20 luglio - Motosprint 29

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20/26 LUGLIO 2010 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1681 2,50 Euro (Italy only) 29 ANTEPRIMA La Ducati maxi cruiser è realtà PROVA NOVITÀ PROVA NOVITÀ Piaggio Piaggio Beverly 300ie Beverly 300ie SUPERBIKE SUPERBIKE Rossi e SBK Rossi e SBK c’è feeling c’è feeling MOTO2 MOTO2 Elias piega Elias piega Iannone Iannone MOTOGP GERMANIA MOTOGP GERMANIA Rossi torna da protagonista Rossi torna da protagonista Stoner ritrova la grinta Stoner ritrova la grinta Pedrosa si ribella a Lorenzo Pedrosa si ribella a Lorenzo La voglia La voglia MATTA MATTA Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf

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La voglia matta

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20/26 LUGLIO

2010

Settimanale

Anno XXXIII

Fascicolo 1681

2,50 Euro

(Italy only)

29

ANTEPRIMA La Ducati maxi cruiser è realtà

PROVA NOVITÀPROVA NOVITÀPiaggio Piaggio

Beverly 300ieBeverly 300ie

SUPERBIKESUPERBIKERossi e SBKRossi e SBK

c’è feelingc’è feeling

MOTO2MOTO2Elias piegaElias piega

Iannone Iannone

MOTOGP GERMANIAMOTOGP GERMANIARossi torna da protagonistaRossi torna da protagonistaStoner ritrova la grintaStoner ritrova la grintaPedrosa si ribella a Lorenzo Pedrosa si ribella a Lorenzo

La voglia La voglia MATTAMATTAPoste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf

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Sommarionumero 29/2010

LA POSTALetteredi Stefano Saragoni 4Officinadi Massimo Clarke 8

PADDOCKVelocità, cross, enduro, trial,minimoto, speedway, supermoto 12

IN PISTAMotoGPGP Germania. Commenti, foto,pagelle, interviste dai nostri inviatial Sachsenring 24Moto2GP Germania 48125GP Germania 54SuperbikeRossi sulla Yamaha R1 a Brno 58

FUORISTRADACross femminile A tu per tu con Chiara Fontanesi 64VarieMondiale trial a San Marino 66SportitaliaI campionati regionali 68

SU STRADAAnteprima Ducati maxi cruiser 72Prova novità Piaggio Beverly 300ie 76AttualitàLa produzione, le leggi, le novità 82MotolandiaTurismo, viaggi, epoca 84Made inAbbigliamento e accessori 88

MERCATINO Compravendita di moto e accessori 90

GP GUIDAGare e raduniGli appuntamenti in pista 98

RUBRICHE Contromanodi Marco Masetti 16Polvere di stelledi Luigi Rivola 18Qui Giapponedi Laurent Benchana 80Donne e motoridi Laura Cattaneo 86Via col ventodi Giovanni Carlo Nuzzo 87

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3www.motosprint.it

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L’UFFICIALIZZAZIONE del di-vorzio tra Stoner e la Ducati, ben-ché largamente annunciata, mi ha investito con una violenza qua-si fisica, come quelle brutte noti-zie che aspetti da tempo ma vor-resti non arrivassero mai. Le dol-ci parole dei comunicati stampa suonano quasi stonate alle mie orecchie e di sicuro non stempe-rano la delusione, né rendono la realtà meno amara.

Sì, perché questo binomio più volte mi ha fatto saltare dal diva-no e provare intensissime emo-zioni: il trionfo improvviso alla prima gara, la serie di vittorie in-contrastate, i distacchi di mezzo secondo inflitti in due curve, il primo titolo mondiale, la guida istintiva di Casey, quasi animale-sca, quel suo sorriso profondo, sincero e liberatorio dei momenti migliori, lasceranno un segno in-delebile dentro di me.

Sbucati quasi dal nulla, total-

mente inaspettati, la Ducati e Casey, come Davide contro Golia, hanno lasciato tutti a bocca aper-ta, messo in discussione piloti e Case che prima dominavano, si sono posizionati sul tetto del mondo.

Che dire di Stoner? Pochissimi piloti del motore hanno lasciato un solco così profondo nel mio cuore; e la Ducati, con quel suo suono speciale, diverso da tutte, che bello vederla scodare, pom-pare, imbizzarrirsi, sbacchettare, ribellarsi al pilota quasi fosse vi-va, ma allo stesso tempo così maledettamente veloce.

Non sono sempre state rose e fiori: la bellissima ma dolorosa lotta con Valentino a metà 2008 ha scalfito molte supposte cer-tezze, la crisi fisico mentale del 2009 ha fatto vacillare il binomio, le prestazioni altalenanti di quest’anno hanno deluso le aspettative e spento il sorriso. Ma

le vittorie schiaccianti alternate alle cocenti sconfitte, i problemi “misteriosi”, hanno contribuito a rendere questa coppia così affa-scinante.

Se Valentino e la Yamaha si potessero incarnare in una don-na, questa sarebbe la bellissima moglie ideale che tutti invidiano, che ti porta in palmo di mano, che sa sorprenderti sempre, così che da lei ti aspetti comunque il mas-simo... Allo stesso modo Casey e la Ducati li immagino una donna dalla bellezza sconvolgente, dal fascino inebriante, che si concede in modo quasi violento ed improv-viso solo ed esclusivamente quando ne ha voglia lei, che ti la-scia col fiato sospeso e poi maga-ri il giorno dopo la vedi sotto braccio ad un altro. Certamente più logorante ma anche più ecci-tante...

Ecco, a me piacciono le impre-se quasi impossibili, i piloti bravi

LEGGO CON DISPIACERE CHE LA MOTOGP PERDE PUBBLICO Leggo con dispiacere che le gare della MotoGP perdono spettatori di brutto, mentre nelle altre categorie più o meno rimangono gli stessi. Non è raro sentire gli “pseudo appassionati” dire che senza Rossi hanno smesso di seguire le gare. Io le guardo sempre tutte, come le guardavo ai tempi di Pasolini e Agostini.

Bruno MurerValdobbiadene (TV)

Caro Bruno, il pubblico televisivo è molto legato al personaggio: lo sci senza Tomba è esclusiva degli appassionati e lo stesso vale per la moto. I campionissimi fanno i grandi numeri, che senza di loro si ridimensionano. Facciamocene una ragione.

COSA NE PENSATE DEL TITOLO BR...SÌ?Cosa ne pensate per il titolo: “BrNo? BrSì! Per Max campione del mondo!” O qualcosa del genere? Giocando sul no e sul sì?

Antonio

Ottimo suggerimento. Raccolto. Direi che siamo in sintonia...

SE CONOSCO I GIAPPONESI... HAGA È PERMALOSO Conosco la permalosità dei giapponesi e sono convinto che Haga non sta dando il massimo e, detto fra noi, non si può dargli torto se si pensa allo scherzo che gli ha fatto Fabrizio nella scorsa stagione. Voi cosa ne pensate della sua scarsa vena?

Romano Cionini-Visani

Dici che per far dispetto alla Ducati, Haga sta trascinandosi nella sua peggior stagione?Autolesionistico all’eccesso...

LA SFIDA ROSSI - BAYLISS NEL 2011 SI POTRÀ FARE!Ragazzi, forse non avete ancora capito bene cosa significhiil passaggio di Rossi alla Ducati: si potrà fare la sfida con Bayliss!

Alessandro GuidottiPisa

IN B

RE

VE

CASEY E DUCATIMI SPEZZATE IL CUORE

Lettere

Doveva finire, ma quanta amarezza...

di Stefano Saragoni [email protected]

L’APOTEOSI DEL SUCCESSO FIRMATO DUCATI E STONER: LA CELEBRAZIONE DEL TITOLO MONDIALE VINTO NEL 2007 INSIEME A BEN 10 GP. L’ANNO SUCCESSIVO CASEY È STATO SECONDO E NEL 2009 QUARTO. IN TRE STAGIONI HA COLLEZIONATO 20 SUCCESSI.

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CON LA GARA di Brno, Max Biaggi po-ne una seria ipoteca sulla conquista del Campionato Mondiale Superbike e lo fa nel migliore dei modi: con un tocco di classe al-tissimo. Infatti, pur avendo a disposizione una moto “ballerina” ha fatto vedere cosa è capace di fare un pilota dotato di così elevato talento.

Le sue due gare sono state la dimostrazione di come si deve guidare per lottare per la conqui-sta di un titolo mondiale: velocità, classe e calcolo. Caratteristiche che solo i grandi posseggono nel loro DNA. A Brno l’Aprilia valeva la posizione di Camier ma Max, mettendoci tanto del suo, l’ha fatta volare in alto ed ora può controllare il suo diretto avversario, Leon Haslam, con più tran-quillità.

Certamente alla Casa di Noale va ricono-sciuto il merito di aver creduto in questo cam-pione spesso bistrattato, ma non si deve di-menticare che i successi dell’Aprilia sono lega-ti, a doppio filo, a Biaggi sin dal primo Campio-

nato del Mondo vinto nella 250 nel 1994. Spero proprio che da oggi tante illazioni, spesso gra-tuite, nei confronti di Max, cessino e siano giu-stamente riconosciute le sue immense quali-tà.

Chi possiede un minimo di cultura motocicli-stica non può non innamorarsi, sportivamente parlando, della sua guida perfetta, da vero ar-tista delle due ruote.

Paolo Crecco - Frosinone

ma dannati: chi vince, tocca poi il fondo ma ha ancora la forza di ri-tornare e vincere ancora. Stoner e la Ducati lo hanno fatto, Vale e la Yamaha lo fecero nel 2004, ora sanno di muffa...

Con grande tristezza auguro a Casey tutto il bene possibile, sa-pendo perfettamente che se tro-verà in Honda chi lo capisce (Sup-po?) e gli daranno la moto (o me-glio, l’anteriore) che necessita, sarà un avversario formidabile. Allo stesso tempo mi aggrappo ancor più ai ragazzi della Ducati, persone straordinarie che hanno reso possibile l’impossibile; mi auguro possano avere il pilota che rincorrono da tempo per conti-nuare ad alimentare il sogno.

David

o e e-:

o. iel

CALENDARIO MOTOGPTORNIAMOAI CIRCUITI STORICI

CREDO ci sia da riflettere sul perché, nel calendario della Mo-toGP, ci siano addirittura 4 gare in Spagna e sul perché non si corra più in certi circuiti. Si, va bene, il circuito di Aragon ha sborsato fior di milioni per avere la MotoGP ma, a parer mio, al posto del terzo o quarto gran premio in Spagna ne infilerei uno d’Austria, del Belgio, del Sud Africa o del Brasile. O, se voglia-

MAX SA PORTARELA BALLERINA

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ROSSI IN DUCATISTA SCAPPANDO DA LORENZO? SCRIVO per trasmettere una mia impressione riguardante il passaggio di Rossi alla Ducati. Questa sua volontà di lasciare la Yamaha mi lascia un po’ perplesso: mi sembra più la fuga da un compagno di squadra troppo forte che il cercare l’ennesima sfida.Non ha sempre detto Rossi di aver già dimostrato quello che doveva dimostrare passando dalla Honda alla Yamaha? E che non avrebbe affrontato altre sfide simili?Non c’è in Yamaha quell’ambiente così familiare che lo aveva indotto a dire di voler chiudere lì la carriera? A Lorenzo che dichiara di voler battere Rossi con stessa moto, mi sarei aspettato che Valentino avesse detto: ok, accetto la sfida e vediamo chi è il più forte. Stesso tutto e vediamo chi ne ha di più. Invece... Non credo siano cambiate le cose alla Ducati o alla Yamaha, credo che per la prima volta il galletto che gli hanno messo nel pollaio non sia di quelli che cadono nelle sue trappole psicologiche ma uno molto forte di testa, che tiene il gas aperto senza timori reverenziali.Cosa ne pensa?

Pier Paolo Mambriani

PENSO, caro Pier Paolo, che il nostro Enrico Borghi abbia sintetizzato alla perfezione la situazione alla fine del suo pezzo sul n. 26 «Quel che succede fa pensare che non sia Rossi a sbattere la porta, ma Lorenzo che riesce a spingerlo fuori...». Valentino si sente tradito, e non gli basta più battere Lorenzo. Vuole battere anche la Yamaha. La trovo una scelta coraggiosa, non di comodo. I rischi non mancano.

IO L

A P

EN

SO

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Lettere

mo, si possono anche fare un secondo GP in Giappone, Ger-mania o Francia. Di certo non tornerei ad Istambul o a Shanga-hi che non mi hanno trasmesso nulla, ma sarebbe divertente ri-vedere i piloti che gareggiano a Spa o a Salisburgo. Non chiedo di tornare sull’Isola di Man o al vecchio Nurburgring, ma in cir-cuiti dove ci sono state epiche vicende come Welcom (Rossi/Biaggi) e Hockenheim (Rainey-Schwantz) perché no?

Mi chiedo anche perché la Honda non abbia tolto i muretti pericolosi da Suzuka, un traccia-to storico e bello da vedere. Era uno dei miei preferiti e non capi-sco perché la Casa di Tokyo non abbia fatto le modifiche richieste dai piloti.

Lorenzo Pugliesi

ANCH’IO ho amato molto Su-zuka, perché vi si respira un’at-mosfera unica. Sei nella patria dei colossi motociclistici, sei in una struttura dove tutto ruota in-torno al mondo dei motori, dall’albergo al parco a tema, ai negozi. E quando ti affacci sulla tribuna centrale e ti compaiono davanti il rettilineo in discesa e i box ti percorre un brivido di emo-zione.

La pista è bellissima, tecnica, e anche pericolosa. Troppo. Per le MotoGP, ma lo era già per le 500. E non c’è molto che si possa fare, per la conformazione del terreno su cui sorge, per renderla più si-cura. Per questo, credo, non si sta facendo nulla. In fondo la Honda è proprietaria anche di Motegi...

Venendo ai 4 GP in Spagna, sono sicuramente troppi, ma Dorna non voleva rinunciare al diciottesimo GP e non c’erano molte alternative ad Aragon, do-po la rinuncia dell’Ungheria.

Non so se il circuito spagnolo per avere la gara abbia pagato “fior di quattrini”, so che ogni organizzatore deve pagare una cifra consistente per avere un GP del Mondiale, e so che assicurar-selo nella grande maggioranza dei casi non è una operazione

remunerativa, ma una forma di promozione del circuito e del Paese che lo ospita.

Perché non si va più in tanti circuiti storici? Perché quei cir-cuiti non si sono adeguati alle prestazioni delle moto e non hanno le caratteristiche di sicu-rezza imposte dal Motomondiale. Oppure perché non vi sono orga-nizzatori interessati a portare là il Motomondiale. È per queste concause che non si va più in circuiti e Paesi dove si è corso in passato.

TRIBUNE SBKNON C’È SEMPRE POSTO PER TUTTI

DOPO aver letto la lettera di Niko Baldini sul n. 28 mi viene in mente la gara da me vissuta all’autodromo di Monza... Anche a me è successa la stessa cosa: una tribuna era per la Yamaha, una per la BMW, una per la Du-cati... Ne rimaneva solo una libe-ra (il biglietto era caro anche per me, non solo per loro...) ma la parte migliore della tribuna era esclusiva altrui e a me non è ri-masto che accomodarmi in par-te alle strisce, con albero davan-ti...

Non c’è sempre posto per tut-ti. Ho pagato lo stesso prezzo di chi la gara se l’è goduta con una visuale libera!

Giuseppe Centurelli

APOLOGIA DI CAMPIONEVI RACCONTOIL VERO BIAGGI

DOPO il capolavoro di Brno, sento di dover dedicare qualche mio pensiero al grande Max Biaggi, un talento straordinario che, nonostante la brillante car-riera, ha finora raccolto molto meno di quanto meritasse ed abbia dimostrato di valere. Vuoi per il suo carattere poco diplo-matico e soprattutto poco me-diatico, vuoi per la sua città di origine – forse la più bella del-

mondo, ma non terra di motori, né di relativi potentati - vuoi per la mancanza del Fattore C, che alla fine è indispensabile... Ep-pure è sempre lì: a 39 anni e con prole, a lottare per un Mondiale SBK mai vinto da piloti italiani, con l’entusiasmo e la grinta di un ventenne.

E non mi si dica che le Super-bike sono la serie B del motoci-clismo, chiunque se ne intende sa che le “derivate di serie” han-no sì e no una ventina di cavalli in meno delle MotoGP, girano in pista ormai con tempi superiori di appena 6-7 decimi a giro, ed i piloti hanno una cattiveria agoni-stica che la MotoGP si sogna.

Ma torniamo a lui, al grande Max. Adesso finalmente meno inviso a tanta stampa “sportiva” e non, ed a tanti pseudo tifosi di motociclismo il cui più grande divertimento è stato per anni quello di tifargli contro, di dedi-cargli fischi e coretti da stadio irripetibili, anche sotto al podio.

Scusate lo sfogo, ma essere stato in trincea con lui e con i (pochi) fedelissimi che hanno mandato giù tante provocazioni e bocconi amari senza mai abban-donarlo mi inorgoglisce ed i ri-sultati di questa stagione, non possono non avere il sapore del-la rivincita, soprattutto nei con-fronti di quei potentati (vedi Dor-na ed alcune Case motociclisti-che, una su tutte) che credevano di averlo messo fuori dai giochi già alla fine del 2005, chiudendo-gli intenzionalmente tutte le por-te con un corporativismo di stampo massonico-mafioso, supportato anche da molta stampa.

Conosco Max da più di dieci anni e posso garantire che si tratta di uno dei piloti più alla mano che ho incontrato, che la sua quasi maniacale ricerca del-la perfezione tecnica in ogni det-taglio è dote che solo pochissimi fuoriclasse possiedono, altro che lamentoso!

Grazie Max! Grazie campione!Giuseppe Massaro

Roma

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PER quale ragione, se si vuole avere più coppia ai bassi e medi regimi (e quindi una maggiore elasticità) senza modificare la ci-lindrata, occorre aumentare la corsa e ridurre l’alesaggio? In-somma, perché i motori a corsa lunga sono meno potenti ma han-no un funzionamento più regolare in basso?

Marcello De Luca

Roma

SU QUESTO argomento sovente le idee non sono chiare; anzi, non di rado sono proprio sbagliate. Ogni tanto si sente dire che i mo-tori a corsa lunga hanno più cop-pia, o che per migliorare il tiro in basso occorre allungare la corsa, come riportato nella sua mail. Sono panzane. È vero che di nor-ma i motori con un rapporto cor-sa/alesaggio (C/D) più alto, a pari-tà di cilindrata, erogano la coppia massima a un regime più basso,

Officinadi Massimo Clarke [email protected]

MISURE DI CORSA ED ALESAGGIOIncidono sul tiro ai bassi e medi regimi?

3 CILINDRI, 50 CM3

MOTORE SUZUKI DA CIRCA 20 CV!

UN MIO amico sostiene che in passato, quando nella classe 50 GP erano impegnate le Case uffi-ciali, è stato realizzato un motore a tre cilindri di 50 cm3 dalla po-tenza strabiliante. È vero? Chi lo aveva costruito e come andava? È vero che quelle moto da corsa erano degli autentici gioielli di meccanica?

Giorgio Cocchi

Bologna

QUANTO le hanno detto corri-sponde a verità, anche se il moto-re in questione, che aveva fornito ottimi risultati al banco, non è mai sceso in gara. Doveva essere l’ar-ma totale della Suzuki per il 1968, ma la Casa giapponese si ritirò dall’attività agonistica ai massimi livelli (GP) assieme alla Honda proprio all’inizio di tale anno (pro-prio come avevano fatto la Guzzi, la Gilera e la Mondial al termine

ma questo accade in quanto, es-sendoci meno spazio a disposizio-ne nella testa, i funghi delle valvo-le hanno un diametro minore. In effetti, risultati analoghi si posso-no ottenere anche con rapporti C/D più bassi; basta montare delle valvole piccole, e di conseguenza impiegare anche condotti di dia-metro modesto.

Naturalmente questo non lo fa praticamente nessuno; motori con alesaggio notevolmente su-periore alla corsa vengono realiz-zati per avere una elevata potenza massima e quindi sono dotati di valvole grandi. I motivi per adotta-re rapporti C/D bassi sono proprio due, fondamentalmente: poter far girare il motore più forte e poter installare valvole più grandi. Per avere un tiro vigoroso ai medi e bassi regimi occorre non solo im-piegare valvole di diametro relati-vamente modesto, ma anche im-partire ai condotti di aspirazione

una considerevole lunghezza. E assolutamente fondamentale è la fasatura della distribuzione, che deve essere piuttosto “stretta”, ovvero tranquilla, con anticipi di apertura e ritardi di chiusura di modesta entità. Tutto questo però è deleterio ai fini della potenza massima. Di conseguenza, per quanto riguarda i moderni motori di alte prestazioni, si fa ricorso a rapporti C/D piuttosto bassi, si adottano invariabilmente valvole molto grandi e si utilizzano alberi a camme con fasature spinte e leggi delle alzate piuttosto radica-li.

La lunghezza dei condotti di aspirazione è modesta, al fine di ottenere un elevato RENDIMENTO VOLUMETRICO agli alti regimi. Questo porta, come detto, a una perdita di “tiro” ai medi e bassi regimi; il motore ha un funziona-mento che magari è sempre flui-do, ma una erogazione decisa-mente fiacca al di sotto di una certa velocità di rotazione (in ge-nere piuttosto elevata). Per limita-re la portata di questo problema, ovvero per migliorare l’andamen-to della curva di coppia, senza penalizzare le prestazioni di pun-ta, i tecnici hanno due strade: adottare una distribuzione a fasa-tura variabile o impiegare un si-stema di aspirazione con condotti di lunghezza variabile. In campo moto questa seconda soluzione si sta diffondendo in misura via via crescente, mentre nel settore au-tomobilistico è molto utilizzata la prima (e in svariati casi, addirittu-ra, vengono adottate tutte e due assieme).

Tenga presente che, ad ogni dato regime, la coppia (e quindi anche la potenza) fornita da un motore è legata al prodotto di due

RENDIMENTO

VOLUMETRICOÈ COSTITUITO DAL

RAPPORTO TRA LA QUANTITÀ

DI ARIA (O DI MISCELA ARIA-

BENZINA) CHE IL MOTORE

ASPIRA AD OGNI CICLO

E QUELLA CHE IN CONDIZIONI

AMBIENTE OCCUPA

UN VOLUME PARI ALLA

CILINDRATA. INDICA QUANTO

IL MOTORE “RESPIRA” BENE

soli parametri: la pressione me-dia effettiva e la velocità di rotazio-ne. La prima di queste due voci dipende a sua volta dal prodotto dei tre rendimenti (termico, mec-canico e volumetrico). La coppia è data dal prodotto della pressione media effettiva per la cilindrata, e la potenza da quello tra la coppia e il regime di rotazione. Dunque, ferma restando la cilindrata, ale-saggio e corsa non entrano in gioco. Da essi, però, dipendono le misure delle valvole che si posso-no installare e il regime di rotazio-ne che si può raggiungere senza che le sollecitazioni meccaniche divengano eccessive.

IL NUOVO 6 CILINDRI IN LINEA BMW È UN MOTORE A CORSA LUNGA. LE VALVOLE HANNO UN DIAMETRO CONTENUTO ED IL DIAGRAMMA DI DISTRIBUZIONE NON È MOLTO SPINTO.

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Officina

DISCO ROTANTEVALVOLA DI FORMA

DISCOIDALE, DI NORMA FISSATA AD UNA ESTREMITÀ

DELL’ALBERO A GOMITI; GIRANDO SCOPRE

O OSTRUISCE IL CONDOTTO DI ASPIRAZIONE. CONSENTE DI OTTENERE PRESTAZIONI

MOLTO ELEVATE E IN PASSATO HA AVUTO

UNA NOTEVOLE DIFFUSIONE SULLE MOTO DA CORSA

(MA NON SOLO)

della stagione 1957). Gli anni Ses-santa sono stati favolosi, sotto l’aspetto tecnico. Hanno visto la graduale affermazione dei motori a due tempi nelle piccole cilindra-te, contrastati da pluricilindriche a quattro tempi di una raffinatez-za straordinaria.

Le gare dei “cinquantini” erano diventate popolari in molte nazio-ni all’inizio del decennio e la FIM istituì un campionato europeo nel 1961, che ebbe un grande suc-cesso e venne vinto da Hans-Ge-org Anscheidt sulla Kreidler. Nel-la stagione successiva ebbe inizio il mondiale per moto di questa cilindrata, che vide come prota-goniste, oltre alla stessa Kreidler, la Honda (con una monocilindrica bialbero a quattro valvole da 9,5 CV a 14.000 giri/min) e la Suzuki. Quest’ultima vinse il titolo con Ernst Degner; la sua monocilin-

drica raffreddata ad aria aveva l’ammissione a DISCO ROTANTE ed erogava una potenza che verso la fine dell’anno era salita a una decina di cavalli a 12.000 giri/min. La Casa giapponese vinse il mon-diale anche l’anno seguente, con Hugh Anderson; la potenza della sua monocilindrica era salita a 11

CV a 13.000 giri/min e il cambio aveva nove marce e non più otto come il modello dell’anno prece-dente.

Per il 1964 la Honda realizzò un autentico capolavoro, che esordì verso il termine della stagione precedente; si trattava della bici-lindrica RC 114, bialbero a otto valvole (alesaggio 33 mm, corsa 29 mm), che pare fornisse circa 15 CV a un regime dell’ordine di 20.000 giri/min. Il mondiale, però, andò nuovamente alla Suzuki di Anderson, che ora disponeva di 13 CV a 14.000 giri/min.

L’anno dopo vinse la Honda, con Ralph Bryans (ed è stato l’unico mondiale 50 conquistato da una moto a quattro tempi). La Suzuki, però, aveva allestito una piccola bomba, con motore bici-lindrico raffreddato ad acqua (il cui alesaggio di 32,5 mm era ab-

5757NATIONAL & INTERNATIONAL

TITLES

1010WORLD TITLES

binato a una corsa di 30 mm), la RK 65, che forniva una potenza inizialmente dell’ordine di una quindicina di cavalli, che sarebbe-ro saliti a 17,5 CV alla fine dello sviluppo. Questa moto, dotata di un cambio a 12 marce, vinse tre mondiali consecutivi con An-scheidt (nel 1968 corse come “privato”, per via del ritiro della Casa). Non contenta di questi ec-cezionali risultati, la Suzuki aveva realizzato un motore tricilindrico, sempre con ammissione a disco rotante, che aveva un alesaggio di 28 mm e una corsa di 26,5 mm e che erogava circa venti cavalli a 19.000 giri/min. Avrebbe dovuto esordire nel 1968, ma il program-ma venne cancellato per via del ritiro della Casa dai GP. Il cambio era a 14 marce, il che fa supporre che il campo di utilizzo non fosse particolarmente esteso…

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DOSATURADETTA ANCHE TITOLO,

È IL RAPPORTO IN PESO

TRA L’ARIA E IL CARBURANTE

CHE FORMANO LA MISCELA

COMBUSTIBILE FORNITA

AL MOTORE

POTENZA E ALTITUDINEIN QUOTA, PERDITE DI CV INEVITABILI

DOPO diversi anni, nei quali avevo ridotto ai minimi termini l’attività motociclistica, ho ripre-so a fare qualche gita nel fine settimana. Mi sono subito accor-to che le moto di oggi sono put-tosto diverse rispetto a quelle che ero abituato a guidare.

Ciò che mi ha colpito è che quando si affrontano i valichi al-pini, o comunque si sale molto di quota, il motore perde potenza in misura minore rispetto a quanto accadeva una volta e continua a funzionare con estrema regola-rità. Vorrei sapere come è stato possibile ottenere questo miglio-ramento.

Franco Cella

Torino

MANO a mano che aumenta l’altitudine, l’aria diventa meno densa: ogni unità di volume con-tiene un numero minore di mo-lecole, rispetto a quante ne “ospita” al livello del mare. La densità cambia anche con la temperatura: nell’aria più fresca le molecole sono meno distan-ziate tra loro e uno stesso volu-me ne contiene un numero mag-giore. Quando si va in montagna, dunque, da un lato vi è una (no-tevole) diminuzione della densità dell’aria dovuta alla quota e dall’altro vi è un (lieve) aumento della densità stessa, determina-to dal fatto che la temperatura diminuisce. Questo aumento non è comunque in grado di com-pensare la diminuzione dovuta all’aumento di altitudine e di conseguenza l’aria diventa co-munque meno densa. Ciò com-

porta, come ovvio, una diminu-zione di potenza, che indicativa-mente è dell’ordine del 10% ogni 1.000 metri.

Fino a non molti anni fa i mo-tori erano tutti alimentati per mezzo di carburatori, dispositivi semplici ed efficaci, ma non in grado di compensare davvero gli effetti delle variazioni di densità dell’aria. In fin dei conti il moto-re, in identiche condizioni di fun-zionamento (regime e apertura della manopola del gas), aspira lo stesso volume di aria, anche se essa ha una differente densi-tà… Non per nulla negli anni Cinquanta e Sessanta non di ra-

do i costruttori prescrivevano di impiegare un getto leggermente più piccolo durante il periodo estivo, in modo da mantenere la corretta DOSATURA della mi-scela aria-carburante, nono-stante il fatto che l’aria stessa fosse più calda e quindi meno densa. Con l’alimentazione a carburatore, mano a mano che si sale di quota, la miscela tende ad arricchirsi e questo contribu-isce ulteriormente a peggiorare le prestazioni. I sistemi di inie-zione moderni, invece, in genere sono in grado di compensare accuratamente la minore densi-tà dell’aria (almeno entro certi limiti) e di mantenere la giusta dosatura anche in quota. Dun-que, la perdita di potenza è mi-nore; si tratta infatti solo di quel-la determinata dalla variazione di densità dell’aria.

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IL NEOZELANDESE Chris Birch (nella foto), 29 anni, ha vinto il Red Bull Romaniacs, la gara di enduro estremo più popolare dopo l’Erzberg Rodeo. Birch, pilota KTM, era arrivato all’ulti-ma delle quattro giornate di gara con un van-taggio di 23 minuti, ma ha continuato a spinge-re conquistandone altri 6. «Considerando i miei problemi tecnici dei giorni scorsi pensavo che non sarei nemmeno riuscito a finire la gara – ha esultato Birch all’arrivo –, figuriamoci vincerla. Sono davvero contento». Dietro di lui l’ex trialista britannico Graham Jarvis (Sherco), e poi il tedesco Andreas Lettenbichler (BMW G 450 X), il britannico Paul Bolton (KTM) e il su-dafricano Jade Gutzeit (KTM). Costretto al ritiro Tadeusz Blazusiak, per il forte colpo subito alla spalla già infortunata, in una scivolata: «Verso la fine della speciale il dolore era insopportabi-le per riuscire ad arrivare fino in fondo e mi sono dovuto fermare» ha detto, sconsolato.

I COLORI SONO IL ROSSO/BIANCO/BLU DELLA BANDIERA USA MA ANCHE DELLA HONDA, LA MANO È QUELLA DI ALDO DRUDI: CON QUESTA MORIWAKI MD600 ROGER LEE HAYDEN, FRATELLO DI NICKY, PRENDERÀ PARTE COME WILD CARD ALLA GARA DELLA MOTO2 CHE SI CORRERÀ IL 29 AGOSTO A INDIANAPOLIS, SCHIERATO DALLA HONDA AMERICA. MANAGER DELL’OPERAZIONE È KEVIN SCHWANTZ, EX IRIDATO DELLA 500 GP NEL 1993. LA HONDA AMERICA VUOLE REALIZZARE ANCHE MAGLIETTE E CAPPELLINI DISEGNATI DA DRUDI PER VENDERLI AL PUBBLICO E DEVOLVERE IL RICAVATO ALL’ASSOCIAZIONE BENEFICA RIDE FOR KIDS.

Hayden in Moto2

PaddockVelocità, cross, enduro, trial

BETTI: SPONSOR ECOLOGICO, MOTO A EMISSIONI ZEROEssere in testa al campionato e-Power per moto elettriche dopo due gare ha permesso a Thomas Betti di trovare uno sponsor... di settore: a partire dalla gara di sabato 24 luglio, a Laguna Seca, nel week-end della MotoGP, Energy Resources appoggerà il pilota italiano che corre con una moto sviluppata dalla sua squadra, la Betti Racing. «L’accordo raggiunto con la Betti Racing ci permette di divulgare la nostra filosofia aziendale – ha considerato l’amministratore delegato Enrico Cappanera –, basata sull’impiego di fonti rinnovabili legato al concetto di mobilità sostenibile: è il massimo».

A TEBB LA SEMIFINALE 2DEL GRASS TRACK UEM Jorg Tebb ha vinto nella pista olandese di Aduard la semifinale 2 del campionato individuale UEM di grass track. Il pilota tedesco ha preceduto i padroni di casa Stiekema e De Jong. Dopo una manche di finale elettrizzante si sono qualificati per la finale di La Reole, in Francia, il prossimo 7 agosto, anche Wolff, Godden, Smolinski e come riserva Rozenberg.

IL TEAM SUZUKI MOTOGPVA SULL’IPHONE Tecnologia iPhone per Rizla, sponsor della Suzuki MotoGP, che ha creato una sua applicazione. La Rizla App è scaricabile gratuitamente da iTunes (ricerca: Rizla) e permette di avere sull’iPhone tutte le informazioni relative all’attività del team MotoGP, il calendario delle gare e le note biografiche dei piloti; c’è una seconda sezione, musicale, con aggiornamenti sugli artisti, i concerti e i dettagli su brani e video disponibili.

HONDA PRO RACING SUI SOCIAL FORUMHonda Pro Racing si è allargata anche ai social forum: è possibile seguire le ultime novità su www.twitter.com/hondaproracing , diventare fan del sito www.facebook.com/hondaproracing e accedere al canale dedicato su youtube: www.youtube.com/hondaracingeurope .

IN B

RE

VE

RED BULL ROMANIACSVINCE BIRCH Blazusiak ritirato per infortunio

CROSS DELLE NAZIONI

PRESELEZIONEDEL TEAM BELGA JOEL SMETS, quattro volte iridato di cross 500 e commissario tecnicodella Federazione Motociclistica Belga, ha convocato sette piloti per il primo raduno in vista della selezione dei tre componenti del team che parteciperà al Cross delle Nazioni, in programma negli Stati Uniti il 26 settembre. Nella rosa ci sono:Clement Desalle, Steve Ramon, Ken De Dycker, Kevin Strijbos, Jeremy Van Horebeek, Dennis Verbruggene Joel Roelants. Quest’annoper Smets c’è, dunque, solo l’imbarazzo della scelta.Per ora, ha tenuto a sottolineare il CT, l’unica certezzaper la terna finale è quella di Clement Desalle.

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GRASS TRACK, KYLMAKORPI VINCE E ALLUNGAIL TERZO GRAN PREMIO DELLA SPECIALITÀ LONG E GRASS TRACK, DISPUTATO MARTEDÌ 13 LUGLIO IN NOTTURNA NELLA PISTA DEL “DIAMANTE” DI MARMANDE, NEL SUD DELLA FRANCIA, HA VISTO SUL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO JOONAS KYLMAKORPI. IL FINLANDESE DOPO TRE PROVE GUIDA LA CLASSIFICA GENERALE CON 14 PUNTI DI VANTAGGIO SULL’OLANDESE PIJPER, 21 SUL TEDESCO SPEISER E BEN 28 SULL’OTTO VOLTE CAMPIONE DEL MONDO GERD RISS.

CON CHRIS WALKER

PRIMA VITTORIA DELLA NORTONPRIMA vittoria per la Norton appena rinata, anche se si tratta di una gara molto particolare, in cui la classifica viene stilata in base al tempo fatto registrare sul giro secco. È successo nella Thundersprint a Northwich, in Gran Bretagna: Chris Walker, ex pilota del mondiale Superbike e attuale direttore vendite della Norton, ha portato al successo una delle nuovissime Commando 961SE fermando il cronometro in 21”87 su un tracciato di appena 402 metri. Erano al via anche Steve Parrish, ex pilota del motomondiale 500 GP, e Danny Webb, pilota della 125.

BOOG CAMPIONEXavier Boog (nella foto), ventiduenne di Colmar, ha conquistato

il titolo francese MX1 nella penultima prova del campionato, a Iffendic, ma la certezza matematica l’aveva raggiunta già prima

delle prove: l’unico pilota ancora in grado di insidiare la sua leadership era Anthony Boissière, ma l’infortunio patito in Svezia

gli ha impedito di scendere in pista a Iffendic, e Boog si è ritrovato automaticamente campione; senza colpo ferire ma con un bottino

complessivo di 10 manche vinte e podi in tutte le gare, a parte la prima. Boog, che fino all’anno scorso aveva corso nel campionato tedesco, ha vinto la terza manche; le prime due a Nicolas Aubin.

«Le tre

cose

più belle

di casa?

La famiglia,

la cucina

della

mamma

e la pista

da kart

che

abbiamo

allestito»

Chaz Davies (Road Racer X)

ALBACETE 24 OTTOBRE

COPPA NSF100 SCONTRO FINALECI SARÀ una finale internazionale per le Honda NSF100 Cup, organizzata in collaborazione con la UEM, l’Unione Europea Motociclismo: lo ha annunciato la Honda Europa. La gara si correrà il 24 ottobre ad Albacete, in Spagna, e parteciperanno i migliori dei vari campionati del Continente. Sono numerose le serie disputate a livello nazionale con le NSF100, aperte a piloti dai 10 ai 13 anni: Belgio, Germania, Finlandia, Svezia ed Italia. Fuori dell’Europa le NSF100 gareggiano anche in Australia, Giappone, USA e Sud Africa. Le moto per la gara di Albacete verranno fornite dalla Honda Italia.

A

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1 Una serie spaventosa di infortuni e 22 interventi chirurgici, ma il polso fratturato più volte è un guaio grosso. E ti sei dovuto fermare. Il problema era dovuto a due ossa che si sovrapponevano: il radio spingeva sul polso e toccava un altro osso. Mi sono fatto visitare da un mucchio di dottori e ho sentito specialisti di ogni tipo: mi hanno detto che questo non solo avrebbe posto fine alla mia carriera di pilota, mi sarebbe anche costato la perdita dell’osso del polso.

2 Anche un luminare come il dottor Ting si è rifiutato di effettuare un altro intervento chirurgico.Abbiamo trovato uno specialista a San Diego che aveva già applicato la mia stessa procedura ad un altro paziente, ottenendo un recupero del 90%. Mi ha accorciato leggermente il radio ed ha fatto qualcosa anche su tendini e legamenti. Sono molto fiducioso di avere un buon recupero.

