Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

28
Prima riunione plenaria www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 37, dal 25 al 31 ottobre 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 372 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. USMAF-PIF Sono disponibili al sito del Ministero della Salute le relazioni sull'attività degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e sull’attività dei Posti di Ispezione Frontaliera nell'anno 2003. LINGUA BLU I ministeri della sanità dell'Ue hanno chiuso la frontiere europee a tempo indeterminato agli animali provenien- ti da alcune province del sud della Spagna, dopo la scoperta in quelle aree del virus della “lingua blu”. Le province interessate non potranno né spedire, né esportare bovini, ovini e caprini vivi, sperma, embrioni e sel- vaggina. AVIARIA Potrebbe arrivare il prossimo anno una direttiva europea che prevede misure drastiche di intervento sugli animali da allevamento colpiti da vi- rus poco infettivi allo scopo di preve- nire l'influenza aviaria. Cancellotti: l'e- sperienza ci dice che lo stesso virus può diventare più aggressivo grazie a mutazioni del patrimonio genetico. IZS TOSCANA L'IZS di Lazio e Toscana ha compiuto 90 anni . L’Istituto è centro di referen- za nazionale per le malattie degli equini, l'anemia infettiva, gli Ogm, l'antibiotico resistenza e la qualità del latte ovino e caprino. Il direttore ge- nerale Nazareno Renzo Brizioli ha an- nunciato l’apertura di nuove sedi a Latina e Cassino. ASSOMED-SIVEMP Il 20 ottobre il Direttivo della Federa- zione ASSOMED - SIVEMP ha nomi- nato Aldo Grasselli Presidente della Federazione. Al Dott. Serafino Zuc- chelli spetta la Vice Presidenza. ONAOSI I Ministeri Vigilanti hanno approvato due delibere con le quali l’ONAOSI ha “sanato” la posizione di oltre un centinaio di orfani dei sanitari dece- duti nel 2003. “Cominciano a diventa- re visibili - ha detto il Presidente Paci- i primi effetti positivi dell’estensione della platea dei contribuenti e dei be- neficiari dell’Onaosi”. NUMERO CHIUSO Il Ministro Moratti ha innalzato il nu- mero di posti per alcune lauree sani- tarie. In deroga al numero program- mato per il 2004/2005, l’ampliamento riguarda le scienze infermieristiche e alcune discipline tecnico assistenzia- li. Vi si potranno iscrivere anche gli studenti che non hanno passato il te- st di veterinaria. ANDI vs ECM L’ANDI ha deciso di procedere al ri- corso nel merito contro il DM 31 mag- gio 2004. I dentisti chiedono una revi- sione del decreto che preveda una autoregolamentazione delle forme e delle modalità dell'aggiornamento. Brevi Cursi contrario all’emendamento ONAOSI L ’emendamento predisposto dal- l’On. Gianni Mancuso per ritornare alla situazione contributiva ante-Finan- ziaria 2003 non è passato. L’emenda- mento traduceva in atto parlamentare la petizione dell’ANMVI sottoscritta da quasi 5.000 medici veterinari italiani, convinti che la beneficenza non si deb- ba fare coi soldi altrui. Ma in Commis- sione Affari Sociali (si veda il resoconto stenografico disponibile sul sito della Camera) il Sottosegretario alla Salute, con delega alla veterinaria, Cesare Cur- si, ha espresso parere contrario e ha sottolineato il valore positivo dell’attività svolta dall’ONAOSI. Evidente- mente, il Senatore Cursi non è dello stesso avviso del Presidente ANM- VI che il 24 agosto gli preannunciava le iniziative che l’Associazione avrebbe intrapreso: “la questione come può ben comprendere- scrive- va il Presidente Bossi- sta assumendo risvolti di particolare gravità, fi- no all’assunzione di iniziative denigratorie o di sfiducia nei confronti di una Fondazione della quale non siamo disposti a compromettere il buon nome e le nobili finalità. Ma la Categoria non accetta un’imposi- zione che giudica vessatoria e arbitraria e respinge il principio della solidarietà obbligatoria per legge”. Al no politico si aggiunga un no tecnico. L’atto presentato dall’On. Mancuso, insieme all’On. Moroni, si presentava sottoforma di articolo aggiuntivo alla legge Finanziaria in corso d’esame. La presidenza del- la Commissione l’ha considerato inammissibile in quanto di “di natura microsettoriale”. L’On. Mancuso ne ha quindi disposto il ritiro, non sen- za rilevare come “tale articolo aggiuntivo riguardasse 450 mila medici italiani e concernesse materia già disciplinata con una precedente leg- ge finanziaria”. Il Collega parlamentare ha quindi accolto l’invito del presidente Palumbo a ripresentare il provvedimento alla V Commissio- ne bilancio, presso la quale - “verrà effettuata una valutazione com- piuta dell’ammissibilità”. La questione non ha tuttavia mancato di suscitare reazioni. L’On. Au- gusto Battaglia (DS-U) ha prospettato l’opportunità di prevedere lo svolgimento di una audizione informale dei vertici della ONAOSI, ri- scuotendo il consenso dell’On. Domenico Di Virgilio (FI): pur ritenendo che l’ONAOSI eserciti una funzione positiva e pur concordando sul mantenimento dell’obbligatorietà del contributo previsto alla stessa ONAOSI, l’On. Di Virgilio ritiene eccessiva l’entità di detto contributo. Anche l’On. Carla Castellani (AN), ha concordato a sua volta sull’op- portunità di procedere all’audizione di rappresentati dell’ONAOSI, an- che al fine di valutare l’opera compiuta da quest’ultima in favore degli orfani dei medici. I n questi giorni il Parlamento sembra pronto ad accogliere, approvando una deroga alla normativa, la richiesta di sanatoria presentata da numerosi studenti che sono rimasti esclusi dai corsi di laurea che prevedono il nume- ro chiuso o programmato. Le vie della politica sono veramente infinite. Prima si fanno leggi che limitano il numero di iscritti per contenere i futuri laureati, vi- sto che non ci sono più spazi occupa- zionali e sarebbero tutti disoccupati in più, poi di fronte alle proteste degli esclusi, magari figli di qualcuno che conta, si decide di cambiare le regole. Solo per questa volta, naturalmente. Peccato che in Italia tutto ciò che deve essere unico, occasionale, ecceziona- le, finisca per diventare prassi normale. Come è capitato per i condoni fiscali. Ogni anno uno nuovo e fra un po' in Ita- lia le tasse si pagheranno solo attraver- so i condoni. Non sappiamo quanti po- tranno essere gli studenti che benefi- ciati dal Parlamento si troveranno iscrit- ti al corso di laurea in Medicina Veteri- naria ma di certo andranno ad aggiun- gersi a quanti, dopo anni di studio, do- vranno girare gli ambulatori per elemo- sinare un'occupazione sottopagata o sperare in qualche epidemia che co- stringa il ministero o le Asl ad assume- re part time, o sia pure a tempo deter- minato, qualche veterinario. Attualmen- te, per l'anno 2004/2005, il numero pro- grammato per la Laurea in Medicina Veterinaria, è complessivamente di 1462 studenti, compreso Catanzaro con 30. È già un numero spaventoso visto che corrisponde ad almeno 1200/1300 laureati ai quali si aggiun- geranno anche tutti i triennali che, for- se, non potranno più chiamarsi dottore ma certamente porteranno via spazi di lavoro ai veterinari. Ma se il numero programmato non ci fosse, il numero di iscritti per l'anno 2004/2005 sarebbe stato di 4780, con una previsione di al- meno 4.000 laureati fra 5 o 6 anni. In verità, purtroppo, la facoltà di Medici- na Veterinaria, negli ultimi tempi, atti- ra molto. Piace, evidentemente, l'idea un po' romantica e figlia di una cultu- ra sempre più animalista di fare il Me- dico degli animali. Dovremmo inco- minciare a pubblicare le nostre de- nunce dei redditi per demoralizzarli e scoraggiarli, ma forse non bastereb- be. Quando si è romantici non si pen- sa ai soldi. Se non ci fosse il numero programmato La dirigenza ANMVI riunita a Rimini. L'ANMVI siamo noi Dalla "due giorni" di Rimini l'ANMVI esce più forte di prima, grazie a una Dirigenza attiva e motivata A PAG. 12-13

description

Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

Transcript of Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Prima riunione plenaria

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 37, dal 25 al 31 ottobre 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

372ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

USMAF-PIF

Sono disponibili al sito del Ministerodella Salute le relazioni sull'attivitàdegli Uffici di sanità marittima, aereae di frontiera e sull’attività dei Posti diIspezione Frontaliera nell'anno 2003.

LINGUA BLU

I ministeri della sanità dell'Ue hannochiuso la frontiere europee a tempoindeterminato agli animali provenien-ti da alcune province del sud dellaSpagna, dopo la scoperta in quellearee del virus della “lingua blu”. Leprovince interessate non potranno néspedire, né esportare bovini, ovini ecaprini vivi, sperma, embrioni e sel-vaggina.

AVIARIA

Potrebbe arrivare il prossimo announa direttiva europea che prevedemisure drastiche di intervento suglianimali da allevamento colpiti da vi-rus poco infettivi allo scopo di preve-nire l'influenza aviaria. Cancellotti: l'e-sperienza ci dice che lo stesso viruspuò diventare più aggressivo graziea mutazioni del patrimonio genetico.

IZS TOSCANA

L'IZS di Lazio e Toscana ha compiuto90 anni . L’Istituto è centro di referen-za nazionale per le malattie degliequini, l'anemia infettiva, gli Ogm,l'antibiotico resistenza e la qualità dellatte ovino e caprino. Il direttore ge-nerale Nazareno Renzo Brizioli ha an-nunciato l’apertura di nuove sedi aLatina e Cassino.

ASSOMED-SIVEMP

Il 20 ottobre il Direttivo della Federa-zione ASSOMED - SIVEMP ha nomi-nato Aldo Grasselli Presidente dellaFederazione. Al Dott. Serafino Zuc-chelli spetta la Vice Presidenza.

ONAOSI

I Ministeri Vigilanti hanno approvatodue delibere con le quali l’ONAOSIha “sanato” la posizione di oltre uncentinaio di orfani dei sanitari dece-duti nel 2003. “Cominciano a diventa-re visibili - ha detto il Presidente Paci-i primi effetti positivi dell’estensionedella platea dei contribuenti e dei be-neficiari dell’Onaosi”.

NUMERO CHIUSO

Il Ministro Moratti ha innalzato il nu-mero di posti per alcune lauree sani-tarie. In deroga al numero program-mato per il 2004/2005, l’ampliamentoriguarda le scienze infermieristiche ealcune discipline tecnico assistenzia-li. Vi si potranno iscrivere anche glistudenti che non hanno passato il te-st di veterinaria.

ANDI vs ECM

L’ANDI ha deciso di procedere al ri-corso nel merito contro il DM 31 mag-gio 2004. I dentisti chiedono una revi-sione del decreto che preveda unaautoregolamentazione delle forme edelle modalità dell'aggiornamento.

Brevi

Cursi contrario all’emendamentoONAOSI

L ’emendamento predisposto dal-l’On. Gianni Mancuso per ritornare

alla situazione contributiva ante-Finan-ziaria 2003 non è passato. L’emenda-mento traduceva in atto parlamentare lapetizione dell’ANMVI sottoscritta daquasi 5.000 medici veterinari italiani,convinti che la beneficenza non si deb-ba fare coi soldi altrui. Ma in Commis-sione Affari Sociali (si veda il resocontostenografico disponibile sul sito dellaCamera) il Sottosegretario alla Salute,con delega alla veterinaria, Cesare Cur-si, ha espresso parere contrario e ha

sottolineato il valore positivo dell’attività svolta dall’ONAOSI. Evidente-mente, il Senatore Cursi non è dello stesso avviso del Presidente ANM-VI che il 24 agosto gli preannunciava le iniziative che l’Associazioneavrebbe intrapreso: “la questione come può ben comprendere- scrive-va il Presidente Bossi- sta assumendo risvolti di particolare gravità, fi-no all’assunzione di iniziative denigratorie o di sfiducia nei confronti diuna Fondazione della quale non siamo disposti a compromettere ilbuon nome e le nobili finalità. Ma la Categoria non accetta un’imposi-zione che giudica vessatoria e arbitraria e respinge il principio dellasolidarietà obbligatoria per legge”.Al no politico si aggiunga un no tecnico. L’atto presentato dall’On.Mancuso, insieme all’On. Moroni, si presentava sottoforma di articoloaggiuntivo alla legge Finanziaria in corso d’esame. La presidenza del-la Commissione l’ha considerato inammissibile in quanto di “di naturamicrosettoriale”. L’On. Mancuso ne ha quindi disposto il ritiro, non sen-za rilevare come “tale articolo aggiuntivo riguardasse 450 mila mediciitaliani e concernesse materia già disciplinata con una precedente leg-ge finanziaria”. Il Collega parlamentare ha quindi accolto l’invito delpresidente Palumbo a ripresentare il provvedimento alla V Commissio-ne bilancio, presso la quale - “verrà effettuata una valutazione com-piuta dell’ammissibilità”. La questione non ha tuttavia mancato di suscitare reazioni. L’On. Au-gusto Battaglia (DS-U) ha prospettato l’opportunità di prevedere losvolgimento di una audizione informale dei vertici della ONAOSI, ri-scuotendo il consenso dell’On. Domenico Di Virgilio (FI): pur ritenendoche l’ONAOSI eserciti una funzione positiva e pur concordando sulmantenimento dell’obbligatorietà del contributo previsto alla stessaONAOSI, l’On. Di Virgilio ritiene eccessiva l’entità di detto contributo.Anche l’On. Carla Castellani (AN), ha concordato a sua volta sull’op-portunità di procedere all’audizione di rappresentati dell’ONAOSI, an-che al fine di valutare l’opera compiuta da quest’ultima in favore degliorfani dei medici.

In questi giorni il Parlamento sembrapronto ad accogliere, approvando

una deroga alla normativa, la richiestadi sanatoria presentata da numerosistudenti che sono rimasti esclusi daicorsi di laurea che prevedono il nume-ro chiuso o programmato. Le vie dellapolitica sono veramente infinite. Primasi fanno leggi che limitano il numero diiscritti per contenere i futuri laureati, vi-sto che non ci sono più spazi occupa-zionali e sarebbero tutti disoccupati inpiù, poi di fronte alle proteste degliesclusi, magari figli di qualcuno checonta, si decide di cambiare le regole.Solo per questa volta, naturalmente.Peccato che in Italia tutto ciò che deveessere unico, occasionale, ecceziona-le, finisca per diventare prassi normale.Come è capitato per i condoni fiscali.Ogni anno uno nuovo e fra un po' in Ita-lia le tasse si pagheranno solo attraver-so i condoni. Non sappiamo quanti po-tranno essere gli studenti che benefi-ciati dal Parlamento si troveranno iscrit-ti al corso di laurea in Medicina Veteri-naria ma di certo andranno ad aggiun-gersi a quanti, dopo anni di studio, do-vranno girare gli ambulatori per elemo-sinare un'occupazione sottopagata o

sperare in qualche epidemia che co-stringa il ministero o le Asl ad assume-re part time, o sia pure a tempo deter-minato, qualche veterinario. Attualmen-te, per l'anno 2004/2005, il numero pro-grammato per la Laurea in MedicinaVeterinaria, è complessivamente di1462 studenti, compreso Catanzarocon 30. È già un numero spaventosovisto che corrisponde ad almeno1200/1300 laureati ai quali si aggiun-geranno anche tutti i triennali che, for-se, non potranno più chiamarsi dottorema certamente porteranno via spazi dilavoro ai veterinari. Ma se il numeroprogrammato non ci fosse, il numero diiscritti per l'anno 2004/2005 sarebbestato di 4780, con una previsione di al-meno 4.000 laureati fra 5 o 6 anni. Inverità, purtroppo, la facoltà di Medici-na Veterinaria, negli ultimi tempi, atti-ra molto. Piace, evidentemente, l'ideaun po' romantica e figlia di una cultu-ra sempre più animalista di fare il Me-dico degli animali. Dovremmo inco-minciare a pubblicare le nostre de-nunce dei redditi per demoralizzarli escoraggiarli, ma forse non bastereb-be. Quando si è romantici non si pen-sa ai soldi. ■

Se non ci fosse il numero programmato

La dirigenza ANMVI riunita a Rimini.

L'ANMVIsiamo noiDalla "due giorni" di Rimini

l'ANMVI esce più forte di prima, grazie

a una Dirigenza attiva e motivata A PAG. 12-13

Page 2: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37
Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Il 15 ottobre l’Aula della Ca-mera ha concluso l’esame delDisegno di legge costitu-

zionale C. 4862 approvandolo. Iltesto ora passa al Senato. L’iter diriforma istituzionale e costituziona-le non è concluso, ma siamo abuon punto. L’Assemblea di Mon-tecitorio vi ha impresso una svoltasignificativa e vale dunque la penadi soffermarsi sul futuro assetto fe-deralista della sanità italiana e sul-le conseguenze della devolution.Come cittadini siamo interessatidall’intero disegno di legge: cam-biano le Camere, la formazionedelle leggi, le funzioni del Presi-dente della Repubblica, del Consi-glio dei Ministri, della magistratura,i meccanismi che regolano l’attivitàdi Regioni e Comuni, ecc. Comeprofessionisti e come sanitari dob-biamo prestare particolare atten-zione al nuovo Titolo V e in partico-lare al nuovo articolo 117.

Allo StatoLo Stato avrà legislazione esclusi-va sulle norme generali per la tute-la della salute, sicurezza e qualitàalimentari e sull’ordinamento delleprofessioni intellettuali.

Alle RegioniLe regioni avranno potestà legisla-tiva piena sull’assistenza e l’orga-nizzazione della Sanità. Rispettoalla vigente Costituzione non è piùmateria di legislazione concorren-te la tutela della salute. Lo è la for-mazione professionale.

