7 settembre - Motosprint 36

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7/13 SETTEMBRE 2010 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1687 2,50 Euro (Italy only) 36 CROSS Cairoli vince anche in Olanda. Musquin campione MX2 ...che amava la moto e le corse. Aveva un bel sorriso e un bel sogno. Spezzato. Si chiamava Shoya Tomizawa. Lo ricordiamo con affetto Spezzato. Si chiamava Shoya Tomizawa. Lo ricordiamo con affetto SBK N SBK NÜ ÜRBURGRING RBURGRING Haga torna a vincere Haga torna a vincere Ma è troppo tardi Ma è troppo tardi MOTOGP SAN MARINO MOTOGP SAN MARINO Rossi mette la sveglia Rossi mette la sveglia Pedrosa... la quarta Pedrosa... la quarta h A b b che amava la moto e le c co or rs se Aveva un bel sorriso e un bel so h l l A b l i b l che amava la moto e le c co or rs se Aveva un bel sorriso e un bel so C’era C’era un ragazzo... un ragazzo... Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf

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# Motomondiale L’incidente di Tomizawa # MotoGP GP San Marino. Commenti, foto , pagelle, interviste, dai nostri inviati negli USA Mondiale. Round Germania al Nurburgring # Supersport Mondiale in Germania

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7/13 SETTEMBRE

2010

Settimanale

Anno XXXIII

Fascicolo 1687

2,50 Euro

(Italy only)

36

CROSS Cairoli vince anche in Olanda. Musquin campione MX2

...che amava la moto e le corse. Aveva un bel sorriso e un bel sogno. Spezzato. Si chiamava Shoya Tomizawa. Lo ricordiamo con affettoSpezzato. Si chiamava Shoya Tomizawa. Lo ricordiamo con affetto

SBK NSBK NÜÜRBURGRINGRBURGRINGHaga torna a vincere Haga torna a vincere Ma è troppo tardiMa è troppo tardi

MOTOGP SAN MARINOMOTOGP SAN MARINORossi mette la sveglia Rossi mette la sveglia Pedrosa... la quartaPedrosa... la quarta

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Sommarionumero 36/2010

LA POSTALetteredi Stefano Saragoni 4Officinadi Massimo Clarke 10

PADDOCKVelocità, cross, enduro, trial,minimoto, speedway, supermoto 14

IN PISTAMotoGPGP San Marino Commenti, foto, pagelle, interviste, dai nostri inviati a Misano 28Moto2GP San Marino 42125GP San Marino 54SuperbikeMondiale. Round Germaniaal Nurburgring 58SupersportMondiale in Germania 72SupersstockCoppa FIM 1000 e Europeo 600 73

FUORISTRADACross MX1-MX2 GP Olanda a Lierop 74Cross MX3GP Svizzera a Ginevra 82EnduroGP Turchia a Fethiye 84TrialGP Repubblica Ceca a Kramolin 88SportitaliaI campionati regionali 92

SU STRADAAttualitàLa produzione, le leggi, le novità 98MotolandiaTurismo, viaggi, epoca 100Made inAbbigliamento e accessori 104

MERCATINO Compravendita di moto e accessori 106

GP GUIDAGare e raduniGli appuntamenti in pista 98

RUBRICHE Contromanodi Marco Masetti 20Polvere di stelledi Luigi Rivola 22Qui Giapponedi Laurent Benchana 24Donne e motoridi Laura Cattaneo 102Via col ventodi Giovanni Carlo Nuzzo 103

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DA UNO SPOT Ducati degli anni ‘80, leggermen-te modificato dopo la rinuncia alla partecipazione in forma ufficiale al Mondiale SBK: «Il nostro pas-sato “aveva” un grande futuro».

La Ducati ha l’azzardo come tattica per distin-guersi e vincere... Sguscia da una parte all’altra con bassissima inerzia, è veloce, coraggiosa, per questo può permettersi di sbagliare e tornare sui suoi passi, attorniata da gente e appassionati fede-li e viscerali… Più volte ho, abbiamo, vissuto, criti-cato ma alla fine compreso atteggiamenti appa-rentemente incomprensibili: la scelta Bridgestone, criticata ma vincente, la parentesi buia della 999, il ritorno alla 1098 (erede della serie 916/998), pale-se dietrofront nei confronti di una scelta sbagliata di design.

Questa dell’abbandono della Superbike è, in-dubbiamente, una scelta che non ha motivo di esistere, che rinnega il passato e che difficilmente potrà essere vincente e gradita. Credo che la Du-cati la pagherà cara, soprattutto se la Desmosedi-ci non dovesse vincere nei prossimi anni. L’appas-sionato che da più di venti anni compra Ducati, che si è visto propinare dagli albori la SBK, il bicilindri-co, il prodotto di serie, la moto uguale a quella che corre, il trasferimento continuo di know-how, etc. etc. si sente spuntare due corna tra i capelli e ri-marrà lì a guardare la sua costosa e fragile Super-bike a bocca aperta, con un senso di straorinario e impareggiabile stupore per come il marketing l’abbia ammaliato e tradito sul più bello. La Ducati perderà una grande fetta di clienti fidelizzati (im-portantissimi per la continuità del marchio e diffi-

cilissimi da conquistare), appassionati e sognatori e porterà a casa “tifosi” starnazzanti e poco com-petenti che scelgono di correre con la #46 su Mo-toGP della Playstation e credono che la 1198 abbia lo stesso motore della Desmosedici solo perché ha l’adesivo Ducati sul serbatoio e che, ancor peggio, le volteranno le spalle non appena la Desmo fallirà il podio.

Ma la cosa più preoccupante è che l’unico moto-re di produzione, il bicilindrico, non avrà più traino e carisma, diventerà solo un motore scorbutico, inaffidabile, rumoroso e vetusto, al quale non sarà più perdonato qualche difetto.

È stato interrotto il filo conduttore che ha ripor-tato la Ducati al vertice mentre si poteva tranquil-lamente continuare gareggiando in sordina e aspettando tempi, moto e soprattutto piloti miglio-ri.

Mi auguro soltanto che il rientro in Superbike sia rapido e vincente.

Ernesto Scarcello

LA MIA domanda è: doveva arrivare Rossi per-ché la Ducati, da sempre in Superbike, si ritirasse dalla competizione? Così facendo la Ducati segna la fine della sua azienda e non mi sembra di esse-re esagerato; mi spiego: grazie ad un regolamento che l’ha privilegiata sin degli anni ‘80, la Ducati è riuscita a crearsi una fetta di mercato che difficil-mente avrebbe conquistato mettendosi allo stesso livello tecnico (motore 4 cilindri e telaio in allumi-nio) dei colossi giapponesi.

Ma oggi con l’arrivo di Rossi si è preferito con-

TATASCIORE DA LANCIANO, PROVINCIA DI CHIETI Ho letto con piacere l’intervista a Manuel Tatasciore, mio concittadino, e devo segnalarvi che Lanciano è in provincia di Chieti e non di Pescara.Un errore da poco, pensando a quando, non ricordo su quale rivista, lessi che Andrea Iannone era un pilota italiano nato in Svizzera, poiché l’autore dell’articolo aveva interpretato la sigla CH che seguiva il nome di Vasto (città natale di Andrea) non come provincia, ma come stato!

Davide Stefano

HUSABERG HA VINTO L’ITALIANO ANCHE CON MELeggendo su Motosprint n. 35 della festa per Botturi, mi sono accorto di un grave errore, dicograve nei miei confronti:La Husaberg ha vinto con me gli Assoluti d’Italia nella 350 4T nel 1991, sfiorando poi il titolo 2006 nella 500 4T.

Massimo Migliorati

Caro Massimo, ci fa piacere che tu ci legga con grande attenzione. L’errore è frutto del cambio di denominazione di quello che fino al 2003 è stato campionato italiano enduro, e dal 2004 in poi è diventato Assoluti d’Italia. Noi abbiamo fatto riferimento esclusivamente a quest’ultimo.

IN B

RE

VE

DUCATI RINNEGA IL SUO PASSATO

Lettere

Io, appassionato, mi sento tradito

di Stefano Saragoni [email protected]

]

TECNICI DELLA SQUADRA UFFICIALE DUCATI SUPERBIKE SCHIERATI SULLA LINEA DI PARTENZA. IL PROSSIMO ANNOLE SORTI DELLA CASA PIÙ TITOLATA DEL MONDIALE SBK SARANNO AFFIDATE AI SOLI TEAM SATELLITE. UNA SCELTA CHE FA DISCUTERE.

LA CONCOMITANZA

DI GARE IRIDATE

IN PISTA E FUORISTRADA

CI HA PORTATO

A DEDICARE ALLO SPORT

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DELLA RIVISTA.

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Lettere

IL DOTTORE CI COSTA CAROLA NOTIZIA era nell’aria, troppo scioccante

per crederci ma altrettanto realistica da tenere tutti in ansia. Alla fine la notizia è stata ufficializ-zata e 22 anni di storia sono stati accantonati in un istante.

Una di quelle notizie che nessun appassionato avrebbe voluto apprendere, perché alla fine, che uno sia ducatista o meno (ed io sono solo un appassionato di moto), non si può rimanere in-differenti a fronte dell’abbandono della squadra più titolata che sia esistita in Superbike.

D’accordo, un abbandono temporaneo, ma intanto il prossimo anno il team ufficiale Ducati la Superbike la guarderà dalla poltrona e per il pubblico niente “rosse” per almeno un anno. Per chi non si rendesse bene conto stiamo parlando della colonna portan-te della Super-bike; parliamo di una squadra che se non vince allo-ra perde (senza vie di mezzo) ma che è sempre lì a giocarsela; parlia-mo di chi, per ca-pirci, ha tenuto in piedi il Mondiale SBK dopo il 2002.

Ma perché si è arrivati a tanto? Il comunicato ufficiale parla di strategie

aziendali per migliorare la produzione di serie futura. Ma a me (che sono malizioso) un dubbio (e anche grande) è venuto: non sarà mica che per avere (e mantenere) il Dottore in MotoGP ci abbia rimesso la categoria “minore” dove i risul-tati quest’anno non sono arrivati nonostante moto ottime, non sfruttate a dovere?

Se questo è il prezzo da pagare per l’arrivo di Rossi forse sarebbe stato meglio lasciar perdere il Dottore e tenersi l’infermiere Stoner, che in fondo un mondiale lo ha già portato.

Davide Vassallo

Tovo San Giacomo (SV)

centrare tutto sulla MotoGP. Si-curamente se arriveranno i suc-cessi la “novità” porterà riscontri commerciali positivi ma quando Rossi se ne andrà o se non do-vesse portare i risultati sperati, cosa rimarrà alla Ducati? Mi sembra di rivedere lo stesso film dell’Aprilia ai tempi di Ivano Beg-gio che investì tutto nella Moto-GP (RS Cube) per poi finire co-me? Oggi l’Aprilia è in mano alla Piaggio.

Comunque, dopo l’annuncio, i vertici si sono affrettati a smen-tire che la causa del ritiro sia l’ingaggio di Rossi, ma dubito si tratti di disaccordo con il regola-mento Superbike, come da voi anticipato nel numero preceden-te.

Credono davvero che i ducati-sti siano degli stupidi? Ci hanno preso in giro. Per anni ci hanno propinato qiesta solfa: “La Su-perbike è la nostra vetrina; gra-zie alla SBK i nostri clienti si sentono vicini alle moto che tutte le domeniche battagliano per la vittoria; noi rimarremo sempre in Superbike”.

Hanno dimenticato tutto.Antonino Monteleone

LEGGO che Ducati non parte-ciperà ufficialmente al Mondiale SBK 2011 sostenendo che il campionato delle derivate di se-rie viene interpretato come sfida tra prototipi.

uarderà dalla poltrona e per ilrosse” per almeno un anno.

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CHE FISICOSPIES FRESCO COME UNA ROSA HO APPENA finito di guardare la gara della MotoGP a Indianapolis. Il caldo era soffocante, ho visto che i piloti, alla fine, erano tutti sconvolti per la fatica. Lorenzo è quasi svenuto, infatti ha disertato le interviste post gara, Pedrosa, bravissimo, anche lui madido di sudore e stanchissimo, Rossi idem. Insomma, davvero un Gran Premio estenuante. Ma ho notato che Ben Spies, pur essendo arrivato in seconda posizione, sembrava aver appena finito un giro di spesa al supermarket con aria condizionata!Ma lo avete visto? Era tranquillisimo, fresco come una rosa. Non pareva nemmeno sudato, ha rilasciato la sua bella intervista (telegrafica), con una tranqullità estrema...Penso che ci troviamo di fronte a un nuovo marziano, diamogli il tempo di ingranare perbenino e saranno dolori per tutti. Il buon Lorenzo, ormai campione, può riternersi fortunato, per quest’ anno...Perché, già dal prossimo non lo vedo messo bene, poverino, mi sa che è caduto dalla padella alla brace...

Sergio Catalano

Catania

BEN SPIES è sicuramente un atleta. Non ha soltanto il taglio di capelli del marine, ha anche il fisico allenato. Ma i suoi avversari non sono certo dei “mollaccioni”. Le prossime sfide, in questa e nella prossima stagione, non si giocheranno sulla resistenza. Come diceva il buon vecchio Uncini, la moto bisogna guidarla, non spezzarla.

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A P

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TAMBURINI SCRIVEPECCATO NON ESSERE A MISANO

CARO Direttore,la ringrazio anzitutto per le

lusinghiere attestazioni che Mo-tosprint mi ha voluto più volte dedicare, anche in passato, non ultima quella per la quale colgo per la prima volta l’occasione di scriverle. Mi riferisco alla lettera nella quale il pilota amatore Fa-bio Emilian, che ringrazio vera-mente molto della passione con cui mi ha descritto, ha voluto raccontare del nostro “incontro” in pista a Misano poche settima-ne fa e che avete valorizzato con una simpaticissima vignetta di Matitaccia.

Stavo provando la Moto2 della Bimota con la quale avrei dovuto partecipare al Campionato Mon-diale a Misano; “avrei” perché a seguito dello sfortunato ed in-colpevole incidente avvenuto po-chi giorni dopo l’incontro, all’av-vio della gara del Mondiale Su-persport di Silverstone, mi sono dovuto sottoporre ad un inter-vento per la riduzione della frat-tura alla clavicola sinistra che mi

ha precluso la possibilità di ef-fettuare gli altri test program-mati ed ha portato alla conse-guente rinuncia ad una gara a cui tenevo molto.

Ci tenevo molto perché, dopo alcuni anni di difficoltà, solo con la fiducia, la professionalità e gli investimenti degli amici del Bike Service RT, Stefano Morri in te-sta, sono riuscito a ritrovare quelle prestazioni e quella voglia di risultato che oramai anch’io credevo di aver smarrito e spe-ravo in una gara così, in una pi-sta che mi piace particolarmen-te, per togliermi una grande soddisfazione e darla a chi mi ha sostenuto ed incitato in tutti que-sti anni (mio padre fra tutti).

Rubo ancora un piccolo spazio al suo (e nostro..) settimanale per mandare un ideale abbrac-cio e tanti auguri di guarigione a Lascorz e per ringraziare tutti quelli che, nello sfortunato fran-gente, mi hanno fatto sentire, in diversi modi, grande stima ed affetto.

Roberto Tamburini

RISPETTO DEI PATTIESISTE ANCHE LA RICONOSCENZA

VORREI rispondere al Sig. Al-fredo Di Costanzo, che ha scritto sul n. 35 esordendo con la stori-ca massima “pacta sunt servan-da”, i patti vanno rispettati.

Tale dotta citazione viene usa-ta per perorare la tesi secondo la quale, se la Yamaha non darà a Rossi il permesso di provare la sua futura moto, la Ducati, nei test in calendario all’indomani del GP Valencia, non farà altro che pretendere il rispetto degli accordi contrattuali.

Io penso invece che tale con-dotta sia molto disdicevole. A parte il fatto che tale deroga ai piloti in partenza è stata quasi sempre concessa, credo che la Yamaha non possa e non debba considerare Rossi alla stregua di qualunque altro pilota.

Prima di Rossi, la Yamaha

aveva vinto l’ultimo titolo nel lon-tano 1992. E quando la prese Valentino, era da tutti considera-ta un “cancello”. Lui ci vinse su-bito due mondiali di fila, facendo, insieme a Jeremy Burgess, di quel “cancello” la moto migliore del mondiale. E Burgess certo non sarebbe mai andato in Ya-maha se Valentino non lo avesse convinto.

Probabilmente senza Rossi la Yamaha starebbe ancora lottan-do per fare uno o due podi all’an-no. Invece hanno vinto quattro mondiali su sei, e adesso Loren-zo si accinge a vincere il quinto, facendo cinque su sette. Credo che in azienda dovrebbero co-struirgli un monumento, a Rossi, ma la riconoscenza non è virtù molto praticata di questi tempi.

Certo, gli interessi di una mul-tinazionale non sono dettati dalla passione ed è possibile che Ya-maha pretenderà, oh sì, giusta-mente, il rispetto degli accordi contrattuali. Certo, pacta sunt servanda, ma esiste qualcosa che si chiama gentlemen’s agre-ement, letteralmente: accordo tra gentiluomini. Ma forse Ma-sao Furusawa era l’ultimo genti-luomo in Yamaha, e sta andando in pensione. Quelli che sono ri-masti sono meno gentili. E an-che meno uomini.

Daniele Bruno

NON SO proprio come finirà, questa vicenda. Rossi rischia di poter salire sulla Ducati soltanto nel 2011, così come dovette aspettare l’anno nuovo per gui-dare la Yamaha. Alla Honda la “linea dura” non portò bene, ma non sarà questo precedente a far sì che la Yamaha si comporti di-versamente. La mentalità giap-ponese ha risvolti a noi scono-sciuti o difficili da comprendere. E Furusawa è sì amico di Rossi, ma un uomo fedele alla Yamaha, che trarrebbe sicuramente van-taggio dar ritardare l’incontro tra Rossi e la Rossa. Quindi non è facile prevedere se la “cavalle-ria” prevarrà sulla logica azien-dale.

Mi viene da ridere, il motivo è semplice: dopo l’arrivo di Rossi hanno detto che se non cambia-va il regolamento non avrebbero più corso in SBK (quando vince-vano andava tutto bene), ora la decisione è stata ufficializzata. Tanto, con l’arrivo di Rossi il ri-torno pubblicitario sarà superio-re a quello attuale.

Probabilmente Ducati non ac-cetta che un’altra moto italiana con un pilota da loro “scartato” sta vincendo il Mondiale SBK, e forse servono soldi per sviluppa-re la MotoGP (dove non possono perdere) e strapagare il nuovo pilota.

Spero di cuore che le moto 2010 vengano date in gestione ai team dove corrono Checa e Scassa, che l’acceleratore lo ruotano ancora a 360 gradi.

Daniele Ettori

Lettere

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NEI MOTORI da moto, un fattore molto importante è la lunghezza della BIELLA, ma non mi è ben chiaro per quale ragione. Inoltre, di quanto si inclina la biella rispet-to al cilindro e cosa viene influen-zato dalla sua inclinazione?

Franco Lavini

Roma

ALL’INTERNO dei motori, il mo-vimento rettilineo alternato del pistone viene trasformato in movi-mento di rotazione dell’albero a gomiti per mezzo di un meccani-smo a biella e manovella. Per semplicità, facciamo riferimento a un monocilindrico verticale. La biella collega il pistone, al quale è vincolata per mezzo dello spinotto, al perno di manovella dell’albero. Di conseguenza la sua estremità più piccola, ovvero il piede, ha un movimento rettilineo (e compie una piccola oscillazione) mentre l’altra (ossia la testa) ruota assie-me alla manovella dell’albero, sulla quale è montata. La lun-ghezza della biella va intesa come distanza tra gli assi dei due occhi (della testa e del piede) e deve sempre essere considerata in rap-porto alla corsa del motore. Quan-to minore è tale lunghezza, tanto maggiore risulta l’inclinazione che la biella stessa assume, muoven-dosi alternativamente da un lato e dall’altro, rispetto all’asse del ci-lindro. Una biella lunga, dunque, si inclina meno di una corta.

Il fatto ha conseguenze signifi-cative. Se, per assurdo, la biella avesse una lunghezza infinita, non si inclinerebbe; l’asse del suo fu-sto coinciderebbe sempre con quello del cilindro, durante il fun-zionamento del motore, e la legge del moto del pistone sarebbe rap-presentata da un grafico avente

Officinadi Massimo Clarke [email protected]

LA LUNGHEZZADELLA BIELLAPerché è di notevole importanza

andamento perfettamente sinu-soidale. Dopo 90° di rotazione dell’albero, dal PMS o dal PMI, il pistone sarebbe esattamente a metà della corsa e si sposterebbe con la massima velocità. Nella realtà questo non può avvenire in quanto la biella si inclina. Ai movi-menti rotatorio della testa e tra-slatorio del piede, se ne aggiunge uno pendolare fulcrato nello spi-notto. Di conseguenza lo sposta-mento del pistone all’interno della canna del cilindro è costituito dalla somma di due componenti diver-se: una principale, costituita dalla proiezione sul piano verticale dello spostamento del perno di mano-vella, e una secondaria, dovuta all’inclinazione della biella. Quest’ultima componente è costi-tuita dallo spostamento verticale del piede della biella causato dal fatto che la testa si sposta in dire-zione perpendicolare all’asse del cilindro, il che determina una ridu-zione della proiezione della biella stessa sul piano verticale. È facile visualizzare la situazione: sempli-

cemente spostando la testa della biella di lato rispetto all’asse del cilindro, senza farle compiere al-cun movimento in senso verticale, il pistone si allontana dal PMS, scendendo all’interno della canna. L’entità di questo spostamento, determinato dal solo fatto che la biella si inclina, è legata all’angolo che tale organo meccanico forma con l’asse del cilindro.

In sintesi, il fatto che la biella si inclini comporta quanto segue. Tanto per cominciare, quando l’al-bero ha compiuto una rotazione di 90° dal PMS, il pistone ha percor-so più di metà della corsa. Dun-que, la prima metà della corsa viene percorsa in un tempo mino-re rispetto alla seconda. Il pistone raggiunge la velocità massima partendo dal PMS, prima che l’al-bero abbia compiuto una rotazione di 90°. La massima accelerazione positiva, che si ha al PMS, è più elevata della massima accelera-zione negativa (che si verifica al PMI). Le forze d’inerzia del secon-do ordine sono dovute proprio

all’asimmetria del movimento del pistone, causata dalla inclinazione della biella. A questo punto diven-ta ovvia l’influenza del rapporto tra la corsa e la lunghezza della biella (L/C) sul movimento del pistone, sulla sua velocità e sulla sua acce-lerazione, ed appare opportuno fare alcuni esempi chiarificatori.

Lo spostamento del pistone in funzione dell’angolo di manovella è molto modesto, in prossimità dei punti morti. Con un rapporto L/C pari a 2, in seguito a una rotazione dell’albero di 10° dal PMS, il pisto-ne compie uno spostamento addi-rittura inferiore all’1% della corsa. Dopo 30° ha compiuto l’8,1% della corsa se L/C è 2,25 e l’8,8% se esso è 1,75. La massima inclina-zione della biella, con le misure attualmente impiegate in campo motociclistico, varia da 13° a poco più di 17°. Il pistone raggiunge la velocità massima quando la biella è “in quadratura”, ossia quando il suo asse è perpendicolare a quello della manovella; con una biella lunga il doppio della corsa tale condizione si ottiene 76° dopo il PMS. Sempre con L/C = 2, il pisto-ne si trova a metà della corsa dopo una rotazione dell’albero di circa 83°, dal PMS.

Per quanto riguarda il contribu-to al movimento del pistone da parte della componente “secon-daria”, si pensi anche che 90° do-po il PMS, con L/C = 2, il pistone stesso ha percorso il 56,4% della corsa; il 50% è come ovvio dovuto allo spostamento verticale del perno di manovella (componente “primaria”), e ad esso va a som-marsi un 6,4% dovuto alla inclina-zione della biella. Se quest’ultima fosse più corta, la componente secondaria sarebbe di entità sen-sibilmente superiore.

Per concludere, le bielle corte sono più leggere ma si inclinano di più, e quindi generano perdite meccaniche più elevate, a causa del maggiore attrito contro la can-na. D’altro canto, bielle lunghe consentono di impiegare pistoni più bassi; si inclinano infatti di meno, e ciò fa sì che la spinta che il pistone deve scaricare contro la

BIELLAORGANO ESTREMAMENTE

SOLLECITATO SOTTO

L’ASPETTO MECCANICO,

È IN ACCIAIO AD ALTA

RESISTENZA NEI MOTORI

DI SERIE E IN LEGA DI TITANIO

IN QUELLI DA COMPETIZIONE

]

IL MOVIMENTO RETTILINEO ALTERNATO DEL PISTONE

VIENE TRASFORMATO IN MOVIMENTO DI ROTAZIONE

DELL’ALBERO A GOMITI ANCHE GRAZIE ALLA BIELLA.

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Officina

MOTORI SPORTIVILA BASE PER UNITÀ PIÙ “TRANQUILLE”

HO LETTO la sua interessante spiegazione relativa alla questione sulla PME e la coppia sul numero 34 di Motosprint. Per completezza dell’informazione, resta da chiari-re come lavorano i costruttori per ottenere le caratteristiche di cop-pia e di potenza adeguate all’uso stradale dei motori. Lei riporta la possibilità di intervenire sulla fa-satura e sui sistemi di aspirazione e di scarico, ma poiché si cerca anche una potenza ottimale, come viene gestito il problema?

Cerco di spiegarmi meglio, for-nendole un esempio: la Honda, partendo dal motore della CBR 600 RR (88,1 kW a 13.500 giri e 66,0 Nm a 11.200 giri ) ha realizza-to quello montato sulla CBF 600

5757NATIONAL & INTERNATIONAL

TITLES

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(57 kW a 10.500 giri e 59 Nm a 8250 giri). Per una riduzione di coppia del 13,6% si è rinunciato al 35,3% di potenza, però si è ottenu-to un motore più elastico (la cop-pia massima viene erogata a 8250 giri anziché a 11.200 giri) e più adatto all’uso stradale.

La medesima operazione è sta-ta fatta con il motore della CBR 1000 RR, dal quale è stato realiz-zato quello che equipaggia la CBF 1000, che ah perso il 14,3% della coppia ed il 39,7% della potenza. Poiché la cilindrata, la corsa e l’alesaggio sono rimasti invariati, è stato ridotto il valore della PME, sono stati ridotti i diametri delle valvole e probabilmente è stata modificata la mappatura della centralina e la fasatura di distribu-zione. C’è un nesso matematico per ottenere tale risultato o ven-gono effettuate anche prove al

banco? In sostanza, quale percor-so viene seguito per ottenere un motore elastico, partendo da un motore sportivo?

Sergio

Bruschi

LE SCELTE dei tecnici appaiono più che logiche. Per realizzare una nuda versatile e polivalente, inve-ce di progettare un’unità motrice completamente nuova è senz’altro più conveniente derivarla da quel-la già esistente di un modello sportivo della stessa cilindrata e con eguali frazionamento e archi-tettura. Ovvero, utilizzare un mo-tore già supercollaudato, ricavan-done una versione più “tranquilla”. Questo consente anche una razio-nalizzazione del procedimento produttivo e un contenimento dei costi. Non bisogna più ammortiz-zare, spalmandoli su di un gran

parete del cilindro sia minore. Una maggiore lunghezza delle bielle in certi casi può essere leggermente svantaggiosa ai fini dell’ingombro del motore.

Ecco infine alcuni valori del rap-porto tra la lunghezza della biella e la corsa, tipicamente adottati negli attuali motori di altissime prestazioni. In quelli di 1000 cm3 a quattro cilindri in linea destinati alle moto sportive si va da 1,89 a 2,07, mentre in quelli delle 600 sportive (essi pure a quattro cilin-dri) si sale a 2,13 – 2,22. È eviden-te, quindi, che l’esigenza di conte-nere l’ingombro del motore ha portato i progettisti di quelli di maggiore cilindrata a rinunciare a qualcosa, sotto questo aspetto, mentre i tecnici che hanno lavora-to sulle quadricilindriche 600 sono stati più liberi nella loro scelta del rapporto L/C.

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SUPERLEGHEVENGONO COSÌ DENOMINATI CERTI MATERIALI DALLE CARATTERISTICHE ECCEZIONALI IN TERMINI DI RESISTENZA ALLE SOLLECITAZIONI MECCANICHE O TERMICHE. NEL CASO DELLE VALVOLE DI SCARICO, SI IMPIEGANO SPESSO SUPERLEGHE A BASE DI NICHEL

numero di esemplari, quelli di progettazione, di sviluppo dei pro-totipi e di industrializzazione. Il nuovo motore, inoltre, verrà a co-stare meno anche in quanto, es-sendo minori le sollecitazioni meccaniche e termiche, si potran-no in molti casi impiegare mate-riali e sistemi di fabbricazione più economici (ad esempio, pistoni ot-tenuti per fusione in conchiglia e non per forgiatura, per non dire delle valvole, che potranno essere in acciaio e/o SUPERLEGA e non in titanio, e via dicendo…).

Tutto OK, dunque, ma come si procede? Oggi, grazie ad appositi programmi, è possibile conoscere con grande precisione l’effetto che qualunque modifica avrà sulle prestazioni. Come d’altro canto è possibile sapere cosa si otterrà, in termini prestazionali, ancor prima di avere realizzato un motore,

semplicemente in base a calcoli e simulazioni. Il computer ha reso possibili molte cose, anche a livel-lo di visualizzazione, ed ha sempli-ficato tutto questo. Pure in passa-to, quando si lavorava con tecni-grafo e regolo calcolatore, era possibile avere informazioni in merito, decisamente affidabili, ma certo non così precise. I calcoli non erano particolarmente difficili. Ciò che occorreva era una buona pre-parazione di base, possibilmente abbinata a un certo know-how.

Oggi, però, è possibile conosce-re gli effetti di modifiche anche piccole, ad esempio a livello di geometria dei condotti. Poi occor-re sempre una messa a punto al banco e successivamente su stra-da, ma si tratta più che altro di in-terventi di modesta entità, che in-teressano fondamentalmente la mappatura della centralina e il si-

stema di scarico e che sono resi necessari dalla esigenza di rien-trare nei previsti limiti di emissio-ne e di “affinare” il comportamen-to del motore (leggi prontezza di risposta, eliminazione di eventuali incertezze nella erogazione, ecce-tera…).

Ad ogni modo, con riferimento al motore 600 da lei preso ad esempio, le faccio presenti alcuni punti. La potenza, ferma restando la cilindrata, dipende solo dalla coppia (direttamente legata alla PME) e dal regime di rotazione. Nel caso in questione, sono stati diminuiti entrambi i parametri in questione. La PME è stata ridotta adottando un rapporto di com-pressione più basso e corpi farfal-lati più piccoli (sono da 32 invece che da 40 mm Ø), con relativi ade-guamenti dei condotti. Il regime è stato abbassato, invece, adottando

alberi a camme con fasature me-no spinte, che consentono quindi la migliore respirazione a una ve-locità di rotazione notevolmente inferiore. Per inciso, fasature “strette” non solo abbassano i re-gimi di potenza e di coppia massi-ma, ma li distanziano anche, ovve-ro risultano favorevoli per quanto riguarda l’elasticità del motore. In mancanza delle curve di coppia e di potenza, nel caso dei motori moderni è meglio non limitarsi a considerare l’arco di giri che sepa-ra i due “picchi”, per valutare l’ela-sticità. Conviene senz’altro sapere quanto è ampio il campo di regimi nel quale il motore fornisce una coppia superiore al 90% (o all’80 %) del valore massimo.

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È L’INGLESE Alexz Wigg (nella

foto) sulla Beta gestita dal team italiano Top Trial, il nuovo cam-pione europeo di Trial. Matteo Grattarola (Sherco), in testa alla classifica provvisoria fin dalla pri-ma gara, si è però presentato all’ultima gara, a Tanvald, nel nord della Repubblica Ceca, a pari punteggio dell’inglese, ma con una gamba dolorante, a cau-sa dei punti di sutura rimediati la settimana precedente nel Trial Internazionale di Cahors.

Il campione italiano ha resistito al rivale per il solo primo giro. Nella seconda tornata, Wigg ha chiuso la partita, consegnando un cartellino con sole 4 penalità, alle quali sono stati sommati altri 3 punti per il suo ritardo. Grattaro-la, con i suoi 12 errori, gli è rima-sto alle spalle. Andrea Vaccaretti è quinto, nonostante una brutta botta a una mano, rimediata in allenamento il giorno prima.

Nella classe Junior, Pol Tarres ha vinto gara e titolo ai danni del rivale Jack Sheppard. Terzo in gara e in campionato Giacomo Saleri. Ismael Catalin ha conclu-so al quarto posto. Al sabato ulti-ma gara anche per i campionati europei femminile e giovani: Laia Sanz, per la nona volta, e Jorge Carrasco i campioni.

TORNANO A CRESCERE, SIA PURE DI LEGGERA MISURA, GLI ASCOLTI DELLE GARE DEL MOTOMONDIALE IN TV. LA MOTOGP A INDIANAPOLIS È STATA VISTA DA 4.445.000 (24,63%) CONTRO 4.315.000 DEL 2009. 119.000 SPETTATORI IN PIÙ PER LA MOTO 2, SEGUITA DA 1.566.000 (12,59%), MENTRE LA 125, CON 663.000 (6,89%) FA MENO 197.000. LEGGERA FLESSIONE ANCHE PER FUORI GIRI, L’APPROFONDIMENTO POST GARA: 1.442.000 GLI SPETTATORI DI QUEST’ANNO, 1.552.000 NEL 2009.

Indy fa crescere la TV

PaddockA cura di Lucia Voltan

SPEEDWAY. I QUALIFICATI ALLA FINALE UEM Nella pista siberiana di Balakovo si è disputata la semifinale numero 2 del campionato individuale UEM di speedway. Gara stradominata dai piloti russi, con i primi cinque qualificati per la finale di Torum, in Polonia. A vincere, dopo spareggio, è stato Povazhny, che ha avuto la meglio su Gizatullin mentre il terzo gradino del podio è andato a Gafurov. Qualificati per la finale anche Daniel Ivanonv, specialista del ghiaccio e Vlasow; come riserva passa Nosov. Fuori dai giochi, Mattia Carpanese, sedicesimo. A Berghaupten, in Germania, nella semifinale 3, uno spareggio ha sancito la vittoria dell’ucraino Karpov che dopo quattro giri “furiosi” ha avuto ragione del padrone di casa Kroner. In terza posizione si è classificato Ales Dryml, che ha preceduto il tedesco Smolinski e il lettone Puodzuks; dopo una manche di spareggio a tre piloti, Musielak ha guadagnato l’ultimo posto disponibile ai danni di Simota e Aarnio.

L’EX CAMPIONE DEL MONDO GRANT LANGSTON SI RITIRANiente più gare per Grant Langston, che a 28 anni, ha deciso di ritirarsi. Il sudafricano, ex campione del mondo cross 125, un National americano vinto, ha combattuto il cancro, ma la salute non sarebbe il motivo del ritiro. «Ho deciso di dedicarmi ad altre attività» ha scritto nel comunicato di addio.

AUTUNNO PIÙ RICCO DI GARE AL MUGELLO Novità per le prossime gare al Mugello. Il 25 e 26 settembre, in occasione della Premier National Cup, oltre alle classi dell’omonimo torneo, alla Michelin Cup e al Trofeo Amatori saranno organizzate due gare del Trofeo Gianpiero Vivaldi, riservate alle classi 600 (Aperta e Stock) e Open (Superbike,Stock 1000 e Open). Nell’ultima prova del CIV, che avrà come anfiteatro sempre il tracciato toscano nel week-end del 17 ottobre, sarà possibile assistere a una gara internazionale di sidecar (info, 055-480553, www.promoracing.it).

IN B

RE

VE

WIGG E BETA EUROCAMPIONI TRIALIl vice è Matteo Grattarola

MIGLIORANO LE CONDIZIONI DI MAURIZIO POGGIANASI STANNO RIVELANDO MENO GRAVI DEL PREVISTO LE CONDIZIONI DEL FREESTYLER MAURIZIO POGGIANA, CADUTO DURANTE UNO SHOW AL LIDO DI JESOLO. IL PILOTA NON È PIÙ IN COMA FARMACOLOGICO E IL PROBLEMA PIÙ SERIO, UN GROSSO EMATOMA AL COLLO, SI STA RIASSORBENDO.

C’ È ANCHE IL TEAM JUNIOR GP

BIAGGI CON I “CESARONI” MOTO protagoniste dei “Cesaroni”. La serie televisiva torna su Canale 5 a partire dal 10 settembre e in questa nuova serie ci saranno anche Max Biaggi e il Team Junior GP Racing Dream. La squadra ha fornito moto e supporto logistico all’attore Ludovico Fremont, che nella serie televisiva interpreta Walter Masetti: correrà in sella all’Aprilia nera, dimostrando di possedere buone doti di pilota, facendosi notare da Max Biaggi, nel ruolo di se stesso.

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NESSUN ITALIANO

CROSS. PICCOLI EUROCAMPIONI NESSUN pilota italiano tra i nuovi campioni europei di cross per i piccoli. Dopo l’ultima prova, disputata a Sevlievo, in Bulgaria, in vetta ci sono: il tedesco Brian Hsu (EMX65), l’olandese Brian Bogers (EMX85) e il russo Eugeny Mikhailov nella Open. I migliori risultati dei nostri ragazzi sono un quarto posto di Filippo Zonta (65) e di Davide Bonini (85). UNA GARA A TESTA PER HILL

E BROOKES IN INGHILTERRANONO ROUND DELLA SUPERBIKE INGLESE, A CADWELL PARK, CON SUCCESSI DI TOMMY HILL (SUZUKI) NELLA PRIMA FRAZIONE E DI JOSH BROOKES (HONDA) NELLA SUCCESSIVA. DUE TERZI POSTI PER RYUICHI KIYONARI (HONDA). IN CAMPIONATO, IL GIAPPONESE E HILL SONO PRIMI PARIMERITO. UN PUNTO IN MENO PER BROOKES.

MONDIALE ENDURO, VIA LIBERA AL GP ROMANIA 2011IL PROMOTORE DEL MONDIALE ENDURO HA VISIONATO E APPROVATO LE STRUTTURE DEL GP ROMANIA, IN PROGRAMMA IL 9 E 10 LUGLIO 2011. LA GARA SI DISPUTERÀ A BUZAU, A UN CENTINAIO DI CHILOMETRI DA BUCAREST. IL PADDOCK SARÀ SITUATO NEL CENTRO DELLA CITTÀ E AVRÀ UN PERCORSO E PROVE SPECIALI MOLTO TECNICHE.

«Rossi è creativo,

ha la solitudine

dei grandi.

Arriva di notte, ci

sediamo sul divano

e buttiamo giù le

idee. Foglio, matita,

risate e birra»

Aldo Drudi - Designer dei caschi di Rossi

(Corriere della Sera)

EUROPEO BAJA

DOPPIO PAOLO CECI DOPPIO successo di Paolo Ceci nella prova dell’europeo Baja che si è disputato a Dabas, in Ungheria. Il primo giorno il pilota della Beta ha preceduto Ugo Filosa e Manuel Lucchese, il secondo Lucchese e Filosa. Nei quad, doppietta del pilota della Repubblica Ceca Josef Machacek. Gran finale dal 24 al 26 settembre, in Portogallo.

FINALE IN COPPACON il sesto e ultimo round, in programma domenica 12 settembre a Vallelunga,

si conclude la stagione della Coppa Italia di velocità, che da tempo include una sola classe, la 125 SP. Sarà un gran finale, per nulla scontato. In lizza ci sono tre piloti. Il capoclassifica Luca Oppedisano, a quota 97 punti, è marcato stretto da Manuel

Tatasciore, con 92. Il terzo candidato al titolo è Christian Gamarino. Di punti ne ha 83, ma non è da sottovalutare, dal momento che si è aggiudicato le

vittorie delle ultime due gare: Mugello e Vallelunga. A contorno, un ricco programma di monomarca. Ingresso gratuito al sabato

mentre la domenica per entrare si pagheranno 20 euro, ridotti a 15 per i tesserati FMI, donne e under 18. Gratis per gli under 14.

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1 Tanto per cominciare, come succede che una ragazza finisca a fare uno sport come l’enduro? Faticoso e anche sporco? Per gli stessi identici motivi di un uomo. Perché mi piace, mi appassiona. Nel mio caso non c’è neppure la complicità di un appoggio in famiglia. Mio papà e i miei fratelli hanno coltivato un blando interesse per le moto, terminato con la maggiore età, la patente e la macchina. Più comoda, senza dubbio. Per me invece non c’è confronto. Moto e basta. Enduro, ma anche strada. Ho cominciato a mettere in croce i miei finché a 16 anni mi hanno comprato la moto.

2 All’inizio è stato cross. Per i primi anni ho corso nell’italiano femminile con discreti risultati, niente di eclatante, mi piazzavo intorno al quinto, sesto posto. Poi ho avuto un incidente grave, una bruttissima frattura a tibia e perone. Tra gesso e riabilitazione, se ne sono andati quasi 18 mesi. È andata a finire che per quattro anni non ho più fatto gare. Poi un amico mi ha fatto provare la sua moto da enduro, ed è nato un nuovo amore.

3 In mezzo al fango e alle pietraie non mai pensato: ma chi diavolo me l’ha fatto fare? In realtà è meno muscolare di quanto si pensi. A volte mi alleno con certi energumeni, che però fanno più fatica di me. Contano i muscoli, certo. Ma anche, anzi soprattutto, la tecnica. E una gran testa dura.

4 Due anni fa hai partecipato alla Sei Giorni con una squadra di Club. Mai sognato la maglia Azzurra? Come no? Ma è proprio questo, un sogno. Vorrebbe dire che c’è un’attenzione per le enduriste del tipo di quella della quale godono, per esempio, le francesi. Che non per nulla sono le più forti. Ma loro vivono di enduro. Io lavoro e mi posso allenare solo nei finesettimana e la sera.