3 Il rischio di essere costretto a smettere con le gare è stato molto forte. E non è ancora scongiurato.Non mi sento finito, per questo ho cercato così a lungo e così insistentemente qualcuno che mi operasse. Non ero pronto per lasciare le corse, il ritiro è un’ipotesi che non avevo nemmeno preso in considerazione. Sembra che l’intervento sia riuscito, è stata una ricostruzione completa, e il dottore mi ha detto che questa non sarà la fine della mia carriera di pilota. Conto di recuperare e tornare ad avere un polso che funziona bene.

4 Se non andasse così? Saprò accettarlo. Ci rimarrei male di sicuro, ma sarà quel che sarà. Per me conta di più il rapporto con mia moglie. Vogliamo avere bambini in futuro, e voglio essere in grado di giocare con loro, e portarli a fare motocross. Non voglio mettere a rischio la qualità della vita con la mia famiglia.

JOHN HOPKINSIDENTIKIT

NATO A RAMONA (CAL.)

ETÀ 27 ANNI

HA CORSO 500, MOTOGP, SUPERBIKE

QUEST’ANNOSUPERBIKE AMA COL TEAM MONSTER SUZUKI

Paddock

CROSS BELGA

GUARNERI FATICATERZA prova di campionato belga MX1 rovente a Torgeren-Berg, sia per il meteo, sia per lo schieramento, con al via molti dei migliori del mondiale. Clement Desalle (nella foto) ha vinto due manche, Steve Ramon una e grazie ad un secondo e un terzo posto ha rafforzato la sua posizione di leader. In seconda posizione in campionato resta Davide Guarneri che ha però perso terreno da Ramon (è a -24 punti). Il pilota italiano del team belga Honda LS ha concluso la terza prova con due quarti ed un sesto posto.

TROFEO ENDURO KTM

129 PARTENTI A PIEDILUCOC’ERA anche Giovanni Sala, come supervisore KTM, alla quarta prova del Trofeo Enduro KTM, l’11 luglio a Piediluco (TR), con ben 129 piloti al via. La classe E1 è stata dominata da Donelli, la E2 è stata vinta da Perletti. Nella E3 si è imposto la wild card Granocchia che ha approfittato dell’assenza di Giannotti, dominatore delle gare precedenti. Nella E4, infine, ennesima vittoria di Caprioli (nella foto). Prossima gara del Trofeo Enduro KTM il 5 settembre a Bagnaria (PV).

AFFATICAMENTO

SIMPSON FA IL CHECK UPIL PILOTA ufficiale del Team KTM MX2, Shaun Simpson, è rientrato alla base logistica in Belgio per sottoporsi ad una serie di test clinici, soprattutto del sangue, e cercare di identificare le cause dell’eccessivo affaticamento che lo ha limitato nelle ultime prove del mondiale. Il ventiduenne scozzese ha già effettuato degli esami che hanno evidenziato segni di carenza di alcuni elementi importanti che possono essere alla base dei suoi problemi. La speranza è di riuscire a trovare cause e cura in tempo per la gara dell’1 agosto a Lommel, in Belgio, che segnerà la ripartenza del campionato dopo la sosta di tre settimane.

TEST A BARBER

BLAKE YOUNG FRATTURATOBLAKE Young, pilota del team Makita-Suzuki nella Superbike americana, si è fratturato una vertebra cadendo durante un test a Barber, Alabama. Il 22enne del Wisconsin si era rialzato apparentemente senza problemi e solo nei giorni successivi, vedendo che il dolore alla schiena persisteva, si è sottoposto a controlli che hanno evidenziato la frattura della vertebra L-1. Young, quest’anno vincitore di due manche a Road Atlanta, non necessita di chirurgia, ma gli è stato applicato un bendaggio. Da definire i tempi di guarigione.

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MOTOGP CONTRO SBK. CHI CI PERDE SIAMO NOIIl travaso di piloti tra i due campionati farebbe bene al nostro sport. Ma non piace al “potere”

“CHI ha pensato di far provare Rossi a Brno è qualcuno che sa guadagnarsi lo stipendio. Il fenomeno si allena (e si diverte, ancora e molto, altro che vecchio), c’è ritorno mediatico, si testano le SBK, le gomme, si fa il punto sullo stato della pista (buche, rattoppi...). Dov’è il problema? Ringraziamo il cielo che c’è ancora qualcuno che usa la testa”. È un lettore-amico che mi scrive questo. Si chiama Davide e dice una cosa santa e giusta e dimostra che siamo in tanti a far parte di un partito trasversale che si è definitivamente rotto i gioielli di famiglia della divisione in due del mondo. Da una parte le moto di serie, dall’altra i prototipi, Superbike contro MotoGP, Infront contro Dorna.

Il sospetto, per me quasi una certezza, è che il perdente della sfida siamo noi. Noi chi? Spettatori, appassionati di moto e piloti e persino le aziende. E adesso provo a spiegarvi il perché, a costo di farmi qualche nemico.

Inizierò tirando fuori un nome che sembra finito in una lista nera, come un dirigente del partito caduto in disgrazia durante una “purga” staliniana. C’è gente che lo ha

ruffianato per anni e che adesso fa quasi finta di non conoscerlo. Il suo nome? Giampiero Sacchi, ex responsabile dell’attività sportiva Aprilia, prima, e Gruppo Piaggio, poi. Non sto a ripercorrere la sua carriera fatta anche di Derbi, di Poggiali, di Lorenzo e cito solo un episodio dello scorso anno. Mondiale Superbike a Imola, l’Aprilia schiera, a fianco di quella di Max Biaggi, un’altra RSV destinata a Marco Simoncelli che stava correndo il mondiale 250 con la Gilera. Penso che tutti ricordino come andò a finire: un podio per Marco e una gara divertentissima. Facile l’aggancio a quello che abbiamo visto poco tempo fa: Rossi a Brno con R1 SBK che gira, ovviamente con tempi di vertice, visto che Valentino, quando c’è da esprimersi in pista è minimo da podio. Magari alla Sei Giorni non farebbe sognare, ma quando c’è dell’asfalto, son problemi seri, per gli altri!

E a questo punto penso a quante splendide occasioni si sono perse, soprattutto da parte delle aziende, cioè delle Case costruttrici. Penso a Stoner che tenta di dare una mano ad Haga per vincere il mondiale SBK, a Loris Capirossi che finalmente può pensare ad una pole, anzi ad una superpole! Capirossi sarebbe uno di quelli che avrebbe maggiori vantaggi da una immersione nella SBK: stare davanti, lottare per la vittoria è la somma droga del pilota e mi pare che con la Suzuki MotoGP questa evenienza per Loris sia lontanissima.

Sento già un coro di lamenti da parte di chi gestisce lo sport, sia a livello “istituzionale” che all’interno delle aziende. “Non ci sono i budget”, ecco la grande scusa. Ma si può tagliare qualcosa, magari usando un’hospitality di seconda mano (cosa che fece la Ducati nei primi anni della MotoGP) per lasciare spazio ad iniziative di questo tipo. Si potrebbe inserire nei contratti dei piloti ufficiali, la possibilità, se non l’obbligo, di correre anche nell’altro campionato. La Honda, quando era anche psicologicamente una grande potenza, mandava Edwards e Rossi a correre la Otto Ore di Suzuka. E i ragazzi obbedivano e vincevano. Perché i piloti hanno corso ovunque: nel motomondiale e nell’endurance, in Superbike e nelle gare internazionali. Questa è la storia del nostro sport, il nostro patrimonio e non credete ai tabù, di comodo, che raccontano in giro. Quando dicono che una cosa non si può fare, non è perché questa risulta impossibile, ma è solo una forma di difesa del ruolo e degli interessi di chi gestisce le gare.

Gente che ha paura delle novità, perché teme di perdere il ruolo di comando. La crisi è soprattutto di idee, ricordate.

PRIMA A MISANO (NELLA FOTO), POI A BRNO. ROSSI HA TESTATO LE SUE POTENZIALITÀ IN SELLA ALLA YAMAHA R1 SUPERBIKE. UNA SCELTA CHE FA GALOPPARE LA FANTASIA...

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Suzuki GSX-R è una razza speciale da racing. Nelle cilindrate 600 e 750, è un’autentica belva che scatena su strada le prestazioni che l’hanno resa leggendaria in pista. Asfalto e cordoli sono le sue prede. E con questi prezzi, l’occasione di liberare il tuo istinto sportivo è ancora più vicina. Operazione valida presso tutti i concessionari ufficiali Suzuki che aderiscono all’iniziativa.

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LA MOTO PRIVATAPIÙ VELOCE DEL MONDOLa bravura di Findlay ed il genio di Fontana e Belletti sono alla base di una storica impresa datata 1971

VORREI avere notizie della Jada, la moto con cui corse Jack Findlay nel 1972.

Vincenzo Damonte

TANTO per cominciare, Jada non era un nome femminile caro a Findlay, ma l’unione dei nomi Jack (Findlay) e Daniele Fontana, i due padri di questa “special” da corsa con cui il pilota australiano ottenne piazzamenti prestigiosi anche nel Motomondiale. Daniele Fontana, come è noto, era il re dei freni da corsa. Ciò che è la Brembo oggi, a suo tempo lo fu Fontana, con la differenza che, rispetto alla grande industria che domina il mercato mondiale dei freni, stiamo parlando di un artigiano che produceva un numero limitato di pezzi più per passione, che per sete di guadagno, e sempre per passione si prestò a dare una mano all’amico e collaboratore Findlay per costruire una moto da corsa competitiva per la classe 500. E qui emerge una terza figura, quello Stelio Belletti, di cui abbiamo parlato quattro settimane come autore del telaio

della Special Honda 500 GP di Hailwood del 1967. Di Stelio Belletti fu anche la realizzazione dl telaio Jada, un doppia culla al cromo-molibdeno pesante solo 6 kg, più 3,5 chili di forcellone in tubo quadro. Il telaio della Jada, disegnato congiuntamente da Findlay e Fontana, era all’avanguardia, perché, a differenza dei criteri costruttivi dell’epoca, la struttura a doppia culla in tubi tondi di diverse sezioni non aveva i tubi superiori che partendo dal cannotto si allungavano orizzontalmente fin sotto la sella, ma scendevano obliquamente e parallelamente fino a congiungersi alla culla inferiore all’altezza del fulcro del forcellone: una conformazione resa celebre poco dopo dalle prime Yamaha-Bimota da corsa. Il motore, un Suzuki 500 bicilindrico a due tempi derivato dal Titan di serie, era stato elaborato profondamente ed erogava 73 CV. Il peso della moto, con forcella Ceriani di 35 mm, freni Fontana di 210 e 180 mm e sovrastrutture in vetroresina (nel codone era contenuto il serbatoio dell’olio da 1,5 litri) era di 122 kg. Guidata dal “privato più veloce del mondo”, la Jada vinse la classe 500 nel GP dell’Ulster del 1971, grazie anche all’assenza di Agostini che aveva già intascato il titolo.

HO sempre sentito parlare delle moto Rumi, in particolare del 125 bicilindrico a due tempi che negli Anni ’50 faceva impazzire tutti i giovani per le sue incredibili prestazioni. Qualcuno mi ha detto che prima di costruire moto, la Rumi produceva siluri. È davvero così?

Renato Biscegli

IN REALTÀ la Rumi prima della seconda guerra mondiale era nota per la costruzione di macchine per il settore tessile e come fonderia particolarmente esperta e attrezzata. Durante la guerra, come tutte le altre industrie meccaniche di un certo peso, anche la Rumi si dedicò alla produzione militare, specializzandosi nelle fusioni in bronzo per la Marina e nella costruzione di componenti per sommergibili: dai periscopi alle eliche, ai siluri. Ammetto di non aver approfondito molto questa attività pre-motociclistica della Rumi (che nel marchio recava anche un’ancora), però mi impegno a farlo al più presto. Aggiungo che il fondatore della Rumi-moto, Donnino Rumi, era anche un artista di grande valore, le cui opere, sculture e dipinti, sono oggi molto quotate.

LA JADA 500 MONTAVA UN BICILINDRICO SUZUKI, CHE EROGAVA CIRCA 73 CV. ERA UNA MOTO ARTIGIANALE CHE, CONDOTTA DA JACK FINDLAY, RIUSCÌ ADDIRITTURA A VINCERE IL GP DELL’ULSTER DEL 1971.

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CASTELLETTOPiccoli piloti dal grande cuore.

> Agonismo e fair play fra i piloti Honda Junior.

> TROFEO HIRP: Lorenzo Gabellini (n°10) ha vinto anche a Castelletto.

> JUNIOR TROPHY: Axel Bassani (n° 13) primo dopo una accesa bagarre.

Si ringrazia:

> NSF100 EXTREME: Matteo Ferrari (n°111) tre vittorie in tre gare!

> Alessandro Zaccone (n° 4) esulta per il 3° posto conquistato all'ultima curva.

> Brian D'onofrio (n° 2) all'inseguimento di Ferrari (n°111)cade purtroppo a due giri dalla fine.

> Bagarre fra i giovani piloti Junior.

Sono state le strette di mano appena dopoil traguardo, le pacche sulle spalle fra ipiloti, i gesti di scusa per un sorpasso allimite del contatto, e allo stesso tempola grande competitività dei partecipantia caratterizzare la tappa appenachiusa a Castelletto di Branduzzo (PV).

E chi frequenta i campi di gara degliappuntamenti della Honda Italia in cui

sono raccolti, oltre al progetto HIRP, itrofei Junior Trophy ed Extreme, sa che tali

comportamenti sono effetto del lavoro del team deiprofessionisti della Honda Italia che con passione da quattro

anni portano avanti con la FMI, il Team Gresini e la San Carlo, questo progetto innovativorivolto ai giovani. Tutte le gare hanno rivelato il vincitore solo sulla linea del traguardo,grazie all’effettivo equilibrio delle moto garantito dalla serietà con cui i tecnici effettuanoil loro lavoro.

La speciale classifica elaborata per squadre ha posto sul gradino più alto del podio HIRPil Team Jim Redman, che comprende anche Fabio Spiranelli giunto terzo in gara, mentreal secondo posto ha chiuso il Team Mike Hailwood, capitanato per l’occasione dal vincitoredi gara e pole boy Lorenzo Gabellini; terzi i componenti del Team Joey Dunlop, fra i qualimilita il quarto di gara Manuel Doria. Merita di certo una citazione anche il secondo pilotagiunto sul traguardo: il romano Fabio Di Giannantonio che è stato fra i protagonisti finsul traguardo.

Nella gara dello Junior Trophy, dopo un’accesa bagarre ha vinto Axel Bassani, pilotache si è formato esclusivamente nell’HIRP, secondo è giunto Ruggero Samuel Riccoprecedendo Alessandro Zaccone. Un altro degli abituali protagonisti di questa categoria,Enea Bastianini, è stato danneggiato stavolta dalla confusione nata in un doppiaggio, edha chiuso in quarta posizione, mentre buon quinto è stato Manuel Perseghin.

Anche nella classe Extreme, un’altra gara combattuta e divertentissima, che haappassionato anche tutti gli spettatori del pubblico! È stata dura per tutti e tante sonostate le emozioni che hanno accompagnato gli avvicendamenti in testa: ha vinto ancora,ma per un soffio, il pilota del San Carlo Junior Team Matteo Ferrari, compagno di squadradello sfortunato Bryan D’Onofrio, scivolato a pochi giri dalla fine mentre combatteva nelgruppo di testa. Un determinatissimo Fausto Mincione si è classificato secondo, mentre ungiudizioso Alessandro Costantino ha conquistato il terzo gradino del podio;quarto è giuntoNicodemo Matturro, quinto Vittorio Sorrentino.

Honda Italia conferma anche per la stagione 2011 il progetto HIRP e i due TrofeiJunior ed Extreme.

Il prossimo appuntamento è per i giorni 23, 24 e 25 luglio a Sarno (SA) presso ilCircuito Internazionale di Napoli.

> Fair play fra i pulcini dell'HIRP.

SPORT RIDERS LAB Srl Via Germanico, 99 - 00192 Roma Tel +39 347.46.13.166 - 347.93.33.750 - Fax +39 06.233.243.417 e-mail [email protected]

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Classifiche

> Podio HIRP: Il team Jim Redman si impone anche a Castelletto.

> Podio NSF 100 EXTREME: Ferrari, Mincione e Costantino.

> Podio NSF 100 JUNIOR TROPHY: Bassani, Ricco e Zaccone.

CLASSIFICA NSF100 JUNIOR TROPHY

1. Bassani Axel punti 451. Loi Livio punti 453. Bastianini Enea punti 444. Ricco Ruggiero Samuel punti 435. Zaccone Alessandro punti 416. Perseghin Manuel punti 377. Zanotti Andrea punti 258. Di Rago Nicola punti 249. Santoni Nicolas punti 2210. Piscitello Dario punti 2011. Promutico Lorenzo punti 1811. Medos Mattia punti 1813. Magliocchetti Alex punti 1414. Saccio Salvatore Ruben punti 1015. Papapavlou Panagiotis punti 816. Bortoli Leonardo punti 417. Balboni Giovanni punti 1

TEAM PILOTA Pos. Punti TOT. TOTTeam

Jim Fabio ESPOSTO 6 10 25REDMAN Gianluca MAZZOLA 8 8 19 100

Fabio SPIRANELLI 3 16 56

Mike Lorenzo GABELLINI 1 25 75HAILWOOD Thomas DE MARINI 14 2 10 89

Mattia AIELLO 17 0 4

Mick Alessio SETARO 13 3 22DOOHAN Paolo GRASSIA 4 13 39 86

Walter SULIS 10 6 25

Joey Manuel DORIA 4 13 24DUNLOP Lorenzo VILLAMAGNA 12 4 13 60

Matteo CIPRIETTI 9 7 23

Freddie Fabio DI GIANNANTONIO 2 20 36SPENCER Alberto NICOLETTI 16 0 8 47

Leo CERNO 18 0 3

CLASSIFICA NSF100 EXTREME

1. Ferrari Matteo punti 752. Sorrentino Vittorio punti 473. Costantino Alessandro punti 424. Matturro Nicodemo punti 334. Coppola Alfonso punti 336. D'Onofrio Bryan punti 307. Arginò Kevin punti 217. Mastrella Emanuele punti 219. Mincione Fausto punti 2010. Cicco Thomas punti 1611. Masini Giordano punti 1312. Fuligni Federico punti 1013. Burlini Paolo punti 914. Del Vecchio Nicola Gerardo punti 8

Si ringrazia:

SPORT RIDERS LAB Srl Via Germanico, 99 - 00192 Roma Tel +39 347.46.13.166 - 347.93.33.750 - Fax +39 06.233.243.417 e-mail [email protected]

> Briefing prima delle gare.

> Alberto Vitaloni (Presidente della società San Carlo,main sponsor) insieme ad alcuni piloti ed allo staff Honda.

> Antonio Vitillo (Resp. Progetto HIRP) e Enrico Zampognini (Tecnico FMI).

> Le matricole HIRP pronte al via!

> Burlini (n° 115) e Sorrentino (n°90)all'inseguimento di Cicco (n°34).

> I piloti Junior al riposo dopo un turno in pista.

>> Grassia, Volpini e Mazzola sfrecciano in curva.

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MotoGP Germaniadi Enrico Borghi - foto Milagro

La voglia La voglia matta matta

SACHSENRING – Prima della gara Da-ni Pedrosa ha detto che «la paura ti permette di sentire meglio il tuo corpo,

e ti fa reagire come un animale selvaggio». Dopo aver vinto di prepotenza il GP Ger-

mania, lo spagnolo ha svelato che «sin dal venerdì ho capito che avevamo trovato la messa a punto giusta, quindi mi ero prepa-rato per correre così. Per attaccare. Non so se ce la farò mai, a diventare campione del mondo della MotoGP, ma di sicuro ci proverò fino a quando potrò».

A ben vedere, le due frasi si assomigliano, e in ogni caso portano allo stesso concetto: giunto al punto in cui stava correndo il ri-schio di buttare via l’ennesima stagione, e ritrovatosi di fronte alla paura di dover di nuovo commentare un campionato vissuto nel ruolo di chi subisce, Dani Pedrosa ha cercato dentro di sé l’orgoglio per reagire. E

Pedrosa si ribella a Lorenzo.Rossi torna da protagonista.Stoner ritrovala grinta dei giorni migliori

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«Non so se ce la farò maia diventare campione in MotoGPma ci proverò fin quando potrò»

STACCATA A RUOTA POSTERIORE ALZATA PER PEDROSA (26) E LORENZO. SUL PODIO, DANI (TRA LORENZO E STONER) HA FESTEGGIATO INSIEME ALLA SUA VITTORIA ANCHE QUELLA DELLA SPAGNA CAMPIONE DEL MONDO DI CALCIO.

Dani Pedrosa

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Andrea Dovizioso

«Dani ha guidato nel modo in cui bisogna guidaresu questa pista, con dolcezza, ma con ritmo costante e veloce. Cosa che a me non è riuscita»

MotoGP Germania

l’ha trovato. Ha combattuto, ha aggredito, ha guidato in modo splendido. E dopo aver vinto, ha ricevuto frasi di grande ammirazione.

«Dani aveva un ritmo inarrivabile, io all’ini-zio ci ho provato, a reggere, ma poi ho dovu-to mollare» ha ammesso Jorge Lorenzo.

«Dani ha fatto una gara mostruosa» ha commentato Valentino Rossi.

«Dani ha guidato nel modo in cui bisogna guidare qui: con dolcezza, ma con un ritmo costante e veloce. Una cosa che a me non è riuscita» ha ammesso Andrea Dovizioso.

Al di là dello spettacolare rientro di Valen-tino Rossi, quarto dopo un duello all’ultima staccata con Casey Stoner, ha entusiasmato la verve di Dani Pedrosa. Lo spagnolo della Honda non poteva fare altro che attaccare, aggredire, vincere: è il solo rimasto in lizza per il titolo, è l’unico rivale che Jorge Loren-zo considera pericoloso, non poteva permet-tersi altro risultato se non questo, dopo aver detto: «devo darmi una mossa, non possono continuare a fare dei campionati in cui vinco solo un paio di volte».

SULLA GAMBA SINISTRA, VALENTINO PORTA ANCORA MOLTO EVIDENTI I SEGNI DELL’INFORTUNIO DEL MUGELLO.MA LO SPIRITO BATTAGLIERO È INTATTO.

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SACHSENRING – Valentino Rossi è sce-so dal podio solo nell’ultima curva, dopo aver lottato gomito a gomito con Casey Stoner. Non c’è niente di cui stupirsi, visto che stiamo parlando di Valentino Rossi. Davvero c’è chi pensa che sia un’impresa clamorosa? Non per lui.

Ha sbagliato, chi ha pensato che il cam-pione si presentasse in Germania solo per fare numero. Per non dare fastidio. Tutt’al-tro: Valentino voleva combattere, lottare, dare fastidio. In particolare a Jorge Loren-zo, con il quale i rapporti sono ormai ridot-ti al silenzio assoluto. Non si guardano più nemmeno in faccia; ovviamente evitano anche solo di dirsi ciao.

Ma non è di questo che bisogna parlare, se si vuole analizzare il perché delle pre-stazioni – eccellenti – di Valentino Rossi. Bisogna partire dalla frase che il campione ha pronunciato appena arrivato in Germa-

nia: «104 punti da recu-perare in 11 gare? È difficile, ma non è im-possibile». Ecco, al di là del fatto che intanto i punti sono diventati 111, va rilevato che questa frase racchiude l’essenza di Valentino Rossi. In queste parole c’è tutto ciò che serve per capire chi è, come ragiona, come inter-preta lo sport, il perso-naggio più importante del mondo delle due ruote. E in questa frase c’è anche la risposta alla domanda che tutti si sono posti: ma per-ché è tornato adesso?

Così in anticipo rispetto al previsto?

VALENTINO Rossi non molla, non si ar-

rende mai, non si fa mettere da parte nem-meno da un infortunio. Vive fissandosi de-gli obiettivi, e non importa se sono realisti-ci oppure inarrivabili: ne ha bisogno per esprimersi e per dare tutto se stesso. Ha ragione, quindi, nel pensare che la mate-matica non lo ha ancora condannato. E fa bene ad usare questo sogno, se gli per-metterà di ritrovare ciò che per adesso conta di più: la guida, gli automatismi, le sensazioni.

Valentino ha bisogno di vivere nell’azio-ne, in trincea, in combattimento. Ha biso-gno di guerre e di nemici. È sempre stato così, non cambierà mai. Ora vuole dimo-strare a Jorge Lorenzo che gli è andata bene, quest’anno. Vuole far capire ad una certa parte della Yamaha che cosa sta per perdere. E nessuno potrà fermarlo.

Ovviamente non ha nulla da dimostrare, perché nessuno dubita sul suo recupero e sul fatto che non sarà certo una frattura ad una gamba ad indebolirlo. Ma lui è fatto così: deve sempre dimostrare, deve con-quistare, deve ribadire. È da quindici anni che va avanti così, non si fermerà mai. Do-po una sfida, ce ne sarà un’altra. E poi un’altra ancora. Fino a quando le forze lo terranno in piedi, lui sarà nel ring. Pronto a combattere. Dopo le moto, ci saranno le auto. Dopo la Ducati, lui spera possa es-serci la Ferrari. La terza macchina, prima o poi, arriverà. E di fatto c’è già una sorta di accordo non scritto: quella macchina sarà per lui.

Ma adesso parliamo di moto. Valentino vuole andare forte: adesso gli basta il po-dio, ma tra poco cercherà di vincere il maggior numero di gare possibile nella seconda parte della stagione. Perché vuo-le che a Jorge Lorenzo torni la memoria: vuole cioè che lo spagnolo ricominci a vi-vere in modo meno tranquillo di come ha vissuto le ultime quattro gare. Vuole mina-re le sue certezze. E se non basterà per

questa stagione (realisticamente, non ba-sterà...) potrà servire per la prossima.

NON È VERO quello che la Yamaha si sforza di nascondere da tre anni: in squa-dra non c’è un bel clima, non c’è serenità. Soffiano venti di guerra, e ogni gara è sem-pre peggio. La conferma è arrivata appena Rossi ha rimesso piede nel paddock.

In Germania Valentino è arrivato con le stampelle, ma si è presentato con la moti-vazione, gli atteggiamenti e gli obiettivi dei momenti di guerra. Del resto lui adora di-vorare gli avversari. E il più avversario di tutti si chiama Jorge Lorenzo, che sta av-viandosi a vincere il titolo con la moto cre-ata e sviluppata da Valentino Rossi. E dopo essersi insediato nel suo mondo, dopo aver appreso da lui trucchi e segreti, infor-mazioni fondamentali sulla messa a punto della M1.

Nel modo in cui Valentino ha guidato al Sachsenring, e nel modo in cui guiderà d’ora in poi, ci sono anche tutti questi sen-timenti. E se si vuole cercare dei perché sul rientro anticipato – al di là del fatto che Valentino ama le moto e ama gareggiare – bisogna soffermarsi anche sulla sua vo-lontà di non lasciare troppo spazio al riva-le.

In tutto il week-end non si sono mai sa-lutati, parlati, confrontati. Prima della gara c’è stata una sfilata. I piloti, divisi per team, hanno fatto un giro della pista su un’auto scoperta: Jorge e Vale, vicini tanto da sfio-rare i gomiti, non si sono neppure degnati di uno sguardo. Perché Lorenzo e Valenti-no sono tutt’altro che buoni compagni di squadra.

La Yamaha ha veramente sbagliato, e di grosso, pensando di poter gestire la situa-zione. È stata una mossa di grandissima presunzione, che si prepara a pagare un prezzo altissimo.

Enrico Borghi

LA SCELTA DI VALENTINOGLI ERRORI DELLA YAMAHARossi ha un conto in sospeso. Con Lorenzo...

I PERCHÉ DEL RITORNO

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MotoGP Germania

Non è detto che questa vittoria serva, visto che Lorenzo ha raggiunto una costanza di rendimento micidiale, però bisogna provarci. Pedrosa è partito in testa; quando è stato superato da Lorenzo, nel primo giro, si è messo alle spalle del rivale, lo ha studiato, ha cercato i suoi punti deboli, e quando ha attaccato non gli ha lasciato neppure il tem-po per reagire. Il suo ritmo è stato devastan-te. Nel decimo passaggio, quando è andato al comando, è sceso sotto il muro dell’1’22” – una barriera che nessun altro è riuscito ad abbattere – poi si è mantenuto sull’1’21” alto per altri due passaggi. Anche quando è tor-nato sull’1’22” ha gestito il suo ritmo a piaci-mento rendendosi inavvicinabile.

PER LA PRIMA volta quest’anno, Lorenzo

Jorge Lorenzo

«Ho mollato quando mi sono accorto che stavo prendendo troppi rischi. Io corro per il titolo, a certe cose devo pur pensare»

è stato a guardare. È andato forte, ovviamen-te, non ha sbagliato nulla, eppure era come se non ci fosse. «Ma non l’ho pianificata, questa gara – ha detto lui, quasi scusandosi per essersi fatto da parte –. Io volevo vincere e ci ho provato: ho mollato solo quando mi sono reso conto che stavo prendendo troppi rischi. Io corro per il titolo, a certe cose devo pur pensare». Jorge ha ragione. In Germania ha fatto quello che aveva detto a Barcellona: ha pensato alla sua gara, al suo campionato, e ai suoi avversari «che sono in primo luogo Pedrosa, poi Dovizioso e Stoner», come ha sottolineato.

Del resto Lorenzo non è nelle condizioni di chi deve preoccuparsi. Date un’occhiata alla classifica, e capirete: ha corso otto gare, vin-cendone sei e chiudendo le altre due in se-

LOTTA GOMITO A GOMITO FINO ALL’ULTIMA CURVA PER STONER (27)E ROSSI. IL SORPASSO DECISIVO, L’HA FATTO IL PILOTA DUCATI.

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motosprint

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E a Brno potrò puntare a qualcosa di più...SACHSENRING – Valentino Rossi è felice, a fine gara. Sorride sempre, ha preso benissimo persino la sconfitta nel duello con Stoner. «Non posso dire che un quarto posto è come un podio, infatti sarei stato molto più contento col terzo posto, però

in fondo conta poco». Cosa conta, adesso?

«La gara che ho fatto, il modo in cui ho corso e guidato. E anche come mi sono comportato nella battaglia con Stoner. Sono arrivato quarto, ma solo all’ultima curva: avevo il ritmo per il podio». Anche la velocità per andare oltre,

se è per questo.

«Ho fatto segnare il secondo giro più veloce della gara, e se si guardano i tempi ho corso al ritmo di Lorenzo. Posso ritenermi soddisfatto, per adesso». Già, peccato avere perso

il contatto all’inizio.

«Dovizioso nei primi due giri mi ha fatto perdere almeno un paio di secondi. Comunque va bene lo

stesso, non ero venuto qui per questo». Difficile crederlo.

«Dopo le prove, che erano andate molto bene, mi ero prefissato un piazzamento nelle prime cinque posizioni. Sapevo che il quarto posto era alla mia portata, però. Il podio no, quello è roba per chi è allenato. E io non lo sono». Stoner ha salvato l’onore?

«Diciamo di sì, in ogni caso ci siamo divertiti tutti e due: non c’è stato rancore o astio. Anzi, devo dire che alla fine sono io che ho sbagliato. Mi sono fatto sorprendere. Lui è stato più forte di me». Come è possibile che uno come te si faccia sorprendere

nell’ultima curva, pur considerando che non sei in grande

forma?

«Non mi aspettavo che lui sarebbe entrato in quel momento: ormai credevo che fosse fatta. Mi sono fatto sorprendere». Hai dimostrato che sai combattere anche se sei a mezzo

servizio. Per il resto, che sensazioni hai avuto?

«Ho perso il feeling per certe cose, e lo si vede anche dall’esterno. Lo capisci anche guardando la mia posizione

in moto, oppure il mio modo di guidare. Ho perso il feeling nei primi giri, quando le gomme sono ancora nuove. Ma questo arriverà col tempo. L’importante è essere rientrato in battaglia».A proposito, nessun rammarico per questo rientro

anticipato?

«No, anzi. Ho fatto bene a rientrare adesso, in questo week-end. Ogni volta che vado in pista è sempre utile, va sempre meglio, traggo comunque un vantaggio. È stato così anche durante la rieducazione: all’inizio non mi sono fissato delle date per il rientro. Ho vissuto alla giornata, nel senso che ogni due o tre giorni verificavo la mia condizione. Ma le cose sono andate più veloci del previsto, ecco perché ho pensato che questo fosse il momento giusto per tornare in gara». A livello fisico come è andata? «La gamba mi fa un po’ male, ma non è un problema. È ancora gonfia ma piano piano andrà tutto a posto. La spalla è andata persino meglio del previsto. Diciamo che dopo questa gara sono piuttosto sollevato». È vero che all’inizio si era bloccata?

«Sì. Sono bastate due settimane di inattività, subito dopo l’operazione alla gamba, e avevo già perso la mobilità. Mi ha fatto molto bene la piscina, cioè il nuoto. Ho lavorato molto con il mio preparatore, Carlo: lui si è dedicato a me due o tre ore al giorno. Sto cercando di evitare l’operazione, almeno per adesso». Ti sei organizzato come un vero team, anche a casa.

«In generale, sono seguito davvero bene: se sono già in questa condizione, il merito è anche del dottor Buzzi, che mi ha operato, del dottor Lucidi, che mi sta seguendo per la gamba, del dottor Porcellini, che invece si occupa della spalla; e del dottor Costa. Infine, qui abbiamo anche messo a punto la moto in modo da farmi fare un po’ meno fatica». Dai l’idea di esserti divertito davvero.

«Sì, perché il non essere più in lotta per il titolo mi permette di gareggiare pensando solo a divertirmi. Non ho la pressione, insomma». Davvero a Laguna Seca punti al podio?

«Sì, perché anche quella pista ha molte curve a sinistra, il che mi aiuta. Ora il mio piano procede così: a Laguna voglio continuare a lavorare per ritrovare il mio feeling in pista, poi ci sarà un po’ di riposo e a Brno spero di essere in grado di puntare anche a qualcosa in più. Ho sempre pensato che solo a Misano potrò ritenermi completamente a posto, ma forse accadrà anche prima».

SUL PODIO A LAGUNAL’intervista

ValentinoRossi

«Ho perso il feeling nei

primi giri,quando

le gomme sono nuove»

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MotoGP Germania

conda posizione. In classifica generale Pe-drosa dista 47 punti, Dovizioso 83, Stoner 102. Perché prendere rischi?

È vero, a fine gara Jorge era un po’ mogio, perché si è reso conto che lui, di fatto, è co-me se non avesse fatto parte dello spettaco-lo. Ma non ne ha fatto un dramma. Ha detto che «non si può essere sempre al centro dell’attenzione, ci sono anche i giorni in cui bisogna sapersi accontentare» e questo di-mostra che è furbo, saggio, e soprattutto molto tranquillo.

Del resto era dura mettersi in luce con un Pedrosa irresistibile, un Rossi indemoniato e un Casey Stoner che si è svegliato dal torpo-re. Già, Stoner ha sentito finalmente la sve-glia. Se ne stava andando a spasso, come ha fatto nelle ultime gare, quando nel dodicesi-mo giro si è ritrovato Rossi alle spalle. Che lo ha attaccato e poco dopo superato. A quel punto l’australiano si è ricordato di un sacco di cose – tipo lo stipendio che gli versa la Ducati, l’orgoglio che dovrebbe avere un ex iridato, l’onore che sta andando a farsi frig-gere – e ha riaperto il gas. La disamina di

Valentino è perfetta: «io devo essere un gros-so stimolo per gli altri: Stoner girava in 1’22”8, quando gli sono arrivato dietro, poi ha cominciato a girare in 1’22”1!».

A quel punto è iniziato lo spettacolo, fatto di sorpassi, attacchi, risposte, sgomitate. Tutto entro i confini del fair play. Stoner ha prevalso nell’ultima curva, ad un passo dalla bandiera a scacchi, entrando in modo ag-gressivo e costringendo Rossi ad allargare: «Non è stata la vendetta per i fatti di Laguna Seca, ma che pensate! – ha detto Stoner, ridendo –. È stata una bella battaglia, e mi sono anche divertito». Beh, anche gli altri.

Alla fine persino Valentino ha accettato il verdetto con serenità: «Ho sbagliato io, gli ho lasciato spazio e lui è stato bravo ad appro-fittarne. Mi sono fatto fregare, insomma. Ma va bene lo stesso. Per questa volta».

La MotoGP ha caricato tonnellate di mate-riale nei cargo e sta raggiungendo la Califor-nia. Domenica si replica a Laguna Seca.

«Il quarto posto, qui, mi è andato bene. Ma a Laguna voglio il podio», ha detto Valentino. E chi lo ferma più, adesso? Andrea Dovizioso

«Non bisogna abbattersi.

Adesso arriva Laguna Seca,

una pista che mi piace e dove

penso si possa far bene.

Guardo avanti»

Andrea Dovizioso

TROPPI ERRORINon ho fatto bene il mio lavoroSACHSENRING - È tornato Valentino, ma non è questo il motivo per cui Andrea Dovizioso questa volta ha subito gli avversari. «Abbiamo avuto dei problemi, ma io non ho fatto bene il mio lavoro» ha detto con molta onestà, commentando il quinto posto ottenuto davanti a Marco Simoncelli, ormai pronto a mettere il naso negli affari dei protagonisti del campionato.Dopo la gara Andrea non era felice, ma nemmeno abbattuto. Era però pensieroso, perché non è mai stato in grado di andare all’attacco: «C’è poco da fare, non ho mai avuto il ritmo per giocarmi il podio. Non siamo mai riusciti a risolvere i problemi e così Pedrosa e Lorenzo avevano un altro passo. Anche tra le due partenze (la gara è stata interrotta per la caduta di tre piloti nel nono giro, ndr) abbiamo cercato di fare delle modifiche, ma non c’è stato niente da fare». L’elettronica lo ha fatto un po’ penare, questa volta, «ma anche io potevo fare meglio. Questa è una pista particolare: più guidi di forza, e più vai piano. All’inizio ho provato a spingere, non volevo arrendermi, ma non guidavo bene e quindi giro dopo giro è andata sempre peggio. Sbagliavo sempre di più, e questa è una pista in cui anche pochi decimi vogliono dire tanto. Ad un certo punto ho mollato, ho cercato di salvare il salvabile». Andrea aveva ammesso, alla vigilia della gara, che un obiettivo realistico, quest’anno, è rappresentato dal titolo di vice campione; ma le cose si complicano, visto che Pedrosa sembra aver fatto un altro passo in avanti.«Ma non bisogna abbattersi: arriva Laguna Seca, una pista che a me piace e sulla quale penso che si possa fare qualcosa di buono. Bisogna guardare avanti».

