19 Luglio - Motosprint 29

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19/25 LUGLIO 2011 Settimanale Anno XXXIV Fascicolo 1730 2,50 Euro (Italy only) 29 stoner... stordito Pedrosa lo batte e Lorenzo gli strappa il secondo posto all’ultima curva cross cairoli vince due volte e se ne va Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - CH CT 8,00 Chf - NL 6,00 Euro 9 771122 173002 10029 suPerbike Polemica gomme. Pirelli: “nessun favoritismo” Vale di lacrime idee confuse. Progressi zero. rossi è in caduta libera. La desmosedici non è per lui. La ducati è tutta da rifare MotogP gerMania

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GP Germania. Tutto sulla nona prova del Mondiale al Sachsenring

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19/25 LUGLIO 2011

SettimanaleAnno XXXIV

Fascicolo 1730

2,50 Euro

(Italy only)

29

stoner... storditoPedrosa lo batte e Lorenzo

gli strappa il secondo posto all’ultima curva

cross cairoli vince due volte e se ne va

Poste

Italia

ne Sp

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A.P.

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9suPerbike Polemica gomme. Pirelli: “nessun favoritismo”

Vale di lacrimeidee confuse. Progressi zero. rossi è in caduta libera.La desmosedici non è per lui. La ducati è tutta da rifare

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Sommarionumero 29/2011

PLa POStaLetteredi Stefano Saragoni 4Officinadi Massimo Clarke 8

PPaddOCkVelocità, cross, enduro, trial,minimoto, speedway, supermoto 10

PIN PIStaMotoGPGP Germania. Tutto sulla nona prova del Mondiale al Sachsenring 22Moto2GP Germania 46125GP Germania 52SuperbikePolemica gomme. Interviene Giorgio Barbier, responsabile Pirelli 56

PFUORIStRadaCrossGP Lettonia MX1 e MX2 a Zelta Zirgs 60EnduroAssoluti d’Italia a Casazza (BG) 68CrossRound Slovenia MX3 e Femminile 71SupermotoCampionato Italiano a Pomposa (FE) 72SportitaliaGare nazionali e campionati regionali 74

PSU StRadaProva novità Aprilia RSV4 R 78attualitàTest delle nuove Pirelli Diablo Rosso II 84 MotolandiaTurismo, viaggi, epoca 86Made inAbbigliamento e accessori 90

PMERCatINO Compravendita di moto e accessori 91

PGP GUIdaGare e raduniGli appuntamenti in pista 98

PRUBRIChE Contromanodi Marco Masetti 14Polvere di stelledi Luigi Rivola 16Qui Giapponedi Akira Nishimura 82donne e motoridi Laura Cattaneo 86Via col ventodi Giovanni Carlo Nuzzo 89

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la gente si aspetta un’altra magia

Lettere

Ma rossi non può far sempre miracoli

di Stefano Saragoni [email protected]

rossi, burgess, la squadra e il reparto corse ducati cercano la strada per la vittoria.

EssErE il campione delle magie, a volte può costare caro. Uno sguardo veloce alla carriera fa capire molte cose. Valentino è diventato quello che è non solo per il numero di vittorie e mon-diali fino ad oggi conquistati, ma per “come” ha raggiunto questi obiettivi. Le clamorose rimon-te, i sorpassi leggendari, il cambiare squadra e riuscire a vincere subito con una moto fino a quel momento inferiore.

Ecco cosa si aspetta la gente da lui. Si aspetta di vedere le cose che è difficile vedere, quelle che esaltano, che creano le leggende. Oggi, pur-troppo, Valentino ha tutta la pressione sulle spalle perché la gente vuole un’altra magia. Molti non capiscono che non sempre i miracoli riescono, e che anche per un grande campione le cose possono diventare complicate e bisogna sapere aspettare.

So cosa significa guidare una moto da corsa e quanto sia difficile farlo ai massimi livelli. Per

questo mi fanno arrabbiare quelli che al bar, leggendo il giornale con superiorità, sentenzia-no che Valentino è bollito. Io credo ancora in Valentino e credo che riuscirà a vincere anche con la Ducati: ci vuole tempo, lasciamolo lavora-re. Con questo non voglio dire che Rossi sia im-battibile e so bene che prima o poi anche lui, come tutti i grandi campioni, dovrà lasciare spa-zio, ma per il momento credo sia ancora un pi-lota vincente. Se ci riuscirà, bene; in caso con-trario va comunque apprezzato il tentativo. Se la strada che ha scelto lo porterà al traguardo di un nuovo e forse ultimo titolo mondiale, gli ga-rantirà una fama irripetibile.

Di solito, come diceva il grande Enzo Ferrari: “Il pilota migliore ha la macchina migliore”. Va-lentino, invece, ha scelto anche di correre con mezzi inferiori, ha accettato la sfida.

Emilio rossanigoVigevano

problEmi (E soluzioni) di motosprint su ipad Motosprint per iPad è stata un’ottima innovazione, ma il fatto che l’applicazione non consenta di ingrandire le pagine come avviene nelle applicazioni per leggere i quotidiani è un limite. Avete in programma di risolvere questo problema?

salvatore mammana

Sarà risolto già dal prossimo numero, il 30. La lettura sarà più immediata grazie alla possibilità di ingrandire tutti i contenuti delle varie pagine. Inoltre lo scorrimento dei servizi multipagina sarà orizzontale e non più verticale. Troverete tutte le istruzioni sul numero scaricato.

proposta indEcEntE: uno scambio in motogp Proposta indecente, suggerisco uno scambio in MotoGP: De Puniet sulla Honda LCR, Elias sulla Ducati Pramac. Visto come stanno andando le cose, è difficile peggiorare la situazione...

luciano nencioni Fiesole (Fi)

coraggio ValEntino, sono sicura chE cE la Farai Carissimo Valentino, voglio solo dirti: coraggio che anche sta volta mangerai in testa a tutti!Non perché i buoni vincono sempre, ma perché soffri, lotti, ti scervelli per capire questa moto.Continua a sussurarle parole dolci, e magari ogni tanto strilla ma alla fine vedrai che le parole giuste le troverai!Noi continueremo ad essere con te, anche quando parti dalla quarta fila.

Valeria

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8 gradi valgonoben 398 euro

vi scrivo perché, manco a farlo apposta, sul n. 27 avete pubblicato un articolo intitolato “Quanta nostalgia per i vigili di una volta” e mi avete “col-pito”. Mi spiego meglio raccontando quanto mi è accaduto il giorno prima di leggerlo: di ritorno dal lavoro sul mio Ducati Monster 620 mi imbatto in una pattuglia di vigili del comune di Binasco (MI) che nonostante la ridottissima velocità e nessuna manovra sbagliata, mi fermano facendo subito capire bene dove vogliano arrivare...

Mi chiedono libretto e patente ed iniziano a gi-rare intorno alla moto con tipico fare di chi intui-sce che si tratta di motociclo… Uno dei due mi dice “secondo lei la targa è leggibile?”. Risposta sincera: “certo, perché?”. Il vigile contesta molto sgarbatamente l’inclinazione della targa ed estrae un aggeggio con cui misura a detta sua l’inclinazione a 38° invece dei 30° di massima previsti dal codice. A nulla valgono i miei reclami sulle moda-lità di misurazione, sul fatto che 8 gradi non sono percepibili dall’occhio umano, e tantomeno sull’esagerazione della sanzione: articolo 78 c. 3 e 4, 398 euro di multa, libretto ritirato, revisione da fare presso la motorizzazione del co-mune di Milano (anche se sono di Pa-via). Teoricamente avrei pure dovuto ringraziarli per non avermi bloccato il mezzo con fermo amministrativo di tre mesi…

Questa mia mail nulla può e nulla vuole se non evidenziare come quoti-dianamente rischiamo di incontrare

sempre più personaggi così, e sempre meno con il buon senso di interpretare un codice della stra-da composto da articoli vaghi che hanno come mira soltanto il rimpinguare le casse dei comuni.

Queste cose fanno male; al portafogli ma anche al cuore. Fanno ripensare a quante volte da ragaz-zini ci siamo beccati la “ramanzina” del vigile per la marmitta rumorosa o altre “marachelle”, ma tutto si è risolto senza rovinare nessuno. Oggi non è più così e ci si può far ben poco. La mia Ducati è in vendita ed io ritorno alla pista da cui son venuto, dove con 398 euro mi diverto senza far male a nessuno. Ma se basta inclinare la targa di 8 gradi per passare per delinquente… qualcosa non va.

christianPavia

attenti a lorenzo e se non fosse tutto scontato?

il GP italia al Mugello ci ha proposto momenti di sport moto-ciclistico di altissimo livello, grazie ai protagonisti dell’evento, veri campioni, uno su tutti: Jorge Lo-renzo, che ha alzato la testa por-tandosi un gradino sopra gli altri.

Già, gli altri. Ma chi sono gli al-tri? Stoner, Dovizioso, Spies, Si-moncelli, ecc. Lorenzo ha dimo-strato che lui c’è. Che è sempre lo stesso, capace di rimonte e di im-partire ritmo e costanza. Non si è fatto demoralizzare da Stoner, scappato via a razzo, ha mantenu-to calma e sangue freddo. Lui, che negli ultimi anni ha saputo dimo-strare di essere quello messo me-glio sul fronte “tattico”.

La gara italiana di Jorge è stata di quelle da incorniciare, per far capire anche ai suoi detrattori (ma ce ne sono ancora?), che tutto ciò che ha avuto se lo è guadagnato sul campo. Senza nessun favore o presunto tale.

Io, tifoso di Stoner, devo am-mettere che questo Lorenzo fa bene al campionato e a Stoner stesso. Pungolandolo, tenendogli la scia. E magari anche superan-dolo come ha fatto al Mugello. Poche storie, Jorge ne aveva di più. Era carico il “martilljo”.Pronto a scaricare sull’asfalto tutta la sua carica di agonismo. E tutta la sua rabbia. ]

sgarbatamente l’inclinazione della targa ed estrae un aggeggio con cui misura a detta sua l’inclinazione a 38° invece dei 30° di massima previsti dal codice. A

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tifosi “contro”tutta colpadi valentino

Caro Valentino, senza il caval-lo giusto è meglio andare a piedi. Hai capito adesso che “belle” moto hai potuto guidare fino a ieri? Hai capito quanta fortuna hai avuto nei mondiali che hai vinto? Poi un giorno hai cercato di nuovo il colpo di fortuna, e invece il risultato è un disastro; se fossi rimasto in Yamaha avresti perso, con la Ducati è una figuraccia tutte le volte che ci sali sopra...

Danilo Viterbo

il binomio Rossi-Ducati si sta rivelando il fiasco più grosso del-la storia recente della MotoGP! E con tutti i soldi che ha speso la Ducati, da parte del pilota ci an-

drebbe molto più impegno. Sarà una mia impressione ma

vedendolo lottare con Barbera al Mugello per il sesto posto ho no-tato come frenasse prima dello spagnolo e fosse quasi “goffo” alla guida della moto! La Ducati sarà difficile da guidare al limite ma il suo impegno sembra venir meno, Rossi sembra acconten-tarsi di fare gare anonime.

E poi, un esperto pilota e col-laudatore come lui non riesce a trovare soluzioni per migliorare la moto e sentirla più sua?

Stoner lo scorso anno ha vinto con la Ducati!

Claudio Pastèivrea (To)

Sono un tifoso di Nicky Hayden molto deluso da questa stagione. A fine 2010 pensavo: vuoi vedere che il prossimo anno

con Rossi a sviluppare la Ducati rivediamo l’americano sul gradi-no più alto del podio?

Invece ogni settimana che passa le mie speranze si affievo-liscono. Purtroppo l’Hayden di quest’anno non ha niente a ve-dere con quello del 2010, che addirittura si permetteva il lusso di battere parecchie volte Stoner. Doveva migliorare e invece è peggiorato, ma non per colpa sua, per colpa di un pilota che sta cercando di snaturare una moto.

Emilano Scuderi Catania

lE imPrECiSioni non man-cano, ma sarebbe superfluo perdersi in dettagli. L’importante è che nei momenti difficili ci sia sempre qualcuno disposto a tenderti una mano...

sicurezzacari ragazzi voglio dirvi... Sono un “vecchio” motociclista e rivolgo un appello ai giovani scooteristi. In questi giorni, per motivi di lavoro, ho stazionato spesso in una via dove sono presenti tre scuole medie secondarie e dove la maggior parte dei ragazzi sono arrivati a fare gli esami di stato con i propri mezzi a due ruote. Buona parte di questi usa calzare il casco jet appena appoggiato sulla nuca. Sembra addirittura che più il casco sia mal indossato e più si sentano “prestigiosi”.Vorrei dire loro che usare il casco in modo sbagliato, in certe situazioni, può essere più pericoloso del non averlo. Sono infatti già successi casi in cui una banale scivolata si è trasformata in tragedia, perché indossando male il casco mettiamo in pericolo le prime vertebre cervicali.Esorto pertanto i ragazzi ad un uso corretto delle protezioni, per evitare che anziché fare a dovere il loro lavoro, non finiscano per diventare pericolose.Mi scuso se vi sono sembrato noioso, ma vi prego di riflettere bene su quanto ho detto.Un saluto a tutti gli amanti delle due ruote ed un grazie a Motosprint, che da sempre si prodiga per la sicurezza dei motociclisti.

marco montini

maCChé noioso. Parlare di sicurezza è doveroso, anche se purtroppo farsi ascoltare dai giovani è dura. Mi è cara una frase sacrosanta di Francesco Guccini: “A vent’anni si è stupidi davvero” (dal brano Eskimo). Il dramma è che qualcuno non ci arriva nemmeno, e per una stupidaggine.

io l

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co

lettere

Lui ha detto di aver corso con il cuore, senza troppi ragionamenti. Ed è proprio questo il Lorenzo che vogliamo. Il pilota che ha costretto Rossi ad abbandonare la Yamaha per cercare altri lidi felici. Lo vo-gliamo sempre così feroce, incatti-vito quel che ci vuole per non ar-rendersi davanti agli eventi che si frappongono fra lui e la vittoria. Ne beneficeranno tutti.

angelo SimionatoCastelfranco Veneto (TV)

alla luce della seconda vitto-ria consecutiva conquistata dalla Yamaha al Mugello (la terza della stagione), grazie al ritorno alla ciclistica 2010, mi sorgono due domande: innanzitutto, non è che durante l’inverno e nelle pri-me gare si sia parlato troppo bene della Honda, come fosse un “mostro” imbattibile e addirittu-ra inavvicinabile? E non è che anche Lorenzo abbia esagerato ad inizio campionato a sottoline-are la potenza della Honda e dire che era costretto a limitare i dan-ni?

Assen e il Mugello ci hanno detto che alla Yamaha bastava

tornare alla ciclistica 2010 per rimettere le ali e battere l’armata Honda. Lorenzo ha riconosciuto di avere una moto molto efficace in percorrenza e uscita di curva. E qui il merito va anche a Valen-tino Rossi: infatti la ciclistica che usa il campione in carica è la stessa dell’anno scorso, quando in Yamaha c’era proprio il nove volte iridato a fornire le indicazio-ni per lo sviluppo.

A questo punto penso che i pronostici iniziali, con Stoner fa-vorito, potranno venire sovvertiti.

luisa novello Schio (Vi)

multe spropositateun assalto alle nostre tasche

È inammiSSibilE che le Forze dell’ordine e, negli ultimi tempi anche Forestale, si mettano per volere di comuni e questori a trat-tare i motociclisti peggio di delin-quenti e criminali di ogni specie solo perché guidano una moto personalizzata o meno nel rispet-to del Codice! Sì, perché montare

un terminale aftermarket omolo-gato è possibile per legge, monta-re specchietti omologati pure, come lo è montare un portatarga diverso dall’originale purché ne rispetti l’inclinazione (max 30° mi raccomando, perché il goniome-tro in dotazione è infallibile...).

E invece no, si appone sul ver-bale un adesivo prestampato (preparati a decine in anticipo) con l’articolo che cita “...perché sono state alterate le caratteristi-che costruttive del motociclo...” con relativa contravvenzione di quasi 400 euro e ritiro del libretto!

Ma vi rendete conto, ditemi voi se questo non è abuso di potere. È ora di piantarla con queste azioni persecutorie messe in atto per fare cassa, così come con quei piccoli totem arancioni (speed check) spuntati come funghi per riempire le casse dei comuni.

Possibile che coloro che lavo-rano nel settore moto e la Fede-razione Motociclistica non inter-vengano duramente una volta per tutte nel rispetto delle regole, quelle vere, e non quelle inventa-te per ripulirci il portafoglio?

Emanuel

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VORREI avere informazioni sui segmenti, organi meccanici sem-plici, che però svolgono una fun-zione molto importante. Quali ca-ratteristiche devono possedere? È vero che nei motori da corsa ce ne sono soltanto due per ogni pisto-ne? Ricordo di avere visto diversi anni fa il pistone di una 125 spor-tiva di un mio amico, che ne aveva soltanto uno. Forse questo era possibile perché si trattava di un motore a due tempi?

Franco Galvani

I COMPONENTI dei quali parla sono frutto di una tecnologia mol-to evoluta, anche se la loro appa-renza assolutamente “ingenua” e quasi banale potrebbe far pensare diversamente. Devono lavorare in condizioni che possono essere ad-dirittura proibitive, e devono esse-re in grado di farlo in maniera impeccabile per percorrenze ele-vatissime. La situazione è partico-larmente critica per il primo seg-mento (cioè quello montato nella cava del pistone più vicina al cie-lo), che ha a che fare con tempe-rature e pressioni molto elevate e può godere di una lubrificazione

Officinadi Massimo Clarke [email protected]

Segmenti: Semplici ma tecnologicilavorano in condizioni proibitive

assolutamente marginale. Non si deve poi dimenticare che nei mo-tori moderni i segmenti sono inte-ressati da un flusso termico molto elevato e, dati i regimi di rotazione in gioco, devono sopportare acce-lerazioni molto alte (e quindi cari-chi inerziali imponenti).

I segmenti sono degli anelli di ghisa (oggi impiegata quasi esclu-sivamente nei motori di prestazio-ni non elevate) o di acciaio che hanno la funzione di assicurare la tenuta nei confronti dei gas e dell’olio, che altrimenti passereb-bero in quantità considerevole tra il pistone e la canna del cilindro (organi tra i quali esiste un certo gioco, indispensabile per consen-tire il movimento reciproco e la formazione di un sottile strato di lubrificante sulle pareti metalli-che). I risultati che attualmente si ottengono sono eccellenti, anche se per forza di cose la tenuta non può essere proprio perfetta. Prin-cipalmente a causa della presen-za dell’intaglio, indispensabile per consentire il montaggio dei seg-menti nelle cave e per ottenere la necessaria elasticità, una piccola quantità di gas passa comunque

dalla parte superiore del cilindro a quella inferiore, e quindi nel basamento, principalmente verso la fine della corsa di compressio-ne e nella fase di espansione. Durante l’aspirazione ha luogo un passaggio in senso inverso, ma si tratta di ben poca cosa, data la modesta differenza tra le pressio-ni sopra e sotto il pistone. Il trafi-lamento che ha luogo viene detto “blowby”. Se esso aumenta, inevi-tabilmente le prestazioni peggio-rano. Compito fondamentale della segmentatura è limitarlo al mini-mo. Questa funzione viene svolta dai segmenti di tenuta. Nei motori a quattro tempi ad essi si aggiun-ge un segmento raschiaolio, che ha il compito di asportare dalle pareti del cilindro l’olio, lascian-done solo una quantità minima, necessaria per assicurare la lu-brificazione dei due segmenti di tenuta, collocati nelle cave sopra di esso. Nei motori a due tempi il raschiaolio non viene impiegato; fondamentalmente non è neces-sario in quanto di lubrificante sul-le pareti del cilindro se ne deposi-ta una quantità davvero modesta, e in quanto dell’olio finisce co-munque nella parte superiore del cilindro, trasportato attraverso i travasi assieme alla carica fresca. In un motore a quattro tempi in buone condizioni meccaniche il blowby è dell’ordine dello 0,3 – 0,4 % (con riferimento al totale dell’aria aspirata).

Perché i segmenti possano svolgere il loro compito nel mi-gliore dei modi è necessario che i movimenti secondari del pistone siano ridotti al minimo. Diversi motori monocilindrici da cross hanno pistoni ultraribassati e do-tati di due soli segmenti, cosa possibile in quanto essi sono de-

CROMOElEMEntO MEtalliCO

CaRattERizzatO da una ElEvata duREzza E da

un RidOttO COEffiCiEntE d’attRitO. viEnE

laRgaMEntE iMpiEgatO in CaMpO MECCaniCO

pER REalizzaRE RipORti supERfiCiali E COME lEgantE dEgli aCCiai

ad alta REsistEnza E inOx

stinati a un impiego prevalente-mente agonistico. Per queste rea-lizzazioni “estreme” i costruttori prescrivono di sostituire il pistone molto frequentemente (ogni 20 o 30 ore, in genere). Se non lo si fa, in genere non è che avvengano delle rotture; semplicemente il movimento secondario (bascula-mento, spostamento trasversale) del pistone all’interno del cilindro diventa eccessivo, a causa dell’au-mentato gioco (per via del cedi-mento plastico e/o dall’usura del mantello), e di conseguenza i seg-menti non possono più funzionare a dovere. Il consumo d’olio e il blowby diventano pertanto troppo elevati.

Una adeguata elasticità è ne-cessaria in quanto i segmenti de-vono “copiare” perfettamente le pareti dei cilindri, e farlo anche in presenza degli inevitabili errori geometrici (che fortunatamente sono di entità modesta, almeno nella maggior parte dei casi). Per aderire contro la canna, onde fare tenuta (e asportare lubrificante, nel caso del raschiaolio), i seg-menti devono esercitare un certo carico radiale, che viene fornito dalla elasticità del materiale e dalla azione dei gas che penetra-no dietro di essi e li spingono ver-so l’esterno. Come ovvio questa seconda azione è piuttosto sensi-bile nel caso del primo segmento e pressoché trascurabile per il raschiaolio.

I segmenti sono organi di eleva-ta precisione, che vengono lavora-ti con tolleranze dimensionali e geometriche estremamente ri-dotte. Anche se spesso all’esame visivo appaiono di forma semplice, in genere la loro superficie di la-voro (cioè quella che contatta la canna) ha una geometria partico-

i sEgMEnti, nOnOstantE un aspEttO “ingEnuO”, sOnO COMpOnEnti MOltO sOfistiCati, pERChé dEvOnO lavORaRE in COndiziOni pROibitivE.in paRtiCOlaRE il pRiMO sEgMEntO, OvvERO quEllO più viCinO al CiElO dEl pistOnE,ha a ChE faRE COn tEMpERatuRE E pREssiOni MOltO ElEvatE.

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Freni a tamburoimpianti a cavo non idraulici

HO NOTATO che mentre i freni a disco sono sempre abbinati ad un impianto idraulico, quelli a tamburo, ancora usati, anche se solo sulla ruota posteriore, ven-gono comandati per mezzo di un cavo o di un’asta. Potete dirmi per quale motivo? È solo per di-minuire i costi?

Marco PetrucciRoma

PrinciPio di Pascal

afferma che in un circuito idraulico

la Pressione è eguale in tutti i Punti.

dunque, se nel circuito vi è un elemento mobile avente una suPerficie

maggiore, risPetto a quella del Pistone

che genera la Pressione, la forza da esso

esercitata sarà suPeriore a quella aPPlicata al Pistone stesso

lare; può essere inclinata, magari in misura molto contenuta, essere leggermente a botte, e via dicen-do.

Nei motori a quattro tempi di prestazioni molto elevate da alcu-ni anni a questa parte si impiega-no in genere segmenti in acciaio, spesso nitrurati. L’altezza, ovvero lo spessore assiale, è molto con-tenuta, sia per limitare l’attrito che per ridurre la massa; il primo segmento di un quadricilindrico sportivo di 600 o di 1000 cm 3 può essere alto anche solo 0,8 mm. Sulla superficie di lavoro viene in genere applicato un sottile ripor-to, in grado di assicurare una ele-vatissima resistenza all’usura, anche in condizioni di lubrificazio-ne assai critiche. Si impiegano spesso riporti di CROMO duro, reso poroso in modo da trattenere l’olio, e di cromo con particelle ceramiche, applicati galvanica-mente. Di recente sono apparsi anche dei riporti applicati con si-stemi PVD.

Il pistone con un solo segmento del 125 a due tempi del quale parla era evidentemente di tipo “corsaiolo”, come quelli che si usavano su certi motori destinati alle gare delle sport production e quelli di alcuni kit di potenziamen-to.

Dato che premono contro le pareti dei cilindri, i segmenti sono fonte di perdite per attrito. Per ri-durle si adottano carichi radiali relativamente modesti, per quan-

NO, non è solo per motivi eco-nomici, c’è anche (anzi, princi-palmente) una ragione tecnica. Nei freni a tamburo una delle due ganasce si “apre” in senso favorevole, rispetto al senso in cui gira la ruota. Quando essa contatta la banda frenante, si verifica una vera e propria ser-voassistenza in quanto la stessa rotazione tende a trascinarla in posizione di apertura ancora maggiore, aumentando la pres-sione esercitata dal materiale d’attrito. L’effetto è sensibile e consente di ottenere elevate forze frenanti anche con un semplice comando meccanico (che moltiplica in misura limita-ta la forza esercitata dal pilota, diversamente da quanto fa un sistema di comando a leva più circuito idraulico). Per l’altra ga-nascia avviene come ovvio il contrario. Dunque, nella sua esecuzione più semplice, con una sola camma che agisce su entrambe le ganasce, una di queste ultime è “autoavvolgen-te”. In passato, prima dell’av-vento dei dischi, sulle moto sportive e su quelle da competi-zione si impiegavano dei freni a tamburo nei quali vi erano due camme e entrambe le ganasce erano autoavvolgenti. In certi casi addirittura si è arrivati ad utilizzare quattro ganasce, tutte di tale tipo.

Nei freni a disco questo tipo di “assistenza automatica” non

avviene. Le due pastiglie devono serrare il disco con una forza molto elevata e questo rende inadeguati i comandi a cavo o a leva. Si utilizza un primo stadio meccanico di incremento della forza, cioè quello costituito dalla leva, seguito da un sistema idraulico, che sfrutta il PRINCI-PIO DI PASCAL (lo stesso sul quale si basa il funzionamento dei ponti sollevatori e delle presse, per intenderci) per otte-nere un aumento della forza di gran lunga maggiore. In passa-to sono stati realizzati dei freni a disco a comando meccanico, ma erano decisamente scarsi. Sono state effettuate anche del-le prove su moto da corsa, nella seconda metà degli anni Ses-santa, con risultati insoddisfa-centi (come era logico attender-si).

to possibile, e si diminuisce l’al-tezza dei segmenti stessi. Un ulte-riore miglioramento si può avere riducendo il loro numero. Questo significa, nel caso dei motori a quattro tempi, passare a pistoni con due soli segmenti (uno di te-nuta e un raschiaolio), invece de-gli usuali tre. La soluzione con-sente di ridurre sensibilmente le perdite per attrito dovute a questi componenti, ma ciò è accompa-gnato da una minore durata (cosa che non ha importanza, per i mo-tori da corsa) e da un aumento del blowby. Dunque, si deve fare una scelta di compromesso. Se nei motori da competizione si adotta-no due soli segmenti, evidente-mente è perché, nel loro caso, quanto si guadagna in termini di prestazioni riducendo l’attrito è più di quanto si perde a causa dell’incremento del blowby.

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LA SECONDA doppia tappa del campionato italia-no velocità si svolgerà al Mugello, sabato 23 e dome-nica 24 luglio.

Nella 125 il leader Romano Fenati dovrà vedersela (soprattutto) con Calia, Popov, Antonelli. Ventidue i punti di vantaggio di Dino Lombardi nei confronti del russo Leonov nella Stock 600. Grande incertezza nella Stock 1000, con in testa a pari punti Danilo Petrucci e Michele Magnoni. L’unico che avrà la pos-sibilità di conquistare il titolo con due gare d’anticipo sarà Ilario Dionisi, in Supersport, che ha 31 lunghez-ze di vantaggio su Velini e poche di più su Giansanti. La Superbike (sopra, una partenza) sembra essere una questione tutta di “casa Barni”, con Matteo Ba-iocco e Alessandro Polita rispettivamente primo e

secondo della classifica con 80 e 68 punti. Protagoni-sta di uno degli eventi collaterali del CIV del Mugello sarà Virginio Ferrari: l’ex pilota e team manager en-trerà nella Hall of Fame. La diretta TV delle gare inizierà alle 10,40 su Nuvolari (canale 144 Sky e digi-tale terrestre) per la Stock 600 e la Stock 1000. Su Sportitalia 2 (canale 226 Sky e dt) dalle 13,50 circa andranno in onda, sempre live SBK, 125 e 600 SS/Moto2. Diretta in streaming sul sito web Sportube.tv

Biglietti: sabato, prato 10 euro (ridotto a 5 euro per under 18, donne e tesserati FMI) o tribuna a 15 euro. Domenica il solo ingresso al prato costerà 10 euro (ridotto 5), prato più paddock 25 euro e tribuna più paddock a 30 euro. Under 14 (accompagnati) e resi-denti a Scarperia entreranno gratis.

se gli spagnoli fanno da padroni nel mondiale 125, i nostri si fanno valere in spagna. nella tappa del cev ad albacete, francesco bagnaia si è piazzato secondo, alle spalle di alex marquez, fratello del campione in carica della ottavo di litro. entrambi militano nella stessa squadra, il forte team catalunya caixa repsol, capace di monopolizzare il podio, visto che al terzo posto si è piazzato alex rins. romano fenati, leader del civ, è quarto.

Bagnaia secondo al CEV

PaddockA cura di Lucia Voltan

huSqvArNA COrrE CON iL LuttO Il team Husqvarna ha corso il GP Romania enduro con il lutto sulle moto del team ufficiale per ricordare Christophe Chatras, quarantacinquenne responsabile del settore fuoristrada della Michelin scomparso la scorsa settimana, dopo una breve malattia. NiENtE SEi giOrNi ENDurO pEr LA SquADrA bEtA Fabrizio Dini, team manager Beta, ha confermato che la squadra toscana non parteciperà alla Sei Giorni in Finlandia malgrado l’iniziale convocazione di Oscar Balletti e Fabio Mossini.

SpEEDwAy. DANESi DOMiNANO iN pOLONiAPodio tutto danese nel FIM Youth Gold Trophy 80 di Speedway, disputato nella pista polacca di Rybnik. Vittoria di Josefem con 11 punti, a conferma dell’incertezza della gara (il massimo era 15 punti).Spareggio a tre per le altre due posizioni sul podio, con Hansen che ha prevalso su Jakobsen. Solo quarto il pilota “di casa” Woryna. Nessun italiano in gara.

uN tErzO pOStO pEr FACChEtti iN OLANDANon è stata memorabile per i nostri piloti la trasferta ad Halle, in Olanda, dell’europeo cross dei piccoli. Nel quarto round della EMX65, i migliori risultati sono stati un terzo posto di Gianluca Facchetti e un quarto di Riccardo Lauretti (gare vinte dallo spagnolo Prado Garcia e dall’estone Jacobson). Nessun italiano nella top ten della EMX85 (primi l’olandese Pootjes e lo spagnolo Zaragoza).

riMANDAtO iL MiNiENDurO piEMONtESE-LigurENell’intento di allestire al meglio la manifestazione e di non intensificare ulteriormente la quantità di gare sul territorio nel mese di luglio, il Moto Club Madonnina dei Centauri ha deciso di posticipare al 16 ottobre la manifestazione valida per il campionato piemontese-ligure di Minienduro in programma per il 31 luglio a Bergamasco (AL). Informazioni: 338-4605138.

IN B

RE

VE

CIV. partIta doppIa al mugello due gare, sabato 23 e domenica 24

stage per piloti, minorenni compresi, al mugello uno stage per piloti con licenza agonistica fmi si svolgerà al mugello, venerdì 29 luglio. turni riservati a moto delle categorie: 125 sport, metrakit pregp, rmu p-gp 125, kawasaki 250 4t, moriwaki 250 4t. ammessi anche i minorenni. per informazioni e prenotazioni: 055-480553, www.promoracing.it, [email protected].

BAjA EsPAñA ARAgoN

mancini varca il confine DOpO la conquista del titolo assoluto Raid TT, Andrea Mancini è pronto al debutto all’estero. Il pilota del Team Husqvarna CF Racing non ha mai corso fuori dai confini nazionali e il suo “battesimo” sarà alla Baja España Aragon dal 22 al 24 luglio. Molte le modifiche apportate alla sua TE 449 per adattarla ai terreni duri tipici della baja spagnola e per garantire la necessaria autonomia, dato che si percorrono mediamente due speciali da 150 km al giorno.

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castagna e del torre

italiani in semifinale IN SVEZIA, nella pista di Norrkoping, si è disputata la due giorni del FIM Gold Trophy 250, con le qualificazioni disputate al sabato e la finale alla domenica. I nostri due piloti, Paco Castagna (nella foto) e Dario Del Torre, sono riusciti a superare le semifinali ma nella finale pur gareggiando bene non sono riusciti a centrare la top ten. Castagna ha chiuso in tredicesima posizione e Del Torre in quindicesima. Gara vinta, per il secondo anno consecutivo, dal pilota della Repubblica Ceca, Krcmar, che nello spareggio per il titolo ha battuto il padrone di casa Palovaara.

bonetti in salita141 iscritti alla terza prova del campionato italiano Velocità in

Salita, la Vellano-Macchino. La vittoria assoluta (oltre a quella della 600 Open) è andata a Stefano Bonetti che nella seconda

manche ha fatto registrare un tempo incredibile, salendo a Macchino in 1’30’’71. Vittorie per: Marco Formenti (125), Cristian

Olcese (250), Francesco Curinga (600 Stock), Stefano Manici (Naked), Giuliano Covezzi (Supermotard), Ozimo - Zanarini

(sidecar) e nella categoria scooter (non titolata) Piero Gandolfo.

dario costa campione delle acrobazie in volo blitz nel mondo dei motori... in volo. dario costa (nella foto) a 31 anni è il più giovane istruttore di volo acrobatico professionista d’italia. dal 2010 dario gareggia nel campionato nazionale di acrobazia con tre argenti nella sua prima gara. quest’anno é stato scelto come direttore di gara dei mondiali di acrobazia fai.

2 giorni val pellice

marathon e non solo SI SVOLGERÀ sabato 23 e domenica 24 luglio la quarta edizione della classica “Due giorni della Val Pellice”, valida come quarta e ultima prova del Trofeo Marathon di Trial. Sono previste 25 zone sia al sabato che alla domenica. In ogni zona, 4 differenti livelli, per soddisfare tutti i concorrenti (contraddistinte dai colori: blu e bianco, passando per il verde e il giallo).Si può partecipare anche solo con la tessera di un moto club FMI. Sul sito www.phototrial.it è possibile consultare il regolamento e scaricare il modulo d’iscrizione.

operato all’anca

knight torna a settembre IL CAMPIONE di enduro David Knight ha iniziato la riabilitazione dopo un secondo intervento cui si è sottoposto il 21 giugno, all’anca destra, necessario per stabilizzare la lussazione dell’arto operato a maggio. Dovrebbe rientrare a settembre, per il GP Andorra.

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1 Dopo tre anni all’europeo 600, finalmente è arrivatala prima vittoria. Un caso, oppure l’inizio di un nuovo ciclo?Io dico la seconda, e non si tratta di presunzione. Il fatto è che da quando ho vinto la gara del CIV a Misano, ho acquisito fiducia in me stesso e nelle mie capacità. In fondo non succede la stessa cosa anche ai calciatori? Il bomber segna e... non smette più.

2 A rete ci sei andato anche con la complicità involontaria del capolista Lanusse, che non solo è caduto, ma si è pure rotto lo scafoide. Anche se riuscisse a tornare per Silverstone, non sarebbe in gran forma.Veramente alla prima curva ero già in testa e non ho più mollato la posizione, senza sapere chi ci fosse dietro. La pista di Brno mi è sempre piaciuta, anche lo scorso anno sono salito sul podio.

3 Dopo questa vittoria gli obiettivi di stagione sono cambiati? Un po’ sì. Nel senso che a inizio anno puntavo a vincere il tricolore, mentre ora faccio un pensierino anche all’europeo. Diciamo che mi piacerebbe fare una sorta di grande slam.

4 Bello prendersi qualche rivincita dopo una stagione, quella 2006, da giovane promessa... non proprio realizzata al Mondiale 125? È stata un’esperienza da dimenticare. Avere una squadra cheti chiede di fare il Mondiale è molto lusinghiero, salvo poi scoprire di non avere i mezzi per combattere alla pari con gli altri.

5 Dunque, ti piacerebbe tornare in quel paddock? No, mi sta bene questo. È un ambiente più sereno. Diciamo che mi piacerebbe restare qui, ma in un’altra categoria. Vorrei meritarmi una piccola promozione.

dino lombardi identikit

nato a benevento

età 21 anni

nel 2010 terzo nel civ e europeo 600

quest’annoha vinto la gara di brno della stock 600

enduro juniorUNA vittoria ciascuno per i francesi Mathias Bellino e Romain Dumontier nel Mondiale EJ in Romania. In lotta per il titolo, lo

spagnolo Mario Roman ha ottenuto una quarta e seconda posizione, Joly un secondo e terzo. Migliore degli italiani Giacomo

Redondi due volte ottavo.Jonathan Manzi è finito decimo e quattrodicesimo. A punti Deny Philippaerts e Rudy Moroni.

Paddock

euro-maurino DANIELE Maurino (nella foto) protagonista

della tappa dell’europeo Trial a Montecrestese (VB). Ha preceduto Matteo Grattarola, che ha fatto un buon passo in

avanti, approfittando della giornata negativa di Jack Challoner. Il britannico ha rimediato due 5 nelle prime due sezioni, e

ha proseguito con una tale quantità di errori da non andare oltre l’ottavo posto.

Challoner resta leader, ma il suo distacco da Grattarola è ora ridotto a 6 punti.

Vincono Giacomo Saleri (junior) e Andrea Buschi, che è già campione, nella over 40.

dakar e faraoni

picco “tutor” ai grandi rally FRANCO PICCO a 56 anni è più in forma che mai, tanto è vero che quest’anno non solo prenderà parte sia al Rally dei Faraoni (1-9 ottobre) che alla Dakar (1-15 gennaio) ma lo farà in doppia veste. Oltre che pilota, sarà tutor. Il Franco Picco Racing Team offrirà ai clienti Yamaha un kit per adattare le WR450F alle corse desertiche, e seguirà i direttamente i piloti. Tutte le informazioni al sito: www.francopicco.com

«L’immagine di Rossi buono e simpatico, e Biaggi cattivo e antipatico è falsa. Chi mi è stato vicino solo a una cena sa che non è così»

Max Biaggi (Corriere della Sera)

lotta a cinque per vincere una husqvarna È grande lotta tra Meo, guerrero, ahola, salMinen e cervantes per portarsi a casa l’husqvarna te 449in preMio per il Migliore pilota nella soMMa delle speciali estreMe degli otto gp del Mondiale enduro. ha preso un leggero vantaggio Meocon 225 punti. guerrero con 198 ha superato ahola 193, salMinen 182, cervantes 173.

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controm

ano

come fare una grigliata partendo dalla harleycompri una moto e ti viene consegnato un volume di accessori a dir poco variegato

ACCENDO il computer e controllo la posta in arrivo. Cosa ci sarà di nuovo? Ringrazio la mia tecnologia protettiva che cestina senza pietà catene di Sant’Antonio, offerte di amore, (naturalmente disinteressato) da parte di splendide top model provenienti da tutto il mondo, clamorose occasioni per investire 5000 euro e ritrovarsi milionari in poche settimane, e vado al dunque.

Di solito ci sono comunicati di team e piloti che mi informano sulle loro attività, lettori che mi fanno i complimenti o che in alternativa mi danno dell’idiota, organizzatori di splendide gare d’epoca che fanno il possibile per far coincidere le loro manifestazioni con le date della MotoGP. Lo so che mi odiano e mettono in scena la terza edizione di “Tortello e tassello” mentre sono in trasferta mondiale.

E poi ci sono le aziende che informano, un mondo a parte, alle volte molto interessante.

Adesso lo confesso: da anni i miei colleghi ed io, raccogliamo e ci passiamo i comunicati più clamorosi,

scritti in puro marketinghese (lingua usata nelle agenzie di comunicazione), con qualche involontario strafalcione, spesso scritti con uno stile talmente magniloquente che avrebbero scandalizzato persino gli autori dei testi dei cinegiornali del Ventennio.

Tutto è al top, tutto al massimo, tutto vincente, tutto fantastico: per salvarsi basta applicare la regola del pescatore e passa la paura. In pratica si prende una dichiarazione dal comunicato e la si taglia del 50%. Esattamente come faremmo con un pescatore fantasioso che dichiara di aver pescato una “bestia” di un metro, anche se, in realtà, il povero cavedano sfiorava al massimo la spanna.

Oggi vi propongo questo set “barbecue” per gli amanti dell’Harley. Ovviamente, essendo il marchio americano per eccellenza, tutto il mondo Harley-Davidson si riferisce a stili di vita molto Yankee, come il barbecue, ad esempio. Ho il sospetto che la grigliata non sia un’invenzione americana, come non lo è la pizza (in USA sono in parecchi a pensarlo) e nemmeno l’hambuger che, come dice il nome, viene da Amburgo, Germania. Del resto la birra americana per eccellenza è la Budweiser, fatta a Saint Louis su ricetta di un emigrante tedesco dell’800, Adolphus Bush.

Nel kit del barbecue c’è tutto per una grigliata con gli amici, possibilmente tatuati e pieni di borchie, ma c’è anche una filosofia, quella del catalogo.

Questa è davvero un’invenzione americana che ha attecchito anche da noi. Ti compri una moto e ti viene consegnato un bel volume pieno di accessori, cilindri big bore, scarichi più o meno aperti, centraline, sospensioni, manopole, leve, selle, serbatoi. Ma non basta: ecco giacche, pantaloni, antiacqua, guanti, borracce, coltelli multiuso. Impossibile non comprare qualcosa, a meno di non essere sedati.

Non è un caso che esistano moto che sono costate una cifra minore rispetto agli accessori e alle parti speciali montate. La vera special è fatta di materiali pregiati, tecnologia, stile e un perenne segno meno davanti al saldo del conto corrente.

A questo punto cosa volete che sia comprare il grembiule da mago della grigliata o il set di attrezzi per girare la carne? Un dettaglio, tra i tanti, che conferma una grande verità: qualche volta siamo un po’ stupidi, ma ci piace così.

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oggettistica per il barbecue di gusto molto americano, a marchio harley davidson. nel catalogo di accessori della casa di milwaukee(wisconsin)non si trovano solo parti speciali, c’è veramente di tutto, anche il “necessario”per farsi una grigliatanel nome delle due ruote.

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la lungimiranza pionieristica di ollearoil capolavoro dell’industriale torinese fu un motore 4 tempi assolutamente originale negli anni 30

NELLA mia biblioteca non si pratica il controllo delle nascite. L’arrivo di un nuovo libro mi dà dunque lo spunto per parlarvi di un nome che ha scritto il suo paragrafo di storia del motociclismo italiano e che ha avuto peso anche nella mia personale: Ollearo.

