3 maggio - Motosprint 18

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3/9 MAGGIO 2011 Settimanale Anno XXXIV Fascicolo 1719 2,50 Euro (Italy only) 18 SUPERBIKE SUPERBIKE Biaggi e Melandri Biaggi e Melandri alla prova di Monza alla prova di Monza CROSS CROSS La sabbia d’Olanda La sabbia d’Olanda rilancia Cairoli rilancia Cairoli PROVA NOVITÀ PROVA NOVITÀ Sull’Etna con la Ducati Sull’Etna con la Ducati Monster 1100 Evo Monster 1100 Evo MOTOGP PORTOGALLO MOTOGP PORTOGALLO Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf 9 771122 173002 10018 In ginocchio MV BRUTALE La prova verità della 920 illusioni e delusioni a raffica. Piloti italiani e Ducati non decollano. illusioni e delusioni a raffica. Piloti italiani e Ducati non decollano. E rischiano di franare. A Pedrosa la sfida tutta spagnola con Lorenzo E rischiano di franare. A Pedrosa la sfida tutta spagnola con Lorenzo

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GP Portogallo. Tutto sulla terza prova del Mondiale dai nostri inviati all’Estoril , # Prova novità Ducati Monster 1100 EVO # Prova verità MV Brutale 920

Transcript of 3 maggio - Motosprint 18

  • 3/9 MAGGIO 2011SettimanaleAnno XXXIV

    Fascicolo 1719

    2,50 Euro

    (Italy only)

    18

    SUPERBIKESUPERBIKEBiaggi e MelandriBiaggi e Melandri

    alla prova di Monzaalla prova di Monza

    CROSSCROSSLa sabbia dOlandaLa sabbia dOlanda

    rilancia Cairoli rilancia Cairoli

    PROVA NOVITPROVA NOVITSullEtna con la Ducati SullEtna con la Ducati

    Monster 1100 EvoMonster 1100 Evo

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    In ginocchio

    MV BRUTALE La prova verit della 920

    illusioni e delusioni a raffica. Piloti italiani e Ducati non decollano. illusioni e delusioni a raffica. Piloti italiani e Ducati non decollano. E rischiano di franare. A Pedrosa la sfida tutta spagnola con LorenzoE rischiano di franare. A Pedrosa la sfida tutta spagnola con Lorenzo

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    Sommarionumero 18/2011

    1LA POSTALetteredi Stefano Saragoni 6Officinadi Massimo Clarke 10

    1PADDOCKVelocit, cross, enduro, trial,minimoto, speedway, supermoto 14

    1IN PISTAMotoGPGP Portogallo. Tutto sulla terza prova del Mondiale dai nostri inviati allEstoril 28Moto2GP Portogallo 50125GP Portogallo 56SuperbikeVerso il Round Italia a Monza 60CIVSeconda prova a Monza 64

    1FUORISTRADACrossGP Olanda MX1 e MX2 a Valkenswaard 70CrossGP Bulgaria MX3 a Troyan 78Supercross USA Sedicesma prova a Salt Lake City 80SportitaliaGare nazionali e campionati regionali 82

    1SU STRADAProva novit Ducati Monster 1100 EVO 88Prova verit MV Brutale 920 92AttualitLa produzione, le leggi, le novit 98MotolandiaTurismo, viaggi, epoca 100Made inAbbigliamento e accessori 104

    1MERCATINO Compravendita di moto e accessori 106

    1GP GUIDAGare e raduniGli appuntamenti in pista 114

    1RUBRICHE Contromanodi Marco Masetti 18Polvere di stelledi Luigi Rivola 20Qui Giapponedi Akira Nishimura 22Donne e motoridi Laura Cattaneo 100Via col ventodi Giovanni Carlo Nuzzo 102

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    IN UN PERIODO di ristrettezze, dove nel Motomondiale la griglia di partenza un affare per pochi e in Superbike le squadre ufficiali sono ridotte allosso, schierare una moto in pi anche per una gara soltanto un impegno non indifferente e le gare finiscono per giocarsele sempre i soliti.

    Allora il ricordo va a quando pi-loti sconosciuti stupivano e detta-vano legge nelle gare di casa, per un giorno di gloria agli occhi del mondo. Al tempo delle wild card.

    Non erano marziani ma sem-plici collaudatori e piloti che maggiormente si erano contraddi-stinti nei campionati nazionali. Non correvano tutto il Mondiale, ma quando il campionato faceva tappa nel loro Paese, i Costruttori pensavano bene di iscriverli al Gran Premio di casa e li dotavano di mezzi straordinariamente effi-caci, moto che tante volte erano veri e propri banchi prova per i re-parti corse. E non scendevano in pista solo per partecipare, cono-scevano a memoria il tracciato e la moto che guidavano e spesso era-no addirittura i favoriti per la vitto-ria o quantomeno pronti al podio.

    I vari piloti ufficiali tremavano in quegli appuntamenti, le gerar-chie rischiavano di saltare nel giro di un turno di prove ad opera di ragazzini tremendi che non ci pen-savano due volte a mettersi dietro il campione del mondo o il leader di campionato.

    Nel Motomondiale, ma forse ancora di pi in Superbike, ci sono state parecchie stelle per un giorno, alcune delle quali sboc-ciate e consacrate al firmamento delle competizioni. Ma in pochi tra i Paesi toccati dai vari calendari le wild card erano cos letali: Giap-pone su tutti ma anche Stati Uniti,

    ANCHE UNA MOTO PU METTERE LE RADICI Ecco cosa ho potuto ammirare a Rovereto (TN). Questa moto ha letteralmente piantato le radici...

    Cesare

    I VESUVIANI RICORDANO ENZO TAMMARO Enzo Tammaro, 25 anni, socio del Moto Club I Vesuviani morto per un incidente stradale. Era un ragazzo schivo ma sempre sorridente, e la sua scomparsa ci ha lasciato un grande vuoto. Tutti i soci del club partecipano al grande dolore dei familiari.

    Giuseppe Mifsud

    I CAMPIONI (DUCATI) FINALMENTE SONO TORNATII campioni sono tornati. S, sono tornati i campioni che fanno volare la Ducati, quelli che vincono comunque le gare e le sanno risolvere allultimo giro...I campioni che hanno risvegliato la nostra fede rossa addormentata da due anni.Forza Checa, forza Ducati. Questanno ci divertiamo come non mai!

    Raul ValentiniBastardo (PG)

    IN B

    RE

    VE

    ELOGIO E NOSTALGIA DELLE WILD CARD

    Lettere

    Sconosciuti capaci di battere il big

    di Stefano Saragoni [email protected]

    Australia e Inghilterra erano, an-che grazie al livello del campiona-to nazionale, fucine di giovani ta-lenti, impazienti di scalare le clas-sifiche mondiali nellunica occa-sione a loro concessa.

    Non tutti sono rimasti nellano-nimato. Per alcuni di questi la carriera, iniziata con un guizzo vincente al momento giusto, ha preso il volo nel panorama mon-diale. Forse in pochi sanno che fu anche grazie a due partecipazioni come wild card al Mondiale Su-perbike che un giovane australia-no venne notato dagli addetti ai lavori e portato poi nel Motomon-diale: era il 1988, e tra Sugo e Oran Park quel ragazzo vinse tre delle quattro gare a cui prese parte in sella ad una Yamaha. Si chiama Michael Doohan e nel suo pal-mars figurano 5 titoli Mondiali in 500 con la Honda.

    E che dire di Noriyuki Haga, sa-murai che nel round Giappone SBK del 1997 mise in fila, tra gli altri, Fogarty, Kocinski, Russell e Slight? La Yamaha non ci mise molto a capire che quel ragazzo, che lanno prima le aveva regalato la 8 Ore di Suzuka, aveva talento da vendere. Nel 98 riusc addirit-tura a salire sul podio a Suzuka in 500. La sua filosofia di gara passo o cado non lo ha abbandonato per molto tempo. Non ha mai vinto un Mondiale (e forse non lo vincer pi) ma i suoi tifosi li trovi un po dappertutto perch lui un po cos, tutto o niente.

    Altro illustre esponente della nobile stirpe delle wild card stato Daijiro Kato, che quando il Mon-diale arrivava a Suzuka ti portava a chiederti se guidasse davvero una 250 o una 500. Era una spanna sopra tutti.

    Tra i tanti non manca nemmeno

    chi ha affrontato un giorno da leo-ne per poi perdersi (o quasi) col passare del tempo, piloti che sem-bravano poter avere in mano il fu-turo della categoria ma che invece si sono spenti nellarco di poco tempo. Giovani speranze in cui le Case avevano riposto sogni e am-bizioni, poi svanite troppo precoce-mente. Yuichi Takeda rimane tut-tora il pi giovane vincitore in Su-perbike da quando, con la sua Honda RC 45, sbanc Sugo nel 1996 a 18 anni compiuti. Quellim-presa rimase lunico acuto inter-nazionale della sua carriera.

    Makoto Tamada fece doppietta nel 2001 e fu lunico in tutto il cam-pionato 2002 a vincere in Superbi-ke al di fuori dei due titani (Edwards e Bayliss) che si conte-sero il titolo. Una vittoria e un se-condo posto che fecero sgranare gli occhi alla Honda fino a portarlo in MotoGP. Da l un paio di GP vinti con le gomme giuste e poi nullal-tro, fino a tornare in Superbike per terminare nellanonimato.

    Neil Hodgson fece scalpore nel-le tappe inglesi SBK nel 2000: due superpole e altrettante vittorie. Successivamente per lui arriv anche il titolo mondiale e la pro-mozione in MotoGP, anche se for-se non riusc a convincere mai appieno del suo talento: Ducati fin col spedirlo in America.

    NORIFUMI ABE WILD CARD NEL 1994 A SUZUKA, DOVE CORSE CON LA HONDA 500.IN SEGUITO VINSE 3 GP SULLA YAMAHA. MORTO NEL 2007 IN UN INCIDENTE STRADALE.

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    ABOLIAMO LA MONOGOMMA

    VORREI parlare degli effetti del monogomma nella MotoGP. Questanno mi pare confermato il trend di quelli passati, la Brid-gestone sviluppa poco le gomme e fornisce poche soluzioni, sino ad arrivare il monogomma da bagnato visto a Jerez.

    giusto tutto ci? Credo proprio di no; il monopolio mi pare sia del tutto contrario allo spirito delle competizioni, cio cerca-re nuove soluzioni, svilupparle affinch si possa andare pi velo-ci. Lideologia delle competizioni quella della libert dinventi-va, di provare il nuovo affinch si migliorino le perfomance.Quindi inserire le limitazioni mortifica lessenza stessa della competizione; nella storia delle gare, esempi di alta tecnologia sono stati resi possibili dalla libert di movimento dei tecnici.

    La Bridgestone nella posizione attuale perch cera la pos-sibilit di scelta e qualcuno ha rischiato montando le sue gom-me quando altri dominavano, oggi sarebbe impossibile. Quindi vengono ancora una volta mortificato lintuito, il rischio, la genia-lit e il coraggio di andare controcorrente. Dato che il motocicli-smo ancora uno sport (giusto?), concetti come business, visi-bilit del marchio, marketing, devono tornare in una posizione subalterna ai valori sportivi, ed un primo passo pu essere pro-prio abolire il monogomma nellottica di limitare le limitazioni!

    Federico Forliti

    SUL MONOGOMMA ci sono pareri discordi. Anchio penso che la gomma possa e debba essere una variabile, che la competi-zione tra gommisti sia positiva, quanto il fatto che lefficacia dei pneumatici possa incidere fortemente sul risultato finale, come successo con la Ducati nel 2007.

