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

Il calo del numero di veteri-nari preparati a lavorare congli animali da reddito nelle

zone rurali potrebbe compromette-re la sorveglianza epidemiologicae la biosicurezza. Freda Scott Park (foto), Presidentedella British Veterinary Associationha rivolto in tal senso un preoccu-

pato appello ai Colleghi del Gallesaderenti all’associazione, duranteun incontro svoltosi alla presenzadel nuovo capo della veterinariadel Galles, Christianne Glossop.Freda Scott Park, parlando di “cir-colo vizioso”, ha denunciato chenelle aree rurali del Galles e in par-te della Scozia, gli allevatori non

fanno quasi ricorso alle cure vete-rinarie; la sistematica riduzione direddito ha così convinto i veterina-ri a concentrarsi sugli animali dacompagnia. Nel suo appello, diffuso dal We-stern Mail, Freda Scott Park ag-giunge che in alcune parti del pae-se gli ovini non venivano più consi-

derati meritevoli di trattamento ve-terinario: “abbiamo un ruolo enor-me da giocare nelle zone rurali - hadetto - dove il benessere animalesta per essere compromesso. I ve-terinari nelle aziende sono l’unicarisposta, ma da medici veterinaridobbiamo saper dimostrare quelloche valiamo alla produzione che

spesso non riesce a permettersi icosti delle nostre prestazioni”. La preoccupazione della Scott-Park riguarda principalmente il set-tore degli ovini: “il Regno Unito hauna delle principali industrie colle-gate all’allevamento degli ovini,eppure impiega solo l’1% della po-polazione”. Gli allevatori vengonocostretti a scegliere se spendereper i loro animali o la loro famiglia,aggiunge Scott-Park - e se molti diloro non hanno soldi e non chia-mano il veterinario la professione sifa difficile. Al top del calo da partedei veterinari ad occuparsi di ani-mali da reddito c’è anche la ten-denza degli studenti universitari anon affrontare cinque anni di stu-dio per formarsi in questo settore,con il risultato che la pratica pro-fessionale vede sempre più alzarsil’età media dei professionisti. Ma anche la Sanità pubblica è incrisi. Secondo la Presidente dellaBVA la veterinaria di stato non ve-drà assunzioni per almeno diecianni, pertanto non si dovrà conti-nuare a sottovalutare il ruolo deiveterinari pratici “che sono in pri-ma linea nel controllo delle malattiee nella sicurezza degli alimenti”. Inquesto senso il nuovo Animal Wel-fare Bill varato dal Parlamento diLondra per intensificare le normesul benessere animale “è una boc-cata d’aria fresca”. ■

18

Appello della British Veterinary Association

Il calo dei veterinari buiatri compromette la sorveglianza epidemiologica

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006EUROPA

★★

★ ★ ★ ★★★

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A.N.M.V.I.

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

Il Royal College of VeterinarySurgeons ha sanzionato conuna severa reprimand (l’equi-

valente della censura o menzio-ne di biasimo) un medico veteri-nario che non aveva seguito leindicazioni del proprio cliente,malgrado gli accordi già presi emalgrado il fatto di essere statopagato per rispettarli. Il veterinario, di cui si pubblicanoal sito dell’RCVS le generalità, èstato considerato colpevole di“disgraceful professional con-duct”, dopo due giorni di audi-zioni presso il Comitato Discipli-nare. Nell’aprile del 2003 al veterinario- esercitante in Cornovaglia - erastata richiesta dagli stessi pro-prietari l’eutanasia di un pointerdi 7 anni di nome Indi. Indi, cane da mostra, era diven-tato aggressivo verso altri cani eaveva attaccato uno spaniel. I suoi proprietari non ritenevanoutile dare in affido l’animale e nonessendo riusciti a controllarne iltemperamento avevano optatoper l’estrema decisione.Il veterinario suggeriva inveceuna serie di alternative all’euta-nasia di un esemplare “tanto gio-vane e sano”, ma i proprietarinon si lasciavano convincere. Il veterinario si disponeva pertan-to a seguire le indicazioni deiclienti e a far sottoscrivere il con-senso alla prestazione. Ricevevainoltre un compenso per la cre-mazione del cane. Tutto bene fino a questo puntosecondo il Comitato Disciplinaredell’RCVS, se non che il veterina-rio decideva in seguito di dirotta-re il compenso su una prestazio-ne diversa, la castrazione del ca-ne, e riaccasava Indi, senzainformare i proprietari di cui te-meva la contrarietà. Due anni dopo i proprietari sco-privano che Indi era ancora vivoe che era stato ricollocato diver-se volte, forse aveva cambiatocasa addirittura sei volte. Per il capo del Disciplinary Com-mittee del Royal College il veteri-nario “ha disatteso le linee guidadel RCVS secondo le quali ilcliente è un importante co-deci-sore in fatto di eutanasia ed ècoscienziosamente in grado diassumere questa decisione per ilproprio animale. Infatti il timoreche Indi non avrebbe potuto es-sere riaccasato a causa dellasua aggressività ha trovato ragio-ne nei fatti. Il pubblico deve fidarsi totalmen-te del veterinario ed essere certoche tratterà non solo con compe-tenza l’animale, ma anche chefarà esattamente quanto concor-dato. Non comportarsi in questomodo significa compromettere lafiducia del pubblico”.Il veterinario sanzionato aveva

portato con sè testimoni del suobuon operato professionale, manon è servito. Per il Comitato Disciplinare l’epi-sodio indica un errore di valuta-

zione da parte di un veterinariorelativamente inesperto che nonha seguito la RCVS Guide to Pro-fessional Conduct e che inoltreha mancato di chiedere consiglio

ad un collega professionalmentepiù anziano. L’ultima volta chel’RCVS ha pubblicato sul propriosito il nome di un veterinario san-zionato è stato nel 2005.

Allora ci fu solo un “avvertimen-to” verso un collega che avevamentito all’RCVS circa la realesussistenza di una RC professio-nale. ■

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RCVS Guide to Professional Conduct

Non rispetta la volontà del cliente, veterinario inglese “sanzionato on line”

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006EUROPA

★★

★ ★ ★ ★★★

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

Da “I veterinari truffano l’A-sl”, di Antonio Arduino(La Gazzetta di Caserta

10/05/2006): “Amare gli animali vabene, ma quando occorre metteremano alla tasca per curare il cane,il gatto o il pappagallino le cosecambiano. Già bisogna pagare laparcella del veterinario se si ag-giunge anche il costo del farmaco

chi curerebbe il proprio animale? Arisolvere il dubbio arriva la prescri-zione del farmaco ad uso umanosu ricetta veterinaria”. Il giornale lo-cale di Caserta torna sul presuntoscandalo delle prescrizioni di far-maco ad uso umano destinato adanimali a danno del Sistema Sani-tario Nazionale e ricade nel falsoscoop di cui fu vittima Striscia La

Notizia nel 2002. All’epoca, dopoaver mandato in onda le dichiara-zioni di un medico di Aversa, la te-stata satirica del TG5 fu costretta asmentirsi pubblicamente con un in-tervento in video di Laura Torriani,Segretario ANMVI. La Gazzetta di Caserta ricostruiscecosì il raggiro: “quando la ricettaviene spedita in farmacia c’è sem-

pre qualcuno pronto ad informare ilcliente che di quel prodotto si puòaverne il rimborso se il medico difamiglia lo segna”. Detto e fatto. Ilpaziente ne chiede la prescrizionedel farmaco dicendo che il medici-nale gli sarebbe stato anticipato(cosa vietata e punita dalla leggendr) dal farmacista per un disturbosuo o di un familiare. Questo se il

