Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

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per essere più corretti, il Gruppo di lavoro Scivac di practice mana- gement. È stato uno dei parti più faticosi realizzati dall’Associazione che, dopo avere introdotto da alcuni anni all’interno dell’annuale Con- gresso multisala una breve ses- sione su questo tema e sulla spin- ta caparbia di pochi cocciuti che ritengono sia indispensabile or- mai fornire nozioni in questo sen- so anche al Medico Veterinario italiano, ha deciso di fare il gran- de balzo e coraggiosamente, con molto entusiasmo ed una certa dose di incoscienza, si è pensato di iniziare a contare quanti Colle- ghi potevano essere interessati al- l’argomento. Il risultato in termini di partecipa- zione è stato lusinghiero, circa una trentina di coraggiosi si sono infatti riuniti ed hanno iniziato a confrontarsi su cosa si intende e quali sono le aspettative del Me- dico Veterinario italiano in tema di practice management. È stato molto interessante vedere come tutti i presenti si rendessero conto che, essendo cambiati i tempi, diventa indispensabile che il professionista, oltre che nozioni scientifiche, acquisisca parallela- mente conoscenze tecniche che spaziano dai metodi moderni di comunicazione, alla promozione e cura della propria immagine pro- fessionale, alla gestione dei rap- porti con Colleghi collaboratori, per non parlare della gestione de- gli investimenti in tecnologie, piut- tosto che la capacità di compren- dere un bilancio aziendale e mol- to altro ancora. Come è stato affermato in quella sede da una Psicologa esperta Alcune settimane fa a Cremona ha avuto il suo battesimo il Gruppo di Studio, o Il management l’editoriale di Carlo Scotti (in questo numero:) 1 16 25 Prima Pagina: La tariffa è uguale per tutti di Fabrizio Pancini Osservatorio farmaco: Vidimazione regi- stro stupefacenti a cura di Aldo Vezzoni R i f l e s s i o n i : ADEPP, CONSILP Conf-professioni e CUP di Luigi Poretti 8 17 27 A t t u a l i t à : Le professioni sani- tarie sono sempre più tentate dalla rete a cura della redazione Rubrica Fiscale: Comunicazione an- nuale dei dati IVA di Giovanni Stassi Dalle Associazioni: Corsi per istruttori cinofili di Gaspare Petrantoni 10 23 34 ANMVIInforma: Anche le libere profes- sioni al tavolo della riforma degli Ordini a cura della redazione In Rete: Linux,un sistema operativo freeware in forte espansione di Fabrizio Pancini Letto su: Se la scienza sembra magia di Urbano Eco 11 24 36 ANMVIInforma: La Regione Lombar- dia conferma l’ordi- nanza Borsani a cura della redazione L’ O p i n i o n e : Il comportamento animale non è un disturbo di Oscar Grazioli Dalle Aziende: a cura della redazione CONTINUA A PAG. 3 Un tariffario nazionale per decreto che mette tutti d’accordo. Animalisti o umanisti? Cosa devono essere i veteri- nari? Su tanti problemi, anche di tipo non strettamente sanitario, la professione veterinaria, e con essa il nostro mensile, hanno sempre cercato di darsi un’opi- nione e di prendere posizione. Ma quando si deve affrontare il problema dei trapianti di organi da animali vengono meno la lu- cidità di pensiero e la certezza del ragionamento. Sono milioni in tutto il mondo le persone che per sopravvivere dovrebbero essere sottoposte a trapianto; nel 2010, solo quel- le che attendono un rene sa- ranno più di 2 milioni. Sono dati spaventosi se pen- siamo che solo una piccola parte avrà la fortuna o i soldi per trovare un donatore e con- siderato che da anni esiste un traffico illegale che utilizza an- che metodi orrendi per soddi- sfare le richieste del mercato. Gli xenotrapianti sono o potran- no essere, se le ricerche in cor- so daranno risultati positivi, una valida ed accettabile alternati- va? Dopo gli esperimenti con orga- ni di scimmia, in vari paesi del mondo sono cresciuti gli studi sugli gli organi dei suini, consi- derati più compatibili e sicuri. Trapiantati sulle scimmie però reni e cuore di suino hanno evi- denziato forme gravissime di ri- getto che non permettono in al- cun modo di avviare alcuna for- ma di ricerca sull’uomo: la pre- senza di una proteina nelle ar- terie del maiale faceva coagu- lare il sangue all’interno dell’or- gano trapiantato. La modifica- zione genetica ha poi permes- so di arrivare a maiali che, al- meno nelle scimmie, non creino più problemi di rigetto. La clo- nazione offre dunque spazi di speranza, ma anche di ferma critica da parte di chi rifiuta l’u- tilizzo degli animali nella ricer- ca genetica. Molti veterinari sono protagoni- sti diretti della ricerca sugli xe- notrapianti: quale posizione deve esprimere e trasmettere il mondo veterinario all’opinione pubblica? E quali sono gli aspetti etici e deontologici sui quali dobbia- mo riflettere? Di fronte allo scetticismo espresso dal ministro Sirchia quale ragionamento deve so- stenere la classe veterinaria? Eppure, pur nel disorientamen- to, è doveroso dire cosa pen- siamo per non essere ancora una volta esclusi da un dibatti- to che sta trasformando la me- dicina e che ci vede diretta- mente coinvolti come persone e come medici veterinari. Fermare gli xenotrapianti? La tariffa è uguale per tutti A PAG. 3 di Fabrizio Pancini Global Leader in Pet Nutrition *Marchi di fabbrica di proprieta’della Hill’s Pet Nutrition,Inc ©2002 Hill’s Pet Nutrition,Inc. w w w. a n m v i . i t @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. PR O FESSI O NE VETERINAR I A ORGANODIINFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI 0 0 2 MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 12, numero 11, mensile, novembre 2002 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Filiale di Piacenza Concessionaria esclusiva per la pubblicità E . V. srl - Cremona 112 A.N.M.V.I. Il PORTALE per i tuoi acquisti emedicaland.com

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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per essere più corretti, il Gruppodi lavoro Scivac di practice mana-gement.È stato uno dei parti più faticosirealizzati dall’Associazione che,dopo avere introdotto da alcunianni all’interno dell’annuale Con-gresso multisala una breve ses-sione su questo tema e sulla spin-ta caparbia di pochi cocciuti cheritengono sia indispensabile or-mai fornire nozioni in questo sen-so anche al Medico Veterinarioitaliano, ha deciso di fare il gran-de balzo e coraggiosamente, conmolto entusiasmo ed una certadose di incoscienza, si è pensatodi iniziare a contare quanti Colle-ghi potevano essere interessati al-l’argomento.Il risultato in termini di partecipa-zione è stato lusinghiero, circauna trentina di coraggiosi si sonoinfatti riuniti ed hanno iniziato aconfrontarsi su cosa si intende equali sono le aspettative del Me-dico Veterinario italiano in tema dipractice management.È stato molto interessante vederecome tutti i presenti si rendesseroconto che, essendo cambiati itempi, diventa indispensabile cheil professionista, oltre che nozioniscientifiche, acquisisca parallela-mente conoscenze tecniche chespaziano dai metodi moderni dicomunicazione, alla promozione ecura della propria immagine pro-fessionale, alla gestione dei rap-porti con Colleghi collaboratori,per non parlare della gestione de-gli investimenti in tecnologie, piut-tosto che la capacità di compren-dere un bilancio aziendale e mol-to altro ancora.Come è stato affermato in quellasede da una Psicologa esperta

Alcune settimane faa Cremona ha avutoil suo battesimo ilGruppo di Studio, o

Il management

l’editorialed i Carlo Scotti

( in questo numero:)

1 16 25Prima Pagina:La tariffa è uguale per tuttidi Fabrizio Pancini

Osservatorio farmaco:Vidimazione regi-stro stupefacentia cura di Aldo Ve z z o n i

R i f l e s s i o n i :ADEPP, CONSILPConf-professioni e CUPdi Luigi Poretti

8 17 27A t t u a l i t à :Le professioni sani-tarie sono semprepiù tentate dalla retea cura della redazione

Rubrica Fiscale:Comunicazione an-nuale dei dati IVAdi Giovanni Stassi

Dalle Associazioni:Corsi per istruttoricinofili di Gaspare Petrantoni

10 23 34A N M V II n f o r m a :A n che le libere pro fe s-sioni al tavolo dellar i forma degli Ord i n ia cura della redazione

In Rete:Linux,un sistemaoperativo freeware in forte espansionedi Fabrizio Pancini

Letto su:Se la scienza sembra magiadi Urbano E c o

11 24 36A N M V II n f o r m a :La Regione Lombar-dia conferma l’ordi-nanza Borsania cura della redazione

L’ O p i n i o n e :Il comportamentoanimale non è un disturbodi Oscar Grazioli

Dalle Aziende:a cura della redazione

CONTINUA A PAG. 3

Un tariffario nazionale per decreto che mettetutti d’accordo.

Animalisti o umanisti? Cosa devono essere i veteri-nari? Su tanti problemi, anche di tiponon strettamente sanitario, lap rofessione veterinaria, e conessa il nostro mensile, hannos e m p re cercato di darsi un’opi-nione e di pre n d e re posizione.Ma quando si deve aff ro n t a re ilp roblema dei trapianti di org a n ida animali vengono meno la lu-cidità di pensiero e la cert e z z adel ragionamento. Sono milioni in tutto il mondo lepersone che per sopravvivered o v re b b e ro essere sottopostea trapianto; nel 2010, solo quel-le che attendono un rene sa-ranno più di 2 milioni. Sono dati spaventosi se pen-siamo che solo una piccolap a rte avrà la fortuna o i soldiper tro v a re un donatore e con-siderato che da anni esiste unt r a ffico illegale che utilizza an-che metodi orrendi per soddi-s f a re le richieste del merc a t o .Gli xenotrapianti sono o potran-no essere, se le ricerche in cor-so daranno risultati positivi, unavalida ed accettabile altern a t i-va? Dopo gli esperimenti con org a-ni di scimmia, in vari paesi delmondo sono cresciuti gli studisugli gli organi dei suini, consi-derati più compatibili e sicuri.Trapiantati sulle scimmie però

reni e cuore di suino hanno evi-denziato forme gravissime di ri-getto che non permettono in al-cun modo di avviare alcuna for-ma di ricerca sull’uomo: la pre-senza di una proteina nelle ar-terie del maiale faceva coagu-l a re il sangue all’interno dell’or-gano trapiantato. La modifica-zione genetica ha poi perm e s-so di arr i v a re a maiali che, al-meno nelle scimmie, non cre i n opiù problemi di rigetto. La clo-nazione off re dunque spazi disperanza, ma anche di ferm acritica da parte di chi rifiuta l’u-tilizzo degli animali nella ricer-ca genetica.Molti veterinari sono pro t a g o n i-sti diretti della ricerca sugli xe-notrapianti: quale posizionedeve esprimere e trasmettere ilmondo veterinario all’opinionep u b b l i c a ?E quali sono gli aspetti etici edeontologici sui quali dobbia-mo riflettere? Di fronte allo scetticismoe s p resso dal ministro Sirc h i aquale ragionamento deve so-s t e n e re la classe veterinaria?E p p u re, pur nel disorientamen-to, è doveroso dire cosa pen-siamo per non essere ancorauna volta esclusi da un dibatti-to che sta trasformando la me-dicina e che ci vede dire t t a-mente coinvolti come personee come medici veterinari. ■

Fermare gli xenotrapianti?

La tariffaè ugualeper tutti

A PAG. 3

d i Fabrizio Pancini

Global Leaderin Pet Nutrition

*Marchi di fabbrica di proprieta’della Hill’s Pet Nutrition,Inc ©2002 Hill’s Pet Nutrition,Inc.

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L ’ a p p rova z i o n e, con De-creto Ministeriale, del ta-riffario minimo nazionale

per i medici veterinari sembra unaquestione di giorni. Finalmente,dunque, anche la nostra catego-ria professionale (era l’unica anon disporre di un unico tariffariocon valore normativo), sulla falsa-riga del tariffario dei medici chi-rurghi, potrà disporre di una nor-ma certa sulla quale poter impor-re, senza la discrezionalità cheesisteva finora, una professiona-lità spesso disattesa da parte dimolti colleghi.Fino ad ora, infatti, i tariffari minimip rovinciali avevano solo valoredeontologico e, in caso di conte-stazione con un cliente, non erapossibile avvalersene per esigereun credito con vie legali, se non incasi del tutto particolari.Con il nuovo tariffario unico nazio-nale, approvato con decreto mini-steriale, le tariffe professionali deiveterinari, così come per tantissimea l t re categorie, in base al pare re(non vincolante) della FNOVI, ver-ranno considerate rispondenti allaqualità delle prestazioni off e rte, nel-l ’ i n t e resse del cittadino fru i t o re dels e rvizio fornito. Su questa linea diprincipio, tra l’altro, si era espre s s aa suo tempo anche la Corte di Giu-stizia Europea e lo stesso Parla-mento, che hanno raff o rzato il con-vincimento che la strada da per-c o rre re era appunto quella dell’e-manazione di una normativa nazio-nale a tutela della pro f e s s i o n a l i t àdei medici veterinari europei ed ita-liani in part i c o l a re .È evidente però che la norm a t i v ache sta per essere approvata dalparlamento italiano, da sola nonbasta a sanare completamentequei comportamenti assolutamen-te censurabili, anche se compre n-sibili, che si sono verificati, fin tro p-po disinvoltamente, nell’ambitodella categoria. Occorre pert a n t oa g i re su più fronti, a cominciare dallivello culturale-formativo dei vete-rinari (es: preparazione universita-ria, aggiorn a m e n t o , capacità lavo-r a t i v e ) e da quello logistico-stru t t u-rale (investimenti strutturali e stru-mentali), fino e direi soprattutto, sulf ronte di certa parte dell’opinione

pubblica (leggi clientela), che an-cora crede che il medico veterina-rio non sia un operatore sanitarioalla stessa stregua del proprio me-dico chiru rgo e quindi giudicaspesso le tariffe proposte per unap restazione effettuata sul pro p r i oanimale, come eccessivamenteo n e rose per il risultato che si inten-de raggiungere .In tale contesto si inserisce oppor-tunamente il tema delle “BuonePratiche” (che non aff ro n t e remo inquesta sede per ovvi motivi di spa-zio), che dimostra che, se il mana-gement lavorativo è corre t t a m e n t egestito, indipendentemente dallecapacità professionali di ognuno,questo può garantire uno standardqualitativo di base che giustificauna richiesta di onorario che, agliocchi del cliente, può sembrare al-l ’ a p p a renza oneroso. In sostanza,comunque, il tema dell’appro v a-zione del tariffario nazionale ha tro-vato tutti concordi nella sua indi-spensabile applicazione. Tu t t a v i a ,come spesso emerge dalle nostreinchieste, non tutti i colleghi inter-pellati hanno manifestato univocitàdi pensiero, facendo rilevare delles o t t o l i n e a t u re che hanno arr i c c h i t oancora una volta il dibattito che lanostra rivista è riuscita ad ap-p ro f o n d i re .

Rino Borio Vice presidente FNOVI liberoprofessionista

A che punto è l’iter di approva-

zione del nuovo tariffario nazio-nale dei medici veterinari, sca-turito dalla bozza elaborata dal-l’apposita commissione FNOVIe quali sono i “tempi tecnici”per la sua entrata in vigore? Per ottenere l’approvazione deltariffario nazionale occorre utiliz-zare un Decreto Ministeriale cheufficializzi le tariffe utilizzate daimedici veterinari. Attualmente, in-fatti, a differenza delle altre pro-fessioni, abbiamo un tariffario na-zionale di riferimento predispostodalla nostra Federazione e tantitariffari quanti sono gli ordini pro-vinciali che in questo ambito sonoautonomi. Informazioni uff i c i o s eriferiscono che nei prossimi mesiil governo emanerà il decreto. Itempi pertanto sfuggono al con-trollo della Federazione anche sel’azione di sollecito è sempre atti-vata.

Il fatto che il nuovo tariffariovenga normato attraverso l’e-manazione di un Decreto Mini-steriale, quali elementi di novitàcomporta e, in particolare, qualisaranno le norme che regole-ranno l’applicazione delle tariffeminime anche per le strutturepubbliche? Il primo punto da sottolineare èche avere un tariffario unico e na -zionale porta chiarezza rispettoalla situazione attuale in cui vi so-no 100 tariffari provinciali quasimai aggiornati. Altro elemento in-novativo sarà la presenza di “tut-te” le voci delle prestazioni che

vengono effettuate dai medici ve-terinari, anche se non è stato pos-sibile sviscerare i minimi dettaglidi una professione complessa incontinuo divenire. Per quanto ri-guarda le prestazioni effettuate daliberi professionisti per enti pub-blici, è previsto nella bozza di ta-riffario un regime di convenzionecon la previsione di una riduzionefino a un massimo del 20% rispet-to alla tariffa minima. Sarà quindiuno strumento flessibile utilizzabi-le nell’ambito dei rapporti con leamministrazioni pubbliche.

Con quali criteri sono state de-cise le tariffe per le prestazioni,visto che il costo della vita è no-tevolmente diverso in una gran-de città del nord ed in un picco-lo centro di provincia del sudItalia?Intanto occorre premettere che let a r i ffe verranno promulgate dalMinistero della Salute su indica-zione della FNOVI. La commissio-ne della Federazione ha predi-sposto un’indagine sul territorioper avere il polso della situazionein tutta Italia: partendo da questa documentazione sarà possibileelaborare un tariffario minimo chetenga conto della multiforme si-tuazione professionale esistente.Occorre tenere presente che, al disotto di una certa tariffa, è impos-sibile garantire il rispetto dei re-quisiti minimi di qualità che nonpossono disgiungersi da qualsi-voglia prestazione professionalein particolar modo svolta in ambi-to sanitario.

Quali sono stati, finora, i mezzidi repressione a disposizionedegli ordini provinciali dei medi-ci veterinari riguardo la manca-ta applicazione delle tariffe mi-nime da parte degli iscritti? Attualmente gli ordini hanno lapossibilità di intervenire con unp rocesso disciplinare. La diff i-coltà consiste nella complessitàdi istruzione del pro c e d i m e n t ostesso. Occorre, infatti, in primoluogo che l’ordine abbia approva-to un tariffario aggiornato, sia co-me voci, sia come tariffe, in se-condo luogo occorrono violazioniripetute e provate, tali da configu-rarsi come un artifizio per metter ein atto illecita concorrenza. Inoltre,il procedimento deve seguire inmodo preciso i passaggi previstidalla legge (convocazione delcollega, consiglio direttivo conapertura del procedimento e rela-tivi addebiti circostanziati, ecc.).A mio giudizio, però, quello che èmancato da parte dei veterinari èla consapevolezza che si devonoa p p l i c a re tariffe adeguate allep restazioni fornite e, inoltre, èmancata la puntuale, corretta pre-parazione di tariffari su cui tuttipossano fare riferimento. Del re-sto, per un ordine con pochi iscrit-ti, senza supporto di personaleamministrativo e con poche risor-se economiche, non è facile atti-vare meccanismi disciplinari chepoi reggano al giudizio dellaCommissione Esercenti Professio-ni Sanitarie e, in seconda istanza,della Cassazione.

Viste le scarse segnalazionipervenute agli ordini provincialiin questi anni per mancato ri-spetto dei minimi tariffari, sonostati previsti nuovi strumenti at-ti a reprimere comport a m e n t ideontologicamente scorretti ri-guardo l’applicazione del tarif-fario minimo nazionale?Ribadisco che, a mio giudizio, ilpunto più importante è da riferirsialla crescita di una più consape-vole coscienza professionale daparte dei medici veterinari, il pro-blema dell’applicazione delle ta-riffe è un aspetto certamente nonsecondario ma conseguente. Severrà approvato, così come predi-sposto dalla FNOVI, il nuovo tarif-fario sarà molto dettagliato comenumero di voci, dividerà il costodella prestazione sanitaria dai co-sti vivi sostenuti per effettuarla(farmaci, protesi, ecc.), prevederàla possibilità, per determ i n a t eprestazioni, di utilizzare una tariffaoraria. La Federazione e gli ordinip rovinciali e, naturalmente, lastampa di categoria, dovranno at-tivare, ad approvazione ottenuta,un’opera di sensibilizzazione ca-pillare per ottenere il massimo ri-sultato possibile dall’introduzionedi questo strumento.

Gaetano Penocchio DVM Presidente Ordine MediciVeterinari Brescia, ConsigliereFNOVI

Da quali esigenze è scaturita lastesura del nuovo tariffario mi-nimo nazionale e quali vantaggiconcreti potranno derivare dallasua entrata in vigore?È fin troppo evidente l’opportunitàpolitica di dotare la professione diun tariffario minimo nazionale. Vada sé l’importanza di dotarsi dinorme generali relative agli onora-ri ed ai compensi per le prestazio-ni veterinarie con conseguenteistituzione delle relative tariffe. Afronte di evidenti asimmetrie traprofessionista e cliente è determi-nante tracciare una linea relativa-mente ai corrispettivi, che segnalial cliente quale è il valore per unadeterminata prestazione sotto ilquale non è garantita la qualitàminima richiesta e la correttezzadella stessa.Non si tratta di limitare il mercato(come qualcuno sostiene), ma ditutelarlo nelle sue condizioni dielementare correttezza, per nonrendersi mandanti di comporta-menti scorretti o di dequalificazio-ne programmata. La specificitàdella prestazione intellettuale evi-denzia, anche in questo aspetto,tutta la sua non assimilabilità conl’attività di impresa commerciale.Nell’ambito di una doverosa cor-rettezza economica, quindi, la ve-ra concorrenza nelle prestazioniprofessionali va esercitata sullaqualità.Evidenza vuole che il tariff a r i ovenga approvato con Decreto delPresidente della Repubblica suproposta del Ministro della Salutedi concerto con il Ministro per ilTesoro, che la categoria tutta deimedici veterinari lo insegua da

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 3DALLA PRIMA PAGINA

l’editorialeSEGUE DALLA COPERTINA

del settore invitata ad assistere alparto, i presenti in sala erano daconsiderare degli Illuminati cheavevano sacrificato l’ennesimaDomenica per cercare di averedelle risposte alla marea di dubbiche li assillavano.Quello che è emerso in modo as-soluto tra tutti i presenti è che idubbi superavano ampiamentele certezze.È inoltre apparso evidente che viè ancora molta confusione nelc o m p re n d e re la diff e renza traquello che è management dellapropria attività ed alcune esigen-ze che il professionista sente, mache non sono proprie di questadisciplina scientifica, piuttosto ri-

cadono tra i compiti di una Asso-

ciazione di categoria, quale il

contenimento del numero di lau-

reati in Medicina veterinaria, op-

pure la promozione della figura

del Medico Veterinario nella so-

cietà civile.

Tra l’altro ci si è resi conto che

troppo sovente il professionista

lavora senza sapere quali sono i

costi reali della propria prestazio-

ne professionale, oppure quali

saranno i tempi di ammortamen-

to di uno strumento, o peggio an-

cora effettua investimenti in tec-

nologie anche veramente costo-

se senza avere fatto una valuta-

zione di quanto il macchinario

verrà realmente sfruttato.La confusione tra i presenti eratanta, ma nel Gruppo l’entusia-smo e la voglia di lavorare permigliorarsi è emersa chiara-m e n t e .Sono certo che anche in questocaso, come è accaduto per mol-te discipline scientifiche negli an-ni passati dove, grazie al lavorodi gruppi di appassionati che vo-levano migliorasi, si è costruitauna classe di professionisti di al-to livello in moltissime branchedella clinica e della chirurgia, co-sì certamente sarà anche perquesta nuova (per noi italiani) di-sciplina scientifica che è il practi-ce management. ■

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

molti anni a questa parte e che,ancor oggi, si discuta sulla suaopportunità.Ma la cosa che sfugge ai più è re-lativa all’elencazione di attivitàcontenute in un tariffario, che so-no da intendersi come proprie edesclusive della professione veteri-naria. Questo in un momento ovegli spazi professionali non sempresono presidiati a dovere e si avvi -cina una stagione dove sul mer-cato insisteranno nuove figure ,più o meno dotate di titoli cultura-li (le lauree brevi), che sembranopiù funzionali ai formatori che almercato.

Alessandro LombardiPresidente Ordine MediciVeterinari della Provincia diTorino

Da quali esigenze è scaturita lastesura del nuovo tariffario mi-nimo nazionale e quali vantaggi

concreti potranno derivare dallasua entrata in vigore?La pubblicazione di un tariffariominimo nazionale non riguarderàsolo la nostra professione, ma an-che altre Categorie. È comune in-fatti a tutte le professioni la neces-sità di garantire la qualità dellap restazione che, per alcuni, èstrettamente legata ad una pre-stazione intellettuale mentre, peraltri, e tra essi anche i medici ve-terinari, la prestazione è spesso,se non esclusivamente, svoltacon l’ausilio di mezzi tecnici. Lospirito del legislatore è stato per-tanto quello di normare l’entitàeconomica (le tariffe) sulla basedi un livello quali - quantitativo, aldi sotto del quale la prestazionenon può essere garantita. Perquesta ragione è giustificato unt a r i ffario minimo nazionale cheprescinda dal diverso “peso” delcosto della vita in una grandecittà del nord così come in un pic-colo centro del sud Italia. A mio

parere, quindi, una corretta pre-stazione sanitaria non può avereuna tariffa differenziata in base al-le condizioni economiche dellazona in cui essa viene svolta, ma,essendo una tariffa minima, le vo-ci non possono che essere ugualidappertutto.

Vista la tua qualifica in seno al-l’Ordine, ti capita spesso di ri-cevere, da parte degli iscritti,segnalazioni riguardanti il man-cato rispetto dei minimi tariffarie, in caso contrario, perché talisegnalazioni vengono meno?Al nostro Ordine le segnalazioninon sono mai state molto numero-se anche se il Consiglio, in tutti icasi segnalati, ha provveduto aconvocare gli interessati ai sensidell’art. 39 del D.L.C.P.S. 233/46 espesso sono stati attivati dei pro-cedimenti disciplinari. Certo, peralcuni, la mancanza di un tariffarionazionale rappresenta una scap-patoia che può consentire tariffe“personalizzate” ad hoc.

A tuo avviso, il mancato rispet-to dei minimi tariffari è un fattolegato all’evasione fiscale, al la-voro nero o è soprattutto unproblema etico?Il mancato rispetto dei minimi ta-r i ffari è, a mio pare re, solo edesclusivamente un problema eti-co/deontologico: è un mezzo,molto scorretto, per accaparr a r s idella clientela a danno dei Colle-ghi. Ritengo che le altre motiva-zioni e cioè l’evasione fiscale o ill a v o ro nero siano un patrimoniocomune insito nel genoma dimolte professioni, compresa lan o s t r a .

Ritieni che gli strumenti utiliz-zati finora dagli Ordini pro fe s-sionali per reprimere i compor-tamenti deontologicamentescorretti che riguardano l’ap-plicazione del tariffario sianoe f f i c a c i ?Non sono molto convinto che glistrumenti finora utilizzati rappre-sentino un reale deterrente perchi vuole ”sgarrare”. Certamenteil tariffario potrà rappresentare unottimo strumento per consentire aiColleghi più corretti di ricevere uncompenso maggiormente ade-guato alla prestazione eseguita.

Laura Torriani DVM vice-presidente OrdineMedici Veterinari Milano

Da quali esigenze è scaturita lastesura del nuovo tariffario mi-nimo nazionale e quali vantaggiconcreti potranno derivare dallasua entrata in vigore?Il nuovo tariffario non è tanto nuo-vo, ma è “il tariffario nazionale”,dato che in precedenza non erastato ufficializzato. L’utilità del ta-riffario nazionale non sta tanto nel-le cifre che proporrà, ma nella de-finizione certa di quali siano lep ro c e d u re di nostra esclusivacompetenza.

Da più parti è stato fatto rilevareche le differenze di applicazione

dei minimi verificatesi in passa-to sono da mettere in relazioneal diverso “peso”del costo del-la vita.Ma tale dato può giustifi-care le diffe r e n ze anche del100% di applicazione delle tarif-fe che si sono riscontrate inpassato?Certamente sì, non è plausibileche in qualsiasi località le tariffepossano essere le stesse. Tariffetroppo elevate in situazioni dove avolte anche per ragioni culturali ègià difficile ottenere dai proprieta-ri un minimo di cure per gli anima-li possono in realtà creare ulterioriresistenze all’idea di rivolgersi alveterinario.

Vista la tua qualifica in seno al-l’Ordine, ti capita spesso di ri-cevere segnalazioni riguardantiil mancato rispetto dei minimitariffari e, in caso contrario,per-ché tali segnalazioni vengonomeno?Ormai le segnalazioni di mancatorispetto del tariffario minimo sonopoche, non perché tutti i colleghisi adeguino o perché non si sap-pia che il tale fa visite a 10 euro,ma perché è risaputo che in man-canza del tariffario nazionale nonè possibile per gli Ordini otteneredei risultati in questo senso. Inuti-le convocare, diffidare, sanziona-re se si sa già in partenza che l’ul-timo degli avvocati ti farà ritratta-re. L’uscita del tariffario nazionalepotrà effettivamente porre fine aquesta situazione e rendere legit-time le sanzioni da applicare incaso di mancato rispetto dellenorme.

A tuo avviso,il mancato rispet-to dei minimi tariffari è un fattolegato all’evasione fiscale, al la-voro nero o è soprattutto unproblema etico?Nella maggior parte dei casi è unproblema etico dove chi si fa pa-gare troppo poco rispetto alla me-dia dei colleghi pensa così di ri-m e d i a re molti clienti, fatto chepurtroppo corrisponde entro certilimiti alla verità. È anche ovvio chechi svende la prestazione profes-sionale non si può però permette-re di emettere re g o l a re fattura

perché a quel punto il suo guada-gno sarebbe veramente troppo ri-sicato e che quindi le due circo-stanze sono strettamente correla-te. È chiaro anche che chi si fapagare meno dell’ombrellaio chegira col carretto non ha nemmenoil concetto di appartenenza aduna categoria professionale, nériesce a capire quale sia il verovalore delle sue prestazioni. Il lavoro nero, cioè svolto da colo-ro che non potrebbero fare la libe-ra professione, comporta di persé che chi lo fa ben si guardi dalrilasciare regolari fatture.

Ritieni che gli strumenti utiliz-zati finora dagli Ordini pro fe s-sionali per reprimere i compor-tamenti deontologicamentescorretti che riguardano l’ap-plicazione del tariffario sianoe f f i c a c i ?Gli strumenti utilizzabili fino ad orapenso si potrebbero paragonaread un temperino utilizzato controun drago, quindi direi poco utili.Non penserei comunque ad ina-sprire le sanzioni ma semplice-mente ad applicarle, quando saràfinalmente possibile.

Roberta Benini Presidente Ordine MediciVeterinari Provincia Trieste

Da quali esigenze è scaturita lastesura del nuovo tariffario mi-nimo nazionale e quali vantaggiconcreti potranno derivare dallasua entrata in vigore?Credo sia nato dalla volontà di farriconoscere il nostro lavoro allostesso modo su tutto il territoriocon il vantaggio di uniformare letariffe, specialmente quando si af-fronta il discorso spinoso delleconvenzioni.E poi un decreto legge dovrebbeessere un po’ più autorevole delbistrattato tariffario minimo provin-ciale che veniva di poco rafforza-to dal codice deontologico.

Da più parti è stato fatto rilevareche le differenze di applicazionedei minimi verificatesi in passa-to sono da mettere in relazione

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Tariffario e res pubblica veterinariadi Aldo Vezzoni, Segretario FNOVI

I l problema del Tariffario minimo è stato affrontato a fondo negli

ultimi anni e riassumo i punti salienti:

- i medici veterinari sono l’unica categoria ordinistica che non dispo-

ne di un tariffario minimo nazionale con valore normativo, cioè fissato

dallo stato con un decreto ministeriale;

- i Tariffari minimi provinciali hanno solo un valore deontologico, con

efficacia pertanto solo sugli iscritti, e non possono essere utilizzati per

esigere un credito per vie legali;

- le denunce per violazione del Tariffario accolte dagli Ordini sono sta-

ti nella maggior parte delle volte respinte dalla Commissione Centra-

le gli Esercenti le Professioni Sanitarie del Ministero perché, non es-

sendo queste tariffe vincolanti in assoluto, ma solo in modo relativo,

per rispetto del decoro professionale, sono state ritenute

tali solo in casi estremi;

- la FNOVI, da tempo, ha realizzato la bozza di un decreto ministeria-

le sul Tariffario nazionale veterinario sulla falsa riga di quello dei me-

dici, che ha trovato il consenso del Ministero, ma che non ha ancora

potuto essere emanato per mancanza di una delega specifica legi-

slativa; per chi non fosse pratico di legislazione, i decreti ministeriali

possono essere emanati dai ministri solo su delega parlamentare, at-

traverso leggi o decreti legislativi che concedono questa facoltà per

argomenti o situazioni espressamente previste. Poiché in nessuna

legge si prevede che i medici veterinari abbiano il loro Tariffario mini-

mo, il Decreto è ancora fermo al Ministero e dovrebbe essere sbloc-

cato da un articolo inserito ad hoc nella prossima legge finanziaria.

- c’è anche da dire che solo negli ultimi due anni c’è stato un ripen-

samento positivo sui Tariffari minimi, che in passato l’Antitrust aveva

messo sotto accusa; addirittura quest’anno la Corte Europea li ha ri-

tenuti leciti e giustificati.

- la FNOVI ha insistito moltissimo per ottenere il Tariffario Nazionale, ol-

tre che per avere un Tariffario con valenza normativa e pertanto im-

positiva, anche per definire gli ambiti di applicazione della professio-

ne veterinaria che spesso vengono scippati da altre categorie profes-

sionali come biologi, medici ecc.; la definizione delle voci del Tariffa-

rio, estremamente minuziosa, ha avuto proprio lo scopo di definire an-

che tutte le competenze esclusive del medico veterinario;

- infine, ma molto importante, il Tariffario nazionale costituirà un termi-

ne di riferimento obbligatorio per tutte le convenzioni, private e pub-

bliche, essendo previsto, per particolari situazioni, un massimo di de-

roga ai minimi tariffari oltre i quali non sarà concesso scendere; si evi-

teranno così quelle situazioni ricattatorie che hanno svilito la profes-

sione con tariffe convenzionate vergognose come per certe profilassi

di stato o per certe convenzioni come quelle con le APA o con certe

Regioni od associazioni animaliste.

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al diverso “peso”del costo del-la vita può giustificare le diffe-renze anche del 100% di appli-cazione delle tariffe che si sonoriscontrate in passato? Qualche diff e renza è pre v e d i b i l e ,anche solo fra città e periferia, maspesso è frutto di concorrenze nonleali fra colleghi. Ci sono molti fat-tori che concorrono a re n d e re let a r i ffe tanto diverse, prima di t u t t ola mancata solidarietà fra colleghi,p e rché molti pensano che sia fati-coso e poco remunerativo osser-v a re i minimi quando il vicino colle-ga li ignora, poi la facilità con laquale si assecondano le richiestedi sconti da parte dei proprietari, eancora la frequente mancanza dicomunicazione e collaborazionetra i colleghi delle aziende sanita-rie e i liberi pro f e s s i o n i s t i .

Vista la tua qualifica in seno al-l’Ordine, ti capita spesso di ri-cevere segnalazioni riguardantiil mancato rispetto dei minimitariffari e, in caso contrario,per-ché tali segnalazioni vengonomeno?Dunque, se si parla di segnalazio-ni scritte inviate all’Ordine in treanni non ne vista una. Di solito ar-rivano telefonate indignate di col-leghi che mi raccontano episodidi scempio sui minimi,però gene-ralmente sono racconti basati suvoci, altri racconti, cose un po’troppo vaghe. Altri scelgono inve-ce il quieto vivere, magari conser-vando una ricevuta incriminantenel cassetto dei certificati...C’è comunque un allegro senso diimpunibilità: nessuno ammette dia v e r ceduto alla tentazione discendere sotto i minimi, magaricon comode giustificazioni di “fi-lantropia” verso allevatori o nego-zi di animali o ancora verso clien-ti delusi da altri colleghi, nono-stante tutti sappiano che la realtàè ben diversa.

A tuo avviso, il mancato rispet-to dei minimi tariffari è un fattolegato all’evasione fiscale, al la-voro nero o è soprattutto unproblema etico?Secondo me è il frutto di una men-talità ristretta, come se il gioco alribasso delle tariffe sia un buonmetodo di gestione della strutturaveterinaria e della nostra profes-sione.Spesso sono astuzie pateticheper attirare clienti ma possono de-rivare daun sistema di tassazioneche costringe a piccoli sotterfugi -specialmente quando si apre unanuova struttura si osservano tarif-fe fantasiose - che poi diventanoun brutto vizio difficile da guarire.Dalla domanda però si potrebbededurre che questo è un vizioesclusivo dei liberi professionisti,cosanon vera.

Ritieni che gli strumenti utilizzatifinora dagli Ordini pro fe s s i o n a l iper reprimere i comport a m e n t ideontologicamente scorretti ch er i g u a rdano l’applicazione del ta-riffario siano efficaci?Gli strumenti a disposizione nonsono molti: la struttura del proce-dimento disciplinare è macchino-

sa e irta di difficoltà che possonofacilmente rendere il procedimen-to nullo, i tempi sono lunghissimi ele sanzioni non fanno paura anessuno, tanto c’è il ricorso!Certo in presenza di prove con-crete il procedimento disciplinareè d’obbligo e forse il Decreto saràpiù osservato.Temo però che inasprire le penenon sia sufficiente, sarebbe bellopoter convincere i colleghiche osservare i minimi garantiscedignità alla professione, che non

siamo nemici che combattono al-la conquista del cliente con le uni-che armi dei “saldi”.Credo sia anche importante edu-care il cliente, dare professionalitàe serietà in modo da poter richie-dere rispetto.

