14 giugno - Motosprint 24

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14/20 GIUGNO 2011 Settimanale Anno XXXIV Fascicolo 1725 2,50 Euro (Italy only) 24 novità Husqvarna 900. Le prime foto SilverStoner MotoGP GRAn BREtAGnA Anche sul bagnato Casey vince facile e ora guida il campionato Lorenzo cade e finisce a -16 Dovi secondo, Sic ancora a terra Rossi, che crollo. Con Ducati non va Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf SuPERBikE MiSAno non c’è Biaggi che tenga Checa è imbattibile CRoSS Desalle resiste a Cairoli 9 771122 173002 10024 La strada è fatta per divertirsi. Vivila con una moto dalle performance finora impensabili e uno stile che non ha eguali: il tuo. Nuova Husqvarna 900. husqvarna-motorcycles.com/900* SCOPRI LA NUOVA HUSQVARNA 900 ATTIVANDO IL LETTORE DI QR CODE SUL TUO SMARTPHONE* THE NEW HUSQVARNA 900 IS COMING. AND YOU? WHERE ARE YOU NOW? *Qr Code e sito internet attivi dal 15/06/2011

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MotoGP: GP Gran Bretagna. Tutto sulla sesta prova del Mondiale a Silverstone; GP Gran Bretagna; Superbike: Round San Marino a Misano; Superstock Europeo 600 e Coppa FIM 1000 Cross: GP Portogallo MX1 e MX2 ad Agueda Enduro GP Turchia a Tethiye

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14/20 GIUGNO 2011

SettimanaleAnno XXXIV

Fascicolo 1725

2,50 Euro

(Italy only)

24

novità Husqvarna 900. Le prime foto

SilverStoner

MotoGP GRAn BREtAGnAAnche sul bagnato Casey vincefacile e ora guida il campionatoLorenzo cade e finisce a -16Dovi secondo, Sic ancora a terraRossi, che crollo. Con Ducati non va

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La strada è fatta per divertirsi. Vivila con una moto dalle performance finora impensabili e uno stile che non ha eguali: il tuo. Nuova Husqvarna 900.

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Sommarionumero 24/2011

PLa POStaLetteredi Stefano Saragoni 4Officinadi Massimo Clarke 10

PPaddOCkVelocità, cross, enduro, trial,minimoto, speedway, supermoto 16

PIN PIStaMotoGPGP Gran Bretagna. Tutto sulla sesta prova del Mondiale a Silverstone 28Moto2GP Gran Bretagna 48125GP Gran Bretagna 54SuperbikeRound San Marino a Misano 58SupersportMondiale a Misano 70SuperstockEuropeo 600 e Coppa FIM 1000 71

PFUORIStRadaCrossGP Portogallo MX1 e MX2 ad Agueda 72EnduroGP Turchia a Tethiye 82SportitaliaGare nazionali e campionati regionali 90

PSU StRadaProva novità Scooter Polini da competizione 94attualitàLa produzione, le leggi, le novità 100MotolandiaTurismo, viaggi, epoca 102Made inAbbigliamento e accessori 106

PMERCatINO Compravendita di moto e accessori 107

PGP GUIdaGare e raduniGli appuntamenti in pista 114

PRUBRIChE Contromanodi Marco Masetti 22Polvere di stelledi Luigi Rivola 26Qui Giapponedi Akira Nishimura 98donne e motoridi Laura Cattaneo 102Via col ventodi Giovanni Carlo Nuzzo 105

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Tonino Abramo, Ilio Ascione, Edoardo Bauer, Leonardo Boarini, Sandro Callegaro, Alessandro Camera, Marco Chilà, Marina Cima, Paolo Ciri, Massimo Dellepiane, Giovanni B. De Nisi, Fabio Di Giorgi, Giuliano Diligenti, Roberto Dorillo,Fabio Fazi, Francesco Fiorani, Giovanna Guiso, Fiammetta La Guidara, Gianluca Landi, Salvatore Ledda, Giorgio Lever, Oscar Malugani,Diego Mancuso, Marco Marcellino, Eugenio Mascioli, Roberto Motta, Carlo Orlandi, Mario Pittoni, Fabio Porreca, Raffaele Sala, Vito Scarpitta, Enzo Tempestini, Andrea Valenti, Secondino Veglio, Giovanni Verduci, Roberta Zoli.

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di recente ho avuto modo di superare i 300 chilometri orari. Non ero appollaiato sul sellino di una supersportiva, ma tranquillamente seduto sul treno in viaggio da Milano a Roma, ed in quel mo-mento mi sono chiesto: ma come fanno i piloti a raggiungere tali velocità in moto? Considerando che in circuito non devono soltanto preoccuparsi di andare diritto, ma ad un certo punto dovranno pure buttarsi in piega per infilare la moto in curva a velocità inimmaginabile per un comune mortale?

La risposta me la sono data da solo, assistendo alla gara del Mondiale SBK a Monza, vero tempio della velocità, circuito che nulla ha a che fare con gli impianti di più recente costruzione.

I piloti di moto sono una razza a parte, dotata di un coraggio fuori dal comune, di capacità rese possibili solo da una grande passione. Assistendo alla gara, corsa a una velocità media supersonica, ho visto a più riprese piloti impegnati a seguire la scia della moto davanti, cercando il momento giu-sto per infilarsi in staccata. Li ho visti cercare di riportare in linea una moto imbizzarrita all’uscita della curva parabolica. Li ho visti frenare oltre il limite consentito dalle leggi della fisica, finendo a volte nelle vie di fuga, ma dopo una frazione di secondo li ho visti anche rituffarsi nella bolgia in-fernale.

Oggigiorno la passione è merce rara, il coraggio

e la determinazione ancora di più. In giro spopola-no social network dove riversare le proprie tristez-ze in formato digitale, i telefonini-palmari-pc-navi-gatori-lettori multimediali capaci di isolarci sem-pre più dal reale, quindi Dio salvi quei pazzi gran-diosi che si rannicchiano dietro una carena, capaci di esaltare uno spettatore che dalle tribune del circuito, ma anche dal divano di casa, darebbe tutto pur di trovarsi al loro posto.

Stefano Venegoni

La Stima la simpatia, l’affetto, che nutriamo per i piloti deriva proprio da questo. Dall’emozione e dall’ammirazione che proviamo vedendo in azione ragazzi capaci di spingere la loro moto verso limiti che solo pochi sanno raggiungere.

Non è solo questione di coraggio. Quello ce l’hanno tutti, quelli che si gettano nella mischia. Anche se alle volte li senti dire che per “tenere aperto” in certi curvoni veloci ci vuole “il pelo”. Quello che fa la differenza è il talento, inteso come capacità di guida, sensibilità per interpretare la moto, velocità di reazione per fare la cosa giusta al momento giusto. E fiducia. Perché per tenere il gas spalancato a pochi centimetri dalla ruota di chi ti precede devi fidarti di lui. La velocità in sé, anche i 300 all’ora e più, quando sei racchiuso in carena-tura sono la cosa che fa meno effetto...

perché non c’è un trofeoper Le ducati monSter? Ho una domanda per chi organizza le gare ed i trofei di moto naked. Ormai si fanno trofei con qualsiasi moto, dalla Honda Hornet alla Suzuki Gladius. Perché non esiste un monomarca per le Ducati Monster.? Conosco tanta gente che si iscriverebbe subito! Spero pubblichiate la mia mail, in modo da fare arrivare il messaggio a chi di dovere…

Stefanopadova

I monomarca sono organizzati dalle Case... di conseguenza non resta che confidare nella Ducati. Al momento con la Monster 696 si può correre all’interno della Roadster Cup con classifica separata. La formula è quella “chiavi in mano”, comprensiva del noleggio della moto.

touriSt trophy in tV.quaLcuno Lo fa Vedere? Vorrei sapere chi possiede in Italia i diritti per trasmettere in televisione il Tourist Trophy in diretta. Penso che a molti piacerebbe vedere il favoloso spettacolo offerto da questi grandi piloti che corrono su un tracciato leggendario.

fede

La diretta... proprio no. E non siamo riusciti a trovare neppure una rete che abbia in programma un servizio sulle gare all’Isola di Man.

come Si entra a far parte deL progetto gioVaniSSimi? Vorrei sapere di più come si entra a far parte del Progetto Giovanissimi FMI velocità.

Lorenzo

Partecipando alle gare nelle categorie riservate a più giovani. E facendosi notare dagli osservatori della FMI.

IN B

RE

VE

elogio del pilota e del suo coraggio

Lettere

capaci di esaltare lo spettatore

di Stefano Saragoni [email protected]

pochi centimetri tra biaggi, haslam e melandri a monza. per il pilota professionistala “distanza di sicurezza” è infinitesimale...

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Lettere

contaminati dal piede fuori

Le mode vanno e vengono senza un apparente perché. Il genuino mondo dei motociclisti una volta ne era pressoché immune. Oggi non più, anche per l’arrivo massiccio degli scooteristi che hanno inva-so e “contaminato” la categoria.

Dopo l’obrobriosa posizione di guida si-mil-chopper, suggerita dagli stessi fabbri-canti di scooter che, con selle e supporti piede ad hoc, invitano a distendersi sul mezzo come se si stesse in poltrona, è ar-rivata una nuova moda ancor più depreca-bile: quella del piede a martello che sfiora l’asfalto, in curva ed anche in pieno rettili-neo. Oltretutto questo “vezzo” non riguar-do solo gli scooteristi, ma anche molti conducenti di moto (che non riesco a defi-nire motociclisti).

Ciò che è ancora più imbarazzante, è come tale gesto venga palesemente vissu-to da chi lo fa come assolutamente “cool”; quasi un segno di sportività e controllo del mezzo, quando è inve-ce l’esatto contrario. Persino utenti di sesso femminile e sugli “an-ta”, scimmiottano tale postura.

Penso che a suggeri-re tale moda siano stati i piloti della MotoGP, or-mai quasi tutti abbonati all’orrido piedino di fuo-ri in ingresso curva. Non nascondiamocelo: il pie-de o i piedi in terra sono sempre e comunque se-

gno di paura o quantomeno incertezza, tanto procedendo a 30 km/h in città quanto avvicinandosi al limite in pista. È un gesto che ci dà una sicurezza psicologica in più di poter riprendere il mezzo senza cadere.

Credo che il Codice della Strada (che sanziona chi toglie una mano del manu-brio…) dovrebbe prevedere sanzioni e ma-gari un bel nuovo esame pratico di guida per questi pericoli pubblici, che tra l’altro non si rendono conto di rischiare di farsi male, oltre a costituire un ostacolo per gli altri utenti della strada.

Giuseppe massaro - Roma

NoN sapevo di questo esercito di emu-li dei piloti della MotoGP. E nemmeno che il “morbo” del piede fuori avesse contagia-to ogni sesso e ogni età. La “malattia” però non mi pare così grave da necessitare di un antidoto...

caso scassachi ha fatto La spiata?

voLevo esprimere i miei pen-sieri e i miei dubbi sulla vicenda Scassa. Le regole ci sono e van-no rispettate, è vero che Scassa ho girato a Misano facendo lezio-ne per la scuola di pilotaggio... Ma è anche vero che ha guidato una R1 stradale e non la R6 che sta guidando nel Mondiale.

Ora mi chiedo: ma quelli della

Direzione gara che lo hanno pe-nalizzato, pensano davvero che ne abbia tratto beneficio? Che abbia scoperto chissà quale se-greto di Misano? Mi sembra che su quella pista abbia già vinto e chissà quante volte ci avrà corso in passato.

Una cosa che voi non avete scritto su Motosprint è: come hanno fatto a sapere che Scassa teneva corsi di guida a Misano? Forse qualche pilota ha fatto la spiata? ]

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Lettere

Perché questo personaggio misterioso non si fa sentire e ci spiega perché ha voluto togliere di mezzo Scassa? Cosa spera di ottenere?

Alessandro CiternesiArezzo

Dubito fortemente che la do-manda avrà risposta. Le spie di solito mantengono l’anonima-to... e sono tanti quelli che sof-frono la grande stagione del Te-am ParkinGo, che con una moto ferma da due anni sta facendo faville.

Tuttavia il regolamento parla chiaro, non si può girare su nes-suna pista inserita nel calenda-rio, prima della gara. Con qual-siasi tipo di moto. Scassa lo ha fatto, ed ha offerto a chi voleva mettergli i bastoni tra le ruote, un’occasione d’oro per farlo.

ducati SBK favorita?equiLibrismi suLLe gomme Et voilà, quello che non ti aspetteresti mai di sentire (o meglio di leggere) te lo ritrovi sotto il naso sul n. 23 di Motosprint. La risposta di Giorgio Barbier, responsabile Pirelli al Mondiale SBK, alla domanda sul ritiro della gomma 516 lo scorso anno, è quanto di peggio potesse leggere un amante della Superbike; forse qualcuno dovrebbe far notare a Barbier che Checa ha vinto 6 delle prime 10 gare del 2011 e che nessuno nella passata stagione prima di metà campionato vantava 60 punti di vantaggio. Va bene essere “in sintonia” con Ducati ma credo che questo atteggiamento getti discredito sul campionato e anche su Checa e Ducati che non hanno bisogno di favori per vincere. Ad Assen e Donington con la gomma dura Checa ha ottenuto due terzi posti, salvo poi vincere per distacco appena montata la soft... Barbier afferma che lo scorso anno la 516 è stata ritirata perché Biaggi aveva ottenuto quattro vittorie con quella gomma, quest’anno il dominio della Ducati rispetto alle 4 cilindri è spaventoso, eppure il responsabile in campo della Pirelli afferma che il campionato è livellato!

Mariolino

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SuperBiKeL’inaccettabiLe siLenzio dei tg

lunEDi 30 sono riuscito a se-guire la prima gara del Round americano Superbike su La7d, ma non la seconda.

Il giorno dopo, ho acceso la TV sul TG3 di mezzogiorno, per sa-pere com’era andata. La pagina sportiva è durata quasi 5 minuti, si è parlato di calcio, di F.1 (esclu-siva Rai) con commenti della gara corsa due giorni prima, di sport impossibili... ma nemmeno una parola sulla Superbike. Verso se-ra ho riprovato con Studiosport su Italia1: calcio, calcio, calcio... e fi-nalmente motociclismo: MotoGP (esclusiva Mediaset), Simoncelli, il GP di Barcellona in arrivo, ma della Superbike manco una paro-la, come se non esistesse. Eppure

ke fatica a trovare spazio nei TG di La7, figuriamoci altrove...

Purtroppo quello che chiami “campanilismo di rete” vive un crescendo imbarazzante, con il risultato di vederci presentata ogni specialità come lo show de-gli show. Esco dal nostro sport per citare un esempio recente e ridicolo. La RAI ha trasmesso la finale femminile del Roland Gar-ros, che ha visto impegnata (e sconfitta) Francesca Schiavone. Il telecronista ci ha ripetuto fino all’esaurimento quanto la RAI ab-bia fatto per noi, proponendoci un appuntamento così importante. Ma i diritti della finale maschile, senza italiani, la RAI si è ben guardata dall’acquistarli e chissà quando vedremo altro tennis.

Tra tante cattive abitudini, an-che quella di saltare sul carro del vincitore è in pieno fulgore.

è seguitissima, l’Aprilia è campio-ne del mondo, la Ducati è in testa nel Mondiale ed ha vinto tutte e due le gare americane. Due Case che meritano rispetto e riscontro.

Molti giornalisti si riempiono la bocca con il “diritto e dovere di cronaca” e menate varie, poi non riescono ad essere “sereni” nem-meno quando parlano di sport, vincolati come sono ai campanili-smi di rete.

Questo silenzio è vergognoso.Gambetta Enrico

Felegara (PR)

È tRistE dover constatare co-me ogni rete senta il bisogno di approfondire la più stupida notizia di calcio, mentre gli altri sport siano considerati “minori” quan-do va bene, e non vengano consi-derati affatto nella gran parte dei casi. E nello specifico, la Superbi-

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OSSERVO che la Ducati ha sempre adottato due bilancieri distinti per il comando di apertu-ra e chiusura della valvola.

Ci sono possibili controindica-zioni nell’utilizzo di un singolo bilanciere che potrebbe da un lato vincolare rigidamente la val-vola per guidarla nelle due dire-zioni, mentre l’altro braccio po-trebbe essere configurato a for-cella con una estremità puntata sulla camma di apertura e l’altra estremità puntata, ovviamente, sulla camma di chiusura?

D’altronde, se non ricordo male, la Mercedes adottò negli anni ‘50 in Formula 1 uno sche-ma del genere e, a giudicare dai risultati, non andava proprio ma-le.

Fabio Avossa Napoli

LA SOLUZIONE della quale parla è stata proposta più volte in passato, ed è stata anche tra le primissime delle quali si abbia notizia. Era di questo tipo quella ideata da Arnott nel 1910. Pure la Fiat nel 1913 pensò a qualcosa

Officinadi Massimo Clarke [email protected]

]

due bilancieri meglio di unonella distribuzione desmodromica

proposte, era il sistema studiato per determinare il movimento del bilanciere nei due sensi.

La distribuzione desmodromi-ca della Mercedes, che tanto successo ha avuto nel 1954 – 55, con due trionfi nel mondiale di Formula Uno, non era di questo tipo, in quanto prevedeva una punteria a piattello, posta supe-riormente alla valvola, sulla quale agiva la camma di apertu-ra, e un bilanciere con i due bracci a 90°, rovesciato rispetto al posizionamento usuale, sul quale agiva la camma di chiusu-ra.

Si trattava quindi di uno sche-ma analogo a quello utilizzato a partire dal 1986 dalla Ducati per i suoi motori bialbero a quattro valvole per cilindro, con l’unica differenza della punteria, impie-gata al posto del bilanciere di apertura a dito utilizzato dalla Casa bolognese.

L’idea di usare un unico bilan-ciere che lavora in entrambi i sensi, in modo da determinare tanto l’apertura quanto la chiu-sura della valvola non è proprio

nella distribuzione

desmodromica dei motori

ducati agiscono due

bilancieri, uno che comanda

l’apertura della valvola,

l’altro la chiusura.

in passato, altre aziende, hanno anche

proposto soluzioni

a un singolo bilanciere.

semiconisono dei piccoli organi

di acciaio che si

impiegano per vincolare,

con un sistema “a cuneo”,

lo scodellino allo stelo

della valvola, dotato

di un canalino nel quale

essi vanno ad impegnarsi

del genere. Tanto per fare qual-che nome, hanno pensato di “af-ferrare” lo stelo con un unico bi-lanciere, che alternativamente agiva in un senso e nell’altro, ossia “spingendo” e poi “tiran-do” (in modo da determinare ri-spettivamente l’apertura e la chiusura della valvola stessa) tecnici come Booth, Kuchen, Ho-

warth e via dicendo. La Ballot ha proposto qualcosa del genere attorno alla metà degli anni Ven-ti, mentre l’italiano Cenna lo ha fatto una quarantina di anni do-po.

La Honda a suo tempo ha ot-tenuto due brevetti di questi tipo. Quello che cambiava, differen-ziando l’una dall’altra queste

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Officina

anticipo d’accensioneVarianti cOmplesse

AL CRESCERE del regime di rotazione diminuisce il tempo a disposizione per tutte le fasi del motore e quindi anche per la combustione. L’anticipo di ac-censione, a variare il quale per quanto ne so provvede la cen-tralina, dovrebbe pertanto au-mentare via via che il motore gira più veloce. Mi è stato detto che non è così, ma chi afferma questo non è stato in grado di spiegarmi la ragione. Ne ho parlato con altri amici appassio-nati di motori, ma non mi hanno risposto in maniera soddisfa-cente. Potete dirmi come stan-no effettivamente le cose?

Franco Lentini Roma

IL SUO ragionamento in linea di massima appare logico. Se diminuisce il tempo disponibile, occorre fare iniziare la combu-stione con un maggiore anticipo rispetto al punto morto superio-re (PMS). Le cose però sono ben più complesse di quanto non si potrebbe pensare in prima bat-tuta, ovvero ad un esame super-ficiale. È vero che il tempo a di-sposizione delle varie fasi dimi-nuisce al crescere del regime di rotazione, ma è anche vero che la combustione si svolge via via più rapidamente, dato che au-menta la turbolenza della mi-scela aria-carburante. Andiamo però con ordine.

Idealmente, onde ottenere le prestazioni più elevate e il mi-glior funzionamento del motore l’anticipo di accensione deve es-sere tale da far sì che, a ogni

peregrina. L’uso di un bilanciere di richiamo e di una punteria o di un bilanciere a dito per l’apertu-ra costituisce però una scelta migliore. Tanto per cominciare, con questa seconda soluzione (ovvero quella impiegata dala Mercedes e dalla Ducati e prova-ta da molti altri costruttori) il braccio con estremità a forchetta del bilanciere inferiore (cioè di chiusura) agisce solo in un sen-so, e quindi subisce deformazio-ni elastiche di minore entità e sempre nello stesso verso. Inol-tre, è più semplice e razionale il collegamento alla valvola. Ba-stano due semianelli (o due SE-MICONI) e uno scodellino. Nell’altro caso sono state propo-ste valvole con stelo filettato o con stelo a doppio diametro, il che ovviamente non è il massi-mo della vita… ]

regime di rotazione, il picco di pressione venga raggiunto all’incirca 12°-18° dopo il PMS. C’è da tenere presente qui che esiste un altro parametro di grande importanza, oltre alla velocità di rotazione, ed è il CA-RICO motore, ovvero il grado di apertura della valvola a farfalla, che influenza direttamente la densità della miscela aria-car-burante (ovvero della “carica”) presente all’interno del cilindro quando inizia la fase di com-pressione. Come ovvio, maggio-re la densità, più elevata la velo-cità di combustione. Per questa ragione ai carichi parziali occor-re un anticipo maggiore: il fron-te di fiamma che parte dalla candela avanza infatti più lenta-mente, essendo minore la den-sità della carica. Ci sono poi altri parametri, “di correzione”, dei

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Officina

quali si tiene conto per eventua-li aggiustaggi dell’anticipo stes-so. Si tratta fondamentalmente della pressione nell’airbox, del-la temperatura dell’aria e di quella del motore, che vengono rilevate da appositi sensori, op-portunamente collegati alla centralina.

In quest’ultima viene memo-rizzata una mappa tridimensio-nale (ma talvolta sono anche di più) che per ogni combinazione regime/carico indica l’anticipo col quale deve scoccare la scin-tilla all’interno dei vari cilindri. In certi casi si impiega anche un sensore di battito (knock sen-sor) che informa la centralina in merito a un eventuale “irruvidi-mento” della combustione, sin-tomo di detonazione incipiente. Se ciò si verifica, ad esempio perché la benzina che si impie-ga non ha un numero di ottano adeguato, la centralina stessa provvede a ritardare di alcuni gradi l’accensione, per riportar-la al valore corretto successiva-mente.

La turbolenza agisce fonda-mentalmente in due modi: da un lato deforma e realmente “trasporta” il fronte di fiamma e dall’altro lo “frastaglia” assicu-rando una migliore miscelazio-ne del carburante con l’aria e aumentando grandemente la superficie di contatto tra il fron-te di fiamma stesso e la carica ancora incombusta. I risultati

sono un miglioramento della omogeneità della carica abbi-nato a una più intima miscela-zione e, soprattutto, una mag-giore velocità di avanzamento della fiamma. La combustione è quindi più rapida e più comple-ta. La turbolenza può essere di vari tipi. Nei motori di alte pre-stazioni fondamentalmente si impartiscono alla carica una “microturbolenza” (squish) e una macroturbolenza a vortice orientato (tumble).

Di minore importanza, tutto sommato, è lo swirl, al quale si fa ampio ricorso per vari motori che girano più piano. Lo squish si ottiene mandando il postone, al PMS, a sfiorare ampie zone della testa. I gas freschi vengo-no espulsi sotto forma di veri e propri “getti” che originano una serie di piccoli vortici nella parte centrale della camera, ove si concentra la carica stessa.

Il tumble, macroturbolenza con asse del vortice perpendi-colare a quello del cilindro, vie-ne generato dalla geometria e/o dalla disposizione dei condotti

di aspirazione. Critica è la forma dell’ultimo tratto dei condotti stessi, subito a monte della se-de della valvola. Questo tipo di turbolenza, come del resto lo swirl, non si ottiene “gratis”, ma a spese del rendimento volu-metrico. Se a ciò si aggiunge il fatto che una eccessiva velocità di combustione risulta svantag-giosa sotto vari punti di vista (eccessiva “ruvidità” di funzio-namento, maggiore rumorosi-tà…), è evidente che la turbolen-za deve venire accuratamente “dosata”. Nei motori di serie l’anticipo di accensione, almeno per quanto riguarda certe con-dizioni di funzionamento, viene stabilito con occhio attento al contenimento delle emissioni di scarico e di quelle acustiche, anche se ciò generalmente va in una certa misura a discapito delle prestazioni.

La messa a punto finale, gra-zie alla quale si individua la mappatura da memorizzare nella centralina, viene effettua-ta sperimentalmente. È interes-sante osservare che, quando il regime di rotazione diventa dav-vero stratosferico e l’alesaggio è molto elevato, l’anticipo può ef-fettivamente raggiungere valori assai considerevoli. Nei motori di Formula Uno, prima che il regolamento limitasse la mas-sima velocità di rotazione, si era arrivati a oltre 19000 giri, con alesaggi di 97 – 98 mm, il che in

alcuni casi obbligava ad adotta-re anticipi anche dell’ordine di una sessantina di gradi! Non per nulla una delle priorità dei tecnici addetti alla formulazione delle benzina da competizione, in questo caso è stata proprio quella di realizzare carburanti con la massima velocità di com-bustione possibile!

caricaè la miscela combustibile

che viene fornita

ai cilindri. è di importanza

fondamentale, ai fini

del funzionamento

e delle prestazioni del

motore, la sua dosatura,

ovvero il rapporto

tra la quantità di aria

e quella di carburante,

espresse in peso.

all’interno della camera di combustione, in presenza di una maggiore densità della miscela aria-carburante, il fronte dalla fiamma della candela avanza più velocemente.

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A COMENESTI, in Romania nella seconda prova del campionato europeo enduro, l’ex crossista Gianluca Martini (nella foto) ha ottenuto una vitto-ria al sabato, mentre domenica è finito decimo perdendo parecchio tempo nella prima speciale.

Il più concreto di tutti è comunque stato (come un mese fa in Polonia) Maurizio Micheluz, due volte secondo della Senior E3 (e sabato secondo nell’assoluta).

Secondo posto alla domenica per Maurizio Geri-ni nella Senior E1 dopo aver chiuso quarto sabato. Sempre nella classe Senior E1, Alessio Paoli ha invece ottenuto un terzo e quarto posto. Andrea Beconi, settimo sabato, domenica è stato costretto al ritiro.

Luca Marcotulli ha chiuso settimo e quinto nella Junior E2/3. Nella Junior E1 seconda posizione sabato per Jacopo Cerutti, che però è stato co-stretto al ritiro domenica. Guido Conforti, dopo il terzo posto di sabato, domenica è finito secondo. Un sesto e un quinto per Tommaso Montanari.

Nella femminile, Francesca Nocera è stata co-stretta per due volte al ritiro.

Tra i Veteran, Gianni Belloni Pasqualinelli sabato è finito terzo, mentre domenica si è ritirato.

il campionato europeo di velocità, che per il quarto anno consecutivo si assegna in prova unica, si terrà ancora ad albacete, ed è stata stabilita anche la data: 8-9 ottobre. sempre tre le classi: 125, supersport 600 e superstock 1000. per le due categorie a 4 tempi è prevista anche l’assegnazione di un titolo di campione europeo under 20. per quanto riguarda l’italia (ma anche spagna, francia, germania e olanda) vi potranno prendere parte i primi cinque classificati dei campionati nazionali.

Europeo velocità a ottobre

PaddockA cura di Lucia Voltan

SpEEdwAy A krSkO. SuCCESSO dEl pOlACCO ulAMEk Il pilota polacco Sebastian Ulamek ha vinto la ventottesima edizione del Trofeo Internazionale di Speedway, che si è disputata nella pista di Krsko, in Slovenia. Nella finale, molto combattuta, Ulamek ha avuto la meglio sul connazionale Skornici (nella foto), e sul tedesco Facher. Hanno partecipato a questa gara anche due nostri piloti, Cavicchioli e l’italo-argentino Carrica: serata da dimenticare per entrambi, classificati dopo il decimo posto.

dOppIETTA dI bObrIShEv NEl CrOSS OlANdESEIl russo Evgeny Bobrishev si è aggiudicato entrambe le gare della MX1 nel quinto round del campionato olandese di cross. Nella MX2 una vittoria a testa per Joel Roelands e Jeffrey Herlings.

Il SIdECAr grASS TrACk pArlA TEdESCO L’equipaggio tedesco formato da Tomas Kunert e Markus Eibl si è aggiudicato la vittoria della semifinale 1 dell’europeo di Sidecar Grass Track, gara che si è disputata a Biefeld (Germania).

ENdurO IN luTTO. è MOrTO NEllO fOrTuNATO Lutto nel mondo dell’enduro per la scomparsa di Nello Fortunato, avvenuta lunedì 30 maggio. È stato investito da un camion, che non lo ha visto mentre stava facendo retromarcia. 69 anni appena compiuti, Nello ha legato il proprio nome all’enduro degli anni Settanta e Ottanta, come importatore italiano delle Rond-Sachs e come costruttore. Meccanico di grandi capacità, aveva lavorato come tecnico KTM Farioli e Honda, con cui ha seguito famosi campioni. Da Motosprint, le più sincere condoglianze alla famiglia.

IN B

REVE

euroenduro martini a segno una vittoria nella tappa in romania

quAsI 7 mILIoNI

catalunya raddoppia in tv 6.757.000 telespettatori (40.80% di share) per la MotoGP Catalunya, l’evento televisivo più seguito della giornata. Rispetto al 2010, quando la stessa gara fu vista da 3.706.000, la crescita è esorbitante. E lievitano - seppure di poco - anche la Moto2, che è stata seguita da 1.894.000 telespettatori (un anno fa erano 1.885.000) e la 125: 739.000 contro 586.000.A seguire Fuori Giri c’erano 2.110.000 telespettatori.top montalbini

grAZIE a un primo e un secondo posto, Nicola Montalbini si è aggiudicato la vittoria assoluta dell’europeo Quadcross, gara che si è disputata in Germania, a Reutlinger. Sul podio di gara 2

anche Mattia Torraco (ottavo in gara 1). Andrea Cesari Junior ha chiuso in top-ten. In testa alla classifica di campionato resta

il francese Romain Couprie, terzo in gara 1 e vincitore della frazione successiva.

young e hayes nella superbike americanablake young (suzuki) e Josh hayes (yamaha) sono i vincitori delle due gare del campionato ama superbike, corse sul circuito elkhart lake.

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Paddock

rally di sardegna

erika tornala più forte ERIKA Burioli (a destra) torna dal Sardegna Rally Race confermandosi la più forte pilotessa nazionale. La ragazza italo-francese ha partecipato solo alle ultime tre giornate di gara, quelle valide per il Campionato Italiano Raid TT e, oltre ad aver vinto la graduatoria femminile, si è classificata trentesima assoluta, mettendosi dietro più della metà dei partecipanti maschi. Erika, che da qualche mese lavora per Husqvarna, in questa occasione ha debuttato con la TE 250 varesina, che le è stata messa a disposizione dal Team CF Racing, con il quale disputerà il resto della stagione.

trefle a renetPIERRE Alexandre Renet (Husaberg 450 4T), ha vinto

la venticinquesima edizione della Trefle, disputata a Mende. Al via della classica dell’enduro francese, quest’anno c’erano

oltre 500 piloti. In seconda posizione è finito Marc Germain (Yamaha 250 4T) vincitore dell’edizione 2007 rallentato quest’anno

da problemi a una spalla. Terzo Emmanuel Albepart (Gas Gas) davanti a Fabien Planet (Sherco 250 4T), Julien Gauthier (TM 250 4T), Oriol Mena (Husaberg 300 2T). Ivan Cervantes (Gas Gas 250 2T) è tredicesimo. C’era anche Antoine Meo (Husqvarna 310 4T)

che ha corso con il solo obiettivo di divertirsi.

matej smrz È Primo, bauer secondo

la ktm vola in germania BILANCIO più che positivo per la KTM nel campionato tedesco Superbike. Cinque vittorie, su sei manche finora disputate, per i due piloti: Matej Smrz, che è in testa alla classifica di campionato con 98 punti e Martin Bauer, secondo con 93. La Casa austriaca è prima anche nel campionato marche.

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1 Dakar 2010, sesta tappa, un botto terribile, un ematoma al cervello che ha fatto temere il peggio. E ora, al Rally di Sardegna, il ritorno in gara. Com’è stato? È stato bellissimo e molto naturale, non ero nemmeno troppo emozionato. Sono più veloce di quanto mi aspettassi: secondo assoluto nella seconda speciale della prima tappa, non è male. Finire è stato faticoso, ma ce l’ho fatta. In realtà non è stata proprio questa la mia prima gara: sei mesi dopo l’incidente in Cile facevo già qualche prova del regionale enduro.

2 Cosa ricordi dell’incidente? Pochissimo. Tanta polvere, una curva a destra. Stranamente mi ricordo nel dettaglio la velocità. Andavo a 153 all’ora. Poi la sensazione del corpo che si stacca dalla moto. E il buio. Quando mi sono risvegliato dal coma, avevo una sonda piantata nella testa per monitorare la pressione del sangue nella scatola cranica. Non ho patito dolori particolarmente forti, ma avevo davvero paura di non riuscire a tornare come prima.

3 E come sta andando? Meglio di quanto avessero preventivato i medici. Dal canto mio, mi sono - e mi sto - impegnando molto. Ogni giorno alle sei e mezzo del mattino esco per tre ore in bicicletta. Tre volte alla settimana mi alleno in moto. Lavoro nell’azienda di famiglia, dunque posso gestire gli orari. La passione per la moto e le corse sono state un grandissimo stimolo a migliorare, a non mollare mai. Anche quando le cose si facevano davvero faticose.

4 Progetti? A fine mese l’Erzberg Rodeo, enduro estremo, gara durissima. Poi vorrei tornare al Rally dei Faraoni, che nel 2009 ho concluso secondo, una gara che mi piace tantissimo. E se tutto andrà bene, torno alla Dakar. Ho un conto in sospeso...

luca mancaidentikit

nato a sassari

età 29 anni

ha vinto 2 campionati italiani motorally

quest’annoÈ tornato in gara al rally di sardegna

speedway in italiaSARÀ la pista dell’Olimpia di Terenzano a ospitare il round 2

di qualificazione per portare i primi 9 classificati alle semifinali mondiali di Speedway. Sabato 18 giugno, con inizio alle 21.00, ci

saranno piloti di nove nazioni, che si daranno battaglia per cercare la qualificazione e continuare la strada nelle semifinali e poi

al GP Challenge di Vetlanda, Svezia, il 20 agosto (con i primi tre classificati ammessi ai GP del 2012). Per l’Italia sono in gara due

piloti, il campione nazionale Mattia Carpanese e Guglielmo Franchetti (sopra) che cercheranno di centrare la (difficile)

qualificazione. Le prove si disputeranno nel pomeriggio alle ore 15.00, mentre lo stadio sarà aperto al pubblico alle 19.00.

Prezzi: posto unico a 20 euro (18 il ridotto, gratis fino a 11 anni).

Paddock

«Battere Rossi vale doppio. IN questo mondo assurdo è meglio arrivare quinto davanti a Vale che fare secondo»

Andrea Dovizioso(Corriere della Sera)

tre corsi di cross

a scuola con stefy bau L’EX CAMPIONESSA di motocross femminile Stefy Bau organizza tre corsi in Italia (per ragazzi e ragazze) sulla falsariga di quelli che tiene in America. La prima data è molto ravvicinata, il 15 giugno a Malpensa (VA) mentre gli altri due corsi sono il 22 (a Ca’ del Bue, Varese) e il 25 giugno, ancora a Malpensa. Il costo è di 200 euro. Per informazioni ci sono un sito: [email protected], e una mail: [email protected]

x-fighters a roma. online i biglietti ci sono ancora alcuni biglietti disponibili per assistere alla tappa italiana degli x-fighters, tour internazionale di freestyle, che sarà a roma il 24 giugno, allo stadio olimpico. i biglietti si possono acquistare on line ai siti: www.tcketone.it e www.redbullxfighters.com

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controm

ano

e se facessimo correre paris hilton?Proposte (poco serie) per rianimare la motoGP. che non è sempre emozionante...

A BARCELLONA è cambiato il mondo, abbiamo vissuto una giornata epocale, eppure se ne sono accorti in pochi. Male, molto male, per fortuna c’era chi non dormiva…

E allora, avanti con i carri, per scoprire che la gara più noiosa degli ultimi tempi, pallosa come un documentario sulla cristallizzazione dei feldspati visto al rallentatore, abbia avuto un grande successo di audience, almeno nel nostro Paese. Se in TV la gara è stata una mattonata, dal vivo è stata anche peggio, se escludiamo i traversi fenomenali di Stoner, l’assoluta propensione alla perfezione di Lorenzo e la grinta da gregario (che vuol tornare re alla svelta) di Rossi. Eppure la gente l’ha vista, è stata davanti alla tv per ore, mah...

I casi sono due: o gli italiani oramai sono stati quasi tutti risucchiati dallo schermo, oppure era una giornata davvero piovosa, con nessuna cosa interessante da vedere, nessun posto dove andare e poca voglia di far l’amore. Noi italiani siamo teledipendenti, ma da altre parti no e pare che qualche direttore di rete straniera si

sia arrabbiato perché non c’era verso di far stare la gente davanti alla TV, da Ibiza a Mikonos erano tutti in spiaggia. Persino nel nord dell’Inghilterra qualcuno ha detto: “Basta, vado al mare, anche se Cal sta facendo una bella gara”. Quindi ecco i rimedi ai quali si sta pensando per coniugare le parole spettacolo e divertimento alla MotoGP.

Paris Hilton - Non so se siano più scemi i media o le persone comuni, ma l’arrivo della bionda americana ha fatto letteralmente impazzire le masse. Pare abbia dichiarato frasi molto importanti per il futuro dell’umanità, quali “Moltou belo questi motigippi” e anche “belli ragazzi mooolto verrrry latino” che verranno scolpite sul marmo e consegnate alle generazioni future. Affinché capiscano quanto siamo scemi. La cosa incredibile è che, attorno a Paris, c’erano altre 16 tonnellate (oramai l’unità di misura della bellezza è questa) di ragazze molto più belle di lei, probabilmente più intelligenti e simpatiche della plasticosa ereditiera. Nessuno le intervistava, pochi le inquadravano, forse qualcuno le sposerà. Beato lui!

Da sponsor, Paris diventerà concorrente della MotoGP, schierandosi in griglia ad ogni gara, calata dal cielo in elicottero. Wow, magari non guida male!

Regole - Ad ogni Gran Premio cambieranno le regole, tutte finalizzate al contenimento dei costi e all’aumento dello spettacolo. La Honda ha allo studio una MotoGP che costerà solo 10.000 euro. Per essere davvero competitivi basterà cambiare telaio, motore, sospensioni, elettronica, sovrastrutture, ruote, eccetera. Restano manopole e adesivi…

Nuovi GP - Visto il successo di trasferte quali Cina, Indy, Turchia, sono in programma nuove trasferte tra Trankazakistahn, Nuova Guinea dell’Est e si parla persino di Marte e Plutone. Del resto si sa: mandare in giro per il pianeta piloti, meccanici e lavoranti vari è cosa molto economica. Si parla anche di una trasferta a Chernobyl. In questo caso gli alloggi saranno molto economici, la ristorazione pure. Peccato che i cavolini emanino una strana luce violetta, che il pollo arrosto abbia un colorito viola e odore di arancia e che la mattina al primo colpo di pettine, tutti i capelli siano finiti nel lavandino. A questo punto, una nota ditta di parrucchini e trapianti si è fatta avanti per una grossa sponsorizzazione.

Rossi - Visto che resta il più popolare e amato, avrà il prolungamento del contratto fino al 2077.

Lunga vita alla MotoGP!

non è di certo passata inosservata paris hilton nel paddock del gp catalunya. la miliardaria americana finanzia il team nel quale corrono sergio gadea e maverik viÑales.

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E’ un’Italia delle gare in pista con gli scooter che si riscopre più grande, quella che esce da Ottobiano. Un Italia che ha visto i suoi migliori rappresentanti vincere il confronto con i tanti piloti protagonisti arrivati da tutta la penisola. Questo non solo con i piloti “uffi ciali” del team Polini, grandi protagonisti del Trofeo Scooter 70 Evolution Open con Matteo Tiraferri e lo sfortunato Filippo Corsi.Sono sempre più spettacolari ed interessanti le gare dei Trofei Scooter della Polini Italian Cup, che su una pista tecnica come ad Ottobiano, hanno animato l’intensa giornata. Tante le sfi de, tutte entusiasmanti, dopo le prime due prove di Viterbo e Castelletto di Branduzzo, i partecipanti di questo tricolore 2011, hanno dovuto fare i conti sulla pista pavese con condizioni meteo incerte, che hanno imposto scelte non sempre facili in tema di assetto e di scelta di pneumatici. La terza prova della Polini Italian Cup, valida come giro di boa di campionato, è infatti iniziata nei turni di qualifi ca, sotto violenti acquazzoni. Fortunatamente, nel pomeriggio, il cielo ha concesso una tregua, e le gare dei cinque Trofei riservati agli scooter si sono disputate in condizioni decisamente migliori, anche se all’inizio l’asfalto è apparso particolarmente insidioso.

SCOOTER 70 EVOLUTION OPENIn un clima incerto, la doppia certezza è arrivata dalla “70 Evolution Open”. Questo Trofeo ha confermato di essere una classe di livello assoluto in termini di prestazioni, e di essere l’unico raggruppamento nel quale è presente un dominatore assoluto. Matteo Tiraferri, infatti, è l’unico pilota che conduce la graduatoria provvisoria del campionato a punteggio pieno, con i 150 punti che sono il risultato di sei vittorie in altrettante manche. A Ottobiano ha

ottenuto due primi posti alla sua maniera, con una dimostrazione di superiorità nelle prove sulla pista inondata d’acqua, vincendo con un suffi ciente margine di sicurezza Gara 1, e gestendo al meglio la seconda frazione. Non è mancato il consueto duello con il compagno di squadra Filippo Corsi, l’unico in grado di

reggere il suo passo e arrivare a superarlo, ma il confronto è stato interrotto prima della fi ne. Corsi è sempre stato il più veloce a partire, tuttavia è mancato un pizzico di fortuna per cercare di contrastare il rivale di sempre. Prima sotto forma di una staccata sbagliata nelle fasi fi nali che gli ha fatto perdere il contatto con Tiraferri, poi

Fin dalla partenza le due gare del Trofeo Scooter 70 Evolution Monomarca Polin sono risultate molto combattute fi no all’ultimo. In Gara 1 si è imposto Davide Ziarelli (32), in Gara 2 la vittoria è andata a Carlo Guerrieri (33).

Yulien Vitali è salito sul gradino più alto del podio degli Scooter 94 Big Evolution Open grazie

a un secondo e primo posto.

3A PROVA POLINI ITALIAN CUP 2011PISTA SOUTH MILANOOTTOBIANO (PV)05-05-2011

TEMPERATURA ESTERNA

19°

TEMPERATURA ASFALTO

21°METEO

con una scivolata mentre difendeva il comando, a cinque giri dalla fi ne. Varie scivolate hanno anche tolto di scena altri protagonisti, da Antonio Righetti, all’uffi ciale del team Satellite Betamotor, Nicola Ribul. Simone Bartolini, Rocco Ripepi, Nicolò Rosso e Paolo Gabellini si sono sempre piazzati nell’ordine, occupando le posizioni dalla terza alla sesta in Gara 1, e dalla seconda alla quinta in Gara 2.