    Ma c chi convinto del contrario. I piloti per primi (quanto-meno molti di loro) preferiscono eliminare questa variabile. Cos con la Michelin in disarmo, stato facile arrivare al monogom-ma Bridgestone. A quel punto, la Casa giapponese non ha pi avuto bisogno di mettere in pista gomme avanzatissime, non avendo pi concorrenza, ed ha ridotto allosso la scelta. Lassen-za di competitor ha azzerato lo sviluppo e spostato linteresse su nuovi obiettivi. Il primo sembra essere contenere la spesa.

    Akira Ryo era un altro a cui bi-sognava chiedere il permesso pri-ma di vincere in Giappone. Con la sua Suzuki era un osso duro per chiunque in Superbike, e nella gara di debutto della classe Moto-GP, a Suzuka 2002, arriv con po-co pi di un secondo di ritardo allappuntamento con la storia: fu preceduto solo da un certo Rossi.

    Nel dimenticatoio c finito an-che Ben Bostrom, uno dei re di Laguna Seca, che nel 99 sorprese al punto da venire preferito a An-thony Gobert (altro genio e srego-latezza) dal team ufficiale Ducati. Una gran stagione nel 2001 e poi pi nulla.

    E ancora Shinichi Itoh, John Reynolds, Doug Chandler, Peter Goddard e chiss quanti. Tante promesse mai mantenute. Non and invece cos quando nel 1997 a Phillip Island, nella gara che rimasta nella storia per il quarto titolo consecutivo di Biaggi in 250, un altro canguro volante riusc a farsi spazio in mezzo a gente ben pi blasonata di lui. Era un ragaz-zo di 28 anni, guidava una GP a due tempi forse per la prima volta in vita sua e quella Suzuki non era certo un fulmine di guerra ma lui la port comunque al sesto posto. Non fu un fuoco di paglia: anni dopo entr nella storia del motoci-clismo e nel cuore di tutti gli ap-passionati. Chi pu dimenticare Troy Bayliss?

    Ma uno degli esempi pi belli lo abbiamo avuto proprio in casa no-stra, quando il 17 maggio 1998 un giovanotto di 41 anni si mise in testa di mettere in riga la crema della 250 con la met dei suoi anni sul suo circuito: il Mugello. Mar-cellino Lucchi, una vita da collau-datore valsa un giorno da numero uno.

    Oggi che la tappa nipponica SBK sparita da troppi anni e che in regime di monogomma i vincoli sulle coperture sono un grande limite per liscrizione in una tappa del Mondiale, la bellezza di queste figure non si trova pi. Cos come sparita lincertezza di quel paio di gare allanno cos fuori dagli schemi, ma altrettanto emozio-

    nanti grazie allirriverenza di un ragazzo capace per un giorno di dare una lezione al Re.

    Davide Vassallo

    DAVIDE mi ha chiesto di leggere questo suo pezzo (perch chia-marlo lettera riduttivo) e di fargli sapere il mio parere. Insomma, di giudicarlo, perch gli piacerebbe scrivere di moto, gli piacerebbe sapere se ha i numeri per farlo, e avere qualche consiglio sul... dove cominciare.

    Innanzitutto ringrazio per la sti-ma e la fiducia. Poi aggiungo che Davide si sarebbe accontentato di una risposta privata e che invece la pubblicazione vuole essere il segno tangibile del mio giudizio positivo. Buona la scelta dellargo-mento e buona la conoscenza, cos come lesposizione. La lista in-completa, ma questo mi permette di aggiungere un paio di nomi che mi sono senuti alla mente leggen-do di wild card. Il piccolo (di statu-ra) Jim Filice, vincitore del GP USA in 250 nel 1988 esecondo lanno successivo, con la Honda ufficiale. Nobby Ueda, vincitore del primo GP disputato, a Suzuka. Succersso che lo convinse a correre tutto il campionato, e molti altri ancora... E quel matto (vero) di John Ko-cinski, che nel 1989 corse due soli GP, in Giappone e Stati Uniti, con la Yamaha 250, e li vinse entrambi!

    La wild card ci ha permesso di vedere in azione piloti a noi scono-sciuti che ci hanno regalato gare indimenticabili; penso a Norifumi Abe nel 1994 a Suzuka con la Hon-da 500 (se volete rinfrescarvi la memoria cercate il filmato su You-tube) che quello stesso anno ven-ne poi ingaggiato dalla Yamaha.

    Gi, perch le wild card serviro-no anche ad aprire le porte dei GP a piloti sconosciuti o quasi fuori dai patri confini. un vero peccato che la mancanza di moto per la MotoGP e la difformit di regola-menti per la Superbike ci abbia di fatto privato della variabile wild card (che ci sono ancora, ma non hanno pi il peso di un tempo), facendo nel Motomondiale un cir-colo sempre pi chiuso.

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    COME LA CATTANEOANCHE IO NON HO RIMPIANTI SONO a Vallelunga con un gruppo di piloti e mi trovo a leggere larticolo di Laura Cattaneo. Cos non posso fare a meno di raccontarvi questa storia.Primi di novembre 2011, mio marito ha ormai deciso di comprare la nuova Multistrada. Presto fatto,si va dal concessionario, si ordina, e visto che proprio come la vuole lui in pronta consegna, basta il tempo di immatricolarla, fare lassicurazione, e dopo due settimane si va a ritirare.Quindi si parte con la Ducati ST4S, si arriva dal concessionario, si paga, si salutano il meccanico e il rivenditore e si deve (o quantomeno si dovrebbe...) salutare anche lST4 che rimane in conto vendita.La scena stata questa: tutti intorno alla nuova Multristrada brillante e pronta a partire con il musetto puntato verso la strada, la ST4 con il musetto tutto pieno di moscerini rivolto verso il muro... Io rivolta verso mio marito con le lacrime agli occhi.Conclusione: ora sono tutte in garage amorevolmente accudite.

    Angela Barella

    BELLA testimonianza daffetto per una moto dalla quale Angela non riuscita, o meglio non ha voluto, separarsi. Una scelta di cuore, come lo stata quella di Laura di non vendere la sua amata, neppure quando da compagna di viaggio diventata quasi un peso, cos da decidere infine di affidarne la cura ad un amico, con la certezza che lui le avrebbe voluto altrettanto bene.

    IO L

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    CO

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    Lettere

    STONERBELLESEMPIO DI UMILT

    HO APPENA finito di leggere lintervista a Stoner e secondo il mio modesto parere molte perso-ne, soprattutto i giovani, dovrebbe-ro prendere ad esempio lumilt di questo ragazzo ed i grandi sacrifici che hanno fatto i suoi familiari, anche perch se non sbaglio pure la sorella aveva una vena artistica.

    Io credo che gli obiettivi rag-giunti con sacrifici e molta passio-ne siano quelli che maggiormente ricompensano, e Stoner ne sicu-ramente un esempio, con pregi e difetti come tutti ma con molta umilt.

    Dopo questa mia considerazio-ne vorrei chiedervi il motivo per cui nel Motomondiale suonano so-lo gli inni nazionali dei piloti e non quelli delle case costruttrici.

    Francesco Saisi

    CONSUETUDINE, oserei dire. La Superbike ha furbescamente introdotto anche linno della moto vincitrice. Per differenziarsi ed esaltare la rilevanza del mezzo ai fini del risultato.

    CROSS A PASQUETTADOV FINITO IL GP OLANDA?

    OGGI, 26 aprile, acquisto Mo-tosprint numero 17. Si svolto il GP Olanda MX1 e MX2 e voi non ne avete parlato. Perch? Forse la ragione sono le festivit? E allora perch non uscire un gior-no dopo?

    Il nostro Antonio Cairoli ha compiuto una grande impresa vincendo il GP nonostante la pi-sta ostica ed i problemi fisici, una grande giornata di cui i lettori di Motosprint non hanno potuto leggere e sapere nulla.

    Avreste fatto lo stesso se aves-sero corso la MotoGP o la SBK? Come se il fuoristrada fosse fi-glio di un Dio minore. Un fuori-classe come Cairoli non merita un simile atteggiamento. Mi ave-te deluso.

    Gianni Costetti

    IL MONDIALE cross in Olanda si corso luned. E se lo avessi-mo aspettato saremmo andati in edicola con un giorno di ritar-do. Se non due... perch di questi tempi la distribuzione delle rivi-ste sta incontrando difficolt a non finire e ci sono zone dItalia dove luscita di Motosprint slit-tata di un giorno. Non potevamo non tenerne conto, e seppure a malincuore abbiamo deciso di privilegiare la puntualit in edi-cola. Dimenticando (tirata di orecchie generale) di segnalare che lo trovate su questo numero.

    Per la MotoGP avremmo aspettato, ma questo non signifi-ca non avere rispetto di Cairoli; le logiche sono altre. Per la Su-perbike abbiamo ritardato lusci-ta un anno fa in occasione del Round USA ma non so se ripete-remo lesperienza.

    SAPER SCEGLIERESUPERSPORTIVA USATA. O NO?

    ATTUALMENTE posseggo una Honda Hornet 600 prima serie anno 2000 con circa 45.000 km che nonostante gli anni, i pochicavalli assetati e i km percorsi, resta unottima moto per le mie gite e/o smanettate.

    La comprai usata due anni ad-dietro con gi circa 37.000 km, ma ero stato rassicurato dal rivendito-re/meccanico (di fiducia) che di Hornet ne aveva vendute gi ai suoi clienti senza mai riscontrare nessun tipo di grande problema. Si sa che i motori di queste Honda sono quasi infiniti, e infatti lho comprata senza esitare, anche perch era alla mia portata.

    Adesso sto pensando di cam-biarla, dato che mi piacciono da

    matti le supersportive. Ed ecco la domanda: queste supersportive, che hanno motori pi spinti, sia che si tratti di 600 che di 1000, sono pi propense ad avere una vita breve? Una Yamaha R1, per esempio, pi propensa ad arri-vare in fretta alla zona rossa, ri-spetto alla mia Hornet, e questo credo ne determini unusura deci-samente pi rapida.

    Non potendomi permettere lacquisto di una moto nuova, una supersportiva meglio acquistar-la con un chilometraggio non ec-cessivo? Tipo non pi di 20.000, 25.000 km?

    Vi chiedo questo, perch ho pensato che il vostro consiglio pi saggio e utile di quello di un rivenditore, che magari, pur di vendere...

    Matteo

    ECCO che con le ultime righe Matteo mi ha fregato... Ora mi sento in dovere di dargli il saggio consiglio che chiede, quando inve-ce dargli una risposta tuttaltro che facile.

    Il motivo che chi acquista una supersportiva, in alcuni (molti?) casi, la usa anche in pista, dove un migliaio di vale quanto 10.000 su strada. Ci sono anche Yamaha R1 con allattivo oltre 60.000 km che la pista non lhanno mai vista. Ma non la regola... Perch le super-sportive, in genere, non hanno chilometraggi elevati, proprio per-ch vengono usate saltuariamen-te e per tratti brevi (ma intensi).

    consigliabile cercare una mo-to con circa 10.000 km (se ne tro-vano diverse ed a prezzi interes-santi) ed analizzarla con attenzio-ne: se il motore non risulta rumo-roso e il funzionamento del cam-bio/frizione buono, la moto do-vrebbe essere stata usata decen-temente, ma preferibile avere il conforto di un meccanico di fidu-cia. Un piccolo trucco per capire se il mezzo stato usato in circuito quello di confrontare lusura del-la meccanica (carter motore, tela-io e forcellone) con quella della carrozzeria di serie (normalmente i pistaioli la sostituiscono con le

    carene in vetroresina). Il rischio di prendere una frega-

    tura c sempre, ma una variabi-le che non si pu eliminare quan-do ci si rivolge al mercato dellusa-to.

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    VI SCRIVO per avere informa-zioni in merito alle sedi delle valvole. Non mi sembra che questo argomento venga tratta-to spesso, ma ho letto che im-piegando valvole in titanio si devono utilizzare sedi in mate-riali diversi da quelli tradiziona-li. Per quali ragioni? Perch, le altre non vanno bene? E, conti-nuando a montare valvole in acciaio, quando si rende neces-saria la sostituzione delle sedi?