paziente è sveglio. Perché accadeanche che qualcuno porti al medi-co di famiglia direttamente la ricet-ta veterinaria chiedendone la pre-scrizione dei medicinali tanto lipassa la mutua. Per ANMVI Campania che ha pre-disposto una nota di replica algiornale, “non si capisce dove stiala responsabilità del veterinarioche ha pieno diritto di prescrizio-ne, per la salute ed il benesseredei propri pazienti e che, laddovelo ritenga necessario, in alcune si-tuazioni, può legittimamente pre-scrivere farmaci ad uso umano.Una volta effettuata la prescrizio-ne, il medico veterinario non ha al-cuna responsabilità sul successivocomportamento del proprietariodell’animale e del medico di base.I medici veterinari non “dimentica-no di prescrivere farmaci ad usoanimale” e non “inducono all’in-ganno” come gravemente affer-mato nell’articolo di Antonio Ardui-no, ma sono legittimati a prescrive-re medicinali per la persona se-condo l’istituto giuridico dell’usoimproprio consentito se il principioattivo necessario non risulta regi-strato per uso veterinario. Può ca-pitare che il medico veterinariodebba andare oltre questa deroganel caso di particolare urgenza odifficoltà a rintracciare il farmacoveterinario corrispondente. La ne-cessità di ricorrere a farmaci aduso umano trova totale legittima-zione nelle norme di legge che di-sciplinano la dispensazione delfarmaco veterinario, rispettano laprofessione medico-veterinaria ericonoscono il diritto alla salutedell’animale bisognoso di terapia.L’ANMVI ha sempre sostenuto il di-ritto del veterinario alla libertà diprescrizione nei limiti previsti dallalegge sostenendo però anche ildovere e l’impegno di privilegiaresempre il farmaco veterinario siaper gli aspetti sanitari che profes-sionali. Per superare quindi questiproblemi legati alla registrazione edistribuzione dei farmaci veterinarila professione veterinaria ha vintola battaglia della dispensazione di-retta del farmaco e dal 2001 il me-dico veterinario può cedere diret-tamente al proprietario, secondo li-miti e modalità regolamentate, ilfarmaco veterinario di inizio terapiasenza che il proprietario debba ri-volgersi ad un secondo operatoresanitario e senza ritardare l’avviodella terapia a scapito dell’animalebisognoso di cure. Questa possibi-lità riconosciuta al veterinario èperò oggi ancora scarsamente dif-fusa per grossi problemi gestiona-li, amministrativi e fiscali che do-vranno essere risolti. Non ricono-scendo al medico veterinario lapiena titolarità di prescrizione, ge-stione e dispensazione del farma-co, anche la Gazzetta di Casertacade nell’equivoco giornalistico acui si allude nell’articolo di Ardui-no: quello di non ricondurre la truf-fa ai soli veri responsabili. Veteri-nari e animali non c’entrano”. ■

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Replica di ANMVI CAMPANIA: vecchio, falso scoop

La prescrizione di farmaco umano non è truffa al SSN

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006ANMVI REGIONE

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18
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Èstato pubblicato sul Bol-lettino Ufficiale della Re-gione Piemonte (BUR n.

18 del 4/5/06) la delibera dellaGiunta Regionale n. 21 del 24aprile 2006, che recepisce l’Ac-cordo Stato Regioni per la classi-ficazione e la determinazione deirequisiti minimi strutturali e tecno-logici delle strutture veterinariepubbliche e private. Rispetto al-

l’Accordo gli elementi distintividella deliberazione piemontesesono: 1 l’autorizzazione all’apertu-ra delle strutture comprende an-che quella per la tenuta di scortedi farmaci nell’impianto; 2 il diret-tore sanitario del laboratorio vete-rinario d’analisi può non essere unveterinario; 3 nella pubblicità sa-nitaria si deve far riferimento soloalla tipologia di struttura autoriz-

zata; 4 l’adeguamento ai requisitiminimi per le strutture già autoriz-zate dovrà avvenire entro un an-no; 5 l’autorizzazione, per i labo-ratori veterinari d’analisi, è rila-sciata dalla Regione; 6 la clini-ca/casa di cura, l’ospedale veteri-nario e il laboratorio veterinariod’analisi dovranno esporre l’elen-co dei veterinari che operano nel-la struttura, nonché il nominativo

“del soggetto autorizzato allosmaltimento dei rifiuti tossico no-civi prodotti all’interno della strut-tura”; 7 i locali operativi di tutte letipologie di struttura dovrannoavere pavimenti e pareti (fino a 2mt) lavabili e disinfettabili; 8 nes-suna tipologia di struttura potràessere comunicante con locali diattività commerciali o artigianali.

Giorgio Neri

22

Piemonte, recepito l’accordo sulle strutture veterinarie

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006INFO REGIONI

SARDEGNA

Pesti suine, piani diregolamentazione

dei pascoli entro giugno

P er far fronte ai casi di tri-chinellosi e peste suina

accertati a Orgosolo e in altriterritori di comuni del nuorese edell’Ogliastra, il Presidente del-la Regione Soru ha emesso il 16gennaio scorso un’ordinanzaper fronteggiare l’emergenza.Entro giugno, i comuni dovran-no presentare i piani di regola-mentazione dei pascoli sul pro-prio territorio, con il coinvolgi-mento dei cittadini che sarannochiamati in specifiche assem-blee pubbliche ad esprimerepareri e suggerimenti. Le ammi-nistrazioni che seguiranno que-sto percorso avranno dei contri-buti (nella Finanziaria regionalesono stanziati 3 milioni di euro)per l’azione di risanamento econtrollo. Per gli allevatori che simetteranno in regola ci sarannoanche incentivi (sotto forma dipremio di 1400 euro), oltre allapossibilità di partecipare albando Por, che prevede una se-rie di misure di adeguamento emiglioramento delle struttureaziendali. Il testo dell’ordinanzaè disponibile al sito della Regio-ne Sardegna nella sezione sa-nità e politiche sociali.

2° WORKSHOP

ANNUALE SULLA

MEDICAZIONE

DEL CAVALLO

ATLETA26 maggio 2006

Comprensorio UNIREVia Gramsci, 70

Settimo Milanese (MI)

Per informazioni: Sede di Pomezia Tel. 06/9124189

Sede di Milano - Tel. 02/33502133

VENETO

Stanziati19.500 per icani randagi

19.500 euro: questa la cifra cheil Comune di Castelfranco Vene-to stanzierà per i cani randagi. IlComune, oltre a sostenere lespesa del mantenimento, prov-vede anche alla spesa per il mi-crochip che viene messo adogni cane abbandonato cheviene preso e portato al caniledi Ponzano Veneto. (fonte: IlGazzettino)

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

Conigli per chi soffre dimalattie mentali e proble-mi psicologici, pecore

per ridurre gli effetti dell’emicrania,cavalli per chi ha problemi motori,gatti a pelo lungo per controllarel’ansia, cani contro la depressionee canarini per stimolare l’attenzio-

ne. È questo il repertorio del pro-fessor Davide Moscato, neuropsi-chiatra, direttore del centro cefa-lee infantili dell’ospedale San Car-lo di Nancy a Roma, che ha pre-sentato i risultati di una sperimen-tazione pilota condotta con suc-cesso su 12 pazienti, fra i 21 e i 47

anni, con cefalee e disturbi di de-pressione e ansia. “È vero - dichia-ra Moscato al Corriere della Sera-il numero di pazienti è ristretto macostituisce un buon punto di par-tenza e andremo avanti su questastrada. Non bisogna però pensareche per guarire da certe malattie

sia sufficiente prendere un anima-le qualsiasi in casa. È necessario ilsupporto di uno psicoterapeuta”.“Gli animali -prosegue Moscato-fungono da mediatori emozionalisono cioè uno strumento per allen-tare le tensioni”. (fonte: Corriere della Sera) ■

23

Pet Therapy, ospedale-fattoria a RomaAllevare “animali-dottori” per curare ansia, emicrania, depressione, problemi motori e ritardo mentale

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006INFO REGIONI

CALABRIA

Zootecnia, incontroAssessore

Sanità-Coldiretti

Incontro tra l’assessore re-gionale alla Salute, Doris Lo

Moro, e una delegazione dellaColdiretti Calabria, rappresenta-ta dal presidente Pietro Molinaroe dal vice direttore Claudio Ven-ditti per discutere dei problemiriguardanti la zootecnia. “La Col-diretti - è scritto in una nota del-l’assessorato - ha sottoposto al-l’assessore Lo Moro l’esigenzadi un tavolo di coordinamentodegli interventi finalizzati al su-peramento delle emergenze ve-terinarie negli allevamenti ed allatutela della qualità delle carniprodotte nelle aziende zootecni-che e commercializzate in Cala-bria. Molinaro e Venditti, in parti-colare, - prosegue la nota - han-no chiesto l’intervento dell’as-sessore, per quanto è di suacompetenza, ai fini della pienaattuazione di quanto previstodalla legge regionale numero 24dell’8 luglio 2002 relativa agli in-terventi a favore del settore agri-colo ed agroalimentare. La Col-diretti, in particolare, ha sottoli-neato l’esigenza di dare seguitoall’articolo 4 della legge relativaagli aiuti nel settore veterinario esanitario laddove è prevista l’isti-tuzione di una unità di crisi daparte del Presidente della Giun-ta regionale con il compito disottoporre all’esecutivo un pro-gramma di interventi in materiaed alla quale è prevista la parte-cipazione dei rappresentantidelle organizzazioni agricole’’.Molinaro ha evidenziato l’esigen-za di garantire un controllo ade-guato ai fini della piena attuazio-ne dei piani di eradicazione dialcune patologie diffuse negli al-levamenti bovini ed ovi-caprini,come la blue tongue, la brucello-si, la tubercolosi, la leucosi, lamalattia vescicolare suina, e perla prevenzione di altre patologie,come l’influenza aviaria, auspi-cando un “rapporto organicocon l’assessorato alla Salute’’.(ANSA).