SCOOTER 94 BIG EVOLUTION OPENI migliori specialisti nazionali in sella agli scooter “kittati” 94 cc, non hanno mancato di riservare sorprese. La “94 Big Evolution Open”, è sembrata essere un monopolio di Adriano Sisti, apparentemente in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni dell’asfalto del circuito lombardo, ma alla fi ne della giornata ha dovuto accontentarsi del terzo posto fi nale. In Gara 1 è scivolato dopo poche decine di metri del giro di schieramento, rimediando una disastrosa piega al manubrio. In queste condizioni è partito dalla pole, e ha mantenuto il comando fi no al termine. Ha cercato di ripetersi anche nella prova successiva, e sembrava in grado di farlo, almeno fi no al terzo giro. Dopo una scivolata e un inseguimento dalla nona posizione, ha chiuso la manche al sesto posto. La vittoria è andata a Yulien Enzo Vitali, che con un primo e un secondo posto ha totalizzato 45 punti. Un bottino che gli consente di arrivare a sole tre lunghezze da Sisti nella graduatoria provvisoria della Polini Italian Cup.

SCOOTER 70 EVOLUTION MONOMARCA POLINIMolto vivaci sono risultate anche le due Gare riservate alla 70 Evolution Monomarca Polini, conquistata da Davide Ziarelli, con una prima e una seconda posizione che gli permettono di risalire nella classifi ca di campionato. Ha vinto, soprattutto, grazie alla regolarità, che gli ha consentito di avere la meglio su un arrembante Carlo Luigi Gurrieri, autore di una determinata rimonta in Gara 1 fi no al terzo posto, e di una combattuta vittoria nella seconda manche. Si è messo in evidenza anche Filippo Tognarelli, molto effi cace nelle prove su pista allagata, poi poco fortunato nella fasi più importanti. Attardato nella prima partenza, ha saputo risalire fi no alla seconda posizione, mentre in Gara 2 ha lottato a lungo, fi no a cadere al penultimo giro, rialzarsi e chiudere comunque quinto.

Il gruppo della “Scooter 70 Evolution Open” con in prima fi la Matteo Tiraferri (45), vincitore

delle due Gare e autore della pole position delle prove cronometrate.

TROFEO SCOOTER 94 BIG EVOLUTION

GARA 11. Sisti; 2. Vitali; 3. Del Sorbo; 4. Ciacci; 5. Longo; 6. Giannoni; 7. Di Mauro; 8. Zanetti; 9. Fabbri; 10. Marchesi; 11. Fogliani; 12. Tebaldi.

GARA 21. Vitali; 2. Longo; 3. Ciacci; 4. Giannoni; 5. Sisti; 6. Del Sorbo; 7. Zanetti; 8. Fogliani; 9. Tebaldi; 10. Marchesi.

IN CAMPIONATO1. Sisti punti 112; 2. Vitali 109; 3. Del Sorbo 89; 4. Longo 81; 5. Giannoni 78; 6. Fabbri 49; 7. Fogliani 48; 8. Fulgoni 41; 9. Zanetti 36; 10. Ciacci 29; 11. Marchesi 26; 12. Raccagni 25; 13. Tebaidi 22; 14. Di Mauro 9.

TROFEO SCOOTER 70 MONOMARCA POLINI

GARA 11. Ziarelli; 2. Tognarelli; 3. Gurrieri; 4. Garzaro; 5. Fiorellino; 6. Imbastaro; 7. Nuti; 8. Mancuso.

GARA 21. Gurrieri; 2. Ziarelli; 3. Garzaro; 4. Nardo; 5. Tognarelli; 6. Nuti; 7. Fontana; 8. Mancuso; 9. Fiorellino; 10. Imabastaro.

IN CAMPIONATO1. Fontana punti 99; 2. Garzaro 96; 3. Ziarelli 95; 4. Tognarelli 74; 5. Gurrieri 74; 6. Nardo 69; 7. Nuti 55; 8. Serventi 36; 9. Imbastaro 32; 10. Mancuso 29; 11. Losappio 26; 12. Fiorellino 18; 13. Pratesi 9; 14. Fregoni 7.

TROFEO SCOOTER 70 EVOLUTION OPEN

GARA 11. Tiraferri; 2. Corsi; 3. Bartolini; 4. Ripepi; 5. Rosso; 6. Gabellini; 7. Ribul; 8. Calce; 9. Gollini; 10. Righetti; 11. Zaccaria.

GARA 21. Tiraferri; 2. Bartolini; 3. Ripepi; 4. Rosso; 5. Gabellini; 6. Righetti; 7. Gollini; 8. Calce.

IN CAMPIONATO1. Tiraferri punti 125; 2. Ripepi 81; 3. Corsi 68; 4. Bartolini 67; 5. Gabellini 61; 6. Rosso 50; 7. Righetti 49; 8. Gollini 48; 9. Calce 38; 10. Di Mauro 29; 11. Tedeschi 29; 12. Ribul 28; 13. Bettucci 19; 14.Zaccaria 15; 15. Gandolfo 14; 16. Frisoni 10; 17. Seminiero 9; 18. Mammi 6; 19. Blando 0.

CLASSIFICHE

TECNICA: CARTER PIAGGIO BARENATIPer agevolare e migliorare il lavoro di tuning dei vari preparatori dei motori Piaggio destinati alle gare in pista, la Polini ha realizzato due carter specifi ci per le elaborazioni dei kit “70 Evolution” e “94 Big Evolution”. Il carter Piaggio originale viene barenato direttamente dalla factory bergamasca per alloggiare in modo specifi co l’albero motore Polini completo di biella da 85 mm. La stessa lavorazione di barenatura è effettuata sul collare del cilindro per l’alloggiamento dei kit “70 Evo” o “94 Big Evo” e sulla raccordatura dei travasi e dell’aspirazione. La barenatura è effettuata su centri di lavoro a controllo numerico per la massima precisione di ogni lavorazione in modo da essere pronte e fi nite per un corretto montaggio.Codici: 050.0941 per il “70 Evo”; 050.0942 per il “94 Big Evo”

Dalila Agrati

Scooter davvero originale per Piero Gandolfo tra gli Amatori degli Scooter 70 Evolution con tanto di manubrio tricolore per i 150 anni dell’unità d’Italia.

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l’attempata miss di pistoni e maccheroniUna dKW Ure 250 degli anni trenta protagonista della manifestazione di casola Valsenio

CASOLA Valsenio, poco meno di tremila anime in un paese antico, molto ben tenuto, che per la sua distanza di almeno mezz’ora dalla più vicina città (Faenza o Imola) costringe chi ci vive a darsi da fare perché non sia solo un dormitorio o una comunità destinata all’estinzione.

Un paese che conosco molto bene perché era il luogo di nascita di mio babbo, che lì possedeva una casa in cui passavo tutte le estati coi miei nonni materni. Se Faenza per me significava scuola e studio, quindi fatica e ribellione, Casola era il posto in cui potevo scatenarmi in libertà. A Casola imparai a guidare il motorino: quel Demm 48 che era stato regalato a mia sorella, immancabilmente promossa mentre io le mie due materie fisse a settembre non me le facevo mai mancate... Nel frattempo avevo fatto pratica con una motozappa Motom munita di rimorchietto, con la quale mi ero rovesciato più volte salvando sempre miracolosamente le ossa.

Di moto, a Casola ce n’erano tante, nella stragrande maggioranza ciclomotori e moto “Turismo” di 98 e 125

cm3, col massimo a 175 cm3. Il “Turismo” naturalmente non c’entrava nulla, perché le due ruote allora servivano praticamente solo per lavorare ed essendo Casola un paese di montagna, a differenza della città non c’erano molte biciclette a motore, che non sarebbero riuscite ad arrampicarsi con del carico sulla “schiena”. Non mancavano naturalmente i motociclisti sportivi: in primis Cristo (Cristoforo) Alpi, che addirittura correva in circuito e anche fuoristrada: nel 1948 era stato pioniere del motocross in sella a una DKW 175 nella celebre gara imolese, voluta da Checco Costa, che lanciò la specialità nordica in Italia. Il gioiello di Cristo era una DKW Ure 250 degli Anni ’30, una due tempi a cilindro sdoppiato verticale longitudinale, sovralimentato da un cilindro-pompa orizzontale anteriore. Era una vera moto da GP che nel dopoguerra non poteva più correre a causa dell’abolizione del compressore, ma che Cristo conservava gelosamente, “risvegliandola” ogni tanto con un baccano infernale.

Da allora sono passati quasi cinquant’anni, per me e per Casola. Ma la DKW di Cristo è ancora là, e due settimane fa è stata la principale attrazione di “Pistoni e Maccheroni”, una manifestazione voluta dai nuovi motociclisti del paese.

Per me, Casola era rimasta ferma alla Italemmezeta 125 di “Roccetto”, all’officina Morini di “Pippo”, alla concessionaria Benelli, che aveva piazzato una marea di ciclomotori della Casa pesarese, a qualche Motom 50 Super Sport elaborato. Niente di più. Invece le braci covavano sotto la cenere.

“Pistoni e Maccheroni”, un nome sui generis, allegro, un po’ ruspante, si organizza da qualche anno e gode di crescente successo. Non è un raduno, ma una grande festa paesana dove moto ed auto d’epoca convivono, dove il sacro (originale) se ne sta volentieri accanto al profano (taroccato), dove si mangia in compagnia di Fausto Gresini che qui ha portato la Honda di Simoncelli e che, tra un maccherone e l’altro, difende il suo pilota dalle accuse mossegli dopo il fattaccio con Pedrosa.

Una curiosità finale: promotore di “Pistoni e Maccheroni” non è un motoclub, ma un gruppo di amici che lo fa per passione, per beneficenza e sotto le insegne della “Associazione Nazionale Reduci della Friuli”. Casola fu massacrata nella fase finale dell’occupazione nazista e poco distante, a Zattaglia, riposano i 241 caduti della “Friuli” che la liberarono. Non sono stati dimenticati.

PROTAGONISTA IN ROmAGNA DI “PISTONI e mAccheRONI” lA DKW URe 250 Del PIlOTA cRISTO (cRISTOfORO) AlPI. Il mOTORe è UN DUe TemPI A cIlINDRO SDOPPIATO veRTIcAle lONGITUDINAle SOvRAlImeNTATO DA UN cIlINDRO-POmPA ORIzzONTAle ANTeRIORe.

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TROFEO MONOMARCA LML

GARA 11. Rivetti; 2. Piscitelli; 3. De Lucia; 4. Lettieri; 5. Lentini; 6. Giorgini; 7. Carola; 8. Nardelli; 9. Giacometti; 10. Zanga; 11. Paolini; 12. Sivo; 13. Fattore; 14. Vigliotti; 15. Valentino D..

GARA 21. Rivetti; 2. Piscitelli; 3. Lettieri; 4. De Lucia; 5. Lentini; 6. Carola; 7. Cimmino; 8. Nardelli; 9. Giacometti; 10. Fattore; 11. Fumarola; 12. Sivo; 13. Baratella; 14. Cantalupo; 15. Paolini; 16. Vigliotti; 17. Valentino D.; 18. Zanga; 19. Valentino T..

IN CAMPIONATO1. Rivetti punti 106; 2. Piscitelli 89; 3. Giorgini 84; 4. Lettieri 84; 5. De Lucia 81; 6. Giacometti 74; 7. Lentini 63; 8. Carola 45; 9. Cimmino 43; 10. Zanga 24; 11. Sivo 24; 12. Nardelli 19; 13. Fattore 17; 14. Valentino T. 16; 15. Torcolacci 15; 16. Fumarola 14; 17. Fiorenza 10; 18. Baratella 10; 19. Vigliotti 9; 20. Paolini 6; 21. Cantalupo 3; 22. Gardini 2; 23. Petrenga 1; 24. Valentino D. 1; 25. Ceriale 0; 26. Casabutti 0.

TROFEO SCOOTER 70 EVOLUTION OPEN AMATORI

GARA 11. Lussana; 2. Scribano; 3. Pulcini; 4. Angeli; 5. Zavoli; 6. De Santis; 7. Fogliani; 8. Del Bonifro; 9. Marras; 10. Pinti; 11. Fregoni; 12. Vicchi; 13. Stevanoni; 14. Chiari; 15. Dalpiano; 16. Agosti; 17. Gandolfo.

GARA 21. Scribano; 2. Picciallo; 3. Carinci; 4. Pulcini; 5. De Santis; 6. Del Bonifro; 7. Fogliani; 8. Vicchi; 9. Angeli; 10. Zavoli; 11. Marras; 12. Agosti; 13. Gandolfo; 14. Dalpiano; 15. Fregoni.

IN CAMPIONATO1. Scribano punti 94; 2. De Santis 83; 3. Carinci 79; 4. Bettucci 50; 5. Pulcini 45; 6. Angeli 42; 7. Lussana 41; 8. Picciallo 40; 9. Vicchi 37; 10. Zavoli 37; 11. Zaccaria 36; 12. Ricciardi 33; 13. Boccacci 29; 14. Fogliani 26; 15. Del Bonifro 24; 16. Fregoni 20; 17. Bernardelli 18.; 18. Stevanoni 18; 19. Daldosso 16; 20. Pendenza 16; 21. Macheda 13; 22. Marras 12; 23. Pinti 9; 24. Agosti 7; 25. Chiari 6; 26. Paparo 3; 27. Dalpiano 3; 28. Gandolfo 3; 29. Mancinelli 0; 30. Nardini 0; 31. Mancuso 0; 32. Famà 0.

CLASSIFICHE

SCOOTER 70 EVOLUTION AMATORINon è certo mancato l’agonismo in questo Trofeo riservato agli Amatori. I partenti, hanno dato vita a duelli serrati dove la voglia di prevalere ha costretto la direzione di gara ad assegnare una penalizzazione di 30 secondi a Lorenzo Chiari per partenza anticipata, che così ha terminato Gara 1 transitando terzo sotto la bandiera a scacchi, ma classifi cato quattordicesimo. Stefano Scribano, ha saputo sfruttare a proprio vantaggio la situazione, gestendo la seconda posizione in Gara 1 senza prendere rischi e andando a vincere Gara 2. Due terzi posti hanno invece portato sul secondo gradino del podio Mirko Pulcini, mentre Luca Lussana ha dovuto accontentarsi del terzo posto a fi ne giornata e di

Davvero numerosa la partecipazione dei piloti al Trofeo Scooter 70 Evolution Amatori nel quale si è imposto Stefano Scribano (16) vincitore di Gara 1 e secondo in Gara 2.

25 punti in quanto escluso dall’ordine d’arrivo di Gara 2 per non aver rispettato il Regolamento del parco chiuso. Dopo il miglior tempo in qualifi ca e l’affermazione per distacco nella prima manche, ha provato a forzare per tornare al comando, ma una caduta a due giri dalla fi ne gli ha permesso di raccogliere solo le briciole.

TROFEO MONOMARCA LMLRecord di partecipanti a Ottobiano per i piloti in sella alle Star 150 4T “kittate” Polini Motori che partecipano a questo monomarca. Con i due capoclassifi ca della vigilia Filippo Giorgini e Alessandro Giacometti lontani dal podio di giornata, è toccato a Pasquale Rivetti prendere l’iniziativa. Rivetti l’ha fatto fi no in fondo,

conquistando una doppietta che gli fa fare un importante balzo in avanti nella classifi ca di campionato. La classifi ca di giornata ha visto Luigi Piscitelli chiudere secondo con 40 punti, e Michele Lettieri e Paolo De Lucia terzi a pari merito, con un terzo e un quarto posto a testa.

Dalila Agrati

Doppietta per Pasquale Rivetti (9) nel Trofeo Monomarca LML che, qui in partenza, è alle spalle di Luigi Piscitelli (20) salito in seconda posizione sul podio di Ottobiano.

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MotoGP Gran Bretagnadi Enrico Borghi - foto Milagro e Getty Images

SilverStoner

quattro successiin sei gran premi. sole o pioggia,casey stoner ha sempre una marcia in più.

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SilverStonerCasey vince facile e ora guidail campionato. Lorenzo a meno 18,Dovizioso secondo, Sic a terra.Rossi con la Ducati proprio non va

SILVERSTONE - Alle 13 e 21 (ora ingle-se) Jorge Lorenzo ha messo fine al suo Gran Premio e alla sua leader-

ship del campionato, mentre Casey Stoner ha completato la sua rincorsa e si è inse-diato là dove merita di stare: in vetta alla classifica.

Perdendo il controllo della sua Yamaha e volando prima sull’asfalto e poi fuori pista,

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MotoGP Gran Bretagnail commento

Lorenzo ha reso ancora più facile il lavoro di Stoner, che ha trovato in Andrea Dovizio-so un alleato prezioso. È stato il forlivese a far perdere il controllo a Lorenzo. È lui che ha spinto lo spagnolo a fare ciò che fino ad ora era riuscito ad evitare: spingersi oltre il limite. Era su questa saldezza di nervi che Lorenzo aveva sempre puntato: mai perde-re la testa, mai commettere un errore gra-ve. Dettami che ha rispettato per ben 25 gare, cioè dal GP Malesia 2009. Venticinque gare senza mai sbagliare, rientrando sem-pre almeno nelle prime quattro posizioni.

Ma poiché niente dura in eterno, Jorge ha perso la sua infallibilità. E Casey Stoner è di nuovo il capoclassifica, posizione che occupò già nella notte di Doha, in marzo, dopo il primo GP. E non c’è, in questo mo-mento, un pilota che merita il primato più di lui. Su sei gare ha conquistato quattro vittorie (tre consecutive), un terzo posto e uno “zero” senza colpe (buttato a terra da Casey Stoner

«Una volta in testa,piano piano

mi sono calmato. La mia moto

funziona in modo meraviglioso.

Posso mantenere più lucidità»

Rossi a Jerez). Anche se Andrea Dovizioso sostiene che

«Stoner non è imbattibile», va detto che è molto più difficile a dirsi che a farsi. L’au-straliano domina dal febbraio scorso, cioè dai test invernali. Non solo: sta dando l’idea di non guidare al limite, perlomeno in gara. A Silverstone come a Barcellona, ha dato la netta sensazione di possedere del margine. Cosa che lui stesso conferma...

«Ho avuto un problema solo nel primo giro, dietro a Dovizioso, perché non riuscivo a pulire la visiera e non vedevo nulla, nem-meno dove mettevo le ruote. Poi, quando sono andato in testa, piano piano mi sono calmato e ho impostato il mio ritmo. La mia moto sta funzionando in modo meraviglio-so, in gara posso mantenere più lucidità».

Lorenzo ha usato una bella metafora: «Prima io ero la lepre e lui (Stoner) un cane che correva molto forte, adesso la lepre è lui e io devo diventare un cane altrettanto

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Valentino Rossi (46) alle pRese con alVaRo bautista (19). lo spagnolo gli è aRRiVato daVanti, quinto.

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Il caso

EFEFEF - Per certi versi, questa volta il secondo non è stato il primo dei perdenti. Jorge Lorenzo, insomma, esce dal GP Catalunya con la consapevolezza di avere fatto un grande lavoro: «Sono rimasto in testa al campionato, ed era quello che volevo». Di questi tempi, Lorenzo corre così. Un anno fa dominava – e dominò anche qui, a Barcellona – adesso deve tenere duro in attesa di una reazione della Yamaha. Il maiorchino è scattato al comando, dopo un solo giro ha dovuto cedere a Stoner e a quel punto si è messo dietro l’australiano; è rimasto buonda Barcellona: ha piazzato due piloti sul podio. Non è una cosa che si può fare, se la moto ha dei problemi. Eppure, nonostante in gara Jorge si sia confermato un raffinato combattente, soprattutto solido come una quercia, sabato si era lasciato andare ad un momento di sconforto: «Il mio cuore mi dice che quest’anno sarà dura restare campione», aveva detto agli spagnoli. Un momento di debolezza? O di realismo? Per alcuni è solo pretattica. In ogni caso, i conti si faranno a Valencia, in novembre. E vedremo cosa succederà tra pochi giorni, a Silverstone, nel GP Gran Bretagna.

SILVERSTONE - «La peggiore gara da quando sono in Ducati», l’ha definita Valenti-no. Un sesto posto conquistato per grazia ricevuta: Lorenzo, Simoncelli e Spies gli hanno fatto tre bei regali. Ma in fondo un sesto o un nono posto non cambia molto. Ciò che allarma davvero è il distacco: un minuto e quattro secondi da Stoner. In certe fasi della gara Rossi ha subito distacchi superio-ri ai 3/4 secondi al giro.

Valentino è in grave difficoltà. Non è mai apparso così in crisi come in questa fase della sua carriera, e a Silverstone è sembra-to crollare di fronte ad una situazione che non era immaginabile. E ciò che conta, e inquieta, è che Valentino ha perso le parole.

«Non so cosa dire; non so spiegare questa situazione» ha detto il nove volte iridato, sabato pomeriggio, facendo i conti con di-stacchi imbarazzanti: tre secondi e sette decimi da Stoner, addirittura un secondo e sette da Karel Abraham. È vero che il podio di Le Mans non era reale (ma il frutto di er-rori altrui) però non possono essere reali nemmeno questi distacchi.

Ma non è tutto: Valentino, quando spiega i suoi problemi, indica sempre le stesse cose: «Faccio fatica ad inserire la moto in curva, ho difficoltà in percorrenza, la moto si muo-ve troppo in accelerazione». Sono cose che ripete dall’inverno.

Cosa sta succedendo? La Ducati ha già finito le idee? Il progetto Desmosedici è giunto alla fine del suo sviluppo? Valentino è in ginocchio, piegato da una moto impossibi-le da gestire?

Se parliamo della gara di Silverstone, il problema (tra i tanti) è che Valentino non ri-usciva a mandare in temperatura le gomme, in particolare quella anteriore (ma questo problema ce l’ha spessissimo, anche su al-tre piste) con conseguente difficoltà in fase di inserimento in curva. Però Valentino ha espresso il concetto con questa sintesi: «Non sono mai riuscito ad essere efficace in curva, non potevo usare le mie traiettorie. Abbiamo provato di tutto, nel week-end: abbiamo accorciato e allungato, alzato e abbassato. Non è cambiato niente. A un certo punto non sapevamo più cosa fare».

Eppure si è assunto la responsabilità del risultato negativo: «Visto che Hayden è sem-pre stato più veloce di me, sia in prova che in gara, non si può negare che lui e la sua squadra abbiano fatto un lavoro migliore del mio e del mio team. Punto e basta».

Se invece parliamo della situazione gene-rale, la sua valutazione è questa: «Le colpe vanno ripartite equamente, in tre parti: io non guido questa moto come dovrei, la moto non è competitiva, la mia squadra non lavo-ra ancora in modo efficace».

Valentino è un grande professionista: tie-ne uniti i ranghi, “fa squadra”.

«Ti sei pentito della scelta Ducati?» gli è stato chiesto dopo la gara. «No!» è stata la risposta immediata. Non una sillaba di più, non un commento ulteriore. Solo un secco “no”. E anche il suo comportamento è quel-lo del leader: in gara dà sempre il meglio, perché vuole dare il buon esempio, però tiene gli ingegneri sotto pressione. La Duca-ti affitta la pista del Mugello per tre giorni al mese, adesso anche di più. Il team sviluppo gira in continuazione, e in fabbrica si pensa, si calcola, si studia, si verifica.

IL pRObLEma, però, è che il sistema Burgess&Rossi – che fino ad ora ha cono-sciuto solo successi – funziona su basi logi-che e scientifiche: prima si mette a posto la moto, le si tolgono i difetti maggiori, la si rende guidabile e sfruttabile; poi, si cerca di guidarla al limite. È quello che stanno facen-do, seguendo il loro metodo e il loro pro-gramma.

A ben vedere, però, il solo che ha fatto volare la Desmosedici è lontano anni luce da questa filosofia lavorativa e agonistica. Sto-ner sfrutta il suo enorme talento, la sua in-credibile sensibilità, la capacità di gestire il comando del gas e il regime di rotazione del motore in modo impareggiabile. Insomma, si è adattato alla Ducati senza porsi troppe domande. O meglio, se le sarebbe anche poste, poi ha lasciato perdere. In questo modo ha fatto un regalo alla Ducati sul breve termine – le ha fatto vincere il titolo nel 2007 e un bel numero di GP negli anni a seguire – ma alla lunga ha fatto credere a Filippo

Preziosi e ai suoi ingegneri che il progetto era competitivo, che la moto era vincente. Oggi è chiaro che non è così.

Inoltre, Valentino non riesce ad adattarsi in tempi così rapidi. Perché lui e Burgess stanno cercando di cambiare la Desmosedi-ci, di migliorarla, di correggerla, di renderla come deve essere una moto da corsa secon-do la loro idea. La situazione è paradossale: hanno ragione loro, è così che si fa. Ma con la Ducati non si può fare in questo modo. O ti adatti, oppure non ottieni nulla. E più ci lavori, più ti incasini. Insomma, perdi la stra-da. È così dal 2003, cioè dalla sua prima versione.

Naturalmente, Stoner che vince con la Honda adesso gongola. E non risparmia le battute: «Ma Burgess non aveva detto che la Ducati si poteva mettere a posto in 8 secon-di?! Adesso starà certamente prendendo atto della reale situazione...».

In questo periodo Valentino si è concen-trato sulla parte anteriore della moto, per-ché vuole maggiore precisione in ingresso curva. Il programma prevede poi la ricerca di maggiore trazione e stabilità del retrotre-no in accelerazione, operazione che deve passare attraverso una differente gestione elettronica e una diversa configurazione del motore (che deve diventare meno aggressi-vo e con un arco di utilizzo maggiore).

Il reparto corse lavora, i pezzi vengono progettati, testati, poi consegnati a Valenti-no. Ma per i risultati bisogna aspettare. Va-lentino dice che «occorre aspettare che ar-rivino i nuovi pezzi, poi vedremo se noi sia-mo stati bravi a dare le indicazioni e gli inge-gneri a metterle in pratica».

Ma quando arriveranno? «Non lo so. Di certo non prima del Mugel-

lo». Si sta facendo di tutto per essere forti nel

Gran Premio d’Italia, di fronte ai tifosi italia-ni. Ma proprio Valentino ha gettato acqua sul fuoco: «Sarebbe bello, vincere al Mugel-lo... Ma mi sembra un po’ troppo ottimisti-co».

E intanto Valentino appena può si dedica alla 1000. Per non perdere il treno della nuova era.

Il crollo dI Rossila peggior gara, da quando guida la ducati

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MotoGP Gran Bretagnail commento

Rivalità tra “vicini di casa”

Dovi OK, SimOncelli KOSILVERSTONE - Andrea Dovizioso e Marco

Simoncelli. Ragazzi che sono rivali da sempre, sin da quando erano bambini nelle minimoto. Personalità che non si sono mai capite nem-meno negli anni dei giochi, figurarsi adesso che in ballo ci sono gli affari.

C’erano tutti gli elementi per assistere a un bel duello per tutta la gara, invece è finita dopo dieci giri: dopo avere piegato Lorenzo, Dovizio-so ha fatto lo stesso con Simoncelli. Lo ha in-dotto all’errore, durante i suoi ripetuti tentativi di attaccarlo. Così Andrea è rimasto in seconda posizione, mentre Marco ha perso anche la possibilità di restare terzo, visto che è caduto

Andrea è soddisfatto. marco molto abbattutorovinosamente.

Dovizioso staccava frenando “dentro” la curva, con i gomiti larghi e le gambe tese. Ha fatto di tutto, per non fare passare Jorge prima e Marco dopo. Bravo. Ha fatto il suo mestiere, ovviamente. Anzi, ha fatto un bel gioco di squa-dra: ha portato Lorenzo a perdere la testa del campionato, quindi ha fatto un grande favore a Stoner. E alla Honda, naturalmente.

Lui e Marco hanno corso con strategie diver-se, con risultati completamente differenti. Marco, come sempre, ha pensato solo ad avanzare a testa bassa per puntare alla vitto-ria. Il suo vero obiettivo. Dovizioso si è presen-

tato al via con un piano più “elastico”. «Avevo una strategia molto buona e l’ho

portata avanti in modo perfetto. Avevo deciso di stare subito davanti, sin dal via, ecco perché sono partito in modo così aggressivo». E poi svela il suo trucco: «Ho approfittato dei cinque minuti di tempo per schierarsi sulla griglia di partenza, per fare due giri anziché uno. In quel modo ho scaldato di più la gomma, e questo è stato un fattore importante in questa gara. In-fatti, avendo già la gomma in temperatura, sono riuscito ad essere veloce sin dal primo giro. Una cosa che non mi capita spesso».

È stata una mossa azzeccata, quella del

Andrea Dovizioso

«come passo ero molto vicino a Stoner ma ho pensato che il secondo posto era meglio che cadere cercando di vincere»

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veloce». Sì, rende l’idea. Anche perché Lo-renzo è stato così bravo da sottolineare anche il punto centrale del problema: biso-gna essere molto forti. E Lorenzo, complice una Yamaha che non è al livello della Hon-da, fino ad ora non è stato forte quanto Casey.

Lorenzo, che è furbo, ha puntato su una regolarità straordinaria. Ma non basta. Tra l’altro, era nell’aria anche questa battu-ta d’arresto. Jorge fino ad ora ha fatto fatica a tenere i nervi saldi: gara dopo gara è ap-parso sempre più inquieto e di conseguen-za sempre meno immune dagli errori. Ha sofferto la forza della Honda sin dai test invernali, non ha mai parlato d’altro. Poteva

forlivese: non è riuscito ad impedire a Stoner di passare, però si è aggrappato alla seconda posizione e ha obbligato Lorenzo e Simoncelli a tirare. E a prendere rischi.

«Ho scelto una messa a punto che mi desse più grip sul posteriore, quindi ero efficace in staccata. Ma credo che fossero gli altri, a non essere pronti a frenare in quel modo nella prima parte della gara».

Dovizioso ha corso badando a coprirsi le spalle, più che occupandosi dell’unico pilota che gli stava davanti.

«Come passo ero molto vicino a quello di Stoner, ma ho pensato che era meglio un se-condo posto, che cadere cercando di vincere».

Con questo secondo posto Dovizioso ha con-solidato la sua terza posizione in campionato. E Lorenzo è un po’ più vicino: dista solo 15 punti.

MArCo Simoncelli ha altri problemi:

«Ho meno punti dell’anno scorso, quando in questa fase del campionato andavo piano e non ci capivo niente». È un’analisi spietata, ma vera. Insomma, Marco è uno dei due piloti più veloci del momento (l’altro è Stoner) eppure non avanza come dovrebbe. Dopo sei gare ha 32 punti e occupa l’undicesima posizione in classifica. Ovviamente questo non è il suo po-sto, tuttavia la situazione è questa: in sei gare ha collezionato ben tre “zeri”.

«Vado a casa con la testa bassa e non guar-do nessuno in faccia, sperando che nessuno guardi me – ha detto Marco, molto abbattuto –. Sono triste, perché sono sempre davanti, con i primi, ma alla fine non concludo».

Marco era partito bene, in terza posizione, e piano piano aveva alzato il ritmo. Ha rischiato di cadere già nel corso del terzo giro, ma con la pista in quelle condizioni non è strano. Si è però ripreso subito, perché andava forte. In breve tempo si è riavvicinato a Lorenzo e a

Dovizioso. Ma due giri dopo aver visto lo spa-gnolo volare a terra, ha fatto lo stesso.

«È stato un errore mio – ha spiegato – A me sembrava di aver frenato come al solito, in quel momento, solo che all’improvviso sono volato via. Tra l’altro avevo già avuto un’avvisa-glia... La pista era bastarda, quindi stavo atten-to; c’erano molte pozzanghere, si incappava in continuazione nell’acquaplaning, non capivo bene dove mettere le ruote. A un certo punto le condizioni erano così critiche che bastava spo-starsi di 20 centimetri, a destra o a sinistra, per finire guai. Era un attimo, trovarsi per terra. Infatti...».

I risultati dicono che il momento è netta-mente a favore di Dovizioso. Al di là della riva-lità sportiva e dei vecchi rancori, c’è qualcosa in più: Andrea sta cercando di salvare il posto nel Team HRC, invece Simoncelli è un uomo su cui la HRC vuole puntare. Adesso, ma soprat-tutto nel futuro. La sfida, quindi, continua.

andrea dovizioso (4) a silverstone è stato la bestia nera di lorenzo (1) e anche di simoncelli (58). entrambi sono caduti nel tentativo di tenergli testa.

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MotoGP Gran Bretagnail commento

continuare a limitare i danni anche sull’asfalto allagato di Silverstone, ma non ce l’ha fatta. Il suo piano consisteva nel portare a casa la seconda posizione, nel caso fosse impossibile vincere, ma questa volta è incappato in condizioni che punisco-no chi esagera. E lui ha esagerato.

«È stato un errore mio – ha ammesso – . Ho commesso lo stesso errore che Simon-celli ha fatto a Le Mans: ero più veloce di Dovizioso e potevo aspettare un po’ di più, prima di attaccarlo».

È vero, ha avuto troppa fretta, ci ha mes-so troppa foga. Si è innervosito, ecco tutto. Dovizioso chiudeva tutte le porte, sollevava acqua ad altezza casco, la pista era allaga-ta, una trappola, si viaggiava a 300 all’ora e Simoncelli era alle sue spalle minaccio-so... La tensione saliva giro dopo giro, il disastro ci sta. Solo che il conto, per que-sto pasticcio, è salato.

Stoner si è preso 25 punti, guarda caso, Jorge Lorenzo

«Ho commesso lo stesso errore che Simoncelli ha fatto in Francia. Ero più veloce di Dovizioso, dovevo aspettaread attaccarlo»

gli stessi che dovette cedergli a Jerez, do-ve Jorge vinse e lui finì a terra. La differen-za, oltre al fatto che Stoner non ha avuto colpe nella caduta, è che poi Casey ha vinto altre gare. È questo, che ha fatto la differenza.

Ora Casey è in fuga, con un margine di 18 punti. Non sarà una passeggiata, andar-lo a prendere. Anche perché servirebbe una reazione da parte del reparto corse di Iwata.

È stata una domenica bestiale, per la Ya-maha. Ha subito tre colpi duri: nell’arco di due giri ha perso entrambi i suoi piloti uffi-ciali (Spies è caduto nel settimo giro, Jorge nell’ottavo); Lorenzo ha perduto la testa del campionato, e se n’è andato anche il prima-to nella classifica delle vittorie nell’era della MotoGP: la Honda adesso vanta 64 affer-mazioni contro le 63 della Yamaha.

In fondo anche questi sono segnali dei tempi che cambiano.

la spettacolare caduta di jorge lorenzo (foto james Wright).

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SILVERSTONE - «Non sapevo bene che cosa aspettarmi, prima della gara: la clavi-cola mi fa male quando mangio, quando bevo, quando dormo, quando vado al cesso. E naturalmente quando sono in moto. Saba-to non ero andato benissimo, ero ottavo, domenica ho visto la pioggia, ho deciso di ripartire da zero con la messa a punto. Ho cercato di fare una moto guidabile, qualcosa che mi permettesse di non soffrire troppo. Per riuscirci ho dato via libera al team, sono loro che hanno fatto le regolazioni per me, perché io ho girato poco. È stata dura, non sapevo mai dove andare, dove mettere le ruote, la moto si muoveva perché era come se galleggiasse. Ma alla fine sono arrivato sul podio. Si poteva fare di più? Non lo so, io sono contento così».

Nel suo linguaggio colorito, il veterano Colin Edwards ha dato una bella lezione al

giovane Dani Pedrosa. Lezione di coraggio. Ha fatto vedere di avere un bel paio di “big balls”, come dicono gli americani. Questio-ne di palle.

Soffrendo in silenzio e guidando benissi-mo, Edwards ha agguantato il terzo gradino del podio con una gara da applausi. È stato il miglior pilota Yamaha, altro che storie! Lorenzo e Spies sono finiti a terra, lui ha portato la M1 2010 sul podio. Bravissimo, perché al di là del suo carattere fuori dagli schemi, Colin non era certo in forma. Era stato operato solo otto giorni prima, sabato 4 giugno.

La domanda, quindi, è questa: ma se Edwards è salito sul podio in queste condi-zioni, Dani Pedrosa, operato il 18 maggio, cosa avrebbe potuto fare?

Lo chiederemo a lui, appena si rifarà ve-dere in circuito.

Dall’ospedale al podio

La Lezione Di EdwardsTerzo con una clavicola fratturata otto giorni prima

nicky hayden a silverstone ha fatto meglio di rossi tanto in prova quanto in gara. un errore nelle battute iniziali gli ha fatto perdere il contatto con i primi, ma nel finaleè arrivato il giro più veloce.

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Le pagelle di Marco Masetti

Clavicole rotte

SILVERSTONE – La clavicola non era mai stata così di moda, nemmeno al tempo del

grande mercato delle reliquie, durante il Medioevo. Non è che sia un dettaglio

anatomico molto sexy, infatti non esistono fanatici di questo osso che, suo malgrado,

è diventato il grande protagonista del Motomondiale. Ad esempio, a Le Mans

tolse di mezzo Dani Pedrosa, privando la Catalogna del piccolo idolo targato

Repsol Honda e contribuendo alla sanzione di Marco Simoncelli.

Un GP dopo, a causa di un attimo di disattenzione, Colin Edwards si ritrova

in un ospedale spagnolo a farsi inchiodare una clavicola fratturata da una squadra

di medici. L’americano, che deve aver visto un bel mix di film western e di Rambo

in varie salse, tenta addirittura di correre a Montmeló, nonostante un’anestesia totale

ancora da smaltire. I medici lo fermano, e fanno benissimo.

L’ombra della clavicola si stende anche nella piovosa Gran Bretagna e decide

di lasciare a bocca asciutta l’appassionato pubblico albionico. Cade Cal Crutchlow,

pilota forse non perfetto nel dipingere traiettorie armoniose, ma di sicuro talento

e combattività, come testimonia l’occhio da pazzo che, dai tempi di Carl Fogarty, è il marchio di fabbrica del pilota made

in England. Il verdetto è spietato, Cal si è fratturato un osso che, incredibile ma vero, si chiama collarbone, in italiano

clavicola. La maledizione continua implacabile e oramai basta vedere uno

inciampare nel paddock per farsi scappare dalla bocca un urlo: “Attento alla clavicola!”.

Ma la giustizia degli dei del motociclismo si ricorda che le cose non possono andare sempre male e così una clavicola diventa

protagonista positiva.Si tratta di quella made in Houston di Colin

Edwards che, rappezzata a dovere con chiodi e una bella placca in titanio

ultraleggero, permette al coraggioso americano di salire sul podio in una

giornata in cui, freschi di operazione, sarebbe stato meglio restare a casa

e seguire la gara davanti alla televisione.Adesso andiamo in Olanda, speriamo che le clavicole di tutto il mondo restino tranquille

e ben salde. Abbiamo già dato.

L’osso Che va di moda

MotoGP Gran Bretagna

Casey stonerI maligni dicono che in gara e in prova sia andato all’ottanta per cento delle sue possibilità. Può darsi che abbiano ragione, viste le debordanti condizioni di forma del pilota australiano e della sua stratosferica Honda, ma c’è di più. Pare proprio che a Casey sia arrivato l’ultimo componente del “pacchetto”, ovvero la capacità di stare calmo e di non agitarsi. In questo modo fa passare i momenti difficili senza commettere errori.

Completissimo 10

Andrea DoviziosoScatta come un leprotto dopato e mette in crisi persino il velocissimo compagno di squadra Stoner, impresa non certo facile di questi tempi. È furbissimo quando fa il secondo giro di allineamento per scaldare le gomme, tosto quando chiude la strada con ottime staccate a Lorenzo e Simoncelli, costringendoli a sbagliare.

Calcolatore 8,5

Colin EdwardsDalla barella al podio in una sola settimana. Il texano che in molti considerano una vecchia gloria praticamente in pensione, fa vedere che ha il cuore grande e fa una gara splendida su un asfalto impossibile, nonostante una clavicola operata di fresco. Ci sono tutti gli ingredienti per una standing ovation meritatissima. Oscar e non solo alla carriera!

Vecchio pirata 9

Nicky HaydenNella speciale classifica dei ducatisti, categoria alquanto in crisi in questo periodo, l’americano è decisamente il migliore. Il guaio è che il distacco dai primi è sostanzioso e non fa certo pensare ad una prestazione al massimo livello. In ogni caso Nicky è l’unico, tra i piloti alla guida della Desmosedici, ad avere trovato una chiave di lettura della pista inglese, esercizio particolarmente difficile in questo fine settimana.

Positivo 7

Alvaro BautistaFa la cosa giusta in una giornata difficile: mantiene la calma, trova un buon ritmo e non si fa prendere dall’emozione. Certo, l’asfalto bagnato livella moltole prestazioni tra le varie moto,ma il livello qualitativo di Alvaroè molto migliorato in questa stagione.

In crescita 7

Valentino RossiUno tra i peggiori week-end della favolosa carriera di Rossi. Tragicomico in prova, quando anche Abraham diventa un avversario temibile per lui, in gara si aiuta con l’esperienza e porta a casa un piazzamento dignitoso. Molto meno dignitoso il distacco che Stoner gli rifila, superiore al minuto: un gap assolutamente inaccettabile per un big del manubrio come il pesarese. Bisogna assolutamente cambiare registro.

Mito in crisi 5

Karel AbrahamMolto meglio in prova rispetto alla gara, ma non combina danni e si prende anche qualche piccola soddisfazione. La più bella nelle qualifiche, quando fa meglio di Rossi. A Praga e dintorni è diventato un idolo. Scherzi a parte, Karel ha fatto buoni passi in avanti in poche gare, dimostrando che non si tratta solo di un figlio di papà ma di un pilota vero.

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Toni EliasNon è il suo momento migliore però si impegna e combatte, senza commettere errori gravi nonostante corra sotto la pioggia, terreno che lui non ama molto. Nulla di esaltante, ma qualche segnale di ripresa per lo spagnolo del team LCR.

Combattivo 6-

Hiroshi AoyamaScopre che la Honda satellite non ha le doti anfibie della moto ufficiale e che bisogna faticare parecchio per restare in piedi. Perde il duello con Elias e alla fine è poco contento del piazzamento. Ma almeno conclude senza assaggiare l’asfalto. Magra consolazione.

Senza scosse 5,5

Toni Elias (24) non ama il bagnaTo ma ha porTaTo a casa l’oTTavo posTo, prEcEduTo da KarEl abraham(17), dEbuTTanTE (in crEsciTa) in moTogp.soTTo, loTTa pEr il nono posTo:è davanTi loris capirossi ma la spunTErà hiroshi aoyama.

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motosprint

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Le pagelleMotoGP Gran Bretagna

Loris CapirossiLa gomma non lavorava, le curve erano un incubo, roba da mettere il piede a terra ad ogni timida piega. Questione di feeling, che non si trova nemmeno per errore. Un’altra domenica di passione per il tre volte iridato.

Inossidabile 5,5

Hector BarberaCi mancavano le quattro frecce attaccate e poi eravamo a posto. Lento, lentissimo, eppure c’è chi ha fatto di peggio. Si è preso tanti spaventi e alla fine taglia il traguardo, felice di andare sotto la doccia. Calda, naturalmente.

Chicane mobile 4,5

Randy De PunietDefinisce la sua “la peggiore gara della mia vita” e siamo perfettamente in sintonia con il francese, incredibilmente ultimo al traguardo. Non è da lui, combattente nato. Feeling pari allo zero, andatura lenta, ma una giustificazione c’è: la Ducati ha davvero interpretato male questo tracciato e Randy era reduce da un infortunio alla caviglia. Non è un gran momento per il francese. In crisi.

Chi l’ha visto? 4,5

Marco SimoncelliProbabilmente non ha grosse colpe nella caduta, però resta un problema serio: Marco semina molto ma raccoglie pochissimo e la sua classifica ne risente in maniera preoccupante. Di buono c’è la velocità con la quale fa segnare tempi interessanti e in questo è davvero impressionante. Poi però succede sempre qualcosa che non va.

Sprecone 5

Jorge LorenzoFa un errore imperdonabile, visto che a suo dire era più veloce di Dovizioso e persino di Stoner. Si fa prendere dalla fretta come un ragazzino al primo appuntamento sentimentale e si ritrova a terra a imprecare. Perde la testa, anche del mondiale.