5 A proposito di lavoro, non hai esattamente il curriculum che uno si aspetterebbe da una endurista... Laurea in Belle Arti, poi disegno industriale, una sorta di stilista. L’ennesima dimostrazione della differenza tra luoghi comuni e realtà.

ANNA SAPPINO IDENTIKIT

NATA A BIELLA

ETÀ 36 ANNI

HA VINTO 4 TITOLI ITALIANI FEMMINILI ENDURO

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DUNGEY, GIÀ FATTOÈ RYAN Dungey il nuovo campione del National americano di

cross. Il pilota della Suzuki ha dominato anche la decima prova, vincendo entrambe le manche della gara di Southwick e

conquistando così il titolo con due gare d’anticipo (e al debutto nella 450). Il secondo titolo AMA della stagione dopo quello vinto

nel Supercross ed è il quarto della carriera dopo i 2 (uno Supercross e uno National) della 250 dello scorso anno. In gara Dungey ha vinto prima davanti a Tommy Hahn e a Mike Alessi e poi ha preceduto Ben Townley e Matt Goerke. Nella 250, invece,

vittoria per Tyla Rattray, autore di due secondi posti.

Nella prima manche a vincere è stato Trey Canard, davanti al

sudafricano e a Wil Hahn, mentre nella seconda si è

imposto Justin Barcia, davanti a Rattray e Chris Pourcel. Con ancora due gare da disputare Pourcel resta al comando con

399 punti contro i 386 di Canard e i 364 di Rattray.

ASSEN E BRANDS HATCH

ELETTRICHE IN DUE DATE NON ci sarà - almeno per il momento, un campionato italiano di moto elettriche. Il progetto è stato trasferito su base europea e prevede due gare, la prima ad Assen, il 24 e 25 settembre, la seconda a Brands Hatch, 2 e 3 ottobre. Due gare per ognuno degli appuntamenti. I migliori disputeranno la finale ad Albacete, il 24 ottobre.

MONDIALE ENDURO

GENOVA PRIMA TAPPA INDOOR C’È GIÀ una bozza del prossimo Mondiale enduro indoor. La prima prova è prevista a Genova il 20 novembre. Queste le altre date nel 2011: 15 gennaio Brasile (da confermare), 6 febbraio, Spagna (Barcellona), 27 febbraio, Spagna (Vigo), 5 marzo, Portogallo (Lisbona).

FINO AL SUPERCROSS

STEWART SI FERMA NIENTE più gare per James Stewart, fino all’inizio del Supercross. Il campione della Florida, a lungo fermo per via dell’infortunio al polso, era tornato in pista in occasione della tappa a Unadilla del National di cross. «Non ero pronto, e me ne sono accorto subito - ha raccontato in una lettera aperta ai suoi tifosi - non voglio compromettere la mia carriera per disputare qualche prova di un campionato che comunque non potevo vincere». Appuntamento dunque ad Anaheim.

NUOVO SUCCESSO DI BLAZUSIAK IN AMERICAANCORA UNA VITTORIA PER TADDY BLAZUSIAK NEL CAMPIONATO AMERICANO ENDUROCROSS. IL POLACCO DELLA KTM SI È AGGIUDICATO LA PROVA CHE SI È DISPUTATA A INDIANAPOLIS, PRECEDENDO KYLE REDMOND (KAWASAKI).

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ZANNA BIONDA VALENTINO BALLA COI LUPIStoria di istinto, forza, astuzia e lotte selvagge per la supremazia nel branco del Motomondiale

ZANNA Bionda, il lupo che comandava il branco, ha una zampa rotta. La tagliola di un bracconiere dell’Appennino gli ha fracassato una zampa e anche una spalla è dolorante dopo un salto finito male. Zanna Bionda fa ancora paura, ne sa una più del diavolo, ma i giovani maschi del branco vogliono comandare al suo posto.

Il più determinato di tutti è un giovane lupo che aveva la tana vicino alla sua, un lupo spagnolo che in passato aveva già provato ad attaccarlo ma si era ritrovato dolorante a terra e con le orecchie basse. Pelo di Luna è di razza iberica, il manto chiaro, ha gli occhi lucidi, e una grande abilità: costruire la propria forza imparando. Da giovane era scorbutico e taciturno, adesso ulula alla luna quando afferra la preda per la gola e si gode il trionfo sul branco. Ma la gang dei lupi non è mai tranquilla: sempre dalle selve di Spagna, è arrivato irrobustito e determinato El Lobito. Taglia piccola, più da cane che da lupo, un cucciolo cresciuto; ha avuto in dote una velocità pazzesca. Scatta come una molla, corre rapido come il vento e ha iniziato a

mordere gli altri maschi Alfa che, fino a poco tempo fa, con un ringhio gli mettevano paura e lo facevano rinunciare alla battaglia. Sta sempre in disparte, lo consiglia un vecchio lupo con una zampa orrendamente ferita che gli insegna tutti i trucchi per emergere. Un altro brutto cliente per Zanna Bionda, lo dicono tutti.

Ma ci sono altri pretendenti al ruolo di capo e vengono da lontano. Lampo Pazzo arriva dall’altra parte del mondo. Non ha un milligrammo di grasso addosso, ha occhi spiritati e un carattere ombroso. Tre stagioni fa prese tutti di sorpresa, poi non riuscì più a battere gli altri lupi. Si dice che tema in maniera particolare la sicurezza e la forza nella lotta di Zanna Bionda, che ogni tanto si isoli per ululare da solo alla luna, in compagnia della sua giovane femmina, identica a lui nella struttura esile. Uno fuori dal branco ma che sogna di dominarlo. Da un po’ di tempo sembra più tranquillo, come aspettasse la nuova stagione di caccia e duelli, sicuro di essere più forte…

Nero, ombroso, sempre in disparte quando c’è da socializzare, ma sempre più forte e rispettato, Terrore delle Praterie arriva da lontano. Da un posto nel quale i cespugli spinosi ruzzolano spinti dal vento. Da un altro branco che, in una sola stagione, ha vinto, piegato e dominato. Terrore non ha paura, tiene il muso basso, ma non teme nessuno. Combatte ancora con uno stile diverso, largo sulle zampe, ma non ha paura, è un duro che diventa sottomesso solo di fronte alla madre, femmina che non piega mai la testa e spinge il suo Terrore sempre più in alto. Non è un cucciolo Terrore e lo sa, quindi ha fretta di imporsi, di diventare il capo.

E poi ci sono gli altri: Riccioli d’Oro, quando era cucciolo imitava Zanna Bionda, è un bel lupone grande e grosso che si sta facendo spazio; e Lupo Marsigliese, di razza francese, coraggioso fino alla follia, ma anche lui ha una gamba maciullata da una tagliola che lo fa andare storto e dolorante. Eppure prova a correre come nulla fosse, perché per chi sta male nel branco non c’è pietà. È la dura legge di natura, chi è debole soccombe e solo uno vince.

Questa è una storia di lupi, ispirata dal comportamento animale che conserviamo in angoli più o meno remoti del nostro cervello distratto da bip provenienti da macchinette elettroniche che sembrano l’unica realtà e invece sono solo un accessorio all’istinto, all’aggressività, alla determinazione che servono più di tutto per emergere nella lotta che da migliaia di anni agita il branco dei lupi.

È DURA VIVERE IN MEZZO A QUEL BRANCO DI LUPI CHE È LA MOTOGP. E VALENTINO ROSSIDEVE DIFENDERE CON GRINTA LA SUA LEADERSHIP.

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DALLE BICICLETTE ALLE DELLA FERRERAFederico vinceva nel ciclismo, poi cominciò a fare moto col fratello Giovanni. E continuò a vincere

NON LO si può certo negare: la motocicletta è figlia della bicicletta, così come l’automobile è figlia della carrozza. Dalla bicicletta arrivarono alla moto molti piloti, specialmente nei primi anni del 1900, e alcuni ciclisti di fama non si accontentarono poi di correre, ma divennero anche costruttori di motociclette.

Uno dei primi fu un torinese, Federico Della Ferrera, già noto al pubblico delle corse ciclistiche come uno dei più dotati sprinter in campo nazionale. Nato il 3 luglio 1887, a soli 18 anni si era classificato secondo nel campionato italiano ed era stato selezionato per le Olimpiadi di Atene del 1906, dove aveva colto un sesto e un ottavo posto nello sprint, migliore italiano dopo l’asso Francesco Verri.

A Torino in quegli anni si respirava però aria densa di vapori di olio e di benzina. Veniva dalla Francia quell’aria, diffondendo quella malattia che stava sconvolgendo già da un decennio le abitudini dei francesi: il motore con tutte le sue applicazioni. Fra i contagiati ci furono Federico Della Ferrera e suo fratello Giovanni. La storia non dice come

avvenne il loro primo approccio con la bicicletta a motore, ma ci informa che già nel 1909 i due giovani torinesi si dedicarono alla costruzione di una loro motocicletta. La prima Della Ferrera fu una 500 cm3 monocilindrica che ostentava una scelta tecnica d’avanguardia: la distribuzione a valvole in testa, una rarità in un periodo in cui le valvole laterali sembravano l’unica scelta possibile per evitare gravi danni al motore nel caso di una loro rottura. Con questa moto Federico Della Ferrera colse la prima vittoria in una corsa: la Susa-Moncenisio del 1911.

Nel 1912 la monocilindrica venne affiancata dalla prima bicilindrica. Il motore era un 500 “V2” longitudinale, anche in questo caso con distribuzione a valvole in testa comandate da aste e bilancieri. Due anni dopo fu la volta di una monocilindrica da corsa a 4 valvole in testa e cambio graduale, una dimostrazione di capacità tecnica e di lungimiranza che quell’anno (1914) fu premiata con numerose vittorie in corse nazionali.

POI VENNE la guerra e anche le Della Ferrera vestirono il grigio-verde, fornite al nascente e prestigioso corpo della Regia Aviazione. Al termine del conflitto la produzione civile riprese immediatamente e la fabbrica torinese mise in vendita due modelli: una 635 monocilindrica e una 1000 bicilindrica, ambedue equipaggiate con uno speciale cambio a quattro catene costituito dalla combinazione di due trasmissioni primarie e due secondarie. Nel 1919 la Casa torinese fornì anche il motore all’azienda concittadina di Antonio Opessi, che presentò la “Temperino”, prima vettura concepita per un uso utilitario: il 1000 bicilindrico la spingeva a 75 km/h con un consumo stimato in appena 20 km/litro.

Nel 1920 l’originale sistema di cambio Della Ferrera venne confermato su una nuova 500 bicilindrica a “V”, chiamata “Canterina” a causa del rumore provocato dall’adozione di ben sette catene: quattro le due doppie trasmissioni, una per l’azionamento del magnete e due per trasmettere il moto agli alberi a camme, visto che un’altra soluzione modernissima di questo motore era la distribuzione monoalbero in testa. La “Canterina” fu completata nel 1921 ed esordì clamorosamente, guidata da Federico Della Ferrera, conquistando quell’anno, sul rettilineo di Orbassano, il primato mondiale di velocità sul chilometro lanciato a 140 km/h di media.

(continua)

FEDERICO DELLA FERRERA SI RECA A UNA CORSA ALLA GUIDA DI UN SIDECAR SPINTO DAL 1000 BICILINDRICO.LA 500 “CANTERINA” DA GARA È NEL CARROZZINO.

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HONDA CB 750 FOUR IL MITO RIVIVE IN SCALAIn libreria il primo degli 80 fascicoli con i pezzi per realizzare una perfetta replica

I MOTOCICLISTI e gli amanti dei fumetti hanno atteso con impazienza il 31 agosto: in quella data è uscito in libreria il primo fascicolo Honda CB750 Four in scala ¼! Bisognerà avere pazienza per assemblare questa replica della famosa Honda dato che l’operazione sarà completata solo dopo l’acquisto degli 80 numeri della collana (a 1.790 yen ciascuno eccetto il primo che avrà un prezzo di lancio di 690 yen). Allegato ai fascicoli, che consentiranno di ripercorre la cronologia storica della famosa moto, si troveranno gli elementi di costruzione. 80 numeri, sembra un impegno decisamente lungo, ma il gioco vale la candela perché una volta assemblata, la moto con i suoi 520 mm di lunghezza e i 7 kg di peso dichiarati, potrà perfino “accendersi” con il pedale dell’avviamento, dopo però aver introdotto la chiave nel suo alloggiamento... Le frecce e le luci funzionano, la sella in vera pelle si alza, inoltre molti pezzi sono in acciaio. Questo modellino farà epoca perché gli ideatori – tutti giapponesi – si sono preoccupati di curare ogni più piccolo

dettaglio. Nonostante l’iniziativa esca con licenza del marchio italiano De Agostini Editore, non credo che sarà disponibile in Italia. Ingiusto, no?

IN GIAPPONE il “Mese della moto” ruota attorno alla data del 19 agosto: in quella giornata in tutto il Paese la polizia tiene dei corsi di pilotaggio ai motociclisti con lo scopo di migliorare la loro capacità di guida e diminuire così i rischi di incidente. La data è stata fissata nel 1989 dal Traffic Safety Policy Office, ma è dal 2000 che questo appuntamento ha assunto maggiore importanza diventando il “Mese della moto”. L’operazione oggi si chiama “Smile On” e raggruppa da luglio a settembre quasi quaranta eventi per i motociclisti sparsi per tutto il Paese! Viaggi, spostamenti in gruppo verso circuiti ove si disputano gare di velocità o di motocross, feste, scuole di pilotaggio e tanto altro ancora. Ce n’è per tutti i gusti per motivare i motociclisti a uscire, a incontrarsi, a condividere la passione e anche approfittare delle poche vacanze nonostante il caldo massacrante. Il testimonial di “Smile On” altri non è che Tadahiko Taira, 54 anni, tre volte campione nazionale nella velocità classe 500, sesto al Campionato del mondo 500 nel 1987, vincitore del GP250 di San Marino nel 1986 e vincitore della 8 Ore di Suzuka con Eddie Lawson nel 1990. Sempre fervente motociclista – organizza anche corsi di pilotaggio e scrive per riviste specializzate di moto - parteciperà anche lui a molti eventi.

PER YAMAHA, la V-max non è certo una moto come le altre perché poche altre moto sono in grado di far nascere tanta passione in tutto il mondo. Nonostante sia stata inizialmente pensata per il mercato americano e per quello europeo, questa grossa roadster gode, comunque, in Giappone di un trattamento tutto particolare che sembra essere motivato da un sentimento di orgoglio nazionale… Il costruttore organizza raduni e prove sul circuito di Okayama in ottobre e fornisce molti dettagli per provare la V-Max vicino a casa dei potenziali clienti fino al mese di novembre: grazie al supporto dei concessionari in tutto il Paese si contano non meno di 80 appuntamenti! Infine, per darvi un’idea dell’importanza che questo “mito” ha per il suo creatore e anche se non ci capite niente, potete visitate il bellissimo sito http://www.yamaha-motor.jp/mc/vmax/

SARÀ UN MODELLINO IN SCALA VERAMENTE CURATO QUELLO DELLA CB 750 FOUR. SI METTERÀ ANCHE IN MOTO... INSERENDO LA CHIAVE E RUOTANDO LA LEVA DI AVVIAMENTO. LUNGO 52 CM, PESA BEN 7 KG.

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www.suzuki.it

*Grazie al contributo Suzuki. Disponibile anche in versione depotenziata con centralina in omaggio.

Suzuki GSX-R è una razza speciale da racing. Nelle cilindrate 600 e 750, è un’autentica belva che scatena su strada le prestazioni che l’hanno resa leggendaria in pista. Asfalto e cordoli sono le sue prede. E con questi prezzi, l’occasione di liberare il tuo istinto sportivo è ancora più vicina. Operazione valida presso tutti i concessionari ufficiali Suzuki che aderiscono all’iniziativa.

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Ricardo Arnes Carmona del Team Polini Scooter Spagna davanti ai compagni di squadra uffi ciali, Filippo Corsi (34) e Matteo Tireferri (45). Lo spagnolo vincendo la gara di Viterbo del Trofeo Scooter 70 Evolution OPEN, in sella a un Yamaha Jog con motore Minarelli “kittato” Polini Big Evolution, ha dato un nuovo volto alla Polini Italian Cup interrompendo il dominio dei Piaggio-Zip.

Mathia Beatrizzoti è il leader della classifi ca del Trofeo Scooter 94 Big Evolution. Qui, precede Federico Ciacci e Cristian Mammi.

Grandi duelli anche nelle retrovie del Trofeo Scooter 70 Evolution Monomarca-Polini. Alessandro Fabbri è davanti a Marco Losappio.

Cinque gare alle spalle, la sesta da disputare il 19 settembre sulla pista di Pomposa per sei tricolori ancora tutti da decidere. La Polini Italian Cup 2010 non fi nisce mai di stupire. Sarà dunque un fi nale di campionato da brividi tutto da seguire anche per la presenza fuori classifi ca dei Team Polini Scooter provenienti da tutta Europa dopo la vittoria dello Yamaha Jog Minarelli “kittato” Polini Big Evolution del team spagnolo sulla pista di Viterbo.

SCOOTER 70 EVOLUTION OPEN - La supersfi da fi nale vedrà i due portacolori uffi ciali del Team Polini Scooter, Matteo Tiraferri e Filippo Corsi, contendersi il titolo tricolore più importante. Tiraferri guida la classifi ca con 19 punti di vantaggio sul compagno di squadra; quindi, dovrà fare solo attenzione a non commettere errori per aggiudicarsi la vittoria fi nale anche se Corsi ce la metterà tutta per chiudere alla grande una stagione già tutta da incorniciare. Simone Bartolini e Davide Ziarelli si giocheranno invece il terzo gradino del podio fi nale con Bartolini favorito forte di un vantaggio di 23 punti su Ziarelli. Dovesse vincere come a Viterbo uno scooter con motore Minarelli, questo fi nale di campionato sarebbe ancora più clamoroso e saporito.

SCOOTER 94 BIG EVOLUTION OPENA guardare la classifi ca si può solo dire che sarà un gran fi nale di campionato perché Mathia Beatrizzotti e Cristian Mammi sono divisi da soli 10 punti. Beatrizzotti dovrà sapere gestire il proprio vantaggio, mentre Mammi non avrà nulla da perdere sperando nella vittoria delle due gare e in un buon aiuto della fortuna.

SCOOTER 70 EVOLUTION MONOMARCA-POLINI - Sarà sicuramente un fi nale da brividi per la sfi da a cinque che vede divisi da 19 punti nell’ordine, Mirko Giovacchini, Angelo Fontana, Carlo Gurrieri, Stefano Serventi, Alessandro Fabbri. Alessandro Garzaro potrebbe invece fare da ago della bilancia nell’assegnazione dei titoli, mentre resta remota la possibilità di colmare il divario di 35 punti in classifi ca

Jacopo Schirò è tra i migliori protagonisti del Trofeo Pit Bike XP 4T 110-XP.

da Giovacchini.

XP 4T 110-XP 125 STREET - Alessio Corneti ha tutte le carte in regola per fare suo questo titolo forte di un vantaggio di ben 41 punti su Mattia Gollini, sul quale è purtroppo pesata la forzata assenza alla quarta prova di Castelletto. Sono ben tre invece i piloti che possono ancora salire sul podio fi nale essendo divisi in classifi ca da soli 11 punti: Jacopo Schirò, Bruno Moreschi, Carmine Napodano.

XP 4T 150 Open-XP 65 2T - Per la prima posizione è solo la matematica a impedirci di sapere il nome del vincitore fi nale anche se solo un clamoroso colpo di scena potrebbe togliere la vittoria fi nale a Devis Catellani forte di un vantaggio in classifi ca di 39 punti su Guido Fulgoni. 41 invece i punti che dividono Fulgoni da Mattia Gollini, terzo in classifi ca.

GRC-POLINI MINIGP - Sarà un fi nale di campionato da “batticuore” per i giovanissimi Daniele Santi e Simone Mazzola separati da soli 13 punti. Se Mazzola non fosse stato costretto a saltare la gara di Castelletto, la classifi ca potrebbe essere diversa perché Mazzola ha ottenuto quattro primi, un secondo e un terzo posto, mentre Santi due primi, quattro secondi, un quinto e un ottavo.

VALVOLA LAMELLARE YAMAHA-MINARELLI E PIAGGIO ASPIRAZIONE DIRETTAContinua l’evoluzione dei prodotti Polini. L’ultima novità riguarda due valvole lamellari per i motori Yamaha-Minarelli e Piaggio. Nello specifi co:

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montaggio è necessario lavorare internamente i carter. I due spessori vanno abbinati al collettore d’aspirazione che potete scegliere nel catalogo Polini tra quelli a 360°. I petali delle lamelle sono in carbonio di spessore 0,3mm.

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Cod. Polini: 213.0053Prezzo vendita al pubblico: Euro 79,00+IVA.

Le gare del Trofeo Pit Bike XP 4T 150-XP 65 2T offrono spettacolo ed emozionanti sfi de come questa tra Luca Annesi (111), Carmine Gianfreda (69) e Sara Panizzolo (61).

elli è stataa ondurre la ao diretto permette di

tt

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MotoGP San Marinodi Enrico Borghi foto Milagro

FERMARSIO CONTINUARE?

QUANDO l’ambulanza rimane ferma a bordo pista, anziché raggiungere il centro medico, è un gran brutto segno. Significa che il pilota soccorso è in

gravissime condizioni, e che si sta cercando di fare tutto il possibile lì, sul posto dell’incidente.

E quello di Shoya Tomizawa è stato un incidente terribile. Colpito a morte da una moto lanciata a 250

all’ora, il cuore del giovane pilota giapponese ha avuto la forza di battere ancora per qualche decina di

minuti, sostenuto dall’estremo tentativo di salvarlo, prima di fermarsi definitivamente quando in pista

c’era la MotoGP.La dinamica dell’incidente, la sosta a bordo pista, non lasciavano molta speranza. Ma ci siamo aggrappati a

quella corsa disperata all’ospedale di Riccione, alla voce ufficiale che ci ha detto “sta lottando contro la

morte”.In momenti come questi la paura, il dolore, si

mescolano ai cattivi pensieri; ci si chiede se non sia già tutto finito e quel filo di speranza di cui ci parlano

serva solo a fare andare avanti lo show. A non fermarsi a un passo del gran finale. Ci si chiede con

che spirito andranno in pista i piloti della MotoGP, che hanno visto, che hanno capito, che dovranno passare

da quel punto, il Curvone, a gas spalancato a 300 all’ora.

Ci si chiede cosa sia più giusto fare davanti alla tragedia di un giovane pilota, della sua famiglia, delle

persone che lavorano con lui, di quelle che gli vogliono bene; perché di qua, dentro il mondo della

MotoGP, si piange un ragazzo che non c’è più, e di là, nel prato e sulle tribune, c’è chi ha pagato il biglietto

per vedere il Gran Premio, e davanti alle TV telespettatori di mezzo mondo sono lì che aspettano

di vedere scendere in pista Rossi, Lorenzo, Pedrosa e compagnia.

Di qua e di là ci sono dolore sincero, lacrime esibite o soffocate, logiche che appaiono disperatamente

illogiche: contratti da onorare, sponsor da accontentare, programmi da rispettare.

Adesso che è finito tutto, penso che davanti a Tomizawa esanime sull’asfalto, la scelta più rispettosa fosse esporre la bandiera rossa,

e fermarsi lì. Ma quando devi decidere in pochi secondi non è la

stessa cosa. I soccorsi sono stati immediati, un giro dopo la pista era sgombra, la gara della Moto2 è

arrivata in fondo, Tomizawa ha continuato la sua lotta impari con la morte fuori dal circuito, quantomeno ufficialmente, e dentro si è andati avanti fingendo o

cercando di convincersi che niente di drammatico fosse successo, sapendo che non era così.

Stefano Saragoni C’era un ragazzo...C’era u

SHOYA TOMIZAWAERA NATO A CHIBA,IN GIAPPONE, IL 10 DICEMBRE 1990.IL PRIMO GPLO AVEVA CORSO NEL 2006 IN 125,MA SOLO NEL 2009HA DISPUTATOL’INTERO CAMPIONATO, IN 250.QUEST’ANNO HA VINTOIL PRIMO GPDELLA MOTO2 IN QATAR.

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MISANO – Shoya Tomizawa aveva 19 anni. È morto in pista, mentre faceva ciò che amava: correre in moto. Esat-

tamente come sette anni fa morì Daijiro Kato, altro caduto del Mondiale GP. Un altro ragazzo giapponese.

Shoya Tomizawa ha perso e poi ritrovato, e poi perso definitivamente la sua vita molte vol-te, dal momento in cui è stato investito da Alex De Angelis e Scott Redding (alle 12,36), fino a quando è arrivato all’ospedale di Riccione, poco prima delle 14,00. Tante volte i rianimatori han-no ripreso e poi perso il cuore del giapponese.

Che se ne è andato clinicamente men-tre i piloti della MotoGP (che avevano capito tutto, avendo visto le immagini dell’inciden-te in TV) stavano allineandosi per la gara dominata da Pedro-sa, davanti a Lorenzo e Rossi. In realtà Shoya Tomizawa se ne è andato prima, perché sin dall’ini-zio è apparso chiaro che non c’era nulla da fare. Perché le le-sioni erano tali e tante da rendere possibile solo un miracolo. Che non c’è stato.

Shoya Tomizawa ha perso la vita nel tremendo impatto, avvenuto durante il dodicesimo giro della ga-ra della Moto2: quando ha perso il

controllo della sua Suter del Team Technomag, è stato investito subito da Alex De Angelis, che lo ha colpito all’altezza del torace e del collo, e poi da Scott Redding, subito dopo, che non ha potuto evitare il suo corpo in balia del destino e gli è letteralmente passato sopra all’altezza dell’addome. Questi colpi terrificanti, subiti in un punto in cui – all’uscita del Curvone – si viaggia a 240 all’ora, hanno provocato traumi cranico, toracico e addominale che hanno de-vastato il corpo del pilota giapponese, perché hanno provocato una serie di emorragie inter-ne che è stato impossibile arginare.

Secondo Claudio Macchiagodena, il Medical Director della MotoGP, che ha coordinato l’in-tervento di rianimazione nel medical centre e poi ha deciso di inviare il pilota all’ospedale di Riccione, «a determinare la fine del ragazzo è stato un ematoma che ha cominciato a compri-mere il cuore appena abbiamo attivato la circo-

C’era un ragazzo...un ragazzo...

Amava la moto e le corse. Aveva

un bel sorriso e un bel sogno.

Spezzato. Si chiamava

Shoya Tomizawa]

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MotoGP San Marino

lazione. A quel punto il cuore, che batteva an-cora quando Tomizawa è entrato nel medical centre, ha cominciato a soffrire sempre di più. Le condizioni erano gravissime, assolutamente critiche, quando è arrivato da noi. Ci è stato subito chiaro che il ragazzo non si era ferito gravemente, ma stava lottando con la morte. Si faceva fatica a garantire al suo cuore un battito sufficiente per farlo sopravvivere».

Questo è il motivo per cui Tomizawa è stato portato a Riccione in ambulanza, e non a Cese-na in elicottero, come si pensava in un primo momento. «Se fosse andato in elicottero, senza assistenza continua a livello di sostegno per il cuore, a Cesena non ci sarebbe nemmeno ar-rivato. Ho scelto Riccione e l’ambulanza perché era l’unico modo per garantire, durante il viag-

gio, un’assistenza costante che era necessaria per permettere al cuore di restare in attività. Ma non ce l’ha fatta lo stesso».

La conferma di ciò che tutti sapevano – quando ha lasciato il circuito era evidente che non avrebbe avuto alcuna possibilità – è diven-tata un annuncio vero e proprio verso le 14,30, cioè mentre Dani Pedrosa intensificava la sua fuga verso la vittoria della gara della MotoGP, mentre Valentino Rossi ritornava sul podio (do-po quello di Laguna Seca) e mentre Jorge Lo-renzo limitava i danni con la seconda posizione e quindi l’ennesimo podio.

SHOYA Tomizawa era nato a Chiba, una città che con gli anni è stata inglobata dalla immen-sità di Tokyo. Chiba è la stessa città in cui è

QUANDO un giapponese nasce a Chiba, la moto ce l’ha nel sangue. Dicono sia l’Emilia-Romagna del Sol Levante, del

resto la Honda ha una base importante da queste parti.Shoya Tomizawa è nato qui, il 10 dicembre del 1990

e, pur con pochi mezzi, ha iniziato a correre. L’occhio lungo della HRC lo teneva d’occhio da tempo

e un piccolo aiuto gli è arrivato quando ha iniziato a correre in 250 dopo due gare in 125 (debutto nel GP

Giappone del 2006). Shoya ha trovato in Europa una famiglia, un piccolo team italo-francese, Technomag CIP,

dove lavora un tecnico del calibro di Gilles Bigot, che ha vinto il mondiale della 500 con Criville, e dove

ha trovato un amico nell’ex pilota Max Sabbatani.Pilota grintosissimo, ma anche dalla grande

velocità, il suo impatto nel mondiale Moto2 è stato di quelli che lasciano il segno, con una vittoria

nella gara d’esordio in Qatar. Pur con qualche problema fisico causato dalle cadute, Tomizawa era

sempre tra quelli che facevano il passo fin dalle prove, come testimoniano le sue due pole position.

Detto senza giri di parole, Shoya era il futuro del motociclismo giapponese, il primo talento

brillante dopo la morte di Daijiro Kato a mettersi in mostra. Non era difficile pronosticare un futuro

più che promettente, ma la spietata legge delle corse ha deciso per un finale diverso

e drammaticamente anticipato. Siamo vicini alla famiglia, alla sua squadra, a tutti quelli che hanno apprezzato un ragazzo

simpaticissimo, un pilota leale e spettacolare. Uno che ci manca già.

AVEVA VINTO IN QATAR

«Le sue condizionierano gravissimequando è arrivato da noi. Ci è stato subito chiaroche Tomizawastava lottando con la morte»

Claudio MacchiagodenaMedical Director MotoGP

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MISANO – L’argomento del giorno è: si doveva fermare la gara della Moto2? E poi: certe cose si possono evitare? Sono riflessioni inevitabili, perché le tragedie devono fare riflettere. Va detto che non c’è nessuno, tra chi vive e lavora nei gran premi, che abbia lanciato accuse. Questo dramma è stato assorbito come fosse una cosa ineluttabile. «Ci sono cose che accadono e non puoi farci niente – ha detto Franco Uncini, che è il responsabile per la sicurezza dei circuiti. – Abbiamo fatto tanto, tutti insieme, adesso questo sport è molto più sicuro, nel senso che si sta facendo di tutto per limitare i drammi come questo. Perché questo sport, per sua natura, non potrà mai essere sicuro. Tanti anni fa anch’io rischiai di morire nello stesso modo: venni investito». Valentino Rossi ha fornito una ricostruzione dell’accaduto: «Lui (Tomizawa) ha anticipato l’entrata in curva, era largo in uscita, ma non ha voluto raddrizzare e andare fuori; ha cercato di stare dentro ma gli è finito il cordolo... Si è solo sbilanciato, la sfortuna è che a un certo punto, dopo essere caduto, è tornato in pista, in piena traiettoria. E i piloti, lì, erano molto vicini». Tomizawa ha commesso un errore di guida, lo hanno detto tutti. «Ha sbagliato lui, e lo dico col cuore distrutto

L’incidente

UNA TRAGICA FATALITÀUn errore, la caduta, le moto che lo hanno colpito

– ha detto Franco Uncini, che è anche ex iridato della 500. – Se avesse accettato di uscire di pista, avrebbe perso qualche secondo e non sarebbe successo niente. Ha cercato di stare dentro, è caduto. Ma sono cose che uno decide in un istante, è facile parlare da fuori...». Ma la pista di Misano ha delle colpe? «No, non è una pista pericolosa – ha detto Valentino. – Certo, il Curvone (dove è avvenuta la caduta) è molto veloce, ma questo è uno sport pericoloso e lo sappiamo tutti. La pista non ha colpe. La cosa più pericolosa, ora che abbiamo tolto i muri, è il rischio di essere investiti». Anche Valentino, come altri del resto, ha sollevato una questione importante: bisognava fermare la gara? «Forse sì, ci voleva la bandiera rossa. Bisognava fermarsi. Ma è anche vero che a un certo punto lo avevano portato via, non c’era più nulla in pista...». Di fronte a un Rossi dubbioso, è entrata in azione l’autorità. Paul Butler, direttore di gara, ha preso una posizione chiara: «Ci siamo confrontati e abbiamo deciso di non fermare la gara perché non c’era motivo: la pista è stata sgombrata, i piloti erano stati portati via, non c’era nulla che ostacolava gli altri che correvano ancora».

Si è allineato anche Claude Denis, delegato FIM nella GP Commission: «Non era necessario fermare la gara, non c’erano i motivi perché in pista non c’era un problema di sicurezza. Siamo tutti distrutti per quello che è successo: chiediamo scusa alla famiglia di Tomizawa, ma non c’era niente da fare. È stata una tragica fatalità». Pur se velatamente, Jorge Lorenzo ha sollevato dubbi sull’erba sintetica. Cioè la parte di pista sulla quale è scivolato Tomizawa: «Secondo me è un po’ pericolosa, perché la moto scivola moltissimo e il suo comportamento è imprevedibile». «Non sono d’accordo – ha ribattuto a distanza Uncini – l’erba sintetica è larga 2,5 centimetri, e lo spessore diminuisce mano a mano che si va verso l’esterno: questo significa che ti permette di capire che stai uscendo di pista, quindi ti puoi adeguare. Dopo l’erba sintetica, infatti, c’è un pezzo di asfalto. Insomma, il cordolo ti avverte e l’erba sintetica ti dà la misura che stai uscendo. Se Tomizawa avesse capito, e avesse chiuso il gas, non sarebbe successo niente». Sì, è stata una fatalità. Tomizawa, anziché scivolare verso l’esterno, è tornato in pista. E chi lo seguiva non ha potuto fare nulla per evitarlo. Non ai 240 all’ora.

nato, e vive, Hiroshi Aoyama. Daijiro Kato era nato e viveva, anche lui, in un’area urbana di Tokyo, non troppo lontano da Chiba: Saitama, dove ha la sua sede, tra le altre cose, la HRC.

L’incidente di Tomizawa arriva anche a di-ciassette anni dalla morte di Nobuyuki Wakai, un ragazzo giapponese che trovò la morte sul-la pit lane del circuito di Jerez nel 1993. E tanto per continuare con i ricorsi, Valentino Rossi ha ricordato che «il 5 settembre, cioè lo stesso giorno, sempre qui a Misano, c’ero anche io, anche se non correvo, quando Wayne Rainey subì il suo terribile incidente». Già, era il 5 settembre 1993.

Esattamente 17 anni dopo, il dramma ha avuto per protagonista Shoya Tomizawa. E va detto, per concludere, che l’incidente mortale

di Tomizawa è arrivato esattamente sette gior-ni dopo quello di Peter Lenz, il tredicenne ame-ricano che ha perso la vita a Indianapolis, in una gara nazionale. «Credo nello stesso modo: è stato investito anche lui» ha detto Valentino. Sì, è accaduto nello stesso modo.

«È una cosa che non si può evitare, è insita nel nostro sport» è stato il commento unanime di tutti i piloti. Dai protagonisti della gara a chi è arrivato dietro, dai giovani ai veterani, da Ros-si ad Agostini. Si può lavorare sulle moto (e lo si è fatto), sull’abbigliamento tecnico (si è fatto e lo si fa), sui circuiti (sono stati spesi tanti soldi e tanti sforzi e sono ormai sicuri) ma c’è una cosa che non si potrà mai eliminare com-pletamente: il pericolo.

In questa giornata tetra, terribile, tristissi-

ma, angosciante, non bisogna lasciarsi sopraf-fare dall’ipocrisia. Questi sono ragazzi che corrono perché lo vogliono fare, e che quasi sempre lottano con tutto e tutti pur di avere una moto, una squadra, con cui iniziare e poi crescere, andare al mondiale, e poi vincere.

Si va in moto, si corre in moto, perché si ama questo sport, si amano le emozioni che sa dare, questa vita. I piloti sanno bene a cosa vanno incontro, quando entrano in pista. Quan-do scelgono questo sport. Sanno tutto. Cerca-no di scacciare le paure e i cattivi pensieri, ma in fondo sanno che cosa rischiano. E lo accet-tano.

Il mondo della moto oggi piange e onora un altro dei suoi caduti. Con dignità e rispetto. E senza retorica.

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MotoGP San Marinodi Enrico Borghi foto Milagro

Con la morte nel cuoreCon la mort

Per Pedrosa è la quarta vittoria del 2010. Mai era andato oltre due successi a stagione

Pedrosa, Lorenzo, Rossi. Ma il dramma di Tomizawa ha lasciato tutti senza parole

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Con la morte nel cuorete nel cuore

DANI PEDROSA (26) E LA HONDA IN QUESTO MOMENTO SONO FORTISSIMI. LO SPAGNOLO È SCATTATO IN TESTA DAVANTI A STONER, LORENZO E ROSSI E SE N’È ANDATO.

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MotoGP San Marinoil commento

I piloti hanno saputo di Tomizawa subito dopo l’arrivo

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«Tomizawa era simpatico ed era un gran frenatore.

Soprattutto, era uno di noi»

MISANO – Mai, prima d’ora, si è respi-rata una simile atmosfera durante, e dopo, la gara della MotoGP. Quando

Dani Pedrosa si è dato alla fuga, cioè già dal secondo giro, nel paddock la notizia della scomparsa di Tomizawa stava ampiamente sovrastando qualsiasi vicenda legata alla gara della MotoGP. Che andava corsa, quindi è stata disputata. Non per motivi legali, ma emotivi: i piloti sono partiti annusando aria di dramma, e nessuno aveva una gran voglia di fare il proprio mestiere, questa volta.

Nei vari box l’hanno vista tutti, la gara del-la Moto2. Perché i piloti della MotoGP sono sulla linea di partenza della 125, guardano poi anche la gara successiva: la middle class. Quando hanno corso la propria gara, si sono ritrovati in uno stato mentale particolare, una sorta di trance agonistica, e quando si sono tolti il casco, alla fine, sia chi ha vinto che chi ha preso paga, aveva messo da parte i fantasmi solo temporaneamente.

Dani, Jorge, Vale, sono stati gelati dai ri-spettivi team manager, e poi da Carmelo Ezpeleta (che è entrato d’autorità nel parco chiuso, per dare la notizia): c’era un altro ragazzo, un collega, uno di loro, da onorare. E da seppellire.

La faccia di Dani Pedrosa, dopo aver sapu-to cosa era successo durante la “sua” gara – la fine di Shoya Tomizawa – era quella di un ragazzo che ha la disperazione nel cuore e la paura nel cervello. Muto, gelato, bloccato, il dominatore del GP San Marino aveva lo sguardo che puntava verso un orizzonte tut-to suo. E Jorge Lorenzo, giunto secondo do-po aver limitato i danni, cercava con lo sguar-do quello dei colleghi, ma senza pronunciare una sola parola perché ai piloti basta uno sguardo per capirsi. Jorge Lorenzo, che due anni fa aveva pensato di ritirarsi perché gli era venuta la paura di morire in moto e in gara, era ripiombato nell’incubo. ]

ROSSI, A FIANCO NEL SORPASSO A STONER, HA SPIEGATO COSÌ IL CASCO REALIZZATO PER LA GARA DI MISANO:«È ORA DI DARSI UNA SVEGLIA...».

Dani Pedrosa

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MotoGP San Marinoil commento

Valentino Rossi, padrone di casa, veterano, icona che porta sulle spalle l’intera MotoGP, ha cercato di tenere un certo contegno. Ma si vedeva che era anche lui sotto shock.

Non si sono mai viste, scene simili. Le tre superstar, i supercampioni, i superuomini, stavano vicini e si guardavano attorno come fossero tre ragazzi improvvisamente persi nelle proprie paure. È stata una scena incre-dibile. E, speriamo, irripetibile.

LA GARA? «Non c’è niente da dire, se non che la mia moto in questo periodo va vera-mente forte – ha detto Pedrosa –. Lo shock è così grande che non riesco a pensare a niente altro che a Tomizawa, e a quello che gli è successo. Quel ragazzo era simpatico, rideva sempre, ed era un gran frenatore. Soprattutto, era uno di noi».

Jorge Lorenzo ha fatto uno sforzo enorme per trattenere le lacrime. Aveva gli occhi lucidi quando gli è stato chiesto di dire qual-cosa: «Ho ben poco da dire, se non che in gara ho pensato solo a non andare per terra e mi è andata bene. Quello che è successo a Tomizawa però fa passare in secondo piano ogni cosa. Anche questa gara, che in fondo non conta più nulla per me».

Lorenzo era agitatissimo, quando ha preso il via: ha capito la tragedia prima di molti altri, e all’una, ad un’ora dal via, ha comin-ciato a tempestare di domande gli uomini del suo team: «Ditemi se è morto», chiedeva. All’una e un quarto ha inviato con il cellulare un messaggio ad uno dei suoi più fedeli ami-ci, che lavora per lui (si chiama Hector) scri-vendogli: «Dimmi se è morto, lo voglio sape-re». L’amico non ha avuto il coraggio, a pochi minuti dal via, di dargli la risposta.

Jorge Lorenzo era ancora agitato, quando si è tolto il casco. Per lui l’annuncio della morte di Tomizawa è stato solo la conferma di ciò che aveva già capito. Ed è facile imma-ginare con che stato d’animo abbia corso.

Valentino Rossi si è agitato meno, ma dire che ha corso in modo sereno è una parola grossa. «Ho visto le immagini in TV, prima di partire per la mia gara. Ho pregato perché Tomizawa si fosse fatto solo male, anche molto male, perché speravo che non fosse successo quello che anche io ho temuto subito, vedendo quell’incidente impressio-nante. Mi chiedo anche come abbia fatto De Angelis ad uscirne indenne. È stata dura salire in moto, dopo: mi sono imposto di ri-trovare la concentrazione, perché tanto avrei dovuto correre e non avrei potuto tirarmi indietro».

