Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 31

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Dirigenza veterinaria di nuovo in sciopero www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 005 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 2, numero 31, dal 12 al 18 settembre 2005 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 31 2 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. MOROSITÀ L’Ordine di Milano ha concluso il lavo- ro per il recupero delle quote dei colle- ghi morosi - circa 90 - per gli anni 2003/2004. Cancellazione d'ufficio dal- l'albo per coloro che non hanno prov- veduto. Resta comunque possibile per i colleghi cancellati ripresentare ex no- vo la domanda di iscrizione previo pa- gamento delle quote arretrate. Anche i contributi ENPAV non vanno persi ma restano congelati fino a nuova iscrizio- ne o pensionamento. CONIVE IN LIQUIDAZIONE L'Assemblea straordinaria della CONI- VE (Cooperativa Nazionale Italiana Ve- terinari) tenutasi il 3 settembre a Le- gnaro (PD) ha approvato la messa in li- quidazione della cooperativa nomi- nando Gastone Dalmonte liquidatore. FINANZIAMENTI La Regione Emilia Romagna ha ema- nato un Bando per la concessione di contributi a fondo perduto per moder- nizzare gli studi professionali ubicati nelle aree depresse della Regione (ac- quisto beni strumentali, programmi informatici e tecnologie per l'attività). Scadenza: 31 ottobre. CANILE LAGER Maltrattamento e uccisione di animali, discarica abusiva di rifiuti pericolosi di origine animale e falso. Sono i reati sui quali indaga la Procura di Rieti dopo l’intervento del corpo forestale in un canile della zona gestito da una so- cietà privata. Tre gli indagati fra cui un veterinario della ASL. MASTROCOLA Il 2 settembre il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della salute ha approvato il conferimento dell’incarico di Capo del Dipartimento della qualità al dirigente di prima fascia dott. Clau- dio Mastrocola. CACCIATORI A RISCHIO I cacciatori ''potrebbero essere sog- getti al rischio di influenza aviaria''. Lo sostiene Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano. “Non solo il pollame allevato, ma anche diversi uc- celli migratori possono essere portato- ri del virus influenzale H5N1. La com- mistione tra fauna stanziale e migrato- ria nel breve tratto - sottolinea l’esperto - può essere la causa di una diffusione per contiguità. E siccome la possibilità di trasmissione esiste, vanno attuate tutte le forme di sorveglianza''. BSE Svolta nella possibilità di diagnosticare l'encefalopatia spongiforme bovina in soggetti vivi. Studi condotti dall'Univer- sità del Texas, pubblicati su Nature Medicine, permetteranno di individua- re la malattia anche in fase iniziale. Brevi R egolarizzare la posizione contrattuale e dare inquadramento giu- ridico a tutta la veterinaria che lavora per il SSN. L’ha chiesto l’ANMVI in un comunicato trasmesso al Ministro della Salute, ricordan- dogli in particolare la condizione dei Colleghi coadiutori. Mentre Stora- ce discute con i sindacati della dirigenza medica e veterinaria del con- tratto scaduto nel 2001, l’Associazione auspica che la disponibilità di- mostrata dal Titolare della Salute possa favorire anche una rapida con- clusione di altre situazioni contrattuali da tempo in attesa di soluzione. Il riferimento è all’inquadramento dei medici veterinari coadiutori impe- gnati nei PIF (Posti di Ispezione Frontaliera) e UVAC (Uffici Adempi- menti Comunitari). I recenti sviluppi internazionali dell’influenza aviaria e i più recenti richia- mi alla massima sorveglianza da parte dell’Organizzazione Mondiale del- la Sanità confermano il carattere prioritario degli interventi diretti alla pre- venzione e al controllo della sanità animale più volte sottolineato dalla stessa FAO. Questi interventi comporteranno uno straordinario impegno dei medici veterinari del SSN, dei medici veterinari coadiutori (circa un centinaio) impegnati alle frontiere e nel controllo delle transazioni comunitarie di animali vivi e delle carni, e dei medici veterinari liberi professionisti che lavorano come operatori di fiducia presso gli allevamenti italiani. “Non è più differibile – scrive al Ministro il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti - la regolarizzazione del rapporto di lavoro dei medici veterinari coadiuto- ri impegnati «in prima linea» alle frontiere, i quali da tempo lavorano in assenza di certezze contrattuali. Una situazione - conclude Scotti - che il Ministro Storace sappiamo essere disponibile a sanare”. Ci sono altre situazioni “aperte” che riguardano l’inquadramento contrattuale dei me- dici veterinari che prestano la propria opera per il SSN in regime di con- venzione (attualmente circa 1200). “Stiamo lavorando - spiega Scotti - affinché anche i Colleghi che lavorano in regime di convenzione per i servizi veterinari regionali trovino presto una formula contrattuale che uniformi e qualifichi a livello nazionale il loro inquadramento giuridico e contrattuale”. La protesta dei veterinari pubblici (lo sciopero è proclamato per il 17 ottobre) potrebbe farsi sentire più del solito visto il maggiore impegno chiesto alla categoria contro l’influenza aviaria. Il Segretario Nazionale del SIVEMP, Aldo Grasselli: “siamo sconcertati dalla vanità della poli- tica di questi anni - È un quadro gravemente deludente. Non abbiamo ancora un contratto che abbiamo già firmato due volte e che era sca- duto all’inizio di questa legislatura. Quando il Ministro della salute di- chiara che con una ordinanza ha rafforzato i controlli all’importazione di animali vivi e di alimenti per prevenire l’influenza aviaria, forse qual- cuno dovrebbe ricordargli che si tratta di lavoro in più che noi veteri- nari siamo chiamati a garantire’’. I veterinari aspettano i contratti Non ancora applicato il contratto già sottoscritto. Mai iniziate le trattative del II biennio. Ancora aperti i tavoli per coadiutori e convenzionati Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi S cuola, per il 67% non serve al la- voro. Questa è la conclusione dell'indagine condotta su un ampio campione di diplomati e laureati rea- lizzata dalla Carlo Erminero & C e presentata in giugno a Venezia nel- l'ambito di un convegno dal titolo: "Educazione e formazione in Europa" organizzato dalla Fondazione Ro- dolfo Debenedetti. Le critiche mag- giori sono rivolte soprattutto all'uni- versità che, secondo gli intervistati, li fa studiare poco e male e soprattutto non li prepara in modo adeguato a svolgere un lavoro o una professione. La percentuale del 67% è la seconda più alta in Europa e superata soltanto dal Portogallo con il 71% di insoddi- sfatti. Abbiamo sempre ritenuto che nel settore veterinario sarebbe stato meglio avere meno facoltà ma tutte di ottimo livello. Purtroppo così non è e sono veramente poche quelle che ri- spettano i parametri previsti per otte- nere il riconoscimento europeo. Rite- niamo comunque che l'ANMVI, oltre a presentare da sempre richieste e sol- lecitazioni a tutti i livelli istituzionali per arrivare ad una revisone del no- stro sistema universitario e dell'ac- cesso alla professione di Medico Ve- terinario, abbia anche il dovere di col- laborare con tutte le facoltà che lo ri- tengano utile fornendo suggerimenti, idee e contributi affinché il nostro cor- so di laurea possa fornire agli studen- ti la preparazione, necessaria per ini- ziare con serietà e competenza la professione. La categoria non ha al- cun interesse che i giovani laureati entrino nel mondo del lavoro senza una preparazione qualificata perché, altrimenti, si dimostrano incapaci, spesso, di affrontare il proprio lavoro, con il rischio che la loro esperienza si sviluppi esclusivamente nella pratica quotidiana con danni evidenti per tut- to il settore. Anche per questo ci sia- mo sempre opposti al proliferare di lauree brevi che non abbiano riscon- tro in reali sbocchi professionali, creando soltanto nei giovani prospet- tive illusorie, o che siano in sovrap- posizione o in conflitto con le compe- tenze del Medico Veterinario. D'altra parte lo stesso rapporto Excelsior 2005 evidenzia che le lauree brevi in- teressano poco il mondo del lavoro che preferisce i diplomati o i laureati, quelli "veri". LE LAUREE BREVI NON PAGANO

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Dirigenza veterinaria di nuovo in sciopero

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

005SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 2, numero 31, dal 12 al 18 settembre 2005Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

312ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

MOROSITÀ

L’Ordine di Milano ha concluso il lavo-ro per il recupero delle quote dei colle-ghi morosi - circa 90 - per gli anni2003/2004. Cancellazione d'ufficio dal-l'albo per coloro che non hanno prov-veduto. Resta comunque possibile peri colleghi cancellati ripresentare ex no-vo la domanda di iscrizione previo pa-gamento delle quote arretrate. Anche icontributi ENPAV non vanno persi marestano congelati fino a nuova iscrizio-ne o pensionamento.

CONIVE IN LIQUIDAZIONE

L'Assemblea straordinaria della CONI-VE (Cooperativa Nazionale Italiana Ve-terinari) tenutasi il 3 settembre a Le-gnaro (PD) ha approvato la messa in li-quidazione della cooperativa nomi-nando Gastone Dalmonte liquidatore.

FINANZIAMENTI

La Regione Emilia Romagna ha ema-nato un Bando per la concessione dicontributi a fondo perduto per moder-nizzare gli studi professionali ubicatinelle aree depresse della Regione (ac-quisto beni strumentali, programmiinformatici e tecnologie per l'attività).Scadenza: 31 ottobre.

CANILE LAGER

Maltrattamento e uccisione di animali,discarica abusiva di rifiuti pericolosi diorigine animale e falso. Sono i reati suiquali indaga la Procura di Rieti dopol’intervento del corpo forestale in uncanile della zona gestito da una so-cietà privata. Tre gli indagati fra cui unveterinario della ASL.

MASTROCOLA

Il 2 settembre il Consiglio dei Ministrisu proposta del Ministro della salute haapprovato il conferimento dell’incaricodi Capo del Dipartimento della qualitàal dirigente di prima fascia dott. Clau-dio Mastrocola.

CACCIATORI A RISCHIO

I cacciatori ''potrebbero essere sog-getti al rischio di influenza aviaria''. Losostiene Fabrizio Pregliasco, virologodell'Università di Milano. “Non solo ilpollame allevato, ma anche diversi uc-celli migratori possono essere portato-ri del virus influenzale H5N1. La com-mistione tra fauna stanziale e migrato-ria nel breve tratto - sottolinea l’esperto- può essere la causa di una diffusioneper contiguità. E siccome la possibilitàdi trasmissione esiste, vanno attuatetutte le forme di sorveglianza''.

BSE

Svolta nella possibilità di diagnosticarel'encefalopatia spongiforme bovina insoggetti vivi. Studi condotti dall'Univer-sità del Texas, pubblicati su NatureMedicine, permetteranno di individua-re la malattia anche in fase iniziale.

Brevi

Regolarizzare la posizione contrattuale e dare inquadramento giu-

ridico a tutta la veterinaria che lavora per il SSN. L’ha chiesto

l’ANMVI in un comunicato trasmesso al Ministro della Salute, ricordan-

dogli in particolare la condizione dei Colleghi coadiutori. Mentre Stora-

ce discute con i sindacati della dirigenza medica e veterinaria del con-

tratto scaduto nel 2001, l’Associazione auspica che la disponibilità di-

mostrata dal Titolare della Salute possa favorire anche una rapida con-

clusione di altre situazioni contrattuali da tempo in attesa di soluzione.

Il riferimento è all’inquadramento dei medici veterinari coadiutori impe-

gnati nei PIF (Posti di Ispezione Frontaliera) e UVAC (Uffici Adempi-

menti Comunitari).