Troppa foga 4

Ben SpiesUn altro che poteva portare a casa un gran bel risultato e che invece si ritrova al medical center a curarsi le ferite. Con questa caduta ritorna indietro, al punto di partenza, ovvero molto in basso nella classifica. Deluso.

Marcia indietro 5

insoddisfatti per motivi diversi: Hector BarBera (8) è arrivato in fondo ma soltanto undicesimo, e penultimo; Ben spies (11) invece aveva ottime cHances, ma è finito a terra nel corso del diciassettesimo giro.

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Alvia

Lecadute

Casey Stoner (Honda) in 2'02"020 alla media di 174,128 km/h Pole 2010: Jorge Lorenzo (Yamaha) in 2'03"308 alla media di 172,309 km/h

Venerdì: Capirossi. Sabato: Abraham, Crutchlow.Domenica: De Puniet, Rossi (warm-up);Spies, Lorenzo, Simoncelli (gara).

spettatori

72.544nei tre giorni 157.708

nel 2010 70.123 (nei tre giorni 145.247)

Gran Bretagna 12.06.2011 silverstone

1. Casey Stoner Australia Honda 2'03"748 2'15"666 2'03"487 2'02"020 2'19"071

2. Marco Simoncelli Italia Honda 2'04"407 2'16"463 2'03"720 2'02"208 2'20"599

3. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 2'04"756 2'18"683 2'04"099 2'02"237 2'19"499

4. Ben Spies USA Yamaha 2'05"130 2'18"820 2'03"942 2'02"677 2'21"672

5. Andrea Dovizioso Italia Honda 2'04"910 2'18"783 2'04"372 2'03"212 2'21"700

6. Karel Abraham Rep. Ceca Ducati 2'06"774 2'19"009 2'05"872 2'04"151 2'24"029

7. Nicky Hayden USA Ducati 2'04"778 2'17"070 2'05"250 2'04"304 2'24"715

8. Colin Edwards USA Yamaha 2'09"310 2'24"724 2'05"589 2'04"508 2'27"224

9. Alvaro Bautista Spagna Suzuki 2'06"274 2'20"337 2'05"496 2'04"520 2'23"564

10. Randy De Puniet Francia Ducati 2'06"573 2'20"982 2'05"780 2'04"589 2'33"807

11. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 2'07"459 2'21"026 2'05"570 2'04"919 2'29"370

12. Hector Barbera Spagna Ducati 2'06"158 2'20"639 2'05"980 2'05"164 2'27"112

13. Valentino Rossi Italia Ducati 2'07"075 2'19"435 2'06"436 2'05"781 2'24"497

14. Toni Elias Spagna Honda 2'07"616 2'19"612 2'06"727 2'05"862 2'26"723

15. Loris Capirossi Italia Ducati 2'08"225 2'20"607 2'07"375 2'06"256 2'27"471

16. Cal Crutchlow G. Bretagna Yamaha 2'05"007 2'18"109 2'04"314 2'07"911 —

Poleposition

WARM-U

P

il tabellone

qUALifiC

AzioNi

LiBERE SABATo

LiBERE VENERDì

LiBERE VENERDì

estern

a 17°C

asfalto

32°C

MotoGP Gran Bretagna

motosprint

41

Altraguardo Giriveloci Velocitàmassime

CampionatomarcheTopteam

Campionatopiloti

11. Marco Simoncelli 32; 12. Hector Barbera 31; 13. Cal Crutchlow 30; 14. Toni Elias 28; 15. Alvaro Bautista 22; 16. Loris Capirossi 22; 17. Randy De Puniet 10; 18. John Hopkins 6.

1. Repsol Honda Team 1712. Yamaha Factory Racing 1343. Ducati Team 1284. San Carlo Honda Gresini 755. Monster Yamaha Tech 3 67

20 m

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3 ap

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temperaturaesterna (°c)

11temperatura

asfalto (°c)

10pilotial via

15numero

giri

20

1. nicky Hayden 2'21"432

alla media di 150,229 km/h

2. Casey Stoner 2'21"723

3. Colin Edwards 2'21"823

4. Marco Simoncelli 2'22"189

5. Andrea Dovizioso 2'22"723

6. Jorge Lorenzo 2'22"752

7. Alvaro Bautista 2'23"025

8. Valentino Rossi 2'24"421

9. Karel Abraham 2'25"182

10. Hiroshi Aoyama 2'25"287

11. Ben Spies 2'25"295

12. Toni Elias 2'26"302

13. Hector Barbera 2'27"485

14. Loris Capirossi 2'27"843

15. Randy De Puniet 2'29"065

PRiMATo iMBATTuTo

Jorge Lorenzo (Yamaha) nel 2010, in 2'03"526

alla media di 172,005 km/h

Punti

in classifica rispetto al 2010

dopo 6 gare

1. Casey Stoner Australia Honda 25 — 16 25 25 25 116 +652. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 20 25 20 13 20 — 98 -423. Andrea Dovizioso Italia Honda 13 4 13 20 13 20 83 -64. Valentino Rossi Italia Ducati 9 11 11 16 11 10 68 +75. Dani Pedrosa Spagna Honda 16 20 25 — — — 61 -326. nicky Hayden USA Ducati 7 16 7 9 8 13 60 -17. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 6 13 9 8 — 7 43 +258. Colin Edwards USA Yamaha 8 — 10 3 — 16 37 +39. Ben Spies USA Yamaha 10 — — 10 16 — 36 -13

10. Karel Abraham Rep. Ceca Ducati 3 9 — 6 6 9 33 deb

1. HonDA 25 20 25 25 25 25 145 +282. YAMAHA 20 25 20 13 20 16 114 -313. DuCATi 9 16 11 16 11 13 76 -54. SuZuKi — 6 3 4 4 11 28 +2

ToTA

LE

6 no

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VALE

nCiA

Dischi T-DriveFactory Brakes

Pompa 19RCS Interasse Variabile

1. Casey Stoner Honda Repsol Honda Team in 47'53"459

118,040 km alla media di 147,885 km/h

2. Andrea Dovizioso Honda Repsol Honda Team a 15"159

3. Colin Edwards Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 21"480

4. nicky Hayden Ducati Ducati Team a 26"984

5. Alvaro Bautista Suzuki Rizla Suzuki a 35"569

6. Valentino Rossi Ducati Ducati Team a 1'04"526

7. Karel Abraham Ducati Cardion AB Motoracing a 1'32"650

8. Toni Elias Honda LCR Honda MotoGP a 1'51"938

9. Hiroshi Aoyama Honda San Carlo Honda Gresini a 1'52"350

10. Loris Capirossi Ducati Pramac Racing Team a 2'03"312

11. Hector Barbera Ducati Mapfre Aspar Team Ducati a 1 giro

12. Randy De Puniet Ducati Pramac Racing Team a 1 giro

RiTiRATi

Marco Simoncelli Honda San Carlo Honda Gresini all'11. giro

Jorge Lorenzo Yamaha Yamaha Factory Racing al 9. giro

Ben Spies Yamaha Yamaha Factory Racing all'8. giro

non PARTiTo

Cal Crutchlow Yamaha Monster Yamaha Tech 3

1. Stoner libere 1 311,42. Dovizioso libere 3 310,13. Barbera libere 1 307,94. Aoyama libere 3 307,85. Simoncelli libere 3 307,56. Lorenzo libere 3 306,77. Bautista libere 1 306,78. Elias libere 3 306,69. Spies libere 3 305,8

10. Crutchlow libere 3 305,311. Hayden libere 3 304,612. Capirossi qualifiche 304,213. Rossi libere 3 304,114. Abraham libere 3 303,315. De Puniet libere 3 303,116. Edwards libere 3 302,5

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Pit walkMotoGP Gran Bretagna

L’errore è ____________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

Dopo l’ultimo GP, tra tutte le cartoline pervenute, ne saranno estratte 5 che vinceranno un paiodi stivali XP3-S cadauna

Taglia della calzatura _______________________________

Nome ____________________________________________

Cognome ______________________________________ Età ______________

Via _____________________________________________________________

Città __________________________________________ Prov. _____________

CAP ________________ Tel. _________________________________________

E-mail ___________________________________________________________

Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informa-tivo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fini di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifica o la cancel-lazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309

Firma _________________________________________________________________________

Da spedire a: Motosprint “Indovina l’errore” - Via del Lavoro, 740068 San Lazzaro di Savena (BO). Saranno valide per il GP Gran Bretagnale cartoline pervenute in originale entro lunedì 27/06/2011.

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Tra tutte le cartoline compilate correttamente, quella estratta vincerà un paio di stivali

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Individua la foto con l’errore. Puoi vincere lo stivale del GP Gran Bretagna

Indovina l'erroreVINCI

LO STIVALE della mOTOGP

43motosprint

tra i visitatori di silverstone anche il pluri iridato Mick doohan, qui con stoner. l’errore del Gp Francia era la Mancanza del piccolo sole rosso nella scritta “with you japan” sulla tuta di lorenzo.

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motosprint

44motosprint

44

la CRT rischiail NaUFragioTroppo pochi i team iscritti

Dai box

SToneR Fa paUra

pole position

Più che per la quarta pole in cinque gare – conquistata col tempo di 2’02”020 –, Casey Stoner (sopra, con Simoncelli e Lorenzo) si è distinto per aver abbassato di un secondo e mezzo il tempo (2’03”526) con cui Lorenzo nel 2010 aveva fatto segnare il giro record. Per la quarta volta, quest’anno, Marco Simoncelli ha conquistato la prima fila (questa volta col secondo miglior tempo) e Lorenzo l’ha completata con il terzo tempo. Ma la notizia più eclatante è la tredicesima posizione di Valentino Rossi: non è stata colpa di incidenti o penalizzazioni, ma solo di una prestazione molto deludente. Per arrivare a tanto, bisogna tornare al GP Valencia 2007 (fu 17esimo) e al GP Qatar 2004, quando venne retrocesso in ultima fila perché alcuni suoi meccanici avevano pulito (cosa vietata) l’asfalto nella sua zona di partenza.

MotoGP Gran Bretagna

La Dorna continua a sostenere che si arri-verà ad una griglia di partenza di 22 moto ma la previsione appare molto azzardata. Anche perché pare ormai che il tentativo di rilancio attraverso la categoria CRT non darà i frutti sperati.

La lista dei team CRT iscritti al campionato 2012 doveva essere pronta già a Barcellona, eppure continua a latitare. C’è una tale penuria di iscritti – o meglio, iscritti “reali”, squadre con l’effettiva possibilità di schierare almeno una MotoGP nel 2012 – che non è più il caso di fare delle selezioni. Tra l’altro, delle cinque squadre che hanno fatto sapere di essere inte-ressate, solo il Team Marc VDS ha sponsor e moto, però ha fatto sapere che prenderà una decisione definitiva solo entro la fine di luglio. Insomma, non è ancora del tutto convinto...

Il problema riguarda i soldi: non ci sono sponsor in grado di sostenere i costi a cui è arrivata la MotoGP. E anche una moto “CRT” supera abbondantemente il milione di euro.

Quindi, chi paga? Se la Yamaha, che ha il campione in carica, non è stata capace di tro-vare un solo sponsor di rilievo, come può riu-scirci un team CRT che a un potenziale partner non può che proporre un quattordicesimo o quindicesimo posto?

La DORNA sta cercando delle idee per para-re il colpo. Una di queste consiste nel cambia-re alcune norme. I team satellite, ad esempio,

potrebbero diventare tutte squadre con una sola moto per pilota: esattamente come acca-de per la 125 e la Moto2. Questo dimezzerebbe le spese di una squadra, tra leasing della mo-to, numero di meccanici e spese di trasferta. Ma significherebbe cambiare il regolamento, eliminando la regola del “Flag to flag”; questa norma, che evita l’interruzione della gara in caso arrivi la pioggia dopo il via, ovviamente può essere rispettata solo se il pilota ha la possibilità di rientrare al box per cambiare moto. Se passasse questa regola, si tornereb-be alla vecchia formula che sospendeva la gara.

al fianco Di lorenzo

Yamaha conferma ben spies La Yamaha ha deciso di non cambiare i piloti ufficiali del prossimo anno: ha fatto valere l’opzione che vantava sul contratto di Ben Spies, quindi ha confermato il texano anche per l’ingresso nell’era della 1000. Spies resta dunque il compagno di squadra di Jorge Lorenzo, che lo scorso anno aveva firmato un contratto biennale.

La Pista Più Lunga DeL camPionatoIl tracciato di Silverstone, 5902 metri, è il più lungo del campionato. Ha una notevole varietà di curve e non ha grosse frenate. La staccata più violenta è alla Curva Stowe: secondo i dati della Brembo i piloti arrivano a 312 km/h; lo spazio di frenata è di 238 metri, la decelerazione è di 1,3 g.

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SUZUKI ContInUI o no?La Suzuki mantiene il riserbo sui piani futuri: nemmeno la squadra, che ha la sua sede in Inghilterra, conosce i progetti della Casa per il prossimo anno. «Non ci hanno ancora informato di nulla, non so dire che cosa faremo» ha detto un pochino preoccupato il proprietario del team, Paul Denning. La 1000 esiste, tuttavia è ancora allo stadio di prototipo, nel senso che non è ancora iniziato uno sviluppo degno di una moto che dovrebbe gareggiare il prossimo anno. Mentre la Honda potrebbe gareggiare anche domani, e forse anche la Ducati, la Suzuki è ferma. Come sempre, la Suzuki dà l’idea di avere un management con le idee confuse riguardo le competizioni. Secondo indiscrezioni, la lentezza dello sviluppo del progetto “mille” deriva dalla incertezza sui programmi e addirittura sul proseguimento stesso dell’avventura. In Giappone c’è chi ha proposto di affidare la moto nuova ad una squadra privata che avrebbe il compito di farla gareggiare autofinanziandosi, un po’ come fece la Kawasaki con il progetto Hayate, nel 2009. Altri hanno proposto di continuare con l’attuale 800, anche se questa sarebbe una scelta non degna di un costruttore così importante come la Suzuki. La Dorna, in ogni caso, spera che la Suzuki resti. Sarebbe infatti un altro duro colpo per la griglia di partenza già esigua.

grandi lavori

silverstone cambia la zona del viaOra che l’organizzazione si è assicurata i diritti per i gran premi di Formula 1 e MotoGP per diversi anni, ha cominciato a spingere sull’acceleratore dei lavori: con un investimento di 23 milioni di sterline (circa 26 milioni di euro) ha spostato la zona di partenza e arrivo costruendo una nuova e imponente struttura per i box (la cui pit lane è separata da aiuole e tratti di erba) e la logistica. La nuova area si trova sul rettilineo opposto a quello di Hangar Straight, dove sorgeva la struttura precedente. caduto in prova

clavicola rotta crutchlow KoDOpO Dani Pedrosa e Colin Edwards, anche Cal Crutchlow si è fratturato una clavicola. Nel suo caso, la sinistra. L’inglese è caduto nel secondo giro delle qualifiche, 8 minuti dopo l’inizio, e nell’incidente ha riportato anche una lieve commozione cerebrale: i tifosi britannici, nonché il promoter dell’evento, hanno perso subito l’unico inglese della MotoGP. Da segnalare lo strano destino del Team Tech3: era appena rientrato Edwards, dopo la frattura della clavicola destra, ed è finito fuori uso Crutchlow, per la frattura della clavicola sinistra.

rinnovo 2012

simoncelli tratta con naKamoto DOpO Colin Edwards e Valentino Rossi, anche Marco Simoncelli ha deciso di non avvalersi di un manager per negoziare il suo rinnovo di contratto. Quindi venerdì sera ha cominciato la trattativa con la Honda, in un incontro a quattr’occhi con Shuhei Nakamoto, capo della HRC. Marco non vorrebbe cambiare nulla, rispetto ad ora: intende rimanere nella sua attuale squadra, avvalendosi ovviamente sempre del sostegno ufficiale.

Fino al rientro

dani pedrosa non parla piùiL Team HRC pensa, e soprattutto spera, di reintegrare Dani Pedrosa nella squadra dal GP Olanda. Tuttavia nessuno è in grado di dire molto di più. Pedrosa ha rilasciato solo una breve intervista alla TVE (la televisione nazionale spagnola) e ha detto che non parlerà, se non attraverso comunicati ufficiali del team, fino al giorno in cui non sarà di nuovo in pista. Il ragazzo l’ha preso bene, l’incidente di Le Mans...

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Dai boxMotoGP Gran Bretagna

La Ducati sta lavorando senza soste allo sviluppo della Desmosedici GP12 e Valentino Rossi è coinvolto quasi a tempo pieno. Infatti scende in pista al Mugello per tre giorni di prove private che la Ducati ha organizzato sulla pista toscana, da lunedì 13 a mercoledì 15 giugno (cioè mentre leggete queste ri-ghe). Il programma prevede che Valentino si concentri sulla “mille” (è vietato usare la 800 ai piloti ufficiali) e che sulla 800 si alternino Vittoriano Guareschi (solo nella prima gior-nata) e Franco Battaini.

La Ducati ha deciso di utilizzare anche Nicky Hayden, di conseguenza la squadra italiana raggiunge i 5 giorni (3 con Valentino, 2 con Hayden) degli 8 concessi a ogni team ufficiale per lo sviluppo delle “mille”. La

Honda ha sfruttato Stoner 2 giorni (a Jerez), Yamaha e Suzuki non si sono ancora mosse.

Per questa tre giorni di lavoro al Mugello è stato messo in atto anche un programma intenso per lo sviluppo di parti per la 800 – molto urgenti, del resto – con particolare ri-guardo al retrotreno.

Va rilevato che la Ducati ha dovuto antici-pare la sua tre giorni di prove, per non incor-rere nella norma che vieta ai team di provare due settimane prima dello svolgimento di un gran premio: il GP Italia al Mugello.

È previsto che scendano in pista anche i team Marc VDS, con la Suter-BMW 1000 af-fidata al finlandese Mika Kallio (ora, estem-poraneamente collaudatore), e il Team Mon-lau con Marc Marquez e la Suter Moto2.

ROSSI tORNAsullA 1000tre giorni in pista al Mugello

venDuta all’asta

18.500 euro per la 1098 ex rossi in inghiLterra le aste sono un evento di rilievo. Anche quelle di moto. In quelle organizzate a Silverstone si sono visti “pezzi” pregiatissimi, come un casco “a scodella” di Mike Hailwood e un orologio TAG Heuer Silverstone pure appartenuto al leggendario Mike The bike, ma ha suscitato un certo interesse anche la Ducati 1098 con cui Valentino Rossi ha provato a Silverstone tre settimane prima: la moto, fornita da un concessionario locale e regolarmente targata, è stata “battuta” a 16.500 sterline (circa 18.500 euro).

arriverà HoPkins?

Toni elias rischia il posTotoni Elias lo dice senza problemi: «Sto rischiando il posto». In effetti, a causa dei risultati deludenti, ormai si è guastato il clima in squadra. Il Team LCR sta valutando la possibilità di sostituirlo entro metà stagione, anche perché una soluzione ci sarebbe: John Hopkins, che corre nella SBK inglese con il Team Suzuki. L’americano ha nel contratto una clausola che lo rende libero nel caso riceva una offerta da un team della MotoGP. Intanto Toni ha chiesto alla HRC i dati della telemetria di Stoner.

sostituto Mancato

KousuKe aKiyoshi resTa a casaiL coLLauDatore Kousuke Akiyoshi avrebbe dovuto sostituire nel Team Gresini Hiroshi Aoyama, destinato alla Honda Repsol di Pedrosa, ma lo scambio non è andato in porto: Akiyoshi ha una notevole propensione alle cadute, la HRC non aveva intenzione di pagare gli eventuali danni, e così Aoyama è rimasto al suo posto.

leasinG ai Privati

honDa svenDe le 800 per il monDiale 2012La hrc sta valutando l’ipotesi di noleggiare ai team privati la RC212V 2011 per la prossima stagione. La prima della nuova categoria “mille”. Si tratterebbe di una moto identica a quelle ufficali di oggi. In questo caso vi sarebbe una decisa riduzione del prezzo del leasing: si potrebbe arrivare a 1.400.000 euro.

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motosprint

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di Enrico BorghiMoto2 Gran Bretagna

Pasini prende il comando ma poi cade. Corsi

decimo, Iannone fuori dalla zona

punti. Vince Bradl, Italia salvata

dal podio di Pirro

La grande illusione

SILVERSTONE – Abbiamo sognato con Mattia Pasini, ci siamo consolati con Michele Pirro. Un podio non è male, in

una gara complessivamente deludente per l’Italia. Come detto, ce lo ha regalato Pirro, un ragazzo che sta cercando di costruirsi una carriera sgomitando nella middle class. Il pugliese che vive a Cesena ha corso una gara convincente, in parte in rimonta e per il resto con un ritmo costante e molto rapido. Pirro, alla sua sesta gara nella Moto2 (lo scorso anno era in Supersport) sta ancora apprendendo i meccanismi ed i segreti di questa categoria: «Un mondo difficile, per-ché se perdi tre decimi ti ritrovi indietro di dieci posizioni». Da un po’ Pirro mostrava una buona velocità, solo che fino ad ora non era riuscito a concretizzare. Ci è riuscito in condizioni molto difficili, su una pista che non aveva mai visto. Sono ottimi segnali.

Se si esclude Pirro, l’Italia è naufragata

sotto la pioggia dell’Inghilterra in una “gior-natina“ di inizio giugno con 11 gradi di tem-peratura ed una gran voglia di restare nel box. «Faceva un freddo cane, ho battuto i denti per molto tempo, anche dopo l’arrivo», ha detto Bradley Smith, che alla fine è stato secondo, e se lo dice un inglese, vuole dire che è stata dura davvero.

SImONE Corsi ha gareggiato in modo in-colore. C’era, in pista, ma non si è fatto nemmeno notare. Mai un acuto, un accenno di rimonta. Niente. Alla fine è stato decimo. Nel finale si è persino fatto superare da So-fuoglu, dopo che il turco aveva gettato via la seconda posizione, cadendo nel corso del decimo. Sofuoglu è rientrato in undicesima posizione ed alla fine è stato ottavo.

Andrea Iannone ha festeggiato in malo-modo il suo centesimo gran premio. È rima-sto addirittura escluso dalla zona punti,

motosprint

49

illusioneQuesta volta Mattia Pasini aveva trovato un eccellente feeling con la sua Moto. nePPure il velocissiMo stefan Bradl era in grado di resistergli, Però l’italiano È finito a terra doPo aver Perso il controllo dell’avantreno.

avendo concluso in sedicesima posizione. Una delusione, per uno come lui. Tutto il week-end era andato male, ma dopo essere partito in ventiquattresima posizione non è riuscito ad organizzare una rimonta degna di quello che ci aveva fatto vedere ad inizio stagione. Da qualche tempo il ragazzo di Vasto è come spento. Le sue prove restano un disastro, ma la novità è che adesso sono disastrose anche le sue gare. È la moto? È il lavoro durante il week-end? Difficile capire. Di certo Andrea sulla Suter non si trova a suo agio come lo era sulla FTR del Team Spee-dup, con cui lo scorso anno lottò spesso per la vittoria. Andrea è quarto, in classifica, e non sarebbe nemmeno un dramma. Il pro-blema è il distacco da Bradl: 78 punti.

Alex Baldolini è stato quattordicesimo, correndo in rimonta.

Raffaele De Rosa è stato ventunesimo. Ha rischiato di non finire la gara, perché è cadu-

]

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motosprint

50

Marquez e Viñales:doppio recordAl sesto tentativo, Marc Marquez conquista la pole in Moto2: è il più giovane pilota di sempre, dopo Melandri e Lorenzo, ad aver conquistato la pole nella middle class. Rivediamo più o meno gli stessi nomi parlando della pole della 125, conquistata dal sedicenne Viñales, il più giovane di sempre dopo Melandri e Marquez. Centesimo GP per Andrea Iannone che però non festeggia bene: 33° in griglia.

Pole Position

Le pagelle

Stefan Bradl solido ed efficiente come un prodotto della sua terra, il tedesco sembra già irraggiungibile. si faccia avanti chi pensa di contrastarlo. Ci vuole coraggio.

Granitico 9

Bradley smith tremava come una foglia, dopo la gara. era infreddolito ma anche emozionato: ha scaldato i suoi tifosi, non è poco.

Generoso 7

Michele pirro Il primo podio nella Moto2 è il punto da cui può partire: il ragazzo è bravo, ed ha le qualità per andare anche oltre il terzo posto.

Deve crederci 8

Marc Marquez sull’asciutto era in pole, ma sul bagnato ha distrutto una moto nel warm up e poi ha sbagliato subito in gara. sotto la pioggia l’aspirante campioncino è sparito.

Rimandato 5

Moto2 Gran Bretagna

to nel settimo giro mentre attaccava Krum-menacher. Da dodicesimo si è ritrovato ven-tinovesimo in un colpo solo.

Alex De Angelis ha corso tra mille proble-mi, ed è rimasto sempre nelle retrovie. Poi si è ritirato a sette giri dalla fine, quando era ventisettesimo. «Alla prima curva ho ricevu-to una sportellata e sono finito fuori – ha detto Alex – . Sono rientrato ma avevo perso tantissime posizioni ed era dura recuperare, perché avevo un muro d’acqua davanti. Poi ho cominciato a rimontare ma ad un certo punto sono scivolato. Sono ripartito, ma ero troppo indietro ed ho deciso di tornare ai box».

MA Il toNFo più grande è quello di Mattia Pasini, che ha gettato al vento una grande chance, una di quelle occasioni che capitano una volta in un campionato. Si sentiva bene, sul bagnato. Di colpo erano scomparsi i pro-blemi di adattamento alla FTR. Guidava be-ne, era convinto, aveva trovato il ritmo. E in breve dalla sesta posizione era risalito fino a ritrovarsi davanti a tutti. Bradl non gli si era opposto con troppa foga, Pasini ad un certo punto aveva davvero la gara tra le mani. Ed è lì, che ha sbagliato. Anziché gestire la gara, visto che aveva un secondo di margine da amministrare, ha continuato a spingere ed ha finito per commettere un errore in frena-ta: gli è sfuggita la moto dalle mani in un istante. «Volevo allungare, prendere altro margine, mi sentivo a posto», ha detto Mat-tia. Peccato, davvero. Anche perché ha ra-gione lui: «È stato bellissimo stare davanti a tutti. Ho tirato fuori le unghie, dimostrando che sono ancora un pilota valido e che posso dare ancora molto».

Nemmeno Claudio Corti ha visto la ban-diera a scacchi: si è ritirato due giri prima di De Angelis, quando era ventottesimo.

steFAN Bradl ha consolidato la sua posi-zione di leader di classifica con una vittoria

netta e meritata. Ha corso una gara esem-plare: è rimasto calmo nei primi giri, quando Scott Redding era aggressivo (alla fine sarà solo quinto) e Pasini lo ha attaccato; e quan-do Sofuoglu si avvicinava. Ha trovato il suo ritmo, ha superato tante insidie di una pista piena di trappole, e nonostante qualche ri-schio è riuscito a restare in piedi. In prima posizione dal settimo al diciottesimo giro.

Ora guida la classifica con 127 punti. Il suo più immediato inseguitore, Corsi, è a quota 65. È già fatta? lui lo nega: «Mancano undici gare, inutile parlare di giochi fatti. Devo gui-dare bene, devo essere furbo. In questa ca-tegoria può succedere di tutto quando meno te lo aspetti».

In chiusura, va sottolineata la crisi di Tho-mas Lüthi: è stato solo quindicesimo, questa volta, dopo lo “zero” di Barcellona. Era con-siderato il più pericoloso rivale di Bradl, ma in breve tempo è scomparso dalle posizioni importanti e sta retrocedendo anche in clas-sifica.

Speriamo che Simone Corsi sappia sfrut-tare l’opportunità di diventare davvero un ri-vale per Bradl. Adesso è nel posto giusto.

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Hanno dettoStefan Bradl«Forse è stata la gara più dura della mia carriera. Nel warm up abbiamo trovato le regolazioni per darmi più feeling sull’avantreno e maggiore trazione, però avevo molte perplessità. Ho deciso di non occuparmi degli altri: ho guidato solo pensando a me stesso. Se devo dire in una parola qual è stata la maggiore difficoltà, dico che è la concentrazione. Restare lucido è stato molto difficile: la pista era messa così male che era diventato pericoloso anche andare piano. Potevi perdere la concentrazione».

Michele Pirro «NoN sono partito con un obiettivo vero e proprio e non cercavo il podio. Mi ci sono trovato, in quella zona, e a quel punto ho cercato di non sbagliare. Io non ho esperienza in questa categoria, per me è tutto nuovo. E non avevo mai corso su questa pista. Però, più passavano i giri e più il mio feeling aumentava, così ho preso coraggio».

Bradley Smith«soNo stato fortunato: all’inizio ho rischiato di finire fuori pista. Non vedevo niente, i piloti davanti a me sollevavano un muro di acqua e non sapevo mai dove mettevo le ruote. Poi, ad un certo punto ho iniziato ad avere un gran freddo. Diciamo che, più che altro, ho cercato di stare lontano dai guai».

Mattia Pasini «ero partito alla grande, dalla ventiduesima posizione, ed ho deciso di continuare a dare il massimo, perché ho capito che potevo arrivare in alto. Nel sesto giro ho passato Bradl, che era in testa, ed ero primo. Ho cercato di prendere un po’ di margine ma, un giro dopo, senza rendermene conto, mi sono ritrovato a terra. Mi dispiace moltissimo, soprattutto per tutto il team e per i miei tecnici, che mi sono stati sempre vicini: oggi poteva essere la nostra giornata».

Bradley SMith Multato

In PIt lane contromano!Va beNe che in Inghilterra si guida sulla corsia sinistra, e che questo può confondere le idee, ma sabato Bradley Smith l’ha fatta davvero grossa, percorrendo un tratto della pit lane contromano! Pizzicato dalla Direzione Gara, il britannico è stato multato di 1000 euro.

raffaele de roSa è tornato

contratto a temPo determInatoDopo esser stato scaricato dal team G22, Raffaele De Rosa ha trovato una nuova sistemazione con la FTR del team SAG, prendendo il posto del colombiano Santiago Hernandez. Naturalmente il contratto vale solo per la gara inglese, poi si vedrà. I posti in Moto2 sono decisamente precari.

“evoluzioni” cicliStiche

moltI PreferIScono quelle del 2010...Dopo Alex De Angelis, un altro pilota ha deciso di tornare al 2010 per ritrovare competitività. Mattia Pasini ha scelto una ciclistica dello scorso anno per la sua FTR. Forse anche i telai sono come i vini e hanno le annate buone e quelle mediocri?

torreS preferito a talMacSi

Ha SoStItuItojulIan SImonL’iNciDeNte di Barcellona che ha visto coinvolti Julian Simon e Kenan Sofuoglu non ha lasciato conseguenze al turco, che è stato “perdonato” dalla direzione gara e non ha avuto sanzioni per l’entrata che è costata la doppia frattura di tibia e perone a Simon. Julian sta molto meglio ed ha lasciato l’ospedale dopo la lunga operazione. Ora è a casa in convalescenza.Il team Aspar ha provveduto alla sostituzione del suo pilota, che potrebbe tornare a Brno, dopo la pausa estiva. Sulla Suter del team Aspar è salito lo spagnolo, anzi il catalano, Jordi Torres, 23 anni e capofila del CEV Moto2. «Non ci potevo credere – ammette il pilota – erano indecisi tra me e Talmacsi e hanno scelto me! Adesso cercherò di meritarmi questo grande onore».

poL espargaró compie VeNt’aNNi Silverstone è una pista importante per Pol Espargaró, che qui vinse lo scorso anno. Nel 2011 lo spagnolo ha raggiunto un altro traguardo importante, il ventesimo compleanno, che ha festeggiato venerdì sera con il proprio team.

Giornata no per iannone (29): poco incisivo in qualifica, in Gara non è riuscito a cambiare marcia ed ha chiuso in sedicesima posizione. Giornata da ricordare, invece, per pirro (51): non ha mai esaGerato e si è GuadaGnato il podio.

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Altraguardo GirivelociAlvia

qualific

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14°c

asfa

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3°c

temperaturaesterna (°c)

11temperatura

asfalto (°c)

12pilotial via

38numero

giri

18

Campionatopiloti

6. Thomas luthi 48; 7. Bradley Smith 47; 8. Marc Marquez 45; 9. alex De angelis 42; 10. Michele Pirro 37; 11. aleix espargaro 31; 12. Randy Krummenacher 29; 13. esteve Rabat 28; 14. Jules cluzel 27; 15. Dominique aegerter 24; 16. Yonny hernandez 20; 17. Max Neukirchner 18; 18. Scott Redding 16; 19. Pol espargaro 13; 20. alex Baldolini 13; 21. Kev coghlan 11; 22. Kenan Sofuoglu 8; 23. Mika Kallio 8; 24. Mike Di Meglio 7; 25. claudio corti 5; 26. anthony West 5; 27. Ratthapark Wilairot 4; 28. Mattia Pasini 3; 29. Xavier Simeon 2; 30. Ricard cardus 2; 31. axel Pons 1.

liBeRe

1. Stefan Bradl Germania Kalex 25 11 25 16 25 25 1272. Simone corsi Italia fTR 10 16 11 9 13 6 653. Yuki Takahashi Giappone Moriwaki 11 — 16 20 — 9 564. andrea iannone Italia Suter 20 25 3 — 1 — 495. Julian Simon Spagna Suter 6 10 20 13 — — 49

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ValeNcia

Marc Marquez (Suter) in 2’08”101 alla media di 165,862 km/hPole 2010: claudio corti (Suter) in 2’09”624 a 163,914 km/h

Poleposition

1. Stefan Bradl Kalex in 44’10”236106,236 km alla media di 144,307 km/h

2. Bradley Smith Tech 3 a 7”6013. Michele Pirro Moriwaki a 12”2414. Jules cluzel Suter a 17”2715. Scott Redding Suter a 23”5316. esteve Rabat FTR a 28”6617. Yuki Takahashi Moriwaki a 32”3918. Kenan Sofuoglu Suter a 34”6629. Yonny hernandez FTR a 37”181

10. Simone corsi FTR a 38”98111. Randy Krummenacher Kalex a 39”65712. Max Neukirchner MZ-RE Honda a 51”62213. Kev coghlan FTR a 54”81014. alex Baldolini Suter a 56”24215. Thomas luthi Suter a 1’00”76916. andrea iannone Suter a 1’06”19817. Mike Di Meglio Tech 3 a 1’19”53018. aleix espargarò Pons Kalex a 1’27”09219. Javier fores Suter a 1’29”84920. Dominique aegerter Suter a 1’30”33821. Raffaele De Rosa FTR a 1’57”79222. Valentin Debise FTR a 2’11”10423. Robertino Pietri Suter a 2’29”16824. Mashel al Naimi Moriwaki a 1 giro25. Nasser hasan al Malki Moriwaki a 1 giro

RiTiRaTiPol espargarò FTR al 17. giroanthony West MZ-RE Honda al 15. giroKenny Noyes FTR al 15. giroclaudio corti Suter al 14. giroalex De angelis Motobi al 12. giroXavier Simeon Tech 3 all’11. girocarmelo Morales Moriwaki al 9. giroRatthapark Wilairot FTR al 9. giroMarc Marquez Suter all’8. giroMattia Pasini FTR al 7. giroMika Kallio Suter al 7. giroJordi Torres Suter al 4. giro

NON ha fiNiTO il PRiMO giROaxel Pons Pons Kalex

Moto2 Gran Bretagna

Pinza M4Tecnologia Monoblocco

Pinza GP-4 RX Tecnologia MotoGP

Z04

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[email protected] www.motorquality.com

Distribuito da:

1. Marc Marquez Spagna 2’08”547 2’08”1012. Scott Redding G. Bretagna 2’09”035 2’08”5983. Stefan Bradl Germania 2’08”888 2’08”6184. Jules cluzel Francia 2’11”038 2’08”9235. Simone corsi Italia 2’09”783 2’08”9766. Michele Pirro Italia 2’09”358 2’09”0217. aleix espargarò Spagna 2’09”555 2’09”2168. Randy Krummenacher Svizzera 2’09”088 2’09”4159. Mike Di Meglio Francia 2’10”394 2’09”527

10. alex De angelis R. S. Marino 2’10”723 2’09”64611. claudio corti Italia 2’09”445 2’09”65612. Yuki Takahashi Giappone 2’10”041 2’09”67913. Kenan Sofuoglu Turchia 2’09”660 2’09”71114. Thomas luthi Svizzera 2’09”638 2’09”72515. Raffaele De Rosa Italia 2’09”904 2’09”80316. axel Pons Spagna 2’09”967 2’09”99417. Max Neukirchner Germania 2’09”855 2’10”06918. Xavier Simeon Belgio 2’10”220 2’10”07719. Jordi Torres Spagna 2’09”773 2’10”12220. esteve Rabat Spagna 2’10”390 2’10”22021. Yonny hernandez Colombia 2’09”682 2’10”26222. Mattia Pasini Italia 2’09”680 2’10”31223. Pol espargarò Spagna 2’10”598 2’10”51424. Kev coghlan G. Bretagna 2’10”291 2’10”55125. carmelo Morales Spagna 2’11”119 2’10”56526. Mika Kallio Finlandia 2’10”940 2’10”74427. Kenny Noyes USA 2’12”183 2’10”76528. Bradley Smith G. Bretagna 2’09”771 2’10”80429. Valentin Debise Francia 2’11”196 2’10”92030. Javier fores Spagna 2’10”963 2’10”96831. Dominique aegerter Svizzera 2’09”586 2’11”05732. Ratthapark Wilairot Thailandia 2’10”555 2’11”08533. andrea iannone Italia 2’10”978 2’11”33534. alex Baldolini Italia 2’11”329 2’11”39935. Robertino Pietri Venezuela 2’12”294 2’11”56236. anthony West Australia 2’13”520 2’13”48337. Mashel al Naimi Qatar 2’13”427 2’13”93538. Nasser hasan al Malki Qatar 2’15”109 2’15”869

1. Stefan Bradl 2’25”096alla media di 146,435 km/h

2. Bradley Smith 2’25”4253. Michele Pirro 2’25”6764. Kenan Sofuoglu 2’25”6975. Mattia Pasini 2’25”7416. Yuki Takahashi 2’26”2387. Jules cluzel 2’26”4158. esteve Rabat 2’26”4269. Scott Redding 2’26”973

10. Xavier Simeon 2’27”05011. Yonny hernandez 2’27”22312. Max Neukirchner 2’27”27113. anthony West 2’27”40514. R. Krummenacher 2’27”50115. alex Baldolini 2’27”57416. Mika Kallio 2’27”79917. Simone corsi 2’27”93418. Raffaele De Rosa 2’28”10619. Kev coghlan 2’28”16320. andrea iannone 2’28”16621. Marc Marquez 2’28”17022. Thomas luthi 2’28”59623. aleix espargarò 2’29”52324. Mike Di Meglio 2’29”55025. Javier fores 2’29”87326. carmelo Morales 2’29”93427. Pol espargarò 2’30”23728. Dominique aegerter 2’30”32629. Jordi Torres 2’30”73030. alex De angelis 2’31”42631. Valentin Debise 2’31”88532. Ratthapark Wilairot 2’31”90533. claudio corti 2’32”25234. Robertino Pietri 2’32”68835. Kenny Noyes 2’32”81536. Mashel al Naimi 2’37”64637. Nasser h. al Malki 2’38”690

PRiMaTO iMBaTTuTOThomas luthi (Moriwaki) nel 2010,

in 2’09”886 alla media di 163,583 km/h

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125 Gran Bretagna

motosprint

54

di Marco Masetti

Kaiser FolgerTerol, prudente,

lontano dal podio. Viñales

osa troppo e cade. Folger

vince la sua prima gara iridata

davanti a Zarco

SILVERSTONE – C’è una nuova poten-za emergente tra le nazioni da corsa: la Germania. Certo, la spinta della

Dorna, da anni alla ricerca di uno Schuma-cher a due ruote, ha fatto da traino al mo-vimento, ma qualcosa di valido sta davvero venendo alla ribalta.

Nella difficile gara inglese emerge, è il caso di dirlo visto il clima, un ragazzo che sta facendo molto bene e che approda al secondo posto della classifica iridata: Jo-nas Folger.

Il ragazzo è appoggiato ad un team mol-to esperto, Ajo Motorsport, una firma che ha seguito la carriera di Kallio e di Mar-quez, tanto per fare due nomi. Alla promo-zione provvede anche uno sponsor di livel-lo, uno di quelli che aiutano molto in car-riera: Red Bull, uno dei tanti “energy drink”, l’equivalente dei tabaccai del pas-sato in questa epoca. Il tedesco ha fatto

una gara perfetta, facendo fuori due avver-sari molto ambiziosi. Il primo è Johann Zarco, secondo all’arrivo e razionale nel chiudere il gas quando si è accorto che i rischi iniziavano a diventare eccessivi. Il francese porta a casa un bel podio, quello che la Race Direction gli aveva tolto dome-nica scorsa a Barcellona per la scorrettez-za ai danni di Terol.

Il leader del mondiale ha più o meno fatto la stessa scelta di Zarco, chiudendo il gas e pensando alla classifica iridata che lo vede sempre al comando con un buon vantaggio su Folger.

C’era anche Viñales, carico come una balestra per la pole conquistata al sesto tentativo in carriera, ma il ragazzino del team Paris Hilton si è sdraiato tentando di vincere. Scelta giusta, visto che alla sua età, sedici anni, si può tentare l’azzardo. In una giornata franco-germanica, la Spagna

motosprint

55

Masbou e Fagerhaug

Il valzerdelle sostItuzIonIIl “panorama” dei piloti in 125 è variabile. Il team WTR ha sostituito il pilota indiano Sarath Kumar con il più esperto norvegese Sturla Fagerhaug. Si era parlato della conferma del francese Alexis Masbou, che però è passato al team Caretta Technology, con la KTM.

14 consecutivi

nIco terolMago del podIonIco Terol con la vittoria di Barcellona aveva conquistato il podio numero 14 (consecutivo) in carriera, battendo il record di Gresini e Nieto (13) ed eguagliando quello di uno dei più grandi piloti della 125 del passato, Carlo Ubbiali, che andò sul podio 14 volte di fila. Con Silverstone però si è interrotta la serie, visto che Terol ha chiuso ottavo.

alla TElEmETrIa dI TonuccIcI pEnsa fIlIppo sIgnorINel box del Team Italia FMI è arrivato Filippo Signori, telemetrista che ha il compito di dare fiducia ad Alessandro Tonucci. Pilota e tecnico avevano già lavorato assieme nel CIV.

piazza sul podio solo Faubel, lo scudiero del team Bankia di Terol, che precede Vazquez ed un altro pilota di Aspar Marti-nez, il giovane Martin.

Nella top ten c’è spazio anche per il gio-vane ceco Jacub Kornfeil che corre per la squadra italiana Ongetta, mentre il locale Danny Webb porta a casa punti per la Ma-hindra, moto italo-indiana.

Gloria per molti, anche per la wild card John McPhee, ma non per i nostri piloti,

che incassano un’altra giornata pesante per il morale e molto leggera per la clas-sifica.

Cade Simone Grotzkyj Giorgi, unico a poter pensare ad una gara di buon livello, viste le doti anfibie del pesarese, pilota grintoso e valido chitarrista blues; si ritira Mauriello e Tonucci è ventesimo e ultimo. Non parte nemmeno Morciano, infortuna-to in prova. Non ci resta che studiare il tedesco.

Hanno dettoJonas Folger«non ci credo, mi ci vorranno un po’ di giorni per realizzare che ho vinto una gara del mondiale. Sono felice, ma so che il difficile viene adesso: bisogna confermare il risultato facendo bene e continuare così, visto che sono secondo nel mondiale. Naturalmente faccio i complimenti al mio team che ha fatto un grandissimo lavoro».

nico terol «Ero molto fiducioso dopo il warm up ed ho fatto una buonissima partenza. Però non mi sentivo molto sicuro perché ogni tanto, quando aprivo il gas, la ruota posteriore si muoveva un po’ troppo e mi sono anche preso qualche bello spavento. Sono sincero, potevo rischiare qualcosa in più ma ho pensato al mondiale. Per una volta sono io il terzo pilota del mio team!».