    Sandro MartiniTorino

    PROBABILMENTE, in ambito moto, non ha mai sentito parla-re neanche della rettifica degli alberi a gomito, operazione che molti costruttori del nostro set-tore non prevedono e che negli altri casi (ossia qualora risulti possibile) si rende necessaria solo dopo percorrenze talmente elevate da farla diventare pres-soch sconosciuta, nel mondo delle due ruote. Se per accade un guaio, tipo un problema di lubrificazione, le cose cambia-no

    Per le sedi esattamente lo stesso. Quelle oggi impiegate in campo motociclistico durano in genere quanto il motore. Hanno infatti una tale resistenza allusura, pur lavorando in con-dizioni decisamente gravose, da non richiedere alcuna attenzio-ne per decine e decina di mi-gliaia di chilometri, come dimo-strato, del resto, anche dal fatto che la regolazione del gioco del-le valvole nei motori moderni si rende necessaria davvero di ra-do. E qualora, dopo percorrenze molto elevate, risultino oppor-tuni degli interventi, in genere si tratta di ben poca cosa, in quan-

    Officinadi Massimo Clarke [email protected]

    SEDI VALVOLEINDISTRUTTIBILIEccezionali, sui motori da moto

    to essi si limitano alla lavorazio-ne della superficie tronco-coni-ca di tenuta ed alla relativa rac-cordatura da ambo i lati (con-dotto e camera), con modesta asportazione di materiale. Loperazione va affidata ad una officina di rettifica ben attrezza-ta, che la pu eseguire agevol-mente e con eccellente accura-tezza.

    In seguito a questo intervento (che riporta la superficie di te-nuta alla larghezza prevista, ol-tre ad eliminare piccoli difetti come scalini, ondulazioni e va-iolature), la valvola va a lavorare leggermente pi indietro, ri-spetto alla posizione originale. Quando (cosa molto improbabi-le, in quanto sarebbe determi-nata da una rimozione di mate-riale davvero cospicua) la valvo-la risulta eccessivamente in-cassata, occorre procedere alla

    sostituzione della sede, ovvero dellinserto anulare nel quale ricavata la superficie di appog-gio della valvola. Questa opera-zione va effettuata, come ovvio, anche quando la sede risulta danneggiata seriamente (ad esempio, per formazione di cre-pe derivanti da sollecitazioni o shock termici o altro). Pure questa una eventualit molto rara, a meno che il mezzo non venga adibito ad impiego agoni-stico. Le sedi devono essere sostituite anche se, nel corso di una elaborazione, si passa dalle valvole in acciaio o in superlega a quelle in titanio.

    I materiali con i quali si realiz-zano le sedi delle valvole sono svariati. Al mondo esistono pi di una dozzina di grandi aziende che operano in questo settore specifico (ad esse si aggiungono varie ditte che producono parti

    BRONZOLEGA RAMESTAGNO

    IMPIEGATA SPESSO

    PER REALIZZARE BUSSOLE

    E GUIDE DELLE VALVOLE

    E COME COMPONENTE

    DI MATERIALI ANTIFRIZIONE.

    IN CAMPO MECCANICO

    HANNO IMPIEGO ANCHE

    I BRONZI DALLUMINIO,

    NEI QUALI QUESTULTIMO

    ELEMENTO PU PRENDERE

    IL POSTO DELLO STAGNO

    speciali per il tuning e per i mo-tori da competizione), ognuna delle quali ha in catalogo, in media, una decina di diversi materiali per sedi valvola e quindi non penso che sia il caso di scendere in dettaglio, descri-vendo la composizione di ognu-no di essi. In sintesi, le caratte-ristiche pi importanti, per quanto riguarda i materiali in questione, sono la resistenza allusura ed alla corrosione, la durezza (specialmente a caldo), la conduttivit termica, la stabi-lit chimica, la lavorabilit e il coefficiente di dilatazione.

    Gli inserti anulari possono es-sere ottenuti per fusione, par-tendo da tubo (o barra) o per sinterizzazione. La ghisa tut-tora piuttosto utilizzata, ma in molti casi si preferisce adottare acciai legati (che spesso sotto vari aspetti sono simili a quelli per utensili), con pi o meno elevati tenori di cobalto, nichel, cromo e/o molibdeno. Una no-tevole diffusione hanno anche le leghe non ferrose, generalmen-te a base di nichel o di cobalto. Nelle sedi ottenute per sinteriz-zazione, in certi casi vi del ra-me infiltrato, che assicura un notevole miglioramento della conduttivit termica; inoltre, nel materiale possono essere di-spersi dei carburi di elevata du-rezza, e talvolta vi sono anche piccole quantit di lubrificanti solidi. I BRONZI hanno avuto una non trascurabile diffusione in passato sui motori di elevate prestazioni, ma oggi sui modelli di serie non mi risulta che trovi-no impiego. Sono invece utiliz-zati ancora abbastanza ampia-mente da diversi preparatori.

    Sulle moto da competizione le

    LE SEDI VALVOLE DEI MOTORI SPORTIVI (SOPRA QUELLO DELLA SUZUKI GSX-R 1000) HANNO UNA VITA LUNGA QUANTO QUELLA DEL MOTORE. QUANDO LE VALVOLE SONO IN TITANIO, BISOGNA UTILIZZARE DELLE SEDI DI MATERIALE AD ESSO COMPATIBILE.

    motosprint

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    ]

    PALLINATURALUNGA VITA AI COMPONENTI

    MI RISULTA che diversi organi meccanici vengano sottoposti a un trattamento che, se non sba-glio, detto pallinatura. Ne avete parlato anche in questa rubrica, qualche tempo fa, ma vorrei ave-re una spiegazione pi accurata.

    Maurizio PanelliRoma

    LA PALLINATURA controllata, nota anche da noi con il termine

    inglese shot peening, costi-tuita da un vero e proprio bom-bardamento con piccole sfere al quale vengono sottoposti alcuni organi meccanici. Si fa ricorso ad esso per migliorare la resistenza a fatica ed i risultati sono eccel-lenti, al punto che per certi com-ponenti, come le molle delle val-vole, tale trattamento addirit-tura obbligatorio. Insomma, non se ne pu fare a meno, pena una drastica ed inaccettabile riduzio-ne della durata e dellaffidabilit.

    Lautentico martellamento che le superfici metalliche dei vari pezzi subiscono durante la pallinatura determina la crea-zione di una fitta serie di piccole impronte, con formazione di uno strato sottoposto a una no-tevole sollecitazione di compres-sione residua. Questa autentica pelle di materiale incrudito

    valvole sono in titanio. Questo comporta la necessit di impie-gare sedi realizzate con mate-riali compatibili, ovvero che non mostrano tendenza a dare origine a microsaldature, ingra-namenti localizzati e/o usura sensibile lavorando a contatto con il titanio. Inoltre, trattandosi di motori di altissime prestazio-ni, nei quali anche le sollecita-zioni termiche sono estrema-mente elevate, necessario che i materiali delle sedi siano dota-ti di una grande conduttivit termica, al fine di consentire un adeguato smaltimento del calo-re incamerato dalle valvole di scarico e quindi di evitare che esse possano raggiungere tem-perature troppo elevate. La cosa di particolare importanza se le valvole stesse sono in titanio, dato che questo materiale non

    in grado di lavorare alle tempe-rature che possono invece esse-re raggiunte senza problemi dalle superleghe a base nichel (nimonic, inconel). Per questa ragione nei motori di F.1 e delle MotoGP le sedi delle valvole da diversi anni a questa parte ven-gono realizzate invariabilmente in rame al berillio. In genere si impiegano due materiali diversi per laspirazione (pi duro) e per lo scarico (con conduttivit ter-mica pi elevata). Il berillio un elemento molto nocivo per la salute. Per questa ragione, an-che se nelle leghe in questione presente in quantitativi mode-sti (non pi del 2%, in genere), di recente sono stati messi a punto dei materiali che non ne con-tengono, ma che presentano caratteristiche analoghe. Come ovvio, pure nei motori di serie

    che impiegano valvole in titanio i costruttori hanno prestato una adeguata attenzione alle sedi, utilizzando materiali adatti, specificamente studiati per questo tipo di impiego.

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    NEL 2012 entrer in vigore il nuovo regolamento tecnico per la MotoGP, studiato con lobiettivo di ridurre i costi. Ma, mi chiedo: progettare e sviluppare un nuovo motore di 1000 cm3 non costa molto? Inoltre: perch lasciare il serbatoio da 21 litri e limitare lalesaggio a 81 mm?

    Dimitri Bettella - Ferrara

    QUESTA domanda mi porta sullo sport, e dunque leggermente fuori tema, ma mi alza la palla per un parere personale. Dun-que, appare evidente lintento di contenere i consumi. Montare sulle future 1000 serbatoi aventi la stessa capacit di quelli che si usano sulle moto di 800 cm3 equivale a ridurre la quantit di car-burante a disposizione, in rapporto alla cilindrata. Se le lunghezze delle gare rimangono invariate, questo o pone un freno alla poten-za massima (se non si riesce a scendere al di sotto di un determi-nato consumo specifico) o premia il costruttore che riesce ad otte-nere il miglior rendimento (e quindi, per lappunto, il consumo specifico pi basso).

    Pi o meno pare che siano tutti l e daltronde lo stato della tec-nica sembra abbastanza analogo, con soluzioni generalizzate e prestazioni tutto sommato relativamente simili per i vari costrutto-ri. Questa norma avrebbe un senso ben diverso (e di portata tecni-ca davvero rilevante) se il regolamento non ponesse altri vincoli, a cominciare da quello della cilindrata. Insomma, le gare durano tot, la benzina a disposizione questa, fate quello che vi pare! Che poi quello che sosteneva lindimenticabile ingegnere Taglioni.

    In merito poi alla limitazione dellalesaggio, la considero non solo ingiustificata ma, se devo proprio dirlo, una vera schifezza. Lo sviluppo tecnico dovrebbe continuare liberamente, a questo che si suppone sia il massimo livello, e non venire frenato da regolamen-ti ottusi (o di comodo). E non mi faccia pensare ai paletti a livello di materiali ed altro, ispirati, se non direttamente presi dallo stupida-mente macchinoso regolamento della F.1, che da anni blocca lo sviluppo motoristico.

    omogenea e tenace e d luogo a un forte aumento della resisten-za a fatica.

    La vita utile di molti organi meccanici, in particolare nel ca-so di mezzi di altissime presta-zioni, come le moto da competi-zione, legata non tanto alla usura, quanto alla resistenza a sollecitazioni cicliche che si sus-seguono nel tempo. Le rotture causate da queste ultime sono dovute alla fatica del materiale, e hanno quasi invariabilmente inizio alla superficie del pezzo, assai spesso in corrispondenza di irregolarit di vario genere (graffi, tacche), come pure di fori con bordi non raccordati, spigoli vivi, eccetera... Queste fratture per fatica nascono sempre in zone sollecitate a trazione e di conseguenza la presenza di uno strato superficiale in compres-sione (ovvero sollecitato in ma-niera opposta) si rivela partico-larmente efficace per evitare che esse si possano verificare.

    La pallinatura si effettua fa-cendo investire le superfici dei pezzi da veri e propri getti di aria compressa che trasportano con s delle piccole sfere, assai spesso in acciaio (ma in certi casi sono di vetro o di ceramica). I parametri principali di questo processo sono appunto il tipo e le dimensioni di questi pallini, lintensit del trattamento, che si misura in GRADI ALMEN, e il grado di copertura della superfi-

    cie trattata. Si parla giustamente di pallinatura controllata in quanto tutti i parametri vengono accuratamente studiati e messi a punto per i diversi tipi di impie-go (materiali dei pallini, loro dia-metro, velocit del getto, angolo di impatto, durata del trattamen-to e via dicendo) e sono scrupo-losamente e continuamente te-nuti sotto controllo.