Il merito della riscoperta di questo nome, che fu un marchio motociclistico, nonché il cognome di un pioniere dell’industria italiana, di un vulcano di iniziative volte a promuovere la passione per la moto a Torino, infine di un padre di famiglia che seppe infondere il suo genio e il suo slancio anche ai figli, va all’ASI, l’Automotoclub Storico Italiano e a Nunzia Manicardi, autrice ormai ben nota a tutti coloro che si occupano della storia del nostro mondo.

Il libro, edito appunto da ASI Service srl , è acquistabile al prezzo di 23 euro sul sito www.asifed.it. Si intitola “Neftali Ollearo – Torino”; sottotitolo: “La prima delle moto di domani”. Neftali, nome biblico assegnatogli dai genitori, contadini di religione valdese, nacque a Piverone, in provincia di Torino, l’8 luglio 1896; a soli 12 anni entrò

come operaio alla Olivetti di Ivrea, poi lavorò alla Fiat, quindi, nel 1920, si mise in proprio aprendo una piccola officina e coltivando il progetto di divenire costruttore di motociclette. In quel periodo infatti fu messo in moto per la prima volta un motore Ollearo: un 132 cm3 a due tempi che nel 1922 fu applicato ad un telaio anche questo di sua esclusiva concezione e costruzione.

La motoleggera Ollearo – ma allora si chiamavano “biciclette a motore” – ebbe un buon successo e la piccola fabbrica dovette trasferirsi e ingrandirsi. Alla 132 fecero seguito una versione di 150, poi, nel 1930, una 175 per la prima volta con motore a 4 tempi. La storia della marca torinese è ben documentata e illustrata nel libro di Nunzia Manicardi, e qui non avrei spazio per raccontarla in modo altrettanto dettagliato e coinvolgente. Aggiungerò solo che il capolavoro motociclistico dell’industriale Neftali Ollearo fu questo motore a 4 tempi, assolutamente originale, con albero motore longitudinale e trasmissione a cardano, prodotto nelle cilindrate 175, 250, 350 e 500. Marcati Ollearo furono pure robusti e pratici motocarri, infine una “Motovetturetta” a tre ruote con la quale il lungimirante costruttore tentò senza successo (per colpa della Fiat Topolino) la strada della microvettura utilitaria.

Neftali Ollearo scomparve nel 1962, a dieci anni dalla fine della sua avventura industriale, ma in via Mezzenile 13, a Torino, i suoi figli mantennero alto il cognome. In particolare il secondogenito, Roberto, corridore di talento e vincitore di diverse corse nel secondo dopoguerra.

Roberto era anche un tecnico di notevole capacità e non se lo fece sfuggire l’importatore italiano della Suzuki, che nei primissimi Anni ’70 mandò in pista le Titan 500 bicilindriche ufficiali, da lui elaborate, con le quali ottenne molte clamorose vittorie l’esordiente Gianfranco Bonera, futuro antagonista di Agostini sulle MV 350 e 500.

Fu in questo periodo, correndo anch’io con la Suzuki 500 nel campionato Juniores, che ebbi modo di conoscere Roberto Ollearo, una delle persone più piacevoli, disponibili e competenti che abbia conosciuto nel nostro ambiente. Fu anche mio meccanico in un paio d’occasioni e non solo preparava le moto in modo mirabile, ma sapeva anche infondere nel pilota la massima fiducia e serenità.

Roberto Ollearo corse anche nei sidecar, con un mezzo autocostruito, e vinse il titolo della categoria nel 1973 e 1974, a 50 anni suonati. È venuto a mancare nel 2007 all’età di 86 anni.

il libro “Neftali ollearo” coNseNte di ripercorrere la storia di questo geNiale iNdustriale che iNiziò l’attività a toriNo Nel 1920. dopo la sua morte, Nel 1962, furoNo gli eredi a maNteNere alto il Nome di famiglia. iN particolare il secoNdogeNito roberto, diveNuto uN pilota di taleNto.

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di Enrico Borghi - foto MilagroMotoGP Germania

SACHSENRING - Si scorgono le le-zioni di Valentino Rossi del 2008 e 2009, in certe mosse che Lorenzo

sta facendo in questo periodo. Il sorpasso con cui Jorge ha aggredito Stoner, strap-pandogli un secondo posto che vale come una vittoria, con una manovra aggressiva e disperata ma allo stesso tempo perfet-tamente eseguita nei modi e nei tempi, è una di queste.

Li ha subìti da Valentino, questi sorpas-si, in passato. Ma adesso è lui che li pre-para e li porta a compimento. Nel mo-mento giusto, cioè quando la sfida per il titolo diventa non solo una questione di destrezza, ma anche di nervi saldi.

Vista in ottica campionato, questa pic-cola impresa è infatti una grande mossa: un duello così, vinto all’ultima curva, è ]]

uno di quelli che lasciano il segno nella mente dell’avversario. E Lorenzo lo sa, perché un tempo c’era lui da quella parte.

Entrando fortissimo nella penultima curva, lo spagnolo è uscito ad altissima velocità e a quel punto ha sfruttato l’acce-lerazione per aggredire Stoner nella fre-nata successiva. L’ultima staccata.

In questo modo ha strappato altri quat-tro punti al suo diretto avversario nella corsa al titolo, ma ciò che conta è che gli ha dimostrato quello che Valentino ha sottolineato poco dopo la fine della corsa: «Lorenzo non mollerà mai, fino alla fine». E Valentino è un esperto di questa mate-ria, perché i fondamentali glieli ha inse-gnati lui, in tre anni di convivenza, in tre stagioni di battaglie che a volte si sono trasformate in risse.

recuperata la miglior condizione fisica, dani pedrosa è tornato ad esprimersi ai massimi livelli.jorge lorenzo ha recuperato 4 punti importanti a stoner, ed ora il suo ritardo dal leader della classifica è di 15 lunghezze.

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StorditoPer Stoner un pesante uno/due:

Pedrosa lo batte. Lorenzo gli strappa il secondo posto all’ultima curva

e si rifà sotto in campionato

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il commento

Casey Stoner

«Abbiamo problemi di grip, quindi stiamolimitando i danni in attesa di risolverli»

MotoGP Germania

Lorenzo doveva battere Stoner, per-ché è lui che insegue e quindi deve incri-nare le certezze dell’uomo in fuga. Sto-ner adesso è a 15 lunghezze, e domenica prossima si corre a Laguna Seca, dove l’australiano deve reagire. Siamo nella fase cruciale della stagione: è adesso che il campionato assume la sua fisiono-mia definitiva.

Stoner è apparso molto tranquillo, a fine gara, il che contrasta con l’idea che ci si fa di un pilota che sente sul collo il fiato dell’avversario. Lui lo ha spiegato così, il motivo della sua calma: «La mia posizione in campionato, consi-derando la situazione, è ancora buo-na. Abbiamo dei problemi di grip, quindi stiamo limitando i danni in attesa di risolverli».

È tutto vero, gli ingegneri della Bridgestone confermano: le Honda portano le gomme ad una tempera-tura di esercizio più alta, rispetto a quanto non facciano le Yamaha, quindi le gomme si consumano pri-ma. Questo è il motivo per cui Stoner ha corso con meno baldanza del solito ed è la spiegazione del crollo di Marco Simoncelli nel finale.

«Ho corso con la paura di fare la fine che ho fatto al Mugello, quando nel finale ho dovuto cedere di colpo non

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Invece il fisico ha tenuto beneSACHSENRING - Lo guardi guidare e ti chiedi perché il destino lo abbia obbligato a gareggiare tra i pesi massimi con un fisico da peso piuma. Dani Pedrosa non regge quasi mai ai colpi delle cadute, ma quando è in forma guida in modo splendido. E non c’è nulla di cui stupirsi, se in Germania ha messo in riga persino le due star del momento: Stoner e Lorenzo. «Bisogna credermi, però, se dico che io non me lo aspettavo». Ma se questa è una delle tue piste preferite! «Non pensavo di essere a questo livello di forma, in questo periodo. Ho passato dei brutti momenti, non credevo di reggere fisicamente. Invece il mio fisico ha retto, e il primo ad esserne stupito sono io».La spalla non è ancora guarita?«Avevo paura di avere un calo di forza, soprattutto nel braccio destro. E in ogni caso, arrivare in fondo è stata dura. Recentemente mi alzavo stanco, la mattina, ho fatto delle analisi e ho scoperto di essere anemico. Ho dovuto curarmi, recuperare anche in questo caso».In gara come è andata?«Alla fine ero distrutto. Già a metà mi chiedevo come facessi a reggere così bene, ma visto che non avevo dei cali ad un certo punto ho smesso di domandarmelo. Ho iniziato a guidare in modo sciolto e piano piano ho alzato il ritmo. Avevo un grande feeling con la mia moto, quindi ho provato ad andare in testa. Subito dopo ho spinto ancora e ho visto che gli altri non reagivano nella maniera che mi aspettavo. Ho continuato a spingere, e alla fine tutto ha funzionato alla perfezione».Il titolo è ancora possibile, secondo te? «Quello è ormai perduto. Quando sono arrivato qui mi sono detto che la cosa migliore da fare era godermi la guida, la gara. Poiché è andata bene, vorrei fare lo stesso anche a Laguna. Voglio godermi il piacere di correre. Chissà, magari funzionerà di nuovo».Vai in California per vincere, naturalmente. «Secondo me pagherò caro lo sforzo di oggi, quindi temo che domenica prossima sarò in difficoltà. Ma anche se dovessi impiegare del tempo a recuperare questo sforzo, di sicuro ne sarà valsa la pena».

pensavo dI non reggere

L’uomo del giorno

«Temo che a Laguna

Seca pagherò lo sforzo

fatto oggi»

DaniPedrosa

per dani pedrosa secondo successo 2011, dopo quello in portogallo.

lorenzo ha strappato il secondo posto a stoner con un attacco molto deciso. una manovra forzata e perfetta. sul podio, jorge ha “confessato”a casey di essere decisamente “impiccato”.

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il commentoMotoGP Germania

avendo più grip – ha raccontato Stoner –. Per questo ho cercato di guidare in modo fluido: volevo salvare le gomme per il fi-nale. Quando sono andato davanti, c’è voluto poco per capire che non sarei riu-scito a scappare. E quando ho passato Lorenzo, e mi sono messo ad inseguire Dani, ho cominciato subito a sbagliare. Infatti Jorge si è riavvicinato. Negli ultimi giri non avevo più grip sulla gomma po-steriore: cercavo di non frenare in modo violento, né di aprire il gas con troppa foga. Nell’ultima curva dell’ultimo giro non avevo più grip nella parte sinistra e appena ho raddrizzato la moto ho visto Jorge infilarsi: non potevo più reagire».

Ma a Laguna Seca, il prossimo fine settimana, Stoner dovrà reagire perché ha perso gli ultimi due duelli. Ora deve interrompere il momento positivo di Lo-renzo, che ha trovato dentro di sè nuova energia nel momento più difficile della stagione; «Dopo la gara di Silverstone mi sono reso conto che ero entrato in confu-sione. Mi sono imposto di reagire. Mi so-no detto: se vuoi provare a vincere questo titolo devi cambiare approccio alle gare».

L’approccio, in realtà, glielo ha fatto cambiare il suo compagno di squadra: Lorenzo è tornato aggressivo da quando Ben Spies ha vinto ad Assen. Prima, il campione del mondo subiva Stoner. Dopo non più. Vedere il suo compagno di squa-dra vincere in Olanda è stato come rice-

vere un ceffone. Jorge si è svegliato. «Questa non è una delle piste in cui il

mio stile di guida si adatta meglio – ha spiegato Jorge –. Nelle curve a sinistra avevo sempre dei problemi e nel finale mi sono anche stancato un po’. I problemi però li ho avuti dopo metà gara, quando ero davanti. Mi rendevo conto di non riu-scire ad aumentare il ritmo e la mia velo-cità. Quando mi ha passato Dani, e poco dopo anche Casey, c’è stato un momento in cui mi sono chiesto se non convenisse accontentarsi del terzo posto. Poi, nell’ul-timo giro, mi sono ricordato dei tempi della 125 e allora le ultime curve le ho affrontate a gas spalancato. Mi è andata bene, e questa mossa diventa molto im-portante per il campionato».

Giunti a metà campionato abbiamo un dato su cui riflettere: strada facendo si sta ampliando il divario tra la prima e la seconda linea. Non appena Pedrosa è tornato in una forma fisica decente, ha ripreso ad andare forte come Stoner e Lorenzo, se non di più. I tre ragazzi sul podio in Germania erano realmente un gradino al di sopra del gruppetto com-posto da Dovizioso, Simoncelli, Spies. E la sensazione è che adesso i tre di testa possano prendere il largo. Il prossimo fine settimana, sulle seducenti colline della contea di Monterey, in California, capiremo se è effettivamente così.

Dovizioso e Simoncelli

pensiamo poSitivoAnalisi (buonista) di un Gp con più ombre che luci

SACHSEnRinG - Chi, tra Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli, ha mantenuto meno le aspettative? Andrea Dovizioso, quarto, si difende

attaccando: «Ammetto che è un po’ deludente, non riuscire a combattere con i primi, ma non bisogna perdere la fiducia, Per me è stata una gara molto difficile, e me lo aspettavo. Lo sapevo che qui avrei avuto diversi problemi, io nelle curve a sinistra non sono proprio irresistibile e questo ha fatto la differenza. In negativo». Marco Simoncelli, sesto dopo aver ceduto

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pensiamo positivo negli ultimi giri sia a Dovizioso che a Spies, afferma di avere avuto «Problemi di elettronica, la moto non funzionava bene in uscita di curva. Già a metà gara la gomma posteriore si è consumata in modo anomalo e alla fine si sono addirittura staccati dei pezzi!». I due italiani migliori del momento hanno

conosciuto una giornata negativa. Anzi, deludente. Dovizioso, dopo aver esaltato il pubblico del Mugello, in Germania è stato molto meno incisivo. Nei primi giri ha attaccato, ha cercato anche di andare in testa, poi a partire dal quinto giro ha dovuto calare il ritmo e alla fine è stato quarto. Ha vinto il confronto con Simoncelli, il che non sarebbe molto confortante, visto che ha comunque perso il podio. Ma va considerato un risultato accettabile. Il fatto è che tutti e due hanno subito la

pista ma soprattutto il problema della RCV, che scalda troppo la gomma e quindi rende difficile il controllo della moto. «La mia scivolava moltissimo – ha

spiegato Simoncelli – e il problema è emerso in modo particolare in gara. In prova faccio tanti giri con la gomma usata, e vado forte. Ma in gara, da metà in poi, ho questo problema. Bisogna risolverlo, perché è solo una questione tecnica».

Dovizioso sostiene che ci sono dei lati positivi, in questa sua gara, e bisogna concentrarsi su quelli. «Innanzitutto sono andato molto più forte

dell’anno scorso, e sono stato anche più costante: questo significa che stiamo migliorando. Abbiamo lavorato bene e portiamo a casa un quarto posto sulla pista che per me è la peggiore dell’anno. Quindi

adesso dobbiamo pensare alla gara di Laguna Seca con molta positività: là possiamo giocarci il podio, o anche la vittoria; insomma, possiamo fare la gara del Mugello. Quindi dobbiamo provarci».Anche Simoncelli cerca di restare positivo:

«Se fossi riuscito ad arrivare almeno quarto, la mia gara avrebbe tutto un altro sapore. Devo anche dire che ho fatto degli errori: ad esempio, verso metà gara ero più veloce di Dovizioso e forse ho impiegato troppo tempo a passarlo, perdendo quindi il contatto con i primi. Poi ci siamo ripassati a vicenda, ma negli ultimi dieci giri sul lato sinistro facevo davvero fatica a controllare la moto. Il mio lato positivo è che siamo comunque vicinissimi ai primi e se riusciremo a limare ancora due-tre decimi saremo pronti a lottare con i migliori».

«se fossi riuscito ad arrivare almeno quarto,la mia gara avrebbe avuto

tutto un altro sapore Marco simoncelli

motosprint

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il commentoMotoGP Germania

SACHSENRING - Quattro ore dopo la fine di una gara che è stata disastrosa – do-po il sedicesimo (e penultimo) tempo in

prova Valentino è stato nono in gara – il gran consiglio riunitosi in stato di emergenza nel box Ducati ha stabilito che si andrà a Laguna Seca con due moto: cioè la GP11 (la 800 di quest’anno) e la GP11.1 (la moto ibrida, con ciclistica 2012).

La comparazione tra le due moto non è una mossa per cercare di vincere il GP USA, ma un modo per proseguire il lavoro che è stato appena iniziato: capire cosa tenere e cosa buttare del progetto 2012, perché se ormai è stato compromesso il presente non ci si può giocare anche il futuro.

«Il problema è che la GP11.1 non funziona bene con il motore della 800 – ha spiegato Valentino –. Con il motore 1000 la moto va meglio perché si possono fare delle traietto-

Vale di lacrimeIdee confuse.

Progressi zero.Rossi

è in caduta libera. La Desmosedici

non è per lui. La Ducati è tutta

da rifare

rie diverse, visto che il motore è più potente e quindi si può guidare in modo differente. Non devi cercare la velocità di percorrenza della curva in modo ossessivo, come fai con la 800. Il problema è che anche con la GP11.1 restano i problemi dell’avantreno e di fatto il risultato non cambia. Anzi, spesso peggiora perché noi questa moto non la co-nosciamo e quindi facciamo molta fatica a trovare la regolazione durante il week-end di gara».

Dunque è stato un errore, gettare alle or-tiche la moto 2011 per mettere in pista l’ibri-do? La risposta è no. «Perché siamo nella situazione in cui dobbiamo rischiare, pur di provare di tutto per trovare una soluzione. Anche a costo di fare degli errori» ha detto Valentino.

Quindi non è stato un errore, provare la nuova ciclistica, perché questo ha permesso

Vale di lacrimedi verificare subito che il progetto non è efficace. Insom-ma, ora Filippo Preziosi sa che an-che la versione 2012 della Desmo-sedici non è all’al-tezza della concor-renza. Quindi bisogna fare qualcos’altro. Il tempo per ripensare il progetto, e per cam-biarlo, c’è. Siamo solo in luglio.

Fare delle brutte figure in mondo visione, in fondo, serve a rimettere i piedi per terra. E ad affrontare la realtà. Che è questa: se Va-lentino non trova il feeling con l’anteriore è perché questa moto non ha un telaio su cui intervenire. Ci si lavora da otto mesi, si è fatto di tutto, ma la situazione sta peggioran-

do anziché migliorare. Serve un telaio tradizionale, come hanno

tutte le moto che vincono. E a questo punto bisogna fare luce, una volta per tutte, sul “mito Stoner”. Non è vero che Casey ha ac-cettato questa moto così com’è. Anche l’au-straliano criticava l’anteriore della Desmo-sedici. Anche lui, che pure si adattava, solle-vava i problemi e i limiti che solleva oggi Va-lentino. Ma non si è ascoltato Casey, così come non si sono ascoltati gli altri piloti che

hanno guidato questa moto insieme a lui. Dopo la gara, Valentino è tornato su que-

sto punto fornendo un’analisi che diventa anche una spiegazione: «Stoner è cresciuto con questa moto, e questa moto è cresciuta con lui. Se si esclude il primo anno con la Honda, Stoner ha sviluppato la sua guida in base alle caratteristiche della Ducati. Ed è più facile, quando è così. Io invece ho un’età diversa dalla sua, e poi vengo da un tipo di guida molto differente: adattarmi a questa guida, per me è molto più difficile».

Ma Valentino ha detto anche altre cose importanti. Cose su cui ragionare bene. «Lo scorso anno, qui, sono stato quarto nono-stante fossi appena rientrato dopo essermi rotto una gamba e nonostante avessi dei problemi alla spalla». E poi: «Questa moto non è la mia. La GP11.1 Preziosi l’ha pensata prima che io arrivassi». Infine: «Io sono un pilota, non un ingegnere».

La traduzione è questa: io posso dare le indicazioni su come cambiare la moto, ma poi gli ingegneri lo devono fare. Perché da qualsiasi parte la si rivolti, questa moto non funziona. Cioè, non funziona con Valentino Rossi. Non funziona contro le nuove Honda e contro la solita, superequilibrata, Yamaha.

Adesso è il momento, per la Ducati, di dare prova di umiltà ed elasticità: bisogna avere il coraggio di tagliare i ponti col passa-to e progettare una moto più tradizionale. E più facile, sia nella guida che nella messa a punto. Perché questi sono due problemi gravi. Per giunta amplificati dalle nuove nor-me anti-crisi.

Ormai non si prova più durante l’inverno. E i nuovi tempi hanno imposto anche la ridu-zione delle prove del Gran Premio. Quindi serve una moto che risponda velocemente alle modifiche, la Desmosedici è invece complicata.

Filippo Preziosi ha sempre detto che «In Ducati non ci sono preconcetti nei confronti di nessun tipo di soluzione tecnica», e ha anche detto che tutti gli sforzi fatti per con-quistare i servigi di Valentino sono finalizzati alla realizzazione di una moto migliore. «Lui ci permetterà di fare una moto più competi-tiva» è una frase che Preziosi ha pronunciato anche in primavera, all’Estoril.

Ma se hai Valentino e poi non gli dai quello che gli serve per esprimere le sue doti di guida, allora cosa l’hai preso a fare? Quindi: perché non si permette a Valentino di trac-ciare una strada nuova?

La Honda, e soprattutto la Yamaha, hanno creduto nelle sue indicazioni. E sappiamo tutti quali sono stati i risultati.

ultima fila dello schieramento per valentino rossi, che in prova ha toccato il fondo. in gara è riuscito a risalire un po’ la china, ma non è andato oltre il nono posto, perdendo la volata per la settima posizione con hayden (69) e bautista (19).a laguna seca avrà a disposizione sia la desmosedici 2011 che il prototipo di quella 2012.gli esperimenti continuano...

motosprint

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Le pagelle di Marco Masetti

Suzuki in economia

SACHSENRING - Sfreccia l’azzurra Suzuki di Alvaro Bautista sul traguardo del GP di

Germania. Il pilota spagnolo esulta e ha ragione di farlo: ha appena battuto in

volata le Ducati ufficiali di Hayden e Rossi. A pensare una cosa del genere anche solo

pochi mesi fa si sarebbe rischiato l’internamento in una clinica per la cura delle malattie mentali. E invece lo sport è bello anche per questo, perché riesce

ancora a sorprendere con storie come quella di Alvaro. Gran fenomeno in 125,

campione del mondo nel 2006, poi 28 podi e 8 vittorie in 250, ma anche tante gare

buttate al vento: Alvaro, soprannominato il Brad Pitt di Talavera de la Reina per

l’occhio azzurro e il sorriso spavaldo, sembrava uno dei tanti. È arrivato alla

Suzuki lo scorso anno: si capiva che qualcosa non funzionava bene perché c’era

sempre qualche problema tecnico. Ai test molto materiale per lui e il maestro

Capirossi, a fine 2010 la mazzata: tagli al programma agonistico.

Pare che la Suzuki volesse chiudere l’avventura in MotoGP, di sicuro la voglia

c’era, eccome. Ma la Dorna è riuscita a tenere in griglia almeno una Suzuki,

evitando il ritiro, come capitò con la Kawasaki. Però il direttore tecnico della

squadra, l’ingegner Sahara, limitò al massimo l’impegno. Budget ristretto,

ma decoroso, poche novità e pedalare. E Bautista iniziò a pedalare, senza troppe

illusioni sul futuro, visto che la Suzuki 1000 è uno dei miti contemporanei. Qualcuno dice che c’è, nessuno l’ha vista. Eppure questa moto senza sviluppo, quel pilota

che non compare mai nei sogni di mercato di Case e team, hanno fatto la grande impresa della formichina, battendo le

Ducati. Proprio strano il mondo: la Suzuki, in teoria, è una grande Casa giapponese e la Ducati una piccola europea, ma nel

paddock della MotoGP i rapporti di forza sono molto diversi; anzi, completamente

invertiti. E poi la Suzuki, anche quando ha vinto con Schwantz e Kenny Roberts

Junior, lo ha fatto senza impegnarsi più di tanto, senza tanti clamori. Sicuramente

facendo meglio di quanto fatto in annate più ricche e impegnate. Qualche volta si vince anche così, volando un po’ basso.

Poveri ma Belli

MotoGP Germania

67NATIONAL & INTERNATIONAL

TITLES

12WORLD TITLES

Dani PedrosaSente la magica aria della Sassonia, che per lui è la miglior medicina per guarire da ossa rotte, articolazioni infiammate e muscoli doloranti; e diventa semplicemente superlativo. Quando decide di andarsene, lo fa, piantando i rivali a distanza di sicurezza. Il sospetto è che senza l’incidente di Le Mans, a lottare per il mondiale Dani ci sarebbe, eccome.

Irresistibile 10

Jorge lorenzoDalla sua parte ci sono cose molto interessanti, ad esempio un passo devastante e il ricordo di quando era un ragazzo che correva in 125 e che spesso fulminava qualche rivale in volata. Con queste due armi è rimasto in scia a Pedrosa e ha battuto Stoner, mangiandogli un po’ di vantaggio. Non molla mai, un autentico mastino, ma con una classe superiore.

El Grinta 9

Casey Stoner Alterna cose splendide ad altre meno esaltanti, momenti di luce ed altri di buio. La caduta del venerdì mattina gli toglie fiducia, stesso discorso per la tendenza a scivolare della sua moto. Come spesso gli accade, si innervosisce quando ci sono situazioni stressanti. In bagarre con Lorenzo subisce. Insomma, non un week – end da primo della classe.

Maneggiare con cura 7

Andrea Dovizioso Controlla bene la situazione e doma i rivali nel derby delle seconde linee con Spies e Simoncelli, ma c’è l’impressione che si sia lasciato sfuggire tra le dita i primi tre. Forse i ragazzi del podio ne hanno di più, ma ci aspettavamo un po’ più di grinta dopo un tonico GP d’Italia. Non incanta e forse capisce che poteva osare di più.

Troppo buono 6,5

Ben Spies Inizia le prove fulminato dal raffreddore, poi migliora fino ad una gara tonica e in rimonta. Fa secco Simoncelli in volata, ma dovrebbe essere più vicino al suo spietato compagno di squadra: Jorge è ancora il re in casa Yamaha e Ben esce ridimensionato,

Ben... ino 6,5

Marco Simoncelli Gara a due facce con un avvio di gran carriera e una seconda parte nella quale la moto non lo aiuta: Marco è naturalmente veloce e in un attimo è davanti nelle prove. Poi gli altri continuano a progredire e Supersic resta un po’ indietro.

Sindrome domenicale 6,5

Alvaro Bautista Bravissimo con una Suzuki quasi d’epoca, con la quale fa vedere buonissime cose e una stoccata vincente ai danni del team Ducati. Fa un po’ il bulletto nel paddock, ma si sta dimostrando un buon pilota, degno di correre da protagonista nella top class. Ha doti di combattente che mette in mostra nella bagarre finale.

Fate largo! 7,5

Hayden (69) e bautista (19) sono rimasti insieme fin sul traguardo.

dietro di loro, Colin edwards (5).

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67NATIONAL & INTERNATIONAL

TITLES

12WORLD TITLES

Nicky Hayden Miglior pilota Ducati in prova e in gara, dimostra impegno e precisione.Rispetto alle ultime uscite è molto migliorato, merito di una pistache ha sempre amato e della vicinanza con la sua gara preferita, Laguna Seca.In classifica mondiale in fondo è alla pari con Ben Spies.

In crescita 6,5

Valentino Rossi In prova è inguardabile e non contribuisce certo a far chiarezza in una squadra che sembra allo sbando, almeno sotto il profilo decisionale. In gara si riprende e va persino più forte rispetto alle qualifiche, ma fa tristezza vederlo alle prese con la Suzuki e subirne la zampata finale.

Sei proprio tu? 5]

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Le pagelleMotoGP Germania

un successo tutto italianoun successo tutto italianoun successo tutto italiano

con tessuto speciale ignifugo

LE TERMOCOPERTEPENSATE PER TUTTI I DUCATISTI

Colin Edwards Tutto bene, poi qualche problema salta fuori. Vibrazioni, la moto che cambia carattere di colpo, qualcosa che non va. Tra Colin e questa pista, però, non c’è mai stato un grande feeling: nel 2003 rischiò di bruciare assieme alla sua Aprilia RS Cube e si salvò buttandosi dalla moto a 200 orari!

Brutti ricordi 5,5

Hector Barbera Meno a suo agio in Sassonia rispetto alla bella gara del Mugello, lo spagnolo si riscatta in gara dopo prove nervose, nonostante una manovra d’emergenza che gli fa perdere tempo e posizioni. Batte gli altri satelliti Ducati, ma non è che sia grande cosa, magra soddisfazione. Ma almeno il pilota è contento della rimonta.

A mezza strada 5,5

Karel Abraham Si segnala in prova per una serie impressionante di cadute che testimoniano della tendenza che ha il ragazzo ceco, quando non è concentrato al massimo,nel trovare traiettorie strane che, inevitabilmente, si concludono nella ghiaia. Forse abbiamo capito perché usa sempre la carena con gli alettoni: servono a farsi strada tra i sassi?

Stuntman 5

Randy De Puniet Buona prestazione in prova, ma avviodi gara complicato che fa perdere posizioni importanti. Randy è pilota combattivoche sogna sempre la bagarre; ovviamente questa stagione nelle retrovie non gli sta facendo bene.

Intristito 5,5

Cal Crutchlow Opinione singolare e bizzarra:all’inglese non piacciono i circuiti fattidi saliscendi come il Mugelloe il Sachsenring. In queste due pistenon ha fatto una gran bella figura.

Questione di feeling 5

Hiroshi Aoyama È il fantasma del pilota aggressivo e pimpante visto ad inizio stagione. In Gemania non stava bene,però non è riuscito a far vedere nemmeno uno sprazzo interessante.

Convalescente 5

Toni Elias Sempre più in caduta libera, in garacome nei rapporti con la squadra.È da tempo in confusione e non si vedono vie d’uscita. Incassa un distacco pesantissimo all’arrivo, e salva il posto solo perché non ci sono degni pretendenti all’orizzonte.

Buio pesto 5

Sylvain Guintoli Non fa miracoli in SBK, figuriamoci se può essere un top in MotoGP. Si adeguaal ruolo di riserva e si comporta molto correttamente, magari si diverte pure,ma resta una riserva.

Panchinaro 5,5

Bagarre nelle retrovie: toni elias (24) precede de puniet (14) e aoyama (7). Finiranno rispettivamente sedicesimo, tredicesimo e quindicesimo.

Non perdere

In regalo il portachiavi dell’estate

in edicolail 2 agosto

Alvia

Lecadute

Casey Stoner (Honda) in 1'21"681 alla media di 161,795 km/h Pole 2010: Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1'21"817 alla media di 161,526 km/h

Venerdì: Rossi, Pedrosa, Stoner, Elias (2 volte), Crutchlow, Barbera.Sabato: Edwards, Simoncelli, Abraham (3 volte), Crutchlow. Domenica: Bautista (warm up).

spettatori

101.309nei tre giorni 230.133

nel 2010 98.477 (nei tre giorni 224.668)

Germania 17.07.2011 sachsenring

WARM-U

P

il tabellone

qUALifiC

Azioni

LibeRe SAbATo

LibeRe VeneRDì

LibeRe VeneRDì

estern

a 25°C

asfalto

42°C

MotoGP Germania

1. Casey Stoner Australia Honda 1'23"004 1'22"542 1'22"386 1'21"681 1'22"132

2. Dani Pedrosa Spagna Honda 1'23"604 1'22"432 1'22"153 1'21"933 1'22"412

3. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 1'23"046 1'22"320 1'22"112 1'21"944 1'22"309

4. Marco Simoncelli Italia Honda 1'22"823 1'22"225 1'22"159 1'21"954 1'22"587

5. ben Spies USA Yamaha 1'23"558 1'22"894 1'22"772 1'22"056 1'22"603

6. Andrea Dovizioso Italia Honda 1'23"355 1'22"654 1'22"441 1'22"157 1'22"765

7. Colin edwards USA Yamaha 1'23"594 1'23"431 1'23"118 1'22"368 1'22"967

8. nicky Hayden USA Ducati 1'23"205 1'22"882 1'22"500 1'22"388 1'22"965

9. Randy De Puniet Francia Ducati 1'23"534 1'23"037 1'22"841 1'22"503 1'23"163

10. Alvaro bautista Spagna Suzuki 1'23"989 1'23"261 1'22"594 1'22"604 1'22"555

11. Hector barbera Spagna Ducati 1'23"433 1'23"625 1'23"393 1'22"676 1'23"418

12. Cal Crutchlow G. Bretagna Yamaha 1'24"162 1'23"760 1'23"296 1'22"676 1'23"358

13. Karel Abraham Rep. Ceca Ducati 1'23"416 1'23"352 1'23"268 1'23"164 1'24"158

14. Toni elias Spagna Honda 1'26"060 1'24"304 1'24"246 1'23"201 1'23"838

15. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 1'24"620 1'23"906 1'23"362 1'23"248 1'23"355

16. Valentino Rossi Italia Ducati 1'24"512 1'23"533 1'23"279 1'23"320 1'23"260

17. Sylvain Guintoli Francia Ducati — 1'25"964 1'25"975 1'24"707 1'25"739

Poleposition

motosprint

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Altraguardo Giriveloci Velocitàmassime

CampionatomarcheTopteam

Campionatopiloti

11. Hector Barbera 49; 12. Karel Abraham 41; 13. Alvaro Bautista 39; 14. Toni Elias 35; 15. Cal Crutchlow 34; 16. Loris Capirossi 22; 17. Randy De Puniet 15; 18. John Hopkins 6; 19. Kousuke Akiyoshi 3.

Venerdì: Rossi, Pedrosa, Stoner, Elias (2 volte), Crutchlow, Barbera.Sabato: Edwards, Simoncelli, Abraham (3 volte), Crutchlow. Domenica: Bautista (warm up).

1. Repsol Honda Team 2652. Yamaha Factory Racing 2383. Ducati Team 1834. San Carlo Honda Gresini 1125. Monster Yamaha Tech 3 93

20 m

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WARM-u

P

Punti

in classifica rispetto al 2010

dopo 9 gare

1. Casey Stoner Australia Honda 25 — 16 25 25 25 20 16 16 168 +652. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 20 25 20 13 20 — 10 25 20 153 -573. Andrea Dovizioso Italia Honda 13 4 13 20 13 20 16 20 13 132 +174. Valentino Rossi Italia Ducati 9 11 11 16 11 10 13 10 7 98 +85. Dani Pedrosa Spagna Honda 16 20 25 — — — — 8 25 94 -446. Ben Spies USA Yamaha 10 — — 10 16 — 25 13 11 85 +87. nicky Hayden USA Ducati 7 16 7 9 8 13 11 6 8 85 -48. Marco Simoncelli Italia Honda 11 — — 11 10 — 7 11 10 60 +119. Colin Edwards USA Yamaha 8 — 10 3 — 16 9 7 6 59 +11

10. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 6 13 9 8 — 7 8 5 1 57 +39

1. HonDA 25 20 25 25 25 25 20 20 25 210 +352. YAMAHA 20 25 20 13 20 16 25 25 20 184 -313. DuCATi 9 16 11 16 11 13 13 10 8 107 -264. SuZuKi — 6 3 4 4 11 5 3 9 45 -3

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Mescola RC Mescola SC Mescola SA

1. Dani Pedrosa 1'21"846

alla media di 161,469 km/h

2. Jorge Lorenzo 1'22"024

3. Casey Stoner 1'22"070

4. Marco Simoncelli 1'22"125

5. Andrea Dovizioso 1'22"218

6. Ben Spies 1'22"406

7. Hector Barbera 1'22"588

8. Alvaro Bautista 1'22"780

9. nicky Hayden 1'22"787

10. Valentino Rossi 1'22"802

11. Karel Abraham 1'22"897

12. Colin Edwards 1'22"923

13. Cal Crutchlow 1'22"984

14. Randy De Puniet 1'23"065

15. Hiroshi Aoyama 1'23"398

16. Toni Elias 1'23"797

17. Sylvain Guintoli 1'24"683

PRiMATo PRECEDEnTE

Dani Pedrosa (Honda) nel 2010, in 1'21"882

alla media di 161,398 km/h

1. Dani Pedrosa Honda Repsol Honda Team 41'12"482

110,130 km alla media di 160,352 km/h

2. Jorge Lorenzo Yamaha Yamaha Factory Racing a 1"477

3. Casey Stoner Honda Repsol Honda Team a 1"568

4. Andrea Dovizioso Honda Repsol Honda Team a 10"513

5. Ben Spies Yamaha Yamaha Factory Racing a 10"719

6. Marco Simoncelli Honda San Carlo Honda Gresini a 10"923

7. Alvaro Bautista Suzuki Rizla Suzuki a 27"451

8. nicky Hayden Ducati Ducati Team a 27"510

9. Valentino Rossi Ducati Ducati Team a 27"576

10. Colin Edwards Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 33"491

11. Hector Barbera Ducati Mapfre Aspar Team a 38"944

12. Karel Abraham Ducati Cardion AB Motoracing a 39"148

13. Randy De Puniet Ducati Pramac Racing Team a 39"415

14. Cal Crutchlow Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 39"477

15. Hiroshi Aoyama Honda Repsol Honda Team a 54"516

16. Toni Elias Honda LCR Honda a 1'12"335

17. Sylvain Guintoli Ducati Pramac Racing Team a 1 giro

1. Stoner libere 1 284,42. Pedrosa libere 3 283,93. Dovizioso qualifiche 283,14. Aoyama libere 3 281,55. Bautista warm up 281,06. Lorenzo libere 3 280,77. Elias qualifiche 280,28. Barbera warm up 279,99. Simoncelli libere 3 279,4

10. Rossi libere 3 279,211. Spies gara 278,312. Edwards warm up 278,213. Hayden libere 1 278,214. Crutchlow libere 2 276,915. Abraham gara 276,616. De Puniet warm up 275,917. Capirossi libere 1 274,918. Guintoli qualifiche 273,8

motosprint

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Giappone NO.i pilOti sONO UNitiMa la Dorna storce il naso

Dai box

SACHSENRING – I piloti hanno fatto la loro scelta – non andranno in Giappone, quindi non prenderanno parte al Gran Premio in pro-gramma a Motegi il 2 ottobre – e adesso la Dorna deve prendere una decisione molto dif-ficile. E forse anche molto costosa.

In Germania la riunione della Commissione Sicurezza, che si svolge di venerdì, è stata af-follata: l’unico che non è si presentato è stato Karel Abraham, per il resto c’erano tutti. E tutti (naturalmente con l’eccezione di Aoyama) si sono detti decisi a non gareggiare a Motegi.

I piloti hanno fatto le cose con cura: si sono presentati alla riunione dopo aver già raggiun-to un accordo, quindi Carmelo Ezpeleta ha solo potuto prendere atto della loro decisione: «Noi, in Giappone, non ci andiamo», hanno detto 16 piloti. Cioè praticamente tutta la gri-glia di partenza. E hanno assicurato che la loro posizione non cambierà.

Dopo la riunione Ezpeleta si è solo limitato a dire: «I piloti pretendono che io non rispetti il mio contratto con Motegi, perché loro non vo-gliono assumersi la responsabilità di non ri-spettare il loro contratto con le loro squadre».

La Dorna sta attendendo il rapporto scienti-fico commissionato nell’area di Motegi: i primi risultati verranno forniti questo fine settimana in California, e la relazione definitiva arriverà entro il primo di agosto. A quel punto la Dorna prenderà una decisione.

In ogni caso i piloti hanno già preso la loro. «Io non ci andrò, ho fatto la mia scelta da

tempo e non cambio idea» ha detto Stoner. Lorenzo gli ha fatto eco: «Anche io ho deciso da tempo: non ci vado».

Randy De Puniet è stato irremovibile: «Sia-mo tutti d’accordo, noi in Giappone, in ottobre, non ci andiamo. Non ci interessa nemmeno il risultato della relazione: in ogni modo, noi staremo a casa. Se vogliono fare il Gran Pre-mio, correranno in due: Aoyama e Abraham». Loris Capirossi ha confermato le parole del compagno di squadra: «Noi non cambiamo idea, la salute ha un valore superiore agli inte-ressi economici o di qualunque altro tipo».

«Non ci sono le condizioni di sicurezza ne-cessarie, e nessuno può darcele: stare a casa è la cosa più sensata» ha aggiunto Marco Si-moncelli.

Vale la pena ricordare che il circuito di Mote-gi sorge a 170 km di autostrada dall’area di Fukushima (sede del disastro nucleare del marzo scorso, e la centrale non è ancora stata messa in sicurezza) e che in linea d’aria la di-stanza si riduce a 120 km.

COSA succederà, adesso? Simoncelli lo ha detto senza attendere la domanda: «Dobbia-mo restare uniti, perché ci saranno delle squa-dre che potrebbero fare pressione sui piloti». È facile capire di cosa sta parlando Marco: se

MotoGP Germania

l’organizzatore giapponese (cioè la Honda) si rifarà sulla Dorna chiedendo un risarcimento danni, la Dorna a sua volta potrebbe rivalersi sulle squadre. E queste ultime, sui piloti.

Ma che cosa potrebbero subire, i piloti? Po-trebbero vedersi decurtato lo stipendio di un diciottesimo del totale, cioè della cifra corri-spondente ad una gara non disputata. Oppure potrebbero essere multati.

«Immagino che ognuno di noi abbia contrat-ti diversi – ha detto Stoner – ma non penso che ci saranno multe o qualche altro tipo di rivalsa. Ma se anche dovesse arrivare una cosa simile, sarò pronto a pagare di tasca mia».

Simoncelli ha aggiunto: «Noi piloti abbiamo deciso di devolvere una cifra per qualche ini-ziativa in favore del Giappone. Per dimostrare ai giapponesi che non ce l’abbiamo con loro e che noi amiamo il Giappone. Solo che adesso non ci sentiamo di andarci perché riteniamo che non ci siano le condizioni di sicurezza ne-cessarie».

Anche Stoner ha fatto chiarezza su questo punto: «Non c’è contraddizione tra il voler so-stenere il Giappone e non andare a gareggiare là quest’anno. Io sono pronto a tornare a Mo-tegi in futuro, ma non adesso: voglio capire bene la situazione e nessuno ci dà delle infor-mazioni convincenti».

Lorenzo si è allineato: «Che andiamo o no in Giappone quest’anno, non cambia il rapporto con questo Paese. Io voglio dare il mio suppor-to, ma non voglio andarci quest’anno».