QUANDO DANI PEDROSA (26) HA SUPERATO LORENZO, AVEVA UN RITMO TROPPO VELOCE PERCHÉ IL LEADER DEL MONDIALE POTESSE TENERGLI LA SCIA. ED HA SUBITO PERSO CONTATTO.

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Le pagelle di Marco Masetti

Una favola in MotoGP

SACHSENRING - Il mondo ha bisogno di favole, di belle storie, possibilmente non costruite a

tavolino. Storie vere, inconsuete, come quella del pilota e della coniglietta, che ha illuminato

un pomeriggio tedesco. C’era una volta una coniglietta che saltellava davanti ad un box

in Sassonia. Veniva dall’Australia ed era (e per fortuna lo è anche nella realtà) bella come

il sole. Il pilota, invece, è francese e stava correndo veloce come da un po’ di tempo

gli capita. Ma la strega cattiva, sotto forma di un motore che esplode, semina davanti

alla traiettoria di Randy un bel po’ d’olio. Una storia che somiglia ad un titolo di un film: l’olio di Lorenzo… Il francese cade e per poco

non si fa male sul serio. Lo portano di corsa alla Clinica

e qui la favola diventa realtà. La coniglietta, vestita

(poco) come richiede il mondo dell’immagine, corre

al capezzale dell’amato che soffre. Una scena bella,

romantica, che ci ripaga di mesi di lunghe disquisizioni

sulla contrattualistica del pilota X e di quello Y. Di motori

contingentati, di sospensioni che non sospendono,

di elettroniche sempre più intelligenti. Di manager

che disegnano strategie sempre più contorte e che sempre

più raramente si concretizzano. Forse non è più il momento dei sogni, sembra

di capire, e non vorremmo che venisse il momento degli incubi. Brutti sogni, nei quali

i promoter dei due campionati si sfidano tra avvocati, ricorsi e carta bollata. Deliranti

messaggi nei quali si parla di prototipi e derivate di serie e non di moto da corsa, di piloti, di belle

conigliette che stanno in pena per un francese scivolato sull’olio di Lorenzo. Ma a nessuno viene il sospetto che al pubblico piacciano di più queste

cose, quelle semplici. Che so, una gara entusiasmante, personaggi spontanei, nel bene e

nel male, con pregi e difetti. Perché è bello vedere un outsider che vince (cosa che non capita

più da una vita) e una coniglietta innamorata. Purtroppo la storia non ha un lieto fine e il pilota

francese, il giorno dopo, si è fatto male. È proprio vero che in questo mondo

non c’è rimasto spazio per le belle favole.

MA NIENTE LIETO FINE

MotoGP Germania

Dani Pedrosa«Ho visto che Lorenzo non andava via e sono andato all’attacco, l’ho passato e ho visto che non reagiva…»Il mite Dani vive una delle sue giornate

epiche, nel corso della quali

diventa un gigante e non lascia spazio

a nessuno dei suoi avversari.

Attenzione: in questa stagione

sta facendo vedere anche insospettate

doti di lottatore.

La guida chirurgica resta, però

ora si vedono anche i muscoli.

Perfetto 10

Casey Stoner«Ho fatto la mia mossa in fondo al discesone, dove Rossi ha cercato di chiudere la linea, ma oramai ero dentro. Ci siamo toccati ma è stato un duello pulito»Strano ma vero, Casey era quello

che sentiva maggiormente la mancanza

di Rossi: in gara appena lo sente arrivare

diventa subito più veloce, poi ingaggia

un corpo a corpo e lo vince.

Diciamo che la rivincita di Laguna Seca

2008 è nell’aria, resta un pilota

che non ha più la grinta di qualche tempo

fa, ma che forse la sta ritrovando.

Vendicativo 7

Valentino Rossi«Pensavo andasse peggio… Sono fuori dalla lotta per il mondiale…»In due pensieri c’è un week-end

dai contorni epici, almeno

per la stampa che perde un po’ la misura

nell’adulazione. Andando all’essenza,

resta un ritorno coraggioso, una condotta

di gara autorevole e un carisma

che gli riconoscono pure i sassi.

È in forma precaria, ma riesce

a stimolare tutta la griglia di partenza,

anche in una stagione

nella quale perderà lo scettro.

Lucido e carismatico 9

Andrea Dovizioso «Ho dato tutto ma non posso essere contento della quinta posizione»Sufficienza molto risicata perché perde

il confronto interno con Pedrosa

e rischia di prenderle anche

da Simoncelli, che ha una moto molto

simile alla sua. Non incanta

e non entusiasma perché

si arrende abbastanza in fretta.

Di positivo c’è che sceglie

il momento giusto per farlo:

un attimo prima di cadere.

Non entusiasma 6-

Jorge Lorenzo«Sono felice perché questa pista non mi è mai piaciuta molto e invece ho fatto due secondi posti per due anni di fila»Chi si accontenta gode, dice il vecchio

proverbio e a Jorge è andata benissimo:

altri 20 punti e una gara all’annunciato

trionfo. Capisce al volo che tenere

il passo di Pedrosa

era cosa impossibile e molto rischiosa,

quindi si accontenta. Ma non c’è solo

ragioneria, la guida resta di altissimo

livello, in prova come in gara.

Ragionatore 8motosprint

33

Marco Simoncelli«Il sesto posto è molto importante, ma quello che mi ha dato gusto è che la battaglia è durata tutta la gara»Pilota da guerra, riccioli corazzati,

manona destra implacabile sul gas.

Qualche brivido, qualche traiettoria

larga, ma una grinta

della quale la MotoGP ha bisogno,

come dell’acqua nel deserto.

Un rookie che non ha paura di nulla,

nemmeno di piloti

che hanno trofei mondiali.

Leone, fuori e dentro 8

Nicky Hayden «Ho sulla tuta delle strisciate che mi hanno lasciato le gomme di Dovizioso e Simoncelli. Normale, quando sei in battaglia»In prova sfiora il disastro, in gara si rifà

un po’ senza riuscire a replicare ai rivali.

Si diverte nella lotta, ma perde i duelli.

Un Nicky che non incide perché quando

perde la bussola non conosce mezze

misure. Si consola pensando

che tra pochi giorni sarà sulla sua pista,

Laguna Seca, dove sicuramente

lo vedremo più autorevole.

Bersaglio umano? 6-

Marco Melandri«Una gara negativa: all’inizio faticavo a guidare e non c’era il minimo feeling, poi è andato in crisi il braccio»Speriamo che la combinazione Laguna

Seca e vacanze estive ci facciano

ritrovare un pilota che è sprofondato

in classifica, ma che ha grandi

potenzialità. Ha bisogno di ottimismo,

di recupero dopo gli infortuni

e di una bella gara per ritrovare morale.

Gli serve morale 5

Hector Barbera«Mi stavo divertendo molto, talmente tanto che non mi sono accorto di essere all’ultimo giro della gara...»L’uomo convoglio, quello che fa il tempo

seguendo sempre qualcuno, in gara

si lancia e transita addirittura terzo

in avvio. Il ragazzo ha staccate da paura,

momenti di grande velocità,

ma anche il solito

repertorio di errori

e un po’ di agitazione di troppo.

Questa volta si è divertito e la regola

dice: pilota che si diverte va forte.

Confuso e felice 7

Ben Spies«L’ottavo posto non mi va, ero almeno da quinto. Le prove mi hanno rovinato»Rovina il suo primo “GP di casa”

con una qualifica in tono minore

che lo relegano in mezzo al gruppo,

fuori dalle posizioni che contano.

E pensare che aveva dedicato al pubblico

tedesco (lui ha origini germaniche)

la sua lavagna con scritto in gotico

“Speez”, in pratica il suo cognome

originale pronunciato

da un texano. Qualche sprazzo,

ma gara da dimenticare. Ci mette troppo

ad andare in temperatura.

Diesel 5,5

SPIES (11), CHE HA ORIGINI GERMANICHE, CONSIDERAVA IL SACHSENRING COMESUO GP DI CASA...CONTINUA IL MOMENTO NO DI MELANDRI (33). MARCO HA TALENTO MA IL MORALE È BASSO.

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motosprint

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Le pagelleMotoGP Germania

IL GIOVANE ED IL VETERANO. DE ANGELIS È APPENA RITORNATO IN MOTOGP E VUOLE RIMANERCI; CAPIROSSI NON RIESCE A RISOLVERE I PROBLEMI DI TRAZIONE DELLA SUA SUZUKI.

Alvaro Bautista.«Dopo 9 giri c’è stato l’incidente di Randy: davanti c’erano altri piloti e non riuscivo a vedere dove fosse la sua moto in pista, ma poi me la sono trovata davanti e non sono riuscito ad evitarla. Non ho potuto raggiungere i box con la moto...»… E quindi non è stato ammesso

in griglia, come da regolamento,

che prevede che dall’esposizione

della bandiera rossa si debba tornare

ai box entro cinque minuti.

Il team ha tentato di farlo ripartire.

A questo punto ci sono due possibilità:

o chi comanda la squadra

non conosce il regolamento,

oppure ci “hanno provato”.

“Flop team” ng

Mika Kallio«Cosi non va proprio bene! I pneumatici freddi mi hanno tradito a pochi metri dalla seconda partenza. Appena ho impostato la curva, ho perso il posteriore e la mia moto è scivolata via, spegnendosi»Tutto questo va bene, ma nemmeno

una parola per De Puniet al quale,

seppur involontariamente, Mika

ha rotto la gamba… Mah, i problemi

in famiglia e con il management

lasciano brutti segni.

Frastornato 4

Loris Capirossi«Sembrava di essere sul ghiaccio. Grip zero»Colpa sua e del team. Sbagliano

la gestione delle gomme di una moto

che non va. E il morale è sotto i tacchi.

Forse il peggior momento

della carriera di un grande campione.

Bisogna voltare pagina 5

Alex De Angelis«Abbiamo imparato molte cose che serviranno in futuro»Buon rientro in scena di Alex, che però

dimostra che non si può restare troppo

tempo senza guidare i mostri della top

class. La Moto2 non è un grande stimolo

per chi ha giocato in serie A e Alex

vuole restare in “paradiso”,

non solo per ammirare le splendide

ombrelline del suo team

Bentornato 6

Aleix Espargaró.«Mi è stata riscontrata una frattura alla vertebra C7. Invieremo le lastre in Spagna, al mio dottore, che vedrà se è una nuova o una vecchia frattura»Resta una caduta pericolosissima

e scorci di un GP che poteva essere

positivo. Adesso bisogna recuperare

in fretta per Laguna Seca.

È andata bene... ng

motosprint

35

WEEK-END SFORTUNATO PER DE PUNIET (14), CADUTO SABATO E DOMENICA.IN ENTRAMBE LE OCCASIONI È STATO TRAVOLTO DAGLI EVENTI...

Randy De Puniet «All’improvviso sono volato in aria e la moto di qualcuno ha urtato la mia gamba sinistra. Ho pensato subito che il danno fosse grosso e dopo la radiografia abbiamo avuto la brutta notizia»Forse il week-end peggiore

per lo sfortunatissimo francese

che il sabato cade rovinosamente

sull’olio perso da Lorenzo e la domenica

viene travolto da Kallio dopo un high

side. Peccato, perché stava vivendo

un gran momento: la Germania

non gli ha portato bene.

Buona guarigione 10

A Laguna Seca con la sua Honda correrà Roger Lee Hayden

SACHSENRING - Il GP Germania non è durato 30 giri come previsto: è stato interrotto al nono passaggio a causa della rovinosa caduta di Randy De Puniet, su cui sono piombati Aleix Espargaró ed Alvaro Bautista, che non sono riusciti ad evitare la moto, e Mika Kallio è passato sulla gamba sinistra del francese. La gara è stata fermata con bandiera rossa, come da regolamento la classifica è stata azzerata ed è stato dato un nuovo via, con distanza ridotta ridotta a 21 giri. Espargaró e Bautista non sono stati ammessi alla nuova partenza, anche se sarebbero stati in grado di farlo, perché non avevano tagliato il traguardo entro 5’ con le loro moto, distrutte. Tanto meno

avrebbe potuto farlo Randy De Puniet che nell’incidente ha riportato ferite serie ed è stato sottoposto ad un intervento chirurgico: la frattura di tibia e perone della gamba sinistra è stata ridotta con l’inserimento di un chiodo. Nell’occasione sono anche state tolte le viti alla caviglia sinistra inserite per una vecchia frattura.A Laguna Seca il pilota del Team LCR verrà sostituito da Roger Lee Hayden, uno dei fratelli di Nicky.Aleix Espargaró sarà al via del GP USA: dopo la caduta, una lastra aveva messo in rilievo una frattura alla settima vertebra cervicale, ma ulteriori esami hanno evidenziato che si trattava di una lesione precedente.

PER RANDY DE PUNIET TIBIA E PERONE FRATTURATI

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Alvia

Lecadute

Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1'21"817 alla media di 161,526 km/h. Pole 2009: Valentino Rossi (Yamaha) in 1'32"520 alla media di 142,840 km/h.

LIBERE V

ENERDÌ

LIBERE S

ABATO

QUALIFIC

AZION

I

Venerdì: nessuno. Sabato: Simoncelli, De Angelis, De Puniet, Spies. Domenica: Edwards, Bautista, De Puniet, Espargaró, Kallio.

Germania 18.07.2010 Sachsenring

1. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 1'23"224 1'22"253 1'21"817 1'32"041

2. Casey Stoner Australia Ducati 1'22"795 1'22"393 1'21"841 1'31"888

3. Dani Pedrosa Spagna Honda 1'22"521 1'22"753 1'21"948 1'32"403

4. Andrea Dovizioso Italia Honda 1'23"400 1'22"988 1'22"263 1'31"638

5. Valentino Rossi Italia Yamaha 1'23"244 1'22"686 1'22"395 1'33"441

6. Hector Barbera Spagna Ducati 1'23"599 1'23"262 1'22"454 1'33"129

7. Randy De Puniet Francia Honda 1'23"260 1'22"859 1'22"610 1'32"986

8. Marco Simoncelli Italia Honda 1'23"204 1'23"392 1'22"624 1'33"563

9. Aleix Espargaró Spagna Ducati 1'23"430 1'23"709 1'22"910 1'34"906

10. Marco Melandri Italia Honda 1'23"290 1'23"751 1'22"917 1'32"631

11. Mika Kallio Finlandia Ducati 1'23"422 1'23"674 1'22"961 1'33"496

12. Colin Edwards USA Yamaha 1'23"440 1'23"395 1'23"026 1'34"004

13. Ben Spies USA Yamaha 1'23"189 1'23"062 1'23"028 1'37"791

14. Loris Capirossi Italia Suzuki 1'23"589 1'23"844 1'23"040 1'33"633

15. Nicky Hayden USA Ducati 1'22"983 1'23"202 1'23"090 1'32"561

16. Alvaro Bautista Spagna Suzuki 1'24"020 1'23"703 1'23"193 1'33"668

17. Alex De Angelis R.S. Marino Honda 1'24"101 1'23"839 1'23"515 1'34"098

Poleposition

WARM

-UP

esterna 24°Casfalto 31°C

il tabellone

SPETTATORI

98.477nei tre giorni 224.668

nel 2009 98.159 (nei tre giorni 214.711)

MotoGP Germania

Altraguardo Giriveloci Velocitàmassime

CampionatomarcheTopteam

Campionatopiloti

11. Hector Barbera 41; 12. Colin Edwards 39; 13. Loris Capirossi 30; 14. Aleix Espargaro 28; 15. Alvaro Bautista 25; 16. Mika Kallio 24; 17. Hiroshi Aoyama 18; 18. Alex De Angelis 4; 19. Kousuke Akiyoshi 4; 20. Wataru Yoshikawa 1.

1. Fiat Yamaha Team 2602. Repsol Honda Team 2403. Ducati Team 1614. Monster Yamaha Tech 3 1065. San Carlo Honda Gresini 94

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TEMPERATURAESTERNA (°C)

21TEMPERATURA

ASFALTO (°C)

31PILOTI

AL 2º VIA

13NUMERO

GIRI

21

1. Dani Pedrosa 1'21"882

alla media di 161,398 km/h

2. Valentino Rossi 1'22"035

3. Jorge Lorenzo 1'22"099

4. Casey Stoner 1'22"135

5. Andrea Dovizioso 1'22"592

6. Nicky Hayden 1'22"604

7. Marco Simoncelli 1'22"644

8. Ben Spies 1'22"652

9. Hector Barbera 1'22"983

10. Marco Melandri 1'23"091

11. Alex De Angelis 1'23"865

12. Loris Capirossi 1'23"965

PRIMATO PRECEDENTE

Dani Pedrosa (Honda) nel 2009 in 1'22"126

alla media di 160,918 km/h.

Punti in classifica

rispetto al 2009

dopo 8 gare

1. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 20 25 25 20 25 25 25 20 185 +43

2. Dani Pedrosa Spagna Honda 9 20 11 25 8 20 20 25 138 +46

3. Andrea Dovizioso Italia Honda 16 10 16 16 20 11 2 11 102 +33

4. Casey Stoner Australia Ducati — 11 — 13 11 16 16 16 83 -52

5. Nicky Hayden USA Ducati 13 13 13 — 13 9 8 9 78 +40

6. Valentino Rossi Italia Yamaha 25 16 20 — — — — 13 74 -77

7. Randy De Puniet Francia Honda 10 7 9 10 10 10 13 — 69 +11

8. Ben Spies USA Yamaha 11 — — 9 16 13 10 8 67 deb

9. Marco Simoncelli Italia Honda 5 5 6 7 9 7 — 10 49 deb

10. Marco Melandri Italia Honda 3 8 10 11 — — 7 6 45 -16

1. YAMAHA 25 25 25 20 25 25 25 20 190 +5

2. HONDA 16 20 16 25 20 20 20 25 162 +39

3. DUCATI 13 13 13 13 13 16 16 16 113 -22

4. SUZUKI 7 6 — 6 4 3 11 5 42 -37

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1. Dani Pedrosa Honda Repsol Honda Team in 28'50"476

77,091 km alla media di 160,376 km/h

2. Jorge Lorenzo Yamaha Fiat Yamaha Team a 3"355

3. Casey Stoner Ducati Ducati Team a 5"257

4. Valentino Rossi Yamaha Fiat Yamaha Team a 5"623

5. Andrea Dovizioso Honda Repsol Honda Team a 17"158

6. Marco Simoncelli Honda San Carlo Honda Gresini a 17"757

7. Nicky Hayden Ducati Ducati Team a 17"935

8. Ben Spies Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 20"957

9. Hector Barbera Ducati Paginas Amarillas Aspar a 22"000

10. Marco Melandri Honda San Carlo Honda Gresini a 35"217

11. Loris Capirossi Suzuki Rizla Suzuki MotoGP a 45"042

12. Alex De Angelis Honda Interwetten Honda MotoGP a 45"204

NON HA FINITO IL PRIMO GIRO

Mika Kallio Ducati Pramac Racing Team

NON RIPARTITI AL 2º VIA

Randy De Puniet Honda LCR Honda MotoGP

Aleix Espargaró Ducati Pramac Racing Team

Alvaro Bautista Suzuki Rizla Suzuki MotoGP

Colin Edwards Yamaha Monster Yamaha Tech 3

1. Pedrosa gara p. 2 284,42. Barbera gara p. 2 281,43. Stoner gara p. 2 281,44. Melandri qualifiche 281,45. Dovizioso qualifiche 280,76. Lorenzo libere n. 2 279,97. Bautista qualifiche 279,18. Hayden gara p. 2 278,99. Kallio libere n. 2 278,9

10. De Angelis qualifiche 278,111. Capirossi libere n. 1 277,612. De Puniet qualifiche 277,413. Spies gara p. 2 277,014. Simoncelli qualifiche 267,715. Rossi gara p. 2 276,616. Edwards gara p. 1 275,917. Espargarò qualifiche 274,2

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Pit walk

INDOVINARE L’ERRORE INSERITO NEL PIT WALK DEL GP OLANDA ERA QUESTIONE DI... FONDOSCHIENA. QUELLO DELL’OMBRELLINA DELLA MONSTER, ALLA QUALE È STATO ELIMINATO IL LOGO DELLO SPONSOR SULLA GONNA. SIETE FORSE STATI DISTRATTI DA ALTRI PARTICOLARI DELL’IMMAGINE?

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MotoGP Germania

39motosprint

Page 21: 20 luglio - Motosprint 29

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YAMAHA TENTATELEFONICA Con Lorenzo come testimonial

Dai boxMotoGP Germania

LORENZOCOME BIAGGI

Pole Position

SACHSENRING – Jorge Lorenzo (nella foto) ha fatto segnare la quarta pole stagionale e ha quindi eguagliato Max Biaggi, l’unico pilota (prima dello spagnolo) ad aver realizzato un’impresa simile dal 2001 ad oggi. Lorenzo ha ottenuto la pole con la seconda moto, dopo che la prima è stata riportata ai box con il motore abbrustolito: a metà del turno di qualificazione, sabato, Lorenzo era transitato sul rettilineo di arrivo, in piena velocità, con il motore in fiamme; giusto prima della frenata della prima curva, mentre portava la moto a bordo pista, l’olio aveva cominciato ad uscire copiosamente e Lorenzo aveva incolpevolmente lasciato una striscia scivolosa sulla quale sono volati, poco dopo, prima Ben Spies e poi Randy De Puniet. Il

francese ha centrato in pieno la Yamaha dell’americano, in terra, rischiando moltissimo. Ma gli è andata bene. Le prove sono state sospese, per permettere ai commissari di percorso di stendere il filler.La prima fila è stata completata (per la sesta volta, quest’anno) da Casey Stoner e da Dani Pedrosa. Il migliore degli italiani è stato Andrea Dovizioso, quarto, che ha preceduto Valentino Rossi, autore della quinta miglior prestazione e quindi a sua volta in seconda fila. Da segnalare il sesto posto, quindi la seconda fila, di Hector Barbera: è la sua miglior prestazione in prova, da quando corre nella MotoGP.

SACHSENRING - La Telefonica a fine stagione lascerà la Formula 1 e poiché in ballo c’è una cifra importante, la Yamaha sta cercando di conquistarla per un progetto 2011 che vedrebbe Jor-ge Lorenzo come testimonial.

Nei giorni precedenti il GP Germania Lin Jarvis, figura di riferimento della Yamaha in questo campo, ha trascorso un paio di giorni in Spagna dove ha incontrato rappresentanti di alcune aziende; ma quello con la Telefonica è stato il meeting più importante. Il colosso iberico della te-lefonia ha investito in F.1, negli ultimi anni, supportando i due gran premi di casa – Barcellona e Valencia – e spendendo 3 milioni di euro per ogni gara (più altro denaro per la comunicazione e iniziative varie). Questo è il budget che la Yamaha spera di conquistare, facendo forza sulla pre-senza di Jorge Lorenzo. Questa mossa permetterebbe alla Telefonica di saldare un conto ancora aperto con Pedrosa e la Repsol (Dani arrivò al successo grazie alla Telefonica, poi le voltò le spal-le per entrare nel mondo Repsol, una volta approdato alla MotoGP) visto che Jorge Lorenzo può davvero diventare un testimonial di grande impatto.

La Yamaha, già dalla fine dello scorso anno, ha intensificato il suo legame con la Petronas (visto che a fine stagione chiuderà la collaborazione con la Fiat) ma a questo punto la Telefonica potreb-be conquistare la scena.

ALETTONI

LA DUCATI CAMBIA AERODINAMICALA DUCATI ha portato in gara, sulla moto di Casey Stoner, una nuova carena che presenta due alette laterali, cioè due appendici aerodinamiche. La modifica punta a mantenere la moto un po’ più bassa, e più bilanciata, in frenata, garantendo maggiore grip. I vantaggi sono anche nella maggiore stabilità nelle curve veloci.

MODIFICHE PER LA SICUREZZA

ABU DHABI SLITTA DI UN ANNO? L’ARRIVO del Gran Premio di Abu Dhabi potrebbe slittare al 2012. Gli organizzatori degli Emirati Arabi sono sempre intenzionati ad entrare nel mondiale delle due ruote, ma ci sono problemi logistici da risolvere e forse non si farà in tempo per l’anno prossimo. La Dorna, dopo il sopralluogo della Commissione Sicurezza, ha chiesto che vengano effettuate alcune modifiche al tracciato (bisogna spostare dei muri e allungare alcuni spazi di fuga) ma non si potrà fare nulla prima dello svolgimento del gran premio di Formula 1, in programma in novembre. Quindi ogni tipo di lavoro dovrà essere effettuato in inverno e visto che la gara dovrebbe venire inserita in calendario ad inizio stagione, forse non si farà in tempo.

IL TRACCIATO PIÙCORTO DELL’ANNO La pista del Sachsenring – letteralmente “Circuito di Sassonia – è lunga 3.671 metri, ed è quindi la più corta tra quelle della stagione in corso. Nel 1961, quando da queste parti venne disputata una prova del Mondiale, si correva su un circuito stradale della lunghezza di oltre 8 chilometri che ha fatto parte del Campionato del Mondo fino al 1972. Il circuito permanente del Sachsenring è stato costruito nel 1998.

I DUE ALETTONI AI LATI DELLA CARENA DANNO PIÙ CARICO IN VELOCITÀ ALLA DESMOSEDICI.

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SOFTWARE

LA HRC AIUTA IL TEAM LCRLA HRC ha consegnato al Team LCR un’ulteriore evoluzione tecnica: dopo il telaio e il forcellone portati a Barcellona, in Germania è arrivato un nuovo software per la gestione elettronica del motore. I vantaggi non si vedono sul giro singolo, quanto nell’arco della gara: la moto ondeggia meno in accelerazione, e il pilota deve usare meno energie per gestirla. Inoltre c’è un minore consumo della gomma. Il sistema più evoluto garantisce anche maggiori possibilità di regolazione. Il “pacchetto” comprende un ingegnere giapponese a disposizione della squadra. Il guaio è che ora è fuori uso il pilota titolare, Randy De Puniet (nella foto), infortunato. A Laguna Seca degli aggiornamenti beneficerà Roger Lee Hayden.

GP USA SU CANALE 5

SABATO 240,30 Prove libere Italia 1 differita

SABATO 2422,55 Prove ufficiali Italia 1 diretta

DOMENICA 2523,00 MotoGP gara Canale 5 diretta

23,50 Fuorigiri Canale 5 rubrica

In te

levisione

PIÙ LARGHI E PROTETTIVI

TUTA E STIVALE ROSSI SPECIALPER IL rientro in gara di Valentino Rossi i tecnici della Dainese non hanno modificato solo lo stivale destro, ma anche la tuta. Le modifiche riguardano la parte del gambale: il classico paratibia in polipropilene è stato sostituito da uno in kevlar-carbonio e ne è stato inserito un secondo, a protezione del perone. Valentino ha chiesto questa speciale protezione anche nel lato sinistro. La circonferenza del gambale è stata allargata per alloggiare le nuove protezioni e per consentire un più facile inserimento del nuovo stivale, a sua volta leggermente allargato per garantire un maggiore comfort alla gamba; è stata pure aggiunta un’ulteriore apertura laterale per facilitarne la calzata.

CLIENTI SCONTENTISACHSENRING – La Yamaha sta facendo fronte alla crisi come meglio può, cioè stabilendo delle priorità. Spende come nessun’altra Casa, per i piloti (ma taglierà il budget, per il 2011), però ha deciso di ridurre gli investimenti sulle moto “clienti”. Le M1 del Team Tech3 non sono come quelle della squadra interna, e questo era nei programmi per l’inizio di stagione; ma sono passate otto gare, la situazione non è cambiata e il divario non è di poco conto, considerando che il telaio è quello dello scorso anno. Invece il telaio delle M1 ufficiali è cambiato radicalmente (lo si può notare guardando la zona del fulcro del forcellone e i montanti superiori) sia nelle rigidezze che nella distribuzione dei pesi. A livello di motore, le M1 “clienti” sono più arretrate nel campo della gestione elettronica. Il problema è stato sollevato dai due piloti nelle gare recenti, di fronte al silenzio del reparto corse. Se Spies è più calmo, anche perché per lui questo è l’anno dell’apprendimento e dal prossimo sarà un pilota ufficiale a tutti gli effetti, Edwards sembra più nervoso: questa per lui si sta rivelando una stagione disastrosa, e il suo futuro è incerto.Il problema della Yamaha viene amplificato dalla crescita delle moto “clienti” della Honda: la HRC ha lavorato moltissimo, e le ha migliorate portandole ad un livello superiore rispetto alle concorrenti. I due texani del Team Tech3 sperano di ricevere qualcosa entro pochi giorni, per la loro gara di casa: il prossimo fine settimana si disputa infatti il GP USA a Laguna Seca, su di una pista dove puntano entrambi a correre da protagonisti.

Fate attenzione: il GP USA a Laguna Seca,

domenica, non andrà in onda su Italia 1

come al solito, ma su Canale 5; restano

su Italia 1 invece la sintesi del venerdì

e le prove ufficiali del sabato. Mediaset sta

verificando se rendere permanente questo

spostamento. Intanto questa formula verrà

replicata anche per i GP Repubblica Ceca,

Indianapolis e San Marino.Il GP è visibile tutto in diretta, comprese

le prove del venerdì e il warm-up della

domenica mattina sul digitale terrestre,

a pagamento, su Mediaset Premium.

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Dai boxMotoGP Germania

DE ANGELIS RICOMINCIABello ma faticoso il ritorno alla MotoGP

SACHSENRING – Lo capisci dallo sguardo, che Alex De Angelis è felice di essere tornato in MotoGP, e lui conferma in modo esplicito: «Sì, è bellissimo: il primo giro è stato anche emo-zionante. È bello ritrovare questa potenza, questo modo di guidare. La MotoGP ha 100 CV in più della Moto2, con lo stesso peso; ed è proprio un’altra cosa».

Come ti sei trovato, un anno dopo?

«Ho perso il feeling, è inutile negarlo. Ma va anche detto che questa moto ha solo il nome di quella del 2009, per il resto è un’altra cosa. Sono cambiati il telaio, il forcellone, le sospen-sioni, la gestione elettronica; è cambiata anche la posizione di guida».

È stato come ripartire da capo.

«Da meno di zero! Infatti sono dietro anche ai rookie. Io non ho fatto i test invernali, e tra l’inverno e la prima parte di stagione ho dovuto adattarmi alla Moto2, quindi ho cambiato di nuovo stile e modo di guidare. Ma ora devo cambiare un’altra volta».

La schiena, infortunata in Olanda, come

va? «Non mi ha dato problemi, ho potuto con-

centrarmi sulla guida e sulla moto. Però sono ancora poco sciolto, non sono certo come dodi-ci mesi fa, quando qui arrivai quinto. Mi sento un po’ come se fossi al primo anno di Moto-GP».

Qual è stata la difficoltà maggiore?

«Mi ha messo un po’ in difficoltà la distribu-zione dei pesi, che rispetto alla versione 2009 è cambiata molto. Ma le gomme lavorano bene, vuole dire che hanno preso la direzione giusta.

Sono io che devo adattar-mi».

Hai dato l’idea di volerla

prendere con calma.

«Certo, perché se questa moto la prendi di petto, perdi tu. È inutile usare cattiveria, qui bisogna crescere con calma, cercando di capire come va messa a punto, e come va sfruttata. Devo impa-rare anche a sfruttare le gomme, che mi sem-brano molto particolari: sono dure come il marmo, fino a quando non entrano in tempera-tura».

In più, qui vanno forte tutti.

«Prima di entrare in pista mi aspettavo di

prendere tre secondi, inve-ce ne ho presi uno e mez-zo. Già quello mi ha messo di buon umore. La cosa che conta è che sono anda-

to sempre un po’ meglio, in ogni turno». Che aspettative hai?

«Devo stare calmo, migliorare e crescere piano piano. So che questa è

un’esperienza a termine, ma tra qualche gara spero di poter dire la mia. In ogni caso il mio obiettivo è restare in MotoGP: ora che ci sono tornato, voglio restare. Sto lavorando per il fu-turo: se si aprono delle possibilità, devo essere pronto a sfruttarle».

motosprint

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PNEUMATICI

DOPPIA MESCOLA ORMAI INDISPENSABILIL’AMPIA varietà di curve lunghe a sinistra che caratterizza la pista del Sachsenring genera un’elevata temperatura sulla spalla sinistra del pneumatico e questo ha indotto i tecnici della Bridgestone a portare di nuovo la gomma posteriore a doppia mescola. «La mescola sul lato sinistro è più dura, perché deve sopportare uno stress superiore; quella sul lato destro è morbida per garantire un buon riscaldamento nelle sole quattro curve a destra – ha detto il responsabile tecnico, Tohru Ubukata –. Questa volta abbiamo portato la gomma “hard” ed “extra hard” anche per la ruota davanti, visto che questa pista è molto insidiosa anche per l’anteriore».

MOTOGP 2011

UNA SESTA DUCATI CON ABRAHAM KAREL Abraham vuole passare in MotoGP nel 2011, e ha ormai raggiunto l’accordo conla Ducati. La Casa bolognese metterà quindi in pista sei moto. Il pilota della Repubblica Ceca passerà nella classe regina con la propria squadra, finanziata da suo padre (uno degli uomini più ricchi del Paese). Abraham ha già effettuato una giornata di prove al Mugello, prima del GP Germania, facendo segnare un incoraggiante 1’50”1, che non è niente male per un pilota della Moto2 mai salito prima su una MotoGP. La Ducati aveva già pianificato le forniture del 2011, a livello di moto e materiali, ma si è detta disponibile ad aggiungere una moto in più. Anche la Dorna ringrazia.

SACHSENRING – Jeremy Burgess (nella

foto) potrebbe seguire Valentino Rossi in Du-cati. Potrebbe anche restare in Yamaha. Ma qualcuno sta cercando di convincerlo a tor-nare da dove è venuto, alla Honda.

La lista di Shuhei Nakamoto, capo della HRC, non si è infatti esaurita con l’acquisizio-ne di alcuni ingegneri della Yamaha (avvenu-ta a fine 2009) e con l’ingaggio di Casey Sto-ner. Ci sono ancora alcune mosse da fare e una riguarda appunto Jeremy Burgess.

Nakamoto vuole riportarlo in Honda, per un duplice motivo: diventerebbe un prezioso consigliere per Stoner (australiano come lui) sia per le strategie di gara che per la messa a punto della moto, e aiutare il solo pilota australiano in grado di diventare campione del mondo può rappresentare per Burgess una sfida affascinante.

Inoltre, Jeremy potrebbe aiutare gli inge-gneri della Honda a sviluppare la RCV del futuro, cioè la nuova “mille” che debutterà nel 2012. Nakamoto fa parte di quei manager della Honda che ritengono sia stato un grave errore lasciare andare via Burgess a fine 2003: ora che anche Jeremy si trova di fron-te ad una svolta della propria carriera, Na-kamoto vuole giocare le sue carte. È difficile immaginare Jeremy Burgess senza Valenti-no Rossi, ed è forse ancora più dura imma-ginare Burgess che torna alla Honda per

aiutare Stoner a battere Valentino. Ma la Honda ha deciso di provarci.

Tuttavia Burgess non è sufficiente a com-pletare il piano di Nakamoto, che non ha ancora mollato la presa su Jorge Lorenzo. È una sfida difficile, ma fi-no a quando un pilota non firma, è virtualmen-te sul mercato. La Rep-sol è già stata informata di questo estremo tenta-tivo della Honda, e ha deciso di stare a guarda-re: lo sponsor è forte del fatto che comunque ci sarà uno spagnolo vin-cente in squadra. In re-altà la Repsol ha desi-gnato Pedrosa come pi-lota per il 2011, ma non c’è fretta. Il contratto con la Honda lo firmerà, ma solo dopo che la Casa avrà presentato i suoi programmi (definitivi) per il futuro.

Shuhei Nakamoto è stato incaricato di ri-portare la Honda nel ruolo che occupava fino a qualche anno fa – quello di leader – e negli anni trascorsi in Formula 1, a capo del progetto Honda, l’ingegnere giapponese ha imparato a muoversi in modo molto aggres-sivo.

LA HONDAVUOLE BURGESSAl fianco di Casey Stoner

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La Lingua centra il titolo Italia Sud all’esordio con il terzo posto di Sarno; vittoria per Mendogho davanti a Melone

All’ultimo puntoIn cinque per un titolo: così sono arrivati a

Sarno i protagonisti del Trofeo ScooterMatic Extreme Italia, quarta e ultima prova del gi-rone sud. A giocarsi le chance di vittoria c’era-no Riccardo La Lingua, Alessandro Melone, Antonio Paduano, Max Mendogho e Simone Sambucci. Tutti velocissimi, tutti molto vicini anche nei punti. Ma per la vittoria sono da tenere d’occhio anche Del Mastro, Baldi con il SuperScooter, Olivieri e Picca, che non sono venuti certo a Sarno per assistere alla gara.

Primo turno di prove e Mendogho va subito in pole position lasciando gli altri a giocarsi la seconda posizione. Al termine del turno si avvicina Paduano, tallonato da La Lingua e Melone. Subito dietro c’è Sambucci con Baldi vicinissimo al laziale. Secondo Crono e i tempi scendono: comincia Del Mastro finalmente a posto con la meccanica poi Melone, Paduano poi La Lingua e ancora Paduano che si mette avanti e chiude la lotta per la pole position. Ma le prime due file sono raccolte in soli 8 decimi.

Gara 1 e la Lingua si smarca subito degli avversari lasciandoli in piena bagarre fra loro. Mendogho prova a tenere il passo ma deve arrendersi subito lasciando il passo a Melo-ne e Paduano. Poco dietro ci sono Picca Del Mastro e Sambucci che si aprono a ventaglio ad ogni curva. Alle spalle dell’imprendibile La Lingua Paduano e Melone si scambiano di continuo le posizioni ma sarà il salernitano ad avere la meglio nella corsa al secondo gradino del podio per 8 decimi sul tarantino. Mendo-

www. .com

il GIORNO di LA LINGUA

Alessandro Melone (21) chiude al secondo posto con grande grinta. Alle sue spalle Antonio Paduano (69).

gho invece è risucchiato dal trenino formato da Picca, Del Mastro e Sambucci e solo con l’orgoglio del campione riesce a concludere quarto davanti a Sambucci Del Mastro e Picca, giunti in volata alle spalle del romano.

