Autorama 21 Settembre 2015

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A UTORAMA Settimanale d’informazione e cultura del mondo dei motori HUB COMUNICAZIONE n.628 / 21 Settembre 2015 FONDATO NEL 1958 LA NUOVA GRANDE MERCEDES SPEZZA FINALMENTE IL MONOPOLIO BMW NEL SEGMENTO DELLE SUV COUPÉ SU ITALIA 53 Digitale terrestre: canale 53 Satellite:canale 937 SKY www.hubcomunicazione.it/yellow LA PRIMA AGENZIA STAMPA AUTOMOBILISTICA ITALIANA ASAPRESS.NET GLE COUPÉ: L’ANTI X6 SEAT ALHAMBRA LA CUGINA SPAGNOLA DELLA VW SHARAN ADESSO SI CONNETTE COL MONDO E CAMBIA UN PO’ IL VESTITO NOVITÀ DA FRANCOFORTE JAGUAR F-PACE: LA REGINA DEL SALONE PORSCHE MISSION E: LA SORPRESA PROVA

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Page 1: Autorama 21 Settembre 2015

AUTORAMA Settimanale d’informazione e cultura del mondo dei motori

HUB COMUNICAZIONE n.628 / 21 Settembre 2015FONDATO NEL 1958

LA NUOVA GRANDE MERCEDES SPEZZA FINALMENTE IL MONOPOLIO BMW NEL SEGMENTO DELLE SUV COUPÉ

SU ITALIA 53Digitale terrestre: canale 53

Satellite:canale 937 SKYwww.hubcomunicazione.it/yellow

LA PRIMA AGENZIA STAMPA AUTOMOBILISTICA ITALIANA

ASAPRESS.NET

GLE COUPÉ: L’ANTI X6

SEAT ALHAMBRA LA CUGINA SPAGNOLA DELLA VW SHARAN ADESSO SI CONNETTE COL MONDO E CAMBIA UN PO’ IL VESTITO

NOVITÀ DA FRANCOFORTEJAGUAR F-PACE: LA REGINA DEL SALONE

PORSCHE MISSION E: LA SORPRESA

PROVA

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2 AUTORAMA NEWS 21 SETTEMBRE 2015 AUTORAMA 3

DIRETTORE RESPONSABILECristina [email protected] EDITORIALESaverio [email protected] DI DIREZIONEPaolo Altieri

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEViale dei Partigiani, 118/c20092 Cinisello Balsamo (MI)Tel. 02.22472162 - Fax [email protected] LEGALE Via Stresa, 15 - 20125 MilanoManoscritti e fotografie non richiestinon si restituiscono.Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.

AUTORAMAN. 628 / 21 Settembre 2015

ANDREA RAPELLI

PAOLO ALTIERI

CRISTINA ALTIERI

SAVERIO VILLA

MATTIA ECCHELIADRIANO TOSI

Il Salone di Francoforte, che rimarrà aperto fino al 27 settembre, ha nella F-Pace una delle star assolute. La nuova e prima suv della storia Jaguar si ispira nel design alla sportivissima F-Type, rispetto alla quale è ovviamente (molto) più grande, grossa e alta, oltre che capiente: 5 posti e 650 litri di bagagliaio. Il suo telaio in alluminio, insieme all’assetto sportivo e al Torque Vectoring, alla trazione posteriore o integrale e ai motori da 180 CV a 380 CV, ne fanno un veicolo molto dinamico e assolutamente premium. Lunga 4,73 metri, la F-Pace pesa “solo” 1.665 kg nella versione di accesso alla gamma, mentre la top di gamma, la V6 a benzina da 380 CV, scatta da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi e si ferma (perché limitata elettronicamente) a 250 km/h. Le versioni 4×4 dispongono anche del torque on-demand e dell’Intelligent Driveline Dynamics (IDD), in grado di regalare un feeling da trazione posteriore, pur contando sulla trazione integrale (nello sviluppo della trasmissione, l’esperienza della “sorella” Land Rover si rivela preziosissima).In Italia, la Jaguar F-Pace sarà disponibile negli allestimenti

Pure, Prestige, Portfolio, R-Sport, S e First Edition (ma solo per il primo anno). I motori? Si parte dal 2.0 diesel 180 CV con cambio manuale (trazione posteriore o 4×4) o automatico (solo 4×4); c’è poi il 3.0 turbodiesel da 300 CV con cambio automatico e trazione 4WD. Il top di gamma è il già citato 3.0 a benzina da 340 o 380 CV, sempre con l’automatico e le quattro ruote motrici.

