17 maggio - Motosprint 20

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17/23 MAGGIO 2011 Settimanale Anno XXXIV Fascicolo 1721 2,50 Euro (Italy only) 20 SUPERBIKE SUPERBIKE Max Biaggi Max Biaggi il perseguitato il perseguitato OFF ROAD OFF ROAD GP Italia enduro GP Italia enduro GP USA cross GP USA cross Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf 9 771122 173002 10020 Caccia alle streghe MAXI NOVITÀ MV Agusta F4 RR Corsacorta L’ultima follia: regolamentare i sorpassi. Simoncelli alla sbarra già L’ultima follia: regolamentare i sorpassi. Simoncelli alla sbarra già prima dell’incidente con Pedrosa. Per Dovi e Rossi la gioia del podio prima dell’incidente con Pedrosa. Per Dovi e Rossi la gioia del podio MOTOGP MOTOGP FRANCIA FRANCIA

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GP Francia. Tutto sulla quarta prova iridata dai nostri inviati a Le Mans, Superbike Max Biaggi. Errori ed ommissioni, MX1-MX2 GP USA a Glen Helen Enduro GP Italia a Francavilla di Sicilia (ME)

Transcript of 17 maggio - Motosprint 20

  • 17/23 MAGGIO 2011

    SettimanaleAnno XXXIV

    Fascicolo 1721

    2,50 Euro

    (Italy only)

    20

    SUPERBIKESUPERBIKEMax BiaggiMax Biaggi

    il perseguitatoil perseguitato

    OFF ROADOFF ROADGP Italia enduroGP Italia enduro

    GP USA crossGP USA cross

    Poste

    Italia

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    Caccia alle streghe

    MAXI NOVIT MV Agusta F4 RR Corsacorta

    Lultima follia: regolamentare i sorpassi. Simoncelli alla sbarra gi Lultima follia: regolamentare i sorpassi. Simoncelli alla sbarra gi prima dellincidente con Pedrosa. Per Dovi e Rossi la gioia del podioprima dellincidente con Pedrosa. Per Dovi e Rossi la gioia del podio

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    Sommarionumero 20/2011

    1LA POSTALetteredi Stefano Saragoni 6Officinadi Massimo Clarke 12

    1PADDOCKVelocit, cross, enduro, trial,minimoto, speedway, supermoto 16

    1IN PISTAMotoGPGP Francia. Tutto sulla quarta prova iridata dai nostri inviati a Le Mans 28Moto2GP Francia 50125GP Francia 56SuperbikeMax Biaggi. Errori ed ommissioni 68

    1FUORISTRADACross MX1-MX2GP USA a Glen Helen 72EnduroGP Italia a Francavilla di Sicilia (ME) 80TrialGP Germania a Gefrees 84SpeedwayGP Svezia a Goteborg 85RallyItaliano a Citt di Cividale (UD) 86SupermotoItaliano a Viterbo 87SportitaliaGare nazionali e campionati regionali 88

    1SU STRADANovit MV Agusta F4 RR 90Prova novitVespa PX 125/150 92AttualitIl motore Husqvarna 900 98MotolandiaTurismo, viaggi, epoca 100Made inAbbigliamento e accessori 104

    1MERCATINO Compravendita di moto e accessori 106

    1GP GUIDAGare e raduniGli appuntamenti in pista 114

    1RUBRICHE Contromano di Marco Masetti 22Polvere di stelle di Luigi Rivola 24Qui Giappone di Akira Nishimura 96Donne e motori di Laura Cattaneo 100Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo 103

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    SONO un tifoso di Biaggi e sono molto dispiaciuto per come sono andate le cose per il mio pilota ma... non sar che stia diventando scomodo anche in Superbike?

    Un in bocca al lupo a Max, un buuu alla Direzione gara (che dovrebbe giudicare con buon sen-so), perch non si punisce un pilo-ta che tira dritto ai 300 orari con sei secondi di vantaggio, e... una dose di umilt per Melandri.

    Giampaolo Firenze

    GUARDANDO le reazioni del pubblico alla prima variante di Monza, mi sono reso contro che spesso quello che chiamiamo appassionato ha bisogno di tifa-re contro e di insultare, senza ca-pire che i piloti sono persone nor-mali, con i loro pregi e difetti, e che vanno anche capiti per questo. Ma temo che nei confronti di Biaggi ci sia anche tanta invidia...Max il Mondiale pu ancora vincerlo, ma non sta reggendo la pressione, al contrario di Checa, che non ha buttato neanche un punto.

    Roberto Vicenza

    ATTENDEVO il round di Monza con trepidazione, sperando di ve-dere uno spettacolo tutto italiano. Purtroppo ho visto tre situazioni imbarazzanti.

    In gara 1, Biaggi ha buttato al vento 5 punti con un errore che ha spianato la strada a Laverty.

    In gara 2, stato penalizzato per non so quale ragione. Comun-que ha sbagliato di nuovo...

    Ma la cosa che mi ha dato pi da pensare, sono le dichiarazioni di Marco Melandri. Nel parco chiuso, appena sceso dalla moto, non ha parlato della sua prestazione o del

    problema (?) che ha avuto in Para-bolica, ma ha sparato a zero su Biaggi! Diciamo che ha perso una buona occasione per stare zitto... Visto che ci sarebbe da chiedersi come mai le abbia prese dal suo compagno di squadra in entrambe le manche!

    Melandri mi ha deluso quanto Biaggi. Se in MotoGP ci sono dei bambini che si fanno i dispetti, qui forse siamo allasilo!

    Alessandro Schonau

    A FRONTE del furto perpetrato a Monza ai danni di Max Biaggi, mi pongo e vi pongo una domanda: ma questi soloni burocrati che governano il nostro amato sport, non potrebbero tentare di tirare fuori gli attributi e confessare una volta per tutte che vogliono elimi-nare Max dal motociclismo?

    Silvio Dagnino Genova

    LA PENALIZZAZIONE inflitta a Biaggi a Monza stata una vera e propria ingiustizia. Piuttosto fate-gli una multa, oppure mettete la ghiaia nella via di fuga!

    Paccio 74

    RIDE THROUGH, una regola senza senso nel motociclismo. Una gara di F.1 dura mediamente unora e mezza, una della SBK poco pi di un terzo, non c tempo per recuperare. E noi, in tribuna o sul divano, veniamo privati dei protagonisti. Non bisogna essere tifosi di Biaggi per rendersene conto.

    Angelo Bergamini

    SPESSO ho criticato i compor-tamenti in gara e fuori di Max Biaggi. Oggi invece non sono dac-cordo con la penalit che gli

    stata inflitta, enormemente supe-riore al reato commesso. Lerro-re involontario di un concorrente in variante dovrebbe essere con-templato da un regolamento sportivo e non sanzionato da una regola tiranna, in grado di in-ficiare totalmente i reali valori in pista. Un pilota che primo, in solitario e con un vantaggio im-portante come quello che aveva Biaggi, al di l dellinfrazione com-messa, dalla quale non ha tratto alcun vantaggio, dovrebbe essere penalizzato senza snaturare i rea-li valori espressi in pista in una manche di levatura mondiale.

    Mi si risponder Dura lex sed lex ma secondo me a Monza stato penalizzato lo sport.

    Michele Pomilio Pergine (TN)

    UNA vergogna! I burocrati dello sport stanno rovinando le nostre amate gare. A Monza ab-biamo assistito al pi clamoroso furto della storia sportiva, Biaggi stato fatto oggetto di una palese ingiustizia, a cui difficilmente po-tr essere resa giustizia. La Dire-zione gara dovrebbe amare lo sport che dirige, invece di coprirsi di ridicolo. Esorto chi ne ha com-

    VISTO PEDROSA CHE HA LASCIATO IL MANUBRIO? Sono un appassionato di motociclismo, tifoso di Valentino. Vorrei evidenziale il gesto di Pedrosa allEstoril. Ricordate? Il braccio sinistro che si stacca dal manubrio a 200 km/h in piega! Nessuno ci ha fatto caso?

    Stefano Rondinelli

    I primi a farci caso sono stati i telecronisti, segnalandolo a chi non avesse notato. Dani ha sgranchito il braccio un po intorpidito. Noi abbiamo avuto la riprova di quale controllo della moto abbiano i campioni veri.

    ECCOLI. SONO QUESTI I NUOVI GUARD RAIL!Eccoli! In provincia di Piacenza sono comparsi finalmente i nuovi guard rail (sotto), degni dellItalia di oggi. Sono morbidi e se sbagli... fai solo una figura di m...

    Daniele Maggi Piacenza

    IN B

    RE

    VE

    IL POPOLO DI MAX GRIDA ALLINGIUSTIZIA

    Lettere

    La penalizzazione non andata gi

    di Stefano Saragoni [email protected]

    ]

    QUESTO IMBUTO DISEGNATO SULLASFALTO DELIMITA LA CORSIA DI RIENTRO IN PISTA DOPO UN DRITTO ALLA VARIANTE. LA FRECCIA ROSSA INDICA LA TRAIETTORIA CORRETTA, LA BIANCA DOVE PASSATO BIAGGI IN GARA 2.

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    Lettere

    PRIMA IL PILOTA E POI LA MOTO

    IMMAGINO che molti altri appassionati si siano accorti di quanto successo durante il week-end del GP Portogallo. Sia nelle prove che in gara - e in tutte e tre le classi - ho visto brutti momenti. Durante le prove ufficiali della Moto2 ci sono state parecchie cadute, quasi tutte fortunatamente senza serie con-seguenze per il pilota.

    Gi, il pilota... Mi dico, quando vedi che un pilota cade, andrai bene a soccorrere lui, prima di occuparti della sua moto, no? Invece no. Un pilota della Moto2 rimasto steso sulla pancia per qualche secondo... e io l costretta a guardare il mashall che corre verso la moto! Come se non avesse nemmeno visto il pilo-ta a pochi centimetri di distanza! La stessa cosa successa durante le gare della 125 e della MotoGP (in questo caso era Barbera il pilota non assistito). Non conosco esattamente il ruolo preciso e i doveri che hanno i marshall, ma a questo punto gradirei molto saperli, perch credo di avere pi buonsenso io di loro, anche se non sono mai andata a vedere una gara in circui-to, ma seguo da ben dieci anni questo sport.

    Scusate lo sfogo, ma quando succedono certe cose qualcuno deve pur dire qualcosa.

    Alessia Reggio Emilia

    NON volermene (e non me ne voglia Guido Meda, che temo ti abbia portato fuoristrada con listintivo e accorato appello pri-ma il pilota, alla vista della caduta di Barbera).

    Compito dei commissari in caso di caduta segnalare lacca-duto ai piloti che seguono e liberare il prima possibile la pista dai detriti. Del pilota, deve (sottolineo deve) occuparsi esclusiva-mente il personale medico, che sa come intervenire. Questo per non rischiare di aggravare la situazione con una manovra sbagliata. In passato abbiamo visto spesso piloti tirati su come sacchi ed un bene non vederlo pi. Anche se alle volte, pur-troppo, succede ancora...

    petenza (il presidente FIM) a riflet-tere attentamente su chi siede nella stanza dei bottoni, per evita-re che episodi come quello di Monza si ripetano in futuro.

    Filippo Dini

    EDIZIONE straordinariaaa!!!Monza Superbike. Decretata la

    fine della sportivit! Ride trough comminato per un errore del pilo-ta, che non ne ha tratto alcun vantaggio. La sanzione mortifica il gesto sportivo, la prestazione cri-stallina delluomo e del suo team e gli nega una vittoria che, tempi alla mano, avrebbe conquistato con diversi secondi di vantaggio.