Corso di formazione per addetti alla prevenzioneincendi, lotta antincendio e

gestione dell’emergenzaCremona, Palazzo TrecchiSabato, 27 maggio 2006

www.anmvi.it

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

Uno studio clinico pro-spettico ha valutato l’ef-fetto della ketamina e di

due dosi di medetomidina sommi-nistrate mediante due diverse viedi iniezione in una popolazione ge-neticamente diversificata di coni-gli. Sono stati inclusi 105 coniglidomestici di razza, sesso ed etàmista. I conigli sottoposti a or-

chiectomia od ovarioisterectomiaricevevano ketamina (15 mg/kg)associata a medetomidina al do-saggio di 0,25 o 0,5 mg kg, me-diante iniezione sottocutanea (SC)o intramuscolare (IM). Alla com-parsa di segni di non adeguatezzadell’anestesia si somministravaisofluorano 1,5-2%. Al termine del-la seduta chirurgica, si sommini-

strava atipamezolo (1,0 o 0,5mg/kg, IM o SC). Tutti i riflessiscomparivano in modo significati-vamente più rapido in seguito asomministrazione IM. La frequenzacardiaca e respiratoria intrachirur-gica non variava tra i due gruppi,tuttavia la concentrazione tidalicafinale massima di CO2 durante lachirurgia era influenzata significati-

vamente dalla dose, con la con-centrazione più elevata nel gruppodi dosaggio 15,0 ± 0,5 IM. Il nu-mero di animali che necessitava diisoflurano tendeva a diminuire alcrescere delle dosi di anestetico,ed erano significativamente più lefemmine che i maschi a richiederel’integrazione di anestetico. Il risve-glio dall’anestesia non era signifi- cativamente diverso tra i gruppi di

dosaggio, ma era più rapido neisoggetti che ricevevano atipame-zolo IM. Non si verificavano casi dimortalità associata all’anestesia etutti gli animali, eccetto tre, si risve-gliavano senza conseguenze. Cin-que soggetti erano soppressi du-rante l’anestesia per malattie diver-se. Gli autori concludono che l’as-sociazione ketamina-medetomidi-na produceva un’affidabile aneste-sia chirurgica nei conigli domesti-ci, che poteva essere facilmenteapprofondita con brevi periodi diisoflurano a basse concentrazioni.La somministrazione SC era me-glio tollerata, ma la velocità di in-duzione era inferiore rispetto allasomministrazione IM. L’atipamezo-lo era un antagonista efficace eproduceva effetti più rapidi quan-do somministrato IM. ■

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Coniglio: anestesia con ketamina più medetomidinaEfficacia dell’associazione per l’anestesia chirurgica in un centinaio di conigli domestici

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Epilessia nelLeviero irlandese

Nel corso degli ultimi 15anni, gli allevatori hanno

segnalato un aumento del nu-mero di Levrieri irlandesi affettida episodi convulsivi. Uno stu-dio ha analizzato retrospettiva-mente i dati clinici e i pedigreedi circa 800 Levrieri irlandesistrettamente imparentati. L’epi-lessia idiopatica era diagnosti-cata, per esclusione di altrecause di convulsioni, in 146 su796 (18,3%) Levrieri irlandesi di115 cucciolate. Erano più fre-quentemente affetti i maschi ri-spetto alle femmine (61,6%contro 38,4%) e nei primi l’esor-dio della malattia era media-mente più tardivo. L’aspettativadi vita dei cani affetti era inferio-re di due anni rispetto alla me-dia della popolazione di Levrie-ri irlandesi. L’indice di ereditabi-lità per i cani affetti, i loro fratellie gli ascendenti non affetti erapari a 0,87%. Non si identifica-va nei pedigree una modalità ditrasmissione ereditaria sempli-ce. Erano evidentemente as-senti i caratteri dell’ereditarietàdominante e legata al sesso e ilrapporto di segregazione erainferiore a quanto atteso per l’e-reditarietà autosomica recessi-va semplice. Assumendo chetutti i cani fossero affetti da unastessa forma di epilessia, gli au-tori concludono che la modalitàdi trasmissione ereditaria piùsemplice della complessa ere-ditarietà osservata è quella au-tosomica recessiva a penetran-za incompleta e a maggior ri-schio per i cani maschi.

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

Si è tenuto a Verona il Semi-nario SCIVAC dal titolo “Pa-tologie chirurgiche delle

pareti addominale e toracica” (22-23 aprile). Di trauma addominaleha parlato a fondo Luca Formaggi-ni, libero professionista di Novara.L’eziologia del trauma addominalevede al primo posto gli incidentistradali (6-13% del totale dei traumiaddominali) che spesso provocanoil coinvolgimento dell’addome in-sieme a traumi a carico di altre se-di; sono poi in causa ferite da armada fuoco, ferite da morso, cadutedall’alto, schiacciamenti e maltrat-tamenti. Le conseguenze possonoessere ernie, lacerazioni della pa-rete muscolare dell’addome, perfo-razioni, contusioni, rotture ed avul-sioni di organi addominali, pneu-moperitoneo, versamenti (emo- eduro-addome), peritoniti settiche ebiliari. In caso di traumi addominaliperforanti ci si trova sempre di fron-te a notevole contaminazione, conconseguente necessità di eseguireuna celiotomia esplorativa urgente.Nel trauma addominale chiuso, in-vece, non è sempre indicata l’im-mediata esplorazione chirurgicaed il punto cruciale dell’interventomedico è proprio la valutazionedelle conseguenze del traumastesso in modo da poter adottare lescelte terapeutiche più opportune.L’esame clinico è il primo passodel percorso diagnostico ma non èsicuramente in grado, da solo, diconsentire una corretta decisioneoperativa. È comunque possibileverificare la presenza di ematomi,tumefazioni cutanee che potrebbe-ro suggerire la formazione di un’er-nia, fratture pelviche o vertebrali. Ilsegno di Cullen consiste nella pre-senza di ematomi in sede ombeli-

cale o prepubica; pur non essendomolto sensibile può indicare emo-peritoneo. Il riscontro di dispneapuò suggerire un’ernia diaframma-tica, mentre vomito, diarrea odematochezia possono essere as-sociate a rotture d’organo. La rottu-ra della vescica non sempre impe-disce la minzione e quindi non vaesclusa solo sulla base di questoriscontro. L’addome può presentar-si disteso, in caso di presenza diabbondante versamento liquido oasimmetrico, ad esempio per rottu-ra del tendine prepubico. L’emorra-gia acuta è la prima causa di insta-bilità emodinamica e morte in se-guito ad un trauma addominale: ol-tre ai classici segni clinici (palloredelle mucose, tachicardia, aumen-to del tempo di riempimento dei ca-pillari) è utile ricordare che i duepunti più significativi per indagarel’eventuale presenza di emorragiasono addome e spazio retroperito-neale. Nel corso dell’esame clinicoè necessario stabilire un accessovenoso ed eseguire il primo prelie-vo di sangue per avere subito i va-lori di ematocrito, proteine totali, gli-cemia, urea, lattati ed equilibrioacido-base (Minimum Data Base).Nel cane il riscontro di iperglicemia(140-150 mg/dl) nel soggetto trau-matizzato è un segno prognosticosfavorevole e richiede immediatecure volte alla stabilizzazione emo-dinamica. La concentrazione di lat-tati è utilizzabile per definire il gra-do di shock. Il paziente va semprecateterizzato, al fine di poter valuta-re la produzione di urina, importan-te test per valutare il grado di per-fusione tissutale. In sede diagnosti-ca, nell’ottica di valutare corretta-mente le conseguenze del traumae soprattutto la necessità di com-

