26 luglio - Motosprint 30

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26 LUGLIO 1 AGOSTO 2011 Settimanale Anno XXXIV Fascicolo 1731 2,50 Euro (Italy only) 30 DUCATI Sì al telaio in alluminio che vuole Rossi Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - CH CT 8,00 Chf - NL 6,00 Euro 9 771122 173002 10030 SUpeRbIke Melandri con la Yamaha anche il prossimo anno Magic Stoner MoTogp USA L’australiano brucia Lorenzo con un sorpasso... porfuera. Dovi in affanno. Sic a terra Le pRove Mv F4 RR Corsacorta kawasaki kX450F 2012 CIv Tutto sulle gare del Mugello Battlax R10 è il pneumatico ad elevato controllo, progettato per scaldarsi velocemente e farti subito provare tutte le emozioni della grande Moto GP. www.bridgestonemoto.it Centro Direzionale Colleoni Viale Colleoni, 3 - 20864 Agrate Brianza MB Bridgestone Italia S.p.a.

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GP Stati Uniti. Tutto sulla decima prova del Mondiale dai nostri inviati a Laguna Seca (California)

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26 LUGLIO1 AGOSTO 2011SettimanaleAnno XXXIV

Fascicolo 1731

2,50 Euro

(Italy only)

30

DUCATISì al telaio

in alluminioche vuole Rossi

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna

PTE CONT. 5,00 Euro - CH CT 8,00 Chf - NL 6,00 Euro

9 771122 173002

10030

SUpeRbIke Melandri con la Yamaha anche il prossimo anno

Magic Stoner

MoTogp USAL’australiano brucia Lorenzo con un sorpasso... porfuera. Dovi in affanno. Sic a terra

Le pRoveMv F4 RR Corsacortakawasaki kX450F 2012

CIvTutto sulle gare

del Mugello

Valentino’s priVate riDinG collection.styleD by briDGestone.

Battlax R10 è il pneumatico ad elevato controllo,progettato per scaldarsi velocemente e farti subito provare

tutte le emozioni della grande Moto GP.

styleD by briDGestone.

www.bridgestonemoto.itCentro Direzionale ColleoniViale Colleoni, 3 - 20864 Agrate Brianza MB

Bridgestone Italia S.p.a.

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Siamo sempre alle solite: Rossi al Sachsenring ha continuato il suo calvario, portando a casa un insignificante nono posto, che non equivale al disa-stro delle qualifiche, ma nemmeno fa fare salti di gioia. Il peggior risultato stagionale di Valentino, il distacco che rimane elevato (27”5 lo svantaggio patito dal vincitore Pedrosa), il confronto perso col compagno di team Nicky Hayden che guida una GP11, gettano ulteriori dubbi e ombre sulla stagio-ne dell’attesissimo ma deludente binomio italiano.

Alla luce di tutto questo, a mio parere i problemi sono tre.

Il primo è una errata interpretazione dei succes-si ottenuti da Casey Stoner negli anni passati, con una moto strutturalmente identica a quella guida-ta oggi da Rossi. Le vittorie dell’australiano infatti hanno indotto la Ducati a pensare di avere una moto vincente, al punto da non prendere in consi-derazione le lamentele di tutti gli altri piloti che non riuscivano a sfruttarla. Prova ne sia che il po-vero Melandri, nel 2008, fu spedito dallo psicolo-go... Ora in Ducati pagano questa assurda menta-lità che hanno avuto all’epoca di Stoner: avessero ascoltato anche le lamentele, legittime, degli altri, magari ora Rossi si risparmierebbe tutte le delu-sioni che raccoglie gara dopo gara.

Il secondo problema è legato a uno scontro di filosofie in casa Ducati: da una parte abbiamo la filosofia di Valentino Rossi, che vorrebbe una moto con caratteristiche simili a quelle delle moto giap-

ponesi, dall’altra abbiamo la filosofia della Casa, che invece vuole sperimentare vie differenti, che però fino ad ora si sono rivelate fallimentari (vedi l’ostinazione a tenere il motore portante a differen-za di Honda e Yamaha). A mio parere in Ducati dovrebbero pensare più che altro a come fare a vincere, invece che divertirsi a costruire moto che si distinguano dalle altre. A me non importa se si arriverà a “giapponesizzare” la Ducati: l’importan-te è che si soddisfino le esigenze di Valentino e lo si faccia tornare nelle posizioni che gli competono.

Il terzo problema riguarda l’ostinazione della squadra di Valentino a operare un sacco di cambia-menti nell’arco di poco tempo, stroncando la pos-sibilità di verificare effettivamente la bontà di un intervento. Troppo repentina la scelta di acconta-nare la GP11 dopo appena sei gare, senza tenere conto che con quella moto Rossi a Barcellona ave-va pagato un distacco dal vincitore incoraggiante, di “soli” 7 secondi.

Il risultato è che si è arrivati a una miriade di modifiche, servite solo a creare confusione. Sareb-be stato meglio soffermarsi sulla GP11 per tutto l’anno, provando a svilupparla a dovere, invece che fare la mossa inutile di “ottocentizzare” la “mille” dell’anno prossimo.

Certo, col senno di poi è facile parlare, ma è palese che alla Ducati dovrebbero mettere ordine nelle loro idee.

Franco Fabris - Schio (Vi)

la ducati chieda Stoner in preStito per un teSt Visti i risultati, consiglierei alla Ducati di chiedere a Suppo di prestargli Stoner per una giornata di prove; sicuramente Casey troverà il sistema di farla andare forte come la guidava lui. Inoltre, sempre a Suppo, chiederei l’indirizzo dello psicologo presso il quale avevano mandato Melandri. Una visitina non farebbe male nemmeno a Rossi...

Bruno murerValdobbiadene (tV)

in motogp SerVono gomme diVerSe da quelle di oggi La MotoGP sta soffrendo in tutti i sensi: spettacolo, numero di partecipanti, distacchi, sponsor, ma perché tutti se ne accorgano deve perdere il Dottore. Facendo uno più uno... si capisce che possiamo ritrovare lo spettacolo solo cambiando tipo di gomme.

mail firmata

uScirà preSto una nuoVa kawaSaki z750? Volevo chiedervi se avete qualche notizia sulla possibile uscita di un modello nuovo della Kawasaki Z750.

michele BeccariSan pietro capofiume (Bo)

È appena uscita la versione R, quindi sembra poco probabile che vedremo una nuova Z750,soprattutto considerando che questa nuda Kawasaki vende ancora molto bene e che, causa la crisi e il calo delle vendite, la vita dei modelli si è allungata per ammortizzare i costi di produzione.

la noStra prima Volta al raduno dello StelVioEccoci! Per la prima volta abbiamo partecipato al Motoraduno Stelvio.Potete pubblicarci la foto?

i centauri di larciano (pt)IN

BR

EV

E

rossi e ducati quanti errori

Lettere

Dovrebbero riordinare le idee

di Stefano Saragoni [email protected]

tecnici al lavoro sulla desmosedici. purtroppo, nonostante l’impegno, fino ad oggi la ducati non è riuscita a dare a rossi una moto con cui esprimere il suo potenziale. e i risultati sono molto inferiori alle aspettative.

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ve lo smonto io il vostro rossi

Permettetemi alcune considerazioni. Da quando Lorenzo ha fatto tirare su il “muro” nei box, così che Rossi non potesse più “copiare”, Valentino si è scoperto per quello che è: incapace di mettere a punto una moto, ma furbo nello sfruttare il lavoro degli altri. Così, senza poter copiare, ha cominciato a prendere paga con regolarità. Ha pestato i piedi e ha ottenuto la Ducati, dove si aspettavano il suo tocco miracoloso, ma si sono accorti che non ne capisce mezza, e siccome che anche loro ne capisco-no poco, stanno facendo un macello.

Adesso Valentino non ride più e, soprattutto, non prende più in giro gli altri con le sue sceneggiate dopo gara. Per colpa sua il motociclismo ha attirato persone incompetenti; gli ascolti TV e le presenze sono comunque calati, gli sponsor si sono dileguati, la griglia di partenza è una miseria, i giornalisti si sono addor-mentati su Rossi e non mi risulta che la Yamaha con lui abbia fatto sfracelli nelle vendite. Invece di fare aumentare gli introiti, li ha fatti diminuire. Non mi venite a dire: parli così adesso che Vale è in difficoltà! perché l’ho sempre pensata in questo modo: adesso, finalmente, i nodi vengono al pettine. Spero solo che Valentino sia e resti l’ultimo rappresentante della “furberia” italiana e che d’ora in avanti si possa dare merito delle vittorie a quelli che se le sudano.

Guardate là davanti Stoner, Lorenzo, Pedrosa, Simoncelli, Dovizioso, Spies come se le danno! Questo sì è spettacolo! E se voi foste furbi comincereste a battere proprio su questo: fate finta che Rossi non ci sia ed esaltate il magnifico lavoro degli altri. Non siete abituati, è vero, ma se ci mettete un po’ di buona volontà ce la farete.

Giorgio Felici - Sassuolo (mO)

NON SO se sia provocazione, l’effetto del caldo... Oppure se Giorgio ci crede davvero. Magari c’è pure qualcuno che la pensa come lui, così gli abbiamo dato spazio. Anche perché ha offerto al nostro Matitaccia lo spunto per la vignetta...

pessimismonon è questione di sfiducia. ma...

NON SONO un grande fan di Rossi, ma ne riconosco il valore e, da italiano, quando vinceva ero comunque contento.

La drastica situazione nella quale Valentino riversa da ini-zio stagione, lo ammetto, non mi lascia impassibile, specie

scelte tecnicheil coraggio di fare un telaio

cON due piloti campioni del modo e di emerita esperienza, la Ducati è ormai a livello della Suzuki. Finita la supremazia del motore Desmosedici, sono emerse le vere magagne: il mo-tore è simile a quello delle giap-ponesi, ma il telaio è diviso in tre parti in lotta tra loro.

Pertanto, in Ducati hanno ca-pito che solo Rossi poteva reim-postare l’indirizzo tecnico den-tro il Reparto Corse e nel box di una fabbrica piccola rispetto al-le concorrenti giapponesi: lui è l’unico in grado di imporsi ai tecnici di progetto e in pista, per la bravura naturale e l’espe-rienza che gli attribuiscono un “peso politico” unico dentro qualsiasi fabbrica motociclisti-ca.

A mio avviso, il coraggio di adottare un telaio perimetrale perché più armonico e più com-prensibile è decisivo. Per me, Reparto Corse e team devono capire il messaggio “politico”. In caso contrario Valentino Rossi sarà costretto a salvarsi la fac-cia continuando a soffrire l’anno prossimo, per poi cercarsi una moto più efficente l’anno se-guente, per chiudere la carriera in modo onorevole.

Ovvero, prepariamoci a per-dere Valentino Rossi in pista, con tutte le conseguenze che questo avrà sulla MotoGP.

Alberto StevaninS. Giorgio delle Pertiche (Pd)

vedendo ormai come la Spa-gna avanzi, macinando podi su podi. In MotoGP, al contrario della 125 e in parte della Moto 2, i talenti nostrani ci sono an-cora, e le possibilità di portare il tricolore sul podio in linea teorica non mancano, eppure...

Per Dovizioso il podio non è un problema, lo ha dimostrato, seppure con fatica, il Sic vola in prova, ma poi in gara vola in un altro senso. In un contesto si-mile, se almeno Rossi fosse la garanzia che era su Honda e Yamaha, non mi dispiacerebbe affatto, specie con una moto italiana.

Mi dissocio da quanti sosten-gono che sia arrivata la fine della sua era (a 32 anni?), così come mi dissocio da chi mette in dubbio non solo il valore del pilota, ma anche ciò che ha compiuto in passato.

Semplicemente, per come la vedo io, la mossa di passare in Ducati è stata pessima. Più passano i GP e più ho l’impres-sione che nemmeno loro sap-piano effettivamente quale sia il male da estirpare. Non è sfi-ducia nei confronti degli uomini di Preziosi, semplicemente a Rossi manca la capacità di adattarsi che ha dimostrato di avere invece Stoner, proprio sulla Ducati, facendo la diffe-renza. Ha ragione Guareschi quando dice di volere una moto per tutti e non per pochi, ma fino a che punto è possibile re-alizzare una moto per-fetta per Rossi (e per tutti gli altri) senza sna-turarla? Si è parlato in questi giorni di quel “Credo di sì” detto da Rossi in risposta a chi gli ha chiesto se anche il prossimo anno sarà con Ducati. Sarò pessimista io, ma a quest’accoppiata non credo molto, anche se la separazione rappresen-terebbe una sconfitta e per entrambi.

Fabrizioroma

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per tutti e non per pochi, ma fino a che punto è possibile re-

Rossi in risposta a chi gli ha chiesto se anche il prossimo anno sarà con Ducati. Sarò pessimista io, ma a quest’accoppiata non credo molto, anche se la separazione rappresen-terebbe una sconfitta e per

Fabriziooma

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desmo... soluzioniè la gomma che non va Leggo il Contromano del n. 28 e mi chiedo: è mai possibile che nessuno metta in discussione le gomme?Come pensate che la Ducati abbia vinto il suo primo (ed unico) Mondiale? La moto era una belva impazzita ma non perdeva mai la traettoria. Stoner già al primo giro si permetteva di dare distacchi abissali. A questo poi si aggiungeva un motore da primato. La Ducati è stata sempre una moto tecnicamente e filosoficamente diversa dalle altre MotoGP. È stata fatta una scelta di campo che oggi non premia e che tarpa le ali di moto e pilota. Con la monogomma attuale, le moto per essere competitive dal punto di vista della guida (non dal punto di vista delle prestazioni meccaniche) devono essere uguali nei telai. Valentino si lamenta di una moto che non curva, che non scalda le gomme, con un avantreno che non gli dà confidenza. Classici problemi di telaio sbagliato. Se non hai un telaio che sfrutta al meglio le gomme, i tempi sul giro non vengono. Guarda caso, appena hanno copiato la sospensione della Honda, il posteriore è migliorato. L’anteriore invece non risponde. Se vi ricordate, quando si vinse il Mondiale, Stoner e Capirossi dicevano di avere una gomma anteriore meravigliosa. Oggi invece la Bridgestone fa una gomma “buona per tutte le stagioni” che fa a pugni con il telaio della Desmosedici. La soluzione quindi è una gomma adatta alla Ducati. Altrimenti chiedano alla Michelin di tornare e di fare una gomma per loro.

Francesco Ilardo

NeL 2007, è fuor di dubbio, Ducati azzeccò tutte le mosse, tecniche ed... umane. La scelta di ingaggiare Stoner si rivelò decisiva, ai fini di quella stagione trionfale, perché l’australiano trovò subito un’intesa con la “rossa” che nessun altro pilota allora e in seguito è riuscito anche soltanto ad avvicinare. Un aiuto venne sicuramente dalla gomma anteriore Bridgestone, che assicurò una solidità all’avantreno, pian piano venuta meno col monogomma.

io l

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lettere

analisi logicama valentino non è bollito

ALtrA giornata negativa. Im-magino già che cosa verrà detto: che Valentino è “bollito”, che la Ducati deve fare una moto “giap-ponese”. Beh io non sono d’ac-cordo. Valentino di suo ce ne mette, ma a quei livelli basta una minima cosa non perfetta per trovarsi nei guai, perciò se non riesce a fare prove decenti con una moto “sperimentale”, o co-munque abbastanza improvvisa-ta, sarà difficile che in gara rie-sca ad ottenere dei buoni risulta-ti. Probabilmente, se avesse continuato con la GP11 se la giocava col secondo gruppo per il quarto posto... che comunque sarebbe un risultato scadente rispetto alle ambizioni di parten-za.

Per quanto riguarda Ducati, non credo che fare una moto “giapponese” la possa aiutare, perché ci sono moto giapponesi che vanno bene ed altre meno ma, soprattutto, loro quella tec-nica l’hanno messa a punto in vent’anni di gare, motivo per il quale in Ducati, come è tradizio-ne del marchio (anche il Desmo ha quella logica), hanno cercato altre strade per sparigliare le carte, vedi il telaio, vedi le Brid-gestone. Il vero problema è che ora, con questo regolamento del piffero che limita drasticamente

i test, i motori, e impone il mono-gomma, non c’è più lo spazio per correggere in modo efficace i problemi in corso d’opera, così che chi realizza il progetto vin-cente non verrà più “ripreso”.

Come rimediare? Questo non lo so... In fondo non posso fare tutto io e risolvere i problemi con una mail... Ci dovrà pensare il grande Filippo Preziosi con il suo staff, ma la FIM dovrebbe inter-venire, aumentando le giornate di test e togliendo il monogom-ma, specie dopo i problemi che ha causato quest’anno.

Lettera firmata

il no al gP giaPPonela solidarietà è un’altra cosa

Ho Letto del dibattito sul GP Giappone. I piloti hanno preso una posizione comune e sono un po’ sconcertato dall’ipocrisia di quanti si dicono solidali con la tragedia vissuta dai giapponesi, ma a dispetto del coraggio che mostrano in pista, mancano del fegato per dare un contributo concreto al ritorno alla normali-tà. Sono sicuro che ci siano le soluzioni per minimizzare le possibilità di venire a contatto con le eventuali radiazioni anco-ra presenti. Andare a Motegi sa-rebbe un segnale importante.

Antonio CannizzaroMilano

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SONO un grande appassionato di motori a due tempi e vi scrivo perché vorrei avere informazioni sulla valvola di scarico. A cosa servono esattamente? In altre pa-role, danno vantaggi prestazionali e possono cambiare il modo di utilizzare questo tipo di motori? Infine, qual è stata la prima moto a montarla?

Massimo Zanini

LE VALVOLE parzializzatrici della luce di scarico sono state di notevole importanza per lo svilup-po dei motori a due tempi di alte prestazioni, nei quali erano in gra-do al tempo stesso di variare la fasatura dello scarico e di modifi-care le dimensioni della luce. Questo consentiva di ottenere ri-sultati non tanto dissimili da quel-li che si possono conseguire nei motori a quattro tempi utilizzando sistemi di fasatura variabile o trombette telescopiche.

Si tratta di dispositivi molto semplici sotto l’aspetto meccani-co, che possono essere controllati da un sistema a masse centrifu-ghe (che agisce in funzione del regime di rotazione), da una cap-sula pneumatica (sistema RAVE di Aprilia – Rotax) o da una centrali-na elettronica più un attuatore.

Il primo ad apparire, per quanto ne so, è stato quello a manicotto rotante della Yamaha, denomina-to YPVS. Impiegato sulla YZR 500 ufficiale nel 1977, con l’obiettivo principale di rendere meno scor-butica l’erogazione di potenza e di ampliare il campo di utilizzazione pratica, è stato poi adottato anche sulle TZ 500 destinate ai piloti privati (1980) ed in seguito su una moto di serie rimasta giustamen-te famosa, la RD 350 LC YPVS.

Inizialmente non è che se ne

Officinadi Massimo Clarke [email protected]

valvola di scarico. sui 2t meglio se c’è migliora il tiro basso e l’erogazione

sapesse molto, ma dopo l’arrivo di moto che, sia pure da competizio-ne, erano comunque acquistabili liberamente (cioè le TZ 500 G), gli altri costruttori non ci hanno mes-so molto a sviluppare dispositivi analoghi, anche se realizzati con schemi differenti. Sono così ap-parse le valvole a ghigliottina (o a saracinesca che dir si voglia), quelle del tipo a flap (aletta fulcra-ta) e via dicendo. Sono stati anche sviluppati dei sistemi nei quali la valvola era sdoppiata e si solleva-va in due fasi.

Il principio di funzionamento dei vari tipi di valvola è lo stesso. Ai regimi medi e bassi l’otturatore (ovvero la valvola) è disposto in modo da ridurre l’altezza utile della luce di scarico, e quindi da fornire una fasatura più tranquil-la, mentre agli alti è disposto in maniera tale che la luce risulta completamente libera; pertanto l’altezza utile risultava massima e la fasatura era assai più spinta. In questo modo, senza rinunciare a nulla in fatto di potenza massima, si amplia il campo di utilizzazione del motore, migliorando sensibil-mente il tiro ai medi regimi e quindi si migliora la guidabilità. Le ricordo che nei due tempi è abba-stanza facile realizzare dispositivi di questo genere, anche in quanto le temperature dei gas di scarico non sono elevate come quelle che si hanno nei 4T. Per avere un’idea della entità della variazione della fasatura che si può ottenere, pen-si che nella Cagiva Mito la durata della fase di scarico passava da 170° (valvola abbassata) a 192° (valvola sollevata). Nella KTM 250 da cross si andava da 157° a 197° e nella Suzuki RGV 250 (con solle-vamento in due fasi) da 158° a 194°.

Nei motori a due tempi con AMMISSIONE LAMELLARE, an-che la fasatura di aspirazione è variabile. Non si deve però dimen-ticare che, diversamente da quan-to accade nei 4T, qui esiste una terza fasatura con la quale occor-re fare i conti ed è quella di trava-so. Sono state avanzate varie pro-poste per rendere variabile anch’essa, ma non sono mai state messe in pratica, in quanto ai fini del riempimento del cilindro e della bontà del lavaggio, l’orienta-mento dei getti di gas fresco che escono dai travasi ha una impor-tanza fondamentale, unitamente alle sezioni di passaggio delle quali è possibile disporre. Ad ogni modo, i risultati che si possono ottenere grazie alle valvole par-zializzatrici allo scarico sono indi-scutibili. E infatti in vari settori del motorismo questi dispositivi sem-plici ed efficaci sono diventati pra-ticamente d’obbligo.

le BielleMegliO in aCCiaiO O in alluMiniO?

UN MIO amico sostiene che ci sono stati dei motori nei quali le bielle erano di alluminio. A me sembra impossibile che si possa sostituire un pezzo in acciaio, ma-teriale molto robusto, con l’allu-minio, che notoriamente è assai meno resistente. Sarei propenso a credere che si confonda con il tita-nio, ma lui dice di no. Potete darmi qualche informazione in merito all’argomento?

Enzo Rosati

CAPISCO la sua perplessità. Però ha ragione il suo amico; di motori con bielle in lega di allumi-nio ne sono stati prodotti svariati, nella storia della moto. Si trattava prevalentemente di bicilindrici in-glesi degli anni Cinquanta e Ses-santa, ma non sono mancati altri

AMMISSIONELAMELLARE

È quELLA, OggI IMpIEgAtAIN quASI tuttI I MOtORI

A duE tEMpI, chE pREvEdE IL cONtROLLO dELLA

ASpIRAzIONE NEL cARtER MEdIANtE uNA vALvOLA

uNIdIREzIONALE A LAMELLE, cIOÈ dEL tIpO

cON “pEtALI” fLESSIbILI

LA YAMAhA Rd 350 Lc YpvS È StAtA uNA dELLE pRIME MOtO dI SERIE A 2t A MONtARE LA vALvOLA pARzIALIzzAtRIcE. IL SIStEMA AvEvA gIà dEbuttAtO SuLLE MOtO dA cORSA.

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0,7% di silicio, che dopo tratta-mento termico era in grado di raggiungere una resistenza a tra-zione di 460 N/mm2 (ovvero 460 MPa). Le bielle venivano ottenute per forgiatura (stampaggio a cal-do) ed in diversi casi erano dotate di cappello in acciaio.

In Italia occorre ricordare che la Moto Morini, nei motori del Cor-saro 125 e 150, all’inizio degli anni Sessanta impiegò per un certo tempo bielle in lega di alluminio, salvo tornare piuttosto rapida-mente a quelle in acciaio. In questi motori nella testa della biella era piantata una grossa bronzina anu-lare. La Casa bolognese non è stata la sola azienda motociclisti-ca nazionale a provare questi ma-teriali, che però non hanno mai avuto una diffusione veramente degna di nota, da noi. Un motore munito di biella in lega di allumi-nio che ha goduto di una ragguar-devole popolarità è stato il Sachs 50 prodotto tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio del decennio successivo. In questo caso veniva impiegato un cuscinetto di biella a rullini ingabbiati e pertanto nell’occhio della testa veniva in-stallato con un sensibile forza-mento un anello in acciaio. L’IN-TERFERENZA doveva essere stu-

interferenzaQuando due componenti vengono montati in modo

tale che uno di essi risulti “serrato”

all’interno dell’altro,si ha un accoppiamento

con interferenza, ovvero con forzamento.un esempio tipico

è costituito da un perno avente un certo diametro

che viene inseritoin un foro avente

un diametro minore

diata e controllata con grande ac-curatezza, dato che il coefficiente di dilatazione termica della lega di alluminio è più che doppio rispet-to a quello dell’acciaio.

Bielle in lega di alluminio sono state provate ed anche impiegate nei motori di F.1 Lamborghini, nella prima metà degli anni No-vanta. Il materiale impiegato in questo caso era una lega del gruppo Lital, contenente oltre il 2 % di litio, più una rilevante quanti-tà di rame, con resistenza a tra-zione, dopo trattamento, di oltre 500 N/mm2. Per ottenere un’ade-guata resistenza a fatica, ovvero per consentire loro di resistere senza problemi per un adeguato numero di cicli, queste bielle veni-vano sottoposte a una particolare (e accuratissima) pallinatura con-trollata, che veniva effettuata da-gli specialisti della Norblast di Bologna.

Attualmente si impiegano bielle in lega di alluminio, dal dimensio-namento particolarmente “ab-bondante”, in alcuni motori dei dragsters costruiti negli USA. Gli specialisti che le producono so-stengono che sono in grado di “smorzare” in una certa misura in forte carico impulsivo derivante dal gradiente di pressione eleva-tissimo che si ha durante la com-bustione (il carburante impiegato è una miscela costituita quasi completamente da nitrometano), dato che sono meno rigide rispet-to a quelle in acciaio. Personal-mente non sono molto convinto di questo, ma se lo dicono loro… La principale ragione dell’impiego delle leghe di alluminio rimane l’eccellente rapporto resistenza/densità. La Venolia utilizza la lega 7075 (sottoposta a trattamento T6, ovvero tempra di solubilizzazione seguita da invecchiamento artifi-ciale). Il processo di forgiatura delle bielle prevede l’impiego di una pressa da 3000 tonnellate. È bene qui tenere a mente che nel drag racing le gare prevedono soltanto alcuni lanci della durata di pochi secondi ciascuno e che le bielle vengono sostituite dopo qualche meeting soltanto.

interessanti esempi.Alcune leghe di alluminio da

lavorazione plastica possono ave-re resistenze a trazione notevoli, che in diversi casi possono supe-rare (e talvolta non di poco) i 450 N/mm2 (gli acciai usualmente im-piegati per le bielle dei motori motociclistici raggiungono valori dell’ordine di 900 – 1200 N/mm2). I punti deboli di questi materiali sono l’elevato coefficiente di dila-tazione termica ed il modulo ela-stico tutt’altro che elevato (è pari solo a un terzo di quello dell’ac-ciaio). Pure il costo può essere non proprio contenuto. La minore resistenza meccanica ed il modu-lo elastico relativamente modesto obbligano i tecnici che progettano e producono bielle in questi mate-riali ad adottare dimensionamenti notevolmente più generosi, ri-spetto a quelli utilizzati quando si impiega l’acciaio. Il punto di forza di queste bielle è ovviamente la leggerezza, derivante dal fatto che la densità dell’alluminio è di 2,7 kg/dm3, mentre quella dell’acciaio è di circa 7,8 kg/dm3. Anche se il dimensionamento è diverso, il vantaggio in termini di peso è quindi considerevole in ogni caso! Oggi le bielle in lega di alluminio vengono utilizzate quasi esclusi-vamente in due soli settori: quello dello speedway e quello del drag racing. In quest’ultimo le solleci-tazioni sono elevatissime e le biel-le vengono sostituite con estrema frequenza.

La lega impiegata dai costrutto-ri britannici era la RR 56, conte-nente il 2% di rame, 1,4% di ferro, 1,3% di nichel, 0,8% di magnesio e

steli forcellatutto su colori e scorrevolezza

HO NOTATO che gli steli delle forcelle hanno colorazioni diverse: oro, argento, nero lucido. Perché? Inoltre, sembra che la scorrevo-lezza sia una caratteristica impor-tantissima: tutte le forcelle di se-rie che ho usato, però, erano ec-cellenti sotto questo aspetto. Pos-sibile che servano ulteriori miglio-ramenti?

Paolo Di FabioRoma

PER QUANTO riguarda la scor-revolezza, bisogna vedere come si comporta una sospensione su una serie di irregolarità anche poco accentuate ma che si susse-guono molto rapidamente. In-somma, bisogna andare forte e disporre di strumenti adeguati, oltre che di una elevata sensibili-tà. E non è certamente tutto. Quando la moto è inclinata, men-tre sta affrontando una curva, le sollecitazioni agiscono sul pneu-matico in senso verticale, ma gli steli della forcella possono scor-rere solo lungo un piano parallelo a quello di mezzeria della ruota. Anche per questa ragione una elevata scorrevolezza delle canne nei foderi della forcella stessa è di grande importanza.

I riporti che vengono impiegati servono non solo a garantire una elevata resistenza all’usura, per via della loro durezza, ma anche ad assicurare la migliore scorre-volezza possibile, per via del coef-ficiente d’attrito molto ridotto. Per quanto riguarda l’aspetto di questi riporti, applicati alle canne in ac-ciaio, in linea di massima la situa-zione è quella che segue. Il cromo lo conosciamo tutti, dà una colo-razione argento, molto brillante. I rivestimenti di DLC sono in genere neri e lucidi, mentre quelli di ni-truro di titanio (TiN) sono dorati. Infine, la colorazione tipica dei ri-porti di nitruro di cromo (CrN, ge-neralmente non impiegato per le forcelle) va dal bronzo al grigio-argento.

le bielle in alluminio sono poco diffuse sulle moto di serie.le utilizzò la morini negli anni sessanta, sulle corsaro 125 e 150.

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UNA SPETTACOLARE caduta all’inizio della seconda manche della gara disputata a Millville (Minnesota) ha in parte interrotto la fuga di Chad Reed (a sinistra) nel campionato america-no 450. L’australiano è letteralmente volato via dalla moto nell’affrontare un doppio e per alcuni secondi è rimasto esanime a terra. Poi si è ri-preso e da ultimo è risalito sino al quattordice-simo posto. Un risultato che, sommato alla vit-toria nella prima manche, gli consente di con-servare il primato nella classifica di campionato con sei punti di vantaggio su Villopoto e sette su Dungey. Nella 250 parità di risultati tra Dean Wilson e il francese Tyla Rattray (una vittoria e un secondo posto a testa). La lotta per il titolo resta serrata: Wilson ha 305 punti, Rattray 289, Baggett 284.

Paddock

LUCA ChERUbiNi TORNA NEL PAddOCk dELL’ENdURO Luca Cherubini, team manager TM, ha finalmente fatto il suo rientro alle gare dopo il drammatico incidente stradale di inizio aprile nel GP del Portogallo. Cherubini, una decina di giorni fa ha terminato la riabilitazione, ricevendo dai medici il via libera per ritornare sui campi di gara, però non potrà salire in moto.

mONdiALE gRASS TRACk SmOLiNSki ViNCE iN FRANCiA Nella pista del “Diamante” di Marmande nel sul della Francia il tedesco Martin Smolinski ha vinto il quarto GP di Long e Grass Track precedendo il campione del mondo Joonas Kylmakorpi ed il padrone di casa Matheu Tresarrieu. Questo il podio della finale a sei che ha visto classificarsi al quarto posto il tedesco Speiser, al quinto Stephane Tresarrieu e al sesto l’olandese Pjiper. Dopo quattro GP la classifica generale vede al primo posto il finlandese Kylmakorpi con 80 punti seguito da Speiser con 75, Katt con 60, Smolinski con 59 e Pijper con 58.

FiNALE COL bRiVidO NELL’iTALiANO hARd TRiAL Matteo Grattarola ha rispettato il pronostico vincendo il tricolore nell’ultima prova di Lanzate. Ma l’impresa si è rivelata più difficile del previsto per la disastrosa partenza del pilota della Gas Gas che al termine del primo giro si vedeva superare in gara e campionato da Fabio Lenzi (Montesa). Solo un gran recupero, dal quinto al secondo posto nell’ultimo giro, gli ha consentito di conquistare il titolo. Terzo in gara e campionato (sopra, il podio) Michele Orizio (Gas Gas).

IN B

RE

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reed inciampa Si riapre il national USa. Tre in corsa

TROFEO dEL mEdiTERRANEOTERNO SECCO di TRiCOmiDopo tre prove le due categorie che calamitano l’interesse sono la 600 e la 1000. Nella 600 detta legge Massimiliano Iannone (Yamaha), imbattibile all’Autodromo del Levante e salito sul podio in Sicilia, dove ha vinto Nino Mancuso (Yamaha). Iannone precede di misura Filippo Marino (Suzuki), più distanziato Tommaso Marino (Kawasaki). Nella 1000 dominio di Alfio Tricomi (Honda, sopra) che ha realizzato una tripletta. Filippo Marino (Aprilia), impegnato sui due fronti, insegue. Terzo Francesco Squillaci (Suzuki). Nelle altre categorie, in testa Andrea Longobardi (125), Nicola Mannino (Scooter), Giovanni Mancuso e Calisti Lenzi, ex-equo moto d’epoca gruppo 5. All’Autodromo di Racalmuto (AG) il quarto dei sei round il 30 e 31 luglio.

a gemonio la scuola che insegna l’endurola oFF road school saBaTo 30 luglio organizzerà a gemonio (Va) un corso di enduro. i parTecipanTi aVranno a disposizione un campo scuola in esclusiVa oVe poTranno imparare la Tecnica di guida su Vari Tipi di percorso. È possiBile noleggiare moTo e aBBigliamenTo. iscrizioni: [email protected]

«Simoncelli poteva solo raddrizzare la moto... o finirmi addosso. Ma è stato bravo... questa volta. Ha scelto l’opzione giusta»Andrea dovizioso (CorSport)

PER dakaR E faRaoNI

ahola sviluppa la honda mikA Ahola (sotto, a sinistra) ha testato la nuova HM-Honda CRE 450 X preparata per il Faraoni e la Dakar dalla Jolly Racing di Piacenza, in collaborazione con la famiglia Boano. Il motore, con avviamento elettrico, è stato sviluppato per le esigenze delle lunghe percorrenze, con una specifica rapportatura, centralina inedita e testata interamente rivista. In evidenza il terminale in titanio, i serbatoi della benzina della capacità complessiva di 31 litri e gli strumenti per la navigazione. La Jolly Racing ha programmato altri due test in agosto, in Grecia, sempre con Ahola, che non parteciperà alla Sei Giorni.

motosprint

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MICHELIN POWER CUP

rimandatia settembreDOPO quattro prove, la Michelin Power Cup va in vacanza: i titoli si assegneranno il 18 settembre a Misano, con situazioni di classifica incerte. Le tre vittorie consecutive inanellate a Magione, Franciacorta e Vallelunga hanno portato il toscano Matteo Antoni (Yamaha) ad appena 14 lunghezze dal leader della 600 Andrea Zappa (Honda, sotto). Con 80 punti a disposizione, la sfida finale si preannuncia incandescente. Situazione simile nella 1000 con il marchigiano Alessandro Rossi che precede di 15 punti il toscano Roberto Catani e di 45 il romagnolo Matteo Armetti, tutti su Honda. L’aritmetica non esclude neppure l’ex-campione Alex Pasqualato (Kawasaki).

CLassIfICHE sbagLIatE dEgLI assOLUtI ENdURO

a casazza ha vinto micheluz La sOLita rincorsa col tempo per chiudere il giornale domenica sera e la prima copia delle classifiche ufficiali errata, senza rettifiche fino a lunedì pomeriggio, ci ha visto attribuire ad Alessandro Botturi la vittoria nella seconda giornata della quarta prova degli Assoluti d’Italia a Casazza. Ad ottenere la vittoria di domenica è stato invece per pochi millesimi Maurizio Micheluz (a destra) in sella alla Fantic ufficiale 300 2T della scuderia Doimo Cityline. Con Micheluz primo domenica e Botturi secondo, cambia anche il punteggio nella classifica provvisoria di campionato della 250/300 2T. Botturi è sempre primo; però con 135 punti contro i 131 di Micheluz.

serie di doppietteQUaRtO appuntamento a Casazza (BG) per la Coppa Italia

Enduro. Nella Senior Alberto Dall’Era (KTM, sopra) grazie a due perentorie vittorie ha conquistato anticipatamente il titolo italiano

con 79 punti di vantaggio su Morris Ghidinelli. Alle sue spalle sono finiti Alessandro Finardi (HM-Honda) e Matteo Galezzi (KTM),

domenica è stato Omar Gambarini (Husqvarna) a chiudere terzo. Nella Cadetti doppietta per Igor Sorzogni (Yamaha) che ha sempre

preceduto Riccardo Crippa (Yamaha) ed Edoardo Lazzarini (KTM). Doppietta anche di Andrea Bassi (HM-Honda) nella Junior. Alle

sue spalle Nicolas Segnacasi (KTM) e Giovanni Gheza. Tra i Major due vittorie per Marco De Rocchi (Beta), alle sue spalle Cristian

Epis (HM Honda) e Cristian Ruggeri (Kawasaki). Domenica in terza posizione Simone Agazzi (Husqvarna).

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1 È stata appena ufficializzata la cancellazione delle ultime due gare del mondiale. Così manca solo un GP alla conclusione, pensi ancora di poter puntare al titolo?Per me non è una notizia positiva, ho 15 punti di svantaggio dalla prima. Con tre gare potevo ancora giocarmela, con una sola penso che non ho molte possibilità.

2 Quest’anno lotti ad armi pari con la Laier, campionessa in carica e leader del campionato. Cosa ha determinato questo miglioramento dallo scorso anno?Neanche io mi aspettavo questo salto di qualità. Non penso ci sia una ragione precisa. Continuo ad allenarmi tanto, mi sento sempre meglio, sto crescendo e il fatto che tutto vada bene mi carica. Naturalmente un grande aiuto mi viene da quanti mi stanno vicino, il meccanico Silvio Ziveri, il preparatore Mauro Riccò e la mia famiglia. Il mio continua ad essere ancora un team a gestione... familiare.

3 Prima correvate con i GP di MX1 e MX2, quest’anno il Femminile è stato abbinato alla MX3. Una retrocessione? Assolutamente no. Anche se all’inizio c’era un po’ di scetticismo, posso dire che quest’anno le cose sono decisamente migliorate. Gli organizzatori ci accolgono meglio, ci stanno a sentire, esaudiscono tutte le nostre richieste. Nel paddock si parla con tutti i piloti. Anche il riscontro sui media è maggiore. Da ultima ruota del carro il Femminile è diventata quella trainante.

4 I tuoi coetani della MX2 appena si mettono in luce cominciano a scalpitare per andare in America. È anche la tua meta?Si. Per me il cross non è più solo un passatempo. Ho deciso di lasciare la scuola per dedicarmi completamente a questo sport e posso già considerarlo anche il mio lavoro. Nei miei programmi c’è quindi l’America. Conto di andarci nel 2013.

Chiara fontanesiidentikit

nata a Parma

età 17 anni

lo scorso anno Quarta mondiale femminile

quest’annoha vinto un GP 3 volte seconda 2 volte terza

friuli mondialePER il terzo anno consecutivo il circus dei Gran Premi dello

speedway fa tappa in Friuli, nella celebrata pista del Moto Club Olimpia di Terenzano. È il sesto GP della stagione, degli undici in programma, con la classifica generale che vede al comando

il californiano Greg Hancock (nella foto in testa davanti a Gollob e Jonsson), con 12 punti di vantaggio sul campione del mondo

Gollob e ben 23 su Holder. Hancock ha già vinto un titolo mondiale individuale, nel secolo scorso, nel 1997.

La Commissione Corse su pista ha scelto la wild card: non è un pilota italiano bensì il fortissimo pilota sloveno Matej Zagar

mentre il campione italiano Carpanese e Franchetti saranno riserve. Le prove ufficiali sono in programma venerdì 29 luglio

alle ore 15.00; la gara, sabato 30 luglio, avrà inizio alle ore 20.00.

Paddock

Boom d’ascolti Per la motoGP del GP Germania, è stato l’evento televisivo Più visto del 17 luGlio: la vittoria di Pedrosa, tornato in sella doPo l’incidente di le mans, e il secondo Posto di lorenzo, doPo lo sPettacolare sorPasso all’ultimo Giro su stoner, hanno incollato al video 5.426.000 telesPettatori con una share del 39.11%. semPre su italia 1, Per la moto2 1.833.000 telesPettatori con 17.99% di share; Per la 125 591.000 telesPettatori, share dell’11.08%. “fuori Giri” ha raGGiunto lo share del 16.31% con 1.771.000 telesPettatori.

Record TV per la MotoGP

finale anticiPato Per mx3 e femminilesuBito doPo la Gara di oreva vas, il 17 luGlio in slovenia, l’orGanizzatore dei mondiali cross ha annunciato la cancellazione deGli ultimi due round di mx3 e femminile. Per entramBi i camPionati la Gara conclusivasarà Quella del 7 aGosto in francia.

RienTRa a seTTeMbRe

aubert ancora convalescenteSE JOHNNY Aubert non si fosse infortunato nel GP di Grecia, avrebbe sicuramente preso parte agli assoluti d’Italia a Casazza per confermare la propria leadership nella classifica assoluta, che ancora mantiene, malgrado abbia preso parte solo alla prima prova in Sardegna e alla successiva di Viverone. Aubert dovrà restare a riposo fino alla fine di luglio. Rientrerà a settembre, in occasione del GP di Andorra, e molto probabilmente parteciperà alle ultime due prove degli Assoluti d’Italia.

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MOTOGP in crisi di idee? ecco cosa cambiare...Liberalizzare l’ingresso di nuovi team e costruttori, se competitivi ed economicamente solidi

LE IDEE nuove vengono da fuori e, quando ci si chiude, si rischia di capire sempre in ritardo che i tempi cambiano, perché si preferisce tenere sotto controllo il proprio orto, cioè dove si fanno gli affari, e non il resto del mondo. La MotoGP soffre di carenza di idee nuove e si vede. Tutto è in mano ad un costruttore, la Honda, che tiranneggia a destra e a sinistra, minacciando di ridurre il numero delle moto. La crisi, invece di liberalizzare le idee, le ha ulteriormente ristrette. Bene, è arrivato il momento di pensare a qualcosa di nuovo. Possiamo provarci assieme, chissà che non venga fuori qualcosa di interessante e stimolante per chi comanda. Su questo ho qualche dubbio, ma vorrà dire che al massimo avremo passato un po’ di tempo a far lavorare il cervello. La prima cosa da fare (secondo me, ovviamente) è liberalizzare i nuovi ingressi. Le regole del CRT non funzionano, soprattutto perché eventuali nuovi ingressi devono essere accettati da chi è già nel “club” dei costruttori, la MSMA. Mettiamo il caso

che io sia un piccolo costruttore e che, dietro di me, ci sia una grande Casa che vuole entrare in MotoGP, fornendomi soldi e tecnologia. Che voglia può avere questa di mostrare idee e sottoporre la propria creazione all’esame dei rivali che, in ogni caso, possono sempre bloccarla con un cavillo del regolamento? La risposta è semplice: nessuna. Sarebbe meglio liberalizzare: chiunque può correre, purché con motori al massimo di 1000 cm3, dieci dei quali punzonati ed un serbatoio da 24 litri. Ci si ritrova tre giorni, magari a Jerez, a inizio stagione e si prova. Chi gira entro il 107% dei tempi dell’anno prima può correre, naturalmente con una fideiussione per coprire trasferte, ingaggi di piloti e meccanici fino al termine della stagione. Altrimenti si fa una wild card, al massimo. Nel campionato AMA SBK è arrivata a correre la KTM e, con lei, c’è anche la EBR, la moto di Eric Buell. Una new entry europea ed una moto artigianale! Sono motivi di interesse, idee nuove che irrompono in scena, aria che si muove e che non stagna immobile nelle stanze. Mi piacerebbe poter dire che, negli anni (temo invece infruttuosi) in cui siamo andati a correre in Cina, si sono poste le basi per una partecipazione cinese al mondiale. Invece... qualcosa di simile lo ha fatto la Engines Engineering con il marchio Loncin ed ora con gli indiani di Mahindra, ma non siamo andati oltre la 125. Penso ad una MotoGP, magari realizzata in Europa, ma con marchio e partecipazione forte di un costruttore asiatico. Avete presente la Force India in F.1? Immaginate l’equivalente cinese o indiano in MotoGP.

Certo, il potere si controlla meglio quando ci sono pochi soggetti forti e con meccanismi di compensazione ben collaudati che, tradotto, significa team privati esposti ai ricatti e ai prezzi folli del leasing da parte del fornitore di moto. Ed alle pressioni di sponsor e organizzazione. Lasciamo spazio alla fantasia: ad esempio che effetto avrebbe fatto Biaggi in sella ad una Aprilia RSV4 Superbike con freni in carbonio e distribuzione libera al Mugello? Non avrebbe vinto, ma avrebbe dato ulteriore interesse al motociclismo. E non tirate fuori la trita storia dei prototipi e delle moto di serie, perché non esiste. Nel Motomondiale hanno corso e vinto moto di serie come le Yamaha TZ (che infatti correvano a Daytona e a Imola nelle 200 Miglia) e le Aermacchi monocilindriche. Apriamo le finestre e cambiamo l’aria.

Sopra, Mika kallio in Sella alla Suter, al Mugello. Se un coStruttore, anche artigianale, riSpetta il regolaMento, coStruiSce una buona Moto ed ha il budget per pagare i dipendenti, dovrebbe accedere più facilMente alla Motogp.

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le moto non si vendono come il prosciuttoFu anche grazie alla passione di alcuni concessionari che la moto Guzzi si salvò

L’HO GIà scritto altre volte, ma non posso esimermi dal riperlo: il mio primo ricordo da giornalista fu una visita alla Moto Guzzi, nel lontano 1973, quando, convinto di entrare più in un tempio che in una fabbrica di moto, mi cadde il mondo addosso dopo aver conosciuto l’allora direttore generale. Gentilissimo, affabilissimo, questo signore mi fece accomodare alla sua scrivania, poi, per farmi capire subito come intendesse lui la gestione della marca più gloriosa della storia motociclistica italiana; mi mostrò un voluminoso cumulo di lettere, ne prelevò un paio e mi disse: «Questi sono gli amanti traditi: i vecchi concessionari della Moto Guzzi che si lamentano perché il controllo qualità e le garanzie non sono più quelli di una volta». Poi aggiunse: «Non hanno capito che il mondo è cambiato e che un commerciante non deve mai appassionarsi al prodotto che vende, altrimenti rimane troppo coinvolto e perde la necessaria razionalità. Oggi anche una moto si deve vendere come il prosciutto dal salumiere».Rimasi annichilito. Anche perché conoscevo diversi ottimi –

a mio parere – concessionari e titolari di officine autorizzate Moto Guzzi, che ragionavano in maniera opposta: erano gli “amanti traditi”, ma fu solo grazie a loro che la Casa di Mandello riuscì a superare il momento terribile che condannò alla chiusura tantissime altre fabbriche di moto italiane. Ricordo che, uscendo dallo storico stabilimento, mi capitò di pensare subito a “Zigolo”, Sergio Valentini, che proprio quell’anno era diventato concessionario della Moto Guzzi a Forlì dopo essere stato meccanico fin da ragazzino di quella stessa concessionaria che, sotto la gestione di Telemaco Casadei, aveva riempito la Romagna di moto con l’Aquila sul serbatoio.