    Migliaia di tifosi in pista assisto-no attoniti e lasciano il circuito con

    la sensazione di aver vissuto un evento irreale. Questa decisione rischia di gettare unombra sul senso di giustizia che anima i tifosi SBK, consci che questo campiona-to proprio su questo spirito di leal-t si fonda.

    Filippo

    VORREI esprimere la mia totale disapprovazione per quanto suc-cesso a Max Biaggi e Luca Scassa.

    Il ride through dato a Max lo trovo sbagliato perch non solo non ha guadagnato tempo o posi-zioni, ma passando al di l della riga bianca poteva transitare a ve-locit pi elevata.

    Venendo a Scassa, trovo assur-do non farlo correre a Misano, anche perch, avendo corso tanti anni in Italia un esperto conosci-tore del circuito e quindi non sar qualche giro su una R1 di serie a dargli un vantaggio. Si poteva ne-gargli la partecipazione alle prove del venerdi ma infliggergli una punizione cos severa troppo.

    Luca Fermignano (PU)

    PER QUANTO i regolamenti sia-no inoppugnabili, credo che in cer-ti casi vadano applicati con un mi-nimo di buonsenso, per non sna-turare le competizioni. Non si pu condannare allergastolo un uomo che ruba una caramella...

    Mauro

    A MONZA ho assistito alla pi grande ingiustizia che un pilota, una Casa motociclistica e un tifoso potessero subire. Ma vi immagina-te lo stato danimo di Biaggi, che con un dritto ha penalizzato se stesso e si ritrova a dover fare un ride through?! Provate a calarvi nei suoi panni: dopo aver domina-to le prove, dopo aver fatto una bella gara 1, dopo aver lavorato per vincere gara 2, viene penaliz-zato da un regolamento assurdo e discutibile al punto di farci pensa-re a un boicottaggio. Ammiro la pazienza di Biaggi, che continua imperterrito a gareggiare per pas-sione e per i suoi tanti tifosi. Per me lui il vincitore di Monza: do-

    MA BIAGGI SAPEVA?PERCH NON ERA AL BRIEFING?

    SE GIOVED, al brefing con i piloti, Biaggi non cera, vorrei sapere se almeno qualcuno dellAprilia era presente. Igno-ro i motivi che hanno impedito a Max di presenziare alla riu-nione e mi piacerebbe cono-scerli. Immagino saranno va-lidi, visto che fa parte del suo lavoro.

    Ma possibile che nessuno gli abbia riferito che in caso di taglio doveva transitare allinterno delle righe bian-che? La punizione resta asso-lutamente priva di senso, ma se la regola questa, Max doveva conoscerla, a mio avvi-so. C ancora tempo per ri-farsi, forza Corsaro.

    Alessandro Tirelli

    NON la prima volta che al briefing non va il pilota ma il direttore sportivo, sicuramen-te pi focalizzato sulle que-stioni regolamentari. Non v dubbio che Francesco Guidot-ti abbia relazionato Biaggi con pignoleria e dovizia di partico-lari.

    troppo, succede ancora...

    ]

    Dominatrice del Mondiale Superbike 2010 con Max Biaggi, RSV4 Factory APRC esprime al meglio la tecnologia esclusiva

    derivata dallesperienza in pista, ride nendo il concetto di supersportiva stradale. Merito dellAprilia Performance Ride Control,

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    lubricanti

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    Lettere

    PROTESTA ILLEGITTIMAPILOTI E PUBBLICO VANNO RISPETTATI

    NON sono una fan di Biaggi, ma porto rispetto a chi se lo merita e mi vergogno per come i fan di Max hanno protestato a Monza, senza rispetto per i vincitori e il pubblico.

    I tifosi di Biaggi non hanno per-messo il regolare svolgimento della conferenza stampa a fine gara 2, con Fabrizio, Melandri e Laverty. Si ritenevano offesi per il ride throught inflitto al loro pilo-ta per il taglio della prima chica-ne. Ma le regole nello sport sono garanzia di equit e sicurezza. Chi sbaglia paga.

    Il motociclismo si differenzia dal calcio per la passione del pub-blico che lo segue, che prima ti-fa lo sport e poi il proprio benia-mino, rispettando tutti i piloti. Chiedo scusa ai tre vincitori da parte del vero pubblico di Monza. Come ha detto Fabrizio: Anche voi avete sudato e ci avete regala-to forti emozioni, come solo veri centauri sanno fare.

    Claudia Parravicini

    LAUTOCELEBRAZIONE sulla sportivit del pubblico del motoci-clismo bello, pulito, super partes la trovo pretestuosa e un po fuori dal tempo. Non tiriamocela trop-po. In circuito non ci saranno gli ultras pi beceri, ma fischi e tifo contro non sono una novit.

    Il popolo biaggista deluso e ur-lante non ha certo fatto bella figu-ra, ma dobbiamo dire lo stesso di quanti hanno speso (male) il loro fiato per dileggiare il campione del mondo.

    IO L

    A P

    EN

    SO

    CO

    S

    CIAO Stefano, scusami il tu colloquiale, ma dopo tanti anni di riviste acquistate e lette, lettere pubblicate, frequentazioni al vostro stand ai salo-ni... potresti presentarti stasera a casa mia, seder-ti a tavola e chiedere Che c per cena? e nessu-no avrebbe nulla da obbiettare.

    Ti scrivo perch sei come il caro amico della canzone di Dalla, e non ti voglio parlare di moto, almeno non direttamente. Ti scrivo per farti un appunto. Una sorta di sfott, di quelli che si fan-no tra amici davanti a una birra.

    Il vostro Valentino non vince pi. finita unera. E da ogni angolo, da mille commenti tra le righe, trasuda la vostra agitazione per aver perso la gallina dalle uova doro.

    Stoner si permesso di parlar male di Rossi? Un bel (funereo) trafiletto lapidario, dove il di-retr in persona, ne prende le difese.

    Non si deve permettere la sintesi di quelle righe.

    Quando era Rossi a insultare a destra e a manca (ricordo epiteti nei confronti di Biaggi, reo, secondo lui di avergli fatto una rasa a fine gara, mentre lui era impegnato a fare il coglione dopo il traguar-do e Max ancora in gara; scazzottate prima del podio; poco eleganti commenti...), mai una parola se non qualche trafiletto teso a sottolineare la sanguignit del nove volte iridato.

    Ora, invece, il Re nudo, e gi a cercare di farlo apparire un grande, anche quando, diciamoci la verit, ha fatto schifo.

    tangibile la vostra delusione nel non poter scrivere di come il pesarese ha compiuto la sua ultima impresa, di come ha vinto anche con la rossa.

    Gli date 7 in pagella e lo chiamate investimen-to perch le altre Ducati vanno peggio, e dite che la colpa della moto. Dimenticando che con la stessa moto Stoner ci ha vinto un Mondiale, e che quando non finiva per terra, un quinto era una delusione cocente.

    Nella mia ignoranza, immagino che ai vertici Ducati, pensando alla cifra spesa in virt di un quinto posto, non paia proprio quello che si dice un buon investimento.

    Tu, Stefano, apri il tuo riquadro con Valentino Rossi unicona e poi bla bla bla su quant bello, quant bravo, quanto bene ha fatto al nostro sport.

    Se non avessi gli occhi foderati di prosciutto giallo (marca 46) forse noteresti che poi tutto sto bene al nostro sport non lha fatto. Certo, ci ha

    regalato gare bellissime; per questo, pur non amandolo (si capito?) ammetto che ha scritto pagine memorabili. E per voi che apparecchiate la tavola con lindotto delle gare, ha fatto un gran bene in termini di vendita di riviste, gadget, DVD, spazi pubblicitari.

    Ma dal punto di vista del puro appassionato, ha tirato dentro una tifoseria da stadio, milioni di inetti totali che non sanno neanche cosa c sotto la carena. Limportante che vinca Vale.

    Quelli che fanno la ola quando cade chiunque gli sia davanti, quelli se lui infortunato la gara non la guardano, quelli che criticano De Puniet e Bau-tista perch corrono pur zoppicanti e un anno fa osannavano Rossi per lo stesso motivo.

    Io invece godo, nel vedere che finalmente sta finendo unepoca, orgoglioso di averla vissuta. Godo nel vedere Valentino tribolare, nel vederlo rilasciare interviste con i suoi sorrisi a denti stret-ti, che ho imparato a riconoscere, quelle in cui dice va tutto bene ma pensa son cazzi.

    Godo nel vedere la Ducati rendersi conto della cantonata che ha fatto, specie con Checa che con una moto privata domina la Superbike.

    E godrei se finalmente Valentino andasse in F.1, in SBK, nei rally, sul suo yacht, o dove diavolo vuo-le ma lontano dalla MotoGP, cos finalmente tor-neremmo alle dirette RAI con due commentatori addormentati, a beneficio di un gruppo di appas-sionati veri, anzich di stormi di casalinghe che B, io spero vinca il Valentino perch l tanto simpatico...

    Perdonami lo sfogo, ma sono anni che lappara-to mediatico che gravita intorno alla MotoGP di parte in maniera vergognosa, e di stampa di parte ne ho gi abbastanza guardando le cose serie del nostro Paese. Rivoglio il nostro sport senza super eroi mediatici, ma con tanti super eroi reali, che invece del mantello hanno il casco.

    Samuel J. Kiumbo

    AL DIRETAUR (se dialetto deve essere, lascia che sia il mio) ha scritto quello che pensa. Quello che penso di Rossi e di come il volerne screditare le capacit di guida mi appaia una battaglia persa in partenza, nonch impopolare. Il che non signifi-ca voler zittire in qualche modo Stoner.

    Sulle nostre pagine c spazio per le opinioni di tutti, appassionati puri e non, tifosi pro e contro, c spazio perfino per i mal di pancia di chi non riuscito a digerire i successi della lunga stagione di Rossi. Un piatto bello pesante.

    NON ABBIAMO BISOGNO DI EROI MEDIATICI

    menica era il mio compleanno (55 anni) e il regalo pi bello me lo avrebbero fatto lui e Aprilia. Dopo questa delusione ora che me ne stia a casa, per evitare che mi vengano i capelli ancora pi bian-chi... E Melandri la smetta di fare dichiarazioni infantili su un grande campione come Max.

    Maurizio Savaglio Vogogna (VB)

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    HO SEMPRE pensato che le bronzine di banco e quelle di biella fossero uguali; un mio amico, invece, sostiene che sono diverse e non poco. Secondo lui, anche se le bronzine sono diffe-renti dai cuscinetti a rotolamen-to, la regola la medesima: quelli di biella e quelli banco non sono intercambiabili. Potreste darmi una spiegazione detta-gliata?

    Marcello AngeliniRoma

    LE CONDIZIONI di lavoro dei cuscinetti di banco e di quelli di biella sono in effetti un poco di-verse ma, nel caso delle bronzi-ne, i MATERIALI ANTIFRIZIONE impiegati sono esattamente gli stessi. Per cambia la capacit di carico e ci sono delle differen-ze anche a livello di lubrificazio-ne, tutto sommato.

    La ragione per la quale i co-struttori dichiarano capacit di carico pi elevate, a parit di materiale, se vengono impiegati nei cuscinetti di biella legata al fatto che i cuscinetti di banco sono soggetti comunque a dei lievi (ma non completamente trascurabili) errori di allinea-mento a causa delle deforma-zioni elastiche dellalbero e del basamento.