I recenti sviluppi internazionali dell’influenza aviaria e i più recenti richia-

mi alla massima sorveglianza da parte dell’Organizzazione Mondiale del-

la Sanità confermano il carattere prioritario degli interventi diretti alla pre-

venzione e al controllo della sanità animale più volte sottolineato dalla

stessa FAO.

Questi interventi comporteranno uno straordinario impegno dei medici

veterinari del SSN, dei medici veterinari coadiutori (circa un centinaio)

impegnati alle frontiere e nel controllo delle transazioni comunitarie di

animali vivi e delle carni, e dei medici veterinari liberi professionisti che

lavorano come operatori di fiducia presso gli allevamenti italiani. “Non è

più differibile – scrive al Ministro il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti -

la regolarizzazione del rapporto di lavoro dei medici veterinari coadiuto-

ri impegnati «in prima linea» alle frontiere, i quali da tempo lavorano in

assenza di certezze contrattuali. Una situazione - conclude Scotti - che

il Ministro Storace sappiamo essere disponibile a sanare”. Ci sono altre

situazioni “aperte” che riguardano l’inquadramento contrattuale dei me-

dici veterinari che prestano la propria opera per il SSN in regime di con-

venzione (attualmente circa 1200). “Stiamo lavorando - spiega Scotti -

affinché anche i Colleghi che lavorano in regime di convenzione per i

servizi veterinari regionali trovino presto una formula contrattuale che

uniformi e qualifichi a livello nazionale il loro inquadramento giuridico e

contrattuale”.

La protesta dei veterinari pubblici (lo sciopero è proclamato per il 17

ottobre) potrebbe farsi sentire più del solito visto il maggiore impegno

chiesto alla categoria contro l’influenza aviaria. Il Segretario Nazionale

del SIVEMP, Aldo Grasselli: “siamo sconcertati dalla vanità della poli-

tica di questi anni - È un quadro gravemente deludente. Non abbiamo

ancora un contratto che abbiamo già firmato due volte e che era sca-

duto all’inizio di questa legislatura. Quando il Ministro della salute di-

chiara che con una ordinanza ha rafforzato i controlli all’importazione

di animali vivi e di alimenti per prevenire l’influenza aviaria, forse qual-

cuno dovrebbe ricordargli che si tratta di lavoro in più che noi veteri-

nari siamo chiamati a garantire’’.

I veterinariaspettanoi contrattiNon ancora applicato il contratto giàsottoscritto. Mai iniziate le trattative del II biennio. Ancora aperti i tavoli per coadiutori e convenzionati

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

S cuola, per il 67% non serve al la-voro. Questa è la conclusione

dell'indagine condotta su un ampiocampione di diplomati e laureati rea-lizzata dalla Carlo Erminero & C epresentata in giugno a Venezia nel-l'ambito di un convegno dal titolo:"Educazione e formazione in Europa"organizzato dalla Fondazione Ro-dolfo Debenedetti. Le critiche mag-giori sono rivolte soprattutto all'uni-versità che, secondo gli intervistati, lifa studiare poco e male e soprattuttonon li prepara in modo adeguato asvolgere un lavoro o una professione.La percentuale del 67% è la secondapiù alta in Europa e superata soltantodal Portogallo con il 71% di insoddi-sfatti. Abbiamo sempre ritenuto chenel settore veterinario sarebbe statomeglio avere meno facoltà ma tutte diottimo livello. Purtroppo così non è esono veramente poche quelle che ri-spettano i parametri previsti per otte-nere il riconoscimento europeo. Rite-niamo comunque che l'ANMVI, oltre apresentare da sempre richieste e sol-lecitazioni a tutti i livelli istituzionaliper arrivare ad una revisone del no-stro sistema universitario e dell'ac-

cesso alla professione di Medico Ve-terinario, abbia anche il dovere di col-laborare con tutte le facoltà che lo ri-tengano utile fornendo suggerimenti,idee e contributi affinché il nostro cor-so di laurea possa fornire agli studen-ti la preparazione, necessaria per ini-ziare con serietà e competenza laprofessione. La categoria non ha al-cun interesse che i giovani laureatientrino nel mondo del lavoro senzauna preparazione qualificata perché,altrimenti, si dimostrano incapaci,spesso, di affrontare il proprio lavoro,con il rischio che la loro esperienza sisviluppi esclusivamente nella praticaquotidiana con danni evidenti per tut-to il settore. Anche per questo ci sia-mo sempre opposti al proliferare dilauree brevi che non abbiano riscon-tro in reali sbocchi professionali,creando soltanto nei giovani prospet-tive illusorie, o che siano in sovrap-posizione o in conflitto con le compe-tenze del Medico Veterinario. D'altraparte lo stesso rapporto Excelsior2005 evidenzia che le lauree brevi in-teressano poco il mondo del lavoroche preferisce i diplomati o i laureati,quelli "veri". ■

LE LAUREE BREVI NON PAGANO

“Ho deciso immediatamente diistituire un tavolo tecnico informa-le, da me presieduto per lavorarecongiuntamente ai rappresentantidei professionisti interessati dallariforma del DPR 328/01 e del DM9/9/57”.

Il Sottosegretario all’UniversitàMaria Grazia Siliquini (foto) ha co-sì accolto la proposta avanzatadal CUP per una più stretta condi-visione dei lavori di riforma del-l’accesso, fra tutte le professionicoinvolte. A luglio il Sottosegretario si era in-fatti limitata a chiedere l’invio diosservazioni ad una bozza diprovvedimento, fissando la sca-denza entro il 12 settembre. Ma gli Ordini hanno preferito chie-dere di essere convocati a un ta-volo e di avere più tempo per ri-flettere sui punti più delicati dellariforma: esame di stato e tirocinio.Pareri difformi dai singoli ordina-menti professionali, fra cui è ri-

compresa la stessa FNOVI, po-trebbero risultare controprodu-centi e complicare il lavoro del Mi-nistero.Non solo una proroga sul 12 set-tembre dunque, ma un vero e pro-prio tavolo di confronto diretto chepotrebbe iniziare i lavori molto ce-lermente. I tempi sono infatti piut-tosto ristretti: Maria Grazia Siliqui-ni vuole completare le riforme checompetono al Miur entro la Legi-slatura ed entro ottobre vuole por-tare gli esiti del suo lavoro in Con-siglio di Ministri.Quella offerta dal SottosegretarioSiliquini- è una occasione unicaper definire le competenze riser-vate e tipiche del medico veteri-

nario e per regolamentare un nuo-vo sistema di accesso alla profes-sione basato su un esame di sta-to profondamente riformato e sul-l’introduzione di un tirocinio post-laurea.

La questione dello zoonomoPer quanto riguarda la figura del-lo zoonomo, sulla quale la FNOVIha già strappato un’importante ri-sultato in Consiglio di Stato, essanon è già più considerata nellabozza di provvedimento propo-sta dal Sottosegretario Siliquini. IlMinistero dell’Università si è giàquindi adeguato alla sentenzadel 22 marzo scorso con cui ilConsiglio di Stato, accogliendo

un ricorso della FNOVI, aveva ri-dotto le competenze dello zoono-mo cancellando quelle esclusivedella veterinaria. Dopo la senten-za del Consiglio di Stato agli zoo-nomi rimangono le seguenti com-petenze: la pianificazione azien-dale e industriale nel settore del-le produzioni animali; la direzionedi aziende zootecniche, faunisti-che e venatorie e dell’acquacol-tura; le attività di assistenza tec-nica, contabile e fiscale, alla pro-duzione di beni e mezzi tecnicidel settore delle produzioni ani-mali; le attività di difesa dell’am-biente e di conservazione dellabiodiversità animale e dei micror-ganismi. ■

3ATTUALITÀ

Tavolo ministeriale con gli ordini professionali

Tempi brevi per la riforma dell’esame di Stato il Sottosegretario di Stato all’Università Maria Grazia Siliquini: porterò le nuove regole per l’accesso alla professione in Consiglio dei Ministri a ottobre

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2005

Maria Grazia Siliquini

Addestratore cinofilo, queste le regole ENCI

L’Ente Nazionale CinofiliaItaliana ha pubblicato online le domande per l’iscri-

zione all’albo degli Addestratoricinofili. In base al DM 8 marzo2005 - con il quale il Ministerodelle Politiche agricole ha ap-provato il disciplinare degli ad-destratori e dei valutatori cinofilidel libro genealogico del cane dirazza - i soggetti interessati pos-sono scegliere fra tre distinte se-zioni di attività: 1) cani da utilità, pet therapy,

compagnia e sport 2) addestratori per cani condut-

tori di bestiame 3) addestratori per cani da cac-

cia. La domanda è corredata da uncodice deontologico per adde-stratori cinofili, che prevede, fral’altro, che l’addestratore avverta

il cliente “allorché ravvisi il caneda lui affidato possa ritenersi po-tenzialmente pericoloso”. Perl’ENCI, l’istituzione dell’Albo Na-zionale degli Addestratori Cinofi-li e dei Valutatori Cinofili, in per-fetta sintonia con il Ministero del-le Politiche Agricole e Forestali,intende favorire la “diffusionedella cultura cinofila tra la popo-lazione”. “Nel dibattito che, in questi ultimi

due anni, ha infiammato il mon-do politico e l’opinione pubblicasul tema del controllo dei canipericolosi – si legge al sito del-l’Enci-si è davvero detto di tuttoe, purtroppo, spesso senza con-crete basi scientifiche e tecni-che”. Il sito dell’Ente pubblica anche ilnuovo Regolamento per le provenazionali di lavoro, utilità e dife-sa approvato dal Consiglio ENCIil 20 luglio e in vigore dal 1 set-tembre. Il Comitato Organizzato-re deve provvedere affinché pertutta la durata della prova sianoreperibili un medico e un veteri-nario. Nel caso questi non siano pre-senti sul campo deve essereprevisto un servizio per raggiun-gere l’ambulatorio. Prima dell’ini-zio della prova i cani dovrannoessere visitati dal medico veteri-nario che controlla lo stato di sa-lute ed esclude i soggetti amma-lati, le femmine in stato di gravi-danza o allattamento, i monor-chidi o criptorchidi. Sono ammesse le femmine in ca-lore purché siano preventiva-mente segnalate all’organizza-zione, siano tutte isolate, sottostretta sorveglianza e presentateper ultime alla fine della prova.Le prove di lavoro per cani dellerazze di utilità sono manifesta-zioni cinotecniche e sportive or-ganizzate allo scopo di metterein evidenza le qualità naturali delcane, nonché la sua attitudinead apprendere l’addestramentospecifico. Le prove hanno infatti lo scopodi individuare e di fare conosce-re, ai fini dell’allevamento, i sog-getti dotati di carattere migliore epiù idonei al lavoro; oltre adiffondere lo sport con il cane.(www.enci.it) ■

Codice deontologico addestratori cinofili

1. L’addestratore deve esercitare la propria attività con la massi-ma professionalità, mantenendosi aggiornato sulle normativeemanate dall’ENCI per quanto riguarda il suo lavoro e le mani-festazioni cinofile alle quali partecipa o intende partecipare.

2. L’addestratore deve utilizzare unicamente sistemi di educazio-ne basati sul rinforzo positivo finalizzando lo stesso al miglio-ramento della docilità e del controllo del cane.

3. L’addestratore deve munirsi di strutture ed attrezzature idoneead assicurare un adeguato trattamento igienico-sanitario ai ca-ni a lui affidati.

4. L’addestratore non deve accettare più cani di quanti egli pos-sa ragionevolmente addestrare, in considerazione, anche, del-le strutture e dei mezzi di cui dispone.