Adesso bisogna attendere la relazione scientifica, e subito dopo la decisione della Dorna. Carmelo Ezpeleta ha detto: «Se la rela-zione ci dirà che ci sono le condizioni di sicu-rezza, noi andremo a correre in Giappone». Ma un Gran Premio con due piloti sulla griglia di partenza della MotoGP sarà duro da organiz-zare.

motosprint

39

Pole Position

La pista corta aiuta a tenere i piloti più vicini. Nelle prove di qualificazione del GP Germania i primi 12 piloti classificati sono rimasti racchiusi in un solo secondo, rispetto alla pole di Casey Stoner (sopra, con pedrosa). L’australiano ha ottenuto la migliore prestazione assoluta per la sesta volta, quest’anno. In prima fila ha ritrovato il compagno di squadra Dani Pedrosa (secondo), e Jorge Lorenzo che nel finale ha scavalcato Simoncelli: il romagnolo è rimasto quindi fuori dalla prima fila per la prima volta dal GP Spagna. Andrea Dovizioso si è inserito in seconda fila, con il sesto tempo: si tratta della sua prestazione peggiore, in prova, dal GP Portogallo. Ma c’è chi sta peggio. Valentino Rossi è stato solo sedicesimo, quindi penultimo. Bisogna tornare al GP Olanda 2006 (quando si fratturò una mano) e al GP Qatar 2004 (quando venne penalizzato) per ritrovarlo così in fondo allo schieramento di partenza. La cosa triste, questa volta, è che non ci sono stati condizionamenti esterni: è solo andato piano. Molto piano.

IL tonfo dI RossI

2012: suzukI con La 800se anche saranno due, le Suzuki GSV-R che correranno nel 2012, saranno comunque moto vecchie: le attuali 800. Ecco perché Alvaro Bautista ha cominciato a guardarsi intorno. Questo però significa che la Casa giapponese potrebbe restare in MotoGP. Il condizionale resta d’obbligo perché il titolare del progetto Suzuki MotoGP, Paul Denning, continua a ripetere: «Non ho ancora ricevuto alcuna informazione dal Giappone, ma se correremo ancora, mi sa che lo faremo con la 800». È una brutta notizia. Un costruttore grande, e con un passato importante come la Suzuki, è in difficoltà tali da non essere in grado di sviluppare la nuova “mille” in tempi utili, entro questa stagione. Eppure è questo che si apprende dal Giappone: la GSV-R “mille” non è ancora stata messa in pista e non è ancora stato avviato un minimo di piano di sviluppo. Ecco perché è stato deciso di aspettare il 2013, stagione in cui la Suzuki dovrebbe schierare due “mille”. Nel 2012, a parte la squadra di Paul Denning, l’attuale Team Suzuki Rizla, una seconda GSV-R 800 potrebbe essere gestita dal Team Interwetten, che si è rivolto alla Suzuki proponendo Thomas Lüthi come pilota.

dolorante

capirossi rinuncia alla garaLoris Capirossi ha provato a guidare la sua Ducati, ma è tornato sui suoi passi dopo pochi giri del primo turno di prove libere, venerdì: più che le costole, lo faceva soffrire la spalla lussata nella caduta di Assen. Una TAC all’ospedale di Chemnitz ha escluso un peggioramento della situazione della spalla, quindi Loris ci riproverà questo fine settimana, a Laguna Seca. Nel frattempo al Sachsenring è stato sostituito da Sylvain Guintoli (a destra nella foto, con Capirossi), con Capirossi, che era stato pre-allertato.

Incontro con Yoda

de puniet tentato dalla superbikeanche Randy De Puniet si sta facendo tentare dalla Superbike, in particolare dal Team Kawasaki. Il francese ha già incontrato Ichiro Yoda, responsabile del programma sportivo della Kawasaki. Si è trattato solo di un colloquio, non esiste una proposta scritta. Ma vista l’aria che tira in MotoGP, è bene tenere aperte tutte le porte.

a laguna seca

il team lcr schiera anche bostrom iL team Lcr farà correre anche Ben Bostrom a Laguna Seca, domenica prossima, per dare visibilità a diversi dei suoi sponsor che hanno interessi sul mercato americano. Al momento in cui Motosprint va in stampa, domenica notte, manca ancora l’OK definitivo, ma non dovrebbero esserci problemi. Ben, che corre nel campionato AMA Superbike con una Suzuki del team di Michael Jordan, userà la seconda moto di Elias. Lucio Cecchinello, titolare della squadra, ha tenuto a precisare che la cosa non prefigura una eventuale futura sostituzione dello spagnolo con Bostrom.

motosprint

40

Dai boxMotoGP Germania

HRC TAGLIA. dovI e sIc A rIschIosi riducono le honda ufficiali

SACHSENRING – La Honda ridurrà gli inve-stimenti in vista della prossima stagione, la prima della “mille” di nuova generazione. E se non cambierà nulla le RCV nel 2012 saranno solo quattro: le due del Team HRC Repsol (che oggi ha tre piloti) e due per i piloti satellite.

Shuhei Nakamoto (nella foto con un collega della HRC) è stato lapidario: «Sono tempi brut-ti, la crisi economica è ben lontana dall’essere finita. In più il Giappone ha dei grossi problemi per via delle sciagure capitate in primavera. Tutta la nostra industria ha dovuto rallentare la produzione fino al 30%, la Honda non ne è ri-masta immune. Anche noi, quindi, dobbiamo tagliare i costi».

Il capo della HRC ha aggiunto: «Se dovessi fare degli annunci oggi, riguardo i piloti del

2012, potrei parlare solo del team ufficiale perché Stoner e Pedrosa sono gli unici che hanno già un contratto per la prossima stagio-ne. Quindi dovrei salutare sia Simoncelli che Dovizioso. Ho chiesto a tutti e due di aspettare e avere pazienza: stiamo cercando di risolvere la situazione, che è fondamentalmente legata a problemi di soldi. Il budget verrà ridotto, ma non so ancora di quanto. Entro metà agosto tutto dovrebbe essere più chiaro».

Le parole di Nakamoto spiegano perché la trattativa con Simoncelli ha subito un forte rallentamento. E perché Dovizioso non sa an-cora con che moto correrà.

Marco non ha ancora tra le mani un’offerta della Honda, che dovrebbe comunicargli una proposta già il prossimo fine settimana a La-guna Seca. Il Team Gresini, che non si aspetta-va di trovare così tante difficoltà per continuare a gestire Marco, dovrebbe quindi avere solo una RCV. Per il secondo pilota, dovrà valutare l’ipotesi di schierare una “CRT”.

Andrea Dovizioso non riuscirà a salvare il posto nel Team Repsol, quindi si sta lavorando per collocarlo nel Team LCR. Sempre se si troverà il budget per sostenere l’operazione.

Quanto alle new entry, anche i tedeschi che stanno cercando di creare un programma per portare Bradl in MotoGP si sono arresi di fron-te agli enormi costi di gestione della Honda RCV.

sabato 23 LUGLIo

22,50 Prove MotoGP Italia 1 diretta

DoMenIca 24 LUGLIo

22,45 MotoGP gara Italia 1 diretta

23,50 Fuori Giri Italia 1 rubrica

GP UsA IN Tv

sarà a LaGUna seca

LA GP11.1 Per hAydenrestA neL cAmionNEl week-end in cui Rossi ha rimesso in discussione l’utilizzo della Desmosedici GP11.1 Nicky Hayden è stato tentato di usarla per la prima volta. Le sue due nuove moto sono state sistemate nel camion del Team Ducati, ma non erano disponibili per questa gara. Erano in attesa di essere spedite in California, per il GP USA di questo fine settimana.

cI Pensa IL teaM

eLiAs non Può decidere reGoLAzioniA PARtIRE dal GP Germania, e fino a quello di Brno, il Team LCR porterà avanti un esperimento: il pilota (Toni Elias) non potrà imporre le regolazioni, ma solo dare le sue sensazioni. Al resto penserà il team. Si è arrivati a tanto perché le regolazioni imposte da Toni si sono rivelate, fino ad ora, troppo fantasiose e soprattutto poco efficaci. I rapporti con il capotecnico, Christophe Borguignon, sono ormai deteriorati e bisognava trovare una soluzione per convivere almeno fino alla fine di questa stagione.

motosprint

41

L’intermedia arriva a BrNOTroppe cadute strane

SACHSENRING – I piloti continuano a tenere sotto pressione la Bridgestone: vogliono che nella fornitura di gomme per il week-end di gara compaia anche una terza scelta – cioè una posteriore “intermedia” – e hanno chiesto che si cominci da Brno, cioè da metà agosto.

Il gommista giapponese, che aveva tenuto duro fino ad ora, sembra aver ceduto: pare che tra due gare all’interno della fornitura per il week-end di gara ci saranno anche una nuova gomma anteriore (più morbida), una interme-dia (tanto desiderata da tutti) e una “rain” (sempre intermedia).

La situazione è precipitata venerdì pomerig-gio, dopo le cadute di Stoner, Rossi, Pedrosa ed Elias, volati a terra nelle prime fasi del pri-mo turno. Cioè quello che è diventato il mo-mento più delicato di tutto il fine settimana.

«Si cade nei primi cinque minuti, sempre per lo stesso motivo, e adesso è ora di finirla» ha detto Valentino. E Capirossi ha aggiunto: «La Bridgestone adesso ha proprio toccato il fondo, a Brno deve arrivare qualcosa di nuovo. E se c’è da pagare, qualcuno lo farà».

In certi Paesi il primo turno della mattina si affronta quando l’asfalto è particolarmente freddo e questo amplia quello che è già noto come il maggiore dei problemi delle gomme giapponesi, così dure da non riuscire ad anda-re in temperatura se non dopo un utilizzo prolungato.

I piloti vogliono una gomma intermedia, cioè che si inserisca tra la “soft” e la “hard”. Secon-do Rossi «questo è l’unico modo per evitare situazioni pericolose come quelle che stiamo affrontando adesso».

Valentino (sopra) si è fatto male di venerdì (ha riportato una ferita al gomito, ha subito un colpo alla spalla già infortunata, il labbro infe-riore gli si è gonfiato come se avesse ricevuto un pugno), gli altri sono rimasti illesi.

Guidare in queste condizioni è molto difficile, e anche brutto. La Bridgestone ha pianificato questo tipo di fornitura pensando al risparmio, ma adesso i piloti sono stanchi. Il risparmio sul budget non può influire sull’incolumità del pi-lota.

Dito meDio

BarBera multato per... maleducazione HECtoR Barbera (sopra alla guida di un hovercraft) ha perso il controllo dei nervi quando, verso la fine del turno di qualificazione, ha aspettato Nicky Hayden in mezzo alla pista inveendo contro di lui, mostrando anche il classico dito medio. L’americano aveva compiuto, involontariamente, una manovra pericolosa ostruendo la traiettoria dello spagnolo mentre procedeva a bassa velocità. La FIM ha comminato a Barbera una multa di 1000 euro per “gesti contrari all’interesse dello sport”.

quI SI CoRRE dAl 1961 mA lA pIStA è dEl 1998 Il circuito del Sachsenring sta accordandosi con la Dorna per mantenere il GP Germania fino al 2016. È una pista che ha una tradizione importante, per le moto: vi si corse per la prima volta nel 1961, su un circuito stradale di 8,73 km. Dal 1998 il gran premio si disputa nel nuovo circuito, che ha mantenuto la stessa denominazione, Sachsenring.

RoSSI A quotA 250 GRAN pREmI Valentino Rossi ha raggiunto, in Germania, la vetta dei 250 gran premi. È solo il sesto pilota, nella storia del Mondiale velocità, a raggiungere questo traguardo: gli altri sono Capirossi (321), Barros (276), Findlay (275), Kneubühler (263), Nieto (263).

CAmpIoNI ANCHE NEl pAddoCkA spasso per il paddock si sono “visti” 11 titoli mondiali: i 6 di Jim Redman e i 5 di Anton Mang. Il primo, rhodesiano di nascita, li ha conquistati con la Honda. Il tedesco invece è stato soprattutto una bandiera della Kawasaki.

REDUCE da una stagione costellata di incidenti. Cominciare la nuova ma non cre-derci, al termine della prima gara. Vedere gli altri che vanno via e sentire di rischiare trop-po per stare a ruota, senza nemmeno riuscir-ci. Anche un campione puro ha di che demo-ralizzarsi. Eppure Antonio Paduano ha stretto i denti ed ha dimostrato che il titolo conqui-stato 3 anni fa non era un caso. La sua, è stata una stagione di quelle da incorniciare: 3 vittorie su quattro gare, 4 primi posti su 8 manche, pole position, giri veloci inanellati con un ritmo impressionate. E’ lui la testa di serie del Sud della ScooterMatic Extreme Italia che a Vallelunga vedrà la prima Finale con tutti i protagonisti del Nord, del Sud e della Sicilia.

A Sarno, quarta prova del Trofeo Malossi Sud, Paduano si è presentato con un piccolo margine su Melone, Mendogho e Del Mastro. Vietato sbagliare! Ed il salernitano del Team Macera non ha sbagliato nulla. Nelle libere del sabato aveva già provveduto a mettersi avanti con il lavoro, con il solo livornese Mo-relli ad avvicinarlo nei tempi secchi. Melone ha avuto qualche difficoltà a trovare il ritmo (ma lui è un animale da gara) e Mendogho si danna con piccole noie alla ricerca della qua-dratura del cerchio.

LE QUALIFICHEPrimo turno di qualifica e spara un 1’09”

netto mettendosi alle spalle Max Mendogho, Morelli, Melone e Del Mastro di quei decimi che bastano per essere in testa. Secondo turno e Paduano migliora ancora, insieme ad un ritrovato Mendogho, ma a metà turno spunta Morelli e tira giù quei 7 centesimi di

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NON MOLLARE MAI!

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE [email protected]

Paduano tiene stretti i denti, vince in volata su uno strepitoso Morelli e riprende il numero 1

dell’Italia Sud; terzo posto per Melone

secondo che gli servivano per portarsi in po-le position, davanti a Paduano, Mendogho e Melone, racchiusi in niente. Del Mastro è a 3 decimi dalla prima fila.

LE GAREParte gara 1 e c’è subito gran bagarre.

Morelli parte forte tirandosi dietro gli altri, tranne Mendogho che rimane fermo sulla gri-glia, muovendosi poi con grande ritardo per un problema tecnico: per il romano un’altra gara da dimenticare in questa stagione sfor-tunata. Davanti Morelli tira e Paduano è alla ruota: i due prendono un leggero margine su Melone e Del Mastro e poi cominciano la battaglia. Morelli si rende conto che Paduano lo sta studiando e a metà gara lo lascia sfila-re. Ma il salernitano si rimette dietro dopo un paio di giri. Il ritmo è altissimo (mezzo secon-do meno della pole per Morelli e Paduano) e nell’ultimo passaggio il pilota di Macera prova l’attacco al tornantino: Paduano arriva con lo

FOTOSPORT www.fotosport.biz

Terza posizione per Melone (21), velocissimo tutto il weekend senza tuttavia poter ribattere ai due fulmini.

NEXT ROUND: ITALIA 1a FINALE VALLELUNGA (RM) 17/7

Sinistra: quarta piazza per Del Mastro (83) che ha conteso il gradino basso del podio a Melone. Destra: giornata no e qualche problema tecnico di troppo per Mendogho (88), un po’ troppo in ombra.

Nico Morelli (119: terza gara e arriva la prima vittoria di manche! Secondo assoluto per un vero mastino.

Pos. Pilota Team 1m 2m Punti1 69 Paduano Antonio Macera 22 25 472 119 Morelli Nico C.M. Motor Sport 25 22 473 21 Melone Alessandro D.P.S. 20 20 404 83 Del Mastro Antonio Accardo Racing 18 18 365 88 Mendogho Massimo D&D Moto 16 16 32

Classifica Gara

Pos. Pilota Team Tot1 69 Paduano Antonio Macera 1762 21 Melone Alessandro D.P.S. 1553 83 Del Mastro Antonio Accardo Racing 1434 88 Mendogho Massimo D&D Moto 1415 119 Morelli Nico C.M.Motor Sport 1266 21 Baldi Nicolò Ni.Ba.Racing 907 32 Olivieri Costantino Olivieri 868 55 Sambucci Simone Sambucci Moto 659 19 Maggio Donato M&M 30

Classifica Trofeo

Trofeo Scootermatic Extreme Italia Sud4a Prova - Circuito Int. Napoli - 10 luglio 2011

scooter di traverso, passa, ma non trova la corda e Morelli, incrociando la traiettoria, si riporta in testa e va a vincere con 8 decimi su Paduano. Più staccati terminano Melone e Del Mastro, davanti a Mendogho.

Gara 2 e si ripete il copione: Morelli, fre-sco del primo successo nella ScooterMatic Extreme, parte a palla con Paduano in scia. Dietro è bagarre fra Melone, Del Mastro e Mendogho, ma anche questa volta il romano deve arrendersi a 3 giri dalla fine quando era incollato agli avversari. Morelli fa sfilare anco-ra Paduano a metà gara, che gli restituisce il favore: tutto secondo il copione di gara 1! L’epilogo è differente: all’ultimo giro il salerni-tano finta l’attacco all’interno del tornantino (c’era la traiettoria sporca) e si porta largo, Morelli si difende andando a frenare all’inter-no e Paduano incrocia la traiettoria e passa in testa vincendo la gara per 2 decimi di se-condo su Nico Morelli. Dietro c’è ancora Me-lone che controlla Del Mastro, mentre Men-dogho chiude ancora in quinta posizione.

LE INTERVISTEPer somma punti la vittoria va ancora ad

Antonio Paduano (con la discriminante del successo in gara 2) ed il salernitano si inco-rano campione Sud della ScooterMatic Extre-me Italia: “Una stagione incredibile, bella ed intensa – afferma Paduano – dopo le sfortu-ne dello scorso anno ho incassato tutto con

gli interessi e sono contentissimo per me e per il Team Macera che mi ha appoggiato dalla seconda gara della stagione. Il titolo lo dedico a Nicolò Baldi: so che con lui in gara per me sarebbe stato molto difficile quest’an-no”. Nico Morelli cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno ma non gli riesce: “Non mi per-dono l’errore all’ultimo giro – dice il livornese, che ha esordito con lo scooter a Binetto – Avevo visto che li c’era sporco e ci son finito con le ruote dentro. Gara comunque bellissi-ma e con grandi avversari. Marco Cozza mi ha regalato una grande opportunità ed io sto cercando di sfruttarla al meglio. Adesso c’è Vallelunga: sarà interessante incontrare an-che i piloti degli altri gironi che mi dicono forti come questi del Sud”.

Alessandro Melone, terzo sul podio, si conferma vice-campione del girone Sud: “for-se è mancato un pizzico di fortuna, come a Bari, in cui contavo di vincere entrambe le manche, però credo che sia stata una bella stagione – dice il tarantino del Team DPS – Ora ci sono due autodromi dove ho già vinto: io punto a ripetermi, poi le somme le tiriamo dopo l’ultima gara”.

Ed ora c’è Vallelunga, prima delle due fina-li per l’assegnazione del titolo ScooterMatic Extreme Italia. In lizza un bel numero di piloti: pochi giorni e sapremo chi si candiderà come nuovo re dei Trofei Malossi.

Ilio Ascione

Vittoria per Paduano (69) che totalizza gli stessi punti di Morelli (119). In gara2 avrebbe potuto amministrare, e invece è andato a strappare il gradino alto del podio con una vittoria perentoria!

Sul podio Paduano festeggia la vittoria e il titolo Italia Sud; con lui Morelli,

Melone, Del Mastro e Mendogho

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A Sarno, quarta prova del Trofeo Malossi Sud, Paduano si è presentato con un piccolo margine su Melone, Mendogho e Del Mastro. Vietato sbagliare! Ed il salernitano del Team Macera non ha sbagliato nulla. Nelle libere del sabato aveva già provveduto a mettersi avanti con il lavoro, con il solo livornese Mo-relli ad avvicinarlo nei tempi secchi. Melone ha avuto qualche difficoltà a trovare il ritmo (ma lui è un animale da gara) e Mendogho si danna con piccole noie alla ricerca della qua-dratura del cerchio.

LE QUALIFICHEPrimo turno di qualifica e spara un 1’09”

netto mettendosi alle spalle Max Mendogho, Morelli, Melone e Del Mastro di quei decimi che bastano per essere in testa. Secondo turno e Paduano migliora ancora, insieme ad un ritrovato Mendogho, ma a metà turno spunta Morelli e tira giù quei 7 centesimi di

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Paduano tiene stretti i denti, vince in volata su uno strepitoso Morelli e riprende il numero 1

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secondo che gli servivano per portarsi in po-le position, davanti a Paduano, Mendogho e Melone, racchiusi in niente. Del Mastro è a 3 decimi dalla prima fila.

LE GAREParte gara 1 e c’è subito gran bagarre.

Morelli parte forte tirandosi dietro gli altri, tranne Mendogho che rimane fermo sulla gri-glia, muovendosi poi con grande ritardo per un problema tecnico: per il romano un’altra gara da dimenticare in questa stagione sfor-tunata. Davanti Morelli tira e Paduano è alla ruota: i due prendono un leggero margine su Melone e Del Mastro e poi cominciano la battaglia. Morelli si rende conto che Paduano lo sta studiando e a metà gara lo lascia sfila-re. Ma il salernitano si rimette dietro dopo un paio di giri. Il ritmo è altissimo (mezzo secon-do meno della pole per Morelli e Paduano) e nell’ultimo passaggio il pilota di Macera prova l’attacco al tornantino: Paduano arriva con lo

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Terza posizione per Melone (21), velocissimo tutto il weekend senza tuttavia poter ribattere ai due fulmini.

NEXT ROUND: ITALIA 1a FINALE VALLELUNGA (RM) 17/7

Sinistra: quarta piazza per Del Mastro (83) che ha conteso il gradino basso del podio a Melone. Destra: giornata no e qualche problema tecnico di troppo per Mendogho (88), un po’ troppo in ombra.

Nico Morelli (119: terza gara e arriva la prima vittoria di manche! Secondo assoluto per un vero mastino.

Pos. Pilota Team 1m 2m Punti1 69 Paduano Antonio Macera 22 25 472 119 Morelli Nico C.M. Motor Sport 25 22 473 21 Melone Alessandro D.P.S. 20 20 404 83 Del Mastro Antonio Accardo Racing 18 18 365 88 Mendogho Massimo D&D Moto 16 16 32

Classifica Gara

Pos. Pilota Team Tot1 69 Paduano Antonio Macera 1762 21 Melone Alessandro D.P.S. 1553 83 Del Mastro Antonio Accardo Racing 1434 88 Mendogho Massimo D&D Moto 1415 119 Morelli Nico C.M.Motor Sport 1266 21 Baldi Nicolò Ni.Ba.Racing 907 32 Olivieri Costantino Olivieri 868 55 Sambucci Simone Sambucci Moto 659 19 Maggio Donato M&M 30

Classifica Trofeo

Trofeo Scootermatic Extreme Italia Sud4a Prova - Circuito Int. Napoli - 10 luglio 2011

scooter di traverso, passa, ma non trova la corda e Morelli, incrociando la traiettoria, si riporta in testa e va a vincere con 8 decimi su Paduano. Più staccati terminano Melone e Del Mastro, davanti a Mendogho.

Gara 2 e si ripete il copione: Morelli, fre-sco del primo successo nella ScooterMatic Extreme, parte a palla con Paduano in scia. Dietro è bagarre fra Melone, Del Mastro e Mendogho, ma anche questa volta il romano deve arrendersi a 3 giri dalla fine quando era incollato agli avversari. Morelli fa sfilare anco-ra Paduano a metà gara, che gli restituisce il favore: tutto secondo il copione di gara 1! L’epilogo è differente: all’ultimo giro il salerni-tano finta l’attacco all’interno del tornantino (c’era la traiettoria sporca) e si porta largo, Morelli si difende andando a frenare all’inter-no e Paduano incrocia la traiettoria e passa in testa vincendo la gara per 2 decimi di se-condo su Nico Morelli. Dietro c’è ancora Me-lone che controlla Del Mastro, mentre Men-dogho chiude ancora in quinta posizione.

LE INTERVISTEPer somma punti la vittoria va ancora ad

Antonio Paduano (con la discriminante del successo in gara 2) ed il salernitano si inco-rano campione Sud della ScooterMatic Extre-me Italia: “Una stagione incredibile, bella ed intensa – afferma Paduano – dopo le sfortu-ne dello scorso anno ho incassato tutto con

gli interessi e sono contentissimo per me e per il Team Macera che mi ha appoggiato dalla seconda gara della stagione. Il titolo lo dedico a Nicolò Baldi: so che con lui in gara per me sarebbe stato molto difficile quest’an-no”. Nico Morelli cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno ma non gli riesce: “Non mi per-dono l’errore all’ultimo giro – dice il livornese, che ha esordito con lo scooter a Binetto – Avevo visto che li c’era sporco e ci son finito con le ruote dentro. Gara comunque bellissi-ma e con grandi avversari. Marco Cozza mi ha regalato una grande opportunità ed io sto cercando di sfruttarla al meglio. Adesso c’è Vallelunga: sarà interessante incontrare an-che i piloti degli altri gironi che mi dicono forti come questi del Sud”.

Alessandro Melone, terzo sul podio, si conferma vice-campione del girone Sud: “for-se è mancato un pizzico di fortuna, come a Bari, in cui contavo di vincere entrambe le manche, però credo che sia stata una bella stagione – dice il tarantino del Team DPS – Ora ci sono due autodromi dove ho già vinto: io punto a ripetermi, poi le somme le tiriamo dopo l’ultima gara”.

Ed ora c’è Vallelunga, prima delle due fina-li per l’assegnazione del titolo ScooterMatic Extreme Italia. In lizza un bel numero di piloti: pochi giorni e sapremo chi si candiderà come nuovo re dei Trofei Malossi.

Ilio Ascione

Vittoria per Paduano (69) che totalizza gli stessi punti di Morelli (119). In gara2 avrebbe potuto amministrare, e invece è andato a strappare il gradino alto del podio con una vittoria perentoria!

Sul podio Paduano festeggia la vittoria e il titolo Italia Sud; con lui Morelli,

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STAGIONE di rara intensità quella del Trofeo Malossi ScooterMatic delle Regioni girone Sud che a Sarno ha vissuto la penul-tima prova stagionale che ha ulteriormente ingarbugliato le carte in tavola. Grandissi-mo equilibrio dei piloti in campo e griglie corte (pochi decimi di distacco nelle prime 3 file) rendono i pronostici quanto mai diffi-cili. A Sarno però viene fuori Antonio D’Ur-so che, dopo due gare regolarissime finisce sul gradino più alto del podio e conquista la leadership del Trofeo inseguita da inizio stagione.

LE CRONONelle prove sembra affare privato per

Giuliano Gargiulo e il suo scooter prepara-to dal Team Macera: il giovanissimo napo-letano ha un passo che potrebbe impensie-rire i “Big” dell’Italia e nessuno tiene la scia del suo Zip. Nel secondo turno però comin-ciano a farsi vedere i “veterani”: prima For-misano, poi Musella, abbassano il tempo di Gargiulo che è costretto a scendere in pi-sta per rimettersi in pole position: ci riusci-rà per 133 millesimi di secondo. A comple-tare la prima fila c’è Rocco Coviello, in for-missima ed in debito con la fortuna. Alle loro spalle ci sono D’Urso e Reale, interval-lati da Gennaro Scelzo e Federico Rucci, qui finalmente ai livelli del loro talento. Terza fila per Telesca (per la prima volta con lo Zip), Barbato, Adinolfi e Riccio, pronti a dar fastidio ai più veloci.

LE GAREAl via di gara 1 Gargiulo non perde tem-

po a mettersi in testa, inseguito da un grup-pone con Musella, Formisano, Scelzo, Co-viello e D’Urso che si affrontano ad ogni

PITTBULL D’URSO

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staccata. Gargiulo ha qualche metro di van-taggio ed è attentissimo a non farsi risuc-chiare nella bagarre che dietro ravviva la corsa. Lotta aperta anche per la settima posizione con Rucci che si tira in scia, Re-ale, Barbato ed Adinolfi, cercando di anda-re a prendere l’altro trenino.

Al settimo giro il colpo di scena: Formi-sano attacca Coviello per il secondo posto ma scivola portandosi anche il lucano nell’erba. Musella è costretto a frenare e D’Urso, fino all’ora quinto, passa in secon-da posizione davanti a Musella. Sul traguar-do Giuliano Gargiulo vince amministrando su Musella che passa negli ultimi metri D’Urso, segnando anche il giro veloce. Quarto posto per Francesco Reale che, partito malissimo, rimonta da gran campio-ne fino a ridosso del podio, superando l’ot-timo Rucci proprio sul finale. Scelzo e Bar-bato sono subito dietro e nella top ten en-trano anche Adinolfi e Sciarrino.

Gara 2 e Gargiulo riparte a razzo ma Coviello è scatenato: il lucano lo pressa fi-no a portarsi in testa al secondo giro e comincia il suo show personale. Il gruppo di testa rimane abbastanza compatto ma d’Urso, Musella, Gargiulo e Scelzo non si risparmiano nel dare fastidio a Coviello. Lo zip di Gargiulo però non è al meglio e a metà gara accusa un calo di prestazioni. Il giovane non ci sta a vedere gli avversari andare via e guida sopra le righe per tenere la scia. Ma, invece di amministrare un quar-to o quinto posto in visione campionato, rischia troppo ed al nono giro finisce a terra vanificando la leadership in campionato. A quel punto D’Urso sente odore di grande impresa e prova ad andare a riprendere anche Coviello che però gli risponde a giri

NEXT ROUND: 5° SUD VALLELUNGA (RM) 17/7 - 5° SIC TRISCINA (TP) 24/7 - 5° NORD ADRIA (RO) 2/10

D’Urso combatte con le unghie e con i denti e si accaparra

un primo posto calcolato davanti a Musella, a pari punti, e Reale

Lotta come un guerriero tutto il weekend D’Urso (20): alcuni errori altrui lo aiutano a conquistare una vittoria voluta con tutto il cuore!

Musella (27) agguanta il secondo gradino del podio, tornando in pianta stabile nelle posizioni che contano e dove ci ha abituato a farsi vedere.

veloci andando a vincere la corsa con mez-zo secondo di vantaggio su D’Urso e Mu-sella. Gennaro Scelzo arriva quarto tenen-do dietro Reale, Formisano e Federico Rucci, tornato decisamente ai livelli di due anni fa.

LE INTERVISTECon un terzo ed un secondo posto, gra-

zie ad una condotta molto attenta, vince per somma punti Antonio D’Urso, che si porta anche in testa al Trofeo Malossi Sco-oterMatic delle Regioni Sud: “Felicissimo è dire poco – racconta il portacolori del Team LLCP DPS – sto riscuotendo il credito con la sfortuna patita nelle prime due gare. Og-gi è stata difficilissima, più del solito. Mi dispiace per Gargiulo ma le corse sono così. A Vallelunga mi presento da Leader sul mio compagno di squadra Francesco Reale e su Giuliano Gargiulo: siamo in po-chi punti e sarà una sfida spettacolare”.

Musella torna sul podio dopo una stagio-

ne interlocutoria: “finire a pari punti con il primo è già un ottimo risultato – confessa il veterano – Se ho il mezzo a posto posso ancora dire la mia ed oggi l’ho dimostrato. A Vallelunga proverò anche a vincere, an-che se non mi serve a nulla perché la mate-matica mi tiene lontano da possibili colpi di scena. Ora però lasciatemi gustare in pieno questo podio”.

Sul terzo gradino del podio c’è France-sco Reale: “la classifica è cortissima e può succedere di tutto – dice il salernitano del-la DPS – Oggi sono stato costretto ad in-seguire, soprattutto in gara 2, e alla fine il risultato è abbastanza buono. Andiamo a Vallelunga a giocarci il titolo in tre: siamo raccolti in pochi punti ed è tutto da vede-re!”.

Ultimo appuntamento con il Trofeo Ma-lossi ScooterMatic Regioni girone Sud è a Vallelunga il weekend del 16 e 17 luglio.

Ilio Ascione

In alto: Incredibilmente agguerriti i piloti della ScooterMatic delle Regioni Sud sulla pista di Sarno: tutto ancora da decidere per il titolo a solo due manche dalla fine del Trofeo!

Raccoglie meno di quanto meriti dopo la vittoria in gara2: Coviello (14) scivola in gara1 e sarà solo quarto finale.

Quinta posizione per un grande Scelzo (89) che ha chiuso gara1 senza la sella dopo una scivolata a due curve dal termine!

Sotto: Reale (93) limita i danni di un weekend difficile con un’ottima terza posizione che lo mantiene in lizza per il titolo finale.

Classifica Gara

Trofeo Scootermatic Extreme Sud4a Prova - Circuito Int. Napoli - 10 luglio 2011

Pos. Pilota Team Tot1 20 D’Urso Antonio LL.CP. & DPS 1632 93 Reale Francesco D.P.S. 1593 58 Gargiulo Giuliano Macera 1584 14 Coviello Rocco R.C. Motors 1125 77 Adinolfi Gennaro A.G.R. Adinolfi 1016 86 Telesca Rocco R.C. Motors 1007 27 Musella Giuseppe Musella Racing 918 40 Barbato Gennaro Nerone Racing 899 43 Sciarrino Ivan Accardo 8010 4 Formisano Luciano Forecing 78

Pos. Pilota Team Punti1 20 D’Urso Antonio LL.CP. & DPS 20 22 422 27 Musella Giuseppe Musella Racing 22 20 423 93 Reale Francesco D.P.S. 18 16 344 14 Coviello Rocco R.C.Motors 8 25 335 89 Scelzo Gennaro Macera 14 18 326 58 Gargiulo Giuliano Macera 25 7 327 67 Rucci Federico Rucci 16 14 308 40 Barbato Gennaro Nerone Racing 13 13 269 80 Riccio Antonio Musella Racing 15 9 2410 77 Adinolfi G. A.G.R. 12 11 23

11. 86 Telesca R. (R.C.Motors) 10-12-22; 12. 21 Sciarrino I. (Accardo) 11-10-21; 13. 17 Milito A. (A.G.R.) 9-8-17; 14. 16 Formisano L. (Forecing) 1-15-16; 15. 13 Magliulo N. (Accardo) 7-6-13.

11. 80 Riccio A. (Musella Racing) 75; 12. 67 Rucci F. (Rucci) 74; 13. 11 Milito A. (A.G.R. Adinolfi) 63; 14. 69 Quartarone M. (LL.CP. & DPS) 46; 15. 31 Luciani D. (Sambucci) 39; 16. 33 Capraro M. (LL.CP. Scooter) 35; 17. 12 Lotito L. (Lotito Moto) 32; 18 Magliulo N. (Accardo Team) 31; 19. 15 Di Michele A. (Di.Ma. Racing) 30; 20. 110 Schena A. (Lotito Moto) 27; 21. 22. 71 Iacovella M. (D.P.S.) 17; 22. 13 Rossetti F. (Sambucci Moto) 16; 23. Esposito M. (Lotito Moto) 13; 24. 48 Mennone R. (Sambucci Moto) 7.

Classifica Trofeo

Dopo due gare incredibili D’Urso festeggia la vittoria davanti a Musella, Reale, Coviello e Scelzo.

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STAGIONE di rara intensità quella del Trofeo Malossi ScooterMatic delle Regioni girone Sud che a Sarno ha vissuto la penul-tima prova stagionale che ha ulteriormente ingarbugliato le carte in tavola. Grandissi-mo equilibrio dei piloti in campo e griglie corte (pochi decimi di distacco nelle prime 3 file) rendono i pronostici quanto mai diffi-cili. A Sarno però viene fuori Antonio D’Ur-so che, dopo due gare regolarissime finisce sul gradino più alto del podio e conquista la leadership del Trofeo inseguita da inizio stagione.

LE CRONONelle prove sembra affare privato per

Giuliano Gargiulo e il suo scooter prepara-to dal Team Macera: il giovanissimo napo-letano ha un passo che potrebbe impensie-rire i “Big” dell’Italia e nessuno tiene la scia del suo Zip. Nel secondo turno però comin-ciano a farsi vedere i “veterani”: prima For-misano, poi Musella, abbassano il tempo di Gargiulo che è costretto a scendere in pi-sta per rimettersi in pole position: ci riusci-rà per 133 millesimi di secondo. A comple-tare la prima fila c’è Rocco Coviello, in for-missima ed in debito con la fortuna. Alle loro spalle ci sono D’Urso e Reale, interval-lati da Gennaro Scelzo e Federico Rucci, qui finalmente ai livelli del loro talento. Terza fila per Telesca (per la prima volta con lo Zip), Barbato, Adinolfi e Riccio, pronti a dar fastidio ai più veloci.

LE GAREAl via di gara 1 Gargiulo non perde tem-

po a mettersi in testa, inseguito da un grup-pone con Musella, Formisano, Scelzo, Co-viello e D’Urso che si affrontano ad ogni

PITTBULL D’URSO

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE [email protected]

staccata. Gargiulo ha qualche metro di van-taggio ed è attentissimo a non farsi risuc-chiare nella bagarre che dietro ravviva la corsa. Lotta aperta anche per la settima posizione con Rucci che si tira in scia, Re-ale, Barbato ed Adinolfi, cercando di anda-re a prendere l’altro trenino.

Al settimo giro il colpo di scena: Formi-sano attacca Coviello per il secondo posto ma scivola portandosi anche il lucano nell’erba. Musella è costretto a frenare e D’Urso, fino all’ora quinto, passa in secon-da posizione davanti a Musella. Sul traguar-do Giuliano Gargiulo vince amministrando su Musella che passa negli ultimi metri D’Urso, segnando anche il giro veloce. Quarto posto per Francesco Reale che, partito malissimo, rimonta da gran campio-ne fino a ridosso del podio, superando l’ot-timo Rucci proprio sul finale. Scelzo e Bar-bato sono subito dietro e nella top ten en-trano anche Adinolfi e Sciarrino.

Gara 2 e Gargiulo riparte a razzo ma Coviello è scatenato: il lucano lo pressa fi-no a portarsi in testa al secondo giro e comincia il suo show personale. Il gruppo di testa rimane abbastanza compatto ma d’Urso, Musella, Gargiulo e Scelzo non si risparmiano nel dare fastidio a Coviello. Lo zip di Gargiulo però non è al meglio e a metà gara accusa un calo di prestazioni. Il giovane non ci sta a vedere gli avversari andare via e guida sopra le righe per tenere la scia. Ma, invece di amministrare un quar-to o quinto posto in visione campionato, rischia troppo ed al nono giro finisce a terra vanificando la leadership in campionato. A quel punto D’Urso sente odore di grande impresa e prova ad andare a riprendere anche Coviello che però gli risponde a giri

NEXT ROUND: 5° SUD VALLELUNGA (RM) 17/7 - 5° SIC TRISCINA (TP) 24/7 - 5° NORD ADRIA (RO) 2/10

D’Urso combatte con le unghie e con i denti e si accaparra

un primo posto calcolato davanti a Musella, a pari punti, e Reale

Lotta come un guerriero tutto il weekend D’Urso (20): alcuni errori altrui lo aiutano a conquistare una vittoria voluta con tutto il cuore!

Musella (27) agguanta il secondo gradino del podio, tornando in pianta stabile nelle posizioni che contano e dove ci ha abituato a farsi vedere.

veloci andando a vincere la corsa con mez-zo secondo di vantaggio su D’Urso e Mu-sella. Gennaro Scelzo arriva quarto tenen-do dietro Reale, Formisano e Federico Rucci, tornato decisamente ai livelli di due anni fa.

LE INTERVISTECon un terzo ed un secondo posto, gra-

zie ad una condotta molto attenta, vince per somma punti Antonio D’Urso, che si porta anche in testa al Trofeo Malossi Sco-oterMatic delle Regioni Sud: “Felicissimo è dire poco – racconta il portacolori del Team LLCP DPS – sto riscuotendo il credito con la sfortuna patita nelle prime due gare. Og-gi è stata difficilissima, più del solito. Mi dispiace per Gargiulo ma le corse sono così. A Vallelunga mi presento da Leader sul mio compagno di squadra Francesco Reale e su Giuliano Gargiulo: siamo in po-chi punti e sarà una sfida spettacolare”.

Musella torna sul podio dopo una stagio-

ne interlocutoria: “finire a pari punti con il primo è già un ottimo risultato – confessa il veterano – Se ho il mezzo a posto posso ancora dire la mia ed oggi l’ho dimostrato. A Vallelunga proverò anche a vincere, an-che se non mi serve a nulla perché la mate-matica mi tiene lontano da possibili colpi di scena. Ora però lasciatemi gustare in pieno questo podio”.

Sul terzo gradino del podio c’è France-sco Reale: “la classifica è cortissima e può succedere di tutto – dice il salernitano del-la DPS – Oggi sono stato costretto ad in-seguire, soprattutto in gara 2, e alla fine il risultato è abbastanza buono. Andiamo a Vallelunga a giocarci il titolo in tre: siamo raccolti in pochi punti ed è tutto da vede-re!”.

Ultimo appuntamento con il Trofeo Ma-lossi ScooterMatic Regioni girone Sud è a Vallelunga il weekend del 16 e 17 luglio.

Ilio Ascione

In alto: Incredibilmente agguerriti i piloti della ScooterMatic delle Regioni Sud sulla pista di Sarno: tutto ancora da decidere per il titolo a solo due manche dalla fine del Trofeo!

Raccoglie meno di quanto meriti dopo la vittoria in gara2: Coviello (14) scivola in gara1 e sarà solo quarto finale.

Quinta posizione per un grande Scelzo (89) che ha chiuso gara1 senza la sella dopo una scivolata a due curve dal termine!

Sotto: Reale (93) limita i danni di un weekend difficile con un’ottima terza posizione che lo mantiene in lizza per il titolo finale.

Classifica Gara

Trofeo Scootermatic Extreme Sud4a Prova - Circuito Int. Napoli - 10 luglio 2011

Pos. Pilota Team Tot1 20 D’Urso Antonio LL.CP. & DPS 1632 93 Reale Francesco D.P.S. 1593 58 Gargiulo Giuliano Macera 1584 14 Coviello Rocco R.C. Motors 1125 77 Adinolfi Gennaro A.G.R. Adinolfi 1016 86 Telesca Rocco R.C. Motors 1007 27 Musella Giuseppe Musella Racing 918 40 Barbato Gennaro Nerone Racing 899 43 Sciarrino Ivan Accardo 8010 4 Formisano Luciano Forecing 78

Pos. Pilota Team Punti1 20 D’Urso Antonio LL.CP. & DPS 20 22 422 27 Musella Giuseppe Musella Racing 22 20 423 93 Reale Francesco D.P.S. 18 16 344 14 Coviello Rocco R.C.Motors 8 25 335 89 Scelzo Gennaro Macera 14 18 326 58 Gargiulo Giuliano Macera 25 7 327 67 Rucci Federico Rucci 16 14 308 40 Barbato Gennaro Nerone Racing 13 13 269 80 Riccio Antonio Musella Racing 15 9 2410 77 Adinolfi G. A.G.R. 12 11 23

11. 86 Telesca R. (R.C.Motors) 10-12-22; 12. 21 Sciarrino I. (Accardo) 11-10-21; 13. 17 Milito A. (A.G.R.) 9-8-17; 14. 16 Formisano L. (Forecing) 1-15-16; 15. 13 Magliulo N. (Accardo) 7-6-13.

11. 80 Riccio A. (Musella Racing) 75; 12. 67 Rucci F. (Rucci) 74; 13. 11 Milito A. (A.G.R. Adinolfi) 63; 14. 69 Quartarone M. (LL.CP. & DPS) 46; 15. 31 Luciani D. (Sambucci) 39; 16. 33 Capraro M. (LL.CP. Scooter) 35; 17. 12 Lotito L. (Lotito Moto) 32; 18 Magliulo N. (Accardo Team) 31; 19. 15 Di Michele A. (Di.Ma. Racing) 30; 20. 110 Schena A. (Lotito Moto) 27; 21. 22. 71 Iacovella M. (D.P.S.) 17; 22. 13 Rossetti F. (Sambucci Moto) 16; 23. Esposito M. (Lotito Moto) 13; 24. 48 Mennone R. (Sambucci Moto) 7.