Il pensiero di Valentino, come quello di

] motosprint

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La comunicazione ufficiale è stata

data durante la MotoGP.

Ma Lorenzo aveva capito

già prima del via

EDWARDS DAVANTI A SPIES, MA ALL’ARRIVO LE POSIZIONI SARANNO INVERTITE: SESTO BEN, SETTIMO COLIN. I DUE TEXANI DELLA YAMAHA TECH 3 SONO I PRIMI PRIVATI.

LA VICENDA CONTRATTUALE DI ANDREA DOVIZIOSO (4)

CONTINUA A RESTARE CONFUSA: LA HONDA VORREBBE

DIROTTARLO A UN ALTRO TEAM PER FAR SPAZIO A STONER,

MA DI MEZZO C’È UN CONTRATTO DI FERRO CHE

GARANTISCE AD ANDREA UN POSTO TRA LE FILE DELLA HRC.

NEL FRATTEMPO COMUNQUE LUI STA MANDANDO AVANTI LE

TRATTATIVE ANCHE CON LA SUZUKI CHE VUOLE SOSTITUIRE

BAUTISTA. DECISIONI ANCORA DA PRENDERE MA È MEGLIO

TENERSI PRONTI...

Un pilota... due poltrone

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MotoGP San Marinoil commento

tanti altri, è andato a Suzuka 2003. «Ho ri-vissuto quell’atmosfera brutta del giorno dell’incidente di Daijiro. Anzi, là fu anche peggio perché non ci dissero niente dopo la gara, così io, Capirossi e Biaggi ci trovammo sul podio a festeggiare. Qui almeno ce l’han-no detto subito, e ci siamo comportati in modo adeguato. Penso che De Angelis e Redding stiano provando delle sensazioni terribili, è un momento tremendo».

SE I PILOTI hanno rifiutato di parlare della gara, cosa si può aggiungere? Tra l’altro è stata una gara poco spettacolare, perché dominata in modo schiacciante da un pilota, Dani Pedrosa, che sta guidando in modo strepitoso (ha ottenuto la quarta vittoria sta-gionale, la seconda consecutiva) e che dispo-ne della miglior moto del momento.

«Pedrosa e la sua Honda adesso sono la coppia più in forma, noi siamo indietro» ha detto Lorenzo, quando si è calmato. Lo spa-gnolo ha solo pensato a controllare il ritorno di Valentino Rossi, e in fondo non è un dram-ma aver perso cinque punti. Ma non voleva cedere a Valentino. Il pesarese sapeva di non essere nelle condizioni di puntare ad altro se non al terzo gradino del podio, anche perché in prova ha avuto molti problemi nella ricer-ca della messa a punto. È stato bravo nell’in-filare Stoner con classe e manifesta superio-rità, ma a quel punto non è riuscito ad anda-re oltre.

Allo stesso modo, Andrea Dovizioso è sta-to coriaceo, ha portato a casa un buon quar-to posto, restando davanti a Casey Stoner. Che all’inizio sembrava in giornata positiva, invece ha via via perso il ritmo «perché mi si chiudeva lo sterzo».

Hanno ragione i piloti: ma chi ha voglia di parlare della gara?

«È stata dura salire in moto, dopo aver visto l’incidente in TV. Ho sperato non fosse successoquel che temevo»

PEDROSA ERA IMPRENDIBILE E LORENZO (99) È STATO CONTENTO DI FINIRE ALLE SUE SPALLE. NON HA MAI MANCATO IL PODIO.

Da questa settimana, Motosprint è anche su iPad. La versione digitale per iPad del nostro settimanale è on line da martedì 7 settembre. Motosprint per iPad è la fedele trasposizione digitale della rivista, da sfogliare e leggere sullo schermo del tablet. Presto ci sarà inoltre un arricchimento di video e gallery fotografiche extra, che saranno esclusiva della versione iPad.Per leggere Motosprint su iPad è necessario: avere un account nell’Apple Store; scaricare l’applicazione Motosprint, che è gratuita; avviare l’applicazione ed utilizzarla per acquistare il giornale. Ogni numero costa 1,59 euro. Solo il download del numero 35 (GP Indianapolis) è gratuito. Gli altri, a partire da questo, sono a pagamento.

Motosprint su iPad

Valentino Rossi

motosprint

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La RC212V risorge

MISANO – Ma qualcuno ha avvisato Pedrosa che Lorenzo ha già vinto

il mondiale? Pare proprio che il messaggio non sia arrivato a destinazione, quindi Dani continua a martellare senza pietà: ha vinto

tre delle ultime cinque gare, ottenendo un secondo posto e uno sciagurato zero,

frutto della caduta di Laguna Seca. Pedrosa merita un premio, a prescindere

che la sua caccia a Lorenzo abbia esito: È l’unico a non essersi arreso.

In questo è aiutato moltissimo da una moto molto particolare, la Honda RC212V,

strano oggetto che, nel corso di pochi mesi, è diventata uno splendido cigno,

dopo essere stato un brutto anatroccolo a inizio stagione.

Questa è la medaglia conquistata dalla Honda, che ha saputo trasformare,

grazie anche al lavoro e alle idee di Andrea Dovizioso, pilota determinante sotto questo

punto di vista, la faccia di una moto. Da oggetto misterioso a “bomba” vincente.

Aggiungiamo: la Honda è la moto più potente, ma anche la più affidabile.

Ha punzonato meno motori dei rivali e le noie tecniche sono più rare di una tempesta di neve a Cuba.Mettiamoci anche una curiosità,

non tecnica, ma psicologica. Vi siete chiesti perché a Misano sono volate

le dichiarazioni pepate come quelle di Melandri e di Stoner? Un sospetto c’è,

nato dall’esperienza personale e dall’osservazione delle facce del paddock.

Una trasferta che nello spazio di pochi giorni porta piloti, meccanici e addetti,

dagli Stati Uniti alla Riviera Romagnola lascia qualche traccia. Notti con il jet lag,

occhi aperti a cercare qualcosa in televisione a orari improbabili,

un po’ di nervosismo e di irritabilità. Non ci può essere anche

questo dietro certe sparate? Tutto, ovviamente, passa, in secondo piano.

Non spreco spazio e saluto tutti quelli che hanno amato Shoya, uno che aveva tutti

i numeri per arrivare in MotoGP e finire in questa pagella. Per una volta facciamo un’eccezione. Shoya Tomizawa: 10 e lode.

PEDROSA È DA APPLAUSI

I piloti della MotoGP hanno preferito dedicare i loro commenti a Tomizawa piuttosto che parlare della gara. Per questo oggi trovate solo la nostra pagella.

Le pagelleMotoGP San Marino

Dani PedrosaFin dal primo turno di prova mette

in mostra i muscoli e gli altri non

possono far altro che prenderne atto

e arrendersi. In gara è semplicemente

perfetto: guida in maniera spettacolare e

quando si presenta sul rettilineo sembra

avere due marce in più degli altri.

All’arrivo si dimostra molto umano,

esteriorizzando il dolore per la morte

di Tomizawa con un cordoglio

intimo ma sincero.

Non si è arreso 10

Jorge LorenzoInizia il week-end con dei dubbi,

poi cresce, arriva alla gara con buone

chance di vittoria, ma, astutamente, evita

lo scontro diretto con Pedrosa. Preferisce

la classifica del mondiale a quella

della gara. Ottima scelta che si conclude,

come sempre, sul podio. Ha un notevole

controllo della situazione e nervi saldi.

Lucidissimo 9

Marco Simoncelli Andava forte, ma ha combinato

un po’ di guai. Dopo cinque giri

è finito fuori pista, mentre era in lotta

per la sesta posizione.

Aveva davanti a sé nientemeno

che Dovizioso. Poi è rientrato,

perché non voleva mollare,

e ha accettato di arrivare ultimo

pur di finire la gara.

Ci ha messo l’orgoglio,

anche se la lucidità è ancora lontana.

Così come la precisione di guida.

Pasticcione 5

Valentino RossiNon veniva da un grande momento

e c’era chi temeva una débacle

nella pista di casa. Errore.

Rossi raggiunge l’obiettivo

del podio senza incertezze,

domando facilmente uno Stoner

piuttosto morbido e resistendo

alla caccia di Dovizioso.

È onestissimo quando dice che Pedrosa

e Lorenzo ne hanno di più,

ma il gap si sta riducendo.

Adesso l’obiettivo si chiama vittoria,

gioia che manca dal lontano GP del Qatar.

È tornato! 9

Page 21: 7 settembre - Motosprint 36

motosprint

40

Le pagelleMotoGP San Marino

Andrea Dovizioso In prova qualcosa non funziona.

In gara le cose cambiano completamente

e la trasformazione di Andrea

si completa con un buon piazzamento,

che gli permette di difendere il terzo

posto mondiale. Ci sarebbe piaciuto

un attacco più convinto a Rossi,

ma il momento di Dovi richiede classifica

certa per allontanare tentazioni

di “taglio” da parte della Honda.

Giudizioso 7

Casey Stoner Inizia alla garibaldina, ma si vede

che non può tenere testa ai diretti rivali.

Il problema? È lo stesso che si ripropone

da inizio anno: nessun feeling

con l’avantreno. Certo che la fantasia

non è la sua specialità. Peccato, perché

uno come lui potrebbe dare pepe

alla gara e al finale di stagione. A Misano

si è anche scoperto che la forcella Öhlins

2011 non è il rimedio a tutti i mali: Stoner

l’ha scartata e ha preferito la vecchia.

Odia la complicazione 6

Ben Spies Molto meglio in qualifica che in gara.

Va in affanno alla seconda curva

e non riesce a sfruttare la pista come

vorrebbe. Si consola battendo

il compagno di squadra in un derby

texano divertente, ma lontano dai vertici

della classifica. Meno esaltante

del solito, ma pur sempre tosto.

Jet lag? 6

Colin Edwards C’è sempre una curva complicata

nella gara dei texani e per Colin

è la prima sulla quale si “impapera”

spesso e volentieri. Perde la sfida

con Ben, ma gli arriva a due passi,

segno che a Misano il gap tra i due

non è poi così enorme.

Finalmente positivo 6

Aleix Espargaró Poco incisivo, poco redditizio, ma solo

nel finale, quando la gomma lo molla

di colpo dopo qualche giro a buon ritmo

e qualche sorpasso dato e preso.

Così è difficile restare in MotoGP.

Precario 5

Randy De Puniet In prova aveva fatto quasi sognare,

in gara è scomparso. Di problemi ne deve

avere avuti, ma non ha voluto spiegarli.

Anche lui ha scelto il silenzio,

ritenendo fuori luogo parlare

della gara in una domenica bestiale.

Commovente 5

Hector Barbera Traumatizzato della tragedia

di Tomizawa, in gara non ha pensato

al risultato e non ha ingranato. Qualche

duello con Melandri e De Puniet, qualche

sprazzo, ma la testa era altrove.

Giustificato 6

Marco Melandri Ha detto tutto lui, a fine gara: «C’è poco da dire, è stata una giornata tragica». Anche Marco si è allineato a molti altri,

scegliendo il silenzio.

Anche perché il decimo posto, a Misano,

non è piazzamento che può far sognare.

Purtroppo realista 5

motosprint

41

Mika KallioIl problema non è prendere paga.

È il modo in cui la si prende,

che deve fare riflettere. Il finlandese

sembra un’entità che vive, e corre,

al di fuori della MotoGP.

Sembra che non ci sia. E se lo si cerca,

è sempre nelle retrovie. Ha deciso,

come Melandri, di cambiare aria

a fine stagione. È una buona scelta.

Assente 4

Nicky HaydenDifficile assolverlo, questa volta:

ha colpito Capirossi dopo poche curve,

mettendo fine alla gara di tutti e due.

Lo ha fregato la foga, o forse

la mancanza di lucidità. In ogni caso,

la sua è stata una brutta giornata.

Prove sulla stessa lunghezza d’onda.

Agitato 4

Loris CapirossiNon ha colpe: lui era in sella alla sua

Suzuki, aveva percorso poche curve

e improvvisamente se l’è vista sfilare

da sotto il sedere da un’entrata criminale

di Hayden. In più, si è anche lesionato

un tendine del mignolo destro.

E lunedì è finito sotto i ferri. Se gli viene

voglia di arrabbiarsi, fa solo bene.

Arrabbiato ng

Alvaro Bautista È in un buon momento di forma

e finalmente riesce a combattere

e a battere avversari

che fino ad oggi vedeva solo da molto

lontano. Ha trovato un equilibrio

e migliorato il suo difficile rapporto

con la Suzuki, dopo un avvio

di stagione abbastanza sofferto.

Si sta rivelando un ragazzo

che ha tanta voglia di crescere.

Interessante 6

Hiroshi AoyamaIl più colpito dalla tragedia di Shoya

Tomizawa, di questi tempi non si può

permettere di essere troppo ambizioso:

è alle prese con il recupero di una forma

fisica accettabile, dopo l’infortunio

alla schiena. Per ora sta solo cercando

di recuperare il feeling con la moto,

le gare e la bagarre. In ogni caso,

la sua non è stata una giornata

particolarmente brillante.

In panchina ng

SOPRA: HAYDEN QUESTA VOLTA HA DAVVERO PERSO IL CONTROLLO. LA VOGLIA DI FARE BENE LO HA TRADITO. È PARTITO CON TROPPA FOGA, HA CENTRATO CAPIROSSI, FINENDO A TERRA INSIEME ALL’ITALIANO, CHE SI È LESIONATO IL TENDINE DEL MIGNOLO DESTRO. IN BASSO: RANDY DE PUNIET ANCORA NON È AL 100%, PERÒ IN PROVA HA MOSTRATO SEGNI DI RIPRESA. LA SUA GARA, COME QUELLA DI MELANDRI, NON È STATA ENTUSIASMANTE.

Page 22: 7 settembre - Motosprint 36

Alvia

Lecadute

Dani Pedrosa (Honda) in 1'33"948 alla media di 161,936 km/h. Pole 2009: Valentino Rossi (Yamaha) in 1'34"338 alla media di 161,266 km/h.

LIBERE V

ENERDÌ

LIBERE S

ABATO

QUALIFIC

AZION

I

Venerdì: nessuno.Sabato: Barbera, Stoner.Domenica: Melandri (warm up).Gara: Hayden, Capirossi, Simoncelli.

San Marino 05.09.2010 Misano

1. Dani Pedrosa Spagna Honda 1'34"772 1'34"731 1'33"948 1'34"654

2. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 1'35"444 1'34"627 1'34"256 1'34"803

3. Casey Stoner Australia Ducati 1'36"072 1'34"763 1'34"397 1'35"314

4. Valentino Rossi Italia Yamaha 1'35"539 1'34"981 1'34"470 1'35"220

5. Ben Spies USA Yamaha 1'35"892 1'35"217 1'34"472 1'35"701

6. Randy De Puniet Francia Honda 1'36"454 1'35"636 1'34"751 1'35"634

7. Colin Edwards USA Yamaha 1'35"834 1'34"774 1'34"782 1'35"892

8. Andrea Dovizioso Italia Honda 1'35"384 1'35"053 1'34"826 1'34"886

9. Marco Simoncelli Italia Honda 1'36"533 1'36"040 1'34"934 1'35"987

10. Marco Melandri Italia Honda 1'36"126 1'35"445 1'35"018 1'36"074

11. Loris Capirossi Italia Suzuki 1'36"277 1'35"222 1'35"096 1'35"716

12. Hector Barbera Spagna Ducati 1'36"293 1'35"120 1'35"259 1'35"892

13. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 1'37"001 1'36"089 1'35"286 1'36"715

14. Nicky Hayden USA Ducati 1'36"028 1'35"069 1'35"303 1'35"965

15. Aleix Espargaró Spagna Ducati 1'36"716 1'35"790 1'35"438 1'35"814

16. Alvaro Bautista Spagna Suzuki 1'37"900 1'35"432 1'35"629 1'35"985

17. Mika Kallio Finlandia Ducati 1'37"697 1'36"207 1'35"724 1'36"394

Poleposition

WARM

-UP

esterna 26°Casfalto 42°C

il tabellone

SPETTATORI

50.918nei tre giorni 78.568

nel 2009 55.103 (nei tre giorni 83.371)

MotoGP San Marino

Altraguardo Giriveloci Velocitàmassime

CampionatomarcheTopteam

Campionatopiloti

11. Marco Simoncelli 65; 12. Hector Barbera 61; 13. Aleix Espargaro 44; 14. Alvaro Bautista 41; 15. Loris Capirossi 41; 16. Mika Kallio 31; 17. Hiroshi Aoyama 26; 18. Alex De Angelis 11; 19. Roger Lee Hayden 5; 20. Kousuke Akiyoshi 4; 21. Wataru Yoshikawa 1.

1. Fiat Yamaha Team 4022. Repsol Honda Team 3473. Ducati Team 2394. Monster Yamaha Tech 3 1865. San Carlo Honda Gresini 132

11 a

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VAL

EN

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TEMPERATURAESTERNA (°C)

27TEMPERATURA

ASFALTO (°C)

39PILOTIAL VIA

17NUMERO

GIRI

28

1. Dani Pedrosa 1'34"340

alla media di 161,263 km/h

2. Valentino Rossi 1'34"461

3. Andrea Dovizioso 1'34"562

4. Jorge Lorenzo 1'34"613

5. Casey Stoner 1'34"835

6. Alvaro Bautista 1'35"240

7. Ben Spies 1'35"357

8. Colin Edwards 1'35"546

9. Marco Simoncelli 1'35"553

10. Hector Barbera 1'35"644

11. Aleix Espargarò 1'35"694

12. Marco Melandri 1'35"727

13. Hiroshi Aoyama 1'35"834

14. Randy De Puniet 1'35"905

15. Mika Kallio 1'36"240

16. Nicky Hayden 1'52"418

PRIMATO PRECEDENTE

Valentino Rossi (Yamaha) nel 2009 in 1'34"746

alla media di 160,572 km/h.

Punti in classifica

rispetto al 2009

dopo 12 gare

1. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 20 25 25 20 25 25 25 20 25 25 16 20 271 +84

2. Dani Pedrosa Spagna Honda 9 20 11 25 8 20 20 25 — 20 25 25 208 +67

3. Andrea Dovizioso Italia Honda 16 10 16 16 20 11 2 11 13 — 11 13 139 +19

4. Valentino Rossi Italia Yamaha 25 16 20 — — — — 13 16 11 13 16 130 -82

5. Casey Stoner Australia Ducati — 11 — 13 11 16 16 16 20 16 — 11 130 -20

6. Ben Spies USA Yamaha 11 — — 9 16 13 10 8 10 13 20 10 120 deb

7. Nicky Hayden USA Ducati 13 13 13 — 13 9 8 9 11 10 10 — 109 +36

8. Randy De Puniet Francia Honda 10 7 9 10 10 10 13 — — 6 3 3 81 -3

9. Marco Melandri Italia Honda 3 8 10 11 — — 7 6 8 8 — 6 67 -12

10. Colin Edwards USA Yamaha 8 4 4 3 7 8 5 — 9 9 — 9 66 -57

1. YAMAHA 25 25 25 20 25 25 25 20 25 25 20 20 280 =

2. HONDA 16 20 16 25 20 20 20 25 13 20 25 25 245 +41

3. DUCATI 13 13 13 13 13 16 16 16 20 16 10 11 170 -12

4. SUZUKI 7 6 — 6 4 3 11 5 6 — 8 8 64 -45

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TAL

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motosprint

43

Pinza GP-4 RX Tecnologia MotoGP

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1. Dani Pedrosa Honda Repsol Honda Team in 44'22"059

118,328 km alla media di 160,019 km/h

2. Jorge Lorenzo Yamaha Fiat Yamaha Team a 1"900

3. Valentino Rossi Yamaha Fiat Yamaha Team a 3"183

4. Andrea Dovizioso Honda Repsol Honda Team a 6"454

5. Casey Stoner Ducati Ducati Team a 18"479

6. Ben Spies Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 28"385

7. Colin Edwards Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 34"934

8. Alvaro Bautista Suzuki Rizla Suzuki MotoGP a 38"157

9. Hector Barbera Ducati Paginas Amarillas Aspar a 40"943

10. Marco Melandri Honda San Carlo Honda Gresini a 42"377

11. Aleix Espargaró Ducati Pramac Racing Team a 45"906

12. Hiroshi Aoyama Honda Interwetten Honda MotoGP a 46"394

13. Randy De Puniet Honda LCR Honda MotoGP a 50"481

14. Marco Simoncelli Honda San Carlo Honda Gresini a 1'23"143

RITIRATI

Mika Kallio Ducati Pramac Racing Team al 18. giro

Nicky Hayden Ducati Ducati Team al 4. giro

NON HA FINITO IL PRIMO GIRO

Loris Capirossi Suzuki Rizla Suzuki MotoGP

1. Pedrosa libere 2 280,42. Barbera libere 2 277,93. Stoner warm up 275,74. Lorenzo warm up 275,05. Bautista qualifiche 274,36. Aoyama warm up 274,27. Melandri libere 2 274,18. De Puniet warm up 273,89. Kallio warm up 273,7

10. Dovizioso warm up 273,411. Capirossi warm up 273,412. Hayden libere 2 272,013. Espargarò warm up 271,914. Spies libere 2 270,615. Rossi warm up 269,516. Edwards libere 2 269,217. Simoncelli warm up 268,6

Page 23: 7 settembre - Motosprint 36

44motosprint

Pit walk

L’errore è _____________________________________________________________

________________________________________________________________________

________________________________________________________________________

Indovina l'errore

Dopo l’ultimo GP, tra tutte le cartoline pervenute, ne saranno estratte 5 che vinceranno un paiodi stivali XP7 R cadauna

Nome ____________________________________________

Cognome ______________________________________ Età ______________

Via _____________________________________________________________

Città __________________________________________ Prov. _____________

CAP ________________ Tel. _________________________________________

E-mail ___________________________________________________________

Autorizzo la Conti Editore S.p.A. ad inserire i miei dati per l’invio di materiale informa-tivo, pubblicitario e promozionale ed anche ai fi ni di informazione e promozione di prodotti e servizi di terza società. In ogni momento, a norma D.Lgs. 196/2003, potrò avere accesso ai miei dati per prenderne visione, chiederne la modifi ca o la cancel-lazione oppure oppormi al loro utilizzo scrivendo a : CONTI EDITORE S.p.A., via del Lavoro, 7 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO). Tel. 051.6227111 - Fax 051.6227309

Firma _________________________________________________________________________

Da spedire a: Motosprint “Indovina l’errore” - Via del Lavoro, 740068 San Lazzaro di Savena (BO). Saranno valide per il GP San Marinole cartoline pervenute in originale entro lunedì 20/09/2010.

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ll’u’u’ lltiimo GPGP tra tutte lle ccarartoliline pervevennu

ANCHE SE SBAGLI PUOI VINCERE

Tra tutte le cartoline compilate correttamente, quella estratta vincerà un paio di stivali

XP7 R

Individua la foto con l’errore. Puoi vincere lo stivale del GP San Marino

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MotoGP San Marino

45motosprint

IL GP SAN MARINO RIVIERA DI RIMINI

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DEL DOTTORE (CARTONATO).

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Page 24: 7 settembre - Motosprint 36

motosprint

46

MELANDRI IN SBK CON YAMAHASe vince il titolo torna in MotoGP

Dai box

LA LEGGE DI PEDROSA

Pole Position

MISANO – La quarta pole stagionale di Dani Pedrosa (nella foto) è anche la prima della Honda sulla pista di Misano. Ma Jorge Lorenzo ha continuato sulla strada di quello che può diventare un record: in tutte le gare fino ad ora disputate si è qualificato almeno in prima fila (questa volta col secondo tempo). Al suo fianco, terzo, anche Casey Stoner. Il migliore degli azzurri è stato Valentino Rossi, quarto, che in seconda fila ha trovato Ben Spies (per la quarta volta il migliore dei non ufficiali) e Randy De Puniet in netta ripresa dopo i postumi dell’incidente avvenuto in estate.

MotoGP San Marino

MISANO – Come aveva annunciato all’ini-zio dell’estate, Marco Melandri ha deciso di passare in Superbike nel 2011. Lo farà con la Yamaha, dopo avere trattato con la BMW. Non solo: il suo team manager diventerà Davide Tardozzi che sostituirà Massimo Me-regalli, attuale manager del Team Yamaha SBK, il quale passerà alla MotoGP per rico-prire lo stesso ruolo nella squadra di Ben Spies (i due hanno vinto il titolo della SBK nel 2009).

Appare abbastanza clamoroso: Tardozzi

pareva destinato a seguire un progetto BMW di lunga durata. Invece le incomprensioni e le differenze di vedute sul progetto con i te-deschi hanno determinato una rottura.

Quanto a Melandri, il ravennate ha voglia di cambiare aria, vuole prendersi un periodo di pausa dalla MotoGP. Questione di rappor-ti personali, del sistema di vita e di lavoro di un mondo che lui non apprezza più: ma ci sono anche ripicche, e amarezze da assorbi-re.

Melandri se ne va in Superbike, e dopo aver trattato con la BMW alla fine ha scelto la Yamaha. Il motivo è semplice: i vertici della Casa giapponese gli hanno promesso che lo faranno tornare alla MotoGP se otterrà ri-sultati, cioè se vincerà il titolo. La Yamaha in-fatti corre in tutti i cam-pionati, e il collega-mento è più semplice.

200 GP NELLA CLASSE REGINA PER LORIS CAPIROSSIA Misano, cioè a pochi chilometri dai luoghi in cui è nato e cresciuto, Loris Capirossi ha festeggiato il suo gran premio numero 200 nella classe regina. Si installa così in seconda posizione in questa particolare classifica, alle spalle di Alex Barros che vanta 245 presenze nella classe regina.

JORGE LORENZO IN FUGA NEL BMW M AWARDCon 257 punti Lorenzo domina il BMW M Award, basato sulle prestazioni in prova. Seguono Pedrosa (203), Stoner (195), Spies (129), Dovizioso (127), De Puniet (123), Rossi (112), Hayden (105), Edwards (92), Capirossi (66), Simoncelli (66), Melandri (47), Barbera (43), Espargaró (43), Aoyama (28), Bautista (25), Kallio (19).

UN MINUTO DI SILENZIOIN MEMORIA DI PETER LENZLa Dorna ha voluto rendere onore alla memoria di Peter Lenz, il tredicenne americano morto in un incidente avvenuto durante il giro di ricognizione di una gara di contorno al GP USA di Indianapolis, la scorsa settimana. Prima della gara della 125 è stato osservato un minuto di silenzio.

MARCO MELANDRI DOPO AVER TRATTATO CON LA BMW, ANDRÀ IN SUPERBIKE CON LA YAMAHA.

motosprint

47

PIÙ TESTNEL 2011 MISANO – IRTA ed MSMA hanno trovato una soluzione per garantire un maggiore numero di giorni di prove a team e piloti, e agevolare così lo sviluppo delle moto durante la prossima stagione. Considerando che il problema del contenimento dei costi è sempre di grande attualità, si è pensato di mantenere praticamente invariato il numero delle trasferte allungandone però la durata. Confermata la due giorni post GP Valencia, si proverà per tre giorni a fine novembre a Jerez; poi altri tre giorni nella prima settimana di febbraio a Sepang, e di nuovo in Malesia nell’ultima settimana di febbraio, per altri tre giorni di lavoro. Quindi ci sarà una due giorni in Qatar il 13 e 14 marzo (è l’unica data già sicura) alla vigilia della prima prova della stagione. Infine, ci sarà una giornata di prove il lunedì seguente i GP di Jerez, Catalunya, Brno. Quindi, in totale si proverà per cinque giorni dopo il campionato in corso, e quattordici giorni durante il 2011. È un bel salto in avanti, rispetto alla pochezza di questa stagione. Va segnalato che la Honda aveva chiesto di provare ancora di più: aveva proposto una trasferta a Phillip Island, in Australia, tra le due sessioni di Sepang. Le altre Case hanno rifiutato, quindi non se ne farà nulla.

MEGLIO LA 2009

STONER BOCCIALA FORCELLA NUOVADA QUALCHE settimana si parla molto delle prodigiose doti della nuova forcella Öhlins versione 2011, che è già stata consegnata ai team ufficiali, ma ancora una volta Casey Stoner si è dimostrato controcorrente. L’australiano sabato è sceso in pista con la Öhlins 2011 (nella foto) e subito ha deciso di tornare indietro. Ma non alla versione 2010: no, Casey ha osato ancora di più ed è tornato al modello 2009, che ha steli di minor diametro, sostenendo che questa può essere una soluzione.

UMBRELLA GIRL AL GP

MARZIA GRECOÈ MISS MOTOSPRINTMARZIA Greco (nella foto con Aleix Espargaró) è Miss Motosprint 2010. È stata votata tra le 12 finaliste scelte tra tutte le ragazze che si sono iscritte al nostro sito www.motosprint.it ; seconda classificata Alessandra Cardi. Entrambe sono state le umbrella girl di Espargaró sulla griglia della MotoGP. La selezione è stata effettuata mercoledì prima del GP a Riccione, in viale Ceccarini, da una giuria di cui facevano parte anche i due fratelli Aleix e Pol Espargaró e Alvaro Bautista

CLASSIFICA BREMBO

GLI “STACCATORI” DI MISANOCHI FRENA più tardi a Misano, tra i piloti che usano gli impianti della Brembo? Jorge Lorenzo, almeno per questa volta. Lo hanno stabilito i tecnici della Casa lombarda, che hanno stilato una classifica sulle prestazioni dei piloti in frenata. La rilevazione più indicativa è stata raccolta alla staccata della Quercia, dove in media i piloti passano dai 280 ai 90 all’ora, in uno spazio di 270 metri e con un tempo di 5”8. Alle spalle di Lorenzo si sono inseriti Pedrosa, Capirossi, Dovizioso, Stoner, Rossi, Hayden, Barbera, Espargaró, Spies.

DE PUNIET ALLA FINESTRA

LA SUZUKI ASPETTADOVIZIOSOLA SUZUKI ha fatto un’offerta ad Andrea Dovizioso, impegnato nel braccio di ferro con la Honda per restare nel Team HRC (come gli garantisce il suo contratto). Il problema è che questa situazione determina un clima di incertezza anche per altri. Infatti Randy De Puniet sta aspettando che il forlivese dia una risposta alla Suzuki, per capire se può essere lui a sostituire Bautista. Allo stesso modo Lucio Cecchinello, titolare del Team LCR, sta aspettando di sapere se potrà tenere De Puniet anche per il 2011 o se dovrà cercare un sostituto.

Page 25: 7 settembre - Motosprint 36

motosprint

48

MISANO – Eskil Suter ha presentato il suo concetto di MotoGP del futuro, che correrà nel 2012 (nella foto di Mirko Lazzari), e non ha aspettato che gli venisse chiesto come mai sia identica all’attuale Moto2. «L’abbiamo fatto apposta, per ottimizzare spese e costi di svilup-po: abbiamo scelto un sistema modulare».

La Suter MotoGP «è in avanzata fase di svi-luppo, la porteremo in pista a fine mese: non so ancora in che pista, forse Brno. Il collaudatore è lo spagnolo Carmelo Morales».

La Suter è fatta per essere venduta ai team privati, la engineering svizzera non vuole corre-re in prima persona. Ai clienti garantisce anche un pacchetto che riguarda i ricambi e lo svilup-

SUTER MOTOGPPER TEAM CLIENTIA fine mese il primo test in pista

Dai boxMotoGP San Marino

po. Ovviamente i prezzi variano. Per la ciclistica si parte da 350.000 euro e si può arrivare a 600.000. Secondo Eskil Suter «è realistico pen-sare che la moto completa costerà ad una squadra da 1,2 a 1,5 milioni di euro. Conside-rando anche la fornitura di ricambi».

La MotoGP di Suter pesa 145 kg, in ordine di marcia, ha un serbatoio da 24 litri ed è equi-paggiata con il meglio della componentistica.

Il progetto prevede il motore BMW 1000, di derivazione stradale. La scelta è caduta su di esso perché è ritenuto di ottimo livello «e poi è un quattro cilindri in linea: così abbiamo potuto utilizzare una ciclistica derivata dalla Moto2 (che ha il motore Honda CBR, ndr); se avessi

scelto, ad esempio, un motore Aprilia, essendo un V4 avremmo dovuto ridisegnare la ciclistica. La BMW non fa parte del progetto: prendiamo i motori da loro, punto e basta. Ovviamente se nel futuro vorrà collaborare, saremo ben feli-ci». Il primo cliente della Suter è il Team VDS, impegnato attualmente in Moto2 con Hector Faubel e Scott Redding. È una squadra belga, con notevoli disponibilità economiche, che ha già deciso il passaggio in MotoGP con la Suter nel 2012. E anche la VDS, adesso, partecipa allo sviluppo della moto.

RAGGIUNTO L’ACCORDO

PEDROSA E HONDA: ORA È FATTAIL PILOTA (Dani Pedrosa), la Casa (Honda) e lo sponsor (Repsol) hanno deciso di non dire nulla almeno fino al GP Aragon, la prossima gara, ma in Spagna è stato raggiunto l’accordo, anche nei dettagli, per il rinnovo del contratto: Pedrosa resta quindi pilota ufficiale della Honda per altre due stagioni.

Jorge Lorenzo

«Ho una storia simile a quella

di Federer: prima spaccava racchette,

poi si è calmato».

OPERAZIONE IN VISTA?

LA SPALLA DI VALERESTA UN GUAIOA MISANO Valentino Rossi ha parlato della sua condizione fisica: la spalla destra resta, e forse resterà, il vero problema. Secondo Vale infatti «se lascio passare una sola settimana senza fare esercizi, la spalla va già in crisi. Ho capito che sarà dura che possa guarire: mi porterò questo problema fino alla fine della carriera». Valentino dovrebbe farsi operare, ma «per ora ho deciso di aspettare». Se ne riparlerà, eventualmente, a fine stagione.

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SCHWANTZ TENTA LA SUZUKIMANAGER DEL TEST TEAM? Kevin Schwantz (nella foto, con Rossi), che ha sempre dichiarato di non voler fare il team manager, ha invece presentato alla Suzuki una proposta interessante: il texano vorrebbe farsi carico dell’organizzazione del test team che svilupperà la GSV-R 2012, cioè la “mille”, e vorrebbe poi avere la possibilità di portarla anche in gara, gestendo un team e un pilota, attraverso il sistema delle wild card. Secondo Schwantz l’attuale 800 della Suzuki è un progetto su cui non conviene più investire, quindi è meglio dedicarsi alla “mille” sfruttando la stagione 2011; che è l’ultima dell’era della 800.

BRIVIO LASCIA LA YAMAHA. MEREGALLI AL BOX DI BEN SPIES Dopo la decisione di Davide Brivio di lasciare la Yamaha in concomitanza con Valentino Rossi – però lui non entrerà nel Team Ducati, resterà al fianco di Vale in una forma manageriale diversa – la Yamaha Racing ha deciso di promuovere Massimo Meregalli. Sarà lui il nuovo team manager di Ben Spies. Appare strano che, finita l’epoca Rossi, quella in cui è stata introdotta la moda del muro che divide il box, la Yamaha senta il bisogno di continuare con i due team manager anziché ripristinare la figura del team director.

MISANO – Sarà l’aria del mare a rendere nervosi. O semplicemente arriva un giorno in cui i vecchi rancori riemergono. Ma a Misa-no, alla vigilia della gara, alcuni piloti se la sono cantata. Divertendo gli astanti. Ha co-minciato Marco Melandri: durante la tra-smissione televisiva Griglia di Partenza, che si è svolta nell’ambito della manifestazione “DediKato”, se l’è presa un po’ con tutti.

Ha cominciato con Rossi: «Adesso che la Yamaha e la Bridgestone non favoriscono più Valentino, nemmeno lui può vincere»; poi ha corretto il tiro: «Ce l’ho col sistema, non con Valentino». Quindi è stato il turno di Simon-celli: «Non mi sembra che stia facendo grandi cose»; infine è passato a De Puniet: «Fa quello che faccio io » (be’, il francese ha anche lottato per il podio). Il battibecco più aspro con Capirossi. Ha detto Melandri: «Preferisco di gran lunga andare in un cam-pionato molto inferiore (la Superbike, ndr) piuttosto che stare in MotoGP a fare numero. Quando firmerai il contratto con la Ducati (del team Pramac) mettiti la calzamaglia in testa perché sarà una rapina...». Capirossi l’ha presa male, e gli ha risposto così: «No-nostante io abbia 15 anni più di te ho ancora la possibilità di stare in MotoGP, mentre tu te ne devi andare. E ricorda che se non vincerai in Superbike, la tua carriera sarà già finita».

Una volta in circuito, hanno cominciato

VECCHI RANCORINUOVI VELENII piloti van giù pesante. A parole...

Rossi e Stoner. Il pesarese ha detto che «è difficile valutare come va la Ducati, a diffe-renza di Pedrosa e Dovizioso, che girano molto e cercano di mettere a punto anche i dettagli, Stoner fa pochissimi giri». L’austra-liano ha reagito: «Che pensi agli affari suoi, e a chi nel suo box sta dandogli dei calci nel sedere e sta facendo un lavoro migliore del suo». Rossi ha chiuso il discorso così: «Sono contento che finalmente la gente dica quello che pensa; meglio di quelli che vengono a dirmi che avevano il mio poster in camera e poi nella realtà mi detestano».

MARCO MELANDRI CON CARLO PERNAT E MARCO LUCCHINELLI DURANTE LA SERATA DEDICATA AL RICORDO DI KATO.

COSTRUTTORI D’ACCORDO

CINQUE GIORNI PER PROVARE LE NUOVE 1000I COSTRUTTORI si sono accordati, non ufficialmente, per lasciare a ciascuno almeno 5 giorni di prove, durante la stagione 2011, da utilizzare per sviluppare la nuova “mille”. Non è ancora dato sapere se a queste giornate di prove parteciperanno i piloti ufficiali, o se invece verranno utilizzati solo i collaudatori.

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Vittoria tristeVittoria

Moto2 San Marinodi Marco Masetti - foto Milagro

Elias vince, ma la gara verrà ricordata per l’incidente in cui ha perso la vita Tomizawa

MISANO – Doveva essere una grande festa e c’erano tutti gli ingredienti. Una pista perfetta per la Moto2, la

rabbiosa voglia di mettersi in mostra da parte dei “precari” come Mattia Pasini e Alex De Angelis, in sella a due moto compe-titive. Mettiamoci anche la determinazione di Toni Elias a difendere la leadership del mondiale a due passi dal reparto corse dove vengono preparate le Moriwaki. E poi Fer-ruccio Lamborghini, al debutto con una 600 diversa dalla sua Supersport, Scott Redding, in gran forma.

È invece è stata una giornata tristissima, perché ci ha lasciato un ragazzo di 19 anni, travolto dalle moto di De Angelis e Redding. Non importa se fosse già morto prima di lasciare il medical center di Misano, oppure se il suo cuore schiacciato dalle ruote si sia fermato in ambulanza, durante una dispe-rata corsa verso l’ospedale di Riccione. Di sicuro c’è che un ragazzo di 19 anni, entrato nella storia per essere stato il primo pilota a vincere una gara di Moto2, il GP del Qatar, è morto.

Parlare di sport è solo un dovere di fronte ad una tragedia del genere. La faccia scon-volta di Alex De Angelis, il corpo di Shoya inanimato in pista sono immagini troppo forti. Tutto accade durante il dodicesimo gi-ro: Tomizawa è all’inseguimento dei primi ed esce velocissimo (circa 240 km/h orari) dal Curvone, tallonato da De Angelis, che stava rimontando alla grande, e da Redding. Il giapponese è uscito largo ed ha messo le

ruote oltre il cordolo, sull’erba sintetica, perdendo il controllo della sua Suter. Con una manovra disperata la riporta verso la pista, ma non riesce a controllarla. Questa mossa gli è fatale. Tomizawa vola a terra e viene centrato dalle moto di De Angelis e di Redding. Colpi fatali al collo, al torace ed alle gambe. Perde conoscenza e il cuore,

oppresso da un ematoma si ferma ripetuta-mente, fino al definitivo stop. La pista, dopo il terribile incidente, è stata liberata veloce-mente, quindi non è stata esposta la bandie-ra rossa e la gara non è stata fermata. An-che se non sarebbe cambiato nulla, forse sarebbe stato il caso di agire con maggiore calma, considerando la situazione. Addirit-

A DESTRA, ELIAS DAVANTI A TOMIZAWA, CORSI, CLUZEL, SIMON E REDDING.A QUESTO GRUPPETTO SI È POI AGGIUNTO DE ANGELIS (A SINISTRA). AL DODICESIMO GIRO TOMIZAWA È CADUTO AL CURVONE ED È STATO INVESTITO DAL SAMMARINESEE DA REDDING. L’INCIDENTE È COSTATO LA VITA AL GIAPPONESE.

Vittoria tristetristeIannone ha perso il secondo posto

nel mondiale. Dopo un ride through perpartenza anticipata, la sua moto si è fermata

tura per liberare in tempi record la pista un barelliere è inciampato, segno che stava lavorando molto frettolosamente.

LA GARA di Misano ha fatto vedere che Toni Elias è capace di grandi imprese: dopo aver vinto a Indy con la febbre, si è presentato

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Moto2 San Marino

ELIAS BEFFA REDDING PER SOLI 44 MILLESIMIQUESTA volta, più di altre, Toni Elias ci ha messo molto del suo, dato che la seconda Moriwaki al via, è quella di Thomas Luthi, piazzatosi quindicesimo.Ottima prestazione di Redding, in continua crescita.

Pole Positiona Misano debilitato, eppure ha domato la concorrenza. Contro Elias si è ritrovato Si-mon, bravo ma non abbastanza. Sul podio è salito anche Thomas Luthi, che aveva inizia-to il week-end con qualche problema e lo ha finito da terzo classificato.

Corsi stava andando forte, ma il brusco decadimento prestazionale della sua gom-ma posteriore lo ha fermato. Il romano è riuscito comunque a tagliare il traguardo al quarto posto.