Giuliano LazzariniDVM Presidente Ordine MediciVeterinari Forlì-Cesena

Da quali esigenze è scaturita la

stesura del nuovo tariffario mi-nimo nazionale e quali vantaggiconcreti potranno derivare dallasua entrata in vigore?Sono entrato nella CommissioneTariffario della FNOVI all’inizio delmandato 2000-2002 a lavori ini-ziati e, dopo circa un anno, insie-me agli altri componenti, ho ulti-mato questo lavoro che ritengo in-dispensabile per dare a tutti i Me-dici Veterinari un riferimento a cuinon sia possibile derogare.Avere minimi nazionali significa

partire tutti da uno stesso livelloremunerativo senza che i neolau-reati siano penalizzati per l’insicu-rezza di chiedere un compensoche a loro spetta ne che in situa-zioni periferiche si accettanocompensi indecorosi per dei pro-fessionisti della sanità.

Da più parti è stato fatto rilevareche le differenze di applicazionedei minimi verificatesi in passa-to sono da mettere in relazioneal diverso “peso”del costo del-

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la vita.Ma tale dato può giustifi-care le diffe r e n ze anche del100% di applicazione delle tarif-fe che si sono riscontrate inpassato?Ogni realtà geografica può avereun peso nel determinare il totaledi una prestazione; ogni cittadinoriconosce le caratteristiche delluogo in cui vive e le eventualispese che deve sopportare se-condo le scelte che le proprie esi-genze di vita gli comportano. Im-portante è partire tutti da una tarif-fa minima che salvaguardi ancheil professionista più periferico eche non gli impedisca di potercrescere attraverso tutte le possi-bilità che in Italia esistono per mi-gliorare professionalmente e cul-turalmente.

Vista la tua qualifica in seno al-l’Ordine, ti capita spesso di ri-cevere segnalazioni riguardantiil mancato rispetto dei minimitariffari e, in caso contrario,per-ché tali segnalazioni vengonomeno?Anche se la cosa è realmentemarginale, si può assistere anco-ra a segnalazioni, per altro nono p p o rtunamente circ o s t a n z i a t e ,di mancato rispetto dei minimi ta-riffari. Tuttavia, ritengo ormai que-sta una cosa che si stia estin-guendo. La crescita culturale de-gli iscritti al mio ordine provincia-le, unita ad una forte spinta versoun aggiornamento continuo es e m p re più approfondito, com-p o rta un naturale orientamentoverso un corretto rapporto colcliente che è cresciuto e sta cre-scendo insieme a noi.

A tuo avviso, il mancato rispet-to dei minimi tariffari è un fattolegato all’evasione fiscale, al la-voro nero o è soprattutto unproblema etico?È, ma soprattutto era, un proble-ma culturale legato alla necessitào opportunità di chiedere pocoper paura di non ricevere una ri-chiesta duratura. Oggi il rapportouomo animale, sempre più strettoe necessario, fa sì che i professio-nisti che si occupano di animalida compagnia abbiano semprepiù richieste di interventi speciali-stici che prevedono l’esborso dicifre di una certa importanza. Lastessa cosa si può dire per i pro-fessionisti che si occupano deglianimali da reddito i quali riesconoad instaurare con gli allevatori unrapporto di fiducia che fa sì che laloro presenza in azienda vengaad essere sempre più abituale.Con questi presupposti, si riesco-no così ad ottenere dei prodottizootecnici di qualità che l’alleva-tore, nonostante i costi di produ-zione più elevati, è comunquemeno riluttante a pagare.

Ritieni che gli strumenti utilizzatifinora dagli Ordini pro fe s s i o n a l iper reprimere i comport a m e n t ideontologicamente scorretti ch er i g u a rdano l’applicazione del ta-riffario siano efficaci?Penso che l’entrata in vigore diquesto tariffario nazionale rappre-senti una indispensabile evoluzio-

ne della nostra legislazione. Talestrumento di lavoro sarà estrema-mente utile a tutti i medici veteri-nari che, attraverso la FNOVI,hanno cercato e voluto fortemen-te il Decreto Ministeriale che lo di-sciplina.

Domenico MollicaPresidente dell’Ordine deiVeterinari di Napoli

Da quali esigenze è scaturita lastesura del nuovo tariffario mi-nimo nazionale e quali vantaggiconcreti potranno derivare dallasua entrata in vigore?Per dare uniformità su tutto il terri-torio nazionale. Inoltre la vestegiuridica che gli verrà data, con lapubblicazione sulla G.U., daràmaggiore peso per la sua appli-cazione.

Da più parti è stato fatto rilevareche le differenze di applicazionedei minimi verificatesi in passa-to sono da mettere in relazioneal diverso “peso”del costo del-la vita, può giustificare le diffe-renze anche del 100% di appli-cazione delle tariffe che si sonoriscontrate in passato?Non possono esserci giustifica-zioni sull’enorme divario tariffarioesistente, pertanto è importantel’introduzione del tariffario nazio-nale.

Vista la tua qualifica in seno al-l’Ordine, ti capita spesso di ri-ceveresegnalazioni riguardantiil mancato rispetto dei minimitariffari e, in caso contrario,per-ché tali segnalazioni vengonomeno?D i fficilmente ricevo segnalazionisul tariffario, anche perché l’even-tuale segnalazione deve, giusta-mente, essere provata, per non in-c o rre re in reati tipo la diff a m a z i o n e .

A tuo avviso, il mancato rispet-to dei minimi tariffari è un fattolegato all’evasione fiscale, al la-voro nero o è soprattutto unproblema etico?Il mancato rispetto oltre ad essereun problema etico, come la con-correnza sleale, è legato, anche,all’evasione fiscale.

Ritieni che gli strumenti utilizzatifinora dagli Ordini pro fe s s i o n a l iper reprimere i comport a m e n t ideontologicamente scorretti ch er i g u a rdano l’applicazione del ta-riffario siano efficaci?La mia speranza è che siano in-trodotte, con l’entrata del nuovotariffario, anche norme più agiliper i provvedimenti disciplinari,tali da concorrere a colpire i colle-ghi con scarsa pro f e s s i o n a l i t àcon pene severe nell’intento che ipochi non distruggano l’immaginep rofessionale positiva dei tanticolleghi veterinari.

Sergio Caporaletti Vice presidente ordine mediciveterinari provincia Lecce

Da quali esigenze è scaturita la

stesura del nuovo tariffario mi-nimo nazionale e quali vantaggiconcreti potranno derivare dallasua entrata in vigore?C redo che le esigenze che cifanno sentire come una neces-sità la stesura del nuovo tariff a r i ominimo nazionale, siano essen-zialmente due. La prima è chel ’ u n i f o rmazione delle tariffe mini-me sul territorio nazionale evite-rebbe situazioni di concorre n z a“impari” tra Colleghi. Va conside-rato, infatti, che ciò che primaera sentito come un problema frap rovince limitrofe, grazie allasemplificazione di trasporti espedizioni, è oggi amplificato ea l l a rgato a tutto il territorio italia-no. Sempre più spesso, infatti, ip roprietari si spostano, anche neiperiodi di vacanza, in compagniadei loro animali su e giù per lapenisola, e anche per noi veteri-nari è più facile che in passatofar eff e t t u a re esami in laboratorisituati a centinaia di chilometri didistanza dal nostro ambulatorio.Non è più tollerabile, quindi, cheper la stessa prestazione pro f e s-sionale sia consentita una baseminima di tariffe diverse.La seconda esigenza è quella dio t t e n e re un tariffario che, fort edella sua emanazione per Decre-to Ministeriale, con valore quindilegale e non solo deontologico,fornisca agli Ordini maggiori stru-menti per garantirne il rispetto.

Da più parti è stato fatto rilevareche le differenze di applicazionedei minimi verificatesi in passa-to sono da mettere in relazioneal diverso “peso”del costo del-la vita può giustificare le diffe-renze anche del 100% di appli-cazione delle tariffe che si sonoriscontrate in passato?È innegabile che esistano forti dif-ferenze socio - economiche fragrandi città del nord e piccoli cen-tri del sud Italia e che queste de-t e rminino sensibili diff e renze direddito che si ripercuotono anchesulle possibilità economiche deiproprietari di animali, ma questodato non è sufficiente a giustifica-re il problema, se si considerache tali differenze esistono anchefra zone limitrofe della stessa re-gione e persino, tra strutture di-verse situate nella stessa città. Lecause di queste contraddizionivanno cercate altrove.

Vista la tua qualifica in seno al-l’Ordine, ti capita spesso di ri-ceveresegnalazioni riguardantiil mancato rispetto dei minimitariffari e, in caso contrario,per-ché tali segnalazioni vengonomeno?Riceviamo lamentele di iscritti chedenunciano il mancato rispettodel tariffario minimo da parte diColleghi “vicini di casa”. Si trattasempre di segnalazioni telefoni-che non supportate da prove chehanno il fine ultimo di ottenere unintervento d’ufficio dell’Ordine conrichiesta che venga taciuto il no-me del delatore. Credo che que-sto dato possa fare comprenderela situazione più di qualunque di-scorso.

A tuo avviso, il mancato rispet-to dei minimi tariffari è un fattolegato all’evasione fiscale, al la-voro nero o è soprattutto unproblema etico?Sebbene l’evasione fiscale e il la-voro nero, cui vanno aggiunti l’ec-cessivo numero di veterinari e lascarsa differenziazione delle pre-stazioni professionali offerte allaclientela, favoriscano questa si-tuazione, il problema è essenzial-mente etico. Non bisogna dimen-ticare che il tariffario minimo è,oggi, approvato dall’assembleadegli iscritti all’Ordine e che il suointento è quello di stabilire deglionorari minimi al di sotto dei qualil’esecuzione della pre s t a z i o n eprofessionale, lede la dignità del-la categoria. Chi opera “sotto tariffa”, oltre amettere in atto una concorrenzasleale nei confronti dei colleghi,distrugge la nostra immagine pro-fessionale. Spesso ci lamentiamo di essereconsiderati degli operatori sanita -ri di serie B o dei cattivi medici,ma abbiamo difficoltà a pretende-re di essere pagati per il valorereale dell’intervento professionaleeffettuato. È necessario interrom-pere questo circolo vizioso perevitare che il lavoro di tanti sia de-molito dalla scarsa coscienza dipochi.

Ritieni che gli strumenti utilizzatifinora dagli Ordini pro fe s s i o n a l iper reprimere i comport a m e n t ideontologicamente scorretti ch er i g u a rdano l’applicazione del ta-riffario siano efficaci?Gli strumenti attuali sono ineffica-ci sia dal punto di vista “istrutto-rio” che da quello della certezzadella pena. Possiamo agire solosulla scorta di denunce circostan-ziate e supportate da prove e, an-che quando sia stata comminatauna pena non possiamo prevede-re quale potrà essere l’esito dieventuali ricorsi in altri gradi digiudizio. L’approvazione del tarif-fario minimo nazionale con valorelegale aiuterà a risolvere quest’ul-timo aspetto del problema, ma re-sterà quello della mancanza delledenunce. Per quanto detto soloaffrontando il problema dal puntodi vista etico si può sperare di ot-tenere dei risultati duraturi.Ho l’impressione che la situazionestia rapidamente cambiando inmeglio e che stia cre s c e n d oesponenzialmente il numero diveterinari che hanno voglia di cre-scere e non solo come conoscen-za scientifica. Forse pecco di otti -mismo, ma credo che se, anchedal lato politico, si continuerà a la-vorare come si è fatto negli ultimianni, i risultati non tarderanno adarrivare.

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La Corte di Giustizia Europea salva i tariffari

P er la Corte di Giustizia del Lussemburgo i tariffari professio-nali sono legittimi,non contrastano con la libera concorrenza

e non sono contestabili se i minimi e i massimi sono definiti sotto il con-trollo del ministero competente. Nel febbraio di quest’anno, la Corte di Giustizia del Lussemburgo haconfermato la legittimità delle tariffe obbligatorie - fissate dalle catego-rie professionali e approvate dal Governo. Dalle decisioni della Corte cisi attende una conseguente sterzata al processo di liberalizzazione nelsettore delle professioni. La Corte di Giustizia, pur considerando l’attività libero professionale co-me “impresa” e quindi soggetta alla normativa europea sulla libera con-correnza (art. 85 del Trattato CE) ha salvato i tariffari in quanto la lorodefinizione avviene sotto il controllo e l’approvazione del ministero com-petente, a difesa dell’interesse pubblico.

Inderogabilità dei minimi tariffari

S u che basi si può stabilire se la richiesta del professionista èeccessiva? Il magistrato si basa sul Codice Civile, ma soprat-

tutto sui minimi tariffari indicati dall’Ordine.Chiamata ad interrogarsi sulle tariffe minime, la Corte di Giustizia dellaUE ne ha decretato la legittimità, ma ha aggiunto (sentenza c35/99) chenon obbligano necessariamente il cliente a pagare quanto richiesto e ilgiudice potrebbe decidere di ridurle ulteriormente. Fatto salvo quantodisposto dal Codice Civile, in questi casi entrano in gioco gli Ordini, chesui tariffari minimi hanno voce in capitolo. L’articolo 2233 del Codice Ci-vile consente di sindacare l’adeguatezza del compenso richiesto dalprofessionista sulla base dell’importanza dell’opera prestata e avendoriguardo al decoro della professione. Questa norma generale riguardatutti i professionisti ed è il riferimento del magistrato che si trovi a doververificare la legittimità dei costi richiesti al cliente/utente. Tuttavia, es-sendo una norma valida per tutte le professioni, diventa troppo generi-ca per applicarsi in maniera univoca a prestazioni tanto diverse comeun atto scritto e un intervento chirurgico. Ecco perciò che il giudice puòfare riferimento ai minimi tariffari previsti da ciascun ordine professio-nale. Sono infatti gli Ordini a stabilire se un atto professionale va indi-cato a costi esigui (ad esempio perché di semplice esecuzione) oppu-re no. E sempre gli Ordini, i cui tariffari sono stati approvati per decre-to ministeriale, stabiliscono i minimi in base a precise analisi degli attiprofessionali, scomposti nelle loro componenti di tempi, qualità e orga-nizzazione.

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Sergio GuttadauroDVM Vice Presidente OrdineMedici Veterinari Palermo

Da quali esigenze è scaturita lastesura del nuovo tariffario mi-nimo nazionale e quali vantaggiconcreti potranno derivare dallasua entrata in vigore?La stesura di un tariffario naziona-le nasce dal bisogno di un ricono-scimento ufficiale e legale dellavalutazione di ogni singola pre-stazione di carattere veterinario,naturalmente per quanto riguardala sua base minima. Ciò dovrebbeportare ad una corretta retribuzio-ne delle prestazioni che vengonoerogate dai medici veterinari a fa-vore di enti pubblici o privati, nelrispetto del decoro professionalee sancito finalmente anche in se-de legislativa. Si eviterebbe cosìdi sottostare a determinate impo-sizioni di tariffe imposte senza al-ternative. Che il tariffario naziona -le comprenda, inoltre, le presta-zioni ambulatoriali, serve a sanci-re che sotto determinati miniminon è decoroso l’espletamentodella professione.

Da più parti è stato fatto rilevareche le differenze di applicazionedei minimi verificatesi in passa-to sono da mettere in relazioneal diverso “peso”del costo del-la vita. Ma tale dato può giusti-ficare le differenze anche del100% di applicazione delle tarif-fe che si sono riscontrate inpassato?Non è certo la scoperta del seco-lo quella della differenza del costodella vita tra regione e regione omeglio tra città e provincia. Maaggiungerei dell’altro: i cittadiniitaliani non sono abituati a pagarele prestazioni sanitarie, in quantoquasi tutte erogate in regime mu-tualistico, quindi a carico dellostato. Nel momento in cui devonoaffrontare delle spese veterinarie,vengono colti da perplessità, contutto quello che consegue. Se ilcittadino risiede in una zona doveil costo della vita è alto, risulteràpiù assuefatto ad un certo livellodi tariffe; ma là dove il basso red-dito pro-capite e il minor costodella vita emergono, si avrannonon poche difficoltà a fare rispet-tare un tariffario sbilanciato.

Vista la tua qualifica in seno al-l’Ordine, ti capita spesso di ri-cevere segnalazioni riguardantiil mancato rispetto dei minimitariffari e, tale fenomeno, è unfatto legato all’evasione fiscale,al lavoro nero o è soprattutto unproblema etico? Le segnalazioni verbali di manca-to rispetto del tariffario sono mol-teplici, e sarebbero più numerosese conseguentemente si ottenes-sero riscontri concreti. Le causedel mancato rispetto le individuoin una esasperata ricerca di introi-ti e una scarsa conoscenza dell’e-tica professionale.

Ritieni che gli strumenti utiliz-zati finora dagli Ordini pro fe s-sionali per reprimere i compor-

tamenti deontologicamentescorretti che riguardano l’ap-plicazione del tariffario sianoefficaci? Solo intervenendo sulla culturadei professionisti, si potranno ot-t e n e re risultati apprezzabili. Lemele bacate si trovano ovunque egli ordini provinciali, con i mezziattuali, non possono certo risolve-re il problema. Il tariffario deve es-sere solo un punto di riferimento,ma è il rispetto della deontologiaa dover trionfare.

Giorgio NeriDVM, libero professionista,Novara

Da quali esigenze è scaturita lastesura del nuovo tariffario mi-nimo nazionale e quali vantaggiconcreti potranno derivare dallasua entrata in vigore?Le giustificazioni della previsionedi tariffe minime sono, notoria-mente, quella di garantire qualita-tivamente le prestazioni relative aquelle professioni ove sare b b e

assolutamente inaccettabile ope-rare su livelli meno che eccellentie quella di assicurare al profes-sionista un compenso adeguatoal suo status. La realtà dei fatti,però, ci dimostra che l’imposta-zione attuale dei tariffari minimiveterinari non porta al consegui-mento dell’obiettivo prefissato; as-sistiamo, infatti, alla coesistenzadi prestazioni qualificate con tarif-fe consone, di prestazioni sca-denti con tariffe indecorosamentebasse e, addirittura, di prestazioni

di buon livello qualitativo con tarif-fe dequalificanti. Le ragioni percui si verifica tale anarchia tariffa -ria sono, a mio avviso, almeno unpaio: da un lato la mancata con-sapevolezza, da parte del veteri-nario, dell’importanza della quali-fica ottenuta con la laurea e dei ri-schi e delle responsabilità che l’e-sercizio della professione di vete -rinario comporta; dall’altro l’as-senza di potere effettivo e, a volte,la scarsa applicazione degli Ordi-ni, che non riescono a fare rispet -

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t a re quest’obbligo deontologicoper la mancanza di sanzioni ade-guate e per l’impossibilità (o lascarsa volontà) di eff e t t u a re un’o-pera di sensibilizzazione suglii s c r i t t i .Com’è accaduto con la leggesulla pubblicità sanitaria che,con tutti i limiti di una legge for-se da rivedere, ha praticamenteposto fine a forme pubblicitarieeticamente inaccettabili me-diante la previsione di sanzionis e v e re (e con l’impegno degliO rdini a sensibilizzare gli iscrittiper non doverle applicare), an-che un tariffario con valore dilegge potrebbe port a re allostesso risultato.L’ i m p o rtante è che questo nonr a p p resenti uno strumento coer-citivo fine a se stesso, ma che, alcontrario, si inserisca in un qua-d ro di riforme più ampio che daun lato assicuri il giusto onorarioal professionista e dall’altro ga-rantisca l’utente con pre s t a z i o n idi buona qualità. In questo modo potrebbe in-staurarsi un circolo virtuoso peril quale un maggior agio econo-mico del veterinario gli consen-t i rebbe di evolvere la propria at-tività in senso migliorativo, ilche, a sua volta, gli consenti-rebbe (mercato perm e t t e n d o ,ovviamente) di avere pro v e n t ipiù alti…Il ventaglio dei vantaggi, poi, siamplia se passiamo ad analizza-re, oltre alla veterinaria privata,anche la situazione di quella pub-blica: in questo caso il tariffarionazionale porterà senz’altro ad unimportante risultato: quello di su-perare quelle anomalie tariffarieproprie di alcune Asl ed Univer-sità che, in mancanza di un qua-dro normativo chiaro, ritengono dipoter applicare tariffe svincolatedai minimi degli Ordini.

Da più parti è stato fatto rileva-re che le diffe r e n ze di applica-zione dei minimi verificatesi inpassato sono da mettere in re-lazione al diverso “ p e s o ” d e lcosto della vita. Ma tale datopuò giustificare le diffe r e n zea n che del 100% di applicazionedelle tariffe che si sono riscon-trate in passato?Sicuramente le diff e renze, in ter-mini di capacità economica e dimentalità, tra zone diverse d’Ita-lia (nord-sud, città-campagnaecc.) esistono e in qualche casosono ben evidenti. Di ciò un tarif-fario nazionale non potrà, penso,non tener conto.

Una diff e renza del 100% tra let a r i ffe di due veterinari, anche direaltà molto diverse, è sicura-mente un dato che fa impre s s i o-ne. Io penso che questa diff e re n-za non possa essere accettabilese si ragiona in termini di tariff eminime, perché la dignità delp rofessionista e la qualità dellap restazione devono essere lestesse da Bolzano a Siracusa.Se, invece, parliamo degli onora-ri che effettivamente vengono ri-chiesti per prestazioni che sonosolo apparentemente uguali,p e rché possono essere rese daveterinari di capacità ed espe-rienza anche molto diverse, op e rché possono essere l’atto fi-nale di un’attività che pre v e d emolto o poco aggiorn a m e n t o ,molte o poche spese, molta opoca disponibilità, molte o po-che attre z z a t u re ecc., io pensoche sia giustificabile una diff e-renza di onorario anche di moltos u p e r i o re al doppio.

A tuo av v i s o , il mancato rispet-to dei minimi tariffari è un fattolegato all’evasione fiscale, a ll avo ro nero o è soprattutto unp ro blema etico?F e rmo restando che, eff e t t i v a-mente, lavorare in nero o eff e t-t u a re prestazioni in nero, per ov-vie ragioni, permette di conse-g u i re guadagni significativi an-che con tariffe sensibilmente piùbasse di quelle concesse dalm e rcato o indicate dai tariffari, iopenso che questa sia solo unacausa marginale nel panoramadi coloro che non rispettano le ta-r i ffe minime. Il problema dei vete-rinari invece, come già detto piùsopra, è quello della mancataconsapevolezza che le nostrep restazioni, per qualità, com-plessità, raffinatezza e re s p o n s a-bilità conseguenti non sono se-conde a quelle di nessun altrop rofessionista, e quindi devonoa v e re il riconoscimento (econo-mico e morale) che si meritano.

Ritieni che gli strumenti utiliz-zati finora dagli Ordini pro fe s-sionali per reprimere i compor-tamenti deontologicamentescorretti che riguardano l’ap-plicazione del tariffario sianoe f f i c a c i ?Dove gli Ordini hanno seguito lapolitica di non trascurare l’ag-g i o rnamento dei tariffari e di nonm a n c a re di sensibilizzare i pro p r iiscritti al loro rispetto io pensoche, sebbene gradualmente econ una certa fatica, i risultati si

siano ottenuti senza arr i v a re ametodi da “polizia veterinaria”.L’ e rro re che invece gli Ordini nondevono commettere è quello dir i n u n c i a re a dare il buon esem-pio: se le tariffe non intere s s a n oal Consiglio dell’Ordine, figuria-moci ai suoi iscritti a cui, spesso,si ha la sensazione che import i n opiù le tariffe del collega vicino diattività che non le pro p r i e …Io penso che il veterinario, dalsuo Ordine, da un lato vogliasentirsi controllato senza esserevessato, e dall’altro voglia sentir-si assistito. Così, con un Ord i n eche fa sentire la sua presenza sult e rritorio, si fa prevenzione e, inquesto modo, la re p ressione de-rivante dall’”inasprimento dellepene” serve solo a risolvere i ca-si limite.

Stefano CandottiD V M , l i b e ro pro f e s s i o n i s t aP o rd e n o n e

Da quali esige n ze è scaturita lastesura del nu ovo tariffario mi-nimo nazionale e quali va n t ag-gi concreti potranno deriva r edalla sua entrata in vigore?Penso soprattutto dalla necessitàdi uniform a rci alla stragrandemaggioranza delle professioni in-tellettuali. Non vorrei sbagliare ,ma mi pare che praticamente inambito sanitario e non solo, sia-mo pressoché gli unici a nona v e re un tariffario nazionale e so-prattutto con forza di legge.Il primo vantaggio concreto è ap-punto il valore legale del tariff a r i ostesso. Da qui, a cascata, ci sa-ranno le premesse per otteneredi combattere il pessimo viziodelle prestazioni sottocosto, del-le prestazioni convenzionate ai li-miti o al di sotto del decoro e lapossibilità di poter finalmentea v e re un parametro a cui riferirc ie da osserv a re. Se non vogliamoc re s c e re sotto questo punto di vi-sta in modo autonomo, adessone avremmo uno strumento ob-bligatorio. Forse sarebbe statopiù meritorio per noi, come cate-goria, rispettare spontaneamentele indicazioni dei tariffari locali efarle proprie con maggior spiritodi categoria e senso di appart e-nenza ad una professione, maquesto negli anni non è avvenutoe non è lecito sperarlo nel bre v eperiodo. Ci sono ordini Pro v i n c i a-li dove il tariffario è vecchio di 7-8 anni e il suo aggiornamento èp ressoché costantemente osta-colato dai consiglieri degli ord i n is t e s s i .Ci sono moltissimi casi di assolu-ta irrisione ai minimi tariffali, das e m p re . . .Vista in quest’ottica, la novità delTa r i ffario Nazionale è più cheb e n v e n u t a .

Da più parti è stato fatto rileva-re che le diffe r e n ze di applica-zione dei minimi verificatesi inpassato sono da mettere in re-lazione al diverso “ p e s o ” d e lcosto della vita può giustificarele diffe r e n ze anche del 100% diapplicazione delle tariffe che si

sono riscontrate in passato?Già in passate discussioni, an-che nelle liste e forum Scivac edAnmvi ho espresso i miei dubbinon sul Ta r i ffario Nazionale, masull’idea di un tariffario unico.Non c’è nulla da fare, L’Italia èlunga e con enormi diff e re n z eeconomiche tali da farne un terr i-torio disomogeneo. Sarebbe sta-to meglio cerc a re di avere dei ta-r i ffari per macro aree, lo dico an-che a costo di sentirmi dare delrazzista, come superf i c i a l m e n t equalcuno ha fatto un anno fa. Maa parte che vivo anch’io in unazona marginale, alla faccia deiluoghi comuni, riscontro diff i c i l ep r a t i c a re gli stessi tariffari che,per conoscenza, so essere lamedia della zona ad es., di Mila-no. Andrei un po’ fuori merc a t o .Qui entrano in gioco però non so-lo diff e renze economiche, ma dievoluzione di mentalità.Ciononostante, ammetto la diff i-coltà di port a re a termine, nellarealizzazione pratica, un pro g e t-to di diversificazione del tariff a r i oper macro re g i o n i .Voglio pensare e sperare chedunque abbiano tenuto conto diqueste realtà nella stesura diquesto nuovo tariffario nazionale.

A tuo av v i s o , il mancato rispet-to dei minimi tariffari è un fattolegato all’evasione fiscale, a ll avo ro nero o è soprattutto unp ro blema etico?Per rispondere a questa dovre if a re la figura del delatore. Tu t t a-via è forse meglio essere chiari. Molto del sotto tariffa pro v i e n edalle stru t t u re appena aperte chedevono farsi un nome e da colo-ro che sopravvivono senza tro p p ip roblemi di aggiornamento e/oa m m o d e rnamento dei servizi cli-nici off e rt i .Molto del sottobosco tariff a l escaturisce dalla paura di pro p o r-re al cliente un onorario adegua-to ai costi gestionali aff ro n t a t i ,per mancanza di mentalità im-p renditoriale o solo anche di ca-pacità di fare bene i “conti dellas e rv a ” .Sicuramente, a volte c’é la vogliadi ingraziarsi il cliente unendo l’u-tile al dilettevole esentasse.È inutile usare perifrasi ipocrite.Abbiamo passato tutti quantiqueste fasi, spesso legate ad untentativo di ingraziarci il clientecon tariffe assolutamente inade-guate ad un professionista. Il fat-to è che si tratta di strade senzasbocco e destinate a finire pre-sto, dal punto di vista pro f e s s i o-nale ed anche economico.Non vedo come un problema eti-co, deontologico, qui non si pon-ga. È inevitabile.Di certo il vezzo del lavoro sotto iminimi tariffali è però ro b u s t a-mente aiutato da una concorre n-za esuberante e dal cronico so-v r a ffollamento occupazionaledella veterinaria clinica.Ma soprattutto il sottotariffa è in-dice di quanto poca autostimaabbiamo come categoria. Cic o m p o rtiamo, se sottotariff a t i ,come dei ladri agli occhi delc l i e n t e .

I n o l t re deprezziamo il nostro la-v o ro, spesso dimenticandoci cheil nostro onorario non è collegatoal valore dell’animale curato, maal valore intrinseco del lavorosvolto (preparazione universita-ria, aggiornamento, investimentis t rutturali e strumentali, capacitàl a v o r a t i v e ) .Se avessimo capito questo, nonci serv i rebbe il Ta r i ffario Naziona-le anche in senso coercitivo, masolo per dare dignità al nostroo p e r a t o .

Ritieni che gli strumenti utiliz-zati finora dagli Ordini pro fe s-sionali per reprimere i compor-tamenti deontologicamentescorretti che riguardano l’ap-plicazione del tariffario sianoe f f i c a c i ?Posso parlare per esperienza di-retta. Non ho visto in 15 anni l’u-tilizzo del benché minimo stru-mento disponibile o anche la so-la volontà di ricercarlo da part ed e l l ’ O rdine, in casi di comport a-menti scorretti. Non sto parlandodi fustigazione in piazza, tuttisbagliamo o possiamo avere ca-dute di correttezza. Ma ignorarele richieste di verifica dei minimit a r i ffali provinciali, solo perc h étra colleghi non bisogna litiga-re”o anche le segnalazioni deicolleghi nei confronti di altri chelavorano col 3x2 o con atteggia-mento da off e rtissime stile super-m e rcato mi sembra decisamentesbagliato; anzi una grossa omis-sione deontologica proprio dap a rte delle istituzioni che dovre b-b e ro funzionare da superv i s o r idella deontologia.Con il solo effetto di cre a re e le-g i t t i m a re un clima di totale as-senza di legge e di pro f e s s i o n eselvaggia. Certo andare a veder-ne le cause è un compito ingratoe complesso: tra le tante il fattostesso che gli ordini non hannomai avuto uno strumento legal-mente utile. Infatti i tariffari pro-vinciali hanno solo valore di indi-rizzo, non certo di obbligo.Quindi gli Ordini provinciali inp a rte sono gravemente omissivio colpevoli, in parte, anche se equando vogliono fare qualcosa,hanno spesso le mani legate onon sanno da che parte comin-c i a re .Dispiace dirlo,con il tempo di-vento cinico: ma la coscienzap rofessionale, come molte altrecose, da noi verrà solo fuori at-traverso un periodo di pratican-tato obbligato.Il Ta r i ffario Nazionale ne può es-ser uno strumento, ma certo as-sieme a questo è necessario cer-c a re di eradicare le vecchia edobsoleta mentalità dell’insabbia-mento dei casi spinosi all’intern odegli ordini e cerc a re invece dic re a re un modo nuovo di pensa-re la professione ed il suo con-t rollo. Se non altro per rispettodei tanti che si comportano conc o rrettezza professionale, sia dalpunto di vista tariffale che nelr a p p o rto coi colleghi.C e rchiamo di motivare e di pre-m i a re questi ultimi, non di ucci-d e re il loro entusiasmo. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 28DALLA PRIMA PAGINA

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

L a deontologia e la norma-t i va esistente non dannorisposte o vanno tro p p o

s t rette. Internet è a portata di ma-no, ma mancano regole codificateper sfru t t a rne le potenzialità senzai n c o rre re in illeciti deontologici on o rmativi. Da un sondaggio con-dotto da @nmvi Oggi risulta che lamaggioranza dei medici veterinariche utilizza il web ha o vorre b b ea v e re un proprio sito.Basta farsi aiutare da un qualsiasim o t o re di ricerca per tro v a re siti sa-nitari, anche veterinari, che fannoconsulenze, informano e qualchevolta pubblicizzano centri medici ep rofessionisti. È evidentemente dif-fusa presso molte professioni laconvinzione che la rete diventerà ab reve lo strumento privilegiato perla gestione dei rapporti con laclientela. Non solo, il tribunale diprima istanza della Ce ha ricono-sciuto che i liberi professionisti de-vono avere la libertà di farsi pubbli-cità e di procurarsi attivamente iclienti. La legge 175/92, dunque, è unadiga che non tiene. Appare ana-cronistica, inadeguata e insuffi-ciente. Ma dura lex sed lex e chila viola commette un illecito per-seguibile, nei casi più gravi, finoalla sospensione dall’Ordine. Adoggi il medico veterinario chevuole dotarsi di un sito personaleo collaborare ad un sito di consu-lenza deve attenersi ai principidella 175, principi che, in man-canza di nuovi strumenti normati-vi, la FNOVI ha esteso al web. Inrete si può scrivere e pubblicaretutto ciò che la 175 ammette perqualsiasi altro mezzo di comuni-cazione. Il confine tra informazio-ne al pubblico e pubblicità nonconsentita è labile: l’ipotesi di unap a s s w o rd a disposizione deiclienti di un dato professionistanon è un obbligo, né è prevista daalcun regolamento ad hoc, ma ri-sponde allo spirito delle norme inmateria di pubblicità sanitaria, inbase al quale si può intrattenereuna corrispondenza solo con laclientela acquisita, evitando diprocacciare clienti con messaggiammiccanti e lesivi della liberaconcorrenza fra professionisti.

La direttiva europea sulc o m m e rcio elettro n i c oSi arriverà per certo ad una riform adella pubblicità sanitaria, ma da di-rezioni diverse: recepimento dinuove disposizioni comunitarie,r i f o rma degli ordini e delle pro f e s-sioni e spinte riformiste spontaneeda parte delle professioni stesse (laFNOMCEO è in prima fila per am-m o d e rn a re la normativa sulla pub-blicità sanitaria e gli avvocati stan-no già modificando il proprio codi-ce deontologico per poter darem a g g i o re visibilità e libertà di co-municazione ai professionisti). L’ a t-tuazione della direttiva Ue200/31/Ce, disciplinando il com-m e rcio elettronico, intro d u rrà nel-l ’ o rdinamento italiano una re g o l a-mentazione dell’informazione com-m e rciale dei professionisti. Saràinevitabile per gli Ordini occuparsidella pubblicità on line dei pro p r iiscritti. Il legislatore europeo pre v e-de l’osservanza della dignità e del-l’indipendenza professionale, lac o rrettezza verso gli utenti e verso icolleghi e una deontologia specifi-camente applicata all’inform a z i o n ec o m m e rciale basata su codici dicondotta riconosciuti a livello co-munitario. Chi scrive i codici? GliO rdini hanno massima voce in ca-pitolo nel pre c i s a re le inform a z i o n iutilizzabili, mentre le associazionip rofessionali possono contribuirv icon elaborazioni meramente inte-grative, a carattere volontario e non

c o e rcitivo, per esempio nell’evitareche la consulenza on line finiscaper snaturare o svilire la pro f e s s i o-

ne. Il legislatore europeo ha volutor i s e rv a re agli ordini il ruolo di re g o-latori unici della materia, in quantoi m p rescindibile dalla deontologia edalla tutela dell’utente.

V i s i o n , Honcode e mammeo n l i n eVision è un think tank italiano cheha elaborato una serie di studi sul-la qualità dell’informazione sanitariaon line (www. v i s i o n - f o ru m . o rg). Ilboom della sanità in Internet riguar-da tanto i pazienti quanto gli opera-tori medico-sanitari, entrambi fort e-mente attratti dalle possibilità di co-municazione off e rte dalla rete. Lep roposte che Vision ha esposto al-la Commissione Igiene e Sanità delSenato a fine novembre non vannonella direzione delle garanzie perlegge: il legislatore sarebbe tentatodi impedire qualsiasi forma di infor-mazione, ad esempio sui farm a c i ,

pur di evitare abusi. È l’esperienzadell’Authority a piacere di più, ov-v e ro quella di organismi istituiti perlegge che possono essere diesempio a chi vuole fare inform a-zione sanitaria on line in manierac redibile. L’esempio è quello diHoncode, un organismo svizzerosenza fini di lucro che nel 1996 haideato un codice di condotta dei si-ti medici, oggi adottato da 2800 sitimedici nel mondo. Accanto all’au-t o regolamentazione codificata e ri-conosciuta dall’autorità ci sono poii siti “fustigatori”, quelli nati per ini-ziativa di cittadini che hanno subitoo individuato illeciti (è il caso di Pu-blic Citizen un sito americano diconsumatori che avvia anche azio-ni legali) e infine ci sono le comu-nità di pazienti (www. m a m m e o n l i-ne.net) che organizzano forme didivulgazione di esperienze e cono-scenze comuni. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 9ATTUALITÀ

Le professioni sanitarie sono sempre più tentate dalla rete. Pubblicità o diritto/dovere d’informazione?

