13 aprile - Motosprint 15

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IN REGALO il poster di Loris “300 GP” Capirossi 13/19 APRILE 2010 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1667 2,50 Euro (Italy only) 15 Guerrieri della della notte notte GP QATAR GP QATAR Stoner cade Stoner cade e cambia tutto e cambia tutto La sfida La sfida si accende... si accende... Vince Rossi Vince Rossi Dovi è terzo Dovi è terzo Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf SBK VALENCIA SBK VALENCIA Boccata d’ossigeno Boccata d’ossigeno per Haga e Ducati per Haga e Ducati MX1 MANTOVA MX1 MANTOVA Cairoli formato Cairoli formato Mondiale Mondiale

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MotoGP GP Qatar. Tutto sull’apertura del campionato dai nostri inviati a Doha Moto2 GP Qatar 125 GP Qatar Superbike Mondiale SBK. Terzo round a Valencia, in Spagna Supersport Mondiale a Valencia Superstick Coppa FIM 1000 e Europeo 600 Cross MX1-MX2 Seconda prova del Mondiale in Italia Cross MX3 Seconda prova del Mondiale in Francia Supercross USA Decima prova a Houston, in Texas Enduro Mondiale a Valverde, in Spagna Prova novità Husqvarna TE 630 ed SMS 630

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IN REGALO il poster di Loris “300 GP” Capirossi

13/19 APRILE

2010

Settimanale

Anno XXXIII

Fascicolo 1667

2,50 Euro

(Italy only)

15

Guerrieri delladella nottenotte

GP QATARGP QATAR Stoner cadeStoner cadee cambia tuttoe cambia tuttoLa sfidaLa sfidasi accende...si accende...Vince RossiVince RossiDovi è terzo Dovi è terzo

Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf

SBK VALENCIA SBK VALENCIA Boccata d’ossigenoBoccata d’ossigenoper Haga e Ducatiper Haga e Ducati

MX1 MANTOVAMX1 MANTOVACairoli formatoCairoli formatoMondiale Mondiale

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RSV4 RÈ ARRIVATO IL TUO TURNO.

L’hai appena messa in moto. Un ruggito. Senti il rombo del V4 65° e l’adrenalina che sale. Scegli il carattereselezionando la mappa del Ride by Wire, accarezzi la manopola del gas e poi via. Il ruggito diventa subitoun urlo e ogni curva una piega perfetta, veloce, precisa. Merito del telaio in alluminio costruito attorno al motore e della ciclistica racing. Giro dopo giro, bruci l’asfalto alla ricerca della massima prestazione.Insegui i tuoi limiti su qualunque tracciato. E quando li raggiungi, sei già pronto ad alzare l’asticella. Nuova RSV4 R. Nata dall’esperienza tecnica Aprilia, forgiata da Max Biaggi in Superbike, pronta per te.

Vieni a provarla in pista. Scopri dove su www.aprilia.itmotosprint

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Sommarionumero 15/2010

LA POSTALetteredi Stefano Saragoni 4Officinadi Massimo Clarke 10

PADDOCKVelocità, cross, enduro, trial,minimoto, speedway, supermoto 14

IN PISTAMotoGPGP Qatar. Tutto sull’aperturadel campionato dai nostri inviati a Doha 28Moto2GP Qatar 50125GP Qatar 56SuperbikeMondiale SBK. Terzo round a Valencia, in Spagna 60SupersportMondiale a Valencia 72SuperstockCoppa FIM 1000 e Europeo 600 74

SPECIALE CIVGuida al Campionato Italiano Velocitàda staccare e conservare

FUORISTRADACross MX1-MX2Seconda prova del Mondiale in Italia 76Cross MX3Seconda prova del Mondiale in Francia 84Supercross USA Decima prova a Houston, in Texas 85EnduroMondiale a Valverde, in Spagna 86Trial e SpeedwayCampionati italiani 90Prova novità Husqvarna TE 630 ed SMS 630 92

SU STRADAAttualitàLa produzione, le leggi, le novità 98MotolandiaTurismo, viaggi, epoca 100Made inAbbigliamento e accessori 102

MERCATINO Compravendita di moto e accessori 104

GP GUIDAGare e raduniGli appuntamenti in pista 114

RUBRICHE Contromano di Marco Masetti 20Polvere di stelle di Luigi Rivola 22Qui Giappone di Laurent Benchana 24Donne e motori di Laura Cattaneo 100Via col vento di Giovanni Carlo Nuzzo 101

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2003. Non guidavo una due ruote da quasi 15 anni. Avevo avuto la Vespa, il Ciao, qualche endurina dai 16 ai 19 anni, poi arrivò l’auto e... basta moto. Nel 2003, mentre facevo zapping da-vanti alla TV, incappai in un’in-tervista a Valentino Rossi. Mi colpì la persona, nacque in me una forte curiosità per il perso-naggio e iniziai a seguire i GP in TV. Mai visti prima.

Da lì, piano piano, si è accesa una passione grande, bellissima, che nel tempo si è spostata dal personaggio all’intero mondo del motociclismo. Dalla MotoGP alla 250, alla SBK. Poi i primi passi “attivi”, con l’acquisto di un SH nel 2005. Poi il gran passo, la moto. Una SV 650 nuova nel 2008. In scia l’abbigliamento tec-nico e addirittura il corso Ducati Riding Experience ad Adria (inte-ressante, lo consiglio). E anche

CARO MAX, TANTE GRAZIE PER LA VITTORIA DI PORTIMAO Grazie Max per la doppia vittoria di Portimao! Grazie per avermi fatto sudare sette camicie nel duello con Haslam.Grazie per non aver risparmiato niente e per avere dato gas fino all’ultima curva, ma soprattutto grazie all’Aprilia per la moto che ti ha preparato.

Bruno BartolomucciFrosinone

BUON COMPLEANNO LORIS.IO MI ISPIRO A TE... Vi seguo costantemente da circa due anni, siete mitici. Vi scrivo per fare gli auguri di compleanno a Loris Capirossi (il 4 aprile ha compiuto 37 anni), mio idolo. Per intenderci, lui è stato il tramite della mia passione per le moto, in particolare per la Ducati, quando nel 2003 ai test di Barcellona mi ha stregato con la sua guida al limite. Da allora lo seguo e prendo spunto della sua longevità e generosità agonistica per affrontare al meglio tanti momenti .

Davide Zanotti Mantova

VOGLIO PRECISARE CHE...STIMO I MEDICI DEL CIVRiscrivo subito per chiarire alcuni elementi relativi alla mia lettera sul n. 13. Innanzitutto mi voglio scusare con tutti i medici dei circuiti del CIV; non ho alcuna intenzione di mettere in discussione il loro preziosissimo lavoro. A loro va un grande grazie. Voglio solo far presente che la presenza della Clinica mobile al CIV sarebbe un valore aggiunto. Perché la Clinica Mobile non è solo assistenza medica ma anche fisioterapia pre e post prove e gare.

Aristomoto

IN B

RE

VE

VECCHI MOTOCICLISTINON TIRATEVELA

Lettere

In moto nell’era Rossi, ne so quanto voi

di Stefano Saragoni [email protected]

]AI TEMPI DI SPENCER, LA 500 REGALAVA SPUNTI DI DISCUSSIONE “DA BAR” COME I PROBLEMI FISICI (E NON SOLO) CHE FRENARONO LA CARRIERA DI “FAST” FREDDIE. TRA I “VECCHI” CRONISTI CHE CERCAVANO DI CAPIRCI QUALCOSA, AL COSPETTO DEL DIRETTO INTERESSATO ANCHE GLI ATTUALI DIRETTORI DI MOTOSPRINT (A SINISTRA) E AUTOSPRINT. ALLORA GIOVANI...

la lettura: da qualche giornale di tanto in tanto, ora li leggo tutti appena escono.

Ora conosco tutte le caratteri-stiche delle moto a memoria e posso discutere al bar del tipo di vibrazioni che emergono in base all’angolazione dei cilindri (a proposito, ma Clarke come fa a sapere tutto di tutto? È un ge-nio?), oppure dello stile di guida del mitico Cairoli con la nuova KTM 350.

Ora, dove voglio arrivare con tutto ciò? A dire due cose.

1. Spesso, leggendo i vari fo-rum e alcune riviste emerge una sorta di snobismo da parte dei “vecchi” motociclisti, ovvero co-loro che erano già appassionati prima dell’avvento di Valentino, nei confronti dei “nuovi”, i barba-ri che sono entrati in questo mondo solo dopo.

“Ah - ci dicono - noi seguivamo

Spencer e Rainey. Bei tempi”. Bene, seguendo questa logica, solo i seguaci di Agostini dovreb-bero poter parlare, essendo i soli depositari del verbo. Ma che senso ha? Guardiamo a come uno usa la moto (con buon sen-so) e quanto ne sa. Io non mi sento proprio inferiore a nessu-no.

2. In questi cinque anni, un “rossiano” come me ha speso oltre 25.000 euro tra moto, scoo-ter (e relativi bolli e assicurazioni e ricambi), corsi, abbigliamento e riviste. Ed è una passione forte, che non cesserà col ritiro di Ros-si.

La cosa che non mi va giù, è che secondo alcuni “vecchi” mo-tociclisti, è colpa nostra se, avendo speso per le moto facen-do crescere il mercato, i soliti

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Lettere

SCAMBI D’OPINIONEIL BELLO DEL CONFRONTARSI

LEGGO “Tante scuse al trasi-meno” (nella posta del n.12) e mi illudo che il mondo abbia spe-ranza. Ammirevole il tono pacato del presidente del MC e altret-tanto l’onesta risposta di Sara-goni. Si può sbagliare. Pochi oggi hanno il coraggio di riconoscer-lo. Grazie, questa posta mi ha fatto bene.

Approfitto per fare un saluto a Laura Cattaneo: l’articolo sull’8 marzo ha tutta la mia condivisio-ne: peccato che io abbia 51 anni e solo da poco abbia capito quan-to sia vero quello che ha scritto. Il rispetto vero è difficilissimo, gli uomini hanno il pregiudizio nel DNA, è difficile cambiare. Ma qualcosa si può rimediare, se si riconosce l’errore. Proviamo a dire le cose come stanno e con-frontiamoci. Si può imparare e capire.

Leggo Motosprint perché amo la moto e le corse, ma ciò che importa è che, negli anni, diversi articoli mi hanno arricchito e fatto riflettere. Grazie a tutti.

Giorgio Scarafiotti

Torino

QUESTA volta credo proprio tocchi a me ringraziare. A nome di tutti. Di solito non pubblichia-mo i complimenti, ma un ecce-zione ci può stare...

geni del marketing non hanno saputo leggere la situazione ed hanno scialato, trovandosi poi senza una lira. Come se fosse colpa di chi ha speso prima per comprarsi la moto ed ora, aven-do già, non compra più. Voglia-mo dare la colpa a Rossi e ai suoi fan anche di questo? Su, siamo seri?

Insomma, in conclusione, fan di Rossi di tutto il mondo, siatene fieri!

Lamberto Manzoli

Chieti

SE POSSO dare un consiglio... Non ti curar di loro, ma goditi la moto senza cercare il consenso di chi “non si mescola” con i motociclisti del nuovo secolo. Chi ha vissuto l’epopea america-na degli anni ottanta, e prima ancora i successi nostrani di Lucchinelli e Uncini, ha il diritto di sentirsi testimone di una ricca pagine di storia motociclistica e ci sta che sia anche un po’ scor-butico. Sai, l’età avanza, posso dirlo, essendo uno dei “vecchi” in questione...

Scherzi a parte, quella di dare ai motociclisti del duemila la colpa della recessione non è male, ma di fatto i mananager del settore troppo a lungo si so-no dati come obiettivo un volume di vendite maggiore dell’anno precedente e la brusca frenata del mercato li ha colti totalmente impreparati.

TESTIMONIANZACHE BEL TIPO,SIMONCELLI

HO 40 ANNI e 30 li ho spesi nel mondo dei motori a due e quat-tro ruote. Vi scrivo per raccon-tarvi un fatto di cui sono stato testimone l’altra mattina.

Premesso che con il mio lavo-ro (nel campo delle moto) vedo tutti i giorni ragazzi di ogni età che non sanno gonfiare le gom-me della moto, e questo sembra assurdo a quelli della mia gene-razione, che cambiavano la can-dela al proprio “bolide” ogni 500 chilometri... Torno al motivo del-la mia mail.

L’altra mattina, mi fermo a fa-re colazione nel solito bar e mentre sono all’ingresso, a metà tra il dormiente e quello che cerca disperatamente il primo caffé della mattina, sento un’esclamazione in tipico accen-to romagnolo. È un ragazzo alle prese con la gomma alla propria macchina, imprecando contro la casa costruttrice (tedesca) che non ha messo nemmeno il ruoti-no di scorta.

Prova e riprova, la alza con il crick (prestato dal proprietario del bar) e alla fine decide di chia-mare aiuto. Arriva l’assistenza, lui si mette lì a vedere cosa fa l’esperto gommista, e alla fine è contento perché neppure lui può fare niente se non togliere la ruota, e andare in officina a

EX PILOTA A 15 ANNI? MOTOCICLISMO SPORT PER RICCHI

SONO Giacomo Fornasari, giovane pilota della velocità (ho 15 anni). Ho partecipato a vari trofei e guidato diverse moto; ho cominciato dalle minimoto, a 11 anni, poi sono passato al cam-pionato italiano Minigp, succes-sivamente sono stato seleziona-to dalla Honda per fare l’HIRP e nel 2008 ho partecipato a Junior GP con l’Aprilia 125.

Nel 2009 sono arrivato secon-do nel trofeo monomarca Yama-ha R 125 Cup al quale Cesare

montarne una nuova. Intanto lui si mette a firmare

autografi a tutti quelli che incre-duli nel vederlo (siamo in Lom-bardia) lo riconoscono. Sì, per-ché questo ragazzo, oltre ad es-sere un giovane con la voglia di cambiarsi la gomma da solo, è anche un campione del mondo di motociclismo.

Bravo Simoncelli, sei davve-roun campione d’uomo.

Franco

Bergamo

A PROPOSITO: di chi sarà sta-ta l’idea di togliere dalle auto la ruota di scorta? Per sostituirla con il “gonfia e ripara”? E perché chi l’ha avuta è ancora a piede libero?

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Lettere

VALENTINO E LEONARDOPROVANDO ad accostare Valentino Rossi a

Leonardo Da Vinci, ho potuto osservare come la figura del pilota sotto alcuni aspetti si trovi in li-nea con il profilo del maestro rinascimentale, e quante siano le affinità che avvicinano i due per-sonaggi.

Poiché li separano cinquecento anni e non esiste in realtà corrispondenza tra le attività da loro svolte: l’uno pittore e scienziato, l’altro pilo-ta di moto, voler trovare a tutti i costi un riferi-mento tra loro potrebbe sembrare un atto di arroganza. Tuttavia, vedo possibile un filo con-duttore che collega Leonardo a Valentino proprio per il modo del tutto innovativo di concepire ri-spettivamente l’arte e lo sport.

Leonardo, particolarmente incline alla sco-perta, alla sperimentazione, avanza nel campo della pittura con nuovi sistemi tecnici ed espres-sivi, liberando così l’opera d’arte dai vecchi crite-ri rinascimentali. Le sue invenzioni stilistiche e figurative sovvertono le regole e segnano l’incipit di una evoluzione artistica che influenzerà le epoche a venire fino ai nostri giorni.

Anche Rossi, definito il Maestro per le qualità manifestate in carriera, infrange le regole del motociclismo, imponendosi con uno stile sui generis, originale, simpatico, e se prima della sua entrata il mondo delle due ruote richiamava l’attenzione di una folla di sostenitori costituita in maggioranza di esperti, con lui trova risposta in un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, cui fa capo un sensibile incremento della platea femminile e di piccoli fans. Questo perché il campione con il suo carisma riesce a trasmette-re grande passione per questo sport, conquistandosi l’ammirazione di adulti, giovani e bambini.

Di Leonardo, ri-cordiamo anche come canalizza il suo spiccato senso esplorativo in altri campi: medicina, fi-sica, architettura, ingegneria. E come precorre i tempi pro-gettando la “macchi-na che vola”, corri-spondente al nostro aeroplano. E così il perfezionismo ormai noto di Rossi, questo voler sviscerare, esa-

minare il benché minimo dettaglio, spinge il pi-lota a trasformare la sua Yamaha, moto ancora legata a schemi tradizionali e ormai superati, che non garantisce più efficacia prestazionale, in un “unicum” straordinario, protagonista assolu-ta del mondiale 2009, costante dominatrice delle vette più alte della classifica. Empirista come Leonardo, Valentino attinge dall’esperienza per trarne informazioni preziose e confluirle nella costante ricerca di nuove soluzioni.

E le esibizioni spettacolari di Rossi, parte inte-grante del suo modo di interpretare una gara, non sono mai suggerite dal caso. Anche la mos-sa più folle, quella che sembra frutto di un’im-provvisazione, fa parte di un piano ben conge-gnato, attuato dal pilota in modo magistrale e messo in funzione dal genio creativo, dote ap-partenuta a Leonardo, che impera costante-mente nelle prestazioni del pilota. Quei sorpassi inebrianti, quei rush finali da brivido, sono prove inconfutabili di un indubbio talento artistico, pennellate che completano il quadro d’autore firmato Valentino Rossi.

Elena Santini - Livorno

COMPLIMENTI. Gran bel parallelo. Quando ho letto il titolo che accompagnava la lettera “Valentino e Leonardo, due profili a confronto”, sono rimasto un po’ perplesso. Ma leggendo mi hai convinto: il parallelo ci può stare. E anche la licenza poetica che ti sei presa trasformando il “Dottore” in “Maestro”.

Simonetto, rivenditore Yamaha (Motopiù) della provincia di Fer-rara, mi ha dato la possibilità di partecipare offrendomi moto e assistenza ad ogni gara.

Quest’anno non sono più in grado di effettuare gare perché troppo costose. Il motociclismo è la mia grande passione, un mon-do fantastico, ma mi ritrovo a pensare che sia solo uno sport per “ricchi”.

Spero in un suo aiuto, in un consiglio su come fare per non fermare qui la mia grande pas-sione.

Giacomo Fornasari

CARO Giacomo, cosa posso dirti... Chi si appassiona a uno sport e comincia a praticarlo con passione e buoni risultati, non può certo pensare di lasciarlo a 15 anni. Però il motociclismo è uno sport molto particolare. Co-sta. E se non si ha alle spalle una famiglia che può e vuole soste-nere questi costi... si fa dura. A meno di essere dei campioni in erba.

Come saprai, alla tua pur gio-vanissima età, in tutti gli sport viene già effettuata una selezio-ne spietata. Le società sportive importanti tengono i ragazzini che hanno la possibilità di “arri-vare”, come si dice oggi, e gli al-tri sono fuori. Ma se chi gioca a calcio, a pallacanestro, a tennis, può comunque continuare a gio-care e divertirsi anche senza in-seguire il miraggio del successo, per chi ama la moto la cosa non è possibile. Non a costo (quasi) zero. Anche i campionati promo-zionali prevedono una spesa che non tutti possono permettersi (è stato così anche per Junior GP). Dispiace dirlo, ma pensi bene, il motociclismo è sport per ricchi, e solo in rarissimi casi per non ricchi che hanno un talento stra-ordinario e hanno la fortuna e la bravura di trovare qualcuno che decide di investire su di loro. Di dar loro la possibilità di andare avanti.

Ti auguro possa succedere anche a te.

carisma riesce a trasmetteper questo sport,

--o il ai to a-

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TEMPO fa ho visto un meccani-co che effettuava delle lavorazioni sulle pareti di un cilindro con della carta abrasiva. Gli ho chiesto per-ché stava effettuando quella ope-razione e lui mi ha risposto che è una procedura che si effettua pri-ma di montare un pistone nuovo per velocizzare l’assestamento tra i segmenti e la canna del cilindro. Vorrei avere un vostro commento in merito. Cosa significa la sigla

Officinadi Massimo Clarke [email protected]

]

CARTA ABRASIVAE CANNE DEI CILINDRINon vanno molto d’accordo...

riportata sulle tele e sulle carte abrasive? Come si indica lo stato di una superficie lavorata, ossia il suo grado di levigatura?

Marco Sabatini

Roma

SPERO che il meccanico del quale parla stesse lavorando su vecchi trattori o vecchi motori agricoli… In effetti la procedura veniva talvolta indicata anche da

alcuni costruttori, fino più o meno agli anni Cinquanta, ma per moto-ri di concezione assai spartana e di prestazioni molto modeste, sempre in ghisa. Per l’appunto, roba agricola o industriale, gene-ralmente. Oggi una procedura di questo tipo non sembra ammissi-bile, in particolare per i motori motociclistici. Anche se, di quan-do in quando, purtroppo, in certe officine di rettifica si può vedere ancora qualcuno che dà una “pas-satina” con tela imbevuta di pe-trolio in un cilindro in ghisa…

Le lavorazioni di finitura delle canne in ghisa vengono effettuate mediante levigatura, con una ap-posita macchina utensile dotata di una testa rotante e traslante, alla quale vengono applicate delle pie-tre abrasive. Al termine dell’ope-razione, sulla superficie delle canne rimane un reticolo di picco-li solchi che si incrociano con un determinato angolo. La levigatura è critica in quanto i parametri in

LEVIGATURAA PLATEAU

LAVORAZIONE AL TERMINE

DELLA QUALE VENGONO

ASPORTATE LE PICCOLISSIME

CRESTE METALLICHE

LASCIATE DALLA LEVIGATURA

TRADIZIONALE, MENTRE

RIMANGONO I SOLCHI,

NECESSARI PER L’ACCUMULO

E LA DISTRIBUZIONE

DELL’OLIO

gioco (angolo di incrocio, dimen-sioni dei solchi, rapporto pieni/vuoti) hanno una influenza fonda-mentale sulla bontà dell’adatta-mento dei segmenti, sulla loro durata e sul consumo di olio da parte del motore. Dunque, se si lavora come prescritto dai co-struttori, non vi è alcun bisogno di fare altri interventi, dopo la LEVI-GATURA, in particolare se essa è del tipo “A PLATEAU”, che elimi-na le microscopiche creste metal-liche e diminuisce le esigenze di rodaggio. Anzi, qualunque inter-vento successivo venga eventual-mente effettuato ha in genere conseguenze negative. Per quan-to riguarda le canne con riporto al nichel-carburo di silicio, poi, non è neanche il caso di parlarne.

La granulometria delle parti-celle abrasive, tanto sciolte, quan-to incorporate in una matrice (co-me nelle pietre e nelle mole) o fissate con dell’adesivo su di un nastro o su della tela, viene

I PNEUMATICI DELLE MONSTERLA SPALLA È MEGLIO BASSA O ALTA?

VORREI conoscere il funzionamento della distribuzione a tazza rotante in testa a cui fa riferimento Luigi Rivola nella sua rubrica “Polvere di Stelle” parlando di una Capriolo 75 Aeromere, moto a me sconosciuta.

Vorrei inoltre sapere perché Ducati monta un pneumatico ante-riore 120/60-17” solo sulla piccola Monster 696 (tutti gli altri mo-delli sono equipaggiati con delle più comuni gomme 120/70-17”).

Alessio Gioacchini - Fabriano (AN)

PER QUANTO riguarda il primo quesito, la invito a leggere la nostra rivista sempre e con maggiore attenzione. L’argomento è infatti stato trattato in maniera esauriente sul numero 3 di Moto-sprint del 2010, in questa stessa rubrica. Non ritengo pertanto di doverlo trattare nuovamente. Ricordo solo in maniera estrema-mente sintetica che una camma a tazza è costituita da un disco rotante sulla superficie frontale del quale sono praticati uno o più risalti. Mentre il disco gira, il pattino del bilanciere (o la punteria) è a contatto con una pista di lavoro in esso ricavata; a un certo punto della rotazione il pattino incontra il risalto, opportunamente conformato e di conseguenza si muove verso l’alto. In questo mo-do, esattamente come avviene per le camme di tipo convenziona-le, il moto di rotazione viene trasformato in movimento rettilineo (se si impiega una punteria) o ad arco di cerchio (nel caso del bi-lanciere).

In merito al secondo quesito, occorre dire che la scelta delle misure dei pneumatici, alla fine, viene effettuata in base alle infor-mazioni fornite dai collaudatori. Dunque, forse per una questione di distribuzione dei pesi, la scelta degli specialisti addetti ai collau-di su strada è stata leggermente diversa nei due casi in questione. La differenza è comunque davvero ridotta.

LE CANNE DEI CILINDRI IN GHISA (SOPRA UN KIT POLINI), A DIFFERENZA DI QUELLE IN ALLUMINIO, POSSONO ESSERE RIPORTATE A PERFETTA EFFICIENZA CON UNA “RETTIFICA”.

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Officina

QUESTIONE DI VALVOLENORMALI, IN TITANIO E BIMETALLICHE

VORREI conoscere che diffe-renze ci sono tra le valvole nor-mali e quelle bimetalliche delle quali ho sentito parlare. Cos’è il nimonic? Le valvole in titanio si usano molto di rado solo per una questione di costi o perché alla lunga possono creare problemi?

Giovanni Gallo

Milano

LE VALVOLE di scarico lavora-no a una temperatura molto più alta rispetto a quelle di aspira-

espressa convenzionalmente me-diante una apposita “scala”. Pen-so che la sua domanda nasca dal fatto di avere osservato la scritta riportata sulla tela abrasiva. Pro-babilmente ha visto il numero (ad esempio 280) e si è chiesto cosa indica. Non vi è una unità di misu-ra a fianco, quindi non sono mi-cron o roba del genere. E allora, 280 cosa? La convenzione, alla quale fanno invariabilmente ricor-so tutti i tecnici e tutti i produttori, fa riferimento alle dimensioni del-le maglie del setaccio attraverso il quale passano i granuli abrasivi. Più precisamente, il numero indi-ca il numero di fili (ovvero di “divi-sioni”) che intersecano a 90° ogni pollice lineare di un filo qualun-que, preso come riferimento. Dunque, quanto maggiore è il nu-mero, tanto più serrate sono le maglie del setaccio e tanto più piccoli sono i granuli abrasivi. Per

dare un’idea delle dimensioni di questi ultimi, pensi che a una gra-na 180 corrisponde un diametro medio dei granuli dell’ordine di 0,07 mm. Con una grana 280 si scende a circa 0,04 mm. Come ovvio, vi è uno stretto legame tra la finitura delle superfici e la gra-nulometria degli abrasivi impie-gati su di esse (ovvero incorporati nelle mole, nelle pietre, eccete-ra…).

Per indicare la rugosità, ovvero il grado di finitura delle superfici, si fa ricorso a una serie di para-metri. Il più impiegato, espresso con la sigla Ra, è costituito dalla media aritmetica delle deviazioni del profilo reale da quello di riferi-mento, ossia dalla linea media. L’unità di misura è il micron. Que-sto parametro corrisponde al CLA (Centre Line Average) degli ame-ricani, che però lo esprimono in micropollici. Notevoli utilizzazioni

ha anche la rugosità media qua-dratica (Rq), ovvero la radice qua-drata della media dei quadrati delle deviazioni dalla linea media. Corrisponde al RMS (Root Mean Square) degli americani. Trovano anche impiego la distanza tra il picco più alto e la valle più profon-da (nell’ambito del tratto di misu-ra), indicata con Rt o con Rmax e la rugosità media Rz. Le lavora-zioni finali che consentono, con minima asportazione di materia-le, di ottenere le minori rugosità sono la lappatura, la lucidatura e la superfinitura. È importante se-gnalare che si tratta di tre opera-zioni differenti (così come la levi-gatura è diversa dalla rettifica).

Ecco alcuni esempi che con-sentono di farsi un’idea delle fini-ture superficiali impiegate per al-cuni organi meccanici: per gli ec-centrici degli alberi a camme Ra è dell’ordine di 0,20 micron, per i

perni di banco e di biella si scende in genere a circa 0,16 micron e per gli spinotti e le piste di rotolamen-to dei cuscinetti volventi si può arrivare a 0,10.

5757NATIONAL & INTERNATIONAL

TITLES

1010WORLD TITLES motosprint

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INCONELCON QUESTO NOME VIENE

DESIGNATA UNA FAMIGLIA

DI SUPERLEGHE A BASE DI

NICHEL, DALLE ECCEZIONALI

CARATTERISTICHE

MECCANICHE ALLE ALTISSIME

TEMPERATURE. PER

LE VALVOLE SI IMPIEGANO

GLI INCONEL 721 E 751

(CONTENENTI IL 15%

DI CROMO E IL 7 % DI FERRO,

PIÙ MINORI QUANTITÀ

DI TITANIO E ALLUMINIO)

SEMICONISONO I DUE ELEMENTI

DI ACCIAIO CHE, AGENDO COME PICCOLI CUNEI,

SI INCASTRANO TRA LO STELO DELLA VALVOLA E LO SCODELLINO DELLA MOLLA,

VINCOLANDOLI

zione (ben refrigerate dalla mi-scela aria-benzina che le inve-ste), in quanto lambite da gas caldissimi. È quindi ovvio che in genere vengano impiegati mate-riali diversi per le une e per le altre. In particolare, per quanto riguarda le valvole di scarico, è importante che non accusino cambiamenti dimensionali e/o geometrici dovuti allo “scorri-mento” (creep) che si può verifi-care in seno al metallo in seguito a ripetute sollecitazioni mecca-

niche nel funzionamento prolun-gato a temperatura molto eleva-ta.

Molto spesso all’aspirazione si impiega un acciaio martensitico, mentre per le valvole di scarico si utilizza un più costoso acciaio austenitico (ossia con una diffe-rente struttura cristallina), in grado di lavorare senza problemi a temperature più alte. In en-trambi i casi non si tratta, ovvia-mente, di acciai qualunque; si impiegano infatti composizioni (con riferimento tanto al tenore di carbonio quanto, in particolar modo, alla quantità e al tipo di elementi di lega) specificamente messe a punto per questo tipo di impiego. Il cromo è presente sempre, e in misura anche assai considerevole.

Altri leganti di grande impor-tanza sono il nichel, il molibdeno e il manganese. Quando le solle-

citazioni termiche sono partico-larmente elevate, al posto degli acciai austenitici s’impiegano, oramai da diversi decenni, le superleghe a base di nichel. La più nota (e più largamente utiliz-zata) è il nimonic 80 A, contenen-te il 20% di cromo e rilevanti percentuali di titanio e di allumi-nio. Pure gli INCONEL trovano largo impiego.

Gli acciai martensitici costano meno e hanno un coefficiente di dilatazione notevolmente infe-riore a quello degli acciai auste-

nitici. Inoltre possono essere in-duriti, a livello di estremità dello stelo e di zona dei canalini per i SEMICONI, mediante tempra. Per questa ragione non di rado (ma la soluzione è tipica delle valvole per motori automobilisti-ci) si adottano un acciaio auste-nitico per il fungo e uno marten-sitico per lo stelo. L’unione tra le due parti si ottiene facendo ri-corso alla raffinata tecnologia della saldatura per attrito. Tal-volta si realizzano valvole con stelo in acciaio e fungo in nimo-nic.

Per quanto riguarda le valvole in titanio, il problema effettiva-mente è il costo. Tenga comun-que presente che di recente sono state realizzate valvole che in effetti non sono solo in una lega di tale metallo, ma utilizzano largamente dei composti inter-metallici alluminio-titanio.

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CON 32 team permanenti iscritti, c’è un campionato che non risente minimamente della difficile congiuntura economica: il Mondiale Endurance. Si riparte con la classica 24 Ore di Le Mans (nella foto, il via del 2009) in pro-gramma per il 17 e 18 aprile. Seguiranno altri quattro appun-tamenti: 8 Ore di Albacete (22 maggio), 8 Ore di Suzuka (25 lu-glio), Bol D’Or (11 settembre) e 8 Ore di Doha (13 novembre).

Una novità sostanziale della stagione che sta per cominciare riguarderà la Superpole, che ver-rà disputata in tre differenti se-zioni (come succede per il Mon-diale Superbike). Alla prima par-tecipano i 20 più veloci nelle prove di qualificazione, poi i migliori 16 vengono promossi alla seconda fase. Infine a primi 8 vanno alla Superpole 3. I campioni in carica del Team Yamaha Austria (Jer-man, Martin, Giabbani e Plater) tornano in pista ben decisi a ripe-tersi. Quattro le squadre italiane. RT Motovirus Racing (Frédéric Jond, Eric Mizera e William Gra-re), No Limits (con Alessio Aldro-vandi, lo spagnolo Casas e l’au-striaco Zaiser), Il Team X-One (due italiani, Emiliano Bellucci e Luca Bono, più un francese Jean Louis Devoyon), MCS Racing iPhone (Andrea Fanotto e Stefano Gugliotta con Stibliz e Prosenic).

PaddockA cura di Lucia Voltan

CISTARO E LO BUONO ALLA DUNLOP CUP Dunlop Cup per i due piloti del Team Cistaro Corse, il titolare della squadra Emilio Cistaro e l’esordiente Dario Lo Buono.Le moto utilizzate sono Honda.

UN “MUNDIALITO” PER CROSSISTI OVER 40Un “mundialito” per i piloti di cross over 40 dell’Italia centrale: si disputerà domenica 23 maggio, sulla pista “Vinicio Rosadi” di Castiglione del Lago (PG), con una formula inedita. Il titolo, dedicato alla memoria del vice-presidente della FMI Alberto Morresi, sarà assegnato in prova unica al termine di una serie di manche di qualificazione e di recuperi cronometrati che occuperanno la giornata di sabato 22 maggio. La manifestazione è abbinata al campionato regionale tosco-umbro di minicross.

UNA GARA DI CIV STOCK 600 PER ANDREA BOSCOSCURO Andrea Boscoscuro doveva correre il Mondiale Moto2, ma il progetto per ora è archiviato. Non resterà comunque fermo. Domenica 18 sarà al via del campionato italiano Stock 600, con il team All Service System by QDP. Una gara pensata come preparazione alla Coppa del Mondo Stock, che Boscoscuro dovrebbe iniziare a partire dalla tappa di Assen.

LE GARE DEL CIV IN DIRETTA TV Domenica 18 ricomincia il CIV. Ecco gli orari delle dirette TV: Sportitalia 2 (ch 226 Sky, dig terr e live streaming) dalle 13.50 (SBK, 125 e 600 SS)Nuvolari (ch 218 Sky e digitale terrestre) dalle 16.45 (diretta Stock 600 e Stock 1000).

IN B

RE

VE

«I bravi

ragazzi non

vincono

mai. L’unica

eccezione

è Valentino.

Non riesco

a capire

come possa

vincere uno

con il suo

carattere»

Carl Fogarty

ENDURANCE A GONFIE VELEMondiale al via. Con 32 team

SUPERBIKE PRIMO ROUND

HILL COMANDA IN INGHILTERRA TOMMY Hill (Suzuki) in gara 1 e James Ellison (Honda) in gara 2 sono i vincitori della prima prova del campionato inglese di Superbike, che si è disputato al circuito di Brands Hatch. In testa alla classifica è balzato subito Hill, che oltre alla vittoria ha un secondo posto.

SPEEDWAY

MILANESE HA DETTO STOP PROBLEMI finanziari e impegni di lavoro, così uno dei piloti più forti dello speedway nazionale, Alessandro Milanese (sotto) lascia l’attività agonistica. Dopo un inizio nella velocità, Milanese è diventato uno dei più apprezzati specialisti della pista ovale, protagonista, lo scorso anno, di una grande stagione nel Long e Grass Track, tanto da assicurarsi la partecipazione ai GP 2010.

SPORTITALIA

FERMO UN TURNO...

CAUSA ASSOLUTA

MANCANZA DI SPAZIO,

SU QUESTO NUMERO

SIANO STATI COSTRETTI

A SOSPENDERE

LE PAGINE DELLO

SPORTITALIA.

CHE TORNERANNO

REGOLARMENTE,

PIÙ RICCHE DEL SOLITO,

LA PROSSIMA SETTIMANA.

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NUOVO INTERVENTO

HOPKINS, POLSO OPERATO NON c’è pace per John Hopkins, che è finito di nuovo sotto i ferri. Dopo MotoGP e Mondiale Superbike, quest’anno è tornato a correre in America, con la Suzuki, ma si è dovuto fermare subito. È stato sottoposto a intervento chirurgico al polso destro per rimuovere parti di tessuto cicatrizzato che «mi impediva di aprire il gas nella maniera giusta». L’intervento è ben riuscito e i tempi di recupero saranno molto veloci.

ENDURO

KTM A NOLEGGIO PER LA 6 GIORNI ALLA Sei Giorni enduro, in programma a Morelia, Messico, nella prima settimana di novembre, è possibile partecipare senza comprarsi la moto. Si può noleggiare una KTM. I piloti interessati avranno a disposizione i modelli KTM 2011 con la possibilità di usufruire di un supporto diretto da parte del personale KTM Nord America per i ricambi e l’assistenza. Info: www.ktm.com.

CROSS COUNTRYMATTEO Zecchin (KTM, nella foto) ha conquistato la vittoria assoluta

nella prova d’apertura dell’italiano XCC, disputata ad Arzignano (VI).

Nella classe Pro, alle spalle di Zecchin sono finiti Andrea Tronconi

(Honda) e Alex Pacioretti (Honda). Nella Expert prima posizione per

Francesco Foggiato (KTM)), mentre nella Pro Senior si è imposto

Massimiliano Ceriotti (Suzuki). Questi gli altri vincitori di classe: XC

Super Senior, Giovanni Chiozza (Yamaha); Sport: Stefano Nappi;

Beginners: Fabio Amabile (Suzuki); Junior: Stefano Ceriotti (Suzuki);

Women: Solidea Malacarne (Honda). Il prossimo appuntamento è per il 25 aprile in Piemonte, sulla

pista di Casale Monferrato.

TRIBUNA DUCATI AL MUGELLO. GIÀ IN VENDITA I BIGLIETTISONO GIÀ IN VENDITA I BIGLIETTI PER LA TRIBUNA DUCATI AL MUGELLO, TAPPA DEL MOTOMONDIALE IN PROGRAMMA IL 5 E 6 GIUGNO. UN POSTO IN TRIBUNA DUCATI AL CORRENTAIO, PER DUE GIORNI, COSTA 155 EURO E COMPRENDE PARCHEGGIO MOTO, MAGLIETTA E CAPPELLO. I TAGLIANDI SI ACQUISTANO AL SITO WWW.DUCATI.IT

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AMATORI SCATENATISCATTERÀ il 9 maggio, da Misano, il Trofeo Italiano Amatori 2010. Giunto alla quinta

edizione, il campionato velocistico riservato agli esordienti e a chi vuole praticare un’attività non esasperata, si presenta dunque con le griglie

al completo. Due le classi, 600 e 1000, con quattro raggruppamenti. I piloti sono infatti suddivisi in base ai tempi sul giro fatti segnare nei quattro autodromi

(e “autocertificati” all’atto dell’iscrizione). Coloro che vantano tempi superiori sono destinati alla categoria Base mentre i più veloci si affronteranno

nel raggruppamento Pro. Dopo l’apertura di Misano, il trofeo farà tappa a Vallelunga (23 maggio), Franciacorta (25 luglio)

e due volte al Mugello (29 agosto e 26 settembre). Le moto sono ammesse in configurazione “aperta” (per la 600), “open” (per la 1000) o in “semi-stock”, limitata

nella potenza con controlli al banco prova. Il trofeo è monogomma Dunlop..

ALEX MARZOCCHI IN GARA 1 E STEFANO VALTULINI NELLA SECONDA FRAZIONE: SONO LORO I PRIMI VINCITORI DEL CAMPIONATO ITALIANO MINIGP CLASSE SENIOR 70. LA GARA SI È DISPUTATA A CASTELLETTO DI BRANDUZZO: DA QUEST’ANNO IL CAMPIONATO NAZIONALE DEI PICCOLI È GESTITO DIRETTAMENTE DALLA FEDERAZIONE. NELLA JUNIOR 50, SI È IMPOSTO PRIMA ALESSANDRO ZACCONE POI, IN GARA 2, STEFANO MANZI. NELLA GARA TRAINING, RISERVATA AI PILOTI NON CLASSIFICATI PER LA SENIOR 70, VITTORIA DI GIORDANO FERRETTI. NEL TROFEO SPERIMENTALE 80 RUOTE ALTE, IN GARA UNICA, VITTORIA PER STEFANO VALTULINI (ZPF).

I primi vincitori della MiniGP

CHE ACROBAZIE IL QUAD EVOLUTION TEAM

ROBERTO POGGIALI E GERIO ZUCCARDI SONO I DUE RAGAZZI DELLA FOTO. DALLA

LORO GRANDE PASSIONE È NATO IL QUAD EVOLUTION TEAM,

CHE SI ESIBISCE NEI MOTOR SHOW. SI TRATTA DI UN GENERE DI SPETTACOLO

ANCORA POCO DIFFUSO NEL NOSTRO PAESE, MA DI INDUBBIA SPETTACOLARITÀ

E GRANDE IMPEGNO.

MEDITERRANEOSI DISPUTERÀ su cinque prove il Trofeo del Mediterraneo, campionato di velocità

pensato per i piloti dell’Italia meridionale e delle isole. La prima è prevista per il 24 e 25 aprile all’Autodromo Valle dei Templi di Racalmuto (AG). Seguiranno ancora Racalmuto (6 giugno), Binetto (27 giugno e 3 ottobre) con gran finale sulla pista

agrigentina il 24 ottobre. Cinque le classi per le moto attuali (Scooter, 125 Sport, 600 Open, Open e Naked) e tre (Gruppo 5, Gr. 4 e Gr. 3) per le moto d’Epoca e Classiche,

aperte ai piloti provenienti da tutta Italia. Nelle moto attuali entrano in classifica solo i licenziati o residenti in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia.