    Per quanto riguarda la lubrifi-cazione, agli alti regimi i cusci-netti di banco ricevono una mag-giore quantit di olio nellunit di tempo, ma a quelli di biella il lubrificante arriva in genere con una pressione superiore, grazie al contributo della forza centri-fuga. Pure la temperatura pi alta. Fondamentale poi il fatto che se, come accade quasi sem-pre, lolio che viene inviato ai

    Officinadi Massimo Clarke [email protected]

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    LE BRONZINE NON SONO TUTTE UGUALIDifferenze tra quelle di banco e biella

    SISTEMA MULTIAIRSI PU USARESULLE MOTO?

    IN QUESTA rubrica si parla tantissimo dei diagrammi di di-stribuzione: possono essere pi o meno spinti, a seconda del ca-rattere del motore che si vuole ottenere.

    Io vorrei avere delle informa-zioni pi dettagliate sul sistema che sta utilizzando la Fiat sulle sue auto di ultima generazione, il Multiair, e sulla sua possibile utilizzazione nel campo motoci-clistico. Mi sembra molto valido, per non ho capito molto bene come funziona.

    Dalle animazioni che si trovano in rete, si comprende che i movi-menti delle valvole di aspirazione sono gestiti da elettrovalvole, che ne variano lalzata e la durata di apertura a seconda delle neces-sit. Ho addirittura notato che le valvole si possono aprire anche pi di una volta nella stessa fase di aspirazione!

    Potrebbe essere utilizzato sul-le moto di ultima generazione, o i regimi che raggiungono i motori motociclistici mal si sposano con il Multiair?

    Sandro CimadonArdea (RM)

    IL SISTEMA Multiair stato sviluppato dalla Fiat in diversi anni di lavoro, necessari per su-perare difficolt tecniche di non poco conto. Si tratta di un siste-ma di comando delle valvole meccanoidraulico a controllo elettronico, in tutto analogo, co-me schema, a uno ideato nei primi anni Ottanta in Germania e presentato in un importante con-vegno motoristico internazionale. Non so se vi stato un acquisto del brevetto originale o se ci sono stati degli accordi di qualche tipo. Fatto sta che la Casa torinese ha dimostrato di credere a questa soluzione al punto da dedicare ad essa un intenso programma di ricerca e di sviluppo che sfocia-to poi nella produzione di serie.

    Lidea di base quella di otte-

    cuscinetti di biella entra nellal-bero attraverso canalizzazioni radiali praticate nei perni di ban-co, le bronzine sulle quali lavo-rano questi ultimi sono dotate di una cava circonferenziale, e questo riduce la loro superficie portante e determina un au-mento della pressione massima nel velo dolio. Le canalizzazioni in questione talvolta vengono ri-

    cavate nei perni di banco e non nelle bronzine. Per migliorare la situazione, in certi casi (vedi il recente sei cilindri BMW) la sca-nalatura presente solo nella met meno caricata della bron-zina.

    Pure il gioco di montaggio spesso diverso; nei moderni motori di alte prestazioni, a pari-t di diametro dei perni, quello delle bronzine di biella in ge-nere maggiore rispetto a quello adottato per il banco. La diffe-renza pu essere anche dellor-dine del 25 30%, il che non poi tanto poco.

    Occorre comunque tenere presente, a questo proposito, che nel passaggio dalla tempe-ratura ambiente a quella di regi-me gli alloggiamenti delle bron-zine di banco (lega di alluminio) si dilatano in misura decisa-mente maggiore, rispetto alle teste delle bielle, realizzate in acciaio.

    MATERIALEANTIFRIZIONE

    CON QUESTO TERMINE SI

    INDICA IL MATERIALE TENERO

    CHE VIENE RIPORTATO

    SUL GUSCIO DI ACCIAIO

    E NEL QUALE VIENE RICAVATA

    LA SUPERFICIE DI LAVORO

    DELLE BRONZINE. PU

    ESSERE COSTITUITO DA DUE

    STRATI SOVRAPPOSTI,

    DI SPESSORI DIFFERENTI

    LE BRONZINE DI BANCO NON SONO INTERCAMBIABILI CON QUELLE DI BIELLA (SOTTO). PER QUESTE ULTIME SI USA UN MAGGIORE GIOCO DI MONTAGGIO (+ 25% CIRCA).

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  • motosprint

    14

    OfficinaFASATURA DI

    DISTRIBUZIONE COSTITUITA DAG

    LI ANTICIPI

    DI APERTURA DELLE VALVOLE

    DI ASPIRAZIONE

    E DI SCARICO, E DAI LORO

    RITARDI DI CHIUSURA,

    RISPETTO AI PUNTI MORTI.

    PU ESSERE INDICATA

    GRAFICAMENTE

    E IN TAL CASO VIENE DETTA

    DIAGRAMMA

    DI DISTRIBUZIONE

    nere variazioni tanto della fasatu-ra di aspirazione, e quindi della durata di apertura delle valvole, quanto della alzata. Le conse-guenze sono di assoluto rilievo. Al punto che, almeno in teoria, il sistema consente di eliminare la valvola a farfalla e di gestire lero-gazione di potenza del motore parzializzando laspirazione me-diante lalzata delle valvole, che pu essere variata a volont. Fa una cosa del genere anche il si-stema Valvetronic della BMW, che per interamente meccani-co. Si possono quindi avere alzate modeste ai piccoli carichi, ossia con il pedale dellacceleratore premuto in misura limitata, e al-zate cospicue quando si vogliono i cavalli (alti regimi, carico moto-re elevato).

    La fasatura di aspirazione pu essere variata entro ampi limiti e questo ha conseguenze assai no-tevoli su emissioni e consumi, oltre che sul carattere della ero-gazione. In particolare, per quan-to riguarda questultimo, si deve ricordare che ad ogni regime di rotazione corrisponde idealmen-te una fasatura ottimale, ai fini dello sfruttamento delle onde di pressione e dellinerzia dei gas. Dunque, un sistema che riesca ad variare anticipi di apertura e ritardi di chiusura a piacimento, adeguandoli via via alle diverse condizioni di funzionamento del motore, consentirebbe di ottene-re il miglior riempimento dei ci-

    lindri a qualunque regime e quin-di curve di coppia e di potenza straordinariamente vantaggiose. I tecnici della Fiat hanno lavorato anche in questa direzione, ovvia-mente. Il Multiair viene gestito elettronicamente e oggi impie-gato solo allaspirazione, ma teo-ricamente pu essere adottato anche per controllare il movi-mento delle valvole di scarico.

    Il principio di funzionamento molto semplice e si basa sul fatto che i liquidi sono incomprimibili (beh, non proprio perfettamen-te). In questo caso tra lestremi-t della valvola e la punteria, sulla quale agisce la camma, vi un vano cilindrico che contiene olio, dotato di un foro di uscita controllato da una elettrovalvola. Se questultima non si apre, il li-quido agisce come se fosse un puntalino, ovvero un elemento interposto solido. Quando la pun-teria si abbassa, la valvola si apre, proprio come nelle distri-buzioni convenzionali. I punti di inizio apertura e fine chiusura sono quelli determinati dal profi-lo delleccentrico (e quindi si ha la fasatura spinta) e lalzata mas-sima. Se per a un certo punto lelettrovalvola si apre, lolio fuo-riesce e di conseguenza il movi-

    mento della punteria non viene pi trasmesso alla valvola ma serve solo a spostare lolio. Si pu modulare il movimento della valvola in modo da farla sollevare considerevolmente e poi farla re-pentinamente richiamare dalla molla; si anticipa cos il momento di chiusura (la fuoriuscita del li-quido dal vano di lavoro fa s che sulla valvola non agisca pi alcu-na forza, se non quella di richia-mo della molla), o si pu ridurre lalzata. In questo secondo caso, per visualizzare la situazione, come se tra la punteria e la valvo-la fosse interposto un puntalino di lunghezza minore. E via dicen-do. Sono anche possibili, se op-portune, delle aperture multiple (ma non ai regimi elevati).

    Dal punto di vista costruttivo il sistema relativamente sempli-ce. Il lavoro di sviluppo stato impegnativo e ha richiesto molto tempo in quanto occorreva fare in modo che il sistema non risentis-se delle variazioni della viscosit dellolio causate dai cambiamenti di temperatura e occorreva an-che evitare che la valvola tornas-se a contattare la sede con una velocit troppo elevata (ci voleva, insomma, un certo smorzamen-to). Inoltre, il sistema doveva essere longevo e avere unaffida-bilit assoluta e la gestione dove-va essere estremamente precisa.

    Per quanto riguarda le moto, i sistemi di DISTRIBUZIONE con FASATURA variabile non hanno

    mai avuto una grande diffusione. E pure quelli di aspirazione a ge-ometria variabile (sempre del ti-po con trombette telescopiche) vengono adottati solo su modelli di prestazioni particolarmente al-te, con lobiettivo di ottenere pi tiro ai medi regimi, ovvero di ri-empire in una qualche misura la curva di erogazione, che altri-menti sarebbe molto appuntita. Insomma, sembra che per le mo-to, per la loro natura nettamente diversa da quella delle auto, e per il fatto di essere destinate ad un tipo di impiego decisamente dif-ferente, non sia molto sentita lesigenza di sviluppare ed impie-gare dei sistemi a fasatura varia-bile. E ancor meno, evidente-mente quelli pi sofisticati come il Multiair. di fondamentale im-portanza non dimenticare che i motori delle moto sportive rag-giungono velocit di rotazione elevatissime, per le quali i siste-mi in questione non sembrano particolarmente adatti. E sono quanto di pi simile ci sia ai mo-tori di F.1. Dunque, fino a quando questi ultimi non adotteranno delle distribuzioni analoghe o si-mili a quelle delle quali stiamo parlando, non c da aspettarsi che le utilizzino anche i motori motociclistici di potenza specifica pi elevata. Per quanto riguarda gli altri, usualmente lerogazione sembra pi che adeguata alle esigenze, e se serve, in genere basta aumentare la cilindrata.

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    BUON inizio di stagione per lenduro italiano, che ha conquistato due titoli nella prima prova del campionato europeo, disputata saba-to 7 e domenica 8 maggio, a Kielce, in Polonia.

    Davide Soreca (Beta, nella foto) e Andrea Castellana (HM) si sono laureati campioni europei, rispettivamente nella 50 e 125 4T (titoli assegnati in prova unica). Grande gara anche per Maurizio Micheluz, che dopo una ventina danni ha riportato sul gradino pi alto del po-dio la Fantic, il cui marchio stato rilanciato dallimprenditore trevi-giano Federico Fregnan. A segno sabato Luca Rovelli (Fantic 125 4T), costretto al ritiro domenica e, tra le donne, Francesca Nocera (KTM), in ritardo per domenica per essere rimasta in una buca di fango. Buona prova per Jacopo Cerutti (Honda 250 4T) due volte terzo nella Junior E1, mentre Fausto Scovolo (Husqvarna 250 4T) ha chiuso due volte secondo nella Veteran.

    A POCHI GIORNI DALLA VITTORIA AL CAMPIONATO ITALIANO A MONZA, ROMANO FENATI HA CENTRATO UN ALTRO BUON RISULTATO IN SPAGNA. AD ARAGON, NELLA SECONDA PROVA DEL CEV, IL QUINDICENNE DEL TEAM GABRIELLI HA CONQUISTATO UN QUARTO POSTO (GARA VINTA DA ALEX MARQUEZ). PER LITALIANO, STESSO PIAZZAMENTO DELLA PRIMA PROVA DEL CEV, A JEREZ. IL COMPAGNO DI SQUADRA DI FENATI, NICCOL ANTONELLI SESTO DAVANTI A FRANCESCO BAGNAIA E MASSIMO PARZIANI.

