Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 35

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4852 firme per abrogare la tassa ONAOSI www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 35, dall’11 al 17 ottobre 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 352 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. VALUTATORI ECM Una segreteria al servizio dei valutato- ri con il compito specifico di collabora- re con loro ed assisterli. La mette a di- sposizione la Commissione ECM che dal 7 ottobre ha anche attivato nuove modalità di accesso per i valutatori che utilizzano la firma digitale. ECM E TITOLI Per essere accreditato ai fini dell’ECM, il titolo dell’evento formativo deve fare espresso riferimento alla tematica trat- tata. Dal 15 ottobre i titoli generici che non ne consentono l’individuazione comportano un’incongruenza non sa- nabile. ORDINI “Il testo del disegno di legge per la riforma degli Ordini è pronto al 90 per cento”. Lo ha annunciato il ministro della Giustizia, Roberto Castelli. Pro- fessioni con l’esame di stato fuori dalla competenza delle regioni. Questa una delle principali novità del nuovo testo. OGM Il Ministro Alemanno ha presentato al Consiglio dei Ministri il decreto legge per la coesistenza. Transgenico, tradi- zionale e biologico rigorosamente se- parati. Bioetech vietato fino a che non ci saranno garanzie contro le contami- nazioni. ANIMALI E SPOT Da Bergamo a Piacenza per girare uno spot pubblicitario. L’odissea di un can- guro è finita con la morte sul set per stress e troppo caldo. Il veterinario del- la ASL di Bergamo: non avevo autoriz- zato lo spostamento dell’animale dal parco delle Cornelle. Alle riprese tv non è prevista per legge la presenza del veterinario. ALLERGIE Secondo l’allergologo Alessandro Fiocchi le allergie al pelo di cavallo stanno aumentando. “Sempre più bim- bi - ha detto al convegno Allergy Abroad - vanno a scuola di equitazio- ne, i peli di cavallo si attaccano alla pelle e ai vestiti e quando il pelo arriva anche ai piccoli ipersensibili, scatena la crisi. DOPING Abuso della tecnica e della scienza nella alterazione della prestazione del cavallo sportivo. È questo il titolo del convegno organizzato dalla FISE a Ro- ma il 24 ottobre. Per informazioni rivol- gersi alla SIVE: 0372/40.35.02 SPECIALIZZAZIONE L’Università Politecnica delle Marche ha pubblicato on line le pagine infor- mative della Scuola di Specializza- zione in Scienza dell’Alimentazione. L’indirizzo tecnologico alimentare è aperto anche a laureati in medicina veterinaria. Brevi Ulivi ringrazia i veterinari “Le vostre firme sono un appoggio sensibile e concreto”. Tempi brevi ma non facili per la nostra causa A PAG. 4 4852 FIRME S i è chiusa la raccolta di firme per abrogare l’obbligo di contribu- zione obbligatoria in favore dell’ONAOSI, introdotto dalla Finan- ziaria 2003 a carico dei sanitari privati. La petizione promossa dal- l’ANMVI è stata sottoscritta da 4.852 medici veterinari che hanno in- viato altrettante firme via fax e via posta elettronica (611) e che hanno caldeggiato l’iniziativa sul territorio nazionale. Altre firme sono arrivate fuori tempo massimo. I gruppi più consistenti di adesioni, sono arrivati dai luoghi dove si sono svolte iniziative di aggiornamento o di incontro professionale. Cremona a parte, si segnalano Milano, Treviso e Pesca- ra. Molti i colleghi che si sono fatti carico di divulgare la petizione. Il nu- mero delle firme, autenticato con atto notarile, è stato trasmesso agli esponenti del Governo e del Parlamento a cui la petizione è indirizzata, insieme alle richieste della professione medico-veterinaria. L’estensione a tutti i sanitari italiani iscritti agli ordini professionali del contributo in fa- vore dell’ONAOSI incontra il più assoluto dissenso dell’ANMVI, che og- gi è forse l’Associazione più agguerrita insieme a quella dei liberi far- macisti. L’ANDI ha espresso “disappunto”. I medici non sono contrari al- l’obbligo. Per l’ANMVI invece l’estensione contributiva risponde a crite- ri solidaristici di dubbia costituzionalità, lesivi della libertà di scelta del cittadino, la deducibilità fiscale del contributo non corregge questa pre- varicazione della libertà individuale e non apporta un significativo ab- battimento dell’onere versato. Un provvedimento di tale portata avreb- be richiesto da parte della Fondazione l’opportuna e doverosa consul- tazione preliminare dei sanitari privati interessati, attraverso il coinvolgi- mento delle rispettive organizzazioni professionali, segnatamente di quelle maggiormente rappresentative. Questa consultazione è invece del tutto mancata. La battaglia si gioca oggi su più fronti: al Senato con la proposta abro- gativa del Senatore Ulivi, alla Camera con interrogazioni parlamentari, l’ultima degli On. Damiani e Rosato. In Parlamento in fase di discussio- ne della Finanziaria 2005, grazie all’On. Gianni Mancuso. E poi c’è il fronte giurisprudenziale: i legali dell’ANMVI hanno avviato un’azione per contestare la legittimità costituzionale del contributo ONAOSI davanti ai giudici della Consulta. N ormalmente la Laurea Honoris Causa viene data a persone che, pur non avendo fatto studi in un certo settore specifico, vi hanno però contri- buito con ricerche o risultati di grande importanza. Ad esempio un grande scrittore viene insignito della Laurea HC in lettere perché ha scritto un grande romanzo, o un semplice mec- canico di quella in ingegneria perché ha scoperto o inventato nuove solu- zioni tecniche e importanti brevetti. Ci siamo quindi meravigliati quando anni fa l’Università di Parma decise di insi- gnire il tenore Pavarotti della Laurea HC in Medicina Veterinaria. È vero che la musica, secondo alcuni, fa fare piu latte alle mucche, ma l’unico rap- porto che “Big” Luciano sembra aver avuto con gli animali è dovuto alla sua “grande passione” per i cavalli che re- golarmente fiaccava. E sempre la stessa Parma ha voluto riconoscere un’altra Laurea HC, sempre in Medici- na Veterinaria, a Luigi Cremonini, il più grande “macellatore” d’Europa, con tutto il rispetto per la sue capacità im- prenditoriali. Pochi mesi fa l’Università di Torino ha voluto concedere lo stes- so riconoscimento a Allegra Carac- ciolo Agnelli. Niente da ridire sulla persona e sulla famiglia, anzi, anche la SCIVAC in passato l’aveva premia- ta per la sua attenzione ed il suo im- pegno per il benessere degli animali. Ma una Laurea HC forse dovrebbe avere un significato diverso, più scientifico o culturale. È di questi gior- ni la notizia che l’Università di Bologna ha proposto al Ministero della Pubbli- ca Istruzione per la Laurea Honoris Causa, sempre in Medicina Veterina- ria, Geoffrey Podger. Podger è l’attua- le Direttore Generale della EFSA (Eu- ropean Food Safety Authority) che si sta insediando a Parma. Non ha an- cora fatto in tempo ad arrivare in Italia che già lo si propone per una Laurea HC come se fosse merito suo, e non di Alemanno, il fatto che la EFSA sia arrivata, come speravamo, nel nostro paese. O forse l’Università di Bologna in questo modo spera soltanto di le- garselo ed avere un po’ di ricono- scenza. O forse è soltanto come dice il Sottosegretario al MIUR, Maria Gra- zia Siliquini, che propone di rendere più rigido l’accesso alle professioni, prevedendo almeno un anno di tiroci- nio post laurea, visto che la prepara- zione dei laureati è sempre più “affie- volita” al punto che in molti incomin- ciano a pensare di togliere valore le- gale a questo titolo di studio. Una laurea HC non si nega a nessuno Il Senatore Roberto Ulivi. Era il 10 gennaio del 2003... No all’obbligo ONAOSI. L’ANMVI è contraria al blitz della Finanziaria 2003 che prevede l’estensione dell’obbligatorietà di versamento al- l’Onaosi anche per i sanitari liberi professionisti. Il presidente Bossi: “ci muoveremo contro il provvedimento”. L’Onaosi - ha dichiarato il presidente dell’ANMVI - è una fondazione privata e come tale non può obbligare i liberi professionisti ad una contribuzione che, per quanto lodevole e nobilissima nelle sue finalità, non può che passare per decisioni di tipo esclusivamente volontario. (da @nmvi Oggi, 10/01/2003)

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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4852 firme per abrogare la tassa ONAOSI

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 35, dall’11 al 17 ottobre 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

352ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

VALUTATORI ECMUna segreteria al servizio dei valutato-ri con il compito specifico di collabora-re con loro ed assisterli. La mette a di-sposizione la Commissione ECM chedal 7 ottobre ha anche attivato nuovemodalità di accesso per i valutatoriche utilizzano la firma digitale.

ECM E TITOLIPer essere accreditato ai fini dell’ECM,il titolo dell’evento formativo deve fareespresso riferimento alla tematica trat-tata. Dal 15 ottobre i titoli generici chenon ne consentono l’individuazionecomportano un’incongruenza non sa-nabile.

ORDINI“Il testo del disegno di legge per lariforma degli Ordini è pronto al 90 percento”. Lo ha annunciato il ministrodella Giustizia, Roberto Castelli. Pro-fessioni con l’esame di stato fuori dallacompetenza delle regioni. Questa unadelle principali novità del nuovo testo.

OGM Il Ministro Alemanno ha presentato alConsiglio dei Ministri il decreto leggeper la coesistenza. Transgenico, tradi-zionale e biologico rigorosamente se-parati. Bioetech vietato fino a che nonci saranno garanzie contro le contami-nazioni.

ANIMALI E SPOTDa Bergamo a Piacenza per girare unospot pubblicitario. L’odissea di un can-guro è finita con la morte sul set perstress e troppo caldo. Il veterinario del-la ASL di Bergamo: non avevo autoriz-zato lo spostamento dell’animale dalparco delle Cornelle. Alle riprese tvnon è prevista per legge la presenzadel veterinario.

