Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

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Delibera del Comitato Centrale www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 34, dal 4 al 10 ottobre 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 342 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. ONAOSI La Fondazione ha comunicato attra- verso il proprio sito come si devono comportare i nuovi contribuenti obbli- gatori che alla scadenza del 30 set- tembre non avevano ancora ricevuto gli avvisi di pagamento o li hanno rice- vuti con dati errati. (www.onaosi.it) ANVU-UNIRE La questione dei compensi dei veteri- nari UNIRE passa nelle mani del Sotto- segretario Cursi che ha accolto la ri- chiesta dell’ANMVI di intervenire per ri- comporre la vertenza. ANMVI, ANVU, FNOVI e UNIRE fanno il punto della si- tuazione al Ministero della Salute ai pri- mi di ottobre. MATARRESE L’Unione nazionale incremento razze equine ha un nuovo presidente. È An- tonio Matarrese, volto noto negli am- bienti sportivi. La sua candidatura ha avuto il parere favorevole della Com- missione agricoltura della Camera e dalla Commissione agricoltura del Se- nato. SPERIMENTAZIONE Il gruppo di lavoro indetto dall’On Sch- midt (FI) ha concluso i lavori per la mo- difica del decreto legislativo 116 del 1992. Ai lavori ha partecipato per l’ANMVI Alberto Petrocelli. Il nuovo te- sto è stato presentato per una prima valutazione al Ministero della Salute. FINANZIARIA 2005 Il Fondo sanitario nazionale sale da 81 a 88 miliardi, ben oltre il 2% fissato per la spesa pubblica, con l’impegno delle Regioni a finanziare eventuali sfonda- menti con nuove tasse. NUMERO CHIUSO La Commissione Cultura della Camera ha salvato la sanatoria che riammette ai corsi di laurea a numero chiuso gli studenti che non avevano superato il test per l’a.a. 2000-2001. Non è l’ultima parola del Parlamento. ACQUACOLTURA La Facoltà di Udine ha attivato il 1° an- no della Scuola di specializzazione in “Allevamento, igiene, patologia delle specie acquatiche e controllo dei pro- dotti derivati”. Secondo il Prof Lanari l’acquacoltura è un settore in rapida espansione. VIGILANZA ALIMENTARE Il Gruppo di lavoro MIPAF-Regioni “Va- lorizzazione delle produzioni agroali- mentari”, ha predisposto un decreto relativo alla definizione dell’attività di vi- gilanza sulle strutture autorizzate al controllo sulle produzioni regolamenta- te da norme comunitarie: agricoltura biologica (Regolamento Cee 2092/91), prodotti di qualità (Regolamento Cee 2081/92 - 2082/92), settore delle carni (Regolamento Ce 1760/2000). Brevi La FNOVI ricorre contro l’obbligo ONAOSI “La solidarietà non può che essere volontaria” I l Comitato Centrale della FNOVI ha deliberato di dare incarico ai pro- pri legali di avviare iniziative nelle sedi competenti contro la contri- buzione obbligatoria dell’ONAOSI. Ha anche deliberato di richiedere comunque al C.d.A. dell’ONAOSI un prov- vedimento urgente per riformulare le tariffe contributive per le fasce econo- micamente più deboli. La FNOVI ha preso quindi posizione in merito all’obbligatorietà del contri- buto ONAOSI estesa a tutti i sanitari con la legge finanziaria 2003. Nell’ado- zione di questa delibera il CC della FNOVI ribadisce che non viene messa in discussione” la straordinaria importanza della Fondazione ONAOSI per la meritoria opera di assistenza svolta”, che questa “norma coercitiva ha giu- stamente provocato una forte reazione negativa da parte della categoria preventivamente non coinvolta”, che l’emanazione di una norma di tale por- tata, che coinvolge tutta una categoria professionale, “avrebbe richiesto il consenso ufficiale della Federazione che la rappresenta da parte della com- petente Commissione Parlamentare” ed infine che un’iniziativa di solida- rietà,” nel rispetto delle libertà individuali, non può che essere volontaria”. Milano, Ordini uniti contro l’ONAOSI La Consulta regionale lombarda degli Ordini dei Farmacisti, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano e dell’Ordine dei Medici Vete- rinari della provincia di Milano, hanno scritto alla Presidenza del Consiglio, alla Corte dei Conti e ai Ministeri competenti per dire che “subissati dalle proteste dei propri iscritti, segnalarono, con lettera motivata del 6 agosto 2004 indirizzata al Presidente dell’Onaosi e ai Presidenti delle rispettive Fe- derazioni Nazionali, l’iniquità e incomprensibilità di tale nuovo contributo, ri- tardi ed erroneità nelle richieste, difficoltà di comunicazione con l’Onaosi, senza avere risposta”. Attualmente, si legge nella lettera, la legittimità del contributo obbligatorio, esteso ai liberi professionisti per gli anni 2003/2004,2 è sub iudice”, pertan- to la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani “nonché in proprio al- cuni farmacisti, hanno richiesto al TAR del Lazio l’annullamento del provve- dimento ministeriale di approvazione e la causa è pendente in attesa che venga fissata l’udienza di discussione”. I presidenti dei tre Ordini ritengono che “sia lecito dubitare della legittimità del provvedimento ministeriale im- pugnato, se non della legittimità costituzionale della legge che ha creato un nuovo contributo obbligatorio a carico di tutti i liberi professionisti sanitari a favore di un ente di diritto privato al quale è stato demandato il potere di de- terminare l’ammontare del nuovo contributo contrariamente all’impegno for- malmente assunto dalle autorità di Governo e dalle dichiarazioni della mag- gioranza parlamentare che lo sostiene, di non aumentare la pressione fisca- le, ma anzi di diminuirla”. Ricordando la relazione della Corte dei Conti sul- l’attività economico finanziaria dell’ONAOSI nel quinquennio 1995-2000, gli scriventi ordini, concludono che “la legge è vigente e il provvedimento au- torizzatorio ministeriale non sospeso nella sua efficacia”, ciascuno quindi “valuterà se pagare il nuovo contributo o segnalare che non pagherà il nuo- vo contributo in attesa delle decisioni del TAR del Lazio, ritenendo illegittimo il provvedimento ministeriale autorizzatorio, se non illegittima la norma di leg- ge che ha creato il nuovo contributo obbligatorio e la susseguente quantifi- cazione operata da Onaosi”. D opo le proteste di tutte le orga- nizzazioni sanitarie per la attri- buzione alla FISM, una Federazione privata di Società scientifiche, di competenze importanti nella gestio- ne del sistema ECM, il Ministro Sir- chia, ha incontrato la FNOMCEO dando ampie rassicurazioni sul ruolo essenziale e di riferimento che avran- no gli Ordini. La FNOVI, nonostante le continue richieste, è sempre in at- tesa di essere ricevuta. Nel frattempo il sistema continua a subire cambia- menti, trasformazioni, rinvii che inve- ce di fare chiarezza e snellire le pro- cedure le stanno rendendo ingestibi- li e sempre più complesse, con enor- me dispendio di energie e di soldi per tutti i provider. Se si vogliono in- contrare i dirigenti del sistema per avere informazioni o chiarimenti è im- possibile, però potete iscrivervi ai corsi, proposti da organizzazioni pri- vate, dove potrete ascoltare le loro delucidazioni ed avere le risposte che vi servono pagando soltanto 280 euro. Abbiamo inoltre più volte de- nunciato al ministero e su questa rivi- sta il comportamento dei referee. È impensabile che lo stesso identico evento si veda assegnare crediti di- versi o che i crediti arrivino dopo me- si perché un referee non si degna di completare l’iter di valutazione. In questi giorni è stato rifiutato l’accre- ditamento di una giornata perché un referee ha dato dell’“incompetente” ad uno dei relatori. Peccato che si tratti di un professionista che da anni pubblica su varie riviste, tiene cor- si, partecipa a congressi, è autore di testi e la sua competenza è ricono- sciuta a livello internazionale. Perché allora un simile giudizio nascosto dietro all’anonimato? Invidia, frustra- zione? O forse perché semplicemen- te è un “deficiente”? Avremmo voluto dirglielo personalmente ma non sap- piamo chi sia. I referee il ministero li tiene segreti. Ma ci fa piacere crede- re che dopo aver letto questo corsi- vo, si renda conto, guardandosi nello specchio, che quello che pensano di lui i suoi colleghi, è vero. Fra i referee un “deficiente” Global Leader in Pet Nutrition *Marchi di fabbrica di proprieta’ della Hill’s Pet Nutrition, Inc ©2002 Hill’s Pet Nutrition, Inc.

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Delibera del Comitato Centrale

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 34, dal 4 al 10 ottobre 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

342ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

ONAOSILa Fondazione ha comunicato attra-verso il proprio sito come si devonocomportare i nuovi contribuenti obbli-gatori che alla scadenza del 30 set-tembre non avevano ancora ricevutogli avvisi di pagamento o li hanno rice-vuti con dati errati. (www.onaosi.it)

ANVU-UNIRELa questione dei compensi dei veteri-nari UNIRE passa nelle mani del Sotto-segretario Cursi che ha accolto la ri-chiesta dell’ANMVI di intervenire per ri-comporre la vertenza. ANMVI, ANVU,FNOVI e UNIRE fanno il punto della si-tuazione al Ministero della Salute ai pri-mi di ottobre.

MATARRESEL’Unione nazionale incremento razzeequine ha un nuovo presidente. È An-tonio Matarrese, volto noto negli am-bienti sportivi. La sua candidatura haavuto il parere favorevole della Com-missione agricoltura della Camera edalla Commissione agricoltura del Se-nato.

SPERIMENTAZIONEIl gruppo di lavoro indetto dall’On Sch-midt (FI) ha concluso i lavori per la mo-difica del decreto legislativo 116 del1992. Ai lavori ha partecipato perl’ANMVI Alberto Petrocelli. Il nuovo te-sto è stato presentato per una primavalutazione al Ministero della Salute.

FINANZIARIA 2005Il Fondo sanitario nazionale sale da 81a 88 miliardi, ben oltre il 2% fissato perla spesa pubblica, con l’impegno delleRegioni a finanziare eventuali sfonda-menti con nuove tasse.

NUMERO CHIUSO La Commissione Cultura della Cameraha salvato la sanatoria che riammetteai corsi di laurea a numero chiuso glistudenti che non avevano superato iltest per l’a.a. 2000-2001. Non è l’ultimaparola del Parlamento.

ACQUACOLTURALa Facoltà di Udine ha attivato il 1° an-no della Scuola di specializzazione in“Allevamento, igiene, patologia dellespecie acquatiche e controllo dei pro-dotti derivati”. Secondo il Prof Lanaril’acquacoltura è un settore in rapidaespansione.

VIGILANZA ALIMENTAREIl Gruppo di lavoro MIPAF-Regioni “Va-lorizzazione delle produzioni agroali-mentari”, ha predisposto un decretorelativo alla definizione dell’attività di vi-gilanza sulle strutture autorizzate alcontrollo sulle produzioni regolamenta-te da norme comunitarie: agricolturabiologica (Regolamento Cee 2092/91),prodotti di qualità (Regolamento Cee2081/92 - 2082/92), settore delle carni(Regolamento Ce 1760/2000).

Brevi

La FNOVIricorrecontrol’obbligoONAOSI“La solidarietà non può che esserevolontaria”

I l Comitato Centrale della FNOVI ha deliberato di dare incarico ai pro-pri legali di avviare iniziative nelle sedi competenti contro la contri-buzione obbligatoria dell’ONAOSI.

Ha anche deliberato di richiedere comunque al C.d.A. dell’ONAOSI un prov-vedimento urgente per riformulare le tariffe contributive per le fasce econo-micamente più deboli.La FNOVI ha preso quindi posizione in merito all’obbligatorietà del contri-buto ONAOSI estesa a tutti i sanitari con la legge finanziaria 2003. Nell’ado-zione di questa delibera il CC della FNOVI ribadisce che non viene messain discussione” la straordinaria importanza della Fondazione ONAOSI per lameritoria opera di assistenza svolta”, che questa “norma coercitiva ha giu-stamente provocato una forte reazione negativa da parte della categoriapreventivamente non coinvolta”, che l’emanazione di una norma di tale por-tata, che coinvolge tutta una categoria professionale, “avrebbe richiesto ilconsenso ufficiale della Federazione che la rappresenta da parte della com-petente Commissione Parlamentare” ed infine che un’iniziativa di solida-rietà,” nel rispetto delle libertà individuali, non può che essere volontaria”.

Milano, Ordini uniti contro l’ONAOSILa Consulta regionale lombarda degli Ordini dei Farmacisti, dell’Ordine deiMedici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano e dell’Ordine dei Medici Vete-rinari della provincia di Milano, hanno scritto alla Presidenza del Consiglio,alla Corte dei Conti e ai Ministeri competenti per dire che “subissati dalleproteste dei propri iscritti, segnalarono, con lettera motivata del 6 agosto2004 indirizzata al Presidente dell’Onaosi e ai Presidenti delle rispettive Fe-derazioni Nazionali, l’iniquità e incomprensibilità di tale nuovo contributo, ri-tardi ed erroneità nelle richieste, difficoltà di comunicazione con l’Onaosi,senza avere risposta”.Attualmente, si legge nella lettera, la legittimità del contributo obbligatorio,esteso ai liberi professionisti per gli anni 2003/2004,2 è sub iudice”, pertan-to la Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani “nonché in proprio al-cuni farmacisti, hanno richiesto al TAR del Lazio l’annullamento del provve-dimento ministeriale di approvazione e la causa è pendente in attesa chevenga fissata l’udienza di discussione”. I presidenti dei tre Ordini ritengonoche “sia lecito dubitare della legittimità del provvedimento ministeriale im-pugnato, se non della legittimità costituzionale della legge che ha creato unnuovo contributo obbligatorio a carico di tutti i liberi professionisti sanitari afavore di un ente di diritto privato al quale è stato demandato il potere di de-terminare l’ammontare del nuovo contributo contrariamente all’impegno for-malmente assunto dalle autorità di Governo e dalle dichiarazioni della mag-gioranza parlamentare che lo sostiene, di non aumentare la pressione fisca-le, ma anzi di diminuirla”. Ricordando la relazione della Corte dei Conti sul-l’attività economico finanziaria dell’ONAOSI nel quinquennio 1995-2000, gliscriventi ordini, concludono che “la legge è vigente e il provvedimento au-torizzatorio ministeriale non sospeso nella sua efficacia”, ciascuno quindi“valuterà se pagare il nuovo contributo o segnalare che non pagherà il nuo-vo contributo in attesa delle decisioni del TAR del Lazio, ritenendo illegittimoil provvedimento ministeriale autorizzatorio, se non illegittima la norma di leg-ge che ha creato il nuovo contributo obbligatorio e la susseguente quantifi-cazione operata da Onaosi”. ■

D opo le proteste di tutte le orga-nizzazioni sanitarie per la attri-

buzione alla FISM, una Federazioneprivata di Società scientifiche, dicompetenze importanti nella gestio-ne del sistema ECM, il Ministro Sir-chia, ha incontrato la FNOMCEOdando ampie rassicurazioni sul ruoloessenziale e di riferimento che avran-no gli Ordini. La FNOVI, nonostantele continue richieste, è sempre in at-tesa di essere ricevuta. Nel frattempoil sistema continua a subire cambia-menti, trasformazioni, rinvii che inve-ce di fare chiarezza e snellire le pro-cedure le stanno rendendo ingestibi-li e sempre più complesse, con enor-me dispendio di energie e di soldiper tutti i provider. Se si vogliono in-contrare i dirigenti del sistema peravere informazioni o chiarimenti è im-possibile, però potete iscrivervi aicorsi, proposti da organizzazioni pri-vate, dove potrete ascoltare le lorodelucidazioni ed avere le risposteche vi servono pagando soltanto 280euro. Abbiamo inoltre più volte de-

nunciato al ministero e su questa rivi-sta il comportamento dei referee. Èimpensabile che lo stesso identicoevento si veda assegnare crediti di-versi o che i crediti arrivino dopo me-si perché un referee non si degna dicompletare l’iter di valutazione. Inquesti giorni è stato rifiutato l’accre-ditamento di una giornata perché unreferee ha dato dell’“incompetente”ad uno dei relatori. Peccato che sitratti di un professionista che da annipubblica su varie riviste, tiene cor-si, partecipa a congressi, è autore ditesti e la sua competenza è ricono-sciuta a livello internazionale. Perchéallora un simile giudizio nascostodietro all’anonimato? Invidia, frustra-zione? O forse perché semplicemen-te è un “deficiente”? Avremmo volutodirglielo personalmente ma non sap-piamo chi sia. I referee il ministero litiene segreti. Ma ci fa piacere crede-re che dopo aver letto questo corsi-vo, si renda conto, guardandosi nellospecchio, che quello che pensano dilui i suoi colleghi, è vero. ■

Fra i referee un “deficiente”

Global Leaderin Pet Nutrition

*Marchi di fabbrica di proprieta’ della Hill’s Pet Nutrition, Inc ©2002 Hill’s Pet Nutrition, Inc.