Il montepremi prevede, tra l’altro, l’assegnazione di “borse di studio” per partecipare alla Coppa Italia. Nel Trofeo sono inseriti due challenge, il Sicilyonbike,

e la Promo Race Cup..

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1 Letizia, alias Belèn. Negli spot in onda durante il Motomondiale in Qatar abbiamo visto la Rodriguez in pista con la Ducati Desmosedici. Solo che non era lei. Tu sei stata la sua controfigura. Una bella soddisfazione. Veramente la soddisfazione maggiore è stata salire su una MotoGP. Non sono molti i piloti a poter dire di averlo fatto, figuriamoci una ragazza...

2 Come sono arrivati a te?In Ducati mi conoscono bene. Corro il Desmo Challenge, misto, e quando a Borgo Panigale avevano ancora la squadra femminile io ne facevo parte. Ovviamente è stata una delle telefonate che mi hanno resa più felice.

3 Un lavoro faticoso? Macché, una vera goduria! Ero talmente emozionata, che non mi sembrava vero. Lo spot è stato girato a Jerez, e quella che guido io era la Ducati di Stoner. Lui non c’era, però, è stato

Vittoriano Guareschi, a lungo collaudatore e ora team manager, a seguirmi. All’inizio ero un po’ tesa, ma devo dire che nel complesso una Desmosedici è meno complicata di quello che credevo. Elettronica all’avanguardia, gomme performanti: sembra strano, ma si guida più facilmente delle stock a cui sono abituata io.

4 Un occhio ai tempi lo avrai dato... Io no, non ho voluto nemmeno saperli, ma mi hanno detto che sono andata forte, a pochissimi secondi dal record della pista. Devo dire che sono stati tutti molto, ma molto gentili con me. Insomma una bellissima esperienza.

5 Belen? Bellissima e molto simpatica. Non abbiamo parlato tanto, ma lei mi ha detto cose gentili, che era contenta che fossi io la sua controfigura, che avrebbe voluto saper guidare come me.

6 Si guadagna molto a fare la controfigura? Sinceramente? Non lo so. Ero talmente felice che mi sono dimenticata di chiederlo.

LETIZIA MARCHETTI IDENTIKIT

NATA A ROMA

ETÀ 31 ANNI

PROFESSIONEISTRUTTRICE

SPORTIVA

HA VINTOTITOLO ITALIANO

FEMMINILE 600 (2005)

QUEST’ANNODUCATI DESMO

CHALLENGE E CIV SBK

(QUALCHE GARA)

ACCANTO A BELÉN RODRIGUEZ (A DESTRA), LETIZIA NON SFIGURA. A SINISTRA,

LA MARCHETTI IN PISTA COME CONTROFIGURA DI BELEN NELLO SPOT TIM.

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ano

MOTOGP. UN CAMPIONATO DI RESISTENZA LUNGO 8 MESIDove non si vince solo in pista. Bisogna anche sapere staccare la spina tra una trasferta e l’altra

ALBERTO Puig, catalano, classe 1967. Uomo ombra e controllore di Dani Pedrosa, uomo dal carattere spigoloso e duro, di sicuro non è simpatico, anche se ha un ruolo pubblico nel team Honda Repsol. Puig è anche un ex pilota, nemmeno tanto scarso, visto che ha corso una decina di anni nel Mondiale, facendo bene in 250 (debuttò con la Cobas ma fece meglio con Aprilia e Honda) e in 500, dove vinse una gara e arrivò quinto nel mondiale 1994 con una Honda. Dicevamo, lui è uno dei grandi antipatici di questo sport: lo sguardo duro, i rari saluti (in questo è imperdonabile), la voglia di essere sempre iperattivo, il disprezzo per chi “perde tempo” fanno di Puig un uomo dalle rare amicizie. Io non lo amo (neppure lui, credo, ami me), anche se lo rispetto, come rispetto tutte le persone che hanno visto la morte in faccia e che hanno lottato contro la nera signora. Un brutto incidente rovinò la sua carriera di pilota, gli lasciò una gamba maciullata e tanti problemi fisici. Ma a noi non interessa questo…

Mi ha colpito, in mezzo a una selva di banalità, una sua dichiarazione di inizio stagione che, ripresa dal sito motogp.com, recita così: «In fondo questo è un campionato di resistenza che dura più di otto mesi e bisogna essere preparati per questo. Andiamo a Losail a iniziare questa gara di resistenza». Sembra tutto scontato ma non lo è. Puig, uomo di sport, ha capito benissimo che il “suo” Pedrosa soffrirà nelle battute iniziali della stagione, ma potrà fare bene sul lungo periodo, perché questo mondiale è una sfida che si vince tenendo duro.

Da anni seguo la MotoGP e ho capito molte cose, in questo aiutato da tanta gente che mi ha fornito spunti e idee che vanno oltre i luoghi comuni e gli slogan. Ho capito che per sopportare un calendario folle che ti fa passare più tempo negli aeroporti che su una moto, ci vuole una grande capacità di staccare la spina. E che, per essere in forma per tre week-end consecutivi, bisogna essere preparati fisicamente, ma non troppo.

Mi spiego: se uno è troppo ligio a ritmi e orari, soffre i cambi di fuso orario, di alimentazione, senza contare la qualità dei letti sui quali si dorme. L’abitudinario è condannato a soffrire, “l’irregolare” ha più possibilità di superare lo stress ambientale. Con un fattore da non dimenticare mai: la salute, come mi ricordava sempre mia nonna. Affrontare due GP di fila con un ossicino rotto o una placchetta avvitata in un piede non è il massimo della vita. Caro Alberto, mi hai convinto, stiamo iniziando una stagione per uomini duri, nella quale debolezze e mancamenti possono essere fatali. Nella quale vincerà uno che sarà veloce, robusto, insensibile, versatile e, naturalmente, fortunato. Se poi sarà anche simpatico, ben venga, ma questa dote non è richiesta; è solo uno splendido optional. La TV ci farà vedere virgole nere sull’asfalto (rare a causa dei controlli elettronici), sorpassi mozzafiato e qualcuno penserà che siano quelli i momenti decisivi della stagione, ignorando che una gara può essere compromessa da un cuscino che ti fa svegliare con il collo KO, dall’SMS di una fidanzata stronza che ti molla, da una trattativa di mercato che destabilizza, da un errore di un ingegnere elettronico che crede di aver fatto la mappatura miracolosa, ma solo sulla carta. Ma anche da giornate passate a tirarsi le dita in un aeroporto o da un mortificante virus intestinale preso tra un pranzo improvvisato e l’altro.

ALBERTO PUIG HA GAREGGIATO IN 250 E IN 500. IN QUESTA CLASSE VINSE IL GP SPAGNA NEL 1995. IL SUO MIGLIOR PIAZZAMENTO IN CAMPIONATO FU QUELLO DEL 1994, ANNO IN CUI ARRIVÒ QUINTO.OGGI È INSEPARABILE “OMBRA” DI DANI PEDROSA.

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PILLOLE DI MOTOCICLISMO NOSTRANODalle MV Agusta di Agostini e Hailwood alle Binassi, Ceccato e Mondial

MI RIVOLGO a voi per dare risposta ad un quesito a cui non ho trovato riscontro. Nel 1965 Agostini e Hailwood erano compagni di squadra alla MV Agusta. Nella classe 350 Hailwood usò mai la moto a tre cilindri? O, a differenza di Agostini, corse solo con la vecchia “quattro”?

Roberto Ridolfi

HAILWOOD nella 350 usò la nuova tre cilindri come Agostini. In Giappone, nell’ultima corsa di stagione, vinse contro Redman, (Agostini non poté lottare per il titolo a causa di un problema all’impianto di accensione) poi lasciò la MV per passare alla Honda.

L’ALTRO giorno, mentre navigavo in facebook, mi sono

imbattuto in una pagina dedicata al pilota triestino Luigi Rinaudo. Una foto lo vede in sella alla Binassi 125. Che notizie si hanno di questa moto?

Pierluigi Capotondi

LA BINASSI 125 era una monocilindrica a due tempi costruita da Pippo Binassi di Villanova di Castenaso con la collaborazione della NCR di Giorgio Nepoti e Rino Caracchi. Binassi era un tecnico appassionato che aveva già alle spalle la realizzazione di motori da kart di buona fattura e che volle provare a far correre in pista un suo motore su un telaio motociclistico ricavato da quello di una Yamaha 125. Il pilota designato fu il triestino Luigi Rinaudo, che aveva guidato con apprezzabili risultati anche le MBA 125 e la Tomos 50 ufficiale.

Ringrazio delle informazioni Rino Caracchi, che mi ha anche detto di aver restaurato tre anni fa una Binassi 125 riportandola all’originale.

LEGGENDO gli articoli sulla Ceccato, si è riaperta una breve parentesi della mia vita, quando, giovane di belle speranze, meccanico della Concessionaria di Rimini della Ceccato, fui convocato ad Alte per organizzare l’assistenza alle moto della Milano-Taranto. La mansione principale era creare un punto di assistenza alle moto e ristoro per i piloti provenienti da Milano e il ritrovo venne fissato alle porte di Ancona, in un’area di servizio. Alle Ceccato 75/100 veniva tolta la batteria in quanto non serviva più e fatto il rabbocco di olio e benzina. I piloti facevano una brevissima sosta, poi via verso Taranto. Ricordo che l’area era divisa con la Mondial e l’arrivo e ripartenza del pilota locale Lattanzi era salutato da un gran pubblico. Purtroppo poco dopo fummo raggiunti dalla notizia che Lattanzi aveva perso la vita appena fuori città.

Tornando alla Ceccato, se non ricordo male il debutto della 75 monoalbero avvenne a Imola in una gara Endurance, e la moto, molto pesante, aveva dei mozzi freno centrali molto grandi e aveva difficoltà a salire alle Acque Minerali. L’anno successivo si presentò al Circuito di Riccione, rivista e alleggerita, e si dimostrò subito vincente e iniziarono le bellissime lotte con le due Laverda di Genunzio Silvagni e Primo Zanzani.

Sergio Censi

LA VICINANZA fra la Mondial e la Ceccato era probabilmente la conseguenza della comune disponibilità dell’ingegner Fabio Taglioni, in servizio effettivo presso il reparto corse dei fratelli Boselli, ma con autorizzazione a seguire anche lo sviluppo della piccola motocicletta veneta da lui progettata.

LUIGI RINAUDO IN SELLA ALLA BINASSI 125. SI TRATTA DI UNA MOTO ARTIGIANALE REALIZZATA DA PIPPO BINASSI DI CASTENASO (BO) CON LA COLLABORAZIONE DELLA NCR DI GIORGIO NEPOTI E RINO CARACCHI.

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LA MOTO È UN BENE DA PROTEGGEREAl Tokyo Motorcycle Show poche novità ma tante curiosità. Come il garage in scala ridotta

UNA COSA è certa, non è stato il Tokyo Motorcycle Show degli anni migliori. Da un lato perché le imprese giapponesi tirano la cinghia, dall’altro perché alcune di loro erano presenti anche al 41° Tokyo Motor Show di ottobre 2009.

Tuttavia, bastava impegnarsi e cercare un po’ per scoprire tutta una serie di cose interessanti. In totale nei tre giorni si sono contati 92.304 visitatori, il che equivale ad un calo del 7% rispetto al 2009: la cosa non è incoraggiante, ma non è certo una sorpresa visto lo stato attuale del mercato.

Bene, che cosa c’era allora da scoprire? Che la Yamaha Serow festeggia il suo 25° anniversario e che per l’occasione Yamaha lancia un’edizione speciale della trail 250 cm3, con una grafica che riproduce alla perfezione il fogliame della foresta. Che la Casa americana Vectrix fa il suo ingresso sul suolo giapponese con il suo modello di punta, lo scooter VX-1. Il veicolo elettrico, equivalente in dimensioni a un 250 cm3, più veloce alla partenza, ma con

una minore velocità di punta (100 km/h), sarà disponibile in 6 colori al prezzo di 1,3 milioni di yen (10.300 euro).

Decisamente meno futurista, ma molto più carica di storia, anche Indian Motorcycle sbarca quest’anno ufficialmente in Giappone. Indian, la cui produzione è ricominciata nel 2008, verrà commercializzata nell’Arcipelago dalla compagnia White House. La rete di distribuzione dovrà essere totalmente formata in quanto il primo punto vendita a Nagoya, entrerà in funzione solamente il 10 aprile. White House conta sulla passione che questo marchio ispira, mitico come può essere la Harley-Davidson, per sedurre un centinaio di acquirenti all’anno. Oltre alle moto erano presenti prodotti molto innovativi. Come il garage in scala ridotta.

Che si tratti di un motociclista italiano o di uno giapponese, il problema del parcheggio si pone di certo in maniera differente.

Il primo può contare su un condizioni meteo spesso clementi che risparmieranno la sua moto, per contro, la possibilità di attirare dei ladri lo obbliga a legarla con cura o a custodirla in un luogo sicuro. Per il motociclista giapponese i ladri forse non sono la prima preoccupazione dato che di furti ce ne sono pochi, ma le condizioni climatiche (tifoni, estati umide…) fanno sì che sia necessario proteggere la propria due ruote. Sfortunatamente, in Giappone, il posto è contato, soprattutto nella zona di Tokyo… L’idea della Moto Cubic ha quindi buone possibilità di fare strada.

Si tratta di un garage in metallo lungo solamente 2,5 metri, largo 1 metro e alto 2 che si chiude a chiave. È il minimo spazio necessario per fornire un ricovero a una moto grande quanto una BMW R1200 GS con valigie… Sì, sì, proprio così. Vi chiederete come è possibile farcela entrare. Semplice: il fondo di questo cassone ha un binario nel quale si colloca la moto che ruota di 90°. L’operazione non pone alcun problema anche se si è soli: occorre non più di un minuto. Geniale! Il prezzo di 500.000 yen (meno di 4.000 euro) rimane perfino ragionevole se lo si confronta con il prezzo medio di un posto in un parcheggio che è di 240 euro circa al mese.

Questo innovativo “3D Motorcycle Garage“ dovrebbe senza alcun dubbio interessare a un buon numero di motociclisti alla ricerca di una soluzione pratica e poco costosa nel tempo. Se ne volete sapere di più date un’occhiata su motocubic.co.jp

MOTO CUBIC PROPONE QUESTO CONTENITORE IN METALLO PER PROTEGGERE LA MOTO DALLE INTEMPERIE. LUNGO 2,5 METRI, ALTO 2 METRI E LARGO 1, CONSENTE DI “RIPORRE” AL SUO INTERNO ANCHE UNA BMW R1200GS CON LE VALIGIE!

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€2.000*+ iva per iscrizione al Trofeo, kit di preparazione moto e kit abbigliamento

Per chi ha già partecipato:

€1.000**+ iva per iscrizione e kit abbigliamento

*Il costo comprende l’iscrizione alle cinque gare + il kit per la moto e un kit d’abbigliamento paddock (non tecnico)**È il costo di sola iscrizione per coloro che già posseggono il kit, quindi con 1000€ hanno l’iscrizione per cinque gare + il kit di abbigliamento paddock

Arriva una nuova stagione di grande passione: riparte la Gladius Cup in concomitanza con la Coppa Italia CIV! Tanti motivi per far vedere il campione che è in te: cinque gare sui più celebri autodromi italiani, un prezzo d’iscrizione che ti fa partire subito, numerosi premi tra cui una Suzuki Alto, una GSR2 e un Sixteen per i primi tre classifi cati. Gladius: in strada si fa guardare, in pista ti fa sognare!

Per informazioni: www.gladiuscup.itTel. +39 366 6658640 - Fax 06 32488640 - E-mail: [email protected]

In collaborazione con:

GLADIUS CUP. Scende in pista l’emozione.

MISANO 11 aprile

FRANCIACORTA 16 maggio

MISANO 30 maggio

MUGELLO 01 agosto

VALLELUNGA 12 settembre

1ST

2ND

3RD

Sponsor:

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Dopo essere stato uno dei grandi protagonisti del Trofeo Scooter 70 Evolution della Polini Italian Cup 2009, Adriano Sisti è subito salito sul podio della prima prova di Corridonia nella nuova classe Open, lottando per la vittoria in tutte le due Gare con Filippo Corsi, qui alle sue spalle.

Dopo il primo appuntamento di Corridonia, che ha confermato la Polini Italian Cup ricca di emozioni e spettacolo grazie ai confronti serrati in tutti i cinque tricolori 2010 in palio, per la seconda prova del 25 aprile a Castelletto di Branduzzo, c’è ancora più attesa, soprattutto, nei due Trofei Scooter 70 Evolution Open e Scooter 94 Big Evolution 94 cc. Il primato della 70 Evolution Open si annuncia aperto a ogni risultato per il confronto tra i due piloti uffi ciali del Team Polini Scooter, Filippo Corsi e Matteo Tiraferri e Adriano Siti, quest’ultimo portacolori del team Minimoto Roma. Nella Big Evolution 94 cc Open, Julien Vitali e Cristian Mammi ripartono a pari punti in una doppia sfi da tecnico-agonistica tra Vitali col team Cristofolini e

Mammi. Nella Scooter 70 Evolution Polini Mirko Giovacchini è atteso a confermare la bella prova di Corridonia anche se dovrà vedersela con un nutrito lotto di avversari tra cui: Serventi, Fabbri, Nardo, Garzaro. La gara servirà anche per svelare le armi segrete messe in pista nel Trofeo Scooter 94 cc Big Evolution Open, che al suo debutto, ha suscitato grande interesse per le varie soluzioni tecniche proposte dai vari preparatori.

KIT “BIG EVOLUTION”: MAGGIORATI PER ACCELERAZIONI BRUCIANTI IN PISTAI nuovi gruppi termici Polini BIG EVOLUTION, per scooter con motori Minarelli e Piaggio, sono disponibili in due misure: alesaggio di 52 mm. per

i Trofei Scooter maggiorati a 94 cc., alesaggio di 47,6 mm. per i Trofei Scooter classe 70 cc. Il cilindro

Il Trofeo Nazionale Maxi Scooter farà il suo debutto sulla pista di Castelletto di Branduzzo per ritornare sullo stesso impianto il 27 giugno, sempre in concomitanza con le gare dei Trofei della Polini Italian Cup.

Sta destando davvero molto interesse il nuovo Trofeo Scooter BIG EVOLUTION 94 cc OPEN, grazie al suo regolamento aperto alla fantasia dei vari preparatori che hanno preparato scooter capaci di grandi prestazioni da fare invidia anche alle moto di 125 cc.

in alluminio con sistema di raffreddamento closed-deck, si distingue per il particolare trattamento termico specifi co per indurire il materiale ed essere indeformabile anche alle più elevate temperature. La canna ha il riporto al nichel-cromo. Il piano della testa è inedito rispetto a quello degli altri gruppi termici in commercio. E’ caratterizzata dal riporto di nichelatura sul piano della testa per impedire l’innesco della detonazione e successivamente lavorata su avanzati centri a controllo numerico che la rettifi cano con una tolleranza centesimale.Il piano testa risulta in tal modo perfettamente accoppiato al cilindro migliorando la fase di combustione nella camera di scoppio e favorendo una maggiore durata della testa e dello stesso cilindro. La testa è fusa per gravità in blocco unico e poi trattata termicamente per indurire il materiale come per il cilindro. Basti dire che la resistenza meccanica può essere paragonata a quella di una testa ricavata dal pieno.

BARENATURA CARTER E SOSTITUZIONE ALBERO MOTOREE’ indispensabile barenare nel carter la sede dell’albero motore e la sede del cilindro. Per il montaggio dei due kit occorre sostituire l’albero motore originale con il nuovo Polini completo di biella: il kit da 52 mm. con albero con corsa di 44 mm. e biella di 85 mm., il kit da 47,6 mm. con albero con corsa di 39,3 mm. e biella sempre di 85 mm.

CARATTERISTICHE TECNICHEAlesaggio: 52 mm. cilindrata 94 cc.Alesaggio: 47,6 mm. cilindrata 70 cc

Cinque luci di travaso più una luce di scarico con traversino per una migliore evacuazione dei gas combusti.Diagramma di distribuzione unico quanto a caratteristiche performanti.Pistone fuso per gravità in lega leggera ad alto tenore di silicio con un segmento in ghisa sferoidale cromato, rettifi cato, zappato.

IMPIANTO DI SCARICO SPECIFICOI due kit utilizzano un rispettivo impianto di scarico BIG EVOLUTION di disegno inedito. Sono realizzati con sistema cono-contro-cono in acciaio speciale P04 a basso tenore di carbonio. Il silenziatore fi nale in lega leggera di colore nero per meglio dissipare il calore è di tipo rigenerabile.

PIT BIKE E MAXI SCOOTER A GOGO’A Castelletto di Branduzzo sarà anche l’occasione per vedere in gara i maxi scooter del Trofeo Nazionale che ha visto nella prima prova di Vallelunga il dominio di Rapicavoli davanti a Mendogho. Tutta da seguire anche la lotta nelle posizioni di vertice dei due Trofei Pit Bike. Aver raggruppato l’XP 4T 110 con la 125 Street ha dato un livellamento dei valori in campo col risultato di offrire gare ancora più combattute ed equilibrate tra i principali protagonisti Corneti, Gollini, Schirò, Mantovani, Bonomelli, Napodano e Ferdani. ll debuttante nuovo Trofeo XP 150 Open, abbinato all’XP 65 2T, promette nuove scintille per il confronto tra il giovane Gollini e i più esperti Catellani, Fulgoni, Ferreri, Gianfreda, Balinos, Rolandi, Ammirata e le due ragazze Sara Panizzolo e Laura Santini.Orari prove libere e gare su:www.polini.com - www.motoclub.bergamo.it

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Guerrieri Guerrieri della della notten

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MotoGP Qatardi Enrico Borghi - foto Milagro

Guerrieri Guerrieri della della nottenVALENTINO ROSSI (46) NEL FINALE DI GARA HA TROVATOLE ENERGIE PER LIBERARSI DI DOVIZIOSO (4) E HAYDEN, CHE HANNO SUBITO IL RITORNO DI LORENZO, ANDATO A PRENDERSI IL SECONDO POSTO.

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notteotte

Da 5 anni, Rossi non vinceva il primo GP. L’ultima

volta a Jerez, nel 2005

notteotteStoner, solo al comando, cade. E il GP si scuote...insieme a Rossi, Dovizioso, Hayden e Lorenzo

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MotoGP Qatar

LOSAIL – Ha ragione, Jorge Lorenzo: «Chissenefrega se stavo prendendo dei rischi, quando sento l’adrenalina

che sale io corro col cuore. E dietro, non ci sto!». Questa sua analisi, magari poco tec-nica ma certamente esaustiva, vale per lui e per il suo splendido secondo posto con-quistato superando Hayden e Dovizioso nel finale, così come per il forlivese che è sali-to sul terzo gradino del podio contraria-mente alle aspettative. Ma vale anche per Casey Stoner, che per eccesso di aggressi-vità ha gettato al vento una vittoria che ave-

La gara di Hayden dimostra che la Ducati è efficace e costante nelle prestazioni. Per questo la caduta di Stoner brucia ]

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LOSAIL – Valentino Rossi si è divertito anche dopo la gara, salendo prima sul carro attrezzi e infine strappando un motorino dalle mani di un marshall. E una volta rientrato ai box, ha spiegato che «il software che controlla e gestisce il consumo ha lavorato benissimo: infatti la benzina è finita quando non serviva più: a gara finita». Che cosa è successo? Lo ha spiegato il campione: «La mia moto scivolava troppo e quando si “sgomma” sempre, si finisce per consumare più benzina». Riguardo gli avversari, Valentino si è dimostrato molto attento. E ne ha avute per tutti: «Quando nel finale Dovi mi si è avvicinato, mi è venuta in mente la

gara del 2008, quando mi aveva passato nell’ultimo giro, e mi sono detto: Eh no, questa volta va a finire diversamente». Lo stesso Dovizioso ha aggiunto: «Quando ero vicino a Valentino, ho cominciato a commettere qualche piccolo errore e quello è stato il momento in cui lui ha alzato il ritmo». Le parole più importanti, il vincitore le ha dedicate al suo compagno di squadra: «Lorenzo ha corso una gara incredibilmente concreta, ha sofferto eppure ha tenuto duro – ha detto Rossi –. Non bisogna dimenticarsi che non c’è solo Stoner, nella corsa al titolo; c’è anche Jorge». Dovizioso, che ha portato la sua Honda sul podio per un soffio, battendo Hayden, ha spiegato che... «la mia Honda era più forte della Ducati sulla velocità pura;in accelerazione invece erano allo stesso livello». In fondo le prestazioni dei motori hanno inquietato Rossi più degli avversari: «Sono preoccupato, e lo sono anche i nostri ingegneri: non ci aspettavamo di prendere 10 km/h in velocità massima». Anche Nicky Hayden ha qualcosa da recriminare: «Il problema è che non stavo davanti, a lottare per il podio, ormai da diverso tempo e quindi anche io ho commesso degli errori. Ma sono felice, avrò altre opportunità per rifarmi»· Niente a che vedere con i pensieri del suo compagno di squadra, però: «Al via la moto ha avuto un’esitazione e così non sono scattato bene – ha spiegato Casey Stoner –. Appena sono andato al comando ho cominciato ad impostare il mio ritmo ma ho perso l’anteriore un paio di volte, nelle curve lunghe; allora ho deciso di guidare in modo un po’ più dolce per non mettere sotto pressione la gomma anteriore con il serbatoio pieno. Ed è questo che mi ha portato a cadere: la telemetria ha indicato che non avevo abbastanza carico sull’anteriore. Ma è stato un errore mio, un errore stupido, e chiedo scusa alla mia squadra».In realtà, proprio nel giro precedente la caduta, Casey ha stabilito il record della gara. Imbattuto...

COM’È AMARA LA GUIDA DOLCE

Le frasi del giorno

Valentino Rossi

«Quando Dovizioso

si è avvicinato ho ripensato

alla gara del 2008...»

VOLATA PER IL TERZO GRADINO DEL PODIO. DOVIZIOSO (4) LA SPUNTA PER UN NIENTE, LASCIANDOSI ALLE SPALLE HAYDEN.

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MotoGP Qatar

va già in tasca, e per Valentino Rossi vinci-tore di una gara che sulla carta avrebbe dovuto perdere.

Ciascuno a modo suo, i protagonisti del primo gran premio della stagione hanno deciso di correre in base alle proprie sen-sazioni e se c’è chi, come Stoner, questa volta ha sbagliato sopravvalutando la situa-zione, c’è anche chi – come Rossi, Dovizio-so, Lorenzo – ha invece sorpreso tutti in-cantando con una gara di altissimo livello. Sì, è vero, i motori (strepitosi quelli di Honda e Ducati, deludenti quelli della Yamaha) so-no stati protagonisti almeno quanto i piloti, in questo gran premio che si corre su una pista che esalta le doti dei propulsori come poche altre, ma alla fine sono emersi gli uomini. Con i loro successi e gli insucces-si.

Nessuno saprà mai co-me sarebbe andata a fini-re, se Stoner non avesse commesso «uno stupido errore», come lui stesso ha definito la caduta che lo ha tolto dalla gara (e dalla prima posizione), ma di sicuro Valentino era partito con la convin-zione di fargliela sudare, la vittoria. Le notevoli prestazioni che Stoner aveva esibito in prova non permettevano che un so-lo pronostico – il dominio dell’australiano – però il pesarese aveva prepara-to la gara con l’obiettivo di sempre: provare a vin-cere comunque. Non è un caso che a fine gara abbia detto che «Pedrosa ha sbagliato ad essere così aggressivo con me, all’inizio: mi ha fatto per-dere il contatto con Sto-ner, mentre se si fosse messo dietro magari sa-remmo andati a prender-lo».

I fatti ci dicono che Valentino Rossi con-serva la sua capacità di ottimizzare ogni risorsa e di rendere positivo anche un we-ek-end che sembrava negativo. Infatti lui e la sua squadra hanno trovato, per la gara, quel bilanciamento che sembravano non riuscire a trovare nelle prove, e anche se alla fine il grip non era proprio eccelso, il primo duello con il suo avversario forse più ]

JORGE LORENZO (99) È USCITO ALLA DISTANZA, SUPERANDO DI SLANCIO DOVIZIOSO E HAYDEN, ED ANDANDO A PRENDERSI LA SECONDA POSIZIONE. PEDROSA (26) È STATO PROTAGONISTA DI UN AVVIO PIUTTOSTO AGGRESSIVO, MA SI È SPENTO DOPO POCHI GIRI. LO SPAGNOLO HA CHIUSO SETTIMO, PRECEDUTO ANCHE DA DE PUNIET.

«Chissenefrega se prendo dei rischi.Quando sento l’adrenalina che sale,

io corro col cuore. E dietro non ci sto!

Jorge Lorenzomotosprint

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LOSAIL – Nonostante i problemi dell’inverno Marco Simoncelli (che in gara è stato undice-simo a 31 secondi da Rossi) gode della fiducia, e del supporto, della Honda. Del resto, è stato Shuei Nakamoto (il capo del racing Honda) a volerlo su una RC212V e quindi si sta correndo in suo aiuto, visto che la Honda ha le sue colpe. Quindi sulla strada che lo porterà a Motegi, per correre il GP Giappone, Marco Simoncelli raggiungerà la sede della Honda, a Tokyo, dove gli ingegneri della HRC svolgeranno una serie di prove nella galleria del vento. Marco infatti ha una corporatura nettamente più grande rispetto a tutti i piloti Honda, e così spalle e brac-cia sono sempre troppo esposte all’aria.

Questo è un lavoro che riguarda l’aerodinamica della sua moto (non è dato sapere, però, quando arriverà il materiale modificato) e questo dimostra quanto la Honda punti sul ragazzo di Coriano che sta in effetti ricevendo un trattamento da ufficiale anche se gareggia in una squadra privata.

In Qatar Simoncelli ha poi ricevuto un telaio modificato nelle rigidezze (insomma, è stato irrigidito) e si tratta in pratica della versione che gli ufficiali hanno provato in Qatar in marzo, negli ultimi test invernali.

A Motegi, infine, Marco dovrebbe ricevere anche un forcellone rivisto: la HRC non è riuscita a produrlo in tempo, per consegnarlo in occasione della prima prova della stagione.

HRC IN AIUTODI SIMONCELLIAvrà una carenatura “su misura”

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MotoGP Qatar

MOTORI E DOLORIIN CASA HONDA Problemi e (non facili) soluzioni

LOSAIL – La Honda pasticcia ancora quan-do progetta i telai, ma di sicuro non ha paura di nessuno quando si tratta di fare i motori. Lo ha dimostrato Dovizioso, e in fondo anche Pe-drosa pur se solo nella prima fase della ga-ra.

Del resto, già durante i test invernali la Hon-da si era segnalata per la sua velocità e il terzo posto di Dovizioso (conquistato anche grazie al motore strapotente e ultraveloce della RCV 2010) ha allentato un po’ la tensione nel Team HRC.

Globalmente, però, la Honda non esce be-nissimo dalla prima sfida stagionale e infatti nel mondo Honda tutti sanno bene che questa bella serata non copre tutti i problemi che ci

sono ancora sia sulle moto ufficiali che su quelle “clienti”.

Andrea Dovizioso ha detto che «bisogna la-vorare pensando a tutta la moto, perché i pro-blemi sono tanti e tutti correlati tra loro: se ci si concentra solo su un punto, allora non si risolverà niente» e già questa affermazione la dice lunga sulla situazione che sta vivendo la Honda.

Il capo della HRC, Shuhei Nakamoto, ha individuato il problema: «è il telaio, che flette troppo e non è abbastanza rigido». Ma secon-do i piloti c’è dell’altro. Dovizioso segnala che «anche il motore rappresenta un grosso pro-blema» mentre Pedrosa la vede così: «come si possa uscire da questa situazione non lo so,

ma posso dire che da febbraio la mia moto continua a muoversi in uscita di curva e ad ondeggiare in rettilineo».

Gli ingegneri ascoltano, annotano, studiano. E il reparto corse continua a produrre a ritmo incessante. Unica tra le quattro Case impe-gnate nella MotoGP, la Honda ha spedito nel paddock di Losail una notevole quantità di materiale, in gran parte riguardante la ciclisti-ca. E questa volta si è deciso di aiutare mag-giormente Pedrosa, che infatti nel week-end ha provato addirittura cinque versioni diverse del telaio.

E nonostante questo sforzo enorme, qual è stato il risultato? «Sì, è aumentata la rigidez-za, ma la situazione non è cambiata molto», ha detto Dani. Segno, quindi che forse ha ra-gione Dovizioso quando dice che bisogna la-vorare sul motore: «l’erogazione è troppo aggressiva e influisce sull’accelerazione ma anche nella guida, e quindi nelle traiettorie».

Pedrosa però, manifestando un certo disap-punto, taglia corto e dice che «lui (Dovizioso) usa una messa a punto completamente diver-sa dalla mia, le cose che vanno bene per lui per me non funzionano, e viceversa» e questo dimostra quello che molti, nel mondo Honda,

temuto è finito «25 a zero per me, e non avrei potuto chiedere di meglio».

Lo ha detto subito, Valentino, appena ha lasciato fuori dal parco chiuso il motorino con cui ha raggiunto gli uomini della sua squadra (la sua M1 lo ha appiedato perché è finita la benzina): «Con Stoner in gara, per me sarebbe stato difficile» ma allo stesso modo ha anche sottolineato che «stava ti-rando come un dannato» e anche queste sono parole significative.

Stoner, ancora una volta, ha fatto e disfat-to tutto da solo. Infatti la poteva perdere solo lui, una gara sulla pista di Losail. Casey ha gettato al vento 25 punti proprio nel gior-no (anzi nella serata) in cui era più facile vincere che perdere. È caduto nel quinto giro, quando era appena passato al coman-do, dopo aver superato con autorità Hayden, Dovizioso e Valentino. Ha commesso un er-rore proprio nel momento in cui si sentiva forte e sicuro come non mai. È stata questa eccessiva sicurezza in se stesso, a tradirlo. E non è una novità: gli è accaduto diverse volte nel 2008 (ad esempio a Laguna seca) così come lo scorso anno.

Durante le prove invernali, e fino al warm up della prima gara, Casey Stoner si era impegnato molto per dare di sé l’immagine

di un pilota cambiato, cioè finalmente cal-mo e in grado di gestire il suo temperamen-to che lo porta a voler umiliare i suoi avver-sari, perché per lui vincere non basta. Ma è dura continuare a fingere «nel momento in cui si comincia a fare sul serio» come aveva detto Ben Spies alla vigilia della gara, an-che se il texano parlava di un argomento diverso. L’americano, che ha confermato le attese della vigilia, chiudendo in un’apprez-zabile quinta posizione, parlava di sé e del-le sensazioni «di uno che è andato bene in inverno, ma solo nelle prove, mentre la ga-

ra è sempre una cosa diversa». Queste pa-role però sono adatte anche alla gara di Stoner. Infatti sulla pista di Losail la prima guida della Ducati si sentiva imbattibile, intoccabile, inavvicinabile. Si è comportato come tale, e si è sbagliato.

La gara di Hayden (aggressivo e veloce, al punto da lottare con Dovizioso per il podio fino alla bandiera a scacchi) dimostra che la Desmosedici è efficace e costante nelle prestazioni. Ecco perché a Borgo Panigale l’eccesso di sicurezza del capitano questa volta brucia più del solito.

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Il caso del giornopensano e che dicono solo a bassa voce: è in atto una lotta di potere tra i due piloti ufficiali, ognuno dei quali porta avanti idee proprie, in base alle proprie esigenze.

Nell’ambito del malcontento che sta dila-gando tra i piloti “clienti” va aggiunto che c’è chi sostiene che le scelte estreme di Dovizioso hanno finito per rendere la RCV una moto adatta solo a lui. E ingestibile per gli altri. Quindi i team satellite hanno deciso di andare

avanti per conto proprio e adesso ognuno sta cercando regolazioni diverse in base alle pro-prie esigenze. La HRC, ben sostenuta da Do-vizioso che su questo non ha dubbi, detta pre-cise indicazioni sul fatto che bisogna trasferi-re il peso sulla parte posteriore (per sfruttare meglio le Bridgestone) ma questa soluzione ha messo in crisi diversi piloti, tra i quali Me-landri e Simoncelli.

Randy De Puniet, che lavora da tempo con

i suoi tecnici prendendo spesso strade ardite che però si rivelano azzeccate, sta cercando soluzioni diverse e non a caso è l’unico che utilizza ancora la forcella Ohlins con steli di 42 mm di diametro mentre tutti gli altri piloti Honda hanno la nuova con steli da 48 mm.

LA SITUAZIONE attuale ha origini lontane. La RC212V, introdotta nel 2007, non è una moto sbagliata ma certamente è complicata e la mancanza di un percorso lineare ha aggiun-to problemi a quelli che già c’erano. All’inizio il telaio venne progettato per le Michelin, le Showa e la guida di Dani Pedrosa (pilota mol-to particolare). La versione 2010 è stata ripro-gettata in base alle Bridgestone, le Ohlins, e ora è Dovizioso che guida lo sviluppo. Sono due situazioni completamente opposte, e in mezzo ci sono tanti telai e tanti motori sempre diversi che non si sono mai amalgamati.

La Honda reagisce, perché questa è la Casa più irriducibile del mondo, solo che adesso non siamo più nella fase dei test invernali. È cominciato il campionato, e il regolamento impone il divieto di provare al di fuori dei gior-ni di gara. Se però si riuscisse a mettere al-meno dell’ordine, sarebbe già una vittoria.

ALLA HONDA NON MANCA CERTO LA VELOCITÀ. TUTTAVIA LA RCVANCORA NON SODDISFAI SUOI PILOTI. CHE HANNO ESIGENZE MOLTO DIVERSE L’UNO DALL’ALTRO...

BEN SPIES (11) HA CONFERMATO

DI AVERE LE CARTE IN REGOLA PER FARSI

LARGO IN MOTOGP. BUON ESORDIO ANCHE

PER DE PUNIET (14), SESTO ALLE SUE SPALLE.A DESTRA, I DUE DELUSI

DELL’APERTURA STAGIONALE:

STONER E PEDROSA.

«Con Stoner in gara, per me sarebbe stato difficille...»

Valentino Rossi

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MotoGP QatarPagelle e interviste

Conta il pilota

LOSAIL - Dovizioso che dà una sferzata a Rossi e lo “sveglia”, Lorenzo che corre con il cuore e l’adrenalina e si getta impavido alla ricerca del podio, Simoncelli che, in attesa che da mamma HRC arrivi la soluzione ai tanti problemi, guida sopra i problemi… L’elenco è lungo e testimonia della rivolta interiore dei piloti della MotoGP. Dopo un inverno in cui si è parlato solo di tecnologia, di elettronica, telai, forcelle, mescole, materiali di attrito, l’essere umano si è preso una bella rivincita. Sarà la primavera che risveglia i sensi, sarà che gli ingegneri non possono comandare ogni aspetto della nostra vita. Sarà che, alla fine dei conti, nel bene e nel male, sulle moto a correre ci salgono solo i piloti, ma abbiamo visto una gara veramente appassionante. Non la prosecuzione dei pallosissimi test invernali. Non per altro uno dei fattori scatenanti di questo “desert show” è stato uno «stupido errore», come ha molto onestamente affermato Casey Stoner, autore di una cosa che poteva fare ai tempi della 125.

Non c’è nulla da fare, alla fine siamo sempre esseri umani e qualche lato un po’ animalesco del carattere che ci portiamo dentro dopo millenni e millenni di evoluzione, viene sempre a galla. Quindi anche a Rossi capita di addormentarsi un po’ in gara, cosa comprensibile per un velocissimo predatore capobranco come lui. Il timido Pedrosa ritrova la grinta del leone quando deve lottare con qualcuno in particolare e Lorenzo, dopo aver fatto vedere a tutti le ferite, si scatena come se fosse perfettamente integro. Pensiamoci un po’: meno imposizioni, un po’ di sana anarchia e lo sport diventa più bello. Si riavvicina al suo modello naturale, il gioco. Già, perché lo sport non è solo una battaglia simbolica con regole chiare, è un bel divertimento. Per una volta non andiamo a cercare il pelo nell’uovo (ci sarà tempo per questo…) e iniziamo un anno con il sorriso di chi ha visto una bella gara. Magari con qualche stupido errore e qualche colpo d’orgoglio, ma molto appassionante.

MACCHINE E UOMINI

Valentino Rossi«Siamo 25 a 0 per me»La classifica non mente mai e chi vince

ha sempre ragione. E tanto per cambiare

è ancora una volta l’uomo di Tavullia.

A Losail ci siamo goduti il solito sontuoso

number one che stringe i denti, rischia

di finire a secco, combatte senza paura

e porta a casa il massimo. Quelli bravi

fanno così.

Certezza matematica 9

Andrea Dovizioso«Sono andato sempreall’attacco per onorare chi ha creduto in me»In Giappone dopo una dichiarazione

del genere faranno salti di gioia. Hanno

un pilota capace di sacrificarsi per il bene

e l’onore dell’HRC e, aggiungiamo, di far

divertire il pubblico. Il suo grande impegno

ha fatto della sua 212 una gran moto.

Complimenti anche ai motoristi Honda:

quanto va il loro V4!

Il nuovo leader? 8

Nicky Hayden«Non mi aspettavo che fosse così tosta!»Vedere Nicky combattere come Gattuso

in un centrocampo affollato è sempre

un bello spettacolo. La Ducati new edition

gli piace, eccome, e manca il podio di poco.

Per la gioia di tanti, la MotoGP ha ritrovato

un protagonista di livello.