ALLERGIESecondo l’allergologo AlessandroFiocchi le allergie al pelo di cavallostanno aumentando. “Sempre più bim-bi - ha detto al convegno AllergyAbroad - vanno a scuola di equitazio-ne, i peli di cavallo si attaccano allapelle e ai vestiti e quando il pelo arrivaanche ai piccoli ipersensibili, scatenala crisi.

DOPINGAbuso della tecnica e della scienzanella alterazione della prestazione delcavallo sportivo. È questo il titolo delconvegno organizzato dalla FISE a Ro-ma il 24 ottobre. Per informazioni rivol-gersi alla SIVE: 0372/40.35.02

SPECIALIZZAZIONEL’Università Politecnica delle Marcheha pubblicato on line le pagine infor-mative della Scuola di Specializza-zione in Scienza dell’Alimentazione.L’indirizzo tecnologico alimentare èaperto anche a laureati in medicinaveterinaria.

Brevi

Uliviringrazia iveterinari“Le vostre firme sono un appoggiosensibile e concreto”. Tempi brevi manon facili per la nostra causa A PAG. 4

4852 FIRME

S i è chiusa la raccolta di firme per abrogare l’obbligo di contribu-zione obbligatoria in favore dell’ONAOSI, introdotto dalla Finan-

ziaria 2003 a carico dei sanitari privati. La petizione promossa dal-l’ANMVI è stata sottoscritta da 4.852 medici veterinari che hanno in-viato altrettante firme via fax e via posta elettronica (611) e che hannocaldeggiato l’iniziativa sul territorio nazionale. Altre firme sono arrivatefuori tempo massimo. I gruppi più consistenti di adesioni, sono arrivatidai luoghi dove si sono svolte iniziative di aggiornamento o di incontroprofessionale. Cremona a parte, si segnalano Milano, Treviso e Pesca-ra. Molti i colleghi che si sono fatti carico di divulgare la petizione. Il nu-mero delle firme, autenticato con atto notarile, è stato trasmesso agliesponenti del Governo e del Parlamento a cui la petizione è indirizzata,insieme alle richieste della professione medico-veterinaria. L’estensionea tutti i sanitari italiani iscritti agli ordini professionali del contributo in fa-vore dell’ONAOSI incontra il più assoluto dissenso dell’ANMVI, che og-gi è forse l’Associazione più agguerrita insieme a quella dei liberi far-macisti. L’ANDI ha espresso “disappunto”. I medici non sono contrari al-l’obbligo. Per l’ANMVI invece l’estensione contributiva risponde a crite-ri solidaristici di dubbia costituzionalità, lesivi della libertà di scelta delcittadino, la deducibilità fiscale del contributo non corregge questa pre-varicazione della libertà individuale e non apporta un significativo ab-battimento dell’onere versato. Un provvedimento di tale portata avreb-be richiesto da parte della Fondazione l’opportuna e doverosa consul-tazione preliminare dei sanitari privati interessati, attraverso il coinvolgi-mento delle rispettive organizzazioni professionali, segnatamente diquelle maggiormente rappresentative. Questa consultazione è invecedel tutto mancata.La battaglia si gioca oggi su più fronti: al Senato con la proposta abro-gativa del Senatore Ulivi, alla Camera con interrogazioni parlamentari,l’ultima degli On. Damiani e Rosato. In Parlamento in fase di discussio-ne della Finanziaria 2005, grazie all’On. Gianni Mancuso. E poi c’è ilfronte giurisprudenziale: i legali dell’ANMVI hanno avviato un’azione percontestare la legittimità costituzionale del contributo ONAOSI davanti aigiudici della Consulta.

Normalmente la Laurea HonorisCausa viene data a persone che,

pur non avendo fatto studi in un certosettore specifico, vi hanno però contri-buito con ricerche o risultati di grandeimportanza. Ad esempio un grandescrittore viene insignito della LaureaHC in lettere perché ha scritto ungrande romanzo, o un semplice mec-canico di quella in ingegneria perchéha scoperto o inventato nuove solu-zioni tecniche e importanti brevetti. Cisiamo quindi meravigliati quando annifa l’Università di Parma decise di insi-gnire il tenore Pavarotti della LaureaHC in Medicina Veterinaria. È veroche la musica, secondo alcuni, fa farepiu latte alle mucche, ma l’unico rap-porto che “Big” Luciano sembra averavuto con gli animali è dovuto alla sua“grande passione” per i cavalli che re-golarmente fiaccava. E sempre lastessa Parma ha voluto riconoscereun’altra Laurea HC, sempre in Medici-na Veterinaria, a Luigi Cremonini, il piùgrande “macellatore” d’Europa, contutto il rispetto per la sue capacità im-prenditoriali. Pochi mesi fa l’Universitàdi Torino ha voluto concedere lo stes-so riconoscimento a Allegra Carac-ciolo Agnelli. Niente da ridire sullapersona e sulla famiglia, anzi, anche

la SCIVAC in passato l’aveva premia-ta per la sua attenzione ed il suo im-pegno per il benessere degli animali.Ma una Laurea HC forse dovrebbeavere un significato diverso, piùscientifico o culturale. È di questi gior-ni la notizia che l’Università di Bolognaha proposto al Ministero della Pubbli-ca Istruzione per la Laurea HonorisCausa, sempre in Medicina Veterina-ria, Geoffrey Podger. Podger è l’attua-le Direttore Generale della EFSA (Eu-ropean Food Safety Authority) che sista insediando a Parma. Non ha an-cora fatto in tempo ad arrivare in Italiache già lo si propone per una LaureaHC come se fosse merito suo, e nondi Alemanno, il fatto che la EFSA siaarrivata, come speravamo, nel nostropaese. O forse l’Università di Bolognain questo modo spera soltanto di le-garselo ed avere un po’ di ricono-scenza. O forse è soltanto come diceil Sottosegretario al MIUR, Maria Gra-zia Siliquini, che propone di renderepiù rigido l’accesso alle professioni,prevedendo almeno un anno di tiroci-nio post laurea, visto che la prepara-zione dei laureati è sempre più “affie-volita” al punto che in molti incomin-ciano a pensare di togliere valore le-gale a questo titolo di studio. ■

Una laurea HC non si nega a nessuno

Il Senatore Roberto Ulivi.

Era il 10 gennaio del 2003...No all’obbligo ONAOSI. L’ANMVI è contraria al blitz della Finanziaria2003 che prevede l’estensione dell’obbligatorietà di versamento al-l’Onaosi anche per i sanitari liberi professionisti. Il presidente Bossi:“ci muoveremo contro il provvedimento”. L’Onaosi - ha dichiarato ilpresidente dell’ANMVI - è una fondazione privata e come tale nonpuò obbligare i liberi professionisti ad una contribuzione che, perquanto lodevole e nobilissima nelle sue finalità, non può che passareper decisioni di tipo esclusivamente volontario.

(da @nmvi Oggi, 10/01/2003)

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3laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2004

Il Master Universitario in "Clinica delle malattie comportamentali del cane edel gatto" va a coprire una forte esigenza da parte di molti veterinari checercano maggiori competenze in un ambito che per anni è stato sottova-

lutato e lasciato spesso ad altre figure professionali. Inoltre, non vi è dubbio,che l'attenzione dei proprietari verso la salute ed il benessere degli animali èfortemente aumentata e quindi anche le richieste che arrivano al Medico Ve-terinario per problemi di comportamento sono sempre più numerose. Potersoddisfare queste esigenze della clientela significa un approfondimento del-le proprie conoscenze e competenze. La SISCA, oggi ha circa 300 iscritti, inquesti anni ha dato un enorme contributo alla diffusione di questi temi digrande attualità facendo crescere in tutta la categoria l'attenzione e l'interes-se verso questi problemi. Vi è però anche l'esigenza di avere sul territorio na-zionale figure con una maggiore ed approfondita conoscenza di questi temie che possano essere un valido riferimento per tutti i colleghi che trovando-si di fronte a casi di maggior complessità ritengano doveroso chiedere la col-laborazione di altri che abbiano una più approfondita conoscenza. Vi sonoin Italia veterinari che, avendo anche seguito corsi all'estero, svolgono giàcon serietà e competenza questo ruolo ma si ritiene che lo sviluppo di que-ste esigenze da parte dei propietari di animali richieda un maggior numerodi specialisti. Ho sempre sostenuto che le condizioni sempre più rigide e li-mitative in cui sono costretti a vivere oggi gli animali da compagnia rende-ranno i problemi comportamentali la più diffusa patologia che i veterinari do-vranno affrontare nei prossimi anni. Per questo credo che il progetto di Ma-ster che la Facoltà di Torino ha organizzato in collaborazione con la SCIVACe la SISCA, e propone per il prossimo anno, sia una importante occasione disviluppo occupazionale per molti veterinari. Per la prima volta una Universitàcollabora con la SCIVAC, la più importante Società scientifica nazionale, suun progetto di questo livello. Abbiamo chiesto al Preside di Torino, Prof. Car-lo Girardi ed al Presidente della SCIVAC, Massimo Baroni, alcune loro rifles-sioni su questo importante progetto e sul significato di questa collaborazio-ne fra Università e mondo professionale.

nell’attività didattica i professori acontratto provenienti dal mondoprofessionale. Penso che anche al-trove gli universitari siano convintidell’importanza della collaborazio-ne con il mondo professionale. Siacome Preside, che, fino ad un annofa come Presidente della Conferen-za dei Presidi, ho avvertito il vivo in-teresse del mondo professionalenel collaborare con l’Università.Penso che sia necessario continua-re su questa strada ed il Master inoggetto rappresenta un buonesempio.

Perché un master sulla clinicadelle malattie comportamentali?Perché si tratta di un settore specia-listico nel quale le richieste di inter-vento da parte dei proprietari di ca-ni e di gatti ed anche delle pubbli-che amministrazioni sono semprepiù numerose. Siamo convinti delfatto che questo settore sia di stret-ta pertinenza veterinaria e che per-tanto il medico veterinario debbapossedere un’adeguata prepara-zione specialistica che gli consentadi fornire prestazioni professionaliall’altezza delle aspettative.