    Fenati quarto in Spagna

    PaddockA cura di Lucia Voltan

    FLAT TRACK. TEST FIM SABATO 21 MAGGIO A LONIGO Sar una gara particolare quella che si disputer sabato 21 maggio, alle ore 21.00, nella pista di Santa Marina; il circuito di Lonigo (VI) ospiter per la prima volta un Test FIM di Flat Track: sono attesi piloti provenienti da tutto il mondo. Gli italiani, capitanati dal super esperto Belli, dovrebbero essere cinque. Le prove sono in programma alle ore 15.00, mentre i cancelli dingresso per la gara saranno aperti alle ore 19.00.

    GARA DI MINIMOTO (E MOLTO ALTRO) PER RAGAZZI A RIMINI Il prossimo 22 maggio a Rimini, nei pressi di Piazzale Fellini, utilizzando una parte del vecchio tracciato cittadino degli anni ruggenti delle gare stradali il Nuovo Motoclub Renzo Pasolini di Rimini organizzer una gara nazionale Minimoto, valevole anche come Campionato Regionale, suddivisa nella classi SAV, Junior A, Junior B, Junior C ed Open A e B. prevista inoltre una iniziativa Hobby Sport FMI per avvicinare alla specialit i ragazzi dai 7 ai 10 anni. Sono previste esibizioni e una mostra di moto storiche da competizione. Per ulteriori info possibile consultare il sito www.motoclubpasolini.it

    QUALIFICAZIONI DI LONG E GRASS TRACKSono iniziate nella pista tedesca di Muhldorf le qualificazioni per accedere ai GP di Long e Grass Track del 2012. Solo sei i posti utili per passare il turno ed entrare nel GP Challenge, che si svolger in Francia, nella pista di St. Colomb, il 25 settembre. Gara molto tirata e incerta, con vittoria del tedesco Rudolph, che ha preceduto il boemo Franc e il finlandese Mustonein. Qualificati anche i due olandesi Fabriek e de Jong, oltre al veterano dei piloti tedeschi Bernt Diener.

    IN B

    RE

    VE

    BIS ITALIANO NELLEUROENDURO Soreca e Castellana gi campioni

    TROFEO 50 FMI

    MINICROSSISTI NUOVO TROFEO GIOVEDI 2 giugno la pista di Santa Rita, Grosseto, ospita la seconda prova del nuovo Trofeo Italia Minicross 50 FMI. riservata a piloti nati negli anni 2001, 2002, 2003, e comunque in possesso di Licenza Miniyoung. Un Trofeo che permette di correre comunque, una volta iscritti, indipendentemente dal risultato ottenuto nelle prove ufficiali, grazie alleventuale divisione dei piloti in gruppi. Due le classi: 50 Sport e 50 Racing, 4 prove (2 gare per ogni prova), per ogni classe.

    UN PO DI BURLESQUE IN TESTA A FABRIZIOGRAFICA INEDITA (E SINGOLARE) PER MICHEL FABRIZIO, CHE A MONZA SI PRESENTATO CON QUESTO CASCO. LAUTRICE GIOVANNA CASOTTO, DISEGNATRICE DI FUMETTI EROTICI, CHE HA CREATO UN PERSONAGGIO TRA IL PIN UP ED IL BURLESQUE, RIPRODOTTA IN POSIZIONI PROVOCANTI MA GIOCOSE.

    MOTO CHIX

    GLORIA DE CARLI PROMOSSA GLORIA De Carli (sopra) si aggiudicata la vittoria al Red Bull Moto ChiX. Dal 6 all8 maggio si svolta la seconda edizione del camp di cross femminile, con sfida finale vinta dalla trentina, che ha preceduto Gaia Zanti e Martina Beltrandi. Istruttori deccezione Ivan Lazzarini e Steffi Laier. Con la vittoria, Gloria ha conquistato la possibilit di partecipare alla gara conclusiva del Trofeo KTM 2011 con una 250 SX-F fornita da KTM Italia per poi diventare pilota ufficiale KTM Italia nel Trofeo KTM MX 2012. Il Meglio di un UomoTM

  • motosprint

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    FLAT TRACK FMI

    MARCO BELLI AL COMANDO MARCO Belli si imposto nella terza prova del Trofeo FMI di flat track, disputata nellippodromo San Artemio di Treviso. Belli balza cos in testa al campionato con 15 punti di vantaggio su Vesprini, assente in questa gara e ben 23 su Monti (nella foto, lentrata in prima curva: Belli in testa, inseguito da Andreotti e Zambon).

    IMOLA PI SICURAIL FAMIGERATO muro di gomme allaltezza della variante che

    immette sul rettilineo del traguardo non c pi: ed una bella notizia. Il circuito di Imola ne guadagna in sicurezza ed immagine.

    In pochi anni quella barriera ha collezionato tante critiche ed costata la vita a due appassionati. Oggi, chi arriva lungo in variante

    ha davanti a se uno spazio libero asfaltato e un imbuto in materiale plastico tech pro che lo guida al rientro in pista a fine pit lane.

    Il tutto con la benedizione della FIM, che proceder nelle prossime settimane alla riomologazione per lattivit internazionale.

    La modifica, condivisa dalla FMI, sembra destinata a portare anche allomologazione per lattivit nazionale, cosa che significherebbe

    alla copertura assicurativa per quanti hanno tessera Sport.

    SPEEDWAY. GRANDI BATTAGLIE A KRSKO PER UN POSTO AI GP In Slovenia, nella pista di Krsko, sono iniziate le qualificazioni per accedere ai GP di Speedway 2012. 83 i piloti per soli 3 posti... e alla fine si sono rese necessarie due manche di spareggio per definire il podio. Il polacco Miedzinski ha battuto il favorito Zagar. Terzo il boemo Lukas Dryml, che ha avuto la meglio sullesperto polacco Protasiewicz. Hanno avuto accesso alle semifinali anche Kus, Gustafsson, Gizatullin, Ruud e Magosi, mentre il padrone di casa Conda ha vinto lo spareggio per il posto di riserva.

    Paddock

    CON LA NUOVA TM

    ZANOTTI TORNAALLA DAKAR DOPO 3 tre stagioni con Aprilia, Alex Zanotti ha raggiunto un accordo con TM: oltre al Campionato Italiano, disputer alcune prove del Mondiale rally. Gi deciso anche il ritorno alla Dakar. Tra pochi giorni inizieremo lo sviluppo della mia nuova moto per lAfrica - racconta Zanotti - non ancora certo, ma vorrei fare anche il Faraoni.

    SCUOLA GUIDA (IN AUTO) PER HASLAM E CORSERLeon Haslam e Troy Corser amano le auto sportive e la BMW ha concesso loro di partecipare al corso Driving Experience che si tiene a Monaco con le 330i. Maestro deccezione, Jorg Weidinger, campione europeo Superturismo.

  • motosprint

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    1 Dopo due anni al campionato italiano, finalmente arrivata la prima vittoria, a Monza. Per solo dopo la squalifica di Federico Monti. Un successo a tavolino toglie un po di soddisfazione? S, in effetti cos. Ed un peccato, perch era stata una gran bella gara, che ci siamo giocati fino allultima curva io, Monti e Lombardi. Intendiamoci, 25 punti mi fanno molto comodo, soprattutto dopo la rottura della frizione nella prima gara.Ma mi dispiace per Monti, che quella vittoria laveva proprio meritata.

    2 Monti stato squalificato per la presenza di materiale isolante non consentito sotto il serbatoio per evitare il surriscaldamento del carburante. Ma il ricorso non stato presentato dalla tua squadra... No, e io non lavrei fatto. Intendiamoci, le regole sono regole e devono essere rispettate da tutti. Per mi hanno spiegato che il vantaggio con questa modifica, per quanto non consentita, irrisorio. Comunque ormai andata cos, e voglio utilizzare questo risultato per ripartire alla grande dopo due anni complicati.

    3 Perch tu, indicato da molti come una promessa, finora non hai ottenuto buoni risultati? Il primo approccio al campionato italiano stato nella 125, non adatta a me, che sfioro il metro e ottanta e ho una certa stazza. Dopo due gare sono passato alla 600. E le cose sono migliorate. Speravo che il 2010 andasse bene, invece ho avuto problemi con la squadra. Ho cambiato team, ma il miglior risultato stato un quinto posto sullacqua.

    4 Visto che le cose stanno andando meglio, hai fatto qualche progetto per il futuro? Vorrei andare al Mondiale Moto2. Ma pi che un progetto, al momento, solo una speranza.

    NICOLA MORRENTINO IDENTIKIT

    NATO A ARIANO IRPINO (AV)

    ET 17 ANNI

    HA CORSO MINIMOTO, TROFEO JUNIOR GP, CIV 125 E STOCK 600

    QUESTANNOCIV STOCK 600. PRIMO A MONZA

    Paddock

    SIX DAYS A DABILLJAMES Dabill (nella foto) ha regalato alla

    Beta il quarto successo consecutivo alla Sei Giorni di Scozia di trial, che ha compiuto

    100 anni. Dabill ha preso il comando nella seconda parte della settimana, quando il

    tempo ha cominciato veramente ad essere... scozzese. Pioggia e vento hanno

    reso un po pi difficili le zone e impegnativo il lungo trasferimento.

    Secondo Michael Brown (Gas Gas), che aveva iniziato molto bene, perdendosi un po nella fase centrale, per poi avere un

    acuto nellultimo giorno. Dougie Lampkin (Gas Gas) ha dovuto abbandonare, dopo

    essere stato per 2 giorni al comando, per un infortunio alla caviglia. Terzo Graham

    Jarvis (Montesa), a pari punti con il vincitore dellanno passato Alexz Wigg

    (Sherco). Nelloccasione del centenario ha voluto esserci anche il pluri-campione italiano Diego Bosis,

    ritiratosi dalle competizioni 2 anni fa. Bosis dopo tre giorni era trentesimo e soddisfatto di come stava procedendo, ma dopo 10 zone del quarto giorno ha rotto il cambio e ha dovuto saltare le

    rimanenti 20 della giornata. Ha poi preso parte ai 2 giorni successivi ma con il pesante punteggio di 1000 penalit (50 per

    ogni zona saltata) da sommare a quanto meritato in zona. Cerano altri tre italiani Matteo Rochon (sessantunesimo), Andrea

    Soulier (settantatreesimo) e Michele Bosi (sessantacinquesimo).

    Andare in MotoGP e possibilmente andarci con una Yamaha. Questo il mio vero obiettivo

    Eugene Laverty (motoette.wordpress.com)

    HUTCHINSON KOIL DOMINATORE assoluto del Tourist Trophy 2010, Ian

    Hutchinson, capace di vincere cinque gare in una sola edizione, non parteciper questanno alla storica gara dellIsola di Man. Il pilota della Yamaha non si ancora completamente rimesso

    dal grave infortunio rimediato nel British Superbike a settembre 2010, dove si fratturato malamente. Da allora si sottoposto

    a ben 16 operazioni, compreso un trapianto di pelle. Mi dispiace da morire non poter fare il TT, ma devo ascoltare

    i dottori e soprattutto pensare alla mia carriera, non solo allimmediato ha spiegato Hutchinson.

  • motosprint

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    controm

    ano

    UNA TRENTENNE RICCA DI FASCINO Festa di compleanno per una splendida BMW R100CS. Con una lunga storia

    BUON compleanno. Cento di questi anni, cara CS!Gi, BMW R100CS, costruita nella Repubblica Federale

    Tedesca nel marzo 1981 nello stabilimento di Berlino Spandau. Localit famosa anche per una fortezza dentro la quale era detenuto, come unico prigioniero, Rudolf Hess, ex delfino di Hitler, morto suicida in circostanze oscure allet di 93 anni! Arrivata in Italia, la mia BMW venne venduta a Bologna e immatricolata nel maggio del 1981. Colore rosso-nero sfumato, lo stesso di oggi, qualche optional come lavviamento a pedale, naturalmente incernierato orizzontalmente e che ancora riesco ad usare per avviare la vecchia moto.