Ad Andrea Iannone è capitata l’ennesima disavventura. A causa di una partenza anti-cipata è stato punito con un ride trough, poi un problema elettronico ha ammutolito la sua Speed up durante una furibonda rimon-ta. Iannone ora ha perso il secondo posto nel mondiale (dove è stato superato da Si-mon e Luthi) e si ritrova a meditare su i pro ed i contro del suo personaggio: velocissimo in pista, ma molto incline all’errore. Insom-ma, genio e sregolatezza.

Ma a Misano in pochi hanno guardato in alto: occhi bassi a fine gara e un pensiero per Tomizawa e la sua famiglia.

NUOVI PRODOTTI ENI

2 OLII PER MOTORI 4T E BENZINA RACINGL’IMPEGNO ENI nel mondo delle corse ha un’immediata ricaduta nella produzione di serie. Da ottobre saranno infatti messi in vendita due olii per motori 4T ad alte prestazioni. La Eni (marchio che ha preso il posto di Agip) ha 450 punti vendita sulle strade italiane e 200 Shop, mentre nello sport supporta il team Ducati Pramac in MotoGP ed è fornitore unico di benzina per la Moto2.I-Ride MotoGP è un 10W-60, formulato con i migliori componenti e additivi e derivato dalle esperienze fatte nella top class. Si tratta di un olio destinato soprattutto alle competizioni. I-Ride Moto Due è un 5W-40 sperimentato nella nuova classe di mezzo ed è studiato per dare le massime prestazioni proteggendo dall’usura e dalla corrosione. In arrivo anche una benzina speciale con 100 ottani, che sarà disponibile tra qualche mese.

ECCEZIONE PER LE WILD CARD

SONO STATI AMMESSI TEAM CON TRE PILOTIIN MOTO2 le squadre potrebbero schierare al massimo due piloti, ma per le wild card si è fatta una eccezione. Il Team Forward ha schierato la terza moto per Ferruccio Lamborghini, mentre la Italtrans ne ha aggiunta una per Mattia Pasini. Da notare che Mattia e Ferruccio hanno usato le moto prodotte dalla Suter.

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6. Cluzel 84; 7. Tomizawa 82; 8. Talmacsi 79; 9. Takahashi 72; 10. Gadea 59; 11. Debon 46; 12. Rolfo 43; 13. Nieto 41; 14. Redding 39; 15. Bradl 36; 16. Aegerter 36; 17. Abraham 33; 18. Wilairot 29; 19. Hernandez 27; 20. Di Meglio 21; 21. Noyes 18; 22. West 17; 23. Baldolini 14; 24. Pasini 12; 25. Corti 11; 26. De Angelis 11; 27. Cudlin 9; 28. Simeon 9; 29. Faubel 8; 30. Di Salvo 7; 31. Pesek 5; 32. De Rosa 4; 33. Ranseder 2; 34. Pons 2; 35. Ivanov 2; 36. Tode 2; 37. Teshima 1.

LIBER

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1. Toni Elias Spagna Moriwaki 13 25 25 11 6 20 11 25 25 25 25 211

2. Julian Simon Spagna Suter — 8 20 7 16 10 16 — 11 20 20 128

3. Thomas Luthi Svizzera Moriwaki 9 16 — 13 20 16 20 — 5 9 16 124

4. Andrea Iannone Italia Speed Up — — 13 25 4 25 3 20 16 13 — 119

5. Simone Corsi Italia Motobi 8 11 16 16 — 4 10 — 8 11 13 97

1. Toni Elias Moriwaki in 43’33”996109,876 km alla media di 151,321 km/h

2. Julian Simon Suter a 1”9693. Thomas Luthi Moriwaki a 11”9174. Simone Corsi Motobi a 15”4095. Stefan Bradl Suter a 16”2196. Jules Cluzel Suter a 16”6767. Gabor Talmacsi Speed Up a 16”8528. Dominique Aegerter Suter a 18”3309. Claudio Corti Suter a 20”650

10. Roberto Rolfo Suter a 29”67811. Yonny Hernandez BQR-Moto2 a 32”72012. Ratthapark Wilairot Bimota a 35”09813. Raffaele De Rosa Tech 3 a 35”42814. Michael Ranseder Suter a 35”93315. Lukas Pesek Moriwaki a 37”01216. Hector Faubel Suter a 40”95017. Anthony West MZ-RE Honda a 41”75218. Axel Pons Pons Kalex a 41”87819. Xavier Simeon Moriwaki a 47”56620. Ricard Cardus Bimota a 57”02621. Joan Olive FTR a 57”11922. Valentin Debise ADV a 1’00”83323. Ferruccio Lamborghini Suter a 1’02”31624. Kenny Noyes Promoharris a 1’05”79525. Tatsuya Yamaguchi Moriwaki a 1’09”97726. Yannick Guerra Moriwaki a 1’16”52027. Mashel Al Naimi BQR-Moto2 a 1’16”56328. Niccolò Canepa Bimota a 1’17”47929. Robertino Pietri Suter a 1’41”039

RITIRATI

Andrea Iannone Speed Up al 24. giroAlex Baldolini I.C.P. al 24. giroYuki Takahashi Tech 3 al 22. giroSergio Gadea Pons Kalex al 15. giroShoya Tomizawa Suter al 12. giroAlex De Angelis Motobi al 12. giroScott Redding Suter al 12. giroMattia Pasini Suter all’11. giroMike Di Meglio Suter all’8. giro

NON PARTITO

Karel Abraham FTR

1. Alex De Angelis 1’39”430alla media di 153,008 km/h

2. Scott Redding 1’39”6183. Julian Simon 1’39”7034. Shoya Tomizawa 1’39”7305. Toni Elias 1’39”7646. Stefan Bradl 1’39”8727. Simone Corsi 1’39”8778. Jules Cluzel 1’39”9119. Andrea Iannone 1’40”108

10. Yuki Takahashi 1’40”13011. Thomas Luthi 1’40”13112. Claudio Corti 1’40”14013. Mattia Pasini 1’40”19514. Gabor Talmacsi 1’40”19615. Mike Di Meglio 1’40”25316. Xavier Simeon 1’40”28517. D. Aegerter 1’40”32818. Michael Ranseder 1’40”36919. Ratthapark Wilairot 1’40”56020. Sergio Gadea 1’40”57121. Roberto Rolfo 1’40”71022. Yonny Hernandez 1’40”74323. Lukas Pesek 1’40”83324. Hector Faubel 1’40”86725. Anthony West 1’40”90726. Alex Baldolini 1’41”00427. Raffaele De Rosa 1’41”04428. Axel Pons 1’41”05029. Ricard Cardus 1’41”46730. F. Lamborghini 1’41”54231. Joan Olive 1’41”76932. Valentin Debise 1’41”80133. Robertino Pietri 1’41”89334. Mashel Al Naimi 1’41”98735. Kenny Noyes 1’42”01336. Tatsuya Yamaguchi 1’42”01837. Yannick Guerra 1’42”26138. Niccolò Canepa 1’42”519

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M4 [email protected]

www.motorquality.com

Distribuito da:

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IONI RAC

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CATENE CORONE PIGNONI

1. Toni Elias Spagna 1’40”019 1’38”991

2. Scott Redding G. Bretagna 1’39”868 1’39”035

3. Julian Simon Spagna 1’39”958 1’39”280

4. Jules Cluzel Francia 1’40”586 1’39”413

5. Andrea Iannone Italia 1’39”835 1’39”426

6. Simone Corsi Italia 1’40”296 1’39”664

7. Alex De Angelis R. S. Marino 1’39”935 1’39”686

8. Shoya Tomizawa Giappone 1’40”374 1’39”778

9. Mattia Pasini Italia 1’39”859 1’39”856

10. Gabor Talmacsi Ungheria 1’40”495 1’39”857

11. Hector Faubel Spagna 1’40”391 1’40”045

12. Dominique Aegerter Svizzera 1’40”572 1’40”047

13. Yuki Takahashi Giappone 1’41”004 1’40”075

14. Claudio Corti Italia 1’40”205 1’40”101

15. Thomas Luthi Svizzera 1’40”220 1’40”101

16. Xavier Simeon Belgio 1’41”362 1’40”153

17. Stefan Bradl Germania 1’40”718 1’40”164

18. Sergio Gadea Spagna 1’40”209 1’40”184

19. Mike Di Meglio Francia 1’40”767 1’40”201

20. Ferruccio Lamborghini Italia 1’40”637 1’40”290

21. Alex Baldolini Italia 1’40”863 1’40”523

22. Michael Ranseder Austria 1’41”255 1’40”531

23. Yonny Hernandez Colombia 1’41”055 1’40”579

24. Roberto Rolfo Italia 1’40”765 1’40”677

25. Karel Abraham Rep. Ceca 1’40”886 1’40”732

26. Axel Pons Spagna 1’41”508 1’40”751

27. Robertino Pietri Venezuela 1’41”241 1’40”880

28. Raffaele De Rosa Italia 1’40”575 1’40”930

29. Tatsuya Yamaguchi Giappone 1’42”237 1’41”074

30. Lukas Pesek Rep. Ceca 1’40”347 1’41”147

31. Valentin Debise Francia 1’41”709 1’41”178

32. Ratthapark Wilairot Thailandia 1’40”969 1’41”269

33. Niccolò Canepa Italia 1’42”541 1’41”522

34. Anthony West Australia 1’43”497 1’41”526

35. Kenny Noyes USA 1’41”629 1’41”794

36. Joan Olive Spagna 1’42”784 1’41”853

37. Ricard Cardus Spagna 1’41”209 1’42”061

38. Mashel Al Naimi Qatar 1’42”722 1’42”657

39. Yannick Guerra Spagna 1’42”445 1’42”827

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125 San Marinodi Enrico Borghi

Ritmo M

ISANO – La risposta del ragazzino che insegue il sogno di diventare campione del mondo da adolescen-

te, è arrivata proprio nel momento in cui doveva arrivare: quando Nico Terol, dopo aver preso coraggio per la vittoria di India-napolis, ha deciso di intensificare l’attacco al leader di classifica. Terol ci ha provato, in ogni modo. Ha cercato di scavalcarlo, di in-nervosirlo, metterlo in difficoltà, ma Marc Marquez non gli ha permesso alcuna inizia-tiva. Anzi, durante il sedicesimo giro Terol, che era andato al comando, ha fatto plate-almente cenno a Marquez di andare davan-ti, e il ragazzino non se lo è fatto dire due volte: ha preso la leadership e giro dopo giro ha aumentato il suo vantaggio, rendendosi inavvicinabile. La resa di Terol è arrivata per manifesta inferiorità: contro Marquez non c’era nulla da fare.

Piuttosto, è andato in crisi Pol Espargaró. La sua moto era visibilmente più lenta delle altre, non poteva reggere il ritmo di Marquez e Terol, e alla fine non ha potuto nemmeno salvare il podio. Con una certa eleganza ha evitato di puntare il dito sulla squadra, ma

quando si perde una decina di metri ad ogni apertura del gas non c’è molto da fare. In-fatti sul terzo gradino del podio è salito Vazquez, quarto l’italo-tedesco Cortese e poi persino l’inglese Bradley Smith, nel finale, si è messo davanti a Espargaró. Il gruppetto che dopo Indianapolis sembrava compatto, si è “allungato”: Marquez in testa con 197 punti, poi Terol a 9 lunghezze, Espargaró è indietro di 20 punti.

Ma questo non vuole dire che il campiona-to spagnolo – scusate, è il mondiale... – ab-bia subito una svolta: Terol non ha mollato, vuole anche lui questo titolo e qui a Misano lo ha fatto vedere. E Marquez è veloce, guida benissimo, non ha paura di nessuno, ma è pur sempre un ragazzino di sedici anni che sta occupando una posizione – la prima – che a volte può far tremare le gambe.

DI CERTO la tensione non attanaglia gli italiani. Nemmeno a Misano abbiamo visto una reazione forte. Il migliore dei nostri, Simone Grotzkyj, ha navigato in quattordice-sima posizione per tutta la gara.

Armando Pontone, che ha corso come

wild card, è stato diciottesimo dopo aver recuperato alcune posizioni, e non è nem-meno male vista la situazione generale.

Alessandro Tonucci è stato ventesimo, do-po aver recuperato cinque posizioni. La wild card Tommaso Gabrielli è giunto al traguar-do in ventiduesima posizione e l’altra wild card Francesco Mauriello è stato ventiquat-tresimo. Marco Ravaioli si è inserito tra le

Gli spagnoli continuano a dominare: sul podio Marquez, Terol, Vazquez. Italiani a picco

MARQUEZ (93) DAVANTIA ESPARGARÓ (44), VAZQUEZ (7), CORTESEE KOYAMA.MA L’AVVERSARIO PIÙ DUROÈ STATO TEROL (40), SECONDOAL TRAGUARDO.

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NE AVEVO DI PIÙ

Marc Marquez

«SAPEVO che solo Terol avrebbe potuto darmi dei problemi, quindi sin dal via ho pensato solo a lui. All’inizio ho creduto che fosse meglio andare avanti insieme, però quando lui mi ha fatto cenno di passarlo ho cercato di capire se fosse al limite. Io avevo ancora margine ho deciso di spingere e ho scoperto di avere almeno tre-quattro decimi in tasca. A quel punto ho deciso di scappare. Non volevo sorprese, non volevo perdere questa gara».latino

due wild card, chiudendo ventitreesimo. Lorenzo Savadori e Giovanni Bonati hanno

finito la gara anzitempo, cadendo. Luca Marconi si è ritirato nel sedicesimo giro.

Non è che sia molto confortante, soprat-tutto se si pensa che gli spagnoli, in Italia, hanno festeggiato la ventunesima vittoria consecutiva nella ottavo di litro. E poi lo chiamano mondiale...

INNALZARE L’ETÀ?

NON È UNO SPORT PER BAMBINILA TRAGICA scomparsa di Peter Lenz a Indy sta facendo ragionare il mondo delle corse. Si parla di regolare l’attività dei giovanissimi innalzando l’età di accesso al motomondiale a 18 anni contro gli attuali 16. Lorenzo sulla questione ha dichiarato: «Sono il meno indicato: ho debuttato a Jerez nel 2002 a 15 anni appena compiuti». Ma qualcuno ha fatto notare che questo non è uno sport per bambini: Rossi, il crack del mercato, ha 31 anni, Biaggi sta vincendo il mondiale SBK a 38 anni suonati.

INFORTUNIO

SALTA MORETTIARRIVA PERELLOL’infortunio di Vinales aveva aperto una speranza per Riccardo Moretti di correre a Misano con la Lambretta. Ma l’ex tricolore cercava un ingaggio per almeno due gare: sulla moto è salito lo spagnolo Joan Perello.

MONDIALE 2011

DUE GIOVANI PER IL TEAM ITALIA IN 125«SONO stanco di prenderle dagli spagnoli, capisco che è il loro momento nello sport, ma dobbiamo reagire». Paolo Sesti, presidente della FMI, pronuncia questo battagliero discorso annunciando la nascita del Team Italia.Il progetto ha una lunga storia, fatta anche dei titoli mondiali di Gresini e Cadalora, e ricomincerà dalla prossima stagione con due ragazzi che disputeranno tutto il mondiale 125. I nomi non ci sono ancora, anche se qualcuno tra Tonucci e Pontone potrebbe avere già un posto. I ragazzi saranno seguiti da Roberto Locatelli, DT della squadra. Il progetto Team Italia continuerà anche nel 2012 con la nuova Moto3, la classe che pensionerà la 125, e dal prossimo anno ci sarà la Moto2 nel campionato italiano.

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6. Rabat 99; 7. Vazquez 97; 8. Koyama 92; 9. Krummenacher 79; 10. Webb 64; 11. Zarco 62; 12. Folger 48; 13. Moncayo 40; 14. Iwema 33; 15. Salom 25; 16. Masbou 20; 17. Kornfeil 16; 18. Grotzkyj 16; 19. Martin 15; 20. Schrotter 14; 21. Fagerhaug 7; 22. Kartheininger 6; 23. Savadori 5; 24. Khairuddin 3; 25. Rossi 2.

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1. Marc Marquez Spagna Derbi 16 — 16 25 25 25 25 25 9 6 25 197

2. Nicolas Terol Spagna Aprilia 25 20 20 20 13 20 — — 25 25 20 188

3. Pol Espargaró Spagna Derbi 13 25 25 16 20 16 16 — 20 16 10 177

4. Bradley Smith G. Bretagna Aprilia 8 13 11 13 16 13 20 11 10 — 13 128

5. Sandro Cortese Germania Derbi 11 5 10 — 10 11 13 16 — 20 11 107

1. DERBI 25 260

2. APRILIA 20 231

3. HONDA — 14

4. KTM — 6

5. LAMBRETTA — 1

Bradley Smith (Aprilia) in 1’43”329 alla media di 147,234 km/hPole 2009: Bradley Smith (Aprilia)

in 1’43”727 alla media di 146,669 km/h.

PolepositionCampionatomarche

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1. Marc Marquez Derbi in 39’56”11797,198 km alla media di 146,033 km/h

2. Nicolas Terol Aprilia a 2”1853. Efren Vazquez Derbi a 5”6284. Bradley Smith Aprilia a 5”9125. Sandro Cortese Derbi a 6”3786. Pol Espargaró Derbi a 7”0917. Esteve Rabat Aprilia a 23”8358. Tomoyoshi Koyama Aprilia a 23”8919. Randy Krummenacher Aprilia a 29”914

10. Danny Webb Aprilia a 29”96911. Jonas Folger Aprilia a 30”17312. Johann Zarco Aprilia a 38”41113. Alberto Moncayo Aprilia a 38”68914. Simone Grotzkyj Aprilia a 46”49415. Adrian Martin Aprilia a 46”56916. Jakub Kornfeil Aprilia a 1’00”26917. Marcel Schrotter Honda a 1’01”70818. Armando Pontone Aprilia a 1’07”37719. Louis Rossi Aprilia a 1’07”41420. Alessandro Tonucci Aprilia a 1’07”48721. Jasper Iwema Aprilia a 1’07”90522. Tommaso Gabrielli Aprilia a 1’29”66823. Marco Ravaioli Lambretta a 1’30”61824. Francesco Mauriello Aprilia a 1’30”64125. Joan Perello Lambretta a 1 giro

RITIRATI

Luca Marconi Aprilia al 17. giroSturla Fagerhaug Aprilia al 15. giroLorenzo Savadori Aprilia al 13. giroGiovanni Bonati Aprilia al 13. giroAlexis Masbou Aprilia al 9. giroLuis Salom Aprilia all’8. giroZulfahmi Khairuddin Aprilia al 2. giro

1. Bradley Smith G. Bretagna 1’43”903 1’43”329

2. Marc Marquez Spagna 1’43”077 1’43”487

3. Nicolas Terol Spagna 1’43”369 1’43”644

4. Pol Espargaró Spagna 1’43”896 1’43”809

5. Tomoyoshi Koyama Giappone 1’44”835 1’44”272

6. Sandro Cortese Germania 1’43”748 1’44”341

7. Efren Vazquez Spagna 1’43”524 1’44”479

8. Esteve Rabat Spagna 1’44”041 1’44”561

9. Danny Webb G. Bretagna 1’44”552 1’44”816

10. Johann Zarco Francia 1’45”485 1’44”929

11. Jonas Folger Germania 1’44”485 1’44”975

12. Luis Salom Spagna 1’44”295 1’45”020

13. Randy Krummenacher Svizzera 1’45”002 1’45”103

14. Alberto Moncayo Spagna 1’45”633 1’45”166

15. Simone Grotzkyj Italia 1’45”400 1’45”217

16. Adrian Martin Spagna 1’45”755 1’45”661

17. Jasper Iwema Olanda 1’46”687 1’46”048

18. Marcel Schrotter Germania 1’45”408 1’46”309

19. Jakub Kornfeil Rep. Ceca 1’46”428 1’46”366

20. Zulfahmi Khairuddin Malesia 1’46”240 1’46”368

21. Louis Rossi Francia 1’46”482 1’46”557

22. Armando Pontone Italia 1’46”925 1’46”916

23. Lorenzo Savadori Italia 1’45”795 1’46”932

24. Luca Marconi Italia 1’47”005 1’46”940

25. Alessandro Tonucci Italia 1’46”190 1’47”235

26. Francesco Mauriello Italia 1’47”092 1’47”455

27. Tommaso Gabrielli Italia 1’47”848 1’47”732

28. Joan Perello Spagna 1’48”273 1’47”809

29. Marco Ravaioli Italia 1’47”455 1’47”973

30. Alexis Masbou Francia 1’46”779 1’48”111

31. Sturla Fagerhaug Norvegia 1’47”989 1’48”324

32. Giovanni Bonati Italia 1’48”667 1’48”346

il tabellone125 San Marino

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[email protected] www.motorquality.com

Distribuito da:

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Mescola RC Mescola SC Mescola SA

Dischi T-DriveFactory Brakes

Dischi SuperSport Factory Brakes

1. Marc Marquez 1’43”195alla media di 147,425 km/h

2. Nicolas Terol 1’43”5443. Sandro Cortese 1’43”5464. Bradley Smith 1’43”5505. Pol Espargaró 1’43”5666. Efren Vazquez 1’43”5807. Tomoyoshi Koyama 1’44”5048. Esteve Rabat 1’44”5149. R. Krummenacher 1’44”565

10. Danny Webb 1’44”74411. Jonas Folger 1’44”77012. Alberto Moncayo 1’44”80913. Johann Zarco 1’45”05114. Luis Salom 1’45”10815. Adrian Martin 1’45”15316. Simone Grotzkyj 1’45”18617. Jakub Kornfeil 1’45”58918. Alessandro Tonucci 1’45”70019. Marcel Schrotter 1’45”81520. Armando Pontone 1’45”87921. Lorenzo Savadori 1’45”88722. Louis Rossi 1’45”93123. Jasper Iwema 1’45”93324. F. Mauriello 1’46”41725. Tommaso Gabrielli 1’46”49226. Marco Ravaioli 1’46”62027. Luca Marconi 1’47”07428. Giovanni Bonati 1’47”54529. Sturla Fagerhaug 1’47”51530. Alexis Masbou 1’47”54431. Joan Perello 1’47”91732. Z. Khairuddin 1’57”718

PRIMATO PRECEDENTE

Pol Espargaro (Derbi) nel 2009, in 1’43”613 alla media di 146,830 km/h

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Superbike Germaniadi Paolo Gozzi - foto Zac

Haga torna al successo ma ormai... la Ducati è andata. Gara 1 a Rea.

Biaggi, quarto e quinto, tiene lontano il (semi infortunato) Haslam

NÜRBURGRING – Max Biaggi compie un altro passettino verso il Mondia-le mantenendo Leon Haslam a de-

bita distanza nel giorno della riscossa Ducati, tornata al successo dopo l’annun-cio del ritiro con il redivivo Noriyuki Haga.

Ma, in prospettiva, il risultato più inte-ressante scaturito dalla battaglia del Ring è il quinto successo stagionale di Jonathan Rea. Il focoso ragazzino nordirlandese

Troppo tardi

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Ora il vantaggio di Max sull’inglese è di 58 punti.

A Imola il primo vero match ball

nelle ultime sei gare ha totalizzato 130 punti, 40 in più di Max e 61 più di Leon Haslam. Riuscendo a non farselo scappa-re, Ten Kate ha messo a segno il miglior colpo di mercato che la Honda potesse sperare: Biaggi e Melandri, stella Yamaha 2011, avranno pane per i loro denti.

Il Corsaro non ha finalizzato il primo dei tre match ball Mondiali, ma guadagnare 40 punti su 50 su Haslam era così impro-

TESTA A TESTA TRA I DUE VINCITORI DEL ROUND

TEDESCO, NORIYUKI HAGA (41) E JONATHAN

REA (65). PIÙ RICCO IL BOTTINO

COMPLESSIVO DEL BRITANNICO,

CHE HA FATTO SECONDO IN GARA 2.

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Le pagelleJonathan Rea

È il più in forma. Velocissimo, spietato, preciso: non sbaglia più come una volta e fermarlo sarà sempre più difficile. Per tutti.

Maturato 8

Leon HaslamHa un distacco abissale ma continua a lottare senza tregua contro l’esperienza di un quattro volte campione del mondo. Il dolore non gli fa paura.

Stoico 7,5

Max BiaggiNon è riuscito a trovare la miscela giusta per dare il colpo finale al campionato. Ma dove sono le altre RSV4? Vale un tesoro.

Prezioso 7,5

Tom SykesVoto un po’ esagerato per un pilota da bassa classifica. Stavolta Tom ha guidato bene ma è troppo tardi per la conferma 2011.

Incoraggiante 7

Noriyuki HagaSalomonica media tra una prima uscita da 4 e una prestazione da 8. È uscito dal letargo ma chissà se basterà per guadagnare una moto top per il prossimo anno.

Tardivo 6

Carlos ChecaIn gara 1 ha reso vita dura a Rea e indotto all’errore Haga. Nella seconda però ha sbagliato lui gettando al vento un’occasione.

Sprecone 6

James ToselandCon la stessa R1 di Ben Spies non ne ha ancora azzeccata una.

Fallimentare 5

Troy CorserIl voto uguale al numero di cadute. Una in prova, 2 in Superpole, 1 in gara. La BMW voleva vincere, invece ha contato i danni.

Dannoso 4

babile che solo un manipolo di tifosi fede-lissimi aveva attraversato l’Europa per raggiungere la foresta dell’Eifel. La pole record aveva disegnato la miglior vigilia possibile ma Biaggi è stato costretto a montare la gomma 625, la soluzione più dura, perché con la più soffice 832 la RSV4 non gli dava sicurezza. Il problema di Max è stato che la nuova Pirelli si è rivelata molto più efficace e chi è riuscito ad adat-tarla alla moto, come i piloti Ducati e Hon-da, si è trovato a meraviglia: Rea ha mi-gliorato il suo record sulla distanza 2009 di 22 secondi!

Leon Haslam ha navigato sulla stessa barca di Max perché neanche sulla Suzuki

le coperture di nuova generazione funzio-nano. Così a fine giornata Biaggi ha con-servato 58 punti di vantaggio, appena due in meno della vigilia. A due round dalla fine (100 punti) il traguardo è davvero alla portata: nella prossima sfida di Imola ba-sterà non perdere più di otto punti dalla Suzuki per dare il via al festeggiamento del primo Mondiale italiano in 23 edizioni. L’Aprilia è vicina anche al titolo costruttori: +49 punti sulla Suzuki. Semplificando: se Max riuscisse a stare davanti all’insegui-tore, Imola sancirà una clamorosa dop-pietta iridata.

Haslam ha vacillato in apertura di gior-nata quando, nel corso del primo giro, ha ]

Superbike Germania

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NÜRBURGRING - La pole record aveva illuso ma il podio mancato ha riportato l’Aprilia sulla terra. Max Biaggi non è fuggito via: ha spiegato i problemi prima ai suoi tecnici e poi a Motosprint. «Con le nuove gomme che ha portato la Pirelli siamo andati in crisi. Con la precedente soluzione (utilizzata nel trionfo di Brno, ndr) mi ero trovato molto bene ma con l’evoluzione non ci siamo. L’hanno modificata in maniera strana ed ha perso efficacia, almeno sulla nostra moto».

Tutto sommato è finita bene: vantaggio quasi inalterato e un round in meno.«Invece mi secca molto non essere stato in condizioni di fare meglio. Con la copertura da qualifica avevo dimostrato di essere veloce e di potermela giocare».Perché il fattore gomme

è così determinante anche in regime di monofornitura?«Lo è soprattutto per l’Aprilia che ha un’erogazione molto brusca. Se non c’è il grip ideale facciamo una gran fatica a scaricare a terra la potenza».Anche la doppia partenza ha complicato un po’ i piani?«Il primo giro qui è determinante ma non è stato quello. Non riuscivo a guidare sciolto, mi mancava fiducia. In giornate come questa è facile perdere la calma e mettersi nei guai. Ho limitato i danni, anche se non mi piace correre speculando sul punteggio. Io volevo vincere, o almeno provarci».

Il Mondiale si avvicina. Imola è il posto giusto?«Non penserò alla classifica neppure lì perché il cammino è lungo e gli avversari non mollano. Sono in agguato come avvoltoi pronti ad approfittare dei nostri guai».

HO LIMITATO I DANNI Max Biaggi

In crisi con le nuove gomme

DOPO LA CONQUISTA DELLA SUPERPOLE, PROBABILMENTE MAX BIAGGI SPERAVA IN UN RISULTATO MIGLIORE IN GARA.

«Non penserò al Mondiale

neppure a Imola.

Gli avversari sono

in agguato come

avvoltoi»

COINVOLTO NELLA CADUTA CHE HA FERMATO GARA 1, LEON HASLAM (91) HA RIMEDIATO UNA DOLOROSA CONTUSIONE AL POLLICE DESTRO. NELLA FOTO SOPRA, DIETRO ALL’INGLESE CI SONO CAL CRUTCHLOW (35), SYLVAIN GUINTOLI (50) E MAX BIAGGI (3). SOTTO, HAGA (41), CARLOS CHECA (7) E JONATHAN REA (65).

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perso il posteriore volando in aria e ri-schiando di essere investito da Troy Cor-ser. L’australiano è rimasto immobile ai margini dell’asfalto per cui la direzione di gara (opportunamente) ha fermato tutto. La battaglia è ripresa da capo con tutti gli effettivi. Haslam si era procurato una do-lorosa contusione al pollice destro ed è partito con una infiltrazione antidolorifica. Con il muletto, sopportando il dolore, Ha-slam non ha potuto far altro che accodar-si al leader del campionato limitando i danni: Biaggi quarto e Leon sesto (+63 punti di vantaggio).

Nel secondo tempo Haslam è partito di nuovo dietro ma ha risalito la corrente, ha superato il rivale e, approfittando della scivolata di Carlos Checa, ha messo le mani sul terzo posto che gli ha permesso di restituire il colpo, con gli interessi, ad un Biaggi arenato in quinta posizione.

Rea se n’è infischiato della lotta per il Mondiale. Sulla pista dove un anno fa ave-va fatto uno pari con il fenomeno Ben Spies il più giovane del branco è stato semplicemente perfetto. Carlos Checa è stato l’unico a tenergli testa ma con la Du-cati privata dell’Althea non ha mai dato l’impressione di poter giocare per il suc-cesso pieno.

Il concittadino di Joey Dunlop avrebbe fatto doppietta se Noriyuki Haga non aves-se estratto il coniglio dal cappello. Nella prima uscita il giapponese era andato per l’ennesima volta a picco demolendo la 1198R mentre occupava la terza posizio-ne. Nell’intervallo ha fatto modificare le tarature della forcella, tradizionale tallone d’Achille, e si è scatenato. Rea ha provato a resistere, ma non c’era possibilità di ar-ginare la furia rossa. Tornando a guidare in maniera magistrale Haga ha rotto il di-giuno da podio che durava da Valencia, la primavera scorsa. Se avesse ricominciato prima chissà se la Ducati avrebbe ritirato la squadra ufficiale 2011…

BUIO pesto invece per Michel Fabrizio caduto in gara 1 e ultimo nella successiva dopo una sosta ai box per cambiare la gomma. Il romano era stato raggiunto in Germania dall’avvocato per la firma del contratto Yamaha ma l’improvviso accordo con Melandri ha fatto cambiare i piani. Michel è rimasto con un pugno di mosche in mano ed è partito con la testa piena di pensieri. Il mercato però è ancora in fer-mento.

Cal Crutchlow, promosso ufficialmente

in MotoGP, ha portato sul podio (terzo in gara 1) la R1 che tra qualche mese sarà di Melandri. Nella seconda uscita il domina-tore di Silverstone però ha preso paga da Haslam: sarà veramente pronto per la top class?

Haga è risorto in zona “contract time”, cioè in piena caccia al posto 2011. Ma non è stato il solo. Tom Sykes ha navigato in fondo al gruppo per dieci round ma in Ger-mania si è svegliato portando la Kawasaki vicino al podio (quinto e settimo). Quando i piloti vanno, il lavoro degli ingegneri di-venta improvvisamente più semplice e magari senza l’infortunio di Vermeulen nella prima gara dell’anno anche la verdo-na avrebbe potuto togliersi qualche bella soddisfazione. Se ne riparla nel 2011, con la nuova moto.

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Sulla pista di casa la BMW puntava al primo, storico successo ed invece è incap-pata nella giornata più buia. Troy Corser è caduto quattro volte, tra prove e gara, coinvolgendo anche il malcapitato Sylvain Guintoli. Ruben Xaus non è andato oltre la settima posizione. La marca più potente è in crisi e il caos creatosi nel box con la ri-nuncia a Davide Tardozzi e a tutti i tecnici non tedeschi (tre italiani e un australiano) getta un’ombra molto sinistra sul 2011. Altro che sogno MotoGP, la BMW rischia un’altra stagione di passione.

SOTTO, TOM SYKES, QUINTO E SETTIMO: UN BUON RISULTATO PER LA KAWASAKI. A FIANCO, ITALIANI CONTRO, LUCA SCASSA (99) E LORENZO LANZI (57). SOPRA, RUBEN XAUS (111)INSEGUITO DA SHANE BYRNE.

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motosprint

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JamesToselandSENZA QUELLA PENALIZZAZIONE... «QUANDO gara 1 è ripresa, sono partito bene: ero tranquillo dietro a Sykes, poi ho perso l’anteriore e sono caduto. Nella seconda gara ho avuto problemi di grip e in alcune staccate lottavo con la poca potenza del freno. Peccato essere partito dalla seconda fila, per la penalizzazione inflittami ieri, perché scattare dietro in questa pista rende difficile rimontare. Ora non resta che pensare a Imola» .

TroyCorserNON POTEVO EVITARE HASLAM «MI È caduto davanti Haslam e non potevo farci nulla. Siamo stati fortunati a farci poco male e a poter ripartire. Ma avevo una grossa contusione al gomito destro e ho dovuto utilizzare una tuta più larga. Non ero a posto e non sono riuscito a curvare, andando addosso a Sylvain. Mi sono scusato con lui. Nella pausa sentivo dolore e ho deciso di prendere il secondo via solo cinque minuti prima. Ma stavo male».

JonathanReaE DIRE CHE ERA COMINCIATA COSÌ MALE...«DOPO le prove del venerdi ero convinto che la Germania stavolta ci avrebbe riservato solo amarezze. E invece i miei tecnici sono riusciti a capovolgere la situazione affidandomi per la gara una CBR-RR molto competitiva. Nella prima corsa ho tirato all’inizio, ho dato un paio di scrolloni convincendo il mio inseguitore Checa che non avrebbe avuto possibilità di rimontarmi. Nella seconda Haga era perfetto».

CalCrutchlowÈ STATA UN’ESPERIENZA FANTASTICA«AVER fatto parte del Team Yamaha Sterilgarda rimarrà un’esperienza fantastica. Sono salito per la prima volta su una Yamaha nel 2003, nella R6 Cup. Da allora sono passati anni e la storia con Yamaha continua. Ora compio un altro passo col team Tech 3. Per me il 2011 sarà un anno di esperienza che prenderò con umiltà cercando di fare il miglior lavoro possibile».

NoriyukiHaga

DEDICATO A... MENORIYUKI Haga è partito senza sapere della morte del connazionale Tomizawa a Misano. «Me lo ha detto il mio amico-manager Toshi Araki subito dopo il podio. Non volevo crederci. Non conoscevo bene Tomizawa perché lui era un ragazzino, siamo di due generazioni diverse. Ma l’avevo conosciuto anno scorso a una festa Ducati. Mi dispiace molto ma sappiamo tutti che le corse possono essere molto dure».Perché non vincevi più?«Avevo perso fiducia nell’avantreno che per la mia guida è determinante. Non potevo esprimermi. Non vi dovete chiedere perché sono andato così forte perché è normale. Quando non sono sul podio significa che qualcosa non è andato per il verso giusto».In gara 1 sei caduto di nuovo.«Nell’intervallo abbiamo cambiato regolazioni della forcella. Trovato il bandolo della matassa, non c’è stato problema. La dedico alla squadra ma anche a me stesso».La Ducati ritira la squadra ufficiale: con chi corri nel 2011?«Non lo so ancora. Però restano quattro gare e voglio vincerle tutte. Per dimostrarvi che Nori c’è ancora».

Superbike GermaniaLe interviste

motosprint

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LorenzoLanziMI SONO COMPLICATO LA VITA

«IN GARA 1 ho fatto una scelta di gomme troppo conservativa preferendo montare dietro una media

soft che in realtà mi ha garantito un grip limitato. In gara 2 ho montato la nuova soffice ma sono partito

male e in questo modo mi sono complicato la vita. Con Scassa abbiamo fatto un bel duello, anche duro alcune volte, ma in questo modo ci siamo ostacolati a vicenda

perdendo il contatto con il gruppo».

SylvainGuintoliPOTEVO SALIRE SUL PODIO

«SE CORSER non mi avesse buttato fuori pista sono convinto che sarei finito molto più avanti dell’ottavo

posto, sicuramente sul podio! Nella seconda manche ho raggiunto molto in fretta Biaggi, ogni volta mi

avvicinavo in frenata ma la sua moto aveva molta più accelerazione della mia e non c’è stato verso

di agguantarlo, anche perché è un pilota smaliziato che non fa errori».

LucaScassaCICLISTICA POCO EQUILIBRATA

«NON siamo riusciti a mettere a punto al meglio la mia Ducati, nel tratto veloce abbiamo sempre pagato decimi preziosi per una ciclistica poco equilibrata. La

moto non aveva direzionalità ed ero costretto a percorrere traiettorie molto larghe pagando troppo

tempo ai miei avversari. Al di là del risultato sono più contento di gara 2 dove ho girato meglio e ho tenuto

globalmente un passo più veloce».

TomSykesFINALMENTE TUTTO ALLA PERFEZIONE

«IO E LA KAWASAKI stavolta siamo stati molto forti. Siamo andati in pista con una buona base. Nelle uscite

precedenti andavamo per tentativi, stravolgendo l’assetto ad ogni sessione. Stavolta abbiamo fatto

qualche piccolo aggiustamento e il risultato è venuto più facilmente di quanto mi aspettassi. Per la prima

volta mi sono potuto concentrare sulla scelta delle gomme e ha funzionato».

LeonHaslam

PERÒ IO NON MOLLOLEON Haslam sa di averla scampata. Se Troy Corser non avesse frenato di schianto, volando a sua volta, lo avrebbe preso in pieno. «Ho fatto un gran volo, perdendo il posteriore, e quando ho visto la terra al posto del cielo ho pensato di essermi fatto male. Tre ore dopo ero di nuovo sul podio. È stata una giornata incredibile».Max Biaggi è ancora largamente in vantaggio.«Lo so, è molto dura. Però io non mollo perché una brutta giornata può capitare a tutti. Anche a un pilota esperto e furbo come Max».Perché non vinci da cinque round?«Le nuove Pirelli, più soffici di quelle di inizio stagione, non si adattano bene alla Suzuki e sono costretto a partire con la soluzione più dura. Le abbiamo provate tutte, la squadra lavora senza sosta ma finora non abbiamo risolto il rompicapo. Ci vorrebbe l’aiuto di Suzuki e invece dobbiamo fare tutto da soli».

NORIYUKI HAGA (A SINISTRA) E LEON HASLAM SUL PODIO DI GARA 2. IL GIAPPONESE HA VINTO, L’INGLESE HA FATTO TERZO.

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BIAGGIFA IL BIS

LA DUCATI 2011SI FA IN 4Sviluppo garantito ai team satellite

Pole Position

MAX Biaggi ha centrato la seconda Superpole della stagione. Il romano dell’Aprilia ha piegato un velocissimo Checa, secondo e un agguerrito James Toseland, terzo, però poi retrocesso in ottava posizione, perchè entrato in pista prima dell’apertura ufficiale. Terzo quindi Guintoli e quarto Rea. Seconda fila per Haslam, Haga, Sykes e Toseland.

Superbike GermaniaDai box

ARRIVA FEDERICO BIAGGI?

CAMIER, SCAFOIDE ROTTO. IMOLA IN FORSE LEON Camier si è fratturato lo scafoide destro cadendo nelle qualifiche del venerdi. Si farà operare per tentare il rientro a Imola. Se non ce la fa potrebbe essere sostituito da Federico Biaggi.

LA DUCATI lascia ma raddoppia. Nel 2011 non ci sarà il team interno ma il reparto cor-se continuerà a fare sviluppo per le strutture satellite che acquisteranno le 1198R: in lista ci sono già quattro team. La Ducati metterà sul mercato il miglior pacchetto tecnico pos-sibile, inclusa l’elettronica con acceleratore ride by wire, che dal 2009 è stata esclusiva degli ufficiali. L’Althea, che già in questa sta-gione ha stanziato un budget di 3 milioni di euro per assicurarsi un trattamento di ri-guardo, ha già rinnovato l’accordo e oltre alle moto ufficiali avrà anche il supporto di tre ingegneri del reparto corse. Carlos Checa è già stato confermato, il secondo sarà un giovane. Ha chiesto la 1198R ufficiale anche il team Supersonic, formazione che si è af-facciata al Mondiale in questa stagione con gli ottimi risultati di Luca Scassa. Correran-no con Ducati anche DFX e il team italo-ceko Effenbert.

REGOLAMENTO 2011

165 CHILI PER TUTTE FISSATO il nuovo limite minimo di peso che nel 2011 sarà 165 chili per tutti. Adesso sono 165 per le 4 cilindri e 162 per le bicilindriche. Honda, Suzuki e Ducati hanno proposto di limitare il consumo per ridurre le prestazioni e risparmiare sui costi. Le SBK hanno il serbatoio da 24 litri per gare da 100-110 km, un controsenso perché i prototipi MotoGP imbarcano 22 litri per 130 km. La proposta è ridurre la capienza a 21 litri dal 2011, 20 nel 2012 e 19 nel 2013. Diventerà necessaria l’adozione degli stessi software di controllo utilizzati in MotoGP, cioè capaci di gestire il consumo in base alla distanza da percorrere smagrendo la carburazione. BMW è contraria perché dovrebbe svilupparlo da zero. L’altra possibilità per consumare meno è abbassare direttamente i giri motore… La decisione a Imola.