Jonas Folger (94) ha corso

alla grande, su una pista resa

insidiosa dall’asFalto bagnato e per questo

molto diFFicile da interpretare.

solo Johann Zarco (5) è riuscito

a tenergli testa, ma alla Fine il Francese

si è dovuto arrendere,

accontentandosi del secondo posto.

Page 29: 14 giugno - Motosprint 24

Altraguardo GirivelociAlvia

qualific

he

este

rna

17°c

asfa

lto 3

3°c

temperaturaesterna (°c)

11temperatura

asfalto (°c)

11pilotial via

29numero

giri

17

6. Maverick Vinales 65; 7. hector faubel 48; 8. Sergio Gadea 36; 9. luis Salom 35; 10. adrian Martin 30; 11. Danny Kent 28; 12. Jakub Kornfeil 25; 13. Miguel Oliveira 22; 14. Taylor Mackenzie 15; 15. alberto Moncayo 15; 16. louis Rossi 13; 17. Simone Grotzkyj 12; 18. Zulfahmi Khairuddin 11; 19. hiroki Ono 8; 20. Danny Webb 5; 21. Niklas ajo 5; 22. alexis Masbou 5; 23. Jasper iwema 4; 24. Marcel Schrotter 3; 25. John McPhee 1; 26. Josep Rodriguez 1.

liBeRe

1. aPRilia 25 1502. DeRBi 20 923. KTM 2 124. MahiNDRa 5 8

Maverick Vinales (Aprilia) in 2’14”684 alla media di 157,755 km/hPole 2010: Marc Marquez (Derbi)

in 2’14”667 alla media di 157,775 km/h.

Poleposition Campionatomarche

1. Jonas folger Aprilia in 43’48”862100,334 km alla media di 137,398 km/h

2. Johann Zarco Derbi a 3”8853. hector faubel Aprilia a 14”9514. luis Salom Aprilia a 17”1645. efren Vazquez Derbi a 17”4036. adrian Martin Aprilia a 19”2367. Sandro cortese Aprilia a 21”6098. Nicolas Terol Aprilia a 25”1679. Jakub Kornfeil Aprilia a 32”345

10. Danny Kent Aprilia a 32”97111. Danny Webb Mahindra a 54”70412. Taylor Mackenzie Aprilia a 1’03”96913. louis Rossi Aprilia a 1’35”31614. alexis Masbou Aprilia a 1’43”38315. John McPhee Aprilia a 1’45”97316. Niklas ajo Aprilia a 1’46”33917. alberto Moncayo Aprilia a 1’52”83618. Zulfahmi Khairuddin Derbi a 2’25”96919. Joan Perello Aprilia a 2’36”73220. alessandro Tonucci Aprilia a 1 giro

RiTiRaTiMarcel Schrotter Mahindra al 15. giroSergio Gadea Aprilia al 13. giroMaverick Vinales Aprilia al 12. giroPeter Sebestyen KTM al 12. giroGiulian Pedone Aprilia al 12. giroSimone Grotzkyj Aprilia all’11. giroJasper iwema Aprilia all’11. girofrancesco Mauriello Aprilia al 7. giro

NON ha fiNiTO il PRiMO GiROSturla fagerhaug Aprilia

NON PaRTiTiharry Stafford Aprilialuigi Morciano Aprilia

Campionatopiloti1. Nicolas Terol Spagna aprilia 25 25 25 20 25 8 1282. Jonas folger Germania aprilia 11 20 11 10 16 25 933. Johann Zarco Francia Derbi 10 16 16 11 10 20 834. Sandro cortese Germania aprilia 20 10 20 9 13 9 815. efren Vazquez Spagna Derbi 13 7 10 16 11 11 68

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125 Gran Bretagna

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IONI RAC

ING

[email protected] www.motorquality.com

Distribuito da:

TUBAZIONI RACING

1. Maverick Vinales Spagna 2’15”636 2’14”6842. Nicolas Terol Spagna 2’15”030 2’14”7203. Johann Zarco Francia 2’16”196 2’15”2664. efren Vazquez Spagna 2’16”021 2’15”2845. Sandro cortese Germania 2’16”543 2’15”5896. luis Salom Spagna 2’18”256 2’15”7137. hector faubel Spagna 2’17”477 2’15”7478. Jonas folger Germania 2’17”323 2’16”0739. alberto Moncayo Spagna 2’17”665 2’16”250

10. Sergio Gadea Spagna 2’17”038 2’16”27411. adrian Martin Spagna 2’18”726 2’16”74312. Danny Kent G. Bretagna 2’18”247 2’17”03813. Simone Grotzkyj Italia 2’18”979 2’17”29814. Zulfahmi Khairuddin Malesia 2’19”023 2’17”46815. Danny Webb G. Bretagna 2’18”672 2’17”67716. Jakub Kornfeil Rep. Ceca 2’19”178 2’17”75117. Sturla fagerhaug Norvegia 2’20”298 2’17”76618. Jasper iwema Olanda 2’19”478 2’17”78419. louis Rossi Francia 2’18”986 2’18”00120. alexis Masbou Francia 2’18”927 2’18”07621. Niklas ajo Finlandia 2’18”998 2’18”25922. Marcel Schrotter Germania 2’19”788 2’18”67423. harry Stafford G. Bretagna 2’20”689 2’18”90624. Giulian Pedone Svizzera 2’20”132 2’19”42125. Peter Sebestyen Ungheria 2’21”654 2’19”53926. Taylor Mackenzie G. Bretagna 2’20”363 2’19”61927. alessandro Tonucci Italia 2’22”129 2’19”87528. luigi Morciano Italia 2’19”758 2’20”30829. Joan Perello Spagna 2’21”456 2’20”87930. John McPhee G. Bretagna 2’23”333 2’21”23531. francesco Mauriello Italia 2’21”680 2’22”012

1. adrian Martin 2’32”946alla media di 138,919 km/h

2. Johann Zarco 2’33”0103. Jonas folger 2’33”0454. efren Vazquez 2’33”0845. Maverick Vinales 2’33”2456. hector faubel 2’33”4447. Danny Kent 2’33”5678. Simone Grotzkyj 2’33”8669. Nicolas Terol 2’33”914

10. Sandro cortese 2’33”92011. luis Salom 2’33”96912. Sergio Gadea 2’34”19013. Marcel Schrotter 2’34”20014. Jakub Kornfeil 2’34”25615. Taylor Mackenzie 2’35”47716. Danny Webb 2’35”98117. louis Rossi 2’36”61718. Jasper iwema 2’36”66419. alexis Masbou 2’36”96020. Giulian Pedone 2’38”06721. alberto Moncayo 2’38”63822. Niklas ajo 2’38”65723. John McPhee 2’38”86324. Zulfahmi Khairuddin 2’38”91325. Joan Perello 2’40”09926. Peter Sebestyen 2’40”33527. alessandro Tonucci 2’47”94828. francesco Mauriello 2’50”237

PRiMaTO iMBaTTuTOPol espargaro (Derbi) nel 2010,

in 2’13”781 alla media di 158,820 km/h

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motosprint

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Superbike San Marinodi Paolo Gozzi - foto Zac e AlexPhoto

Carlito’s wayAncora due vittorie di Checa, sempre più padrone del Mondiale. Biaggi due volte secondo (con un piede KO)

MISANO - Con entrambi i piedi sani Max Biaggi sarebbe riuscito a bat-tere un Carlos Checa sempre più

fenomeno?L’incidente di sabato ha costretto il cam-

pione a scendere nell’arena Ducati (26 cen-tri nelle precedenti 38 sfide) con il piede sinistro gonfio così. Avvertire una fitta di

motosprint

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]

Carlito’s way

otto vittorie e tre doppiette per carlos checa (7)

zero per max biaggi (1). il contronto tra lo spagnolo e il campione in carica finora

è impietoso.

dolore ad ogni cambiata non dev’essere bello quando devi già preoccuparti di to-glierti di dosso l’ombra dell’avversario più scomodo degli ultimi tempi.

Il contrattempo ha mischiato le carte e lasciato in sospeso il verdetto di una gior-nata che ha indirizzato il Mondiale sempre più nella direzione di Borgo Panigale.

È stato lo stesso sfidante a risolvere il quesito, spazzando via ogni ragionevole dubbio: Checa avrebbe sbaragliato Misano anche se Max fosse stato in perfetta effi-cienza fisica. La Ducati corre su un binario e Checa diventa ogni volta più forte. Le vit-torie sono carburante che alimenta la mo-tivazione, la fiducia, l’idea di essere diventa-to imbattibile. Più vince e più Carlos diventa forte. Normale.

Nel 2010, su questa stessa pista, Biaggi aveva fatto il vuoto spiccando il volo verso il quinto iride, il primo dell’Aprilia (e di Max) in Superbike. Aveva battuto proprio Checa, che allora aveva la Ducati privata e non era mai stato in partita, pur salvando l’onore

della marca più gloriosa ferita dal disastro-so rendimento degli ufficiali Haga e Fabri-zio. Guardandosi indietro, Max ha cercato di capire perché il presente sta andando in una certa maniera. Ha trovato la risposta puntando il dito contro la Pirelli, che a fine della scorsa stagione ritirò dalla selezione l’ormai famosa 516, la copertura soffice con la quale la RSV4 (ma solo quella di Max...) faceva la differenza. Già nel precedente round negli USA il fornitore unico era finito al centro del mirino, accusato di aver por-tato gomme troppo favorevoli alla bicilindri-ca italiana e scarsamente efficienti sulle quattro cilindri. Forse non a caso nella scel-ta di Misano, limitata a sole tre soluzioni,

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Le pagelleCarlos ChecaMerita il massimo per quanto ha fatto vedere a Misano e nella prima metà del campionato. Ha fatto risorgere la Ducati con maestria e classe. Più vince, più dà l’impressione di non avere punti deboli.

Inarrestabile 10Ayrton BadoviniSembra un voto esagerato per un quarto posto. Ma stiamo parlando di un pilota al debutto da ufficiale, per giunta con una moto che sta mettendo in crisi piloti di ben altra esperienza.

Sorprendente 8Max BiaggiLa classifica è impietosa e sa di abdicazione, ha preso ancora paga da Checa: sembra una valutazione esagerata. Ma provate voi a correre una gara del Mondiale con un piede (quello del cambio) rotto...

Stoico 8Michel FabrizioIl terzo tempo nelle prime qualifiche prometteva benissimo, invece è tornato alla base con il braccio destro dolorante. Coraggioso, indomabile ma sempre ad un passo dal baratro.

Incompiuto 7Tom SykesStrepitoso sul bagnato e molto efficace anche nella prima uscita conclusa a un soffio dal podio. Nell’altra è tornato alla normalità (caduta) ma il bilancio è positivo anche per la Kawasaki, in crescita esponenziale. Se ci fosse un top rider...

Anfibio 7

Marco MelandriHa smarrito la fiducia nella moto e, sospettiamo, anche la voglia di risorgere d’inizio stagione. Dov’è il Melandri che aveva incantato Donington? È stato poche settimane fa, sembra passato un secolo.

Smarrito 5

sono stati inseriti due nuovi tipi (soffice e media) che nessuna squadra aveva mai provato prima, più la dura già sperimentata nelle precedenti uscite 2011. Delle gomme dell’anno scorso, quelle che piacevano a Biaggi, neanche l’ombra.

LA COMPARAZIONE dei risultati 2010-2011 darebbe ragione al campione del Mon-do. Checa ha vinto la prima gara con il tem-

po totale di 39’03”132; quello della seconda non è indicativo, disputata su appena 14 giri invece di ventiquattro, ma dalla media si desume che il ritmo è stato più o meno identico (155,828 km/h in gara 1, 156,138 nella corsa sprint successiva). L’anno scor-so Biaggi aveva impiegato 38’59”319 in gara 1 e 38’58”149 nella successiva. Quindi, se avesse ripetuto la stessa identica prestazio-ne, avrebbe avuto la concreta speranza di ]

Superbike San Marino

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Biaggi ha fatto qualche errore e io ne ho approfittato

MISANO - A Miller aveva chiesto un passaggio a Toseland dopo il tuffo nel fango per festeggiare coi tifosi. Stavolta Carlos Checa è salito sul sellino di Ruben Xaus, poi si è messo alla guida dello scooter di un allibito fotografo. Vittorie e rientri a scrocco sono diventati una piacevole abitudine.«Dopo il primo traguardo ho visto dei tipi lungo la pista vestiti con costumi andalusi, mi sono fermato e si sono lanciati tutti sulla moto: tifosi, commissari, curiosi. Si è spenta e la Ducati neanche se la spinge una tribuna intera riparte. Ho chiesto un passaggio a Xaus ma mi sono ricordato che cade un po’ spesso... Ho rischiato più in quel mezzo giro che in tutta la gara guidando io. La seconda volta ho esagerato un po’ coi burn out e ho rotto la catena». Checa sprizza gioia da tutti i pori, talmente felice da abbracciare perfino i giornalisti che lo ascoltano. «Sapevo che a Misano, piede o non piede, Biaggi sarebbe

andato fortissimo. Per questo era importante provare a batterlo. Ci sono riuscito ed è stato un bel colpo».Non hai neanche avuto bisogno di pensare al sorpasso, Max ha fatto tutto da solo.«Era al limite, ha fatto qualche errore e ne ho approfittato. Una volta in testa ho preso il mio ritmo, lui era sempre lì ma non ho mai temuto che potesse tornarmi davvero sotto».Hai usato la dura in gara 1 e dopo la gomma media. Differenze?«Siamo partiti andando sul sicuro modificando l’assetto della Ducati per gestire la soluzione d’aderenza più affidabile. Ho capito che c’era margine, la temperatura è salita ed ho scelto la media. Decisione giusta perché in effetti aveva 2-3 decimi di prestazione in più. È stata una verifica importante perché è fondamentale avere assetti che si adattano velocemente a gomme diverse». Credi che Biaggi possa recuperare nel Mondiale?«Ho un bel vantaggio non lo nascondo ma arriveranno piste difficili per noi e molto favorevoli all’Aprilia, come Brno e Silverstone. La prossima, Aragon, è casa mia: c’è un rettilineo molto lungo, che farà soffrire la bicilindrica, ma sono carico, corro davanti al mio pubblico. E voglio continuare a stupirvi».

davvero un Bel colpo!

l’uomo del giorno

Carloscheca

«Ho un bel vantaggio,

non lo nascondo, ma arriveranno

anche piste difficili per noi»

sopra, ayrton Badovini davanti ad haga, prima che il giapponese gli soffiasse il podio in gara 2. sotto, xaus dà un passaggio a checa, che ha lasciato la sua ducati (cui si è spento il motore) lungo la pista.

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Superbike San Marino

battere Checa obbligandolo a limare alme-no quattro secondi per raccogliere la sfida. Il confronto tra le due edizioni di Misano (le condizioni meteo sono state pressoché identiche) lascerebbe supporre che non è la Ducati che sta facendo la differenza, quanto l’Aprilia che non sta andando come un anno fa. Biaggi a questo punto della stagione ave-va già vinto otto gare (doppiette a Portimao, Monza, Miller e Misano) e adesso è sconso-latamente a quota zero.

Checa ha giocato al gatto con il topo di-sponendo della gara in modo molto più net-to di quanto non dicano i risicati vantaggi registrati al traguardo: meno di un secondo nella prima uscita, 1”4 nella seconda. In due gare in carta carbone Max ha rimediato la seconda fila con due strepitose partenze, è andato quasi subito davanti per dettare il ritmo ma Checa è risalito con una facilità disarmante, si è messo dietro e non ha ne-anche avuto bisogno di inventarsi i sorpassi della vita. Perché la numero uno era al limi-te (poco grip, scarsa stabilità e condizioni fisiche precarie) e Max, cucinato a fuoco lento, ha finito per spalancare la porta. Car-lito si è infilato all’interno, ha fatto ciao con la manina e da lì in poi si è limitato a gestire la situazione.

Lo svantaggio di Max ha raggiunto i 72 punti, cioè una voragine. Basti pensare che non basterebbe neanche vincere tutte le quattordici corse che restano, perché Che-ca sarebbe comunque iridato arrivando sempre secondo. La stagione appare se-gnata anche perché a Carlos vanno tutte bene. E quando torni a casa con il pieno di punti dopo che nelle prove te ne sono suc-cesse di tutti i colori (due cadute e un moto-

re rotto nelle libere) puoi solo pensare che sia il tuo anno magico.

MISANO, la pista dei sogni da bambino, doveva segnare la riscossa di Marco Melan-dri e invece ne ha decretato l’uscita dai gio-chi iridati. La seconda scivolata, complice l’olio, è stata la mazzata finale di una gior-nata aperta dal terzo posto più amaro. Per-ché 18” di ritardo non sono normali per uno che in carriera ha guardato dritto negli oc-chi Valentino Rossi e contava sul potenziale Yamaha per tornare campione. Marco è sprofondato a -95 da Checa (e -23 da Biaggi) e adesso per dare un senso all’intera avven-tura non resta che ritrovare in fretta fiducia nell’avantreno, nella moto, nella squadra.

Per un Melandri che scende c’è un Ayr-ton Badovini che sale. Doveva essere il ragazzo di bottega nel mega progetto BMW, invece è l’unico che sta portando a casa soddisfazioni. Da tre round bastona senza pietà gli ufficiali sempre più a picco: Troy Corser ha gettato subito la spugna dopo i colpi a ripetizione delle prove, Leon Haslam – partito due volte a razzo - si è sparato in orbita in orbita e poi ha chiuso la giornata con un modesto quinto posto che peggiora il terzo (con pole) di Troy un anno fa. La consacrazione di Badovini sa-rebbe stata perfetta se all’ultima curva non si fosse fatto beffare dal più smalizia-to Noriyuki Haga lasciando al giapponese un podio che sarebbe stato clamoroso. Per entrambi ha pagato l’azzardo di mon-tare la gomma supersoffice nella mini ga-ra (14 giri invece di 24) scaturita dalla ban-diera rossa esposta per le scivolate di Melandri e Camier.

a destra, la scivolata di camier. misano deludente anche per fabrizio (84) e haslam (91). sotto, melandri precede sykes e laverty.

Misano doveva essere l’occasione

della riscossa, invece Melandri

è sprofondato a meno 95 da Checa

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Il caso

olio mIsterIosoPerché è caduto melandri?

PUNTALIABS

w w w . r a c i n g b i k e i t a l y . i t

. . . L A Q U A L I T A ’ N O N E ’ U N D E T T A G L I O ! ! !

AL DECIMO giro di gara 2 Marco Melan-dri è scivolato sull’olio. Le immagini ripre-se dalla telecamera on board montata sul forcellone della R1 hanno registrato una traccia scura sull’asfalto della prima va-riante in una posizione che sarebbe com-patibile con la dinamica della scivolata.

«Abbiamo esaminato tutti i dati regi-strati dall’acquisizione: velocità di ingres-so, angolo di piega e comportamento del-le sospensioni sono in linea con quelle dei giri precedenti - ha spiegato Silvano Gal-busera, direttore tecnico Yamaha -. Non c’è spiegazione tecnica per l’incidente, per cui pensiamo che la macchia d’olio sia la causa più probabile». La Race Direction ha escluso che la pista fosse sporca in prece-denza, affermando che la bandiera rossa è stata esposta perché la pista si sarebbe macchiata successivamente per carbu-rante fuoriuscito dalla R1 di Marco. Evento che però la Yamaha ha escluso. «La nostra moto non ha perso né olio né benzina» ha precisato Galbusera.

I tecnici Yamaha hanno spiegato anche perché la R1 non sia ripartita nonostante l’impegno di Melandri spinto per 300 metri dai commissari: per regolamento è neces-sario rientrare al box entro cinque minuti dallo stop per poter ripartire. «Quando la moto cade il sistema elettronico di con-trollo dev’essere completamente resettato premendo un bottone dietro al cruscotto, invece Melandri - preso dalla concitazione - ha premuto solo l’interruttore on-off».

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GGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGG

MichelFabrizioho guidato sopra al dolore«HO AVUTO una sfortuna nera sia in Superpole che in gara. Nella prima uscita ho spinto troppo, sono caduto riportando la sospetta frattura dello scafoide. È stata dura ripartire ma in gara 2 la moto era a posto e ho guidato sopra al dolore. Credo che senza la disavventura mi sarei potuto giocare il podio anche partendo in quarta fila. Prima o poi arriverà la nostra giornata e allora saranno dolori per tutti».

LeonCamiermisano non mi piace «TUTTO quello che posso dire è che per me è stato un week-end semplicemente da dimenticare. Per dire la verità non ho mai avuto un buon feeling, neanche in gara 1, malgrado il risultato, che tutto sommato non è poi da buttare. Questo circuito non mi è mai piaciuto, l’unica cosa positiva è che, almeno per questa stagione, non ci torneremo più».

LeonHaslamche disdetta l’interruzione!«LA SCIVOLATA è stato un mio errore, ho spinto eccessivamente e sono volato, procurandomi una piccola frattura al piede, ma nulla di serio. Lo stop di gara 2 è stata una disdetta, avevamo scelto la gomma dura e credo che mi sarei potuto giocare il podio. Nella pausa ho cambiato idea, montando la più soffice, ma l’assetto non era ottimale per questa scelta e ho rischiato molte volte di cadere di nuovo».

AyrtonBadoviniuna grande rivincita personale«ABBIAMO sempre avuto come punto debole le partenze e con una perfetta ho lottato per il podio. Avrei preferito finire quinto perché così non avrei avuto rimpianti, anche se arrivare a un metro è comunque una grande rivincita personale e un motivo di soddisfazione per la squadra. Fra le due partenze di gara 2 la mia squadra ha lavorato benissimo e nella seconda parte la moto era addirittura migliore».

MISANO - Max Biaggi parla con entusiasmo al pubblico del paddock show ma subito dopo... non resta ad approfondire coi giornalisti.«Devo correre in Clinica Mobile per sistemare il piede, forse si è gonfiato e devo farmelo sistemare perché tra pochi giorni si torna in pista». Quanto ha influito la lesione alla cartilagine dell’astragalo del piede sinistro?«Ho gareggiato in condizioni fisiche molto peggiori, diciamo che ero al 50% delle mie possibilità. Il problema più grosso è stato azionare la leva del cambio perché ogni volta dovevo caricare la parte superiore del piede e il cervello diceva di evitare il contatto con la leva. Che invece era necessario. Non è stato facile mantenere ritmo e concentrazione».Due secondi posti a cosa servono?«Sono il massimo che potevo fare. Non tanto per il piede ma perché Checa era più a suo agio, non c’era nulla da fare. Per provare a stargli davanti ho rischiato spesso di cadere di nuovo».Si può sperare ancora?«Sì che si può ma serve una vittoria. Ci darebbe respiro ed entusiasmo. Io vado avanti a testa bassa».

MaxBiaggi

io ci spero ancora...

Superbike San MarinoLe interviste

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GGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGGTomSykes

mi sono proprio piaciuto«NON ho capito perché abbiano fermato la gara, non

credo ce ne fosse bisogno. Stava filando tutto a meraviglia ma al nuovo via sono rimasto indietro e,

tentando di superare Xaus, ho sbagliato linea, perdendo il controllo. Peccato. Comunque torniamo a casa con

una pole e un quarto posto, risultati inimmaginabili appena due mesi fa. Misano ci ha portato fortuna. E mi

sono proprio piaciuto...

NoriyukiHagacontento solo a metà

«SONO contento solo a metà perché l’Aprilia non va ancora come vorrei. Il podio è stato il giusto premio per

il team ma se vogliamo toglierci soddisfazioni migliori dovremo fare ulteriori passi avanti. Il duello con

Badovini è stato acceso finché lui ha sbagliato l’ultima curva. Sapevo che poteva succedere,

ho studiato bene le mosse e ho avuto ragione. Con un pizzico di fortuna».

EugeneLavertyad aragon posso vincere

«IN GARA 1 stavo andando veramente bene fino a quattro giri dalla fine, quando ho dovuto rallentare

perché la gomma si è rovinata sul lato sinistro. Una cosa molto strana perché a Misano quasi tutte le curve

sono a destra. Nella seconda uscita ho cambiato soluzione ma ho perso feeling con l’anteriore, finendo

per cadere. Misano è stata impietosa con noi ma credo che ad Aragon torneremo a giocarci la vittoria».

LorenzoLanzichiamato all’ultimo. ma in spagna...

«LA BMW Italia mi ha convocato il mercoledì prima della gara. Aspettavo da tempo l’occasione per tornare ma erano otto mesi che non andavo in pista e ho fatto

quello che ho potuto. Misano è stato un semplice allenamento, ma siamo andati in crescendo e domenica

in Spagna proverò a fare qualche altro passo avanti. La BMW è una gran moto e poi la squadra, che già

conoscevo ai tempi della Ducati ufficiale, è formidabile».

MISANO - Marco Melandri scruta i monitor dell’acquisizione dati in cerca di risposte. Perché la Yamaha non ha più grip? «Abbiamo modificato assetti a ripetizione, ci abbiamo provato in ogni modo ma in entrambe le gare non avevo la minima aderenza. Non potevo spingere, è stato molto frustrante».Eppure in gara 1 eri finito a podio.«Senza gioia, perché il distacco era stato enorme. Nell’intervallo abbiamo rivoluzionato la moto ma non è cambiato nulla. Alla prima curva ho perso il posteriore senza neanche accorgermene. Forse c’era olio in pista, in ogni caso non ero veloce».Che lezione puoi trarre da questa giornata?«È difficile rispondere perché siamo caduti in un tunnel di cui non vediamo l’uscita. Ero convinto che Misano sarebbe stata nostra amica e invece sono tornato a casa con la speranza di dimenticare tutto molto in fretta».

MarcoMelandri

caduti nel tunnel

carLoS cHeca priMo, Max biaggi Secondoe Marco MeLandri terzo SuL podio di gara 1.

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Dai box

rea salta aragon (e forse brno)trauma cranico e varie fratture

JONATHAN Rea (nella foto) salterà il round di Aragon ed è a forte rischio anche per Brno (10 luglio). Il nordirlandese era scivolato in prova procurandosi una profonda ferita (suturata con tre punti) al gomito sinistro. Durante il warm-up ha perso di nuovo il controllo della Honda CBR-RR al Curvone, at-terrando duramente sull’asfalto con conseguenze serie: trauma cranico (la TAC ha esclso danni), fratture al radio del braccio de-stro e alla clavicola sinistra. Pio-ve sul bagnato per la Honda Ten Kate, che per Aragon quasi sicu-ramente non riuscirà a trovare un sostituto di livello e correrà con il solo Ruben Xaus.

largo a SykeS

Pole Position

MISANO – Sul bagnato seconda Superpole in carriera per Tom Sykes, ventunesimo centro Kawasaki. «Ha guidato da fuoriclasse, si è meritato la gioia» ha riconosciuto Carlos Checa, scivolato nella prima uscita e infine secondo con la stessa Ducati ammaccata nell’incidente. Max Biaggi ha rotto il motore in SP2 ma i meccanici Aprilia hanno riparato a tempo di record il muletto danneggiato nelle libere di mezz’ora prima: il faticoso pomeriggio è finito con il settimo tempo (seconda fila). Marco Melandri è scattato in prima (quarto) accanto a Jakub Smrz. Clamorosa esclusione dalla top 16 di Noriyuki Haga.

Superbike San Marino

Scelta pirelli

gomme inedite per tutti LA PIRELLI ha introdotto a Misano due nuove coperture soffici che nessuno aveva mai provato, e non ha portato la soluzione che Checa e Biaggi avevano sperimentato nei test del mese scorso, stesso circuito. «È una copertura che stiamo sviluppando per l’Australia 2012, nei collaudi ha dato ottimi risultati ma era chiaro che non l’avremmo inserita nelle 4 soluzioni per Misano, altrimenti le squadre che hanno fatto il test (Aprilia, Ducati Althea e BMW ufficiale) avrebbero avuto un vantaggio enorme.

corSer, quante botte!

high side al venerdì altra caduta sabato SPAVENTOSA caduta di Troy Corser nelle qualifiche del venerdì: ha perso il controllo in uscita dalla Quercia. La dinamica è stata ricostruita da Checa: «Troy ha fatto un incredibile high side, è rimasto attaccato al manubrio ed è stato catapultato sopra la moto, atterrando con violenza» . È rimasto privo di sensi poi si è ripreso e il mattino dopo ha ottenuto dai medici il permesso di rientrare. È caduto di nuovo sabato, in gara 1 ha accusato problemi fisici e non è partito in quella successiva.

IN cERcA dEL cIRcuITO PER LA TAPPA RuSSA La Russia ha fretta di ospitare la Superbike e vuole farlo a Mosca invece che a Kazan, 800 chilometri a est. Il delegato FIM Claude Danis visiterà il cantiere del tracciato alle porte della capitale: la proprietà assicura che i lavori verranno conclusi a marzo, dunque in tempo per ospitare il round Mondiale già nel 2012. Perde quota la candidatura del Canyon Circuit di Kazan che avrebbe problemi ad adeguarsi alle indicazioni di sicurezza imposte dalla UEM (Federazione europea) per ospitare il ritorno della Coppa dei due Paesi in programma il 21 agosto. Sempre questa settimana il responsabile delle omologazioni volerà a Sinferopoli per la ricognizione del Crimea GP Circuit, altro candidato. Paolo Ciabatti della Infront ha spiegato che nel 2012 ci saranno 15 round, 2 più di adesso.

motosprint

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Parata di stelle a San Marino protagonisti della superbike, in rappresentanza delle sette Marche che vi prendono parte, hanno idealMente dato il via alla sesta prova del Mondiale, sfilando nel centro storico di san Marino tra la curiosità dei turisti italiani e stranieri. per le vie della parte storica della piccola repubblica, Jonathan rea (honda), Michel fabrizio (suzuki), leon caMier (aprilia), Marco Melandri (YaMaha), carlos checa (ducati), leon haslaM (bMW) e chris verMeulen (kaWasaki), hanno percorso qualche centinaio di Metri in sella alla loro Moto da coMpetizione, salutati al terMine della Manifestazione dalle autorità politiche e sportive.

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Dai boxSuperbike San Marino

il polSo non Migliora

c’è lanzi al posto di toseland JAMES Toseland ha saltato Misano e sarà fuori anche ad Aragon. L’ecografia al polso destro infortunato in aprile nei test ha segnalato la presenza di una scheggia d’osso che non è ancora saldata. L’iridato ha gareggiato in condizioni ottimali solo nell’apertura di Phillip Island e, visto che il danno si sta rivelando più grave del previsto, alla BMW Italia comincia a serpeggiare il dubbio che la stagione sia a rischio. Intanto la S1000RR è stata affidata a Lorenzo Lanzi, 30 anni, ex ducatista ufficiale finito sul podio lo scorso settembre ad Imola. «Non guidavo da mesi e la quattro cilindri tedesca è molto diversa dalla 2V cui ero abituato, è dura rientrare nella mischia senza test, così all’improvviso» ha commentato il cesenate.

non hanno ancora firMato

BMW, né haslaM né corser. per ora... LEON Haslam non ha ancora rinnovato con la BMW. L’incontro dei giorni scorsi a Monaco è sfumato in un nulla di fatto ed è tutt’ora vacante anche la seconda moto, dando per scontato che difficilmente Troy Corser, alla soglia dei 40 anni e in calo di rendimento, sarà confermato. I tedeschi cercano un top rider e non hanno fretta di definire la squadra 2012. Piacerebbe Stefan Bradl, il tedesco dominatore della Moto2 «ma non ci abbiamo mai parlato e ho sentito che è destinato alla MotoGP» ha glissato il responsabile sport Bernhard Gobmeier.

Sabato 18 giugno10,30 Prove La7 diretta14,55 Superpole La7 direttaDoMEnica 19 giugno10,30 Superstock Eurosport diretta11,20 Speciale SBK La7 diretta12,00 SBK gara 1 La7/Eurosport diretta13,00 Supersport Eurosport diretta14,00 Supersport La7 differita15,20 SBK gara 2 La7/Eurosport diretta

Microfrattura alla cartilaginE DEll’aStragalo

Biaggi, volo nelle liBere, piede ko MAX Biaggi è caduto al Curvone durante le libere che precedono la Superpole. In quinta marcia, a 220 km/h, l’iridato è finito fuori linea, volando sulla sabbia dell’ampia via di fuga. La tuta con l’airbag, indossata per la prima volta proprio a Misano, ha evitato problemi alle spalle ma il piede sinistro, lo stesso fratturato nel 2005 con la Supermotard, ha subito un colpo fortissimo con microfrattura della cartilagine dell’astragalo, l’osso che sostiene tutto il carico del corpo. Max, vistosamente zoppicante, è tornato in sella per la Superpole andando in clinica mobile solo a qualifica acquisita.

il round di aragon in tv

VELOCITà: APrILIA E yAMAhA quASI ALLA PArI La Yamaha ha quasi annullato il divario in rettilineo rispetto all’Aprilia, che comunque resta la Superbike più veloce. Nelle qualifiche di Misano, Marco Melandri è transitato al curvone a 275,2 km/h, quindi vicinissimo alla RSV di Max Biaggi che ha toccato i 273,9 km/h. Stesso divario nella Superpole bagnata: Biaggi è stato il più veloce con 260,7, Melandri secondo a 260,1 km/h.

TEST PEr MELANdrI dOPO LA dELuSIONE uSA Il giorno dopo il deludente round americano (decimo e sesto posto) Marco Melandri ha chiesto e ottenuto di tornare in pista, al Miller, per capire l’origine dei problemi riscontrati all’avantreno. La Yamaha lo ha accontentato, cambiando a tempo di record tutta la logistica approntata per il rientro delle moto in Italia. Pare inoltre che Melandri abbia chiesto e ottenuto di fare qualche giro anche con la R1 del compagno Eugene Laverty per confrontare le differenze di assetto. La squadra però ha smentito.

vito ippolito (fiM)

dalla sBk alla Motogp Moto no, Motori sì IL PrESIdENTE della Federmoto Internazionale Vito Ippolito ha ribadito in un comunicato che “nessuna moto completa derivata dalla produzione può correre nelle categorie del Motomondiale, che sia o meno omologata per la SBK, SS o Superstock”. Ippolito ha scritto “moto completa” lasciando intendere che utilizzare nella MotoGP 2012 solo i motori di moto omologate sarà permesso.

Superbike San Marinoil tabellone

Gara1

Campionatomarche

Campionatopiloti

11. Ayrton Badovini 72; 12. Noriyuki Haga 70; 13. Tom Sykes 65; 14. Joan Lascorz 53; 15. Troy Corser 49; 16. Ruben Xaus 44; 17. Roberto Rolfo 19; 18. Maxime Berger 18; 19. Mark Aitchison 9; 20. Chris Vermeulen 8; 21. Joshua Waters 8; 22. Lorenzo Lanzi 6; 23. Matteo Baiocco 4; 24. Alessandro Polita 3; 25. Barry Veneman 3; 26. James Toseland 3; 27. Fabrizio Lai 1; 28. Bryan Staring 1.

Alvia

PROVE

SUPERPOLE

Gara2

Tom Sykes (Kawasaki) in 1’55”197alla media di 132,066 km/h

Pole 2010: Troy Corser (BMW) in 1’35”001 alla media di 160,141 km/h.

Carlos Checa (Ducati) in 1’36”660alla media di 157,393 km/h

GIRO PIù VELOCEMax Biaggi (Aprilia) in 1’36”344

alla media di 157,909 km/h

GIRO PIù VELOCE

Cal Crutchlow (Yamaha) nel 2010, in 1’36”546 alla media di 157,580 km/h.PRIMATO PRECEdENTE

Poleposition

1. Carlos Checa Ducati 22’44”11759,164 km alla media di 156,138 km/h

2. Max Biaggi Aprilia a 1”4843. Noriyuki Haga Aprilia a 7”772

4. Ayrton Badovini BMW a 7”8565. Leon Haslam BMW a 9”7146. Michel Fabrizio Suzuki a 10”7777. Sylvain Guintoli Ducati a 10”8758. Ruben Xaus Honda a 13”4839. Joan Lascorz Kawasaki a 13”576

10. Chris Vermeulen Kawasaki a 17”96211. Lorenzo Lanzi BMW a 22”76812. Roberto Rolfo Kawasaki a 24”53513. Eugene Laverty Yamaha a 51”89514. Tom Sykes Kawasaki a 1’04”134

RITIRATIMaxime Berger Ducati al 9. giroJakub Smrz Ducati al 6. giroMatteo Baiocco Ducati al 4. giro

NON RIPARTITI AL SECONdO VIAMarco Melandri YamahaLeon Camier ApriliaAlessandro Polita DucatiMark Aitchison Kawasaki

NON PARTITITroy Corser BMWJonathan Rea Honda

1. Carlos Checa Ducati 39’03”132101,424 km alla media di 155,828 km/h

2. Max Biaggi Aprilia a 0”9843. Marco Melandri Yamaha a 17”124

4. Tom Sykes Kawasaki a 18”6525. Eugene Laverty Yamaha a 18”9296. Leon Camier Aprilia a 21”0037. Sylvain Guintoli Ducati a 22”9428. Ayrton Badovini BMW a 23”1179. Joan Lascorz Kawasaki a 31”729

10. Maxime Berger Ducati a 34”46611. Ruben Xaus Honda a 36”68312. Matteo Baiocco Ducati a 37”69213. Alessandro Polita Ducati a 37”98414. Chris Vermeulen Kawasaki a 41”01615. Lorenzo Lanzi BMW a 43”514

RITIRATIMark Aitchison Kawasaki al 21. giroRoberto Rolfo Kawasaki al 15. giroLeon Haslam BMW al 10. giroTroy Corser BMW al 6. giroNoriyuki Haga Aprilia al 5. giroJakub Smrz Ducati al 4. giroMichel Fabrizio Suzuki al 2. giro

NON PARTITOJonathan Rea Honda

temperaturaesterna (°c)

25/24

temperaturaasfalto (°c)

37/44

pilotial via

22Gara1

numeroGiri

24/14

pilotial via

17Gara2

1. Carlos Checa Spagna ducati 25/25 16/25 16/25 7/6 25/25 25/25 2452. Max Biaggi Italia Aprilia 20/20 9/— 20/20 20/8 —/16 20/20 1733. Marco Melandri Italia Yamaha 11/16 25/20 13/— 13/20 6/10 16/— 1504. Eugene Laverty Irlanda Yamaha 13/1 —/2 9/10 25/25 11/13 11/3 1235. Leon Haslam Gran Bretagna BMW 16/11 13/13 4/11 16/— 8/3 —/11 1066. Leon Camier Gran Bretagna Aprilia 3/10 8/16 —/13 8/— 13/20 10/— 1017. Michel Fabrizio Italia Suzuki 10/8 —/9 11/9 11/16 —/11 —/10 958. Jonathan Rea Gran Bretagna Honda 4/13 11/10 25/16 10/— —/5 —/— 949. Jakub Smrz Rep. Ceca ducati 9/5 20/8 —/7 6/— 20/8 —/— 83

10. Sylvain Guintoli Francia ducati —/— 5/5 —/6 4/9 16/9 9/9 72

27 fe

bbraio

AUSTRALIA27

mar

zo

EUROPA (GB)

17 ap

rile

OLANdA

8 mag

gio

ITALIA 30 m

aggio

USA 12 giugno

SAN MARIN

O19

giugno

SPAGNA

10 lu

glioREP. C

ECA31

luglio

GRAN BRETAGNA

4 set

tem

bre

GERMANIA25

sette

mbre

ITALIA 2 otto

bre

FRANCIA

16 ot

tobre

PORTOGALLO

1. dUCATI (25/25) p. 252 2. APRILIA (20/20) p. 212 3. YAMAHA (16/3) p. 190 4. BMW (8/13) p. 138 5. HONdA (5/8) p. 111 6. SUZUKI (—/10) p. 99 7. KAWASAKI (13/7) p. 89

TOTALE

1. Tom Sykes 1’36”383 1’55”1972. Carlos Checa 1’35”609 1’55”3733. Jakub Smrz 1’36”581 1’55”7454. Marco Melandri 1’36”273 1’55”7685. Leon Haslam 1’36”377 1’56”0346. Troy Corser 1’36”656 1’56”2857. Max Biaggi 1’35”931 1’56”4808. Sylvain Guintoli 1’36”639 1’57”054

SUPERPOLE 29. Ayrton Badovini 1’36”434 1’57”374

10. Eugene Laverty 1’36”437 1’57”45411. Jonathan Rea 1’36”721 1’57”83112. Joan Lascorz 1’36”246 1’58”509

SUPERPOLE 113. Michel Fabrizio 1’36”052 2’02”23514. Maxime Berger 1’36”529 2’02”44015. Ruben Xaus 1’36”664 —16. Leon Camier 1’36”686 —

GLI ALTRI IN GRIGLIA17. Noriyuki Haga 1’36”72818. Matteo Baiocco 1’36”74219. Lorenzo Lanzi 1’37”07720. Alessandro Polita 1’37”10421. Roberto Rolfo 1’37”17822. Chris Vermeulen 1’37”22023. Mark Aitchison 1’37”362

Page 36: 14 giugno - Motosprint 24

motosprint

70

Supersport San Marino

1. Parkes (Kawasaki) 22 giri pari a 92,972 km in 37’00”851; 2. Foret (Honda) a 1”933; 3. Lowes (Honda)a 2”890; 4. Salom (Kawasaki) a 3”262; 5. Dionisi (Hon-da) a 4”976; 6. Davies (Yamaha) a 7”024; 7. Ellison (Honda) a 7”344; 8. Harms (Honda) a 16”093; 9. Tam-burini (Yamaha) a 16”353; 10. Rea (Honda) a 16”427; 11. Marino (Honda) a 29”225; 12. Praia (Honda) a 35”517; 13. Velini (Honda) a 36”188; 14. Stamm (Hon-da) a 36”368; 15. Lundh (Honda) a 41”190; 16. Ivanov (Honda) a 44”311; 17. Leonov (Yamaha) a 48”359; 18. Nemeth (Honda) a 58”136; 19. Jerman (Triumph) a 58”741; 20. Toth (Honda) a 1’08”274; 21. Quarmby (Triumph) a 1’10”559; 22. Vigilucci (Yamaha) a 1’29”418; 23. Pozdneev (Yamaha) a 1 giro; 24. Cruciani (Kawasaki) a 3 giri.

Giro più veloce: Foret in 1’40”054 alla media di 152,054 km/h.

Pole position: Lowes in 1’39”541 alla media di 152,838 km/h.

IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Parkes p. 85; 2. Davies 80; 3. Scassa 70; 4. Foret 56; 5. Salom 55; 6. Harms 51; 7. Lowes 43; 8. Marino 31; 9. Ellison 28; 10. Roccoli 26; 11. Rea 22; 12. Tamburini 21; 13. Praia 17; 14. Iannuz-zo 15; 15. Lundh 14; 16. Dell’Omo 13; 17. Nemeth 12; 18. Dionisi 11; 19. Ivanov 7; 20. Jezek 7; 21. Toth 6; 22. Chesaux 6; 23. Quarmby 5; 24. Giansanti 4; 25. Szko-pek 4; 26. Jerman 4; 27. Velini 3; 28. Stamm 2; 29. Marconi 1; 30. Muresan 1.

IL CAMPIONATO MARCHE: 1. Yamaha p. 110; 2. Honda 88; 3. Kawasaki 85; 4. Triumph 14.

Solo sesta la prima Yamaha

Leclassifiche

Il ritorno di Parkes

Non vinceva una gara dal 2008. Ora è addirittura il leader del Mondiale

MISANO - Che colpo Broc Parkes: è tornato al successo dopo tre anni (Qatar 2008) ed ha conquistato la

vetta del Mondiale, superando di slancio la coppia Yamaha, imbattibile nei quattro round precedenti.

Stavolta Luca Scassa è rimasto a guardare per la (ingiusta) squalifica subìta per aver provato a Misano con una R1; Chaz Davies, scattato al comando, già al secondo passag-gio è stato costretto a rallentare per il cedi-mento della frizione.