5. L’addestratore deve mantenere con i clienti corretto contegno,impegnandosi a richiedere giusti compensi e per la sola atti-vità effettivamente prestata, assecondandone i desideri e man-tenendoli al corrente dei metodi impiegati, dei progressi e deirisultati ottenuti.

6. L’addestratore deve prodigarsi, per quanto nelle sue possibi-lità, nel conseguimento dei risultati sperati dal cliente e, quan-do avesse a ritenere il soggetto a lui affidato non in possessodelle qualità richieste, deve renderne edotto il cliente stesso,per consentirgli di assumere le decisioni che riterrà più oppor-tune.

7. L’addestratore deve avvertire il cliente allorché ravvisi che ilcane a lui affidato possa ritenersi potenzialmente pericoloso.

8. L’addestratore deve astenersi dal commentare criticamentel’operato ed il contegno dei colleghi, impegnandosi a rispet-tarne e comunque a non ostacolarne l’attività, anche nel corsodi manifestazioni cinofile. L’addestratore deve impegnarsi alpiù assoluto rispetto delle norme che regolano le manifestazio-ni cinofile, favorendo l’operato di organizzatori, concorrenti edesperti giudici ed evitando di commentare giudizi riguardantisia cani da lui presentati che altri concorrenti.

9. L’addestratore non deve presentare soggetti a lui affidati inmanifestazioni cinofile in cui prestino attività di esperto giudiceil proprietario dei cani suddetti, o famigliari, o conviventi delproprietario.

10. Una condanna definitiva per maltrattamento d’animali compor-terà la radiazione dall’albo degli addestratori.

So n o“abba-stanza

d e l u d e n t i ”per l’Esecuti-vo di Bruxel-les i progressifatti dagli sta-ti membri nel

campo della deregolamentazionedelle professioni. Dal febbraio del2004, mese in cui la CommissioneEuropea pubblicò il suo primorapporto, poco o nulla è stato fat-to sul fronte delle riforme di rego-lamenti che impediscono alle pro-fessioni di adeguarsi a criteri dicompetitività. Diciotto mesi dopo JonathanTodd, portavoce della Commissa-ria Ue alla Concorrenza, NeelieKroes (foto), ha presentato una re-lazione sullo stato di avanzamen-to dei lavori per abbattere le bar-riere alla concorrenza. Ne emergeuna fotografia a luci e ombre, chericonosce all’Italia la volontà dicambiare lo status quo, ma la re-lega agli ultimi posti in fatto di re-golamentazione del sistema. “So-lo la Danimarca, l’Olanda e il Re-gno Unito hanno fatto buoni pro-gressi sul fronte delle riforme diquesti regolamenti - ha dichiarato- quindi la Commissione esorta glialtri stati membri a fare lo stessoalla luce dell’importanza dei servi-zi professionali per l’economiadell’Unione e per la competitivitàdi tutta l’Europa’’. Già lo scorso luglio, i servizi dellaDirezione generale Mercato inter-no si erano mossi contro l’Italia in-viando a Roma due lettere di mes-sa in mora (primo passo della pro-cedura di infrazione delle norma-

tive comunitarie) per tentare diabbattere i tariffari obbligatori diarchitetti, ingegneri e avvocati.Questa volta l’iniziativa arriva dal-la Kroes, secondo la quale gli sta-ti membri “devono trasformare inazioni concrete l’impegno politicopreso al Consiglio europeo delmarzo 2005’’. In particolare, ilnuovo rapporto indica che l’Italiaha un livello di regolamentazionedi circa 32 punti, cioè vicino almassimo di 34 registrato dallaGrecia. In particolare, nel casodell’Italia i servizi della Dg Con-correnza sottolineano tra l’altro l’e-sistenza di tariffari fissi per i notai(insieme ad altri 11 paesi) e os-servano che il Governo riconoscela necessità di abolire le restrizio-ni all’accesso per i commerciali-sti, gli ingegneri, i farmacisti, gliavvocati e gli architetti. Lo studio sottolinea poi che le re-strizioni sulla pubblicità per i servi-zi professionali, danneggiano iconsumatori e la competitività del-l’Europa. Se tra un paio d’anni nonsaranno stati fatti progressi sostan-ziali - ha spiegato Todd - la Com-missione rivedrà le sue opzioni sucome affrontare la situazione, manoi pensiamo che gli stati membrisiano nella migliore posizione perprendere le misure necessarie’’.Per l’Italia, comunque, lo studionon riserva solo brutte notizie. Sela Grecia non ha fatto assoluta-mente niente negli ultimi 18 mesiper correggere la situazione (insie-me a Repubblica Ceca, Cipro, Fin-landia, Malta, Spagna e Svezia), ilGoverno nazionale (insieme aquelli di Belgio, Lussemburgo ePolonia) ha avviato un ‘esame ana-litico’ del da farsi. ■

Sirica (CUP): gli ordini nonhanno colpe

“Se una rifor-ma del siste-ma non c’èstata non ècerto per col-pa degli ordi-ni”. Il Presidente

del CUP, Raffaele Sirica (foto),commenta così la relazione dellaCommissione Europea che puntail dito sulla scarsa deregulationdei servizi professionali italiani. Si-rica riconosce che “le normeavrebbero bisogno di essere ag-giornate”. Secondo la UE, Greciae Italia sono i paesi che menohanno fatto per avviare un percor-so di liberalizzazione dei serviziprofessionali a seguito del rap-porto sulle professioni che laCommissione Europea aveva li-cenziato nel febbraio 2004 e nelquale si puntava il dito contro ta-riffe e pubblicità.“L’Italia - replica Sirica - è uno di

quei paesi che hanno in corso undibattito molto vivo sull’argomen-to. Mi risulta che molti altri questopercorso non l’abbiano iniziatonemmeno. In Parlamento diversiprogetti di legge hanno contribui-to a far maturare i tempi per unariforma che certamente non è sta-ta ostacolata dagli ordini”. Dopola messa in mora delle tariffe daparte del Commissario al mercatointerno Charlie McCreeve, il Go-verno italiano sta predisponendouna risposta motivandone la legit-

timità. Si occupa di tariffe ancheuno studio commissionato all’Uni-versità di Bologna e di Lecce da-gli architetti finalizzato ad aprireun confronto sull’argomento, par-

tendo proprio dall’Antitrust. Anchei farmacisti del CUP si sono dettipronti a rivedere il sistema delletariffe (“il paese ha problemi piùgrandi da risolvere” ha dichiaratoil segretario della FOFI), come pu-re i commercialisti che però nonsono disposti a rinunciare ai mini-mi: questione di deontologia e ga-ranzia di qualità, dicono. ■

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Relazione del Commissario Neelie Kroes

La UE torna all’attaco di tariffe e pubblicità

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2005EUROPA

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Al via le candidature per sostenere l’EFSA

Dopo l’apertura di un Ufficio operativo del Ministero della Salu-te nella città di Parma, il collegamento del nostro Paese con

l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) si rafforzerà conazioni di supporto scientifico per il tramite di organizzazioni operanti inItalia. L’annuncio è del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare,l’organismo interministeriale voluto dai Ministeri della Salute e dell’Agri-coltura. La selezione delle candidature segue i dettami del Regola-mento (CE) 2230/2004. Per operare in rete con l’EFSA le organizzazio-ni che intendono candidarsi dovranno essere in possesso di alcuni re-quisiti: svolgere funzioni di supporto scientifico e tecnico negli ambiti dicompetenza dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, in parti-colare nei settori aventi un impatto diretto e indiretto sulla sicurezza de-gli alimenti e dei mangimi (raccolta e analisi di dati legati all’identifica-zione dei rischi e all’esposizione ai rischi; valutazione dei rischi; valuta-zione dell’innocuità degli alimenti o dei mangimi; studi scientifici o tec-nici; assistenza scientifica o tecnica ai responsabili della gestione delrischio); essere dotati di personalità giuridica e perseguire obiettivi d’in-teresse generale; disporre, nel quadro della propria organizzazione, diprocedure e regole specifiche tali da assicurare che i compiti loro affi-dati dall’Autorità siano espletati nel rispetto del principio di indipenden-za e integrità; avere un livello elevato e riconosciuto di esperienzascientifica o tecnica in uno o diversi ambiti di competenza dell’Autorità,in particolare quelli aventi un impatto diretto e indiretto sulla sicurezzadegli alimenti e dei mangimi; essere capaci di operare in rete su azionia carattere scientifico d’interesse comune realizzate nel quadro dellarete, e/o capaci di eseguire efficacemente i compiti loro conferiti dal-l’Autorità. Il Comitato, istituito con l’Intesa Stato, Regioni e Province au-tonome del 17 giugno 2004, è l’interfaccia italiana dell’Autorità Europeaper la Sicurezza Alimentare (EFSA). Ha il compito di promuovere ecoordinare la definizione di metodi uniformi di valutazione del rischioalimentare, proporre metodi per la pianificazione dei programmi di mo-nitoraggio e sorveglianza per il controllo della sicurezza dei prodottiagro-alimentari e per la verifica della corretta applicazione della nor-mativa relativa alla sicurezza alimentare e alle biotecnologie. Per infor-mazioni sul bando www.sicuralimentare.it

Gli annunci si possonoricercare e pubblicare

anche on line

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• Cercasi collega con almeno2-3 anni di pratica in clinica eginecologia bovina per inseri-mento in studio buiatrico ope-rante nella provincia di Parma. Si richiedono:− Necessaria piena autono-

mia operativa − Disponibilità a turni di re-

peribilità notturna e festiva− Domiciliazione in loco Gli interessati possono inviarecurriculum e referenze all`indi-rizzo e-mail: [email protected]

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ANNUNCI

In attesa di poter esaminare inmodo approfondito il testocompleto del lavoro comparso

venerdi 26 agosto, sulla prestigio-sa rivista Lancet, a firma diAijing Shang e coll.: Are the clini-cal effects of homoeopathy place-bo effects? Comparative study ofplacebo-controlled trials of ho-moeopathy and allopathy ci sem-bra opportuno esporre nell’imme-diato alcune brevi considerazioni.Innanzitutto la ricerca non è unnuovo studio clinico sull’efficaciadell’omeopatia confrontato con glieffetti del placebo ma è piuttostouna ricerca (metanalisi) realizzatasu studi precedenti condotti inquesti anni e pubblicati in diversiambiti. Su questi studi (110) con-siderati sufficientemente corretticome disegno ne sono stati sele-zionati un certo numero di mag-giore rigore metodologico da cuirisulterebbe che i risultati prodottiin diverse patologie con il tratta-mento omeopatico non differisco-no in modo significativo da quelliottenuti con l’uso di placebo. Purnon volendosi sottrarre a prove diefficacia che rispondono ai criteridella moderna medicina basatasull’evidenza, va ricordato che dasempre risulta difficile (ma nonimpossibile) sottoporre una tera-pia fortemente individualizzatacome l’omeopatia, in cui il tratta-mento viene selezionato sulla ba-se delle modalità specifiche concui ciascun disturbo si manifestain ogni singolo paziente, a una ve-rifica con criteri estremamente ri-gorosi, pertanto “rigidi”, che malsi adattano alla specificità del trat-tamento omeopatico. In altre pa-role se si selezionano gli studi cheutilizzano criteri molto restrittivi divalutazione, allora ne soffre l’ap-plicazione del metodo omeopati-co e i risultati in termini di efficaciarisultano minori, a ciò va aggiuntoche i trials in doppio cieco sonoinadeguati per valutare la rispostadi sistemi biologici complessi,quale l’essere umano, a terapieomeopatiche, la cui conoscenzae applicazione richiedono profon-de competenze specifiche edesperienza di attività clinica.Vale comunque la pena di ricor-dare che pochi anni fa (1997) ri-cercatori tedeschi indipendenti(K. Linde e coll.) avevano pubbli-cato sulla stessa prestigiosa rivi-sta un’analoga ricerca, Are the cli-nical effects of homoeopathy allplacebo effects? A meta-analysisof randomized, placebo control-led trials. Lancet: 350: 834-843una metanalisi sugli studi condot-ti sull’efficacia dell’omeopatia eavevano concluso, come altri inprecedenza (J. Kleijnen e coll.Brit. Med. J. 302: 316-323, 1991)