    Lo shot peening deve quindi essere affidato ad aziende spe-cializzate nel settore specifico, dotate delle necessarie attrezza-ture e di un ottimo know-how. Per avere unidea dei risultati conseguibili, pensi che grazie alla pallinatura controllata la durata delle molle aumenta di oltre il 1300%; per le bielle lin-cremento della vita utile pu ar-rivare fino al 1000%. Altri com-ponenti che vengono spesso sottoposti a questo trattamento (assolutamente vitale per il set-tore aeronautico!) nelle moto di prestazioni molto elevate sono gli ingranaggi e, in qualche caso, gli alberi a gomito.

    Officina

    GRADI ALMENVENGONO IMPIEGATI

    PER MISURARE LINTENSIT

    DI PALLINATURA, RILEVANDO

    LINCURVAMENTO

    DI UN PROVINO SOTTOPOSTO

    A TALE TRATTAMENTO

    E ADOTTANDO SCALE

    STANDARDIZZATE

    BRUTTE REGOLEIN MOTOGP

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    UN CONFRONTO diretto tra Jack Challoner (nella foto) e Matteo Grattarola: questo dice-vano le previsioni e questo, dopo la prima prova disputata a Civita Castellana, si rivelato essere il campionato europeo di trial. Linglese della Beta si aggiudi-cato il primo posto, mentre alle sue spalle si piazzato litaliano della Gas Gas, che a sua volta ha preceduto lo spagnolo Francesc Mordet (Montesa). Un inglese, Jack Sheppard, davanti a un ita-liano, Giacomo Saleri, anche nella classe 125. Andrea Buschi primo nella Over 40. Tra le ra-gazze nessuno ha insidiato se-riamente la leadership della super-spagnola Laia Sanz, mentre la prima italiana in clas-sifica Sara Trentini (sesta). Nella Youth, vittoria del giovane francese Steven Coquelin, con Gabriele Giarba quinto.

    PaddockA cura di Lucia Voltan

    CROSS UISP LIGURE. I VINCITORI DI CASELLA Una cinquantina di piloti nelle gare della domenica, oltre cento nelle prove del sabato, hanno partecipato, a Casella (Genova) alla prima prova del campionato regionale UISP. Questi i vincitori: Manuel Serventi (Mini 85 Expert), Giovanni Biggi (HC MX1 ), Roberto Benassi (Amatori MX1 ), Mauro Campanella (Esperti MX1 ), Nicola Timossi (HS MX2 ), Mattia Sturlal (Amatori MX2 ), Iankov Plamen (Esperti MX2 ), Alex Pacioretti (Agonisti MX2), Alessio Germano (Mini 85 Promo ), Cristiano Borsese (Mini 65 Promo ), Domenico Sant (Cross Country), Fabio Di Piazza (Cross Country B),

    SICILIA IN LUTTO PER LA SCOMPARSA DI TOT MORREALELo scorso 15 aprile, a 73 anni morto Tot Morreale. Colonna portante del Team Sicilia Racing, Morreale ha contribuito a tutti i successi della sua squadra, grazie alle sue qualit di preparatore, maturate negli anni Ottanta, prima come pilota, poi come tecnico.

    PROVE LIBERE AL MUGELLO IL 12 MAGGIO Una giornata di prove libere al Mugello in programma per il prossimo 12 maggio. Costo: 300 euro. Informazioni e prenotazioni: [email protected]

    IL 33 IL NUMERO GIUSTO DI JONNI CUSUMANO Jonni Cusumano, vincitore della Michelin Cup 1000 al Mugello, corre con il numero 33, non con il 40, come indicato nella didascalia sul numero scorso.

    SPEEDWAY UNDER 21. ALLINGLESE AUTY IL ROUND 1La pista di Herxheim, in Germania, ha ospitato il round 1 del campionato del mondo di speedway under 21. Dopo uno spareggio, la vittoria andata al pilota inglese Auty che ha cos prevalso sullo svedese Anderson.

    IN B

    RE

    VE

    EUROTRIAL. LA PRIMA DI CHALLONER Linglese precede Matteo Grattarola

    TROFEO CENTAURO

    ARIANNA, PILOTA E... FABBRO PRIMA in griglia a reggere lombrello, poi lei stessa pilota: si pu riassumere cos la storia di Arianna Venturi, unica donna al via della 125 Sport nel Trofeo del Centauro. 40 anni, di Pistoia, professione fabbro ( quella la mia palestra) Arianna, ha messo le ruote sullasfalto nel 2006 con un secondo posto nel trofeo femminile esordienti classe 1000 (ma in sella a una R6) e tra infortuni e recuperi arrivata al 2011 decisa a riprendere il cammino dalla ottavo di litro, in mezzo ai ragazzini (Sono sesta nel trofeo e non vedo lora di tornare in gara).

    MICHELE CONTI SECONDO ALLALPE ADRIA BUON ESORDIO PER MICHELE CONTI, CHE QUESTANNO CORRE CON UNA HONDA NEL CAMPIONATO ALPE ADRIA 600 SUPERSPORT. ALLHUNGARORING, IN UNA GARA INTERROTTA PER VIA DI UNA PERDITA DI OLIO, CONTI HA OTTENUTO IL SECONDO POSTO PER SOMMA DEI TEMPI.

    SONO APERTE LE ISCRIZIONI ALLA PRIMA PROVA DEL NATIONAL TROPHY MARCO PAPA, ORGANIZZATO DAL MOTO CLUB SPOLETO E INTITOLATO AL PILOTA PERUGINO DELLA VELOCIT. LEDIZIONE 2011 DEL TROFEO, LA SETTIMA DELLA SERIE, SI ARTICOLER SU TRE PROVE CON APERTURA FISSATA PER L8 MAGGIO A MAGIONE. SEGUIRANNO LE GARE DEL MUGELLO (5 GIUGNO) E FRANCIACORTA (26 SETTEMBRE). QUATTRO LE CLASSI: 125 SPORT, 600 STOCK, 600 APERTA E OPEN. PREVISTE CLASSIFICHE SPECIALI PER AMATORI (OVVERO PILOTI LICENZIATI DAL 2009) E OVER 35. INFO: WWW.MOTOCLUBSPOLETO.IT/MARCO_PAPA.HTML

    Trofeo Marco Papa al via

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    GIUSEPPE CANNIZZARO

    POLIZIOTTO E... AMATORE IL POLIZIOTTO volante: lappellativo un po scontato ma Giuseppe Cannizzaro, 36 anni, da Latina, in servizio presso la Questura di Roma, se l guadagnato a Vallelunga disputando la sua pi bella gara in occasione del primo round del Trofeo Italiano Amatori Pro K-Cup, classe 600. Quinto al via, Cannizzaro, in sella alla sua Yamaha rigorosamente di serie, ha concluso al comando il primo giro. Ha poi dovuto cedere la leadership al pi veloce Vlasov, giovane pilota russo, ma non ha mollato, nonostante il caldo torrido, fino allultimo giro quando riuscito a guadagnare la seconda posizione.

    SBK TEDESCA

    DOPPIA KTM IN GERMANIA DOPPIETTA di Martin Bauer con la KTM nella prima prova del campionato tedesco di Superbike. Laustriaco ha preceduto in entrambe le gare litalio-tedesco Dario Giuseppetti, con un terzo posto a testa per Stefan Nebel (KTM) e per Karl Muggeridge.

    PER UNA FRANA, ANNULLATA LA SALITA DI RADICONDOLILA GARA DI CAMPIONATO ITALIANO VELOCIT IN SALITA, IN CALENDARIO PER IL 14 E 15 MAGGIO A RADICONDOLI, STATA ANNULLATA, CAUSA IMPRATICABILIT DELLA STRADA A SEGUITO DI UNA FRANA. NON SAR RECUPERATA.

    SBK INGLESE

    HILL E BYRNE SUBITO TOP TOMMY Hill ha vinto gara 2 del campionato britannico Superbike, che si disputata sul tracciato Indy di Brands Hatch. Il britannico della Yamaha, secondo nella prima frazione, ora guida il campionato. La prima gara andata al due volte campione inglese Shane Byrne, tornato nel campionato nazionale con la Honda del team HM Plant, che ha preceduto Hill e Tommy Bridewel; in gara 2 Hill si imposto su Ryuichi Kiyonari (Honda) e Byrne. Quinto posto per John Hopkins (undicesimo al via, diciassettesimo nella prima frazione) in gara 2 (N la migliore, n la peggiore gara della mia vita stato il suo commento).

    Consigli da mio fratello? Mi ha detto solo: buona fortuna! E divertiti

    Malcom Stewart (fratello di James, corre la Lites)

    cyclenews.comUN SESTO PER RAVERA, UN QUINTO PER MERCANDINO Un sesto posto per Lorenzo Ravera nel terzo round del campionato di cross EMX85, che si disputato a Troyan, in Bulgaria (gare vinte dallo spagnolo Zaragoza e dallucraino Voytsyckyy). A Valkenswaard, in Olanda, primo round della EMX2, con vittoria dellolandese Van Wezel, del belga Getteman (un quinto posto per Michael Mercandino).

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    1 Prima gara dellanno per la Coppa del Mondo Stock 1000 e prima vittoria per te. Che pure militi in questa categoria dal 2008. Come mai questa lunga attesa? Tanto per cominciare la preparazione invernale stata radicalmente diversa: niente pesi, tanta bici e tanta corsa. Risultato: diciassette chili in meno. Una variazione di peso cos consistente ha influito e non poco sul mio stile di guida. Adesso sono molto pi elastico. Prima ero tutto irruenza, ma solo nei primi giri, ora ho imparato a gestire le energie per lintera durata della corsa.

    2 E poi c la squadra nuova, il Team Althea, che sta dominando anche la Superbike con Checa. Entrare in un team vincente fondamentale, ora ho una moto che va fortissimo. Ma non solo. Loro hanno una mentalit vincente, sempre positiva, che mi ha subito contagiato.

    3 Dopo le prove eri piuttosto contrariato del secondo posto... Certo, perch con la pole avrei vinto un migliaio di euro, e mi avrebbero fatto parecchio comodo visto che sto andando a vivere da solo.

    4 Ad Assen lunico dal quale hai rischiato di prenderle stato Danilo Petrucci. Dunque, il titolo sar un affare italiano? Dai, non scherziamo, siamo solo alle prime battute. Adesso arriva Monza, e non la mia pista preferita, meglio, per me, i tracciati pi guidati. A Monza si faranno valere le BMW, marca che lanno scorso, con Badovini, ha dominato.

    5 A proposito di Badovini, lui si guadagnato la promozione in SBK. Tu e la tua squadra avete toccato questo discorso? No, ma quando vogliono io sono qui...

    DAVIDE GIUGLIANOIDENTIKIT

    NATO A ROMA

    ET 21 ANNI

    NEL 2010 QUINTO IN COPPA DEL MONDO FIM STOCK 1000QUESTANNOPRIMO AD ASSEN NELLA COPPA DEL MONDO FIM STOCK 1000

    KNIGHT SI FERMAMONDIALE Enduro E3 finito per David Knight (nella foto) che sabato scorso si fatto operare presso una clinica specializzata londinese per ridurre la sublussazione allanca sinistra riportata nella prima giornata del GP di Spagna di un mese fa. I tempi di recupero di almeno quattro mesi, nessuna speranza per il pilota dellIsola di Man di riconquistare il titolo. Knight dovr inoltre sottoporsi ad un ulteriore intervento chirurgico allanca destra per evitare in futuro ulteriori possibili lesioni. Nella E3 la KTM punta ora sul solo Taddy Blazusiak con la 300 2T anche se potrebbe essere schierato in extremis Alex Belometti con la 500 4T di Knight.