piere una celiotomia esplorativa ur-gente, si possono utilizzare diversemetodiche. La paracentesi, ancheutilizzando la tecnica dei quattroquadranti è un mezzo poco sensi-bile e può portare a numerosi risul-tati falsi negativi, visto che risultadiagnostica solo per presenza diabbondante liquido addominale(nell’ordine di 10 ml/kg di peso del-l’animale). Il lavaggio peritonealediagnostico è un metodo sensibilee specifico che forse proprio nel-l’eccessiva sensibilità trova il suo li-mite: si possono infatti avere moltifalsi positivi (dovuti soprattutto a le-sioni della parete addominale). L’e-same radiografico, poco sensibileanalogamente alla paracentesi perevidenziare la presenza di versa-mento addominale, è molto utileper rilevare gas libero in addome,fatto quasi sempre associato allarottura di organi cavi nonché indi-cazione assoluta per la chirurgiad’urgenza. La sede da controllarecon particolare attenzione, laddovesi raccoglie il gas, è collocata trafegato e diaframma. L’ecografia at-tualmente è considerata la tecnicadiagnostica elettiva per sospettitraumi addominali: in particolare siparla di FAST, ovvero Focused Ab-dominal Sonography for Trauma,un rapido esame ecografico chesonda in modo standardizzatoquattro aree dell’addome; è unatecnica che presenta una sensibi-lità del 96%, una specificità del100%, è operatore-indipendente(cioè i risultati sono analoghi chiun-que sia ad eseguire materialmentel’esame) e risulta ripetibile e rapida:in meno di sei minuti è possibile

evidenziare la presenza di liquidoin addome, quindi già durante lastabilizzazione di base del pazien-te. È infine possibile ricorrere alladiagnosi laparoscopica; è un siste-ma sensibile ma richiede l’aneste-sia dell’animale (opportunamentestabilizzato) e prevede l’insufflazio-ne di CO2 in cavità addominale equindi un aumento della pressioneaddominale stessa. Si arriva quindial trattamento: va tenuto presenteche tutti i pazienti con trauma ad-dominale si trovano in condizioni dishock, con inadeguata ossigena-zione dei tessuti rispetto alle loronecessità; la rianimazione prevedepertanto la correzione del debito diossigeno, l’eliminazione dell’acido-si tissutale, il ripristino del normalemetabolismo aerobico. Gli inter-venti terapeutici in questa fase sa-ranno focalizzati al ripristino dei va-lori pressori, alla normalizzazionedella frequenza cardiaca, all’otteni-mento di un’adeguata produzionedi urina, al raggiungimento di unnormale stato del sensorio. Le con-dizioni pericolose per la vita dell’a-nimale sono ipotermia, acidosi ecoagulopatia: insieme formano lacosiddetta “triade mortale” e con-seguentemente vanno riconosciutee trattate. La normalizzazione del-l’animale va monitorata strumental-mente, in quanto alla “normalità cli-nica” nella maggior parte dei casisi accompagna la persistenza dideficit perfusivi importanti.Particolare attenzione merita la nor-malizzazione dei valori pressori: siparla infatti di stabilizzazione nor-mo- o ipotensiva (in pratica portarela pressione ematica del paziente a

livelli normali o volutamente piùbassi del normale); Diversamentesi può optare per la stabilizzazionenormotensiva (più indicata per lasalvaguardia della funzione rena-le). I migliori risultati si ottengonosomministrando piccoli volumi disoluzione salina ipertonica (6%),eventualmente associata a destra-no od etamido; la stabilizzazione apiccoli volumi migliora la perfusio-ne tissutale, richiama liquido dal-l’endotelio edematoso, riduce lamigrazione dei neutrofili. In pazien-ti con ematocrito inferiore al 15%ed emoglobina inferiore a 6 g/dl èindicata la terapia trasfusionale; sisegnala la possibilità di recuperareil sangue dello stesso soggetto dal-la cavità addominale (a patto chenon siano presenti ovvie contami-nazioni di origine gastroenterica odurinaria): è sangue che ha perso ifattori della coagulazione ma leemazie sono comunque in grado disvolgere la loro funzione. La chirur-gia va affrontata quando il sogget-to è stato stabilizzato; a volte l’inter-vento chirurgico non può venire ri-mandato ed anzi è parte della sta-bilizzazione; in questo caso puòessere opportuno eseguire una pri-ma seduta chirurgica che consen-ta di ottenere una rapida emostasi,controllare la contaminazione,chiudere temporaneamente l’ad-dome. Il paziente va quindi monito-rato e trattato (attenzione, comedetto, alla presenza di ipotermia,acidosi e coagulopatia) e solo astabilizzazione avvenuta si proce-derà alla chirurgia definitiva, cui se-guirà un nuovo periodo di monito-raggio. ■

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Il trauma addominaleQuando è necessaria la chirurgia e come riconoscere le conseguenze del trauma addominale

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006

Apparecchiature Radiologiche

Camere oscure

Pellicole RX

Elettromedicali

Assistenza tecnica

di LUCARELLI M. & C.

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LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

Pochi studi hanno esamina-to gli effetti del diabetemellito (DM) sull’apparato

respiratorio, tuttavia modificazionidella funzionalità e dell’immunolo-gia polmonare sono state descrittenell’uomo affetto da diabete di tipoI e II e lesioni polmonari sono stateosservate in un modello murino didiabete. Uno studio ha indagato la

presenza di lesioni polmonari neigatti affetti da DM. Sono state con-frontate le cartelle cliniche e le ne-croscopie di 42 gatti affetti da DMe di 45 gatti non diabetici, ricer-cando evidenze cliniche di malat-tia respiratoria e valutando il qua-dro istopatologico polmonare du-rante la necroscopia. Non vi eranodifferenze significative nella pre-

senza di segni clinici di malattiapolmonare tra gatti diabetici e con-trolli. Invece, vi era un’associazio-ne significativa tra la presenza dianomalie istopatologiche polmo-nari e DM. Le alterazioni polmona-ri identificate nei gatti diabetici era-no congestione, edema, istiocitosi,polmonite, ipertrofia della musco-latura liscia, fibrosi, mineralizzazio-

ne, neoplasia e iperplasia deipneuomociti di tipo II. Secondo gliautori, l’osservata associazione traDM e lesioni polmonari nel gatto,indipendentemente dall’evidenzaclinica di malattia respiratoria, en-fatizza la necessità di un’accuratavalutazione dell’apparato respira-torio nei gatti affetti da diabetemellito ■

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Lesioni polmonari nei gatti con diabete mellitoModificazioni istopatologiche osservate in alcuni gatti anche in assenza di malattia respiratoria clinica

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Le notizie di Vet Journal sono consultabili

on line all'indirizzo

http://www.evsrl.it/vet.journal/

• Notizie scientifiche

• Archivio bibliografico

• Servizio Cytovet

di Maria Grazia Monzeglio

Prevalenza FIV-FeLV

in Toscana edefficacia dellavaccinazione

FeLVProssima al dieci per cento

la percentuale di gattidomestici sieropositivi nella

zona di Pisa

Uno studio del Diparti-mento di Patologia Ani-

male, Profilassi ed Igiene degliAlimenti dell’Università di Pisa,ha analizzato la prevalenza del-le infezioni FIV e FeLV nei gattidella zona di Pisa e valutato l’ef-ficacia della vaccinazione FeLVnei gatti di una colonia domesti-ca. La sieroprevalenza del virusdell’immunodeficienza felina(FIV) in 203 gatti apparente-mente sani della zona conside-rata era pari all’11,3%, mentrela prevalenza del virus della leu-cemia felina (FeLV) era pariall’8,4%. La prevalenza di FIVdipendeva significativamentedallo stile di vita e dall’età delgatto; la probabilità di essereFIV-positivo era maggiore per igatti che vivevano all’esterno,rispetto a quelli di casa, e laproporzione di soggetti positivicresceva con l’età.

Al contrario, non vi era una rela-zione significativa tra queste va-riabili e la prevalenza di FeLV.Ugualmente, non era significati-va la relazione tra sieropositivitàFIV e FeLV. Uno studio di cam-po della durata di cinque anniper valutare il controllo dell’infe-zione FeLV mediante vaccina-zione in una colonia di 30 gattidomestici adulti naturalmenteesposti al virus suggeriva che lavaccinazione era efficace neigatti FIV-negativi, mentre nonproteggeva dal virus FeLV i gat-ti FIV-positivi.