Ben tornato in serie A 8

Ben Spies«Oggi penso di aver dato almeno il 110%»Niente male, caro Ben: arrivare nella top

five al debutto vero in una gara bella tirata

non è impresa da tutti. E l’americano non è

uno qualunque: se ne sono accorti l’anno

scorso in Superbike e pensiamo che anche

quest’anno funzioni così.

Tipo tosto 8

Randy De Puniet«Il mio passo era simile a quello del gruppo davanti: questo è davvero incredibile per un pilota satellite»Il coraggioso francese aveva voglia

di correre e poco si è curato dei problemi

della Honda. Gas, cuore e tanta voglia

di portare a casa un buon risultato possono

fare il miracolo, la classifica lo dimostra

ampiamente. Missione compiuta

e piazzamento migliore rispetto a quello

di Pedrosa!

Ragazzo di cuore 7

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Sotto i rifletttori

Jorge Lorenzo«Conta più questo podio di tante vittorie»El Fenomeno sapeva bene che c’era

bisogno di un grande avvio di stagione

per scacciare i fantasmi dell’inverno

e farsi trovare splendenti. Avvio lento, in

sordina, poi cuore e adrenalina al potere.

Combattivo, molto 8

ALMENO LA TRIBUNA CENTRALE, SONO RIUSCITI A RIEMPIRLA... DANDO UN PO’ DI COLORE ALLA PARTENZA. A SINISTRA, SGUARDI FIERI SUL PODIO.

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MotoGP QatarPagelle e interviste

Dani Pedrosa«Ci rivediamo combattivi a Motegi, una pista che amo»Giusto darsi degli obiettivi per il futuro,

ma attenti alle promesse fatte invano.

In Giappone, davanti allo stato maggiore

della Honda, Pedrosa si gioca il futuro.

E per convincere i “jap” ci vuole qualcosa

di più di un bell’avvio. E di un finale in

calando.

Batterie scariche? 5

Colin Edwards«##**##. Beep di qua e beep di là»I casi della vita: uno va forte per tutto

il precampionato, va benino in prova e poi

in gara sparisce. Tutta colpa, dice lui,

della ruota posteriore che scivola troppo.

Sogni proibiti 5

Loris Capirossi«Non abbiamo bisogno di questi risultati, ma di essere più vicini al top»Ovvero, come rovinare uno storico

traguardo con una gara che, in mezzo

ad altre 299, non è certo da ricordare.

Un sospetto l’abbiamo: la Suzuki lavora

molto e conclude poco. E Loris, che non

può fare miracoli tutte le volte, non ha

la faccia che vorrebbe aver avuto a fine

gara.

Dategli un cavallo! 6

Hiroshi Aoyama«Non ho fatto una grande gara, ma buona»La svalutatissima top ten (13 all’arrivo)

è pur sempre un buon approdo per

un debuttante. Una gara positiva che

conferma l’approccio soft e senza troppe

pressioni del giapponese alla top class.

Vediamo se sarà così tranquillo anche

a Motegi.

Positivo 6

Marco Simoncelli«Da solo non sono ancora in grado di mantenere il passo. E mi hanno staccato»

Marco è uno onesto: quando gira da solo

non si diverte e fatica parecchio.

Nel dubbio preferisce stare in compagnia,

magari di Edwards e Capirossi con i quali

ha fatto vedere qualcosa di buono.

Ma c’è da capirlo, girare per il deserto

di notte da soli non è piacevole!

Tipo sociale 6

Hector Barbera«Peccato per l’errore da debuttante fatto a inizio gara»Beh, l’errore ci sta, visto che lo spagnolo

è un rookie. Però da altri team qualcuno

segnala arrabbiato che il ragazzo delle

Pagine Gialle è un po’ troppo aggressivo

e che ha un concetto di distanza

di sicurezza decisamente da rivedere.

Miope? 5

Marco Melandri«Una gara molto deludente. Una delle peggiori della mia carriera»A dire il vero lo abbiamo pensato anche

noi. Marco sostiene che il suo stile di guida

non si adatta alla moto. Magari è vero

al 100%, ma così piano non si può andare.

Melandri è fatto in un altro modo.

Ridateci l’originale! 4

Alvaro Bautista«In realtà io devo ancora fare il mio primo GP»Vero, a inizio gara, dopo una bella botta

in prova, viene buttato fuori da Barbera,

poi si riprende, cerca di trovare un ritmo

accettabile seguendo qualcuno

ma all’ultimo giro si butta per terra”.

Notte fantozziana 4

Dietro la lavagna

Casey Stoner«È stato un errore. Uno stupido errore»Potrebbe diventare il nuovo tormentone di qualche cabarettista televisivo.

L’errore c’è, e grande come una casa. Potrebbe essere decisivo per il Mondiale,

oppure no. In ogni caso la gara l’ha buttata.

Lo scopriremo più avanti 3

LORIS CAPIROSSI. MR. 300 GP È STATO PREMIATO DALLA DORNA «IN SEGNO DI RICONOSCENZA PER UN GRANDE PILOTA CHE È ANCHE UN UOMO VERO».

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Mika Kallio«Alla seconda curva mi ha toccato Spies, facendomi perdere cinque posizioni»Nella serataccia del poco ispirato

finlandese c’è anche una brutta partenza

e un contatto con un altro pilota.

Indovinate chi? Facile, “autoscontro”

Barbera!

Sballottato 4

Aleix Espargaró«Proprio quando sentivo che il mio feeling con la moto stava migliorando, mi sono ritrovato con il sedere per terra»In giovane età si fanno esperienze

interessanti e formative per la crescita

del pilota. Il catalano scopre il lato duro

della MotoGP e si lecca le ferite.

Si può migliorare 5

17 PILOTI SONO POCHI MA LE OCCASIONI PER TROVARSI VICINI NON MANCANO... E NON SEMPRE C’È POSTO PER TUTTI.

A LATO MELANDRI, ESPARGARÓ, AOYAMA. SOPRA, SIMONCELLI E DE PUNIET.

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Alvia

Lecadute

Casey Stoner (Ducati) in 1’55"007 alla media di 168,407 km/h Pole 2009: Casey Stoner (Ducati) in 1'55"286 alla media di 167,999 Km/h

LIBERE V

ENERDÌ

LIBERE S

ABATO

QUALIFIC

AZION

I

Venerdì: Capirossi, Lorenzo. Sabato: Simoncelli, Barbera, Kallio, Bautista.Domenica: Kallio, Stoner, Bautista, Espargaró.

SPETTATORI

7.302nei tre giorni 9.982

nel 2009 6.500 (nei tre giorni 9.062)

Qatar 11.04.2010 Losail

1. Casey Stoner Australia Ducati 1'55"500 1'55"501 1'55"007 1'55"530

2. Valentino Rossi Italia Yamaha 1'56"028 1'55"841 1'55"362 1'55"968

3. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 1'56"026 1'56"646 1'55"520 1'56"387

4. Randy De Puniet Francia Honda 1'57"031 1'56"350 1'55"831 1'56"904

5. Loris Capirossi Italia Suzuki 1'57"363 1'56"713 1'55"899 1'57"350

6. Andrea Dovizioso Italia Honda 1'56"698 1'56"569 1'55"963 1'56"931

7. Dani Pedrosa Spagna Honda 1'57"133 1'56"736 1'55"990 1'57"004

8. Colin Edwards USA Yamaha 1'57"167 1'56"776 1'56"005 1'57"139

9. Nicky Hayden USA Ducati 1'56"793 1'56"786 1'56"163 1'56"583

10. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 1'58"082 1'57"371 1'56"227 1'57"540

11. Ben Spies USA Yamaha 1'56"818 1'56"678 1'56"271 1'56"871

12. Mika Kallio Finlandia Ducati 1'57"059 1'56"664 1'56"283 1'57"977

13. Alvaro Bautista Spagna Suzuki 1'56"998 1'56"972 1'56"450 1'57"682

14. Aleix Espargaró Spagna Ducati 1'57"605 1'57"024 1'56"652 1'57"435

15. Marco Simoncelli Italia Honda 1'57"535 1'56"796 1'56"957 1'57"654

16. Hector Barbera Spagna Ducati 1'57"105 1'57"272 1'57"130 1'57"357

17. Marco Melandri Italia Honda 1'58"035 1'57"513 1'57"325 1'57"528

Poleposition

WARM

-UP

esterna 26°Casfalto 27°C

il tabelloneMotoGP Qatar

Altraguardo Giriveloci Velocitàmassime

CampionatomarcheTopteam

Campionatopiloti

11. Marco Simoncelli 5; 12. Hector Barbera 4; 13. Marco Melandri 3.

1. Fiat Yamaha Team 452. Repsol Honda Team 253. Monster Yamaha Tech 3 193. Ducati Marlboro Team 135. LCR Honda MotoGP 10

11 a

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VAL

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CIA

TEMPERATURAESTERNA (°C)

24TEMPERATURA

ASFALTO (°C)

26PILOTIAL VIA

17NUMERO

GIRI

22

1. Casey Stoner 1'55"537

alla media di 167,634 km/h

2. Jorge Lorenzo 1'56"042

3. Valentino Rossi 1'56"043

4. Ben Spies 1'56"087

5. Andrea Dovizioso 1'56"157

6. Nicky Hayden 1'56"162

7. Randy De Puniet 1'56"221

8. Dani Pedrosa 1'56"398

9. Hiroshi Aoyama 1'56"677

10. Colin Edwards 1'56"756

11. Loris Capirossi 1'56"794

12. Alvaro Bautista 1'57"104

13. Marco Simoncelli 1'57"119

14. Hector Barbera 1'57"229

15. Aleix Espargaró 1'57"272

16. Marco Melandri 1'57"359

17. Mika Kallio 1'57"931

PRIMATO IMBATTUTO

Casey Stoner (Ducati) nel 2008, in 1’55"153

alla media di 168,193 km/h

Punti in classifica

rispetto al 2009

dopo 1 gara

1. Valentino Rossi Italia Yamaha 25 25 +5

2. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 20 20 +4

3. Andrea Dovizioso Italia Honda 16 16 +5

4. Nicky Hayden USA Ducati 13 13 +9

5. Ben Spies USA Yamaha 11 11 deb

6. Randy De Puniet Francia Honda 10 10 +4

7. Dani Pedrosa Spagna Honda 9 9 +4

8. Colin Edwards USA Yamaha 8 8 -5

9. Loris Capirossi Italia Suzuki 7 7 +7

10. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 6 6 deb

1. YAMAHA 25 25 +5

2. HONDA 16 16 +5

3. DUCATI 13 13 -12

4. SUZUKI 7 17 +8

TOTALE

motosprint

41

1. Valentino Rossi Yamaha Fiat Yamaha Team 42'50"009

118,360 km alla media di 165,789 km/h

2. Jorge Lorenzo Yamaha Fiat Yamaha Team a 1"022

3. Andrea Dovizioso Honda Repsol Honda Team a 1"865

4. Nicky Hayden Ducati Ducati Marlboro Team a 1"876

5. Ben Spies Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 3"903

6. Randy De Puniet Honda LCR Honda MotoGP a 9"322

7. Dani Pedrosa Honda Repsol Honda Team a 16"508

8. Colin Edwards Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 19"867

9. Loris Capirossi Suzuki Rizla Suzuki MotoGP a 20"893

10. Hiroshi Aoyama Honda Interwetten Honda MotoGP a 21"100

11. Marco Simoncelli Honda San Carlo Honda Gresini a 31"638

12. Hector Barbera Ducati Paginas Amarillas Aspar a 32"537

13. Marco Melandri Honda San Carlo Honda Gresini a 40"780

RITIRATI

Alvaro Bautista Suzuki Rizla Suzuki MotoGP al 22. giro

Aleix Espargaró Ducati Pramac Racing Team all'8. giro

Casey Stoner Ducati Ducati Marlboro Team al 6. giro

Mika Kallio Ducati Pramac Racing Team al 3. giro

1. Stoner qualifiche 329,12. Kallio qualifiche 328,53. Dovizioso libere n. 2 327,94. Pedrosa libere n. 2 326,95. Barbera qualifiche 326,66. Aoyama qualifiche 323,77. Hayden gara 322,88. Melandri libere n. 2 322,09. Edwards gara 321,7

10. Capirossi qualifiche 321,611. Espargaró qualifiche 321,512. De Puniet gara 321,213. Lorenzo gara 321,014. Simoncelli qualifiche 320,715. Bautista libere n. 2 320,216. Rossi libere n. 2 319,917. Spies gara 318,0

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MotoGP Qatar

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43motosprint

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STONER PIÙ DI STONER

QATAR: SOLDI SÌ MOTO... MENOLe due ruote non sfondano

Pole Position

MotoGP QatarDai box

LOSAIL – Quando la MotoGP approdò in Qatar, nel 2004, una delle frasi ripetute con più insistenza dai vertici della locale federa-zione fu: «Faremo crescere anche in Qatar la cultura della moto». Dopo sette edizioni del gran premio – quattro diurne e tre in nottur-

na – continuano ad abbondare le auto di iper lusso, ma le moto bisogna cercarle col lan-ternino. Le fabbriche impegnate in MotoGP hanno rappresentanze in questo angolo del Golfo, ma il “giro” dei motociclisti del Qatar si riduce a un pugno di eccentrici locali.

In circuito ci sono più ospiti e invitati nel paddock che appassionati in tribuna, e anche questo la dice lunga su come «la cultura della moto» fatichi a farsi largo.

Negli ultimi sette anni qui sono stati inve-stiti oltre 80 milioni di euro (sia per gare di moto che di auto) e la federazione nazionale è molto attiva: con il supporto della Dorna è stato creato un campionato nazionale di Su-perbike da cui sono usciti due piloti: Mashel Al Naimi, che ha debuttato nella Moto2, e Zulfahmi Khairuddin che corre nella 125; c’è poi un team della Moto2 che schiera il fran-cese Anthony Delhalle. Non è molto, ma al-meno qualcosa si sta muovendo.

Questo circuito e questo Paese sono di-ventati una tappa di rilievo per il campionato: vi si svolgono i test invernali e da tre stagioni vi si apre il Mondiale, con la gara in notturna. Questa sorta di privilegio è il motivo per cui la MotoGP inizia tardi, a metà aprile: bisogna aspettare la stagione in cui anche di notte le temperature sono adeguate. È una conces-sione che la Dorna deve fare agli arabi di Doha, che hanno speso 20 milioni di euro per l’impianto di illuminazione, il quale consuma 7000 litri di gasolio al giorno; cifre che a noi europei appaiono elevate, ma che qui non impressionano nessuno. Ha spiegato bene la situazione il presidente della federazione motoristica del Qatar, Nasser Bin Khalifa Al-Attiyah: «Gli europei pensano sempre ai soldi, chiedono sempre quanto spendiamo: ma in fondo che cosa contano i soldi?».

LOSAIL – Conquistando la prima pole position stagionale col tempo di 1’55”007 Casey Stoner è stato più veloce di se stesso (nel 2008 aveva girato in 1’55”153) ma è comunque rimasto molto lontano dal record della pista che appartiene ancora a Jorge Lorenzo: lo spagnolo della Yamaha, con le Michelin da qualifi-ca, nel 2008 fissò il limite di questa pista in 1’53”927.

MA IL CIRCUITO VA MODIFICATO

AD ABU DHABI INTERESSA LA MOTOGP GLI ORGANIZZATORI del nuovissimo circuito di Formula 1 di Abu Dhabi hanno contattato la Dorna perché sono interessati ad organizzare un gran premio sulla pista Yas Marina. Un delegato della Dorna, Xavier Alonso, nel gennaio scorso è stato negli Emirati per visionare l’impianto, ma se non verranno fatte delle modifiche – la pista ha troppi muri vicino al tracciato e in diversi punti non ci sono gli spazi di fuga richiesti dagli standard della MotoGP – sarà difficile portare le moto in questo splendido circuito nato per la Formula 1.

«Non c’è niente di paragonabile all’andare a più di 300 all’ora». Valentino Rossi

GLI SCEICCHI ESISTONO DAVVERO. NE DÀ PROVA IL QATAR, CHE NON HA AVUTO PROBLEMI A SPENDERE 20 MILIONI DI DOLLARI PER L’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE DEL CIRCUITO.

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MotoGP QatarDai box

«Non vado in moto nella vita

di tutti i giorni, non ho nemmeno

il “patentino”. Se anche volessi,

potrei guidare solo lo scooter».

Jorge Lorenzo

317 VITTORIE DI GRAN PREMIAL VIA DELLA MOTOGP Che il livello dei piloti della MotoGP si sia alzato lo dimostrano i 13 titoli mondiali accumulati dai 17 piloti al via della prima gara della stagione, ma fa ancora più impressione il numero delle vittorie che hanno totalizzato, tutti insieme, alla vigilia del campionato: 317. Si tratta di un nuovo record dopo quello di 289 vittorie raggiunto lo scorso anno in occasione del GP di Assen.

ALTRE NOVITÀ DOPO JEREZ

TELAIO NUOVO PER LA SUZUKI IL REPARTO corse della Suzuki ha spedito in Qatar una nuova versione del telaio sul quale Loris Capirossi ha lavorato per tutto l’inverno: «È cambiato nelle rigidezze, e garantisce maggiore grip e una migliore costanza delle prestazioni – ha spiegato Paul Denning, il responsabile della squadra –. Abbiamo ricevuto anche un software più evoluto per il traction control, ma è il telaio l’elemento di maggiore rilevanza. Correremo con questa configurazione per almeno tre gare, quindi solo dopo Jerez riceveremo qualche evoluzione».

PROVE LIBERE ALL’OSSOLA STAGIONE 2010 non presenta restrizioni solo per i test invernali: anche quelli previsti durante la stagione sono stati ridotti al minimo. Infatti le squadre avranno solo due giorni a disposizione – il lunedì seguente i GP di Jerez e Brno – dopodiché se ne riparlerà a Valencia, dopo l’ultima gara della stagione.

LE STESSE DI MARZO

YAMAHA NON CAMBIAMOTO DOPO I TESTCONTRARIAMENTE alle moto della concorrenza, le Yamaha in versione “gran premio” non avevano niente di nuovo rispetto alla versione “da test”. «Sono esattamente le stesse moto che erano state utilizzate nei test invernali, in particolare quelli svolti in Qatar a metà marzo» ha detto Davide Brivio, il team manager della squadra di Rossi. Ovviamente i motori erano “freschi”, nel senso che sono stati revisionati: devono essere utilizzati infatti almeno per tre gare, come impone il nuovo regolamento.

PIÙ PICCOLI E PIÙ LEGGERI

I NUOVI BREMBO SOLO SULLE SUZUKI IL NUOVO impianto frenante anteriore Brembo in Qatar è stato utilizzato solo dalle due Suzuki. Gli altri team per ora ritengono di non averne bisogno. La caratteristica più significativa risiede nelle dimensioni ridotte e nel minor peso (il che produce vantaggi in termini di maneggevolezza). La Yamaha lo ha provato nei test invernali, ma per ora ha deciso di mantenere l’impianto attuale.

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48

MotoGP QatarDai box

BRIDGESTONEANCHE NEL 2012?Yamada spinge per il rinnovo

LOSAIL - Hiroshi Yamada, il responsabile della Bridgestone, è soddisfatto del lavoro dei suoi tecnici per il 2010 ma ha già la mente proiettata sul futuro, cioè al contratto con la Dorna «che scade alla fine del 2011. Ci sto pensando da tempo, vorrei negoziare almeno per il 2012».

Il rinnovo pluriennale è quindi a rischio?

«Non abbiamo ancora preso una decisione: la situazione economica è ancora brutta, ma io credo che continueremo e proprio in questo

periodo sto cercando di convincere i vertici dell’azienda che dobbiamo rimanere».

Al secondo anno della monogomma che

cosa si può dire?

«Da un punto di vista sportivo credo che ab-bia dimostrato la sua validità. Prima il fattore gomma era troppo importante: non era accet-tabile che ci fossero piste in cui un pilota era nettamente favorito dal fatto che le sue gomme funzionavano meglio di quelle della concorren-za. Adesso per i piloti è meglio».

E il punto negativo qual è?

«Personalmente concepisco lo sport come un confronto e quindi adesso questo aspetto è venuto a mancare. Insomma, mi piaceva quando si lavorava per vincere bat-tendo gli altri, mentre adesso vin-ciamo senza battere nessuno...».

Quindi non sarebbe un proble-

ma tornare alla situazione di plu-

ralismo.

«Chiunque voglia partecipare, per me sarebbe il benvenuto: ov-viamente dovremmo mantenere le regole attuali. Perché sono queste che permettono di calmierare i costi».

Stesse regole che significa?

«La fornitura dovrebbe restare invariata: 18 gomme per pilota, a week-end. E numero limi-tato di gomme per le prove invernali. Sarebbe impensabile tornare alla situazione che rag-giungemmo nel 2008».

L’uscita di scena della Bridgestone dalla F1

può aiutare a salvare il progetto MotoGP?

«Di sicuro avremmo più soldi da spendere, perché il budget della F1 è molto alto, ma se-condo me dovremmo restare anche nelle quat-tro ruote: perderemmo molto, in termini di immagine. Invece da un punto di vista tecnolo-gico è indifferente che si corra o no in F1: noi ormai per le gomme da moto abbiamo una nostra tecnologia».

A proposito di budget: è stato ridotto, per il

2010?

«No, è più o meno lo stesso dello scorso anno. Era stato fortemente ridotto l’anno pri-ma, cioè il 2008. Adesso ci siamo stabilizzati».

CARBONIO O ALLUMINIO

HAYDEN INDECISO SUL FORCELLONE NEL BOX del team ufficiale della Ducati è rimasto un solo forcellone in alluminio, in base ad una richiesta di Nicky Hayden che ancora non si è deciso a fare una scelta; Stoner non ha dubbi e quindi in Qatar ha corso con l’ultima versione del forcellone in carbonio, che vanta una maggiore rigidezza rispetto alla versione 2009 e anche ad un prototipo 2010 provato nei test invernali. «Nicky può andare avanti così anche per tutta la stagione – ha detto il team manager Vittoriano Guareschi –, il materiale l’abbiamo, il telaio è fatto in modo che possiamo cambiare i forcelloni, passando da quello in alluminio a quello in carbonio e viceversa, con un tempo massimo di un quarto d’ora. Quindi comunque non ci saranno problemi per il lavoro del team».

DISTRUTTI IN UNA CADUTA

GLI STIVALI DI LORIS RIFATTI SUL POSTO I TECNICI della Sidi hanno dovuto lavorare duramente, nelle giornate del gran premio, per permettere a Loris Capirossi di indossare, domenica, il modello speciale disegnato per celebrare i 300 gran premi (evento che coincide con il cinquantenario dell’azienda veneta). Loris li aveva già venerdì sera, ma li ha distrutti in una spettacolare caduta. Dunque è stato necessario costruirne di nuovi utilizzando materiale di altri stivali. Gli altri tre piloti che usano lo speciale stivale del cinquantenario Sidi sono Aoyama, Bautista e Edwards.

GLI UNICI BOX DEL MONDIALECON L’ARIA CONDIZIONATA In Qatar in aprile le temperature sono già alte, perdipiù quest’anno la primavera si sta rivelando più calda del solito; quindi nei box sono tornati in funzione gli impianti di condizionamento. Questa pista è l’unica, tra quelle che ospitano il Mondiale GP, ad avere i box refrigerati. Un sistema che i meccanici apprezzerebbero anche nella umidissima Sepang.

ROSSI E CAPIROSSI UNICI...PIONIERI SUPERSTITI Valentino Rossi e Loris Capirossi sono gli unici superstiti del gruppo di “pionieri” che parteciparono alla fase iniziale dell’era della MotoGP: sono rimasti solo loro due, del gruppo che prese il via del GP Giappone 2002 dando inizio alla nuova era.

SIAMO ALLA TERZA EDIZIONE DEL GP IN NOTTURNA E ORMAI NON SI FA PIÙ CASO AL COLOSSALE IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE CHE È COSTATO QUASI 20 MILIONI DI DOLLARI: HA UNA POTENZA DI 5,5 MILIONI DI WATT E CON I SUOI 3700 FARI POTREBBE ILLUMINARE 70 CAMPI DA CALCIO. PERÒ NON È QUESTO L’ELEMENTO CHE IMPRESSIONA DI PIÙ GLI OCCIDENTALI, IN PARTICOLARE GLI EUROPEI: PIUTTOSTO SI FATICA AD ABITUARSI AL FATTO CHE IN QUESTO PAESE UN “PIENO” DA 40 LITRI DI BENZINA POSSA ARRIVARE A COSTARE ANCHE 6 EURO (CIRCA 15 CENTESIMI AL LITRO), IL PREZZO DI UNA BOTTIGLIA DI ACQUA MINERALE SAN PELLEGRINO DA QUESTE PARTI...

Acqua ebenzina

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50

Moto2 Qatardi Marco Masetti

Vincere faci

LOSAIL - Categoria nuova, attori pro-tagonisti nuovi. Per questo, forse, non è un caso che abbia vinto un

giovanissimo come Shoya Tomizawa, 19 anni da Chiba (come Harada e Aoyama) ma cresciuto sportivamente in Europa. La Moto2, però, ha fatto vedere molto di più. La nuova classe di mezzo, pur ancora acerba, è una potenziale miniera di spet-tacolo ed emozioni, oltre ad essere molto divertente.

Iniziamo dal fatto che l’elettronica è ri-dotta al minimo, quindi ogni ingresso in curva si trasforma in un festival delle in-traversate. Le staccate sono affidate so-prattutto al coraggio dei piloti, più che ai calcoli del computer, e il parco mezzi è in grande evoluzione. Certo, la Suter ha vin-to e ha piazzato tre sue ciclistiche nella top five e questo ci sta, visto che il co-struttore svizzero sta lavorando da mesi su questo progetto. Gli altri sono un po’ indietro, ma le prestazioni della FTR di Debon e della Moriwaki di Elias sono già molto buone. Merito anche dei piloti, che hanno dimostrato di essere molto decisi,

le

motosprint

51

Tomizawa vince per distacco. De Angelis subito out. Il migliore

dei nostri è Rolfo (quinto), seguitoda Pasini, autore di una gran rimonta

]

DEBON (6) E CLUZEL (16) HANNO TENUTO A BADA TOMIZAWA (48) PER METÀ GARA. POI IL GIAPPONESE È ANDATO IN FUGA.

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motosprint

52

Moto2 Qatar

Shoya Tomizawa Una sorpresa, ma fino a un certo punto, visto che il giapponese nel precampionato aveva guidato bene. In gara ha fatto molto di più, mettendo in mostra una grande grinta e un passo da paura.

Da applausi 9

Alex DebonInizia male l’anno, tra fratture e problemi di budget. In gara si scatena e prende a calci la malasorte. Una sua staccata ai danni di Cluzel è da cineteca del motociclismo: in pratica si è attaccato ai freni tre secondi dopo il francese.

Staccatore 8

Le pagelle

anche se Toni il funambolo alla lunga ha pagato il fatto di essere reduce da un’ope-razione chirurgica. Il pilota di Gresini, co-munque, ha saputo soffrire, e non poco.

Nella Moto2, lo si era capito fin dal via, ci sono due fattori che influenzano parec-chio la gara: l’abilità dei tecnici e quella dei piloti. Osservare il “miracolo” di Mau-ro Noccioli, che, lavorando come tre per-sone, è riuscito a rendere competitiva la FCC Motobi di Mattia Pasini, ha del com-movente. Ma anche godersi la rimonta del pilota italiano, che ha guidato con grinta e coraggio, è stato commovente. Siamo ovviamente alla nuova frontiera, a una specie di mondo in grande evoluzio-ne, dove tutto cambia in fretta.

Speriamo che cambi in fretta il segno zero che hanno due squadre di alto livello come Scot e Tech3. Con Canepa in diffi-coltà fin dalle prove e De Angelis che, centrato da Bradl dopo aver dovuto frena-re troppo forte per evitare Elias, è caduto (solo una forte contusione al fondo schie-na). Il team Scot torna in Europa con le orecchie basse. I francesi del Tech3, inve-ce, dovranno riparare le moto di De Rosa e Takahashi, entrambi finiti a terra. Capi-ta e in questa prima gara era nei prono-stici.

Ci si aspettava molto anche dal ritorno al mondiale di Roberto Rolfo, pilota di serie A nella 250. Il torinese non ha delu-so, chiudendo quinto dopo aver corso una bella gara in rimonta. A questo punto è difficile dire chi sarà sul podio a Motegi, perché a Losail non hanno brillato squa-dre che sono chiamate a una pronta ri-scossa. Ad esempio le Speedup di Tal-macsi e Iannone, lontane dal vertice, op-pure le RSV del team Aspar, con Simon ritirato per un problema alla frizione in avvio di gara e Di Meglio appena fuori dalla zona punti. Non va a punti nemme-no la Bimota di Wilairot, ma anche questa moto è in crescita.

Insomma, non ci sono ancora le pre-messe per affermare che il podio di que-sta prima gara potrebbe essere quello di fine stagione. Troppa gente ha già voglia di rimontare, troppe squadre hanno biso-gno di risultati e li possono raggiungere. Ma lasciamo anche i giusti onori al team Technomag CIP, strana anima, a metà tra Francia ed Emilia Romagna. Un po’ di esperienza modenese nel box, con Ga-briele Debbia, valido ex pilota della 125, e i consigli di Max Sabbatani, altro piccolo grande uomo della ottavo di litro. Perché

STRUMENTAZIONE KO

A DE ANGELIS NON SERVE IL CONTAGIRIIL PRIMO turno di prove della storia della Moto2 è stato dominato da Alex De Angelis, che, se vogliamo, è entrato nella storia. Lo ha fatto in maniera piuttosto inconsueta, visto che appena uscito dal box si è ritrovato con il cruscotto della sua moto in tilt. Senza il contagiri, il pilota del team Scot è stato comunque il più veloce. Alle volte troppe informazioni mandano in confusione…

BEN 41 MOTO IN GRIGLIA

COSÌ TANTI PILOTI NON SI VEDEVANO DALL’88!AL VIA del GP del Qatar della Moto2 c’erano ben 41 piloti. Molti, anzi moltissimi. Una griglia così piena non si vedeva dal 1988, quando al Nürburgring, nella 250, scattarono al via la bellezza di 48 piloti.

ELIAS ANCORA CONVALESCENTE

CORRERÀ A LUNGO CON VITI E PLACCHE TONI Elias, uno dei favoriti della Moto2, si è presentato a Losail con le stampelle e anche piuttosto contrariato: «La caviglia mi fa male, mentre la mano sinistra va… peggio. Come se non bastasse, mi dovrò tenere viti e placche in giro per il corpo fino alla fine della stagione quando potrò operarmi di nuovo». È il ricordo della caduta nei test di Jerez, quando, per evitare un pilota della 125, Toni cadde fratturandosi il malleolo del perone destro e il mignolo della mano sinistra. Speriamo solo di non vedere mai più le due classi mixate assiemein pista: le 125 e le Moto2 raggiungono velocità sensibilmente differenti, troppo differenti, sia in curva che in rettilineo.

]

ALEX DE ANGELIS (SOPRA) È CADUTOALLA SECONDA CURVA;NONOSTANTE LA GRAN BOTTA STA BENE.

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53

Hanno detto

Shoya Tomizawa«Nella stessa serata ho fatto il mio primo podio e la mia prima vittoria. È stata la più bella notte della mia vita. Sono stato veloce e come me lo è stata la mia moto. Sono molto orgoglioso di aver vinto in una gara in cui tutti usavano lo stesso motore».

Mattia Pasini«Mi sono divertito moltissimo e penso di aver rimediato ad una situazione tecnica che ci vede ancora un po’ indietro. Se lavoriamo così, presto saremo davanti».

Jules Cluzel«Ho fatto meno fatica a salire sul podio rispetto ad altre occasioni, anche perché la mia squadra è davvero fantastica. Diciamo che mi sembra di essere maturato e di aver imparato dalle esperienze e dalle cadute degli anni passati».

Roberto Rolfo «Sono davvero orgoglioso del mio rientro nel Mondiale. Sono partito molto concentrato e ho guidato bene, con molto spirito. Alla fine ho visto che avevo la possibilità di salire sul podio, ci ho provato, ma non ci sono riuscito. Peccato, sarà per la prossima volta».

Roberto RolfoBentornato Roby. Il lungo peregrinare tra campionati e categorie ha solo aumentato l’esperienza del vice iridato della 250 nel 2003. Il ritorno al Mondiale GP, dopo cinque anni, lo ha riproposto protagonista.

Talento 8

Mattia PasiniÈ partito per la stagione all’ultimo momento, ha provato poco e non bene, ma... La sua rimonta testimonia la grinta di un vero animale da gara. Dire che ha guidato sopra i problemi è a dir poco riduttivo.

Grintoso 8

Niccolò CanepaWeek-end da dimenticare. Uno come lui, che è stato collaudatore ufficiale Ducati e viene da una stagione in MotoGP non può stare in compagnia di Ivanov e Pietri. Il suo livello non può essere questo.

Rimandato 5

Le Moto2 hanno poca elettronica,

quindi il pilota coraggioso può fare

la differenza

ROBERTO ROLFO (44) HA TENUTO TESTAA TONI ELIAS (24), UNO DEI FAVORITI, PERDENDO IL DUELLO PER IL QUARTO POSTO SOLO ALL’ULTIMO GIRO.

Page 28: 13 aprile - Motosprint 15

motosprint

54

Moto2 Qatar

la classe è nuova, le moto pure, ma nel paddock della Moto2 ci sono facce cono-sciute; in pochi arrivano da un altro pia-neta. Il grosso della griglia e delle squa-dre si sono fatti le ossa in 125 e 250, segno che nel motociclismo è difficile inventare qualcosa da zero.

Senza esperienza si fa più fatica. Lo sanno Claudio Corti, ventesimo e sicura-mente arrabbiato, e il qatariano Mashel Al Naimi, finito in fondo alla classifica. Ci vuole un po’ per abituarsi al clima del mondiale prototipi. Ci vuole molta fortu-na, anche a districarsi nel traffico della Moto2, con oltre quaranta bolidi che cer-cano di entrare in traiettoria davanti agli altri. Uno spettacolo genuino, forte, poco mediato dalla tecnologia, dove un pizzico di cuore, come la staccata pazzesca tirata da Debon a Cluzel, può dire più di un pez-zo di carbonio o di una mappatura giusta. In questa classe, per ora, esce vincente il talento di un giapponese che non era mai salito sul podio e che ha deciso di farlo in una storica serata. Sarà Tomizawa a fini-re nei libri di storia come il primo vincito-re della Moto2, il pioniere venuto dal Giappone.

CLASSE NUOVA, PISTA NUOVA

DEBUTTO DIFFICILE MA INDIMENTICABILEIL DEBUTTO su una nuova pista, magari in mezzo a piloti che la conoscono bene, è spesso un’esperienza emozionante. Per Claudio Corti (sotto), che fino ad ora ha corso in Superstock, la pista di Losail era un territorio da esplorare. «I primi giri sono stati i più difficili di tutta la mia carriera, ma anche i più emozionanti. Soprattutto nell’ultimo settore, quando sono arrivato forte e non mi ricordavo se la curva veloce era la prima, la seconda o… la terza!».

TELAIO NUOVO AL TEAM SCOT

MENO SALDATURE MAGGIORE RIGIDITÀIL MONDIALE Moto2 è appena iniziato e già si è visto materiale evoluzione, segno che per vincere bisogna progettare e realizzare nuovi componenti. La Rapid Inside, ad esempio, azienda che collabora con il team Scot, ha portato a Losail un telaio che ha il 15% di saldature in meno di quello utilizzato durante i test invernali. Questa scelta ha permesso di incrementare la resistenza strutturale, semplificando la procedura di realizzazione del pezzo.

ELIAS VOLA, SIMON SOGNA LA VITTORIASTORICA e meritatissima prima pole in Moto2 per Toni Elias. Era giusto che fosse lui, il più titolato della categoria, visto che ha vinto anche in MotoGP, ad aprire un gran premio all’insegna dell’equilibrio: in due secondi ci sono la bellezza di 30 piloti! Tra quelli che hanno qualcosa di speciale da chiedere alla gara, c’è Julian Simon, vincitore delle ultime tre gare del 2009 in 125.

MOTORI, GOMME E BENZINE

IN MOTO2 UGUALI PER TUTTIIN MOTO2 i motori e le gomme sono rispettivamente forniti da Honda e Dunlop (che si è aggiudicata “l’appalto” per i prossimi tre anni);la benzina arriva dall’italiana Eni (Agip), anche se qualche team ha messo in mostra sulle carene adesivi di altri produttori.Il carburante della Eni, che ha 100 ottani, sarà utilizzato da tutte le squadre per tre stagioni. Continuando a parlare di fornitori unici, tutti utilizzano la frizione realizzata da Suter, componente venduto a 1.360 euro, che consente di effettuare alcune regolazioni del freno motore.

PASINI (75) È PARTITO IN DICIOTTESIMA POSIZIONE, MA IN GARA SI È RISCATTATO. MATTIA È ARRIVATO SESTO ED HA ANCHE AVUTO LA MEGLIO DI UN TENACE LUTHI (12), ANCHE LUI AUTORE DI UNA EMOZIONANTE RIMONTA.

Pole Position

TOTALE

Altraguardo GirivelociAlvia

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6. Mattia Pasini 10; 7. Thomas Luthi 9; 8. Simone Corsi 8; 9. Gabor Talmacsi 7; 10. Sergio Gadea 6; 11. Dominique Aegerter 5; 12. Alex Baldolini 4; 13. Fonsi Nieto 3; 14. Karel Abraham 2; 15. Lukas Pesek 1.

LIBER

E

1. Shoya Tomizawa Giappone Suter 25 25

2. Alex Debon Spagna FTR 20 20

3. Jules Cluzel Francia Suter 16 16

4. Toni Elias Spagna Moriwaki 13 13

5. Roberto Rolfo Italia Suter 11 11

1. Toni Elias Spagna 2’04”059 2’01”904

2. Julian Simon Spagna 2’03”586 2’02”032

3. Stefan Bradl Germania 2’02”877 2’02”038

4. Alex De Angelis Rep.S.Marino 2’03”227 2’02”101

5. Yuki Takahashi Giappone 2’03”103 2’02”295

6. Jules Cluzel Francia 2’03”189 2’02”366

7. Raffaele De Rosa Italia 2’04”303 2’02”560

8. Alex Debon Spagna 2’04”044 2’02”759

9. Shoya Tomizawa Giappone 2’04”200 2’02”771

10. Alex Baldolini Italia 2’04”016 2’02”866

11. Sergio Gadea Spagna 2’03”673 2’02”881

12. Roberto Rolfo Italia 2’04”150 2’02”883

13. Mike Di Meglio Francia 2’03”937 2’02”896

14. Gabor Talmacsi Ungheria 2’04”337 2’02”916

15. Niccolò Canepa Italia 2’04”955 2’03”002

16. Thomas Luthi Svizzera 2’04”270 2’03”041

17. Scott Redding G. Bretagna 2’03”834 2’03”129

18. Mattia Pasini Italia 2’04”146 2’03”155

19. Ratthapark Wilairot Thailandia 2’03”790 2’03”192

20. Dominique Aegerter Svizzera 2’04”067 2’03”232

21. Andrea Iannone Italia 2’04”188 2’03”258

22. Arne Tode Germania 2’04”766 2’03”341

23. Karel Abraham Rep. Ceca 2’04”181 2’03”346

24. Fonsi Nieto Spagna 2’04”650 2’03”390

25. Lukas Pesek Rep. Ceca 2’04”373 2’03”531

26. Simone Corsi Italia 2’04”076 2’03”588

27. Yonny Hernandez Colombia 2’03”845 2’03”635

28. Claudio Corti Italia 2’03”931 2’03”725

29. Valentin Debise Francia 2’04”504 2’03”752

30. Kenny Noyes USA 2’04”312 2’03”792

31. Axel Pons Spagna 2’04”736 2’04”301

32. Hector Faubel Spagna 2’05”625 2’04”417

33. Vladimir Ivanov Ucraina 2’05”290 2’04”470

34. Joan Olive Spagna 2’04”946 2’04”476

35. Vladimir Leonov Russia 2’04”984 2’04”579

36. Robertino Pietri Venezuela 2’04”719 2’04”629

37. Mashel Al Naimi Qatar 2’06”986 2’04”871

38. Anthony Delhalle Francia 2’05”165 2’04”912

39. Anthony West Australia 2’05”214 2’05”362

40. Yannick Guerra Spagna 2’06”671 2’05”460

41. Bernat Martinez Spagna 2’07”682 2’06”310

1. Shoya Tomizawa Suter in 41’11”768107,600 km alla media di 156,713 km/h

2. Alex Debon FTR a 4”6563. Jules Cluzel Suter a 4”7894. Toni Elias Moriwaki a 6”9785. Roberto Rolfo Suter a 7”1786. Mattia Pasini Motobi a 11”8047. Thomas Luthi Moriwaki a 11”8618. Simone Corsi Motobi a 12”3469. Gabor Talmacsi Speed Up a 13”821

10. Sergio Gadea Pons Kalex a 20”18911. Dominique Aegerter Suter a 21”28912. Alex Baldolini I.C.P. a 21”36013. Fonsi Nieto Moriwaki a 21”83514. Karel Abraham RSV a 21”97315. Lukas Pesek Moriwaki a 26”26516. Mike Di Meglio RSV a 26”26517. Ratthapark Wilairot Bimota a 26”59918. Kenny Noyes Promoharris a 33”83319. Andrea Iannone Speed Up a 33”89520. Claudio Corti Suter a 40”99221. Arne Tode Suter a 43”11922. Hector Faubel Suter a 43”24923. Scott Redding Suter a 45”39724. Valentin Debise ADV a 46”47225. Anthony Delhalle BQR-Moto2 a 51”15726. Vladimir Ivanov Moriwaki a 54”25227. Niccolò Canepa Force GP210 a 54”63128. Robertino Pietri Suter a 1’15”97629. Bernat Martinez Bimota a 1’16”22230. Yannick Guerra Moriwaki a 1’20”65131. Mashel Al Naimi BQR-Moto2 a 1’20”71932. Joan Olive Promoharris a 1’41”990

RITIRATI

Anthony West MZ-RE Honda al 9. giroYuki Takahashi Tech 3 all’8. giroVladimir Leonov Suter all’8. giroYonny Hernandez BQR-Moto2 al 4. giroAxel Pons Pons Kalex al 4. giroRaffaele De Rosa Tech 3 al 3. giro

NON HANNO FINITO IL PRIMO GIRO

Alex De Angelis Force GP210Julian Simon RSVStefan Bradl Suter

1. Thomas Luthi 2’02”537alla media di 158,058 km/h

2. Shoya Tomizawa 2’02”7283. Yuki Takahashi 2’02”7384. Toni Elias 2’02”7585. Roberto Rolfo 2’02”7846. Jules Cluzel 2’02”8787. Alex Debon 2’03”0458. Simone Corsi 2’03”0499. Gabor Talmacsi 2’03”155

10. Mattia Pasini 2’03”19211. Ratthapark Wilairot 2’03”21912. Alex Baldolini 2’03”37113. Yonny Hernandez 2’03”39914. Kenny Noyes 2’03”44015. Sergio Gadea 2’03”45316. Andrea Iannone 2’03”56117. Lukas Pesek 2’03”57518. Karel Abraham 2’03”60519. Raffaele De Rosa 2’03”64020. D. Aegerter 2’03”64121. Mike Di Meglio 2’03”74722. Arne Tode 2’03”75223. Anthony West 2’03”77224. Fonsi Nieto 2’03”88125. Scott Redding 2’03”87426. Anthony Delhalle 2’03”91127. Claudio Corti 2’04”15728. Hector Faubel 2’04”25829. Valentin Debise 2’04”33330. Vladimir Ivanov 2’04”41931. Niccolò Canepa 2’04”45032. Mashel Al Naimi 2’04”60233. Axel Pons 2’04”61434. Vladimir Leonov 2’04”92235. Joan Olive 2’05”05136. Robertino Pietri 2’05”93437. Bernat Martinez 2’06”11238. Yannick Guerra 2’06”214

19RC

S

GP-4

RX

M4 [email protected]

www.motorquality.com

Distribuito da:

Dischi SuperSportFactory Brakes

TUBAZIONI RACING

Page 29: 13 aprile - Motosprint 15

motosprint

56

125 Qatardi Enrico Borghi

Festa di PaL

OSAIL – Il campionato spagnolo ha iniziato il suo tour mondiale e non c’è niente da dire: lo spettacolo è di

alto livello. La Spagna ha dominato esprimendo di-

verse personalità che hanno corso in ma-niera differente, a dimostrazione che il repertorio è molto vario. C’è Nico Terol, veloce e freddo, che ha vinto dominando, cioè prendendo il comando nella fase fi-nale e arrivando solitario al traguardo dopo aver fatto segnare il giro veloce del-la gara nella penultima tornata. Ci sono Efren Vazquez e Marc Marquez che hanno

invece sgomitato non solo fino all’ultima curva ma fino alla bandiera a scacchi dove sono arrivati appaiati, al punto che l’ordi-ne di arrivo è stato determinato dal com-puter. E poi c’è Pol Espargaró, che come sempre ha pasticciato un po’ nelle fasi decisive e per questo non è riuscito ad inserirsi nella lotta per la vittoria, chiu-dendo quarto (e comunque molto vicino a Vazquez e Marquez).