CONFERMATO REA

TEN KATE, VIA NEUKIRCHNER LA HONDA Ten Kate non ha ancora scelto il pilota che affiancherà il confermato Jonathan Rea sostituendo il deludente Max Neukirchner. «Dipenderà dagli sponsor: se troveremo la copertura ci piacerebbe riprendere James Toseland (che con gli olandesi ha vinto l’iride 2007, ndr) altrimenti ripiegheremo su una giovane promessa» ha spiegato Carlo Fiorani. Ten Kate schiererà anche due Supersport.

FUTURO INCERTO

SUZUKI CERCA BUDGET LA SUZUKI non ha ancora stanziato il budget per il 2011. «Ho incontrato i giapponesi a inizio agosto, poi non ho più avuto notizie - fa sapere il boss dell’Alstare Francesco Batta. - Andrò ad Hamamatsu la prossima settimana sperando di tornare con buone notizie: senza l’appoggio diretto della Suzuki è impossibile fare il Mondiale per una struttura come la mia».

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PER HASLAM VACANZE... STUDIO Leon Haslam non è andato in vacanza. «Ho passato tutto il mese di agosto a casa mia (nella campagna di Derby, ndr) per allenarmi sui campi della scuola di guida gestita da mio papà Ron. Abbiamo un tracciato da cross, un altro da Supermotard e parecchi percorsi da trial. Nel week-end precedente la Germania ho chiamato un po’ di amici a girare con me: sono venuti anche Carl Fogarty e Jamie Whitham. Devo dire che sono ancora matti come quando correvano…».

BORCIANI-GUANDALINI TRATTANO Il Team Borciani-Guandalini sta trattando il rinnovo dell’accordo con Aprilia ed è in cerca di un top rider per il 2011 per sostituire Jakub Smrz, che invece correrà con la Ducati 1198R gestita da una nuova struttura che fa capo a Natale Egi. La copertura economica è assicurata dalla birra ceca Effembert, che già adesso è tra gli sponsor personali di Kuba.

NESSUNO VELOCE COME CRUTCHLOWEcco le velocità rilevate durante la Superpole nel breve rettilineo del Nürburgring: 1. Crutchlow (Yamaha) 273,4 km/h; 2. Biaggi (Aprilia) 272,7; 3. Neukirchner (Honda) 272,7; 4. Sykes (Kawasaki) 272,7; 5. Xaus (BMW) 270,7; 6. Haslam (Suzuki) 270,7; 7. Toseland (Yamaha) 270,7; 8. Corser (BMW) 270; 9. Fabrizio (Ducati) 270; 10. Guintoli (Suzuki) 270; 11. Smrz (Aprilia) 269,3; 12, Rea (Honda) 268; 13. Checa (Ducati) 266,7; 14. Haga (Ducati) 266; 15. Scassa (Ducati) 266; 16. Lanzi (Ducati) 265,4; 17. Lowry (Kawasaki) 263,4; 18. Hayden (Kawasaki) 263,4; 19. Byrne (Ducati) 262,1.

IL CORSARO VOLA NELLA SECONDA QUALIFICA Max Biaggi è caduto durante la seconda qualifica mentre usciva dalla chicane in terza marcia, a 138 km/h. «La RSV4 ha perso aderenza una, due, tre volte finchè non mi ha scaraventato via, è stata una dinamica strana perché ero quasi dritto - ha raccontato Max. - Il manubrio mi ha dato un tale contraccolpo da provocare un gran dolore alla mano sinistra. Ma per fortuna non mi sono fatto altro».

LA KAWASAKI ha svelato al Nürburgring la nuova Ninja ZX10-R che debutterà nella Superbike 2011. Ha una linea aggressiva ed è un concentrato di soluzioni top. Il motore è sempre 4 cilindri: avrà l’acceleratore elettronico e la centralina Marelli MHT, la versione

più evoluta. Il direttore tecnico, Ichiro Yoda, ha svelato che «utilizzeremo sulla

Superbike gran parte delle soluzioni elettroniche che avevamo sviluppato per

la nostra MotoGP, come il controllo di trazione. I primi test ad Autopolis e

Suzuka sono stati promettenti e per accelerare lo sviluppo abbiamo sempre utilizzato le stesse coperture Pirelli che

avremo nel Mondiale». La Kawasaki è ormai l’unica marca sia in MotoGP che

Superbike ad utilizzare sospensioni Sohwa. I freni sono Brembo. La gestione

in pista resterà affidata alla struttura di Paul Bird, magnate britannico delle

pollerie, ma con un collegamento molto più diretto e stretto con il reparto corse. Le squadre di Donato Pedercini e Vanni

Lorenzini avranno le ZX-10R ufficiali per la Superstock. Pedercini avrebbe anche la disponibilità di due Superbike ed è in cerca dei soldi necessari. Prima uscita in Europa a

Magny Cours il martedi e mercoledi dopo l’ultimo round del Mondiale.

KAWASAKI, IL 2011 È QUI

NIENTE MELANDRI, VIA TARDOZZI

RESTA CORSER, CACCIA AL SECONDO BMW IL MANCATO arrivo di Marco Melandri e la partenza di Davide Tardozzi (se ne parla a pagina 46) non sono le sole conseguenza di una rivoluzione in BMW. Vanno via anche il responsabile tecnico Max Bartolini, che torna in Ducati MotoGP, l’elettronico Massimo Neri e il meccanico Jarno Polastri. Licenziato anche l’ingegnere di pista australiano di Troy Corser. I tedeschi, che si sono si sono sentiti esautorati, hanno deciso di cambiare rotta: nel 2011 in BMW lavoreranno solo tecnici interni dell’azienda. La gestione sportiva della squadra ritorna nelle mani di Berti Hauser con Reiner Beaumel direttore tecnico. Confermato Corser, le alternative a Melandri ora sono James Toseland, Haga e Leon Haslam, che però andrebbe liberato dal contratto 2011 pagando la penale alla Alstare.

Page 35: 7 settembre - Motosprint 36

Superbike GermaniaIl tabellone

Gara1

Campionatomarche

Campionatopiloti

11. Corser (BMW) 159; 12. Byrne (Ducati) 136; 13. Xaus (BMW) 85; 14. Smrz (Aprilia) 76; 15. Sykes (Kawasaki) 70; 16. Scassa (Ducati) 61; 17. Lanzi (Ducati) 54; 18. Neukirchner (Honda) 41; 19. Hayden (Kawasaki) 10; 20. Vermeulen (Kawasaki) 10; 21. Parkes (Honda) 9; 22. Brookes (Honda) 6; 23. Baiocco (Kawasaki) 5; 24. Lowry (Kawasaki) 4; 25. Morais (Aprilia) 3; 26. Pitt (BMW) 3.

Alvia

PR

OVE

SU

PE

RP

OLE

Gara2

Max Biaggi (Aprilia) in 1’54”595alla media di 161,379 km/h

Pole 2009: Noriyuki Haga (Ducati) in 1’55”489alla media di 160,130 km/h

Jonathan Rea (Honda) in 1’55”392alla media di 160,264 km/h

GIRO PIÙ VELOCE

Jonathan Rea (Honda) in 1’55”502alla media di 160,112 km/h

GIRO PIÙ VELOCE

Jonathan Rea (Honda) nel 2009, in 1’56”234 alla media di 159,100 km/hPRIMATO PRECEDENTE

Poleposition

1. Noriyuki Haga Ducati 38’43”565102,740 km alla media di 159,180 km/h

2. Jonathan Rea Honda a 3”0613. Leon Haslam Suzuki a 8”060

4. Cal Crutchlow Yamaha a 8”4575. Max Biaggi Aprilia a 9”3926. Sylvain Guintoli Suzuki a 9”5567. Tom Sykes Kawasaki a 16”8198. James Toseland Yamaha a 20”5649. Ruben Xaus BMW a 21”040

10. Shane Byrne Ducati a 21”16811. Jakub Smrz Aprilia a 21”73412. Troy Corser BMW a 22”74613. Lorenzo Lanzi Ducati a 24”52614. Luca Scassa Ducati a 28”21815. Max Neukirchner Honda a 38”406

16. Roger Lee Hayden Kawasaki a 1’08”03917. Matteo Baiocco Kawasaki a 1’21”29418. Fabrizio Lai Honda a 1’21”36219. Michel Fabrizio Ducati a 1’38”427

RITIRATI

Ivan Lowry Kawasaki al 12. giroCarlos Checa Ducati al 10. giro

NON PARTITO

Leon Camier Aprilia

1. Max Biaggi 1’56”077 1’54”595

2. Carlos Checa 1’55”232 1’54”621

3. Sylvain Guintoli 1’56”934 1’54”934

4. Jonathan Rea 1’55”545 1’55”138

5. Leon Haslam 1’55”812 1’55”161

6. Noriyuki Haga 1’55”493 1’55”276

7. Tom Sykes 1’56”256 1’55”378

8. James Toseland 1’56”200 1’54”909

SUPERPOLE 2

9. Michel Fabrizio 1’55”650 1’55”264

10. Cal Crutchlow 1’55”764 1’55”295

11. Ruben Xaus 1’55”804 1’55”375

12. Lorenzo Lanzi 1’56”238 1’55”524

13. Jakub Smrz 1’56”188 1’55”577

14. Troy Corser 1’55”429 1’55”599

15. Max Neukirchner 1’56”111 1’55”735

16. Luca Scassa 1’56”710 1’55”908

SUPERPOLE 1

17. Shane Byrne 1’55”726 1’56”457

18. Roger Lee Hayden 1’58”199 1’57”613

19. Ivan Lowry 1’58”113 1’57”669

GLI ALTRI IN GRIGLIA

20. Leon Camier 1’56”82521. Fabrizio Lai 1’58”81222. Matteo Baiocco 1’59”875

1. Jonathan Rea Honda 38’42”640102,740 km alla media di 159,243 km/h

2. Carlos Checa Ducati a 1”1263. Cal Crutchlow Yamaha a 10”006

4. Max Biaggi Aprilia a 10”7165. Tom Sykes Kawasaki a 17”3916. Leon Haslam Suzuki a 19”3017. Ruben Xaus BMW a 19”6138. Sylvain Guintoli Suzuki a 19”8809. Shane Byrne Ducati a 21”176

10. Luca Scassa Ducati a 29”75211. Lorenzo Lanzi Ducati a 30”15612. Ivan Lowry Kawasaki a 53”62213. Roger Lee Hayden Kawasaki a 58”82014. Matteo Baiocco Kawasaki a 1’25”906

RITIRATI

Fabrizio Lai Honda al 20. giroMichel Fabrizio Ducati al 13. giroNoriyuki Haga Ducati al 9. giroJakub Smrz Aprilia al 7. giroTroy Corser BMW al 7. giroMax Neukirchner Honda al 7. giroJames Toseland Yamaha al 2. giro

NON PARTITO

Leon Camier Aprilia

TEMPERATURAESTERNA (°C)

15/16TEMPERATURA

ASFALTO (°C)

26/37

PILOTIAL VIA

21GARA1

NUMEROGIRI

20/20

PILOTIAL VIA

21GARA2

1. Max Biaggi Italia Aprilia 11/8 25/25 20/16 10/13 25/25 13/16 25/25 25/25 20/25 11/10 13/11 397

2. Leon Haslam Gran Bretagna Suzuki 25/20 20/20 25/13 5/20 13/20 16/25 20/— 8/20 8/6 16/13 10/16 339

3. Jonathan Rea Gran Bretagna Honda 13/10 16/— 10/11 25/25 —/— 11/20 2/8 3/4 25/20 20/20 25/20 288

4. Carlos Checa Spagna Ducati 9/25 13/13 —/20 13/10 2/5 20/11 —/— 20/11 7/10 9/6 20/– 224

5. Cal Crutchlow Gran Bretagna Yamaha —/7 2/16 9/7 8/— 16/— 8/13 5/16 —/13 16/2 25/25 16/13 217

6. Noriyuki Haga Giappone Ducati 16/11 8/8 11/25 6/— 5/10 —/6 16/13 9/7 10/11 2/3 –/25 202

7. James Toseland Gran Bretagna Yamaha —/6 9/10 16/9 20/16 20/— 9/10 7/— 6/— 9/13 8/11 –/8 187

8. Sylvain Guintoli Francia Suzuki 10/13 3/7 7/10 2/3 6/9 6/1 8/10 11/10 13/9 4/9 8/10 169

9. Leon Camier Gran Bretagna Aprilia 5/5 11/11 —/— 16/— 11/13 10/— 13/20 10/5 —/8 10/16 —/— 164

10. Michel Fabrizio Italia Ducati 20/16 5/5 —/— 3/4 9/— 25/8 —/7 13/16 —/16 13/— —/— 160

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FRAN

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1. APRILIA (13/11) p. 409 2. SUZUKI (10/16) p. 360 3. DUCATI (20/25) p. 342 4. HONDA (25/20) p. 299 5. YAMAHA (16/13) p. 285 6. BMW (9/7) p. 190 7. KAWASAKI (11/9) p. 77

TOTA

LE

CATENE CORONE PIGNONI

Page 36: 7 settembre - Motosprint 36

motosprint

70

1. Laverty (Honda) 19 giri pari a 97,603 km in 37’52”893 alla media di 154,592 km/h; 2. Sofuoglu (Honda) a 5”072; 3. Parkes (Kawasaki) a15”890; 4. Foret (Kawasaki) a 16”911; 5. Davies (Triumph) a 28”380; 6. Salom (Triumph) a 28”495; 7. Roccoli (Hon-da) a 28”578; 8. Pirro (Honda) a 28”787; 9. Tamburini (Yamaha) a 1’02”199; 10. Dell’Omo (Honda) a 1’19”432; 11. Harms (Honda) a 1’24”011; 12. Iddon (Honda) a 1’30”504; 13. Praia (Honda) a 1’51”319; 14. Toth (Hon-da) a 1 giro.

Giro più veloce: Laverty in 1’59”027 alla media di 155,370 km/h.

Pole position: Laverty in 1’58”415 alla media di 156,173 km/h.

IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Sofuoglu p. 219; 2. La-verty 211; 3. Lascorz 168; 4. Davies 136; 5. Rea 103; 6. Salom 89; 7. Harms 86; 8. Pirro 65; 9. Lagrive 65; 10. Foret 63; 11. Fujiwara 60; 12. Roccoli 60; 13. Praia 59; 14. Lundh 23; 15. Disalvo 21; 16. Tamburini 17; 17. Parkes 13; 18. Dell’Omo 12; 19. Iannuzzo 11; 20. Che-saux 8; 21. Lowes 6; 22. Westmoreland 5; 23. Isaacs 5; 24. Palumbo 5; 25. Vizziello 4; 26. Iddon 3; 27. Mc-Connell 3; 28. Bukowski 3; 29. Charpentier 3; 30. Bo-scoscuro 3; 31. Cazzola 3; 32. Toth 1; 33. Holubec 1.

IL CAMPIONATO MARCHE: 1. Honda p. 270; 2. Ka-wasaki 185; 3. Triumph 146; 4. Yamaha 22.

Sofuoglu ancora

leader mondiale

Leclassifiche

SqualificamisteriosaLaverty batte Gino Rea, escluso per una irregolarità tecnica non meglio specificata

Supersport Germania

NÜRBURGRING - Eugene Laverty, il miglior talento Supersport, contro Gino Rea, il campioncino britannico

sbocciato nella Stock 600. Una bella sfida, incerta e spettacolare fin sotto la bandiera scacchi.

Peccato sia stata finta. Perché dopo l’ar-rivo sulla Honda CBR 600 RR gestita dalla Intermot (squadra della Repubblica Ceca) è stato rilevato un particolare motore non consentito. Rea, che aveva perso la volata per appena 58 millesimi, è stato squalifi-

cato e il team non ha fatto reclamo. Vi chiederete: cosa c’era di irregolare? Pia-cerebbe a molti saperlo. La Infront, orga-nizzatore del Mondiale, ha promesso un comunicato ufficiale che non è mai arriva-to e i commissari tecnici hanno rifiutato di fornire dettagli. Perché? Gli atti ufficiali dei giudici dovrebbero essere pubblici, come in tutti gli sport, e un comportamento del genere non ha spiegazioni.

Laverty, comunque, aveva risolto da so-lo la pratica, ma la squalifica di Rea ha li-mitato il danno per Sofuoglu, che resta capofila del campionato con 12 punti di vantaggio, invece di 8. Avrebbe fatto tutta la differenza del mondo, perché a questo punto il turco sarà campione anche con due piazzamenti alle spalle dell’inseguito-re nei round di Imola e Magny Cours.

Comunque vada, Laverty (sette vittorie in undici gare) troverà sicuramente spazio nella Superbike 2011. Ma è davvero un talento? Con gomme Pirelli più evolute di quelle disponibili nel 2009 e in condizioni meteo perfette ha girato tre decimi più piano di Crutchlow. Che il livello della Su-

SUL PODIO DA DESTRA: SOFUOGLU, LAVERTY (50) E REA (4), LA CUI

GIOIA PER AVER CONQUISTATO

IL SECONDO POSTO È DURATA POCO...

motosprint

71

persport non sia eccelso lo testimonia il terzo posto di Broc Parkes, al debutto sul-la Kawasaki ufficiale in sostituzione del titolare Juan Lascorz, gravemente ferito a Silverstone. L’australiano non ha mai in-cantato nella top class, men che meno in questa stagione con la Honda CRS. Nella serie cadetta, invece, ha fatto subito la voce grossa, guadagnandosi l’ingaggio della Kawasaki anche per il 2011.

Michele Pirro, seriamente fratturato a Brno, è tornato in pista malconcio, portan-

do a casa un ottavo posto. Il pugliese della Ten Kate è stato beffato all’ultimo giro da Massimo Roccoli, che guidava una Honda gestita della stessa squadra di Rea.

Gara a denti stretti (nono posto) anche per Roberto Tamburini, che in Gran Breta-gna si era fratturato la clavicola e non ha ancora recuperato la forma ideale. La Bike Service ha ricevuto dalla Yamaha il forcel-lone ufficiale, che farà comodo quando Tamburini tornerà in forma.

Paolo Gozzi

Page 37: 7 settembre - Motosprint 36

NÜRBURGRING – Cosa può fare di più Ayrton Badovini per meritarsi la Su-perbike? Ha conquistato il titolo Su-

perstock con tre round d’anticipo ed è im-battuto dall’inizio di stagione. Gli mancano solo due passettini per entrare nella storia: Imola, dove nel 2009 fece il vuoto con l’Apri-lia poi squalificata per bulloneria irregolare, e Magny Cours. Che volete che sia per un talento che ne ha già vinte otto su otto?

Eppure il futuro di Ayrton Badovini è an-cora avvolto nella nebbia. La BMW non ha ancora deciso se schierare altre due moto ufficiali e con il caos che si è creato nel team maggiore dopo l’allontanamento del DS Da-vide Tardozzi è abbastanza improbabile che i tedeschi decidano di raddoppiare l’impe-gno. La filiale italiana gli offre un altro anno di Superstock, ma Ayrton ha già rifiutato e

sta cominciando a guardarsi intorno in cerca di un posto

libero nel Mondiale, ovvia-mente con la concorren-za. Con tanti big ancora a spasso, non sarà una

Badovini finora ha vinto tutte le gare. Però

l’anno prossimo rischia di rimanere

a piedi

Superstock Germania

caccia facile, a meno che il promoter Infront non dia una mano.

Il ventiquattrenne biellese aveva chiuso i giochi a Silverstone, ma le vacanze non gli hanno tolto né concentrazione né la voglia di stupire. La brutta partenza – quinto alla prima curva – è stata uno stimolo ulteriore per avventarsi sui malcapitati avversari. Ha superato di slancio Loris Baz e Davide Giu-gliano, raggiungendo le Honda di Andrea Antonelli e Maxime Berger a metà gara. Il pilota umbro ha ceduto subito, il francese ha provato a resistere per qualche curva prima di capire che anche stavolta non c’era nulla da fare. Badovini è troppo forte e la sua BMW inarrestabile: le Honda sono state su-perate sul dritto con una facilità abbastanza disarmante.

Antonelli, al terzo podio consecutivo, però cresce bene ed ha inquadrato nel mirino il terzo posto in campionato, che per ora è ancora nelle mani di Michele Magnoni, sta-volta solo sesto. Giugliano, partito a razzo, ha fatto il gambero (settimo) riuscendo co-munque a controllare Eddi La Marra. Inco-88susu88 CONGRATULAZIONI

TRA ITALIANI PRIMA DI SALIRE SUL PODIO:

AYRTON BADOVINI (86), ANCORA PRIMO,

E ANDREA ANTONELLI (8) CHE HA

CONCLUSO TERZO.

motosprint

73

COPPA FIM SUPERSTOCK 10001. Badovini (BMW) 11 giri pari a 56,507 km in 22’02”582

alla media di 153,809 km/h; 2. Berger (Honda) a 0”906; 3. Antonelli (Honda) a 3”058; 4. Barrier (BMW) a 12”078; 5. Baz (Yamaha) a 12”328; 6. Magnoni (Honda) a 12”849; 7. Giugliano (Suzuki) a 14”395; 8. La Marra (Honda) a 15”560; 9. Mahr (Suzuki) a 16”011; 10. Boscoscuro (Hon-da) a 17”900; 11. Lammert (BMW) a 18”956; 12. Beretta (BMW) a 20”422; 13. Petrucci (Kawasaki) a 25”728; 14. Savary (BMW) a 28”273; 15. Lussiana (BMW) a 36”106; 16. Webb (Honda) a 36”432; 17. Ten Napel (Honda) a 36”852; 18. Tutusaus (KTM) a 37”086; 19. Vivarelli (KTM) a 47”775; 20. Jezek (Aprilia) a 48”080; 21. Sletten (Yama-ha) a 49”878; 22. Leeson (Kawasaki) a 57”876; 23. Salac (Aprilia) a 1’01”599; 24. Svitok (Honda) a 1’02”130; 25. Thiriet (Honda) a 1’03”184; 26. Andric (Honda) a 1’13”602.

Giro più veloce: Badovini in 1’59”095 alla media di 155,281 km/h.

Pole position: Badovini in 1’59”181 alla media di 155,169 km/h.

IL CAMPIONATO PILOTI: 1. Badovini p. 200; 2. Berger 106; 3. Magnoni 94; 4. Antonelli 89; 5. Giugliano 71; 6. Baz 65; 7. Barrier 60; 8. Petrucci 46; 9. Mahr 42; 10. Beretta 38; 11. Bussolotti 37; 12. Zanetti 33; 13. Baroni 33; 14. La Marra 33; 15. Tutusaus 26; 16. Savary 24; 17. Lussiana 18; 18. Lammert 18; 19. Jezek 18; 20. Vivarel-li 10; 21. Boscoscuro 9; 22. Burrell 8; 23. Sembera 8; 24. Barragan 8; 25. Leeson 5; 26. Colucci 4; 27. Svitok 3; 28. Lacalendola 3; 29. Walkowiak 3; 30. Cox 2; 31. Fusco 2; 32. Salac 2; 33. Thiriet 1; 34. Della Ceca 1.

IL CAMPIONATO MARCHE: 1. BMW p. 200; 2. Honda 149; 3. Suzuki 87; 4. Yamaha 67; 5. Ducati 59; 6. Kawasa-ki 49; 7. KTM 30; 8. Aprilia 18.

CAMPIONATO EUROPEO 600 SUPERSTOCK1. Guarnoni (Yamaha) 9 giri pari a 46,233 km in

18’47”113 alla media di 147,668 km/h; 2. Covena (Yama-ha) a 0”877; 3. Lanusse (Yamaha) a 2”512; 4. Lombardi (Yamaha) a 7”595; 5. Moser (Triumph) a 10”297; 6. Karl-sen (Yamaha) a 10”404; 7. D’Annunzio (Yamaha) a 11”180; 8. Marino (Honda) a 11”453; 9. Fanelli (Honda) a 11”968; 10. Buhn (Yamaha) a 17”678; 11. De Tournay (Yamaha) a 17”749; 12. Duwelz (Yamaha) a 17”956; 13. Valk (Yamaha) a 18”858; 14. Major (Yamaha) a 18”919; 15. Cocco (Yama-ha) a 21”246; 16. Krajci (Yamaha) a 21”838; 17. Van Leu-wen (Yamaha) a 26”990; 18. Elliott (Kawasaki) a 36”274; 19. Vrajitoru M. (Yamaha) a 41”388.

Giro più veloce: Lanusse in 2’03”808 alla media di 149,370 km/h.

Pole position: Moser in 2’03”890 alla media di 149,271 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Guarnoni p. 177; 2. Marino 134; 3. Lombardi 83; 4. D’Annunzio 79; 5. Fanelli 71; 6. Karl-sen 61; 7. Lanusse 60; 8. Calero Perez 51; 9. Covena 48; 10. Le Coquen 42; 11. Major 33; 12. Elliott 31; 13. Mossey 25; 14. Duwelz 24; 15. Krajci 24; 16. Vrajitoru 19; 17. Russo 13; 18. De Tournay 13; 19. Carrillo 12; 20. Moser 11; 21. Mercado 11; 22. Casalotti 11; 23. Carvalho 11; 24. Schacht 10; 25. Cecchini 10; 26. Lonbois 7; 27. Buhn 6; 28. Mazzina 4; 29. Valk 3; 30. Korobacz 3; 31. Pesek 3; 32. Rosini 2; 33. Muresan 2; 34. Cocco 1.

Europeo 600. La quinta di Guarnoni

Leclassificheraggiante il decimo posto di Luca Boscoscu-ro, tricolore Stock 600 che sta muovendo i primi passi con la 1000. La Germania non ha portato fortuna a Lorenzo Zanetti, velocissi-mo in prova ma costretto al ritiro dal cedi-mento della Ducati.

STOCK 600 – Nella under 20 il francese Jeremy Guarnoni ha centrato la quinta vit-toria stagionale ipotecando il successo fina-le. Il rivale Florian Marino, partito in precarie condizioni fisiche, non è andato oltre l’ottavo posto permettendo al rivale di salire a +43 punti: ad Imola gli basterà un misero nono posto per laurearsi campione con un round d’anticipo.

Guarnoni ha battuto in volata la sorpresa del giorno, la wild card olandese Tony Cove-na con il compagno di squadra Romain La-nousse a completare il podio tutto Yamaha. Berardino Lombardi è stato anche stavolta il miglior italiano, quarto. Federico D’An-nunzio, settimo, ha messo dietro dopo un bel confronto Davide Fanelli.

p. g.

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di Enzo TempestiniCross MX1 GP Olanda

Con questo sono otto i Gran Premi vinti da Tony e m

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Cairoli non si accontenta. Vince ancora, nonostante due cadute. Sul podio anche Nagl e Ramon

LIEROP - Il motto di Antonio Cairoli “at-taccare per vincere” sta diventando una regola per il campione 2010, rego-

la da rispettare anche dopo aver conquistato il quarto titolo iridato. Quando un qualsiasi comune mortale avrebbe pensato più ai ba-gordi che alle due manche da disputare, il siciliano, che di comune ha proprio poco, ha vinto il suo ottavo GP della stagione.

È stata una vittoria tanto voluta quanto sofferta e TC 222 si è dovuto impegnare a fondo per poter aggiungere un altro tas-sello a quella che per lui sta diventando l’ennesima stagione dei record. Con il tito-lo iridato in tasca, Tony ha voluto dimo-strare che non è abituato a vivere sugli allori, la sua fame di vittorie è sempre la

stessa, non è un calcolatore, è un puro-sangue e i conti non sono il suo forte. An-tonio lo ha dimostrato nella prima manche quando, caduto due volte, ha dato vita ad una rimonta... “alla Cairoli”.

Tutto è iniziato con un incrocio di traiet-torie con Philippaerts che è caduto davan-ti alle sue ruote, impossibile da evitare. La foga della rimonta è costata a Cairoli un ulteriore stop quando si è agganciato con un pilota più lento che gli ha involontaria-mente tagliato la strada. Al primo passag-gio è transitato in diciannovesima posizio-ne mentre davanti a lui gli altri prendevano il largo. Ha impiegato sei giri per riportar-si al quinto posto tentando un aggancio sui fuggitivi che sembrava impossibile. ]

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anca ancora il GP Italia a Fermo domenica prossima

Mai Mai saziosazio

CAIROLI PRIMO, NAGL SECONDO CON UNA VITTORIA DI MANCHE A TESTA. IL TEAM MANAGER CLAUDIO DE CARLI NON POTEVA ASPETTARSI DI PIÙ IN QUESTO FINALE DI STAGIONE DAI SUOI PILOTI.

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LE P

AG

ELLE

AntonioCairoliUna supremazia assoluta “macchiata” dai due errori della prima manche dei quali non è stato responsabile. Semplicemente perfetto dal primo all’ultimo metro della seconda gara.

MaximilianNaglDomina la prima manche come spesso gli è capitato ma non riesce ad essere altrettanto veloce in gara 2. Punta dritto al terzo posto di Philippaerts come un panzer tedesco.

RuiGoncalvesUn voto di estrema fiducia sulle capacità del portoghese. Deve credere più in se stesso per emergere dal gruppo di una sempre più combattuta MX1. Oggi c’è riuscito, almeno in parte.

JonathanBarraganLa scusante dell’infortunio non regge più. Lo spagnolo è l’ombra di quello che abbiamo visto lo scorso anno. Sembra andare a spasso in moto per tutto il tempo di gara. Deve riprendersi.

88 88 4499

Cross MX1 GP Olanda

Nagl, scattato come un fulmine in testa, è diventato imprendibile per tutti fin dai primi passaggi, ma Cairoli non ha deposto le armi fino all’ultimo dei diciassette giri. Dopo aver avuto la meglio su De Dycker, il mirino della sua KTM 350 ha puntato dritto alle posizioni di vertice e si sono dovuti arrendere prima Tanel Leok poi, a due giri dal termine, Ra-mon. Che Cairoli avesse la possibilità di ef-fettuare un recupero quasi impossibile è parso chiaro a metà gara quando i tempi sul giro fatti segnare dal siciliano erano di circa 3 secondi più bassi di Nagl, che era in testa, e di oltre 4 su tutti gli altri. Ma il tedesco era troppo lontano e ha potuto godersi il quarto successo di manche.

Nagl e Cairoli hanno preceduto Ramon, come sempre autore di una prova regolare. Ottima anche la rimonta di Philippaerts che ha chiuso la manche al quinto posto. Altro recupero degno di nota quello effettuato da Desalle che, in precarie condizioni dopo la botta alla bocca subita nella qualifica, è sta-to costretto a ripartire da fondo gruppo a causa di una caduta al via, e ha concluso decimo, preceduto da Guarneri.

DOPO una prima manche senza rispar-mio, ci si poteva aspettare un Cairoli arren-devole? Niente affatto, e al via Antonio ha preso il largo. Il forcing iniziale tra le dune di Lierop ha prodotto un gap tra lui e i suoi av-versari che a metà gara è arrivato ben oltre i 20 secondi.

A sigillo della memorabile giornata per la KTM, è arrivato, tanto atteso quanto inaspet-tato, il secondo posto di Rui Goncalves. Me-teora della squadra ufficiale guidata da Claudio De Carli, il portoghese è uscito dal torpore di una stagione difficilmente inter-pretabile con una prestazione maiuscola. Scattato in terza posizione, si è sbarazzato di Ramon e dal terzo passaggio non ha più mollato la piazza d’onore. Alle sue spalle Ramon che è riuscito a recuperare la posi-zione su Nagl che lo aveva scavalcato duran-

te le prime battute. Il tedesco, che ha aveva speso molto nella prima frazione, ha capito che doveva amministrare le forze e si è ac-contentato di concludere al quarto posto salvando la seconda posizione nel GP.

Dietro di lui ha concluso Philippaerts che ha pagato lo scotto di due cadute che non hanno prodotto conseguenze ma che gli hanno impedito di contrastare Nagl, che è diventato una minaccia per il terzo posto in campionato. David ha vissuto una giornata dal doppio volto. Positiva, per aver recupera-to nove punti a Desalle, nono in gara due dopo una caduta al primo giro, che lo prece-de in campionato al secondo posto, negativa per aver lasciato a Nagl la possibilità di av-vicinarsi a soli dieci punti. Quando mancano le due manche del GP d’Italia di domenica prossima a Fermo, si prospetta una bella lotta per l’assegnazione dei due gradini più bassi del podio.

Settimo al termine della manche, Guarne-ri ha dosato bene le forze assicurandosi un buon bottino di punti per la salvaguardia del decimo posto in campionato. Un cammino decisamente positivo quello dell’italiano alla prima stagione in MX1.

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Hanno detto

AntonioCairoliSPERO DI ESSERE AL NAZIONIÈ SEMPRE bello vincere e lo è stato ancor di più dopo aver conquistato il titolo. Avrei preferito vincere il mondiale qui a Lierop ma mi sono impegnato tanto lo stesso per poter vincere. La seconda posizione della prima manche non mi soddisfa: dopo le due cadute mi sono innervosito e ho impiegato troppo tempo per riprendere il ritmo. Ora aspetto di vedere come hanno preparato la pista di Fermo, me ne hanno parlato un gran bene e vorrei far divertire anche i tifosi italiani che verranno a vedere quella che sarà la mia ultima gara della stagione, se non si sbloccherà qualcosa che mi permetta di partecipare al Motocross delle Nazioni, io ci tengo!

MaximilianNaglPUNTO AL TERZO POSTOUNA GRANDE vittoria nella prima manche dovuta anche a una grande moto. Negli ultimi due giri non mi sono accorto che Cairoli stava ritornando sotto anche perché mi avevano segnalato il vantaggio e non mi sono preoccupato. Domenica prossima cercherò di conquistare il terzo posto in campionato con tutte le mie forze. Oggi ho visto Philippaerts cadere e penso che stia guidando al limite.

NAGL (2) HA VINTO LA PRIMA GARA E CON IL QUARTO POSTO NELLA SECONDA SI È GUADAGNATO IL SECONDO GRADINO DEL PODIO. TERZO RAMON (11) COL SUO PASSO REGOLARISSIMO: DUE TERZI. PHILIPPAERTS (19) QUESTA VOLTA HA UN PO’ SOFFERTO, MA COMUNQUE HA PORTATO A CASA DUE QUINTI POSTI. NONO E OTTAVO GUARNERI (39).

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Veteran Cup. Il titolo allo svedese

Cross MX1 - MX2 Paddock

le proveMX1

NAGL SUBITO VELOCE CON L’INIEZIONE MAX Nagl porta al debutto la KTM 450 SXF ad iniezione e conquista la seconda pole position del 2010. Il tedesco ha guidato indisturbato dal primo all’ultimo passaggio dimostrando il suo pieno recupero dopo l’infortunio alla spalla. Cairoli, dopo un avvio non buono è scivolato transitando diciottesimo al primo passaggio. Lotta a tre per il secondo posto tra Goncalves, Ramon e Philippaerts con l’italiano che è riuscito a portarsi al secondo posto nel corso del terzo giro. Cairoli, in gran recupero, a due giri dal termine è scivolato di nuovo concludendo in quinta posizione. Brutta caduta per Desalle, costretto al ritiro per aver colpito violentemente il manubrio con il viso. Due denti rotti ed alcuni punti di sutura al labbro il responso del pronto soccorso.

MX2

PAULIN A RAZZO IN QUALIFICAPRE qualifica della MX2 che ha assegnato il miglior tempo ad uno scatenato Gautier Paulin capace di ribadire in qualifica la sua superiorità conquistando la seconda pole position di questa stagione dopo quella ottenuta in Francia. Al via è stato Musquin a scattare al comando ma una caduta nel corso del primo passaggio lo ha costretto al recupero da centro gruppo. Frossard ha guidato la manche per due passaggi prima di arrendersi al ritorno di Roczen e Paulin, costretti a recuperare dopo una partenza mediocre. I due hanno dato vita ad un bel duello, con Roczen che è scivolato e ha lasciato via libera all’avversario. Negli ultimi due giri, il tedesco ha tentato il colpaccio ai danni di Paulin che però è riuscito a resistere. Settimo Musquin in recupero.

ULTIMA gara per i Veteran e secondo titolo per lo svedese Matt Nilsson (nella foto col n.1) che, con la vittoria della prima manche si è laureato campione 2010. Nove vittorie su dodici manche disputate la dicono lunga sulla superiorità del due volte vincitore della Veterans Motocross World Cup giunta alla quinta edizione. Nilsson ha fatto sua anche le seconda manche portando a quattro le vittorie assolute di questa stagione. Alle sue spalle hanno concluso Klaas Hofstede, quarto e secondo, e Hans Berendsen con due terzi posti. Migliore degli italiani è stato Manlio Giachè con il quindicesimo e sedicesimo posto. Il pilota di San Severino Marche si è classificato al settimo posto in campionato.

BIS DI NILSSON

IL DIVORZIO DOPO 15 ANNI

ROGER DE COSTER DA SUZUKI A KTM USALA SUZUKI America ha annunciato la conclusione del rapporto con Roger De Coster che durava da oltre 15 anni. A Lierop è stato tempestivamente ufficializzato che il belga sarà a capo della gestione sportiva della KTM USA per la prossima stagione. Durante la conferenza stampa erano attese conferme per quanto riguarda i piloti che KTM schiererà nel 2011. Al momento però non è trapelato nulla, ma è sempre più vicina la possibilità che Roczen sostituisca Musquin nella squadra MX2. Il tedesco porterebbe anche in dote al team lo sponsor Teka.

CROSS DELLE NAZIONI

SQUADRA AZZURRA SEMPRE PIÙ INCERTACONTINUA la diatriba sulla squadra che rappresenterà l’Italia al Motocross delle Nazioni. Nella entry list è stato inserito Monni che al momento non ha ancora ricevuto il nulla osta da parte del settore medico della Polizia di Stato per poter riprendere a gareggiare. Manuel dovrà attendere almeno fino alla settimana prossima per sapere se avrà o meno il nulla osta. In caso contrario dovrebbe subentrare Salvini. Per quanto riguarda Cairoli e Philippaerts, sono annunciati ulteriori sviluppi dopo la riunione a Liegi della MSMA (l’Associazione dei Team) che si tiene in settimana.

JOSHUA COPPINS SI RITIRA DAL CAMPIONATO DEL MONDOImpegnato nel Mondiale dal 1996, Joshua Coppins ha annunciato il suo ritiro. Il neozelandese tornerà in patria e parteciperà a gare di campionato nazionale e a qualche gara di supercross in Australia. A Coppins è stata donata una targa alla carriera da parte di Giuseppe Luongo (Presidente di YouthStream) ed un quadro da parte della squadra Yamaha di Michele Rinaldi con la quale ha sfiorato il titolo nel 2007.

KEN DE DYCKER NEL 2011 PASSA CON LA HONDA DEL TEAM LS È stato ufficializzato il passaggio di Ken De Dycker al Team LS di Steven Lettani. L’accordo è per un anno con opzione per la stagione 2012. Per il team belga è confermato anche per la prossima stagione il supporto di Honda Europe. Come secondo pilota sembra molto vicina ad una conclusione positiva la trattativa con Steve Ramon se Guarneri decidesse di accettare l’offerta fatta da Kawasaki Bud.

MX1 Desalle conserva stoicamente il secondo posto

Mondialepiloti1. Antonio Cairoli Italia KTM 16/25 22/25 25/25 16/25 15/20 25/20 25/20 15/22 18/25 25/25 25/25 22/25 22/25 22/25 625

2. Clement Desalle Belgio Suzuki 20/16 25/18 0/0 22/22 20/15 16/22 18/22 20/20 25/22 22/22 20/18 20/22 20/4 11/12 494

3. David Philippaerts Italia Yamaha 22/14 2/22 22/18 20/13 22/16 10/3 20/25 22/16 16/15 20/13 18/15 18/12 25/22 16/16 473

4. Maximilian Nagl Germania KTM 25/22 20/20 18/15 25/16 25/12 20/0 —/— 16/14 14/14 15/15 22/20 16/18 18/20 25/18 463

5. Steve Ramon Belgio Suzuki 14/20 11/14 20/22 14/9 6/14 14/15 22/16 14/12 20/20 18/20 16/10 15/20 14/18 20/20 448

1. Nagl (KTM) 17 giri in 40’54”768; 2. Cairoli (KTM) a 2”648; 3. Ramon (Suzuki) a 4”809; 4. T. Leok (Honda) a 18”279; 5. Philippaerts (Yamaha) a 19”155; 6. De Dycker (Yamaha) a 55”986; 7. Goncalves (KTM) a 1’02”442; 8. De Reuver (Suzuki) a 1’07”547; 9. Guarneri (Honda) a 1’24”861; 10. Desalle (Suzuki) a 1’28”067; 11. Coppins (Aprilia) a 1’34”347; 12. Barragan (Kawasaki) a 2’17”654; 13. Boog (Kawasaki) a 1 giro; 14. Church (CCM); 15. Verhoeven (Honda); 16. Van Vij-feijken (Yamaha); 17. Wouts (Kawasaki); 18. Bonini (Yamaha); 19. Schiffer (Suzuki); 20. Walkner (KTM); 21. Brakke (Yamaha); 22. Steinbergs (Honda); 23. Leonce (Suzuki); 24. Schmidinger (Suzuki); 25. Butron (Suzuki); 26. Sandberg (Kawasaki) a 2 giri; 27. Jacquelin (Suzuki); 28. Van Rooij (Kawasaki); 29. Ferris (Honda) a; 30. Pourcel (Kawasaki) a 4 giri; 31. Martens (KTM) a 11 giri; 32. Soubeyras (KTM); 33. Priem (Aprilia) a 12 giri; 34. Albertson (Honda) a 13 giri; 35. Justs (Honda); 36. Terreblanche (Kawasaki) a 17 giri; 37. Smith (Aprilia).