Dove si cura non si faccia pubblicità

N ella sala d’attesa di un ambulatorio medico è giusto subiremessaggi audio-video di pretesa educazione sanitaria che

scivolano nel suggerimento pubblicitario? La risposta è no. Un pazien-te di Milano che se ne è lamentato pubblicamente sul maggior quoti-diano nazionale ha ricevuto questa risposta: “Se le cose stanno comedice lei nella sua lettera segnali all’Ordine dei Medici la singolare ini-ziativa di cui è testimone. L’Ordine si è espresso con una delibera su uncaso simile ritenendolo scor retto dal punto di vista deontologico. Que-sto episodio getta una luce dubbia anche sul concetto di educazionesanitaria. In un’epoca multimediale come la nostra le informazioni sani -tarie ai cittadini devono provenire da una fonte certificata: Ministero del-la salute, assessorati alla sanità, asl, società scientifiche.

(Corriere Salute)

Divieto di acquisto e distribuzione di gadgetpubblicitari da parte di medici veterinari

È stata segnalata a questa Federazione l’iniziativa della Ghibli srl,soceità rav e n n a t e, creatrice e distributrice di gadget pubbl i c i t a r i

che, attualmente sta effettuando una campagna promozionale relativaall’acquisto di una confezione di accendini sul cui involucro è possibilestampare, dietro corresponsione di un importo aggiuntivo molto conte-nuto, un messaggio pubblicitario riportante il nominativo del sanitario ela denominazione della struttura con l’indirizzo ed il recapito telefonicodella stessa. Ti ricordo che siffatte forme di pubblicizzazione non sonopreviste né ammesse dalla normativa vigente. Infatti, anche alla luce diquanto più volte ribadito dal Ministero della sanità, oggi Ministero dellasalute, devono ritenersi assolutamente vietate e quindi passibili dellepreviste sanzioni di legge.

(Circolare agli ordini provinciali del presidente FNOVI Dottor Domenico D’Addario - 03/10/02)

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È nata in sede ANMVI, ametà ottobre, l’iniziativache ha portato all’ingresso

di un rappresentante di CONSILPCONFPROFESSIONI nella Com-missione del sottosegretario allaGiustizia Michele Vietti. Da Palaz-zo Trecchi, dove si è riunito il Con-siglio Generale della Confedera-zione, il Presidente Gaetano Stel-la, ha inviato a Vietti la richiesta diconvocare anche le libere profes-sioni al tavolo tecnico sulla rifor-ma degli Ordini. Inizialmente, in-fatti, il Ministero aveva coinvoltosolo Cup, Colap, Adepp e Cnel.Ma secondo la CONSILP “ le pro-fessioni, non possono esaurire lal o ro rappresentanza all’intern odegli organismi istituzionali (gliOrdini) e degli enti privati di previ-denza (ADEPP)”. I lavori del tavolo sono cominciatiil 15 ottobre. Da allora il “tavolo” èdiventato una “Commissione” perdecreto del Ministro della Giusti-zia e si è allargato fino a com-prendere 17 personalità, fra fun-zionari ed esperti ministeriali erappresentanti delle organizzazio-ni professionali. Il referente dellaCONSILP è l’avvocato Sergio Pa-paro. Il contributo che la CON-SILP ha promesso al sottosegre-tario alla Giustizia “è di tipo pro-positivo”. La Confederazione staelaborando un proprio documen-to sulle libere professioni, una sor-ta di statuto speciale del profes-sionista che negli intenti del Presi-dente Stella “lungi dall’irromperenei progetti attualmente già in di-scussione, vuole principalmenteessere il segnale della legittima-zione derivante dal riconoscimen-to di parte sociale”. La Commissione sta attualmenteesaminando i principi generalidella riforma basandosi sul testoguida di Leozappa. Le professio-ni sono unanimemente ricono-sciute come competenza delloStato, così come la loro formazio-ne e le norme per l’accesso. Nul-la di definito invece sulla discipli-na ordinistica. Si discute l’ipotesidi delega al Governo della regola-mentazione delle società fra pro-fessionisti. Il termine ultimo dei la-vori, inizialmente fissato a fine no-vembre è slittato a dicembre.

La riforma secondo la CONSILPSulla struttura della legge, laConsilp concorda con la pro-spettiva, che pare aff e rmarsi, diuna disciplina di principi che de-mandi agli ordinamenti delle sin-gole professioni le norme di det-taglio. Principi che dovranno ga-r a n t i re: “la funzione sociale del li-b e ro esercizio della pro f e s s i o n e

intellettuale” anche in forme di-verse dal lavoro autonomo, l’uni-cità della professione a livello na-zionale, i criteri minimi per l’org a-nizzazione delle professioni in or-dini o collegi professionali, “i limi-ti per il ‘riconoscimento’ delle

p rofessioni non re g o l a m e n t a t e ” .Nel documento si chiede anche ilriconoscimento “politico” delleo rganizzazioni sindacali e pro-fessionali: possono essere rico-nosciute come parti sociali epossono emanare “codici etici

con i quali rendono pubbliche lecaratteristiche qualitative dellep restazioni fornite dai loro iscrit-ti”. Per la Consilp va previsto unsistema di esclusive per “i pro-fessionisti iscritti all’albo” compa-tibilmente con le norme comuni-tarie. La disciplina delle professioni ex-tra-ordinistiche è certamente l’a-spetto sul quale maggiori sono ledivisioni. I rappresentanti dellep rofessioni non re g o l a m e n t a t evorrebbero essere ammessi a pie-no titolo nel mercato, senza troppivincoli e con una maggiore libera-lizzazione. La strada seguita, invece, pareessere quella dell’attribuzione alministero della Giustizia di unafunzione di garanzia. Via Arenulaavrà il compito di “fotografare” la

realtà attuale stilando un elencodelle professioni non regolamen-tate mentre, per il futuro, sarà ne-cessario un atto ministeriale per“riconoscere” le nuove professio-ni. “Purché siano veramente tali enon specializzazioni di professioniesistenti”, dicono alcuni tra i com-ponenti della Commissione. Tra lenovità, la proposta di creare un’A-genzia nazionale per lo sviluppodel lavoro professionale per defi-nire “gli standard per l’accesso el ’ e s e rcizio delle professioni, infunzione dell’evoluzione delle re-gole, della tecnica, dei mercati”.Agenzia di cui dovrebbero fareparte esperti nominati dai ministe-ri competenti, dai Consigli nazio-nali degli ordini e dalle associa-zioni sindacali professionali, costi-tuenti parte sociale. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 210ANMVI INFORMA

CONSILP CONF-PROFESSIONI ospite dell’ANMVI

Anche le libere professioni al tavolo della riforma degli ordiniSono 17 gli esperti nominati dal Ministero della Giustizia per elaborare una legge sul riordino delle professioni intellettuali. In lavorazione lo statuto del professionista

Chi è il professionista

I l professionista intellettuale è un soggetto che svolge un’attivitàdi rilevante importanza sociale ed economica,per il cui esercizio

viene richiesto un livello di conoscenza particolarmente elevato e pre-valente, rispetto alla corrispondente organizzazione di mezzi.Ciò anche se il Trattato CE, in particolare il suo articolo 50, che ha su-premazia rispetto all’ordinamento nazionale ed efficacia diretta nei con-fronti dei cittadini, definisce riduttivamente quale “servizio” l’attività dellibero professionista. Riconosciuta la prevalenza dell’aspetto intellettuale e del “sapere” sul-la organizzazione, e preso atto per contro delI’orientamento comunita-rio, anche in materia di concorrenza, che tende ad una assimilazione“tout court” del professionista all’imprenditore, “poiché svolge un’atti-vità economica finalizzata alla fornitura di servizi dietro retribuzione, inun determinato mercato”, occorre precisare che le modalità di eserci-zio dell’attività professionale, soprattutto per quanto attiene all’organiz-zazione degli studi, appaiono meritevoli di valutazione al fine di ap-prontare una disciplina del tutto peculiare e propria del settore, checonsenta al professionista intellettuale di beneficiare in concreto di age-volazioni e trattamenti analoghi a quelli oggi previsti per le attività pro-duttive ed anche imprenditoriali, dalle quali è oggi immotivatamente deltutto escluso.La distinzione tra libero professionista e imprenditore, oggi espressa-mente prevista dal codice civile italiano, va quindi concettualmentemantenuta, pur nella convinzione della necessità di una evoluzione, diun ammodernamento del sistema, che appare indispensabile ancheper chiarire definitivamente lo “status” del professionista intellettuale,realizzando un opportuno bilanciamento tra le posizioni di eccessivaapertura e “mercantilizzazione” mostrate dalla normativa europea e latradizione ed il portato della cultura e della storia del nostro Paese.Occorre quindi costruire una disciplina autonoma, che traduca norma-tivamente quella che è oggi la realtà del mondo delle professioni intel-lettuali : i liberi professionisti, di cui va garantita la libertà e l’autonomia,così come la personalità della prestazione, la preparazione, la qualitàed il rigoroso rispetto di norme etiche di condotta, operano e debbonopoter sempre più operare a pieno titolo nel libero mercato e sono coin-volti nella gestione di strutture di supporto alla loro attività, che vannotradotte in modelli organizzativi peculiari e conseguenti.

Da: Principi e valori per la riforma dell’ordinamento delle professioni intellettuali, documentoelaborato da CONSILP CONF PROFESSIONI - testo integrale consultabile alla pagina:

h t t p : / / w w w. a n m v i . i t / a n m v i o g g i / s c h e l e t ro _ a p p ro f o n d i m e n t o . p h p ? c o d n o t i z i a = 1 2 5 8

CONSILP CONF-PROFESSIONI

C ONSILP Conf-professioni opera in Italia dal 1966 e riunisce isindacati e le associazioni delle libere professioni legalmente

riconosciute in Italia, le quali sono praticate da oltre un milione di pro-fessionisti. Ha come scopo la difesa delle professioni in genere e la lo-ro partecipazione quale autonoma parte sociale alle scelte politiche,economiche e sociali della Nazione. È riconosciuta dal Ministero del La-voro come “parte sociale” al fine della sua partecipazione al dialogosociale ed alla concertazione con le altre parti sociali a tutti i tavoli go-vernativi. Presiede alla stipula dei relativi contratti collettivi di lavoro, as-sieme ai Sindacati dei dipendenti degli studi professionali. Partecipa altavolo tecnico del Ministero della Giustizia per l’elaborazione di una leg-ge quadro sul riordino delle professioni intellettuali e al tavolo tecnicosul riconoscimento delle qualifiche professionali. Ha elaborato un do-cumento sulle libere professioni: Principi e valori per la riforma dell’or-dinamento delle professioni intellettuali. Ha avviato un piano di regio-nalizzazione per la partecipazione ai tavoli regionali sulle professioni. Alsuo interno è suddivisa in aree tematiche-professionali, fra cui l’areasanitaria (medici - FIMMG, dentisti ANDI, psicologi -PLP-e medici vete-rinari ANMVI).

Giunta EsecutivaPresidente: GAETANO STELLA Vice P.: GIOVANNI POCATERRA

Vice P.: SALVATORE BIANCAROSASegretario: WALTER CAVRENGHI

Tesoriere: DARIA BOTTAROComponente: ROBERTO CALLIONI

Componente: ANDREA FIUME

Legali rappresentanti organizzazioni aderentiUnione Giovani Dottori Commercialisti-UNGDC - MARCO PIEMONTE

Associazione Nazionale Revisori Contabili - ANREV - LAURA BORDOLISindacato Nazionale Ragionieri Commercialisti - SNRC - EZIO REGGIANI

Federazione Italiana Medici Medicina Generale - FIMMG - EZIO COTROZZIAssociazione Nazionale Consulenti del Lavoro - ANCL - ROBERTO DE LORENZIS

Unione Consulenti del Lavoro - UCLA - POTITO DI NUNZIOAssociazione Nazionale Dentisti Italiani - ANDI- PAOLO AMORI

Associazione Liberi Architetti - ALA - BRUNO GABBIANIAssociazione Nazionale Forense - ANF - MICHELINA GRILLO

Associazione Dottori Commercialisti - ADC - VILMA IARIAUnione Naz. Giovani Ragionieri Commercialisti - UNAGRACO- LUSURIELLO MASSIMO

ANMVI - CARLO SCOTTIFederazione Nazionale Ass. Sindacati Notarili FEDERNOTAI - ANDREA SACCHETTI

Psicologi Liberi Professionisti - P.L.P.- ANTONIO ZULIANI

Il Consiglio generale del CONSILP riunito a Palazzo Trecchi.

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I l 18 novembre si è tenuta laprima riunione del Gruppodi Lavoro sulle Morsicature

istituito dalla Regione Lombardiaa seguito della contestatissimaOrdinanza-Borsani, che ha impo-sto ai cani di grossa taglia dellaLombardia l’utilizzo incondiziona-to della museruola in tutti gli spazipubblici. Il provvedimento è, perammissione dello stesso Asses-sore Borsani, un provvedimento-tampone che risponde ai dram-matici fatti della cronaca milanesedelle ultime settimane (cfr. l’ag-gressione al piccolo Alessandro).Al Gruppo, quindi, spetta il delica-to compito di elaborare uno studiotecnico del problema delle ag-gressioni canine e proporre misu-re più adeguate e meno impulsivedi quelle previste dall’ordinanza.Laura Torriani, componente delgruppo per conto della Federa-zione degli ordini veterinari dellaLombardia, ha spiegato che laprima “è stata una riunione prepa-ratoria in cui tutti hanno condiviso

l’inadeguatezza di provvedimentipenalizzanti per i cani. È stato adesempio fatto presente che non sisono condotte adeguate rilevazio-ni sulle morsicature denunciate”.Ma Milano si prepara ad altri pas-si falsi: l’elenco delle razze canine“criminalizzabili” e una tassa (5e u ro) per iscrivere gli amici aq u a t t ro zampe all’anagrafe. Ungruppo di consiglieri di Forza Ita-lia ha infatti presentato un proget-to che prevede guinzaglio e mu-seruola per otto razze pericolose(sono il pitbull, il dogo argentino, ilfila brasilero, il bull mastiff, ilstaffordshire bull terrier, il bull ter -rier, l’american staffordshre terrier,il cane da presa canario). L’ag-gressività e la presunta pericolo-sità dei cani sta diventando unproblema nazionale, ma in man-canza di un provvedimento delGoverno o del Parlamento saran-no le amministrazioni locali a far-sene interpreti. E le conseguenzesono che le soluzioni possono dif-ferire da regione a regione e che

le misure adottate non tenganoconto delle riflessioni già maturatein Parlamento con la collaborazio-ne tecnica di veterinari ed esper-ti. Anche Terni stava per imporrela museruola a tutti i cani di gros-sa taglia, ma le proteste dei pro-prietari hanno indotto il SindacoPaolo Raffaelli a firmare un’ordi-nanza apparentemente più per-missiva, nella quale rispunta peròl’elenco delle razze pericolose(pitt bull, bull mastiff, bull terrier,rottweiler, american bulldog, canecorso, mastino dei Pire n e i ,staffordshire bull terrier, mastinonapoletano, bandog, dogo cana-rio e anche gli incroci con tali raz-ze e i meticci). La CommissioneSanità della Regione Lazio h apassato al vaglio del Consiglio re-gionale una proposta di regola-mentazione dei “cani pericolosi”che ricade nell’errore della lista diproscrizione (pit bull, staffordshireterrier, staffordshire bullterrier, bul-lmastiff, rottweiler, shar pei, dogoargentino, dobermann, dogue de

B o rdeaux, fila brasileiro, canecorso e il loro incroci). Unanime laposizione della Categoria medi-co-veterinaria nell’individuare nelproprietario la chiave di volta peruna cor retta relazione con il pro-prio animale da compagnia sia

nel rapporto d’affezione che nelrapporto con la società. A questoscopo concorrono non solo i me-dici veterinari, ma anche allevato-ri, addestratori e professionalitàpreparate all’educazione al rap-porto uomo-animale. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 11ANMVI INFORMA

Colangeli: centrale il ruolo del veterinario nell’aggressitività

Questa estate ad Oristano una proprietaria ha fatto sopprimere il proprio cane, perché l’aveva aggredita. Lamotivazione della padrona è stata: è “impazzito” ed è “irrecuperabile”. Ne ha parlato per qualche tempo il quotidiano Repubblica, non senza sottolineare la sproporzione e l’insen-satezza del gesto ai danni del cane. Di seguito il parere di Raimondo Colangeli, della SISCA.

Una delle cause più frequenti di richiesta di aiuto al veterinario comportamentalista sono i casi di aggressivitàdi cani nei riguardi degli stessi componenti del gruppo familiare di appartenenza. Penso fra l’altro che questicasi siano statisticamente i più frequenti e che sovente non vengano alla luce in quanto non denunciati dai pro-prietari stessi. La rappresentazione, e dunque il timore dei proprietari è che il loro cane sia impazzito, in quanto non riesco-no a rilevare etologicamente il significato di queste aggressioni. L’importanza del ruolo del veterinario com-portamentalista è quella di poter escludere nei casi di aggressività in primis le possibili cause organiche, nonsolo neurologiche ma anche in risposta a stati algici, e, attraverso una semiologia comportamentale rigorosa,tra cui la ricerca dei tre punti cardine del comportamento aggressivo: - il tipo di aggressione, - l’integrità o meno della sequenza aggressiva - il livello del controllo del morso (oltre alla zona del morso scelta dal cane). Tutti questi dati ci permetteranno di giungere ad una diagnosi comportamentale e quindi ad una prognosi. Lavalutazione della pericolosità dell’animale dipenderà inoltre dai parametri ambientali e familiari: oltre alla tagliadell’animale dovremo tenere conto della presenza di bambini, di persone anziane e soprattutto del livello del-lo stato di paura dei proprietari. Torniamo all’articolo: “È stato giudicato ‘irrecuperabile’ e si è deciso per la soppressione”. È quindi una proce-dura grave se non è stata preceduta da una visita comportamentale che la motivi. Trova dunque la mia approvazione .... il commento indignato di un lettore che su Repubblica ha scritto che “gliuomini non ascoltano il disagio del loro compagno a quattrozampe”.... Ciò mi permette di introdurre qualche breve spiegazione su uno dei disturbi comportamentali più frequenti nel-l’interno delle mura familiari: la sociopatia. È un disturbo non tanto del cane, quanto un disturbo relazionale tral’uomo ed il cane. La scarsa conoscenza dell’etologia del cane, soprattutto del concetto di gerarchia del bran-co, insieme alla frequente antropoformizzazione sono la causa di questa patologia. I proprietari delegano, conil loro comportamento e spesso inconsapevolmente, le prerogative sociali del dominante al loro cane. L’ambi-valenza gerarchica che ne deriva è una causa sovente di installazione di uno stato ansioso nel cane (il disa-gio descritto dal lettore). L’incertezza del ruolo gerarchico spinge inoltre il cane a difendere queste prerogati-ve con molti comportamenti, tra cui quello di aggressione. Purtroppo l’episodio non è un avvenimento isolato, ma è la quotidianità nei casi di aggressività dei cani. Il ruo-lo del medico veterinario è dunque centrale: durante le prime visite vaccinali, il proprietario dovrà ricevere lerisposte dal professionista su tutti gli aspetti sanitari del nuovo componente della famiglia, tra cui quello dellaprevenzione dei disturbi comportamentali. La SISCA ha infatti questo obiettivo: aumentare le conoscenze etologiche del medico veterinario, in modo daformare un professionista che possa rispondere a 360° alle aspettative del suo cliente.

Museruola e cani aggressivi

La Regione Lombardia conferma l’ordinanza Borsani, ma chiede a un gruppo di lavoro di migliorarlaAnche in altre Regioni si torna ad elencare le razze pericolose

È ormai evidente la confusio-ne che attualmente si sta

facendo nei confronti della que-stione delle aggressioni di perso-ne da parte di cani: si pone l’ac-cento su razze considerate o daconsiderare pericolose e si tentadi muoversi dal punto di vista le-gislativo verso la proibizione del-l’allevamento e della detenzionedi determinati tipi di cani.Siamo certi che provvedimenti inquesto senso limitere b b e ro gliepisodi di aggressione cane/uo-mo? Certamente no, e cerchere-mo di spiegarne il perché.

I cani che aggrediscono malca-pitati passanti o bambini sonocani da combattimento? No, quasi mai. I cani da combatti-mento veri e propri, utilizzati nelgirone infernale degli incontri dilotta non sono generalmente por-tati a spasso in luoghi pubblici,ma anzi vengono tenuti nascostiin luoghi inaccessibili alla vista.Non sarebbe facile girare per lestrade con animali sfregiati, pienidi cicatrici e soggetti a turn-overrapido.

Come mai sono quasi sempres o ggetti di determinate razze adaggredire persone inermi? La frequenza con la quale unarazza aggredisce l’uomo dipendeanche dalla sua diffusione. Mag-g i o re è il numero dei rappre s e n-tanti di una certa razza e maggio-re sarà la probabilità che sianoresponsabili di aggressione. At-tualmente in Inghilterra occupanouna posizione elevata nella clas-sifica “razze di cani morsicatori” iL a b r a d o r, cani da caccia e ripor-to da noi considerati tutt’altro chepericolosi. È chiaro che a secon-da della dimensione e del tipo dicane il danno che deriva all’uomopuò essere ben diverso: un bar-boncino toy di tre chili aggre s s i v op roduce lesioni decisamente mi-nori rispetto ad un mastino napo-letano. Spesso queste morsicatu-re di minore entità non vengononemmeno segnalate alla compe-

tenti autorità sanitarie e quindinon passano agli onori della cro-naca. Ultimamente sono purtroppo mol-to in voga i cani di una certa molenon facili per tutti da gestire, equesto porta inevitabilmente adun aumento dei casi di morsicatu-ra da parte di questi animali.

Si può parlare di predisposizio-ne di razza all’agg r e s s i v i t à ?Da secoli l’uomo seleziona le raz-ze di cani non solo esteticamente,ma anche dal punto di vista del-l’attitudine. Alcuni tipi di cani sonodecisamente più propensi di altriad utilizzare il lato aggressivo del-l’istinto predatorio o territoriale. La scelta legislativa più efficacesarebbe la verifica dell’idoneitàdel proprietario a gestire partico-lari tipologie di cani. La proibizio-ne tout court di alcuni cani favori-rebbe la selezione “rapida” di altritipi di cane con le stesse caratte-ristiche di aggressività. Oltretuttoanche adesso le razze seleziona-te per la guardia o la difesa sonopiù di cinquanta.

Qual è la responsabilità del pro-prietario nei casi di mors i c a t u r a ?Il proprietario è praticamentesempre responsabile di eventualidanni prodotti dal suo animale. Ultimamente il numero dei canipresenti soprattutto nelle città è incostante aumento, e se a ciò nonsi accompagna una adeguata“cultura dell’animale” ci si trovapurtroppo con un corrispondentenumero di persone impreparatealla loro corretta gestione, com-presi i lati comportamentali menopiacevoli e inaspettati come quel-lo dell’aggressività.

L’animale che morde è semprepericoloso o “ c a t t i vo ” ?No, a volte si tratta di aggressioneper difesa, cioè dell’animale cheviene spaventato (o picchiato) ereagisce mordendo. Un atteggiamento scor retto versoil cane, soprattutto da parte deipiù piccoli, può provocare la rea-

FAQ su cani aggressivi e cani da combattimento

a cura di Laura To r r i a n i

Vice Presidente dell’Ordine di Milano

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

zione aggressiva. Il bimbo checorre verso il cane o urla o cercadi toccarne il muso può spaven-tarlo ed essere morsicato.Un altro livello di prevenzione sipotrebbe e si dovrebbe fare nellescuole insegnando ai bambini lacorretta modalità di approccio de-gli animali in modo da limitare i ri -schi dovuti alla mancata cono-scenza delle normali caratteristi-che comportamentali degli ani-mali con i quali conviviamo.Ogni caso andrebbe comunque

valutato singolarmente per stabili-re il reale pericolo costituito daquel particolare animale.

I cani che aggrediscono sonocani addestrati alla difesa o allag u a rd i a ?Certamente no, anzi, il cane dadifesa perfetto è quello in gradodi individuare l’eventuale pericolo,avvertire il proprietario e calibrarel ’ a g g ressività, e soprattutto dibloccarsi se viene impartito l’alt. I cani che partono all’inseguimen-

to di tutto ciò che si muove più omeno rapidamente o reagisconoaggressivamente agli stimoli sba-gliati sono stati addestrati male, esi potrebbe sicuramente prenderein considerazione dal punto di vi-sta legislativo la responsabilità ci-vile e penale di addestratori o se-dicenti tali che producono anima -li pericolosi invece che utili.

Quali sarebbero quindi le pro-poste più efficaci per ridurre ild i l agare del fenomeno delle ag-

gressioni? Come per altri problemi la primacosa da farsi è la corretta analisidella situazione.Uno schema potrebbe essere ilseguente:1. verifica statistica delle aggres-

sioni attuate da cani2. verifica sui proprietari di cani

morsicatori3. valutazione dei singoli casi di

morsicatura per stabilire la rea-le pericolosità del soggettomorsicatore

4. obbligatorietà di un patentinoper i proprietari di animali po-tenzialmente pericolosi (nonsolo cani). Tale patentino do-v rebbe essere rilasciato da“educatori” di cani riconosciutiufficialmente ed iscritti ad unapposito albo.

5. attribuzione di re s p o n s a b i l i t àlegali anche per gli addestrato-ri che non svolgono corretta-mente il loro compito e produ-cono cani iperreattivi e incon-trollabili

6. effettiva proibizione di detene-re cani per i proprietari che di-mostrano di non essere in gra-do di contro l l a re l’eventualeaggressività del proprio anima-le, di qualsiasi razza esso sia.

7. Prevenzione attraverso l’infor-mazione, da effettuarsi anchenelle scuole. ■

Animali dac o m p a g n i a :verso und e c r e t om i n i s t e r i a l e

N e l l ’ i n t e rvista che il dottorS e rgio Papalia ha rilasciato

al nostro mensile (P rofessione Ve-t e r i n a r i a n. 9/2002 ndr) si era ac-cennato all’eventualità che la re g o-lamentazione sugli animali dacompagnia passasse attraversoun iter di Governo piuttosto che delP a r l a m e n t o .E infatti, l’atteso provvedimentoassumerà probabilmente la vestedi un decreto ministeriale struttu-rato in pochi articoli. A metà otto-bre il Ministero della Salute ne haesaminato la prima stesura. All’in-c o n t ro, oltre al Ministro Sirc h i aerano presenti il dr. Romano Ma-rabelli, il dr. Papalia e la dr.ssaCinque del Ministero della Saluteed alcuni rappresentanti dei set-tori direttamente coinvolti. Per laFNOVI è intervenuto il dr. Giovan-ni Petroccia, componente del Co-mitato Centrale.Massima la riservatezza sui con-tenuti, ancora in via di elaborazio-ne. Il Collega Petroccia si è limita-to ad esprimere alcune conside-razioni generali: “L’impianto nor-mativo è valido e molto innovativo.Non vi è dubbio che il Ministro stamostrando una forte volontà adaffrontare temi di grande impor-tanza: benessere, responsabilità,controlli. La figura del veterinarioemerge in modo centrale sia perl’aspetto normativo e di controllosia per gli aspetti riferiti diretta-mente alla salute dell’animale”. Ladecisione di ricorrere alla soluzio-ne del decreto ministeriale ren-derà senza dubbio più veloce l’i-ter procedurale, ma circoscrivemolto i contenuti sui quali agire: ildecreto, infatti, non può interveni-re su temi regolamentati da leggiin vigore, non può quindi modifi-care la legge 281 e non compren-derà la problematica dei cani “pe-ricolosi”. Non potrà nemmenop re v e d e re interventi sul tratta-mento fiscale delle prestazioni ve-terinarie ma potrà dar corpo alle

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 212ANMVI INFORMA

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

richieste della categoria veterina-ria riconoscendo all’animale dacompagnia un ruolo importantenella nostra cultura e nella nostrasocietà. “È un primo passo digrande importanza - ha conclusoPetroccia - al quale dovranno se-guirne altri per intervenire su ar-gomenti e problemi questa voltaaccantonati. Sono certo che Sir-chia desiderando portare questitemi come prioritari per il seme-s t re di Presidenza italiana del-l’U.E. non si fermerà qui; avendomolta attenzione verso le indica-zioni e suggerimenti che arrivanodall’Europa continuerà con impe-gno su questa strada. Il mondoveterinario deve sostenerlo conprofessionalità ed esperienza.” Il decreto si compone di pochi ar-ticoli ma ha contenuti molto inno-vativi. Verranno per esempio forni-te le seguenti definizioni: animaleda compagnia ( c o m p re n d e n t equelli esotici e con l’esclusione diquelli pericolosi), animale di uti-lità (cani pastore, da guardia, perciechi, da soccorso, da difesa, dipolizia, da caccia, da tart u f i ,ecc.), animale per lo sport (ca-valli, cani da corsa, da agility,sleddog, ecc.) animali utilizzatinello spettacolo, pubblicità edarte . Ovviamente sono esclusi gliutilizzi illegali come i combatti-menti per animali. È infine previstala definizione dell’“animale dapet therapy” o, come la definisceil Ministero, “terapia assistita conanimali”, dando all’animale il ruolodi co-terapeuta. Chi ha un anima-le non sarà più proprietario ma“detentore”, definizione che cam-bierà gli aspetti normativi del rap-p o rto. Ogni comportamento diviolenza o di crudeltà verso glianimali diventerà un reato e quin-di soggetto al codice penale. Siprevedono anche precise respon-sabilità o obblighi per il “detento-re”: ogni momento di gestionedell’animale da compagnia (alle-vamento, commerc i a l i z z a z i o n e ,custodia, addestramento, rifugio,ecc.) richiederà autorizzazioni econtrolli da parte dei servizi vete-rinari pubblici. È previsto che in tutte le re g i o n ivenga al più presto attuata un’ana-grafe canina con microchip ed unacentrale nazionale che dovre b b er a c c o g l i e re e coord i n a re tutti i datiregionali per un immediato ritro v a-mento in caso di smarrimento o diindividuazione del “ detentore” incaso di abbandono. Il decreto pre-vede anche che, in collaborazionecon i veterinari, vengano sviluppatip rogrammi educativi nelle scuole ep rogrammi di formazione per i de-tentori. Inoltre, anche per evitaremotivi di abbandono, verranno mo-dificate le normative per poter pre-v e d e re l’accesso degli animali neiluoghi pubblici (alberghi, ristoranti,spiagge, ecc.).

In aumento lei m p o rtazioni dianimali esotici

I l PIF (Posto d’Ispezione Fron-taliera) di Milano Malpensa è

in allarme per l’incremento co-stante di animali importati in Italiasui voli di linea internazionali dasemplici turisti e trafficanti diesemplari esotici. Spiega la Col-lega Donatella Cambiaghi: “ N o nc’è giorno senza arrivi di animalivivi. Con la mia collega, GraziaSella, ne dobbiamo contro l l a re ilb e n e s s e re, se sono ammalati ese si tratta di specie che posso-no entrare nel nostro Paese. Pito-ni albini a parte, mi sono chiestaultimamente chi avrebbe acqui-stato due bradipi arrivati dal SudAmerica. Anche se permessi edocumenti erano in regola nonriesco ancora a figurarmi il loroeccentrico compratore. Pochimesi fa abbiamo bloccato treesemplari di “potos flavus”,mammiferi della famiglia dei pro-cioni. In base alla legge suglianimali pericolosi il loro ingre s s oè vietato. Non erano form i c h i e r i ,come hanno tentato di farci cre-d e re e quindi sono stati bloccati.P rovenivano dalla Guiana france-se e avevano già sopportato unlungo viaggio, con scalo a NewYork, così li abbiamo affidati incustodia al Parco delle Corn e l l enel bergamasco. P u rt roppo aumentano le personeche tengono in casa animali as-solutamente incompatibili con iln o s t ro clima”. Sugli animali esoti-ci, la SIVAE - Società Ve t e r i n a r iper Animali Esotici - sta dispo-nendo un progetto di legge chene regolamenti la detenzione eimponga al proprietario l’osser-vanza di tutte le misure utili a ga-r a n t i re il rispetto e la tutela delb e n e s s e re animale. “La SIVAE -riferisce il suo Presidente C l a u-dio Pe c c a t i - sostiene tutte le ini-ziative finalizzate a ferm a re i traf-fici di esemplari esotici, ma è undiscorso europeo non solo nazio-nale”. E ricorda al proposito lapetizione internazionale di WPT( World Parrot Trust), giunta a15.000 firme. Un freno è già rap-p resentato dalla ConvenzioneCITES a tutela delle specie a ri-schio, ma non nella forma di unesplicito divieto, bensì di subor-dinazione ad autorizzazione. Ilp roblema, come sostiene Pecca-ti, è che non esiste pre v e n z i o n e .Non si tratta solo di agire sullef ro n t i e re, ma anche sulla re s p o n-sabilità del proprietario ad unac o rretta gestione dell’animaleesotico. Per esempio interv e n e n-do nei punti vendita di animali vi-vi. Gli animali esotici più richiestioggi risultano essere pesci, uc-celli ornamentali, rettili, tart a ru-ghe, roditori, cani della prateria emustelidi.

(@nmvi Oggi, 10/10/2002)

Fondo SanitarioA N M V I

S i è chiuso con un bilanciopiù che positivo il secondo

anno di operatività del Fondo Sa-nitario ANMVI. L’Assemblea deiSoci, svoltasi il 9 novembre scor-so ha approvato il resoconto an-nuale proposto dal Consiglio di

Amministrazione. Nel corso del2002, il Fondo ha rimborsatospese sanitarie per un valore dio l t re 224.000 Euro, il doppio diquanto liquidato l’anno scorso,segno di una crescente re m u n e-ratività di questo strumento di co-p e rtura sanitaria esclusivamenterivolto alla Categoria Ve t e r i n a r i a .I nuclei familiari in copertura so-no 1 . 0 9 0, le persone complessi-vamente assicurate sono 3 . 3 3 6Per il 2003 non sono stati fissatiaumenti di quota, né penalità nel-

le condizioni di rimborsabilitàdelle spese sanitarie sostenute.Il prospetto delle copert u re sani-tarie previste dal Fondo SanitarioANMVI per il 2003 è in spedizio-ne. Entro il 31/12/2002 i soci delFondo potranno conferm a re ilp roprio piano di assistenza sani-taria o sceglierne uno superiore .Allo scopo, dovrà essere utilizza-ta la modulistica personalizzatache ogni sottoscrittore ha ricevu-to in tempo utile.Le sottoscrizioni generali del

Fondo saranno riaperte nel se-condo semestre del prossimo an-no, per l’ingresso in copert u r adal 1 gennaio 2004. Prima di al-lora possono diventare soci delFondo Sanitario ANMVI i Colleghiche risultassero per la prima vol-ta inseriti negli elenchi associati-vi delle Associazioni FederateANMVI a part i re dal 2003.

Per informazioni la Segreteria è adisposizione ai numeri di telefo-no 0372-403537-41.

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 13ANMVI INFORMA

@nmvi Oggi, un anno di notizieh t t p : / / w w w .anmvi.it/anmvioggi

@nmvi Oggi fe s t e ggia il suo primo anno di vita.Dal suo esordio in internet, il 1 novembre del 2001, il quotidiano on line dell’ANMVI, ha battuto più di 1200 no-tizie e creato centinaia di link di approfondimento, con rimandi a pagine interne e a siti web correlati. Ha aper-to l’attualità professionale veterinaria al confronto con altre professioni e con le trasformazioni della società. Masoprattutto dato una nuova unità di misura ai tempi dell’informazione di settore. La sfida di produrre ogni gior-no e solo on line notizie di fonte primaria e da rassegna stampa è stata gratificata dall’accoglienza che il set-tore ha subito riservato ad @nmvi Oggi e dagli elevati “contatti” registrati nel corso di questi dodici mesi.

@nmvi Oggi

Mese Media giornaliera Totale mensile

Contatti Siti Contatti

Ott 2002 11773 7088 364987

Set 2002 11296 6583 338881

Ago 2002 4318 3523 133869

Lug 2002 10086 6120 312688

Giu 2002 11478 5718 344361

Mag 2002 14044 7260 435371

Apr 2002 11242 5820 337277

Mar 2002 11693 6100 362487

Feb 2002 14263 6051 399372

Gen 2002 14312 6243 443689

Dic 2001 9294 4658 288136

Nov 2001 16405 6102 492164

Totale contatti mensili 4.253.282

Elaborazione: webalizer 2.01

ARCOSAN S.r.l.VETERINARY CHIRURGICAL ORGANIZATIONVia Bainsizza, 41 - 21042Caronno Pertusella - Varese Tel.02/96459129 - Fax 02/96459711 www.arcosan.com - Email: [email protected]

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venga fatta piena luce sulla con-dotta dei medici veterinari coin-volti nello scandalo, ritenendo do-veroso subordinare all’esito del-l’indagine giudiziaria ogni giudi-zio. Sorprende inoltre la reazionesoddisfatta delle Autorità compe-tenti di fronte a blitz spettacolariz-zati, che dovrebbero invece in-durre ad espressioni di preoccu-pazione e ad assunzioni di re-sponsabilità e impegno. Gli effettidisastrosi sul mercato produttivodi un’informazione scorretta do-vrebbero essere ormai noti al no-stro Paese. Fenomeni che unaodierna trasmissione radiofonicaha liquidato come “inquietanti”trovano nell’allarmismo alimentareuno strumento di disinformazioneche confonde la vera natura delcrimine e le reali implicazioni delproblema. Secondo L’ANMVI loscandalo di Nola impone inter-venti urgenti sul vigente sistemadei controlli di filiera che attual-mente lascia ancora pericolosi ecolpevoli spazi alle frodi. È dun-que indispensabile riformare l’a-nagrafe attribuendo ai medici ve-terinari l’identificazione dei capimediante sistemi elettronici e noncartacei. È indispensabile che aicontrolli ufficiali, senza in alcunmodo sostituirli, si affianchi la sor-veglianza sanitaria in allevamentoa cura di un medico veterinarioprivato in grado di garantire insie-me all’allevatore la qualità e la si-c u rezza dei capi destinati alleproduzioni alimentari. Il “veterina-rio riconosciuto”, previsto dalDgls 169/99 e mai istituito malgra-do le indicazioni dell’Unione Euro-pea, è l’anello mancante della fi-liera. A questo riguardo l’ANMVIsollecita il Ministero della Salute, ilDicastero competente in materiadi sanità pubblica, all’adozione diprovvedimenti e misure di preven-zione idonee a garantire i consu-matori e a precludere spazi di ille-galità e illeciti.