Gara 2 ancora più animata. La Lingua an-ticipa la partenza e viene penalizzato di 30 secondi. Il cassinate della DPS prova a com-piere il miracolo di Sarno dello scorso anno dove recuperò ben 28 secondi. Questa volta però gli avversari sono nettamente superiori e dovrà accontentarsi di chiudere ottavo a ventisei secondi dal vincitore. Alle sue spalle intanto il gruppo resta compatto e lo spetta-colo ne guadagna. Si porta avanti Del Mastro, poi Paduano, ma viene passato da Melone, e poi ancora da Picca, mentre Mendogho fa il sornione alle spalle di tutti. A metà gara il ro-mano attacca con decisione e si porta in testa, mentre scivola Del Mastro che chiuderà poi staccato alle spalle di La Lingua. Paduano pro-va a rispondere ma viene preso fra due fuochi: quello di Mendogho all’interno e quello di Melone all’esterno e finisce lungo chiudendo poi in sesta posizione. Mendogho va a vincere gara 2 con l’esiguo vantaggio di 6 decimi su Melone e 8 su Picca, mentre quarto molto vicino chiude Nicolò Baldi. Volata per il quinto posto che vede spuntare ancora Sambucci su Paduano e Olivieri.

Per somma punti la vittoria va a Max Men-dogho che però non riesce a conservare la corona di campione Italia Sud: “il titolo l’ho perso a Latina per la scivolata in gara 1 – dice

L’entusiasmante partenza della ScooterMatic Extreme Italia Nord per l’ultimo appuntamento in kartodromo a Busca.

Sambucci (55) e Del Mastro (83) chiudono rispettivamente al quinto e sesto posto dopo un weekend irto di difficoltà per entrambi.

Riccardo La Lingua (58) è salito sul terzo gradino del podio nonostante l’errore per partenza anticipata in gara2 che gli è costato una penalità; si laurea al primo tentativo campione Italia Sud!

NEXT ROUND: NORD- SUD - SICILIA 24-25/7 VALLELUNGA (RM)

Trofeo ScooterMatic Extreme ITALIA SudCircuito Int. Napoli - 11/07/2010

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Classifica Gara

il pilota della D&D – qui dovevo vincere e sperare che cadessero gli altri. Riccardo ha sbagliato in gara 2 ma ormai era già sicuro del titolo ed è stato bravissimo. Gli faccio i miei complimenti. Alla fine sono contento del risultato ottenuto”. Sul secondo gradino del podio di Sarno c’è Alessandro Melone che chiude anche in seconda posizione il trofeo a sei punti dal vincitore: “Stagione bellissima e confesso che per un po’ ho sognato – dice il tarantino della DPS – Ho avuto dei problemi al freno posteriore altrimenti qualcosa in più riuscivo a fare. Però il titolo se lo è meritato il mio compagno di squadra. Sono contento del risultato, mi sta bene così”.

La Lingua sale sul terzo gradino del podio e si fregia della corona di campione Italia Sud 2010: “E’ stata una stagione bella e difficile – dice il cassinate – gli avversari sono tutti fortis-simi come dimostrano le classifiche del Trofeo ScooterMatic Malossi. L’importante è che il primo titolo Malossi sia arrivato. Ora ci sono le due finali nazionali e spero di far bene”.

“Speravo in qualcosa in più a Sarno – dice Paduano, portacolori della Ni:Ba. Racing – In gara 2 speravo di andare a vincere ma mi son trovato in mezzo all’attacco di Mendogho e Melone e sono arrivato lungo, perdendo delle posizioni importanti. Mi aspetto qualcosa in più nelle finali”

Picca è tornato una tantum alla guida di uno scooter e chiude in quinta posi-zione: “Ho corso qui per allenamento e dare una mano a Massimo – confessa il team Manager della D&D – a Vallelunga ci sarò anche io, ci tengo troppo, e non farò sconti a nessuno dei miei piloti: Max e Anastasi sono avvertiti!”

Sambucci è il ritratto della felicità: “sono tornato a tempo pieno nel Trofeo Malossi ed ho visto che sono ancora competitivo – dice il pilota di Velletri – Oggi avevo un fastidioso mal di schiena che mi ha un po’ rallentato. Per me è stata una stagione fantastica e mi sono levato anche belle soddisfazioni”.

“Ad un certo punto ho sperato nel colpac-cio – dichiara il “pompiere volante” Antonio Del Mastro - In gara 2 invece mi sono fatto prendere la mano e sono scivolato perdendo quasi un giro. Però sono contento perché ho dimostrato che quando lo scooter è a posto posso stare li davanti”.

Baldi è costretto a fermarsi in gara 1 per rot-tura della trasmissione del suo Gilera Runner,

Pos. Pilota Team G1 G2

1 1 Mendogho M. D&D Moto 18 25 432 20 Melone A. DPS 20 22 423 58 La Lingua R. DPS 25 13 384 69 Paduano A. Ni.Ba.Racing 22 15 375 55 Sambucci S. Sambucci Moto 16 16 326 9 Picca D. D&D Moto 14 20 347 83 Del Mastro A. Fusco Racing 15 12 278 32 Olivieri C. Olivieri 13 14 279 35 Baldi N. Ni.Ba.Racing 1 18 19

Pos. Pilota Team

1 58 La Lingua R. DPS 1632 21 Melone A. DPS 1573 69 Paduano A. Ni.Ba.Racing 1464 1 Mendogho M. D&D Moto 1435 55 Sambucci S. Sambucci Moto 1356 83 Del Mastro A. Fusco Racing 1007 32 Olivieri C. Olivieri 968 9 Picca D. D&D Moto 689 59 Monaco C. Monaco Racing 6610 35 Baldi N. Ni.Ba. Racing 6511 84 Anastasi N. D&D Moto 3412 7 Gottardello M. Minischetti

Classifica Trofeo

Max Mendogho (1) ha chiuso la quarta tappa con una bella vittoria!

Classifica Trofeo Italia (con scarto)Pos. Pilota Team PTcs Pos Sca

1 66 Sic Mannino N. Mannino R. 175 13 82 58 Sud La Lingua R. DPS 150 8 133 69 Sud Paduano A. Ni.Ba.Racing 145 np 14 36 Nord Boccardo S. Boccardo 143 nc 15 21 Sud Melone A. DPS 143 7 146 1 Sud Mendogho M. D&D Moto 142 nc 17 29 Sic Bonomo F. Marmitta 140 12 98 8 Nord Gabellini P. Gabellini 136 nc 19 20 Nord Sartori R. Motauto R. 133 nc 110 12 Nord Scattolini D. Perinelli E. 132 5 1611 87 Sic Scianna I. TZT Racing 126 rt 112 55 Sud Sambuci S. Sambucci M. 122 8 1313 2 Sic Milone D. Pino Racing 120 11 1014 28 Sic Bona F.P. Pino Racing 118 nc 115 30 Nord Lipari M. Boccardo 103 nc 116. 83 Sud Del Mastro A. (Fusco Racing) 99 rt 1; 17. 36 Sic Pintacoda B. (Marmitta) 93; 18. 49 Nord Franco M. (Fey Race) 91 9 12; 19. 57 Sic Pintacoda M. (Birilli Racing) 86; 20. 32 Sud Olivieri C. (Olivieri) 80 nc 1; 21. 5w Nord Russo S. (Minischetti) 73; 22. 71 Nord Spadoni O. (Fey Race) 71; 23. 7 Sic Morgante A. (Peppino Morgante) 71; 24. 69 Sic Seminerio F. 70; 25. 9 Sic Morreale E. (Baiamonte) 70; 26. 91 Nord Bressan S. (ASD Peschiera Scooter) 69; 27. 9 Sud Picca D. (D&D Moto) 68; 28. 59 Sud Monaco C. (Monaco Racing) 66; 29. 35 Sud Baldi N. (Ni. Ba. Racing) 65; 30. 12 Sic Trovato P. (Trovato) 59; 31. 174 Nord Parodi L. (Borgna Scooter) 59; 32. 5 Sic Mancuso G. 58; 33. 46 Sic Calabrò L. (Lillo Calabrò) 57; 34. 57 Nord Fusto C. (Borgna Scooter) 47; 35. 64 Sic Mannone G. (DEV Corse) 40; 36. 27 Nord Ribul N. Beta Racing) 34; 37. 84 Sud Anastasi N. (D&D Moto) 34; 38. 26 Nord Andreazzoli M. (Ninja Scooter) 30; 39. 97 Nord Magrone M. (A.M. Crotti) 29; 40. 59 Sic Marino F. (Marino) 26; 41. 45 Nord Marconato L. (Motauto Racing) 24; 42. 164 Sic Rizzo Pietro (M.R.T.) 21; 43. 85 Sic Alongi S. (Marmitta) 19; 44. 43 Nord Bruzzone D. (Borgna Scooter) 18; 45. 6 Sic Cusenza N. 16

ma in gara 2 ha dato il meglio di se chiudendo in quarta posizione: “Quest’anno l’obiettivo è il titolo del Trofeo Nazionale SuperScooter Velocità e non vedo l’ora di essere a Vallelun-ga – confessa il pilota-preparatore di Battipa-glia – Qui ho dimostrato che su queste piste il Runner può stare vicino agli Zip. Peccato per la rottura della cinghia in gara 1. Però meglio qui che nei prossimi weekend”.

Palma della sfortuna per Costantino Olivie-ri. Al tarantino non ne va una dritta: “Vorrei scendere in pista una sola volta senza sorprese – dice il pugliese – ed invece quest’anno non ne va una dritta. Anche a Sarno ho penato moltissimo, spero che a Vallelunga le cose vadano meglio”.

E adesso partono i due scontri finali per i big della ScooterMatic. A Vallelunga ed Adria gara secca che assegnerà il titolo fra i prota-gonisti dei tre gironi Italia, Nord Sud e Sicilia, ed i pronostici diventano ancora più difficili.

Ilio Ascione

Quarta posizione per un Paduano (69) molto incisivo.

L’imperatore romano Max Mendogho festeggia la vittoria sul podio davanti a Melone e al neocampione Italia-Sud La Lingua

Page 24: 20 luglio - Motosprint 29

Il giorno del “Vecchio Leone”Quarta prova del Trofeo ScooterMatic Extreme

Sud Malossi e quarto vincitore stagionale. E che vincitore! Luciano Formisano, 48 anni da Torre del Greco fa vedere di che pasta è fatta la vecchia guardia e mette in piedi a Sarno, sul Circuito Internazionale Napoli, una prestazione super-ba che lascia annichiliti gli avversari e rilancia il “Vecchio Leone” ai vertici della classifica. Sarno ha riservato belle sorprese per gli amanti dei trofei targati Race Service, ed alcune conferme che sanciscono la spettacolarità di queste gare: nulla di scontato. Formisano lo aveva annunciato di sentirsi in perfetta forma e puntare al gradino più alto del podio e c’è riuscito. In prova gira for-tissimo nel primo turno, un po’ meno nel secon-do. Nel secondo turno va in pole il più giovane degli scooteristi Malossi, Giuliano Gargiulo, che riesce nel finale a beffare Mastroberti, Telesca e Formisano, racchiusi in un solo decimo di secon-do. E questa è un’altra sorpresa. Due generazioni a confronto che non si tirano indietro a dar spet-tacolo sulla pista di Sarno.Alle loro spalle ci sono Di Sabato, D’Urso, Sciarrino e Musella. Il tutto in sette decimi. Ma le altre 3 file non sono poi

lontanissime.Gara 1 ed è

show Formisa-no; il torrese mette subito metri fra sè e gli inseguitori e prova anche ad allungare. Ma-stroberti tiene botta duellando con Gargiulo, Sciarrino e Tele-sca (con l’NRG SuperScooter), mentre Musella rimane imbotti-gliato alle loro spalle con un altro gruppo agguerrito. Se ne libera e pro-va la rincorsa al podio. Ma il di-

A Sarno strappa una grande vittoria Luciano Formisano che sale sul podio davanti a Mastroberti e Musella

il RUGGITO del VETERANO

Trofeo Scootermatic SudCircuito Int. Napoli - 11/7/2010

Classifica Assoluta finale per somma dei punti

Cla Pilota Team G1 G2 Tot1 51 Formisano L. Formisano Rac. 25 25 502 66 Mastroberti E. RC Motors 22 22 443 27 Musella G. Musella Rac. 18 20 384 43 Sciarrino I. Accardo 20 16 365 20 D’Urso A. DPS Moto 16 18 346. 54 Di Sabato D. (R. C. Motors) 30-15-15; 7. 14 Coviello R. (R. C. Motors) 27-13-14; 8. 13 Rossetti F. (Sambucci Moto) 24-12-12; 9. 77 Adinolfi G. (A.G.R. Adinolfi) 21-11-10; 10. 58 Gargiulo G. (Team Macera) 20-14-6; 11. 88 Lorini E. (Urbano Racing) 17-10-7; 12. 82 Urbano M. (Urbano Racing) 17-9-8; 13. 93 Reale F. (Fusco Racing) 14-1-13; 14. 41 Giocondo La Guardia M. (Sambucci Moto) 13-8-5; 15. 89 Scelzo G. (Andrea’s) 12-1-11; 16. 24 Siciliani L. (LL. GP. Scooter) 11-7-4; 17. 86 Telesca R. (Andrea’s) 10-1-9; 18. 11 Milito A. (Fusco Racing) 9-6-3

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In alto: la partenza della penultima tappa del Trofeo ScooterMatic Sud a Sarno! A sinistra: sopra, doppietta per il veterano Luciano Formisano (51) che domina la gara di casa; sotto, Mastroberti (66) chiude al secondo posto davanti a Musella (27), terzo.

Classifica Trofeo

Cla Pilota Team Tot1 66 Mastroberti E. RC Motors 1782 51 Formisano L. Formisano Rac. 1533 27 Musella G. Musella Rac. 1504 20 D’Urso A. DPS Moto 1405 14 Coviello R. RC Motors 1126. 58 Gargiulo G. (Team Macera) 87; 7. 82 Urbano M. (Urbano Racing) 80; 8. 89 Scelzo G. (Andrea’s Team) 75; 9. 54 Di Sabato D. (R. C. Motors) 73: 10. 77 Adinolfi G. (A.G.R. Adinolfi) 67; 11. 19 Tognarelli F. (D&D Moto) 65; 12. 43 Sciarrino I. (Accardo) 61; 13. 46 Esposito G. (Red Racing) 61; 14. 86 Telesca R. (Andrea’s) 59; 15. 93 Reale F. (Fusco Racing) 58; 16. 88 Lorini E. (Urbano Racing) 45; 17. 71 Iacovella M. (D. P. S.) 40; 18. 13 Rossetti F. (Sambucci Moto) 36; 19. 80 Riccio A. (Musella Racing) 36; 20. 11 Milito A. (Fusco Racing) 35; 21. 99 Zaccaria V. (Gallo Moto) 34; 22. 24 Siciliani L. (LL. GP. Scooter) 24; 23. 48 Mennone R. (Nennillo) 18; 24. 29 Lofiego D.(Cotek8) 4; 25. 7 Frongillo L. (Frongillo Moto) 2

stacco è incolmabile. Intanto Formisano ammini-stra il vantaggio, attento a non commettere er-rori, mentre dietro è spettacolo ad ogni staccata. Ne fa le spese Gargiulo (velocissimo ma ancora troppo inesperto) che scivola e conclude settimo. Finisce a terra anche Telesca, generosissimo nel cercare di star davanti agli Zip. Formisano vince gara 1 con 1”2 su Mastroberti e 1”6 su Sciarrino. Musella si accontenta del quarto posto davanti a D’Urso e Di Sabato.

Gara 2 e Formisano non da spazio a repliche avversarie. Si infila primo alla prima curva e va via. Alle sue spalle regge il ritmo indiavolato solo Gargiulo ma il pilota del Team Macera è pena-lizzato per partenza anticipata. I due comunque sono da applausi e mettono un buon margine sul gruppo di inseguitori formato ancora da Ma-stroberti, Telesca, Musella, D’Urso e Sciarrino. Telesca scivola di nuovo e chiuderà dodicesimo, mentre Mastroberti ha il suo da fare a tener die-tro Musella. Nel finale Gargiulo passa Formisano e transita primo sotto la bandiera a scacchi, ma in classifica è retrocesso in 15esima posizione. La vittoria va a Formisano che si aggiudica anche round 4 del Trofeo ScooterMatic Sud Malossi: “Sapevo di poter vincere oggi e l’ho fatto – affer-ma il veterano di Torre del Greco – Complimenti a Gargiulo che è stato l’unico a tenermi testa. Il ragazzo è veloce e questa è tutta esperienza che sta facendo. Nel finale ho rallentato perché avevo visto la penalità assegnata a Giuliano e poi perché il motore era un po’ calato: non va-leva la pena di rischiare tutto per star davanti ad ogni costo”. Sul secondo gradino del podio sale Mastroberti che regola in gara 2 Giuseppe Musella per 2 decimi: “Nulla da fare oggi contro Formisano – dice Mastroberti, sempre più leader del Trofeo – Bisogna sapersi accontentare ed io l’ho fatto in ottica classifica” “Ho avuto proble-mi in prova – lamenta Musella – poi in gara 1 sono partito male ed ho penato a venir fuori dal gruppo. Sarà difficile recuperare su Mastroberti a Vallelunga ma sono contento del mio risultato fin qui”. D’Urso e Sciarrino terminano più stac-cati, in quarta e quinta posizione dopo una gara in cui meritano comunque la lode.

Due settimane di pausa e poi il gran finale del Trofeo ScooterMatic Sud Malossi che vedrà i protagonisti impegnati sull’autodromo di Valle-lunga il 24 e 25 luglio.

Ilio Ascione

Classifica Trofeo Italia (con scarto)

Pos. Pilota Team PTcs PTss Pos Val

1 66 Mastroberti RC Motors 163 178 6 152 27 Musella G. Musella R. 149 150 np 13 51 Formisano L. Formisano R 139 153 7 144 20 D’Urso A. DPS 125 140 6 155 14 Coviello R. RC Motors 101 112 10 116. 58 Gargiulo G. (Macera) 87-87; 7. 89 Scelzo G. (Andrea’s) 74-75-NC -1; 8. 82 Urbano M. (Urbano Racing) 72-80-13-8; 9. 54 Di Sabato D. (R. C. Motors) 72-73-NC-1; 10. 19 Tognarelli F. (D&D Moto) 65-65; 11. 77 Adinolfi G. (A.G.R. Adinolfi) 63-67-17-4; 12. 46 Esposito G. (Red Racing) 61-61; 13. 43 Sciarrino I. (Accardo) 60-61-NC-1;14. 86 Telesca R. (Andrea’s Team) 58-59-NC-1; 15. 93 Reale F. (Fusco Racing) 57-58-NC-1; 16. 88 Lorini E. (Urbano Racing) 45-45; 17. 71 Iacovella M. (D. P. S.) 40-40; 18. 13 Rossetti F. (Sambucci Moto) 36-36; 19. 80 Riccio A. (Musella Racing) 36-36; 20. 11 Milito A. (Fusco Racing) 35-35; 21. 99 Zaccaria V. (Gallo Moto) 34-34; 22. 24 Siciliani L. (LL. GP. Scooter) 24-24; 23. 48 Mennone R. (Nennillo) 18-18; 24. 29 Lofiego D. (Cotek8) 4-4; 25. 7 Frongillo L. (Frongillo Moto) 2-2

Sul podio Formisano sale insieme a Mastroberti e Musella.

Trofeo GP80 SudCircuito Int. Napoli - 11/7/2010

Classifica Assoluta finale per somma dei punti

NEXT ROUND: NORD-SUD-SICILIA 24-25 LUGLIO, VALLELUNGA (RM)

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Francesco Pellegrino fa doppietta a Sarno davanti ad un fortissimo Barbato e a Costabile; Chianese cade in gara2 ma arriverà a Vallelunga come titolare del Sud

COLPI di SCENA!

Francesco Pellegrino (17) si riporta in testa al Trofeo GP80 Sud proprio prima delle Finali con la doppietta di Sarno!

Cla Pilota Team G1 G2 Tot1 17 Pellegrino F. Ni.Ba Racing 25 25 502 44 Barbato G. Nerone Racing 20 22 423 82 Costabile U. Nerone Racing 16 20 364 95 Mastrosimone N. MA-SA 15 18 335 63 Greco A. Giemme 14 15 296 90 Ciampa A. Ciampa 13 14 277 40 Chianese A. Nerone Racing 22 1 238 77 Bianculli G. BMK 18 1 199 21 Sansanelli N. MA-SA 1 16 17

ogni passaggio ai giri veloci di Pellegrino. Il salernitano è in affanno con Barbato che gira costantemente sul “2” basso, polverizzando il record della pista. A due giri dal termine Bar-bato è su Pellegrino e prova ad attaccare ma un paio di sbandate gli fanno capire che è meglio accontentarsi di un ottimo secondo posto ad un’incollatura da Pellegrino. Punteggio pieno per il rider della Ni.Ba. Ma questo non basta a fargli agguantare il titolo che finisce nelle mani di Chianese: “Grande stagione la mia – afferma il napoletano – ma devo dire che era più giusto un secondo posto”.

Secondo posto per Barbato che precede sul podio l’altro pilota “Nerone” Umberto Costa-bile. Giù dal podio c’è Mastrosimone, seguito da Greco, Ciampa, Chianese, Bianculli e San-sanelli.

Il circus GP 80 Malossi da ora appuntamento a Vallelunga con la prima finale secca che ve-drà contrapposti i piloti nord a quelli sud: è la guerra sarà “fraticida” con Simone Pellegrino vincitore nel settentrione a punteggio pieno che si misurerà contro il fratello Francesco e il campione Sud Angelo Chianese.

Ilio Ascione

Classifica Trofeo

Cla Pilota Team Tot1 17 Pellegrino F. Ni.Ba Racing 1692 40 Chianese A. Nerone Racing 1573 82 Costabile U. Nerone Racing 1454 95 Mastrosimone N. MA-SA 1225 21 Sansanelli N. MA-SA 1076 44 Barbato G. Nerone 1067 63 Greco A. Giemme 1008 90 Ciampa A. Ciampa 999 77 Bianculli G. BMK 9710 18w Pellegrino S. Pellegrino Racing11 72w Gammino V. Pellegrino Racingw = Wild Card

Sul filo del rasoioSempre più combattuto, sempre più incerto il

risultato, anche se poi alla fine è Francesco Pel-legrino ad andare a cogliere il punteggio pie-no sul Circuito Internazionale Napoli di Sarno, teatro della quarta e decisiva prova del Trofeo Malossi GP80, girone Sud. Sul miniautodromo Campano però ci sono stati segnali forti: Pelle-grino non può dormire sonni tranquilli per le due prossime finali, la griglia è sempre più rac-colta, gli outsider sono tanti. Ed il campione Sud 2009 lo sa e cerca di mettere subito in chiaro le cose, alla rincorsa di un titolo che quest’anno si è allontanato sin dalla prima gara.

La griglia, dopo le qualiifiche dice: pole per Pelllegrino, con Barbato, Chianese e Bianculli in prima fila. Dietro c’è Ciampa, non distante dalla prima fila, che precede Costabile, non al meglio, e i giovanissimi Sansanelli, Mastrosimone e Gre-co, sempre più vicini ai vertici. Le premesse sono di una gara spettacolare e combattuta.

Round 1 con Francesco Pellegrino superbo: il salernitano parte a razzo, si porta in testa lasciando gli avversari in bagarre e mette subito un buon margine con gli inseguitori. Chiane-se prova a tenere il passo ma deve arrendersi subito. Sale in cattedra Barbato, tallonato da Bianculli. Il veterano si mette a tirare il trenino sperando di riagganciare Pellegrino ma sarà inutile. Riesce però nel compito di portare al secondo posto Chianese che si assicura mate-maticamente il titolo 2010 della GP 80 con una manche d’anticipo, nonostante grossi problemi al motore, ma solo per quanto riguarda il pun-teggio comprensivo di scarti in vista delle finali. Bianculli è quarto alle spalle di Barbato mentre Costabile ha il suo da fare per tener dietro i determinati Mastrosimone e Greco.

Gara 2 e Pellegrino parte a palla. Il portaco-lori della Ni.Ba. Racing sembra in grado di ripe-tere la performance che più gli piace ed infatti allunga nei primi passaggi. Ma è Barbato il pro-tagonista di round 2. Nel secondo giro scivola Chianese tirandosi dietro anche l’incolpevole Bianculli. Per i due gara finita, mentre si apre la speranza di Barbato: il portacolori della Nerone Racing attacca a tutto spiano, rispondendo ad

Scattano i GP80 dalla griglia di partenza di Sarno.

Classifica Trofeo Italia (con scarto)Pos. Pilota Team PTcs PTcs P1 P2 Psen s

1 40 Sud Chianese A. Nerone 136 19 nc 3 1572 18 Nord Pellegrino S. Pellegrino 135 42 3 2 1773 17 Sud Pellegrino F. Ni.Ba. 125 44 2 2 1694 72 Nord Gammino V. Pellegrino 116 34 5 4 1505 82 Sud Costabile U. Nerone 116 29 8 5 1456 44 Sud Barbato G. Nerone 106 1067 24 Nord Volpi M. Volpi 106 32 5 5 1388 90 Sud Ciampa A. Ciampa 99 999 77 Sud Bianculli G. BMK 97 9710 95 Sud Mastrosimone MA-SA 96 26 8 8 12211 49 Nord Villani F. Villani 93 9312 21 Sud Sansanelli N. MA-SA 92 15 nc 7 10713 63 Sud Greco A. Giemme 86 14 nc 8 10014 63 Nord Russo M. Minischetti 42 4215 30 Nord Malandrino F. Pellegrino 32 32

A destra: è podio per Francesco Pellegrino davanti a Genny Barbato e a Umberto Costabile.Sotto: secondo posto subito alle spalle di Pellegrino per il super-veterano Genny Barbato (40), oggi veramente strepitoso!

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motosprint

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Moto2 Germaniadi Marco Masetti - foto Milagro

Toni...coToni...co

«Dobbiamo finire l’anno competitivi e costanti come è successo nelle ultime gare»Andrea Iannone

motosprint

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Un problema alla gomma rallenta Iannone, Elias ne approfitta

per tornare al successo. Dopo lunga assenza, Rolfo (terzo) sale sul podio

]

SACHSENRING – Come ogni classe del Mondiale, anche la Moto2 è salda-mente nelle mani di un pilota spagno-

lo, destino comune allo sport in questo 2010 e non solo nel calcio. Dopo un periodo non molto brillante, Toni Elias ha ripreso le re-dini e va in vacanza (la Moto2 non corre a Laguna Seca, segno che negli USA le classi minori non interessano minimamente) con un robusto vantaggio in classifica, 42 punti sul più vicino inseguitore, Thomas Luthi, che dalla Germania porta come souvenir solo una caduta e tanta rabbia.

Ma quello che ha cambiato completa-mente lo scenario è qualcosa che è scattato nella testa del pilota del team Gresini. Un dettaglio che fa la differenza più di un telaio nuovo o di uno scarico: la voglia di divertir-si.

Toni, che è uno molto onesto, non ha fat-to giri di parole: «Sono tornato a vincere divertendomi e senza soffrire».

Eppure la gara per lui era iniziata molto indietro, dalle parti del decimo posto dal quale è scattato in una rimonta travolgente che lo ha portato alle spalle di Andrea Ian-none, poleman e indubbiamente il pilota più in palla del Mondiale. Poteva essere una battaglia stellare e invece l’abruzzese del team SpeedUp ha dovuto arrendersi in pra-tica senza poter combattere ad armi pari. Colpa di una gomma difettosa che fin dai primi giri lo ha rallentato, impedendogli di poter lottare per la vittoria. «Sono partito bene e ho mantenuto il comando per gran parte della gara, ma non sono riuscito a vincere. Elias è stato molto veloce, compli-menti a lui e alla sua squadra. Toni ha rag-giunto Gabor e me ed è fuggito con un pas-so al quale non ho potuto replicare, non avevo lo stesso feeling con la moto che c’era in prova. Ora analizzeremo la gara per ca-pire cosa sia successo e preparare la moto al meglio per la fine di stagione. Dobbiamo riuscire a essere competitivi e costanti, co-me è successo nelle ultime gare» ha rac-contato l’abruzzese.

È PARTITO BENEANDREA IANNONE (29) ED È RIMASTO A LUNGO IN TESTA. POI PERÒ HA DOVUTO CEDERE A TONI ELIAS (24). ALLA TERZA VITTORIA STAGIONALE, LO SPAGNOLO È AMPIAMENTE PRIMOIN CLASSIFICA.

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motosprint

50

Toni Elias Non brilla in prova e sembra confermare

la teoria che stia vivendo un momento no.

In gara parte indietro, ma rimonta con

grinta. Poi trionfa: il padrone è tornato.

Rinvigorito 9

Andrea Iannone Pole, grande sicurezza, l’impressione

di essere il più veloce del mazzo.

Purtroppo una gomma così così lo blocca

sul più bello. In ogni caso 20 punti pesanti.

Impressionante 9

Le pagelle

Moto2 Germania

SUTER AGGIORNA

TELAIO NUOVO PER ROLFO IN GERMANIA sono arrivati quattro nuovi telai Suter destinati ai pilotidi punta: Rolfo, Cluzel, Tomizawae Simon. Si tratta di un’unità identica a quella precedente nel lay outma con maggior rigidezza. Debuttala MZ con il nuovo telaio (e forcellone) tubolare con struttura a traliccio visto in azione nei test di Aragon. Aerodinamica rivista per le Promo Harris del team Banderas.

Pole Position

TRE DI FILA PER IANNONEIMPORTANTI qualifiche al Sachsenringe non solo dal punto di vista statistico. Notevole l’impresa di Andrea Iannone, che infila la terza pole consecutiva in Moto2. In questa classe è da registrarela storica impresa di Arne Tode, tedesco, 25 anni, ex stella del campionato nazionale Superbike, che è partitoin prima fila. Un’impresa che non era ancora riuscita a nessun pilota tedescoal Sachsenring dal 1998. In 125Marc Marquez si conferma il pilotapiù veloce del gruppo staccando la quarta pole consecutiva, impresa che non riusciva a nessuno dal lontano 2007 quando fu Mattia Pasini a fare Poker.Ma non c’è solo questo nella poledello spagnolo: con il suo tempoMarc sarebbe partito decimo in Moto2!Anche Pol Espargaró conferma il suo stato di forma andando in prima fila, come in tutte le gare del 2010.

CAUSE COL TEAM E IL MANAGER

PASINI CORRE SOLO IN TRIBUNALE NON è un bel momento per Mattia Pasini che oltre ad essere in causa con il team JiR, che lo ha appiedato, adesso sta passando alla risoluzione del suo rapporto con l’ex manager personale Roger Marcaccini, accusato di non aver seguito al massimo il proprio assistito. Anche in questo caso ci sono di mezzo gli avvocati. Un Pasini molto impegnato sul fronte legale, quindi, ma lontano dalle piste: il team Forward, che voleva schierare una terza moto per lui, si è arreso al fatto che non c’è un’iscrizione libera per il pilota romagnolo.

LO “SPONSORIZZA” LORENZO

CARDUS, PROFESSIONE SOSTITUTORICARD Cardus è un pilota spagnoloche ha una caratteristica quasi unica:di mestiere fa il sostituto. Ha corso al GP Catalunya al posto di Bradl la sua prima gara in Moto2, dopo aver debuttato in 125 nel 2007 (in questa categoria ha corso 3 gran premi). Insomma, una carriera non proprio esaltante, quella di Cardus,ma l’amicizia e la “raccomandazione” di un personaggio del calibro di Jorge Lorenzo lo ha fatto salire sulla Bimotadel team Stop&Go al posto di Bernat Martinez, in rotta con la squadra. Certo che con Pasinia spasso, si poteva anche ignorarei consigli di Lorenzo...

motosprint

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Thomas Luthi Molti punti in classifica buttati via con una

caduta che un pilota del suo livello non

può fare. La tamponata in curva a un pilota

che lo precede è da ritiro di patente.

Ammonito 5

Simone Corsi Peccato per la caduta, che è un errore, ma

stava girando esattamente come Elias.

Quindi fortissimo: in pratica si giocava

la vittoria. Sfortunato, ma molto veloce.

Ritenta 6

Roberto Rolfo

PER il torinese è una grande giornata: ritrova il podio dopo una lunga astinenza che durava dal 2004. Il pilota ritrova il risultato, ma come mai tanto tempo senza una gioia?«Certo, di tempo ne è passato tanto, ma non è sempre stata colpa mia. Sono stato in Superbike e in MotoGP, diciamo che nell’anno con la Ducati D’Antin non c’era materiale da podio. A tutti piacerebbe cambiare qualcosa nel proprio passato, ma posso dire che le esperienze fatte, anche se non del tutto positive, mi hanno insegnato molto».Una gara molto tirata con un bel duello

con Fonsi Nieto, cosa è successo?

«Nessun segreto, ho trovato un buon ritmo e fin dalle prove mi sentivo forte, ma non è la prima volta. In questa gara ho concretizzato, sono partito molto concentrato, ho avuto la fortuna di non avere intoppi alla prima curva e poi mi sono attaccato ad un gruppetto che andava molto veloce. Una gara nella quale le cose sono andate nel verso giusto».Ti ha aiutato avere un nuovo telaio Suter?

«Beh, non ha aiutato solo me, visto che lo avevano tutti i piloti di punta della Suter».A proposito come vanno i collaudi della

Moto1 che sta allestendo Suter e che

dovremmo vedere a Brno?

«Non sono il pilota che segue questo progetto…».

L’ESPERIENZAINSEGNA

Andrea non è molto fortunato, lo sappia-mo, e anche al Sachsenring ha confermato questa teoria. Il responsabile dell’attività sportiva, Jeremy Fergusson, conferma che la gomma della moto di Andrea ha avuto qualche problema e questo non fa che au-mentare la rabbia per un risultato che po-teva andare oltre il secondo posto. Certo, Elias aveva un passo devastante, ma Ianno-ne ha fatto capire il potenziale che aveva nel polso destro durante il terzo giro, facendo segnare il record in gara.

A metà stagione possiamo dire che stan-no vincendo i team più organizzati: quello di Elias, capitanato da Fabrizio Cecchini, è una struttura reduce da anni in MotoGP e non certo nel ruolo di comparsa. Iannone e Tal-macsi dispongono di una moto molto inte-ressante (la FTR) e di una squadra di alto livello. Stesso discorso per Simon, punta di diamante, ma molto deludente in questa gara, del team Aspar e di Tomizawa che, come lo spagnolo, guida una Suter. E il co-struttore svizzero ha portato in Germania un nuovo telaio che ha permesso a Roberto Rolfo di tornare sul podio dopo una lunghis-sima astinenza. Ma le sorprese, anche tec-niche, non si fermano qui. Si sono rivisti vecchi piloti da tempo in ombra come Fonsi Nieto, ritornato il gagliardo combattente della 250 o la sorpresa Damian Cudlin, set-timo con la Pons Kalex, sulla quale è salito per sostituire Axel Pons. L’australiano è un vero oggetto misterioso: viene dall’endu-rance, è in Europa alla ricerca di un ingag-gio interessante e non si è fatto pregare, incrociando belle traiettorie con un notevo-le tasso di combattività.

La parte bassa della zona punti presenta sempre qualcosa di nuovo e anche in Ger-

CORSI (3) AVEVA LO STESSO PASSODI ELIAS (24) MA UNA VOLTA PASSATO TALMACSI (2) IL ROMANO È CADUTO. DOMENICA MEMORABLE PER ROLFO (44), SOPRA DAVANTI A BRADL E SUL PODIO.

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Moto2 Germania

mania la Moto2 ha fatto vedere qualcosa di interessante. Come il tredicesimo posto di Anthony West con la nuova MZ (costruita a pochi chilometri dal Sachsenring) con tela-io a traliccio e forcellone tubolare o il deci-mo del colombiano Hernandez, pilota di buon livello e non solo elemento di folklore sudamericano.

Da ricordare anche i primi punti iridati del compagno di squadra di Elias, l’ucraino Vla-dimir Ivanov. I primi punti di un pilota dell’ex repubblica sovietica nel Motomondiale: un po’ di storia non guasta mai.

Con due piloti sul podio e Baldolini a pun-ti con la ICP Caretta, l’Italia della Moto2 non si può lamentare, ma brucia la scivolata che ha tolto di mezzo Simone Corsi che stava girando in fotocopia rispetto a Elias. Il ro-mano aveva agganciato il vincitore e lo ave-va seguito con millimetrica precisione, sfruttando al meglio il titolato traino. Un’apertura di gas su un avallamento ha

tolto di scena il romano, mentre De Rosa è caduto, imitando il compagno di squadra Takahashi. Fuori dalla zona punti due pro-tagonisti di casa nostra: Corti che ha avuto un week-end rovinato dalla febbre e da una brutta infiammazione alla gola e Canepa, che ha fatto vedere una buona rimonta con l’unica Scot Force in gara.

La Moto2 va in vacanza, si ripresenterà a Brno per Ferragosto, ma, come ha fatto capire più di un pilota, alla ripresa ci saran-no novità tecniche perché in questa catego-ria chi si ferma è perduto.

L’obiettivo è uno solo: togliere lo scettro a Toni Elias e controllare se lo stato di forma di Iannone resterà sempre a questo eleva-tissimo livello.

Andrea, non dimentichiamolo, nelle ulti-me tre gare ha fatto sempre la pole e ha raccolto una vittoria, un secondo posto e l’arrabbiatura di Barcellona con la penaliz-zazione. Potevano essere tre vittorie...

ANCORA UNA CADUTA DI GRUPPOAL VIA. COINVOLTI PESEK, OLIVE, CARDUS, DE ROSA E FAUBEL. GLI ULTIMI DUESONO RIPARTITI (E DE ROSA È RICADUTO).

VENERDÌ 23 LUGLIO SERALE 17 ALLE 20 NUMERO CHIUSO 50 MOTO CORSI DI GUIDA - NOLEGGIO MOTO - TRASPORTO MOTO TUTTO SU PRENOTAZIONE ANCORA POSTI DISPONIBILI 3356069993 DANIELEPROSSIMA DATA MISANO 7 SETTEMBRE (SERALE)

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La Moto2 va in vacanza.Si tornerà in pista a Ferragosto. Più di un pilota ha fatto capire che ci saranno parecchie novità

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6. Corsi 65; 7. Cluzel 61; 8. Takahashi 52; 9. Talmacsi 52; 10. Gadea 47; 11. Nieto 38; 12. Debon 37; 13. Rolfo 37; 14. Abraham 33; 15. Wilairot 25; 16. Redding 23; 17. Aegerter 23; 18. Hernandez 21; 19. Noyes 18; 20. Bradl 18; 21. Di Meglio 17; 22. Baldolini 14; 23. Pasini 12; 24. West 11; 25. De Angelis 11; 26. Cudlin 9; 27. Simeon 9; 28. Faubel 4; 29. Pesek 4; 30. Ivanov 2; 31. Tode 2; 32. Teshima 1; 33. Corti 1.