L’interesse nazionaleIl Governo, quando ritenga cheuna legge regionale ecceda lacompetenza della Regione, puòpromuovere la questione di legitti-mità costituzionale dinanzi allaCorte costituzionale entro sessan-ta giorni dalla sua pubblicazione. IlGoverno, qualora ritenga che unalegge regionale o parte di essa

pregiudichi l’interesse nazionaledella Repubblica, entro quindicigiorni dalla sua pubblicazione invi-ta la Regione a rimuovere le dispo-sizioni pregiudizievoli. Qualora en-tro i successivi quindici giorni ilConsiglio regionale non rimuova lacausa del pregiudizio, il Governo,entro gli ulteriori quindici giorni,sottopone la questione al Parla-mento in seduta comune che, en-tro quindici giorni, con deliberazio-ne adottata a maggioranza assolu-ta dei propri componenti, può an-nullare la legge o sue disposizioni.Il Presidente della Repubblica, en-tro i successivi dieci giorni, emanail conseguente decreto di annulla-mento. (articolo 127 della nuovaCostituzione)

Governatori divisiInsieme alla sanità, anche la scuo-la e la sicurezza diventano materiedi competenza regionale. Il varodefinitivo della Riforma spetta alSenato e ad un probabile referen-dum confermativo. Per il Governa-tore del Veneto Galan “è possibileche le regioni incontrino difficoltànell’assolvere ai nuovi compiti, mala devolution accende la respon-sabilità degli amministratori e lispinge a trovare nuove strade dirazionalizzazione della spesa”.Concorda poi con Storace che lariforma va vista “alla prova dei fat-ti”. Per il Presidente del Lazio ladevolution assegna alle Regionicompetenze che già avevano,“possiamo dire che ce le confer-ma”- ha dichiarato. Di tutt’altro av-viso il Vice Presidente della Confe-renza delle Regioni Vasco Errani:“Siamo di fronte ad una scelta chenon fa bene al Paese, imposta dal-la maggioranza senza sentire ra-gioni, che prefigura un megapa-sticcio le cui conseguenze rica-dranno sui cittadini. Infatti il rimpal-lo fra devolution e interesse nazio-nale rappresenta di fatto un blocco

al corretto funzionamento delle isti-tuzioni. Così è una sconfitta per tut-ti. So bene che il percorso di que-sto progetto di legge costituziona-le è lungo e ci sarà modo di far pe-sare le ragioni vere del Paese. Finoeventualmente al referendum po-polare”. Per Bassolino la devolu-tion “ha costi altissimi”. SecondoRoberto Formigoni “Le Regionihanno la massa critica per incu-

neare un vero centro decisionalefra localismo e statalismo. Per ogniproblema deve intervenire l’entepiù vicino al cittadino e che abbiala funzionalità necessaria. Per iltraffico urbano, ad esempio, l’entepiù adeguato è il Comune; per i ri-fiuti la Provincia con la supervisio-ne regionale; per la sanità la Re-gione”. Gli fa eco Enzo Ghigo, Pre-sidente della Conferenza delle Re-

gioni: “Il tema della devoluzione èstato demonizzato dal centrosini-stra, la classica battaglia di ban-diera. Già ora, ad esempio, la sa-nità è di fatto “devoluta” alle Re-gioni. Ma non significa che sicreino disparità: ci sarà una leg-ge quadro che definirà i servizida fornire ai cittadini, dopodichéogni Regione sarà chiamata a ga-rantirli”. ■

3ATTUALITÀ

La Camera riscrive il Titolo V della Costituzione

La Salute allo Stato, la Sanità alle RegioniSalute, Professioni intellettuali e Sicurezza Alimentare tornano allo Stato. L’organizzazione sanitaria alle Regioni. Ricerca, formazione professionale e professioni fra le materie concorrenti

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004

Serve un Coordinamento per le Regioni

Dopo l’approvazione della Camera alla devolution, ilministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha sottolineatola necessità che “Stato e Regioni predispongano insie-me piani nazionali per la prevenzione del cancro, maanche per vaccinazioni omogenee su tutto il territorio. Inquesti settori l’Italia è agli ultimi posti in Europa’’. Per ilministro, “il federalismo deve essere solidale, ma anche

coordinato. Sui grandi temi di interesse nazionale, la funzione del mini-stero della Salute è mettere a punto insieme alle Regioni percorsi con-divisi a tutela della salute dei cittadini’’. “Bisogna evitare - sottolinea ilministro - che ogni regione vada per conto suo, con iniziative scoordi-nate, come è accaduto finora sia nel campo delle vaccinazioni che de-gli screening dei tumori. La mancanza di coordinamento ha reso leazioni attuate dalle singole regioni meno efficaci: non dare priorità allaprevenzione, attraverso piani nazionali, è un danno gravissimo ai citta-dini e alla finanza pubblica, tale da far saltare il sistema. Non è una vio-lazione alle prerogative e ai poteri regionali - ha concluso Sirchia - mauna necessità. (fonte Doctornews)

LA COSTITUZIONE VIGENTELa potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispettodella Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunita-rio e dagli obblighi internazionali.Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Statocon l’Unione europea; diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini diStati non appartenenti all’Unione europea;b) immigrazione;c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, munizioni ed esplosi-vi;e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorren-za; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; perequazio-ne delle risorse finanziarie;f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezionedel Parlamento europeo;g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli entipubblici nazionali;h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativalocale;i) cittadinanza, stato civile e anagrafi;l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustiziaamministrativa;m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritticivili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale;n) norme generali sull’istruzione;o) previdenza sociale;p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Co-muni, Province e Città metropolitane;q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale;r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo sta-tistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e loca-le; opere dell’ingegno;s) tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.

Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti interna-zionali e con l’Unione europea delle Regioni; commercio con l’estero; tute-la e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni sco-lastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale;professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione peri settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo;protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti ditrasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione,trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; previdenza complementa-re e integrativa; armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento dellafinanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali eambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di ri-sparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di cre-dito fondiario e agrario a carattere regionale. Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà le-gislativa, salvo che per la determinazione dei principî fondamentali, riser-vata alla legislazione dello Stato.Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia nonespressamente riservata alla legislazione dello Stato.Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nelle materie diloro competenza, partecipano alle decisioni dirette alla formazione degli at-ti normativi comunitari e provvedono all’attuazione e all’esecuzione degliaccordi internazionali e degli atti dell’Unione europea, nel rispetto delle nor-me di procedura stabilite da legge dello Stato, che disciplina le modalità diesercizio del potere sostitutivo in caso di inadempienza.La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazioneesclusiva, salva delega alle Regioni. La potestà regolamentare spetta alleRegioni in ogni altra materia. I Comuni, le Province e le Città metropolitanehanno potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell’organizzazione edello svolgimento delle funzioni loro attribuite.Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena paritàdegli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e pro-muovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive.La legge regionale ratifica le intese della Regione con altre Regioni per ilmigliore esercizio delle proprie funzioni, anche con individuazione di orga-ni comuni.Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi conStati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato, nei casi e con le for-me disciplinati da leggi dello Stato.

LA COSTITUZIONE COME MODIFICATALa potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispettodella Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunita-rio. Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:a) politica esterae rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l’Unione euro-pea; diritto di asilo e condizione giuridica dei cittadini di Stati non apparte-nenti all’Unione europea; promozione internazionale del sistema economi-co e produttivob) immigrazione;c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, munizioni edesplosivi;e) politica monetaria, moneta, tutela del risparmio e del credito e mercati fi-nanziari; tutela della concorrenza e organizzazioni comuni di mercato ; si-stema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; perequazionedelle risorse finanziarie;f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezionedel Parlamento europeo;g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli entipubblici nazionali;h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativaregionale e locale;i) cittadinanza, stato civile e anagrafi;l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustiziaamministrativa;m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritticivili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale;m-bis) norme generali sulla tutela della salute, sicurezza e qualità alimen-tari;n) norme generali sull’istruzione;o) previdenza sociale; sicurezza del lavoro;p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Co-muni, Province e Città metropolitane; ordinamento della Capitale;q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionaler) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo sta-tistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e loca-le; opere dell’ingegno;s) tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.t) grandi reti strategiche di trasporto e di navigazione di interesse naziona-le e relative norme di sicurezza; u) ordinamento della comunicazione; v) ordinamento delle professioni intellettuali; ordinamento sportivo nazionale; z) produzione strategica, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia. Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti interna-zionali e con l’Unione europea delle Regioni; commercio con l’estero; tute-la del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e conesclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ri-cerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori pro-duttivi; alimentazione; ordinamento sportivo regionale; protezione civile;governo del territorio; porti e aeroporti civili; reti di trasporto e di navigazio-ne; comunicazione di interesse regionale, ivi compresa l’emittenza in am-bito regionale, la promozione in ambito regionale dello sviluppo delle co-municazioni elettroniche;; produzione, trasporto e distribuzione dell’ener-gia; previdenza complementare e integrativa; armonizzazione dei bilancipubblici e coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazio-ne di attività culturali; istituti di credito a carattere regionale.Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà le-gislativa, salvo che per la determinazione dei principî fondamentali, riser-vata alla legislazione dello Stato.Spetta alle Regioni la potestà legislativa esclusiva nelle seguenti materie: a) assistenza e organizzazione sanitaria; b) organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazio-ne, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche; c) definizione della parte dei programmi scolastici e formativi di interessespecifico della Regione; d) polizia amministrativa regionale e locale; e) ogni altra materia non espressamente riservata alla legislazione delloStato”. Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nelle materie diloro competenza, partecipano alle decisioni dirette alla formazione degli at-ti normativi comunitari e provvedono all’attuazione e all’esecuzione degliaccordi internazionali e degli atti dell’Unione europea, nel rispetto delle nor-me di procedura stabilite da legge dello Stato, che disciplina le modalità diesercizio del potere sostitutivo in caso di inadempienza.La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazioneesclusiva, salva delega alle Regioni. La potestà regolamentare spetta alleRegioni in ogni altra materia. I Comuni, le Province e le Città metropolitanehanno potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell’organizzazione edello svolgimento delle funzioni loro attribuite.Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena paritàdegli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e pro-muovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive.La Regione interessata ratifica con legge le intese della Regione medesi-ma con altre Regioni per il miglior esercizio delle proprie funzioni ammini-strative, prevedendo anche l’istituzione di organi amministrativi comuni. Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi conStati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato, nei casi e con le for-me disciplinati da leggi dello Stato.

IL NUOVO ARTICOLO 117 DEL TITOLO VLe parti evidenziate in rosso corrispondono a parti soppresse della Costituzione;

quelle sottolineate riportano le integrazioni apportate.(FONTE: REGIONI.IT)

QUANDO ENTRERÀ IN VIGORELa nuova Costituzione entrerà in vigore in tempi di-versi. Devolution e interesse nazionale saranno effet-tivi subito con l’entrata in vigore della riforma, il restodipenderà dal referendum confermativo. Se questosarà fatto prima delle prossime elezioni politiche, lenorme entreranno in vigore dalla nuova legislatura.Se il referendum si terrà dopo le elezioni politiche del2006, la riforma entrerà in vigore nel 2011.

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Emergenze come Bse e Lin-gua blu, hanno imposto al-l’Istituto zooprofilattico

sperimentale dell’Umbria e delleMarche la necessità di dotarsi diun nuovo modello organizzativo.L’attenzione a livello nazionale edeuropeo alle problematiche dellasicurezza alimentare ha “impostoall’istituto di attivare e rendereoperativi in tempi brevissimi nuovilaboratori, di acquisire apparec-chiature estremamente sofisticatee di formare velocemente il perso-nale tecnico per assolvere allenuove e gravose incombenze’’. Il nuovo regolamento è stato ap-provato nei giorni scorsi dal consi-glio d’amministrazione dell’IZS. Cene parla il direttore generale dell’I-stituto Guido Petracca.

In che misura le emergenze sa-nitarie della BSE e della BlueTongue hanno inciso sulla ne-cessità di dare un nuovo model-lo organizzativo all’istituto chelei dirige? È indubbio che le due emergenzerichiamate, non ancora esplosequando, nel 1999, l’Istituto adottòil precedente Modello Organizzati-vo, abbiano avuto una pesante ri-caduta sull’organizzazione dellenostre attività, imponendo l’attiva-zione di Laboratori all’epoca nonprevisti, con conseguente neces-sità di formare rapidamente unanutrita schiera di ricercatori. Ciò èstato realizzato, grazie ai cospicuifinanziamenti messi a disposizio-ne dal Ministero della Salute, concospicui investimenti in tecnologieed inviando i nostri giovani ricer-catori nei più qualificati Centri dieccellenza nazionali ed esteri. Dipiù, lo sviluppo delle conoscenzescientifiche nel settore delle bio-tecnologie, applicate anche nelladiagnostica delle EncefalopatieSpongiformi Trasmissibili e dellaBlue Tongue, ha radicalmente mu-tato il nostro modo di operare, ri-chiedendo professionalità semprepiù specifiche e, conseguente-mente, determinando la necessitàdi rivedere l’assetto organizzativo.Va poi evidenziato che il NuovoModello organizzativo ha tenutoconto delle nuove incombenzepreviste per gli II.ZZ.SS. in gene-rale e questo dell’Umbria e delleMarche, in particolare, dai PianiSanitari Nazionale e Regionali.

Quali sono le principali novitàdel nuovo regolamento adottatodal Consiglio dell’IZS per la ve-terinaria e i Colleghi veterinaridell’IZS? Fondamentalmente le novità dimaggior rilievo, rispetto al passa-to, credo possano essere consi-derate due. La prima riguarda piùda vicino l’erogazione dei servizi,avendo previsto, sia nella sedecentrale che nelle Sezioni Provin-

ciali, due macroaree di attività,che fanno riferimento, rispettiva-mente, alla Diagnostica Integrataed alla Sicurezza Alimentare. Ac-canto a queste due macrostruttureabbiamo dato particolare risalto aicentri di eccellenza nazionali o re-gionali presenti nell’Istituto. In talmodo, presso la sede centrale visono il Centro di Referenza Nazio-nale per le Pesti Suine, il Centro diReferenza Nazionale per la Leu-cosi Bovina Enzootica ed il Centrodi Riferimento Regionale per gliEnterobatteri Patogeni, mentreciascuna Sezione Provinciale hauna sua caratterizzazione qualecentro di eccellenza a valenza re-gionale (il Centro di Referenza Na-zionale per il controllo microbiolo-gico e chimico dei Molluschi Bival-vi Vivi per la Sezione di Ancona, ilCentro di Riferimento Regionaleper gli Enterobatteri Patogeni perla Sezione di Macerata, il Centrodi Riferimento Regionale per leTSE per la Sezione di Fermo, ilCentro di Riferimento Regionaleper l’Autocontrollo per la Sezionedi Pesaro ed il Centro di Riferi-mento Regionale per l’Ittiopatolo-gia delle acque interne per la Se-zione di Terni). Appare di tutta evi-denza il riconoscimento del ruolostrategico svolto sul territorio delledue Regioni dalle Sezioni Diagno-stiche Provinciali che, funzional-mente integrate tra di loro e con iLaboratori specialistici della sedecentrale, devono garantire il com-pleto soddisfacimento delle esi-genze di servizio degli utenti, isti-tuzionali e non. La seconda novità importante ri-guarda l’attenzione posta nei con-fronti delle risorse umane in gene-rale e della classe dirigente in par-ticolare. Il Modello Organizzativodi recente approvato, nell’ottica diuna crescente responsabilizzazio-ne della classe dirigente, prevedeche la stessa divenga l’elementopropulsore delle attività dell’Ente,svolgendo, nel contempo, un’im-portante funzione consulenzialeper la stessa Direzione Generale.In tale ottica i dirigenti di livelloapicale, in particolare, in ragionedell’esperienza acquisita nell’e-spletamento delle nuove funzionicorrelate a tale status giuridico edeconomico, diverranno ancor piùpartecipi della strategia azienda-le, con un loro maggior coinvolgi-mento nelle attività gestionali, dicoordinamento e di direzione del-le macrostrutture individuate. Èevidente che per valorizzare almeglio detto ruolo il nuovo Model-lo Organizzativo non poteva nonprevedere una ben articolata strut-tura deputata alla organizzazionee gestione da un lato dell’intensaattività formativa rivolta al perso-nale dell’Istituto e, dall’altro, deglieventi formativi ECM destinati atutte le figure professionali ope-

ranti nel Servizio Sanitario Nazio-nale. Ciò anche in ragione del fat-to che l’Istituto è stato inserito dalMinistero della Salute nell’elencodelle 84 istituzioni che stanno ef-fettuando la sperimentazione na-zionale per acquisire il “patentino”di provider nazionale ECM.

Nel comunicato diramato dalleagenzie di stampa si sottolineail ruolo dell’IZS su un aspettodella sicurezza alimentare pres-soché taciuto fino ad ora: la pre-senza di uranio impoverito inderrate alimentari dell’area bal-canica. Cosa può dirci in propo-sito e che ruolo ha la veterinariain tutto questo?Si tratta di un progetto speciale fi-nanziato dal Ministero della Salu-te, che trae origine dai tragici av-venimenti che hanno interessatomilitari e civili presenti nell’areabalcanica durante i recenti eventibellici, causati presumibilmenteda contaminazioni ambientali dauranio impoverito. Da un lato ilprogetto prevede controlli clinicied analitici sul personale a rischio,effettuati da strutture medichespecialistiche, mentre la parte ri-guardante il controllo dei prodottivegetali e di origine animale pro-venienti da detti territori è stato af-fidato a questo Istituto, unitamentea quello della Puglia e Basilicata eall’Istituto Superiore di Sanità. Sitratta in sostanza di effettuare unmonitoraggio di tali alimenti pervalutare i rischi che possono cor-rere il personale ancora lì operan-te ed i consumatori italiani che as-sumono prodotti di importazioneda tali territori. Quanto al ruolo del-la veterinaria, penso che questaesperienza rappresenti, oltre adun evidente riconoscimento del-l’autorevolezza e competenza del-le tre istituzioni coinvolte, un im-portante ed impegnativo banco diprova in una tematica tanto delica-ta, ma anche la prova tangibile diquanto rilevante possa essere ilruolo della medicina veterinariapubblica nella tutela della salutedei consumatori.

Più in generale come opera ilvostro Istituto per la sicurezzaalimentare?La crescente attenzione riservatadall’Unione Europea, dal Ministerodella Salute e dalle Regioni alleproblematiche riguardanti la Sicu-rezza Alimentare hanno spintoquesto Istituto a potenziare in ma-niera decisa le attività riguardantiquesto settore. Ciò non solo sottoil profilo analitico, elemento che haindotto l’Istituto a prevedere l’istitu-zione di una serie di nuovi Labora-tori deputati al controllo chimico emicrobiologico degli alimenti, maa potenziare in maniera rilevante ilsettore della osservazione epide-miologica, dell’analisi del rischio,

della genotipizzazione e dellatracciabilità delle filiere produttivetramite analisi genetica.