La Guzzi-Casadei era stata un centro di aggregazione dei Guzzisti e una fucina di iniziative a beffe dei grandi avversari, i Gileristi. Con Zigolo diventò qualcosa di più: la sua fama negli anni successivi varcò i confini dell’Italia sull’eco delle eccellenti performance delle bicilindriche da lui elaborate soprattutto per le corse di durata. In pratica, quello che un tempo era stato il reparto corse più formidabile del mondo, aveva trovato continuità, per quanto limitata da mezzi tecnici e soprattutto economici assolutamente esigui, in una piccola officina di Forlì gestita da un ragazzo in gamba, con inconfondibili baffetti e uno sguardo sempre sereno per tutti. Per Zigolo, così soprannominato perché con la Guzzi Zigolo era diventato in gioventù un campione quasi imbattibile nelle gimkane, la Moto Guzzi era davvero un mito, non solo una moto da vendere o da aggiustare pretendendo parcelle salate. A Forlì, nella sua “bottega”, arrivavano appassionati in pellegrinaggio un po’ da tutta Europa e anche dal Giappone e dall’America, e lui si impegnava a dare una mano, pago di guadagnare il giusto per mandare avanti “la baracca”, di aver potuto mantener famiglia e dato un futuro alle due figlie, Fabiola e Ketty. Zigolo è scomparso alcuni anni fa in circostanze tragiche, ma ha lasciato un segno profondo in tutti coloro che l’hanno conosciuto e stimato. Il 19 giugno scorso il Guzzi Club “Amig dla sfitladoura” (amici dell’affettatrice – ovviamente si riferiscono al celebre volano esterno delle Guzzi monocilindriche) ha organizzato a San Pietro in Casale, nei pressi di Bologna, la manifestazione “Amarcord Sergio – Zigolo – Valentini. Una vita per la Guzzi”. Un raduno, un’esposizione, un caro ricordo per un personaggio che ha dato tanto ricevendo pochissimo in cambio. Lui le moto non le vendeva come il prosciutto dal salumiere.

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SIMONE GIRONI LA SPUNTA SU SIMONE PELLEGRINI A BUSCA

1 I due protagonisti di giornata, Simone Gironi (34) e Simone Pellegrini (24) nel momentodell’attacco vincente di Gironi in Gara 2.

2 Griglia di partenza vista dall’alto. 3 Simone Gironi (34) in griglia di partenza con mamma, papà e sorellina, tutti rigorosamente in Yamaha Racing style. 4 Vita dura per Federico Menozzi (44)qui nella morsa di Ylenia Scibetta (12) e Sofi a Santacroce (18), agguerrite ragazze della R125 Cup. 5 Invasione del podio ad opera di piloti e staff della R125 Cup per la foto di gruppo conclusiva del weekend.

1

2

Terza gara stagionale delle sei in programma sul tecnico e tortuoso tracciato di Busca per la R125 Cup. Dopo i due turni di qualifi che Simone Pellegrini, con lasua guida fl uida e pulita, sigla la terza pole position consecutiva col tempo di 1’10’915, seguito da Damiano Mencarelli ed Emanuele Mastrella, mentre chiude laprima fi la, col quarto tempo, Simone Gironi, come sempre il più veloce tra i Rookie.Gara 1 è una cavalcata solitaria verso la vittoria per Simone Pellegrini che parte bene, imposta un gran ritmo e non commette sbavature. Alle sue spalle la lottaè accesa fra Simone Gironi secondo ed Emanuele Mastrella terzo, seguiti dal dominatore di Latina, Damiano Mencarelli. Un po’ più indietro si consumano diversiduelli. Nicodemo Matturro deve vedersela a lungo con il coriaceo Luca Savio, poi penalizzato per partenza anticipata. Il veterano Sami Elmessii ha la meglio suFlavio Tirocchi mentre Ylenia Scibetta si riscatta dopo la sfortunata prestazione di Latina giungendo decima seguita come un’ombra da Sofi a Santacroce. Cadute senza conseguenze per Alessio Terziani e Serena Bove, mentre Giovanni de Pera scivolando si infortuna ad una caviglia.In Gara 2 scatta nuovamente in testa Simone Pellegrini, ma Simone Gironi gli prende subito la scia facendo capire che questa volta vuole provare a vincere. Ed infatti, proprio all’ultimo giro passa al comando con un gran sorpasso, vincendo gara due. Secondo Simone Pellegrini e terzo Damiano Mencarelli che riesce ad avere la meglio su Emanuele Mastrella. Ancora quinto Nicodemo Matturro, bravo a resistere agli attacchi di Luca Savio, sesto. Seguono Flavio Tirocchi, il neomaggiorenne Cristian Di Lonardo e Ylenia Scibetta, ancora una volta marcata da vicino per tutta la gara da Sofi a Santacroce. Chiudono Menozzi, Mangani, DePera, stoico con la caviglia dolorante, poi Falchetti e Bove. Esordio nero per Alessio Terziani, nuovamente a terra vittima incolpevole di un contatto.Vincitore di giornata a Busca è dunque Simone Gironi, che sigla anche il tempo record di 1’10’431, secondo è Simone Pellegrini, a pari punti con Gironi, e terzogradino del podio per Damiano Mencarelli. Nella speciale classifi ca Rookie, primo ancora Simone Gironi, secondo Federico Menozzi, terzo Pietro Mangani. Primadelle ragazze, dopo una dura lotta con Sofi a Santacroce, è Ylenia Scibetta.In campionato resta al comando Emanuele Mastrella, unico a non aver commesso passi falsi fi nora, ma i giochi sono molto aperti poiché Pellegrini, Gironi eMencarelli lo tallonano da vicino, tutti racchiusi in appena dodici punti.

3

Pos. Pilota pt.

1 Gironi S. 46

2 Menozzi F. 14

3 Mangani P. 10

4 Falchetti L. 7

5 De Pera G. 5

6 Bove S. 3

7 Terziani A. 1

8 Leonov D. 0

ROOKIEClassifi ca di giornata

Pos. Pilota g.1 g.2 pt.

1 Gironi S. 20 25 462 Pellegrini S. 25 20 463 Mencarelli D. 13 16 304 Mastrella E. 16 13 305 Matturro N. 11 11 236 Tirocchi F. 9 10 207 Di Lonardo C. 8 9 188 Scibetta Y. 6 8 159 Menozzi F. 7 6 1410 Santacroce S. 5 7 1311 Elmessii S. 10 0 1112 Mangani P. 4 5 1013 Falchetti L. 3 3 714 De Pera G. 0 4 515 Bove S. 0 2 3

Classifi ca di giornata

Pos. Pilota dist.

1 Gironi S.

2 Pellegrini S. 0.282

3 Mencarelli D. 4.575

4 Mastrella E. 7.774

5 Matturro N. 12.241

6 Savio L. 12.455

7 Tirocchi F. 13.030

Classifi ca Gara B

Pos. Pilota dist.

1 Pellegrini S.

2 Gironi S. 4.217

3 Mastrella E. 4.437

4 Mencarelli D. 4.836

5 Matturro N. 13.324

6 Elmessii S. 17.204

7 Tirocchi F. 17.419

Classifi ca Gara A

Pos. Pilota pt.

1 Mastrella E. 1102 Pellegrini S. 1093 Gironi S. 1014 Mencarelli D. 985 Matturro N. 746 Elmesii S. 557 Di Lonardo C. 548 Santacroce S. 429 Menozzi F. 4110 Mangani P. 4011 Scibetta Y. 3712 Tirocchi F. 3413 Sansanelli N. 2514 Falchetti L. 2215 De Pera G. 2216 Bove S. 1117 Leonov D. 718 Terziani A. 1

Classifi ca generale

Viene asseggnato un punto di partecipazione a tutti i presenti.

Busca, 17 luglio 2011Cronaca, risultati, foto e video su www.yamaha-racing.it

Next race: Ortona, 18 settembre 2011

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SIMONE GIRONI LA SPUNTA SU SIMONE PELLEGRINI A BUSCA

1 I due protagonisti di giornata, Simone Gironi (34) e Simone Pellegrini (24) nel momentodell’attacco vincente di Gironi in Gara 2.

2 Griglia di partenza vista dall’alto. 3 Simone Gironi (34) in griglia di partenza con mamma, papà e sorellina, tutti rigorosamente in Yamaha Racing style. 4 Vita dura per Federico Menozzi (44)qui nella morsa di Ylenia Scibetta (12) e Sofi a Santacroce (18), agguerrite ragazze della R125 Cup. 5 Invasione del podio ad opera di piloti e staff della R125 Cup per la foto di gruppo conclusiva del weekend.

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Terza gara stagionale delle sei in programma sul tecnico e tortuoso tracciato di Busca per la R125 Cup. Dopo i due turni di qualifi che Simone Pellegrini, con lasua guida fl uida e pulita, sigla la terza pole position consecutiva col tempo di 1’10’915, seguito da Damiano Mencarelli ed Emanuele Mastrella, mentre chiude laprima fi la, col quarto tempo, Simone Gironi, come sempre il più veloce tra i Rookie.Gara 1 è una cavalcata solitaria verso la vittoria per Simone Pellegrini che parte bene, imposta un gran ritmo e non commette sbavature. Alle sue spalle la lottaè accesa fra Simone Gironi secondo ed Emanuele Mastrella terzo, seguiti dal dominatore di Latina, Damiano Mencarelli. Un po’ più indietro si consumano diversiduelli. Nicodemo Matturro deve vedersela a lungo con il coriaceo Luca Savio, poi penalizzato per partenza anticipata. Il veterano Sami Elmessii ha la meglio suFlavio Tirocchi mentre Ylenia Scibetta si riscatta dopo la sfortunata prestazione di Latina giungendo decima seguita come un’ombra da Sofi a Santacroce. Cadute senza conseguenze per Alessio Terziani e Serena Bove, mentre Giovanni de Pera scivolando si infortuna ad una caviglia.In Gara 2 scatta nuovamente in testa Simone Pellegrini, ma Simone Gironi gli prende subito la scia facendo capire che questa volta vuole provare a vincere. Ed infatti, proprio all’ultimo giro passa al comando con un gran sorpasso, vincendo gara due. Secondo Simone Pellegrini e terzo Damiano Mencarelli che riesce ad avere la meglio su Emanuele Mastrella. Ancora quinto Nicodemo Matturro, bravo a resistere agli attacchi di Luca Savio, sesto. Seguono Flavio Tirocchi, il neomaggiorenne Cristian Di Lonardo e Ylenia Scibetta, ancora una volta marcata da vicino per tutta la gara da Sofi a Santacroce. Chiudono Menozzi, Mangani, DePera, stoico con la caviglia dolorante, poi Falchetti e Bove. Esordio nero per Alessio Terziani, nuovamente a terra vittima incolpevole di un contatto.Vincitore di giornata a Busca è dunque Simone Gironi, che sigla anche il tempo record di 1’10’431, secondo è Simone Pellegrini, a pari punti con Gironi, e terzogradino del podio per Damiano Mencarelli. Nella speciale classifi ca Rookie, primo ancora Simone Gironi, secondo Federico Menozzi, terzo Pietro Mangani. Primadelle ragazze, dopo una dura lotta con Sofi a Santacroce, è Ylenia Scibetta.In campionato resta al comando Emanuele Mastrella, unico a non aver commesso passi falsi fi nora, ma i giochi sono molto aperti poiché Pellegrini, Gironi eMencarelli lo tallonano da vicino, tutti racchiusi in appena dodici punti.

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Pos. Pilota pt.

1 Gironi S. 46

2 Menozzi F. 14

3 Mangani P. 10

4 Falchetti L. 7

5 De Pera G. 5

6 Bove S. 3

7 Terziani A. 1

8 Leonov D. 0

ROOKIEClassifi ca di giornata

Pos. Pilota g.1 g.2 pt.

1 Gironi S. 20 25 462 Pellegrini S. 25 20 463 Mencarelli D. 13 16 304 Mastrella E. 16 13 305 Matturro N. 11 11 236 Tirocchi F. 9 10 207 Di Lonardo C. 8 9 188 Scibetta Y. 6 8 159 Menozzi F. 7 6 1410 Santacroce S. 5 7 1311 Elmessii S. 10 0 1112 Mangani P. 4 5 1013 Falchetti L. 3 3 714 De Pera G. 0 4 515 Bove S. 0 2 3

Classifi ca di giornata

Pos. Pilota dist.

1 Gironi S.

2 Pellegrini S. 0.282

3 Mencarelli D. 4.575

4 Mastrella E. 7.774

5 Matturro N. 12.241

6 Savio L. 12.455

7 Tirocchi F. 13.030

Classifi ca Gara B

Pos. Pilota dist.

1 Pellegrini S.

2 Gironi S. 4.217

3 Mastrella E. 4.437

4 Mencarelli D. 4.836

5 Matturro N. 13.324

6 Elmessii S. 17.204

7 Tirocchi F. 17.419

Classifi ca Gara A

Pos. Pilota pt.

1 Mastrella E. 1102 Pellegrini S. 1093 Gironi S. 1014 Mencarelli D. 985 Matturro N. 746 Elmesii S. 557 Di Lonardo C. 548 Santacroce S. 429 Menozzi F. 4110 Mangani P. 4011 Scibetta Y. 3712 Tirocchi F. 3413 Sansanelli N. 2514 Falchetti L. 2215 De Pera G. 2216 Bove S. 1117 Leonov D. 718 Terziani A. 1

Classifi ca generale

Viene asseggnato un punto di partecipazione a tutti i presenti.

Busca, 17 luglio 2011Cronaca, risultati, foto e video su www.yamaha-racing.it

Next race: Ortona, 18 settembre 2011

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Page 10: 26 luglio - Motosprint 30

motosprint

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il commentoMotoGP USA

Casey Stoner

«Dopo gli ultimi due Gran Premi, in cui mi sonodovuto difendere, oggi dovevo fare una gara così. Ora devo tenere questo ritmo»

LAGUNA SECA - Passare all’esterno uno che si fa chiamare “porfuera” deve essere una sensazione forte.

Una grande emozione. E una enorme sod-disfazione.

Casey Stoner ha vinto il GP USA umilian-do Jorge Lorenzo con un sorpasso all’ester-no, a 280 all’ora, infilandosi poi nella curva a sinistra virando in modo brutale ed effet-tuando la staccata con la moto già in piega. E anche se lui non si è agitato più di tanto,

centrare la pole, e domenica si è battuto come un campione. Status che lui, tra l’al-tro, detiene. Del resto in questa sfida non si può concedere niente, bisogna fare finta che le botte non facciano male, occorre mantenere la lucidità per non commettere errori gravi – quelli che significano uno “zero” in classifica – e bisogna conservare la forza per continuare a picchiare.

LA TATTICA di Lorenzo era apparsa subi-to chiara: «volevo andare in fuga, o comun-que stare davanti per evitare di sprecare energia in un duello. Ho cercato di creare un distacco tra me e gli altri, in particolare Casey. Ma non ci sono riuscito».

Pedrosa si è messo alle sue spalle e Stoner si è lasciato “tirare”. I tre sono rima-sti sempre avvolti nello spazio di un secon-do fino a metà gara: a quel punto Stoner ha preso l’iniziativa e ha cominciato a muover-si. Fino a quel momento i tre si erano stu-diati, ma ad un certo punto Stoner ha ag-ganciato Pedrosa e lo ha superato in un attimo. Dani non ha reagito, si è fatto da parte e ha pensato solo ai fatti suoi: «Non avevo più la stessa forza, ho dovuto calare»

alla fine, questo è stato uno dei suoi sor-passi più belli. Lui si è limitato a dire che «Dopo gli ultimi due GP, in cui mi sono do-vuto difendere, oggi dovevo fare una gara come questa» e in effetti la sua è stata una reazione straordinaria, che doveva esibire proprio qui e proprio adesso. Cioè nel mo-mento in cui Lorenzo aveva guadagnato fi-ducia e stava vivendo una fase positiva.

Lorenzo ha accettato il verdetto: «Se l’è meritata – ha detto –. Io alla fine un po’ ho accusato, e anche la mia gomma posterio-re non era messa benissimo, ma resta il fatto che lui è stato più forte di me».

Lorenzo ha corso una gara eroica? Diffi-cile dirlo. Di sicuro ha venduto cara la pelle. Ha provato a dimenticarsi del dolore conse-guenza dalle botte subite un po’ in tutto il corpo nella terribile caduta di sabato. Cioè quando, come lui ha raccontato, se l’è vista bruttissima: «Mentre ero a terra, per un paio di secondi ho pensato di aver subito una lesione al midollo: ero fermo e non muovevo le gambe. Era solo la botta, mi è andata bene. Ma per un attimo sono rima-sto terrorizzato».

Ma pochi minuti dopo era in pista per

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Sapevo cosa stavo facendoLAGUNA SECA - Casey Stoner appare calmo e misurato. Sorride, ma non si esalta. E non vuole pensare troppo agli eventi epici. «Non so se questa è stata la mia gara più bella, di certo è stata incredibile per il modo in cui si è conclusa. Anche perché se devo essere onesto, l’ho costruita giro dopo giro».Non pensavi di poter vincere così? «Beh, così no. Quello è stato un sorpasso davvero grandioso. Devo dire che secondo me Jorge ha anche avuto un’esitazione in cambiata, la sua moto si è impennata un po’, ma io in quel momento ero determinatissimo e avevo una grande fiducia in me stesso e nella mia moto: insomma, sapevo cosa stavo facendo».Anche entrare in curva in piega, con i freni tirati, è stata una manovra fatta con tranquillità?«Nel nel warm up la mia squadra ha tentato una mossa

radicale che ha cambiato subito la situazione che per tutti i due giorni di prove era stata molto complicata per noi. Abbiamo trovato un assetto che mi ha permesso di avere una moto stabile e precisa in frenata. Lo sapevo, quindi, che potevo fidarmi della mia moto anche in una manovra così estrema».Ma allora che cosa ti aveva preoccupato all’inizio?«Ho impiegato un po’ di tempo a trovare il feeling. Nei primi giri non sentivo la moto nel modo in cui volevo, quindi ho deciso di avere pazienza».Pazienza, tu?!«Sì, ho deciso di stare dietro a Dani e a Jorge. Volevo vedere che cosa potevano fare loro, che ritmo si poteva tenere».Potevano fare poco. «Sì, infatti a metà gara la mia moto ha cominciato a comportarsi sempre meglio e a quel punto ho deciso di darmi da fare. Ma mi sono mosso con calma: sia con Dani che con Jorge ho attaccato solo quando ho capito che ne avevo di più».La Honda è tornata la moto più forte?«Questo non lo so. Io so solo che sono felice e soddisfatto del modo in cui la mia moto funziona. Poi, non so cosa dire delle altre. Secondo me la Honda e la Yamaha hanno punti deboli e altri forti, e spesso dove una è molto valida l’altra lo è un po’ meno. Questo rende ancora più bello il confronto che sta avvenendo in questa stagione».

un SorpaSSo grandioso

L’uomo del giorno

«Sapevo di potermi

fidare della moto in una

manovra così estrema»

Caseystoner

ha detto. Per l’australiano, invece, è comin-ciata la caccia a Lorenzo.

«Quando mi hanno segnalato che Dani rallentava non ci ho nemmeno pensato troppo – ha spiegato Lorenzo – perché sa-pevo che per me stava arrivando il proble-ma maggiore: Casey». Già, Stoner gli è balzato addosso in pochissimo tempo. L’australiano si avvicinava molto nella pri-ma parte della pista, ma perdeva invece nella seconda, dal Cavatappi in poi. A otto giri dalla fine i due hanno iniziato a spinge-re ancora di più e le loro moto hanno co-minciato ad ondeggiare in frenata e in ac-celerazione. Quando Casey ha deciso di colpire, è stato devastante: ha sfruttato la poderosa accelerazione della Honda ma ha messo in campo anche quelle che da que-ste parti chiamano le “big balls”.

Lorenzo ha dovuto abbassare la testa dopo che gli hanno ceduto le ginocchia: quel sorpasso è stato come ricevere un destro in pieno volto. Un colpo da KO. Un impatto da cui non ti riprendi. Infatti Jorge non si è più ripreso. Non ha tentato neppu-re una reazione, ha chiuso il gas e ha la-sciato andare l’avversario. Che ha viaggiato

]

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Dovi, Sic, Rossi

Laguna Di... lacrimePer i nostri, soltanto buoni motivi per recriminare

LAGUNA SECA - Gli italiani? Sarebbe meglio stendere un velo pietoso e parlare d’altro. Ma qualcosa bisogna pur dirla, ed è il caso di partire dalla Ducati e da Valen-tino Rossi. Fino alla gara del Sachsenring sulla Desmosedici mancava il grip sull’an-teriore mentre la trazione sul posteriore era soddisfacente. A Laguna Seca, sette giorni dopo, l’anteriore è migliorato ma la moto italiana ha accusato l’inattesa man-canza di grip sul posteriore: insomma, appena Valentino toccava il gas a centro curva, la moto cominciava a scivolare mol-

il commentoMotoGP USA

da solo verso la bandiera a scacchi, goden-dosi gli applausi del pubblico americano negli ultimi sei giri.

ORA IL DIVARIO tra i due è di 20 punti, ma almeno a parole nessuno dei due vuole fare dei conti: «Non mi interessano queste cose, stiamo affrontando una sfida in cui ogni domenica può cambiare qualcosa – ha detto Stoner –. Voglio rimanere concen-

trato e tenere questo ritmo; i conti li fare-mo alla fine».

«Io so solo che se voglio vincere il titolo devo stare davanti a Casey: qui ci ho prova-to e mi è andata male, ma ci riproverò a Brno. E vedremo come andrà a finire» ha commentato Lorenzo.

Lo spagnolo è più abituato di Stoner, a questa vita. Lui l’ha sperimentato nel 2008 e nel 2009, l’incontro di boxe che sembra

tissimo. In gara è andata un po’ meglio, ma alla fine è uscito solo un sesto posto.

Dopo la gara il pesarese è apparso un po’ meno teso rispetto a sabato, quando si è mostrato smanioso e tormentato: «Dare l’anima per un settimo posto non è il mas-simo ma fa lo stesso, ci provo» aveva detto, con un tono malinconico e stizzito, e in fondo in gara è andata un po’ meglio del previsto.

«Abbiamo fatto fatica, la moto scivolava molto» ha detto Valentino. Che si è portato in scia il compagno di squadra Nicky

Hayden, con il quale alla fine ha anche trovato la voglia di scherzare: «Questa era la mia gara di casa, potevi anche mollare un po’ e farmi passare» ha detto Nicky. «La prossima volta ci mettiamo d’accordo» ha risposto Valentino. Poi si è fatto più serio: «Dobbiamo accontentarci. Ho anche cer-cato di stare con loro, ma ci ho provato solo per i primi 3 o 4 giri; poi ha cominciato a chiudersi lo sterzo e ho dovuto rallentare. Il nostro problema è che a centro curva gli altri vanno più veloce di almeno 2/3 km all’ora, mentre io non ho feeling. In Ducati

non finire mai. Per Stoner questa situazio-ne è una novità, ma si sta rivelando più maturo e più solido rispetto agli anni scor-si. Oggi sembra in grado di reggere la pressione e la tensione. L’avversario che Lorenzo si trova di fronte in questa stagio-ne è un pilota diverso da Valentino Rossi ma è sempre un ragazzo che ha l’istinto animale.

Dopo un paio di settimane di riposo si

Jorge Lorenzo

«io so solo che se voglio vincere il titolo devo stare davanti a Stoner. Qui ci ho provato ed è andata male, ma ci riproverò a Brno»

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Laguna di... lacrime stanno lavorando ma ci vuole un po’ di tempo. L’obiettivo da raggiungere il prima possibile è quello di recuperare almeno i 15 secondi che ci mancano dal secondo gruppo, quello di Dovizioso, Simoncelli e Spies».

Già, è quello che viene chiamato il se-condo gruppo e questa volta l’americano è uscito vincitore. È stato quarto, dopo esse-re risalito dalla settima posizione iniziale. Non ha esaltato, ma è stato come al solito molto concreto.

Invece i due italiani hanno un po’ deluso. Dovizioso perché si è fatto beffare da Spies nel finale, a soli tre giri dalla fine; Simon-celli, perché è finito di nuovo a terra.

Andrea ha sottolineato che «bisogna vedere anche i lati positivi: in fondo sono sempre terzo in campionato» ma la gara è stata al di sotto delle aspettative. Anche

delle sue. Il forlivese, quinto, non è riuscito a mettere a frutto l’occasione di restare agganciato al gruppo di testa composto da Lorenzo, Pedrosa, Stoner. Non ce l’ha fatta a tenere la scia e quindi il loro ritmo. Piano piano è regredito, alla fine non è riuscito a difendersi. «Se guardo il risultato non pos-so essere soddisfatto di una gara così: non posso nascondere che i primi tre sono an-dati troppo forte. Nelle prossime gare devo fare un salto di qualità, se voglio lottare con loro».

Marco Simoncelli invece è finito di nuovo a terra. E per la quarta volta ha incassato un desolante “zero”. Questa volta il proble-ma non sono state le gomme fredde. Mar-co è caduto nel sesto giro, mentre si trova-va in quinta posizione. Aveva Dovizioso da-vanti e Spies alle spalle. E la sua gara era tutta da costruire.

«Sono molto dispiaciuto, e non è che mi venga da dire molto altro se non che se-condo me avevo il potenziale per fare una buona gara. Non posso dire che sarei an-dato a prendere Pedrosa, ma insieme a Dovizioso e a Spies ci sarei stato anche io».

Però questa è l’ennesima gara gettata alle ortiche.

«Sì, è così. Infatti è anche inutile che stia qui a dire che cosa avrei potuto fare: innan-zitutto, avrei dovuto finire la gara. Peccato, perché avevamo lavorato bene e la moto era migliorata. Però in gara ho avuto un problema con l’anteriore, che non avevo mai avuto nelle prove. Mi si chiudeva lo sterzo, senza preavviso. Me lo ha fatto la prima volta nella curva sette, quando ho rilasciato i freni; poi due giri dopo me lo ha rifatto alla curva 8 e non ho potuto farci niente. Non mi ha dato nessun preavviso».

ripartirà dalla classica sfida di ferragosto con una certezza: in questa stagione chi non guida una Honda o una Yamaha non ha alcuna possibilità di emergere. E il pensie-ro va a Valentino Rossi, ridotto a lottare per la sesta posizione. E pensare che lo scorso anno, pur con una spalla malandata, fre-quentava territori che oggi possono vedere solo Stoner, Lorenzo e Pedrosa. Gente che sembra fare un altro sport.

ben spies alle costole di andrea dovizioso. l’americano è riuscito a superarlo proprio in vista del traguardo.per marco simoncelli (58) un’altra caduta, quando era in quinta posizione.

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il commentoMotoGP USA

Crisi Ducati

Sì al telaio in alluminioCon le gomme di oggi, non c’è alternativa

LAGUNA SECA - Qualcosa sta cambian-do, in Ducati. Anche se attorno a questo argomento si sta cercando di mantenere l’omertà più assoluta, nelle stanze più inac-cessibili del reparto corse è iniziata la ri-progettazione della Desmosedici. E si trat-ta di una moto che sarà caratterizzata da una ciclistica in linea con lo standard delle corse: cioè con un telaio tradizionale, una struttura perimetrale in alluminio.

La progettazione avverrà in azienda e la costruzione verrà delegata all’esterno: con ogni probabilità ci si affiderà alla Suter Engineering (ma in lizza c’è anche la FTR).

È la sola maniera per evitare il problema della mancanza di esperienza in questo settore molto delicato. In Ducati si lavora con l’acciaio (per il ben noto telaio a tralic-cio in tubi) e con il carbonio (per il mono-scocca), ma non con l’alluminio. Una engi-neering esterna specializzata in questo campo diventa il partner ideale. Del resto fece così anche l’Aprilia: all’inizio della sua attività nei Gran Premi, e per molti anni, il reparto corse di Noale progettò i suoi telai

ma li face costruire da strutture esterne. Solo da una decina d’anni l’Aprilia fabbrica il telaio in proprio.

A proposito di Aprilia, dallo scorso anno in Ducati lavorano due ingegneri “ex-Noa-le” di elevata esperienza; è affidata anche a loro, la nuova missione. Si tratta di Marco Palmerini e Marco Liberati, che lavoravano nel settore “dinamica del veicolo” in Apri-lia, due esperti telaisti che si sono ormai integrati molto bene nel gruppo della Du-cati, al lavoro su una Desmosedici 2012 che compirà un passo tecnologico assoluta-mente indispensabile.

LA NUovA generazione di gomme Brid-gestone (che garantiscono prestazioni im-pressionanti quanto a grip e trazione) ha reso inadeguato il concetto tecnico che ha caratterizzato la Desmosedici fino ad ora. La Ducati deve adeguarsi alle gomme di nuova generazione, visto che resteranno come fornitura della MotoGP almeno per i prossimi tre anni. Dunque serve un telaio che “fletta” in modo diverso rispetto al mo-

noscocca in carbonio. Poiché sulla Ducati il motore è portante,

non avviene alcuna flessione nella fase di inserimento in curva: per risolvere questo problema – che è stato sollevato da tutti i piloti Ducati – bisognerebbe poter chiedere alla Bridgestone pneumatici dedicati alla Desmosedici. Ma questa è una procedura che appartiene al passato, cioè ai tempi della lotta tra Michelin e Bridgestone, che lavoravano per ogni singola moto. Ora c’è la crisi, e quell’epoca non esiste più. La monogomma impone che siano i costrutto-ri ad adeguarsi alla gomma, non viceversa. E oggi ci vuole un telaio che fletta sulla parte anteriore in modo tale da mandare in temperatura queste gomme.

Honda e Yamaha hanno adattato la RCV e la M1 a queste gomme: la Honda negli ulti-mi 12 mesi ha costruito addirittura 8 telai diversi prima di arrivare ad una soluzione accettabile, e sta continuando a lavorare sul forcellone. Quanto alla Yamaha, è dovu-ta addirittura tornare alla ciclistica 2010 perché il nuovo telaio si è rivelato sbagliato.

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Sì al telaio in alluminio

Vittoriano Guareschi (team manager Ducati)

LAGUNA SECA - Il team manager (e collaudatore) del Team Ducati, Vittoriano Guareschi, non potrebbe essere più chiaro: «Con la nostra moto è come avere in mano un’anguilla: la prendi da una parte ma ti scivola via dall’altra». Si riferisce alla Desmosedici 2011, una moto che «Non volta, e se lo fa non avviene comunque in modo normale».Guareschi non gira intorno al problema: «Sulla nostra moto la gomma anteriore della Bridgestone lavora in modo diverso rispetto alle altre. E i nostri piloti non hanno feeling». C’era anche nel 2010, questo problema?«Sì, ma quest’anno è molto più grosso. Anche Nicky ha molti problemi, e nel suo caso la moto non è cambiata così tanto». Quindi il problema è la gomma.«Non so che cosa abbiano fatto, o cosa sia successo, ma di certo le Bridgestone di quest’anno sono cambiate rispetto al 2010: sono ancora più dure, e mettono in crisi la nostra moto». Deriva da questo, il problema di inserimento in curva?«Sì, e noi non riusciamo a spiegarci la differenza rispetto a prima. I piloti avvertono continue “chiusure” dello

sterzo quando inseriscono la moto, e ciò appare ancora più strano considerando che Nicky ha lo stesso assetto del 2010. I conti non tornano, eppure la realtà è che la mostra moto chiude lo sterzo senza preavviso. Tutti i nostri piloti cadono così. La gomma non dà preavviso, quando li molla».Lo hai notato anche tu? «Sì, girando al Mugello e a Jerez». Che cosa si può fare, in questo momento? «Siamo obbligati a giocare con gli assetti, per cercare un bilanciamento che però è estremamente precario. Quando trovi più grip sull’anteriore si scarica il posteriore... È difficile trovare la prestazione che queste gomme possono offrire. Se non le fai scaldare e lavorare in un certo modo, non ottieni la prestazione. La nostra moto non riesce a fare questo».La GP11.1 non migliora la situazione? «No, anzi: il problema è ancora maggiore. Si fatica ancora di più a trovare l’equilibrio. Adesso però è tornato Jeremy (Burgess) e abbiamo ripreso il suo metodo di lavoro che ha contribuito a portare tanti successi a Valentino. Abbiamo pagato anche la sua assenza, nelle ultime due gare. E adesso stiamo cercando di organizzare una seconda parte di stagione un po’ migliore».

QueSta motoè un’anguilla

Anche la Ducati corre per vincere e ormai è fuor di dubbio che per stare davanti biso-gna adeguare la moto alle nuove Bridge-stone. La Desmosedici attuale – anche nella versione GP11.1 – con le gomme di oggi non è una moto efficace: lo dicono i risultati di tutti i suoi piloti. Quindi se non si possono cambiare le gomme, allora biso-gna cambiare la moto.

Filippo Preziosi lo ha capito: da tempo sulla sua scrivania transitano idee e propo-ste per arrivare a creare una ciclistica tra-dizionale per la moto con cui gareggiare in MotoGP. Un veicolo che non ha nulla a che vedere con qualsiasi altro prodotto, perché la MotoGP è una categoria in cui la compe-tizione è estrema e quindi è un laboratorio in cui si sviluppano nuove idee e nuove so-luzioni. Ma non è un paradosso, il dover ogni tanto tornare a concetti vecchi: il caso del telaio è uno di questi.

Se c’è una cosa che in Ducati non è mai mancata è il coraggio di fare scelte radicali in modo rapido. Ora siamo in uno di quei momenti.

un Vittoriano Guareschi pensieroso ascolta i commenti Di rossi. Valentino ancora una Voltaha sofferto. al momento anche il “seconDo Gruppo” è fuori Dalla sua portata.

resistenDo a nicky hayDen (69), Valentino rossi (46)

è stato il primo pilota Ducati al

traGuarDo. maGra consolazione...

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Le pagelle di Marco Masetti

Il peso dell’elettronica

LAGUNA SECA – Il volo di Jorge Lorenzo in prova deve far pensare tutta la MotoGP. Bisogna mettersi una mano sul cuore (e non davanti agli occhi) e chiedersi una cosa: è normale che un campione del mondo non riesca a guidare una moto senza traction control?La risposta è scritta sull’asfalto di Laguna, inciso dalla Yamaha M1 dello spagnolo dopo un tremendo high side. È purtroppo una risposta affermativa: queste moto, senza elettronica, diventano incontrollabili o quasi. I fatti li conosciamo alla perfezione: dopo le prove il campione del mondo in carica, non un passante o un amatore, prova una partenza. Per far questo bisogna disinserire il traction control. Poi dimentica di reinserirlo, mentre il “sistema” non riceve l’input di fare questo perché non c’è stata una scalata. E la moto ha reagito in maniera secca e scomposta, tirando in aria il pilota. Forse siamo arrivati un po’ troppo avanti. Le attuali MotoGP hanno una potenza di circa 250 CV/litro e, come non bastasse, sono alimentate, anzi tenute a dieta, da un serbatoio che contiene solo 21 litri di carburante. I tecnici sono riusciti nell’impresa che non è certo facile, ma un prezzo l’hanno dovuto pagare: le 800, come scriviamo da anni, più o meno da fine 2006, sono moto decisamente scorbutiche e rabbiose. Diciamolo pure, sono delle vere carogne. La potenza, tanta, la tirano fuori di botto, senza preavviso. Quindi la moto tenderebbe ad impennare sempre, a scaricare la potenza senza controllo, magari con un bell’angolo d’inclinazione, a bloccare in scalata. Più che un giro di pista, sembrerebbe un rodeo, con il cow boy che si patacca al suolo. Peccato che la velocità sia un po’ diversa tra le due specialità. I tecnici sono stati bravissimi ad imbrigliare ed educare la potenza di questa moto e a renderle sfruttabili, ma la “castrazione elettronica” presenta qualche difetto. Progettare questi software

potenze fuorI controllo

MotoGP USA

Casey StonerTremate, il bomber australiano è tornato a vincere e questa è una bruttissima notizia per i rivali. Casey cambia pelle nel warm up, abbandona le incertezze delle prove (e delle gare precedenti) e inizia la gara veloce, ma non mostruoso. Colpa del pieno della benzina, poi la moto diventa più leggera, gli avversari calano e lui martella senza pietà. Non lascia scampo, come un mamba.

Velenoso 9

Jorge lorenzoSemplicemente stratosferico in avvio di gara, poi più umano quando i postumi della caduta di sabato e il decadimento della gomma posteriore iniziano a farsi sentire. Sarebbe da 10 e lode per come interpreta il Cavatappi e per il modo nel quale dipinge traiettorie perfette, ma la distrazione in prova è veramente imperdonabile. Per fortuna nel suo bagaglio tecnico c’è anche l’atterraggio di fortuna e al suo fianco un angelo custode abilissimo!

Fortunatissimo 8,5

è importante come realizzare un telaio o un motore e senza questa conoscenza (o senza le possibilità di acquistarla) non si va da nessuna parte. Un pilota bravo ma incapace di interagire alla perfezione con la ECU (cioè la centralina) e gli ingegneri non va da nessuna parte. Nessuno può salire su una MotoGP, provenendo da un’altra specialità, e andare subito forte. Se la gestione di una di queste moto è complessa per un pilota che ha il numero uno sulla carena, immaginate che effetto fa ad uno che non l’ha mai guidata. Così capite perché tutti i sostituti o gli occasionali piloti della MotoGP vanno così piano. Alle volte persino più lenti dei test rider che non sono fenomeni, ma conoscono molto bene queste moto e le loro reazioni. Abbiamo visto anni fa un pilota come Pedrosa cappottarsi provando una partenza come un dilettante perché si era dimenticato di inserire l’apposito controllo. A Laguna è andato in orbita Jorge. Siamo tutti debitori alla tecnologia, un po’ troppo, forse.

Capirossi doppiato.

non è questa umiliazione Che merita

il pilota romagnolo

ma i problemi fisiCi si fanno

sentire e lo stanno

penalizzando oltre misura. lottare Come

un leone non basta.

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Dani PedrosaPur ammaccato e sofferente, porta a casa un podio su una pista tremenda per chi ha problemi fisici. Missione compiuta alla grande, con una buonissima prima fase di gara. La sua classe gli permette di nascondere problemi di forma. Un fuoriclasse, a volte sottovalutato.

Grande 8,5

Ben Spies Vince il derby statunitense e fa capire che con Hayden alla Ducati e Edwards in calo evidente, il vero Capitan America è lui. Non brilla nelle prove e nemmeno in partenza e perde l’attimo fuggente, nel senso che il tris di testa lo saluta e se ne va. Si vendica fulminando Dovi in vista del traguardo ma è poca cosa per uno che sognava il podio. Sta diventando un buon interprete della Yamaha e crescendo bene.

Ufficiale non per caso 7,5

Andrea Dovizioso La sua gara poteva essere molto diversa, ma si vede che non riesce a tenere il passo dei primi e si rilassa, anzi si deprime un po’. Spies ne approfitta e lo passa e questa è una colpa: Andrea poteva fare di più, non per altro è terzo nella classifica del mondiale. Canta bene ma sottovoce, manca l’acuto.

Vellutato 6,5

Valentino RossiFa ottime cose nelle qualifiche, quando piazza il suo giro veloce in odor di bandiera a scacchi rischiando l’impossibile, e in avvio di gara. Poi capisce che il contorno tecnico (cioè la GP 11.1) è quello che è e si accontenta di battere Hayden nel Derby Ducati.

Rassegnato e arrabbiato 7

Nicky HaydenIn gara è grintoso e muscolare come è giusto che sia. Avrebbe dato un braccio per essere sul podio, ma ha capito che attualmente l’impresa è impossibile e si dimena con la vecchia Gp 11 in una danza tutta di forza duellando con Rossi. Insomma, i muscoli ci sono, la velocità ancora no.

Forzuto 7

Colin EdwardsMettiamola così: stiamo per andare in vacanza e non cela sentiamo di sparare su un grande pilota che oramai centellina gli sprazzi. Non guida male, forse paga la scelta della gomma soft, ma il Colin che ricordiamo andava un po’ di più. Soffre anche il fatto di trovarsi da solo senza punti di riferimento e stimoli. Gara incolore e senza danni.

Prepensionato? 6

Hector BarberaAggressivo e pimpante in avvio, quando fa vedere di essere in forma e molto migliorato tecnicamente, poi fa una cosa strana. Sceglie una mappatura più aggressiva del motore e in pochi giri, la nervosa Ducati gli manda in tilt le braccia e lo spagnolo deve remare con calma fino al traguardo.

Non toccare nulla! 5,5

Hiroshi AoyamaSempre in fondo al gruppo, oramai in caduta libera o quasi è arrivato a metà di una stagione a dir poco deludente nonostante le buone cose viste nel precampionato. Certo, paga una condizione fisica non perfetta, ma non è un pilota che ha stimoli.

Ha bisogno di riposo 5

Karel AbrahamLaguna Seca è pista difficile che può mettere in difficoltà i giovani. E poi è tracciato complicato da gestire con una Ducati. Karel però sa che presto c’è la sua pista, quella di Brno che lo aspetta. Sua per davvero, papà è il proprietario!

Ricco e giovane 5

Loris CapirossiNon sta bene fisicamente e lotta come un leone contro il dolore, ma sta vivendo una stagione difficile e avara di soddisfazioni. Difficile esortare un pilota alla resa, ma Capirex che prende un giro fa un effetto tremendo.

Eroico e doppiato ng

Toni EliasUn altro impossibile da giudicare: in pista lo vedi da lontano che sta andando molto più piano degli altri e che è in confusione. Aiutatelo, oppure mandatelo a casa. Deve decidere.

Era campione ng

Colin edwards nel “suo” gP ha deluso. niente a Che vedere Col Pilota salito sul Podio a silverstone Con una ClaviCola fratturata.

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Le pagelleMotoGP USA

un successo tutto italianoun successo tutto italianoun successo tutto italiano

con tessuto speciale ignifugo

LE TERMOCOPERTEPENSATE PER TUTTI I DUCATISTI

Alvaro Bautista Che rabbia, stava facendo un’altra bella gara, poi ha esagerato ed ha chiuso in anticipo. Occasione buttata al vento: fare una bella figura negli USA avrebbe fato molto piacere alla dirigenza Suzuki.

Sprecone 5

Ben BostromLa prestazione del veterano americano dimostra che senza test preventivi è dura correre in MotoGP. Mettiamoci anche il fatto che Ben dovesse correre anche nel campionato AMA saltando da una Honda 212 ad una Suzuki SBK e capiremo che non poteva finire diversamente. Ritiro dopo un dritto e prestazioni modeste.

Soft ng

Marco SimoncelliGara poco esaltante se non per qualche sprazzo in avvio. In prova non esalta, ma fa capire di poter migliorare ad ogni uscita. In gara cade per l’ennesima volta e in classifica è dietro a piloti molto più lenti e meno dotati di lui. Il sospetto è che non sia molto tranquillo e che abbia bisogno di ritrovare fiducia e serenità.

Poco tranquillo 5

Cal CrutchlowNon è ancora a posto fisicamente, ma sta vivendo un periodo di forma bassa. Commette molti errori, troppi. Infatti non chiude la gara, perde l’avantreno, tanto per cambiare…

Monotono 5

SpieS (11) è Stato protagoniSta di una gara a tratti nervoSa. forSe per aver perSo il treno dei migliori in avvio. poi Si è rimeSSo in carena e nel finale è riuScito a Strappare a dovizioSo (4) il quarto poSto. BautiSta (19), a lungo in Scia al duo ducati Hayden-roSSi, Ha perSo una grande occaSione per una caduta.

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Alvia

Lecadute

Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1'21"202 alla media di 160,045 km/h Pole 2010: Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1'20"978 alla media di 160,488 km/h

Venerdì: Pedrosa.Sabato: Elias, Lorenzo, De Puniet, Bautista, Spies, Hayden, Abraham.Domenica: Crutchlow, Simoncelli, Bautista.

spettatori

52.670nei tre giorni 136.285

nel 2010 51.436 (nei tre giorni 116.388)

Usa 24.07.2011 Laguna seca

WARM-U

P

il tabellone

qUALific

Azioni

LibeRe SAbATo

LibeRe VeneRDì

LibeRe VeneRDì

estern

a 22°c

asfalto

41°c

MotoGP USA

1. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 1'22"420 1'22"056 1'21"855 1'21"202 1'21"9952. casey Stoner Australia Honda 1'22"300 1'22"231 1'21"806 1'21"274 1'21"7473. Dani Pedrosa Spagna Honda 1'22"402 1'22"197 1'21"823 1'21"385 1'22"7184. ben Spies USA Yamaha 1'22"806 1'22"615 1'22"325 1'21"578 1'22"0185. Marco Simoncelli Italia Honda 1'23"210 1'22"803 1'22"222 1'21"696 1'22"1416. Andrea Dovizioso Italia Honda 1'22"911 1'22"537 1'22"356 1'21"731 1'21"9957. Valentino Rossi Italia Ducati 1'23"467 1'23"369 1'22"647 1'22"235 1'22"6988. Hector barbera Spagna Ducati 1'23"596 1'23"424 1'22"877 1'22"238 1'23"6919. nicky Hayden USA Ducati 1'23"297 1'23"195 1'22"432 1'22"271 1'22"480

10. cal crutchlow G. Bretagna Yamaha 1'24"018 1'23"707 1'23"143 1'22"385 1'23"06311. colin edwards USA Yamaha 1'23"459 1'23"183 1'23"062 1'22"520 1'23"24412. Alvaro bautista Spagna Suzuki 1'23"529 1'23"056 1'22"840 1'22"669 1'23"15213. Karel Abraham Rep. Ceca Ducati 1'24"682 1'23"811 1'23"544 1'22"893 1'23"67214. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 1'25"325 1'24"590 1'23"513 1'22"937 1'23"95615. Randy De Puniet Francia Ducati 1'23"807 1'23"135 1'23"080 1'22"961 —16. Loris capirossi Italia Ducati 1'24"566 1'24"663 1'24"038 1'23"876 1'24"89517. Toni elias Spagna Honda 1'24"324 1'23"830 1'24"056 1'24"156 1'24"33618. ben bostrom USA Honda 1'27"286 1'26"159 1'25"934 1'25"291 1'26"101

Poleposition

motosprint

33

Altraguardo Giriveloci Velocitàmassime

CampionatomarcheTopteam

Campionatopiloti

11. Hector Barbera 56; 12. Karel Abraham 46; 13. Alvaro Bautista 39; 14. Toni Elias 38; 15. Cal Crutchlow 34; 16. Loris Capirossi 26; 17. Randy De Puniet 15; 18. John Hopkins 6; 19. Kousuke Akiyoshi 3.

Venerdì: Pedrosa.Sabato: Elias, Lorenzo, De Puniet, Bautista, Spies, Hayden, Abraham.Domenica: Crutchlow, Simoncelli, Bautista.