LIBER

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1. Toni Elias Spagna Moriwaki 13 25 25 11 6 20 11 25 136

2. Thomas Luthi Svizzera Moriwaki 9 16 — 13 20 16 20 — 94

3. Andrea Iannone Italia Speed Up — — 13 25 4 25 3 20 90

4. Julian Simon Spagna Suter — 8 20 7 16 10 16 — 77

5. Shoya Tomizawa Giappone Suter 25 20 — 10 10 11 — — 76

1. Toni Elias Moriwaki in 41’57”745106,459 km alla media di 152,220 km/h

2. Andrea Iannone Speed Up a 3”2973. Roberto Rolfo Suter a 6”5744. Fonsi Nieto Moriwaki a 6”7815. Karel Abraham FTR a 7”3966. Gabor Talmacsi Speed Up a 9”5557. Damian Cudlin Pons Kalex a 9”6978. Dominique Aegerter Suter a 11”3739. Stefan Bradl Suter a 13”152

10. Yonny Hernandez BQR-Moto2 a 13”72611. Alex Baldolini I.C.P. a 15”80212. Jules Cluzel Suter a 17”66613. Anthony West MZ-RE Honda a 25”92714. Vladimir Ivanov Moriwaki a 26”47615. Xavier Simeon Moriwaki a 26”62616. Valentin Debise ADV a 27”46517. Ratthapark Wilairot Bimota a 29”00718. Shoya Tomizawa Suter a 42”96119. Yusuke Teshima Motobi a 43”14120. Niccolò Canepa Force GP210 a 43”27721. Kenny Noyes Promoharris a 43”58022. Claudio Corti Suter a 44”17123. Sascha Hommel Kalex a 52”38224. Vladimir Leonov Suter a 1’04”23425. Hector Faubel Suter a 1’19”21126. Yannick Guerra Moriwaki a 1’23”07827. Arne Tode Suter a 1’28”151

RITIRATI

Mike Di Meglio Suter al 29. giroRaffaele De Rosa Tech 3 al 26. giroRobertino Pietri Suter al 25. giroSimone Corsi Motobi al 20. giroMashel Al Naimi BQR-Moto2 al 18. giroScott Redding Suter all’11. giroAlex Debon FTR all’11. giroThomas Luthi Moriwaki al 10. giroSergio Gadea Pons Kalex all’8. giroJulian Simon Suter al 4. giroYuki Takahashi Tech 3 al 2. giro

NON HANNO FINITO IL PRIMO GIRO

Ricard Cardus BimotaJoan Olive PromoharrisLukas Pesek Moriwaki

1. Andrea Iannone 1’25”629alla media di 154,335 km/h

2. Gabor Talmacsi 1’25”8813. Toni Elias 1’25”9344. Fonsi Nieto 1’25”9985. Julian Simon 1’26”1786. Damian Cudlin 1’26”2247. Karel Abraham 1’26”2298. Simone Corsi 1’26”2519. Roberto Rolfo 1’26”315

10. Mike Di Meglio 1’26”35211. D. Aegerter 1’26”43812. Alex Baldolini 1’26”44813. Yonny Hernandez 1’26”48814. Raffaele De Rosa 1’26”54015. Alex Debon 1’26”54116. Scott Redding 1’26”60017. Stefan Bradl 1’26”65418. Jules Cluzel 1’26”66319. Anthony West 1’26”66520. Shoya Tomizawa 1’26”73521. Ratthapark Wilairot 1’26”77122. Xavier Simeon 1’26”78123. Vladimir Ivanov 1’26”82424. Valentin Debise 1’26”94925. Thomas Luthi 1’27”13726. Hector Faubel 1’27”17527. Arne Tode 1’27”25928. Kenny Noyes 1’27”26329. Niccolò Canepa 1’27”30630. Claudio Corti 1’27”44431. Yusuke Teshima 1’27”51532. Mashel Al Naimi 1’27”63433. Sascha Hommel 1’27”70834. Vladimir Leonov 1’27”80435. Robertino Pietri 1’27”86936. Yannick Guerra 1’28”15037. Sergio Gadea 1’28”80538. Yuki Takahashi 1’32”854

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1. Andrea Iannone Italia 1’25”853 1’24”982

2. Arne Tode Germania 1’26”642 1’25”655

3. Toni Elias Spagna 1’26”747 1’25”664

4. Julian Simon Spagna 1’25”950 1’25”758

5. Gabor Talmacsi Ungheria 1’26”524 1’25”772

6. Simone Corsi Italia 1’26”022 1’25”830

7. Stefan Bradl Germania 1’26”659 1’25”918

8. Shoya Tomizawa Giappone 1’26”686 1’25”967

9. Dominique Aegerter Svizzera 1’27”036 1’26”028

10. Alex Debon Spagna 1’26”580 1’26”104

11. Karel Abraham Rep. Ceca 1’25”959 1’26”110

12. Roberto Rolfo Italia 1’26”604 1’26”114

13. Yuki Takahashi Giappone 1’26”848 1’26”120

14. Yonny Hernandez Colombia 1’26”639 1’26”156

15. Scott Redding G. Bretagna 1’27”097 1’26”246

16. Alex Baldolini Italia 1’26”549 1’26”274

17. Fonsi Nieto Spagna 1’27”106 1’26”319

18. Ratthapark Wilairot Thailandia 1’27”437 1’26”320

19. Anthony West Australia 1’26”958 1’26”320

20. Mike Di Meglio Francia 1’26”823 1’26”462

21. Thomas Luthi Svizzera 1’27”056 1’26”492

22. Damian Cudlin Australia 1’26”524 1’26”522

23. Claudio Corti Italia 1’27”063 1’26”533

24. Raffaele De Rosa Italia 1’26”300 1’26”600

25. Xavier Simeon Belgio 1’27”184 1’26”600

26. Ricard Cardus Spagna 1’26”811 1’26”670

27. Hector Faubel Spagna 1’27”411 1’26”736

28. Vladimir Ivanov Ucraina 1’26”980 1’26”755

29. Sascha Hommel Germania 1’27”419 1’26”761

30. Yusuke Teshima Giappone 1’27”881 1’26”824

31. Jules Cluzel Francia 1’27”295 1’26”831

32. Sergio Gadea Spagna 1’26”774 1’26”981

33. Lukas Pesek Rep. Ceca 1’27”262 1’27”051

34. Joan Olive Spagna 1’27”662 1’27”080

35. Kenny Noyes USA 1’27”990 1’27”144

36. Valentin Debise Francia 1’27”707 1’27”171

37. Vladimir Leonov Russia 1’27”814 1’27”180

38. Robertino Pietri Venezuela 1’28”300 1’27”682

39. Niccolò Canepa Italia 1’27”577 1’27”801

40. Mashel Al Naimi Qatar 1’27”614 1’28”146

41. Yannick Guerra Spagna 1’29”255 1’28”790

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125 Germaniadi Enrico Borghi

ExitExit PolPol

Espagarò cade a tre giri dal termine quando è al comando. Via libera

per Marquez, che conquista la quinta vittoria consecutiva

SACHSENRING – I 17 secondi di van-taggio con cui Marc Marquez ha attraversato il traguardo del GP

Germania (erano 23, ma nell’ultimo giro lo spagnolo ha saggiamente calato il rit-mo) riflettono perfettamente la situazio-ne del campionato: che è virtualmente nelle mani del diciassettenne talento ca-talano il quale, in gara, ha corso con ag-gressività ma anche con intelligenza, dopo che in prova aveva girato con tempi che gli avrebbero permesso di entrare nella top tem della Moto2.

Marc Marquez ha conquistato la sua quinta vittoria consecutiva e ha portato alla Derbi la vittoria numero 100 nel Mondiale. Inoltre permette alla Spagna

di allungare l’incredibile fila di vittorie consecutive di un pilota iberico in questa classe: siamo arrivati infatti a 18.

Questa volta non era lampante che avrebbe vinto lui. Pol Espargarò stava tenendogli testa ed era passato al co-mando, a tre giri dalla fine, quando è ca-duto. Marquez pareva avere la situazione sotto controllo. Ha fatto bene a stare cal-mo, soprattutto quando Espargarò si è fatto aggressivo. Marquez aveva deciso di restare alle sue spalle, ma Espargarò, ad un certo punto, è uscito troppo largo da una curva veloce, non è riuscito ad evita-re di mettere la ruota posteriore sull’erba bagnata dalla pioggia della mattina e la sua Derbi lo ha disarcionato all’improvvi-

so. Lì è finita la lotta per la vittoria, e probabilmente anche quella per il titolo. Infatti adesso Marc Marquez vanta 157 punti, in campionato. Espargarò lo segue a 131 ed è il suo avversario più coriaceo. Nico Terol, che in Germania non ha corso per la frattura di due vertebre rimediata a Barcellona, ora è a 118 punti. Conside-rando come guida e il modo in cui ragio-na in gara, sarà dura portare via il titolo a Marc.

ALL’INIZIO i piloti di casa erano appar-si aggressivi, visto che per cinque giri Jonas Folger è stato al comando, seguito da Marcel Schrotter. Ma è stata una fuga che è terminata in fretta, perché i due

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ORA MI MERITO UNA VACANZA

Il vincitore

«QUANDO Espargarò si è incollato, ho pensato subito alla gara di Silverstone, al duello che abbiamo ingaggiato senza ri-sparmiarci. Qui in Germania, però, le con-dizioni erano alquanto diverse, la pista era molto insidiosa, andare per terra era più facile che stare in piedi. Quando Espargarò è caduto, la mia gara è diventata molto più tranquilla. Ora vado in vacanza con una certa tranquillità, anche se il campionato non è certo finito qui».

.

TROPPO DOLORE

TEROL ABBANDONARITORNERÀ A BRNONEMMENO un tentativo di girare: il GP di Germania di Nico Terol non è mai iniziato e il pilota di Alicante ha ripreso la via di casa. Le lesioni a due vertebre e un’ernia ad un disco intervertebrale hanno tolto di mezzo Terol dalla lotta per il mondiale. Il pilota spagnolo tornerà a Brno e intanto incassa la solidarietà del suo team manager Aspar Martinez. «È successo anche a me di farmi male mentre lottavo per il titolo. Accadde nel 1989: vedere gli altri che lottano per il mondiale e dover stare a casa è una situazione terribile».

non sono stati in grado di reggere il rit-mo. La gara l’hanno fatta gli spagnoli, come sempre. Marquez ed Espargarò hanno preso in mano le sorti della gara dopo sei giri e hanno rimesso le cose a posto. I due hanno inflitto distacchi abis-sali agli avversari, che sono stati letteral-mente umiliati: a tre giri dalla fine, quan-do Espargarò è caduto, avevano un van-taggio di 22 secondi su, Koyama, che li seguiva.

Però almeno un tedesco è riuscito a salire sul podio: è stato Sandro Cortese, terzo, che è riuscito a concretizzare una buona rimonta da centro gruppo. Ma a fine gara Tomoyoshi Koyama, secondo, è apparso il più felice: «Era da tanto che

non salivo sul podio, è una sensazione bellissima. Ho rischiato, perché la pista era molto insidiosa: è stato difficile tene-re la concentrazione, avevo una grande paura di cadere».

Che questa gara sia stata piena di insi-die lo ha confermato anche il vincitore. «L’asfalto era umido in molti punti, la pista a volte pericolosa» ha detto infatti Marquez.

Dei quattro azzurri in gara, ne è arriva-to al traguardo solo uno: Lorenzo Sava-dori, che è stato dodicesimo dopo esser-si ritrovato in ventisettesima posizione nel primo giro. Invece Simone Grotzkyj Giorgi, Luca Marconi e Marco Ravaioli sono caduti.

SOPRA, ESPARGARÓ PRECEDE MARQUEZ, PRIMA DELLA CADUTACHE LO HA ESTROMESSO DALLA GARA, A SINISTRA. CON MARQUEZ, A DESTRA SUL PODIO INSIEME A KOYAMA (SECONDO) E CORTESE,PER LA DERBI È ARRIVATO IL CENTESIMO SUCCESSO NEL MOTOMONDIALE.

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6. Cortese 76; 7. Vazquez 68; 8. Rabat 63; 9. Krummenacher 63; 10. Zarco 55; 11. Webb 48; 12. Moncayo 25; 13. Folger 23; 14. Masbou 20; 15. Iwema 20; 16. Salom 15; 17. Grotzkyj 14; 18. Schrotter 11; 19. Martin 9; 20. Fagerhaug 7; 21. Kartheininger 6; 22. Savadori 4; 23. Kornfeil 3; 24. Khairuddin 1.

LIBER

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1. Marc Marquez Spagna Derbi 16 — 16 25 25 25 25 25 157

2. Pol Espargaró Spagna Derbi 13 25 25 16 20 16 16 — 131

3. Nicolas Terol Spagna Aprilia 25 20 20 20 13 20 — — 118

4. Bradley Smith G. Bretagna Aprilia 8 13 11 13 16 13 20 11 105

5. Tomoyoshi Koyama Giappone Aprilia 7 11 8 8 11 2 10 20 77

1. DERBI 25 195

2. APRILIA 20 161

3. HONDA 2 11

4. KTM 6 6

5. LAMBRETTA — 1

Marc Marquez (Derbi) in 1’26”053 alla media di 153,575 km/hPole 2009: Julian Simon (Aprilia)

in 1’38”671 alla media di 133,936 km/h.

PolepositionCampionatomarche

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1. Marc Marquez Derbi in 41’28”27499,117 km alla media di 143,401 km/h

2. Tomoyoshi Koyama Aprilia a 17”5783. Sandro Cortese Derbi a 18”2634. Esteve Rabat Aprilia a 19”0985. Bradley Smith Aprilia a 19”7136. Johann Zarco Aprilia a 44”9767. Danny Webb Aprilia a 53”2438. Efren Vazquez Derbi a 53”3029. Sturla Fagerhaug Aprilia a 53”589

10. Daniel Kartheininger KTM a 1’05”07811. Randy Krummenacher Aprilia a 1’13”48412. Lorenzo Savadori Aprilia a 1’13”71913. Alexis Masbou Aprilia a 1’21”67914. Marcel Schrotter Honda a 1 giro15. Zulfahmi Khairuddin Aprilia a 1 giro16. Jonas Folger Aprilia a 1 giro17. Jakub Kornfeil Aprilia a 1 giro18. Kevin Hanus Honda a 4 giri

RITIRATI

Pol Espargaró Derbi al 25. giroMichael van den Mark Lambretta al 24. giroJasper Iwema Aprilia al 17. giroSimone Grotzkyj Aprilia al 16. giroToni Finsterbusch KTM al 16. giroAdrian Martin Aprilia al 15. giroLuca Marconi Aprilia all’11. giroLouis Rossi Aprilia al 9. giroMarvin Fritz Honda all’8. giroEric Hubsch Aprilia al 7. giroMarco Ravaioli Lambretta al 5. giroAlberto Moncayo Aprilia al 3. giro

NON HA FINITO IL PRIMO GIRO

Luis Salom ApriliaNON PARTITO

Nicolas Terol Aprilia

125 Germania

19RC

S

GP-4

RX

M4 [email protected]

www.motorquality.com

Distribuito da:

Dischi T-Drive Factory Brakes

Mescola Z04Factory Pads

1. Marc Marquez Spagna 1’27”435 1’26”053

2. Pol Espargaró Spagna 1’28”268 1’26”596

3. Bradley Smith G. Bretagna 1’29”119 1’27”378

4. Sandro Cortese Germania 1’28”718 1’27”387

5. Randy Krummenacher Svizzera 1’29”131 1’27”480

6. Efren Vazquez Spagna 1’28”625 1’27”647

7. Tomoyoshi Koyama Giappone 1’28”930 1’27”824

8. Johann Zarco Francia 1’30”102 1’28”069

9. Esteve Rabat Spagna 1’29”065 1’28”075

10. Danny Webb G. Bretagna 1’29”333 1’28”324

11. Jonas Folger Germania 1’28”672 1’28”499

12. Jasper Iwema Olanda 1’29”985 1’28”720

13. Alberto Moncayo Spagna 1’30”481 1’28”826

14. Alexis Masbou Francia 1’30”006 1’28”854

15. Marcel Schrotter Germania 1’29”561 1’28”975

16. Jakub Kornfeil Rep. Ceca 1’30”876 1’29”054

17. Simone Grotzkyj Italia 1’29”424 1’29”091

18. Toni Finsterbusch Germania 1’29”794 1’29”225

19. Adrian Martin Spagna 1’30”782 1’29”397

20. Zulfahmi Khairuddin Malesia 1’30”171 1’29”506

21. Luis Salom Spagna 1’29”534 1’29”577

22. Sturla Fagerhaug Norvegia 1’30”194 1’29”819

23. Michael van der Mark Olanda 1’30”858 1’29”868

24. Louis Rossi Francia 1’31”140 1’30”123

25. Lorenzo Savadori Italia 1’31”526 1’30”138

26. Daniel Kartheininger Germania 1’30”913 1’30”476

27. Luca Marconi Italia 1’31”159 1’30”634

28. Eric Hubsch Germania 1’33”530 1’30”656

29. Marvin Fritz Germania 1’30”921 1’31”502

30. Kevin Hanus Germania 1’34”031 1’31”519

31. Marco Ravaioli Italia 1’33”387 1’31”703

Nicolas Terol Spagna — —

1. Marc Marquez 1’28”702alla media di 148,988 km/h

2. Pol Espargaró 1’28”8773. Sandro Cortese 1’29”1314. Tomoyoshi Koyama 1’29”1745. Esteve Rabat 1’29”3316. Bradley Smith 1’29”4967. R. Krummenacher 1’29”6628. Danny Webb 1’29”9329. Johann Zarco 1’30”207

10. Sturla Fagerhaug 1’30”27011. Efren Vazquez 1’30”30212. D. Kartheininger 1’30”64613. Lorenzo Savadori 1’31”12714. Jasper Iwema 1’31”69315. Alexis Masbou 1’31”71016. Adrian Martin 1’31”83917. Toni Finsterbusch 1’31”94118. Simone Grotzkyj 1’32”73119. Kevin Hanus 1’34”54520. Z. Khairuddin 1’35”45021. Marvin Fritz 1’35”52522. Jonas Folger 1’35”76223. Marcel Schrotter 1’36”24424. Michael v.d. Mark 1’36”36225. Jakub Kornfeil 1’36”75826. Eric Hubsch 1’38”12827. Louis Rossi 1’39”22528. Luca Marconi 1’40”03529. Marco Ravaioli 1’40”28430. Alberto Moncayo 1’44”263

PRIMATO IMBATTUTO

Gabor Talmacsi (Aprilia) nel 2007, in 1’26”909 alla media di 152,062 km/h

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MOTOSPRINT E VALENTINO ROSSIHANNO UN REGALO PER TE

NON PERDERE IL NUMERO 31 IN EDICOLA DAL 3 AGOSTO

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foto ZacSuperbike Valentino a Brno sulla R1

Rossi SBKRossi SBKA Brno per l’ultima verifica prima del Sachsenring, il Dottore ha curato i mali della Yamaha R1. Ma non solo...

c’è feelingmotosprint

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LA BATTUTA Valentino Rossi l’ha fat-ta. Perché la Yamaha R1 Superbike gli è proprio piaciuta, già al primo

assaggio a Misano, e ancora di più a Brno, dove ha avuto modo di conoscerla in modo più approfondito, girando molto più a lun-go.

Così Vale l’ha buttata lì. «La R1 mi è piaciuta. Perché non andiamo a farci una gara?».

Magari... deve aver pensato la squadra Yamaha Superbike, condannata ad accon-tentarsi dei piazzamenti, quando vengono, di Toseland e Crutchlow. Ma non possono essersi fatti troppe illusioni, perché di fat-to, la Yamaha non è stata neppure avvisa-ta della “possibilità” e nel caso lo fosse stata... probabilmente avrebbe risposto come ai tempi della agognata sfida con Troy Bayliss, saltata anche perché la Casa dei tre diapason non volle saperne di in-vestire su un’operazione tecnicamente ed economicamente impegnativa.

In ogni caso la battuta di Rossi confer-ma che tra Valentino e la Superbike c’è feeling, e chissà che prima o poi non riu-sciamo davvero a vederlo in sella a una derivata di serie. Magari per rivivere la sfida con Max Biaggi che ha infiammato 500 e MotoGP.

NUOVE SFIDE ROSSI ha dichiarato che gli serviranno due

o tre gare per tornare in piena forma (anche se il Valentino visto al Sachsenring non era poi male...). Ed ecco che il round Superbike di Silverstone, che arriverà la settimana do-po Laguna Seca (dove si correrà domenica prossima) gli consentirebbe di avere un we-ek-end in pista aggiuntivo per presentarsi a Brno a ferragosto più allenato, ma anche più stanco...

Il pensiero alla Superbike, dicevamo, è arrivato dopo il test di Brno sulla Yamaha YZF-R1, servito a Rossi come ultima verifica del suo recupero fisico prima del rientro al Sachsering.

Si è trattato in un collaudo vero. Il Dottore si è messo al capezzale della grande malata di questo Mondiale SBK, la moto che nel 2009 con Ben Spies volava (14 vittorie in 28 gare) e adesso non vince più.

Rossi ha capito in fretta cosa c’è che non va e ha cominciato a pestare forte, molto forte. Il confronto, empirico, del cronologico vincente di Biaggi coi tempi del test, dice che Rossi sarebbe stato già stato in grado di im-pegnare il dominatore di gara 2...

VALENTINO ROSSI A BRNO IN SELLA ALLA YAMAHA YZF-R1 E NEI BOX CON I TECNICI DELLA SQUADRA SBK, CUI NON PAREVA VERO POTER DISPORRE DI UN TESTER DI TALE LIVELLO.

]

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Superbike Valentino a Brno sulla R1

UN TEST VEROA MISANO, appena 32 giorni dopo il dram-

matico volo del Mugello, Rossi si era limitato a provare se stesso. Voleva verificare il recu-pero della frattura a tibia e perone della gamba destra, null’altro. Era salito sulla YZF-R1 di James Toseland senza modificare neanche i comandi, adattandosi a quelli del britannico, che è alto più o meno come lui. Vale, sotto contratto Bridgestone in quanto pilota MotoGP, aveva girato con gomme Pi-relli SC1, una soluzione che nel Mondiale è stata ritirata quasi due anni fa e che adesso chiunque può comprare a 270 euro per gira-re in pista.

A Brno, cinque giorni dopo, Valentino Ros-si è tornato a fare il pilota. E, nello specifico, il pilota della Superbike. In un caldo asfis-siante ha compiuto una prima uscita di un-dici giri, sufficiente per verificare la tenuta della frattura e riprendere l’occhio alla pista, più veloce ed impegnativa di Misano. I medi-ci personali che lo avevano accompagnato in aereo privato hanno fatto un rapido controllo della gamba, poi sono andati a vedersi le prove in piste: lì non c’era più bisogno di lo-ro.

Il nove volte campione del mondo si sareb-be accontentato della moto di Toseland, co-me a Misano. Ma dopo la gara il britannico ha negato il suo permesso e per non creare malumori interni la squadra italiana ha alle-stito una quinta R1 coi ricambi disponibili. C’è voluta un’intera notte di lavoro, ma per Vale questo e altro. Stavolta manubri, peda-ne e posizione di guida erano quelli più adat-ti a lui.

La Pirelli ha lasciato a Brno il materiale migliore e anche se per il test non è rimasto

alcun tecnico, per motivi d’opportunità, Ros-si ha avuto le informazioni necessarie: già prima di cominciare a girare era a conoscen-za delle caratteristiche e dei tempi registra-ti nel week-end con ciascuna delle tre solu-zioni disponibili.

PROBLEMI RISOLTINELLE prime uscite Rossi si è concentra-

to soprattutto sull’elettronica, chiedendo di ammorbidire il controllo di trazione, giudica-to troppo invasivo. In effetti da bordo pista si avverte chiaramente che quando la guida Toseland, la Yamaha taglia potenza a tutto spiano in accelerazione; nella stessa fase, invece, il traction control dell’Aprilia di Biag-gi quasi non si avverte.

Nelle ultime uscite Rossi ha chiesto anche di alzare leggermente il posteriore. Rien-trando dopo l’ultimo run abbiamo carpito una frase di questo genere: «Non so come facciano a guidare la R1 tenendola così bas-sa, è chiaro che l’assetto è troppo sbilancia-to, la gomma tiene fino ad un certo angolo di piega ma poi, nell’ultima fase, tende a scap-pare».

Ecco perché Toseland e Crutchlow soffro-no. Il primo non fa molto testo, perché man-ca la prestazione anche sul giro secco. Inve-ce Cal ha stampato tempi fantastici, firman-do quattro pole e tre giri veloci in gara.

Il ventiquattrenne iridato Supersport è un talento, lo conferma anche il confronto coi tempi di Valentino: con le gomme da gara Cal è stato comunque mezzo secondo più veloce, e con la soffice da qualifica ha girato addirittura un secondo meglio.

Certo, Rossi non aveva mai usato quella copertura e ci ha fatto appena due giri. Però la differenza balza comunque all’occhio. Cal però non riesce ad essere veloce fino in fon-do, perché l’aderenza cala troppo brusca-mente e l’arrivo della Pirelli 561, più morbida della 625, ha acuito il problema. Rossi po-trebbe aver indicato la strada da seguire. Anche perché, preso dall’entusiasmo, nello stesso briefing tecnico ha aggiunto: «Con l’assetto ideale potrei andare un secondo più forte».

PROTAGONISTA RITROVATO

IL TEST di Valentino ha dunque fatto capi-re che la R1 ha un potenziale che i piloti della squadra non riescono a sfruttare. Del resto non si capiva perché la Yamaha domi-

natrice del 2009 con Spies fosse caduta così in disgrazia. Eppure il motore ha guadagna-no potenza salendo a 228 CV (8 in più di quelli che aveva Ben…) e anche la ciclistica è migliorata: Cal e James hanno la forcella Throug Road, l’ultima evoluzione Öhlins montata anche sulla M1 in MotoGP, e un forcellone che garantisce maggiore stabili-tà. Conclusione: sono mancati i piloti... Crutchlow è un debuttante, quindi è giusti-

Il test di Rossiha fatto capire che la Yamahaha un potenziale che i piloti non riescono a struttare

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L’IPOTETICO CONFRONTO A BRNO

Giro 2 1’59”9 2’00”4 Biaggi +0”5Giro 3 1’59”9 2’00”6 Biaggi +1”2Giro 4 2’00”1 2’00”1 Biaggi +1”2Giro 5 2’00”4 2’01”1 Biaggi +1”9Giro 6 2’00”1 2’00”9 Biaggi +2”7Giro 7 1’59”7 2’00”6 Biaggi +3”6Giro 8 1’59”8 2’01”1 Biaggi +4”9Giro 9 1’59”9 2’00”8 Biaggi +5”8

Giro 10 1’59”9 2’00”0 Biaggi +5”9Giro 11 2’00”2 1’59”6 Biaggi +5”3Giro 12 2’00”3 2’01”2 Biaggi +6”2Giro 13 2’00”1 2’00”0 Biaggi +6”1Giro 14 2’00”3 1’59”8 Biaggi +5”6Giro 15 2’00”5 1’59”8 Biaggi +4”9Giro 16 2’00”4 2’00”5 Biaggi +5”0Giro 17 2’00”3 2’01”9 Biaggi +6”6Giro 18 2’00”7 2’00”5 Biaggi +6”4Giro 19 2’00”8 1’59”8 Biaggi +5”4Giro 20 2’02”3 1’59”1 Biaggi +2”2

Record di BrnoRecord sul giro SBK:

Cal Crutchlow (Yamaha) 1’59”291 Record Superpole SBK:

Cal Crutchlow (Yamaha) 1’58”018

MAX Biaggi vince in Superbike senza avversari? Gliene abbiamo trovato uno noi, bello tosto: Valentino Rossi! Nella tabella abbiamo messo a confronto il cronologico del corsaro con i migliori tempi realizzati da Rossi nel test di Brno effettuato sulla Yamaha YZF-R1 appena 24 ore dopo la gara. Il Dottore ha girato dalle 15.05 alle 18.15 in condizioni ambientali praticamente identiche a quelle dei piloti del Mondiale Superbike: domenica, la gara, partita alle 15.32, si è svolta con 31°C ambiente e 57°C sull’asfalto, mentre il nove campione del mondo ha girato con 33° ambiente e 54°C d’asfalto. Abbiamo ovviamente omesso il primo giro della gara di Biaggi, con partenza da fermo. Per quanto riguarda Valentino, abbiamo

Tempi contro

ROSSI VS BIAGGISfida virtuale in Superbike

elencato i tempi dei migliori 19 passaggi effettuati nelle oltre tre ore di test per 46 giri totali. Si tratta naturalmente di una forzatura... tantopiù cheil cronologico di Biaggi è stato ottenuto con una sola gomma Pirelli, la nuova 561, al momento la soluzione da gara più soffice. I tempidi Valentino sono stati realizzati in quattro sessioni con tre gomme diverse: la 625 (media), la 561 e la Superpole (ultimi due giri, i più veloci). Particolarmente interessante è stata la quinta uscita (su sette complessive) di Vale, effettuata con la stessa 561 con la quale Biaggi ha vinto la gara. Rossi ha percorso nove giri, scendendo tre volte sotto il muro dei due minuti, che Biaggi nei venti giri ha abbattuto sei volte.

ficato. Toseland, invece, è bocciato su tutta la linea e si comprende perché non avesse piacere che Valentino girasse con la sua moto…

Il test di Rossi è stato strategico anche per la squadra, che, oltre ad avere preziosissi-me indicazioni per lo sviluppo, è tornata sot-to i riflettori proprio mentre sta entrando nel vivo la trattativa per il rinnovo con Sterilgar-da. Lo sponsor adesso sa che la moto c’è.

VALENTINO HA PRESO MOLTO SUL SERIO IL SUO TEST DI BRNO. SOTTO, BIAGGI (3), LEADER DEL MONDIALE SBK, SUL PODIO E DAVANTI A TOSELAND (52). DOPO AVER ACCONSENTITO PER MISANO, L’INGLESE NON HA VOLUTO PRESTARE LA SUA MOTO A ROSSI PER IL SECONDO TEST.

Valentino Rossi

Yamaha R1 Test 12/07

p pttativa per il rinnovo con Sterilgar-onsor adesso sa che la moto c’è.

Max Biaggi

Aprilia RSV4Gara 2 11/07

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Superbike Dietro le quinte

È FINITA in anticipo la stagione di Chris Vermeulen. La caduta di Brno ha riacutizzato i problemi al ginocchio destro seriamente ferito nel drammatico volo di Phillip Island e così il pilota Kawasaki ha deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico necessario per riportare l’arto in piena efficienza.

A Silverstone l’australiano verrà rimpiazzato da Akira Yanagawa, vecchia conoscenza del Mondiale Superbike diventato nelle ultime sta-gioni tester di riferimento dell’azienda. Yanagawa è ormai un ex anche se ha 39 anni, la stessa età di Biaggi e Corser…

Il Mondiale di Chris non è praticamente mai iniziato perché dopo l’incidente nella gara d’apertura non è più stato in grado di padroneg-giare la ZX-10R, passando da una seduta di fisioterapia all’altra senza riuscire a risolvere il suo problema. La decisione è maturata anche per motivi d’opportunità: Vermeulen è sotto contratto Kawasaki anche per il 2012, quindi non ha alcun motivo di rischiare su una moto che ha mostrato ampi limiti e che tra quat-tro round andrà in pensione (per nulla rimpianta…) lasciando spazio alla nuova versione già scesa in pi-sta coi collaudatori.

Vermeulen avrebbe dovuto co-minciare lo sviluppo in agosto ad Autopolis, tracciato prova della marca di Akashi. Ma a questo pun-to è facile immaginare che lascerà l’incombenza a Juan Lascorz, il ventiquattrenne catalano che si è guadagnato il posto con le belle prestazioni offerte sulla Kawasaki Supersport ufficiale: è secondo nel Mondiale in piena lotta con gli hon-disti Sofuoglu e Laverty.

Nel 2012 la Kawasaki continuerà ad appoggiarsi alla struttura del milionario britannico Paul Bird, che nel week-end di Brno si è molto risentito con Francesco Batta: avrebbe dato ad Akashi la disponibilità a subentrare nella gestione. Il proprietario dell’Alstare però non ha nes-suna voglia e nessun motivo per lasciare la Suzuki, sta solo muovendo le pedine per mettere pressione sui responsabili di Hamamatsu in vista dell’incontro per il rinnovo della collaborazione che dovrebbe avvenire entro luglio.

Tra l’altro, a Brno Batta ha parlato fitto fitto anche con Leo Mercanti, responsabile Racing Aprilia: ma è improbabile pensare che Alstare possa candidarsi a diventare la seconda squadra di Noale.

Kawasaki

VERMEULEN SI FERMASarà operato al ginocchio

CHRIS VERMEULEN È TORNATO QUEST’ANNO IN SBK DOPO 5 ANNI IN MOTOGP.

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ESORDIENTE l’anno scorso nel mon-diale femminile, a quindici anni, Chia-ra Fontanesi ha subito fatto capire che

le doti e la determinazione per vincere ci sono tutte nel suo DNA, con prestazioni im-portanti e con il podio (seconda) e una vitto-ria di manche nell’ultima prova stagionale, sulla pista più terribile, Lierop.

La piccola, che a due anni e mezzo già usava la moto da minicross del fratello Lu-ca, a tredici anni è esplosa alla ribalta mon-diale, vincendo negli USA al prestigioso Lo-retta Lynn’s, il campionato nazionale ama-tori girls. Ora la Fontanesi sta crescendo nell’altra metà del motocross, quella fem-minile.

Liceo scientifico ad indirizzo sportivo, an-cora tre anni di studi. È dura studiare e fare sport a questo livello, ma Chiara resiste, vuole arrivare al diploma. In questa stagione ci sono stati diversi cambiamenti ambienta-li: il suo team, ora “familiare”, ma con so-stegno tecnico di prim’ordine; il passaggio sulla 250 4 tempi (l’anno scorso Chiara usa-va la 125 2 tempi); una preparazione fisica più professionale, una maggiore esperienza ed anche più autostima. Chiara ha già rac-colto tre secondi posti e due stupende vitto-rie di manche in cinque gare disputate. Ora è di diritto tra le top rider del Women’s Mo-tocross World Championship.

La prima nella classifica provvisoria di campionato, la tedesca Laier, detentrice del titolo, sembra avviata al bis con 40 punti di vantaggio (è a 230) sulla seconda, a due prove dal termine. La lotta per il secondo posto si prevede invece combattuta, con la francese Livia Lancelot (vincitrice del titolo nel 2008 davanti proprio alla Laier) seconda a quota 190, Larissa Papenmeier terza a 184 e la nostra Chiara attualmente quarta con 178 punti. E c’è ancora la Franke, quinta a 177, mentre la sesta (Kane) è più staccata: 158 punti.

Insomma, Chiara è ancora in lizza per la seconda posizione finale, ma c’è da notare che è lei la più giovane in questo gruppo di protagoniste. Ha l’età dalla sua parte ed ha certamente sensibili margini di migliora-mento rispetto alle altre, come esperienza, tecnica di guida, ma anche tattica e gestione della gara. Chiara può arrivare molto in alto e punta in alto. Già all’inizio di questa stagio-ne ha digerito senza problemi il passaggio, che a volte può essere ostico, dal 125 2 tem-pi al 250 4 tempi.

«ALL’INIZIO non è stato facile adattarsi alla 250 4T. Sono salita sul modello 2010 a

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di Stefano TaglioniCross Chiara Fontanesi

Ha debuttato nel mondiale 2009, a soli 15 anni. Quest’anno è già in lotta per il podio del campionato

Alb

a Alb

a Chiara

Chiara

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novembre e certamente il 4T dà una sen-sazione di maggiore pesantezza e neces-sita di una guida molto diversa da quella della125 2T. Però la Yamaha 250 è maneg-gevole ed alla fine il vantaggio prestaziona-le si sente e fa la differenza anche in termi-ni di tempi sul giro rispetto alla 125».

Perché hai cambiato?«L’anno scorso con la 125 ero svantaggia-

ta nelle partenze e correre dovendo sempre rimontare è molto difficile. Poi ero alla mia prima esperienza nel mondiale e non cono-scevo le piste. Tra dicembre e gennaio sono stata in Sardegna, per girare soprattutto su piste sabbiose, e la mia guida con la 250 è sicuramente migliorata».

Come vi siete organizzati, tu ed il team?«Il mio è un team a gestione familiare e

mi sento a mio agio. Abbiamo diversi spon-sor e il sostegno tecnico di Yamaha Europa tramite Michele Rinaldi: la sua organizza-zione si occupa della preparazione e manu-tenzione dei miei motori. Ilario Ricci gesti-sce altri aspetti tecnici sulla mia moto. Del-la logistica del team si occupa Robert Ba-raccani. Inoltre quest’anno sono seguita da un preparatore, Mauro Riccò, il tecnico del-la nazionale di ginnastica artistica».

I risultati sono venuti subito. A Sevlievo sei già salita sul secondo gradino del po-dio.

«La stagione è iniziata come meglio non si poteva, con il secondo posto in Bulgaria (seconda e terza di manche, ndr), la confer-ma che in inverno abbiamo lavorato bene e che a Lierop ero stata brava oltre che fortu-nata».

Poi, però, alcune battute d’arresto.«Già. Purtroppo in Portogallo ho fatto una

brutta caduta nelle prove libere. In gara ho cercato di raccogliere quanto possibile e ho

fatto due volte sesta. In Spagna è andata peggio, ho sofferto la pista, che non

mi piace».Sei comunque riuscita a reagi-

re.«Ero un po’ demoralizzata, ma

per fortuna è arrivata la Francia: lì ho molti amici ed ho ritrovato la cari-

ca giusta per ottenere un gran bel risultato. Nella prima manche

sono partita malissimo, ma sono arrivata settima. Nella seconda manche avevo un tale vantaggio sulla se-conda, che ho vinto nono-

stante una scivo-lata nell’ultimo giro. In Germania

BAMBINA PRODIGIO A 2 ANNI CHIARA GIÀ USAVA LA MOTO DA MINICROSS DEL FRATELLO LUCA

sono riuscita a ripetermi: quinta nella prima manche, ho vinto la seconda».

Ora mancano due gare alla fine del mon-diale.

«Ho visto che la pista della Repubblica Ceca ha un fondo duro. Non è il terreno che mi piace, preferisco la sabbia. A Fermo ho invece corso nella domenica precedente Teutschenthal. Devo puntare alla vittoria su qualsiasi pista, se voglio provare a conclude-re seconda in campionato. Purtroppo quest’anno hanno tolto Lierop…».