L’ultimo rapporto dell’INEA dàper superata la crisi BSE, mausa toni preoccupati per la BlueTongue e l’influenza aviaria. Daanni, in sostanza, il consumato-re è costretto a confrontarsi conle emergenze alimentari. Dal-l’osservatorio dell’IZS che dirigeche prospettive intravede per leemergenze sanitarie che colpi-scono il patrimonio zootecnico? La globalizzazione dei mercatinon solo determina la quotidianaimmissione nei circuiti commercia-li nazionali di alimenti “esotici”,che già di per sè costituisconouno stress per il nostro organismoper la possibile presenza di agen-ti batterici, virali e contaminantichimici “non convenzionali” poten-zialmente presenti, e come talimeritano una attenzione particola-re da parte dei medici e veterinari,ma fa sì che possano giungere nelnostro Paese, veicolati da animalio alimenti, ma anche dai vettoripiù disparati, agenti patogeni anoi poco noti. Cosa possiamo fa-re? Da un lato è indispensabileprendere coscienza di questapossibilità e mostrarsi organizzati-

vamente sempre pronti a far frontecon tempestività ad una qualsiasiemergenza, dall’altro è parimentiindispensabile aumentare i livellidi competenza. In ciò gli IstitutiZooprofilattici Sperimentali nonpossono disattendere al loro ruolostrategico di strumento tecnicoscientifico dello Stato e delle Re-gioni per rendere rapidamente di-sponibili le risultanze delle attivitàdi sorveglianza epidemiologicasvolte, contribuendo peraltro, d’in-tesa con le Facoltà di MedicinaVeterinaria, alla formazione ed ag-giornamento dei medici veterinari,pubblici e privati, sulle tematichedi sanità pubblica.Da ultimo mi consenta una rifles-sione sulla Blue Tongue: le quoti-diane polemiche di questi stres-santi ultimi anni non hanno certoaiutato il Paese a far fronte a que-sta emergenza, né hanno giovatoall’immagine complessiva dellaveterinaria. Ritengo che gli opera-tori della sanità pubblica veterina-ria abbiano perso un’altra impor-tante occasione per dimostrarecome si affronti con efficacia unaemergenza, mettendo in campoesclusivamente la loro esperienzae competenza professionale e la-sciando a chi di dovere la respon-sabilità delle scelte politiche. ■

4

Intervista a Guido Petracca

Nuovo modello organizzativo per l’IZS dell’Umbria e delle Marche

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004

Guido Petracca è Direttore Generale Istituto Zoopro-filattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche dal1997 ed è stato riconfermato nell’incarico quinquenna-le il 13 ottobre 2002. Essendo stato l’IZS dell’Umbria edelle Marche il primo Istituto che si è adeguato alle nor-me di aziendalizzazione, il Collega Petracca è stato il

primo in Italia ad assumere questo incarico. Gli attuali orientamenti, ne-cessariamente in linea con le esigenze del Ministero della Sanità e deglialtri utenti istituzionali, portano l’Istituto a produrre, spesso in collabora-zione con altre istituzioni pubbliche, ma anche con aziende private, pro-getti di ricerca interessanti principalmente i settori della Sicurezza ali-mentare, del Benessere animale, della Epidemiologia e delle applica-zioni delle Biotecnologie alle problematiche di sanità pubblica vete-rinaria. Essendo, poi, un produttore di vaccini e di allergeni commissio-nati dal Ministero della Sanità, l’Istituto è anche fortemente impegnatonello studio e nella sperimentazione di nuovi vaccini, specie per quantoconcerne la Peste Suina Classica, nonché di kit diagnostici, utilizzando leacquisizioni scientifiche derivate dall’uso ormai generalizzato delle tecni-che biomolecolari.

Tre Centri Nazionali di Referenza

L’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche è sede di tre CentriNazionali di Referenza, quello per lo studio e la diagnosi della Leuco-si Bovina Enzootica (DM 1° Agosto 1995), quello per lo studio e la dia-gnosi delle Pesti Suine (DM 12 Agosto 1995), e quello per il ControlloMicrobiologico e Chimico dei Molluschi Bivalvi Vivi (DM 13 febbraio2003), le cui principali competenze riguardano:fornire ai laboratori nazionali le indicazioni ed i protocolli operativi neces-sari per l’esecuzione degli esami diagnostici, provvedendo a confermarele diagnosi dagli stessi effettuate; produrre i reagenti diagnostici e stan-dardizzare gli stessi e quelli prodotti dai laboratori autorizzati; proporre ecoordinare ricerche, d’intesa con il Ministero della Sanità ed in collega-mento con i Centri di referenza europei, finalizzate alla individuazione dinuovi metodi diagnostici da diffondere ai laboratori nazionali; effettuarecorsi di aggiornamento sulle metodiche diagnostiche previste dai proto-colli ufficiali.

L’INTERVISTA

di Sabina Pizzamiglio

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Al loro con-gresso na-zionale i

presidenti degli or-dini della FNOM-CEO hanno assunto

posizioni drastiche rispetto allaquestione ECM. All’unanimità èstata approvata una mozione cherecita: “in segno di responsabilitàla Federazione deve manifestarsiunita: rifiutiamo perciò ogni con-tatto con il Ministro e rifiutiamo lapartecipazione a ulteriori gruppidi lavoro”. All’unanimità è stataconfermata “la immediata dimis-sione dei rappresentanti dallaCommissione Nazionale ECM”. IlPresidente Giuseppe Del Barone(foto) ha quindi preso carta e pen-na e scritto al Ministro della Salu-te le decisioni adottate: dimissioniimmediate dei rappresentanti del-la Fnomceo dalla CommissioneEcm; richiesta di scioglimento

della Commissione Ecm e messain mora di tutto il sistema Ecm; av-vio di una fase di riflessione sullaformazione in modo da proporreun nuovo modello formativo per ilmedico adeguato alle esigenzedei pazienti e della società. Nelmese di luglio, la Fnomceo avevagià minacciato questa decisionema una pronta rassicurazione sulruolo della Federazione degli Or-dini nel programma nazionaleEcm da parte del ministro Sirchiaaveva temporaneamente calmatole acque. Poi però al ritorno dallevacanze Del Barone è stato “sol-lecitato” dai presidenti degli ordiniprovinciali a porre nuovamente laquestione al ministro che nel frat-tempo alle parole non aveva fattoseguire alcun fatto concreto.Come va letta questa situazio-ne? È pensabile che l’Ecm vadaavanti senza l’ordine dei medici?L’unico ad azzardare una risposta

è il quotidiano Doctornews: se èvero che Del Barone ha scritto for-malmente a Sirchia a nome dellaFnomceo -si legge nell’edizionedel 22 ottobre- è anche vero cheDel Barone è sotto pressione daparte dei presidenti degli ordiniprovinciali che sono nella mag-gioranza dei casi esponenti dispicco della Fimmg. E vista lagrande influenza di Falconi (presi-dente FIMMG e dell’Ordine deiMedici di Roma) non è inimmagi-nabile pensare che la “politica”sull’Ecm della Fnomceo la stiadettando lui. Del Barone infatti èpiù impegnato a tamponare gli at-tacchi su altri fronti all’interno del-la Federazione”. Un esempio? ilcaso Onaosi. ■

Paci si appella ai medici“Venite a riscontrare di personache cosa è l’Onaosi, in quella se-de metterò a disposizione tutte le

carte che spiegano la nostra atti-vità e la necessità di essere tuttistretti attorno a questa Opera checi viene invidiata da più parti eche è unica in Europa”. Così Ari-stide Paci, Presidente della Fon-dazione, al Congresso dellaFNOMCEO dopo un dibattito incui alcuni Presidenti di Ordinihanno sottolineato i problemiaperti attorno all’Onaosi. Paci haspiegato che “la contribuzione vo-lontaria all’Onaosi in pratica nonesiste, se pensate che essa è sta-ta corrisposta da circa 2.750 per-sone, mentre la contribuzione ob-bligatoria si attesta sulle 436 milaunità. Dire che va cambiato l’at-tuale regime significa decretare lafine dell’Onaosi, una cosa chenessuno di noi vuole”. Paci haquindi annunciato che la Fonda-zione si sta organizzando ancheper migliorare la comunicazione,“ma a nessuno può sfuggire -hadetto- che stiamo parlando di unEnte benemerito che ha assistitoed assiste migliaia di orfani. Nelcorso del congresso l’argomentoONAOSI è stato sviscerato sinoalla richiesta -approvata all’unani-mità- di coinvolgere “direttamen-te” i tre Ordini (medici, farmacistie veterinari) nel CdA dell’Ente.L’appuntamento è quindi per il 29ottobre a Perugia, giorno dell’i-naugurazione dell’Anno Accade-mico, quando i Presidenti degliOrdini dei medici potranno recar-

si nella sede dell’Onaosi per visi-tare una realtà che meriterebbeben altra visibilità, se si consideral’opera che si svolge prevalente-mente per gli orfani dei sanitariitaliani: medici, veterinari, farma-cisti. (fonte: FNOMCEO) ■

5ATTUALITÀ

Decisioni unanimi al congresso di metà ottobre

La FNOMCEO lascia la Commissione Nazionale ECM Il Presidente Del Barone chiede la messa in mora di tutto l’ECM

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004

Dite la vostra sul Pet Food

SCIVAC e ASSALZOO stannoraccogliendo i dati di un’in-

dagine presso i medici veterinariitaliani sui temi della sicurezza sa-nitaria del pet food e della comple-tezza nutrizionale degli alimenti in-dustriali preconfezionati per anima-li da compagnia. L’indagine è rea-lizzata tramite un questionario di-sponibile on line al sito www.sci-vac.it Una volta compilato, andrà speditovia posta all’indirizzo: SCIVAC - In-dagine SCIVAC-ASSALZOO - ViaTrecchi, 20 - 26100 Cremona. Ai medici veterinari vengono ri-chieste valutazioni sulle materieprime utilizzate, sui fattori che aloro giudizio possono pregiudica-re la sicurezza sanitaria degli ali-menti, sul tipo di alimentazioneche suggeriscono ai proprietari esugli errori più diffusi commessida questi ultimi. I risultati del que-stionario saranno utilizzati per pro-muovere successivi studi di ap-profondimento in collaborazionecon enti di ricerca universitari e leautorità responsabili della sanitàpubblica.

Per informazioni rivolgersi alla Segreteria SIVE (Elena Piccioni) Tel: 0372 403502 Fax: 0372 457091email [email protected] Web Site: www.sive.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

11° CONGRESSO MULTISALA SIVE29-30 GENNAIO 2005

Pisa, Palazzo dei Congressi dell’Università di Pisa

11th SIVE CONGRESS29-30 JANUARY 2005

PISA (Italy), Congress Centre of Pisa University

11° CONGRESSO MULTISALA SIVE29-30 GENNAIO 2005

Pisa, Palazzo dei Congressi dell’Università di Pisa

11th SIVE CONGRESS29-30 JANUARY 2005

PISA (Italy), Congress Centre of Pisa University

28 gennaio 2005 - Palazzo dei Congressi dell’Università di PisaPRE-CONGRESS DAY SIOCE (Società Italiana di Ortopedia e Chirurgia Equina)

PRE-CONGRESS DAY SIRE (Società Italiana di Riproduzione Equina)

SEMINARIO PRE-CONGRESSUALE IN COLLABORAZIONE CON FISE, SIDI E UNIRE“Regolamenti sportivi e professione veterinaria”

RELATORI STRANIERI INVITATI / INVITED SPEAKERS

MEDICINA INTERNA / INTERNAL MEDICINEWarwick M. Bayly, CVM

Washington State University, USA

Steven M. Reed, CVMThe Ohio State University, USA

CHIRURGIA / SURGERYAlan Ruggles, DVM, Dipl ACVS

Rood & Riddle Equine Hospital, Lexington, USA

PATOLOGIE ARTICOLARI / JOINT DISEASESDean W. Richardson, DVM, Dipl ACVS

Landenberg, Pennsylvania, USA

PODIATRIA E MASCALCIA / PODIATRY & FARRIERYSimon Curtis, FWCF

Newmarket Farrier Consultancy, USA

RIPRODUZIONE / REPRODUCTIONBarry A. Ball, DVM, PhD

University of California, Davis, USA

Des P. Leadon, MA, MVB, MSc, FRCVS, DECEIMIrish Equine Centre, IRL

MEDICINA INTERNA / INTERNAL MEDICINEWarwick M. Bayly, CVM

Washington State University, USA

Steven M. Reed, CVMThe Ohio State University, USA

CHIRURGIA / SURGERYAlan Ruggles, DVM, Dipl ACVS

Rood & Riddle Equine Hospital, Lexington, USA

PATOLOGIE ARTICOLARI / JOINT DISEASESDean W. Richardson, DVM, Dipl ACVS

Landenberg, Pennsylvania, USA

PODIATRIA E MASCALCIA / PODIATRY & FARRIERYSimon Curtis, FWCF

Newmarket Farrier Consultancy, USA

RIPRODUZIONE / REPRODUCTIONBarry A. Ball, DVM, PhD

University of California, Davis, USA

Des P. Leadon, MA, MVB, MSc, FRCVS, DECEIMIrish Equine Centre, IRL

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

“Ordini con sistemi elettorali com-plessi e obsoleti che non incenti-vano una partecipazione pienadella base, rendendo asfittica lademocrazia nel mondo professio-nale”. C’è ben poco da aggiunge-re alle parole di Marco Bellinazzoche per il Sole 24 Ore, quest’esta-te, spiegava le ragioni che sotten-dono l’esigenza di modificare il si-stema elettorale degli Ordini. L’occasione può venire dalla que-stione dei laureati triennali, che in

base al DPR 328/2001 dovrannoavere entro l’anno diritto di voto edi rappresentanza. Tutto questoandrà stabilito mediante adozionedi un regolamento, che il Ministe-ro dell’Istruzione ha ultimato il 19ottobre scorso e inviato agli Ordi-ni che già presentano una sezio-ne B per i triennali (fra questi gliagronomi che nella sezione Bhanno incluso lo zoonomo).Non è pacifico che il DPR 328 siaveramente la giusta opportunitàper dare fluidità ai meccanismiche portano alla designazione deicomponenti di ordini e collegi sianazionali che locali. Il presidentedel CUP, Raffaele Sirica, adesempio ritiene che con il regola-mento previsto dal Dpr 328 si po-trebbero cambiare solo i quorum,abbassandoli o eliminandoli, manon toccare i sistemi di voto; perquesto non basterebbe un attoamministrativo, ma si renderebbenecessaria una nuova legge. Fadunque capolino il turno unico,più funzionale e meno costoso. Lapesantezza e la lentezza degli at-tuali sistemi elettorali, a giudiziodel Presidente Sirica, si spieganocon l’incremento degli iscritti: levecchie regole elettorali sono sta-te pensate per ordini e collegi chenon annoveravano che poche mi-gliaia di professionisti a livello na-zionale. Inoltre sarebbe megliovarare regole nuove a misura diciascuna professione piuttostoche pensare ad un sistema uni-versalmente valido.Il “disinteresse” dei professionistiper le cariche ordinistiche è co-munque un male diffuso. Non

mancano ordini o collegi commis-sariati che non hanno trovato chisostituisse i componenti. È il casodegli psicologi. Per incentivare ilvoto l’ordine dei giornalisti rimbor-sa le spese di viaggio con mezzipubblici, gli avvocati di Roma perraggiungere il quorum accorpanole votazioni dell’Ordine con quelledella Cassa forense. E la nostra Categoria? Quanto siinteressa di questioni ordinistichee sistemi di voto? E quanto va avotare? La risposta nell’indaginesvolta da Professione Veterinariaconsultando gli Ordini delle cittàcapoluogo di regione, richieden-do i dati dell’ultima consultazioneelettorale. ■

6ATTUALITÀ

Affluenza al voto 2003-2005

Ordini, quanto votano i veterinari?Tutte le professioni lamentano scarsa propensione al voto. La riforma del DPR 328/2001 potrebbe essere l’occasione per far ringiovanire le regole elettorali

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004

Le novità proposte dal MIUR

La bozza di regolamento messa a punto dal Sot-tosegretario Siliquini è stata inviata il 19 otto-

bre agli ordini professionali che per primi sono inte-ressati dalla questione dei triennali (agronomi, archi-tetti, assistenti sociali, attuari, biologi, chimici, geolo-gi, ingegneri, psicologi). Lo vaglierà anche il Ministe-ro della Giustizia. Ecco le principali novità: scompare

l’obbligo di raggiungere il quorum, si ammette il voto per corrispon-denza quando espressamente consentito dall’ordine di appartenenza,la convocazione potrà essere fatta anche tramite quotidiano locale, lavicepresidenza non potrà andare a un laureato triennale, tutti potrannovotare tutti senza distinzione fra quinquennali e triennali, assicurata inconsiglio la presenza di almeno un triennale, la rappresentanza degliiscritti alla sezione A non può essere inferiore al 50% dei componentidel consiglio, infine, per essere eletti nei consigli nazionali bisogneràcandidarsi al momento dell’indizione delle elezioni. (fonte Italia Oggi)

IL NOSTRO VOTO ALLE ULTIME ELEZIONIORDINE N. ISCRITTI* DIPENDENTI LLPP VOTANTI CONVOCAZIONE (1° o 2°)ANCONA dato nd nd nd nd ndAOSTA 90 36 54 36 1°BARI 400 134 266 166 2°BOLOGNA 575 / / 249 2°BOLZANO 176 83 93 81 2°CAGLIARI 285 / / 175 1°CAMPOBASSO 111 60 51 63 1°CATANZARO 101 35 66 78 1°FIRENZE/PRATO 325 / / 170 2°GENOVA 212 25 187 88 2°L’AQUILA 105 48 57 39 2°MILANO 1620 119 1338 1/3 iscritti 2°NAPOLI 729 185 544 275 2°PALERMO 301 / / 195 1°PERUGIA 574 / / 349 2°POTENZA 181 / / 117 1°ROMA 1005 187 798 400 1°TORINO 1.227 / / 524 2°TRENTO 137 / / 47 1°TRIESTE 56 7 49 39 2°VENEZIA 173 37 136 67 1°Fonte: Professione Veterinaria* Il dato complessivo degli iscritti in qualche caso non coincide con la somma dipendenti + liberi professionisti. Ciò è dovuto ai diversi criteri di computo comprendenti o meno gli iscritti pensionati.

Le vigenti regole elettoraliOgni triennio, entro il mese di novembre dell’anno in cui il Consiglioscade, a cura del presidente dell’Ordine o Collegio è convocata la as-semblea degli iscritti per la elezione del nuovo Consiglio. L’avviso diconvocazione da inviarsi con lettera raccomandata almeno venti gior-ni prima di quello fissato per l’inizio delle votazioni a ciascun iscritto nel-l’albo, deve indicare i membri del Consiglio uscente, i giorni delle vota-zioni nonché per ciascun giorno l’ora di inizio e di cessazione delle re-lative operazioni. Sono eleggibili tutti gli iscritti nell’albo, compresi iconsiglieri uscenti. La votazione si effettua a mezzo di schede in bian-co, munite del timbro dell’Ordine o Collegio, che vengono riempite coni nomi dei membri da eleggere. Per la validità delle assemblee occorrel’intervento di almeno un quarto degli iscritti. La delega non è ammes-sa per l’elezione del Consiglio. L’assemblea è valida in prima convo-cazione quando abbiano votato di persona almeno un terzo degli iscrit-ti, in seconda convocazione qualunque sia il numero dei votanti pur-ché non inferiore al decimo degli iscritti e, comunque, al doppio deicomponenti il Consiglio. I Comitati centrali sono eletti dai presidenti deirispettivi Ordini e Collegi, nell’anno successivo alla elezione dei presi-denti e Consigli degli ordini professionali, tra gli iscritti agli albi a mag-gioranza relativa di voti ed a scrutinio segreto. Per lo svolgimento delleoperazioni di voto si osservano le seguenti norme: la scheda in bian-co e una busta recante il timbro dell’Ordine o Collegio vengono dal pre-sidente dell’Ufficio elettorale consegnate all’elettore, previa la sua iden-tificazione, all’atto in cui l’elettore stesso si presenta per esprimere il vo-to; contemporaneamente viene consegnata all’elettore una matita co-piativa che dovrà essere restituita al presidente con la scheda e la bu-sta. Spetta al presidente di predisporre i mezzi idonei a garantire la se-gretezza del voto.