con considerazioni esattamenteopposte e cioè che l’omeopatiaaveva un’efficacia superiore aquella del placebo. Ora è chiaro che la situazione èin costante divenire, dato cheogni giorno vengono prodottitrials clinici che dimostrano l’effi-cacia della terapia omeopatica indiverse patologie e siamo benlontani dal decretare che questaricerca mette fine all’omeopatiacome qualcuno sostiene (e spe-ra). Tanto più che per valutarel’efficacia dell’omeopatia sonostati arbitrariamente scelti, in mo-do “metodologicamente corret-to”, come nel caso in questione,parametri indicativi di efficaciacon una operazione di puliziascientifica. In altre parole il lavo-ro è stato costruito da allopaticon criteri allopatici. È come seun oste facesse un confronto trail suo vino e l’acqua per conclu-dere che il vino, anzi il suo vino èpiù buono. Invece vi è la neces-sità di nuovi paradigmi nel plura-lismo della scienza per costruireuna medicina umanistica scienti-ficamente fondata che superi il ri-duzionismo attuale.Quello che risulta evidente è cheesiste in questa fase una forte in-sofferenza di una parte del mon-do medico e farmaceutico con-

venzionale (il complesso sanitarioindustriale, da cui passa la mag-gior parte delle risorse sanitarie,incide a volte in modo pericolosa-mente negativo sull’etica, l’auto-nomia e i risultati delle ricerche,basta vedere il condizionamentodella pubblicità su prestigiose ri-viste biomediche) nei confrontidel crescente consumo di farmaciomeopatici e della diffusione del-l’omeopatia fra i pazienti, e so-prattutto dell’avanzare di un pro-cesso di una sempre maggiore in-tegrazione delle medicine nonconvenzionali, e dell’omeopatiache fra queste è la più diffusa, nelSistema Sanitario Nazionale, unfenomeno che non è solo italianoma riguarda l’Europa e gli StatiUniti. Cresce l’integrazione a livel-lo accademico, a livello Regiona-le, a livello ordinistico, a livello diOrganizzazione Mondiale dellaSanità; siamo in attesa che si con-cluda in tempi brevi l’iter parla-mentare della proposta di leggedi regolamentazione delle medici-ne e pratiche non convenzionali econseguentemente cresce e si ra-dicalizza anche l’opposizione aquesto processo normativo, cheutilizza il dato scientifico e ne fauno strumento di propaganda in-teressata. Info: www.fondazione-ricci.it/comitato ■

5ATTUALITÀ

Caso Lancet

Mnc, non tutta la ricerca boccia la medicina non convenzionaleIl Comitato per le mnc: siamo in una fase di forte insofferenza di una parte del mondo medico e farmaceutico convenzionale

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2005

di Paolo Roberti

Coordinatore del Comitato di Consenso per le MnC

Lunedì 5 settembre aprire ilsito noahswish.org potevarichiedere più di quanto un

navigatore della rete sia normal-mente disposto ad aspettare. Unavviso si scusava con i visitatori online per disfunzioni dovute al so-vraccarico di utenze volenterose diaiutare gli animali vittime di Katrina.Noah’s wish è una organizzazio-ne no-profit che si occupa di sal-vare gli animali colpiti da disastrie calamità e di trovargli un rifugio.Il suo campo d’azione sono gliStati Uniti e il Canada. Attualmen-te è impegnato a Slidell, Lousia-na, dove è stato allestito un cen-tro per gli animali salvati dal disa-stro di New Orleans. Collaboracon il Dipartimento dell’Agricoltu-ra dello Stato della Louisiana ecoordina l’assistenza medico-ve-terinaria con la Louisiana StateUniversity School of VeterinaryMedicine. Noah’s wish accettadonazioni con carta di credito.

Accetta anche materiale di primosoccorso, collari, guinzagli, mate-riali di varia utilità, ma non cibo.La Slidell Animal Control ospita fi-nora 269 animali; qui i proprietariche hanno perso le tracce del lo-ro pet possono tornare a ripren-derseli. La ricongiunzione è soloagli inizi. Una donna ha ritrovato isuoi tre cani e l’iguana, ma nonha una casa dove riportarli.Noah’s wish se ne occuperà finoa quando non ne avrà una nuova.Lo stesso sarà fatto per tanti altricani, gatti, conigli, furetti, iguane,scoiattoli e serpenti.Sono circa 75 i volontari che se nestanno prendendo cura. Ci sonoanche due medici veterinari e dueinfermieri veterinari organici, più iveterinari volontari. Da Washing-ton DC è in arrivo una clinica ve-terinaria mobile. La Lousiana Sta-te Veterinary School, dice Noah,non riesce più a far fronte ai tantianimali bisognosi di cure (ma l’U-

niversità smentisce e garantisceassistenza a tempo pieno). Tuttigli ambulatori veterinari di Slidellsono ancora chiusi e non hannoalcuna idea di quando potrannoriaprire. Alcune cliniche sono sta-te gravemente danneggiate. I ve-terinari che prestano soccorsi de-vono fronteggiare casi di disidra-tazione e fratture. Alcuni cani han-no code gravemente lacerate.Hanno anche iniziato a vaccinaree a fare trattamenti antiparassitari.Ma nella città di Slidell ci sonomoltissimi animali vaganti. Glioperatori sono in cerca di espertinella cattura di gatti, molti animalivengono ritrovati vivi nelle abita-zioni superstiti, soli. Un pit bull èstato ritrovato nella lavanderia diuna casa allagata rifugiatosi so-pra la lavatrice. Nelle case da cuil’animale, viene prelevato i volon-tari lasciano un messaggio perinformare i proprietari che vi ritor-nino che il loro animale è statomesso in salvo.Molti cani sono per le strade e la fa-me li fa avvicinare al Centro allesti-to da Noah. La distribuzione delpet food è appena cominciata.L’acqua ha reso inutilizzabile quel-lo stoccato nei negozi.

Assistenza anche ai veterinariAi veterinari di Louisiana, Missis-sippi e Alabama rimasti senza ca-sa dopo l’uragano, il Texas Boardof Veterinary Medical Examiners(TBVME) offre una autorizzazionetemporanea all’esercizio dellaprofessione in Texas. La decisio-ne è stata presa il 1 settembre dalGovernatore del Texas Rick Perry.La Temporary Emergency Licen-

se (TEL) viene concessa fino al 28febbraio 2006.

Rischi legati ad animali e insettiLe autorità federali invitano i citta-dini a cautelarsi nei riguardi deglianimali (selvatici, vaganti o car-casse). Il centro di prevenzione econtrollo delle malattie statuniten-se mette in guardia anche dal ri-schio di contrarre malattie da in-setti: è una delle principali preoc-cupazioni dopo un disastro natu-rale. I consigli sono di evitare ilcontatto con animali selvatici o va-ganti e di chiamare le autorità lo-cali per la loro gestione, mettere alsicuro le scorte alimentari e rimuo-vere le carcasse di animali chepossono attrarre i topi. Su comegestire le carcasse le autorità invi-tano ad attenersi alle linee guidadelle autorità locali, gestendo l’e-ventuale sepoltura degli animali diproprietà con la massima precau-zione, quando, al riguardo, le di-sposizioni territoriali difettano di in-dicazioni. Per avere informazioni, icittadini sono invitati a rivolgersi aicentri di recupero degli animali eai medici veterinari ufficiali.La pioggia e l’innondazione pos-sono favorire la diffusione dellezanzare mosquitoes responsabilidi malattie come il West Nile Viruso la febbre dengue. ■

6ATTUALITÀ

Katrina, animali e veterinari in emergenza

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2005

La mobilitazione dei veterinari degli USA

Sono impegnati nell’evacua-zione da New Orleans e nella

gestione di piani di assistenza dianimali da compagnia e non: il Di-partimento dell’Agricoltura dellaLouisiana, la Louisiana VeterinaryMedical Association (LVMA), laLouisiana Animal Control Associa-tion (LACA), l’LSU AgCenter e laSchool of Veterinary Medicine.L’impegno per tutti è coordinare egestire l’ospitalità dei pet fino aquando i proprietari dispersi dall’u-

ragano Katrina non verranno a riprenderseli. Un avviso della Scuola diMedicina Veterinaria precisa che sono infondate le voci secondo cuinon ci sarebbero più spazi a disposizione: “abbiamo locali in quantitàe continuiamo ad accettare animali” si legge sul sito web (www.vet-med.lsu.edu). “I veterinari giocano un ruolo cruciale - ha detto HenryChilders, Presidente AVMA - nel preservare la salute pubblica, che do-po il disastro rappresenta la principale preoccupazione”. Sottolineandol’entità degli aiuti e delle forze veterinarie impegnate nelle operazioni direcupero e soccorso (il più grande dell’intera storia degli Stati Uniti),l’AVMA è preoccupata per il rischio di malattie a causa di acque inqui-nate, sicurezza alimentare compromessa, aggressioni da parte di ani-mali selvatici e rischio-rabbia.L’American Veterinary Medical Association ha inviato due gruppi di as-sistenza ai servizi veterinari dello Stato della Louisiana, oltre ad attrez-zature, aiuti per gli animali negli zoo. Si parla di centinaia di animali giàevacuati da New Orleans. Il Governo Americano (www.hhs.gov) è co-stantemente alla ricerca di veterinari disponibili a fronteggiare l’emer-genza. A chi si rende disponibile viene affidato un incarico che va dai14 ai 30 giorni. Il Governo rimborsa le spese di viaggio e non paga ono-rari (i veterinari che accettano sono ingaggiati in veste di “non-paidtemporary federal employees”. Sono richieste credenziali di professio-nalità e contro eventuale malpractice il Governo è coperto da assicura-zione (Federal Tort Claims Act for malpractice). Anche l’Associazionedei veterinari del Texas (http://www.tvmaconnect.org/) ha organizzatol’assistenza per gli animali dispersi e per i proprietari, coordinandosicon la Facoltà di Veterinaria della Louisiana. L’American Veterinary Me-dical Foundation (www.avmf.org) aspetta aiuti e volontari. L’USEF(http://www.usef.org/) United States Equestrian Federation, coordina ilrecupero e l’assistenza di cavalli dispersi: più di 5000 persone in tuttigli Stati Uniti si sono già rese disponibili ad ospitare quelli che sono inattesa di potersi ricongiungere con i proprietari.

Volontari del Noah's wish nel centro di Slidell (LA)

Un veterinario dell’AVMA immobilizzaun animale ferito a seguito dell’uraga-no - foto dvmnewsmagazine.