Classifica Trofeo

Dopo due gare incredibili D’Urso festeggia la vittoria davanti a Musella, Reale, Coviello e Scelzo.

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E’ IL NUOVO re del Sud, dopo esserlo stato nel Nord e nell’Italiano: Simone Pelle-grino mette a segno un 1-2 a Sarno è con-quista il titolo della Stock Bike rendendo vana la rincorsa degli avversari. Sul Circuito Internazionale Napoli è andata in scena la quarta prova del Trofeo Malossi con le moto a marce ed il salernitano non ha lasciato nulla al caso: la sua è stata una gara perfet-ta, dalle prove libere all’ultima bandiera a scacchi, dimostrando che il numero 1 è lui. Ci ha provato il veterano Barbato a mettergli pressione; ci ha provato il giovanissimo Ma-strosimone a rendergli la vita difficile, ma Simone Pellegrino ha amministrato tutto con grande freddezza: del resto il campione è lui.

LE CRONOLe prove di qualifica lo vedono in testa sin

dalle prime battute: Simone fa il tempo, gli altri si dannano per avvicinarsi e, quando lo fanno, lui scappa ancora un po’ più in là. Al termine di due sessioni tirate la pole è sua con buon margine su Nikolas Mastrosimone, Donato Buono e Gennaro Barbato. Alle loro spalle ci sono Greco, Carlo Pellegrino e Francesco Malandrino.

LE GAREAlla partenza di gara 1 Mastrosimone

schizza via come un fulmine beffando Pelle-grino, ma la “fuga” dura la lunghezza di una curva ed un rettilineo: alla prima staccata importante Simone si porta avanti e va in fuga. Mastrosimone segue con un buon pas-so che gli serve per levarsi dalla lotta per il podio. Dietro infatti è battaglia fra Barbato,

NEXT ROUND: 5° VALLELUNGA (RM) 17 LUGLIO

UNBREAKABLE

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Simone Pellegrino fa un altro sport a Sarno: doppietta per lui nuovamente

davanti a Barbato e Mastrosimone

Greco e Buono che si aprono a ventaglio ad ogni staccata. I 3 riescono anche ad avvici-narsi a Mastrosimone, ma la bagarre intra-presa li fa allontanare dal secondo posto. Lotta anche per la sesta piazza con Malan-drino ed il più giovane dei Pellegrino che si scambiano le posizioni ad ogni curva, accre-scendo lo spettacolo in pista. L’ordine d’ar-rivo sarà questo con Pellegrino che mette un altro sigillo alla sua carriera.

Gara 2 e si ripete il copione: Mastrosimo-ne parte a razzo e si porta in testa con Pel-legrino costretto ad accodarsi. Il lucano dello Spampy Team resiste in testa qualche metro in più poi Simone arriva alla staccata del tornantino, lo infila e se ne va. Non ha bisogno nemmeno di strafare, perché lascia Mastrosimone in lotta con Barbato: il vete-rano punta il giovane avversario ad ogni curva rendendogli la vita difficile: al quarto giro trova il varco e lo passa prendendo un leggero margine. Mastrosimone prova a sta-re in coda ma capisce che in gara 2 non potrà andare oltre il terzo posto.

Barbato prova anche il colpaccio, fa il giro veloce e si avvicina a Simone Pellegri-no: il salernitano però si accorge della ri-monta, cambia passo e va a vincere con buon margine su “Nerone” e Mastrosimone. Lontani dal podio chiudono Donato Buono ed Antonio Greco, con quest’ultimo che, dopo una partenza da dimenticare, rimonta bene su Carlo Pellegrino e Francesco Ma-landrino.

LE INTERVISTEVittoria a punteggio pieno per Simone

Pellegrino che quest’anno ha vinto 6 delle 8

Pos. Pilota Team Punti1 18 Pellegrino Simone Pellegrino Racing 25 25 502 44 Barbato Gennaro Nerone Racing 20 22 423 95 Mastrosimone Nikolas Spampy T.Racing 22 20 424 8 Buono Donato Nerone Racing 16 18 345 63 Greco Antonio Giemme 18 16 346 19 Pellegrino Carlo Pellegrino Racing 15 15 307 30 Malandrino Francesco Pellegrino Racing 14 14 28

Classifica Gara

Trofeo Stock Bike 80 4a Prova - Circuito Int. Napoli - 10 luglio 2011

Pos. Pilota Team Punti1 18 Pellegrino Simone Pellegrino Racing 1872 44 Barbato Gennaro Nerone Racing 1663 95 Mastrosimone Nikolas Spampy T.Racing 1504 8 Buono Donato Nerone Racing 1385 63 Greco Antonio Giemme 1076 30 Malandrino Francesco Pellegrino Racing 737 40 Chianese Angelo Nerone Racing 358 25 Ritella Nicola Ritella 349 82 Costabile Umberto Nerone Racing 3110 77 Bianculli G. BMK 0

Classifica Trofeo

In alto: lo start della StockBike 80 di Sarno! Quarta piazza per Buono (8), coriaceo e combattivo come sempre.

manche disputate: “Bella stagione: ho riba-dito il titolo Nord 2010 con quello Sud di quest’anno – racconta il campione in carica – a Vallelunga però ci sarà anche mio fratel-lo Francesco nella Malossi Day Cup che sarà l’obiettivo più importante di questa sta-gione”.

Contentissimo del secondo posto in gara ed in campionato, Genny Barbato non fini-sce mai di risultato finale sia giustissimo – dice il leader del team “Nerone” – Simone ha un altro passo rispetto a me e agli altri, ma dietro abbiamo dato spettacolo. L’espe-rienza però ha contato moltissimo su tutto l’arco del campionato ed il mio secondo posto me lo tengo stretto”.

Chiude terzo, a pari punti con Barbato, Nikolas Mastrosimone: “Sono felicissimo del risultato e lo dedico a mio padre ed a Fabio che mi ha curato la moto – racconta il luca-no dello Spampy Team - dopo la vittoria di

Bari speravo e pensavo di fare qualcosa in più ma ho pagato l’errore di Latina. L’espe-rienza è importantissima per questo poi non mi posso lamentare del risultato. Ora ci so-no le due finali a Vallelunga ed Adria: so che posso fare ancora bene”.

Non sta nella pelle Donato Buono: “bella stagione con alti e bassi, ma nella sostanza ci siamo divertiti moltissimo – afferma il se-condo pilota del team Nerone – Il secondo posto di Binetto è stato un bellissimo risul-tato ma ho dimostrato di poter stare in mez-zo agli altri nella lotta per il podio… di vince-re, però, se ne parla magari l’anno prossi-mo”.

Adesso c’è Vallelunga, giusto il tempo di riguardare le moto per la sfida finale: in ballo il titolo italiano della StockBike, e la Malossi Day Cup, con la sfida internazionale dei mo-tociclisti targati Race Service Malossi.

Ilio Ascione

Mastrosimone ci ha provato ad ogni curva, ma Barbato (44) ha grande esperienza e ha chiuso tutte le porte, conquistando il secondo posto.

Mastrosimone (95) sale sul terzo gradino del podio, dopo due ottime partenze.

Sotto: quarta piazza per Buono (8), coriaceo e combattivo come sempre.

Quinta piazza per Greco (63) che lotterà in entrambe le gare con Buono.

Sul podio Simone Pellegrino festeggia le vittorie con il fratello Francesco, ex pilota e preparatore; con loro alzano le coppe Barbato, Mastrosimone, Buono e Greco.

Pellegrino (18) ha fatto un altro sport lo scorso weekend: inavvicinabile ha strappato due vittorie nettissime.

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E’ IL NUOVO re del Sud, dopo esserlo stato nel Nord e nell’Italiano: Simone Pelle-grino mette a segno un 1-2 a Sarno è con-quista il titolo della Stock Bike rendendo vana la rincorsa degli avversari. Sul Circuito Internazionale Napoli è andata in scena la quarta prova del Trofeo Malossi con le moto a marce ed il salernitano non ha lasciato nulla al caso: la sua è stata una gara perfet-ta, dalle prove libere all’ultima bandiera a scacchi, dimostrando che il numero 1 è lui. Ci ha provato il veterano Barbato a mettergli pressione; ci ha provato il giovanissimo Ma-strosimone a rendergli la vita difficile, ma Simone Pellegrino ha amministrato tutto con grande freddezza: del resto il campione è lui.

LE CRONOLe prove di qualifica lo vedono in testa sin

dalle prime battute: Simone fa il tempo, gli altri si dannano per avvicinarsi e, quando lo fanno, lui scappa ancora un po’ più in là. Al termine di due sessioni tirate la pole è sua con buon margine su Nikolas Mastrosimone, Donato Buono e Gennaro Barbato. Alle loro spalle ci sono Greco, Carlo Pellegrino e Francesco Malandrino.

LE GAREAlla partenza di gara 1 Mastrosimone

schizza via come un fulmine beffando Pelle-grino, ma la “fuga” dura la lunghezza di una curva ed un rettilineo: alla prima staccata importante Simone si porta avanti e va in fuga. Mastrosimone segue con un buon pas-so che gli serve per levarsi dalla lotta per il podio. Dietro infatti è battaglia fra Barbato,

NEXT ROUND: 5° VALLELUNGA (RM) 17 LUGLIO

UNBREAKABLE

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Simone Pellegrino fa un altro sport a Sarno: doppietta per lui nuovamente

davanti a Barbato e Mastrosimone

Greco e Buono che si aprono a ventaglio ad ogni staccata. I 3 riescono anche ad avvici-narsi a Mastrosimone, ma la bagarre intra-presa li fa allontanare dal secondo posto. Lotta anche per la sesta piazza con Malan-drino ed il più giovane dei Pellegrino che si scambiano le posizioni ad ogni curva, accre-scendo lo spettacolo in pista. L’ordine d’ar-rivo sarà questo con Pellegrino che mette un altro sigillo alla sua carriera.

Gara 2 e si ripete il copione: Mastrosimo-ne parte a razzo e si porta in testa con Pel-legrino costretto ad accodarsi. Il lucano dello Spampy Team resiste in testa qualche metro in più poi Simone arriva alla staccata del tornantino, lo infila e se ne va. Non ha bisogno nemmeno di strafare, perché lascia Mastrosimone in lotta con Barbato: il vete-rano punta il giovane avversario ad ogni curva rendendogli la vita difficile: al quarto giro trova il varco e lo passa prendendo un leggero margine. Mastrosimone prova a sta-re in coda ma capisce che in gara 2 non potrà andare oltre il terzo posto.

Barbato prova anche il colpaccio, fa il giro veloce e si avvicina a Simone Pellegri-no: il salernitano però si accorge della ri-monta, cambia passo e va a vincere con buon margine su “Nerone” e Mastrosimone. Lontani dal podio chiudono Donato Buono ed Antonio Greco, con quest’ultimo che, dopo una partenza da dimenticare, rimonta bene su Carlo Pellegrino e Francesco Ma-landrino.

LE INTERVISTEVittoria a punteggio pieno per Simone

Pellegrino che quest’anno ha vinto 6 delle 8

Pos. Pilota Team Punti1 18 Pellegrino Simone Pellegrino Racing 25 25 502 44 Barbato Gennaro Nerone Racing 20 22 423 95 Mastrosimone Nikolas Spampy T.Racing 22 20 424 8 Buono Donato Nerone Racing 16 18 345 63 Greco Antonio Giemme 18 16 346 19 Pellegrino Carlo Pellegrino Racing 15 15 307 30 Malandrino Francesco Pellegrino Racing 14 14 28

Classifica Gara

Trofeo Stock Bike 80 4a Prova - Circuito Int. Napoli - 10 luglio 2011

Pos. Pilota Team Punti1 18 Pellegrino Simone Pellegrino Racing 1872 44 Barbato Gennaro Nerone Racing 1663 95 Mastrosimone Nikolas Spampy T.Racing 1504 8 Buono Donato Nerone Racing 1385 63 Greco Antonio Giemme 1076 30 Malandrino Francesco Pellegrino Racing 737 40 Chianese Angelo Nerone Racing 358 25 Ritella Nicola Ritella 349 82 Costabile Umberto Nerone Racing 3110 77 Bianculli G. BMK 0

Classifica Trofeo

In alto: lo start della StockBike 80 di Sarno! Quarta piazza per Buono (8), coriaceo e combattivo come sempre.

manche disputate: “Bella stagione: ho riba-dito il titolo Nord 2010 con quello Sud di quest’anno – racconta il campione in carica – a Vallelunga però ci sarà anche mio fratel-lo Francesco nella Malossi Day Cup che sarà l’obiettivo più importante di questa sta-gione”.

Contentissimo del secondo posto in gara ed in campionato, Genny Barbato non fini-sce mai di risultato finale sia giustissimo – dice il leader del team “Nerone” – Simone ha un altro passo rispetto a me e agli altri, ma dietro abbiamo dato spettacolo. L’espe-rienza però ha contato moltissimo su tutto l’arco del campionato ed il mio secondo posto me lo tengo stretto”.

Chiude terzo, a pari punti con Barbato, Nikolas Mastrosimone: “Sono felicissimo del risultato e lo dedico a mio padre ed a Fabio che mi ha curato la moto – racconta il luca-no dello Spampy Team - dopo la vittoria di

Bari speravo e pensavo di fare qualcosa in più ma ho pagato l’errore di Latina. L’espe-rienza è importantissima per questo poi non mi posso lamentare del risultato. Ora ci so-no le due finali a Vallelunga ed Adria: so che posso fare ancora bene”.

Non sta nella pelle Donato Buono: “bella stagione con alti e bassi, ma nella sostanza ci siamo divertiti moltissimo – afferma il se-condo pilota del team Nerone – Il secondo posto di Binetto è stato un bellissimo risul-tato ma ho dimostrato di poter stare in mez-zo agli altri nella lotta per il podio… di vince-re, però, se ne parla magari l’anno prossi-mo”.

Adesso c’è Vallelunga, giusto il tempo di riguardare le moto per la sfida finale: in ballo il titolo italiano della StockBike, e la Malossi Day Cup, con la sfida internazionale dei mo-tociclisti targati Race Service Malossi.

Ilio Ascione

Mastrosimone ci ha provato ad ogni curva, ma Barbato (44) ha grande esperienza e ha chiuso tutte le porte, conquistando il secondo posto.

Mastrosimone (95) sale sul terzo gradino del podio, dopo due ottime partenze.

Sotto: quarta piazza per Buono (8), coriaceo e combattivo come sempre.

Quinta piazza per Greco (63) che lotterà in entrambe le gare con Buono.

Sul podio Simone Pellegrino festeggia le vittorie con il fratello Francesco, ex pilota e preparatore; con loro alzano le coppe Barbato, Mastrosimone, Buono e Greco.

Pellegrino (18) ha fatto un altro sport lo scorso weekend: inavvicinabile ha strappato due vittorie nettissime.

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motosprint

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Moto2 Germaniadi Marco Masetti - foto Getty Images

Scatenato

sugli spettacolari saliscendi del sachsenring molti aspettavano una vittoria di bradl, ma il pilota di casa è stato beffato ancora una volta da marquez.

]

SACHSENRING - Non poteva avere una faccia diversa, la gara che chiude la prima parte della stagione della Mo-

to2. Una sfida senza pietà tra i due più inte-ressanti talenti della stagione, due ragazzi, Stefan Bradl e Marc Marquez, che faranno carriera anche nella top class.

In Germania lo spagnolo ha vinto la terza gara consecutiva, bilancio che, per un de-buttante, è a dir poco esaltante. Marc vince a raffica e continua a maledire lo scellerato inizio di stagione, caratterizzato da tre zeri consecutivi, che lo hanno fatto partire in salita. Bradl, in compenso, è molto onesto quando dice che la pressione si fa sentire e limita le prestazioni. Il tedesco è in testa al mondiale dalla prima gara, ha il tifo di una nazione alle spalle ed un futuro in MotoGP, ma non si monta la testa.

«La Germania è tornata nel motomondia-le», ha dichiarato Bradl a fine gara, e vuole andare lontano, aggiungiamo. Ma lo vuol fare sempre con i piedi ben piantati a terra, senza farsi prendere la mano dalle avventu-re e guardando con molta attenzione al con-to in banca. Seguendo questa filosofia è partito un bel “no grazie” alla Honda (che chiedeva troppo per la MotoGP) da parte della squadra tedesca, che vuol fare il gran-de salto, ma non al buio. Per Marquez forse è ancora presto per parlare di MotoGP, ma quando verrà il momento, si continuerà con lo stesso passo. Ovvero: programmi a lunga scadenza, sponsor certi, copertura econo-mica del progetto. Per crescere bene, oggi si fa così.

ALEX De Angelis che sta vivendo un buon momento, nonostante la sua moto non ab-bia nelle prestazioni in suo punto di forza, come dimostrato dai sorpassi subiti nel cor-to rettilineo del Sachsenring. In compenso la sua MotoBi si è difesa molto bene in stac-cata e in percorrenza di curva.

Con Alex (pur sempre nato a Rimini) terzo, Corsi e Pirro nella top ten, l’Italia fa gruppo, ma la Moto2 scopre nazioni emergenti, co-me testimonia il derby elvetico per il quarto posto tra Randy Krummenacher e Thomas Luthi. Il primo, debilitato da una intossica-zione alimentare alla vigilia della gara, ha fatto i miracoli, battendo il più titolato con-nazionale. Fa scalpore la Colombia, che piazza il mago dei traversi Yonny Hernandez in sesta piazza e con l’onore del giro veloce, giusto davanti ad un’altra manetta pesante come quella di Scott Redding.

Strana la Moto2, con piloti forse eccessivi e debordanti, anche se spettacolarissimi,

motosprint

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]Scatenato

Terza vittoria di fila per Marquez. Bradl è battuto ma è ancora lontano in campionato. De Angelis terzo, in scia ai primi due

Hanno dettoAlex De Angelis «Siamo un po’ in ritardo con lo sviluppo e con i risultati. Questo podio sarebbe dovuto arrivare prima. All’inizio la moto nuova non mi piaceva, abbiamo dovuto lavorare tanto e finalmente abbiamo trovato la strada che ci ha fatto crescere. Purtroppo, come si è visto, ancora in rettilineo non siamo competitivi. Credo che la velocità sul dritto sia il nostro unico difetto, ma ancora non abbiamo capito se dobbiamo lavorare sull’aerodinamica o sull’airbox. C’è anche da dire che Marquez è molto più leggero di me. È vero che le moto hanno tutte lo stesso peso, ma è anche vero che i piloti non hanno tutti lo stesso fisico... Comunque ora sono quarto in classifica ed è chiaro che lotterò per entrare nei tre».

Marc Marquez«È Stata una vittoria molto importante soprattutto perché ho combattuto e vinto a casa di Bradl, il leader del mondiale. Stiamo lentamente prendendo più fiducia nei nostri mezzi e più passa il tempo, più io e la mia squadra riusciamo a capire in fretta cosa bisogna fare per andare forte. Su questa pista bisognava gestire bene le gomme e ce l’abbiamo fatta. Esattamente come in 125, dopo un periodo di apprendistato, sto iniziando a correre come so fare. Anche questa volta è andata bene, ma non mi illudo, perché Stefan Bradl è un osso duro».

motosprint

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marquez e Viñales,buona la terzaMARC Marquez conquista la terza pole stagionale, mentre Bradl scatta dalla prima fila per l’ottava volta quest’anno. Michele Pirro conquista la seconda fila e per lui è il miglior risultato da quando è arrivato in Moto2. In 125 Maverick Viñales è il migliore in qualifica, per la terza volta. Nico Terol, invece, “cicca” la prima fila per la seconda volta consecutiva.

Pole Position

Le pagelle

Marc marquez C’è solo un commento per il fenomeno spagnolo: fa paura. Veloce ed aggressivo, attacca senza pietà dall’inizio alla fine. Il futuro della Spagna ha anche la sua faccia. Ma attenzione, non si tratta di un miracolo o di un caso: dietro il talento di Marc c’è un lavoro di alto livello tra programmazione, investimento e strategia. Chi semina raccoglie.

Fa paura 10Stefan bradl È vero, prende paga da Marquez, ma resiste, non crolla davanti al suo pubblico e fa capire che la sfida avrà altri momenti a lui favorevoli. È un ragazzo robusto, grande incassatore, capace di lottare e di allungare. Non ci giriamo attorno, un pilota completo che sa già gestire la lotta per il mondiale.

Convincente 8Alex De angelis È vero, prende paga da Marquez, ma resiste, non crolla davanti al suo pubblico e fa capire che la sfida avrà altri momenti a lui favorevoli. È un ragazzo robusto, grande incassatore, capace di lottare e di allungare. Non ci giriamo attorno, un pilota completo che sa già gestire la lotta per il mondiale.

Combattente 8Bradley smith È bravo, ha il supportodell’organizzazione che aveva puntato su di lui come inglese emergente, ma in Germania esplora tutte le vie di fuga. Sbaglia spesso e volentieri, cade, va dritto nella ghiaia.

Eccessivo 4

Moto2 Germania

come Sofuoglu e Iannone e gente molto più misurata come Corsi, che arriva davanti ad entrambi. Forse è il segno che non esiste ancora una ricetta vincente per primeggiare in questa categoria.

Iannone fa un’altra gara che non convince e che si conclude con una posizione (quat-tordicesima) che è a dir poco castrante per un talento come il suo. Andrea non incide più nel mondiale: parte indietro perché fati-ca troppo in prova, si trova invischiato in gruppi nei quali si rischia troppo. Lo diciamo da un po’: il miglior talento italiano deve ri-partire, possibilmente da una base stabile, per crescere, perché è bello girare con la Ducati nei test al Mugello, ma prima di di-ventare un personaggio della classe regina, bisogna vincere, possibilmente il mondiale, nelle categorie inferiori.

Passiamo alla lotta tra i costruttori: la Suter comanda, a quota 198 punti, con la Kalex che arriva a quota 174 punti. Più indie-tro FTR e Tech3. La MotoBi, usata dal solo De Angelis, aggancia la Moriwaki campione del mondo in carica, che soffre il momento difficile del pilota di punta del team Gresini. Yuki Takahashi si ritira ed in classifica è ot-

tavo; forse è in un momento migliore Miche-le Pirro.

Tra quelli che non ricorderanno con pia-cere questa trasferta c’è di sicuro Aleix Espargaró, che si è ritrovato in ospedale, per fortuna senza gravi danni, dopo una brutta caduta. Anche Pasini non chiude con il sor-riso e sente sempre vacillare il suo posto in squadra. Vacilla anche la MZ, che qui è di casa, che non ha sponsor e conquista un solo punticino con Max Neukirchner.

A sinistrA, lA spettAcolAre cAdutA di debise, che erA in lottA con pAsini.juliAn simon (60), Al rientro dopo l’infortunio Al gp cAtAlunyA,hA terminAto lA suA gArA dopo pochi metri.

Altraguardo GirivelociAlvia

qualific

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Campionatopiloti

6. Thomas luthi 77; 7. andrea iannone 66; 8. Yuki Takahashi 58; 9. Randy Krummenacher 52; 10. Julian Simon 49; 11. Michele Pirro 43; 12. Kenan Sofuoglu 39; 13. aleix espargaro 38; 14. esteve Rabat 37; 15. Jules cluzel 35; 16. Dominique aegerter 33; 17. Yonny hernandez 33; 18. Max Neukirchner 32; 19. Scott Redding 25; 20. anthony West 18; 21. alex Baldolini 18; 22. Pol espargaro 16; 23. Mattia Pasini 13; 24. Kev coghlan 11; 25. Mika Kallio 8; 26. Mike Di Meglio 7; 27. claudio corti 7; 28. Xavier Simeon 6; 29. Ratthapark Wilairot 4; 30. Ricard cardus 2; 31. axel Pons 1.

liBeRe

1. Stefan Bradl Germania Kalex 25 11 25 16 25 25 — 20 20 1672. Marc Marquez Spagna Suter — — — 25 20 — 25 25 25 1203. Simone corsi Italia fTR 10 16 11 9 13 6 2 9 8 844. alex De angelis Rep. S.Marino Motobi 13 9 4 6 10 — 11 13 16 825. Bradley Smith Gran Bretagna Tech 3 7 13 — 7 — 20 16 16 — 79

TOTa

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ValeNcia

Marc Marquez (Suter) in 1’24”733 alla media di 155,967 km/hPole 2010: andrea iannone (Speed Up) in 1’24”982 a 155,510 km/h

Poleposition

Moto2 Germania

19RC

S

GP-4

RX

M4 [email protected]

www.motorquality.com

Distribuito da:

Mescola Z04 Factory Pads

Dischi T-DriveFactory Brakes

1. Marc Marquez Suter in 41’37”457106,459 km alla media di 153,457 km/h

2. Stefan Bradl Kalex a 0”8963. alex De angelis Motobi a 1”3874. Randy Krummenacher Kalex a 3”4135. Thomas luthi Suter a 4”1856. Yonny hernandez FTR a 7”6917. Scott Redding Suter a 10”6068. Simone corsi FTR a 10”6679. Jules cluzel Suter a 12”079

10. Michele Pirro Moriwaki a 12”33711. Kenan Sofuoglu Suter a 13”19712. Dominique aegerter Suter a 21”51613. Pol espargarò FTR a 21”65214. andrea iannone Suter a 21”82715. claudio corti Suter a 22”23816. Mike Di Meglio Tech 3 a 22”35917. alex Baldolini Suter a 26”49818. Xavier Simeon Tech 3 a 30”13719. Mattia Pasini FTR a 34”02320. Kenny Noyes FTR a 34”18821. Jordi Torres Suter a 34”30022. axel Pons Pons Kalex a 34”94923. anthony West MZ-RE Honda a 49”14924. Santiago hernandez FTR a 49”90225. Ratthapark Wilairot FTR a 53”18026. Robertino Pietri Suter a 57”67327. Steven Odendaal Suter a 1’12”31828. Ricard cardus Moriwaki a 1’12”94329. Tommaso lorenzetti FTR a 1 giro30. Mashel al Naimi Moriwaki a 1 giro

RiTiRaTiYuki Takahashi Moriwaki al 24. giroesteve Rabat FTR al 20. giroBradley Smith Tech 3 al 16. giroaleix espargarò Pons Kalex al 6. giroMax Neukirchner MZ-RE Honda al 6. giroValentin Debise FTR al 3. giro

NON ha fiNiTO il PRiMO giROJulian Simon Suter

NON PaRTiTOMika Kallio Suter

1. Marc Marquez Spagna 1’25”609 1’24”7332. Stefan Bradl Germania 1’25”249 1’24”8623. aleix espargarò Spagna 1’25”460 1’24”9004. Michele Pirro Italia 1’25”814 1’25”0855. Julian Simon Spagna 1’25”408 1’25”1896. alex De angelis R. S. Marino 1’25”542 1’25”2237. Xavier Simeon Belgio 1’25”874 1’25”2358. Mika Kallio Finlandia 1’25”760 1’25”2719. Bradley Smith G. Bretagna 1’25”479 1’25”304

10. Yonny hernandez Colombia 1’25”773 1’25”31011. Max Neukirchner Germania 1’25”889 1’25”37912. Thomas luthi Svizzera 1’25”458 1’25”43413. Yuki Takahashi Giappone 1’25”142 1’25”44314. Pol espargarò Spagna 1’25”653 1’25”45315. Randy Krummenacher Svizzera 1’25”633 1’25”45616. Jordi Torres Spagna 1’25”722 1’25”46517. Jules cluzel Francia 1’25”686 1’25”49518. esteve Rabat Spagna 1’25”668 1’25”51019. axel Pons Spagna 1’26”262 1’25”51520. Kenan Sofuoglu Turchia 1’25”838 1’25”57921. Simone corsi Italia 1’25”627 1’25”61322. Mike Di Meglio Francia 1’26”210 1’25”61623. Scott Redding G. Bretagna 1’25”529 1’25”63724. Ricard cardus Spagna 1’25”836 1’25”72325. andrea iannone Italia 1’25”993 1’25”78826. Kenny Noyes USA 1’26”751 1’25”80627. claudio corti Italia 1’25”793 1’25”85128. Dominique aegerter Svizzera 1’26”285 1’25”87029. alex Baldolini Italia 1’26”415 1’25”87230. Valentin Debise Francia 1’26”212 1’25”90031. anthony West Australia 1’26”326 1’26”13032. Ratthapark Wilairot Thailandia 1’26”346 1’26”21133. Mattia Pasini Italia 1’26”335 1’26”34034. Robertino Pietri Venezuela 1’26”595 1’26”48235. Santiago hernandez Colombia 1’28”088 1’27”16636. Steven Odendaal Sudafrica 1’28”740 1’27”59137. Tommaso lorenzetti Italia 1’28”201 1’27”81638. Mashel al Naimi Qatar 1’28”891 1’28”412

1. Yonny hernandez 1’25”255alla media di 155,012 km/h

2. alex De angelis 1’25”3143. Simone corsi 1’25”5124. Stefan Bradl 1’25”5285. Marc Marquez 1’25”5646. Thomas luthi 1’25”5667. Bradley Smith 1’25”5958. Scott Redding 1’25”6539. Yuki Takahashi 1’25”663

10. R. Krummenacher 1’25”68011. Michele Pirro 1’25”75312. Kenan Sofuoglu 1’25”76413. Pol espargarò 1’25”82914. andrea iannone 1’25”86115. Max Neukirchner 1’25”88216. esteve Rabat 1’25”89317. Jules cluzel 1’25”91018. aleix espargarò 1’25”93719. claudio corti 1’25”99620. Mike Di Meglio 1’26”00621. alex Baldolini 1’26”07022. Dominique aegerter 1’26”11223. Jordi Torres 1’26”22824. Xavier Simeon 1’26”28625. Kenny Noyes 1’26”30326. axel Pons 1’26”35227. Mattia Pasini 1’26”50428. anthony West 1’26”70629. Ratthapark Wilairot 1’26”89230. Ricard cardus 1’26”90031. Robertino Pietri 1’26”96032. Santiago hernandez 1’26”98033. Valentin Debise 1’27”24834. Steven Odendaal 1’27”47535. Mashel al Naimi 1’28”26436. Tommaso lorenzetti 1’28”970

PRiMaTO PReceDeNTeandrea iannone (Speed Up) nel 2010,

in 1’25”629 alla media di 154,335 km/h

125 Germania

motosprint

52

di Enrico Borghi

Di nuovo beffato: primo alla pari con Faubel, ma vittoria allo spagnolo per il giro più veloce

Povero ZarcoSACHSENRING – Visto che il cam-

pionato del mondo concede una pausa – la 125, come la Moto2, in

California non ci sarà, questo fine setti-mana – sarebbe bene che i ragazzi ita-liani impegnati in questo campionato utilizzassero le vacanze per guardare un po’ di filmati. Cioè le gare che hanno corso loro, fino ad ora, e quelle degli al-tri. In particolare gli spagnoli e il france-se Zarco. Magari da quelle immagini possono imparare qualcosa, perché se il

talento di Viñales non si può comprare, si possono comunque fare progressi cercando di capire cosa non sta funzio-nando nel gruppo italiano. Si può cerca-re di capire come guidano i migliori, ma soprattutto come gareggiano. Perché dalle nostre parti non c’è grinta, mor-dente, determinazione.

Siamo a metà stagione, è il momento di farsi delle domande. Ad esempio: perché i due piloti del Team Italia FMI non hanno ancora un solo, misero, pun-

Povero Zarcoto nella classifica di campionato? Sareb-be già incoraggiante trovare una rispo-sta anche solo a questo quesito.

Sarebbe bello, però, sapere anche perché non c’è un italiano nemmeno nella zona punti del GP Germania. Il migliore dei nostri è stato Simone Grot-zkyj: diciassettesimo, a oltre 43 secondi dal vincitore. Luigi Morciano è stato di-ciannovesimo (dopo essere partito tren-taduesimo), a oltre un minuto di distacco dal vertice. Francesco Mauriello è stato

ventiduesimo, a 1’24”. Alessandro To-nucci ha chiuso in venticinquesima posi-zione, subendo un distacco di 1’27”505.

E pensare che Toni Finsterbusch è stato dodicesimo con una vecchia KTM messa insieme come si può...

IL GP GERMANIA entrerà nella storia. Non solo per il bellissimo confronto tra sei piloti, ma soprattutto perché la vitto-ria è stata assegnata in base ad un giro veloce. Non all’ordine di arrivo. Hector

Faubel e Johann Zarco sul tra-guardo sono arrivati primi insie-me, e le fotocellule avevano asse-gnato la vittoria a Zarco, per un solo millesimo di differenza. Però poi il video utilizzato dalla Race Direction ha “detto” che i due sono arrivati sulla linea del tra-guardo esattamente nello stesso istante. Non si può assegnare la

vittoria a due piloti, così è stato necessa-rio ricorrere alla discriminante del giro veloce, fatto segnare da Faubel – 1’27”867 – al termine dell’undicesimo passaggio.

Ci si chiede cosa debba fare Zarco per vincere. A Barcellona era stato declas-sato in seconda posizione, dopo avere vinto, penalizzato per un sorpasso trop-po aggressivo su Terol. Adesso la vittoria gli è stata scippata da un video.

«Ho passato Faubel, lui ha resistito ma non ho mollato – ha spiegato Zarco, dopo la gara –. Pensavo di avere vinto, ho visto sul pannello elettronico che il mio nome era al vertice. Al rientro nel parco chiuso ho messo la mia moto nel-lo spazio della prima posizione, poi mi sono venuti a dire che non avevo vinto io... Sono molto deluso dal modo in cui è stata decisa la classifica. Anche perché, pensando al titolo, una mia vittoria oggi avrebbe fatto la differenza. Quei 5 punti in più mi avrebbero fatto comodo».

Zarco sta dando la caccia a Terol, quindi anche un solo punto potrebbe ri-sultare, alla fine, decisivo. Lo spagnolo si è battuto fino a metà gara, ed è stato anche in testa, poi nel finale non è riu-scito a mantenere il ritmo imposto da Faubel, Zarco, Viñales. Così alla fine è stato quarto. E adesso in classifica ge-nerale il suo vantaggio è di 32 punti.

La gara si è decisa nell’ultimo giro, quando Faubel ha sferrato l’attacco. Né Zarco né Viñales si sono lasciati sor-prendere, ma il sedicenne Viñales ha ceduto, anche se solo per un attimo, nel momento dello strappo finale e quindi ha perso il contatto sulla salita che porta alla bandiera a scacchi. E ha chiuso in terza posizione.

Ora i ragazzi hanno circa un mese di pausa. La battaglia per il titolo prosegui-rà a Brno, il 14 agosto. In Repubblica Ceca riprenderà anche il cammino dei nostri: non si chiede una vittoria, da Br-no a Valencia, ma almeno dei piazza-menti da top ten. Coraggio, si può fare!

Faubel e Johann Zarco sul tra-guardo sono arrivati primi insie-me, e le fotocellule avevano asse-gnato la vittoria a Zarco, per un solo millesimo di differenza. Però

vittoria a due piloti, così è stato necessa-rio ricorrere alla discriminante del giro Il vincitore

Hector Faubel «IL LIvELLo della gara è stato altissimo, ed ero entusiasta dopo il traguardo perché pensavo di avere vinto io. Quando sullo schermo ho visto che Zarco mi aveva battuto, non riuscivo a crederci. Al di là della maniera in cui me l’hanno poi assegnata, questa vittoria mi serve per il morale. Avevo bisogno di un risultato simile e di una gara corsa con questa aggressività. Tra l’altro, grazie anche alla mia squadra che mi ha dato una grossa mano nel mettere a punto la ciclistica, ho vinto proprio su una delle piste che mi piacciono meno. È un segnale incoraggiante».

La voLata per La vittoria: suL traguardo FaubeL

(55) e Zarco (5) sono aFFiancati. a destra, iL podio, con anche

viÑaLes. in aLto, La voLata tra grotZkyJ

(15) e schrötter (77).

24.000 EuRo PER LA hoNdA Nsf250RCosterà 24.000 euro (IVA compresa) la Honda NSF250R, la Moto3 della Casa giapponese per la quale la scorsa settimana abbiamo erroneamente indicato un prezzo molto più basso. Prenotazioni e vendite in Italia saranno gestite dalla Gresini Racing.

Altraguardo GirivelociAlvia

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6. hector faubel 90; 7. efren Vazquez 90; 8. luis Salom 76; 9. Sergio Gadea 71; 10. Danny Kent 46; 11. Jakub Kornfeil 34; 12. adrian Martin 30; 13. Miguel Oliveira 30; 14. alberto Moncayo 28; 15. Simone Grotzkyj 19; 16. Taylor Mackenzie 15; 17. Marcel Schrotter 15; 18. Zulfahmi Khairuddin 13; 19. louis Rossi 13; 20. Niklas ajo 11; 21. Danny Webb 10; 22. alexis Masbou 10; 23. hiroki Ono 8; 24. Jasper iwema 7; 25. Toni finsterbusch 4; 26. John McPhee 1; 27. Josep Rodriguez 1.

liBeRe

1. aPRilia 25 2252. DeRBi 20 1433. MahiNDRa 2 224. KTM 4 21

Maverick Viñales (Aprilia) in 1’27”477 alla media di 151,075 km/hPole 2010: Marc Marquez (Derbi)

in 1’26”053 alla media di 153,575 km/h.

Poleposition Campionatomarche

Campionatopiloti1. Nicolas Terol Spagna aprilia 25 25 25 20 25 8 — 25 13 1662. Johann Zarco Francia Derbi 10 16 16 11 10 20 11 20 20 1343. Maverick Viñales Spagna aprilia 7 — 13 25 20 — 25 16 16 1224. Jonas folger Germania aprilia 11 20 11 10 16 25 8 — 9 1105. Sandro cortese Germania aprilia 20 10 20 9 13 9 13 4 8 106

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125 Germania

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IONI RAC

ING

1. Maverick Viñales Spagna 1’28”323 1’27”4772. hector faubel Spagna 1’28”215 1’27”8083. luis Salom Spagna 1’28”614 1’27”8654. Nicolas Terol Spagna 1’28”049 1’27”9925. Sergio Gadea Spagna 1’28”118 1’28”0676. Johann Zarco Francia 1’28”339 1’28”1787. efren Vazquez Spagna 1’28”412 1’28”3168. alberto Moncayo Spagna 1’28”480 1’28”3449. Jonas folger Germania 1’28”464 1’28”390

10. Danny Kent G. Bretagna 1’29”300 1’28”62611. Miguel Oliveira Portogallo 1’28”935 1’28”65112. adrian Martin Spagna 1’28”871 1’28”70413. Marcel Schrotter Germania 1’28”852 1’28”72114. Niklas ajo Finlandia 1’29”184 1’28”75215. Sandro cortese Germania 1’28”443 1’28”77816. Danny Webb G. Bretagna 1’29”249 1’28”82217. Zulfahmi Khairuddin Malesia 1’29”915 1’28”92918. luigi Morciano Italia 1’29”208 1’29”06219. Simone Grotzkyj Italia 1’29”366 1’29”17120. harry Stafford G. Bretagna 1’29”125 1’29”22621. Taylor Mackenzie G. Bretagna 1’29”280 1’29”30722. alexis Masbou Francia 1’29”896 1’29”44623. louis Rossi Francia 1’29”239 1’29”45024. Jasper iwema Olanda 1’29”766 1’29”52325. luca Gruenwald Germania 1’29”292 1’29”62826. Jack Miller Austria 1’30”047 1’29”68027. Sturla fagerhaug Norvegia 1’29”494 1’29”72528. Toni finsterbusch Germania 1’29”710 1’29”73929. Giulian Pedone Svizzera 1’29”203 1’29”82530. Jakub Kornfeil Rep. Ceca 1’29”275 1’29”90531. francesco Mauriello Italia 1’30”169 1’30”22732. Peter Sebestyen Ungheria 1’30”829 1’30”60233. Joan Perello Spagna 1’29”797 1’30”60634. alessandro Tonucci Italia 1’31”082 1’31”27335. felix forstenhaeusler Germania 1’31”501 1’31”43136. Marvin fritz Germania 1’31”261 1’31”655

1. hector faubel 1’27”867alla media di 150,404 km/h

2. Sergio Gadea 1’28”0853. luis Salom 1’28”1144. Johann Zarco 1’28”1365. Danny Kent 1’28”1816. Maverick Viñales 1’28”1847. Nicolas Terol 1’28”2058. efren Vazquez 1’28”2879. Sandro cortese 1’28”301

10. Jonas folger 1’28”37811. adrian Martin 1’28”56212. alberto Moncayo 1’28”80213. Jasper iwema 1’28”98714. Toni finsterbusch 1’28”99215. harry Stafford 1’29”00616. Jakub Kornfeil 1’29”04317. Niklas ajo 1’29”12018. Danny Webb 1’29”21719. Marcel Schrotter 1’29”27820. louis Rossi 1’29”31021. Miguel Oliveira 1’29”50622. luca Gruenwald 1’29”61023. luigi Morciano 1’29”63424. Simone Grotzkyj 1’29”71625. Giulian Pedone 1’29”83226. alexis Masbou 1’29”94627. francesco Mauriello 1’30”12928. Joan Perello 1’30”14829. Taylor Mackenzie 1’30”24430. Sturla fagerhaug 1’30”26031. Zulfahmi Khairuddin 1’30”29732. Peter Sebestyen 1’30”52733. alessandro Tonucci 1’30”99334. Marvin fritz 1’31”05035. f. forstenhaeusler 1’31”11236. Jack Miller 1’31”901

PRiMaTO iMBaTTuTOGabor Talmacsi (Aprilia) nel 2007,

in 1’26”909 alla media di 152,062 km/h

1. hector faubel Aprilia in 39’57”97999,117 km alla media di 148,800 km/h

2. Johann Zarco Derbi a 0”0003. Maverick Viñales Aprilia a 0”2724. Nicolas Terol Aprilia a 1”7235. luis Salom Aprilia a 2”7856. Sergio Gadea Aprilia a 6”7867. Jonas folger Aprilia a 13”1168. Sandro cortese Aprilia a 13”4149. Danny Kent Aprilia a 13”710

10. Niklas ajo Aprilia a 29”09011. alberto Moncayo Aprilia a 29”34112. Toni finsterbusch KTM a 33”48313. Jakub Kornfeil Aprilia a 34”35714. Danny Webb Mahindra a 34”40515. Jasper iwema Aprilia a 36”87816. Marcel Schrotter Mahindra a 43”08717. Simone Grotzkyj Aprilia a 43”12318. louis Rossi Aprilia a 52”48719. luigi Morciano Aprilia a 1’01”93620. Giulian Pedone Aprilia a 1’04”49421. Sturla fagerhaug Aprilia a 1’05”80422. francesco Mauriello Aprilia a 1’05”90023. Joan Perello Aprilia a 1’24”20524. Zulfahmi Khairuddin Derbi a 1’27”32725. alessandro Tonucci Aprilia a 1’27”50526. alexis Masbou Aprilia a 1 giro27. felix forstenhaeusler Honda a 1 giro

RiTiRaTiadrian Martin Aprilia al 27. giroharry Stafford Aprilia al 27. giroluca Gruenwald KTM al 24. giroefren Vazquez Derbi al 21. giroPeter Sebestyen KTM al 20. giroMarvin fritz Honda al 9. giroJack Miller Aprilia al 4. giroMiguel Oliveira Aprilia al 3. giroTaylor Mackenzie Aprilia al 3. giro

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di Paolo Gozzi - foto Zac, Getty Images, Alex PhotoSuperbike Polemica gomme, la parola alla Pirelli

Nessun favoritismo

Giorgio Barbier: «Biaggi dice

che le gomme non vanno bene

sull’Aprilia ma fanno volare

la Ducati? Non è vero. Possiamo

dimostrarlo»

CARLOS Checa è al comando del Mon-diale Perché il fornitore unico Pirelli finora ha portato gomme più adatte

alla Ducati che alle quattro cilindri?L’interrogativo è sorto quando lo spagnolo

dominava la scena (otto vittorie e due terzi posti nelle prime dodici gare) e non si è so-pito dopo i quattro trionfi consecutivi centra-ti dalle quattro cilindri ad Aragon e Brno (due Biaggi, altrettanti Melandri).