I riferimentinormativi

DECRETO DEL PRESIDENTEDELLA REPUBBLICA 5GIUGNO 2001, N. 328Modifiche ed integrazioni delladisciplina dei requisiti per l’am-missione all’esame di Stato edelle relative prove per l’eserci-zio di talune professioni, non-ché della disciplina dei relativiordinamenti

D. LGS. C.P.S. 13 SETTEMBRE1946, N. 233Ricostituzione degli Ordini delleProfessioni Sanitarie e discipli-na dell’esercizio delle professio-ni stesse

D.P.R. 5 APRILE 1950, N. 221 Approvazione del regolamentoper la esecuzione del decretolegislativo 13 settembre 1946,n. 233, sulla ricostituzione degliOrdini delle professioni sanitariee per la disciplina dell’eserciziodelle professioni stesse.

Vietti smentisce Siniscalco

“Non mi risulta che si stia ipotizzando l’abolizione delle tariffe professionali. Trattandosi di mate-ria di stretta competenza del Ministero della Giustizia che, tra l’altro seguo personalmente su de-lega del ministro Castelli, se queste modifiche fossero allo studio ne sarei di certo informato”. Ilsottosegretario alla Giustizia Michele Vietti (foto) non nasconde la sua contrarietà al ventilato pro-getto del Ministro Siniscalco di abolire dal primo gennaio 2005 le tariffe professionali. Anzi, Viettinon crede che il Ministero dell’Economia stia seriamente pensando di inserire nel collegato allaFinanziaria l’abolizione delle tariffe vincolanti, allo scopo di liberalizzare il mercato dei servizi pro-

fessionali e renderlo meno gravoso per le imprese. E in base a quanto riferisce il Sole 24 Ore, lo stesso Mini-stero dell’Economia nega che esista un testo o un disegno sulle professioni regolamentate. Solo pochi giornifa in occasione dell’anniversario degli ordini dei commercialisti Castelli ha confermato che la riforma delle pro-fessioni è una priorità del Governo e di non avere nessuna intenzione di spingere sul terreno della liberalizza-zione delle tariffe e della pubblicità.E con la riforma del Titolo V della Costituzione le professioni intellettuali tornano senza alcun dubbio nelle ma-ni del Ministero della Giustizia, sottraendosi per lo meno alla potestà legislativa concorrente delle Regioni. Inrealtà le Regioni, dal 2001 ad oggi si sono avvalse della loro potestà legislativa con equilibrio, limitandosi adistituire organismi consultivi e prevedendo misure di sostegno finanziario. Comunque sia il ripristino della com-petenza esclusiva statale, voluto fortemente dalle professioni tradizionali va visto con favore. Infatti, se è veroche l’attività professionale è considerata sempre più come un’attività d’impresa, assoggettata in linea di prin-cipio alle regole della concorrenza, la disciplina deve essere omogenea a livello nazionale. Del resto la riformacostituzionale del 2001 già include la “tutela della concorrenza” tra le materie di competenza esclusiva delloStato. Il nuovo testo però pone alcuni problemi: occorrerà infatti riempire di contenuto l’aggettivo “intellettuali”apposto al sostantivo “professioni”, che segna il limite della competenza esclusiva statale. Il Codice Civile (ar-ticolo 2229 e seguenti) contiene già una disciplina delle professioni intellettuali, distinta da quella dell’impren-ditore commerciale. Queste definizioni sono sempre state incerte e dunque se verrà approvata la nuova di-sposizione costituzionale, i giuristi avranno nuova materia da ribattere. Una volta ripristinata la competenzaesclusiva dello Stato il passo successivo sarà lo svecchiamento di ordinamenti antiquati e poco coerenti conle spinte liberalizzatrici dell’Europa.

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

La rintracciabilità dei prodot-ti è un dovere che hanno leaziende agro alimentari

della CEE; quest’obbligo è imperati-vo a partire dal 1° gennaio prossimo.Proprio per fare il punto della situa-zione e tracciare un modello opera-tivo per i prossimi due mesi che ciseparano dalla data fatidica si èsvolto a Parma un interessante se-minario di lavoro. Al tavolo dei rela-tori, introdotti da Vittore Beretta, pa-drone di casa ASSICA, e coordinatida Giovanni Ballarini, si sono alter-nati Romano Marabelli, direttore ge-nerale del Ministero della Salute,Giorgio Rimoldi, ASSICA, PietroBaldini, della Stazione sperimentaleconserve di Parma, Ivano Massirioe Mario Astuti, dirigenti rispettiva-mente dei servizi veterinari regiona-li di Emilia e Lombardia, e DarioDongo, responsabile delle politicheregionali di Federalimentare. Hachiuso i lavori il senatore CesareCursi, viceministro con delega vete-rinaria, ormai profondo esperto del-le questioni alimentari in quanto im-mancabile ospite degli eventi cultu-rali del settore.Il seminario si è aperto con la presad’atto che, in un anno, milioni dipersone al mondo vengono ricove-rate per malattie legate al cibo. Ciòha un duplice significato; da un la-to, fa esplodere i costi sociali dei ri-coveri, dall’altro dimostra le preca-rie condizioni igieniche delle derra-te a fronte di un controllore spessoincapace di agire.Marabelli ha subito messo le maniavanti, auspicando che, nel casoItalia, il Regolamento 178 sulla rin-tracciabilità diventi, per i controllori,non un’occasione di scontro con leimprese ma, piuttosto, un’opportu-nità di crescita del settore, compre-so il servizio pubblico; la rintraccia-bilità può e deve diventare uno stru-mento bivalente, sia per la traspa-renza aziendale che per le garanzieche, doverosamente, il serviziopubblico deve dare.Subito dopo, mentre Rimoldi hapromosso a pieni voti la norma, Bal-dini ha illustrato le linee guida che,in modo semplice e pratico, do-vrebbero ispirare l’operatore nel de-clinare i principi sulla rintracciabilitàdei prodotti a rischio della filiera deisalumi.Successivamente, sia Massirio cheAstuti hanno illustrato il lavoro che iloro uffici regionali stanno portandoavanti sul territorio; semplicità delsistema pare l’indicazione più ri-marcata nelle relazioni, lasciando lascelta di meccanismi più complica-ti a quelle imprese che, volontaria-mente, vogliono fare della rintrac-ciabilità anche una valorizzazionedel loro prodotto.La discussione che è seguita hafornito ampi spunti di riflessione.Qualcuno, ad esempio, ha rimar-cato le fallanze che lascia la com-plessità del nostro sistema pro-duttivo, legato a numerose e com-

plesse lavorazioni del prodotto fi-nale. Qualcun altro ha messo timi-damente il dito nella piaga dellaproduzione “in nero”. Infine, talunisi sono soffermati sulle produzionidi nicchia ed i pesanti vincoli im-posti da norme tarate su imprese

di grandi dimensioni.Alla fine il senatore Cursi è riuscitoa tirare le fila ed a riscuotere l’ap-provazione, dichiarandosi soddi-sfatto dei progressi del sistema diproduzione e di controllo e richia-mando la bontà sostanziale dei ci-

bi nostrani. Una bontà che è fruttonon del caso ma degli sforzi di tut-ti: i produttori, che vedono nell’as-segnazione di EFSA a Parma unriconoscimento della qualità italia-na, i controllori, che hanno visto ilsistema veterinario promosso a

pieni voti anche dalla FDA ame-ricana, ed il consumatore chealla gradevolezza dei nostri piat-ti potrà aggiungere, di fatto, an-che la garanzia del cibo dimo-strata dai bassi indici di ricoveriospedalieri. ■

7ATTUALITÀ

Seminario a Parma il 15 ottobre

La rintracciabilità per i prodotti di salumeriaASSICA ha presentato una linea guida ai suoi associati

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004

di Carlo Sisifo

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Il Sole-24 Ore in una indaginepubblicata tempo fa eviden-ziava alcuni aspetti di tra-

sformazione del Servizio Sanitariosulla base della tendenza semprepiù consolidata di una crescitaconsiderevole della presenzafemminile fra gli operatori del set-tore. In particolare cercava di pre-vedere come un numero semprepiù alto di medici donna, già oggila netta maggioranza, poteva inci-dere sulla evoluzione dei servizi.Partendo dal giudizio espressodai pazienti emergeva evidente ilfatto che il medico donna era piùapprezzato per le sue caratteristi-che di disponibilità e maggior at-tenzione verso le richieste ed esi-genze del paziente. Lasciavaperò qualche imbarazzo o per-plessità, soprattutto fra i pazientimaschi, per quanto riguardava al-cune patologie, per le quali pote-va esserci difficoltà ad interloquirecon una donna, o per alcuni set-tori: chirurgia, ortopedia, prontosoccorso dove l'immagine delmedico maschio dava maggioregaranzie e tranquillità. La maggiorpresenza di donne aveva inoltrefatto aumentare le richieste di oc-

cupazioni part time e la difficoltà acoprire turni di servizio notturno odi pronto soccorso perché difficil-mente accettati dai medici donnesia per motivi puramente psicolo-gici sia per ragioni oggettive inpresenza di figli. Avevamo giàavuto modo in altre occasioni di ri-prendere questo argomento nelsettore veterinario ricordando al-cuni fenomeni che si stanno evi-denziando e che sono riferibili aduna presenza femminile sempremaggiore. Anche nella veterina-ria, ad esempio, sono notevol-mente aumentate le richieste dicollaborazioni part time o comun-que limitate ad alcune fasce ora-rie per problemi famigliari o sem-plicemente per timore o paura adover lavorare da sole, magari dinotte, in un ambulatorio o in unpronto soccorso. Le aree verso lequali le veterinarie si sono mag-giormente orientate sono per glianimali da compagnia: medicinagenerale, medicina del gatto, der-matologia e comportamento. So-no poche quelle che operano nelsettore dei cavalli e veramente ra-re quelle attive nella zootecnia.Anche nel settore veterinario i

clienti apprezzano da parte deglioperatori femminili la maggior di-sponibilità e pazienza ad ascolta-re le richieste del propietario chele ritiene globalmente più “serie”.Se però si tratta di dover far sotto-porre il proprio animale ad un in-tervento chirurgico importante ocomplesso si ha molta più fiduciain un veterinario maschio. Le ra-gioni? Difficili da valutare, perquanto si sappia non esiste unaindagine seria su questi aspettidel rapporto con il cliente. Fra l'al-tro la cosa è ancora meno spie-gabile se si pensa che la maggio-ranza dei clienti degli ambulatoriveterinari sono donne. Evidente-mente non hanno fiducia in sestesse. Ci è sembrato giusto pre-mettere queste riflessioni per pre-sentare i valori tendenziali, sem-pre in netta crescita, della presen-za femminile nel settore veterina-rio. Nella tabella pubblicata ab-biamo riportato per ogni facoltà ilnumero di donne che ha superatol'esame di ammissione al Corso diLaurea in Medicina Veterinaria ela percentuale corrispondente ri-spetto al numero totale. La medianazionale è del 65,15% ma la si-tuzione è molto diversa fra le varieuniversità. Ad esempio Bolognaesprime un valore del 76,67%, edè in assoluto il più alto, mentre al-l'ultimo posto troviamo Messinacon solo il 49% di donne, l'unicaad essere inferiore al 50%. Seconfrontiamo poi il Nord, il Centroed il Sud del paese si hanno diffe-renze significative. Il Nord espri-me i valori più alti, il Centro simantiene poco distante mentre ènel Sud che vengono rilevati quel-li più bassi, con una anomalia dif-ficilmente spiegabile, Padova checon solo il 58,82% si posiziona alterzultimo posto seguita soltantoda Napoli, 52,86%, e dalla già ci-tata Messina. Partendo comun-que dal dato nazionale del65,15%, tenendo conto che du-rante il percorso degli studi sonosoprattutto i maschi ad abbando-nare o finire fuori corso (questetendenze sono evidenziate dalle

numerose indagini apparse an-che quest'anno su tutti i quotidia-ni) possiamo tranquillamente pre-vedere che nel 2010 la percen-tuale di laureati donne in Medici-na Veterinaria sarà superioreall'80% e per alcune facoltà (Bo-logna, Sassari, Teramo o Torino)potrebbe arrivare anche al 90%.Un dato che dovrà essere valuta-to nelle previsioni di trasformazio-ne del mondo veterinario e che lestesse associazioni del settoredovranno seriamente considerarenei propri programmi o progetti

futuri. La SCIVAC, ad esempio,pur avendo già una maggioranzafemminile fra i suoi iscritti, solo daalcuni mesi, dopo anni di assenzatotale, esprime nel nuovo consi-glio due presenze femminili, DeaBonello e Fabia Scarampella, e laFNOVI che su 22.000 iscritti ne hapiù di 6.000 donne non ha neppu-re un rappresentante femminilenel suo Comitato Centrale compo-sto da 13 veterinari. Non vi è dub-bio che nei prossimi anni assiste-remo a profondi cambiamenti inquesto settore. ■

8ATTUALITÀ

Nel 2010 il 90% sarà donna

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004

Apparecchiature Radiologiche

Camere oscure

Pellicole RX

Elettromedicali

Assistenza tecnica

di LUCARELLI M. & C.

SAS

VIA ISONZO, 8 - 20095 CUSANO MIL. (MI) - Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884

FACOLTÀ NUMERO NUMERO PERCENTUALERICHIESTE di DONNE di DONNE

DI IMMATRICO- AMMESSE* AMMESSE*LAZIONE

BARI 270 85 62,96%

BOLOGNA 426 115 76,67%

CAMERINO 153 55 68,75%

CATANZARO 76 16 64,00%

MESSINA 366 49 49,00%

MILANO 601 123 64,74%

NAPOLI 516 74 56,92%

PADOVA 491 40 58,82%

PARMA 346 62 63,27%

PERUGIA 323 63 66,32%

PISA 399 67 67,00%

SASSARI 153 32 71,11%

TERAMO 255 64 71,11%

TORINO 405 84 70,00%

TOTALI 929 65,15%*che hanno superato il test di ammissioneFonte: Elaborazioni a cura di Professione Veterinaria

È in arrivo la Carta di CreditoANMVI-VISA

Con i prossimi numeri di Pro-fessione Veterinaria verrà distri-buita a tutti i medici veterinari lamodulistica per richiedere lacarta di credito ANMVI-VISA.L’attivazione del servizio, an-nunciato per settembre, subi-

sce un brevissimo rinvio dovuto al perfezionamento degli ulti-mi dettagli procedurali da parte di CONSEL SpA (GruppoBanca Sella). Il modulo che troverete allegato alla rivista ri-chiederà una semplice compilazione da inviare a Consel.Il nuovo servizio finanziario proposto dall’ANMVI ha intanto ri-scosso l’attenzione del Sole 24 Ore che a luglio ha dedicatoun articolo alla “carta dei medici veterinari”. Un servizio per“un pubblico di nicchia” nella definizione del quotidiano eco-nomico, ma che per l’ANMVI ha soprattutto un significato diaggregazione e di affermazione dello status di medico veteri-nario. La carta avrà un canone annuale di 20 euro e potrà es-sere utilizzata per i pagamenti a saldo e rateali. È prevista unacopertura assicurativa per i casi di uso fraudolento e per im-possibilità di pagamento a causa di infortunio e malattia del ti-tolare.

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

“Per i prossimi due anni non sare-mo coinvolti dalla revisione indi-cata dal Min. Siniscalco per circa80 categorie di professionisti”. Laconferma viene da Giuliano Laz-zarini, Consigliere FNOVI, cheper conto della Federazione stu-dia con l’Agenzia delle Entrate e ilMinistero delle Finanze comeperfezionare l’SK22U dei profes-sionisti veterinari. Ma la novità piùimportante, ci dice, è che “ancheil 2005 rimarrà un anno sperimen-tale per lo studio di settore veteri-nario e, probabilmente l’evoluzio-ne avverrà per il 2006 ma non èancora definitiva”. Essendo quin-di una delle ultime categorie adessere state inserite all’internodegli Studi - continua Lazzarini“saremo anche una delle ultime asubire una revisione. Attualmentel’unica manutenzione dei nostriStudi è da riferirsi al quadro Z giàeseguita in aprile e di cui valute-remo le risposte dopo i prossimimesi di contribuzione. Saremoquindi coinvolti, come Commis-sione FNOVI, nella valutazionedelle risposte dei contribuenti ilprossimo anno eventualmentepronti a suggerire altre correzionio aggiustamenti che possanomeglio inquadrare la nostra realtàorganizzativa e, di conseguenza,la nostra giusta posizione fiscale.Importante è stato per me verifi-care, ancora una volta, che laporta aperta in questo Ministeroci permette di affrontare le pro-blematiche fiscali insieme aglispecialisti del settore senza subi-re delle modifiche a nostra insa-puta. Questo ci permetterà alla fi-ne della partita di ottenere un ri-sultato il più vicino possibile allarealtà.”Nei giorni scorsi il Ministro delleFinanze aveva ipotizzato di ade-guare annualmente e per via au-tomatica gli studi all’ISTAT. Allareazione negativa dei professio-nisti, si è aggiunto il decisivo “notecnico” del Presidente dell’Istitu-to Nazionale di Statistica. LuigiBiggeri è stato infatti molto chia-ro: l’ISTAT non ha i soldi per met-tere a punto gli indici necessariper l’aggiornamento annuale de-gli studi di settore.Il Governo è quindi tornato suisuoi passi. L’indicizzazione auto-matica degli studi di settore nonpiaceva alle professioni e nem-meno ad alcuni esponenti dellamaggioranza parlamentare. L’On.Gianfranco Conte (FI) membrodella commissione finanze della

Camera ha infatti dichiarato: “Iosono favorevole alla revisione de-gli studi di settore facendo peròparticolare attenzione. Ci sono

categorie che negli ultimi tempihanno visto cambiare in peggio laloro situazione ma molte altrehanno letteralmente tradotto la li-

ra in euro raddoppiando i prezzi.Insomma si è esagerato e questoandamento va corretto.” Abban-donata l’ipotesi della revisone re-

sta il problema di trovare i 2,5 mi-liardi di euro che dovevano deri-varne. L’On. Conte non ha dubbi:“Il condono sarà riaperto”. ■

9

Studio di settore veterinario sperimentaleanche nel 2005La conferma da Giuliano Lazzarini che spiega: non saremo coinvolti dall’adeguamento ISTAT chiesto da Siniscalco

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004RUBRICA FISCALE

collegati con la tua professioneper iscriverti

http://www.anmvi.it/servizi/liste/index.html

VETLINKLista telematica

A.N.M.V.I.