A n a g r a f ebovina: identitài n c e rte Dopo gli arresti sui macelli clan-destini, Sirchia e Alemanno hannofatto il punto dell’anagrafe bovinachiedendone il rapido perfeziona-mento. Dai dati in archivio risulta-no ancora i capi del primo alleva-mento colpito da BSE. Negli elenchi on line della bancadati dell’anagrafe bovina, gestita

dall’Istituto Zooprofilattico di Te r a-mo, figurano capi che sono stati in-ceneriti. Risultano in vita le vacchedella famiglia Greci, titolare del pri-mo allevamento colpito da BSE inItalia. Una verifica effettuata da al-cuni allevatori lombardi ha dato ri-sultati incongruenti: figurano man-drie più numerose di quelle fisica-mente esistenti nelle stalle, fino a600 capi di diff e renza (Il Corr i e redella Sera). I Ministeri di Salute ePolitiche Agricole hanno istituito unComitato che vigilerà sull’eff i c i e n-za dei soggetti deputati alla re g i-strazione dei capi bovini. Il flussodei dati dalle ASL e dalle Regioni èmolto lento. Un incontro con le Re-gioni appurerà se i disguidi dipen-dono da veri e propri mancati tra-sferimenti di dati a Teramo. Ai Mini-steri si pensa intanto di pro ro g a re ilperiodo ufficialmente riconosciutocome “di transizione” verso la nuo-va anagrafe, scaduto il 31 ottobrescorso.

Il nuovo assettodel Ministerodella SaluteHa ottenuto il primo visto di Palaz-zo Chigi il piano di riorganizzazio-ne del Dicastero della Salute. Ilsecondo, quello che darà il via li-bera definitivo al piano, arriveràdopo il parere del Consiglio diStato. È dall’agosto del 2001 cheil Dicastero attende una sistema-zione definitiva, da quando hacambiato nome (da sanità in salu-te) e da quando si è salvato dal-l’accorpamento con Lavoro e Po-litiche sociali (come invece previ-

sto dal Dlgs 300/1999, riform aBassanini) per effetto del decretolegge “salva dicasteri” del Gover-no Berlusconi. In tutto due diparti-menti, undici direzioni generali euna serie di uffici non dirigenziali(16 alla direzione generale di sa-nità pubblica veterinaria dallaquale dipendono anche 23 ufficiveterinari per gli adempimenti co-munitari e posti di ispezione fron-talieri). “Tagliati” quattro dirigentidi seconda fascia e parte del per-sonale. Ecco l’organigramma delMinistero dall’8 ottobre 2002.

D i p a rtimento per l’ord i n a m e n t osanitario, la ricerca e l’organiz -zazione del ministero: RaffaeleD’Ari

Dipartimento per la tutela dellasalute umana, della sanitàpubblica veterinaria e dei rap-porti internazionali: Vittorio Si-lano

D i rezione generale della pro-grammazione sanitaria: Ema-nuela de Sanctis Lucentini

Direzione generale delle risorseumane e delle professioni sani-tarie: Claudio Mastrocola

Direzione generale della ricercasanitaria e della vigilanza suglienti: Giovanni Zotta

D i rezione generale del sistemainformativo e statistico e degliinvestimenti strutturali e tecno-logici: Walter Bergamaschi

D i rezione generale dell’org a n i z-zazione del bilancio e del per-sonale: Giuseppe Celotto

Direzione generale della preven-zione: Fabrizio Oleari

Direzione generale delle presta-zioni sanitarie e medico-legali:Magda Fossati

D i rezione generale degli studidella documentazione sanita-ria e della comunicazione aicittadini: Antonella Cinque

Direzione generale dei rapporti in-t e rnazionali e delle politichecomunitarie: Marta di Genna-ro

Direzione generale della valuta-zione dei medicinali e della far-macovigilanza: Nello Martini

D i rezione generale della sanitàpubblica veterinaria, degli ali-menti e della nutrizione: Roma-no Marabelli

SEGRETERIA GENERALE DELCONSIGLIO SUPERIORE DI

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 214ANMVI IN BREVE

Tavola Rotonda SIVA R - A I V E M P

Il veterinario aziendale è “riconosciuto”N on è solo previsto dalla di-

rettiva UE 97/12 recepitadal Dlgs 169/99, il veterinarioaziendale è anche una professio-nalità riconosciuta come indi-spensabile alla rete di sorveglian-za e alla qualità degli allevamenti.Alla tavola rotonda organizzata daSIVAR e AIVEMP all’interno dellaFiera di Cremona, è emersa la ne-cessità di passare ad una fase piùavanzata della discussione chedefinisca il sistema di sorveglian-za e i compiti del veterinario rico-nosciuto. All’incontro sono inter-venute le istituzioni e le organiz-zazioni previste dal programmaad eccezione del SIVEMP. In rap-presentanza del Dipartimento diSanità Pubblica Veterinaria, il dot-tor Luigi Ruocco ha invitato laFNOVI “ad appianare le diverseposizioni su questa figura”, par-tendo dal presupposto che deveessere previsto dal sistema di epi-demiosorveglianza italiano “un re-sponsabile d’azienda”. Il Ministe-ro vuole “il sistema prima di tutto”e dunque stabilire le caratteristi-che della rete e arrivare, di con-certo con le Regioni, ad un pro-getto sperimentale. L’On. GianniMancuso ha riportato alla plateala disponibilità della Direzione ge-nerale della Sanità Pubblica adavviare un tavolo di confronto sulveterinario riconosciuto, con il Mi -nistro Sirchia e il sottosegretarioCursi ed ha sottolineato la neces-sità di prevedere in termini di ob-bligo e non di facoltà la presenzain azienda del veterinario ricono-

sciuto. “La veterinaria pubblica -ha detto Mancuso - deve guarda -re favorevolmente a questa figuraindipendente e complementare”,anche in ragione del fatto che “laproduzione non è attenta alla pre-venzione, salvo poi chiedere aiutiin caso di crisi”. I nuovi imperatividelle aziende di produzione zoo-tecnica, sottolineati da GiuseppePantaleoni Vice Presidente del-l’Associazione Allevatori, sonogaranzia e trasparenza delle pro-duzioni. Da qui l’accento sullaqualità delle produzioni posto an-che dal dottor Giovanni Paganel-li Presidente dell’IZS dell’ EmiliaRomagna: “Oggi c’è la corsa aibollini, ma non possiamo pensareche si certifichi solo a parole. Ilveterinario riconosciuto concor-rerà ad innalzare il grado di affi-dabilità delle produzioni”. Il contri-buto della sala ha riguardato, fra ivari aspetti della questione, i costirichiesti da questo sistema, le ga-ranzie di indipendenza del veteri-nario riconosciuto e i rapporti conla veterinaria ufficiale. “Non è unafigura fuori dalla realtà - ha dettoA l b e rto Casart e l l i, past pre s i-dent SIVAR e Consigliere FNOVI -il veterinario aziendale esiste già,si tratta di riconoscergli ufficial-mente un ruolo. Non si sostituisceal ruolo di vigilanza del Collegadipendente, né chiede oneri dicontrollo, ma non si può lasciareche il referente diretto della sanitàpubblica rimanga l’allevatore, ilquale non ha competenze clini-che sul proprio allevamento”. ■

G a r a n z i ealimentari ed ’ i n f o r m a z i o n eS i c u rezza alimentare compro-messa, controlli inesistenti, frodi eillegalità diffusa. Queste le distor-sioni che emergono dall’informa-zione nazionale a seguito delle or-dinanze di custodia cautelare fir-mate dal Gip di Nola a carico di35 persone (37 secondo fonti di-verse) con l’accusa di associazio-ne a delinquere finalizzata al fal-so, frode alimentare e in commer-

cio, evasione fiscale e violazionedelle norme comunitarie in mate-ria sanitaria. Per l’AssociazioneNazionale dei Medici Ve t e r i n a r iItaliani - ANMVI- il coinvolgimentodei medici veterinari (8 secondoalcune fonti 9 secondo altre) vaancora chiarito e dimostrato. Lacondanna pubblica alla quale sisono esposte professionalità sen-za macchia fino al momento del-l’arresto desta nell’ANMVI reazionipreoccupate e di biasimo per lasuperficiale divulgazione di infor-mazioni riservate al vaglio degliinquirenti. L’ANMVI si augura che

L a cartolina che alleghiamo aquesto numero di Professione

Veterinaria è rivolta agli studenti inmedicina veterinaria interessati aricevere la nostra rivista gratuita-mente. Questa iniziativa rispondeprincipalmente alle richieste deglistudenti dei primi anni del corso dilaurea in veterinaria che desidera-no accorciare le distanze con ilmondo professionale e conoscer-ne l’attualità. Molti giovani del 5°anno di studi sono già soci di unadelle Associazioni Federate ANM-VI e pertanto ricevono già la nostrapubblicazione. A questi ultimi inparticolare e a tutti i Colleghi chie-diamo di segnalare la nostra inizia-tiva agli studenti di loro conoscenza. Questa cartolina è stata speditaalle biblioteche di facoltà e può essere richiesta presso la nostra reda-zione.

G iofil è una banca dati sanitaria on line ric-ca di informazioni e servizi utili agli opera-

tori della sanità. Una sezione è dedicata allaveterinaria con circolari, leggi e decreti, sen-tenze, aggiornamenti sulle pubblicazioni inGazzetta Ufficiale e informazione di settore.Il CD ROM raffigurato a lato è un compendio

di quanto disponibile al sito www.giofil.it. Apartire dal Congresso Nazionale SCIVAC di Pe-

rugia viene distribuito in tutte le maggiori iniziativecongressuali organizzate da EV srl e può essere richiesto all’ANMVIversando solo un contributo per le spese di spedizione postale. (info:tel 0372/403537-41).

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OR G A N OD II N F O R M A Z I O N ED E L L ’ AS S O C I A Z I O N E NA Z I O N A L E ME D I C I VE T E R I N A R I ITA L I A N I

A.N.M.V.I.

Un’immagine del Convegno alla Fiera di Cremona.

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

SANITÀ Paola Pulga LeggioPER L’ISTITUTO SUPERIORE DI

SANITÀ Gregorio Prestinaci eRosa Maria Martoccia

PER L’ I S T I T U TO SUPERIOREPER LA PREVENZIONE LASICUREZZA DEL LAVO ROUmberto Sacerdote e France-sco Placco

C o n v e n z i o n irifiuti: attenti aip a t t iIl rinnovo dei contratti per il ritirodei rifiuti sanitari deve attenersi al-le pattuizioni convenute. L’ANMVIrespinge ogni difformità, inclusala pretesa di rinnovare i contrattiin anticipo sull’annualità se la con-venzione stabilisce diversamente. “I colleghi che abbiano deciso diriferirsi alla ECON per lo smalti-mento dei rifiuti sanitari da loroprodotti respingano qualunque ri -chiesta di pagamento che nonsia, per lo meno, contestuale alprimo ritiro relativo ai 12 mesi divalidità del contratto. È questa laraccomandazione di Giorgio Neria proposito di ripetute segnalazio-ni da parte di Colleghi relative al-la pretesa della ditta ECON di rin-

novare il contratto per il ritiro deirifiuti con anticipo sull’annualità.L’ANMVI ha invitato la ditta in que-stione ad attenersi a quanto pat-tuito e contestualmente invita Col-leghi interessati a far rispettare itermini delle convenzioni, segna-lando eventuali difformità.

Rifiuti e sanzioniA diversi livelli dell’iter che porta irifiuti alla termodistruzione, sono

previsti controlli a campione, pe-raltro già verificatisi, che potreb-bero rivelarsi “pericolosi” per gliinottemperanti. La legge infattiprevede, nel caso di mancato uti -lizzo del formulario o di compila-zione con dati incompleti o inesat-ti, una sanzione pecuniaria chepuò andare da 3 a 18 milioni di li-re. Ogni raccomandazione al ri-g u a rdo può pertanto rivelarsiestremamente utile. Spiega Gior-gio Neri, consulente ANMVI per leconvenzioni attivate con alcune

ditte specializzate nel ritiro dei ri-fiuti: “I rifiuti non pericolosi che noipiù frequentemente produciamosono quelli solidi che, a loro volta,si suddividono in “taglienti e pun-genti” e non taglienti e pungenti.Differentemente dai rifiuti perico-losi infettivi, che vengono identifi-cati con lo stesso codice indipen-dentemente dalla loro vulneranza,i non pericolosi vengono contrad-distinti con due codici diversi:180201 (taglienti e pungenti) e180203 (gli altri) e per il loro stoc-

caggio sono previsti contenitoridalle diverse caratteristiche. Ciòvuol dire che non è possibile get-tare nel contenitore dei rifiuti nontaglienti e pungenti siringhe conl’ago ecc. I rifiuti andranno invecetenuti rigorosamente separati, eall’atto del conferimento alla dittatrasportatrice bisognerà compila-re due diversi formulari, uno perrifiuto.

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Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 216OSSER VA TORIO FARMACO

Vi d i m a z i o n er e g i s t r ostupefacenti Ho fatto vidimare nel marzo 2001il registro stupefacenti dal sinda-co della mia città. Sono tornatoquest’anno per la medesimaoperazione che però mi è statanegata perché non prev i s t a . I n-terpello il dirigente Asl del setto-re Ve t . che mi invita ad acquista-re un nu ovo registro , farlo vidi-mare a lui, p agare 6 euro perch éin Lombardia le funzioni del sin-daco in materia sanitaria sonodelegate alle Asl. Ma perché allo-ra il sindaco ha vidimato il regi-s t ro l’anno precedente stante ta-le delega?Certamente la competenza è delSindaco il quale può anche dele-gare qualcun altro, generalmentel’Assessore alla Sanità, ma noncerto il dirigente ASL dei serviziveterinari, visto che comunque lan o rmativa sugli stupefacenti ri-g u a rda il servizio farm a c e u t i c odella ASL. In effetti i Sindaci sono moltospaesati su questa normativa enon sono mai stati abituati a que-ste vidimazioni annuali, anchep e rché riguardano sostanzial-mente solo noi veterinari in quan-to gli altri che usano correntemen-te questi registri sono i farmacisti,per i quali è prevista la chiusura difine anno e non la vidimazione an-nuale. La cosa che ti consiglio di fare èdi andare dal Sindaco e chiedereche metta un semplice visto condata sulla prima pagina, ai sensidel DRR 309/90, art. 64 comma 2,che ti riporto;

A rticolo 64 Registro di carico e scarico per imedici chirurghi e i medici veteri-

nari, le navi mercantili e i cantieridi lavoro, i trasporti terrestri ed ae-rei e le comunità temporanee 1. Nel registro di carico e scaricoprevisto dagli articoli 42, 46, e 47devono essere annotati per ognisomministrazione, oltre il cogno-me, il nome e la residenza del ri-chiedente, salvo quanto stabilitonell’articolo 120, comma 5, la da-ta della somministrazione, la de-nominazione e la quantità dellap reparazione somministrata, ladiagnosi o la sintomatologia. Cia-scuna pagina del registro è inte-stata ad una sola preparazione edeve essere osservato un ordineprogressivo numerico unico delleoperazioni di carico e scarico. 2. Detti registri ogni anno dalla da-ta di rilascio devono essere sotto-posti al controllo e alla vidimazionedell’autorità sanitaria locale o delmedico di porto che ne ha eff e t-tuato la prima vidimazione.

Registri ec a n c e l l a t u r eHo dovuto fare una correzionesul registro di carico degli stu-p e f a c e n t i . Mi è stata contestatala cancellatura.Può capitare di trascrivere erro-neamente un dato sul registro de-gli stupefacenti (ad es. dalla fattu-ra d’acquisto), ma la correzionenon deve cancellare il dato errato.Basta tracciare una riga sull’anno-tazione sbagliata e trascrivere ac-canto quella esatta.

Dati del clientesulla ricetta nonr i p e t i b i l eIl farmacista contesta la manca-

ta indicazione sulla ricetta nonripetibile dell’indirizzo del cl i e n-t e. Ha rag i o n e ?La ricetta non ripetibile per usoimproprio richiede di indicare ol-tre al nome e al cognome anchel’indirizzo del cliente. Questa pre-visione che può sembrare un inu-tile formalismo è invece una tutelaper il medico veterinario prescrit-t o re. (In caso ad esempio discambio della ricetta, non può ve-dersi imputare colpe: la prescri-zione era destinata ad un ben cir-costanziato cliente/pro p r i e t a r i o ) .È una previsione che risale al de-creto 28 sett.1993.È tuttavia vero che alcuni inutilif o rmalismi erano stati omessicon una circ o l a re del D.to di Sa-nità Pubblica Veterinaria, ma ri-g u a rdavano solo alcune moda-lità di scrittura dei dati del clien-te (ad esempio l’utilizzo di un

mezzo indelebile). Anche se èpossibile che il farmacista richie-da semplicemente la carta d’i-dentità al cliente che si pre s e n t acon una ricetta in cui non è indi-

cato il suo indirizzo, è altre t t a n t of o rmalmente corretto da part edel suddetto farmacista pre t e n-d e re che la ricetta riporti tutti idati richiesti.

Gruppi sanguigni: in veterinariasiamo alla preistoria

N onostante la loro profonda diversità,i gruppi sanguigni A e Bsono generati da due proteine praticamente identiche. Quello

che cambia è la struttura molecolare delle due proteine, per la primavolta osservata da un gruppo di biologi canadesi e pubblicata sul nu-mero di settembre di Nature Structural Biology. A fare luce sui segretidei gruppi sanguigni sono i metodi sofisticati della Biologia strutturale,una disciplina che in questi anni va affermandosi sempre di più. Maquanto ci vorrà per conoscere le strutture dei gruppi sanguigni deglianimali? Il professor George Lubas della Facoltà di Medicina Veterina-ria di Pisa spiega che “molto dipende dall’interesse della ricerca scien-tifica nello svelare queste curiosità biochimiche e dall’impegno in risor-se (mezzi, uomini e strutture) che si impiegano. Tanto per esemplificare, gli studi dei gruppi sanguigni dell’uomo sonostati molto approfonditi, mentre negli animali quelli più studiati a questoriguardo sono stati il bovino, cavallo, pecora e suino, cioè quelle spe-cie animali che si identificano in quelle da reddito. Negli animali d’affe-zione e cioè il cane e il gatto, a causa dello scarso interesse della co-munità scientifica siamo rimasti alla definizione dei principali sistemi digruppo sanguigno. Nel cane gli iniziali studi risalgono agli anni ’50-’60,ma perché questa specie era un importante animale da esperimentoper provare medicine e terapie o metodologie da applicare poi nell’uo-mo. Nel gatto solo agli inizi degli anni ’90 sono stati chiariti i principaligruppi sanguigni, ma sono ancora tutte da scoprire le numerose carat-teristiche dei gruppi sanguigni. Pertanto ben vengano queste scoperte che prima o poi saranno altret-tanto svolte e verificate negli animali. Ma al momento, in particolare nelcane e nel gatto rispetto all’uomo siamo ancora fermi alla preistoria....”

S.P.

Dalla Meriall’annuncio del

Glucantime peruso veterinario

D opo il ritiro dal mercatodel farmaco Glucantim

da parte di Aventis Pharma, ar-riva il Glucantime per uso vete-rinario. Lo distribuirà Merial Ita-lia . Il “ritorno” del farmaco èstato concertato con la stessaAventis, come hanno spiegato idirigenti della casa farmaceuti-ca di Milano: “Di fronte al rischiodi un’imprevedibile protrarsi delproblema produttivo, Merial Ita-lia si attiva per rendere disponi-bile, nei tempi più brevi possibi-le, la specifica presentazioneveterinaria”. La novità è di so-stanza, perché risponde radi-calmente al problema della di-sponibilità del Glucantim, il me-dicinale ad uso umano distribui-to dalla casa farm a c e u t i c aAventis Pharma, ciclicamenteassente sul mercato italiano conevidenti disagi per la professio-ne medico veterinaria e pesantiricadute sulla salute degli ani-mali affetti da leishmaniosi. Dopo il ritiro dal mercato delGlucantim, iniziato l’8 novem-bre, Flavio Favetti, responsabiledella comunicazione Av e n t i s ,aveva spiegato alla stampa na-zionale: “si è rotta soltanto la fi-liera di produzione destinata al -l’Italia. All’inizio il Glucantim eracommercializzato per uso uma-no, non prevedevamo sarebbescoppiata un’epidemia fra i ca-ni. In effetti nei nostri ordinativiavevamo considerato anche l’u-tilizzo veterinario del farmaco.Ma siamo stati scavalcati da bi -sogni più urgenti: in Africa lamalattia colpisce soprattuttol’uomo e quando ci sono pro-blemi di produzione si preferi-sce spedire il Glucantim là doveserve a curare gli esseri umani”.Merial Italia renderà noti quantoprima i tempi e i costi della nuo-va specialità.

S.P.

a cura di Aldo Ve z z o n i

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Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

L ’obbligo di presentazionedelle dichiarazioni perio-diche IVA,come è noto, è

stato soppresso dall’articolo 11,comma 1, lettera b), del D.P.R.435/2001, a partire dal periodod’imposta 2002.In sostituzione delle dichiarazioniperiodiche è stata introdotta laComunicazione sintetica annualeche dovrà essere presentata apartire dal 2003 (per fornire i datidel 2002).L’Agenzia delle Entrate, con prov-vedimento n. I/2/114044/2002dell’8 novembre scorso ha appro-vato il “Modello per la comunica-zione annuale dati IVA”.Qui di seguito cercheremo di sin-tetizzare le principali caratteristi-che del modello nonché le moda-lità di compilazione e gli obblighiposti a carico dei contribuenti.

Composizione del modelloIl modello è composto da due fac-ciate:• la prima è il classico frontespi-

zio simile a quello della dichia-razione annuale e contienel’informativa relativa al tratta-mento dei dati personali;

• la seconda, divisa in 3 sezioni,riporta i campi relativi ai datigenerali del contribuente (Se-zione I), i dati relativi alle ope-razioni effettuate nell’anno(Sezione II), i dati relativi alladeterminazione dell’IVA dovu-ta o a credito (Sezione III), ol-tre al campo per la sottoscri-zione ed ai campi per l’impe-gno alla trasmissione telemati-ca.

Caratteristiche del modelloIl modello richiede solamente, co-me sarà in dettaglio esposto inseguito, l’indicazione complessi-va delle operazioni attive e passi-ve effettuate nell’anno, del totaledell’IVA esigibile (IVA sulle opera-zioni attive) e dell’IVA detratta (IVAsulle operazioni passive) e perdifferenza dell’IVA dovuta o a cre-dito.

Soggetti obbligati allacomunicazioneIn linea generale sono obbligatialla presentazione della comuni-cazione annuale dei dati IVA i tito-lari di partita IVA che devono pre-sentare la dichiarazione annualeIVA, anche se non hanno effettua-to nel periodo d’imposta opera-zioni imponibili ovvero non sianotenuti ad effettuare le liquidazioniperiodiche.

Soggetti esonerati dall’obbligodi comunicazioneIl comma 2 dell’articolo 8 bis delD.P.R. 22 luglio 1998, n. 322, pre-vede alcuni esoneri dall’obbligodi presentazione.In particolare, risultano esonerati:a) le persone fisiche che hanno

realizzato nell’anno 2002 (che

costituisce il primo anno di ob-bligo della comunicazione) unvolume d’affari uguale od infe-riore ad Euro 25.822,84 (pari alire 50.000.000). Ai fini dellad e t e rminazione del volumed’affari realizzato nell’anno, ilcontribuente deve fare riferi-mento al volume d’affari com-plessivo relativo a tutte le atti -vità esercitateancorché gesti-te con contabilità separata;

b) i soggetti che hanno registratonell’anno (2002) solamenteoperazioni esenti, salvo chenon abbiano effettuato opera-zioni intracomunitarie;

c) i produttori agricoli in partico-lari casi;

d) i piccoli esercenti attività digiochi ed intrattenimento;

e ) le imprese individuali chehanno dato in affitto l’unicaa z i e n d a ;

f) le associazioni che hanno op-tato per l’esonero dagli adem-pimenti IVA;

g) le amministrazioni dello Stato,le Regioni, le Province, i Co-muni, ecc.;

h) i soggetti sottoposti a proce-d u re concorsuali (fallimento,concordato, ecc.).

Termini di presentazioneIl modello deve essere presentatoentro il mese di febbraio di cia-scun anno e qualora l’ultimo gior-no del mese di febbraio cada disabato, la scadenza viene proro-gata al primo giorno feriale suc-cessivo.La comunicazione dei dati IVA perl’anno 2002 andrà quindi presen-tata entro il giorno venerdì 28febbraio 2003.Il modello di comunicazione datiIVA si considera presentato nelgiorno in cui viene trasmesso tele-maticamente all’Agenzia delle En-trate.

Modalità di presentazioneIl modello deve essere presenta-to in via telematica, è quindiesclusa ogni altra modalità di pre-sentazione.La trasmissione telematica puòessere effettuata:➤ direttamente dal contribuente➤ tramite intermediari abilitati.

Per quanto riguarda la trasmissio-ne telematica effettuata dire t t a-mente dal contribuente si ricordache la presentazione deve avve-nire:a) tramite il servizio telematico

Entratel qualora sussista l’ob-bligo di presentare la dichiara-zione dei sostituti d’imposta(modello 770) per un numerodi soggetti superiore a venti;

b) tramite il servizio telematicoInternet qualora sussista l’ob-bligo di presentare la dichiara-zione dei sostituti d’imposta(modello 770) per un numerodi soggetti non superiore a

venti oppure non sussista l’ob-bligo di presentare tale dichia-razione.

Nel caso in cui si scelga la pre-sentazione tramite interm e d i a r i oabilitato si ricorda che l’interme-diario deve:➤ rilasciare al contribuente l’im-

pegno a presentare in via tele-matica la comunicazione chegli è stata consegnata per latrasmissione o è stata diretta-mente da lui predisposta;

➤ rilasciare al contribuente, en-tro 30 giorni dal termine previ -sto per la presentazione (equindi entro il 30 marzo 2003per la comunicazione relativaall’anno 2002), l’originale delmodello di comunicazione da-ti IVA unitamente alla ricevutarilasciata dall’Agenzia delleEntrate che ne attesta l’avve-nuto ricevimento;

➤ conservare copia delle comu-nicazioni trasmesse.

Modalità di compilazione del mo-dello di comunicazione datiIVA

Sezione I - Dati di caratteregeneraleIn questa sezione occor re indica-re oltre all’anno d’imposta a cui siriferisce la comunicazione, gli altridati relativi al contribuente: partitaIva, codice attività, ecc.

Sezione II - Dati relativi alleoperazioni effettuateGli importi da indicare in questasezione devono essere espressiin unità di Euro con arrotonda-mento per eccesso se la frazionedecimale è uguale o superiore a50 centesimi di Euro o per difettose inferiore a detto limite.

Operazioni attiveRigo CD 1 - campo 1In tale campo deve essere indica-to l’ammontare complessivo alnetto dell’Iva, delle operazioni at-tive effettuate nel periodo di riferi -mento (sia operazioni imponibiliche non imponibili od esenti odad aliquota zero) annotate nel re-gistro delle fatture emesse (o inquello dei corrispettivi).

Rigo CD 1 - campo 2In tale rigo va indicato l’ammonta-re complessivo delle operazioninon imponibili (esportazioni) giàcomprese nel campo 1.

Rigo CD 1 - campo 3In tale rigo andrà indicato l’am-montare complessivo delle opera-zioni esenti di cui all’articolo 10del DPR 633/72, già comprese nelcampo 1.

Rigo CD 1 - campo 4In tale rigo andrà annotato l’am-montare complessivo delle ces-sioni intracomunitarie di beni, giàcomprese nel campo 1.

Operazioni passiveRigo CD 2 - campo 1In tale campo deve essere indica-to l’ammontare complessivo alnetto dell’Iva, degli acquisti di be-ni e servizi effettuati nel periodo diriferimento (sia operazioni imponi-

bili che non imponibili od esentiod ad aliquota zero) annotate nelregistro degli acquisti.

Rigo CD 2 - campo 2In tale rigo va indicato l’ammonta-re complessivo degli acquisti non

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 17RUBRICA FISCALE

d i Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, TorinoComunicazione annuale dei dati IVA

Il professionista non scala il leasing immobiliare

Un medico libero professionista può portare in detrazione quote di lea-sing immobiliare comprensive dell’Iva per la costruzione di uno studio,fin dal primo rateo?

L’articolo 1, comma 1, punto “g” della legge 26 giugno 1990 n. 165 (diconversione con modificazioni del Dl 27 aprile 1990, n. 90), con riferi-mento al leasing immobiliare per i professionisti, ha previsto l’indedu-cibilità sia degli ammortamenti che dei canoni di leasing. Se si tratta diimmobile strumentale è deducibile un importo pari alla rendita catasta-le dello stesso. Ciò premesso, la deducibilità indicata dal lettore nonpotrà essere effettuata.

L’esperto risponde, Il Sole 24Ore del 27 ottobre 2002

Il tempo determinato non diventa “definitivo”

Nel dicembre del 2000 sono stato assunto dall’azienda sanitaria loca-le della mia provincia per un periodo di sei mesi con contratto a tempodeterminato. Alla scadenza del primo contratto, senza alcuna interru-zione, mi è stato prorogato il contratto di lavoro sempre per lo stessoservizio, di ulteriori sei mesi. Alla scadenza di questo secondo contrat-to a termine, senza alcuna interruzione, mi viene proposta un’ulterioreproroga di tre mesi sempre per lo stesso servizio. Dopo l’ultimo con-tratto (terzo di tre mesi), mi viene proposto un contratto di collabora-zione coordinata e continuativa che io rifiuto verbalmente. Posso chie-dere la trasformazione del contratto da rapporto di lavoro a tempo de-terminato a indeterminato?

Nell’ambito della pubblica amministrazione, le assunzioni sono previ-ste, in linea di massima, per concorso pubblico, e non è possibile unatrasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato, a menoche non intervengano disposizioni di legge cosiddette di “sanatoria”.

L’esperto risponde, Il Sole 24Ore del 4 novembre 2002

L’aiuto del professionistaEsercito la professione di avvocato. Ho appena acquistato un’auto, pa-gandola 20.000 euro + Iva. Vorrei sapere:1) se il costo è deducibile;2) se posso detrarre l’Iva;3) se l’acquisto dell’auto è considerato un investimento agevolabile ai

fini della Tremonti-bis.

Risponde Luciano De Angelis1) Ai sensi dell’art. 121-bis del Tuir, per un professionista, limitatamen-

te a un solo veicolo, la deducibilità del costo d’acquisto dell’auto èconsentita nella misura del 50% di un importo massimo di 18.075,99euro (in pratica 9.038 euro)

2) Dal 1° gennaio 2001, ai sensi dell’art.30 e 31 della legge n.388/00,è detraibile il 10% dell’Iva relativa all’acquisto di un’automobile. Nel-la fattispecie in esame:Costo: 20.000 euroIva 20%: 4.000 euroIva detraibile: 400 euro

3) ricordiamo che la Tremonti-bis consente di dedurre dal reddito im-ponibile il 50% della differenza fra gli investimenti netti effettuati nelperiodo d’imposta e la media degli investimenti netti effettuati negliultimi cinque anni.

Nella circolare 90/E del 17/10/2001 viene precisato che per i beni a de-ducibilità limitata nel calcolo degli investimenti netti dell’anno o dellamedia di quelli effettuati negli ultimi cinque anni, è da considerare so-lamente l’importo fiscalmente rilevante. Pertanto nel caso in esame, re-lativamente all’acquisto dell’auto, l’importo da considerare nella deter-minazione degli investimenti netti dell’esercizio è pari a 9.038 euro.

Da ItaliaOggi - 17 novembre 2002

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

imponibili (importazioni) già com-presi nel campo 1.

Rigo CD 2 - campo 3In tale rigo andrà indicato l’am-montare complessivo degli acqui-sti esenti di cui all’articolo 10 delDPR 633/72, già compresi nelcampo 1.

Rigo CD 2 - campo 4In tale rigo andrà annotato l’am-montare complessivo degli acqui-sti intracomunitari di beni, già

compresi nel campo 1.

Sezione III - Determinazionedell’Iva dovuta o a creditoRigo CD 4In tale rigo andrà indicato l’am-montare complessivo dell’Iva esi-gibile relativa alle operazioni atti-ve effettuate nel periodo di riferi-mento, annotate nel registro dellefatture emesse o dei corrispettivi.Andrà compresa in tale campoanche l’imposta relativa agli ac-quisti intracomunitari nonché l’im -

posta relativa agli acquisti dasoggetti non residenti (con emis-sione di autofattura ex art. 17, c.3, DPR 633/72).

Rigo CD 5In tale rigo andrà indicato l’am-montare complessivo dell’Iva de-traibile relativa agli acquisti regi-strati nel periodo d’imposta, per iquali viene esercitato il diritto alladetrazione.

Rigo CD 6 - campo 1Tale rigo indicherà l’ammontare

dell’Iva a debito risultante dalladifferenza tra l’importo indicato alrigo CD 4 e quello indicato al rigoCD 5.

Rigo CD 6 - campo 2Tale rigo indicherà l’ammontaredell’Iva a credito risultante dalladifferenza tra l’importo indicato alrigo CD 5 e quello indicato al rigoCD 4.

Firma della comunicazioneLa comunicazione deve essere

sottoscritta dal contribuente.

Impegno alla presentazionetelematicaTale riquadro andrà compilatodall’intermediario abilitato incari-cato di trasmettere la comunica-zione. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 218RUBRICA FISCALE

ANIMALI ESOTICI DAC O M PAG N I APoletto EditoreIl rapporto dell’uomo nei con-fronti degli animali ha subitocontinui cambiamenti in rela-zione all’organizzazione e al li-vello culturale della società.Questo rapporto, tutt’altro cheunitario per diversificate richie-ste ed esigenze, coinvolge nonsoltanto gli animali d’affezionema anche un’infinita quantità diuccelli, piccoli mammiferi, retti -li, anfibi e pesci, che sono sem-pre più diffusi come animali dacompagnia. Il modificato rap-porto uomo-animale non deveperò far dimenticare le peculia-rità di comportamento, le diver-sità biologiche, le specifichepatologie, le differenti esigenzedi questi “nuovi” animali d’affe-zione che, come tutti gli altri,hanno diritto al benessere,an-che evitando una indebita an-tropomorfizzazione. Il libro Animali Esotici dacompagnia di Amerio Croce,coadiuvato da esperti ed ap-passionati studiosi della mate-ria, rappresenta senz’altro untesto che offre tali conoscenzecon completezza d’informazio-ne e rigore scientifico. È una guida chiara ed agevoleper i veterinari che si voglionodedicare alla cura di questi ani-mali, per gli studenti del corsodi laurea in medicina veterina-ria che vogliono ampliare il ba-gaglio culturale del loro corsodi studi e per quanti hanno lapassione degli animali esotici. È, soprattutto, un testo scrittoda persone che possono e so-no nelle condizioni di trasmet-tere in modo efficace le proprieesperienze, perché sin daglianni dell’università si sono de-dicate con entusiasmo e pas-sione alle varie problematichedi questi animali, acquisendo-ne una conoscenza diretta.

Soci delle Associazionifederate ANMVI: € 164,00

Non soci: € 200,00

RECENSIONI

PER INFORMAZIONI E ORDINI: Francesca Chiari Tel. 0372/403507Fax 0372/457091

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

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Informazioni: Francesca Chiari - Tel. 0372/403507 - Fax 0372/457091 - E-mail: [email protected] - Enrico Soldi - Tel. 0372/403518 - E-mail: [email protected]

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ETOLO36DODMAN“Farmacologia ComportamentaleVeterinaria”1/ed. 2000Prezzo scontato € 52,00Prezzo di listino € 64,00

MEDIN92NORSWORTHY“Medicina felina - Manuale pratico”1/ed. italiana 1999Prezzo scontato € 41,00Prezzo di listino € 50,00

DIAIM32MORGAN“Radiologia del cane e del g atto”1/ed. italiana 1996Prezzo scontato € 69,00Prezzo di listino € 84,00

DERMA32WILLEMSE“Dermatologia clinica del canee del gatto. Guida alla diagnosie alla terapia”2/ed. 1998Prezzo scontato € 62,00Prezzo di listino € 76,00

CHIRU32FOSSUM“Chirurgia dei piccoli animali”1/ed. 1999Prezzo scontato € 139,00Prezzo di listino € 169,00

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NEFRO13HOLT“Atlante a colori di urologiadel cane e del gatto”1/ed. italiana 1996Prezzo scontato € 74,00Prezzo di listino € 90,00

CHORT31PIERMATTEI“Ortopedia e trattamento dellefratture dei piccoli animali”1/ed. 1999Prezzo scontato € 74,00Prezzo di listino € 90,00

O F F E RTA PER AC QU I S TO CUMULAT I VO € 1 3 0 , 0 0

MEDIN103KRAFT-DURR“Trattato di Medicina e Chirurgia del gatto”vol. 1 - 1/ed. 2001Prezzo scontato € 94,00Prezzo di listino € 115,00

O F F E RTA PER AC QU I S TO CUMULAT I VO € 1 7 0 , 0 0

MEDIN105KRAFT-DURR“Trattato di Medicina e Chirurgia del Gatto”vol. 2 - 1/ed. 2001Prezzo scontato € 91,00Prezzo di listino € 111,00

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MEDUR12PLUNKETT“Procedimenti in medicinad’urgenza del cane e del g atto”1/ed. italiana 1996

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PROPOSTE EDITORIALIOFFERTA VALIDA FINO AL 28 FEBBRAIO 2003

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Si prega di scrivere in stampatello.