1. Repsol Honda Team 3012. Yamaha Factory Racing 2713. Ducati Team 2024. San Carlo Honda Gresini 1185. Monster Yamaha Tech 3 101

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32

WARM-u

P

Punti

in classifica rispetto al 2010

dopo 10 gare

1. Casey Stoner Australia Honda 25 — 16 25 25 25 20 16 16 25 193 +742. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 20 25 20 13 20 — 10 25 20 20 173 -623. Andrea Dovizioso Italia Honda 13 4 13 20 13 20 16 20 13 11 143 +284. Dani Pedrosa Spagna Honda 16 20 25 — — — — 8 25 16 110 -485. Valentino Rossi Italia Ducati 9 11 11 16 11 10 13 10 7 10 108 +76. Ben Spies USA Yamaha 10 — — 10 16 — 25 13 11 13 98 +87. nicky Hayden USA Ducati 7 16 7 9 8 13 11 6 8 9 94 -58. Colin Edwards USA Yamaha 8 — 10 3 — 16 9 7 6 8 67 +109. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 6 13 9 8 — 7 8 5 1 6 63 +45

10. Marco Simoncelli Italia Honda 11 — — 11 10 — 7 11 10 — 60 +6

1. HonDA 25 20 25 25 25 25 20 20 25 25 235 +402. YAMAHA 20 25 20 13 20 16 25 25 20 20 204 -363. DuCATi 9 16 11 16 11 13 13 10 8 10 117 -324. SuZuKi — 6 3 4 4 11 5 3 9 — 45 -3

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nCiA

Dischi T-DriveFactory Brakes

CATENE CORONE PIGNONI

1. Casey Stoner Honda Repsol Honda Team 43'52"145

115,520 km alla media di 157,997 km/h

2. Jorge Lorenzo Yamaha Yamaha Factory Racing a 5"634

3. Dani Pedrosa Honda Repsol Honda Team a 9"467

4. Ben Spies Yamaha Yamaha Factory Racing a 20"562

5. Andrea Dovizioso Honda Repsol Honda Team a 20"885

6. Valentino Rossi Ducati Ducati Team a 30"351

7. nicky Hayden Ducati Ducati Team a 31"031

8. Colin Edwards Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 45"502

9. Hector Barbera Ducati Mapfre Aspar Team a 51"549

10. Hiroshi Aoyama Honda Repsol Honda Team a 1'08"850

11. Karel Abraham Ducati Cardion AB Motoracing a 1'09"132

12. Loris Capirossi Ducati Pramac Racing Team a 1 giro

13. Toni Elias Honda LCR Honda a 1 giro

RiTiRATi

Alvaro Bautista Suzuki Rizla Suzuki al 14. giro

Ben Bostrom Honda LCR Honda al 9. giro

Marco Simoncelli Honda San Carlo Honda Gresini al 7. giro

Cal Crutchlow Yamaha Monster Yamaha Tech 3 al 4. giro

non PARTiTo

Randy De Puniet Ducati Pramac Racing Team

1. Casey Stoner 1'21"673

alla media di 159,122 km/h

2. Jorge Lorenzo 1'21"692

3. Dani Pedrosa 1'21"738

4. Andrea Dovizioso 1'21"913

5. Marco Simoncelli 1'22"091

6. Ben Spies 1'22"244

7. Valentino Rossi 1'22"520

8. Alvaro Bautista 1'22"592

9. nicky Hayden 1'22"704

10. Hector Barbera 1'22"850

11. Colin Edwards 1'22"952

12. Cal Crutchlow 1'23"063

13. Karel Abraham 1'23"131

14. Hiroshi Aoyama 1'23"518

15. Loris Capirossi 1'23"661

16. Ben Bostrom 1'24"091

17. Toni Elias 1'24"200

PRiMATo iMBATTuTo

Casey Stoner (Ducati) nel 2010, in 1'21"376

alla media di 159,703 km/h

1. Stoner qualifiche 265,62. Rossi gara 264,83. Hayden gara 264,14. Barbera gara 263,85. Pedrosa libere 2 263,26. Dovizioso libere 2 262,47. Spies gara 262,08. Lorenzo qualifiche 261,89. Abraham qualifiche 261,4

10. Crutchlow qualifiche 261,111. Simoncelli gara 261,012. Bautista gara 260,913. Elias libere 2 260,314. Edwards libere 1 259,015. Aoyama qualifiche 258,616. De Puniet libere 2 256,817. Capirossi libere 2 255,718. Bostrom gara 255,2

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motosprint

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il viaggio a vuotodelle ducati6 moto in uSa. Per non cambiare

Dai box

Pole Position

LAGUNA SECA - Alla domanda sul perché questa volta le prestazioni sul giro non sono diminuite in modo netto, come succede di solito, i piloti della prima fila si sono trovati impreparati: «non so», «non ne ho idea», «è difficile dirlo» sono state le risposte fornite rispettivamente da Lorenzo, Stoner e Pedrosa: cioè i tre piloti che hanno occupato la prima fila dello schieramento. Jorge Lorenzo (nella foto) si conferma perfetto interprete di questo tracciato: si è inserito in pole per la terza volta consecutiva. Ed è stata la seconda pole stagionale, dopo quella del GP Portogallo. Ed è curioso notare come quella di Estoril è l’unica gara in cui Casey Stoner (autore qui del secondo tempo) ha fallito la prima fila: nelle altre nove gare, compresa questa, è stato in prima linea. Quanto a Dani Pedrosa, a Laguna Seca non si ritrovava così avanti dal 2007.

LAGUNA SECA – I piloti hanno vanificato lo sforzo della Ducati, che ha spedito in California ben sei moto, tra GP11 e GP11.1 sia per Valen-tino Rossi che per Nicky Hayden.

Valentino non ha nemmeno messo in pista la GP11, cioè la moto 2011 che definisce «la vec-chia» anche se è una moto attualissima, invece Hayden ha usato la GP11.1 solamente venerdì; da sabato mattina è tornato alla sua moto. Ni-cky – che non è un fulmine nell’adattarsi alle cose nuove – ha avvertito la pressione della gara di casa e non se l’è sentita di perdere il

week-end cercando di adattarsi ad una moto diversa da quella che ha guidato fino ad ora, anche perché venerdì non ha trovato benefici evidenti. Ha così deciso di giocarsi le sue carte con la moto che conosce meglio. Nicky però ha fatto sapere che a Brno intende riprovare ad usare la GP11.1: perché sarà una gara più tranquilla, per lui.

Valentino, che ha nelle mani lo sviluppo della moto del futuro, ha quindi deciso di restare in sella alla GP11.1 e di andare avanti con questa. Sulla scelta Jeremy Burgess ha avuto una cer-

ta influenza: appena rimesso piede in un paddock (dopo essere stato assente in Italia e Germania), il capotecnico di Valentino ha subito impo-sto la sua visione: «la nuova moto ha un potenziale mi-gliore, è giusto andare avanti con questa». E nessuno lo ha contraddetto. Anche Valenti-no si è convinto, al punto da non aver fatto neppure un giro con l’altra.

terzo blitz di jorge

MotoGP USA

bagno di follae contorno di belle ragazze per i due piloti ducatia laguna seca.

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usa innamorati della motogp tra due anni avranno (forse) tre GP

LAGUNA SECA – Gli americani si stanno appassionando alla MotoGP, ma la Dorna sembra innamorata dell’America. Se non cambierà nulla, fra due anni questo Paese ospiterà ben tre gare. E sarà seconda solo alla Spagna. Si tratta di una situazione inim-maginabile nel 2005, quando la Dorna tornò timidamente da queste parti con un GP USA a Laguna Seca che non fece esaltare gli americani.

Dai boxMotoGP USA

Anche se questo Paese è così grande da essere un continente, quindi ha uno straordi-nario bacino d’utenza, tre gare sembrano troppe persino agli americani. Ma Laguna Seca ha un contratto fino a tutto il 2014, in Texas un nuovo organizzatore ha appena fir-mato un accordo che inizia dal 2013. E India-napolis, il cui contratto è in scadenza, ha fatto sapere di volere tenere la sua gara. Sarà la Dorna a decidere il da farsi.

visione panoramica della “laguna” che fu... il circuito americano è uno dei più spettacolari dell’intero mondiale. ci si correrà fino al 2014.

dorna contro i pilotigp giappone: si va verso lo scontro LA rELAzioNE scientifica commissionata dalla Dorna per valutare il livello di radioattività presente nell’area di Motegi dice che non ci sono pericoli per la salute. La Dorna, quindi, mantiene in calendario il GP Giappone. Per il promoter non ci sono più problemi, ma se i piloti manterranno la loro posizione si andrà allo scontro. Hanno programmato una riunione per venerdì 12 agosto, nel paddock di Brno. Valuteranno i dati e a quel punto prenderanno una decisione. Dopo avere alzato i toni in Germania, assicurando che 16 su 18 non correranno, in America sono apparsi più calmi, ma soprattutto meno uniti di prima. Solo a Brno sapremo se terranno duro fino alla fine.

incettA Di telAi 2010

la Yamaha a caccia di... ricambiLA YAmAhA ha letteralmente saccheggiato il magazzino ricambi di Iwata, arrivando addirittura a mettere le mani sulle “show bike” (le moto da esposizione per fiere ed eventi vari), pur di recuperare telai e ricambi della M1 2010 che servono ancora. E non si è esitato, ovviamente, a fare appello al team satellite Tech3. Dopo le prime tre gare ci si è resi conto infatti che il telaio nuovo era stato sbagliato, così Lorenzo e Spies sono tornati alla versione 2010. Ma ormai il materiale vecchio era stato disperso.

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Dai boxMotoGP USA

De puniet fratturatoRandy De Puniet si è fratturato la terza e la quarta vertebra lombare cadendo durante il turno di qualifica, sabato. Il francese si è procurato anche una frattura del bacino, che gli ha procurato dolori molto forti. Domenica mattina, dopo una notte insonne, ha deciso di non prendere parte alla gara.

80 DollAri Per il week-enD

in usa i prezzi sono popolari Gli oRGanizzatoRi hanno imposto prezzi in linea con gli eventi motociclistici statunitensi, che non sono mai cari come i nostri: l’accesso al GP USA costava 50 dollari (circa 35 euro) per la sola giornata di sabato, 80 dollari (circa 55 euro) per il biglietto doppio “sabato-domenica”.

Al fiAnco Di bAUtiStA

hopkins a brno con la suzukila Suzuki riproporrà una squadra “vecchio stile” in occasione della prossima gara, il GP Repubblica Ceca. A fianco di Bautista schiererà infatti John Hopkins. L’americano è la riserva ufficiale della squadra e prende parte al campionato inglese di Superbike sempre nel Team Rizla. A Brno correrà come wild card.

al gp usa a laguna seca le belle ragazze abbondano. e le curve... lasciano senza fiato proprio come il “cavatappi”.

il DebUtto nel 2002

hector barbera festeggia 150 gpa laGuna Seca Hector Barbera ha raggiunto i 150 Gran Premi. Il ragazzo di Valencia, pilota del Team Aspar Ducati, è in MotoGP da due stagioni. Ha iniziato nella 125 (dove ha corso 47 gare) e ha proseguito con la 250 (categoria in cui ha disputato 75 Gran Premi). Ha all’attivo 10 vittorie: 6 in 125 e 4 in 250.

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Dai boxMotoGP USA

MotocicliSti correttiSSiMi

il pericolo? SoNo le AUToLa poLizia delle contee di Monterey e Salinas ha dato un altro giro di vite agli utenti della strada, in occasione del Gran Premio, mantenendo una media di 1000 multe durante il week-end della gara. Solo che – caso unico al mondo – da queste parti gli agitati sono gli automobilisti. Secondo i dati forniti dalla polizia, i motociclisti americani si distinguono per la correttezza: sono gli unici al mondo che non superano di lato le auto in coda, ma restano dietro. E soprattutto, vanno pianissimo.

bostrom con eliasÈ come se Ben Bostrom avesse preso parte ad un evento diverso: sceso in pista con una RCV del Team LCR ha subito un distacco medio di 4 secondi al giro, rispetto ai migliori. Tuttavia si è detto «onorato di poter correre con Valentino e gli altri top rider di questa categoria». Bostrom, che corre il campionato AMA Superbike nella squadra supportata dalla leggenda del basket Michael Jordan, ha utilizzato una delle due moto di Toni Elias. Questo ha messo il Team LCR nella condizione di non poter effettuare il cambio di moto (flag-to-flag) in caso di pioggia durante la gara. Ma è stato un rischio calcolato: a Laguna Seca non piove quasi mai.

14 vittorie, MA MAncA il titolo

dANi pedroSA e i record... NegATivi Dani Pedrosa è diventato il pilota col maggior numero di vittorie senza aver conquistato il titolo della classe regina. Dani è arrivato a quota 14 vittorie e ha quindi scavalcato Randy Mamola e Max Biaggi (fermi a 13 vittorie). In questa particolare top ten figurano anche Capirossi e GIbernau (9 vittorie), Cadalora (8), Barros (7), Hartog e Melandri (5).

le Moto Per il MonDiAle 2012 SArAnno Solo 4

progrAmmi HoNdA. A brNo Si SAprà di più Si parLa a bassa voce, nel mondo Honda, ma la tensione resta alta: i programmi sono in via di definizione ma non ci sono grandi notizie da divulgare. Il capo operativo della HRC, Shuhei Nakamoto, ha fatto sapere a tutti i team satellite che solo a Brno verranno rese note le proposte per il 2012. Ha comunque continuato a scoraggiare chi pensa in grande: sono previsti tagli anche pesanti, ed è stato confermato che per ora le moto per il 2012 restano quattro. Simoncelli e Dovizioso non hanno quindi nulla di definito.

i Più veloci in ProvA

SToNer Al comANdo del bmw AwArdGiunti alla pausa del campionato Casey Stoner è ancora stabilmente al comando del BMW M Award (che premia i risultati in prova). L’australiano guida la classifica con 219 punti, Simoncelli è a quota 174 e Lorenzo a 165.

concorrenzA... SleAle

il rodeo bATTe lA moTogpLa zona attorno al circuito di Laguna Seca è stata presa d’assalto da un numero insolito, e altissimo, di appassionati. Però questa volta le moto non c’entrano: il grosso del pubblico è arrivato da queste parti per assistere ad uno spettacolo che attrae molto di più: il rodeo. Quando gli organizzatori del GP hanno mostrato disappunto, per il rischio di vedersi portare via degli spettatori gli organizzatori del rodeo hanno fatto notare che qui si svolge nella terza settimana di luglio da ben 101 anni; la MotoGP invece c’è solo da sette stagioni.

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Fra i due litiganti il terzo gode. Il vecchio adagio sembra fatto apposta per la quarta prova del Trofeo Nazionale Scooter Veloci-tà, andata in scena a Vallelunga, nell’ambi-to della prima finale dei Trofei Malossi. L’autodromo Piero Taruffi ha visto una gri-glia piena e dato spunti interessanti per il futuro del più prestigioso Trofeo promosso dalla Race Service.

A Campagnano in testa alla classifica c’erano Santo Russo e Zenari, staccati di 3 punti, mentre gli altri risultavano piuttosto attardati e fuori dalla lotta. In più, si erano aggiunti alcuni nomi “temibili” anche per i due leader a rendere ancora più incerto il risultato finale.

LE CRONONel primo turno di qualifica si fa vedere

Berardi: il portacolori di Scooternos è in perfetta forma e attacca a tutto spiano. La sua pole durerà quasi fino alla fine, poi Paolo Gabellini lo beffa per 17 millesimi di secondo. Zenari limita i danni mentre San-to Russo deve accontentarsi del quinto tempo dietro a Max Mendogho, ritornato a livelli di eccellenza.

Nel secondo turno si scatenano gli out-sider: Mendogho vola segnando un super-tempo nel traffico della pista. Alle sue spal-le si porta Zenari ma i distacchi, contenuti fino a lì in pochi millesimi, diventano piutto-sto pesanti: il veneto è a 4 decimi dal ro-mano, mentre la prima fila è completata da Gabellini e Berardi con i tempi della prima

NEXT ROUND: 5° ADRIA (RO) 2 OTTOBRE

STAR WARS

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE [email protected]

Una gara impressionante fatta tutta in scia. Ad imporsi è Mannino

davanti a Zenari e Rizzo

sessione. Seconda fila con il siciliano Man-nino (al rientro nel TNSV) davanti a Gianlu-ca Grilli, Santo Russo e Sergio Boccardo. Più indietro tutti gli altri.

LA GARAAl via Mendogho si porta in testa ma

viene subito attaccato da Santo Russo, Zenari, Mannino e Gabellini. Non c’è respi-ro in testa al gruppo e Russo ha il suo da fare per resistere agli attacchi che gli ven-gono portati. Al terzo giro passa Zenari, subito attaccato da Mannino. Mendogho rimane in attesa, come al solito, mentre ri-sale il giovanissimo messinese Pietro Riz-zo, all’esordio nel Trofeo dopo poche gare disputate nel “Regioni”. Intanto in testa si porta anche Berardi e la bagarre consente agli inseguitori di accorciare le distanze. Intanto si ritira Mendogho mentre era in piena lotta per la vittoria: la sua stagione è a dir poco sfortunata! Al penultimo giro esce di scena Berardi che scivola alla “es-se”: “che grande stupidata!” commenta il romagnolo.

Davanti la lotta è incandescente. Manni-no tiene a bada Zenari, ma Rizzo si porta alle sue spalle e lo pressa, segnando an-che il giro più veloce della corsa. Santo Russo è fuori dai giochi con lo scooter in calo nelle ultime tornate e si difende come può dagli attacchi alle sue spalle.

Nell’ultimo giro Mannino sembra spac-ciato ma tira fuori tutta la sua classe, segna il suo giro più veloce e riesce a domare

In alto: la impressionante partenza del Trofeo Nazionale Scooter Velocità a Vallelunga per la quarta tappa.

Sotto: Rizzo (164) viene dal Regioni Sicilia e a Vallelunga ha provato a partecipare al Nazionale insieme ai big: il terzo posto la dice lunga sulle qualità del siciliano!

FOTOSPORT - www.fotosport.biz

gara ho cominciato a passare ed al pe-nultimo giro mi sono trovato in coda a Mannino: se ci penso mi vengono i brivi-di. Ma in quel momento era solo un avver-sario da superare. Alla fine ho chiuso in terza posizione: potevo vincere? Forse. Ma per ora mi godo il podio alla prima gara importante fuori dalla Sicilia”.

Gabellini è soddisfatto del quarto po-sto: “sono terzo in classifica e va bene così – dichiara il romagnolo – Abbiamo fatto una bagarre bellissima ed in volata ho avuto ragione di Santo Russo che era in crisi con il motore ma è sempre un gran mastino in pista”.

Santo invece non si da pace: “come gli ultimi due anni: mi trovo ancora ad inse-guire qualcuno – dice il toscano del team Minischetti – sono partito benissimo dal-la seconda fila e mi sono portato in testa dopo poche curve. Volevo vincere asso-lutamente ma ho avuto un calo tecnico ed ho dovuto metterci tanto del mio per non finire troppo dietro. Fortunatamente ha vinto Mannino ma ora Zenari è davan-ti per 3 punti. Ad Adria devo solo vince-re”.

Sull’International Raceway veneto l’ul-timo atto del Trofeo Nazionale Scooter Velocità. I giochi sono aperti: per la vitto-ria fra Zenari e Santo Russo, mentre in ballo per il terzo posto ci sono almeno 9 piloti.

Ilio Ascione

Mannino (11) ha vissuto una giornata incredibile, portando a casa tre vittorie di cui quella del Nazionale.

Davide Zenari e Pietro Rizzo che si gioca-no il secondo gradino del podio in volata, staccati di soli 199 millesimi di secondo.

Volata per il quarto posto e Paolo Ga-bellini beffa Santo Russo, Sergio Boccar-do, Gianluca Grilli e Filippo Marino per pochi centesimi.

Nono e primo dei SuperScooter è Nico-lò Baldi, al rientro dopo l’infortunio di Lati-na, che regola in volata Marcello Lipari, Marco Gottardello (secondo dei Super-Scooter), Alessandro Melone e Nicola Anastasi.

LE INTERVISTENicola Mannino non sta nella pelle:

“Sono arrivato a Vallelunga carico come una molla – dichiara il messinese – quest’anno è cominciato male per me e mi sono trovato a rincorrere gli altri nella ScooterMatic Italia. Qui non potevo per-dere l’occasione di sfidare i piloti del Tro-feo Nazionale. Nelle prove non siamo andati molto bene, ma poi abbiamo trova-to il giusto setup ed in gara ho potuto attaccare. Sono felice di questa vittoria, replico l’ultima ottenuta nel 1998, allora ero un ragazzino. Questa ha un altro sa-pore!”

Zenari cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: “ci tenevo a vincere ma in questo Trofeo è un terno al lotto – dichia-ra il veneto del Team Motauto – Siamo tantissimi che vanno forte, ed anche gli outsider possono dire la loro. Metto in carniere un altro secondo posto e la lea-dership del Nazionale. Ad Adria sarà una bella sfida!”.

Sprizza felicità da tutti i pori Pietro Riz-zo, che è riuscito in un’impresa che solo nei prossimi giorni riuscirà a comprende-re in pieno: “Come a Racalmuto: mi sono trovato a girare con i migliori e mi sono reso conto che potevo starci – dice sor-ridente il pilota della MRT Mineo, e que-sta volta anche un po’ più loquace – So-no partito bene ma ho cercato di capire anche gli avversari, non mi andava di sprecare un occasione così bella. A metà

Pos. Pilota Team Punti1 11 Mannino Nicola Mannino Racing 252 24 Zenari Davide Motauto Racing 223 164 Rizzo Pietro MRT Mineo Racing T 204 8 Gabellini Paolo Gabellini Moto 185 5 Russo Santo Minischetti 166 36 Boccardo Sergio Boccardo 157 74 Grilli Gianluca Scooternos 148 59 Marino Filippo MF Moto 139 35 Baldi Nicolò Ni.Ba. Racing 1210 30 Lipari Marcello Boccardo 11

Classifica Gara

Trofeo Nazionale Scooter Velocità1a Finale - Autodromo Vallelunga - 17 luglio 2011

Pos. Pilota Team Tot1 24 Zenari Davide Motauto Racing 912 5 Russo Santo Minischetti 883 8 Gabellini Paolo Gabellini Moto 594 1 Mendogho Massimo D&D Moto 575 36 Boccardo Sergio Boccardo 546 21 Melone Alessandro D.P.S. 537 74 Grilli Gianluca Scooternos 528 84 Anastasi Nicola C.M. Motor Sport 509 35 Baldi Nicolò Ni.Ba. Racing 4910 89 Berardi Alessandro Scooternos 49

Classifica Trofeo

11. 7 Gottardello M. (LG Moto) 10; 12. 21 Melone A. (DPS) 9; 13. 84 Anastasi N. (CM MotorSport) 8; 14. 333 Minischetti A. (Minischetti) 7; 15. 27 Angileri A. (MF Moto) 6; 16. 65 Bonafede A. (MF Moto) 5; 17. 89 Berardi A. (Scooternos) 1; 18. 49 Franco M. (Fey Race) 1; 19. 1 Mendogho M. (D&D Moto) 1.

11. 7 Gottardello M. (LG Moto) 45; 12. 30 Lipari M. (DPS) 32; 13. 333 Minischetti A. (Minischetti) 29; 14. 11 Mannino N. (Mannino Racing) 25; 15. 164 Rizzo P. (MRT Mineo Racing T) 20; 16. 49 Franco M. (Fey Race) 18; 17. 63 Russo M. (Minischetti) 18; 18. 59 Marino F. (MF Moto) 13; 19. 31 Governali F. (Minischetti) 9; 20. 27 Angileri A. (MF Moto) 6; 21. 65 Bonafede A. (MF Moto) 5.

Russo (5) è partito molto forte ma con il passare dei giri ha dovuto cedere il passo, fino alla quinta posizione assoluta, perdendo la leadership di classifica.

Davide Zenari (24) chiude al secondo posto, senza cercare di forzare troppo su Mannino. La sua prestazione saggia e consistente gli vale la testa della classifica assoluta.Sotto: sul podio Mannino sorride dal gradino alto, davanti a Zenari e a Rizzo, che stringe anche la coppa del giro veloce.

Quarta posizione per Gabellini (8), in difficoltà ma dal carattere forte!

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Fra i due litiganti il terzo gode. Il vecchio adagio sembra fatto apposta per la quarta prova del Trofeo Nazionale Scooter Veloci-tà, andata in scena a Vallelunga, nell’ambi-to della prima finale dei Trofei Malossi. L’autodromo Piero Taruffi ha visto una gri-glia piena e dato spunti interessanti per il futuro del più prestigioso Trofeo promosso dalla Race Service.

A Campagnano in testa alla classifica c’erano Santo Russo e Zenari, staccati di 3 punti, mentre gli altri risultavano piuttosto attardati e fuori dalla lotta. In più, si erano aggiunti alcuni nomi “temibili” anche per i due leader a rendere ancora più incerto il risultato finale.

LE CRONONel primo turno di qualifica si fa vedere

Berardi: il portacolori di Scooternos è in perfetta forma e attacca a tutto spiano. La sua pole durerà quasi fino alla fine, poi Paolo Gabellini lo beffa per 17 millesimi di secondo. Zenari limita i danni mentre San-to Russo deve accontentarsi del quinto tempo dietro a Max Mendogho, ritornato a livelli di eccellenza.

Nel secondo turno si scatenano gli out-sider: Mendogho vola segnando un super-tempo nel traffico della pista. Alle sue spal-le si porta Zenari ma i distacchi, contenuti fino a lì in pochi millesimi, diventano piutto-sto pesanti: il veneto è a 4 decimi dal ro-mano, mentre la prima fila è completata da Gabellini e Berardi con i tempi della prima

NEXT ROUND: 5° ADRIA (RO) 2 OTTOBRE

STAR WARS

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Una gara impressionante fatta tutta in scia. Ad imporsi è Mannino

davanti a Zenari e Rizzo

sessione. Seconda fila con il siciliano Man-nino (al rientro nel TNSV) davanti a Gianlu-ca Grilli, Santo Russo e Sergio Boccardo. Più indietro tutti gli altri.

LA GARAAl via Mendogho si porta in testa ma

viene subito attaccato da Santo Russo, Zenari, Mannino e Gabellini. Non c’è respi-ro in testa al gruppo e Russo ha il suo da fare per resistere agli attacchi che gli ven-gono portati. Al terzo giro passa Zenari, subito attaccato da Mannino. Mendogho rimane in attesa, come al solito, mentre ri-sale il giovanissimo messinese Pietro Riz-zo, all’esordio nel Trofeo dopo poche gare disputate nel “Regioni”. Intanto in testa si porta anche Berardi e la bagarre consente agli inseguitori di accorciare le distanze. Intanto si ritira Mendogho mentre era in piena lotta per la vittoria: la sua stagione è a dir poco sfortunata! Al penultimo giro esce di scena Berardi che scivola alla “es-se”: “che grande stupidata!” commenta il romagnolo.

Davanti la lotta è incandescente. Manni-no tiene a bada Zenari, ma Rizzo si porta alle sue spalle e lo pressa, segnando an-che il giro più veloce della corsa. Santo Russo è fuori dai giochi con lo scooter in calo nelle ultime tornate e si difende come può dagli attacchi alle sue spalle.

Nell’ultimo giro Mannino sembra spac-ciato ma tira fuori tutta la sua classe, segna il suo giro più veloce e riesce a domare

In alto: la impressionante partenza del Trofeo Nazionale Scooter Velocità a Vallelunga per la quarta tappa.

Sotto: Rizzo (164) viene dal Regioni Sicilia e a Vallelunga ha provato a partecipare al Nazionale insieme ai big: il terzo posto la dice lunga sulle qualità del siciliano!

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gara ho cominciato a passare ed al pe-nultimo giro mi sono trovato in coda a Mannino: se ci penso mi vengono i brivi-di. Ma in quel momento era solo un avver-sario da superare. Alla fine ho chiuso in terza posizione: potevo vincere? Forse. Ma per ora mi godo il podio alla prima gara importante fuori dalla Sicilia”.

Gabellini è soddisfatto del quarto po-sto: “sono terzo in classifica e va bene così – dichiara il romagnolo – Abbiamo fatto una bagarre bellissima ed in volata ho avuto ragione di Santo Russo che era in crisi con il motore ma è sempre un gran mastino in pista”.

Santo invece non si da pace: “come gli ultimi due anni: mi trovo ancora ad inse-guire qualcuno – dice il toscano del team Minischetti – sono partito benissimo dal-la seconda fila e mi sono portato in testa dopo poche curve. Volevo vincere asso-lutamente ma ho avuto un calo tecnico ed ho dovuto metterci tanto del mio per non finire troppo dietro. Fortunatamente ha vinto Mannino ma ora Zenari è davan-ti per 3 punti. Ad Adria devo solo vince-re”.

Sull’International Raceway veneto l’ul-timo atto del Trofeo Nazionale Scooter Velocità. I giochi sono aperti: per la vitto-ria fra Zenari e Santo Russo, mentre in ballo per il terzo posto ci sono almeno 9 piloti.

Ilio Ascione

Mannino (11) ha vissuto una giornata incredibile, portando a casa tre vittorie di cui quella del Nazionale.

Davide Zenari e Pietro Rizzo che si gioca-no il secondo gradino del podio in volata, staccati di soli 199 millesimi di secondo.

Volata per il quarto posto e Paolo Ga-bellini beffa Santo Russo, Sergio Boccar-do, Gianluca Grilli e Filippo Marino per pochi centesimi.

Nono e primo dei SuperScooter è Nico-lò Baldi, al rientro dopo l’infortunio di Lati-na, che regola in volata Marcello Lipari, Marco Gottardello (secondo dei Super-Scooter), Alessandro Melone e Nicola Anastasi.

LE INTERVISTENicola Mannino non sta nella pelle:

“Sono arrivato a Vallelunga carico come una molla – dichiara il messinese – quest’anno è cominciato male per me e mi sono trovato a rincorrere gli altri nella ScooterMatic Italia. Qui non potevo per-dere l’occasione di sfidare i piloti del Tro-feo Nazionale. Nelle prove non siamo andati molto bene, ma poi abbiamo trova-to il giusto setup ed in gara ho potuto attaccare. Sono felice di questa vittoria, replico l’ultima ottenuta nel 1998, allora ero un ragazzino. Questa ha un altro sa-pore!”

Zenari cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: “ci tenevo a vincere ma in questo Trofeo è un terno al lotto – dichia-ra il veneto del Team Motauto – Siamo tantissimi che vanno forte, ed anche gli outsider possono dire la loro. Metto in carniere un altro secondo posto e la lea-dership del Nazionale. Ad Adria sarà una bella sfida!”.

Sprizza felicità da tutti i pori Pietro Riz-zo, che è riuscito in un’impresa che solo nei prossimi giorni riuscirà a comprende-re in pieno: “Come a Racalmuto: mi sono trovato a girare con i migliori e mi sono reso conto che potevo starci – dice sor-ridente il pilota della MRT Mineo, e que-sta volta anche un po’ più loquace – So-no partito bene ma ho cercato di capire anche gli avversari, non mi andava di sprecare un occasione così bella. A metà

Pos. Pilota Team Punti1 11 Mannino Nicola Mannino Racing 252 24 Zenari Davide Motauto Racing 223 164 Rizzo Pietro MRT Mineo Racing T 204 8 Gabellini Paolo Gabellini Moto 185 5 Russo Santo Minischetti 166 36 Boccardo Sergio Boccardo 157 74 Grilli Gianluca Scooternos 148 59 Marino Filippo MF Moto 139 35 Baldi Nicolò Ni.Ba. Racing 1210 30 Lipari Marcello Boccardo 11

Classifica Gara

Trofeo Nazionale Scooter Velocità1a Finale - Autodromo Vallelunga - 17 luglio 2011

Pos. Pilota Team Tot1 24 Zenari Davide Motauto Racing 912 5 Russo Santo Minischetti 883 8 Gabellini Paolo Gabellini Moto 594 1 Mendogho Massimo D&D Moto 575 36 Boccardo Sergio Boccardo 546 21 Melone Alessandro D.P.S. 537 74 Grilli Gianluca Scooternos 528 84 Anastasi Nicola C.M. Motor Sport 509 35 Baldi Nicolò Ni.Ba. Racing 4910 89 Berardi Alessandro Scooternos 49

Classifica Trofeo

11. 7 Gottardello M. (LG Moto) 10; 12. 21 Melone A. (DPS) 9; 13. 84 Anastasi N. (CM MotorSport) 8; 14. 333 Minischetti A. (Minischetti) 7; 15. 27 Angileri A. (MF Moto) 6; 16. 65 Bonafede A. (MF Moto) 5; 17. 89 Berardi A. (Scooternos) 1; 18. 49 Franco M. (Fey Race) 1; 19. 1 Mendogho M. (D&D Moto) 1.

11. 7 Gottardello M. (LG Moto) 45; 12. 30 Lipari M. (DPS) 32; 13. 333 Minischetti A. (Minischetti) 29; 14. 11 Mannino N. (Mannino Racing) 25; 15. 164 Rizzo P. (MRT Mineo Racing T) 20; 16. 49 Franco M. (Fey Race) 18; 17. 63 Russo M. (Minischetti) 18; 18. 59 Marino F. (MF Moto) 13; 19. 31 Governali F. (Minischetti) 9; 20. 27 Angileri A. (MF Moto) 6; 21. 65 Bonafede A. (MF Moto) 5.

Russo (5) è partito molto forte ma con il passare dei giri ha dovuto cedere il passo, fino alla quinta posizione assoluta, perdendo la leadership di classifica.

Davide Zenari (24) chiude al secondo posto, senza cercare di forzare troppo su Mannino. La sua prestazione saggia e consistente gli vale la testa della classifica assoluta.Sotto: sul podio Mannino sorride dal gradino alto, davanti a Zenari e a Rizzo, che stringe anche la coppa del giro veloce.

Quarta posizione per Gabellini (8), in difficoltà ma dal carattere forte!

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Page 21: 26 luglio - Motosprint 30

Primo atto finale del Trofeo Malossi Sco-oterMatic Extreme Italia sull’autodromo di Vallelunga, dove si sono incontrati i piloti dei tre gironi (Nord, Sud e Sicilia) per gio-carsi il titolo italiano. Griglia piena e piloti carichi sono la premessa di una gara ad alta tensione. Antonio Paduano, vincitore al Sud, è in testa alla classifica con pochi punti su Boccardo (secondo al nord), Luca Parodi (vincitore del Nord), Raspanti e Morreale (protagonisti del girone Sicilia). Della partita anche Melone, Del Mastro e Mendogho, big del girone Sud. Nicola Mannino, campione in carica, è indietro ma ha tutta l’intenzione di rendere la vita diffi-cile agli avversari.

LE CRONOEd il primo turno di qualifica non chiari-

sce la situazione: le prime 3 file sono rac-chiuse in un solo secondo. Mannino è pri-mo ma con gli altri che inseguono a pochis-simi decimi. Mendogho segna il secondo tempo davanti a Melone e Del Mastro. Se-conda fila aperta dal siciliano Tornera (quarto nel suo girone per un solo punto),

VENDETTA!

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Mannino si “vendica” di una stagione sfortunata con una bella vittoria davanti a Tornera e Mendogho

Sergio Boccardo e il sempre più sorpren-dente Marco Gottardello, primo dei Super-Scooter.

Secondo Crono ufficiale e Max Mendo-gho piazza la zampata: scende sotto il mi-nuto e stacca gli avversari. Alle sue spalle si fa vedere Sergio Boccardo che beffa Mannino per pochissimi millesimi, mentre la prima fila è completata da Alessandro Melone. Dietro incalzano Del Mastro, Tor-nera, Parodi e Morreale, mentre in terza fila ci sono Raspanti, Morelli, Marco Ferraguti e Gottardello (questi ultimi in sella ai Su-perScooter). Paduano in forte difficoltà è sedicesimo ma a meno di un secondo da Boccardo: insomma, quindici piloti in 987 millesimi di secondo…

LA GARAAl via si scatena l’inferno: Mendogho è

un fulmine e si mette in testa al gruppo che non si sgrana. Dietro al romano della D&D ci sono Mannino, Del Mastro, Melone, Tor-nera, Parodi, Gianni Ferraguti, Gottardello e Nico Morelli. La battaglia infuria e Men-dogho lascia sfilare Mannino e prova a

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NEXT ROUND: ITALIA 2a FINALE ADRIA (RO) 2/10

In alto: Tantissimi e provenienti da tutta Italia, i piloti della ScooterMatic Extreme Italia non aspettavano altro che Vallelunga per la prima delle due grandi battaglie.

Sotto, da sinistra:Max Mendogho (88) chiude al terzo posto, dopo una stagione no.Il risultato dell’Italia sarà una boccata d’ossigeno per l’ex campione romano.

Sotto al centro: quarta posizione per Melone (21), tra i protagonisti di questa impressionante prima Finale.

Sotto a destra: quinta posizione per Parodi (174) che arriva a Vallelunga con il pesante biglietto da visita di vincitore del Trofeo Italia Nord.

controllare la situazione. Dietro si alternano in tanti, vicinissimi ai due leader ma senza andare ad intaccare la testa. Meraviglia Luca Parodi che risale qualche posizione accodandosi ai più esperti avversari: il pi-lota di Borgna è cresciuto tantissimo nell’ultimo anno e sta dimostrando che il titolo Nord non è affatto immeritato. Torne-ra “spara” il giro più veloce della gara e si mette a ruota di Mannino e Mendogho. I tre prendono qualche metro lasciando gli inse-guitori in bagarre e rimandando la sfida all’ultimo giro. E difatti Mendogho fa segno ai box che è tutto “ok” e alla Viterbo prova ad infilarsi. Mannino e Tornera rispondono ed i tre si scambiano le posizioni al sema-foro e al tornantino. Alla staccata della Ro-ma Mendogho prova l’ultimo assalto ma questa volta (memore dell’esperienza dello scorso anno) Mannino non lascia spazio ed arriva in volata sul traguardo aggiudicando-si la corsa con 77 milessimi su Tornera e 825 su Mendogho. Alle loro spalle, a 2 secondi, Arriva l’altro trenino con Alessan-dro Melone che brucia l’ottimo Parodi, Del Mastro e Boccardo, racchiusi in 467 mille-

simi di secondo. Antonino Raspanti rimedia ad una partenza da dimenticare e risale dalle ultime posizioni fino all’ottavo posto bruciando sul finale Gianni Ferraguti (primo dei SuperScooter), Gottardello, Bonomo, Sambucci, Morelli, Franco e Paduano, giunti in un fazzoletto. Il risultato di Vallelun-ga “ingarbuglia” la testa della classifica, rimandando il verdetto alla seconda finale di Adria ancora apertissima per un gran numero di piloti.

LE INTERVISTEFesta sul podio per Nicola Mannino:

“Non sto pensando alla classifica generale – risponde il messinese – punto solo a vincere e poi tiriamo le somme. Certo oggi è un ulteriore passo avanti ma sono ancora dietro nella generale a causa dell’incidente alla prima corsa. Dico solo che se devo lasciare il titolo il vincitore dovrà sudarselo fino all’ultima curva. Come sto facendo io, del resto”

“Ottima gara grazie al mio team ed al mio preparatore – dice Mario Tornera, por-tacolori della MRT Mineo – Vallelunga mi è

sempre piaciuta e qui ho vinto nel 2002 una bellissima gara del Nazionale. Dopo qualche piccolo problemino di adattamen-to di inizio stagione ora i risultati stanno arrivando. Spero di scalare qualche posi-zione nell’Italia, magari con una bella vitto-ria ad Adria”.

Mendogho non si da pace: “ci tenevo a vincere a Vallelunga ma ho commesso un piccolo errore alla Roma e chiaramente con avversari come Mannino e Tornera non ho avuto scampo – racconta il romano del-la D&D – Però alla fine va bene così, un podio fa morale e poi qui in pista eravamo venti leoni: per me è bello lo stesso, anche se quest’anno non gira al meglio, mi diver-to uguale”.

E sul circuito veneto si chiuderà la sta-gione della ScooterMatic Extreme Italia: tutto da decidere, con una miriade di piloti ancora in piena lotta per il titolo 2011.

Ilio Ascione

Pos. Pilota Team Punti1 1 Mannino Nicola Mannino Racing 252 143 Tornera Mario MRT Mineo Rac. 223 88 Mendogho Massimo D&D 204 21 Melone Alessandro DPS 185 174 Parodi Luca Borgna 166 83 Del Mastro Antonio Accardo Racing 157 36 Boccardo Sergio Boccardo 148 170 Raspanti Antonio TZT Racing 139 61 Ferraguti Gianni Ferraguti 1210 7 Gottardello Marco LG 11

Classifica Gara

Trofeo Scootermatic Extreme Italia Nord1a Finale - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Pos. Pilota Team Tot1 174 Parodi Luca Borgna 1722 36 Boccardo Sergio Boccardo 1723 69 Paduano Antonio Macera 1664 21 Melone Alessandro DPS 1575 23 Consoli Alberto D’Agata 1536 88 Mendogho Massimo D&D Moto 1457 170 Raspanti Antonio TZT Racing 1448 83 Del Mastro Antonio Accardo Racing 1429 143 Tornera Mario MRT Mineo Racing 14210 7 Gottardello Marco LG Moto 13311 55 Morreale Elia Moto Sport La Bella 12812 1 Mannino Nicola Mannino Racing 12213 119 Morelli Nico CM Motor Sport 11814 33 Ferraguti Marco Ferraguti 11615 49 Franco Marco Fey Race 115

Classifica Trofeo

Sul podio salgono Mannino davanti a Tornera e Mendogho.

16. 50 Pelloni M. (Martelli Motor’s) 112; 17. 5 Sturniolo C. (D’Agata) 110; 18. 61 Ferraguti G. (Ferraguti) 94; 19. 30 Lipari M. (Boccardo) 93; 20. Trovato P. (DBR Racing) 91; 21. 80 Cipriani M. (LG Moto) 83; 22. 35 Baldi N. (Ni.Ba.Racing) 74; 23. 32 Olivieri C. (DPS) 70; 24. 28 Bona F. (MB Racing) 70; 25. 38 Luongo S. (Fey Race) 67; 26. 48 Cuciti S. (DBR Racing) 58; 27. 71 Spadoni O. (Fey Race) 57; 28. 155 Sambucci S. (Sambucci Moto) 58; 29. 59 Pintacoda M. (Pintax No Limits) 49; 30. 29 Bonomo F. (Marmitta) 56; 31. 124 Bruzzone D. (Bru) 42; 32. 123 Mottola A. (Moto 2t4t) 40; 33. 87 Scianna I. (Scianna) 38; 34. 155 Berlini M. (MT) 33; 35. 333 Minischetti A. (Minischetti) 32; 36. 91 Bressan S. (Peschiera ST) 29; 37. 26 Andreazzoli M. (Ninja Scooter) 24; 38. 15 Maggio A. (DEV Corse) 18; 39. 31 Governali F. (LG Moto) 14; 40. 37 Pintacoda B. (Caly Moto) 10.

11. 29 Bonomo F. (Marmitta) 10; 12. 155 Sambucci S. (Sambucci) 9; 13. 119 Morelli N. (CM MotorSport) 8; 14. 49 Franco M. (FeyRace) 7; 15. 69 Paduano A. (Macera) 6; 16. 69 Ferraguti M. (Ferraguti) 5; 17. 55 Morreale E. (Moto Sport La Bella) 4; 18. 30 Lipari M. (Boccardo) 3; 19. Luongo S. (Fey Race) 2; 20. 34. Cipriani M. (LG Moto) 2; 21. 31 Governali F. (Minischetti) 2.

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Nico Mannino (1) è il campione uscente e a Vallelunga lo ha dimostrato. I punti lo condannano ormai, ma le prestazioni di questo weekend dimostrano ancora una volta la sua velocità.

Mario Tornera (143) continua a dimostrare le sue performance di questo 2011 con il secondo posto di Vallelunga.

Primo atto finale del Trofeo Malossi Sco-oterMatic Extreme Italia sull’autodromo di Vallelunga, dove si sono incontrati i piloti dei tre gironi (Nord, Sud e Sicilia) per gio-carsi il titolo italiano. Griglia piena e piloti carichi sono la premessa di una gara ad alta tensione. Antonio Paduano, vincitore al Sud, è in testa alla classifica con pochi punti su Boccardo (secondo al nord), Luca Parodi (vincitore del Nord), Raspanti e Morreale (protagonisti del girone Sicilia). Della partita anche Melone, Del Mastro e Mendogho, big del girone Sud. Nicola Mannino, campione in carica, è indietro ma ha tutta l’intenzione di rendere la vita diffi-cile agli avversari.

LE CRONOEd il primo turno di qualifica non chiari-

sce la situazione: le prime 3 file sono rac-chiuse in un solo secondo. Mannino è pri-mo ma con gli altri che inseguono a pochis-simi decimi. Mendogho segna il secondo tempo davanti a Melone e Del Mastro. Se-conda fila aperta dal siciliano Tornera (quarto nel suo girone per un solo punto),

VENDETTA!

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Mannino si “vendica” di una stagione sfortunata con una bella vittoria davanti a Tornera e Mendogho

Sergio Boccardo e il sempre più sorpren-dente Marco Gottardello, primo dei Super-Scooter.

Secondo Crono ufficiale e Max Mendo-gho piazza la zampata: scende sotto il mi-nuto e stacca gli avversari. Alle sue spalle si fa vedere Sergio Boccardo che beffa Mannino per pochissimi millesimi, mentre la prima fila è completata da Alessandro Melone. Dietro incalzano Del Mastro, Tor-nera, Parodi e Morreale, mentre in terza fila ci sono Raspanti, Morelli, Marco Ferraguti e Gottardello (questi ultimi in sella ai Su-perScooter). Paduano in forte difficoltà è sedicesimo ma a meno di un secondo da Boccardo: insomma, quindici piloti in 987 millesimi di secondo…

LA GARAAl via si scatena l’inferno: Mendogho è

un fulmine e si mette in testa al gruppo che non si sgrana. Dietro al romano della D&D ci sono Mannino, Del Mastro, Melone, Tor-nera, Parodi, Gianni Ferraguti, Gottardello e Nico Morelli. La battaglia infuria e Men-dogho lascia sfilare Mannino e prova a

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In alto: Tantissimi e provenienti da tutta Italia, i piloti della ScooterMatic Extreme Italia non aspettavano altro che Vallelunga per la prima delle due grandi battaglie.

Sotto, da sinistra:Max Mendogho (88) chiude al terzo posto, dopo una stagione no.Il risultato dell’Italia sarà una boccata d’ossigeno per l’ex campione romano.

Sotto al centro: quarta posizione per Melone (21), tra i protagonisti di questa impressionante prima Finale.

Sotto a destra: quinta posizione per Parodi (174) che arriva a Vallelunga con il pesante biglietto da visita di vincitore del Trofeo Italia Nord.

controllare la situazione. Dietro si alternano in tanti, vicinissimi ai due leader ma senza andare ad intaccare la testa. Meraviglia Luca Parodi che risale qualche posizione accodandosi ai più esperti avversari: il pi-lota di Borgna è cresciuto tantissimo nell’ultimo anno e sta dimostrando che il titolo Nord non è affatto immeritato. Torne-ra “spara” il giro più veloce della gara e si mette a ruota di Mannino e Mendogho. I tre prendono qualche metro lasciando gli inse-guitori in bagarre e rimandando la sfida all’ultimo giro. E difatti Mendogho fa segno ai box che è tutto “ok” e alla Viterbo prova ad infilarsi. Mannino e Tornera rispondono ed i tre si scambiano le posizioni al sema-foro e al tornantino. Alla staccata della Ro-ma Mendogho prova l’ultimo assalto ma questa volta (memore dell’esperienza dello scorso anno) Mannino non lascia spazio ed arriva in volata sul traguardo aggiudicando-si la corsa con 77 milessimi su Tornera e 825 su Mendogho. Alle loro spalle, a 2 secondi, Arriva l’altro trenino con Alessan-dro Melone che brucia l’ottimo Parodi, Del Mastro e Boccardo, racchiusi in 467 mille-

simi di secondo. Antonino Raspanti rimedia ad una partenza da dimenticare e risale dalle ultime posizioni fino all’ottavo posto bruciando sul finale Gianni Ferraguti (primo dei SuperScooter), Gottardello, Bonomo, Sambucci, Morelli, Franco e Paduano, giunti in un fazzoletto. Il risultato di Vallelun-ga “ingarbuglia” la testa della classifica, rimandando il verdetto alla seconda finale di Adria ancora apertissima per un gran numero di piloti.