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Dopo l'incontro di Perugiadel 22 settembre con ilCdA dell'ONAOSI il Con-

siglio dell'ANMVI aveva chiesto al-la Fondazione la documentazionerelativa al formale coinvolgimentodella FNOVI nella decisione di al-largare l'obbligatorietà del contri-buto a tutti gli iscritti agli Ordini. Idocumenti richiesti sono pervenutiall'ANMVI con lettera della Presi-denza dell'ONAOSI datata 13 otto-bre 2004 e riteniamo doveroso neiconfronti di tutta la categoria, e so-prattutto degli oltre 5200 firmataridella nostra petizione, renderlipubblici per fare chiarezza suquanto è effettivamente accaduto.In data 23 ottobre 2002 l'ONAOSIinvia alle tre Federazioni coinvoltenella Fondazione una richiesta diparere sull'allargamento dell'obbli-gatorietà evidenziando l'importan-za di una loro approvazione perrafforzare e sostenere questo pro-getto "agli occhi delle Forze politi-che, istituzionali e del Legislatore".I motivi principali per cui l'ONAOSIvuole allargare obbligatoriamentela base contributiva non sono eco-nomici ma per "garantire una co-pertura a tutti i sanitari" e per "ren-dere ancora più leggera la contri-buzione dei colleghi già iscritti al-l'ONAOSI". Non vi è quindi un mo-tivo di sopravvivenza dell'Ente,che anzi la Corte dei Conti relazio-na sempre come molto solido, mamotivi esclusivamente sociali e po-litici. In data 31 ottobre 2002 il Pre-sidente della FNOVI, DomenicoD'Addario, risponde ufficialmente

a nome della Federazione: "Sentititutti i componenti del ComitatoCentrale, la Federazione da mepresieduta esprime parere favore-

vole alla previsione di detta contri-buzione obbligatoria".In data 8 dicembre la Commissio-ne Bilancio del Senato approva unemendamento alla Finanziaria: "Lalettera e, dell'Articolo 2 della Leg-ge 7 luglio 1901, n. 306, è così mo-dificata: "il contributo obbligatoriodi tutti i sanitari iscritti agli Ordiniprofessionali italiani dei farmacisti,dei medici chirurghi odontoiatri eveterinari, nella misura stabilita dalConsiglio di amministrazione dellaFondazione, che ne fissa misura emodalità di versamento con rego-lamenti soggetti ad approvazionedei ministeri vigilanti ai sensi del-l'articolo 3, comma 2, del decretolegislativo 30 giugno 1994, n. 509,e successive modificazioni".L'approvazione della Finanziaria2003, che verrà blindata dal Go-verno e passerà a colpi di fiducia,renderà definitivamente obbligato-ria la contribuzione ONAOSI pertutti gli iscritti agli Ordini a partiredallo stesso anno.L'ANMVI ne viene a conoscenza aiprimi di gennaio del 2003 leggen-do il testo definitivo della Finanzia-ria e già il 10 dello stesso meseprende una posizione contraria aquesta decisione pubblicando su@nmviOggi una dichiarazione du-ra del suo Presidente, Paolo Bossi,e dando mandato ai propri legali divalutare i possibili ricorsi giudiziariper arrivare ad una abrogazionedella norma.Alla FNOVI non risulta un verbaledel Comitato Centrale che approvil'allargamento dell'obbligatorietà a

tutti gli iscritti agli Ordini. All'ANMVIera stato detto che era stata unadecisione del ministro Sirchia. IlConsiglio dell'ANMVI sulla base

delle indicazioni emerse al Con-gresso di Rimini del 16/17 u.s. de-ciderà in questi giorni la posizioneda prendere. ■

10

Onaosi: i documenti che fanno chiarezzaUna lettera della FNOVI approva l'obbligatorietà

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004ANMVI INFORMA

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37
Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Una giornata di “prepara-zione atletica” e unagiornata di “gioco di

squadra”. Utilizza una metaforasportiva il Presidente Paolo Bos-si per descrivere il significato delCongresso Nazionale ANMVIsvoltosi sabato 16 domenica 17ottobre a Rimini. Compiuto il pro-cesso di regionalizzazione del-l’ANMVI (in ogni Regione è orapresente un Consiglio regionaleANMVI), la dirigenza si è riunitain sede plenaria proprio mentrela Camera dei Deputati licenzia-va il federalismo e la devolution. Queste riforme istituzionali e co-

stituzionali, interessando da vici-no la sanità e le professioni, as-segnano un ruolo strategico e in-sostituibile ai Consigli regionalidell’ANMVI, che si sono confron-tati sui modi e sugli obiettivi deirapporti con i politici e le istitu-zioni locali. Il Vice PresidenteANMVI Carlo Scotti ha tracciatoun quadro della professione ve-terinaria a cinque anni dalla na-scita dell’ANMVI, “quando nonc’era progetto politico, c’erascarso rinnovamento dirigenzialee si andava avanti a pacche sul-la spalla”. Scotti ha sottolineatol’importanza di sviluppare una vi-

sione moderna della professione“che guarda a tutta la veterina-ria, sia privata che pubblica, su-perando l’anacronismo sindaca-le della prima e rispettando ilruolo della seconda, ricercandoun terreno di collaborazione an-ziché di conflitto”. E su questoprocesso di integrazione fra sa-nità pubblica e privata sono in-tervenuti i Consiglieri nazionaliGiancarlo Belluzzi e Bartolo-meo Griglio, delineando lo sce-nario in cui si muoverà il “nuovoveterinario pubblico” dal primogennaio 2005, alla luce dellecompetenze organizzative in

12

Riunita a Rimini la Dirigenza ANMVI

ANMVI: avanti tutta!Gli organi direttivi nazionali e le ANMVI REGIONI hanno fatto il punto sulle strategie dell’Associazione. Scotti: sonoentusiasta dei Colleghi

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004ANMVI INFORMA

CARLO SCOTTI- (Progetto politico ed organizzazionedella associazione) Il Vice Presidente Scotti ha riepiloga-to la situazione della professione prima del 1999, anno difondazione dell’ANMVI, osservando come la professioneprivata non avesse un progetto politico e non conosces-se rinnovamento. Ha quindi sottolineato che l’ANMVI nonè un sindacato e non ha finalità sindacali di parte: la clas-

se veterinaria è una sola, pubblica e privata insieme. Analizzando lapartecipazione di ANMVI in Consilp-Confprofessioni, ha illustrato il van-taggio derivante dal riconoscimento ministeriale di “parte sociale” conconseguente accreditamento della professione veterinaria ai tavoli del-la concertazione. Sulla vicenda ONAOSI è intervenuto per riferire sullaraccolta di informazioni e di documentazione fatta dall’ANMVI per rico-struire la vicenda (v. articolo su questo numero ndr), ribadendo la pro-secuzione delle azioni di contrasto già in corso da parte di ANMVI.

GIANCARLO BELLUZZI (Veterinaria pubblica e privata,collaborazioni e sinergie all’interno della associazione:evoluzione della veterinaria pubblica ed interessi comu-ni). Il Tesoriere ANMVI e Vice Presidente AIVEMP ha svol-to la sua relazione sulla sanità pubblica, partendo dal fe-deralismo per arrivare al tema della sicurezza alimentare.Ha affrontato tre punti: scandali alimentari, cambiamento

della sanità pubblica e questione ministero.Illustrando il concetto di filiera e il rischio che altre professioni erodanole competenze veterinarie, ha sottolineato la necessità di aderire alcomparto sanitario e non asservirsi alla produzione. Ha quindi presen-tato uno spaccato delle istituzioni e delle nuove normative europee cheinteresseranno i controlli pubblici a breve, ricordando come anche il ve-terinario privato in azienda sia un tassello importante per la sicurezzadel prodotto al consumatore. Sul cambiamento della Sanità pubblica,ha presentato un raffronto con i nuovi paesi entrati nella UE a seguitodell’allargamento. Infine sulla questione Ministero ha ricordato l’annosità del dibattito sulrischio di un passaggio all’agricoltura e sul veterinario aziendale ha sot-tolineato la questione etica del rapporto controllore-controllato. Le con-clusioni sono state un invito a riflettere sul nuovo veterinario pubblico al-la luce degli scenari descritti, sul processo di integrazione tra veterina-ria pubblica e privata attraverso un’area convenzionale che rappresen-ti il bacino entro cui la sanità pubblica possa attingere professionalitàformate.

BARTOLOMEO GRIGLIO (Rapporti con i politici e l’am-ministrazione sanitaria) In veste di Consigliere ANMVI eAIVEMP ha relazionato sul rapporto del veterinario con lasicurezza alimentare e sulla scarsa conoscenza da par-te dei consumatori delle competenze veterinarie. Di quila necessità di aumentare l’impatto mediatico della vete-rinaria. Ha illustrato i punti di forza e i punti deboli della

sanità pubblica, annoverando fra i primi il numero e il peso dei veteri-nari dipendenti e fra i secondi la diminuita capacità di reddito degli ita-liani e la competitività dei paesi entranti. Ricordando come vi siano mol-te più risorse nell’Agricoltura che nella Sanità, ha invitato a non sotto-valutare le possibilità di raccordo con il Ministero delle Politiche Agri-cole. Si è soffermato inoltre sull’apertura ad altre componenti del Siste-ma sanitario Nazionale, con i cittadini e con i produttori.

SABINA PIZZAMIGLIO (Informazione e comunicazione:attualità e prospettive) Per conto dell’ufficio stampa e del-le relazioni esterne dell’ANMVI, ha proposto una suddivi-sione degli strumenti dell’informazione e della comunica-zione a disposizione dell’ANMVI. Descrivendo la trasfor-mazione e l’accelerazione dell’informazione con la perio-dicità settimanale di Professione veterinaria e con il quo-

tidiano @nmvi Oggi, ha sottolineato. la caratteristica dell’informazionedi settore. Ha quindi delineato le diverse funzioni comunicative delle li-ste telematiche e toccato il tema dell’informazione al pubblico.

GAETANO PENOCCHIO (Obbligatorietà ed evoluzionedell’ECM-) Il Commissario per l’ECM ha sintetizzato l’e-voluzione del sistema ECM fino a i nostri giorni, rimar-cando la stasi che caratterizza l’attività della Commissio-ne ECM da alcuni mesi. Ha riferito della polemica in cor-so fra i medici e il Ministro in relazione al decreto sul ri-conoscimento delle società scientifiche che intendono

svolgere attività ai fini ECM. Si è soffermato sulla differenza fra i creditinazionali e quelli regionali, ha illustrato l’evoluzione del sistema nelle in-tenzioni del Ministero (COGEAPS) e ricordato la posizione critica as-sunta dalla FNOVI in merito all’attuale sistema ECM.

ALBERTO SCHIANCHI (ENPAV)- Come coordinatoreANMVI per L’ENPAV ha delineato l’attività e l’andamentodell’Ente negli ultimi anni, fornendo dati sul rapporto uo-mo-donne, tra contribuenti attivi e pensionati, sul redditodei veterinari e sulla crescita patrimoniale dell’Ente. Haconcluso parlando di sfide e responsabilità che attendo-no l’ENPAV per le quali si rende necessario l’apporto e la

collaborazione di colleghi motivati.

ALDO VEZZONI (Università ed accesso alla professione)In veste di Segretario FNOVI ha illustrato le problematichelegate all’accesso alla professione (esubero laureati, Esa-me di Stato, Tirocinio e Praticantato). Sulle lauree triennaliha osservato che sono espressione delle esigenze delleuniversità ma non della professione. Si è quindi soffermatosul problema non più rinviabile dell’ingresso o meno dei

triennali nell’ordine dei veterinari. Ha riferito sulla Commissione per la Pro-fessione Veterinaria istituita per decreto ministeriale quest’anno.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

materia di sanità che la devolu-tion affida alle regioni, dell’allar-gamento europeo e della nor-mativa comunitaria sulla sicu-rezza alimentare. Una questionequest’ultima sulla quale si giocail ruolo di tutta la veterinaria:“Tante professioni -ha detto Bel-luzzi- stanno erodendo il nostrosettore. Tutti i veterinari che la-vorano in azienda agricola -harimarcato- sono un tassello im-portante della filiera e agisconosul prodotto finale al consuma-tore”. Sul rapporto del cittadinocon la sicurezza alimentare è in-tervenuto Griglio, riportando da-ti eloquenti: “I cittadini -ha detto-mettono il veterinario al quartoposto nelle competenze sulla si-curezza alimentare, dopo il NASe addirittura dopo i medici”. Siimpone quindi, secondo la diri-genza ANMVI, la necessità dirafforzare a livello politico e me-diatico la figura del medico ve-terinario, presso le autorità, ilpubblico e le altre professioni. Inparticolare quelle di area sanita-ria. La Dirigenza si è anche con-frontata con la necessità di ave-re una struttura ed una operati-vità snella e preparata e di favo-rire gli strumenti e le occasionidi consultazione interna. Entusiasta Carlo Scotti: “Ho vi-sto e percepito tanto entusiasmo.Non escludiamo di far diventarequesto primo congresso un ap-puntamento annuale. Eravamoquasi un centinaio a Rimini, aconfrontarci liberamente sul sen-so del nostro movimento, a capi-re meglio problemi e decisioniche solo il rapporto diretto per-

mette di chiarire senza equivoci.L’ho detto e lo ripeto: l’ANMVI de-ve capovolgere la veterinaria at-tuale. Noi siamo quelli che fannomentre gli altri tacciono. È vero,però- conclude Scotti- che uncerto peccato di verticismo diri-gista all’inizio c’è stato, ma nonpoteva essere diversamente,perché l’ANMVI non aveva tempoe chi aveva le idee chiare dove-va muoversi subito e velocemen-te. Torno da Rimini entusiasta deimiei colleghi, ho fiducia il loro e

mi aspetto che facciano grandicose”.La giornata di domenica, è statadedicata al ruolo dell’ANMVI al-l’interno delle istituzioni veterina-rie, ENPAV e FNOVI in particola-re. Sull’attualità dell’Ente è inter-venuto il Collega AlbertoSchianchi, mentre il SegretarioNazionale Aldo Vezzoni e il VicePresidente Gaetano Penocchiohanno fatto il punto sull’attivitàdella FNOVI e sui problemi piùspinosi della professione: l’attua-

le politica universitaria e l’Educa-zione Continua in Medicina. Nel-la giornata di domenica il VicePresidente Scotti ha riassunto laquestione ONAOSI e l’azione in-trapresa dall’ANMVI: “A questopunto -ha concluso Scotti- laquestione ONAOSI assume an-che risvolti politici interni alla Fe-derazione sui quali riteniamo siail Comitato Centrale a dover in-tervenire e per i quali la dirigenzaANMVI rinnova e rafforza la pro-pria fiducia ai suoi uomini”. ■

13laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004ANMVI INFORMA

Da sinistra: il Vice-Presidente Carlo Scotti, il Presidente Paolo Bossi, il Segretario Laura Torriani.

RC PROFESSIONALE

In esclusiva per l’ANMVI, Si-curamente srl (Bernese As-sicurazioni- Gruppo Allianz)ha realizzato una Polizza diResponsabilità Civile Pro-fessionale rivolta ai mediciveterinari iscritti ad una As-sociazione Federata ANM-VI. Per informazioni è attivoil numero verde:

800906377Si veda anche al sito www.sicuramente.it

A.N.M.V.I.

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Salgono a 13 le regioni chehanno deciso di dichiara-re il loro territorio “Ogm

free”. L’ultima regione ad aggiun-gersi alla lista è la Liguria che inseguito all’approvazione di una de-libera da parte della giunta regio-nale dichiara il territorio ligure “libe-ro da Ogm nel rispetto del principio

di precauzione’’. Affermano il presi-dente della giunta, Sandro Biasotti,e l’assessore all’agricoltura, PieroGiardino: “la scelta è stata fatta perdifendere le biodiversità e le coltu-re tipiche della Liguria’’. La giuntaha dunque scelto di “dare forza aldecreto del ministro Alemanno - haprecisato Gilardino - ribadendo la

posizione contraria alle coltivazionicon organismi geneticamente mo-dificati per difendere il patrimonioprincipale della Liguria che è labiodiversità”. Nella regione sonopresenti “diverse specialità agroa-limentari - spiega l’assessore - perle quali l’introduzione di coltivazionidi Ogm, indipendentemente dal ti-

po di coltura in campo, rappresen-terebbe un sicuro danno di imma-gine nei confronti dei cittadini-con-sumatori che si avvicinano con fi-ducia verso i prodotti che hannouno stretto legame con il territorio’’.E sul decreto Ogm presentato dalMinistro Gianni Alemanno e slittatonuovamente in consiglio dei mini-

stri, l’Assessore all’agricoltura del-la Puglia ha affermato: “Il decretoper la coesistenza fra colture gene-ticamente modificate e convenzio-nali prende il largo con il fonda-mentale contributo delle Regioni,che hanno avuto l’intelligenza disaper mediare fra le varie posizionipresenti anche in Consiglio dei mi-nistri”. “Il decreto - afferma Marmo- dimostrerà che chi opera a strettocontatto con il territorio può avererisoluzioni più appropriate di chi af-fronta le questioni solo teoricamen-te. Grande merito va dunque rico-nosciuto alle Regioni ma anche alministro alle politiche agricole e fo-restali, Gianni Alemanno, per aversaputo creare una partecipazioneallargata intorno alla questione’’.Secondo Marmo, il fine ultimo deveessere quello di evitare la contami-nazione delle colture tradizionali ela distruzione del patrimonio di bio-diversità. Perciò la Puglia ha legife-rato per prima ed ha bloccato lacontaminazione del territorio, in at-tesa che la ricerca scientifica sia ingrado di garantire la coesistenzafra i due diversi tipi di coltivazione.La ricerca deve procedere libera-mente, ma altrettanto liberamentedeve sopravvivere l’agricoltura tra-dizionale e deve essere assicuratala scelta del consumatore attraver-so la dichiarazione dell’origine el’etichettatura trasparente’’. ■

14

Liguria “Ogm Free”13 le regioni che hanno adottato o stanno per adottare provvedimenti per dichiarare il territorio libero da Ogm

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004INFO REGIONI

UMBRIAOgm: una L.R. chetuteli i consumatori

Adottare provvedimenti urgentiper scongiurare l’impiego di

organismi geneticamente modificatinella produzione agroalimentare delterritorio regionale. È quanto ha chie-sto il consigliere regionale FrancoZaffini di An in una mozione presenta-ta alla Giunta della Regione Umbria. L’impiego di questi prodotti ha affer-mato Zaffini, “costituisce una graveminaccia per la salvaguardia della ti-picità dei prodotti territoriali e pur re-stando fondamentale il sostegno allaricerca scientifica, anche per capirequali siano la natura e gli effetti dell’u-so di alimenti da Ogm, è necessariogarantire ai consumatori il diritto di ef-fettuare liberamente la scelta del pro-dotto facendo sì che non si trovino incommercio prodotti Ogm senza ap-posita identificazione ed alle impreseagricole il diritto di decidere se vo-gliono o no seminare Ogm, con l’ob-bligo di certificarlo. Già dal 1999 leAssociazioni degli Agricoltori si sonomosse in questa direzione e perso-nalmente ritengo necessario che laRegione si attivi con apposita norma-tiva per sollecitare i Comuni a pro-muovere l’adozione di specifiche di-chiarazioni di libertà dagli Ogm; tute-lare l’identità geografica dei prodottiagricoli contro il rischio di sposta-mento dalle tradizionali aree geogra-fiche di produzione; promuovere pre-cisi standard di sicurezza ambientalee sanitaria; vigilare sulle modalità diinformazione in favore di scelte di ac-quisto informate e consapevoli daparte di produttori e consumatori;promuovere un sistema obbligatoriodi rintracciabilità per verificare le tec-nologie di produzione a partire dal-l’impiego di sementi; applicare unprogramma di valorizzazione di risor-se genetiche locali appartenenti a tra-dizionali varietà; realizzare un sistemaadeguato coordinato ed efficiente dicontrolli sulle sementi di importazionea livello doganale e sanitario”.