    Sul contachilometri c una bella scritta: 99.000 e passa chilometri. Certo, ne poteva fare molti di pi in trentanni di attivit, per bisogna considerare che, nellultimo decennio, lho usata pochissimo. Ma c anche da dire che il motore non mai stato aperto da quel lontano 1981. La mia BMW ha una storia strana, ad esempio stata la moto di due inviati. Gi, prima di me laveva Roberto

    Boccafogli, amico e giornalista, allepoca inviato di Autosprint per la Formula 1. Un giorno mi venne a trovare al mare proprio in sella a quella moto e io dissi al mio collega a quattro ruote: Non la tieni bene, questa te la devo comprare io.

    Non ho mai rifatto o riverniciato, ho solo conservato e sostituito i pezzi usurati e adesso cos, un po vissuta ma perfettamente funzionante, con gomme e freni nuovi come piacciono a me le moto depoca. Sfiora i 200, ma vado molto pi piano, ha un suono meraviglioso, fa pochi giri e molta strada Splendida e incedibile.

    Nella sua vita stata nel sud della Sicilia e a nord di Berlino; in estate, forse, far un viaggetto fino a Brno attraverso le Alpi. Mi sembra un bel modo di festeggiare trentanni di attivit. Una moto cos vecchia ti fa pensare a tante cose, ad esempio al passaggio del tempo. Quando ho iniziato ad andare in motorino, qualche secolo fa, una moto di trentanni era qualcosa di incredibilmente antico. Poteva essere una Guzzi con il fascio littorio inserito nella targa: roba di un altro mondo per davvero!

    Oggi una moto depoca che spero mi sopravviver e andr nella mani di qualcuno che la ami come la amo io. Gi, perch la mia CS ha ancora la pompa per gonfiare le gomme, la mostruosa trousse di attrezzi dellepoca con i quali potevi davvero smontare tutta la moto e persino il kit di pronto soccorso ospitato in una scatola impermeabile nel sottosella. Ha un paio di cosine fuori ordinanza come le griglie antiscottature sugli scarichi e il cupolino aerodinamico, ma sono rigorosamente dellepoca, made in Krauser. Sfoggia anche due antinebbia montati sul paramotore, accessori che allepoca piacevano moltissimo e grazie ai quali riesco ad illuminare a giorno ancora oggi, sperdute stradine di campagna nella notte. E nemmeno una molecola costruita in Cina. Il giorno del compleanno la festa stata cos: pieno di benzina 100 ottani (cos, per farle un regalino extra), duecento e passa chilometri attorno in giro per lalta valle del Savio con pranzo in compagnia del babbo (mio) da quelle parti alle terme di Bagno di Romagna. Un bel sabato in famiglia, qualche complimento da parte di gente che ama le vecchie moto, qualche piega soft, una grande gioia nel cuore.

    Ringrazio chi progett e costru quella moto, Roberto che me la fece vedere e che me la vendette pi di ventanni fa e la mia costanza nel tenerla sempre curata nel mio garage. Riconfermata per i prossimi trenta.

    COLORE ROSSO-NERO SFUMATO, OLTRE 99.000 CHILOMETRI PERCORSI DAL LONTANO 1981, ECCELLENTE STATO DI CONSERVAZIONEFRUTTO DI GRANDE AMORE PER QUESTA BMW R100CS.

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    LORGOGLIO SOVIETICO PUNTAVA SULLA VOSTOK Fu lespressione pi avanzata del motociclismo russo Anni 60. Ma con risultati in gara modesti

    TRAGGO spunto da una lettera che mi ha scritto il lettore Roberto Fiorentino, parlandomi di un bolide russo degli Anni Sessanta, la Vostok 350 4 cilindri che, a suo parere, diede del filo da torcere alla MV di Giacomo Agostini. Che la Vostok meriti di essere raccontata non c dubbio: fu lespressione pi tecnologicamente avanzata del motociclismo russo del tempo; che abbia creato problemi alla MV Agusta, invece, fantasia.

    Lorigine della Vostok risale al 1942, quando a Serpuchov, un centinaio di chilometri a sud di Mosca, venne fondato un centro di ricerca e sviluppo al servizio dellindustria motociclistica sovietica, chiamato pi tardi Vniimotoprom. Pi che di ricerca e sviluppo la Vniimotoprom si occup, almeno agli inizi, di replicare prodotti occidentali di successo adattandoli alle capacit produttive assai limitate delle fabbriche locali. Terminata la guerra, ed occupati i territori della Germania Est, i russi entrarono in possesso degli stabilimenti DKW di Zschopau; la DKW era stata nellanteguerra una delle fabbriche di moto pi grandi del mondo ed aveva portato

    pi avanti di tutti gli studi e la sperimentazione sul motore a due tempi, realizzando anche moto da competizione che avevano vinto moltissime corse in Germania e allestero negli Anni 30. Cos la Vniimotoprom ebbe a disposizione materiale molto evoluto e su questo cominci a lavorare nel dopoguerra, dovendo per fare i conti con labolizione del compressore decretata alla ripresa delle competizioni internazionali e dovendo quindi rinunciare a schierare le due tempi sovralimentate a cilindro sdoppiato, che aveva costruito partendo dalle DKW Ure e Uld.

    Tra il 1950 e il 1957 la Vniimotoprom, essendo il direttivo del partito comunista sovietico risoluto a partecipare alle corse con mezzi fabbricati in Russia, progett e realizz diverse moto da competizione con motori a 4 tempi 250, 350 e 500, tutti di ispirazione inglese. La prima uscita oltre la cortina di ferro avvenne nel 1957 al GP Finlandia con risultati deludenti, ma alla fine dellanno, per compiere un salto di qualit, il centro studi di Serpuchov concluse un accordo di collaborazione con le cecoslovacche Jawa e CZ.

    L11 maggio del 1961 il campione russo Sevastyanov regal al partito il primo podio: terzo nella 350 del GP Finlandia, non valido per il campionato del mondo, una soddisfazione per i russi, ma priva di valore, considerando i risultati anche eclatanti che ottenevano le altre marche del blocco sovietico: Jawa, CZ e MZ.

    Nel 1964 fece la sua comparsa la Vostok 350 4 cilindri: alesaggio e corsa 49x46 mm, distribuzione bialbero, cambio a sei marce, potenza dichiarata, 59 CV a 13.000 giri, misurata con una buona dose di ottimismo, visto che la MV 3 cilindri di Agostini ne erogava 53 a 11.000 giri ed era di un altro pianeta... Quellanno la Vostok fu vittima di continue rotture del motore, ma anche quando riusc ad arrivare al traguardo, il suo quattro cilindri non riusc a battere nemmeno le Aermacchi 350 monocilindriche ad aste e bilancieri. A quel punto le autorit russe bloccarono i finanziamenti e la Vostok scomparve in un magazzino fino al 1968, quando a sorpresa si rifece viva in una corsa internazionale in Finlandia con una nuova 4 cilindri portata a 500 cm3 e dotata di distribuzione a tre valvole per cilindro per la quale vennero dichiarati 80 CV. In quelloccasione, che fu anche lultima, il pilota Kiisa si tolse la soddisfazione di un giro in testa prima che il motore esplodesse, mentre Sevastyanov si classific quarto, ma alle spalle di Agostini e di due Matchless monocilindriche vecchie di almeno quindici anni.

    LA VOSTOK 350 A 4 CILINDRI DEL 1964, DISTRIBUZIONE BIALBERO, CAMBIO A SEI MARCE, POTENZA DICHIARATA59 CV A 13.000 GIRI. UN MEZZO DALLE AMBIZIONI DECISAMENTE SUPERIORI AI RISULTATI SUL CAMPO.

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  • YAMAHA R125 CUP - A Mastrella il primo round

    Varano de Melegari, 08 maggio 2011Cronaca, risultati, foto e video su www.yamaha-racing.it

    Next race: Latina, 29 maggio 2011

    Pos. Pilota pt.

    1 Gironi S. 18

    2 Mangani P. 15

    3 Menozzi F. 10

    4 De Pera G. 10

    5 Falchetti L: 9

    6 Bove S. 5

    7 Terziani A. 0

    ROOKIEClassi ca di giornata

    Pos. Pilota g.1 g.2 pt.

    1 Mastrella E. 20 25 462 Pellegrini S. 25 20 463 Matturro N. 11 16 284 Elmessii S. 10 13 245 Scibetta Y. 9 11 216 Gironi S. 13 4 187 Mencarelli D. 16 0 178 Santacroce S. 7 8 169 Mangani P. 15 8 610 Di Lonardo C. 3 10 1411 Sansanelli N. 6 7 1412 Menozzi F. 0 9 1013 De Pera G. 4 5 1014 Falchetti L. 5 3 915 Bove S. 2 2 516 Tirocchi F. 0 0 117 Terziani A. 0 0 0

    Classi ca di giornata

    Lautodromo Riccardo Paletti di Varano de Melegari ha ospitato la prima delle sei tappe in programma di Yamaha R125 Cup 2011. Sedici giovanissimi concorrenti di et com-presa fra i 14 e 18 anni si sono sfi dati fra le curve del tortuoso circuito parmense, in confi gurazione corta, pi adatta alle caratteristiche delle agilissime YZF-R125. A portare a casa il primo trionfo stagionale stato il 14enne romano Emanuele Mastrella davanti a Simone Pellegrini e Nicodemo Matturro. Come per le passate edizioni, anche questanno i partecipanti di Yamaha R125 Cup hanno la grande possibilit di essere seguiti da vicino e imparare dagli istruttori della Scuola Federale Corsetti sia in pista durante le prove libere che dal muretto dei box e in aula dopo ogni turno di guida. Dopo le due sessioni di qualifi ca stato il romano Simone Pellegrini a fi rmare la pole fermando il cronometro sul tempo di 57234, seguito da Damiano Mencarelli in 57420 e da Simone Gironi col crono di 57678. La prima manche di Varano stata ricca di sorpassi e continui cambi di posizione. A spuntarla stato Simone Pellegrini che transitato primo sul traguardo davanti a Emanuele Mastrella e Damiano Mencarelli. Fuori per una scivolata Flavio Tirocchi mentre era in lotta con Nicodemo Matturro per il quinto posto. Bagarre anche nella seconda gara di giornata, con una battaglia a quattro durata diversi giri fi no a quando alla prima curva Simone Gironi con un gran sorpasso sugli avversari passato al comando, ma poco dopo una sfortunata scivolata al ferro di cavallo lo ha messo fuori causa lasciando la vittoria a Emanuele Mastrella, secondo in Gara 1, seguito a sua volta da Damiano Mencarelli e Simone Pellegrini, questultimo vincitore della prima gara. Sebbene a pari punti con Pellegrini, in virt del miglior piazzamento in Gara 2 il vincitore di Varano Emanuele Mastrella, alla prima esperienza in Yamaha R125 Cup dopo quattro anni di minimoto. La classifi ca di campionato lo vede ora al comando insieme a Simone Pellegrini (anche per lui 46 punti grazie al 1 e 3 posto nelle due gare), davanti a Nicodemo Matturro, terzo, che guadagna una posizione rispetto al verdetto della pista a seguito della squalifi ca di Mencarelli a causa di una irregolarit tecnica. Prima fra le ragazze Ylenia Scibetta, mentre Simone Gironi nonostante la scivolata in Gara 2 riuscito a ripartire e a conquistare il primo posto tra i Rookie, riservata a coloro che sono alla prima esperienza agonistica su pista, davanti a Pietro Mangani e Federico Menozzi.

