5 luglio 2011 - Motosprint 27

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5/11 LUGLIO 2011 Settimanale Anno XXXIV Fascicolo 1728 2,50 Euro (Italy only) 27 MOTOGP ITALIA Aggressivo come non mai, Dovizioso si inserisce tra Lorenzo e Stoner E sente di poter dire la sua anche nella corsa al titolo iridato PrOvE nOvITà Gamma KTM cross 2012 Honda SW-T 600 crOSS Mx1 cairoli supera Desalle Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - CH CT 8,00 Chf - NL 6,00 Euro 9 771122 173002 10027 IL cASO rossi e Ducati nell’occhio del ciclone SuPErbIKE checa a ruota libera “Max cerca scuse” nuMErO SPEcIALE 132 PAGInE vai Dovi vai www.bridgestonemoto.it Centro Direzionale Colleoni Viale Colleoni, 3 - 20864 Agrate Brianza MB Bridgestone Italia S.p.a. Valentino’s priVate collection. styled By BridGestone. La collezione Battlax di Bridgestone è l’unica che può darti le stesse performance e tutta la sicurezza che garantiamo ai Campioni del Mondo.

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MotoGP: GP Italia. Tutto sull’ottava prova del Mondiale al Mugello; Superbike: Intervista a Carlos Checa; Prova novità Gamma KTM cross 2012 Prova novità Honda SW-T 600

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  • 5/11 LUGLIO 2011SettimanaleAnno XXXIV

    Fascicolo 1728

    2,50 Euro

    (Italy only)

    27

    MOTOGP ITALIAAggressivo come non mai, Dovizioso si inserisce tra Lorenzo e StonerE sente di poter dire la sua anche nella corsa al titolo iridato

    PrOvE nOvIT Gamma KTM cross 2012Honda SW-T 600crOSS Mx1 cairoli supera Desalle

    Poste

    Italiane

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    . in A.P. - D.L. 35

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    9771122

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    10027

    IL cASO rossi e Ducati nellocchio del ciclone

    SuPErbIKE checa a ruota liberaMax cerca scuse

    nuMErO SPEcIALE 132 PAGInE

    vai Dovi vai www.bridgestonemoto.itCentro Direzionale ColleoniViale Colleoni, 3 - 20864 Agrate Brianza MBBridgestone Italia S.p.a.

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    Sommarionumero 27/2011

    PLa POStaLetteredi Stefano Saragoni 4Officinadi Massimo Clarke 10

    PPaddOCkVelocit, cross, enduro, trial,minimoto, speedway, supermoto 16

    PIN PIStaMotoGPGP Italia. Tutto sullottava prova del Mondiale al Mugello 36Moto2GP Italia 64125GP Italia 70SuperbikeIntervista a Carlos Checa 74

    PFUORIStRadaCrossGP Svezia MX1 e MX2 a Uddevalla 78SupermotoGP Andorra 86trial Italiano a Santo Stefano Aveto (GE) 87SpeedwayQualificazioni Mondiale a Lonigo (VI) 88FreestyleTerza prova X-Fighters a Roma 90SportitaliaGare nazionali e campionati regionali 96

    PSU StRadaProva novit Gamma KTM cross 2012 102Prova novit Honda SW-T 600 106attualitLa produzione, le leggi, le novit 112 MotolandiaTurismo, viaggi, epoca 114Made inAbbigliamento e accessori 120

    PMERCatINO Compravendita di moto e accessori 122

    PGP GUIdaGare e raduniGli appuntamenti in pista 130

    PRUBRIChE Contromanodi Marco Masetti 24Polvere di stelledi Luigi Rivola 26Qui Giapponedi Akira Nishimura 28donne e motoridi Laura Cattaneo 114Via col ventodi Giovanni Carlo Nuzzo 118

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    le gomme sono uno degli attuali problemi della MotoGP. I pneumatici Bridgestone vengono definiti dai piloti problematici da portare alle corrette tempe-rature di esercizio, ci ha generato, e genera, una serie di cadute dalla dinamica spesso pericolosa. La vittima pi illustre stato Valentino Rossi, che lanno scorso al Mugello si procurato uno dei rari infortuni della sua carriera proprio per questo motivo. In Superbike, i pneumatici forniti dalla Pirelli vanno

    subito in temperatura, ma a un certo punto finisco-no e si costretti a remare; in questo modo, il pi-lota chiamato a metterci del suo e le gare diventano pi spettacolari, con frequenti arrivi al fotofinish, merce ormai diventata rarissima nella MotoGP, an-che se i distacchi fra piloti spesso sono contenuti. Del resto, lo stesso accadeva una volta nella Moto-

    GP. Rossi spesso faceva la differenza a gomma finita, adesso invece, dopo linfortunio del Mugello, lo vedo sempre legato ed impacciato nelle prime fasi di gara, in attesa, evidentemente, di avere la completa fiducia nel rendimento delle proprie coperture. Poi, per, la rimonta complessa perch le gomme non finiscono.In Formula 1, alla quale la MotoGP si ispira (anche

    negli aspetti pi negativi), sono state date indicazioni precise al fornitore unico (Pirelli): i pneumatici devono durare di meno, in modo che ci siano pi cambi gom-me. Il fine quello di rendere le gare pi spettacolari (su questo punto io non sono daccordo). Pertanto, mi chiedo perch non si possa fare lo stesso in MotoGP. Si potrebbe chiedere alla Bridgestone di fornire

    coperture meno critiche da portare in temperatura e meno durature. In questo modo si potrebbero rende-re le gare pi sicure e pi spettacolari. Probabilmente

    dai super sic tocca a te trasformarti Rolling Stoner si e trasformato in Super Stoner. Lorenzo dopo mille voli (sempre molto spettacolari) si e trasformato in Super Lorenzo. Ora tocca a te Sic! Trasformati nel mitico SuperSic!

    cugio Viareggio

    corse su strada in tV. doVe Vederle Leggendo il n. 24 ho letto di un appassionato interessato al TT in TV. Su Telenova, canale digitale 195, sporadicamente vengono trasmessi servizi sia sul TT che sulla Nord West ed altre gare su strada.

    fiorenzo donatilodi

    chi mi sa spiegare il perch di scelte cos diVerse? Chi mi sa spiegare perch la Ducati, visti gli scarsi risultati di Melandri lo mand dallo psicologo, e invece a Rossi, dopo le brutte figure di questo inizio campionato, cambiano addirittura moto?

    Forse perch nel 2008 Stoner con la stessa moto vinse 6 GP e fin secondo in campionato.Ma non detto.

    ora di cominciare a Vergognarsi...Ho da poco passato i 60, ricordo ancora Ubbiali e Duke, ecc. Le moto e il Mondiale sono sempre state la mia energia, il pietoso spettacolo di oggi lha trasformata in valium. Grazie a Ezpeleta per avere rovinato lo spettacolo pi bello del mondo, con la speranza che quanti fanno finta che non sia vero solo perch col Mondiale ci campano comincino a vergognarsi.

    gabriele

    Se fosse davvero tutta colpa di Ezpeleta sarebbe facile guarire in un sol colpo tutti i mali della MotoGP...

    IN B

    RE

    VE

    un gran bisogno di morbidezza

    Lettere

    bridgestone troppo dure per le MotogP

    di Stefano Saragoni [email protected]

    non sarebbe necessario nemmeno un ulteriore gros-so sforzo di progettazione, perch in molti casi po-trebbe essere sufficiente adottare pneumatici a me-scola morbida, quelli che attualmente vengono usati solo nelle ultime fasi delle qualifica, tanto per inten-derci. Una scelta giustificata anche da ragioni di sicu-rezza, che potrebbe essere presa subito.

    lorenzo di giuseppe teramo

    da quando opera in regime di monopolio, la Brid-gestone ha raccolto pi critiche che plausi, da parte dei piloti. Se un tempo i commenti erano entusiasti, oggi siamo passati al coro di proteste, perch le gom-me sono dure, di marmo e raggiungere la tempera-tura necessaria per avere aderenza impresa lunga e difficile. Ma la Bridgestone, fino ad oggi, stata sorda alle critiche, anche se si fanno sempre pi forti e vengono da nomi illustri. Le gomme sono queste, e la crisi economica non ammette sprechi. Non verran-no buttate, non ce ne saranno altre. Mi sento di obiettare che monogomma significa

    una sola marca, non una sola gomma... E che la pub-blicit ricavata dallinvestimento non pu dirsi positi-va, se le gomme sono continua fonte di critica e - cosa ben pi grave - ragione di cadute e infortuni.Con il monogomma, lorganizzatore, i piloti e i co-

    struttori impegnati nella MotoGP pensavano di avere tolto una variabile, ma si sono scontrati con la qualit del materiale a loro disposizione, che oggi non soddi-sfa nessuna delle parti. Per motivi diversi, questanno le gomme sono diventate protagoniste anche in Su-perbike, dove la Pirelli accusata di favorire la Duca-

    ti, perch Checa pu usare mescole morbide che le 4 cilindri distruggono. Poich la stessa gomma ha rendi-

    mento diverso su moto diverse, garan-tire a tutti equit d trattamento diven-ta difficile, ma ipotizzabile che il forni-tore di pneumatici cerchi di farlo, e so-prattutto sarebbe bene che venissero fatti tutti gli sforzi per assicurare ai pi-loti la massima sicurezza. decisa-mente preferibile una gomma che en-tra subito in temperatura e perde effi-cacia nel finale di gara, che una gomma di marmo con cui si fa il record allul-timo giro, ma nei primi si rischia di vo-lar via ad ogni apertura di gas.

    Le bridgestone si scaLdano con difficoLt e... cadere fin troppo faciLe.

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    Sono 19 anni che vi leggo e colleziono. Diverse volte vi ho scritto e mi avete ac-compagnato nella crescita di cultura moto-ciclistica. In questi anni ho visto cambiare a una velocit supersonica il mondo delle corse e purtroppo anche i modi di esporre i fatti e i pareri da parte di voi che scrivete.Non sono tifoso di un pilota in particola-

    re, quindi esprimo un parere puro e neu-trale. Leggendo il numero del GP Gran Breta-

    gna a Silverstone ho letto un articolo titola-to La lezione di Edwars. Beh, scusate la schiettezza ma lho trovato totalmente im-morale e disgustoso. Ed gi un compli-mento. Come possibile fare questi para-goni assurdi (tra Pedrosa e Edwars) defi-nendo il povero Pedrosa un senza attribu-ti? Poco tempo fa avete detto che dopo gli

    infortuni era solito risalire subi-to in moto, perch ora gli spu-tate addosso? Uno che corre ai livelli di Pedrosa ne ha passate tante e ci sta che si sia rotto di rompersi, non vi pare?Per carit Edwars ha fatto qualcosa di

    grande, ma quante volte si fatto male ri-spetto a Dani? E per quali posizioni lotta di solito? Penso che da chi capisce di corse, il mio pensiero sar ampiamente compreso. Unultima cosa: ho idea che questo at-

    tacco gratuito a Pedrosa sia figlio del vostro astio verso la stampa e i tifosi spagnoli detrattori di Simoncelli, ma non profes-sionale. Scusate per la schiettezza ma da vostro storico lettore mi sento in dovere di controbattere quando la mia rivista pubblica certi articoli.