    Paddock

    La pi grave minaccia di Batta? Se non far un buon campionato mi regaler un abbonamento alla Lazio

    Michel Fabrizio (tifoso della Roma, a La7)

    INCIDENTE IL 9 APRILE

    CHERUBINI STA MEGLIO BUONE notizie dal Portogallo per Luca Cherubini. Ha parlato per lui la moglie Maria Elena, confermando il netto miglioramento delle condizioni del marito dopo lincidente stradale di sabato 9 aprile durante il GP Portogallo, seconda prova del Mondiale Enduro. Cherubini sempre ricoverato nel reparto di terapia intensiva dellospedale di Feira dove proprio prima di Pasqua stato risvegliato e ha anche iniziato a respirare autonomamente, senza pi ossigeno. decisamente migliorata anche la situazione clinica dovuta alla perforazione di un polmone e al drenaggio applicato. Prematura ogni previsione di rientro in Italia. Cherubini ha riportato la frattura di alcune costole, la perforazione di un polmone e la frattura di quattro vertebre, che non hanno fortunatamente interessato il midollo: la prima e sesta cervicale, la settima dorsale e la seconda lombare.

    SPEEDWAY, CHE BOTTE! MOLTE CADUTE NEL MONDIALE DI SPEEDWAY A SQUADRE DI LONIGO. QUESTO INCIDENTE AVVENUTO ALLA MANCHE NUMERO 24, CON IL PILOTA DELLA REPUBBLICA CECA, KUS, INVESTITO DAL LETTONE GIRUCKIS.

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    controm

    ano

    APPLICAZIONI E INSIDIE DELLA TECNOLOGIA Smartphone eleganti ma dai contenuti non sempre aggiornati. E c di pi...

    LO SMARTPHONE davanti a me. Sembra uninnocua mattonella di plastica, metallo o di qualche altro materiale mutante. In realt il simbolo di unepoca, lautentica bandiera della civilt contemporanea. Al suo interno c una memoria spaventosa, capace di catalogare ogni genere di dati, suoni, immagini, filmati e altri mille algoritmici segnali di vita.

    Scusate la definizione algoritmici segnali di vita che probabilmente non significa nulla, ma mi piaceva troppo. Lho inventata io, senza ausilio di nessuna tavoletta, non sar il massimo, ma almeno un autentico prodotto artigianale del mio cervello e non una delle infinite applicazioni grazie alle quali possiamo conoscere i dettagli riproduttivi del pangolino, seguire la vita di qualcuno, calcolare le distanze che separano infiniti punti delluniverso senza uscire dal nostro salotto. Oppure calcolare unalimentazione perfetta continuando a mangiare cibi tossici.

    Ogni tanto seguo le applicazioni riguardanti i piloti:

    belle, colorate, interessanti Per qualche minuto e poi pi, ma questo un problema di contenuti. Ovvero, lo smartphone o la tavoletta sono strumenti fantastici, ma sono solo mezzi, quindi hanno bisogno che qualcuno li rifornisca di contenuti, altrimenti sono esattamente come giornali vecchi di mesi. Questo effetto fa particolarmente arrabbiare chi ha speso qualche euro per entrare in unapplicazione a pagamento e si ritrova a seguire le stesse cose che pu trovare gratuitamente altrove, con lultimo aggiornamento (last update) che risale a qualche mese prima.

    Penso a cosa sarebbe uscito dallinterazione tra un vero genio con un moderno telefonino evoluto: Albert Einstein, ad esempio. Poi mi viene il dubbio che il genio della relativit, preso tra animazioni, applicazioni, siti di escort e altre distrazioni, avrebbe forse dimenticato luso del cervello. Cosa che capita spesso, soprattutto quando le informazioni sono troppe per la nostra mente.

    Penso alla ragazzina in scooter che volteggia in mezzo alle auto mandando messaggi o chattando con chiss chi. Non so che applicazione stia usando per rimanere viva, ma sono convinto che il suo angelo custode si stia sudando il salario. Del resto il cervello umano si evoluto pochissimo rispetto ai telefoni. Quando sono nato io cerano apparecchi neri in bachelite infissi al muro con i quali comunicavi con il mondo tramite centralino, dopo aver composto il numero facendo girare una rotella! Adesso posso fare tremila cose contemporaneamente, ma i neuroni sono sempre gli stessi. Ecco perch se leggete un messaggio dovete smettere di guidare: il cervello fa gi fatica a seguire una cosa, figuriamoci due contemporaneamente!

    Ma qualche giorno fa ho avuto la conferma che il cervello umano stato travolto dalla tecnologia. Dicono che un giovanotto, dopo avere settato la mappatura giusta della sua sofisticatissima moto appena ritirata dal concessionario, sia partito a manetta, ruota alzata e virgole nere sul divano (pare che i telecronisti urlino cose del genere in trasmissione) producendosi in uno spettacolare filotto (o strike, se al biliardo classico preferite il bowling) che ha mandato a terra una bella fila di moto nuove esposte nel piazzale della concessionaria.

    Non so quale applicazione abbia scaricato il titolare della concessionaria, ma credo che abbia a che fare con il tentato omicidio.

    TRE SMARTPHONE DI DIVERSI PRODUTTORI. ABBONDANO LE APPLICAZIONI RIGUARDANTI I PILOTI, MA ANCHE QUELLE A PAGAMENTO A VOLTE SONO UN PO DELUDENTI.

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    yahoo.it

    Dominatrice del Mondiale Superbike 2010 con Max Biaggi, RSV4 Factory APRC esprime al meglio la tecnologia esclusiva

    derivata dallesperienza in pista, ride nendo il concetto di supersportiva stradale. Merito dellAprilia Performance Ride Control,

    linnovativo sistema di gestione elettronica della guida, che integra controllo della trazione regolabile in movimento,

    controllo dellimpennata, asservimento alla partenza e cambio elettronico. Una punta di diamante tecnologica che sfrutta

    al massimo il potente 4 cilindri a V stretta di 65, garantendo emozioni da veri piloti. Scoprila subito. www.aprilia.it

    carburanti e

    lubricanti

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    FEDERICO BATTISTONI.CHI NE SA QUALCOSA? Unico indizio una data: Forl 1907, appuntata sulla fotografia appesa in una trattoria di Voghera

    TI MANDO una foto scoperta sul muro di una trattoria molto speciale di Voghera. Si chiama Antica Trattoria Lombarda. Fanne ci che vuoi, ma mi piacerebbe saperne di pi sulla moto e sul pilota!

    Daniele Donati

    CHI segue da un po di tempo questa rubrica ha ormai capito che il periodo che pi mi affascina quello pionieristico che va dalla fine del 1800 allo scoppio della prima guerra mondiale. Inutile dire quindi che questa mail mi ha messo subito in agitazione per due motivi: la speranza del cacciatore di reperti, che mai rinuncerebbe ad esplorare una cava sperando di trovarvi non solo una moneta, ma un tesoro, e lansia di scoprire chi fosse il personaggio ritratto nella foto. Cos, nel volgere di pochi giorni, sono andato a cena allAntica Trattoria Lombarda, dove, dopo avermi saziato piacevolmente, il ristoratore mi ha gentilmente permesso anche di riprodurre la fotografia che, deludendo le mie speranze, era purtroppo figlia

    unica. Nessuna notizia inoltre mi ha saputo fornire sul protagonista: che stando a quanto si legge sulla foto stessa dovrebbe chiamarsi Federico Battistoni. Vi si legge anche un luogo e una data: Forl 1907, ma ci non contribuisce per il momento allidentificazione. Ho nel mio archivio i programmi di corse in moto svoltesi a Faenza (a 15 km da Forl) nel 1905 e 1906, con lelenco degli iscritti, le moto con cui correvano e la citt di provenienza, ma non vi compare nessun Battistoni. Una ricerca su internet ha pure dato esito negativo, anche se sono entrato in contatto con un Federico Battistoni (a volte capita che si dia il nome del nonno a un nipote) che si molto incuriosito e sta facendo qualche indagine in famiglia.

    Anche la moto non facilmente identificabile: una splendida e tecnicamente raffinata bicilindrica a V longitudinale, che se non ci fosse quel 1907 collocherei appena dopo il 1910. Potrebbe essere di produzione francese (Alcyon?) in questo caso ci starebbe anche il 1907, oppure italiana, magari una Frera.

    A questo punto mi rivolgo a voi chiedendo aiuto. Chi questo corridore, finito per caso in una trattoria di Voghera (la citt di Carlo Bandirola), per poi mettermi tanta frenesia addosso a pi di centanni dalle sue imprese sportive?

    IERI sono stato a Bellano, in ospedale, a trovare un mio amico motociclista, e lui mi ha mostrato un libro molto bello che gli avevano prestato da leggere. Si intitola Guida alle moto da competizione.

    Questo mio amico mi ha chiesto di acquistare il libro, ma una ricerca in rete e presso una libreria non ha dato alcun esito: il libro esaurito. Saprebbe dirmi dove posso trovarlo, per acquistarlo?

    Roberto Degan

    RISPONDO solo ora alla sua lettera del 7 gennaio perch neanchio ero riuscito a trovare su internet il libro cui lei fa riferimento e che scrissi nel lontano 1977 per Mondadori. Oggi finalmente ne ho trovato uno: in vendita su e-bay allindirizzo http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=270737318692&ih=017&category=2239&ssPageName=mem_guide:5&rd=1. Lasta che parte da 10 euro scade il 18 maggio. Sempre su internet, nel caso che le interessi, se ne trovano diverse edizioni in lingue straniere cercando sul sito www.abebooks.com .

    LA FOTO DEL MISTERO, APPESA SUL MURO DI UNA TRATTORIA. FINORA DI QUESTO PILOTA DELLINIZIO DEL SECOLO SCORSO, CHE DOVREBBE CHIAMARSI FEDERICO BATTISTONI, NON STATA SCOPERTA TRACCIA.

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    Il Meglio di un UomoTM

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    TORNARE A GAREGGIARE PER RISOLLEVARSIShigeki Honda, niente a che vedere con il colosso industriale, ha un team che gareggia in tutte le classi

    HARC-PRO RACING uno dei migliori team del Campionato Velocit giapponese. Ha iniziato la propria attivit nel 1986 con moto Honda. Harc-Pro il solo team che ha vinto tutte le classi del Campionato giapponese dalla classe regina JSB (Japanese Super Bike) alla 125, 250, ST600, e anche la 8 Ore di Suzuka. Per pi di 20 anni ha partecipato anche al GP Giappone come wild card. Il pilota di MotoGP Hiroshi Aoyama e suo fratello Shuhei hanno corso per questo team quando gareggiavano nel campionato giapponese; Hiro salito sul secondo gradino del podio nel GP del Giappone nel 2003 nella classe 250 a Suzuka, mentre Shuhei si classificato sesto nel GP Giappone 2002. Il nome del proprietario Shigeki Honda.

    Tutti i piloti di Harc-Pro corrono con moto Honda, ma non ci sono particolari relazioni tra Shigeki Honda e Honda Racing Corporation. Si tratta solo di una curiosa coincidenza perch Honda uno dei nomi pi diffusi in Giappone. Shigeki, che ha compiuto 60 anni lo scorso settembre ed un uomo molto minuto, spiega come

    nato il nome del suo team. Quando ero giovane, ho sollevato il pesantissimo motore della CBX1000 tutto da solo e i miei amici hanno visto la scena. Da allora hanno iniziato a chiamarmi Lincredibile Hulk, lo conoscete, vero? Il famoso eroe di cinema e televisione. Cos ho dato al mio team il nome Harc, la cui pronuncia in giapponese molto simile a Hulk. Harc labbreviazione di Honda Automobile Racing Corporation.