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Èstato presentato il 4 otto-bre scorso al Servizio ve-terinario dell’Ausl di

Rimini la bozza di RegolamentoComunale sulla tutela degli ani-mali. La bozza del regolamentodedica un capitolo ai cani in cuisono contenute le modalità concui devono essere trattati, i dirittidel cane e le sanzioni per i tra-sgressori. I proprietari dovranno assicurarloro adeguata quantità di movi-mento ma anche adeguata “so-cializzazione”: se sono tenuti incampagna o in luoghi isolati il pro-prietario deve andarli a trovareogni tanto. Potranno essere legatiper non più di otto ore al giorno, econ una catena lunga almenoquattro metri. I recinti devono es-sere di almeno nove metri quadriper un cane, più altri sei per ogniulteriore animale. Deve esserciuna cuccia o un riparo adeguatoper dimensioni, con tetto imper-meabile e pavimentazione. Unpubblico esercizio (negozio,bar...) può rifiutarsi di far entrareun cane nell’esercizio solo se al-l’esterno ha approntato “appositied adeguati strumenti d’acco-glienza”. Scontati guinzaglio, mu-seruola e obbligo di raccogliere ledeiezioni, il Regolamento spiegache nei parchi e giardini pubblicisaranno individuati spazi ad hocper i cani: le famose aree disgambamento. Attenzione però,ci saranno anche aree in cui i pa-droni non potranno portarceli,

neppure con guinzaglio e muse-ruola. Un ampio capitolo è dedi-cato alla gestione del canile pub-blico, che tra pochi mesi andrà dinuovo a bando. Sui gatti, si preci-sa che quelli liberi, senza padro-ne, appartengono al Patrimonioindisponibile dello Stato. La lorocura e sterilizzazione è delegata

all’Ausl. Gatti di proprietà si pos-sono far uscire di casa solo sesterilizzati. Più in generale, pertutti gli animali, è vietato venderli oregalarli “a fini di sperimentazio-ne”. Se si ammalano il proprietarioè obbligato a curarli, e solo in ca-so di malattia incurabile (certifica-ta da veterinario iscritto all’Ordi-

ne) può farli sopprimere ma coneutanasia. Vietato addestrare ani-mali per il combattimento, usarliper mendicare, e in caso di esibi-zioni (peraltro consentite solo incasi limitatissimi) è richiesta lapresenza o reperibilità di un vete-rinario per garantirne il benesse-re. Non è automatica l’“adozione”

di un cane o di un gatto dal cani-le: bisogna avanzare una richie-sta in triplice copia poi si è sotto-posti a un’istruttoria per vedere sesi è in grado di accudire l’anima-le. E se per caso in passato se neè portato uno al canile, nientenuova adozione.

(Fonte: Corriere Romagna)

15

Tutela animale

Presentato il regolamento comunale a Rimini

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004INFO REGIONI

Milano: nasce ufficiodiritti animali

L ’Assessorato ai Diritti degliAnimali della Provincia di

Milano ha annunciato in occasionedella “Giornata mondiale degli ani-mali”, la creazione dell’Ufficio DirittiAnimali dedicato alla promozionedei diritti di animali domestici, selva-tici ed esotici. L’Uda, che dovrebbeiniziare a funzionare nei primi mesidel 2005, avrà il compito di coordi-nare le attività dei 188 comuni mila-nesi, proponendo loro attività disensibilizzazione contro l’abbando-no degli animali d’affezione, di pre-venzione del randagismo, di infor-mazione, per creare servizi specificidedicati a migliorare e agevolare ilrapporto con gli animali. L’Uda dellaProvincia di Milano intende diventa-re nel tempo un punto di riferimentoper i possessori di animali, per le as-sociazioni ambientaliste e animalistee per i cittadini di Milano e provincia.In concreto, l’Uda si occuperà dicensire gli uffici tutela animali dei co-muni milanesi, di mappare i rifugipubblici, i canili privati e convenzio-nati presenti sul territorio e censire leconvenzioni esistenti tra i comuni e iprivati, di formare il personale deicomuni in campo normativo, di pre-disporre bozze di delibera e ordi-nanze per i consigli comunali e per isindaci (contro i maltrattamenti, mo-stre mercato, accattonaggio, ect), dimettere a punto capitolati d’appaltotipo per la scelta dei canili cui affida-re la gestione dei cani accalappiatinei comuni. ■

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Anche per l’espatrio deicani a Malta, che è en-trata nell’UE, valgono le

stesse procedure richieste perGran Bretagna e Irlanda (titolazio-ne anticorpale effettuata almenotrenta giorni dopo la vaccinazione

e sei mesi prima dello spostamen-to). È la conseguenza dell’inclusio-ne di Malta nel Regolamento (CE)n. 998/2003, stabilita dal ConsiglioEuropeo il 13 settembre scorso. Al-cuni atti adottati dall’Unione euro-pea, infatti, che rimangono validi

dopo il 10 maggio 2004, richiedo-no un adattamento a motivo dell’a-desione. Fra questi atti vi è il rego-lamento (CE) n. 998/2003 del Par-lamento europeo e del Consiglio,del 26 maggio 2003, relativo allecondizioni di polizia sanitaria appli-

cabili ai movimenti a carattere noncommerciale di animali da compa-gnia, il quale stabilisce le condizio-ni applicabili in particolare ai movi-menti a carattere non commercialedi cani, gatti e furetti.Malta che in precedenza applicava

un sistema di quarantena seme-strale per le importazioni delle spe-cie interessate, ha abbandonatotale regime al fine di recepire e ap-plicare il regolamento sopra ricor-dato. Durante i negoziati per l’allar-gamento è stato accettato che Mal-ta, essendo un’isola con una situa-zione sanitaria, per quanto riguar-da l’indennità dalla rabbia, simile aquella di Irlanda, Regno Unito eSvezia, dovesse essere trattata allastregua dei suddetti tre Stati mem-bri. Il regolamento (CE) n. 998/2003divide gli Stati membri in due cate-gorie in funzione delle misure di lot-ta contro la rabbia tradizionalmenteapplicate, concede a Svezia, Irlan-da e Regno Unito un periodo tran-sitorio di cinque anni per quanto ri-guarda i controlli applicabili a cani,gatti e furetti che vengono introdot-ti nel loro territorio. La UE ha per-tanto ritenuto opportuno aggiunge-re Malta all’elenco degli Stati mem-bri a cui è stato concesso un perio-do transitorio a norma del predettoregolamento. La Decisione è in vi-gore dal ventesimo giorno succes-sivo alla pubblicazione nella Gaz-zetta ufficiale dell’Unione europea,avvenuta il 23 settembre scorso. ■

Ultima riunione peril CommissarioByrne

Il 18 ottobre il commissario Uealla sanità David Byrne ha

partecipato al suo ultimo consigliodei ministri dell’agricoltura dell’Ue.Ai partner europei Byrne ha indica-to la strategia che il nuovo commis-sario dovrà raccogliere. Dal docu-mento di Bruxelles viene la confer-ma ad innalzare l’età dei bovini apartire dalla quale scatta l’obbligoUe di eliminare la colonna vertebra-le. Per salvare la fiorentina, sarebbeinfatti sufficiente rimuovere la colon-na vertebrale nell’animale a partireda 18 mesi, e non più a 12 mesi co-me avviene ora. Presentato in modoisolato, questo approccio non è riu-scito a riunire fino ad oggi nell’Ueuna maggioranza di stati membri afavore. La novità del documento, ri-spetto al passato, è l’inserimento diquesto approccio in una strategiaglobale in cui si suggerisce, tra l’al-tro, la fine dell’embargo sulleesportazioni di animali dal RegnoUnito, congiuntamente alla sop-pressione delle numerose restrizio-ni ancora in vigore per la vendita sulmercato europeo delle loro carni.Bruxelles punta anche ad reinte-grare le farine di pesce, ora proibi-te, nell’alimentazione dei bovini, es-sendo i laboratori attualmente ingrado di effettuare test per distin-guere le proteine di pesce da quel-le animali che sono vietate in quan-to considerate il principale veicolodi diffusione del morbo. In questoquadro sono previsti anche inter-venti più tecnici come l’innalza-mento dell’età dei bovini sottopo-sti ai test anti-Bse. ■

16

Dal 13 ottobre 2004

Anche Malta nel regolamento 998/2003Per l’espatrio dei cani necessari gli stessi adempimenti previsti per Gran Bretagna e Irlanda

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004EUROPA

★★

★ ★ ★ ★★★

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Fino al 14 ottobre 2006 èconsentito l’impiego, dasolo o in associazione,

dell’estradiolo 17 beta e suoi de-rivati sotto forma di esteri desti-nati a bovini, equini, ovini e ca-prini limitatamente al trattamentodi macerazione fetale o di mum-mificazione fetale per i bovini,per il trattamento della piometradei bovini e per l’induzione del-l’estro. Ogni altro impiego della sostan-za è vietato. Questo è quanto previsto all’arti-colo 1 del Provvedimento del 14ottobre scorso, pubblicato sullaGazzetta Ufficiale n. 245 cheprevede “limitazioni all’impiegodi medicinali veterinari conte-nenti estradiolo 17 beta e suoiderivati, nei bovini, equini, ovinie caprini.” Per tutte le indicazioni terapeuti-che non riportate all’art. 1, com-ma 1 “è sospesa l’autorizzazionealla commercializzazione dei me-dicinali veterinari contenentiestradiolo 17 beta.” A decorrere dal 15 ottobre 2006è sospesa, l’autorizzazione allacommercializzazione dei medici-nali veterinari contenenti, da soloin associazione, estradiolo 17beta e suoi derivati sotto forma diesteri destinati ad essere sommi-nistrati a bovini, equini, ovini ecaprini per l’induzione dell’estro.

Entro sessanta giorni dalla datadi entrata in vigore del provvedi-mento, le società interessate e ti-tolari di specialità veterinarie de-stinate agli animali possono ri-chiedere la modifica dei propristampati con l’eliminazione degliimpieghi non consentiti.

Le richieste di modifica devonoessere presentate alla Direzionegenerale della sanità veterinariae degli alimenti (Ufficio XI) delMinistero della Salute. In deroga all’art. 1, e fatto salvo ildivieto di utilizzo dell’estradiolo17 beta e suoi derivati sotto for-

ma di esteri al di fuori delle indi-cazioni autorizzate, è consentital’immissione sul mercato per latrasformazione o per il consumoumano della carne degli animalida azienda per i quali può esse-re certificato che tale sostanzasia stata somministrata per fini

17

Limitazioni ai medicinali veterinari contenenti Estradiolo 17Il provvedimento è pubblicato in GU del 18 ottobre scorso

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004

12/0

3

LEGGI IN GAZZETTA

GAZZETTA UFFICIALE Serie Generale n. 241 del 13Ottobre 2004Decreto Ministeriale n. 23162del 29 luglio 2004 concernente“Modalità per l’applicazione diun sistema volontario di etichet-tatura di carni di pollame”.

GAZZETTA UFFICIALEDELL’UNIONE EUROPEA

L 316 del 15 Ottobre 2004Decisione (CE) del 14 Ottobre2004 sull’elenco dei programmidi eradicazione e di sorveglian-za di talune TSE che possonofruire di un contributo finanziariodalla Comunità nel 2005.

L 316 del 15 Ottobre 2004Decisione (CE) del 14 Ottobre2004 relativa agli elenchi deiprogrammi per l’eradicazione ela sorveglianza delle malattieanimali e dei controlli intesi aprevenire le zoonosi che posso-no beneficiare di un contributofinanziario della Comunità nel2005.

terapeutici prima dell’entrata invigore del presente provvedi-mento, che tale trattamento risul-ti dai registri di cui all’art. 4 deldecreto legislativo n. 336/1999 eche siano stati rispettati gli altrirequisiti previsti dalla legislazio-ne vigente. ■

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Uno scanner globale ingrado di leggere tutte leversioni di microchip

esistenti. Lo chiede una coalizio-ne di associazioni veterinarie eper la tutela animale americane.Dopo la recente soppressione, loscorso aprile, di un Pitbull ameri-cano smarrito il cui microchip non

è stato identificato dallo scannerdisponibile, gli USA affrontano ilproblema dell’incompatibilità tec-nologica. Si chiede alle aziende disuperare le loro differenze percreare un lettore che possa iden-tificare in qualunque caso e ovun-que un animale perso e munito dimicrochip.

La maggior parte dei 2 milioni dipet americani identificabili elettro-nicamente possiede microchip didue tipi diversi ma che emettonoentrambi una frequenza di 125kHz. Ma esistono anche micro-chip con caratteristiche diverse eche emettono frequenze diverse,non leggibili da uno scanner in-

compatibile. In Europa occidenta-le, Canada e Australia, i micro-chip impiantati in cani e gatti ope-rano a 134,2 kHz, standard previ-sto dalla International StandardsOrganization (ISO). In questi pae-si sono disponibili anche lettori“globali” che possono leggere an-che altri tipi di microchip. Tuttavia,

dal 1998 non è più ammessa dal-l’I.S.O. la distribuzione di micro-chip non conformi allo standardISO. Molte associazioni america-ne, tra cui l’AVMA e l’AAHA, so-stengono l’adozione dello stan-dard ISO anche in America. Maun lettore globale sarebbe la solu-zione forse più sostenibile. ■

E. coli nellacolecisti deivitelliL’organo potrebbe fungere danicchia dell’infezione

Comprendere tutte le vie dicontaminazione della carne

da parte di E. coli O157:H7 e pre-venire l’infezione dei bovini. Sonogli obiettivi delle ricerche in corsopresso l’Agricultural ResearchService (ARS) del Dipartimento diAgricoltura degli Stati Uniti. E. co-li O157:H7 causa un’enteriteemorragica nell’uomo. Nel bovi-no, gli effetti di questo batterio sievidenziano difficilmente, renden-do complessa l’identificazione delpatogeno. I ricercatori hanno os-servato sperimentalmente che Ecoli O157:H7 può infettare, oltreche l’intestino, anche la colecistidei vitelli. Questo risultato potreb-be essere utile per evitare la con-taminazione della carne nei ma-celli. Storicamente, nella colecistisi ricerca la Salmonella. I ricerca-tori hanno provato, con esito posi-tivo, a verificare anche la presen-za di E. coli O157:H7 in questo or-gano. La contaminazione biliarepotrebbe contribuire alla diffusio-ne del batterio nei macelli. Oltreall’intestino, quindi, anche la cole-cisti dei vitelli potrebbe essere unbuon indicatore dell’infezione daE. coli O157:H7. Ora i ricercatoristanno verificando se l’infezionedella colecisti si verifichi anchenaturalmente nei vitelli. La ricercain corso presso l’ARS intende svi-luppare un sistema di prevenzio-ne dell’infezione di E coli O157:H7nel bovino. Una strategia in via diesplorazione è l’utilizzo di un vac-cino orale che induca la produzio-ne, nell’animale, di un anticorpocontro l’intimina, proteina di pare-te che consente ai batteri di attac-carsi alla mucosa intestinale. Ilvaccino prodotto dalle piante ditabacco modificate funziona neltopo e ora sono in corso le provenei bovini. L’obiettivo è di produrre il vaccinoanche da altre piante, tra cui i ce-reali. ■

18

Un lettore di microchip universaleGli USA fanno i conti con il problema della lettura dei microchip prodotti con standard diversi

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Una forma di “memoriacentrale” costituita dalinfociti T helper può

fornire un’immunità di lunga dura-ta verso la leishmaniosi. Lo affer-ma una ricerca dell’Università del-la Pennsylvania, guidata da PhillipScott del Department of Pathobio-logy, School of Veterinary Medici-ne e pubblicata su Nature Medici-ne di ottobre. Tali cellule immuni-tarie possono indurre l’immunitàall’infezione anche in assenza delparassita responsabile della ma-lattia. La scoperta potrebbe inco-raggiare nuovi approcci verso lacreazione di vaccini contro la lei-shmaniosi e altre malattie immu-nomediate come la tubercolosi el’Aids. I linfociti T helper, che coor-dinano la risposta immunitariacontro un patogeno, necessitanodi una stimolazione persistente daparte del patogeno stesso per ri-manere efficaci. “In assenza di uncontinuo attacco da parte dellaLeishmania, il sistema immunita-rio non mantiene attivi i linfociti TCD4+. La strategia della maggiorparte dei vaccini, ovvero di inse-gnare al sistema immunitario lamemoria di un patogeno, non fun-ziona con la leishmaniosi”. I ricer-catori hanno scoperto che unanuova forma di linfociti T di lungamemoria, se stimolata, può tra-sformarsi nel tipo di linfociti T hel-per che media la risposta immuni-taria. Ritengono inoltre che, po-tendo stimolare l’espansione diqueste cellule T della memoriacentrale, sia possibile sviluppareun vaccino efficace. La guarigio-ne dalla leishmaniosi induceun’immunità permanente versonuove infezioni che si ritiene siadovuta alla presenza continua delparassita. Scott e colleghi si sonochiesti se, nonostante l’evidenteperdita di immunità alla scompar-sa del parassita, vi fossero deilinfociti T in grado di conservare

la memoria della Leishmania. Stu-di recenti hanno mostrato che ilinfociti T della memoria possonoessere di più tipi. Uno, meno atti-vato e presente nei linfondi, èquello dei linfociti T della memo-ria centrale. La ricerca della U.Penn ha indagato se una simile

memoria centrale esistesse an-che per la leishmaniosi. Linfociti Tdi topi infetti da Leishmania sonostati trasferiti in topi mai espostialla malattia. Alcuni linfociti T tra-sferiti raggiungevano i linfonodi eavevano le caratteristiche dellecellule della memoria centrale.