Condizioni valide solo per l’Italia

SPEDIRE A

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Vi prego di inviarmi ai prezzi, comprensivi di IVApiù spese di spedizione - variabili in base al peso e al tipo dipagamento, il seguente materiale

per posta ❏ per corriere celere ❏

che pagherò:

❏ Contrassegno

❏ Carta di credito Carta Sì ❏ Mastercard ❏ Visa ❏

Numero della carta

Scadenza (mese e anno)

che pagherò ratealmente in 6 mesi ❏ in 12 mesi ❏ mediante bonifico bancario(Ordinativo minimo € 260,00)

FATTURA (Obbligatoria)

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Domicilio Fiscale

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Codice fiscale

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MEDIN65ETTINGER“Compendio di medicina interna del cane e del gatto”1/ed. it. 1995

Prezzo scontato € 30,00Prezzo di listino € 98,00

CHORT22PIERMATTEI“Atlante delle vie di accessochirurgiche alle ossa e allearticolazioni del cane e del g atto”2/ed. it. 1996

Prezzo scontato € 35,00Prezzo di listino € 77,00

CARDI8SMITH“ I n t e rp retazione rapida dei toni,dei soffi e delle aritmie card i a ch e ”1/ed. italiana 1993

Prezzo scontato € 15,00Prezzo di listino € 31,00

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

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CHPLA3SWAIM“Small animal wound management”2/ed. 1997

Prezzo scontato € 41,00Prezzo di listino € 82,00

ALIME2WILL“The Waltham book of clinicalnutrition of the dog and cat”1/ed. 1994

Prezzo scontato € 31,00Prezzo di listino € 62,00

ANESO2BEYNON“Manual of exotics pets”2/ed. 1991”

Prezzo scontato € 42,00Prezzo di listino € 83,00

DIAIM26WOLVEKAMP“Enteroclysis:a newradiographic technique for evaluation of the small intestine in the dog”

Prezzo scontato € 16,00Prezzo di listino € 31,00

DERMA3BAKER“Canine and feline derm at o l ogy ”1/ed. 1990

Prezzo scontato € 60,00Prezzo di listino € 120,00

DERMA33DUCLOS“Instruction for veterinaryclients:canine and feline skin di-seases”1/ed. 1999

Prezzo scontato € 27,00Prezzo di listino € 54,00

FISIO5RUCKBUSH“Physiology of small and largeanimals”1/ed. 1991

Prezzo scontato € 45,00Prezzo di listino € 90,00

ETOLO17ASKEW“Treatment of beaviour problems in dogs and cats”1/ed. 1996

Prezzo scontato € 30,00Prezzo di listino € 60,00

ETOLO21WOLFENSOHN“Handbook of laboratory animalmenagement and welfare”1/ed. 1998

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GERIA4DAVIES“Small animal geriatrics”1/ed. 1996

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ISTO3DELLMANN“Textbook of veterinaryhistology”4/ed. 1993

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MEDIN83PRATT“Review questions and answersfor veterinariboards.Basic sciences”2/ed. 1998

Prezzo scontato € 24,00Prezzo di listino € 48,00

MEDIN80PRATT“Review questions and answersfor veterinary boards.Clinical sciences”2/ed. 1998

Prezzo scontato € 24,00Prezzo di listino € 48,00

MICRO8FENNER“Veterinary virology”2/ed. 1993

Prezzo scontato € 62,00Prezzo di listino € 124,00

MEDIN86GORMAN“Canine medicineand therapeutics”4/ed. 1998

Prezzo scontato € 78,00Prezzo di listino € 156,00

PROF37MILLER“Mosby’s review for clinicalcompetency test:Small animalmedicine and surgery”1/ed. 1998

Prezzo scontato € 26,00Prezzo di listino € 52,00

OFTAL8PETERSEN“Manual of small animalophtalmology”1/ed. 1993

Prezzo scontato € 42,00Prezzo di listino € 84,00

OSTET10DUMON“Reproduction du chenet du chat (Les indispensables de l’animal de compagnie)”1/ed. 1992

Prezzo scontato € 54,00Prezzo di listino € 108,00

Quantità Autore/Codice Titolo Prezzo

TOTALE

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

A T T I C O N G R E S S U A L I

CODICE TITOLO PREZZOATTI-42 42° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - Milano,1-4 Marzo 2001 € 10,00ATTI-44 44° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA - Milano,16-19 maggio 2002 € 10,00ATTIDERIT 14°CONGRESSO ANNUALE ESVD-ECVS € 5,00ATTIESVN ABSTRACTS 11TH ANNUAL SIMPOSIUM OF THE ESVN € 5,00

“FELINE ENEUROLOGY”

CODICE TITOLO PREZZOATTIESVO PROCEEDINGS OF THE 1998 ECVO ESVO SOVI MEETING € 5,00ATTIOF ATTI SEMINARIO NEUROOFTALMOLOGIA CLINICA CHIRURGICA € 5,00ATTIFECAVA PROCEEDINGS OF THE 4TH EUROPEAN FECAVA SCIVAC CONGRESS € 5,00

AT T I - P I C C O L I A N I M A L IN. 1 copia atti: € 13,00 N. 5 copie atti: € 36,00

CODICE TITOLOSIVAR.SEM.01 CHIAVASSA ENRICO “Il Taglio Cesareo nella Bovina” - Verona 2001SIVAR.SEM.02 AA.VV. “Appunti di Tecnica delle Necroscopie”SIVAR.SEM.03 D O N E C C H I - M AGGI “Linea guida per l’applicazione della norma ISO 9002 negli allevamenti zo o t e c n i c i ”

CODICE TITOLOSIVAR.SEM.04 BOSSI-PIROVANO “La dislocazione dell’Abomaso nel Bovino”

SIVAR.SEM.05 CANZI FRANCESCO“Piccolo Manuale (molto pratico) di alimentazione della bovina da latte”2002”

CODICE TITOLOATTI10 X° SEMINARIO DI MEDICINA FELINA (MARATEA) 13-16 giugno 1991ATTI17 17° CONGRESSO SCIVAC:NUTRIZIONE E DIETETICA CLINICA - Milano,15-17 maggio 1992ATTI18 18° CONGRESSO SCIVAC:PROBLEMI IN CHIRUGIA GENERALE DEI PICCOLI ANIMALI

Riccione, 18-21 giugno 1992ATTI20 20° CONGRESSO SCIVAC:PROBLEMI IN TERAPIA D’URGENZA

Fiuggi,5-6 dicembre 1992 / Torino,12-13 dicembre 1992ATTI23 23° CONGRESSO SCIVAC:MALATTIE CARDIOVASCOLARI DEL CANE E DEL GATTO

Orvieto,22-24 ottobre 1993ATTI25 25° CONGRESSO SCIVAC: AGGIORNAMENTI IN CHIRURGIA DEL CANE E DEL GATTO

Riccione, 23-26 giugno 1994ATTI29 29° CONGRESSO SCIVAC:MEDICINA E CHIRURGIA DI NASO, GOLA E ORECCHIO

Salsomaggiore, 20-22 ottobre 1995ATTI31 31° CONGRESSO SCIVAC:DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - Riccione, 20-23 giugno 1996ATTI32 32° CONGRESSO SCIVAC:GASTROENTEROLOGIA - Perugia,25-27 ottobre 1996

CODICE TITOLOATTI34 34° CONGRESSO SCIVAC:UROLOGIA E NEFROLOGIA NEL CANE E NEL GATTO

Paestum (SA),20-22 giugno 1997ATTI37 37° CONGRESSO SCIVAC:IL PAZIENTE ANZIANO - Perugia,23-25 ottobre 1998ATTI39 39° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA DI MEDICINA INTERNA SCIVAC

Perugia,16-17 ottobre 1999ATTI-41 41° CONGRESSO SCIVAC - PROGRESSI NELLA GESTIONE DELLE MALATTIE

RESPIRATORIE DEL CANE E DEL GATTO - Perugia,6-7-8 ottobre 2000ATTI-43 43° CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC:PROGRESSI IN MEDICINA FELINA

Perugia,28-30 settembre 200ATTI-45 45° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - Approccio diagnostico strumentale

agli apparati respiratorio,digerente e genito-urinarioPerugia,25-27 ottobre 2002€ 15,00

CONGRESSI EUROPEI E CONGRESSI MULTISALA

CODICE TITOLOATTI1SIVAR 1° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Cremona,23-4 luglio 1999ATTI2SIVAR 2° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Cremona,2-3-4 giugno 2000

CODICE TITOLOATTI3SIVAR 3° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Cremona,1-2-3 Giugno 2001ATTI4SIVAR 4° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Cremona,31 maggio/1-2 giugno 2002

AT T I - A N I MA L I DA R E D D I TON. 1 copia atti: € 13,00 N. 3 copie atti: € 26,00 N. 4 copie atti: € 32,00

M A N UA L I - A NI M A L I DA R E D DI T ON. 1 copia manuale: € 13,00 N. 2 copia manuale: € 20,00 N. 3 copia manuale: € 26,00 N. 4 copia manuale: € 32,00 N. 5 copia manuale: € 38,00

CODICE TITOLOATTI2SIVE 2° CONGRESSO SIVE:DIAGNOSTICA PER IMMAGINI IN ORTOPEDIA EQUINA

ATTI4SIVE 4° CONGRESSO SIVE: AGGIORNAMENTI SULLE TECNICHEDI RIPRODUZIONE EQUINA

ATTI5SIVE 5° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA. Perugia,6-8 febbraio 1999ATTI6SIVE 6° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA. Pisa,29-31 gennaio 2000

CODICE TITOLOATTI7SIVE 7° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA - Salsomaggiore Terme, 27-29 gennaio 2001ATTISIVESEM1 1° SEMINARIO SIVE:OSTEOCONDROSI DEL CAVALLO TROTTATOREATTISIVESEM2 2° SEMINARIO SIVE:ORTOPEDIA E NEONATOLOGIA EQUINAATTISIVESEM3 3° SEMINARIO SIVE:LA COLICA NEL CAVALLO, ESPERIENZE ED AGGIORNAMENTIATTI4IP 4° CORSO SCIVAC DI IPPOLOGIA:CHIRURGIA IN STAZIONE QUADRUPEDALE

AT T I E Q U I N IN. 1 copia atti: € 13,00 N. 5 copie atti: € 36,00

M O N O G R A F I EM ON O G R A FI E - PI C C O L I A N I M A L IN. 1 copia monografia: € 18,00 N. 5 copia monografia: € 52,00 N. 10 copia monografia: € 88,00

CODICE TITOLOSIVE96MON RADIOLOGIA DEL CAVALLO (Joe P. Morgan)SIVE97MON NOTE DI MEDICINA SPORTIVA EQUINA (William E. Jones)SIVE99MON OFTALMOLOGIA EQUINA

M O N O G R A F I E - E Q U I N IN. 1 copia monografia: € 18,00 N. 3 copia monografia: € 30,00

P RO N T UA R I

SIVARProntuario Terapeutico Veterinario1ª ed. 2002Medicina degli animali da reddito

Prezzo di listino € 41,00Prezzo Soci € 26,00

SCIVACProntuario Terapeutico Veterinario3ª ed. 2001Medicina del cane e del g attoMedicina degli animali esotici

Prezzo di listino € 41,00Prezzo Soci € 26,00

SIVEProntuario Terapeutico Veterinario1ª ed. 2000Medicina del cavallo

Prezzo di listino € 26,00Prezzo Soci € 15,00

CODICE TITOLO00.1MON L’INTERPRETAZIONE DELL’ANALISI DELLE URINE NEL CANE E NEL GATTO

(Dennis J. Chew)01.1MON PROGRESSI NELLA MEDICINA FELINA - Waltham01.2MON TECNICHE E CONCETTI DI EMATOLOGIA - Voigt02.1MON FURETTO & CONIGLIO02.2MON MEDICINA FELINA - 200289.3MON LA LEISHMANIOSI CANINA90.2MON RADIOLOGIA DIAGNOSTICA DELL’APPARATO SCHELETRICO91.1MON L’ESAME DEL MIDOLLO OSSEO IN MEDICINA VETERINARIA91.2MON MEDICINA FELINA91.3MON MANUALE DI ANESTESIA VETERINARIA91.4MON L’ESAME RADIOGRAFICO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO91.5MON OFTALMOLOGIA92.1MON AVVELENAMENTI DA SOSTANZE DI ORIGINE VEGETALE NEI PICCOLI ANIMALI92.2MON UROLOGIA92.3MON ODONTOIATRIA DEI PICCOLI ANIMALI92.4MON ATLANTE DI DERMATOLOGIA DEI PICCOLI ANIMALI93.1MON RIPRODUZIONE E PEDIATRIA NEI PICCOLI ANIMALI

CODICE TITOLO93.2MON ONCOLOGIA93.3MON ATLANTE DI CARDIOLOGIA NEI PICCOLI ANIMALI94.1MON PROBLEMI COMPORTAMENTALI DEI PICCOLI ANIMALI94.2MON ELETTROCARDIOGRAFIA94.3MON GASTROENTEROLOGIA95.1MON ANALISI DI LABORATORIO IN MEDICINA VETERINARIA95.2MON MEDICINA FELINA II95.RMON L’ANALISI DELLE URINE NEL CANE E NEL GATTO (Osborne)96.1MON F.U.S.:REVIEW DI UNA PATOLOGIA DIFFICILE DA COMPRENDERE96.2MON COMPORTAMENTO DEL CANE E DEL GATTO97.1MON ASPETTI MEDICI,GENETICI E COMPORTAMENTALI DEI GATTI DI RAZZA PURA97.2MON MORFOLOGIA DELLE CELLULE EMATICHE DEL CANE E DEL GATTO97.3MON MANUALE PRATICO PER STRUTTURE VETERINARIE97.MON GERIATRIA DEL CANE E DEL GATTO98.1MON FILARIOSI CARDIOPOLMONARE DEL CANE E DEL GATTO98.5MON MANUALE DI CITOLOGIA VETERINARIA98.RMON MANUALE DI CHIRURGIA DEI PICCOLI ANIMALI99.1MON BIOETICA E PROFESSIONE MEDICO VETERINARIA. Nuove prospettive per un punto di svolta

in collaborazione con

PERUGIA 25-27 OTTOBRE 2002

Approccio diagnostico strumentaleagli apparati respiratorio,digerente e genito-urinario

45°CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

45°CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC

Approccio diagnostico strumentaleagli apparati respiratorio,digerente e genito-urinario

ATTI DEL

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

V I D E O C A S S E T T E

SERIE CLASSICACODICE TITOLO VIDEOCASSETTA

VIDEO1 NEUROLOGIA 1. L’ESAME NEUROLOGICO - B.H. Farrow - 1985

VIDEO2 NEUROLOGIA 2. MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO - B.H. Farrow - 1985

VIDEO3 NEUROLOGIA 3. MALATTIE DEL MIDOLLO SPINALE - B.H. Farrow - 1985

VIDEO4 NEUROLOGIA 4. MALATTIE CEREBELLARI,VESTIBOLARI E DEL MESENCEFALOB.H. Farrow - 1985

VIDEO5 NEUROLOGIA 5. MALATTIE CEREBRALI E MALATTIE MULTIFOCALI - B.H. Farrow - 1985

VIDEO6 LA SPONDILITE CERVICALE - H. Denny - 1984

VIDEO7 L’OSTEOCONDRITE DISSECCANTE NEL CANE - H. Denny - 1984

VIDEO8 LA CHIRURGIA DEL GINOCCHIO NEL CANE - H. Denny - 1984

VIDEO9 PARTICOLARI TECNICHE DI BENDAGGIO - R.Jones - 1983

VIDEO10 L’ARTICOLAZI0NE DELL’ANCA NEL CANE:1 CONDIZIONI TRAUMATICHE - H.Denny - 1986

VIDEO11 LE COLICHE NEL CAVALLO:1. DIAGNOSI - G.B. Edwards - J.M. Hunt - 1986

VIDEO21 STOMATOLOGIA ED ODONTOIATRIA VETERINARIA. PARTE PRIMA - K.Zetner

VIDEO22 STOMATOLOGIA ED ODONTOIATRIA VETERINARIA. PARTE SECONDA - K.Zetner

VIDEO23 STOMATOLOGIA ED ODONTOIATRIA VETERINARIA. PARTE TERZA - K.Zetner

VIDEO24 DIAGNOSI DELLE ZOPPIE DEL CAVALLO. PARTE PRIMA - A.Lindholm - C.Rulcker

VIDEO25 DIAGNOSI DELLE ZOPPIE DEL CAVALLO. PARTE SECONDA - A.Lindholm - C.Rulcker

VIDEO26 LE COLICHE NEL CAVA L L O : 2. T R AT TA M E N TO CHIRURGICO - G. B. Edwa rds - J.M. Hunt - 1986

VIDEO27 TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA OTITE CRONICA ESTERNA E MEDIA DEL CANEP. Bedford - 1989

VIDEO28 VISITA OCULISTICA DEL CANE E DEL GATTO - P.Bedford - M-Davies - 1992

VIDEO29 IMPIEGO DEI FISSATORI ESTERNI NEL CANE E NEL GATTO - G.Romanelli - V.Capello - 1992

VIDEO30 INTERPRETAZIONE DELL’ELETTROCARDIO - GRAMMA DELL CANE E DEL GATTOM.A. Cobb - 1992

VIDEO31 L’ENDOSCOPIA DIGESTIVA NEL CANE E NEL GATTO - M.Gualtieri - S.Romussi

VIDEO32 ANIMALI ESOTICI. MEDICINA AVIARE. PARTE PRIMA - S. Romussi

VIDEO33 ANIMALI ESOTICI. MEDICINA AVIARE. PARTE SECONDA - S. Romussi

VIDEO34 APPPLICAZIONI DELL’ULTRASONOGRAFIA IN RIPRODUZIONE EQUINAD. Pascoe - M. Spensley

VIDEO35 MEDICINA D’URGENZA DEL CANE E DEL GATTO. PARTE PRIMAE. Febbo - A. Vezzoni - 1998

VIDEO36 MEDICINA D’URGENZA DEL CANE E DEL GATTO. PARTE SECONDAE. Febbo - A. Vezzoni - 1998

1 VIDEO € 15,50

3 VIDEO € 41,00

5 VIDEO € 62,00

10 VIDEO € 93,00

SERIE CONGRESSUALECODICE TITOLO VIDEOCASSETTA

VIDEOCS00 LA SPONDILITE-DISCOSPONDILITE DEL CANE- J.P.MORGAN - Pisa,24-26 febbraio 1989

VIDEOCS001 VALUTAZIONE RADIOGRAFICA DELLE FRATTURE DEL CANE E DELLA LOROGUARIGIONE - J.P. MORGAN - Pisa,24-26 febbraio 1989

VIDEOCS002 SINDROME DELLA CAUDA EQUINA - J.P. MORGAN - Pisa,24-26 Febbraio 1989

VIDEOCS003 IMPIEGO DEI PROTOCOLLI DIAGNOSTICI PER LA VALUTAZIONE RADIOGRAFICADEL RIGURGITO DEL V0MITO E DELLA DIARREA NEL CANE E NEL GATTOPisa,24-26 febbraio 1989

VIDEOCS004 IL COMPLESSO DEL GRANULOMA EOSINOFILICO NEL GATTO - D.W. ANGARANOPisa,2-4 marzo 1990

VIDEOCS005 LUPUS ERITEMATOSO DISCOIDE E LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO:DIAGNOSI E TERAPIA - R.E.W. HALLIWELL - Pisa,2-4 marzo 1990

VIDEOCS006 RICONOSCIMENTO E TRATTAMENTO DEGLI STATI IPERLIPIDEMICI NEL CANEE NEL GATTO - R.B. FORD - Venezia,2-4 marzo 1990

VIDEOCS007 RECENTI ACQUISIZIONI SULL’EZIOLOGIA,LA DIAGNOSI DIFFERENZIALEED IL TRATTAMENTO DEGLI ATTACCHI CONVULSIVI - Venezia,2-4 marzo 1990

VIDEOCS008 LE AFFEZIONI CRONICHE DELLE PRIME VIE AEREE DEL GATTO:UN PROBLEMACLINICO SPESSO FRUSTRANTE - FORD - Venezia,2-4 marzo 1990

VIDEOCS009 MANIFESTAZIONI PALPEBRALI E CONGIUNTIVALI DELLE MALATTIE SISTEMICHEM.P. NAISSE - Pisa,15-17 marzo 1991

VIDEOCS010 ATROFIA PROGRESSIVA DELLA RETINA - M.P. NAISSE - Pisa,15-17 marzo 1991

VIDEOCS011 CHIRURGIA DELLE PALPEBRE - G.M. SCHMIDT - Pisa,15-17 marzo 1991

VIDEOCS012 L’OCCHIO BAGNATO - P.G.C. BEDFORD - Pisa,15-17 marzo 1991

VIDEOCS013 TERAPIA DELLE CRISI CONVULSIVE - S. STEINBERG - Ferara,11-13 ottobre 1991

VIDEOCS015 CONTENIMENTO FARMACOLOGICO DELLE TARTARUGHE - G. VISIGALLI.PRINCIPALI MALATTIE PARASSITARIE DELLE TARTARUGHE

VIDEOCS016 TERAPIA MEDICA DELLE TARTARUGHE - G. VISIGALLI

VIDEOCS017 PRINCIPALI TECNICHE CHIRURGICHE DELLE TARTARUGHE - L. BRUNETTI

VIDEOCS018 PRINCIPALI MALATTIE RESPIRATORIE NELLE TARTARUGHE - L. BRUNETTIPRINCIPALI MALATTIE GASTROENTERICHE NELLE TARTARUGHE - G. VISIGALLI

VIDEOCS019 PRINCIPALI MALATTIE DERMATOLOGICHE DELLE TARTARUGHE - L.BRUNETTI

VIDEOCS020 PRINCIPALI MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE E METABOLICANELLE TARTARUGHE - L. BRUNETTI

VIDEOCS021 PATOLOGIA DELL’ A P PA R ATO GENITO - U R I NARIO NELLE TA RTA RUGHE - G. V I S I G A L L I

1VIDEO € 8,00

3 VIDEO € 21,00

5 VIDEO € 36,00

10 VIDEO € 62,00

W A L T H A M F O R U M

CODICE TITOLO VIDEOCASSETTA

VIDEOWS1 TECNICHE DI BIOPSIA E DI PREPARAZIONE DEI VETRINI - Perman

VIDEOWS2 IL LIQUIDO SINOVIALE COME STRUMENTO DIAGNOSTICO - MeyerIL PRELIEVO DI MIDOLLO OSSEO NEL CANE E NEL GATTO - Dehin

VIDEOWS3 L’ANEMIA - DeNicolaLE TRASFUSIONI - FeldmanTEST EMOSTATICI - Oakley

VIDEOWS4 IMPIEGO DELL’EMODIALISI IN MEDICINA VETERINARIA - CowgillPRELIEVI EMATICI NEL CANE - Oakley

VIDEOWS5 TECNICHE DI BIOPSIA INTRAADDOMINALE - Holt

VIDEOWS6 RIPARAZIONE CHIRURGICA DELLE ERNIE PERINEALI - BirchardLAPARATOMIA ESPLORATIVA - Berg

VIDEOWS7 CATETERIZZAZIONE PORTALE TRANSPLENICA - Martin

VIDEOWS8 ABLAZIONE TOTALE DEL CANALE AURICOLARE - HardieRESEZIONE LATERO-VERTICALE DEL CANALE AURICOLARE - Harari

VIDEOWS9 INSERIMENTO DELLA SONDA GASTRICA PER VIA ENDOSCOPICA PERCUTANEAE GASTROTOMIA A CIELO CHIUSO - MarksTRATTAMENTO DEL DOLORE OPERATORIO - Pascoe

VIDEOWS10 BENDAGGI E SISTEMI DI IRRIGIDIMENTO ESTERNI - SchillerBENDAGGIO DELLE FERITE - Brad y

VIDEOWS11 DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA - R. Boudrieau

VIDEOWS12 TRATTAMENTO DELLA ROTTURA DEL LEGAMENTO CROCIATO CRANIALEE DELLA LUSSAZIONE MEDIA DELLA ROTULA - J. Harari

VIDEOWS13 TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA LUSSAZIONE DELLA ROTULA NEL CANEE NEL GATTO - G. Flo

VIDEOWS14 STABILIZZAZIONE DELL’ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO DEL CANE - M. Parchman

VIDEOWS15 RIPARAZIONE EXTRACAPSULARE DELLA ROTTURA DEL LEGAMENTO CROCIATOANTERIORE - M. OlmsteadRIPARAZIONE DELLA ROTTURA DEL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE - Flo

VIDEOWS16 IL TRATTAMENTO DELLE FRATTURE OSSEE - A. JohnsonDIAGNOSI DELLE ZOPPIE NEL CANE - A. Lipowitz

VIDEOWS17 TRATTAMENTO DELLE FRATTURE DELLE OSSA LUNGHE MEDIANTE CHIODOCENTROMIDOLLARE BLOCCATO - R. TassLA LUSSAZIONE COXOFEMORALE CRANIODORSALE NEL CANE - Pluhar

VIDEOWS18 TECNICHE DI FISSAZIONE ESTERNA CON RESINE ACRILICHE - J. ToombsT R AT TA M E N TO CONSERVAT I VO E CHIRURGICO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA - Va s s e u r

VIDEOWS19 A P P ROCCIO AL PAZIENTE CON PATOLOGIE DELLA COLONNA V E RTEBRALE - M. MooreL’EMILAMINECTOMIA - A. Nannos

VIDEOWS20 L’OSTEOCONDRITE DISSECCANTE NEL CANE - C. PopovitchINTRODUZIONE ALL’AGOPUNTURA VETERIANARIA - R. Skar

VIDEOWS21 TRATTAMENTO DELLE FRATTURE DISTALI DELLA TIBIA NEI GATTIIN ACCRESCIMENTO - A. NannosAPPROCCIO PRATICO ALLA PROTESI TOTALE DELL’ANCA - Parker

VIDEOWS22 PROCEDIMENTI ENDODONTICI NON CHIRURGICI:CANALE RADICOLARE - B. WelshRICOSTRUZIONE DEI DENTI CANINI DEL CANE - Kramer

VIDEOWS23 ESTRAZIONE DENTALI CHIRURGICHE E TRATTAMENTO DELLE FISTOLEORONASALI. Manfra-MarrettaINCAPPUCCIAMENTO DIRETTO DELLA POLPA - OakesASTRAZIONI DENTALE CHIRURGICHE - Smith

VIDEOWS24 OLMSTEAD:“STABILIZZAZIONE CON PLACCA DELLE FRATTURE DELL’ILEO”

VIDEOWS25 OLMSTEAD:“TRATTAMENTO DELLE FRATTURE ACETABOLARI”

VIDEOWS26 TRATTAMENTO DELLA LUSSAZIONE ROTULEA - Olmstead

VIDEOWS27 OSTRUZIONE URETRALE E CISTOTOMIA - Seim III

VIDEOWS28 STABILIZZAZIONE MEDICA DELLE ROTTURE DELLA VESCICA - T.HackettTRATTAMENTO DELLE ROTTURE DELLA VESCICA - Seim III

VIDEOWS29 TRATTAMENTO DELLE ERNIE DIAFRAMMATICHE NEL CANE E NEL GATTOH.B. Seim III

VIDEOWS30 TRATTAMENTO CHIRURGICO DELL’INCONTINENZA URINARIA MEDIANTEL’IMPIEGO DELLA COLPOSOSPENSIONE - Smeak

VIDEOWS31 RIMOZIONE CHIRURGICA DEI POLIPI RETTALI - Seinm II

1 VIDEOCASSETTA € 15.50

Ogni 5 video acquistate, una in omaggio a nostra scelta

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

C ome abbiamo già più vo l-te ribadito in altre occa-s i o n i , con la definizione

di sistema operativo, (SO), si in-tende un part i c o l a re pro g r a m m ache gestisce il funzionamento ditutte le parti del nostro computer,dal micro p ro c e s s o re alla memo-ria, fino alle periferiche installate(mouse, tastiera, video, stampan-te, ecc.).Le applicazioni che noi utilizzia-mo per scrivere, stampare, dise-g n a re, ascoltare o navigare, “dia-logano” dunque col SO, che con-t rolla l’esecuzione di tutti i co-mandi necessari al loro buon fun-z i o n a m e n t o .Come per i linguaggi di pro g r a m-mazione (che eventualmente ap-p ro f o n d i remo in un successivon u m e ro della rivista), esistonomoltissimi sistemi operativi. Tu t t a-via, mentre i linguaggi norm a l-mente possono funzionare, su unqualsiasi computer, i SO, essen-do strettamente collegati al com-puter su cui funzionano, varianomolto a seconda di dove vengo-no installati. Nel caso dei Personal Computer,il Sistema Operativo più diff u s o(100 milioni di utenti) è Wi n d o w sdella Microsoft, nelle varie versio-ni in commercio. Un altro sistemamolto famoso e utilizzato da circ a50 milioni di utenti, è Macintoshdella Apple, che rappresenta l’al-ter ego del più diffuso Wi n d o w s .O l t re a questi due SO commer-ciali più diffusi, esiste anche unSO Open Source (con il codicepubblico e non segreto) ef re e w a re, che conta ormai più di5 milioni di utenti, chiamato Li-nux. Esso appartiene alla fami-glia UNIX e può essere installatosu molti tipi di computer.UNIX fu sviluppato all’inizio deglianni ’70 e fu molto usato dalleuniversità e dalle grandi aziendesu grossi calcolatori. Su di essosi è sviluppato Internet e, ancoraoggi, quasi tutti i server utilizzanoUNIX a seconda delle case pro-duttrici che ne fanno uso come:IBM, Digital, Solaris, ecc.Av rete sicuramente cominciato av e d e re alcuni spot pubblicitariche sponsorizzano Linux, vantan-done i pregi e mettendo in risaltola partnership con il colosso IBM.P roprio per queste prospettive in-t e ressanti che potre b b e ro entroqualche anno rivoluzionare il con-cetto di navigazione su internet el’utilizzo dei server di rete, inten-diamo, sia pure a scopo didatticoe meramente informativo, illustra-re brevemente la storia di Linux egli utilizzi che ne potre b b e ro deri-v a re .Linux nasce nel 1991, quandouno studente di informatica di

Helsinki Linus To rvalds, attraver-so un newsgroup, ebbe l’idea dic re a re un nucleo di sviluppatoridi centinaia e quindi di migliaia dipersone che avre b b e ro potutoe/o dovuto apport a re delle mi-gliorie al software originale, mo-dificandolo e rimettendolo a di-sposizione degli altri utenti che loa v e s s e ro voluto utilizzare e a lorovolta rimodificare per ulteriorip e rf e z i o n a m e n t i .Un grosso vantaggio del softwareo p e n - s o u rce che viene moltomenzionato, dato che, come ab-biamo appena detto, ognuno puòm o d i f i c a re liberamente e ridistri-b u i re un programma, è che iclienti non sono obbligati da unac e rta azienda a comprare il loros o f t w a re .Un altro vantaggio di Linux è che,essendo part i c o l a rmente utilizza-to e adatto nella gestione del set-t o re Serv e r, si rende part i c o l a r-mente aggressivo nei confronti diM i c rosoft e Unix che, in quel set-t o re specifico, mostrano tutti i lo-ro punti deboli. Microsoft, infatti,domina in mercato nel settoreDesktop, ma la competizione èdura sul settore Serv e r, dove Li-nux è ampiamente usato. Inoltre

Linux è economico, mentre iclienti di Unix devono pagareg rosse cifre .La grande sfida di Linux nell’im-mediato futuro sarà quella di au-m e n t a re il numero delle aziendep roduttrici di software che off r a n os u p p o rto per questo sistemaoperativo. Già da qualche anno Microsoft ea l t re aziende leader del settorei n f o rmatico si stanno muovendocon rapidità e con numerosi mez-zi economici, per competere conLinux sul suo stesso terre n o .Tuttavia, Microsoft deve comun-que re s t a re in guardia, in quantoLinux è diventato uno stru m e n t omolto popolare in ambienti comele università, senza contare che s e m p re più giovani, una volta ter-minate le scuole, si ritrovano conuna cultura informatica basataspesso su Linux. Quale potrà dunque essere il fu-t u ro di Linux? Il ternd è sicura-mente in crescita, anche a giu-d i c a re dall’interesse che hannodimostrato colossi come IBM eINTEL, che stanno cominciandoa esplorare questo nuovo terre-no con una serie di prodotti de-d i c a t i . ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 23IN RETE

Linux, un sistema operativo freeware in forte e s p a n s i o n eAnche se è ancora lontano il momento di una sua applicazione commerciale su larga scala

d i Fabrizio Pancini

http://www.ipse.com/

Un sito davvero completo sul mondo dell’informazione sia generalistache specializzata.A questo proposito è disponibile un ampio settore dedicato alle rivistescientifiche italiane (ma anche straniere) e delle case editrici. Una fon-te di informazioni molto esauriente che vi stupirà per completezza e va-stità. Da visitare!

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

T raggo spunto da una di-scussione sulla Vetlinkper alcune riflessioni.

Perl’ennesima volta (e non saran-no mai abbastanza) si parlavadell’aggressività dei cani nei con -fronti dell’uomo e poi si ampliava ildiscorso ai disturbi del comporta-mento e a come prevenirli. In rife -rimento ad una mia risposta sul-l’argomento una collega mi chie-deva: “Perché non invieresti uncucciolo di pochi mesi ad uncomportamentalista per una visi-ta?” Risposta: “Perché non mi sogne-rei mai di mandare un figlio di cin-que anni, senza alcun disturbopsichico, da un neuropsichiatrainfantile”. La risposta mi è venuta sponta-nea pensando anche all’evoluzio -ne tumultuosa della medicina ve-terinaria negli ultimi tre n t ’ a n n i .Siamo passati dal veterinario chesi occupava un po’ di tutte le spe-cie animali (spesso “facendo” atempo perso quelli da compa-gnia) al boom delle cliniche e me-gacliniche veterinarie dove oggisi può trovare il collega che si oc-cupa soltanto di ecografia o quel-lo che si occupa soltanto di medi-cina interna. Quello che non riuscivo a capire,nei primi anni di professione, erala difficoltà di riferire ad altri colle-ghi casi sui quali non si avevanocompetenza ed attrezzature ade-guate. Trovavamo del tutto normale che ilmedico ci mandasse dall’endocri-nologo, il quale ci inviava dal neu-rologo, il quale ci riferiva all’oculi-sta. Guarda caso nella stessa città.Poi magari ti capitava di vederlitutti e quattro assieme a cena emagari ti sorgeva anche qualchedubbio. È evidente che la mancanza dispecializzazione, ma anche la so-litudine in cui lavorava il veterina-rio che non aveva punti di aggre-gazione, come l’ospedale o la ca-sa di cura, lo rendevano riluttantedi fronte all’eventuale perdita diun cliente. Con l’avvento inevitabile dellespecializzazioni, che una legisla-zione ottusa ci obbliga ancora og-gi ad acquisire all’estero, abbia-mo cominciato a capire (non tutti)i nostri limiti e ad inviare il caso achi ne ha competenza. Questoper quanto riguarda la patologia. Ritornando alla collega comporta-mentalista, è evidente (e alla fineci siamo trovati d’accordo) chequalunque veterinario debba ave-re le cognizioni minime di baseper suggerire ai proprietari l’edu-cazione cor retta per i propri ani-mali. D’altro canto se dovessimo riferireal comportamentalista tutti i cuc-cioli per una visita preventiva, lastessa cosa dovremmo fare con il

cardiologo, il neurologo, l’interni-sta, l’oftalmologo, l’ortopedico evia così in un labirinto sanitario im-pensabile e in odore di truffa. Soche educare è molto difficile. È unproblema che affligge l’uomo dal-

l’eternità. I miei genitori mi hanno insegnatol’educazione con un metodo cheoggi sarebbe sicuramente conte-stato. Non ricordo bene quanticeffoni ho preso da mia madre

quando facevo qualche stupida-ta. Forse la “carota e il bastone”rappresentano un metodo ridutti-vo e sbagliato o forse, specie congli animali, questa è la base perun’educazione corretta.