Una protesta formale èstata inviata all’amba-sciatore degli Stati Uniti

d’America in Italia, Melvin FloydSembler, per il trattamento che ilGoverno americano riserva aglianimali scampati nel disastro diNew Orleans. “Comprendiamo ildramma e siamo vicini al popoloamericano e agli umani che han-no perso la loro casa, i loro affetti,la loro storia”, scrive al diplomati-co il vice presidente nazionaledell’Enpa, Davide Erbì. “Non ac-cettiamo invece, e per questa ra-gione protestiamo forti del pesodella nostra storia fatta di 135 an-ni di convinto animalismo e fortidel peso della sensibilità e dellacoscienza, le indicazioni che leAutorità del Suo Paese hanno da-to ai militari, imponendo loro dinon preoccuparsi degli animaliscampati e di abbandonarli al lorodestino”. “Un Paese civile - ag-giunge ancora Erbì - deve assi-stere gli umani ma deve anchepreoccuparsi delle vite diverse da

quelle umane. Le chiedo di inter-venire e di rappresentare al SuoGoverno lo sdegno della più anti-ca e importante associazione ani-malista italiana”.L’Enpa ha chiesto inoltre al Gover-no Italiano di farsi portavoce pres-so gli Stati Uniti d’America dellosdegno degli italiani che amanogli animali. Intanto, l’Ufficio relazioni internazio-nali dell’ente ha scritto alle associa-zioni animaliste statunitensi offren-do loro collaborazione. L’ufficio del-l’Enpa che si occupa di curare irapporti con le associazioni e glienti stranieri ha chiesto di rappre-sentare esattamente la situazione eha preparato un dossier in italianoliberamente scaricabile. All’internodel dossier sono contenute le infor-mazioni per poter sostenere eco-nomicamente le associazioni ame-ricane impegnate in questi giorniad aiutare gli animali abbandonati. Oltre agli animali domestici, l’e-mergenza riguarda gli animalidelle fattorie e quelle dei parchi

7ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2005

Palla di neve! Palla di neve!

Con il cuore in gola, il bambino aveva continuato a gridare “Palla dineve, Palla di neve!’’. Ma il suo cane, a bordo degli autobus

che portavano a Houston gli evacuati dal SuperDome di New Orleans,non poteva proprio salirci: i mezzi erano vietati agli animali.La vicenda ha commosso mezza America, fra tutti gli orrori dell’uraga-no Katrina. E, così, è partita una caccia a Palla di neve: c’è stata unasperanza, quando lo United Animal Nations, un’organizzazione anima-lista, ha annunciato l’avvenuto ritrovamento. Ma poi s’è capito che nonera il cane giusto: Palla di neve è nome comunissimo, per i cuccioliamericani. (animalieanimali.it)

Un rifugio per animali ASPCA (American Society for the Prevention of cruelty to Animals)

Critiche agli USA dall’ENPAfaunistici; nelle vasche dell’ac-quario di New Orleans erano ospi-tate alcune migliaia di pesci ap-partenenti a più di 530 specie. Diqueste pochissimi esemplari sisono salvati. Il sito dell’ENPA pub-blica un dossier aggiornato sull’e-mergenza-animali a New Orleans:“informazioni non filtrate dai mez-zi di comunicazione”, scrive l’En-te, e indicazioni pratiche per aiu-tare i volontari animalisti america-ni. (fonte: ENPA) ■

Il rischio di influenza aviariain Sardegna è praticamentenullo. È quanto è emerso nel

corso di un incontro tenutosi a Ro-ma il 1° settembre, convocato dalMinistero della Salute, e al qualehanno partecipato i rappresen-tanti delle Regioni e degli IstitutiZooprofilattici per discutere edesaminare il rischio sanitario con-nesso alla possibile introduzione

di ceppi di influenza aviaria ad al-ta patogenicità dai paesi del sudest asiatico interessati dalla ma-lattia. Nel corso dell’incontro -informa una nota dell’Assessoratoalla Sanità della Regione Sarde-gna - gli esperti del Centro di Re-ferenza Nazionale e dell’IstitutoNazionale della Fauna Selvaticahanno illustrato il quadro di rischioepidemiologico generale, eviden-

ziando un basso livello di rischioconnesso alla possibile introdu-zione dei volatili selvatici, rischioche diventa praticamente nulloper la Sardegna. L’isola infatti nonè interessata dalle rotte migratoriedegli uccelli acquatici provenientidall’Asia.Non esiste nemmeno un reale ri-schio per i cittadini relativamenteal consumo di carni avicole cotte

nei ristoranti. Se infatti il virus è di-strutto da temperature superiori ai70 gradi, d’altra parte sono vieta-te le importazioni di volatili vivi edi carni avicole dai paesi infetti. Inogni caso, sono stati disposti con-trolli intensificati alle frontiere.È stata presentata inoltre, nel cor-so dell’incontro, la bozza di Ordi-nanza Ministeriale contenente lemisure di salvaguardia. Il docu-

mento specifica le misure di qua-rantena da adottarsi per l’introdu-zione di volatili negli allevamenti,e definisce dettagliatamente lemodalità di etichettatura delle car-ni avicole. “A questo punto, ha af-fermato l’assessore regionale allaSanità Nerina Dirindin, dopo lerassicurazioni del Ministero, sa-rebbe opportuno non alimentarepiù l’allarmismo sul rischio influen-za aviaria in Sardegna”. “Le Asl, atutela dei cittadini, proseguirannonei loro consueti e rigorosi con-trolli, mantenendo alta la vigilanzasu tutte le situazioni che verrannoritenute meritevoli di attenzionesul fronte dell’igiene pubblica”. ■

Lingua blu:contributi agliallevatori

Centomila euro agli allevatoriproprietari di animali delle

specie bovina, bufalina, ovina ecaprina, che hanno collaboratoper l’attuazione del piano di sor-veglianza sierologica per la feb-bre catarrale degli ovini. È quantoapprovato dalla Giunta regionaledella Sardegna.

LOMBARDIA

Sondrio: troppi canisenza tatuaggio

Denuncia del comando diPolizia Ecozoofila della

Valchiavenna: “in valle si ignoral’obbligo di legge di tatuare o do-tare di microchip i cani denuncian-done la proprietà alla Asl compe-tente, ma si lasciano vagare glianimali senza neanche una meda-glietta con il numero telefonico delproprietario”.Dal bilancio tracciato dal coman-do di polizia dopo un mese di at-tività sono emersi un numero im-portante di casi di violazione del-le norme che impongono di regi-strare gli animali e dotarli di se-gnali di riconoscimento. (Fonte:Animalieanimali)

Brescia: campagnacontro l’abbandono

I l canile intercomunale di De-senzano, Montichiari e Sir-

mione (BS) ha promosso per il se-condo anno consecutivo unacampagna per contrastare l’ab-bandono dei cani. L’iniziativa èstata sostenuta anche dal Quoti-diano “Corriere di Verona” e dalComando Carabinieri per la Tute-la dell’Ambiente che ha messonuovamente a disposizione il nu-mero verde 800-253608 per ognisegnalazione legata all’emergen-za animali. ■

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Influenza aviaria: nessun rischio per la Sardegna

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2005INFO REGIONI

Nessuna variazione dei tempi di sospensione dei prodotti Elanco

Tutti i prodotti Elanco mantengono gli stessi tempi di sospensione anche dopo l’entrata in vigore del D. M. 4.03.05 “Revisione dei medicinali aduso veterinario” (1).Allo scopo di allineare la normativa italiana a quella europea ed al fine di tutelare la salute del consumatore degli alimenti di origine animale, il Ministerodella Salute aveva richiesto, per tutti i medicinali ad uso veterinario in commercio prima del 1/1/2000 non conformi alla normativa in termini di studi deiresidui (2), di presentare nuovi studi o in alternativa di adottare dei tempi di sospensione cautelativi.Avendo Elanco già adempiuto alle Linee Guida del Ministero della Salute sugli studi residuali descritte nell’Allegato 2 del D.M. 4.03.05, si comunica che:1) A NESSUN prodotto Elanco sono stati applicati i tempi di sospensione cautelativi2) TUTTI i prodotti Elanco continueranno ad essere prescritti secondo le informazioni contenute nelle attuali etichette3) TUTTI i prodotti Elanco rimarranno in commercio con le attuali etichette.

La tabella riporta i tempi di sospensione di tutte le specialità medicinali e premiscele medicate Elanco con i relativi tempi di sospensione

Specialità Veterinarie Orali Specie Tempi di Sospensione

Apralan Solubile Suini NessunoFlacone da 50 g Polli da carne NessunoSacchetto da 1 Kg Conigli Nessuno

Pulmotil AC Suini 14 giorniFlacone da 960 ml Polli da carne 12 giorni

Tacchini 19 giorniVitelli 42 giorni

Tylan Solubile Suini NessunoFlacone da 100 g Polli Carne: nessunoSacchetto da 1 Kg Uova: nessuno

Tacchini NessunoVitelli 8 giorni

Tylanox Solubile Suini 10 giorniSacco da 5 Kg Tacchini 3 giorni

Specialità Veterinarie Iniettabili Specie Tempi di Sospensione

Micotil 300 Bovini 42 giorniFlacone da 50 ml Ovini Carne: 21 giorniFlacone da 100 ml Latte: 11 giorniFlacone da 250 ml Conigli 10 giorni

Tylan 200 Suini 7 giorniFlacone da 100 ml Bovini Carne: 21 giorniFlacone da 250 ml Latte: 3 giorni (6 mungiture)

Premiscele medicate Specie Tempi di Sospensione

Apralan G200 Px Suini NessunoSacco da 25 Kg Conigli Nessuno

Pulmotil G200 Px Suini 14 giorniSacco da 10 Kg Conigli 5 giorni

Neo Tylan G250 Px Suini NessunoSacco da 25 Kg Polli Carne: nessuno

Uova: nessuno

Tylan Sulfa G100 Px Suini 8 giorniSacco da 25 Kg

Tylanox Px Suini 5 giorniSacco da 25 Kg

(1) G.U. n. 113 del 17.05.2005(2) normativa 23777/90 sugli MRL (sui limiti massimi residuali)

ELANCO AH - Div. Eli LillyVia Gramsci 733 - Sesto Fiorentino

Tel. 055-4257031

Prima di agire in giudizio, comepuò tutelarsi il medico veterina-rio per il mancato pagamento daparte del cliente? E qual è laportata dell’art.12 del CodiceDeontologico in base al quale ilveterinario è tenuto a rifiutare lapropria prestazione quando “ilcliente sia notoriamente morosonei confronti di altri colleghi”?Il mancato pagamento della par-cella del medico veterinario daparte del cliente costituisce unproblema ricorrente nella prassi,anche perché nella professioneveterinaria (e nella professionemedica in generale) non è usualela richiesta di anticipazione dellespese, che pure si riscontra, inve-ce, in altre professioni (quale adesempio quella dell’avvocato).Ciò detto, occorre ricordare che,salvo patti diversi intercorsi con ilcliente, e fermo restando l’even-tuale accertamento di responsabi-lità professionale in caso di man-cata guarigione, il diritto del vete-rinario a ricevere il pagamento delproprio onorario sorge nel mo-mento in cui ha effettuato la pre-stazione professionale.L’obbligazione cui è tenuto il vete-rinario non è infatti un’obbligazio-ne di risultato, bensì un’obbliga-zione di mezzi, ossia un’obbliga-zione ove viene in rilievo lo sforzodi diligenza di per sé considerato,costituendo l’essenza della pre-stazione, a prescindere dal risul-tato, che potrebbe anche non se-guire. Aggiungo che per clientedeve intendersi colui che ha ri-chiesto la prestazione, e dunquenon necessariamente il proprieta-rio o il detentore (se diverso dalproprietario) dell’animale, con laconseguenza che il veterinariodovrà e potrà esigere il pagamen-to del proprio onorario direttamen-te da chi gli ha chiesto di curarel’animale.Tuttavia, nel caso in cui il clientedel professionista e il proprietariodell’animale non siano la medesi-ma persona, consiglio di richiede-re il pagamento ad entrambi isoggetti.Va altresì evidenziato che qualorail cliente richieda un preventivo dispese e lo sottoscriva, con ciò ac-cettandolo, tale evenienza si rivelauno strumento di tutela per il me-dico veterinario, in quanto deter-mina l’obbligo - in capo al cliente -di corrispondere la somma cheegli ha accettato di versare perquella determinata prestazione.Resta tuttavia fermo il fatto che lasottoscrizione del preventivo dispesa non vincola il veterinario inrelazione all’entità dell’onorario,ogni qualvolta che, durante l’ese-cuzione, per esempio, di un inter-vento chirurgico, subentrino com-plicazioni non prevedibili, che ne-cessitano, per esempio, di impie-go, di dosi maggiori di farmaco oun maggior impegno, anche ditempo, da parte del veterinario.