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I l Ministro della Salute Giro-lamo Sirchia, nel corso di unrecente incontro con la

FNOMCEO ha preso atto “dei nu-merosi problemi di carattere orga-nizzativo e burocratico che a di-stanza di tre anni dall’avvio anco-ra gravano sul Programma ECM esi è dichiarato disponibile ad apri-re un “tavolo di confronto” con lerappresentanze istituzionali dellaprofessione medica al fine di met-tere a punto correttivi condivisi,capaci di rendere il percorso cul-turale ECM efficace secondo leaspettative di tutte le componentichiamate in causa”. È la stessa FNOMCEO a darel’annuncio del tavolo per l’ECM edella consegna da parte del Mini-stro di una bozza di interventonormativo nel quale gli Ordini ri-sultano responsabili della attivitàdi registrazione e certificazionedei crediti, promotori e realizzato-ri di eventi formativi su aspetti eti-ci e deontologici, nonché respon-sabili della verifica circa l’attinen-za degli eventi formativi ai criteridi eticità con particolare riguardoal conflitto di interessi. Il tutto ai fi-ni di una rivalidazione dell’abilita-zione all’esercizio professionale.Apposite norme di legge, dun-

que, integreranno il decreto sullesocietà scientifiche, quello stessodecreto che nel dare un ruolo daprotagonista alla FISM, la mag-giore Federazione delle societàmediche, sembrava aver messoin ombra il ruolo degli ordini.

FISM, FNOMCEO e COGEAPSAllo stato attuale l’ECM ha vistoripartire fra FISM e FNOMCEOoneri ed onori: alla prima spetta

il compito di coadiuvare il Mini-stero nel riconoscimento delleSocietà scientifiche che inten-dono accreditarsi presso il Mi-nistero della Salute come provi-der ECM; alla seconda, oltre al-la rassicurazione sulle future at-tribuzioni degli ordini, va anchela presidenza del COGEAPS.Il COGEAPS, nato a dicembre del2003, è il Consorzio per la gestio-ne dell’anagrafe dei sanitari; ha il

compito di gestire i fondi messi adisposizione dal Ministero dellaSalute (circa un milione e mezzodi euro) per la realizzazione delprogramma informatizzato di ana-grafica che permetterà ai vari Or-dini, Collegi ed Associazioni pro-fessionali di procedere alla regi-strazione e certificazione dei cre-diti acquisiti dai singoli professio-nisti. L’avvio e la messa a regimedel programma informatizzatoconsentirà a tutti gli Ordini di met-tersi in rete e pertanto potrannoprocedere alla registrazione e allacertificazione dei crediti acquisitidagli iscritti e attuare così un mo-nitoraggio sulla corretta adesionedei sanitari al programma del-l’Ecm. Giovanni Petroccia, componentedel Comitato Centrale, è stato in-caricato di rappresentare la FNO-VI in seno al COGEAPS.

E i referee?Le inadempienze, gli errori e gliabusi dei valutatori degli eventiscientifici proseguono senza so-sta. Anzi si fanno sempre piùpreoccupanti, quando non arro-ganti. Era la FISM che doveva far-sene carico. Era la CommissioneECM che doveva richiamarli. Era ilMinistero della Salute che dovevaporvi rimedio. Risultato: i refereeabusano indisturbati del loro ruoloanonimo e segreto e non si cela-no nemmeno più dietro l’alibi del-la mancata corrispondenza di unevento con gli obiettivi formativi.

In qualche caso bocciano e insul-tano pure. Ormai lo sanno tutti enessuno interviene. “L’attività me-ritoria e non retribuita dei Referee,va riconosciuta ed adeguatamen-te sottolineata”. Con queste pre-messe, il Presidente della FISMinvitava a fine giugno tutte le sueSocietà affiliate ad “inviare un cal-do invito a tutti i referee del pro-gramma di formazione continuaaffinché si facciano parte diligen-te nel riaffermare, con il loro ope-rato” i “principi di etica e profes-sionalità”. Non sfuggiva infatti alPresidente Luporini, a poche set-timane dalla firma del decreto sul-le società scientifiche, il discredi-to in cui stava cadendo il sistemaECM e sosteneva la necessità diun recupero d’immagine. “La Se-greteria Tecnica ECM - ricordavail presidente FISM - ha iniziato unaserie di controlli incrociati sull’atti-vità dei referee. Gli esiti dei con-trolli effettuati hanno fatto emerge-re alcune situazioni che vannoguardate con preoccupazione erichiedono un intervento precisoda parte delle Società Scientifichenei confronti dei referee da loro in-dicati, al fine di veicolare un pre-ciso e doveroso richiamo alladeontologia professionale ed allaresponsabilità specifica, implicitanel ruolo di ‘valutatori’ degli even-ti formativi”. Le situazioni piùpreoccupanti, sottoposte dallaSegreteria Tecnica ECM del Mini-stero all’attenzione di FISM e ri-cordate da Luporini sono: ritardiintenzionali nelle valutazioni, valu-tazioni difformi, incongruenze didubbia valenza, “incongruità in-crociate” sollevate su eventi pro-mossi da correnti conflittuali dellastessa società o di società diver-se ma appartenenti alla stessa di-sciplina. Da allora, se possibile, lo scenarioECM è solo peggiorato. ■

3ATTUALITÀ

ECM, in arrivo nuovi compiti per gli ordiniSirchia correggerà il decreto sulle Società scientifiche

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004

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Non dimenticare l’autorizzazione altrattamento dei dati personali.

Impossibili i 20 crediti del 2003

F inanziato dal Fondo Sociale Europeo e dal Ministero del Lavo-ro, uno studio realizzato dall’IREF (Istituto Regionale per la

Formazione della Lombardia) rivela che l’ECM costa troppo, le aziendesanitarie investono meno del dovuto e la qualità degli eventi sul merca-to lascia profondamente insoddisfatti gli operatori sanitari. Nel 2003, leaziende sanitarie monitorate dall’IREF (5 aziende per un totale di12.950 sanitari dipendenti) hanno speso 87 euro contro i 200 necessa-ri per far conseguire ai propri operatori i 20 crediti del 2003. Il bersagliofissato dalla Commissione Nazionale ECM non è stato dunque centra-to e l’anno scorso gli operatori sanitari sono riusciti a conseguire solo12,5 crediti. Oltre alla scarsità dei fondi, sul mancato conseguimentodei crediti ha avuto un ruolo rilevante anche il tempo. Per rispondere alfabbisogno teorico di formazione dei dipendenti, le aziende-campioneavrebbero dovuto mettere a disposizione 10 mila ore, ovvero 1.250 gior-nate di formazione da 8 ore ciascuno. (fonte: Il Sole 24 Ore)

Ritirare il decreto pro-FISM

Immediato ritiro del decreto “che affida alla Fism (Federazione ita-liana società medico-scientifiche italiane) l’organizzazione e

gestione della formazione degli operatori sanitari, che muove un girod’affari che si aggira intorno ai 500 milioni di euro’’. Lo chiedono al mi-nistro della Salute Augusto Battaglia e Renato Galeazzi (Ds-Ulivo) inuna nota, dopo un’interrogazione sulla vicenda al Question Time allaCamera “a cui ha partecipato ancora una volta il ministro Giovanardi.Se fosse venuto il ministro Sirchia - polemizzano i deputati - forse avreb-be potuto rispondere con maggiore precisione’’. La società in questio-ne “è stata creata proprio da Sirchia, che l’ha diretta fino al 1999, la se-de si trova nel suo ex ufficio di Milano e ha ricevuto negli anni 2002,2003 e 2004 ben 2,5 milioni di euro dal Ministero della Salute. Si trattadi un’operazione scandalosa - sostengono i due deputati Ds - che hasollevato le proteste di tutto il mondo medico, alle quali il ministro hacercato di rispondere con una vera e propria intimidazione, chiedendomisure disciplinari contro il presidente dell’Ordine dei medici di Roma,Mario Falconi, che aveva osato criticarlo e sfiduciarlo. Inoltre, il presi-dente della Federazione nazionale dell’Ordine dei medici, Giuseppedel Barone, che fra l’altro è un ex deputato di Forza Italia, ha scritto alministro minacciando di non partecipare più ai lavori della Commissio-ne Nazionale della Formazione e le dimissioni di tutti rappresentantidalla Commissione stessa’’. (AdnKronos Salute)

CAMBIO DI SEDESi comunica che l’incontro didelegazione regionale SIVARUmbria (seminario itinerante

suini) dal titolo

IL COMPLESSO DELLEMALATTIE RESPIRATORIE

INFETTIVE (PRDC):INQUADRAMENTO,

PATOGENESI E METODIDIAGNOSTICI

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venerdì 15 Ottobre 2004

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Problema Randagismo, metodi pratici edefficaci per gestirloDorothea Friz, medico veterinario della LegaPro Animale

Edizione italiana a cura della Fondazione MondoAnimale

La Fondazione Mondo Animale mette a disposi-zione gratuitamente questo manuale e fornisceinformazioni al pubblico sul randagismo. Lo scopodi questo libretto è “dimostrare che il grave pro-blema degli animali randagi che esiste in alcunenazioni può essere risolto grazie a metodi di ge-stione adeguati”. L’organizzazione italiana per il

benessere degli animali Lega Pro Animale opera nel sud della nazione, unazona che vive un gravissimo problema randagismo. Le loro esperienze hannodimostrato che alcuni metodi di gestione in un certo arco di tempo possonoprodurre forti riduzioni della popolazione di randagi. Fra questi metodi la ste-rilizzazione, la registrazione e l’identificazione, l’educazione e l’informazionedel pubblico. Dorothea Friz è Presidente e fondatrice di Mondo Animale. Vice presidente è il Prof Adriano Mantovani. (E-mail [email protected], Tel. e fax 0823/859552).

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D agli Stati Uniti, sidiffonde in Europa l’ob-bligo legale all’aggior-

namento continuo. La panorami-ca tracciata dalla ricerca dell’I-REF - Istituto per la Formazionedella Lombardia - sui sistemi di

aggiornamento adottati in 47paesi nel mondo mostra un qua-dro variegato, in cui il minimo co-mune denominatore è la convin-zione che per un medico aggior-narsi sia soprattutto una questio-ne etica.

L’ECM obbligatoria si sta affer-mando, con lentezza e con ampiedifferenze soprattutto nei Paesi adeconomia avanzata. In Europa lerisorse per l’ECM sono ancorascarse e la partecipazione ai pro-grammi avviene su base volonta-ria. Nelle regioni nordiche i pro-grammi sono gestiti con ampia li-bertà di scelta dagli stessi medici. In Svizzera, Olanda e Austrial’obbligo esiste, e prevede unacertificazione quadriennale. Mo-dello analogo negli USA, dove imedici specialisti ottengonoun’autorizzazione a esercitare li-mitata nel tempo, rinnovabile apatto di frequentare un certo nu-mero di corsi. Nel Regno Unito dal 1 gennaio2005, per poter esercitare i medi-ci inglesi dovranno ottenere una“licence to practice” da rivalidareogni 5 anni presso il General Me-dical Council, l’ente nazionale perla salute e la sicurezza pubblica.Per ottenere la riconferma della li-cenza i professionisti devono se-guire le indicazioni del Good Me-dical Practice, un documento sustandard di competenza e princi-pi di buona pratica clinica. Traquesti, l’aggiornamento di cono-scenze e di capacità, il rispettodelle norme, l’eventuale attività diinsegnamento e un buon rapportocon il paziente. ■

4L’APPROFONDIMENTO

ECM nel mondo

Aggiornamento, si diffondeil modello statunitenseFormazione continua per continuare ad esercitare la professione

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004

PAESE MODELLO ADOTTATOAmerica

Canada Ecm obbligatoria; accreditamento a ore; 50 crediti l’anno. Ricerti-ficazione ogni 5 anni a cura del Collegio dei medici di famiglia ca-nadese

USA • Medici: obbligatoria; 1 ora = 1 credito, ma si va verso il rappor-to credito/difficoltà; numero crediti definito dai singoli Stati

• Infermieri: obbligatoria in almeno 18 Stati; si considerano i con-tatti formativi (50 minuti = 1,2 contatti); numero crediti definitodai singoli Stati

• Farmacisti: obbligatoria; si considerano le unità di formazionecontinua (Ceu) = 10 ore di contatto (1 ora di contatto = 0,1 Ceu);numero crediti definito dai singoli Stati

• Dentisti, laboratoristi (boards): obbligatoriaMessico Ecm obbligatoria dal 2002; per molte categorie è richiesta la ri-

certificazione ogni 5 anniPerù Sistema nazionale per la certificazione e ricertificazione delle ca-

tegorie specialistiche istituito nel 1998, controllato dal Collegio dimedicina

PAESE MODELLO ADOTTATOAsia, Pacifico e Oceania

Australia e N. Zelanda Obbligatoria per tutti i medici: O&Gs; 150 punti in 3anni; pediatra/neurologo/endocrinologo: 500 punti in5 anni; GPs: 130 punti in 3 anni

Singapore Obbligatoria dal 2003; accreditamento a punti; al-meno 25 punti per anno formativo; in più gli specia-listi devono ottenere almeno il 50% dei punti da atti-vità accreditate Ecm che abbiano a che fare con laloro specialità

PAESE MODELLO ADOTTATO

Africa e Medio Oriente

Iran Ecm obbligatoria; crediti; non più di 20 crediti a congresso;

un giorno di Ecm = 4/5 crediti; è obbligatorio acquisire 25

crediti l’anno, pena la perdita della licenza a esercitare

Arabia Saudita Ecm obbligatoria: ci sono più di 80 differenti nazionalità che

praticano la medicina in questo Paese e di conseguenza

differenti modi di praticare la medicina; questa diversità

rende necessario provvedere all’Ecm come guida per stan-

dardizzare la pratica medica. Accreditamento a ore; mini-

mo 30 ore di Ecm all’anno

Sud Africa Ecm obbligatoria; accreditamento a punti; 50 punti

PAESE MODELLO ADOTTATOEuropa

Austria Ecm obbligatoria; 150 ore in 3 anni (120 da programmi Ecmrelativi alla specializzazione; di queste 120, 1/3 dagli studi del-la letteratura o dalla formazione a distanza, seguito dal supe-ramento di un esame, 1/3 da gruppi che assicurano la qualità,1/3 da altri eventi medici)

Belgio Ecm volontaria; accreditamento a punti; 200 crediti all’anno(20 ore, delle quali 3 ore di etica)

Bulgaria Ecm volontaria; accreditamento a oreCroazia Ecm obbligatoria; accreditamento a ore; 120 punti di Cme in

sei anni a partire dal 2002Cipro Ecm volontaria a partire dal 1° gennaio 2002; accreditamento

a ore accademiche (45 min = 1 h accademica); 150 ore in 3anni (il 50% delle ore nelle specializzazioni mediche)

Rep. Ceca Ecm obbligatoria (simile al sistema della Croazia); accredita-mento a ore; non è prevista la ricertificazione

Danimarca Ecm volontaria: la registrazione e la documentazione dell’atti-vità Cme sono fatte da ogni singolo medico su Internet; il si-stema è progettato per comparare il profilo Cme di ogni me-dico con la media dei colleghi e per fornire informazioni sul li-vello dell’attività alla Dma e alle società statistiche; accredita-mento a ore