    1 Podio dellassoluta: (da sx) Pellegrini, Mastrella e Matturro2 Il vincitore Mastrella (13) in battaglia con Pellegrini (24), secondo ma a pari punteggio, inseguiti da Mencarelli (71)

    11

    Pos. Pilota dist.

    1 Mastrella

    2 Pellegrini S. 0.447

    3 Matturro N 6.518

    4 Elmessii S. 10.735

    5 Scibetta Y. 21.079

    6 D. Lonardo C. 21.341

    7 Menozzi F. 21.917

    Classi ca Gara B

    Pos. Pilota dist.

    1 Pellegrini S.

    2 Mastrella E. 0.206

    3 Mencarelli D:. 0.382

    4 Gironi S: 0.753

    5 Matturro N. 6.321

    6 Elmessii S. 19.238

    7 Scibetta Y. 27.540

    Classi ca Gara A

    Viene assegnato 1 punto di partecipazione a tutti i presenti

    22

    55

    33 44

    66

    3 Simone Crash Gironi (34) primo dei Rookie e veloce quanto i pi esperti sfi da la fi sica con una piega incredibile. 4 Ylenia Scibetta, prima tra le ragazze e quinta assoluata a Varano, in griglia di partenza. 5 Podio dei Rookie: da sx Mangani, Gironi e Menozzi. 6 Prima gara 2011 e i protagonisti sono gi amici nel paddock.

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    MotoGP Franciadi Enrico Borghi - foto Milagro

    Armata a metArmata a STONER DAVANTI A PEDROSA, OVVERO I DUE VOLTI DELLO STRANO WEEK-END DELLO SQUADRONE HONDA: LAUSTRALIANO HA DOMINATO VINCENDO ALLA GRANDE, LO SPAGNOLO FINITO ALLOSPEDALE CON UNA CLAVICOLA FRATTURATA.

    motosprint

    29

    ]

    Armata a metmetLa gioia di Stoner, tornato alla vittoria, e la delusione

    di Pedrosa, di nuovo fratturato. Due volti della

    Honda, che festeggia Dovi secondo su Rossi

    LE MANS - Larmata Honda si era preparata a dominare, alla fine ha contato i danni. Be, certo, per mo-do di dire: ha piazzato due piloti al primo e al secondo posto! Per i danni pesano: in particolare, linfortunio di Pe-drosa un colpo molto duro visto che uno dei piloti su cui in Honda si punta per la conquista del titolo. Ha uno strano de-stino, il Team Honda: questa stata la seconda volta in quattro gare che un av-versario abbatte uno dei piloti della HRC. Prima Stoner, adesso Pedrosa.

    Le immagini che provengono dal super-team Honda, quindi, sono molto diverse. Si va dallamarezza di Dani Pedrosa, alla forza con cui Stoner ha dominato, passan-do per un Dovizioso che sta cercando di non rimanere schiacciato dalla forza di compagni di squadra potentissimi.

    Avevo la traiettoria migliore, Marco mi venuto addosso, mollando i freni, e io

    segue a pagina 32

  • motosprint

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    MotoGP Franciail commento

    Caccia alle stregheCaccia alle streLE MANS - La pi bella, lha detta Rossi: A parte tutto, stata una gran gara. Belle battaglie, grandi sorpassi, anche cattivi come quello di Lorenzo su Dovi e i miei con Dovi: queste sono le gare che ci piacciono. Valentino ha ragione. Ma quel a parte tutto conta. Eccome!

    C stato un venerd pomeriggio con una riunione della Commissione Sicurezza in cui Marco Simoncelli stato messo allindice come pilota pericoloso. Una sorta di seguito delle polemiche dellEstoril.

    E c stata una folle proposta, avanzata da Lorenzo, Stoner e Dovizioso, di istituire una sorta di codice del sorpasso. E questa stata una colossale stupidaggine. Ma quello

    che successo a Le Mans importante. Forse decisivo. Di fatto sono stati piantati i semi che hanno gi prodotto i primi frutti. Si sta formando un nuovo ordine: si sta entran-do nellepoca della tolleranza zero. Tutti sotto osservazione, tutti puniti al primo pas-so falso. Tutti intimiditi, viene da concludere.

    Si dir: sempre stato cos. Si pu ag-giungere: le scorrettezze sono state sempre punite. S, vero, ma il clima che ha fatto da sfondo alle vicende di Le Mans dimostra che laria cambiata. E la nuova generazione di piloti ha fatto molto, per arrivare a questo.

    Rossi parla del piacere che prova quando ci sono piloti che lottano e che sono anche cattivi. Valentino appartiene alla generazio-

    Lultima follia: regolamentare il sorpasso. E tenere a frenoSimoncelli. In via preventiva

    JORGE LORENZO, NEL MIRINO DI ANDREA DOVIZIOSO E VALENTINO ROSSI. IL CAMPIONE DEL MONDOHA SUBITO LATTACCO DI ENTRAMBI.

    Diretto... al punto

    BUONI E CATTIVIDecidono i primi della classe

    IN QUESTO primo scampolo di stagione, in MotoGP palpabile la volont dei primi della clas-se di fissare le regole di comportamento e distinguere i buoni dai cattivi. Il primo a finire dietro la lavagna stato addirittura Valentino Rossi: Casey Stoner ne ha messo in dubbio sportivit e correttezza ancora prima di correre il GP Qatar, rincarando poi la dose una volta abbattuto dal neo pilota Ducati in quel di Jerez.

    Dopodich toccato a Marco Simoncelli, che Jorge Lorenzo ha etichettato come pericoloso in modo preventivo, come lo ha visto avvicinare le posizioni che contano. Oggi, dopo lerrore di Le Mans, rilevato e (giustamente) punito dalla Direzione Gara, lo spagnolo ha tutti gli elementi per dire ve lavevo detto e ribadire la sua tesi col piglio del professore.

    I primi della classe fingono di ignorare (perch in realt lo sanno benissimo) che in MotoGP ci sono i migliori piloti del mondo, piloti vincitori di Gran Premi e titoli mondiali, e li richiamano al rispetto delle regole. Le loro regole, di cui si sono eletti difensori.

    Stoner lo fa con il piglio del bulletto, facendo la voce grossa soprattutto in prova, se qualcuno osa intralciarlo percorrendo la sua stessa strada, davanti o dietro poco importa. Aoyama si preso un cicchetto sabato, De Puniet un richiamo pi energico domenica, costato allaustraliano 5000 euro di multa per eccesso di zelo. Della serie, ok redarguire i compagni distratti, ma tenia-mo gi le mani.

    Lorenzo adotta un altro metodo, molto diffuso allasilo (oggi scuola materna): segnala i cattivi comportamenti alla maestra. Lo scorso anno ha chiesto alla Yamaha di rimproverare Rossi in Giappone, in Portogallo ha cercato la complicit della stampa, e non avendola trovata, in Francia ha portato il problema Simoncelli allattenzione della Commissione Sicurezza, premurandosi di trovare qualche collega pronto a dargli man forte.

    Se il buon Sic avesse avuto pi pazienza con Pedrosa, avrebbe zittito Lorenzo e saremmo qui a festeggiare il suo secondo posto. Invece

    Caccia alle stregheeghene di quelli che lottano, le danno e le pren-dono, e poi stanno zitti. Invece sta prenden-do piede una generazione di piloti che le danno e le prendono, e poi si lamentano. La differenza notevole.

    CI SI CHIESTO perch Lorenzo, allEsto-ril, si sia lanciato in quella crociata contro Simoncelli che apparve fuori luogo. Ci si domandati perch lo spagnolo abbia conti-nuato anche a Le Mans, con ulteriore durez-za. Ed stata grande, la sorpresa, nel vede-re che Stoner e Dovizioso lo hanno appog-giato. Ma Lorenzo non matto: qualcosa voleva ottenere. E lha ottenuto. Ha agitato la Race Direction, ha creato un problema il

    caso Simoncelli prima ancora che si sca-tenasse, in modo che tutti fossero pronti a dare addosso al malcapitato cio Marco al primo errore.

    E Marco, certo, ci ha messo del suo nellalzare subito la palla... Poteva anche aspettare qualche curva e magari qualche giro, ad attaccare Pedrosa, tanto era pi veloce di lui in quella fase della gara. E lo spazio che dice di avergli lasciato, non era sufficiente.

    Simoncelli ha sbagliato, ma quello che conta, purtroppo, che c chi aveva gi preparato le carte per il processo e aveva gi allertato la giuria. Marco lo ha capito solo dopo, quando era tardi: Me lo aspettavo, il ride through, dopo tutto quello che suc-cesso in questo week-end. Gi, successo quel a parte tutto di cui ha parlato Valen-tino.

    Ecco, dunque, dove volevano arrivare Lo-renzo e i suoi compagni di questa crociata: adesso Simoncelli un avversario fortissi-mo in perenne stato di osservazione. E lui

    solo il primo, cio lesempio per tutti. Questa la New Wave, il nuovo corso.

    GLI EPISODI che sono accaduti, le parole che sono state dette, gli atteggiamenti che sono stati tenuti, lasciano il segno. Lo hanno lasciato nel pilota (Simoncelli guida con la spada di Damocle sulla testa), poi nella Di-rezione Gara che stata messa sotto pres-sione e adesso obbligata ad usare la mano pesante. E, ovviamente, lhanno lasciato anche nellopinione pubblica. A Barcellona, nel 2009, Marco venne accolto come un de-linquente perch sgomitava con Bautista e Barbera. Come lo accoglieranno adesso che ha abbattuto Pedrosa? Lidolo di casa, non-ch dello sponsor della Honda?

    C da chiedersi dove stia andando questo sport. E la sensazione che Rossi a Le Mans abbia vissuto solo un breve sogno, una parentesi di agonismo old style che gli ha nascosto, almeno per un attimo, la realt. I bei tempi non sono tornati. E non torneran-no pi.

  • motosprint

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    MotoGP Franciail commento

    non ho potuto fare niente - ha raccontato Pedrosa . Il risultato che io me ne vado da qui con la clavicola rotta, e lui con un ride through. Buono per lui, direi! Io ero appena uscito da un incubo, dopo la re-cente operazione alla spalla sinistra, e adesso ci sono di nuovo dentro. Non giu-sto, io credo di non meritarmi una cosa del genere.

    ALLA tristezza di Dani si contrappone il sorriso di soddisfazione di Casey Stoner. Che a Le Mans doveva dimostrare qualco-sa. il pi veloce, il candidato numero uno al titolo, eppure non in testa al Mon-diale dove resta saldamente arroccato Jorge Lorenzo, che in piena crisi eppure macina punti... e vincere, negli ultimi tempi, non stato cos facile. Per ci sono

    giorni in cui laustraliano incontenibile. E questo stato uno di quelli.

    Allinizio ho cercato di scappare, ma non ci sono riuscito. Nonostante io forzas-si, e fossi molto veloce, nessuno dei miei tentativi ha prodotto un effetto: Dani era sempre incollato a me. Ad un certo punto ho cominciato a pensare ad una tattica diversa e mentre cercavo unidea, Dani ha calato un po; quello stato il momento in cui ho capito che dovevo forzare ancora, per poter prendere del vantaggio. E devo ammettere che, a quel punto, per me stato tutto pi facile.