    Vito

    negli anni il nostro modo di scrivere sar sicuramente cambiato in qualche mo-do, ma mi piace pensare che schiettezza e onest siano intatte. Pedrosa ci ha spiazza-to con la sua scelta di rinunciare a battersi per il titolo dopo la frattura della clavicola perch ha tempi di guarigione molto brevi; Edwards, salendo sul podio otto giorni do-po linfortunio, lo ha dimostrato e noi lo abbiamo sottolineato. P. S. Lastio un sentimento che non

    conosciamo. E non scordiamo mai che ci occupiamo di sport. Uno sport che amia-mo.

    paragone assurdo

    Lettere

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    67NATIONAL & INTERNATIONAL

    TITLES

    12WORLD TITLES

    gp giapponeandare a motegi solidariet Il terrIbIle disastro che ha

    colpito il Giappone per molti quasi dimenticato, ma trovo rego-larmente puntuali aggiornamenti su Motosprint sulla possibilit di correre il GP di Motegi, per ora rinviato.Posso capire i timori dei piloti

    mondiale sbkc qualcosa che non tornaVIene qualcosa in tasca anche

    a voi? Non commentate il fatto che al comando della Direzione gara del Mondiale SBK ci sia un ex (?!) dirigente Ducati! Non commenta-te il fatto che la Pirelli abbia tolto una gomma che faceva volare Biaggi ma non faccia altrettanto per quella che favorisce Checa; non commentate che il pi delle volte la sua moto si ferma nel giro donore e non arriva direttamente al parco chiuso. C qualcosa che non deve essere visto e verificato.

    roberto Corsi

    eh no, caro Roberto, a noi non viene proprio in tasca niente. Per-ch abbiamo speso fiumi di parole sulle gomme e sottolineato come Checa si sia fermato lungo la pista

    pi volte dopo avere vinto. Noi non possiamo che fermarci qui, se qualche avversario sente puzza di bruciato... ha la possibilit di fare reclamo. Linsinuazione su Paolo Ciabatti

    irrispettosa e priva di senso. Per la cronaca, Ciabatti ha lasciato la Ducati per la Infront a inizio 2007 e da allora la Ducati ha vinto un solo titolo, nel 2008 con Bayliss.

    circa i possibili rischi a cui potreb-bero esporsi recandosi l, cos come ho apprezzato lapplicazione di bandiere e slogan su tute e ca-rene, per far sentire la vicinanza al popolo colpito. Ma se Lorenzo & C. vogliono realmente far capire che sono vicini ai giapponesi, dicano subito che il Gran Premio si corre-r; questo serve al Giappone, nientaltro.Forse sottovalutano che il loro

    successo dipende per buona parte da quella popolazione; che chiede solo di non essere dimenticata, e mi piacerebbe fosse proprio lIta-liana Ducati la prima a dire noi andremo in Giappone.

    Fabio Monticelli

    Penso in continuazione a ci che ho letto su Motosprint, ovvero che i piloti del Motomondiale, Jor-ge Lorenzo in testa, non vogliono correre a Motegi perch preoccu-

    pati dal livello di radiazioni. La celebre ed eccentrica pop

    star Lady Gaga ha in program-ma nel mese di giugno un concer-to nella citt di Tokyo a scopo be-nefico (sottolineo a scopo benefi-co) per dare il proprio contributo al Giappone, dopo il terribile dram-ma del marzo 2011.Ma come, i nostri eroi che viag-

    giano sul filo del rasoio, con il go-mito che tocca lasfalto, si fermano di fronte ad un fatto del genere, dopo che una commissione incari-cata ha dichiarato che la situazio-ne sotto controllo? Mi chiedo, le scritte toccanti

    sulle carene delle moto, come Satu Hati che significa un cuore unico e With you Japan che campeggia guarda caso sulla ca-rena di Jorge Lorenzo, cosa signi-ficano per questi piloti? Pensano di aiutare il Giappone attaccando stickers sulle carene? ]

  • motosprint

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    Lettere

    Rimango dellidea che se i pilo-ti vorranno rimanere vicini al Giappone in un momento difficile come questo, al di l di appiccica-re adesivi, dovrebbero riunire s, ma per organizzare qualcosa di grande per un Paese che per loro ha dato e sta dando tanto. In assenza del GP di Motegi,

    guarder il DVD del concerto di Lady Gaga.

    Federico Nevola

    Il tema scottante e poich so che non andr, per me sareb-be facile invitare il mondo della MotoGP a dare un tangibile segno di solidariet correndo a Motegi. Tuttavia, il livello di radioattivit

    in quella zona pare essere (diffi-cile dire chi lo sappia con certez-za) tra i pi elevati del Paese, mentre a Tokyo la situazione sembra molto meno preoccu-pante.Purtroppo le conseguenze del

    disastro di Fukushima li scopri-remo solo nel corso dei prossimi anni, e sappiamo tutti che saran-no pesanti. Cos, se il popolo giapponese costretto a vivere la situazione, chi chiamato a svol-gere il proprio lavoro (di pilota, ma anche di meccanico, di gior-nalista, di cuoco, di factotum) in un ambiente che si teme possa essere pregiudicante per la salu-te, penso abbia il diritto di dire non voglio andare, anche se questo significher togliere gli adesivi di solidariet al Giappone.

    errori e lezionidai simonceLLi, fammi ricredere NON sono mai stato un tifoso

    sfegatato di Marco Simoncelli, ma da quando ha iniziato a frequenta-re le posizioni di vertice della clas-se regina, ho iniziato a sostenerlo pi di prima. Tuttavia, non mi piace lapproc-

    cio di Simoncelli alle gare. Ha troppa foga, sbaglia eccessiva-mente ed inspiegabile come an-cora non sia riuscito a far tesoro dei propri errori. Pensiamoci be-ne: da Jerez, quando gett alle ortiche una probabile vittoria, che Marco va avanti con la sua striscia negativa. Nemmeno lincidente di Le Mans con Pedrosa riuscito a fargli capire la lezione, cos come il gran botto dellEstoril, visto che Marco ha commesso lo stesso er-rore fatto in Portogallo anche ad Assen, cadendo nelle primissime curve a gomma ancora fredda.A questo punto mi chiedo: cosa

    bisogna fare per far imparare a Simoncelli come guidare e gestire una gara? I suoi colleghi - a parte Valentino Rossi - continuano a la-mentarsi della sua condotta, il pubblico spagnolo non esita a fi-schiarlo, due piloti hanno gi fatto le spese dei suoi errori, eppure Simoncelli continua a ripetere gli stessi sbagli. Nel dopo gara di Assen mi sono

    trovato daccordo con quanto ha detto Jorge Lorenzo, a parte quan-

    il polemizzatoreLorenzo adatto per i reaLity NON ne posso proprio pi di

    sentire continue polemiche su qualsiasi cosa faccia il Sic!Lorenzo cambi sport se im-

    provvisamente si accorto che le moto sono pericolose. Lui un personaggio costruito, che non vive di personalit propria, vedasi le imitazioni delle sce-nette di cui fu progenitore Va-lentino Rossi. Ora cosa sta succedendo?

    Non sapendo sviluppare la propria moto (cos da dover tornare al telaio 2010), un suo ruolo riuscito a trovarlo: il polemizzatore! Ma per queste cose ci sono

    programmi televisivi a cui po-trebbe partecipare senza cor-rere alcun rischio... Tra laltro, ha anche studiato teatro, quin-di quale migliore occasione per intraprendere una carriera te-levisiva con il suo ruolo di po-lemizzatore?La MotoGP sta iniziando ad

    andare alla deriva, e piloti ve-raci come il Sic sono lunica soluzione al totale declino. Quindi cerchiamo di coltivarli, questi piloti veri, altrimenti ci ritroveremo ad assistere a gare sempre pi noiose e poco coin-volgenti.

    Gianfranco Carrieritaranto

    do ha invocato la squalifica del Sic per una gara. Non sar il massimo della simpatia, non sar italiano, ma per una volta devo dare ragio-ne a lui: bisogna capirlo se si ar-rabbia in quel modo dopo essere finito a terra a causa dellennesi-mo errore di Marco. Il punto che se Simoncelli

    stato definito come pilota un po pericoloso da Barbera, Bautista, Dovizioso, Lorenzo e Stoner un motivo ci sar. Significa che deve farsi un esame di coscienza e dar-si una calmata.Inoltre, di Simoncelli non ho

    condiviso le dichiarazioni, dove ha liquidato lincidente con Jorge di-cendo che Sono cose che capita-no in una gara. Io mi sarei aspet-tato una dura autocritica, invece che unaffermazione a scopo auto-consolatorio.Forse ho contraddetto quello

    che ho scritto allinizio, cio che ho iniziato a sostenere Simoncelli... In realt ho voluto solo essere reali-sta. A volte Lorenzo esagera nelle sue polemiche, ma stavolta mi sento di condividere ci che ha detto: Simoncelli non scorretto, ma non ha ancora tratto insegna-mento dai propri errori e cos fa-cendo mette a repentaglio la sua incolumit e quella degli altri. Spero che Simoncelli presto

    faccia ricredere me, quelli che la pensano come me e tutti i piloti che lo criticano.

    Cornelio Roma ISLE OF MAN

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    CON il passaggio alla MotoGP 1000, la Honda potrebbe torna-re al motore a cinque cilindri, che aveva usato con successo dal 2002 al 2006? Vorrei sapere che vantaggi ci sono rispetto ad un quadricilindrico e per quale ragione non vengono prodotte in serie moto con motori V5. Quan-ti ne ricorda, la storia? E negli altri settori, come quello auto-mobilistico, sono mai stati rea-lizzati dei motori con questo frazionamento e con unarchi-tettura a V?

    Franco MagniMilano

    HO IL SOSPETTO di avere gi risposto a una lettera di questo genere qualche tempo fa. Non era per perfettamente eguale, e quindi, dato pure che eviden-temente largomento suscita un notevole interesse, passiamo alle risposte. A parit di cilindrata e di rap-

    porto corsa/alesaggio, un moto-re a cinque cilindri consente di ottenere una potenza superiore, rispetto ad uno a quattro cilin-

    Officinadi Massimo Clarke [email protected]

    Storia e vantaggi dei motori V5Perch poco diffusi sulle moto di serie

    dri. Come del resto un motore a sei cilindri permette di raggiun-gere una potenza maggiore, ri-spetto ad uno a cinque cilindri. Un aumento del frazionamento paga, in termini di cavalli, come pi volte detto e spiegato in que-ste stesse pagine. Il rovescio della medaglia costituito da un aumento della complessit costruttiva, dellingombro e del peso. Pure il RENDIMENTO MECCANICO tende a peggiora-re, e i consumi a risultare mag-giori.Per poter fare respirare nel

    migliore dei modi un motore che gira davvero forte e per po-ter raggiungere regimi molto elevati occorrono valvole di grandi dimensioni e corse corte. Entrambi questi obiettivi posso-no essere conseguiti adottando grandi diametri dei pistoni, fer-ma restando la cilindrata, ovve-ro riducendo il rapporto corsa/alesaggio. In tal caso per, per un cinque cilindri di notevole cubatura la disposizione in linea va scartata in quanto la larghez-za del motore diventerebbe ec-