LE INTERVISTEFesta sul podio per Nicola Mannino:

“Non sto pensando alla classifica generale – risponde il messinese – punto solo a vincere e poi tiriamo le somme. Certo oggi è un ulteriore passo avanti ma sono ancora dietro nella generale a causa dell’incidente alla prima corsa. Dico solo che se devo lasciare il titolo il vincitore dovrà sudarselo fino all’ultima curva. Come sto facendo io, del resto”

“Ottima gara grazie al mio team ed al mio preparatore – dice Mario Tornera, por-tacolori della MRT Mineo – Vallelunga mi è

sempre piaciuta e qui ho vinto nel 2002 una bellissima gara del Nazionale. Dopo qualche piccolo problemino di adattamen-to di inizio stagione ora i risultati stanno arrivando. Spero di scalare qualche posi-zione nell’Italia, magari con una bella vitto-ria ad Adria”.

Mendogho non si da pace: “ci tenevo a vincere a Vallelunga ma ho commesso un piccolo errore alla Roma e chiaramente con avversari come Mannino e Tornera non ho avuto scampo – racconta il romano del-la D&D – Però alla fine va bene così, un podio fa morale e poi qui in pista eravamo venti leoni: per me è bello lo stesso, anche se quest’anno non gira al meglio, mi diver-to uguale”.

E sul circuito veneto si chiuderà la sta-gione della ScooterMatic Extreme Italia: tutto da decidere, con una miriade di piloti ancora in piena lotta per il titolo 2011.

Ilio Ascione

Pos. Pilota Team Punti1 1 Mannino Nicola Mannino Racing 252 143 Tornera Mario MRT Mineo Rac. 223 88 Mendogho Massimo D&D 204 21 Melone Alessandro DPS 185 174 Parodi Luca Borgna 166 83 Del Mastro Antonio Accardo Racing 157 36 Boccardo Sergio Boccardo 148 170 Raspanti Antonio TZT Racing 139 61 Ferraguti Gianni Ferraguti 1210 7 Gottardello Marco LG 11

Classifica Gara

Trofeo Scootermatic Extreme Italia Nord1a Finale - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Pos. Pilota Team Tot1 174 Parodi Luca Borgna 1722 36 Boccardo Sergio Boccardo 1723 69 Paduano Antonio Macera 1664 21 Melone Alessandro DPS 1575 23 Consoli Alberto D’Agata 1536 88 Mendogho Massimo D&D Moto 1457 170 Raspanti Antonio TZT Racing 1448 83 Del Mastro Antonio Accardo Racing 1429 143 Tornera Mario MRT Mineo Racing 14210 7 Gottardello Marco LG Moto 13311 55 Morreale Elia Moto Sport La Bella 12812 1 Mannino Nicola Mannino Racing 12213 119 Morelli Nico CM Motor Sport 11814 33 Ferraguti Marco Ferraguti 11615 49 Franco Marco Fey Race 115

Classifica Trofeo

Sul podio salgono Mannino davanti a Tornera e Mendogho.

16. 50 Pelloni M. (Martelli Motor’s) 112; 17. 5 Sturniolo C. (D’Agata) 110; 18. 61 Ferraguti G. (Ferraguti) 94; 19. 30 Lipari M. (Boccardo) 93; 20. Trovato P. (DBR Racing) 91; 21. 80 Cipriani M. (LG Moto) 83; 22. 35 Baldi N. (Ni.Ba.Racing) 74; 23. 32 Olivieri C. (DPS) 70; 24. 28 Bona F. (MB Racing) 70; 25. 38 Luongo S. (Fey Race) 67; 26. 48 Cuciti S. (DBR Racing) 58; 27. 71 Spadoni O. (Fey Race) 57; 28. 155 Sambucci S. (Sambucci Moto) 58; 29. 59 Pintacoda M. (Pintax No Limits) 49; 30. 29 Bonomo F. (Marmitta) 56; 31. 124 Bruzzone D. (Bru) 42; 32. 123 Mottola A. (Moto 2t4t) 40; 33. 87 Scianna I. (Scianna) 38; 34. 155 Berlini M. (MT) 33; 35. 333 Minischetti A. (Minischetti) 32; 36. 91 Bressan S. (Peschiera ST) 29; 37. 26 Andreazzoli M. (Ninja Scooter) 24; 38. 15 Maggio A. (DEV Corse) 18; 39. 31 Governali F. (LG Moto) 14; 40. 37 Pintacoda B. (Caly Moto) 10.

11. 29 Bonomo F. (Marmitta) 10; 12. 155 Sambucci S. (Sambucci) 9; 13. 119 Morelli N. (CM MotorSport) 8; 14. 49 Franco M. (FeyRace) 7; 15. 69 Paduano A. (Macera) 6; 16. 69 Ferraguti M. (Ferraguti) 5; 17. 55 Morreale E. (Moto Sport La Bella) 4; 18. 30 Lipari M. (Boccardo) 3; 19. Luongo S. (Fey Race) 2; 20. 34. Cipriani M. (LG Moto) 2; 21. 31 Governali F. (Minischetti) 2.

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Nico Mannino (1) è il campione uscente e a Vallelunga lo ha dimostrato. I punti lo condannano ormai, ma le prestazioni di questo weekend dimostrano ancora una volta la sua velocità.

Mario Tornera (143) continua a dimostrare le sue performance di questo 2011 con il secondo posto di Vallelunga.

Page 22: 26 luglio - Motosprint 30

Scontro fra Titani, annunciato, atteso ed avverato: la Malossi Day Cup 2011 si per-senta a Vallelunga, per la prima prova sta-gionale, con una schiera di pretendenti da mettere i brividi. Alessandro Melone ha tut-ta l’intenzione di difendere il titolo conqui-stato lo scorso anno ma dietro incalzano venti piloti che vogliono solo puntare alla vittoria. A cominciare da Alessandro Berar-di, quest’anno particolarmente in forma e scevro da errori.

LE CRONOEd il romagnolo di Scooternos mette su-

bito le cose in chiaro stampando un gran tempo nel primo turno di qualifica. Alle sue spalle si fanno vedere Mario Tornera (a 5 centesimi), Santo Russo e Alessandro Me-lone. Seconda fila per Mannino, Nico Mo-relli, Del Mastro e Fasce, anche loro piutto-sto vicini alla pole. Secondo turno di Crono e fra i primi si migliora solo Nicola Mannino che si porta in terza posizione, spedendo il campione uscente in seconda fila. Terza fila tutta siciliana con il giovane Pietro Rizzo, che precede Filippo Marino, Nicola Anasta-si e Francesco Bonomo. Quarta fila per il primo dei SuperScooter Nicolò Baldi, da-vanti a Paduano, Governali e Minischetti. A chiudere lo schieramento ci sono Gargiulo, Sciarrino, Borgna e Novarese.

LA GARASi spegne il semaforo e si accende la

bagarre: parte come un ossesso Mannino tirandosi in scia tutti gli altri. La voglia di portarsi avanti fa compiere una serie di pic-coli errori agli inseguitori ed al termine del primo giro Mannino ha già un secondo di vantaggio sul gruppone. Berardi, fa segno

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“Terminator” Mannino vola e vince la prima dell’MDC

davanti a Berardi e Melone

di aspettare a darsi battaglia e prova, ina-scoltato, a tirarsi gli altri alla caccia del lea-der. Il gruppo invece si apre a ventaglio ad ogni staccata lasciando Mannino libero di fare la sua gara davanti: il siciliano non ha nemmeno bisogno di tirare, eppure, in tran-quillità segna il giro veloce della gara.

Intanto si ritirano Paduano, Anastasi e Tornera, e ad inseguire il siciliano c’è un gruppo di 10 piloti: in seconda posizione si alternano Berardi, Rizzo, Melone e Santo Russo, mentre rientra fortissimo anche Giu-liano Gargiulo alla sua prima esperienza con i big. Anche Baldi e Governali sono in mezzo con i Runner che punzecchiano di continuo i più agili Zip. A metà gara Manni-no ha un vantaggio consistente e comincia a girare più lentamente. Il gruppo non scen-de sotto l’1’00”8, occupato com’è ad aprir-si a ventaglio ad ogni staccata. Per la prima volta quest’anno si vede un vantaggio che sfiora i dieci secondi! La passerella d’onore di Nicola Mannino dura 5 giri mentre dietro si infilano in zona podio i giovanissimi Pietro Rizzo e Giuliano Gargiulo (partito addirittu-ra diciassettesimo): il messinese ed il sor-rentino non hanno timori reverenziali nei confronti dei “mastini” della Malossi Day Cup e battagliano in mezzo al gruppo con inaspettata maturità.

L’ultimo giro è da cardiopalmo: Mannino vince in scioltezza con un margine di oltre 7 secondi ma dietro sta infuriando la batta-glia per gli ultimi due gradini del podio. Melone e Gargiulo escono affiancati dalla Roma offrendo una scia inaspettata a Be-rardi: il romagnolo ringrazia per il regalo e taglia secondo il traguardo con 45 millesimi su Melone, 112 millesimi su Gargiulo e 117 su Santo Russo. Sesto è Pietro Rizzo, da-

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NEXT ROUND: ADRIA (RO) 2 OTTOBRE

In alto: agguerriti e carichissimi i piloti della Malossi Day Cup al primo round di Vallelunga.

A sinistra: quarta posizione per Gargiulo (58), velocissimo protagonista del Trofeo ScooterMatic delle Regioni Sud e a suo agio tra i Big della Malossi Day Cup.

Sotto: Russo (5) ha chiuso in quinta posizione un fine settimana al di sotto delle aspettative.

vanti a Bonomo, Governali, Del Mastro, Marino e Baldi, giunto ad un secondo da Berardi.

LE INTERVISTEMannino con questa vittoria fa tre su tre

a Vallelunga incoronandosi re della pista di Campagnano: “Ho dato il massimo ma die-tro mi hanno lasciato andare via con estre-ma facilità – commenta il messinese – ave-vo un buon passo ma non ho dovuto nem-meno sforzarmi più di tanto. A metà gara mi sono girato a vedere dove erano gli altri e li ho visti lontani. Poi ho solo amministrato”.

Alex Berardi arriva al podio ancora carico di adrenalina: “Ho cercato di far segno agli altri di mettersi in scia per cercare di anda-re a prendere Mannino. Nessuno mi è stato a sentire ed è un peccato. Oggi potevo vincere ma con quella bagarre giù alla pri-ma curva abbiamo fatto scappare il siciliano e Nicola non ha certo rifiutato il regalo – commenta amaramente il portacolori di Scooternos – Comunque sono soddisfatto di me: per quello che ho potuto ho usato la testa ma mi sono trovato spesso con il gi-nocchio sul cordolo ed un pilota al mio in-

terno. Una bagarre così non la ricordo in tanti anni di corse”.

Alessandro Melone accetta il verdetto: “siamo stati tutti un po’ ingenui ma la voglia di stare avanti era uguale in ognuno di noi – afferma il tarantino della DPS – alla Roma sono uscito a fianco di Gargiulo e Berardi ha sfruttato in pieno la scia beffandoci en-trambi. Non credo comunque che saremmo riusciti ad impensierire Mannino: oggi era irraggiungibile per tutti”.

Da incorniciare la prestazione di Nicolò Baldi, il battipagliese era al rientro dopo l’infortunio di Latina e si è buttato subito nella mischia risultando, al solito, veloce e consistente: “Ho agganciato il gruppo do-po tre giri e mi sono buttato dentro senza remore – afferma il portacolori della Ni.Ba. Racing – negli ultimi due giri ho leggermen-te rallentato e non ho voluto rischiare: l’obiettivo è riconfermarmi campione nel Trofeo Nazionale SuperScooter”.

Il prossimo appuntamento con la Malos-si Day Cup è il 17 e 18 settembre prima del gran finale di Adria il primo weekend di ot-tobre.

Ilio Ascione

Pos. Pilota Team Punti1 11 Mannino Nicoa Mannino Racing 252 89 Berardi Alessandro Scooternos 223 21 Melone Alessandro DPS 204 58 Gargiulo Giuliano Macera 185 5 Russo Santo Minischetti 166 164 Rizzo Pietro MRT Mineo Racing T 157 29 Bonomo Francesco Marmitta 148 31 Governali Filippo LG Moto 139 83 Del Mastro Antonio Accardo Racing 1210 59 Marino Filippo MF Moto 1111 35 Baldi Nicolò Ni.Ba.Racing 1012 43 Sciarrino Ivan Accardo 913 333 Minischetti Andrea Minischetti 814 243 Fasce Marco Borgna 715 119 Morelli Nico CM Motor Sport 516 6 Borgna Marco Borgna 517 16 Novarese Giuliano Minsichetti 418 84 Anastasi Nicola CM Motor Sport 119 69 Paduano Antonio Macera 120 143 Tornera Mario MRT Mineo Racing T 1

Classifica Gara

Malossi Day Cup1a Prova - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Melone (21) chiude al terzo posto la prima partita per la Malossi Day Cup in cui deve difendere il titolo conquistato nel 2010.A destra: Dal podio Mannino saluta quella che sarà la prima delle tre vittorie di Vallelunga; Berardi e Melone sollevano le coppe rispettivamente del secondo e terzo posto.

Berardi (89) ha lottato come un leone nelle volate sui rettilinei di Vallelunga e porta a casa un secondo posto magnifico.A destra: Incontenibile Mannino (11): a Vallelunga è arrivato carichissimo e nella gara dell’MDC ha inflitto un distacco abissale ai suoi avversari.

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Scontro fra Titani, annunciato, atteso ed avverato: la Malossi Day Cup 2011 si per-senta a Vallelunga, per la prima prova sta-gionale, con una schiera di pretendenti da mettere i brividi. Alessandro Melone ha tut-ta l’intenzione di difendere il titolo conqui-stato lo scorso anno ma dietro incalzano venti piloti che vogliono solo puntare alla vittoria. A cominciare da Alessandro Berar-di, quest’anno particolarmente in forma e scevro da errori.

LE CRONOEd il romagnolo di Scooternos mette su-

bito le cose in chiaro stampando un gran tempo nel primo turno di qualifica. Alle sue spalle si fanno vedere Mario Tornera (a 5 centesimi), Santo Russo e Alessandro Me-lone. Seconda fila per Mannino, Nico Mo-relli, Del Mastro e Fasce, anche loro piutto-sto vicini alla pole. Secondo turno di Crono e fra i primi si migliora solo Nicola Mannino che si porta in terza posizione, spedendo il campione uscente in seconda fila. Terza fila tutta siciliana con il giovane Pietro Rizzo, che precede Filippo Marino, Nicola Anasta-si e Francesco Bonomo. Quarta fila per il primo dei SuperScooter Nicolò Baldi, da-vanti a Paduano, Governali e Minischetti. A chiudere lo schieramento ci sono Gargiulo, Sciarrino, Borgna e Novarese.

LA GARASi spegne il semaforo e si accende la

bagarre: parte come un ossesso Mannino tirandosi in scia tutti gli altri. La voglia di portarsi avanti fa compiere una serie di pic-coli errori agli inseguitori ed al termine del primo giro Mannino ha già un secondo di vantaggio sul gruppone. Berardi, fa segno

ALL STARS

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“Terminator” Mannino vola e vince la prima dell’MDC

davanti a Berardi e Melone

di aspettare a darsi battaglia e prova, ina-scoltato, a tirarsi gli altri alla caccia del lea-der. Il gruppo invece si apre a ventaglio ad ogni staccata lasciando Mannino libero di fare la sua gara davanti: il siciliano non ha nemmeno bisogno di tirare, eppure, in tran-quillità segna il giro veloce della gara.

Intanto si ritirano Paduano, Anastasi e Tornera, e ad inseguire il siciliano c’è un gruppo di 10 piloti: in seconda posizione si alternano Berardi, Rizzo, Melone e Santo Russo, mentre rientra fortissimo anche Giu-liano Gargiulo alla sua prima esperienza con i big. Anche Baldi e Governali sono in mezzo con i Runner che punzecchiano di continuo i più agili Zip. A metà gara Manni-no ha un vantaggio consistente e comincia a girare più lentamente. Il gruppo non scen-de sotto l’1’00”8, occupato com’è ad aprir-si a ventaglio ad ogni staccata. Per la prima volta quest’anno si vede un vantaggio che sfiora i dieci secondi! La passerella d’onore di Nicola Mannino dura 5 giri mentre dietro si infilano in zona podio i giovanissimi Pietro Rizzo e Giuliano Gargiulo (partito addirittu-ra diciassettesimo): il messinese ed il sor-rentino non hanno timori reverenziali nei confronti dei “mastini” della Malossi Day Cup e battagliano in mezzo al gruppo con inaspettata maturità.

L’ultimo giro è da cardiopalmo: Mannino vince in scioltezza con un margine di oltre 7 secondi ma dietro sta infuriando la batta-glia per gli ultimi due gradini del podio. Melone e Gargiulo escono affiancati dalla Roma offrendo una scia inaspettata a Be-rardi: il romagnolo ringrazia per il regalo e taglia secondo il traguardo con 45 millesimi su Melone, 112 millesimi su Gargiulo e 117 su Santo Russo. Sesto è Pietro Rizzo, da-

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In alto: agguerriti e carichissimi i piloti della Malossi Day Cup al primo round di Vallelunga.

A sinistra: quarta posizione per Gargiulo (58), velocissimo protagonista del Trofeo ScooterMatic delle Regioni Sud e a suo agio tra i Big della Malossi Day Cup.

Sotto: Russo (5) ha chiuso in quinta posizione un fine settimana al di sotto delle aspettative.

vanti a Bonomo, Governali, Del Mastro, Marino e Baldi, giunto ad un secondo da Berardi.

LE INTERVISTEMannino con questa vittoria fa tre su tre

a Vallelunga incoronandosi re della pista di Campagnano: “Ho dato il massimo ma die-tro mi hanno lasciato andare via con estre-ma facilità – commenta il messinese – ave-vo un buon passo ma non ho dovuto nem-meno sforzarmi più di tanto. A metà gara mi sono girato a vedere dove erano gli altri e li ho visti lontani. Poi ho solo amministrato”.

Alex Berardi arriva al podio ancora carico di adrenalina: “Ho cercato di far segno agli altri di mettersi in scia per cercare di anda-re a prendere Mannino. Nessuno mi è stato a sentire ed è un peccato. Oggi potevo vincere ma con quella bagarre giù alla pri-ma curva abbiamo fatto scappare il siciliano e Nicola non ha certo rifiutato il regalo – commenta amaramente il portacolori di Scooternos – Comunque sono soddisfatto di me: per quello che ho potuto ho usato la testa ma mi sono trovato spesso con il gi-nocchio sul cordolo ed un pilota al mio in-

terno. Una bagarre così non la ricordo in tanti anni di corse”.

Alessandro Melone accetta il verdetto: “siamo stati tutti un po’ ingenui ma la voglia di stare avanti era uguale in ognuno di noi – afferma il tarantino della DPS – alla Roma sono uscito a fianco di Gargiulo e Berardi ha sfruttato in pieno la scia beffandoci en-trambi. Non credo comunque che saremmo riusciti ad impensierire Mannino: oggi era irraggiungibile per tutti”.

Da incorniciare la prestazione di Nicolò Baldi, il battipagliese era al rientro dopo l’infortunio di Latina e si è buttato subito nella mischia risultando, al solito, veloce e consistente: “Ho agganciato il gruppo do-po tre giri e mi sono buttato dentro senza remore – afferma il portacolori della Ni.Ba. Racing – negli ultimi due giri ho leggermen-te rallentato e non ho voluto rischiare: l’obiettivo è riconfermarmi campione nel Trofeo Nazionale SuperScooter”.

Il prossimo appuntamento con la Malos-si Day Cup è il 17 e 18 settembre prima del gran finale di Adria il primo weekend di ot-tobre.

Ilio Ascione

Pos. Pilota Team Punti1 11 Mannino Nicoa Mannino Racing 252 89 Berardi Alessandro Scooternos 223 21 Melone Alessandro DPS 204 58 Gargiulo Giuliano Macera 185 5 Russo Santo Minischetti 166 164 Rizzo Pietro MRT Mineo Racing T 157 29 Bonomo Francesco Marmitta 148 31 Governali Filippo LG Moto 139 83 Del Mastro Antonio Accardo Racing 1210 59 Marino Filippo MF Moto 1111 35 Baldi Nicolò Ni.Ba.Racing 1012 43 Sciarrino Ivan Accardo 913 333 Minischetti Andrea Minischetti 814 243 Fasce Marco Borgna 715 119 Morelli Nico CM Motor Sport 516 6 Borgna Marco Borgna 517 16 Novarese Giuliano Minsichetti 418 84 Anastasi Nicola CM Motor Sport 119 69 Paduano Antonio Macera 120 143 Tornera Mario MRT Mineo Racing T 1

Classifica Gara

Malossi Day Cup1a Prova - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Melone (21) chiude al terzo posto la prima partita per la Malossi Day Cup in cui deve difendere il titolo conquistato nel 2010.A destra: Dal podio Mannino saluta quella che sarà la prima delle tre vittorie di Vallelunga; Berardi e Melone sollevano le coppe rispettivamente del secondo e terzo posto.

Berardi (89) ha lottato come un leone nelle volate sui rettilinei di Vallelunga e porta a casa un secondo posto magnifico.A destra: Incontenibile Mannino (11): a Vallelunga è arrivato carichissimo e nella gara dell’MDC ha inflitto un distacco abissale ai suoi avversari.

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Era l’unico titolo Malossi che si assegna-va a Vallelunga, valida come quinta prova del Trofeo ScooterMatic Regioni Sud, e la matematica teneva ancora in corsa tre pi-loti, staccati di un’inezia: Antonio D’Urso, Francesco Reale e Giuliano Gargiulo sono arrivati a Campagnano con la determina-zione delle grandi occasioni e staccati dal primo all’ultimo di 5 punti. A fare da spar-ring partners Giuseppe Musella, che ha ri-trovato a Sarno la sua forma migliore, e Rocco Coviello, che ha da recriminare sui punti persi, spesso, non per colpa sua.

LE CRONOE sono proprio loro due che aprono le

danze nel primo turno di qualifica portan-dosi avanti con un piccolissimo margine sugli inseguitori. Il veterano napoletano da il massimo e stacca un tempo da far rabbri-vidire tutti, tallonato da Coviello pronto a sfruttare ogni più piccola scia. Si difendo-no Reale e D’Urso, che vanno a completa-re la prima fila, mentre appare in difficoltà Giuliano Gargiulo, solitamente velocissimo ed invece solo sesto alle spalle di Adinol-fi.

Secondo turno di prove e nessuno è in grado di levare la pole a Musella, ma si migliora notevolmente Francesco Reale che va a prendersi la seconda piazza da-vanti a Coviello e D’Urso. Adinolfi è quinto mentre appare ancora più in crisi Giuliano Gargiulo, con lo Zip che non ne vuole sa-pere di andare.

LE GAREParte gara 1 e il poleman Musella rimane

fermo in pista: il napoletano riparte con oltre 30 secondi di distacco, mentre da-vanti si portano i tre pretendenti al titolo e Coviello. I quattro fanno il vuoto tenendo il ritmo elevatissimo, mentre dietro il trenino

TITOLO REALE!

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sfila senza troppi sussulti. L’attenzione è tutta concentrata sulla testa con quattro piloti che girano a ritmo spaventoso: Reale rimane in testa per tutti i 9 giri della finale con Gargiulo, Coviello e D’Urso “discipli-natamente” incollati allo scarico. Solo que-sti due si scambiano la posizione a metà gara, per un errore di Coviello che poi ritor-na dentro segnando il giro più veloce. Tutto è rimandato all’ultimo passaggio, anzi all’ul-tima curva: nella Roma entra per primo Gargiulo davanti a Coviello con Reale che li segue vicinissimo; i primi due escono affiancati e Reale li andrà a beffare per 80 millesimi di secondo, mentre D’Urso chiu-de in quarta posizione a 3 decimi dal vinci-tore. La lotta per il quinto posto vede Tele-sca vincere la volata su Spinelli, Sciarrino, Rossetti e Riccio, mentre gli altri chiudono più staccati con Musella che recupera fino alla quattordicesima posizione e viene bef-fato dall’amico Barbato in volata per soli 9 millesimi di secondo.

Gara 2 e giochi ancora apertissimi fra i tre contendenti: ora in testa c’è Reale con tre punti su D’Urso e quattro su Gargiulo. Non si possono fare più calcoli, bisogna vincere e poi si vede. E ci sono sempre Coviello e Musella che hanno voglia di fare bottino pieno. Al via questa volta Musella parte bene e si porta avanti, inseguito da D’Urso, Gargiulo, Coviello e Reale: il vete-rano non vuole fare da arbitro nella lotta al titolo e sportivamente si tira indietro, la-sciando sfilare i contendenti e attestandosi in quinta posizione. Davanti è spettacolo puro: in testa vanno prima D’Urso, poi Co-viello, poi Gargiulo ed ancora Coviello con Reale che però riesce a stare attaccato ai tre avversari. Dietro Telesca, Rossetti, Sciarrino, Adinolfi e Riccio fanno una splendida gara esaltando ancor di più l’ul-tima prova del Sud.

NEXT ROUND: FINALE DELLE REGIONI - ADRIA (RO) 2/10

Reale è il nuovo campione del Trofeo ScooterMatic delle Regioni

Sud dopo due gare incredibili!

Nell’ultimo giro D’Urso, dopo essersi portato anche in testa per un paio di curve, capisce che non può entrare nella lotta per la vittoria. Coviello riesce a portarsi al co-mando proprio nel finale e regola in volata, per soli 76 millesimi di secondo Reale e Gargiulo che arrivano sul traguardo incre-dibilmente appaiati con lo stesso tempo. Quarto chiude Antonio D’Urso davanti a Spinelli, Adinolfi, Rossetti, Sciarrino Tele-sca e Riccio, autori di una bella volata.

Per somma punti gara e titolo vanno a Francesco Reale, che proprio a Vallelunga, in gara 1, coglie la sua prima vittoria dopo una serie spaventosa di podi. Il suo Team Manager, Armando Di Pasquale gongola di gioia: “Visto? Ha vinto quando era neces-sario”. Il salernitano invece rimane di poche parole: “gara difficile con grandi avversari – dice Reale – non mi aspettavo di potermi giocare il titolo, ma visto che c’ero ci ho provato fino alla fine. E ci sono riuscito”.

Secondo per somma punti è Rocco Co-viello: “almeno la soddisfazione di aver vinto le stesse man-che di Gargiulo – si con-sola il potentino della RC Motors – con il senno di poi mi so-no mancati alcuni punti “pesanti” per errori altrui, altri-menti ero qui a gio-carmi il titolo con questi tre fantastici avversari”.

Giuliano Gargiulo è con il foglio della classi-fica in mano, è terzo per somma punti: “è incredibi-le, abbiamo lo stesso tempo e quindi siamo classificati en-trambi secondi, almeno in gara 2 –

dice il sorrentino del Team Macera – per il titolo avrei dovuto vincere e Reale doveva arrivare terzo. L’errore l’ho fatto a Sarno qui non ho nulla da rimproverarmi. Bravissimi avversari”.

D’Urso non si da pace: “Ho cominciato l’anno male poi ho recuperato benissimo – racconta il laziale della LLCP & DPS – non vi nascondo che mi sentivo sicurissimo sulla pista di casa. Lo scorso anno il titolo mi sfuggi per poco, ma sarebbe stato trop-po. Quest’anno pensavo di riuscirci e me-ritarlo ed invece sono stato beffato da due ragazzini che hanno guidato come vetera-ni”.

Va in archivio il Trofeo ScooterMatic Re-gioni Sud: un altro anno vissuto alla gran-de, con gare spettacolari, tantissimi piloti in griglia e risultato incerto fino all’ultima bandiera a scacchi, nella pura tradizione dei Trofei Malossi.

Ilio Ascione

In alto: la partenza della quinta e ultima tappa del Trofeo ScooterMatic delle Regioni Sud.

Amaro quarto posto per D’Urso (20), uno dei grandi protagonisti della lotta all’iride di quest’anno.

Il giovanissimo Spinelli (29) ha subito dimostrato alla prima gara di voler stare con i primi, chiudendo quinto assoluto

Sotto: Reale (93) limita i danni di un weekend difficile con un’ottima terza posizione che lo mantiene in lizza per il titolo finale.Sotto: Terzo posto per Gargiulo (58), in lizza per il titolo fino all’ultima curva.

Classifica Gara

Trofeo Scootermatic Extreme Sud5a Prova - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Pos. Pilota Team Tot1 93 Reale Francesco D.P.S. 2062 58 Gargiulo Giuliano Macera 2003 20 D’Urso Antonio LL.CP. & DPS 1994 14 Coviello Rocco R.C. Motors 1575 86 Telesca Rocco R.C. Motors 1286 77 Adinolfi Gennaro A.G.R. Adinolfi 1207 43 Sciarrino Ivan Accardo 1098 40 Barbato Gennaro Nerone Racing 1049 80 Riccio Antonio Musella Racing 9810 27 Musella Giuseppe Musella Racing 98

Pos. Pilota Team Punti1 93 Reale Francesco D.P.S. 25 22 472 14 Coviello Rocco R.C.Motors 20 25 453 58 Gargiulo Giuliano Macera 22 20 424 20 D’Urso Antonio LL.CP. & DPS 18 18 365 29 Spinelli Raoul Spinelli 15 16 316 43 Sciarrino Ivan Accardo 14 15 297 86 Telesca Rocco RC Motors 16 12 288 13 Rossetti Federico Sambucci Moto 13 14 279 80 Riccio Antonio Musella Racing 12 11 2310 11 Milito Alfonso AGR Adinolfi 11 10 2111. 11 Adinolfi G. (AGR Adinolfi) 6-13-19; 12. 82 Urbano M. (Urbano Racing) 9-9-18; 13. 33 Capraro M. (LL.CP. Scooter T.) 10-7-17; 14. 40 Barbato G. (Nerone Racing) 8-7-15; 15. 7 Esposito M. (Lotito Moto M&M) 5-6-11; 16. 27 Musella G. (Musella Racing) 7-0-7.

11. 11 Milito A. (A.G.R. Adinolfi) 84; 12. 4 Formisano L. (Forecing) 78; 13. 67 Rucci F. (Rucci) 74; 14. 33 Capraro M. (LL.CP. Scooter) 52; 15. 69 Quartarone M. (LL.CP. Scooter) 46; 16 Rossetti F. (Sambucci Moto) 43; 17. 31 Luciani D. (Sambucci Moto) 39; 18. 12 Lotito L. (Lotito Moto M&M) 32; 19. 10 Magliulo N. (Accardo) 31; 20. 15 Di Michele A. (Di.Ma.Racing M&M) 30; 21. 29 Spinelli R. 31; 22. 110 Schena A. (Lotito Moto M&M) 27; 23. 7 Esposito M. (Lotito Moto M&M) 24; 24. 82 Urbano M. (Urbano Racing) 18; 25. 71 Iacovella M (DPS) 17; 26. 48 Mennone R. (Sambucci Moto) 7.

Classifica Trofeo

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Reale (93) ha vinto la gara di Vallelunga e si è aggiudicato il suo primo titolo ScooterMatic Sud. A destra: questo podio rappresenta benissimo la stagione 2011 della ScooterMatic Regioni con Reale, Coviello, Gargiulo e D’Urso.

Coviello (14) chiude secondo a Vallelunga; avrebbe potuto puntare più in alto ma incassa qualche zero

di troppo lungo la stagione.

Era l’unico titolo Malossi che si assegna-va a Vallelunga, valida come quinta prova del Trofeo ScooterMatic Regioni Sud, e la matematica teneva ancora in corsa tre pi-loti, staccati di un’inezia: Antonio D’Urso, Francesco Reale e Giuliano Gargiulo sono arrivati a Campagnano con la determina-zione delle grandi occasioni e staccati dal primo all’ultimo di 5 punti. A fare da spar-ring partners Giuseppe Musella, che ha ri-trovato a Sarno la sua forma migliore, e Rocco Coviello, che ha da recriminare sui punti persi, spesso, non per colpa sua.

LE CRONOE sono proprio loro due che aprono le

danze nel primo turno di qualifica portan-dosi avanti con un piccolissimo margine sugli inseguitori. Il veterano napoletano da il massimo e stacca un tempo da far rabbri-vidire tutti, tallonato da Coviello pronto a sfruttare ogni più piccola scia. Si difendo-no Reale e D’Urso, che vanno a completa-re la prima fila, mentre appare in difficoltà Giuliano Gargiulo, solitamente velocissimo ed invece solo sesto alle spalle di Adinol-fi.

Secondo turno di prove e nessuno è in grado di levare la pole a Musella, ma si migliora notevolmente Francesco Reale che va a prendersi la seconda piazza da-vanti a Coviello e D’Urso. Adinolfi è quinto mentre appare ancora più in crisi Giuliano Gargiulo, con lo Zip che non ne vuole sa-pere di andare.

LE GAREParte gara 1 e il poleman Musella rimane

fermo in pista: il napoletano riparte con oltre 30 secondi di distacco, mentre da-vanti si portano i tre pretendenti al titolo e Coviello. I quattro fanno il vuoto tenendo il ritmo elevatissimo, mentre dietro il trenino

TITOLO REALE!

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sfila senza troppi sussulti. L’attenzione è tutta concentrata sulla testa con quattro piloti che girano a ritmo spaventoso: Reale rimane in testa per tutti i 9 giri della finale con Gargiulo, Coviello e D’Urso “discipli-natamente” incollati allo scarico. Solo que-sti due si scambiano la posizione a metà gara, per un errore di Coviello che poi ritor-na dentro segnando il giro più veloce. Tutto è rimandato all’ultimo passaggio, anzi all’ul-tima curva: nella Roma entra per primo Gargiulo davanti a Coviello con Reale che li segue vicinissimo; i primi due escono affiancati e Reale li andrà a beffare per 80 millesimi di secondo, mentre D’Urso chiu-de in quarta posizione a 3 decimi dal vinci-tore. La lotta per il quinto posto vede Tele-sca vincere la volata su Spinelli, Sciarrino, Rossetti e Riccio, mentre gli altri chiudono più staccati con Musella che recupera fino alla quattordicesima posizione e viene bef-fato dall’amico Barbato in volata per soli 9 millesimi di secondo.

Gara 2 e giochi ancora apertissimi fra i tre contendenti: ora in testa c’è Reale con tre punti su D’Urso e quattro su Gargiulo. Non si possono fare più calcoli, bisogna vincere e poi si vede. E ci sono sempre Coviello e Musella che hanno voglia di fare bottino pieno. Al via questa volta Musella parte bene e si porta avanti, inseguito da D’Urso, Gargiulo, Coviello e Reale: il vete-rano non vuole fare da arbitro nella lotta al titolo e sportivamente si tira indietro, la-sciando sfilare i contendenti e attestandosi in quinta posizione. Davanti è spettacolo puro: in testa vanno prima D’Urso, poi Co-viello, poi Gargiulo ed ancora Coviello con Reale che però riesce a stare attaccato ai tre avversari. Dietro Telesca, Rossetti, Sciarrino, Adinolfi e Riccio fanno una splendida gara esaltando ancor di più l’ul-tima prova del Sud.

NEXT ROUND: FINALE DELLE REGIONI - ADRIA (RO) 2/10

Reale è il nuovo campione del Trofeo ScooterMatic delle Regioni

Sud dopo due gare incredibili!

Nell’ultimo giro D’Urso, dopo essersi portato anche in testa per un paio di curve, capisce che non può entrare nella lotta per la vittoria. Coviello riesce a portarsi al co-mando proprio nel finale e regola in volata, per soli 76 millesimi di secondo Reale e Gargiulo che arrivano sul traguardo incre-dibilmente appaiati con lo stesso tempo. Quarto chiude Antonio D’Urso davanti a Spinelli, Adinolfi, Rossetti, Sciarrino Tele-sca e Riccio, autori di una bella volata.

Per somma punti gara e titolo vanno a Francesco Reale, che proprio a Vallelunga, in gara 1, coglie la sua prima vittoria dopo una serie spaventosa di podi. Il suo Team Manager, Armando Di Pasquale gongola di gioia: “Visto? Ha vinto quando era neces-sario”. Il salernitano invece rimane di poche parole: “gara difficile con grandi avversari – dice Reale – non mi aspettavo di potermi giocare il titolo, ma visto che c’ero ci ho provato fino alla fine. E ci sono riuscito”.

Secondo per somma punti è Rocco Co-viello: “almeno la soddisfazione di aver vinto le stesse man-che di Gargiulo – si con-sola il potentino della RC Motors – con il senno di poi mi so-no mancati alcuni punti “pesanti” per errori altrui, altri-menti ero qui a gio-carmi il titolo con questi tre fantastici avversari”.

Giuliano Gargiulo è con il foglio della classi-fica in mano, è terzo per somma punti: “è incredibi-le, abbiamo lo stesso tempo e quindi siamo classificati en-trambi secondi, almeno in gara 2 –

dice il sorrentino del Team Macera – per il titolo avrei dovuto vincere e Reale doveva arrivare terzo. L’errore l’ho fatto a Sarno qui non ho nulla da rimproverarmi. Bravissimi avversari”.

D’Urso non si da pace: “Ho cominciato l’anno male poi ho recuperato benissimo – racconta il laziale della LLCP & DPS – non vi nascondo che mi sentivo sicurissimo sulla pista di casa. Lo scorso anno il titolo mi sfuggi per poco, ma sarebbe stato trop-po. Quest’anno pensavo di riuscirci e me-ritarlo ed invece sono stato beffato da due ragazzini che hanno guidato come vetera-ni”.

Va in archivio il Trofeo ScooterMatic Re-gioni Sud: un altro anno vissuto alla gran-de, con gare spettacolari, tantissimi piloti in griglia e risultato incerto fino all’ultima bandiera a scacchi, nella pura tradizione dei Trofei Malossi.

Ilio Ascione

In alto: la partenza della quinta e ultima tappa del Trofeo ScooterMatic delle Regioni Sud.

Amaro quarto posto per D’Urso (20), uno dei grandi protagonisti della lotta all’iride di quest’anno.

Il giovanissimo Spinelli (29) ha subito dimostrato alla prima gara di voler stare con i primi, chiudendo quinto assoluto

Sotto: Reale (93) limita i danni di un weekend difficile con un’ottima terza posizione che lo mantiene in lizza per il titolo finale.Sotto: Terzo posto per Gargiulo (58), in lizza per il titolo fino all’ultima curva.

Classifica Gara

Trofeo Scootermatic Extreme Sud5a Prova - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Pos. Pilota Team Tot1 93 Reale Francesco D.P.S. 2062 58 Gargiulo Giuliano Macera 2003 20 D’Urso Antonio LL.CP. & DPS 1994 14 Coviello Rocco R.C. Motors 1575 86 Telesca Rocco R.C. Motors 1286 77 Adinolfi Gennaro A.G.R. Adinolfi 1207 43 Sciarrino Ivan Accardo 1098 40 Barbato Gennaro Nerone Racing 1049 80 Riccio Antonio Musella Racing 9810 27 Musella Giuseppe Musella Racing 98

Pos. Pilota Team Punti1 93 Reale Francesco D.P.S. 25 22 472 14 Coviello Rocco R.C.Motors 20 25 453 58 Gargiulo Giuliano Macera 22 20 424 20 D’Urso Antonio LL.CP. & DPS 18 18 365 29 Spinelli Raoul Spinelli 15 16 316 43 Sciarrino Ivan Accardo 14 15 297 86 Telesca Rocco RC Motors 16 12 288 13 Rossetti Federico Sambucci Moto 13 14 279 80 Riccio Antonio Musella Racing 12 11 2310 11 Milito Alfonso AGR Adinolfi 11 10 2111. 11 Adinolfi G. (AGR Adinolfi) 6-13-19; 12. 82 Urbano M. (Urbano Racing) 9-9-18; 13. 33 Capraro M. (LL.CP. Scooter T.) 10-7-17; 14. 40 Barbato G. (Nerone Racing) 8-7-15; 15. 7 Esposito M. (Lotito Moto M&M) 5-6-11; 16. 27 Musella G. (Musella Racing) 7-0-7.

11. 11 Milito A. (A.G.R. Adinolfi) 84; 12. 4 Formisano L. (Forecing) 78; 13. 67 Rucci F. (Rucci) 74; 14. 33 Capraro M. (LL.CP. Scooter) 52; 15. 69 Quartarone M. (LL.CP. Scooter) 46; 16 Rossetti F. (Sambucci Moto) 43; 17. 31 Luciani D. (Sambucci Moto) 39; 18. 12 Lotito L. (Lotito Moto M&M) 32; 19. 10 Magliulo N. (Accardo) 31; 20. 15 Di Michele A. (Di.Ma.Racing M&M) 30; 21. 29 Spinelli R. 31; 22. 110 Schena A. (Lotito Moto M&M) 27; 23. 7 Esposito M. (Lotito Moto M&M) 24; 24. 82 Urbano M. (Urbano Racing) 18; 25. 71 Iacovella M (DPS) 17; 26. 48 Mennone R. (Sambucci Moto) 7.

Classifica Trofeo

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Reale (93) ha vinto la gara di Vallelunga e si è aggiudicato il suo primo titolo ScooterMatic Sud. A destra: questo podio rappresenta benissimo la stagione 2011 della ScooterMatic Regioni con Reale, Coviello, Gargiulo e D’Urso.

Coviello (14) chiude secondo a Vallelunga; avrebbe potuto puntare più in alto ma incassa qualche zero

di troppo lungo la stagione.

Page 24: 26 luglio - Motosprint 30

Quarta prova del Trofeo Malossi T-Max Cup sull’autodromo di Vallelunga e spetta-colo a gogo già dalle prove libere, con i piloti che non si sono risparmiati per tutto il weekend, nei loro turni e nei turni dedicati all’iniziativa promozionale “Porta in pista il tuo T-Max” dove Luigi Pannone, Marco Del-mastro e Giuseppe Russo hanno fatto da apripista ad un gruppo di appassionati che hanno aderito all’iniziativa promossa dalla Race Service Malossi.

LE CRONODalle prove ufficiali si comincia a fare sul

serio. I tre principali sfidanti si danno batta-glia con Pannone che si porta in pole e Delmastro e Fusto che inseguono a ruota. Al termine delle prove il romano conferma il miglior tempo, ritoccandolo varie volte, in-seguito vanamente da Delmastro e Cesare Fusto che comunque sono vicinissimi. A Completare la prima fila c’è D’Elia in perfet-ta forma (anche lui sotto il minuto) mentre la seconda fila vede l’esordiente Castagne-ris chiudere in quinta posizione davanti al tiberino Giuseppe Russo, Gaggino e Ferra-ra, nono è Caraci mentre Turbino deve dare forfait per la rottura del propulsore.

Secondo turno e Fusto fa il diavolo a quattro limando altri decimi e chiudendo la sessione davanti a Del Mastro e Pannone. La griglia però vede Pannone conservare la pole con un vantaggio esiguo di soli 23 millesimi di secondo su Fusto e 106 mille-simi su Delmastro. A 6 decimi chiude la prima fila D’Elia che si riconferma la quarta forza in pista. In seconda fila c’è Castagne-ris braccato da Ferrara e Gaggino, mentre Russo precipita in ottava posizione.

LA GARAAl via Fusto anticipa il semaforo, se ne

rende conto, frena ma ormai la frittata è fatta e si becca 30 secondi di penalità.

NEXT ROUND: 5° ADRIA (RO) 2 OTTOBRE

COLPI di SCENA

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE [email protected]

Fusto vince ma è penalizzatoper partenza anticipata; la vittoria va

a Pannone seguito da Delmastro e D’Elia

Pannone si mette a ruota con D’Elia e Del-mastro negli scarichi. Più staccati inseguo-no Russo (partito fortissimo) Castagneris, Ferrara e Gaggino. A Fusto vengono dati 30 secondi di penalità e, nonostante una gara tiratissima, non riuscirà a recuperare posizioni chiudendo ultimo. Non finisce il primo giro Giuseppe Russo che, per un suo errore, chiude la corsa alla esse con una scivolata.

Delmastro al terzo giro si libera di D’Elia e si butta all’inseguimento di Pannone. Re-cupera qualcosa ma, quando ormai sente la scia del romano, questi cambia passo e gli fa capire che non è aria. Anzi SuperPann si avvicina addirittura a Fusto dando l’im-pressione di voler passare per primo sotto la bandiera a scacchi. Fusto intanto segna il giro più veloce che gli vale almeno la consolazione della coppa a fine gara. Sul terzo gradino del podio sale D’Elia che sca-valca in classifica Ferrara, giunto quinto. Per D’Elia è il primo podio della stagione ed è arrivato dopo un bel duello prima con Delmastro e poi con l’esordiente Castagne-ris che è stato bruciato sul traguardo per soli 140 millesimi di secondo. Sesto posto

In alto: la partenza della TMax Cup a Vallelunga è sempre molto sentita.

Sotto, a sinistra: Castagneris (95) ha esordito a Vallelunga nella TMax Cup e ha conquistato subito un ottimo quarto posto!

Sotto, a destra: quinto posto per Ferrara (53), molto divertito dal circuito romano.

Pos. Pilota Team Punti1 41 Pannone Luigi Superpann 252 28 Delmastro Marco N’Gula Racing 223 77 D’Elia Angelo Funny Racing 204 95 Castagneris Alex Minischetti 185 53 Ferrara Francesco Full Bike 166 87 Gaggino Marco Full Bike 157 72 Caraci Giancarlo Team BO 148 57 Fusto Cesare Full Bike 139 9 Russo Giuseppe Russo Racing 110 67 Turbino Alessandro Full Bike 1

Classifica Gara

Trofeo TMax Cup Malossi Yamaha4a Prova - Autodromo Vallelunga - 17 luglio 2011

rie su cinque, anche da Pannone che quest’anno e veramente Super”.

E adesso ci sarà Adria. All’internatonal Raceway si decidono le sorti della T-Max Cup targata Malossi: Pannone non può permettersi errori, molto vicino c’è Marco Delmastro!

Ilio Ascione

FOTOSPORT www.fotosport.biz

Pos. Pilota Team Tot1 41 Pannone Luigi Superpann 1002 28 Delmastro Marco N’Gula Racing 843 57 Fusto Cesare Full Bike 734 77 D’Elia Angelo Funny Racing 705 53 Ferrara Francesco Full Bike 676 87 Gaggino Marco Full Bike 647 67 Turbino Alessandro Full Bike 408 9 Russo Giuseppe Russo Racing 319 72 Caraci Giancarlo Borgna 2610 59 Rossi PierPaolo Rossi 2511 95 Castagneris Alex Minischetti 18

Classifica Trofeo

per Gaggino che precede di poco Caraci a meno di mezza pista dal vincitore, segno di un’aumentata competitività dei piloti e di un sostanziale equilibrio delle forze in campo.

LE INTERVISTELa vittoria va quindi a Pannone che fa

poker e si appresta ad attaccare il record di Cesare Fusto che, nel 2008, vinse tutte le gare del Trofeo: “questa volta devo dire che sono stato fortunato – dice il pilota romano – avevamo lo stesso passo e pote-va essere una bellissima battaglia ma l’er-rore di Cesare e la partenza pessima di Delmastro mi hanno permesso di ammini-strare fin sotto la bandiera a scacchi. Per un attimo ho pensato anche di andare a pren-dere Cesare Fusto ma poi mi sono reso conto che avrei corso troppi rischi. Va bene così, ma non è ancora finita”.

Sul secondo gradino del podio c’è anco-ra Marco Del Mastro. Il torinese ci ha mes-so l’anima ma i due giri alle spalle di D’Elia sono stati fatali ai fini del risultato: un po’ di traffico e poi non ho potuto recuperare – dice il pilota del ‘Ngula Team – quando mi sono avvicinato Pannone ha cambiato pas-

so ed era inutile rischiare. La matematica dice che ad Adria posso ancora sperare… ma mi sembra un’utopia, piuttosto che un sogno”.