Page 27: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

Considerata la necessitàdi determinare i criteri ele modalità per la con-

cessione di contributi in relazionealle iniziative dirette alla definizio-ne degli strumenti attinenti la trac-ciabilità, anche differenziata per fi-liera, dei prodotti alimentari in coe-renza con il citato reg. 178/2002, ilCapo di Dipartimento delle politi-che di sviluppo del Ministero dellePolitiche Agricole e Forestali, Giu-seppe Cacopardi, ha emanato undecreto che disciplina la conces-

sione dei contributi per la realizza-zione di progetti finalizzati all’ado-zione e diffusione di sistemi per latracciabilità dei prodotti agricolied agroalimentari. Con la pubbli-cazione del decreto in GazzettaUfficiale (Serie Generale n.107 del10 maggio 2006) viene così abro-gato il decreto ministeriale del 3

maggio 2004. Nell’assegnazionedei contributi verrà data priorità aiprogetti rispondenti agli obiettivistrategici individuati dalla Direttivaannuale del Ministro ed a quelliinerenti la sicurezza alimentareanche con riferimento ad iniziativedivulgative nel settore dell’educa-zione alimentare di carattere non

sanitario, presentati: da enti/orga-nizzazioni operanti nelle filiereagricole o agroalimentari di mag-gior rilevanza strategica ed eco-nomica; dagli enti pubblici e/o en-ti economici di diritto pubblico. Lerichieste di contributo dovrannoessere presentate al ministero del-le politiche agricole e forestali - Di-

partimento delle Politiche di Svi-luppo - entro il 30 maggio di cia-scun anno utilizzando il modelloallegato al decreto. La valutazione dei progetti e dellerelative rendicontazioni e rapportifinali, sarà effettuata da parte diapposita commissione, istituitadal capo dipartimento. ■

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Sistemi per la tracciabilità dei prodotti agricoli ed agroalimentariIn GU i criteri per la concessione dei contributi

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006LEGGI IN GAZZETTA

GAZZETTAUFFICIALEDELL’UNIONEEUROPEA

L 120, 5 maggio 2006Regolamento (CE) n. 688/2006della Commissione, del 4 mag-gio 2006, che modifica gli alle-gati III e XI del regolamento(CE) n. 999/2001 del Parlamen-to europeo e del Consiglio perquanto riguarda la sorveglian-za delle encefalopatie spon-giformi trasmissibili e il mate-riale specifico a rischio nei bo-vini in Svezia (1)

Decisione della Commissone,del 28 aprile 2006, che modifi-ca la decisione 2003/526/CEper quanto concerne la proro-ga dell’applicazione delle mi-sure protettive contro la pestesuina classica in alcuni Statimembri [notificata con il nume-ro C(2006) 1719] (1)

L 121, 6 maggio 2006Regolamento (CE) n. 699/2006della Commissione, del 5 mag-gio 2006, recante modifica del-l’allegato I del regolamento(CEE) n. 2092/91 del Consiglioper quanto riguarda l’accessodel pollame a parchetti all’a-perto

L 122, 9 maggio 2006Rettifica del regolamento (CE)n. 1974/2005 della Commissio-ne, del 2 dicembre 2005, chemodifica gli allegati X e XI delregolamento (CE) n. 999/2001del Parlamento europeo e delConsiglio per quanto riguardalaboratori nazionali di riferi-mento e materiale a rischiospecifico (GU L 317 del3.12.2005)

L 124, 11 maggio 2006Decisione della Commissione,dell’8 maggio 2006, che auto-rizza la Repubblica di Polonia avietare nel suo territorio l’impie-go di sedici varietà di mais ge-neticamente modificato MON810 elencate nel catalogo co-mune delle varietà delle speciedi piante agricole, a norma del-la direttiva 2002/53/CE delConsiglio [notificata con il nu-mero C(2006) 1795]

LEGGI IN GAZZETTA

Page 28: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

Lo scorso 27 aprile si èsvolto a Cremona, pressola sede SCIVAC di Palazzo

Trecchi, il primo Corso interamen-te dedicato alla medicina e chirur-gia dei rettili squamati tenutosi inItalia. Questo evento è stato con-

cepito quale primo itinerario dellanuova Scuola di Formazione Vete-rinaria Postuniversitaria ed è statoorganizzato da SCIVAC in colla-borazione con SIVAE (Società Ita-liana di Veterinari per Animali Eso-tici). Alla direzione del Corso (Me-

dicina e Chirurgia dei Rettili Squa-mati) Giuseppe Visigalli, vicepre-sidente SIVAE, ha riunito unasquadra di colleghi ed amici cheda sempre si occupano di lucer-tole e serpenti con grande dedi-zione: le colleghe Marta Avanzi e

Carlotta Gaio, ed i colleghi Gior-dano Nardini, Massimo Millefantie Paolo Selleri. Il Corso si è svoltoin tre intensi giorni durante i qualimolto spazio (per alcuni mai suffi-ciente!) è stato dedicato alle eser-citazioni pratiche di anatomia ne-

croscopica, clinica, ematologia echirurgia.Durante le relazioni del mattino siè data importanza alle nozionifondamentali di anatomo-fisiolo-gia applicata, alla diagnostica ra-diologica, ecotomografica ed en-doscopica, nonché alla importan-tissima legislazione, quandoMassimo Millefanti ha molto det-tagliatamente illustrato e semplifi-cato ai partecipanti la compren-sione dei complessi regolamentiCEE e delle Convenzioni interna-zionali di Washington e di Bernain tema di commercio e detenzio-ne di specie in pericolo di estin-zione. Nell’ultima giornata, infinesi è dato spazio agli argomenti dianestesiologia, di medicina d’ur-genza (nuovo in questo tipo dicorsi) e di chirurgia. Molto inte-ressante e coraggiosa si è dimo-strata l’introduzione, per la primavolta nei corsi SCIVAC-SIVAE, deimoderni argomenti di chirurgiaendoscopica minimamente inva-siva e di chirurgia laser. Il Corso èstato accolto benevolmente dai38 partecipanti che, pur manife-stando giustamente qualche criti-ca costruttiva, si sono dimostratiattenti e molto interessati. Graziealla collaborazione di alcuni gio-vani colleghi ed alla encomiabileorganizzazione generale dellasocietà ospitante (segreteria, as-sistenti, coordinatori) ed alle in-dubbie capacità didattiche deicolleghi che vi hanno preso par-te, il riscontro dei partecipanti èstato mediamente positivo ed atratti molto positivo. L’auspicio èquello che i prossimi Corsi dell’iti-nerario formativo in Medicina de-gli Animali Esotici, in programmatra l’anno corrente ed i successividue, possano trarre da questoprimo, utili indicazioni e suggeri-menti per migliorare l’interattivitàtra relatori e partecipanti, il tagliopratico che ci si era prefisso, l’ef-ficacia didattica e culturale e,perché no la coesione in simpatiae con grande passione di ungruppo di veterinari, nato piccolomolti anni fa ed ora sempre piùnumeroso, appassionato ed ete-rogeneo. ■

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Gli squamati senza segretiSi è svolto a Cremona il primo itinerario della Scuola di Formazione Veterinaria Postuniversitaria in collaborazione con SIVAE, sugli animali esotici

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006DALLE ASSOCIAZIONI

di Giuseppe Visigalli

2° INCONTRO SIVAE

Il secondo appuntamento an-nuale organizzato dalla SIVAE siterrà a Cremona il 16-17 set-tembre 2006. Per informazioni:Tel. 0372/403500 [email protected] - Web www.sivae.it

Giuseppe Visigalli

Page 29: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

Il mercato virtuale di propo-ste e scambi reali, gestibiledai Colleghi e dalle aziende

di settore, offre un nuovo servizioper tutti gli iscritti alle liste telemati-che dell’ANMVI. Ogni cinque nuo-vi annunci inseriti on line, i veteri-nari iscritti alle liste ricevono un ag-giornamento via mail delle ultimeinserzioni. Ad oggi (data di chiusu-ra in stampa, ndr) sono ben 1323gli annunci inseriti in Vet Job e 589

quelli pubblicati in Vet Exchange.La creazione di questo servizio online, gratuito, ha permesso ai Me-dici Veterinari di facilitare l’incontrotra chi offre e chi cerca attrezzatu-re professionali e occasioni di la-voro. Vet Job e Vet Exchange per-mettono rispettivamente di acce-dere ad una banca dati per la ri-cerca e l’offerta di personale medi-co veterinario e ad un archivio di

proposte per lo scambio di attrez-zature e materiali di ausilio profes-sionale. Aggiornati di frequente,sono direttamente utilizzabili daimedici veterinari alle pagine:http://www.anmvi.it/servizi/vetex-change/ - http://www.anmvi.it/ser-vizi/vetjob/. È possibile inserire ilproprio annuncio, registrandosi alservizio. Al termine della registra-zione il sistema fornirà all’utente un

codice che, insieme alla pas-sword, consentirà di accedere al-l’area riservata per modificare/inte-grare/cancellare la propria schedaprodotti e la scheda dati persona-le. È possibile inoltre pubblicaregratuitamente gli annunci anchesul settimanale “La Professione Ve-terinaria” inviando il testo dell’an-nuncio via mail a: [email protected]. ■