Finlandia Ecm volontaria: dal 2004 lo Stato fornirà un budget per Cme;sono stati stabiliti criteri di qualità per i corsi e i provider; 3-10giorni di attività Cme esterna

Francia Una prima bozza di proposta di legge per l’Ecm non ha mai ri-cevuto l’approvazione finale. Attualmente è in preparazioneuna nuova normativa: il ministro della Sanità ha dichiarato chel’Ecm sarà volontaria e senza ricertificazione

Germania Ecm volontaria, ma è in corso il dibattito sull’opportunità direnderla obbligatoria; 150 punti in 3 anni

Grecia Ecm volontaria: non esiste un sistema nazionale di monitorag-gio o valutazione di qualità; le attività di Ecm sono considera-te un obbligo etico del medico

Ungheria Per i medici di base: obbligatoria; per gli specialisti: volonta-ria; per gli infermieri: obbligatoria; accreditamento a punti; 250punti ogni 5 anni per i medici di base. Il non raggiungimentodei risultati comporta un esame davanti a una Commissione

Islanda Attività Ecm controllata dalla professioneIrlanda Ci si sta muovendo verso il sistema obbligatorio: nel 2003 ri-

chiesta la partecipazione alle attività Ecm al 50% dei medici;accreditamento a ore

Italia Ecm obbligatoria dal 2002 per tutto il settore sanitario: 150crediti in 3 anni (max 10 crediti al giorno) a partire dal 2007(fase transitoria: 10 crediti nel 2002; 20 crediti 2003; 30 nel2004; 40 nel 2005; 50 crediti nel 2006)

Lussemburgo Sistema di formazione continua controllato dalla professioneOlanda Ecm obbligatoria: 40 ore l’anno per 5 anni (il 70-80% dei me-

dici è in regola)Norvegia Ecm obbligatoria per i medici di base, volontaria per tutti gli

altri, incentivo economico del 20% sulle tariffe per i medici chesoddisfano i requisiti Cme; 45 min = 1 credito; ricertificazioneogni 5 anni solo per i medici di base

Polonia La legge vigente in materia è disapplicataPortogallo Ecm volontaria, format assenti: sono in discussione linee gui-

da ad hocRomania Ecm obbligatoria: 200 crediti ogni 5 anni. Il loro mancato otte-

nimento comporta l’esclusione dall’albo e l’impossibilità diesercitare la professione per 6 mesi

Slovacchia Sistema Ecm in via di definizioneSlovenia Ecm obbligatoria; 75 punti in 7 anni per la ricertificazioneSpagna Ecm volontariaSvezia Ecm volontaria; non sono utilizzati punti ma “log-book” (gior-

nali di bordo)Svizzera Ecm obbligatoria con penalizzazioni per chi non adempie

l’obbligo; 80 ore l’anno (50 ore eventi medici + 30 ore = 10giorni per autoformazione)

Turchia Ecm volontaria; accreditamento a oreInghilterra Ecm obbligatoria per medici, infermieri e farmacisti (i Mmg so-

no pagati per partecipare ai propri programmi di aggiorna-mento); 250 crediti in 5 anni; 25 crediti di educazione non cli-nica nei 5 anni; 30 crediti all’anno per i farmacisti

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

Ametà settembre il Diret-tore della Sanità Veteri-naria, Romano Marabel-

li, ha inviato una circolare ai ser-vizi veterinari regionali per infor-marli che “ da un controllo effet-tuato sul sistema informativo del-la Blue Tongue sono emersepreoccupanti irregolarità circal’invio dei campioni, a seguitosieropositività riscontrata dall’IZScompetente per il territorio al CE-SME”. Dai dati - prosegue la nota(16/04/2004) -si evince che, in al-cuni casi e con situazioni diverseper le singole regioni “ i campio-ni di siero e di sangue relativi aglianimali riscontrati positivi in fasedi screening (ELISA) presso gliIZZSS territoriali non sono maipervenuti al CESME per la relati-va conferma, in altri casi essipervengono dopo 45 o 47 giornidalla data del prelievo e comun-que con una media mai inferiore

ai 23 giorni. È evidente- aggiunge Marabelli-che tale prassi oltre a disattende-re alle regole stabilite, non con-sente l’applicazione di tutte le mi-sure previste dal piano di sorve-glianza nazionale per la BlueTongue, a seguito della confermadi positività del campione daparte del Centro di Referenza econcorre potenzialmente a favo-rire la circolazione virale sul terri-torio nazionale”.La circolare del Direttore si con-clude con l’attesa che i ServiziVeterinari Regionali “adottinocomportamenti tali da prevenire ilverificarsi di tali circostanze” ecomunica che dal 20 settembre“tutti i campioni da inviare al CE-SME per le relative conferme, do-vranno pervenire entro 7 giornidalla data di processazione deglistessi presso l’IZS territoriale”.In caso contrario, scatterà l’equi-parazione a territorio epidemiolo-gicamente sconosciuto.

Record dal 1° novembreSolo qualche tempo prima, indata 26 agosto, il Direttore Mara-belli, ricordava ai Servizi la per-sistenza di alcune irregolarità“tra cui la registrazione di nume-ri fittizi al posto del numero dimatricola degli animali sentinel-la”. A questo proposito aggiun-geva che “ tale prassi richiedeche quando si riscontri una posi-

tività in ELISA siano immesse im-mediatamente, sino all’ultimoprelievo negativo, le matricole ditutti gli animali sentinella even-tualmente risultati positivi. Laprassi pur rendendo più speditele accettazioni dei campioni a li-vello locale, genera a volte a li-vello nazionale dei ritardi nel ri-conoscimento delle sieroconver-sioni, e quindi dell’applicazionedelle misure sanitarie previste.Infatti in caso di dimenticanza,impedisce il riconoscimento au-tomatico della sentinella che si èpositivizzata”.Come previsto dalla normativanazionale e comunitaria, Mara-belli ricorda che “ tutto il sistemadi sorveglianza nonchè la movi-

mentazione degli animali si fon-dano sul tempestivo riconosci-mento della circolazione virale”,pertanto il Ministero dal 1 novem-bre (data di prelievo) ha dispostoche il Sistema Informativo non

accetti più record di controlli suanimali sentinella privi della com-pleta digitazione delle matricoledegli animali, indipendentemen-te dal risultato degli esami siero-logici. ■

5ATTUALITÀ

Circolare ai Servizi Veterinari

Lingua blu, irregolarità nell’invio di campioni al CESMEDal 20 settembre il Ministero non ammette più ritardi. Dal 1 novembre completa digitazione delle matricole degli animali

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004

Il presidente della

Cia, Politi scrive ai

ministri Alemanno

e Sirchia

Mettere a punto le oppor-tune misure per fron-

teggiare e combattere fino all’e-radicazione la “Blue Tongue”.Questo è quanto chiede la Cia-Confederazione italiana agricol-tori al governo. In una lettera in-viata ai ministri delle Politicheagricole Gianni Alemanno e del-la Salute Girolamo Sirchia, ilpresidente Giuseppe Politi sol-lecita, accanto agli interventi dasviluppare, una concreta politi-ca di indennizzi per i danni chegli allevatori potranno subire edincentivi per il rilancio della zoo-tecnia in aree importanti del no-stro Paese.Nella lettera, il presidente nazio-nale della Cia evidenzia la ne-cessità che quest’anno le misu-re vengano approntate con lar-go anticipo rispetto agli annipassati. Infatti, la scorsa cam-pagna vaccinale -ricorda Politi-provocò malumori e proteste tragli allevatori italiani, special-mente nelle regioni del Centro edel Mezzogiorno. E proprio loscorso anno - evidenzia ancorail presidente della Cia- si sonoverificati danni sia diretti che in-diretti che hanno rischiato dicancellare la zootecnia in moltearee vocate del nostro territorio.Conseguenze che quest’annovanno evitate in maniera assolu-ta. Di qui la richiesta della con-federazione di immediate econcrete misure.

Consiglio di Stato: legittimo il diniego di informazioni agli allevatori

I l Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del Tar Abruzzo del 5 novembre scorso, con la quale era sta-to accolto il ricorso di un’azienda agrizootecnica, che contestava il rifiuto dell’Istituto zooprofilattico

sperimentale dell’Abruzzo e del Molise di rilasciare informazioni sul vaccino utilizzato negli ovini contro il mor-bo della “blue tongue’’ (la lingua blu). Gli allevatori avevano avversato la campagna di vaccinazione, accusata di causare danni alla salute degli ani-mali. I fatti risalgono all’aprile dello scorso anno, quando l’azienda “Sambucoli Impriso’’ di Roccaraso (L’Aqui-la) - firmataria del ricorso al Tar - scrisse all’Istituto zooprofilattico di Teramo chiedendo di conoscere il nome ela ragione sociale del fabbricante del vaccino utilizzato contro la “blue tongue’’. Nella lettera si sollecitavanoanche informazioni circa l’autorizzazione all’immissione in commercio e alla distribuzione del medicinale, lacomposizione, le metodiche di preparazione, le indicazioni e controindicazioni terapeutiche, i metodi di con-trollo e i risultati della sperimentazione. L’Istituto ritenne di non dovere soddisfare tale richiesta, in quanto tuttele informazioni di sua competenza “erano già state esibite’’. Il Consiglio di Stato, accogliendo l’appello dell’Istituto “ha ribadito - secondo il suo direttore, Vincenzo Capo-rale - che l’istituto è stato individuato come referente nazionale per la distribuzione del vaccino in base a scel-ta effettuata dal Ministero della Salute’’.Le valutazioni sugli effetti del farmaco e i risultati delle sperimentazionieseguite, pertanto - secondo i giudici amministrativi - “non sono di competenza dell’ente incaricato della di-stribuzione per la campagna vaccinale, ma rientrano nella valutazione tecnica effettuata a livello nazionale edeuropeo’’. Per Caporale si tratta di “una sentenza molto importante, che non solo conferma l’assoluta traspa-renza dei comportamenti dell’Istituto, ma chiarisce anche quale sia il ruolo di questo ente nella campagna divaccinazione contro la febbre catarrale degli ovini’’. La decisione del Consiglio di Stato - ha concluso Capora-le - aiuta anche a evidenziare “la strumentalità della campagna contro l’Istituto, ribadendo che le scelte sani-tarie compiute per la lotta a questa grave malattia sono delle Regioni, del Ministero della Salute e dell’Unioneeuropea’’. (animalieanimali.it)

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

T empo fa una rivista vici-na al nostro settore ave-va svolto un’indagine

fra i medici veterinari riferita prin-cipalmente alla regolarità di lettu-ra della pubblicazione e finaliz-zata, ovviamente, ad uso e con-sumo delle aziende che avreb-bero potuto avere un interessead utilizzare la testata per pro-prie iniziative promozionali. I dati pubblicati evidenziavanoche il 100% dei veterinari intervi-stati, circa 400 o 500 se ben ri-cordo, leggevano la rivista conregolarità. L’unico punto debole dell’indagi-ne e che non veniva volutamen-te sottolineato era che questosondaggio, svolto telefonicamen-te, si era limitato soltanto agli ab-bonati della pubblicazione. Ne risultavano quindi dati insigni-ficanti e del tutto inutili. Se devo essere sincero qualchegrosso dubbio mi è venuto ancheleggendo l’indagine pubblicatadalla rivista Salute Naturale, nu-mero di Ottobre, riferita soprattut-to al tema dell’alimentazione de-gli animali da compagnia. Il campione prescelto e sul qualeè stato svolto il sondaggio eracomposto da 984 italiani, maschie femmine, di età compresa fra i20 e i 60 anni. Le informazioni si limitano a que-sti dati e non specificano in alcunmodo come il campione è statoscelto. Questo già lascia molti dubbi sul-la validità dell’indagine, dubbiche aumentano enormementeleggendone i risultati che eviden-ziano atteggiamenti e comporta-menti che risultano subito, perchi conosce bene questo settore,molto lontani dalla realtà. Ci credereste mai che il 43% dicani e gatti sono curati dai loropropietari con fiori di bach edomeopatia? Certamente l’omeo-patia si sta diffondendo molto co-

me sistema di cura alternativa onon convenzionale, e purtropposi sta diffondendo in modo priva-to e molto spesso senza alcuncontrollo del veterinario, ma il da-to riportato non ha alcun signifi-cato reale rispetto all’attuale si-tuazione del mercato. I dubbi, leggendo i dati pubbli-cati, diventano quindi sempre piùcertezza che il campione non siain alcun modo rappresentativodei proprietari italiani ma siaesclusivamente riferito ai lettoridella rivista. È evidente che un lettore di unapubblicazione come Salute Natu-rale creda fermamente in tutte lecure naturali ed alternative per-ché altrimenti non si abbonereb-be ad una rivista che del saluti-smo naturale fa il suo credo. Sia chiaro che la mia riflessionenon vuole essere critica verso icontenuti della rivista, rispettabi-lissimi, ma per il metodo con cuiè stata svolta questa indagine icui dati perdono totalmente di si-gnificato e diventano quasi ridi-coli. Prendiamo ad esempio l’ultimatabella: A chi si affida per cono-scere le ultime novità per il suoanimale domestico? Al primo po-sto, guarda caso, con il 58%spicca la risposta "Riviste spe-cializzate". Avrebbero potuto scrivere invecedi riviste la testata "Salute Natu-rale" che facevano prima. Se continuate ad osservare lastessa tabella vedrete anche cheil veterinario è all’ultimo postocon l’11%. Dopo c’è soltanto "Altro" con il6%. Ma prima del veterinario tro-viamo gli Amici, Internet, Nego-ziante di fiducia, Associazioni, Tve giornali, e questo soltanto per-ché l’indagine non prevedevaanche il Portinaio, il Postino, l’I-draulico, perché comunque sa-rebbero stati tutti prima del vete-

rinario, scriviamolo con la v minu-scola, perché cosa ne capiscequesto di salute degli animali?Potremmo anche aggiungereche certamente gli Amici sonotutti lettori della rivista, Internetsarà il loro sito, i Negozianti rice-vono la pubblicazione. È talmen-

te evidente che questa indagineè fatta in funzione dei propri in-serzionisti e che questo la rendedel tutto irreale se non del tutto"falsa" rispetto alla vera situazio-ne del mercato che diventa do-veroso evidenziarlo.Prima di lasciarvi alla lettura del-

le tabelle riportate vi segnalo an-cora, soltanto, la prima rispostaalla domanda: "Secondo la suaesperienza, quali sono i beneficidi una alimentazione naturale pergli animali domestici?". Il 64%degli intervistati ha risposto:Sembrano più felici. Felici? ■

6ATTUALITÀ

Tutti naturalisti i proprietari di cani e gatti?

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004

di Antonio Manfredi

Dite la vostra sul Pet Food

SCIVAC e ASSALZOO stannoraccogliendo i dati di un’inda-

gine presso i medici veterinari italianisui temi della sicurezza sani-taria del pet food e della completezzanutrizionale degli alimenti industrialipreconfezionati per animali da com-pagnia. L’indagine è realizzata trami-te un questionario disponibile on lineal sito www.scivac.it Una volta compilato, andrà speditovia posta all’indirizzo: SCIVAC - Inda-gine SCIVAC-ASSALZOO - Via Trec-chi, 20 - 26100 Cremona. Ai medici veterinari vengono richie-ste valutazioni sulle materie primeutilizzate, sui fattori che a loro giudi-zio possono pregiudicare la sicurezza sanitaria degli alimenti, sul tipodi alimentazione che suggeriscono ai proprietari e sugli errori più dif-fusi commessi da questi ultimi. I risultati del questionario saranno uti-lizzati per promuovere successivi studi di approfondimento in colla-borazione con enti di ricerca universitari e le autorità responsabili del-la sanità pubblica.

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

Nel corso dell’ultimo decen-nio il numero delle frodicorrelato alle carte di pa-

gamento è cresciuto in manieraesponenziale. Per risolvere taleproblema e contenere i danni su-biti dai consumatori, il Governo,ha approvato un disegno di leggeche istituisce un sistema di pre-venzione delle frodi su carte dicredito e bancomat. Il provvedi-mento, di iniziativa del Ministrodell’Economia Siniscalco, è oraall’esame della Camera dei Depu-tati.