Fusto, alla fine ottavo, non si da pace, ma trova il modo di sorridere: “Ho fatto un errore grandissimo e me ne sono reso con-to subito. Ma ormai la frittata era fatta – si rammarica il rider ligure - Di positivo c’è che finalmente ho guidato come so fare: veloce, continuo e senza sbavature. Ecco di questo sono soddisfatto. So che ad Adria potrò cercare di difendere il mio record di 5 vitto-

Porta in pista il tuo TMax!Un’iniziativa nata dai piloti della T-Max Cup a Binetto, organizzata in tempi strettissimi da Race Service e condotta in porto a Valleunga: “Porta in pista il tuo T-Max” ha coinvolto clienti del Maxi giapponese curiosi di assaggiare sul circuito di Campagnano il loro bicilindrico. Un numero ristretto di partecipanti per ovvie ragioni di tempo ma il successo è stato sancito. Fra gli intervenuti c’è un volto conosciuto (ha partecipato a qualche gara del Trofeo negli anni passati e altri invece completamente a digiuno di pista ma entusiasti dell’iniziativa. A tutti la Race Service Malossi ha regalato a sorpresa la licenza promo sport per permettere di girare con copertura assicurativa. Un piccolo briefing con il direttore di gara, seguito con attenzione, e poi in pista. A fare da “chiocce” c’erano Luigi Pannone, Giuseppe Russo e Marco Delmastro. “Più che una scorta è stata una vera scuola in pista – hanno commentato i partecipanti – i piloti sono stati gentilissimi e prodighi di consigli nei nostri confronti”. “Ci hanno fatto vedere dove mettere le ruote, le traiettorie e le staccate – ci dice Pierluigi Sulli. “Ci hanno dato assistenza ai box per smontare specchietti e nastrare i fari, oltre ad un mare di consigli che ci possono tornare utili anche nell’uso quotidiano dei nostri T-Max” – aggiunge Fabio Porreca e Gianluca Dominici aggiunge: “ ti aspetti di trovare gente tesa per la gara ed invece abbiamo trovato dei ragazzi disponibilissimi, che hanno vissuto quest’esperienza con la stessa nostra emozione”.A chiudere l’entusiasmo dei “T-Maxisti” c’è “mezzamanopola”, al secolo Antonello Bafundi, pilota della T-Max Cup di qualche anno fa: “è stato bello ritornare in mezzo ai Trofeisti – asserisce il romano – ho trovato un ambiente ancora più bello e stimolante. Ho visto che i piloti comunque sono propensi a darsi una mano e consigli per migliorare. Potrei anche pensare di tornare e poi magari cambio il nick perché poi do più gas…”Tre turni in pista, tutti da venti minuti con tutti puntualissimi al cancello ingresso pista, i piloti e gli allievi. “Un’esperienza positiva per tutti – dicono Marco Delmastro e Giuseppe Russo - credo che la ripeteremo alla prima occasione: di certo ad Adria”.Solo all’ultimo turno mancavano due persone all’appello, un allievo, affaticato per i turni precedenti e Pannone: “il meccanico stava smontando il mio T-Max perché pensava che dovessimo entrare più tardi – racconta SuperPann –mi è scappata anche un’imprecazione perché mi dispiaceva per i ragazzi. Poi sono andati a vederli e salutarli quando hanno finito di girare. E’ stata un’esperienza bellissima per noi piloti”.

Pannone (41) ha conquistato la quarta gara su quattro disputate, approfittando della falsa partenza di Fusto, primo al traguardo ma penalizzato per essersi mosso in anticipo sulla griglia di partenza.

Marco Delmastro (28) ha chiuso sul secondo gradino del podio, amministrando una gara atipica.

Angelo D’Elia (77) sale sul terzo gradino del podio dopo una gara magnifica.

A destra: sul podio Pannone festeggia la vittoria davanti a Delmastro e D’Elia, mentre Fusto solleva la coppa per il giro veloce, dopo aver dovuto abdicare alla vittoria per partenza anticipata.

www. .com trofei.malossi.com CERCATE TROFEI MALOSSIANCHE SU FACEBOOK!

Quarta prova del Trofeo Malossi T-Max Cup sull’autodromo di Vallelunga e spetta-colo a gogo già dalle prove libere, con i piloti che non si sono risparmiati per tutto il weekend, nei loro turni e nei turni dedicati all’iniziativa promozionale “Porta in pista il tuo T-Max” dove Luigi Pannone, Marco Del-mastro e Giuseppe Russo hanno fatto da apripista ad un gruppo di appassionati che hanno aderito all’iniziativa promossa dalla Race Service Malossi.

LE CRONODalle prove ufficiali si comincia a fare sul

serio. I tre principali sfidanti si danno batta-glia con Pannone che si porta in pole e Delmastro e Fusto che inseguono a ruota. Al termine delle prove il romano conferma il miglior tempo, ritoccandolo varie volte, in-seguito vanamente da Delmastro e Cesare Fusto che comunque sono vicinissimi. A Completare la prima fila c’è D’Elia in perfet-ta forma (anche lui sotto il minuto) mentre la seconda fila vede l’esordiente Castagne-ris chiudere in quinta posizione davanti al tiberino Giuseppe Russo, Gaggino e Ferra-ra, nono è Caraci mentre Turbino deve dare forfait per la rottura del propulsore.

Secondo turno e Fusto fa il diavolo a quattro limando altri decimi e chiudendo la sessione davanti a Del Mastro e Pannone. La griglia però vede Pannone conservare la pole con un vantaggio esiguo di soli 23 millesimi di secondo su Fusto e 106 mille-simi su Delmastro. A 6 decimi chiude la prima fila D’Elia che si riconferma la quarta forza in pista. In seconda fila c’è Castagne-ris braccato da Ferrara e Gaggino, mentre Russo precipita in ottava posizione.

LA GARAAl via Fusto anticipa il semaforo, se ne

rende conto, frena ma ormai la frittata è fatta e si becca 30 secondi di penalità.

NEXT ROUND: 5° ADRIA (RO) 2 OTTOBRE

COLPI di SCENA

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Fusto vince ma è penalizzatoper partenza anticipata; la vittoria va

a Pannone seguito da Delmastro e D’Elia

Pannone si mette a ruota con D’Elia e Del-mastro negli scarichi. Più staccati inseguo-no Russo (partito fortissimo) Castagneris, Ferrara e Gaggino. A Fusto vengono dati 30 secondi di penalità e, nonostante una gara tiratissima, non riuscirà a recuperare posizioni chiudendo ultimo. Non finisce il primo giro Giuseppe Russo che, per un suo errore, chiude la corsa alla esse con una scivolata.

Delmastro al terzo giro si libera di D’Elia e si butta all’inseguimento di Pannone. Re-cupera qualcosa ma, quando ormai sente la scia del romano, questi cambia passo e gli fa capire che non è aria. Anzi SuperPann si avvicina addirittura a Fusto dando l’im-pressione di voler passare per primo sotto la bandiera a scacchi. Fusto intanto segna il giro più veloce che gli vale almeno la consolazione della coppa a fine gara. Sul terzo gradino del podio sale D’Elia che sca-valca in classifica Ferrara, giunto quinto. Per D’Elia è il primo podio della stagione ed è arrivato dopo un bel duello prima con Delmastro e poi con l’esordiente Castagne-ris che è stato bruciato sul traguardo per soli 140 millesimi di secondo. Sesto posto

In alto: la partenza della TMax Cup a Vallelunga è sempre molto sentita.

Sotto, a sinistra: Castagneris (95) ha esordito a Vallelunga nella TMax Cup e ha conquistato subito un ottimo quarto posto!

Sotto, a destra: quinto posto per Ferrara (53), molto divertito dal circuito romano.

Pos. Pilota Team Punti1 41 Pannone Luigi Superpann 252 28 Delmastro Marco N’Gula Racing 223 77 D’Elia Angelo Funny Racing 204 95 Castagneris Alex Minischetti 185 53 Ferrara Francesco Full Bike 166 87 Gaggino Marco Full Bike 157 72 Caraci Giancarlo Team BO 148 57 Fusto Cesare Full Bike 139 9 Russo Giuseppe Russo Racing 110 67 Turbino Alessandro Full Bike 1

Classifica Gara

Trofeo TMax Cup Malossi Yamaha4a Prova - Autodromo Vallelunga - 17 luglio 2011

rie su cinque, anche da Pannone che quest’anno e veramente Super”.

E adesso ci sarà Adria. All’internatonal Raceway si decidono le sorti della T-Max Cup targata Malossi: Pannone non può permettersi errori, molto vicino c’è Marco Delmastro!

Ilio Ascione

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Pos. Pilota Team Tot1 41 Pannone Luigi Superpann 1002 28 Delmastro Marco N’Gula Racing 843 57 Fusto Cesare Full Bike 734 77 D’Elia Angelo Funny Racing 705 53 Ferrara Francesco Full Bike 676 87 Gaggino Marco Full Bike 647 67 Turbino Alessandro Full Bike 408 9 Russo Giuseppe Russo Racing 319 72 Caraci Giancarlo Borgna 2610 59 Rossi PierPaolo Rossi 2511 95 Castagneris Alex Minischetti 18

Classifica Trofeo

per Gaggino che precede di poco Caraci a meno di mezza pista dal vincitore, segno di un’aumentata competitività dei piloti e di un sostanziale equilibrio delle forze in campo.

LE INTERVISTELa vittoria va quindi a Pannone che fa

poker e si appresta ad attaccare il record di Cesare Fusto che, nel 2008, vinse tutte le gare del Trofeo: “questa volta devo dire che sono stato fortunato – dice il pilota romano – avevamo lo stesso passo e pote-va essere una bellissima battaglia ma l’er-rore di Cesare e la partenza pessima di Delmastro mi hanno permesso di ammini-strare fin sotto la bandiera a scacchi. Per un attimo ho pensato anche di andare a pren-dere Cesare Fusto ma poi mi sono reso conto che avrei corso troppi rischi. Va bene così, ma non è ancora finita”.

Sul secondo gradino del podio c’è anco-ra Marco Del Mastro. Il torinese ci ha mes-so l’anima ma i due giri alle spalle di D’Elia sono stati fatali ai fini del risultato: un po’ di traffico e poi non ho potuto recuperare – dice il pilota del ‘Ngula Team – quando mi sono avvicinato Pannone ha cambiato pas-

so ed era inutile rischiare. La matematica dice che ad Adria posso ancora sperare… ma mi sembra un’utopia, piuttosto che un sogno”.

Fusto, alla fine ottavo, non si da pace, ma trova il modo di sorridere: “Ho fatto un errore grandissimo e me ne sono reso con-to subito. Ma ormai la frittata era fatta – si rammarica il rider ligure - Di positivo c’è che finalmente ho guidato come so fare: veloce, continuo e senza sbavature. Ecco di questo sono soddisfatto. So che ad Adria potrò cercare di difendere il mio record di 5 vitto-

Porta in pista il tuo TMax!Un’iniziativa nata dai piloti della T-Max Cup a Binetto, organizzata in tempi strettissimi da Race Service e condotta in porto a Valleunga: “Porta in pista il tuo T-Max” ha coinvolto clienti del Maxi giapponese curiosi di assaggiare sul circuito di Campagnano il loro bicilindrico. Un numero ristretto di partecipanti per ovvie ragioni di tempo ma il successo è stato sancito. Fra gli intervenuti c’è un volto conosciuto (ha partecipato a qualche gara del Trofeo negli anni passati e altri invece completamente a digiuno di pista ma entusiasti dell’iniziativa. A tutti la Race Service Malossi ha regalato a sorpresa la licenza promo sport per permettere di girare con copertura assicurativa. Un piccolo briefing con il direttore di gara, seguito con attenzione, e poi in pista. A fare da “chiocce” c’erano Luigi Pannone, Giuseppe Russo e Marco Delmastro. “Più che una scorta è stata una vera scuola in pista – hanno commentato i partecipanti – i piloti sono stati gentilissimi e prodighi di consigli nei nostri confronti”. “Ci hanno fatto vedere dove mettere le ruote, le traiettorie e le staccate – ci dice Pierluigi Sulli. “Ci hanno dato assistenza ai box per smontare specchietti e nastrare i fari, oltre ad un mare di consigli che ci possono tornare utili anche nell’uso quotidiano dei nostri T-Max” – aggiunge Fabio Porreca e Gianluca Dominici aggiunge: “ ti aspetti di trovare gente tesa per la gara ed invece abbiamo trovato dei ragazzi disponibilissimi, che hanno vissuto quest’esperienza con la stessa nostra emozione”.A chiudere l’entusiasmo dei “T-Maxisti” c’è “mezzamanopola”, al secolo Antonello Bafundi, pilota della T-Max Cup di qualche anno fa: “è stato bello ritornare in mezzo ai Trofeisti – asserisce il romano – ho trovato un ambiente ancora più bello e stimolante. Ho visto che i piloti comunque sono propensi a darsi una mano e consigli per migliorare. Potrei anche pensare di tornare e poi magari cambio il nick perché poi do più gas…”Tre turni in pista, tutti da venti minuti con tutti puntualissimi al cancello ingresso pista, i piloti e gli allievi. “Un’esperienza positiva per tutti – dicono Marco Delmastro e Giuseppe Russo - credo che la ripeteremo alla prima occasione: di certo ad Adria”.Solo all’ultimo turno mancavano due persone all’appello, un allievo, affaticato per i turni precedenti e Pannone: “il meccanico stava smontando il mio T-Max perché pensava che dovessimo entrare più tardi – racconta SuperPann –mi è scappata anche un’imprecazione perché mi dispiaceva per i ragazzi. Poi sono andati a vederli e salutarli quando hanno finito di girare. E’ stata un’esperienza bellissima per noi piloti”.

Pannone (41) ha conquistato la quarta gara su quattro disputate, approfittando della falsa partenza di Fusto, primo al traguardo ma penalizzato per essersi mosso in anticipo sulla griglia di partenza.

Marco Delmastro (28) ha chiuso sul secondo gradino del podio, amministrando una gara atipica.

Angelo D’Elia (77) sale sul terzo gradino del podio dopo una gara magnifica.

A destra: sul podio Pannone festeggia la vittoria davanti a Delmastro e D’Elia, mentre Fusto solleva la coppa per il giro veloce, dopo aver dovuto abdicare alla vittoria per partenza anticipata.

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Page 25: 26 luglio - Motosprint 30

I soliti noti… e 3 innesti nuovi: ma il risul-tato della StockBike 2011 non cambia, no-nostante l’impegno messo in mostra da pi-loti e team. Anche a Valleunga, prima finale del Trofeo promosso dalla Malossi, ecco spuntare il solito Simone Pellegrino che rie-sce a raddrizzare una gara che si preannun-ciava particolarmente difficile per lui. Il sa-lernitano ci ha messo l’anima dal primo tur-no di libere fino all’ultima bandiera a scacchi e la perseveranza è stata premiata con un’altra doppia vittoria che lo lancia verso la conquista del secondo titolo italiano conse-cutivo.

LE CRONONel primo turno di qualifica Pellegrino si

accorge subito che il suo avversario dello scorso anno, Francesco Villani, è particolar-mente in forma: il bolognese è il primo a scendere sotto il muro dell’1’02”. Il campio-ne in carica non si da per vinto: infila una sequenza veloce e si porta davanti. Al termi-ne delle prove però Villani trova il giro buono e si rimette in pole con 52 millesimi di se-condo su Simone Pellegrino. Terzo tempo per Gennaro Barbato, a 5 decimi dal pole-man, mentre più staccato chiude la prima fila Nikolas Mastrosimone. Seconda fila per Buono, Greco, Carlo Pellegrino e Volpi (an-che lui all’esordio stagionale), mentre è no-no l’esordiente Cesare Russo in sella alla Yamaha quattro tempi.

Secondo turno e Simone pellegrino sfo-dera tutta la sua classe: al dodicesimo pas-saggio però viene bruciato da Nikolas Ma-

NEXT ROUND: ADRIA (RO) 2 OTTOBRE

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE [email protected]

Pellegrino fa vedere chi è il campione e fa doppietta davanti a Mastrosimone,

velocissimo; terzo è Villani

strosimone che ha raggiunto la perfetta messa a punto della sua Derbi. Pellegrino, in carena, al giro successivo si riporta in pole e chiude il discorso qualifiche con il tempo di 1’01”229 precedendo di 17 mille-simi Mastrosimone e di 29 millesimi Villani. A chiudere la prima fila c’è ancora Barba-to.

Dietro ci sono Donato Buono, Carlo Pel-legrino, Antonio Greco e Massimiliano Volpi, mentre Cesare Russo si da da fare con la 4 tempi Yamaha penalizzata dalla rottura della centralina.

LE GARELe premesse sono di grande spettacolo

e non vengono deluse: al via parte a fionda Mastrosimone con Simone Pellegrino co-stretto ad inseguire. Villani invece resta in-truppato nel gruppo comandato da Barbato

to) e 3 decimi su Barbato. Carlo Pellegrino è settimo davanti a Cesare Russo.

Gara 2 e si aspetta la replica dello spet-tacolo, ma questa volta con tre protagonisti: Mastrosimone parte forte come al solito ma Pellegrino no si fa pregare e si porta subito in testa tallonato dal lucano e dal bologne-se. I tre vanno via a suon di giri veloci e sempre vicinissimi l’uno all’altro: si vedono schermaglie ma nessuno commette errori e le posizioni non cambiano, con i piloti con-centratissimi a tenere sotto mira l’avversa-rio. All’ultimo giro Mastrosimone si prepara all’attacco ma deve difendersi da Villani che prova a fare un brutto scherzo anche a Si-mone Pellegrino. I tre escono dalla Roma velocissimi con Pellegrino che vince di nuo-vo con 309 millesimi su Mastrosimone e 316 millesimi su Villani. Ad un secondo dai primi 3 chiude Antonio Greco, in volata su Barbato e Carlo Pellegrino: questo duello è stato ancora più spettacolare, con continui cambi di posizione, segno del grande equi-librio in pista fra moto e piloti. Più staccato chiude Donato Buono che regola alle sue spalle Massimiliano Volpi e Cesare Russo, in netto progresso come tempi sul giro.

LE INTERVISTELa vittoria per somma punti va a Simone

Pellegrino: “Oggi è stato ancora più difficile – afferma il salernitano – Mastrosimone è una realtà, Villani lo conosco bene dallo scorso anno. E’ stata una bella vittoria, forse la più bella in questo Trofeo da quando ho cominciato a correre”.

Mastrosimone (95) è sempre più veloce e costante: a Vallelunga ha dato filo da torcere ad ogni metro al campione in carica Pellegrino.

In alto: la partenza della StockBike 80/180 a Vallelunga è stata altamente spettacolare, dando il via a due gare fatte di sorpassi ad ogni curva. Sotto a sinistra: il veterano Barbato (44) sa sempre come destreggiarsi in bagarre e porta a casa un ottimo quarto assoluto.

Sotto a destra: quinta piazza finale per Greco (63) sempre velocissimo.

Villani (49) rientrato dopo un anno di assenza è stato subito della partita dei primi, chiudendo terzo.

FOTOSPORT www.fotosport.biz

www. .com trofei.malossi.com CERCATE TROFEI MALOSSIANCHE SU FACEBOOK!

Mastrosimone chiude in seconda po-sizione con la moto curata dallo Spampy Team: “Abbiamo dato il massimo in tutte e due le gare – dice il pilota lucano - Per me la prima è stata più facile, anche con i continui cambi di posizione che abbia-mo avuto: eravamo io e Simone a lottare. In gara 2 si è aggiunto Villani: forse è stata meno spettacolare ma viaggiare così vicini, pensare al punto dove attac-care e allo stesso tempo difendersi è stato faticosissimo. Però penso che ci siamo divertiti ed abbiamo divertito il pubblico”.

“Non è stato assolutamente facile que-sto weekend – racconta Francesco Villa-ni – mancavo dal Trofeo dallo scorso anno ed ho trovato un livello altissimo. Dopo l’errore in partenza di gara 1 non è stato facile liberarsi di piloti che viaggia-vano solo qualche decimo più lenti. In gara 2 sono partito bene e mi sono mes-so dietro alla moto di Mastrosimone stu-diando il punto dove passare, ma lui non ha fatto errori e in volata non ho potuto fare di più. Però ogni tanto mi guardavo dietro e vedevo gli altri tre che erano ad un secondo da me… sarebbe bastato un mio errore per mandare tutto all’aria. So-no contento così”.

Ed ora il gran finale di Adria: la Stock-Bike sta dimostrando una grandissima vitalità con gare equilibrate e combattute. Sarà così anche all’International Race-way?

Ilio Ascione

ed impiegherà qualche giro a liberarsi della scomoda compagnia. Davanti è spettacolo puro: Pellegrino attacca Mastrosimone lo passa ma, alla curva successiva il lucano è di nuovo avanti. I due faranno questo per tutta la gara, esaltando il pubblico di Valle-lunga. Intanto Villani si libera di Barbato e Buono e si butta all’inseguimento della cop-pia di testa. Il bolognese è scatenato e pro-va a rimontare ma davanti se ne accorgono e aumentano il ritmo. Alla fine di una gara spettacolare Simone Pellegrino e Mastrosi-mone arrivano alla staccata della Roma. Il lucano prova a passare ma il salernitano stringe i denti e va a vincere con soli 49 millesimi di secondo sull’avversario. Terzo è Villani mentre alle sue spalle c’è una volata straordinaria fra gli altri piloti: alla fine la spunta Buono con 5 millesimi su Greco (risalito fortissimo dopo un avvio molto cau-

Pos. Pilota Team Punti1 18 Pellegrino Simone Pellegrino Racing 25 25 502 95 Mastrosimone Nikolas Spampy T.Racing 22 22 443 49 Villani Francesco Villani 20 20 404 44 Barbato Gennaro Nerone Racing 15 18 335 63 Greco Antonio Giemme 16 16 326 8 Buono Donato Nerone Racing 18 14 327 19 Pellegrino Carlo Pellegrino Racing 14 15 298 41 Russo Cesare Superpann 13 13 269 24 Volpi Massimiliano Volpi 1 1 2

Classifica Gara

Trofeo Stock Bike 80 5a Prova - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Pos. Pilota Team Punti1 18 Pellegrino Simone Pellegrino Racing 2372 44 Barbato Gennaro Nerone Racing 1993 95 Mastrosimone Nikolas Spampy T.Racing 1944 8 Buono Donato Nerone Racing 1705 63 Greco Antonio Giemme 1396 19 Pellegrino Carlo Pellegrino Racing 1357 30 Malandrino Francesco Pellegrino Racing 738 49 Villani Francesco Villani 409 40 Chianese Angelo Nerone Racing 3510 25 Ritella Nicola Ritella 3411 82 Costabile Umberto Nerone Racing 3112 41 Russo Cesare Superpann 2613 24 Volpi Massimiliano Volpi 2

Classifica Trofeo

LA DECISIONE DEL CAMPIONESimone Pellegrino (18) ha smesso di scherzare e ha chiuso le gare con due vittorie perentorie e tutte di carattere.Sotto: la festa del podio con Pellegrino davantia Mastrosimone, Villani, Barbato e Greco.

I soliti noti… e 3 innesti nuovi: ma il risul-tato della StockBike 2011 non cambia, no-nostante l’impegno messo in mostra da pi-loti e team. Anche a Valleunga, prima finale del Trofeo promosso dalla Malossi, ecco spuntare il solito Simone Pellegrino che rie-sce a raddrizzare una gara che si preannun-ciava particolarmente difficile per lui. Il sa-lernitano ci ha messo l’anima dal primo tur-no di libere fino all’ultima bandiera a scacchi e la perseveranza è stata premiata con un’altra doppia vittoria che lo lancia verso la conquista del secondo titolo italiano conse-cutivo.

LE CRONONel primo turno di qualifica Pellegrino si

accorge subito che il suo avversario dello scorso anno, Francesco Villani, è particolar-mente in forma: il bolognese è il primo a scendere sotto il muro dell’1’02”. Il campio-ne in carica non si da per vinto: infila una sequenza veloce e si porta davanti. Al termi-ne delle prove però Villani trova il giro buono e si rimette in pole con 52 millesimi di se-condo su Simone Pellegrino. Terzo tempo per Gennaro Barbato, a 5 decimi dal pole-man, mentre più staccato chiude la prima fila Nikolas Mastrosimone. Seconda fila per Buono, Greco, Carlo Pellegrino e Volpi (an-che lui all’esordio stagionale), mentre è no-no l’esordiente Cesare Russo in sella alla Yamaha quattro tempi.

Secondo turno e Simone pellegrino sfo-dera tutta la sua classe: al dodicesimo pas-saggio però viene bruciato da Nikolas Ma-

NEXT ROUND: ADRIA (RO) 2 OTTOBRE

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE [email protected]

Pellegrino fa vedere chi è il campione e fa doppietta davanti a Mastrosimone,

velocissimo; terzo è Villani

strosimone che ha raggiunto la perfetta messa a punto della sua Derbi. Pellegrino, in carena, al giro successivo si riporta in pole e chiude il discorso qualifiche con il tempo di 1’01”229 precedendo di 17 mille-simi Mastrosimone e di 29 millesimi Villani. A chiudere la prima fila c’è ancora Barba-to.

Dietro ci sono Donato Buono, Carlo Pel-legrino, Antonio Greco e Massimiliano Volpi, mentre Cesare Russo si da da fare con la 4 tempi Yamaha penalizzata dalla rottura della centralina.

LE GARELe premesse sono di grande spettacolo

e non vengono deluse: al via parte a fionda Mastrosimone con Simone Pellegrino co-stretto ad inseguire. Villani invece resta in-truppato nel gruppo comandato da Barbato

to) e 3 decimi su Barbato. Carlo Pellegrino è settimo davanti a Cesare Russo.

Gara 2 e si aspetta la replica dello spet-tacolo, ma questa volta con tre protagonisti: Mastrosimone parte forte come al solito ma Pellegrino no si fa pregare e si porta subito in testa tallonato dal lucano e dal bologne-se. I tre vanno via a suon di giri veloci e sempre vicinissimi l’uno all’altro: si vedono schermaglie ma nessuno commette errori e le posizioni non cambiano, con i piloti con-centratissimi a tenere sotto mira l’avversa-rio. All’ultimo giro Mastrosimone si prepara all’attacco ma deve difendersi da Villani che prova a fare un brutto scherzo anche a Si-mone Pellegrino. I tre escono dalla Roma velocissimi con Pellegrino che vince di nuo-vo con 309 millesimi su Mastrosimone e 316 millesimi su Villani. Ad un secondo dai primi 3 chiude Antonio Greco, in volata su Barbato e Carlo Pellegrino: questo duello è stato ancora più spettacolare, con continui cambi di posizione, segno del grande equi-librio in pista fra moto e piloti. Più staccato chiude Donato Buono che regola alle sue spalle Massimiliano Volpi e Cesare Russo, in netto progresso come tempi sul giro.

LE INTERVISTELa vittoria per somma punti va a Simone

Pellegrino: “Oggi è stato ancora più difficile – afferma il salernitano – Mastrosimone è una realtà, Villani lo conosco bene dallo scorso anno. E’ stata una bella vittoria, forse la più bella in questo Trofeo da quando ho cominciato a correre”.

Mastrosimone (95) è sempre più veloce e costante: a Vallelunga ha dato filo da torcere ad ogni metro al campione in carica Pellegrino.

In alto: la partenza della StockBike 80/180 a Vallelunga è stata altamente spettacolare, dando il via a due gare fatte di sorpassi ad ogni curva. Sotto a sinistra: il veterano Barbato (44) sa sempre come destreggiarsi in bagarre e porta a casa un ottimo quarto assoluto.

Sotto a destra: quinta piazza finale per Greco (63) sempre velocissimo.

Villani (49) rientrato dopo un anno di assenza è stato subito della partita dei primi, chiudendo terzo.

FOTOSPORT www.fotosport.biz

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Mastrosimone chiude in seconda po-sizione con la moto curata dallo Spampy Team: “Abbiamo dato il massimo in tutte e due le gare – dice il pilota lucano - Per me la prima è stata più facile, anche con i continui cambi di posizione che abbia-mo avuto: eravamo io e Simone a lottare. In gara 2 si è aggiunto Villani: forse è stata meno spettacolare ma viaggiare così vicini, pensare al punto dove attac-care e allo stesso tempo difendersi è stato faticosissimo. Però penso che ci siamo divertiti ed abbiamo divertito il pubblico”.

“Non è stato assolutamente facile que-sto weekend – racconta Francesco Villa-ni – mancavo dal Trofeo dallo scorso anno ed ho trovato un livello altissimo. Dopo l’errore in partenza di gara 1 non è stato facile liberarsi di piloti che viaggia-vano solo qualche decimo più lenti. In gara 2 sono partito bene e mi sono mes-so dietro alla moto di Mastrosimone stu-diando il punto dove passare, ma lui non ha fatto errori e in volata non ho potuto fare di più. Però ogni tanto mi guardavo dietro e vedevo gli altri tre che erano ad un secondo da me… sarebbe bastato un mio errore per mandare tutto all’aria. So-no contento così”.

Ed ora il gran finale di Adria: la Stock-Bike sta dimostrando una grandissima vitalità con gare equilibrate e combattute. Sarà così anche all’International Race-way?

Ilio Ascione

ed impiegherà qualche giro a liberarsi della scomoda compagnia. Davanti è spettacolo puro: Pellegrino attacca Mastrosimone lo passa ma, alla curva successiva il lucano è di nuovo avanti. I due faranno questo per tutta la gara, esaltando il pubblico di Valle-lunga. Intanto Villani si libera di Barbato e Buono e si butta all’inseguimento della cop-pia di testa. Il bolognese è scatenato e pro-va a rimontare ma davanti se ne accorgono e aumentano il ritmo. Alla fine di una gara spettacolare Simone Pellegrino e Mastrosi-mone arrivano alla staccata della Roma. Il lucano prova a passare ma il salernitano stringe i denti e va a vincere con soli 49 millesimi di secondo sull’avversario. Terzo è Villani mentre alle sue spalle c’è una volata straordinaria fra gli altri piloti: alla fine la spunta Buono con 5 millesimi su Greco (risalito fortissimo dopo un avvio molto cau-

Pos. Pilota Team Punti1 18 Pellegrino Simone Pellegrino Racing 25 25 502 95 Mastrosimone Nikolas Spampy T.Racing 22 22 443 49 Villani Francesco Villani 20 20 404 44 Barbato Gennaro Nerone Racing 15 18 335 63 Greco Antonio Giemme 16 16 326 8 Buono Donato Nerone Racing 18 14 327 19 Pellegrino Carlo Pellegrino Racing 14 15 298 41 Russo Cesare Superpann 13 13 269 24 Volpi Massimiliano Volpi 1 1 2

Classifica Gara

Trofeo Stock Bike 80 5a Prova - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Pos. Pilota Team Punti1 18 Pellegrino Simone Pellegrino Racing 2372 44 Barbato Gennaro Nerone Racing 1993 95 Mastrosimone Nikolas Spampy T.Racing 1944 8 Buono Donato Nerone Racing 1705 63 Greco Antonio Giemme 1396 19 Pellegrino Carlo Pellegrino Racing 1357 30 Malandrino Francesco Pellegrino Racing 738 49 Villani Francesco Villani 409 40 Chianese Angelo Nerone Racing 3510 25 Ritella Nicola Ritella 3411 82 Costabile Umberto Nerone Racing 3112 41 Russo Cesare Superpann 2613 24 Volpi Massimiliano Volpi 2

Classifica Trofeo

LA DECISIONE DEL CAMPIONESimone Pellegrino (18) ha smesso di scherzare e ha chiuso le gare con due vittorie perentorie e tutte di carattere.Sotto: la festa del podio con Pellegrino davantia Mastrosimone, Villani, Barbato e Greco.

Page 26: 26 luglio - Motosprint 30

Gare nelle gare, spettacolo nello spet-tacolo: i SuperScooter del Trofeo Malossi non smettono di stupire con risultati incer-ti fin sotto la bandiera a scacchi. E’ stato così nella gara del Nazionale, nel Trofeo Italia e nella Malossi Day Cup con i piloti che non si sono mai tirati indietro, regalan-do nomi diversi ad ogni gara.

SUPERSCOOTER NAZIONALENel Trofeo Nazionale Superscooter il

miglior tempo è andato a Marco Gottar-dello capace di girare a pochissimo dalla pole position degli Zip: il piemontese in sella al Runner di LG Moto stacca Nicolò Baldi, al rientro in gara dopo l’infortunio patito a Latina, di 8 decimi. Il battipagliese ha cominciato guardingo ed alla fine è contento della posizione ottenuta anche se sa che alle sue spalle ci sono Marco Franco e Minischetti molto vicini.

Al via della gara Baldi chiude gli occhi e si tira nella mischia. Gottardello è se-condo davanti a Franco e Minischetti. I

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE [email protected]

Successo nei SuperScooter per Baldi (Nazionale e MDC)

e Gianni Ferraguti (Italia)

Superscooter viaggiano in mezzo al grup-po degli Zip molto vicini fra loro e Gottar-dello si riporta avanti al terzo passaggio ma al giro dopo si scatena Baldi che si porta avanti e prova ad allungare quel tan-to per mettersi al sicuro. Sul traguardo il battipagliese giunge nono assoluto con 98 millesimi di secondo su Gottardello, mentre terzo chiude Andrea Minischetti.

SUPERSCOOTER ITALIANel Trofeo Italia è spettacolo puro: i

SuperScooter non fanno da comprimari, anzi danno fastidio ai piani alti della clas-sifica. In qualifica Marco Ferraguti, su Ya-maha Aerox, piazza la zampata vincente nella seconda sessione davanti a Marco Gottardello, Filippo Governali e Gianni Ferraguti. I quattro sono racchiusi in un solo decimo di secondo, davanti a Marco Franco leggermente più staccato.

Al via Gianni Ferraguti parte a razzo sorprendendo sia il cugino Marco che Gottardello e Governali. Gottardello si

In alto: I due vincitori delle due SuperScooter: Gianni Ferraguti (61) nella Italia e Baldi (35) per la Nazionale.

Sotto, da sinistra:dopo la bella prestazione di Busca, Marco Ferraguti (33) a Vallelunga è risultato più in difficoltà, chiudendo quarto;

quinta piazza per Luongo (38) a Vallelunga.

Andrea Minischetti (333) chiude terzo sul velocissimo tracciato di Vallelunga nel Nazionale.

Per Marco Gottardello (7) due ottimi secondi posti sia nell’Italia che nel Nazionale.

giri dal termine Governali è addirittura se-sto e Baldi risale fino all’ottava posizione. Poi i due Runner chiudono in ottava e undicesima posizione risultando comun-que vicinissimi ai migliori Zip della MDC.

LE INTERVISTESignificativo il commento di Nicolò Bal-

di: “è stata la prima gara dopo l’incidente di Latina e mi sono imposto di stare atten-to – racconta il battipagliese – ma poi io e Governali ci siamo attaccati e abbiamo cominciato a tirarci, inserendoci fra gli Zip. Solo negli ultimi giri ho mollato, un po’ per stanchezza, un po’ perché mi sembrava veramente stupido rischiare. Il mio obietti-vo è il Trofeo Nazionale SuperScooter Velocità: sono riuscito a vincere ed allun-gare su Marco Gottardello. Ad Adria mi basterà arrivare al traguardo per riconfer-marmi campione”.

“Questa volta sono arrivato in anticipo alle prove – scherza Marco Gottardello, ricordando l’episodio di Binetto – ma nel-le gare ho trovato prima Nicolò Baldi, che non mi aspettavo così in forma dopo l’in-fortunio, e poi Gianni Ferraguti. Gianni è un mastino e nell’Italia mi ha già dato filo da torcere altre volte. Poi, quando becca la pista veloce è un vero castigo”.

Gianni Ferraguti si gode il primo posto

nel Trofeo SuperScooter Italia a Vallelun-ga: “è andato tutto benissimo e non ho avuto problemi di sorta – racconta il mo-denese – poi eravamo tutti lì con i tempi, ed io, quando vedo la bagarre non mi tiro indietro”.

Anche i SuperScooter danno appunta-mento ad Adria, il primo weekend di otto-bre, dove saranno protagonisti ancora una volta del Nazionale, dell’Italia e della Ma-lossi Day Cup.

Ilio Ascione

SUPERGARESecondo posto per Governali (31) nella MDC SuperScooter”

Terza posizione per Marco Franco (49) nella SuperScooter Italia.

FOTOSPORT www.fotosport.biz

Pos. Pilota Team Tot1 35 Baldi Nicolò Ni.Ba.Racing 252 7 Gottardello Marco L.G. Moto 223 49 Franco Marco Fey Race 204 333 Minischetti Andrea Minischetti 18

Pos. Pilota Team Tot1 35 Baldi Nicolò Ni.Ba.Racing 972 7 Gottardello Marco L.G.Moto 913 333 Minischetti Andrea Minischetti 724 49 Franco Marco Fey Race 565 63 Russo Marco Minischetti 39

Trofeo Super Scooter Nazionale 5a Prova - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Classifica Gara

Classifica Trofeo

Trofeo Super Scooter Italia 5a Prova - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Pos. Pilota Team Tot1 61 Ferraguti Gianni Ferraguti 252 7 Gottardello Marco L.G. Moto 223 49 Franco Marco Fey Race 204 33 Ferraguti Marco Ferraguti 185 38 Luongo Salvatore Fey Race 16

Classifica Gara

Pos. Pilota Team Tot1 7 Gottardello Marco L.G.Moto 2002 33 Ferraguti Marco Ferraguti 1903 49 Franco Marco Fey Race 1604 61 Ferraguti Gianni Ferraguti 1375 38 Luongo Salvatore Fey Race 1076 71 Spadoni Omar Fey Race 817 124 Bruzzone Davide Bru 448 333 Minischetti Andrea Minischetti 439 91 Bressan Stevis ASD Peschiera ST 3810 26 Andreazzoli Maurizio Ninja Scooter 3611 63 Russo Marco Minischetti 16

Classifica Trofeo

mette alla caccia dell’Aerox giallo e lo ag-gancia a metà gara, riuscendo a passare. Intanto si ritira per una scivolata Governa-li, mentre Franco risale posizioni. La furia dei SuperScooter porta Gottardello fino all’ottava posizione, ad insidiare i piloti in sella agli Zip. Gianni Ferraguti però non molla un metro, bracca il piemontese e lo fulmina sul traguardo aggiudicandosi la gara del Trofeo Italia, su Gottardello e su Franco che passa Marco Ferraguti a metà gara.

MALOSSI DAY CUPNella Malossi Day Cup la sfida agli Zip

è affrontata solo da Filippo Governali, con il Runner di Minischetti e da Nicolò Baldi con il Runner della Ni.Ba. Racing. Il batti-pagliese si qualifica in tredicesima posi-zione e il piemontese in quindicesima.

Al via Baldi guadagna subito delle po-sizioni tirandosi dietro Governali. I due entrano nella top ten a metà gara scam-biandosi ripetutamente il posto. A due

Sul podio del Nazionale Baldi festeggia la vittoria davanti a Gottardello e Minischetti, mentre l’Italia lo vince Gianni Ferraguti davanti a Gottardello e Franco.

NEXT ROUND: ADRIA (RO) 2 OTTOBRE

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Gare nelle gare, spettacolo nello spet-tacolo: i SuperScooter del Trofeo Malossi non smettono di stupire con risultati incer-ti fin sotto la bandiera a scacchi. E’ stato così nella gara del Nazionale, nel Trofeo Italia e nella Malossi Day Cup con i piloti che non si sono mai tirati indietro, regalan-do nomi diversi ad ogni gara.

SUPERSCOOTER NAZIONALENel Trofeo Nazionale Superscooter il

miglior tempo è andato a Marco Gottar-dello capace di girare a pochissimo dalla pole position degli Zip: il piemontese in sella al Runner di LG Moto stacca Nicolò Baldi, al rientro in gara dopo l’infortunio patito a Latina, di 8 decimi. Il battipagliese ha cominciato guardingo ed alla fine è contento della posizione ottenuta anche se sa che alle sue spalle ci sono Marco Franco e Minischetti molto vicini.

Al via della gara Baldi chiude gli occhi e si tira nella mischia. Gottardello è se-condo davanti a Franco e Minischetti. I

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE [email protected]

Successo nei SuperScooter per Baldi (Nazionale e MDC)

e Gianni Ferraguti (Italia)

Superscooter viaggiano in mezzo al grup-po degli Zip molto vicini fra loro e Gottar-dello si riporta avanti al terzo passaggio ma al giro dopo si scatena Baldi che si porta avanti e prova ad allungare quel tan-to per mettersi al sicuro. Sul traguardo il battipagliese giunge nono assoluto con 98 millesimi di secondo su Gottardello, mentre terzo chiude Andrea Minischetti.

SUPERSCOOTER ITALIANel Trofeo Italia è spettacolo puro: i

SuperScooter non fanno da comprimari, anzi danno fastidio ai piani alti della clas-sifica. In qualifica Marco Ferraguti, su Ya-maha Aerox, piazza la zampata vincente nella seconda sessione davanti a Marco Gottardello, Filippo Governali e Gianni Ferraguti. I quattro sono racchiusi in un solo decimo di secondo, davanti a Marco Franco leggermente più staccato.

Al via Gianni Ferraguti parte a razzo sorprendendo sia il cugino Marco che Gottardello e Governali. Gottardello si

In alto: I due vincitori delle due SuperScooter: Gianni Ferraguti (61) nella Italia e Baldi (35) per la Nazionale.

Sotto, da sinistra:dopo la bella prestazione di Busca, Marco Ferraguti (33) a Vallelunga è risultato più in difficoltà, chiudendo quarto;

quinta piazza per Luongo (38) a Vallelunga.

Andrea Minischetti (333) chiude terzo sul velocissimo tracciato di Vallelunga nel Nazionale.

Per Marco Gottardello (7) due ottimi secondi posti sia nell’Italia che nel Nazionale.

giri dal termine Governali è addirittura se-sto e Baldi risale fino all’ottava posizione. Poi i due Runner chiudono in ottava e undicesima posizione risultando comun-que vicinissimi ai migliori Zip della MDC.

LE INTERVISTESignificativo il commento di Nicolò Bal-

di: “è stata la prima gara dopo l’incidente di Latina e mi sono imposto di stare atten-to – racconta il battipagliese – ma poi io e Governali ci siamo attaccati e abbiamo cominciato a tirarci, inserendoci fra gli Zip. Solo negli ultimi giri ho mollato, un po’ per stanchezza, un po’ perché mi sembrava veramente stupido rischiare. Il mio obietti-vo è il Trofeo Nazionale SuperScooter Velocità: sono riuscito a vincere ed allun-gare su Marco Gottardello. Ad Adria mi basterà arrivare al traguardo per riconfer-marmi campione”.

“Questa volta sono arrivato in anticipo alle prove – scherza Marco Gottardello, ricordando l’episodio di Binetto – ma nel-le gare ho trovato prima Nicolò Baldi, che non mi aspettavo così in forma dopo l’in-fortunio, e poi Gianni Ferraguti. Gianni è un mastino e nell’Italia mi ha già dato filo da torcere altre volte. Poi, quando becca la pista veloce è un vero castigo”.

Gianni Ferraguti si gode il primo posto

nel Trofeo SuperScooter Italia a Vallelun-ga: “è andato tutto benissimo e non ho avuto problemi di sorta – racconta il mo-denese – poi eravamo tutti lì con i tempi, ed io, quando vedo la bagarre non mi tiro indietro”.

Anche i SuperScooter danno appunta-mento ad Adria, il primo weekend di otto-bre, dove saranno protagonisti ancora una volta del Nazionale, dell’Italia e della Ma-lossi Day Cup.

Ilio Ascione

SUPERGARESecondo posto per Governali (31) nella MDC SuperScooter”

Terza posizione per Marco Franco (49) nella SuperScooter Italia.

FOTOSPORT www.fotosport.biz

Pos. Pilota Team Tot1 35 Baldi Nicolò Ni.Ba.Racing 252 7 Gottardello Marco L.G. Moto 223 49 Franco Marco Fey Race 204 333 Minischetti Andrea Minischetti 18

Pos. Pilota Team Tot1 35 Baldi Nicolò Ni.Ba.Racing 972 7 Gottardello Marco L.G.Moto 913 333 Minischetti Andrea Minischetti 724 49 Franco Marco Fey Race 565 63 Russo Marco Minischetti 39

Trofeo Super Scooter Nazionale 5a Prova - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Classifica Gara

Classifica Trofeo

Trofeo Super Scooter Italia 5a Prova - Autodromo Vallelunga (RM) - 17 luglio 2011

Pos. Pilota Team Tot1 61 Ferraguti Gianni Ferraguti 252 7 Gottardello Marco L.G. Moto 223 49 Franco Marco Fey Race 204 33 Ferraguti Marco Ferraguti 185 38 Luongo Salvatore Fey Race 16

Classifica Gara

Pos. Pilota Team Tot1 7 Gottardello Marco L.G.Moto 2002 33 Ferraguti Marco Ferraguti 1903 49 Franco Marco Fey Race 1604 61 Ferraguti Gianni Ferraguti 1375 38 Luongo Salvatore Fey Race 1076 71 Spadoni Omar Fey Race 817 124 Bruzzone Davide Bru 448 333 Minischetti Andrea Minischetti 439 91 Bressan Stevis ASD Peschiera ST 3810 26 Andreazzoli Maurizio Ninja Scooter 3611 63 Russo Marco Minischetti 16

Classifica Trofeo

mette alla caccia dell’Aerox giallo e lo ag-gancia a metà gara, riuscendo a passare. Intanto si ritira per una scivolata Governa-li, mentre Franco risale posizioni. La furia dei SuperScooter porta Gottardello fino all’ottava posizione, ad insidiare i piloti in sella agli Zip. Gianni Ferraguti però non molla un metro, bracca il piemontese e lo fulmina sul traguardo aggiudicandosi la gara del Trofeo Italia, su Gottardello e su Franco che passa Marco Ferraguti a metà gara.

MALOSSI DAY CUPNella Malossi Day Cup la sfida agli Zip

è affrontata solo da Filippo Governali, con il Runner di Minischetti e da Nicolò Baldi con il Runner della Ni.Ba. Racing. Il batti-pagliese si qualifica in tredicesima posi-zione e il piemontese in quindicesima.

Al via Baldi guadagna subito delle po-sizioni tirandosi dietro Governali. I due entrano nella top ten a metà gara scam-biandosi ripetutamente il posto. A due

Sul podio del Nazionale Baldi festeggia la vittoria davanti a Gottardello e Minischetti, mentre l’Italia lo vince Gianni Ferraguti davanti a Gottardello e Franco.

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Tracciato piatto, veloce e con un asfalto traditore. Perché Silverstone ti piace co-sì tanto?

«Adoro le parti veloci, lì andavo forte con la MotoGP e conto di fare la differenza pure con la Superbike. È una pista molto impegnativa, completa. Il disegno è molto particolare, spezza il ritmo. Non è facile interpretarla nel modo migliore».

Tu vai molto forte sul bagnato. Quest’anno si è sempre gareggiato

sull’asciutto ma da quelle parti piove spesso. Può essere la variabile che fa saltare il banco?

«In effetti la pioggia trasformerebbe le due gare in una roulette russa. Avete visto la gara della MotoGP di quest’an-no? Sono caduti tanti pezzi grossi perché non c’è molto grip e con l’acqua sbaglia-re è facilissimo. Io spero nel sole».

Ad Aragon e Brno, Checa non è stato infallibile. Qual è il suo punto debole?