Fatto sta che, vedendo i ragaz-zini di oggi, mi vien da pensareche di fronte ad un calcio nelculo al momento giusto non sidebba chiamare il Telefono Az-z u rro . ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 224L’OPINIONE

Il comportamento a n i m a l enon è un d i s t u r b o

d i Oscar Grazioli

Medico Veterinario, Reggio Emilia

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

L ’ A D E P P è l’associazioneche unisce le casse di pre-videnza di tutti i settori

professionali. A lei aderisce an-che l’ENPAV. La sua forza è neinumeri. Non tanto quelli dei pro-fessionisti, che indirettamente vifanno riferimento per la propriapensione, ma quelli delle migliaiadi milioni di euro che sono nei pa-trimoni dei vari enti di previdenzaassociati. A questi soldi avevaperfino pensato il Governo peraggiustare il suo traballante bilan-cio e sembra che la stessa FIAT sisia rivolta all’Adepp per trovare unsostegno finanziario per superar ela sua pesante crisi. L’Adepp daquando è Presidente l’Avv. Mauri-zio De Tilla, che nell’associazionerappresenta la Cassa forense, hafortemente trasformato il suo ruo-lo, principalmente tecnico, assu-mendosi quello di rappresentantepolitico del mondo professionaleriuscendo a farsi riconoscere, so-prattutto per l’attivismo del presi-dente e la forza di capitali, ruoli eriferimenti istituzionali che vannooltre la funzione stessa delle Cas-se, aprendosi a competenze dasempre attribuite al CUP o forsepiù propriamente alla Consilp-Confprofessioni. P roprio in questi giorni, sfru t t a n-do abilmente il discutibile art . 1 9della Finanziaria con il quale ilG o v e rno si attribuiva qualche di-ritto sui capitali delle Casse eche lo stesso Berlusconi su pre s-sione dell’Adepp si è impegnatoa togliere, De Tilla, sostenendonecessaria la loro presenza nelladiscussione della Finanziaria, haottenuto che la sua associazionepossa essere riconosciuta come“ p a rte sociale”. Il CUP (Comitato Unitario delleProfessioni) riunisce tutte le fede-razioni nazionali degli ordini dellediverse professioni fra cui la FNO-VI. Rappresenta quindi centinaiadi migliaia di professionisti cheoperano nei diversi settori e chenel nostro paese sono una cate-goria particolarmente forte sia pergli aspetti economici, sociali e,non dimentichiamolo, politici. Solonegli ultimi anni però il mondoprofessionale è riuscito ad attrarresu di sé l’attenzione dei partiti. Ilsuo ex presidente Nicola Bucci-co, dimessosi pochi mesi fa perassumere l’incarico di Vicepresi-dente del CSM, è stato molto atti-vo ed è riuscito ad imporsi politi-camente diventando il riferimentodi ogni discussione sulla riformadegli ordini. La proposta del CUPè stata negli ultimi mesi il punto dip a rtenza per ogni progetto diriforma anche se la commissionevoluta dal Sottosegretario allaGiustizia Vietti, che entro dicem-b re dovrebbe arr i v a re ad una

bozza finale, ha già premesso diritenere migliore la proposta Fas-sino, a suo avviso più equilibratae meno “ordinocentrica”. Il nuovopresidente del CUP, l’architetto Si-rica, ha quindi una pesante ere-dità da sostenere nei confronti diun Governo che aveva fatto moltepromesse ma che per ora si è fer-mato alla possibilità di riconosce-re anche al CUP il ruolo di “partesociale”. La Consilp-Confprofessioni è laconfederazione delle Associazio-ni e dei Sindacati professionali.Ha meno numeri, come iscritti, delCUP, ha meno potere economicodell’Adepp ma ha la forza di rap-presentare un mondo professio-nale che crede fortemente nelproprio lavoro e nel proprio ruoloe per questo ha ritenuto di doverliberamente aderire ad Associa-zioni o Sindacati che lo possanorappresentare. Questa è la forzadella Consilp-Confprofessioni: lalibertà di scelta e di convinzionerispetto al CUP che rappresentagli iscritti obbligatoriamente agliordini o all’Adepp che rappresen-ta gli iscritti obbligatoriamente al-le Casse di previdenza. Non èuna differenza da poco perchéquesto aspetto attribuisce di fattoalla Consilp-Confprofessioni unruolo di rappresentanza del mon-do professionale decisamente piùsignificativo rispetto agli altri dueorganismi. L’ANMVI fa parte dellaConsilp-Confprofessioni ed al suointerno rappresenta il settore ve-terinario, pur non essendo rap-presentante della categoria pro-

fessionale più numerosa, l’ANMVIè riuscita con impegno e dinami-cità ad avere una significativa vi-sibilità in questo organismo inter-professionale. Questa ampia premessa era ne-cessaria per poter sviluppare al-cune riflessioni ma prima vorre ia g g i u n g e re un’ultima considera-zione. De Tilla è avvocato comep u re molti componenti dellaCommissione ministeriale per lar i f o rma degli ordini. Quella fore n-se è la categoria che oggi sta do-minando il mondo pro f e s s i o n a l e ,ha la forza dei numeri, ha quellaeconomica ma soprattutto haquella politica: gli avvocati sonomolto numerosi fra gli eletti in Par-lamento. I veterinari purt roppo, alcontrario, contano poco sia pernumeri, forza economica e rap-p resentanza politica. Alla Came-ra siamo rappresentati soltantodal Collega Gianni Mancuso. Ilsuo impegno, la sua attenzione ela sua disponibilità verso la no-stra categoria sono sempre evi-denti ma non certo paragonabilial potere di decine di avvocati re-distribuiti fra Camera e Senato.Le tre associazioni hanno ruoli di-versi ma volendo rappre s e n t a retutto il mondo professionale fini-scono di sovrapporsi in ruoli simi-li se non identici trovandosi quin-di in posizione conflittuale e dicontrasto su vari problemi. È giu-sto, ad esempio, ricord a re che ils e t t o re veterinario è guardato conmeraviglia ed un po’ di invidiap e rché è l’unico fra i tanti delmondo professionale dove gli or-

dini non litigano con le associa-zioni professionali e dove le stes-se non sono in conflitto con glienti di previdenza. È vero infattiche fra FNOVI, ENPAV ed ANMVI,al di là di posizioni che possonoe s p r i m e re approcci diff e renti aip roblemi del nostro settore, inconsiderazione anche dei diversiobiettivi e finalità degli stessi or-ganismi, vi è sempre stato un otti-mo rapporto di collaborazione.Ovviamente è più facile che l’inte-sa sia forte fra FNOVI ed ENPAVvisto che entrambi prevedono ob-bligatorietà di iscrizione e l’au-mento degli iscritti di una port aautomaticamente ad un aumentonella seconda. L’ANMVI, al con-trario, non avendo iscrizioni obbli-gatorie ma dovendo esprimere leposizioni e gli interessi degli ade-renti alle associazioni federateche essendo iscritti volontari so-no in genere fra quelli più attentialla propria professione, deve ov-viamente confrontarsi e difenderela categoria da ogni normativa oimposizione che limiti le pre ro g a-tive della sua professionalità e losviluppo dei suoi ambiti di lavoro .Facciamo un esempio, ipoteticoovviamente! L’anno prossimo il a u reati in veterinaria passano da1100, dato del 2001, a 2000.Questo significa soltanto aumen-t a re la disoccupazione, la sottoc-cupazione, una concorrenza ille-gale, un deterioramento dellap rofessionalità, uno scadimentodell’immagine del veterinario.Stanno nascendo numerose figu-re professionali (lauree iunior)che saranno comunque più o me-no concorrenti del veterinario.F e rmarle è impossibile! Le uni-versità hanno bisogno di iscritti enon potendo oggi aumentarequelli di veterinaria li vanno ap re n d e re proponendo altri corsiper mezzi veterinari. Sono centi-naia gli iscritti per il 2002. E dopodove andranno a finire? Non vi èdubbio che la FNOVI al suo inter-no dovrà trovar posto per loro el ’ E N PAV di posto ne ha veramen-te tanto per avere sempre piùc e rtezze di aver un buon equili-brio finanziario nei prossimi anni.Il Prof. Girardi, Presidente dellaC o n f e renza dei Presidi si è la-mentato, al Congresso FNOVI,che gli “zoonomi”, nuova e nonchiara figura professionale, sianofiniti negli ordini dei laureati inAgraria perché la stessa FNOVI liaveva rifiutati. Tutti soldi persi se-condo Girardi anche per l’ENPAV.Tutto vero ma si dovrebbe ancher i c o rd a re che questa decisione fup resa per togliere allo zoonomocompetenze veterinarie che loa v re b b e ro trasformato, in molti al-levamenti, in un concorrente abasso prezzo e poi non sempre i

soldi sono tutto. E l’ANMVI? Con-tinuerà a battersi perché il nume-ro di iscritti a veterinaria resti il piùbasso possibile in considerazio-ne degli sviluppi del nostro setto-re e che questi limiti non venganodribblati da altri corsi ma anzi chegli iscritti a questi siano conside-rati nel definire il numero pro-grammato delle diverse univer-sità. Da questo esempio si evidenziachiaramente quale dei tre organi-smi dovrà aver sempre più forzarappresentativa e politica per di-fendere doverosamente e legitti-mamente il mondo professionaleveterinario sia pubblico che priva-to. Del resto il riconoscimento co-me “parte sociale” del CUP e del-l’Adepp è stato contestato da piùparti. Come può infatti essere par-te sociale un ordine professionaleche viene gestito sotto il controllodel Ministero della salute, del Mi-nistero della giustizia ed i cui con-ti sono controllati dalla Corte deiConti. Ed inoltre, gli ordini profes-sionali non sono nati spontanea-mente e per desiderio dei profes-sionisti a difesa dei loro interessima sono stati costituiti per leggeper garantire gli utenti e non gliaderenti ed è per questo che èprevisto l’obbligo della iscrizionepagando una tassa per potersvolgere la professione dopo aversuperato un esame che non a ca-so si chiama “di stato”. Come puòun organo che ha principalmenteil ruolo di controllare il nostro ope-rato essere “parte sociale” in no-stra rappresentanza ed a difesadei nostri diritti ed interessi? Nonper niente sulla Riforma degli Or-dini le posizioni del CUP e dellaC o n s i l p - C o n f p rofessioni sonomolto distanti. Il discorso sull’A-depp, poi, mi sembra ancor piùevidente. È come se alla prossimatrattativa con la FIAT invece dellaCGIL, CISL ed UIL si presentassel’INPS. Ho estremizzato il ragiona-mento ma la logica è questa. Hol’impressione che negli ultimi me-si stiano accadendo situazioni lacui portata sulla nostra professio-ne non sia ancora stata sufficien-temente approfondita: ECM, re-gionalizzazione del settore sanita-rio e professionale, tariffario na-zionale, gestione del farmaco, petcorner, buone pratiche veterina-rie, lauree brevi, decreto sullestrutture veterinarie, ruolo CUP eAdepp, riforma degli ordini, pro-fessionista-impresa, ospedali uni -versitari, evoluzione della veteri-naria pubblica, e forse mi sfuggequalche cosa. Se non ci impe-gniamo subito su tutti questi frontiancora una volta saranno altri adecidere per noi e dopo nel beneo nel male sarà comunque troppotardi. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 25RIFLESSIONI

A D E P P, CONSILP Conf-professioni e CUPIn tre sigle tutte le professioni

d i Luigi Poretti

Alessandro Lombardi è entrato nel consiglio Direttivo dell’ADEPP

L a previdenza veterinaria entra nel direttivo delle Casse. Il 7 no-vembre scorso Alessandro Lombardi,Presidente dell’ENPAV è

stato eletto all’unanimità consigliere nel direttivo dell’ADEPP. La nomi-na, scaturita dal voto unanime dell’assemblea dei presidenti degli entiprevidenziali, colloca per la prima volta la previdenza veterinaria ai ver-tici dell’Associazione. L’Assemblea ha votato anche per il rinnovo del-la carica di Vice Presidente (attribuita a Luciano Savino, presidentedell’ente previdenziale dei ragionieri) e per l’istituzione della carica diVice Presidente Vicario (assegnata a Adelio Bertolazzi, commerciali-sta). L’incarico in Consiglio assunto da Alessandro Lombardi dureràper un triennio. Il prossimo impegno è la discussione della totalizza-zione presso il Ministero del Lavoro; la totalizzazione è divenuta argo-mento di pressante attualità dopo l’approvazione dell’articolo 30 dellaFinanziaria 2003 che permette, a chi è stato rimborsato dei contributiversati alle casse di previdenza professionali (prima dell’entrata in vi-gore della legge 45/90), di “ripristinare i periodi di anzianità pregressa,anche ai fini della ricongiunzione o della totalizzazione”, previa restitu-zione alle casse dei contributi rimborsati. Il presidente dell’ADEPP neha già chiesto la cancellazione: “Condivido il parere di De Tilla – hacommentato Alessandro Lombardi – anche se la Finanziaria deve an-cora terminare il suo iter di approvazione in Senato”.Per ora le Casse hanno comunque strappato una vittoria sulla Finan-ziaria: il discusso articolo 19 è stato stralciato dalla Camera.

@nmvi Oggi, 15/11/2002 www.anmvi.it/anmvioggi

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

Molto lavoro,pochi soldiCari Colleghi, s a p rete certamente che l’autricedella lunga e amara lettera appar-sa sullo scorso numero di Pro f e s-sione Veterinaria si trova in ottimacompagnia: ed infatti, eccomi qua,con il mio sfogo sull’argomento. Laureata da tre anni, mi ritenevofortunata ad aver trovato lavoroprestissimo in un ambulatorio vici-no a casa: non sapevo ancoraquale sorta di sfruttamento mi sa-rebbe toccato. “All’inizio va benetutto”, mi avevano detto e mi erastato consigliato di accontentarmidi quello che guadagnavo vistoche comunque avrei dovuto farmi“le ossa”, come si dice. Così hocontinuato per due anni e mezzoa lavorare con uno stipendio ina-deguato per le ore che mi vede-vano impegnata, considerato chemi spettavano anche turni di re-peribilità festiva e notturna e visitedomiciliari che, per le caratteristi-che del territorio in cui vivo, nonerano affatto agevoli. Durante questi faticosi mesi misono mobilitata per cercare un im-piego che mi garantisse una mag-giore indipendenza economica esoprattutto una esperienza miglio-re, una casistica più ampia eduno standard lavorativo superiorerispetto a quello dei precedenticolleghi, che si erano dimostrati,col tempo, poco aggiornati, pocoprofessionali e niente affatto umili!Pur avendo fatto molto di più diquanto mi fosse stato chiesto e diquanto mi competesse (tipo pa-gare bollette, fare pulizie, ecc.)sono stata bollata come “ingrata”nel momento in cui ho trovato unaltro impiego... L a v o ro adesso da pochi mesi inuna clinica di una grande città:molti casi clinici, metodo lavorativopiù professionale, ottima attre z z a-tura, colleghi disponibili ad inse-g n a re, buona suddivisione del la-v o ro con concrete possibilità di se-g u i re un proprio campo di “specia-lizzazione” ... Ma ecco di nuovo ilsolito problema: pochi soldi e turn imassacranti di pronto soccorsoche fanno rimanere allibiti persino ip roprietari degli animali! Mi sonosentita dire più di una volta frasidel tipo: “ma lei è ancora qui da ie-ri ?!?” Dopo che avevo lavorato nelmio turno pomeridiano più la nottepiù la mattina del giorno successi-vo, totale 19 ore di fila! Incre d i b i-le... ed anche stavolta lo stipendioè inadeguato. E dire che rispetto a prima nonposso dire di trovarmi male, datoche mi spinge una enorme pas-sione per questo maledetto lavoroed una voglia immensa di studia-re, aggiorn a rmi e se possibilespecializzarmi. A differenza dellacollega, rispetto alla quale misembra di essere stata più fortu-nata, io non credo che lasceròmai la professione alla quale sa-crifico oggi tutto il mio tempo, lemie forze ed il mio impegno... ameno che crepi lavorando! Spero solo che la grande passio-ne che mi spinge continui a so-

stenermi e che qualche collegaserio si accorga di me, di quelloche potrei essere se cominciassea considerarmi alla pari. Sonocerta che queste persone esisto-no e non mi darò tregua finchénon le avrò trovate sulla mia stra-da; continuerò con umiltà e tena-cia cercando di emergere con laconoscenza e la professionalità:questo lavoro è un impegno cheho preso nei confronti dei miei pa-zienti, della scienza e del mio fu-turo... sarà difficile che mandi al-l’aria tutti i miei sacrifici!

Lettera non firmata

Da ex CollegaCaro Scotti, qualcuno che toglie le parole dibocca ai molti nella situazionedella collega e compagna disventura. Aggiungo un’osservazione dae s t e n d e re a tutti coloro che si tro-vano ben descritti dalla collega perla prospettiva economica: a 30 an-ni suonati e con questo “stipendio”dove prendo i soldi per i corsi el ’ a c c reditamento ECM? Li chiedo amamma e papà? Ed ora una osser-vazione personale ma purt ro p p ocomune ad altre veterinarie - don-ne (bisogna distinguere, siamo unpo’ una palla al piede). Dopo un intervento chiru rg i c o ,chiaramente non essendo retri-buita in degenza e senza inden-nizzi (a questo giro chiederò i sol-di ai nonni per l’assicurazione, so-no la nipotina laureata), anzi an-

dando in ambulatorio accompa-gnata poiché non potevo ancoraguidare, ma “non posso pagarti,ancora non sei autonoma”, deci-do di avere un figlio. Risposta degli esimi colleghi - tut-ti buoni padri di famiglia - alla co-municazione che non avrei piùfatto Rx: “Questo per noi è un pro-blema, spero che tu rimanga in-cinta tra parecchi mesi, così tro-viamo un sostituto”, ben sapendoche parecchi mesi nella mia situa-zione di salute significa perderedel tutto le speranze. Riflettete cari colleghi direttori sa-nitari e simili, questa è la miseriaumana della categoria: una cate-goria che tende sempre al ribas-so, che specula sui centesimi,perché ne è al ribasso la moralità. Come conciliare professione, ag-giornamento, e aspettative di vitafamiliari? Semplice: cambiando lavoro ,m e n t re qualcuno penserà “laprossima volta prendo un uomo alavorare”. Mi faranno lo scontoper la vaccinazione del gatto senon chiedo fattura? O gli facciopagare IVA ed ENPAV? Ci pen-serò... ciao ormai ex colleghi.

Lettera firmata

Non arrendersiQuesta mattina ho letto l’art i c o l odella collega, pubblicato su Pro f e s-sione Veterinaria, nel quale si de-nuncia tutta una serie di pro b l e m ilegati al Veterinario che lavora co-me dipendente in stru t t u re private.

Ciò che mi ha colpito non è tantol’elenco dei problemi ma la scelta,s p e ro dettata dal momentaneosconforto e quindi reversibile, dicambiare lavoro abbandonandola professione. Questa mia è per esortarla a nonarrendersi e, magari, a cambiaredatore perché qualche buon pro-fessionista in quella città sicura-mente le darà un lavoro onesta-mente retribuito. Nella mia struttura non ho colla-boratori Vet ma ho da poco unainfermiera. Io le do un giusto (se-condo lei, dato che ne abbiamoparlato) stipendio, ora è in provama la metterò in regola, e se cisarà necessità di lavorare di più lapagherò di più. Ma perché nondeve essere così anche con i col -leghi? La domanda che faccio è questa.Se domani decido di assumere uncollaboratore Vet quanto deve es-sere lo stipendio base e per quan-te ore? Ma è così difficile?

Marco Ruffini

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 226LETTERE AL DIRETTORE

I sogni: lavoro nero, ma non pagato,

della ragioneGesualdo Bufalino

@

L’ANMVI ha proposto agli

iscritti delle Associazioni Fede-

rate un servizio di recupero

stragiudiziale del credito offer-

to da una società specializza-

ta, la CONSULCREDIT di Bolo-

gna. Sul numero scorso della

nostra rivista la Collega Sancin

lamentava il mancato adempi-

mento di tutte le fasi dichiarate

da CONSULCREDIT per il re-

cupero del suo credito. La cir-

costanza ci offre la possibilità

di chiarire alcuni aspetti del

servizio a poco più di un anno

da quando è stato proposto.

Intanto qualche dato: sono cir-

ca una quarantina di Colleghi

che l’hanno richiesto e l’impor-

to medio della pratica da recu-

perare si aggira intorno alle

vecchie 150.000 lire con una

percentuale di incasso pari al

30%. Il nostro settore non co-

nosce cifre part i c o l a rm e n t e

elevate e le nostre prestazioni

possono valere anche meno,

ma non è questo un buon mo-

tivo per non insistere nel nostro

diritto alla remuneratività. Que-

sto è un principio che abbiamo

ribadito ai responsabili di

C O N S U L C R E D I T, anche se

l’importo necessario all’attiva-

zione del recupero (25 euro

circa) può coincidere con l’am-

montare del credito stesso. Nel

caso della Collega Sancin, sia-

mo quindi intervenuti invitando

CONSULCREDIT a portare a

termine tutte le fasi di recupe-

ro. Voglio però precisare che il

significato dell’intervento di

una società di recupero del

credito è diverso da quello di

un legale. Anzi CONSULCRE-

DIT serve a verificare la neces-

sità di un’azione legale, una

volta tentate tutte le strade del-

l’alternativa stragiudiziale.

Sono invece molto lieto del di-

battito che è nato dalla pubbli -

cazione della lettera non firma-

ta della Collega che minaccia-

va di lasciare la professione

( P rofessione Ve t e r i n a r i a

9/2002 ndr) per aver subito, da

giovane laureata, soprusi e

sfruttamenti da parte di Colle-

ghi più anziani e “avviati”. Il di-

battito sia in vetlink che su

questa rubrica è stato rivelato -

re: la Collega è in buona com-

pagnia, anche se può contare

sulla solidarietà di molti che si

sono sono trovati nella stessa

situazione. Non ne siamo affat-

to contenti. All’argomento de-

d i c h e remo un’inchiesta sul

prossimo numero.

Per ora pubblichiamo alcuni

contributi giunti in redazione,

rammaricandoci di qualche

lettera non firmata, segno forse

di comprensibili disagi e diffi-

coltà. Grazie a chi ci scrive.

Carlo Scotti

RECUPERO CREDITIL’ANMVI ha definito una convenzione con la CRC INTERNATIONAL s.r.l. (Consulenze e Recupero Crediti inItalia e all’estero) che dà la possibilità a tutti i colleghi di avviare azioni di recupero dei crediti difficilmenteesigibili o in sofferenza nei confronti dei propri clienti. La CRC INTERNATIONAL è una società nota nel set-tore del recupero crediti ed ha già definito convenzioni con altre categorie professionali. Essendo il recu-pero per tutti i veterinari liberi professionisti un problema, in alcuni casi anche di rilevante importanza, è ne-cessario poter avere gli strumenti migliori per poterlo affrontare usufruendo dell’esperienza di una societàspecializzata che è in grado di darci di volta in volta le indicazioni più corrette ed efficaci per ottenere l’ob-biettivo voluto: l’incasso dei crediti in sofferenza. Fra l’altro la convenzione prevede per tutti i veterinari ade-renti a una associazione federata ANMVI condizioni economiche particolarmente vantaggiose rispetto aquelle normalmente praticate.

Page 27: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 27DALLE ASSOCIAZIONI

F unzioni e ruoli del canenell’ambiente familiare edin ambito socio-sanitario:

relazionale, calmierante, di soste -gno emotivo, emendativo, ludico,tranquillizzante, ricreativo, evoca-tivo, educativo…Queste funzioni e questi ruoli so-no definiti dal paradigma ineditoche assume, nell’attuale contestosociale, la presenza del cane eche lo conduce in una dimensio-ne relazionale, un tempo impen-sabile, ma che tutt’oggi stenta afare breccia presso alcuni ambiticulturali.La vicinanza “promiscua” del ca-ne nel tessuto sociale primariodell’uomo ovvero all’interno dellemura domestiche, dove l’uomocustodisce e coltiva i propri affet-ti, ha suscitato una gamma di pro-blemi inconsueti, se riferiti al tipodi conduzione utilitaristica del ca -ne tipica della cultura che inter-preta l’animale come uno stru-mento a disposizione dell’uomo,che paradossalmente ripro p o n-gono i temi educativi, gestionali,di dinamiche relazionali e di con-flittualità che si vivono in famigliacon i figli.Così, mentre da una parte il caneviene accolto in famiglia come unproprio componente a pieno tito-lo, usufruendo di tutti i benefici eprivilegi che ne derivano, dall’al-tra parte facilmente diviene fontedi disagio, di delusione e dip reoccupazione che fre q u e n t e-mente portano a comportamentiincivili, come l’abbandono del ca-ne, oppure a decisioni estreme,come l’eutanasia; questi compor-tamenti e queste decisioni, sep-pure con un certo fastidio, vengo-no tuttavia prese come un eventoineluttabile che alla fine viene ac-cettato grazie al basso grado diconsiderazione etica di cui “go-de” l’animale in sé.Nella migliore delle ipotesi, quan-

do cioè il proprietario decide ditenerlo con sé, viene fatta unascelta che comporta un sacrificiof requentemente di dimensioniemotive non indifferenti, in quantospesso la vita in famiglia con uncane problematico diventa un in-ferno poiché da un lato ne risen-tono negativamente le relazioni in-terpersonali, mentre dall’altro latospesso è messa a repentaglio lasicurezza fisica dei proprietari edegli amici che li frequentano.In realtà questo grave disagio vis-suto in famiglia con un cane dacompagnia è all’opposto dei desi-deri di quelle persone che deci-dono di godere della compagniadi un cane. Il proprietario che in-staura con il cane una forte rela-zione emotivo-affettiva vorre b b econvivere tranquillamente con il

proprio animale riuscendo a co-municare in maniera comprensibi-le e con la certezza di avere uncane affidabile, prevedibile, sicu-ro e nello stesso tipo felice, nel ri-spetto delle sue prerogative etolo-giche e zooantropolgiche oltreche fisiologiche.In definitiva un cane che vive infamiglia dovrebbe acquisire queirequisiti specifici che consentonoun inserimento sociale nel conte-sto che caratterizza l’ambiente divita dell’uomo. Questo inserimen-to può avvenire solo attraverso unadeguato processo di socializza-zione e di abituazione ai moltepli-ci stimoli ambientali per quei caniche hanno goduto di un correttosistema di allevamento e di ido-nee procedure di svezzamento.Al di fuori del rispetto di questi

principi fondamentali è compro-messo lo sviluppo fisiologico del-le connessioni sinaptiche e quindidell’omeostasi emotivo-sensorialedel cane dando origine a quellenoxe che sono individuate comepatologie comportamentali dellosviluppo e che rappresentano laprincipale causa di stato di con-flitto e di disagio per quelle fami-glie in cui è presente un cane pro-blematico e di sofferenza per ilcane stesso. Tuttavia non tutte le cause di pro-blematicità nella conduzione di uncane da compagnia sono ricon-ducibili alla sfera della patologia;frequentemente si tratta di errorigestionali, di inadeguati sistemieducativi, di difficoltà di compren-sione del comportamento e quin-di del linguaggio del cane. In de-finitiva si tratta di problemi di co-municazione determinati da unavarietà di concezioni personalisull’animale che sono improntate,per un verso su posizioni di tipoculturale che si rifanno ai concettidel determinismo genetico, dell’e-tologia classica, e del determini-smo ambientale, del behaviori-smo americano, che conduconoinconsapevolmente l’uomo versoun atteggiamento strumentale neiconfronti del cane, per l’altro ver-so su posizioni che portano aproiettare sul cane comportamen-ti ed aspettative tipiche dell’uomoche conducono invece all’uma-nizzazione del cane ed alla fataletrappola emotiva che porta l’uomoa trattare il cane come un bambi-no travisando, inconsciamente,tutti gli elementi etologici specificidel cane. Alla base di questi equi-voci linguistici, basati sulla nonconoscenza delle specifiche eto-logiche e comportamentali del ca-ne, si pone buona parte dei disa-gi che derivano dal possesso nonconsapevole e non responsabiledel cane.

Le conseguenze che ne derivano,sempre più frequentemente sonooggetto di cronaca in occasionedi aggressioni di cani c.d. “peri-colosi” o quando le Amministra-zioni Comunali devono affrontareil problema del reperimento e del-lo stanziamento di somme ingentiper la costruzione ed il manteni-mento dei canili comunali percontenere il problema del randa-gismo, senza peraltro riuscire acontrastarlo, e trascurando in ge-nere i criteri di benessere del ca-ne; l’origine delle problematichelegate alla presenza del cane infamiglia e nel tessuto sociale èfondamentalmente costituito dal-l’incompetenza del proprietario ed e l l ’ a m m i n i s t r a t o re pubblico neiconfronti dei problemi riguardatila zooantropologia urbana.Tuttavia qualcosa sta cambiandograzie ad un’opera di sensibiliz-zazione nei confronti del mondodella medicina veterinaria sia pri-vata che pubblica, anche se ten-de a pre v a l e re l’interpre t a z i o n eutilitaristica del cane in funzionedella tutela, che nessuno si è maisognato di negare, della salutedell’uomo e della cura dell’anima-le, finalizzata prevalentemente al-la prevenzione delle zoonosi,mantenendo così una posizioneriduttiva nei confronti, sia della va-lenza sociale della relazione uo-mo-animale, che nei confronti del-la professionalità del medico ve-terinario che è relegato ad un ruo-lo che potremmo definire, in ma-niera estrema con una metafora,di “contro l l o re delle parassitosidell’animale”!Si può affermare quindi che per lamancanza di sensibilità, d’atten-zione, di conoscenze specifiche,di considerazione sociale nei con-fronti di quei reali problemi, chespesso sono fonte di grave disa-gio, che derivano dalla presenzadel cane nelle famiglie e nellecittà, da un lato se ne subisconole conseguenze senza sapere co-sa fare e a chi potere rivolgersi,dall’altro lato ci si priva dei bene-fici e delle valenze educative, pe -dagogiche, didattiche e socio-as-sistenziali che si possono ricavaredalla valorizzazione ottimale dellarelazione zooantropologica.Nella prospettiva di fornire un rife-rimento professionale sia per leistituzioni pubbliche, Università,Scuole, Amministrazioni, comuna-li, ASL, Ospedali … sia per i pri-vati cittadini, il GIAC (Gruppo In-terattivo Animali da Compagnia),nato come gruppo di lavoro, co-stituito da medici veterinari edistruttori cinofili, della SISCA (So-cietà Italiana di Scienze Compor-tamentali Applicate), si proponesia come struttura di servizi per le

amministrazioni pubbliche e pri-vate sia come centro di forma-zione professionale per IstruttoriCinofili di Cani da Compagnia.Nell’ambito delle attività formativeprofessionali il GIAC ha abilitatonel 2002 ventidue allievi del primoCorso di Formazione professiona-le per Istruttori Cinofili nei vari li-velli così differenziati:Il livello A1 abilita l’allievo a coo-perare, su referenza del veterina-rio comportamentista, nei pro-grammi di riabilitazione psicologi-c a c a n i n a, ad interv e n i re nellescuole nei progetti di didatticazooantropologica, abbinati al ve-terinario “Referee” e a far partesia di progetti di TAA (Terapia As-sistita con gli Animali), conosciuticon il termine generico di Pet The-rapy, come operatore Pet-Partnerin collaborazione pluridisciplina-re, di volta in volta, con il medicoveterinario, con lo psicologo, conil cardiologo o con lo psichiatra,sia delle AAA (Attività Assistitecon gli Animali) a carattere intera-zionale e di sostegno che pro-muovono benefici di sostegnopsicologico, motivazionale, ri-creativo e di scambio affettivo-emozionale, che non necessitanodi particolari precauzioni d’ordinesanitario o del monitoraggio dispecialisti; il livello A2 qualifical’allievo ad operare solamentenell’ambito della riabilitazione psi-cologica canina in abbinamentoal veterinario esperto di compor-tamento; il livello A3 qualifica adoperare nei settori dell’educazio-ne e dell’istruzione pedagogicacanina in s u p p o rto agli allievi

qualificati A1 o A2; il livello A0,che rappresenta il massimo livel-lo, oltre a comprendere le abilita-zioni dei livelli precedenti, qualifi-ca ad operare in coadiuvo ed as-sistenza ai docenti come co-do-cente.Nel corso sono trattati argomentidi etologia applicata e cognitiva,psicologia animale, zooantropolo-gia ed interazione uomo-animale,psicologia dell’appre n d i m e n t o ,attivazione mentale, tecniche dieducazione e d’istruzione, di ci-notecnica e di bioetica. Essi con-sentono di approfondire i concettidella comunicazione, e quindil’importanza di capire e di farsicapire dal cane, dei comporta-menti innati e appresi, degli sti-moli chiave, degli istinti e delle di-namiche di branco con le relazio-ni di dominanza e di sottomissio-ne, dei sistemi di apprendimentoe delle tecniche di condiziona-mento e tanti altri interessantissi-mi temi che consentono di ap-p ro f o n d i re le conoscenze sullamente e sui comportamenti delcane in un contesto relazionalecon l’uomo ed il suo sistema so-ciale, in cui il cane deve impararea vivere e “relazionarsi” affinchépossa essere considerato affida-bile e quindi rispettato e tutelatodalla società degli umani.I Corsi organizzati dal GIAC, i cuiprogrammi sono garantiti sul pia-no scientifico e didattico dallaSCIVAC (Società Culturale Veteri-nari Animali da Compagnia), for-niscono agli allievi sia i supportiteorici e pratici necessari per ac-q u i s i re una conoscenza ap-

Gruppo Interattivo Animali da Compagnia (GIAC)

Corsi per Istruttori Cinofili Come aiutare i proprietari ad avere un cane educato e socialmente inserito e accettato – come fornire assistenza zooantropologica alle Istituzioni ed alle Amministrazioni

d i Gaspare Petrantoni

Delegato GIACper il Sud Italia

A l l i evi qualificati A0 co-docente:1 Angelo Vaira, Treviolo (BG).

A l l i evi qualificati A1:1 Barbara Degli Esposti, Casalecchio di Reno (BO)2 Cristina Bordoni, Sanfena (TO)3 Daniela Panozzo, Treviolo (BG)4 Elena Garoni, Milano5 Elena Villani, Zola Predona (BO)6 Enrico Degani, Modena7 Giuseppina Ottieni, Napoli8 Guido Baraldi, Goito (MN)9 Laura Milani, Milano10 Laura Zoratti, Montenars (UD)11 Luca Scanavacca, S. Giuliani Milanese (MI)12 Luca Spennacchio, Fornovo San Giovanni (BG)13 Luigi Di Leo, Sannicandro di Bari (BA) 14 Nazzareno Capitano, Alba Adriatica (TE)15 Paola Ronchi, Salò (BS)16 Pierpaolo Paralovo, Mortara (PV)17 Sabrina Bedin, S. Donà di Piave (VE)18 Sonia Sembenotti, Trento19 Veronica Papa, Ceggia (VE)20 William Rovarotto, Villaggio Francolino di Carpiano (MI)

A l l i evi qualificati A3:1 Vania Paganelli, Grosseto

Page 28: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

profondita sul comportamento delcane e sulla relazione uomo-ani-male, che una impostazione cul-turale finalizzata a riconsiderare laposizione dell’uomo in una pro-spettiva biocentrica e quindi at-tenta nei confronti delle esigenzedegli animali, che a vario titolo so-no coinvolti nelle attività dell’uo-mo, in un rapporto caratterizzatodai nuovi elementi individuati dalDocumento del Comitato Nazio-nale di Bioetica (CNB) su “Bioeti-ca e Scienze Veterinarie”, di re-

sponsabilità asimmetrica e di nonreciprocità. Nella prospettiva del-la non reciprocità e dell’asimme-tria non si pone più la questionedella coscienza o dell’autoco-scienza dell’animale bensì quelladella coscienza dell’uomo comeagente morale responsabile delbene e del benessere animale,senza attendersi nulla in contrac-cambio. Quindi l’etica dei diritti,che si fonda sulle teorie etichedell’utilitarismo singeriano e delgiusnaturalismo reaganiano, che

si basa sulla reciprocità e su uncontratto tra eguali, è sostituita,nel documento del CNB, dall’eti-ca della cura che pone l’accentosulla non reciprocità e sui senti-menti di fraternità e di compassio-ne che coinvolge l’uomo in una re-sponsabilità “irrecusabile e asim-metrica”, nei confronti degli ani-mali, per la quale non può essercireciprocità.I programmi didattici del GIAC siesprimono in definitiva a trecento-sessanta gradi sulle tematiche

della convivenza uomo-animale,garantendo in tal modo agli allievitutti gli strumenti necessari, cheverranno affinati in incontri di ag-giornamento e di perfezionamen-to, per affrontare nei vari ambitip rofessionali (attività didattichenelle scuole, pet therapy, riabilita-zione psicologica canina) temiscottanti e preconcetti difficili darimuovere come la visione antro-pocentrica del mondo, il pregiudi-zio di specie che pone la specieumana al di sopra degli animali, il

pregiudizio di razza che omologale caratteristiche morf o l o g i c h e ,comportamentali e psicologichedegli individui di una determinatarazza considerandoli copiaconforme l’uno dell’altro, l’opinio-ne diffusa circa l’assenza di re-sponsabilità etica nei confronti dicomportamenti e pareri espressisugli animali.

Gli allievi qualificati A0 – A1 – A2potranno accedere al Registro(distribuito ai medici veterinariiscritti alla SCIVAC) previo un pe-riodo di tirocinio della durata disei mesi ed il superamento di unesame di fronte alla Commissionedi accesso al registro GIAC.I Docenti del Corso sono stati: Al-do La Spina, istruttore cinofilo conmaterie teorico-pratiche, RobertoMarchesini, zooantropologo conmaterie teoriche e Coordinatoredidattico, Luigi Rimoldi, istruttorecinofilo con materie teorico-prati-che, Donella Tristi, medico veteri -nario alimentarista della H i l l ’s,Franco Fassola veterinario esper-to nel comportamento degli ani-mali, M a u r i z i o P a s i n a t o m e d i c oveterinario e Past President dellaSISCA. Il corso e stato realizzatocon la partecipazione della Hill’se con il supporto scientifico dellaSCIVAC. I Corsi vengono attivati al rag-giungimento di 30 pre n o t a z i o n iche si possono effettuare o pres-so la segreteria della SCIVAC tel.0372403508, E.mail: p a o l a @ s c i-vac.it o presso la Delegazione peril Sud Italia dott. Gaspare Petran-toni tel. 090326309, cell. 336882844, cell: 347 8811375,E.mail: [email protected]

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 228DALLE ASSOCIAZIONI

Cari Colleghi,vorrei esprimere un ringra-ziamento al Direttivo Orga-nizzativo della Sire, nellapersona del Dr. SandroBarbacini e della Dr. s s aPaola Gulden, per l’ottimariuscita del “Seminario diOstetricia e NeonatologiaEquina” tenutosi a Cremo-na il 23 novembre 2002 eche ha visto l’assegnazio-ne di n° 5 Crediti FormativiECM.La giornata si è svolta in unpiacevole clima di scambiodi esperienze e di costrutti-vo colloquio professionale,che spero possa caratte-rizzare i prossimi incontri. Malgrado la distanza e icosti per il raggiungimentodell’evento (i disagi dellaSicilia e di Catania in que-sti giorni sono noti a tutti) èstata una bellissima espe-rienza. Grazie a tutti coloroche hanno organizzato lagiornata e che sono inter-venuti.