“Abbiamo notato che questi linfo-citi T della memoria centrale, enon i linfociti T attivati, persistonoin assenza del parassita per al-meno cinque mesi”. Il passo suc-cessivo dei ricercatori sarà trova-re il modo di stimolare la prolife-razione delle cellule della memo-

ria centrale per indurle a combat-tere la malattia.Una miglior conoscenza dellecellule della memoria centralepotrebbe essere utile per lo svi-luppo di vaccini contro una seriedi patogeni sensibili alla rispostasostenuta dai linfociti T helper. ■

19

Un’immunità di lunga durata contro la LeishmaniaIndividuati linfociti T in grado di conservare una memoria centrale per il parassita

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line

all'indirizzo

http://www.evsrl.it/vet.journal/

• Notizie scientifiche• Archivio bibliografico

• Servizio Cytovet

di Maria Grazia Monzeglio

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Anche la SIVAE potràcontare sui propri refe-renti regionali per pro-

muovere sul territorio iniziative diaggiornamento scientifico. Il Con-siglio Direttivo, in seguito all’appro-vazione del Decreto Ministerialedel 31 maggio scorso con cui Sir-

chia ha definito i requisiti per l’ac-creditamento delle società scienti-fiche ai fini dell’Educazione Conti-nua in Medicina, ha deciso di anti-cipare i tempi, individuando tra isoci 17 Delegati Regionali. “La no-mina dei referenti regionali SIVAEafferma il Presidente, Claudio Pec-

cati - è la testimonianza più evi-dente della crescita e dell'impor-tanza SIVAE per i medici veterinariitaliani interessati al settore deglianimali esotici e non convenziona-li. Con la presenza sul territorio deidelegati regionali speriamo di por-tare avanti con ancora più efficacia

le tematiche che più stanno a cuo-re alla SIVAE, oltre alle problemati-che mediche: l'alimentazione degliesotici e le strutture per la loro cor-retta detenzione, ovvero il loro be-nessere”. “Speriamo - affermaMassimo Millefanti, VicePresidenteSIVAE - di trovare al più presto dei

delegati regionali anche in Basili-cata, Calabria e Molise, regioni at-tualmente scoperte, dove però ab-biamo già qualche socio”. L’impe-gno sul territorio dei delegati saràcaratterizzato soprattutto nell’infor-mare il Consiglio di tutte le proble-matiche locali e regionali inerenti ilsettore degli animali esotici, pro-porre attività e coordinare la pre-parazione di eventi regionali.“Ad esempio nel 2005, - anticipa ilVicepresidente SIVAE - in collabo-razione con alcune DelegazioniRegionali SCIVAC, la SIVAE pro-muoverà delle giornate di studio: afebbraio in Umbria, ad aprile in Pu-glia, in giugno in Lombardia, a no-vembre in Campania e a dicembrein Trentino Alto Adige.”

20

SIVAE, nominati i delegati regionali A partire dal 2005, al via l’attività di aggiornamento delle Delegazioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004DALLE ASSOCIAZIONI

UNIVERSITÀ DI NAPOLI:

DIAGNOSTICA DEI TUMORI NEI

CARNIVORI DOMESTICI Il Dipartimento di Patologia eSanità Animale della Facoltà diMedicina Veterinaria dell’Uni-versità degli Studi di Napoli Fe-derico II, organizza per l’a.a.2004/2005, il terzo Corso di Per-fezionamento in DiagnosticaIstologica e Citologica dei tu-mori nei carnivori domestici.Termine ultimo per la presenta-zione delle domande: 22 no-vembre. Il Bando è consultabile all’indi-rizzo www.istocitovet.unina.it.

Per informazioni: Prof.ssa Serenella Papparella

([email protected]), dott. Orlando Paciello

([email protected])tel. 081/44.03.01.

I DELEGATI REGIONALI SIVAE

ABRUZZODr. Maurizio Manera

CAMPANIADr. Francesco Diuccio

EMILIA ROMAGNADr. Massimo Riboni

FRIULI VENEZIA GIULIADr.ssa Elena Roussel

LAZIODr. Fabio Pelicella

LIGURIADr. Giuseppe Riello

LOMBARDIADr.ssa Elena Ghelfi

MARCHEDr. Marco Bedin

PIEMONTEDr. Antonio Distefano

PUGLIADr.ssa Ortensia Valeria Capurso

SARDEGNADr.ssa Cristina Stocchino

SICILIADr. Raffaele Melidone

TOSCANADr. Leonardo Brunetti

TRENTINO ALTO ADIGEDr.ssa Elena Mussa

UMBRIADr. Matteo Travaglini

VAL D’AOSTADr.ssa Laurenzia Del Piano

VENETO Dr.ssa Ketti Meneghin

Va ggiunto a pagina 20 appenadopo: 17 delegati regionali.

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Informazioni e consigli sullasalute, la nutrizione, il com-portamento e il benessere

dei pet: questa la consulenza diun Medico Veterinario che Puri-na, azienda di riferimento delmercato PetCare, metterà a di-

sposizione di tutti i proprietari dianimali da compagnia che il 20,23, 29 e 30 ottobre visiteranno ipunti vendita Carrefour di Milano-Assago, Torino-Grugliasco, Bolo-gna-Casalecchio e Roma-la Ro-manina fra le ore 17 e le ore 20.L’iniziativa, organizzata da Purinacon la collaborazione dei mediciveterinari di SCIVAC, la società

Culturale Italiana Veterinari Ani-mali da Compagnia, testimonial’impegno comune nel volere ac-crescere il benessere degli ani-mali da compagnia, e quindi ilbenessere della relazione, piùconsapevole, che si instaura fra ipet e l’uomo. Questa attività na-sce da dodici anni di esperienzadi “Purina per Voi” 800.525.505, il

numero verde organizzato in col-laborazione con SCIVAC che of-fre ai proprietari di pet informa-zioni sui prodotti e la nutrizione, econsulenza veterinaria telefonicagratuita di pronto soccorso 365gg. l’anno, 24 h su 24, con l’o-biettivo di assicurare ai pet unavita più lunga, più sana e più feli-ce. Un Medico veterinario SCI-

VAC di Purina per Voi che questavolta i proprietari di animali po-tranno incontrare direttamente.La consulenza, del medico vete-rinario verrà prestata in assenzadell’animale, che non può essereintrodotto nel punto vendita, enon sostituirà in alcun modo la vi-sita del medico veterinario di fi-ducia. ■

21

Un medico veterinario SCIVAC presso i punti vendita Carrefour Purina dedica 4 giorni al benessere dei pet in 4 città italiane

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004DALLE ASSOCIAZIONI

INCONTRI DEL CIRCOLOVETERINARIO MILANESE

DOMENICA 21 NOVEMBRE IL MEDICO VETERINARIO DIBASE E LA MEDICINA COM-PORTAMENTALE: come dia-gnosticare e trattare la Sin-drome da Privazione Senso-riale e la Sindrome Ipersensi-bilità - Iperattività nel cane enel gattoRELATORE: Dott.ssa Sabrina Giussani, L.P. ECM: In fase di accreditamento

DOMENICA 28 NOVEMBRE GIORNATA DI ORTOPEDIA:la diagnosi radiograficaRELATORI: Prof. Mauro Digiancamillo, Univ. MIlanoDott Massimo Petazzoni, Libero Professionista (MI)Dott. Alessandro Piras, Libero ProfessionistaECM: 5 crediti

SEDE DEI CORSI: NOVOTEL MILANO NORD CA’GRANDA - V.le Suzzani, 13 - MI-LANO - Tel: 02/66101861

PER INFORMAZIONI:e - mail CVM: [email protected] Internet: www.cvm-online.it Tel: 02/57600149 (dott. Montagna, ore studio)

Associazione Federata ANMVI

Corso di riproduzione

del cane e del gatto

Cremona, 2-4 Dicembre 2004Centro Studi SCIVAC

DIRETTOREMatteo Spallarossa

RELATORIGiovanni MajolinoStefano RomagnoliDaniele Zambelli

Si comunica che per mancatoraggiungimento del numero

previsto di partecipanti il corsoè STATO ANNULLATO

PER ULTERIORI INFORMAZIONI

Segreteria SCIVAC: Paola GambarottiTel. 0372/403508 Fax 0372/457091

[email protected] - www.scivac.it

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Da un sondaggio che hafatto l’ANMVI sulla letturadei quotidiani è risultato

che il 54% dei medici veterinarilegge tutti i giorni un quotidiano, il27% due o tre volte alla settimana,il 15% raramente ed il 4% mai.Quale quotidiano leggono, se siaIl Sole-24Ore, il Corriere della Se-ra, un quotidiano locale o la Gaz-zetta dello Sport, non lo sappiamoperché l’indagine non entrava nel

merito. Ho sempre pensato chel’informazione sia la base per ogniattività ed in particolare lo debbaessere per un professionista chedeve operare in un sistema com-plesso che lo identifica e ricono-sce spesso sotto aspetti anchemolto diversi: medico, imprendito-re, contribuente, ecc. Per i veterinari che oggi si ricono-scono nell’ANMVI attraverso l’i-scrizione ad una società federata,

e sono oggi circa 12.500, il pro-blema e l’esigenza di una puntua-le e corretta informazione profes-sionale è facilmente risolto dai nu-merosi strumenti che l’associazio-ne rende disponibili gratuitamen-te. Questo stesso settimanale èstato un obiettivo che ci si era po-sti da tempo per fornire con rego-larità notizie, informazioni, serviziche oggi sono necessari per chivuole svolgere un’attività nel no-

stro settore. Non basta esserescienziati per gestire un ambula-torio. Da settembre, inoltre,l’ANMVI ha iniziato a pubblicareuna serie di manuali, supplementidi Professione Veterinaria, esau-stivi di problemi di grande attua-lità ed emergenza: rifiuti speciali,626, ecc. Strumenti molto apprez-zati per la loro completezza e pra-ticità che si è riusciti a realizzareper il contributo di una azienda

che da sempre ha avuto attenzio-ne agli aspetti professionali dellagestione delle strutture veterina-rie, la Hill’s. Un altro strumentoinformativo che l’ANMVI da annirende disponibile è il sito, prestocompletamente rinnovato, e so-prattutto la possibilità di richiede-re informazioni o consulenze gra-tuite ad esperti (avvocati, com-mercialisti, fiscalisti, consulentidel lavoro, ecc.) per problemispecifici o personali. Quello chepiù mi ha affascinato fin dalla suaprogettazione è però @nmviOggi.Nessuna categoria professionalepossiede uno strumento comequesto che non si limita, come glialtri, ad una semplice rassegnastampa ma è un vero quotidianotelematico che cerca notizie,spesso in anteprima, crea notizieavendo la capacità di raccogliereinformazioni da diverse fonti e datempo, per la sua tempestività ecredibilità, fa notizia. Ci fa natural-mente piacere sapere che il no-stro quotidiano viene continua-mente monitorato durante la gior-nata anche prima del lancio dei ti-toli, come apprezziamo molto cheorganismi istituzionali contino sudi noi per poter arrivare celermen-te con i loro comunicati a tutti i ve-terinari e ci fa sorridere vedereche le nostre notizie, spesso sen-za che venga citata la fonte, ven-gano riprese da altri organi diinformazione. Non vi è dubbioquindi che nel settore veterinariogli strumenti validi ed autorevoliesistano e sono a disposizione ditutti visto che @nmviOggi, che ar-riva ogni giorno a più di 6500 ve-terinari, può essere letto da chiun-que sul sito dell’ANMVI dove sitrova anche settimanalmente l’ulti-mo numero di Professione Veteri-naria. Ci dispiace quindi leggerea volte ragionamenti di veterinariche derivano esclusivamente dauna cattiva o limitata informazio-ne. Tempo fa sulla Vetlink, si parlavadi problemi fiscali riferendosi an-che all’obbligatorietà dell’ONAO-SI, e qualcuno ha scritto riferen-dosi all’impegno delle associazio-ni veterinarie nell’affrontare questiproblemi: “aspetteranno anche inquesto caso, come già accadutoper l’ONAOSI, che i giochi sianotutti fatti, decisi e promulgati perindignarsi e scrivere fiumi di paro-le tanto indignate quanto inutili etardive o...”. Solo per una correttainformazione, @nmviOggi il 10-01-2003, subito dopo l’approva-zione della Finanziaria 2003, pub-blicava una notizia con questo ti-tolo: ANMVI: NO ALL’OBBLIGOONAOSI, riportando una dichiara-zione molto dura del PresidenteBossi. L’Associazione da anni, del resto,si batte a difesa del veterinario an-che per tutti gli aspetti fiscali. Ba-sta andare in @nmviOggi e fareuna semplice ricerca per parolainserendo IRAP, Studi di settore,imposta sulle targhe professionali,ecc. In verità basta leggere edinformarsi, è tutto gratuito. ■

22

Per una corretta informazione...

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004RIFLESSIONI

di Antonio Manfredi

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Èsufficiente la polizza RC pri-vata per assicurare i canipericolosi. Dall’entrata in vi-

gore dell’ordinanza del 27 agosto2004 del ministro della salute Giro-lamo Sirchia, infatti, i proprietari dicani “aggressivi” hanno l’obbligo distipulare una polizza assicurativacontro i danni causati dal proprioanimale. Le principali compagniestanno risolvendo la questione del-l’assicurazione obbligatoria per icani pericolosi proponendo allapropria clientela la tradizionale po-lizza RC del capofamiglia, “svec-chiata” con l’introduzione di alcuneclausole che si riferiscono proprio alpiù fedele amico dell’uomo.Il cane e la legge: Prima dell’entratain vigore dell’ordinanza del 27 ago-sto 2004 del ministero della salute, ilproprietario di un cane pur non es-sendo obbligato ad assicurarlo eracomunque tenuto a risarcire uneventuale danno provocato a un ter-zo dal fedele animale. La responsa-bilità del proprietario o di chi se neserve non è congiunta (“in solido”come si dice) ma è disgiunta: cioène risponde o l’uno o l’altro (respon-sabilità alternativa). Non va inoltreconfuso chi utilizza un animale perpropri scopi con chi, per obbligocontrattuale, è tenuto a custodirlo esorvegliarlo, come il garzone del pa-store o la domestica. In questa se-conda ipotesi la responsabilità rica-de comunque sul proprietario.L’RC del capofamiglia: L’assicura-zione di responsabilità civile dellavita privata, oltre ai danni causatidagli animali di proprietà, rimborsatutti i danni sia fisici che materiali in-volontariamente cagionati a terzi inrelazione ad un fatto accidentaleaccaduto nella vita privata (quindinon quella professionale). Di normala garanzia include anche i fatticommessi dai domestici. I rischi so-litamente garantiti dalla polizza RCdella vita privata includono anche laproprietà e il possesso di animalidomestici (è importante sottolineareche alcune compagnie includono ilcane tra gli animali domestici assi-curati solo in seguito ad un’integra-zione di premio). Va precisato chela polizza RC del capofamiglia co-pre soltanto i danni provocati invo-lontariamente (colposi) e non quelliintenzionali (dolosi).Esclusioni e limiti: Analizzando lelimitazioni inerenti alla proprietà edal possesso di animali domestici,nello specifico dei cani, è di fonda-mentale importanza sottolineare co-me l’inottemperanza alle norme re-lative alla loro proprietà e possessorende irrisarcibile ogni eventualedanno. Infatti, il proprietario di uncane pericoloso che in un luogopubblico azzanna un terzo perchésprovvisto di museruola, non saràsalvaguardato dalla propria com-pagnia assicurativa in quanto reo diaver infranto la legge.Ma i rischi in agguato non finisconoqui. In fase di stipula del contrattoassicurativo RC del capofamiglia èsempre bene chiedere all’assicura-tore l’eventuale esistenza di esclu-

sioni relative ad alcune razze cani-ne. Infatti, spesse volte, queste po-lizze contengono delle appendiciche escludono dalla garanzia PitBull, Dobermann, Rottweiler e Do-go, a causa della loro alta inciden-za di sinistrosità. Per assicurarequesti cani le compagnie chiedonoun premio aggiuntivo di circa 100

euro da sommare a quello basedella polizza RC della vita privata,che normalmente per un massima-le di 500.000 euro si aggira intornoai 70 euro all’anno. Solitamente i ca-ni di queste razze per essere assi-curati devono aver il tatuaggio di ri-conoscimento. (da ItaliaOggidell’11 Ottobre 2004) ■

23

Polizza obbligatoria per le 18 razze indicate da Sirchia

Per il cane pericoloso basta l’RC privata

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004LETTO SU...

di Valentino De Angelis

I medici veterinari delle Associazioni Federate ANMVI possono propor-

re ai clienti-proprietari una polizza che rimborsa le spese veterinarie.

È la Polizza Cane & Gatto, rinnovata e aggiornata di nuovi contenuti as-

sicurativi, che Sicuramente Srl ha realizzato in esclusiva per i medici ve-

terinari iscritti alle Associazioni Federate ANMVI, con Bernese Assicu-

razioni Spa del Gruppo Allianz.