«È la prima volta che si gioca qualcosa di veramente grande. Ecco, penso che potrebbe pagare la paura della prima volta. Però non dimenticate quello che ha fatto nella prima parte del campiona-to. Non mollerà tanto facilmente».

Biaggi può diventare l’avversario nu-mero uno anche per il Mondiale?

«Checa resta il favorito perché ha li-mitato i danni in maniera super-ba in gare che per lui sulla carta erano molto difficili. Adesso arri-vano tracciati dove sarà dura bat-terlo. Biaggi però è in forma, da un po’ di tempo è costantemente davanti. Sarà molto dura con en-trambi».

Restano cinque round; quali sa-ranno i più favorevoli per te?

«Ne conosco solo due: Silversto-ne perché ci ho corso con la Moto-GP, Portimao perché ci ho girato a

«In Superbike ho ritrovato il gusto di guidare. Con i nostri duelli gli appassionati si divertono.E mi diverto anch’io»

Superbike Marco Melandri

gennaio, con un solo giorno di pista asciutta ad appena un mese dall’inter-vento alla spalla. Non è molto...».

E sulle altre tre?«Nurburgring e Magny Cours li vedrò

per la prima volta, ad Imola ci ho corso solo nel ‘99 con la 125. Checa e Biaggi sono due veterani della Superbike, han-no molti più riferimenti di me. Parto svantaggiato, ma la Yamaha può darmi una mano».

Le gomme saranno un fattore decisi-vo nella volata per il titolo?

«Le gomme sono fondamentali. Lo sono sempre state e sarà sempre così».

Checa, Biaggi, Melandri: la Superbi-ke è finita nelle mani degli ex MotoGP. Che significa?

«Che andiamo molto forte a prescin-dere dalla categoria. In MotoGP io e Max

Sabato 30 luglio

11,40 Prove La7 diretta

15,50 Superpole La7 diretta

DoMENiCa 31 luglio

12,15 SBK gara 1 La7 diretta

12,30 Superstock Eurosport differita

13,00 SBK gara 1 Eurosport diretta

14,30 Supersport Eurosport diretta

16,20 SBK gara 2 La7/Eurosport diretta

SIlvErStonE In tv

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abbiamo vinto molti GP e siamo stati vicecampioni del mondo. Carlos ha fatto ottimi risultati sia in 500 che in MotoGP correndo sempre in squadre di altissimo lignaggio. Adesso siamo in Superbike, è un Mondiale di altissimo livello dove ho ritrovato il gusto di guidare. Sono torna-to una persona felice, coi nostri duelli gli appassionati si divertono. E mi diverto anch’io».

Hai rinnovato con la Yamaha. Soddi-sfatto?

«Sono molto contento. Negli ultimi quattro anni ho cambiato quattro moto e quattro squadre, avevo bisogno di trova-re una base solida. Nel 2012 potrò sfrut-tare l’esperienza che sto accumulando in questa stagione: moto, team, gomme, circuiti, era tutto nuovo. L’anno prossimo sarà tutto diverso. Io ho fatto la scelta giusta, la Yamaha anche».

Dalla MotoGP qualcuno si era fatto avanti?

«Qualche chiacchiera c’è stata, come

ogni anno. Ma il mio obiettivo era creare un buon pacchetto con la Yamaha, un pacchetto che possa funzionare a lungo termine. Qui sto bene e non mi muovo».

Rossi è in difficoltà, tu potresti essere l’unico pilota italiano a vincere un Mon-diale quest’anno. Una rivincita?

«Non godo per le difficoltà altrui. Però il brutto momento di Valentino dovrebbe far capire alla gente che quando ero in Ducati avevo dei buoni motivi per non essere felice».

Conosci bene l’ambiente Ducati Mo-toGP: hai idea di cosa non stia funzio-nando?

«Forse un giorno scriverò un libro su quello che è stato realmente il mio 2008. Se mi avessero seguito, oggi avrebbero una moto migliore».

Il matrimonio del secolo finirà con il divorzio del millennio?

«Non vedo alternative. Rossi è a terra, la Ducati lo stesso. Non è interesse di nessuno andare avanti così».

Gomme Pirellifino al 2014La PireLLi continuerà ad essere fornitore unico dei Pneumatici deL mondiaLe suPerbike fino aL 2014 comPreso. L’accordo è stato aPPena rinnovato, semPre su base triennaLe, come queLLi Precedenti. Le derivate daLLa serie hanno adottato questo sistema neLL’ormai Lontano 2004, seguite daLLa motogP (gommata bridgestone) e daLLa f.1, Passata ProPrio quest’anno aLL’azienda itaLiana.PireLLi resta fornitore anche deL mondiaLe suPersPort e deLLe categorie suPerstock riservate ai giovani.

sabato 30 luGlio

11,40 Prove La7 diretta

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Dalle basi per chi scende in pista per la prima volta

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SUPERBIKESABATO: 1. Polita (Ducati) 14 giri pari

a 73,430 km in 26’30”153 alla media di 166,241 km/h; 2. Baiocco (Ducati) a 0”267; 3. Sandi (Ducati) a 3”903; 4. Mandatori (Aprilia) a 6”483; 5. Saltarelli (Ducati) a 10”362; 6. Conforti (Ducati) a 18”072; 7. Gentile (Ducati) a 19”901; 8. Aldrovandi (BMW) a 21”012; 9. Lai (Honda) a 22”242; 10. Mauri (Aprilia) a 39”332; 11. Nannelli (Ducati) a 40”094; 12. Ciacci (BMW) a 41”901; 13. Faccietti (Kawasaki) a 47”094; 14. Goi (Aprilia) a 52”269; 15. Pedersoli (Ducati) a 54”372; 16. Maggiori (BMW) a 55”145; 17. Pasini (Yamaha) a 59”190; 18. Averkin (BMW) a 1’15”327; 19. Caselli (BMW) a 1’22”260; 20. Marchetti (Suzuki) a 1’33”824; 21. Milanese (BMW) a 1’35”407; 22. Durigon (BMW) a 1’35”723; 23. Cristini (BMW) a 1’38”323; 24. Di Pie-trogiacomo (Suzuki) a 1’39”037; 25. Baggi (Aprilia) a 1’49”623.

Giro più veloce: Baiocco in 1’52”265 alla media di 168,191 km/h.

DOMENICA: 1. Baiocco (Ducati) 14 giri pari a 73,430 km in 26’41”471 alla media di 165,066 km/h; 2. Polita (Ducati) a 1”789; 3. Sandi (Ducati) a 11”807; 4. Sal-tarelli (Ducati) a 15”473; 5. Mandatori (Aprilia) a 16”534; 6. Mauri (Aprilia) a 18”613; 7. Lai (Honda) a 20”582; 8. Aldro-vandi (BMW) a 31”084; 9. Goi (Aprilia) a 31”385; 10. Caselli (BMW) a 37”600; 11. Faccietti (Kawasaki) a 44”112; 12. Fusco (BMW) a 44”191; 13. Nannelli (Ducati) a 45”452; 14. Ciacci (BMW) a 47”474; 15. Baggi (Aprilia) a 1’00”739; 16. Averkin (BMW) a 1’14”422; 17. Zerbo (BMW) a 1’25”969; 18. Battisti (Honda) a 1’32”392; 19. Milanese (BMW) a 1’34”558; 20. Cri-stini (BMW) a 1’34”748; 21. Di Pietrogia-como (Suzuki) a 1’41”131.

Giro più veloce: Baiocco in 1’53”225 alla media di 166,765 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Baiocco p. 125; 2. Polita 113; 3. Sandi 79; 4. Conforti 74; 5. Mandatori 55; 6. Saltarelli 49; 7. Lai 46; 8. Aldrovandi 43; 9. Mauri 42; 10. Gentile 41.

600 SUPERSPORTSABATO: 1. Tamburini (Yamaha) 14 giri

pari a 73,430 km in 27’07”418 alla media di 162,434 km/h; 2. Dionisi (Honda) a 0”035; 3. Giansanti (Kawasaki) a 8”360; 4. Crucia-ni (Kawasaki) a 9”758; 5. Velini (Honda) a 10”838; 6. Menghi (Yamaha) a 29”903; 7. Erbacci (Yamaha) a 33”098; 8. Bonecchi (Yamaha) a 46”458; 9. Vigilucci (Yamaha) a 46”867; 10. Bugatti (Honda) a 54”769; 11. Berclaz (Yamaha) a 1’02”142; 12. Marconi (Yamaha) a 1’10”329; 13. Gallo (Honda) a 1’10”382; 14. Falaschi (Suzuki) a 1’11”039; 15. Ferretti (Kawasaki) a 1’22”077; 16. Mantia (Kawasaki) a 1’23”334; 17. Yur-chenko (Yamaha) a 1’31”891; 18. Pozdneev (Yamaha) a 1’32”116.

Giro più veloce: Dionisi in 1’54”963 alla media di 164,244 km/h.

DOMENICA: 1. Tamburini (Yamaha) 14 giri pari a 73,430 km in 27’24”856 alla me-dia di 160,712 km/h; 2. Cruciani (Kawasaki) a 0”007; 3. Palumbo (Honda) a 0”043; 4. Giansanti (Kawasaki) a 3”380; 5. Velini (Honda) a 9”410; 6. Marconi (Yamaha) a 12”110; 7. Menghi (Yamaha) a 42”201; 8. Bonecchi (Yamaha) a 44”612; 9. Bugatti (Honda) a 47”303; 10. Berclaz (Yamaha) a 55”295; 11. Vigilucci (Yamaha) a 58”270; 12. Gallo (Honda) a 1’05”785; 13. Ferretti (Kawasaki) a 1’05”932; 14. Mantia (Kawa-saki) a 1’06”030; 15. Falaschi (Suzuki) a 1’08”551; 16. Yurchenko (Yamaha) a 1’39”404; 17. Pozdneev (Yamaha) a 1’39”668.

Giro più veloce: Dionisi (Honda) in 1’56”141 alla media di 162,578 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Dionisi p. 111; 2. Tamburini 95; 3. Giansanti 83; 4. Velini 82; 5. Cruciani 73; 6. Palumbo 59; 7. Menghi 48; 8. Roccoli 40; 9. Erbacci 38; 10. Bonec-chi 35.

MOTO 2SABATO: 1. Tarozzi 14 giri pari a 73,430

km in 27’34”328 alla media di 159,792 km/h; 2. D’Annunzio (FTR) a 2”958; 3. Lam-borghini (Suter) a 9”135; 4. Marrancone (Bimota) a 13”250; 5. D’Alessandro (Bimo-

ta) a 30”427; 6. Pratelli (Bimota) a 43”755; 7. Andreozzi (FTR) a 1’28”127.

Giro più veloce: Andreozzi in 1’54”934 alla media di 164,286 km/h.

DOMENICA: 1. Tarozzi 14 giri pari a 73,430 km in 27’39”164 alla media di 159,326 km/h; 2. Lamborghini a 10”393; 3. Andreozzi (FTR) a 12”936; 4. Ciavattini a 13”553; 5. D’Annunzio (FTR) a 16”370; 6. D’Alessandro (Bimota) a 37”123.

Giro più veloce: Tarozzi in 1’56”821 alla media di 161,632 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Tarozzi p. 115; 2. Andreozzi 100; 3. D’Annunzio 81; 4. Mar-rancone 79; 5. Ciavattini 66; 6. Lamborghi-ni 56; 7. D’Alessandro 43; 8. Fanelli 41; 9. Stizza 34; 10. Lorenzetti 21.

STOCK 1000SABATO: 1. Petrucci (Ducati) 12 giri pa-

ri a 62,940 km in 22’54”543 alla media di 164,843 km/h; 2. Clementi (BMW) a 3”442; 3. Mercado (Kawasaki) a 5”266; 4. Perotti (BMW) a 5”695; 5. Bussolotti (Kawasaki) a 5”841; 6. Antonelli (Honda) a 15”673; 7. Muzio (BMW) a 17”110; 8. Alfonsi (BMW) a 17”194; 9. Vizziello (Yamaha) a 17”616; 10. Sassaro (Kawasaki) a 32”927; 11. Diviccaro (BMW) a 42”306; 12. Rosso (KTM) a 47”724; 13. Pasetto (BMW) a 50”166; 14. Andriotta (Suzuki) a 50”773; 15. Berclaz (Honda) a 56”145; 16. Moretti (Aprilia) a 56”176; 17. Antonello (Kawasaki) a 1’01”497; 18. Zena-ri (Aprilia) a 1’10”524; 19. Mazzina (KTM) a 1’10”952; 20. Mauri (Ducati) a 1’16”248.

Giro più veloce: Petrucci in 1’53”286 alla media di 166,675 km/h.

DOMENICA: 1. Antonelli (Honda) 10 giri pari a 52,450 km in 20’12”477 alla media di 155,731 km/h; 2. Alfonsi (BMW) a 15”415; 3. Perotti (BMW) a 23”188; 4. Clementi (BMW) a 23”204; 5. Bussolotti (Kawasaki) a 29”001; 6. Vizziello (Yamaha) a 30”075; 7. Rosso (KTM) a 30”966; 8. Mercado (Kawa-saki) a 32”174; 9. Andriotta (Suzuki) a 46”692; 10. Mazzina (KTM) a 47”695; 11. Valsecchi (Aprilia) a 47”705; 12. Diviccaro (BMW) a 48”697; 13. Magnoni (BMW) a 54”495; 14. Berclaz (Honda) a 54”834; 15. Petrucci (Ducati) a 54”942; 16. Anastasia

(Honda) a 1’00”530; 17. Antonello (Kawa-saki) a 1’03”373; 18. Rubino (Kawasaki) a 1’06”005; 19. T. Gabrielli (Aprilia) a 1’18”716; 20. Moretti (Aprilia) a 1 giro; 21. M. Gabrielli (Aprilia).

Giro più veloce: Antonelli in 1’58”631 alla media di 159,166 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Petrucci p. 89; 2. Perotti 68; 3. Magnoni 66; 4. Clementi 63; 5. Bussolotti 63; 6. Alfonsi 57; 7. Mercado 50; 8. Della Ceca 45; 9. Zanetti 41; 10. Ca-nepa 37.

STOCK 600SABATO: 1. Lombardi (Yamaha) 10 giri

pari a 52,450 km in 19’34”709 alla media di 160,738 km/h; 2. Russo (Yamaha) a 1”232; 3. Monti (Yamaha) a 1”719; 4. Cocco (Yama-ha) a 4”497; 5. Morbidelli (Yamaha) a 6”104; 6. Dittadi (Yamaha) a 6”104; 7. Mor-rentino (Yamaha) a 6”107; 8. Vitali (Yama-ha) a 6”750; 9. Casalotti (Yamaha) a 9”510; 10. Fornasari (Yamaha) a 16”703; 11. Toc-cacieli (Kawasaki) a 19”432; 12. Manfredi (Honda) a 19”539; 13. Polita (Yamaha) a 19”892; 14. Stirpe (Honda) a 22”315; 15. Salvadori (Yamaha) a 22”392; 16. Cassani (Yamaha) a 22”888; 17. Marchionni (Yama-ha) a 28”707; 18. Sabatino (Yamaha) a 28”882; 19. Basic (Yamaha) a 29”251; 20. Tosetto (Kawasaki) a 31”763; 21. Grandi (Yamaha) a 35”058; 22. Tarantino (Kawasa-ki) a 36”256; 23. Ferroni (Kawasaki) a 37”998; 24. Cavalli (Kawasaki) a 38”510; 25. Viglieno (Yamaha) a 38”755; 26. Spor-toletti (Yamaha) a 39”238; 27. Cazzola (Honda) a 41”714; 28. Lagonigro (Yamaha) a 46”748; 29. Aloisi (Yamaha) a 53”254; 30. Tibaldo (Yamaha) a 1’11”965.

Giro più veloce: Cocco in 1’55”945 alla media di 162,853 km/h.

DOMENICA: 1. Leonov (Yamaha) 8 giri pari a 41,960 km in 17’27”318 alla media di 144,231 km/h; 2. Morrentino (Yamaha) a 29”764; 3. Russo (Yamaha) a 32”224; 4. Sa-batino (Yamaha) a 32”444; 5. Tarantino (Kawasaki) a 35”129; 6. Cassani (Yamaha) a 35”675; 7. Pascarella (Yamaha) a 35”703; 8. Dittadi (Yamaha) a 35”762; 9. Gregorini (Yamaha) a 36”056; 10. Marchionni (Yama-

Caricasulo e Ferrari con le piccole Honda

Leclassifiche

Velocità CIV

Bucine per non presentarsi nella posizione più scomoda sull’ultimo rettilineo. Antonel-li e la sorprendente wild card Manuel Tata-sciore si sono infilati come previsto ma nel piano di Calia qualcosa non ha funzionato. Perché il piccolo (e leggerissimo..) Niccolò si è accucciato sotto il cupolino e nessuno dei due inseguitori è riuscito a mettere la testa davanti sfruttando la scia. Massimo Parziani è arrivato quarto ma a quasi venti secondi dalle posizioni da podio.

Fenati è tornato dentro con il dente avve-lenato ma la scivolata nel warm-up della domenica, condizionato dalla pioggia, gli deve aver suggerito l’idea che il Mugello stavolta non gli avrebbe portato bene.

Nella prima fase il marchigiano ha tenuto

le redini ma a due giri dalla fine Antonelli è andato davanti, ha cambiato ritmo e per il compagno di squadra non c’è stato nulla da fare. L’asfalto asciutto ma poco gommato non ha permesso di bissare i fantastici tem-pi del giorno prima ed ha tradito Kevin Calia che ha sopperito ai problemi d’assetto non

ottimale precedendo Tatasciore e Parziani. Si è dato una calmata anche Popov relegato al sesto posto.

La sfida riparte quasi da capo: Antonelli 103 punti, Calia 97, Fenati 95.

Federico Caricasulo e Matteo Ferrari si sono divisi la gloria nei due round del Trofeo

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ha) a 38”091; 11. Vitali (Yamaha) a 39”217; 12. Manfredi (Honda) a 39”293; 13. Polita (Yamaha) a 42”453; 14. Lombardi (Yamaha) a 42”695; 15. Sportoletti (Yamaha) a 43”874; 16. Aloisi (Yamaha) a 44”881; 17. Tosetto (Kawasaki) a 46”873; 18. Poma (Ya-maha) a 55”886; 19. Toccacieli (Kawasaki) a 1’01”708; 20. Casalotti (Yamaha) a 1’02”737; 21. Monti (Yamaha) a 1’09”966; 22. Salvadori (Yamaha) a 1’12”321; 23. Coc-co (Yamaha) a 1’12”402; 24. Fornasari (Ya-maha) a 1’24”153; 25. Morbidelli (Yamaha) a 1’32”845; 26. Viglieno (Yamaha) a 1’32”870; 27. Tibaldo (Yamaha) a 1’33”118; 28. Ravaioli (Yamaha) a 1’33”404; 29. Stir-pe (Honda) a 1’33”418; 30. Velasco (Yama-ha) a1’33”815; 31. Cavalli (Kawasaki) a 1’33”844; 32. Ferroni (Kawasaki) a 1’34”123; 33. Andolfatto (Kawasaki) a 1’39”833.

Giro più veloce: Leonov in 2’09”148 alla media di 146,204 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Lombardi p. 105; 2. Leonov 80; 3. Russo 80; 4. Morrentino 72; 5. Vitali 65; 6. Dittadi 53; 7. Cocco 45; 8. Monti 41; 9. Gregorini 40; 10. Morbidelli 38.

125 GPSABATO: 1. Antonelli (Aprilia) 13 giri

pari a 68,185 km in 26’16”869 alla media di 155,667 km/h; 2. Tatasciore (Aprilia) a 0”146; 3. Calia (Aprilia) a 0”205; 4. Parziani (Aprilia) a 19”163; 5. Baldassarri (Aprilia) a 19”546; 6. Giorgi (Aprilia) a 19”654; 7. Car-pi (Aprilia) a 35”481; 8. Gondo (Aprilia) a

37”187; 9. Migno (Aprilia) a 37”321; 10. Pardo (Friba) a 37”471; 11. Valtulini (Hon-da) a 37”545; 12. McPhee (Aprilia) a 37”903; 13. Rogers (Aprilia) a 38”226; 14. Ryan (Honda) a 42”017; 15. Giacomini (Aprilia) a 52”408; 16. Bonati (Aprilia) a 56”785; 17. Fenati (Aprilia) a 1’17”416; 18. Calgaro (Honda) a 1’50”184.

Giro più veloce: Popov (Aprilia) in 1’59”386 alla media di 158,159 km/h.

DOMENICA: 1. Antonelli (Aprilia) 13 giri pari a 68,185 km in 26’28”276 alla media di 154,549 km/h; 2. Fenati (Aprilia) a 0”122; 3. Calia (Aprilia) a 14”500; 4. Tatasciore (Apri-lia) a 14”567; 5. Parziani (Aprilia) a 14”741; 6. Popov (Aprilia) a 15”921; 7. Baldassarri (Aprilia) a 28”394; 8. Migno (Aprilia) a 35”416; 9. Valtulini (Honda) a 36”839; 10. Gondo (Aprilia) a 36”927; 11. Mantovani (Aprilia) a 37”158; 12. McPhee (Aprilia) a 37”211; 13. Rogers (Aprilia) a 37”624; 14. Giacomini (Aprilia) a 46”904; 15. Pardo (Friba) a 47”277; 16. Fuligni (Aprilia) a 52”568; 17. Bonati (Aprilia) a 1’09”090; 18. Calgaro (Honda) a 1’39”012.

Giro più veloce: Fenati in 2’00”862 alla media di 156,228 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Antonelli p. 103; 2. Calia 97; 3. Fenati 95; 4. Parziani 73; 5. Popov 68; 6. Giorgi 47; 7. Carpi 43; 8. Tata-sciore 33; 9. Pardo 32; 10. Baldassarri 30.

MOTO 3SABATO: 1. Pontone (TR 001) 13 giri pa-

ri a 68,185 km in 27’38”289 alla media di 148,024 km/h; 2. Zanella (Moriwaki) a

40”150. Giro più veloce: Pontone in 2’06”089

alla media di 149,751 km/h. DOMENICA: 1. Pontone (TR 001) 13 giri

pari a 668,185 km in 27’41”660 alla media di 147,723 km/h; 2. Stirpe (TR 001) a 40”647; 3. Zanella (Moriwaki) a 1 giro.

Giro più veloce: Pontone in 2’06”317 alla media di 149,481 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Pontone p. 150; 2. Zanella 88; 3. Stirpe 76.

TROFEO HONDASABATO: 1. Caricasulo 13 giri pari a

68,185 km in 26’55”028 alla media di 151,989 km/h; 2. Ferrari a 0”380; 3. Fedi a 4”473; 4. Coletti a 4”547; 5. Antonelli a 40”569; 6. Torlaschi a 43”664; 7. Groppi a 1’02”802; 8. Bassani a 1’16”057; 9. Di Ciolo a 1 giro; 10. Fabrizio; 11. Villani.

Giro più veloce: Caricasulo in 2’02”381 alla media di 154,289 km/h.

DOMENICA: 1. Ferrari 13 giri pari a 68,185 km in 27’05”697 alla media di 150,991 km/h; 2. Caricasulo a 12”629; 3. Coletti a 13”434; 4. Antonelli a 15”318; 5. Fedi a 31”975; 6. Torlaschi a 32”865; 7. Groppi a 54”795; 8. Bassani a 1’16”607; 9. Antonucci a 1 giro; 10. Fabrizio; 11. Villani.

Giro più veloce: Caricasulo in 2’02”889 alla media di 153,651 km/h.

YAMAHA R6 CUP1. Menchetti 10 giri pari a 52,450 km in

19’56”840 alla media di 157,765 km/h; 2. D. Paoloni a 1”487; 3. Agnelli a 3”139; 4.

Caloroso a 3”224; 5. Mercandelli a 8”734; 6. A. Paoloni a 8”826; 7. Romano a 9”122; 8. Poma a 13”022; 9. Tocca a 14”337; 10. Garofoli a 15”465; 11. Magnanelli a 15”480; 12. Iurino a 17”566; 13. Scienza a 21”678; 14. Favi a 24”250; 15. Mottola a 30”197; 16. D’Andrea a 30”414; 17. Nori a 30”421; 18. Brignoli a 30”685; 19. Eccheli a 31”283; 20. Calvano a 31”692; 21. Bolo-gnesi a 31”769; 22. Diomedi a 33”535; 23. Daina a 40”279; 24. Gazzolo a 41”148; 25. Gaggino a 41”466; 26. De Gruttola a 53”955.

Giro più veloce: Menchetti in 1’57”891 alla media di 160,165 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Agnelli p. 320; 2. Caloroso 242; 3. Paoloni A. 224; 4. Poma 179; 5. Leuthe Biliotti 172; 6. Romano 130; 7. Paoloni D. 128; 8. Eccheli 128; 9. Carta 125; 10. D’Andrea 121.

YAMAHA R1 CUP1. Laudati 8 giri pari a 41,960 km in

18’18”949 alla media di 137,455 km/h; 2. Brunelli a 3”524; 3. Tocca a 4”527; 4. Be-nato a 5”861; 5. Iudica a 6”003; 6. Marchi a 6”595; 7. Manici a 17”435; 8. Brunelli a 19”384; 9. Papi a 19”901; 10. Sanca a 50”267; 11. Bottari a 1’39”010; 12. Zambo-ni a 1’39”220.

Giro più veloce: Iudica in 2’12”497 alla media di 142,509 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Brunelli p. 85; 2. Laudati 76; 3. Sanca 71; 4. Tocca 55; 5. Ma-nici 49; 6. Benato 47; 7. Campedelli 34; 8. Brunelli 29; 9. Iudica 27; 10. Marchi 26.

Honda RS mentre Armando Pontone è stato di nuovo facile vincitore nella sparuta pattu-glia delle Moto3: appena tre partecipanti.

STOCK 600 - Un po’ incauto e decisamen-te sfortunato, Vladimir Leonov non è riusci-to a riaprire la Stock 600. Nel round cinque non si è scrollato di dosso la scomoda om-bra di Dino Lombardi e all’ultimo giro ha sbagliato tattica, diventando facile bersaglio del pilota campano, che ha fatto valere la scia festeggiando il secondo centro stagio-nale. Ma non era finita perché i meccanici del russo si sono dimenticati di apporre lo sticker sulla gomma anteriore, per cui è scattata l’inevitabile squalifica. Lo sticker serve per controllare il rispetto del limite di

gomme che nei round doppi come il Mugel-lo è fissato in dieci unità, senza distinzione tra anteriore e posteriore. La disavventura dell’infuriato Leonov ha avanzato al terzo posto il toscano Federico Monti e al quarto il quindicenne Francesco Cocco autore di uno strepitoso 1’55”945: il ragazzino laziale non ha ancora lasciato il segno, ma è uno di quelli da tenere sott’occhio.

Il round sei è partito sul bagnato e non c’è stata storia. Leonov è partito a razzo e ha corso un’altra gara: aveva già 3”7 di vantag-gio al primo giro, più di otto al secondo e quasi 30 all’arrivo della corsa accorciata ad otto tornate invece di dieci come previsto. Lombardi è sprofondato al quattordicesimo posto, lasciando in gioco gli inseguitori Le-

onov e Russo appaiati a meno -25 punti dal-la vetta. Bilancio soddisfacente per Russo, secondo e terzo mentre Nicola Morrentino ha brillato sul bagnato risalendo dall’undi-cesimo al terzo posto. L’americano Joey Pascarella ha sprecato la pole scivolando sull’asciutto e finendo solo settimo sull’ac-qua.

STOCK 1000 - Con l’asfalto vecchio Troy Bayliss girava con la Superbike al Mugello in 1’51 basso e chissà cosa penserà quando sulla spiaggia di Surfers Paradise giungerà notizia dello strepitoso 1’52”612 firmato da Danilo Petrucci con la Ducati in configura-zione Stock: il ventenne ternano divide spesso il Mugello con il mito australiano per ]

una vittoria e un sesto posto nella stock 1000 per “l’altro” antonelli, andrea (28). nella foto sopra, il campione in carica della superbike, alessandro polita (53), primo e poi secondo al mugello.

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Yamaha R Series Cup

SCARPERIA - Yamaha R Series Cup in parte condizionata dal maltempo. La gara della R1 si è corsa sotto l’acqua battente e ha visto trionfare il laziale Ugo Laudati che non è però riuscito a scalzare Daniel Brunelli dal gradino più alto della classifica generale. Nella R6 invece i piloti si sono dati grande battaglia regalando anche in questo round adrenalina e colpi di scena. Rivelazione della giornata Yuri Menchetti (nella foto), 17 anni: dopo aver conquistato la pole ha difeso con i denti la prima posizione fino all’arrivo, lasciando a Paoloni, Agnelli, Caloroso e Mercandelli la lotta per la conquista dei gradini più bassi del podio.

Menchetti bella sorpresa

Velocità CIV

sviluppare la Extreme, decisamente una bella scuola.

Nella gara del sabato Petrucci non ha avuto avversari, capitalizzando al massimo la scivolata del pupillo della BMW, Michele Magnoni. La marca tedesca si è consolata con la piazza d’onore del veterano Ivan Cle-menti incalzato dall’argentino Leandro Mer-cado scommessa della Kawasaki Pedercini.

Al via del round sei la pista era umida ma con traiettoria quasi asciutta ed era eviden-

te che la rain anteriore scelta da Magnoni e Petrucci non sarebbero durata a lungo. «Non ero convinto ma ho preferito partire alla pari con il mio rivale diretto in campio-nato - si è difeso Petrucci affondato in quin-dicesima posizione, due dietro Magnoni - i conti tornano: sono arrivato al Mugello a pari punti e affronterò le due gare che resta-no da +21». L’autogol ha spianato la strada al velocissimo Andrea Antonelli, wild card scesa nel CIV per ritrovare fiducia dopo le

sfortune esibizioni nella Coppa del Mondo. «Su questa pista la moto contava il giusto e ho fatto la differenza» ha puntualizzato il pilota umbro. Riscatto anche per Lorenzo Alfonsi, che ha vinto il duello BMW con Fa-brizio Perotti adesso secondo in classifica. Sull’umido è andata molto forte la KTM, fi-nita settima con Niccolò Rosso e decima con Micheal Mazzina, autore di una veemente parte centrale che lo aveva portato fino al sesto.

SUPERSPORT/MOTO2 - La sfida del sa-bato era stata divertente: Roberto Tamburi-ni, l’inseguitore in campionato, vincitore in volata sul capoclassifica Ilario Dionisi. Ma nulla in confronto alle emozioni del giorno dopo. Tamburini è ripartito a razzo tirandosi

matteo baioCCo (15) inSeguito da Sandi (23) e polita (53). SopRa, il mattatoRe della moto2, mattia taRozzi (71). nella pagina aCCanto, RobeRto tambuRini (1), Che ha fatto il biS in SupeRSpoRt e, SopRa, teSta a teSta nella StoCk 600 tRa dino lombaRdi (13) e JoeY paSCaRella (825).

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Me la gioco fino in fondoSCARPERIA - Pochi istanti dopo il contatto all’ultimo giro ripreso dalle telecamere del CIV, nei box c’è stata tensione tra i tecnici di Ilario Dionisi e quelli di Roberto Tamburini. Il vincitore invece è rimasto di ghiaccio, come in quell’infuocato ultimo

giro.«Alla variante Borgo San Lorenzo ho sentito una gran botta e ho pensato subito che Dionisi avesse esagerato. Ero davanti, ho fatto la mia traiettoria e non ho alcuna responsabilità nella sua caduta. Ho controllato la moto per miracolo, perdendo metri preziosi da Cruciani e Palumbo. Ero convinto che la gara fosse andata».E invece...«Sono riuscito a tornare sotto anche se la R6 aveva subito qualche danno e non era più precisa come prima. Ho superato Palumbo in staccata alla Bucine e Cruciani sullo

slancio pochi metri prima della bandiera».La tua Yamaha R6 stavolta volava: vi hanno passato qualche pezzo ufficiale?«La Bike Service ha lavorato bene e la moto sta andando sempre meglio. Siamo un gruppo fantastico, ci meritiamo i risultati che stiamo ottenendo».Hai riaperto i giochi ma Dionisi è ancora in vantaggio.«Vallelunga è la sua pista, lì sarà difficile batterlo di nuovo. Ma la finalissima è al Mugello, dove ho già festeggiato un anno fa. Siamo partiti con una gara in meno e giocarcela fino all’ultimo giro sarebbe già un trionfo».Il podio si avvicina anche nel Mondiale?«Ci siamo andati vicini a Brno, sono in forma e la moto va bene: perché no?».

Roberto Tamburini

dietro il rivale. Il riminese della Yamaha ha saltato il primo round di Misano (per la re-strizione imposta dal regolamento Mondia-le: una sola pista prova) e con 41 punti da recuperare ha capito che un’altra vittoria di misura non sarebbe servita a molto. Così ha vistosamente rallentato il ritmo per favorire il ritorno di Cruciani e Palumbo. Il diabolico piano è perfettamente riuscito e con gli in-seguitori di mezzo il duello è diventato in-fuocato. Dopo alcuni pericolosi incroci di traiettorie all’ultimo giro Dionisi ha perso la calma, è entrato all’interno, centrando Tam-burini che stava chiudendo la sua traiettoria. Il laziale è volato senza danni fisici nella sabbia, infuriato. Tamburini si è salvato ma gli altri due erano lontani. In poche curve si è rifatto sotto, sbarazzandosi di Palumbo all’ingresso nella Bucine e di Cruciani sotto la bandiera, per soli sette millesimi, 15 cen-timetri di pista!

Cambio della guardia anche al vertice della Moto2, causa la scivolata nel round cinque di Alessandro Andreozzi poi ripartito e infine settimo. Nella seconda uscita l’ex capofila ha salvato il bilancio (terzo) ma con la doppietta Mattia Tarozzi adesso è a +15 punti. Ancora non c’è partita tra le Super-sport (con gomme libere) e le Moto2 che corrono in regime di fornitore unico Dunlop.

SUPERBIKE - Con la Ducati Althea, la stessa squadra di Carlos Checa, il venti-duenne Federico Sandi aveva stampato un impressionante 1’51”383 con le velocissime Michelin da qualifica. Sulla distanza di gara però il costruttore francese non ha ancora colmato il divario con la Pirelli. «L’anteriore

ha mollato dopo pochi giri e non ho potuto far altro che gestire il terzo posto» ha com-mentato il figlio del capo meccanico di Max Biaggi. Con lo stesso pacchetto tecnico è finita peggio per Luca Conforti, vincitore di Misano relegato all’ottavo posto e poi scivo-lato malamente. Addio sogni di gloria per il bresciano e lotta per il titolo ormai ristretta ad Alex Polita e Matteo Baiocco, pupilli della Ducati Barni, la squadra campione in carica. Il Pirata non si è fatto sfuggire la prima sfida ma Baiox si è rifatto con gli interessi tornan-do a +12 in classifica.

Crescono le quotazioni di Simone Salta-relli, quarto e quinto, mentre non decolla la stagione di Federico Mandatori che ha fatto gli stessi piazzamenti ma con l’Aprilia RSV4 regina in rettilineo: 326,3 km/h contro i 320 della 1198R.

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Velocità CIV

pole posItIon

antonelli parte col piede giusto SUL nuovo asfalto del Mugello record crollati anche in qualifica. In Superbike la pole è andata a Federico Sandi con la Ducati Althea gommata Michelin in 1’51”383. Strepitosa prestazione di Danilo Petrucci nella Stock 1000 in sella alla Ducati Barni (gomme Pirelli), 1’52”612. Le altre pole: Supersport, Roberto Tamburini (Yamaha Bike Service-Metzeler) 1’54”652; Stock 600, Joey Pascarella (Yamaha-Elle 2 Ciatti) 1’55”965; 125, Niccolò Antonelli (Aprilia) 2’00”014.

riSponde maLe ai commiSSarimagnoni perde 5 poSizioni in grigLia Michele Magnoni è stato retrocesso di cinque posizioni dalla direzione gara al termine delle qualifiche della Stock 1000 concluse con il secondo tempo in scia al poleman Danilo Petrucci. La penalità è stata comminata perchè il pilota della BMW Mascheroni si è rivolto con toni maleducati agli ufficiali di gara, che lo avevano convocato per un “avvertimento” causa sorpasso in regime di bandiere gialle.

petrUcci È rimaSto aL mUgeLLo per SviLUppare La dUcati Sbk 2012Prima di volare a Silverstone per il sesto round della Coppa del Mondo Stock 1000, in programma domenica, Danilo Petrucci ha girato per due giorni al Mugello con il team sviluppo Ducati per il collaudo della Superbike 2012. «Far crescere la moto che segnerà la nuova epoca Ducati è un grande privilegio e un’attività affascinante ma anche un affare molto duro - spiega il ventenne ternano. - Andiamo in pista alle nove esatte e non smettiamo prima delle sei del pomeriggio. Anzi l’ultima volta l’ingegner Marinelli ha voluto che girassi mezz’ora più del previsto. Su una pista così fisica come il Mugello non è affatto uno scherzo».

neLLa HaLL oF Fame È L’ora di virginio Ferrari Virginio Ferrari (sopra) è entrato nella Hall of Fame del CIV che nei round precedenti aveva festeggiato Giacomo Agostini, Luca Cadalora ed Eugenio Lazzarini. Ex vice iridato della 500 nel ‘79 alle spalle di Kenny Roberts, Ferrari nel 1987 è stato con la Bimota YB4 l’ultimo campione del mondo della F.1 TT, il campionato per derivate dalla serie anticipatore della SBK. Ha vinto tre titoli nazionali: nel ‘78 fece doppietta, in 500 guidando la Suzuki RG e nella 750 con la Yamaha OW31. Terza perla nel 1985 con la Ducati nella TT F.1. È stato anche team manager di successo.

pIede rotto In proVa

della ceca ko. salta le gare riccardo Della Ceca, vincitore della Stock 1000 nel precedente round di Misano, ha saltato le due gare del Mugello per la scivolata nelle qualifiche del venerdi che gli sono costate la frattura del piede destro. Il marchigiano della Ducati Barni tornerà regolarmente in pista nella prossima sfida di Vallelunga in programma l’undici settembre.

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Speedway Campionato Italiano

Mattatore

Sopra, la finale Speedway, da SiniStra: franchetti, GreGnanin, covatti e carpaneSe. a SiniStra, la finale flat track con il duello tra belli (229) e veSprini (14).

Terza vittoria consecutiva di Carpanese. Sul podio anche Covatti e Franchetti dopo un acceso duello

Speedwaya LONIGO: 1. Carpanese punti 25; 2. Covatti 22; 3.

Franchetti 20; 4. Gregnanin 18; 5. Cavicchioli 16; 6. Castagna 14; 7. Manev 0; 8. Vicentin 12; 9. Carrica 11; 10. del Torre 10; 11. Novello 9; 12. Chavdar 0; 13. Marzotto 8, 14.Scagnetti 7; 15. Trentin 6; 16. Rizza 5.

IN CaMpIONaTO: 1. Carpanese 75; 2. Franchetti 64; 3. Gregnanin 58; 4. Covatti 54; 5. Carrica 43; 6. Cavicchioli 40; 7. Castagna 38; 8. Novello 31; 9. Seren 28; 10. del Torre 27; 11. Scagnetti 24; 12. Vicentin 23; 13. Marzotto 21; 14.Maran 11; 15. Rizza 10; 16. Steva-nini 4; 17. Ugolini 3.

UNdeR 21 IN CaMpIONaTO: 1. Castagna punti 75; 2. del Torre

64; 3. Vicentin 62.

FLaT TRaCk a LONIGO: 1. Vesprini punti 25; 2. Belli 20; 3. Mar-

zotto 15; 4. Zambon 12; 5. Scalabrin 10; 6. Bruni 8; 7. Moschini 6; 8. Buzzi 5; 9. andreotti 4; 10. Foresti 3; 11. pahor 2; 12. Vivaldi 1; 13. Zossi 0; 14. Zamperi 0; 15. Franchetti 0.

IN CaMpIONaTO: 1. Belli punti 80; 2. Vesprini 70; 3. Zambon 44; 4. Scalabrin 41; 5. Monti 37; 6. andre-otti 28; 7. Castagna 20; 8. Marzotto 20; 9. Buzzi 18; 10. Castiglioni 17; 11. Magnoni 15; 12. pahor 14; 13. Bruni 12; 14. Moschini 6; 15. Zampieri 4; 16. Foresti 3; 17. Marchini 2; 18. Vivaldi 1.

Belli e Vesprini nel Flat Track

Leclassifiche

LONIGO - Il Campionato Italiano Spe-edway dopo tre prove ha un domina-tore, Mattia Carpanese, che ha vinto

anche la terza prova: tre su tre, vincendo tutte le sei manche che lo hanno visto in gara. Mattia se gareggiasse con questa grinta e determinazione anche a livello internazionale sarebbe di sicuro uno dei migliori protagonisti, invece si deve accon-tentare dei fasti nazionali.

Sedici i piloti in gara con la partecipazio-ne di due bulgari, l’oramai italiano Manev

e Chavdar che per prendere il via a queste gare tricolori si sobbarcano in macchina ben 3800 chilometri fra andata e ritorno, bravi davvero. Hanno cercato di tenere te-sta allo scatenato pilota padovano, che gareggia per il moto Club Olimpia, l’italo-argentino Covatti, Franchetti che dopo questa prova si ritrova con uno svantaggio di 11 punti ed il sempre positivo Gregna-nin. Terminate le venti manche di qualifi-cazione, dove si sono visti duelli e sorpas-si mozzafiato, si sono messi in evidenza oltre ai quattro finalisti anche Cavicchioli, Paco Castagna che conduce la classifica Under 21 a punteggio pieno, Vicentin che ha una determinazione incredibile abbina-ta a buona tecnica (se riuscirà a risolvere in fretta il problema del centro curva per il giovanissimo pilota di Noventa Vicentina ci saranno grandi soddisfazioni), un po’ in difficoltà invece l’altro italo-argentino Christian Carrica.

La finale è stata dominata da Carpane-se, partito benissimo non ha avuto proble-mi. Avvincente il duello per il secondo po-sto fra Covatti e Franchetti con vari sor-passi e secondo gradino del podio guada-gnato dal pilota italo-argentino.

CON la prova tricolore di speedway si è disputata anche la quarta prova del trofeo

FMI di Flat Track che ha visto la vittoria del marchigiano Fabrizio Veprini dopo una performance nella manche di finale incre-dibile, partito in ultima posizione è riuscito alla fine, dopo un accanito duello con Bel-li, a tagliare il traguardo per primo.

Marzotto, partito in testa, ha conquista-to il terzo gradino del podio riuscendo a tenere dietro lo scatenato Zambon.

Dopo questa quarta prova Belli guida la classifica con 10 punti di vantaggio su Ve-sprini e ben 36 su Zambon.

Foto Tomba

Page 32: 26 luglio - Motosprint 30

motosprint

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Sportitalia

CrossTrofeo Italia

gran finale per cinque

PAROLDO - Danilo Musso (MX1 under 21), Luca Derosa (MX1, Over 21), Leonardo Amadio (MX2 under 21), Giorgio Marincioni (MX2, over 21) e Chiara Fontanesi tra le ragazze: sono questi i piloti vincitori del Trofeo Italia di cross, al termine della quar-ta e ultima prova. La gara si è corsa a Paroldo e vi hanno preso parte, complessivamente, 133 piloti. La pri-ma gara della MX1 è stata condizio-nata da una caduta, che ha coinvolto alcuni piloti della zona alta della classifica: Malimpensa è transitato decimo, Derosa e Debbi addirittura oltre la ventesima posizione.

In testa alla corsa ha preso il largo Gambarotti, ma dietro ritmo inferna-le con Lorenzon velocissimo tanto da guadagnarsi con autorità la prima posizione. Lorenzon però ha com-messo un errore, una scivolata che gli ha fatto perdere diverse posizioni e la wild card Valente si è portato al comando, conquistando la prova.

In gara 2, è scattato in testa Nicola Lauro ritornato in forma dopo parec-chi problemi fisici, ha tenuto il ritmo per più di metà gara ma Lorenzon lo ha attaccato e superato, vincendo.

Nella MX2, assente Della Mora, Leonardo Amadio è partito in testa, ma Manuel Ciarlo a metà gara ha guadagnato la prima posizione, mantenendola fino alla bandiera

I campionati regionali

legaro (KTM); 25. Lini (Yamaha); 26. Pioli (Honda); 27. Micozzi (Yamaha); 28. Gazzola (KTM); 29. Pepe (Suzuki); 30. Maurizi (Hon-da); 31. Porchia (Honda); 32. Rossi (Suzuki); 33. Cristalli (Kawasaki); 34. Malpassi (KTM); 35. Borghi (Suzuki); 36. Peruzzini (Yamaha); 37. Greguoldo (Yamaha).

MX2GARA 1: 1. Ciarlo (Suzuki); 2. Cimberio

(Suzuki); 3. Marino (Honda); 4. Gobbi (Ya-maha); 5. Ruzzi (Suzuki); 6. Faccioli (Suzu-ki); 7. Marincioni (Suzuki); 8. Matteucci (Honda); 9. Frigerio (Kawasaki); 10. Amadio (Honda); 11. Casa (Kawasaki); 12. Ciocci (Honda); 13. Tabone (KTM); 14. Bersanelli (Yamaha); 15. Cristalli (Kawasaki); 16. Por-chia (Honda); 17. Rossi (Suzuki); 18. Lini (Yamaha); 19. Bertagna (Suzuki); 20. Gippo-ni (Honda); 21. Di Bari (Honda); 22. Lampo-ni (Honda); 23. Maurizi (Honda); 24. Pioli (Honda); 25. Pepe (Suzuki); 26. Gazzola (KTM); 27. Callegaro (KTM); 28. Peruzzini (Yamaha); 29. Malpassi (KTM); 30. Borghi (Suzuki); 31. Pettinari (Kawasaki); 32. Mi-cozzi (Yamaha); 33. Quarti (Suzuki); 34. Bianchetti (Yamaha); 35. Folchi (Honda); 36. Alice (KTM).

GRUPPO BMX1 MX2: 1. Franceschini (Honda); 2.

Ratti (Kawasaki); 3. Da Ros (Suzuki); 4. Ian-narone (KTM); 5. Manuppiello (KTM); 6. Bertoli (Suzuki); 7. Bandi (Kawasaki); 8. Ortelli (KTM); 9. Gnoni (Honda); 10. Mante-ro (Suzuki); 11. Marchetti (Suzuki); 12. Pa-drini (Kawasaki); 13. Intrivigne (Suzuki); 14. Carboni (KTM); 15. Quas (TM); 16. Meroli (KTM); 17. Amadei (Kawasaki); 18. Andrei (Yamaha); 19. Mometti (Suzuki); 20. Penni-no (Honda); 21. Rivetti (KTM); 22. Giachino (Yamaha); 23. Gallitelli (Yamaha).

GRUPPO B: 1. Peira (Honda); 2. Scelza (Kawasaki); 3. Curti (Honda); 4. Sallicati (Honda); 5. Gatti (Honda); 6. Cardone (Hon-da); 7. Brevi (Suzuki); 8. Cardone (Honda); 9. Antonello (Honda).

FEMMINILEGARA 1: 1. Fontanesi (Yamaha); 2. Rivet-

ti (KTM); 3. Parrini (KTM); 4. Decarli (Hon-da); 5. Padrini (Kawasaki); 6. Sbrana (Hon-da); 7. Giudici (Kawasaki); 8. Lago (Suzuki); 9. Quas (Kawasaki); 10. Cimarra (KTM); 11. Scaramagli (Suzuki); 12. Bertone (KTM); 13. Dell’Angelo (Kawasaki); 14. Mattioda (Suzuki).