Parkes, invece, è filato via come un treno, assecondato dalla ZX-6R, che ha brillato an-che con lo spagnolo David Salom giunto quarto. Il vero protagonista, però, non è sta-to uno degli abituali protagonisti del Mondia-le ma un ragazzo laziale che avrebbe i nu-meri per diventarlo, Ilario Dionisi. Il leader del CIV, iscritto come wild card, ha reso vita difficilissima a Parkes, lo ha inseguito ma, quando sembrava che fosse giunto il mo-mento giusto per sferrare l’attacco, i tempi si sono improvvisamente alzati. Le gomme

avevano mollato, tanto che Ilario è arretrato in quinta posizione.

La giornataccia Yamaha ha riportato sulla breccia anche la Honda Ten Kate, che sem-brava affondata, dopo un inizio di stagione caratterizzato dall’infortunio del caposqua-dra Fabien Foret. Il francese, ex iridato, si è rimesso in sesto fisicamente e, rimontando una brutta partenza e qualche errore di gui-da, ha centrato un secondo posto che lo ri-porta a 29 punti dalla vetta, cioè in piena lotta per il titolo.

Il podio è stato completato da Sam Lowes, che sta tornando al livello d’inizio stagione perduto con la testata di Assen.

Dionisi è stato l’unico lampo tricolore di una sfida che ha visto Roberto Tamburini fi-nire solo nono sul tracciato di casa. Poteva essere la giornata del riscatto per Massimo Roccoli, che qui aveva vinto nel 2006 con la Yamaha. Ma la Kawasaki Lorenzini si è am-mutolita al sesto giro mentre il riminese stava navigando verso un probabile podio.

p.g.

Sotto, ParkeS inSeguito da davieS e dioniSi, rallentati riSPettivamenteda Problemi alla frizione e da un calo delle gomme.

motosprint

71

Superstock San Marino

coppa fim superstock 10001. Giugliano (Ducati) 10 giri pari a 42,260 km in

16’36”317 alla media di 152,698 km/h; 2. petrucci (Du-cati) a 3”180; 3. Zanetti (BMW) a 5”253; 4. Barrier (BMW) a 10”668; 5. canepa (Kawasaki) a 11”559; 6. magnoni (BMW) a 14”552; 7. massei (BMW) a 15”413; 8. La marra (Honda) a 16”063; 9. Bussolotti (Kawasaki) a 19”916; 10. savadori (Kawasaki) a 19”988; 11. sta-ring (Kawasaki) a 20”758; 12. Baroni (Ducati) a 21”188; 13. morais (Kawasaki) a 21”851; 14. Verdini (Honda) a 24”372; 15. mercado (Kawasaki) a 29”333; 16. Guarno-ni (Yamaha) a 33”023; 17. svitok (Ducati) a 34”736; 18. Vivarelli (Kawasaki) a 35”561; 19. reiterberger (BMW) a 35”697; 20. ten Napel (Honda) a 36”236; 21. Beaton (BMW) a 45”255; 22. Walkowiak (Honda) a 51”017; 23. pagaud (BMW) a 51”198; 24. caiani (Kawasaki) a 51”768; 25. Berclaz (Honda) a 51”854; 26. Vrajitoru (Yamaha) a 1’08”343; 27. Batista (Kawasaki) a 1’19”510.

Giro più veloce: Giugliano in 1’38”825 alla media di 153,945 km/h.

pole position: petrucci in 1’39”118 alla media di 153,490 km/h.

iN campioNato: 1. Giugliano p. 70; 2. petrucci 53; 3. Zanetti 48; 4. Barrier 29; 5. magnoni 26; 6. canepa 24; 7. massei 20; 8. antonelli 18; 9. Bussolotti 18; 10. Baroni 17; 11. La marra 17; 18. staring 16; 13. reiter-berger 10; 14. savadori 10; 15. Verdini 10; 16. ten Napel 8; 17. morais 8; 18. Lussiana 6; 19. fusco 4; 20. Guarnoni 4; 21. Beretta 2; 22. mercado 1; 23. Beaton 1.

campioNato marcHe: 1. Ducati p. 70; 2. BmW 57; 3. kawasaki 31; 4. Honda 26; 5. Yamaha 4.

campioNato europeo superstock 6001. Gregorini (Yamaha) 12 giri pari a 50,712 km in

24’53”471 alla media di 122,241 km/h; 2. metcher (Ya-maha) a 4”532; 3. Lanusse (Yamaha) a 9”187; 4. mor-rentino (Yamaha) a 9”992; 5. Duwelz (Yamaha) a 11”601; 6. cecchini (Triumph) a 43”906; 7. Vrajitoru (Yamaha) a 59”209; 8. pascarella (Yamaha) a 1’01”555; 9. Gamarino (Kawasaki) a 1’10”339; 10. Nestorovic (Yamaha) a 1’18”294; 11. elliott (Yamaha) a 1’24”204; 12. romano (Yamaha) a 1’32”214; 13. major (Yamaha) a 1’34”199; 14. calero perez (Yamaha) a 1’37”076; 15. ponsson (Yamaha) a 1’42”051; 16. casalotti (Yamaha) a 1’45”604; 17. ravaioli (Yamaha) a 1’47”018; 18. kra-jci (Yamaha) a 1 giro; 19. Lentink (Honda); 20. Day (Kawasaki).

Giro più veloce: morrentino in 2’01”497 alla media di 125,218 km/h.

pole position: Gregorini in 1’41”693 alla media di 149,603 km/h.

iN campioNato: 1. Lanusse p. 61; 2. metcher 36; 3. Gregorini 35; 4. Lombardi 33; 5. Vd mark 31; 6. Day 23; 7. Duwelz 22; 8. russo 20; 9. calero perez 19; 10. morrentino 13; 11. morbidelli 13; 12. elliott 12; 13. cocco 11; 14. major 11; 15. cecchini 10; 16. Vrajitoru 9; 17. Vitali 9; 18. pascarella 8; 19. Gamarino 7; 20. Nestorovic 6; 21. schacht 6; 22. Dittadi 5; 23. romano 4; 24. covena 4; 25. Dehaven 4; 26. ponsson 4; 27. Lentink 2; 28. egea 1; 29. krajci 1.

Zanetti terzo davanti a Barrier

Leclassifiche

Gara senza sbavature per Giugliano, in testa fin dal via. Secondo Petrucci. Alla wild card Gregorini la 600

Inarrivabile

misaNo - Lo vedi guidare e pensi che questo è uno che in Superbike po-trebbe dire la sua. Pieghe pazze-

sche, gomiti ad accarezzare i cordoli, deter-minazione, fame agonistica: Davide Giuglia-no, 21 anni, sta imparando bene la lezione di Carlos Checa. Che potrebbe essere suo pa-pà e divide con la promessa laziale il box del team Ducati Althea, specializzato nel rilan-cio di campioni vecchi e nuovi. Davide, pro-prio come Carlos, era un incompreso che finora aveva avuto tra le mani sempre le moto sbagliate e adesso che guida la Duca-ti sta facendo vedere di che pasta è fatto.

L’anno scorso la BMW faceva la voce gros-sa, adesso sulla 1198R ci sono talenti. E parliamo al plurale perché Giugliano ha do-minato Misano dal primo all’ultimo metro, ma Danilo Petrucci, poliziotto d’assalto, ci ha creduto fino all’ultimo, pagando alla fine “solo” tre secondi.

Il destino della corazzata tedesca è nelle abili mani di Lorenzo Zanetti che, dopo il trionfo di Monza, qui ha capito presto che aria tirava e si è accontentato di una prezio-sa terza posizione, vincendo comunque il duello in famiglia con l’aggressivo Sylvan Barrier. Il francese, al primo giro, si è scon-

trato con Andrea Antonelli, piombato a ter-ra, e nel dopo gara sono volate parole gros-se, anche troppo.

Misano ha riscoperto il valore di Niccolò Canepa, ex campione della Stock che si è bruciato le ali con il passaggio affrettato nel Motomondiale. Con la Kawasaki-Go Eleven, il ligure sta ritrovando forma e motivazione con un quinto posto «che poteva essere qualcosa di meglio se la gara non fosse sta-ta fermata quattro giri prima del previsto».

Bandiera rossa per l’incidente di Michail Salac, che si è rotto un polso.

stock 600 - Nell’europeo under 22, di-sputato sabato sul bagnato, è spuntata la stella di Giuliano Gregorini, ventenne mar-chigiano della Yamaha RCGM che ha vinto da wild card battendo l’australiano Jed Metcher e il francese Romain Lanousse, al comando del campionato.

Sull’asfalto infido, è andato in scena il fe-stival delle scivolate eccellenti. Dal caos si è salvato Nicola Morrentino, altra wild card sbarcata dal CIV per centrare un prometten-te quarto posto: la serie nazionale della Stock 600 si sta rivelando una bella fucina di campioncini.

Page 37: 14 giugno - Motosprint 24

di Stefano TaglioniCross MX1 GP Portogallo

tony Cairoli (222) ha CerCato di sorprendere desalle (25) nel finale di manChe ma non C’è riusCito. e nella prima gara si è infortunato un polliCe urtando un paletto.

motosprint

73

Pollice versoAGUEDA - Poteva e doveva essere la

giornata di Cairoli e invece è stata quella di Desalle. Antonio ha affron-

tato il circuito portoghese di terra rossa per l’ottava volta, memore delle dieci vit-torie conquistate (su quattordici manche disputate) e consapevole di poter sferrare l’attacco al belga, già piazzato al centro del mirino della sua KTM.

Un piccolo campanello di allarme è però suonato nella qualifica del sabato quando il siciliano ha chiesto di ritornare a calcare i passi di alcune scelte tecniche che gli avevano permesso la massima espressio-ne del suo innato feeling in sella alla KTM “tre e mezzo”.

Aggiustato il tiro sul setting delle so-spensioni e piazzato sulla 350 austriaca il

manubrio vecchia piega, Cairoli in manche è parso un altro.

Nella prima frazione di gara non è par-tito benissimo (quarto) e non è riuscito a prendere subito il ritmo di Desalle, doven-do aspettare il sesto giro per avere ragione di un Bobryshev scatenato. Una volta alle spalle di Frossard, Tony ha aspettato il momento migliore per attaccare e per portarsi alla caccia del battistrada nel fi-nale di gara.

Solita tattica alla Cairoli che però questa volta non ha pagato. Nell’attacco, sferrato all’ultimo passaggio, ha picchiato il pollice della mano destra contro un paletto in le-gno a bordo pista ed è stato costretto a desistere per il dolore.

Nella seconda manche, con il “pollicio-

A Cairoli non riesce l’attacco a Desalle. Due

vittorie per il belga due secondi posti

per l’italiano. A zero Philippaerts ]

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motosprint

74

Cross MX1 GP Portogallo

I pIlotI della Honda Goncalves (999) e BoBrysHev (777) sono statI tra I protaGonIstI del Gp portoGHese. È andata male Invece a pHIlIppaerts (19), costretto due volte al rItIro per cadute. un rItIro ancHe per naGl (2) e GuarnerI (39) nella seconda mancHe.

ne” in bella vista dopo aver tagliato il guanto per alleviare la sofferenza, Antonio si è accodato a Desalle, scattato alle spal-le del duo Goncalves-Bobryshev. Nel mo-mento cruciale della gara, quando Desal-le in due giri si è portato in testa, Cairoli ha perso il contatto riuscendo a riavvicinare l’avversario soltanto dopo altre cinque tor-nate.

Con il distacco nell’ordine di una man-ciata di secondi, c’è stato il solito forcing del siciliano che ha fatto segnare il record della manche andando a mordere il para-fango posteriore del belga che ha risposto per le rime e per Cairoli non c’è stato altro da fare che accontentarsi della seconda posizione anche in gara 2.

È STATO proprio sul terreno adatto a Cairoli che Desalle ha costruito la sua tat-tica di gara, risultata infallibile. Antonio di regola attacca a fine gara, Desalle non si è fatto trovare impreparato, anzi. Nonostan-te la pressione di Cairoli, non si è lasciato intimorire e ha risposto a tono ai suoi at-tacchi, contenendo le cariche e battendolo con un deciso contrattacco. In entrambe le manche.

Gara Desalle-Cairoli a parte, probabile confronto al vertice fino a fine stagione, sono stati gli uomini Honda a movimenta-re il GP. Evgeny Bobryshev sembra averci preso gusto a salire sul podio e il suo terzo posto (secondo podio in carriera) ne è la conferma. Il moscovita parte sempre for-tissimo ma nella prima manche ha com-messo un errore andando leggermente in riserva di energie e lasciando strada a Frossard e Cairoli.

Nella seconda partenza è schizzato via ancora una volta come una freccia attac-candosi al compagno di squadra Goncal-ves fino all’arrivo del “treno” composto da Desalle e Cairoli che hanno rimescolato le carte, relegandolo al quarto posto, che gli è comunque bastato per assicurarsi la ter-za posizione assoluta.

Alle sue spalle il portoghese Goncalves ha tentato di regalare ai suoi tanti tifosi una prestazione maiuscola. Dopo la prima manche conclusa al settimo posto, Rui è partito in testa nella seconda sperando di approfittare della bagarre iniziale per prendere un buon vantaggio ma il resto del gruppo non ha tardato a ritornare su di lui. A superarlo, comunque, solo Desalle e Cairoli: terzo di manche ma quarto nel GP.

Steven Frossard, ha compromesso il po-dio con il settimo posto della seconda

manche che, sommato al terzo conquista-to in apertura, l’ha lasciato lontano da una prestazione di prestigio.

Chi del podio non ha sentito nemmeno in lontananza l’odore è stato invece David Philippaerts. Due cadute per l’italiano del-la Yamaha, che potevano avere conse-guenze più gravi di qualche escoriazione rimediata, hanno fatto segnare un doppio zero che pesa come un macigno. Nella prima manche, in recupero, ha toccato in volo la ruota posteriore di Goncalves ca-dendo. Manubrio piegato e contusioni va-rie l’hanno costretto allo stop lungo il trac-ciato e poi al ritiro. Nella seconda manche, quando era quinto, ma attaccato dai mi-gliori, ha perso l’anteriore in ingresso di una curva e ha lasciato sul suolo porto-ghese le velleità di riscatto espresse in Francia la settimana scorsa. Niente di rot-to ma gara da dimenticare in fretta, si ri-parte dal settimo posto in campionato, ma ai suoi recuperi siamo abituati.

Caduta in gara 2 anche per Nagl, con una forte contusione al pollice della mano destra. Il tedesco effettuerà controlli pres-so il medico di fiducia in Belgio durante questa settimana.

Per Guarneri un’ottima prima manche, nono in rimonta ma zero in casella nella seconda a causa di un contatto con un paletto con la mano sinistra che lo ha co-stretto al ritiro.

Monni, dopo la caduta del sabato, è par-tito solo per onor di firma nella prima manche ritirandosi dopo una scivolata alla prima curva.

Le pagelleClement DesalleUna gara perfetta. Dà la sensazione di essere padrone della situazione dal primo momento, su un tracciato che poteva riservagli brutte sorprese.

Impeccabile 9

Antonio CairoliPoco reattivo nei primi giri, recupera bene sul gruppo. Gli manca il colpo decisivo e salta l’appuntamento con la vittoria per la quarta volta consecutiva.

Non è da lui 7

Evgeny BobryshevIl russo non è più una sorpresa. Potrebbe essere l’outsider delle prossime gare della MX1. Parte forte ma non amministra bene le forze.

Aggressivo 7

David PhilippaertsCommette due errori decisivi, che compromettono la sua gara e molto probabilmente anche il campionato.

Deve ritrovarsi 5motosprint

75

Hanno dettoAntonio Cairoli«Sono abbastanza soddisfatto della giornata anche se pensavo di poter attaccare per la conquista della tabella rossa. Abbiamo fatto delle modifiche alla moto che hanno sortito buoni effetti e in gara mi sentivo bene. Ero convinto di vincere la prima manche ma il dolore per il colpo preso sul paletto mi ha tagliato le forze proprio nel momento del sorpasso. Devo lavorare di più sui primi giri di gara. Mi “addormento” un po’ troppo e poi è sempre difficile recuperare».

Clement Desalle«Sono contento del risultato ma la vittoria non mi soddisfa completamente perché durante le due manche, ho commesso alcuni errori che hanno dato modo a Cairoli di recuperare terreno. La sua pressione negli ultimi giri mi ha permesso di riprendere la giusta concentrazione per evitare altri errori e portare a termine le due manche in testa. Per ora non penso al campionato, vado avanti gara dopo gara, e i conti li faremo solo alla fine. Può ancora succedere di tutto».

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motosprint

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Cross MX1 - MX2 Paddock

FEBVRE IN ROSSOFrancesi protagonisti in EMX2TERZO dei sette appuntamenti per il campionato europeo EMX2 che vede cambiare di mano la tabella rossa di leader della generale. Alexander Tonkov, (Team Moto Idea) che aveva conquistato la leadership una settimana fa in Francia, è stato costretto a dare forfait a causa di un infortunio patito il sabato durante la prima manche. Distorsione al polso sinistro senza alcuna infrazione ossea ma doppio zero in classifica che lo relega al terzo posto in campionato. Doppia vittoria invece per il francese Dylan Ferrandis (foto) che si è rifatto da un inizio stagione travagliato dopo la frattura al polso sinistro. Con i 50 punti conquistati si è portato al quinto posto nella generale mentre, alle sue spalle, hanno concluso altri due francesi, Romain Febvre e Charles Lefrancois. Per Febvre, che ha concluso la seconda manche con il piede destro fratturato, è arrivata la leadership di campionato sul connazionale Lefrancois che lo segue a 15 punti di distacco. Primo degli italiani Michael Mercandino, dodicesimo in gara 1 e ritirato in gara 2.

Le prove

MX1

DESALLE VINCE PHILIPPAERTS CADECARATTERIZZATA dal mucchio alla seconda curva che ha coinvolto Philippaerts, Frossard e Monni. I due Yamaha sono ripartiti attardati mentre per Monni c’è stato il ritiro dettato dal dolore alla mano sinistra rimasta schiacciata sotto la sua moto in una caduta durante la pre qualifica. Forcing iniziale di Bobryshev che ha preso subito un buon margine su Desalle, Nagl, Boog e Cairoli. A metà manche Bobryshev si è disunito e dopo qualche errore ha permesso a Desalle di agganciarlo. Il russo, pressato da Desalle, è poi scivolato retrocedendo fino al settimo posto. Vittoria della qualifica per Desalle (la terza di stagione) che ha preceduto Nagl e Cairoli costretto al recupero dal quinto posto iniziale. Il recupero di Philippaerts si è arrestato al dodicesimo posto, con Guarneri quattordicesimo e Frossard che non è riuscito ad andare oltre il sedicesimo posto.

MX2

QUINTA POLE PER KEN ROCZENIL TEdEsCO si è presentato al via della gara di qualifica con i migliori tempi delle libere e delle pre qualifiche, ma è stato Aubin ad uscire come una furia dal cancelletto di partenza della manche, guidando il gruppo per metà giro, prima che Roczen iniziasse la solita fuga fino alla bandiera a scacchi. Quinta pole position per il tedesco, la quarta consecutiva. Alle sue spalle ha concluso Searle che ha risucchiato Aubin, costretto a cedere il passo anche a Tonus, terzo al termine e Paulin che, in rimonta dopo una partenza non brillante a centro gruppo, ha beffato il connazionale nel corso dell’ultimo passaggio. Sesto ha chiuso Herlings, autore di una scivolata mentre era al terzo posto. Hanno finito appaiati (sedicesimo e diciassettesimo) Del Segato e Lupino. Ventiseiesima posizione per Zecchina.

doPo la rinunCia alla gara

BEN TOwNLEy VERSO L’ADDIOINIZIO di stagione travagliato per il neozelandese Ben Townley (foto) che ha fatto ritorno al mondiale dopo cinque stagioni disputate negli States. Durante la qualifica del sabato, Townley è rientrato inspiegabilmente al box dopo il quarto giro e si è chiuso nel motor home del team evitando di rilasciare dichiarazioni. La decisione presa da Ben di non partecipare alla gara ha lasciato tutti di stucco. Probabilmente l’ex campione del mondo MX2 non si ripresenterà in gara per il resto della stagione e si fanno sempre più insistenti le voci che vedono un avvicinamento al Team Kawasaki CLS da parte di Chris Pourcel, che ha abbandonato la squadra Yamaha Moto Concepts.

liVia lanCEloT

LA CAmPIONESSA PENSA AgLI x-gAmESsI È rivista nel paddock del mondiale motocross la francese Livia Lancelot che ha lasciatoil mondiale femminile per mancanza del budget necessario a coprire l’intera stagione. La campionessa iridata del 2008 parteciperà ai “Summer X Games” che si svolgeranno a Los Angels dal 28 al 31 luglio e si sta allenando con intensità sulle piste di supercross.

MondialE 2012

I TEAm yAmAHA SARANNO DUEINIZIANO a farsi consistenti le indiscrezioni sul mercato piloti. A tenere banco è Yamaha che per il prossimo anno è intenzionata a schierare due team distinti nelle due categorie. La MX2, totalmente appoggiata alla struttura guidata da Giacomo Gariboldi, si appresta a chiudere l’accordo con Arnaud Tonus e ha messo l’occhio su Tommy Searle (probabile partente Charlier). La MX1 sarà invece seguita dal Team Rinaldi con la conferma di Philippaerts e Frossard e l’eventuale “promozione” alla cilindrata maggiore del ventunenne Paulin, fermamente intenzionato a fare il salto nella classe regina prima del raggiungimento del limite di età (23 anni).

motosprint

77

Mondialepiloti1. Clement Desalle Belgio Suzuki 22/25 16/15 25/25 18/18 10/25 25/25 249

2. Antonio Cairoli Italia KTM 14/11 25/22 22/10 25/22 22/20 22/22 237

3. Steven Frossard Francia Yamaha 25/22 22/16 11/0 20/16 25/22 20/14 213

4. Maximilian Nagl Germania KTM 20/15 20/25 20/22 16/15 14/12 13/0 192

5. Evgeny Bobryshev Russia Honda 9/18 11/14 15/20 13/10 15/16 18/18 177

1. Desalle (Suzuki) 21 giri in 40’08”979; 2. Cairoli (KTM) a 0”347; 3. Frossard (Yamaha) a 21”563; 4. Bobryshev (Honda) a 27”953; 5. Boog (Kawasaki) a 33”869; 6. De Dycker (Honda) a 35”561; 7. Goncalves (Honda) a 37”354; 8. Nagl (KTM) a 39”820; 9. Guarneri (Kawasaki) a 46”508; 10. T. Leok (TM) a 1’13”168; 11. Strijbos (Suzuki) a 1’19”136; 12. Simpson (Honda) a 1’20”981; 13. Barragan (Kawasaki) a 1’21”128; 14. Schiffer (Suzuki) a 1’55”432; 15. Ramon (Suzuki) a 1 giro; 16. Correia (Yamaha); 17. Campano Jimenez (Yamaha); 18. Basaula (Kawasaki); 19. Steinbergs (Kawasaki); 20. Brakke (Yamaha); 21. Tiainen (Kawasaki); 22. Martens (KTM); 23. Justs (Honda); 24. Marcos (Suzuki) a 2 giri; 25. Smith (Aprilia); 26. Delince (KTM) a 3 giri; 27. Aranda (Kawasaki) a 7 giri; 28. Philippaerts (Yamaha) a 12 giri; 29. Walkner (KTM); 30. Leonce (Aprilia) a 16 giri; 31. Boissiere (Yamaha) a 17 giri; 32. Galligari (Honda) a 18 giri; 33. De Reuver (Yamaha) a 20 giri; 34. Monni (Honda) a 21 giri.

1. Desalle (Suzuki) 21 giri in 40’31”329; 2. Cairoli (KTM) a 1”614; 3. Goncalves (Honda) a 23”597; 4. Bobryshev (Honda) a 31”453; 5. Ramon (Suzuki) a 36”322; 6. De Dycker (Hon-da) a 47”326; 7. Frossard (Yamaha) a 54”066; 8. Barragan (Kawasaki) a 1’01”305; 9. Boog (Kawasaki) a 1’08”465; 10. T. Leok (TM) a 1’12”200; 11. Strijbos (Suzuki) a 1’14”999; 12. Simpson (Honda) a 1’19”784; 13. Boissiere (Yamaha) a 1’56”630; 14. Campano Jimenez (Yamaha) a 1 giro; 15. Schiffer (Suzuki); 16. Walkner (KTM); 17. Brakke (Yamaha); 18. Schmidinger (Honda); 19. Correia (Yamaha); 20. Steinbergs (Kawasaki); 21. Delince (KTM); 22. Tiainen (Kawasaki); 23. Basaula (Kawasaki); 24. Justs (Honda) a 2 giri; 25. Marcos (Suzuki); 26. Smith (Aprilia); 27. Philippaerts (Yamaha) a 10 giri; 28. Guarneri (Kawasaki) a 11 giri; 29. Martens (KTM) a 15 giri; 30. Nagl (KTM) a 16 giri; 31. Aranda (Kawasaki) a 20 giri; 32. Galligari (Honda).

Primamanche Secondamanche

6. Rui Goncalves 167; 7. David Philippaerts 161; 8. Xavier Boog 137; 9. Jonathan Barragan 136; 10. Kevin Strijbos 134; 11. Steve Ramon 125; 12. Ken de Dycker 117; 13. Tanel Leok 103; 14. Shaun Simpson 84; 15. Anthony Boissiere 81; 16. Davide Guarneri 77; 17. Gregory Aranda 30; 18. Carlos Campano Jimenez 27; 19. Jason Dougan 26; 20. Marc de Reuver 23; 21. Christian Craig 21; 22. Manuel Monni 19; 23. Benjamin Townley 15; 24. Marcus Schiffer 13; 25. Günter Schmidinger 12; 26. Matthias Walkner 11; 27. Loic Leonce 10; 28. Martin Barr 8; 29. Luis Correia 7; 30. Gert Krestinov 6; 31. Antonio Jorge Balbi 6; 32. Herjan Brakke 6; 33. Roberto Castro Miranda 5; 34. Hugo Basaula 3; 35. Weston Peick 3; 36. Ivo Steinbergs 3; 37. Yentel Martens 2; 38. Joao Paulino da Silva 2; 39. Santtu Tiainen 1; 40. Luis Correa 1; 41. Cedric Soubeyras 1; 42. Cedric Lieber 1.

10 ap

rile

BULGARIA25

april

eOLANDA

15 m

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USA 22 m

aggio

BRASILE

5 giu

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FRANCIA12

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PORTOGALLO19

giu

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SPAGNA3 l

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SVEZIA

10 lu

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GERMANIA17

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31 lu

glio

BELGIO

7 ago

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REP. CECA

21 ag

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GRAN BRETA

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e

EUROPA11

sette

mbr

e

ITALIA

TOTALE

MX1 Clement Desalle e Antonio Cairoli in fuga

Mondialepiloti1. Jeffrey Herlings Olanda KTM 16/20 25/25 22/22 22/25 14/22 22/22 257

2. Ken Roczen Germania KTM 25/25 22/22 25/25 25/22 25/10 25/0 251

3. Tommy Searle Gran Bretagna Kawasaki 22/22 20/20 16/20 18/18 18/25 0/25 224

4. Zachary Osborne USA Yamaha 14/18 15/13 12/18 16/16 20/20 20/16 198

5. Gautier Paulin Francia Yamaha 20/14 16/15 15/0 20/20 22/18 16/20 196

1. Roczen (KTM) 21 giri in 40’23”948; 2. Herlings (KTM) a 2”308; 3. Osborne (Yamaha) a 27”082; 4. Anstie (Kawasaki) a 30”894; 5. Paulin (Yamaha) a 30”916; 6. Roelants (KTM) a 1’15”943; 7. Coldenhoff (Yamaha) a 1’44”811; 8. Charlier (Yamaha) a 1’47”950; 9. Butron Oliva (KTM) a 1 giro; 10. Kullas (Yamaha); 11. Tonus (Yamaha); 12. Lupino (Husqvarna); 13. Nicholls (KTM); 14. Triest (KTM); 15. Petrov (Yamaha); 16. Aubin (KTM); 17. Leib (Husqvarna); 18. Lenoir (Yamaha); 19. Kras (Suzuki); 20. Del Segato (KTM); 21. Svoboda (KTM); 22. Oldekamp (KTM); 23. Zecchina (Suzuki) a 2 giri; 24. Plessers (Honda); 25. Mitchell (Honda); 26. Cociu (Honda); 27. Rauchenecker (KTM) a 5 giri; 28. Booker (KTM) a 12 giri; 29. Tixier (KTM) a 14 giri; 30. Thacker (Kawasaki) a 15 giri; 31. Lieber (KTM) a 19 giri; 32. Söderberg (Kawasaki) a 20 giri; 33. Fernandes (Honda) a 21 giri.

1. Searle (Kawasaki) 20 giri in 39’09”082; 2. Herlings (KTM) a 16”263; 3. Paulin (Yamaha) a 20”500; 4. Tonus (Yamaha) a 22”398; 5. Osborne (Yamaha) a 45”623; 6. Charlier (Ya-maha) a 52”971; 7. Anstie (Kawasaki) a 1’04”150; 8. Aubin (KTM) a 1’08”713; 9. Kullas (Yamaha) a 1’10”771; 10. Butron Oliva (KTM) a 1’34”843; 11. Nicholls (KTM) a 1’35”251; 12. Roelants (KTM) a 1’40”687; 13. Triest (KTM) a 1 giro; 14. Coldenhoff (Yamaha); 15. Lupino (Husqvarna); 16. Oldekamp (KTM); 17. Petrov (Yamaha); 18. Kras (Suzuki); 19. Lenoir (Yamaha); 20. Tixier (KTM); 21. Rauchenecker (KTM); 22. Söderberg (Kawasaki); 23. Lieber (KTM); 24. Del Segato (KTM); 25. Zecchina (Suzuki); 26. Cociu (Honda) a 2 giri; 27. Plessers (Honda); 28. Thacker (Kawasaki) a 5 giri; 29. Leib (Husqvarna) a 15 giri; 30. Roczen (KTM) a 18 giri; 31. Mitchell (Honda); 32. Svoboda (KTM) a 19 giri; 33. Booker (KTM) a 20 giri.

Primamanche Secondamanche

10 ap

rile

BULGARIA25

april

eOLANDA

15 m

aggio

USA 22 m

aggio

BRASILE

5 giu

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FRANCIA12

giu

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PORTOGALLO19

giu

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SPAGNA3 l

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SVEZIA

10 lu

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GERMANIA17

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ioLETTONIA

31 lu

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BELGIO

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REP. CECA

21 ag

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GRAN BRETA

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EUROPA11

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mbr

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ITALIA

TOTALE

MX2 I piloti italiani lontanissimi dai primi

6. Max Anstie 167; 7. Arnaud Tonus 166; 8. Harri Kullas 142; 9. Joel Roelants 138; 10. Christophe Charlier 130; 11. Nicolas Aubin 122; 12. Jordi Tixier 71; 13. Glenn Coldenhoff 66; 14. Alessandro Lupino 62; 15. Antonio Jose Butron Oliva 52; 16. Pascal Rauchenecker 52; 17. Petar Petrov 44; 18. Nick Triest 37; 19. Jake Nicholls 36; 20. Jeremy van Horebeek 31; 21. Nikolaj Larsen 30; 22. Valentin Guillod 20; 23. Marvin Musquin 17; 24. Elliott Banks-Browne 17; 25. Travis Baker 16; 26. Matiss Karro 15; 27. Hector Assuncao de Freitas 14; 28. Ludvig Söderberg 12; 29. Mike Kras 11; 30. Lars Oldekamp 10; 31. Scott Champion 9; 32. Jean Ramos 8; 33. Steven Lenoir 6; 34. Michael Leib 4; 35. Simone Zecchina 3; 36. Thales Villardi 3; 37. Eduardo Ferreira de Lima 3; 38. Andrea Cervellin 2; 39. Ivo Monticelli 2; 40. Julien Lieber 2; 41. Roberts Justs 2; 42. Petr Smitka 1; 43. Giacomo Del Segato 1; 44. Dakota Tedder 1; 45. Tevin Tapia 1.

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di Enzo TempestiniCross MX2 Gp Portogallo

Herlings porta a casa GP

e tabella rossa. Una vittoria

e un ritiro per Roczen e Searle

AGUEDA - Tutto in un giorno. Sem-brava scontata e monotona la MX2 targata Ken Roczen ed invece dal GP

del Portogallo riprende quota l’interesse per il titolo. È stato proprio il tedesco a fare e disfare tutto nel giro di qualche ora. Roczen si è presentato sul circuito di Agueda memore di quando, due anni fa, ci arrivò da quindicenne e perfetto scono-sciuto conquistando il settimo posto asso-luto. Oggi, dopo due stagioni al vertice, Ken ha pagato il conto e proprio sulla pista di Agueda. Indubbiamente il più veloce fin dalla prima gara di questa stagione, il te-desco ha preso qualche rischio di troppo.

Olandese volanteSe la settimana scorsa in Francia era usci-to indenne da una spettacolare caduta, oggi la cosa non si è ripetuta. Nella prima manche ha impiegato un po’ di tempo per prendere il ritmo dopo una partenza non esaltante, fino a conquistare la sua setti-ma vittoria di manche della stagione. Al secondo via, partenza al fulmicotone con staccata al limite nei confronti del compa-gno-avversario Herlings per aggiudicarsi l’hole shot e ritmo indiavolato per prende-re un buon vantaggio fin dalle prime bat-tute. Forse il tedesco ha confidato troppo nelle sue possibilità e nel corso del terzo passaggio, sul tratto delle gobbe, è volato

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Due seconDi posti sono bastati a herlings (a sinistra) per assestare un Duro colpo ai Due avversari più temibili, entrambi costretti a uno zero. roczen (94) è caDuto nella seconDa gara. searle (100) ha Dovuto fare i conti con la rete nella prima.

volantein aria davanti alla sua KTM. In ospedale sono state escluse fratture e complicazio-ni agli organi interni, anche se il colpo pre-so alla testa, al torace e alla schiena co-sterà all’oramai ex leader della classifica qualche giorno di riposo.

TABELLA rossa che è rimasta in casa KTM ma è passata nelle mani di Jeffrey Herlings. L’olandese volante, nella prima manche, si era inchinato allo strapotere di Roczen soltanto a quattro giri dal termine, ma nella seconda manche ha approfittato della caduta del tedesco per guidare il gruppo fino a metà tempo per poi, forse

intimorito da quanto successo al compa-gno, lasciare il passo ad uno scatenato Searle. Herlings, con il doppio secondo posto conquistato, si è portato al comando della classifica.

Mezza battuta a vuoto anche per Searle che è rimasto impigliato nelle reti verdi di delimitazione del tracciato, durante le fasi centrali della prima manche quando era al quarto posto. L’inglese è ripartito dopo aver lottato contro la matassa che si era creata nella ruota posteriore della sua moto, ma è stato squalificato per aver ri-cevuto aiuto dall’esterno.

Per la quarta volta a podio, Gautier Pau-

lin ha ingaggiato un duello personale con Zac Osborne in entrambe le manche. Nel-la prima, un contatto tra i due è stato fata-le al francese costretto a rimontare dopo una scivolata, mentre nella seconda fra-zione è riuscito a distanziare il rivale che ha ceduto sul finale anche a Tonus.

Paulin ha concluso il GP al secondo po-sto a pari punti proprio con Osborne, terzo sul podio, penalizzato dalla discriminante di gara 2, conclusa alle spalle del rivale.

Sedicesimo di giornata Alessandro Lu-pino, che ha raccolto la sua migliore pre-stazione stagionale. Primo punto per Gia-como del Segato, ventesimo in gara 1.

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Cross MX3 Round Umbria

Chiara fontanesi sul podio finlandese Con stefanie laier e larissa papenmeier (a destra). la sfida Continuerà in italia.

IL PRIMO mondiaLEA Castiglione del Lago

SARÀ la pista di Gioiella il pros-simo week-end ad ospitare il pri-mo mondiale della stagione in Italia. In pista i piloti impegnati nella quarta prova del mondiale MX3, ad arricchire il programma anche il quarto round femminile e il terzo appuntamento del Trofeo KTM. Per i piloti, reduci dal round finlandese, sarà il monento di con-ferme e rivincite, soprattutto tra lo

svizzero Julien Bill (nuovo leader con la doppietta a Vantaa) e il fran-cese Milko Potisek che si conten-dono il primato, e il plotone d’inse-guitori con il ceco Michek, il finlan-dese Pyrhonen e il nostro Marco Maddii (quinto in campionato).

In tema d’italiani della partita saranno anche Luca Fontanesi e Francesco Ombrosi; come wild-card sono attesi Gioele Meoni, Alessandro Pagliacci, Ivan Caparvi

e Claudio Federici. Sì, proprio lui il campione romano sta infatti pen-sando ad un rientro una tantum.

Nel mondiale femminile Chiara Fontanesi dopo la doppietta in Fin-landia punterà al vertice del cam-pionato, ora è seconda a soli otto punti da Stefanie Laier. Attesa an-che, Francesca Nocera quarta nel mondiale. Per quanto riguarda le italiane saranno in pista anche

Floriana Parrini, Erica La-go e Romina Dionisi. Il week-end mondiale avrà inizio venerdì 17 pomerig-gio con le verifiche tecni-che, sabato sarà la lunga giornata delle prove e qualifiche con inizio alle 8,30; domenica s’inizierà alla 9,00 con prima man-che femminile alle 12,30,

prima manche MX3 alle 13,30, seconda manche femminile alle 15,30; seconda manche MX3 alle 16,30. L’ingresso del sabato costa 10 euro, quello per il week-end 25 euro (20 euro ridotto: tesserati FMI, ragazzi dai 12 ai 18 anni, mi-litari). Informazioni: Moto Club Trasimeno, Gioiella, Castiglion del Lago (PG), telefono 075-956706, [email protected], www.motocrossmx1.com

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motosprint

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di Dario AgratiEnduro GP Turchia

Uomo di Nato iN FiNlaNdia il 13 dicembre del 1974, il quattro volte campioNe del moNdo mika ahola coNtiNua a mietere successi. iN turchia ha messo a segNo uNa spleNdida doppietta Nella e3.

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Uomo di ghiaccioAhola non sbaglia niente e fa il bis in E3. Guerrero e Meo si dividono la E2, Salminen e Seistola la E1. Forfait di Oldrati

FETHIYE - Una giornata così sfigata l’enduro italiano non la viveva da tan-ti anni. Da una parte è stato come se

il tempo, per Thomas Oldrati, si fosse fer-mato, come se i tre anni dalla vittoria del mondiale Junior fossero volati via in un soffio insieme al GP di Turchia del 2010 quando, proprio a Fethiye, l’italiano fu con Ahola e Cervantes il grande protagonista della E2. Dall’altra quello che è accaduto in Turchia è il segno evidente che i tempi cambiano, che anche nell’enduro, come in tutti gli sport, le tensioni sono molto forti, difficili da domare e che nulla si può im-provvisare.

In Turchia è successo che Thomas Ol-drati ha abbandonato la gara per problemi legati al troppo stress; inoltre solo la sfor-tuna ha negato sabato a Alex Salvini un’in-credibile seconda posizione nella E3. Be-ne, invece, è andato il giovane Jonathan Manzi che ha centrato la sua la settima vittoria nella Coppa “Under 21” riservata alle 125 2T.

Il tutto in un GP ricco di colpi di scena, sorprese e duelli accesi. Questa gara, in-fatti, è stata caratterizzato da diversi cla-morosi episodi che potrebbero avere dato una svolta al mondiale di tutte le tre classi.

Partiamo dalla E2 e da Aubert. Quarto venerdì per non aver potuto visionare a

piedi la prova in linea a causa dei postumi della frattura del tallone destro, Johnny sabato ha rimediato tre minuti di ritardo al primo CO, rimanendo fermo su una mu-lattiera a causa di un ramo che gli ha strappato il tubo dal rubinetto della benzi-na. Aubert è riuscito a rimontare fino all’ottava posizione vincendo cinque delle tredici speciali in programma, mancando, però, per soli tre secondi, la possibilità di finire sesto.

Gara decisamente poco fortunata anche per Nambotin. Terzo venerdì per una ca-duta mentre era in lotta con Ahola per la vittoria, sabato Nambotin si è ritirato dopo le sesta speciale per problemi all’ammor-tizzatore quando era in seconda posizione. Ancora più sfortunato Salvini. Sabato, quando era lanciato verso una meritatis-sima seconda posizione, proprio all’ultima speciale Alex è caduto una prima volta e, nel tentativo di recuperare terreno, ha fi-nito per cadere altre tre volte, concluden-do dolorante la gara in quarta posizione.

E1 praticamente tutta finlandese con Juha Salminen e l’ex crossista Matti Sei-stola a dividersi, a posizioni invertite, i pri-mi due posti in un confronto a dir poco da cardiopalma, con un distacco sempre di soli due secondi; venerdì su un totale di dodici speciali, sabato dopo tredici prove.

A fare da terzo incomodo, occupando la prima posizione nella prima parte della gara di venerdì, Rodrig Thain, mentre Re-mes ha risentito di una brutta caduta nel-la seconda prova estrema di venerdì.

Sorprese anche nella classe E2 nella quale, venerdì, si sono messi in grande evidenza i piloti spagnoli. Cristobal Guer-rero, infatti, ha dato alla KTM il punto del-la bandiera di questo GP davvero poco fortunato per la Casa austriaca, imponen-dosi per la prima volta nella sua carriera in questa classe davanti a Cervantes e Meo. Sabato è invece stato Meo a vincere, dopo un lungo duello con Pierre Renet, Guerrero e Cervantes, tutti racchiusi in pochi secondi.

Un capolavoro: solo così si può invece definire il trionfo di Mika Ahola in questo GP di Turchia che ha lanciato il pilota del ]

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PRIMO GIORNOCLASSE E1: 1. Salminen (Husqvarna) in 51’46”37; 2.

Seistola (Husqvarna) a 2”10; 3. Thain (Honda) a 8”84; 4. Remes (KTM) a 37”66; 5. Santolino (KTM) a 1’21”24; 6. Deparrois (Kawasaki) a 1’34”57; 7. Gauthier (TM) a 1’52”42; 8. Planet (Sherco) a 1’54”41; 9. Felicia (Yamaha) a 2’31”93.

CLASSE E2: 1. Guerrero (KTM) in 51’15”01; 2. Cervan-tes (Gas Gas) a 8”67; 3. Meo (Husqvarna) a 18”72; 4. Aubert (KTM) a 23”71; 5. Renet (Husaberg) a 1’33”24; 6. Vogels (Husaberg) a 1’43”59; 7. Leok (TM) a 2’01”55; 8. Basset (Yamaha) a 2’23”43; 9. Albergoni (Husqvarna) a 2’45”89; 10. Goblet (Yamaha) a 2’51”99; 11. Reis (Honda) a 4’06”22; 12. Gutzeit (Yamaha) a 4’12”74; 13. Sahin (Gas Gas) a 38’32”47.

CLASSE E3: 1. Ahola (Honda) in 51’43”37; 2. Ljunggren (Husaberg) a 27”93; 3. Nambotin (Gas Gas) a 36”64; 4. Tarkkala (Husaberg) a 38”85; 5. Guillaume (Husqvarna) a 56”01; 6. Mena (Husaberg) a 56”91; 7. Fi-gueras (Gas Gas) a 1’24”62; 8. Salvini (Husqvarna) a 1’25”35; 9. Facchin (Honda) a 2’32”45; 10. Mossini (Beta) a 4’04”67; 11. Karlsson (KTM) a 4’08”17; 12. Ozdemir (KTM) a 19’57”29.