Come vedi le tue avversarie?«La Laier è molto forte ed è anche una

super ufficiale, ma in alcune gare si è capito che ha dei punti deboli: se parte in testa e riesce ad andarsene è imbattibile, ma se viene attaccata va in crisi. La Lancelot, come velocità è appena sotto la Laier. Quest’anno da lei mi aspettavo qualcosa in più. La Pa-penmeier è molto costante ed è sempre con le prime. Ha la possibilità di vincere ma… deve farci l’abitudine. La Franke per me è un gradino sotto le altre. Sono migliorate tanto la De Winter e Francesca Nocera».

IL MONDIALE femminile sta diventando sempre più importante?

«Mi sembra che, anno dopo anno, sia sempre più interesse. È molto importante gareggiare negli stessi week-end di gara della MX1 e della MX2, sia per l’immagine ma anche per noi, che abbiamo la possibilità di osservare da vicino i piloti più forti del mondo. Io parlo con Tony Cairoli della pista e questo mi aiuta».

Che rapporti hai con le tue rivali?«Ho un buon rapporto con le altre ragazze,

in particolare con la Lancelot, la Papenmeier e la De Winter. Purtroppo non parlo molto con Francesca Nocera, forse perché c’è più rivalità. Mi dispiace, ma ho notato che noi italiani abbiamo questo difetto, ovvero avere come primi avversari i nostri connazionali. È sbagliato, anche perché le francesi e le tede-sche si aiutano tra loro!».

Perché come numero di gara hai scelto l’8?

«Perché mio fratello Luca ha sempre cor-so con il numero otto sulle tabelle. L’anno scorso non era libero ed ho usato l’88, ma quest’anno ho avuto la possibilità di sceglie-re ed ho preso l’8».

Perché sulla maglia hai fatto scrivere il nome Kiara col la K?

«Chiara non mi piace, così scrivo sempre Kiara, sulla maglia, ovunque… Se ne avrò la possibilità, farò cambiare il nome anche all’anagrafe!».

che a Lierop ero stata bravanata».

Poi, però, alcune battute«Già. Purtroppo in Portog

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fatto due volte sesta. In peggio, ho sofferto

mi piace».Sei comunque

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sono partitasono arrivaseconda mtale vantconda, ch

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Fuoristrada Varie

WORLD PRO1. Bou (Montesa) p. 4; 2. Raga (Gas Gas) 14; 3.

Cabestany (Sherco) 17; 4. Fajardo (Beta) 17; 5. Fuji-nami (Montesa) 25; 6. Lampkin (Beta) 43; 7. Dabill (Gas Gas) 54; 8. Maurino (Gas Gas) 60; 9. Gubian (Gas Gas) 72; 10. Brown (Sherco) 93; 11. Grattarola (Sher-co) 95; 12. Wigg (Beta) 96.

IN CAMPIONATO: 1. Bou p. 165; 2. Fujinami 135; 3. Raga 135; 4. Cabestany 120; 5. Fajardo 113; 6. Dabill 88; 7. Lampkin 78; 8. Brown 54; 9. Gubian 53; 10. Grattarola 43; 11. Maurino 41; 12. Wigg 37; 13. Olive-ras 27; 14. Kuroyama 20; 15. Ogawa To. 15; 16. Ogawa Ts. 11; 17. Bethune 6; 18. Shibata 6; 19. Shibuya 5; 20. Nozaki 5; 21. Arnaud 1.

JUNIOR1. Challoner (Beta) p. 6; 2. Moret (Honda) 19; 3.

Gomez (Montesa) 25; 4. Gyllenhammar (Gas Gas) 25; 5. Ferrer (Sherco) 26; 6. Cotone (Gas Gas) 29; 7. La-niel (Gas Gas) 33; 8. Dagnicourt (Beta) 35; 9. Borrel-las (Gas Gas) 35; 10. Mottin (Gas Gas) 35; 11. Morton (Beta) 37; 12. Cominoli (Beta) 47; 13. Richardson (Sherco) 50; 14. Poli (Beta) 57; 15. Junklewitz (Sher-co) 58; 16. Sanz (Montesa) 59; 17. Pedersen (Sherco) 69; 18. Andersen (Gas Gas) 69; 19. Peters (Beta) 70; 20. Johansson (Beta) 86; 21. Lerda (Gas Gas) 101; 22. Marcinow (Gas Gas) 111; 23. Harvey (Gas Gas) 133.

IN CAMPIONATO: 1. Gomez p. 145; 2. Challoner 140; 3. Ferrer 130; 4. Moret 114; 5. Dagnicourt 90; 6. Borrellas 82; 7. Laniel 79; 8. Cotone 53; 9. Smage 47; 10. Richardson 45; 11. Gyllenhammar 41; 12. Mottin 36; 13. Warenghien 28; 14. Morton 26; 15. Poli 23; 16. Peters 19; 17. Peydro 16; 18. Nomoto 15; 19. Comi-noli 12; 20. Andersen 8; 21. Pedersen 7; 22. Junklewitz 6; 23. Sanz 5; 24. Robinson 5; 25. Takigu-chi 4; 26. Fujiwara 3.

YOUTH1. Tarres (Gas Gas) p. 1; 2. Traviesa (Gas Gas) 11;

3. Catalin (Gas Gas) 15; 4. Sheppard (Beta) 18; 5. Saleri (Beta) 22; 6. Zuccali (Beta) 22; 7. Garnero (Be-ta) 33; 8. Rigaud (Gas Gas) 38; 9. Tempier (Sherco) 39; 10. Martin (Gas Gas) 39; 11. Leirvaag (Sherco) 44; 12. Locca (Beta) 45; 13. Castells (Gas Gas) 48; 14. Ferra-ri (Beta) 64; 15. Julita (Beta) 79; 16. Corti (Beta) 80; 17. Latorre (Beta) 87; 18. Anker (Gas Gas) 103.

IN CAMPIONATO: 1. Tarres p. 164; 2. Sheppard 150; 3. Traviesa 138; 4. Saleri 104; 5. Catalin 94; 6. Rigaud 84; 7. Tempier 71; 8. Martin 71; 9. Castells 55; 10. Leirvaag 37; 11. Zuccali 20; 12. Sadler 18; 13. Locca 18; 14. Yamamoto 15; 15. Garnero 12; 16. Short 12; 17. Kira 11; 18. Asakura 10; 19. Vieira 10; 20. Chantegret 9; 21. Matsuoka 9; 22. Nogueira 8; 23. Battensby 7; 24. Julita 6; 25. Ferrari 4; 26. Coles 4; 27. Wagner 4; 28. Latorre 1.

Catalin terzo

nella Youth

Leclassifiche

Trial mondiale. GP San Marino

UN MEGA BOU IPOTECA IL TITOLO

SAN MARINO - Toni Bou ha primeggiato anche nella Repubblica di San Marino ed ora è vicinissimo al suo quarto titolo mon-diale outdoor.

Nel crossodromo della Baldasserona, il circus mondiale di trial aveva fatto tappa l’ultima volta nel 1997, ma le zone 2010 sono state tracciate su altri terreni. Il per-corso di gara è stato intelligentemente pensato per il pubblico, che ha potuto se-guire molto agevolmente i propri beniami-ni dalla zona numero 1 alla 12, vista la giusta collocazione (tutte vicine e nel letto di un torrente asciutto). All’interno del crossodromo, invece, le tre zone finali.

Dopo quanto visto in Francia, l’input è stato quello di tracciare un percorso più fattibile anche per non rischiare di allon-tanare dal mondiale i piloti che arrancava-no nelle zone della prova francese per portare a casa dei “lunghissimi” tre. Sta di fatto che gli organizzatori sanmarinesi hanno seguito il consiglio.

Nessun problema, comunque, per Bou, che ha messo una seria ipoteca sul suo quarto alloro mondiale. Pur con l’handicap di “aprire” le zone, il primo giro Toni lo ha concluso con soli tre errori. Attento nell’osservarlo, e quindi pronto a cambia-re la propria traiettoria in zona qualora quella scelta da Bou fosse risultata troppo azzardata, Jeroni Fajardo è riuscito a tene-re testa al leader, appoggiando solo due piedi nel primo giro. Tutti gli altri hanno accusato almeno un “fiasco” e quindi se-guivano abbastanza staccati. Raga, con 10 punti, ha preceduto Cabestany (14) e Fuji-nami (15).

Nel secondo giro, ben presto Fajardo ha perso la leadership, mentre il rivale, pro-cedendo concentratissimo, ha accumulato zeri su zeri.

Per Raga e Cabestany un’ottima tabella di marcia. Nessuna sorpresa per Bou: un solo errore e vittoria ineccepibile. Colpo di scena, invece, per il secondo posto. Fajar-do, con due cinque nelle ultime 4 zone, è scivolato al quarto posto, lasciando il po-dio a Raga e Cabestany. Fujinami non è

riuscito a schiodarsi dal quinto posto. Ottima la performance di Maurino che

ha concluso in ottava posizione. Grattaro-la, undicesimo, non è sembrato in gran forma.

Nella Youth ancora un azzurro sul podio, Ismael Catalin davanti alla solita valanga di giovani. Saleri, Zuccali e Garnero hanno occupato le posizioni dal quinto al settimo posto.

Nella Junior, bene Luca Cotone in sesta posizione.

La prossima settimana appuntamento a Foppolo, in provincia di Bergamo. Sabato, il campionato europeo e domenica la pe-nultima manche del mondiale, con la pro-babile assegnazione del titolo, visti i 30 punti di vantaggio del leader Toni Bou.

Mario Candellone

ANCORA UNA PIAZZA D’ONORE PER RAGA, SOPRA, CHE NON È RIUSCITO A SCALZARE BOU, IN ALTO, DAL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO SAMMARINESE.

motosprint

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Speedway. Italiano a squadre

COVATTI TRAINALA FAVORITA

TERENZANO (UD) - La pista friulana ha ospitato, in una torrida serata estiva, la seconda prova del campionato italiano a squadre che ha visto la netta vittoria del club La Favorita di Sarego.

Il successo dei campioni tricolore in ca-rica è targato Felipe Covatti, ventiquat-trenne pilota argentino rimasto in Italia dopo la qualificazione mondiale ed ingag-giato a tempo determinato dal club vicen-tino. Covatti ha totalizzato ben cinque vit-torie ed un secondo posto sulle sei uscite, dimostrando ottime doti tecniche ed una notevolissima grinta.

Grande spalla di Covatti nel trionfo del club vicentino è stato il tre volte campione italiano Carpanese che ha terminato in doppia cifra, pur penalizzato in una man-che perché non arrivato in tempo utile alla partenza. Buona per il Club di Sarego anche la prova di Seren.

Staccata di undici punti dai vincitori, in seconda posizione si è piazzata la squadra dell’Hellas Verona, che aveva vinto netta-mente la prima prova disputata a Giavera del Montello. Orfana di Gregnanin, infortu-nato, l’Hellas è riuscita a contenere lo svantaggio grazie alle buone prove di Zam-bon e del polacco Strozyk.

Terzo posto per il club di Lonigo, soste-nuto da un ottimo Franchetti e solo in par-te aiutato dallo sloveno Stojs e dal promet-tente Paco Castagna.

Sfortunata l’Olimpia di Terenzano che ha visto Maida fermato per ben tre volte, due per scivolate ed una per una rottura in partenza, ed altri due stop per lo sloveno Kraljc. Buona la prestazione del terzo pi-lota, Cavicchioli.

In quinta posizione ha chiuso il team Cialtroni del Nord Est che ha dovuto rinun-ciare, per infortunio, a Novello e Baroni, sostituiti da Stevanini e Scagnetti.

Dopo questa seconda prova ed in virtù del grande risultato conseguito, la classi-fica generale vede il team La Favorita bal-zare in prima posizione con un punto di vantaggio sull’Hellas Verona.

Foto Tomba

LeclassificheCOSÌ A TERENZANO: 1. M.C. La Favorita (Covatti 17,

Carpanese 12, Seren 6) punti 35; 2. M.C. Hellas (Zambon 11, Strozyk 13) 24; 3. M.C. Lonigo (Franchetti 14, Castagna 3, Stojs 5) 22; 4. M.C. Olimpia (Maida 6, Cavicchioli 6, Kraljc 8) 20; 5. M.C. Cialtroni del Nord Est (Stevavini 4, Scagnetti 3, Conda 11) 18.

CLASSIFICA DOPO 2 PROVE: 1. M.C. La Favorita punti 56; 2. M.C.Hellas 55; 3. M.C. Olimpia 43; 4. M.C. Lonigo 42; 5. M.C. Cialtroni del Nord Est 39.

Mondiale Under 21

DANZICA - I migliori sedici piloti under 21 del mondo si sono ritrovati sulla pista nel nord della Polonia per il primo dei tre GP in programma al termine dei quali verrà assegnato il titolo iridato.Mentre nel resto d’Europa era il caldo soffocante a farla da padrone, in questa manifestazione è stata invece la pioggia caduta per tutta la gara. Per le pessime condizioni atmosferiche c’è stato uno spostamento di inizio gara di due ore: ciò nonostante la pista era al limite della praticabilità, con i piloti in evidente difficoltà.Durante la prova, la pioggia è stata incessante e così la giura internazionale, guidata da Castagna, ha deciso il termine del GP dopo la dodicesima manche, quando tutti i piloti avevano partecipato a tre batterie. Sul gradino più alto del podio è salito Maksims Bogdanov che ha chiuso a punteggio pieno. Il lettone ha preceduto di un punto il danese Patrick Hougaard e di tre il croato Jurica Pavlic.

Laclassifica1. Bogdanov punti 9; 2. Hougaard 8; 3. Pavlic 6; 4.

Tarasenko 6; 5. Janowski 6; 6. Laguta 6; 7 .Ward 5; 8. Vakulic 5; 9. Dudek 4; 10. Bach 4; 11. Wolbert 3; 12. Kus 3; 13. Andersson 2; 14. Facher 2; 15. Mroczka 2; 16. Sperz 1.

PADRONA LA PIOGGIA

SOPRA, DUELLO FRA MAIDA (TEAM OLIMPIA), COVATTI (LA FAVORITA) E CONDA (CIALTRONI DEL NORD EST). A SINISTRA, CARPANESE (LA FAVORITA) PRECEDE ZAMBON (HELLAS), CONDA E CASTAGNA (LONIGO).

Page 35: 20 luglio - Motosprint 29

motosprint

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Sportitalia

Trialregionale

VelocitàTrofeo ACI Vallelunga

LUCA PINI: VITTORIA E SQUALIFICA

CAMPAGNANO - Sole e caldo torrido hanno accompagnato l’ultima giornata di gare organizzate dal Gentlemen’s Motor Club prima della pausa estiva. No-nostante la calura, il programma ha previsto ben nove partenze e griglie affol-late.

Nel Trofeo del Centauro, classe 125 SP, Marco Baldassarre è riuscito a vin-cere pur essendo partito con il 12° tempo. il trofeo Moriwaki è stato dominato da Lorenzo Segoni, che ha staccata di oltre 15 secondi Marco Guetti. Nella 600 Open, Russo ha battuto Lunadei, mentre nella Stock Tocca non ha avuto rivali.

Nella 1000 Open, il vincitore Luca Pini è stato squalificato per non essersi fermato dopo l’esposizione della bandiera nera con disco giallo, che indica un guasto meccanico. Diego Tocca ha ereditato così la vittoria. Nella Dunlop Cup 600, ottima prestazione del quindicenne Francesco Cocco, che ha vinto per di-stacco.

Fiammetta La Guidara

I campionati regionali

LiguriaValmanera (AT) 6 giugno

Campionato ligure cross, quarta pro-va – Organizzatore: Commissione Regio-nale Motocross FMI Liguria – Direttori di gara: Marco Bazzano e Josh Macciò – Me-teo: sereno

Classifiche2T: 1. Pasta; 2. Bolognesi; 3. Alassio; 4.

Argiolas; 5. Oliva; 6. Delfino; 7. Venturini; 8. Pologruto.

T SPORT: 1. Contessi; 2. Pastorino; 3. Ma-gnano; 4. Barberio; 5. Lancerotto; 6. Damia-no; 7. Cavagnaro.

MX1: 1. Roasio; 2. Barbierato; 3. Maradi-ni; 4. Fissolo; 5. Cardone; 6. Astesano; 7. Cardone; 8. Amati.

MX2: 1. Selva; 2. Capellino; 3. Maradini P. ; 4. Davin; 5. Maradini S.; 6. Calcagno; 7. Na-ve; 8. Cosenza; 9. Taricco; 10. Ratti; 11. Ales-si; 12. Ratti; 13. Gino.

CADETTIMINI 65: 1. Ragadini; 2. Lesiardo; 3. Albe-

rio; 4. Bianchi; 5. Armellino; 6. Tamai; 7. Pi-leio; 8. Gentoso; 9. Palma; 10. Germano; 11. Oliveri; 12. Parisella; 13. Genta; 14. Pileio.

DEBUTTANTIMINI 65: 1. Spataro; 2. Tommasi; 3. Ferra-

ris; 4. Messina; 5. Barbagallo; 6. Biolcati; 7. Panfili.

JUNIORMX1: 1. Criscione; 2. Sartore; 3. Smeral-

do; 4. Caltabiano; 5. DePetrini; 6. Burlando; 7. Mescia; 8. Bosio; 9. Stilo; 10. Accinelli; 11. Carlini.

CADETTI: 1. De Luca; 2. Magnani; 3. Olive-ri; 4. Testone; 5. Mori; 6. Porcile; 7. Ferretti; 8. Favaretto; 9. Ruello; 10. Oliva; 11. Barbie-ri; 12. Andrei; 13. Raiteri; 14. Mulè; 15. Bos-si; 16. Franco.

SENIORMX2: 1. Fallabrino; 2. Di Mario; 3. Andrei;

4. Brescia; 5. Genta; 6. Bisso; 7. Portoghese; 8. Carlini; 9. Pisani; 10. Filippi; 11. Della Ca-sa; 12. Casalino; 13. Bassi; 14. Medini; 15. Zunino; 16. Valdisserra.

Campagnano di Roma (RM) 11 luglio

1° Trofeo ACI Vallelunga - Coppa FMI - Organizzatore:Gentlemen’s Motor Club di Roma - Direttore di gara: Maurizio Or-sola - Meteo: sereno

Classifiche125 S.P.: 1. Baldassarre 10 giri in

19’37”387 alla media di 125,668 Km/h; 2. Be-nini a 1”053; 3. Spedale a 1”168; 4. Toti a 1”284; 5. Drago a 14”790; 6. Ritucci a 21”459; 7. Betti a 21”933; 8. Zonca a 21”996; 9. Theffo a 42”120; 10. Rinaldi a 50”363; 11. Casella a 50”610; 12. Corbisiero a 50”839; 13. Ghinfan-ti a 1’15”643; 14. De Vincentis a 1’23”383; 15. Mascolo a 1 giro (tutti su Aprilia).

MORIWAKI: 1. Segoni 10 giri in 19’21”803 alla media di 127,353 Km/h; 2. Guetti a 15”416; 3. Del Piano a 15”733; 4. Arioni a 16”168; 5. Bottani a 25”928.

DUNLOP 600NEO: 1. Cocco 10 giri in 17’31”240 alla me-

dia di 140,748 Km/h; 2. Togni a 5”178; 3. Cimi-ca a 20”211; 4. Coresi a 44”706 (tutti su Yama-ha).

OVER: 1. Galli (Yamaha) 10 giri in 18’21”831 alla media di 134,285 Km/h.

WILD: 1. Fabrizio (Honda) 10 giri in 17’50”359 alla media di 138,233 Km/h; 2. Go-lia (Suzuki) a 19”363; 3. Galasso (Yamaha) a 21”459; 4. Russo (Yamaha) a 47”394; 5. Capo-nera (Yamaha) a 48”085; 6. Massoli (Yamaha) a 59”566; 7. Bono (Yamaha) a 1’02”689; 8. Boccouni (Kawasaki) a 1’15”758; 9. Pandolfo (Yamaha) a 1’29”100; 10. Pavone (Yamaha) a 1 giro.

DUNLOP OPEN 1000NEO: 1. Valgiusti (Suzuki) 12 giri in

22’15”323 alla media di 132,965 Km/h; 2. La-quale (BMW) a 35”604.

OVER: 1. Pilia 12 giri in 21’09”775 alla me-dia di 139,829 Km/h; 2. Angilella a 47”863; 3. Brocco a 1’54”626; 4. Meloni a 1 giro; 5. Log-getto a 1 giro (tutti su Suzuki).

WILD: 1. Zuzolo (Yamaha) 12 giri in 21’24”594 alla media di 138,216 Km/h; 2. Giu-liani (Kawasaki) a 5”906; 3. Barone (Suzuki) a 25”840; 4. Carrieri (BMW) a 29”078; 5. Bar-

Emilia-RomagnaFanano (MO) 13 giugno

Campionato regionale trial, prima prova – Organizzatore: M.C. Taro trial – Me-teo: sereno

ClassificheTR2: 1. Pradelli (Beta); 2. Conforti (Beta); 3. Monateri (Scorpa); 4. Giovacchini (Beta).TR3: 1. Del Monte (Beta); 2. Minorini (Beta); 3. Vignaroli (Beta); 4. Ottoni (Gas Gas).TR3 OVER: 1. Diemmi (Beta); 2. Conti (Beta); 3. Gibellini (Gas Gas); 4. Rossini (Beta); 5.

Saloni (Gas Gas).TR4: 1. Fontana (Beta); 2. Mondini (Montesa); 3. Rozzi (Beta).TR4 OVER: 1. Maselli (Beta); 2. Ciancia (Beta); 3. Semeraro (Gas Gas); 4. Tonnini (Sherco);

5. Perla (Beta); 6. Ghini (Beta); 7. Giacobazzi (Montesa); 8. Rossetti (Gas Gas).TR5: 1. Bertarini (Beta); 2. Verucchi (Gas Gas).TR5 OVER: 1. Mondini (Montesa); 2. Calzi (Montesa); 3. Guermandi (Beta); 4. Sandrolini

(Beta); 5. Iubini (Gas Gas); 6. Bulgarelli (Beta); 7. Savani (Scorpa); 8. Incerti (Beta).TR6: 1. Leonelli (Gas Gas); 2. Bertarini (Beta).JUNIORES D: 1. Leonelli (Beta); 2. Lelli (Beta).

bieri (Yamaha) a 50”358; 6. D’Andrea (Ducati) a 1’00”705; 7. Puliti (Suzuki) a 1’08”961; 8. Castaldo (Honda) a 1 giro.

BRIDGESTONE 600OVER 35: 1. Colafranceschi 10 giri in

18’45”608 alla media di 131,448 Km/h; 2. Ri-cheldi (Yamaha) a 0”572; 3. Renzi (Honda) a 8”693; 4. Mazza (Yamaha) a 36”530; 5. Ferri (Yamaha) a 43”544; 6. Antonelli (Yamaha) a 53”130; 7. Maurizio (Honda) a 1’00”624; 8. Teran (Honda) a 2 giri; 9. Piras (Kawasaki) a 1 giro; 10. Malagoli a 1 giro.

NEW RACE: 1. Lagonigro (Suzuki) 10 giri in 18’36”805 alla media di 132,485; 2. Troiani (Yamaha) a 8”243; 3. Del Grosso (Honda) a 8”635; 4. Chiurchiu (Kawasaki) a 19”592; 5. Novaldi (Yamaha) a 31”852; 6. Bove (Yamaha) a 40”980; 7. Ferri (Yamaha) a 52”347; 8. Anto-nelli (Yamaha) a 1’01”933; 9. Pelabasto (Hon-da) a 1’09”215; 10. Maurizio (Honda) a 1’09”427; 11. Tartaglia (Kawasaki) a 1 giro; 12. Teran (Honda) a 2 giri; 13. Piras (Kawasa-ki) a 1 giro.

WILDCARD: 1. Catallo (Yamaha) 10 giri in 18’29”228 alla media di 133,390 Km/h; 2. Ia-cobelli (Honda) a 0”729; 3. Sparvoli (Yamaha) a 48”400; 4. Ferrari (Kawasaki) a 1 giro; 5. Covacco (Honda) a 1 giro.

LADY: 1. Speranza (Honda) 10 giri in 19’28”547 alla media di 126,618 Km/h; 2. Fer-rari (Kawasaki) a 1 giro; 3. Marongiu (Yama-ha) a 1 giro; 4. Teran (Honda) a 2 giri; 5. Chima (Yamaha) a 1 giro.

ROADSTER: 1. Zerbo (Honda) 12 giri in 21’45”391 alla media di 136,014 Km/h; 2. Rug-giero (Aprilia) a 0”044; 3. Scopetani (Aprilia) a 21”316; 4. Toini (Mv Agusta) a 55”364; 5. Zaz-zaro (Bimota) a 1’04”030; 6. Poggi (Harley Davidson) a 1’04”404; 7. Karapapas (KTM) a 1’35”013; 8. Rapuzzi (Mv Agusta) a 1’44”443; 9. Nosenzo (Harley Davidson) a 1 giro; 10. Gambardella (Honda) a 1 giro; 11. Zanini (Buell) a 1 giro.

BRIDGESTONE 1000 OPENOPEN: 1. Zerbo (Yamaha) 12 giri in

21’24”868 alla media di 138,186 Km/h; 2. Cle-mentini (Yamaha) a 26”860.

SUPER STOCK: 1. Tomassoni (KTM) 12 gi-ri in 21’29”616 alla media di 137,678 Km/h; 2. Albanese (Yamaha) a 4”526; 3. Barbieri (Ya-

maha) a 19”247; 4. Mulattieri (Honda) a 23”221; 5. Di Donato (Honda) a 24”714; 6. Oli-va (Suzuki) a 24”735; 7. Celli (Suzuki) a 39”157; 8. De Lucia (Yamaha) a 47”044; 9. Pezzuolo (Ducati) a 49”207; 10. Liverani (Su-zuki) a 58”423; 11. Brandoni (Yamaha) a 1’02”012; 12. Bronzetti (Honda) a 1’03”792; 13. Billi (Kawasaki) a 1’24”660; 14. Fiorini (Yamaha) a 1’34”448; 15. Sirveni (Yamaha) a 1’34”756; 16. Danti (Suzuki) a 1’46”156.

OVER 35: 1. Tomassoni (KTM) 12 giri in 21’29”678 alla media di 137,678 Km/h; 2. Bar-bieri (Yamaha) a 19”247; 3. Mulattieri (Honda) a 23”221; 4. Oliva (Suzuki) a 24”735; 5. Celli (Suzuki) a 39”157; 6. Liverani (Suzuki) a 58”423; 7. Billi (Kawasaki) a 1’24”660; 8. Fio-rini (Yamaha) a 1’34”448; 9. Sirveni (Yamaha) a 1’34”756; 10. Danti (Suzuki) a 1’46”156.

N.R.: 1. Mulattieri (Honda) 12 giri in 21’52”837 alla media di 135,242 Km/h; 2. Di Donato (Honda) a 1”493; 3. De Lucia (Yamaha) a 23”823; 4. Pezzuolo (Ducati) a 25”986; 5. Liverani (Suzuki) a 35”202; 6. Bronzetti (Hon-da) a 40”571; 7. Fiorini (Yamaha) a 1’11”227; 8. Danti (Suzuki) a 1’22”935.

600 OPEN CENTAURO: 1. Russo (Yamaha) 10 giri in 17’20”784 alla media di 142,162 Km/h; 2. Lunadei (Yamaha) a 2”551; 3. Alvisi (Yamaha) a 16”694; 4. Di Simeone (Yamaha) a 17”656; 5. Pischedda (Yamaha) a 21”645; 6. Falaschi (Suzuki) a 22”417; 7. Tedesco (Yama-ha) a 45”864; 8. Passarelli (Yamaha) a 46”725; 9. Antonioli (Yamaha) a 48”026; 10. Tagliala-tela (Yamaha) a 55”054; 11. Gatti (Yamaha) a 1’17”028; 12. Russo (Yamaha) a 1’18”103; 13. Caponera (Yamaha) a 1’18”266; 14. Bono (Ya-maha) a 1’26”657; 15. Faccenda (Yamaha) a 1’37”456; 16. Pellegrini (Kawasaki) a 1 giro.

600 STOCK CENTAURO: 1. Tocca (Yamaha) 10 giri in 17’33”488 alla media di 140,447 Km/h; 2. Romano (Yamaha) a 5”372; 3. Erma-cora (Yamaha) a 9”464; 4. Lo Turco (Honda) a 34”859; 5. La Farciola (Yamaha) a 35”652.

1000 OPEN CENTAURO: 1. Tocca (Yamaha) 12 giri in 20’55”585 alla media di 141,409 Km/h; 2. Piccoli (Suzuki) a 8”558; 3. Rehburg (Suzuki) a 14”719; 4. Zuzolo (Yamaha) a 23”834; 5. Principato (Ducati) a 31”106; 6. Fabri (Yamaha) a 33”681; 7. Brocco (Honda) a 34”080; 8. Gentile (Suzuki) a 56”224; 9. Della Corte (Yamaha) a 1’11”470; 10. Rossi (Yama-ha) a 1’11”615; 11. Anghetti (Honda) a 1’21”880; 12. Giordano (Suzuki) a 1’27”798; 13. Papacci (Suzuki) a 1’32”174.

Crossregionale

motosprint

69

PiemonteArmeno (NO) 20 giugno

Campionato piemontese motocross, quarta prova – Organizzatore: M.C. Ar-meniese – Meteo: variabile

ClassificheUNDER 17: 1. Bianchetti (Yamaha); 2.

Montanari (Suzuki); 3. Cavallo (Yamaha); 4. Gobbi (Yamaha); 5. Lagaren (Suzuki); 6. De Faveri (Kawasaki); 7. Nicola (Kawasaki); 8. Giusti (Yamaha); 9. Rainoldi (KTM); 10. Chioda (Kawasaki); 11. Scaglione (Suzuki); 12. Inversini (Honda); 13. Alice (Honda).

TERRITORIALI: 1. Paire (Kawasaki); 2. Ratti (Kawasaki); 3. Tortora (Suzuki); 4. Pei-ra (Honda); 5. Montorro (Kawasaki); 6. Ca-venaghi (Honda); 7. Amadio (Suzuki); 8. Marangotto (Honda); 9. Daniele (Suzuki); 10. Fenoglio (Yamaha); 11. Fissolo (Honda); 12. Paschero (Honda); 13. Flesia (Honda); 14. Patritti (Honda); 15. Bongiovanni (Ka-wasaki); 16. Bordese (Honda); 17. Amadio (Suzuki); 18. Masoni (KTM); 19. Rosso (Su-zuki); 20. Grassi (Suzuki); 21. Castelli (Ya-maha).

NAZIONALI: 1. Vindrola (Honda); 2. Sa-letti (Honda); 3. Scabrosi (Suzuki); 4. Loren-zon (Kawasaki); 5. Roman (KTM); 6. Tacchi-ni (Honda); 7. Franceschi (Kawasaki); 8. Roasio (Yamaha); 9. Riccio (Yamaha); 10. Daziano (Honda); 11. Zucca (Yamaha); 12. Vagadore (Honda); 13. Lamperti (Kawasa-ki); 14. Barale (Honda); 15. Pampuri (Suzu-ki); 16. Bonicatto (Kawasaki).

MAJOR: 1. Gatti (Honda); 2. Parodi (Hon-da); 3. Lusso (Kawasaki); 4. Traversa (Hon-da); 5. Bessone (Kawasaki); 6. Di Giorgio (Kawasaki); 7. Adamini (Suzuki); 8. Cremo-nini (Yamaha); 9. Marchisio (KTM); 10. Ima-risio (Honda); 11. Pomella (Honda).

MINICROSSDEBUTTANTI: 1. Ulivi (KTM); 2. Ossola

(KTM); 3. Veiluva (KTM); 4. Desantis (LEM).CADETTI. 1. Cantele (KTM); 2. Bianchi

(Suzuki); 3. Rossi (KTM); 4. Cardellini (Ka-wasaki); 5. Capriolo (Suzuki).

LazioBorgo Santa Maria (LT) 7 giugno

Campionato laziale di motocross – Or-ganizzatore: M.C. Lazio Racing LT – Di-rettore di gara: Mirko Paris – Meteo: buone

ClassificheUNDER 17OPEN 2T: 1. De Santis (Honda); 2. Nardin

(KTM); 3. Zecchin (Suzuki); 4. Calisti (KTM); 5. Tuccillo (Suzuki); 6. Torelli (KTM); 7. Di Mar-zianto (Honda); 8. Mancinelli (Honda); 9. Ga-lardi (Honda); 10. Bove (KTM); 11. Carradori (Honda); 12. Villadei (Suzuki).

4T: 1. Girotti (Kawasaki); 2. Corsetti (KTM).

SPORT: 1. Trasoloni (Honda); 2. Ciccotti (KTM); 3. Lata (Honda); 4. De Filippis (KTM); 5. Parisella (TM); 6. Galardi (Suzuki); 7. Sadek (Suzuki); 8. Del Prete (TM); 9. De Vita (Suzuki); 10. Glorio (Yamaha).

UNDER 21OPEN: 1. Foglia (KTM); 2. Arnò (Yamaha); 3.

Panetta (KTM); 4. Tondo (Suzuki); 5. Zufferli (Suzuki); 6. Mattarelli (Suzuki).

MX1VETERAN: 1. Sorrentino (KTM); 2. Annibal-

di (KTM); 3. Befera (Honda); 4. Barrini (Honda); 5. Di Trocchio (Yamaha); 6. Ayroldi (Kawasaki);

LiguriaS. Stefano d’Aveto (GE) 18 giugno

Campionato italiano trial indoor

ClassificheQUALIFICAZIONI: 1. Cotone (Gas Gas); 2.

Staltari (Sherco); 3. Poli (Beta); 4. Julitta (Beta); 5. Saleri (Beta); 6. Zuccali (Beta); 7. Tournour (Gas Gas); 8. Cominoli (Beta); 9. Locca (Beta).

MANCHE 1: 1. Grattarola (Sherco); 2. Maurino (Gas Gas); 3. Lenzi (Montesa); 4. Vaccaretti (Beta); 5. Orizio (Gas Gas); 6. Io-litta (Beta); 7. Poli (Beta); 8. Staltari (Sher-co); 9. Cotone (Gas Gas); 10. Julitta (Beta).

FINALE: 1. Grattarola (Sherco); 2. Lenzi (Montesa); 3. Maurino (Gas Gas).

AbruzzoOrtona (CH) 20 giugno

Trofeo Centro Sud Italia - supermoto

ClassificheOPENGARA 1: 1. Gozzini (TM); 2. Porfiri (Hon-

da); 3. Monticelli (Honda); 4. Occhini (Suzu-ki); 5. Pignotti (Aprilia); 6. Martella (KTM); 7. Leone (Aprilia); 8. Carassai (Aprilia); 9. Animento (Honda); 10. Monticelli (Honda); 11. Salmaso (KTM); 12. Lapini (Honda); 13. Serafini (TM); 14. Verderosa (Honda); 15. Pirri (Yamaha); 16. Catallo (TM); 17. Iale (Aprilia); 18. Liciarelli (Suzuki); 19. Di Feo (TM); 20. Bartolini (Husqvarna); 21. Zalloc-co (Aprilia); 22. Vari (Aprilia); 23. Zufferli (KTM); 24. Falai (Honda); 25. Lupacchini (Honda).

GARA 2: 1. Gozzini (TM); 2. Monticelli (Honda); 3. Porfiri (Honda); 4. Occhini (Su-zuki); 5. Pignotti (Aprilia); 6. Bartolini (Hu-sqvarna); 7. Martella (KTM); 8. Leone (Apri-lia); 9. Animento (Honda); 10. Verderosa (Honda); 11. Monticelli (Honda); 12. Serafi-ni (TM); 13. Carassai (Aprilia); 14. Lapini (Honda); 15. Salmaso (KTM); 16. Catallo (TM); 17. Pirri (Yamaha); 18. Di Feo (TM); 19. Falai (Honda); 20. Zallocco (Aprilia); 21. Va-ri (Aprilia); 22. Zufferli (KTM); 23. Lupacchi-ni (Honda); 24. Iale (Aprilia); 25. Liciarelli (Suzuki).

S3 + S7GARA 1: 1. Rienzi (Honda); 2. Draghi

(Honda); 3. Pizziconi (Honda); 4. Squarcia (Honda); 5. Cortigiani (Suzuki); 6. Butini (Honda); 7. Andrei (Honda); 8. Altobelli (Ya-maha); 9. Gizzi (KTM); 10. Di Fuccia (Yama-ha); 11. Tummolo R. (Honda); 12. Tummolo M. (Honda).

GARA 2: 1. Di Fuccia (Yamaha); 2. Rienzi (Honda); 3. Draghi (Honda); 4. Pizziconi (Honda); 5. Cortigiani (Suzuki); 6. Andrei (Honda); 7. Tummolo R. (Honda); 8. Squar-cia (Honda); 9. Butini (Honda); 10. Gizzi (KTM); 11. Altobelli (Yamaha); 12. Tummolo M. (Honda).

S4GARA 1: 1. Di Cicco (Honda); 2. Bozzelli

(Honda); 3. Ciaglia (Yamaha); 4. Pasquini (Honda); 5. Graziano (Honda); 6. Clair (Hon-da); 7. Maccariello (Aprilia); 8. Lapini (Apri-

MX1: 1. Terrile; 2. Paganini; 3. Parisella; 4. Meirana; 5. Giacomini; 6. Paparella; 7. Sa-voca; 8. Calcopietro; 9. Iorno; 10. Ceccarelli; 11. Perlongo; 12. Rogai.

JUNIORMX2: 1. Ciarlo; 2. La Valle; 3. Pollara; 4.

Marino; 5. De Faveri; 6. Managlia; 7. Tesconi; 8. Robotti; 9. Bertagna; 10. Faggio; 11. Rol-lero; 12. Piccardo; 13. Parodi; 14. De Ferrari; 15. Introvigne; 16. Moretti; 17. Fiorato; 18. Oda; 19. Andolfi; 20. Sturla; 21. Bazzurro; 22. Ferraris; 23. Carbonini; 24. Parodi; 25. Galli; 26. Iorno; 27. Caltabiano; 28. Rebora; 29. Garbino; 30. Carlini; 31. Faraone.

MINI 85: 1. Tropepe; 2. Arbini; 3. Secco; 4. Grillo; 5. Chierico; 6. La Scala; 7. Vezzetti.

SENIOR 85: 1. Raso; 2. Deghi; 3. Canella; 4. Borghi; 5. Contessi; 6. Mantero; 7. Viglino; 8. Serventi.