Che significato ha per un profes-sionista un Master universitario?Quali sono le ricadute sulla suaprofessionalità e sulla sua imma-gine?La valenza di un master universita-rio è duplice. In primo luogo con-sente di migliorare la preparazionedel professionista con l’acquisizionedi conoscenze specialistiche in set-tori innovativi, aumentandone in talmodo la capacità di rispondereadeguatamente alle richieste pro-fessionali. In secondo luogo il ma-ster universitario assicura un titoloaccademico che può essere pub-blicizzato e che testimonia in modoufficiale la preparazione acquisita.Sicuramente sia la professionalitàche l’immagine del professionista

possono trarre evidenti ricadutepositive. È ovvio che il requisitoessenziale è rappresentato dallaeffettiva validità del percorso for-mativo che deve assicurare nonsolo l’acquisizione del titolo masoprattutto un’effettiva prepara-zione teorica e pratica.

Ci sono altri progetti allo studiofra la Facoltà di Torino e la SCI-VAC?Sono allo studio altri master in setto-ri innovativi ed anche nuove formedi collaborazione che consentanodi ampliare l’interazione tra il mondoaccademico e quello professionale.Su questo percorso ho riscontratoampia disponibilità da parte di tutti,con un’unica pregiudiziale irrinun-ciabile: la qualità delle iniziative. ■

Massimo BaroniPresidente SCIVAC

Una prestigiosa Fa-coltà di MedicinaVeterinaria collabo-

ra con la SCIVAC per un progettodi grande importanza: un MasterUniversitario in Clinica delle ma-lattie comportamentali del cane edel gatto. Come nasce questa col-laborazione?SCIVAC è da sempre attenta a tuttociò è di qualità nel panorama cultu-rale veterinario italiano. La Facoltàdi Medicina Veterinaria di Torino,negli ultimi anni, ha svolto un gran-de lavoro per il miglioramento dellapropria qualità scientifica; inoltre hadimostrato un’apertura incoraggian-te verso la parte migliore del mondoveterinario non accademico. È evi-dente che in questo nuovo clima, lacollaborazione con SCIVAC risultaessere del tutto naturale e fa intra-vedere sinergie molto positive.

È possibile pensare che questoprogetto sia l’inizio di un nuovorapporto con il mondo accademi-co, che sia in atto una evoluzionenei rapporti fra mondo universita-rio e professionale? È auspicabile, anzi forse doveroso.Fin dal mio insediamento come Pre-sidente SCIVAC ho posto il migliora-mento dei rapporti con il mondo uni-versitario come uno dei principaliobiettivi del mio mandato. I tempisono maturi. L’attività di SCIVAC èstata, nel corso degli ultimi vent’an-ni, il motore che ha fortemente con-tribuito all’evoluzione culturale delveterinario ed ha favorito la crescitae l’emergere di quei colleghi che,pur estranei al mondo accademico,hanno saputo raggiungere risultatiscientifici di assoluto valore. Negliultimi anni, altre figure, altrettantovalide sul piano scientifico, sonocresciute in ambito accademico,spinte dal proprio entusiasmo e dal-la lungimiranza di alcuni docentiche hanno finalmente capito l’im-portanza della crescita culturale deigiovani.Attualmente occorre stabilire un for-te patto tra tutte quelle componenti,Universitarie e non, che stanno por-tando avanti un valido progettoscientifico. Deve affermarsi un siste-ma trasversale, coagulato dalla sola

ricerca della eccellenza scientifica.Il mio sogno sarebbe avere nel no-stro paese da un lato poche e fortiFacoltà, capaci di educare in ma-niera adeguata gli studenti, dall’al-tra una grande Società Culturalecapace di capire e soddisfare leesigenze di “continuing education”del mondo professionale. Le duerealtà dovrebbero agire con conti-nue sinergie in modo tale da pro-muovere una crescita razionale earmoniosa del mondo veterinariotutto. È un sogno…tuttavia SCIVACè pronta e lavora ogni giorno peressere sempre più adeguata alloscopo.

Perché un Master sulla clinicadelle malattie comportamentali?Per varie ragioni. Lo studio del com-portamento è una scienza giovaneed è giusto coagulare gli sforzi perpromuoverla tra i veterinari, cercan-do di allargare il numero dei colleghiin grado di affrontare in manierascientificamente valida questa di-sciplina. SCIVAC ha da tempo atti-vato una società specialistica in me-rito, la SISCA, ed quindi in grado didare il suo contributo al progetto“master”.È poi di estrema attualità una edu-cazione corretta del proprietariodegli animali da compagnia peruna comprensione adeguata delcomportamento degli stessi e del-le sue devianze patologiche. Si-curamente una conoscenzaprofonda del comportamento ani-male aiuterebbe non poco a dimi-nuire od eliminare, per esmpio, ilproblema dei cani considerati, a

torto o ragione, “pericolosi”.

Che significato ha per un profes-sionista un Master? Quali sono lericadute sulla sua professionalitàe sulla sua immagine?Ogni programma di aggiornamentoqualificato e serio ha una ricadutaimmediata sulla qualità delle presta-zioni professionali che il veterinariopuò offrire. Un master universitariosi qualifica per l’impegno richiestoai partecipanti e per il riconosci-mento ufficiale. Nel caso specifico,il fatto che questo master sia offertoda una delle più prestigiose Facoltàitaliane e dalla più grande e qualifi-cata tra le società culturali, è sinoni-mo di garanzia di qualità e di eccel-lenza scientifica, caratteristiche allabase della ricaduta reale sull’attivitàdel veterinario pratico.Ci sono altri progetti allo studiofra la Facoltà di Torino e la SCI-VAC?Altri progetti sono in cantiere e pen-so che potranno essere realizzatinel prossimo futuro. Al di là degliaspetti organizzativi, la sinergia chesi sta creando, basata da un lato supersone di ampie e sagge vedutenon macchiate da pregiudizi, dal-l’altra sull’affermarsi di giovani entu-siasti e scientificamente molto ca-paci, è molto promettente per il futu-ro. SCIVAC auspica che ciò che staavvenendo con la Facoltà di Torinosia un buon esempio sulla possibi-lità di superare le incomprensioniche il passato ha generato tra mon-do professionale ed accademico: iltutto nello spirito di una crescita cul-turale e scientifica comune. ■

SCIVAC e SISCA insieme all'Università di Torino

Un Master per essere professionistidi Antonio Manfredi

L’INTERVISTA

Carlo GirardiPreside Facoltà diTorino

Una prestigiosa Fa-coltà di Medicina

Veterinaria e la SCIVAC hanno de-ciso di collaborare per un proget-to di grande importanza: un Ma-ster Universitario in Clinica dellemalattie comportamentali del ca-ne e del gatto. Come nasce que-sta collaborazione?Questa collaborazione è motivatadal comune obiettivo di assicurareal Medico Veterinario una seria for-mazione specialistica nella clinicadegli animali da compagnia. La Fa-coltà di Medicina Veterinaria di Tori-no da diversi anni ha intensificatol’impegno nella didattica post-lau-rea (scuole di specializzazione, ma-ster universitari, corsi ECM), spessocon la collaborazione di varie orga-nizzazioni professionali (Ordini, Sin-dacati, Società scientifiche e cultu-rali). Riteniamo che sia molto impor-tante la collaborazione con il mondoprofessionale, perché l’interazionetra l’esperienza formativa dell’Uni-versità e la preparazione professio-nale è essenziale per garantire cor-si di livello elevato, veramente utiliper i veterinari.Siamo pertanto lieti che la SCIVAC,società culturale che vanta una soli-da tradizione nel settore dell’aggior-namento professionale ed indiscus-se capacità organizzative, collaboricon noi in questo progetto di masteruniversitario.

È possibile pensare che questoprogetto sia l’inizio di un nuovorapporto tra il mondo accademi-co e quello professionale?Per quel che riguarda la Facoltà diTorino questo è già avvenuto, comeè dimostrato dalle molteplici colla-borazioni che già sono in atto e dal-l’importanza che hanno assunto

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In tempi non so-spetti il Senato-re Roberto Ulivi,

parlamentare tosca-no di AN, depositavaun disegno di legge

per abrogare l’obbligo derivantedall’articolo 52 della Finanziaria2003. Era il 25 giugno del 2003 e(quasi) tutti tacevano. Quel dise-gno di legge, come tanti altri de-positati in Parlamento, finì nel di-menticatoio di Palazzo Madama. Ora le 4852 firme raccolte dal-

l’ANMVI e la massiccia protestadei medici veterinari (e di altrisanitari, soprattutto farmacisti)contribuiranno ad avviare l’iterlegislativo e forse addirittura adaccelerarlo. “Io non ho nientecontro l’ONAOSI - si affretta aprecisare Ulivi con un cordialeaccento toscano - che è un en-te che svolge un’attività alta-mente meritoria. Però dal rico-noscere questi meriti a prevederper legge un’obbligatorietà diun contributo mi sembra che ci

sia enorme differenza.” Ulivi èottimista: “Sto interessandomiperché quanto prima la mia pro-posta sia messa all’ordine delgiorno della commissione sa-nità, potrebbero esserci discretepossibilità di arrivare in sede de-liberante e questo accelerereb-be l’iter, anche perché general-mente se un ramo delle due ca-mere va in deliberante ci va an-che l’altro.” E le firme dell’ANM-VI che ruolo avranno? “Mi dannola forza per chiedere ancora dipiù l’urgenza di trattare la miaproposta di legge - spiega Ulivi- e dimostrano alla Commissioneche gli interessati non approva-no quanto è stato fatto”.L’iter è lungo, ma ci sono ottimisegnali: la proposta abrogativadel Senatore Ulivi di recente èstata firmata anche da altri com-ponenti della Commissione Sa-nità, come il senatore Carella(Verdi) e addirittura dal Presiden-te della Commissione Sanità, An-tonio Tomassini (FI). Ma come, lamaggioranza che votò per l’e-stensione dell’obbligo adessotornerebbe sui suoi passi? “InCommissione Sanità - spiega Uli-vi - non venne proposto alcunemendamento in tal direzione névenne votato”. Il senatore ha ra-gione, perché il famigeratoemendamento fu una pensatadella Commissione Bilancio delSenato. La questione assume co-munque forti connotati politici eUlivi mette le mani avanti: “ci sa-ranno sicuramente resistenze,verranno esercitate pressioni, ma