ALTRE BUONE NUOVEDA FRANCOFORTE

21 SETTEMBRE 2015

JAGUAR F-PACE, LA SUV “NOBILE”

PORSCHE MISSION-E: FUTURO ELETTRICOED ELETTRIZZANTE

AUDI S4 E S4 AVANT, IN UFFICIO TEMPO DI RECORD

JEEP RENEGADE NIGHT EAGLE

BUGATTI VISION GRANTURISMO: IMMAGINI E INFO

La Mission E è molto più che un concept. Si tratta infatti della visione futura - elettrica - della Casa tedesca, che peraltro risponde alla Tesla: la Panamera che verrà renderà la vita molto difficile alla Model S. La Mission E promette ben 600 CV e soprattutto 500 km di autonomia; accelera da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi, da 0 a 200 in meno di 12, gira sul vecchio Nürburgring in meno di 8 minuti e ricarica le batterie all’80% in soli 15 minuti. Esteticamente, è più equilibrata della Panamera. Alta solo 130 cm e priva del montante centrale, con le telecamere posteriori al posto degli specchietti e le portiere con apertura ad armadio, fa della pulizia del design il suo forte. Impressionanti le ruote, da 21″ davanti e da 22″. Il baricentro è molto basso e il peso ridotto, grazie alla carrozzeria in materiali come alluminio e fibra di carbonio. Dentro, ci sono quattro sedili singoli sportivi come sulla Panamera, ma una tecnologia infinitamente più avanzata: la console ricurva si integra nella plancia mentre diversi schermi OLED e comandi innovativi (tra cui funzioni selezionabili con lo sguardo, e strumentazione 3D) rivoluzionano il concetto di ergonomia.

L’eleganza è la stessa di tutta la gamma A4. Ma a guardarle attentamente risaltano gli specchietti in color alluminio satinato, le pinze dei freni rosse, gli scarichi cromati e alcuni altri dettagli rivelatori, cioé quelli che “trasformano” la A in una S e fanno di un’Audi una sportiva vera. Grazie al loro motore V6 3.0 turbo a iniezione diretta, capace di 354 CV e 500 Nm per uno scatto da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi, S4 ed S4 Avant sono senza dubbio molto prestazionali, ma è quando ci si infila in una sequenza di curve che promettono il meglio. Gli ingegneri che le hanno sviluppate, infatti, hanno posto molta cura nella messa a punto di un telaio che sapesse instaurare uno stretto rapporto uomo-macchina. Ecco dunque sospensioni molto raffinate e regolabili, uno sterzo diretto e senza “filtri” e una trazione integrale che scarica il 60% della coppia sull’asse posteriore (variabili comunque in base alle esigenze: per esempio sulla neve si può avere una prevalenza all’anteriore, per poter avanzare senza problemi) al fine di garantire un piacere di guida senza precedenti. Che la S4 non sia però auto da smanettoni duri e puri lo dimostrano dotazioni, come il raffinato sistema di infotainment MMI, che può essere gestito in tre modi: comandi vocali, volante multifunzione o consolle centrale. Il top di gamma MMI plus, con MMI touch e monitor da 8,3 pollici, offre la manopola a rotazione/pressione con un touchpad integrato per le funzioni di zoom e scorrimento, oltre che per l’inserimento di caratteri. Oltre al sistema di navigazione MMI plus, le nuove S4 e S4 Avant sono dotate del modulo hardware di Audi connect che permette di accedere a Internet

tramite lo standard veloce LTE. Grazie all’hotspot WLAN integrato i passeggeri possono navigare liberamente in rete e accedere alla propria posta elettronica dai loro dispositivi personali, mentre il guidatore può avere accesso ai servizi online di Audi connect. Tra questi l’Audi smartphone interface, che permette di collegare cellulari con sistema operativo iOS e Android. L’Audi phone box collega gli smartphone dei passeggeri all’antenna di bordo. Se i telefoni sono compatibili, contemporaneamente le loro batterie vengono ricaricate mediante sistema a induzione. L’Audi tablet fa parte del sistema Rear Seat Entertainment. Gli appassionati dell’alta fedeltà, infine, possono ordinare il Sound System di Bang & Olufsen con la nuova modalità di suono 3D.