    Questanno lHarc-Pro Racing Team parteciper a tutte le classi del Campionato giapponese, le cui gare per non sono ancora iniziate a causa del terremoto. La gara di apertura del campionato, inizialmente prevista per il 10 aprile, stata cancellata. La seconda prova, che doveva essere una gara di 2 e 4 ruote, due classi regine, una per le due ruote, la JSB e laltra per le 4 ruote, la Formula Nippon, stata rimandata al 15 maggio. Altre classi come ST600, J-GP2, J-GP3 dovranno aspettare luglio per poter correre la loro prima gara.

    stato un disastro di enormi proporzioni e tantissima gente ancora obbligata a rimanere nei centri di evacuazione, le nostre competizioni usano e consumano carburante, attrezzi e molti altri materiali di cui ha ancora bisogno. In considerazione di questo dobbiamo fare molta attenzione a quando ricominciare le nostre attivit agonistiche anche se la situazione migliorata rispetto a come era - dice Honda con unespressione preoccupata sul viso -. Dall11 marzo, quando accaduta la tragedia, abbiamo sempre fatto ci che abbiamo potuto per aiutare e fornire supporto alle persone che stavano lottando nelle zone devastate. Daltra parte anche noi abbiamo la nostra vita, dobbiamo darci da fare per provvedere a noi stessi. Non possiamo aiutare gli altri se non produciamo e questo significa che dobbiamo ritornare alla nostra vita di sempre, alle nostre gare, il pi presto possibile.

    Honda continua, I giapponesi generalmente sono persone modeste e tranquille e per questo alcuni tendono a pensare che dobbiamo evitare di impegnarci in attivit che richiedono vigore e vivacit, ma io non sono daccordo. I grandi atleti riescono a fare con facilit cose che per noi sono impensabili. Ed per questo che li ammiriamo, per questo la gente si sente incoraggiata dai loro successi. Anche gli sport motoristici sono cos e quindi vogliamo tornare il pi presto possibile alle nostre attivit agonistiche. Penso che sia il modo migliore per aiutare e sostenere chi ha subito questo grande disastro.

    SHIGEKI HONDA NEL SUO ESERCIZIO COMMERCIALE. PROPRIETARIO DEL TEAM HARC-PRO RACING. GLI AMICIDA GIOVANE LO CHIAMAVANO LINCREDIBILE HULK. IN GIAPPONESE HARC HA UNA PRONUNCIA SIMILE A HULK.

    di A

    kira

    Nis

    him

    ura

  • motosprint

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    MotoGP Portogallodi Enrico Borghi - foto Milagro e Getty Images

    In ginocchioIn gIL GP PORTOGALLO DI MARCO SIMONCELLI FINITO COS, DOPO SOLE QUATTRO CURVE.ANDREA DOVIZIOSO (4) HA STRAPPATO IL QUARTO POSTOA ROSSI SUL TRAGUARDO, DOPO ESSERGLI STATO ALLE SPALLE TUTTA LA GARA.

    motosprint

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    ]

    I piloti italiani(e la Ducati) non decollano.Pedrosa piegaLorenzo

    In ginocchioginocchioESTORIL - La maestosit della Spagna che guida e la forza del Giappone che costruisce, oggi contrastano con le difficolt umane e tecniche di una regina lItalia della MotoGP ormai di fronte allo spettro, raggelante, della deca-denza.

    I nostri piloti pasticciano, soffrono, sbagliano, arrancano. La nostra moto di riferi-mento continua ad essere indietro, e soprattutto non risolve i suoi problemi.

    Inutile negare levidenza: siamo in difficolt e bisogna cambiare la rotta, perch questa ci sta portando ai margini del Mondiale che conta. Le opinioni sono contesta-bili, certo. Persino i numeri possono essere interpretati a seconda dei punti di vista. Per ci sono i fatti. E quelli, sono davanti a tutti.

    Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa allEstoril hanno fatto ci che hanno voluto. Insom-ma hanno corso unaltra gara. E Casey Stoner, pur piegato (in tutti i sensi) da im-provvise fitte alla schiena, ha comunque difeso il podio.

  • motosprint

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    il commentoMotoGP Portogallo

    Il migliore dei nostri Andrea Dovizioso, che ha strappato la quarta posizione a Valentino Rossi in volata. Dovi e Vale han-no fatto la stessa gara di Dani e Jorge. Peccato che il duello degli italiani si sia concluso a sedici secondi e mezzo di di-stanza da quello degli spagnoli.

    Vogliamo parlare di Loris Capirossi? Lotta per non finire ultimo. In questo caso, il sentimento prevalente la malinconia.Infine, Marco Simoncelli. Fuori dopo quat-tro curve, dopo aver fatto sognare in pro-va. Quello che ha detto lui, con molta one-st, basta e avanza: Nelle ultime due gare andavo forte e potevo fare grandi

    da e le Yamaha erano agili nelle chicane, poi galoppavano sul dritto. La Ducati? Beh, andate a sbirciare la classifica per calcolare i distacchi degli altri ducati-sti... da novembre, e poi dai test inver-nali, che si va avanti cos. Ed da marzo che Valentino cerca di metterci una pezza, come si suol dire.

    Andrea Dovizioso ha percorso 27 giri (su 28) incollato alla Desmosedici di Valenti-no, e poich lui un pilota molto tecnico, le sue parole vanno tenute in considera-zione: Sulla Ducati Valentino non pro-prio bellissimo da vedere. Combatte con la moto. bello vederlo combattere, tanto

    Jorge Lorenzo

    Quando Pedrosa mi ha attaccato, ho capito che questa gara non lavrei vinta.Dani stato bravo. Molto bravo.

    cose, invece porto a casa due zeri. Biso-gna rifletterci su con calma.

    PARLIAMO di moto. Rossi, sabato po-meriggio, ha detto quello che dice dal no-vembre scorso: Non ho feeling con lan-teriore, ho difficolt in ingresso curva, se spingo rischio di stendermi. Ma in Duca-ti non si lavora giorno e notte?

    In gara Valentino allinizio ha cercato di stare con i primi, poi si dovuto arrende-re: subiva, in certi tratti della gara, un di-stacco di oltre mezzo secondo al giro. Di media. Ancora una volta il pesarese ha dovuto pensare solo a difendersi. Le Hon-

    motosprint

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    DANI PEDROSA (26) CON LINTERVENTOALLA SPALLA HA RITROVATO FORZAE... CORAGGIO. E NEL FINALE HA MESSOALLE CORDE LORENZO.

    di cappello per come ci prova e per il ritmo che tiene, ma ha tanti problemi: pompag-gio in uscita, gli va via lanteriore. Insom-ma, soffre.

    Forse serve qualcosa in pi di una mo-difica alla distribuzione dei pesi o un ri-pensamento sulle rigidezze.

    RIEPILOGHIAMO. Ci mancano le doti di guida? No.

    Ci mancano i mezzi? Beh, tre piloti su quattro guidano una moto ufficiale.

    Alla Ducati mancano i soldi? Linvesti-mento fatto a livello economico e umano il pi alto di sempre per questazienda.

    Quindi? Simoncelli deve ancora apprendere le

    lezioni importanti, indispensabili per con-cretizzare in questa categoria. Ecco per-ch in gara sta sprecando le occasioni che lui stesso, con la sua forza e il suo talento, si sta costruendo in prova.

    Dovizioso deve farsi forza: non basta agguantare lavversario, bisogna poi at-taccarlo e aggredirlo. Provarci, almeno. Perch i suoi compagni di squadra sono davanti, a lottare per il podio; territorio che Andrea deve assolutamente frequen-tare, questanno pi che mai.

    Rossi sta guarendo, la spalla quasi a

    posto, ma sta scoprendo che la Ducati tosta anche per uno intelligente e duro come lui. E Capirossi, beh, questo lui lo sapeva gi. E da tempo.

    Valentino e Jeremy Burgess stravolgo-no, cambiano, provano, pensano, modifi-cano, applicano, ragionano. E intanto le Honda volano e le Yamaha danzano. Per-ch la Ducati non fa n luno, n laltro? Se c un ingegnere coraggioso, in giro, che ci illumini.

    Il fatto che gli avversari allungano e noi restiamo indietro. Siamo partiti per vincere, ma non siamo ancora in grado di lottare per il podio. Ed gi maggio...

  • motosprint

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    il commentoMotoGP Portogallo

    ESTORIL - Dani Pedrosa primo allEstoril. E chi lavrebbe detto! Lorenzo era sicuro di s, del resto nessuno pensava che la vittoria gli sarebbe sfuggita. E ora che a batterlo stato proprio il pilota che lui soffre di pi a livello psicologico Pedrosa, appunto si aprono nuovi scenari. Dani lo sa bene, anche se vuole evitare il discorso. Sinceramente, sono felice per questa vittoria, che non arrivava pi da tanti mesi (lultima fu a Misano, lo scorso anno ndr) ma lo sono ancora di pi per il modo in cui ha reagito il braccio. Adesso sono sollevato: mi sento come rinato. Capito perch Lorenzo era deluso dopo la gara? Potrebbero tornare i fantasmi che credeva di avere scacciato.Non potevo fare di pi, cos ad un certo punto ho pensato al campionato. Un secondo posto molto importante, soprattutto in un giorno in cui le cose non vanno come vorresti. Invece Pedrosa era di tuttaltro umore. Sarei stato felice di un secondo posto, perch vincere una cosa che non potevo immaginare. Dopo loperazione alla spalla i medici mi hanno detto: andato tutto bene, ma non possiamo garantirti niente per il rendimento in gara. Ho corso con questo pensiero nella mente, con la paura di crollare da un giro allaltro, come mi era successo nelle ultime gare. Invece andata bene, anzi benissimo. Giro dopo giro, la spalla teneva; a un certo punto ho avuto un dolore al trapezio e ho temuto che fosse linizio della fine. Invece ho sempre avuto la forza giusta per guidare bene.Pedrosa ha seguito Lorenzo per 24 giri. La cosa stupefacente che i due hanno viaggiato sempre con un distacco inferiore al decimo di secondo. Ogni volta che Jorge davanti spingeva, Dani replicava. Ad ogni giro veloce di Lorenzo, seguiva il giro veloce di Pedrosa. Sono andati avanti cos, sempre incollati. Sempre studiandosi lun laltro. Ma a un certo punto Pedrosa ha capito che Lorenzo non ne aveva pi, e lo ha azzannato: Ho aumentato il ritmo e ho visto che Jorge non riusciva fare altrettanto; quando lho attaccato pensavo che lui avrebbe reagito, invece non ha fatto niente. L ho capito che potevo farcela.Lorenzo subito dopo larrivo era inferocito. C rimasto malissimo. Si

    calmato, per modo di dire, solo dopo il podio. Dopo aver fatto sbollire la rabbia. Dopo il via non ho avvertito sensazioni proprio confortanti, infatti i miei tempi erano pi lenti di quanto avessi previsto. Dani rimasto tranquillo dietro di me, invece la mia gara diventata complicata dal momento in cui, circa a met, non sono riuscito a creare un margine di distacco tra lui e me. Sinceramente, pensavo che ci sarei riuscito. Quando mi ha attaccato, ho capito che questa gara non lavrei vinta. Pedrosa stato furbo. Oltre che forte. E Lorenzo non ha esitato a segnalarlo. Io non so che cosa mi sia successo, secondo me ho guidato come sempre; sono partito bene e ho cercato di essere sciolto e veloce. Forse rispetto agli altri anni la mia moto era meno stabile. Di certo bisogna lavorare molto sul motore. Dani stato bravo, per. Molto bravo. Pedrosa ringrazia.S, devo ammettere che Jorge mi ha permesso di alzare il mio ritmo. Ammetto che la mia tattica, ad un certo punto, stata questa: studiarlo per poi sorprenderlo. Mi andata bene. Lui su questa pista guida benissimo, proprio forte: batterlo qui, per me un segnale importante.

    GRAN BEL SEGNALEDani Pedrosa (e Jorge Lorenzo)

    Battere Lorenzo qui, dopo lintervento alla spalla. Sono sollevato. Mi sento come rinato

    SORRISO

    DI CIRCOSTANZA

    DI LORENZO

    A PEDROSA

    SUL PODIO.