sono ottimista sulla soluzione daraggiungere”. Quali resistenze?Quale soluzione? “La richiesta diabrogazione non vuole mettere indifficoltà la Fondazione- ci ri-sponde Ulivi- e mi muoverò an-che in questa ottica. Siamopreoccupati che sia prevista lasopravvivenza di questo ente ecercherò di adoprarmi per dellesoluzioni che mi lascino tranquil-lo sotto questo punto di vista. Mai sanitari coinvolti sono 450mila ela somma del contributo diventauna cifra notevolissima e noi rite-niamo che non sia giusto questocontributo per legge dello Stato”.È chiaro che per arrivare a can-

cellare il dettato della Finanziaria2003, bisogna saper mettered’accordo tutti. Il senatore Ulivi èdisposto a concedere pur di arri-vare all’abrogazione dell’obbligo.Un’ipotesi è che venga rimessanelle mani degli ordini la valuta-zione e la quantificazione dellacontribuzione in favore dell’O-NAOSI. I ministeri vigilanti, se-condo Ulivi, non avrebbero diche obiettare. Nel frattempo, ilSenatore, che è farmacista, haversato i suoi 204 euro e l’ha fat-to - dice- “già all’inizio di settem-bre proprio per dare più forza epiù credibilità alla mia propostadi legge”. ■

4ATTUALITÀ

Si allarga il consenso sul dl S2350

Abrogazione ONAOSI subito in sede deliberanteIl Senatore Ulivi è ottimista e mette le mani avanti: non bisogna mettersi contro la Fondazione

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2004

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Due risposte sono rimaste in sospeso

Aseguito dell’incontro fra i vertici dell’ANMVI e dell’ONAOSI, il Di-rettivo dell’ANMVI aveva deliberato all’unanimità di chiedere

chiarimenti alla FNOVI sul ruolo dei rappresentanti della veterinaria cheerano in carica all’interno del Consiglio di Amministrazione dell’ONAO-SI nel 2002. Aveva quindi inviato una lettera alla Federazione il 23 set-tembre per sapere se il Comitato Centrale della FNOVI fosse stato chia-mato a fornire il proprio consenso all’iniziativa proposta dall’ONAOSI ese l’avesse o meno concesso. L’ANMVI chiedeva anche al ComitatoCentrale della FNOVI di valutare la posizione dei rappresentati della ca-tegoria veterinaria all’interno del CdA ONAOSI nell’anno 2002 e di pren-dere i provvedimenti conseguenti qualora essi avessero dato il con-senso della categoria veterinaria senza averla preventivamente coin-volta. Nessuna risposta ancora da Via del Tritone, che nel frattempo haincaricato i propri legali di agire contro l’obbligo contributivo. E nessu-na risposta dall’ONAOSI alla quale l’ANMVI ha formalmente richiesto gliatti del Consiglio di Amministrazione risalenti al 2002 e attestanti il pa-rere favorevole degli allora componenti il direttivo della Fondazione sul-l’estensione dell’obbligo contributivo a tutti i sanitari privati.

ONAOSI,ristrutturazionie manutenzioniper 4.983.284

euro

I l Consiglio di Amministra-zione dell’ONAOSI ha reso

noto il piano dei lavori 2005-2007. Esso prevede un piano diinterventi di ristrutturazione,adeguamento e manutenzioneordinaria e straordinaria sugliimmobili della Fondazione. Peril 2005 il totale di spesa è di2.234.608,00 euro, per il 2006di 1.865.378,00 euro, per il2007 883.298,00 euro. Si trattadi interventi prevalentemente ri-volti agli istituti maschili e fem-minili dell’Opera, sulla residen-za Montebello, Centri di forma-zione e Centri vacanze, sull’at-tuale e sulla nuova sede. Com-plessivamente il programmacorrisponde a 4.983.284 euro dispesa. Il dettaglio del piano èpubblicato al sito onaosi.it

L’EMENDAMENTO ALLAFINANZIARIA 2003 approvato dalla Comm. Bilanciodel Senatonovembre 2002

All’articolo 37, dopo il comma17, inserire il seguente:“17-bis. La lettera e) dell’articolo2, della legge 7 luglio 1901, n.306, è così modificata:“e) il contributo obbligatorio ditutti i sanitari iscritti agli ordiniprofessionali italiani deifarmacisti, medici chirurghiodontoiatri e veterinari, nellamisura stabilita dal Consiglio diamministrazione dellaFondazione, che ne fissa misurae modalità di versamento conregolamenti soggetti adapprovazione dei ministerivigilanti ai sensi dell’articolo 3,comma 2, del decreto legislativo30 giugno 1994, n. 509, esuccessive modificazioni“”.

IL DISEGNO DI LEGGE N. 2350 d’iniziativa del senatore ULIVI

giugno 2003

Abrogazione dell’estensione atutti i sanitari iscritti agli ordiniprofessionali italiani deifarmacisti, medici-chirurghi,odontoiatri e veterinari,dell’obbligo di contribuzioneall’Opera nazionale perl’assistenza agli orfani deisanitari italiani (ONAOSI)

Art. 1.1. La lettera e) del primo commadell’articolo 2 della legge 7luglio 1901, n. 306, comesostituita dal comma 23dell’articolo 52 della legge 27dicembre 2002, n. 289, èabrogata.

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I l Comitato Permanente diConsenso e Coordinamentoper le Medicine Non Conven-

zionali In Italia ha individuatoquattro obiettivi formativi di interes-se nazionale legati alla medicinanon convenzionale da inserire nelprogramma ECM. La proposta èstata indirizzata a settembre al Vi-cepresidente della CommissioneECM Raffaele D’Ari. Il Coordinato-re del Comitato, Paolo Roberti, hainformato anche la FNOVI di que-sto documento. Ad oggi l’unica at-tività formativa riconosciuta dalprogramma ECM riguarda la “vali-dazione scientifica e dell’efficaciadelle medicine non convenzionali”. È un tema importante - sostengononel Comitato - ma non sufficiente acoprire la rilevanza quantitativa equalitativa di questa area medica ele necessità formative di moltissimioperatori sanitari. Riteniamo per-tanto di fondamentale importanzagarantire a tutti i medici chirurghi,veterinari, odontoiatri e agli opera-tori sanitari italiani parità di acces-so all’aggiornamento ECM in temadi Medicine non convenzionali. Gliobiettivi suggeriti alla CommissioneECM dovrebbero essere conside-rati validi per tutte le categorie sa-nitarie: l’accesso agli eventi di me-dicine non convenzionali - scrive ilComitato a D’Ari- dovrebbe essere,in linea di principio, aperto a tutte leprofessioni sanitarie, riservando lascelta della/e professione/i cui l’e-vento è rivolto a seconda dell’argo-mento e della tipologia dell’eventostesso.

Gli obiettivi 1. “Origini storiche, principi teorici,metodi, applicazioni, valutazione

dei fondamenti scientifici e dell’effi-cacia delle discipline mediche co-siddette non convenzionali: ago-puntura, chiropratica, fitoterapia,medicina antroposofica, medicinaayurvedica, medicina tradizionalecinese, medicina omeopatica,omotossicologia, osteopatia”.

2. “Problemi deontologici nella pra-tica delle medicine cosiddette nonconvenzionali” 3. “Allevamento biologico con rife-rimento alla sicurezza dei prodottialimentari di origine animale”. 4. “Principi di farmacologia nonconvenzionale e metodologia di

preparazione dei farmaci omeopa-tici, fitoterapici, antroposofici, ayur-vedici, fitoterapici tradizionali cine-si, omotossicologici.” Tutti e quattrogli obiettivi - precisa il Comitato- so-no di rilevante interesse per la sa-nità italiana. In particolare, sottoli-neiamo che l’obiettivo formativo

menzionato al punto 1 è fondamen-tale e per noi irrinunciabile. Essocompendia la possibilità di svolge-re eventi formativi su una serie diargomenti che si applicano a diver-se discipline mediche dell’area co-siddetta “non convenzionale” o“complementare”. ■

5ATTUALITÀ

Proposta del Comitato di Consenso

ECM, quattro obiettivi per le mnc in veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2004

Medicina naturale veterinariaalla ASL di Empoli

I l Centro Clinico di Medicina Natu-rale dell’Asl 11 di Empoli, diretto

dal dottor Fabio Firenzuoli, da questomese viene attivato a pagamento ilServizio di Medicina Naturale Veteri-naria. Si tratta di un servizio ambula-toriale per la cura e prevenzione del-le malattie degli animali, utilizzandorimedi naturali (fitoterapici ed omeo-patici). Responsabile dell’ambulato-rio il dottor Paolo Rossetti. Spieganodal Centro toscano: “Molte visiteavranno luogo a domicilio, per osser-vare l’animale nel proprio ambientedomestico, e per meglio capirne l’ in-dole ed i comportamenti caratteristi-ci. Con tale prestazione a pagamen-to, si intende offrire un approccio te-rapeutico naturale, rispettoso dellabiologia dell’animale e di minore im-patto ambientale. I trattamenti sonopossibili non solo nell’ambito dellamedicina preventiva, ma anche ascopo curativo per la patologia me-dica più comune o come terapiacomplementare nei casi di maggioregravità. Il dottor Rossetti trae la suaformazione dalla Scuola di Fitotera-pia di Empoli e dalla Scuola di Medi-cina Veterinaria Omeopatica di Cor-tona. Le visite vengono effettuate nel-le ore pomeridiane. La tariffa è di 40o 60 euro, in base al tipo di presta-zione. Non vengono praticate le cureusuali offerte dagli ambulatori veteri-nari privati né interventi vaccinali néchirurgici”.

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R estano fermi sulle rispet-tive posizioni i veterinaridell’ANVU e l’UNIRE.