La serie speciale Night Eagle è disponibile anche per la sorella maggiore Cherokee. A caratterizzarla sono le finiture scure ed elementi opachi che ne rendono ancora più muscolare il design da suv per la città, capace però di affrontare l’offroad più estremo. Renegade e Cherokee Night Eagle saranno prodotte in numero limitato e verranno commercializzate entro la fine del 2015. Nel dettaglio, la Renegade Night Eagle parte dall’allestimento Longitude, rispetto al quale si dinstingue per il grigio satinato di mascherina anteriore, cornici dei fendinebbia, logo Jeep e barre sul tetto, ma anche per i cerchi in lega neri da 17″ e il badge Night Eagle sul portellone. Quanto alla Cherokee, il colore vira sul nero lucido: griglia frontale, scritte esterne, barre sul tetto e cerchi in lega da 18″ hanno infatti questa finitura. A ciò sono da aggiungere i vetri posteriori e il lunotto oscurati, oltre al logo specifico.

La Bugatti l’ha fatto davvero: ha preso il concept virtuale Vision Gran Turismo Concept e l’ha trasformato in un modello reale. L’idea, nata come videogioco per la Sony PlayStation, anticipa in realtà alcuni concetti chiave della erede della Veyron (forse si chiamerà Chiron), attesa per il 2016. È costruita interamente in carbonio ma, per provarla, al momento, l’unico modo è quello di comprare GranTurismo per la PlayStation.Nel concept è possibile rintracciare elementi di novità ma anche altri legati alla tradizione: c’è una chiara ispirazione alla Type 57 Tank vincitrice a Le Mans nel 1937 e nel 1939, dalla quale deriva per esempio la livrea bicolore. La linea è stata affinata tenendo conto delle necessità estreme di un veicolo capace di 400 km/h. Il propulsore è un’evoluzione dell’attuale W16 quadriturbo e la trazione è integrale.

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AUTORAMA 5

LA SCHEDAGLE COUPÉ 350 d 4MATIC SPORT

ALIMENTAZIONE MOTORE CILINDRATA POTENZA COPPIA CAMBIO TRAZIONE DIMENSIONI VOLUME BAGAGLIAIO 0/100 KM/H VELOCITÀ CONSUMO COMBINATO EMISSIONI CO2

diesel, turbo6 cilindri a V

2.987 cc190 kW/258 CV

620 Nmautomatico a 9 marceintegrale permanente4,90/2,00/1,73 metri

650/1.720 litri7,0 secondi

226 km/h6,9 l/100 km

180 g/km

PREZZO 70.050 euro

21 SETTEMBRE 20154 AUTORAMA LaPROVAVIDEO

Kitzbhüel (Austria) - Con moltiplicazione delle fami-glie e delle sottofamiglie ne-cessaria per soddisfare i più svariati e bizzarri fabbisogni mondiali, l’universo delle si-gle Mercedes (ma non solo) era diventato piuttosto ca-otico e abbisognava di una razionalizzazione.Così la ML, datata 2011, in occasione degli aggiorna-menti della mezz’età, diven-ta GLE, dove GL individua, per l’appunto, la tipologia suv in senso generico, men-tre la E indica l’appartenen-za alla fascia di prodotto medio-alta, che fa riferi-mento alla Classe E.Però c’è una novità asso-luta: la GLE standard viene affiancata dalla Coupé, sem-pre a cinque porte ma con un aspetto e regolazioni più sportive, che di fatto diven-ta l’avversaria istituzionale