Lo spettacolo l’hanno tenuto in piedi loro quattro, visto che a metà gara il tede-sco Sandro Cortese e lo svizzero Randy Krummenacher hanno perso terreno. E

Quattro spagnoli ai primi quattro posti. Italiani solo comparse. Vittoria a Nico Terol

EFREN VAZQUEZ (7) GUIDA IL GRUPPO

MA NICO TEROL, ALLE SUE SPALLE,

NEL FINALE HA STACCATO

TUTTI ANDANDO A VINCERE.

TERZO MARQUEZ E QUARTO

ESPARGARÓ, QUI NELL’ORDINE. SOPRA, BAGARRE

CON MARQUEZ (93), ESPARGARÓ (44)

E TEROL.

motosprint

57

LA CHIAVE NELLE GOMME

Il vincitore

«IO E LA MIA squadra abbiamo preparato questa gara nel dettaglio, sin dalle prove. La nostra strategia consisteva nel cercare di conservare le gomme fino a 7-8 giri dalla fine, quando avrei cominciato ad attaccare. Ce l’ho fatta, è andata come previsto. Adesso dobbiamo tenere i piedi per terra, perché siamo solo alla prima gara, ma la mia squadra è indubbiamente fortissima».

Nico Terol

aesel’inglese Bradley Smith ha sbagliato la gara così come aveva sbagliato anche le prove: è stato sempre lontano dalle posi-zioni importanti, chiudendo poi ottavo die-tro a Rabat, che tanto per cambiare è spa-gnolo... Quattro iberici nei primi quattro è una bella dimostrazione di forza per la Spagna che ha tutto per dominare fino alla fine del campionato.

DALL’ALTRA parte della classifica, inve-ce, c’è l’Italia. Il migliore degli azzurri, Luca Marconi, ha chiuso in ventiduesima e penultima posizione. E stiamo, appunto,

BUDGET RISICATO

RICCARDO MORETTI RESTA A CASAIl mondiale di Riccardo Moretti non è ancora iniziato. Per il campione italiano in carica della 125, ingaggiato dal team Fontana, il mondiale inizierà a Jerez de la Frontera, terza gara di stagione, visto che non sarà nemmeno al via del GP del Giappone a Motegi. La causa della mancata partecipazione non è legata ad infortuni ma a non precisate ragioni sotto le quali è facile intuire la “tendenza al risparmio” della squadra. Decisamente una storia poco piacevole per la già scarsamente esaltante pattuglia italiana della 125.

parlando del migliore. Agli altri è andata peggio. Nella ottavo di litro abbiamo schierato in Qatar quattro piloti: oltre a Marconi, Lorenzo Savadori non ha com-pletato il primo giro (si è ritirato per il di-stacco del tappo del radiatore) e poco do-po ha preso la via dei box anche Marco Ravaioli: ha sentito che qualcosa non an-dava nel motore della sua Lambretta (eh sì, si viaggia in Lambretta anche nel Mon-diale...) e ha lasciato stare. E questa, for-se, è l’immagine perfetta per comprende-re che questa, per noi, non è stata una gran serata.

«Ce l’ho fatta, è andata come previsto.

Adesso teniamo i piedi

per terra»

Page 30: 13 aprile - Motosprint 15

Dal 2004SUPPORTER TECNICO UFFICIALE

e

RACE SERVICEdel Trofeo

DIAPASON SAFETY PROJECT

V. Cremona, 25 - Bozzolo - 46012 (MN)

TOTALE

Altraguardo GirivelociAlvia

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27°C

TEMPERATURAESTERNA (°C)

25TEMPERATURA

ASFALTO (°C)

27PILOTIAL VIA

26NUMERO

GIRI

18Campionatopiloti 11

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VALE

NC

IA

6. Randy Krummenacher 10; 7. Esteve Rabat 9; 8. Bradley Smith 8; 9. Tomoyoshi Koyama 7; 10. Alexis Masbou 6; 11. Danny Webb 5; 12. Johann Zarco 4; 13. Alberto Moncayo 3; 14. Jasper Iwema 2; 15. Jonas Folger 1.

LIBER

E

1. Nicolas Terol Spagna Aprilia 25 25

2. Efren Vazquez Spagna Derbi 20 20

3. Marc Marquez Spagna Derbi 16 16

4. Pol Espargaro Spagna Derbi 13 13

5. Sandro Cortese Germania Derbi 11 11

1. Marc Marquez Spagna 2’07”592 2’06”651

2. Pol Espargaro Spagna 2’07”218 2’07”110

3. Nicolas Terol Spagna 2’07”651 2’07”136

4. Efren Vazquez Spagna 2’07”530 2’07”143

5. Randy Krummenacher Svizzera 2’08”979 2’07”770

6. Tomoyoshi Koyama Giappone 2’09”200 2’07”943

7. Sandro Cortese Germania 2’08”170 2’08”211

8. Alexis Masbou Francia 2’09”668 2’08”735

9. Bradley Smith G. Bretagna 2’08”970 2’08”835

10. Esteve Rabat Spagna 2’09”082 2’08”850

11. Johann Zarco Francia 2’09”122 2’09”382

12. Jasper Iwema Olanda 2’11”920 2’09”388

13. Danny Webb G. Bretagna 2’09”261 2’09”647

14. Alberto Moncayo Spagna 2’11”221 2’09”649

15. Marcel Schrotter Germania 2’11”807 2’09”739

16. Sturla Fagerhaug Norvegia 2’11”359 2’10”010

17. Zulfahmi Khairuddin Malesia 2’12”117 2’10”253

18. Jonas Folger Germania 2’10”208 2’10”405

19. Louis Rossi Francia 2’11”688 2’10”680

20. Adrian Martin Spagna 2’12”743 2’10”859

21. Jakub Kornfeil Rep. Ceca 2’12”658 2’10”864

22. Lorenzo Savadori Italia 2’12”317 2’11”034

23. Luis Salom Spagna 2’12”339 2’11”038

24. Luca Marconi Italia 2’13”108 2’11”307

25. Quentin Jacquet Francia 2’18”141 2’13”874

26. Marco Ravaioli Italia 2’17”591 2’14”311

1. Nicolas Terol Aprilia in 38’25”644

96,840 km alla media di 151,204 km/h

2. Efren Vazquez Derbi a 2”395

3. Marc Marquez Derbi a 2”420

4. Pol Espargaro Derbi a 2”840

5. Sandro Cortese Derbi a 3”526

6. Randy Krummenacher Aprilia a 3”569

7. Esteve Rabat Aprilia a 3”692

8. Bradley Smith Aprilia a 13”719

9. Tomoyoshi Koyama Aprilia a 14”337

10. Alexis Masbou Aprilia a 15”917

11. Danny Webb Aprilia a 28”744

12. Johann Zarco Aprilia a 35”667

13. Alberto Moncayo Aprilia a 36”831

14. Jasper Iwema Aprilia a 36”854

15. Jonas Folger Aprilia a 38”899

16. Marcel Schrotter Honda a 38”991

17. Louis Rossi Aprilia a 42”056

18. Sturla Fagerhaug Aprilia a 51”351

19. Jakub Kornfeil Aprilia a 56”496

20. Adrian Martin Aprilia a 56”750

21. Zulfahmi Khairuddin Aprilia a 1’12”998

22. Luca Marconi Aprilia a 1’32”074

23. Quentin Jacquet Aprilia a 1’52”842

RITIRATI

Marco Ravaioli Lambretta al 5. giro

Luis Salom Lambretta al 3. giro

NON HA FINITO IL PRIMO GIRO

Lorenzo Savadori Aprilia

1. Nicolas Terol 2’06”674

alla media di 152,896 km/h

2. Pol Espargaro 2’07”142

3. Marc Marquez 2’07”168

4. Efren Vazquez 2’07”196

5. Sandro Cortese 2’07”227

6. R. Krummenacher 2’07”315

7. Esteve Rabat 2’07”421

8. Tomoyoshi Koyama 2’07”742

9. Bradley Smith 2’07”784

10. Alexis Masbou 2’07”875

11. Johann Zarco 2’08”302

12. Danny Webb 2’08”391

13. Jasper Iwema 2’08”850

14. Marcel Schrotter 2’09”015

15. Alberto Moncayo 2’09”129

16. Jonas Folger 2’09”150

17. Louis Rossi 2’09”242

18. Sturla Fagerhaug 2’09”469

19. Jakub Kornfeil 2’10”179

20. Adrian Martin 2’10”373

21. Z. Khairuddin 2’10”382

22. Luca Marconi 2’11”796

23. Quentin Jacquet 2’12”662

24. Luis Salom 2’13”153

25. Marco Ravaioli 2’13”477

PRIMATO IMBATTUTO

Scott Redding (Aprilia)nel 2008, in 2’05”695

alla media di 154,087 km/h

125 Qatar

CATENE CORONE PIGNONI

LINEA MOTO1. APRILIA 25 25

2. DERBI 20 20

Marc Marquez (Derbi) in 2’06”651 alla media di 152,924 km/hPole 2009: Julian Simon (Aprilia) in 2’06”974

alla media di 152,535 km/h

Poleposition Campionatomarche

Pist

a

[email protected] www.motorquality.com

Distribuito da:

Pist

a/St

rada

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di Paolo Gozzi - foto ZacSuperbike Spagna

NORIYUKI HAGA (41) DAVANTI A MAX BIAGGI (3) E CARLOS CHECA (7). UN PODIO, QUELLO DI GARA 2, TUTTO PER LA VECCHIA GUARDIA: 111 ANNI IN TRE!SOTTO, LA DOMENICA BESTIALE DI MICHEL FABRIZIO.

Haga si aggiudica gara 2 Haga si aggiudica gara 2 e risolleva le sorti Ducati. e risolleva le sorti Ducati. Primo in gara 1, Haslam Primo in gara 1, Haslam rafforza la sua leadership rafforza la sua leadership

Il giapponese non vinceva da sei mesi. L’ultimo successo a motosprint

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a d’ossigeno

VALENCIA - A secco dall’inizio del Mondiale, con due piloti smarriti nel-le file di mezzo e con la classifica che

cominciava a scricchiolare, la Ducati era al centro del mirino. Sulla pista più amica (sei centri nelle ultime otto sfide) la Rossa era con le spalle al muro, a un passo dalla crisi che avrebbe potuto compromettere in partenza il Mondiale della rivincita.

Noriyuki Haga ha volteggiato sui tor-nanti di Valencia come un trapezista senza rete. Doveva vincere a tutti i costi e in una gara divisa in due tronconi dal pazzesco incidente al terzo giro si è trovato nella scomoda condizione di dover affrontare Biaggi e Checa senza sapere esattamente come stessero le cose. ]

Magny Cours 2009. A Valencia va a segno per la sesta volta

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ELLE NoriyukiHaga

La Ducati era con le spalle al muro e ha ritrovato (finalmente) il suo asso. Ma per sperare nel titolo dovrà migliorare la qualifica.

MaxBiaggiSulla pista più ostica per l’Aprilia ha portato a casa due podi. È mancata la ciliegina ma questa costanza di piazzamenti è la chiave per vincere il titolo.

LeonHaslamLa Suzuki temeva il repentino consumo di gomme ma il pilota è stato furbo e abile a sfruttare i problemi di traffico degli avversari. Sempre più temibile.

CarlosChecaLa caduta in gara 1 ha rovinato una giornata che si annunciava trionfale. In seguito,ha guidato benissimo la Ducati più lenta.

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QUELLO CHE VA

Il commentoSuperbike Spagna

via l’ingegnere di pista del britannico, Giaco-mo Guidotti.

Dove non arriva la K10 però ci pensa un Haslam sempre più determinato, roccioso e furbo. È partito bene, si è sbarazzato in fret-ta di un Biaggi troppo arrendevole nei primi passaggi («Ma non è mancanza di decisione, piuttosto un problema tecnico sul quale stiamo lavorando» si è giustificato Max) e poi si è cucinato Troy Corser quando la BMW ha esaurito l’eccellente slancio iniziale a gomme freschissime. Carlos Checa, matta-tore delle prove, si era già eliminato da solo, al terzo giro, finendo dritto contro le barrie-re dopo aver corretto una violenta sbandata a colpi di ginocchio. Prodezza inutile.

Allo stop Haga era quinto a 1”275 dal ca-talano e a 0”507 da Max. Al secondo via, potendo scattare dalla seconda fila invece che in terza, non ha perso troppo tempo e a metà distanza ha completato l’inseguimen-to superandoli entrambi nel breve volgere di cinque curve.

Se fosse stata una gara normale sarebbe finita lì. Invece, con la somma dei tempi, Haga si è trovato nella scomoda condizione di guidare il plotone senza sapere esatta-mente quanto dovesse spingere ancora per mettere al sicuro il successo. Anche Max e Carlos navigavano a vista, ma almeno ave-vano il punto di riferimento.

È stato come giocare una partita di poker al buio, con la posta altissima. Negli ultimi tre passaggi il responso finale ha ballato sul filo dei centesimi ma i tre attori potevano solo immaginarlo e tirare più forte che mai. Nelle ultime curve Biaggi ha fatto un picco-lo errore finendo quasi nelle fauci di un Che-ca che ha dato l’impressione, a vista, di aver colmato il divario dal giapponese.

Le gare normali si vincono sul traguardo, questo verdetto invece è arrivato dopo, quando sui monitor è comparso il verdetto: Haga vincente per 25 millesimi sul catalano e Biaggi terzo a 299 millesimi. È stato un podio di veterani: Nori 35 anni, Carlos 37 e Max 39. Una bella lezione dei vecchietti ai giovani leoni. Pensavamo che il fotofinish Haslam-Fabrizio in Australia, deciso da quattro millesimi, fosse il massimo, invece Valencia ha spostato ancora più in alto l’asti-cella delle emozioni.

La Ducati è tornata a ruggire in una bat-taglia di Spagna che ha lasciato praticamen-te immutato il vertice del Mondiale.

L’AGO della bilancia resta Leon Haslam che ha remato in gara 2 (quarto posto) ma è stato formidabile nella prima uscita, vinta a dispetto delle fosche previsioni della sua stessa squadra. «Abbiamo grossi problemi di aderenza e nel finale potremmo trovarci in difficoltà» aveva preventivato prima del

TROY CORSER BATTE NORIYUKI HAGA IN GARA 1. SOPRA, LEON HASLAM DAVANTI A CORSER. PIÙ STACCATITOSELAND (52) E CAMIER (2).

HASLAM IL BOMBER

IN SEI GARE CON LA SUZUKI

DUE VITTORIE, TRE SECONDI

E UN QUARTO POSTO

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TroyCorserIl quarto posto è da incorniciare ma il successivo cedimento è quasi inspiegabile. Troy sarebbe un’ottima seconda guida, alla BMW manca il bomber.

CalCrutchlowSul giro secco è fantastico ma per sua sfortuna le gare non durano così poco. Ha un talento enorme ma è ancora molto acerbo. Crescerà.

LaKawasakiAndrews non è all’altezza del Mondiale, tantomeno di una formazione ufficiale. I progressi tecnici non si vedono e la gestione sportiva fa acqua.

MichelFabrizioIn Australia era stato grandissimo poi si è spento all’improvviso e in due round disastrosi ha compromesso la stagione.

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QUELLO CHE NON VA

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VALENCIA – La Superbike ritrova il No-riyuki Haga dei tempi belli.

Sesta vittoria a Valencia, la terza con la Ducati, e Mondiale riaperto dopo un inizio in grigio.

«Erano tutti molto veloci, soprattutto Checa e Biaggi, ma ero convinto di farce-la».

In Portogallo sembrava tutto nero.

Dov’è stata la svolta?

«Valencia è la pista della Ducati e an-che la mia. Ci ho vinto spesso e se fosse

per me farei tutte le ga-re del Mondiale qua dentro».

È solo una questione

di pista?

«Ovviamente scher-zo. Ho ritrovato il fee-ling con la F10, partivo più avanti del solito e quando puoi scegliere le linee ed evitare il caos di centrogruppo è tutto più facile».

Quando hai capito

che avresti potuto vin-

cere?

«Al secondo via di gara 2 non ho perso tanto tempo, ho rag-giunto Carlos e Max e li ho passati di slancio. A quel punto il più era fatto, è andato tutto li-scio. Dal box mi segna-

lavano il vantaggio e non ho mai avuto paura di perdere. Anche se Checa è arri-vato davvero vicino…».

Perché in precedenza avevi fatto solo

quinto?

«Nel warm-up eravamo andati molto forte, poi la temperatura è salita e abbia-mo fatto degli aggiustamenti per non ri-schiare di trovarci senza aderenza. Ma non ha funzionato. Più spingevo, più la mia 1198 scivolava. Nell’intervallo siamo tornati all’assetto precedente ed è stato tutto molto più facile».

Ti preoccupa lo svantaggio da Ha-

slam?

«Haslam è partito forte, come Haga lo scorso anno. Sono la dimostrazione vi-vente che una bella partenza di campio-nato non è decisiva (sorride, ndr). Siamo ancora tutti lì, 44 punti sono poco o nien-te».

Hai vinto partendo dalla seconda fila,

era da un po’ di tempo che non scattavi

così avanti. Avete pensato cosa fare per

migliorare la qualifica, il vostro proble-

ma principale?

«Bisognerà stare attenti e non fare pa-sticci. Comunque non sempre la posizio-ne in griglia è penalizzante come qui o a Portimao. A Monza o Brno puoi vincere partendo anche dal fondo dello schiera-mento».

Il clima in squadra com’è?

«Ridiamo tutto il tempo, siamo rilassa-ti come al solito. E adesso che siamo tor-nati a vincere, ancora di più».

QUESTA PISTAMI ESALTAHo ritrovato il feeling con la moto

NORIYUKI HAGA

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Il commentoSuperbike Spagna

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Una volta in testa Haslam ha mantenuto un ritmo sufficiente a tenere a distanza un Biaggi a lungo rallentato da James Tose-land. A cinque giri dalla fine l’Aprilia ha messo il cupolino davanti alla Yamaha dell’inglese, al primo podio stagionale, ma ormai era tardi per ribaltare l’esito della corsa. Con la seconda vittoria in sei gare sulla Suzuki ufficiale Haslam ha guadagna-to due punti sia su Biaggi (-18) che Haga (-44). Abbiamo l’impressione che non sarà facile buttarlo giù dal piedistallo.

VALENCIA ha soddisfatto tutti ma non Carlos Checa, cui ha girato tutto storto. Il privato Ducati aveva il ritmo per sbancare e invece, dopo la caduta iniziale, ha pagato 25 millesimi che hanno dato un senso comple-tamente diverso alla giornata. Con la secon-da vittoria avrebbe potuto reclamare mag-gior appoggio dalla marca italiana (magari il motore ufficiale, visto che quello che ha è il più lento del lotto) invece il ritorno di Haga ha cambiato completamente lo scenario.

Chi sostiene che Biaggi vada forte solo grazie all’Aprilia dovrebbe riguardarsi più di una volta gli strepitosi voli di Leon Camier. Il ragazzino britannico stavolta è partito per stare davanti al caposquadra ma è riuscito solo a distruggere due RSV4. E non parlia-mo di un pilota in erba, ma di un talento che ha già cinque stagioni di Superbike alle

CAMIER DAVANTI A CHECA E A BIAGGI. IN ALTO: TOSELAND PRECEDE FABRIZIO, BYRNE E SMRZ. SOTTO (ALEXPHOTO), L’INCIDENTE CHE HA INTERROTTO GARA 2: ANDREWS CONTRO IL MURETTO, IANNUZZO PROCEDE ANCORA QUALCHE METRO PRIMA DI CROLLARE A TERRA.

COSTANTE E CONCRETO

SECONDO E TERZO,

ANCORA UNA TRASFERTA

POSITIVA PER BIAGGI

Iannuzzo spiega la dinamica dell’incidente

VITTORIO Iannuzzo spiega la dinamica dell’incidente avvenuto al terzo giro di ga-ra 2 in pieno rettilineo. «La Kawasaki di Simon Andrews ha rallentato improvvisa-mente (per un problema al cambio, ndr) e a 290 km/h non potevo fare niente per evitare l’impatto. La pedana sinistra della ZX-10R ha tranciato il radiatore dell’olio, ho preso una gran botta al costato e alle mani ma, non so come, ce l’ho fatta a te-nere il controllo della mia Honda ferman-domi nel prato quasi alla fine del dritto».

Andrews è stato spinto contro il muretto dei box restando travolto dalla moto che nella sua corsa sulla stretta (ma provvi-denziale) striscia d’erba ha investito varie

tabelle di segnalazione e seminato il pani-co tra gli addetti delle squadre. Il britanni-co si è fratturato il calcagno sinistro, per Iannuzzo solo contusioni alle mani.

Nel 2008 il pilota avellinese aveva cen-trato la Ducati di Michel Fabrizio rimasta immobile sulla griglia di Phillip Island ri-mediando gravissime fratture alla mano sinistra. Restò fuori sei mesi. La dinamica ha riportato alla mente la terribile scivola-ta di Stephane Mertens sempre a Phillip Island nel ‘92: la Ducati, carambolata all’uscita dell’ultimo curvone, puntò il mu-retto, incendiandosi nell’impatto e conti-nuando la corsa fino al termine della cor-sia box. Il belga si rialzò senza un graffio.

NON POTEVO EVITARLO

spalle e in Gran Bretagna non aveva rivali. In questo momento Suzuki, Aprilia e Du-

cati sembrano più o meno sullo stesso piano tecnico. Invece la Yamaha campione in cari-ca brilla in prova ma sulla lunga distanza Cal Crutchlow si scioglie come neve al sole mentre James Toseland, che sul secondo schieramento si è fatto praticare un’iniezio-ne di antidolorifico, è ancora incostante. La R1 ha un supermotore e la stessa elettroni-

ca della MotoGP, una miscela ad altissimo potenziale che ancora non è detonata. Ma nell’era dei bit tutto può cambiare alla velo-cità della luce, basta premere i tasti giusti. Quindi non stupitevi se, magari molto pre-sto, James e Cal lasceranno il segno.

La sorpresa spagnola è venuta dalla BMW che ha festeggiato il miglior piazzamento di sempre, il quarto posto di Corser in gara 1. Nella seconda, con la pista più calda, l’au-straliano però è evaporato fuori dalla top ten. Neanche i tecnici tedeschi hanno capito se è la moto che va in crisi d’aderenza quan-do i gradi si impennano, oppure è il pilota a sbagliare assetto.

La Honda resta sospesa nel limbo, tra problematiche rotture e gli ormai abituali erroretti di Jonathan Rea. Il nordirlandese ancora non ha incantato e la situazione di classifica comincia a farsi preoccupante: a -63 punti dal vertice Rea non può più sba-gliare. Anzi cominciare a vincere.

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CalCrutchlowPOCO GRIP AL POSTERIORE «IN GARA 1 sono partito male dalla pole position e in seguito ho sofferto di scarsa aderenza al posteriore; questo problema non mi ha permesso di recuperare. La stessa cosa si è ripetuta in gara 2: poco grip al posteriore fin dalla partenza. Ora non resta che mettersi alle spalle questo difficile week-end e migliorare la situazione per la prossima gara, Assen»

JonathanReaL’ELETTRONICA È MIGLIORATA «NON avevamo lo stesso ritmo dei primi, inutile illuderci. Ma abbiamo pagato anche un pizzico di sfortuna. L’aspetto positivo di questa trasferta è che la moto è andata meglio come elettronica. Il nuovo software va bene, anche se siamo ancora al primo stadio di sviluppo. Sono convinto che ad Assen, dove giochiamo in casa, riusciremo a fare qualcosa di meglio».

LorenzoLanziIL MIO MIGLIOR RISULTATO «IN GARA 1 ho fatto una scelta conservativa di gomme: sulla distanza non ha pagato. Comunque l’ottava posizione è il mio miglior risultato dall’inizio dell’anno. In gara 2 sono partito male e lo stop conseguente all’incidente ha complicato le cose. Ho cercato di guadagnare quante più posizioni possibili ma, rimasto nel grosso del gruppo, non sono riuscito ad andare oltre la quattordicesima posizione».

LeonHaslamPROBLEMI AI FRENI IN GARA 2«CHE GARA strana! Quando sono andato in testa mi rendevo conto di non essere molto veloce, ero convinto che qualcuno stesse per venire a prendermi invece dai box mi segnalavano che il vantaggio cresceva. In gara 2 abbiamo avuto problemi ai freni, la leva andava a fondo corsa e non potevo essere aggressivo come sarebbe stato necessario. Ho pregato che la corsa finisse più in fretta possibile».

VALENCIA - Protetto dalla moglie Debora e dagli amici più intimi, Michel Fabrizio commenta la giornata più nera della carriera in rosso: Haga ha vinto, lui è affondato.«Qui avete visto correre la mia controfigura. Vi prometto che ad Assen tornerà il vero Michel Fabrizio».Che cos’è successo?

«Nella prima corsa avevo un buon passo, ho fatto un paio di sorpassi ed ero in scia a Nori. Improvvisamente ho perso l’anteriore senza capire perché. Nella seconda mi sono ritirato per un problema all’impianto frenante».È quella la causa dei problemi di

Portimao e Valencia?

«Pensiamo di sì. È andato tutto male, ma almeno abbiamo capito finalmente cosa c’è che non va».C’è una soluzione?

«Prima di Assen proviamo per due giorni al Mugello. Lì voglio tirare una bella riga sul passato e ripartire da zero con la messa a punto».Ti sei mai trovato in una situazione così

difficile?

«Nel 2008 non stavo andando bene, in un test al Mugello feci 114 giri in un giorno e poi infilai dodici podi consecutivi. Rialzerò la testa anche questa volta, potete scommetterci».

MichelFabrizioRIALZERÒLA TESTA

Le intervisteSuperbike Spagna

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JamesToselandBELLO RIASSAPORARE IL PODIO

«IN GARA 1 è andato tutto bene. Il team mi ha messo a disposizione un’ottima moto: era da Brands Hatch

2007 che non assaporavo la gioia del podio. In gara 2 non sono partito bene e questo mi ha penalizzato

perché poco dopo è stata esposta la bandiera rossa. Al secondo via mi sono trovato undicesimo alla fine del primo giro e a differenza della sfida iniziale non sono

riuscito a recuperare molte posizioni».

SylvainGuintoliSE NON FOSSE STATO PER CAMIER...

«LA CADUTA di Camier ha rovinato gara 1. Peccato perché stava andando tutto liscio, ma per evitare Leon ho dovuto tirare dritto, perdendo posizioni. Il caldo ha

cambiato i riferimenti di gara 2: il sesto posto non è male, ma non sono contento perché avrei potuto fare

molto meglio. Ho solo bisogno di un pizzico di fortuna in più, la Suzuki è molto veloce e sono convinto di

potermi togliere parecchie soddisfazioni».

TroyCorserUNA GARA FANTASTICA, L’ALTRA NO

«LA PRIMA gara è stata fantastica, eravamo là dove vorremmo sempre essere. Ad un certo punto ho

pensato che avremmo potuto scalare il podio ma nel finale ho fatto un po’ di confusione coi tasti del traction

control e del freno motore, perdendo attimi preziosi. Nella seconda invece abbiamo avuto parecchi

problemi: c’erano molte cose che non andavano e ho rischiato varie volte di cadere».

CarlosChecaMANCA UN PO’ DI MOTORE

«WEEK-END agrodolce. Mi è dispiaciuto per l’esito di gara 1: ero davanti, stava andando tutto bene ma

l’anteriore è partito in maniera anomala. Per questo in gara 2 ho scelto un’anteriore più dura. È stata una

grande corsa, di cui sono molto soddisfatto. Purtroppo mi sono mancati 25 millesimi, una vera inezia. Ma non

piango, anzi guardo avanti. Io, la moto e la squadra siamo a un buon livello, ci manca un po’ di motore».

VALENCIA – Soddisfatto, sorridente e acclamato con cori da stadio dal manipolo di fedelissimi sbarcato dall’Italia. È mancata la pennellata finale ma per Max Biaggi va bene così. «Tentando di colmare il gap con Haga all’ultimo giro ho preso una violenta sbacchettata, perdendo un paio di decimi. Peccato, ma va bene anche così». Che valore hanno questi piazzamenti?

«Un anno fa, qui eravamo andati veramente in crisi, quindi due podi sono d’oro. Ero sicuro che la Ducati sarebbe tornata sotto, non è stata una sorpresa. Però noi abbiamo portato a casa tanti punti e ad Assen e Monza proveremo a fare qualcosina in più».Haslam in gara 1 era alla portata?

«Certo, ma ho perso troppo tempo dietro Toseland: entrava forte ma si piantava in mezzo alla curva, in stile MotoGP. Ma le corse sono così, ciascuno fa la propria strada. Quando mi sono liberato ero più veloce di Leon ma ormai era tardi».Per alcuni giri Camier ti è stato davanti.

Stavi giocando o il ragazzino è proprio

forte?

«Stava viaggiando forte, ma era al limite, per questo non gli stavo molto vicino…».

MaxBiaggiPIAZZAMENTI D’ORO

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Superp

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VALENCIA – Cal Crutchlow ha centra-to la seconda Superpole consecutiva (su tre) con la Yamaha ufficiale, girando in 1’33”615, poco distante da 1’33”270 rea-lizzato da Ben Spies. Un anno fa però le coperture erano più soffici e performan-ti delle attuali. La Superpole più serrata (i primi 14 in 66 centesimi di secondo!) ha riproposto in prima fila gli stessi quattro di Portimao, con Checa secon-do, Biaggi terzo e Haslam quarto. La Ducati è rimasta fuori da SP3: Fabrizio decimo, Haga undicesimo. Meglio degli ufficiali anche Lorenzo Lanzi, ottavo.

CRUTCHLOWFA IL BIS

Dai box

MAX E APRILIATRATTANO Biaggi vuole correre fino al 2012

VALENCIA – Biaggi e l’Aprilia stanno già parlando del futuro. Max ha chiesto il rinnovo biennale, Noale prefe-rirebbe limitare l’impegno al 2011 per motivi anagrafici e di libertà di scelta. Il biennale scadrebbe a fine 2012, quando Max avrà 41 anni e mezzo. L’Aprilia potrebbe valutare l’opportunità di rientrare in MotoGP e non è immaginabile che possa farlo con Biaggi.

«Ci stiamo parlando e siamo sicuri che l’accordo sia l’unica soluzione per entrambi - conferma il responsa-bile Aprilia Leo Mercanti -. Per noi sarebbe impossibile trovare un’alternativa con lo stesso talento, carisma e impatto di Biaggi. E Max da altre parti non ritroverebbe né la moto né l’ambiente che noi abbiamo costruito intorno a lui». A fine carriera Biaggi potrebbe restare in Aprilia come consulente sportivo e uomo immagine.

Superbike Spagna

HAGA SARÀ PAPÀ PER LA TERZA VOLTA Poco prima della fine del Mondiale Noriyuki Haga diventerà di nuovo papà. Il terzogenito del pilota Ducati e dalla compagna Yurie farà compagnia ad Akito, 8 anni, e Ryota, 6.

TEST AL MUGELLO PER LA BMW. CON IL SOLO CORSER BMW al Mugello martedì 13 e mercoledì 14 aprile con Troy Corser. Utilizzerà due moto laboratorio per sviluppare l’elettronica e varie soluzioni di forcellone. Non ci sarà Ruben Xaus. «Abbiamo solo due moto e preferiamo concentrare tutto il lavoro su Troy - spiega il ds Davide Tardozzi. - Se il programma avrà successo potremmo far girare lo spagnolo giovedì». In pista anche la Ducati.

ANDREWS AL SUO POSTO

VERMEULEN ANCORASOTTO I FERRI CHRIS Vermuelen si è sottoposto a un altro intervento al ginocchio destro ferito contro le barriere di Phillip Island. La Kawasaki lo ha sostituito con Simon Andrews, 27 anni, che con la ZX-10R gareggia nel campionato britannico. La scelta però non si è rivelata azzeccata: il primo giorno Andrews è scivolato due volte. Poi, in gara 2, la rottura del motore, il tamponamento di Iannuzzo e l’impatto contro il muretto.

CON KAGAYAMA

YOSHIMURA ARRIVA AD ASSEN AD ASSEN debutterà il Team Yoshimura Suzuki con Yukio Kagayama, ufficiale di Hamamatsu nel campionato britannico. Per battezzare l’evento sbarcheranno in Europa tutti i massimi responsabili della engineering giapponese. Yoshimura farà tre gare in questa stagione in preparazione del 2011 come team permanente: Kagayama correrà anche a Magny Cours mentre ad Imola verrà schierato Daisaku Sakai.

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Dai boxSuperbike Spagna

CHECA ANTI ELETTRONICACARLOS Checa, pilota della vecchia guardia, ha fatto disattivare quasi completamente la

gestione motore, preferendo affidarsi alla sua sensibilità di guida. Giovanni Crupi, ingegnere di pista che Ducati ha dislocato nel Team Althea per seguire le 1198R dello spagnolo, rivela

qualche dettaglio. «Le moto clienti acquistate da Althea hanno la stessa centralina delle ufficiali (Magneti Marelli Marvel 4, ndr) e l’identico software. Ma a Valencia Carlos ha usato il

controllo di trazione solo in un paio di curve, mentre altri piloti lo sfruttano sul 70-80% del tracciato. Anche a Phillip Island e Portimao Checa ha corso senza aiuti elettronici». La Ducati

ha introdotto a fine 2008 il ride-by-wire montato, oltre che sulle F10 di Fabrizio e Haga, anche sulle 1198 satellite. «Serve per avere parametri di controllo motore più precisi ma

Checa, tenendo l’elettronica disattivata, non se ne fa niente. Nel suo caso sarebbe meglio il tradizionale comando con il cavo. Però sarebbe complicato modificare il sistema, per cui non

abbiamo avuto modo di fare questo tipo di test».

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VELOCITÀ MASSIME

BIAGGI VOLA... COME CORSER ECCO le velocità realizzate durante la Superpole in fondo al rettilineo principale: 1. Biaggi (Aprilia) 294,3 km/h; 2. Corser (BMW) 294,3; 3. Toseland (Yamaha) 293,5; 4. Neukirchner (Honda) 293,5; 5. Camier (Aprilia) 292,7; 6. Fabrizio (Ducati) 292,7; 7. Crutchlow (Yamaha) 292,7; 8. Xaus (BMW) 291,9; 9. Guintoli (Suzuki) 291,1; 10. Haslam (Suzuki) 291,1; 11. Rea (Honda) 288; 12. Sykes (Kawasaki) 288; 13. Haga (Ducati) 287,2; 14. Lanzi (Ducati) 287,2; 15. Byrne (Ducati) 285,7; 16. Checa (Ducati) 284,2; 17. Morais (Honda) 284,2; 18. Smrz (Ducati) 283,5; 19. Pitt (BMW) 283,5.

HONDA PIÙ FRAGILE

TRE MOTORI ROTTI IN DUE GIORNI LE HONDA Ten Kate sono diventate fragili: Rea e Neukirchner hanno rotto tre motori in due giorni. «Gli olandesi stanno lavorando su alcuni particolari interni per allungare la durata del 4 cilindri e quindi diminuire i costi ma è sorto qualche problema imprevisto» ha spiegato Carlo Fiorani della Honda Europa. Ten Kate sta anche cercando di rinnovare l’accordo con lo sponsor Hannspree che scade a fine stagione.

NIENTE PIÙ VALENCIA NEL 2011. ARAGON IN POLE PER SOSTITUIRLANEL 2011 VALENCIA NON OSPITERÀ LA SUPERBIKE. L’ALTERNATIVA È ARAGON, IL NUOVO IMPIANTO COSTRUITO NELLA ZONA DI ALCANIZ, 250 CHILOMETRI A SUD OVEST DI BARCELLONA. LE DERIVATE DALLA SERIE IN PASSATO HANNO FATTO TAPPA ANCHE A JEREZ E ALBACETE.

DOPO LA VITTORIA IN GARA2

HAGA PUÒ RIENTRARE

NELLA LOTTA PER IL TITOLO?

O HASLAM E BIAGGI

SONO IMPRENDIBILI?

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APRILIA, OK AL NUOVO FORCELLONE. NOVITÀ IN ARRIVO PER ASSEN L’APRILIA HA UTILIZZATO A VALENCIA IL NUOVO FORCELLONE GIÀ PROVATO NELLE QUALIFICHE DI PORTIMAO. IN OLANDA, POTREBBE ESSERE DISPONIBILE IL SERBATOIO SOTTO-SELLA CHE PERMETTERÀ DI DISLOCARE IL CARBURANTE VERSO IL POSTERIORE, AUMENTANDOLA TRAZIONE E DIMINUENDO LE VIBRAZIONI CHE SU CERTI TRACCIATI(COME PHILLIP ISLAND) AFFLIGGONO LA RSV4. IL REPARTO CORSE LAVORA A PIENO RITMO MA NON È CERTO CHE I PEZZI SIANO ULTIMATI IN TEMPO.

NELLE GARE CHE SI CORRONO A VALENCIA LA TRADIZIONALE PAELLA NON MANCA MAI. QUESTA È DI DIMENSIONI DAVVERO RAGGUARDEVOLI.

Gara1

Campionatomarche

Campionatopiloti

11. Byrne (Ducati) 33; 12. Camier (Aprilia) 32; 13. Lanzi (Ducati) 26; 14. Smrz (Ducati) 20; 15. Xaus (BMW) 19; 16. Sykes (Kawasaki) 13; 17. Neukirchner (Honda) 8; 18. Scassa (Ducati) 4; 19. Pitt (BMW) 3; 20. Brookes (Honda) 2.