GARA 2: 1. Fontanesi (Yamaha); 2. Rivet-ti (KTM); 3. Parrini (KTM); 4. Decarli (Hon-da); 5. Padrini (Kawasaki); 6. Giudici (Kawa-saki); 7. Lago (Suzuki); 8. Bertone (KTM); 9. Quas (Kawasaki); 10. Scaramagli (Suzuki); 11. Mattioda (Suzuki); 12. Sbrana (Honda); 13. Dell’Angelo (Kawasaki).

Emilia-RomagnaCampogalliano (MO) 2 giugno

Campionato regionale motocross e minicross Emilia Romagna, prima prova – Organizzatore: M.C. Polisportiva Cam-pogalliano – Direttore di gara: Dante Badiali – Meteo: sereno

ClassificheMX1GARA 1: 1. Aldini; 2. Malimpensa; 3.

Debbi; 4. Miani; 5. Ghidini; 6. Petruzziello; 7. Comastri; 8. Ferrini; 9. Merli; 10. Bazza-ni; 11. Fiaccadori; 12. Pinotti; 13. Bertolot-ti; 14. Barisio; 15. Pilato; 16. Bandieri; 17. Spaggiari; 18. Puviani.

GARA 2: 1. Malimpensa; 2. Aldini; 3. Debbi; 4. Miani; 5. Comastri; 6. Ghidini; 7.

Petruzziello; 8. Bertolotti; 9. Bazzani; 10. Ferrini; 11. Pinotti; 12. Merli; 13. Fiaccado-ri; 14. Pilato; 15. Barisio; 16. Puviani; 17. Spaggiari; 18. Bandieri.

MX2GARA 1: 1. Faccioli; 2. Coppellotti; 3.

Ciocci; 4. Chiletti; 5. Montanari; 6. Adani; 7. Cavina; 8. Mecagni; 9. Dalla Libera; 10. Sa-lati; 11. Valestri; 12. Fontana; 13. Vanti; 14. Placci; 15. Credi; 16. Marchetti; 17. Magna-ni; 18. Fattori; 19. Conti; 20. Spattini; 21. Prosperi; 22. Neri.

GARA 2: 1. Faccioli; 2. Coppellotti; 3. Ferrari; 4. Ciocci; 5. Chiletti; 6. Mecagni; 7. Salati; 8. Adani; 9. Fattori; 10. Valestri; 11. Cavina; 12. Fontana; 13. Placci; 14. Spatti-ni; 15. Credi; 16. Vanti; 17. Marchetti; 18. Conti; 19. Prosperi; 20. Magnani; 21. Neri; 22. Dalla Libera.

MX2GARA 2: 1. Faccioli; 2. Coppellotti; 3.

Ferrari; 4. Ciocci; 5. Chiletti; 6. Mecagni; 7. Salati; 8. Adani; 9. Fattori; 10. Valestri; 11. Cavina; 12. Fontana; 13. Placci; 14. Spatti-ni; 15. Credi; 16. Vanti; 17. Marchetti; 18. Conti; 19. Prosperi; 20. Magnani; 21. Neri; 22. Dalla Libera.

125GARA 1: 1. Mantovani; 2. Marchelli; 3.

De Pietri; 4. Gatti; 5. Bisi; 6. Imolesi; 7. Francucci; 8. Longo; 9. Serri; 10. Mussi; 11. Bertozzi; 12. Dalle Vacche; 13. Zibordi; 14. Santandrea; 15. Magnani; 16. Rinaldi; 17. Cantergiani; 18. Dalle Vacche.

GARA 2: 1. Marchelli; 2. Gatti; 3. Manto-vani; 4. De Pietri; 5. Imolesi; 6. Cantergia-ni; 7. Longo; 8. Bisi; 9. Mussi; 10. Serri; 11. Dalle Vacche; 12. Francucci; 13. Zibordi; 14. Rinaldi; 15. Santandrea; 16. Magnani; 17. Bertozzi; 18. Dalle Vacche.

CADETTIGARA 1: 1. Zanotti; 2. Manucci; 3. Mon-

teleone; 4. Ricci; 5. Fossi; 6. Manco; 7. Maz-za; 8. Bragazzi; 9. Fiorentini.

GARA 2: 1. Zanotti; 2. Manucci; 3. Mon-teleone; 4. Fossi; 5. Ricci; 6. Manco; 7. Bra-gazzi; 8. Fiorentini; 9. Mazza.

DEBUTTANTIGARA 1: 1. Folli; 2. Zampino; 3. Zampi-

no; 4. Scalambra; 5. Melandri; 6. Giordano; 7. Belli; 8. Balladini; 9. Capuzzo; 10. Mazza; 11. Razzini.

GARA 2: 1. Folli; 2. Melandri; 3. Cacchi; 4. Giordano; 5. Zampino; 6. Scalambra; 7. Balladini; 8. Belli; 9. Capuzzo; 10. Mazza; 11. Razzini.

JUNIORGARA 1: 1. Agosti; 2. Pavan; 3. Montele-

one; 4. Ferretti; 5. Maselli; 6. Magnani; 7. Terranova; 8. Vinera; 9. Azzali; 10. Cattani.

SENIORGARA 1: 1. Sanchini; 2. Munari; 3. An-

derlini.MX4GARA 1: 1. Ravaglia M.; 2. Vaccari; 3.

Ravaglia G.; 4. Salsi; 5. Gherli; 6. Baschieri; 7. Coruzzi; 8. Mazzotti; 9. Gardini; 10. Fo-caccia; 11. Ballati; 12. Bortolotti; 13. Ca-stellari; 14. Merzari; 15. Zardi; 16. Fontan-ta; 17. Casali; 18. Baraccani; 19. Rossi; 20. Giuliani; 21. Canovi; 22. Pini; 23. Patacini; 24. Zibordi; 25. Stazzone; 26. Golinelli; 27. Olivieri; 28. Sforacchi.

MX4GARA 2: 1. Mazzotti; 2. Baschieri; 3. Fo-

caccia; 4. Fontana; 5. Ravaglia G.; 6. Zibor-di; 7. Golinelli.

OPEN: 1. Vaccari; 2. Ravaglia; 3. Salsi; 4. Gardini; 5. Bortolotti; 6. Coruzzi; 7. Merza-ri; 8. Casali; 9. Ballati; 10. Pini; 11. Stazzo-ne; 12. Castellari.

OVER 50: 1. Gherli; 2. Zardi; 3. Canovi; 4. Rossi; 5. Giuliani; 6. Patacini; 7. Sforacchi; 8. Olivieri.

scacchi. In gara 2, Ciarlo, già dal primo giro ha messo tra sé e gli av-versari più di 100 metri di vantaggio: per il ligure una vittoria in solitario.

Doppietta di Chiara Fontanesi nel-la Femminile.

10 luglio Trofeo Italia motocross e fenmminile,

quarta e ultima prova - Organizzazione: Motoclub Cairo Montenotte - Direttore di gara: Marco Bazzano - Meteo: sereno.

ClassificheMX1GRUPPO AGARA 1: 1. Valente (KTM); 2. Lauro (Hon-

da); 3. Ciriale (Honda); 4. Lorenzon (Kawa-saki); 5. Gambarotti (Kawasaki); 6. Daziano (Honda); 7. D’Attilio (Yamaha); 8. Fontanesi (Yamaha); 9. Musso (KTM); 10. Togninalli (Kawasaki); 11. De Rosa (Honda); 12. Ma-limpensa (Yamaha); 13. Barbieri (Suzuki); 14. Paire (Yamaha); 15. Tomasi (Honda); 16. Pioppo (Honda); 17. Tincani (TM); 18. Debbi (Suzuki); 19. Roasio (Yamaha); 20. Fossi (Husqvarna); 21. Comastri (Honda); 22. Prearsi (KTM); 23. Tavelli (KTM); 24. Lodi (Honda); 25. Montorro (Honda); 26. Anto-niello (Yamaha); 27. Giampieri (Honda); 28. Berutti (Yamaha); 29. Fissolo (Honda); 30. Vagadore (Honda); 31. Zambon (Suzuki); 32. Danna (Honda); 33. Clò (Honda); 34. Aste-sano (Honda); 35. Manfredi (Honda); 36. Comastri (Kawasaki).

GARA 2: 1. Lorenzon (Kawasaki); 2. Lau-ro (Honda); 3. De Rosa (Honda); 4. Gamba-rotti (Kawasaki); 5. Valente (KTM); 6. Ma-limpensa (Yamaha); 7. Daziano (Honda); 8. Tavelli (KTM); 9. Debbi (Suzuki); 10. Musso (KTM); 11. Tomasi (Honda); 12. Paire (Ya-maha); 13. Fontanesi (Yamaha); 14. Togni-nalli (Kawasaki); 15. Lauro (Honda); 16. Prearsi (KTM); 17. Lodi (Honda); 18. Roasio (Yamaha); 19. Fossi (Husqvarna); 20. Bar-bieri (Suzuki); 21. Tincani (TM); 22. Vagado-re (Honda); 23. Clò (Honda); 24. Montorro; 25. D’Attilio (Yamaha); 26. Antoniello (Ya-maha); 27. Zambon (Suzuki); 28. Ferrini (Suzuki); 29. Comastri (Honda); 30. Fissolo (Honda); 31. Manfredi (Honda); 32. Astesa-no (Honda); 33. Danna (Honda); 34. Coma-stri (Kawasaki); 35. Pioppo (Honda); 36. Giampieri (Honda).

MX2GARA 1: 1. Ciarlo (Suzuki); 2. Cimberio

(Suzuki); 3. Amadio (Honda); 4. Tabone (KTM); 5. Marincioni (Suzuki); 6. Gobbi (Ya-maha); 7. Faccioli (Suzuki); 8. Marino (Hon-da); 9. Ruzzi (Suzuki); 10. Casa (Kawasaki); 11. Frigerio (Kawasaki); 12. Pettinari (Ka-wasaki); 13. Gipponi (Honda); 14. Matteucci (Honda); 15. Bianchetti (Yamaha); 16. Ciocci (Honda); 17. Bertagna (Suzuki); 18. Di Bari (Honda); 19. Lamponi (Honda); 20. Alice (KTM); 21. Orlandi (Yamaha); 22. Folchi (Honda); 23. Bersanelli (Yamaha); 24. Cal-

LEONARDO AmADiO

motosprint

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EnduroTre gare dai campionati regionali

Emilia RomagnaMonghidoro (BO) 5 giugno

Campionato regionale Emilia Roma-gna enduro + trofeo Husqvarna, seconda prova – Organizzatore: M.C. Valle Idice – Meteo: sereno

ClassificheHusqvaRnaEnduRO cupE1: 1. chiappa; 2. pagliari; 3. Borghi; 4.

Guglilmetti; 5. Felci; 6. Biffi; 7. crippa; 8. Bartolini; 9. Ragghianti a.; 10. dapit; 11. Ragghianti L.; 12. Ghioldi.

E2: 1. serafini; 2. Bottazzi; 3. cogato; 4. picchioni; 5. stabilito; 6. Giacometti; 7. del-lai; 8. Gallingani; 9. sbuttoni; 10. nuvoloni.

E3: 1. dodi; 2. Grion; 3. pelizzeni; 4. Gi-raldi; 5. Laurencich; 6. Mangili; 7. Folchini; 8. Guglilmetti; 9. nuvoloni.

JunIOR: 1. Gualtieri; 2. Rovero; 3. agnel-li; 4. Ganozzi; 5. chinosi; 6. capellazzi; 7. Hausbergher; 8. Guglielmetti; 9. stroili; 10. calamai.

vETERan: 1. Mulas; 2. chiozza; 3. plesni-car; 4. serafini; 5. Bartolini; 6. Bertuzzi.

OspITI: 1. Mangili; 2. Gualtieri.REGIOnaLEEnduROFInO a 125 2T: 1. chiappa (Husky); 2. do-

nelli; 3. Trevainini (HM); 4. Lenzi; 5. Franchi; 6. Montelaghi; 7. vannucchi; 8. Gironi; 9. ci-va; 10. Grillini; 11. algeri (Yamaha); (tutti gli altri su KTM).

125 cadETTI2T 125 4T: 1. Bondavalli Jorden; 2. arma-

ni (HM); 3. castellana (HM); 4. Bondavalli Joe; 5. Favari; 6. conciatori; 7. covati; 8. veneziani; 9. Lambri; 10. naji; 11. carlappi; 12. Fontana (HM); 13. Totti (Husky); (tutti gli altri su KTM).

OLTRE 125 2T: 1. Ferrari (KTM); 2. Fiac-cadori (Suzuki); 3. Zanzi (KTM); 4. dodi (Hu-sky); 5. pelizzeni (Husky); 6. Zanichelli (Hu-saberg); 7. chinosi (Husky); 8. Taglioli (KTM); 9. Fanticini (KTM); 10. Ruffini (HM); 11. pe-gorin (KTM); 12. aldrovandi (KTM); 13. Mat-tarozzi (TM); 14. Bertorelli (KTM); 15. cesari (Husby); 16. Lorenzini (KTM); 17. Gandolfi (KTM); 17. Gilardi (KTM); 19. vignali (KTM); 20. Franchi (KTM); 21. Molinari (KTM); 22. dattaro (KTM); 23. vellani (KTM); 24. chiara (TM); 25. severini (KTM); 26. Gandolfi (Gas Gas); 27. pifferi (KTM); 28. Menzani (KTM); 29. Fontana (KTM); 30. Folchini (Husky); 31. Ralli (Honda); 32. Ferrari (KTM); 33. sbuttoni (Husky); 34. coppini (Yamaha).

OLTRE 1254T FInO 250 4T: 1. Rossi (Suzuki); 2. pa-

gliari (Husky); 3. comastri (Honda); 4. pedri-ni (Honda); 5. alfieri (Suzuki); 6. Rovero (Hu-sky); 7. Fulcini (Honda); 8. aguzzoli (Kawasa-ki); 9. visconti (Suzuki); 10. Orfei (KTM); 11. armani (Honda); 12. avanzini (Honda); 13. Mucci (Kawasaki); 14. Mazzocchi (Suzuki); 15. carta (Honda); 16. Evangelisti (KTM); 17. sfortunati (Honda); 18. Milani (HM); 19. pa-ratici (Kawasaki); 20. Felci (Husky); 21. Giub-blesi (Suzuki); 22. comani (Yamaha); 23. Bergonzi (Yamaha); 24. Bosi (Yamaha); 25. ciccotto (Honda); 26. Gaioli (Suzuki); 27. Gu-glielmetti (Husky); 28. Mucci (Kawasaki); 29. Iotti (Yamaha); 30. camurri (KTM); 31. Olari (KTM).

OLTRE 250 4T: 1. alvisi (HM); 2. Zanetti (Honda); 3. Becchetti (Honda); 4. Bottazzi (Husky); 5. Zanzi (KTM); 6. agnelli (Husky); 7. agostini (Honda); 8. prandini (KTM); 9. Ber-

cella (Honda); 10. picchioni (Husky); 11. ca-novi (Beta); 12. Guglielmetti (Husky); 13. capelazzi (Husky); 14. Fiocchi (KTM); 15. La-pina (KTM); 16. calanchi (Beta); 17. sorboni (KTM); 18. savazzi (KTM); 19. stabilito (Hu-sky); 20. Baistrocchi (KTM); 21. sereni (KTM); 22. Lombardo (Husky); 23. Ferretti (Beta); 24. Guglielmi (KTM); 25. Malaguti (Yamaha); 26. salvatori (BMV); 27. cocchi (Suzuki); 28. stocchetti (Honda); 29. sorboni (KTM); 30. Mainardi (Beta); 31. Montanari (KTM); 32. Gallingani (Husky); 33. Totti (KTM); 34. Zam-belli (Yamaha); 35. Tanzi (KTM); 36. Bergami-ni (Yamaha); 37. Tinti (Beta); 38. Guglielmet-ti (Husky); 39. Gastaldo (KTM); 40. Grimandi (Husky).

ELITE: 1. Balordi (Husky).vETERanI: 1. Elmi (Honda); 2. cecchetti

(Honda); 3. Mauri (Yamaha); 4. Zanrè (125 2T); 5. Tampieri (Kawasaki); 6. Monti (KTM); 7. Righetti (KTM); 8. Merlani (KTM); 9. afro-diti (KTM); 10. aspetti (KTM); 11. aimi (Kawa-saki); 12. Municella (Honda); 13. Mezzadri (KTM); 14. veneziano (KTM); 15. Malaguti (KTM); 16. Franceschini (Yamaha); 17. Moli-nari (Usby).

TEssERE spORT: 1. armani (Suzuki); 2. sordini

(KTM); 3. Zeno (KTM); 4. Zanotti (KTM); 5. Bettini (KTM); 6. naldi (KTM); 7. Gentilini (Husky); 8. vandini (KTM); 9. Romei (KTM); 10. Gandolfi (KTM); 11. Rossi (Husky); 12. donadel (Kawasaki); 13. Tonioli (Husaberg); 14. Gasperini (KTM); 15. Leurini (KTM); 16. veneziani (Yamaha); 17. Rocca (Yamaha); 18. celotti (KTM); 19. Milani (KTM); 20. Falorni (Honda); 21. Ballarini (KTM); 22. Boresetti (Beta); 23. Trespidi (Husky); 24. Merusi (KTM); 25. costa (Husky); 26. casini (Gas Gas); 27. ventura (KTM); 28. asinari (Husky).

50 cc: 1. castellana (HM); 2. Boccacci (Beta).

LadY: 1. Ori (Beta).

piemontes. Giacomo di Roburent (cn) 5 giugno

Campionato piemontese enduro, quinta prova – Organizzatore: M.C. Off Road 2000 – Direttore di gara: Attilio Pecchenino – Meteo: pioggia

Classifiche50 cOdIcE: 1. abrigo (HM).cadETTI- JunIORE1: 1. Musso (KTM); 2. Giacchero (Fantic);

3. Fiore (KTM); 4. Gavinelli (Yamaha); 5. Meli (KTM); 6. Barel (KTM); 7. Taramazzo (KTM); 8. Tusa (KTM); 9. scabini (Gas Gas); 10. Gaglione (Kawasaki); 11. Fossati (Husqvarna); 12. Mo-roso (KTM); 13. Berri (KTM); 14. Gilio (TM); 15. vacchiero (KTM); 16. prevignano (KTM).

E2: 1. Boffa (SBR); 2. peila (Beta); 3. porro (Gas Gas); 4. Iacazzi G. (KTM); 5. Gioria (KTM); 6. Beltritti (KTM).

E3: 1. sordo (KTM); 2. careglio (Gas Gas); 3. Omodei Zorini G. (Husqvarna); 4. Granget-to (TM); 5. cometta (Gas Gas); 6. Grillo (KTM); 7. piombino (Gas Gas).

sEnIORE1: Mazza (Yamaha); 2. Galliano (TM); 3.

cappello (Honda); 4. Gilardi (Sherco); 5. si-gnetti (KTM); 6. paolini (Suzuki); 7. Borgese (Husqvarna); 8. Martino (KTM); 9. albesiano (Yamaha); 10. Barroero (KTM); 11. cazzola (Honda); 12. Baù (Suzuki); 13. paschetto (Su-zuki); 14. Omodei Zorini M. (KTM); 15. Trava-glio (KTM); 16. Iacazzi M. (Cagiva).

E2: 1. Lucotti (Suzuki); 2. Giacobone (KTM); 3. varalli (Suzuki); 4. pesante (KTM); 5. crivelli (Honda); 6. Borgarello (Sherco); 7. Milani (Husqvarna).

E3: 1. Bignoli d. (KTM); 2. scavino (Gas Gas); 3. natta (TM); 4. caffaratti (Fantic); 5. Beltritti (KTM); 6. achino (Gas Gas); 7. valorio (KTM); 8. Trione (Beta).

MaJOR. E1: 1. Occelli (KTM); 2. Bertorello (KTM);

3. Manera (Honda); 4. Gianni (Suzuki); 5. Mar-chiondi (Yamaha); 6. deglialberti (KTM); 7. Greppi (KTM); 8. dracone (Suzuki); 9. Milan (Honda); 10. valcavi (KTM); 11. Truffo (KTM); 12. Faccini (KTM); 13. Gagliardi (Honda); 14. albarello (Yamaha).

E2: 1. Giordano (Beta); 2. Gallo alb. (KTM); 3. chiabotto (KTM); 4. Lusso (Beta); 5. Marsi-lio (Honda); 6. Bonamico (Beta); 7. Bellio (KTM); 8. Rezzaro (Beta); 9. peila u. (KTM); 10. Taverna (Husaberg); 11. scarfiello (Hu-sqvarna); 12. Meli (KTM); 13. Milone (Beta); 14. cornero (KTM); 15. Galassi (Sherco).

E3: 1. calvi (Beta); 2. Gerbi (KTM); 3. cri-vellari (KTM); 4. devalle (KTM); 5. damiano (Gas Gas); 6. scabini (Gas Gas); 7. doglio (KTM); 8. Merola (Gas Gas); 9. spinoglio (KTM).

vETERan: 1. Rivoir (Gas Gas); 2. pagliana (Gas Gas); 3. dario (Beta); 4. Favaretto (Suzu-ki); 5. Beltritti (KTM); 6. pattono (KTM); 7. Boffa G. (Suzuki); 8. Godi (KTM); 9. Baldi (KTM); 10. pregaglia (KTM); 11. Bianchi (BMW); 12. Bernasconi (KTM); 13. caffaratti G. (KTM); 14. dellacasa (Suzuki); 15. Barbero (Yamaha).

LadIEs: 1. sappino (Honda); 2. veronelli (KTM).

OspITI: 1. serra (Gas Gas); 2. Briatore (KTM); 3. Fronti (Honda).

spORT 2T: 1. Genovesio (KTM); 2. Giusia-no (KTM); 3. claretto (Husqvarna); 4. Beltra-mo (KTM); 5. Giraudo (Honda); 6. azzolin (Gas Gas); 7. Grigato (Honda); 8. pipino (Suzuki); 9. clerico (KTM); 10. devalis (KTM); 11. donato (KTM); 12. Guaschetti (Gas Gas); 13. Gatti (Gas Gas); 14. dellagiovanna (Gas Gas); 15. Boschetto (Gas Gas); 16. Romanisio (Yama-ha); 17. Favaretto (Husqvarna); 18. Zaimaj (KTM); 19. Goffi (KTM); 20. comerio (Suzuki).

spORT 4T: 1. Marenco (Yamaha); 2. Gelmi-ni (Honda); 3. d’angelo (IKTM); 4. pregliasco (Honda); 5. dalmasso (Yamaha); 6. Fanzio (Ya-maha); 7. Rossato (Suzuki); 8. Ivaldi (Suzuki); 9. pagliana (Yamaha); 10. silvano (Yamaha); 11. Goffi (Yamaha); 12. amerio (TM); 13. Mol-lo (Husqvarna); 14. saluzzo (Suzuki); 15. Ros-so (Honda); 16. Rossini (Yamaha); 17. Isaia (KTM); 18. seghesio (KTM); 19. Mandrile (Honda).

squadRE: 1. dogliani; 2. 100 Torri alba; 3. alfieri; 4. Granozzo; 5. acqui Terme.

Toscanacastelnuovo Garfagnana (Lu) 5 giugno

Campionato toscano enduro, quarta prova – Organizzatore: M.C. Garfagnana

ClassificheundER 23cLassE a: 1. Monnecchi (KTM); 2. Loren-

zelli (KTM); 3. Brezzi; 4. pizzirani (Yamaha); 5. arigoni (KTM); 6. cacciatori (Husqvarna); 7. Ranfagni (KTM); 8. sandroni (KTM); 9. pio-ni (KTM); 10. Marziali (KTM); 11. pagnini (KTM); 12. Martinelli (KTM); 13. sonnini (KTM); 14. pieroni (KTM).

undER 23cLassE c: 1. Gualdani (TM); 2. piacenza

(KTM); 3. La valle (Husqvarna); 4. Moretti (KTM); 5. Ganozzi (KTM); 6. Brizzi (Gas Gas); 7. sassoli (KTM); 8. Tomei (KTM); 9. pasquini (KTM); 10. Motto (KTM); 11. Mariotti (KTM).

undER 23cLassE q: 1. Giorgini (Honda); 2. Lucche-

si (Yamaha); 3. Bracco (Kawasaki); 4. Iozzelli (Beta); 5. scarpelli (Suzuki); 6. Bartoletti (Kawasaki); 7. piccioni (KTM); 8. Mazzuoli (KTM); 9. Liberatori (Honda).

cLassE E1s: 1. Matteoni (KTM); 2. Marot-ta (Honda); 3. Incerti (Kawasaki); 4. cortel-lessa (Suzuki); 5. sorbi (Yamaha); 6. castelli (Kawasaki); 7. Bertagni (KTM); 8. Giganti (Honda).

cLassE E2s: 1. Giannotti (KTM); 2. Giro-lami (Honda); 3. venturi (Beta); 4. stanghel-lini (KTM); 5. donati (KTM); 6. carli (Honda); 7. Bolognesi (Honda); 8. Fantappiè (KTM); 9. Massai (Yamaha).

cLassE E3s: 1. Bacci (KTM); 2. Fagiolini (Husaberg); 3. Bicicchi (KTM); 4. pardini (KTM); 5. dreoni (Gas Gas); 6. Bigiarini (KTM); 7. sonnoli (KTM).

cLassE E1M: 1. La Marca (Honda); 2. Ta-vanti (Suzuki); 3. Fondelli (KTM); 4. Ramaz-zotti (TM); 5. Falchi (Honda); 6. Taddei (Hon-da); 7. Lai (KTM); 8. Ghezzani (Yamaha); 9. Girelli (Kawasaki); 10. canaccini (KTM); 11. Benassi (Yamaha); 12. sabatti (Kawasaki); 13. Branchetti (KTM); 14. salimbeni (Honda); 15. Banci (Honda); 16. Mauro (Yamaha).

cLassE E2M: 1. Giannotti (Beta); 2. Mala-testa (Husqvarna); 3. conti (Honda); 4. venu-to (Honda); 5. Guidarelli (Yamaha); 6. Belloni (KTM); 7. philippaerts (Yamaha); 8. vanni (KTM); 9. Giusti (Kawasaki); 10. casotti (KTM); 11. Bartolini (Beta); 12. Messeri (Su-zuki); 13. Bindi (KTM); 14. pizzi (Honda); 15. del carlo (KTM); 16. Luperini (KTM); 17. not-toli (Beta).

cLassE E3M: 1. ciuti (TM); 2. Lombardini (KTM); 3. Brezzi (KTM); 4. simi (Gas Gas); 5. cangini (KTM); 6. Manzini (Gas Gas); 7. ca-valletti (KTM); 8. sandroni (KTM).

cLassE Z: 1. Fusi (Fantic); 2. Guidarelli (Honda); 3. pampaloni (Beta).

vETERan: 1. Bartolini (KTM); 2. Ravagli (Beta); 3. de Felice (Honda); 4. parrini (KTM); 5. pellegrini (KTM); 6. Orrea (Honda); 7. Mo-rizzi (KTM); 8. Ricci (KTM); 9. Bettini (Hu-sqvarna); 10. Marini (KTM); 11. Motto (KTM); 12. Guidotti (BMW); 13. Garabini (KTM); 14. simeone (Beta); 15. Biagioni (Husqvarna); 16. Felici (TM); 17. Mancioppi (Yamaha); 18. Marcellino (Gas Gas); 19. Gallori (RMZ).

ELITE: 1. Tellini (Honda); 2. de Felice (Ka-wasaki); 3. Lilli (Honda); 4. Zanchi (Fantic); 5. Guastini (KTM); 6. paoletti (Yamaha); 7. Mai-mone (Honda); 8. Zappoli (Honda); 9. Giustel-li (Honda).

spORTs2: 1. veneziano (KTM); 2. Bianchi (Gas

Gas); 3. Gregori (KTM); 4. pieroni (KTM); 5. Bertagni (Honda); 6. Giovannelli (KTM); 7. Fusi (KTM); 8. Matteucci (Gas Gas).

s4: 1. Bisio (KTM); 2. pierangioli (KTM); 3. dami (KTM); 4. pistolesi (KTM); 5. ceccotti (KTM); 6. Ranieri (KTM); 7. Lovi (Husaberg); 8. salvetti (Husaberg); 9. Biagioni (KTM); 10. salvetti (Yamaha); 11. polloni (Suzuki); 12. Rossi (Husqvarna); 13. Lanzini (Beta); 14. Giannetti (KTM); 15. Benedetti (Beta); 16. Tognarelli (Husaberg); 17. Toschi (Yamaha); 18. poccioni (KTM); 19. Rigatti (KTM); 20. corsini (Yamaha); 21. del nero (Honda); 22. sanesi (Beta); 23. petri (Suzuki); 24. seghie-ri (Beta); 25. Laffi (Honda); 26. di Mercurio (Yamaha); 27. Giacomelli (Yamaha); 28. pir-rera (TM); 29. Marovelli (Honda).

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di Riccardo Piergentili - foto Digital Photo Studio

Veloce come un missile, stabile come un treno. Ha un potenziale enorme... ma che fatica sfruttarla!

Cuore da corsa

SCARPERIA - Fari, frecce, specchi retro-visori, un rombo affascinante ma gar-bato, da moto di serie, ed un design

inconfondibile. È la F4, una supersportiva che riconosceresti fra mille. Questa volta, però, c’è qualcosa di diverso. Si tratta del motore, nascosto sotto le sinuose curve del-la carenatura. Un quattro cilindri in linea che promette prestazioni da brividi, che promet-te di sfondare il muro dei 200 CV all’albero, limite che, fino ad ora, solo le moto da corsa hanno superato. Dati alla mano, però, nep-pure la nuovissima versione RR Corsacorta della F4 è arrivata a tanto. Intendiamoci, la sportiva varesina va fortissimo, tanto che nei lunghi rettilinei del Mugello riesce a tenere testa a molte rivali dotati di scarichi racing, rapporti corti e carene in vetroresina ultra leggere! Insomma, la sostanza c’è (179,9 CV alla ruota rappresentano un dato impressio-nante), il record no. Per quello bisognerà attendere il prossimo tentativo.

Se avete deciso di leggere questo articolo, probabilmente siete cacciatori di emozioni forti e come tali siete stati attirati dai dati dichiarati della F4 RR Corsacorta. Pertanto avrete senza dubbio bisogno di una risposta alla seguente domanda: “La nuova F4 RR è in grado di combattere ad armi pari con la BMW S 1000 RR e la Kawasaki ZX-10R”? La tedesca e la giapponese, fino ad ora, erano le sportive più potenti attualmente in com-mercio. La BMW resta quella dotata del mo-tore più rabbioso, potente e corposo; la Ka-wasaki quella che ha meno tiro in basso. E la MV Agusta? Si pone esattamente a metà strada tra le sue rivali, quindi rappresenta un ottimo compromesso, tra l’eccellenza della categoria. Il nuovo quattro cilindri in linea della F4 RR Corsacorta, infatti, spinge forte ai medi regimi, dove l’erogazione è fluida ed

Prova verità MV Agusta F4 RR Corsacorta

Prezzo 22.900 f.c.Potenza 147,7 kW (201 CV) a 13.400 giri/’Coppia 11,4 kgm (114 Nm) a 9200 giri/’Peso a secco 192 kgColori bianco opaco e rosso/bianco

DATI DICHIARATI

Cuore da corsa

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identikitPMotoreQuattro cilindri in linea, 4T, raffreddato a li-quido. Alesaggio e corsa: 79 x 50,9 mm. Ci-lindrata: 998 cm3. Rapporto di compressio-ne: 13,4:1. Distribuzione DOHC, 16 valvole. Alimentazione ad iniezione elettronica. Ac-censione elettronica. Lubrificazione a carter umido. Avviamento elettrico.PtrasMissionePrimaria a ingranaggi, finale a catena. Frizio-ne multidisco in bagno d’olio con sistema antisaltellamento. Cambio estraibile a 6 marce.PciclisticaTelaio a traliccio in tubi d’acciaio imbullonato a piastre di alluminio. Sospensioni: ant. for-cella Öhlins pluriregolabile, corsa ruota 120 mm; post. progressiva, un ammortizzatore Öhlins pluriregolabile, corsa ruota 120 mm. Freni Brembo: ant. 2 dischi da 320 mm Ø, pinze monoblocco ad attacco radiale a 4 pi-stoncini; post. un disco da 210 mm Ø, pinza a 4 pistoncini. Pneumatici: ant. 120/70 ZR17M/C (58W); post. 190/55 ZR17M/C (75W).PdiMensioniInterasse: 1430 mm. Lunghezza: 2100 mm. Larghezza: 750 mm. Altezza sella: 830 mm. Avancorsa: 100,4 mm. Capacità del serbato-io carburante: 17 litri.

Prova verità MV Agusta F4 RR Corsacorta

il tiro sostanzioso ma mai sgarbato. L’allun-go non manca; addirittura la potenza massi-ma coincide con l’intervento del limitatore (13.600 giri/’), fatto rarissimo su una moto di serie, che dimostra come i tecnici della MV Agusta abbiano posto un freno ad un propul-sore che probabilmente potrebbe agevol-mente raggiungere i 14.000 giri/’. Infine è curioso notare che il regime di rotazione in-dicato coincide con quello effettivo, segno che il contagiri è molto preciso.

TRALASCIANDO per un attimo i dati, va semplicemente detto che, cavallo più, caval-lo meno, la F4 RR Corsacorta è in grado di emozionare, soprattutto nei circuiti veloci, dove può esprimere tutto il suo enorme po-tenziale. Cercare di portarla al limite non è un’impresa impossibile, sia per merito di un motore facile da usare, sia grazie all’elettro-nica, che stempera i bollenti spiriti del quat-tro cilindri italiano, quando il pilota si lascia prendere troppo la mano. Per spiegarvi dav-vero cosa si prova in sella a questa sportiva è sufficiente descrivervi un giro di pista al Mugello, tracciato che ha messo in evidenza pregi e difetti di questa MV Agusta...

E allora via, fuori dalla curva Bucine, per affrontare il lungo rettilineo d’arrivo. La pro-tezione aerodinamica è molto buona e parte del merito è di un plexiglass del cupolino caratterizzato da una doppia bombatura, grazie alla quale, una volta poggiato il casco sul serbatoio, ci si immerge in un universo parallelo, dove la musica del quadricilindrico varesino la fa da padrona. Il serbatoio è piut-tosto spigoloso, ma abbracciarlo è un vero piacere. Purtroppo i semimanubri sono un filo aperti e le pedane non sufficientemente arretrate da garantire una posizione di guida ottimale per l’uso in circuito. Questi dettagli dimostrano che la F4 RR Corsacorta, nono-stante la sua notevole potenza, è stata pen-sata anche per un uso stradale. Comunque, i comandi sono completamente regolabili, quindi è possibile adattare le caratteristiche della moto a quelle del pilota.

Il propulsore spinge fortissimo. In rettili-neo solo poche e ben preparate moto riesco-no a resistergli. Il rapporto finale è piuttosto lungo, mentre quelli del cambio sono molto ravvicinati. A proposito del cambio, gli inne-sti sono morbidi e precisi, ormai vicini agli standard delle migliori sportive giapponesi. Inserire una marcia dopo l’altra è un vero piacere ed ogni volta che si riapre il gas non si avverte il benché minimo calo della spinta, che rimane importante anche a velocità ele-vatissime.

Prima della staccata della curva San Do-nato il tachimetro indica 300 km/h e la lan-cetta del contagiri è vicinissima al limitatore. Questa MV Agusta, pertanto, anche nella configurazione di serie, ha una rapportatura adatta all’uso in pista (merito del cambio ravvicinato). Quando arriva il momento di staccare bisogna alzare il busto. L’impatto con l’aria è traumatico, perché fin quando si è protetti dalla carena non ci si rende conto della velocità. I freni hanno una potenza im-barazzante. La leva che aziona le pinze freno anteriori non ha assolutamente gioco e ba-sta sfiorarla per avvertire una decelerazione impressionante, che mette a dura prova i muscoli delle braccia. Solo quelle di un pilo-ta allenato consentiranno di sfruttare le in-descrivibili doti di questi freni. Dalla sesta si deve passare velocemente alla seconda. Nessuna problema, perché la frizione anti-saltellamento svolge egregiamente il suo dovere. Meglio fidarsi di lei, scordandosi del comando al manubrio. Basta infatti accarez-zarlo per staccare la frizione, con conse-guente destabilizzazione del retrotreno, che in staccata è sempre piuttosto “ballerino”.

Un po’ per la distribuzione dei pesi, un po’ per la posizione di guida, si ha la sensazione che sull’anteriore gravi molto peso. La F4 RR

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Roba da 1000 ed una notteMotore nuovo, ciclistica più “ricca”

LA TECNICA

L’ANIMA della F4 RR Corsacorta è il nuovo quattro cilindri in linea, unità sostanzialmen-te rivista rispetto al propulsore standard. Non sono cambiati i carter motore, la dispo-sizione dei cilindri e pochi altri dettagli. L’ale-saggio, invece, cresce da 76 a 79 mm, men-tre la corsa diminuisce, passando da 55 a 50,9 mm. Queste scelta hanno fatto scende-re la velocità media del pistone da 24,7 m/s a 22,9 m/s, consentendo di raggiungere po-tenze e regimi di rotazioni più elevati. Per migliorare la respirazione del motore è stata riprogettata la testata, dotata di condotti ine-diti, valvole in titanio di maggiore diametro (quelle di aspirazione sono passate da 30 a 31,8 mm, quelle di scarico da 25 a 26 mm). L’impianto di scarico è un 4-2-1-4 con collet-tori più grandi rispetto a quelli usati sul mo-tore standard. I corpi farfallati hanno un dia-

metro di 49 mm e lavorano insieme a con-dotti di aspirazione a lunghezza variabile.

Per diminuire l’assorbimento di potenza, è stato riprogettato l’ingranaggio della tra-smissione primaria, grazie al quale è stato possibile ridurre i regimi di rotazione del generatore e della pompa dell’acqua. Il cam-bio è estraibile e la frizione è abbinata ad un sistema antisaltellamento meccanico. L’elet-tronica è stata evoluta rispetto a quella della F4 standard. Il controllo di trazione segue nuove logiche di funzionamento: la sensazio-ne è che, mentre il vecchio entrava in funzio-ne con molta, forse troppa discrezione, quel-lo della F4 RR Corsacorta comunichi di più con il pilota, che di conseguenza ha un mag-giore feeling in accelerazione.

Restano le due mappature della centrali-na. Sia con quella stradale, sia con la S (ov-

vero quella più sportiva), la potenza massi-ma non cambia, mentre ben diverso è il rendimento in basso: utilizzando la mappa stradale, infatti, ai medi regimi il quadricilin-drico varesino è molto meno irruento. Le procedure per cambiare la taratura del con-trollo di trazione e scegliere la mappatura restano abbastanza macchinose, anche se è stato fatto un passo avanti rispetto al prece-dente software.

Sulla F4 RR Corsacorta, proprio come sul-le moto da gara, è possibile variare l’inclina-zione del cannotto di sterzo (per farlo biso-gna utilizzare apposite boccole), l’altezza del perno del forcellone (tramite “biscottini” ca-librati) e quella del retrotreno. Ovviamente anche le sospensioni, per l’occasione fornite dalla Öhlins, sono pluriregolabili: la forcella idraulica a steli rovesciati da 43 mm di dia-metro ha i piedini ricavati dal pieno, l’am-mortizzatore TTX36 ha tarature messe a punto per garantire un ottimo rendimento anche in pista, dove ha un rendimento co-stante, nonostante un caldo africano. Anche l’ammortizzatore di sterzo è della Öhlins.

I cerchi sono forgiati in alluminio, le pinze anteriori monoblocco ad attacco radiale la-vorano insieme ad una pompa radiale. Anche la pompa della frizione è radiale.

IL CrusCoTTo dIgITALE (A dEsTrA) hA uN bELL’AspETTo mA NoN è moLTo ChIAro. soprA dA sINIsTrA, LE rEgoLAzIoNI dELLE sospENsIoNI ÖhLINs Ed I TAsTI pEr ACCEdErE AI soTTomENù dELLA sTrumENTAzIoNE.A sINIsTrA gLI spECChIETTI CoN frECCE INTEgrATE Ed IL TELAIo sALdATo A mANo.

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Corsacorta, infatti, nonostante la notevole potenza a disposizione, è stabilissima e non ha la tendenza ad impennarsi, neppure sugli impegnativi scollinamenti della pista tosca-na, dove con altre supersportive meno po-tenti abbiamo fatto molta più fatica a tenere la ruota anteriore ben poggiata sull’asfalto...

Ovviamente queste scelte rendono il re-trotreno meno stabile in frenata, dove spes-so e volentieri si sente il codino “scodinzola-re”. In realtà tutto avviene in maniera molto controllata, pertanto gestire la situazione non è mai un problema.

I PNEUMATICI, originali adatti anche all’uso su strada, in pista, con una tempera-tura ambiente davvero proibitiva (superiore ai 36°C) hanno evidenziato limiti di grip. No-nostante questo, affrontare la discesa in piega con questa MV Agusta è una meravi-glia. L’avantreno è molto preciso, ma atten-zione, questa non è una moto che va guidata in “punta di piedi”. Quando si aumenta il ritmo, bisogna spingere con molta forza sul-

le pedane ed usare i semimanubri per man-tenere la linea impostata. Così facendo non si avranno problemi a raggiungere veloce-mente il punto di corda. Viceversa, quelli che rimarranno comodamente seduti sulla sella ed aggrappati ai semimanubri, faranno una gran fatica a portare a termine qualsiasi manovra.

Più le curve ed i cambi di direzione diven-tano veloci, più la situazione si complica, se non si effettuano correttamente la manovre. Nelle curve Casanova-Savelli e nelle Arrab-biate, infatti, la F4 RR Corsacorta è un’arma micidiale ma può trasformarsi in una bomba a mano innescata se non viene usata a do-vere. Grazie ad un avantreno estremamente preciso si può tenere il passo di una moto da corsa, però questo comporta uno sforzo psico-fisico non indifferente. Insomma, que-sta MV Agusta ha un notevole potenziale, per sfruttarlo, però, bisogna essere allenati ed abituati a guidare al limite.

Superate le curve Scarperia e Palagio, si arriva all’ultimo tratto del circuito, caratte-

MV AGUSTA hA finAlMenTe coMUnicATo UfficiAlMenTe il prezzo dellA nUoVA e TAnTo ATTeSA f3. coSTerà 11.990 eUro frAnco conceSSionArio e SArà diSponibile dA fine 2011. poco priMA del debUTTo SUl MercATo di qUeSTo nUoVo Modello, SArà Anche diSponibile UnA VerSione SpeciAle, lA Serie oro (A SiniSTrA): 200 eSeMplAri fAcilMenTe riconoScibili dA UnA coMponenTiSTicA di priMiSSiMA qUAliTàe, oVViAMenTe, dA Un prezzo più eSclUSiVo, MA non folle. lA cifrA eSATTA non è AncorA STATA definiTA, però, dA qUello che Si SA, doVrebbe AGGirArSi inTorno Ai 20.000 eUro.

F3 Serie Oroentro il 2011

rizzato da due lunghi tornanti, uno più lento (il Correntaio) ed uno lunghissimo (la Buci-ne). In entrambi i casi bisogna restare pie-gati a lungo e si inizia a riaprire il gas con la moto piuttosto inclinata. In questi frangenti il controllo di trazione entra spesso in fun-zione, anche se impostato al livello due (ci sono otto livelli disponibili e l’ottavo è il più invasivo), ma la riduzione della potenza av-viene sempre in maniera “garbata”. A diffe-renza del modello standard, sulla F4 RR Corsacorta, si avverte chiaramente il lavoro del traction control, ma questo non destabi-lizza l’assetto della moto. Inoltre, come det-to, il quattro cilindri varesino sembra avere una notevole massa volanica rispetto alla BMW ed alla Kawasaki, caratteristica che favorisce la fruibilità.

Usciti dalla curva Bucine ci attende di nuovo il lungo rettilineo d’arrivo, che in re-altà, in sella alla F4 RR Corsacorta, non è poi così lungo... Dura quel tanto che basta per riprendere fiato prima di iniziare un’altra emozionante ma impegnativa avventura.

Prova verità MV Agusta F4 RR Corsacorta

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Velocità max289,9 km/h

Accelerazione da fermo distanza tempo velocitàuscita inmetri insecondi inkm/h

0-400 10”79 230,8 0-1000 19”11 279,1 variazione tempo distanza velocitàinkm/h insecondi inmetri

0-100 4”07 45,8 0-200 8”31 248,7

Ripresa da 60 km/hMisuratanelrapportopiùlungo

distanza tempo velocitàuscita inmetri insecondi inkm/h

0-400 11”79 191,4 0-1000 20”97 268,3 variazione tempo distanza velocitàinkm/h insecondi inmetri

60-100 4”02 89,4 60-200 12”51 439,7

Scarto al tachimetroVelocitàindicataVelocitàeffettiva

50 km/h 46,7 km/h 100 km/h 94,4 km/h 150 km/h 140,0 km/h

Frenata metri

da 60 km/h 12,8da 100 km/h 35,9

Peso effettivoConilpienodicarburante 211,8 kgAsse anteriore 110,0 kgAsse posteriore 101,8 kg

Potenza massimaeffettivaallaruota

132,3kW(179,9CV)a13.600giri/’

Coppia massimaeffettivaallaruota

102,7Nm(10,5kgm)a9.300giri/’

Linea10Nonsmetterestimaidiguardarlaedognivolta

l’attenzionesisoffermasuunparticolarediverso.Difficile,anzi,impossibilecriticarla.

Finiture10Maniacali,comesempre.Ancheandando

acercareilpelonell’uovo,èmoltodifficiletrovarlo.Unaveraoperad’arte.

Componentistica9,5Montailmegliodelmeglio,peròoranoncisono

piùqueicomponentidedicatichesipotevanoammiraresolosuunaMVAgusta.

Motore9Moltopotente,anchesenonèilpiùpotente.

Larispostaalgasèmoltopiùprogressivarispettoalpassatoel’erogazioneèmoltofluida.

Trasmissione6Gliinnestidelcambiosonomorbidieprecisi

ancheinpistadovelostressmeccanicoènotevole.Lafrizione,però,strappatantoinpartenza.

Sospensioni9Inpista,conunclimaafricano,l’ammortizzatore

nonhadatosegnidicedimentoelaforcellahaunascorrevolezzadariferimento.

Freni9Usateliconcautela.Raramenteabbiamoprovato

impianticoncosìtantomordente.Eccezionaliinpista,eccessivisustrada.

Strumentazione7,5Illookèmoltoaccattivante.Inmovimento,

però,nonsileggebeneeilsoftwarechelagestisceèancoradaperfezionare.

Comfort7,5Un9allaprotezioneaerodinamica.Peròilvoto

finaleèpiùbasso,perchésiècostrettiaguidarestandomolto,troppo,carichisull’avantreno.

Guida9Vaesattamentedovelasiindirizza,però,

perfarlacurvarebisognaagirecondecisione.Èunameraviglia,avendoilfisicopergestirla.

Prezzo7,5Èbella,benfatta,dotatadiunacomponentistica

diprimasceltaemontaunodeimotoripiùpotentidellasuacategoria.Ècaramaanche“ricca”.

la pagella i rilevamenti

il banco

il freno posteriore (soprA) lAvorA insieme Ad unA pinzA A 4 pistoncini. sotto, i 4 silenziAtori di sezione rettAngolAre completAno il design del retrotreno. i piedini dellA forcellA sono ricAvAti dAl pieno. le pedAne sono regolAbili.