Mercedes GLE e GLE Coupé

CHI FA DA SÉ, FA PER… DUE

La ML si aggiorna leggermente nell’aspetto e cambia il nome in GLE. Ma la novità è l’arrivo della versione Coupé che, seppure con inspiegabile ritardo, si propone come alternativa alla BMW X6

www.mercedes-benz.it

CON CHI SE LA GIOCA*MERCEDES GLE COUPÉ da 70.050 euro

BMW X6 da 71.390 euroPORSCHE CAYENNE da 71.451 euro

RANGE ROVER SPORT da 68.900 euro*PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA

la famiglia a benzina, costitu-ita da propulsori V6 e V8 cul-mina nel ciclopico 5,5 litri da 585 CV della AMG 63 S.Su strada, la variante sporti-va della GLE è sorprenden-temente agile rispetto alle dimensioni e alla massa che, a pieno carico, si avvicina in modo preoccupante alle tre tonnellate. Molle, ammortiz-zatori, barre antirollio e al-tezza da terra sono gestite elettronicamente e l’assetto è sempre molto piatto e po-co indulgente nei confronti di rollio e beccheggio.Nonostante i sedili siano po-sizionati in alto le inerzie e gli scuotimenti sono minimi ma, naturalmente, la propensione al fuoristrada impegnativo è

La GLE “normale” si distingue dalla ML per il paraurti anteriore e la fanaleria posteriore, mentre all’interno c’è un display di dimensioni superiori, più integrato nella plancia. Ma ci sono novità meccaniche di rilievo. La versione d’ingresso col quattro cilindri turbodiesel di 2,2 litri da 204 CV ora puà avere anche la sola trazione posteriore e questo abbatte l’entry level a 58 mila euro. Poi arriva la 550e ibrida plug-in, con un V6 a benzina di 3 litri combinato con un motore elettrico, per una potenza complessiva di 442 CV. In modalità elettrica arriva a 130 all’ora e promette un’autonomia di 30 km circa (le batterie sono ricaricabili completamente dalla rete in circa 2 ore). E la percorrenza media dichiarata con il funzionamento congiunto dei due motori è di oltre 30 km/litro, pur con prestazioni esuberanti: 245 km/h e 5”3 sullo 0-100.

PER LA “BERLINA” C’È UN DIESEL IN PIÙ E ANCHE L’IBRIDO

inferiore a quella della GLE standard e non è neppure disponibile il pack offroad - con riduttore, altezza da terra maggiorata e tutto il resto - che, invece, permette alla “berlina” di affrontare per-corsi decisamente impegna-tivi. Il cambio automatico a 9 marce di nuova introduzione, oltre che morbido è anche ra-pido, quindi si adatta bene al-le caratteristiche della Coupé.L’insonorizzazione è molto curata e, in pratica, l’unica sonorità avvertibile è quella proveniente dal rotolamento dei pneumatici che, volendo, possono arrivare a 22”. Lo sterzo, invece, resta sempre un po’ povero di feeling an-che se può essere “settato”, come tutte le altre funzioni della GLE Coupé, su modali-tà diverse grazie al Dynamic Control.La commercializzazione ita-liana delle GLE e GLE Coupé è iniziata da poco. I prezzi partono da 58.440 euro per la GLE e da 70.050 euro per la GLE Coupé, ma a parità di motore ed equipaggiamento la differenza è solo di 1400 euro a favore della berlina. Le configurazioni più adatte al pubblico italiano, comunque, hanno prezzi che gravitano intorno ai 65 mila euro nel caso della GLE e prossime ai 75 mila per la GLE Coupé.Saverio Villa (@saveriovilla)

La fiancata è massiccia ma viene un po’ alleggerita dai cerchi da 20” o da 21 sulle vesrsioni più ricche

21 SETTEMBRE 2015

La Coupé perché offre finalmente la possibilità di evitare la “solita” di BMW X6. La “normale” perché è più versatile e perché va davvero bene sia su strada, sia fuoristrada

PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI

della Bmw X6. Ed è sorpren-dente che la Mercedes abbia deciso solo ora di reagire alla suv coupé bavarese. Rispet-to alla “berlina”, la Coupé è più lunga (4,90 metri in-vece di 4,81) e bassa (1,73 anziché 1,79) e questo la fa apparire ben più slanciata.