7. Girotti (Kawasaki); 8. Francucci (Honda).MX2VETERAN: 1. Fiorentino (Honda).MX1OVER 21: 1. Baseotto (Honda); 2. Cannavac-

ciuolo (Yamaha); 3. Morreale (Honda); 4. Conti (Suzuki).

TOP DRIVERS: 1. Zucchi (Suzuki); 2. Solaz-zo (KTM); 3. Prelli (Suzuki).

MX2OVER 21: 1. Tuzi (Suzuki); 2. Pepe (Suzuki);

3. Cioccolini (Suzuki); 4. Balzi (Yamaha); 5. Bucci (Suzuki); 6. Cardinale (Honda); 7. Ange-lini (Honda); 8. Imperoli (Suzuki); 9. Marchiori (Kawasaki); 10. Arena (KTM).

MX2TOP DRIVERS: 1. Gizzi (Suzuki); 2. Sensi

(KTM).CADETTI: 1. Arcangeli (KTM); 2. Anselmi

(Suzuki); 3. Ascenzi (KTM); 4. Bozza (KTM); 5. Campoli (Suzuki).

JUNIOR SPORT: 1. Iazzetta (KTM).MINICROSSJUNIOR: 1. Turoli (Suzuki).SPORT: 1. Marconi (Yamaha).SENIOR: 1. Savioli (Suzuki); 2. Di Pietro

(Suzuki).

PiemonteCravanzana (CN) 13 giugno

Trofeo Skube Verdeonline, seconda prova – Organizzatore: M.C. Montà – Di-rettore di gara: Elio Viazzi – Meteo: sere-no-variabile

ClassificheMINI MONOMARCIA: 1. Maioli (KTM); 2.

Freno (KTM); 3. Cogno V. (KTM).MINI 65: 1. Freno P. (KTM); 2. Lavelli

(KTM); 3. Maioli (KTM); 4. Cogno E. (KTM); 5. Oberto (Kawasaki).

MINI OPEN: 1. Farinella (KTM); 2. Rossi E. (Suzuki); 3. Massa (Kawasaki); 4. Cogno E. (KTM).

50 CODICE. 1. Vescia G. (Zundapp); 2. Destefani (Beta); 3. Prato Al. (Fantic).

CLASSE 80. 1. Vescia E. (TM); 2. Luciani (TM); 3. Romanisio (TM).

CLASSE 125: 1. Galliano (Husqvarna); 2. Garzoglio (KTM); 3. Raso A. (HM); 4. Fo-gliacco G. (Gas Gas); 5. Albano (KTM); 6. Girini (KTM).

OLTRE 125: 1. Dotta (HM); 2. Fenocchio (HM); 3. Bottello (HM); 4. Caffa (KTM); 5. Luciani (Gas Gas).

240 4T: 1. Bossi (Honda); 2. Capello (HM); 3. Meytre (HM); 4. Lucotti (Suzuki); 5. Pregliasco (HM); 6. Travaglio (HM).

OLTRE 250 4T: 1. Raso M. (Beta); 2. Mo-linari (HM); 3. Garzoglio (Husaberg); 4. Bossi (HM); 5. Carmiani (KTM); 6. Frione (HM).

FEMMINILE. 1. Girardo (Suzuki); 2. Ros-si S. (Honda).

TESSERA SPORT. 1. Barroero (HM); 2. Fenoglio (HM); 3. Paschetto (Suzuki); 4. Ricchebuono (KTM); 5. Orsini (TM); 6. Fer-rino (Kawasaki); 7. Roveta (KTM); 8. Prato An. (HM); 9. Fogliacco R. (KTM); 10. Canoni-ca (HM); 11. Chiola (HM); 12. Ghione (KTM); 13. Giachino (Gas Gas).

lia); 9. Panetta (Honda); 10. Suriano (Yama-ha); 11. Pompilio (Aprilia); 12. Perfetto (Kawasaki); 13. Iacovella (Aprilia); 14. De Negri (Honda); 15. De Martinis (Honda); 16. Bacaloni (KTM); 17. Fraccaro (TM); 18. Mancini (KTM); 19. Avola (KTM); 20. Mattei (Honda); 21. Argenio (KTM); 22. Vavini (KTM); 23. Fraccaro (TM).

GARA 2: 1. Bozzelli (Honda); 2. Perfetto (Kawasaki); 3. Maccariello (Aprilia); 4. Cia-glia (Yamaha); 5. Fraccaro (TM); 6. Di Cicco (Honda); 7. Pasquini (Honda); 8. Fraccaro (TM); 9. Graziano (Honda); 10. Panetta (Honda); 11. Clair (Honda); 12. Iacovella (Aprilia); 13. Suriano (Yamaha); 14. De Ne-gri (Honda); 15. Mancini (KTM); 16. Avola (KTM); 17. Lapini (Aprilia); 18. Mattei (Hon-da); 19. Argenio (KTM); 20. De Martinis (Honda); 21. Vavini (KTM); 22. Bacaloni (KTM); 23. Pompilio (Aprilia).

S6GARA 1: 1. Pallotta (Bucci); 2. Bastianini

(B2); 3. Bastari (WT Motor); 4. Guerrieri (WT Motor); 5. Testa (Bucci); 6. Marinelli (Ro-xon); 7. Palumbo (Dream); 8. Mallia (Dre-am); 9. Bisicarri (Dream); 10. De Luca (Dre-am).

GARA 2: 1. Pallotta (Bucci); 2. Bastianini (B2); 3. Testa (Bucci); 4. Bastari (WT Motor); 5. Guerrieri (WT Motor); 6. Marinelli (Ro-xon); 7. Palumbo (Dream); 8. Mallia (Dre-am); 9. Bisicarri (Dream); 10. De Luca (Dre-am).

JUNIOR. 1. Arbini (KTM); 2. Tropepe (KTM); 3. Diotallevi (KTM); 4. Accornero (KTM); 5. Vergnano (KTM); 6. Valsangiaco-mo (Suzuki); 7. Fornara (Kawasaki); 8. Fri-soni (Suzuki).

SENIOR. 1. Callegaro (KTM); 2. Contessi (Honda); 3. Porro (KTM); 4. Inversini (Hon-da).

ANDREA DOTTA

CA

RLO

MA

IOLI

Page 36: 20 luglio - Motosprint 29

motosprint

70

Sportitalia

PiemonteMonticello d’Alba (CN) 20 giugno

Campionato italiano minienduro, ter-za prova – Organizzatore: M.C. 100 Torri D’Alba – Direttore di gara: Giampiero Giacchero– Meteo: variabile

ClassificheASPIRANTI 85: 1. Romaniello (KTM); 2.

Gardiol J. (Suzuki); 3. Facchetti (KTM); 4. Costa (KTM); 5. Coniglio (KTM); 6. Giudici (Suzuki); 7. Signorelli (KTM); 8. Nicli (KTM); 9. Longo (KTM); 10. Apollonio (KTM); 11. Zanni (KTM); 12. Rovida (KTM); 13. Barbero (KTM); 14. Fusi (KTM); 15. Bussandri (Ka-wasaki); 16. Cabini (KTM); 17. Bisio C. (HM); 18. Gitti (KTM).

ASPIRANTI 50: 1. Aresi (HM); 2. Bernar-di (HM); 3. Manarin (Fantic); 4. Maspero (Beta); 5. Carbone (HM); 6. Spandre (HM); 7. Zanni (KTM); 8. Ceresoli (KTM); 9. Brio-schi (Sherco); 10. Ceccatelli (Fantic); 11. Pasinetti (KTM); 12. Frigè (HM); 13. Maioli (KTM); 14. Croci (Beta); 15. Lombardi (LEM); 16. Tonelli (Beta); 17. Brescianini (KTM).

ESORDIENTI: 1. Peverata (KTM); 2. Pic-cina (KTM); 3. Pavoni (Kawasaki); 4. Monti-ni (KTM); 5. Cabini (KTM); 6. Spanu (KTM); 7. Pozzi L. (KTM); 8. Bonazzi (KTM); 9. Fa-vari (KTM); 10. Lavelli (KTM); 11. Zanardi (KTM); 12. Tagliamento (KTM); 13. Minelli (KTM); 14. Milan (KTM); 15. Vitale (KTM); 16. Freno (KTM); 17. Razza (KTM); 18. Ago-stani (Kawasaki); 19. Pozzi A. (Kawasaki); 20. Cogno E. (KTM); 21. Facchini (KTM); 22. Porro (Honda); 23. Cogno V. (KTM).

BABY SPRINT: 1. Pedersoli (KTM); 2. Minelli (KTM); 3. Gardiol E. (KTM); 4. Mo-rettini (KTM); 5. Oberto (Kawasaki); 6. Poz-zi I. (KTM).

BABY MONO: 1. Corti (KTM); 2. Servalli (HM); 3. Fava (KTM); 4. Bisio E. (CH Ra-cing).

SiciliaTrapani (TP) 20 giugno

Campionato regionale cross, quinta prova – Organizzatore: Core Sicilia – Di-rettore di gara: Sergio Butera – Meteo: sereno

ClassificheMX2UNDER 21GARA 1: 1. Cappellano; 2. Mandarà; 3.

Sirone; 4. Bilardi; 5. Di Capo.GARA 2: 1. Cappellano; 2. Mandarà; 3.

Sirone; 4. Renda; 5. Di Capo; 6. Bilardi.UNDER 17GARA 1: 1. D’Angelo; 2. Scribano; 3. Giu-

stolisi; 4. Sacconi; 5. Mariotti; 6. Fuschi; 7. Valenti; 8. Mariotti.

GARA 2: 1. D’Angelo; 2. Uras; 3. Giusto-lisi; 4. Scribano; 5. Sacconi; 6. Mariotti; 7. Valenti; 8. Fuschi; 9. Vinciguerra; 10. Mari-otti.

MX1UNDER OVER 21GARA 1: 1. Greco; 2. Berenati.GARA 2: 1. Greco; 2. Berenati.MX2OVER 21GARA 1: 1. Ventura; 2. Tummineri; 3.

Arculeo; 4. Vallone.GARA 2: 1. Ventura; 2. Tummineri; 3.

Arculeo; 4. Vallone.MASTERMX1GARA 1: 1. Crea; 2. Nieli; 3. Giambra; 4.

Di Nisi; 5. Vernagallo; 6. Bianco.GARA 2: 1. Crea; 2. Nieli; 3. Di Nisi; 4.

Giambra; 5. Bianco; 6. Vernagallo.MX2GARA 1: 1. Cusumano; 2. Bombaci; 3.

Bonifacio; 4. Alessandro; 5. Carrubba; 6. Renna Croce.

GARA 2: 1. Cusumano; 2. Bombaci; 3. Bonifacio; 4. Alessandro; 5. Carrubba; 6. Renna Croce.

JUNIORGARA 1: 1. Di Pasquale; 2. Andronico; 3.

Grippi; 4. Vinciguerra; 5. Reale; 6. Lembo; 7. Bianco; 8. Maiorani.

GARA 2: 1. Reale; 2. Grippi; 3. Di Pa-squale; 4. Andronico; 5. Lembo; 6. Maiora-ni; 7. Bianco; 8. Vinciguerra.

SENIORGARA 1: 1. Di Nardo; 2. Giummo; 3. Ca-

labrese; 4. Scala; 5. Lo Porto.GARA 2: 1. Di Nardo; 2. Scala; 3. Gium-

mo; 4. Porto; 5. Calabrese.CADETTIGARA 1: 1. Oteri; 2. Matranga; 3. Mafod-

da.GARA 2: 1. Oteri; 2. Matranga; 3. Mafod-

da.DEBUTTANTIGARA 1: 1. Giarrizzo; 2. Martello; 3. Bot-

taro; 4. Febbo; 5. Crea.GARA 2: 1. Giarrizzo; 2. Faso; 3. Martel-

lo; 4. Bottaro; 5. Febbo.

Trentino Alto AdigeStoro (TN) 6 giugno

Campionato cross, quarta prova – Or-ganizzatore: M.C. Storo – Meteo: sere-no

ClassificheMX1: 1. Franzoi (Yamaha); 2. Kinkelin

(Kawasaki); 3. Miori (Honda); 4. Libera (Su-zuki); 5. Ruoso (Yamaha); 6. Cipriani (Hon-da); 7. Corradi (Yamaha); 8. Caccagni (Hon-da); 9. Ghezzi (Yamaha); 10. Andreolli (Ya-maha); 11. Brusinelli (Yamaha); 12. Pedrol-li (Yamaha); 13. Rosales (Suzuki); 14. Cava-gna (Yamaha); 15. Perkmann (Honda); 16. Mattiuzzo (Honda); 17. Belleri (Tm); 18. Ba-cher (Yamaha); 19. Francesconi (Yamaha); 20. Dorfmann (Kawasaki); 21. Merz (Yama-ha); 22. Girardi (Honda); 23. Bortolotti (Su-zuki); 24. Asinari (Suzuki); 25. Platter (Ka-wasaki); 26. Pfattner (Kawasaki); 27. Vigori (Honda); 28. Pichler (Suzuki); 29. Chini (Su-zuki); 30. Delueg (Honda).

MX2: 1. Borz (Yamaha); 2. Odorizzi (Hu-sqvarna); 3. Ciola (Yamaha); 4. Reichegger (Yamaha); 5. Roilo (Yamaha); 6. Decarli (Honda); 7. Gasser (Honda); 8. Arnoldo (Ya-maha); 9. Winding (Honda); 10. Zambanini (Honda); 11. Bacher (Yamaha); 12. Delladio (Yamaha); 13. Zeni (Yamaha); 14. Borz V. (Yamaha); 15. Ramoser (Yamaha); 16. Sten-ghel (Honda); 17. Girardi (Yamaha); 18. Cur-ti (Yamaha); 20. Corraini (Honda); 21. Schie-fer (Suzuki); 22. Osler (Honda); 23. Lantsch-ner (Kawasaki); 24. Valeri (Honda); 25. Emer (Honda); 26. Giuliani (Yamaha); 27. Sanin (Honda); 28. Zeni (Yamaha); 29. Maf-fei (Honda); 30. Chemolli (Yamaha).

MINICROSSDEBUTTANTI: 1. Brusinelli (Polini); 2.

Mair (Kawasaki); 3. Ferrari (Kawasaki); 4. Dal Bosco (KTM); 5. Stolzlechner (KTM); 6. Faccenda (KTM); 7. Banali (KTM); 8. Ratscil-ler (KTM); 9. Carbonari (Kawasaki); 10. Palla (Met); 11. Filippi (Kawasaki).

CADETTI: 1. Ceola (KTM); 2. Busca (KTM); 3. Stolzlechner (KTM); 4. Innocenti (KTM); 5. Maier (Kawasaki).

JUNIOR: 1. Gabrielli (KTM); 2. France-schi (KTM); 3. Girardi (Suzuki); 4. Peer (KTM); 5. Borz (Yamaha); 6. Bertotti (KTM); 7. Bergamo (Honda); 8. Faccenda (KTM); 9. Franzinelli (Suzuki); 10. Campostrini (KTM);

Friuli Venezia GiuliaGradisca d’Isonzo (GO) 13 giugno

Campionato enduro Friuli Venezia Giulia, seconda prova – Organizzatore: M.C. Isontino – Direttore di gara: Franco Zotti – Meteo: sereno

ClassificheEXPERT: 1. Matteo Zoppas (KTM).CADETTI 50: 1. Davide Battaino (Fantic);

2. Oliana (Fantic); 3. Collovigh (Beta); 4. Bre-gant (HM); 5. Carlet (KTM); 6. Tomasini J. (Beta).

CADETTI 125: 1. Riccardo Pezzetta (Hu-sqvarna); 2. Buiatti F. (TM); 3. Folledore (Hu-sqvarna); 4. Buiatti Riccardo (TM); 5. Vendra-metto (KTM); 6. Tondolo (KTM).

JS1: 1. Marco Luvisetto (KTM); 2. Fachin M. (TM); 3. Valentinuzzi (Suzuki); 4. Di Sopra (Kawasaki); 5. Fabbro D. (KTM); 6. Salvi (Hon-da); 7. Pramparo C. (KTM); 8. Di Giusto (Hu-sqvarna); 9. Orioli (KTM); 10. Prisco (KTM); 11. Nimis (KTM); 12. Novello S. (Honda); 13. Copetti (Husqvarna); 14. Ziber (Yamaha); 15. Ramani (Husqvarna).

JS2: 1. Emanuele Lupato (KTM); 2. Della Pietra (KTM); 3. Martinis (TM); 4. Taviano (Suzuki); 5. Bonato D. (KTM); 6. Sant D. (Su-zuki); 7. Casasola (Suzuki); 8. Mingotti (KTM); 9. Clemente (Honda); 10. Rossetto P. (Hu-sqvarna); 11. Rossetto L. (Honda); 12. Monai (KTM); 13. Agosto (Honda); 14. Rizzi (KTM); 15. Faini (Beta).

JS3: 1. Andrea Cescon (Husqvarna); 2. Brunetta (KTM); 3. Temporin (KTM); 4. Rinal-di M. (Beta); 5. Cattarossi (KTM); 6. Marassi L. (KTM); 7. Bensi (KTM); 8. Osso (TM).

M1: 1. Gabriele Varutti (Honda); 2. Centis A. (Honda); 3. Zorzettig M. (Honda); 4. Pasto-rutti (KTM); 5. Ladovan (KTM); 6. Barbieri M. (KTM); 7. Marconi (Yamaha); 8. Carli (Yama-ha); 9. Toniut (Honda); 10. Dapit (Husqvarna); 11. Piasentin (Yamaha); 12. Tassan (Suzuki); 13. Virginio (Suzuki); 14. Battel (KTM); 15. Cantarutti (Honda); 16. Forte (TM); 17. Ca-staldo (Husqvarna); 18. Minervini (Suzuki); 19. Peressini (KTM); 20. Molinaro S. (Hu-sqvarna).

M2: 1. Marco Bucovaz (Honda); 2. Bosca-rol (KTM); 3. Danelon (Yamaha); 4. Zampa-rutti (Yamaha); 5. Mellina (Yamaha); 6. Dal Bello F. (KTM); 7. Crivellari (Honda); 8. Ra-dovcich (KTM); 9. De Anna (KTM); 10. Plozzer (TM); 11. Colladon (Honda); 12. Zamboni (Su-zuki); 13. Novello A. (KTM); 14. Urli (KTM); 15. Dal Bello D. (KTM); 16. Rugora (Husqvar-na); 17. Lenisa (KTM); 18. Perla (KTM); 19. Urbano (Suzuki); 20. Allegranzi (KTM); 21. Tiziani (KTM); 22. Paravano (Honda).

M3: 1. Arturo De Monte (TM); 2. Grion (Husqvarna); 3. Masat (KTM); 4. Zamarian (KTM); 5. Zaccheo (KTM); 6. Leonardi (KTM); 7. Rinaldi G. (Gas Gas); 8. Dario (Gas Gas); 9. Brumat F. (KTM); 10. Brumat M. (KTM); 11. Busatta (KTM); 12. Lavagnoli (KTM); 13. Sta-bile (KTM); 14. Manfè (KTM).

VETERAN: 1. Mario Massarotti (Honda); 2. Cuzzit (Gas Gas); 3. Driussi A. (KTM); 4. Gra-mola (Beta); 5. Bonato R. (KTM); 6. Purinan (KTM); 7. Ortis (Yamaha); 8. Dal Pos (Fantic); 9. Zanardo (Honda); 10. Francescut (KTM); 11. Klaniscek P. (Honda); 12. Macorig (KTM); 13. Gelassi (Yamaha); 14. Grusovin (Gas Gas); 15. Dapelo (KTM); 16. Carlon (Yamaha).

SUPER VETERAN: 1. Roberto Marassi (KTM); 2. Plesnicar (Yamaha); 3. Morelli (Honda); 4. Di Bernardo (KTM); 5. Gennaro (KTM); 6. Pasian (KTM); 7. Cattaruzza (Yama-ha); 8. Busolini (KTM); 9. Lunder (Husqvar-na); 10. Valent (KTM); 11. Zanetti Z. (KTM).

11. Clementi (Suzuki); 12. Polato (KTM); 13. Caproni (Honda); 14. Vadalà (Honda); 15. Pichler (Honda); 16. Bernardi (KTM); 17. Stimpfl.

SENIOR: 1. Clementi (Suzuki); 2. Gottar-di (KTM); 3. Festi (KTM); 4. Tononi (Honda); 5. Ferrari (Kawasaki); 6. Banali (KTM); 7. Pintarelli (Suzuki); 8. Bertoldi (KTM); 9. Moresco (Suzuki); 10. Pichler (Yamaha); 11. Farina (Kawasaki); 12. Falser (Suzuki); 13. Vaja (Honda); 14. Tavernini (Honda); 15. Stuppner (Kawasaki).

DA SINISTRA: RICCARDO PEZZETTA (55), DAVIDE BATTAINO (11) E ARTURO DE MONTE (19).

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di Riccardo PiergentiliAnteprima Ducati maxi cruiser

FINO a pochi mesi fa Ducati gio-cava sulla difensiva, evolvendo i suoi prodotti supersportivi per

difendersi dagli attacchi sferrati dalla concorrenza europea e giapponese. Ultimamente, però, la strategia dell’azienda bolognese è cambiata. La miglior difesa sembra diventata l’at-tacco e così quest’anno è arrivata la Multistrada 1200/S, che vuole essere un’alternativa sportiva, più che una competitor diretta, della BMW R 1200 GS ed il prossimo anno vedremo addi-rittura una maxi cruiser che farà con-correnza alla Yamaha VMAX! Insom-ma, il progetto espansionistico di Bor-go Panigale prosegue.

La vera domanda però è: perché fa-re certe scelte in un momento così difficile del mercato? La risposta è più semplice di quanto si possa immagi-nare. Il settore delle supersportive, quello su cui Ducati ha sempre punta-to, si sta fortemente ridimensionando, e se il trend dei prossimi anni conti-nuerà ad essere negativo, bisognerà avere anche altri modelli di successo

La La culturistaculturistaUna “muscle bike” che monta un V2 derivato da quello della 1198. Sarà presentata al Salone di Milano

]

CI SIAMO QUASI

IL PROTOTIPO

DELLA NUOVA DUCATI

È IN AVANZATO STADIO

DI SVILUPPO.

MECCANICAMENTE,

LA MOTO È PRONTA

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Anteprima Ducati maxi cruiser

per evitare il collasso. Ducati, quindi, con-tinuerà a sviluppare le moto supersporti-ve, però, allo stesso tempo, inizierà ad esplorare settori fino ad ora a lei scono-sciuti.

Il vero miracolo è che, sia la Multistrada 1200/S, che la nuova maxi cruiser, sono modelli inediti, ma sviluppati utilizzando i componenti ed il know how disponibili in azienda. Niente investimenti folli, dunque, in questo momento vietati anche ai colos-si giapponesi. Lavorare senza avere bud-get faraonici, però, non significa fare un cattivo lavoro. Ducati lo ha già dimostrato con la Multistrada 1200/S (una moto ben fatta, dall’indole sportiva, divertente da guidare ed adatta anche al turismo a corto e medio raggio). La nuova maxi cruiser sembra un’altra, positiva, sorpresa.

Per ora la moto in versione definitiva non c’è (molto probabilmente verrà svela-ta al prossimo Salone di Milano), però sia-mo in grado di mostrarvi numerose foto del prototipo, caratterizzato da un design imponente, ma allo stesso tempo equili-brato. Una vera muscle bike, esagerata in tutto e per tutto, esclusa la cilindrata, ele-vata, ma inferiore rispetto a quelle delle sue competitor, ovvero la Yamaha VMAX e la Triumph Rocket III.

La nuova maxi cruiser Ducati sarà infat-ti equipaggiata con l’immortale bicilindrico a L di derivazione sportiva, ovvero il pro-pulsore della 1198. Il motore in questione dovrebbe essere il testastretta 11° (oppor-tunamente modificato per essere montato su una moto così particolare), già utilizza-to sulla Multistrada 1200/S e caratterizza-ta da un incrocio meno estremo, scelta che ha causato una riduzione del picco di potenza massima, incrementando però il tiro ai regimi medio-bassi e rendendo l’erogazione più fluida.

L’impianto di scarico è stato completa-mente riprogettato. Sul lato destro della moto sono ben visibili i giganteschi collet-tori, che convergono in un corto monosi-lenziatore a doppia uscita, che lascia in vista l’inedito cerchio posteriore, nel quale è montato un pneumatico Pirelli di oltre 200 millimetri di larghezza, appositamen-te sviluppato per questa moto.

Naturalmente non mancheranno le nu-merose diavolerie elettroniche che Ducati ha fatto recentemente debuttare sulla Multistrada 1200/S. È quindi lecito aspet-tarsi l’acceleratore ride by wire, il control-lo di trazione e l’ABS (abbinato ad un im-pianto di derivazione racing e caratterizza-

UN GROSSO FARO ANTERIORE MONSTER STYLE, DUE

to da pinze e pompe freno radiali), sistemi in questo caso sviluppati non per miglio-rare i tempi sul giro in pista, ma per au-mentare la sicurezza su strada.

LA CICLISTICA della maxi cruiser di Borgo Panigale è stata interamente ripro-gettata. Certo, lo schema non è inedito, però, considerando che questo tipo di mo-to non nascono per ottenere tempi record in circuito e devono essere più stabili che maneggevoli, l’ingombro longitudinale del bicilindrico a L non ha rappresentato un limite (come su una sportiva, dove per contenere l’interasse bisogna per forza ridurre la lunghezza del forcellone).

Non conosciamo la misura esatta dell’interasse, però a giudicare dalle foto sembra tutt’altro che contenuto, perché il bellissimo forcellone monobraccio è dav-vero lunghissimo! Da notare che la ruota anteriore è montata in posizione piuttosto

arretrata, molto vicina alla testata del ci-lindro inferiore. Dato che lo spazio era davvero poco, al posto del classico radia-tore dell’acqua frontale, ce ne sono due, uno su ogni lato. Le ventole di raffredda-mento ci sono, ma non si vedono: si trova-no, infatti, all’interno sopra il motore.

Il telaio è una struttura mista, composta da un traliccio in tubi d’acciaio collegato a piastre in alluminio, che sembra fungano anche da telaietto reggisella. La sospen-sione posteriore non è montata in vista, mentre la forcella ha steli di generose di-mensioni (almeno 50 mm Ø). Il codino è molto corto, ha un aspetto minimalista ed ospita due gruppi ottici, che probabilmen-te sono a LED.

Attualmente il porta targa è collegato al forcellone monobraccio (e non al codino) tramite una lunga staffa. Non si sa, però, se questa sarà la soluzione utilizzata sul modello di produzione.

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GRUPPI OTTICI POSTERIORI E UN “GOMMONE” DA MOTOGP. PER INIZIARE...L’IMPIANTO DI SCARICO DEL BICILINDRICO DUCATI (SOPRA A SINISTRA) È BEN VISIBILE SUL LATO DESTRO DEL VEICOLO: I COLLETTORI HANNO UN NOTEVOLE DIAMETRO ED IL SILENZIATORE SDOPPIATO MOLTO CORTO LASCIA IN VISTA IL CERCHIO POSTERIORE, DAL DISEGNO INEDITO.IL PORTA TARGA È COLLEGATO AL LUNGO FORCELLONE MONOBRACCIO (A SINISTRA).CI SONO DUE RADIATORI DELL’ACQUA, MONTATI LATERALMENTE: LE VENTOLE DI RAFFREDDAMENTO SONO ALL’INTERNO DEL TELAIO.

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di Dario BallardiniProva novità Piaggio Beverly 300ie

Best seller

Dieci anni di successi, 270.000 esemplari venduti in 33 Paesi diversi. Ora arriva la terza versione, tutta nuova. E alza l’asticella

MILANO - Beverly Hills è una località da oltre 35.000 abitanti ma è pres-soché impossibile raggiungerla con

i mezzi pubblici: gli autobus non si fermano e la metropolitana non c’è, la zona è elegan-te ma molto esclusiva.

L’altro Beverly, quello con le ruote, è qua-si il contrario: elegante anch’esso ma de-mocratico, alla portata di tutti. E se ha quel nome è perché sa di sole, di strade larghe e vetrine luccicanti. Un biglietto da visita che vale dieci anni di successi attraverso tre versioni differenti. L’ultima, quella appena arrivata, riprende in maniera spiccata le forme del modello precedente quasi a sug-gerire che si tratti di un restyling. Neanche per sogno: è tutto nuovo, si vede e si sente. Più aggraziato e più moderno nella linea, più guidabile e più comodo, con un motore dalle spalle larghe.

È tutto “più”, è rimasta l’impronta del mo-dello che varie volte è stato in vetta alle classifiche di vendita ma l’asticella si è alza-ta di un gradino, per qualche aspetto anche di due. Lo si percepisce un po’ dalle finiture che sono leggermente più curate di prima, parecchio dalla dotazione più ricca, molto dalla sostanza. Perché è proprio un bel la-voro quello che è stato fatto partendo dall’impronta del glorioso Beverly: quello nuovo mantiene un avantreno piuttosto ca-ricato e per questo non ha un comporta-mento da schizzetto nello stretto, ma è mol-to più equlibrato. Anche nel traffico serrato si muove in maniera armoniosa, l’incedere è sicuro, dà tranquillità; e la maneggevolez-za resta comunque soddisfacente, con il favore di un manubrio largo e una diversa posizione di guida che porta ad essere se-duti leggermente più in alto e per questo permette di spingere meglio con i piedi sul-la pedana. È vero che nelle soste si arriva a terra di misura ma il vantaggio in termini di

guida e di agilità vale il sacrificio; anche perché il mezzo è davvero equilibrato e non c’è un gran bisogno di sgambettare nelle manovre.

La sella è una poltrona, un gradino sopra la media: larga nella zona di appoggio e stretta nella confluenza delle gambe, la consistenza dell’imbottitura è perfetta. Ro-ba da chilometri, tanto più che il nuovo as-setto del triangolo manubrio/sella/pedana è molto confortevole. Anche la protezione non è male, soprattutto con il parabrezza che è un optional ma di quelli irrinunciabili, soprattutto se si vuole fare della strada.

UNO SCOOTER però si sceglie soprattutto pensando alla città e qui di vantaggi il Be-verly ne offre parecchi: sotto la sella ad apertura elettrica ci stanno due caschi full jet perché la ruota anteriore è di 16” ma la posteriore è di 14” e lascia spazio sufficien-te per un vano profondo, gli attrezzi hanno uno scomparto dedicato e non volano qua e là, ci sono la luce di cortesia e il coprisella estraibile per la pioggia; il telaio a doppia culla sovrapposta è rigido ma non troppo alto per cui non disturba granché la salita e permette di caricare una borsa, da appen-dere al gancio a scomparsa; in più nel con-troscudo c’è un cassetto di buona capienza che si apre premendo la serratura di contat-to e dà accesso alla presa 12 V, ci sono pe-dane del passeggero estraibili e due caval-letti, quello centrale leggero da azionare, e poi faro alogeno a doppia parabola e luci di posizione ai lati, a led.

La nuova ciclistica ha un interasse mag-giore rispetto alla versione precedente, 1.535 mm contro 1.470, e spicca per il com-portamento pulito, lineare: bisogna spinge-re un pochino sul manubrio ma il Beverly ricambia con una appagante sensazione di solidità, è stabile anche quando le condizio-

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CRUSCOTTO DAL DISEGNO MODERNO E PIACEVOLE, VANO CON IL POSTO PER DUE CASCHI NONOSTANTE LE RUOTE ALTE, GRUPPI OTTICI A FILO CON LA CARROZZERIA: NEL PROGETTARE IL NUOVO BEVERLY È STATA POSTA MOLTA CURA NEI DETTAGLI.

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Prova novità Piaggio Beverly 300ie

IDENTIKIT

MOTOREMonocilindrico orizzontale, quattro tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata 278,3 cm3. Alesaggio e corsa 75 x 63 mm. Di-stribuzione monoalbero a camme in testa a quattro valvole. Alimentazione a iniezio-ne elettronica. Lubrificazione forzata a carter umido con pompa trocoidale. Av-viamento elettrico a ruota libera in bagno d’olio.

TRASMISSIONEPrimaria a cinghia trapezoidale con varia-tore continuo automatico a pulegge mobi-li, riduzione finale a ingranaggi. Frizione centrifuga automatica.

CICLISTICATelaio a doppia culla sovrapposta in tubi di acciaio. Sospensioni: anteriore forcella teleidraulica con steli 35 mm Ø, corsa 90 mm, posteriore gruppo motore/trasmis-sione oscillante con braccio ausiliario e due ammortizzatori idraulici a doppio ef-fetto regolabili nel precarico, corsa ruota 81 mm. Freni: anteriore un disco semi flottante 300 mm Ø con pinza a 2 piston-cini; posteriore un disco 240 mm Ø con pinza a due pistoncini. Pneumatici: ante-riore 110/70-16”, posteriore 140/70-14”.

DIMENSIONIInterasse 1.535 mm, lunghezza 2.150 mm, larghezza 780 mm, altezza sella 790 mm. Capacità serbatoio carburante 12,5 litri. Peso a secco 165 kg.

ni della strada non sono convin-centi. Non nasce per le pieghe ma se ci scappano non si tira indietro. Il resto lo fanno le so-spensioni, uno dei punti sui quali il pro-gresso è più evidente. Bene la forcella e pu-re la coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico che assorbono bene anche il pavé, decisamente meglio delle unità precedenti: non ondeggiano e non beccheggiano tra le curve, ma non sono rigide.

Anche sui freni è stato fatto un progresso della medesima portata. Il disco anteriore è il più grosso della sua categoria, 300 mm Ø semi-flottante con pinza a doppio pistoncino, ed il cambiamento è valso la pena perché è ai massimi livelli - da scooter - per potenza e modulabilità. Va molto bene anche il po-steriore, 240 mm Ø e pinza a doppio piston-cino: se non colpisce altrettanto... è solo perché il paragone è molto impegnativo.

IN UNO scooter rifatto da cima a fondo è ovvio che sia stato ridisegnato anche il cru-scotto: tre quadranti circolari e un disegno piacevole, al centro uno schermo LCD e at-torno una cornice argento che gli dà impor-tanza. Ben leggibile e con un paio di funzioni in più rispetto a prima, ma semplici da sele-zionare con il pulsante al manubrio.

Ultimo il motore, ma solo perché non è una novità assoluta: si tratta del monocilin-drico 300 (in realtà 278 cm3) che equipaggia numerosi modelli del Gruppo Piaggio, e non solo. Quattro valvole, raffreddamento a liqui-do e iniezione elettronica, garantisce presta-zioni brillanti e un bel tiro che va di pari pas-so con un’erogazione molto pulita, senza strappi anche quando si riapre il gas a bassa velocità. Ha 22,5 cavalli, solo mezzo in più del vecchio 250, ma ce n’è più che a suffi-cienza per un temperamento brillante in città e fuori, anche in autostrada, con il van-

taggio di un carattere ancora più trattabile e di un minore stress meccanico perché le prestazioni vengono erogato a un regime più basso di 500 giri.

C’è anche la versione di 125 cm3, per la quale vengono dichiarati 15 CV. È l’ultima edizione del quattro valvole da un ottavo di litro, quella con l’iniezione elettronica e la pompa di raffreddamento che non è più mossa direttamente dal motore ma è elettri-ca, per non sottrarre cavalli e contenere i consumi, ridotti del 20%. Il che non è mai spiacevole.

Costano 4.290 euro f.c. e 4.100 euro f.c. i due Beverly 300 e 125, sono rispettivamente 150 e 160 euro in più delle precedenti versio-ni Tourer. Non è un grosso aumento. E il gioco vale abbondantemente la candela.

CI PIACE

Sospensioni

Frenata

Motore vigoroso

NON CI PIACE

Sella altaTunnel

Il parabrezza non è di serie

IN POCHE PAROLE

IL BEVERLY È DISPONIBILE

IN CINQUE COLORAZIONI:

OLTRE A QUESTA, BRONZO, CI SONO

BIANCO PERLA, BLU, NERO E ROSSO.

Ogni mese, MX ti porta sui circuiti, le dune e i salti più entusiasmanti. Chi ama il motocross, il freestyle, l’enduro, e le altre specialità off-road, troverà pane per i suoi denti e fango per la sua moto. E ancora le ultime novità, approfondimenti, inchieste esclusive, immagini spettacola-ri e le prove dei nuovi modelli, messi sotto torchio dalla nostra redazione di superappassionati.

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iappone

UNA BELLA NOTIZIA E UNA BRUTTADue ruote ecologiche, Yamaha fa progressi nel diporto. Ma non studia quelle “da divertimento”

OGG , mercoledì mattina 14 luglio, a Tokyo, tutta la stampa è riunita per scoprire il nuovo EC-03 a motorizzazione elettrica, ma soprattutto per ascoltare il presidente e CEO Hiroyuki Yanagi annunciare la strategia a medio termine di Yamaha Motor Company, Ltd.

Il costruttore giapponese presenta i propri passi per assicurarsi il raggiungimento degli obiettivi stabiliti da qui al 2020: l’investimento di 6,2 miliardi di yen (quasi 55 milioni di euro) nel settore R&D tra il 2010 e il 2012 allo scopo di proporre moto con prezzo accessibile per i Paesi emergenti, moto per i Paesi della zona cosiddetta ASEAN (Filippine, Indonesia, Malesia, Singapore e Thailandia), una nuova generazione di “environmentally friendly engines“ (cioè motori a bassissime emissioni inquinanti) e sviluppare lo “smart power“, prevedere la produzione di un maggiore numero di modelli, più intelligenti, per un più vasto numero di utilizzi.

Secondo Yamaha, nel 2030 la domanda di energia sarà 1,5 volte maggiore rispetto a quanto è stata nel 2006.

Questo aumento nelle emissioni di CO2 e altri problemi ambientali portano i governi ad adottare nuove misure come l’inasprimento delle normative e favorire i veicoli più ecologici, mentre alcuni esperti ripensano i centri urbani, più compatti o, al contrario, più decentralizzati. Yamaha è convinta che nel futuro che va delineandosi i veicoli elettrici avranno un ruolo determinante grazie all’adattamento delle infrastrutture che permettono la ricarica delle batterie. E Hiroyuki Yanagi afferma: se da un lato le auto continueranno a mantenere il loro vantaggio negli impieghi sulle lunghe distanze, le due ruote elettriche sono la soluzione per le piccole percorrenze grazie alle loro qualità: basso consumo di energia, prezzi più abbordabili e risparmio di spazio, doti che consentiranno loro di guadagnarsi, in futuro, un ruolo più importante nel trasporto.