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Gara2

Cal Crutchlow (Yamaha) in 1’33”615alla media di 154,014 km/h

Pole 2009: Ben Spies (Yamaha)in 1’33”270 alla media di 154,583 km/h

Carlos Checa (Ducati) in 1’34”750alla media di 152,169 km/h

GIRO PIÙ VELOCE

Max Biaggi (Aprilia) in 1’34”632alla media di 152,359 km/h

GIRO PIÙ VELOCE

Noriyuki Haga (Ducati) nel 2009, in 1’34”618 alla media di 152,380 km/hPRIMATO IMBATTUTO

Poleposition

1. Noriyuki Haga Ducati in 36’51”50092,115 km alla media di 149,950 km/h

2. Carlos Checa Ducati a 0”0253. Max Biaggi Aprilia a 0”299

4. Leon Haslam Suzuki a 10”1005. Jonathan Rea Honda a 12”8116. Sylvain Guintoli Suzuki a 13”4597. James Toseland Yamaha a 14”8458. Shane Byrne Ducati a 14”8619. Cal Crutchlow Yamaha a 15”202

10. Jakub Smrz Ducati a 18”70111. Ruben Xaus BMW a 25”17912. Troy Corser BMW a 26”11613. Lorenzo Lanzi Ducati a 30”18914. Luca Scassa Ducati a 30”38715. Tom Sykes Kawasaki a 35”741

16. Andrew Pitt BMW a 43”24417. Max Neukirchner Honda a 43”54018. Roland Resch BMW a 47”14519. Roger Lee Hayden Kawasaki a 48”50220. Matteo Baiocco Kawasaki a 51”838

RITIRATI

Michel Fabrizio Ducati al 16. giroLeon Camier Aprilia al 13. giroSimon Andrews Kawasaki al 4. giroVittorio Iannuzzo Honda al 4. giro

NON PARTITO

Sheridan Morais Honda

1. Cal Crutchlow 1’34”938 1’33”615

2. Carlos Checa 1’34”220 1’33”840

3. Max Biaggi 1’34”218 1’33”860

4. Leon Haslam 1’34”286 1’33”961

5. Troy Corser 1’34”476 1’34”059

6. Sylvain Guintoli 1’34”442 1’34”073

7. Jonathan Rea 1’34”458 1’34”235

8. Lorenzo Lanzi 1’34”441 1’34”261

SUPERPOLE 2

9. James Toseland 1’34”894 1’33”988

10. Michel Fabrizio 1’34”356 1’34”021

11. Noriyuki Haga 1’34”427 1’34”100

12. Shane Byrne 1’34”265 1’34”246

13. Leon Camier 1’34”973 1’34”273

14. Jakub Smrz 1’34”239 1’34”280

15. Luca Scassa 1’34”933 1’34”730

16. Max Neukirchner 1’34”836 1’34”934

SUPERPOLE 1

17. Ruben Xaus 1’35”133 1’34”756

18. Tom Sykes 1’35”132 1’34”894

19. Andrew Pitt 1’35”604 1’36”088

20. Sheridan Morais 1’36”072 —

GLI ALTRI IN GRIGLIA

21. Matteo Baiocco 1’36”10422. Roger Lee Hayden 1’36”11723. Simon Andrews 1’36”32924. Vittorio Iannuzzo 1’36”52425. Roland Resch 1’36”639

1. Leon Haslam Suzuki in 36’47”72392,115 km alla media di 150,206 km/h

2. Max Biaggi Aprilia a 1”7573. James Toseland Yamaha a 3”621

4. Troy Corser BMW a 4”2095. Noriyuki Haga Ducati a 4”3786. Jonathan Rea Honda a 9”8347. Cal Crutchlow Yamaha a 10”4668. Lorenzo Lanzi Ducati a 16”0809. Sylvain Guintoli Suzuki a 18”382

10. Jakub Smrz Ducati a 18”58911. Tom Sykes Kawasaki a 22”90312. Ruben Xaus BMW a 25”20313. Max Neukirchner Honda a 25”67614. Luca Scassa Ducati a 26”60615. Andrew Pitt BMW a 43”797

16. Roger Lee Hayden Kawasaki a 48”09417. Matteo Baiocco Kawasaki a 48”19018. Simon Andrews Kawasaki a 52”863

RITIRATI

Vittorio Iannuzzo Honda al 13. giroLeon Camier Aprilia all’8. giroMichel Fabrizio Ducati al 6. giroShane Byrne Ducati al 6. giroCarlos Checa Ducati al 3. giroRoland Resch BMW al 3. giro

NON PARTITO

Sheridan Morais Honda

TEMPERATURAESTERNA (°C)

20/25TEMPERATURA

ASFALTO (°C)

29/46

PILOTIAL VIA

24GARA1

NUMEROGIRI

23/23

PILOTIAL VIA

24GARA2

TOTALE

1. Leon Haslam Gran Bretagna Suzuki 25/20 20/20 25/13 123

2. Max Biaggi Italia Aprilia 11/8 25/25 20/16 105

3. Carlos Checa Spagna Ducati 9/25 13/13 —/20 80

4. Noriyuki Haga Giappone Ducati 16/11 8/8 11/25 79

5. Jonathan Rea Gran Bretagna Honda 13/10 16/— 10/11 60

6. James Toseland Gran Bretagna Yamaha —/6 9/10 16/9 50

6. Sylvain Guintoli Francia Suzuki 10/13 3/7 7/10 50

8. Michel Fabrizio Italia Ducati 20/16 5/5 —/— 46

8. Troy Corser Australia BMW 7/9 7/6 13/4 46

10. Cal Crutchlow Gran Bretagna Yamaha —/7 2/16 9/7 41

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1. SUZUKI (25/13) p. 123 2. DUCATI (11/25) p. 107 3. APRILIA (20/16) p. 105 4. HONDA (10/11) p. 61 5. YAMAHA (16/9) p. 57 6. BMW (13/5) p. 47 7. KAWASAKI (5/1) p. 13

CATENE CORONE PIGNONI

Page 37: 13 aprile - Motosprint 15

Supersport Spagna

PROFETAIN PATRIA Lascorz vince facile

1. Lascorz (Kawasaki) 23 giri pari a 92,115 km in 37’32”610 alla media di 147,213 km/h; 2. Sofuoglu (Honda) a 3”193; 3. Davies (Triumph) a 5”417; 4. Salom (Triumph) a 8”317; 5. Laverty (Honda) a 10”757; 6. Rea (Honda) a 38”866; 7. Lagrive (Triumph) a 38”926; 8. Lundh (Honda) a 50”902; 9. Harms (Honda) a 56”653; 10. Foret (Kawasaki) a 1’01”495; 11. Pirro (Honda) a 1’06”573; 12. Praia (Honda) a 1’18”142.

Giro più veloce: Lascorz in 1’37”049 alla media di 148,564 km/h.Pole position: Laverty in 1’35”658 alla media di 150,724 km/h.IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Lascorz p. 65; 2. Sofuoglu 61; 3. Laverty 41; 4. Davies 33;

5. Salom 32; 6. Foret 28; 7. Harms 25; 8. Rea 24; 9. Pirro 21; 10. Roccoli 17; 11. Fujiwara 15; 12. Disalvo 12; 13. Lundh 11; 14. Praia 11; 15. Lagrive 9; 16. Charpentier 3; 17. Che-saux 2; 18. Cazzola 2; 19. Dell’Omo 2.

IL CAMPIONATO MARCHE: 1. Honda p. 70; 2. Kawasaki 65; 3. Triumph 42.

Una lotta a due

Leclassifiche

VALENCIA – Il catalano Juan Lascorz ha sbancato Va-lencia portando la Kawa-

saki in vetta al Mondiale. La co-razzata Honda corre ai ripari: in settimana Ten Kate sarà ad As-sen per provare evoluzioni sulla CBR-RR che punterà alla rivinci-ta tra due settimane sul traccia-to olandese.

Lascorz, al terzo successo in carriera, ha vinto in carrozza, vanamente inseguito da un Ke-nan Sofuoglu in condizioni non perfette «per problemi di stoma-co». Il turco ha sudato sette ca-micie per togliersi di dosso la scomoda ombra del britannico Chaz Davies, finalmente incisivo con la Triumph che accarezza il podio. Deciso passo indietro per l’irlandese Eugene Laverty: ap-pena un quinto posto e un ritardo in campionato (-24 punti da La-scorz) che comincia a farsi pe-sante.

Michele Pirro aspirava al po-dio ma è volato giù nelle fasi ini-ziali della corsa pochi istanti do-po Fujiwara cui era in scia. Il pugliese ha ripreso la pista arri-vando undicesimo, unico di una pattuglia italiana finita al com-

pleto giù per terra. In un incauto tentativo di sorpasso Alessio Pa-lumbo ha falciato alla seconda curva Danilo Dall’Omo e Paola Cazzola. Il giro successivo è vo-lato via anche Massimo Roccoli.

Con appena 12 piloti classifi-cati, la Supersport è ridotta dav-vero ai minimi termini. I costi sono troppo alti e servirà una sterzata regolamentare per ri-portare il Mondiale delle medie cilindrate al livello del recente passato.

LASCORZ (26), QUI DAVANTI A DAVIES, SI È PORTATO AL COMANDO DEL MONDIALE.

Page 38: 13 aprile - Motosprint 15

motosprint

74

Superstock Spagna

COPPA FIM SUPERSTOCK 10001. Badovini (BMW) 13 giri pari a 52,065 km in

21’17”508 alla media di 146,718 km/h; 2. Giugliano (Suzuki) a 3”080; 3. Barrier (BMW) a 4”693; 4. Magno-ni (Honda) a 5”971; 5. Baz (Yamaha) a 9”169; 6. Anto-nelli (Honda) a 9”313; 7. Tutusaus (KTM) a 9”705; 8. Barragan (Honda) a 15”553; 9. Bussolotti (Honda) a 16”151; 10. Baroni (Ducati) a 16”410; 11. Jezek (Apri-lia) a 17”578; 12. Mahr (Suzuki) a 18”066; 13. Petrucci (Kawasaki) a 25”714; 14. Salac (Aprilia) a 28”565; 15. Leeson (Kawasaki) a 32”834; 16. Andric (Honda) a 33”880; 17. Svitok (Honda) a 34”118; 18. Lacalendola (Ducati) a 42”172; 19. Walkowiak (Honda) a 46”698; 20. Sletten (Yamaha) a 47”645; 21. Rosini (KTM) a 52”853; 22. Pedro (Yamaha) a 53”067.

Giro più veloce: Badovini in 1’36”827 alla media di 148,905 km/h.

Pole position: Badovini in 1’36”952 alla media di 148,713 km/h.

IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Badovini p. 50; 2. Giu-gliano 29; 2. Barrier 29; 4. Baz 27; 5. Berger 20; 6. Bussolotti 18; 6. Antonelli 18; 8. Magnoni 14; 8. Tutu-saus 14; 10. La Marra 10; 10. Petrucci 10; 12. Lezek 9; 13. Barragan 8; 14. Baroni 6; 14. Savary 6; 16. Mahr 4; 17. Walkowiak 3; 18. Salac 2; 18. Vivarelli 2; 20. Lee-son 1.

IL CAMPIONATO MARCHE: 1. BMW p. 50; 2. Honda 33; 3. Suzuki 29; 4. Yamaha 27; 5. KTM 14; 6. Kawasa-ki 10; 7. Aprilia 9; 8. Ducati 6.

CAMPIONATO EUROPEO 600 SUPERSTOCK1. Marino (Honda) 11 giri pari a 44,055 km in

18’31”319 alla media di 142,711 km/h; 2. Guarnoni (Yamaha) a 0”441; 3. Lombardi (Yamaha) a 4”668; 4. D’Annunzio (Yamaha) a 16”637; 5. Fanelli (Honda) a 16”883; 6. Elliot (Honda) a 17”410; 7. Krajci (Yamaha) a 23”806; 8. Le Coquen (Yamaha) a 26”262; 9. Vrajitoru (Yamaha) a 35”197; 10. Carvalho (Yamaha) a 39”683; 11. Major (Yamaha) a 43”983; 12. Duwelz (Yamaha) a 44”494; 13. Muresan (Honda) a 1 giro.

Giro più veloce: Marino in 1’39”435 alla media di 144,999 km/h.

Pole position: Major in 1’39”576 alla media di 144,794 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Guarnoni p. 45; 2. Marino 25; 2. Lombardi 25; 4. Fanelli 22; 5. Lanusse 20; 5. D’An-nunzio 20; 7. Karlsen 16; 8. Elliot 14; 9. Calero Perez 13; 9. Major 13; 11. Carvalho 12; 12. Cecchini 10; 13. Krajci 9; 13. Le Coquen 9; 13. Vrajitoru 9; 13. Duwelz 9; 17. Carrillo 5; 18. Muresan 3.

Marino in volata

nell’europeo 600

Leclassifiche

Seconda vittoria consecutiva per Badovini con la BMW. Subito dietro c’è Giugliano

AYRTON BADOVINI (86) TALLONATO DA DAVIDE GIUGLIANO E DALL’ALTRA BMW, QUELLA DEL FRANCESE SYLVAIN BARRIER.

VALENCIA – Siamo appena all’inizio ma la sensazione che la Stock 1000 abbia già un padrone è palpabile. La BMW è

un missile e Ayrton Badovini sta puntando deciso l’obbiettivo, seminando per strada avversari incapaci di tenere il ritmo di moto e pilota. Il ventitreenne piemontese si era sudato il primo storico successo di Portimao ma stavolta è filato via liscio come l’olio. L’antagonista più pericoloso, il francese Ma-xime Berger, si è complicato la giornata partendo male e il tentativo di rimonta si è spento nella polvere della via di fuga per la costernazione della Honda Ten Kate.

La gara, già abbondantemente indirizzata, è andata in archivio al giro di boa. Dominan-do sulla pista più lenta Badovini ha già sca-vato il solco e adesso che arrivano quelli veloci – Assen e Monza – non vorremmo essere nei panni degli avversari: la quattro cilindri tedesca sul dritto ha una superiorità imbarazzante e batterla sarà quasi impos-sibile.

Valencia ha riscoperto il talento di Davide Giugliano sulla via del rilancio dopo un 2009 disastroso, non certo per causa sua. Con la Suzuki del Team 06, preparata dalla Alstare, il laziale ha portato a casa un secondo posto. Alla K10 servirebbe qualche cavallo in più ma le regole della Stock, molto restrittive, lasciano poco spazio a chi deve rincorrere.

Michele Magnoni stavolta non è caduto nel tranello della foga eccessiva ed è riusci-to a salvare un quarto posto, migliore dei

piloti Honda ad un soffio dall’altra BMW del francese Sylvain Barrier che ha completato il podio.

La novità tecnica più interessante è stato il settimo posto (migliore di sempre) conqui-stato dalla KTM RC8R con lo spagnolo Pere Tutusaus, battuto in volata da Loris Baz, unico capace di mantenere la Yamaha nei quartieri alti della classifica, e dal coriaceo Andrea Antonelli autore di una bella presta-zione nonostante una scivolata in prova.

Ottimo al debutto in Portogallo, Marco Bussolotti è rientrato nei ranghi (nono) pre-cedendo Lorenzo Baroni, primo dei ducati-sti: dopo tre titoli consecutivi la marca italia-na stenta a ritrovare il ritmo. Danilo Petruc-ci (Kawasaki Pedercini) ha chiuso tredicesi-mo.

STOCK 600 – Florian Marino, sedicenne di Cannes e nuovo pupillo Honda, ha vinto in volata la seconda prova dell’Europeo 600 precedendo le Yamaha del norvegese Fre-derik Karlsen e del francese Jeremy Guar-noni. Dopo il podio i commissari della UEM hanno rilevato una irregolarità al cambio sulla moto di Karlsen e l’hanno tolto dalla classifica. La squadra del pilota norvegese ha fatto appello che verrà discusso nei pros-simi giorni dalla federazione europea.

Berardino Lombardi è salito al quarto po-sto staccando nettamente il compagno di squadra Federico D’Annunzio e Davide Fa-nelli con la Honda.

Implacabile

Page 39: 13 aprile - Motosprint 15

motosprint

76

Cross MX1 GP Lombardiadi Giancarlo Giannobile

Italia sìItalia no

Il GP d’Italia si disputerà a Fermo il 12 sette

MENTRE CAIROLI VINCE IL GRAN PREMIO E VAIN TESTA AL MONDIALE, PHILIPPAERTS(A SINISTRA) TRASCORRE UNA DOMENICA DOLCEAMARA,CON UN DICIANNOVESIMOE UN SECONDO POSTO.

motosprint

77

MANTOVA - Al termine della prima prova del mondiale, corsa a Sevlie-vo in Bulgaria, Cairoli aveva sì vinto

una gara, ma era apparso vulnerabile. So-prattutto in gara 1, dove non era riuscito a riagganciare i piloti che guidavano la corsa. Alla fine la tabella rossa di leader del mon-diale era andata al suo compagno di squa-dra Nagl, anche se il primo GP andava in archivio con una classifica piuttosto corta.

Ebbene, è durata solo una settimana la speranza che Cairoli fosse tornato “uma-no”, alla portata di quel gruppo di piloti apparsi in grado di giocarsi il primato.

A Mantova, su una pista bella e spetta-colare quanto impegnativa e infida per il suo fondo sabbioso e la sequenza di salti da spezzare il fiato, il siciliano ha dimo-strato di avere una marcia in più degli av-versari. La sua è stata una prestazione superlativa, nella quale ha concesso agli avversari solo la vittoria nella prima gara. Partito in mezzo al gruppo, Tony è riuscito a raggiungere il secondo posto a un soffio dal belga Desalle, tenendosi alle spalle Nagl. Nella seconda gara, appena uscito dal campo minato delle fasi iniziali, si è li-berato di tutti ed è letteralmente volato via, ad agguantare vittoria di manche, di Gran Premio e la tabella rossa di primo della classe.

Bravo Antonio, ma bravi anche quanti in KTM sono riusciti a cesellargli addosso

Cairoli vince il Gran Premio e strappa per un punto la tabella di leader a Nagl. Philippaerts iellato e penalizzato nella prima gara

mbre. A confermarlo è la YouthStream, promoter del mondiale

]

Page 40: 13 aprile - Motosprint 15

le, che ha cambiato moto ma non stile di guida e mentalità. Il belga è uno dei più veloci e determinati del lotto. Nel GP Lom-bardia è stato capace di imprimere un gran ritmo alla prima gara e di rendere vano l’attacco di Cairoli. Nel secondo impegno è stato meno lucido, il che non gli ha con-sentito di ripetersi, comunque il quarto posto lo mantiene saldo in terza posizione in campionato a nove punti dalla vetta.

Se il punteggio non premia chi vince, di contro penalizza molto chi sbaglia e frana giù anche in una sola gara dalle posizioni che contano. Philippaerts ne sa qualcosa. David non è certo un ragioniere, ma è il tipo che punta a capitalizzare il massimo con le proprie azioni. Della continuità ha fatto la sua arma vincente, quella che gli ha consentito di conquistare il titolo nel 2008, ma se sente la vittoria a portata di mano non ci rinuncia. Con la vittoria nella gara di qualificazione (conquistata sabato nonostante il cambio bloccato in terza per buona parte della gara) ha dimostrato che poteva vincere. Dunque Mantova rap-presentava l’occasione giusta. Al pri-

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78QUELLO CHE VA

LE P

AG

ELLE

TonyCairoliNon ha stravinto. Ma se il suo ritmo di gara è quello che ha fatto vedere nella seconda gara è bene che gli avversari comincino a preoccuparsi. Unico problema: la prima partenza, da migliorare.

ClementDesalleMoto nuova e team nuovo per il belga che continua però ad essere uno dei più veloci, anche se gli manca la continuità. In gara 1 ha vinto senza affanni. In gara 2 ha faticato a raggiungere il quarto posto.

DavidPhilippaertsLa sfiga non guarda in faccia a nessuno. In una caduta banale ha rotto mezza moto, impianto di scarico compreso. Il che gli è costato un minuto di penalità. Cosa altro poteva succedergli? Il suo passo è quello di gara 2.

SteveRamonSiamo alle solite. Il belga in una gara lotta per il podio, e dopo una settimana stenta ad entrare nei primi dieci. L’infortunio dello scorso anno non può essere un alibi. E certo non può esserlo il livello degli avversari.

77 77 5599

Cross MX1 GP Lombardia

IL TEDESCO NAGL(QUI A DESTRA DAVANTIAL COMPAGNO DI SQUADRA CAIROLI) È ARRIVATODUE VOLTE TERZO.CLEMENT DESALLE(A SINISTRA) HA VINTOLA PRIMA GARA, CHIUDENDO AL QUARTO POSTOLA SECONDA.PER MANUEL MONNI (SOTTO) UN UNDICESIMO E UN QUINDICESIMO POSTOCHE LO MANTENGONO TREDICESIMONEL MONDIALE.

TRICOLORE

IL MONDIALE PUÒ

DIVENTARE UNA LOTTA

TRA I NOSTRI DUE CAMPIONI

quel gioiello di moto che si sta rivelando la nuova 350, affidabile e brillante, in grado di ridare il gusto della guida al nostro fuori-classe.

Cairoli ha vinto e convinto, ma la stagio-ne è ancora troppo lunga per stare tran-quilli. I suoi avversari più temibili, Desalle e Nagl, complice il sistema di punteggio che premia poco chi vince, sono infatti vici-nissimi: i primi tre della classifica sono raccolti in nove punti.

Al di là del punteggio, gli inseguitori di Cairoli fanno paura per numero e qualità: Nagl è veloce, non precisissimo, un attac-cante puro piuttosto che stratega, incline a consumare gran parte delle energie nella prima gara e a difendere con i denti una buona posizione nella seconda. Ci ha abi-tuato anche a tanti errori, ma sino ad ora non ne ha fatti. Sulla pista del “Tazio Nuvo-lari” nella prima manche ha concluso ter-zo, posizione che gli consentiva ancora di stare in testa alla classifica, nella seconda lo stesso piazzamento lo ha fatto scivolare al secondo posto della generale.

Stesso discorso vale per Clement Desal-

motosprint

79

hanno detto

TonyCairoliLA DEVO CONOSCERE MEGLIO«LA PRIMA partenza ancora una volta non è stata un granché, ma lo faccio apposta per rendere più spettacolare il GP! Scherzi a parte, il problema è che ancora non conosco bene la nuova moto. Faccio fatica a capire le regolazioni giuste e la prima gara mi serve anche per questo. Oggi poi la pista non mi ha certo aiutato: era molto impegnativa, piena di solchi. Del resto si è corso davvero tanto, oltre noi c’erano i Veterans e i piloti dell’Europeo. Comunque sono contento: ho conquistato la tabella rossa e ho vinto il primo Gran Premio con la moto nuova».

DavidPhilippaertsSONO CONTENTO COSÌ«NELLA seconda gara è andato tutto bene e non potevo fare di più. Cairoli era molto più veloce e sono riuscito a contrastare Nagl. Sono contento anche perché Tony così ha preso la tabella rossa. Della prima manche c’è ben poco da dire, ero in testa dal via e su quella buca c’ero già passato due volte senza problemi. Al terzo giro è andato storto qualcosa, forse mi sono seduto troppo e quella buca mi ha letteralmente portato via la moto».

mo via Philippaerts ha sfruttato al meglio la pole scattando in testa e rimanendoci per due giri. A metà del terzo giro, già libe-ro dalla pressione degli avversari, nell’af-frontare un insignificante rampino sulla sinistra la sua Yamaha si è impuntata con l’anteriore scaraventandolo a terra. David si è rialzato illeso, la sua moto no: telaietto posteriore rotto e marmitta malconcia. Da primo a dodicesimo, poi cinque giri in re-cupero sino al quinto posto. A questo pun-to lo scarico ha ceduto del tutto: inevitabile il minuto di penalità. Diciannovesimo posto e solo due punti. Un disastro, in parte mi-tigato dal secondo posto in gara 2, tenuto dal primo all’ultimo giro nonostante il ca-parbio e lungo attacco di Nagl.

Peccato, perché Philippaerts ha dimo-strato di avere già un bel passo, soprattut-to considerando che ha tra le mani una moto completamente nuova. Rivoluzionata

nel motore, nel telaio, nelle sospensioni. Insomma, c’è da amalgamare ancora il tutto con il pilota.

Siamo solo all’inizio e lo spettacolo deve entrare ancora nel vivo, sulla scena che conta mancano ancora alcuni attori impor-tanti: piloti come De Dycker, Ramon, Bar-ragan, Strijbos, Leok, Pourcel, De Reu-ver...

Dopo Cairoli e Philippaerts la classifica degli italiani vede Monni e Guarneri che in gara 1 hanno sfiorato la top ten (undicesi-mo e tredicesimo) con il pilota della Honda ripartito ultimo dopo un contatto iniziale con Strijbos. In gara 2 Guarneri è stato a lungo decimo, poi gli si è “spenta la luce” (sue parole), e ha concluso diciassettesi-mo. Quindicesimo Monni, bloccato dalla caduta di Pourcel alla prima curva. Due ritiri per Bonini, ancora lontano dalla for-ma giusta.

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80

NUOVE LEVEPrima prova dell’Europeo MX125

Cross MX1 - MX2 Paddock

le proveMX1

PHILIPPAERTS IN POLE CAIROLI DIETRO DI LUI NELLE prequalifiche il più veloce è Ramon (1’52”386), seguito da Desalle e Tanel Leok. Quarto è Nagl, quinto Philippaerts e ottavo Cairoli. Nella gara di qualifica la musica cambia: al comando scatta Nagl, seguito da Philippaerts e Cairoli. La prima parte della gara è animata dal confronto tra i due italiani, poi Philippaerts si libera della pressione di Cairoli, si avvicina a Nagl e lo supera nel quarto giro. Poche curve dopo il tedesco deve cedere anche a Cairoli. Le tre posizioni di testa restano congelate sino all’arrivo. Alle loro spalle Desalle forza molto, ma commette qualche errore e non va oltre il quinto posto, preceduto da Leok. Al belga il miglior tempo sul giro con 1’56”230 al terzo passaggio. Parlando di altri italiani, Guarneri è decimo, Monni sedicesimo, Bonini trentaduesimo.

MX2

HERLINGS VOLA DA SOLO E IN GARA IL SABATO è la giornata di Herlings. Pista con un fondo sabbioso perfetto e gran caldo: evidentemente sono gli stimoli giusti per il giovane olandese che realizza il miglior tempo nelle prequalifiche (1’52”920), vince la gara di qualifica dominandola fin dal via, e segna il miglior tempo sul giro con 1’56”234, un crono che lo farebbe stare vicinissimo ai migliori tempi della MX1. Nella gara di qualifica Musquin insegue vanamente il suo compagno di team, ma alla fine deve accontentarsi del secondo posto, staccato di una decina di secondi. Terzo uno spettacolare Roczen che, partito quinto, si danna per superare il duo Kawasaki, Frossard e Van Horebeek. Gli italiani: Lupino 14°, Philippaerts 19°, Maddii 23°, Martini 24°, Battig 29°, Moroni 32°.

LE POSITIVE vibrazioni delle 2 tempi sono tornate a farsi sentire ancora sulla pista del mondiale grazie alla prima prova del neonato Campionato Europeo MX125 che ha avuto come protagonista assoluto Jordi Tixier (KTM), dominatore di entrambe le manche. Nella prima manche il francese ha preceduto il neocampione italiano Under 17 Dawid Ciucci (KTM), protagonista di una difficile qualificazione con due cadute. Terzo Rauchenecker (in gara con una KTM versione 2011), costretto a recuperare dal quattordicesimo posto iniziale. Tixier e Rauchenecker nella seconda gara hanno replicato le posizioni e ancora una volta tra i due si è inserito un italiano, Samuele Bernardini (KTM), solo quattordicesimo nella prima manche.

OTTIMISMO DOPO LA PAURA

PRIEM E PUZAR MIGLIORANO MANUEL Priem è stato trasportato da Sofia in Belgio dopo che le sue condizioni sono migliorate. Il pilota Aprilia soffre di un grave trauma toracico, a causa della caduta in gara 1 in Bulgaria, con varie lesioni tra cui quella di una vertebra, ma pare ormai scongiurato il pericolo di paralisi. Anche Alex Puzar, ricoverato al Maggiore di Parma, ha superato la fase più critica, dopo l’incidente in allenamento per il mondiale Veterans, anche se deve fare i conti con numerose fratture e lesioni toraciche e addominali.

LUCA MANCA, L’OSPITE PIÙ GRADITO. PASSATA LA PAURA, TORNERÀ A CORRERE Tra i tanti personaggi che hanno seguito le gare anche alcuni dakariani, primo fra tutti il vincitore dell’ultima edizione Marc Coma. Ma la presenza più gradita è stata quella di Luca Manca (nella foto, insieme ad Angelo Crippa, direttore di KTM Italia): il pilota, infortunatosi seriamente nelle fasi iniziali della Dakar Argentina-Cile, è apparso in buona forma. Ha tenuto a ridimensionare la gravità dei traumi subiti e a confermare che appena possibile tornerà a gareggiare nei rally africani, per prepararsi al meglio alla prossima Dakar.

MATS NILSSON RICOMINCIA CON DUE VITTORIE NEL CAMPIONATO VETERANS Il campione in carica è ancora alla ricerca di un avversario in grado di impensierirlo. Anche nella prime due gare della stagione lo svedese della Yamaha ha vinto senza trovare ostacoli, transitando sempre al comando nei ventidue giri complessivi. Alle sue spalle si sono alternati il francese Christophe Lheriteau (Kawasaki) e l’olandese Erwin Hendricks (Honda). Migliore degli italiani Manlio Giaché (Honda), quinto e nono.

RINNOVO DI CONTRATTO

MUSQUIN CON LA KTMSE NE VA IN AMERICA MARVIN Musquin ha firmato il contratto che lo legherà alla KTM sino al 2012. La novità è che il pilota francese correrà negli Stati Uniti, dunque questa sarà la sua ultima stagione nel mondiale, almeno per ora. Pit Beirer, direttore dell’attività sportiva nell’off-road della Casa austriaca, ha anche annunciato che l’inserimento di Musquin nel team USA KTM rientra in un più ampio progetto di riorganizzazione della struttura americana.

TOTALE

MX1 I primi tre della classifica racchiusi in soli 9 punti

Mondialepiloti1. Antonio Cairoli Italia KTM 16/25 22/25 88

2. Maximilian Nagl Germania KTM 25/22 20/20 87

3. Clement Desalle Belgio Suzuki 20/16 25/18 79

4. Ken De Dycker Belgio Yamaha 18/13 18/16 65

5. David Philippaerts Italia Yamaha 22/14 2/22 60

1. Desalle (Suzuki) 19 giri in 40’13”247; 2. Cairoli (KTM) a 4”718; 3. Nagl (KTM) a 14”341; 4. De Dycker (Yamaha) a 27”404; 5. Pourcel (Kawasaki) a 29”853; 6. Albertson (Honda) a 33”123; 7. Boog (Kawasaki) a 35”055; 8. Barragan (Kawasaki) a 37”764; 9. T. Leok (Honda) a 43”058; 10. Ramon (Suzuki) a 54”348; 11. Monni (Yamaha) a 1’11”842; 12. De Reuver (Suzuki) a 1’19”344; 13. Guarneri (Honda) a 1’23”751; 14. Bobryshev (Honda) a 1’24”100; 15. Swanepoel (Honda) a 1’47”012; 16. Söderström (Yamaha) a 1’51”102; 17. Coppins (Aprilia) a 1’52”230; 18. Church (CCM) a 2’04”923; 19. Philippaerts David (Yamaha) a 2’39”451; 20. Soubeyras (KTM) a 1 giro; 21. Bellino (KTM); 22. Martens (KTM); 23. Schmidinger (Suzuki); 24. Wouts (Kawasaki); 25. Verhoeven (Honda); 26. Michek (TM) a 2 giri; 27. Kempelis (Hon-da); 28. Strijbos (Suzuki) a 6 giri; 29. Sandberg (Kawasaki) a 11 giri; 30. Jacquelin (Suzuki) a 13 giri; 31. Bonini (Yamaha) a 15 giri; 32. Boissiere (TM); 33. Walkner (KTM) a 18 giri; 34. Terreblanche (Kawasaki) a 19 giri.

1. Cairoli (KTM) 19 giri in 39’50”854; 2. Philippaerts David (Yamaha) a 8”843; 3. Nagl (KTM) a 17”627; 4. Desalle (Suzuki) a 32”466; 5. De Dycker (Yamaha) a 39”633; 6. Boog (Kawasaki) a 41”226; 7. Ramon (Suzuki) a 48”453; 8. Barragan (Kawasaki) a 55”507; 9. Bobryshev (Honda) a 58”109; 10. Boissiere (TM) a 1’00”706; 11. Coppins (Aprilia) a 1’01”396; 12. Strijbos (Suzuki) a 1’02”494; 13. Albertson (Honda) a 1’03”223; 14. Swanepoel (Honda) a 1’10”054; 15. Monni (Yamaha) a 1’13”328; 16. T. Leok (Honda) a 1’16”973; 17. Guarneri (Honda) a 1’21”051; 18. Pourcel (Kawasaki) a 1’50”874; 19. Soubeyras (KTM) a 1’53”151; 20. Wouts (Kawasaki) a 2’02”485; 21. Walkner (KTM) a 1 giro; 22. Schmidinger (Suzuki); 23. De Reuver (Suzuki); 24. Verhoeven (Honda); 25. Martens (KTM); 26. Michek (TM); 27. Sandberg (Kawasaki); 28. Jac-quelin (Suzuki); 29. Church (CCM) a 2 giri; 30. Kempelis (Honda); 31. Bellino (KTM) a 7 giri; 32. Söderström (Yamaha) a 10 giri; 33. Bonini (Yamaha) a 12 giri; 34. Bill (Aprilia) a 17 giri.

Primamanche Secondamanche

6. Steve Ramon 59; 7. Jonathan Barragan 56; 8. Xavier Boog 54; 9. Sebastien Pourcel 37; 10. Joshua Coppins 37; 11. Davide Guarneri 32; 12. Gareth Swanepoel 31; 13. Manuel Monni 31; 14. Tanel Leok 30; 15. Jimmy Albertson 29; 16. Evgeny Bobryshev 25; 17. Anthony Boissiere 21; 18. Marc de Reuver 16; 19. Kevin Strijbos 15; 20. Tom Söderström 8; 21. Cedric Soubeyras 8; 22. Tom Church 7; 23. Gregory Aranda 5; 24. Julien Bill 2; 25. Filip Neugebauer 1; 26. Kevin Wouts 1.

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Mondialepiloti1. Marvin Musquin Francia KTM 25/25 25/25 100

2. Ken Roczen Germania Suzuki 22/22 22/20 86

3. Jeffrey Herlings Olanda KTM 15/20 15/22 72

4. Steven Frossard Francia Kawasaki 20/18 20/11 69

5. Arnaud Tonus Svizzera Suzuki 18/16 10/18 62

1. Musquin (KTM) 19 giri in 39’58”049; 2. Roczen (Suzuki) a 0”370; 3. Frossard (Kawasaki) a 50”697; 4. Van Horebeek (Kawasaki) a 54”481; 5. Osborne (Yamaha) a 56”927; 6. Herlings (KTM) a 57”314; 7. Simpson (KTM) a 1’19”818; 8. Roelants (KTM) a 1’21”141; 9. Kullas (Ya-maha) a 1’24”840; 10. Schiffer (KTM) a 1’27”785; 11. Tonus (Suzuki) a 1’28”759; 12. Lupino (Yamaha) a 1’29”087; 13. Nicholls (KTM) a 1’46”732; 14. Verbruggen (KTM) a 1’51”133; 15. Teillet (KTM) a 1 giro; 16. Karro (Suzuki); 17. Pocock (Yamaha); 18. Larsen (Honda); 19. Butron (Suzuki); 20. Battig (Honda); 21. Allingham (Yamaha); 22. Smitka (KTM); 23. Aubin (Kawasaki); 24. Petrov (Honda); 25. Justs (Honda); 26. Maddii (Suzuki); 27. Alletru (KTM) a 2 giri; 28. Harbich (Suzuki); 30. Triest (KTM) a 6 giri; 31. Banks-Browne (Honda) a 8 giri; 32. Moroni (Yamaha) a 11 giri; 33. Vongsana (TM) a 12 giri; 34. Philippaerts Deny (Suzuki) a 16 giri; 35. Charlier (Yamaha) a 17 giri.

1. Musquin (KTM) 19 giri in 39’35”506; 2. Herlings (KTM) a 4”177; 3. Roczen (Suzuki) a 23”515; 4. Tonus (Suzuki) a 45”327; 5. Osborne (Yamaha) a 58”516; 6. Nicholls (KTM) a 1’03”613; 7. Charlier (Yamaha) a 1’14”406; 8. Simpson (KTM) a 1’30”422; 9. Verbruggen (KTM) a 1’31”289; 10. Frossard (Kawasaki) a 1’37”646; 11. Butron (Suzuki) a 1’44”641; 12. Karro (Suzuki) a 1’47”668; 13. Kullas (Yamaha) a 1’51”392; 14. Smitka (KTM) a 2’12”138; 16. Alletru (KTM) a 1 giro; 17. Lupino (Yamaha); 18. Van Horebeek (Kawasaki); 19. Allingham (Yamaha); 20. Philippaerts Deny (Suzuki); 21. Moroni (Yamaha); 22. Battig (Honda); 23. Justs (Honda); 24. Petrov (Honda); 25. Maddii (Suzuki); 26. Vongsana (TM) a 2 giri; 27. Schiffer (KTM) a 6 giri; 28. Banks-Browne (Honda) a 9 giri; 29. Larsen (Honda); 30. Teillet (KTM) a 13 giri; 31. Pocock (Yamaha) a 15 giri; 32. Aubin (Kawasaki) a 16 giri; 33. Harbich (Suzuki); 34. Roelants (KTM) a 17 giri.

Primamanche Secondamanche

6. Zach Osborne 59; 7. Shaun Simpson 53; 8. Jeremy van Horebeek 52; 9. Jake Nicholls 47; 10. Harri Kullas 39; 11. Christophe Charlier 32; 12. Dennis Verbruggen 30; 13. Joel Roelants 25; 14. Alessandro Lupino 24; 15. Nick Triest 18; 16. Matiss Karro 16; 17. Nikolaj Larsen 13; 18. Mel Pocock 13; 19. Francisco Jose Butron 12; 20. Marcus Schiffer 11; 21. Petr Smitka 11; 22. Nicolas Aubin 8; 24. Valentin Teillet 6; 25. Rudi Moroni 5; 26. Axel Alletru 5; 27. Ceriel Klein Kromhof 4; 28. Edward Allingham 2; 29. Glenn Coldenhoff 2; 30. Alesandro Battig 1; 31. Deny Philippaerts 1.

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MX2 Musquin procede a punteggio pieno

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Cross MX2 GP Lombardiadi Giancarlo Giannobile - foto Tempestini

SchiacciasassMusquin continua a vincere tutto. Gli resiste solo Roczen. Terzo Herlings

MUSQUIN (1) HA DOMINATO GARA 1 E IN GARA 2 HA BEFFATO NEL FINALE IL GIOVANISSIMO HERLINGS (111). DUE OTTIME PRESTAZIONI PER ROCZEN (94), NETTAMENTE PIÙ IN FORMA DEL COMPAGNO DI SQUADRA TONUS (23).

MANTOVA - Quest’anno, in questa classe, volendo fare dei pronostici è difficile sbagliarsi. Basta puntare

su Marvin Musquin, 21 anni, passaporto francese nel quale è ben impresso il visto per gli USA (quello degli Stati Uniti è pro-prio un chiodo fisso per i francesi). Mu-squin è un tipo tosto, uno che guida alla grande, vince e convince. Puntare su di lui vuol dire andare sul sicuro. Quattro gare, quattro vittorie, ma quello che sorprende non è la quantità ma la qualità, ovvero il modo in cui riesce a vincere.

Per il campione del mondo gara 1 è sta-ta una passeggiata; nel finale è stato pres-sato da Roczen, che comunque non è riu-scito a impensierirlo. In gara 2 a costrin-gere Musquin a inseguire è stato il suo compagno di team Jeffrey Herlings, velo-

Nella seconda gara Herlings è invece caduto nella trappola del compagno di squadra, che gli ha fatto credere di potere stare tranquillo per poi beffarlo a poche centinaia di metri dall’arrivo. Ma, come detto, Herlings ha solo quindici anni...

Musquin e Herlings possono contare anche sul valore aggiunto delle loro KTM, davvero a punto. Gli altri fanno un po’ più fatica, anche se nessuno sembra rasse-gnato, tanto meno Roczen e Frossard. Il pilota con la Suzuki è stato ancora una volta tra i più spettacolari in pista, otte-nendo un secondo posto ad un soffio da Musquin in gara 1 e un più sofferto terzo posto in gara 2, risultato grazie al quale è riuscito a limitare i danni nella classifica di campionato. Al pilota della Kawasaki è andata peggio.

cissimo e all’apparenza imprendibile. Al-meno fino a tre curve dalla fine, quando Musquin, con un vorticoso incrocio di tra-iettorie ha cambiato le carte in tavola, mandando in palla l’avversario, lo speaker ed esaltando il pubblico. Questo francese è genio e sregolatezza; è veloce ed ha un fisico che gli consente di spingere al mas-simo dall’inizio alla fine. Tra gli arremban-ti ma spesso acerbi under 23, per ora è l’unico che ci riesce.

Anche il suo compagno Jeffrey Herlings è veloce e non meno spettacolare nella guida, ma il quindicenne olandese deve maturare ancora un po’. In gara 1 si è dis-solto appena Roczen e Frossard lo hanno raggiunto. Sotto pressione è caduto e i due sono riusciti a superarlo, perdendo poi altre tre posizioni per un’altra caduta.

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si

Dopo il terzo posto in gara 1, una caduta al secondo via non ha consentito a Fros-sard di andar oltre il decimo posto.

Che la moto comunque non è tutto lo dimostra Shaun Simpson, che ha deluso ancora, riuscendo a tenere il passo dei suoi compagni di squadra solo nelle fasi iniziali di gara 2. Simpson ha concluso lon-tano dal podio in entrambe le occasioni, ottenendo un settimo e un ottavo posto. I

piloti italiani continuano a soffrire. Il mi-gliore è stato Lupino, quattordicesimo as-soluto, risultato frutto di un dodicesimo posto in gara 1 e di un diciassettesimo posto in gara 2, quando è stato bloccato da un avversario caduto nelle fasi iniziali.