Valerio Cullò

ASSOCIAZIONI FEDERATE ANMVI: A I V E M P • S C I VAC • S I VAE • S I VAR •SIVE • A L I V E L P •AV U L P • A S VAC • S O V E P •

A M V E T PA• A P VAC •AVM • C V B • C V M • A I V E • A N V U

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITA L I A N I

Augura buone feste

Page 29: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 29DALLE ASSOCIAZIONI

Dal 5 all’8 settembre 2002, l’anticae suggestiva Facoltà di MedicinaVeterinaria di Monaco ha ospitato ilI Congresso Mondiale di Ort o p e-dia Veterinaria, organizzato con-giuntamente dall’europea ESVOT( E u ropean Society of Ve t e r i n a ryO rthopaedics and Traumatology) edall’americana VOS (Ve t e r i n a ryO rthopaedics Society). Il fitto pro-gramma congressuale ha visto an-che il significativo contributo di no-ti esponenti dell’Ortopedia italiana.

A proposito del I Congressomondiale ESVOT- VO SSi è trattato sicuramente dell’even-to scientifico dell’anno. Oltre 400p a rtecipanti, 101 relatori pro v e-nienti da tutto il mondo, 138 re l a-zioni su temi di grande attualità or-topedica, 4 corsi specialistici han-no decretato, senza ombra di dub-bio, il successo di questo primoc o n g resso mondiale di Ort o p e d i aVe t e r i n a r i a .

Un faccia a faccia con gliopinion leader mondialiPer chi ha partecipato dire t t a m e n-te ai lavori congressuali, è stata in-dubbiamente un’occasione unicaper aggiornarsi pro f e s s i o n a l m e n-te, interagendo “dal vivo” con gliopinion leader mondiali nel settored e l l ’ O rtopedia Veterinaria. Citiamosolo qualche nome. Kurt Schulz,P ro f e s s o re di Chiru rgia all’Univer-sità di Davis (California), ha tenutouna relazione sulla terapia chiru r-gica dell’art rosi, definendonechiaramente i principi essenziali:1) trattamento della causa prima-ria; 2) rimozione dei frammenti li-beri (loose bodies); 3) terapia topi-ca, termine entro il quale Schulzha incluso tutte quelle misure attea pro m u o v e re la riparazione cart i-laginea, tra cui la stimolazione del-

l ’ a p p o rto ematico, gli innesti auto-loghi, la mosaicoplastica; 4)osteotomia correttiva. John Innes,specialista in Ortopedia all’Univer-sità di Liverpool, ha pre s e n t a t ou n ’ i n t e ressante comunicazionesulle variazioni in vitro dei princi-pali mediatori responsabili delladegradazione cartilaginea. Dary lMillis, Pro f e s s o re di Chiru rgia Or-topedica nel Tennessee, è interv e-nuto al Congresso parlando ditecniche di fisioterapia riabilitativanel cane, ma discutendo anchedelle modifiche indotte dalla re s e-zione del legamento crociato nelles t ru t t u re ossee e muscolari. Infine,Steven Budsberg, famoso chiru r-go ortopedico dell’Università dellaG e o rgia, ha dato un corposo ap-p o rto scientifico a questo Con-g resso, tenendo più relazioni sua rgomenti diversi, in part i c o l a resulla “f o rce plate analysis”, consi-derato unanimemente un metodoassai attendibile di valutazionedella zoppia per il grado di pre c i-sione, la riproducibilità, la possibi-lità di evidenziare anomalie anchelievi dell’andatura o, altresì, stabi-l i rne le diff e renze in caso di inte-ressamento art i c o l a re bilaterale.

Gli italiani come inv i t e ds p e a k e r …P a rt i c o l a rmente significativo il con-tributo degli ortopedici italiani, pre-senti sia come “invited speaker”che come relatori nelle sessioni di“comunicazioni libere”. Tra i primi,Aldo Vezzoni ha presentato la suaesperienza clinica (uno studio pro-spettico, condotto nell’arco di unanno, su 65 cuccioli con diagnosip recoce di displasia dell’anca) inmateria di sinfisiodesi pubica, dan-do preziosi ragguagli sull’uso piùa p p ropriato e sulle contro i n d i c a-zioni legate a questa tecnica chi-ru rgica. “La sinfisiodesi pubica –

ha concluso Vezzoni – è una pro-cedura efficace per arre s t a re o ri-d u rre la displasia dell’anca in queicuccioli che presentano segni pre-coci della malattia. Questa tecnicaè indicata e risulta efficace perquei soggetti appartenenti a razzea rischio displasico, che ad unc o n t rollo precoce all’età di 12-16settimane si presentano con ri-scontri ortopedici e radiografici in-dicativi di una displasia in evolu-zione di lieve o moderata entità,m e n t re per i soggetti con segni giàgravi questa tecnica non è eff i c a-ce, non essendo in grado di arre-s t a re lo sviluppo della malattia. In-fine, da non sottovalutare la neces-sità di una attenta collaborazioneda parte del proprietario per le cu-re post-operatorie e di una totalec o m p rensione per le implicazionietiche connesse alle modificazionifenotipiche indotte dall’interv e n t odi sinfisiodesi.”Vezzoni ha partecipato anche aduna sessione interamente dedica-ta al ginocchio con una re l a z i o n esulle ro t t u re del legamento cro c i a-to anteriore di natura non traumati-c a .A l t ro “invited speaker” M a s s i m oOlivieri, che ha egregiamente deli-neato la clinica dell’ossificazioneincompleta della glena omerale(IOCG, incomplete ossification ofthe caudal glenoid), pre s e n t a n d ouna selezione di 25 casi di cania p p a rtenenti a 7 razze diverse. “Fi-

no a poco tempo fa – ha aff e rm a t oOlivieri – la presenza occasionaledi un centro di ossificazione ac-cessorio nella glena omerale eraconsiderato “re p e rto normale”. Inrealtà, la nostra esperienza clinicaci ha insegnato che l’IOCG causazoppia di per sé o, ancor peggio,se associata ad altre lesioni dellaspalla.”

… e nelle free commu n i c a t i o nFolta la presenza italiana anchenelle “comunicazioni libere”, dovesono stati discussi argomenti digrande attualità scientifica: dallavalutazione dell’efficacia di diversiFANS ed antibiotici, all’identifica-zione dei marker biochimici e me-tabolici di art rosi, alla discussionesui più innovativi metodi di i m a-ging. In part i c o l a re, Bruno Peirone haparlato di un metodo alternativo ditrattamento delle fratture del con-dilo omerale, part i c o l a rmente fre-quenti nei cani giovani di piccolataglia. “Considerando le dimensio-ni ridotte dei condili di questi sog-getti e la loro scarsa consistenzaossea – ha aff e rmato Peirone – nons e m p re è facile eseguire corre t t a-mente la tradizionale fissazionecon viti. Per questa ragione, abbia-mo utilizzato, al posto delle viti, deifili di Kirschner, che hanno per-messo di ottenere una buona sta-bilità e compressione della frattu-ra, associate ad una minima inva-s i v i t à . ”Massimo Petazzoni ha pre s e n t a t ouno studio re t rospettivo su 15 casiclinici di deviazione flessoria delcarpo, proponendo anche una sta-diazione della malattia in base allagravità dei segni clinici. “Tre d i c icuccioli – ha riferito Petazzoni - so-no guariti nell’arco di 2-8 settimanesolo con il riposo, mentre due han-no avuto bisogno di un bendaggio

di Robert Jones. La malattia è,dunque, autolimitantesi e non ri-chiede intervento chiru rgico, an-che nei casi più gravi o di intere s-samento bilaterale.”Gian Luca Rovesti ha pre s e n t a t oun software multimediale interatti-vo, realizzato in collaborazionecon un’azienda medica specializ-zata in computer grafica tridimen-sionale, e finalizzato a perf e z i o n a-re le tecniche di applicazione deifissatori esterni nell’avambracciodel cane. Infine, targata IOVA (I n n o v e tO s t e o a rt h rtis Ve t e r i n a ry Associa-tion) la presentazione dei dati spe-rimentali che hanno portato alla di-mostrazione dell’effetto pro t e t t i v odella quercetina (un polifenolo diorigine vegetale appartenente allaclasse dei flavonoidi) nei confro n t idei danni provocati sui condro c i t idi cane dai cosiddetti radicali libe-ri dell’ossigeno o ROS (R e a c t i v eOxygen Species). “Si tratta – ha af-f e rmato il Dr Maurizio Dalle Carbo-n a re, ricerc a t o re presso i Labora-tori R e s e a rch & Innovation di Pa-dova, dove sono stati eseguiti gliesperimenti – della prima dimo-strazione in vitro dell’attività antios-sidante della quercetina pro p r i osui condrociti di cane.” Dato im-p o rtante, dunque, non solo a livel-lo di ricerca sperimentale, ma an-che per gli importanti risvolti prati-ci che ne conseguono. Primo tratutti, la possibilità di disporre diuna sostanza – la quercetina ap-punto – dimostratasi efficace nelc o n t r a s t a re i danni cellulari pro v o-cati dai radicali liberi, iperpro d o t t iin corso di molte malattie osteoart i-colari, art rosi in part i c o l a re.

Il prossimo appuntamento con ilMondiale di Ortopedia Ve t e r i n a r i asarà tra quattro anni, negli StatiU n i t i !

Italiani presenti al I Congresso Mondiale di Ortopedia Ve t e r i n a r i a

N E U ROLOGIA DEL CANE E DEL GAT TOPoletto Editore

Questo testo è stato pensato per i colleghi liberi professionisti, che nutrono qualche interesse per la neurologia, o che comun-

que si trovano nella pratica quotidiana a doversi confrontare con animali affetti da patologie del sistema nervoso. Inoltre, è uti-

le agli studenti della Facoltà di Medicina Veterinaria, come mezzo per avvicinarsi a questa interessante materia.

Pertanto, la stesura di questo testo segue idealmente le tappe percorse nel lavoro diagnostico di un caso neurologico. Com-

prende, quindi, una prima parte clinica, di approccio al paziente, che si conclude con la definizione di una diagnosi differen-

ziale; una seconda parte formata dalla descrizione delle malattie neurologiche, classicamente riunite in base alla loro natura;

infine, una terza parte, in cui sono raccolte alcune sindromi e patologie che, per la loro natura o frequenza clinica, meritavano

una trattazione a parte.

Soci delle Associazioni federate ANMVI: € 82,00

Non soci: € 100.00

R E C E N S I O N I

PER INFORMAZIONI E ORDINI: Francesca Chiari - Tel. 0372/403507 - Fax 0372/457091

d i Aldo Giovannella

Page 30: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

La SISCA e n t r anella IAHAIOÈ con grande soddisfazione cheposso comunicare che laS.I.S.C.A. (Società Italiana diScienze Comportamentali Appli-cate) è stata inclusa come Natio-nal Member nell’IAHAIO (Interna-tional Association of Human - Ani-mal Interaction Organisations). Fi-no ad ora membri affiliati di dettaorganizzazione, quindi senza di-ritti di voto, possiamo vantare daoggi la nostra presenza anche alivello decisionale sulle politichedi gestione e sui programmi di la -voro e ricerca di questa importan-te associazione. L’IAHAIO infattifu fondata allo scopo di porre l’at-tenzione a livello mondiale sull’im-portanza del rapporto uomo ani-male nei vari contesti sociali, oc-cupandosi in prima linea nella di-fesa della dignità animale ma so-prattutto promuovendo una cam-pagna culturale sul corretto rap-porto uomo - animale e sull’utiliz-zo di quest’ultimo in attività e tera-

pie assistite. L’associazione orga-nizza ogni triennio un incontro in-ternazionale sul tema che vede lapartecipazione di congressisti daogni angolo del mondo. Nel set-tembre 2001 fu tenuto a Rio deJaneiro, la cui partecipazione fu inparte penalizzata, soprattutto daparte statunitense per le note vi-cende delle Torri Gemelle. La no-stra presenza a Rio fu comunqueimportante ai fini della nostra can-didatura a membri nazionali. Ilprossimo incontro si terrà a Gla-sgow dal 6 al 9 ottobre 2004, e gliargomenti proposti dai vari relato-ri sembrano assolutamente inte-ressanti. Si parlerà infatti di legi-slazione e animali da compagnia,dell’importanza degli animali co-me promotori della salute e qua-lità della vita nell’uomo, della va-lenza didattica dell’animale per ibambini e ragazzi scolarizzati edei protocolli scientifici da mette-re in atto nelle attività e terapie as-sistite dagli animali. Tutti argo-menti che interessano molto da vi-cino S.I.S.C.A., visto che istituzio-nalmente accanto allo studio e al-la cura dei disturbi comportamen-tali dei nostri animali d’affezione,principali campi d’attenzione so-no lo studio e la ricerca in zooan-tropologia, in senso lato e specifi-

catamente in campo didattico,ambulatoriale ed urbano, oltre na-turalmente al benessere animale.Prima di concludere permettetemiun doveroso ringraziamento aSCIVAC, che ha creduto in noi esostenuto anche economicamen-te e dal punto di vista logistico lenostre trasferte, alla Masterfoodsche ha supportato il pro g e t t oS.I.S.C.A di didattica nelle scuoleche è stato molto apprezzato edeterminante per il nostro ricono-scimento nella IAHAIO, a RobertoMarchesini che ci ha permesso dipresentare un articolato lavoro diattività e ricerca in ambito zooan-tropologico, alla bravissima colle -ga Francesca Cena che con il suoperfetto inglese ed accattivanteesposizione ha fatto pendere l’a-go della bilancia, da parte dellacommissione giudicatrice, versola nostra accettazione a membrinazionali. Ora non ci resta che la -vorare per dimostrare che la vete-rinaria italiana non solo cominciaa distinguersi in campo clinico echirurgico ma anche nel settoredei disturbi del comportamento ez o o a n t ropologico. Ricordo cheper chi fosse interessato a pre-sentare a Glasgow dei lavori devei n v i a re gli abstracts all’IAHAIOentro il 2003.

Maurizio Pasinato

O d o n t o s t o -matologia ad AostaSi è svolto lo scorso 17 novembrea Saint Vincent (Aosta) il secondoincontro di aggiornamento cultu-rale e scientifico organizzato dallaDelegazione Regionale SCIVACValle D’Aosta. Inaspettato il nu-mero degli iscritti che è arrivato a200. Nonostante alcuni problemiorganizzativi legati all’ECM e deri-vati dall’elevata affluenza di parte-cipanti non prevista, l’evento ha ri-scosso un notevole successo dalpunto di vista scientifico. PaoloSquarzoni, relatore della giornataoltre ad essere sorpreso ed entu-siasta per il numero di veterinaripresenti in sala si è ritenuto sod-disfatto della riuscita dell’incontrograzie all’interesse manifestatodai partecipanti. “Quando sonostato invitato come relatore allag i o rnata del gruppo re g i o n a l edella Valle D’Aosta ho accettatocon entusiasmo - ha commentatoil collega Paolo Squarzoni - mipiace pensare che riuscirò a con-vincere qualche partecipante ac o n v e rt i r s i a l l ’ o d o n t o s t o m a t o l o-gia. Naturalmente sono conscioche solo una piccola percentualedi chi ascolta un relatore decideràdi approfondire l’argomento, men-tre la maggior parte dell’audito-rium immagazzinerà le nozionifornite durante l’incontro per utiliz-zarle nella pratica quotidiana. Ilgruppo valdostano non è numero-sissimo e agli incontri partecipanomediamente 30colleghi. Questo incontro però era accre d i-

tato E.C.M. - continua il re l a t o re -e quindi, era prevedibile un nu-m e ro maggiore di part e c i p a n t i :quaranta, forse cinquanta nellam i g l i o re delle ipotesi. Bene! Mipotevo quindi aspettare di con-v i n c e re uno o due colleghi ad in-t e ressarsi alla dentistica. Il giorn odel congresso, assieme al dottorEmilio Bazzocchi - pre s i d e n t edella delegazione SCIVAC Va l l eD’Aosta, arrivati di buon’ora allasede congressuale per pre d i-s p o rre l’occorrente alla giorn a t aabbiamo avuto la bella sorpre s adi tro v a re già sul posto alcuni col-leghi pronti a registrarsi per lag i o rnata. Quando il numero dip a rtecipanti ha superato i centogli efficientissimi operatori delC e n t ro Congressi di Saint Vi n c e n thanno predisposto una sala conla capienza di circa 150 posti as e d e re. All’inizio dei lavori non horesistito: ho scattato una fotogra-fia alla platea gremita da oltrecentocinquanta partecipanti! Me-

rito dell’E.C.M. certo, ma, vistol ’ i n t e resse manifestato per gli ar-gomenti trattati da parte di un co-spicuo numero dei presenti pos-so certo sperare di rivedere aic o n g ressi della SIODOV o ai cor-si pratici di odontostomatologiadieci o dodici dei volti che sis c o rgono nella fotografia che hoscattato. In tutti i casi anche chi,pur non avendo un grande inte-resse per l’odontostomatologia,ha partecipato alla giornata re-gionale per acquisire i cre d i t iE.C.M. - conclude Squarzoni -c redo ne sia stato soddisfatto e,o l t re ai crediti penso abbia port a-to a casa anche un poco di curio-sità per questa materia che mi af-fascina da anni. Grazie comun-que a chi ha partecipato, anchese solo per colpa dell’E.C.M.,s p e ro abbia trovato l’odontosto-matologia interessante. Io, dalcanto mio, conserverò la fotogra-fia scattata alla platea tra i miei ri-c o rdi più cari”.

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 230DALLE ASSOCIAZIONI

La SCIVAC dà i numeriIl 5 Novembre la SCIVAC ha chiuso le iscrizioni per il 2002, da questomomento chi fosse interessato ad associarsi dovrà farlo per il 2003. Lasegreteria della Società ha comunicato ufficialmente il numero totaledei soci per quest’anno: 7524.Anche nel 2002 la SCIVAC ha avuto un forte incremento di iscritti. Ri-portiamo di seguito i numeri comunicati dalla segreteria dell’associa-zione confrontati con quelli del 2001 fra parentesi. Totale iscritti 7524(7021) di cui liberi professionisti 6879 (6487), dipendenti pubblici 411(321), studenti 135 (153), veterinari di altra nazionalità 92 (56) e laureatiin discipline affini 7 (4). È quindi di 503 l’incremento del numero diiscritti leggermente inferiore a quello dei nuovi soci: 556. Abbiamochiesto al Dr, Gildo Baroni, Presidente della SCIVAC un commento aquesti dati: “Con questo trend di crescita nel 2003 supereremo ampia-mente gli 8.000 iscritti. Da un lato questi numeri ci fanno piacere per-ché esprimono la fiducia verso il nostro impegno per poter offrire ai no-stri soci sempre più iniziative e servizi necessari alla nostra professio-ne dall’altro ci rendiamo conto che sono numeri che rispecchiano unasituazione italiana decisamente anomala ed al limite della gestibilità.Con 1100 nuovi laureati all’anno che vogliono inserirsi, quasi tutti, nelsettore degli animali da compagnia è quasi automatico un incrementodi 500 nuovi soci all’anno. La SCIVAC dopo l’AAHA, l’associazioneamericana, è la seconda a livello mondiale. Abbiamo un numero diiscritti che è più del doppio di quello dell’associazione francese o in-glese. In Italia la situazione è veramente diventata insostenibile, i nuo-vi laureati non hanno prospettive se non a lungo termine. È un proble-ma che va affrontato con grande serietà e responsabilità. Per quantoriguarda l’assurdo sistema dell’ECM impostoci dal ministero non credoproprio che la nostra associazione possa trarne dei vantaggi, anzi! Chisi iscrive alla SCIVAC ha sempre sentito l’aggiornamento come un’esi-genza professionale propria e non ha bisogno di obblighi ministerialiper aprire un libro o andare ad un congresso. Noi ci siamo soltanto at -tivati per accreditare tutte le nostre iniziative, con un grosso sforzo eco-nomico e organizzativo, per dare la possibilità a tutti gli iscritti di averealla fine dell’anno i punti richiesti seguendo solo iniziative di loro inte-resse. L’anno prossimo anche tutte le delegazioni regionali saranno ac-creditate ECM. Tutto questo senza aumentare la quota di iscrizione al-la Società e neppure quelle per partecipare alle varie iniziative. La ve-rità è che l’ECM sevirà proprio alle associazioni ed organizzazioni checon grande “coerenza” riescono a sostenere che l’ECM non coinvolgei liberi professionisti e nello stesso tempo organizzano iniziative accre-ditate per raccogliere iscrizioni”.

ECM: aggiornamento a distanzaEV, società che gestisce le iniziative delle più importanti associazioniscientifiche nazionali ha preparato un importante progetto per l’aggior-namento a distanza che permetterà a tutti gli iscritti alle associazioni diavere molti crediti ECM senza muoversi da casa.EV srl è la società che per conto dell’ANMVI, AIVEMP, FSA, SCIVAC,SIVAE, SIVAR, SIVE e tutte le altre società specialistiche collegate ge-stisce con Eventi Veterinari tutti i momenti stanziali di aggiornamento econ Edizioni Veterinarie tutte le pubblicazioni di informazione scientifi-ca e professionale. Su richiesta dei consigli delle società scientificheEV ha approntato un piano di aggiornamento a distanza che permet-terà a tutti gli iscritti alle associazioni di potersi aggiornare direttamen-te da casa a costi minimi, soltanto il rimborso di quelli puramente ge-stionali, ottenendo un buon numero di crediti ECM. Il Dr. Enrico Febbo,responsabile del progetto, ci ha trasmesso alcune riflessioni su questaimportante iniziativa: “ EV è pronta a partire e non vi è dubbio che l’ag-giornamento a distanza potrebbe essere per molti la soluzione ai pro-blemi che l’imposizione dell’ECM sta creando a tanti colleghi sia per gliaspetti economici sia per quelli temporali. Noi crediamo che il profes-sionista debba poter scegliere un proprio percorso di aggiornamentofra tante e diverse offerte possibili recuperando anche l’impegno chegià esprime normalmente con la lettura di un libro, di una rivista, di unaproposta in internet, ecc. e che a nostro avviso dovrebbe avere un ri-conoscimento per l’ECM. Purtroppo il Ministero è ancora lontano daqueste logiche. Se ne parlerà forse nella seconda metà del 2003. Noi,in ogni modo, porteremo il nostro progetto al ministero nei prossimigiorni chiedendo che tutte le iniziative di aggiornamento a distanzapossano avere subito, dal 1 gennaio 2003, un riconoscimento di credi-ti. La nostra proposta è estremamente ampia ed interesserà certamen-te tutti i colleghi in quanto il progetto utilizzerà tutti gli strumenti possi-bili in un sistema integrato. Saranno quindi utilizzati strumenti innovati-vi: videoconferenza, internet, metodi interattivi ed altri più tradizionali:riviste, libri, video, ecc. coprendo tutti i settori di interesse e le esigen-ze di tutti i colleghi. È uno sforzo enorme da parte nostra ma sono con-vinto che sarà da tutti molto apprezzato.”

Sala Monterosa - Relazione del dr. Paolo Squarzoni

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Ultimi incontrir e g i o n a l iS C I VAC perl’anno 2002Domenica 15 dicembre si svolge-ranno in Toscana e in Puglia gli ul-timi incontri regionale previsti perquest’anno. “Dal segno clinico alla diagnosiecografia e radiografica” saràl ’ a rgomento aff rontato dal dott.Sergio Fanfoni e dal Dott. PaoloFonti nell’incontro org a n i z z a t odalla Delegazione Regionale SCI-VAC Toscana ad Arezzo mentre“Rassegna clinica sulle tecni-che di diagnostica e terapia ne-gli animali da compagnia malatidi tumore” è il titolo della giorna-ta regionale che si terrà a Baripresso il Palace Hotel.Per ulteriori informazioni rivolgersia Lara Zava - Segreteria SCIVAC -Tel. 0372/40.35.41 E-mail [email protected]

P ROGRAMMA DELEGAZIONES C I VAC TO S C A N A9.30 Uso della radiologia e del -

la ecografia in corso di vo-mito persistente (1a parte)

10.30 Uso della radiologia e del -la ecografia in corso di vo-mito persistente (2a parte)

11.30 Pausa12.30 Uso della radiologia e del -

la ecografia in presenza didolore addominale

13.00 Pausa pranzo14.30 Uso della radiologia e del-

la ecografia in presenza didistensione addominale(1a parte)

15.30 Pausa caffè16.00 Uso della radiologia e del -

la ecografia in presenza didistensione addominale(2a parte)

P ROGRAMMA DELEGAZIONES C I VAC PUGLIA

Relatore: Dr. Paolo Buracco8.45 Registrazione partecipanti 9.15 Presentazione del relatore

ed inizio lavori9.30 Diagnostica oncologica:

Tecniche di prelievo su-perficiale e profondo (con

discussione di casi clinici)Parte prima

10.45 Pausa11.00 Diagnostica oncologica:

tecniche di prelievo super-ficiale e profondo (con di-scussione di casi clinici).Parte seconda

12.00 Spazio ANMVI12.30 S i n d romi paraneoplasti-

che e fattori prognostici13.30 Pausa15.00 Metodi di terapia dei tumo-

ri del cane e del gatto:chemioterapia e cenni diradioterapia.

15.30 Principi di chirurgia onco-logica

16.00 Pausa16.30 Chirurgia demolitiva e ri-

costruttiva in oncologia ve-t e r i n a r i a ed associazioniterapeutiche (con discus-sione di casi clinici). Tumo-ri di cute, naso, orecchio,torace addome, perianali.Uso dell’omento.

18.00 Discussione18.30 Chiusura lavori e conse-

gna degli attestati di parte-cipazione

U n i v e rsità degli Studi di Pav i a

M a s t e rUniversitario di 1° livello in“ M i c o l o g i aapplicata” Anno Accademico 2002-2003

Obiettivi formativi e durata Il Master Universitario in Micolo-gia Applicata ha come scopo laformazione di personale tecnico-scientifico di livello interm e d i oche possa tro v a re un rapidosbocco professionale, unendo al-la preparazione di base - assicu-rata dalla laurea triennale in disci-pline biologiche, naturalistico-am-bientali, agronomiche, mediche,veterinarie e farmaceutiche - unaf o rmazione interd i s c i p l i n a re ne-cessaria per il riconoscimento deifunghi patogeni e/o ambientali edelle loro attività applicative neidiversi settori sopracitati.Il Master Universitario in Micolo-gia Applicata è di durata annualee prevede l’acquisizione di 6 0crediti con un monte ore di 520,articolate in attività didattica fron-

tale e di tirocinio. A conclusione del Master verrà ri-lasciato il diploma di Master di I li-vello in Micologia Applicata.Il Master è destinato ai laureatiin:Scienze Biologiche, Scienze Na-t u r a l i , S c i e n ze Ambientali,Scienze e Tecnologie Agrarie,Scienze Forestali e Ambientali,Medicina e Chirurgia, MedicinaVeterinaria, Farmacia,Chimica eTecnologie Farmaceutiche;nonché ai laureati nelle seguenticlassi di lauree:Biotecnologie (1), Scienze Bio-

logiche (12), Scienze e Tecnolo-gie Agrarie, A g roalimentari eForestali (20), Scienze e Tecno-logie Chimiche (21), Scienze eTecnologie Farmaceutiche (24),Scienze e Tecnologie per l’Am-biente e la Natura (27), Scienzee Tecnologie Zootecniche e del-le Produzioni Animali (40), Tec-nologie per la Conservazione eil Restauro dei Beni Culturali(41);Il bando ed il programma definiti-vo sarà disponibile entro la fine diottobre sul sito: www.unipv.itLa data di scadenza per la pre-

sentazione delle domande è pre-vista per il 20 dicembre 2002.

Per informazione rivolgersi a:Sezione di MicologiaDipartimento di Ecologia del Terri-torio e degli Ambienti TerrestriVia S. Epifanio, 1427100 PaviaTel. 0382.504868 (Dott. Sara Asticcioli) oppure 504842, fax [email protected]://et.unipv.it

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 31DALLE ASSOCIAZIONI

L’ i n t e rvento della SISCA

Gent. Dr. Bruno PiccinelliPresidente U.C.I.S.propria sede

Ho ricevuto da un mio collega una video-cassetta inerente un Vostro stage svolto presso la scuola di salva-taggio nautico di Sarnico (Bergamo) nel 2001 gestito dall’istruttore U.C.I.S. sig. Giancarlo Vignaroli.Spero di essere nel giusto pensando che quanto ripreso non sia negli standard operativi della Vostra asso-ciazione.A parte la professionalità didattica: • Reputo assolutamente ‘fantasiose’ le teorie pseudo etologiche espresse da questo individuo prive di ogni

pur minimo contenuto scientifico o almeno di un po’ di buon senso.• L’ignoranza delle basilari conoscenze dell’etogramma del cane lo porta ad inanellare una serie di scioc-

chezze incredibili sul comportamento di questo animale.• Una assoluta brutalità nel comportamento nella ‘parte pratica’, del tutto gratuita e senza la ben che minima

ragione, portano quasi a dover pensare a qualche cosa di simile al maltrattamento degli animali altro che‘addestramento’.

Ma credo che meglio delle parole possano essere esplicative le immagini che le allego.Credo questi fatti indegni, indecorosi e lesivi dell’immagine della Sua associazione, in particolare, e di tutta lacinofilia da soccorso nel suo insieme.Le chiedo l’immediata interdizione di questo individuo dallo svolgere qualsiasi attività con i cani. Sostengo chequesto comportamento e questa metodica didattica sia assolutamente incompatibile con l’essere un cinofiloe, a maggior ragione, un istruttore e spero di trovarla d’accordo su queste mie posizioni. Reputo che l’U.C.I.S.,che Lei presiede, debba formulare un documento in cui si dissocia completamente dall’operato di questo in-dividuo e ribadisca la sua corretta impostazione dell’addestramento delle unità cinofile da soccorso sia da ac-qua che di ogni altra specialità entro i dettami delle conoscenze scientifiche dei comportamenti e delle formedi apprendimento canine, condannando senza riserve ogni forma di violenza o costrizione.

In attesa di un Suo riscontro Le porgo distinti salutiIl presidente della S.I.S.C.A.

Dr. Corrado SgarbiVia Arona 8 10145 Torino

Torino 3.6.2002

Gent.le Dott.Sgarbi CorradoTorinoProt. 177/02

OGGETTO: STAGE PRESSO LA SCUOLA SALVATAGGIO NAUTICO SARNICO BG

Il consiglio direttivo dell’U.C.I.S.,presa visione della cassetta da Lei inviata, si dissocia da quanto dichia-rato ed esibito dal sig. Giancarlo Vignaioli adesso ex socio della nostra associazione e purtroppo al mo-mento della registrazione ancora associato come istruttore...premesso….lo stage in oggetto non è stato né approvato né autorizzato dall’U.C.I.S……il responsabiledella scuola sig. Pilenga ha abbandonato l’Associazione.Quanto in questo stage sostenuto e dimostrato non ha niente a che vedere con quanto l’UCIS ha cercatodi inculcare agli allievi istruttori durante i vari corsi svolti da docenti qualificati...Quanto visto contrasta an-che con quanto divulgato nel corso istruttori che si sta svolgendo in Verolanuova (BS) ….Il consiglio direttivo inoltre auspica un incontro con la vostra associazione onde eventualmente approfon-dire il problema…. ed eventualmente instaurare una collaborazione tra le associazioni per possibili futuricorsi o giornate di studio.

Distintamente per il presidente il segretario nazionale UCIS

Tomaselli Albino22 luglio 2002-11-09

U.C.I.S.Unità Cinofile Italiane da SoccorsoSocio collettivo dell’Ente Nazionale Cinofilia ItalianaMilano

Page 32: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISAD I PA RT I M E N TO DI ANATO M I A ,BIOCHIMICA E FISIOLOGIAV E T E R I N A R I A

Corso dip e rf e z i o n a m e n t oin scienzec o m p o rt a m e n t a l ia p p l i c a t e1 0 GENNAIO - 5 L U G L I O

P rogramma del cors o

• Modulo 1: Introduzione alleScienze Comportamentali (Pro f .N.E. Baldaccini) (10/01/2003).

• Modulo 2: Etologia generale( P rof. N.E. Baldaccini)( 1 7 / 0 1 / 2 0 0 3 )

• Modulo 3: Psicologia animale( D r. R. Marchesini) (24/01/2003)

• Modulo 4: Etologia Applicata( D r. R. Marchesini, Prof. C. Si-ghieri) (31/01/2003)

• Modulo 5: Etologia cognitiva ezoosemeiotica (Dr. R. Marc h e s i-ni) (7/02/2003)

• Modulo 6: Etologia del gatto(Dr A. Gazzano, Dr. E. Natoli,P rof. C.

Sighieri) (14/02/2003)

• Modulo 7: Etologia del cane( D r. B. Gallicchio, Dr A. Gazzano,P rof. C. Sighieri, Dr D. Ta rr i c o n e )( 2 1 / 0 2 / 2 0 0 3 )

• Modulo 8: Zooantropologia ge-nerale (Dr. R. Marc h e s i n i )( 2 8 / 0 2 / 2 0 0 3 )

• Modulo 9: Zooantropologia ur-bana (Prof. G. Biagi, Dr. R. Mar-chesini, Dr. R. Papini)( 7 / 0 3 / 2 0 0 3 )

• Modulo 10: Psicopatologia ge-nerale (Dr. M. Antoni, Prof. C. Si-ghieri) (14/03/2003)

• Modulo 11: Visita comport a-mentale (Dr. L. Notari, Sig.ra C.Balderi) (21/03/2003)

• Modulo 12: Disturbi comport a-mentali del cane (sviluppo e so-cialità) (Dr. E. Severi, Dr. D. Ta rr i-cone) (28/03/2003)

• Modulo 13: Disturbi comport a-mentali del cane (comunicazioneed ansia) (Dr. M. Antoni, Dr. D.Ta rricone) (4/04/2003)

• Modulo 14: Disturbi comport a-

mentali del cane (malattie org a-niche ed aggressività) (Dr. M.Antoni, Prof. G. Guidi, Dr. V. Mar-chetti) (11/04/2003)

• Modulo 15: Terapia comport a-mentale (Dr. L. Notari, E. Severi)( 9 / 0 5 / 2 0 0 3 )

• Modulo 16: Terapia farm a c o l o-gica (Dr. M. Antoni, Prof. G. Sol-dani) (16/05/2003

• Modulo 17: Disturbi comport a-mentali del gatto (sviluppo e co-municazione) (Dr. L. Notari, Dr. E.Severi, Dr. D. Ta rr i c o n e )( 2 3 / 0 6 / 2 0 0 3 )

• Modulo 18: Disturbi comport a-mentali del gatto (malattie org a-niche e depressive) (Dr. M. Anto-ni, Prof. G. Guidi, Dr. L. Notari, Dr.E. Severi) (30/06/2003)

• Modulo 19: Etologia del coni-glio e dei nuovi animali d’aff e z i o-ne (Dr. M. Antoni, Dr. L. Notari)( 5 / 0 7 / 2 0 0 3 ) .

La tipologia del Corso di Perfezio-namento è rivolta in modo partico-lare a laureati in Medicina Veteri-naria e ad altri laureati che pos-siedano un’adeguata preparazio-ne scientifica di base relativa agliargomenti trattati. I moduli hannola durata di 8 ore ad eccezionedel modulo 19 di sole 3 ore. Ledomande di ammissione compila-te su apposito modulo da ritirarsipresso la segreteria del Corso oscaricabile dai siti internet della

Facoltà di Medicina Veterinaria diPisa (http://www.vet.unipi.it/) e delDipartimento di Anatomia, Biochi-mica e Fisiologia Ve t e r i n a r i a(w w w. v e t . u n i p i . i t / A N AT) devonoe s s e re presentate impro ro g a b i l-mente entro e non oltre il giorno 2-12-2002, inoltrate via fax(050/570117) o via e-mail ([email protected]). I posti disponibili sono 30 oltre an. 5 a disposizione dei dottorandie ricercatori dell’Università di Pi-sa. Il Corso sarà attivo solo se al-la scadenza dei termini per la pre-sentazione delle domande il nu-mero dei candidati risulterà pari osuperiore al numero minimo di 20oltre ai posti riservati a dottorandie ricercatori. Il contributo di iscrizione al Corsoè fissato in € 1.500,00 ad ecce-zione dei dottorandi e dei ricerca-tori dell’Università di Pisa per iquali il corso è gratuito.Per ulteriori informazioni consul-t a re il bando di concorso ed ilp rogramma dettagliato del Cor-so, presso i siti internet suindica-ti o richiedendoli via fax al nume-ro 050/570117.