Le trattative sono state rinviate asuccessivi colloqui, sempre conl’“arbitrato” del Ministero dellaSalute. È moderatamente soddisfatto ilpresidente dell’ANVU GiuseppeCascio all’indomani dei colloquicon l’UNIRE presso il Ministero del-la Salute: “da parte del Ministeroc’è stata molta disponibilità. Abbia-mo preso l’impegno che ci è statochiesto dal Senatore Cursi e daldottor Santucci di produrre una do-cumentazione dettagliata sulla no-stra professione e sui suoi sviluppiin ippodromo. La nostra documen-tazione sarà esaminata nel corso disuccessivi colloqui”. Convocati dal SottosegretarioCursi e affiancati dal dottor UgoSantucci della Direzione di SanitàVeterinaria, i veterinari dell’UNIREhanno illustrato la loro situazioneprofessionale, dopo la bocciaturada parte della FNOVI delle tariffepraticate dall’Unione, non più ade-guate alle nuove, delicate mansionia carico dei colleghi ippiatri. Il Se-gretario generale Franco Panziro-ni ha ribadito le difficoltà economi-che dell’Ente e motivato i ritardi neipagamenti adducendo problemi diordine tecnico di tipo transitorio.Secondo Panzironi l’Unione ha co-munque riconosciuto uno statusquo ai medici veterinari. Nel corsodei colloqui si è anche toccata laquestione del 50% di incrementodichiarato dal Segretario nel corsodi un’intervista, poi smentito dal-l’ANVU, ed effettivamente ricondot-to ad un più realistico 38%. “Lavo-ravamo per 5 e venivamo pagatiper 5, oggi lavoriamo per 10 e ve-niamo ancora pagati per 5” - hadetto Cascio che ha proposto di re-golamentare i pagamenti accor-dandosi con l’Unione sui terminimassimi entro cui onorarli. Una pro-posta, sostenuta dal PresidenteANMVI Paolo Bossi che ha chie-sto più tempestività nell’onorare leprestazioni veterinarie, ma anche laprevisione di una indennità di tra-sferta. Oggi l’Ente riconosce solo ilrimborso dei costi di viaggio e dipermanenza. “Sarebbe corretto-ha osservato Cascio- ma quel chevogliamo ottenere è principalmenteun riconoscimento chiaro del valo-re professionale delle nostre pre-stazioni”. Analogo richiamo al de-coro professionale e alla deontolo-gia è stato avanzato dalla FNOVIrappresentata dal PresidenteD’Addario e dal Consigliere Rena-to Del Savio. Il nuovo Regolamen-to sul controllo delle sostanze proi-bite affida al medico veterinarionuove mansioni e nuove responsa-bilità: “in caso di accertamenti -conclude Cascio- dai carabinieridel NAS ci andiamo noi e siamo noia dover rispondere alla magistratu-ra del nostro operato”. ■

Le nuovemansioniintrodotte dalRegolamento2003

L e differenze con il prece-dente regolamento per il

controllo delle sostanze proibiteconsistono in nuovi compiti a ca-rico dei veterinari responsabili edei veterinari coadiutori, in tuttele discipline sotto l’egida dell’U-NIRE (galoppo, trotto, sella). Ec-co le principali: custodia e inviodei campioni prelevati (che al-cune volte viene effettuato dopodue o tre giorni quando vi è con-comitanza con giorni festivi),certificazione delle presenzedegli addetti all’antidoping (vete-rinari e ispettori) relazioni men-sili sull’operato negli ippodromi,identificazione dei cavalli, sor-veglianza e benessere animale.Ad esse si aggiunge quanto pre-visto dal regime di incompatibi-lità. I veterinari incaricati dall’En-te, come veterinario responsabi-le e come veterinario coadiutore,per le attività contemplate dalRegolamento sulle sostanzeproibite, sono infatti soggetti alregime delle incompatibilità giàfissato per i Commissari del ga-loppo e per le Giurie del Trotto,dall’art. 3 del Regolamento di Di-sciplina approvato con Decreto

del Ministro delle Politiche Agri-cole in data 19-3-2002. L’incari-co di veterinario responsabile èincompatibile con l’esercizio del-la libera professione veterinaria,in forma singola ed in forma as-sociata, sui cavalli purosangue etrottatori negli ippodromi, nei

centri di allenamento e negli alle-vamenti, nonché sui cavalli mez-zosangue destinati alle corse.L’incarico di veterinario coadiu-tore è incompatibile con l’eserci-zio dalla libera professione vete-rinaria, in forma singola ed in for-ma associata, su cavalli da cor-

sa al galoppo negli ippodromi enei centri di allenamento se si ef-fettuano controlli negli ippodromidi galoppo; e su cavalli da corsaal trotto negli ippodromi e neicentri di allenamento, se si effet-tuano controlli negli ippodromi ditrotto. ■

7

Incontro da Cursi il 6 ottobre

ANVU-UNIRE: trattative fermeLa mediazione del MinSal non risolve la vertenza

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2004ANMVI INFORMA

(D.M. n. 797 del 16/10/2002, Regolamento per il controllo delle sostanze proibite)

LISTA DELLE SOSTANZE PROIBITE

- Sostanze che agiscono sul sistema nervose- Sostanze che agiscono sul sistema cardiovascolare- Sostanze che agiscono sul sistema respiratorio- Sostanze che agiscono sul sistema digestivo- Sostanze che agiscono sul sistema urinario- Sostanze che agiscono sul sistema riproduttivo- Sostanze che agiscono sul sistema muscolare -

scheletrico- Sostanze che agiscono sul sistema emolinfatico e

sulla circolazione sanguigna- Sostanze che agiscono sul sistema immunitario

escluse quelle presenti nei vaccini autorizzati- Sostanze che agiscono sul sistema endocrino, le se-

crezioni endocrine e i loro omologhi sintetici.- Agenti mascheranti

Per una migliore comprensione vengono elencate al-cune classi farmacologiche che debbono ritenersiincluse nella “Lista” di cui sopra:

- Sostanze antipiretiche, analgesiche e anti-infiamma-torie

- Sostanze citotossiche- Antistaminici- Diuretici- Anestetici locali- Rilassanti muscolari- Stimolanti respiratori- Ormoni sessuali, sostanze anabolizzanti e cortico-

steroidi- Sostanze che modificano la coagulazione del san-

gue

SOSTANZE LA CUI PRESENZA NEI LIMITI(PROPORZIONI) SOTTOINDICATI NON ÈCONSIDERATA PROIBITAArsenico:0,3 microgrammi/ml nell’urinaAcido salicilico:750 microgrammi/ml nell’urina oppure6,5 microgrammi/ml nel plasmaEstanediolo nei maschi(ad eccezione nei castroni)rapporto = 1 (forma libera e coniugata) tra 5 estrane-3ß, 17 -diol e 5 (10)-estrene-3ß, 17 diol nell’urinaTeobromina:2 microgrammi/ml nell’urinaIdrocortisone:1 microgrammo/ml nell’urinaDimetil Sulfosside (DMSO):15 microgrammi/ml nell’urina oppure1 microgrammo/ml nel plasmaDiossido di Carbonio (TCO2):37 millimole per litro nel plasmaTestosterone (castroni):0,02 microgrammi/ml (forma libera e coniugata)nell’urinaTestosterone(puledre e femmine tranne le gestanti):0,055 microgrammi/ml (fomna libera e coniugata)nell’urinaMethoxytyramina:4 microgrammi/ml di 3-methoxytyramina (formalibera e coniugata) nell’urina

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 35

Il 27 settembre scorso l’UnitàOperativa Veterinaria dellaASL di Napoli (Distretto 53) ha

inviato una nota ai medici veterina-ri liberi professionisti degli ambula-tori “afferenti” il Distretto 53. Si leg-ge nella nota: “Giusta disposizionedel Dipartimento di Prevenzione -Servizi Veterinari, si informa oppor-tunamente che secondo quanto è

stabilito dalla LR16/01 e Linee Gui-da Applicative, le modalità di inter-vento in pronta reperibilità per leoperazioni di Pronto Soccorso per irandagi feriti, vengono effettuatedai Medici Veterinari su chiamatadelle Autorità a cui compete la ve-rifica della reale necessità di inter-vento e l’assistenza al Professioni-sta Veterinario, per finalità di ordine

pubblico durante l’intervento. Per-tanto non è assolutamente consen-tita l’accettazione di un animalerandagio ferito presso Ambulatoriveterinari privati”. La comunicazio-ne è arrivata a seguito dell’allarmerandagismo scoppiato a Napoli neigiorni scorsi e riportato sulle pagi-ne del Mattino di Napoli il 1° ottobrescorso. Più di trenta cani tra randa-

gi e di razza, molti dei quali abban-donati da padroni infedeli, vaganonei viali dell’ospedale Monaldi, ag-gredendo utenti della struttura e di-pendenti. L’allarme è stato lanciatodalla direzione sanitaria del noso-comio che ha richiesto l’interventodel servizio veterinario dell’Asl 1 eha segnalato “la necessità di un in-tervento per la cattura di cani ran-

dagi che, dopo un periodo di og-gettiva tranquillità, hanno ripreso aessere aggressivi nei confronti dichi accede ai viali interni dell’azien-da”. I servizi di sanità animale dellaASL 1 di Napoli informano che ilcontrollo del randagismo canino efelino viene attuato anche con lasterilizzazione di massa dei canirandagi e dei gatti liberi. La steriliz-zazione chirurgica dei cani vieneeseguita presso gli Ambulatori Ve-terinari dell’ASL; gli animali dopol’intervento e la degenza post-ope-ratoria vengono reinseriti, previaapposizione di microchip elettroni-co, nella stessa zona di prelievo,sempreché non si tratti di animaliparticolarmente aggressivi, perico-losi o malati per i quali è previsto ilricovero al canile. La sterilizzazionechirurgica dei gatti viventi liberi incolonie viene eseguita presso gliAmbulatori Veterinari dell’ASL; ilprelievo degli animali è a cura deivolontari delle Associazioni chehanno la tutela della colonia stes-sa, gli animali dopo l’interventovengono reinseriti nella colonia diappartenenza. Gli utenti possonosegnalare la presenza di animalida sterilizzare alle UOV territorial-mente competenti o in alternativaagli ambulatori veterinari ASL ne-gli orari di turno. Gli interventi disterilizzazione in favore di randagiportati da privati devono essereprenotati personalmente pressol’Ambulatorio dell’UOV 53 e pressol’UOV 45, negli orari di turno. ■