Qualche punto anche per Gianluca Mar-tin, Deny Philippaerts e Alessandro Battig. All’asciutto Rudi Moroni e Marco Maddii. Davvero poco.

ITALIANI, CHE FATICA

LUPINO IL MIGLIORE

DEI NOSTRI. GLI ALTRI

HANNO PORTATO A CASA

UNA MANCIATA DI PUNTI

Page 43: 13 aprile - Motosprint 15

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Cross MX3 Gp Francia

Torna Pichon

PICHON (10) NON HA SBAGLIATO NULLA. SALVINI, INVECE, NON

È RIUSCITO AD ESPRIMERSI AL MEGLIO, SOPRATTUTTO

NELLA PRIMA GARA PER UNA BRUTTA PARTENZA E UNA

CADUTA. SOTTO, IL VIA CON PICHON AFFIANCATO DA IRT.

Il francese a segno con una doppietta. Per Salvini un quarto e un secondo GARA 1: 1. Pichon (Honda) 17 giri 36’21”152; 2.

Campano (Yamaha) a 12”535; 3. Martin (Husqvarna) a 15”633; 4. Salvini (Husqvarna) a 20”166; 5. Irt (Hu-sqvarna) a 41”891; 6. Zerava (Honda) a 48”011; 7. Wicht (Honda) a 52”469; 8. Makinen (Honda) a 56”294; 9. Botannelli (KTM) a 1’39”423; 10. Potisek (Honda) a 1’45”914; 11. Arco (Yamaha) a 1’47”415; 12. Lombrici (Suzuki) a 1’50”423; 13. Viguier (Suzuki) a 2’03”713; 14. Apfelbaums (Honda) a 2’08”661; 15. Nikkila (Yama-ha) a 2’15”031; 16. Smola (Suzuki) a 2’40”957; 17. Kovalainen (Yamaha) a 1 giro; 18. Michalec (Honda); 19. Rouhiainen (Yamaha); 20. Izoird (Suzuki); 21. Burn (Yamaha); 22. Nogarede (Honda); 23. Boellert (Honda); 24. Toulza (KTM); 25. Buso (KTM); 26. Valente (Honda) a 2 giri; 27. Gautronet (Yamaha); 28. Maure (Suzuki); 29. Courneil (Yamaha); 30. Schneider (Kawasaki) a 3 giri; 31. Rui (Suzuki) a 10 giri; 32. Tarallo (Kawasaki) a 12 giri; 33. Sandouly (Yamaha) a 17 giri.

GARA 2: 1. Pichon (Honda) 17 giri in 36’30”715; 2. Salvini (Husqvarna) a 3”864; 3. Martin (Husqvarna) a 25”091; 4. Campano (Yamaha) a 38”738; 5. Irt (Hu-sqvarna) a 41”673; 6. Izoird (Suzuki) a 47”828; 7. Poti-sek (Honda) a 51”236; 8. Zerava (Honda) a 1’04”072; 9. Makinen (Honda) a 1’10”257; 10. Wicht (Honda) a 1’51”826; 11. Botannelli (KTM) a 1’53”819; 12. Lombri-ci (Suzuki) a 1’54”761; 13. Arco (Yamaha) a 2’03”538; 14. Smola (Suzuki) a 2’18”240; 15. Nikkila (Yamaha) a 1 giro; 16. Viguier (Suzuki); 17. Burn (Yamaha); 18. Apfelbaums (Honda); 19. Michalec (Honda); 20. Noga-rede (Honda); 21. Rouhiainen (Yamaha); 22. Boellert (Honda); 23. Rui (Suzuki); 24. Buso (KTM); 25. Toulza (KTM); 26. Gautronet (Yamaha) a 2 giri; 27. Maure (Suzuki; 28. Schneider (Kawasaki) a 4 giri; 29. Tarallo (Kawasaki) a 8 giri; 30. Valente (Honda) a 11 giri; 31. Courneil (Yamaha) a 13 giri.

IN CAMPIONATO: 1. Carlos Campano p. 90; 2. Alex Salvini 84; 3. Matevz Irt 72; 4. Martin Zerava 57; 5. Tommi Makinen 55; 6. Mickael Pichon 50; 7. Victor Dario Arco 43; 8. Christophe Martin 40; 9. Luis Correi-ra 36; 10. Jussi Nikkila 36; 11. Henrique Venda 30; 12. Frantisek Smola 26; 13. Milko Potisek 25; 14. Gregory Wicht 25; 15. Hugo Basaula 24; 16. Niks Apfelbaums 24; 17. Guillaume Botannelli 22; 18. Marko Kovalai-nen 22; 19. Petr Michalec 19; 20. Roberto Lombrici 18; 21. Riku Rouhiainen 18; 22. Fabien Izoird 16; 23. Je-rome Viguier 13; 24. Alejandro Boellert 11; 25. Javier Corrochano 11; 26. Jonathan Burn 4; 27. Florian No-garede 1.

Campano resta

al comando

Leclassifiche

CASTELNAU DE LEVIS - Il portaco-lori Honda Mickael Pichon, davanti al suo pubblico, ha ottenuto una

splendida doppietta. Il tracciato si è rivelato per tutti molto

impegnativo. Nella prima gara, il leader del campionato Carlos Campano ha con-quistato l’holeshot, ma già al secondo giro Pichon è riuscito a superarlo.

Christophe Martin è stato autore di una bella prova, per la prima metà gara è stato anche secondo, fino a quando Cam-pano l’ha sorpassato. Per il francese è così arrivata la terza piazza. Salvini, inve-ce, è partito male. Alex ha cercato di ri-montare, riuscendo a raggiungere la quarta posizione.

Nella seconda gara è stato Matevz Irt a prendere l’hoteshot, il dominio dello slo-veno non è, però, durato a lungo. Pichon è riuscito ben presto a prendere la testa della gara, tuttavia la sua seconda vitto-ria non è stata così scontata come era

avvenuto per la prima. Salvini, infatti, lo ha insidiato a lungo, pressandolo da vici-no fin sotto la bandiera a scacchi. Ancora una terza posizione per Martin, davanti a Campano.

Così ha commentato il suo week-end Mickael Pichon: «È stato magnifico vin-cere davanti al mio pubblico. Già da sa-bato, dominando le qualifiche, le cose si sono messe al meglio. Nella prima gara tutto è andato bene, ma nella seconda è stato difficile resistere al pressing di Sal-vini».

Salvini ha dichiarato: «Pichon è stato molto veloce per tutto il week-end. An-che in qualifica gli sono dovuto stare die-tro. Nella prima gara, poi, sono stato sfortunato, sono caduto e ho dovuto ri-montare. Mi auguro di ottenere dei mi-gliori risultati in Argentina».

In vetta al campionato non è cambiato nulla in quanto Campano e Salvini hanno totalizzato gli stessi punti.

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1. Villopoto (Kawasaki); 2. Windham (Honda); 3. Te-desco (Yamaha); 4. Reed (Kawasaki); 5. Dungey (Suzu-ki); 6. Hahn (Suzuki); 7. Millsaps (Honda); 8. Short (Hon-da); 9. Brayton (Yamaha); 10. Hill (Yamaha); 11. Wey (Kawasaki); 12. Rivas (Kawasaki); 13. Chisholm (Yama-ha); 14. Byrne (Yamaha); 15. Boni (Honda); 16. Regal (Yamaha); 17. Demuth (KTM); 18. Thomas (Suzuki); 19. Blose (Honda); 20. Lawrence (Yamaha).

IN CAMPIONATO: 1. Dungey 277; 2. Villopoto 265; 3. Hill 217; 4. Millsaps 203; 5. Windham 201.

LITES1. Pourcel (Kawasaki); 2. Baggett (Suzuki); 3. Barcia

(Honda); 4. Metcalfe (Honda); 5. Davalos (Yamaha); 6. Cunningham (Yamaha); 7. Sipes R. (Yamaha); 8. Decotis (Honda); 9. Wilson (Kawasaki); 10. Adams (Suzuki); 11. Sipes J. (Kawasaki); 12. Willard (Honda); 13. Keylon (Suzuki); 14. Clarke (Suzuki); 15. Chatfield (Kawasaki); 16. Lemoine (Suzuki); 17. Friese (Yamaha); 18. Lipano-vich (Honda); 19. Gills (Kawasaki); 20. Ingalls (Yamaha).

IN CAMPIONATO: 1. Pourcel 159; 2. Stroupe 126; 3. Barcia 122; 4. Metcalfe 113; 5. Baggett 102.

Reed è tornato

Leclassifiche

A POURCELIL TITOLO LITES EST Supercross USA a Houston

HOUSTON - Dopo una settimana di pau-sa, le star del supercross sono tornate in pista. Quella texana è stata la notte di Ryan Villopoto che ha dominato la finale portan-do a casa i 1.500 dollari dell’holeshot e i 5 punti che lo rilanciano nella corsa al titolo. Il portacolori della Kawasaki ha raggiunto la settima vittoria della stagione, la secon-da consecutiva dopo quella ottenuta a Jacksonville. Per il leader della classifica

Ryan Dungey è stata invece una serata decisamente storta, salvata da un quinto posto che non può certo soddisfarlo. Villo-poto gli ha recuperato 9 punti e ora è a meno 12. Il pilota della Suzuki è partito quarto e ci è rimasto sino al decimo giro quando è uscito fuori pista, retrocedendo all’ottavo. Il suo recupero si è fermato al quinto posto alle spalle di Chad Reed. Il pilota della Kawasaki ha recuperato

CHRISTOPHE POURCEL (1) VINCENDO A HOUSTON DAVANTI A BAGGETT (66)HA OTTENUTO IL TITOLO LITES CON UNA GARA D’ANTICIPO.

dall’undicesimo posto del primo giro.Nella Lites Costa Est Christophe Pourcel

ha vinto gara e, con una prova d’anticipo, il secondo titolo consecutivo.

Decisivo per l’exploit del francese, oltre al suo quinto successo della stagione, an-che il ritiro per una caduta nelle prove di Austin Strope, l’unico avversario in grado d’impensierirlo. I due prima della gara di Houston erano separati di soli otto punti.

Page 44: 13 aprile - Motosprint 15

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di Dario AgratiEnduro GP Spagna

Lotta di class

Nella E3 sorprende Knight, Albergoni è due

volte terzo. Una gara a testa

per Meo e Aubert in E1, e per Ahola e Cervantes in E2

VALVERDE DEL CAMINO - Forse Al-bergoni non sapeva di essere così forte, non osava neppure pensarlo.

Così, al debutto nella E3 con la KTM 300 2T, dopo sei anni passati nella E1 a rincor-rere un titolo che non è mai arrivato, nell’inferno di una gara con speciali capa-ci di mettere in ginocchio anche i migliori, Simone ce l’ha messa tutta, riuscendo a

sfiorare per due volte il secondo gradino del podio. Se non avesse combinato un disastro sabato al secondo passaggio sul terribile salitone della seconda prova estrema, perdendo oltre un minuto prima di riuscire a raggiungere la cima e tagliare il traguardo, Albergoni avrebbe certamen-te chiuso la giornata in seconda posizione a poca distanza da David Knight.

Domenica, Albergoni è stato invece a lungo secondo, ma nel finale è stato rag-giunto e superato da Christophe Nambo-tin, rimanendo nuovamente bloccato sulla solita salita della prova estrema.

Se Knight ha dominato la E3 al suo ritor-no da “figliol prodigo” con la KTM 500 4T, Albergoni ha confermato d’essere ancora il portabandiera dell’enduro azzurro in

DOPPIETTA DI KNIGHT (14)

NELLA E3, NELLA QUALE

ALBERGONI (50), AL DEBUTTO CON

LA KTM 300 2T, HA BEN

FIGURATO. A LATO, MEO,

VINCITORE DI UNA GARA

DELLA E1. L’ALTRA È

ANDATA AD AUBERT (11). CERVANTES (25)

HA DOMINATO LA E2

IL SECONDO GIORNO.

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se PRIMO GIORNOCLASSE E1: 1. Meo (Husqvarna) in 1h05’25”23; 2.

Aubert (KTM) a 25”64; 3. Guerrero (Yamaha) a 56”38; 4. Deparrois (Kawasaki) a 1’55”67; 5. Seistola (Husqvarna) a 1’55”95; 6. Remes (KTM) a 2’10”57; 7. Gauthier (Honda) a 2’18”66; 8. Bozzo (Husqvarna) a 3’02”79; 9. Micheluz (TM) a 3’47”21; 10. Curvalle (Sherco) a 3’53”04; 11. Mat-tila (Suzuki) a 4’34”84; 12. Reis (KTM) a 4’59”36; 13. Pe-rez (KTM) a 5’09”48; 14. Hollis (Husqvarna) a 5’13”10; 15. Horak (KTM) a 10’19”80; 16. McLaughlin (TM) a 12’46”23.

CLASSE E2: 1. Ahola (Honda) in 1h05’11”53; 2. Cer-vantes (KTM) a 18”82; 3. Salminen (BMW) a 21”84; 4. Thain (TM) a 22”63; 5. Oldrati (KTM) a 1’37”39; 6. Ljunggren (Husaberg) a 2’04”24; 7. Renet (KTM) a 2’25”83; 8. Dini (Beta) a 2’52”33; 9. Planet (Sherco) a 3’02”26; 10. Paganon (Kawasaki) a 3’05”27; 11. Barreda (Suzuki) a 3’16”74; 12. Sagar (Suzuki) a 3’39”50; 13. Sa-lonen (Husaberg) a 3’43”39; 14. Goblet (Yamaha) a 4’30”32; 15. Tarkkala (BMW) a 4’36”56; 16. Figueras (Gas Gas) a 4’57”75; 17. Vanni (Beta) a 6’55”22; 18. Vogels (Husaberg) a 8’08”01; 19. Mata (Sherco) a 20’33”64; 20. Meyer (Honda) a 22’57”64.

CLASSE E3: 1. Knight (KTM) in 1h05’41”51; 2. Nambo-tin (Gas Gas) a 31”07; 3. Albergoni (KTM) a 1’46”13; 4. Mena (Husaberg) a 1’53”11; 5. Guillaume (Husqvarna) a 2’24”60; 6. Oblucki (Husqvarna) a 2’36”86; 7. Bernardez (KTM) a 2’56”64; 8. Kehr (KTM) a 3’33”18; 9. Botturi (Husaberg) a 4’20”27; 10. Kadlecek (TM) a 4’24”67; 11. Rodrigues (Yamaha) a 4’58”50; 12. Belotti (Gas Gas) a 5’02”19; 13. Kantonen (KTM) a 6’46”96; 14. Cotton (Beta) a 7’07”21; 15. Zanol (Gas Gas) a 7’34”97; 16. Risse (Gas Gas) a 11’53”94; 17. Moreno (KTM) a 13’38”23.

CLASSE JUNIOR: 1. Guerrero (Yamaha) in 1h07’36”77; 2. Joly (Honda) a 1’24”86; 3. Fortunato (Husaberg) a 2’06”52; 4. Pallut (KTM) a 2’55”04; 5. Roman (KTM) a 3’45”49; 6. Laurens (Husaberg) a 5’05”40; 7. Pares (Ya-maha) a 5’25”01; 8. Monleon (Yamaha) a 5’29”26; 9. Vec-chi (Gas Gas) a 6’04”72; 10. Salonen (KTM) a 8’25”23.

SECONDO GIORNOCLASSE E1: 1. Aubert (KTM) in 1h15’02”97; 2. Meo

(Husqvarna) a 22”38; 3. Guerrero (Yamaha) a 28”95; 4. Deparrois (Kawasaki) a 3’42”24; 5. Gauthier (Honda) a 3’55”15; 6. Seistola (Husqvarna) a 4’36”07; 7. Mattila

(Suzuki) a 5’07”35; 8. Perez (KTM) a 5’28”91; 9. Curvalle (Sherco) a 6’10”41; 10. Reis (KTM) a 6’11”14; 11. Miche-luz (TM) a 6’26”35; 12. Marcos (Yamaha) a 8’15”53; 13. Horak (KTM) a 15’49”33; 14. Pulkkinen (Suzuki) a 19’58”65.

CLASSE E2: 1. Cervantes (KTM) in 1h14’41”23; 2. Aho-la (Honda) a 11”53; 3. Thain (TM) a 26”08; 4. Salminen (BMW) a 1’47”71; 5. Oldrati (KTM) a 2’36”88; 6. Balletti (Honda) a 3’12”71; 7. Ljunggren (Husaberg) a 3’19”39; 8. Dini (Beta) a 3’54”02; 9. Renet (KTM) a 4’00”99; 10. Pa-ganon (Kawasaki) a 4’22”37; 11. Goblet (Yamaha) a 4’28”27; 12. Sagar (Suzuki) a 5’06”40; 13. Figueras (Gas Gas) a 5’09”41; 14. Tarkkala (BMW) a 5’39”11; 15. Vogels (Husaberg) a 5’53”99; 16. Barreda (Suzuki) a 6’21”07; 17. Melotte (Gas Gas) a 6’47”17; 18. Salonen (Husaberg) a 7’04”32; 19. Planet (Sherco) a 8’12”18; 20. Meyer (Honda) a 9’42”27; 21. Mata (Sherco) a 19’22”22.

CLASSE E3: 1. Knight (KTM) in 1h15’31”34; 2. Nambo-tin (Gas Gas) a 1’09”06; 3. Albergoni (KTM) a 1’46”80; 4. Oblucki (Husqvarna) a 2’59”41; 5. Botturi (Husaberg) a 3’22”62; 6. Gritti (Beta) a 3’49”00; 7. Kehr (KTM) a 3’51”05; 8. Kadlecek (TM) a 4’00”41; 9. Mena (Husaberg) a 4’16”45; 10. Guillaume (Husqvarna) a 4’29”14; 11. Ber-nardez (KTM) a 4’37”11; 12. Kantonen (KTM) a 5’57”20; 13. Cotton (Beta) a 7’29”19; 14. Belotti (Gas Gas) a 7’46”24; 15. Zanol (Gas Gas) a 7’55”73; 16. Rodrigues (Yamaha) a 9’09”38; 17. Felicia (Yamaha) a 9’17”78; 18. Risse (Gas Gas) a 12’00”48; 19. Moreno (KTM) a 20’52”17.

CLASSE JUNIOR: 1. Santolino (KTM) in 1h17’20”48; 2. Guerrero (Yamaha) a 20”73; 3. Joly (Honda) a 2’09”77; 4. Dumontier (Husqvarna) a 3’38”48; 5. D’Ambrosio (Husa-berg) a 3’59”46; 6. Roman (KTM) a 4’11”14; 7. Basset (Husqvarna) a 5’13”49; 8. Green (TM) a 5’28”90; 9. Pares (Yamaha) a 5’42”52; 10. Hellsten (KTM) a 5’59”69.

COSÌ IN CAMPIONATOClasse E1: 1. Aubert e Meo punti 47; 3. Guerrero 40;

4. Deparrois 36; 5. Seistola 31.Classe E2: 1. Ahola e Cervantes punti 47; 3. Thain e

Salminen 38; 5. Oldrati 32.Classe E3: 1. Knight punti 50; 2. Nambotin 44; 3. Al-

bergoni 40; 4. Oblucki 33; 5. Mena 30.Classe JUNIOR: 1. Guerrero punti 47 ; 2. Joly 42; 3.

Roman 31; 4. Pallut 27; 5. Pares 26.

Knight è l’unico a punteggio pieno

Leclassifiche

questo primo GP del 2010. «Sabato mi sono trovato davanti un pilota sul salitone dell’estrema. Ho cercato di improvvisare un’altra traiettoria, ma c’è stato poco da fare perché sono caduto almeno tre volte nel tentativo di ripartire - si rammarica Albergoni - perdendo così davvero molto tempo. Domenica stava andando tutto per il meglio, ma all’ultima estrema sono ca-]

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MOSSINI CONTUSO

È CADUTO SABATO QUANDO ERA

TERZO, DOMENICA HA PROVATO

A RIPARTIRE MA NON CE L’HA FATTA

duto sul grosso gradino di pietre ed ho perso quasi un minuto senza avere più possibilità di lottare con Nambotin per la seconda posizione. Sono comunque sod-disfatto di questi miei due terzi posti alla prima gara in questa classe. Da quando ho deciso di passare dalla 250 4T 4T alla 300 2T ce la sto mettendo tutta, anche se so che sarà lotta dura fino all’ultimo con av-versari come Knight e Nambotin».

INSIEME ad Albergoni esce bene da questa gara, con due quinti posti, anche Thomas Oldrati. Il bergamasco della KTM, al suo debutto nella E2 con la 250 2T, ha confermato d’essere la più bella realtà dei giovani dell’enduro azzurro, insieme a Balletti. In tutte le speciali ha sempre fatto spiccare ottimi tempi, riuscendo a chiude-re una volta in terza posizione e due volte in quarta, rimanendo costantemente nelle restanti prove tra i primi dieci della propria classe. Sabato una caduta sulla salita del-la prova estrema ha fatto perdere a Oscar mezzo minuto, anche se il suo risultato non sarebbe comunque cambiato dietro a Thain.

Più dolori che gioie, invece, per Fabio Mossini. Con la terza posizione ormai a portata di mano, sabato il “Mos” è pur-troppo caduto nella penultima speciale (la solita estrema), riportando una forte con-tusione al braccio e alla mano destra. Do-menica è ripartito, ma si è dovuto arren-dere al dolore, ritirandosi dopo la seconda speciale.

Stesso discorso per Oscar Balletti; sa-bato si è purtroppo ritirato per un proble-ma elettrico mentre stava lottando con Oldrati per la quinta posizione, mentre domenica ha chiuso sesto dopo aver duel-lato ancora con Oldrati.

Hanno offerto sfide sul filo dei secondi per trenta interminabili speciali i protago-nisti delle tre classi. Cinque piloti su tutti: Antoine Meo e Johnny Aubert nella E1, Mika Ahola e Ivan Cervantes nella E2, Da-vid Knight nella E3.

Meo e Aubert nella E1 hanno assicurato uno show incredibile. Meo, sabato, non ha

Enduro GP Spagna

lasciato scampo a nessuno; ha vinto quat-tro speciali, ha chiuso sei volte secondo, una terzo, una quarto, una quinto e ha saputo gestire nel migliore dei modi tutto il suo vantaggio, malgrado il tempo perso per tre cadute nella prima prova di cross. Domenica, Meo è purtroppo ricaduto alla prima cross, picchiando duro il ginocchio destro infortunato due settimane prima negli Assoluti d’Italia. Aubert ha così preso il comando delle operazioni vincendo sei speciali e ottenendo sei volte il secondo miglior tempo, due volte il terzo e una il quarto. Lo spagnolo Guerrero ha chiuso due volte terzo, sfiorando domenica, per pochi secondi, la seconda posizione. Nono e undicesimo posto per Micheluz, in diffi-coltà soprattutto sulla speciale estrema.

AHOLA e Cervantes, i due assi pigliatut-to della E2, hanno pareggiato quella che è stata la prima di una lunga sfida che ani-merà tutta questa stagione. Sabato ha avuto la meglio Ahola. Il pilota del team HM-Honda-Zanardo è stato autore di una gara magistrale, malgrado abbia dovuto disputare tutta la penultima prova in linea. senza la pedana poggiapiedi sinistra spez-

zata contro un masso. Domenica, la sfida Ahola-Cervantes è durata tutta la gara, con Cervantes davvero superlativo. Infatti, lo spagnolo ha vinto ben otto speciali ed è stato capace di recuperare quasi un minu-to per essersi fermato sulla salita della prova estrema.

A fare da terzo incomodo è stato Rodrig Thain. Il francese della TM, dopo aver per-so sabato la possibilità di salire sul podio per due capottate nella prova estrema, domenica ha lottato fino all’ultimo, chiu-dendo meritatamente terzo. Due ottavi posti, invece, per Dini.

David Knight spietato nella E3: trenta speciali disputate nei due giorni di gara concluse sedici volte in prima posizione, dodici in seconda e due in terza non hanno lasciato scampo a nessuno. Questa classe potrebbe avere il destino già scritto: se gli avversari attaccheranno senza lucidità, finiranno per sfiancarsi per niente e, alla lunga, finiranno per spalancare la porta a Knight e agli altri.

Bravissimo, infine, Botturi; nono sabato, domenica ha chiuso quinto, precedendo Mirko Gritti, quest’ultimo costretto sabato al ritiro per una caduta.

DEBUTTO PER THOMAS

OLDRATI, A LATO, NELLA

E2 CON LA 250 2T.

MIKA AHOLA (20) HA VINTO

LA PRIMA GARA DELLA

CLASSE E2.

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È IL FIGLIO DI BARRY

FREDDY SHEENE IN HUSQVARNA FREDDY Sheene è il figlio ventunenne dell’indimenticato Barry Sheene, due volte campione del mondo della 500. Freddy Sheene (nella foto a sinistra, insieme a Fabrizio Azzalin e al pilota australiano Chris Hollis) da quest’anno lavora a Varese nel team Husqvarna-CH Racing ed è il tecnico della Husqvarna 250 4T di Hollis per conto dell’importatore australiano Husqvarna.

BELOMETTI E PELLEGRINELLI Avversari negli Assoluti d’Italia della 450 4T, Alex Belometti e Tullio Pellegrinelli continuano anche nel mondiale ad essere rivali. Belometti come coordinatore del team KTM Support B e dei giovani spagnoli del team Intur Sports, Roman e Rallo. Pellegrinelli è invece il team manager del team HM-Honda-Zanardo, seguendo sia Balletti sia Mossini nella visione delle speciali, come pure nella messa punto delle sospensioni delle loro moto e di quella di Ahola.

GUILLAUME STOICO Il francese della Husqvarna Sebastien Guillaume, pur di correre il GP di Spagna e quello del Portogallo, si è fatto operare a Parigi al metacarpo della mano destra, infortunata prima di Pasqua in allenamento. Grazie all’inserimento di una speciale placca fissata con cinque viti e a una buona dose di antidolorifici, Guillaume a una sola settimana dall’intervento chirurgico è riuscito a guadagnare punti importanti nella classifica della E3.

ITALIANI IN CALOUndici complessivamente i piloti italiani al via del mondiale, così suddivisi: due nella E1, tre nella E2, cinque nella E3, uno nella EJ. A questi vanno aggiunti il francese Aubert e il belga Melotte che hanno però licenza italiana, rispettivamente con l’MC Fornaroli di Piacenza ed il Lumezzane.

SALA SEMPRE PIÙ UOMO FIM Giovanni Sala è stato confermato dalla FIM per la quarta stagione consecutiva responsabile dei percorsi del mondiale. Sempre per la FIM, Sala dovrà inoltre visionare i percorsi della Sei Giorni in Messico e curare anche degli stage di guida nell’enduro.

MAROCCO NEL GIRO MONDIALESi riparla di Marocco per una possibile prova di mondiale enduro dopo quella annullata del 2004. Fabio Fasola, Massimo Tamburelli e Jordi Arcarons stanno esplorando l’ipotesi di un GP per il 2012 nell’area di Marrakech. La zona si presenta idonea visto che le montagne dell’Atlante sono a pochi chilometri dalla città. La città di Marrakech è inoltre già impegnata con le auto del WTCC che si disputerà nel week-end del primo maggio su circuito cittadino.

IN B

RE

VE

SPAGNOLI NELLA JUNIORVICTOR Guerrero e Lorenzo Santolino si sono imposti nelle due giornate della classe EJ. Guerrero sabato ha preceduto i francesi Jeremy Joly e Benoit Fortunato. Santolino domenica si è, invece, imposto davanti a Guerrero, Joly e Dumontier. D’Ambrosio sabato si è purtroppo ritirato per un problema alla ruota posteriore quando era in terza posizione. Domenica si è riscattato finendo quinto.

LE SQUADRE HANNO UFFICIALIZZATO I LORO PILOTI

TEAM KTM E HUSABERG SI PRESENTANOKTM e Husaberg hanno presentato ufficialmente le rispettive squadre per il mondiale 2010. Questi i piloti KTM (nella foto da sinistra): Albergoni (E3), Cervantes (E2), Oldrati (E2), Aubert (E1), Remes (E1) e Farioli team manager. Husabeg: Ljunggren, Salonen (E2), Mena (E3), Sjoo, Fortunato (EJ). Knight non figura nella formazione KTM-Factory in quanto supportato direttamente dal team Farioli con la supervisione della stessa KTM.

A CAUSA DELL’ORARIO

SUPERTEST TRA LE POLEMICHELA SPECIALE prologo di venerdì sera ha creato malcontento tra tutte le squadre a causa degli orari della prova, iniziata alle 20:45 e terminata a notte inoltrata, così da costringere piloti e meccanici agli straordinari. Nessuno è così riuscito ad andare a dormire prima della mezzanotte, malgrado l’impegno di affrontare sabato una gara della durata di quasi otto ore.

IN QUESTO MONDIALE

NESSUN ITALIANO IN MAGLIA AZZURRADOPO aver supportato nelle ultime stagioni del mondiale Oldrati, Cominotto, Gritti, Balletti e Manzi, quest’anno nessun giovane pilota italiano prenderà parte al campionato del mondo vestendo la Maglia Azzurra. L’impegno della FMI è stato rivolto ai cinque giovani del Team Italia, Conforti, Mangini, Manzi, Pogna e Montanari impegnati nel Campionato Europeo.

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Trial Italiano

IN UMBRIA FABIO LENZI HA CONDOTTO UNA GARA IMPECCABILE, VINCENDO

SENZA PROBLEMI LA SECONDA PROVA DELL’ITALIANO. NELLA PRIMA

IL BRESCIANO AVEVA OTTENUTO UN TERZO POSTO.

LENZI SI PRENDELA RIVINCITAVittoria netta su Maurino

Speedway a squadre

LA PISTA dello stadio comunale di Giavera ha ospitato la prima prova del campionato italiano a squadre che ha visto allo starter cinque team. A vincere è stato un nuovo club, l’Hellas di Verona, che di fatto sostituisce l’Abato di Badia Calavena. La formazione veneta è stata penalizzata dall’uscita di Gregnanin, ca-duto nella sua seconda uscita. Grazie alle prova dell’impeccabile del tedesco Smolinski, sei vittorie in sei uscite, e di Zambon che ha gareggiato ad alti livelli, l’Hellas, presa la testa sin dall’inizio, non l’ha più lasciata, imponendosi con otto punti di vantaggio sul team friulano dell’Olimpia. In quest’ultima formazione hanno ben gareggiato lo sloveno Kralic e l’inossidabile Maida.

Uno spareggio ha sancito il terzo gra-dino del podio fra La Favorita ed i Cial-troni del Nord Est: la vittoria è andata al club vicentino grazie alla vittoria di Car-panese nei confronti del danese Vedel.

Per il club di Lonigo buona la presta-zione dello sloveno Stojs e da dimenti-care quelle del campione italiano Fran-chetti e di Marzotto.

Foto Tomba

La classifica

1. M.C. Hellas Speedway Verona punti 31 (Gregna-nin 3, Zambon 10, Smolinski 18); 2. M.C. Olimpia di Terenzano punti 23 (Kralic 13, Maida 9, Scagnetti 1); 3. M.C. La Favorita di Sarego punti 21 (Seren 3, Ta-diello 7, Carpanese 11); 4. M.C. Cialtroni del Nord Est punti 21 (Baroni 3, Novello 8, Vedel 10); 5. M.C. Lonigo punti 20 (Marzotto 1, Stojs 13, Franchetti 6).

ESORDIO VINCENTE

TR11. Lenzi (Montesa) penalità 18; 2. Maurino (Gas

Gas) 24; 3. Grattarola (Sherco) 27; 4. Iolitta (Beta) 31; 5. Staltari (Sherco) 40; 6. Vaccaretti (Beta) 83.TR2

1. Poli (Beta) penalità 19; 2. Cotone (Gas Gas) 22; 3. Garzoni (Beta) 26; 4. Saleri (Beta) 30; 5. Cominoli (Beta) 31; 6. Catalin (Gas Gas) 41; 7. Cattaneo (Gas Gas) 44; 8. Di Bacco (Beta) 47; 9. Postal (Gas Gas) 49; 10. Rochon (Gas Gas) 51; 11. De Iuliis (Beta) 78; 12. Gilardini (Montesa) 85; 13. Baghino (Gas Gas) 105. TR3

1. Gasco (Beta) penalità 0; 2. Bauce (Gas Gas) 1; 3. Gasco (Beta) 2; 4. Julita (Beta) 3; 5. Tosini (Montesa) 4; 6. Colombo (Beta) 4; 7. Locca (Beta) 4; 8. Rembado (Gas Gas) 6; 9. Panteghini (Beta) 6; 10. Costa (Beta) 11; 11. Natta (Beta) 12; 12. Gelai (Beta) 13; 13. Casadei (Sherco) 13; 14. Trobbiani (Beta) 15; 15. Gianoni (Sher-co) 17; 16. Codega (Sherco) 20; 17. Conti (Sherco) 26. TR3 OVER 30

1. Soulier (Beta) penalità 1; 2. Parisi (Gas Gas) 8; 3. Donchi (Beta) 10; 4. Fugazza (Gas Gas) 13; 5. Balbo (Gas Gas) 15; 6. Pizzini (Sherco) 19; 7. Ferrando L. (Gas Gas) 27; 8. Giovacchini (Beta) 30; 9. Ambrogio (Gas Gas) 35; 10. Verdari (Scorpa) 37; 11. Lazzaroni (Beta) 37; 12. Concina (Gas Gas) 40; 13. Conteddu (Gas Gas) 54; 14. Ferrando U. (Gas Gas) 64.FEMMINILE

1. Balducchi (Beta) penalità 12; 2. Trentini (Beta) 13; 3. Rivera (Beta) 25; 4. Peretti V. (Beta) 47; 5. Peret-ti E. (Gas Gas) 53; 6. Porcu (Gas Gas) 72; 7. Kasermann (Gas Gas) 73; 8. Pavlovic (Beta) 116.

La Over 30

a Soulier

Leclassifiche

SAN GEMINI (TR) - Dopo un esordio in sordina a Loano, con un terzo posto molto staccato dai primi, Lenzi si è subito rifatto. Nel ternano, sul terreno che nel lontano 1995 aveva ospitato una manche del cam-pionato del mondo, si è ancora optato per la formula di due giri e quindici zone.

Buona la partenza di Maurino, poi ha prevalso la grande esperienza del pluri-campione italiano Fabio Lenzi.

Grattarola ha sbagliato molto nel primo giro e la buona seconda parte della gara non gli ha fruttato più che la terza piazza finale, davanti all’inglese Jack Challoner, a cui va la consolazione della miglior pre-stazione sul giro (4 punti), dopo l’incredibi-le 26 della prima tornata. Quinto nella classifica Internazionale, ma quarto per il titolo italiano, Francesco Iolitta, davanti a Simone Staltari, ora in sella alla Sherco, dopo il “divorzio” con il Team SPEA Gas Gas.

Grande equilibrio nella TR2, con succes-so di Matteo Poli, davanti a Luca Cotone e Luigi Garzoni. Troppo facile la TR3, vinta da Filippo Gasco che non ha commesso errori. Secondo Alessandro Bauce con una penalità, davanti a Giacomo Gasco, autore di 2 “piedi”.

Stesso percorso, ovviamente, per la TR3 Over, ex-Master, nella quale Andrea Sou-lier ha vinto facilmente.

Ribaltone, invece, nella femminile, dove Martina Balducchi ha prevalso di un solo punto su Sara Trentini.

Grazie al giro di gara completamente chiuso al traffico, hanno potuto correre anche i giovani piloti della Juniores.

Mario Candellone

LOTTA SENZA QUARTIERE A TERENZANO NELLA PRIMA DELL’ITALIANO A SQUADRE. DA SINISTRA CAVICCHIOLI, CARPANESE, MAIDA E TADIELLO.

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di Stefano MinguzziProva novità Husqvarna TE 630/SMS 630

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Specchio Specchio

Prezzo TE: 7.290 euro f.f.

SMS: 7.490 euro f.f.

Potenza n.d.

Coppia n.d.

Peso a secco TE: 149 kg

SMS: 151 kg

Colori TE: rosso/bianco

SMS: bianco, rosso/bianco

DATI DICHIARATI

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La stessa base, due usi diversi: nelle versioni motard e enduro.Più facile e più potente di prima

CASSINETTA DI BIANDRONNO (VA) - Dall’ottobre 2007 la Husqvarna è stata acquisita dalla BMW e si

vedono i segnali del nuovo corso. Sono arrivate due nuove moto, la enduro TE 630 e la motard SMS 630, realizzate a partire dalla stessa base, e sono già sta-te promesse diverse altre novità nel cor-so dell’anno. BMW crede fermamente nel rilancio del marchio Husqvarna, al punto che la responsabilità del reparto motori è stata affidata a Ralf Kleid, ex capo dello sviluppo nel programma BMW Formula 1.

A differenza dei precedenti modelli versione 610 - dove il numero non indica la cilindrata effettiva -, in cui la caratte-rizzazione era spiccatamente racing, questi nuovi 630 sono stati pensati e co-struiti tenendo conto del comfort di gui-da, moto adatte anche ad un uso quoti-diano. Certo, non è che si siano tralascia-te le prestazioni: aumentando la cilindra-ta fino a 600 cm3 “pieni” sono aumentate anche la potenza e la coppia di un bel 20%, un valore di tutto rispetto. Però pro-gettando queste due moto si è fatta at-tenzione a non fare qualcosa di troppo esasperato che limitasse il numero dei potenziali utenti come era invece avvenu-to per le precedenti 610, moto talmente estreme e scomode da richiamare solo gli specialisti, pochi. Queste 630 sono state fatte per essere più godibili in ogni situazione, mantenendo però nel con-tempo un’anima grintosa.

Il look convince decisamente: come è tradizione per la Casa varesina anche questi due modelli si staccano in manie-ra netta dalla massa. La linea delle fian-magicomagico ]

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NEL PROGETTARE queste due moto uno degli obiettivi primari è stato render-le più godibili e confortevoli. Il nucleo di partenza è stato quello della 610, total-mente rivista però sia nella ciclistica che nel motore.

La cilindrata è salita a 600 cm3 tondi tondi, portando l’alesaggio da 98 a 100 mm, e la testa è divenuta bialbero, deri-vata da quella della unità 530 destinata alle gare. L’impianto di raffreddamento è stato riprogettato, sono nuovi la girante e il corpo pompa, e questo fa sì che il motore lavori a temperature più basse. Nuova è anche la frizione a comando

idraulico e con essa è stato ridisegnato il coperchio carter laterale. Il progetto dell’alimentazione ad iniezione è stato sviluppato in collaborazione con la Miku-ni, e impiega un corpo farfallato di 45 mm Ø. L’iniettore di benzina è Mitsubishi “twin jet”, per il controllo del ritorno del-la benzina in eccesso al serbatoio c’è un regolatore tarato a 3 bar. Le modifiche hanno portato ad un incremento del 20% di potenza e coppia, e ora è stato rag-giunto un tetto di ben 57 cavalli.

Le novità però non riguardano solo il motore, anche il telaio è stato oggetto di profondi interventi. L’obiettivo principale

LA FESTADEL BIALBEROLa testa deriva dalle competizioni

Prova novità Husqvarna TE 630/SMS 630

catine è protesa verso l’alto e non verso il basso come nella maggior parte delle moto fuoristrada, e non vi è un’apertura spiccata nella zona centrale, quella del filtro dell’aria. Scelte stilistiche portate avanti fin dall’anno 2000, nelle quali l’aspetto racing è stato ac-centuato con l’adozione di un impianto di scarico doppio, caratterizzato dal vezzo del-la sagomatura attorno al foro di uscita che richiama il logo Husqvarna.

L’ergonomia delle TE e SMS 630 - uguali - è stata studiata con molta cura. In sella ci si trova a proprio agio, assomigliano molto alle Husqvarna da enduro; l’ingombro late-rale però non è proprio contenuto e lo si avverte soprattutto sulla TE, la versione de-stinata al fuoristrada dove è frequente la guida in piedi. In questa posizione l’ingom-bro delle due marmitte laterali non permet-te di muoversi con disinvoltura perché negli spostamenti sulle pedane la gamba va a sfregare. Il piano di seduta è stato abbassa-to di 30 mm rispetto al modello precedente e questo garantisce un’altezza ragionevole anche per chi non è un gigante, ed è all’in-segna della comodità anche la sella a due livelli, conformazione che gratifica soprat-tutto il passeggero. Azzeccata per un uso a 360° la distanza sella-pedane-manubrio, quest’ultimo fra l’altro è bello largo e ne beneficia il controllo del mezzo.

NON APPENA si avvia il motore si nota la differenza rispetto alla 610: il doppio scarico ha reso il rombo un po’ più ovattato ma resta sempre un bel ruggito, distinguibile anche nel traffico cittadino. L’aumento della cilin-drata ha incrementato le prestazioni del propulsore e non soltanto in fatto di potenza massima, ne ha giovato l’intera curva di cop-pia. Questa è una moto adatta a tutti, anche se il comportamento della SMS sotto i 3000 giri non soddisfa pienamente. I due propul-sori sono identici eppure hanno un compor-tamento molto diverso. La motard sotto i 3000 strappa tanto nonostante l’adozione dell’iniezione, e il fondo bagnato regalatoci da un tempo in vena di scherzi - era il primo aprile... - ne ha amplificato gli effetti. Nell’uscire dalle curve strette ci è capitato spesso di perdere la ruota posteriore e an-che nel traffico cittadino questo comporta-mento on-off è molto fastidioso. Superata la soglia dei 3000 giri però le cose cambiano, e di molto: è una moto che va guidata tenendo il motore su di giri fino al limitatore, quota 8350, ma per tutto questo arco di utilizzo l’erogazione è buona, non ha buchi ed è molto corposa.