    RENDIMENTOMECCANICO

    QuEllO DEl MOTORE

    COsTITuITO DAl

    RAppORTO TRA lA pOTENzA

    pRElEvAbIlE AllusCITA DEl

    MOTO E QuEllA DIspONIbIlE

    IN QuANTO RACCOlTA

    DAI pIsTONI. INDICA lENTIT

    DEllE pERDITE pER ATTRITO,

    pER pOMpAggIO

    E pER sbATTIMENTO

    sOpRA, uN DIsEgNO IN TRAspARENzA DEl MOTORE v5 DEllA HONDA RC211v. QuEsTA sCElTA, QuANDO NON sI HANNO vINCOlI A lIvEllO DI MIsuRE DI AlEsAggIO, gARANTIsCE vANTAggI pREsTAzIONAlI, RIspETTO AD uN v4 DI pARI CIlINDRATA, CHE, pER, pI lEggERO E MENO COMplEssO.

    motosprint

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    cessiva. La scelta logica quindi quella della architettura a V. questa, appunto, la strada scel-ta dalla Honda per la sua RC211V apparsa nel 2002 e vin-citrice di un mondiale (con Hayden) nel 2006. La Casa giapponese, del re-

    sto, aveva gi utilizzato questo frazionamento per realizzare una 125 da Gran Premio negli anni Sessanta, che per aveva unarchitettura in linea. A con-sentire tale disposizione dei ci-lindri erano state le loro ridotte dimensioni (lalesaggio era di soli 33 mm). Questa moto, con-traddistinta dalla designazione RC 149, era accreditata di circa 32 cavalli ad un regime di oltre 18.000 giri/min; vinse il titolo mondiale nel 1966 con Luigi Taveri (ed stata lultima moto a 4T a farlo, in tale classe). inte-ressante segnalare che allinizio degli anni Settanta, il tecnico inglese Bert Hopwood propose, come estremo tentativo di rilan-cio della agonizzante industria motociclistica inglese, una serie di modelli modulari. Al top della gamma si posizionava un moto-re di 1000 cm3 a V di 72, a cin-que cilindri (3 nella bancata an-teriore, 2 in quella posteriore, proprio come nella Honda RC211V, nel quale langolo della V di 75,5). In altri campi si parlerebbe di convergenze evo-lutive I motori a cinque cilindri in li-

    nea hanno avuto una discreta diffusione sugli autocarri (Gardner, dal 1931, Lancia 3 RO dal 1938 al 1946, Berliet dal 1949 agli anni Sessanta). Nel settore in questione non vi per traccia di motori a V, con questo frazionamento. Per quanto riguarda le auto, nel 1974 la Mercedes Benz ha ini-ziato a produrre i suoi cinque cilindri diesel e due anni dopo stata la volta dellAudi, con mo-tori analoghi come fraziona-mento, ma a benzina. In seguito sono arrivati anche i cinque ci-lindri Lancia e Volvo. In tutti questi casi larchitettura era in

    molle valvoletronco coniche ed ovaliSTANDO a quanto ho letto,

    negli ultimi anni, alcuni motori molto spinti sono stati dotati di molle valvole realizzate con un filo di ACCIAIO che non ha pi una sezione tonda, ma ovale. Per quale ragione? possibile sapere qualcosa in merito? Vor-rei anche avere informazioni sulle molle a tronco di cono, usate, ad esempio, dalla BMW.

    Sergio Martelli

    DI RECENTE sono stati com-piuti dei progressi anche nel settore delle molle delle valvole, come del resto avvenuto per gli altri organi meccanici. Qui, dopo anni di apparente immobilismo, nei quali lo sviluppo ha interes-sato prevalentemente la metal-lurgia, ovvero gli acciai impiega-ti, sono effettivamente apparse delle soluzioni innovative. Nien-

    ACCIAIOLegA ferrO-CArbOnIO neLLA quALe questO seCOndO eLementO

    presente In unA mIsurA nOn superIOre AL 2%.

    gLI ACCIAI ImpIegAtI per Le mOLLe deLLe

    vALvOLe destInAte AI mOtOrI dI ALte prestAzIOnI

    COntengOnO In genere sensIbILI quAntIt dI

    CrOmO, vAnAdIO e/O sILICIO

    ]

    linea. C per un caso differen-te, ed quello della Volkswa-gen, che ha realizzato un moto-re a cinque cilindri a benzina a V stretto (15); presentato nel 1998; stato poi impiegato con successo (ma con modesta dif-fusione, allinterno della gam-ma della Casa tedesca) per vari anni. Si trattava del VR 5 di 2,3 litri, a 20 valvole e con 6 cusci-netti di banco, caratterizzato da una eccellente compattezza.

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    Officina

    te di davvero rivoluzionario, in-tendiamoci, ma dei contributi comunque interessanti e van-taggiosi al miglioramento delle caratteristiche di questi compo-nenti e della funzionalit della distribuzione. In diversi motori delle ultime

    generazioni si impiegano delle molle realizzate con un filo di acciaio che, invece di avere una sezione circolare, ne ha una che potremmo definire a uovo, per rendere lidea. Tecnicamente corretta la definizione inglese multi-arc. La sezione infatti costituita da una parte esterna a raggio costante (e quindi circo-lare), e da una interna che ha almeno tre curvature diverse (un raggio minore per la parte apicale, cio pi vicina allasse di avvolgimento delle spire della molla, e due assai ampi per i fianchi). Se sezioniamo un uo-vo secondo lasse maggiore, ot-teniamo proprio qualcosa di si-

    mile. chiaro che rispetto a una molla il cui filo a sezione circo-lare, la soluzione multi-arc ri-sulta pi costosa e di fabbrica-zione pi impegnativa. Ci sono per dei vantaggi interessanti, in particolare per i motori di potenza specifica pi elevata, nei quali oggi anche i dettagli contano. La massa della molla, a parit di carico e di prestazio-ni, risulta leggermente inferio-re. Anche laltezza, tanto di mon-

    taggio quanto a pacco, mi-nore. Qui opportuno far pre-sente che se la molla, una volta installata e in posizione di ripo-so, pi bassa, lo stelo della valvola pu essere pi corto (co-sa vantaggiosa per quanto ri-guarda la riduzione delle masse mobili) e anche la testa pu avere una altezza minore e quindi risultare meno pesante. Roba da poco, vero, ma ai fini del risultato finale la somma dei vari piccoli contributi conta ec-come, specialmente quando i motori sono molto tirati. Pi importante comunque il fatto che, in una molla realizzata con filo multi-arc, a parit di tutto il resto la FREQUENZA PROPRIA DI VIBRAZIONE risulta pi ele-vata. Infine, le sollecitazioni sono

    distribuite in maniera pi uni-forme in seno al materiale, che quindi pu essere utilizzato meglio, e ci costituisce un van-

    Detta talvolta frequenza naturale, quella con la quale un corpo si mette

    a vibrare Dopo essere stato sottoposto a una

    forza perturbante Di tipo impulsivo, o comunque applicata rapiDamente

    frequenza propria

    Di vibrazione

    taggio certamente non trascu-rabile. Veniamo ora alle molle che spesso vengono dette tron-coconiche (lho fatto anche io pi volte, per ragioni di sempli-cit), ma che in effetti non lo sono del tutto. Per la precisione, quelle che si impiegano comu-nemente per il richiamo delle valvole sono costituite da una parte inferiore cilindrica e da una parte superiore troncoconi-ca. I tecnici anche da noi le chiamano beehive, utilizzando pure in questo caso la definizio-ne inglese. Sono state sviluppate in

    quanto consentono di ridurre la massa mobile della molla stes-sa e il peso dello scodellino (che ha un diametro minore). Posso-no presentare degli interessanti vantaggi anche in termini di comportamento vibratorio, con

    nei motori Di alte

    prestazioni, le molle

    valvole Doppie (a Destra)

    vengono usate sempre meno.

    i tecnici preferiscono

    le molle singole

    con filo a sezione a uovo.

    la frequenza propria di vibrazio-ne che cambia al variare della alzata (cio, mano a mano che la molla viene compressa).Come avr certamente con-

    statato, mentre una volta le molle delle valvole erano quasi sempre doppie, da diverso tem-po a questa parte nella maggior parte dei casi sono singole (cio, una per ogni valvola). Laffidabi-lit, gi ottima da vari decenni, migliorata ulteriormente e que-sto non solo grazie a pi accura-ti trattamenti (come uno shot peening specifico, effettuato in pi fasi), ma anche grazie ai miglioramenti qualitativi da parte dei produttori degli acciai, che ora hanno una composizio-ne pi accuratamente control-lata e, specialmente, accusano una presenza di impurit netta-mente minore.

  • R6 METZELER CUP Caloroso rma la prima vittoria

    1 Kevin Caloroso (94) trionfatore a Misano e protagonista di un weekend da incorniciare.

    2 Podio di Gara A R6 con (da sx) Agnelli, Caloroso e Biliotti.

    3 Andrea Bolognesi (31), 19 anni, per la prima volta vincitore in Gara B.

    1

    2

    Dopo due gare, Misano 1 e Monza, in cui aveva mostrato grandi tempi e tanta voglia di imporsi, Kevin Caloroso al terzo tentativo ce lha fatta! Il pilotino di Aprilia, nella seconda prova stagionale a Misano, trionfa per la prima volta in carriera in Gara A di R6 Metzeler Cup al termine di una prova iniziata in prima fi la grazie alla pole del sabato e conclusa per distacco sugli avversari con un vantaggio di quasi 7. Ma vincere non stato affatto semplice, perch tanti sono stati i contendenti, soprattutto nelle prime fasi di gara. Due nomi su tutti: Agnelli e Biliotti, gli stessi che a Monza avevano lottato insieme al diciassettenne laziale per il primo posto. Il rovente sole romagnolo ha reso lasfalto molto insidioso e i numerosi spettatori presenti hanno potuto assistere ad una gara ricca di colpi di scena, incluse diverse cadute e alcuni contatti ravvicinati come quello che al terzo passaggio ha messo fuori gioco Daniele Tocca, sbalzato di sella dopo un high-side, e Danilo Paoloni che lo seguiva e non ha potuto evitare la sua moto, o quello tra i duellanti Mercandelli e Magnanelli al 5. La prova si decide a met percorso, quando Caloroso passa Agnelli e si porta in prima posizione guadagnando nei giri successivi un margine tale da non essere pi raggiunto. Scintille tra Agnelli e Biliotti per chiudere al secondo posto, ottenuto alla fi ne da Agnelli dopo una dura lotta. Quarta piazza per Andrea Paoloni e quinta per Francesco Carta.Nome nuovo sul primo gradino del podio anche per Gara B della R6 Metzeler Cup. Andrea Bolognesi ha infatti scritto per la prima volta il proprio nome sullalbo doro della competizione vincendo una gara fatta di concretezza, giri veloci e alta concentrazione. Da segnalare la grande prestazione della marchigiana Romana Fede, unica ragazza in gara nel monomarca di Iwata, che ha conquistato una fantastica terza piazza, recuperando ben cinque posizioni negli ultimi quattro giri e tagliando il traguardo alle spalle di Daina, secondo.

    Pos. Pilota Dealer Distacco

    1 Caloroso K.2 Agnelli A. 6.6643 Leuthe Biliotti L. 7.3174 Paoloni A. 7.7295 Carta F. 9.6116 Eccheli D. 11.4827 Poma G. 11.6028 Nori D. 11.7929 Garofoli L. 19.87910 Mottola F. 22.27111 Favi L. Gadani Moto 23.32112 Brignoli M. Miacci 23.74213 Romano G. Rima 29.73614 Iurino L. Faieta Motor C. 30.43415 Vlasov S. 31.939

    Classi ca Gara A

    Classi ca Gara B

    Pos. Pilota Dealer Distacco

    1 Bolognesi A. Errezeta Motor2 Daina A. Leoni Guido 1.8253 Fede R. 8.5244 Gazzolo A. 8.7015 Tomasini F. 9.328

    Pos. Pilota pt.