Dott. Roberto Amerigo PapiniD i p a rtimento di Clinica Ve t e r i n a-r i aFacoltà di Medicina Ve t e r i n a r i aViale delle Piaggie, 256124 PisaTel 050/570582/83/25 dir. 34Fax 0039/050/542892

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 232DALLE ASSOCIAZIONI

I quaderni dell’Osservatoriosui Diritti dei Minori

Periodico trimestrale d’informazioneOrgano ufficiale del Comitato Scientifico

Inchieste sulle dinamiche adolescenzia-li contemporanee, proposte di contrastoal fenomeno della pedofilia, studi sullostato della Giustizia Minorile e contri-buti dei massimi esperti del mondo in-fantile e adolescenziale. Uno strumentoeditoriale indispensabile per i genitori,gli educatori e i ragazzi.

Abbonamenti: Telefonare al numero verde

Per visitare il sito dell’Osservatorio sui Diritti dei Minoriwww.odiemme.org

Un Certificato della FSA

T utti i Colleghi che fanno riferimento alla Centrale di lettura del-la FSA per la certificazione ufficiale della displasia dell’anca e

del gomito del cane stanno ricevendo in questo giorni un Certificatoda apporre nella propria struttura, per far conoscere la disponibilità diquesto servizio alla propria clientela.Da quando la Centrale di Lettura della FSA è stata accreditata ufficial-mente dall’ENCI, con delibera 30/02/CP del 18 luglio 2002, essa è au-torizzata a certificare sia la displasia dell’anca che la displasia del go-mito per tutte le razze in cui le rispettive Associazioni specializzate ri-conosciute dall’E.N.C.I.La Centrale di Lettura della Fondazione Salute Animale (FSA) è statariconosciuta come ufficiale dall’ENCI sulla base del Disciplinare ap-provato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con D.M.20688 del 12-03-02.Il Disciplinare ministeriale aveva regolamentato il controllo della di-splasia dell’anca e del gomito equiparandolo a quanto viene attuatonegli altri Paesi europei ed in pieno accordo con le direttive della FCI,la Federazione Cinologica Internazionale. Le novità apportate dal Di-sciplinare sono in completa sintonia con il protocollo operativo che laFSA aveva già in atto, e sanciscono il principio della pluralità delleCentrali di lettura, abolendo di fatto il monopolio che per decenni re-gnava nel nostro Paese; pur senza togliere nulla al merito di chi hasvolto un’opera pionieristica in quest’ambito, era sentita da molti la ne-cessità di un sistema più aperto, moderno e concorrenziale. L’allarga-mento del controllo di queste malattie ereditarie a tutti i medici veteri-nari interessati a fornire questo servizio alla loro clientela ed in gradodi farlo contribuisce enormemente all’incremento dei cani controllati epermetterà certamente risultati più soddisfacenti nel ridurre l’inciden-za di queste patologie.Con l’estensione a tutte le razze, ed in particolare a quelle che nonavevano ancora stipulato accordi di collaborazione con la FSA comeil pastore tedesco, il rottweiler ed il boxer, i medici veterinari che fan-no riferimento alla FSA possono ora eseguire i controlli radiografici uf-ficiali sui cani di tutte le razze destinati alla riproduzione, venendo co-sì incontro alle richieste della loro clientela.La Centrale di Lettura della FSA è autorizzata a certificare anche la di-splasia del gomito, e almeno per il momento, è l’unica Centrale auto-rizzata dall’E.N.C.I. a certificare questa patologia.I Colleghi che non fanno ancora riferimento alla FSA per il controllo uf-ficiale della displasia dell’anca e del gomito possono richiedere allaFSA il modulo di adesione (tel. 0372 403511 – www.fsa-vet.it), che noncomporta alcuna iscrizione, ma semplicemente la sottoscrizione delregolamento operativo e l’invio delle radiografie di prova eseguite sudue cani. La frequenza del Corso FSA di preparazione al Controllo del-la displasia dell’anca e del gomito non è obbligatoria, anche se è vi-vamente consigliata per poter acquisire la massima competenza siasu queste patologie sia sulle modalità per il loro controllo ufficiale.

Dr. Aldo Vezzoni

Page 33: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

Minute delCongresso FECAVAa GranadaDal 3 al 6 ottobre si è svolto a Gra-nada il congresso della FECAVA. Ipunti principali discussi durante ilconvegno sono i seguenti: in una relazione del Dr. Simon Orr,D i re t t o re FECAVA per la BSAVAsono stati aff rontati i concetti stan-d a rd emergenti nella pratica e nel-la professione veterinaria: - e f fettuare un corso di studi

prima della laurea,- praticare studi fuori sede- praticare un periodo di trai-

ning Il PTP - Professional Tr a i n i n gPhases (periodo di training), èun concetto che è discusso at-tualmente in Gran Bretagna eche consiste in un periodo ditempo di un anno che viene fat-to subito dopo la laurea, duran-te il quale viene aff rontato un si-stema ben strutturato per la for-mazione di veterinari qualificati.Il veterinario dovrà poi dimostra-re l’esperienza, le capacità e lacompetenza acquisite al term i-ne dell’anno nel quale verrà rila-sciato un attestato specifico. Ta-le tipo di esperienza porta allac reazione di un legame dire t t otra lo studio e la pratica veteri-naria. In Gran Bretagna esisteuno schema guida per testarequesto metodo. Negli altri statid e l l ’ E u ropa non esistono pro-getti simili. Solo alcuni Paesi co-me la Danimarca, l’Estonia, l’O-landa, l’Irlanda, l’Italia e la Sviz-zera si stanno interessando mail paese guida rimane comun-que la Gran Bretagna.

- Educazione pro fe s s i o n a l ec o n t i nu aAnche in Gran Bretagna è statorichiesto di svolgere un’educa-zione professionale continua(CPD - Continual pro f e s s i o n a ldevelopment) che sarà obbliga-toria per i veterinari abilitati. Pera v e re la licenza a continuare as v o l g e re la professione verr àverificato ogni cinque anni l’ag-g i o rnamento professionale. InGran Bretagna viene seguitouno schema standard dellaB S AVA. Altri schemi pratici esi-stono anche in Olanda, Port o-gallo, Danimarca, Norv e g i a ,Svezia e Svizzera di recente an-che in Irlanda e sono in discus-sione in Estonia e in Italia

- s chemi standard per la pratica

Tra le altre proposte sono state ap-p rovate le quote d’iscrizione perl’anno 2003: la quota di ingre s s oper un nuovo socio è rimasta inva-riata a € 3.80, non è cambiata nep-p u re la quota d’iscrizione di una as-sociazione o organizzazione fede-rata alla FECAVA (€ 100.00) e nem-meno il prezzo di sottoscrizione al-la rivista che è rimasto di € 5 2 . 0 0ed è stata accettata la proposta diassociazione della EVSSAR - Asso-ciazione Veterinaria Europea peranimali da riproduzione - alla FE-C AVA.

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 33DALLE ASSOCIAZIONI

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Centro culturale AV U L P - S C I VA CIl Centro Culturale AVULP, nasce ufficialmente il 7 maggio 2000 con una madrina d’eccezio-ne quale la Prof.ssa Theresa Welch Fossum, della Texas A&M University, che con un semi-nario sulla Chirurgia Toracica del cane e del gatto inaugura la sede stessa. Questa strutturanasce dalla esigenza d’avere in Umbria una sede dove l’AVULP (Associazione Veterinari Um-bri Liberi Professionisti) possa riunirsi, effettuare i propri incontri culturali, diventare punto diriferimento culturale e scientifico del Medico Veterinario, favorendo lo scambio tra le altre As-sociazioni e le altre Istituzioni che si occupano di Medicina Veterinaria in Italia e all’estero. IlCentro Studi AVULP, sorge a Perugia in via Morettini 19, zona Settevalli; facilmente accessi-bile dalla superstrada e dalla stazione F.S. è inserito nel contesto di esercizi commerciali cheoffrono i servizi utili agli utenti. La progettazione e l’esecuzione dei lavori ha visto l’attività con-giunta della Commissione Avulp incaricata di seguire i lavori coordinata dal Dott. Stefano Pic-chioni, e dal pool di tecnici e professionisti messi a disposizione dalla proprietà dell’immobi-le. La struttura ha una superficie di circa 450 mq su un piano unico; sono stati previsti un in-gresso che accede ad una reception - segreteria, una stanza per le riunioni del Consiglio Di-rettivo AVULP e del Comitato Scientifico, una biblioteca con audiovisivi, una sala congressidi circa 120 posti con annessa sala per la preparazione e prove dei relatori. Adiacente allasala congressi è stata prevista una sala per l’esposizione commerciale degli Sponsor du-rante le manifestazioni e nella quale viene servito il coffee- break e il pranzo ai Congressisti. All’esterno della struttura è presente un parcheggio pri-vato e la zona ricreativa per i fumatori. Il Centro è dotato di tutte le tecnologie e strumentazioni d’avanguardia, e può soddisfare le diverse esigenzedei relatori italiani e stranieri. Cabina di regia, servizio di traduzione simultanea, videoproiettori, computer e uno staff che può allestire qualsiasi solu-zione tecnica richiesta. La nostra segreteria è aperta tutti i giorni e fa riferimento alla persona della Sig.ra Katia, che si adopera per soddisfare le esi-genze dei Colleghi. Il progetto AVULP è stato apprezzato dal Consiglio Direttivo SCIVAC che ha proposto, vista la collaborazione già esistente tra ledue Associazioni, di estendere la propria attività del centro - sud nel Centro Culturale AVULP. L’AVULP entusiasta della collaborazione con SCIVAC,in rapporto alla quantità e qualità delle iniziative ha elaborato un progetto ambizioso e adatto alle attività future. Il Centro ha assunto la denominazio-ne di “CENTRO STUDI AVULP - SCIVAC PERUGIA”, e sia SCIVAC che AVULP svolgono le proprie attività culturali con iniziative congiunte e/o sepa-rate, con soddisfazione degli utenti. La programmazione futura prevede attività nuove per venire incontro alle esigenze dei Colleghi, vedi per esem-pio i progetti di video -conferenza simultanea Cremona - Perugia. Inoltre vogliamo potenziare la parte degli audiovisivi, per permettere un servizio diconsulenza rapido e aggiornato nelle varie discipline anche da parte degli studenti di Medicina Veterinaria.

Maurizio Valentini Presidente Avulp

INCONTRI AVULP IN DICEMBRE30 NOVEMBRE -1 DICEMBRE:INCONTRO SOVI in collaborazione con SIMIVPer informazioni rivolgersi a Elena - Segreteria SCIVAC - Tel.0372/403506.

1 DICEMBRE:SEMINARIO DI NEUROLOGIARELATORI: DR CURZIO BERNASCONIDR. DANIELE CORLAZZOLIPer informazioni rivolgersi alla Segreteria AVULP - Tel.075/5058703.

15 DICEMBRE:32° INCONTRO CULTURALE AVULP “P.O.A.’’RELATORE: DR. MARCO CALDINPer informazioni rivolgersi alla Segreteria AVULP - Tel.075/5058703.

L'ingresso del Centro studi AVULP-SCIVAC

Relazione del Dr. Vignoli durante il Corso di Radiolo-gia Toracica

Page 34: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

I mass media confo n d o n ol ’ i m m agine della scienzacon quella della tecnologia

e questa confusione trasmettonoai loro utenti che ritengono scien-tifico tutto ciò che è tecnologico,in effetti ignorando quale sia la di-mensione propria della scienza,di quella -dico - di cui la tecnolo-

gia è certo una applicazione euna conseguenza ma non certo lasostanza primaria. La tecnologia è quella che ti dàtutto e subito, mentre la scienzaprocede adagio. Virilio ci parla della nostra epocacome l’epoca dominata, vor rei di-re ipnotizzata, dalla velocità: certo

siamo nell’epoca della velocità, loavevano capito in anticipo i futuri-sti e oggi siamo usi andare in treore e mezza dall’Europa a NewYork col Concorde, anche se nonlo usiamo sappiamo che esiste, inogni caso i disturbi da jet lage e levarie panacee a base di melatoni-na sono una conseguenza del no-

stro vivere nella velocità. Ma nonsolo, siamo talmente abituati allavelocità che ci arrabbiamo se l’e-mail non si scarica subito o sel’aereo ritarda. Però questa abitudine alla tecno-logia non ha nulla a che fare conl’abitudine della scienza. Ha piut-tosto a che fare con l’eterno ricor-

so alla magia. Che cosa era la magia, che cosaè stata nei secoli e che cosa è,come vedremo, ancora oggi, siapure sotto mentite spoglie? Lapresunzione che si potesse pas-sare di colpo da una causa a une ffetto per cort o c i rcuito, senzacompiere i passi intermedi. La magia ignora la catena lunga

delle cause e degli effetti e so-prattutto non si preoccupa di sta-bilire provando e riprovando se cisia un rapporto replicabile tracausa ed effetto. Di qui il suo fa-scino, dalle civiltà primitive al no-stro solare rinascimento, e oltre,sino alla pleiade di sette occulti-stiche onnipresenti su Internet. La fiducia, la speranza nella ma-gia non si è affatto dissolta conl’avvento della scienza sperimen-tale. Il desiderio della simultaneitàtra causa ed effetto si è trasferitoalla tecnologia, che sembra la fi-glia naturale della scienza. Vorrei ricordare una frase di Che-sterton: “Quando gli uomini noncredono più in Dio non è che noncredano più a nulla. Credono atutto”. Quello che dalla scienzatraspare attraverso i mass mediaè pertanto - mi dispiace dirlo - sol-tanto il suo aspetto magico, quan-do trapela, e quando trapela èperché promette una tecnologiamiracolosa, la “pillola che…”.Vi è talora un pactum sceleris trascienziato e mass media per cuilo scienziato non può resistere al -la tentazione, o crede suo dovere,di comunicare una ricerca in cor-so, talora anche per ragioni difund raising, ma ecco che la ri-c e rca viene subito comunicatacome scoperta - con conseguen-te delusione quando ci si accorgeche il risultato non è ancora sulpiatto. Gli episodi li conosciamo tutti,dall’annuncio indubbiamente pre-m a t u ro della fusione fredda aicontinui avvisi di scoperta dellapanacea contro il cancro. Il casoDi Bella è stato un trionfo della fi-ducia magica del risultato imme-diato, e tutti lo conoscete. Difficile comunicare al pubblicoche la ricerca è fatta di ipotesi,esperimenti di controllo, prove difalsificazione. Il dibattito che op-pone la medicina ufficiale alle me-dicine alternative è di questo tipo:perché il pubblico deve crederealla promessa remota della scien-za quando ha l’impressione diavere il risultato immediato nellamedicina alternativa? Recente-mente Garattini sulla rivista del Ci-cap avvisava che quando si assu-me una medicina e si ha la guari-gione entro breve tempo, questonon è ancora la prova che la me-dicina sia efficace. Ci sono anco-ra altre due spiegazioni: che la re-missione sia avvenuta per causenaturali e il rimedio abbia funzio-

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 234LETTO SU...

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Se la scienza sembra m a g i a d i U m b e rto Eco

Page 35: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

nato solo da placebo, oppure cheaddirittura la remissione sarebbeavvenuta per cause naturali e il ri-medio l’abbia ritardata. Ma prova-te a delineare al grosso pubblicoqueste due possibilità. La reazio-ne sarà d’incredulità perché lamentalità magica vede solo unprocesso, il cortocircuito sempretrionfante tra la causa presunta el’effetto sperato. A questo punto ci si accorge an-

che di come possa accadere, esta accadendo, che siano annun-ciati tagli consistenti alla ricerca el’opinione pubblica rimanga indif-ferente. Sarebbe rimasta turbatase si fosse chiuso un ospedale ose aumentasse il costo delle me-dicine, ma non è sensibile allestagioni lunghe e costose della ri-cerca. Al massimo pensa che i tagli allar i c e rca possano indurre qualchescienziato nucleare ad emigrarein America (tanto la bomba ato-mica ce l’hanno loro) e non ci sirende conto i tagli alla ricerc apossono ritard a re anche la sco-p e rta di un farmaco più eff i c a c eper l’influenza, o di un’automobi-le elettrica, e non viene posto unr a p p o rto tra il taglio alla ricerca eil bambino col morbo blu o con lapoliomielite perché la catena del-le cause e degli effetti è lunga emediata, non immediata comenell’azione magica. Av rete vistoquella puntata di Medici in primalinea in cui il dottor Green annun-cia a una lunga coda di pazientiche non saranno dati antibiotici ac o l o ro che sono ammalati d’in-fluenza perché non servono. Neera nata una insurrezione con ac-cuse addirittura di discriminazio-ne razziale. Il paziente vede ilr a p p o rto magico tra antibiotico eguarigione e i media gli hannodetto che l’antibiotico guarisce.Tutto si limita a quel corto circ u i-to. La compressa dell’antibioticoè prodotto tecnologico, e cometale riconoscibile. Le ricerche sulle cause e i rimedidell’influenza sono cosa per leuniversità. Inutile richiedere ai mass media diabbandonare la mentalità magi-ca: vi sono condannati non soloper ragioni che oggi chiamerem-mo di audience ma perché di tipomagico è la natura del rapportoche sono obbligati a porre gior-nalmente tra causa ed effetto. Esi-stono e sono esistiti, è vero, seridivulgatori, e vorrei ricordare l’a-mico Giovanni Maria Pace recen-temente scomparso, ma anche inquei casi il titolo (fatalmente scan-dalistico) fa aggio sul contenutodell’articolo e la spiegazione an-che cauta di come stia iniziandouna ricerca per il vaccino finalecontro tutte le influenze appariràfatalmente come l’annuncio trion-fale che l’influenza è stata final-mente debellata (dalla scienza?No, dalla tecnologia trionfanteche avrà messo sul mercato unanuova pillola).

Come deve comportarsi loscienziato di fronte alla doman-da impellente che i m e d i a gli ri-volgono ogni giorno di pro m e s s emiracolose? Con la prudenza, èovvio, ma non serve, lo abbiamovisto. Né può dichiarare il b l a c ko u t su ogni notizia scientificap e rché la ricerca è per sua natu-ra pubblica. Credo che dovremmo tornare suibanchi di scuola. Spetta allascuola, e a tutte le iniziative chepossono sostituire la scuola, com-

presi dei siti internet di sicura at-tendibilità, educare lentamente igiovani a una retta comprensionedei procedimenti scientifici. Sappiamo benissimo che nel no-stro paese più che altrove l’uomodi scienza ritiene talora poco di-gnitoso dedicarsi alla divulgazio-ne, mentre maestri di divulgazio-ne sono stati Einstein, Heisen-berg, sino ad arrivare all’amicoSthepen Jay Gould che da pococi ha lasciati. Eppure se si deve imporre una

immagine non magica dellascienza non dovrete attenderveladai mass media, sarete voi chedovrete costruirla a poco a poconella coscienza collettiva, parten-do dai più giovani. La conclusione polemica di que-sto mio intervento è che il pre-sunto prestigio di cui gode oggilo scienziato è fondato su falseragioni, ed è in ogni caso conta-minato dalla influenza congiuntadelle due forme di magia, quellatradizionale e quella tecnologica,

che ancora affascina la mentedei più. È utile, per continuare a lavorare,ciascuno nel proprio campo, sa-pere in che mondo viviamo, trarnele conseguenze, divenire astuticome il serpente e non candidicome la colomba ma almeno ge-nerosi come il pellicano e inventa-re nuovi modi per dare qualcosadi voi a coloro che vi ignorano.

Tratto da:La Repubblica - Cultura -

domenica 10 novembre 2002

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 2 35LETTO SU...

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Page 36: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

Con GiuntiniC o n a g i t“Diciamo no alla vivisezione”.Dichiara Gino Giuntini, DirettoreCommerciale di Giuntini Conagit:“Non abbiamo mai pensato di dir-lo, finché non è emersa la scabro-sa questione degli atroci esperi-menti eseguiti in vivisezione: i nostri alimenti per cani e gatti so-no prodotti nel completo rispettodegli animali.Noi di Giuntini Conagit lavoriamonell’ambito della nutrizione anima-le fin dal 1956, e siamo rimasti in-dignati dagli articoli apparsi sullastampa mondiale e su alcuni sitiinternet che approfondiscono ilproblema degli esperimenti in vi-visezione su cani e gatti per svi-luppare cibo per cani e gatti”.L’impegno che tradizionalmenteGiuntini Conagit investe nella pro-duzione di crocchette e croccan-tini per cani e gatti deriva dalleconoscenze e dall’esperienzamaturate in decenni di ricerchePER e non SU animali, al fine diottenere un cibo che soddisfaces-se le esigenze nutrizionali dei no-stri compagni di vita migliorandola loro salute, ma senza danneg-giarli in alcun modo.L’amore ed il rispetto per gli ani-mali fanno parte integrante dellafilosofia aziendale e dell’etica per-sonale di coloro che operanopresso questa azienda.Da sempre Giuntini Conagit lavo-ra con dedizione e serietà per of-frire un cibo sano, nutrizionalmen-te corretto ed equilibrato al giustoprezzo, per andare incontro alleesigenze di cani e gatti, ma an-che dei loro proprietari.Chi lavora nel mercato del pet de-ve dare sicurezza ai propri clientie godere della loro fiducia.

Il produttore di alimenti per canie gatti:GIUNTINI CONAGIT Via R. Luxemburg, 30 06012 Città di Castello (PG)Tel. 075 851781 Fax 0758517804 www.conagit.it

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ALLERCALM è uno shampoo agliestratti colloidali di avena destina-to a minimizzare le manifestazionicutanee legate al prurito. Le suesostanze idratanti filmogene e ri-s t rutturanti completano l’azionecalmante e protettiva dell’avenacolloidale. Questo shampoo è ca-ratterizzato da due principali inno-

vazioni tecnologiche: gli SPHE-RULITES e la Chitosanide. GliSPHERULITES, sistema inedito diincapsulazione messo a punto daVirbac permettono una liberazio-ne progressiva e controllata dellesostanze attive sulla superf i c i ecutanea. La Chitosanide, biopoli-mero naturale, forma un film pro-tettivo sulla superficie del pelo edella cute (effetto filmogeno. Leproprietà calmanti, emollienti e ri-strutturanti sono rinforzate, il pruri-to è placato.

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Modalità d’usoSi raccomanda di agitare il flaco-ne prima dell’impiego. Applicare ilprodotto in modo uniforme sullasuperficie del pelo. Massaggiaredelicatamente in modo da forma-re la schiuma, quindi sciacquarecon acqua fresca. Ripetere l’ope-razione rispettando un tempo diposa di 5-10 minuti. Impiego quo-tidiano se necessario.

P r e c a u z i o n iSolo per uso esterno. Evitare ilcontatto con gli occhi. Formulatoin modo tale da minimizzare i ri-schi di reazioni allergiche (assen-za di sostanze allergizzanti).

C o n fe z i o n eFlacone da 250 ml.Prodotto di libera vendita

Premio Merial al miglior studiod i :Medicina interna (qualsiasid i s c i p l i n a ) ,C a rdiologia ePatologia della riproduzione delcane e del gatto

Quest’anno Merial ha deciso di at-tribuire un premio di € 3.000 per

ogni studio relativo alla Medina in-terna (qualsiasi disciplina), Car-diologia, Patologia della riprodu-zione del Cane e del Gatto. L’ini-ziativa è stata ufficialmente pre-sentata in occasione del 4° Con-gresso Merial tenutosi a Riccionenei giorni 14, 15, 16 giugno 2002.Merial, coerente con tutte le altreiniziative scientifiche che sostienee presenta (testi scientifici, sup-porti informatici, materiali tecni-ci…), vuole con questi premi sti-molare ulteriormente la ricerca ditutta la categoria veterinaria chesi occupa della medicina clinicadel cane e del gatto. Sperando d’incontrare l’entusia-smo di sempre vi auguriamo buonlavoro!

Qui di seguito troverete tutte le in-dicazioni necessarie per inviare ilvostro studio.• Saranno accettati e valutati uni-

camente studi relativi alla: Medi-cina interna (qualsiasi discipli-na), Cardiologia, Patologia dellar i p roduzione del Cane e delGatto.

• Si richiedono solo lavori conclu-si e preparati in formato idoneoalla pubblicazione.

• Una commissione scientifica in-dipendente* deciderà e sce-glierà il lavoro più originale e direale contributo pratico alla me-dicina clinica del cane e delgatto.

• I lavori dovranno essere inviati,entro il 1° maggio 2003, allasegreteria di: New Team, Via C. Ghiretti, 243100 Parmatel: 0521.293913, fax: 0521.294036, e-mail: dina.montanari@new team.it

• Dovranno pervenire in quadru-plice copia con un sommariodella presentazione in lingua in-glese accompagnati dal curri-culum vitae degli autori.

• Il premio per ciascun lavoro pre-miato, uno per ogni argomento,è di € 3.000.

• I nominativi dei vincitori sarannoufficialmente comunicati in oc-casione dell’edizione del 5°Congresso Merial 2003, oltre aduna segnalazione alle redazionidelle principali riviste veterinariedi settore.

• L’eventuale pubblicazione su ri-viste referenziate è da conside-rarsi titolo preferenziale, purchésiano state pubblicate a partireda giugno 2002 (si consideranoanche i lavori in corso di pubbli-cazione).

• Non saranno considerati gli stu-di che avranno già beneficiatodi contributi economici statali oprivati es: borse di studio, spon-sorizzazioni, premi………A tale proposito si chiede un au-tocertificazione degli autori.

*La commissione è composta daicolleghi: T. Furlanello, M. Spalla-rossa, R. Santilli e dal Prof. F.Quintavalla

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PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 236DALLE AZIENDE

Controllodella

displasiadell’anca

e delgomito

nel cane8 giugno 2003

CremonaPalazzo Trecchi

21 settembre 2003Perugia

Centro StudiSCIVAC/AVULP

Programma scientifico9.00 Saluto ai partecipanti ed

obiettivi del corso9.15 Displasia dell’anca: svilup-

po ed aspetti clinici9.45 Displasia dell’anca: aspetti

radiografici10.15 Displasia dell’anca: proie-

zioni e posizionamento cor -retto per l’esame radiogra-fico

10.45 C l a s s i f i cazioni internazio-nali della displasia dell’an-ca

11.35 Coffee break offerto

12.00 Displasia del gomito: svi-luppo ed aspetti clinici

12.30 Displasia del gomito: proie-zioni e aspetti radiografici

13.00 Light lunch offerto

14.30 Displasia del gomito: classi-f i cazione internazionaleIEWG

15.00 Protocollo FSA per il con-trollo della displasia del-l’anca e del gomito e clubdi razza aderenti

15.30 Rapporto dei veterinari congli allevatori ed i proprieta-ri dei cani

16.00 Coffee break offerto

16.30 Valutazione precoce delladisplasia dell’anca e del go-mito nel cane in accresci-mento

17.00 Possibilità terapeutiche incaso di displasia dell’anca odel gomito

17.30 Valutazione dell’appre n d i-mento e discussione

18.15 Fine del Corso

CORSO BASE

Sanità Animale

FS AFONDAZIONE SALUTE ANIMALE

Page 37: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

PROFESSIONE VETERINARIA 1 0 / 2 0 0 2 37ANNUNCI

OFFRO/CERCO LA V O R O

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tici in Novara. Inviare lettera dipresentazione e curriculum a: Dr.Mattia Bielli, V.le Buonarrotti 20/A -28100 Novara o [email protected].• Clinica Veterinaria città di Mon-za offre a laureandi o laureati tiro-cinio teorico pratico di tre mesicon possibilità di alloggio gratuitoe rimborso spese. Per informazio-ni tel. 039/835300 o 039/2025777e chiedere del dott. T. Monti. • Cerchiamo 2 medici veterinarida inserire in organico. Richiestoperiodo di prova retribuito di 6mesi. Eventuali titoli o esperienzein chirurgia e/o ortopedia sui pic-

coli animali costituiranno elemen-to preferenziale. Per informazionit e l e f o n a re al seguente numero :0462/571318 e chiedere del Dr.Bucci. • Cercasi neolaureato per asso-ciazione professionale in zonaRavenna-Forlì. Tel. al 333/2776201.• Ambulatorio, ben attrezzato, si-to in Empoli (Fi) cerca medico ve-terinario con buona esperienzanella clinica e nella chirurgia deipiccoli animali. Per informazionitelefonare al seguente numero te-lefonico: 0571/711149.

V E N D O / C O M P R O

• Valli di Non e Sole (TN), a 15 min. daMadonna di Campiglio, causa trasferi-mento, cedo attività con due ambula-tori (Cles e Malè) completamente at-t rezzati, avviamento più che decenna-le. Te l e f o n a re ore pasti 338-76 06 828.• Cedesi Ambulatorio Veterinario sitonel centro storico di Anguillara (Roma),sul lago di Bracciano (circa 20 km daRoma), zona molto bella, tranquilla esenza problemi di parcheggio, avviatoda 3 anni e con discreta clientela (pertipo e numero). Il locale è in affitto, concanone mensile di 345,00 € e contrat-to re g o l a rmente re g i s t r a t o .Possibilità anche di abitazione in aff i t t o(310,00 € al mese, contratto re g i s t r a t o )di fronte all’ambulatorio (a 10 metri), 75mq, riscaldamento autonomo a meta-no, semiarre d a t o .Per informazioni telefonare allo06/99.60.73.72 - Cell.: 347/611.29.81• Vendo QBC Idexx con centrifuga estampante in perfette condizioni a4.300 € I VA compresa. Contattare il se-guente numero telefonico:3 2 8 / 4 8 4 7 7 8 5 .• Vendesi lampada scialitica con sa-tellite da soffitto. Prezzo € 1.500. Te l .3 4 0 / 5 5 2 4 1 4 5 .• Vendesi apparecchio radiologico90 Kv € 1.500 trattabili. Te l e f o n a re al n.3 3 5 / 5 8 . 9 4 . 6 7 3 .• Vendesi apparecchio radiologico100/100 controllato da esperto qualifi-cato, 4.130 € + IVA. Te l e f o n a re al3 3 3 / 3 1 5 6 7 5 2 .• Vendesi Elettro c a rdiografo ESAOTEmod. P80 praticamente nuovo e spet-t ro f o t o m e t ro per analisi chimico clini-che revisionato con stampante incor-porata con pochi anni di vita. Te l .3 2 8 / 7 4 2 8 7 2 5 .• Vendo elettro c a rdiografo ESAOTEPERSONAL 210 POWER TOP a sei ca-nali con carrello usato pochissimo. Te-l e f o n a re a Dr.ssa Dondena:011/9837575 oppure 335/8145694.• Causa trasferimento cedesi avvia-tissimo (oltre 15 anni) ambulatorio inLatina. Iperattrezzato per chiru rgia, or-topedia, endoscopia, ecografie, rx 110Kv/200mA° più portatile per equini,analisi, gestione computerizzata clientietc… Te l e f o n a re allo 077/3240675 op-p u re 340/3825220 e-mail lucro @ k a t a-m a i l . i t .• Vendo monitor Battaglia Rangonif requenza cardiaca e tracciato elettro-c a rdiografico in I, II, III derivazione a €750,00. Te l e f o n a re al 347/2725473.• Vendo apparecchio radiologico Gi-l a rdoni 85 Kw 20 ma in ottime condi-zioni e perfettamente funzionante(ideale per piccoli ambulatori) comple-to di tavolo ad € 1.600,00. Per inform a-zioni telefonare allo 0721/863545 op-p u re al 333/9832199.• Cedesi ambulatorio veterinario sitonell’hinterland di Milano nord-ovest. Te-l e f o n a re da lunedì al sabato dalle 9.00alle 10.30 al numero 02/99027550.

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Page 38: Professione Veterinaria, Anno 2002, Nr 11

PROFESSIONE VETERINARIA 1 1 / 2 0 0 238CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un mensilespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore.

D i r e t t o r eCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Comitato di RedazionePier Paolo Bertaglia

Paolo Bossi Marco Eleuteri

Giuliano LazzariniPier Mario Piga

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Capo RedattoreFabrizio Pancini

Rubrica fiscaleGiovanni Stassi

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Coordinamento EditorialeAngelo Franceschini

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Progetto GraficoGermano Pontevichi

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- Filiale di Piacenzaa cura di Nacor di G. Manfredi,Bobbio - PC - tel 0523/936546

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Chiuso in stampa il 26 novembre 2002

PROFESSIONE VETERINAR I A

CORSO FSA C O N T ROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - Novotel Firenze Nord Per info r m a z i o n i : Sara Cazzaniga - Segreteria FSA - Te l . 0372/403511 - email info @ f s a - v e t . i t

S I A R M U V Cremona ( ex Gruppo di Studio di Anestesia, Rianimazione e Medicina d’Urge n z a ) Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA RO M AG N A LA GRAV I DANZA NEI VARI ASPETTI - Ferrara - Relatore: D r. Zimbelli Daniele Per info r m a z i o n i : Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403541 - email lara.zava @ s c i va c . i t

CORSO SCIVAC CORSO DI RIPRODUZIONE - Perugia - Centro Studi SCIVA / AVULP - Crediti ECM: 25 Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email [email protected]

S I M E F Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

CORSO SIVA R P R ATICA VETERINARIA NEL CONTROLLO DELLE PATOLOGIE DEL SUINO: A N A L I S I ,D I AG N O S I ,T R AT TA M E N TO O r z i nu ov i , BS - Crediti ECM 9 - Per info r m a z i o n i : Paola Orioli - Segreteria SIVAR - Te l . 0372/403539 - email info @ s i varnet.it

CORSO AVA N Z ATO SIDEV D E R M ATOLOGIA FELINA - Cremona - Relatori: d r. E m m a nuel Bensignor, d r.ssa Alessandra Fondati, d r. Pascal Prelaud,d r.ssa Fabia Scarampella - Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA RASSEGNA CLINICA SULLE TECNICHE DI DIAGNOSTICA E TERAPIA NEGLI ANIMALI MALATI DI TUMORE - Puglia, Palace Hotel -Bari - Relatore: D r. Paolo Buracco - Per info r m a z i o n i : Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403541 - email lara.zava @ s c i va c . i t

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TO S C A N A DAL SEGNO CLINICO ALLA DIAGNOSI ECOGRAFICA E RADIOGRAFICA - Toscana - Hotel Continentale, Arezzo R e l a t o r i :D r. S e rgio Fa n fo n i ,D r. Paolo Fonti - Per info r m a z i o n i : Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403541 - email lara.zava @ s c i va c . i t

CORSO SCIVAC CORSO DI CHIRURGIA ADDOMINALE E LAPA ROSCOPIA - Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

9° CONGRESSO NAZIONALE SIVE CONGRESSO MULTISALA SIVE Pisa Per info r m a z i o n i : Segreteria SIVE Ludovica Bellingeri - Te l . 0372 403502 Fa x : 0372 457091 email lbellinge r i @ s i v e.it

CORSO SCIVAC CORSO MASTER IN CHIRURGIA DELCANE E DEL GAT TO (2^ parte) - Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

CORSO SCIVAC CORSO DI ANESTESIA - Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

SEMINARIO SCIVAC D I AGNOSTICA PER IMMAGINI DEL TO R ACE E DELL’ADDOME - Bari - Grand Hotel Ambasciatori,Via Omodeo 15 R e l a t o r i :d r. Christopher Lamb, d r. Giacomo Gnudi - Per info r m a z i o n i : Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LIGURIA E M ATOLOGIA PRATICA - Liguria - Relatore: d r. M a rco Caldin Per info r m a z i o n i : Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403541 - email lara.zava @ s c i vac.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA L’ A RTE E LA SCIENZA DELLA CITO PATOLOGIA DIAGNOSTICA - Sicilia - Relatore: d r. D avide De Lorenzi Per info r m a z i o n i : Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403541 - email lara.zava @ s c i va c . i t

CORSO SCIVAC CORSO DI NEUROLOGIA - Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

SEMINARIO SCIVAC MEDICINA INTERNA - Cavaion Ve ronese (VR) - Eurocongressi Hotel,Via L. Fiumi 24 - Relatore: d r. Mike Herrt age Per info r m a z i o n i : Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403508 - email [email protected]

S I S C A CASI CLINICI - Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

S I M I V PATOLOGIA OSSEA NON T R AU M ATICA - Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

SEMINARIO NAZIONALE SIVA R L’ A B O RTO NEI RU M I N A N T I : EZIOLOGIA E DIAGNOSI - Ve rona - Fiera Internazionale dell’agricoltura - Relatore:D r. Fabio Del Piero - Per info r m a z i o n i : Paola Orioli - Segreteria SIVAR - Te l . 0372/403539 - email info @ s i varnet.it

CORSO SIVAR P R ATICA VETERINARIA NEL CONTROLLO DELLE PATOLOGIE DEI SUINI: A N A L I S I ,D I AG N O S I ,T R AT TA M E N TO - Cremona, Pa l a z z oTr e c chi - Relatore: D r. Enric Marco - Per info r m a z i o n i : Paola Orioli - Segreteria SIVAR - Te l . 0372/403539 - email info @ s i varnet.it

S I C I V Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

CORSO SCIVAC CORSO DI DERMATOLOGIA 1 ̂parte - Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

S I M V E N C O Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

S I D E V M A N I F E S TAZIONI CLINICHE DELLA FOBIA NELLE VARIE RAZZE CANINE - Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA RO M AGNA L’ O S T E O C O N D ROSI NEL CANE E LE SUE VARIE LOCALIZZAZIONI - Emilia Romana - Relatore: d r. Matteo Tommasini Per info r m a z i o n i : Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403541 - email lara.zava @ s c i va c . i t

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE COMPORTA M E N TALI - Puglia - Relatore: d r.Raimondo Colange l iPer info r m a z i o n i : Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403541 - email lara.zava @ s c i va c . i t

S I OVET Cremona Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email catia@sciva c . i t

1dic.

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In occasione delle festività

natalizie gli uffici

resterannochiusi

dal 23 dicembre

2002 al 6 gennaio

2003