Fermo a quota due successi in sedici cor-se, contro i dieci in totale della trionfale sta-gione scorsa, Biaggi non le ha mandate a dire: «Nel 2010 c’era una gomma perfetta per la RSV4 ma la Pirelli l’ha ritirata. Quelle attuali non vanno bene sull’Aprilia, mentre fanno volare la Ducati».

Il direttore tecnico Luigi Dall’Igna ha riba-dito il concetto pochi attimi prima del via di Brno: «Abbiamo atteso oltre mezza stagione prima di dire la nostra, perché volevamo analizzare con calma i dati e capire perché non stavamo offrendo le stesse prestazioni. Adesso abbiamo un’idea molto precisa di

quello che non va: avremmo bisogno di gom-me più morbide, come la 561 che non viene più prodotta. Ci chiediamo perché».

La fornitura unica di gomme doveva esse-re la panacea di tutti i mali ma in realtà ne-anche con una sola marca ci sarà mai l’equi-librio perfetto. Tanto che, sia in Superbike che in MotoGP, il monogomma è al centro delle discussioni. C’è da sottolineare che l’impostazione dei due monogomma è molto diversa: l’obbiettivo principale della Pirelli è sviluppare soluzioni che, per la maggior par-te, possano essere trasferite nella produzio-ne dalla serie. Le coperture Superbike ven-gono prodotte con lo stesso procedimento industriale utilizzato per quelle stradali e hanno un costo di circa 300 euro, un decimo rispetto alle gomme “prototipo” che la Brid-gestone porta in MotoGP. Qui la fornitura è gratuita mentre in Superbike ogni team paga una somma forfettaria di 55.000 a pilota, test invernali inclusi.

In vista del prossimo round di Silverstone (31 luglio) e della volata Mondiale tra Checa,

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Nessun favoritismo

carlos checa dietro max biaggi e marco melandri. sono rispettivamente primo, secondo e terzo in campionato, racchiusi in 53 punti.

Biaggi e Melandri racchiusi in appena 53 punti (su 250 da assegnare) le gomme reste-ranno un argomento strategico. Il paddock è pieno di tensioni e l’interrogativo che ricorre con frequenza sempre maggiore è il seguen-te: è vero che Biaggi e l’Aprilia non hanno la gomma giusta e che la Pirelli, magari invo-lontariamente, sta favorendo la Ducati?

LO ABBIAMO chiesto a Giorgio Barbier, responsabile sviluppo della marca italiana per il settore moto. L’ingegnere milanese lavora in Superbike dal 1989, quando la Pi-relli centrò il titolo iridato con Fred Merkel e la Honda, sorprendendo Michelin e Dunlop che allora erano impegnate in forma ufficia-le. Dal 2004 Pirelli è fornitore unico.

Perché non portate più la 561 che piaceva così tanto a Biaggi?

«Biaggi ha vinto lo scorso campionato an-dando sempre a podio e per farlo ha utilizza-to in gara fino a sei diverse soluzioni anterio-ri e sei posteriori. Ha vinto le sue dieci gare

utilizzando cinque posteriori diverse. La 561 fu una di quelle e venne introdotta a Misano, dove Biaggi vinse entrambe le manche. La portammo anche a Brno, dove Max vinse una gara. Se Aprilia sembrava avesse un vantag-gio costante nell’utilizzarla, altri team ebbe-ro alterne fortune. Crutchlow con la Yamaha e Rea con la Honda con la 561 hanno vinto alcune gare ma in altre ebbero problemi im-portanti di messa a punto e durata. Questo è il motivo per cui decidemmo di seguire un’altra linea di sviluppo. Le gare sono il momento più veritiero di verifica e non pos-siamo permetterci di avere del materiale che non soddisfa la maggior parte dei team».

A Brno, dopo gara 1, Biaggi in TV ha detto: «Non siamo a posto con le gomme, lo capi-sci guardando il tempo sulla distanza molto più lento del 2010». È vero: il risultato non è cambiato ma stavolta Max ha impiegato quasi 10 secondi in più a coprire i 20 giri. Perché?

«Il grip della pista di Brno è degradato notevolmente dopo la riasfaltatura di due

anni fa, me lo avevano detto i piloti locali sia moto che auto. Sapevamo che c’erano ondu-lazioni nelle frenate, parti molto consumate nelle accelerazioni ma ho preferito attende-re i dati. In più, le notti di venerdì e sabato dei violenti temporali hanno lavato ogni traccia di gommatura accumulata, diminuendo l’aderenza. Non è stato un problema tecnico specifico della Superbike: tutte le classi, in-distintamente, hanno perso circa mezzo se-condo al giro rispetto lo scorso anno. E la Superpole, sebbene più competitiva di quel-la dello scorso anno, non ha battuto il record di Crutchlow con la Yamaha».

Anche a Misano si è girato più piano dell’anno scorso. Però ad Assen Checa sul giro in gara è stato addirittura più veloce di Valentino Rossi con la Ducati MotoGP. Per-ché risultati così diversi?

«Per Misano, come a Brno, ha avuto una forte influenza la pioggia pre-gara. Assen era stata più sfortunata lo scorso anno. La nostra fornitura deve garantire lo spettacolo in gara e la competitività. Il nostro prodot-]

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to deve permettere ai piloti di trovare inter-pretazioni diverse della gara, con sorpassi e rendimenti dipendenti dalla singola strate-gia e dal duro lavoro di tecnici e ingegneri. È il nostro principale obbiettivo». 

Gli appassionati sentono parlare di “mo-nogomma” e pensano che la scelta sia ob-bligata. In realtà nel 2011 avete sfornato tantissime novità. Quante?

«Negli otto round disputati abbiamo por-tato complessivamente ventitré soluzioni, di cui tredici inedite».

In ogni round ciascun pilota dispone di una scelta che varia da tre a cinque soluzio-ni per il posteriore. Visto che ne avete avu-te 23 a disposizione, come vi siete orientati nella scelta?

«In  base  a  quattro  linee  decisionali:  1) temperature che possiamo trovare nel Pae-se per selezionare la gamma da mettere a disposizione. A Donigton avevamo 5 gradi sull’asfalto, a Brno 55, è chiaro che sono necessarie soluzioni molto diverse. 2) espe-rienza dell’anno precedente che ci permette di centrare  la selezione. 3) evoluzione del medesimo prodotto per la gamma futura. 4) stato dell’arte dello sviluppo odierno e ne-cessità di verifica in diverse gare sullo stesso materiale. Esempio: la soluzione soft di Mi-sano aveva grip ma non percorreva che me-tà gara ma a Brno è stata usata da tutti con i risultati che avete visto». 

Nelle ultime due stagioni, Ducati ha avu-to spesso problemi con le gomme. Nel 2010 Checa a Brno ebbe problemi di tenuta, arri-vando solo sesto e nono, lontanissimo dai primi. Perché quest’anno ha fatto terzo, attaccato a Biaggi e Melandri, e nelle altre gare ha fatto la differenza utilizzando co-perture più soffici degli altri?

«L’utilizzo della soluzione più soffice  e la capacità di portarla a fine gara è il principa-le obiettivo di lavoro che pilota, ingegneri del 

aumentare la mole di dati a nostra disposi-zione. Nel corso del Mondiale non facciamo cambiamenti fondamentali (carcasse, profi-li, dimensioni) che potrebbero evidenziare differenze di reazioni su ciclistiche,  elettro-niche o stili di guida, ma solo adeguamenti di mescole battistrada».

Rispondendo agli interrogativi posti da Biaggi e dall’Aprilia avete fatto capire che un solo test non basta e che occorre ritor-nare al passato, con più test di gruppo. La BMW, per esempio, ha girato sempre da sola e adesso si lamenta anche lei di non avere la gomma “giusta”. Avremo novità già dal prossimo inverno?

«In passato facevamo diversi test di grup-po ma da un paio d’anni questo spirito si è perso. Le squadre preferiscono provare  in privato, spendendo più risorse ma evitando confronti. Posso capirlo per chi è un po’ in-dietro rispetto gli altri o vuole sviluppare una moto prima di confrontarsi con gli altri. Ma questa dispersione non è  un  bene per  la Superbike e non rende agevole il nostro la-voro. Per questo auspichiamo  il  ritorno ai test condivisi che ci permettano di preparare le gare su una base maggiore d’informazio-ni». 

Perché la Bridgestone in MotoGP porta due sole gomme, molto dure, e la Pirelli invece offre una scelta molto più vasta con tendenza al soffice?

«Non siamo  in Superbike solo per pro-muovere  il nostro marchio o promuovere prodotti di vendita diversi da quelli con cui corriamo, ma per creare  insieme a piloti, squadre e case i prodotti che tutti possono poi acquistare. Le gomme con cui Biaggi, Melandri, Checa corrono e vincono sono già sugli espositori dei nostri rivenditori o lo sa-ranno l’anno prossimo al fine delle verifiche che svolgiamo durante  il Campionato. Per questa ragione non giochiamo al risparmio sulla pelle dei piloti o dello spettacolo».

In MotoGP si lamentano perché manca lo spettacolo e vorrebbero che la Bridgestone portasse gomme meno critiche per livella-re i valori. In Superbike ci divertiamo per-ché Pirelli ha l’obbiettivo di far vincere tut-ti?

«Vi racconto un episodio. Due anni fa a un test a Monza portammo diversi anteriori da provare e Haga, allora in Ducati, ne trovò uno che gli garantì quasi sette decimi di vantag-gio al giro. Il resto dei team di sviluppo tro-varono la stessa soluzione ininfluente, poco adatta o persino pericolosa. Dovemmo di-scutere  con  Ducati  ma  togliemmo  quella soluzione dalla  lista senza esitare. Non è 

Superbike Polemica gomme, la parola alla Pirelli

chi vuole pensare male... troverà sospetti i complimenti di barbier a checa dopo una delle sue vittorie.

team, delle sospensioni, freni e pneumatici svolgono nei due giorni di prova e, spesso, anche  tra gara 1 e 2. Per esempio Michel Fabrizio, che con la Suzuki del team Alstare sta facendo una stagione notevole, ha utiliz-zato più spesso di Checa soluzioni cosidette morbide».

La Superbike è il campionato delle deri-vate dalla serie ma voi fate sviluppo molto spinto introducendo un gran numero di evo-luzioni. Non sarebbe meglio puntare su un numero più ridotto di soluzioni?

«Pirelli ha un modello di fornitura unico ed è una delle ragioni della sua longevità. L’im-plementazione continua ci permette di man-tenere l’obbiettivo sulle esigenze dei costrut-tori e piloti. Se non evolvessimo gli pneuma-tici molti sforzi di piloti, Case e team verreb-bero  vanificati  in  un’uniformità  plafonata dalla  resa  degli  stessi.  Portando  gomme sempre più performanti permettiamo loro di esprimere il potenziale e così cresciamo in-sieme. L’altro nostro obiettivo è il continuo miglioramento della gamma di  vendita  in ambito racing e stradale sportivo; di  tutto questo materiale, solo quello che dimostra costanza di prestazione e adattamento a di-verse situazioni di  temperatura ed asfalti entra nella gamma dell’anno seguente».

Questo inverno c’è stato un solo test di gruppo, per altro non a ranghi completi e avversato dal maltempo, a Portimao. Siete partiti con meno dati rispetto al passato, questo ha complicato i vostri processi di sviluppo e selezione?

«Per regolamento lo sviluppo viene affida-to a sette team delegati dalla Casa che rap-presentano  (Althea  Ducati,  Aprilia,  BMW Motorrad, Kawasaki PBM, Yamaha, Honda Ten Kate, Suzuki Alstare, ndr) e queste squa-dre vengono seguite spesso anche nel corso delle  loro prove private. Cosi possiamo te-stare del materiale nuovo o, semplicemente, 

«Non giochiamo al risparmio sulla pelle dei piloti o dello spettacolo»

motosprint

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nostro interesse sviluppare pneumatici che diano un grande vantaggio a una sola Casa ma creare prodotti che portino un piccolo miglio-ramento per tutti: in questo modo siamo certi di portare sul mercato prodotti che incontre-ranno facilmente consenso verso tutti gli uten-ti dei diversi Marchi motociclistici. E ogni anno facciamo un piccolo passo in avanti».

Per regolamento la FIM può cambiare le gomme ai 4 piloti della prima fila con altre dello stesso tipo depositate da Pirelli prima dell’inizio del week-end. In questa stagione non è mai stato fatto il cambio d’ufficio. Per-ché?

«È una scelta della FIM, di Infront o di qua-lunque team che lo richieda espressamente».

Checa, Biaggi e Melandri si giocano il Mon-diale in volata: introdurrete altre soluzioni mai provate da nessuno negli ultimi cinque round?

«I piani per le produzioni della seconda par-te della stagione prevedono l’introduzione di alcune nuove soluzioni, a seconda di come procederanno le prossime gare. Dobbiamo de-finire la gamma di prodotti da introdurre sul mercato nel 2012 e ci mancano ancora alcuni tasselli».

Il regolamento impone un limite nel nume-ro di pneumatici utilizzabili in prove e gara, attualmente fissato in undici anteriori (una in più per chi fa la Superpole) e quindici poste-riori. Sono in vista novità 2012?

«No. Il sistema è collaudato, va bene e non prevediamo cambiamenti».

Pirelli ha un accordo con Infront per la for-nitura unica che scade a fine 2012. Lo avete già esteso?

«Ci stiamo lavorando perché il nostro ob-biettivo è continuare ad essere partner di que-sto bellissimo campionato».

«Non abbiamo interesse a sviluppare gomme che diano un grande vantaggio a una sola Casa; meglio un prodotto che porti un piccolo beneficio a tutti»

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di Enzo TempestiniCross MX1 GP Lettonia

]

Cairoli domina, due vittorie. Desalle crolla, due volte ottavo. Tony vola in campionato

KEGUMS - Antonio Cairoli autografa la sua prestazione in Lettonia con la “firma” che da sempre contraddi-

stingue le sue vittorie più belle, il “nac nac”. Ottavo podio su dieci gare, settimo consecutivo, terza vittoria assoluta ma la prima doppietta di questa stagione. Cairo-li c’è, quello vero! Kegums lo aveva visto vincitore nel 2009 quando, al suo primo campionato in MX1, diede il colpo di grazia il mondiale portandosi a oltre 50 punti di vantaggio in classifica generale. Dopo questa gara, i punti di vantaggio sono qua-rantadue, ma non è tanto il fattore mate-matico a preoccupare i suoi avversari,

quanto quello prestazionale. Cairoli è tor-nato prepotentemente a guidare la sua tre e mezzo in maniera impeccabile. Dal sa-bato della Germania le prime avvisaglie per i suoi avversari si erano manifestate sotto forma della vittoria in qualifica, nel-la terra dell’est c’è stata la sua zampata vincente, secca e impeccabile, da KO per tutti. Una stoccata uscita dal manubrio del siciliano che suona come uno sfrontato attacco al titolo. Al primo via è scattato

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Supersonico

Cairoli gradisCe partiColarmente la pista lettone. il luogo ideale per Centrare la prima doppietta

della stagione. Ha preCeduto in entrambe le gare Frossard e bobrysHev. il vantaggio di tony

su desalle, anCora FuoriForma, è salito a 42 punti.

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Cross MX1 GP Lettonia

sfruttando al massimo la posizione alla corda ma soprattutto sfruttando tutto il suo potenziale in fase di partenza. Solo Nagl ha provato a contrastarlo ma gli è bastato meno di mezzo giro per portarsi al comando. Da quel momento non c’è stata storia.

Alle sue spalle hanno tentato di ripren-derlo, primo fra tutti il russo Bobryshev. Dopo la doppia vittoria di settimana scorsa tutti si attendevano l’attacco al campione ma con un Cairoli come quello visto a Ke-gums c’è stato ben poco da fare. Per “Bob-by”, da attaccante ad attaccato il passo è stato breve e, infatti, a due giri dal termine, ha dovuto cedere la seconda posizione all’arrembante Frossard che ha eseguito un finale di gara da consumato campione. Attacco conclusivo che l’ha portato dritto a mordere il parafango posteriore della KTM di Cairoli che, proprio nell’ultimo giro, ha trovato sulla sua strada qualche doppiato che ha rischiato di rovinare il successo del siciliano. Frossard è arrivato in volo, attac-cato al vincitore anche se è parso chiaro che negli ultimi giri, Tony ha amministra-to. Terzo Bobryshev che ha retto bene agli attacchi di Nagl, voglioso di tornare nei piani alti delle classifiche.

Quinto ha chiuso David Philippaerts, di-stanziato di venticinque secondi dal vinci-tore. Sesto al primo passaggio è rimasto attaccato ai migliori per metà del tempo

ma poi ha perso lentamente contatto con il gruppo che si giocava le posizioni del podio. David ha recuperato soltanto su De-salle, caduto in un contatto con Frossard.

Il belga, ancora alle prese con problemi alla spalla destra, ha dovuto cedere il pas-so anche a De Dycker che ha retto bene fino alla fine. Buon recupero di Davide Guarneri che proprio non riesce a scattare bene con la sua Kawasaki ma che lenta-mente si sta riprendendo dopo un periodo non fortunato. Diciassettesimo al primo giro ha terminato all’undicesimo posto.

AL VIA della seconda frazione, scatto felino di Cairoli che si è trovato quasi a contatto con Frossard ma entrambi si so-no allontanati di quel poco per passare indenni la seconda curva e proiettarsi al primo salto guardandosi negli occhi. Uno sguardo che è durato una frazione di se-condo ma con il quale si sono detti tutto. Primo giro al cardiopalmo con doppio scambio di posizione tra i due che sono arrivati a fine della prima tornata, quasi appaiati. Ma l’asso nella manica di Cairoli a Kegums è proprio l’ultimo tratto del per-corso, quelle che oramai potrebbero esse-re etichettate come le Tony’s waves. Una serie di gobbe che spezzano il ritmo e le braccia. Il siciliano vola su quelle dune di sabbia, gli altri stentano.

È bastato quel tratto per far si che Anto-

Le pagelle

Antonio Cairoli Si amalgama con la sua KTM come nei giorni migliori e come solo lui è in grado di fare. Strabilia il pubblico con una guida fluida e redditizia.

Strabiliante 9

Steven Frossard Il debuttante di lusso nella MX1 continua a sorprendere. Si avvicina al secondo posto di Desalle e se troverà continuità diventerà scomodo per molti.

Minaccioso 8

Rui Goncalves Prima manche nella norma ma prova di forza nella seconda. Insidia il terzo posto di Bobryshev con una grande rimonta che vale molto.

Convincente 8

Shaun SimpsonÈ l’ombra del pilota coriaceo che ci ricordiamo in sella alla KTM 250 4T. In questo campionato non è mai riuscito ad entrare in gioco.

Disperso 4motosprint

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Hanno detto

Antonio Cairoli«È da qualche gara che ho iniziato a lavorare mentalmente per cercare di trovare una maggiore concentrazione nei primi giri, per non perdere tempo prezioso e oggi tutto è riuscito alla perfezione. Nonostante la doppia vittoria non penso ancora al campionato. Mancano tante manche al termine, e non faccio mai i conti. La prossima gara sarà a Lommel, in Belgio, la mia seconda patria, vado lì per vincere».

Steven Frossard«Nella prima manche sono partito male e ho accusato un indurimento alle braccia. Ho preso un buon ritmo soltanto dopo venti minuti ma non è stato sufficiente per battere Cairoli. Nella seconda manche, dopo che con Cairoli ci siamo scambiati le posizioni, ho iniziato a sentire dei rumori che provenivano dal forcellone e mi sono preoccupato di mantenere il secondo posto. Non avevo capito che era la slitta della catena che era andata fuori posto».

nio si presentasse alla fine del primo giro di nuovo in testa al gruppo anche se di pochi metri. Frossard non ha mollato la presa per metà manche ma il ritmo impo-sto da Tony l’ha consigliato ad ammini-strare il secondo posto.

Alle loro spalle ancora Bobryshev che ha approfittato di un errore di Desalle nei primi giri per portarsi in scia dei battistra-

da. Il russo, nel finale, si è dovuto impe-gnare per non lasciare strada al compa-gno di squadra Goncalves. Quinto, David Philippaerts in rimonta da metà gruppo dopo un avvio non ottimale. Settimo Tanel Leok con la TM. Caduto in partenza Nagl, che ha recuperato fino al decimo posto. Guarneri, nono allo start è calato alla di-stanza terminando al dodicesimo posto.

A provAre A contrAstAre cAiroli (senzA successo) ci hAnno provAto FrossArd (183) e BoBryshev (777). non hA grAdito molto lA pistA philippAerts (19),

due volte quinto. Ancor peggio hA FAtto desAlle (25). due volte ottAvo.

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Cross MX1 - MX2 Paddock

fattore campoeMX2. Doppietta dell’estone PriitHA SFRUTTATO al meglio il fattore campo l’estone Ratsep Priit (sopra) che si è aggiudicato entrambe le gare riservate alla EMX2. Dopo un inizio di stagione travagliato a causa di qualche infortunio, ha approfittato della perfetta conoscenza del tracciato, per regolare i suoi avversari con due nette vittorie. Nella due gare ha preceduto il danese Stefan Olsen e il francese Romain Febvre. Giornata no per il leader della classifica generale Charles Lefrancois che a causa di due partenze da dimenticare non è riuscito ad andare oltre il dodicesimo posto in gara uno e ha chiuso gara due in nona posizione perdendo la leadership in favore di Febvre che ora guida il campionato con dodici punti di vantaggio proprio sul connazionale. Unico italiano in gara, Pierfilippo Bertuzzo, ventunesimo in gara uno, dopo una caduta al primo giro, e decimo nella due.

Le proveMX1

caIRoLI: quaRta poLe consecutIvaMIGLIOR tempo nelle pre-qualifiche per Cairoli che si è allineato per primo arrivando in testa alla prima curva. Il ritardato sgancio, del sistema di blocco della forcella, lo ha costretto a rallentare e a perdere posizioni. Quarto al primo giro si è accodato a Goncalves, Frossard e Desalle mentre Philippaerts e Leok sono ripartiti ultimi dopo essersi agganciati alla prima curva con la gamba destra di Leok finita tra la ruota e il forcellone della Yamaha numero 19 (sotto). Dopo aver avuto la meglio su Goncalves, Cairoli ha impiegato quattro giri per passare Frossard e altri tre per scalzare Desalle dal vertice, andando a vincere la sua quarta qualifica consecutiva. Desalle, Frossard e Goncalves lo hanno seguito al traguardo con Philippaerts che ha recuperato fino al dodicesimo posto.

MX2

nono centRo peR RoczenROCZEN è soltanto sesto nelle pre-qualifiche, Paulin segna il miglior tempo. Nella qualifica il tedesco si lancia verso la prima curva come al suo solito, guadagnando la testa della corsa. Alle sue spalle tentano di impensierirlo Paulin, secondo fino a un giro dal termine e Herlings che ha la meglio proprio del francese e conquista il secondo posto. Per Roczen è stata la nona vittoria in qualifica su dieci. Quindicesimo Lupino, ventisettesimo Monticelli, mentre non ha preso il via Del Segato, a causa dei postumi dell’incidente stradale della settimana precedente.

fonoMetriCa PeriColosa

fRattuRa aLLa spaLLa peR IL tecnIco fImROMPERSI una spalla nell’effettuare la prova fonometrica non è cosa che capita tutti i giorni. È quanto successo al tecnico britannico della FIM. Andy Sammers che, mentre era intento ad effettuare il rilevamento dei decibel emessi dalla moto di Gautier Paulin, è rimasto vittima di un insolito incidente. Nel momento di massima apertura del gas la Yamaha è schizzata in aria come impazzita ed il tecnico nel tentativo di trattenerla, si è fratturato la spalla destra. Il cambio della YZF 250 è passato improvvisamente dal folle alla prima marcia, per evitare che la cosa si ripeta, dalla prossima gara verrà reso obbligatorio l’azionamento della frizione durante il controllo fonometrico...

Mondiale veterans

una caduta non feRma nILssonSONO tornati in pista anche i Veteran per il terzo dei sei GP di questa stagione e lo svedese Mats Nilsson, campione del mondo in carica, ha fatto segnare la sua seconda doppietta di stagione. Nella prima gara ha guidato il gruppo dal primo all’ultimo passaggio, nella frazione

finale, dopo essere partito in testa, è scivolato ed è stato costretto a rimontare dall’ottava posizione. Nulla hanno potuto il finlandese Ismo Vehkonen (cugino di Pekka Vehkonen iridato nel 1985 con la Cagiva 125), secondo assoluto con due secondi posti e l’inglese Philip Mercer, terzo dopo due terzi posti di manche. Migliore degli italiani, Rodolfo Pessina, diciassettesimo nell’assoluta.

ASSISTENZA qUALIFICATARObERTO PEGORARO TECNICO ÖHLINSL’ingegner Roberto Pegoraro è il nuovo uomo delle sospensioni del Racing Service Andreani. È presente in tutti i GP e si occupa dell’assistenza dei piloti che usano in gara le sospensioni Öhlins. Roberto è conosciuto nell’ambiente non solo per la sua competenza tecnica, nel 2008 ha vinto il titolo italiano della MX1.

motosprint

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Mondialepiloti1. Antonio Cairoli Italia KTM 14/11 25/22 22/10 25/22 22/20 22/22 22/25 16/22 22/22 25/25 416

2. Clement Desalle Belgio Suzuki 22/25 16/15 25/25 18/18 10/25 25/25 16/20 13/14 16/20 13/13 374

3. Steven Frossard Francia Yamaha 25/22 22/16 11/0 20/16 25/22 20/14 25/12 25/25 20/6 22/22 370

4. Evgeny Bobryshev Russia Honda 9/18 11/14 15/20 13/10 15/16 18/18 13/14 22/18 25/25 20/20 334

5. Maximilian Nagl Germania KTM 20/15 20/25 20/22 16/15 14/12 13/0 18/15 14/11 18/14 18/11 311

1. Cairoli (KTM) 20 giri in 39’16”295; 2. Frossard (Yamaha) a 0”347; 3. Bobryshev (Honda) a 3”150; 4. Nagl (KTM) a 4”608; 5. Philippaerts (Yamaha) a 25”846; 6. De Dycker (Honda) a 30”979; 7. Goncalves (Honda) a 32”517; 8. Desalle (Suzuki) a 42”908; 9. Boog (Kawa-saki) a 51”153; 10. Ramon (Suzuki) a 51”555; 11. Guarneri (Kawasaki) a 55”524; 12. Leok (TM) a 56”070; 13. Boissiere (Yamaha) a 1’20”952; 14. Aranda (Kawasaki) a 1’31”420; 15. Simpson (Honda) a 1’33”677; 16. Schiffer (Suzuki) a 1’35”269; 17. Strijbos (Suzuki) a 1’42”657; 18. Krestinov (Kawasaki) a 1’47”152; 19. Steinbergs (Kawasaki) a 1’58”467; 20. Schmidinger (Honda) a 2’05”936; 21. Freibergs (Honda) a 1 giro; 22. Bucas (Honda); 23. Tyletski (KTM); 24. Eriksson (Kawasaki); 25. Apfelbaums (Honda); 26. Gelazninkas (Kawasaki); 27. Walkner (KTM) a 3 giri; 28. Barragan (Kawasaki) a 5 giri; 29. Kaurit (KTM) a 12 giri; 30. Campano Jimenez (Yamaha) a 14 giri; 31. De Reuver (Yamaha) a 20 giri.

1. Cairoli (KTM) 20 giri in 40’14”909; 2. Frossard (Yamaha) a 5”972; 3. Bobryshev (Honda) a 17”125; 4. Goncalves (Honda) a 20”181; 5. Philippaerts (Yamaha) a 24”390; 6. Ramon (Suzuki) a 25”439; 7. Leok (TM) a 27”268; 8. Desalle (Suzuki) a 39”859; 9. De Dycker (Hon-da) a 43”339; 10. Nagl (KTM) a 46”707; 11. Barragan (Kawasaki) a 52”144; 12. Guarneri (Kawasaki) a 1’02”042; 13. Boissiere (Yamaha) a 1’13”115; 14. Campano Jimenez (Ya-maha) a 1’33”748; 15. Simpson (Honda) a 1’38”945; 16. Schiffer (Suzuki) a 1’51”815; 17. Walkner (KTM) a 1’52”415; 18. De Reuver (Yamaha) a 1 giro; 19. Krestinov (Kawasaki); 20. Steinbergs (Kawasaki); 21. Freibergs (Honda); 22. Eriksson (Kawasaki); 23. Kaurit (KTM); 24. Apfelbaums (Honda) a 2 giri; 25. Boog (Kawasaki) a 13 giri; 26. Gelazninkas (Kawasaki); 27. Strijbos (Suzuki) a 14 giri; 28. Aranda (Kawasaki); 29. Bucas (Honda) a 16 giri; 30. Tyletski (KTM) a 17 giri.

Primamanche Secondamanche

6. David Philippaerts 282; 7. Rui Goncalves 281; 8. Steve Ramon 229; 9. Ken de Dycker 228; 10. Xavier Boog 215; 11. Jonathan Barragan 214; 12. Tanel Leok 169; 13. Kevin Strijbos 165; 14. Anthony Boissiere 135; 15. Shaun Simpson 125; 16. Davide Guarneri 122; 17. Gregory Aranda 61; 18. Marcus Schiffer 55; 19. Carlos Campano Jimenez 52; 20. Marc de Reuver 44; 21. Matthias Walkner 27; 22. Jason Dougan 26; 23. Günter Schmidinger 22; 24. Christian Craig 21; 25. Manuel Monni 19; 26. Benjamin Townley 15; 27. Loic Leonce 15; 28. Brad Anderson 12; 29. Gert Krestinov 11; 30. Ivo Steinbergs 10; 31. Martin Barr 8; 32. Luis Correia 7; 33. Antonio Jorge Balbi 6; 34. Herjan Brakke 6; 35. Kevin Wouts 5; 36. Roberto Castro Miranda 5; 37. Remi Nyegaard 3; 38. Hugo Basaula 3; 39. Weston Peick 3; 40. Jeremy Delince 2; 41. Yentel Martens 2; 42. Joao Paulino da Silva 2; 43. Kim Lindström 2; 44. Santtu Tiainen 2; 45. Luis Correa 1; 46. Alvaro Lozano Rico 1; 47. Cedric Lieber 1; 48. Cedric Soubeyras 1.

10 ap

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BULGARIA25

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eOLANDA

15 m

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USA 22 m

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BRASILE

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FRANCIA12

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PORTOGALLO19

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SPAGNA3 l

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SVEZIA

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GERMANIA17

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BELGIO

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GRAN BRETA

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EUROPA11

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ITALIA

TOTALE

MX1 È la prima doppietta della stagione per Tony Cairoli

Mondialepiloti1. Ken Roczen Germania KTM 25/25 22/22 25/25 25/22 25/10 25/0 25/25 25/25 25/20 25/25 446

2. Jeffrey Herlings Olanda KTM 16/20 25/25 22/22 22/25 14/22 22/22 20/18 20/22 22/18 20/22 419

3. Tommy Searle Gran Bretagna Kawasaki 22/22 20/20 16/20 18/18 18/25 0/25 22/22 0/18 20/22 22/20 370

4. Gautier Paulin Francia Yamaha 20/14 16/15 15/0 20/20 22/18 16/20 18/20 22/20 18/25 13/11 343

5. Zachary Osborne USA Yamaha 14/18 15/13 12/18 16/16 20/20 20/16 0/15 10/11 16/15 14/16 295

1. Roczen (KTM) 20 giri in 39’00”838; 2. Searle (Kawasaki) a 10”995; 3. Herlings (KTM) a 16”150; 4. Tonus (Yamaha) a 20”418; 5. Anstie (Kawasaki) a 26”496; 6. Aubin (KTM) a 37”072; 7. Osborne (Yamaha) a 39”118; 8. Paulin (Yamaha) a 40”202; 9. Kullas (Yamaha) a 41”608; 10. Teillet (Suzuki) a 1’02”232; 11. Butron Oliva (KTM) a 1’15”764; 12. Nicholls (KTM) a 1’19”552; 13. Tixier (KTM) a 1’31”698; 14. Petrov (Yamaha) a 1’36”192; 15. Karro (Honda) a 1’38”372; 16. Lupino (Husqvarna) a 1’41”557; 17. Leib (Husqvarna) a 1’42”000; 18. Triest (KTM) a 2’08”300; 19. Kras (Suzuki) a 1 giro; 20. Söderberg (Kawasaki); 21. Zanoni (Honda); 22. Booker (KTM); 23. Rauchenecker (KTM); 24. Smitka (TM); 25. Lieber (KTM); 26. R. Justs (Honda); 27. Go-lovkin (Kawasaki); 28. Monticelli (Honda); 29. Cociu (Honda) a 3 giri; 30. Ivanovs (Kawasaki) a 6 giri; 31. Charlier (Yamaha) a 19 giri; 32. Rukstela (Suzuki); 33. Heibye (KTM) a 20 giri.

1. Roczen (KTM) 20 giri in 40’24”762; 2. Herlings (KTM) a 13”947; 3. Searle (Kawasaki) a 18”712; 4. Anstie (Kawasaki) a 19”082; 5. Osborne (Yamaha) a 37”594; 6. Kullas (Yamaha) a 52”396; 7. Teillet (Suzuki) a 1’00”394; 8. Nicholls (KTM) a 1’14”291; 9. Karro (Honda) a 1’16”269; 10. Paulin (Yamaha) a 1’17”747; 11. Lupino (Husqvarna) a 1’18”528; 12. Petrov (Yamaha) a 1’47”133; 13. Tixier (KTM) a 1’53”756; 14. Söderberg (Kawasaki) a 2’01”621; 15. Heibye (KTM) a 1 giro; 16. Kras (Suzuki); 17. Smitka (TM); 18. Booker (KTM); 19. Lieber (KTM); 20. R. Justs (Honda); 21. Rauchenecker (KTM); 22. Aubin (KTM); 23. Mon-ticelli (Honda) a 2 giri; 24. Cociu (Honda); 25. Rukstela (Suzuki); 26. Golovkin (Kawasaki); 27. Zanoni (Honda) a 4 giri; 28. Tonus (Yamaha) a 6 giri; 29. Triest (KTM) a 11 giri; 30. Leib (Husqvarna) a 13 giri; 31. Butron Oliva (KTM) a 17 giri; 32. Ivanovs (Kawasaki).

Primamanche Secondamanche

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BULGARIA25

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USA 22 m

aggio

BRASILE

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FRANCIA12

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PORTOGALLO19

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SPAGNA3 l

uglio

SVEZIA

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GERMANIA17

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ioLETTONIA

31 lu

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BELGIO

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REP. CECA

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GRAN BRETA

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EUROPA11

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ITALIA

TOTALE

MX2 La lotta tra Herlings e Searle aiuta Roczen

6. Arnaud Tonus 274; 7. Max Anstie 249; 8. Harri Kullas 224; 9. Nicolas Aubin 207; 10. Christophe Charlier 170; 11. Joel Roelants 166; 12. Alessandro Lupino 121; 13. Jordi Tixier 115; 14. Jake Nicholls 114; 15. Antonio Jose Butron Oliva 94; 16. Glenn Coldenhoff 90; 17. Petar Petrov 86; 18. Nick Triest 80; 19. Valentin Teillet 70; 20. Pascal Rauchenecker 63; 21. Jeremy van Horebeek 59; 22. Matiss Karro 44; 23. Mike Kras 40; 24. Nikolaj Larsen 34; 25. Ludvig Söderberg 24; 26. Michael Leib 23; 27. Valentin Guillod 20; 28. Marvin Musquin 17; 29. Elliott Banks-Browne 17; 30. Travis Baker 16; 31. Steven Lenoir 16; 32. Loic Larrieu 15; 33. Hector Assuncao de Freitas 14; 34. Lars Oldekamp 12; 35. Julien Lieber 12; 36. Scott Champion 9; 37. Even Heibye 8; 38. Jean Ramos 8; 39. Petr Smitka 5; 40. Jordan Booker 4; 41. Simone Zecchina 4; 42. Thales Villardi 3; 43. Giacomo Del Segato 3; 44. Roberts Justs 3; 45. Eduardo Ferreira de Lima 3; 46. Ivo Monticelli 2; 47. Bence Svoboda 2; 48. Andrea Cervellin 2; 49. Filip Bengtsson 2; 50. Dakota Tedder 1; 51. Tevin Tapia 1; 52. Dennis Baudrexl 1.

motosprint

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di Dario AgratiEnduro Assoluti d’Italia

Oldrati showDopo un mese e mezzo di assenza, torna,vince e dà spettacolo. Ahola primo nell’assoluta ed in campionato

CASAZZA - Chiamatela rivincita; chia-matelo ritorno in grande stile. Chia-matela come preferite, ma di fatto la

doppia vittoria di Thomas Oldrati nella 250 4T, insieme ad una seconda ed una terza posizione nella classifica assoluta di que-sta quarta prova degli Assoluti d’Italia, ver-rà ricordata come un’impresa che gli ap-passionati di enduro non dimenticheranno. Mika Ahola ha stravinto la classifica asso-luta; Jonathan Manzi la 125 2T; Alessandro Botturi è salito sul gradino più alto del po-dio della 250/300 2T; Simone Albergoni si è imposto due volte nella 450 4T, dimo-strando di essere sempre fra i migliori pi-loti dell’enduro azzurro; Alessandro Belo-metti ed Alex Salvini hanno dominato una giornata a testa nella 500 4T. Insomma i protagonisti non sono mancati, ma alla fi-

ne il vero uomo del giorno, l’eroe di Casaz-za, è stato Thomas Oldrati.

Il pilota della KTM, che rientrava alle gare dopo un mese e mezzo di assenza forzata dovuta a problemi di stress, ha cor-so una gara perfetta. Oldrati ha vinto due volte. È salito sul gradino più alto del podio della 250 4T, confermando di essere il mi-gliore italiano della classifica assoluta, ma soprattutto ha dimostrato che può lasciar-si alle spalle tutte le paure che gli stavano facendo perdere la sua passione per l’en-duro. I problemi di stress di Oldrati, co-munque, non si risolvono con la bacchetta magica. È vero, Thomas è ritornato a vin-cere dopo un mese e mezzo di stop, ma questo è solo l’inizio. Ora avrà tempo per ritrovare nuovi stimoli, correndo la Sei Giorni, dove debutterà sulla KTM 300 2T.

motosprint

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Oldrati show

Poi avverrà il suo rientro mondiale, ma per quello ci sarà tempo. Per ora l’impor-tante è che Oldrati ha dimostrato di aver ritrovato fiducia nei suoi mezzi: sabato ha nettamente vinto dieci delle undici specia-li disputate (ne ha persa solo una, per sei millesimi, da Bazzurri), mentre domenica non ha lasciato scampo a nessuno dei suoi avversari, imponendosi in otto delle nove prove disputate (una è stata vinta da Rota-con, con un secondo di vantaggio su Oldra-ti). Oldrati, quindi, è tornato protagonista ed alla fine della gara ha voluto ringraziare tutti quelli che lo hanno aiutato in questo difficile momento: «Nello sport sono i ri-sultati che contano, ma con le parole voglio ringraziare la KTM, tutta la squadra Fario-li, Arnaldo e Fabio Farioli, la mia famiglia e la mia ragazza Giulia».

IN QUESTA gara, nella 450 4T, è ritorna-to grande Albergoni; sabato è stato anche protagonista di un finale emozionante, per-ché un problema elettrico al cappuccio della candela lo ha costretto a disputare le ultime due speciali col cuore in gola. Re-stando alla 450 4T, il giovane Edoardo D’Ambrosio ha finalmente dimostrato di potere puntare in alto, finendo due volte in seconda posizione. Sabato si è lasciato al-le spalle il veloce ex crossista Gianluca Martini, giunto quinto domenica. Sabato, Balletti è stato costretto al ritiro per pro-blemi tecnici dopo soli quattro chilometri dal via; domenica ha chiuso in terza posi-zione, precedendo Deny Philippaerts.

Nella 500 4T c’è stata una bella lotta tra Belometti e Salvini, che sabato è stato bat-tuto per quasi cinquanta secondi dal rivale. Domenica, invece, è stato il pilota della Husqvarna ad avere ragione di Belometti, che ha perso secondi preziosi a causa di una scivolata nelle ultime due speciali. Nulla da fare per Mossini, che non è riusci-to a spingere al massimo a causa della mano sinistra malconcia. È andata peggio a Facchin: a seguito di una caduta, ha su-bìto contusioni al piede sinistro ed alla ma-no destra e si è dovuto ritirare.

La sfida nella 125 2T tra Manzi e Redon-di ha visto un nuovo doppio successo di Manzi, con ampi margini di vantaggio. Una terza ed una ottava posizione per il giova-nissimo Nicolas Pellegrinelli, mentre Gui-do Conforti, domenica ha chiuso terzo do-po il ritiro di sabato per problemi tecnici.

Incandescente il duello tra Botturi e Mi-cheluz per il primato della 250/300 2T. Sa-bato si è imposto Botturi con oltre ventuno

Il momento no dI oldratI (a sInIstra) sembra un lontano rIcordo.

Il pIlota Ktm è tornato In forma. ahola (sopra) allunga su aubert In campIonato. albergonI (sotto)

ImprendIbIle nella 450 4t.

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motosprint

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Enduro Assoluti d’Italia

PRIMA GIORNATAASSOLUTA: 1. Ahola (Honda) in 42’05”09; 2. Oldrati

(KTM) a 29”55; 3. Thain (Honda) a 34”94; 4. Ljunggren (Hu-saberg) a 52”71; 5. Albergoni (Husqvarna) a 57”92; 6. Belo-metti (KTM) a 1’17”30; 7. Manzi (KTM) a 1’31”88; 8. Botturi (Gas Gas) a 1’41”62; 9. D’Ambrosio (Honda) a 1’49”29; 10. Gerini (Husqvarna) a 1’51”71; 11. Micheluz (Fantic) a 2’02”92; 12. Paoli (Honda) a 2’05”16; 13. Salvini (Husqvarna) a 2’05”66; 14. Martini (Beta) a 2’27”05; 15. Redondi (Hu-sqvarna) a 2’33”56; 16. Philippaerts (Beta) a 2’34”01; 17. Beconi (Kawasaki) a 2’41”30; 18. Mori (TM) a 2’43”11; 19. Cerutti (Honda) a 2’45”88; 20. Bazzurri (Husqvarna) a 2’56”98; 21. Gritti (TM) a 3’01”86; 22. Pellegrinelli (Honda) a 3’14”14; 23. Herrera (KTM) a 3’21”21; 24. Vecchi (Gas Gas) a 3’22”90; 25. Tellini (Honda) a 3’31”61; 26. Facchin (Honda) a 3’35”35; 27. Rota (KTM) a 3’37”97; 28. Dini (Beta) a 3’39”96; 29. Piccinini (KTM) a 3’41”31; 30. Mangini (Beta) a 3’44”69.