Come funzionano le cartePer rendere possibile l’utilizzo del-le carte di credito, devono esserecoinvolti tre soggetti, con ruoliprecisi e distinti: le società cheemettono le carte (issuer), le so-cietà che svolgono il convenzio-namento dei punti vendita (acqui-rer) e, ovviamente, i titolari dellecarte stesse. Nella prassi, le so-cietà emittenti stipulano contrattidi associazione con i punti vendi-ta che, a loro volta, si impegnanoad accettare le carte in luogo deicontanti. Questo significa cheogni singolo punto vendita puòstipulare una o più convenzioni e,di conseguenza, accettare cartedi credito emesse da societàemittenti differenti (il punto vendi-ta che espone il marchio è infattiobbligato ad accettare la carta in-dipendentemente dalla societàod istituto che l’ha emessa). Lestesse società emittenti, o chi perloro (spesso istituti di credito chesvolgono attività di collocamentodelle carte presso i loro correnti-sti), devono occuparsi di diffon-dere le carte presso i futuri titolaridelle medesime.

Come funziona la prevenzioneGli strumenti operativi su cui pog-gia l’intero sistema sono rappre-sentati da un archivio informatiz-zato e da un gruppo di lavoro. Lospiega lo stesso Siniscalco nellapresentazione del disegno di leg-ge: “L’archivio informatizzato, ali-mentato dalle società che emetto-no le carte e dalle società chesvolgono il convenzionamento deipunti contiene i seguenti elemen-ti: a) dati anagrafici dei punti ven-dita e dei legali rappresentantidegli esercizi commerciali nei cuiconfronti è stato esercitato il dirit-to di revoca della convenzione diassociazione; b) dati relativi aglieventuali contratti di riconvenzio-ne stipulati con gli esercenti di cuialla lettera a); c) dati identificatividelle transazioni non riconosciutedai titolari delle carte di paga-mento e dagli stessi denunciateall’autorità giudiziaria; d) dati rela-tivi agli sportelli automatici frau-dolentemente manomessi; e)informazioni relative ai punti ven-dita e alle transazioni che confi-gurano un rischio di frode. Ai finidell’impostazione strategica delsistema di prevenzione, i dati di

cui alle precedenti lettere a) e c)assumono un’importanza prima-ria: sia perché riguardano le revo-che delle convenzioni di associa-zione, esercitate dalle società se-gnalanti, nei confronti dei puntivendita in cui si sono verificatetransazioni irregolari; sia perchériguardano le dichiarazioni di di-

sconoscimento, effettuate dai tito-lari della carta. La consultazionedei dati contenuti nell’archivioinformatizzato, infatti, deve poterpermettere alle singole societàsegnalanti che lo alimentano laconoscenza di tutte le transazioninon riconosciute dai titolari dellecarte avvenute presso un deter-

minato punto vendita. La cono-scenza completa di tali transazio-ni consente di superare quelloche oggi rappresenta un puntocritico nell’attività di prevenzionedovuto al fatto che ogni societàpuò rilevare una transazione irre-golare solo relativamente alle pro-prie carte di pagamento, restando

all’ oscuro delle transazioni irrego-lari, avvenute nel medesimo eser-cizio, con carte di altre societàemittenti.

Il testo completo del Disegno dilegge è pubblicato al sitowww.governo.it ■

7

Iniziativa del Ministro Siniscalco

Prevenzione delle frodi sulle carte di pagamento

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004RUBRICA FISCALE

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

P er la prima volta MED-VET-NET, una nuova retedi eccellenza finanziata

nell’ambito della priorità tematica“Qualità e sicurezza alimentare”del Sesto programma quadro(6PQ) metterà insieme l’esperien-za di medici e veterinari per com-battere le zoonosi. Le zoonosi, responsabili di alcunidei più gravi problemi di salutepubblica, sono malattie che pos-sono trasmettersi dagli animaliagli uomini. Molte sono dovute al-l’alimentazione e trasmesse daglianimali domestici, ad esempio lasalmonellosi. Le ricerche hannoinoltre scoperto che quasi dueterzi dei patogeni umani cono-sciuti sono zoonotici. “Il controllo di queste malattie ècomplicato dalle ‘divisioni’ trascienza medica e veterinaria. Gliscienziati che ne controllanol’apparizione negli esseri umaninon sono in sintonia con quelliche controllano le malattie delbestiame. Ritrovare le fonti e pre-vedere le insorgenze è difficile inogni caso”, ha spiegato il coordi-natore del progetto André Jestin,dell’agenzia francese per la sicu-rezza alimentare AFSSA (AgenceFrançaise de Securité Sanitairedes Aliments). “Nell’ambito delSesto programma quadro, unarete di eccellenza riunirà per laprima volta l’esperienza medicae veterinaria di tutti i tipi di zoo-nosi, un passo che migliorerà si-gnificativamente le nostre possi-bilità di capire e controllare que-ste malattie”. MED-VET-NET, che nei prossimicinque anni riceverà dalla Com-missione europea 15 milioni di eu-ro e vedrà la partecipazione di

150 scienziati di 10 paesi dell’UE,permetterà di sviluppare un istitu-to virtuale per integrare a livelloeuropeo veterinaria, medicina escienza dell’alimentazione. La polverizzazione delle risorse econoscenze è attualmente unproblema cruciale nello studiodelle zoonosi. Istituzioni indipen-denti raccolgono ogni anno nelleaziende agricole e negli ospeda-li centinaia di migliaia di campio-ni, che vengono però difficilmen-te confrontati. Questa mancanzadi cooperazione è evidente nonsolo negli studi medici e veteri-nari ma anche nelle branche del-la scienza che studiano differentiorganismi, ad esempio la virolo-gia, la batteriologia e la parassi-tologia. Tutto ciò è increscioso,perché vi sono aspetti comuninelle dinamiche delle malattie etecniche comuni per studiarle.Alcune, come la sequenziazionedel DNA, richiedono apparec-chiature costose e producono

una vera montagna di dati. MED-VET-NET si propone dunquedi utilizzare meglio le risorse emettere in comune l’informazione,compartendo le disponibilità a li-vello internazionale, centralizzan-do gli archivi del materiale di rife-rimento e standardizzando le pro-cedure. “La rete avvierà ricerche comuninei casi in cui la collaborazione in-ternazionale potrebbe dare un va-lore aggiunto, ad esempio usandoi ‘Sistemi d’informazione geografi-ca’ per studiare la distribuzionedelle insorgenze in Europa. Graziea MED-VET-NET tutti i partneravranno accesso a tutte le più re-centi conoscenze e possibilità sututte le zoonosi. Il gruppo sperache la rete porti alla creazione diun istituto internazionale perma-nente e a sistemi di sorveglianzacentralizzati”, ha concluso Jestin. Fonte: Agence Française de Se-curité Sanitaire des Aliments(AFSSA) ■

ta - messi in atto nel nostro Paese,a partire da due misure fondamen-tali: l’abolizione dei materiali a ri-schio sia dall’alimentazione umanasia da quella animale e l’eliminazio-ne della contaminazione da carnee ossa nei mangimi’’. Non è piùemergenza, dunque, ma è in ognicaso necessario non abbassare laguardia: “Per il futuro - ha afferma-to Caramelli - sarà determinantel’analisi del rischio alimentare’’. Perquesto, anche se la crisi è sottocontrollo, ha precisato l’esperta, lemisure preventive ed i controlli, co-sì come l’eliminazione del materia-le a rischio, restano: “Per qualcheanno - ha affermato - il livello di at-tenzione resterà il medesimo’’.

Ma sui controlli èancora polemica

Quello della Bse è un fronteche richiede una maggiore

opera di informazione diretta aiconsumatori. Lo sostiene la rappre-sentante italiana nel Consiglio deiconsumatori dell’Ue Anna Bartoli-ni. E c’è un ultimo dato, secondo laBartolini, da non sottovalutare: “L’I-talia, insieme a Belgio e Portogallo,resta il paese dove si registra lamaggiore carenza di controlli e diinformazioni ai consumatori secon-do l’ultimo ‘Bse Report’ della Con-sumers Association britannica’’ InItalia l’incidenza si è ridotta da 14 a2 casi per milione di bovini. Il ri-schio che un bovino italiano sia col-pito da Bse è minore di circa il 10%rispetto ad Olanda, Belgio, Fran-

cia, Regno Unito e Spagna. Secon-do una recente analisi degli organidi controllo competenti, la Franciastima in 300.000 unità il numero dibovini sfuggiti al controllo e quindiimmessi sul mercato. In Italia, lastessa analisi ha prodotto una sti-ma di 2.000 unità. ■

8

Med-Vet-Net, una rete europeacontro le epidemieIl nuovo istituto virtuale di 10 Paesi della UE

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004

BSE: l’eredità del nuovoCommissario UE alla Sanità

La BSE passa alla futura Commissione-Barroso. L’Europa salutail suo nuovo presidente revocando l’embargo che dal novembre

1998 impediva alla carne di manzo portoghese di superare i confini na-zionali per timore del diffondersi del morbo della mucca pazza. La pro-posta del commissario europeo uscente per la sanità David Byrne hainfatti ottenuto il voto favorevole di tutti gli stati membri con la sola ec-cezione della Francia che ha votato contro. Byrne ha tenuto a sottoli-neare che il Portogallo ha adottato delle misure efficaci di gestione deirischi e il tasso di incidenza del morbo è fortemente diminuito.In baseagli ultimi dati diffusi da Bruxelles, al 20 settembre 2004, il Portogallo hasegnalato 59 casi di encefalite spongiforme bovina (Bse) contro i 133dello scorso anno.Continua invece ad aumentare, se pur lentamente, ilnumero di focolai nei nuovi stati membri. Questa una delle più pesantisituazioni che il futuro commissario Markos kyprianou dovrà affrontare,insieme alla possibilità di innalzare i limiti di età per l’eliminazione dellacolonna vertebrale dei bovini e all’importante decisione - rimasta in so-speso - relativa alle farine destinate all’alimentazione degli animali e al-la data in cui questi mangimi potranno essere considerati non più a ri-schio di contaminazione. Si tratta di una decisione importante stretta-mente legata al via libera della fiorentina, in quanto gli scienziati consi-derano le farine animali il principale veicolo di diffusione della Bse. Co-sì, nonostante le indicazioni scientifiche e i risultati sul campo lascinoben presagire al ritorno della normalità sul fronte del morbo della muc-ca pazza, esperti del settore ritengono che saranno ancora necessarimesi d’attesa prima che il futuro commissario possa farsi un’idea pre-cisa del dossier e quindi prendere la decisione politica di suggerire lafine dell’embargo per la pregiata carne con l’osso. L’embargo della fio-rentina, confermato dal commissario Byrne potrà essere superato solocon una decisione politica in quanto gli scienziati, assicurano fonti co-munitarie, non potranno mai pronunciarsi su un rischio zero.

(fonte: ANSA Europa)

EUROPA

★★

★ ★ ★ ★★★

http://www.medvetnet.org/

In Italia la BSE non èpiù emergenza

G li Istituti zooprofilattici speri-mentali hanno organizzato

a metà settembre, a Roma il con-vegno ‘La gestione della crisi Bse’,in collaborazione con il Ministerodella Salute. Cala in maniera deci-siva il numero di casi di Bse in Ita-lia, tanto che nel nostro Paese l’e-mergenza ‘mucca pazza’ può dirsisuperata. La paura si sposta versonuovi Paesi, a partire da Stati Unitie Giappone. “La malattia, nell’ulti-mo periodo - ha sottolineato la re-sponsabile del Centro di referenzanazionale per la Bse, Maria Cara-melli - ha registrato un calo del40% in tutta Europa, e in Italia inmodo particolare. È la prova del-l’efficacia dei sistemi di sorveglian-za e delle azioni degli Istituti Zoo-profilattici - ha commentato l’esper-

PAESI CASI 2003 GEN-24 SET 2004

REGNO UNITO 614 215

AUSTRIA 0 0

BELGIO 15 8

DANIMARCA 2 1

FINLANDIA 0 0

FRANCIA 138 42

GERMANIA 54 47

GRECIA 0 0

IRLANDA 185 88

ITALIA 31 6

LUSSEMBURGO 0 0

OLANDA 19 5

PORTOGALLO 133 59

SPAGNA 173 90

REPUBBLICA CECA 4 6

POLONIA 5 9

SLOVACCHIA 2 6

SLOVENIA 1 2

UE A 25 1.376 584

Ogni animaleracconta se stesso

Èil progetto di ricerca finalizza-ta degli Istituti zooprofilattici

sperimentali d’Italia, presentato alconvegno di Roma. In futuro, un mi-crochip permetterà la sicura identi-ficazione di tutti i capi e dei lorospostamenti, dalla stalla ai banconidel supermercato. Il minuscolo ap-parecchio è un ‘passaporto’, dovesono riportati tutti i dati anagraficidell’animale, ma anche una speciedi cartella clinica. E registra i varipassaggi di proprietà e gli sposta-menti da azienda ad azienda. Il pro-getto, cofinanziato dalla RegioneLazio, prevede la messa a punto ela sperimentazione di questo siste-ma elettronico, per seguire l’anima-le dalla nascita alla macellazione epoterlo identificare immediatamen-te. Nei macelli verranno installati ivarchi automatici per i capi con pas-saporto elettronico, i dati sarannocontrollati e aggiornati dopo la ma-cellazione. Del resto, il microchip siattiva automaticamente ricevendoun segnale ed è in grado di riceveree inviare informazioni. L’attività diidentificazione e registrazione deglianimali con questo sistema è stataavviata dall’Istituto sperimentalezootecnico di Monterotondo.

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

I l Ministro della Salute ha ri-sposto al Presidente del-l’ANMVI Paolo Bossi che in

agosto aveva scritto al prof. Sirchiaaffinché la medicina veterinariavenga chiamata a dare il propriocontributo al neo-istituito Centro diControllo delle Malattie (CCM). Il Ministro, con lettera del 13 set-tembre ha accolto favorevolmentela proposta dell’ANMVI, scrivendo:“la ringrazio dell’apprezzamentoespresso nei confronti del CentroNazionale per la Prevenzione e ilControllo delle Malattie, già operati-vo dal mese di giugno. Per quantoattiene ad un contributo collaborati-vo della medicina veterinaria cheintendereste proporre sulla basedelle vostre conoscenze ed espe-rienze professionali, provvedo adarne segnalazione al Direttore del-la Prevenzione Sanitaria, Dr. DonatoGreco, con il quale La prego diprendere contatto per valutare unavostra possibile partecipazione ailavori”.La notizia dell’istituzione di questoCentro venne data in anteprima dalMinistro Sirchia al convegno dellaFNOVI, a gennaio. In quella occa-sione il Ministro, alla presenza del-l’Assemblea degli Ordini ProvincialiVeterinari sottolineò il ruolo dellamedicina veterinaria nel controllodelle infezioni animali che diventa-no infezioni umane e che l’istituen-do Centro nazionale per la preven-zione ed il controllo delle malattieavrebbe visto la partecipazione del-la medicina veterinaria. “La medici-na veterinaria - disse il Ministro -non si chiama “medicina” per ca-so”. Il Consiglio Direttivo dell’ANMVIprovvederà ora alla rapida designa-zione di un proprio rappresentanteall’interno dei lavori del CCM.