1. Cairoli (KTM) 17 giri in 41’44”947; 2. Goncalves (KTM) a 29”502; 3. Ramon (Suzuki) a 39”816; 4. Nagl (KTM) a 47”706; 5. Philippaerts (Yamaha) a 59”719; 6. De Reuver (Suzuki) a 1’12”696; 7. T. Leok (Honda) a 1’22”883; 8. Guarneri (Honda) a 1’38”141; 9. Desalle (Suzuki) a 2’09”180; 10. Coppins (Aprilia) a 2’42”235; 11. Barragan (Kawasaki) a 1 giro; 12. Pourcel (Kawasaki); 13. Wouts (Kawasaki); 14. Church (CCM); 15. Priem (Aprilia); 16. Brakke (Yamaha); 17. Martens (KTM); 18. Schiffer (Suzuki); 19. Butron (Suzuki); 20. Van Vijfeijken (Yamaha); 21. Schmidinger (Suzuki); 22. Terreblanche (Kawasaki); 23. Steinbergs (Honda); 24. Van Rooij (Kawasaki); 25. Justs (Honda) a 2 giri; 26. Bonini (Yamaha); 27. Leonce (Suzuki); 28. Sandberg (Kawasaki); 29. Jacquelin (Suzuki); 30. Soubeyras (KTM) a 11 giri; 31. Ferris (Honda) a 12 giri; 32. Verhoeven (Honda) a 13 giri; 33. Boog (Kawasaki) a 16 giri; 34. Walkner (KTM) a 17 giri; 35. De Dycker (Yamaha).

Primamanche Secondamanche

6. Tanel Leok 346; 7. Ken de Dycker 324; 8. Xavier Boog 299; 9. Evgeny Bobryshev 270; 10. Davide Guarneri 267; 11. Rui Goncalves 244; 12. Joshua Coppins 231; 13. Kevin Strijbos 201; 14. Gareth Swanepoel 182; 15. Anthony Boissiere 145; 16. Sebastien Pourcel 115; 17. Jimmy Albertson 113; 18. Jonathan Barragan 97; 19. Marc de Reuver 77; 20. Nicolas Aubin 70; 21. Cedric Soubeyras 59; 22. Matthias Walkner 53; 23. Tom Söderström 47; 24. Manuel Monni 46; 25. Mike Alessi 40; 26. Tom Church 39; 27. Kevin Wouts 29; 28. Manuel Priem 27; 29. Ben Townley 25; 30. Matteo Bonini 25; 31. Antonio Balbi 22; 32. Kyle Chisolm 20; 33. Julien Bill 18; 34. Günter Schmidinger 18; 35. Yentel Martens 18; 36. Joao Paulino 17; 37. Filip Neugebauer 15; 38. Roberto Castro 14; 39. Alvaro Lozano Rico 14; 40. Jose Gerardo Felipe 13; 41. Rafael Zenni 13; 42. Grant Langston 12; 43. Shannon Terreblanche 8; 44. Mathias Bellino 8; 45. Dean Ferris 7; 46. Wellington Garcia 7; 47. Rob van Vijfeijken 7; 48. Marcello Lima 6; 49. Bas Verhoeven 6; 50. Ariel Müller 6; 51. Herjan Brakke 5; 52. Stephen Sword 5; 53. Gregory Aranda 5; 54. Bradley Anderson 5; 55. Marcus Schiffer 5; 56. Loic Leonce 5; 57. Bobby Garrison 4; 58. Douglas Parise 4; 59. Ryan Hughes 4; 60. Milko Potisek 4; 61. Agustin Cerdena Fearne 4; 62. Gert Krestinov 3; 63. Rickard Sandberg 2; 64. Dimitry Parshin 2; 65. Justin Soule 2; 66. Jose Antonio Butron 2; 67. Stuwey Reijnders 2; 68. Mariana Balbi 2.

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LEMondialepiloti1. Marvin Musquin Francia KTM 25/25 25/25 13/16 25/25 14/25 25/25 25/25 25/22 25/14 18/16 22/20 22/25 22/22 20/22 613

2. Ken Roczen Germania Suzuki 22/22 22/20 22/22 22/15 25/0 20/16 5/14 16/25 22/20 0/25 25/22 25/22 25/25 0/25 524

3. Steven Frossard Francia Kawasaki 20/18 20/11 18/20 10/16 22/10 22/18 18/7 20/18 18/22 25/22 11/13 7/18 10/16 16/0 446

4. Jeffrey Herlings Olanda KTM 15/20 15/22 25/25 20/22 20/0 13/0 22/9 0/13 20/25 22/18 20/25 20/0 —/— —/— 391

5. Zach Osborne USA Yamaha 13/14 16/16 11/8 16/20 9/0 18/22 20/12 18/20 0/16 14/12 4/11 10/13 18/12 10/15 368

1. Paulin (Yamaha) 17 giri in 39’38”851; 2. Roelants (KTM) a 16”380; 3. Musquin (KTM) a 47”631; 4. Simpson (KTM) a 1’04”997; 5. Frossard (Kawasaki) a 1’11”754; 6. Tonus (Suzuki) a 1’22”380; 7. Kullas (Yamaha) a 1’23”686; 8. Triest (KTM) a 2’20”793; 9. Coldenhoff (Yamaha) a 1 giro; 10. Karro (Suzuki); 11. Osborne (Yamaha); 12. Teillet (KTM); 13. Nicholls (KTM); 14. Verbruggen (KTM); 15. Klein Kromhof (Yamaha); 16. Lupino (Yamaha); 17. Larsen (Honda); 18. Charlier (Yamaha); 19. Van den Bogaert (KTM); 20. Pocock (Yamaha); 21. Van Herpen (Honda); 22. Van Wezel (KTM); 23. Battig (Honda); 24. Heibye (Honda) a 2 giri; 25. Meurs (KTM); 26. Gercar (Yamaha); 27. Cuppen (Yamaha); 28. Moroni (Yamaha); 29. Van Horebeek (Kawasaki) a 7 giri; 30. Petrov (Honda) a 8 giri; 31. Poppe (KTM); 32. Eriksson (KTM) a 11 giri; 33. Kouwenberg (Suzuki); 34. Roczen (Suzuki) a 12 giri; 35. Mitchell (Suzuki) a 13 giri; 36. Leib (Kawasaki) a 14 giri; 37. Michek (TM).

1. Roczen (Suzuki) 17 giri in 40’17”580; 2. Musquin (KTM) a 12”174; 3. Paulin (Yamaha) a 12”729; 4. Roelants (KTM) a 48”507; 5. Kullas (Yamaha) a 1’57”745; 6. Osborne (Yamaha) a 2’11”606; 7. Simpson (KTM) a 2’29”973; 8. Tonus (Suzuki) a 1 giro; 9. Teillet (KTM); 10. Nicholls (KTM); 11. Van Wezel (KTM); 12. Larsen (Honda); 13. Van Horebeek (Kawasaki); 14. Coldenhoff (Yamaha); 15. Triest (KTM); 16. Pocock (Yamaha); 17. Petrov (Honda); 18. Lupino (Yamaha); 19. Van den Bogaert (KTM) a 2 giri; 20. Meurs (KTM); 21. Battig (Honda); 22. Gercar (Yamaha); 23. Poppe (KTM); 24. Cuppen (Yamaha); 25. Eriksson (KTM); 26. Charlier (Yamaha) a 4 giri; 27. Van Herpen (Honda) a 8 giri; 28. Michek (TM); 29. Moroni (Yamaha) a 10 giri; 30. Frossard (Kawasaki) a 11 giri; 31. Leib (Kawasaki) a 15 giri; 32. Verbruggen (KTM); 33. Heibye (Honda) a 16 giri; 34. Klein Kromhof (Yamaha) a 17 giri; 35. Mitchell (Suzuki); 36. Kouwenberg (Suzuki).

Primamanche Secondamanche

6. Joel Roelants 366; 7. Shaun Simpson 361; 8. Arnaud Tonus 356; 9. Jeremy van Horebeek 345; 10. Harri Kullas 310; 11. Gautier Paulin 298; 12. Christophe Charlier 222; 13. Jake Nicholls 217; 14. Alessandro Lupino 173; 15. Dennis Verbruggen 155; 16. Matiss Karro 131; 17. Valentin Teillet 125; 18. Nikolaj Larsen 93; 19. Nick Triest 66; 20. Khounsith Vongsana 58; 21. Mel Pocock 58; 22. Michael Leib 55; 23. Glenn Coldenhoff 34; 24. Ceriel Klein Kromhof 33; 25. Petr Smitka 33; 26. Aleksandr Tonkov 28; 27. Jose Antonio Butron 26; 28. Loic Larrieu 25; 29. Martin Michek 24; 30. Adam Chatfield 18; 31. Axel Alletru 17; 32. Travis Baker 15; 33. Cristopher Castro 15; 34. Michael Van Wezel 12; 35. Marcus Schiffer 11; 36. Nicolas Aubin 11; 37. Petar Petrov 11; 38. Swian Zanoni 10; 39. Jeremy Delince 10; 40. Eduardo Lima 10; 41. Hugo Dagod 9; 42. Anderson Hauptli Cidade 9; 43. Max Anstie 9; 44. Thales Vilardi 8; 45. Vince Friese 8; 46. Marcal Müller 8; 47. Humberto Martin 7; 48. Gianluca Martini 6; 49. James Decotis 6; 50. Rudi Moroni 5; 51. Gustavo Amaral 5; 52. Mike van den Bogaert 5; 53. Frederik Noren 4; 54. Joey Rossi 4; 55. Nick Kouwenberg 3; 56. Calle Aspegren 3; 57. Alesandro Battig 3; 58. Remi Nyegaard 2; 59. Edward Allingham 2; 60. Klemen Gercar 2; 61. Augusts Justs 2; 62. Deny Philippaerts 1; 63. Dennis Ullrich 1; 64. Dakota Tedder 1; 65. Jeffrey Meurs 1.

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MX2 Prima vittoria per Gautier Paulin

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di Enzo TempestiniCross MX2 GP Olanda

Beccatevi questoMusquin vince il secondo titolo. Determinato, aggressivo, calcolatore: un vero campione.Pronto per gli USA

LIEROP - Obiettivo raggiunto, il secon-do titolo iridato di Marvin Musquin è cosa fatta. A inizio stagione era stato

chiaro con i suo avversari applicando sul posteriore dei suoi pantaloni la scritta “2010: the same goal”. Marvin voleva as-solutamente riconfermarsi e in tutte le gare ha sfidato senza risparmiarsi gli av-versari e se stesso per poterlo fare. Ha sfidato anche la scaramanzia applicando alla tabella anteriore della sua KTM il tan-to sospirato numero 1 di campione del mondo al posto del “suo” 25. La determi-nazione e la velocità di Musquin non sono state intaccate né dalla sorte né tanto me-no da coloro che hanno tentato di sbarrar-gli la strada verso il “goal”.

Una marcia impressionante quella del

ventenne di La Reole che ha conquistato il successo assoluto in otto gran premi, fa-cendo segnare quattordici successi di manche. Inizio di stagione fulminante per i suoi rivali che hanno visto Musquin pri-meggiare dodici volte su sedici manche nei primi otto GP. Una forte sferzata inizia-le quella inferta al campionato nell’eviden-te tentativo di mettere tra lui e gli avversa-ri quanti più punti possibili.

Musquin è stato a volte impressionante. È partito alla grande con un secco 4 a 0 con le doppie vittorie ottenute in Bulgaria e a Mantova. Ha commesso un errore a Valkenswaard che poteva costargli anche la stagione (pesante caduta all’ultimo giro della qualifica nel tentativo di sorpasso su Roczen) e gara in sordina (ottavo e quinto

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IL GP L’HA VINTO PAULIN (21) CON UN PRIMO E UN TERZO POSTO. A MUSQUIN (1) PER VINCERE IL TITOLO È BASTATO IL TERZO POSTO NELLA PRIMA GARA. E PER LA SECONDA VOLTA IL TEAM KTM È TORNATO A FAR FESTA.

avversario del 2010, Ken Roczen. Il tede-sco è stato l’unico capace di impensierirlo e ha tentato invano di impedirgli la dop-pietta di titoli fino a che la matematica non ha sancito il verdetto finale.

Musquin ora parte, vola verso l’America alla conquista di un territorio straniero che lo attrae, sperando di calcare le orme di molti suoi illustri connazionali.

La KTM sta impostando una vera e pro-pria “task force” che seguirà il transalpino nella sua avventura a stelle e strisce. Mec-canico, motorista, tecnico delle sospen-sioni, manager e... fidanzata saranno tutti al suo seguito. Con Pit Beirer e Stefan Everts pronti a fare la spola tra Europa e USA per dare il massimo supporto al pilo-ta e per riportare la KTM al vertice anche Oltreoceano con l’aiuto di uno che di USA se ne intende: Roger De Coster che è pas-sato dalla Suzuki alla KTM.

Con le attenzioni di tutti su Musquin proteso alla conquista del titolo, la gara è scorsa via con tante emozioni. Alla fine è stato premiato Gautier Paulin capace di arrivare al suo primo successo di questa stagione. Nella prima manche ha recupe-rato subito terreno su Musquin e Roczen, approfittando anche dell’ennesima avaria patita dalla Suzuki del tedesco costretto ad un altro ritiro, e si è involato verso la prima vittoria di manche del 2010, seguito da un ottimo Roelants capace di avere la meglio su Musquin, con la mente più rivol-ta verso il titolo che a correre rischi nel contrastare i rivali.

Nella seconda manche è stato Roczen a prendersi la rivincita, contro la sorte e contro gli avversari, andando a conquista-re il successo indisturbato dopo aver ri-preso Musquin autore dell’ennesima par-tenza in testa al gruppo. Terzo e vincitore del GP, Paulin Gautier che ha battagliato per lungo tempo con il campione in carica dimostrando di aver recuperato al meglio la sua condizione. Ottimo il terzo posto al podio per Joel Roelants.

Otto punti per Lupino capace di recupe-rare posizioni dopo due brutte partenze. “zero” in classifica per Battig e Moroni.

nelle due manche) ma si è ripreso subito tornando alla doppia vittoria in Portogallo. Una piccola sbavatura in Spagna (caduto in gara 1 e settimo al termine) seguita però da una serie impressionante di sei vittorie parziali passando attraverso il GP americano, dove ha imposto una superio-rità schiacciante, e quello di casa, dispu-tato a Saint Jean d’Angely, dove ha man-dato in visibilio tutti i suoi fan.

Dalla Germania in poi (GP n. 9) Musquin ha amministrato, è stato freddo calcolato-re anche se, a volte, si è dovuto inchinare a quello che è stato il suo vero e unico

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Cross MX3 GP Svizzera

Re andaluso

SUL PODIO DEL CAMPIONATO UN RAGGIANTE CAMPANO E UN RASSEGNATO SALVINI. SOTTO, LO SPAGNOLO IN AZIONE. IN SVIZZERA GLI È BASTATO PER IL TITOLO IL QUINTO POSTO IN GARA 1.

A Salvini non riesce l’impresa. Campano è il campione del mondo

Quinta doppietta

della stagione

Leclassifiche

GARA 1: 1. Bill (KTM) 20 giri in 34’59”178; 2. Salvini (Husqvarna) a 16”859; 3. Delince (KTM) a 22”363; 4. Wicht (Honda) a 23”774; 5. Campano Jiminez (Yamaha) a 26”258; 6. Irt (Husqvarna) a 41”552; 7. Reisinger (Su-zuki) a 53”387; 8. Smola (Suzuki) a 57”837; 9. Zerava (Honda) a 1’00”393; 10. Billerey (Yamaha) a 1’06”276; 11. Auberson (KTM) a 1’06”494; 12. Schmidinger (Hon-da) a 1’07”998; 13. Staufer (KTM) a 1’25”365; 14. Moro-zov (Kawasaki) a 1 giro; 15. Arco (Yamaha); 16. Guidolin (Yamaha); 17. Valente (Honda); 18. Noemi (Honda); 19. Begon (Yamaha); 20. Arana (Yamaha); 21. Kraus (KTM); 22. Hauer (KTM) a 13 giri.

GARA 2: 1. Bill (KTM) 20 giri in 34’55”019; 2. Salvini (Husqvarna) a 08”962; 3. Campano Jiminez (Yamaha) a 12”052; 4. Delince (KTM) a 16”661; 5. Irt (Husqvarna) a 22”448; 6. Zerava (Honda) a 26”206; 7. Wicht (Honda) a 46”883; 8. Billerey (Yamaha) a 58”345; 9. Staufer (KTM) a 1’01”793; 10. Schmidinger (Honda) a 1’20”795; 11. Arco (Yamaha) a 1’38”983; 12. Smola (Suzuki) a 1 giro; 13. Auberson (KTM); 14. Guidolin (Yamaha); 15. Moro-zov (Kawasaki); 16. Noemi (Honda); 17. Valente (Hon-da); 18. Arana (Yamaha); 19. Begon (Yamaha); 20. Hau-er (KTM) a 2 giri; 21. Reisinger (Suzuki) a 7 giri; 22. Kraus (KTM) a 16 giri.

IN CAMPIONATO: 1. Campano Jiminez p. 526; 2. Salvini 502; 3. Irt 376; 4. Zerava 352; 5. Potisek 290; 6. Smola 249; 7. Arco 247; 8. Michalec 208; 9. Wicht 177; 10. Staufer 86; 11. Kovalainen 76; 12. Makinen 75; 13. Martin 69; 14. Cepelak 63; 15. Kragelj 59; 16. Rouhiai-nen 56; 17. Nikkila 51; 18. Bill 50; 19. Pichon 50; 20. Eriksson 45; 21. Kumanov 42; 22. Michek 40; 23. Noemi (CHL, Honda), 40; 24. Beggi 39; 25. Delince 38; 26. Schmidinger 38; 27. Lombrici 38; 28. Valente 38; 29. Laansoo 36; 30. Correia 36.

GINEVRA - È bastata una manche a Carlos Campano per vincere il titolo della MX3. Lo spagnolo si è presen-

tato in Svizzera con 32 punti di vantaggio su Alex Salvini. Un vantaggio importante che garantiva un’adeguata “protezione” anche contro qualche imprevisto. È di imprevisti non ce ne sono stati, con la prima manche che è risultata decisiva. Al via il pilota di casa Bill centra l’holeshot e incrementa il vantaggio giro dopo giro, il solo che tenta di contrastarlo è Salvini che però si deve accontentare del secondo posto. Terzo po-

sto per il belga Delince, al via in pole, quar-to per Wincht, anche lui svizzero, solo quinto per Campano ma con la matemati-ca che gli permette già di stringere tra le mani la targa di campione del mondo.

Per il ventiquattrenne di Siviglia è il pri-mo titolo, il primo alloro mondiale nel cross in assoluto per la Spagna.

La seconda manche è, dunque, una for-malità. Scatta ancora in testa Bill, questa volta Salvini lo pressa più da vicino ma commette un errore e perde qualche se-condo ma non la posizione. Campano ono-ra il titolo con la terza posizione anche se a salire sul podio del GP con Bill e Salvini è Delince, quarto nella gara conclusiva.

«È stata una buona stagione ma il mio obiettivo era il titolo invece è arrivato un altro secondo posto - è la considerazione di Salvini. - Il momento migliore è stato il GP Grecia poi è arrivato l’infortunio al gi-nocchio in Slovacchia che mi ha condizio-nato per un po’. Campano è stato, invece, sempre costante».

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Cross MX1-MX2Cross MX1-MX2 GP Italia a Fermo GP Italia a Fermo

UltimaUltimaemozioneIl prossimo week-end atto finale del mondiale al Monterosato di Fermo

SUL circuito marchigiano Monterosa-to di Fermo (AP) è tutto pronto. L’ul-tima prova del mondiale avrà una

degna cornice e altrimenti non poteva es-sere considerando che l’attesa è durata più di 20 anni. È dal 1989, infatti, che la pista marchigiana non ospita una gara mondiale e per l’occasione è stata rimessa tutta a nuovo, sia per quanto riguarda il circuito sia per le infrastrutture.

Anche se i titoli sono stati già assegnati sarà un’occasione da non perdere, i ranghi delle due classi saranno al gran completo e, salvo novità dell’ultima ora, sarà l’ulti-ma occasione della stagione per vedere in azione Antonio Cairoli e David Philippaerts esclusi, per l’arcinota controversia tra FMI e team, dalla squadra che rappresenterà l’Italia al Cross delle Nazioni. Un motivo d’interesse in più per gli appassionati ita-liani sarà le presenze di un motivatissimo Davide Guarneri, di Matteo Bonini e delle due wild card Alex Salvini e Giovanni Ber-tuccelli. Atteso anche il ritorno in pista di Manuel Monni dopo il grave incidente del GP Portogallo.

Sempre in tema di piloti italiani la pattu-glia impegnata nella classe MX2, capita-

nata da Alessandro Lupino, si arricchirà di due wild card, Gianluca Martini e Andrea Cervellin. Il programma è arricchito dalle ultime prove del Mondiale femminile, il titolo si assegnerà proprio a Fermo, e dell’Europeo 125.

COME RAGGIUNGERE LA PISTA

In auto: Uscita Autostrada A14 Fermo/

Porto San Giorgio. Alla prima rotonda

direzione Porto San Giorgio. Alla

seconda rotonda (sono vicinissime)

strada provinciale Val d’Ete, proseguire

per circa 6 km. All’incrocio a sinistra per

Monterubbiano, dopo 400 m a destra

verso Ponzano di Fermo e dopo circa

2 km fare attenzione a destra (in salita)

all’indicazione per il crossodromo.

In treno: Lina Bologna-Bari stazione

di arrivo Porto San Giorgio (10 km circa

dal circuito).In aereo: Aeroporto Falconara Marittima

(Ancona) a 80 km da Fermo. Tempo

di percorrenza in auto circa 55 minuti.

Aeroporto d’Abruzzo - Pescara a 105

km da Fermo. Tempo di percorrenza

in auto circa 1 ora e 15 minuti.

PREZZO BIGLIETTI

Sabato: 25 euro.Domenica: 45 euro, ridotto FMI 40 euro.

Sabato e domenica: 50 euro, ridotto FMI

45 euro. Under 12 ingresso omaggio.

IL PROGRAMMASABATO

8.05 125 prove libere

9.25 Women prove libere

10.00 MX2 prove libere

10.45 MX1 prove libere

11.35 125 prequalifiche

13.00 Women qualifiche 13.35 MX2 prequalifiche

14.20 MX1 prequalifiche

15.15 Women gara 1

16.05 MX2 gara di qualifica

16.55 MX1 gara di qualifica

17.45 125 gara di qualifica 1 18.35 125 gara di qualifica 2

DOMENICA

8.00 125 warm-up 8.30 Women warm-up 9.00 MX2 warm-up 9.30 MX1 warm-up 10.20 125 gara 1

11.15 Women gara 2

12.10 MX2 gara 1 13.10 MX1 gara 1

15.03 MX2 gara 2

16.03 MX1 gara 2 17.20 125 gara 2

IN DIRETTASU SPORTITALIA

12.00 MX2 e MX1 Gara 1

15.00 MX2 e MX1 Gara 2

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L’INGLESE KNIGHT (14) È CAMPIONE

DEL MONDO DELLA E3. UN PRIMO E UN

SECONDO POSTO NELLA E1 PER AUBERT,

A DESTRA.

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di Dario AgratiEnduroGP Turchia

Affari mieiUn aggressivo

David Knight si riprende in

anticipo il titolo E3 che già fu suo

nel 2005 e 2006. Remes e Aubert

(E1) insidiano Meo

FETHIYE - Un po’ rozzo, irascibile, pos-sente, muscoloso, eppure simpatico, sensibile, fragile, romantico. Anche un

po’ rude, istintivo, duro, eppure onesto, sin-cero, leale. Maledettamente vincente, tre-mendamente umano. David Knight è nell’en-duro come il Balotelli o il Cassano del calcio. E le sue gare sono continui goal, come quel-lo che in questo GP di Turchia lo ha visto fare tris, ritornando a vincere anticipatamente il titolo mondiale della E3 che era già stato suo nel 2005 e 2006 prima di emigrare negli USA dove ha poi vinto il titolo GNCC nel 2007 e 2008.

Ormai ricco e famoso, Knight lo scorso anno decide di ritornare a correre il mondia-le enduro; commette però l’errore di passare alla BMW credendo di trovare subito una moto vincente e non un mezzo bisognoso di essere sviluppato. I primi GP del 2009 sono un calvario per Knight che non riesce proprio ad adattarsi alla guida della moto. Il binomio Knight-BMW non dura molto e dopo qualche polemica e alcune incomprensioni, le parti decidono a fine giugno di lasciarsi di comune accordo.

Knight, però, vuole dimostrare d’essere sempre il numero uno della E3. L’unico pilo-ta al mondo ad avere centrato nel 2005 il

record di vincere tutte le diciotto giornate di gara dei nove GP disputati, ripetendosi nel 2006 in tutti gli otto GP della stagione.

Veste i panni del figliol prodigo e a settem-bre dello scorso anno dice subito di sì (intel-ligentemente) all’offerta di Fabio Farioli per ritornare a correre con la KTM. Pur di vedere realizzato questo suo sogno, si adatta anche a non essere pilota ufficiale KTM all’interno della struttura “factory”, accettando di di-ventare un semplice pilota “official support” del Team Farioli.

Parte il mondiale 2010 e Knight è subito l’uomo da battere della E3. Nambotin, Guil-laume, Albergoni ce la mettono tutta, ma il gigante dell’Isola di Man si dimostra il più forte. Sapeva che quest’anno sarebbe stato più difficile vincere, perché anche i suoi tan-ti avversari sono cresciuti, sono cambiate le moto e la KTM 500 4T ora se la deve vedere con alcune 2T davvero dure da battere. Ma Knight costruisce il suo successo speciale dopo speciale. Domina le prove estreme, nelle quali è al comando anche della classi-fica dell’Husqvarna Xtreme Award che asse-gnerà al vincitore una Husqvarna TE 450, e alla fine non lascia scampo a nessuno. Que-sta la storia del terzo mondiale della E3 ap-pena vinto da Knight.

Della sua forza, dimostrata anche in que-sto GP di Turchia, parlano i numeri delle di-ciassette speciali disputate: dieci vittorie, sei secondi, un quarto posto.

«Sono felicissimo di aver vinto questo mio terzo titolo mondiale - ha raccontato all’ar-rivo. - Non è stato facile perché la concor-renza è stata molto dura. Ho commesso meno errori degli altri, puntando ad essere sempre costante e regolare. Questo titolo è dedicato a mia mamma Marion che è venuta qui in Turchia per sostenermi, a tutte le per-sone che mi hanno dato fiducia, e in partico-lar modo al team KTM-Farioli».

Nulla da fare, invece, per Nambotin che anche in questa gara è stato perseguitato dalla sfortuna. Sabato si è ritirato per la rot-tura della cruna catena contro un grosso masso. Domenica non è riuscito ad andare oltre la seconda posizione per una caduta nella seconda estrema. Sabato la vittoria è meritatamente andata al francese Sebastien Guillaume, mentre domenica ha chiuso ter-zo. Dei nostri nella E3, Simone Albergoni non è riuscito ad andare oltre due quarti posti, a causa delle non perfette condizioni della mano destra infortunata la scorsa settimana nel GP di Grecia. Alessandro Botturi dome-nica è terminato quinto, riscattandosi dai ]

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Enduro GP Turchia

PRIMO GIORNOCLASSE E1: 1. Aubert (KTM) in 40’21”62; 2. Guerrero

(Yamaha) a 5”46; 3. Remes (KTM) a 10”99; 4. Gauthier (Honda) a 29”90; 5. Meo (Husqvarna) a 32”24; 6. Depar-rois (Kawasaki) a 1’03”58; 7. Seistola (Husqvarna) a 1’21”96; 8. Mossini (Honda) a 1’36”24; 9. Curvalle (Sher-co) a 2’33”70.

CLASSE E2: 1. Ahola (Honda) in 40’11”05; 2. Cervan-tes (KTM) a 4”06; 3. Oldrati (KTM) a 20”78; 4. Bourgeois (Husqvarna) a 40”05; 5. Balletti (Honda) a 40”57; 6. Sal-minen (BMW) a 58”38; 7. Renet (KTM) a 1’10”69; 8. Ljunggren (Husaberg) a 1’13”18; 9. Planet (Sherco) a 1’17”70; 10. Thain (TM) a 1’28”22; 11. Figueras (Gas Gas) a 1’41”59; 12. Vogels (Husaberg) a 2’00”45; 13. Tarkkala (BMW) a 2’29”84; 14. Salonen (Husaberg) a 2’54”97.

CLASSE E3: 1. Guillaume (Husqvarna) in 40’16”80; 2. Knight (KTM) a 1”07; 3. Mena (Husaberg) a 46”16; 4. Al-bergoni (KTM) a 48”01; 5. Oblucki (Husqvarna) a 54”90; 6. Kehr (KTM) a 1’10”13; 7. Kadlecek (TM) a 1’20”35; 8. Botturi (Husaberg) a 10’48”11; 9. Senkalayci (KTM) a 19’52”68; 10. Ozdemir (KTM) a 24’21”57.

CLASSE JUNIOR: 1. Santolino (KTM) in 41’12”46; 2. Guerrero (Yamaha) a 0”51; 3. Hellsten (KTM) a 7”37; 4. Fortunato (Husaberg) a 10”64; 5. Roman (KTM) a 19”91; 6. Basset (Husqvarna) a 25”30; 7. Joly (Honda) a 1’11”84; 8. Dumontier (Husqvarna) a 1’17”58; 9. Monleon (Yama-ha) a 1’19”14; 10. Pallut (KTM) a 1’36”90; 11. Carrier (Husqvarna) a 1’40”73; 12. Pares (Yamaha) a 2’36”02; 13. Sola (Gas Gas) a 2’40”78; 14. Rockwell (Husqvarna) a 3’11”75; 15. Rallo (KTM) a 3’34”63; 16. Larsson (Husa-berg) a 5’12”62.

SECONDO GIORNOCLASSE E1: 1. Remes (KTM) in 47’05”57; 2. Aubert

(KTM) a 17”73; 3. Guerrero (Yamaha) a 25”04; 4. Meo (Husqvarna) a 45”52; 5. Seistola (Husqvarna) a 1’00”36; 6. Gauthier (Honda) a 1’24”54; 7. Mossini (Honda) a 1’27”30; 8. Deparrois (Kawasaki) a 2’43”01; 9. Curvalle (Sherco) a 5’42”22.

CLASSE E2: 1. Cervantes (KTM) in 47’15”41; 2. Oldra-ti (KTM) a 19”91; 3. Ahola (Honda) a 23”67; 4. Balletti (Honda) a 28”14; 5. Renet (KTM) a 32”65; 6. Salminen (BMW) a 1’06”18; 7. Ljunggren (Husaberg) a 1’20”51; 8. Vogels (Husaberg) a 1’36”28; 9. Planet (Sherco) a 1’48”63; 10. Bourgeois (Husqvarna) a 2’05”93; 11. Tarkkala (BMW)

a 2’13”66; 12. Salonen (Husaberg) a 2’13”69; 13. Figue-ras (Gas Gas) a 2’35”49; 14. Kusgu (KTM) a 31’01”38.

CLASSE E3: 1. Knight (KTM) in 47’15”02; 2. Nambotin (Gas Gas) a 34”60; 3. Guillaume (Husqvarna) a 41”27; 4. Albergoni (KTM) a 57”97; 5. Botturi (Husaberg) a 1’28”05; 6. Kehr (KTM) a 1’33”56; 7. Mena (Husaberg) a 1’33”70; 8. Oblucki (Husqvarna) a 2’12”75; 9. Kadlecek (TM) a 2’25”72.

CLASSE JUNIOR: 1. Guerrero (Yamaha) in 48’42”42; 2. Hellsten (KTM) a 16”30; 3. Santolino (KTM) a 22”49; 4. Joly (Honda) a 32”96; 5. Roman (KTM) a 36”42; 6. Green (TM) a 45”25; 7. Basset (Husqvarna) a 1’05”81; 8. Dumon-tier (Husqvarna) a 1’12”63; 9. Fortunato (Husaberg) a 1’26”47; 10. Monleon (Yamaha) a 2’02”05; 11. Carrier (Husqvarna) a 2’53”59; 12. Pares (Yamaha) a 3’40”42; 13. Rallo (KTM) a 3’50”66.

COSÌ IN CAMPIONATOClasse E1: 1. Meo punti 287; 2. Remes 276; 3. Aubert

267; 4. Guerrero 225; 5. Seistola 214.Classe E2: 1. Ahola punti 333; 2. Cervantes 305; 3.

Oldrati 249; 4. Renet 239; 5. Ljunggren 201.Classe E3: 1. Knight punti 328; 2. Albergoni 264; 3.

Guillaume 263; 4. Nambotin 251; 5. Kehr 213.Classe EJ: 1. Santolino punti 284; 2. Joly 263; 3.

Guerrero 244; 4. Dumontier 193; 5. Roman 174.

Meo e Ahola primi a un GP dalla fine

Leclassifiche

problemi di infiltrazione d’acqua che sabato gli hanno fatto perdere quasi dieci minuti nella seconda speciale di cross.

NELLA corsa al titolo della E2 doveva vin-cere Ahola per incrementare il proprio van-taggio in classifica su Cervantes. Missione compiuta a metà! Sabato ha vinto ma si è trovato la strada spalancata da una spetta-colare caduta di Cervantes. Domenica Ahola si è invece complicato la vita quando era al comando dopo la prima prova in linea. È caduto nella prima cross, poi è rimasto inca-strato con la moto tra i grossi pneumatici della speciale estrema perdendo quasi una ventina di secondi, infine è ricaduto nuova-mente nella stessa estrema. Ora i suoi tren-ta punti di vantaggio in classifica su Cervan-tes sono diventati ventotto.

Tra Ahola e Cervantes in questo GP ha brillato Thomas Oldrati; dopo l’opaca prova della Grecia, ha sicuramente disputato la più bella gara di questa stagione oltre alla vitto-ria ottenuta la domenica del GP di Slovac-chia. Oldrati, infatti, è salito due volte sul podio centrando sabato il terzo posto, men-tre domenica con una gara tutta d’attacco è riuscito addirittura a finire in seconda posi-zione dietro Cervantes.

Nuova buona prova anche per Oscar Bal-letti che malgrado qualche scivolata in spe-ciale ha chiuso con una quinta e una quarta posizione a conferma del costante migliora-mento dall’inizio dell’estate.

Passando alla E1, Antoine Meo ha visto ridursi a soli 11 punti il vantaggio in classifi-ca sul terribile finlandese Eero Remes. Se i piloti KTM Aubert e Remes hanno dominato questa classifica, Meo è incappato in un GP da dimenticare. Sabato ha sentito la tensio-ne ed è riuscito ad ingranare solo nel finale terminando quinto. Domenica avrebbe sicu-ramente vinto se non avesse perso una tren-tina di secondi per due cadute nella prova estrema riuscendo a chiudere in quarta po-sizione davanti al compagno di squadra Sei-stola che ha rotto il pedale del freno nell’ul-tima speciale. Dei nostri in questa classe, un ottavo e un settimo posto per Fabio Mossini rallentato da alcune scivolate.

TURCHIA AGRODOLCE PER ALBERGONI (50): SOLO DUE QUARTI POSTI MA È SECONDO NEL MONDIALE E3. AHOLA (20) HA PERSO DUE PUNTI RISPETTO A CERVANTES.

motosprint

87

SANTOLINO E ROMAN CAMPIONITutti spagnoli i due mondiali riservati a giovani. Nella EJ il ventitreenne Lorenzo Santolino con un primo e un terzo posto ha fatto suo in anticipo il titolo iridato davanti al francese Jeremy Joly (scartando i quattro peggiori risultati come previsto dal regolamento). Nella classe 125 2T riservata agli Under 21, titolo per il diciottenne Mario Roman.

CAMBIO PER ALBERGONI? Simone Albergoni potrebbe ritornare sulla Yamaha 250 4T per il prossimo mondiale. L’imprenditore trevigiano Ivo Zanatta ha infatti proposto al pilota bergamasco di passare nel 2011 nel nuovo team Mo-To Racing Yamaha di sua proprietà per partecipare al mondiale della E1 con il supporto di Yamaha Italia.

L’ufficializzazione dell’accordo si potrebbe avere alla vigilia del GP di Francia.

MERCATO PILOTI IN FERMENTOTanti i probabili colpi di scena del mercato piloti 2011. Degli italiani, Mossini dovrebbe restare al team Honda-Zanardo in E1. Balletti potrebbe passare dal team Honda-Zanardo al team KTM-Farioli per la E2 o in Husaberg per la E3. Botturi dalla Husaberg sarebbe molto vicino alla Gas Gas Italia per la E3. Fra i francesi Thain dalla TM potrebbe passare al team Honda-Zanardo in E2, mentre l’ex iridato MX3 Renet ha due possibilità: Husaberg e Husqvarna. Guillaume lascerà sicuramente l’Husqvarna e potrebbe approdare in TM per la 300 2T. Due probabilità per lo spagnolo Guerrero: Husqvarna o KTM in E1.

MAGLIA AZZURRA 2011 Sembra sempre più concreta la possibilità di vedere D’Ambrosio, Manzi e Redondi prendere parte al mondiale 2011 in Maglia Azzurra con il supporto della FMI, come è stato per Thomas Oldrati nel 2007 e 2008. Candidato a seguire gli aspetti tecnico-agonistici è Alex Belometti, mentre le moto potrebbero essere fornite dalla KTM Italia in collaborazione col team Farioli.

NIENTE PROLOGO: TEAM FELICICome avvenuto in Polonia, anche per il GP di Turchia venerdì sera non si è disputata nessuna speciale. Tutti i team hanno tirato un grosso sospiro di sollievo, in quanto il prologo del venerdì sera costringe agli straordinari meccanici e piloti e solo sporadicamente ha portato un po’

di pubblico, come quest’anno alla Valli Bergamasche.

LE SPECIALI DANNO I NUMERIQueste le somme delle speciali vinte dai principali protagonisti del Mondiale dopo sette GP. E1: Meo 59 vittorie, Aubert 39, Remes 29, Guerrero 20, Blazusiak 6, Seistola 5. E2: Ahola 71, Cervantes 59, Thain 14, Salminen 9, Renet 5, Oldrati 2, Dini 1. E3: Knight 72, Nambotin 59, Guillaume 17, Albergoni 7.

NUOVA CLASSE ENDURO GPIl promotore Alain Blanchard vorrebbe introdurre dal mondiale 2011 una classe EnduroGP. L’obiettivo è di avere una top class che identifichi anche nell’enduro la classe più prestigiosa, al pari della velocità con la MotoGP o della MX1 nel cross.

IN BREVE LO SPAGNOLO LORENZO SANTOLINO (6) È CAMPIONE MONDIALE JUNIOR.

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di Mario CandelloneTrial GP Repubblica Ceca

Raga due

QUATTRO SPAGNOLI AI PRIMI QUATTRO POSTI DEL GP, CON RAGA DAVANTI A TUTTI.

Lo spagnolo della Gas Gas vince e chiude il mondiale al secondo posto

WORLD PRO1. Raga (Gas Gas) p. 9; 2. Fajardo (Beta) 12; 3. Bou

(Montesa) 13; 4. Cabestany (Sherco) 16; 5. Fujinami (Montesa) 23; 6. Dabill (Gas Gas) 44; 7. Lampkin (Beta) 44; 8. Brown (Sherco) 61; 9. Wigg (Beta) 77; 10. Grat-tarola (Sherco) 82; 11. Oliveras (Sherco) 83; 12. Gubian (Gas Gas) 94; 13. Maurino (Gas Gas) 98; 14. Iolitta (Beta) 123.

IN CAMPIONATO: 1. Bou p. 200; 2. Raga 172; 3. Fujinami 161; 4. Fajardo 143; 5. Cabestany 142; 6. Dabill 109; 7. Lampkin 97; 8. Brown 65; 9. Gubian 64; 10. Grattarola 57; 11. Maurino 50; 12. Wigg 49; 13. Oliveras 32; 14. Kuroyama 20; 15. Ogawa To. 15; 16. Ogawa Ts. 11; 17. Bethune 6; 18. Shibata 6; 19. Shibu-ya 5; 20. Nozaki 5; 21. Orizio 4; 22. Iolitta 2; 23. Moi 2; 24. Arnaud 1. JUNIOR

1. Challoner (Beta) p. 30; 2. Ferrer (Sherco) 32; 3. Moret (Honda) 41; 4. Dangicourt (Beta) 54; 5. Gomez (Montesa) 55; 6. Tarres (Gas Gas) 64; 7. Gyllenhammar (Gas Gas) 64; 8. Cotone (Gas Gas) 66; 9. Borrellas (Gas Gas) 68; 10. Mottin (Gas Gas) 71; 11. Peydro (Beta) 72; 12. Peters (Beta) 75; 13. Warenghien (Gas Gas) 80; 14. Laniel (Gas Gas) 80; 15. Junklewitz (Sherco) 80; 16. Poli (Beta) 83; 17. Fikejz (Beta) 100; 18. Pedersen (Sherco) 100; 19. Fry (Sherco) 102; 20. Sanz (Montesa) 104; 21. Johansson (Beta) 107; 22. Lagergren (Gas Gas) 124; 23. Brockmeyer (Montesa) 132.

IN CAMPIONATO: 1. Challoner p. 162; 2. Gomez 147; 3. Ferrer 147; 4. Moret 128; 5. Dagnicourt 105; 6. Borrellas 84; 7. Laniel 81; 8. Cotone 66; 9. Richardson 56; 10. Gyllenhammar 54; 11. Mottin 51; 12. Smage 47; 13. Warenghien 31; 14. Morton 26; 15. Peters 25; 16. Poli 24; 17. Peydro 21; 18. Cominoli 20; 19. Nomoto 15; 20. Pedersen 13; 21. Junklewitz 12; 22. Tarres 10; 23. Andersen 8; 24. Sanz 5; 25. Robinson 5; 26. Takiguchi 4; 27. Fujiwara 3. YOUTH

1. Sheppard (Beta) p. 9; 2. Traviesa (Gas Gas) 21; 3. Tempier (Sherco) 24; 4. Saleri (Beta) 35; 5. Rigaud (Gas Gas) 43; 6. Catalin (Gas Gas) 46; 7. Leirvaag (Sherco) 52; 8. Widschwendter (Sherco) 53; 9. Castells (Gas Gas) 61; 10. Martin (Gas Gas) 78; 11. Wunsch (Gas Gas) 86; 12. Anker (Gas Gas) 109.