CLASSE 125: 1. Manzi (KTM) in 43’36”97; 2. Redondi (Husqvarna) a 1’01”68; 3. Pellegrinelli (KTM) a 2’35”55; 4. Rovelli (KTM) a 3’14”71; 5. Bruschi (Honda) a 3’36”73; 6. Montanari (KTM) a 4’39”74; 7. Trainini (KTM) a 5’10”36; 8. Mozzoni (KTM) a 6’13”46; 9. Morandi (Husqvarna) a 6’25”10; 10. Castellana (Honda) a 7’13”09.

CLASSE 250: 1. Botturi (Gas Gas) in 43’46”71; 2. Miche-luz (Fantic) a 21’29; 3. Gritti (TM) a 1’20”23; 4. Moroni (KTM) a 2’05”75; 5. Serra (Gas Gas) a 3’34”25; 6. Polidori (TM) a 3’41”22; 7. Casadei (TM) a 3’50”39; 8. Zecchin (Fantic) a 4’55”35; 9. Fossati (Fantic) a 5’17”29; 10. Rolli (KTM) a 6’25”30; 11. Vignola (Husqvarna) a 7’56”60.

CLASSE 250 4T: 1. Oldrati (KTM) in 42’34”64; 2. Gerini (Husqvarna) a 1’22”16; 3. Paoli (Honda) a 1’35”61; 4. Beco-ni (Kawasaki) a 2’11”75; 5. Cerutti (Honda) a 2’16”33; 6. Bazzurri (Husqvarna) a 2’27”43; 7. Tellini (Honda) a 3’02”06; 8. Rota (KTM) a 3’08”42; 9. Falgari (Yamaha) a 4’45”99; 10. Boezi (KTM) a 5’56”32; 11. Zaffaroni (Honda) a 8’51”42.

CLASSE 450 4T: 1. Albergoni (Husqvarna) in 43’03”01; 2. D’Ambrosio (Honda) a 51”37; 3. Martini (Beta) a 1’29”13; 4. Philippaerts (Beta) a 1’36”09; 5. Mori (TM) a 1’45”19; 6. Dini (Beta) a 2’42”04; 7. Piccinini (KTM) a 2’43”39; 8. Man-gini (Beta) a 2’46”77; 9. Cominotto (Husaberg) a 2’47”93; 10. Boffa (SBR) a 4’40”49; 11. Maule (KTM) a 6’03”51; 12. Ar-manni (Suzuki) a 6’09”43.

CLASSE 500 4T: 1. Belometti (KTM) in 43’22”39; 2. Sal-vini (Husqvarna) a 48”36; 3. Pellegrinelli (Honda) a 1’56”84; 4. Facchin (Honda) a 2’18”05; 5. Mossini (Beta) a 2’38”39; 6. Traversi (Honda) a 3’40”66; 7. Gianotti (Sherco) a 6’59”69.

SECONDA GIORNATAASSOLUTA: 1. Ahola (Honda) in 40’05”75; 2. Thain

(Honda) a 18”43; 3. Oldrati (KTM) a 19”08; 4. Salvini (Hu-sqvarna) a 34”74; 5. Ljunggren (Husaberg) a 36”07; 6. Belometti (KTM) a 49”75; 7. Albergoni (Husqvarna) a 54”07; 8. Manzi (KTM) a 1’15”54; 9. D’Ambrosio (Honda) a 1’26”56; 10. Gerini (Husqvarna) a 1’26”96; 11. Balletti (Beta) a 1’46”17; 12. Philippaerts (Beta) a 1’51”52; 13. Micheluz (Fantic) a 1’54”64; 14. Leok (TM) a 1’54”98; 15. Botturi (Gas Gas) a 1’57”64; 16. Rota (KTM) a 2’10”38; 17. Dini (Beta) a 2’13”31; 18. Seistola (Husqvarna) a 2’15”80; 19. Gritti (Suzuki) a 2’16”56; 20. Martini (Beta) a 2’17”87; 21. Paoli (Honda) a 2’38”34; 22. Mori (TM) a 2’42”81; 23. Herrera (KTM) a 2’51”01; 24. Beconi (Kawasaki) a 2’51”16; 25. Redondi (Husqvarna) a 2’55”56; 26. Traversi (Honda) a 3’07”39; 27. Cerutti (Honda) a 3’16”81; 28. Mangini (Beta) a 3’18”16; 29. Conforti (Yamaha) a 3’20”62; 30. Piccinini (KTM) a 3’27”49.

CLASSE 125: 1. Manzi (KTM) in 34’15”52; 2. Redondi (Husqvarna) a 1’27”52; 3. Conforti (Yamaha) a 1’43”14; 4. Bruschi (Honda) a 2’07”52; 5. Montanari (KTM) a 2’28”60; 6. Rovelli (KTM) a 2’59”48; 7. Mozzoni (KTM) a 3’05”26; 8. Pellegrinelli (KTM) a 3’26”35; 9. Trainini (KTM) a 4’45”48; 10. Morandi (Husqvarna) a 4’49”80; 11. Castellana (Honda) a 5’11”77.

CLASSE 250: 1. Botturi (Gas Gas) in 35’03”14; 2. Miche-luz (Fantic) a 0”57; 3. Gritti (TM) a 1’24”99; 4. Casadei (TM) a 2’22”57; 5. Serra (Gas Gas) 2’26”47; 6. Zecchini (Fantic) a 2’34”93; 7. Polidori (TM) a 2’46”08; 8. Fossati (Fantic) a 4’08”76; 9. Rolli (KTM) a 4’10”52; 10. Vignola (Husqvarna) a 6’14”77.

CLASSE 250 4T: 1. Oldrati (KTM) in 33’35”24; 2. Gerini (Husqvarna) a 58”85; 3. Rota (KTM) a 1’21”40; 4. Paoli (Honda) a 1’51”00; 5. Beconi (Kawasaki) a 2’07”67; 6. Ce-rutti (Kawasaki) a 2’24”88; 7. Tellini (Honda) a 2’45”47; 8. Ferrari (Suzuki) a 2’54”22; 9. Falgari (Yamaha) a 3’19”74; 10. Boezi (KTM) a 6’33”61; 11. Zaffaroni (Honda) a 7’05”09.

CLASSE 450 4T: 1. Albergoni (Husqvarna) in 34’00”59; 2. D’Ambrosio (Honda) a 25”56; 3. Balletti (Beta) a 40”34; 4. Philippaerts (Beta) a 47”71; 5. Martini (Beta) a 57”12; 6. Dini (Beta) a 1’05”43; 7. Gritti (Suzuki) a 1’12”76; 8. Mori (TM) a 1’23”56; 9. Mangini (Beta) a 1’57”55; 10. Piccinini (KTM) a 2’00”41; 11. Cominotto (Husaberg) a 2’19”75; 12. Armanni (Suzuki) a 3’42”60; 13. Maule (KTM) a 3’42”86; 14. Boffa (SBR) a 3’45”71.

CLASSE 500 4T: 1. Salvini (Husqvarna) in 33’41”01; 2. Belometti (KTM) a 12”43; 3. Traversi (Honda) a 1’53”89; 4. Mossini (Beta) a 2’38”54; 5. Pellegrinelli (Honda) a 2’45”29; 6. Gianotti (Sherco) a 7’22”26.

COSì IN CAMPIONATO

ASSOLUTA: 1. Ahola punti 91; 2. Aubert, Oldrati, Thain 75; 5. Ljunggren 58.

CLASSE 125 2T: 1. Manzi punti 150; 2. Redondi 120; 3. Conforti 78.

CLASSE 250/300 2T: 1. Botturi punti 140; 2. Micheluz 126; 3. Zecchin 68.

CLASSE 250 4T: 1. Oldrati punti 145; 2. Beconi, Gerini 91; 4. Paoli 83.

CLASSE 450 4T: Albergoni punti 145; 2. D’Ambrosio 93; 3. Dini 81.

CLASSE 500 4T: 1. Belometti punti 145; 2. Salvini 101; 3. Mossini 96.

Salvini e Belometti dominano la 500 4T

Leclassifiche

secondi di vantaggio. Domenica la lotta tra i due è stata a dir poco incredibile: Botturi, infatti, è riuscito solo all’ultima speciale ad avere ragione di Micheluz per neppure un secondo. Botturi è stato comunque bravis-simo a recuperare diversi secondi dopo una partenza al rallentatore ed il tempo perso proprio all’ultima speciale, durante la quale ha fatto spegnare il motore in un tratto tecnico.

Andrea Belotti è stato sfortunato; sabato avrebbe potuto vincere ma è stato squali-ficato per essere stato aiutato dai suoi tifo-si a spostare la moto dopo che in partenza si era bruciata la candela, mentre domeni-ca è caduto e si parla di una sospetta frat-tura del piede sinistro. Ritirato anche Me-lotte (infortunatosi ai legamenti del ginoc-chio destro), mentre Bazzurri, domenica mattina è finito a terra durante il riscalda-mento, ed ha subìto un brutto colpo alla schiena.

Parlando dei protagonisti della classifica assoluta, va detto che Mika Ahola ha gui-dato come un alieno, migliorando ogni vol-ta i propri tempi, speciale dopo speciale. Alla fine Ahola ha letteralmente dominato le due giornate di gara. Risultati giusti, in quanto il pilota del team Honda-Zanardo ha vinto complessivamente otto delle ven-ti speciali disputate, terminando le restan-ti sempre tra i primi tre.

Ora Ahola contenderà il titolo assoluto ad Aubert, che dovrebbe prendere parte alle ultime due prove degli Assoluti.

Nella 125 2T, aNcora uNa volTa

si è messo iN evideNza

JoNaThaN maNzi, che ha viNTo

sia la gara del sabaTo,

sia quella della domeNica.

motosprint

71

Cross Mondiali MX3 e Femminile

Julien Bill (in alto) ha guadagnato sei punti sul rivale potisek. Così Come la laier (1) nel femminile nei Confronti di una sempre più temiBile fontanesi (8).

Doppiette dello svizzero e della Laier. Fontanesi vicinissima al successo

Fontanesi battuta per 88 millessimi

Leclassifiche

OREHOVA VAS - In Slovenia la settima prova del mondiale ha portato bene allo svizzero Bill che con una dop-

pietta può concretamente pensare al tito-lo: 34 i punti di vantaggio e tre round anco-ra da disputare.

Nella prima gara allo scatto dell’au-striaco Staufer hanno ben presto risposto Bill e Potisek che dal quarto giro hanno battagliato per il primato. A tre giri dal termine Potisek ha dovuto desistere per problemi tecnici riuscendo comunque ad arginare il ritorno di Pyrhonen.

Nella seconda gara Potisek ha fatto ca-pire che distacco o no lui al titolo ci punta ancora. Il francese è scattato al comando e ha cercato di staccare Bill che non si è fatto però sorprendere, passando in testa nel secondo giro. I due hanno riproposto il confronto della prima gara.

Questa volta è salito con loro sul podio il ceco Michek. Il migliore degli italiani è sempre Marco Maddii, due volte nono e sesto in campionato.

HA INVECE sfiorato la vittoria Chiara Fontanesi, sempre più protagonista nel mondiale Femminile. Nella prima gara è

stata la Laier la più veloce al via, Fontane-si l’ha tallonata a lungo, ha segnato il giro più veloce, è riuscita anche a stare in testa per un paio di giri ma alla fine a prevalere è stata la tedesca.

Tutt’altra storia nella seconda gara, è stata l’italiana a partire al comando e a tenere dietro l’avversaria per dodici giri. Laier l’ha attaccata all’ultima curva ed è riuscita a prevalere al foto-finish per un’inezia: 88 millesimi di secondo.

Super Bill MX3GARA 1: 1. Bill (Honda) 19 giri in 33’56”248; 2. Po-

tisek (Honda) a 39”118; 3. Pyrhonen (Honda) a 41”683; 4. Staufer (KTM) a 49”737; 5. Kragelj (Yamaha) a 1’04”135; 6. Sipek (Yamaha) a 1’11”640; 7. Zerava (Honda) a 1’14”283; 8. Michek (KTM) a 1’14”914; 9. Maddii (KTM) a 1’28”582; 10. Wicht (Honda) a 1’36”468; 11. Valente (Suzuki) a 1’45”363; 12. Schmidinger (Hon-da) a 1’48”928; 13. Klein Kromhof (Honda) a 1 giro; 14. Stloukal (Yamaha); 15. Roncin (Kawasaki); 16. Urbas (Kawasaki); 17. Mulec (Suzuki); 18. Usaj (Suzuki); 19. Michalec (Honda); 20. Kumanov (Yamaha); 21. Blom (KTM); 22. Slavec (KTM); 23. Fontanesi (Yamaha); 24. Stransky (KTM); 25. Brabec (Kawasaki) a 2 giri; 26. Doeksen (KTM); 27. Balac (Suzuki); 28. Kraus (KTM); 29. Zver (Kawasaki) a 4 giri; 30. Valente (KTM).

GARA 2: 1. Bill (Honda) 19 giri in 34’27”982; 2. Po-tisek (Honda) a 4”690; 3. Michek (KTM) a 27”614; 4. Zerava (Honda) a 1’01”330; 5. Kragelj (Yamaha) a 1’05”065; 6. Staufer (KTM) a 1’06”221; 7. Pyrhonen (Honda) a 1’06”254; 8. Michalec (Honda) a 1’24”601; 9. Maddii (KTM) a 1’32”390; 10. Reisinger (Suzuki) a 1’34”224; 11. Sipek (Yamaha) a 1 giro; 12. Klein Kromhof (Honda); 13. Kumanov (Yamaha); 14. Urbas (Kawasaki); 15. Kovalainen (Yamaha); 16. Roncin (Ka-wasaki); 17. Mulec (Suzuki); 18. Schmidinger (Honda); 19. Blom (KTM); 20. Balac (Suzuki); 21. Stloukal (Ya-maha); 22. Valente (KTM); 23. Fontanesi (Yamaha); 24. Bozic (KTM); 25. Zver (Kawasaki); 26. Doeksen (KTM); 27. Wimmer (Kawasaki) a 2 giri; 28. Arana (Yamaha).

IN CAMPIONATO: 1. Bill punti 309; 2. Potisek 275; 3. Michek 245; 4. Pyrhonen 217; 5. Zerava 202; 6. Maddii 157; 7. Staufer 146; 8. Kragelj 106; 9. Michalec 103; 10. Kumanov 67; 11. Kovalainen 65; 12. Parshin 54; 13. Rouhiainen 53; 14. Roncin 47; 15. Kohut 38; 16. Pashchynskyi 38; 17. Sipek 37; 18. Laansoo 36; 19. Lehtla 36; 20. Gago 34; 21. Freibergs 28; 22. Doeksen 28; 23. Valente 26; 24. Pashchynskyi 24; 25. Bartos 24; 26. Morozov 22; 27. Söderström 22; 28. Fontanesi 19; 29. Pagliacci 19; 30. Kulhavy 19.

FEMMINILEGARA 1: 1. Laier (KTM) 13 giri in 25’09”070; 2. Fon-

tanesi (Yamaha) a 13”475; 3. Papenmeier (KTM) a 15”709; 4. Borchers (Suzuki) a 1’14”242; 5. De Mol (TM) a 1’31”055; 6. Miller (KTM) a 1’32”417; 7. Pettersson (KTM) a 1’33”067; 8. Charroux (Yamaha) a 1’41”397; 9. Van der Wekken (Honda) a 2’01”693; 10. Verkade (KTM) a 2’06”109; 11. Braam (Kawasaki) a 1 giro; 12. Parrini (KTM); 13. Germond (Suzuki); 14. Lankova (Kawasaki); 15. Guryeva (KTM); 16. De Barquin (Hon-da); 17. Geyerhofer (KTM); 18. Fürbacherova (Kawa-saki); 19. Schittenhelm (KTM); 20. Weinmann (KTM); 21. Padrini (Kawasaki); 22. Amtmann (KTM); 23. Mlyn-kova (Husqvarna); 24. Mo. Bankovic (KTM) a 2 giri; 25. Ma. Bankovic (Kawasaki); 26. Dalecka (KTM) a 6.

GARA 2: 1. Laier (KTM) 13 giri in 25’11”254; 2. Fon-tanesi (Yamaha) a 0”088; 3. Papenmeier (KTM) a 1’36”453; 4. Van der Wekken (Honda) a 1’52”581; 5. Pettersson (KTM) a 2’01”170; 6. Germond (Suzuki) a 2’03”411; 7. Miller (KTM) a 1 giro; 8. Borchers (Suzuki); 9. Charroux (Yamaha); 10. Lorca (KTM); 11. Parrini (KTM); 12. Braam (Kawasaki); 13. De Mol (TM); 14. Lankova (Kawasaki); 15. Verkade (KTM); 16. De Bar-quin (Honda); 17. Fürbacherova (Kawasaki); 18. Schit-tenhelm (KTM); 19. Geyerhofer (KTM); 20. Guryeva (KTM) a 2 giri; 21. Padrini (Kawasaki); 22. Amtmann (KTM); 23. Lago (Suzuki); 24. Mo. Bankovic (KTM).

IN CAMPIONATO: 1. Laier punti 263; 2. Fontanesi 248; 3. Papenmeier 212; 4. Van der Wekken 171; 5. Pettersson 156; 6. De Mol 149; 7. Borchers 131; 8. Nocera 124; 9. Germond 115; 10. Miller 102; 11. Ver-kade 94; 12. Parrini 85; 13. Charroux 72; 14. De Bar-quin 69; 15. Veenstra 55; 16. Braam 41; 17. Guryeva.

motosprint

72

Supermoto Internazionali d’Italia

Sir Thomas

Thomas Chareyre (4) ha porTaTo la Tm due volTe sul gradino più alTo del podio. nella seConda gara sul podio anChe BalduCCi (38), Terzo. nella prima gara si è ClassifiCaTo sesTo.

Doppietta di Chareyre. Balducci il migliore degli italiani. Lazzarini a un passo dal tricolore

GARA 1: 1. T. Chareyre (TM) 13 giri in 15’39”955; 2. A. Chareyre (Aprilia) a 4”732; 3. Lazzarini (Honda) a 8”955; 4. Nastran (Honda) a 9”597; 5. Sammartin (Su-zuki) a 22”296; 6. Balducci (KTM) a 22”549; 7. Beltrami (Honda) a 22”740; 8. Ravaglia (Suzuki) a 23”270; 9. Monticelli (Honda) a 27”762; 10. Bartolini (Yamaha) a 28”027; 11. Marie Luce (KTM) a 28”778; 12. Verderosa (Honda) a 30”707; 13. Borella (Suzuki) a 32”188; 14. Gaspardone (Honda) a 32”371; 15. Martella (KTM) a 48”575; 16. D’Addato (Honda) a 51”626; 17. Winstanley (Honda) a 52”285; 18. Comellini (Rieju) a 55”522; 19. Salstola (Honda) a 55”711; 20. Piccinato (Aprilia) a 56”779; 21. Mariani (KTM) a 57”489; 22. Malachi (Hon-da) a 1 giro.

GARA 2: 1. T. Chareyre (TM) 15 giri in 18’03”021; 2. A. Chareyre (Aprilia) a 5”348; 3. Balducci (KTM) a 13”250; 4. Nastran (Honda) a 13”606; 5. Beltrami (Hon-da) a 13”975; 6. Ravaglia (Suzuki) a 14”509; 7. Occhini (Suzuki) a 19”532; 8. Lazzarini (Honda) a 22”188; 9. Marie Luce (KTM) a 23”997; 10. Sammartin (Suzuki) a 24”577; 11. Bartolini (Yamaha) a 27”044; 12. Winstan-ley (Honda) a 42”099; 13. Monticelli (Honda) a 44”125; 14. D’Addato (Honda) a 45”074; 15. Verderosa (Honda) a 45”795; 16. Gaspardone (Honda) a 48”444; 17. Maria-ni (KTM) a 57”728; 18. Martella (KTM) a 58”511; 19. Piccinato (Aprilia) a 1 giro; 20. Salstola (Honda); 21. Malachi (Honda).

IL CAMPIONATO INTERNAZIONALE: 1. T. Chareyre punti 226; 2. Lazzarini 180; 3. A. Chareyre 179; 4. Bel-trami 132; 5. Ravaglia 113; 6. Winstanley 113; 7. Na-stran 112; 8. Bartolini 104; 9. Monticelli 103; 10. Sam-martin 98; 11. Balducci 97; 12. Gaspardone 91; 13. Van den Bosch 89; 14. Occhini 78; 15. Gozzini 75; 16. Marie Luce 67; 17. Borella 65; 18. Martella 64; 19. Bussei 47; 20. Verderosa 38; 21. Salstola 37; 22. D’Addato 34; 23. Hlad 16; 24. Bolsec 13; 25. Comellini 12; 26. Malachi 10; 27. Morelli 8; 28. Mariani 4; 29. Piccinato 3; 30. Eriksson 2.

IL CAMPIONATO ITALIANO: 1. Lazzarini p. 180; 2. Beltrami 132; 3. Ravaglia 113; 4. Bartolini 104; 5. Mon-ticelli 103; 6. Sammartin 98; 7. Balducci 97; 8. Gaspar-done 91; 9. Occhini 78; 10. Gozzini 75; 11. Borella 65; 12. Martella 64; 13. Bussei 47; 14. Verderosa 38; 15. D’Addato 34; 16. Comellini 12; 17. Morelli 8; 18. Maria-ni 4; 19. Piccinato 3.

Fratelli da combattimento

Leclassifiche

POMPOSA - Seconda doppietta in questa edizione degli Internazionali per il francese Thomas Chareyre

che in una lotta tutta in famiglia ha battuto, per due volte, il fratello Adrien.

La quinta e penultima prova del campio-nato, si è corsa sui 1.380 metri (di cui 180 di sky section) della pista di Pomposa.

Per le terze posizioni nelle due gare si è invece parlato italiano con Ivan Lazzarini nella prima e Fabio Balducci, nella secon-da. Una cattiva partenza e un difficile re-cupero concluso solo in ottava posizione ha impedito al pilota della Honda di fe-steggiare con una gara d’anticipo la vitto-ria del titolo tricolore. Balducci, con la sesta posizione nella prima gara, è risul-tato il migliore dei piloti italiani.

In terza posizione assoluta si è invece classificato Uros Nastran, due volte quar-to. Lo sloveno sabato è stato il più veloce nelle qualifiche.

In Gara 1 è scattato al comando Adrien Chareyre, dopo pochi giri il fratello Tho-mas lo supera mentre Balducci, partito in

terza posizione, retrocede per una scivo-lata. La manche si conclude con un giro d’anticipo a causa di una perdita d’olio della moto di Teo Monticelli che ha causa-to, prima dello stop, le cadute di Max Ver-derosa e Edgardo Borella.

ANCORA un holeshot di Adrien Chareyre al secondo via, alle sue spalle ancora il fratello Thomas, quindi Balducci, Nastran, Monticelli. La lotta per il primato diventa ben presto un affare di famiglia. Il confron-to tra i due fratelli in sella ad Aprilia e TM si risolve solo al settimo giro con il sorpas-so decisivo di Thomas che guadagna subi-to il margine che gli consente di centrare il secondo successo di giornata e il settimo di questa edizione degli Internazionali d’Italia che lo vedono nettamente al co-mando: sono 46 i punti che lo separano da Lazzarini. L’italiano, nonostante la scivola-ta che lo ha relegato in ottava posizione, si può consolare con il solido primato nel campionato italiano: 48 i punti di vantaggio su Beltrami, settimo e quinto.

motosprint

73

Speedway Mondiale a squadre

1.Polonia punti 51 (Kasprzak 8, Hampel 11, Gollob 17, Protasiewicz 8, Kolodzjei 7) 2. Australia 45 (Crump 13, Ward 4, Batchelor 10, Watt 3, Holder 15); 3. Svezia 30 (Jonsson 2, Lindgren 10, Lindback 7, Davidsson 4, Jonasson 7); 4. Danimarca 29 (Korneliussen 3, B.Pe-dersen 3, Iversen 8, N.Pedersen 5, Bjerre 10).

Polonia alla terza vittoria di fila

Laclassifica

La Polonia in svantaggio gioca la carta Gollob, recupera e vince

GORZOW - Per il terzo anno consecu-tivo la Polonia ha vinto il mondiale a squadre, il quinto da quando esiste

la Ove Fundin Cup. Ma la gara di finale ha riservato delle grandissime difficoltà per i padroni di casa che solo da metà gara in poi sono riusciti a sbrogliare una ingarbu-gliata matassa.

Una premessa: nelle gare mondiali a squadre quando un “equipaggio” si ritrova con sei o più punti di svantaggio dalla capo classifica può giocare il Jocker, cioè può inserire in una batteria il suo miglior pilo-ta che guadagna in questa manche il dop-pio dei punti, 6 invece di 3 in caso di vitto-ria, 4 invece di 2 se si classifica secondo e così via. Ebbene la Polonia ha avuto un avvio disastroso e dopo il primo turno di 5 manche si trovava all’ultimo posto con 4

punti di svantaggio nei confronti dell’Au-stralia, aumentati a 7 dopo la nona man-che. Così, nella decima manche, il capo team polacco Marek Cieslak ha giocato il Jocker, schierando il campionissimo Gol-lob al posto di Protasiewicz: disputando una manche magistrale, con un sorpasso incredibile Gollob è riuscito a vincere que-sta batteria, guadagnando 6 punti e por-tandosi ad 1 solo punto di distacco dall’Au-stralia e sopravanzando la Danimarca di 1 punto e la Svezia di 5 punti.

Da questo momento i piloti polacchi si sono trasformati ed hanno ribattuto colpo su colpo ai successi degli scatenati piloti australiani, capitanati dal tre volte cam-pione le mondo Crump. Perfetta parità fra i due team dopo il terzo turno. La Polonia balza al comando alla batteria 19, chiu-dendo il quarto turno di manche con 3 punti di vantaggio sull’Australia. Nell’ulti-mo turno di batterie la Polonia aumenta il vantaggio sino a 6 punti sui “canguri” nel-la batteria 23 con l’Australia che gioca il Jocker nella batteria successiva. Holder riesce a conquistare solo il secondo posto, 4 punti, che regala matematicamente il terzo titolo alla Polonia. Per il terzo posto la Svezia ha avuto ragione per un punto della Danimarca.

Il valore del Jocker

Per arrivare alla gara di finale erano state disputati due eventi di qualificazione, Di quello di Vojens abbiamo scritto nel numero scorso. Il secondo si è tenuto il 9 luglio nella pista di King Linn’s in Inghil-terra dove la Polonia aveva battuto i padro-ni di casa e della Russia, che hanno pas-sato il turno per il “Run Off” (lo spareggio). Per un solo punto è stata eliminata la Re-pubblica Ceca.

A Gorzow, in finale, insieme alla Polonia ed alla Danimarca, sono andate l’Australia e la Svezia. Eliminate la Russia e la Gran Bretagna, che ha terminato questo mon-diale in sesta posizione.

foto Tomba

A fiAnco lA squAdrA polAccA ed unA spettAcolAre entrAtA in curvA di lindgren, seguito dA crump e pedersen.

soprA iversen e gollob, “l’eroe” che hA dAto il viA

AllA riscossA dei polAcchi,

in serie difficoltà All’inizio

dellA gArA.

motosprint

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Sportitalia

Velocitàa Vallelunga

quanti trofei per il Presidente

CAMPAGNANO - Il caldo africano è stato l’avversario principale dei piloti schierati a Vallelunga: temperature fino a 37°C (e oltre i 60°C sull’asfalto) per la terza edizione del Trofeo del Presidente, organizzato dal Gentlemen’s Motor Club. Dodici le gare in programma per ricordare la figura del fondatore Ennio Giaco-betti e i successivi leader del sodalizio romano.

Nel Trofeo del Centauro, al terzo dei cinque appuntamenti stagionali, in 125 Sport conferma del giovanissimo Andrea Locatelli, scattato dalla pole e vincitore dell’assoluta e della classifica Moriwaki-Metrakit-PreGP, dove Manuel Pagliani e Paolo Arioni completano il podio precedendo Luca Fabrizio, fratello di Michel. Terzo al traguardo, ma primo delle 125 Sport, Guido Lamberti, su Kawasaki 4 tempi.

Nella 600 Stock vittoria per Emiliano Ambrogioni, con oltre sette secondi su Manieri, entrambi su Yamaha. Terzo Ciro Pizzo, autore di una rimonta da manua-le: al via, infatti, la sua Honda si era ammutolita e il pilota partenopeo, autore del quarto tempo in prova, ha preso il via quando il gruppo di testa era già al “Curvo-ne” innescando subito una furiosa rimonta. Peccato per la scivolata di Daniele Aloisi alla “Roma”, mentre era terzo. Suo, comunque, il giro veloce in gara.

Duello ravvicinato tra due Yamaha per il gradino più alto nella 600 Open: verso la metà gara Sergio Russo tenta di andare in testa, ma deve arrendersi alla ri-sposta perentoria di Roberto Farinelli, che si riprende il comando. Volata per il podio tra Narduzzi e Agnelli dopo l’uscita di scena di Marco Ferroni, autore del giro veloce in prova e in gara.

Nella Open una caduta subito dopo il via toglie di scena Sebastiano Zerbo, già vincitore della Bridgestone 1000. Al secondo start, confronto d’alto livello tra il poleman Federico Clementini su Yamaha, Cosimo Diviccaro su BMW e Andrea Di Giannicola su Honda. Clementini va al comando dopo una rimonta dalla terza piazza, mentre all’ultimo Diviccaro, il più veloce in gara, sorprende Di Giannicola, leader nelle prime fasi.

Il Trofeo del Centauro tornerà a Vallelunga il 2 ottobre e il 5 dicembre.Fiammetta La Guidara

I campionati regionali

10 luglio Terzo Trofeo del Presidente - Organiz-

zazione Gentlemen’s Motor Club di Roma - Trofeo del Centauro classi 125 Sport, Mori-waki, 600 Stock, 600 Open e Open, Trofeo Bridgestone 600 e Open, Michelin Power Cup 600 e 1000, Trofeo Italiano Amatori Base e Avanzato 600 e 1000 - Meteo: sere-no - Direttore di gara: Maurizio Ceccarelli

ClassificheTROFEO DEL CENTAURO125: 1. Locatelli (Moriwaki) 7 giri in

13’22”702; 2. Pagliani (RMU) a 2”608; 3. Lamberti (Kawasaki) a 4”051; 4. Arioni (Honda) a 18”025; 5. Fabrizio (Moriwaki) a 20”110; 6. Lovino (Kawasaki) a 22”132; 7. Veronesi (Aprilia) a 37”571; 8. Modesti (Aprilia) a 40”685; 9. Girotti (Aprilia) a 45”155; 10. Pelliccia (Aprilia) a 1’03”725; 11. De Vincentis (Aprilia) a 1’14”236; 12. D’Andrea (Aprilia) a 1’14”239; 13. Corbisie-ro (Aprilia) a 1’42”502; 14. Palli (Aprilia) a 1’51”497; 15. Mangani (Kawasaki) a

1’51”853; 16. Venturi (Aprilia) a 2’04”438; 17. Chiarinelli (Aprilia) a 2’09”166; 18. Ro-tondi (Aprilia) a 1 giro; 19. Consorte (Apri-lia) a 1 giro.

OPEN: 1. Clementini (Yamaha) 10 giri in 17’06”652; 2. Diviccaro (BMW) a 2”931; 3. Di Giannicola (Honda) a 3”909; 4. Cucci (BMW) a 6”555; 5. Conti (Honda) a 6”738; 6. Coltel-li (BMW) a 12”861; 7. Marchetti (Suzuki) a 27”156; 8. Colella (Yamaha) a 32”095; 9. Petrilli (Yamaha) a 39”253; 10. Ippoliti (Ya-maha) a 39”526; 11. Anghetti (Honda) a 39”662; 12. Gentile (Suzuki) a 46”257; 13. Iannuzzo (Yamaha) a 56”530; 14. Sergio-vich (BMW) a 57”844; 15. Giordano (Suzuki) a 59”892; 16. Petrunio (Suzuki) a 1’22”540; 17. Sorrentino (Suzuki) a 1’34”081; 18. Sor-delli (Yamaha) a 1’47”595.

600 STOCK: 1. Ambrogioni (Yamaha) 10 giri in 17’28”104; 2. Manieri (Yamaha) a 7”669; 3. Pizzo (Honda) a 14”298; 4. Cloro-formio (Yamaha) a 16”679; 5. Celestini (Ya-maha) a 17”749; 6. Gambatesa (Yamaha) a 21”579; 7. Scardala (Yamaha) a 43”676; 8. Acquarelli (Yamaha) a 57”179; 9. Gori (Y) a 58”397; 10. Battocchio (H) a 1’34”630.600

OPEN: 1. Farinelli (Yamaha) 10 giri in 17’24”591; 2. Russo (Yamaha) a 2”627; 3. Narduzzi (Honda) a 2”657; 4. Agnelli (Ya-maha) a 2”897; 5. Lo Turco (Honda) a 7”037; 6. Ferri (Yamaha) a 10”598; 7. Alfano (Ya-maha) a 11”345; 8. Toti (Yamaha) a 11”459; 9. Troiani (Kawasaki) a 25”082; 10. Tarta-glia (Kawasaki) a 25”612; 11. Passarelli (Yamaha) a 30”654; 12. Roncoroni (Yamaha) a 31”060; 13. Tedesco (Yamaha) a 33”029; 14. Cozzolino (Yamaha) 33”171; 15. Tutore (Yamaha); 16. Bono (Yamaha) a 46”782; 17. Ruggiero (Yamaha) a 50”461; 18. Pricipato (Honda) a 56”292; 19. Manzo (Suzuki) a 1’00”332; 20. Ribaudo (Honda) a 1’14”630; 21. Stopponi (Kawasaki) a 1 giro; 22. D’An-geli (Kawasaki) a 1 giro.

TROFEO BRIDGESTONE 600: 1. Garofoli (Yamaha) 10 giri in

17’56”643; 2. Contaldo (Honda) a 3”741; 3. Del Grosso (Suzuki)a 5”231; 4. Toffanin (Yamaha) a 5”417; 5. Cassani (Yamaha) a 10”618; 6. Ferro (Yamaha) a 25”627; 7. Boc-calari (Kawasaki) a 28”551; 8. Giovannini (Honda) a 28”637; 9. Desiderioscioli (Yama-ha) a 34”848; 10. Vincenzini (Kawasaki) a 36”057; 11. Cecchi (Yamaha) a 36”928; 12. Bressan (Yamaha) a 42”508; 13. Micochero (Yamaha) a 43”214; 14. De Lucia (Honda) a 44”086; 15. Dal Canto (Yamaha) a 52”344; 16. Abbruciati (Yamaha) a 58”095; 17. Sparvoli (Yamaha); 18. Colafranceschi (Ka-wasaki) a 1’09”319; 19. Benedetti (Honda) a 1’11”289; 20. Tavaroli (Yamaha) a 1’12”753; 21. Facchini (Suzuki) a 1’13”414; 22. Mancin (Yamaha) a 1’15”017; 23. Toson (Yamaha) a 1’16”665; 24. Lagonigro (Suzu-ki) a 1’18”664; 25. Pelabasto (Honda) a 1’28”634; 26. Scampoli (Yamaha) a 1’24”873; 27. Antonelli (Yamaha) a 1’26”249; 28. Ferri (Yamaha) a 1’29”456; 29. Mauri (Triumph) a 1’29”530; 30. Ranie-ri (Yamaha) a 1’31”397; 31. Ursino (Honda) a 133”326; 32. Colaiocco (Yamaha) a 1’40”134; 33. Scaramella (Honda) a 1’46”382; 34. Malagoli (Suzuki) a 1’46”587; 35. Piras (Kawasaki) a 1’45”295; 36. Mau-rizio (Honda) a 1’50”016; 37. Sacripante (Yamaha) a 1 giro; 38. Piazzalunga (Yama-ha) a 1 giro.

1000: 1. Zerbo (Yamaha) 10 giri in 17’21”237; 2. Di Donato (BMW) a 4”370; 3. Tomassoni (BMW) a 4”603; 4. Poggi (Hon-da) a 5”195; 5. Conti (Yamaha) a 11”725; 6. Albanese (Aprilia) a 31”629; 7. Tortora (Ya-maha) a 39”047; 8. Pastorino (Kawasaki) a 44”700; 9. Oliva (Suzuki) a 44”909; 10. D’Angelo (Mv Agusta) a 50”854; 11. Zanotto (Ducati) a 52”920; 12. Baglioni (Yamaha) a 1’02”361; 13. Savini (Suzuki) a 1’03”175; 14. Guarracino (Aprilia) a 1’17”345; 15. Rosadi (Yamaha) a 1’20”322; 16. Bronzetti (Honda) 1’20”908; 17. Bruscella (Aprilia) a 1’23”857; 18. Pitorri (Suzuki) a 1’34”765; 19. Cilli (BMW) a 1’51”764; 20. Danti (Suzuki) a 1’51”905; 21. Cicia (Kawasaki) a 1 giro; 22. Rubini (Suzuki) a 1 giro.

TROFEO AMATORI 1000 BASE: 1. Garattini (Yamaha) 10

giri in 18’16”733; 2. Falco (Suzuki) a 1’715; 3. Ronchetti (Yamaha) a 2”057; 4. Caccia-nini (Honda) a 3”510; 5. Levada (Ducati) a 8”731; 6. Andriulli (Yamaha) a 9”328; 7. Loggetto (Suzuki) a 19”027; 8. Caserta (Honda) a 20”862; 9. Mancastroppa (Hon-da) a 22”672; 10. Masucci (Aprilia) a 23”590; 11. Gentile (Kawasaki) a 24”263; 12. Amidei (Yamaha) a 24”97; 13. Brambil-la (Ducati) a 30”585; 14. Dolfi (Honda) a 31”987; 15. Pittori (Suzuki) a 32”487; 16. Migliori (Yamaha) a 33”429; 17. Manservi-si (Suzuki) a 33”836; 18. Morganti (Kawa-saki) a 34”158; 19. Cecconi (Suzuki) a

41”424; 20. Mirolo (Suzuki) a 48”029; 21. Bellingeri (Aprilia) a 53”176; 22. Schiavo-ne (Aprilia) a 56”456; 23. Baldelli (Ducati) a 1’22”456; 24. Zanirato (Kawasaki) a 1’26”603; 25. Prandini (Yamaha) a 1’36”065; 26. Mostardi (Cagiva) a 1 giro.

600 BASE: 1. Bottani (Yamaha) 10 giri in 18’11”691; 2. Buttafarro (Honda) a 0”124; 3. Vernetti (Kawasaki) a 4”190; 4. Cecche-rini (Honda) a 19”460; 5. Adani (Yamaha) a 21”177; 6. Cogliati (Yamaha) a 21”435; 7. Tondinelli (Honda) a 24”210; 8. Modugno (Honda) a 31”378; 9. Verduci (Yamaha) a 33”134; 10. Giubilei (Honda) a 37”771; 11. Serafini (Yamaha) a 38”180; 12. Rossi (Ya-maha) a 40”050; 13. Zani (Yamaha) a 40”263; 14. Boselli (Honda) a 41”467; 15. Franceschini (Yamaha) a 48”497; 16. Fal-giano (Yamaha) a 50”766; 17. Cavadini (Ya-maha) a 52”570; 18. Manieri (Kawasaki) a 52”775; 19. Fassio (Yamaha) a 53”924; 20. Di Loreto (Suzuki) a 56”328; 21. Verzeni (Yamaha) a 56”534; 22. Spinosa (Yamaha) a 1’03”731; 23. Benzoni (Yamaha) a 1’06”259; 24. Pisacane (Honda) a 1’06”369; 25. Van-noni (Triumph) a 1’13”993; 26. Bianchi (Kawasaki) a 1’25”399; 27. Ligabue (Yama-ha) a 1’37”177; 28. Negro (Yamaha) a 1 gi-ro.

1000 AVANZATA: 1. Sepiacci (MV Agu-sta) 10 giri in 17’53”482; 2. Storai (Honda) a 0”050; 3. D’Andrea (BMW) a 11”433; 4. Biasion (BMW) a 13”061; 5. Illuminato (Su-zuki) a 14”477; 6. Menossi (BMW) a 15”416; 7. Di Salvo (Kawasaki) a 16”880; 8. An-driulli (Yamaha) a 17”659; 9. Morini (Hon-da) a 19”397; 10. Pignotti (BMW) a 22”007; 11. Bertoli (Aprilia) a 26”829; 12. Caggiano (Suzuki) a 27”719; 13. Baldazzi (Yamaha) a 28”400; 14. Baracco (Ducati) a 28”663; 15. Chiodi (Honda) a 30”092; 16. Turina (Hon-da) a 32”309; 17. Domenghini (BMW) a 33”601; 18. Lunardini (Ducati) a 35”920; 19. Natali (Honda) a 38”164; 20. Segata (Suzuki) a 38”392; 21. Coccia (Suzuki) a

motosprint

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42”784; 22. Iannello (Yamaha) a 44”427; 23. Martinelli (Ducati) a 44”497; 24. Orlan-do (Suzuki) a 47”576; 25. Scopetani (Apri-lia) a 47”688; 26. Fragapane (Honda) a 52”416; 27. Caprioli (Kawasaki) a 54”102; 28. Fusco (Suzuki) a 54”231; 29. Pizzichini (Yamaha) a 1’05”123; 30. Russo (Kawasaki) a 1’13”713.

600 AVANZATA: 1. Vacondio (Yamaha) 10 giri in 17’57”065; 2. Bongi (Kawasaki) a 4”268; 3. Gilardi (Yamaha) a 4”268; 4. Falco-ni (Yamaha) a 13”854; 5. Corvo (Honda) a 15”794; 6. Saporito (Yamaha) a 16”787; 7. Baraccani (Honda) a 17”440; 8. Rinaldi (Ya-maha) a 17”533; 9. Ticini (Yamaha) a 26”356; 10. Lumini (Yamaha) a 26”664; 11. Albini (Yamaha) a 29”166; 12. Martini (Yamaha) a 29”230; 13. Massoli (Yamaha) a 29”580; 14. Marini (Honda) a 32”441; 15. Beghi (Honda) a 32”529; 16. Russo (Yamaha) a 33”632; 17. Impagliazzo (Honda) a 39”059; 18. Orsini (Yamaha) a 39”404; 19. Rudelli (Yamaha) a 49”000; 20. Collato (Honda) a 52”333; 22. Campanile (Honda) a 53”627; 23. Brancher (Yamaha) a 54”527; 24. La Tassa (Yamaha) a 57”258; 25. Bianchini (Yamaha) a 58”221; 26. Cedra (Suzuki) a 1’01”668; 27. Giordano (Ya-maha) a 1’01”849; 28. Di Ghionno (Yamaha) a 1’04”293; 29. Bronzini (Yamaha) a 1’06”252; 30. Stopponi (Kawasaki) a 1’23”620.