    MA LA SCONFITTA

    BRUCIA. ANCHE

    SE IL CAMPIONE

    RESTA LEADER

    DELLA CLASSIFICA.

    motosprint

    33

    ESTORIL - andato fortissimo per tut-to il week-end, Marco Simoncelli. Ed andato anche per terra, per tutto il fine settimana. Una volta al giorno, per la precisione. finito a terra nelle prove del venerd, ha fatto il bis nelle qualifiche del sabato; infine volato via dopo quattro curve del primo giro della gara. stata questa, ovviamente, la peggiore, la cadu-ta che non ci voleva, perch ha rovinato il lavoro dellintero fine settimana e ha lasciato lamaro in bocca a tutti. In primo luogo, a lui.

    Non so che dire; nel senso che so bene di avere sbagliato. Mi dispiace. Mi dispiace proprio tanto. Ho buttato una grossa occasione.

    La sua gara, brevissima, ha preso im-mediatamente una brutta piega.

    La prima avvisaglia lho avuta alluscita della prima curva. La moto mi partita leggermente, e poich ho visto che anche Pedrosa e Stoner erano in difficolt ho cercato di stare calmo. Infat-ti allingresso della curva 4 sono entrato in seconda, anzich in prima, proprio per

    usare una marcia che rendesse il moto-re meno nervoso. La moto mi partita allimprovviso, e mi ha lanciato in aria, quando ero in rilascio, a gas chiuso.

    Le gomme erano troppo fredde, lhan-no mollato di colpo. Capita. Limportante fare tesoro di questa esperienza.

    stata una lezione dura, ma impor-tante. stato un errore mio, sicuramen-te. Devo imparare a stare pi attento in ogni fase della gara. Sono errori stupidi, bisogna smetterla di farne. lunica co-sa che posso dire.

    Marco Simoncelli

    HO SBAGLIATO. MI DISPIACEDevo smettere di fare errori stupidi

    venerd

    sabato

    AGGRESSIVO E VELOCISSIMO, MARCO SIMONCELLI MANCA

    ANCORA DI... EQUILIBRIO. HA IL PASSO DEI GRANDI,

    UN GRAN PASSO. PER NON HA ANCORA TROVATO IL LIMITE.

    E HA PERSO UNOCCASIONE. domenica

  • motosprint

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    il commentoMotoGP Portogallo

    ESTORIL - Valentino Rossi lha presa bene, la beffa negli ultimi metri. Ed prodigo di spiegazioni.

    Mi secca molto, aver perso alla fine il quarto posto; sarebbe stato il mio miglior risultato con la Ducati. Per ora. A parte que-sto, per, sono molto felice. Le modifiche rispetto a ieri in qualifica sono andate bene, ed stata una bella gara; andavo bene anche in frenata, che per noi molto importante. Sono molto contento anche per il mio rendi-mento fisico. Non sono al massimo, mi man-ca un 15 per cento di forza, ma finalmente riesco ad essere veloce fino alla fine. A Le

    Italiani contro

    LA BEFFA DI DOVIZIOSOToglie a Rossi il quarto posto negli ultimi metri

    Mans non sar al top, ma a Barcellona tra un mese s.

    Anche Andrea Dovizioso contento del modo in cui ha strappato la quarta piazza a Valentino.

    Sono contento di avere battuto proprio lui, perch un mostro di strategie e frenate; non mai facile passarlo.

    Valentino ha spiegato come ha fatto a te-nerlo dietro per tanto tempo: Temevo che se mi avesse passato, poi mi avrebbe stac-cato. Ecco perch ho fatto di tutto perch restasse dietro. Non ho capito bene come mi ha superato, devo riguardare tutto, ma credo avesse un pelino pi di margine. Certo spia-ce aver tirato la carretta per 28 giri ed esse-re stato fregato alla fine, Dovi ha fatto una bastardata (ma lo dice ridendo).

    Andrea conferma ci che ha detto Valenti-no.

    Non stata una mia scelta, aspettare lultima curva; che non sono mai stato ab-bastanza vicino da provare a passarlo. A me-t gara stava per andare via, ma gli man-cata la forza per lo strappo finale. Ho capito di potercela fare gli ultimi due giri. Volevo passarlo alla curva 10, in accelerazione, ma era fantascienza. Allora ho provato allultima curva. Sono andato volutamente un po lar-go, lo ha fatto anche lui ma ha commesso un errorino: rientrato in traiettoria tardi e ha perso velocit. Diciamo che lho costretto a sbagliare.

    Andrea, per, sa anche che ci sono dei problemi da risolvere.

    Sono molto contento della gara, per dobbiamo smetterla di lavorare male e an-dare fuori strada venerd e sabato. Se giro come i primi in gara, perch non farlo anche in prova?.

    Ottima domanda. Perch? Dipende pi da me che dal team. I 16

    secondi da Pedrosa sono un distacco impor-tante se lobiettivo vincere il titolo. Questanno tutto difficilissimo, la mia moto molto competitiva ma ce lhanno anche i miei compagni e loro la stanno sfruttando meglio. Per non impossibile raggiungerli, non la vedo cos impossibile.

    I due italiani hanno parlato anche della situazione del campionato.

    I favoriti per il titolo sono Lorenzo e Pe-drosa sentenzia Andrea . Jorge luomo da battere, ma non ho mai visto Dani cos in forma. sempre difficile interpretare Pedro-sa prima di una gara, nessuno al mondo sa farlo, ma ce lho come compagno di squadra da anni e non lho mai visto cos forte. Pu solo migliorare. Stoner? Sar sempre velo-ce: non lo metterei come favorito, ma l.

    Non credo che il titolo sia impossibile, mancano ancora tante gare afferma Valen-tino . Se penso ai test invernali, non crede-vo di essere cos davanti in classifica, addi-rittura quarto. Invece fisicamente speravo di stare gi in Qatar come sto adesso. Nellin-sieme sono abbastanza soddisfatto. Pedrosa stato bravissimo, ha espugnato il feudo di Lorenzo in Portogallo e ha dimostrato che se il braccio sta bene pu lottare con lui e Sto-ner. Non so chi dei tre sia il pi forte, sono tutti molto bravi, ma la vittoria di Dani non mi stupisce, questa pista gli sempre piaciuta.

    VALENTINO, a mente un po pi fredda, ragiona anche sulla sua situazione tecnica: Con questa moto devi lottare. Io vorrei ren-derla pi facile e lottarci di meno. Stiamo lavorando in questa direzione. Una moto pi dolce, intuitiva; una moto che fa quello che le dici di fare, mentre adesso lei che fa un po quello che vuole e tu devi andarle dietro. La vorremmo pi dolce come la Yamaha. Realisticamente oggi il quarto posto il massimo che possiamo fare, ma non il nostro obiettivo per tutta la stagione. Questanno parto meglio, questa una moto che scatta bene e va veloce nei primi giri, per questo dobbiamo riuscire a partire pi avan-ti. Il nostro tallone dAchille sono le qualifi-che. Invece la Honda alla partenza e nei pri-mi giri soffre di pi, Simoncelli caduto e stavano per farlo anche Dovi e soprattutto Stoner. Se fosse piovuto sarei potuto andare a podio, ma una gara sullasciutto vale pi di mille test, perch per 28 giri metti alla frusta la moto e impari molte cose. C ancora tan-to da fare, ma ci vuole tempo.

    LA BEFFA DI DOVI

    Valentino Rossi

    Spiace aver tirato la carretta per 28 giri ed essere stato fregato alla fine

    motosprint

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    Una guerrapersaVALENTINO Rossi unicona. Piaccia o no, a Stoner e non solo a Stoner, il pilota simbolo del motociclismo dellultimo decennio e anche qualcosina in pi. Ha reso popolare il nostro sport in case e Paesi dove se ne sapeva poco o nulla, ne stato ambasciatore da un capo allaltro del pianeta, ha conquistato attori, musicisti, uomini politici, atleti di tutti gli sport. il pilota che diventato, a suon di vittorie, la bandiera del suo sport, uno degli sportivi pi pagati del mondo, uno dei testimonial pi ricercati.Nonostante tutto questo rimasto un ragazzo semplice, che ama la moto e le corse come quando cominci, ancora bambino. Uno che non cerca scuse, che caduto e si rialzato, che si rotto ed finito sotto i ferri, uno che non se la tira, che ti conquista perch ha sempre qualcosa di interessante da dire, uno con cui un piacere passare unora a parlare di tutto e di niente. Valentino Rossi diventato quello che per la spontaneit e la simpatia, ma prima di tutto questo per le vittorie conquistate sul campo, tante, pi di cento, per i nove titoli mondiali, per un palmares che sembra figlio di altri tempi, quando si correva in pi classi.Tutto questo Stoner non pu ignorarlo, anche se Rossi proprio non gli va gi e ha deciso di attaccarlo duramente in pista e a parole, ad ogni occasione. Nessuno glielo vieta, per carit: forte, vincente, non ha paura del confronto. Ma voler far passare Valentino per un incapace, per un succhiaruote, per uno che non sa quel che fa, per una mezza tacca, unidea balzana e controproducente. Una battaglia persa, che rischia di distoglierlo anche dallobiettivo che invece pu centrare: il titolo mondiale.

    Stefano Saragoni

    Diretto al punto

    ESTORIL - Casey Stoner non ha paura di nessuno, di solito, ma questa volta ha dovu-to abbassare la testa anche lui. A piegarlo, stato il mal di schiena.

    Dopo un po di giri ho sentito una fitta molto forte nella parte destra della schiena: era come se qualcuno mi pizzicasse, e il dolore in quel momento partiva in due direzio-ni: in alto e in basso, verso la gamba.

    Casey se l vista brutta, soprattutto perch non era proprio nella posizione pi natu-rale del mondo.

    Mi sono preoccupato, mi sono chiesto se fosse il caso di rientrare ai box; ma soprat-tutto, ho dovuto cambiare il modo di guidare perch nei cambi di direzione, quando bi-sogna esercitare maggior forza per spostare la moto, sentivo molto dolore.

    Ricordandosi di essere un duro, Casey ha deciso di non mollare. Non potevo muovermi bene, eppure anche se ci ho messo due o tre giri, ho trovato

    un modo per stare comunque in sella. Certo, ho dovuto dimenticarmi dei due che sta-vano davanti.

    Ed in questo che Stoner ha brillato: riuscito a ragionare in gara. Ho pensato che di punti ne ho gi persi abbastanza, era il caso di portarne a casa un

    po. Il podio va bene, anche perch nonostante le fitte, che non sono mai scomparse, riuscivo comunque ad essere abbastanza veloce per stare tranquillo nella mia posizio-ne.

    In realt Stoner sostiene che il contatto con Lorenzo e Pedrosa non lha perso per colpa sua. Cio, per la schiena.

    Subito dopo il via mi sono toccato con Simoncelli, poi alla quarta curva Marco vo-lato via davanti a me e ho dovuto chiudere per un attimo il gas. Poi ho ripreso il ritmo, ma intanto Jorge e Dani erano gi in fuga. Mi dispiace per come andata. In prova ho avuto diversi problemi, ma secondo me avevo il ritmo per potermi giocare la gara con loro. Ma questa volta tutto ha preso una piega diversa.

    Quindi anche la Honda ha dei problemi? La mia, questa volta, non era perfetta in frenata e durante la fase di inserimento;

    non riuscivo, inoltre, ad avere il giusto grip durante la percorrenza della curva. Sono due cose su cui dobbiamo lavorare, ma non sono preoccupato. Si tratta di messa a punto. Niente di pi.

    Casey Stoner

    ERO... SCHIENATODopo pochi giri ho sentito una fitta

  • motosprint

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    Le pagelle di Marco Masetti

    Tutto per laudience

    ESTORIL Godono i cronisti, nel bar forse si pu inserire anche un discorso

    sulle moto tra campionato e coppa, tra aperitivo e caff ma, dal punto di vista sportivo, la nuova tendenza della MotoGP

    davvero di basso profilo.I litigi, le minacce (rigorosamente davanti

    a telecamere, registratori e taccuini) sono lultima frontiera dello sport.