Il Centro di Controllo Malattie(CCM) per la prevenzione e il con-trollo delle patologie emergenti, fracui l’influenza aviare, sarà struttu-rato in modo da realizzare una retedi sorveglianza fra Regioni e ASL,per lo scambio di informazioni e si-stemi di allerta coordinati. Il CCMsarà guidato da un comitato stra-

tegico di indirizzo presieduto dalMinistro della Salute e e compostodal coordinatore degli assessoratialla sanità regionali, da altri dueassessori, dal direttore della Prote-zione Civile, dai presidenti di ISS,CSS e ISPESL e da due membrinominati dal Ministro. Il comitatostrategico ha un ruolo di program-

mazione e di controllo sul diretto-re operativo. Questi, già designa-to nella persona di Donato Greco,della direzione generale della pre-venzione sanitaria del Ministerodella Salute, si avvale della colla-borazione di un comitato scienti-fico (10 esperti aumentabili fino a14) individuati metà dal ministro e

metà dalle Regioni. Il comitatoscientifico ha una funzione consul-tiva, mentre il comitato tecnicorealizza la rete di raccordo sul ter-ritorio italiano. Base d’azione delcomitato strategico sarà la Direzio-ne generale della comunicazionee delle relazioni istituzionali del mi-nistero. ■

9

Il Ministro risponde al Presidente Bossi

Sirchia: sì alla veterinaria nel CCM

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004ANMVI INFORMA

Cursi: in Italia non

è allarme-aviare“Al momento non è scattato lostato di pre-allerta in Italia. Evitia-mo inutili allarmismi finché il ca-so probabile di contagio dell’in-fluenza aviaria da uomo a uomoin Thailandia non sarà conferma-to’’. Lo ha affermato il sottose-gretario alla Salute Cesare Cursi,a margine dell’audizione su fu-mo e tumore del seno in Com-missione Sanità del Senato,commentando le notizie che arri-vano dalla Thailandia. Nel Paeseasiatico, prosegue Cursi, ‘’sonoin corso tutti gli accertamenti ne-cessari, ma non è stato ancoraconfermato che si tratti di conta-gio del virus da persone. Sequesto caso dovesse essereconfermato, il ministero della Sa-lute attiverà immediatamente laprocedura di notifica alle Regio-ni e alle strutture sanitarie su tut-to il territorio nazionale’’, spiega ilsottosegretario ricordando co-munque “gli elevati livelli della si-curezza alimentare nel nostroPaese”. (Adnkronos Salute).

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

C ompletato il processodi regionalizzazione sulterritorio, forte di 16

associazioni federate, l’ANMVIriunisce a congresso tutti i suoi di-rigenti, circa novanta Colleghi im-pegnati in cariche di tipo direttivo.Dal 16 al 17 ottobre, a Rimini, ladirigenza nazionale e regionaledell’ANMVI, definirà i progetti e gliobiettivi che la impegneranno neiprossimi anni e si confronterà suitemi più importanti della profes-sione veterinaria. A cinque anni dalla sua fondazio-ne, l’ANMVI è cresciuta a ritmovertiginoso non solo in termini nu-merici- circa 11.500 veterinari vifanno riferimento attraverso le se-dici associazioni federate- ma an-che a livello politico, acquisendosempre maggior peso ed influen-

za all’interno del mondo veterina-rio e nei rapporti con le istituzioni.È cresciuto anche l’impatto delmedico veterinario sulla società esull’opinione pubblica, tanto darendere sempre più importante lapresenza di un soggetto rappre-sentativo nei confronti dell’Infor-mazione. Ed è cresciuto anche ilmedico veterinario, che ha via viamaturato una maggiore consape-volezza professionale, innalzandoil profilo delle proprie esigenze dipreparazione e di informazione.Si è parlato di ANMVI come “forzadi governo” e non vi è dubbio chel’Associazione possa oggi soste-nere questo ruolo: rappresentapiù del 50% dei medici veterinari;al suo interno vi si ritrovano tutti isettori, sia privati che pubblici; èpresente in FNOVI ed ENPAV; rap-

presenta la categoria in organisminazionali ed internazionali (Con-silp Conf-Professioni e UEVP);collabora con il Ministero dellaSalute e con i Dicasteri di riferi-mento ed offre il proprio contribu-to al Legislatore.L’ANMVI è presente in tutte le re-gioni italiane con propri organismidirettivi locali - le ANMVI Regione-che diventeranno sempre più im-portanti come interlocutori delleistituzioni territoriali.Con queste premesse, e senten-do il peso della responsabilità chequesto ruolo comporta, sabato 16e domenica 17 ottobre tutta la di-rigenza dell’ANMVI, circa 90 vete-rinari provenienti da tutta l’Italia, siincontreranno a Rimini per il primoCongresso Nazionale dell’asso-ciazione.

Saranno presenti: il Consiglio Di-rettivo, il Consiglio Nazionale, irappresentanti delle 16 associa-zioni federate, i Coordinatori re-gionali, i Consigli di presidenzadelle ANMVI Regione, i colleghiche rappresentano l’ANMVI negliorganismi istituzionali (FNOVI, En-pav) e i colleghi che rivestonoruoli di stretta collaborazione conle attività dell’Associazione. Il sabato sarà dedicato alla di-scussione di argomenti interniall’associazione, a scopo infor-mativo e formativo. Rappresen-tando l’ANMVI in varie situazioninazionali o regionali la dirigenzadeve essere sempre preparata a

rappresentare e sostenere la Ca-tegoria.La Domenica invece si farà il pun-to sui rapporti fra l’ANMVI e gli or-ganismi istituzionali del settoreveterinario: FNOVI, ENPAV,ONAOSI, Commissione ECM. Quando l’ANMVI è stata fondatasi è presentata con questo slogan“La professione cambia noi cam-biamo la professione”. In un mon-do che si trasforma velocementebisogna avere la capacità di per-cepire i cambiamenti e saper di-ventare protagonisti delle trasfor-mazioni. Il nuovo motto potrebbeessere: cambiamo la realtà o larealtà cambierà noi. ■

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Rimini, 16-17 ottobre

Un Congresso per cambiare la VeterinariaPrima riunione plenaria della dirigenza ANMVI

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004ANMVI INFORMA

È in arrivo la Carta di CreditoANMVI-VISA

Con i prossimi numeri di Professio-ne Veterinaria verrà distribuita a tut-ti i medici veterinari la modulisticaper richiedere la carta di creditoANMVI-VISA. L’attivazione del ser-vizio, annunciato per settembre,subisce un brevissimo rinvio dovu-to al perfezionamento degli ultimi

dettagli procedurali da parte di CONSEL SpA (Gruppo Banca Sella). Ilmodulo che troverete allegato alla rivista richiederà una semplice com-pilazione da inviare a Consel.Il nuovo servizio finanziario proposto dall’ANMVI ha intanto riscossol’attenzione del Sole 24 Ore che a luglio ha dedicato un articolo alla“carta dei medici veterinari”. Un servizio per “un pubblico di nicchia”nella definizione del quotidiano economico, ma che per l’ANMVI ha so-prattutto un significato di aggregazione e di affermazione dello statusdi medico veterinario. La carta avrà un canone annuale di 20 euro epotrà essere utilizzata per i pagamenti a saldo e rateali. È prevista unacopertura assicurativa per i casi di uso fraudolento e per impossibilitàdi pagamento a causa di infortunio e malattia del titolare.

Più di 4000 le firme contro l’ONAOSI

Una mobilitazione senza precedenti. La petizione per l’abroga-zione dell’obbligo-ONAOSI ha superato le 4000 firme. E non è

ancora il dato finale.La cifra esatta verrà resa nota dall’ANMVI in tempo reale insieme alleiniziative per il loro invio all’Esecutivo e al Parlamento. Per aggiorna-menti, invitiamo i Colleghi a seguire @nmvi Oggi e a collegarsi al sitowww.anmvi.it.Per giorni le linee fax dell’ANMVI hanno ricevuto adesioni incessante-mente, tanto da congestionare le linee telefoniche. Altrettanto si può di-re delle firme pervenute via mail. Tanti i colleghi che si sono premuratidi promuovere la petizione e raccogliere altre adesioni.Riteniamo opportuno ricordare che l’adesione alla petizione dell’ANM-VI non esimeva dall’obbligo fiscale, sussistente e pienamente efficace,e non esime dalle conseguenze di un mancato versamento configura-bile come inadempienza fiscale. La petizione chiede l’abrogazione del-l’estensione a tutti i sanitari del contributo in favore dell’Opera Naziona-le per l’Assistenza agli Orfani dei Sanitari (O.N.A.O.S.I.), ai sensi del-l’articolo 52, comma 23, della Legge 27 dicembre 2002 n. 289 (Finan-ziaria 2003). Con questa iniziativa l’ANMVI si è fatta interprete del dis-senso e della protesta dei medici veterinari del nostro Paese che: riten-gono che l’estensione del contributo ai sanitari privati sia contraria aiprincipi costituzionali; ritengono che il contributo stabilito dal CdA del-l’ONAOSI non sia adeguato alla capacità contributiva né ai servizi ero-gati; ritengono di non essere stati debitamente consultati ed informati;e pertanto: non accettano l’imposizione obbligatoria di un contributo infavore di una Fondazione privata per finalità solidaristico-assistenziali;non accettano imposizioni che orientano coercitivamente le coscienzedel privato cittadino; non accettano di subire imposizioni senza il loropreventivo coinvolgimento, attraverso la consultazione delle associa-zioni professionali.

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

T utti leggono @nmvi Og-gi, il quotidiano telemati-co dell’ANMVI, nato nel

novembre del 2001 e ormai dive-nuto il riferimento dell’informazio-ne veterinaria online. Da metà set-tembre, infatti, @nmvi Oggi vieneinviato a tutti i soci delle Associa-zioni federate ANMVI che dispon-gono di un indirizzo di posta elet-tronica. Oltre a raggiungere i2.500 iscritti alla vet-link list, le no-tizie vengono così veicolate ad al-tri 4.021 soci, per un totale di cir-ca 6.500 medici veterinari.Spiega il suo direttore editorialeCarlo Scotti: “Abbiamo pensato difare cosa utile e gradita inviandoper posta elettronica i titoli delle no-tizie di @nmvi Oggi a tutti i soci. Dallunedì al venerdì ricevono una bre-ve comunicazione di rapida con-sultazione e da qui accedono allepagine di @nmvi Oggi dove sonopresenti altri servizi online”. Il servizio garantisce la protezionedel destinatario da virus e da comu-nicazioni estranee (spamming) allafinalità del servizio. Dal sito di @nmviOggi sono infatti raggiungibili alcune

STRUTTURA DEL SISTEMA DI LISTE TELEMATICHE DELL’ANMVIDal sito di @nmvi Oggi è possibileaccedere alla pagina d’iscrizione a 5liste scientifiche (SCIVAC, SIVAE, SI-VE, SIVAR, AIVEMP) e ad 1 di carat-tere professionale (ANMVI):• [email protected], medici-

na pubblica• [email protected], medicina

del cane e del gatto• [email protected], medicina

degli animali esotici• [email protected], medicina del

cavallo• [email protected], medicina

degli animali da reddito• [email protected], discussione

professionaleL’accesso alle liste è libero per tutti imedici veterinari e gli studenti inmedicina veterinaria (quest’ultimi seiscritti ad una Società Scientifica).Gli utenti si assumono piena respon-sabilità della veridicità dei dati inseri-ti nel modulo di iscrizione (autocertifi-cazione).Alla conferma dell’iscrizione il sistemafornirà all’utente un codice che, insie-me alla password da egli stesso pre-scelta, consentirà l’accesso all’archi-vio web (www.anmvi.it/servizi/li-ste/archivio/) di tutte le liste sopra ci-tate e alla propria scheda personale,(www.anmvi.it/servizi/liste/utenti/)modificabile a piacimento. Da questa

pagina è possibile iscriversi o cancel-larsi liberamente dalle liste semplice-mente selezionando o deselezionan-do i check-box relativi alle liste. Percancellarsi da tutte le liste è sufficien-te deselezionare TUTTI i check-box.Quindi dopo la prima registrazione èsufficiente tornare alla propria schedautente nel caso si desiderasse iscri-versi ad una nuova listaIn caso di smarrimento del codiceutente è possibile richiederlo all’helpdesk delle liste ANMVI “[email protected] di file in allegato: gli allegati so-no visualizzati dall’utente come linkcon relativa dimensione (es.:xxyyzz.jpg 52 Kb, pippo.doc 10 Kb,frattura.gif 90 Kb), in quanto il serverprovvede a scorporarli dal messag-gio e a porli in archivio. In questo mo-do il download della posta è rapidis-simo ed ogni utente potrà sceglierese aprire o meno l’allegato, già diret-tamente dal suo programma di posta,oppure da una ricerca di archivio.Il limite massimo delle dimensioni deimessaggi è 500 Kb.IMPORTANTE: il nome dell’allegatonon deve contenere spazi. I file in attach possono avere solo unadelle seguenti estensioni:.jpg/.JPG/.gif/.GIF/.doc/.DOC/.pdf/.PDF/.xls/.XLS/.mov/.MOV/.mpg/.MPG/.mpeg/.MPEGI messaggi che non soddisfano que-sti requisiti non saranno accettati. Intal modo viene resa impossibile lapenetrazione nelle liste dei file .exe,.pif, ecc. (90% dei virus). Il server diposta utilizza inoltre i più aggiornatiprogrammi antivirus. Si ricorda che lapossibilità di trasmissione dei virusinformatici, al di fuori delle nostre li-ste, resta comunque e che il miglioresistema per evitare ciò rimane l’elimi-nazione degli allegati di incerta natu-ra e l’aggiornamento costante delproprio programma antivirus. Quasi sempre gli "untori" sono incon-

sapevoli di esserlo e non hanno quin-di precise responsabilità se non quel-la di non utilizzare un aggiornato pro-gramma di antivirus.Per queste liste non è prevista alcu-na forma di limitazione, filtro o cen-sura e si ribadisce che sono gli uten-ti stessi gli unici garanti del correttouso di questo mezzo di comunicazio-ne. Le liste operano in regime di au-tocontrollo. Il gestore delle liste inter-verrà solo per riportare la discussio-ne nella sede appropriata oppure,come extrema ratio, per rimuovere gliutenti particolarmente indisciplinati.

VET-JOB è il mercato italiano del lavo-ro veterinario. Questo sistema telema-tico prevede l’utilizzo di un archivio on-line compilato e aggiornato via brow-ser dai medici veterinari che cercanooppure offrono proposte di lavoro.Questo servizio telematico ha unica-mente lo scopo di consentire un più fa-cile contatto tra medici veterinari cheoffrono o sono alla ricerca di lavoro.Per inserire la propria offerta o richie-sta di lavoro è necessaria la registra-zione al servizio tramite un moduloon-line. Al termine della registrazioneil sistema fornirà all’utente un codiceche, insieme alla password, consen-tirà di accedere all’area riservata permodificare/integrare/rimuovere leproprie inserzioni e la scheda datipersonale. Le inserzioni permangonoin rete per 90 giorni; alla scadenza diquesto periodo vengono rimosse au-tomaticamente.L’ANMVI non svolge alcun ruolo sunessuna delle fasi che seguono ilcontatto fra le parti interessate.