MICHELIN POWER CUP1000: 1. Villa (BMW) 10 giri in 17’41”962;

2. Tartari (BMW) a 0”704; 3. Pavanini (Apri-lia) a 0”904; 4. Catani (Honda); 5. Rossi (Honda) a 2”572; 6. Cocchi (Ducati) a 4”272; 7. Pasqualato (Kawasaki) a 4”406; 8. Ar-metti (Honda) a 4”545; 9. Cusumano

(BMW) 4”898; 10. Mereu (Yamaha) a 10”382; 11. Fasanella (Aprilia) a 16”669; 12. Fornasiero (Kawasaki) a 17”037; 13. Corti (Suzuki) a 17”457; 14. Bartoli (Suzu-ki) a 31”854; 15. Liverani (Ducati) a 41”324; 16. Vincenzi (BMW) a 46”107; 17. Gilberti (Suzuki) a 48”655; 18. Verrascina (Suzuki) a 48”971; 19. Cascapera (Ducati) a 1’04”559; 20. Tosoni (Suzuki) a 1’10”517; 21. Cassani (Ducati) a 1’15”673; 22. Villani (Suzuki) a 1’17”222; 23. Lattavo (Yamaha) a 1’21”506; 24. Aprea (Suzuki) a 1’25”447; 25. Sorrentino (Ducati) a 1’25”760; 26. Za-ni (Ducati) a 1’27”615; 27. De Caterini (Honda) a 1’29”631.

600: 1. Antoni (Yamaha) 3 giri in 5’23”006; 2. Zappa (Honda) 0”211; 3. Alto-monte (Honda) a 0”410; 4. Sartori (Kawa-saki) a 2”519; 5. Cipiciani (Yamaha) a 6”527; 6. Di Simone (Yamaha) a 7”374; 7. Abati (Honda) a 7”929; 8. Troiani (Yamaha) a 8”264; 9. Mazza (Yamaha) a 8”439; 10. Tedesco (Yamaha) a 9”524; 11. Da Silva (Honda) a 9”986; 12. Dagnino (Yamaha) a 10”301; 13. Airoldi (Honda) a 10”907; 14. Del Grosso (Suzuki) a 13”022; 15. Gentile (Yamaha) a 13”979; 16. Taschini (Yamaha) a 14”824; 17. Camilletti (Yamaha) a 16”629; 18. D’Amore (Yamaha) a 17”536; 19. Casa-matta (Yamaha) a 18”578; 20. Tartarini (Yamaha) a 19”265; 21. Mailli (Suzuki) a 20”750; 22. Colombo (Yamaha) a 20”911; 23. Picardo (Triumph) a 21”871; 24. Salati (Triumph) a 23”062; 25. De Simone (Yama-ha); 26. Cenciotti (Yamaha) a 29”461; 27. Pusceddu (Yamaha) a 49”154; 28. Magro (Yamaha).

protagonisti in azione a vallelunga per il trofeo del presidente: sepiacci (996), garattini (203), vacondio (80). sotto, bottani (42) precede buttafarro (4).

motosprint

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MONZA - Prosegue in crescendo la settima stagione del Ducati Desmo Challenge, giunto alla sua quarta tappa. Allo spegnersi del semaforo della 848 Stock/Protwins, il più veloce a prendere il via è stato Roberto Festa, se-guito da Claudio Brambilla e Mattia Sala, mentre Luca Pini è finito largo alla prima variante a causa di un contatto ed è stato costretto a una lunga rimon-ta. Una volta raggiunta la terza posizione, però, Pini non è riuscito più a ri-congiungersi ai fuggitivi Festa e Brambilla, con quest’ultimo che nel frattem-po si era fatto minaccioso alle spalle del battistrada, dando vita a una batta-glia protrattasi fino sotto la bandiera a scacchi, con Festa vincitore per po-chissimo davanti a Brambilla e Pini, terzo.

Primo della Protwins, Duilio Damiani, mentre Fulvio Rizzi si è aggiudicato la classifica riservata ai Gentleman.

Nella Superbike /Superstock, il più veloce in partenza è stato Alex Valia, ma dopo un solo giro la sua 1198 lo ha tradito a causa di un problema all’im-pianto di scarico, costringendolo al ritiro e spianando di fatto la strada alla fuga di Emanuele Russo, che ha vinto pressoché indisturbato, precedendo Grandi e Maggiori. Roberto Luigi Rozza, quarto, si è aggiudicato la categoria Superstock.

DucatiDesmo Challenge

nessuno riesce a fermare russo

TrialCampionato italiano indoor

grattarola sempre più forte

CAstellANZA (VA) - La terza prova del campionato italiano Trial indoor ha incoronato Matteo Grattarola (Gas Gas) che a livello nazionale sta conquistan-do la fama di vero mattatore.

Sono stati 16 i piloti che si sono pre-sentati al via di questa gara, pronti ad affrontare una fase di qualifica che, anche per il sole battente, ha vera-mente infuocato il percorso. Questo primo momento ha vissuto soprattutto sulla lotta tra i piloti in corsa per acce-dere alla finale; i big invece, in quanto ammessi di ufficio, hanno fatto pretat-tica, come ad esempio Grattarola, che ha preferito fare due cinque, sceglien-do dunque di partire tra i primi. A sor-presa tra gli esclusi c’è stato Luca Cotone (Gas Gas), vittima di un piccolo problema meccanico che gli ha tolto concentrazione; la mannaia dell’esclu-sione è caduta anche su Poli (Ossa), Zuccali (Beta) e Cabrini (Beta).

Alla gara partecipavano anche due stranieri, Jack Challoner (Beta) e Jack Whitaker (Beta). E quando il discorso si è fatto serio, Grattarola ha messo in chiaro la sua posizione, risultando l’unico capace di girare a zero penalità. Dietro di lui Challoner, Lenzi (Montesa) e Iolitta (Beta). Fuori di un soffio dalla finale invece Orizio (Gas Gas), e Mauri-no (Beta), sofferente per una botta ad un polso. Un po’ più lontani tutti gli altri, compresi tanti giovani comunque meritevoli, come Saleri (Beta), Garnero (Beta), Locca (Beta) e Tournour (Gas Gas).

Finale a quattro con uno stratosferi-co Grattarola che è si concesso un pie-

de in una zona dove era già passato alla grande nel punto più difficile. Lon-tani Challoner e ancora di più un Len-zi penalizzato, come Iolitta, dal partire con un più sei punti, dopo aver perso tutte le prove di velocità.

toscanaIsola d’Arbia (sI) 22 maggio

Campionato toscano supermotard, prima prova – Organizzatore: M.C. Siena – Direttore di gara: Maurizio Tavaroli – Meteo: sereno

Classifiches1AssOlutA: 1. Rispoli; 2. lapini; 3. loren-

zini; 4. Gazzarri; 5. Catallo; 6. Falai; 7. lauria; 8. Vezzani; 9. Faralli; 10. Governatori; 11. Va-lentini; 12. Andrei; 13. Vitelli.

GARA 1: 1. lapini; 2. Rispoli; 3. Governa-tori; 4. lorenzini; 5. Catallo; 6. Valentini; 7. Falai; 8. Gazzarri; 9. lauria; 10. Andrei; 11. Faralli; 12. Vezzani; 13. Vitelli.

GARA 2: 1. Rispoli; 2. lorenzini; 3. Gazzar-ri; 4. lapini; 5. Catallo; 6. Falai; 7. lauria; 8. Vezzani; 9. Faralli; 10. Governatori; 11. An-drei; 12. Valentini; 13. Vitelli.

s2AssOlutA: 1. Brami; 2. Masi R.; 3. lapini;

4. Masi F.; 5. sani; 6. Frizzi; 7. Nannetti; 8. Marsili; 9. Magini; 10. Ciompi.

GARA 1: 1. Brami; 2. Nannetti; 3. Masi R.; 4. lapini; 5. Marsili; 6. sani; 7. Ciompi; 8. Ma-si F.; 9. Frizzi; 10. Magini.

GARA 2: 1. Masi; 2. Brami; 3. lapini; 4. Masi F.; 5. Frizzi; 6. Magini; 7. sani; 8. Ciompi; 9. Marsili; 10. Nannetti.

s3AssOlutA: 1. semplici; 2. Draghi; 3. Vigni;

4. Buratti; 5. terzuoli; 6. Da Frassini; 7. Can-giulli.

GARA 1: 1. Draghi; 2. semplici; 3. Vigni; 4. Buratti; 5. terzuoli; 6. Cangiulli; 7. Da Frassi-ni.

GARA 2: 1. semplici; 2. Draghi; 3. Vigni; 4. Buratti; 5. Da Frassini; 6. terzuoli; 7. Can-giulli.

10 luglio Ducati Desmo challenge, quarta prova

- Organizzazione: sciacca Group - Meteo: sereno.

stOCK 848/PROtWINs: 1. Festa 10 giri in 19’07”635 alla media di 181,719 kmh; 2. Brambilla C. a 0”202; 3. Pini a 12”344; 4. ennemoser a 12”488; 5. sala a 12”808; 6. Palleschi a 12”809; 7. Padovani a 16”505; 8. Pietrobon a 24”859; 9. Rovati a 34”438; 10. Vieider a 34”486; 11. Brambilla G. a 34”522; 12. Pietrobon a 56”944; 13. Giuffrida a

1’03”645; 14. Rizzi a 1’13”591; 15. tinti a 1’20”587; 16. Damiani a 1’40”038; 17. Zan-chi a 1 giro.

suPeRBIKe-1198 suPeRstOCK: 1. Russo 10 giri in 18’24”430 alla media di 188,828 kmh; 2. Grandi a 11”798; 3. Mag-giori a 13”032; 4. Rozza a 17”859; 5. Ventu-rini a 23”151; 6. Ariosto a 23”269; 7. Caspon a 24”506; 8. Valtulini a 50”117; 9. Giuliani a 54”014; 10. Vitiello a 54”464; 11. Carassiti a 54”577; 12. Di somma a 57”147; 13. Corno a 1’05”155; 14. Cavicchi a 1’27”464; 15. Ma-roni a 1’45”120; 16. Della Volpe a 1’45”445.

emanuele russo (a fianco) primo al traguardo e in classifica nella superbike. sotto, la partenza delle 848 a monza.

6 luglio Campionato italiano indoor, terza

prova - Organizzazione: MC Lazzate - Meteo: sereno.

Classifiche1. Grattarola (Gas Gas); 2. Challoner

(Beta); 3. lenzi (Montesa); 4. Iolitta (Beta); 5. Orizio (Gas Gas); 6. Maurino (Beta); 7. Vaccaretti (Beta); 8. Whitaker (Beta); 9. sa-leri (Beta); 10. Garnero (Beta); 11. locca (Beta); 12. tournour (Gas Gas); 13. Cotone (Gas Gas); 14. Poli (Ossa); 15. Poli (Ossa); 16. Zuccali (Beta); 17. Cabrini (Beta).

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Sportitalia

motosprint

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EnduroregionaleUmbriaGualdo Tadino (PG) 29 maggio

Campionato interregionale enduro – Organizzatore: M.C. Gualdo Tadino – Di-rettore di gara: Flavio Carnevali – Me-teo: sereno

ClassificheCLASSE ELITE: 1. Fiorgentili (Husky). CLASSE 125 UNDER: 1. Mantini (KTM); 2.

Moriconi (KTM); 3. Sampaoli (KTM); 4. Manen-ti (KTM); 5. Milli (KTM); 6. Lametti (Husky); 7. Marinozzi (KTM); 8. Riccioni (KTM).

CLASSE E1: 1. Vecchi (Husky); 2. Giulietti (KTM); 3. Ulissi (KTM); 4. Paganelli (KTM); 5. Arronenzi (KTM); 6. Conti (Honda); 7. Forini (Husky); 8. Stolfi (Honda); 9. Di Pierro (Hon-da); 10. Cardinali (Yamaha).

CLASSE E2: 1. Uccellini (Honda); 2. Rughi (Honda); 3. Antonella (Kawasaki); 4. Cantenne (Beta); 5. Muccioli (Honda); 6. Barigelli (Hon-da); 7. Morbidoni (Beta); 8. Castagnoli (Hu-sky); 9. Mancinelli (Husky); 10. Coppari (Ya-maha); 11. Sordi (KTM); 12. Acqualagna (KTM); 13. Grimani (Husky); 14. Lillini (Hon-da); 15. Ercolani (Husky); 16. Marinozzi (KTM).

CLASSE E3: 1. Pagnoni (TM); 2. Flamini (Husaberg); 3. Spigarelli (Husky); 4. Marcelli-ni (KTM); 5. Monaldi (Beta); 6. Bordoni (Hu-sky); 7. Scattolini (Honda).

CLASSE T1: 1. Radicchi (Honda); 2. Orsi (KTM); 3. Schippa (KTM); 4. Luchetti (TM); 5. Franceschini (Honda); 6. Rosoni (Kawasaki); 7. Rastelletti (KTM); 8. Tamburini (Husky); 9. Aringolo (KTM); 10. Caramanti (KTM); 11. Gri-mani (Husky); 12. Pesaresi (Honda); 13. Cata-nossi (KTM); 14. Saraceni (Honda); 15. Bizzar-ri (Husky); 16. Casali (Suzuki); 17. Cucchi (KTM); 18. Ortenzi (Suzuki); 19. Venturi (Hon-da); 20. Di Mattia (Honda); 21. Sori (Husky); 22. Stacchiotti (Suzuki); 23. Tofani (Honda); 24. Accattoli (Husky); 25. Valentini (Honda).

CLASSE T2: 1. Corradetti (Honda); 2. Trai-ni (Beta); 3. Cortesi (KTM); 4. Lanci (Honda); 5. Domicoli (Husky); 6. Bedeschi (KTM); 7. Cor-salini (Honda); 8. Bartoccetti (TM); 9. Chialli (Honda); 10. Frittellini (Honda); 11. Allegrucci (Beta); 12. Francucci (Beta); 13. Orsini Fede-rici (Husky); 14. Gentili (Gas Gas); 15. Monta-nucci (Husky); 16. Remoli (TM); 17. Petri (KTM); 18. Re (Honda); 19. Barigelli (Honda).

CLASSE T3: 1. Pileri (TM); 2. Tesei (Husky); 3. Latini (Fantic); 4. Bertocci (KTM); 5. Respa-rambia L. (KTM); 6. Rastelli (TM); 7. Milani (Gas Gas); 8. Tisi (Husky); 9. Resparambia A. (KTM); 10. Ercolani (KTM); 11. Coppari (KTM); 12. Resparambia C. (KTM); 13. Luzietti (KTM).

CLASSE VETERAN: 1. Chiavini (KTM); 2. Carpisassi (Husky); 3. Ugulini (Honda); 4. Ra-gni (Honda); 5. Cervigni (KTM); 6. Biscontini (KTM); 7. Giovannini (Husky); 8. Onesini (KTM); 9. Montanucci (Honda); 10. Santarelli (Husaberg).

CLASSE SPORT: 1. Gobbetti (Honda); 2. Gatti (Honda); 3. Schippa (KTM); 4. Gagliardi (KTM); 5. Renzini (KTM); 6. Pettinari (Honda); 7. Negroni (Husky); 8. Panunti (Gas Gas); 9. Fusi (Husky); 10. Grelloni (KTM); 11. Podeschi (KTM).

MINIENDURO ASPIRANTI: 1. Coloccioni (Kawasaki); 2. Traini (Honda); 3. Renzi (KTM); 4. Florez (KTM); 5. Lombardi (Kawasaki); 6. Gabbanelli (KTM).

MINIENDURO BABY: 1. Diamanti (KTM); 2. Petrolati (KTM).

MINIENDURO ESORDIENTI: 1.Brignoccolo (KTM); 2. Federici (KTM).

CODICE: 1. Baldini (HM).

LazioContigliano (RI) 29 maggio

Campionato laziale di enduro – Orga-nizzatore M.C. Fontecerro – Direttore di gara: Alberico Pennella – Meteo: buone

ClassificheCLASSE 50 2T: 1. Giubettini (Honda).CLASSE 125 2T: 1. Palocci (Ktm); 2. Fan-

tozzi (Suzuki); 3. Ceci (Tm); 4. Lo Sasso (Tm); 5. Meloni (Ktm); 6. De Stefano (Ktm); 7. Scrocca (Ktm); 8. Sbardella (Ktm); 9. Marchi (Ktm); 10. Caciotosto (Ktm).

CLASSE OLTRE 125 2t: 1. Pasqualetti (Tm); 2. Patulli (Husaberg); 3. Ali’ F. (Ktm); 4. D’Ippolito (Honda); 5. Ricci (Tm); 6. Ali’ S. (Ktm); 7. Teofili (Ktm); 8. Gioia (Ktm); 9. Abbate (Ktm); 10. Pieri (Ktm).

CLASSE 250 4t: 1. Boezi (Ktm); 2. Incaini D. (Tm); 3. Tigli (Ktm); 4. Tognon (Kawasa-ki); 5. Mammuccari (Honda); 6. Meschini (Ktm); 7. Pizziconi (Ktm); 8. Pagano (Ktm); 9. Colasanti (Honda).

CLASSE 450 4t: 1. Mastropietro (Husa-berg); 2. Maggi (Beta); 3. Foti (Honda); 4. Incaini M. (Ktm); 5. Olivieri (Ktm); 6. Rossi (Husky); 7. Crialesi (Ktm); 8. Marini (Suzu-ki); 9. Paccoia (Beta); 10. Sansoni (Honda).

CLASSE OLTRE 450 4t: 1. Mastrantonio (Beta); 2. Mastropietro (Ktm).

CLASSE Veteran: 1. Bufacchi (Husky); 2. Diligenti (Ktm).

CLASSE LADY: 1. Marrocco (Husky).SQUADRE: 1. Moto Club Caerevetus; 2.

Moto Club Ceci Corse; 3. Moto Club Colle-ferro; 4. Moto Club Fontecerro.

Crossregionale

PiemonteSalmour (CN) 29 maggio

Campionato piemontese cross MX2, prima prova – Organizzatore M.C. Fossa-no – Meteo: sereno

ClassificheUNDER 21 A: 1. Marrazzo (Honda); 2.

Cimberio (Suzuki); 3. Tesconi (Honda); 4. Marino (Honda); 5. Bianchetti (Yamaha); 6. Lagaren (Suzuki); 7. Rabossi (KTM); 8. Gob-bi (Yamaha); 9. Alice (KTM); 10. Muraca (Honda); 11. De Faveri (Kawasaki); 12. Ar-bini (Suzuki); 13. Garelli (Suzuki); 14. Zoc-chi (Yamaha); 15. Callegaro (KTM); 16. Ca-nepa (Honda); 17. Perosino (Honda); 18. Gazzola (KTM); 19. Rivetti (KTM); 20. Muc-chi (Honda); 21. Piantanida (Honda); 22. Piredda E. (Kawasaki); 23. Ballesio (Suzu-ki); 24. Grimaldi (KTM); 25. Buchicchio (Honda); 26. Piredda D. (Honda); 27. Monta-naro (Honda); 28. Bandi (Kawasaki); 29. Viale (Honda); 30. Sordo (Yamaha).

UNDER 21 B: 1. Perucchini (KTM); 2. Ca-prio (Honda); 3. Di Piazza (Suzuki); 4. Ros (KTM).

OVER 21 A: 1. Marra (Yamaha); 2. Orlan-di (Yamaha); 3. Ballario (Honda); 4. Ciriale (Honda); 5. Selva (Honda); 6. Tacchini (Ya-maha); 7. Ferrario (Honda); 8. Magliano (Honda); 9. Guidotti (Yamaha); 10. Cama-schella (Suzuki); 11. Polimeno (Suzuki); 12. Corani (Honda); 13. Quarti (Suzuki); 14. Se-gale (Honda); 15. Milani (KTM); 16. De Mar-chi (Suzuki); 17. Bertola (Honda); 18. Bom-

belli (KTM); 19. Campari (Suzuki); 20. Ita-liano (Suzuki); 21. Amadei (Kawasaki); 22. Rivetti (KTM); 23. Angiolini (Honda); 24. Marango (Kawasaki); 25. Rummolo (KTM); 26. Reale (Honda); 27. Carniato (Honda); 28. Pennino (Honda); 29. Quattrocchi (Hon-da); 30. Martinelli (KTM).

OVER 21 B: 1. Fois (Suzuki); 2. Colombo (KTM).

ELITE: 1. Lombrici (Suzuki); 2. Pezzuto (KTM).

OVER 40: 1. Manna (Honda); 2. Lusardi (Suzuki); 3. Tescaro (KTM); 4. Bassani (Su-zuki); 5. Bessone (Kawasaki); 6. Pignataro (KTM); 7. Frati (Suzuki); 8. Taricco (Suzuki); 9. Sergiotti (Yamaha); 10. Enrico (Yamaha); 11. Smeraldi (Honda).

UmbriaGioiella (PG) 29 maggio

Campionato umbro-marchigiano, quarta prova – Organizzatore: M.C. Tra-simeno – Direttore di gara: Giandomeni-co Baldi – Meteo: sereno

ClassificheTOP RIDER MX1GARA 1: 1. Mocini; 2. Vestri; 3. Meoni; 4.

Pedica; 5. D’Attilio; 6. Carizia; 7. Massini; 8. Leonesi; 9. Paolanti; 10. Ferazzani; 11. Mo-sca; 12. Magi; 13. Ronca; 14. Donatini; 15. Fritteloni; 16. Balducci; 17. Cecchini; 18. Gerboni; 19. Soccolini; 20. Gioacchini; 21. Santoni; 22. Bilotti.

GARA 2: 1. Mocini; 2. Vestri; 3. Carizia; 4. Pedica; 5. Paolanti; 6. Meoni; 7. Leonesi; 8. Massini; 9. Ferazzani; 10. Mosca; 11. Soccolini; 12. Gerboni; 13. D’Attilio; 14. Frittelloni; 15. Cecchini; 16. Balducci; 17. Ronca; 18. Magi; 19. Gioacchini; 20. Dona-tini.

TOP RIDER MX2GARA 1: 1. Neri; 2. Della Mora; 3. Dolce;

4. Marincioni; 5. Amadio; 6. Ruzzi; 7. Piun-ti; 8. Matteucci; 9. Pascucci; 10. Sensi; 11. Pettinari; 12. Zanelli; 13. Lucci; 14. Zacca-ro; 15. Savini; 16. Micozzi; 17. Gennari; 18. Polidori; 19. Pierantozzi; 20. Bazzucchi; 21. Del Federico; 22. Fattori; 23. Ceroni; 24. Gabrielli; 25. Pepe; 26. Arnetoli; 27. Ali-berti; 28. Gonnelli; 29. Falli; 30. Rinaldi; 31. Bonchio; 32. Peruzzini.

GARA 2: 1. Della Mora; 2. Neri; 3. Dolce; 4. Marincioni; 5. Amadio; 6. Piunti; 7. Pa-scucci; 8. Matteucci; 9. Ruzzi; 10. Sensi; 11. Gennari; 12. Lucci; 13. Del Federico; 14. Zaccaro; 15. Bazzucchi; 16. Micozzi; 17. Polidori; 18. Pierantozzi; 19. Ceroni; 20. Pettinari; 21. Savini; 22. Fattori; 23. Pepe; 24. Aliberti; 25. Gabrielli; 26. Falli; 27. Gonnelli; 28. Arnetoli; 29. Bonchio.

AMATORI UNDER MX1 GARA 1: 1. Lupacchini; 2. Giacchè; 3.

Vagni; 4. Cantoni; 5. Iacopini; 6. Scelza; 7. Neri; 8. Soverchia; 9. Spitoni; 10. Turrini; 11. Bazzucchi; 12. Mosconi; 13. Minelli; 14. Mariani; 15. Lasagna; 16. Chiusaroli; 17. Bergini; 18. Lusa; 19. Amabili; 20. Del Ma-stro; 21. Marcozzi; 22. Bittarelli; 23. Filip-pini; 24. Gorgoroni; 25. Proietti; 26. Ascani; 27. Sablone; 28. Venturini; 29. Nizzi; 30. Giorgi.

GARA 2: 1. Giacchè; 2. Spitoni; 3. Canto-ni; 4. Bazzucchi; 5. Lupacchini; 6. Sover-chia; 7. Iacopini; 8. Neri; 9. Mosconi; 10. Lasagna; 11. Bittarelli; 12. Del Mastro; 13. Mariani; 14. Chiusaroli; 15. Marcozzi; 16. Lusa; 17. Turrini; 18. Amabili; 19. Filippini; 20. Proietti; 21. Nizzi; 22. Giorgi; 23. Scel-za; 24. Ascani; 25. Venturini; 26. Vagni; 27.

Sablone; 28. Bergini; 29. Minelli; 30. Ra-buffo.

AMATORI UNDER MX2 GRUPPO AGARA 1: 1. Spagna; 2. Celesti; 3. Vittori;

4. Cerquetella; 5. Serena; 6. Antognoli; 7. Orielli; 8. Turrini; 9. Beccacece; 10. Sotgia; 11. Bertuccioli; 12. Faleri; 13. Soverchia; 14. Mariotti; 15. Felici; 16. Fagiolari; 17. Milletti; 18. Mandolesi; 19. Fausti; 20. Sar-ti; 21. Gonfia; 22. Denti; 23. Cognigni; 24. Quartucci; 25. Bistocchi; 26. Amodio; 27. Aliberti; 28. Ascenzi; 29. Ciarrocchi; 30. Bertuccioli; 31. Calise; 32. Ruffini; 33. Fini-stauri; 34. Bacianini; 35. Petruccioli; 36. Grassini; 37. Luciani; 38. Broccoletti; 39. Spoletini.

GARA 2: 1. Antognoli; 2. Serena; 3. Ce-lesti; 4. Turrini; 5. Sotgia; 6. Denti; 7. Co-gnigni; 8. Felici; 9. Sarti; 10. Soverchia; 11. Orielli; 12. Cerquetella; 13. Fagiolari; 14. Vittori; 15. Aliberti; 16. Bertuccioli; 17. Fa-leri; 18. Ascenzi; 19. Amodio; 20. Mariotti; 21. Fausti; 22. Quartucci; 23. Bistocchi; 24. Bacianini; 25. Spoletini; 26. Luciani; 27. Calise; 28. Ciarrocchi; 29. Milletti; 30. Gon-fia; 31. Bertuccioli; 32. Ruffini; 33. Brocco-letti; 34. Spagna; 35. Finistauri; 36. Mando-lesi; 37. Beccacece; 39. Petruccioli.

AMATORI OVER + UNDER MX2 GRUPPO BGARA 1: 1. Bennati; 2. Paterni; 3. Pelosi;

4. Astolfi; 5. Lorenzini; 6. De Biagio; 7. Ca-rosi; 8. Cappellini; 9. Tamagnini; 10. Del Federico; 11. Gattobigio; 12. Giontella; 13. Lonzi; 14. Lisi; 15. Pinciaroli; 16. Puggioni; 17. Sassaroli; 18. Casola; 19. Santinelli; 20. Bisaccioni; 21. Pesci; 22. Reali; 23. Germa-no; 24. Ciuffetti; 25. Spagna; 26. Cardaccia; 27. Baccarelli; 28. Papa; 29. Giannini; 30. Giacomini; 31. Sbaffi; 32. Inegito; 33. Fru-stalupi; 34. Manoni; 35. Cimarra; 36. Impe-ciati; 37. Innocenzi.

GARA 2: 1. Paterni; 2. Astolfi; 3. De Bia-gio; 4. Bennati; 5. Giontella; 6. Lorenzini; 7. Pelosi; 8. Tamagnini; 9. Del Federico; 10. Pinciaroli; 11. Gattobigio; 12. Pantalei; 13. Casola; 14. Sassaroli; 15. Lonzi; 16. Carosi; 17. Lisi; 18. Germano; 19. Bisaccioni; 20. Pesci; 21. Puggioni; 22. Giacomini; 23. Spa-gna; 24. Ciuffetti; 25. Papa; 26. Inegito; 27. Baccarelli; 28. Cimarra; 29. Giannini; 30. Vescovi; 31. Manoni; 32. Frustalupi; 33. Impeciati; 34. Innocenzi; 35. Sbaffi; 36. Cappellini.

TESSERA SPORT MX1 MX2GARA 1: 1. Veronese; 2. Sartori; 3. Ga-

sparelli; 4. Menchelli; 5. Cozzari; 6. Fioruc-ci; 7. Gasparri; 8. Palazzi; 9. Bianchini; 10. Castellucci; 11. Duchi; 12. Dini; 13. Inegito; 14. Pasquini; 15. Fabi Partizio; 16. Mini; 17. Fabi Jessica.

GARA 2: 1. Fiorucci; 2. Sartori; 3. Ca-stellucci; 4. Veronese; 5. Cozzari; 6. Palaz-zi; 7. Bianchini; 8. Gasparelli; 9. Inegito; 10. Gasparri; 11. Duchi; 12. Pasquini; 13. Fabi Patrizio; 14. Fabi Jessica.

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di Alessio Aldrovandi - foto Digital Photo Studio

Prezzo 18.000 euro c.i.m.

Potenza 132,4 kW (180 CV)

a 12.500 giri/’

Coppia 11,7 kgm (115 Nm)

a 10.000 giri/’

Peso a secco 184 kg

Colori bianco, nero

DATI DICHIARATI

Prova novità Aprilia RSV4 R APRC

La versione meno sofisticata della supersportiva Aprilia “eredita” diversi elementi della Factory. E diventa ancora più efficace

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AdriA (rO) - La gamma delle Aprilia RSV4 si è semplificata e dell’ampio ventaglio sono rimaste solo le ver-

sioni R e Factory, entrambe con il sistema APRC: quelle che potremmo definire “ba-se” ed “evoluzione”. Ma nell’edizione 2011 la R è cambiata parecchio e non risulta troppo dissimile dal modello più preten-zioso, dal quale ha ereditato il motore più affidabile. Ne condivide il sistema APRC, che significa un livello di eccellenza in tut-to quello che è elettronica, controllo di trazione, anti impennamento e sistema sportivo di partenza; ne condivide pure il telaio, così che le differenze maggiori sono nelle sospensioni – là Öhlins, qui Sachs dietro e ora anche davanti, visto che la forcella tedesca ha preso il posto della Marzocchi – e nelle ruote.

Ed è questo, assieme all’eliminazione di alcuni particolari in carbonio e ai cornetti dei corpi farfallati fissi, a determinare la differenza di prezzo: 18.000 euro la R di questa prova, 22.000 la Factory.

È evidente quindi, visto il genere delle modifiche, che la RSV4 R ha mantenuto le bellissime caratteristiche di guida delle altre versioni, e bastano i primi chilometri per rendersene conto: il feeling è imme-diato e ottimale, e forzare il ritmo in sella alla quattro cilindri di Noale è divertimen-to puro.

La RSV4 è intuitiva, capace di stupire per la piacevolezza della guida e la sincerità della ciclistica, gli inserimenti in traietto-ria sono ineccepibili e sia che si tratti di curve da percorrere a bassa velocità – co-me la maggior parte delle curve del circu-ito di Adria, terreno della nostra prova, assimilabile a un misto guidato – sia che si tratti di curvoni molto veloci, la precisio-ne è quella di una moto da corsa.

Tra i maggiori pregi di questa moto la sincerità e il feeling che viene dall’avantre-no; la R è equipaggiata con sospensioni Sachs e a volte si incappa in ondeggia-menti dovuti alle tarature tendenzialmen-te libere, ma è il prezzo del compromesso tra uso stradale e pista. Per il circuito sa-rebbero più adatte le sospensioni della Factory che in effetti fanno una certa diffe-renza, assieme alla palpabile leggerezza dei cerchi che nei cambi di direzione si fa sentire.

L’eccessiva morbidezza delle sospen-sioni della R si avverte anche in staccata, perché con la complicità della notevole potenza dell’impianto frenante, la forcella affonda bruscamente scomponendo leg-

Base spaziale

IntuItIva e con un avantreno molto precIso: la guIdabIlItà è un punto forte della rsv4 r.

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Prova novità Aprilia RSV4 R APRC

CI PIACE

Sistema APRC

Guida precisa

Reazioni sincere

NON CI PIACE

Erogazione poco lineare

Leva freno anteriore poco regolabile

Potenza massima

IN POCHE PAROLE

germente il retrotreno. La frenata della RSV4 è rimasta invariata e resta un riferi-mento per potenza e progressività, ma in un’ottica stradale a volte risulta piuttosto aggressiva.

Qualche differenza anche nel motore: è identico a quello della Factory ma non ha i cornetti ad altezza variabile per cui è di-versa l’erogazione, meno lineare. La di-stribuzione della potenza resta più che apprezzabile, risulta però più marcato uno “scalino” subito prima del momento di coppia.

Sul propulsore della R versione 2011 sono state riportate tutte le migliorie a suo tempo presentate sulla versione più evo-luta e il comportamento in pista è più che soddisfacente; buona la spinta fin dai bas-si regimi, che cresce con vigore ma senza entusiasmare. Attenzione però perché la 1000 Aprilia sembra docile ma sotto di essa l’asfalto scorre a velocità disarmante.

A voler cercare il pelo nell’uovo, qualche cavallo in più agli alti regimi non starebbe male, ma la sostanza nella prima parte dell’erogazione passa sopra anche a que-sta piccola mancanza.

L’evoluzione più importante che caratte-rizza l’ultima versione della R è l’avvento dell’APRC. Il sistema Aprilia per la gestio-ne elettronica è a un livello elevatissimo e in sella alla RSV4 calcare la mano è facile e sicuro grazie allo splendido lavoro svolto dal traction control e dall’anti impennata: gli interventi sono delicati, cioè per niente bruschi, e mantengono il giusto compro-messo tra prestazione e sicurezza. Per chi ogni tanto si vuole togliere uno sfizio, c’è anche il launch control che permette di scattare in partenza come fosse una Mo-toGP. Per i semafori basta molto meno, per le strade normali è eccessivo, ma se capita di trovarsi in pista...

Il controllo di trazione è tarabile su di-versi livelli di intervento, selezionabili per mezzo di due pulsanti sul semimanubrio sinistro. Le indicazioni delle regolazioni elettroniche sono riportate nel cruscotto.

IL LIvELLO dI INtERvENtO dEL tRACtION CONtROL sI sELEzIONA dA duE PuLsANtI AL mANubRIO (sOPRA). sOttO, IL dIsPOsItIvO PER LA CAmbIAtA AssIstItA.

tRA LE NOvItà dELLA Rsv4 R 2011 LA fORCELLA sACHs, REgOLAbILE IN tuttE LE fuNzIONI, E IL tERmINALE dI sCARICO. suL CRusCOttO vENgONO RIPORtAtE LE REgOLAzIONI ELEttRONICHE ImPOstAtE.

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Il progresso elettronIcoe la forcella adesso è Sachs

identikit

PMotoreQuattro cilindri a V di 65°, 4T, raffreddato a liquido. Alesaggio e corsa 78 x 52,3 mm. Cilindrata 999,6 cm3. Compressione 13.1. Distribuzione DOHC, 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica inte-grata con l’accensione, corpi farfallati 48 mm Ø. Lubrificazione forzata a carter umi-do. Avviamento elettrico.PtrasMissionePrimaria a ingranaggi, finale a catena. Fri-zione multidisco in bagno d’olio con anti saltellamento. Cambio a 6 marce.PciclisticaTelaio a doppio trave in alluminio. Forcello-ne a doppia capriata in alluminio. Sospen-sioni: anteriore forcella a steli rovesciati di 43 mm Ø pluri-regolabile, corsa 120 mm; posteriore progressiva APS, un ammortiz-zatore pluri-regolabile, corsa ruota 130 mm. Freni: anteriore 2 dischi di 320 mm Ø, pinze a 4 pistoncini; posteriore disco di 220 mm Ø, pinza a 2 pistoncini. Pneumatici: anteriore 120/70 ZR 17”; posteriore 190/55 ZR 17” (in alternativa 190/50 ZR 17”).PdiMensioniInterasse 1420 mm. Lunghezza 2040 mm. Larghezza 735 mm. Altezza 1120 mm. Sel-la 845 mm. Serbatoio 17 litri (4 riserva).

la tecnica

È l’elettronica il cambiamento più si-gnificativo della RSV4 R: l’APRC si era già visto sulle RSV4 più esclusive, ma per la prima volta è stato applicato anche a questa versione relativamente economica e la guida ne ha tratto grossi benefici. Il sistema gestisce il controllo di trazione, il launch control e l’anti-impennata, ed è incentrato su di una piattafor-ma inerziale composta da 2 girometri e 2 ac-celerometri, oltre a 2 sensori di velocità posti uno per ruota; l’insieme dei dati raccolti per-mette alla centralina di interagire a seconda delle situazioni. Fa parte del sistema anche il comando del gas ride-by-wire che già era sta-

to adottato sul precedente modello. La ciclistica invece è invariata, è stato man-

tenuto il telaio a doppio trave in alluminio con elementi fusi e stampati, così come è invaria-to il forcellone anch’esso scatolato in allumi-nio, con biellismi progressivi. È stato mante-nuto pure l’ammortizzatore Sachs, e ora è Sachs anche la forcella, a steli rovesciati di 43 mm Ø, adottata in luogo della precedente uni-tà Marzocchi; entrambi sono completamente regolabili nel freno idraulico e nel precarico della molla, l’ammortizzatore ha una nuova taratura.

Livello elevatissimo per i freni: davanti due

dischi di 320 mm Ø con pinze Brembo mono-blocco a fissaggio radiale, quattro pistoncini, pastiglie sinterizzate, pompa radiale e tubi in treccia metallica; dietro, un disco di 220 mm Ø con pinza a due pistoncini, pastiglie sinteriz-zare e tubo in treccia metallica.

Il motore è lo stesso della Factory, piuttosto diverso da quello della precedente R, modifi-cato più per migliorarne il funzionamento ge-nerale che alla ricerca delle prestazioni.

Il circuito di lubrificazione è stato rivisto, in modo da ridurre la quantità di olio sulle teste, e ora il contralbero non è più su bronzine ma su cuscinetti; rivisti anche i passaggi del liqui-do di raffreddamento verso le teste, modifica che ha permesso di ridurre le temperature di esercizio.

Nuovo anche il terminale di scarico dalla forma più rotonda e affusolata, che ha per-messo un risparmio di ben 2 chili rispetto al precedente. Il peso complessivo della moto però rimane pressoché invariato, perché i ri-sparmi fatti qua e là vengono riequilibrati dal maggior aggravio del sistema APRC.

motosprint

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qui g

iappone

la rabbia (in musica) di una generazionenegli anni Ottanta e novanta il protagonista di una canzone di successo era un ladro di moto

NEL 1983 sulla scena della musica pop giapponese si impone un giovanotto che canta così: “sfrecciare nella notte con una moto rubata”. Inizialmente la maggior parte delle TV e delle stazioni radio ignorano la canzone che, invece, diventa poco a poco famosa con il passaparola tra i giovani ascoltatori. Dopo poco questo cantante, Yutaka Ozaki, sostenuto con entusiasmo dalle giovani generazioni, diventa l’icona degli anni Ottanta e Novanta. Nella sua canzone “Una notte a 15 anni”, descrive il furto di una moto e le corsa spericolate come simbolo della rabbia e della frustrazione di quella generazione. È per questo che il cantante ottiene il supporto delle giovani generazioni ma, allo stesso tempo, suscita anche sentimenti contrastanti tra i motociclisti, perché Ozaki giustifica ed esalta il furto di moto.

Lasciando da parte questo argomento, va ricordato che questi sono i giorni in cui la moto è il punto focale degli argomenti della cultura giovanile. Cinque anni più tardi il gruppo pop chiamato “Dreams Come True” nelle sue

canzoni canta coppie di innamorati in sella alle moto. In una di queste, una ragazza che occupa il posto del passeggero, colpisce per cinque volte col suo casco quello del pilota, un messaggio segreto per dirgli che lo ama. In giapponese, l’espressione “a, i, shi, te, ru” significa “ti amo”, quindi, invece di pronunciare le parole, lei gli manda il messaggio con il casco. Questa canzone ottiene un successo strepitoso e molte coppie di innamorati, al tempo, fanno la stessa cosa quando sono in moto.

Verso la fine degli anni Novanta il duo di ragazze chiamato Puffy porta in cima alla top ten la canzone “The circuit girl” (La ragazza del circuito). Poco dopo essere approdate negli Stati Uniti le Puffy diventano le protagoniste di una serie di cartoni per la TV chiamata “Hi Hi Puffy Ami Yumi”, che viene trasmessa su un “cartoon network”. Il titolo della canzone “The circuit girl” è la parodia del famoso capolavoro manga “The circuit wolf”. Il manga originale descrive 4 auto da corsa, mentre la canzone delle Puffy parla di una umbrella girl in circuito, della preoccupazione della ragazza per il suo amore, pilota di moto. Lei teme per lui, che la moto si fermi, che lui cada e si rompa le ossa. Parole divertenti e musica orecchiabile hanno attirato l’attenzione dell’ascoltatore facendone un grande successo di quell’anno.

Oggi, nel terzo millennio, è molto raro che le moto siano soggetto di canzoni pop come, invece, accadeva negli anni Ottanta e Novanta, ma ci sono sempre delle eccezioni. Nel 2006 il gruppo rock Pornograffiti ha composto una canzone “Hane-Uma Rider” (Rodeo Rider). In questo video musicale compaiono Triumph Sprint ST, Speed Triple e Daytona 675 guidate da tre ragazze, una cosa molto divertente. Nonostante si dica che le nuove generazioni hanno perso interesse nelle moto, in particolare in questi ultimi dieci anni, queste canzoni dimostrano che comunque la moto viene ancora riconosciuta come simbolo di cose come libertà, opposizione e moda.

È vero che i dati di vendita delle due ruote calano anno dopo anno. Gli economisti spiegano che questo è dovuto sia a una perdita di interesse per le moto sia al mercato un po’ vacillante. È anche vero, però, che nella società giapponese il gap di reddito tra le generazioni si accentua sempre più. Se le giovani generazioni avessero abbastanza denaro da spendere comprerebbero moto e le canzoni pop che di queste parlano potrebbero tornare in auge, forse…

ci sono state anche canzoni che hanno avuto

un successo strepitoso, i cui testi parlavano

d’amore tra motociclisti, come quelle del gruppo

pop “dreams come true” e del duo femminile “puffy”.

di A

kira

Nis

him

ura

Il bello comincia adesso.Il bello comincia adesso.Il bello comincia adesso.

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Attualitàa cura di Dario Ballardini

IN B

RE

VE

Benelli e Petronas accordo Per gli oliLa Petronas Lubricants International, divisione lubrificanti del Gruppo malese, ha stabilito un accordo con la Benelli QJ. A seguito di questo, sulle moto del marchio pesarese vengono impiegati i lubrificanti della linea Petronas Selenia Moto Rider, che comprende numerosi tipi di olio per motori a 2 e a 4 tempi.

il Primo Yamaha ec-03 a lifegateLa Yamaha ha consegnato il primo esemplare del suo EC-03, lo scooter elettrico presentato questa primavera. A riceverlo è stato Marco Roveda, fondatore e presidente di Lifegate, primo network per lo sviluppo sostenibile.

honda a 90 euro al mese fino al 31 luglioLa Honda ha prolungato fino al 31 luglio la promozione studiata in collaborazione con Agos Ducato: finanziamento senza interessi per acquistare SH 125/150 o Hornet a rate di 90,28 euro mensili. Importo finanziabile da 3250 a 5000 euro. Per il resto della gamma dilazioni fino a 24 mesi, importo finanziabile da 1500 a 5000 euro.