    Meglio del monogomma, della centralina che tutto vede e provvede, meglio dei

    telai da rifare Per essere in prima pagina

    e in apertura di TG non c bisogno di abbassare il record della pista

    o di staccare un metro dopo, basta essere bravi e mediatici. E scegliere il momento

    giusto per accusare qualcuno di scorrettezze, anche se commesse

    qualche anno prima.Come sempre, il nuovo viene

    dalla televisione che ha una regola, quella dellaudience. E se questa

    si abbassa, se la gente non si appassiona pi, basta alzare la voce, e magicamente

    laudience si impenna. Questo meccanismo va benissimo nei talk

    show (che basta non guardare in caso di mancato gradimento), ma nello sport

    stanca alla svelta. Attenzione, cari organizzatori del gioco, ma soprattutto,

    attenti piloti, vi pagano per correre, non per recitare.

    A proposito di attenzione, ce ne vuole di pi anche nella gestione

    degli infortunati. Il rientro di Bautista ha contorni eroici, ma non detto che leroismo sia la dote migliore

    per uno sportivo professionista. Vedere uno camminare come lui non bello,

    soprattutto perch in pista va piano e rischia grosso. Anche la notizia

    di De Puniet che salta i test non bella. La sua gamba malconcia ha bisogno

    di altri controlli, di unaltra operazione, forse. Non va bene cos, ci vuole un altro

    approccio, pi serio ed in sintonia con il periodo attuale. Si rientra in pista

    solo quando si guariti completamente. Perch a ventanni si pu correre

    anche con una gamba rotta, ma poi, zoppicare tutta una vita

    non piacevole e nemmeno tanto eroico.

    LITIGI IN STILE TALK SHOW

    MotoGP Portogallo

    Dani PedrosaLucido, spietato e capace di calcolare ogni dettaglio della gara. Capisce, giro dopo giro, che il suo fisico funziona bene, che la Honda ne ha di pi rispetto alla Yamaha e che la giornata adatta a tirare la stoccata giusta a Lorenzo. Un solo sorpasso, preciso al micron, un allungo perentorio e il campionato diventa il terreno di caccia ideale per il piccolo grande uomo.

    Spietato 9

    Jorge Lorenzo bravo a dare lillusione a tutti di essere in grado di portare a casa la quarta vittoria consecutiva (preceduta dalla quarta pole) in Portogallo. Limpresa riesce quasi alla perfezione perch c uno che non ci casca, Dani Pedrosa, suo vero rivale in pista e nel cuore degli spagnoli. Venti punti, ma anche un po di amarezza.

    Rabbuiato 8

    Casey StonerNon un gran week-end quello del canguro, che si lascia innervosire dalle polemiche a mezzo stampa con Rossi, specialit nella quale non ha la classe e la resistenza dellavversario. In gara viene colpito da fitte alla schiena che limitano concentrazione e rendimento ed alla fine il podio il massimo risultato possibile.

    Stonato 7

    Andrea DoviziosoFulmina Rossi sul traguardo dopo averlo seguito come unombra per una serie quasi infinita di giri. Ad occhio poteva passarlo molto prima, ma Andrea qualche volta ha incertezze incredibili. Alla fine felice come se avesse vinto la gara, ma resta il pi indietro in classifica dei tre piloti HRC, posizione un po scomoda per rilassarsi del tutto.

    Stranamente felice 6,5

    Valentino RossiMeglio lui della moto, come conferma la desolante classifica degli altri piloti Ducati. Bravo a gestire la situazione fin dalle prove, quando si deve impegnare anche nella distruzione psicologica di Stoner. Dicono che sia uno degli sportivi pi ricchi del mondo, ma dopo quello che si visto in Portogallo, si tratta di soldi spesi davvero bene.

    Investimento 7

    Colin EdwardsAd inizio gara commenta i rischi corsi cos: Ho visto Casey passare un brutto momento e Simoncelli che aveva bisogno di un paracadute. Non solo colorito lamericano che, nonostante qualche problema di trazione, porta a casa un sesto posto che per un pilota privato un ottimo risultato. Lo aspetta nel futuro immediato Le Mans, sua pista amatissima, e Colin felice.

    Ottimismo! 6,5

    Hiroshi Aoyama uno dei pochi a considerare la parola spettacolo un concetto ancora vivo. Fa cose molto divertenti nella lotta con Crutchlow. Il pubblico si diverte e applaude il giapponese, privato ma con una grinta che qualche ufficiale non si sogna nemmeno.

    Va al massimo 6,5motosprint

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    ENTRAMBI IN CRISI: DE PUNIET (14) HA UNA GAMBA KO, CAPIROSSI (65) NON HA TROVATO IL FEELING CON LA DUCATI.

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    Cal CrutchlowLo stile bello arrabbiato, molto superbike, e quando spinge forte sembra sempre che la sua moto finisca in tribuna. Insomma, guida un po con la clava e di certo non usa il fioretto, ma il Flintstone della MotoGP conferma le buone cose che da tempo si dicono di lui.

    Preistorico ma bravo 6,5

    Nicky HaydenPiace poco anche se ha qualche attenuante, come il cambio che si subito indurito o qualche contatto proibito con Spies. Alla fine ammette che sarebbe stato meglio con il bagnato, ma da un pilota ufficiale c da aspettarsi molto di pi.

    Il belladdormentato 5,5

    Randy De Puniet Non sta bene e si vede: la sua gamba sinistra sembra un campo di battaglia e, dopo un buon avvio, a fine gara crolla appena entrato nel box vinto dal dolore e dai legamenti bloccati.

    Consigliamo riposo 6

    Toni EliasQui aveva vinto un GP, ma sembra un passato lontano. In ogni caso il Portogallo piace a Toni che fa vedere qualche timido segnale di ripresa, soprattutto quando vince un duello con Capirossi. Un evento che non capitava da inizio stagione. Un raggio di sole Forse siamo alla fine del tunnel.

    Miracolo cercasi 5,5

    Loris CapirossiContinua il momento no di Loris, che proprio non si trova con la Ducati Desmosedici 2011, nonostante un buon turno di libere. Lincomunicabilit tra il veterano italiano e lavantreno della Ducati inizia ad avere dimensioni e contorni preoccupanti. Lui resta concentrato e propositivo,ma questa gara da dimenticare, soprattutto per il distacco, oltre un minuto!

    In ritardo 5

    Alvaro BautistaVoto dincoraggiamento, visto che ci ha fatto soffrire per tutto il week-end. In pista dopo 41 giorni da una brutta frattura al femore una grande impresa, condita da un po di ingenuit e qualche rischio di troppo.

    Sofferente 6

    Ben SpiesHa parecchie attenuanti, visto che un meccanico dimentica una pinza dalle parti del freno anteriore. La cosa destabilizza Ben che alla fine si deconcentra e va fuori pista. Comprensibile, ma da inizio anno non incanta.

    Ufficiale in crisi 5

  • motosprint

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    MotoGP Portogallo

    Karel AbrahamUn attimo di distrazione, una bagarre ed subito caduta.

    Poeticamente ritirato ng

    Marco SimoncelliDifficile giudicare un pilota che non ha finito il primo giro, ma, quando si lotta per la vittoria e si affronta a muso duro il campione del mondo, bisogna evitare errori del genere. Secondo zero consecutivo in una gara che poteva finire sul podio.

    Ricominciare da capo 4

    Hector Barbera Una brutta schienata dopo un high side iniziato quasi in contemporanea a quello di Sic. La gara svanisce in un attimo, il dolore ha bisogno di pi tempo.

    Ammaccato ng

    VENGONO ENTRAMBI DALLA SUPERBIKE. BEN SPIES (11), VELOCISSIMO IN PROVA, IN GARA NON HA ANCORA TROVATO LA SUA DIMENSIONE.CAL CRUTCHLOW (35), HA UNO STILE DI GUIDA UN PO PREISTORICO, PER EFFICACE E, NONOSTANTE LA SCARSA ESPERIENZA, SI STA METTENDO IN MOSTRA.

  • lincidente a Jerez? Ho fatto una cosa che sentivo, non certo perch cerano le telecamere. Non credo che esista un codice di comportamento per chiedere scusa con o senza casco. A Jerez sono andato da lui aspettandomi degli insulti diretti, anche pesanti, non certo delle dichiarazioni sul fatto che uso la spalla come una scusa.

    SIMONCELLI e Lorenzo hanno fatto dimenticare in poco tempo questo scambio di opinioni. Loro si sono

    Le frasiMotoGP Portogallo

    HANNO cominciato Valentino Rossi e Casey Stoner, denigrandosi a distanza. Hanno finito Marco Simoncelli e Jorge Lorenzo, insultandosi direttamente. Dicendosi in faccia ci che pensavano. Tra Valentino e Casey la causa scatenante si verificata sul finire del secondo turno di prove, venerd. Stoner ha preso in giro Rossi, dopo esserselo trovato in scia. Visto che mi stava incollato gli ho fatto segno di seguirmi, come si fa con i cani segugi ha detto Stoner. Gli sono capitato dietro per caso. Se non vuole che qualcuno gli stia vicino, deve correre da solo ha replicato Valentino. La tensione era aumentata di ora in ora, dopo che Stoner aveva detto: Non mi piace che Rossi e Burgess parlino sempre male di me. Hanno detto che nel finale dello scorso anno non hanno potuto capire il potenziale della moto perch io non ero in forma. Per hanno in mano quella moto da mesi, eppure non hanno ancora capito come va guidata.Valentino ha replicato cos: A me non piacciono tante altre cose. Non mi va che lui parli del mio infortunio alla spalla come fosse un primario. Sembra che sappia tutto lui, invece non sa niente. Appena mi ha visto in difficolt, nei test invernali, non ha esitato un momento a spararmi addosso; poteva anche aspettare almeno qualche gara, invece ha cominciato subito ad attaccarmi. Mi sa che ormai sono diventato la sua ossessione: continua a ripetere che sono scorretto, che non gli piace stare in pista con me. evidente che non ha ancora superato il trauma di Laguna Seca 2008... Da allora ha iniziato a piangere, a lamentarsi di me, a cercare delle scuse. Noi quella volta non siamo stati scorretti. Lo sport fatto cos: uno vince e laltro perde. Stoner dice che non gli piaciuto che io sia andato a chiedergli scusa con il casco in testa, dopo

    Io ti odio e ti Rossi e Stoner. Scambio di battute al veleno Duro faccia a faccia tra Simoncelli e Lorenzo

    MI STAVA INCOLLATO, GLI

    HO FATTO SEGNO DI SEGUIRMI. COME SI FA

    CON I CANI...Casey Stoner

    SE NON VUOLE CHE QUALCUNO GLI STIA VICINO DEVE CORRERE

    DA SOLOValentino Rossi

    incontrati, e scontrati, nella sala delle interviste. Davanti ai giornalisti. Lunico elemento comune che anche Marco ha risposto ad un precedente attacco. Lorenzo venerd pomeriggio aveva detto: Non mi piaciuto come Simoncelli ha guidato in passato; lo scorso anno per poco non mi ha fatto cadere a Valencia.

    motosprint

    41

    detesto...troppo aggressivo, bisogna che si calmi e che stia attento. Spero che cambi e che non succeda niente in futuro. Altrimenti avr un problema con me. Simoncelli, molto meno agitato di Lorenzo, ha reagito con durezza, pur senza alzare la voce. Lorenzo dice delle cose sbagliate. A Valencia lui che ha centrato me, visto che io ero davanti. lui che per poco non mi ha fatto cadere; la prova che nella mia tuta cerano i segni delle sue gomme, dalla gamba alla spalla. Quanto alla mia guida scorretta, se qui c un pilota che in passato stato squalificato, questo proprio Loren