Per informazioni www.anmvi.it

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

Veterinarioladro!Racconto questa storia veramenteaccaduta su autorizzazione del col-lega a cui è accaduto l’incredibilefatto. Ecco cosa si è sentito dire uncollega mentre camminava per lavia principale del paese in provin-cia di Frosinone in cui vive ed eser-cita la professione di Medico Veteri-nario, da una signora che portava aspasso la sua cagnetta. Il collega èsubito rimasto colpito dall’insulto ri-voltogli ed ha chiesto spiegazioni

alla signora che, immediatamente,si è così espressa: “Ladro, perchéper sterilizzare la mia cagnetta miha chiesto 150 euro, mentre allaA.S.L. me la operano GRATIS!”.Ebbene sì, esiste un Piano Sanitariodella Regione Lazio che prevede,nel triennio 2002-2004, la sterilizza-zione GRATUITA di cani e gatti diPROPRIETÀ di persone con redditofamiliare annuale inferiore ai 50 mi-lioni delle vecchie lire. Mentre neglialtri Capoluoghi di Provincia dellaRegione Lazio, la cosa è pressochépassata inosservata, nella Provinciadi Frosinone invece, è stata presa in

forte considerazione ed è partitanell’estate del 2003 con tanto dimanifesti presso i Servizi Veterinaridelle A.S.L. e presso il Comune diFrosinone. Chiaramente i VeterinariLiberi Professionisti della Provinciadi Frosinone hanno praticamentequasi smesso di sterilizzare cani egatti e si sono rivolti all’Ordine affin-ché intervenisse in qualche modo,magari organizzando un incontrocon l’Illustrissimo Presidente dellaRegione Lazio Francesco Storace,quindi si rivolgeranno direttamenteal Presidente Regionale. Poichéquesto Piano Sanitario Regionale

penalizza Noi Veterinari Liberi Pro-fessionisti dai punti di vista econo-mico, professionale e morale e, pro-babilmente, determina ILLECITACONCORRENZA secondo l’art. 60del Codice Deontologico, speroche, non solo i Colleghi della Re-gione Lazio, ma tutti i Veterinari sifacciano sentire e ci diano una ma-no affinché tutto ciò si risolva nel mi-gliore dei modi. Che ne pensate?In attesa di pubblicazione della let-tera e Vostra risposta, Vi ringrazio.

Dott. Francesco Grande

A proposito diconchectomiaVorremmo esprimere la nostra opi-nione circa l’articolo apparso suProfessione Veterinaria N. 34, intito-lato “Chiediamolo per primi” a firmaOscar Grazioli.È certamente un’opinione “di par-te”, visto che nella nostra struttura laconchectomia viene praticata an-cora in numero piuttosto elevato.Resta il fatto che il problema dellasua eventuale abolizione è un argo-mento delicato, che coinvolge il la-voro di molte persone e la salute (ri-peto, la salute) dei cani, per cuisentire un Veterinario che lo liquidaequiparandolo alla onichectomia, cifa veramente cadere le braccia! Chisi intende un minimo di problemati-che allevatoriali (ed un Veterinario anostro avviso dovrebbe), sa che adun allevatore serio occorrono,quando è fortunato, almeno diecianni di lavoro per selezionare una li-nea di sangue valida, e cioè suffi-cientemente esente da malattie ge-netiche, problemi caratteriali ecc.Obbligarli ad introdurre di punto inbianco un nuovo carattere da sele-zionare (in questo caso il correttoportamento del padiglione aurico-lare integro) significa, visto che icani non si fanno con le Lego, il ri-schio di buttare a mare tutto il lavo-ro fatto e reintrodurre, insieme alsuddetto carattere, patologie eredi-tarie, fisiche e caratteriali, faticosa-mente eliminate (del tutto o in par-te). Liberissimi di infischiarcene,ma allora si converrà, diventa mol-to poco credibile il nostro impegnonel controllo delle malattie eredita-rie in associazioni come l’FSA o si-mili. Ma il vero punto della questio-ne non è questo. Parliamo di Etica.Il Dott. Grazioli si dichiara disgusta-to da pratiche come l’onichecto-mia, in uso negli Stati Uniti allo sco-po di evitare danni a divani e ten-de; e noi che facciamo? Per salva-guardare gli stessi divani e le stes-se tende, ai nostri gatti asportiamonon le unghie ma i testicoli; dico itesticoli! Quando ci è perfettamen-te nota la devastante trasfigurazio-ne fisica, psichica e metabolicache questo comporta, la predispo-

24 laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004LETTERE AL DIRETTORE

@

Molti Colleghi considerano ilCodice Deontologico come iconsigli del nonno, ignorando

invece che il suo totale rispetto èobbligatorio.

Aldo Vezzoni, Segretario FNOVI

Abbiamo ricevuto molte lettere dicommento alla risposta che ilPresidente D’Addario ha dato al-l’ANMVI (v. Professione Veterina-ria 36/2004). Ci scusiamo conquanti non si vedranno pubblica-ti, ma riteniamo di non dover ali-mentare le polemiche. Pensiamo di dover leggere quel-lo sull’ONAOSI come un capitolonon proprio edificante della no-stra storia professionale, da chiu-dere presto.

Carlo Scotti

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

sizione a obesità, malattie endocri-ne, urinarie, e quant’altro. Altro cheunghie! Altro che un pezzetto dicartilagine del padiglione auricola-re! Chi ha stabilito che il gatto nonpreferisca vivere una sola settima-na da vero Gatto che non dieci an-ni come un bambolotto obeso esemideficiente? Ebbene, qualcunosi scandalizza per questo? Non mipare. Conoscete qualche Collegache si rifiuti di praticarla? Io no. E iltaglio della coda? Impagabile la di-stinzione del Dott. Grazioli che lovuole vietare ma solo a partire dauna certa età; evidentemente uncucciolo di tre giorni che strilla e sicaga e urina addosso dal doloreper lui è ancora eticamente accet-tabile; il solito intervento praticatodue mesi più tardi con un correttoprotocollo anestetico - analgesiconon lo è più. Chi ci capisce qualco-sa è bravo! E la deghiandolazionedel Furetto? Motivazioni cliniche?Nessuna. Proteste? Idem come so-pra. La realtà è che mentre chiun-que è capace di castrare un gatti-no o di dare una forbiciata ad unacoda, eseguire correttamente unaconchectomia e soprattutto assu-mersene la responsabilità è cosaun po’ più complicata, visto che ilrisultato del nostro lavoro è in bellamostra sotto gli occhi di tutti. Me-glio allora, molto meglio, trincerarsidietro una comoda obiezione di co-scienza, che certo non si applica atutte le altre pratiche discutibili cheeseguiamo quotidianamente neinostri ambulatori, come le moltevaccinazioni poco utili quando nonfrancamente discutibili (vedi vacci-nazione annuale del Gatto), esamidi laboratorio a dir poco pretestuo-si (vedi controlli annuali per la fila-riosi in cani regolarmente trattati), euna chirurgia fatta in buona parteda castrazioni, e cioè interventiche, ci piaccia o no, sono e riman-gono delle mutilazioni arbitrarie, inquanto eseguite su animali assolu-tamente sani, non esenti da effetticollaterali talora anche importanti(e mi si risparmi la lezioncina sullaprevenzione dei tumori mammari)che hanno l’unica reale motivazio-ne (con l’eccezione dei randagi)nel facilitare al proprietario la ge-stione di un animale che nessunogli ha chiesto, né tantomeno impo-sto di adottare. Ma questo, signori,è il pane quotidiano, non scherzia-mo! Qui la coscienza e le sue obie-zioni è bene che si facciano un op-portuno pisolino, tanto non man-cherà l’occasione di dargli una bel-la risciacquata, ad esempio spo-sando a gran voce (meglio se pub-blicamente, con articoli sui giorna-li) tesi di facile presa come quelladell’abolizione della conchectomia,pratica “odiosa ed inutile” e soprat-tutto irrilevante per il nostro portafo-glio!Quanto agli allevatori e la selezione(che, per quanto ci riguarda, signi-fica salute ed equilibrio mentale),che vadano pure al diavolo, e sepoi c’è qualche collega per il qualela conchectomia è ancora una im-portante fonte di lavoro, che diami-ne! Si può essere meno Trendy?Noi temiamo, dott. Grazioli, chenon sia con posizioni ammiccantiverso l’animalismo da Talk Show,che “guadagneremo punti versol’opinione pubblica”. Lavoriamo se-riamente, migliorando la nostraprofessionalità, cerchiamo di gua-

dagnarci onestamente la stima sin-cera di ogni singolo cliente che sirivolge a noi e vedrà che ci guada-gneremo anche quella della pub-blica opinione, certo più gradual-mente, ma su basi infinitamente piùsolide che non rincorrendo le mute-voli simpatie di qualche politicantedi turno. Infine, per quanto riguardaquel famoso “confine” cui Lei fa ri-ferimento, è opportuno che ognunolo trovi dentro di sé, accettando orifiutando (legge permettendo, èovvio) di eseguire pratiche medi-che o chirurgiche secondo quelloche gli impone la propria sensibilità

e cultura, ma per favore, sottoli-neandone il carattere di scelta per-sonale, evitando di invocare restri-zioni normative a senso unico, edevitando soprattutto di atteggiarsi aimprobabili guardiani di un’eticaanimalista che soffre ancora ditroppe contraddizioni per esserecredibile.

Dott. A. Cancelli - Dott. S. Mori, Liberi professionisti - Livorno

Risponde l’autoreCari colleghi non posso, faute d’e-space, rispondere al romanzo. So-lo un paio di cose. Se voi togliete i

testicoli ai gatti affinché non graffi-no più tende e divani mi viene ildubbio abbiate qualche interessecon i mobilifici brianzoli. Che i gatticastrati diventino tutti bambolottiebeti... mi viene un dubbio. Voi to-gliete anche il talamo? E comemai con tutti questi allevatori scru-polosissimi non facciamo altro chevedere labrador displasici, gattidiabetici, basset hound epilettici egolden con oculopatie ereditarie,oltre che pastori tedeschi con unostop da Best in Show e un cervelloda psicolabile?Fatemi una cortesia. Evitate di far-

mi una lezione sulla conchectomia.Dal 1978 al 1990, con un anziano evalidissimo chirurgo, ne ho fatte piùdi voi. Per quel che riguarda l’anal-gesia in fascia neonatale o perina-tale comprate qualche libro di ane-stesia. Temo abbiate una libreriadatata e carente in questo campo.Grazie per la deghiandolazione delfuretto. L’avevo dimenticata. Aboli-rei anche quella. Lo so, mi sonogiocato un caciucco, ma ho moltiparenti a Viareggio. Lo fanno beneanche là. E per fortuna che non so-no un pisano. Cordialità

Oscar Grazioli

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/2004 25LETTERE AL DIRETTORE

@

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37

laPROFESSIONE VETERINARIA 37/200426CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

DirettoreCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Coordinamento EditorialeAngelo Franceschini, Sabina Pizzamiglio

[email protected]

Comitato di RedazionePierpaolo Bertaglia,

Paolo Bossi, Marco Eleuteri,

Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga,

Sabina Pizzamiglio,Aldo Vezzoni

RubricheFabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro, Giovanni Stassi

Segreteria di RedazioneLara Zava

[email protected]

GraficaFrancesca Manfredi

EditoreSCIVAC - Via Trecchi, 20

26100 CremonaIscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003

Concessionaria esclusiva per la pubblicitàEV srl, Cremona

[email protected]

StampaPress Point, Abbiategrasso - MI

[email protected]

Prezzo di copertina: € 3,00Prezzo Abbonamento annuo:

€ 62,00 per l’Italia;€ 92,00 per l’estero

Servizio abbonamenti: 0372-403507

Spedizione in abbonamentopostale 45%, art. 2 comma 20/B

legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 22 ottobre 2004

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

IN QUESTO NUMEROCOPERTINA:

L’ANMVI SIAMO NOI

ATTUALITÀ• LA SALUTE ALLO STATO, LA

SANITÀ ALLE REGIONI• LA FNOMCEO LASCIA LA

COMMISSIONE ECM• LA RINTRACCIABILITÀ PER I

PRODOTTI DI SALUMERIA• NEL 2010 IL 90% SARÀ

DONNAL’INCHIESTA• ORDINI, QUANTO VOTANO I

VETERINARI?L’INTERVISTA• NUOVO MODELLO

ORGANIZZATIVO PER L’IZSUMBRIA E MARCHE, di S. Pizzamiglio

ANMVI INFORMA• ONAOSI, I DOCUMENTI CHE

FANNO CHIAREZZA• ANMVI, AVANTI TUTTARUBRICA FISCALE• STUDIO DI SETTORE

VETERINARIOSPERIMENTALE ANCHE NEL2005

RIFLESSIONI• PER UNA CORRETTA

INFORMAZIONE, di Antonio Manfredi

LE RUBRICHE• LA RASSEGNA DI VET

JOURNAL• INFOREGIONI• EUROPA• LEGGI IN GAZZETTA• DALLE ASSOCIAZIONI• LETTO SU• LETTERE AL DIRETTORE

27ott.

28ott.

28-30ott.

29ott.

29-31ott.

1-2nov.

5-6nov.

6nov.

3-6nov.

5nov.

7nov.

7nov.

7nov.

9-12nov.

9-13nov.

12-13nov.

12-13nov.

13-14nov.

13-14nov.

13-20-27nov.

14nov.

14nov.

15-17nov.

17-19nov.

17-20nov.

18-19nov.

20-21nov.

20-21nov.

21nov.

21nov.

21nov.

CORSO AIVEMP IL CONTROLLO VETERINARIO NELLA PRODUZIONE DI FORMAGGI FRESCHI E STAGIONATI - Cremona Relatori: dr. Mauro Cravero, dr. Luca Nicolandi - Crediti ECM 7 Per informazioni - Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. 0372/403541 - e-mail: [email protected]

CONVEGNI SIVAR BUIATRIA 1. CONTROLLO O ERADICAZIONE IBR? COSTI E BENEFICI (matt.)- Cremona (Ente Fiera). Relatori: dr. L.Alborali, dr. M. Boldini, dr. P.Franken,dr. S.Nardelli, dr. M.Lora, dr. M.Pini, dr. P.Kerkhofs. - 2. IL FUTURO DEL VETERINARIO NELL’ALLEVAMENTO DELLA VACCA DA LATTE (pom.) Relatore: prof. C.Guard (Cornell University, USA) - Crediti ECM: 4 - Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR) - Tel. 0372-40.35.39, [email protected]

CORSO SCIVAC/SISCA CORSO BASE DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Cremona - Crediti ECM: 19 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - e-mail: [email protected]

CONVEGNO SIVAR SUINI PATOLOGIE DELL’APPARATO UROGENITALE DELLA SCROFA - Cremona (Ente Fiera)(FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTE) Relatori: dr. A.Nigrelli, dr. M.Gherpelli. Crediti ECM: 2 - Info: Paola Orioli (Segr. SIVAR) - Tel. 0372-40.35.39, [email protected]

49° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC APPROCCIO MODERNO ALLE PATOLOGIE INFETTIVE (batteri, miceti e protozoi) NEL CANE E NEL GATTO - PerugiaCentro Congressi Quattrotorri - Richiesto accred. ECM - Info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403508 - e-mail: [email protected]

CORSO SIVAE EMATOLOGIA DI UCCELLI E RETTILI - Relatrice Dr Helene Pendl - Cremona - Palazzo Trecchi Richiesto accreditamento ECM - Info: Elisa Feroldi segreteria SIVAE - Tel. 0372 460440 - e-mail [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ONCOLOGIA CHIURGICA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP Crediti ECM: 24 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - e-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP TECNICHE IN COMUNICAZIONE IN MEDICINA VETERINARIA - Cuneo - Ordine dei medici Veterinari di CuneoVia mameli 4 bis - Richiesto accred. ECM - Info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. 0372/403541 - e-mail: [email protected]

CORSO ANMVI LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO. CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA - CremonaCrediti ECM: 15 - Info: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403537 - e-mail: [email protected]

SIVE - SEMINARIO PROBLEMATICHE DI ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO SPORTIVO- Relatore: Joe Pagan - Cremona, Palazzo Trecchi Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. 0372/403502 - e-mail: [email protected]

SIMESC Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - e-mail: [email protected]

SIARMUV LA GESTIONE DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - e-mail: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Internazionale, Via Ramazzotti,2 - Cervignano del Friuli (UD) Relatore: dr. Paolo Squarzoni - Richiesto accred. ECM - Info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - e-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ANESTESIA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 34 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - e-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CITOLOGIA - Cremona - Crediti ECM: 45 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - e-mail: [email protected]

CORSO ANMVI CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Cremona - Crediti ECM: 13Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403537 - e-mail: [email protected]

CORSO SIVAR LE PATOLOGIE DEL VITELLO: MANAGEMENT E TRATTAMENTO (Max 30 iscritti) - Sede: Az. Sperimentale “V. Tadini”Gariga di Podenzano (Pc) - Relatori: dr. M. Colombo, Dr. D. Grove White (UK) - Crediti ECM: 16 Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR): Tel. 0372/40.35.39, e-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC NUOVE TECNICHE, MALATTIE EMERGENTI E NOVITÀ TERAPEUTICHE IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA - Napoli New Europe Hotel - Relatori: dr. Giovanni Majolino, dr. Stefano Romagnoli - Crediti ECM: 6 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - e-mail: [email protected]

CORSO FSA PREPARAZIONE AL CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - Perugia Centro Studi SCIVAC/AVULP - Via Morettini 19 - Relatore: Dr. Aldo Vezzoni - 8 Crediti ECM Per informazioni: Catia Arisi Segreteria FSA - Tel: 0372/403511 - e-mail: [email protected]

INCONTRI REGIONALI SCIVAC CON LA COLLABORAZIONE BIOETICA E ZOOANTROPOLOGIA ANIMALE- Trento-C/o L’Ordine dei Medici VeterinariDELL’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO 14 crediti ECM (per ricevere i crediti ecm è obbligatorio partecipare a tutti gli incontri)E LA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - e-mail: [email protected]

SIMEF ENDOCRINOLOGIA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - e-mail: [email protected]

SICIV CITOLOGIA GASTROINTESTINALE - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - e-mail: [email protected]

GIORNATE DI APPROFONDIMENTO PRACTICE MANAGEMENT - Cremona - Crediti ECM: 19 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - e-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CHIRURGIA UROGENITALE - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - e-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI RADIOLOGIA TORACICA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - e-mail: [email protected]

CORSO SIVAR RAZIONAMENTI ALIMENTARI, BCS, RACCOLTA ED ANALISI DATI NELLA VACCA DA LATTE (Max 20 iscritti).Sede: Az. Sperimentale “V. Tadini” - Gariga di Podenzano (Pc) - Relatori: prof. F. Masoero, dr. M. Moschini, dr. G. Tolasi Crediti ECM: 12 - Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR): Tel. 0372/40.35.39, e-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI NEUROLOGIA FELINA - Cremona - Relatori: dr. Massimo Baroni, dr. Andrè Jaggy - Crediti ECM: 6 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - e-mail: [email protected]

SOVI Cremona Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - e-mail: [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SCIVAC CHIRURGIA ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Cremona - Relatore: dr.ssa Margherita Gracis - Richiesto accred. ECMPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - e-mail: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA APPROCCIO ALLE PIU’ COMUNI MALATTIE GASTROENETRICHE- Grand Hotel de la Ville C/o Barilla Center - ParmaRelatore: Dr. Ugo Lotti - 5 punti ECM - Info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - e-mail: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VAL D’AOSTA ARGOMENTI DI CHIURGIA DELLE VIE RESPIRATORIE - Sala Auditorium Via Circonvallazione Sud, S.S.26 n. 24 -NUS (AO)Relatore: dr. Giorgio Romanelli - 4 crediti ECM - Info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - e-mail: [email protected]

Page 27: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37
Page 28: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 37