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Vet Job e Vet Exchange: on line proposte e scambi commerciali

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006DALLE ASSOCIAZIONI

Associazione Federata ANMVI

Biochimica 12° Parte Itinerario didattico

di Patologia ClinicaCremona, 20/23 Giugno 2006

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di Accreditamento

DIRETTOREMarco Caldin, Med Vet, Dipl

ECVCP, Padova

RELATORIUgo Bonfanti,

Med Vet, Dipl ECVCP, MilanoMarco Caldin,

Med Vet, Dipl ECVCP, PadovaFabio Fattori, Med Vet, TrevisoSilvia Tasca, Med Vet, Padova

ISCRIZIONEPartecipazione a numero

chiuso (36) - Sono ancoradisponibili alcuni posti

QUOTE:Soci SCIVAC:

€ 800,00 + IVA 20%Non Soci: € 950,00 + IVA 20%

PER INFORMAZIONI:Segreteria SCIVAC: Paola GambarottiTel. 0372/403508 Fax 0372/403512

[email protected] - www.scivac.it

43° IncontroCulturaleAVULP

S i terrà dal 24 al 25 giugnoa Perugia presso il Centro

Studi SCIVAC/AVULP il 43° in-contro organizzato dall’AVULPdal titolo “Malattie gastrointesti-nali”. Relatori: Massimo Gualtie-ri, Carlo De Feo, Paolo CortelliPanini e Piero Ruggiero. L’in-contro in via di accreditamento,è gratuito per i soci AVULP in re-gola con l’anno 2006. Per gliiscritti all’albo dei Medici Veteri-nari di Perugia e Terni la quotad’iscrizione è di € 100 (iva in-clusa) mentre per i non soci laquota è di € 150 (iva inclusa).Per ulteriori informazioni contat-tare la Segreteria AVULP ai se-guenti recapiti: Tel. 075/396684E-mail [email protected].

Page 30: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

Eravamo convinti che il Go-verno Berlusconi avrebbefatto la riforma delle pro-

fessioni: c’erano tutti i presuppostiper arrivarci. Forse è mancato unatto di coraggio finale e soprattuttouna condivisione del progetto al-l’interno del Ministero della Giusti-zia. Il progetto di riforma presenta-to dal Sottosegretario alla Giustizia,Michele Vietti, dopo mesi di con-fronto con tutte le rappresentanze

del mondo professionale ordinisti-co (CUP, Consilp-Confprofessionie ADEPP in rappresentanza di cir-ca 1.800.000 iscritti) e quello in at-tesa di riconoscimento (Colap cheritiene di rappresentare 5.000.000di professionisti) era a nostro avvi-so un buon testo. La decisione delMinistro Castelli di assumersi diret-tamente la gestione del progetto diriforma togliendo a Vietti la delega,decisione presa per non perdere

un ruolo da protagonista su un te-ma di grande importanza od esclu-sivamente per motivi politici opressioni di parte, ha fatto arenarel’iter del testo rendendo vani anchegli ultimi tentativi del ministro di ar-rivare ad un accordo entro la legi-slatura. La verità è che mentre leorganizzazioni del mondo ordinisti-co si riconoscevano principalmen-te nel progetto di Vietti, e comun-que in un’area politica di centro

destra, il Colap, decisamente in-soddisfatto delle proposte del Go-verno, si è appoggiato chiaramen-te al centro sinistra. È evidente cheora il Colap si aspetta di incassarequalche credito: “Ora che questoricambio c’è stato- afferma Lupoi,Presidente Colap- attendiamo dalnuovo Governo segnali positivi edauspichiamo il coinvolgimento dipersone competenti in materia,persone che in questi ultimi anni

hanno formulato proposte da noicondivise”. Chi sono queste perso-ne? Giovanni Battafarano, respon-sabile professioni dei Democraticidi sinistra e Pierluigi Mantini per laMargherita. Le posizioni espresseda questi due partiti negli ultimi an-ni sono state abbastanza criticheverso il sistema ordinistico, non ta-li da volerne smantellare l’impianto,ma riferite ad alcuni aspetti in par-ticolare: tariffari, accesso alla pro-fessione e società fra professioni-sti. Non dimentichiamo che suglistessi punti vi sono forti pressionidi riforma da parte della UE, del-l’Antitrust, dei Sindacati confedera-li, della Confindustria ed anche daparte di iscritti agli Ordini, soprat-tutto i più giovani, che criticano so-prattutto le difficoltà di accessosenza alcuna garanzia di lavoro.Se il nuovo Governo accoglierà lerichieste del Colap, dando un rico-noscimento alle professioni cherappresenta, si potrebbero averedei conflitti di competenza, ed è laforte preoccupazione del CUP, fraprofessioni ordinistiche e quellenuove riconosciute. Per il settoreveterinario il problema ci sarebbesoltanto per la professione di ad-destratore o educatore cinofilo, lacui attività potrebbe sovrapporsi,almeno in parte, a quella del vete-rinario comportamentalista, e perle numerose attività svolte nel cam-po della medicina non convenzio-nale per la quale l’ANMVI ha chie-sto da tempo al Ministero della Sa-lute il riconoscimento di atto medi-co. Per quanto riguarda gli altripunti sui quali punterà di sicuro ilnuovo progetto di riforma, l’ANMVIsi è già espressa più volte sull’im-portanza di un tariffario minimo, hasostenuto il progetto di riforma al-l’accesso introdotto nel decreto Si-liquini, mentre è d’accordo su unarevisione delle società fra profes-sionisti. La posizione dell’ANMVIsarebbe sbagliato interpretarla co-me una difesa ad oltranza di privi-legi della categoria. Non ci sembrache al contrario di altre professioniquando si parla di Medici Veterina-ri si possa parlare di “privilegi”.Siamo invece convinti che una pro-fessione sanitaria, per le implica-zioni che ha non solo sulla saluteanimale ma anche su quella pub-blica, debba essere attentamenteregolamentata a garanzia soprat-tutto del cliente e della sanità pub-blica. Un controllo serio della pre-parazione del laureato per l’acces-so alla professione lo riteniamoquindi doveroso, come pensiamogiusto che le tariffe applicate deb-bano garantire una prestazionequalificata. Siamo quindi disponi-bili ad un serio confronto con i mi-nisteri che saranno coinvolti nelprogetto, sia come ANMVI diretta-mente sia attraverso Consilp-Conf-professioni, ma senza derogare aprincipi che riteniamo fondamenta-li per la crescita professionale del-la categoria veterinaria nella speci-ficità dei ruoli e delle competenzeche le sono attribuiti. Prodi ha ga-rantito una riforma urgente. Noi cicrediamo ■

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Perché vogliamo la riforma delle professioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006RIFLESSIONI

di Antonio Manfredi

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L’allevamento di cani ha na-tura di attività agricola an-che per le imposte dirette.