    Ora Casey a 12 punti da Lorenzo. La rincorsa continua, anche perch questo il momento giusto per picchiare forte: la Yamaha non sembra in grado di produrre una reazione in tempi brevi, Jorge (che ha ]

    LE MANS - Venerd pomeriggio, nel pad-dock, Jorge Lorenzo, Casey Stoner, Andrea Dovizioso, Hector Barbera e Toni Elias, si sono riuniti in una hospitality per pianificare una linea comune. Poi si sono presentati alla riunione della Commissione Sicurezza e hanno proposto una sorta di codice di comportamento per i sorpassi.

    Lidea stata subito bocciata dalla FIM e da Carmelo Ezpeleta, ovvero dalla Dorna, e dalla stessa Commissione Sicurezza, per alla luce di quanto accaduto in gara dome-nica diventata di grande attualit.

    Dovizioso si era preso la briga di spiegare perch alcuni piloti hanno chiesto di pren-dere in esame la questione sorpassi. Un problema che vede coinvolto Simoncelli, attaccato da tutti (o quasi) i piloti MotoGP, che considerano il suo modo di frenare ed entrare in curva troppo duro e aggressivo.

    Lui non cattivo, per il suo senso del limite diverso da quello di tutti gli altri ha detto Dovizioso . E non si sta parlando solo di buttare per terra qualcuno: se uno guida in un certo modo, fa perdere posizioni agli altri, rovina delle gare a chi non ha colpe. In pi, il problema non il sorpasso duro, per-ch questo fa parte del gioco: la differenza la fanno la ripetitivit delle azioni e linten-zionalit. Se una mossa aggressiva arriva per caso, va bene; ma se intenzionale e diventa un modo di gareggiare, allora va punita. Noi questo, che abbiamo detto.

    Quello che dice Dovi, ha senso. Ma stabi-lire preventivamente i punti e le situazioni in cui si pu, oppure non si pu, tentare il sor-passo, come negare lessenza stessa di questo sport, basato sulla fantasia, sul co-raggio, sulla forza e la furbizia di chi lotta.

    Nessun pilota accetta di lasciare passa-re lavversario senza lottare o reagire ha commentato Ezpeleta . Lo sport della mo-to fatto cos. Le regole che ci sono vanno bene. I piloti devono trovare un loro modo di comportarsi: una cosa che devono risolve-re tra di loro.

    Fissare regole per definire come sor-passare e non sorpassare mi sembra una cosa assolutamente fuori luogo ha detto Valentino Rossi -. Come si fa a capire quan-do, dove, e se superare? una cosa un po strana, questa iniziativa. Alla fine non cambiato niente, per bisogna capire se un attacco personale a Simoncelli e sem-bra cos oppure se c dellaltro.

    Sicurezza e polemiche

    BOCCIATO IL CODICE DEL SORPASSO

    motosprint

    33

    LE MANS Marco Simoncelli ha lottato con Pedrosa per la seconda posizione, dopo aver corso una gara bellissima. Poi, allimprovviso, a cinque giri dalla fine, cambiato lo scenario. Pedrosa finito allospedale, Marco si visto infliggere un ride through che lo ha fatto passare dalla seconda alla settima posizione. E alla fine, dopo aver superato Hayden e Spies (alla velocit della luce!) stato quinto. Dopo la gara Marco ha parlato con voce bassa e garbata, esprimendo il suo dispiacere per la caduta di Pedrosa, nella quale lo spagnolo ha riportato la frattura della clavicola destra. Ma non si mosso di un centimetro rispetto alla sua posizione riguardo lincidente. Resto della mia idea: non stata colpa mia. E non mi sento di essere andato al di

    l del limite. Io lho passato, lui mi ha ripassato, quando siamo arrivati alla staccata lui ha cercato di attaccare; a quel punto io ho provato a stare davanti, ma non lo volevo chiudere. Il fatto che lui si scomposto, e mi ha colpito nella ruota posteriore. Io ho anche cercato di raddrizzare un po, gli ho lasciato un metro perch potesse fare qualcosa per rientrare. Secondo me io sarei riuscito a fare comunque la curva, e lui poteva starci, solo che si scomposto. Non ho voluto ostacolarlo: volevo fare la mia curva e basta. Secondo me la punizione stata eccessiva, ma dopo quello che successo nel week-end non avevo alcuna speranza di evitarla: stato come sparare sulla Croce Rossa. Ma non voglio fare polemiche: dico solo che mi dispiace tanto che Dani si sia fatto male.

    Alla sbarra

    SIMONCELLI NON CI STANon stata colpa mia!

    SIMONCELLI (58) E PEDROSA APPAIATI. MARCO HA AVUTO FRETTA DI METTERSI ALLE SPALLE LO SPAGNOLO, CHE SI VISTO CHIUDERE LO SPAZIO DI ENTRATA IN CURVA ED FINITO A TERRA, FRATTURANDOSI UNA CLAVICOLA.

  • MotoGP Francia

    motosprint

    34

    il commento

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    LE MANS - Il primo podio di Valentino Rossi con la Ducati arrivato in una gara in cui, sulla carta, il pesarese aveva pochissime chance di farcela. Ma lui Valentino Rossi, certe magie gli riescono. La magia, in questo caso, si concretizzata in una modifica dellultimo minuto, una variazione nella messa a punto che ha garantito alla Desmosedici maggiore stabilit in frenata. Unarma che il nove volte iridato ha usato abilmente: allinizio per non perdere troppo contatto con il gruppo di testa, poi nella lotta per il podio. E per battersi, di nuovo, con Andrea Dovizioso. Che lo ha beffato nuovamente, conquistando la seconda posizione. Valentino non conosce ancora bene le reazioni della moto, lui e la sua squadra non hanno ancora ben chiaro il campo di azione entro il quale muoversi in materia di regolazioni.

    Ecco perch perdono tanto tempo in prova. Per, appena la spalla ha smesso di tormentarlo e la sua moto diventata un po pi trattabile, riemerso il campione. nata cos la sua bella prestazione: un podio in cui c tanto, ma tanto, del suo. stata la mia vendetta nei confronti di Lorenzo, per il sorpasso che mi fece qui un anno fa ha spiegato Vale, e in effetti la vista di Lorenzo davanti a lui di pochi metri, nella seconda parte di gara, gli ha dato almeno un paio di decimi. Essersi accorto che lo spagnolo non riusciva a scappare, e che Dovizioso lo aveva attaccato e superato, gli ha poi dato la motivazione per attaccare a sua volta. E passarlo. l che Valentino si trasformato. Avevamo fissato in Lorenzo il nostro obiettivo ha rivelato, e questo il motivo della sua soddisfazione. Non che Valentino si accontenti di un podio, solo che il suo

    realismo gli aveva imposto di non pensare nemmeno ai piloti dellarmata Honda. Sono troppo lontani, in questo momento. Buon per lui, se in un modo o nellaltro due dei quattro si sono eliminati. Ma quelli che non hanno avuto guai gli sono stati davanti. Le Honda fanno paura: fanno uno sport diverso da quello degli altri ha sospirato. Quanto vale, dunque, il primo podio giunto al quarto GP? Non male, ma non certo qualcosa per cui fare festa. La strada ancora molto lunga, e lo si vede nelle prove. La squadra fatica molto a trovare una messa a punto efficace, Valentino sempre in difficolt e arriva alla gara col cuore in gola. Senza sapere che cosa potr aspettarsi. questo, il problema maggiore. Serve tempo, per accumulare questo tipo di esperienze. Ci vorrebbero molte giornate di prove, ma non ci sono pi nemmeno queste.

    Ducati e Rossi

    LA MAGIA DEL PRIMO PODIOMa il team fatica a trovare la giusta messa a punto

    ANDREA DOVIZIOSO (4) TIENE ALLE SPALLE VALENTINO ROSSI. PROPRIO COME ALLESTORIL. MA QUESTA VOLTA SONO SALITI ENTRAMBI SUL PODIO.

    un podio importante. Dar morale alla squadra

    LE MANS - Valentino soddisfatto, a fine gara. E il primo pensiero per chi sta lavorando sulla moto. Il podio molto importante: serve anche per il morale di chi sta lavorando sodo per questa avventura. E per dare la determinazione a spingere ancora di pi. la prima volta che sei davvero veloce. In gara ho guidato la Desmosedici come mai prima. Quindi considero questo podio come il primo passo in avanti. Ci sono cose che puoi vedere solo in queste condizioni, quando tutti tirano al massimo. li che ti rendi conto di qual il tuo livello: puoi capire la moto e la maniera di metterla a punto. per questo che sono soddisfatto. Te lo aspettavi, un podio?Non avevo le idee chiare, prima di partire. E devo dire che il podio arrivato anche per un aiuto esterno... Lobiettivo era stare con Lorenzo, e gi questo non stato semplice. Sono riuscito a non farmi staccare allinizio, poi ad un certo punto lho raggiunto insieme a Dovi. E quando lho avuto vicino, ho deciso di attaccare. Che cosa cambiato rispetto alle prove? Siamo riusciti a trovare un buon grip sul posteriore, quindi potevo essere pi efficace in

    ingresso curva. Ero forte in frenata e ho sfruttato questo punto. Inoltre, grazie a queste modifiche, sono diventato un po pi veloce anche nelle chicane. Dove perdevi, invece?Ero in difficolt in accelerazione e questo mi ha rallentato. Qui siamo ancora indietro, c poco da dire. Le Honda sono impressionanti: quando i loro piloti aprono il gas come se fossero su un dragster! Loro vanno via senza muoversi, e scompaiono, mentre la mia moto si alza e si muove ancora molto. La Honda ha fatto una moto incredibile. E adesso?Dobbiamo stare almeno qui, al livello che abbiamo raggiunto. Poi, vedremo che cosa si pu fare per migliorare ancora. Che dire dellincidente tra Pedrosa e Simoncelli? Marco ha sbagliato. Non ha lasciato abbastanza spazio a Pedrosa. Mi dispiace molto, per Dani: so cosa vuole dire farsi male. E mi dispiace anche per Marco, che un amico; ma questa volta ha sbagliato. Per voglio aggiungere una cosa:

    anche Lorenzo ha fatto una brutta entrata su Dovizioso; se ci riferiamo a quello che stato detto venerd, in Commissione Sicurezza, anche lui avrebbe dovuto subire la penalizzazione.

    PARTIAMO DA QUILuomo del giorno

    ValentinoRossi

    Oggi ho guidato la

    Desmosedici come non avevo mai

    fatto prima

    corso con un dito ferito nella caduta avve-nuta nel warm up) in un evidente stato di crisi.

    LA GARA di Andrea Dovizioso, secondo dopo un bel duello con Valentino Rossi, stata molto meno tranquilla.

    Il mio problema che allinizio della gara io non sono mai incisivo; anche que-sta volta ad un certo punto mi sono trovato in difficolt. Per non mi sono abbattuto. Anche quando ho subito un sorpasso mol-to aggressivo da parte di Lorenzo, sono stato calmo e sono riuscito a reagire. Il mio problema, nel finale, stato di nuovo Valentino. Che sempre molto forte in frenata. Quando ho capito che lui era pi veloce di me nella parte finale della pista, cio nelle ultime curve, ho studiato una strategia: sapevo che mi avrebbe potuto passare agevolmente, se lo avessi tenuto vicino fino alle ultime curve, cos ho cerca-to di guadagnare un certo vantaggio nella prima parte della pista, per poter avere il margine nel finale. Ha funzionato, ed per questo che mi sono piaciuto: sono riuscito ad applicare la mia strategia in modo per-fetto.