8

Soccorso randagi vietato agli ambulatori privatiLa decisione in una lettera della ASL di Napoli

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2004INFO REGIONI

Influenza aviaria:ripresa la vaccinazione

in Lombardia

Con il decreto n. 15829 del 24settembre 2004, si è ripristi-

nata la profilassi immunizzante control’influenza aviaria. Il decreto a firma diMario Astuti, Dirigente dell’Unità Or-ganizzativa Veterinaria della Direzio-ne Generale Sanità, Regione Lom-bardia revoca il punto 1 e 2 del de-creto n. 14188 del 17 agosto scorsocon cui è stata sospesa a decorreredal 1° di ottobre la vaccinazione neigruppi di nuovo accasamento deitacchini e dal 1° settembre la vacci-nazione nei confronti dell’influenzaaviaria nei gruppi di nuovo accasa-mento delle specie avicole soggettea tale profilassi. Si legge nel testo deldecreto: “La vaccinazione nei con-fronti dell’influenza aviaria in tutte lealtre specie avicole, soggette a taleprofilassi e presenti nell’area di vacci-nazione di cui all’allegato I delD.D.U.O. n. 8342 del 19 maggio 2004Linee guida per la prevenzione ed ilcontrollo dell’influenza aviaria sul ter-ritorio della Regione Lombardia, ri-prenderà, dalla data di entrata in vi-gore del presente decreto, con vacci-no eterologo monovalente H7 N1. Con-tinuerà anche dopo il 1° ottobre 2004la vaccinazione nei confronti dell’in-fluenza aviaria negli allevamenti ditacchini”. Il decreto è pubblicato e di-sponibile on line sul Bollettino UfficialeN° 41 della Regione Lombardia del 4ottobre scorso.

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 35

S i legge sul Sole 24 Oredel 4 ottobre 2004: le in-segne di superficie fino

a cinque metri quadrati sono pa-cificamente esenti dall’imposta,sia che si riferiscano ad attivitàcommerciali, sia ad attività di pro-duzione di beni o “servizi”, chesono esattamente quelle che sisvolgono in uno studio professio-nale. Su queste conclusioni èd’accordo anche il ministero del-l’Economia e delle Finanze (circo-lare n. 3/DPF del 3 maggio 2002),sempre che le targhe professio-nali siano conformi - quanto a ubi-cazione, superficie e tipo di mes-saggio ai requisiti di legge. Il pa-rere contrario, espresso da molticomuni e società appaltatrici delservizio d’accertamento dell’im-posta, è giustificato più da un fi-scalismo esasperato (ma pocoredditizio in termini di entrate) cheda un’attenta e serena lettura deidati normativi. L’articolo 7 delDlgs 15 novembre 1993, n. 507,

esonera dall’imposta i messaggicontenuti in mezzi pubblicitari disuperficie inferiore a trecentocentimetri quadrati. Questa esen-zione vale per ogni forma di pub-blicità diversa dalle insegne, perle quali vale il limite di 5 metri qua-drati.

È l’ennesima conferma di quantogià chiaramente espresso dall’Ufficio Federalismo Fiscale delMinistero delle Finanze nel 2002,ma che ancora viene abbondan-temente ignorato da molti comuni.La circolare citata dal Sole (Chia-rimenti in ordine alle disposizioni

relative all’imposta comunale sullapubblicità ed al canone per l’in-stallazione dei mezzi pubblicitari)parla espressamente, senza om-bra di dubbio alcuno di “mezzipubblicitari esposti dai professio-nisti”.Sempre sul Sole si legge ancora:

Di fronte all’“aut aut” della societàconcessionaria (o paghi o ricorri),suggeriamo al lettore di far ricor-so, allegando anche la circolareministeriale citata. E allora cari Comuni e care so-cietà appaltatrici non rendeteci lavita più dura di quello che è. ■

13

Imposta su targhe e insegne, un esempio di “fiscalismo esasperato”

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2004

Una soluzioneper l’IRAP

Soluzione in vista per sgrava-re i professionisti dall’IRAP.

La Commissione Finanze dellaCamera ha votato all’unanimitàuna risoluzione proposta dal de-putato Ettore Romoli (FI) e soste-nuta dal sottosegretario all’Eco-nomia Daniele Molgora. La riso-luzione impegna il Governo a fis-sare per legge i limiti dimensio-nali in base ai quali determinarel’obbligo di versamento dell’I-RAP. In particolare la Commis-sione chiede “normative tese adapportare correzioni al meccani-smo di applicazione dell’Irap,onde delimitare, anche alla lucedel predominante orientamentogiurisprudenziale in materia, ipresupposti dimensionali dell’au-tonomia organizzativa dei pro-fessionisti e degli artigiani chegiustifichino la loro imponibilità altributo”. Per il sottosegretarioMolgora “tutto dipenderà da co-me sarà ripartito all’interno dellamanovra fiscale l’alleggerimentodella pressione fiscale. La prio-rità, dice, è certamente quella diuna riduzione del peso dell’I-RAP”. L’esponente di Governosottolinea anche che “quello deiprofessionisti e dei lavoratori au-tonomi è un argomento molto im-portante”. E se non sarà lo Statoitaliano a risolvere il nodo-IRAP,potrebbe esserlo l’Unione Euro-pea: se i giudici europei sanci-ranno l’incompatibilità dell’IRAPcon l’ordinamento nazionale, lefinanze dell’Italia subiranno unduro colpo. La Corte di Giustiziadella UE sta infatti valutando sel’istituzione dell’IRAP non abbiaviolato il divieto di introdurre ne-gli ordinamenti nazionali normeequivalenti all’IVA.

RUBRICA FISCALE

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 35

Un cane è stato contagia-to dal virus dell’influen-za aviare nella provincia

di Prachinburi, Tailandia sudorien-tale. Lo ha comunicato il Ministerodella Salute tailandese domenica3 ottobre. La provincia in cui è av-

venuto l’isolamento del virusH5N1 in un cane aveva già ospi-tato in precedenza casi di influen-za aviare nei polli e nell’uomo.Intanto, sale a 11 il numero di per-sone uccise dal virus in Tailandia,ultima una bambina di 9 anni mor-

ta sabato 2 ottobre, dopo avertoccato dei polli morti nella suacasa. Gli esperti affermano che è ormaisicuro il passaggio del virus tra gliumani in caso di contatto stretto eprolungato. E recentemente uno

studio ha dimostrato la capacitàdi infezione nel gatto. Ora l’an-nuncio di un primo caso nel cane.Torna quindi il timore che anchecani e gatti domestici possanosviluppare la malattia e diffondereil contagio. ■

14

Un caso di influenza aviare nel caneAnnunciato l’isolamento del virus H5N1 in un cane in Tailandia

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2004LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

L'OMS chiede ilvaccino perl'influenza aviare

L ’Organizzazione Mondialedella Sanità (OMS) esorta le

aziende farmaceutiche e i governiad accelerare la messa a punto diun vaccino contro l’influenza aviareche potrebbe altrimenti in breveuccidere migliaia di persone. KlausStohr, capo del programma influen-za dell’OMS, teme che il mondo sitrovi del tutto impreparato ad af-frontare l’eventualità paventata daautorevoli esperti che il virus possamutare e diffondersi tra gli umaninel prossimo inverno. Soltanto dueaziende farmaceutiche ad oggistanno testando un vaccino contrial clinici su uomini, entrambe ne-gli Stati Uniti: “Le altre aziende nonsi muovono, timorose che l’enormeinvestimento necessario per pre-parare un vaccino vada poi perso”,spiega Stohr, “ma è necessario chele aziende si assumano una qual-che dose di rischio, pur supportatedai governi e dalle autorità di Salu-te pubblica. Se un’epidemia di in-fluenza aviare si scatenasse nel gi-ro di due mesi, nessuno avrebbe adisposizione un vaccino, e anchese ci mettesse quattro mesi sareb-bero ancora troppo poche le per-sone in grado di vaccinarsi”. È proprio di questi giorni la notiziadel primo probabile caso di conta-gio uomo-uomo dell’influenza avia-ria, che sembra aver causato lamorte di una donna thailandese ditrent’anni. L’OMS teme che l’agente eziologi-co dell’influenza aviaria, il virusH5N1, possa scatenare un’epide-mia simile a quella del 1918, a cau-sa della quale morirono circa 50milioni di persone. Alla stessaOMS, ai governi (soprattutto euro-pei, dato che il vecchio continentefabbricherebbe il 70 per cento cir-ca del vaccino) e alle aziende far-maceutiche il compito di appronta-re una strategia difensiva efficacecontro la malattia che riesca a co-niugare le leggi ferree del mercatoe i bisogni dei potenziali malati.(Il Pensiero Scientifico Editore) ■

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line

all'indirizzohttp://www.evsrl.it/vet.journal/

• Notizie scientifiche• Archivio bibliografico

• Servizio Cytovet

di Maria Grazia Monzeglio

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 35

Nei giorni 4-5 settembre siè tenuto a FrancavillaFontana (BR) un incontro

organizzato dall’Ordine dei MediciVeterinari della provincia di Brindisie dalla delegazione regionale Pu-glia della SCIVAC sul tema “Benes-sere animale e tutela della salutepubblica”. Ai lavori hanno parteci-pato sia Medici Veterinari che svol-gono attività libero-professionalenell’ambito della medicina deglianimali da compagnia sia veterina-ri impegnati nel settore della Sanità