Infatti, l’inserimento di tale catego-ria di animali nel Dm 20 aprile2006 (Gazzetta Ufficiale n. 97 del27 aprile), comporta l’inclusionenel reddito agrario anche dell’alle-vamento canino, in presenza diimpresa che possieda il terrenosufficiente a produrre almeno unquarto del mangime necessario.L’attività cinotecnica era già statainquadrata, in generale, in agricol-tura dalla legge 23 agosto 1993,n. 349. Il successivo decreto di at-tuazione 28 gennaio 1994 ha sta-bilito che l’attività di allevamento dicani assume natura di impresaquando l’allevamento abbia peroggetto almeno cinque fattrici lequali annualmente producano nonmeno di trenta cuccioli. Reddito di allevamento. Il Dm 20aprile 2006, emanato ai sensi del-l’articolo 56, comma 5 del Tuir, sta-bilisce il numero di animali rientran-ti nel reddito agrario nonché il red-dito forfetario applicabile agli ani-mali allevati in eccedenza dallepersone fisiche, società semplicied enti non commerciali. L’attività diallevamento svolta da questi sog-getti può infatti rientrare nel redditoagrario se l’azienda dispone delterreno sufficiente a produrre alme-no un quarto dei mangimi neces-sari, oppure nel reddito d’impresa,ma calcolato con appositi coeffi-cienti, se il terreno è insufficiente(regime facoltativo). In assenza diterreno il reddito viene sempre de-terminato in base alla differenza fracosti e ricavi. Le nuove tabelle con-tenute nel Dm 20 aprile 2006 stabi-liscono che per l’allevamento di ca-ni occorre un ettaro di terreni di pri-ma fascia per allevare 87,48 ani-mali (21,87 x 4). Per ogni cane alle-vato in eccedenza il reddito è paria 7,02 euro, il cui importo vieneraddoppiato se l’impresa di alleva-mento è una ditta individuale senzamanodopera dipendente e senzache sia stata enunciata l’impresafamiliare. La tabella ministerialenon distingue tra cani da riprodu-zione e da allevamento, per cui siapplicano i medesimi parametriper entrambe le categorie. Le im-prese di allevamento eccedenti i li-miti del reddito agrario devono te-nere libro di carico e scarico deglianimali allevati. L’obbligo non puòessere stato assolto nel 2005 dalleimprese di allevamento canino,perché prima del Dm 20 aprile2006 non potevano applicare le re-gole sul reddito di allevamento (ar-ticolo 18 bis del Dpr 600/73). Poi-ché il decreto ha effetto nel biennio2005/2006 le imprese di alleva-mento di cani possono rientrare nelreddito agrario o, nel caso di terre-no insufficiente, nei parametri, giàper il periodo di imposta 2005 (Uni-co 2006). Il registro di carico e sca-rico se necessario, a nostro parere,può essere ricostruito anche a con-suntivo, come era accaduto all’in-troduzione del particolare regimefiscale sugli allevamenti (circolare150 del 1 dicembre 1978); tanto

più ora che i registri fiscali non so-no sottoposti né a vidimazione né abollatura. Naturalmente l’attività diallevamento di cani deve esserestata svolta nel 2005 in connessio-ne con terreno produttivo di redditoagrario e, quindi, destinato all’atti-vità agricola. Attività di allevamento infran-nuale. L’ultimo periodo del quintocomma dell’articolo 56 del Tuir, in-trodotto dal decreto legislativo

247/05, dispone che il reddito for-fetario relativo alle attività di alleva-mento viene ragguagliato alla du-rata del periodo di imposta, se èsuperiore o inferiore a dodici mesi.In generale, il reddito imponibileper le attività di allevamento è de-terminato in base agli animali chenel periodo di imposta hanno con-cluso il ciclo di produzione, di cuialla tabella 3 del Dm 20 aprile2006. Ad esempio, se un’impresa

alleva animali da riproduzione conun ciclo della durata di un anno eha iniziato l’attività nel mese di lu-glio 2005, nell’anno non dichiaraalcun reddito poiché il primo ciclosi chiude nel 2006; se invece, il ci-clo di allevamento ha durata di tremesi (ad esempio polli da carne),anche se il periodo di imposta è in-feriore all’anno, il ciclo si esauriscee quindi la tassazione deve esserefatta per intero. La fattispecie pre-

vista dalla legge può riguardare,invece, il caso di trasferimento de-gli animali nel corso del ciclo(esempio cessione o conferimentodi azienda) nella cui ipotesi il rag-guaglio ad anno del reddito impo-nibile rappresenta una proceduracorretta; ma le istruzioni ministeria-li al modello Unico 2006 quadroRD non ne parlano. (Tratto da Il Sole 24 Ore, mercoledì3 maggio 2006). ■

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Per l’allevamento dei cani possibile scelta tra due regimi

laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006LETTO SU...

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Nuovo Esame di StatoPermettetemi di dissentire conquanto scritto su Professione Vete-rinaria n.14-06 riguardo la riformadegli esami di stato. Da ciò che ri-porta il giornale la posizione diAnmvi e Fnovi a questo propositosembra netta e chiara: decisamen-te a favore del DPR Siliquini, cheprevede un esame di stato sbarra-mento per l’accesso alla professio-ne. Esprimo il mio parere - sebbe-

ne non autorevole e costellato damolti dubbi - in proposito: non ca-pisco cosa serva o meglio a chigiovi veramente tale riforma. Noncapisco come possa giovare allatrasparenza ed alla qualificazionedel professionista e cercherò dispiegare il perché di questa miadeduzione.Sul Progresso Veterinario è statopubblicato l’anno scorso più o me-no in questo periodo Il libro biancodella professione: il tempo medioper laurearsi alla facoltà di Milanoera stimato 8 anni: questo mi ha

sorpreso, dopo anni di riforme econtroriforme di ordinamenti, vec-chi nuovi nuovissimi, pensavo chein tutti questi anni la media per lau-rearsi rientrasse finalmente nei pa-rametri dei 5 anni. Sempre sul Pro-gresso Veterinario è stato pubblica-to un articolo riportante i test di am-missione: sempre la facoltà di Mila-no risultava tra quelle con testmaggiormente difficili. Di seguito alcune domande. Comeè possibile che gli studenti ammes-si tramite uno dei test più selettivi ri-sultino, poi in Italia tra i più scaden-

ti laureandosi dopo, in media 8 an-ni? è colpa degli studenti? Sono ipiù beceri degli altri, in altre regionio in altri stati? Gli americani sonopiù svegli ed intelligenti perchémangiano meglio? (i piatti però nonli sanno lavare) Perché dopo 8 an-ni di studi - che a quanto sembranon preparano adesso, come aimiei tempi, ad affrontare la profes-sione - si deve ancora affrontare unesame di Stato “supercalifragilisti-camente” serio e selettivo? A cosaserve se poi, sempre dal Librobianco, si evince che non c’è lavo-

ro, almeno in Italia? Perché tantovale non seguire il suggerimentodella signora Moratti e lasciare ineolaureati al loro destino all’este-ro, nel resto dell’ Europa dove nonserve l’esame di stato. Ma a cosaserve produrre tanti studenti che silaureano dopo 8 anni con selettivis-simo esame di stato se poi in Euro-pa non sono comunque competitivivisto che i nostri colleghi si laurea-no molto prima e senza esame distato? Non potevate “sbarrarli” pri-ma di arrivare alla fine? Tutti gli stu-denti almeno avrebbero risparmia-to tempo e denaro. I dati del Librobianco sono stati divulgati oltre cheal ministero dell’istruzione anche atutte le scuole superiori perché cia-scun preside potesse renderneedotti i suoi studenti? Non è cheper caso le università italiane trag-gono vantaggio nel trattenere il piùpossibile gli studenti? Ed al sistematutto sommato giova che non dimi-nuiscano effettivamente le iscrizio-ni? Perché tra tutte le strade per-corribili la categoria sceglie proprioun Dpr che sembra ancora una vol-ta penalizzare di più sempre e solol’anello più debole? Mentre tra glianelli più forti non sembra sconten-tare nessuno: Università, professio-ne, ordini ecc ecc. A cosa serve l’esame di stato piùsevero se prima non è l’universitàitaliana a cambiare totalmente?Perché non penalizzare monetaria-mente a questo punto anche gliatenei che producono gli studentifuori corso o che non riescono adabilitarsi? Che poi l’esame di statosarà omogeneo ed uniforme e tra-sparente in tutte le regioni io non locredo affatto (Non lo sono cosemolto più serie come ad es. le pro-filassi di stato per la brc) e voi?Scusate se sono stata un po’ pe-sante per le numerose domande erimostranze. I giovani sono il nostrofuturo, non tarpiamone le ali conuna società, sistema, scuola cheguarda solo al proprio immediatovantaggio.