    1 Caloroso Kevin 1002 Garofoli Lorenzo 343 Iurino Lorenzo 27

    Cup Under 18

    Pos. Pilota pt.

    1 Leuthe Biliotti Leonardo 682 Poma Gabriele 403 Nori Dario 37

    Cup Under 25

    Pos. Pilota pt.

    1 Carta Francesco 502 Veghini 2

    Cup Over 35

    Classi ca di campionato Cup

    Pos. Pilota pt.

    1 Agnelli Andrea 2512 Caloroso Kevin 1833 Paoloni Andrea 1794 Leuthe Biliotti Leonardo 1715 Poma Gabriele 1415 Carta Francesco 1247 Eccheli Davide 1057 DAndrea Manuel 959 Favi Lorenzo 9110 Nori Dario 8911 Romano Gennaro 8911 Garofoli Lorenzo 8811 Mottola Fabio 8714 Vlasov Sergey 8415 Cloroformio Michele 83

    Misano Adriatico, 26 giugno 2011Cronaca, risultati, foto e video su www.yamaha-racing.it

    Next race: Mugello, 24 luglio 2011

    3

    R1 AKRAPOVIC CUP SANCA CONCEDE IL BIS

    4 Brunelli e Sanca, oltre al nome Daniel, condividono anche la tabella rossa di leader di campionato, entrambi a 64 punti. 5 Tradizionale foto di gruppo poco prima del tramonto sul rettilineo di Misano per i protagonisti dellR Series Cup 2011. 6 Brunelli D. (112), Sanca (34), Benato (82), Laudati (3), Manici (19), Brunelli M. (7) e Tocca D. (80): bagarre a 7 per la vittoria nella R1.

    Vittoria al fotofi nish per Daniel Sanca che bissa la vittoria ottenuta sul circuito romagnolo al primo round del 2011 e riagguanta cosi la prima piazza in classifi ca generale, dopo il mezzo passo falso di Monza. Il bresciano, alfi ere della Concessionaria Perego Gino, partito dalla pole grazie al tempo di 141.724 del sabato, stato protagonista di un autentico duello con Daniel Brunelli, mattatore a Monza e battistrada a Misano praticamente per 11 delle 12 tornate in programma. Sanca ha sa-puto aspettare, studiando lavversario per quasi tutta la gara e trovando lo spunto vincente allultima curva prima del traguardo, aiutato da una sbavatura in staccata di Brunelli. Il pilota veronese, che mantiene comunque la leadership di campionato a pari punti con Sanca, parte subito forte e gi alla prima curva davanti a tutti. Dietro di lui si alternato Sanca, Manici e Benato, questultimo in grande spolvero e autore del giro veloce di giornata. A met gara sono ben sette i piloti in lotta per il podio, racchiusi in soli 2, a conferma del grande equilibrio che contraddistingue la classe dedicata alle supersportive mille della casa di Iwata. La gara si decide cos solo per pochi centimetri sul traguardo, quando Sanca trova il guizzo giusto battendo il rivale di soli 14 millesimi, molto pochi ma suffi cienti per portarsi a casa il secondo trionfo di stagione. La lotta per la terza piazza va a Manici, che ritorna fi nalmente tra i protagonisti dopo il bel campionato 2010.

    4

    5

    Pos. Pilota pt.

    1 Sanca Daniel 642 Brunelli Daniel 642 Laudati Ugo 504 Manici Andrea 395 Tocca Diego 386 Campadelli Nicola 347 Benato Alvise 337 Brunelli Massimiliano 209 Bottari Massimo 1910 Marchesi William 1911 Papi Claudio 1612 Marchi Alberto 1512 Iudica Roberto 1514 Zamboni Fabio 1214 Federici Simone 816 Taddei Fabio 216 Chiancianesi Marco 2

    Classi ca di campionato Cup

    Pos. Pilota Dealer Distacco

    1 Sanca D. Perego2 Brunelli D. Leoni Guido 0.0143 Manici A. Eros Motor 0.9814 Benato A. 1.1375 Laudati U. Celestini 1.7556 Brunelli M. Leoni Guido 7.3337 Tocca D. Celestini 9.0438 Marchi A. Leoni Guido 30.2559 Bottari M. 36.40210 Iudica R. 52.139

    Classi ca Gara

    Pos. Pilota pt.

    1 Laudati Ugo 112 Bottari Massimo 73 Iudica Roberto 6

    Cup Over 35

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    QUINTA vittoria consecutiva per Tadeusz Blazusiak (a si-nistra) nellErzbergrodeo Hare Scramble, gara di enduro estremo (solo in 9 al traguardo!) che si corre sulle monta-gne nel cuore della Stiria, in Austria. Il ventottenne polacco, pilota ufficiale KTM, in sella alla 250 EXC 2 tempi ha impie-gato due ore, 12 minuti e tre secondi (La corsa diventa ogni anno pi difficile e stavolta ci si messo anche il maltempo ha detto) precedendo al traguardo il pluri-campione di trial Dougie Lampkin e il ventenne inglese Johnny Walker, alla sua prima esperienza allErzbergrodeo. Oltre 1500 i piloti partecipanti, tra i quali Cyril Despres, pluri vincitore del Rally Dakar, quattordicesimo. Evento nellevento, il prologo, che serve a selezionare i migliori 500 piloti che poi avranno accesso al Hare Scramble, ha visto questanno la partecipa-zione di un rookie deccezione: il 10 volte iridato di cross, Stefan Everts (terzo tempo assoluto), e lex pilota di MotoGP Jrgen van der Goorbergh, che ha chiuso ottantunesimo il prologo in sella alla sua 300 EXC.

    La Francia ha deciso di non partecipare aLLa prossima sei Giorni enduro. i motivi deLLa rinuncia a diFendere iL titoLo mondiaLe, vinto neLLe uLtime tre edizioni, sono diversi. La sei Giorni questanno si correr ad aGosto, con ancora due Gp da disputare: antoine meo e rodriG thain non voGLiono rischiare di compromettere La corsa aL titoLo; Johnny aubert inFortunato e sebastien GuiLLaume non aL meGLio deLLa Forma. a questo punto La Federazione Francese ha deciso di risparmiare iL budGet di circa 120.000 euro, che servir probabiLmente a supportare Lattivit GiovaniLe.

    Francia, niente 6 Giorni

    PaddockA cura di Lucia Voltan

    speedwAy. glI UNder 21 promossI IN fINAle A Gniezno, in Polonia, grande battaglia nella semifinale mondiale di Speedway under 21, per conquistare i primi sette posti e passare cos ai gran premi. A sorpresa stato il lettone Loktaev a salire sul gradino pi alto del podio precedendo di un punto il padrone di casa Pawlic Pawlicki e lo svedese Gustafsson. Hanno raggiunto la finale anche: Piotr Pawlicki, Janoswki, Kovacic e Fajfer.

    doppIeTTA UcrAINA Nel cross emx 85Leuropeo cross dei piccoli, la EMX85, ha fatto tappa in Ucraina, con protagonisti i piloti dellest. A vincere entrambe le gare stato lucraino Rostyslav Voytsyckyy.

    KylmAKorpI Nel loNg e grAss TrAcKClassificandosi in seconda posizione nella manche di finale del secondo gran premio di long e Grass track disputato a Forus Travbane, in Norvegia, ma totalizzando pi punti di tutti, 29 su 30, il campione del mondo in carica Joonas Kylmakorpi ha guadagnato la testa della classifica con due punti di vantaggio sul tedesco Katt e tre su Speiser. La gara stata vinta dallolandese Pijper, che ha preceduto, oltre al campione del mondo Kylmakorpi, Tebbe, Speiser, Hall e Katt.

    TroppA pIoggIA, sAlTA leUropeo TrIAl IN poloNIALa tappa delleuropeo Trial in programma a Myslenice, in Polonia, il 3 settembre, stata annullata: troppa pioggia, in primavera, ha provocato inondazioni e quindi gravi danni. Leuropeo si concluder quindi in anticipo, con la tappa del 27 e 28 agosto, in Repubblica Ceca.

    IN B

    RE

    VE

    blazusiak batte cinque ancora una vittoria nellerzbergrodeo

    760.000 spettatori in pi per iL Gp oLanda in tv continuano a crescere GLi ascoLti deL motomondiaLe in tv. La diretta deL Gp oLanda stata vista da 3.339.000 teLespettatori (26,96%): sono 760.000 in pi rispetto aL 2010. La moto2 ha ottenuto 2.166.000 (15,11% ), La 125, 1.041.000 (14.69%). LapproFondimento di Fuori Giri ha totaLizzato 1.354.000 teLespettatori (15.66%).

    EuRoPEo quAdmontalbinisul podio NIcolA Montalbini sul podio nel quinto round dellEuropeo Quad, in Polonia, grazie al secondo posto ottenuto nella frazione 2, vinta dal belga Davy De Cuyper. In gara 1, litaliano si piazzato quarto, mentre ad aggiudicarsi la prova stato Romain Couprie. Il francese in testa al campionato.

    sALItA PoGGIo-VALLEFREddAbonetti meglio di tutti 112 pIloTI hanno preso parte alla Poggio-Vallefredda, in provincia di Frosinone, seconda prova del campionato italiano velocit in salita. La vittoria assoluta andata a Stefano Bonetti con il tempo di 11915. Vittorie di classe per Marco Queirolo nella 125 Open, Roberto Erba nella 250 Open, Stefano Nari nella 600 Stock, Stefano Manici (settantesima vittoria in carriera!) nella Naked, Stefano Bonetti nella 600 Open, Giuliano Covezzi nella Supermotard, dellequipaggio Ozimo-Zanarini nella categoria Sidecar. Nella classe scooter, non valida per il campionato italiano e con solamente due piloti al via, si imposto Michele Urbano.

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    Paddock

    Motosprint su ipadcon una nuovaversione appDA QUALCHE mese Motosprint anche su iPad e a partire da questo numero c una nuova versione dellApp. Oltre alla possibilit di sottoscrivere un abbonamento (1 anno 59,99 euro; 6 mesi, 29,99; 3 mesi 15,99; copia singola 1,59) ci sono nuove funzioni: Download in background, anche uscendo dallapplicazione, ulteriori funzioni di navigazione con la barra degli strumenti superiore, migliore gestione degli inserti (si aprono in una finestra separata), il giornale si apre automaticamente mentre sta ancora scaricando quando disponibile la prima pagina e lindice.

    national usadungey, buona la quinta A THUNDER Vallley, Ryan Dungey si imposto nella quinta prova della classe 450 del National americano di cross, centrando un secondo ed un primo posto. Il campione in carica ha preceduto Ryan Villopoto (primo e secondo) e Chad Reed, due volte terzo e sempre leader della classifica provvisoria. Nella 250 doppietta di Blake Baggett.