Pubblica. Le relazioni sono state te-nute dalla dott.ssa Sabrina Giussa-ni (Libero Professionista), dallaProf.ssa Marilia Tantillo (Universitàdegli Studi di Bari) e dal Prof. Ro-berto Marchesini (Università degliStudi di Bologna) che hanno rispet-tivamente affrontato tematiche qua-li le patologie comportamentali de-gli animali da compagnia, la sicu-rezza alimentare ed il controllo di fi-

liera ed il rapporto uomo-animale. Iltema principale dell’incontro cioè ilbenessere animale inteso nella suapiù ampia concezione ha portatoalla attenzione dei partecipanti lenovità legislative ed i nuovi compitidel veterinario nel controllo di filie-ra, le patologie comportamentalidegli animali d’affezione ed il muta-mento nel tempo del rapporto uo-mo-animale. Le due giornate di la-

vori hanno sicuramente avuto ilmerito di sviluppare un dibattitodell’intera categoria attorno a temidi interesse comune (gestione deicanili, etichettatura dei prodottiper animali, convivenza uomo-ani-male e pet therapy). Questa espe-rienza si è rivelata proficua ed an-drebbe sicuramente ripetuta edapprofondita con incontri su temiche investono le competenze ve-

terinarie in entrambi i settori (zoo-nosi, leishmaniosi, toxoplasmosi,presenza nelle aree urbane di ani-mali sinantropi desiderati e non).Anche attraverso questo sforzocomune l’intera categoria può sot-tolineare quale sia l’importanzasocio-sanitaria sia dei veterinariche si occupano di animali dacompagnia sia dei veterinari im-pegnati nella Sanità Pubblica. ■

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Brindisi, 4-5 settembre

Convegno sul benessere animale e tutela della salute pubblica

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2004DALLE ASSOCIAZIONI

Lombardia campione delTorneo Nazionale di

calcio Medici Veterinari

Anche il 5° Torneo Nazionaledi calcio per Rappresentati-

ve Regionali Medici - Veterinari2004 è stato archiviato con l’entu-siasmante vittoria della Rappre-sentativa Lombarda.La prestazione di questa matrico-la è stata sorprendente tanto chetutti hanno reso merito a questasquadra che annovera nel suogruppo giocatori talentuosi.Abruzzo, Campania, Emilia Ro-magna, Lazio, Lombardia, Mar-che, Puglia, Sardegna, Sicilia eUmbria, regione organizzatricedell’evento, hanno onorato i cam-pi di quest’ultimo torneo. Il percor-so della Lombardia non è stato deipiù facili dato che nel proprio giro-ne militavano squadre comeCampania ed Emilia Romagna giàcampioni d’Italia, Sardegna clas-sificata seconda lo scorso anno ePuglia dimostratasi poi ago dellabilancia. Per la cronaca, la finalinaper il terzo e quarto posto saràvinta dalla Sicilia, mentre la Sarde-gna si dovrà accontentare delquarto posto. Che cosa rimane diqueste giornate? Certamente laconsapevolezza di aver parteci-pato ad un evento che unisce tut-ti gli ambiti della veterinaria sottol’ala del calcio, che non distingueliberi professionisti dai dipendentiasl, specialisti da medici di base,dirigenti d’aziende private e nonda informatori scientifici, ciascunocon i propri carichi di responsabi-lità, ma in quella occasione unitida una sincera solidarietà. Le ce-ne, le gite a Norcia e dintorni, co-sì come l’ambiente informale, han-no consentito di allacciare nuoveamicizie con i colleghi e le loro fa-miglie alle quali dobbiamo unplauso per il gran tifo sugli spaltioltre alla gran pazienza che mo-strano accompagnandoci nella vi-ta, perché si sa, affiancare il Vete-rinario non è facile. Infine vorreiringraziare i colleghi umbri per l’o-spitalità e l’ottima organizzazionee ricordare i nostri sponsor chehanno permesso di concretizzareun sogno: MERIAL, INALCAMONTANA, FORT DODGE, TOPENERGY, INTERVET, NOVAFOOD, DIGITAL INDUSTRIES(con il patrocinio del comune d’O-spitaletto Bs).

Dott. Ezio AbramiResponsabile Lombardia Calcio

di Donato Tedesco

Presidente Delegazione SCIVACPuglia

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Nel mondo biologico ita-liano le aziende dediteall’allevamento sono an-

cora relativamente poche ma rap-presentano il comparto più dinami-co e interessante sotto il profilo delpotenziale di crescita. Stiamo infat-ti assistendo a una crescita ancora

vigorosa del numero di allevamentibiologici, mentre il resto dell’agri-coltura biologica tende a mantene-re costante la superficie coltivata.Secondo le statistiche più aggior-nate, gli oltre 4mila allevamenti rap-presentano il 7% delle aziende bio-logiche e soltanto lo 0,6% degli al-

levamenti presenti in Italia. Vengo-no allevati soprattutto bovini, cherappresentano il 3% del patrimonionazionale, e ovicaprini la cui inci-denza percentuale sale al 9 percento.Al lato opposto si registra una scar-sa diffusione degli allevamenti sui-

nicoli e avicoli che presentanogrosse difficoltà a convertire gli al-levamenti convenzionali, general-mente intensivi, senza incorrere inun aumento notevole dei costi pro-duttivi.Proprio l’individuazione delle po-tenzialità della conversione ai me-

todi biologici è uno dei primi obiet-tivi raggiunti dal progetto Zootbiol,finanziato dal Mipaf. Secondo lostudio, che ha preso in considera-zione alcuni parametri tecnici, il nu-mero di allevamenti bovini a eleva-ta potenzialità di conversione po-trebbe suscitare l’interesse deglioperatori privati e pubblici per tipo-logie aziendali di piccole-medie di-mensioni situate in zone collinari -montane. Va tenuto conto che la lo-calizzazione altimetrica condizionale possibilità produttive dell’azien-da in termini soprattutto di scelteculturali e ciò a sua volta influiscesulla gestione dell’allevamento (au-to-approvvigionamento alimenta-re). Secondo queste elaborazioni laconversione al biologico, senza si-gnificative trasformazioni strutturalie gestionali, potrebbe riguardareall’incirca il 5-15% degli allevamen-ti bovini.Ovviamente questa stima basatasu parametri tecnici necessita diuna valutazione economica chequasi sicuramente evidenzierebbeulteriori difficoltà nel processo diconversione. Sotto questo profiloun ruolo decisivo assumono i con-tributi pubblici. Purtroppo l’attualedisponibilità di risorse finanziarieper l’agroambiente rischia di mette-re a repentaglio i futuri progetti diconversione. È noto che i premiagroambientali alla fine degli anniNovanta hanno dato una spinta es-senziale all’espansione del settorevegetale biologico. Nel 1999, annoin cui è stato raggiunto il livellomassimo di spesa, la superficieagroambientale a premio era arri-vata al 78% del totale biologico,mentre nel 2002 la percentualescende al 57 per cento.Quindi le produzioni zootecniche ri-schiano di non poter godere deglistessi benefici ricevuti dalla produ-zione vegetale, se non vengono at-tuate dalle amministrazioni pubbli-che scelte selettive che, ad esem-pio, privilegino lo sviluppo dellazootecnia biologica in aree partico-larmente vocate. Una scelta coe-rente con la proposta di decreto le-gislativo che invita a concentrare lerisorse pubbliche nei settori e neiterritori che meglio riescono a co-niugare l’agricoltura multifunzionalecon le nuove richieste dei consu-matori.Le tendenze del mercato e l’evolu-zione della filiera produttiva sonogli altri aspetti trattati dal progettoZootbiol. Un primo problema deri-va dalla nota difficoltà di collocare ilprodotto sul mercato con la qualifi-cazione biologica, vanificando glisforzi compiuti dal produttore chenon può neanche avvantaggiarsidel premio di prezzo ricavabile sulmercato biologico. Un ruolo impor-tante in questo ambiente potrebbeessere svolto dal settore della tra-sformazione e distribuzione chedeve adottare strategie mirate, incollaborazione con i produttori.

(da Agrisole - 3-9 set. 2004)

16

Il Mipaf per il rilancio della zootecnia

Bovini ad alta potenzialitàZootbiol, uno studio sulla conversione al biologico

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2004LETTO SU...

di Andrea Povellato

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17laPROFESSIONE VETERINARIA 35/2004

U na specializzazione,un master, un corsodi perfezionamento,

un aggiornamento continuo edapprofondito sono sempre piùnecessari nel mondo veterinarioper trovare lavoro e per conti-nuare ad averlo. La figura dell’in-fermiere veterinario non esisteancora, alcune facoltà si stannoattivando per creare questa nuo-va figura professionale propo-nendo corsi di laurea triennali. Èdifficile capire quale possa esse-re l’esigenza dell’infermiere nelnostro settore perché al momen-to le sue mansioni sono ricopertenegli ambulatori dai giovani lau-reati che spesso, gratuitamenteo per pochi euro accettano que-sto ruolo pur di imparare qualcherudimento della professione. Miricordo di una lettera, pubblicatasu questa rivista, di una giovaneveterinaria che dopo tre anni dilavoro in un ambulatorio (puliziadei pavimenti e della sala chirur-gica, compiti di segretaria e ge-stione dei prodotti, ecc.) pagatapochi euro al mese che non lebastavano neppure per la benzi-na, non avendo imparato nulla,visto che nulla le era stato inse-gnato, aveva deciso di cambiarelavoro, e credo che così abbiafatto. Per crescere professional-mente e trovare una dignitosaoccupazione o si è figli di veteri-nari e tutto è già pronto, o si ha lafortuna di trovare un collega cheabbia voglia di insegnarci o sideve investire nel proprio futuro,se la famiglia è in grado di so-stenerci economicamente, se-guendo altri momenti formativi,in Italia o all’estero, proposti dal-le università o dalle societàscientifiche. Negli ultimi annisfruttando questa esigenza, esoprattutto l’obbligatorietà del-l’aggiornamento continuo, sononate varie società private chepropongono ai giovani veterinaricorsi di ogni genere e tipo. Que-ste iniziative partono sempre dacolleghi che convinti, anchetroppo, delle loro capacità pro-fessionali e con un indiscutibilesenso degli affari si sono propo-sti sul mercato, direttamente co-me relatori, con un proprio pro-getto imprenditoriale. Non sonoin grado di valutare o giudicare illivello della qualità di queste pro-poste e la reale preparazione diquesti colleghi; alcuni li conoscoe li ritengo persone serie, su al-tri avrei qualche riserva, ma ilpunto della mia riflessione non èquesto. Chiunque può proporrequello che vuole, saranno poi icolleghi a giudicarlo, a fare iconfronti e a valutare se i soldiinvestiti hanno reso bene nellapropria crescita professionale osono stati buttati. Quello che invece mi ha colpitosono altri due aspetti che credosia giusto considerare. Il primo ri-guarda lo stretto rapporto chequeste attività hanno con aziendedel settore che spesso diventano

unico sponsor e soprattutto quan-do operano nel settore strumenta-le creano quasi una situazione didipendenza. L’altro aspetto ri-guarda invece i nomi che sonostati scelti per queste nuove atti-vità imprenditoriali e sarebbe inte-ressante capire sulla base di qua-le ragionamento sono stati scelti.Per alcuni forse è anche abba-

stanza semplice. È ovvio, infatti,che nascondere una srl dietro ilnome di una società scientificapuò funzionare molto bene so-prattutto se si evita di dichiarareche è una attività imprenditorialeprivata. Si fa credere ad un alto li-vello di serietà professionale escientifica e soprattutto alla man-canza di ogni interesse speculati-

vo o economico. Capisco, al contrario, molto menonomi strani e legati ad un filone diconsumismo americano e certa-mente più adatti ad un detersivo oa una industria meccanica piutto-sto che a società che vorrebberofare della crescita culturale deiveterinari il loro scopo o meglio illoro “core business”.