Il professionista, pertanto, stantela natura della prestazione veteri-naria, può trovarsi nella legittimacondizione di esigere un onorariopiù elevato se è in grado, ovvia-mente, di provare la legittimità diun tale aumento in base alla diffi-coltà dell’atto medico non preve-dibile, secondo la normale dili-genza.Onde evitare complicazioni, è co-munque necessario che il veteri-nario nel redigere un preventivoda far sottoscrivere dal cliente in-serisca, una clausola, attribuendo-gli una numerazione propria (tipoart. 2 del preventivo) in cui si spe-cifica che l’onorario predetermina-to potrà essere aumentato dal ve-terinario qualora, in corso di inter-vento chirurgico o di terapie, in-sorgano complicazioni non pre-ventivamente prevedibili, secon-do la normale diligenza e cono-scenza scientifica in base ai pro-tocolli medico veterinari vigenti.Tale clausola dovrà essereespressamente richiamata e sotto-scritta dal cliente.Al di là di questo va in ogni casorilevato che in caso di mancatopagamento il professionista può edeve innanzitutto procedere a sol-lecitare il pagamento medesimo.Il sollecito di pagamento del com-penso dovrà essere formulato pre-feribilmente, ma non necessaria-mente, a mezzo lettera raccoman-data con ricevuta di ritorno ondeavere certezza circa la data dispedizione e di ricevimento.La decorrenza di quindici giorni

dall’invio del sollecito senza chesia avvenuto il pagamento fa in-sorgere in capo al veterinario cre-ditore il diritto di esigere dal debi-tore l’onorario maggiorato, oltreche dagli interessi legali, anchedalla rivalutazione monetaria.Il diritto di ottenere il pagamentodella parcella si prescrive in treanni dall’insorgenza del diritto (art.2956 n.2 c.c.) che è individuatanel momento della conclusionedell’opera prestata.La prescrizione del diritto ha comeconseguenza il fatto che, se il ve-terinario chiede al giudice il paga-mento di una prestazione effettua-ta tre anni prima dell’instaurazionedella causa, può sentirsi opporredal cliente la prescrizione del cre-dito.Segnalo che per interrompere laprescrizione è sufficiente promuo-vere la causa civile per il recuperodel credito professionale primache siano decorsi i tre anni dall’e-seguita prestazione medico-vete-rinaria o, comunque, inviare primadel termine di tre anni, una letteradi sollecito preferibilmente in for-ma raccomandata con ricevuta diritorno sempre per avere la provadella data certa.Dalla data in cui si radica il giudizioo dalla data di invio del sollecito de-corre nuovamente il suddetto termi-ne di tre anni e così di seguito.

Per meglio chiarire se un clientenon ha pagato una prestazioneprofessionale per un incaricoespletato, per esempio, il 20 di-cembre 2000 è sufficiente per in-terrompere la prescrizione del di-ritto al compenso che il veterinarione faccia richiesta inviando la let-tera di sollecito entro il 19 dicem-bre 2003.Da tale data decorreranno i suc-cessivi tre anni per poter recupe-rare giudizialmente il credito pro-fessionale.Non va, comunque, dimenticatoche il veterinario può sempre esi-gere il pagamento dell’onorario ri-correndo all’opinamento della no-ta e che il cliente che non pagapuò essere citato in giudizio peressere condannato ad adempiere.Di contro il cliente è legittimato acontestare in giudizio la prestazio-ne del veterinario, qualora ritengache la stessa non sia stata beneeseguita, e richiedere, se versato,la restituzione dell’onorario qualeparte del risarcimento del dannoper la perdita e/o la menomazionedell’animale, o ottenere dal Giudi-ce di essere esonerato da dettopagamento.Delimitando tuttavia il nostro ex-cursus a quello che può fare il ve-terinario prima di adire le vie lega-li, si rivela degno di attenzionel’art.12 del Codice Deontologico,in base al quale il veterinario è te-nuto a rifiutare la propria presta-zione quando “il cliente sia noto-riamente moroso nei confronti dialtri colleghi”.La difficoltà maggiore in riferimen-to a tale disposizione sorge nelmomento in cui bisogna definirel’avverbio “notoriamente”, e al ri-guardo posso affermare che a ta-le espressione non può darsiun’interpretazione rigida e tassati-va, restando affidata alle concretecircostanze di fatto la portata del-la “notorietà” della morosità di uncliente.Certo è che l’articolo in esameautorizza il professionista ad ap-profondire, benché con discre-zione, un’eventuale voce che au-torizzi ad ipotizzare uno stato dimorosità di un eventuale cliente,così come consente al veterinariodi approfondire con il cliente lecause della fine di rapporti conprecedenti veterinari, in modo dadedurre legittimamente dal teno-re delle risposte anche una even-tuale pregressa morosità nei con-fronti dei colleghi che l’hannopreceduto. Ritengo in ogni caso immune dacensure il comportamento del ve-terinario che rifiuti di effettuare lapropria prestazione professionalein favore di un cliente che sia sta-to precedentemente inadempien-te nei suoi confronti (anche a di-stanza di tempo) o di un clienteche non abbia pagato anche unasola prestazione di un precedentecollega. ■

13

Cliente moroso, come farsi pagareprima di passare alle vie legali

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2005RUBRICA LEGALE

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

“Mediazione” del veterinario che sistema Fido in pensione...

Quale responsabilità per il veterinario che, su incarico di un clien-te e di un parente di questi, provvede a trasferire il cane del clien-te medesimo presso una pensione per animali, pattuendo - comeda indicazioni del cliente - un soggiorno per un determinato pe-riodo di tempo? E quale responsabilità se poi la pensione affidal’animale ad una persona estranea al proprietario del cane ed aifamiliari del proprietario, all’insaputa tanto del proprietario del ca-ne (e dei suoi familiari) quanto del veterinario?Il veterinario in questione - dopo aver effettuato una visita a domici-

lio su un cane - viene interpellato da un parente del cliente, presentealla visita, su come fare per trovare adeguata collocazione al cane,posto che all’indomani il proprietario, gravemente malato, sarebbestato ricoverato in ospedale.Il professionista indica la soluzione della pensione per cani e - su in-sistente richiesta del medesimo parente - fornisce il nominativo di unastruttura di tale genere (gestita peraltro da un collega, con il quale ilveterinario in questione non ha alcun rapporto).Sempre su richiesta del parente, il veterinario telefona alla pensionee, nel corso della telefonata, fungendo da tramite tra pensione e pro-prietario del cane, riferisce le condizioni del soggiorno (prezzo, mo-dalità del soggiorno e così via) a quest’ultimo, e questi incarica il ve-terinario di comunicare alla pensione l’accettazione delle suddettecondizioni.A telefonata conclusa, il cliente affida il cane al veterinario affinché loporti nella pensione, consegnandogli altresì la somma necessaria peril soggiorno del cane, ed il veterinario esegue l’incarico, per poi ap-prendere - telefonando alla pensione al mattino del giorno concorda-to per il ritiro del cane - che questi è già stato prelevato da un terzosoggetto.Nella vicenda in esame il veterinario ha eseguito un incarico, estra-neo alle proprie prestazioni professionali, nella veste di mero nun-cius, ovvero quale soggetto che agisce come mero strumento didichiarazioni altrui.L’aver trattato telefonicamente le modalità della pensione seguendo

pedissequamente le indicazioni del proprietario del cane ed a questiriferendo passo passo quanto comunicato contestualmente da partedella struttura; l’aver ricevuto la somma definita telefonicamente edaccettata dal cliente del veterinario; l’aver condotto materialmente ilcane presso la pensione a condizioni già definite con le modalità ap-pena suddette; tutto ciò denota chiaramente la mancanza, nel veteri-nario, di qualunque volontà contrattuale e di qualsivoglia potere in ri-ferimento alla vicenda in esame, con conseguente esclusione dellaconfigurabilità del potere di rappresentanza e di ogni responsabi-lità in riferimento all’esecuzione del contratto da parte della pen-sione.Il suddetto contratto, infatti, è intercorso direttamente tra il proprieta-

rio del cane e la struttura alla quale il cane è stato affidato, con la con-seguenza che l’inadempimento, ai sensi dell’art.1766 c.c., di una del-le prestazioni principali della pensione - custodia del cane con resti-tuzione del medesimo al soggetto legittimato al ritiro - rientra esclusi-vamente nella responsabilità della pensione medesima, che, qualedepositaria, aveva il preciso obbligo di usare nella custodia del cane(il quale, come più volte ricordato, è considerato nel nostro ordina-mento una res, ovvero una cosa mobile) “la diligenza del buon padredi famiglia” (art.1768 c.c.), nonché l’obbligo di “restituire la cosa aldepositante o alla persona indicata per riceverla” (art. 1777 c.c.).Inoltre, ed in base a quanto affermato finora, le eventuali conseguen-ze derivate dall’inadempimento contrattuale della pensione alla salu-te del proprietario del cane (il quale avrebbe visto peggiorare il pro-prio stato di salute anche in conseguenza del dolore subito con la de-scritta vicenda) non possono essere ricondotte in alcun modo ad unaresponsabilità del veterinario.Né ha conseguenze giuridiche la circostanza che la persona che si èappropriata del cane avesse conosciuto da alcuni clienti del veteri-nario l’intenzione, da parte dei parenti del proprietario, di affidare ilcane in adozione, considerando che il veterinario aveva diffuso, pri-ma dell’episodio della visita a domicilio, la notizia di tale intenzioneproprio su incarico dello stesso parente (il quale aveva chiesto al ve-terinario di cercare tra i propri clienti qualcuno interessato ad una pro-posta di tal genere). Analogamente, non sembra di poter configurare alcuna responsabi-

lità penale a carico del veterinario, posto che nella condotta da que-sti tenuta non sono ravvisabili gli estremi di alcun delitto né di alcunacontravvenzione. (Avv. M.T.S.)