CLASSE JUNIOR: 1. Roman (KTM) in 52’14”72; 2. Hel-lsten (KTM) a 7”45; 3. Fortunato (Yamaha) a 7”51; 4. Dumontier (Yamaha) a 17”94; 5. Joly (Honda) a 21”86; 6. Guerrero (Yamaha) a 43”30; 7. Manzi (KTM) a 51”23; 8. Bellino (Husaberg) a 51”49; 9. D’Ambrosio (Honda) a 53”43; 10. Nikander (Husqvarna) a 56”75; 11. Redondi (Husqvarna) a 57”66; 12. Blythe (Honda) a 1’42”20; 13. Benavides (Husaberg) a 1’48”48; 14. Sjoo (Honda) a 1’48”92; 15. Lindholm (Honda) a 1’49”39; 16. Queyreyre (Yamaha) a 1’52”98; 17. Carlsson (Beta) a 1’54”72; 18. Caimi (Yamaha) a 2’04”72; 19. Oliveira (Yamaha) a 2’06”77; 20. Philippaerts De. (Beta) a 2’22”46; 21. Sola (KTM) a 2’56”52; 22. Rallo (Gas Gas) a 3’29”07; 23. Tor-lage (Yamaha) a 3’35”12; 24. Salsench (KTM) a 3’51”72; 25. Botella (KTM) a 3’53”90.

CLASSE 125 2T: 1. Manzi (KTM) in 53’05”95; 2. Olivei-ra (Yamaha) a 1’15”54; 3. Botella (KTM) a 3”02”67.

SECONDO GIORNOCLASSE E1: 1. Seistola (Husqvarna) in 1h00’15”31; 2.

Salminen (Husqvarna) a 2”59; 3. Thain (Honda) a 24”81; 4. Remes (KTM) a 35”73; 5. Santolino (KTM) a 1’18”96; 6. Deparrois (Kawasaki) a 1’49”85; 7. Gauthier (TM) a 2’00”42; 8. Planet (Sherco) a 2’55”64; 9. Felicia (Yamaha) a 3’03”81; 10. Ozgul (KTM) a 26’14”19.

CLASSE E2: 1. Meo (Husqvarna) in 59’37”70; 2. Renet (Husaberg) a 4”20; 3. Guerrero (KTM) a 7”27; 4. Cervan-tes (Gas Gas) a 10”96; 5. Leok (TM) a 2’20”72; 6. Goblet (Yamaha) a 2’59”58; 7. Albergoni (Husqvarna) a 3’00”52; 8. Aubert (KTM) a 3’01”77; 9. Basset (Yamaha) a 3’16”68; 10. Reis (Honda) a 4’07”57; 11. Curvalle (Sherco) a 4’42”85; 12. Gutzeit (Yamaha) a 5’23”37; 13. Senkalayci (KTM) a 21’25”06; 14. Sahin (Gas Gas) a 30’07”52.

CLASSE E3: 1. Ahola (Honda) in 1’00’14”56; 2. Tark-

kala (Husaberg) a 35”81; 3. Ljunggren (Husaberg) a 40”63; 4. Salvini (Husqvarna) a 1’08”07; 5. Mossini (Beta) a 1’21”91; 6. Mena (Husaberg) a 1’24”02; 7. Guillaume (Husqvarna) a 1’30”04; 8. Figueras (Gas Gas) a 2’02”50; 9. Facchin (Honda) a 3’30”99; 10. Karlsson (KTM) a 4’27”11; 11. Ozdemir (KTM) a 20’14”01; 12. Kuscu (KTM) a 24’44”13.

CLASSE JUNIOR: 1. Roman (KTM) in 1h01’20”61; 2. Dumontier (Yamaha) a 11”27; 3. Joly (Honda) a 19”19; 4. Fortunato (Yamaha) a 31”06; 5. Manzi (KTM) a 50”04; 6. Bellino (Husaberg) a 58”77; 7. Philippaerts De. (Beta) a 1’20”21; 8. Sjoo (Honda) a 1’22”05; 9. Nikander (Husqvar-na) a 1’30”51; 10. Benavides (Husaberg) a 1’43”55; 11. Oliveira (Yamaha) a 1’47”25; 12. Lindholm (Honda) a 1’54”13; 13. Queyreyre (Yamaha) a 2’00”71; 14. Hellsten (KTM) a 2’06”20; 15. Sola (KTM) a 2’28”98; 16. Caimi (Yamaha) a 2’36”73; 17. Redondi (Husqvarna) a 2’56”99; 18. Torlage (Yamaha) a 3’08”62; 19. Blythe (Honda) a 3’42”97; 20. Carlsson (Beta) a 4’00”54; 21. Moroni (KTM) a 4’05”52; 22. Rallo (Gas Gas) a 4’07”64; 23. Botella (KTM) a 4’10”25.

CLASSE 125 2T: 1. Manzi (KTM) in 1h02’10”65; 2. Oliveira (Yamaha) a 57”21; 3. Botella (KTM) a 3”20”21.

COSì IN CAMPIONATOClasse E1: 1. Salminen punti 189; 2. Remes 160; 3.

Seistola 156; 4. Thain 129; 5. Santolino 115.Classe E2: 1. Meo punti 182; 2. Cervantes 158; 3.

Renet 152; 4. Guerrero 139; 5. Aubert 124.Classe E3: 1. Ahola punti 194; 2. Nambotin 151; 3.

Ljunggren 147; 4. Tarkkala 136; 5. Mena 121.Classe JUNIOR: 1. Hellsten punti 167; 2. Joly 136; 3.

Manzi 120; 4. Roman 117; 5. Fortunato 112.Classe 125 2T: 1. Manzi punti 197; 2. Oliveira 177; 3.

Redondi 82; 4. Scott 68; 5. Burrel 49.

Doppietta di Manzi nella 125 2T

Leclassifiche

Enduro GP Turchia

team Honda-Zanardo solitario in vetta alla classifica iridata della classe E3. è presto per parlare di titolo, ma occorre anche sottolineare che Ahola dall’inizio del mon-diale è risultato il pilota più costante nei risultati, con una concentrazione in ogni prova tale da mettere in crisi tutti i suoi avversari.

E che dire gli italiani? Albergoni nella E2 è finito lontano dai primi: Simone è ancora alla ricerca del miglior feeling di guida. Nella E3, Fabio Mossini sabato ha centra-to una quinta posizione scaccia crisi dopo la sfortuna di venerdì per una botta rime-diata a una caviglia. Sempre in E3, Mauri-zio Facchin ha chiuso due volte in nona posizione.

Sabato e domenica si replica in Grecia.

mossini (21) nella e3 sabato è giunto quinto. il seConDo gioRno meo (8) ha CentRato la e2, seistola (4) la e1. sfoRtunato salvini (9), CaDuto sabato quanDo eRa seConDo Della e3.

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Thomas oldraTi si è riTiraTo venerdì dopo quaTTro prove speciali concluse due volTe in nona posizione e alTre due in

undicesima nella e1. sabaTo, il piloTa più rappresenTaTivo dell’enduro azzurro non è neppure parTiTo. cosa ha cosTreTTo oldraTi a un abbandono così clamoroso? a venTidue anni, oldraTi è viTTima dello sTress: ha avverTiTo i primi sinTomi al Gp d’iTalia in sicilia, ricorrendo subiTo alle cure di un medico. due seTTimane fa, aGli assoluTi d’iTalia, la sua neTTa

viTToria nella 250 4T sembrava avere Già scacciaTo l’ombra del problema con il quale diversi alTri aTleTi hanno avuTo a che fare come, per esempio, la nuoTaTrice federica pelleGrini e casey sToner. «venerdì ho preso il via, ma nelle mie condizioni non era il caso di rischiare» ha deTTo Thomas, che in Turchia ha così rinunciaTo a conTinuare la Gara. la speranza è che possa presTo lasciarsi dieTro quesTo problema così frequenTe nella socieTà moderna e in fuTuro possa vincere quel TiTolo mondiale che manca all’iTalia dal 2000.

Troppo stress

in Turchia

GARA ANTICIPATA DI UN GIORNOper Le eLezioni politiche svoltesi in Turchia domenica, la gara è stata anticipata di un giorno e si è così disputata venerdì e sabato. L’anticipo ha dato la possibilità a tutti i piloti di trascorrere una domenica di relax sulle spiagge turche di Fethiye.

per visionare il percorso

CONCORReNTI VeRI MARATONeTIiL caLdo infernale ha costretto tutti i migliori piloti del mondiale a impiegare un giorno per visionare a piedi i circa sei chilometri della speciale in linea. Per percorrerla una sola volta, infatti, ci volevano oltre due ore. A queste vanno aggiunte poco meno di due ore per una ricognizione a piedi della prova di cross e un’altra ora per l’estrema.

conTraTTi 2012

MeRCATO PILOTI GIà INFUOCATOahoLa, Aubert, Meo, Nambotin, Salminen, Salvini, Seistola, Albergoni, Guillaume, Thain sono tra i piloti che stanno già animando il mercato piloti 2012, avendo tutti in scadenza i rispettivi contratti. Ahola parlerà a luglio del possibile rinnovo con il team Honda-Zanardo. Stesso discorso per Aubert con la KTM e per Meo e Salminen con l’Husqvarna. Nambotin avrà a breve un incontro con la Gas Gas per la sua riconferma, anche se la KTM sarebbe alla finestra a guardare. Salvini resterebbe volentieri in Husqvarna, ma interessa ad almeno due team.

iTaLiani aL via in caLoDieci complessivamente i piloti italiani al via: uno nella E1 e E2, tre nella E3, cinque nella EJ. A questi vanno aggiunti il francese Aubert e il belga Melotte che hanno però licenza italiana; Aubert con l’MC Fornaroli di Piacenza, Melotte col Lumezzane.

La SpaGna doMina iL MondiaLe JUniorDue vittorie per Mario Roman nel mondiale junior: lo spagnolo è riuscito ad imporsi per la prima volta in questa classe dopo aver vinto nel 2010 la Coppa “Under 21” 125 2T ed essersi trasferito da quest’anno in Italia per allenarsi nella scuola di Alex Belometti. Secondo venerdì, il Antti Hellsten, leader della classifica, sabato è finito quattrodicesimo per alcune cadute in speciale. Un settimo e quinto posto per Jontahan Manzi, mentre sabato Deny Philippaerts è finito settimo. D’Ambrosio sabato si è invece ritirato per una distorsione al ginocchio sinistro dopo la nona posizione di venerdì. Redondi nelle due giornate è rimasto attardato per alcune cadute.

Senza La SpeciaLe proLoGoCome già avvenuto nel 2010, il GP di Turchia non ha visto disputarsi venerdì sera la speciale prologo. Inutile dire che tutti i team e i piloti hanno pienamente condiviso la decisione della giuria di annullare la prova per motivi di sicurezza in quanto questa speciale costringe solo agli straordinari gli addetti lavori.

caSeLLi in Grecia SULLa KTM di KniGhTL’americano Kurt Caselli correrà questo fine settimana il GP di Grecia sulla KTM 500 4T dell’infortunato David Knight, assistito sempre dal suo stesso tecnico italiano, Luca Luzzana. La decisione è stata presa dalla KTM per continuare lo sviluppo della moto del pilota inglese. Caselli prenderà parte anche ai GP di Romania e Andorra, disputando la Sei Giorni ad agosto in Finlandia.

iL Gp di TUrchia SU eUroSporT 2Eurosport 2 trasmetterà giovedì 16 giugno uno speciale di trenta minuti sul GP di Turchia. Il servizio andrà in onda dalle 18.30 alle 19.00.

BoTTUri rienTra in Grecia Dopo molti anni di presenza consecutiva a tutte le prove del mondiale, Alessandro Botturi non ha preso parte al GP di Turchia per motivi di famiglia. Rientrerà al GP di Grecia.

SviLUppo deLL’iniezione deLLa KTM 250 4T Continua lo sviluppo dell’iniezione Keihin con corpo farfallato da 42 mm sulle KTM 250 4T ufficiali di Remes e Oldrati da parte del responsabile tecnico della squadra Bruno Ferrari. Introdotta quest’anno sulle moto austriache della E1, l’iniezione sarà di serie sul modello 2012 della nuova 250 EXC-F bialbero con bilancieri a dito trattati DLC (Diamont Like Carbon) che comandano le quattro valvole in titanio, come sulla 350 di Aubert.

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TUTTO O NIENTE!Sempre più avvincente ed appassio-

nante il Trofeo ScooterMatic Extreme Italia che ha visto la seconda prova sici-liana ingarbugliare ancora di più i prono-stici rendendo praticamente indecifrabile la classifica della stagione.

Rientra il campione in carica Nicola Mannino, dopo l’infortunio del mese scorso che lo ha tenuto fuori dalla prima prova, con la solita fame di vittorie. Rien-tra, a distanza di molti anni, Carlo Stur-niolo ed è subito ad altissimi livelli. Si ri-vede Antonino Raspanti, nella sua forma migliore. Si rivede un ex campione italia-no Mario Tornera, cui bastano pochi giri per rimettersi avanti a tutti.

Ma “tutti” sono li, ammassati in pochis-simi decimi di secondo, pronti a sfruttare la minima esitazione.

Sulla Pista Concordia di Favara i big dell’Italia sono presentissimi alla bandie-ra verde della prima sessione di libere. Tredici leoni, pronti a darsi battaglia sul filo del centesimo di secondo. Spunta Mannino che mette dietro Morreale, Con-soli e Raspanti. Ma il primo turno di cro-nometrate ufficiali dice Mario Tornera: il messinese è in forma perfetta e decisis-simo a tornare avanti a tutti. Morreale è a 6 centesimi, Raspanti è ad un solo deci-mo, Sturniolo anche. Mannino è in se-conda fila davanti a Baldo Pintacoda (altro grande rientro dopo un infortunio in allenamento), Samuele Cuciti e Alber-to Consoli. Terza fila per Bonomo, Trova-to, Scianna e Mario Pintacoda. Tutto in 7 decimi di secondo!

Grande impegno nel secondo e deci-sivo turno di qualifica: Mannino scende sotto l’1’05” e si piazza davanti a tutti

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I LEONI SICILIANI

Due manche di fuoco fanno capire che il livello del Trofeo Sicilia è stellare: vince Raspanti su Mannino e Sturniolo

con Raspanti che però è vicinissimo con Morreale e Tornera incollati in prima fila. Seconda fila per Bona (che non aveva girato nel primo turno per un problema meccanico) su Consoli, Baldo Pintacoda e Sturniolo. Terza fila aperta da Scianna su Trovato Cuciti e Bonomo, mentre chiude lo schieramento Mario Pintacoda, non perfettamente a posto. Ma siamo sempre nell’ordine di divari irrisori.

LE GAREGiornata caldissima fuori e dentro la

pista: al via di gara 1 Tornera parte fortis-simo incalzato da Mannino, Consoli, Mor-reale, Bona e Raspanti che inseguono. Al termine del primo giro Mannino trova un varco e passa in testa, lasciando il gruppo in bagarre. Sarà la sua fortuna perché riuscirà a prendere un paio di secondi preziosissimi che conserverà fi-no alla fine. Dietro il gruppo in lotta per la seconda piazza diventa di nove ele-menti, con le posizioni che cambiano ad ogni giro. Consoli prova a ricucire lo strappo ma non ce la fa ed intanto Ra-spanti, partito male, si fa avanti. All’ottavo giro salta Sturniolo e si porta in seconda piazza, che difenderà fino alla bandiera a scacchi dagli assalti dello stesso Stur-niolo. Cuciti chiude in quarta posizione davanti a Consoli, Bona, Tornera e Bono-mo.

Gara 2 e questa volta Mannino non si fa pregare, prendendo subito la testa della gara pressato da Tornera e Morre-ale. Raspanti si trova addirittura ottavo e dovrà dare il massimo per ritornare in zona podio. Consoli intanto, dalla secon-da fila è addosso a Tornerà e Morreale, li

Consoli (23) si deve accontentare della quarta posizione finale, mantenendo la testa della classifica di Trofeo.

Morreale (55) chiude in quinta posizione ma è stato tra i protagonisti assoluti.

Sturniolo (5) sale sul terzo gradino del podio dopo aver lottato con i più veloci in questa sua gara di rientro alle competizioni dopo molti anni.

I piloti del Trofeo ScooterMatic Extreme Italia sono pronti al via per la seconda gara siciliana

sulla pista Concordia Karting di Favara.

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE [email protected]

Pos. Pilota Team 1m 2m Punti1 170 Raspanti Antonino TZT Racing 22 25 472 1 Mannino Nicola Mannino Racing 25 22 473 5 Sturniolo Carlo D’Agata 20 16 364 23 Consoli Alberto D’Agata 16 18 345 55 Morreale Elia Moto Sport La Bella 12 20 326 48 Cuciti Samuele DBR Racing 18 12 307 28 Bona Francesco P. MB Racing 15 13 288 29 Bonomo Francesco Marmitta 13 15 289 57 Pintacoda Mario Pintax No Limits 11 14 2510 12 Trovato Piero DBR Racing 10 11 2111 43 Tornera Mario MRT Mineo Racing 14 1 1512 37 Pintacoda Baldassare Caly Moto Racing 9 1 1013 87 Scianna Ignazio Scianna 1 1 2

Classifica Gara

Trofeo Scootermatic Extreme Italia Sicilia2a Prova - Motodromo Concordia - 5 giugno 2011

Secondo a pari punti con Raspanti, c’è il campione in carica Mannino (1), grande vincitore di gara1.

FOTOSPORT www.fotosport.biz

Pos. Pilota Team Tot1 23 Consoli Alberto D’Agata 842 170 Raspanti Antonino TZT Racing 753 12 Trovato Piero DBR Racing 654 55 Morreale Elia Moto Sport La Bella 645 48 Cuciti Samuele DBR Racing 586 57 Pintacoda Mario Pintax No Limits 497 1 Mannino Nicola Mannino Racing 478 29 Bonomo Francesco Marmitta 449 123 Mottola Andrea Moto 2t4t 4010 28 Bona Francesco P. MB Racing 3911 43 Tornera Mario MRT Mineo Racing 3912 87 Scianna Ignazio Scianna 3813 5 Sturniolo Carlo D’Agata 3614 15 Maggio Antonio DEV Corse 1815 37 Pintacoda Baldassarre Caly Moto Racing 10

Classifica Trofeo

pressa inducendo Tornera all’errore. Il messinese è costretto al ritiro, così come Piero Trovato che in gara 2 aveva recu-perato il passo giusto: una scivolata met-te fuori gioco i due ex mattatori del TN-SV.

Mannino questa volta però non riesce a mettere spazio fra lui e gli inseguitori, il cui svantaggio è sempre stato sotto i due secondi. Intanto Raspanti risale co-me una furia ed a metà gara si butta all’inseguimento del Campione italiano: il distacco è di un secondo e mezzo dal battistrada e risponde ad ogni tentativo di fuga di Mannino, abbassando il record della pista ad ogni giro, con in scia Mor-reale e Consoli. All’ultimo giro è ad otto decimi. Sembra fatta per Mannino anche se Raspanti guida sempre in carena. A poche curve dal traguardo però il messi-nese ha una leggera sbavatura e si ritro-va Raspanti incollato allo scarico: il cam-pione 2009 fiuta la preda e si butta all’interno in staccata, portandosi in te-sta. Mannino prova a replicare ma sente pronti anche Consoli e Morreale e rinun-cia all’attacco, troppo rischioso ai fini della classifica. Sul traguardo passano in volata Raspanti, Mannino, Morreale e Consoli, staccati di soli 7 decimi di se-condo. Quinto posto per Sturniolo, su Bonomo, Mario Pintacoda e l’ottimo Bo-na, mentre più staccati finiscono Cuciti e Trovato. Palma della sfortuna per Scian-na che non riesce a partire in gara 1 e compie solo 2 giri in gara 2

Per somma punti finiscono pari Manni-no e Raspanti ma il gradino più alto va al pilota del TZT Racing, vincitore di gara 2: “La dedico a mio nonno, a mio padre

NEXT ROUND: 3° NORD POMPOSA (FE) 11-12/6 - 3° SUD LATINA (LT) 18-19/6 - 3° SIC RACALMUTO (AG) 25-26/6

ed a tutti quelli che mi sono vicini – pre-cisa un felicissimo Raspanti – Abbiamo finalmente sistemato alcune cose ed ec-comi tornato ai massimi livelli. Mi sarei accontentato anche del secondo posto alle spalle di Mannino, ma ho creduto fi-no alla fine di poter vincere e, quando ho visto la sua sbandata, mi sono fiondato all’interno in staccata ed ho avuto ragio-ne. Gara bellissima, la più bella cui abbia partecipato”.

Mannino sorride e stringe la mano all’avversario: “E’ andata così, stavolta sono stato io a commettere un piccolo errore e Raspanti mi ha passato – am-mette il messinese – comunque lui, Mor-reale e Consoli hanno girato velocissimi: io abbassavo il tempo e loro recuperava-no. Grande Trofeo, questi sono i primi punti per me ma non mi do per vinto fino all’ultima gara”.

Per somma punti sale sul terzo gradi-no del podio Carlo Sturniolo, al rientro con gli scooter: “Vi confesso che quando ho chiuso gara 1 in terza posizione ho pianto di felicità – dice il catanese del Team Sant’Agata – Non me lo aspettavo di essere subito così competitivo. Ho visto un notevole salto in avanti del livel-lo dei piloti ed anche della correttezza in pista. Ci ho già preso gusto e non vedo l’ora di riscendere in pista di nuovo”.

In pista abbiamo visto 13 leoni lottare per ogni metro d’asfalto. Il livello dei pi-loti siciliani non è mai stato così alto. I piloti dei gironi Nord e Sud del Trofeo ScooterMatic Extreme Italia sono avver-titi…

Ilio Ascione

Raspanti (170) si è imposto sul gradino alto del podio sfoderando una grinta incredibile!A destra: La festa del podio con Raspanti sul gradino alto del podio davanti a Mannino, Sturniolo, Consoli e Morreale.

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CHE SPETTACOLO!Finisce uno a uno la sfida che vedeva

contrapposti Gianni Mannone e Pietro Riz-zo i due principali antagonisti del Trofeo ScooterMatic Extreme delle Regioni Sicilia che continuano la loro fuga in testa alla classifica generale dopo la seconda prova disputata sulla Pista Concordia di Favara in provincia di Agrigento. I due hanno ap-profittato anche delle disavventure degli avversari più accreditati per allungare il divario con una concorrenza che si sta fa-cendo sempre più incalzante.

Gia nelle libere viene fuori il nome di Rizzo: il pilota della MRT Mineo segna ot-timi tempi sin dalle prime tornate lasciando indietro Domino, Stabile e Giacalone, men-tre Mannone appare inizialmente un po’ in crisi.

Al primo turno di qualifica però Mannone è perfettamente a posto e si porta in pole position precedendo lo stesso Rizzo, Nizza e Stabile, mentre la seconda fila vede Can-cemi, Domino, Tornabene e Giacalone staccati di pochissimo.

Secondo turno e Mannone non riesce a scendere in pista, mentre Rizzo lima anco-ra qualche centesimo avvicinandosi alla pole. Terzo tempo per Nizza, anche lui in progressione così come Stabile. Alle loro spalle non cambia nemmeno l’ordine della seconda e terza fila.

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PAREGGIO FURIBONDO

LE GARESi spegne il semaforo di gara 1 ed i

primi tre partono a fionda. Il più lesto è Nizza che si porta in testa inseguito da Mannone e Rizzo. Il terzetto allunga senza problemi, approfittando anche di un pro-blema non risolto da Stabile che, nei primi giri, si ritrova con Giacalone, Domino e Cancemi incollati alla ruota. I tre di testa prendono un discreto margine e da metà gara cominciano una bagarre per il prima-to. Negli ultimi metri Rizzo riesce a mettere anche le ruote davanti ma Mannone conti-nua ad attaccare e riesce a passare all’in-gresso dell’ultima curva. I due arrivano sul traguardo in volata staccati di soli 28 mil-lesimi di secondo. Terzo chiude Nizza che si accontenta del piazzamento a 5 decimi dai primi due. Stabile è quarto dopo aver tenuto a bada l’ottimo Giacalone, inseguito da Cancemi e Domino.

In gara 2 Nizza prende 30 secondi di penalità per essersi mosso prima dalla gri-glia ma la cosa non gli porta vantaggio: infatti si trova ad inseguire Cancemi e Do-mino, partiti molto bene alle spalle dei soli-ti Mannone e Rizzo. I due battistrada allun-gano con decisione, lasciando in piena bagarre gli avversari, con Mannone che da la sensazione di riuscire a tenere a bada lo scatenato Rizzo. Dopo un paio di cambi di

In alto: il Trofeo ScooterMatic delle Regioni Sud a Binetto

A sinistra: Domino (14) si classifica quinto assoluto dopo due gare da incorniciare!

Sotto: Nizza (114) concluderà terzo in gara1 e sarà quarto finale dopo le due manche.

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE [email protected]

NEXT ROUND: 3° NORD POMPOSA (FE) 11-12/6 - 3° SUD LATINA (LT) 18-19/6 - 3° SIC RACALMUTO (AG) 25-26/6

Gargiulo (58) ha conquistato la vittoria in volata dopo due gare durissime.

posizione Mannone però commette un er-rore al quinto giro che da via libera a Rizzo. Il pilota della MRT Mineo non si lascia pre-gare e comincia ad inanellare giri veloci con un “uno due” all’ottavo e nono giro che gelano le speranze di rimonta di Mannone. Sul terzo gradino del podio chiude Stabile che amministra su Domino e Giacalone in calo nel finale, mentre Nizza (terzo sotto la bandiera a scacchi) viene classificato in settima posizione alle spalle di Cancemi.

Per la discriminante della vittoria in gara 2 sul gradino più alto del podio della se-conda prova del Trofeo ScooterMatic delle Regioni Sicilia sale Pietro Rizzo, al secon-do successo consecutivo: “Bella gara – commenta il pilota del team MRT Mineo – non mi aspettavo certo il regalo e credo comunque che sarei riuscito a vincere lo stesso. Per ora non penso alla classifica di Trofeo, punto a vincere anche la terza pro-va”.

Non si da pace Gianni Mannone: “Lo scooter era perfetto e potevo puntare al risultato pieno – racconta il rider di Domy

Racing – invece a metà gara ho commesso un errore e mi si è chiuso l’avantreno. Sono ripartito subito ma ormai il tempo perso era impossibile da recuperare. E’ solo colpa mia”.

“Ho penato tutto il weekend con il mio scooter ed alla fine sono anche contento del terzo posto in classifica – dice il porta-colori della DeV Corse – Però è avvilente vedere gli altri andar via e non poter fare nulla per contrastarli. In entrambe le gare poi mi sono dovuto anche difendere dagli attacchi di Giacalone rimontato come una furia”.

Si rammarica Mirco Nizza: “lo scooter era perfetto ed ho fatto una gran prima manche. In gara 2 invece sono partito un attimo prima, poi ho frenato, ma la frittata era già fatta. Pazienza”.

I piloti del “Sicilia” torneranno in pista il 25 e 26 giugno per la terza prova del Tro-feo ScooterMatic delle Regioni che si di-sputerà all’autodromo dei Templi a Racal-muto.

Ilio Ascione

Rizzo (164) ha conquistato la vittoria sull’impianto Concordia Karting, ma non si distacca in classifica da Mannone perché i due chiudono il weekend con lo stesso punteggio!

FOTOSPORT www.fotosport.biz

Classifica Gara

Trofeo Scootermatic Extreme Sud2a Prova - Motodromo Concordia - 5 giugno 2011

Pos. Pilota Team Tot1 164 Rizzo Pietro MRT Mineo Racing 972 64 Mannone Gianni Domy Racing 813 69 Stabile Davide DEV Corse 724 59 Cancemi Alfredo Baiamonte 705 14 Domino Daniele Baiamonte 676 114 Nizza Mirco Vito Racing 617 48 Giacalone Lorenzo DEV Corse 588 93 Tornabene Antonio Birilli Racing 409 18 Sinatra Marco Marmitta 3510 88 De Marco Claudio A. DEV Corse 3011 86 Calabrò Luigi Nico Racing 2912 98 Palmeri Salvatore Marmitta 3313 19 Munda Giuseppe FC Motors 13

Pos. Pilota Team Punti1 164 Rizzo Pietro MRT Mineo Racing 22 25 472 64 Mannone Gianni Domy Racing 25 22 473 69 Stabile Davide DEV Corse 18 20 384 114 Nizza Mirco Vito Racing 20 14 345 14 Domino Daniele Baiamonte 14 18 326 48 Giacalone Lorenzo DEV Corse 16 16 327 59 Cancemi Alfredo Baiamonte 15 15 308 18 Sinatra Marco Marmitta 11 13 249 93 Tornabene Antonio Birilli Racing 13 1 1410 98 Palmeri Salvatore Marmitta 12 1 1311 19 Munda Giuseppe FC Motors 12 1 13

Classifica Trofeo

Mannone (64) chiude secondo finale a pari punti con Rizzo, dopo due gare spettacolari.

Stabile (69) chiude il podio, ottenendo la terza posizione.

Page 46: 14 giugno - Motosprint 24

motosprint

90

Sportitalia

MinimotoItaliano

Velocitàal Mugello

coppa fmIin chiaro-scuro

5 giugno Coppa FMI - Organizzazione: M.C. Fi-

renze - Direttore di gara: Antonio Canu - Meteo: pioggia.

ClassificheTROFEO MOTOESTATE1000 STOCK: 1. Della Ceca (Ducati) 6

giri in 13’43”188; 2. Zerbo (BMW) a 8”638; 3. Dall’Aglio (Ducati) a 8”780; 4. Corradi (BMW) a 10”343; 5. Mauri (Ducati) a 14”790; 6. Filippini (BMW) a 15”745; 7. Gallina (BMW) a 18”101; 8. Pagani (BMW) a 23”116; 9. Santini (BMW) a 33”996; 10. Polo (Ducati) a 34”361; 11. Rinaldi (BMW) a 35”388; 12. Samarani (Aprilia) a 37”848; 13. Accornero (Ducati) a 46”997; 14. Foti (BMW) a 48”738; 15. Vivaldi (BMW) a 50”733; 16. Guerini (Aprilia) a 1’27”524; 17. Romagnoli (BMW) a 1’36”928; 18. Avvisti (BMW) a 1’37”003; 19. Pallini (Honda) a 2’17”764.

600 APERTA STOCK: 1. Eccheli (Yamaha) 9 giri in 18’10”464; 2. Civillini (Yamaha) a 0”980; 3. Falaschi (Suzuki) a 4”306; 4. Ri-naldi (Honda) a 5”520; 5. Bonfanti (Yamaha) a 12”118; 6. Bonati (Yamaha) a 12”828; 7. Corradi (Kawasaki) a 13”707; 8. Nocivelli (Honda) a 14”025; 9. Dalmazio (Honda) a 14”751; 10. Palladino (Yamaha) a 23”776; 11. Torresi (Yamaha) a 24”390; 12. Lumina-ri (Honda) a 31”294; 13. Falconi (Yamaha) a 33”129; 14. Perlini (Suzuki) a 33”416; 15. Bovelli (Yamaha) a 34”029; 16. Maggioni (Yamaha) a 35”283; 17. Barbieri (Kawasaki) a 36”234; 18. Valla (Yamaha) a 37”043; 19. Cabassi (Yamaha) a 42”677; 20. Vigliano (Yamaha) a 1’11”445; 21. Elia (Honda) a 1’21”393; 22. Iotti a 1’35”309; 23. Stopponi (Kawasaki) a 1’35”965; 24. Osler (Honda) a 1’55”576.

CLASSE 125 SPORT: 1. Locatelli (Mori-waki) 8 giri in 17’40”305; 2. Magro (Moriwa-ki) a 14”952; 3. Rinaldi (Aprilia) a 15”189; 4. Calgaro (Aprilia) a 15”305; 5. Fedi (Metrakit) a 16”304; 6. Lamberti (Kawasaki) a 17”181; 7. Loi (Moriwaki) a 18”916; 8. Baldassarre

I campionati regionali

SCARPERIA - Intenso week-end motociclistico al Mugello per l’appunta-mento della Coppa FMI in una giornata di maltempo. Partiamo dal campio-nato “di casa”, ovvero la Premier Cup, che ha registrato i successi di Cottini (600 Stock), Zorzi (600 Aperta) e Luca Pedersoli (Open); in quest’ultima gara da segnalare il grave incidente occorso ad Andrea Torello. Nel corso dell’ot-tavo giro è caduto, riportando lesioni alla testa. È stato intubato e trasportato in elicottero al Pronto Soccorso di Careggi. Attualmente non è più in rianima-zione e le sue condizioni sono in via di miglioramento.

Nella Motorex Cup, successi per Mauro Carzaniga nella 600 ed Alex Sas-saro nella 1000. Piloti in pista anche per il Trofeo Motoestate che ha incrocia-to il suo cammino con il Marco Papa Trophy. Nella 1000 Stock, a sola firma Mootestate, successo di Riccardo Cella Ceca, imitato da Andrea Locatelli (125 Stock), Davide Eccheli (600 Stock) e Paolo Blora (Open). Nel Trofeo 250 GP si è imposto Giacomo Lucchetti, e quindi, a conclusione della lunga carellata, i successi di Daniele Ventura (600) e Roberto Blunda (1000) nella Black Cup.

(Aprilia) a 29”651; 9. Masoni (Moriwaki) a 39”969; 10. Pagliani (Aprilia) a 46”695; 11. Facchetti (Aprilia) a 46”715; 12. Boscolo (Aprilia) a 46”842; 13. Scagnetti (Aprilia) a 47”293; 14. Verrengia (Aprilia) a 49”422; 15. Aliberti (Aprilia) a 1’13”396; 16. Casella (Aprilia) a 1’22”971; 17. Theffo (Aprilia) a 1’30”610; 18. Drago (Aprilia) a 1’31”306; 19. Modesti (Aprilia) a 1’35”262; 20. Tramarin (Aprilia) a 1’49”773; 21. Siri (Aprilia) a 1’51”840.

OPEN B.C. 1000: 1. Blora (Ducati) 10 giri in 19’35”606; 2. Traversaro (Honda) a 9”837; 3. Rampini (BMW) a 15”191; 4. Pez-zoli (Ducati) a 15”271; 5. Galante (BMW) a 16”350; 6. Patanè (BMW) a 20”963; 7. Tondo (Suzuki) a 30”391; 8. Banfi (MV Agusta) a 32”836; 9. Diprima (Kawasaki) a 37”713; 10. Laudati (Yamaha) a 38”148; 11. Armiraglio (Yamaha) a 48”165; 12. Antonioli (Yamaha) a 55”160; 13. Sassi (BMW) a 58”883; 14. Fratus (Honda) a 1’01”354; 15. Capaldo (Ya-maha) a 1’01”362; 16. Soldo (Yamaha) a 1’01”764; 17. Caffi (Suzuki) a 1’16”277; 18. Faletti (Honda) a 1’36”435; 19. Maifredi (Su-zuki) a 1’37”409; 20. Scalaberni (Yamaha) a 1’50”282.

CONTINENTAL BLACK CUPCLASSE 1000: 1. Blunda (Aprilia) 6 giri in

15’12”266; 2. Patané (BMW) a 16”800; 3. Rossi (BMW) a 57”991; 4. Aimo (Honda) a 58”242; 5. Lo Magno (Honda) a 1’38”300; 6. Iannaccone (KTM) a 1’43”929; 7. Sciacchita-no (Suzuki) a 1’48”828; 8. Marafioti (Honda) a 1’53”537; 9. Cochi (Suzuki) a 1’55”448; 10. Gesuelli (Honda) a 2’14”844; 11. Chiesa (Honda) a 2’21”744; 12. Migliazzo (Yamaha) a 2’47”493; 13. Bersani (BMW) a 2’55”990; 14. Di Martino (Honda) a 1 giro.

CLASSE 600: 1. Ventura (Yamaha) 9 giri in 18’12”776; 2. Sansavini (Yamaha) a 7”030; 3. Marelli (Yamaha) a 27”447; 4. Dorata (Honda) a 45”222; 5. Farinato (Yamaha) a 47”295; 6. Frosi (Yamaha) a 50”291; 7. Vival-di (Yamaha) a 51”181; 8. Schirò (Yamaha) a 53”918; 9. Cascone (Yamaha) a 53”918; 10. Giunta (Kawasaki) a 1’08”942; 11. Nadal

(Honda) a 1’09”250; 12. Serenari (Yamaha) a 1’16”296; 13. Soliani (Yamaha) a 1’19”073; 14. Milanesio (Honda) a 1’21”958; 15. Ma-nara (Yamaha) a 1’31”209; 16. Marzano (Yamaha) a 1’32”153; 17. Sabella (Yamaha) a 1’38”714; 18. Banno (Yamaha) a 2’03”888; 19. Netralli (Yamaha) a 2’04”008; 20. Trec-cani (Yamaha) a 1 giro.

CLASSE 250 GP: 1. Lucchetti (Aprilia) 6 giri in 15’44”876; 2. Ronzoni (Aprilia) a 10”142; 3. Gori (Yamaha) a 18”396; 4. Petri-ni (Honda) a 27”864; 5. Postmus (Yamaha) a 29”990; 6. Lugaresi (Honda) a 35”997; 7. Michelotto (Honda) a 1’06”286; 8. Becker (Yamaha) a 1’14”740; 9. Bronzoni (Aprilia) a 1’17”204; 10. Marchetti (Aprilia) a 1’23”362; 11. Orlandini (Aprilia) a 2’00”666; 12. Nico-cia (Yamaha) a 2’15”351; 13. Morselli (Ya-maha) a 1 giro.

PREMIER CUP600 APERTA: 1. Zorzi (Yamaha) 9 giri in

17’53”618; 2. Meschini (Honda) a 1”135; 3. Vigilucci (Yamaha) a 4”635; 4. Marconi (Ya-maha) a 4”785; 5. Marcheluzzo (Triumph) a 17”775; 6. Pirazzoli (Honda) a 20”982; 7. Iannone (Yamaha) a 21”099; 8. Falaschi (Su-zuki) a 21”906; 9. Palladino (Yamaha) a 21”961; 10. Ognibene (Yamaha) a 22”358; 11. Erbacci (Yamaha) a 22”566; 12. Gallo (Honda) a 28”036; 13. Rimondo (Yamaha) a 28”182; 14. Goffi (Honda) a 31”771; 15. Evangelista (Honda) a 34”579; 16. Longhi (Kawasaki) a 35”044; 17. De Marco (Yama-ha) a 40”861; 18. Berclaz (Yamaha) a 41”467; 19. Altomonte (Honda) a 41”632; 20. Vieri (Kawasaki) a 44”567; 21. De Rosa (Yamaha) a 1’08”188; 22. Tartaglia (Kawa-saki) a 1’08”305; 23. Dotti (Honda) a 1’16”471; 24. Spatari (Yamaha) a 1’16”471; 25. Varini (Honda) a 1’18”148; 26. Milani (Yamaha) a 1’24”426; 27. Lunghi (Yamaha) a 1’28”965; 28. Rasetti (Honda) a 1’29”045; 29. Vieri (Kawasaki) a 1’38”694.

600 STOCK: 1. Cottini (Honda) 6 giri in 14’23”333; 2. Pina (Yamaha) a 4”763; 3. Sportoletti (Yamaha) a 4”995; 4. Lotito (Ya-maha) a 7”637; 5. Raimondo (Yamaha) a 21”124; 6. Morreale (Kawasaki) a 21”379; 7. Scicchitano (Yamaha) a 33”767; 8. Stirpe (Honda) a 34”028; 9. Ziglioli (Yamaha) a 36”743; 10. Pallini (Yamaha) a 47”559; 11. Cima (Yamaha) a 54”267; 12. Magnanelli (Yamaha) a 1’04”376; 13. Caloroso (Yamaha) a 1’16”049; 14. Aloisi (Yamaha) a 1’18”307; 15. Fanzoni (Yamaha) a 1’20”671; 16. Favi (Yamaha) a 1’24”704; 17. Albertelli (Honda) a 1’25”561; 18. Berto (Suzuki) a 1’41”185; 19. Clivio (Yamaha) a 2’30”038; 20. Bolo-gnesi (Yamaha) a 2’30”208; 21. Gambatesa (Yamaha) a 2’46”817.

OPEN: 1. Pedersoli (Ducati) 8 giri in 15’31”227; 2. Corradi (BMW) a 0”489; 3. Di Vora (BMW) a 0”793; 4. Ciacci (BMW) a 11”013; 5. Blora (Ducati) a 11”290; 6. Mar-chetti (Suzuki) a 26”576; 7. Durigon (Suzuki) a 28”352; 8. Torello (Suzuki) a 29”561; 9. Andreozzi (FTR) a 30”118; 10. Sciacca (Hon-da) a 31”219; 11. Mercante (BMW) a 31”467; 12. Mueller (Suzuki) a 32”303; 13. Tonini (Aprilia) a 38”685; 14. Cedrini (Kawasaki) a 40”058; 15. Grilli (Yamaha) a 40”389; 16. Marras (Ducati) a 49”958; 17. Panella (Hon-da) a 50”819; 18. Tutino (Honda) a 50”871; 19. Signorin (Honda) a 51”240; 20. Bindella (BMW) a 53”252; 21. Cestari (Suzuki) a 57”366; 22. Migliorini (Suzuki) a 58”022; 23. Merlin (Honda) a 1’01”469; 24. Accornero (BMW) a 1’07”272; 25. Bardelli (Yamaha) a 1’09”912; 26. Di Giannicola (Honda) a 1 giro; 27. Bonutto (BMW) a 1 giro.

MOTOREX CUPCLASSE 1000: 1. Sassaro (Kawasaki) 10

giri in 19’39”868; 2. Piano (BMW) a 12”531; 3. Pilia (Kawasaki) a 12”818; 4. Antonellini

(BMW) a 19”911; 5. Poggi (Honda) a 20”132; 6. Cristini (BMW) a 21”235; 7. Marcolongo (Aprilia) a 29”318; 8. Para (BMW) a 37”211; 9. Fontanelli (Suzuki) a 40”185; 10. Sorren-ti (BMW) a 40”297; 11. Carlini (Honda) a 40”489; 12. Bettini (Yamaha) a 41”041; 13. Serra (Yamaha) a 41”131; 14. Conte (Kawa-saki) a 41”437; 15. Santini (BMW) a 41”656; 16. Cavallini (Yamaha) a 42”134; 17. Parril-lo (Yamaha) a 45”758; 18. Gilioli (Suzuki) a 51”225; 19. Pastorino (Kawasaki) a 1’00”270; 20. Stellin (Ducati) a 1’01”537; 21. Calderoli (Kawasaki) a 1’01”850; 22. Morini (Honda) a 1’09”387; 23. Carminati (Kawasa-ki) a 1’12”186; 24. Polcan (Kawasaki) a 1’17”538; 25. Chiodi (Honda) a 1’17”610; 26. Zaffelli (Suzuki) a 1’28”746; 27. Ascari (Ya-maha) a 1’28”924; 28. Perotti (Honda) a 1’33”210; 29. Stefanini (Honda) a 1’40”556; 30. Mugnai (Aprilia) a 1’52”774; 31. Macchi (Honda) a 1’54”013; 32. Passuello (Suzuki) a 1’54”365; 33. Ferraro (Bimota) a 2’07”936.

CLASSE 600: 1. Carzaniga (Honda) 9 giri in 18’07”294; 2. Ferrari (Yamaha) a 4”725; 3. Carta (Yamaha) a 5”035; 4. Corsini (Yama-ha) a 5”040; 5. Cini (Yamaha) a 12”597; 6. Cabello (Yamaha) a 12”641; 7. Massa (Ya-maha) a 13”509; 8. Pietrobon (Ducati) a 13”711; 9. Diomedi (Yamaha) a 22”488; 10. Trisorio (Kawasaki) a 23”007; 11. Brambilla (Ducati) a 28”193; 12. Raimondi (Yamaha) a 29”850; 13. Chiappa (Honda) a 33”813; 14. Gaggino (Yamaha) a 36”330; 15. Ambroso (Yamaha) a 39”284; 16. Semiglia (Honda) a 39”505; 17. Bijno (Kawasaki) a 42”874; 18. Bricchi (Yamaha) a 48”069; 19. Quirico (Ya-maha) a 48”885; 20. Bizzocchi (Honda) a 54”044; 21. Pietrobon (Ducati) a 55”680; 22. Craviari (Kawasaki) a 55”688; 23. Bonera (Triumph) a 56”483; 24. Ricca (Honda) a 57”620; 25. Ferrante (Honda) a 1’13”911; 26. Carra (Suzuki) a 1’21”085; 27. Baiardi (Yamaha) a 1’28”948; 28. Pennisi (Suzuki) a 1’29”744; 29. Scalvini (Kawasaki) a 1’33”171; 30. Berselli (Honda) a 2’14”574.