Perl’usodellapistasiringrazia:

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Prova novità Kawasaki KX450F

Connettore bianco, configurazione soft: la moto in basso è mansueta e poco reat-tiva, perdona molto, poi sale di giri non molto regolarmente e il controllo con il gas non è eccezionale.

Con il connettore verde, configurazione medium, l’erogazione è eccezionale, ro-tonda e pulita fino al regime massimo; bisogna dosare di più il gas ma la prontez-za e la consistenza della risposta è deci-samente migliore e appagante.

Connettore nero, configurazione hard: sotto tende un po’ a spegnersi, ma non tanto, e in alto spinge in maniera molto aggressiva, ideale per chi ha una bella manetta, soprattutto su terreni morbidi e che legano, sabbia e fango. La cosa inte-ressante è che è possibile cambiare confi-gurazione in pochi secondi e molto sem-plicemente, senza necessità di PC e inter-venti complicati.

La vera novità di questa moto però è il launch control, il dispositivo per la parten-za assistita, che – è bene sottolinearlo – utilizza sempre la stessa mappatura an-che cambiando i tre connettori. Dietro al cancello si pigia il pulsante, dopo tre se-condi la spia inizia a lampeggiare segna-lando l’inserimento regolare; si mette la seconda e via! Ora, una buona partenza è il frutto di una serie lunghissima di varia-bili che vanno dal colpo d’occhio alla rea-zione del propulsore, dalla frizione al bi-

lanciamento dei pesi uomo/mezzo, e an-cora la consistenza del terreno sotto le ruote, eccetera. Con il launch control del-la nuova Kawasaki buona parte di queste variabili vengono annullate, si può dare gas con decisione e mollare la frizione di colpo e la moto schizza in avanti senza impennare o sedersi: facendo una prova comparativa con un collega la differenza tra avere inserito il dispositivo o meno è apparsa macroscopica, dell’ordine di una moto intera appena fuori dal cancello. In-serendo poi il terzo rapporto la moto torna alla mappatura “giusta” e spinge con vigo-re. Interessante vedere l’impronta sul ter-reno completamente diversa nei due casi: senza launch il solco è decisamente più profondo e scavato, con il launch il solco è appena accennato. Gran bella invenzione, che farà partire bene anche molti che non ci sono mai riusciti.

La consegna della moto è prevista per fine agosto, il prezzo è ancora da stabilire.

CI PIACE

Launch control

Selezione mappature

Motore

NON CI PIACE

Bilanciamento sospensioni

Poco maneggevole

Grafiche delicate

IN POCHE PAROLE

IL LAuNCH CONtROL sI COmANdA dA uN PuLsANtE suL mANubRIO, uNA sPIA NE sEgNALA L’INsERImENtO. I duE bRACCI dEL fORCELLONE sONO IdROfORmAtI. A dEstRA, LA PEdANA REgOLAbILE E I LEvERAggI dELLA sOsPENsIONE.

LA KX450f è uN PO’ mAssICCIA mA CARROzzERIA E sELLA sONO bEN RAstREmAtE E LA sI stRINgE bENE tRA LE gINOCCHIA. LA fORCELLA HA CAmERE sEPARAtE PER ARIA E OLIO, COsì dA mANtENERE COstANtE L’AzIONE suI LuNgHI PERCORsI.

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Moto da corsa su Misura Quante possibilità di regolazione!

identikit

PMotoreMonocilindrico, 4T, raffreddato a liquido. Alesaggio e corsa 96 x 62,1 mm. Cilindrata 449,5 cm3. Compressione 12,5:1. Distribu-zione DOHC 4 valvole. Alimentazione a iniezione DC-CDI, corpo farfallato 43 mm Ø. Accensione elettronica. Lubrificazione a carter semi-secco. Avviamento a pedale.PtrasMissionePrimaria a ingranaggi, finale a catena. Fri-zione multidisco in bagno d’olio, comando meccanico. Cambio a 5 marce.PciclisticaTelaio perimetrale in alluminio. Sospensio-ni: anteriore forcella Kayaba AOS a steli rovesciati di 48 mm Ø regolabile nel freno in compressione ed estensione, corsa 314 mm; posteriore forcellone in alluminio con leveraggi Uni-Trak, un ammortizzatore pluri-regolabile, corsa ruota 315 mm. Fre-ni: anteriore un disco 250 mm Ø, pinza a due pistoncini; posteriore disco 240 mm Ø, pinza a un pistoncino. Pneumatici: anterio-re 80/100 - 21”; posteriore 120/80 - 19”.PdiMensioniInterasse 1480 mm; lunghezza 2180 mm; larghezza 820 mm; altezza 1275 mm; sella 955 mm; luce a terra 330 mm. Cannotto 26,9°; avancorsa 113 mm. Serbatoio 6,2 l.

C’è una particolarità che rende la KX450F ancor più appetibile al crossista esigente: la possibilità, già con la moto di serie e prima di iniziare a girare, di settare a proprio piacimen-to non solo l’erogazione del motore, collegando uno dei tre spinotti, ma anche la posizione di guida. La piastra superiore della forcella ha quattro posizioni del manubrio: 25 mm avanti, 15 mm avanti, standard e 10 mm indietro; an-che l’ancoraggio delle pedane consente ai pilo-ti di abbassare la posizione dell’appoggio di 5 mm, e poi – ma questo è optional – c’è un leve-raggio differente della sospensione posteriore. Sembra una cosa da poco ma partire con una moto che si adatta perfettamente alla statura e al peso del pilota cambia la situazione in maniera significativa.

Come detto ci sono tre spinotti di colore dif-ferente – bianco, verde e nero – che variano la mappatura, ma volendo è possibile acquistare il kit di settaggio dell’iniezione che permette ai piloti esperti, o patiti di informatica, di regolare le caratteristiche del motore tramite la ri-scrit-tura della mappatura dei dati in base alle esi-

la tecnica

genze individuali, di registrare i dati di guida e successivamente analizzarli per effettuare ul-teriori messe a punto. Il kit settaggio iniezione dispone di sette impostazioni pre-programma-te che possono essere utilizzate in maniera facile e veloce e agiscono sul volume di carbu-rante iniettato (tramite la finestra di regolazio-ne dell’iniezione) e sulla fasatura dell’accen-sione (tramite la finestra di regolazione dell’ac-censione), in base alla posizione delle farfalle e al regime di rotazione.

Pistone e segmento raschiaolio sono stati aggiornati riducendo di due decimi di mm l’al-tezza di quest’ultimo, i profili degli alberi a camme sono stati modificati alzando lo scarico di 4 mm e il nuovo braccio di manovella con il contrappeso a cuneo permette una compensa-zione del bilanciamento dell’albero vicina al 60%, cioè prossima a quello della moto di Vil-lopoto: bassissime vibrazioni e massima line-arità di erogazione. Nuovi anche lo scarico in acciaio inox e il generatore di corrente più ro-busto e più potente.

Modifiche anche agli ingranaggi del cambio, con elementi più spessi e robusti; inoltre la forcella di comando più corta (è passata da 5,3 a 4,4 mm) riduce lo sforzo per la cambiata, migliorando la percezione nei passaggi di mar-cia. Nuovi anche i radiatori, più ampi ed effica-ci, e il sistema di avviamento con decompres-sore automatico (ACR) centrifugo bimassa montato sull’albero a camme di scarico che agevola l’avviamento al pari di un convenziona-le sistema a leva. Il serbatoio ora è più piccolo, contiene solo 6.2 litri, e lo scarico è più corto di 60 mm. La forcella è una Kayaba a cartuccia separata con rivestimento degli steli DLC (car-bonio diamantato) e rivestimento anti attrito Kashima Coat all’interno dei foderi, che contri-buiscono a rendere più fluida l’azione. Il disco freno anteriore ha un nuovo design a marghe-rita e riduce il peso delle masse non sospese di 80 grammi. Tocco di classe finale i tappi su-periori della forcella, i registri dell’ammortiz-zatore posteriore e i tappi dell’olio anodizzati “blue alumite1” come le moto ufficiali negli Stati Uniti.

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Attualitàa cura di Dario Ballardini

IN B

RE

VE

KumataKi nuovo presidente di suzuKi italiaJunya Kumataki, amministratore delegato di Suzuki Italia, ne è diventato anche presidente. Kumataki, 42 anni, sposato, due figli, originario della prefettura di Aichi, in Giappone, prende il posto di Nobuo Fujita, il quale è tornato presso il quartier generale Suzuki ad Hamamatsu.

finanziamenti per comprare aprilia e GuzziAprilia e Guzzi in promozione per tutta l’estate. Fino al 30 settembre finanziamento realizzato in promozione con Agos Ducato per l’acquisto di una Guzzi o di una Aprilia superiore ai 125 cm3, a partire da 60 euro al mese e con prima rata a 30 giorni. Fino a tutto agosto, inoltre, sono previste diverse agevolazioni: supervalutazione dell’usato, oppure sconti sul prezzo di acquisto, o accessori.

BremBo rinnova il sito info sui pezzi specialiBrembo compie 50 anni e per l’occasione ha rivisto il suo sito internet, rinnovato nei contenuti e nella grafica. È all’indirizzo www.brembo.com e comprende, tra le altre cose, informazioni sui prodotti di primo equipaggiamento, sulla gamma aftermarket e approfondimenti sui prodotti “evoluzione”.

a rimini e riccione turisti con lo scooter elettricoL’Associazione Albergatori di Rimini e Riccione e la Motorini Zanini, produttore di scooter elettrici (sotto), hanno sottoscritto una convenzione che permetterà agli hotel di dotarsi di scooter elettrici a condizioni vantaggiose. L’obiettivo è una mobilità eco-sostenibile al servizio di turisti e clienti degli alberghi, attraverso la disponibilità di mezzi non inquinanti e ammessi anche nelle zone pedonali.

Il tre ruote PIaggIodIventa Touring Motori 300, 400 e ora anche 500 cm3

È sempre un MP3, il Piaggio a tre ruote che ha lanciato un nuovo modo di concepire la mo-bilità urbana e che fino ad ora ha raggiunto le 100.000 unità ven-dute in tutto il mondo; però sono cambiati diversi particolari per la versione Touring che arriva in questi giorni, ed è arrivato anche un motore più potente: il Piaggio 500 cm3 da 40 CV, che va ad af-fiancare quelli degli MP3 300 e 400 cm3. Per tutti ci sono un pa-rabrezza più protettivo e regola-bile su tre posizioni, che sfrutta la tecnologia del flusso d’aria interno per eliminare le turbo-lenze; e poi una tasca a tre scomparti, nuove manopole, cerchi dalla colorazione argen-tata e sella nuova nel rivesti-mento e con cuciture in rilievo.

Il 300 e il 400 costano rispetti-vamente 6190 e 7400 euro f.c. e sono disponibili nelle tinte nero, grigio, blu e rosso, tutte metal-lizzate.

Due invece le possibilità per il 500: il Touring Sport ha alcuni particolari di sapore racing, in particolare pedane in alluminio, retrovisori più filanti e cuciture della sella argento, è proposto in un’unica livrea grigio opaco e costa 7500 euro f.c.; l’alternativa è il Touring Business, più sobrio, per il quale le livree disponibili sono bianco perla, bronzo o gri-gio con la sella marrone, oppure nero con sella nera.

Come gli altri MP3, anche il Touring viene prodotto sia nella versione “normale” sia in quella LT, con la carreggiata più larga e il freno a pedale che lo fanno ri-entrare in una categoria di cui è consentita la guida con la paten-te auto, anche per cilindrate su-periori a 125 cm3.

MorInI, È fatta!la moto morini ha finalmente un proprietario: si tratta della

Eagle Bike, società creata per l’occasione, che fa capo a Sandro Capotosti, ex presidente di Banca Profilo, e Ruggero Massimo

Januzzelli, ex vice-presidente del Gruppo Camuzzi. I due imprenditori milanesi sono stati i soli partecipanti alla

seconda asta fallimentare lunedì 11 luglio, dopo che la prima asta del 13 aprile era andata deserta, e con un’offerta di

1.960.000 euro si sono aggiudicati il complesso aziendale, escluso l’immobile. Per il “pacchetto completo” la base d’asta

era stata fissata in 4.650.000 euro ma non ci sono state offerte; per la seconda ipotesi, cioè con il capannone in comodato d’uso

per due anni, la base d’asta era 1.950.000 euro (nella prima asta era 2.600.000 euro). Sono ancora una trentina i lavoratori della

Moto Morini in mobilità che non hanno trovato una nuova occupazione, disponibili a ripartire. Capotosti ha raccontato

di avere avuto un paio di Morini in gioventù e di essere appassionato: è di buon auspicio.

Il PIaggIo MP3 adessoc’è anche con Il Motore 500.

questo è Il tourIng BusIness,alternatIva PIù elegante. Per chI ha ProPosItI

BellIcosI c’è anche Il tourIng sPort, con Pedane In alluMInIo e unIca lIvrea grIgIa.

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Ecco la nuovaOssa TR280ila versione 2012 pronta a settembre

due nuovi centri

La suzuki si aLLargaSuzuki amplierà la base operativa di Hamamatsu, dove ha il suo quartier generale. È prevista l’aggiunta di due aree: una è il Miyakoda Technical Center, centro di ricerca e sviluppo di veicoli eco-compatibili, in cui verranno trasferiti i reparti ricerca & sviluppo e progettazione moto attualmente dislocati a Iwata, e quelli dei veicoli elettrici e ibridi che già sono ad Hamamatsu; la seconda area è il Miyakoda Plant, per l’assemblaggio dei propulsori moto. I due impianti saranno operativi nel 2017.

immatricolazioni 2011 i modelli più venduti del 2011 Ciclomotori 20111. Honda 28.116 Honda SH 300 8487 1. Piaggio 11.5032. Piaggio 25.989 Piaggio Beverly 300 6964 2. Aprilia 60443. Yamaha 19.912 Piaggio Liberty 125 RST 5056 3. Kymco 40134. Kymco 17.667 Yamaha TMax 500 4937 4. Yamaha 34085. BMW 9166 Yamaha X-Max 250 4143 5. Malaguti 32326. Aprilia 7767 Honda SH 150 3750 6. Peugeot 16757. Suzuki 6877 Kymco Downtown 300 3524 7. SYM 12858. Ducati 6021 Piaggio Vespa GTS 300 Super 3387 8. Honda 9639. Kawasaki 5548 Honda SH 125 3245 9. Garelli 755

10. Harley-D. 5180 Kymco Agility 125 R16 3216 10. Beta 712altre 32.138 il più venduto di giugno altri 4796Totale 164.381 Honda SH 300 1898 Totale 38.386

ViSta la situazione economica generale, dalle immatricolazioni di giugno non c’era da aspettarsi nulla di buono. E non ci sono state sorprese: -19,6% rispetto allo stesso mese del 2010, è un dato pesante, tanto più che normalmente giugno influisce per il 13% sul totale delle vendite annue. D’altronde tutto rema contro: «Nuove gabelle ventilate, come l’Imposta Provinciale di Trascrizione; addizionali per le assicurazioni che già presentano tariffe ormai fuori controllo; aumenti delle accise sui carburanti e condizioni di credito al consumo sempre più onerose» – è l’analisi di Corrado Capelli, presidente di Confindustria ANCMA, che sottolinea la necessità di interventi istituzionali. Nel frattempo bisogna registrare che nel primo semestre l’immatricolato è stato di 164.381 veicoli, cioè -15,7% rispetto al 2011: 56.565 moto (-9,8%) e 107.816 scooter (-18,5%). Le più numerose sono le naked (19.071, -14,3%), seguite da crossover (14.862, -3,5%) e custom (6748, +2%); male le sportive (5524, -27,9%), bene le turismo (4918, -11,8%). Tra gli scooter i più numerosi sono i 300-500 (41.275, -18,8%).

Si Salvi chi può

il ritorno del marchio Ossa è stato un successo e i circa 950 pezzi della rivoluzionaria TR280i 2011 da trial sono stati immediatamente venduti. Ora è stata presentata la seconda serie, la 2012: sarà disponibile da settembre e ci sono già 1700 prenotazioni da tutto il mondo. In Italia il marchio spagnolo viene importato dalla SRG. Numerose le modifiche: sono nuovi plasti-che, grafica e colori, è cambiato l’angolo di sterzo ed è diversa la piastra forcella inferiore. Ci sono anche pedane più ampie e sono state apportate migliorie a motore, cambio, scarico e alla parte elettronica. Infine si è passati all’uso di cuscinetti su entrambi i lati nel mozzo posteriore, in luogo della precedente versione con un cuscinetto e una boccola.

Mario Candelloneper la croce rossa

BeneLLi in Cina COn i pOLiziOtti“red-CroSSing China”, viaggio di 46 giorni e 12.000 chilometri attraverso la Cina per sei Benelli: l’obiettivo è raccogliere fondi a favore della Croce Rossa locale che assiste le popolazioni del Sichuan, colpite dal terremoto del 2008. L’iniziativa è partita il 2 luglio ed è organizzata in collaborazione da Benelli QJ, MotoforPeace e Zhejiang Qianjiang Motorcycle. Partecipano sette poliziotti italiani, un carabiniere e quattro appartenenti ad altre polizie europee. Le moto sono due TNT 899, due Trek 899, una Trek 1130 e una Trek Amazonas. Il ritorno da Shanghai è previsto per il 16 agosto.

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MotolandiaManifestazioni, viaggi e turismo

TORNA la Red Bull Lingotto Special, manifestazione in pro-gramma nello storico stabili-mento torinese il 25 settembre.

Si tratta di una competizione di creatività e velocità riservata ai possessori di Vespa e Lam-bretta. Tre le sfide in program-ma. La prima si svolgerà al pia-no terra del Lingotto e sarà in-centrata sulla creatività e la ca-pacità di preparare il proprio mezzo. La seconda sarà una prova di regolarità in salita sulle celebri rampe a spirale che por-tano sulla pista in cima al tetto

dell’ex fabbrica. Proprio su que-sto circuito unico, caratterizzato da due curve paraboliche si di-sputerà un’altra prova di regola-rità. Mancano ancora due mesi all’evento ma è prevista l’am-missione di soli 200 partecipanti, dunque bisognerà “sgommare” per prenotarsi. Si potrà farlo su: www.redbull.it/lingottospecial.

Non ci sono limiti di età né per i partecipanti né per i mezzi, bi-sognerà solo essere in regola con le norme del codice stradale e poter guidare la propria Vespa o Lambretta.

UN liNgotto specialVespa e lambretta in FiAt

donne e

moto

ri le testimoNiAlpeRFeTTe

EBBENE ci sono queste due mezze deficienti in mezzo alla strada. A sentir loro, pare che la macchina si sia fermata o non riparta più, forse è finita la benzina o forse, chissà, semplice-mente non sanno da che parte girare la chiave dell’accensione.

Le due mezze deficienti, che messe insieme però riescono a fare una deficiente intera, si domandano come affrontare la tremenda situazione.

Una delle due mezze, in un glorioso impeto d’ingegno, sugge-risce all’altra di aprire il cofano della macchina per scoprire, magari, che per esempio c’è un filo staccato o che. L’altra però si stranisce e schiamazza ai quattro venti l’orrendo timore di spezzarsi le unghie durante l’operazione.

E così le due mezze deficienti restano lì dubbiose sul da farsi e nel dubbio non fanno niente. Passa del tempo e come spesso accade in queste situazioni, la situazione da sola non si evolve, e tra l’altro non si palesa nessun giovane aitante che accosta e le soccorre, poverine. Così una delle due, in un secondo, glorioso e forse ultimo impeto d’ingegno – cosa che probabilmente le co-sterà l’usura definitiva dell’unico neurone ancora in servizio – si ricorda di avere stipulato (e però non dice “stipulato” ne sono certa) un’assicurazione o un qualcosa del genere che le darà certamente diritto ad essere soccorsa in situazioni di questo ti-po, anche all’estero, basta fare una telefonata al gentile opera-tore. Ed è così, con una telefonata e una chiusura con il vocione istituzionale, che finisce questo incredibile spot radiofonico che ho appena avuto la fortuna di udire durante la colazione.

Niente da dire sulle buone intenzioni dell’assicurazione – o qualcosa del genere – che ha messo in scena questo simpatico teatrino per dire che in qualunque situazione, anche la più estre-ma, anche la più stupida o anche la più estremamente stupida, lei c’è. Però mi si consenta di commentare il risultato che tra l’estremo, lo stupido e l’estremamente stupido appartiene deci-samente alla terza categoria.

Oddio, per quanto mi è dato sapere è altamente probabile che nell’immensità della popolazione femminile che abita il globo, mimetizzate tra premi nobel e campionesse di atletica, ci sia pure qualche mezza deficiente.

È altresì probabile che questa mezza preferisca accompa-gnarsi ad un’altra mezza pur di non lasciare il suo povero e unico neurone da solo. È anche probabilissimo che tra le innu-merevoli donne anche dotate di spirito d’iniziativa, senso dell’umorismo, acume e intelligenza ve ne siano molte che non sono in grado né di aprire il cofano di un’auto né, una volta aper-to, di individuare le cause di un malfunzionamento del motore e figuriamoci poi di sistemarle.

E passino pure le unghie, che di ‘sti tempi signora mia la ma-nicure costa e chi c’ha voglia e tempo di andare dall’estetista a farsi dare una sistemata dopo che ho messo mani nel motore della Cinquecento.

Ma questi qui dell’assicurazione - o qualcosa del genere - pro-prio le due più deficienti di tutto il globo dovevano scegliersi co-me testimonial per farsi pubblicità?

Laura Cattaneo

ULTIMO appello per non fare figuracce di stagione in discoteca. Black Bean Games propone infatti, per le maggiori consolle, “Let’s Dance with Mel B”. Mel B sta per Melanie Brown, l’ex Spice Girl riciclatasi in videogame corporali e di fitness. Stavolta regna il ballo, ed il videogiocatore, grazie ad un sensore, sarà proiettato all’interno dello schermo per allenarsi tra ballerini professionisti. Si balla con otto stili differenti, al ritmo di Rihanna, Lady Gaga, Fergie,

Spandau Ballet, Gloria Gaynor e molte altre hits di successo, tutte originali. QI di riferimento molto adolescenziale.

Multimedia

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PPiemontesabato 30 - domenica 31 luglio2º Vesparaduno regionale “Vespan e salam” a san damiano (at) Vespa Club Vespan e Salam, tel. 389-4919163, email [email protected] 31 luglio2º raduno “costinando in moto” a cava-gnolo (to) M.C. Zanza Team, tel. 0161-843530, 328-8677000, fax 0161-836098, www.zanzateam.it, [email protected]

PLiguriasabato 30 - domenica 31 luglio1º motoraduno “sulle strade dell’alta Val di Vara” a suvero di Rocchetta di Vara (sP) per info email [email protected], SMS 342-0997135.5º motoincontro Palazzo Fieschi a savi-gnone (ge) M.C. Vecchio Stampo, tel. 339-7249721, fax 0109769435, www.mcvecchio-stampo.org, email [email protected]

domenica 31 luglio1º Rally mare - mon-ti - le Veterane a lavagna-santo ste-fano d’aveto (ge) ri-servato a moto e auto d’epoca ante 1980. Tigullio Motor Club, tel. 335-6939811, 335-1378154, www.tigulliomotor.com, email [email protected] naziona-le Vespa città di

gattorna (ge) Vespa Club Valfontanabuona, tel. 329-2240047, 338-9123609, fax 0185-935014, www.valfontanabuona-sdf.it, email [email protected]

PLombardiaVeneRdì 29 domenica 31 luglio5º motoraduno nazionale d’ec-cellenza “Passo crocedomini” a bazena (bs) As-sociazione Passo Crocedomini, tel. 338-4253507, 338-9651550, www.mo-toradunocrocedo-mini.it, email [email protected]

domenica 31 lugliomotoraduno storico gruppo 1 a casateno-vo (lc) 18º Trofeo della Bosinia - teza prova, Trofeo Roberto Colombo. M.C. Gessate, tel./fax 02-95781262, 334-8427090, www.moto-clubgessate.it, email [email protected], [email protected]

PFriuli Venezia Giuliasabato 30 lugliomotoincontro a sclaunicco di lestizza (ud) M.C. Variano “Varian Veloç”, el. 0432-847178, 328-4929802, fax 0432-849243, www.mcvariano.it, email [email protected], [email protected]

Radunifino al 31 lugliodomenica 31 luglio9º raduno nazionale Vespa a Zompicchia di codroipo (ud) Vespa Club Insetti Scoppiet-tanti, tel. 338-9801745, fax 0432-860256, www.insettiscoppiettanti.it, email [email protected]

PVenetosabato 30 luglio8ª prova coppa italia gimkana Vespa in notturna a lonigo (Vi) memorial G. Paolo Florio. Vespa Club Lonigo, tel. 340-0020117, fax 045 6102883, www.vespaclublonigo.it, email [email protected] 31 lugliomotoincontro “sol garaie dei veci” a cap-pella di scorzè (Ve) M.C. Scorzè, tel. 347-4655698, fax 041-447998, email [email protected] nazionale “Vespa sotto il comu-ne” a Peschiera del garda (VR) Vespa Club Lake tel. 348-8528615, www.vespalake.it, email [email protected]º raduno interregionale Vespa città di mussolente (Vi) Vespa Club Monte Grap-pa, tel. 0424-577017, 380-3096611, www.vespaclubmontegrappa.com, email [email protected]

PEmilia Romagnasabato 30, domenica 31 luglio2º marasma motor Fest a codisotto di luzzara (Re), motoincontro e Vesparaduno M.C. Un po’ Alluccinati, tel. 340-3789418, www.myspace.com/birracodisotto domenica 31 luglio15º motoincontro a madonna dei boschi (Fe) Pro Loco Madonna dei Boschi, tel. 3 4 0 - 7 0 9 5 3 5 8 , www.prolocoma-donnaboschi.it26º motoradu-no d’epoca - 2º memorial cor-tesi a bagnara di Romagna (Ra) M.C. Cate-rina Sforza, tel. 0545-76559, [email protected]

PToscanaVeneRdì 29 - domenica 31 luglio5º motoraduno nazionale d’eccellenza “laghi della garfagnana” a gramolaz-zo (lu) M.C. The Lake’s Bikers, tel. 349-8802858, www.lakesbikers.itsabato 30 - domenica 31 luglioRaduno nazionale Vespa città di Rosigna-no (li) Memorial Francesco Profeti. Vespa Club Livorno, tel. 339-4380661, fax 0586-889379, email [email protected] domenica 31 luglio4º motogiro le capre di micciano a Volter-ra (Pi) M.C. Evandro Viti Volterra, tel. 0588-91779, email [email protected]

PUmbriadomenica 31 luglioavignano in moto, Raduno Nazionale aper-

to a tutte le moto organizzato dal Ducati Club Terni a Avigliano Umbro (TR), tel. 338-7751608, 335-1373943, www.docterni.it

PMarcheVeneRdì 29 - domenica 31 lugliobig twin summer Party a Vaccarile d’ostra (an) M.C. Big Twin Italy, tel. 366-3428099, www.bigtwinitaly.itsabato 30 domenica 31 luglio4º motonotte a civitanova mar-che (mc) giro del maceratese in notturna. M.C. Ci-vitanova, tel. 338-3860828, www.motoclubcivitano-va.it, [email protected]

PLaziosabato 30 - domenica 31 luglioParty bikers a Fiuggi terme (FR) I Pac-chiarotti Bikers, tel. 335-8778548, [email protected]º “motogiro della tuscia” a Viterbo e campionato europeo Vespa Raid Vespa Club Viterbo, tel. 0761-325469, www.amcviterbo.net, email [email protected] 31 lugliomotoincontro dell’est!est!est! a montefiascone (Vt) in occasio-ne della Fiera del Vino. M.C. Centauro Falisco, tel. 347-9440644, fax 0761-824330, www.centaurofa-lisco.it

PAbruzzoVeneRdì 29 domenica 31 luglio7º motor biker Fest a cologna Paese di Roseto (te) M.C. Stella Alpina, tel. 340-1519618, fax 085-8999192, w w w . a s d -ste l l a l p i n a .it, email [email protected] 30 - domenica 31 luglio4º motoin-contro Valle Roveto a bal-sorano (aQ) M.C. Valle Roveto, tel. 339-4048112, 338-1063726, 339-6872573, email [email protected]

domenica 31 luglio15º motoincontro “Festa della trebbiatu-ra” a guardiagrele (cH) M.C. M.V.C. Guar-diagrele, tel. e fax 0871-83797, email [email protected]

PMolisedomenica 31 luglio3ª motocavalcata città di sant’elia a Pia-nisi (cb) enduro e stradale M.C. Sant’Elia, tel. 333-7876717, www.motoclubsantelia.it, email [email protected]

PBasilicatasabato 30 - domenica 31 lugliomotoconcentrazione nazionale d’eccellen-za città di Rivello (PZ) M.C. Bikers Rivello, tel. 348-8539484, 339-8366521, email [email protected]

PCalabriasabato 30 luglioFesta bikers san-demetrese a s. de-metrio corone (cs) M.C. Skanderbikers, 329-1053476, 338-6342178, www.skan-derbikers.it, [email protected] 30 domenica 31 luglio5º raduno nazionale night san Ferdinando (Rc) M.C. Shark’s, tel. 0966-766067, www.sharksmotoclub.it, [email protected] 31 luglio3º motoraduno nazionale per moto d’epo-ca “Pepè Pandolfo” a lamezia terme (cZ) M.C. Nicastro, tel. e fax 0968-442798, email [email protected]

PSardegnasabato 30 luglioFesta biker “Vitella Party” in nottur-na a san giovanni (su anzu) dorgali (nu) M.C. Dorgali, tel. 349-7227013, 340-2901834, 340-3073870, fax 0784-929127, www.moto-clubdorgali.it, [email protected] 30 domenica 31 luglio1º raduno regiona-le notturno “Yes, Vespa camp!” a terralba (oR) Ve-spa Club Su Campidanu, tel. 349-3461615, email [email protected] domenica 31 luglioFesta biker “5º agjola Kustom” a san teodoro (ot) Gallura Custom Cycles, tel./fax 0784-851008, 333-6139115, www.gallu-racustom.com, email [email protected]

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limiti e sanzioni per interesseil potere troppo spesso sugli utenti ci specula. altro che sicurezza, si pensa solo a far cassa!

AVETE presente il ritmo martellante di certe “musiche” (chiamiamole così anche se ci vuole un discreto sforzo), quelle, per intenderci, sparate dai subwoofer a 3000 watt dei tamarri interstellari, attraverso i finestrini abbassati, e che le senti tampinare nell’aria come un temporale in avvicinamento già un quarto d’ora buono prima di veder passare la Punto-minchia-iper-stereo-tuned che le produce?

Bene, con la stessa briosa fantasia di come fanno quelle, in genere “tunz… tunz… tunz… tunz… tunz...tunz...”, o anche “ponf… ponf… poponf… ponf… ponf… poponf…”, dall’inizio alla fine, quasi fossero altrettante legnate che ti arrivano sul cranio per debellare al suo interno ogni residuo di attività neuronica, così ho deciso di fare anch’io col tema tormentone che mi sono assegnato per quest’estate: la velocità su strada. Mi pare, tra l’altro, che quello del martellamento sia anche il sistema più gettonato in diversi ambienti, dallo sport alla politica, per trasformare qualsiasi boiata in una mezza verità e alla

fine in un trionfo sfacciato di chi ha più fiato e più megafoni a disposizione. Dunque rassegnatevi, non mi fermerò finché non cominceranno a cadere le foglie, finché anche Valentino Rossi non avrà deciso cosa cavolo vorrà fare della sua moto il prossimo anno o finché il Direttore di questo onorato settimanale, coi maroni ormai frantumati, non mi comunicherà il licenziamento terapeutico.

Io intanto ribadisco che sono arcistufo di stare piegato a 90 gradi ai voleri di chi approfitta del mio portafogli come fosse il suo bancomat di comodo, pagando multe a pioggia e vedendomi sfumare dalla patente punti a batuffolo per situazioni che di pericoloso non hanno proprio nulla. E questo grazie ad un codice della strada architettato da dementi. O da marpioni. O da entrambi in combutta.

Una bella tradizione che comincia già nel 1861. Periodo in cui Garibaldi, a cavallo, aveva da poco incontrato a Teano Vittorio Emanuele II (anche lui a cavallo, naturalmente) sancendo l’Unità d’Italia.

Nel frattempo, in Inghilterra, qualcuno di molto furbo, o di molto scemo, partoriva il Locomotive Act. Primo, intelligentissimo limite di velocità della storia: 5 miglia in città (8 kmh), il doppio fuori. Perché? Perché i veicoli stradali a motore non avevano diritto di far concorrenza a cavalli e treni (settore strategico del governo inglese) e perciò dovevano andare molto più piano. Per meglio ribadire tale lungimirante obiettivo, il successivo Red Flag Act (1865), stabilì addirittura che i motorizzati fossero preceduti da qualcuno a piedi, con in mano una bandiera rossa o una lanterna, a mo’ di segnlazione. Un po’ come oggi si va in giro coi fari accesi. Il limite, diventò così quello della velocità media delle gambe umane: 4 miglia! Ma si può inventare una minchiata simile, restando seri quando ci si guarda allo specchio?

Beh, benvenuti sul pianeta dei babbuini, perché questo scenario da cottolengo ha fatto scuola, ha nutrito giurisprudenza in tutto il mondo. Diffondendo la moda di decretare limiti assurdi pescati dalle nevrosi dei legislatori o dagli interessi dei loro tirapiedi. Qualcuno, applauditissimo, ci ha anche costruito sopra un’etica sconclusionata e ipocrita della sicurezza, colpevolizzando la velocità e non invece le menti bacate di tanta gente che comunque viene patentata lo stesso, anche quando non ne avrebbe le capacità.

Dal momento che fa tutto soldi, e tanto basta.

già nell’ottocento cominciarono le discriminazioni per gli utenti della strada, in inghilterra furono emanati rigorosi limiti di velocità per favorire le ferrovie, un settore strategico per il governo.

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.itSPORT NETWORK S.R.L.

Sede in PIAZZA INDIPENDENZA 11/B - 00185 ROMA (RM) Capitale sociale Euro 415.000,00 I.V.Iscritta al registro Imprese di Roma al n. 06357951000

Bilancio al 31/12/2010Gli importi presenti sono espressi in Euro

Stato patrimoniale attivo 31/12/2010 31/12/2009

B) Immobilizzazioni I. Immateriali 3) Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell’ingegno 10.206 26.425 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 1.513 1.692 7) Altre 141.655 181.178 153.374 209.295

II. Materiali 2) Impianti e macchinario 63 1.242 4) Altri beni 32.850 44.444 32.913 45.686

Totale immobilizzazioni 186.287 254.981

C) Attivo circolante II. Crediti 1) Verso clienti - entro 12 mesi 23.537.545 20.989.529 23.537.545 20.989.529 4) Verso controllanti - entro 12 mesi 0 462.986 462.986 4-bis) Per crediti tributari - entro 12 mesi 118.785 678.073 118.785 678.073 5) Verso altri - entro 12 mesi 8.605.379 2.486.194 8.605.379 2.486.194 IV. Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 1.274.584 1.085.377 3) Denaro e valori in cassa 6.154 1.539 1.280.738 1.086.916

Totale attivo circolante 33.542.447 25.703.698

D) Ratei e risconti - vari 155.749 179.632 155.749 179.632

Totale attivo 33.884.483 26.138.311

Stato patrimoniale passivo 31/12/2010 31/12/2009

A) Patrimonio netto I. Capitale 415.000 415.000 IV. Riserva legale 83.000 83.000 VIII. Utili (perdite) portati a nuovo 6.314.105 5.739.105 IX. Utile d’esercizio 2.751.000 575.000

Totale patrimonio netto 9.563.105 6.812.105

B) Fondi per rischi e oneri 1) Fondi di trattamento di quiescenza e obblighi simili 503.063 440.781 2) Fondi per imposte, anche differite 10.800 28.971 3) Altri 228.369 260.154

Totale fondi per rischi e oneri 742.232 729.906

C) Trattamento fi ne rapporto di lavoro subordinato 782.042 697.321

D) Debiti 6) Acconti - entro 12 mesi 87.082 265.507 87.082 265.507 7) Debiti verso fornitori - entro 12 mesi 20.326.064 16.545.029 20.326.064 16.545.029 11) Debiti verso controllante - entro 12 mesi 819.055 0 819.055 0 12) Debiti tributari - entro 12 mesi 302.718 149.938 302.718 149.938 13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale - entro 12 mesi 460.785 385.823 460.785 385.823 14) Altri debiti - entro 12 mesi 801.400 552.682 801.400 552.682

Totale debiti 22.797.104 17.898.979

Totale passivo 33.884.483 26.138.311

Conto economico 31/12/2010 31/12/2009

A) Valore della produzione 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 48.034.545 40.527.522

5) Altri ricavi e proventi: - vari 2.838.212 2.197.537 2.838.212 2.197.537Totale valore della produzione 50.872.757 42.725.059

B) Costi della produzione 7) Per servizi 41.150.099 36.485.464

8) Per godimento di beni di terzi 492.662 496.744

9) Per il personale a) Salari e stipendi 2.914.245 2.483.233 b) Oneri sociali 954.265 835.490 c) Trattamento di fi ne rapporto 194.765 175.171 e) Altri costi 64.469 14.868 4.127.744 3.508.762 10) Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 94.974 190.354 b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 29.452 69.333 d) Svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide 381.159 587.139 505.585 846.826

12) Accantonamento per rischi 208.332 170.241 14) Oneri diversi di gestione 113.210 121.152

Totale costi della produzione 46.597.632 41.629.189

Differenza tra valore e costi di produzione (A-B) 4.275.125 1.095.870

C) Proventi e oneri fi nanziari 16) Altri proventi fi nanziari: d) proventi diversi dai precedenti - altri 31.218 73.919 31.218 73.919 17) Interessi e altri oneri fi nanziari: - altri 16.310 17.100 16.310 17.100 17-bis) Utili e Perdite su cambi (27) (37)

Totale proventi e oneri fi nanziari 14.881 56.782

E) Proventi e oneri straordinari 21) Oneri: - varie 6 0 - Differenza da arrotondamento 0 1all’unità di euro 6 1

Totale delle partite straordinarie (6) (1)

Risultato prima delle imposte (A-B±C±D±E) 4.290.000 1.152.651 22) Imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate a) Imposte correnti 1.539.000 577.651 1.539.000 577.651

23) Utile (Perdita) dell’esercizio 2.751.000 575.000

ELENCO DELLE TESTATE DELLE QUALI ESISTE L’ESCLUSIVA DELLA PUBBLICITÀ AL 31/12/2010

Ai sensi dell’art. 1, comma 34 della Legge 23/12/1996 n. 650Corriere dello Sport – Stadio, Tuttosport, Autosprint, Motosprint,

GS Guerin Sportivo, Auto, AM Automese, In Moto, Rally Sprint, Masterbike, Motosprint MX

SPORT NETWORK S.R.L. Bilancio al 31/12/2010

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affari virtualitruffe molto realil’e-commerce si sta diffondendo rapidamente. ma sono tanti gli utenti che cadono nella... “rete”

IL COMMERCIO su internet vive un momento estremamente positivo e per questo molte aziende cercano sbocchi e acquirenti sulla rete. Non fanno eccezione le attività legate all’industria motociclistica. Molti pezzi di ricambio vengono venduti sul sito del dettagliante. Lo scambio di materiali nelle aste online è molto diffuso. Perfino il mercato delle moto usate si è sviluppato sulla rete e la concorrenza si è fatta agguerrita.

Di recente, quando si accede a siti come Yahoo o SNS (Social Networking Service), si apre una pubblicità con una ragazza che dice “hai una moto che non usi più?” oppure “acquistiamo la tua moto al prezzo più alto che un commerciante possa offrirti”. In questi annunci sembra che le ragazze usino le loro doti di seduzione e a giudicare da questo stratagemma il potenziale cliente sembra essere un po’ diverso dal vero motociclista.

Un broker di moto usate chiamato Bike-Oh (che, in giapponese, sta per “Re delle Moto”) ha fatto apparire i propri annunci non solo su internet ma anche su TVCM

(Television Commercial Messages) che hanno come protagonisti attori famosi. Attualmente l’azienda ha filiali nelle varie isole dell’arcipelago e grazie al ripetersi dei TVCM e delle pubblicità online è diventata molto famosa nonostante la sua reputazione non sia eccessivamente buona. Affidabilità a parte, si dice che questi signori accettino in permuta moto quasi a costo zero e le rivendano a prezzi molto alti anche se sono in cattive condizioni (potrebbero essere tipiche dicerie metropolitane). In ogni caso i loro principali clienti non devono essere dei veri appassionati motociclisti dato che la frase a effetto di Bike-Oh è «compreremo qualsiasi moto che non usate o di cui non avete bisogno», ed il vero motociclista appassionato non possiede certo una moto che non usa o di cui non abbia bisogno.

A proposito, esistono molti rivenditori di moto usate su internet che possono dare una valutazione del vostro usato e accettarlo in permuta. Se compilate i campi richiesti (costruttore, colore, chilometri, condizioni e via dicendo) e spedite il modulo tramite il loro sito web, vi contatteranno. Inoltre esistono molti siti web utili, i cosiddetti “siti di confronto prezzi”, che forniscono, su delega, un servizio che consiste nello spedire ai siti web di diversi commercianti le informazioni che voi fornite compilando il modulo online.

L’altro giorno un quotidiano ha scoperto che Bike-Oh ha irregolarmente usato questo servizio... Il trucco era semplice: nonostante sembrasse in effetti che sul sito di confronto prezzi esistessero svariati commercianti online, il sito era, invece, praticamente gestito solo da Bike-Oh. Il cliente che sottoponeva le informazioni veniva sempre contattato da Bike-Oh, quindi questa società poteva acquistare la moto del cliente al prezzo da loro proposto, anche se nell’apparenza facevano credere che era la migliore proposta della rete.

Nonostante questo metodo sia molto semplice, ci sono sempre persone ingenue che possono essere imbrogliate con estrema facilità. E questa è la ragione per cui le frodi online non scompariranno mai, anzi, rischiano di diffondersi sempre più.

Sembra che lo stratagemma di Bike-Oh fosse al limite della legalità, la sua reputazione è caduta drasticamente. Da allora hanno quasi fermato lo spot variopinto su internet e in TV, concentrandosi invece su regolari affari del mondo reale.

la seduzione femminile si rivela sempre l’arma vincente. per catalizzare l’attenzione, anche nella pubblicità on-line vengono spesso utilizzate come richiamo fanciulle avvenenti.

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PCross30 luglioCampionati internazionali d’italia Super-cross (SX1-SX2), quarta prova a latina M.C. Lazio Racing, tel. 0773-637290, fax 0733-637488, email [email protected] - Off Road Pro Racing, tel. 0584-85229, 0584-85350, www.offroadprora-cing.it

31 luglioMondiale - gran Premio del Belgio MX1/MX2, Coppa FiM Veteran e campionato europeo MX2 a lommel Stedelijk Motor-crossterrein Lommel vzw, Marie Curie-straat z/n, 3920 Lommel, Belgium, tel. +32 11 54 37 92, www.motorcrosslommel.be, email [email protected] - www.motocrossmx1.comEuropeo - Campionato EMX 65, 85 e open a olsztyn (Polonia) PZM (Polski Zwiazek Motorowy), ul. Kazimierzowska 66, 02-518 Varsavia Poland, tel. +48-22-8499361, fax +48-22-8487777, www.pzm.pl, email [email protected] Todeschini e Rubini nazionale a Castelvetro (Mo) Motocross Park La Bar-baiola - M.C. La Quercia, località Levizano via oltre Guerro, Castelvetro di Modena, (MO), tel. 059-791819 (pista), 347-862942 (responsabile Pista), http://barbaiola.jim-do.com, email [email protected]

Trofeo Rota/ghidinelli interregionale classi MX1 e MX2 tutte e Minicross a gaz-zane di Preseglie M.C. G.S. Galaello, via Galaello 23, Gazzane di Preseglie (BS), tel. 0374-85272 durante la settimana, 0365-860354 weekend, fax 0374-84197, www.galaello.com, email [email protected] piemontese MX1, under 17, minicross e 2T, e gara interregio-nale MX2 a Cumiana (To) M.C. Pinerolo-Quadrifoglio, via Cuneo 11, Nichelino (TO), tel. e fax 011-6066849, email [email protected] Zelant - cross e minicross - a Ze-lant di Mel (Bl) M.C. Tre Pini, via Delle Piscine 14, Montebelluna (TV), tel. 0422-776490, 328-6893613, fax 0422-882580, www.motoclubtrepini.it, email [email protected]

PSupermotard31 luglioTrofeo Centro Sud italia e campionato la-ziale a Viterbo M.C. Ufo Frascati, via Bor-go San Rocco 2, Frascati (RM), tel. e fax 06-9421731, www.trofeocentrosuditalia.com, email [email protected]

PEnduro30 - 31 luglioSummer Wheels a Prato Nevoso e Fra-bosa Sottana (CN) M.C. Freeride Racing, c/o Studio Dutto, corso Nizza 52, Cuneo (CN), tel. Nicola Dutto, 333-4241945, 0171-698550, fax 0171-609531, www.fre-erideracing.it, email [email protected] - www.summerwheels.it

31 luglioCampionato ligure, settima prova a Chiu-sanico (iM) M.C. Imperia e M.C. Alassio, Cas. Postale 286 Succ. 1, Imperia, tel. 347-2744767, 335-5630117, 335-6089107, www.motoclubimperia.it, email [email protected] lombardo Major e Senior a Fabbrica Curone (Al) M.C. Nova Milanese

- Enduro Team Desio, via Saragat 4, Nova Milanese (MB), tel. 338-9777567, 340-4924496, fax 0362-360528, email [email protected] triveneto, friulano e Alpe Adria a Manzano (uD) M.C. Manzano, via Macchiavelli 9, Manzano (UD), tel. 347-4421733, 338-1880362, 348-5905473, fax 0432-836499, www.mcmanzano.com, email [email protected] Country Cross interregionale a Su-vero di Rocchetta di Vara (SP) M.C. Val di Vara, tel. 338-3609869, 348-7354534, 347-8209298, fax 0187-751406, www.valdiva-raoffroad.it, email [email protected] emiliano-romagnolo mi-nienduro e campionato provinciale Pia-cenza enduro a Corneto di Toano (RE) M.C. Crostolo, via della Canalina 19/1, Reggio Emilia, tel. e fax 0522-323155, www.crostolo.it, email [email protected]

PTrial31 luglioMondiale - gran Premio di gran Bretagna a Fort William L+M Events, 3 The Old Court House Tenterden Street Bury UK BL9 0AL, tel. +44 161 763 6660, fax +44 161 763 6660, www.ukworldtrial.com, email [email protected] - www.tria-lonline.orgMaster Beta nazionale a Bagolino (BS)M.C. Collebeato, via Chiusure 234/C, Brescia (BS), tel. e fax 030-318461, www.cellatimoto.it, email [email protected] - www.masterbeta.it

PSpeedway28 luglioCampionato triveneto individuale a lo-nigo (Vi) M.C. Lonigo, via S. Marina 25 - Casella Postale 65, Lonigo (VI), tel. 0444-831894, fax 0444-835144, www.motoclu-blonigo.com, email [email protected]

30 luglioMondiale - Campionato individuale, gP d’italia a Terenzano (uD) M.C. Olimpia, via Leopardi 2, Terenzano (UD), tel. 335-1016210, www.motoclubolimpia.it, email [email protected] - www.speedwaygp.comEuropeo - Campionato individuale grass track, semifinale 1 a la Réole (Francia) M.C. Réolais, Pouchaud, La Reole France, tel. e fax +33 5 56 61 05 93, www.uem-moto.org

Segnalazionegare e motoraduni

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