Sono consapevole che ilconfine, oltre il quale sicolloca il reato di maltrat-

tamento animale, non è semprefacile da stabilire. Labile e debo-le, come tutti i confini del mondo.Sono altrettanto consapevoleperò che quando l’uomo mette a

repentaglio la vita degli animaliper procurare null’altro che il dilet-to, il confine è già stato superato.Mai come negli ultimi anni il nostropaese ha conosciuto un vero eproprio revival delle feste paesa-ne, delle sagre, del ritorno alle tra-dizioni spesso condite con l’acre

aroma dell’incenso. Sono centi-naia ormai i palii, le giostre, le ga-re che, ogni anno, si tengono inonore di un evento straordinarioavvenuto nel passato, di un mira-colo, di una Madonna o di un San-to. Molte di queste manifestazioniprevedono l’utilizzo di cavalli, altre

di maiali, vitelli, oche, colombe epure rane. L’animale maggior-mente impiegato in questo tipo digare è certamente il cavallo. Seun tempo la celebrazione dell’e-vento era il sincero omaggio alSanto che aveva salvato la cittàdalla pestilenza, oggi, sempre

più, queste feste sono contamina-te da fattori che con la tradizionee la fede hanno ben poco a chefare. Alla fine chi ci rimette è il ca-vallo. Certissimo che i colleghi se-nesi (sempre che qualcuno milegga ancora) pensino che io nonposso capire. La stessa cosa midicono gli spagnoli: “Tu non puoicapire. La corrida è per gli spa-gnoli”. Infatti non capisco.La realtà è che quest’anno, se alPalio di Siena è tutto filato liscio, inaltre manifestazioni numerosi ca-valli hanno pagato con la vita l’o-maggio alla tradizione. Il tributo èstato talmente pesante che alcuniprefetti, pressati da associazionianimaliste e parlamentari, dopoavere fatto le opportune indaginihanno sospeso le manifestazioni,in quanto la maggior parte degliorganizzatori e dei partecipantiaveva precedenti penali. In particolare, per quanto riguar-da la drammatica situazione del-la Sicilia, si è mosso l’on. GiulioSchmidt che ha fatto un singola-re appello al Presidente dellaF.N.OV.I. Il parlamentare ha chie-sto al collega D’Addario di ado-perarsi presso i veterinari, affin-ché valutino l’obiezione di co-scienza di fronte a manifestazioninelle quali, vuoi per l’eccesso dicampanilismo, vuoi per l’inquina-mento di malavitosi, alla fine il ri-schio che il cavallo si spezzi lezampe è molto elevato. E tuttisappiamo che quando si è spac-cato una zampa, tocca a noichiudere la vicenda. Durante leprove del Palio di Piazza Armeri-na (Enna) il veterinario chiamatoad assistere gli animali ha abbat-tuto tre cavalli lesionati e ha de-ciso di tenerne in vita un quarto.Era una giumenta gravida cheprima di morire era bene scodel-lasse il puledro. Piuttosto che as-sistere gli animali in tal modo, for-se ha ragione Schmidt quandoafferma che se mancano i requi-siti di tutela essenziali il veterina-rio farebbe bene ad opporre lasua obiezione di coscienza. ■

14 laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2005

Appello alla FNOVI per l’obiezione di coscienza

di Oscar Grazioli

Medico Veterinario, Reggio Emilia

L’OPINIONE

Grazie ad un accordo fra

@nmvi Oggi e Libero, gli

articoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per il

quotidiano di Vittorio Feltri

sono disponibili on line.

@nmvi Oggi pubblica

regolarmente gli articoli dopo

le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li

mantiene in archivio per la

consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli.

[email protected]/anmvioggi

Controlli doganali più ve-loci ed efficaci grazie alvaro del primo manuale

operativo, in ambito comunitario,sul commercio delle specie ani-mali e vegetali minacciate daestinzione e sulla tutela della bio-diversità. Il Manuale è contenutonel Regolamento concernente icontrolli sul commercio internazio-nale delle specie animali e vege-tali selvatiche minacciate di estin-zione (CITES), da adottare ai sen-si dell’articolo 8, comma 2, dellalegge 7 febbraio 1992, n. 150, invigore dal 6 settembre scorso epubblicato sulla Gazzetta Ufficialen. 206 del 5 settembre. “Un casounico in Europa - evidenzia il mi-nistero dell’Ambiente e della tute-la del territorio - che vede l’Italiadettare, per prima e in manierachiarissima, tutte le procedure perun corretto sdoganamento diesemplari di animali minacciatidal rischio estinzione, della floraselvatica e dei legnami tropicali,come il mogano, di cui il Belpae-se è forte importatore’’. Il regola-mento, articolato in schede mobilie quindi sempre aggiornabile,chiarisce requisiti e modalità di ri-lascio delle licenze di commerciointernazionale di flora e fauna tu-telate dalla Convenzione di Wa-shington e i requisiti per il rilasciodel certificato Cites, indispensabi-le per le compravendite interna-zionali, senza il quale la merceviene distrutta in frontiere comequella degli Stati Uniti. In partico-lare la licenza verrà rilasciata soloagli operatori che assicurino che ilcommercio non abbia effetti pre-giudizievoli sullo stato di conser-vazione dalla specie e che ogniesemplare vivo sia spedito in mo-do da ridurre al minimo il rischio dilesioni, danno alla salute e mal-trattamento. Le dogane abilitatealle attività di controllo del trafficoe transito degli esemplari di spe-

cie animali e vegetali selvaticheminacciate di estinzione sono, sulterritorio italiano, 30. Ad esse siaggiungono otto uffici doganalifrontalieri specializzati sui control-li e successivo sdoganamento deilegnami tropicali. Una task-forcepreposta al freno ai traffici illecitima al contempo in grado di auto-rizzare in tempo reale, laddove ci

siano i requisiti previsti, un celerecommercio di animali vivi e deri-vati come pellami o materiale or-ganico, spesso utilizzato da istitu-ti scientifici. “Una riforma - sottolinea il funzio-nario del servizio Cites del Corpoforestale dello Stato ElisabettaMorgante - che semplifica e unifor-ma le procedure attivate presso le

dogane e gli aeroporti per l’importe l’export di animali e derivati daspecie minacciate di estinzione. Eche eviterà blocchi della merce adestinazione, tutelando maggior-mente gli esemplari vivi prevalen-temente in transito negli aeroportidi Fiumicino e Malpensa’’. Il perfezionamento delle proceduredi collaborazione in vigore dal 1992

dei nuclei operativi Cites del Corpoforestale dello Stato, istituiti dal Mi-paf, con le autorità doganali, sotto-linea ancora il ministero dell’Am-biente, è frutto dello “sforzo con-giunto di quattro istituzioni che han-no voluto porre l’Italia in prima lineasulla tutela delle specie riconosciu-te come minacciate dalla Conven-zione di Washington. ■

15

Nuove modalità di controllo sul commercio internazionaledegli animali esotici

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2005

RilexineL’antibiotico di 1ascelta

nella terapia dermatologica

33 nuove confezioniper uso ambulatorialeuso ambulatoriale

120120compresse

®

Virbac S.r.l. via dei Gracchi, 30 - 20146 MilanoTel. 02.485345.1 - Fax 02.48002644 - E-mail: [email protected]

Rilexine compresse: Composizione: 100g di prodotto contengono: Cefalessina (in forma di monoidrato) 37,5g. - Specie di destinazione: Cani e gatti.- Indicazioni: Trattamen-to delle affezioni causate da batteri sensibili alla cefalessina. Principali indicazioni:- Infezioni del tessuto cutaneo : piodermiti superficiali e profonde, dermatiti infettive - Infe-zioni del tratto urinario: nefriti, cistiti - Infezioni respiratorie - Infezioni del tessuto osseo.- Posologia e modalità d’uso: Il prodotto è destinato ai cani e ai gatti ed è sommini-strato per via orale. La posologia è di 30 mg/kg di peso corporeo al giorno. La durata del trattamento varia a seconda della gravità del caso, come da schema seguente: - Infe-zioni benigne: da 5 a 7 giorni - Infezioni croniche, in particolare piodermiti e cistiti croniche: fino a 30 giorni. - Presentazioni: Rilexine 75: scatole da 8 e 120 compresse divisibilida 75mg. Rilexine 300: scatole da 12, 24 e 120 compresse divisibili da 300mg. Rilexine 600: scatole da 10 compresse a 120 compresse divisibili da 600mg.

LEGGI IN GAZZETTA

GAZZETTA UFFICIALE

Serie Generale n. 204 del 2-9-2005Ordinanza 26 agosto 2005.Misure di polizia veterinaria in mate-ria di malattie infettive e diffusivedei volatili da cortile.

GAZZETTA UFFICIALE DELL’UNIONEEUROPEA

L 228, 3 settembre 2005Decisione della Commis-sione, del 1° settembre

2005, relativa a un contributo finan-ziario della Comunità per un’indagi-ne di riferimento sulla diffusionedella Salmonella spp. fra gli esem-plari da carne di Gallus gallus darealizzare negli Stati membri [notifi-cata con il numero C (2005) 3276]L 233 del 9 Settembre 2005Regolamento (CE) n. 1459/2005 del8 Settembre 2005 che modifica lecondizioni per l'autorizzazione di unaserie di additivi per mangimi appar-tenenti al gruppo di Oligoelementi.L 233 del 9 Settembre 2005Relativo all'autorizzazione perma-nente e all'autorizzazione provviso-ria di alcuni additivi nell'alimenta-zione degli animali e all'autorizza-zione provvisoria di nuovi impieghidi alcuni additivi già autorizzati nel-l'alimentazione degli animali.

Tanto tuonò...che se poipiovesse?

Ho letto l’intervista al nostro be-neamato Presidente circa il pro-gramma Anmvi prossimo venturo(Professione Veterinaria 29/2005ndr). Ovviamente lo condividonella sostanza (del resto tra tuttiabbiamo talmente tante occasionidi esprimerci che il modo di pen-sare di ognuno di noi non rappre-

senta certo un segreto per gli al-tri) ma ritengo che, nella forma, siinsista troppo (e, a mio avviso, im-propriamente) sul concetto che difatto noi siamo imprese, dobbia-mo ragionare come imprenditori evia dicendo. Lo so, sono fastidio-so perché batto sempre suglistessi tasti e quella che ci dianodell’“impresa” per legge è unadelle mie paure fondamentali (siaperché ci comporterebbe onerieccessivi, e sia perché sarebbeun suicidio deontologico) ma…non potrebbe darsi che a furia di

insistere su questa cosa un Monti,un Garante della Concorrenza oun’Unione Europea ci prendanotroppo sul serio?

Giorgio Neri, Novara e Trecate(NO)

Rispondo volentieri. Il termine “im-presa” da me usato è una forzatu-ra voluta per cercare di far passa-re il messaggio che tutti i titolari distrutture veterinarie hanno creato,oltre alla professione in sensostretto, una piccola o grandeazienda che ha dei costi di gestio-

ne, degli ammortamenti da ese-guire, dei piani di sviluppo e di in-vestimento, etc... che vanno tut-ti calcolati, nei costi, per “produr-re” ovvero vanno a determinare -insieme alle tasse dirette e indiret-te, ai costi dei materiali etc... -quanto dovremo far pagare unanostra prestazione professionale.Questa mentalità nella nostra pro-fessione non esiste se non in po-chissimi colleghi. Questo determi-na una anomalia che spiega inparte la scarsissima redditivitàdelle nostre strutture, spiega inol-

tre degli onorari così bassi che cisi chiede come una attività possacontinuare a esistere se non appli-cando logiche di sommerso chenon possiamo che condannare.Sul fatto che non siamo “impre-se”, ma professionisti intellettualinon ci piove, (quello che temi tumi trova concorde), ma bisognacambiare la mentalità, ovvero ra-gionare in termini di redditivitàdella attività professionale.

Carlo Scotti

16 laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2005LETTERE AL DIRETTORE

@

Avevo una tigre ma ho dovutodarla via dopo che aveva

divorato un cane. Adesso ho duelupi, non cani-lupo, proprio lupi.Sono abituato, so come gestirli.