SECONDO uno studio della JAMA (Japan Motorcycle Association), nel 2009 l’80% dei proprietari di scooter inferiori a 50 cm3 ha percorso meno di 300 chilometri al mese, con una media giornaliera compresa tra 5 e 15 chilometri. Secondo il costruttore, i modelli elettrici che permettono di coprire distanze analoghe a quelle dei 50 cm3 a benzina «piano piano li sostituiranno».

L’EC-03, che da oggi è possibile prenotare presso i concessionari giapponesi con consegna prevista per il prossimo autunno, ha proprio questo obiettivo, così come pure quello di attirare persone che vogliono un mezzo a due ruote, ma non vogliono recarsi in una stazione di servizio. Yamaha, che si è già costruita una grande esperienza nel campo dei veicoli elettrici a partire dal 1991 (il prototipo Frog venne presentato in quell’anno), conta proprio su questo per assicurarsi un posto al sole nonostante la valanga di nuovi marchi e l’entrata nel mercato del suo più grande rivale, la Honda con la EV-néo. L’EC-03, con i suoi 43 chilometri di autonomia, è venduto a 252.000 yen (2.230 euro) tasse incluse ed ha l’obiettivo di convincere almeno 1.000 clienti giapponesi al mese. La sua carriera proseguirà poi in direzione Taiwan e quindi verso l’Europa nel 2011.

E per quanto riguarda i motociclisti che aspettano un motore ecologico più potente, equivalente alle “vere” moto a benzina di oggi? È proprio questa la nuova cattiva notizia del giorno: da qui al 2020 niente sembra debba muoversi a Iwata.

HIROYUKI YANAGI, PRESIDENTE E CEO DI YAMAHA MOTOR COMPANY, HA PRESENTATO LO SCOOTER ELETTRICO EC-03 E I PIANI DELLA CASA DI IWATA NEL SETTORE DELLA MOTORIZZAZIONE ECOLOGICA.

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AttualitàA cura di Dario Ballardini

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LE DERBI IN LUGLIO COSTANO MENOPromozioni Derbi per il mese di luglio: sconto di 360 euro su tutta la gamma moto, cioè le GPR, le Senda enduro e motard, le Mulhacén e le Terra, nelle cilindrate 50 e 125.

“GUIDO CON PRUDENZA” CONTROLLI A TAPPETOHa preso il via la settima edizione di “Guido con prudenza”, progetto promosso dalla Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale e dalla Polizia Stradale per contrastare le stragi del sabato sera: si basa su sensibilizzazione e incremento dei controlli, che nel 2009, nei 6 week end di “Guido con prudenza”, ha portato al ritiro di 526 patenti per alcool e droghe. L’iniziativa avrà luogo nei week end dal 16 luglio al 14 agosto, presso la riviera romagnola, il litorale romano, la Versilia e il litorale barese. L’incidentalità è la prima causa di morte tra i giovani e il 30% è dovuto ad alcool e droghe.

UNA MULTISTRADA IN PALIO CON LE GENERALIUna Ducati Multistrada 1200T, 10 caschi integrali autografati da Casey Stoner, 3 ingressi VIP e 27 biglietti di tribuna per il GP San marino del 5 settembre: sono i premi del concorso online “Mettici la testa”, lanciato da Assicurazioni Generali, Banca Generali e Genertel. Per partecipare bisogna collegarsi a www.metticilatesta.com , inserire i propri dati e rispondere ad alcune domande sulla sicurezza stradale. I vincitori in tre estrazioni: 20 agosto, 20 novembre e 20 gennaio 2011.

APRILIA E MOTO GUZZICON GLI INCENTIVISuper promozioni per Aprilia e Moto Guzzi, per tutto il mese di luglio: 1.000 euro e finanziamento per una Dorsoduro o una Shiver nelle varie versioni, scarico e finanziamento per una Dorsoduro Factory, kit accessori da 4.000 euro per una RSV4 On Track, 350 per le moto di 50 cm3. Prezzi promozionali per Guzzi Griso 1200 8V (9.990 euro) e SE (10.590 euro), sconto di 750 euro e finanziamento per V7 Classic e Nevada Anniversario, kit passeggero per la V7 Café e valige laterali per la Nevada.

SOTTO IL SEGNODI TAMBURINI Brutale T1 Stealth

TAMBURINI Corse è un no-me che riporta immediata-mente al geniale papà della MV F4, della MV Brutale e di nu-merosi altri progetti di succes-so; dietro però non c’è lui, Mas-simo, vincolato da un accordo firmato quando lasciò la MV, che prevedeva tre anni di inatti-vità. Il riferimento è il figlio Andrea, il quale ha avviato una azienda che produce parti spe-ciali di qualità elevatissima. Questo è il kit T1 Stealth, una trasformazione estetica per tutte le MV Brutale fino al mo-dello 2009, con parti realizzate in fibra di carbonio ed aerogra-fate a mano:

È composto da codino mono-posto completo di tampone po-steriore, fianchetti sottosella e serbatoio, fianchetti airbox, puntale anteriore, sella in al-cantara traforata e pelle; è prevista inoltre anche l’esten-sione della grafica sul serbato-io benzina e sul parafango an-teriore.

QUELLA CON IL KIT TAMBURINI CORSE È UNA VERSIONE ESCLUSIVA DELLA MV BRUTALE: TUTTI I PEZZI SI POSSONO MONTARE SENZA MODIFICHE.

Tutti i particolari sono inter-cambiabili con gli originali, per cui è possibile anche montarne solo alcuni, a piacimento.

La Tamburini Corse srl ha sede a San Marino, via Guardia Di Rocca, 13 - Galazzano - 47899 Serravalle-RSM, tel. +378-0549-960303, fax +378-0549-960093.

RIDING EXPERIENCE

PROVATE LA SUPER TÉNÉRÉSUPER Ténéré Experience è l’iniziativa di Yamaha Italia che permetterà a numerosi appassionati di provare in prima persona la nuovissima endurona giapponese: la potranno guidare per un test tutti i motociclisti che si presenteranno agli appuntamenti. Questo il calendaio degli eventi (due località per ogni data): 24-25/7 Lago Misurina Falzarego (BL) 31/7 Passo dello Stelvio (SO) Passo del Tonale (BS) 1/8 Passo dello Stelvio (SO) Passo del Tonale (BS) 28-29/8 Montezemolo (CN) Moncenisio (TO) 4-5/9 Passo Giau (BL) San Pellegrino (BL) 11-12/9 Lago di Como (CO) Arona (NO) 18-19/9 Passo del Muraglione Passo della Colla di Casaglia (FI) 25-26/9 Passo della Cisa (PR) Passo del Bracco (GE)

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LML STAR 4TIL GLAMOUR RETRÓ I colori dell’estate

VIAGGI E ALBERGHI

OFFERTE INTERMOTNUOVE agevolazioni per chi vuole visitare Intermot 2010,il Salone di Colonia che si svolgerà dal 6 al 10 ottobre,in Germania. Sul sito del salone, www.intermot-cologne.com ,è possibile acquistare i biglietti online che permettono anchedi viaggiare gratuitamentesui mezzi pubblici, e attraverso il link “Travel service” accedere ai voli low cost. L’aeroportodi Köln/Bonn è a 15 minutidi metropolitana. Attraverso lo stesso link è possibile prenotare l’albergo – oltre 120 quelli convenzionati – e accedere a pacchetti viaggio/pernottamento (volo/auto a nolo/albergo)a prezzi più convenienti di quelli che si avrebbero prenotando singolarmente.

FESTA AL MEETING

SIDI COMPIE CINQUANT’ANNISIDI compie 50 anni tondi tondi e li ha festeggiati nel corso del tradizionale meeting con i distributori di tutto il mondo, compresi quelli più lontani, provenienti da Australia, Canada e Stati Uniti. Alla festa del marchio di calzature sportive fondato da Dino Signori, che tutt’ora è a capo dell’azienda (nella foto, assieme ai figli Daniele e Rosella), hanno partecipato anche tre ospiti d’eccezione come Loris Capirossi, Alvaro Bautista e Stefan Everts.

RETRÓ la linea ma non i colori: la LML ha realizzato due versioni della sua Star 4 tempi con livree glamour che sicuramente non pas-sano inosservate. Questa è la versione lillà, uno dei colori che vanno per la maggiore que-sta estate, l’altro è l’azzurro St. Tropez.

Resta invariata la parte tecnica: scocca in acciaio con funzione di carrozzeria, irrigidita da una struttura in tubi, motore quattro tempi due valvole che funge anche da braccio oscil-lante, cambio a quattro marce con comando a manopola, ruote piccole, di 10”, e freno ante-riore a disco. Due le cilindrate: 125 e 150 cm3, che costano rispettivamente 2.700 e 2.900 euro.

Immatricolazioni 2010 I modelli più venduti del 2010 Ciclomotori 2010

1. Honda 33.707 Honda SH 300 8.976 1. Piaggio 14.164

2. Piaggio 31.726 Piaggio Beverly 300 Tourer 8.551 2. Aprilia 7.059

3. Yamaha 26.870 Yamaha X-Max 250 7.143 3. Kymco 5.199

4. Kymco 21.563 Honda SH 150 6.553 4. Yamaha 4.297

5. BMW 9.824 Yamaha TMax 500 6.141 5. Malaguti 3.864

6. Aprilia 9.286 Honda SH 125 5.743 6. SYM 1.711

7. Suzuki 8.761 Piaggio Liberty 125 RST 4.810 7. Garelli 1.642

8. Kawasaki 7.214 Piaggio Vespa GTS 300 Super 4.480 8. Peugeot 1.574

9. SYM 7.157 Kymco Agility 125 R16 4.253 9. Honda 903

10. Ducati 5.997 Kymco Downtown 300 3.620 10. Gilera 859

altre 32.584 Il più venduto di maggio altri 5.249

Totale 194.689 Honda SH 300 2.131 Totale 46.521

GIUGNO conferma l’andamento negativo delle vendite di motocicli: un po’ per il maltempo e molto per la fine degli incentivi il bilancio del mese segna -33,4% rispetto a giugno 2009, con 39.236 unità vendute. Giù in particolare gli scooter (27.503 pezzi, -34,6%) i cui dati di vendita si confrontano con quelli fortemente influenzati dal robusto incentivo di 500 euro dello scorso anno. Vanno un po’ meglio – ma si può dire meno peggio – le moto, 11.733 unità vendute, -16,7% sul mese, mentre i cinquantini con 13.610 registrazioni sono a -14%. C’è poco da stare allegri: il primo semestre del 2010 si chiude con 194.689 immatricolazioni, oltre 45.000 in meno dello scorso anno, che significa -19%. I guai maggiori per gli scooter che con 32.172 pezzi venduti sono a -22%, le moto sono a -11,9% con 62.517 vendite. Continuano a riscuotere successe le maxi oltre 1.000 cm3 (16.913 immatricolazioni, +11,8%), cannibalizzando però le altre: 600 a -37,7%, 750 a -27,5%. Continuano a tenere enduro stradali (+4,4%), supermotard (+5,4%) e custom (+5,1%), vanno forte le moto da turismo (+25,1%), giù naked (-26,5%) e sportive (-24,5%).

LE DUE RUOTE VANNO GIÙ

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MotolandiaManifestazioni, viaggi e turismo

LA DECIMA edizione del BMW Motorrad Days, organizzata nel primo week end di luglio, ha avuto nei festeggiamenti dei trenta anni della serie GS il motivo di maggio-re interesse con la mostra rievo-cativa con tutti i modelli della serie prodotti e moto speciali, come le protagoniste alle prime edizioni della Parigi-Dakar, ad altri raid africani e a viaggi-avventura un po’ in tutto il mondo. Nella località montana di Garmisch-Partenkir-chen è stato possibile incontrare i tecnici e progettisti che hanno ac-compagnato le GS dalla nascita sino ai giorni d’oggi, piloti degli anni gloriosi delle gare-avventura (come il francese Hubert Auriol e la tedesca Jutta Kleinschmidt), dirigenti di BMW Motorrad, tutti a rendere onore a una moto che ha segnato un capitolo importante della storia del motociclismo e della Casa tedesca. «In un mo-mento difficile i modelli GS hanno

dato a BMW Motorrad una nuova spinta alla crescita, ma anche e soprattutto un futuro - ha tenuto a sottolineare Hendrik von Kuen-heim, direttore generale di Motor-rad- Le GS sono diventate un sim-bolo della libertà su due ruote e oggi rappresentano una parte consistente della nostra gamma». Tra tour guidati, demo ride, scuole guida, spettacoli, esibizioni di stuntman e piloti c’è stato anche il tempo di seguire i mondiali di cal-cio sui maxischermi.

Per quanto riguarda i tre con-corsi il premio per la GS più vec-chia e meglio conservata è andato a Johann Fillebock, proprietario della 431° BMW R80 GS prodotta; quello per la più bella special a Ulrich Beppler; a Heidi Lupko è andato il riconoscimento per la maggior percorrenza: la signora in 13 anni con la sua R 80 ha per-corso 525.177 km sulle strade d’Europa e del Sud America.

TUTTI IN FESTAPER LA GS BMW Motorrad Days

GIOCA, vibra, parla e sostituisce tutte le funzioni del Wiimote originale.Si tratta del Telecomando per Wii 2 in 1 con Wii Motion Plus integrato, proposto da Blue Label Entertainment nella lineadi accessori Pergiocare, a 39,90 euro.Il nuovo controller senza filiper la console di Nintendoè sensibile ad ogni minimo movimento del polso o del braccio in uno spazio tridimensionale, dunque si adatta particolarmenteai giochi sportivi e di guida. È inoltre dotato di sistema di vibrazione e di altoparlante interno. Compatibile con tutti i vecchi accessori Wiimote.

MultimediaIN MOSTRA SINO AL 24 SETTEMBRE

LE MOTO IN DIVISA A PESAROIL REGISTRO Storico Benelli e il Moto Club Pesaro hanno allestito la mostra “Moto in Divisa” con protagoniste oltre 50 moto in allestimento militare dalla Prima Guerra Mondiale ad oggi. L’esposizione, organizzata in collaborazione con “The Green Liners”, offre cinque ambientazioni ed è completata con divise militari delle varie epoche, fotografie e copertine di riviste militari. Moto in Divisa è ospitata nelle Officine Benelli, in via Mameli 22, a Pesaro. Resterà aperta sino al 24 settembre e può essere visitata dal lunedì al venerdì

dalle 17 alle 23, il sabato dalle 17 alle 20. L’ingresso è gratuito. Informazioni: tel. 0721-31508, www.officinebenelli.it, e-mail: [email protected]

IL

Clu“M50PL’cocvd

dalle 17 alle 23 il sabato da

“Esposizione di Moto Militari dalla 1ª Guerra Mondiale ad oggi”

4 SETTEMBRE4 SETTEMBRE

© A. DE ROBERTIS

IN ALTO, LE CINQUE FINALISTE DEL CONCORSO SPECIAL. SOPRA, HEIDI LUPKO, CHE CON LA SUA R80 GS IN 13 ANNIHA PERCORSO BEN 525.177 KM.

INMOTOLE PIÙ BELLE SPECIAL VISTE AL WDW

Astro

SFIDA DUALKTM 690 Enduro R Husqvarna TE 630

SFIDA ROADSTERYamaha VMAXTriumph Rocket III

AGOSTO 2010 Euro 4,00 (ITALY ONLY)

Tutto sulla cruiser che arriva in autunno

7 ENDURO A CAPO NORDBMW R 1200 GS Anniversary Ducati Multistrada 1200 SHonda Varadero ABSKTM 990 AdventureMoto Guzzi Stelvio 1200 NTXTriumph Tiger 1050 SEYamaha Super Ténéré 1200

DucatiSCOOP

LA BMW K 1600 6 CILINDRI

È IN ARRIVO

In edicola dal 10 luglioIn edicola dal 10 luglio

La Ducati di domani La Ducati di domani è solo su è solo su IN MOTOIN MOTO

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donne e

moto

ri LA RICERCA DELLA FELICITÀ

C’ERA un libro e adesso c’è un sito. Uno si chiamava Il primo sorso di birra e altri piccoli piaceri della vita, l’altro si chiama www.1000awesomethings.com (1.000 cose meravigliose). L’au-tore non è lo stesso, ma che importa: quando si è alla ricerca della felicità, chi vuol davvero sapere di chi è stata l’idea? E co-munque, in entrambi i casi l’idea è questa: forse la felicità è semplicemente l’insieme di tanti piccoli momenti felici, che sono più facili da trovare della Felicità con la effe maiuscola, basta accorgersene.

In entrambi i casi, tanto più il momento è piccolo, unico ma allo stesso tempo condivisibile con milioni di altre persone, tan-to più la felicità è vera e profonda. Il primo sorso di birra, come dice il libro: chi può negare che sia quanto di più vicino al nirva-na? O la prima ditata di Nutella direttamente dal barattolo: lo so che ci vuole un amatore, ma anche chi non l’ha mai fatto deve solo provare per credere.

Sul sito, visitato ogni giorno da migliaia di ricercatori di felicità, compare un bellissimo elenco – e prendersi il tempo di leggerlo tutto è davvero una cosa meravigliosa – in cui si va dal conceder-si il venerdì di ferie all’accendere il tagliaerba al primo colpo, dallo scoprire che la persona con cui hai appuntamento è più in ritardo di te al farsi leccare il naso da un cucciolo di cane. Ma siccome la bellezza sta in chi guarda, la vera cosa bella è guar-dare e pensare, e accorgersi di quanti straordinari microscopici momenti di pura magia possano attraversare in punta di piedi le nostre giornate.

Come il riuscire a racimolare ancora un cucchiaio dentro il barattolo di cioccolata che si credeva finito. Oppure sentire alla radio e per caso proprio quella canzone che è la canzone della tua vita. O mettersi un profumo per la prima volta e sentirselo addosso buonissimo per tutto il giorno. O il profumo di legno nuovo che resta attaccato a certi mobili dell’Ikea. O andare all’Ikea quando ancora non c’è nessuno e sdraiarsi su tutti i di-vani ancora pettinati e trovarli tutti comodissimi. O togliere la plastica da un cd appena comprato senza fare troppa fatica. Mettere a posto il portafogli eliminando tutte le carte inutili. Entrare nei jeans dell’anno scorso.

Guardare La carica dei 101 con la Ceci sul divano. La Ceci che sta ferma sul divano per almeno 30 secondi mentre si guarda La carica dei 101. La Vespa rossa che si accende al primo colpo senza distruggere il tendine. Ritrovare nell’armadio il cappotto comprato in saldo e pensare – ancora! – di aver fatto un affare. Tirare fuori i piedi dalle scarpe al cinema quando è tutto buio. Trovare parcheggio davanti alla gelateria. Ritrovare un amico su Facebook e passarci una serata come non ci si divertiva dai tempi del liceo senza mai dire una volta ti ricordi? Ascoltare Eddie Vedder che canta qualunque cosa e guardarsi la pelle d’oca sul braccio.

Scrivere tutte queste cose e pensare che per almeno una c’è una persona che in questo momento pensa cavolo, è vero! E sentire la sua felicità dall’altro capo del mondo, così come fosse una canzone.

Laura Cattaneo

Motolandia

PiemonteSABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO12º Motoraduno nazionale “Gran Paradi-so” a Ceresole Reale (TO) M.C. Ciriè, tel. 0123-346656, 349-6765737, 366-4678294, email [email protected] Motoadvent a Pragelato (TO), adunata motociclistica per tutti i tipi di moto. Info su www.motoadvent.it

LiguriaSABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO2º raduno nazionale Vespa Città di Sar-zana (SP) Vespa Club La Fortezza, tel. 339-3665958, fax 0187-626529, email [email protected]º Vespa raduno delle Valli in Valgra-veglia Vespa Club Valgraveglia, tel. 328-9380563, fax 0185-322120, email [email protected]

DOMENICA 25 LUGLIOMotoparty Paveto a Mignanego (GE) M.C. Vecchio Stampo, tel. 010-9761153, fax 010-9769435, www.mcvecchiostampo.org, email [email protected], [email protected]

LombardiaVENERDÌ 23 LUGLIO7º Giro notturno della Bassa Bresciana M.C. Amici di Trenzano, tel. 030-9977147, email [email protected]

VENERDÌ 23 - DOMENICA 25 LUGLIO4º Motoraduno territoriale al Passo Cro-cedomini Loc. Bazena (BS) aperto a tutti i tipi di moto. Associazione Passo Croce-domini, per info tel. 338-4253507, www.motoradunocrocedomini.it, e-mail [email protected]

VENERDÌ 30 LUGLIO - DOMENICA 1

AGOSTO26° Motoraduno Internazionale “Extra-doganale” a Livigno (SO) M.C. Trela Pass, tel. e fax 0342-997277, 347-6077094, www.livignosport.com/motoclub, email [email protected]

Friuli Venezia GiuliaDOMENICA 25 LUGLIO8º raduno nazionale Vespa Città di Co-droipo (UD) Vespa Club Insetti Scoppiet-tanti, tel. 338-9801745, fax 0432-860256, www.insettiscoppiettanti.it, email [email protected]

VenetoVENERDÌ 23 - DOMENICA 25 LUGLIO16º Motoraduno Struck Helmets a Mon-torso (VI) Villa da Porto. M.C. Struck Hel-mets, tel. 339-3608002, 335-6181161, fax 0444-438497, www.struckhelmets.org, email [email protected]

SABATO 24 LUGLIOMoto Italiane in Festa 25º Anniversario Moto Club Pompone a Pedavena (BL) presso Birreria Pedavena. Pompone Team Italia, tel. e fax 0423-538933, www.pompone.com, email [email protected]

DOMENICA 25 LUGLIO4º raduno interregionale Vespa Città di Oderzo (TV) Vespa Club Andros Oderzo, tel. 333-1158733, fax 0422-710800, www.vespacluboderzo.it, email [email protected]

Emilia RomagnaVENERDÌ 23

SABATO 24

LUGLIO2º Motoromagnola a Maiano Monti di Fu-signano (RA) presso centro sportivo, aper-to a tutti i tipi di moto.

SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIOMotoraduno nazionale “Fiera di San Leo” “Alla ricerca degli Estensi” a Voghenza (FE) Moto Club Estense, tel. 338-4565409, 346-0811256, email [email protected]

DOMENICA 25 LUGLIO1º Motoraduno Memorial Damiano Mo-linari ad Albareto (PR) per info tel. 349-3796840, 349-5734897.

ToscanaVENERDÌ 23 - DOMENICA 25 LUGLIO34º Motoraduno internazionale “Il Palio” a Siena giardini pubblici della Lizza (lato Stadio). M.C. La Balzana Città del Palio, tel. e fax 0577-46729, www.motoclubla-balzana.com, email [email protected] Party Città di Cortona (AR) Bikers & Rock Reu-nion, presso Pineta Sporting Club - Terontola. Pig Group Cortona, tel. 393-8616706, 340-0061064, www.pigpar-tycortona.com, email [email protected]

SABATO 24

DOMENICA 25 LUGLIOMotoincontro 2º Triumph Sprint in alta quota a Mon-teserra (PI) Club Triumph Sprint Italia, tel. 329-3634454, 340-5536547, www.sprint-italia.net, email [email protected]

DOMENICA 25 LUGLIO3º Motogiro “Le Capre di Micciano” a Volterra (PI), ritrovo ore 10:00 sul viale dei Ponti. M.C. Evandro Viti Volterra, tel. 0588-85257, www.motoclubvolterra.com, email [email protected], [email protected]º raduno nazionale “VespaMugello 2010” Barberino del Mugello (FI) Vespa Club Mugello, tel. 347-3327669, fax 055-8417946, www.vespaclubmugello.it, email [email protected]

MarcheVENERDÌ 23 - SABATO 24 LUGLIO10º Motomaiale a Urbisaglia (MC) presso il parco giochi loc. Maestà, aperto a tutti i tipi di moto. M.C. Dell’Urbe, tel. 347-0461765, email [email protected]

SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO2º Motoraduno Porky’s Day a Filottrano (AN) aperto a tutti i tipi di moto, presso campo sportivo. Per info tel. 071-7222284, email [email protected]

Radunifino all’1 agosto

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SABATO 31 LUGLIO

DOMENICA 1 AGOSTO4° Motoraduno nazionale a Tavoleto (PU) M.C. Tavoleto, tel. 0722-629328, 347-3204176, fax 0722-629304, email [email protected]

UmbriaSABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO45º Motoraduno nazionale Città di Nocera Umbra (PG) M.C. Nocera Umbra, tel. e fax 0742-818298, 339-5053090, 338-7391580, 340-7634361, www.mcnoceraumbra.it, email [email protected]

LazioSABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIOMotoraduno nazionale “ Memorial Gil-berto Gianniti” a Castelliri (FR) M.C. Ca-stelliri, tel. 340-0742689, fax 0776-800387, email [email protected]

DOMENICA 25 LUGLIO4º Motoparty Motogrigliata a Stimigliano (RI) Associzione Andrea Sansoni Onlus, tel. 3396786432 - 3356119981, email [email protected]

AbruzzoSABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO27º Motoraduno nazionale “Moto Magna-longa” a Francavilla al Mare (CH) M.C. Ferentum, tel. 329-4857586, 347-0133262, 085-4914014, www.motoclubfrancavilla.it, email [email protected]

CampaniaSABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO3º motoraduno territoriale Città di Mon-tella (AV) a Piano di Verteglia, e raduno quad con Moto OK. M.C. 164, tel. 328-7582373, 347-2607756, www.motoclub164.org, e-mail [email protected] territoriale a Striano (NA) M.C. Evolution Bikers, tel. 393-9264500, 081-8276418, fax 081-8276418, email [email protected]

DOMENICA 25 LUGLIO1° Motoraduno a Cusano Mutri (BN) M.C. Mutria Motor Sport, tel. 348-3650156 320-7131213, 380-4609264, [email protected]

SABATO 31 LUGLIO

DOMENICA 1 AGOSTOMotoraduno nazionale “Memorial Elio Simone” a Scampitella (AV) M.C. Baro-ny Wolves, tel. 349-5872397, 097221992, email [email protected]

PugliaSABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIO6° Roadhouseblues Moto Party a Bitritto (BA) presso il Ranch. Free Bikers Mo-nopoli, tel. 368-73230635, 338-3381133, email [email protected]

DOMENICA 25 LUGLIORaduno interregionale Alfredo Bucci a San Giovanni Rotondo (FG) M.C. Alfredo Bucci, tel. 366-3442344, fax 0882-452376, www.alfredobucci.it, email [email protected]

BasilicataDOMENICA 25 LUGLIORaduno interrgionale a Rivello (PZ) M.C. Bikers Rivello, tel. 333-4704579, fax 0973-40111.

CalabriaSABATO 24 LUGLIO12º motoraduno d’epoca a Sant’Elia di Pentone (CZ) M.C. d’Epoca tel. 333-5449495, www.motoclubdepocacz.com, [email protected]º raduno nazionale “Vespe sotto le stelle” a Castrovillari (CS) Vespa Club Castrum Villarum,, tel. 329-7292605, fax 0981-21703, www.vespaclubcastrovillari.it, email [email protected]

SABATO 24 - DOMENICA 25 LUGLIOMotoraduno nazionale Citta di Cinque-frondi (RC) M.C. Paolo Rossi Cina, tel. 339-3339814, 335-8424862, fax 0966-931581, www.mcpaolorossicina.it, email [email protected]

SABATO 31 LUGLIO - DOMENICA 1

AGOSTO14º Motoraduno nazionale “In Calabria” a Lamezia Terme (CZ) M.C. Nicastro, tel. e fax 0968-442798, fax 0968-442798, email [email protected]

SiciliaDOMENICA 25 LUGLIO1° Mototour re g i o n a l e a Palermo Vespa Club Panormus, tel. e fax 091-6118794, 335-5979708,www.vespaclubpa-n o r m u s . i t , email [email protected]

GIOVEDÌ 29 LUGLIO - DOMENICA 1

AGOSTO34º Motoraduno internazionale “dell’Et-na” a Belpasso (CT) M.C. Belpasso, tel. e fax 095-913131, 339-3253863, www.motoradunoetna.it, email [email protected]

SardegnaDOMENICA 25 LUGLIOMotoraduno regionale a Samatzai (CA) M.C. Is Aramigus Samatzai, tel. 347-7722401, fax 070-910089, email [email protected]

DOMENICA

25 LUGLIOMotoincontro “4º Agljola Kustom” Ri-servato Harley & Custom a San Teo-doro (OT) M.C. San Teodoro, tel. e fax 0784-851008, 333-6139115, www.mo-toclubsanteodoro.it, email [email protected]

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IL MOSTRO NERO DELL’AMAZZONIA

LUCA76 non è d’accordo con me. Luca76 mi ha scritto una mail per comunicarmi che non è maledettissimamente d’accor-do con me. Luca76, in totale contrasto con la mia idea pellegrina sulla “legge dell’ascensore” (MS n.27), afferma che ciò che io vedo nero per lui è invece rosa e che – in sostanza – se a me va di rimpiangere il motociclismo nostalgico e un po’ talebano di quando uno scrambler 350 era quasi il massimo della vita, per fortuna il mondo va sempre avanti e per fortuna le moto cresco-no, mettono su centimetri cubici, s’arricchiscono di contenuti tecnici e diventano sempre più godibili e performanti.

E bravo Luca76, è bello sapere che qualcuno accetta le mie provocazioni, soprattutto che senta il bisogno di comunicarmi la propria diversità di pensiero.

Per chi fosse rimasto indietro, la questione nasce dal “Via col Vento” di un paio di settimane fa, dove, sull’onda emotiva delle notizie circa la nuova 6 cilindri 1600 GT di casa BMW, dichiaravo stupido inseguire moto da viaggio con cubature sempre più esagerate, ben oltre ogni ragionevole necessità. Però, a parte il dettaglio tecnico, molto dubbio, che io possa rimpiangere in qualche modo le deficienze del passato, essendo già così tanto occupato con quelle del presente, Luca76 in fondo ha ragione. Le moto di oggi, rispetto ad appena ieri, sono dei veri bijou. An-che se montassero il 12 cilindri a V dell’Hawker Hurricane, il motore stellare USAF Wasp Major a 28 pistoni e magari una turbina d’aviogetto negli scarichi con la cilindrata del dragamine Agave.

A proposito di strani connubi con cubature esagerate, certifico che certi mostri non sono solo un fenomeno odierno e inoltre proliferano dappertutto. Uno, per esempio, me l’hanno voluto far provare per forza in Brasile. Andò così. Provenivo da Fortaleza alla volta di Recife, con la mia scarna motina, e m’ero fermato in un garage del Pernambuco per una banale manutenzione on the road. Lui, il mostro, era lì nel piazzale, tozzo e nero come il Minotauro. Un raro esemplare della Amazonas Motocicletas Especiales, motorizzato Volkswagen 1600, 4 carburatori, 65 ca-valli, 380 chili, raffreddamento ad aria, cambio a bilanciere 4 marce. Brutto come la fame.

Appena lo degnai di uno sguardo schifato me l’accesero con orgoglio senza voler sentire storie. Un reduce dell’Amazzonia come me non poteva non provarlo. Allora montai timidamente in sella e misi dentro una prima poco convinto. La massa del miti-co boxer Maggiolino trasmetteva la sensazione di cavalcare un prosciutto obeso su due ruote. Poi m’animai a staccare la frizio-ne, morbida come un pilone di calcestruzzo. Il mostro s’avviò con la grazia di un pachiderma malato.

Non so come, ma riuscii a fare l’inversione sullo sterrato del piazzale, premendo giù duro sul manubrio a mo’ di corrida. Raggiunta la strada passai in seconda e credetti di cavalcare una biscia d’acqua figliata da un toro meccanico. Misi anche la terza e feci il vibromassaggio alle budella. Misi la quarta e pregai São João. Velocità massima 140 all’ora. Che non raggiunsi mai. Ci tengo io alla vita.

Giovanni Carlo Nuzzo - [email protected]

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Made inAbbigliamento e accessori

TRA i capi della nuova collezione autunnale spicca la giacca di pelle Miss Enthusiast 3-in-1. Con taglio

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25 LUGLIOMondiale - Gran Premio degli Stati Uni-ti MotoGP a Laguna Seca Laguna Seca Raceway, 1021 Monterey-Salinas High-way, Salinas, CA 93908, USA, tel. (001) 831.242.8201, www.mazdaraceway.com, email [email protected] - www.motogp.comMondiale - Campionato endurance, 8 Ore di Suzuka (Giappone) MFJ (Motorcycle Federation of Japan), tel. +81 3 5565 0935, fax +81 3 5565 0907, email [email protected], [email protected] - Campionato in salita a St. Thomè (Francia) FFM (Fédération Française de Motocyclisme), tel. +33-1-49237700, fax +33-1-47000837, www.ff-moto.org, email [email protected] Alpe Adria classi 125 SP, 125GP, SSP, STSP, 600/1000, SBK a Most (Rep. Ceca) Automotodrom Most, Tvrzova 5, 434 01 Most Czech Republic, tel. +420 476 449 970, +420 737 237 424, fax +420 476 449 973, www.autodrom-most.cz, email [email protected] Coppa FMI nazionale all’autodromo di Franciacorta (BS): Premier, Michelin Po-wer Cup, Trofeo velocità Amatori, Trofeo Italia moto elettriche, National Trophy Marco Papa Autodromo Franciacorta “Daniel Bonara”, località Bargnana, Ca-strezzato (BS), tel. 030-7040677, www.au-todromodifranciacorta.it, email [email protected] Honda HIRP, NSF 100 Junior Trophy e NSF 100 Extreme a Sarno (SA) Circuito Internazionale Napoli, via Sarno-Palma, Sarno (SA), tel. 081-968229, fax 081-967101, www.circuitointernazionale-napoli.com, email [email protected] - www.hondaitalia.comTrofeo Nazionale Scooter Velocità, Trofei SuperScooter Nazionale, ScoterMatic Extreme Italia, SuperScooter Italia, Sco-oterMatic Extreme Sud, SuperScooter Sud, Trofeo GP80, Yamaha R125 Cup Open - Rookie, Malossi Yamaha Tmax Cup a Vallelunga Race Service, tel. 051-727098, 335-6281121, www.raceservice.com, email [email protected] Italian Cup, quinta prova a Viter-bo (anche Trofeo Naz. Maxi Scooter) M.C. Bergamo, tel. 035-4592744, fax 035-4592744, www.motoclub.bergamo.it, email [email protected] - Cir-cuito di Viterbo, Strada Cassia Nord Km. 90+300, Viterbo, tel. 0761-352691, 339-7437087, 340-1168649, www.circuitointer-nazionaleviterbo.it, email [email protected]

Cross25 LUGLIOItaliano - Campionato Minicross, terza fi-nale a Castiglione del Lago (PG) M.C. Tra-simeno G. Capecchi, C.P. 102, Castiglione del Lago (PG), tel. 075-9655651 (pista cross 075-956706), fax 075-9653202, www.mctrasimeno.com, email [email protected] - www.offroadproracing.itTrofeo KTM a Castiglione del Lago (PG) KTM Sportmotorcycle, via Pascoli 6, Gor-le (BG) tel. 035-303100, fax 035-299849, www.ktm.it, www.ktmsportitalia.it, email [email protected] triveneto TopRider a Pietra-murata (TN) M.C. Arco, Casella Postale 20, Arco (TN), tel. e fax 0464-507317, 348-3967942, www.motoclubarco.net, email [email protected] interregionale Memorial Ghidinelli (MX2) - Rota (MX1) e Francesco Manera (Squadre) a Gazzane di Preseglie (BS) M.C. G.S. Galaello, via Galaello 23, Gaz-zane di Preseglie (BS), tel. 0365-860354, 0374-85272, 0365-860337, fax 0374-84197, www.galaello.com, email [email protected]

Supermotard25 LUGLIOItaliano - Campionato Minibike Motard a e Challenge Mobster a Bruino (TO) FX Action, Via Tremaiola 136, Marina di Pie-trasanta (LU) tel. 0584-267095, cell. 338-7830809, fax 0584-267095, www.fxaction.it, email [email protected] - www.mobster-pitbike.comCampionato laziale - Trofeo Città di Lati-na interregionale al Circuito Internazio-nale “il Sagittario” di Latina M.C. Cian-frocca, S.S. 155 Arillette 452, Alatri (FR), tel. 0775-409722, fax 06-91712651, www.cianfroccamoto.it, email [email protected] - Circuito Il Sagittario via Pontina km 81,300, Latina, tel. 0773-258183, 0773-239699, 380-6809836, fax www.pistego-kart.it [email protected] Italia AICS a Varano Tecno Team Supermotard, tel./fax 0141-721111, 329-4705978, www.tecnoteamsupermotard.com, email [email protected] - www.varano.it

Enduro25 LUGLIOItaliano - Campionato Major a Mansuè (TV) M.C. Pradegai, via Roma 16, Mansuè (TV), tel. 347-9030525, fax 0422-801185, email [email protected] marchigiano UISP a Pollen-za (MC) A.M. Treia Motosport, via Moie 23/c, Pollenza (MC), tel. 335-6048496, 335-5370187, fax 0733-843478, www.pistadellemarche.com, email [email protected]

Rally25 - 31 LUGLIOTrans Carpatic Rally, UEM Raid Tout Terrain Trophy a Satu Mare (Romania) Clubul Trans Carpatic, Brasov, 500265 str.Zorilor nr. 5, bl. D5, sc. B, ap. 37, tel. +40 730 219 013, www.clubultranscarpatic.ro, email [email protected]

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Speedway24 LUGLIOCoppa del mondo, Event 1 (semifinale) a Gorzow (Polonia) Stal Gorzow Wielkopol-ski S.A., 66-400 Gorzow Wlkp., [email protected], www.stalgorzow.pl, tel. +48 95 735 62 45, fax +48 95 7356 245.Trofeo FIM Long Track classe 250 a Tal-lington (Gran Bretagna) ACU (Auto-Cycle Union), ACU House - Wood Street, Rugby, Warwickshire Great Britain, tel. +44-1788-566400, fax +44-1788-573585, www.acu.org.uk, email [email protected] FIM Grass Track Youth classe 125 a Tallington (Gran Bretagna) ACU (Auto-Cycle Union), tel. +44-1788-566400, fax +44-1788-573585, www.acu.org.ukEuropeo - Campionato Junior individuale, finale a Gorican (Croazia) HMS (Hrvatski Motociklisticki Savez), Trg Kresimira Cosi-ca 11, Zagreb Croatia, tel. +385-1-3012321, fax +385-1-3012320, www.hms-moto.hr, email [email protected] - Campionato a squadre - in-ternazionali d’Italia a Lonigo (VI) M.C. Lonigo, via S.Marina 25 - Casella Postale 65, Lonigo (VI), tel. 0444-831894, fax 0444-835144, www.motoclublonigo.com, email [email protected]

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