IN CAMPIONATO: 1. Tarres p. 171; 2. Sheppard 163; 3. Traviesa 146; 4. Saleri 113; 5. Catalin 101; 6. Rigaud 91; 7. Tempier 90; 8. Martin 76; 9. Castells 64; 10. Leir-vaag 49; 11. Zuccali 27; 12. Locca 19; 13. Sadler 18; 14. Chantegret 18; 15. Yamamoto 15; 16. Widschwendter 14; 17. Garnero 12; 18. Short 12; 19. Kira 11; 20. Julita 11; 21. Asakura 10; 22. Vieira 10; 23. Matsuoka 9; 24. Nogueira 8; 25. Battensby 7; 26. Ferrari 6; 27. Wunsch 5; 28. Anker 4; 29. Coles 4; 30. Wagner 4; 31. Latorre 1. FEMMINILE

1. Sanz (Montesa) p. 5; 2. Cook (Sherco) 5; 3. Coles (Gas Gas) 10; 4. Gomez (Gas Gas) 13; 5. Bristow (Gas Gas) 18; 6. Wilde (Sherco) 23; 7. Leotta (Gas Gas) 25; 8. Juffet (Gas Gas) 26; 9. Journet (Beta) 31; 10. Ville-gas (Sherco) 34; 11. McKinnon (Gas Gas); 12. Styles (Gas Gas) 41; 13. Conde (Beta) 42; 14. Solera (Gas Gas) 42; 15. Dyrkorn (Gas Gas) 48; 16. Guillaud (Gas Gas) 53; 17. Trentini (Beta) 53; 18. Schmitt (Beta) 54; 19. Bauml (Gas Gas) 63; 20. Dohla (Gas Gas) 69; 21. Bal-ducchi (Beta) 74; 22. Dybedahl (Gas Gas) 84; 23. Nylund (Beta) 87; 24. Anderson (Sherco) 90; 25. Rivera (Beta) 92; 26. Sorlie (Gas Gas) 93; 27. Miguens (Gas Gas) 111; 28. Peretti (Beta) 111.

IN CAMPIONATO: 1. Sanz p. 40; 2. Coles 32; 3. Cook 30; 4. Bristow 26; 5. Gomez 23; 6. Leotta 20; 7. Wilde 18; 8. Juffet 17; 9. Journet 14; 10. Villegas 11; 12. Conde 9; 12. Styles 7; 13. McKinnon 5; 14. Balducchi 4; 15. Guillaud 2; 16. Solera 2; 17. Dyrkorn 1; 18. Tren-tini 1.

dominio spagnolo

nell’ultimo gp

Leclassifiche

KRAMOLIN - Adam Raga vince l’ultima prova del mondiale, disputata a Kra-molin, in Repubblica Ceca e si confer-

ma numero due nel ranking mondiale da-vanti a Takahisa Fujinami.

Con Toni Bou già campione, i motivi di in-teresse di questo ultimo gran premio verte-vano sulla lotta per il secondo posto, su quella per il quarto, tra Cabestany e Fajardo, e sull’assegnazione del titolo Junior. Bou avrebbe potuto aiutare il suo compagno di squadra Fujinami, visto che per la settima volta, su undici gare, ha avuto l’ingrato com-pito di passare per primo in tutte le zone. Ma il vantaggio di vedere i passaggi del campio-ne, ed eventualmente correggere le traietto-rie, non poteva rimanere un’esclusiva del giapponese. Anche Raga, partendo per se-condo, era attento. I tre hanno subito iniziato una fuga. Zone tracciate nel solito bosco, teatro di diversi mondiali, con pietroni viscidi per la pioggia caduta in settimana. Passate facilmente le prime due zone, alla terza ecco il primo errore di Fujinami, che ha voluto tentare una via differente. Poi spettacolari passaggi per tutti, con “uscite” sul filo dei secondi, per non sforare i fatidici 60 conces-si. Alla zona 12 la svolta: una serie di pietre

con alla sommità uno scalino da affrontare diagonalmente. Dopo i passaggi a zero di Bou e Raga, Fujinami è arrivato troppo “cor-to”, il minder non è riuscito a prendergli la moto, che è ruzzolata fino alla base della zona. Nessuna conseguenza per il pilota, solo danni meccanici, ma il gap con Raga aumentava. A metà gara, Bou era in testa, con 1 solo punto, poi Raga con 6, Cabestany 7, Fajardo 9 e ben 11 penalità per Fujinami.

Cessato lo scopo di aiutare il compagno Fuji, Bou ha perso la sua usuale concentra-zione e un paio di errori li ha commessi pure lui. Raga, dal suo canto, ha intravisto la pos-sibilità di vincere la gara, e non se l’è lascia-ta sfuggire. Solo 3 punti al secondo giro. Stesso punteggio per Fajardo, che è finito secondo e ha acciuffato un clamoroso quar-to posto nel mondiale proprio nel finale, bef-fando Cabestany, quarto qui a Kramolin die-tro a Bou e quinto nel mondiale. Dei nostri, bene Grattarola al decimo posto. Seguono poi Maurino e Iolitta 13° e 14°.

Il titolo Junior è andato all’inglese del Top Trial Team, Jack Challoner, bravo e fortuna-to perché il suo rivale, Alfredo Gomez, era caduto in allenamento, riportando una forte contusione alla schiena, e in gara non è an-dato oltre il quinto posto. Top Trial Team al settimo cielo anche per il successo di Jack Sheppard nella Youth, dove l’azzurro Giaco-mo Saleri si è confermato al quarto posto sia in gara che in campionato. Pol Tarres, già campione, si è cimentato nella Junior, con-cludendo a un onorevolissimo sesto posto.

La seconda delle tre prove del mondiale femminile si è conclusa con il decimo alloro mondiale per la stella spagnola Laia Sanz, che si è assicurata il titolo grazie a una vitto-ria ottenuta per la discriminante “zeri”, in quanto a pari punteggio aveva terminato an-che l’inglese Rebekah Cook. Ben 28 le ra-gazze in gara, tra cui le 4 azzurre che saran-no impegnate nel weekend successivo al Trial delle Nazioni: la migliore è risultata Sara Trentini, diciassettesima.

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motosprint

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Fuoristrada Varie

DOPO IL SECONDO POSTO DI GARA-1, VAN DEN BOSCH (SOPRA) HA DOMINATO GARA-2 SCATTANDO IL COMANDO E MANTENENDOLO FINO ALLA FINE. A DESTRA, CARPANESE PRECEDE GREGNANIN E CAVICCHIOLI A TERENZANO.

Speedway Italiano

TERENZANO - La pista friulana porta bene al tre volte campione italiano Mattia Carpanese che ha vinto la quinta prova del tricolore open. Con questa vittoria, Mattia ha vinto tre prove su cinque, ed è a un passo dal quarto titolo, visto che solamente tre punti lo separano dal tricolore 2010. In questa quinta prova Carpanese ha perso un solo punto nella sua quarta uscita, battuto da un generoso quanto sfortunato Gregnanin che ha visto svanire il secondo posto in gara per la rottura del motore a pochi metri dal traguardo. In seconda posizione si è classificato Cavicchioli autore di una prova brillante e sicura, mentre l’esperto Maida è incappato nella manche di finale in una squalifica per aver rotto il nastro di partenza. La gara si è disputata con soli 12 piloti con forfeit di molti per mancata iscrizione e per la pesante assenza del campione italiano Guglielmo Franchetti e di Alessandro Novello sospesi dalla FMI per 2 mesi.Arrivederci a Lonigo il 10 ottobre per l’ultima prova.

Foto Tomba

Laclassifica1. Carpanese punti 25, 2. Cavicchioli 22, 3. Gregna-

nin 20, 4. Maida 18, 5. Manev 18, 6. Seren 16, 7. Baro-ni 14, 8. Castagna 12, 9. Del Torre 11, 10. Scagnetti 10, 11. Marzotto 9, 12. Barbetta 8.

COSÌ IN CAMPIONATO: 1.Carpanese punti 119, 2. Maida 96, 3. Cavicchioli 90, 4. Franchetti 70, 5. Seren 68, 6. Baroni 68, 7. Novello 58, 8. Gregnanin 54, 9. Scagnetti 49, 10. Marzotto 41, 11. Del Torre 40, 12. Castagna 34, 13. Zambon 22, 14. Stevanini 21, 15. Bevilacqua 15, 16. Maran 14, 17. Barbetta 8, 18. Ugo-lini 5, 19. Rizza 3.

A TRE PUNTI DAL TITOLO

VIVA LA FRANCIASupermoto. Internazionali d’Italia

S1 INTERNAZIONALIGARA 1: 1. T. Chareyre (TM) 14 giri in 17’55”161; 2.

Van den Bosch (Aprilia); 3. Gozzini (TM); 4. Lazzarini (Honda); 5. Ravaglia (Suzuki); 6. Bussei (Honda); 7. Hiemer (KTM); 8. Bartolini (Husqvarna); 9. Sammartin (Honda); 10. Borella (KTM); 11. Beltrami (Yamaha); 12. Verderosa (Honda); 13. Tognaccini (TM); 14. Mariani (Aprilia); 15. Morelli (TM); 16. Gaspardone (Honda); 17. Monticelli (Honda); 18. Dondi (Aprilia); 19. Serafini (TM); 20. Occhini (Suzuki).

GARA 2: 1. Van den Bosch (Aprilia) 14 giri in 18’03”574; 2. T. Chareyre (TM) a 3”631; 3. Gozzini (TM) a 5”610; 4. A. Chareyre (Husqvarna) a 7”162; 5. Lazza-rini (Honda) a 13”624; 6. Ravaglia (Aprilia) a 15”936; 7. Hiemer (KTM) a 24”823; 8. Sammartin (Honda) a 25”011; 9. Bartolini (Husqvarna) a 25”821; 10. Gaspar-done (Honda) a 26”361; 11. Morelli (TM) a 28”577; 12. Monticelli (Honda) a 28”656; 13. Borella (KTM) a 34”862; 14. Verderosa (Honda) a 36”575; 15. Serafini (TM) a 43”021; 16. Beltrami (Yamaha) a 45”697; 17. Dondi (Aprilia) a 52”487; 18. Tognaccini (TM) a 1’01”184; 19. Thompson (Aprilia) a 1’06”318; 20. Occhini (Suzuki) a 1’09”980; 21. Mariani (Aprilia) a 1 giro.

IN CAMPIONATO: 1. T. Chareyre p. 209; 2. Gozzini 193; 3. Lazzarini 188; 4. Van den Bosch 185; 5. Hiemer 145; 6. A. Chareyre 130; 7. Ravaglia 119; 8. Sammartin 105; 9. Bartolini 99; 10. Bussei 89; 11. Borella 85; 12. Balducci 72; 13. Gaspardone 62; 14. Occhini 55; 15. Monticelli 53; 16. Seel 52; 17. Verderosa 50; 18. Bel-trami 44; 19. Dall’Era 40; 20. Mariani 38.

ITALIANO OPENGARA 1: 1. D’Addato (Honda) 10 giri in 13’15”257; 2.

Moschini (Kawasaki) a 0”536; 3. Lorenzini (TM) a 1”737; 4. Governatori (Aprilia) a 4”882; 5. Lupacchini (Honda) a 7”881; 6. Pes (TM) a 10”574; 7. Porfiri (Honda) a 12”981; 8. Traversa (Husqvarna) a 20”267; 9. Pezzi-menti (Honda) a 23”501; 10. Borella (Honda) a 32”703; 11. Pirri (Yamaha) a 34”148; 12. Di Iorio (Honda) a 40”349; 13. Cucchietti (Yamaha) a 40”990; 14. Cecchet-ti (Suzuki) a 43”563; 15. Landolfi (Honda) a 44”984; 16. Lapini (Honda) a 55”080; 17. Gavinelli (Honda) a 1’05”975.

GARA 2: 1. D’Addato (Honda) 10 giri in 13’14”494; 2. Porfiri (Honda) 2”062; 3. Pes (TM) a 3”357; 4. Lorenzini (TM) a 5”396; 5. Martella (KTM) a 7”009; 6. Di Iorio (Honda) a 15”196; 7. Lupacchini (Honda) a 15”705; 8. Moschini (Kawasaki) a 16”878; 9. Lapini (Honda) a 24”804; 10. Cucchietti (Yamaha) a 26”425; 11. Pezzi-menti (Honda) a 26”587; 12. Governatori (Aprilia) a 27”578; 13. Borella (Honda) a 27”624; 14. Pirri (Yama-ha) a 30”949; 15. Cecchetti (Suzuki) a 48”345; 16. Gavi-nelli (Honda) a 53”591; 17. Landolfi (Honda) a 1’02”809; 18. Traversa (Husqvarna) a 1 giro.

IN CAMPIONATO: 1. D’Addato p. 2230; 2. Porfiri 1710; 3. Pes 1480; 4. Martella 1185; 5. Traversa 1062; 6. Di Iorio 1055; 7. Lupacchini 1040; 8. Moschini 1007; 9. Governatori 931; 10. Lapini 830; 11. Cucchietti 745; 12. Pezzimenti 743; 13. Lorenzini 703; 14. Borella 696; 15. Pirri 661; 16. Cecchetti 630; 17. Landolfi 614; 18. Leone 584; 19. Gavinelli 529; 20. Carassai 494.

Il leader resta Thomas Chareyre

Leclassifiche

LATINA - La quinta manche stagionale degli Internazionali d’Italia Supermoto, valida anche per il titolo nazionale 2010, ha visto la vittoria di Thierry Van Den Bosch, che ha bissato il successo ottenuto nella prima prova di Castelletto di Branduzzo. Il francese dell’Aprilia con un secondo e un primo posto ha chiuso davanti al connazio-nale della TM Thomas Chareyre (stessi piazzamenti, ma in ordine inverso), Gozzi-ni (due terzi posti), Lazzarini (un quarto e un quinto) e Ravaglia. Ivan Lazzarini guida ancora la graduatoria provvisoria di cam-pionato italiano S1.

Sulla veloce pista del Sagittario si è di-sputato anche il Campionato Italiano Open che ha visto la vittoria del lombardo D’Ad-dato (Honda), davanti a Porfiri (Honda) e a Lorenzini (TM). La Coppa Italia FMI è stata vinta dal capoclassifica Monticelli (Honda) su Salmaso (KTM) e Catallo (TM), nell’or-dine anche in campionato.

La sesta e ultima tappa degli Internazio-nali è in programma il 25 e 26 settembre a Ottobiano (PV).

Page 47: 7 settembre - Motosprint 36

motosprint

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Sportitalia

Velocitàal Mugello

ARRIVANO I PRIMI VERDETTI

I campionati regionali

29 agosto Coppa FMI - Premier Cup - Trofeo Ghi-

selli - Trofeo Amatori - Michelin Cup – Organizzatore: M.C. Firenze – Direttore di gara: Antonio Canu – Meteo: sereno

ClassificheTROFEO GHISELLI1000 OPEN: 1. Gallina (BMW) 10 giri in

19’46”388 alla media di 159,155 Km/h; 2. Bortone (Honda) a 10”955; 3. Gipponi (Su-zuki) a 21”294; 4. Rampini (Yamaha) a 22”359; 5. Palumbo (Kawasaki) a 23”246; 6. Gentile (Suzuki) a 28”637; 7. Biggi (Kawasa-ki) a 28”787; 8. Bogdani (Yamaha) a 31”833; 9. Corradi (Triumph) a 32”670; 10. Palladi-no (Yamaha) a 41”853; 11. Giallini (Suzuki) a 43”300; 12. Brunelli (Yamaha) a 43”395; 13. Bonfanti (Honda) a 44”710; 14. Lorenzo-ni (Suzuki) a 1’10”747; 15. Merlin (Honda) a 1’10”887; 16. Villani (Honda) a 1’11”369; 17. Sergovich (Suzuki) a 1’11”572; 18. Orlandi (Aprilia) a 1’16”434; 19. Peano (Honda) a 1’16”648; 20. Fortunato (Yamaha) a 1’19”679; 21. Andriulli (Yamaha) a 1’27”336; 22. Crespi (Ducati) a 1’28”006; 23. Guerini (Aprilia) a 1’28”423; 24. Di Pace (Ducati) a 1 giro.

COPPA FMIOPEN: 1. Caselli (BMW) 10 giri in

19’32”817 alla media di 160,996 Km/h; 2. Tarizzo (BMW) a 3”677; 3. Di Vora (Honda) a 3”850; 4. Pagani (Suzuki) a 13”937; 5. Col-telli (BMW) a 20”132; 6. Aimar (Suzuki) a 23”080; 7. Blora (Ducati) a 29”760; 8. Zappa (Yamaha) a 30”188; 9. D’Alessandro (Bimo-ta) a 33”484; 10. Vivaldi (BMW) a 33”823; 11. Chiarelli (Suzuki) a 34”319; 12. Milanese (Yamaha) a 40”698; 13. Brambilla (Yamaha) a 40”771; 14. Mueller (Suzuki) a 40”859; 15. Zeni (Yamaha) a 41”127; 16. Cedrini (Kawa-saki) a 41”198; 17. Sciacca (Honda) a 46”646; 18. Ferrari (Yamaha) a 46”959; 19. Fabri (Yamaha) a 47”414; 20. Castellarin (Suzuki) a 48”031; 21. Albani (Aprilia) a 50”471; 22. Capaldo (Yamaha) a 50”999; 23. Maineri (Ducati) a 57”225; 24. Signorin (Honda) a 1’07”466; 25. Rasola (Mv Agusta) a 1’16”913; 26. Spezzaferri (Yamaha) a 1’22”342; 27. Foti (Suzuki) a 1’22”597; 28. Marchi (Yamaha) a 2’01”945; 29. Segoni (Moretti) a 1 giro.

600 STOCK: 1. Dittadi (Yamaha) 9 giri in 18’08”754 alla media di 156,084 Km/h; 2. Morreale (Kawasaki) a 4”211; 3. Marchion-ni (Yamaha) a 10”829; 4. Cottini (Honda) a 11”567; 5. Cassani (Yamaha) a 15”252; 6. Raimondo (Yamaha) a 15”354; 7. Bonati (Ya-maha) a 18”281; 8. Comi (Yamaha) a 21”716; 9. Lotito (Yamaha) a 21”892; 10. Scienza (Yamaha) a 30”269; 11. Civillini (Yamaha) a 32”05; 12. Paita (Honda) a 32”876; 13. Ga-rofoli (Yamaha) a 37”567; 14. Maestri (Hon-da) a 38”254; 15. Dalmazio (Honda) a 38”817; 16. Morlacchi (Yamaha) a 38”892; 17. Cassani (Yamaha) a 38”986; 18. Rafa-nelli (Suzuki) a 39”762; 19. Tondini (Kawa-saki) a 46”342; 20. Conti (Yamaha) a 47”567; 21. Federici (Yamaha) a 59”639; 22. Parrillo (Yamaha) a 1’02”645; 23. Albertelli (Honda)

a 1’03”00; 24. Vizza (Yamaha) a 1’03”572; 25. Cecchi (Yamaha) a 1’28”174; 26. Dome-nicali (Yamaha) a 1’28”247; 27. Garavina (Yamaha) a 1’28”837; 28. Marcon (Triumph) a 1 giro.

600 APERTA: 1. Velini (Yamaha) 9 giri in 17’38”344 alla media di 160,569 Km/h; 2. Clementi (Honda) a 0”799; 3. Meschini (Ya-maha) a 18”617; 4. Traversaro (Honda) a 29”453; 5. Corradi (Triumph) a 32”691; 6. Bartolini (Honda) a 32”875; 7. Falaschi (Su-zuki) a 36”623; 8. Zorli (Yamaha) a 37”784; 9. Toccacieli (Kawasaki) a 38”747; 10. Alvisi (Yamaha) a 40”958; 11. Moretti (Yamaha) a 48”706; 12. Evangelista (Honda) a 49”072; 13. Tosetto (Kawasaki) a 49”096; 14. Ber-toldo (Honda) a 59”049; 15. Brambilla (Ya-maha) a 59”058; 16. Trovo (Yamaha) a 59”281; 17. De Marco (Yamaha) a 59”920; 18. Vieri (Kawasaki) a 1’04”299; 19. Longhi (Kawasaki) a 1’04”611; 20. Cini (Yamaha) a 1’14”469; 21. Gallo (Suzuki) a 1’16”449; 22. Spagnulo (Yamaha) a 1’16”704; 23. Pelle-grini (Kawasaki) a 1’16”881; 24. Zambino (Triumph) a 1’17”015; 25. Anastasia (Yama-ha) a 1’18”285; 26. Lombardi (Yamaha) a 1’22”655; 27. Noli (Kawasaki) a 1’27”697; 28. Grotti (Yamaha) a 1’31”628; 29. Aiello (Suzuki) a 1’31”662; 30. Di Meo (Yamaha) a 1’32”332; 31. Dotti (Honda) a 1’33”297; 32. Bertolotti (Yamaha) a 1’33”895; 33. Quirico (Yamaha) a 1’38”617; 34. Vieri (Kawasaki) a 1’42”037; 35. Rasetti (Honda) a 1’51”456; 36. Cammarota (Honda) a 2’09”675.

MICHELIN POWER CUPCLASSE 1000: 1. Villa (Suzuki) 10 giri in

20’43”409 alla media di 151,856 km/h; 2. Castellarin (Suzuki) a 0”005; 3. Armetti (Ya-maha) a 14”845; 4. Celoni (Yamaha) a 14”845; 5. Conti (Suzuki) a 27”775; 6. Cusu-mano (Yamaha) a 29”386; 7. Miei (Suzuki) a 33”736; 8. Barolo (Honda) a 34”611; 9. Pa-squalato (Kawasaki) a 34”655; 10. Banfi (Mv Agusta) a 36”570; 11. Di Prima (Kawasaki) a 39”433; 12. Dal Piaz (Honda) 39”473; 13. Gualtieri (Suzuki) a 41”044; 14. Fornasiero (Ducati) a 54”126; 15. Caruso (Yamaha) a 1’02”152; 16. Occhipinti (Yamaha) a 1’05”622; 17. Ascari (Aprilia) a 1’20”712; 18. Montecalvo (Suzuki) a 1’22”908; 19. Tosoni (Suzuki) a 1’24”250; 20. Migliazzo (Yamaha) a 1’24”264; 21. Grasselli (Suzuki) a 1’25”387; 22. Piatti (Yamaha) a 1’27”002; 23. Dal Piaz (Yamaha) a 1’39”622; 24. Ceroni (Ducati) a 1’41”010; 25. Lattavo (Yamaha) a 1’44”543; 26. Zani (Ducati) a 1’55”961; 27. Calzavara (Ducati) a 1’57”246; 28. Aprea (Suzuki) a 1’57”269; 29. Acibase (Yamaha) a 1 giro; 30. Capra (Ducati) a 1 giro; 31. Iema-li (Suzuki) a 1 giro.

600: 1. Vidoli (Honda) 9 giri in 18’50”901 alla media di 150,267 Km/h; 2. Antoni (Ya-maha) a 0”277; 3. Del Canuto (Yamaha) a 3”953; 4. Greco (Yamaha) a 8”931; 5. Alto-monte (Honda) a 10”254; 6. Troiani (Yama-

ha) a 10”563; 7. Noli (Kawasaki) a 19”930; 8. Zarbo (Honda) a 23”315; 9. Brocchetti (Hon-da) a 23”382; 10. De Pasquale (Yamaha) a 23”392; 11. Abate (Honda) a 24”346; 12. Di Simone (Yamaha) a 24”350; 13. Altomare (Yamaha) a 24”584; 14. Ferrante (Honda) a 25”995; 15. Cavalli (Honda) a 34”580; 16. Calabrese (Honda) a 38”393; 17. Quirico (Yamaha) a 38”614; 18. Simoneschi (Honda) a 39”283; 19. Taschini (Yamaha) a 39”345; 20. Gallo (Suzuki) a 42”946; 21. Zocco (Ka-wasaki) a 42”949; 22. Luminari (Honda) a 43”385; 23. Storai (Yamaha) a 44”262; 24. D’Amore (Yamaha) a 45”043; 25. Fondriest (Yamaha) a 57”455; 26. Tartarini (Yamaha) a 59”639; 27. Sarandrea (Yamaha) a 1’02”020; 28. Mailli (Suzuki) a 1’05”976; 29. Monzo (Yamaha) a 1’12”472; 30. Tondinelli (Suzuki) a 1’12”474; 31. Colombo (Yamaha) a 1’20”068; 32. Bonomi (Kawasaki) a 1’29”071; 33. Cenciotti (Yamaha) a 1’39”755; 34. Bian-chi (Kawasaki) a 1’41”318.

DUNLOPCLASSE 1000: 1. Gentile (Suzuki) 10 giri

in 20’12”375 alla media di 155,743 Km/h; 2. Coltelli (BMW) a 0”065; 3. Pilia (Suzuki) a 2”118; 4. Di Chiara (Yamaha) a 22”125; 5. Sorrenti (BMW) a 30”275; 6. Capaldo (Ya-maha) a 30”661; 7. Iandolo (Yamaha) a 34”245; 8. Di Somma (Yamaha) a 38”565; 9. Panella (Honda) a 40”283; 10. Galasso (Su-zuki) a 41”232; 11. Ippoliti (Yamaha) a 41”388; 12. Pastorino (Kawasaki) a 42”089; 13. Tamburini (Yamaha) a 42”093; 14. Fon-tanelli (Yamaha) a 47”719; 15. Angilella (Suzuki) a 47”841; 16. Di Salvo (Suzuki) a 48”079; 17. Mulattieri (Honda) a 50”861; 18. Amati (Yamaha) a 58”730; 19. Valgiusti (Su-zuki) a 1’04”449; 20. Laquale (BMW) a 1’12”749; 21. Katsqsulas (Honda) a 1’12”789; 22. Bruscella (Yamaha) a 1’17”766; 23. Paoletti (Suzuki) a 1’24”042; 24. Bartoli (Suzuki) a 1’28”173; 25. Brocco (Suzuki) a 1’29”743; 26. D’Andrea (Ducati) a 1’31”500; 27. Gerakitis (BMW) a 1’37”555; 28. Fragapane (Honda) a 1’38”612; 29. Di Lello (Yamaha) a 2’05”762; 30. Loggetto (Suzuki) a 2’06”972; 31. Meloni (Suzuki) a 1 giro; 32. Selvatici (Honda) a 1 giro; 33. Pa-rente (Suzuki) a 1 giro.

600: 1. Cocco (Yamaha) 9 giri in 18’26”261 alla media di 153,614 Km/h; 2. Togni a 0”054; 3. Pallini a 7”353; 4. Cimica a 13”751; 5. Stasi (Triumph) a 13”932; 6. Vlasov a 23”129; 7. Baggi a 23”161; 8. Coresi a 28”750; 9. Valentini a 34”961; 10. Galasso a 35”024; 11. Amici a 45”670; 12. Civitelli a 46”791; 13. D’Arielli a 47”024; 14. Richeldi a 47”716; 15. Gentile a 47”936; 16. Galli a 49”594; 17. Fossa a 1’08”572; 18. Parigi a 1’11”343; 19. Yurchenko a 1’13”947; 20. Bianchi a 1’19”354; 21. Sparvoli a 1’19”829; 22. Bianchini a 1’19”940; 23. Peristeras a 1’20”616; 24. Lippi a 1’42”913; 25. Atzori a 1’43”807; 26. Boccuni (Kawasaki) a

SCARPERIA - Oltre 450 piloti hanno preso il via alla kermesse motoristica che si è corsa all’autodromo toscano del Mugello.

Corse post vacanziere, con qualche verdetto finali.

Tra questi, quello di Fabrizio Me-schini nella 600 Aperta Premier, terzo posto in gara sufficiente per festeggia-re il “titolo” in una gara vinta da Ales-sio Velini su Ivan Clementi.

Sempre in casa Premier, non ha avuto particolari problemi Federico Dittadi a imporsi nella Stock 600, se-guito da Marco Morreale e Fabio Mar-chionni. Tra le Open, Davide Caselli si è imposto passando in testa dal terzo giro, seguito dall’altra BMW di Gugliel-mo Tarizzo e Andrea Di Vora, giunti tra loro a pochissima distanza l’uno dall’altro. Al quarto posto, e primo tra le stock, Marco Pagani.

A Jonathan Gallina l’autodromo di casa ha portato davvero bene, con una vittoria per distacco nel Trofeo “Ghi-selli” su Bortone e Gipponi.

Due i “titoli” assegnati nel Trofeo Amatori ad Alessandro Rossi (classe 600 base) e Alessandro Clivio (600 Pro) Per il primo, oltre alla gioia della vitto-ria assoluta 2010, è arrivato anche il terzo successo consecutivo, su Yuri Vacondio, e Daniel Bongi, mentre Cli-vio si è “accontentato” del secondo posto dietro a Paride Sereni.

Altra vittoria BMW nella classe 1000 Pro a firma di Cristian Serri su Fadigati e Piccoli. Prima vittoria in carriera, e siamo passati alla 1000 Base, per Alberto Arghittu, che ha vi-sto dietro di sé la volata di Valsecchi e Beretta.

Aperti i giochi nella Dunlop Cup; nella 1000 vittoria di Flavio Gentile con Alex Coltelli secondo a 65 millesimi davanti a Pilia (non distante). Altro ar-rivo con distanza quasi impercettibile quello della 600 sempre a targa Dun-lop, tra i battaglieri Francesco Cocco e Stefano Togni.

Tra i protagonisti della Michelin Power Cup, Emanuel Vidoli si confer-ma il maggior “contender” del torneo ma ha trovato in Matteo Antoni un de-gno avversario. La Michelin 1000 si è conclusa al fotofinish, con soli 5 mille-simi che hanno diviso il vincitore Fabio Villa da Remo Castellarin.

Max Regazzi

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1’46”052; 27. Annicchiarico (Honda) a 1 gi-ro; 28. Gouvas (Triumph) a 1 giro; 29. L’As-sainato a 1 giro (tutti gli altri su Yamaha).

ITALIANO AMATORI1000 PRO: 1. Serri (BMW) 10 giri in

20’24”470 alla media di 154,205 Km/h; 2. Fadigati (Suzuki) a 1”883; 3. Piccoli (Suzuki) a 7”074; 4. Pavanini (Aprilia) a 7”946; 5. Ursic (Honda) a 8”477; 6. Russu (Yamaha) a 18”109; 7. Carrieri (BMW) a 20”285; 8. Franchi (Ducati) a 24”453; 9. Barone (Suzu-ki) a 26”593; 10. Tartari (Suzuki) a 31”110; 11. Galasso (Suzuki) a 32”094; 12. Anasta-sio (Suzuki) a 32”116; 13. Matteotti (Suzuki) a 36”961; 14. Lazzari (Suzuki) a 36”988; 15. Raho (KTM) a 37”737; 16. Mansuino (Yama-ha) a 46”137; 17. Migliorini (Suzuki) a

46”531; 18. Caggiano (Suzuki) a 46”652; 19. Lattanzi (BMW) a 47”338; 20. Pistoni (Su-zuki) a 47”653; 21. Giugni (Aprilia) a 47”809; 22. Fioresi (Honda) a 47”894; 23. Lisanti (Yamaha) a 48”735; 24. Pellacani (Suzuki) a 58”936; 25. Bilardo (Yamaha) a 1’06”608; 26. Mele (Suzuki) a 1’07”527; 27. Ciriesi (Honda) a 1’07”803; 28. Seren (Honda) a 1’18”954; 29. Gilberti (Suzuki) a 1’22”263; 30. Del Podio (Yamaha) a 1’24”195; 31. Fio-rini (Honda) a 1’33”002.

1000 BASE: 1. Arghittu (Ducati) 9 giri in 18’43”039 alla media di 151,319 Km/h; 2. Valsecchi (Honda) a 2”110; 3. Beretta (BMW) a 2”310; 4. Era (Yamaha) a 5”896; 5. Papi (Kawasaki) a 13”366; 6. Parolini (Ya-maha) a 26”190; 7. Sessa (Suzuki) a 27”207; 8. Lewandosky (Suzuki) a 27”807; 9. Della Corte (Yamaha) a 27”865; 10. Domenghini (Mv Agusta) a 28”593; 11. Bozzetti (Suzuki) a 35”965; 12. Gramisci (Suzuki) a 36”187; 13. Ferraris (Yamaha) a 36”278; 14. Mas-setti (BMW) a 46”595; 15. Morosi (Yamaha) a 46”851; 16. D’Andrea (Ducati) a 49”00; 17. Turina (Honda) a 49”446; 18. Iannello (Ya-maha) a 51”711; 19. Figliossi (Suzuki) a 1’01”891; 20. Verracina (Suzuki) a 1’03”461; 21. Levada (Ducati) a 1’05”086; 22. Orlando (Suzuki) a 1’09”323; 23. Russo (Kawasaki) a 1’09”356; 24. Sorrentino (Ducati) a 1’09”393; 25. Marzi (Suzuki) a 1’10”680; 26. Framarin (Honda) a 1’27”066; 27. Mirolo (Suzuki) a 1’37”457; 28. Zanirato (Kawasa-ki) a 1’37”772; 29. Prencipe (Honda) a 1’48”150; 30. Aloi (Ducati) a 1’49”301; 31. Campoli (Yamaha) a 1’56”879; 32. Selvatici

(Honda) a 2’13”055; 33. Tartari (Yamaha) a 1 giro.

600 PRO: 1. Sereni (Yamaha) 9 giri in 18’42”118 alla media di 151,443 Km/h; 2. Clivio a 3”546; 3. Mercante (Honda) a 4”268; 4. Spinazzola (Honda) a 7”999; 5. Pinna (Honda) a 8”053; 6. Loriga a 8”070; 7. Galasso a 8”533; 8. Torresi a 13”437; 9. Zambelli a 13”885; 10. Leoni a 28”817; 11. Stabile (Honda) a 30”658; 12. Bizzarri a 33”934; 13. Ticini a 33”984; 14. Guzzonato a 35”548; 15. Campanile (Honda) a 35”724; 16. Fera (Honda) a 36”163; 17. Sassi a 44”000; 18. Abbruciati a 45”143; 19. La Li-cata a 45”156; 20. Camilletti a 46”236; 21. Sartori (Kawasaki) a 46”387; 22. Orsini a 52”482; 23. Parigi a 53”466; 24. Berton a 57”552; 25. Massoli a 1’01”925; 26. Albini a 1’02”506; 27. Bianchini a 1’03”653; 28. Fag-gioli a 1’03”685; 29. Milani a 1’05”900; 30. Chiavuzzi (Suzuki) a 1’16”633; 31. Torretta a 1’36”748; 32. Renzi (Suzuki) a 1’39”590; (tutti gli altri su Yamaha).

600 BASE: 1. Rossi (Yamaha) 9 giri in 18’57”986 alla media di 149,332 Km/h; 2. Vacondio (Yamaha) a 4”604; 3. Bongi (Ka-wasaki) a 4”638; 4. Biscotti (Kawasaki) a 4”666; 5. Golia (Suzuki) a 5”216; 6. Ferro (Honda) a 18”909; 7. Cesali (Kawasaki) a 22”840; 8. Villani (Honda) a 22”927; 9. Guerrini (Yamaha) a 22”927; 10. Corvo (Honda) 24”286; 11. Consalvi (Yamaha) a 24”966; 12. Giannuzzi (Yamaha) a 27”589; 13. Zampedri (Honda) a 27”951; 14. Giorgi-ni (Yamaha) a 28”468; 15. Russo (Yamaha) a 28”908; 16. Valentini (Honda) a 29”156;

Castellana Grotte (BA) 29 agosto

Campionato italiano Minimoto, prima finale - Organizzazione: MC DTM - Meteo: sereno.

ClassificheESORDIENTI2T: 1. Pastore; 2. Spinelli; 3. Bernardi;

4. Scognamiglio; 5. Maccarone; 6. Bonoli; 7. Ferrara; 8. Izzo; 9. Magi; 10. Rodigari; 11. Tonassi; 12. Mollicone; 13. Ceccarelli; 14. Nepa; 15. Bellanti; 16. Verbale; 17. Im-periano; 18. Vietti-Ramus.

4T: 1. Barberis; 2. Meraglia; 3. Giorgi; 4. Hihlavyy.

A FIANCO, DALL’ALTO, GLI AMATORI ALESSANDRO ROSSI (600 BASE)E CRISTIAN SERRI (1000 PRO). PIÙ A SINISTRA, ALESSIO VELINI, PRIMO AL TRAGUARDO DELLA PREMIER CUP CATEGORIA 600 APERTA.

]

17. Nardi (Yamaha) a 31”268; 18. La Tassa (Yamaha) a 44”278; 19. Rudelli (Honda) a 46”869; 20. Di Ghionno (Yamaha) a 48”132; 21. Cucco (Honda) a 50”020; 22. Frascari (Kawasaki) a 53”710; 23. Pisacane (Honda) a 57”686; 24. Palamides (Yamaha) a 57”912; 25. Zani (Yamaha) a 59”242; 26. Yakhnich (Yamaha) a 1’04”941; 27. Zucconi (Honda) a 1’05”376; 28. Doro (Yamaha) a 1’05”488; 29. Vernetti (Kawasaki) a 1’11”167; 30. Lyubi-mova (Yamaha) a 1’21”948; 31. Pavone (Ya-maha) a 2’00”647.

MinimotoItaliano

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motosprint

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Sportitalia

JUNIOR A2T: 1. Sintoni; 2. Vargas; 3. Zannoni; 4.

Valequarantasei; 5. Arbolino; 6. Petti; 7. Foggia; 8. Sulsenti; 9. Novali; 10. Basso; 11. Benfante; 12. Morelli; 13. Biancalana; 14. Miletto; 15. Cretaro; 16. Vignale.

4T: 1. Facco; 2. Filippo; 3. Zamboni; 4. Ignesti; 5. Bianucci.

JUNIOR B: 1. Casadei; 2. Santi; 3. Bastia-nelli; 4. Fermani; 5. Magi; 6. Fratini; 7. Van-di; 8. Ruju; 9. Pizzoli; 10. Occhialini; 11. Palmieri; 12. Cecchi; 13. Mazza; 14. Leone.

4T: 1. Speziale; 2. Pasqualotto; 3. Bolo-gnesi; 4. Martini; 5. Bolognesi.

OPEN A: 1. Chessa; 2. Carbonera; 3. Mancin; 4. Biagiarelli; 5. Merlante; 6. Clivio; 7. Volpini; 8. Perugini; 9. Amati; 10. Fuschi-ni; 11. Cortesi; 12. Nobile; 13. Ciaberta; 14. Cozza; 15. Innocenti; 16. Sbrana.

OPEN B: 1. Forlani; 2. Ciotti; 3. D’Angelo; 4. Orioli; 5. Bugatti; 6. Miozzi; 7. Mantovani; 8. Contadini; 9. Gigliotti; 10. Milanese; 11. Bernabé; 12. Pasini; 13. Bianco; 14. Pizzoli; 15. Varini; 16. Di Bernardo; 17. Gabriele; 18. Pizzoli.

SENIOR A: 1. Barani; 2. Marsili; 3. Dome-nichelli; 4. Petrarca; 5. Mazzola; 6. Pisano; 7. Giorgianni; 8. Angelucci; 9. Di Bernardi-no; 10. Porretta; 11. Zambonetti; 12. Co-stantino; 13. Gagliardi; 14. Pompei; 15. Sanchioni; 16. Abate; 17. Borgognoni.

4T: 1. De Pascali; 2. Fabbri.SENIOR B: 1. Bucciarelli; 2. Mori; 3. Men-

carelli; 4. Paladini; 5. Ponziani; 6. Lozza; 7. Mazzola; 8. Nespoli; 9. Corsani.

EnduroCampionato italiano

QUELLI CHE SONO GIÀ CAMPIONI

DEGO - Con la disputa della quarta prova, nell’entroterra savonese, sono stati assegnati i primi titoli nazionali delle due categorie. Tra gli Under 23, Davide Roggeri è diventato campione nella 125 Junior e Simone Poloni nella 125 4 tempi, mentre tra i Senior il tricolore a squadre va all’Acelum- La Marca Trevigiana e, nella 250 2 tempi, a Daniele Tellini. Vince il titolo anche la Lady Anna Sappino (della quale potete leggere l’intervista a pagina 18).

Brutta caduta per Alessio Paoli nella prova in linea: una contusione alla spalla e alcune costole incrinate.

La stagione si concluderà il 3 ottobre a Fabriano (AN).

29 agosto Campionati italiani enduro Under 23 e

Senior, quarta prova - Organizzazione: MC Cairo Montenotte - Direttore di gara: Gianni Culazzo - Meteo: sereno.

ClassificheUNDER 23CLASSE 125 4T: 1. Andressi (HM); 2. Polo-

ni (HM); 3. Armani (HM); 4. Arcuri (Fantic); 5. Facchetti (HM); 6. Postuma (HM).

125 CADETTI: 1. Pellegrinelli (Yamaha); 2. Mozzoni (KTM); 3. Conforti (KTM); 4. Piccinini (KTM); 5. Maule (HM); 6. Casaretto (KTM); 7. Bruschi (HM); 8. Ferrari (KTM); 9. Barel (KTM); 10. Giammona (KTM); 11. Martini (Hu-sqvarna); 12. Giulietti (KTM); 13. Segnacasi (HM); 14. Pini (HM); 15. Cutuli (TM); 16. Gheza (KTM); 17. Bondavalli (KTM); 18. Bonetto (KTM); 19. Compalati (KTM); 20. Fiore (KTM); 21. Algeri (Yamaha); 22. Ghilardi (KTM); 23. Cremasco (Yamaha); 24. Scabini (KTM); 25. Guarneri (KTM); 26. Pizzirani (KL); 27. Ognis-santi (KTM); 28. Pezzetta (Husqvarna); 29. Talamo (Husqvarna); 30. Draghi (KTM); 31. Franzetti (KTM); 32. Medici (KTM); 33. Mar-chiaro (KTM); 34. Zucca (KTM); 35. Savoldi (Gas Gas).