Nella zona posteriore, co-munque, alloggiano piutto-sto comodamente tre adul-ti nonostante l’andamento spiovente del padiglione. La capacità del bagagliaio non fa registrare un calo preoc-cupante (650/1720 litri con-tro 690/2010), però si riduce

in modo netto la visibilità posteriore, perché il lunotto è basso, stretto e inclinato. Ma in manovra il problema viene compensato dai sen-sori di parcheggio e dalla retrocamera.L’unico diesel disponibile è il 3 litri V6 da 258 CV, mentre

Nonostante l’andamento molto spiovente del tetto, l’abitabilità posteriore è buona anche in altezza. Il prezzo da pagare per la bella coda rastremata, però, è il lunotto davvero piccolo che limita molto la visibilità in manovra

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ANTE

PRIMA

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spazio in ogni direzione. Buo-na la qualità delle plastiche e degli assemblaggi, così come l’ergonomia dei comandi.Su strada, la Alhambra ras-sicura: la tenuta di strada è ottima e la stabilità è a prova di errore. Piene e regolari le risposte dei motori, anche se non brillantissime; la Alham-bra pesa parecchio e si sente. Quanto al comfort, l’insono-

rizzazione è ottima, così come l’assorbimento delle asperità.Infine, i prezzi: gli allestimen-ti disponibili sono Style e Advance. Il primo parte dai 34.300 euro della TDI da 115 CV e arriva ai 37.700 della 150 CV con cambio DSG; 36.700 la 4WD (cambio manuale). La Advance? Fra 36.300 e 41.100 euro. Di serie su tutte ci sono, tra gli altri, Seat Media Sy-stem Plus, ingressi usb e SD, Bluetooth e fari posteriori a led. Da 30.500 euro la 1.4 TSI a benzina.Adriano Tosi (@adrtosi)

LA SCHEDASEAT ALHAMBRA 2.0 TDI DSG ADV.

ALIMENTAZIONE MOTORE CILINDRATA POTENZA COPPIA CAMBIO TRAZIONE DIMENSIONI VOLUME BAGAGLIAIO 0/100 KM/H VELOCITÀ CONSUMO COMBINATO EMISSIONI CO2

turbodiesel4 cilindri in linea

1.968 cc110 kW/150 CV

340 Nmautomatico a 6 rapporti

anteriore4,85/1,90/1,72 metri

300/2.297 litri10,4 secondi

200 km/h19,2 km/l137 g/km

PREZZO 39.700 euro

21 SETTAMBRE 20156 AUTORAMA LaPROVA

VIDEO

Barcellona - Ci sono re-styling di facciata e altri di sostanza: quello apportato dalla Seat all’Alhambra è del secondo tipo. Tutti i motori sono ora Euro 6 e nuove tecnologie permettono di essere sempre online. Non manca comunque qualche ritocco ai fari e alla calandra.In particolare, a Martorell si sono concentrati sulla con-nettività, che integra An-droid 5.0 e iOS 7.1. Nel caso dell’iPhone, per esempio, sono al momento disponi-bili le funzionalità di tele-fono e messaggi, musica e mappe. Ma è con Samsung che il sistema della Seat dà il meglio: grazie a funzioni come “Read to me”(lettura dei messaggi in arrivo con e-mail, SMS, Facebook, etc.) e “Voice Reply” (dettatura a voce delle risposte). C’è inoltre il “gesture control”, con cui gestire l’infotain-ment attraverso i movimen-ti delle dita, senza contatto.Dentro ci sono 7 poltrone singole, con quelle della se-conda fila che scorrono in senso longitudinale; 300 litri di bagagliaio con 7 passeg-geri a bordo, schienale an-teriore destro abbattibile e

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Perché se avete 3 figli la libertà di partire con quello che vi pare è un lusso che solo auto così pos-sono regalare. Se ne avete più di 3... Beh, perché cominciate a non avere molte alternative nel listino.

PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI

CON CHI SE LA GIOCA*SEAT ALHAMBRA da 30.500 euro

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Chiarezza nella disposizione dei comandi, buona qualità dei materiali, assemblaggio alla tedesca: se ci fosse un po’ di colore la plancia sarebbe praticamente perfetta.

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