    9 e 10 luglio Mondiale trial in pieMonte SI SVOLGER in Piemonte, a Montecrestese (VB), la tappa italiana del Mondiale Trial, il 9 e 10 luglio. Partenza e paddock in localit Pontetto, allinterno del campo sportivo. Il tracciato sar articolato con prove nel fiume Isorno, altre nel Comune di Masera, localit Cresta. Al sabato, Europeo, sullo stesso percorso. Altre informazioni: www.motoclubdomo70.it

    tommy hill raddoppia in inghilterradoppia vittoria di tommy hill (yamaha) nella quinta prova del campionato inglese superbike, gara che si disputata a knockhill. in gara 1, linglese ha preceduto john hopkins, che poi nella seconda frazione incorso in una caduta. shane byrne (honda) secondo in gara 2.

    mancini campioneIL DOppIO appuntamento con il campionato Italiano Motorally di Demonte non ha solo segnato il giro di boa del Tricolore, ma ha anche assegnato i titoli italiani Raid TT. Alle prime tre tappe corse in Sardegna, assieme al Mondiale Cross Country, si infatti aggiunta la quarta, scaturita dalla somma delle due giornate di Demonte. Anche in Piemonte il mattatore stato Andrea Mancini, (sopra) che ha concluso il campionato con quattro centri, a punteggio pieno. Titolo assoluto quindi per il perugino dellHusqvarna, il quarto consecutivo, oltre naturalmente a quello della classe 450. Secondo posto assoluto in campionato per Paolo Ceci, pur se staccato da Mancini di ben 31 lunghezze. A seguire Matteo Graziani, davanti a Niccol Pietribiasi e Manuel Lucchese. I vincitori dei titoli di classe sono: Fabio Benetti (RT1), Andrea Mancini (RT2), Niccol Pietribiasi (RT3), Romano Caviglia (RT4), Erika Burioli (Femminile), Roberto Barbieri (RTQ).

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    Paddock

    1 Dal tredicesimo posto dellanno scorso al dominio di questanno nel campionato italiano: a cosa si deve un miglioramento cos netto? Innanzitutto allesperienza, lanno scorso non andavo poi cos piano, ma sono caduto veramente troppe volte. Anche questanno cominciato cos: prima gara, a Misano, non conclusa perch sono finito a terra. Poi per le cose sono nettamente migliorate e ho cominciato a vincere. Ovviamente il fatto di essere diventato da questanno pilota del Team Italia mi ha procurato enormi vantaggi.

    2 Vantaggi economici?Non solo, anche se correre pensando solo a dare il gas, senza doversi preoccupare se ci saranno o meno i soldi per la prossima gara un vantaggio psicologico non di poco conto. In aggiunta a questo, abbiamo un preparatore fisico e persino uno psicologo. Sembra un fatto marginale, ma non cos: mi ha insegnato a concentrarmi, a focalizzare il risultato.

    3 In un periodo cos deludente per i giovani italiani al Mondiale 125, consolante vedere i tuoi risultati. E non solo in Italia, anche in Spagna: due quarti e un terzo posto al CEV. Purtroppo posso solo confermare che il livello in Spagna molto pi alto. I migliori girano a un soffio dai tempi del Mondiale.

    4 A proposito di tempi, nemmeno i tuoi sono cos male. Nel doppio appuntamento del CIV a Misano hai girato come Zarco e Salom nel Mondiale 2010, due che questanno puntano al titolo. Cose cos legittimano qualche ambizione... Io sono un ragazzo concreto. Penso a fare bene questanno. S, lo ammetto, al titolo ci penso, eccome. Poi vedremo. Certo che mi piacerebbe fare il Mondiale, ma la 125 non ci sar pi e io una Moto3 non lho mai nemmeno toccata. Dunque, un passo per volta...

    romano fenatiidentikit

    nato a ascoli piceno

    et 15 anni

    nel 2010 undicesimo al civ 125

    questannociv (3 vittorie) cev (1 podio)

    buschi in anticipoQUALCHE errore alla prima tornata per Matteo Grattarola, che

    ha concluso la quarta prova del trial indor, nel principato di Andorra, con un terzo posto. Ad aggiudicarsi la tappa - per la

    maggior parte ambientata nel bosco, con rocce molto alte, la pi dura tra quelle finora disputate questanno - stato lo spagnolo

    Francesc Moret (che aveva meno da perdere, e dunque ha rischiato di pi). Solo quarto Jack Challoner, che resta leader del

    campionato. Linglese ha 73 punti, 13 in pi dello spagnolo Alfredo Gomez, con Grattarola terzo a quota 58. Primo posto in gara e in campionato per linglese Jack Sheppart nella Junior,

    con Giacomo Saleri terzo (e secondo in campionato).Andrea Buschi festeggia: con la vittoria in gara, diventa gi

    campione nella Over 40.

    bis nella salita americanapikes peak alla ducati SECONDA vittoria consecutiva per la Ducati nella Pikes Peak International Hill Climb, impegnativa gara in salita che si disputa in Colorado. In sella alla Multistrada 1200, Carlin Dunne (sopra) ha stabilito anche un nuovo record assoluto, 111132. Un successo costruito cos: Al via sono subito scattato in testa e ho mantenuto la posizione senza mai perdere la concentrazione o preoccuparmi di guardare indietro. Per Alexander Smith, altro pilota Ducati e veterano della Pikes Peak, terzo posto nella 125.

    IL mio paese,Sant Fuitos de Bages,mi ha dedicato una statua. Come si pu non esserne orgogliosi?

    Carlos Checa

    organizza la fmicorso di trial per ragazzeUN CORSO di avviamentoal trial, riservato alle ragazze dai 7 anni in su, stato organizzato dalla FMI. Si terr dal 31 luglio al 7 agosto, presso il campo permanente di Santo Stefano dAveto (GE) con istruttori federali. Informazioni (ci sono varie combinazionidi prezzi) 339-6099082.

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    cont

    rom

    ano

    quel piacere sottile di spiare di nascosto Guardare senza essere visti rende lo spettacolo pi eccitante. che sia una gara di paese o... altro

    UNA VOLTA non cerano le vie di fuga e nemmeno gli air fence. Al massimo venivano messe delle balle di paglia a protezione degli ostacoli pi pericolosi; la sicurezza dei piloti era un concetto totalmente sconosciuto. Le moto passavano allegramente e di parecchio i 200 orari e una balla di paglia, magari bagnata dalla pioggia, dura come un muro di mattoni. I funerali erano riunioni molto comuni, raccontano i vecchi pilotiLa prima gara in moto vista nella mia vita si disputava in

    un tracciato cittadino, pericoloso come solo un circuito tra case, alberi e marciapiede pu esserlo, rigorosamente fasciato di balle di paglia. Io e gli altri bambini del paese avevamo una sorta di codice donore: pi stavi vicino ai piloti che sfrecciavano sullasfalto, pi eri uno sborone. Insomma, se la volete pi colta ve la metto gi cos: si trattava di un rito di iniziazione, nel corso del quale i giovani maschi della trib si sottoponevano a rituali pericolosi per affermare la propria virilit.Quel giorno eravamo in tre o quattro, un quintale o gi

    di l tutti assieme. I tipici bambini ossuti e spigolosi degli anni Sessanta, scarsamente tecnologici ma determinati a restare allinterno della loro tana scavata in una muraglia di balle di paglia fino alla fine della gara. I controllori, ovvero i carabinieri preposti a scacciare i bambini molesti, ci avevano persi docchio e noi eravamo felicemente intanati in un cunicolo scavato nella pagliaBraaaa buuuum... scrak. Difficile rendere il cozzo di

    un sidecar motorizzato BMW che si schianta nelle balle di paglia a pochissima distanza dalla tua testolina, ma il botto fu terrificante. Arrivarono infermieri, carabinieri e curiosi a soccorrere i tedeschi. Noi restammo orgogliosamente dentro la paglia, intanati e muti, per non farci scoprire. Il sidecar aveva sulla carena un disegno che mi piaceva e lo rimirai per anni nella mia cameretta. Oggi come allora, se trovo un pezzo di una moto da corsa, me lo porto a casa volentieri. E poi quel side era guidato da un campione del mondo, mica storie.Tanti anni dopo sono ad Assen. Sta per iniziare la gara.

    Non ne posso pi di tutte le storie del paddock, della crisi di Rossi e della Rossa, dei VIP presenti e delle ipotetiche nuove moto che dovrebbero ripopolare la griglia. Non me ne frega una cippa delle gomme che non si scaldano, delle commissioni che giudicano la percentuale di cattiveria in un sorpasso, dellaudience e del prime time. So solo che se dovessi appassionarmi di uno sport seguendo questi temi, piuttosto mi dedicherei alla pesca.Fuggo dalla scrivania e dallo schermo, cammino lungo

    una passerella che collega la palazzina della direzione gara e la sala stampa con un bel ristorante. Ascolto il brusio della gente che sale: mancano pochi minuti al via. Sento i fischi di approvazione per larrivo delle ragazze che reggono i cartelli indicanti le file. Stacco di un metro da terra, non c trucco non c inganno: la cavallona del Nord quando decide di far vedere un fisico da applauso ci riesce e io applaudo volentieri. Penso a loro, alle cavallone, e vedo entrare in pista i primi fantini che di li a poco correranno la gara. Mi spiace distogliere lo sguardo da quelle splendide gambe per osservare quelle pi corte e stortignaccole dei piloti. Vedo i caschi colorati nel tentativo di ricreare unaraldica medievale e cavalleresca. Capisco che veniamo dai tornei di secoli fa, capisco un mucchio di cose splendide delle quali non parla quasi nessuno. E cerco una muraglia di balle di paglia dentro la quale scavare la mia tana.

    Parata di ragazze chiusa da una cavallona del nord Prima della Partenza della motogP al gran Premio di assen. decisamente un gran bello sPettacolo, da tutte le angolazioni.

    di M

    arco

    Mas

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    pol

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    quanta nostalgia per i vigili di una voltaquelli che comprendevano e (un po...) tolleravano, anzich applicare troppo rigidamente il codice