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LA TECNICA

IDENTIKIT(tra parentesi i dati della TE 630)

MOTOREMonocilindrico, 4 tempi, raffreddato a liqui-do. Cilindrata 600,0 cm3. Alesaggio e corsa 100 x 76,4 mm. Compressione 12,4:1. Di-stribuzione DOHC, 4 valvole. Accensione elettronica, iniezione elettronica con corpo farfallato Mikuni D45. Lubrificazione forza-ta a carter umido. Avviamento elettrico.

TRASMISSIONEPrimaria a ingranaggi, finale a catena. Fri-zione multidisco in bagno d’olio a comando idraulico. Cambio a sei marce.

CICLISTICATelaio monoculla sdoppiata in tubi. Sospen-sioni: ant forcella a steli rovesciati 45 mm Ø regolabile nel freno in estensione, corsa 250 (270) mm; posteriore forcellone oscil-lante e un ammortizzatore pluriregolabile con leveraggi Soft Damp, corsa ruota 290 (320) mm. Freni: ant. un disco 320 (260) mm Ø, pinza a quattro (due) pistoncini; post. disco 220 mm Ø, pinza a due pistoncini. Pneumatici: ant. 120/70-17” (90/90-21”); post. 150/60-17” (140/80-18”).

DIMENSIONIInterasse 1.495 (1.505) mm, lunghezza 2.170 (2.280) mm, larghezza 840 (820) mm, altez-za 1.190 (1.215) mm, sella 910 (930) mm. Avancorsa 83 (115) mm. Serbatoio 12 l.

è stato una migliore centralizzazione delle masse, per cui è cambiato il posiziona-mento del motore all’interno della strut-tura.

È anche aumentato l’angolo di sterzo, mezzo grado in più rispetto al precedente modello, mentre per quanto riguarda le sospensioni sono stati conservati i tradi-zionali partner, Marzocchi per la forcella e Sachs per l’ammortizzatore, pluriregola-bili, rivisti nell’idraulica e nelle tarature.

Nonostante la differente destinazione le due moto sono quasi identiche anche nel-la ciclistica, incentrata su un telaio mono-culla sdoppiata in tubi; le differenze ri-guardano l’interasse, l’avancorsa, le escursioni delle sospensioni, le misure delle ruote - 17” anteriore e posteriore per la SMS e 21”/18” per la TE - e i freni: 260 mm Ø e pinza convenzionale a due piston-cini per l’enduro, 320 mm Ø con una spet-tacolare pinza a fissaggio radiale a quattro pistoncini per la motard. Al posteriore in-vece il freno è uguale, un disco fisso di 260 mm Ø con pinza flottante.

EVIDENTE LA DIFFERENZA TRA IL FRENO ANTERIORE DELLA MOTARD (SOPRA), DISCO DI 320 MM Ø E PINZA A QUATTRO PISTONCINI, E QUELLO PIÙ “DELICATO” DELLA ENDURO, DISCO DI 260 MM Ø E PINZA A DUE PISTONCINI (SOTTO). IN BASSO, LA SMS È LA VERSIONE PIÙ ADATTA ALL’ASFALTO.

IL NUOVO MOTORE È BEN RICONOSCIBILE PER LA DISTRIBUZIONE BIALBERO. I TERMINALI DEGLI SCARICHI RIPRENDONO IL MARCHIO HUSQVARNA. ELEGANTE E LINEARE IL CRUSCOTTO.

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CI PIACE

Versatilità

Frenata

Motore della TE

NON CI PIACE

Tiro in basso della SMS

Raggio di sterzo

Gomme della TE

IN POCHE PAROLE

Prova novità Husqvarna TE 630/SMS 630

LA SMS È una bella moto, le modifiche hanno cambiato radicalmente il modo di guidarla rispetto al precedente modello; ora le curve si possono affrontare tenendo tra-iettorie più rotonde, è meno nervosa e più sincera nelle reazioni, più prevedibile; ha una maggiore tendenza a cadere all’interno delle curve più strette ma nel veloce garan-tisce sempre un ottimo feeling, con un an-teriore che finché non si esagera tiene bene la linea. La maneggevolezza è molto buona e la distribuzione dei pesi ottima, cosa di cui la SMS si avvantaggia nei cambi di direzione. L’unico neo nelle inversioni più strette, a causa del ridotto raggio di sterzata.

Buono anche il comportamento delle so-spensioni: colpiscono per l’equilibrio gene-rale, sia la forcella che l’ammortizzatore hanno un’ottima scorrevolezza e digerisco-no qualunque asperità passi sotto le ruote. Sono morbide ma non “dondolone”, si gode così di un ottimo comfort e se questo porta a dover rinunciare a qualcosa nella guida sportiva, finalmente l’idea di poterla usare anche tutti i giorni e per qualche viaggio non

è un miraggio. Non è però da confondere con una moto da strada: quando si superano i 5.000 giri si avvertono vibrazioni su sella e pedane, anche se non sono fastidiosissime. L’avere privilegiato la comodità rispetto alla prestazione pura fa sì che quando si ruota la manopola del gas, in accelerazione, la moto tenda a sedersi un po’ perdendo precisione rispetto alla linea ideale, ma si tratta di un fenomeno comunque marginale. Per lo stesso motivo - il comfort - anche la forcella nelle frenate più secche tende a schiacciar-si, senza però mettere in difficoltà il pilota. Ottimo il cambio, gli innesti avvengono con una minima pressione sulla leva, e il giudi-zio è positivo anche per la frizione, il cui comando è veramente morbido.

SULLA TE la prima cosa che si nota è l’erogazione del motore diversa da quella della SMS, e questo sorprende per due mo-to identiche (distribuzione, scarico, centra-lina e tutto il resto), ma è un’impressione condivisa dagli altri tester, alla quale gli in-gegneri non hanno saputo dare spiegazione. Dove prima si aveva un fenomeno on-off, qui il motore risulta dolcissimo, con un tiro line-are fino all’intervento del limitatore posto, come per la versione SMS, a 8.350 giri. L’equilibrio generale della fuoristrada è an-che migliore rispetto a quello della motard, per via della maggiore avancorsa. La rap-portatura finale più corta le ha donato un

carattere migliore, più reattivo e divertente. Grazie al manubrio largo la TE se la cava bene nel misto, le curve vengono affrontate con disinvoltura, però causa le coperture si hanno spesso lievi scuotimenti nei cambi di direzione e una non perfetta stabilità dell’an-teriore.

La TE è una moto che digerisce ogni sorta di terreno, le sospensioni hanno un’escur-sione maggiore di quelle della SMS ed è possibile addentrarsi in tracciati off-road, anche se bisogna ricordare di non essere alla guida di una moto da enduro “vero”. Nelle salite sterrate non conosce ostacoli, l’unico limite è dato dalle coperture. Quando il tracciato si fa arduo entrano in crisi, ma nonostante questo viene garantita una di-screta trazione. Qualche problema nelle curve in discesa, dove si fa fatica a imposta-re la fase di entrata.

Come per la sorella SMS, si apprezza so-prattutto la sincerità e la facilità con cui la TE si riesce a guidare; ovviamente rispetto alla versione stradale la frenata è meno po-tente, più consona allo sterrato ed ai fondi con scarsa aderenza.

LA TE 630 È DISPONIBILE

SOLO IN QUESTA AGGRESSIVA

LIVREA BIANCO/ROSSA.

ENTRAMBE LE HUSQVARNA

HANNO UNA NUOVA FRIZIONE IN BAGNO D’OLIO

A COMANDO IDRAULICO

PER LA QUALE È STATO

NECESSARIO CAMBIARE ANCHE

IL COPERCHIO CARTER ESTERNO

DI DESTRA.

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Attualitàa cura di Dario Ballardini

PER VIAGGIAREPIANO E FORTE Bridgestone Battlax BT-023

S. GIMIGNANO (SI) - Erede diretto del pneumatico BT-021, il nuovo Bridgestone BT-023 ne ricalca le caratteristiche, am-pliando leggermente il range di utilizzo verso il lato sportivo ma conservando le specifiche di compromesso tra durata (+ 20% di chilometraggio rispetto al predecessore) e prestazioni. L’evoluzione ha portato all’ado-zione di un nuovo disegno ed una mescola con silice arricchi-to dal polimero RC, che assicura un miglior grip in condizioni di asfalto bagnato. Inoltre la me-scola è studiata per fornire un rendimento costante al variare della temperatura, e nel pneu-matico posteriore è divisa in tre fasce: più dura nella parte cen-trale e più morbida in quelle la-terali. La carcassa è costruita con una cintura mono spirale a 0 gradi ed è in grado di flettersi adattandosi ed assorbendo le asperità del fondo stradale, e anche gli intagli del battistrada sono stati studiati con l’obiettivo primario di un ulteriore miglio-ramento di grip e comfort. Di-sponibile in cinque misure per l’anteriore e sette per il poste-riore, il BT-023 viene fornito an-che in versione GT, specifica per moto pesanti (BMW R 1200 RT, K 1300 GT, Yamaha FJR 1300), con carcassa più rigida adatta sopportare anche il peso di pas-seggero e borse piene.

Abbiamo avuto modo di pro-vare le nuove Bridgestone su una decina di moto diverse, spa-ziando da leggere naked di 600 cm3 fino alla imponente BMW K 1300 GT. Le caratteristiche emerse da subito sono la capa-cità di offrire un rassicurante grip anche appena partiti, sen-

za necessità di scaldare il batti-strada, e l’ottimo rendimento su strada umida o sporca: significa maggior sicurezza e costanza di rendimento anche a fronte di repentini cambi di fondo.

Molto stabile a tutte le veloci-tà, il BT-023 è sufficientemente veloce nei cambi di direzione, mentre richiede più impegno del pilota per arrivare ad appog-

giarsi sulla spalla rispetto ad un pneumatico sportivo. Una volta in piega si dimostra stabile e non troppo reattivo. Il comfort è elevato come pure lo è la sensa-zione di contatto col terreno, tanto da invitare a spingerlo an-che a ritmi elevati, situazione in cui si registra qualche oscilla-zione della carcassa posteriore.

Andrea Toumaniantz

ANTERIORE110/70ZR17M/C (54W)120/60ZR17M/C (55W)120/70ZR17M/C (58W)120/70ZR18M/C (59W)110/80ZR18M/C (58W)POSTERIORE150/70ZR17M/C (69W)160/60ZR17M/C (69W)160/70ZR17M/C (73W)170/60ZR17M/C (72W)180/55ZR17M/C (73W)190/50ZR17M/C (73W)160/60ZR18M/C (70W)

MISUREDISPONIBILII BATTLAX BT-023 SONO ADATTI SIA AI VIAGGI SIA ALLA GUIDA SPORTIVA.

CORSIDIGUIDA.IT

SCUOLA IN PISTA CON I PILOTI UN CALENDARIO nutrito per Corsidiguida.it, scuola di guida in circuito che propone dieci appuntamenti sul circuito di Castelletto di Branduzzo. La direzione tecnica è affidata a Massimo Temporali, ex pilota e giornalista, la parte didattica all’ingegner Carlo Luzzi, del team Honda HRC MotoGP; tra gli istruttori diversi piloti di grido: Roberto Locatelli, Simone Corsi, Fabrizio Pirovano e Fabrizio Lai. Informazioni sul web: www.corsidiguida.it

UN LIBRO SU PAPAÈ INTITOLATO “Scintille dal paradiso” il libro che ricorda Marco Papa, uno dei migliori piloti privati italiani del Mondiale 500 GP

tra gli anni Ottanta e Novanta, scomparso nel ‘99 in un incidente d’auto. Opera di Pier Paolo Vicarelli, era nato per essere distribuito solo agli amici, ora ne è stata stampata

una seconda edizione, venduta in libreria. 128 pagine e centinaia di

foto, costa 18 euro ed è edito da Book Time, [email protected]

Ne è prevista la presentazione ufficiale al Trofeo Marco Papa,

il 26 giugno a Magione, circuito che ha intitolato una delle sue

curve al pilota perugino.

de

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IN B

RE

VE

OFFICINE RACCOMANDATE SU MOTOGPROMAGNA.COMMotoGP Romagna sta costituendo un database sul quale segnalare le officine valide presso cui effettuare manutenzione e revisioni. Il sito dedicato ai cellulari di nuova generazione è all’indirizzo http://mobile.motogpromagna.com, tutti sono invitati a collaborare segnalando i meccanici raccomandati. Nel sito c’è il riquadro Negozi/Officine e all’interno il link “segnala”.

PROVA LA GAMMA BMWCON FUN2RIDE TOURParte sabato prossimo, 10 aprile, il Fun2Ride Tour BMW: una crovana che attraverserà l’Italia per dare agli appassionati l’occasione di provare la gamma BMW: un test di 30 minuti guidato dagli istruttori BMW, e preceduto da un briefing illustrativo. Per conoscere date e città, e prenotare la prova, è stato istituito un numero verde: 800-689688.

DELITTO ALLA BETADELITTO alla Betamotor, la Casa motociclistica fiorentina;

ma per finta. È un giallo a due ruote sul web che gli appassionati sono chiamati a risolvere seguendo l’inchiesta del Commissario

Beta, Gianni Cinelli di Zelig. Sette video puntate sul canale Youtube di Beta, una alla settimana a partire dal 12 aprile.

All’ultimo episodio lo sconclusionato commissario chiederà l’aiuto da casa per scoprire il colpevole e indicare l’indizio

che lo inchioda. Gli organizzatori avvertono che solo un esperto di fuoristrada potrà risolvere il caso; e qui tocca a chi vuole

giocare, inviando le supposizioni a [email protected]. Ulteriori dettagli sull’iniziativa nel sito www.betamotor.com,

nell’area Motokazzeggio.

VALENTINO ROSSI

MERCHANDISING ON LINEVALENTINO Rossi ha scoperto il web e dopo 14 anni di Motomondiale, nell’ottobre scorso, è arrivato il suo sito internet ufficiale, www.valentinorossi.com. Adesso è arrivato anche quello del suo merchandising ufficiale, all’indirizzo www.vr46.it. Tutto l’abbigliamento con i colori del campionissimo, ma anche libri, biciclette, 19 pupazzetti che riproducono Vale in vari momenti storici della sua carriera, e ancora caschi e modellini di caschi, portachiavi, ombrelli, addirittura un computer. Il tutto acquistabile on-line, con a disposizione un operatore per chiarire al telefono qualunque dubbio.

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MotolandiaManifestazioni, viaggi e turismo

YAMAHA Motor Europe ha ideato Ride for Life un viaggio avventura con scopo benefico: cinque Super Ténéré First Edi-tion partiranno da Parigi il 4 maggio e raggiungeranno, dopo aver attraversato Portogallo e Spagna, Marrakech in Marocco il 17 maggio.

Qui le cinque moto saranno donate a Riders For Health, un’organizzazione che fornisce mezzi affidabili agli operatori sanitari che svolgono la loro at-tività in Africa, in condizioni e ambienti difficilissimi. Luoghi deputati per muoversi con la nuova Super Ténéré. Quelle do-nate a Ride for Life saranno uti-lizzate nella parte orientale del-lo Zambia.

Le Yamaha Super Ténéré First Edition nella prima parte del viaggio saranno condotte da pi-loti che hanno legato il loro no-me alla mitica Parigi-Dakar. Il 12 maggio a Lisbona sulle cin-

que moto saliranno altrettranti fortunati motociclisti. Fortunati perché saranno selezionati da Yamaha. Per poter essere tra i potenziali protagonisti di questa avventura bisogna iscriversi sul sito www.super-tenere.com.

Una giuria farà la selezione di quanti aderiranno in base alle loro esperienze di guida e alla motivazione che li spinge a vive-re questa esperienza unica.

Ad accompagnarli anche il pi-lota Helder Rodriguez, quarto alla Dakar 2010.

IN VIAGGIO PER LA VITAAperte le selezioni

donne e

moto

ri UN’ORDINARIA MONOTONIA

IL SABATO ci alziamo tardi, bimbetta permettendo. Scendia-mo con calma, prepariamo la colazione e insieme mangiamo leggendo i giornali che qualche anima pia è andata a comprare. Chiacchieriamo, giochiamo, perdiamo tempo, poi magari ci pre-pariamo e usciamo per far qualche compera oppure andiamo al supermercato o se siamo davvero stati bravi con la spesa, ci troviamo con qualche amico o altro componente della famiglia e ci sediamo a bere qualcosa dicendo sciocchezze.

Arriviamo così all’ora di pranzo, che viene solitamente consu-mato a casa, l’unica seduta per bene e con il posto apparecchia-to è la bimbetta di cui sopra, mentre noialtri sbocconcelliamo pezzi di pane e affettati vari, come se fosse un prolungamento dell’aperitivo da poco concluso. Poi qualcuno va a farsi il pisoli-no, e l’attesa consumata in attività più o meno piacevoli ci con-duce tutti verso la passeggiata con il cane di casa, qualche gioco tutti insieme, la cena, la preparazione, i denti da lavare, eccetera eccetera. E così, pigramente e in modo un po’ insulso, a meno che l’ansia da vetta non ci abbia portato in montagna a sgambet-tare un po’ o che con qualche amico si sia organizzata una ce-netta in compagnia, arriviamo a domenica. Che è pure peggio, quanto a rutilare di attività.

Anche la domenica ci alziamo tardi, e possibilmente tardissi-mo se il tempo è brutto. Praticamente ci facciamo tirare giù dal letto dal cane di casa, che non ne può più di metter qualcosa sotto i denti e poi andar fuori a far andare le gambe, a maggior ragione se il tempo è brutto. La colazione ci spinge direttamen-te all’ora di pranzo, ma non siamo abbastanza alla moda per prepararci un “brunch” domenicale – quel misto di colazione e pranzo in cui convivono più o meno felicemente le salsicce con il caffelatte – così partiamo con il caffelatte e chissà come va a fi-nire. Magari andiamo da qualche parente che ci ha invitato per pranzo e così finiremo strisciando verso il divano a digerire, e non mi si venga a raccontare che gli altri fanno chissà cosa nel-le domeniche d’inverno.

Noi facciamo così e considerato che viviamo in una città in cui non accade nulla nemmeno durante la settimana, primavera o estate che sia, figuriamoci cosa possiamo aspettarci di domeni-ca. Bene che vada ci guardiamo un film o facciamo merenda o ancora giochiamo a qualcosa oppure andiamo a vedere un mer-catino mangereccio dove compriamo un pezzo di formaggio qualunque spacciato per tipica bontà.

A voler ben vedere, l’unica attività che ci coinvolge – anche emotivamente – è quella di far andar le fauci e fino a che c’è qualcosa da metter sotto i denti, colazione, pranzo, bruch, me-renda, c’è speranza. In un batter d’occhio ci ritroviamo a punta-re la sveglia per il lunedì mattina, con già il broncio per quello che verrà e la sensazione di essere in ritardo ancora prima di cominciare. E forse è vero che queste giornate viste così sem-brano e sono piuttosto tristanzuole, ma questa è la vita normale nostra e di milioni di altri, sabato e domenica e poi ancora saba-to e domenica, e del resto cosa diavolo vuoi fare fino a che non ricomincia la MotoGP?

Laura Cattaneo

TORNA in versione online “Super Mario Kart”, essenza stessa dei simulatori paradossali di guida. Da aprile, il celebre titolo a cartoon sarà infatti disponibile per la Virtual Console di Nintendo, in esclusiva sul Canale Wii Shop (www.nintendo.it). Considerato da molti come uno dei migliori videogiochi mai realizzati, Super Mario Kart è stato originariamente lanciato 17 anni fa

e, da allora, ha generato ben cinque sequel di grande successo. A fianco dei kart ci sono stavolta anche le moto, oltre a tutti i simpatici personaggi della saga. Collegarsi e giocare costa solo 800 Wii Points.

Multimedia

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QUEL MUROIMBARAZZANTE

LA SITUAZIONE, incredibile ed esilarante come un asino con le ali, è più o meno la seguente: al centro del piazzale, illumina-to dal sole della Florida, sotto la torretta delle tribune, ci sono quattro improbabili soggetti in cerca d’autore. Vado a presentar-veli. Soggetto numero uno: Mister BigMac (lo battezzo così per facilitare la memoria), abbronzatissimo addetto stampa con berretto da lanciatore di prima base, spalle da finale di Super-bowl e camicia griffata bicolore da race team engeneer. Egli mi guarda tra il costernato, il pietoso ed il divertito, rimpiangendo di non essersi saputo mordere la lingua per tempo. Soggetto numero due: la sua auto, una Chevrolet Nascar, o quello che accidente sembra (in realtà scopro in seguito che è solo una parvenza di stock car da sceneggiata), lì pronta a farmi strada. Soggetto numero tre: il qui presente autore della rubrica, in missione di prova per una notissima casa costruttrice, piovuto dal cielo una mattina qualsiasi, tra la pausa caffè e l’ora sacra del cheeseburger, con una richiesta da faccia di tolla, di pretta marca latina, che peggio credibile non si può. Soggetto numero quattro, al mio fianco, il più buffo di tutti, più ancora di un asino volante: l’ufficialissimo veicolo sotto test, ovvero “paperotta”, scooter 200 da disimpegno urbano con cui sto realizzando un viaggio tra Key West, Miami, Orlando e Cape Canaveral e che ha già registarto un inizio di grippaggio per strada prima ancora di arrivare fin lì.

Attorno, nella noia amministrativa di un giorno qualsiasi, il Daytona International Speedway. Chiarito ciò, continuo il rac-conto iniziato la volta scorsa. Mister BigMac, compromessosi alla cieca, s’è infatti impegnato a farmi accedere al circuito, il mitico circuito della 200 e della 500 Miglia, per consentirmi di scattare alcune foto alla moto in prova, senza aver preventiva-mente nemmeno visto di cosa trattavasi. Ora, a sorpresa, scopre che è paperotta. Per di più azzoppata dei già pochi cavalli a di-sposizione dall’inspiegabile “infarto” di qualche giorno prima.

Quando accendo il motore, per un attimo, BigMac spera di essere finito su di Candid camera. Ma poi il meschino non può far altro che rassegnarsi, con un sospiro, al fatto inconfutabile che il suono non è certo da ovale della Nextel Cup. «OK, usiamo l’ultimo tratto della parabolica in fondo», mi fa, nel tentativo di contenere al minimo l’imbarazzo. E qui avvia la sua Chevrolet.

Un tuono di Zeus riempe il piazzale, coprendo la vergogna del mio sommesso scoreggino a due tempi. Seguiamo quindi un misterioso percorso di servizio, come topi che cercano riparo da occhi indiscreti, rifugiandosi nel buio di una fogna. E al termine della fogna, davanti al capolinea di un muro verticale, capisco infine tutta la stupidità della cosa. Quel muro “è” la pista!

Visto da vicino, un banking è infatti qualcosa da scalare di potenza e solo a un perfetto cretino come me può venire in testa di riuscire a farlo con paperotta, senza offendere le leggi di New-ton.

Morale: la foto la scatto da fermo come un turista di passaggio e BigMac, probabilmente, non s’è mai sentito in vita sua più co-glione di così.

Giovanni Carlo Nuzzo - [email protected]

LombardiaDOMENICA 18 APRILE2º Motogiro delle Colline Moreniche a Vol-ta Mantovana M.C. Mincio, tel. 0376-60361, 389-3454776, fax 0376-605067, www.moto-clubmincio.it, [email protected] storico regionale Gruppo 2 a De-sio (MB), M.C. Desio, tel. 0362-630295, 338-8340223, email [email protected]

Friuli Venezia GiuliaDOMENICA 18 APRILE4º raduno nazionale Vespa Città di Udine Vespa Club Udine, tel. 335-5352303, fax 0432-690820, www.vespaclubudine.com

VenetoSABATO 17 - DOMENICA 18 APRILEMotor-Expo alla Fiera di Vicenza, mostra scambio auto, moto, cicli, ricambi d’epo-ca, modellismo, editoria, documentazioni Tel. 348-3032130, 338-6632134, fax 0444-597045, www.mostrascambiovicenza.itDOMENICA 18 APRILEMotoraid interregionale d’epoca Trofeo Montagna nei Monti Lessini (VR) Verona Club Moto d’Epoca, tel. e fax 045-9231587.Raduno interregionale Vespa 4º Crono Piave a Cortellazzo-Jesolo (VE) Vespa Club Sei Giorni, tel. 339-6219784, 0421-311450, www.seigiorni.it, [email protected]

Emilia RomagnaVENERDÌ 16 - DOMENICA 18 APRILE4º Bikers Rock Festival a San Romualdo (RA) Moto Club I Bikers del Senio, tel. 346-5355430, email [email protected] - [email protected] 17 - DOMENICA 18 APRILE41º raduno regionale “Due Ruote a Prima-vera” a Scandiano (RE) in piazza Prampoli-ni e Parco della Resistenza M.C. Scandiano, tel. e fax 0522-982150, 340-0045606 335-5282028, www.motoclubscandiano.itDOMENICA 18 APRILE6º motoraduno regionale a Mesola (FE) M.C. Adriatico, tel. e fax 0533-993507, 347-4583910, email [email protected] al Museo Nazionale del Motociclo di Rimini, tel. 0541-731096, 347-1844267, www.museomotociclo.it3º Circuito di San Pietro In Trento per moto ASI ante 1930. CRAME (Club Romagnolo Auto Moto d’Epoca), tel. 339-6959538, 335-331684, www.crame.it, [email protected]

ToscanaSABATO 17 APRILERaduno d’epoca a Colle Val d’Elsa (SI) M.C. Garganella, tel. 0577-922519, 328-9632024, 329-3331009, fax 0577-999547, www.gar-ganella.it, [email protected] 17 - DOMENICA 18 APRILEFesta Bikers “Le Poiane dell’Appennino” a Borgo San Lorenzo (FI) Tel. 339-6523733, 328-0078630, 338-83011638, 338-7876045, email [email protected] 18 APRILEMotoincontro d’epoca a Vicchio (FI) in loc. Mattagnano M.C. Giotto, tel. 055-8495604, 348-0468529, fax 055-8497544, email [email protected] d’epoca Gruppo 2 a Empoli (FI) M.C. Guzzi Empoli, tel./fax 0571-920378, www.motoclubguzziempoli.it, [email protected]

Motocavalcata Colle-Follonica a Colle di Val D’Elsa (SI) loc. La Badia M.C. Follonica, tel. 347-4237832, 348-2690041, fax 0566-264394, www.mcfollonica.it, email [email protected]

MarcheDOMENICA 18 APRILE2ª motoconcentrazione “Scopri Fermo Provincia” a Fermo piazza del Popolo. M.C. Aquile dei Sibillini, tel. 0736-848516, 338-5923318, 333-5903918, 333-2508605, www.aquiledeisibillini.it

UmbriaDOMENICA 18 APRILEMotocavalcata di Primavera per moto d’epoca e moderne ad Amelia (TR). M.C. Il Magnete, tel. 347-5800901, 338-2530044, [email protected]º raduno nazionale Vespa Città di Gubbio (PG) Vespa Club Gubbio, tel. 075-9273939, 349-1445052, www.vespaclubgubbio.alter-vista.org, email [email protected]

LazioDOMENICA 18 APRILEMotobenedizione a Capranica (VT) Madon-na del Piano M.C. Montecucco, tel. 348-6910782, www.motoclubmontecucco.itRaduno “Sagra del Carciofo” a Sezze (LT) M.C. I Leoni di Sezze, tel. 0773-807098, fax 0773-889505, [email protected]

CampaniaDOMENICA 18 APRILEMotoincontro a Pompei (NA) M.C. 28th Street, tel. 338-5225706, 333-2662429, fax 081-8507315, [email protected] regionale Vespa “Vespando” a Castellamare di Stabia (NA) Vespa Club Stabia Amalfi Coast, tel. 328-3761663, 081-8725725, www.stabiaamalficoast.it

PugliaDOMENICA 18 APRILERaduno d’epoca Gruppo 1 “4º Carosello” ad Acquaviva Delle Fonti (BA) M.C. I Ma-scheroni, tel. 080-762105, fax 080-3053476, email [email protected]

CalabriaSABATO 17 - DOMENICA 18 APRILE15º Motoraduno Città di Rossano (CS) M.C. Rossano, tel. 338-9590618, www.motoclu-brossano.it, email [email protected]

SiciliaVENERDÌ 16 - DOMENICA 18 APRILEMotoraduno nazionale “Rider Tour Sicily” a Terrasini (PA) - 2º prova TTN M.C. Inca-rena, tel. 333-7781389, www.incarena.com, email [email protected]

SardegnaDOMENICA 18 APRILEMostra scambio e mostra di moto d’epoca ad Assemini (CA) M.C. Speed Assemini, tel. 070-940251, 338-9966478, www.motoclub-speed.it, email [email protected] regionale a Tortolì (OG) M.C. Mentana Bike, tel. 328-9594474, fax 0782-628042, www.mentanabike.comMotocavalcata “Monti del Gennargentu” M.C. Gennargentu, tel. 389-6873383, email [email protected]

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Velocità17 - 18 APRILEMondiale - Campionato Endurance, 24 Ore di Le Mans (Francia); mondiale sidecar (sabato) e campionato e-Power (venerdì e sabato) Circuit de 24 Heures, tel. +33/2-43402420, www.lemans.org18 APRILEItaliano - CIV classi 125 GP, Stock 600, Stock 1000, 600 Supersport, Superbike, Trofei Yamaha R-Series, prima prova a Vallelunga Gentlemen’s M.C., tel. 06-4958492, fax 06-4466600, www.gmc-roma.it - www.civ.tvTrofei monomarca Ducati a Magione (PG) AMUB, tel. 075-840303, fax 075-841357, www.autodromomagione.it, email [email protected] - Campionato velocità in salita a Radicondoli (SI) M.C. La Balzana Città del Palio, tel. e fax 0577-46729, www.motoclu-blabalzana.com - www.velocitainsalita.itTrofeo FMI kit 3, prima prova a Castelletto di Branduzzo (PV) Motodromo Castelletto, tel. 0383-855008, www.motodromo.it

Cross17 APRILESupercross USA, quattordicesima prova presso l’Edward Jones Dome di St. Louis (Missouri) AMA, www.amadirectlink.com - www.supercross.comCoppa europea Freestyle a Graz (Austria) OeAMTC/OSK, tel. e fax +43 1 33 22 669, www.osk.or.at, [email protected] APRILEMondiale - GP Gran Bretagna sidecarcross a Langrish (anche campionato europeo quad) ACU tel. +44-1788-566400, fax +44-1788-573585, www.acu.org.ukSelettiva per il campionato italiano zona A a Pietramurata (TN) M.C. Arco, tel. e fax 0464-507317, 336-522101, www.motoclu-barco.net, [email protected] campionato italiano zona B a Ponte a Egola (PI) M.C. Pellicorse, tel. 0571-450512 anche fax, 338-2786312, fax 0571-33217, www.mcpellicorse.itTrofeo nazionale MX Veteran memorial Elio Villari, prima prova al Moto X22 San Cataldo (CL) M.C. Taormina, tel. e fax 0942-53718, email [email protected] interregionale MX2-MX1, campio-nato lombardo minicross a Cardano al Campo (VA) M.C. MV Gallarate, tel. 0331-730573, 393-9410188, 340-8816857, fax 0331-731153, www.motoclubmvgallarate.itCampionato triveneto TopRider e mini-cross a Mantova M.C. Mantovano T. Nu-volari, tel. 0376-327953, 0376-326782, fax 0376-368645, www.motocrossmantova.itCampionato emiliano-romagnolo a Ca-stellarano (RE) classi 125 assoluta e Un-der 17, MX1 assoluta e 2 tempi, MX2 As-soluta e Under 17, MX4 e Sportcross M.C. Castellarano, tel. e fax 0536-859759, www.motoclubcastellarano.com

Beach Supercross Città di Ardore Marina (RC), campionato interregionale, e gara quad M.C. Extreme, tel. 335-8181034, 393-8357479, fax 0964-417926.Campionato campano, terza prova a Circel-lo (BN) Pista La Lucertola, tel. 348-1016330, 348-0429145, www.crossdromo.com Campionato siciliano cross e minicross al Moto X22 di San Cataldo (CL) Tel. 340-5773678, 389-4849754, www.motox22.it - M.C. 2&2 Twins, tel. e fax 0934-587522. Gara interregionale MX1-MX2 Trofeo memorial Tulio Cassinelli Localita Dorno (PV) M.C. Berbenno, tel. 035-861254, 335-8229569, 348-4030939, fax 035-261418.

Supermotard18 APRILEItaliano - Campionato Italiano Minibike Motard e Challenge Mobster a Busca (CN) FX Action, tel. e fax 0584-267095, cell. 338-7830809, www.fxaction.it. Pista Kart Planet, tel. 0171-946644, fax 0171-946643 www.kartplanet.it [email protected] sardo e Trofeo Sardegna su-permoto quad M.C. Baronia Siniscola (NU), tel. 348-6616728, fax 0784-878806, email [email protected] italiano AICS a Moncalieri (TO) Pista Supermotard di Moncalieri, tel. 011-646185, fax 011-646189 www.clubdes-miles.com, [email protected]

Enduro17 - 18 APRILEMondiale - Gran Premio del Portogallo a Fafe, seconda prova (anche Junior e Youth) Motor Clube De Guimaraes, tel. +351 253 41 86 61, fax +351 253413322, www.motor-clu-be-guimaraes.pt - www.enduro-abc.com18 APRILEItaliano - Campionato Under 23 e Senior a Rufina (FI) A.M. Fiorentina, tel. e fax 055-572791, 393-9940889, [email protected], [email protected] friulano hard-race a Ene-monzo (UD) loc. Cervias M.C. Sabbiadoro, tel. 338-8796145, fax 0431-511231, email [email protected] abruzzese-molisano, seconda prova, e Trofeo Vbikestore.it, a Colli al Vol-turno (IS) M.C. Volturno, tel. 348-8403878, fax 0865-930015, [email protected]º Enduro della Riviera dei Cedri a Citta-della del Capo (CS) campionato regionale Calabria, Campania, Basilicata e Puglia M.C. Cittadella Racing, tel. fax 0982-996896, 347-7750968, www.cittadellaracing.it, email [email protected] Skube, prima prova a Villanova d’Al-benga (SV) M.C. Riviera, tel. 335-6099451, www.mcriviera.it, [email protected]

Rally17 - 18 APRILEEuropeo - Cross Country European Cup a Bér (Ungheria) GÉ-SA Sportegyesulet, tel./ fax +36 1-4308104, [email protected]

18 APRILEItaliano - Motorally del Montefeltro, secon-da prova a Borgo Pace (PU) M.C. Montefel-tro, tel. 333-8524060, www.motoclubmonte-feltro.com - www.motorallyraidtt.it

Trial17 APRILEEuropeo - Campionato maschile, junior e over 40 a Baiona (Spagna) Peña Moteros Val Miñor, www.baionatrial2010.com18 APRILEMondiale - GP Spagna, prima prova a Ba-iona (anche Junior e Youth 125) Peña Mo-teros Val Miñor, tel. +34 629 768 566, www.baionatrial2010.com - www.trialonline.orgTrofeo Gruppo 5 Epoca a Ferrada di Mo-conesi (GE) M.C. Della Superba, tel. 340-7378194, fax 010-784088, www.motoclub-dellasuperba.itTrofeo Centro Sud - TCST, prima prova a Gubbio (PG), e campionato umbro-mar-chigiano M.C. Trial Gas e Frizione, tel. 393-5377229, fax 075-9220865, www.gasefrizio-ne.it, email [email protected] piemontese a Campo Cana-vese (TO) M.C. Valle Sacra, tel. e fax 0124-519212, www.motoclubvallesacra.it, email [email protected] triveneto a Caneva (PN) M.C. Albatros, tel. e fax 0434-70584, email [email protected]

Speedway18 APRILEItaliano - Campionato individuale Open, prima prova a Lonigo (VI), e Trofeo Flat Track M.C. Lonigo, tel. 0444-831894, fax 0444-835144, www.motoclublonigo.com

Minimoto18 APRILESelettive zona A alla pista di Volpiano (TO) 338-2340259, www.minimotomiletto.com. M.C. Chivasso, tel. e fax 011-9101663.Selettive zona B a Castelraimondo (MC) M.C. Il Cassero, tel. 339-8704983, fax 0737-640477, www.feggiani.com Selettive zona C a Napoli pista Ponticelli 081-5966608, 339-8747902 www.minimoto-napoli.it M.C. Napoli, tel. e fax 081-283826.

Scooter18 APRILETrofei Scootermatic Extreme Italia e Sud, Superscooter, GP 80 a Battipaglia (SA) Race Service, tel. 051-727098, 335-6281121, www.raceservice.com Trofeo Scooter Cup a Kinisia (TP) Circuito Kinisia, tel. 0923-864053, www.kinisia.it

Quad18 APRILETrofeo Quad FMI Hard Race Endurance a Ceresole (TO) M.C. QuadForQuad, tel. 334-6563165, [email protected]

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A LE MANS IL MITO DELLA 24 ORE

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A Vallelunga le tante sfide del CIV

Page 59: 13 aprile - Motosprint 15

CIVCIV

PROTAGONISTICIRCUITICALENDARIOALBI D’OROINIZIATIVE RADUNI

20102010

specialespeciale

Page 60: 13 aprile - Motosprint 15

CALE

ND

AR

IO E

CIRCUITI

18 APRILE ROUND 1 VALLELUNGA FL

Record 125 GP Hiroaki Kuzuhara (Honda) 1’45”55 Record STOCK 600 Andrea Boscoscuro (Yamaha) 1’41”543 Record STOCK 1000 Stefano Cruciani (Ducati) 1’39”135 Record Supersport Michele Pirro (Yamaha) 1’40”359 Record Superbike Norino Brignola (Ducati) 1’39”056 Lunghezza: 4.085 metri

2 MAGGIO ROUND 2 MONZA

FL

La pista è stata modificata

Non ci sono riferimenti

Lunghezza: 5.776 metri

19 20 GIUGNO ROUND 3 E 4 MUGELLO

FL

Record 125 GP Riccardo Moretti (Aprilia) 2’00”903 2009 Record STOCK 600 Ferruccio Lamborghini (Yamaha) 1’57”055 Record STOCK 1000 Stefano Cruciani (Ducati) 1’54”542 Record Supersport Alessio Velini (Yamaha) 1’55”471 Record Superbike Luca Conforti (Ducati) 1’53”427

Lunghezza: 5.245 metri

4 LUGLIO ROUND 5 MISANO

17 OTTOBRE ROUND 7 MUGELLO

19 SETTEMBRE ROUND 6 IMOLACircuito modificato nel 2009

Non ci sono riferimenti

FL

Record 125 GP Lorenzo Savadori (Aprilia) 1’45”366Record STOCK 600 Gara Ferruccio Lamborghini (Yamaha) 1’41”504

Record STOCK 1000 Davide Giugliano (Suzuki) 1’38”905 Record Supersport Michele Pirro (Yamaha) 1’39”461Record Superbike Matteo Baiocco (Ducati) 1’37”778

FL

Lunghezza: 4.226 metri

Lunghezza: 4.936 metri

SPECIALESPECIALE CIVCIV 2001020010VV

FL

Lunghezza: 5.245 metri

Page 61: 13 aprile - Motosprint 15

SPEC

IALE

CIV

201

0

Il campionato è in crescita, così come lo spettacolo,che si vedrà in TVsu Nuvolarie Sportitalia.Cinque le classi:125, Supersport, Stock 600 e 1000, Superbike

LA GRANDE N

ON è vero che l’erba del vicino è sempre più verde: il CIV continua a crescere e ormai non ha più nulla da invidiare al BSB britannico e al CEV spagnolo.