Anna Ferraris, Piemonte

SIAMO COERENTI Il direttore dell'ONAOSI ha inviatouna nota ai politici per sensibiliz-zarli a suo favore ovvero a nostrosfavore, ebbene l'ANMVI dovrebbefare altrettanto se è coerente conquello che dice e ha detto fino adoggi, e desensibilizzare i politici ov-vero fargli capire, come capiamonoi, che la solidarietà forzata è unatassa e non è solidarietà. E di tassesiamo strapieni. Se vogliono faresolidarietà la inseriscano nel 5 permille. Saluti.

dott. Paolo Penso

32 laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006LETTERE AL DIRETTORE

@

Il tariffario provinciale è un accordo fra gentiluomini

Carlo Pizzirani, Vice Presidente FNOVI

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Dopo le ultime visite tenu-tesi nei giorni 26 e 27Aprile il valutatore del

CSQ, sistema di certificazione ge-stito dal prestigioso IMQ, haespresso parere positivo relativa-mente all’implementazione dellanorma ISO 9001:2000 per il labo-ratorio di analisi veterinarie di Mi-lano, BIESSEA, con numero dicertificato 9122 BIEA. “Siamo nati- ha dichiarato Emanuele Minetti,responsabile del laboratorio - co-me primo laboratorio veterinarioprivato in Italia nel lontano 1977ed oggi riteniamo di essere i primiche possono fregiarsi con orgo-glio di una certificazione di qualitàche copre nella sua totalità l’atti-vità della nostra azienda. Per noi -ha continuato Minetti - questo èun nuovo punto di partenza an-che per poter dare a tutta la pro-fessione veterinaria italiana unamigliore professionalità e visibilitàin un contesto sicuramente com-plesso come l’attuale”.Il cuore dell’attività della BIESSEAsrl è rivolto ai Medici Veterinarioperanti nel settore degli animalida compagnia e da reddito, conun servizio accurato di ritiro deicampioni presso le strutture dellacittà di Milano e zone limitrofe, ericezioni dei campioni tramite cor-rieri espressi convenzionati datutta l’Italia, nonché una consulen-za sull’uso e l’interpretazione deivari test disponibili.Questa consulenza ha spinto laBIESSEA a pubblicare nel 1983(casa editrice Edi-Ermes) il libro“Diagnostica in Medicina Veteri-naria - Attualità di Laboratorio”,nel quale per oltre cento esami dilaboratorio vengono date le piùsignificative informazioni sul tipodi materiale da inviare al labora-torio, sulla biologia, sui valorinormali in sei diverse specie dianimali, sull’interpretazione deirisultati, il tutto corredato da notetecnico-scientifiche e circa trentaquadri diagnostici differenziali.Da sempre poi il laboratorio si èdedicato alla messa a punto dinuovi e più sensibili e specificitest, sia per animali da compa-gnia sia da reddito: pionieri quin-di nella diagnosi in E.L.I.S.A. del-la Filariosi cardiopolmonare delcane, della Partubercolosi, dellemalattie Respiratorie Virali Bovi-ne, dell’IBR bovina, della Leish-maniosi in IF nel cane, dell’Erli-chiosi, della Babesiosi, ecc. Ne-gli ultimi 10 anni si è affrontata la

sfida dell’endocrinologia veteri-naria ed attualmente il laborato-rio è in grado di fornire un servi-zio fidato con tempi di rispostabrevi. Recentemente la Biesseaè stata la prima a rendere dispo-nibile sul mercato il test per l’i-dentificazione delle proteine uri-narie basato sulla metodica SDS-

AGE con la separazione delle va-rie proteine non più per caricaelettrica ma per peso molecola-re. Da 18 anni la Biessea si oc-cupa di diagnostica Istopatologi-ca e Citologica avvalendosi sem-pre di consulenti Istopatologi Me-dico Veterinari con notevoleesperienza professionale e di no-

tevole spessore scientifico. Il la-boratorio esegue internamente levarie fasi della preparazione deicampioni ed il servizio si articolasu quattro diverse linee di produ-zione:1 - Istopatologia generale e spe-ciale, gastroenterologia.2 - Istopatologia cutanea e der-

matopatologia.3 - Citologia.4 - Biopsie uterine della cavalla.I Medici Veterinari che fossero in-teressati all’esperienza dellaBiessea possono contattare i col-leghi del laboratorio via e-mail al-l’indirizzo [email protected] o te-lefonando allo 02 29404636. ■

33laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006DALLE AZIENDE

▲▲

BiEsseA certificata UNI EN ISO 9001:2000Il laboratorio di analisi veterinarie di Milano ha ottenuto la certificazione di qualità

Page 34: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 18

34 laPROFESSIONE VETERINARIA 18/2006CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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Carlo Scotti

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Antonio Manfredi

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 15 maggio 2006

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

A.N.M.V.I.Organizza un

CORSO PER ADDETTIAL PRIMO SOCCORSOTeoria e pratica per l’attuazionedelle misure di primo intervento interno e per l’attivazione degliinterventi di pronto soccorso

Corso ai sensi del DECRETO 15 luglio 2003, n. 388

Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale

in attuazione dell’articolo 15, comma 3,del decreto legislativo 19 settembre 1994, n.

626, e successive modificazioni.-Gazzetta Ufficiale del 3 febbraio 2004-

Cremona, Palazzo Trecchi 26-27 maggio 2006

In collaborazione con

13 CREDITI

Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Cremona

3a Edizione

CALENDARIO ATTIVITÀ

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ASL DI CREMONA CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 13 - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537E-mail: [email protected]

CONVEGNO SIVAL WORKSHOP “ANFIBI E PESCI: NUOVE PROSPETTIVE NELLA RICERCA BIOMEDICA” - Centro Studi,Cremona - Via Trecchi, 20 - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL - Tel. +39 0372 403541 - E-mail:[email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: III PARTE - RADIOLOGIA DEL TORACE - Centro Studi SCIVAC, Cremo-na - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE IL PACCHETTO IGIENE: UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE - Istituto Zooprof i -CON ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DEL MEZZOGIORNO lattico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) - Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-

mazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ASL DI CREMONA LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 15 Crediti -Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON FSA CORSO FSA _ CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - Palazzo Trec-chi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega-zioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP SICILIA TECNICHE DI QUALITÀ NELL’ATTIVITÀ DEL MEDICO VETERINARIO NEL SSN - Dipartimento di IN COLLABORAZIONE CON ASL DI RAGUSA Prevenzione, Ragusa - Via G. di Vittorio, 59 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AI-

VEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON IZS SICUREZZA ALIMENTARE: UN NUOVO APPROCCIO AI CONTROLLI UFFICIALI - Istituto ZooprofilatticoDELLA SICILIA sperimentale della Sicilia -Palermo - Via Gino Marinuzzi 3 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-

zioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ODONTOIATRICA - Università degli Studi di Padova - Agripolis,Legnaro (PD) - VIA DELL’UNIVERSITÀ, 16 - AGRIPOLIS - ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gamba-rotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Pomezia - Hotel Selene - VIAPONTINA KM 30 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC PATOLOGIA CLINICA: II PARTE - BIOCHIMICA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Attenzione: Date evento modificate Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:

[email protected] AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ASL 7 DI RAGUSA L’HACCP NELLA FILIERA LATTIERO CASEARIA - Dipartimento di Prevenzione, Ragusa - Via G. di Vitto-

rio, 59 - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SIMIV EMATOLOGIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMEF MEDICINA D’URGENZA: IL GATTO BIANCO, BLU E GIALLO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Mantova - ECM: 3 Crediti -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA AGGIORNAMENTI PRATICI IN RIPRODUZIONE DEL CANE E DEL GATTO: DALLA CHIRURGIA D’UR-GENZA ALLA CHIRURGIA PROSTATICA - Grosseto - Granduca Hotel - VIA SENESE 170 - ECM: 3 Crediti -Per info: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVACTel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO REGIONALE BASE DI ORTOPEDIA - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA AGGIORNAMENTI IN OFTALMOLOGIA - Centro Avulp (PG) - Via Morettini, 19 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CORSO REGIONALE BASE DI RADIOLOGIA - Ragusa - Istituto Zooprofilattico - c/a NUNZIATA KM 1.3 S.PCON DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regio-

nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP ABRUZZO IN COLLABORAZIONE TECNICHE DI COMUNICAZIONE IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Agroalimentare “La Valle della CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI PESCARA Pescara”, Cepagatti - PE - C.da Buccieri, 1 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria

AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVE MACROREGIONE NORD ORIENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONEDEL CAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: II PARTE - DAL SEGNO CLINICO ALLA PATOLOGIA COMPORTAMENTALE: LA CLINI-CA COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SIVE / SCIVAC RIPRODUZIONE EQUINA: I PARTE - MANAGEMENT DELLA FATTRICE - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - SegreteriaSIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE IL PACCHETTO IGIENE: UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE - ASTI - Asti - ECM:CON ASL 19 DI ASTI Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail:

[email protected] SIVAE SECONDO SEMESTRE: “AGGIORNAMENTI IN MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi -

Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi -Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: II PARTE - SEMEIOTICA CLINICA, PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA E RADIO-LOGIA CARDIOLOGICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto AccreditamentoPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Catalunya, Alghero - Via Catalo-gna, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

26-27mag.

27mag.

27mag.

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