    GIROVAGANDO fra i banchi del mercatino di vecchie cose a Brisighella (RA), mi sono soffermato davanti a una bella distesa di libri di seconda mano. Non ci ho messo molto ad individuarne uno di mio gradimento: La Polizia Municipale di Faenza, scritto nel 2009 da Salvatore Banzola e pubblicato dal benemerito (per le edizioni di storia locale) Stefano Casanova di Faenza.Cos mi sono imbattuto in tanti episodi e personaggi che

    ho avuto modo di conoscere e mi venuta voglia di raccontarvi qualcosa dei miei passati rapporti coi vigili urbani della citt in cui sono nato e cresciuto. Rapporti a volte piacevoli da ricordare, altre volte un po tumultuosi, in un periodo in cui a differenza di quanto accade oggi molte regole erano applicate con la bilancia del buon senso, anzich con quella inderogabile di un codice inflessibile seppur spesso mal scritto, troppo interpretato e a volte inadatto ad inquadrare situazioni specifiche.I miei primi ricordi risalgono molto indietro nel tempo:

    alle epifanie degli Anni 50, quando al centro del crocevia

    della doppia piazza principale di Faenza un vigile in divisa si ergeva per loccasione su unalta predella circolare col solo compito di sorridere e ringraziare i cittadini che in auto, moto, bicicletta, a piedi o anche col carro ippotrainato colmavano lo spazio attorno alla predella coi doni della tradizionale Befana del Vigile.Questa idilliaca visione delle locali forze dellordine

    cambi quando cominciai a circolare in citt col ciclomotore. Gi allora i vigili di Faenza disponevano anche di motociclette; in quel periodo era in voga il Guzzi Galletto 192 con avviamento elettrico a dinamotore. I ciclomotori supertruccati erano la regola, e il Galletto

    non era certo in grado di inseguirli, ma non ce nera nemmeno bisogno: noi trasgressori abituali eravamo tutti schedati: ogni vigile aveva il suo schedario personale nel disco rigido della mente, o magari su un foglietto di carta in una tasca della divisa; conoscevano meglio di un banco prova le caratteristiche tecniche dei nostri motorini dopo lelaborazione, ma tolleravano, sapendo che non avevamo mai soldi, per cui di sovente, per non applicare nei casi pi pesanti la multa esosa, ci cambiavano larticolo in modo da punirci con una sanzione inferiore. E noi ingrati furbacchioni capita lantifona quando ci fermavano in flagrante reato di velocit o rumore eccessivi, dicevamo subito di aver lasciato a casa la patente (multa leggera) per fornire loro larticolo giusto da contestarci anzich quello troppo caro. Ovviamente cera anche chi non beccava, per cui, dopo aver visto che non cera scampo per la multa salata, ti ricordavi che la patente lavevi con te... E la fama del vigile inflessibile girava fra i motorini, con commenti da non riportare.Una volta fui fermato da una pattuglia mentre provavo

    su un lunghissimo rettilineo fuori citt la mia Ducati 250 da corsa, a scarico libero, in configurazione da gara. Targa? Fanali? Libretto? Niente di niente. I vigili di Faenza erano stupefatti per un simile affronto al Codice. Io cominciai a temere il sequestro della moto, ma loro compresero il dramma umano, sportivo ed... economico che mi stava sconvolgendo. Prima e ultima volta mi dissero. E cos fu. Per non lasciarmi del tutto impunito mi fecero la multa perch non avevo lo stop...Meglio allora o adesso? Allora e adesso. I tempi sono

    molto cambiati e penso che fare il vigile urbano sia oggi molto, molto difficile. Forse, pi che scontrarci dal giudice di pace, dovremmo darci una mano.

    Un vigile Urbano faentino in azione sUlla gUzzi v35 dUrante Una gimkana segUito con attenzione da Un collega. limmagine tratta dal volUme la polizia mUnicipale a faenza di salvatore banzola.

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  • motosprint

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    Dove si pu uDire il rumore Del silenziolisola di Hokkaido, la pi a nord dellarcipelago, un vero paradiso. meta eletta dei motociclisti

    QUANDO arriva lestate nelle isole del Giappone tantissimi motociclisti salgono in sella alle loro moto e si dirigono a nord. Al nord si trova Hokkaido, la quarta isola dellarcipelago

    per dimensioni e posto sacro per tutti i motociclisti giapponesi. Da noi giugno e luglio sono i mesi della stagione delle piogge, i mesi di quella sgradevole sensazione di caldo umido che, per, Hokkaido non conosce. Grazie alla sua alta latitudine, Hokkaido ha unaria

    frizzante e giornate molto lunghe e proprio per questa ragione molti motociclisti si dirigono l coi loro sacchi a pelo e le loro tende piegate sul sedile posteriore.Il clima, tuttavia, non la sola ragione che la fa

    scegliere come meta. La superficie di Hokkaido cos estesa, 78.000 km2 (quasi la stessa dellIrlanda) che l esiste ancora natura incontaminata. Qualche centinaio di anni fa quella era la frontiera nord

    che Tokugawa Shogunate ha esplorato e colonizzato. Una

    pacifica e quieta isola abitata da una popolazione chiamata Ainu che venne occupata dallo shogunate e poi incorporata nel territorio giapponese. Lasciando da parte le argomentazioni storiche, lo scenario delle cittadine di Hokkaido appare pi o meno artificiale proprio per i suoi trascorsi pionieristici. In un certo senso il loro aspetto simile a quello dei piccoli centri urbani degli Stati Uniti.Le strade sono dritte e non vi sono semafori se si esce

    dalla citt. Si pu aprire il gas e dirigersi lontano, verso lorizzonte. Le stradine laterali sono molto tortuose con curve a destra e a sinistra; c di che sbizzarrirsi, strada dritta o tortuosa, asfaltata o bianca. Comunque sia, sarete sempre circondati da una natura fantastica. Non c dubbio, questo per i motociclisti un paradiso. Potete procedere per strade bianche affiancati da cervi

    selvatici e se avete fortuna, mentre percorrete la costa, potete anche vedere un branco di leoni di mare su lastre di ghiaccio che si spostano lentamente. Quando spegnete il motore in cima alla montagna la sola cosa che sentirete il rumore... del silenzio.Nel caso in cui vi siano elicotteri della polizia che

    controllano la velocit dallalto, dovete fare molta attenzione al contachilometri quando entrate in citt. E quando guidate sullo sterrato nelle strade di

    montagna dovete procedere con cautela, stare molto attenti che non ci siano orsi selvaggi nei dintorni. Ogni anno si ha notizia di diverse vittime, e non uno scherzo! molto frequente, infatti, che a Hokkaido si vendano segnali di pericolo per la presenza di orsi selvatici. Una o due settimane non sono sufficienti per godersi

    tutto ci che Hokkaido offre, dopo la prima visita, c da star certi che rimarrete cos affascinati dai luoghi da decidere che un giorno ci ritornerete. In generale i giapponesi sono persone molto serie e diligenti, per tutti Hokkaido simbolo di libert e di fuga dalla vita di tutti i giorni.La bella stagione per i motociclisti per finisce molto

    presto a causa delle alte latitudini. Alla fine di agosto comincia gi a diventare freddo, specialmente la mattina e la sera. In alcune zone le prime nevicate compaiono gi allinizio di ottobre. Quando i motociclisti ripartono verso sud per ritornare

    alla loro quotidianit inizia il lungo inverno con la neve che imbianca ampie zone, allora Hokkaido si trasforma nel posto sacro per snowbordisti e sciatori.

    LisoLa pi a nord deLLe pi grandi che formano LarcipeLago giapponese offre scenari unici in ogni stagione. scarsamente popoLata, La natura riesce a dare ancora iL megLio di s.

    di A

    kira

    Nis

    him

    ura

  • motosprint

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    di Enrico Borghi - foto MilagroMotoGP Italia

    dovizioso e lorenzo dann

    o sfogo alla loro gioia su

    l podio

    del mugello. un bel bagno

    di champagne dopo la fat

    ica

    della gara, una delle pi t

    irate della stagione: sul

    traguardo il loro distacc

    o stato inferiore a un se

    condo. Vai

    motosprint

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    Aggressivo come non mai, Dovizioso si inserisce tra Lorenzo e Stoner. E sente di poter dire la sua anche

    nella corsa al titolo. Simoncelli quinto, Rossi sesto

    Dovi vai

  • il commentoMotoGP Italia

    motosprint

    39

    jorge lorenzo (1)ha recuperato parte dei punti perduti in olanda (e prima ancora a silverstone) tornando alla vittoria al mugello. un successo costruito con una rincorsa a stoner che ha diviso con andrea dovizioso (4), capace di mettersi alle spalle laustraliano e finire la garaal secondo posto.

    SCARPERIA - un peccato guardare gli spagnoli che fanno i comodi loro anche in casa nostra, permettendo-si addirittura il lusso di centrare una tri-pletta (Lorenzo-Marquez-Terol). malin-conico pensare che un tempo su queste colline contavamo le vittorie mentre adesso cerchiamo gli elementi per dare un senso alle sconfitte. Ed sconfortante considerare che Valentino Rossi e la Du-cati hanno deluso le aspettative anche nella gara pi attesa. Per non tutto da dimenticare, il GP

    Italia 2011, che tiene fede alla sua fama di gara in cui la passione della gente invade la pista e spinge i piloti italiani a superare se stessi. Pur usando parole diverse, questo il concetto che ha espresso An-drea Dovizioso, il migliore degli azzurri nella gara di casa e anche nella classifica di campionato, che lo vede terzo, alle spalle di Stoner e Lorenzo.La sua considerazione rende bene

    lidea: Questa sempre stata la gara di Valentino, la gente era tutta per lui. Se lo meritato, naturalmente, solo che a me non era mai successo di correre qui come solo pilota italiano in lizza il podio o la vittoria. Questa volta la gente faceva il tifo per me, mi sosteneva, mi ha letteralmen-te spinto sul podio. E quando ci sono arri-vato, mi sono emozionato. Mi vergogno un po a dirlo, ma mi veniva da piangere per la gioia. Andrea Dovizioso ha tutte le ragioni,

    per essere orgoglioso di se stesso. Non ha corso solo un grande GP Italia. Ha corso una grande gara in assoluto. Ha lavorato bene nelle prove, ha gestito le gomme in vista della parte finale della gara senza per mai perdere il contatto con la testa della corsa, alla fine si gua-dagnato la seconda posizione con un sorpasso bello e aggressivo ai danni di Stoner. E sul traguardo, a ben vedere, Lorenzo lo ha preceduto solo di un secon-do. Non da gettare alle ortiche neppure il

    GP di Marco Simoncelli. Ha fatto storcere il naso, il suo quinto posto, e non stato bello vederlo subire lattacco di Ben Spies nellultima curva dellultimo giro. Insom-ma, senza girarci intorno, ci si aspettava una gara un po pi aggressiva. Ma pur se la sua stata una corsa sofferta, Marco ha almeno avuto il merito di finirla. Il che, forse, spezza una maledizione. Non ha commesso errori gravi, ma solo alcuni - piccoli - sbagli, soprattutto in frenata, che

    Andrea Dovizioso

    La gente ha fattoil tifo per me. Mi ha letteralmentespinto sul podio. E quando ci sono arrivato, mi venuto da piangere...

    ]

  • motosprint

    40

    il commentoMotoGP Italia

    lo hanno relegato in quinta posizione. Ma possiamo forse voltargli le spalle per questo? Se cade e peggio ancora se coin-volge altri, lo si fucila; se fa quinto, lo si pu condannare? Ci vuole una giusta via di mezzo... Simoncelli ha pagato il cambiamento

    delle condizioni della pista, conseguenza dellaumento della temperatura: Non ero a posto con la moto, non riuscivo a curvare stretto: avevo bisogno di tanta

    marco simoncelli (58) non ha brillato

    come in prova, e nel finale

    ha perso la corsa al quarto posto con ben spies (11)

    ma... il peggio alle spalle!

    valentino rossi si aspettava di pi

    dal gp italia, invece ha faticato

    a liberarsi di hector barbera:

    la strada che porta alla

    vittoria in salita.

    pista per poter girare. E anche la tensio-ne si fatta sentire: S, nel primo giro mi sono fatto un po condizionare da quello che era successo ad Assen. Poi Marco ha scoperto che gli manca

    ancora lesperienza per gestire gare diffi-cili e tirate come si rivelata questa edi-zione del GP Italia. Ma se non si arriva in fondo, non si impara a guidare a certi rit-mi. Mettiamola cos: una importante lezione in pi, nellambito di un bagaglio

    di esperienza ancora tutto da formare. Il calore del tifo (davvero rovente) pur-

    troppo non bastato a rendere la Ducati una moto migliore del solito e Valentino un po pi efficace. I miracoli non li fa nessuno, soprattutto in questo periodo in cui il livello della competizione si alza ogni anno. Si migliora con limpegno e con i progetti giusti. Oggi, nel clan azzur-ro, il primo non manca. Per il secondo, bisogna avere pazienza.