VET-EXCHANGE è il servizio in retedell’ANMVI rivolto ai medici veterinariinteressati alla compravendita di at-trezzature professionali. Il sistema pre-vede l’utilizzo di un archivio on-linecompilato e aggiornato via browser

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http://www.anmvi.it/anmvioggi/

Tutti leggono @nmvi OggiDa metà settembre il quotidiano dell’ANMVI raggiunge 6.500 medici veterinari

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004ANMVI INFORMA

importanti banche dati: l’informatorefarmaceutico OEMF/MASSON, lecircolari GIOFIL/ANMVI, VET JOB eVET EXCHANGE per lo scambio diattrezzature e per il cerco-offro lavo-ro. Recentemente è stata introdottala rubrica LiberOscar, grazie ad unaccordo con la testata Libero che cipermette di pubblicare tutti gli artico-li a firma di Oscar Grazioli per la te-stata di Vittorio Feltri.@nmvi Oggi veicola notizie edinformazioni d’interesse profes-sionale per il medico veterinario,grazie a contributi redazionalioriginali e notizie dalle principaliagenzie di stampa nazionali. Laconsultazione è libera e gratuitae non richiede login d’accesso. Al 1 ottobre 2004 aveva raggiuntoquota 3367 notizie, con altrettantiapprofondimenti e rimandi a sitiesterni. Le statistiche d'accesso di@nmviOggi, che prima davano unamedia giornaliera di 480 visite, do-po l'ampliamento del numero di in-dirizzi a cui viene inviato, evidenzia-no un dato nettamente superioresulla base di circa 30.000 visite almese. ■

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

Si è costituito lo scorso 27settembre, il Coordina-mento Unitario Perma-

nente degli Ordini e Collegi Pro-fessionali (CUP) di Teramo. Han-no sottoscritto l’atto costitutivo,presso la sede dell’ordine degliingegneri della provincia di Tera-mo, i presidenti, o loro delegati,dei seguenti ordini e collegi pro-fessionali: avvocati, medici, ve-terinari, agrotecnici, periti, inge-

gneri, architetti, commercialisti,geometri. In rappresentanza del-l’ordine dei veterinari ha firmatol’atto il dott. Maurizio Manera,vicepresidente dell’ordine e vi-cepresidente ANMVI Abruzzo.La presidenza è stata assegnataagli architetti. Le altre caricheconsiliari assegnate all’atto dellacostituzione, suddivise per cate-goria di appartenenza sono: Vi-cepresidente, Avvocati; Segreta-

rio, Agrotecnici; Tesoriere: Com-mercialisti; Membri: Medici, Ve-terinari, Periti, Ingegneri, Geo-metri. Il neo-costituito CUP Tera-mo - informa Manera - si ponefra gli obiettivi prioritari quello diprendere contatto con le realtàistituzionali provinciali e, soprat-tutto, regionali per sollecitare ilcoinvolgimento delle diverserealtà professionali ai rispettivitavoli di concertazione. ■

626 e rifiutisanitari:incontroANMVI-TrentinoAlto Adige

L e iniziative di aggiorna-mento in fase di program-mazione a livello regionale,

inizieranno da ANMVI TRENTINOALTO ADIGE. L’11 dicembre prossimo, in col-laborazione con l’Ordine deiMedici Veterinari di Trento sisvolgerà il primo incontro regio-nale organizzato da ANMVITrentino Alto Adige. RelatoriCarlo Pizzirani e Giorgio Neri,gli argomenti saranno la sicu-rezza dei lavoratori e la gestio-ne dei rifiuti sanitari nella pro-fessione sanitaria. L’incontro si propone di effettua-re un’analisi delle ricadute prati-che delle normative sulla sicu-rezza dei lavoratori e sui rifiutisanitari nello svolgimento dellaprofessione di veterinario, concenni ai punti d’intersezione del-le due normative. Nella mattinata le relazioni ver-teranno esclusivamente sulle te-matiche che concernono la salu-te e la sicurezza sui luoghi di la-voro. Mentre nel pomeriggio, sarannoillustrate le cognizioni necessa-rie per la gestione dei rifiuti sa-nitari e dei cadaveri degli ani-mali da compagnia nella praticaprofessionale. A questo scopo i rifiuti sanitariverranno seguiti “passo a pas-so” a partire dalla loro produzio-ne per arrivare, passando attra-verso la classificazione e il de-posito temporaneo, al loro con-ferimento al trasportatore auto-rizzato. Durante questo “percor-so” verranno illustrati anche glioneri burocratici eventualmenteprevisti dalla legge (Formulario,MUD e Registro di Carico e Sca-rico Rifiuti Pericolosi) e le san-zioni previste per chi trasgredi-sce la legge. Circa i cadaveri dianimali da compagnia verrà illu-strato quanto la legge prevedein tema di raccolta e conserva-zione nella struttura sanitaria, ditrasporto e di destinazione ulti-ma di questi “sottoprodotti di ori-gine animale non destinati alconsumo umano”. L’incontro, accreditato ECM,sarà gratuito e aperto a tutti imedici veterinari. ■

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È nato il CUP di TeramoMaurizio Manera ha siglato l'atto costitutivo per l'ordine dei veterinari della città abruzzese

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004ANMVI REGIONE

ERRATA CORRIGE:

A pag 5 di P.V. 31/2004 so-no apparse dichiarazionidel Segretario GeneraleUNIRE Franco Panzironisulla vertenza dei veterina-ri ANVU. Per errore, sul nostro gior-nale, sono state pubblicateanche frasi in cui Panzironisi riferisce alle agitazionidel trotto evidentementenon pertinenti con il nostroargomento. Ci scusiamo con i lettori.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

I l 28 settembre, la Camera haapprovato l’articolo 34 del di-segno di legge di riforma

costituzionale che ridefinisce lecompetenze legislative di Stato eRegioni e quelle di legislazioneconcorrente. Commenta così Do-menico Nania, presidente dei se-natori di An, dopo il voto sulla de-voluzione. “Con l'approvazionedel nuovo articolo 117 sono staticorretti gli errori commessi dal-l'Ulivo nella scorsa legislaturaquando disarticolò il Titolo V e,con esso, l'intero sistema costitu-zionale. Si tratta di un passoavanti notevole nel processoriformatore. Aver riportato allacompetenza legislativa dello Sta-to - aggiunge Nania - materie im-portanti quali l'energia, la tuteladella salute, le grandi infrastrut-ture, il made in Italy, l'ordinamen-to sportivo, quello delle profes-sioni, il credito, la politica inter-nazionale, per fare solo qualcheesempio, e aver specificato ilconcetto di polizia locale che èquella regionale amministrativa,fa chiarezza sulle competenze,evita contenziosi tra Stato e Re-gioni e - conclude - farà rispar-miare in termini di costi rendendopiù efficaci le risposte della pub-blica amministrazione ai proble-mi della gente”.Resta materia di competenzaesclusiva delle Regioni: l’assi-stenza e l’organizzazione sani-taria. La regione avrà infinecompetenza su tutte le materienon espressamente riservate al-lo Stato.Con l’approvazione dell’articolo34, tornano a essere di compe-tenza esclusiva dello Stato: lenorme generali sulla tutela dellasalute e qualità alimentare e l’or-dinamento delle professioni intel-lettuali.La Conferenza delle Regioni haconsegnato al Governo, il 24 set-tembre scorso, un documento

sulle riforme costituzionali. In ma-teria di competenze legislativee devoluzione le Regioni hannoproposto di rivedere i riaccentra-menti e comunque le duplicazio-ni e le sovrapposizioni delle stes-se materie tra competenza esclu-siva dello Stato, competenzeconcorrenti, competenza esclusi-va delle Regioni; in particolare,evitare la sovrapposizione tranorme generali e principi fonda-mentali; evitare opinabili ripartibasati sulle dimensioni “naziona-li” o “regionali” degli interessinelle singole materie. Nella for-mazione delle leggi le Regionipropongono di riformulare inte-gralmente il testo dell’art. 13 (70)o ridimensionando a due sole ti-pologie di leggi e di procedimen-ti (secondo la proposta allegata)o comunque, anche in base aisuggerimenti contenuti in propo-ste avanzate sia dalla maggio-ranza che dall’opposizione riba-dendo “la necessità di evitare so-vrapposizioni, complicazioni,confusioni, conflittualità”, altri-menti “meglio sarebbe mantene-re l’attuale sistema”. Quanto al-l’interesse nazionale i Presiden-ti delle Regioni confermano il pa-rere del 28 giugno 2004, espri-mendo condivisione per lepreoccupazioni sollevate nel di-battito politico-istituzionale in re-lazione al tema dell’interesse na-zionale, quale esigenza di fondodi un nucleo essenziale di unita-rietà del sistema. I Presidenti del-le Regioni meridionali hanno giàopportunamente sottolineato l’e-sigenza di “riconoscere il valorepolitico e costituzionale della sal-vaguardia dell’interesse naziona-le, osservando che esso richiedeuno stretto collegamento ai prin-cipi della solidarietà e della sus-sidiarietà”. Preoccupazioni diquesto tipo, peraltro, non posso-no tradursi in una impropria cen-sura su singole leggi approvate

dai Consigli regionali, sulla basedi valutazioni di merito, di naturasquisitamente politica. La Confe-renza chiede quindi di sopprime-re ogni intervento di censurasuccessiva su leggi regionali e li-mitarsi a prevedere leggi (appro-vate da entrambe le Camere amaggioranza assoluta) di coordi-namento ed armonizzazione tralegislazione statale e regionale,quali strumenti di unificazionedel sistema. ■

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Sì della Camera alla devolution

Ridisegnate le competenzelegislative delle Regioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004

Attenzione ai liquidi radiologici

OSSERVATORIO RIFIUTI

R isulta che sia ancora dif-fusa, presso i veterinari,l’abitudine di mescolare

i rifiuti derivanti dai liquidi di svi-luppo e di fissaggio radiologici,prima del conferimento alla dittaautorizzata alla loro gestione. “Ef-fettivamente questa è una cosache abbiamo fatto per molto tem-po - commenta Giorgio Neri,consulente ANMVI per la normati-va sui rifiuti sanitari in struttura ve-

terinaria - ma che è sbagliata perla legge e pericolosa per le san-zioni. Questa procedura - chiari-sce Neri - è assolutamente vietatadalla legge, come si può chiara-mente evincere dalla lettura del-l’allegato II al DPR 254/2003 ovequesti rifiuti sono riportati separa-tamente e sono contraddistinticon i rispettivi codici CER (diversiper i due rifiuti) che dovranno es-sere indicati separatamente su

due distinti formulari. Peraltro,premesso che sia lo sviluppo cheil fissaggio radiologico sono daclassificarsi come rifiuti pericolo-si, il D.Leg. 22/1997 (decreto Ron-chi) stabilisce che sia “vietato mi-scelare categorie diverse di rifiutipericolosi... ovvero rifiuti pericolo-si... con rifiuti non pericolosi e pre-vede per gli inadempienti l’arrestoda 6 mesi a 2 anni e l’ammendada £ 5 milioni a £ 50 milioni”. ■

INFO REGIONI

La ConferenzaStato-Regioni entranella Costituzione

C on un emendamento del-la commissione Affari

costituzionali, all’art. 35 dellariforma della parte seconda del-la Costituzione, la ConferenzaStato Regioni è stata ricono-sciuta nella Costituzione. Se-condo il testo approvato dallaCamera “la legge, approvata aisensi dell’articolo 70, terzocomma, istituisce la ConferenzaStato-Regioni per realizzare laleale collaborazione e per pro-muovere accordi e intese. Per lemedesime finalità, può istituirealtre Conferenze tra lo Stato egli enti di cui all’articolo 114”.Nel documento presentato dalleRegioni lo scorso 24 settembre,si chiedeva in relazione al rico-noscimento in Costituzione del-la Conferenza, la previsione diuna Conferenza per i rapportitra Stato, Regioni e Autonomielocali, composta da rappresen-tanti del Governo, dai Presiden-ti delle Regioni e, per le que-stioni che coinvolgono le com-petenze amministrative locali,da Sindaci e Presidenti di Pro-vincia.

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

È ancorae m e r -g e n z a

nell’area suddella Basilicata,nei territori di 9Comuni potenti-

ni dell’area Lagonegrese-Pollino,dove sono stati individuati unatrentina di focolai di carbonchioematico che ha provocato la mortedi una sessantina di capi di bovini. Il Consigliere alla Provincia di Po-tenza Giuseppe Cirigliano, me-

dico veterinario, esprime vivasoddisfazione per la sensibilità di-mostrata dalla Regione Basilicatain merito all’emergenza carbon-chio, soprattutto per la disponibi-lità da parte del DipartimentoAgricoltura ad erogare fondi per

la ricostituzione dei capi morti, ol-tre che per eventuali contributi daassegnare agli allevatori della zo-na per gli oneri economici affron-tati nello smaltimento delle car-casse degli animali. “Sarebbe indispensabile - afferma

Cirigliano - a questo punto, allar-gare la vaccinazione a tutti gli ani-mali sensibili anche nei comuni li-mitrofi e a quelli dove sono statipresenti i focolai della malattia.Inoltre, aggiunge, risulta opportu-na anche una maggiore informa-zione per le comunità locali sullereali cause e conseguenze dellamalattia, onde evitare falsi allarmi-smi generati anche da informazio-ni distorte e spesso non veritiere.Tutto ciò al fine di evitare una for-ma di psicosi nella gente e salva-guardare la zootecnia e le attivitàturistiche nell’area del Parco Na-zionale del Pollino”.Il 20 settembre scorso, in un in-contro negli uffici della RegioneBasilicata, è stato fatto il puntodella situazione sull’emergenzacarbonchio ematico che sta para-lizzando le attività zootecniche edagricole in una decina di Comunidell’area Sud della regione. Nel-l’ufficio veterinario del dipartimen-to Sicurezza e Solidarietà Socialedella Regione, si sono incontrati irappresentanti dell’Asl 3 di Lago-negro, dell’Istituto Zooprofilatticodi Puglia e Basilicata, dell’EnteParco del Pollino, dei Nas e delCorpo Forestale dello Stato. Al 20 settembre erano stati de-nunciati trenta focolai di infezionedistribuiti in 9 comuni che hannodeterminato la morte di 60 bovini.Sono stati sottoposti a profilassivaccinale il 95% dei capi sensibi-li presenti nelle sedi di focolaio. Ilgiorno successivo il ConsigliereCirigliano chiedeva “una tavolarotonda, che coinvolga tutti gli ad-detti ai lavori, per tutelare la zoo-tecnia e gli allevatori del Parconazionale del Pollino costretti a fa-re i conti con l’epidemia di car-bonchio ematico”. Un appello al-l’assessorato all’agricoltura dellaRegione Basilicata affinché sipossa procedere al monitoraggiodei danni causati dall’epidemia eall’eventuale risarcimento degli al-levatori. “L’epidemia - ha aggiuntoil consigliere Cirigliano - ha rag-giunto livelli molto elevati in brevetempo e probabilmente la causava ricercata nella mancata rimo-zione delle carcasse degli anima-li selvatici morti, non debitamentesotterrate o incenerite. È questo ilvero punto anche se un altro so-spetto, in qualità di veterinario, mispinge invece a pensare che acausa del sovrappopolamento dianimali selvatici, soprattutto cin-ghiali, le spore presenti nel terre-no siano state portate in superfi-cie”.“Inoltre - ha concluso il consi-gliere diessino - nel parco sonopresenti animali domestici, bovinied equini di dubbia o sconosciutaprovenienza, che nonostante glisforzi del servizio sanitario sfug-gono ai controlli. Nonostante ciò,gli enti deputati al controllo, comel’Ente Parco, sembrano ignorarecompletamente l’emergenza”.

(www.provincia.potenza.it)

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30 focolai, 60 bovini morti

Carbonchio nel potentino, chiesta la vaccinazione di tutti gli animaliCarcasse di animali selvatici le possibili cause dell’epidemia

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004INFO REGIONI

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

Quale è il confine? Labi-le, come al solito, cometutti i confini. Invasi,

contesi, traditi, spostati. La chi-rurgia estetica o utilitaristica(spiegherò dopo cosa intendo)non è contemplata in campo ve-terinario da nessuna normativa.Se improvvisamente andasserodi moda le orecchie tagliate amo’ di merlo guelfo o ghibellino,chi potrebbe impedire al veteri-nario di assecondare i desideridel proprietario? Se è possibile,e in molti casi ancora di routine,tagliare orecchie e code in modoche risultino con quella particola-re conformazione voluta perchédovrebbe essere vietato pratica-re qualche abbellimento con duericcioli in più? Inutile maltratta-mento? E chi lo dice? O lo sen-tenzia un magistrato o si discutedel sesso angelico. È nota l’im-portanza che hanno nel gatto leunghie come una vera e propriaestensione degli organi di senso.Negli Stati Uniti, per citare unpaese “avanti” rispetto a noi, l’o-nichectomia è un intervento diroutine. Gli americani tengonomoltissimo alla “furniture”, ovveroagli arredi domestici e tengonospesso molto di più al nuovo di-vano in pelle che allo ScottishFold appena acquistato. Ergo,via le unghie e il divano è salvo.Si tratta non di chirurgia estetica,bensì utilitaristica e non mi paredi dovere insistere molto su qua-le sia il reale beneficiario di taleutilità. Ho conosciuto e detestatodue persone che hanno fattoeseguire l’avulsione delle unghieal proprio gatto perché possede-vano preziose tende ricamate.Inutile dire che l’intervento nonl’ha eseguito un falegname, manon ci si deve minimamente stu-pire. L’etica vacilla di fronte alprofumo dei soldi e questo, siachiaro, in qualsiasi categoria.Torniamo al taglio delle orecchie,intervento ancora piuttosto diffu-so nel nostro paese e vietato piùo meno recentemente in diversipaesi europei. Inutile e dannosocriminalizzare il collega che com-

pie, su pressante richiesta di al-levatori e proprietari, questa chi-rurgia estetica. Fa il suo lavoroperaltro consentito dalla legge.Vi è da chiedersi invece se siaopportuno che la classe veteri-naria, per prima, chieda alle au-torità competenti una regolamen-tazione sulla materia, ponendosi,

come è capitato per l’ordinanzaSirchia (l’ultima) in qualità di vali-do ed efficiente organo tecnicoconsultivo. Il mio pessimismo (ediversi altri miei difetti) è noto amolti, specie per quanto riguardail “potere” dei veterinari nelle se-di decisionali, eppure qualcosasi muove. Prima l’ordinanza Sir-

chia, poi l’Onaosi (che ci vedeben affiancati a medici e farmaci-sti). Ottimi segnali di una catego-ria che comincia a ribellarsi aimille soprusi che ha subìto conun minimo di ordine e compattez-za e senza limitarsi a bofonchia-re e piangersi addosso. Non sarà una battaglia facile, ma

chiedere per primi il divieto del-l’odiosa (e inutile) conchectomiao dell’avulsione di unghie e denti(non a scopo terapeutico è ov-vio) o della caudotomia dopo uncerto numero di giorni credo cifarebbe guadagnare qualchepunto in più rispetto alla pubblicaopinione. ■

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Chiediamolo per primi

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004

di Oscar Grazioli

Medico Veterinario, Reggio Emilia

L’OPINIONE

Grazie ad un accordo fra@nmvi Oggi e Libero, gliarticoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per ilquotidiano di Vittorio Feltrisaranno disponibili on line.