Senza citarle, per evidenti motivi,una mi ricorda molto il marchio diun trapano o di una perforatricementre un’altra mi ha subito fattovenire in mente il punto debole diSuperman. O forse pensiamo che il veteri-nario del futuro dovrà essere co-me Nembo Kid, il Superman ita-liano? ■

Nembo Kid: il veterinario del futuro di Luigi Poretti

RIFLESSIONI

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 35

laPROFESSIONE VETERINARIA 35/200418CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

DirettoreCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Coordinamento EditorialeAngelo Franceschini, Sabina Pizzamiglio

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Comitato di RedazionePierpaolo Bertaglia,

Paolo Bossi, Marco Eleuteri,

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RubricheFabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

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GraficaFrancesca Manfredi

EditoreSCIVAC - Via Trecchi, 20

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa l’8 ottobre 2004

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

IN QUESTO NUMEROCOPERTINA:

ULIVI RINGRAZIA

I VETERINARI

INTERVISTA • UN MASTER PER ESSERE

PROFESSIONISTI, di Antonio Manfredi

ATTUALITÀ• ABROGAZIONE ONAOSI

IN SEDE DELIBERANTE• ECM, QUATTRO OBIETTIVI

PER LE MNC

ANMVI INFORMA• ANVU-UNIRE, TRATTATIVE

FERME

INFO REGIONI• SOCCORSO RANDAGI

VIETATO AGLIAMBULATORI PRIVATI

RUBRICA FISCALE• IMPOSTA SU TARGHE E

INSEGNE, UN ESEMPIO DIFISCALISMOESASPERATO

RIFLESSIONI• NEMBO KID,

IL VETERINARIO DELFUTURO, di Luigi Poretti

LE RUBRICHE• LA RASSEGNA DI VET

JOURNAL• DALLE ASSOCIAZIONI• LETTO SU

11-15ott.

14-15ott.

14-16ott.

16ott.

16ott.

17ott.

17ott.

17ott.

17ott.

20ott.

22-24ott.

27ott.

28ott.

29ott.

28-30ott.

29-31ott.

1-2nov.

3-6nov.

4-6nov.

5nov.

5-6nov.

6nov.

7nov.

7nov.

7nov.

9-12nov.

9-13nov.

12-13nov.

12-13nov.

13-20-27nov.

13-14nov.

INCONTRO ITINERANTE SUINI DELEGAZIONI REGIONALI SIVAR IL COMPLESSO DELLE MALATTIE RESPIRATORIE INFETTIVE DEI SUINI (PRDC): INQUADRAMENTO, PATOGENESIS ENuova sede Perugia: METODI DIAGNOSTICI - Sedi: Cuneo, Milano, Brescia, Treviso, Perugia - Relatori: prof. Fabio Del Piero, dr. Michele Dottori.Hotel HOLIDAY INN Crediti ECM: 2 - Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR) - Tel. 0372/40.35.39 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI DERMATOLOGIA 2a PARTE - Cremona - Crediti ECM: 50 - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI EMATOLOGIA CLINICA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 21 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SCIVAC CITOLOGIA CUTANEA - Cremona - Relatore: dr. Carlo Masserdotti - Crediti ECM: 7 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

SIVE - MACROREGIONE NORD ORIENTALE SEMINARIO MACROREGIONE - Approcci diagnostici nelle malattie respiratorie del cavallo - Relatori: ANGELA MASCIONIVerona, Centro FA. VER - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE Tel 0372/403502 - email [email protected]

SIDEV ONCOLOGIA CUTANEA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MOLISE FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Hotel Eden, C.da Delle Api,91 Campobasso - Relatore: dr. Emilio Feltri - 3crediti ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA EMATOLOGIA PRATICA - Centro Pastorale Paolo VI Via Calini, 30 Brescia - Relatore: dr. Marco Caldin - 5 punti ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA L’OSTEOCONDROSI NEL CANE E LE SUE VARIE LOCALIZZAZIONI - Hotel Ambasciatori, Via Omodeo,51- Bari - Relatore:dr. Matteo Tommasini Degna - 4 punti ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAR VALLE D’AOSTA TRATTAMENTO DELLE ARTRITI SETTICHE E DELLE FRATTURE DEL VITELLO - Sede: Pollein (A0), Centro “Grand Place”.Relatore: dr. Alfonso Pirovano - Richiesto accreditamento ECM - Info: Paola Orioli - (Segreteria SIVAR): Tel 0372/40.35.39,email: [email protected]

ESVCE CONGRESS CONGRESSO EUROPEO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE in collaborazione con SISCA e SCIVAC - Cremona Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

CORSO AIVEMP IL CONTROLLO VETERINARIO NELLA PRODUZIONE DI FORMAGGI FRESCHI E STAGIONATI - CremonaRelatori: dr. Mauro Cravero, dr. Luca Nicolandi - Crediti ECM: 7Per informazioni - Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel 0372/403541 - email [email protected]

CONVEGNI SIVAR BUIATRIA (FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTE) 1. CONTROLLO O ERADICAZIONE IBR? COSTI E BENEFICI (matt.)- Cremona (Ente Fiera). Relatori: dr. L.Alborali, dr. M. Boldini, dr. P.Franken,dr. S.Nardelli, dr. M.Lora, dr. M.Pini, dr. P.Kerkhofs. 2. IL FUTURO DEL VETERINARIO NELL’ALLEVAMENTO DELLA VACCA DA LATTE (pom.)- Relatore: prof. C.Guard (Cornell University, USA) - Crediti ECM: 4 - Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR) - Tel. 0372-40.35.39, [email protected]

CONVEGNO SIVAR SUINI (FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTE) PATOLOGIE DELL’APPARATO UROGENITALE DELLA SCROFA - Cremona (Ente Fiera). Relatori: dr. A.Nigrelli,dr. M.Gherpelli. Crediti ECM: 2 - Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR) - Tel. 0372-40.35.39, [email protected]

CORSO SCIVAC/SISCA CORSO BASE DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Cremona - Crediti ECM: 19 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

49° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC APPROCCIO MODERNO ALLE PATOLOGIE INFETTIVE (batteri, miceti e protozoi) NEL CANE E NEL GATTO - Perugia -Centro Congressi Quattrotorri - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SIVAE EMATOLOGIA DI UCCELLI E RETTILI - Relatrice Dr Helene Pendl - Cremona - Palazzo Trecchi - Richiesto accreditamentoECM - Info: Elisa Feroldi segreteria SIVAE - Tel 0372 460440 e-mail [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ONCOLOGIA CHIURGICA -- Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP Crediti ECM: 24 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC/SISCA CORSO AVANZATO DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Cremona - Crediti ECM: 18 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP TECNICHE IN COMUNICAZIONE IN MEDICINA VETERINARIA - Cuneo - Ordine dei medici Veterinari di Cuneo,Via Mameli 4 bis - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel 0372/403541 -email [email protected]

CORSO ANMVI LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO. CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA - Cremona -Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel 0372/403537email [email protected]

SIVE - SEMINARIO PROBLEMATICHE DI ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO SPORTIVO - Relatore: Joe Pagan - Cremona, Palazzo TrecchiRichiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SIMESC Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SIARMUV LA GESTIONE DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Internazionale, Via Ramazzotti, 2 - Cervignano del Friuli(UD) - Relatore: dr. Paolo Squarzoni - Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ANESTESIA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 34 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CITOLOGIA - Cremona - Crediti ECM: 45 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO ANMVI CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel 0372/403537 - email [email protected]

CORSO SIVAR LE PATOLOGIE DEL VITELLO : MANAGEMENT E TRATTAMENTO (Max 30 iscritti) - Sede: Az. Sperimentale “V. Tadini”,Gariga di Podenzano (Pc) - Relatori: dr. M. Colombo, Dr. D. Grove White (UK). - Crediti ECM: 16 - Info: Paola Orioli(Segreteria SIVAR): Tel. 0372/40.35.39, email: [email protected]

INCONTRI REGIONALI SCIVAC CON LA COLLABORAZIONE DELL’ORDINE BIOETICA E ZOOANTROPOLOGIA ANIMALE - Trento-C/o L’Ordine dei Medici Veterinari- 14 crediti ECMDEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO E LA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI (per ricevere i crediti ecm è obbligatorio partecipare a tutti gli incontri) - Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria

SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected] SCIVAC NUOVE TECNICHE, MALATTIE EMERGENTI E NOVITA’TERAPEUTICHE IN RIPRODUZIONE CANINA E FELINA - Napoli -

New Europe Hotel - Relatori: dr. Giovanni Majolino, dr. Stefano Romagnoli - Crediti ECM: 6 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

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