Bridgestone aumenta i Prezzi delle gommeLa Bridgestone ha applicato un aumento dei prezzi a tutta la sua produzione di pneumatici, diversificato a seconda delle categorie di prodotto. Per i pneumatici da moto è dell’ordine del 5%. «Il costo delle materie prime e in particolare della gomma naturale e dei prodotti derivati si mantiene su livelli particolarmente elevati» si è giustificato Makio Ohashi, CEO e presidente di Bridgestone Europe.

il cluB sYm attivo sul sito internetNel sito www.sym-italia.it è ora attiva la sezione SYM Club, cui si accede previa registrazione, con una password. Anticipazioni sulle novità, archivio delle prove pubblicate sulle riviste del settore, promemoria personalizzato delle scadenze di bollo, assicurazione e tagliando con avviso via e-mail e consigli di manutenzione.

Passo della futa - La saga delle coperture Pirelli

Diablo si è arricchita della versione Rosso II, che in-troduce un innovativo disegno del battistrada con una superficie di contatto maggiore del 2% rispetto al prece-dente Diablo Rosso.

Per la copertura po-steriore è stata utiliz-zata la tecnologia a doppia mescola: alta densità per la parte centrale, che occupa il

75% del battistrada e as-sicura chilometraggio,

oltre a grip sul bagnato, ma anche stabilità su asciutto

grazie all’elevato livello di silice.La rimanente parte, quella

delle spalle (25%), ha un disegno di estensione limitata che porta a una maggiore compattezza e dunque a maggiore regolarità di usura; nella mescola, una mag-gior quantità di nerofumo con resine specifiche per ottenere grip su asciutto e costanza delle prestazioni.

L’aderenza è stata notevol-mente migliorata anche lavoran-do sul profilo, adottandone uno che esalta la tenuta e si accorda all’erogazione vigorosa delle mo-to moderne, e impiegando una carcassa estremamente adatta-bile che dà risultati eccellenti in termini di stabilità, prestazioni sul bagnato e sicurezza in curva. Il disegno del battistrada è stu-diato per ottenere regolarità dell’usura e incrementare ulte-riormente la superficie di contat-to con un rapporto “pieni/vuoti” maggiorato del 2%, con un au-mento dell’agilità di guida e della trasmissione di potenza a terra.

il test - “Adattabilità” è la pa-rola che meglio descrive questo pneumatico, effettivamente ade-guato a quasi tutte le tipologie di moto, dalle leggere naked alle potenti streetfighter fino alle su-persportive: si adatta alle carat-teristiche generali di ogni ciclisti-ca senza snaturarne la vocazio-ne.

È velocissimo a entrare in tem-peratura e già dopo poche curve ci si può esibire in pieghe senza ritegno.

La carcassa non particolar-mente rigida, soprattutto quella dell’anteriore, copia alla perfe-zione il manto stradale in ogni condizione e la sensazione dell’aderenza disponibile viene trasmessa con precisione. Non è una gomma velocissima nella di-scesa in piega ma è molto pro-gressiva per cui non prende mai in contropiede e infonde sempre una sensazione di fiducia: sia la-sciando correre in maniera fluida la moto, sia accompagnando la frenata fin dentro la curva, la gomma non molla mai anche alle massime inclinazioni e avvisa con anticipo dell’avvicinarsi del limi-te.

Il posteriore lavora in perfetta sintonia con l’anteriore e offre un grip elevatissimo a tutti gli ango-li di inclinazione, la carcassa as-sorbe bene le malformazioni dell’asfalto senza risposte bru-sche; bisogna spingersi molto avanti, e con moto molto potenti, per arrivare a fargli perdere ade-renza, cosa che comunque avvie-ne in maniera progressiva.

La durata è in funzione dello stile di guida e dei percorsi ma non dovrebbe essere difficile ar-rivare a 4000 o 5000 chilometri con qualsiasi moto.

Attualmente il Diablo Rosso II è disponibile nelle misure 110/70, 120/60 e 120/70 all’anteriore. Per il posteriore, la scelta è più vasta: 150/60 e 160/60 per le piccole ci-lindrate (la 170/60 arriverà ad inizio 2012), e poi le “canoniche” 180/55, 190/50 e 190/55, oltre alla 240/45, tutte per cerchi da 17”.

davide calzolari

in compagniadel Diablo pirelli diablo Rosso ii

la scolpitura delle diablo rosso ii garantisce una superficie di contatto superiore del 2% rispetto alla precedente versione.

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Gold WinG 2012anche per l’europa Modifiche all’estetica e alla dotazione

Distribuita in 65 paesi

ducati diavel a quota 5000 La Ducati Diavel ha stupito al suo arrivo e sta continuando a stupire adesso, per il successo di vendita superiore alle più rosee aspettative: in soli cinque mesi ha superato i 5000 esemplari venduti. Distribuita in 65 Paesi, la Diavel in Italia costa 16.990 euro chiavi in mano, e 19.990 euro in versione Carbon.

Mana in cinatrenta Aprilia Mana 850 sono state consegnate alla polizia di Chongqing, la più grande Municipalità cinese con status di pro-vincia, oltre 32 milioni di abitanti. Il Gruppo Piaggio si è aggiudi-

cato la fornitura attraverso la joint venture Piaggio Zongshen Fo-shan. La prima uscita della flotta Aprilia è stata per una missione

importante: le Mana della polizia hanno accompagnato la visita dell’ex segretario di Stato americano Henry Kissinger.

La HonDa ha presentato con generoso anticipo la versione 2012 della sua ammiraglia turi-stica, la GL 1800 Gold Wing. Sul mercato statunitense addirittura è già in vendita, in Europa arrive-rà all’inizio del prossimo anno ma ancor prima verrà esposta al Salone di Milano.

Le novità riguardano soprat-tutto la carrozzeria: lunghe ses-sioni in galleria del vento hanno portato a una carenatura di di-verso disegno che garantisce una protezione ancora maggio-re, modificata anche nella zona posteriore per ridurre l’area di pressione negativa e aumentare la stabilità alle velocità elevate. Sono state aggiornate le sospen-sioni ed è stato modificato l’as-setto della moto, e sono aumen-tate le dimensioni delle valigie laterali: la capacità di carico to-tale ora è di 150 litri. Tra le novità l’impianto audio con suono sur-round e connettività iPod e un sistema di navigazione ancora più evoluto. Restano natural-mente tutti gli altri gadget, dalla retromarcia al riscaldamento per sella, manubrio e anche pie-di, e ancora il controllo della ve-locità, il parabrezza regolabile in un arco di 100 mm, e l’airbag integrato introdotto per la prima volta nel 2006.

È una moto unica nel suo ge-nere, particolarissima anche nel motore: sei cilindri contrapposti, 1832 cm3, cambio a cinque rap-porti (più retromarcia elettrica) e trasmissione a cardano. Il moto-re ha anche una funzione strut-turale, integra cioè il telaio a doppio trave in alluminio. La so-spensione posteriore è mono-braccio, con sistema Pro-Link, la forcella ha steli di 45 mm Ø.

X-MaX liMiteD eDition

MoMo YaMaha solo in spaGna MoMoDesign e Yamaha insieme per realizzare questa versione dello scooter X-Max dedicata esclusivamente al mercato spagnolo. È disponibile in nero, bianco o rosso, nelle cilindrate 125 e 250. Sostanzialmente non c’è nessuna differenza rispetto ai modelli “base”: l’unica variazione è la presenza dei marchi sulla parte bassa della carrozzeria, sul frontale e sul parafango anteriore.

la Gold WinG che arriverà all’inizio del

2012 è più protettiva, più stabile ed ancora

più accessoriata. è anche l’unica moto

dotata di air baG: venne montato per la

prima volta nel 2006.

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MotolandiaManifestazioni, viaggi e turismo

È una delle più importanti manifestazioni motociclistiche amatoriali in Europa. Si svolge dal 1990 ed è un grande raduno con l’opportunità per i parteci-panti di scendere in pista in sella a qualsiasi tipo di moto: infatti, anche se molte classi sono dedi-cate solo a Ducati, ci sono anche categorie dove possono parteci-pare moto di altre marca. Unica condizione quella di non essere piloti professionisti. In contem-

poranea, si svolgerà la Classic Speed Week riservata alle moto d’epoca. Anche quest’anno l’ap-puntamento e nel circuito di Pannoniaring, in Ungheria, dal 28 al 31 luglio. La località è rela-tivamente vicina all’Italia (circa 700 km da Bologna), nei suoi dintorni c’è la famosa cittadina termale di Sarvar con le rinoma-te piscine: una soluzione ideale, quindi, per una vacanza. Info: www.ducatispeedweek.org.

pistaioli in radunoducati Speed Week

donne e

moto

ri vacanze...intelligenti

LEGGEnDO un giornale modaiolo fregato a sua sorella scoprì di non essere messo così male come pensava.

A dire il vero, per sapere di essere davvero messo male come pensava gli bastava buttare un occhio al suo conto in banca, in rosso da così tanto tempo da meritarsi un premio fedeltà, ma siccome nella vita è tutta una questione di prospettiva, quell’ar-ticolo gli servì per capire che doveva cambiarla.

Improvvisamente, si rese conto che non era più il solo a non potersi permettere le vacanze, ma uno di quei quattro su cinque che quest’anno non le avrebbero fatte. Ecco già essere in com-pagnia lo fece sentire meglio. Poi, siccome quello che stava leggendo era un giornale modaiolo e non il gazzettino dello sfi-gato, l’articolo era messo esattamente così: oh com’è di moda non fare le vacanze quest’anno e starsene in città chiusi in casa.

Ecco lo vedi, si disse, è proprio tutta questione di prospettiva, lo diceva anche il giornale.

Quante cose avrebbe potuto fare standosene a casa? Migliaia, milioni, miliardi! Per esempio? Beh, per esempio avrebbe potu-to mettere a posto il garage. Infatti, che bell’idea! Avrebbe potu-to finalmente fare un sacco di spazio, eliminare, liberare, al-leggerirsi, già. In fondo gli sarebbe bastata una bella ventola per farsi aria, un catino pieno d’acqua per rinfrescarsi i piedi ogni tanto e una bibita per sentirsi in spiaggia. E intanto, tra una pucciata di piedi e l’altra, avrebbe potuto creare l’ordine massimo del garage, che fortuna. E poi, una volta messo a posto il mettibile, cos’altro avrebbe potuto fare?

Il giornale era davvero pieno di idee. Per esempio, avrebbe potuto riprendere a leggere uno di quei libri abbandonati sul comodino perché troppo impegnativi nelle sere d’inverno.

Così si alzò da dove stava e andò in camera, per scoprire che sul suo comodino non c’era nessun libro, ma un paio di riviste di moto ormai consumate e il foglietto delle istruzioni dell’aspirina. Beh, avrebbe sempre potuto imparare a memoria le controindi-cazioni dell’aspirina, perché no. O invece di riprendere un vec-chio libro avrebbe potuto prenderne uno nuovo e iniziarlo.

Ma altre fantastiche idee lo attendevano nell’articolo del gior-nale modaiolo fregato alla sorella. Una tra tutte: durante le va-canze casalinghe avrebbe potuto allevare un cucciolo o una pianta grassa.

Ma dai! si disse, stai a vedere che guardare un pesce rosso o un cactus mi fa arrivare sano e salvo a fine agosto. Sì ma poi come faccio quando arriva settembre con un cactus e un pesce rosso sul gobbo, e pure un libro nuovo mai aperto e un garage vuoto? Su questo punto il giornale modaiolo era piuttosto vago. Va bene cambiare la prospettiva e iniziare a vedere tutto con occhi nuovi, ma l’ennesima estate a casa è l’ennesima estate di cacca, si disse.

Così cambiò davvero prospettiva e decise per una volta di es-sere quell’uno su cinque invece che uno di quattro. Buttò il giornale modaiolo rubato alla sorella, fece passare il suo conto da rosso a bordeaux, tirò fuori la moto dal garage che era un casino e partì fischiettando per ritornare chissà quando.

Laura Cattaneo

PIù tappe rally vere e meno sportellate, che pure abbondano. Come dire: maggiore equilibrio tra simulazione e arcade. “Dirt 3” di Codemaster e Namco, è un videogame di corse rally che offre oltre cinquanta vetture in licenza di tutte le epoche e le specialità. C’è anche la Ford Escort Mk anni ’70 del grande e compianto McRae. La grafica è sorprendente, con danni realistici e condizioni atmosferiche e della pista variabili, dalla polvere,

all’acquazzone, alla neve. Inoltre i “numeri” più spettacolari al volante possono essere inviati direttamente a YouTube. Un po’ di sano esibizionismo non guasta. Per PS3, X360 e PC.

Multimedia

dalla sicilia alla norvegia

l’europa in motouna nuOVa guida Mondadori dedicata ai motociclisti. Ne Il Meglio dell’Europa in moto ci sono quaranta itinerari, dalla Sicilia alla Norvegia, dalla Spagna alla Romania. In ogni itinerario ci sono le informazioni tecniche del percorso, una dettagliata descrizione, suggerimenti su cosa visitare e le cartine. Formato 16,5 x 23,5 cm, con foto e cartine a colori, 194 pagine, 24 euro.

to mettere a posto il garage. Infatti, che bell’idea! Avrebbe potu-

ogni tanto e una bibita per sentirsi in spiaggia. E intanto, tra una pucciata di piedi e l’altra, avrebbe potuto creare l’ordine massimo del garage, che fortuna. E poi, una volta messo a

Il giornale era davvero pieno di idee. Per esempio, avrebbe potuto riprendere a leggere uno di quei libri abbandonati sul

Così si alzò da dove stava e andò in camera, per scoprire che sul suo comodino non c’era nessun libro, ma un paio di riviste di moto ormai consumate e il foglietto delle istruzioni dell’aspirina.

dalla sicilia alla norvegia

l’europa in motol’europa in motounaai motociclisti. Ne Il Meglio dell’Europa in moto ci sono quaranta itinerari, dalla Sicilia in moto ci sono quaranta itinerari, dalla Sicilia alla Norvegia, dalla Spagna alla Romania. In ogni itinerario ci sono le informazioni In ogni itinerario ci sono le informazioni tecniche del percorso, una dettagliata descrizione, suggerimenti su cosa visitare e le cartine. Formato 16,5 x 23,5 cm, con foto e cartine a colori, 194 pagine, 24 euro.e cartine a colori, 194 pagine, 24 euro.

motosprint

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PPiemontevenerdì 22 - domenica 24 luglio5º motoraduno nazionale Stura riders a vinadio (cn) M.C. Stura Riders, tel. 333-7461051, www.sturariders.it, email [email protected]º ritrovo internazionale moto guzzi a Beura-domodossola (vB) Guzzi Friends Beura, tel. 347-0644810, email [email protected], [email protected] 23 - domenica 24 luglio5ª rievocazione storica vespa “gran circu-ito del Sestriere” a Pinerolo V.C. Pinerolo “il vesPino”, tel. 347-4243957, 338-7752671, www.ilvespino.it, email [email protected] 2011 a Pragelato (to) per info www.motoadvent.it, email [email protected] domenica 24 luglio11º raduno d’epoca trofeo città di Biella per moto costruite sino al 1990. M.C. Paolo

Perazzone - F. Ca-vallini 1972, tel. 335-43596, 347-3271316, 320-9291718, 015-543226, www.mcpe-razzone.it, email cava l l in imar [email protected]º raduno nazio-nale vespa città di Fossano (cn) Ve-spa Club Fossano, tel. 333-3745302, 348-2801091, 339-5996512, www.vespaclubfossano.com, email fossa-

[email protected]

PLiguriaSaBato 23 luglio16º Birthday Party on the beach a ospe-daletti (im) Harley-Davidson Italian Club Liguria, tel. 328-4050070, 335-331265, www.h-dic.comdomenica 24 luglio21º raduno nazionale “vespezia 2011” a la Spezia Vespa Club La Spezia, tel. 347-6648115, 349-0601718, www.vespaclubla-spezia.it, email [email protected]

PLombardiagiovedì 21 - domenica 24 lugliomototour d’eccellenza per gruppi “alpi italia-Svizzera” a Bormio e San gottar-do M.C. Curve&Tornanti Gsss, tel. 055-8409004, www.gsss.it, email [email protected] 23 - domenica 24 luglioghiacciai del gran Paradiso, sui tornan-ti della val d’aosta e del Biellese, per moto ante 1980. CMAE - Club Milanese Auto Moto d’Epoca, tel. 337-281629, 338-2147400, 347-2295856, 338-8183055, www.cmae.it, email [email protected] 24 luglio4º motoraduno territoriale del mottarone (Stresa verbano-cusio-ossola) M.C. Eu-ropa, tel. e fax 0331-801685, 339-5473519, www.motoclubeuropa.org, email [email protected] storico gruppo 1 a Busto ar-sizio (va) M.C. Bustese, tel. 0331-381273, 0331-600026, fax 0331-521417, email ric-

Radunifino al 24 [email protected]º raduno storico dello Spluga a chia-venna (So) M.C. Valchiavenna, tel. 380-3901065, 327-2270647, 338-4277210, www.motoclubvalchiavenna.it

PFriuli Venezia Giuliavenerdì 22 - domenica 24 luglio8º motoraduno Scarburas a San vito di Fa-gagna (ud) e festival rock. M.C. Scarburas, tel. 340-6109538, 340-1496392, email [email protected] 24 lugliomotogiro gastronomico a Faedis (ud) M.C. Chei e Vonde!, tel. 339-4603851, fax 0432-730544, www.cheievonde.it, email [email protected]

PVenetovenerdì 22 - domenica 24 luglioincontro internazionale laverda a Bre-ganze (vi) M.C. Laverda Breganze, tel. 331-8016349, www.laverdaclub.com, www.motoclublaverdabreganze.it, email [email protected] 24 luglio5º raduno interregionale vespa città di oderzo (tv) Vespa Club Andros Oderzo, tel. 347-0476306, fax 0422-710800, www.vespacluboderzo.it, email [email protected]

PEmilia Romagnavenerdì 22 - SaBato 23 lugliomotoscasso - le origini - a Bazzano (Bo) aperto a tutte le moto. M.C. Roberto Piona-va, tel. 348-3288000, www.pionava.it, email [email protected] 23 - domenica 24 lugliomotoraduno nazionale Fiera di San leo “voghenza fra storia e natura” M.C. Esten-se, tel. 338-4565409, 346-0811256, email [email protected] domenica 24 luglio2º lambretta raduno a Bellaria - igea ma-rina (rn) M.C. Moto Time, tel. 340-3154890, fax 0547-52672, email [email protected]ª mostra scambio auto e moto d’epoca a Savignano sul rubicone (Fc) presso centro commerciale il Sole, con giro turistico in riviera Adriatica. Club Amici del Rubicone, tel. 338-7034640.

PToscanavenerdì 22 - domenica 24 luglio16º Pig Party a terontola di cortona (ar) bikers e rockers reunion. Pig Group Corto-na, tel. 393-8616706, 348-3316423, www.pigpartycortona.com, email [email protected] majala tour 2011 a Firenze e itine-rante. Guzzi Club Fiorenza & Free Bikers Club, tel. 328-8991465, fax 178-2219651, www.guzziclubfiorenza.it, email [email protected] 23 - domenica 24 luglio2º motoraduno alta lunigiana a Selva di Filattiera (mS) per tutti i tipi di moto. M.C. Alta Lunigiana, tel. 338-8299755, [email protected] domenica 24 luglio6º motoincontro da vinci a San Baronto (Fi) M.C. Vinci, tel. 339-2322490, 338-6107119 348-2638807, email [email protected]º raduno interregionale “vespamugel-lo 2011” a Barberino del mugello Ve-

spa Club Mugello, tel. 347-3327669, fax 055-8417946, www.vespa-clubmugello.it, email [email protected]

PMarchevenerdì 22 - domenica 24 luglio11º motomaiale a urbisaglia (mc) M.C. Dell’Urbe, tel. 347-0461765, 335-5416028, 339-7829609, 347-5333435, SaBato 23 - domenica 24 luglio1º raduno nazionale vespa città di Fa-briano (an) Vespa Club Ancona, tel. 348-3248970, 347-6301516, 329-7358042, 338-7512341, www.vespaclubancona.net, email [email protected]

PUmbriaSaBato 23 - domenica 24 luglio46º motoraduno nazionale città di noce-ra umbra (Pg) M.C. Nocera Umbra, tel. 339-5053090, 338-8150928, 338-7391580, 339-8603792, 347-8242691, www.mcnoce-raumbra.it, email [email protected]º motoraduno internazionale circuito di Perugia e del trasimeno all’autodromo di magione (Pg) per moto d ’ e p o c a ASI. CAMEP - Club Auto Moto d’Epoca Perugino, tel. e fax 075-36000, 333-9998777, www.camep.com, email [email protected], [email protected]

PLaziovenerdì 22 - SaBa-to 23 luglio7º raduno cerberi a ronciglione (vt) presso Il Borgo degli Abeti. Cerberi, tel. 338-2989484, 339-2988213, 338-7529421, www.cerberi.net, email [email protected] 23 - domenica 24 luglio22º raduno nazionale città di Paliano (Fr) M.C. Franco Attura, tel. 333-4714851, 339-4646244, www.motoclubpaliano.it, email [email protected] 24 lugliomotoraid del terminillo (ri) - trofeo nazio-nale motoraid d’epoca M.C. ‘97 S. Rufina, tel. 347-3829417, 338-9074981, www.moto-club97.net, email [email protected]

PAbruzzovenerdì 22 - domenica 24 luglio2º motoraduno motogiro cerchiara del gran Sasso (te) M.C. Cerchiara del Gran Sasso, tel. 329-4114377, 0861-978419, www.motoclubcerchiaradelgransasso.it, email [email protected] 24 luglio1º motoincontro a torino di Sangro (cH) M.C. Il Falco, tel. 328-2187624, 0873-915184, email [email protected]º national moto meeting a torrevecchia teatina (cH) per tutti i tipi di moto. Chri-stian Motorcyclists Association Italy, tel. 328-9771456, email [email protected]

PMoliseSaBato 23 luglio7ª Festa del motociclista a larino (cB) piazza del Popolo - 3º Memorial E. D’Er-

mes. M.C. Pig Rider’s, tel. 347-3800885, fax 0874-823348, www.pigridersmotoclub.it, email [email protected] 24 luglio

11º motoraduno del grano - sulle strade del Fortore - a Jelsi (cB) M.C. Bikers Jelsi, tel. 338-8390929, fax 0874-710370, www.bi-kersjelsi.it, email [email protected]

PCampaniaSaBato 23 lugliomotoraduno Bar las vegas a lauro (av) aperto a tutti i tipi di moto, per info tel. 329-8123797.SaBato 23 - domenica 24 luglio1º motoraduno nazionale di eccellenza della Pace e Fratellanza a Polla (Sa) 4º memorial coppola M.C. Massimo Coppola, tel. 340-3902164, www.motoclubmassimo-coppola.com, email [email protected]

PPugliavenerdì 22 - SaBato 23 luglio2º devil South a talsano (ta) zona Sali-na Grande, manifestazione aperta a tutti. Black Devils MC Taranto, tel. 347-1311248,

333-3560858, www.blackdevil-smc.itSaBato 23 luglio2º nitro Biker Fest a melissano (le) per tutti i tipi di moto. M.C. Ni-tro, tel. 347-9164436, 347-6448702, fax 0833-552284, email [email protected]

PBasilicatadomenica 24 lugliomotoraduno interregionale a Picerno (PZ) M.C. Picerno Fuorigiri, tel. 0971-995883, email [email protected]

PCalabriaSaBato 23 - domenica 24 luglio2º raduno tra mari monti e Storia a roc-ca imperiale (cS) M.C. I Feudali, tel. 347-3108569, email [email protected] 24 luglio1ª Festa bikers cobra a San Pietro a maida (cZ) M.C. Cobra, tel. 338-4923278, email [email protected]

PSiciliadomenica 24 luglio7º motoraduno a randazzo (ct) M.C. Ran-dazzo Racing, tel. 328-5613806, www.moto-clubrandazzoracing.it4º motoraduno a cerda (Pa) M.C. Limite 90, tel. 347-2642013, 389-6942233, www.limite90.it, email [email protected]

PSardegnadomenica 24 luglio4º motoraduno della musica a Samatzai (ca) M.C. Is Aramigus Samatzai, tel. 347-7722401, 348-8408271, fax 070-910089, email [email protected]

Pall’esterodomenica 24 - domenica 31 lugliomotovacanza itinerante internazionale d’eccellenza” n montenegro” M.C. Messa-pico, tel. 328-3653783, 320-0239532, 345-3753341, email [email protected]

vallini 1972, tel. 335-43596, 347-3271316, 320-9291718, 015-543226, www.mcpe-razzone.it, email cava l l in imar [email protected]º raduno nazio-nale Fossano (spa Club Fossano, tel. 333-3745302, 348-2801091, 339-

[email protected]

mes. M.C. Pig Rider’s, tel. 347-3800885, fax 0874-823348, www.pigridersmotoclub.it, email [email protected]

ASI. CAMEP - Club Auto Moto d’Epoca Perugino, tel. e fax 075-36000, 333-9998777, www.camep.com, email camep@su-

fax 0833-552284, email [email protected]

Pdomenica 24 lugliomotoraduno interregionale a Picerno otoraduno interregionale a Picerno (PZ)995883, email [email protected]

B) C

osti

della

pro

duzio

ne

6) P

er ma

terie

prime

, sus

sidiar

ie, di

cons

umo e

di m

erci

5.95

9.077

6.29

7.344

7

) Per

servi

zi

1

0.792

.198

1

1.914

.629

8

) Per

godim

ento

di be

ni di

terzi

113

.130

1

00.93

9

9) P

er il p

erson

ale

a

) Sala

ri e st

ipend

i

3.52

0.096

4

.421.1

57

b

) One

ri soc

iali

9

80.31

4

1

.234.7

76

c

) Trat

tamen

to di

� ne r

appo

rto

4

23.52

6

37

5.780

d) T

rattam

ento

di qu

iesce

nza e

simi

li 0

0

e) A

ltri co

sti

0

0

4.92

3.936

6.03

1.713

1

0) Am

morta

menti

e sv

alutaz

ioni

a) A

mmort

amen

to de

lle im

mobil

izzaz

ioni

i

mmate

riali

4

8.350

5

6.459

b

) Amm

ortam

ento

delle

immo

bilizz

azion

i

mate

riali

2

97.31

8

3

05.22

0

c

) Altre

svalu

tazion

i dell

e imm

obiliz

zazio

ni 0

0

d) S

valut

azion

i dei

credit

i com

presi

nell’a

ttivo

c

ircola

nte e

delle

disp

onibi

lità liq

uide

0

1

3.593

345

.668

3

75.27

2

11)

Varia

zioni

delle

riman

enze

di m

aterie

prim

e,

suss

idiari

e, di

cons

umo e

merc

i

(73.35

8)

180

.364

1

2) Ac

canto

name

nto pe

r risc

hi

3

30.00

0 10

0.000

13)

Altri a

ccan

tonam

enti

0

400.0

00

14)

Oneri

dive

rsi di

gesti

one

210

.395

2

09.38

1

Tota

le co

sti d

ella p

rodu

zione

2

2.601

.046

25.6

09.64

2

Diff

eren

za t

ra v

alor

e e

cost

i di p

rodu

zion

e (A

-B)

(7

12.3

06)

1.70

6.35

6)

C) P

rove

nti e

one

ri � n

anzia

ri

15)

Prov

enti d

a part

ecipa

zioni:

0

0

1

6) Alt

ri prov

enti �

nanz

iari:

a) d

a cred

iti isc

ritti n

elle i

mmob

ilizza

zioni

-

altri

2

.008

1.75

9

d) pr

oven

ti dive

rsi da

i prec

eden

ti:

- altri

66.1

04

144

.694

6

8.112

146

.453

1

7) Int

eress

i e al

tri on

eri � n

anzia

ri:

- al

tri

3.62

7

3.1

23

3

.627

3

.123

1

7-bis)

Utili

e Perd

ite su

camb

i

(1

.198)

1.09

0

Tota

le pr

oven

ti e o

neri

� nan

ziari

63.2

87

1

44.42

0

D) R

etti�

che d

i valo

re d

i atti

vità �

nan

ziarie

1

8) Riv

alutaz

ioni

0

0

19)

Svalu

tazion

i

0 0

Tota

le re

tti� c

he d

i valo

re d

i atti

vità �

nan

ziarie

0

0

E) P

rove

nti e

one

ri st

raor

dina

ri

20)

Prov

enti:

- so

pravv

enien

ze at

tive

13

3.691

4

7.902

133

.691

4

7.902

21)

Oneri

:

-

sopra

vven

ienze

pass

ive

1

6.779

1

1.523

16.7

79

1

1.523

Tota

le de

lle p

artit

e stra

ordi

narie

116.9

12

3

6.379

Ris

ulta

to p

rim

a de

lle im

post

e (A

-B±C

±D±E

)

(532

.107

)

(1

.525

.557

)

22)

Impo

ste su

l redd

ito de

ll’ese

rcizio

, corr

enti,

differ

ite e

antic

ipate

a) Im

poste

corre

nti

1

59.25

6

1

47.13

8

d

) Prov

enti d

a ade

sione

a co

nsoli

dato

� sca

le

(143

.082)

(329

.239)

1

6.174

(182

.101)

2

3) U

tile

(Per

dita

) del

l’ese

rciz

io

(5

48.2

81)

(1.3

43.4

56)

Stat

o pa

trim

onia

le a

ttiv

o

31/1

2/20

10

31

/12/

2009

A) C

redi

ti ve

rso

soci

per v

ersa

men

ti an

cora

dov

uti

0

0

(d

i cui

già ric

hiama

ti)

B) Im

mob

ilizza

zioni

I.

Imma

terial

i

3

) Dirit

ti di b

revett

o ind

ustria

le e d

i utiliz

zo di

opere

dell’in

gegn

o

28.84

9 3.

846

4) C

once

ssion

i, lice

nze,

march

i e di

ritti s

imili

33.6

16

3

7.309

7) A

ltre

35

.384

47.17

9

97.8

49

8

8.334

II. M

ateria

li

1

) Terr

eni e

fabb

ricati

3

.764.7

94

3

.882.3

97

2) Im

pianti

e ma

cchin

ario

61.0

31

1

1.856

3) A

ttrezz

ature

indus

triali e

comm

ercial

i

2

6.594

5.71

2

4

) Altri

beni

224

.499

3

27.64

2

4.07

6.918

4.22

7.607

III. F

inanz

iarie

1) P

artec

ipazio

ni in:

d

) altre

impre

se

1

51

151

151

151

2

) Cred

iti

d) v

erso a

ltri

- ol

tre 12

mes

i

70.41

8

8

0.822

70.4

18

8

0.822

70.4

18

8

0.822

Tota

le im

mob

ilizza

zioni

4

.245.3

36

4

.396.9

14

C) A

ttivo

circ

olan

te

I. R

iman

enze

1) M

aterie

prim

e, su

ssidi

arie e

di co

nsum

o

1

.420.0

15

1

.346.6

57

4) P

rodott

i � nit

i e m

erci

178

.304

2

48.58

6

1.59

8.319

1.59

5.243

II. C

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1) V

erso c

lienti

-

entro

12 m

esi

1

.535.1

34

1.27

4.153

1.53

5.134

1.27

4.153

3

) Vers

o imp

rese c

olleg

ate

- en

tro 12

mes

i

223

.277

46

1.091

2

23.27

7 46

1.091

4) V

erso c

ontro

llanti

-

entro

12 m

esi

8

18.96

8

1.064

.097

818

.968

1.064

.097

4-bis

) Per

credit

i tribu

tari

-

entro

12 m

esi

127.8

34

107

.190

-

oltre

12 m

esi

2

3.696

1

8.378

151

.530

1

25.56

8

5

) Vers

o altri

-

entro

12 m

esi

4

.268.3

42

117

.366

-

oltre

12 m

esi

2

4.395

5

.455.7

95

4

.292.7

37

5.573

.161

7

.021.6

46

8

.498.0

70

IV

. Disp

onibi

lità liq

uide

1) D

epos

iti ba

ncari

e po

stali

892

.951

1

.284.2

75

3) D

enaro

e va

lori in

cass

a

3

.509

5.20

5

896.4

60

1

.289.4

80

Tota

le at

tivo

circo

lante

9

.516.4

25

1

1.382

.793

D) R

atei

e risc

onti

-

disag

gio su

pres

titi

0

0

- va

ri

94.76

0

3

1.763

94.7

60

3

1.763

Tota

le a

ttiv

o

1

3.856

.521

1

5.811

.470

Stat

o pa

trim

onia

le p

assi

vo

31/1

2/20

10

31

/12/

2009

A) P

atrim

onio

net

to

I. C

apita

le

1

.550.0

00

1

.550.0

00

II

I. Rise

rva di

rivalu

tazion

e

1

.565.6

70

2

.946.3

65

IV

. Rise

rva le

gale

86.7

29

8

6.729

V. R

iserve

statu

tarie

0

8

9.403

V

II. Al

tre ris

erve

D

ifferen

za da

arrot

onda

mento

all’u

nità d

i Euro

(2)

(3)

(2)

(3)VII

I. Utili

(perdi

te) po

rtati a

nuov

o

0

(126

.642)

IX. P

erdita

d’es

ercizio

(548

.281)

(1.34

3.456

)To

tale

patri

mon

io n

etto

2

.654.1

16

3

.202.3

96

B) F

ondi

per

risc

hi e

oner

i

3) A

ltri

1.02

1.848

1.12

5.075

Tota

le fo

ndi p

er ri

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e on

eri

1.02

1.848

1.12

5.075

C) Tr

atta

men

to �

ne ra

ppor

to d

i lavo

ro su

bord

inat

o

2.167

.923

2

.872.8

08

D) D

ebiti

7

) Deb

iti ve

rso fo

rnitor

i

-

entro

12 m

esi

5

.866.4

59

6.09

8.776

5.86

6.459

6.09

8.776

10)

Debit

i vers

o imp

rese c

olleg

ate

-

entro

12 m

esi

0

8.226

0

8.2

26

11)

Debit

i vers

o con

trolla

nti

-

entro

12 m

esi

19.07

2

1.

536

19.07

2

1.53

6

12)

Debit

i tribu

tari

- en

tro 12

mes

i

217

.535

265

.702

2

17.53

5

265

.702

1

3) De

biti v

erso i

stitut

i di p

revide

nza e

di si

curez

za

socia

le

-

entro

12 m

esi

3

44.08

1

4

30.31

1

344

.081

4

30.31

1

14)

Altri d

ebiti

- en

tro 12

mes

i

1.28

4.973

1

.519.0

95

1

.284.9

73

1

.519.0

95

Tota

le de

biti

7.73

2.120

8.32

3.646

E) R

atei

e risc

onti

-

aggio

sui p

restiti

0

0

-

vari

2

80.51

4

2

87.54

5

280

.514

287

.545

Tot

ale

pass

ivo

13.8

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quando fumare non sempre fa maleLe sigarette sono nocive, la velocità è pericolosa. ma il tabacco si vende e con le multe si fa cassa

ingozzando snack e bevendo bibite? Può far più danno un guidatore esperto e perfettamente concentrato sulle varie situazioni che incontra, senza che queste ce le debba imporre un cartello con sopra scritte cifre la cui genesi è misteriosa almeno quanto le tavole di Mosè, o un patentato incapace che nutre per gli altri lo stesso rispetto mediamente accordato alle pulci che passeggiano sul culo del proprio cane?

Chissà, forse è tutta una questione di facilità a produrre verbali. Con una macchinetta ti leggo a quanto vai e amen, il resto è un po’ più complicato.

Sorge insomma il lecito dubbio che – come per la faccenda del fumo – ai grandi “capitani del vapore” urga più incassare denari che altro.

In conclusione, della sicurezza non frega una cippa a nessuno. Salvo rare eccezioni.

Credete a questo punto che l’argomento velocità sia finito? State freschi! L’estate è ancora lunga, e col caldo che fa mi ringrazierete…

FUMARE? Dannosissimo. Lo ha stabilito una volta per tutte l’Organizzazione Mondiale della Sanità. In ogni sigaretta - che secondo me, per inciso, è la manifestazione più industrialmente disgustosa del fumare, nel lungo e rispettabile campionario che va dal calumet della pace al cubano, passando per i migliori trinciati olandesi da pipa e forse anche per le canne autoprodotte di marijuana - ci stanno dentro le seguenti schifezze: cadmio, benzolo, formaldeide, ammoniaca, monossido di carbonio, acido cianidrico, catrame, benzopirene, oltre naturalmente alla nicotina. Tutta robetta causa di cancri, ma anche di una serie acclarata di patologie che costano alla collettività quanto una manovra finanziaria.

Bene. Sapete che c’è? Che potete comprarle normalmente in qualunque tabaccaio, pagandoci sopra l’obolo al Monopolio dello Stato.

Cambiamo genere. La velocità? Come la porta dell’inferno. A sentire la Santa Inquisizione, infatti, parrebbe che affrontare una strada extraurbana a più di 90 all’ora sia per la collettività un affronto tale da essere punibile con repressione e castighi. Non roghi, ovviamente, che non rendono (anzi costano), ma quattrini estorti. A prescindere che la strada sia dritta, curva, trafficata, deserta, che si possiedano i riflessi di un felino o quelli di un bradipo, che si viaggi allenatissimi su un’astronave ultrafiga, capace di inchiodare in un fazzoletto, oppure morti di sonno su un macinino da caffè con le pasticche sostituite l’ultima volta durante la glaciazione di Wurm.

Bene. Sapete che c’è? Che tutti i veicoli a motore oggi in commercio sono in grado d’infrangere qualche limite di velocità stabilito dai nostri signori e padroni della sapienza stradale. Soprattutto potete acquistarli in qualsiasi rivenditore, pagando allo Stato la sua brava tangente di valore aggiunto, più balzelli vari. Addirittura, se i soldi vi crescono, potete portarvi a casa la replica racing di un jet supersonico anche se non riuscite a controllare col guinzaglio nemmeno il vostro chihuahua.

Ora, mi domando: è più pericoloso affrontare una strada, con buona coscienza, alla libera velocità che si sa di poter controllare, oppure procedere distrattamente col cervello scollegato ed il braccetto fuori dal finestrino, il telefonino in mano, gesticolando, parlando coi passeggeri, smaneggiando il GPS, ascoltando lo stereo a palla,

Un caso limite di stUpidità del tUtto gratUita. l’immagine si presta bene a docUmentare fotograficamente l’argomento trattato. fUmo e velocità sono dannosi ma c’è chi ci lUcra.

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italiano - Campionato in salita Spoleto - Forca di Cerro M.C. Spoleto, tel. 0743-222175, 335-8481046, fax 0743-202049, www.motoclubspoleto.it, email [email protected] - www.velocitainsalita.itCampionato Alpe Adria a Most (Repubbli-ca Ceca) Automotodrom Most, tel. +420 476 449 970, +420 737 237 424, fax +420 476 449 973, www.autodrom-most.cz, email [email protected] Trofeo Dream Mini gP Cup a Viterbo Circu-ito Internazionale di Viterbo, tel./fax 0761-352691, 339-7437087, 340-1168649, www.circuitointernazionaleviterbo.it, email [email protected] - www.dre-ambikes.itTrofeo Honda MinigP, quarta prova a Sar-no (SA) FX Action, tel./fax 0584-267095, 338-7830809, www.fxaction.it - Circuito Sarno, tel. 081-968229, fax 081-967101, www.circuitointernazionalenapoli.com, email [email protected]

PCross23 luglioCampionati internazionali d’italia Super-cross SX1-SX2-SXJ più freestyle a Carpi (in notturna) M.C. Sport Uisp Carpi, tel. e fax 059-653093, www.smcuispcarpi.it, email [email protected] - www.offroad-proracing.it

24 luglioMondiale - Campionato sidecarcross a Strassbessenbach (germania) MSC Strassbessenbach 1967 e.V. im DMV, tel. +49 6021 69780, fax +49 6021 66500, www.msc-strassbessenbach.de, email [email protected] della Pineta nazionale a Paroldo (CN) M.C. Cairo Montenotte, tel. e fax 019-502098, 335-6226552, 335-6651411, [email protected], [email protected] lombardo minicross tutte e under 21 a Verolanuova (BS) M.C. Vero-lese, tel. e fax 030-9361802, 030-9360661, www.mcverolese.it, email [email protected] Triveneto Minicross e gara interregionale open Sport a Storo (TN) M.C. Evergreen, tel. 335-5256435, fax 0471-250478.Campionato marchigiano minicross e gara APT a San Severino Marche (MC) M.C. Set-tempedano, tel. 0733-645637, 0733-633054 pista, 333-9315742, 339-7144060, fax 0733-645637, www.motoclubsettempedano.it, email [email protected] APT a Tovo S. Agata (So) M.C. Alta Valtellina Racing, tel. 0342-861098, 02-66505283, fax 02-66505283, email [email protected] MDS a Madonna della Salute (TV) M.C. Tre Pini, tel. 0422-776490, fax 0422-882580, www.motoclubtrepini.it, email [email protected] APT a leonessa (Ri) M.C. Leones-sa, tel. 349-6001161, 348-2853862, 328-9782182, fax 0746-923312, www.moto-clubleonessa.com, email [email protected]

PSupermotard23 luglioTrofeo italia uiSP Supermotard Country a Travagliato (BS) presso centro spor-tivo Dirt Heaven, tel. 338-5843544, 328-0279394, www.dirtheaven.org24 luglioitaliano - Campionato Minibike Motard e campionato toscano Supermotard a Vi-terbo FX Action, tel./fax 0584-267095, 338-7830809, www.fxaction.it - Circuito Inter-nazionale di Viterbo, tel./fax 0761-352691, 339-7437087, 340-1168649, fax www.cir-cuitointernazionaleviterbo.it, email [email protected] Husqvarna e Dunlop a Borgo Tici-no (No) M.C. PMT Racing, tel./fax 0577-849242, email [email protected] - Pista Azzurra tel. e fax 0321-90675, www.pistazzurra.it

PEnduro24 luglioitaliano - Campionato Minienduro a Men-datica (iM) M.C. Imperia, tel. 347-2744767, 335-5630117, 335-6089107, www.motoclu-bimperia.it, email [email protected] Cup a Faenza (RA) M.C. Monte Coralli Faenza, tel. 0546-47220,

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PSpeedway23 luglioMondiale - Campionato long Track, finale 5 ad Aduard (olanda) Stichting Motorsport Aduard, fax +31 505 211 929, email [email protected]. KNMV, www.knmv.nlitaliano - Campionato individuale e Trofeo FMi Flat Track a lonigo (Vi) M.C. Lonigo, tel. 0444-831894, fax 0444-835144, www.motoclublonigo.com, email [email protected] luglioMondiale - Campionato Junior under 21, finale 1 a Poole (gran Bretagna) Poole Speedway Stadium, tel. +44 1202 681 145, fax +44 1202 683 555.

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