@nmvi Oggi pubblicheràregolarmente gli articoli dopo

le ore 12.00.La rubrica LiberOscar li

manterrà in archivio per laconsultazione.

@nmvi Oggi ringrazia Oscar Grazioli.

[email protected]/anmvioggi

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

L a maggior parte dei pro-prietari di cani e gatti èdisposta a sottoporre il

proprio animale a un controllo ve-terinario ogni sei mesi, se questocomporta una vita più sana e piùlunga per l’animale. Secondo un

sondaggio condotto nel 2003 ne-gli Stati Uniti, due terzi dei pro-prietari intervistati sono favorevolia una visita ogni sei mesi. Infor-mare il proprietario di pet sul pro-cesso di invecchiamento dell’ani-male, inclusa l’importanza della

visita due volte l’anno, è uno degliobiettivi di una nuova iniziativaeducativa incentrata sui veterina-ri, il National Pet Wellness Month,sponsorizzata da AVMA e da FortDodge Animal Health. Si insegnaai proprietari che l’invecchiamen-

to del cane e del gatto è molto piùrapido di quello umano e che si-gnificativi cambiamenti dello statodi salute possono verificarsi nelbreve spazio di 3-6 mesi. Un con-trollo ogni sei mesi consente ladiagnosi precoce, il trattamento o

la prevenzione di malattie poten-zialmente fatali. Attualmente, soloun veterinario americano su cin-que raccomanda un intervallo disei mesi per i controlli medici dicani e gatti. Il programma preve-de di stabilire un protocollo diesame semiannuale che tenga inconsiderazione l’ambiente, la sta-gionalità e altri fattori legati al tipodi vita condotto dall’animale.

(M.G. Monzeglio)

Il salto di specienel cane delvirusdell’influenzaequinaSi indagano l’origine del vi-rus e le modalità di trasmis-sione tra i cani

Iprimi casi documentati di infe-zione da virus dell’influenza

equina nel cane sono del gennaioscorso, in Florida, dove 80Greyhound da corsa sono stati tro-vati positivi al virus o agli anticorpiantivirali. Si tratta della prima voltache il virus equino infetta un’altraspecie mammifera diversa dal ca-vallo. I ricercatori dell’Universitàdella Florida, della Cornell Univer-sity e dei Centers for Disease Con-trol stanno indagando sulla diffu-sione della malattia. Alcuni espertiritengono che il salto di speciepossa essere avvenuto già primadel gennaio 2004. In Florida, leepidemie nazionali di tosse dei ca-nili (tracheobronchite infettiva) neiGreyhound si sono verificate nel1992, 1999 e 2003; in quegli anni,un’alta percentuale di cani affettipresentava sintomi riferibili alla tos-se dei canili ma moriva per polmo-nite emorragica, evenienza noncomune in caso di tracheobronchi-te infettiva e invece caratteristicadella recente infezione canina cau-sata dal virus dell’influenza equina.Al momento attuale, non esistonoancora dati circa l’origine del virus,le modalità di trasmissione tra canie di prevenzione nelle comunitàcanine. (M.G. Monzeglio)

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Dal veterinario due volte l’annoÈ l’ultima indicazione della veterinaria USA per la prevenzione delle malattie e dei problemi legatiall’invecchiamento

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

L a possibilità di trapianta-re organi di animali tran-sgenici nell’uomo (xeno-

trapianto) sembra essere semprepiù vicina. Gli esperti mondiali delsettore, riuniti a Vienna per il XXCongresso Internazionale dellaSocietà dei trapianti, si dicono ot-timisti, anche se in questo campola “cautela è d’obbligo”. Il trapian-to dall’animale all’uomo rappre-senta, secondo alcuni esperti,“l’unica vera e rivoluzionaria solu-zione al problema drammaticodella carenza d’organi”. Un mes-saggio di ottimismo in contrastocon la diffidenza che, da più par-ti, circonda il campo di ricerca su-gli xenotrapianti. Ma l’ottimismo,secondo quanto emerso duranteil congresso, si fonda su evidenzeconcrete e risultati di sperimenta-zioni di laboratorio che hanno se-gnato, soprattutto nell’ultimo pe-riodo, significativi passi avanti. Ilmaiale, ha spiegato Anthony D’A-pice, presidente dell’Associazio-ne internazionale di xenotrapianti,“è il donatore ‘ideale per l’uomo,anche se gli ostacoli da superare”- ha sottolineato - “ sono il forte ri-schio di rigetto e la possibile tra-smissione di agenti patogeni dal-l’animale all’uomo’”. Due fronti suiquali la ricerca ha però compiutogrossi passi avanti che lascianoben sperare: “Il maiale può esse-re modificato geneticamente - haspiegato D’Apice - e attraversol’ingegneria genetica sarà possi-bile ridurre notevolmente il rischiodi rigetto, eliminando anche que-gli enzimi presenti nel maiale manon nell’uomo e tra i responsabilidello scatenarsi della reazione im-munitaria. È proprio quello che,da circa due anni, stiamo facendonei nostri laboratori - ha detto D’A-pice - con risultati incoraggianti”.Dai maiali transgenici, dunque,potrebbero derivare organi “idea-li” e compatibili con l’uomo, una“potenzialità, quella della modifi-cazione genetica, che risulta cioèenorme - ha affermato l’esperto -ma che è irrealizzabile su donato-ri umani”. Insomma, non si tratta

di fantascienza ma di un traguar-do “raggiungibile e tanto più ne-cessario - ha rilevato Jeffrey Plattdella Mayo Clinic in Minnesota - inun’epoca in cui la diagnostica ge-netica ha fatto passi da gigante:nel prossimo futuro - ha affermato

- si arriverà a sostituire gli organiper i quali si avrà la certezza chesvilupperanno malattie, e per farfronte alla domanda gli xenotra-pianti rappresentano l’unica solu-zione”. Per la Lav (Lega antivivi-sezione italiana) invece si tratta di

pura fantascienza: “si dimentica -commenta in una nota la respon-sabile Lav per il settore Vivisezio-ne, Roberta Bartocci - la morato-ria dell’Organizzazione mondialedella Sanità alle applicazioni clini-che sull’uomo degli xenotrapianti

e la condanna di questo tipo diesperimenti da parte del MinistroSirchia che ha definito gli xenotra-pianti ‘fantascienza e utopia’ indi-cando nelle cellule staminali la so-luzione al problema dei trapianti”.(ANSA) (M.G. Monzeglio)

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Trapianti d’organo dall’animale all’uomoLe ultime frontiere esposte al Congresso internazionale della Società dei trapianti

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

la

Sul numero 32 del nostro giornaleho pubblicato “senza commento”la lettera di un proprietario di Bariche lamentava l’esosità delle pre-stazioni veterinarie. Gli rispondeidealmente una collega che nonvuole firmarsi, ma coglie il sensodella nostra provocazione: denun-ciare certi pregiudizi diffusi e duri amorire. Con lo stesso spirito, quel-lo di rendervi partecipi della corri-spondenza che l’ANMVI riceve dalpubblico riporto anche la lettera diun’altra proprietaria arrabbiata.Cosa può rispondere l’ANMVI inquesto caso? Consigliare di an-

dare a denunciare una Collega al-l’Ordine? Giro la domanda a voi.Dico solo che il danno che il sin-golo può arrecare alla professionenon lo si recupera nemmeno con1000 spot in prima serata TV.

Carlo Scotti

Cosa miconsigliate?Vi contatto per avere da voi un aiu-to. Qualche giorno fa a causa di un“incidente domestico” la mia gatti-na di quattro mesi si è ferita una

zampa. Allarmata ho chiamato alcellulare la mia veterinaria dove daun anno porto i miei tre gatti. Le hospiegato cosa era accaduto e det-tagliatamente le ho spiegatocom’era la zampa della gatta, nonnascondendo la mia preoccupa-zione. Cosa mi ha risposto? di por-tarle la gatta dopo un’ora e mezza,quando avrebbe aperto lo studio.Lì per lì, mi sono tranquillizzata, sela mia veterinaria di fiducia mi di-ceva di portare la gatta dopo tuttoquel tempo, forse la situazione nonera poi così grave....Però i miagoliidella micia mi hanno fatto cambia-

re idea, e allora ho deciso di anda-re presso un altro veterinario “già”aperto alle 15. Appena entrata laveterinaria ha capito quanto eragrave la situazione e non ha potu-to far altro che amputare un cusci-netto della zampa posteriore. Oraa distanza di qualche giorno Birbasta benissimo, corre e salta comese nulla fosse successo...però nonmi va proprio giù l’atteggiamentoche ha avuto la mia EX veterinaria.Anche perché tutti noi clienti siamoschedati, ha i miei recapiti e non mispiego come mai non ha fattoneanche una telefonata per avere

notizie...però quando deve “ricor-darci” che le vaccinazioni stannoper scadere come è pronta a scri-vere e a telefonare....ci credo be-ne, è tutto un discorso economi-co...mica lo fa per il bene dei gatti.Cosa mi consigliate? Non vogliofar finta di nulla. Grazie per l’aiutoche mi vorrete dare. Aspetto unavostra e-mail di risposta.

G.F. , proprietaria

Al Signore di Bari...Non è mia intenzione fare polemi-che che altro non sarebbero chefrasi trite e ritrite che da anni si di-cono per la nostra categoria (mache valgono per qualsiasi altra),anche se forse dovremmo fermar-ci tutti a riflettere su di esse così damigliorare il nostro atteggiamentonei confronti dei clienti e soprattut-to nei confronti dei colleghi suiquali facilmente si danno giudizi asproposito... Vorrei solo che la per-sona di Bari che ha scritto la lette-ra firmata pubblicata sul N° 32 diLa Professione Veterinaria potesseavere questa mia lettera.Comprendo il suo dolore per laperdita di un animale a cui eraprofondamente legato, compren-do lo sconforto che può aver pro-vato di fronte alla drammaticità de-gli eventi (veder morire il propriocane in 24 ore e non poterci farenulla...), ma sicuramente un even-to singolo non dovrebbe essereutilizzato come sempre per gene-ralizzare.Non si può entrare nel merito deifatidici 95 euro, quanto tempo ilcollega ha dedicato al suo anima-le? ha fatto lastre? esami sangue?terapie endovenose? 95 euro po-trebbero esser tanti o pochi, di-pende. Ma non è questa la sedeper dibatterlo.Io appartengo a quella categoriadi veterinari che dopo 6 anni di at-tività (non da titolare, ma da LP alservizio di uno studio) riesce aprendere ancor meno dei fatidici12.480,00 euro come reddito “net-to”. Questo perché essendo liberaprofessionista mi ritrovo sulle spal-le l’onere di spese che un dipen-dente non ha (assicurazione priva-ta per infortunio e malattia, pre-pensionistica... non voglio aprirepolemiche, ma non mi sento di fi-darmi solo dell’ENPAV, che è la no-stra cassa previdenziale), senzatuttavia i vantaggi del dipendente(se non lavoro per quasiasi motivo,niente soldi...). Eppure continuo alavorare, perché amo il mio lavoro,ma come tutti (e questo vale perogni categoria) non si lavora solo

PROFESSIONE VETERINARIA 34/200418LETTERE AL DIRETTORE

@

Andate altrove signori referee ad esercitare le vostre

depressioni: la professione non ha bisogno di voi.Gaetano Penocchio,Commissario ECM

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

per la gloria! Non siamo dei, néeroi che fanno il loro lavoro per lagioia della riconoscenza, anche semolti clienti lo vorrebbero. Dobbia-mo mangiare e vestirci come tutti...Anche nella nostra categoria cisono colleghi sensibili ed emoti-vamente coinvolti nelle vicendedei propri pazienti, colleghi chemantengono un adeguato distac-co (che a volte può sembrare in-differenza o insensibilità) ed an-che colleghi totalmente indifferen-ti agli aspetti umani del loro lavo-ro, ma questo è valido per qual-siasi categoria (il mio meccanicosi deprime e sta alzato pure lanotte se non trova il guasto adun’auto, eppure ci sono meccani-ci che per un guasto banale tispennano per bene... certo un’au-to non è un essere vivente, ma vo-gliamo forse parlare dei mediciumani???). Questo non vuol dire che non sidebba lottare per cambiare il siste-ma, per cercare di sensibilizzareanche le persone che guardanosolo al portafoglio e al conto inbanca a fine mese. Mi creda, la maggior parte di noilavora con coscienza, dà il massi-mo di sé per i suoi pazienti, puòsbagliare, può fare giusto, ma lo fain buona fede. Non parta prevenu-to per una brutta esperienza vissu-ta. Un’ultima riflessione: non soche lavoro faccia, ma vorrei che simettesse nei nostri panni per unpo’... come crede che ci sentiamoquando un cliente ci accusa diaver ucciso un animale, oppure dinon averlo curato a dovere, o cimette alla gogna per aver sbaglia-to diagnosi? Come si dice: se ilmedico azzecca la cura è un bra-vo medico, ma se sbaglia...

Lettera firmata di una Collega

Sono contrarioall’abrogazionedell’obbligoONAOSIL’ONAOSI è un grande ombrelloche con il suo patrimonio garanti-sce i sanitari ed i loro figli meglio dimolte assicurazioni, forse occorreaumentare i servizi, i posti letto nel-le varie sedi universitarie, la istitu-zioni di borse di studio per i figli deisanitari e case vacanza sia per isanitari assistiti che per i sanitari inpensione e perché non pensareanche a strutture tipo case fami-glia per i sanitari sia autosufficentiche bisognosi di assistenza visto ilvenir meno dello stato sociale. Oc-corre forse adeguarla alle nuoveesigenze della popolazione dei sa-nitari.