Venite a vedere coi vostri occhi. Troverete un paddock quasi da Mondiale: tanti van (forse perfino troppi…) ordinatamente allineati, hospitality di un certo tono e, dalla passata stagione, telecamere dappertutto. Anche il CIV è entrato nell’era della diretta televisiva e ha bucato lo schermo offrendo gare divertenti, spettacolari e di ottimo livello tecnico. Dopo l’esperimento MotoTV, che ha svolto un ottimo lavoro ma ha un bacino di utenti troppo ristretto per le ambizioni del campionato, i diritti sono stati rilevati da SportItalia e Nuvolari che si divederanno le dirette. Evidentemente le TV ritengono che la massima espressione della velocità nazionale sia un bello show, capace di attrarre interesse, spettatori e pubblicità. Non c’è solo la TV. Nel 2009 il CIV ha avuto un riscontro sulla stampa cui gli esperti di Immagine & Sport hanno attribuito un valore di oltre 21 milioni di euro. Cioè tanto sarebbe costato acquistare spazi pubblicitari pari allo spazio che le varie testate nazionali hanno garantito al campionato. Appena dieci anni fa, la serie nazionale sembrava morta e sepolta. Dal 2001 è iniziato un lento ma costante rilancio culminato lo scorso anno con la gestione diretta della Federmoto. Che ha garantito ulteriori investimenti implementando l’organizzazione sportiva e logistica. Ripartito da zero, il CIV adesso è una realtà di importanza strategica per la moto e le corse. Non solo perché rappresenta un passaggio insostituibile per la formazione dei giovani talenti, ma anche per motivi economici. Tra moto, ricambi, gomme, logistica, il campionato italiano fa girare circa 20 milioni di euro l’anno. È una bella torta che alle Case (moto e componenti) fa gola. Chi c’è da tempo e vince, cerca di mantenere la posizione,

SPECIALESPECIALE CIVCIV 2001020010VV

AVVENTURAchi manca (o perde…) studia come conquistarsi spazio. Tra inevitabili alti e bassi, dal CIV sono passati tutti i migliori talenti nostrani, da Valentino Rossi a Marco Melandri. C’è chi sostiene che i ragazzini di adesso non sono all’altezza ma non possiamo pretendere che ogni anno spunti un fenomeno, ma solo cercare di offrire agli eredi dei nostri campioni le migliori condizioni per emergere. A partire dal format delle categorie fino alla decisiva connessione tra CIV e Campionati Mondiali, che la FMI – pur tra mille difficoltà di bilancio – sta cercando di attivare. I nomi interessanti non mancano in nessuna delle cinque categorie. La 125, che nel Mondiale registra un drammatico calo di iscritti, nel CIV tiene botta e proporrà un interessante confronto tra tre o quattro ragazzini che promettono. La Stock 600, novità della passata stagione, è già diventata l’accesso preferenziale alle quattro tempi, quindi è da seguire con particolare attenzione. Supersport e Stock 1000 saranno di livello più alto rispetto ad un anno fa, mentre il panorama Superbike non è ancora d’eccellenza. Ma con Aprilia e BMW alla finestra ci vorrebbe poco per far cambiare faccia alla top class: basterebbe che entrambe schierassero nel CIV 2011 lo junior team per far crescere ragazzi in ottica internazionale. Potrebbe succedere.Intanto ci gustiamo quelli che ci sono. Considerando che il tricolore ha tante anime, ed è bene che sia così. Ci sono i quattordicenni futuri campioni, quelli che cercano rilancio dopo aver fallito la prima occasione e anche qualche gentleman senza altra velleità che sfidare se stesso. Come Enzo Chiapello, che a 61 anni (ma ne dimostra dieci in meno...) sarà di nuovo al via della Superbike. Con una passione sconfinata che riempie il cuore dei romantici. Chiapello, uno di noi. Ma non ditelo a Troy Bayliss, che ne ha solo 41 e due anni fa ha vinto il Mondiale SBK…

LUCI DELLA NOTTE SUL PADDOCK DEL CIV.IL CAMPIONATO ITALIANO HA ASSUNTO DIMENSIONI “MONDIALI”.SOPRA DUE PARTENZE DI PROVE 2009 DELLE CATEGORIE SUPERSPORT E 125.

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L’UNICA categoria a due tempi ha fatto un passo indietro per quanto riguarda il numero degli iscritti

permanenti (21). L’età media si è ulteriormente abbassata: il 76% dei partenti è under 18 anni e il più “vecchio” in pista sarà il giapponese Toshimitsu Gondo, 24 anni, nuova scommessa con gli occhi a mandorla del Team Grillini che già nel 2006 ha sfiorato il titolo con Hiroaki Kuzuhara.Luigi Morciano, 16 anni, ha chiuso il 2009 in crescendo e alla terza avventura nel CIV potrebbe essere il favorito per la vittoria finale. Ma dovrà vedersela con il compagno di squadra Alessandro Tonucci che nella scorsa stagione è stato uno dei più validi antagonisti del neo campione Riccardo Moretti, sfiorando anche l’europeo in prova unica ad Albacete, vinto dell’emergente tedesco Marcel Schrotter. I due talenti avranno una guida d’eccezione, l’ex iridato Roberto Locatelli, che, lasciato il Mondiale, è diventato direttore sportivo della Junior GP Racing Dream, la formazione Aprilia supportata della FMI e da Motosprint. Locatelli seguirà anche il confermato Armando Pontone e il vincitore della Coppa Italia Giovanni Bonati. Kevin Calia riporta in pista la gloriosa Rumi che in 125 aveva già fatto capolino qualche stagione fa. Punta al podio Davide Stirpe, rimasto sulla Honda CRP. Occhio allo spagnolo Manuel Pardo e al ceco Miroslav Popov. Il più giovane al via sarà Niccolò Antonelli: è nato il 23 febbraio 1993. Debuttano a 14 anni anche Romano Fenati e Andrea Migno.

5 Romano Fenati 14 Aprilia Ellegi Racing7 Mattia Tarozzi 19 Aprilia Faenza Racing9 Alessandro Giorgi 17 Aprilia Vft Racing

10 Giovanni Bonati 19 Aprilia Junior GP Racing Dream11 Nazzareno Lumina 17 Aprilia Matteoni Racing14 Tommaso Gabrielli 18 Aprilia Gabrielli Racing16 Andrea Migno 14 Honda19 Alessandro Tonucci 17 Aprilia Junior GP Racing Dream22 Matteo Gabrielli 19 Aprilia Gabrielli Racing23 Niccolò Antonelli 14 Aprilia Gabrielli Racing24 Davide Zenari 22 Honda Ecodem Racing32 Nicolas Stizza 16 Aprilia Grillini Bridgestone Prr43 Francesco Mauriello 17 Aprilia Matteoni Racing52 Toshimitsu Gondo 24 Aprilia Grillini Bridgestone Prr63 Davide Stirpe 18 Honda Crp Racing74 Kevin Calia 16 Rumi Rumi 125 GP77 Manuel Alejandro Pardo 16 Aprilia Ellegi Racing80 Armando Pontone 18 Aprilia Junior GP Racing Dream88 Massimo Parziani 18 Aprilia Grillini Bridgestone Prr95 Miroslav Popov 15 Aprilia Ellegi Racing

100 Luigi Morciano 16 Aprilia Junior GP Racing Dream

GLI ISCRITTI

ALBO D’ORO SARANNO FAMOSI

Nell’unica classe

a 2 tempi

la mggioranza

è under 18

125 GP

2001 Gioele Pellino (Honda)

2002 Fabrizio Lai (Engines Engineering)

2003 Fabrizio Lai (Malaguti)

2004 Alessio Aldrovandi (Honda)

2005 Simone Grotzkj Giorgi (Aprilia)

2006 Luca Verdini (Aprilia)

2007 Roberto Lacalendola (Aprilia)

2008 Lorenzo Savadori (Aprilia)

2009 Riccardo Moretti (Aprilia)

LUIGI MORCIANO È UNO

DEI FAVORITI ALLA CONQUISTA

DEL TITOLO. DOVRÀ

VEDERSELA, TRA GLI ALTRI,

CON I COMPAGNI DI SQUADRA

TONUCCI E PONTONE.

SPECIALESPECIALE CIVCIV 2001020010VV

GLI ISCRITTI

LA STOCK 600, novità del CIV 2009, ha riscosso immediato successo come categoria d’accesso alle 4 tempi

derivate dalla serie. La formula è semplice: moto strettamente di serie, monogomma Dunlop e limite d’età 25 anni. La prima edizione, vinta da Andrea Boscoscuro con la Yamaha R6, ha offerto contenuti tecnici di prim’ordine, con tempi sul giro spesso vicini a quelli della SS. Il più noto tra i 40 iscritti è Lorenzo Zanetti, ventitreenne ex protagonista della 125 GP mondiale che cerca rilancio e nuovi sbocchi nella media cilindrata. Avrà la Yamaha R6 gestita dalla TNT, una delle formazioni più esperte in campo nazionale. Arriva dal Mondiale anche Luca Vitali che verrà supportato dalla Media Action Pro Race, che ha sfiorato il titolo 2009 con Ferruccio Lamborghini. Punta in alto Fabio Massei, diciannovenne che lo scorso anno si è messo in luce anche nella Stock 1000. Fari puntati anche su Alessia Polita, 25 anni, velocissima marchigiana che avrà la Yamaha del Team Trasimeno. Attenzione a Stefano Casalotti, ultima rivelazione della Yamaha R6 Series. In una categoria monopolizzata da Yamaha, le speranze Honda sono risposte su Marco Marcheluzzo, già in evidenza nella passata stagione. Il più giovane è Francesco Cocco, nato nel 1995.

600 STOCK

SUCCESSO CONSOLIDATO

Seconda

stagione

per la categoria

più affollata

3 Giuliano Gregorini 20 Yamaha Elle 2 Ciatti4 Roberto Farinelli 18 Yamaha8 Lorenzo Zanetti 23 Yamaha TNT Racing9 Rosario Paratore 20 Yamaha

10 Luca Vitali 18 Yamaha Media Action Pro Race11 Alessio Sportoletti 23 Yamaha Scap Bsc Corse13 Berardino Lombardi 20 Yamaha Martini Corse14 Federico Biaggi 23 Yamaha Trasimeno Yamaha Junior16 Andrea Spadaro 24 Yamaha Nuova M2 Racing17 Roberto Anastasia 18 Yamaha19 Nico Morelli 21 Yamaha 851 Racing20 Raffaele Vargas 19 Honda Gomme & Service21 William Marconi 25 Yamaha22 Kevin Dittadi 21 Yamaha Riviera FCC24 Marco Colandrea 16 Yamaha Bike Service25 Federico Monti 18 Yamaha27 Gianluigi Busiello 20 Yamaha Prometeo30 Marino Pavone 19 Yamaha FM Motoracing33 Simone Sancioni 22 Yamaha Rcgm 2B Corse34 Fabio Massei 19 Yamaha Piellemoto36 Leandro Denis Mercado 18 Kawasaki Bwg Racing51 Alessia Polita 25 Yamaha Trasimeno Yamaha Junior53 Nicola Morrentino 16 Yamaha Media Action Pro Race58 Vincenzo Muscari 21 Yamaha Prometeo69 Gennaro Romano 20 Yamaha Bike & Motor74 Gennaro Sabatino 18 Yamaha75 Francesco Cocco 15 Yamaha Elle 2 Ciatti77 Stefano Casalotti 18 Yamaha Media Action Pro Race81 Salvatore Torrisi 22 Yamaha84 Riccardo Russo 18 Yamaha Bike & Motor93 Giovanni Daniele Priulla 17 Yamaha Rcgm 2B Corse

102 Daniele Moschini 23 Yamaha111 Pietro Maglioni 23 Yamaha 851 Racing117 Juan Felipe Velasco 18 Yamaha Trasimeno Yamaha Junior118 Andrea Pirazzoli 22 Yamaha DNA Corse119 Mirko Zappon 19 Honda New Magic Moda127 Davide Fanelli 20 Honda All Service System by QDP154 Tommaso Lorenzetti 20 Yamaha Real Racing177 Gabriele Martinelli 25 Yamaha211 Marco Marcheluzzo 22 Honda New Magic Moda415 Federico Dittadi 20 Yamaha Riviera FCC

ALBO D’ORO

IL VINCITORE DELLA PRIMA EDIZIONE, ANDREA BOSCOSCURO. IN PRECEDENZA LA 600 STOCK ERA UNA CATEGORIA DELLA COPPA ITALIA.

2009 Andrea Boscoscuro (Yamaha)

Page 63: 13 aprile - Motosprint 15

ANCHE la Stock 1000 avrà per la prima volta il fornitore unico di gomme: sarà la Pirelli,

la stessa azienda che supporta questa categoria a livello di Coppa del Mondo e nei campionati nazionali di Gran Bretagna e Canada. A dispetto della contrazione di iscritti (19 piloti permanenti) l’edizione 2010 propone temi tecnici e agonistici di alto livello. La Ducati, che nel 2009 ha dominato con Stefano Cruciani, difenderà il titolo con Domenico Colucci, 21 anni, tra i talenti più interessanti dell’intero panorama nazionale. Lo scorso anno è andato benissimo in Coppa del Mondo fino al grave infortunio al via del round di Misano che ha compromesso anche le speranze di conquistare il CIV. La Kawasaki punta al titolo con Matteo Baiocco, pilota del Mondiale SBK, che avrà la ZX-10R del Team Pedercini. La filiale italiana ha preferito dirottare il pilota più veloce sulla Stock 1000 per i riflessi commerciali che il successo potrebbe garantire. Diventa sempre più ambiziosa anche la Honda, che si affida a Marco Bussolotti, vicecampione europeo della Stock 600, che ha preso velocemente in mano la CBR 1000 RR della All Service System by QDP. Con la stessa moto, gestita da Gomme & Service, torna sulla scena Lorenzo Alfonsi, 30 anni, ex campione europeo della categoria. Riccardo Della Ceca, 24 anni (team Rosso e Nero) è la punta dello schieramento Yamaha, mentre la Suzuki gioca, tra gli altri, la carta Emanuele Russo. Attenti ad Ivan Goi, 30 anni, ex del Mondiale 125 GP: guiderà l’Aprilia della Trd Racing.

GLI ISCRITTI

ALBO D’ORO

NEL 2009 LA DUCATI

HA DOMINATOIL CAMPIONATO

CON STEFANO CRUCIANI

(A DESTRA), CHE QUEST’ANNO GAREGGERÀ

NELLA SUPERBIKE.

PIRELLI PER TUTTI Fornitore unico

anche nell’italiano.

Come nella Coppa

del Mondo

1000

STOCK

2001 Roberto Antonello (Suzuki)

2002 Alessandro Valia (Ducati)

2003 Lorenzo Lanzi (Ducati)

2004 Luca Conforti (Ducati)

2005 Alex Polita (Suzuki)

2006 Luca Scassa (MV Agusta)

2007 Michele Pirro (Yamaha)

2008 Michele Pirro (Yamaha)

2009 Stefano Cruciani (Ducati)

5 Marco Bussolotti 20 Honda All Service System by QDP6 Riccardo Della Ceca 24 Yamaha Rosso e Nero9 Danilo Dell’Omo 27 Suzuki Suriano Racing by Cruciani

11 Rocco Andriotta 20 Suzuki Suriano Racing by Cruciani12 Ivan Goi 30 Aprilia Trd Racing15 Matteo Baiocco 26 Kawasaki Pedercini18 Vittorio Bortone 26 Yamaha Bwg Racing24 Michele Conti 27 Honda Kuja Racing27 Thomas Caiani 22 Honda Emmebi41 Lorenzo Alfonsi 30 Honda Gomme & Service48 Stefano Cantagallo 21 Yamaha Play Racing58 Gabriel Berclaz 24 Honda64 Danilo Andric Silva 24 Honda Kuja Racing77 Marco Muzio 28 Honda Scuderia Improve81 Gino Salvatore 29 Yamaha83 Russell Holland 27 KTM89 Domenico Colucci 21 Ducati Barni Racing99 Emanuele Russo 28 Suzuki

131 Patrizio Valsecchi 23 Aprilia

GLI ISCRITTI

MANCHERÀ il Team Lorenzini, ex corazzata della Yamaha Italia, che ha conquistato cinque titoli

in nove anni. Ora in Supersport si sta preparando uno show coi fiocchi. Yamaha, Kawasaki, Triumph e Honda si contenderanno il titolo, ma farà caldo anche sul fronte gomme: per la Pirelli il CIV è il banco di prova delle coperture che in seguito vengono impiegate nel Mondiale, la Dunlop è impegnata in forma ufficiale, con tecnici del reparto sviluppo britannico, per rompere il dominio italiano. Il pilota Dunlop è il velocissimo Alessio Velini, talento umbro di 31 anni, ingiustamente sottovalutato dai team importanti. Così lo scorso anno si è gestito in proprio una Yamaha R6, rendendo vita durissima al neocampione Michele Pirro. Gli altri protagonisti utilizzeranno Pirelli. La Supersport ci sarà una sfida tra generazioni. Tra i “vecchietti” il più terribile è Cristiano “Inox” Migliorati, 42 anni, punta della Kawasaki. Durante la settimana lavora in autogrill, in pista è ancor un signor pilota. Tra i veterani, oltre a Velini, è da annoverare anche Gianluca Vizziello; 30 anni, tanta esperienza. Il lucano, perso il Mondiale, torna sulla scena con la Honda della Velmotor. La Triumph punta su Mirco Giansanti, 34 anni. Le giovani promesse non mancano. Il più interessante è Ferruccio Lamborghini, 19 anni, vicecampione Stock 600 che sale di categoria sempre con la Yamaha supportata da Media Action Pro Race. Con la quattro cilindri di Iwata correrà anche Cristiano Erbacci, 23 anni, vincitore della R6 Cup 2008. Il più giovane in pista è il diciassettenne francese Florian Marino già finito nell’orbita Honda Europa: nel CIV avrà la Honda della Emmebi, mentre nell’europeo Stock 600 corre con Ten Kate.

SU

PERSPORT

GENERAZIONI A CONFRONTOTanti giovani pronti

a sfidare una nutrita

schiera di piloti veloci

molto esperti

MICHELE PIRRO (SOTTO) E IL TEAM LORENZINI, CHE AVEVANO STRAVINTO IL TITOLO 2009, NON SARANNO PIÙ DELLA COMPAGNIA. IN SUPERSPORT SI VEDRANNO SENZA DUBBIO GARE PIÙ EQUILIBRATE...

ALBO D’ORO2001 Stefano Cruciani (Yamaha)

2002 Camillo Mariottini (Yamaha)

2003 Gianluca Nannelli (Yamaha)

2004 Cristiano Migliorati (Kawasaki)

2005 Simone Sanna (Honda)

2006 Massimo Roccoli (Yamaha)

2007 Massimo Roccoli (Yamaha)

2008 Massimo Roccoli (Yamaha)

2009 Michele Pirro (Yamaha)

3 Cristiano Migliorati 42 Kawasaki Puccetti Kawasaki4 Roberto Tamburini 19 Yamaha Bike Service Racing5 Alessio Velini 31 Yamaha Velini Racing7 Oleg Pozdneev 37 Yamaha Riva Moto9 Alessandro Bonecchi 35 Yamaha Bargy Design

10 Paolo Vino 33 Yamaha Bargy Design11 Mirko Giansanti 34 Triumph Padova Motocorse18 Ivan Clementi 35 Honda19 Valery Yurchenko 39 Yamaha Riva Moto21 Florian Marino 17 Honda Emmebi24 Eduard Blokhin 37 Yamaha Riva Moto28 Ferruccio Lamborghini 19 Yamaha Media Action Pro Race32 Damien Berclaz 26 Yamaha33 Paola Cazzola 33 Honda Kuja Racing45 Gianluca Vizziello 30 Honda Velmotor 200047 Marco Pirazzoli 34 Honda57 Ilario Dionisi 27 Honda Scuderia Improve61 Fabio Menghi 24 Yamaha Vft Racing63 Danilo Paoloni 36 Yamaha73 Diego Ciavattini 26 Yamaha77 Fabrizio Lai 32 Honda Echo Crs Honda81 Cristiano Erbacci 23 Yamaha Tnt Racing85 Alessio Palumbo 25 Kawasaki Puccetti Kawasaki89 Ricky Parker 21 Honda Velmotor 200096 Jonatan Gallina 24 Yamaha99 Tommaso Totti 21 Yamaha

128 Simone Vicentin 30 Yamaha Ram Racing131 Giuseppe Barone 23 Yamaha183 Adam Strizzolo 27 Yamaha

SPECIALEE CIVCIV 2001020010VV

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ULTIMAMENTE la top class del CIV non ha proposto argomenti tecnici all’altezza delle altre categorie ma

l’edizione 2010 cambia decisamente registro. Anche in Superbike sarà battaglia tra Case e gommisti. La Dunlop attacca il monopolio Pirelli puntando sul pugliese Flavio Gentile, terzo pilota della Althea Racing, satellite Ducati che sta facendo furore nel Mondiale con Checa e Byrne. Gentile avrà gomme ufficiali e una 1198R che nei test effettuati in Spagna e a Misano è andata molto forte. La Ducati ha vinto quattro degli ultimi cinque titoli e difficilmente fallirà il pokerissimo. È impressionante lo schieramento del Team Barni che lancia nella mischia il dominatore Stock 1000 Stefano Cruciani, oltre ad Alex Polita e Lorenzo Mauri, in attesa di recuperare Luca Conforti che salterà le prime due gare (Vallelunga e Monza) per un problema agli occhi. Da seguire con interesse il debutto Superbike del ventenne Danilo Petrucci, ragazzo umbro che ha fatto molto bene nelle categorie d’accesso e adesso tenta il grande salto con la Kawasaki Pedercini. La punta Yamaha sarà Enrico Pasini, promosso dalla R1 Series. La novità tecnica più rilevante è rappresentata dal debutto dell’Aprilia attraverso il team satellite Gabrielli: con la RSV4 correranno Federico Sandi, 21 anni, ex 125 e 250 Mondiale, e il navigato Fabrizio Pellizzon, 32, tester di Noale. L’Aprilia vuole farsi spazio nel CIV e in qualche occasione sarà ai box anche Max Biaggi.

GLI ISCRITTI

ALBO D’ORO IL CAMPIONE IN CARICA NORINO BRIGNOLA TORNERÀ QUEST’ANNO

A DIFENDERE IL SUO TITOLO. A DESTRA, GIOVANNI BONATI, VINCITORE

DELLA COPPA ITALIA 2009.

MUSICA NUOVA

Sarà battaglia

tra Case e gommisti.

Con tanti

nomi famosi

SU

PERBIKE

1 Brignola Norino 37 Honda Nuova M2 racing3 Fabrizio Ippoliti 37 Aprilia4 Matteo Milanese 35 Yamaha6 Dario Alberti 30 Kawasaki DNA Corse9 Danilo Petrucci 20 Kawasaki Pedercini

10 Lorenzo Mauri 33 Ducati Barni Racing12 Stefano Cruciani 31 Ducati Barni Racing18 Omar Menghi 35 Kawasaki Vft Racing20 Francesco Ciacci 31 Yamaha Dmr Racing Bike23 Federico Sandi 21 Aprilia Gabrielli Racing24 Luca Conforti 35 Ducati Barni Racing26 Enrico Pasini 29 Yamaha Bike Service Racing27 Giacomo Lucchetti 34 Ducati Mama Racing29 Giuseppe Zannini 41 Honda New Magic Moda36 Valter Durigon 42 Yamaha Dmr Racing Bike37 Davide Caselli 32 Yamaha Franciacorta Corse40 Flavio Gentile 29 Ducati Althea Racing41 Nicola Campedelli 29 MV Agusta Factory Superbike43 Claudio Sergiovich 38 Suzuki Suriano Racing by Cruciani49 Enzo Chiapello 61 Honda Nuova M2 Racing51 Luca Pedersoli 36 Ducati Grandi Corse53 Alex Polita 26 Ducati Barni Racing54 Alex Pasqualato 27 Kawasaki73 Simone Saltarelli 25 Suzuki Boselli Michelin86 Cosimo Damiano Diviccaro 34 Yamaha FM Motoracing91 Riccardo Fusco 19 Yamaha94 Fulvio Faccietti 27 Kawasaki Pedercini95 Fabrizio Pellizzon 32 Aprilia Gabrielli Racing

111 Giovanni Baggi 34 Ducati Grandi Corse113 Paolo Blora 41 Ducati TR Corse188 Riccardo Di Pietrogiacomo 32 Suzuki Suriano Racing by Cruciani

2001 Lucio Pedercini (Ducati)

2002 Lucio Pedercini (Ducati)

2003 Mauro Sanchini (Kawasaki)

2004 Alex Gramigni (Yamaha)

2005 Norino Brignola (Ducati)

2006 Marco Borciani (Ducati)

2007 Marco Borciani (Ducati)

2008 Luca Scassa (MV Agusta)

2009 Norino Brignola (Ducati)

GLI A

LTRI C

AM

PIO

NATI F

IM

COPPA ITALIAUna sola classe:

125 Sport Production.

E tanti trofei abbinati

CALENDARIO

PROGETTO GIOVANISSIMI, 10-13 anni. Sarà gestito direttamente dalla FMI e articolato in 6 prove. Junior 50 e Senior 70 sono le classi valide

per il Campionato Italiano: si disputano su due gare per ogni giornata. Nella Senior 70 la Commissione Sportiva Nazionale della FMI ha deciso, visto l’alto numero di partecipanti, di prevedere una “gara training” per i ragazzi non entrati nei 28 qualificati.

LA CLASSE 80 Ruote Alte è il Trofeo sperimentale abbinato e si disputa in gara singola.

IL REGOLAMENTO tecnico e sportivo non sarà modificato per i prossimi due anni; una stabilità importante voluta anche per stimolare gli investimenti su questo campionato che accompagna i giovani piloti alle ruote alte.

MINI GPProgetto giovanissimi

da 10 a 13 anni.

Junior 50 e Senior 70

CALENDARIO

ATTIVITÀ FEMMINILEIL CAMPIONATO Italiano si disputerà in gara unica il 12 settembre a Vallelunga, in concomitanza con la Coppa Italia. La competizione sarà riservata a tutte le ragazze classificate entro la decima posizione nelle precedenti edizioni del campionato stesso o del Trofeo Motocicliste. La vincitrice guadagnerà anche la borsa di studio istituita dalla Federazione, nel caso in cui partecipi ad attività internazionale nella stagione 2011. Montepremi di 2.000 euro per le prime tre classificate in entrambe le categorie (600 e 1000). Costo iscrizione 100 euro. La novità di questa stagione è il Trofeo Esordienti “Beatrice Bossini” dedicato alla giovane pilota scomparsa lo scorso anno. La prova si svolgerà il 27 giugno a Magione. Al via le conduttrici al primo anno di licenza velocità e quelle che nelle precedenti stagioni non sono mai entrate tra le prime dieci. Costo iscrizione: 50 euro.

SPECIALESPECIALE CIVCIV 2001020010VV

DA QUESTA stagione anche il secondo evento più importante della Velocità FMI, dedicato alla classe 125 Sport, viene organizzato direttamente dalla

Federazione. Sei tappe riservate ai giovanissimi che si avvicinano alle ruote alte; un vero laboratorio per i nuovi talenti voluto con forza dalla FMI.

TANTI i Trofei abbinati alla Coppa Italia 2010: conferma per i Trofei Honda, con le categorie CBR, Hornet e 125 RS GP per i piloti più giovani, e Moriwaki 250 GP. Numerose le novità, a partire da un Challenge griffato Pirelli, poi il Trofeo Kawasaki (categorie Ninja e 250 4T riservata ai piloti in erba) e il Trofeo Suzuki Gladius Cup.

L’OFFERTA si amplia con la categoria pre-GP 125 Metrakit, un trofeo monomarca caratterizzato da costi di gestione bassi e moto assegnate a sorteggio ogni domenica di gara. In calendario anche l’evento Metzeler nella 1000 e nella 600 e un Trofeo sperimentale Pirelli Stock 1000, una sorta di primo passo verso la stessa classe del CIV.

11 aprile Misano

16 maggio Franciacorta

30 maggio Misano

27 giugno Vallelunga

1 agosto Mugello

12 settembre Vallelunga

4 aprile Castelletto di Branduzzo

9 maggio Corridonia

27 giugno Binetto

18 luglio Napoli

5 settembre Corridonia

10 ottobre Varano

Page 65: 13 aprile - Motosprint 15

TUTT

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TUTTE LE GARE IN DIRETTA TV La diretta TV di tutti i round è stata la grande novità 2009. Quest’anno la FMI ha ceduto i diritti a due emittenti diverse, che offriranno la copertura integrale, in diretta, delle cinque gare per tutti i sette round. Sportitalia (canali 225-226 di Sky e digitale terrestre) trasmetterà in diretta Superbike, 125 e 600 Supersport. Durante la settimana successiva verranno offerte le differite delle due gare Stock.Nuvolari (canale 218 Sky e digitale terrestre) trasmetterà le dirette della Stock 600 e della Stock 1000. Il martedì e mercoledì successivi, dalle 17 e ancora dalle 24, offrirà la differita delle altre tre classi.

MOTO TVIl canale tematico (237 SKY) sarà ancora al fianco del CIV e trasmetterà il lunedì sera in differita dalle 19,00 tutte le gare del Campionato 2010.

RAISPORT PIÙConfermata anche quest’anno la copertura di Raisport Più (digitale terrestre, canale 227 bouquet SKY, Tivu Sat e Live Streaming) che tutti i martedì post tappa proporrà un’ampia sintesi delle gare.

CIV.TVTotalmente rivisitato nel layout grafico e implementato nei contenuti, www.civ.tv diventa il vero e proprio portale della velocità in pista e “cuore” della comunicazione. News, interviste esclusive, foto, video e molto altro per raccontare il campionato italiano e tutti gli altri eventi 2010.

DVD UFFICIALEA fine stagione verrà realizzato il Dvd ufficiale CIV 2010 con le immagini di gara, interviste e backstage. La distribuzione sarà curata da Cinehollywood, leader italiano del settore.

LA PRODUZIONE DELLE IMMAGINIÈ curata direttamente dalla FMI e la qualità delle immagini 2009 ha riscosso vasto apprezzamento. Il regista Mauro Valentinuzzi si avvarrà di undici telecamere e avrà la possibilità di mostrare dopo pochi istanti tutti i momenti salienti anche se non inquadrati in diretta. Nel 2009 il CIV ha avuto 30 ore di diretta su MotoTV e sommando tutte le tv del network (differite comprese) ha raggiunto oltre un milione di spettatori con 250 ore di trasmissione complessive.

LE CURIOSITÀ IL PUNTEGGIOÈ lo stesso del Mondiale: 25 punti al primo, 20 al secondo, 16 al terzo, 13 al quarto, 11 al quinto, 10 al sesto e poi a scalare fino ad 1 punto per il quindicesimo. Non ci sono scarti. In caso di parità nella classifica finale di campionato, verranno presi in considerazione i piazzamenti: vittorie, secondi posti, e così via. In caso di ulteriore parità sarà discriminante il miglior risultato conseguito nell’ultima gara.

PILOTI STRANIERIIl CIV è un campionato open, cioè aperto ai piloti di nazionalità straniera che quindi possono laurearsi campioni d’Italia. Gli ospiti prendono anche i premi d’arrivo in denaro. Nel 2009 hanno preso il via nel CIV 30 piloti stranieri di 14 nazioni diverse.

PREMI IN DENARO La FMI ha stanziato 100.000 euro di premi d’arrivo, spalmati sui sette round. I premi in denaro vengono assegnati ai primi dieci dell’ordine d’arrivo. La Federazione inoltre assegnerà una borsa di studio (10.000 euro) ai campioni per supportare il loro passaggio nei Mondiali o Europei 2011.

PREMI SPECIALIAd ogni round vengono assegnati vari riconoscimenti speciali. Giro veloce: premio Oregon Scientific. Esordienti: premio Victory. Classifica team: regione Lombardia. Classifica industrie (moto e gomme): premio FMI. Sono state istituite anche classifiche speciali per età: Under 18 125, Under 21 Supersport, Under 23 Stock 1000 e Under 25 Superbike. I premi per i giovani sono intitolati ad Alberto Morresi, compianto dirigente federale.

Confermato anche il premio dedicato a Beatrice Bossini, giovane pilota scomparsa lo scorso anno, assegnato al miglior esordiente della Stock 600.

AUTORITÀ SPORTIVANel CIV c’è una giuria permanente, come nel Mondiale, che decide sull’interpretazione del regolamento e sui fatti di gara. È formata da tre persone, le stesse in tutti i round: Alberto Fantini (ex starter del Mondiale Superbike), Simone Folgori (commissario FMI delegato per la gara), Alfredo Mastropasqua (responsabile attività sportiva della Federazione, senza diritto di voto).

LIMITI DI ETÀDue categorie del CIV hanno limiti d’età. Nella Stock 600 sono ammessi solo piloti che non abbiano compiuto 25 anni al 31 dicembre 2009. Nella Stock 1000 invece può gareggiare soltanto chi non ha compiuto 30 anni alla stessa data.

TEMPO DI QUALIFICAZIONEIn alcune categorie i doppiaggi di piloti troppo lenti sono stati un problema nelle scorse edizioni del CIV per cui da questa stagione è stato ulteriormente abbassato il limite di qualificazione, fissato adesso al 107% della pole della rispettiva categoria. Chi non riesce a rientrare nel limite verrà escluso dal via.

LA GRIGLIA DI PARTENZAÈ formata da file di quattro piloti ciascuna. La procedura di partenza è la stessa del Mondiale Superbike: corsia box aperta a meno 20 minuti dal via per il giro di allineamento. A meno 2 minuti dal via parte il warm-up lap, e quindi partenza con semaforo spento nel lasso di tempo compreso tra 2 e 5 secondi. In caso di partenza anticipata la giuria può comminare il ride-through (passaggio dai box a 60 km/h) oppure una penalità a tempo.

DOPPIO ROUNDÈ LA PRIMA VOLTAPer la prima volta si correrà un doppio round, in stile Mondiale Superbike. Accadrà il 19 e 20 giugno al Mugello: le cinque categorie avranno una gara il sabato pomeriggio (round 3 di stagione) e un’altra la domenica pomeriggio (round 4). La griglia di partenza sarà la stessa con punteggio di campionato assegnato al termine di ciascuna sfida, esattamente

I PROTAGONISTI DEL CIV SONO SEMPRE DISPONIBILI A FIRMARE AUTOGRAFI. SOTTO, RICORDO DI BEATRICE BOSSINI: ALLA SUA MEMORIA È DEDICATO IL PREMIO ESORDIENTI 600 STOCK.

SPECIALESPECIALE CIVCIV 2001020010VV

come nel Mondiale. Il Mugello ospiterà anche l’ultimo round 2010 il 17 ottobre, quindi sul tracciato toscano si correranno tre delle sette gare previste.

GRATIS IL SABATOSeguire il CIV dal vivo è divertente e non costa molto. Venerdi (prove libere) e sabato (qualifiche dalle 9 alle 17) si entra gratis in tutti i settori, paddock incluso. Domenica il biglietto unico (prato, tribune e paddock) costa 20 euro, ridotto 15 euro per tesserati FMI, under 18 e donne. Gratis under 14. Iniziativa speciale per Vallelunga: i nuovi tesserati del Moto Club del Lazio entrano gratis anche la domenica. Confermata la partnership fra FMI e Infront che anche quest’anno consentirà ai tesserati FMI di ottenere uno sconto del 10% sui biglietti dei tre eventi italiani del Mondiale Superbike; conservando il biglietto si ha diritto alla riduzione per il CIV.

AREA FUNÈ una zona del paddock riservata all’animazione e allo spettacolo. Nel 2010 non ci saranno gli attori di Zelig ma non ci sarà timore di annoiarsi: la novità è la

meccanismo di classifica incrociata giocatori di calcio balilla/piloti CIV con ricchi premi in palio e divertimento assicurato. Informazioni e programma www.ficb.it

LA NOTTE È ROSAIl quarto round del CIV capita nel week-end più “folle”. Venerdì 2 luglio sulla Riviera Romagnola sarà Notte Rosa, e la festa durerà fino a domenica 4. Centinaia di eventi distribuiti per la prima volta lungo l’intero fine settimana. Il CIV sarà presente e, in collaborazione con il Comune di Misano Adriatico, preparerà tante iniziative e sorprese per il paddock.

L’ITALIANO FA DEL BENE Sarà ancora la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica il charity partner del CIV. Il ricavato delle t-shirt ufficiali sarà devoluto alla FFC, mentre altre iniziative sono in fase di definizione.

CASE IN PISTA Case accreditate moto: Aprilia, Ducati, Honda, Kawasaki, KTM, Rumi, Suzuki, Triumph, Yamaha. Case accreditate gomme: Bridgestone, Dunlop, Metzeler, Michelin, Pirelli

I MARCHI AMICI Partner istituzionale: Regione Lombardia. Casco ufficiale Shoei. Official timing Oregon Scientific. Monogomma ufficiale Stock 600: Dunlop. Monogomma ufficiale Stock 1000: Pirelli. Monomarca ufficiale Campionato Italiano: Yamaha R Series. Fornitori ufficiali: Bindini – Beta utensili - Qualyline Abbligliamento ufficiale: Progrip. Fornitore ufficiale premiazioni: Victory. Spumante Ufficiale: Tenuta San Pietro. Charity partner: Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica - Onlus

nuovissima hospitality che il sabato alle 17,30 ospiterà le premiazioni delle pole position e, in altre fasce orarie, permetterà al pubblico di incontrare i piloti.

RADIO UFFICIALILe radio più ascoltate nella zona del circuito trasmetteranno gli spot di lancio nei giorni pre-gara e proporranno concorsi per gli ascoltatori con in palio i biglietti omaggio e un giro pista sulla Yamaha biposto. Questo l’elenco delle Official Radio: Radio Globo (Vallelunga), Radio Reporter (Monza), Radio Blu (Mugello), Radio Bruno (Misano e Imola).

CALCIO BALILLA NEL PADDOCKNel paddock di Vallelunga, Monza, Mugello e Imola “romberà” un rumore diverso dal solito. Saranno le stecche del biliardino dei professionisti dell’International Champion Cup, evento che muove centinaia di appassionati. Parallelamente al main event, nelle stesse date, si svolgerà il Campionato Italiano Amatori. Spazio a tutti e con un

IL PRESIDENTE PAOLO SESTI, ALFREDO MASTROPASQUA E L’ASSESSORE ROBERTO LAMBICCHI PRESENTANO IL CIV.

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LE GARE della Yamaha R Series Cup, che anche quest’anno si disputeranno in concomitanza con le tappe del CIV, hanno lanciato molti dei piloti

che oggi si stanno mettendo in mostra nei mondiali dedicati alle derivate dalla serie e nel CIV. Yamaha R Series Cup è anche un ottimo campionato per coloro che hanno come unico scopo quello di divertirsi in pista, correndo in tutta sicurezza contro avversari di livello e sugli stessi circuiti che ospitano le tappe italiane delle massime competizioni mondiali.

PALCOSCENICO “IN” R Series Cup. Il trofeo

che si corre insieme al CIV

YAMAHA R6 E R1DUE MOTO AL TOPPER il terzo anno consecutivo Yamaha R Series Cup si sdoppia, proponendo due distinti campionati che si correranno con la YZF-R6, che nel 2009 ha trionfato nel Mondiale Supersport con Cal Crutchlow e primeggiato nei campionati nazionali più importanti, e la Yamaha YZF-R1, equipaggiata con un motore quattro cilindri in linea a scoppi irregolari che si ispira a quello della M1 da MotoGP.

RAMPA DI LANCIOPER GIOVANI TALENTI NELLA R6 Cup correranno 15 piloti under 18 e l’età media del campionato è passata da 29 a 25 anni. Sono ammessi piloti di almeno 14 anni compiuti, che non abbiano vinto più di due volte la R Series Cup, né conquistato titoli internazionali. La R1 Cup 2010 è aperta a piloti con più di 16 anni che non abbiano mai vinto titoli internazionali. Nel 2009 Yamaha Motor Italia ha lanciato anche la Yamaha R125 Cup come formula per giovanissimi alla loro prima esperienza in pista; cinque tra i migliori rookie 2009 si sono già iscritti alla R6 Cup 2010, compiendo un notevole salto di categoria. La dimostrazione della validità del percorso di valorizzazione di nuovi talenti tracciato da Yamaha è la presenza del campione della R125 Cup 2009, Manuel D’Andrea (classe 1994), nel trofeo R6. In questa classe il più giovane in pista sarà però il lucano Michele Cloroformio, nato il 7 dicembre 1994.

IL REGOLAMENTO 2010MOTORI E PNEUMATICIANCHE nel 2010 i partecipanti ai trofei Yamaha potranno elaborare i motori di serie con un kit fornito da Yamaha (venduto a un prezzo agevolato). Anche i pneumatici saranno uguali per tutti: Metzeler Racetec Interact nelle misure 120/70-17” (R6 e R1) per l’anteriore e 180/55-17” (R6) e 190/55-17” (R1) al posteriore. Metzeler fornirà anche una specifica copertura rain in caso di gara bagnata.

UN MONTEPREMI DA 70.000 EURO NEL 2010 il montepremi messo a disposizione da Yamaha è sensibilmente aumentato rispetto al 2009; ora siamo arrivati a oltre 70.000 euro. Quest’anno anche i piazzamenti nelle categorie speciali garantiranno premi in denaro: il vincitore della R6 Cup 2010 porterà a casa una Yamaha XJ6, mentre al campione della R1 Cup 2010 andrà un TMax.

FORMULA DI GARA E DISTANZE DA PERCORREREDURANTE ognuno dei sei round previsti, i piloti entreranno in pistadal venerdì, giornata dedicata alle prove libere. Sabato ci saranno due sessioni di qualifica da 20 minuti ciascuna, mentre domenica si disputeranno le gare: gli autori dei 40 tempi migliori prenderanno il via nella gara A, gli altri correranno nella gara B. In entrambi i casi i piloti acquisiranno punti validi per la classifica finale e per le varie categorie speciali. Ciascuna delle gare previste ogni week-end si correrà sulla distanza di circa 50 chilometri.

YAMAHA R SERIES CUPALBO D’ORO1999 Maurizio Gennari

2000 Paolo Bentivogli

2001 Mirco Ferrini

2002 Ermanno Rossi

2003 Massimo Roccoli

2004 Franco Brugnara

2005 Sebastiano Zerbo

2006 Sebastiano Zerbo

2007 Sebastiano Zerbo

2008 Cristiano Erbacci (R6) Sebastiano Zerbo (R1)

2009 Stefano Casalotti (R6) Sebastiano Zerbo (R1)

L’ASSEGNAZIONE DEI PUNTINELLA R6 E NELLA R1 CUPNELLA R6 Cup 2010 verrà adottato un sistema di punteggio particolare, che premierà tutti i classificati, sia di gara A, che di gara B. Al primo andranno 200 punti, al secondo 165 e così via. Al vincitore di gara B andranno 15 punti, poi a scalare fino a un punto per il 15° classificato. Nella R1 Cup 2010 verrà invece utilizzato lo stesso sistema di punteggio adottato nel CIV e nei Mondiali: 25 punti al primo, 20 al secondo, 16 al terzo, 13 al quarto, 11 al quinto, 10 al sesto, poi a scalare fino a un punto per il 15° classificato.

SEBASTIANO ZERBO (A SINISTRA) SI È AGGIUDICATO BEN CINQUE EDIZIONI DEL TROFEO YAMAHA.