    motosprint

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    Il campionato aperto. Sono regolare, punto sulla costanza, e questo alla fine premiaSCARPERIA - Andrea Dovizioso raggiante, a fine gara. Finalmente si lascia andare a sentimenti quali lorgoglio e lesaltazione. stata una gara spettacolare, come tempi, ritmo, e per il modo in cui ho corso. Quando il livello cos alto, e si va forte come stiamo andando questanno, lo spettacolo cambia: magari non ci sono i sorpassi spettacolari, per ci sono le prestazioni. Oggi abbiamo corso una gara incredibile. E tu dove lhai fatta, la differenza? Nel ritmo, nella costanza. E ad un certo punto, nel sorpasso a Stoner. In staccata mi sentivo molto forte, ma nellultima parte facevo fatica a fermarmi. E in certi casi mi si chiudeva un po lanteriore. Ma tutti avevamo dei problemi, ad un certo punto tutti scivolavamo. Eravamo al limite. Sono rimasto incollato a Casey alla Biondetti, poi lho affiancato allingresso della Bucine e mi sono infilato. Lui non ha tirato la staccata, mi ha lasciato lo spazio e non c stato alcun

    problema. Era impossibile, trovare la strada per scappare?Ho fatto un paio di piccoli errori allinizio, e in una gara tirata come questa possono fare la differenza. Quando Lorenzo andato davanti non ho reagito subito, ma in ogni caso ad un certo punto Jorge si messo ad andare pi forte di me. Tra laltro stata una gara molto difficile anche fisicamente. La Yamaha non cos lenta come dice Lorenzo. Infatti non ha tutto quello svantaggio che stato detto allinizio. Anzi, ha dei vantaggi nellinserimento e poi molto veloce a centro curva, perch nella

    prima fase di erogazione molto dolce e questo un vantaggio per i piloti: puoi aprire il gas anche quando sei piegato. Ad esempio, nelle curve Materassi e Casanova la Yamaha usciva pi forte rispetto alla Honda. Stando dietro a Lorenzo ho visto che la sua moto scivolava meno della mia e di quella di Casey. Sei sembrato molto preparato a questa gara.Ho cercato di arrivare qui con una motivazione molto forte. E ho cercato di lavorare bene nelle prove e nel warm up. Anche se le mie prove non sono cos appariscenti, ho un mio metodo che molte volte funziona. Anche questa volta io e la mia squadra abbiamo fatto un grandissimo lavoro. Sei daccordo che bisognava reagire, questa volta?

    Sto reagendo da tempo, solo che uno non si pu snaturare. Ho il mio modo di correre. Ma oggi sono stato incisivo, per questo sono cos soddisfatto. Pensi che questo tuo periodo sia migliore rispetto allo scorso anno? S, e anche di molto. Questa la fase della mia carriera in cui sono pi forte. Non sono mai stato a questo livello. Adesso sono diventato veloce e costante, e consideriamo anche che lotto con avversari di grandissimo livello. Il livello del campionato pensi che si sia alzato ancora? S, stiamo migliorando tutti in modo costante. Anche perch siamo tutti giovani e abbiamo un margine di crescita. Credo che siano i piloti, che sono cresciuti: le moto sono migliorate meno, in rapporto. Lorenzo, se guidasse al ritmo dello scorso anno, oggi non avrebbe vinto. Pensi che il campionato si possa addirittura vincere? Il campionato aperto, diciamo anzi che posso giocarmi le mie carte anche per il titolo. Sono un pilota regolare, non esagero, punto sulla costanza. Ma anche questo modo di correre alla fine premia.Gi, sei una persona tranquilla in un ambiente di... agitati. Io lavoro, mi applico, cerco di migliorare. Se i media continuano a spingere Simoncelli perch un personaggio pi interessante, io non posso farci niente. Non posso farmene una colpa. Io sono un ragazzo normale, e non ho certo dei complessi per questa mia normalit.

    PoSSo giocarmelaLuomo del giorno

    ,Oggi sono

    stato incisivo. Per questo sono cos

    soddisfatto

    AndreaDovizioso

    ritratto di famiglia ai piedi del podio... pap dovizioso prende tra le braccia la piccola sara, per dividere anche con lei la gioia del secondo posto nel gp italia.

  • motosprint

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    Con Stoner sfida aperta

    Lorenzo rilanCiaTutto pu ancora succedere. Dobbiamo crederci

    il commentoMotoGP Italia

    SCARPERIA - Non ancora chiaro se la vittoria di Jorge Lorenzo sia il risultato del lento ma apprezzabile lavoro che i motoristi di Iwata hanno svolto in questi mesi (al punto da tralasciare lo sviluppo della mille). E non si pu dire con troppa baldanza se la chiave di tutto sia il ritorno alla ciclistica 2010, che ha dato allo spagnolo la confidenza in ingresso curva che aveva lo scorso anno. Ma si pu af-fermare che il campione del mondo ha rico-minciato a curvare alla sua maniera e grazie a un errore commesso dal Team HRC nella scelta della pressione dei pneumatici di Casey Stoner, ha inferto un colpo duro allaustralia-no: gli ha mangiato 9 punti in una sola gara, e adesso il divario di 19 lunghezze. E come ha

    detto anche Lorenzo, tutto pu ancora suc-cedere, quindi noi dobbiamo crederci.

    Siamo quasi a met stagione e la situazione ormai chiara: la lotta per il titolo una sfida a due, un confronto tra Stoner e Lorenzo. Dopo quattro gare in cui Stoner non ha fatto altro che picchiare, e Lorenzo non ha smesso di subire (perdendo la testa della classifica) Lorenzo al Mugello ha reagito. E lo ha fatto con una gara splendida, condotta in modo impeccabile; ha trovato le traiettorie migliori, ha fatto i sorpassi nel modo e nel momento giusto. Ha guidato in stato di grazia.

    Stoner ha dovuto subire non solo la forza del campione del mondo, ma anche il corag-gio del compagno di squadra, Dovizioso, che

    non ha avuto un attimo di esitazione nellat-taccarlo. E nel fargli perdere altri punti.

    Del resto non esistono ordini di scuderia, e nessuno li ha mai neppure chiesti. Il primo a parlarne stato proprio Stoner: Siamo una squadra, ma non nel senso del calcio. Ognuno di noi gioca la propria partita, io non ho mai chiesto aiuti e non me li aspettavo certo oggi.

    Alla fine Stoner stato terzo. Ha salvato il salvabile? S, eppure apparso tuttaltro che sereno: Sono deluso e arrabbiato, a me il podio non va bene. Io corro per vincere, non per limitare i danni.

    Stoner incappato, per dirla con le sue stesse parole, in un piccolo errore che ha provocato un problema grosso. La sua

    squadra, in accordo con lui e anche con i tecnici della Bridgestone, ha mantenuto la stessa pressione delle gomme che Casey aveva usato nel warm up. Di mattina mi ero gi accorto che la pressione era troppo alta, ma mi stato consigliato di tenerla allo stes-so livello anche per la gara. Per le condizio-ni sono cambiate, cera molto pi caldo, cos se allinizio le gomme si sono scaldate in fretta, dopo poco ho cominciato a perdere grip. Giro dopo la giro la gomma scivolava sempre pi. Non avevo pi grip a centro cur-va, nel momento in cui raddrizzavo la moto, e ad un certo punto perdevo aderenza anche sullanteriore. Ho preso dei rischi, pur di stare davanti, ma a un certo punto mi sono dovuto arrendere.

    questo il motivo per cui Stoner stato al comando fino al diciassettesimo giro, cio fino a sei tornate dalla fine, e poi ha ceduto prima a Lorenzo e poi a Dovizioso. In realt Casey crollato un paio di tornate prima,

    permettendo ai suoi inseguitori di ottenere un aggancio nel quale non speravano pi. Mi sono preoccupato molto quando Dovi-

    zioso mi ha passato, nel settimo giro ha raccontato Lorenzo perch avevo paura che Casey scappasse. Non era facile passare Andrea in frenata, quindi a met gara mi so-no un po agitato perch ho pensato di avere ormai perso ogni possibilit di vincere. Ma ad un certo punto Casey ha iniziato a perdere il suo vantaggio, e quando ho superato Andrea ho visto che la sua moto scivolava molto. A quel punto mi sono calmato: ho riorganizzato le idee e mi sono messo a spingere. l che Lorenzo ha dato il meglio: ha co-

    minciato ad inventare traiettorie perfette, eseguite mantenendosi sempre stretto quando gli altri erano costretti a stare lar-ghi. Quando ho capito che non sarei riuscito a

    batterli in frenata, ho deciso di usare la mia maggiore rapidit di inserimento in curva. Potevo uscire molto forte dalle curve, anche

    perch la mia moto era molto efficace. E cos Lorenzo ha messo in ginocchio lar-

    mata Honda. La Yamaha permetteva ai suoi piloti una notevole velocit anche nella per-correnza della curva e nella prima fase dellaccelerazione. E nelle mani di uno che guida come il maiorchino diventata unar-ma vincente. Jorge Lorenzo, complice anche la sveglia

    che ha sentito suonare nella sua testa ve-dendo vincere Spies ad Assen, sta facendo ci che aveva annunciato dopo il naufragio di Silverstone: sta cercando di mettere sotto pressione Stoner. E lunico modo per riuscir-ci stargli addosso, attaccarlo. Possibilmen-te, batterlo in modo plateale. la tattica che us Valentino Rossi nel 2008, e anche lunica strategia che si pu utilizzare con laustralia-no: questo , infatti, il suo tallone dAchille. La Yamaha sta migliorando ha detto

    Lorenzo . Abbiamo anche noi i nostri punti di forza, adesso possiamo lottare. Natural-mente, era una minaccia.

    Jorge Lorenzo

    la mia moto era molto efficace.

    la Yamaha sta migliorando;

    abbiamo anche noi i nostri

    punti di forza

  • motosprint

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    il commentoMotoGP Italia

    SCARPERIA - Fino a poco tempo fa, al Mugello, Valentino Rossi umiliava gli av-versari e faceva sognare la folla. Oggi ci si sorprende, e ci si compiace, per il fatto che rie-sca ancora a tenere i nervi saldi. Dopo prove molto sofferte, in gara stato

    sesto, dopo aver faticato a recuperare e dopo aver fatto fronte a problemi alla frizione senza i quali sarei partito meglio, quindi avrei preso un distacco inferiore ai venti secondi. Venti secondi, non i ventisei che alla fine ha subto. Diciamolo subito: andata malissimo anche

    in una gara che sulla carta doveva essere la meno difficile, quindi adesso il rischio quello che il gruppo si disunisca. E sarebbe la cata-strofe. Per ora Valentino resta calmo e concen-trato sul lavoro da fare. Speriamo resti tutto cos, perch il solo modo che lui e la Ducati hanno per uscire, un giorno, da questo panta-no. Ci sono alcune frasi di Valentino da segnala-

    re, per capire la situazione. Se davanti non succede niente, il nostro li-

    vello questo (la sesta posizione). E poi: Mi manca ancora il feeling con lanteriore, non ri-esco ad inserire la moto in modo rapido. Infi-ne: Con la mille su questa pista, nei test privati, sono stato un po pi lento rispetto ai migliori di questa gara con le 800. Segno che c da fare. Valentino e la Ducati sono anche sfortunati:

    in un momento in cui avrebbero bisogno di provare il pi possibile, c sempre qualche ostacolo. Venerd la moto ha avuto dei problemi elettrici, ed stato gettato via il primo turno; nel pomeriggio piovuto... Sabato Valentino ha girato solo di mattina, poi piovuto di nuovo. Infine, le restrizioni sui giorni di test rendono

    praticamente impossibile condurre un pro-gramma di sviluppo, perch Valentino non pu provare mai. E quando avrebbe potuto farlo, luned dopo la gara, stato costretto a rinun-ciare per risparmiare i motori. Sar gi impos-sibile usarli fino alla fine della stagione (ne ha solo tre, a disposizione) quindi non era il caso di logorarli per delle prove. Insomma, non c il tempo neppure per imparare a mettere a punto questa moto. Anche per la gara, ad un certo punto, si andati per tentativi. Nel warm up abbiamo fatto una modifica

    importante riguardo la distribuzione dei pesi:

    Rossi e Ducati

    nellocchio Del cicloneci si aspettava un bel passo avanti. invece...

    cambiando il bilanciamento abbiamo cercato pi grip in frenata, in modo da permettermi di frenare un po pi forte ed entrare meglio in curva. Ho perso un po di grip in accelerazione, ma questa soluzione ha un buon margine di miglioramento, quindi va bene. Con la parte posteriore nuova si pu andare a cercare una messa a punto diversa, ed la strada che pren-deremo. Ma manca lefficacia in frenata, e so-prattutto lentrata in curva. Sui tratti veloci e guidati, io ero molto lento. E la gara iniziata male... La frizione non ha staccato bene, al via, cos

    non sono riuscito a sfruttare il motore Ducati in partenza. Poi la frizione ha continuato a dare dei fastidi anche dopo, spesso la moto tendeva ad andare in folle. anche per quello che ho fatto un dritto. La delusione non la si pu nascondere. Venendo qui ci aspettavamo un passo avan-

    ti pi grande, ma adesso in azienda hanno molti dati sui quali ragionare per il futuro. Ab-biamo ormai capito che questa moto, per il 2012, non va bene, quindi dobbiamo fare un al-tro miglioramento. Questa moto, Valentino Rossi non riesce a

    sfruttarla. Anche perch la Desmosedici al-meno la 800 ha un limite che con lo stile di guida del pesarese sta risultando insuperabile: non rigorosa in entrata di curva. E lui ha biso-gno di una moto precisa e rapida, la sua guida si basa molto su questo.

    Appare evidente che bisogna ripensare, for-se addirittura riprogettare. Ma il concetto De-smosedici si pu discutere? Si pu costruire, attorno al motore, qualcosa che porti la De-smosedici ad avvicinarsi ad una moto dal con-cetto tradizionale? E in ogni caso: quanto mar-gine di crescita ci pu essere? Solo Filippo Preziosi e i suoi fedelissimi pos-

    sono rispondere. E se c una cosa che bisogna evitare, adesso, metterli sotto pressione in modo eccessivo e quindi ingiusto. La scelta di usare subito il materiale 2012

    almeno, la maggior parte di materiale possibile deriva dalla scelta di utilizzare la seconda parte del campionato per scoprire i limiti del progetto e individuare i cambiamenti per il 2012. Ed quello che si sta facendo. Questa gi una buona notizia. Valentino Rossi, poi, sa condurre il lavoro di sviluppo di una moto come nessun altro. E questa unaltra buona notizia. Solo che lui deve tenere i nervi saldi. Non

    vince dallottobre dello scorso anno: nella sua carriera nella classe regina non ha mai lascia-to trascorrere tutto questo tempo senza una vittoria. E in pi, adesso deve accettare lidea che per questanno sar dura rompere il digiu-no. E che bisogna pensare al domani. Il nove volte campione del mondo ha lintelli-

    genza e lesperienza per riuscirci. Ma dura, per un pilota di questo livello, accettare lidea che un campionato venga sprecato per prepa-rare quello successivo.

    se le cose fossero andate bene, il disegno

    sul casco poteva anche

    venire interpretato

    come: state in occhio. ci siamo

    anche noi. con ironia,

    rossi aveva gi scartato questa

    lettura dopo le prime prove...

  • motosprint

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    Le pagelle di Marco Masetti

    La legge delle corse

    SCARPERIA - La MotoGP diventa, gara dopo gara, sempre pi dura e spietata,

    naturalmente con chi in difficolt. La tecnica avanzata e naturalmente costosa, i piloti sono veloci e preparati,

    di conseguenza molto difficile mimetizzare eventuali magagne. Anche perch il cronometro spietato, come

    sempre, e riporta sempre la verit. La classifica ancora pi spaccata

    in due parti e il verdetto del Mugello, naturalmente, non fa eccezione.

    Lorenzo, Dovi, Stoner, Spies e Sic sono racchiusi nello spazio di 9 secondi.

    Poi un lungo silenzio prima che sul rettilineo darrivo passi una moto,

    la Ducati di Rossi, staccata di 26 secondi dal vincitore. Un verdetto pesante, non solo per il pilota che ha guidato con la

    solita grinta, ma anche per il team, che ha lavorato duramente, e per la Casa che ha investito molto (assieme agli

    sponsor) su questo progetto. Ma il cronometro non tiene conto

    di queste cose, delle lodevoli intenzioni e dellimpegno degli uomini. Il cronometro

    misura il tempo, tutto qui. E non tiene conto del fatto che Rossi abbia battuto di misura (poco pi di 2 secondi) Barbera e la sua Ducati GP11, la stessa moto

    bocciata senza piet da Valentino. Strano mondo, quello delle corse, nel quale non fa una brutta figura

    la Suzuki che da mesi non riceve grandi aggiornamenti, oppure nel quale

    la Yamaha funziona meglio con il telaio 2010 rispetto alla ciclistica approntata

    per questa stagione. Un mondo nel quale facilissimo sbagliare,

    ma al tempo stesso durissimo recuperare. Adesso bisogna sistemare

    una questione che non da poco: eliminare lo scalino che c tra i primi

    (i top) e quelli normali, ovvero dal sesto in gi. Perch essere nel club

    dei potenti meraviglioso, mentre lontani dal podio si soffre e si rischia

    persino la figuraccia. un mondo spietato e cattivo, forse,

    ma tremendamente affascinante e nel quale ci sono una Casa, un team,

    e un ex campione del mondo, che non vedono lora di tornare in alto.

    cronometro spietato

    MotoGP Italia

    JorgeLorenzo da lode! Per la costanza con la quale ha braccato Stoner, per la tenacia nel confronto con Dovizioso, ma soprattutto per i due fantastici sorpassi alla Casanova Savelli. In quel punto Rossi divent una leggenda quando, anni fa, tromb Biaggi e poi Gibernau. Jorge in grandissima forma e la vittoria di Spies ad Assen lo ha caricato al massimo. Il maestro del Mugello.

    Mago 10

    AndreaDoviziosoBello vederlo commosso sul podio perch la gente lo acclama, ma anche piacevole osservarlo in pista combattere e attaccare persino il capitano Stoner. Rispetto al pilota tutto dovere e poco piacere, la versione Mugello 2011 di Dovi davvero un grande passo avanti. Corre per la riconferma in HRC ma, sotto sotto, un pensierino al mondiale lo fa. Esaltante.

    Trasformato 9

    CaseystonerLo ferma un problema che non pensavamo possibile nella top class: una gomma gonfiata alla pressione sbagliata. Roba da amatori in pista, ma anche la conferma che lerrore sempre in agguato. Perde punti preziosi e si arrabbia. Come non bastasse, lo passa anche Dovizioso. Bastonato.

    Arrabbiato 7

    BenspiesPoteva stare nel gruppo di testa ma resta tagliato fuori in avvio di gara. Lotta e combatte con Simoncelli, piazzando la zampata giusta nel finale, anche se non raggiunge la competitivit vista ad Assen. Conferma che la Yamaha M1 una moto molto in forma. In forma e scattante.

    Lottatore 7

    MarcosimoncelliQualche volta viene da pensare che nel corpo di Marco vivano due distinte personalit. Supersic il terribile, terrore degli spagnoli, velocissimo e capace di far sognare gli appassionati e di errori grandi come cattedrali e un Simoncelli Marco, bravo, ordinato, persino ragioniere, ma non cos veloce come il diavoletto Sic. Non esalta e non convince, ma arriva in fondo. Concreto e basta.

    Operaio 6,5

    ValentinoRossiPorta a casa 10 punti molto importanti per la sua classifica e questa una visione razionale del problema. Certo che esaltarsi per un sesto posto, conquistato su un pur coriaceo Barbera, non il massimo della vita. Se poi pensiamo che Rossi guidava la moto nata su questa pista, c da mettersi le mani nei capelli. I 10 punti pi costosi della storia della motociclismo?

    Punti costosissimi 6motosprint

    47

    HectorBarberaFa una delle sue migliori gare in MotoGP, lotta e combatte con grinta, mettendo in mostra staccate persino autorevoli. Rispetto agli standard abituali, Ettore fa vedere di essere in netto progresso e di riuscire a lottare con piloti di altissimo livello. Bravo lui, ma anche il suo team.

    Migliorato 6,5

    DaniPedrosaCorre in evidenti condizioni di handicap, in uno stato di forma precario, ma non si lascia prendere dallo sconforto e porta a casa una gara dignitosissima, senza rischi. Un allenamento in vista del Sachsenring e di Laguna Seca per un grande professionista. Al risparmio.

    A mezzo servizio 6,5

    ColinEdwardsIn avvio persino brillante, poi si spegne progressivamente a causa di un grip che non lo esalta. Del resto Colin, come altri piloti, aveva scelto una gomma pi morbida al posteriore. Errore.

    Gomma sbagliata 6

    NickyHaydenParte come un missile, potrebbe fare buonissime cose, ma commette un errore che, tra laltro, favorisce la fuga dei tre poi finiti sul podio. In seguito fa qualche giro a buona andatura, ma ormai la frittata fatta. Non un grande cuoco

    Rimandato 5

    HiroshiAoyamaLa caduta di Assen gli lascia dolorosi ricordi, le qualifiche una posizione in griglia ben poco promettente. Insomma, un quadro che fa prevedere una gara non troppo esaltante. Pronostico rispettato.

    Secondo copione 5

    KarelAbrahamCi aveva abituato bene. Lo aspettavamo pi veloce in prova e pi determinato in gara. Invece non lascia il segno in una gara nelle retrovie. Provaci ancora Karel.

    Passo falso 5

    Rossi (46) ha faticato non poco ad aveRe la meglio su un BaRBeRa (8) in gRan foRma. Bautista (19) e hayden (a destRa) hanno commesso eRRoRi di guida; pedRosa (26) ed edwaRds (5) hanno scelto la gomma posteRioRe sBagliata.

    ]

  • motosprint

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    Le pagelleMotoGP Italia

    un successo tutto italiano

    con tessuto speciale ignifugo

    LE TERMOCOPERTEPENSATE PER TUTTI I DUCATISTI

    AlvaroBautistaEra la sua grande giornata, visto che era partito benissimo e stava lottando per il sesto posto. Poi una staccata alla curva 12 fatta un po alla disperata, il cambio che va in folle, la Suzuki che esce... Alvaro resta in piedi, ma il bel sogno ormai svanito. Pessimo risveglio.

    Dal sogno allincubo 6,5

    RandyDe PunietAl francese non ne va bene una. Assetto sbagliato, avantreno ballerino, retrotreno non a punto. Una giornata che definire storta dire poco, e