Forlì 5 giugno

Campionato italiano Minimoto, quarta prova - Direttore di gara: Fabio Sgarzi - Meteo: sereno.

andrea forlani, vincitore nelle minimoto open b.

motosprint

91

MiniGPe Yamaha R125 Cup

67NATIONAL & INTERNATIONAL

TITLES

12WORLD TITLES

ClassificheOPEN A: 1. Amati (Dm); 2. Mazzola (Polini); 3.

Chessa (Dm); 4. Barani (Phantom); 5. Car-bonera (Dm); 6. Petrarca (Dm); 7. Ponziani (Dm); 8. Paladini (Dm); 9. Borgognoni (Atm); 10. Costantino (Zpf).

B: 1. Forlani (Dm); 2. Mantovani (Dm); 3. Cotandini (Pasini); 4. Miozzi (Dm); 5. D’An-gelo (Phantom); 6. Lozza (Dm); 7. Pizzoli (Dm); 8. Bruno (Iame); 9. Sbrana (Grc); 10. Bucciarelli (Dm); 11. Gabriele (Dm); 12. Cetrullo (DM); 13. Mazzolai (Dm); 14. Cove-ri (Dm).

JUNIORA: 1. Foggia (Zpf); 2. Izzo (Zpf); 3. Rodi-

gari (Zpf); 4. Vietti (Polini); 5. Spinelli (Sg); 6. Bernardi (Polini); 7. Ferrara (Zpf); 8. Bo-noli (Sg); 9. Barberis (Sg); 10. Nepa (Sg); 11. Donnini (Sg); 12. Mollicone (Dm); 13. To-nassi (Zpf); 14. Cavalli (Dm).

B: 1. Bastianelli (Zpf); 2. Valequaranta-sei (Zpf); 3. Facco (Sg); 4. Ruiu (Zpf); 5. Di Costanzo (Zpf); 6. Pasqualotto (Pasini); 7. Benfante (Zpf); 8. Biancalana (Atm); 9. Cec-chi (Phantom); 10. Novali (Polini); 11. Cec-carelli (Dm); 12. Filippo (Sg); 13. Ignesti (Pasini); 14. Morelli (Sg).

C: 1. Casadei (Pasini); 2. Vargas (Sg); 3. Pizzoli (Dm); 4. Occhialini (Polini).

SAV: 1. Arcangeli (Grc); 2. Fusco (Sg); 3. Vocino (Zpf); 4. Patella (Polini); 5. Serinaldi (Polini); 6. Scognamiglio (Grc); 7. Cavaliere (Zpf); 8. Sparaciari (Polini); 9. Mazzullo (Po-lini); 10. Grasso (Sg); 11. Bartalesi (Dm).

Latina 29 maggio

Campionato italiano MiniGP e Yama-ha R125 Cup - Direttore di gara: Fede-rica Tiburzi - Meteo: variabile.

ClassificheJUNIOR 50GARA 1: 1. Bulega (Rmu); 2. Arbolino

(Rmu); 3. Perseghin (Grc); 4. Romeo (Mr); 5. Grassia (Honda); 6. Ciulla (Metrakit); 7. Speziale (Sg); 8. Ruiu (Grc); 9. Sabatucci (Seven); 10. Ferrante (Zpf); 11. Orsini (Zpf); 12. Nicoletti (Honda); 13. Litrico (Grc); 14. Sulsenti (Grc); 15. Morgante (Grc); 16. Arduini (Honda).

GARA 2: 1. Bulega (Rmu); 2. Romeo (Mr); 3. Ciulla (Metrakit); 4. Ferrante (Zpf); 5. Ruiu (Grc); 6. Nicoletti (Honda); 7. Setaro (Honda); 8. Perseghin (Grc); 9. Sa-batucci (Seven); 10. Spiranelli (Honda); 11. Orsini (Zpf); 12. Litrico (Grc); 13. Sul-senti (Grc); 14. Morgante (Grc); 15. Ardu-ini (Honda).

SENIOR 70GARA 1: 1. Manzi (Metrakit); 2. Bastia-

nini (Rmu); 3. Di Giannantonio (Honda); 4.

Gabellini (Honda); 5. Montella (Seven); 6. Scalbi (Zpf); 7. Castellini (Rmu); 8. Zacco-ne (Honda); 9. Zimbone (Grc); 10. Adragna (Metrakit); 11. Ciprietti (Bzm); 12. Gravina (Zpf); 13. Zanotti (Honda); 14. Caruso (Honda); 15. De Pascali (Honda); 16. Villa-magna (Grc).

GARA 2: 1. Manzi (Metrakit); 2. Zacco-ne (Honda); 3. Di Giannantonio (Honda); 4. Bastianini (Rmu); 5. Gabellini (Honda); 6. Montella (Seven); 7. Castellini (Rmu); 8. Scalbi (Zpf); 9. Zimbone (Grc); 10. Cipriet-ti (Bzm); 11. Zanotti (Honda); 12. Caruso (Honda); 13. Campioni (Grc); 14. Adragna (Metrakit); 15. Fabbri (Zpf); 16. Bortolozzo (Honda); 17. De Pascali (Honda).

YAMAHAR125 CUPGARA 1: 1. Mencarelli; 2. Mastrella; 3.

Gironi; 4. Di Lonardo; 5. Matturro; 6. El-messi; 7. Menozzi; 8. Mangani; 9. Santa-croce; 10. Sansanelli; 11. Falchetti; 12. De Pera; 13. Leonov; 14. Tirocchi; 15. Bo-ve.

GARA 2: 1. Mencarelli; 2. Gironi; 3. Pellegrini; 4. Mastrella; 5. Matturro; 6. Tirocchi; 7. Elmessi; 8. Di Lonardo; 9. Me-nozzi; 10. Mangani; 11. Santacroce; 12. Sansanelli; 13. Leonov; 14. De Pera; 15. Bove.

CalabriaMotta San Giovanni (RC) 8 maggio

Campionato enduro Calabria, seconda prova – Organizzatore: M.C. Reggio Cala-bria

ClassificheASSOLUTA: 1. Mercurio (KTM); 2. Surace

(KTM); 3. Callipo (KTM); 4. Tomasello An-drea (KTM); 5. Tomasello Angelo (KTM); 6. Angotti (Suzuki); 7. Martino (Honda); 8. Cu-iuli (KTM); 9. Grandinetti (Honda); 10. Vol-pe (Honda); 11. Lucina (KTM); 12. Maida (Yamaha); 13. Buscemi (Husqvarna); 14. Torcasio (KTM); 15. Orlando (KTM); 16. Marcello (KTM); 17. Mastroianni (KTM); 18. Tassone (KTM); 19. Pizzino; 20. Candreva (Honda); 21. Scarpelli (KTM); 22. Perri (Honda); 23. Vero (KTM); 24. Amato (KTM); 25. Villardi (KTM); 26. Stocchetti (Honda); 27. Bottoni (Honda); 28. Guzzo (Honda); 29. Lata (Beta); 30. Mandalà (Yamaha); 31. De Bella (TM); 32. De Luca (Honda).

MINIENDURO: 1. Scarpelli (KTM).SPORT: 1. Mercuri A. (KTM); 2. Mercuri

P. (KTM); 3. Gaetano (Honda); 4. Crudo (KTM); 5. Mirarchi (KTM); 6. Talarico (Hon-da); 7. Brindisi (Suzuki).

Enduroregionale

Page 47: 14 giugno - Motosprint 24

motosprint

92

Sportitalia

Velocitàa Magione

amatori scatenati in umbria

MAGIONE - Il ventenne ternano Andrea Conti è stato il più veloce tra gli oltre 300 piloti presenti all’Autodromo dell’Umbria. Conti ha dominato nella Michelin 1000, girando in 1’11”, mentre nella 600 si è imposto il toscano Matteo Antoni. Nell’altro monogomma, targato Bridgestone, vittorie per il diciottenne Lorenzo Garofoli (600) e per il “senatore” Federico Clementini (1000), quasi imbattibile sul circuito di casa. Griglie piene e gare sempre combattute tra gli Amatori con successi, nella 600, di Falconi (Base) e Bongi (Avanzata) e, nella 1000, di Andriulli (Base) e Papi (Avanzata). Schieramento al completo anche nel Trofeo Interforze con Diego Pilia sul gradino più alto del podio.

Diego Mancuso

29 maggio Trofeo Italiano Amatori – Michelin

Power Cup – Bridgestone Champions Challenge – Trofeo Interforze (per tutti, 2.a prova) - Organizzazione: MC Autodro-mo dell’Umbria – Direttore di gara: Raf-faele Trapanese – Condizioni meteo: sole.

ClassificheMICHELIN POWERCUP 600: 1. Antoni (Yamaha) 15 giri in

18’50”699; 2. Troiani (Yamaha) a 3”143; 3. Zappa (Honda) a 3”143; 4. Altomonte (Hon-da) a 8”371; 5. Pusceddu (Yamaha) a 8”547; 6. Cipiciani (Yamaha) a 12”966; 7. Abati (Honda) a 14”131; 8. Da Silva (Honda) a 20”630; 9. Sartori (Kawasaki) a 25”364; 10. Dagnino (Yamaha) a 26”208; 11. Camilletti (Yamaha) a 27”073; 12. Luzzi (Yamaha) a 39”691; 13. Mazza (Yamaha) a 39”770; 14. Tartarini (Yamaha) a 47”847; 15. Di Simone (Yamaha) a 49”958; 16. Scalcione (Yamaha) a 59”423; 17. Magro (Suzuki) a 1’04”016; 18. Gallo (Suzuki) a 1’04”016; 19. Scampoli a 1’05”528; 20. Casamatta (Yamaha) a 1’07”267; 21. Mailli (Suzuki) a 1’07”411; 22. Cenciotti (Yamaha) a 1 giro; 23. Colombo (Yamaha) a 1 giro.

CUP 1000: 1. Conti (Honda) 15 giri in 18’07”207; 2. Mereu (Yamaha) a 23”068; 3. Pavanini (Aprilia) a 23”377; 4. Franchi (Du-cati) a 25”206; 5. Fontanelli (Yamaha) a 37”695; 6. Pasqualato (Kawasaki) a 39”904; 7. Rossi (Honda) a 40”336; 8. Tutino (Honda) a 41”261; 9. Mugnai (Aprilia) a 42”591; 10. Conti (Suzuki) a 43”441; 11. Armetti (Hon-da) a 47”998; 12. Fornasiero (Kawasaki) a 54”770; 13. Cocchi (Ducati) a 58”934; 14. Catani (Honda) a 1’01”240; 15. Arghittu (Ducati) a 1’01”267; 16. Fasanella (Aprilia) a 1’15”380; 17. Ciarrocchi (Suzuki) a 1’18”102; 18. Liverani (Ducati); 19. Vincenzi (Suzuki); 20. Gilberti (Suzuki); 21. Saviozzi (Suzuki); 22. Verrascina (Suzuki); 23. Villa-ni (Suzuki); 24. Zani (Ducati); 25. Cassani (Ducati); 26. Lattavo (Yamaha); 27. Tosoni (Suzuki) tutti a 1 giro.

AMATORI600 BASE: 1. Falconi (Yamaha) 15 giri in

19’06”607; 2. Bottani (Yamaha) a 5”561; 3.

Adani (Yamaha) a 10”874; 4. Buttafarro (Honda) a 16”841; 5. Manieri (Kawasaki) a 21”273; 6. Carollo (Suzuki) a 21”654; 7. Amici (Yamaha) a 31”895; 8. Vernetti (Kawa-saki) a 34”526; 9. Serafini (Yamaha) a 45”394; 10. Giubilei (Honda) a 46”203; 11. Federzoni (Yamaha) a 50”499; 12. Romi (Ducati) a 52”645; 13. Zani (Yamaha) a 57”343; 14. Chiappetto (Yamaha) a 57”412; 15. Rubessi (Yamaha) a 1’05”681; 16. Spino-sa (Yamaha) a 1’07”965; 17. Tondinelli (Honda) a 1’08”131; 18. Yakhnich (Yamaha) a 1’09”504; 19. Modugno (Honda) a 1’09”925; 20. Bianchi (Kawasaki) a 1’13”935; 21. Lombardo (Yamaha) a 1’19”722; 22. Salati (Triumph) a 1’19”752; 23. Modugno (Honda) a 1 giro; 24. Falgiano (Yamaha) a 1 giro; 25. Stori (Ducati) a 2 giri.

1000 BASE: 1. Andriuli (Yamaha) 15 giri in 19’15”625; 2. Garattini (Yamaha) a 14”931; 3. Mennito (Yamaha) a 19”596; 4. Del Greco (Yamaha) a 20”594; 5. Zucconi (BMW) a 26”771; 6. Ramponi (Aprilia) a 33”506; 7. Ronchetti (Yamaha) a 34”607; 8. Falco (Suzuki) a 35”813; 9. Ronca (Kawasa-ki) a 37”127; 10. Levada (Ducati) a 39”153; 11. Caserta (Honda) a 52”068; 12. Campoli (Yamaha) a 54”569; 13. Aloi (Ducati) a 1’05”894; 14. Cecconi (Suzuki) a 1’08”252; 15. Brambilla (Ducati) a 1’13”749; 16. Log-getto (Suzuki) a 1’17”945; 17. Senestro (Su-zuki) a 1’23”023; 18. Bellingeri (Aprilia) a 1’26”669; 19. Zanirato (Kawasaki) a 1’34”281; 20. Schiavone (Aprilia) a 1’40”749; 21. Caporale (Aprilia) a 2’09”963; 22. Pizza-leo (Kawasaki) a 1 giro.

AMATORI 600BASE AVANZATO: 1. Bongi (Kawasaki)

15 giri in 18’57”717; 2. Gilardi (Yamaha) a 7”798; 3. Saporito (Yamaha) a 20”147; 4. Martini (Yamaha) a 22”919; 5. Ticini (Yama-ha) a 23”275; 6. Orsini (Yamaha) a 29”413; 7. Sorgato (Yamaha) a 29”983; 8. Villani (Honda) a 30”414; 9. Baraccani (Honda) a 31”241; 10. Cesari (Yamaha) a 32”210; 11. Mancini (Yamaha) a 35”405; 12. Lumini (Ya-maha) a 36”586; 13. Campanile (Honda) a 39”223; 14. Corvo (Honda) a 40”918; 15. Russo (Yamaha) a 41”671; 16. Albini (Yama-ha) a 44”386; 17. Castellani (Yamaha) a 48”289; 18. Brancher (Yamaha) a 48”940; 19. Nardi (Yamaha) a 51”521; 20. Zucconi (Honda) a 53”261; 21. Rudelli (Yamaha) a 56”069; 22. Pellegrini (Yamaha) a 57”196;

Emilia-RomagnaFebbio di Villaminozzo (RE) 8 maggio

Campionato regionale emiliano roma-gnolo enduro, prima prova – Organizza-tore: M.C. Crostolo - Metteo: variabile.

ClassificheASSOLUTA: 1. Donelli (KTM); 2.

Bernardi (Husqvarna); 3. Fiaccadori (Suzuki); 4. Lilli (Honda); 5. Alvisi (HM); 6. Rossi (Suzuki); 7. Bondavalli Jorden (KTM); 8. Montelaghi (KTM); 9. Lelli (KTM); 10. Lenzi (KTM); 11. Mat-teoni (KTM); 12. Bondavalli Joe (KTM); 13. Traversi (Husaberg); 14. Alberti (Honda); 15. Bacci (KTM); 16. Ferrari (KTM); 17. Lucchesi (Yamaha); 18. Zanetti (Honda); 19. Armani (HM); 20. Franchi (KTM); 21. Cravedi (Hon-da); 22. Sesenna (TM); 23. Aguzzoli (Kawasaki); 24. Comastri (Honda); 25. Boracchi (Yamaha); 26. Draghi (KTM); 27. Maestrami (KTM); 28. Framarin (KTM); 29. Agostini (Honda); 30. Pre-gnolato (Husqvarna); 31. Visconti (Su-zuki); 32. Elmi (Honda); 33. Vannucchi (KTM); 34. Becchetti (Honda); 35. Ber-cella (Honda); 36. Pedrini (Honda); 37. Stefanini (Usaberg); 38. Barborini (Honda); 39. Alfieri (Suzuki); 40. Mau-ri (Yamaha); 42. Fulcini (Honda); 43. Elmi (Honda); 44. Zanrè; 45. Cailotto (KTM); 46. Favari (KTM); 47. Cesari (Husaberg); 48. Zaccaria (Beta); 49. Bertani (KTM); 50. Fanticini (KTM); 51. Barbieri (Beta); 52. Prandini (KTM); 53. Losi (Suzuki); 54. Carta (Honda); 55. Zanzi (KTM); 56. Hilber (Honda); 57. Medici (KTM); 58. maz-zocchi (Suzuki); 59. Bosi (Yamaha); 60. Manfredi (Suzuki); 61. Mucci (Ka-wasaki); 62. Algeri (Yamaha); 63. Gui-dotti (Yamaha); 64. Tedaldi (Gas Gas); 65. Evangelisti (KTM); 66. Maestrello (KTM); 67. Garavelli (Yamaha); 68. Mantovani (Husqvarna); 69. Zorzi (KTM); 70. Conciatori (KTM); 71. Ca-novi (Beta); 72. Gandolfi (KTM); 73. Savazzi (KTM); 74. Ruffini (HM); 75. Razzini (KTM); 76. Fiocchi (KTM); 77. Civa (KTM); 78. Dallarda (Yamaha); 79. Pagliani (KTM); 80. Calanchi (Be-ta); 81. Covati (KTM); 82. Novello (Gas Gas); 83. Milani (HM); 84. Giubblesi (Parma); 85. Cremonini (Beta); 86. Franchi (KTM); 87. Aldrovandi (KTM); 88. Gironi (KTM); 89. Menin (KTM); 90. Gilardi (KTM); 91. Lapina (KTM); 92. Valicelli (KTM); 93. Bergonzi (Yama-ha); 94. Veneziani (KTM); 95. Dal (Honda); 96. Frattini (Beta); 97. Gioac-chini (KTM); 98. Aimi (KTM); 99. Bosio (Gas Gas); 100. Lazzarin (KTM); 101. Ruffini (KTM); 102. Righetti (KTM); 103. Debbia (Yamaha); 104. Lerna (KTM); 105. Malaguti (Yamaha); 106. Gandolfi (Gas Gas); 107. De Marchi (Beta); 108. Castagna (KTM); 109. Or-fei (KTM); 110. Basini (KTM); 111. Sorboni (KTM); 112. Lambri (KTM); 113. Cacciavellani (KTM); 114. Mozzi (KTM); 115. Occhio (KTM); 116. Para-tici (Kawasaki); 117. Petazzini (KTM); 118. Vellani (KTM); 119. Atticciati (KTM); 120. Baistrocchi (KTM); 121. Veratti (Yamaha); 122. Nasetti (KTM); 123. Sereni (KTM); 124. Aspetti (KTM); 125. Dattaro (KTM); 126. Sam-bin (Yamaha); 127. Ferri (KTM); 128. Minarello (Gas Gas); 129. Molinari

(KTM); 130. Noro (KTM); 131. Menozzi (Husqvarna); 132. Luppi (Beta); 133. Ferretti (Beta); 134. Felici (TM); 135. Casolari (KTM); 136. Bercella (HM); 137. Pederzoli (Yamaha); 138. Lom-bardo (Husqvarna); 139. Ralli (Hon-da); 140. Municella (Honda); 141. Gu-glielmi (KTM); 142. Grimaldi (Hu-sqvarna); 143. Girotti (KTM); 144. Furlotti (KTM); 145. Ghigliotto (KTM); 146. Matarozzi (KTM); 147. Gaioli (Su-zuki); 148. Rotondo (Husqvarna); 149. Ghirri (KTM); 150. Fontana (HM); 151. Mainardi (Beta); 152. Bignardi (Yama-ha); 153. Sorboni (KTM); 154. Tanzi (KTM); 155. Grassi (Yamaha); 156. Pe-scetta (KTM); 157. Tinti (Beta); 158. Camurri (KTM); 159. Malaguti (KTM); 160. Tadini (KTM); 161. Molinari (Usa-berg); 162. Coppini (Yamaha).

LiguriaIsolabona (MI)8 maggio

Campionato ligure enduro, quarta prova – Organizzatore: M.C. Bordighera – Direttore di gara: Gianni Culazzo – Me-teo: sereno

Classifiche125 2T: 1. Martini; 2. Di Maria; 3. Raggio

(Husqvarna); 4. Dellai; 5. Vescia; 6. Postu-ma; 7. Grasso; 8. Ziino; 9. Bonifazio; 10. Rossi; 11. Ascione (Husqvarna); 12. Grame-gna; 13. Dellai; 14. Mezzacasa; 15. Girini; 16. Berretta (tutti gli altri su KTM).

ASSOLUTI: 1. Gallino (KTM); 2. Dall’Ava (KTM); 3. Marmi (HM); 4. Maule (KTM); 5. Gandolfo (Husqvarna); 6. Casaretto (Hu-sqvarna); 7. Volpato (Gas Gas).

250 2T: 1. Rossi (Yamaha); 2. Compalati 3. Marconi; 4. Ferratusco; 5. Molinari (HM); 6. Rasia; 7. Ludi (Gas Gas); 8. Lagorio; 9. Briatore; 10. Poirè (Fantic); 11. Maggioli; 12. Borreani; 13. Santucci (Fantic); 14. Be-stagno; 15. Data; 16. Parodi (TM); 17. Fava-li; 18. Ferrando (tutti gli altri su KTM).

250 4T: 1. Sanguineti (HM); 2. Scali (Su-zuki); 3. Maia (Suzuki); 4. Segre Fantoli (HM); 5. Rossi (Suzuki); 6. Russi (Husqvar-na); 7. Perotti (HM); 8. Orbani (HM); 9. Pe-rotti (HM); 10. Panarelli (KTM); 11. Tassano (HM); 12. De Nuzzo (Husqvarna); 13. Cuneo (HM); 14. Messaggi (KTM); 15. Lo Nardo (HM); 16. Vanni (Honda); 17. Verbicara (Ya-maha); 18. Contrera (HM); 19. Avena (HM); 20. Sità (KTM); 21. Forte (KTM); 22. Gazza-no (HM).

ELITE: 1. Mangini (Beta).450 4T: 1. Simonetti (Beta); 2. Sanguine-

ti (HM); 3. Criscione (Suzuki); 4. Oliva (Su-zuki); 5. Mescia (HM); 6. Peracini (KTM); 7. Gandolfo (Husqvarna); 8. Raso (Beta); 9. Barberis (KTM); 10. Bruzzo (Husqvarna); 11. Foschini (Husqvarna); 12. Spallarossa (HM); 13. Chioino (KTM); 14. Bandini (KTM); 15. Castellana (Yamaha); 16. Iannelli (Ya-maha); 17. Gazzari (Beta); 18. Balestracci (Husqvarna); 19. Traversaro (TM); 20. Gian-cone (HM); 21. Mondino (HM); 22. Amoretti (Honda); 23. Cantini (Husaberg); 24. More-sco (Husaberg).

500 4T: 1. Porcella (Husaberg); 2. Pre-sutti (KTM); 3. Lagorio (Husqvarna); 4. Biancheri (KTM); 5. Berro (KTM); 6. Volpe (Husaberg).

VETERANI: 1. Grasso (KTM); 2. Buccheri (Suzuki); 3. Pavone (TM); 4. Pelle (KTM); 5. Adofaci (KTM); 6. D’Elia (KTM); 7. Canepa (KTM); 8. Proto (KTM); 9. Biancheri (KTM); 10. Mezzacasa (KTM).

motosprint

93

23. Impagliazzo (Honda) a 58”142; 24. Cu-ratolo (Yamaha) a 59”854; 25. Lybimova (Yamaha) a 1’11”275; 26. Di Ghionno (Yama-ha) a 1’15”636.

AMATORI 1000BASE AVANZATO: 1. Papi (Yamaha) 15

giri in 18’53”516; 2. Storai (Honda) a 2”162; 3. Lunardini (Ducati) a 6”621; 4. Giuliani (Kawasaki) a 6”917; 5. Segata (Suzuki) a 10”555; 6. Pignotti (BMW) a 14”594; 7. Illu-minato (Suzuki) a 16”597; 8. Fiorini (Honda) a 24”021; 9. Lezandosky (Yamaha); 10. Se-piacci (MV Agusta) a 29”239; 11. Orlando (Honda) a 29”659; 12. Gramisci (Suzuki) a 30”969; 13. D’Andrea (BMW) a 37”774; 14. Dignami (Yamaha) a 38”802; 15. Menossi (Suzuki) a 40”245; 16. Caggiano (Suzuki) a 44”387; 17. Focardi (Honda) a 44”820; 18. Olivari (Honda); 19. Martinelli (Ducati) a 59”793; 20. Caproli (Kawasaki) a 1’00”001; 21. Chiodi (Honda) a 1’00”237; 22. Iannello (Yamaha) a 1’07”480; 23. Russo (Kawasaki) a 1’08”138; 24. Natali (Honda) a 1 giro; 25. Baldazzi (Yamaha) a 1 giro; 26. Felici (Apri-lia) a 1 giro.

AMATORI (FINALINA): 1. Turina (Honda) 15 giri in 19’40”495; 2. Fragapane (Honda) a 3”799; 3. Marini (Honda) a 7”864; 4. Cedra (Suzuki) a 16”567; 5. Stopponi (Kawasaki) a 29”172; 6. Carubini (Yamaha) a 32”537; 7. Ligabue (Yamaha) a 41”962; 8. Vaccari (Ya-maha) a 43”765; 9. Antoniazzi (Kawasaki) a 46”000; 10. Verzeni (Yamaha) a 46”636; 11. Di Loreto (Suzuki) a 47”901; 12. France-schini (Yamaha) a 49”068; 13. Gallone (Hon-da) a 1 giro; 14. Pierobon (Kawasaki) a 1 giro.

BRIDGESTONESTK 600: 1. Garofoli (Yamaha) 15 giri in

18’51”757; 2. Contaldo (Honda) a 4”031; 3. Toffanin a 6”372; 4. Ferro a 9”937; 5. Mico-chero a 22”073; 6. Cassani a 26”119; 7. Celli a 34”174; 8. Bressan a 39”636; 9. Vin-cenzi (Kawasaki) a 44”464; 10. Desiderio-scioli a 48”574; 11. Tavaroli a 51”645; 12. Giovannini (Honda) a 51”665; 13. Abbrucia-

ti a 52”162; 14. Boccalari (Kawasaki) a 56”896; 15. Lagonigro (Suzuki) a 1’07”133; 16. Cecchi a 1’07”644; 17. Mancin a 1’08”605; 18. Sparvoli a 1’16”789; 19. Dal Canto a 1 giro (tutti gli altri su Yamaha).

1000 STK OPEN: 1. Clementini (Yamaha) 15 giri in 18’22”632; 2. Tomassoni (BMW) a 4”909; 3. Brutti (Honda) a 10”054; 4. Poggi (Honda) a 13”304; 5. Conti (Yamaha) a 15”711; 6. Pastorino (Kawasaki) a 34”191; 7. Tortora (Yamaha) a 37”483; 8. Zanotto (Ducati) a 42”532; 9. Mantoni (Honda) a 43”707; 10. Oliva (Suzuki) a 44”402; 11. Al-banese (Aprilia) a 49”437; 12. Baglioni (Ya-maha) a 55”199; 13. Barone (Suzuki) a 57”103; 14. Mulattieri (Suzuki) a 58”240; 15. Rosadi (Yamaha) a 58”509; 16. Richeldi (Yamaha) a 1’02”890; 17. Bruscella (Aprilia) a 1’04”010; 18. Lombardi (Suzuki) a 1’12”384; 19. Sirveni (Yamaha); 20. Pitorri (Suzuki); 21. Danti (Suzuki); 22. Rubini (Su-zuki) tutti a 1 giro; 23. Cilli (Yamaha) a 2 giri.

TROFEO INTERFORZE 600-1000: 1. Pilia (Honda) 15 giri in 18’37”591; 2. Traini (Ya-maha) a 6”804; 3. Castaldo (Honda) a 20”934; 4. Marsella (Aprilia) a 22”130; 5. Guglielmini (Yamaha) a 29”281; 6. Pepe (Kawasaki) a 30”675; 7. Felicioni (Yamaha) a 30”760; 8. Rinaldi (Yamaha) a 31”268; 9. Romano (Honda) a 33”279; 10. Malaspina (Yamaha) a 34”891; 11. Franquillo (Honda) a 50”660; 12. Gaspari (Honda) a 51”402; 13. Sereni (Yamaha) a 53”684; 14. Settembrini (Kawasaki) a 54”979; 15. D’Angeli (Kawasa-ki) a 55”116; 16. Guercini (Yamaha) a 55”209; 17. Caprani (Honda) a 1’03”287; 18. Renzi (Honda) a 1’07”318; 19. Salvati (Ka-wasaki) a 1’11”487; 20. Angelucci (Honda) a 1’14”444; 21. Lamberti (Suzuki); 22. Se-reni (Yamaha); 23. Benvenuti (Yamaha); 24. Filippi (Kawasaki); 25. Corona (Yamaha); 26. De Simone (Yamaha); 27. Baldini (Ya-maha); 28. Squarcialupi (Honda); 29. Mai-dano (Kawasaki) tutti a 1 giro; 30. Picicco (Yamaha) a 2 giri; 31. Gavin (Ducati) a 2 giri.

sopra, lorenzo garofoli, vincitore della bridgestone stock 600, sul podio con contaldo (secondo). claudio papi (199) ha vinto tra gli amatori 1000 base avanzato, mentre mirco falconi (in alto) ha battuto tutti nella 600 base.

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CASTELLETTO DI BRANDUZZO (PV) – Si dice “scooter” e si pensa al cinquanti-no per andare a scuola o al “ruote al-

te” che scivola nel traffico per raggiungere l’ufficio. Difficilmente si legano questi mezzi a un’idea di sportività che vada oltre lo sca-rico aperto o qualche curva sulle colline. Eppure... Eppure alcuni strizzano l’occhio all’uso più disinibito; come il Piaggio Zip e lo Yamaha TMax, l’uno tra i 50 cm3 e l’altro tra i maxi-scooter. Già in versione standard per-mettono di togliersi qualche sfizio, senza rinunciare alle caratteristiche di praticità e comfort che solo gli scooter possiedono.

Ma ci si può spingere ben oltre, c’è chi addirittura ci corre. E chi lavora per portarli all’estremo, come la Polini che allestisce preparazioni di tutti i livelli per chi con gli scooter scende in pista. Soprattutto con “quei” due scooter. Provare quelli con la nuova generazione di kit dell’azienda berga-masca, impegnati nei trofei organizzati dalla stessa Polini, l’Italian Cup ed il Trofeo Maxi Scooter, è un’esperienza da ricordare.

I due campionati ovviamente sono molto

Prova racing Scooter Polinidi Alessandro Frabetti

SuperPol...Nati per il diporto, trasformati in tigri. In sella agli scooter Polini da gara

diversi: il primo riguarda i 2 tempi ed è diviso in quattro categorie: Amatori (70 cm3, ideale per cominciare, elaborazioni limitate e kit anche di altri costruttori concorrenti di Poli-ni); Trofeo (70 cm3, si usano i kit Polini meno recenti per limitare i costi); 70 Open (70 cm3, il costruttore del kit di elaborazione è libero, carburatore fino a 19 mm Ø sui Piaggio e fino a 28 sui Minarelli per uniformare le presta-zioni); infine 94 Open (94 cm3, carburatore libero così come il costruttore dei kit). Per tutte le categorie, monogomma Sava con tre mescole da asciutto (media, soffice, super-soffice) ed una da bagnato. Il secondo trofeo riguarda i più grossi 4 tempi: a seconda del grado di elaborazione, si divide in tre catego-rie (Superstock, Supersport e Superbike) aperte a tutti gli scooter ed a tutti i prepara-tori di kit. Ulteriori informazioni sui siti www.polini.com e www.trofeomaxiscooter.it .

Gli scooter del nostro test sono cinque: uno Yamaha Jog 70, due Piaggio Zip (70 e 94 cm3), due Yamaha TMax; i due 70 apparten-gono alla categoria Open mentre i due ma-xiscooter alla Supersport.

motori da 5o CV Con un tiro sorprendente per i due tmax del team la greCa, preparati Con i pezzi polini. possono arriVare a 200 km/h su un rettilineo suffiCientemente lungo. a sinistra e sotto la Versione 2011, a destra quella del 2007.

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]

Il test parte con lo Yamaha Jog, scooter dalla posizione di guida compatta, caratte-rizzato dal manubrio sensibilmente alto ri-spetto alla sella e, caratteristica unica tra gli scooter provati, da un bel paio di staffe da moto fissate al telaio, dietro alla pedana classica; i piedi in questo modo hanno un buon appoggio e non è necessario muoverli durante la guida. Quando si comincia a spin-gere, sembra di avere una bicicletta con 23 cavalli: lo scooter è veloce nello scendere in piega, i cambi di direzione rapidi e poco fati-cosi. Il limite maggiore della ciclistica è la stabilità nelle curve con l’asfalto sconnesso: sembra che l’anteriore fatichi ad assorbire le irregolarità ma, dato che la forcella dello scooter del test era quasi standard, è un problema che si può ritenere facilmente ri-solvibile. Viceversa, la frenata colpisce sia per efficacia che per costanza di rendimento: la risposta è proporzionale alla pressione applicata sulla leva del freno anteriore, così come è buona la stabilità dello scooter, a conferma dell’efficacia del telaietto di irrigi-dimento montato tra il retroscudo e la sella.

Il motore ha un bel caratterino ma rimane comunque guidabile e sfruttabile: in uscita di curva la spinta è molto buona, da 8000 giri fino ai 13.400 di regime massimo (cioè il range di giri utilizzato in pista), ma non spa-venta e pure le impennate di potenza sono contenute e gestibili.

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Prova racing Scooter Polini

Il PIaggIo ZIP 70 offre una posizione di guida più raccolta ed appena più caricata sull’anteriore per via del manubrio sensibil-mente più basso. L’assenza delle pedane poggiapiedi obbliga ad usare la tradizionale pedana dello scooter e questo richiede qual-che giro di adattamento per capire in che posizione mettere gli stivali senza che scivo-lino. La stabilità nelle curve sconnesse qua è migliore: sicuramente l’ammortizzatore anteriore Paioli lavora meglio della forcella del Jog, lo sterzo rimane leggero come su tutti gli Zip ma è una caratteristica a cui ci si abitua in fretta e non spaventa, perché non tende mai a chiudere.

La maneggevolezza invece è paragonabile a quella dello scooter giapponese, quindi veramente buona. I freni hanno un rendi-mento leggermente inferiore in quanto l’an-teriore necessita di forti pressioni per otte-nere una buona forza frenante. Al contrario, il motore dello Zip mantiene un buon equili-brio tra prestazioni e guidabilità ed ha un tiro leggermente migliore su tutto l’arco di utiliz-zo rispetto al Minarelli montato sullo Yama-ha; il regime massimo è identico.

a questo punto manca solo lo Zip 94 per concludere la prova dei 2 tempi. A livello di ciclistica dà sensazioni analoghe alla versio-ne di minor cilindrata, però il motore tiene viva l’attenzione su quei 24 cm3 in più “sem-plicemente” alzando violentemente la ruota anteriore ad ogni uscita di curva! L’erogazio-ne è più piena dappertutto, da circa 8000 giri in prima apertura di gas fuori dalle curve più lente fino ai 13.400 del regime massimo; la guida è più impegnativa perché dove con il fratello più piccolo si può spalancare senza troppi complimenti, qua invece il gas va do-sato bene se si vuole uscire in fretta dalla curva senza perdere troppo tempo in mono-ruota tanto coreografici quanto inutili. L’effi-cacia di guida e soprattutto il cronometro premiano probabilmente il 70, ma guidare questo 94 è veramente gustosissimo, molto divertente.

I due TMax, entrambi del team La Greca di Milano, hanno lo stesso livello di prepara-zione, visto che corrono nella stessa catego-ria, ma uno è realizzato a partire dalla ver-sione 2007 e dunque ha il telaio in tubi d’ac-ciaio, ed è stato usato come muletto durante la stagione 2010; il secondo (versione 2011) è quello per le gare di questa stagione.

Il 2007 stupisce per il grande equilibrio raggiunto tra prestazioni e sfruttabilità; la maneggevolezza è buona anche se richiede

un sensibile impegno fisico mentre la stabi-lità è fantastica. Si entra dentro le curve con decisione perché è naturale fidarsi dell’an-teriore, grazie al feeling quasi motociclistico che esso regala. In questo modo è veramen-te facile sentire la pancia della carrozzeria a contatto con l’asfalto e addirittura questo diventa un limite in alcuni punti della pista dove qualche grado di inclinazione in più avrebbe fatto comodo. La frenata all’ante-riore è potente e la pressione richiesta è accettabile, grazie alla pompa radiale Brembo; il posteriore è quasi esagerato per-ché a volte ci si trova a bloccare la ruota posteriore. Le sospensioni lavorano molto bene perché supportano la guida estrema della pista riuscendo lo stesso ad assorbire le numerose sconnessioni che caratterizza-no l’asfalto di Castelletto.

Il motore spinge forte, i 50 CV si sentono tutti: il variatore lo tiene costantemente a 8500-8700 giri e la velocità sale con costan-za, senza sbalzi. Alla staccata più veloce il tachimetro segnava 165/170 all’ora ma il motore sarebbe salito ancora parecchio, su un rettilino più lungo. Eccellente anche il

tiro in basso: l’erogazione è decisamente piena e anzi conviene usare il gas con giudi-zio nell’uscita dai tornantini perché non è impossibile sentire a volte perdite di aderen-za della ruota posteriore, nonostante il buon lavoro delle Pirelli Diablo Scooter.

Passando al TMax versione 2011, si nota un comportamento globalmente peggiore, ma è doveroso precisare che lo scooter si trovava ancora in pieno sviluppo, con pochis-simi chilometri alle spalle. La guida è meno equilibrata perché la taratura delle sospen-sioni è più rigida ed inoltre l’assetto è più piatto rispetto all’altro scooter, cioè c’è poco spostamento dei pesi sia in frenata, sia in accelerazione; di conseguenza è peggiore la capacità di filtraggio di buche e irregolarità dell’asfalto, e soprattutto è minore il feeling trasmesso al pilota che quindi, non avendo una sensazione chiara dell’aderenza, si può fidare molto meno. Inoltre è maggiore lo sforzo necessario per inserire lo scooter in curva ed effettuare i rapidi cambi di direzio-ne, come se il posteriore fosse più “seduto”. Ma come si diceva più sopra, sono cose che

Lo Yamaha Jog ha un rinforzo

per irrigidire iL teLaio e monta

un motore minareLLi.

iL regoLamento deLLa 70 open

permette di usare un carburatore

fino a 28 mm Ø per equiparare

Le prestazioni dei piaggio zip,

Limitati aL 19 mm Ø.

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fanno poco testo perché il mezzo era solo a metà dello sviluppo. I freni svolgono un lavo-ro analogo a quelli dell’altro TMax mentre il motore, benché prendesse giri molto veloce-mente, sembrava fare “poca strada”, proba-bilmente per un settaggio della trasmissione ancora da modificare.

LA TECNICA

La ricetta deLLe bombe da pista

Parlando dei tre scooter più piccoli, sa-rebbe più veloce dire cosa non è stato modi-ficato visto che i motori sono stati rivisti in ogni dettaglio. Tutti e tre montano le ultime evoluzioni dei gruppi termici più estremi, frutto dell’esperienza maturata nei trofei de-gli ultimi anni: sul Jog e lo Zip più piccolo c’è il 70 Evolution (versioni specifiche per Mina-relli-Yamaha e per Piaggio), mentre l’altro Zip ha il 94 Big Evolution che va per forza accompagnato all’albero motore specifico. Scarico, accensione, trasmissione completa, filtri, lamelle e numerosi altri componenti completano la preparazione: non c’è che l’imbarazzo della scelta, chi usa lo scooter in pista troverà sicuramente quel che gli serve, e molte di queste parti speciali (ad esempio la trasmissione) si montano anche sugli sco-oter stradali in quanto possono migliorarne il comportamento anche nell’uso quotidiano.

Il 70 sviluppa 23 CV a circa 13.000 giri su 73 kg, mentre il 94, a parità di peso, mette a

EstEticamEntE i duE Zip sono quasi uguali ma quEllo pEr la opEn 70

(sotto E a dEstra) è molto più facilE. con la vErsionE opEn 94 (in alto),

maggior cilindrata E carburatorE libEro, bisogna dosarE bEnE il gas.

disposizione 6 CV in più. È stata modificata anche la ciclistica: gli ammortizzatori stan-dard sono stati sostituiti da altre unità rego-labili sviluppate insieme alla Paioli, mentre la collaborazione con la Braking ha portato allo sviluppo di un disco a margherita.

Infine i TMax: la categoria Supersport obbliga a mantenere la cilindrata originale mentre è libera la lavorazione di cammes, valvole e rapporti, e lì infatti il team La Gre-ca ha lavorato, arrivando a 50 CV a 8000 giri all’albero, sufficienti a raggiungere i 200 km/h sulle piste più veloci; il peso dei TMax è di 187 kg pronto gara, cioè con la benzina necessaria per una manche del trofeo. Per garantire un regime termico ottimale è stato montato un doppio radia-tore. La parte elettronica è stata seguita da Beppe Russo, famoso preparatore delle moto di Fabrizio Pirovano nei primi anni del

mondiale Superbike, mentre Andreani cura il reparto sospensioni. Dal catalogo Polini, il team ha attinto per quanto riguarda lo scarico, un impianto completo in acciaio inox del peso di 3,350 kg che dovrebbe ga-rantire una buona progressione, un miglio-ramento in allungo e anche nello spunto.

È Polini anche la trasmissione completa, in cui spicca il variatore a 12 rulli Maxi Spe-ed Control, nella nuovissima versione Evo-lution 3: è caratterizzato da una sacca al cui interno è contenuto del grasso che assicu-ra una costante e duratura lubrificazione garantita anche in condizioni di uso estre-mo, com’è appunto quello agonistico.

Altri componenti sono il filtro aria ed i dischi freno Braking, accoppiati alle pinze originali, con tubi in treccia e una coppia di pompe radiali con pistoncino regolabile a 16 o 18 mm.

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qui g

iappone

anche l’olio da cucina “piace” al super cubnell’asia sud-orientale è abitudine usarlo al posto dell’olio per motori. e pare anche senza danni...

in qualsiasi parte del Giappone voi siate, è impossibile che passi una giornata senza che ne abbiate visto almeno uno. Di cosa? Di Super Cub, lo scooter Honda 50, un mezzo così popolare che perfino le persone più anziane riescono agevolmente a immaginarlo quando ne sentono pronunciare il nome. Postini nelle grandi città, fattorini per consegne a domicilio, agricoltori che si recano al lavoro nelle periferie: in Giappone vedrete sempre qualcuno in sella a un Super Cub.

Il Super Cub è nato nel 1958. Solo in quell’anno ne furono venduti 90.000 esemplari. Da allora il Super Cub ha ottenuto un successo incredibile, ha raggiunto il traguardo di 60.000.000 di esemplari venduti nel mondo nell’aprile 2008. Va da sé che questa sia il mezzo a due ruote più venduto della storia. Nel dicembre 2010 il numero totale di unità vendute ha raggiunto quota 72.000.000!

In più di cinquant’anni dalla nascita dello scooter, la maggior parte delle specifiche tecniche del motore sono rimaste invariate: raffreddato ad aria, 4 tempi,

monocilindrico e trasmissione a tre velocità, anche se il sistema di valvole è stato trasformato da OHV (valvole in testa) a OHC (camme in testa) nel 1967, e nel 2007 è stata montata l’iniezione.