  • motosprint

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    Le pagelle di Marco Masetti

    Fazioni e obiettivi

    LE MANS Quando in un giro vedi cinque sorpassi vuol dire che ci si diverte. Ma forse anche che il livello non

    altissimo e che di errori se ne vedono tanti. Persino la compassata, e di solito molto

    attenta ai loghi e agli sponsor, regia internazionale non ha potuto fare a meno

    di rimanere affascinata dal maxi duello rusticano che ha visto in azione Barbera,

    Abraham, Elias, Bautista e Capirossi. I ragazzi, tra i quali mettiamo anche

    Capirex che ha ancora voglia di scendere in pista, hanno fatto davvero il massimo e

    ci hanno anche fatto divertire. Non solo: ci hanno fatto capire che dietro a tante

    dichiarazioni pseudotecniche della vigilia o a commento della gara, c una eco

    che ripete bugie, bugie.Gi, provate a pensare alle differenze che

    corrono tra una Suzuki, una Honda satellite e una Ducati. Diversit tecniche, filosofiche

    e persino aerodinamiche, come conferma il fatto che nello stesso giro la Desmosedici

    di Abraham, con le sue appendici aerodinamiche, ha fatto segnare lidentico

    tempo di Barbera che invece non le usa! Niente da fare, tutti assieme,

    appassionatamente veterani come Capirossi e debuttanti come Abraham. La

    MotoGP, da un certo punto della classifica in gi, la cosa pi democratica che ci sia

    e vanno tutti uguale. Non importa mezzo click in pi o in meno, un alettone oppure

    no, il risultato lo stesso. Misteri della tecnica, della scienza e del pilota. Animale

    affascinante ma anche molto strano. Il gruppo il filo rosso che unisce quasi tutti i fatti salienti di questo GP. Gruppo

    contro Simoncelli, gruppo contro la mafia italiana, gruppo contro le lagne (per molto

    produttive) di Lorenzo.Un gruppo che fa passare sotto silenzio il

    fatto che in tanti abbiano voglia di allestire un Claiming Rule Team (quelli che

    correranno con la formula CRT) per la prossima stagione, ma che per ora solo

    uno sia determinato a farlo.Molti gruppi, molte lobby, compresa quella,

    la pi ragionevole, di quelli che non vogliono andare in Giappone, per paura

    delle radiazioni. Finalmente qualcosa si sta muovendo e riesce a unire la gente al di l

    delle fazioni: la paura.

    LA FORZA DEL GRUPPO

    MotoGP Francia

    Casey StonerUn missile lanciato in mezzo alla campagna francese chiude i conti con i rivali in breve tempo. Troppo veloce per la concorrenza, troppo preciso. Adesso deve sobbarcarsi da solo anche i test della nuova 1000, un altro impegno per lunico pilota Honda con un contratto per il futuro. Sarebbe da 10, ma due voti (e 5000 euro) li perde nel warm up con il pugno sferrato a De Puniet.

    Pugno... di ferro 8

    Andrea DoviziosoFantastico nella seconda parte di gara, molto pi abbottonato in avvio, porta a casa un secondo posto con ascendente fortunato. Meritato premio per un pilota che da due gare a fila piega Rossi sul filo di lana. Non impresa da poco. Lo accusano di essere troppo attendista, ma dopo questa gara avr sicuramente ricevuto uniniezione di fiducia.

    In gran forma 8,5

    Valentino RossiPrimo podio in rosso: non male, anche se si materializza un po per grazia ricevuta. Alla fine il bomber con nove mondiali esulta come un ragazzino che vince la prima gara. Ha ragione a farlo perch i risultati inaspettati danno la gioia pi grande. Insomma, la base adesso c, bisogna solo lavorare, molto, ma la direzione forse stata trovata.

    Vedo la luce 8

    Jorge LorenzoGara terribile, incassa bordate a destra e a manca, le prende, sbaglia. Non gli bastava aver spaccato in due il paddock con dichiarazioni che aumentano la tensione, ha voluto anche rischiare nel warm up con una caduta che lo ha lasciato con una mano dolorante e una moto distrutta. Eppure c chi lavora per lui: lodiato Simoncelli che abbatte Pedrosa.

    Sempre a galla 7

    Marco SimoncelliAndava forte, stava replicando con i fatti alle velenose insinuazioni della vigilia, stava anche conquistando il cuore della HRC. Ma in un attimo, combina una delle pi colossali frittate della storia abbattendo lunico spagnolo che non lo accusava di scorrettezza. Lo stesso Pedrosa, tradizionalmente molto forte nellambito Honda e uomo dello sponsor del team ufficiale. Diciamo che ha sbagliato tattica rispondendo al sorpasso, ma c anche una visione troppo dattacco della gara.

    Esagerato 4

    BenSpiesSolo nella classifica si nota la sua presenza in gara. Impalpabile e incolore come una punta che non tocca un pallone in tutta la partita, il texano conquista 10 punti pesanti senza sudare troppo. D lidea di essere in un momento di involuzione che dura da parecchio. Qualcuno insinua che non sia il fenomeno intravisto tempo fa.

    Fantasma 5,5

    Nicky HaydenDi buono c limpegno con il quale cerca puntigliosamente di mettersi in mostra con qualche giro buono durante le prove. In gara lo si vede praticamente solo quando incrocia Spies e Simoncelli in rimonta.

    Volenteroso 6,5

    ULTIMI METRI DI GIRO DONORE A SPINTA PER CASEY STONER, CHE SI FA UNA CORSETTA DOPO LA VITTORIA NUMERO 25 IN MOTOGP. BEL TRAGUARDO.

    motosprint

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    Hiroshi AoyamaNon il week end giusto per il nipponico, che non va male, ma non riesce a farei tempi che sembravano alla sua portata, su una pista favorevole alle Honda satellite. In ogni caso uno che non molla mai e riesce ad evitare la battagliadel fondo classifica.

    Denti stretti 6

    Hector BarberaSi aggiudica la coppa degli ultimi battagliando con tutto e tutti. Non stata una gara da buttare quella dello spagnolo, per il distacco dai primi ha contorni pesanti. Da ricordare che Hector rientrava dopo una brutta caduta in Portogallo.

    In ripresa 6

    CHI LI HA VISTI? HAYDEN (69) E SPIES, SETTIMO E SESTO, ENTRAMBI AUTORI DI UNA GARA NON TROPPO INCISIVA. SOTTO, LOTTA IN CODA AL GRUPPO: BARBERA (8), CAPIROSSI (65) E PI INDIETRO ELIAS (24) E ABRAHAM.

  • motosprint

    38

    MotoGP Francia

    Karel AbrahamVa a punti, pochi ma buoni e non fa danni: il suo impatto con la MotoGP non sta andando male e in Francia si permesso persino qualche sorpasso.

    Meglio del previsto 6

    Toni EliasIntanto non ultimo e si prodotto in qualche giro buono nel quale si visto il suo spettacolare stile di guida. Poi si emoziona e rischia una caduta, ma si riprende. Insomma la giornata buona per respirare un po.

    Sollevato 6

    Alvaro BautistaArriva ultimo nel duello sul fondo show, ma va considerato che, alla fine, risente dei postumi dellinfortunio. Azzecca la scelta tecnica del nuovo telaio con il quale la Suzuki non poi cos male.

    Fanalino di coda 6

    Colin EdwardsBuon week-end rovinato da un pessimo finale. Caduta e fine dei sogni, un peccato perch Colin poteva onorare la presenza nel manifesto ufficiale del GP con un buon piazzamento e non con le briciole.

    Sogni proibiti 6

    Loris CapirossiLotta ma con gente che non ha certo una carriera come la sua. Sembra un aristocratico decaduto che si mischia al popolino rimediando brutte figure. La sua gara finisce in anticipo, a ruzzoloni, nello spazio di fuga.

    Nel tunnel 5

    Cal CrutchlowPromette bene ma decide di esagerare e chiude con una caduta un week-end che poteva dargli soddisfazioni. Una delusione per i tanti inglesi venuti a sostenerlo e per il suo team manager che chiude la trasferta francese con un bottino modesto.

    Delusione 5

    Dani Pedrosa Era da podio e adesso di nuovo alle prese con ospedali e fratture. Non merita una sfortuna del genere, ma dal suo mazzo escono spesso pessime carte. Ad esempio il 58 nero che lo toglie di mezzo e mette ombre pesanti sul suo mondiale.

    Domenica bestiale 8

    RandyDe PunietLa gara di casa lo tradisce in tutti i sensi. Il pugno ricevuto da Stoner mentre stava regolando il freno anteriore nel warm up, la caduta in gara che lo toglie prestissimo di scena. amareggiato, in linea con il brutto momento della sua squadra, che lascia Le Mans a quota zero.

    Che freddo! 5

    NON PER TUTTI LE COSE SONO ANDATE LISCE: COLIN EDWARDS (SOPRA) CADUTO PROPRIO NEL FINALE,RANDY DE PUNIET (SOTTO) INVECE STATO IL PRIMO AD ABBANDONARELA COMPAGNIA, SCIVOLATO DOPOUN SOLO GIRO, SENZA CONSEGUENZE.

  • Alvia

    Lecadute

    Casey Stoner (Honda) in 1'33"153 alla media di 161,733 km/h Pole 2010: Valentino Rossi (Yamaha) in 1'33"408 alla media di 161,292 km/h

    Venerd: Crutchlow. Sabato: De Puniet, Abraham, Elias.Domenica: (Warm-up: Lorenzo) De Puniet, Crutchlow, Edwards, Pedrosa, Capirossi.

    SPETTATORI

    88.400nei tre giorni 176.200

    nel 2010 82.270 (nei tre giorni 162.745)

    Francia 15.05.2011 Le Mans

    1. Casey Stoner Australia Honda 1'34"133 1'33"782 1'33"815 1'33"153 1'34"221

    2. Marco Simoncelli Italia Honda 1'35"029 1'34"186 1'34"075 1'33"212 1'34"749

    3. Andrea Dovizioso Italia Honda 1'34"808 1'34"705 1'34"244 1'33"621 1'35"070

    4. Dani Pedrosa Spagna Honda 1'34"431 1'34"478 1'34"545 1'33"683 1'34"996

    5. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 1'35"165 1'34"659 1'35"051 1'33"706 1'35"655

    6. Cal Crutchlow G. Bretagna Yamaha 1'35"731 1'35"158 1'35"442 1'33"804 1'35"136

    7. Colin Edwards USA Yamaha 1'35"871 1'34"939 1'35"281 1'34"063 1'35"448

    8. Ben Spies USA Yamaha 1'35"743 1'34"976 1'35"302 1'34"206 1'35"478

    9. Valentino Rossi Italia Ducati 1'35"414 1'34"966 1'35"280 1'34"206 1'35"007

    10. Nicky Hayden USA Ducati 1'35"721 1'34"652 1'34"954 1'34"277 1'34"863

    11. Randy De Puniet Francia Ducati 1'35"687 1'34"998 1'36"091 1'34"351 1'35"489

    12. Alvaro Bautista Spagna Suzuki 1'36"510 1'35"992 1'35"979 1'34"513 1'36"982

    13. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 1'36"448 1'34"959 1'35"645 1'34"612 1'36"352

    14. Hector Barbera Spagna Ducati 1'37"036 1'35"902 1'36"268 1'34"650 1'37"900

    15. Loris Capirossi Italia Ducati 1'36"410 1'35"383 1'36"370 1'34"866 1'37"246

    16. Karel Abraham Rep. Ceca Ducati 1'37"154 1'36"327 1'35"799 1'35"010 1'36"799

    17. Toni Elias Spagna Honda 1'36"997 1'36"304 1'36"467 1'35"433 1'37"923