Roberto Calderoli, Ministro per leriforme istituzionali e devoluzione

SIVE: rendimento atleticonel cavallo sportivo

Geoffrey Lane (Medico Ve-terinario, Gran Bretagna)

e Michael Weishaupt (MedicoVeterinario, Svizzera) saranno aCremona il 30 Settembre per ilSeminario SIVE sullo scarso ren-dimento atletico nel cavallo spor-tivo. Il dottor Weishaupt affron-terà lo scarso rendimento atleticonel cavallo (il metodo di Zurigo),la zoppia, il test su treadmill e iltest sul campo. Nel pomeriggioJoseph Geoffrey Lane terrà unarelazione sull’ostruzione delle pri-me vie aeree nel cavallo atleta euna sul trattamento della disloca-zione dorsale del palato molle edella neuropatia laringea ricor-rente. È ancora possibile iscriver-si al Seminario. L’evento è in fasedi accreditamento ECM. Perinformazioni contattare la Segre-teria SIVE. 0372/40.35.02 E-mail [email protected] http://cms.sive.it/.

IZS Umbria e Marche:controllo delle patologie

del bovino

Modelli di controllo delle pa-tologie del bovino. Questo

il titolo del corso organizzato dal-l’Istituto Zooprofilattico Speri-mentale - Umbria e Marche, incollaborazione con SIVAR dal 19al 21 settembre p.v. a Castello diFrontone (PU). Il corso rivolto aimedici veterinari fornirà aggior-namenti in tema di diagnostica eprofilassi delle principali malattiedigestive e respiratorie del bovi-no da carne e permetterà di ac-quisire abilità manuali, tecniche opratiche in tema di interventi di-retti sull’animale ed in allevamen-to. Per informazioni ed iscrizionicontattare l’Unità Operativa For-mazione e Aggiornamento - Tel.075.343257 - Fax. 075.343290 E-mail: [email protected] e/[email protected].

Anche nel 2004, le 65aziende che operano inItalia nel settore del

farmaco veterinario e delle premi-scele zootecniche hanno chiusol’anno con dati poco confortanti.Questo è quanto emerge da un’in-dagine condotta da Data Bank. Complessivamente nel 2004 ilmercato interno ha registrato unacrescita dell’1% superando i 600milioni di euro a prezzi ex-fabrica.Il mercato dei prodotti (medicinali

e premiscele) destinati agli ani-mali da reddito è stato ancora in-fluenzato negativamente dalla ri-duzione del patrimonio zootecni-co e dalla presenza di epidemie.All’interno dell’area dei medicinalila dinamica migliore si è confer-mata per i farmaci per animali dacompagnia: +7%, per gli anima-

li da reddito si è registrata unaflessione dello 0,3%.Nelle premiscele zootecniche(escludendo le materie prime) si èavuto un calo dell’1%.Le difficoltà del mercato zootec-nico inaspriscono la competizionea tutti i livelli: la concorrenza au-menta anche nel più redditizio

segmento degli animali da com-pagnia, dove stanno spostandosianche imprese storicamente foca-lizzate sul livestock.Nel 2005 si prevede una stagna-zione dei volumi della domandasettoriale: nell’area dei medicinalidestinati agli animali da compa-gnia si sta assistendo a un rallen-

tamento della crescita, determina-to principalmente dalla crisi eco-nomica; nel livestock, sia per i me-dicinali che per le premiscele, lacriticità resta legata alla tendenzia-le diminuzione della popolazioneanimale e alle difficoltà dei settoriavicoli, dei suini e degli ovini (Fon-te: Data Bank). ■

17

Prodotti Veterinari e Zootecnici

Nel 2004 note positive solamente dai medicinali per gli animali da compagniaI risultati da una ricerca Data Bank

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/2005DALLE AZIENDE

▲▲

Vincitori del PremioECVS-Iams

Resident 2005Anche nel 2005, IamsCompany ha sponsorizzato epresentato il PremioECVS/Iams Resident per lamigliore presentazione alResident Forum.

I vincitori sono stati annun-ciati durante la cena di gala

del Congresso ECVS il 9 luglio aLione. Come per gli anni prece-denti, sono stati assegnati i premialle due categorie “piccoli ani-mali” e “grossi animali”. I vincito-ri sono stati scelti dal consiglioECVS Resident sulla base dei se-guenti criteri: qualità dei conte-nuti dello studio e presentazionedei dati al congresso.Il vincitore della categoria “pic-coli animali” è stato LaurentFindji, Clinique Frégis, Arcueil,Francia, per la presentazione“The folded flap palatoplasty: anew technique for treatment ofelongated soft palate in dogs”.Secondo classificato di questacategoria è stato ChristopherShales, Università di Cambrid-ge, Inghilterra, per la sua presen-tazione “Canine sacro-iliac frac-ture luxation: Anatomical study ofarticular surface angulation anddorso-ventral safe corridor for lagscrew placement”.Il vincitore della categoria “grossianimali” è stato Frederik Pille,Università di Ghent, Belgio, perla sua presentazione “Broad ran-ge 16S rRNA gene PCR compa-red to bacterial isolation methodsfor the detection of synovial in-fections in horses”. Secondoclassificato è stato Harold Brom-mer, Università di Utrecht, Olan-da, con la presentazione “Func-tional consequences of cartilagedegeneration in the equine meta-carpophalangeal joint: quantitati-ve assessment of cartilage stiff-ness”.I due vincitori hanno ricevuto unassegno. I vincitori pari merito e isecondi classificati hanno ricevu-to un certificato di riconoscimen-to ed una fornitura gratuita per unanno di alimenti Eukanuba perun proprio animale. Per ulterioriinformazioni sul Premio ECVS/Iams Resident contattare MonikaGutscher presso l’Ufficio ECVS aZurigo al seguente indirizzo e-mail: [email protected] maggiori informazioni suIams Company visitare il sitowww.eukanuba-scienceonline.com

laPROFESSIONE VETERINARIA 31/200518CALENDARIO ATTIVITÀ

18set.

18set.

24-25set.

24-25set.

24-25set.

25set.

1-2ott.

28 set.1 ott.

30set.

1-2ott.

2ott.

2ott.

6-8ott.

7-8ott.

8-9ott.

8ott.

9ott.

9ott.

10-14ott.

13-15ott.

14-15ott.

15ott.

15ott.

16ott.

16ott.

16ott.

16ott.

19-21ott.

20-22ott.

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA LA DERMATOLOGIA NELLA PRATICA AMBULATORIALE - Villair di Quart (AO) - Auditorium Comunale - Fraz.Bas Villair,19 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE ANMVI LAZIO LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI NELLA PROFESSIONEVETERINARIA - Appia Park Hotel, Via Appia Nuova 934 - Roma - Via Appia Nuova 934 - ECM: Crediti 4 - Perinformazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC ONCOLOGIA VETERINARIA PRATICA: IL PUNTO DI VISTA DEL CLINICO E QUELLO DEL CHIRURGO -Jolly Hotel, Cagliari - Circonvallazione Nuova Pirri - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC / SIDEV INCONTRO SIDEV - DECENNALE SIDEV. DERMATOLOGIA VETERINARIA: COS’È CAMBIATO IN UNDECENNIO (1995-2005) - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVAE PROBLEMI GASTROENTERICI DEGLI ANIMALI ESOTICI - “AVIS, Cremona” - Via Massarotti, 65 - ECM: 6Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC ARTROSI: CAUSE MECCANISMI E SINTOMI - Hotel Al Mulino, ALESSANDRIA - ECM: 4 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - PARTE 1: RADIOLOGIA DELL’ADDOME (CORSO BASE) - Centro StudiSCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE LO SCARSO RENDIMENTO ATLETICO DEL CAVALLO SPORTIVO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO / SISCA MEDICINE NON CONVENZIONALI E TERAPIA COMPORTAMENTALE: IPOTESI PER UN DIALOGOCLINICO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI NEFROLOGIA CHIRURGICA NEL CANE E NEL GATTO: DIAGNOSTICA CLINICA, LABORATORISTICA,STRUMENTALE; EMODIALISI; CHIRURGIA RENALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:7 Crediti - Per info: Elena Piccioni - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SVIDI / SICARV / SIMIV DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NELLE PATOLOGIE VASCOLARI DELL’ADDOME - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEI PICCOLI ANIMALI (CANE E GATTO): TORACE E ADDOME - Catania -Museo Diocesano - Via Etnea, 8 - P.zza Duomo - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CHIRURGIA D’URGENZA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 16 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE PROBLEMATICHE IGIENICO-SANITARIE EMERGENTI NEL SETTORE ITTICO - Auditorium Comunale, CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI ORISTANO Ghilarza - OR - Via Matteotti - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP

- Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SCIVAC DERMATOLOGIA FELINA: DIAGNOSI E TERAPIA DEI PROBLEMI DERMATOLOGICI NEL GATTO - Grand

Hotel Vittoria, Montecatini Terme (PT) - Via Baccelli, 2 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti -Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP PUGLIA TECNICHE DI COMUNICAZIONE IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Polivalente Comunale, Via G. Tondi - IN COLLABORAZIONE CON ORDINE Zollino (LE) - Via G. Tondi - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - DEI MEDICI VETERINARI DI LECCE Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SIARMUV È UN PAZIENTE IN CLASSE 1, CODICE ROSSO. COSA FARE? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,

20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA LA CITOLOGIA NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA - Bari - Hotel Ambasciatori - Via Omodeo, 51 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI OSTEOSINTESI INTERNA AO BASE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVAR CHIRURGIA DI BASE NEL BOVINO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e CommissioneScientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI DERMATOLOGIA II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 50 Crediti I eII parte - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICARV AGGIORNAMENTI IN CARDIOLOGIA DEL CANE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE CENTRALE SIVE PRINCIPI DI CARDIOLOGIA IN CLINICA EQUINA - Sede da definire - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA DERMATOLOGIA:L’USO DELLA CITOLOGIA NELLA DIAGNOSI DELLE PIÙ FREQUENTI MALATTIE Attenzione: Date evento modificate. CUTANEE - Genova - Sala Quadrivium - P.zza Santa Marta 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica

Borghisani - Segreteria Del. Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO LO SVILUPPO COMPORTAMENTALE DEL CUCCIOLO E DEL GATTINO - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE ENEL GATTO - Ordine dei Medici Veterinari di Trento - Via V.Zambra, 36 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIDEV I DIFETTI DELLA CHERATINIZZAZIONE - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI MEDICINA E CHIRURGIA AVIARE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 18Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI BIOCHIMICA - Centro Studi SCIVAC/AVULP, Perugia - Via Morettini, 19 - ECM: 20 Crediti - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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Chiuso in stampa il 9 settembre 2005

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

QUIZ 1Delegazione regionale SIVAE-SCIVAC Cremona, giugno2005 -Risposta esatta: C)

QUIZ 2Macroregioni SIVE, 2005Risposta esatta: A)

SOLUZIONI

Quale è il ritmo cardiaco normale in un cavallo?

Ritmo sinusale a frequenza compresa tra 25 - 45 bpm

Tachicardia ventricolare a frequenza com-presa tra 100 - 120 bpm

Bradicardia sinusale a frequenza compresa tra 18 - 25bpm

Ritmo sinusale a frequenza compresa tra 20 e 30 bpm

Quale protocollo operativo sceglieresti di fronte ad una

frattura esposta di tibia in un criceto dorato di 102 g?

Eseguirei al più presto un’amputazione dell’arto posteriore.

Dopo aver anestetizzato il paziente con isoflurano o sevofluranoriposizionerei i monconi e praticherei un bendaggio rigido

Riposizionerei il moncone applicando alcuni punti intrader-mici (6-0 monofilamento riassorbibile) e sottoporrei l’animalea terapia antibiotica ed analgesica due o tre volte al giorno.Desidererei il giorno seguente sulla fattibilità tecnica dell’o-steosintesi.

Attuerei solo una terapia antibiotica ed analgesica.

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