Sante Tassi contribuente obbligatorio dip. USL 8 Arezzo

ONAOSI“associazionepseudo -volontaria”Carissimi colleghi, è da un po’ ditempo che leggo su tutte le rivistedi informazione della nostra cate-goria che una associazione di vo-lontariato, avvalendosi dell’aiuto

dei nostri illustri rappresentantidel mondo politico, ha fatto dell’o-pera di volontariato un abuso af-finché tutti i rappresentanti delmondo della Sanità siano obbliga-ti a versare “una tassa” per aiuta-re gli orfani delle categorie sanita-rie, e chi come me non può con-tribuire a versare questa tassa,non perché è insensibile a tale ini-ziativa, ma perché ha appena co-minciato a lavorare? E pensareche sono sposato da tre anni, nonho ancora arredato casa, non so-no ancora andato in viaggio dinozze, né so cosa siano le vacan-

ze. Devo anche dire che, purtrop-po, la mia laurea l’ho conseguitain circa “dieci anni” e i miei geni-tori, vivi e vegeti ancora adesso,hanno contribuito solo in minimaparte al mio mantenimento aglistudi, date le condizioni economi-che non particolarmente agiate.Ho detto circa dieci anni perchédurante la mia carriera universita-ria, ho praticato diversi lavori part-time che mi hanno impedito di fi-nire per tempo e ora che sono lau-reato sto impegnando quei pochirisparmi messi da parte, per ini-ziare una nuova carriera, questa

volta da libero professionista. Tral’altro sono due anni che sono lau-reato e regolarmente iscritto almio ordine di appartenenza e diconseguenza pago altrettanto re-golarmente l’ENPAV. Senza an-noiare nessuno dei colleghi cheavranno la bontà di leggere que-sta lettera non elenco le mie di-sgraziate condizioni economichema sappiate che in questi due an-ni ho pagato tanto e non ho in-cassato altro che le spese perl’avviamento alla professione.Questa, di certo, non è solo la miasituazione, ma quella di moltissimi

giovani colleghi, quindi vi invito ariflettere su questa “gloriosa” ini-ziativa che ha le sembianze di UNVERO E PROPRIO SOPRUSO!Sappiate anche che avevo vogliadi un figlio ma la voglia mi è pas-sata perché di certo non possopensare di tenerlo a digiuno perpagare gli studi agli orfani di alcu-ni sfortunati colleghi, quindi sedovessi ricevere gli avvisi di pa-gamento di questa assurdità uti-lizzerò i miei ultimi risparmi perpagare gli avvocati alla mia difesacontro la “buona” ONAOSI.

Dott. Saverio D’Erasmo

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004 19LETTERE AL DIRETTORE

@

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

la

L ’AIVEMP, ripropone per ilsecondo semestre 2004,la seconda edizione del

corso sul controllo veterinarionella produzione di formaggi fre-schi e stagionati. Mauro Craveroe Luca Nicolandi, saranno a Cre-mona nella sede AIVEMP di Pa-lazzo Trecchi, per fare il puntosul controllo veterinario in casei-ficio. Il corso infatti, sarà un’oc-casione per acquisire una meto-dologia operativa per lo svolgi-

mento dell’attività di vigilanza edi ispezione negli stabilimentiche producono formaggi. “L’ap-proccio dell’intervento formativo- spiegano i relatori - permetteràdi avere una visione dell’attivitàproduttiva più ampia coinvolgen-do l’aspetto produttivo e il con-trollo HACCP”. La valutazione delle caratteristi-che del latte significative per latrasformazione, l'analisi delle di-verse tipologie produttive, l'utiliz-

zo degli strumenti operativi in faseispettiva, la gestione delle produ-zioni in deroga, l'attività di cam-pionamento e l'archiviazione egestione dati sono alcuni degliargomenti che saranno affrontatidai relatori. “La veterinaria pub-blica - spiegano Cravero e Nico-landi - si occupa da decenni diigiene degli alimenti di origineanimale sia nella fase ispettivache in quella di vigilanza. A par-tire dal 1996, anno di costituzio-

ne della così detta area C deiServizi Sanitari delle ASL attual-mente denominata StrutturaComplessa “Igiene degli alleva-menti e delle produzioni anima-li”, il controllo sui prodotti a basedi latte è di competenza veteri-naria. Competenza confermatasoprattutto con l’entrata in vigoredel DPR 54/97 che è la normanazionale di settore sul settorelattiero caseario. È importanteche i medici veterinari che ope-

rano come controllori ufficiali al-l’interno degli stabilimenti pro-duttori di formaggi - concludonoi relatori - abbiano a disposizio-ne validi strumenti operativi persvolgere l’attività di ispezione evigilanza. Il corso si prefigge in-fatti l’obbiettivo di fornire questemetodologie operative, gli stru-menti con cui attuarle e le moda-lità di gestione dei dati di ritor-no”. Tra le altre iniziative di ag-giornamento scientifico e cultu-rale promosse dall’AIVEMP, dueincontri regionali che si terrannorispettivamente a Cuneo il 5 no-vembre con una giornata, in col-laborazione con l’Ordine dei Me-dici Veterinari di Cuneo sulle tec-niche di comunicazione in medi-cina veterinaria e a Oristano il 13dicembre dove si parlerà di filie-ra controllata e rintracciabilità.Infine il 26 novembre, l’AIVEMPin collaborazione con l’Ordinedei Medici Veterinari di Genovaorganizzerà a Recco un corsosull’autocontrollo nelle industrieagroalimentari. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 34/200420

Eventi AIVEMP 2° semestre 2004

Corso: IL CONTROLLO

VETERINARIO NELLA

PRODUZIONE DI

FORMAGGI FRESCHI E

STAGIONATI

Cremona, 27 ottobre

Crediti ECM: 7

Incontro Regionale:

TECNICHE DI

COMUNICAZIONE IN

MEDICINA VETERINARIA

Cuneo, 5 novembre

In fase di accreditamento

Corso:

L’AUTOCONTROLLO

NELLE INDUSTRIE

AGROALIMENTARI

Recco (GE), 26 novembre

Crediti ECM: 5

Incontro regionale:

FILIERA CONTROLLATA E

RINTRACCIABILITÀ

Oristano, 13 dicembre

In fase di accreditamento

INFORMAZIONI:

Segreteria AIVEMP

Lara Zava

Tel. 0372/403541

E-mail [email protected]

Web site www.aivemp.it

DALLE ASSOCIAZIONI

Seconda edizione del corso AIVEMP

Il controllo veterinario nella produzione di formaggi

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

I DEXX Laboratories presenta ilnuovo test SNAP Giardia percani e gatti. Il test, disponibi-

le ora anche in Italia, è in grado difornire risultati accurati in soli ottominuti e richiede solamente uncampione di feci per la sua ese-cuzione.Benché la Giardia sia un parassi-ta molto diffuso sia nei cani chenei gatti (21,3% della popolazio-ne canina totale in Italia), la suapresenza è ancora purtropposottostimata da molti Medici Ve-terinari. È importante, invece, ef-fettuare regolarmente uno scree-ning in ambulatorio, poiché laGiardia può essere trasmessa al-l’uomo o ad altri animali senzache il cane o il gatto infetti pre-sentino dei sintomi apparenti. Il test IDEXX SNAP® Giardia è ingrado di rivelare la presenza nelcampione di feci di Giardia Duo-denalis, di Giardia Intestinalis edi Giardia Lambila. Il test è rapi-do (soli 8 minuti) ed impiega latecnologia ELISA per fornire deirisultati molto accurati con unasensibilità del 92% ed una speci-ficità del 99%. Questi valori sono inoltre estre-mamente positivi, se comparati aquelli forniti dagli esami micro-scopici eseguiti in-clinic (sensibi-lità del 50% e specificità del76%).L’ulteriore vantaggio offerto daquesto nuovo dispositivo SNAP®,

è che necessita per l’esecuzionedi un solo campione di feci, age-volmente raccolto utilizzando untampone coniugato-fecale fornitonel kit. Il tempo di prelievo, circa un mi-nuto in totale, è notevolmente in-feriore a quello necessario per laraccolta e l’esecuzione dell’esa-me microscopico che, nel casodella Giardia, richiede un control-lo di almeno 3 differenti campioniprovenienti dallo stesso animale.Se desiderate ulteriori informa-zioni sul nuovo test SNAP® Giar-dia o se volete conoscere le mo-dalità di acquisto di una confe-zione, potete contattare IDEXXLaboratories BV al seguente nu-mero verde 00 800 1234 3399.IDEXX Laboratories, Inc. è il lea-der mondiale nello sviluppo e

nella commercializzazione diprodotti e servizi basati su tecno-logie innovative, aventi come pri-mo obiettivo la salute animale. Laprincipale attività dell’azienda sifocalizza sulla salute degli ani-

mali da compagnia, offrendo bio-tecnologie, apparecchiature me-diche ed informatiche per aiutareil Medico Veterinario a svolgereuna professione di alto livello ecostruire una clinica di successo.

IDEXX Laboratories, la cui sedecentrale è sita a Westbrook nelMaine, dà impiego attualmente apiù di 2.500 persone e distribui-sce i propri prodotti in più di 100paesi nel mondo. ■

21

IDEXX: nuovo test SNAP Giardia per cani e gatti

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/2004DALLE AZIENDE

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Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 34

laPROFESSIONE VETERINARIA 34/200422CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

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Segreteria di RedazioneLara Zava

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Chiuso in stampa il 1 ottobre 2004

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

IN QUESTO NUMEROCOPERTINA:

LA FNOVI RICORRE CONTROL’OBBLIGO ONAOSI

ATTUALITÀ• ECM, IN ARRIVO NUOVI

COMPITI PER GLI ORDINI• LINGUA BLU, IRREGOLARITÀ

NELL’INVIO DI CAMPIONI• TUTTI NATURALISTI I

PROPRIETARI DI CANI EGATTI?, di A. Manfredi

L’APPROFONDIMENTO• AGGIORNAMENTO, SI

DIFFONDE IL MODELLOSTATUNITENSE

DALL’EUROPA• MED VET NET, UNA RETE

CONTRO LE EPIDEMIEANMVI INFORMA• SIRCHIA: SI’ ALLA

VETERINARIA NEL CCM• UN CONGRESSO PER

CAMBIARE LA VETERINARIA • TUTTI LEGGONO @NMVI

OGGIINFO REGIONI• SI’ DELLA CAMERA ALLA

DEVOLUTION• CARBONCHIO NEL

POTENTINORUBRICA FISCALE• PREVENZIONE DELLE FRODI

SULLE CARTE DIPAGAMENTO

L’OPINIONE• CHIEDIAMOLO PER PRIMI,

di Oscar GrazioliLE RUBRICHE• LA RASSEGNA DI VET

JOURNAL• DALLE ASSOCIAZIONI• LETTERE AL DIRETTORE • DALLE AZIENDE

10ott.

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11-15ott.

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INCONTRO SIODOV/INNOVET AGGIORNAMENTI IN ODONTOSTOMATOLOGIA FELINA. NUOVI APPROCCI E TERAPIE Hotel Manuelina La Villa, Via Roma 278 - 16036 Recco -GE- Relatore: Dr.ssa Dea Bonello - 4 CREDITI ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MARCHE PERCORSI DIAGNOSTICI E SCELTE TERAPEUTICHE NELLE PIÙ FREQUENTI CARDIOPATIE ACQUISITE DEL CANEHotel Federico II Via Ancona 100 Jesi -AN- Relatore: Dr. Francesco Migliorini - 4 punti ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

INCONTRO ITINERANTE SUINI DELEGAZIONI REGIONALI SIVAR IL COMPLESSO DELLE MALATTIE RESPIRATORIE INFETTIVE DEI SUINI (PRDC): INQUADRAMENTO, PATOGENESIS E METODI DIAGNOSTICI - Sedi: Cuneo, Lodi, Brescia, Verona, Perugia - Relatori: prof. Fabio Del Piero, dr. Michele DottoriCredit ECM: 2 - Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR) - Tel. 0372/40.35.39 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI DERMATOLOGIA 2ª PARTE - Cremona - Crediti ECM: 50 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI EMATOLOGIA CLINICA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 21Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SCIVAC CITOLOGIA CUTANEA - Cremona - Relatore: dr. Carlo Masserdotti - Crediti ECM: 7 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SIVE - MACROREGIONE NORD ORIENTALE SEMINARIO MACROREGIONE - Approcci diagnostici nelle malattie respiratorie del cavallo Relatori: ANGELA MASCIONI - Verona, Centro FA. VER - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

SIDEV ONCOLOGIA CUTANEA - Cremona - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC MOLISE FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Hotel Eden, C.da Delle Api, 91 Campobasso - Relatore: dr. Emilio Feltri 3 crediti ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA EMATOLOGIA PRATICA - Centro Pastorale Paolo VI Via Calini, 30 Brescia - Relatore: dr. Marco Caldin - 5 punti ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA L’OSTEOCONDROSI NEL CANE E LE SUE VARIE LOCALIZZAZIONI - Hotel Ambasciatori, Via Omodeo, 51- Bari Relatore: dr. Matteo Tommasini Degna - 4 punti ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAR VALLE D’AOSTA TRATTAMENTO DELLE ARTRITI SETTICHE E DELLE FRATTURE DEL VITELLOSede: Pollein (A0), Centro “Grand Place”. Relatore: dr. Alfonso Pirovano - Richiesto accreditamento ECM Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR): Tel. 0372/40.35.39, email: [email protected]

ESVCE CONGRESS CONGRESSO EUROPEO DI MEDICINA COMPORTAMENTALE in collaborazione con SISCA e SCIVAC - Cremona Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

CORSO AIVEMP IL CONTROLLO VETERINARIO NELLA PRODUZIONE DI FORMAGGI FRESCHI E STAGIONATI - Cremona - Relatori: dr. Mauro Cravero, dr. Luca Nicolandi - Crediti ECM 7- Info - Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. 0372/403541 - email [email protected]

CONVEGNI SIVAR BUIATRIA 1. CONTROLLO O ERADICAZIONE IBR? COSTI E BENEFICI (matt.) - Cremona (Ente Fiera). Relatori: dr. L.Alborali, dr. M. Boldini, dr. P.Franken,(FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTE) dr. S.Nardelli, dr. M.Lora, dr. M.Pini, dr. P.Kerkhofs - 2. IL FUTURO DEL VETERINARIO NELL’ALLEVAMENTO DELLA VACCA DA LATTE (pom.).

Relatore: prof. C.Guard (Cornell University, USA) - Crediti ECM: 4 - Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR) - Tel. 0372-40.35.39, [email protected]

CONVEGNO SIVAR SUINI PATOLOGIE DELL’APPARATO UROGENITALE DELLA SCROFA - Cremona (Ente Fiera). Relatori: dr. A.Nigrelli, dr. M.Gherpelli(FIERA INTERNAZIONALE BOVINO DA LATTE) Crediti ECM: 2 - Info: Paola Orioli (Segreteria SIVAR) - Tel. 0372-40.35.39, [email protected]

CORSO SCIVAC/SISCA CORSO BASE DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Cremona - Crediti ECM: 19 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

49° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC APPROCCIO MODERNO ALLE PATOLOGIE INFETTIVE (batteri, miceti e protozoi) NEL CANE E NEL GATTO - Perugia -Centro Congressi Quattrotorri - Richiesto accred. ECM - Info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SIVAE EMATOLOGIA DI UCCELLI E RETTILI - Relatrice Dr Helene Pendl - Cremona - Palazzo Trecchi Richiesto accreditamento ECM - Info: Elisa Feroldi segreteria SIVAE - Tel. 0372 460440 e-mail [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ONCOLOGIA CHIURGICA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP Crediti ECM: 24 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC/SISCA CORSO AVANZATO DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Cremona - Crediti ECM: 18 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP TECNICHE IN COMUNICAZIONE IN MEDICINA VETERINARIA - Cuneo - Ordine dei medici Veterinari di Cuneo, Via mameli 4bis - Richiesto accreditamento ECM - Info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. 0372/403541 - email [email protected]

CORSO ANMVI LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO. CORSO PER DATORI DI LAVORO IN STRUTTURA VETERINARIA - CremonaCrediti ECM: 15 - Info: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. 0372/403537 - email [email protected]

SIVE - SEMINARIO PROBLEMATICHE DI ALIMENTAZIONE DEL CAVALLO SPORTIVO - Relatore: Joe Pagan - Cremona, Palazzo TrecchiRichiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

INCONTRI REGIONALI SCIVAC CON LA COLLABORAZIONE BIOETICA E ZOOANTROPOLOGIA ANIMALE- Trento-C/o L’Ordine dei Medici Veterinari- 14 crediti ECM DELL’ORDDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TRENTO (per ricevere i crediti ecm è obbligatorio partecipare a tutti gli incontri)

Per informazioni: Monica Borghisani Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

SIMESC Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

SIARMUV LA GESTIONE DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC FRIULI VENEZIA GIULIA PATOLOGIE DEL CAVO ORALE NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Internazionale, Via Ramazzotti, 2 - Cervignano del Friuli (UD) - Relatore:dr. Paolo Squarzoni - Richiesto accred. ECM - Info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ANESTESIA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 34 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CITOLOGIA - Cremona - Crediti ECM: 45 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO ANMVI CORSO PER ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Milena Migliavacca - Tel. 0372/403536 - email [email protected]

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