Honda non ha prodotto il Super Cub solo in Giappone, ma anche negli Stati Uniti nel 1959 e poi ha sondato il mercato nell’Asia sud-orientale. In entrambi questi mercati il successo è stato enorme. In particolare in Vietnam, dove tutti i modelli simili dei produttori concorrenti vengono comunque chiamati “Honda”: si tratta della traduzione di scooter. Di conseguenza in Vietnam potreste sentire conversazioni di questo tipo: “il mio Honda è prodotto dalla Kawasaki”, oppure “di che marca è il tuo Honda?”.

I concorrenti del Super Cub sono Yamaha Mate e Suzuki Birdie, ma la superiorità del Super Cub in fatto di prestazioni di ogni tipo e affidabilità è schiacciante. Yamaha Mate era un modello a 2 tempi, ora non più in produzione. Il Suzuki Birdie aveva sia il modello a 2 tempi sia quello a 4 tempi: solo il 4 tempi è sfuggito per poco al pensionamento.

La durata e le prestazioni del motore del Super Cub sono sempre testate sulle strade dell’Asia sud-orientale. In quei Paesi esiste una consolidata abitudine a usare olio da cucina al posto del corretto olio per motori. Gli ingegneri di Honda Motor Co. hanno informalmente ammesso che potrebbe essere giusto e che il Super Cub può spostarsi senza problemi, nonostante ciò non sia stato frutto di esperimenti.

Per quanto riguarda poi la vita del motore, perfino gli ingegneri della Honda non sanno dire per quanti chilometri possa durare.

Il dato sul consumo di carburante è perfino più sorprendente. Da catalogo, la capacità del serbatoio è di 4 litri ed il consumo dichiarato è 110 km/l. Potreste pensare che questo dato sia lontano dalla realtà. L’altro giorno un giornalista ha effettuato una prova per verificare l’attendibilità del dato dichiarato: ha guidato nel traffico, aperto e chiuso il gas violentemente come succede nell’uso quotidiano ed ha poi calcolato l’effettivo consumo di carburante. Il risultato ottenuto è stato 72 km/l. Ciò significa che potete percorrere circa 300 km senza fare rifornimento.

Di questo scooter, davvero “Super”, ogni anno ne vengono prodotte da 4 a 5 milioni di unità.

è nato nel 1958 il super cub e ancora ne vengono prodotti circa 5 milioni di esemplari ogni anno. in asia lo scooter honda è diffusissimo. una curiosità a tal proposito: in vietnam tutti gli scooter vengono indicati con la parola “honda”.

di A

kira

Nis

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Attualitàa cura di Dario Ballardini

Husqvarna 900 il prototipo giraFotografata nei collaudi a Monaco

Il progetto della Husqvarna 900 stradale è molto più avanti dei semplici disegni fatti trapela-re fino ad ora: come potete vede-re da queste immagini scattate a Monaco, all’uscita dello stabili-mento BMW, il prototipo gira già in strada. È in una versione anco-ra molto provvisoria, come è nor-male per una moto che deve es-sere ancora sviluppata parecchio, ma ci sono tutti gli elementi per dire che ne sta venendo fuori un prodotto molto interessante, an-che più bello di quanto mostrato dai primi schizzi che pure erano piuttosto fedeli.

Spiccano il telaio a traliccio di tubi che per quanto si intravede appare abbastanza simile a quel-lo della F 800 GS, e il forcellone di disegno inedito, cui è collegato in maniera diretta – cioè senza le-veraggi – l’ammortizzatore. Ine-dito, e molto aggressivo, è pure il disegno dello scarico 2 in 1 che esce sulla sinistra.

L’impressione generale è di una moto dalle dimensioni piut-tosto contenute per essere una 900 cm3, non tanto un’endurona quanto piuttosto una grossa mo-tard, con caratteristiche di agilità capaci di renderla divertente sul-le strade di montagna.

Quello, del resto, è l’obiettivo di progetto, in base al quale gli in-gegneri hanno sviluppato il mo-tore BMW 800 bicilindrico paral-lelo: la cilindrata è stata portata a 900 cm3 e si sta lavorando anche su diversi altri aspetti per ottene-re una coppia vigorosa e un’ero-gazione generosa. L’intenzione è ottenere una moto di carattere, divertente, sportiva, secondo l’anima del marchio Husqvarna; l’impressione è che siamo sulla strada giusta.

ecco il prototipo della Husqvarna 900, con sonde e appareccHiature per i rilevamenti. ricalca i primi disegni diffusi dalla casa. curioso il parafango anteriore “a due livelli”, cHe ancora non s’era visto.

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IN B

RE

VEpista per divertirsi

a tolmezzopiccola e sicura. il giudizio di Marchetti

Dopo un anno di rodaggio, in cui sono stati fatti soprattutto corsi di avviamento alle prove in pista, l’autodromo di Tol-mezzo (UD) ha inaugurato la stagione 2011 con una giornata di prove libere a cui ha parteci-pato come ospite d’onore Dario

Marchetti. La pista, nata per volere dell’amministrazione lo-cale, sorge alle pendici delle Alpi Carniche, è lunga 940 me-tri ed ha un rettilineo di 130 metri. «Il circuito è di modeste dimensioni, ma è tecnico e di-vertente – è stato il giudizio di

Marchetti –: un impianto otti-mo per scuole di pilotaggio e guida sicura, adatto anche ad allenamenti e prove libere, in particolar modo per moto di media cilindrata, ma che può dar soddisfazione a chiunque voglia divertirsi in sicurezza».

Fino a 8000 euro per comprare una yamahaFinanziamenti fino a 8000 euro a TAN zero. È la promozione lanciata dalla Yamaha Motor Italia per l’acquisto di un modello della gamma moto 2011. L’offerta sarà attiva fino al prossimo 31 luglio e prevede pagamento dilazionato fino a due anni con TAN e TAEG zero.

arriva una nuova “meDia” Suzuki. miSterioSaUna nuova Suzuki di media cilindrata è in arrivo. Come notizia è un po’ vaga ma l’importatore italiano non si è lasciato sfuggire più di questo, e della silhouette che compare sulla homepage del suo sito www.suzuki.it. Noi ci aspettiamo una enduro stradale, sul genere V-Strom, ma potremmo anche essere fuoristrada... In ogni caso il mistero cadrà presto: a fine mese la Suzuki presenterà la moto alla stampa.

Marchetti ha dato il via alla stagione 2011 della pista di tolMezzo.

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“TPR” Piaggio 50cc LC

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MotolandiaManifestazioni, viaggi e turismo

dal 24 al 26 giugno in Val di Fassa, si svolgerà il Dolomiti Ri-de, una tre giorni dedicata alle due ruote promossa da Yamaha Motor Italia. Il cuore della mani-festazione sarà il paese di Cana-zei dove verrà allestito il punto di ritrovo di tutti i partecipanti, il Yamaha Village. All’interno, sa-ranno esposti gli ultimi modelli delle moto e degli scooter della Casa di Iwata che potranno es-sere provati da coloro che lo de-siderano. Sabato 25 si svolgerà, con partenza alle 9,30 da Cana-zei, il motogiro, un tour di 150 km per 150 moto, che toccherà i passi Sella, Gardena e Giau. Sa-bato, poi, con inizio alle 21, pres-so il Fassa Park di Canazei, il momento clou, con il Yamaha party, a cui parteciperanno Mar-co Melandri, Luca Scassa e il comico Sergio Sgrilli. Il costo della serata sarà di 25 euro e comprenderà anche la cena. Domenica 26 giugno è in pro-gramma la lotteria, con splendi-

di premi in palio, come un Yama-ha X-Max 125, un soggiorno montano e tanti oggetti utili per i motociclisti. Info. 0462-609666, e-mail [email protected]

val di fassa e yamaha dolomiti Ride a Canazei

donne e

moto

ri Bike sharingad apRite sul seRio

vENNE eletto in un modo a dir poco straordinario: per la prima volta un appena diciottenne era diventato sindaco della piccolissima cittadina di Aprite sul Serio con quasi il 70% delle preferenze. Già dall’inizio della campagna elettorale le sue promesse avevano messo in moto la gioventù di Aprite, che aveva risposto con entusiasmo mai visto; durante gli ultimi giorni prima del voto, poi, tutto il popolo elettorale si era stret-to come in un grande abbraccio attorno ad un’unica, grande promessa del candidato sindaco, e su quello aveva decretato la vittoria del giovane Aron Guitteri. La promessa era nata una sera al bar, quando Aron aveva rivelato agli amici di avere sco-perto, ad Amsterdam, il bike-sharing durante la gita scolastica dell’ultimo anno di liceo e di volerlo importare anche ad Aprite, per dare modo ai suoi concittadini di usufruire di un servizio utile, pratico, comodo, eccetera eccetera, esattamente come aveva visto fare in Olanda.

Nella capitale olandese era da tempo in uso questa bellissi-ma pratica della condivisione delle biciclette tramite la sempli-ce iscrizione ad una associazione e all’utilizzo di una tessera a scalare. Ogni iscritto aveva diritto di prendere una bicicletta presso uno dei mille punti prelievo sparsi in tutta città, utiliz-zarla per il tempo necessario e poi riporla in un’altra stazione al termine delle commissioni, delle lezioni in università o di chissà quale altro impegno. Ma Aron Guitteri non era cresciuto tra le biciclette, bensì tra le moto. Per questo fu per lui più che naturale inventarsi il superbike-sharing, e da qui ebbe inizio la grande rivoluzione cultural-elettorale di Aprite sul Serio. Aron era convinto che sarebbe bastato sostituire le biciclette con delle Ducati Monster per avere successo, e, infatti, così accad-de, almeno all’inizio. Durante le votazioni, frotte di giovani si decisero a votarlo grazie al pensiero di poter usare “a babbo” delle moto del Comune. E così Aron fu eletto con una specie di plebiscito.

Non appena si insediò presso il Palazzo Comunale – che più che un insediamento a molti sembrò quasi un’occupazione – la prima e forse anche l’unica cosa di cui si occupò fu propria quella del superbike-sharing, e in effetti la portò a termine con una certa determinazione, tanto che molti analisti ancora oggi si domandano per quale motivo non abbia avuto successo. Che sia stato perché molti prendevano in affitto le moto del Comune per attraversare il centro pedonale su una ruota sola? O perché altri le usavano per rapinare le vecchiette della vicina Chiudete di Sotto? Oppure perché altri ancora le prendevano e mai le restituivano?

Di fatto, quell’unico anno in cui Aron Guitteri coprì il ruolo di primo cittadino, fu il più divertente che Aprite ebbe la fortuna di vedere, anche se Aron fu costretto ad andarsene dopo le ele-zioni anticipate. E sebbene il suo mandato sia ricordato per quest’unica azione, il suo nome ancora risuona nel ricordo degli apritesi come quello dell’uomo che mise in moto la città, anche se, probabilmente, aveva sbagliato qualcosa nel cambio di marcia.

laura Cattaneo

prova costume in arrivo. Chi si sentisse frustrato dalla cosa, può sempre provare con “Zumba Fitness”, un videogame Halifax per Wii e PS3 che promette di tenersi in forma ballando. Con un facile programma interattivo di training, alternando movimenti lenti e veloci, si potranno infatti abbattere le calorie in eccesso, acquistando insieme scioltezza e migliore umore. Trenta

tracce musicali appositamente coreografate, nove stili di ballo, una speciale cintura inclusa nella confezione per la rilevazione dei corretti movimenti del bacino.

Multimedia

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PPiemontevenerdì 17 - sabato 18 giugnoFesta biker aliena ad agliè (to) M.C. Alieno, tel. e fax 0124-33572, 348-8564853, www.motoclubalieno.it, email [email protected] thunder support Party a Came-ri (no) Hurricanes MC Italy, tel. 349-0780081, www.hurricanesmcitaly.it, email [email protected]

sabato 18 giugnovesparaduno nazionale serale “1º ra-duno interclub provincia granda” Vespa Club il Pungiglione, tel. 335-6050128, www.ilpungiglionevespaclub.it - Vespa Club Verzuolo, tel. 338-9122085, www.ve-spaclubverzuolo.com

sabato 18 - domeniCa 19 giugnoraduno nazionale “Camino è vespa” a Camino (aL) Vespa Club Camino è Vespa, tel. 338-8642905, fax 0142-469330, email [email protected]

domeniCa 19 giugnomotoconcentrazione moto d’epoca e non, a vigliano biellese (bi) M.C. Avilianum, tel. 328-7542307, fax 015-513170, www.avilianum.it, email [email protected] moto sulla via Francigena Canavesa-na - sulle orme di sigerico ad ivrea (to), manifestazione ASI ad invito per moto d’epoca anteguerra. Club Ruote Storiche in Canavese, tel. 0125- 6 4 1 8 0 3 , 366-4156385, www.ruo-testorichecanavese.itmoto incontro C.r.i. Co-mitato di mondovì (Cn) ingresso libero aperto a tutti. Moto Guzzi Club Aquile delle Langhe, www.aquiledellelanghe.it, email [email protected] bmW “i biemwuisti per i bam-bini” a valenza Po (aL) BMW Motorrad Club Alessandria, tel. 335-294005, www.biemwu.org, email [email protected]

PValle d’Aostasabato 18 - domeniCa 19 giugnodesmo grigliata a Pontey (ao) motoradu-no aperto a tutti i tipi di moto. Desmo Club Valle d’Aosta, tel. 345-1685741, www.de-smovda.com, email [email protected]

domeniCa 19 giugnoday decibel, motoritrovo a oulx (ao) 3 Merli Sotto Shock, tel. 393-7961322, www.3merlisottoshock.it

PLiguriadomeniCa 19 giugnomotoincontro a varazze (sv) M.C. I Lupi Varazze, tel. 328-2143683, www.motoclu-bilupi.it, email [email protected]

PLombardiavenerdì 17 - sabato 18 giugnoedizione audax 1000 km in vespa a mantova Vespa Club Mantova, tel. 329-3709725, 335-6964478, 338-5076931, fax

Radunifino al 19 giugno

in friuli

biker festa quota 25 è in Programma dal 16 al 19 giugno a Osoppo (UD), presso il parco del Rivellino, la venticinquesima Biker Fest, con ingresso gratuito. Molte le iniziative, fra cui convegni, spettacoli, stand e tanta musica, con gruppi che si esibiranno dal vivo. Da non scordare, il tradizionale concorso con le creazioni dei più grandi customizer. In palio tre viaggi aerei alla Bike Week Daytona 2012. Sabato 18 e domenica 19 si terranno un raduno di auto americane e uno di moto storiche. Tutte le informazioni sul sito: www.bikerfest.it

domeniCa 19 giugno3º motogiro “terra acqua e Cielo - andar per panorami” a Campagnola di gemona

(ud) M.C. Moto Mas, tel. 335-5802871, 0432-800442, fax 0432-800442, www.motomas.it, email [email protected]

PVenetogiovedì 16 venerdì 17 giugno1º dolomiti bi-kers run ad affi (vr) Info tel. 340-2469740, email [email protected]

sabato 18 domeniCa 19 giugno

motonotturna Pompone dal monte grappa a milano M.C. Pompone, tel. 348-4904483, 335-7576093, www.pom-pone.eu

domeniCa 19 giugnoraduno “Lama moto” a Lama Pole-sine (ro) M.C. Grandi Corse, tel. 348-3651997, fax 0426-900262, www.team-grandicorse.com, email [email protected] - www.sagradilama.it

domeniCa 19 giugno7º motoincontro new rebel a maccacari di gazzo (vr) aperto a tutti i tipi di moto. M.C. New Rebel, tel. 338-3855326, 338-3505327, email [email protected], moto e allegria a marano vicen-tino (vi) M.C. Poleo, tel. 0445-527925, 328-8039444, email [email protected]º moto in riviera del brenta a gamba-rare di mira (ve) M.C. Spinea, tel. 041-990878, 338-6271106, fax 041-5411447, www.motoclubspinea-ve.com, email [email protected] Porky’s a Crocetta del mon-tello (tv) M.C. Porky’s, tel. 347-0467068, fax 0423-638900, www.porkysmotoclub.it, email [email protected]º memorial m. battistella a Casale sul sile (tv) M.C. Amatori Auto Moto, tel. e fax 0422-702506, 348-6903461, email [email protected]º motoincontro regionale moto e auto storiche a Porto tolle (ro) M.C. Le Tre Isole, tel. 346-6081700, fax 0426-380022, www.motoclubletreisole.it, email [email protected]

PEmilia Romagnavenerdì 17 - domeniCa 19 giugno7º raduno nazionale v-strommers a bo-logna Info www.v-strommers.it

sabato 18 giugnomotoincontro a Conselice (ra) presso parco Acquajoss. M.C. Conselice, tel. e fax 0545-89303, email [email protected], [email protected] interregionale vespa “Coast to Coast... in vespa dall’alba al tramonto” Vespa Club Faenza, tel. 342-0006060, www.vespaclubfaenza.it, email [email protected]

0376-223800, www.vespaclubmantova.it, email [email protected]’n’motor meeting a Lodi vecchio aperto a tutti i tipi di moto. Info tel. 339-4963225, 335-8330694, 335-6687747, 366-1981430, www.rocknmotor.com

venerdì 17 domeniCa 19 giugnomotor beer Fest a mozzani-ca (bg), motoraduno aperto a tutti i tipi di moto. Moto Mozza-nica The New Pikes, tel. 339-2652856, www.motomozzanica.com, email [email protected]

sabato 18 domeniCa 19 giugnomotoraduno nazionale d’eccel-lenza “l’oltrepò Pavese e i suoi Castelli” a rivanazzano terme (Pv) M.C. Rivanazzano, tel. 333-8743460, www.motoclubrivanaz-zano.it, email [email protected]

domeniCa 19 giugnomotogiro “brianza in moto” - quinta pro-va trofeo mototour a meda (mb) M.C. Meda, tel. 388-9488837, 331-2698482, fax 036271265 - 031747250, www.motoclub-meda.it, email [email protected] storico gruppo 2, trofeo re-gionale, a germignaga (va) M.C. Nino

Manzoni, tel. 345-4062894, 340-5955412, fax 0332-570803, email [email protected] storico gruppo 1 a desio (mi) M.C. Desio, tel. 0362-624280, 0362-630295, 338-8340223, 346-0724762, www.motoclubdesio.it, email [email protected] a vizzolo Predabissi (mi) e 7º raduno guzzi d’epoca M.C. Vizzolo, tel. 02-98127095, www.motoclubvizzolo.it, email [email protected] della moto di Pozzo d’adda (mi) motoraduno a scopo benefico aperto a tutti i tipi di moto. Mapelli Sergio, tel. 02-90968399.raduno nazionale vespa “val del-

la Lura” a bregnano (Co) Vespa Club Bregnano, tel. 338-1414202 031-771206, email [email protected] regionale vespa “il Cremasco” a bagnolo Cremasco Vespa Club Bagnolo Cremasco, tel. 329-3211717, email [email protected]

PTrentino Alto Adigesabato 18 - domeniCa 19 giugnoraid interregionale vespa a ronchi di ala (tn) Vespa Club Ala 1/2 Veloci, telelefo-no 380-3159943, 349-2169632, sito www.mezziveloci.com, email [email protected]

PFriuli Venezia Giuliagiovedì 16 - domeniCa 19 giugno25ª biker Fest a osoppo (ud) evento di aggregazione internazionale d’Eccellenza. Info tel. 0432-948777, fax 0432-948606, www.bikerfest.com, email [email protected] ]

valle paznaun

vacanze in austria Fino 3 ottobre ecco una buona occasione per passare qualche giorno di vacanza in Austria provando gli ultimi modelli di BMW, Ducati, KTM e Triumph. Il pacchetto “Hight Bike Paznaun Special” prevede la possibilità per gli ospiti degli alberghi di Ischgl, Galtür, Kappl e See di affittare una moto. Il costo per una giornata varia da 50 a 80 euro, compresa l’assicurazione e un road book con 10 diversi itinerari dolomitici, dai 200 ai 300 km. è possibile anche noleggiare l’equipaggiamento tecnico. Previsto un deposito cauzionale di 500 euro. Per info tel. 0043-509900701 e-mail: [email protected]

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motosprint

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Motolandia

sabato 18 - domenica 19 giugnoRally del gusto: La “Via della sfoglia” lungo l’appennino e m i l i a n o - R o m a -gnolo Info tel. 393-4690651, www.ral-lydelgusto.it, email [email protected] tarquinio Provini a solarolo (Ra) rievocazione storica per moto d’epo-ca. Per informazioni tel. 0546-52525, 340-3936905, 0546-51086, email [email protected] motor meeting a salsomaggiore terme (PR) per auto e moto antiche e mo-derne. Info tel. 0524-575312, www.confe-sercentiparma.itblack ball a sant’alberto (Ra) presso La Valletta. Black Devils Coast Crew Motor-cycle Club, tel. 349-2828766.smutureda Rumagnola a sant’agata sul santerno e marina di Ravenna Ducati DOC Club “Ente Tutela Pomponi Roma-gnoli”, tel. 347-5779918, www.etpr.net, email [email protected]

domenica 19 giugnomotoparty a gambettola (Fc) M.C. Città di Gambettola, tel. 0547-59248, email [email protected] scambio a Rimini presso il Museo Nazionale del Motociclo, tel. 0541-731096, 347-1844267, fax 0541-633287, www.mu-seomotociclo.it, email [email protected] esposizione moto guzzi orgo-glio italiano a san Pietro in casale (bo) Guzzi Club I Amig dla Sfitladoura, tel. 051-817357, 348-9116311, web xoomer.alice.it/sfitladoura, email [email protected] auto e moto d’epoca “sessan-tiamo” a crevalcore (bo) per info tel. 340-9649638.

PToscanaVeneRdì 17 - domenica 19 giugnomotoraduno nazio-nale del casentino a Poppi (aR) A.M. Alto Casentino, tel. 340-3278042, 334-3364723, 338-3538331, www.amaltocasentino.com, email [email protected] maxienduro a sant’egle di so-rano (gR) Info tel. 349-7852532, 055-3987142, www.radunomaxienduro.it,

sabato 18 giugnomotoincontro culturale omaggio a don L. milani a Vicchio-barbiana (Fi) M.C. Giotto, tel. 055-8448319, fax 055-8448319, email [email protected]

domenica 19 giugnomotocavalcata delle Fornaci a impruneta (Fi) M.C. Due Due Due, tel. 055-283593, 349-7044644, 335-7085672, 333-2561810, fax 055-283593, email [email protected] “Vieni in Vespa a Vicchio” orga-nizzato da Amici moto d’epoca Vicchio e CMEF. Per info tel. 347-8005040 Sandro, email [email protected]

motoraduno del g.m. Quel-li del cavallino a grosseto per info tel. 393-1813318, 339-3509422, www.quellidel-cavallino.it, email [email protected]

PMarcheVeneRdì 17 - domenica 19 giugnotourist Rally nazionale “collemartour - sulle orme di asdrubale” a saltara

marotta e dintorni (Pu) M.C. Dragone, tel. 0721-829458, 334-9935674, fax 0721-829458, www.motoclubdragone.it, email [email protected] bikers Party a urbania (Pu) parco Duca-le. Route 73 Biker Group, tel. 0722-319873 Augusto, 347-1123784 Peppe, www.rou-te73.it

sabato 18 - domenica 19 giugnomostra scambio auto moto bici accessori e ricambi d’epoca a girola di Fermo (Fm) Centro Fiere. La Manovella del Fermano, tel. 339-4522982, 366-5996369, fax 0734-930616, www.lamanovella.org, email [email protected] nazionale di moto 500 a 2 tempi a esanatoglia (mc) aperto a tutti i posses-sori di moto cross/enduro 500. www.hon-dacr500.forumfree.it

domenica 19 giugnomotopasseggiata “trampoli in moto” a schieti di urbino (Pu) M.C. Girova-gando, tel. 347-7199244, www.motoclubgirovagan-do.it, email [email protected] a Pitino di san severino marche (mc) M.C. Il Cassero, tel. 333-8359777, email [email protected]

motoincontro a Venarotta (aP) M.C. Venarotta, tel. 327-1864047, 339-5087594, fax 0736-362647, 0736-364010, email [email protected], [email protected] interregionale a Poggio san Vicino (mc) M.C. Spe-edy Gonzales, tel. 338-3177104, 347-5391828, fax 0733-619109, email [email protected] storica settimana motoristica città di senigallia (an), manifestazione per moto d’epoca ASI. Club Motori d’Epoca

Senigallia, tel. 071-7923240, 071-7927060, email [email protected]

PUmbriasabato 18 giugnomotoraduno La Felciniana a Ponte Felci-no (Pg) per moto, scooter e moto d’epoca. Pro Loco “La Felciniana” e M.C. Centro Italia Aldo Paggi, tel. 333-3142326, 335-7844734, 347-9498424.

sabato 18 - domenica 19 giugnoconcorso di eleganza città di assisi, ma-nifestazione per moto d’epoca asi ASA (Automotoclub Storico Assisano), tel. 075-8043880, 338-8636571, fax 075-8048168, www.asaclubassisi.com, email [email protected]

domenica 19 giugnoRaduno regionale Vespa a marsciano (Pg) Vespa Club Marsciano, tel. 392-4601284, 348-3314374, www.vespaclubmarsciano.it, email [email protected]

PLaziodomenica 19 giugnomotoincontro a capena (Rm) M.C. Cape-na Vespa Sport, tel. 06-9033038, email [email protected]º motoraduno a Porrino di monte san giovanni campano (FR) M.C. Barbaro-scia, tel. 320-3119881, fax 0775-281121, www.barbaroscia.it, email [email protected] storica regolarità “motogi-ro della Val comino” motoraid gruppo 2 M.C. Pontino, tel. e fax 0773-867729, www.motoclubpontino.it, email [email protected], [email protected] a.c.P.s. (associazione cac-ciatori e Pescatori sabini) ... a ruota libe-ra a Poggio mirteto (Ri) per informazioni tel. 338-3971701, 348-3697784, email [email protected]

PAbruzzosabato 18 - domenica 19 giugnomotoraduno nazionale d’eccellenza “mo-tomagnalonga” a Francavilla al mare (cH) M.C. Ferentum, tel. 085-4914014, 347-7120433, 347-7658116, fax 085-4914014, www.motoclubfrancavilla.it,

email [email protected]

PCampaniasabato 18 - domenica 19 giugnomostra scambio auto moto trattori d’epoca modellismo e abbiglia-mento “Passion motors” a morcone (bn) Centro Fiere Morcone, tel. 0824-1816500, www.centrofie-remorcone.net

domenica 19 giugnomotoraduno nazionale

d’epoca città di Ventica-no (aV) M.C. Venticano 2004, tel. 339-7719650, 0825-965757, fax 0825965757, email [email protected] a casagiove (ce) M.C. I Centauri di Casagiove, tel. 339-4757931, 0823-468104, email [email protected] nazionale Vespa città di castel-labate (sa) Vespa Club Castellabate, tel. 366-2810806, 0974-960205, email [email protected]

PPugliasabato 18 - domenica 19 giugnomotoraduno città di spinazzola (bt) M.C. Spinazzola, tel. 348-5843566, fax 0883-683565, email [email protected]

domenica 19 giugnoRaduno regionale Vespa città di acqua-viva delle Fonti (ba) Vespa Club Acqua-viva delle Fonti, telefono 329-2122025, email [email protected], [email protected] nazionale Vespa città di ceri-gnola (Fg) Vespa Club Cerignola, tel.

328-1850171, www.cerignolainvespa.it, email [email protected]

PBasilicatasabato 18 - domenica 19 giugnomotoraduno nazionale d’eccellenza “terra dell’aglianico doc del Vulture” a Rionero in Vulture (PZ) M.C. Giacinto Cerviere, tel. 0972-722365, 328-9189486, fax 0972-725829, www.motoclubgiacinto-cerviere.com, email [email protected]

PCalabriasabato 18 - domenica 19 giugnoRaduno nazionale città di Reggio cala-bria M.C. I Re_gitani, tel. 339-5917767, 392-9860131, 328-4827575, www.moto-clubiregitani.it, email [email protected] tourist “stop and go” a Praia a mare (cs) M.C. Praia a Mare, tel. 347-5258144, 339-6746044, fax 0985-766861, www.motoclubpraiaamare.it, email [email protected] bikers della Polenta a dipignano (cs) M.C. Storico Re Alarico, tel. 338-7631688, www.motoclubrealarico.it, email [email protected]

domenica 19 giugnomotoParty solidale a catanzaro aper-to a tutti i tipi di moto. Per info tel. 320-1485661, email [email protected]

PSiciliasabato 18 - domenica 19 giugnomotoraduno d’epoca nando Pennisi ad acireale (ct) manifestazione per moto d’epoca ASI. Club La Manovella Acireale, telefono e fax 095-601030, www.lamano-vellaacireale.it, email [email protected]

domenica 19 giugnom o t o i n co n t ro città di comiso (Rg) Kasmene day M.C. Kasme-ne GRS, tel. 340-9850450, www.kasmenegrs.it, email [email protected] o t o r a d u n o delle madonie a Petralia sot-tana (Pa) M.C. Delle Madonie, tel. 349-4213696, fax 0921-6410004, email [email protected]

PSardegnasabato 18 - maRtedì 21 giugnomotovacanza nazionale d’eccellenza “sardegna mare e ambiente” a Quartu s. elena (ca) M.C. Isola Sarda, tel. 070-8941827, 333-4877247, 392-1617136, 070-837219, fax 070-837219, www.motoclubi-solasarda.eu, email [email protected]

domenica 19 giugnoRaduno interregionale “Vespa raduno in trexenta” a suelli (ca) Vespa Club Tre-xenta, tel. 348-7624523, 070-988077.Prova coppa italia gimkana Vespa Vespa Club Sassari, telefono 349-6808650, 339-6715550, email [email protected]

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via c

ol v

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fra scafandro e mutandenon c’è via di mezzoIn estate, con il gran caldo, è difficile trovare l’abbigliamento tecnico realmente adeguato

SIAMO alle solite, come l’anno scorso, e quello prima, e quello indietro ancora. Passa il tempo, la gente si riempie la bocca di parole abusatissime come nuove tecnologie, sviluppo, ricerca, ma per come la vedo io siamo sempre allo stesso punto di partenza di quando per passare le montagne in moto mi dovevo mettere la calzamaglia di lana come un vaccaro del far west, o per guidare al sole del Tropico non c’era altro di meglio che una sahariana di cotone stile Hemingway in Verdi Colline d’Africa.

Sarà, ma qui deve esserci sotto qualcosa di omertoso, d’inconfessabile, in palese conflitto d’interessi, sullo stesso genere delle frescacce che si raccontano per nuclearizzare piuttosto che sviluppare energie sostenibili, o per bruciare nel vento la spazzatura in eccesso invece di sforzarci tutti una buona volta a produrne di meno. Qualcosa le cui file non riesco più a sbrogliare senza dover decidere tra almeno una di queste due alternative, per altro non escludentisi a vicenda: sono imbecille io o è imbecille il mondo. Forse sono vere entrambe.

Con l’arrivo dell’estate, che amplifica il problema, vorrei infatti parlarvi dei drammi dei viaggi multiclimatici-multistagionali che, non so a voi, a me mandano in paranoia. Perché ogni volta che penso a cosa cavolo tirami dietro per andare, poniamo, dalla piana di Agrigento al Grossglockner, non mi viene in mente nulla di “tecnologicamente avanzato” che sia allo stesso tempo anche funzionale ai miei bisogni e soprattutto alle mie insofferenze. Una volta, è vero, partivo abbigliato in un curioso incrocio tra Buffalo Bill, un trialista gentleman delle highland scozzesi ed un meccanico della Fiat Mirafiori in catena di montaggio, ma ero felice e non soffrivo mai. Oggi, grazie a scafandri dichiarati quattro stagioni, che già solo a guardarli appesi nell’armadio sudi, o altrimenti giacchette squinzie, rigorosamente made in chissà dove, che non si capisce perché costino cifre da usura quando poi sono protettive come una flautolenza intestinale, mi si sono confuse le idee. Così finisce spesso che mi ritrovo insaccato, spiazzato, impreparato e fuori ambiente. Mi viene da pensare, purtroppo male, che chi realizza abbigliamento tecnico abbia più l’urgenza di vendere prodotti in larga scala, realizzati spendendo il meno possibile e promuovendoli sfruttando l’effetto gadget, che non di sforzarsi a trovare la vera quadratura del cerchio. Checché ne dicano i produttori, i loro addetti stampa e i tanti lacché prezzolati di ogni ordine a rango che devono sempre dire minchiate a comando, la quattro stagioni, al momento, è solo un ottimo tipo di pizza. Diffidate da chi vuole propinarvi il contrario, azienda, persona, rivista, bottegaio o depliant.

E per dirlo a tutta voce senza rischiare di scontentare sponsor, inserzionisti, esperti, mammesantissime, fans club e cialtroni vari, devo approfittare di questo mio angolino ventoso, politicamente protetto dalla convenzione di Ginevra, più isolato del Bhutan e del Liechtenstein messi insieme e più inoffensivo della Croce Rossa, dove al più rischio di passare per mentecatto. Cosa che, visto come sono mediamente messi i cosiddetti “normali”, non mi turba affatto. Dunque, fatemelo dire a gran voce: basta soluzioni da astronauta per andare a spasso a 40 gradi, inventate qualcosa di serio, o la prossima volta, giuro, partirò in sella anch’io in mutande, come gli scooteristi d’agosto a Capri (e non solo).

Per chi affronta lunghi viaggi in moto, l’abbigliamentoè semPre un Problema. con il bagaglio ridotto ai minimi termini, scegliere i caPi tecnici giusti Per ogni situazione climatica è imPresa ardua. sPesso, soPrattutto, d’estate, verrebbe voglia di Partire in costume...

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PVelocità18 giugnoTrofeo Dream Mini gP Cup a Pomposa in notturna Circuito di Pomposa, tel. 0533-380366, www.circuitodipomposa.com

19 giugnoMondiale - Round Spagna Superbike, Su-persport e Superstock al Motorland Ara-gon Motorland Aragon, tel. 34 978835548, www.motorlandaragon.comCoppa FMi a Franciacorta: italiano Mini-gP 80, Motorex Cup, Trofeo Bridgesto-ne, Michelin Power Cup, Trofeo italiano Amatori Autodromo Franciacorta “Da-niel Bonara” Castrezzato (BS), tel. 030-7040677, www.autodromodifranciacorta.itDucati Desmo Challenge Classi: Protwins - Superbike - Superstock al Mugello Au-todromo del Mugello, tel. 055-8499111, fax 055-8499251, www.mugellocircuit.itCampionato Alpe Adria al circuito Slo-vakia Ring (Slovacchia) Slovakiaring, tel. +421 917 544 227, www.slovakiaring.sk

PCross18 - 19 giugnoMondiale - Freestyle, sesta e settima prova a Penza (Russia) Rugbystadium www.nightofthejumps.comgara uiSP in notturna a Carpi (Mo) M.C. Sport Uisp Carpi, tel. 059-653093, www.smcuispcarpi.it, [email protected]

19 giugnoMondiale - gP Spagna MX1/MX2 e euro-peo MX2 a La Baneza Moto Club Bañe-zano - Mila Events, tel. +34 936 39 29 61, www.milaevents.comMondiale - gP italia MX3 e Femminile, e Trofeo KTM a Castiglion del Lago (Pg) M.C. Trasimeno G. Capecchi, tel. 075-9655651, www.mctrasimeno.com Europeo - Campionato EMX 85 a Cher-nivtsi (ucraina) Association Technosport, tel. +380-442416612, www.fmu.org.uaCampionato piemontese MX2 e interre-gionale MX1 a Casale Monferrato (AL) M.C. Italo Palli, tel. 348-8580776Campionato ligure a Trofarello (To) M.C. Sciarborasca, tel. 347-0177069, 339-7247489, www.mcsciarborasca.itCampionato regionale Trentino Alto Adige a Storo (Tn) M.C. Storo, tel. 0465-686682, www.motoclubstoro.itMemorial g. Barzaghi interregionale a Bosisio Parini (LC) M.C. Parini, tel. 031-865424, www.motoclubparini.it

Campionato veneto MX2 e interregionale MX1 a Montagnana (PD) M.C. Del Monta-gnanese, tel. 0429-83212Coppa italia d’Epoca AiCS, seconda prova a Cremona Moto Club Cremona ASD, tel. 335-6708545, [email protected]

PSupermotard18 giugnoitaliano - Campionato Minibike Motard a Pomposa (FE) notturna FX Action, tel. 0584-267095, www.fxaction.it19 giugnoEuropeo - Classi 85, 250, 450 a Pleven (Bulgaria) BMF tel. +359-2-9818989, +359-2-9816089, www.bfm.bgitaliano - Campionato italiano a Busca (Cn) DBO, tel. 011-7727522, www.dborga-nization.it, email [email protected] Motorsannio all’autodromo del Levante di Binetto (BA) Motorsannio, tel. 348-8924260, www.motorsannio.it.

PEnduro18 - 19 giugnoMondiale - gran Premio di grecia a Me-teora M.C. of Kalambaka, tel. + 30 243 207 69 32, fax + 30 243 207 79 78, www.molek.gr, [email protected] - www.enduro-abc.com

19 giugnoitaliano - Campionato Minienduro ad Arsiè (BL) M.C. Pistoni Roventi, tel. 328-8311635, www.pistoniroventi.it,Trofeo KTM nazionale a Pecorara (PC) M.C. Nova Milanese - Enduro Team Desio, tel. 338-9777567, fax 0362 360528, [email protected],www.ktmsportitalia.itTasselli d’epoca a Radicondoli (Si), italia-no regolarità gr 5 e Trofeo imerio Testo-ri M.C. La Balzana tel. e fax 0577-46729, www.motoclublabalzana.comCampionato ligure a nava (iM) M.C. Im-peria, tel. 347-2744767, 335-5630117, 335-6089107, www.motoclubimperia.itCampionato umbro-marchigiano a Bor-go Pace (Pu) M.C. Montefeltro, tel. 333-8524060, [email protected] laziale a Colleferro (RM) M.C. Colleferro T. Piccirilli, tel. 347-2714349, www.motoclubcolleferro.itCampionato sardo a Fluminimaggio-re (Ci) M.C. Fluminimaggiore, tel. 338-1184548, www.mcfluminimaggiore.itCampionato gara Sprint a Morfasso (PC) M.C. Trial Fornaroli, tel. e fax 0523-322323, [email protected]

PTrial18 giugnoEuropeo - Terza prova a Pobladura (Spa-gna) MC Vallisoletano, tel. +34/ 675 288 928, [email protected]

19 giugnoMondiale - gran Premio di Spagna a Po-bladura Moto Club Vallisoletano, tel. +34/ 675 288 928 email [email protected] - www.trialonline.org Campionato piemontese e valdostano a Collaretto Castelnuovo (To) M.C. Valle Sacra, 0124519212, www.motoclubvalle-sacra.it, [email protected] ligure a San Martino di Para-vanico (gE) M.C. Della Superba, tel. 340-7378194, www.motoclubdellasuperba.itCampionato lombardo a Songavazzo (Bg) M.C. Bergamo sez. AVB, 035-576198 www.motoclub.bergamo.it, [email protected] triveneto a giazza (VR) M.C. Lessinia, tel. 347-3001695, fax 1786055376, email [email protected] emiliano-romagnolo a Ber-ceto (PR) M.C. Taro Trial, tel. 338-8350001, fax 0521-493200, www.motoclubtaro.it

PSpeedway17 giugnoMondiale - Qualificazioni campionato individuale, round di qualificazione 3 a Esbjerg-Korskro (Danimarca) Esbjerg Motor Sport, tel. + 45 40 4561236261, www.esbjergmotorsport.dk

18 giugnoMondiale - Qualificazioni camp. indivi-duale, round 5 a Terenzano (uD) M.C. Olimpia, tel. 335-1016210, www.motoclu-bolimpia.itMondiale - Qualificazioni camp. indivi-duale, round 4 a Divisov (Rep. Ceca) AK Divisov v ACR, tel. +420 776 611042, www.speedwaydivisov.czMondiale - grass Track Youth gold Tro-phy classe 125 a St Macaire (Francia), MSC Macarien, email [email protected] - Campionato individuale, se-mifinale 1 a Mureck (Austria) Peter Kir-chsteiger, email [email protected] - Campionato Junior, semifinale 2 a Tarnow (Polonia) UNIA Tarnow ZSSA tel. +48 14 6330201, [email protected]

PMinimoto19 giugnoitaliano - Quinta prova di campionato a Corridonia (MC) Kartodromo Cogis Kart, tel. 0733-432455, www.cogiskart.it

PScooter19 giugnoTrofei Malossi Sud a Latina Race Service, tel. 335-6281121, trofei.malossi.com - tel. 0773-258183, www.pistego-kart.it

Segnalazionegare e motoraduni

Per posta: Motosprint - GP Guida, Casella Postale,

40068 San Lazzaro di Savena (BO) Per fax:

051-6256191 - 051-6255418 Per e-mail:

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Gp GuidaAppuntamenti fino al 19 giugno

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Mugello5 giugno 2011

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Classe600

Classe1000

In collaborazione con: Con il supporto tecnico di:

1 Roberto Blunda 15’12.2662 Salvatore Patanè 16.8003 Massimiliano Rossi 57.9914 Eugenio Aimo Boot 58.2425 Lorenzo Lo Magno 1’38.300

1 Daniele Ventura 18’12.7762 Cesare Sansavini 7.0303 Stefano Marelli 27.4474 Francesco Dorata 45.2225 Francesco Farinato 47.295

Ventura e Blunda al Mugello, talento ed esperienza.Dopo l’occasione sfumata a Vallelunga, Daniele Ventura bissa la Pole Position ma stavolta riesce a vincere la gara della Black Cup 600 registrando un tempo sul giro di 2’00”257.Vittoria non facile contro un coriaceo Cesare Sansavini che, presa la testa al via, ingaggia con Ventura una lotta serratissima sul passo del 2 netto, che trova epilogo solo a due giri dal termine con il pilota di Cremona che riesce a passare e a raggiungere per primo la bandiera a scacchi.Dietro di loro l’ottimo Stefano Marelli, velocissimo per tutto il week end.Classiifica di campionato sempre più corta con Sansavini che torna in testa e Ventura che recupera terreno salendo al quarto posto. Vittoria per il catanese Francesco Farinato nella classifica Expert 600, il catanese precede sul traguardo il leader della classifica expert Emanuele Frosi ed Alessandro Vivaldi.Per la speciale classifica Rookie dedicata ai neolicenziati ed agli amatori ancora un primo posto per Jacopo Schirò che, nonostante il fuori pista che l’ha visto protagonista nelle prime fasi della gara, si impone su un ottimo Davide Milanesio e su Paolo Manara.

Gara bagnata per i piloti della 1000 che sono costretti ad entrare in pista durante un acquazzone. Molti piloti decidono di non rischiare e di non prendere il via, ma non mancano Salvo Patanè ed Andrea Di Martino ancora in lotta per il campionato.Al via Di Martino prende la testa, ma Patanè non molla ed al terzo giro passa all’uscita del Correntaio. Di Martino perde il posteriore rovinando a terra senza conseguenze.Da dietro si assiste alla rimonta dell’altro siciliano Roberto Blunda, che a due giri dal termine riesce a passare in testa e a portare a termine una vittoria in solitario, grazie anche alla guida prudente di Patanè che con questo secondo posto mette in cassaforte il trofeo.Il terzo posto all’arrivo è per Massimiliano Rossi, autore di un ottima prova sull’acqua che gli permette di sorpassare il bravissimo Eugenio Aimo Boot a pochi metri dal traguardo. Per Rossi anche la vittora della classifica Expert davanti a Lorenzo Lo Magno e Roberto Iannaccone, mentre Aimo può consolarsi della beffa sul finale con la vittoria della classifica Rookie davanti a Palmiro Marafioti e Armando Bersani.Prossimo appuntamento per la Black Cup il 27-28 Agosto al Mugello.

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Daniele VenturaMassimiliano RossiRoberto BlundaIl Podio della 600 Cesare Sansavini