UNDER 23CLASSE 125: 1. Roggeri (Suzuki); 2. Cerut-

ti (KTM); 3. Montanari (KTM); 4. Rovelli (KTM); 5. Peila (TM); 6. Donelli (KTM); 7. Trevaini (HM); 8. Nappi (KTM); 9. Bove (KTM); 10. Gual-tieri (Husqvarna); 11. Giorgini (Suzuki); 12. Corsini (HM); 13. Zaffaroni (KTM); 14. Garzo-

SIMONE POLONI SI È GIÀASSICURATO IL TITOLO DI CAMPIONE ITALIANO UNDER 23125 4 TEMPI.

]

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OTTO DI FILA PER FABIO LENZI

Sportitalia

TrialCampionato italiano indoor

glio (KTM); 15. Bongiovanni (Suzuki); 16. Agnelli (Husqvarna); 17. De Marchi (KTM); 18. Gatti (KTM); 19. Vighetti (KTM); 20. Mattivi (KTM); 21. Arizzi (KTM); 22. Papini (Suzuki); 23. Girini (KTM).

CLASSE 250 2T: 1. Cargnel (KTM); 2. Mori (KTM); 3. Mangini (KTM); 4. Mayr (HM); 5. Ser-ra (Gas Gas); 6. Coppola (KTM); 7. Armanni (Suzuki); 8. Pasqualetti (TM); 9. Domenghini (Gas Gas); 10. Letey (KTM); 11. Casadei (HM); 12. Pasotti (KTM); 13. Vannucchi (KTM); 14. Borreani (KTM); 15. Pezzotti (Gas Gas); 16. Manenti (KTM); 17. Porro (Gas Gas); 18. Gioria (KTM); 19. Verlato (KTM); 20. Rota (KTM); 21. Cremasco (Yamaha).

4T: 1. Marcotulli (Yamaha); 2. Balboni (Be-ta); 3. Serafini (Husqvarna); 4. Conforti (Suzu-ki); 5. Boffa (SBR); 6. Chiatti (KTM); 7. Corra-din (KTM); 8. Boeri (Husqvarna); 9. Paghini (KTM); 10. Omodei (HM); 11. Poli (Beta); 12. Migliori (KTM); 13. Corrado (KTM); 14. Barcel-la (Beta); 15. Bassi (Suzuki); 16. Piccardo (Ya-maha); 17. Scali (Suzuki); 18. Corradin (KTM); 19. Zanotti (HM); 20. Lucarini (Husqvarna); 21. Iacazzi (Suzuki); 22. Mugnai (KL); 23. Boarolo (KTM); 24. Zaccaria (KTM); 25. Paolini (Suzu-ki); 26. Fontana (KTM); 27. Ronzio (KL).

50 CODICE: 1. Croci (Beta); 2. Bresolin (HM); 3. Trainini (HM); 4. Maimone (Fantic); 5. Castellana (HM); 6. Soreca (HM); 7. Lazzarini (Beta); 8. Pampaloni (Beta); 9. Castellana (HM); 10. Giacchero (Fantic); 11. Pellizzoni (HM); 12. Taccolini (HM); 13. Bernardi (HM); 14. Milesi (Fantic); 15. Corrù (HM); 16. Rivol-tella (HM); 17. Boccacci (Beta); 18. Natali (Fantic); 19. Chioda (HM).

CLUBUNDERGIORNO 1: 1. Treviglio; 2. Intimiano N. No-

seda; 3. Racing Terni; 4. Autec - La Marca TV; 5. Motorando; 6. Trial Fornaroli; 7. Norelli; 8. Sebino.

ELITE: 1. Redondi.TEAMGIORNO 1: 1. Enduro Team Treviza; 2. KTM

Team Italia Gp Motorsport.LADIES: 1. Nocera (KTM); 2. Sappino (HM);

3. Balduzzi (Yamaha); 4. Ori (Beta).SENIORCLASSE 125: 1. Falgari (Yamaha); 2. Poli-

dori (TM); 3. Paoletti (Yamaha); 4. Zappoli (Suzuki); 5. Eustacchi (KTM); 6. Chiappa (Hu-sqvarna); 7. Morganti (KTM); 8. Vecchi (TM); 9. Vescia (KTM); 10. Fulcini (Husqvarna).

CLASSE 250 2T: 1. Tellini (KTM); 2. Ferrari (Gas Gas); 3. Cantinotti (KTM); 4. Fiaccadori (Suzuki); 5. Colombo (KTM); 6. Rolli (KTM); 7. Lenzi (Gas Gas); 8. Gambarini (KTM); 9. Ur-gnani (KTM); 10. Pozzi (KTM); 11. Ferratusco (KTM); 12. Finardi (KTM); 13. Sesenna (KTM); 14. Bossini (KTM); 15. Pario (KTM); 16. Tosco (TM); 17. Consonni (KTM); 18. Zulli (HM); 19. Boracchi (Yamaha).

CLASSE 250 4T: 1. Graziani (HM); 2. Ca-gnoni (HM); 3. Incaini (TM); 4. Lilli (Suzuki); 5. Pievani (Suzuki); 6. Perdichizzi (KTM); 7. Pel-legrini (Suzuki); 8. Bignoli (KL); 9. Rossi (Su-zuki); 10. Alvisi (Husqvarna); 11. Valsecchi (Yamaha); 12. Pagnoni (TM); 13. Sanguineti (HM); 14. Falgari (Yamaha); 15. Borghi (Hu-sqvarna); 16. Rota (KTM); 17. Tagliani (KTM); 18. Guarneri (KTM); 19. Saraceni (HM); 20. Incerti (KL); 21. Giannasi (KL); 22. Ludi (Hu-sqvarna); 23. Caffaratti (KL).

450 4T: 1. Traversi (Suzuki); 2. Facchin (Ya-maha); 3. Simoncini (HM); 4. Cianfarani (KTM); 5. Scavino (KL); 6. Minucci (Kawasaki); 7. Giu-lietti (KTM); 8. Faravelli (HM); 9. Bonfanti (Beta); 10. Oliva (Husaberg); 11. Scorta (KTM); 12. Pasta (Yamaha); 13. De Ponti (KTM); 14. Sonzogni (KTM); 15. Nigelli (Suzuki); 16. Ian-nelli (Yamaha); 17. Bergamasco (HM); 18. Lombardi (HM).

OLTRE 500 4T: 1. Zecchin (KTM); 2. Nico-letti (Beta); 3. Dall’Ava (KTM); 4. Marconato (KTM); 5. Vignola (HM); 6. Porcella (Husa-berg).

CLUB GIORNO 1: 1. Acelum - La Marca TV; 2. Trial Fornaroli; 3. Foligno; 4. Crostolo; 5. Ponte Dell’Olio; 6. Sebino; 7. Brembana.

NEMBRO - Con una netta vittoria nell’ultima prova, Fabio Lenzi (Mon-tesa) ha conquistato il suo ottavo ti-tolo consecutivo di campione italiano di trial indoor. Per il bresciano è il coronamento di una stagione che lo ha visto per quattro volte, su cinque appuntamenti, calcare il gradino più alto del podio. Nella classifica di campionato, Lenzi ha 97 punti, 30 in più del secondo, Matteo Grattarola, che non ha partecipato alla prova di Nembro perché infortunato.

24 agosto

Campionato Italiano Trial indoor, ultima prova - Organizzazione: MC Mazzate Sezione Nembertrial - Meteo: variabile.

Classifiche1. Lenzi (Montesa); 2. Maurino (Gas

Gas); 3. Orizio (Gas Gas); 4. Vaccaretti (Beta); 5. Cotone (Beta); 6. Poli (Beta); 7. Iolitta (Beta); 8. Saleri (Beta); 9. Locca (Beta); 10. Cominoli (Beta).

L’IMBATTIBILE FABIO LENZI

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Attualitàa cura di Dario Ballardini

IN B

RE

VE

LA FEDERAZIONE CUSTOMIZER AL MOTOR BIKE EXPOLa Federazione italiana Customizer ha sottoscritto un accordo con il Motor Bike Expo, e dal 21 al 23 gennaio i preparatori e i costruttori della FIC, che riunisce una quarantina di associati, parteciperanno al salone veronese, che garantirà alla Federazione anche un’area istituzionale..

IL DIRT BIKE SHOWDI STONELEIGH ALZA IL TIROSi terrà dal 4 al 7 novembre il Dirt Bike Show, esposizione dedicata al fuoristrada all’interno dello Stoneleigh Park Exhibition Centre, vicino a Coventry, Gran Bretagna. L’evento, giunto all’undicesima edizione, è organizzato dall’ex pilota di cross David Watson e sta raggiungendo una dimensione internazionale: si sta trattando con alcune aziende per avere l’anteprima delle loro novità 2011.

GENERTEL LANCIALA POLIZZA SCOOTERGenertel, la più popolare delle assicurazioni telefoniche, ha lanciato una polizza dedicata agli scooteristi. L’offerta Genertel Scooter comprende infortuni al conducente, Minikasko (infortuni al proprio veicolo), sospensione e riattivazione della polizza, assistenza stradale e legale. Info e preventivi: www.genertel.it oppure al numero verde 800 202020.

VUNDES VUN VAN A MANSUCCESSO A LOS ANGELESIn occasione del viaggio organizzato nel 2007 da CR&S, che portò 11 delle sue monocilindriche Vun all’Isola di Man per il Tourist Trophy del centenario (nella foto), venne realizzato un documentario, co-prodotto con il regista Raffaele Canepa. L’iniziativa ha avuto successo: “Vundes Vun van a Man” ha vinto il premio come miglior documentario straniero all’All Sport Film Festival di Los Angeles, secondo nella classifica assoluta.

SE IL PASSEGGEROÈ UN BAMBINOUn volume sul loro trasporto

“LA FAMIGLIA in moto. Come trasportare i bambini in moto in sicurezza”. È il titolo di un volu-metto realizzato dallo studio G.G.R.M. Comunicazione & Eventi di Milano in collaborazio-ne con il Consiglio di Zona 9 del Comune di Milano, ed è quanto mai attuale visto che nasce dal-la constatazione che un numero sempre crescente di bambini viene trasportato in moto o in scooter, nel traffico, ma spesso in modo inadeguato e pericolo-so: sulla parte anteriore della sella, con caschi di misure im-probabili, schiacciati da uno zai-no, e così via in un bel museo degli orrori.

Il volume è realizzato da Gio-vanna Guiso ed è diviso in due parti: una prima dedicata ai bambini, che attraverso una storia propone input educativi e attraverso vignette insegna loro ad educare e responsabilizzare i genitori. Nella seconda, rivolta agli adulti, Guiso scende nel dettaglio tecnico illustrando co-me trasportare i bambini, come preoccuparsi dell’abbigliamen-to ma anche come affrontare problemi quali il mal di moto, l’intrusione di insetti nel casco o le loro punture.

Infine interventi di esperti qualificati come il dottor Costa che affronta l’aspetto educati-vo/formativo, l’avvocato con tutti gli aspetti contemplati dal Codice della Strada (se il bimbo non è trasportato correttamen-te quali le sanzioni? E l’assicu-razione paga?), la psicologa (traumi post incidente, ma an-che la complicità che si viene a stabilire con il genitore/guida-tore), Franco Uncini, responsa-bile della sicurezza nel moto-

SCODELLE STOPGIÀ DA anni è vietata la vendita dei vecchi caschi DGM con

omologazione nazionale, quelli definiti “a scodella”, ma ancora era permesso usarli. Dal 12 ottobre però saranno fuorilegge, in

base a quanto previsto nella modifica dell’articolo 171 del nuovo Codice della Strada: dunque indossare un casco del genere – davvero poco protettivo – sarà considerato come non avere in

testa nulla, con relativa sanzione da 74 a 299 euro e fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni, che diventano 90 se la

violazione avviene due volte nel giro di due anni. Le stesse sanzioni si applicano se il casco, pur omologato, non è allacciato.

mondiale, e poi Ugo Passerini, vice direttore del nostro mensi-le In Moto, e Roberto Ronchi, già caporedattore di Moto-sprint.

Sono 68 pagine in formato A5 che godono del patrocinio di ben quattro ministeri: della Gioventù, delle Infrastrutture e

dei Trasporti, dell’Interno, del Lavoro e delle Politiche Sociali, e di numerosi enti tra i quali la Federazione Motociclistica Ita-liana e la Fondazione Oratori Milanesi. Il volume verrà distri-buito gratuitamente ai bambini delle scuole primarie della Zo-na 9 di Milano.

NEL LIBRO SCRITTO DA GIOVANNA GUISO CI SONO INTERVENTI QUALIFICATI, TRA I QUALI QUELLI DEL DOTTOR COSTA, DI FRANCO UNCINI, DELL’AVVOCATO, DELLA PSICOLOGA, DI ESPERTI DELLA POLIZIA, DI UGO PASSERINI, VICE DIRETTORE DEL NOSTRO MENSILE “IN MOTO”, E DI ROBERTO RONCHI, GIÀ CAPOREDATTORE DI MOTOSPRINT.

SONO POSITIVII CONTI PIAGGIOApprovata la relazione semestrale

MEETING DI RIMINI

LA RIVOLUZIONE È L’ATTENZIONESI È PARLATO anche di sicurezza al Meeting di Rimini, al convegno “Viaggiare sicuri: la vita è una cosa meravigliosa” promosso dalla Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale. Hanno partecipato al dibattito il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli, monsignor Luigi Negri, vescovo di San Marino Montefeltro, e il presidente della Fondazione ANIA, Sandro Salvati; presente anche la band “Zero Assoluto”. «Ragazzi, la vita è una cosa meravigliosa – ha sottolineato Salvati –. Non distruggete il vostro futuro in un incidente stradale». «È fondamentale tenere sempre alta l’attenzione rispetto alle nostre azioni e rispetto a ciò che accade intorno a noi – hanno fatto eco gli Zero Assoluto –. Non a caso il claim che abbiamo scelto per la campagna di sensibilizzazione è ‘La rivoluzione è l’attenzione’. Il divertimento sicuro è senza dubbio più bello».

LA MESSA DEI MOTOCICLISTILA MESSA Ecumenica dei Motociclisti

farà parte anche quest’anno delle manifestazioni legate a Intermot, il

Salone di Colonia. La cerimonia riscuote molto successo e ormai fa

parte, a suo modo, degli appuntamenti classici del Salone. Verrà celebrata

sabato 9 ottobre, con la partecipazione del capitolo metropolitano della Hohe Domkirche (la Cattedrale di Colonia),

della Chiesa cattolica e protestante di Colonia, di gruppi di biker legati alla

Chiesa locale e del team Mogo Hamburg (riunito intorno al Pastore

Erich Fähling). Dopo la celebrazione i partecipanti attraverseranno in moto

la città, in corteo, per visitare Intermot. Sono previsti 5000 biker.

IL CONSIGLIO di Amministra-zione della Piaggio S.p.A., presie-duto da Roberto Colaninno (nella

foto), ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2010. Per quanto i motociclisti non sia-no particolarmente attratti dalla finanza è interessante vedere che in un momento difficile come questo, il Gruppo registra un de-ciso segno “più” su tutti gli indi-catori economico finanziari. In particolare c’è stato un aumento dell’8,5% nel numero dei veicoli venduti in tutto il mondo rispetto al 2009, 340.800 contro 314.200, suddivisi in 232.800 mezzi a due ruote (+2,6%) e 108.000 veicoli commerciali (+23,9%).

C’è comunque un calo delle due ruote in Europa, ma a fronte di un mercato che segna -11%, Piaggio è riuscita a contenere il decremento in un -3,1% con un

totale di 200.200 veicoli venduti; e questo è comunque più che com-pensato dalla forte crescita in Asia Pacific dove l’aumento è del 301,9% in termini di volumi (29.500 unità vendute) e del 263,6% in termini di fatturato (66,9 milioni di euro).

L’utile netto di 33,1 milioni di euro marca una crescita del 28,6% rispetto al primo semestre

BENEDIZIONE AI MOTOCICLISTI DOPO LA MESSA ECUMENICA DI INTERMOT A COLONIA.

2009, dopo avere scontato 29,7 milioni di euro di imposte.

Per quanto riguarda il futuro, le attività di ricerca e sviluppo del Gruppo Piaggio avranno come obiettivo il rinnovamento delle gamme scooter, motociclette e veicoli commerciali, e si lavorerà intensamente allo sviluppo di motorizzazioni a ridotti consumi e basso inquinamento.

ROBERTO COLANINNO, PRESIDENTE

E AMMINISTRATORE DELEGATO DEL

GRUPPO PIAGGIO, CHE HA OTTENUTO

LUSINGHIERI RISULTATI ECONOMICI

NEL PRIMO SEMESTRE 2010.

25-26 SETTEMBRE

VIENI ALL’OPEN DAY HARLEYSE VOLETE provare le novità Harley-Davidson 2011 segnatevi le date del 25 e 26 settembre, in cui si terrà l’Open Day presso le concessionarie aderenti all’iniziativa. Saranno esposte le novità di Milwaukee, tra le quali l’inedita Sportster SuperLow (nella foto), la Softail Deluxe, le Softail con ABS di serie e le Touring col motore Twin Cam 103; alcune saranno disponibili per i test, serviranno casco e patente. Info e concessionarie su www.harley-davidson.it .

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MotolandiaManifestazioni, viaggi e turismo

È UNA di quelle manifestazioni che vivono soprattutto per la pas-sione di chi l’organizza e per quel-la dei partecipanti, tanti gli stra-nieri, che vogliono rivivere le sen-sazioni di una gara e un’epoca or-mai lontanissime. Al via in nottur-na della Milano-Taranto, giunta alla 24° edizione con l’organizza-zione di Franco Sabatini e del Mo-toclub Veteran San Martino, erano in 250, provenienti un po’ da tutto il mondo, con moto d’ogni tipo e d’epoca. Una “passeggiata” di ol-tre 2.000 km, in sei tappe da Mila-no a Pisa, quindi a Principina Ter-ra, Latina, Paestum, Matera, sino alla città dei due mari. Un percor-so tanto impegnativo, dove con-frontarsi con i tornanti e le asperi-tà dell’asfalto è stato spesso più arduo che vedersela con crono-metro e avversari, quanto appa-

gante per la bellezza dei luoghi.

La classe più pic-cola della categoria Storica-Sport è stata vinta dal padovano Massimo Nocent, alla guida di un Guzzino 65 del 1954, davanti a Davide Burzoni (Mo-tom 49) e Mahl Axel (Kreidler Florett 48 del 1960). Nella Scoo-

ter ha primeggiato Angelo Torri su Vespa 125 del 1981, davanti a Feli-ce Riboli (Vespa 150 del 1966) e a Stefano Cremaschi (Vespa 125 del 1976). Nella 125 il bassanese Er-nesto Tessarollo, nonostante una caduta, ha portato al successo la Slughi Parilla 125 del 1960, men-tre Silvano Fabbri, con il maggior numero di partecipazioni alla rie-vocazione (ben 23 su 24 edizioni) ha chiuso al secondo posto (Cor-saro Morini). Terzo Ferdinando

Cassese (Morini Corsaro 125 del 1971). Nella 175 Marco Tomassini ha messo tutti d’accordo con la sua Gilera Sport 175 del 1957, alle spalle Adriano Assandri (Gilera Sport 150 del 1957) e Graziano Dall’Osso (Morini GT 175 del 1955). Nella 350 vittoria dell’olandese Joris Verhoeff, su Aermacchi SS 350 del 1975, con tre punti di van-taggio sul connazionale Marten Van Klinken (Aermacchi 350 SS del 1972) e quattro sull’australia-no Martin De’ Pannone (MV Agu-sta del 1971).

Nella Sport successo tra i side del duo Gambarini su Vespa 125 del 1953 che si è lasciato alle spal-le Vink-Vink (BMW R 50 del 1962) e Dusoswa-Dusoswa (BMW R 50 del 1961). Alberto Tomasini (Moto-bi-Benelli SS 5V del 1970) ha vinto la 250 davanti a Ciro Urselli (Moto-bi Replica del 1973) e a Detlef Schulz (Motobi 250 del 1970). Nel-la Oltre 500 successo di Davide Paolini (Ducati Scrambler del 1976) su Daniele Seriacopi (Hon-da CB 750 del 1975) e Fulvio San-talucia (Honda CB 400 del 1972).

Nella Categoria Storica, tra i si-de primo Attilio Eirale che ha cor-so con la nipotina Giulia su Guzzi GTV 500 del 1937, a Gianni Mosto-si, con il figlio Arrigo di 10 anni, la piazza d’onore su Benelli VL 500 del 1940, terzo Hingst-Van Gin-neken (Messerschmitt del 1961). Nella 250 primo Giuseppe Giura Longo (Guzzi Airone Sport del 1957), dietro di lui Luciano Albano (Guzzi Galletto del 1957) e Heinz Reinfurt (Guzzi Airone Sport del 1954). Nella 500 successo del do-cente universitario Vittore Cossal-ter (Guzzi Falcone 500 del 1957) davanti a Dublinio Fabris (BMW R 67 del 1953) e a Matteo Rossi Se-baste (Falcone 500 del 1951).

2000 CHILOMETRI DI PURA PASSIONEMilano-Taranto: sulle strade dei ricordi

A MONZA LA F.1 IN PISTA E LE MOTO IN PIAZZA Il Motoclub Monza organizzerà dal 9 al 12 settembre la mostra di moto d’epoca “Aspettando la F1”. L’evento, patrocinato dal Comune di Monza, verrà ospitato in una struttura realizzata per l’occasione in Piazza Trento e Trieste. Saranno esposte una cinquantina di moto tra le quali quelle della collezione di BMW GS 80, per celebrare il trentennale dello storico modello della Casa bavarese e, grazie alla collaborazione del RegistroStorico Gilera, tutte le moto da fuoristrada prodotte dalla Casa di Arcore. Attesa anche la mitica Guzzi 8 cilindri 500 da GP. Ingresso libero, orari: giovedì 18.00 - 23.30, venerdì e sabato 10.00 – 23.30, domenica 10.00 - 21.00.

IN B

RE

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L’ULTIMO attacco all’impero del mitico Mario Kart - leader, da decenni, di questo genere di corse arcade - viene da “Mod Nation Racers”, videogioco della United Front Games per le consolle Sony PS3 e PSP. Si tratta di una sfida in stile cartoon a bordo di go-kart di fantasia con armi, bonus, potenziamenti e trappole lungo la pista. Ci sono poi a disposizione del giocatore tre potentissimi editor per personalizzare personaggi, vetture e circuiti. Da condividere anche con la community online. Divertente, però un po’ troppo lunghi i caricamenti del software.

Multimedia

DALL’ALTO: IL VIA DA PISA;ATTILIO E GIULIA EIRALE, PRIMI NELLA STORICA SCOOTER; GRUPPO CON IN TESTA ERNESTO TESSAROLO, PRIMO NELLA 125 STORICA-SPORT; COSIMO ANTELMI SU BIANCHI 125.

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ri QUANDO L’AFFAREVA ANNUSATO

DOPO che si seppe che quella tazza dal gusto a dir poco discu-tibile proveniente dal bagno di John Lennon era valsa all’idrau-lico che l’aveva ricevuta in dono più di 11.000 euro in un’asta, il mondo degli idraulici non fu più lo stesso.

La maggior parte di essi, annusato l’affare – e scusate il gioco di parole un po’ greve ma irresistibile – cominciarono a conser-vare tutto quanto poteva capitar loro di trovare dentro bagni, scarichi, cucine intasate, tubi inceppati e rubinetti arrugginiti, in previsione di future aste o semplici scoop giornalistici.

Vero è che non tutti quelli che regalano tazze del bagno sono John Lennon o personaggi di pari grado, ma gli idraulici sono notoriamente gente di una certa lungimiranza, capaci di intuire se un fermacapelli dentro un bidet possa avere un certo valore anche se appartiene ad una fanciulla per il momento sconosciu-ta, ma decisamente votata alla fama e al successo.

Così, dopo la clamorosa storia di John Hancock e della tazza dell’ex Beatle (che tra il 1969 e il 1972 era installata nel bagno della sua villa a ovest di Londra e una volta deciso di sostituirla l’aveva regalata all’idraulico che per anni l’aveva usata come vaso di fiori prima di decidersi di venderla), molti altri idraulici cercarono di passare più o meno alla storia anche se spesso fi-nirono per ritrovarsi nella cronaca.

Chris Chritoferson, giovane aiutante di un idraulico più vec-chio ed esperto di lui, si ritrovò un giorno per le mani un giorna-letto di signorine succinte che ostruiva il lavandino di un famoso stilista scozzese dichiaratamente omosessuale ma evidente-mente etero che, forse per non scuotere il suo pubblico, si dilet-tava con foto di donne procaci cercando però di non darlo a sa-pere.

L’idraulico Chris conservò gelosamente il giornaletto per qualche tempo, provò più tardi a contattare un settimanale scan-dalistico a cui rivelare la cosa, ma il muro di gomma innalzato dal mondo degli stilisti gli impedì di raggiungere fama e gloria per sempre, per la gioia soprattutto del fidanzato – ignaro – del-lo stilista.

Mario Sutteri – super Mario per gli amici – scoprì una volta dentro il sifone della doccia di un noto campione di automobili un paio di guanti da moto e delle calze di nylon color bluette. Immaginò la banale strada del ricatto, poi quella dello scoop giornalistico e infine della vendita su ebay del tutto, ma alla fine la sua mania di collezionare oggetti strani ebbe il sopravvento e ora guanti e calze sono incorniciati nel suo salotto accanto a delle mutande con i porcellini ritrovate sotto la piastrella di un politico di fama e se solo ne conoscesse il valore e ne vendesse la metà, super Mario sarebbe a posto – lui e la sua famiglia – per almeno un paio di generazioni.

C’è anche da dire che da che si è saputa la storia della tazza a fiori di John Lennon e qualcosa è trapelato di altri memorabilia da bagno, non solo il mondo degli idraulici è decisamente cam-biato.

Tutti stanno più attenti ad infognare oggetti senza pensarci. Perché prima o poi tutto salta fuori, soprattutto dagli scarichi.

Laura Cattaneo

Motolandia

PiemonteSABATO 11 - DOMENICA 12 SETTEMBRE18º Motoincontro Lady Ducati a Colle del Lys - Torino Lady Ducati DOC, tel. 011-485574, 011-4733269, 338-9931303, www.ladyducatidoc.biz, email [email protected]ª Rievocazione stori-ca “Gran Circuito del Sestriere” a Pinerolo (TO) V.C. Pinerolo “il vesPino”, tel. 347-4243957, fax 0121-323667, www.ilve-spino.it, email [email protected] 12

SETTEMBREMotoraduno territoriale a Crescentino (VC) M.C. Zanza Team, tel. 0161-843530-328-8677000, fax 0161-836098, www.zan-zateam.it, email [email protected] interregionale “una Vespa per amica” a Busca (CN) manifestazione a sco-po benefico. Vespa Club Busca Group, tel. 338-4858938, 328-8333602, 328-0181007, www.vespabuscagroup.net, email [email protected] Gruppo 1 per moto da com-petizione e stradali a Forno Canavese - ri-cordando la Forno-Milani Centauro Club Forno Canavese, tel. 0124-7193, fax 0124-700956, www.centauroclubforno.org, email [email protected] moto d’epoca Gruppo 1 a Pogno (NO) M.C. Super Contra, tel. 335-5495648, fax 0322-97109, www.supercon-tra.it, email [email protected]

LiguriaVENERDÌ 10

DOMENICA 12

SETTEMBRE24º Gran Premio motociclistico in-ternazionale di Sanremo - Rievo-cazione storica del circuito di Ospe-daletti Comune di Ospedaletti, tel. 0184-682498, 349-4568758, www.cir-cuitospedaletti.it - email [email protected] 12 SETTEMBREMotoTour Benedizione dei caschi al San-tuario N.S. Madonna della Guardia par-tenza da Genova piazza De Ferrari. M.C. Touring Genova ‘91, tel. 328-9445981, 347-4613466, www.touringgenova91.it, email [email protected] della Val d’Aveto a S. Stefano d’Aveto (GE) M.C. Della Superba, tel. 340-7378194, fax 010-784088, www.motoclub-dellasuperba.it, email [email protected]

LombardiaGIOVEDÌ 9 - DOMENICA 12 SETTEMBRE4ª mostra moto d’epoca “Aspettando la F.1” a Monza M.C. Monza O. Clemencigh, tel./fax 039-325103, www.motoclubmonza.it, email [email protected]Ì 10 - DOMENICA 12 SETTEMBREMototour Nazionale 15º Motogiro della Lombardia M.C. Magenta, tel. 02-97291567,

02-97950249, www.motoclubmagenta.com, email info@motoclubmagentaSABATO 11 SETTEMBRE8º Poker Run da Milano a Zeccone (PV) Hells Angels M.C. Milano, tel. 392-6852814, 393-5984428, www.hellsangels.it, email [email protected] 11 - DOMENICA 12 SETTEMBRERaduno Ducati Fashion a San Biagio (MN) Ducati Club Mantova, tel. 347-8606386 Da-vide, www.ducatimantova.it, email [email protected] 12 SETTEMBRE14º Motoringraziamento a Treviso Bre-sciano (BS) al Santuario di San Liberale, patrono dei motociclisti. Info 339-2128401, http://xoomer.alice.it/motoringraziamento, email [email protected] “Sès Poont e Trì Cantòn” a Cava Manara (PV) M.C. Modern Times, tel. 339-1371618, 392-6969349, www.mcmt.it, email [email protected]º Motoraduno d’epoca a Seriate (BG) M.C. Bergamo scuderia Norelli, tel. e fax 035-4592744, www.motoclub.bergamo.it, email [email protected]

Trentino Alto AdigeDOMENICA 12 SETTEMBRE17ª Trento - Bondone storica, Trofeo na-zionale Motoraid per moto d’epoca M.C. Trento, tel. e fax 0461-915666, www.moto-clubtrento.it, email [email protected] Italiano Vespa Raid “Trento - Bondone” V.C. Rovereto, tel. 0464-433069, www.vespaclubrovereto.it, email [email protected]

Friuli Venezia GiuliaDOMENICA 12 SETTEMBRE12ª Sfilata di auto e moto d’epoca ad Aiello del Friuli (UD) con premi per tutti, per in-formazioni Luca, tel. 339-1307845.

VenetoDOMENICA 12 SETTEMBREMotoincontro regionale Ai Castelli a Mon-tecchio Maggiore (VI) M.C. Montecchio Brendola, tel. 338-9834566, 0444-405431, email [email protected]

Emilia RomagnaVENERDÌ 10 - DOMENICA 12 SETTEMBREMostra Scambio di Imola (BO) presso l’Autodromo CRAME (Club Romagnolo Auto Moto d’Epoca), tel. 0542-690704, 335-6113207, email [email protected], www.mo-strascambioimola.itSABATO 11 - DOMENICA 12 SETTEMBRE14º Motocavalcata di Febbio a Febbio-Rescadore (RE) M.C. Crostolo, tel. 333-1277208, 347-9907071, 335-6129484, email [email protected], www.crostolo.it9ª edizione “In Moto per uno straccio di pace”, corteo motociclistico per mani-festare contro le guerre e ogni forma di violenza nel mondo, da Ravenna a Piazza San Pietro a Roma. Aperto a tutte le moto e motociclisti. Guzzi Club Ravenna, tel. 0544-453499, 337-623578, 347-2292091, fax 0544-34120, www.guzziclubravenna.it, email [email protected] 12 SETTEMBRE7º Motoincontro “il Guercino” - 5º Motoin-contro per moto d’epoca Citta di Cento (FE) aperto a tutti i tipi di moto. M.C. 100%

Radunifino al 12 settembre

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Centauri, tel. 349-7396296, fax 051-901238, www.motoclubcento.it, email [email protected] del Prosciutto, raduno non com-petitivo fuoristrada a Langhirano (PR) in occasione del festival del Prosciutto di Par-ma. Tel. 329-5742818, 335-8253000, email [email protected], www.festivaldel-prosciuttodiparma.com

ToscanaSABATO 11 - DOMENICA 12 SETTEMBREMotoincontro Territoriale “5ª festa del Motociclista” a San Quirico d’Orcia (SI) M.C. San Quirico d’Orcia, tel. 335-6743145, fax 0577-899500, www.motoclubsanquirico.org, email [email protected] territoriale 7º Motofiasco, 3º Memorial Alfredo Quieti, prova Trofeo Turistico Toscana a Quarrata (PT) M.C. Quarrata, tel. 338-4253806, email [email protected] 12 SETTEMBRE2º Raduno Vespa “50’s Day” a Montemurlo (Prato) V.C. Montemurlo, tel. 345-9323581, www.vespaclubmontemurlo.it, email [email protected] nazionale Vespa Città di Fiesole (FI) V.C. Fiesole, tel. 333-5936158, 055-6125086, www.ilrifugiodelvespista.it, email [email protected]

MarcheSABATO 11 SETTEMBRE3º Motonotte a Civitanova Marche (MC) giro del Maceratese interamente in nottur-na. M.C. Civitanova, tel. 330-261606, 328-6633161, 338-7807521, www.motoclubcivi-tanova.it, email [email protected] Guzzi Aquile del Conero ad Ancona M.C. Aquile del Conero, tel. 335 5246107, email [email protected]

UmbriaDOMENICA 12 SETTEMBREVespaRaduno nazionale Città di Perugia V.C. Perugia, tel. 333-3102936, 347-3512785, fax 075-5289108, www.vespaclubperugia.it, email [email protected]

LazioSABATO 11 SETTEMBRE6º Motoincontro a Palestrina (RM) piazza Santa Maria degli Angeli. M.C. Palestrina L. Albertani, tel. 338-3331834, 335-1232942, 335-1232942, 338-5849457, www.moto-clubpalestrina.itSABATO 11 -

DOMENICA 12

SETTEMBRE2º Pistoni all’Ama-triciana ad Ama-trice (RI) presso centro vacanze lo Scoiattolo, aper-to a tutti i tipi di moto. Harley Davidson Italian Club Abruzzo, tel. 389-9628066, 329-6617804.DOMENICA 12 SETTEMBRE9º Motoraduno a Mentana (RM) M.C. I No-mentani, tel. 06-9091593, 339-6608776, fax 069091593, www.inomentani-mc.it, email [email protected]

Motoraduno a Nettuno (RM) M.C. I Cava-lieri, tel. 349-4968158, email [email protected]

AbruzzoDOMENICA 12 SETTEMBRE7ª Cavalcata dei Briganti a Castel di Sangro (AQ) M.C. Sahara Project, tel. 335-6309410, 330-431681, indirizzo email [email protected]

CampaniaSABATO 11 - DOMENICA 12 SETTEMBRE2° Motoraduno Interregionale “Memorial Ernesto Viscovo” a Terzigno (NA) M.C. Amici Vesuviani, tel. 392-9050659, 081-5294884, email [email protected] storica nazionale d’epoca Gruppo 1 a Eboli (SA) M.C. Tirseni, tel. e fax 0828-364878, email [email protected]

PugliaSABATO 11 - DOMENICA 12 SETTEMBRE3º South Deer Fest Biker’s Party a San Pietro Vernotico (BR) presso centro ippi-co Ranch Iacobazzi, per tutti i tipi di moto. South Deer Brindisi, tel. 349-8449948, email [email protected]

CalabriaSABATO 11 - DOMENICA 12 SETTEMBRE9º Motoraduno Città di Acri (CS) M.C. Salvatore Pignataro Acri, tel. e fax 0984-950637,, www.motoclubacri.it, email [email protected], [email protected] 12 SETTEMBRE 3º raduno nazionale Vespa Città di La-mezia Terme (CZ) V.C. Lamezia Terme, tel. 333-5496710, fax 0968-448629, www.vespaclublamezia.it, email [email protected]

SiciliaDOMENICA 12

SETTEMBRE7º Mototour re-gionale “Sulle Strade del Padri-no” lungomare di Sant’Alessio Siculo (ME) M.C. Mori Pelori-tani, tel. 338-9328260, www.moripeloritani.com, email [email protected] regionale “Liliana” a Bian-cavilla (CT) M.C. Le Lepri Siciliane, tel. 349-5443935, fax 095-7711138, email [email protected] regionale a Gela (CL) M.C. Gela, tel. 329-0672914, 339-3299490, fax 0933-811390, www.motoclubgela.it, email [email protected]

SardegnaVENERDÌ 10 - DOMENICA 12 SETTEMBRE14º Motoraduno nazionale dell’Arcipelago del Sulcis a Portoscuso (CA) - 8ª prova TT. M.C. Portoscuso, tel. 339-7014242, 349-0920667, 338-8777926, fax 0781-510524, www.motoclubportoscuso.it, email [email protected]

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IL ROMBO SOSTITUITO DA UN RONZIO

COM’È abitudine di un po’ tutti quelli di ampio vissuto, anch’io finisco spesso col restare attaccato alle mie fisime con la stessa gioiosa cretineria con la quale ci si lega affettivamente al proprio botolo. Che è sempre il cane più bello e intelligente del mondo, anche se assomiglia ad un secchio della spazzatura incrociato con un barracuda bastardo bocciato a scuola.

Questo per dire che pure riguardo le motociclette mi sto sco-prendo piuttosto conservatore, e non perché ami il retrò – che anzi detesto - o sia contrario alle novità - che anzi adoro, specie se rivoluzionarie - ma perché credo che un qualcosa nato in origine giraffa, tanto per restare nel campo delle metafore ani-mali, non possa trasformarsi di punto in bianco in pinguino, se non forse appellandosi alla pazienza delle ere geologiche e po-tendo riavvolgere all’indietro il film dell’evoluzione, così da resti-tuire ruolo genetico al lavoro di cantiere dei primi protozoi e delle prime cellule staminali indifferenziale. Insomma, reiven-tando un’altra ruota e non solo dando una mano di belletto a quella che già c’è.

Nello specifico, sto osservando con estremo sospetto la tec-nologia dell’elettrico applicata al nostro settore. Dove l’occhio mi cade sempre su quei finti serbatoi, inutili, atti semplicemente a garantire continuità emotiva agli appassionati, tranquillizzando-ne la vista - un po’ come avveniva con gli chassis a forma di carrozza delle prime automobili - ma che in realtà non servono a un cavolo se non a nascondere enormi batterie, di costo esor-bitante, che impiegano metalli andini la cui estrazione/trasfor-mazione già da sola spreca a monte tutta l’energia risparmiata a valle nella vita utile del veicolo. Senza contare il fatto che l’elet-tricità non è una manna regalata dal cielo, automaticamente rinnovabile.

Insomma, a me sembra più che altro una presa per i fondelli che uno sforzo razionale per cercare di salvare davvero l’am-biente. Ennesimo gadget sfornato incompleto dall’industria - e sponsorizzato dai politici, che incassano benefit d’immagine - sfanculando come al solito i problemi veri dei posteri.

Ma ciò che mi lascia più perplesso, di fronte ad un futuro sen-za motori endotermici, non sono tanto le prestazioni, attualmen-te ridicole (ci pensate? 3 ore di sosta ogni 40 km, ammesso che esistano colonnine di ricarica, spostando solo il problema inqui-namento dalle moto alle centrali di produzione dell’energia), ma la quasi assoluta assenza di rumore che accompagnerebbe qualsiasi viaggio elettrico.

Non più il gagliardo e maschio borbottare del bicilindrico cui siamo abituati o l’urlo di petto dei plurifrazionati, musica per le nostre orecchie malsane, ma un vago ronzio di neon fulminato che personalmente mi causerebbe parecchia depressione.

E qui torna in mente la scena di me che percorro a palla una remota strada forestale in Canada, imbattendomi d’improvviso in una famigliola di grizzly incazzati.

Quella volta la voce tonante del mio mono li fece scappare, ma cosa sarebbe successo se avessi prodotto soltanto il suono eu-nuco di un soffio di vento?

Giovanni Carlo Nuzzo - [email protected]

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Velocità10 SETTEMBREMondiale - Campionato sidecar, ultima prova a Magny Cours Association du Cir-cuit de Nevers Magny Cours, tel. +33-3-86218000, www.magnyf1.com

11 - 12 SETTEMBREMondiale - Campionato endurance - 24 Ore Bol d’Or a Magny-Cours (Francia) Association du Circuit de Nevers Magny Cours, tel. +33-3-86218000, fax +33-3-86218080, www.boldor.com

12 SETTEMBRECoppa Italia a Vallelunga 125 Sport Un-der 21, Kawasaki 250-600 Ninja, Honda RS 125 GP-Hornet Cup-CBR 600 Cup, K-CUP Metzeler 600-1000, Rookie Cup 250 - Moriwaki, Metrakit 125 PreGP, Camp. Italiano Femminile, Suzuki Gladius 650 Gentlemen’s M.C., tel. 06-4958492 (marte-dì e giovedì dalle 18:30 alle 20:30), fax 06-4466600, 06-94810284, www.gmc-roma.it, email [email protected] - www.civ.tvTrofeo Honda HIRP, quinta prova a Cor-ridonia (MC) Kartodromo Cogis Kart, via Le Grazie snc, 62014 Corridonia (MC), tel. 0733-432455, fax 0733-432455, www.cogi-skart.it, email [email protected]

Cross11 SETTEMBREGara interregionale MX1 e MX2 a Lodi (in notturna) M.C. Emilio Marchi, tel. 02-525412, 337-282369, 329-2037335, www.lodicross.it, [email protected]

12 SETTEMBREMondiale - Campionato MX1/MX2 e Fem-minile, campionato europeo 125 a Fermo (AP) M.C. Monterosato, tel. 0734-621966, 360-342344, fax 0734-603655, www.mon-terosato.com, [email protected] - Campionato sidecarcross ed europeo quadcross a Rudersberg (Ger-mania) DMSB tel. +49-69-6330070, www.dmsb.de, [email protected] ligure a Pieve di Teco (IM) M.C. I Lupi Varazze, tel. 328-2143683, www.ellemx.it, [email protected] emiliano-romagnolo MX1 assoluta e 2 tempi, MX2 assoluta e Under 17, MX4, Minicross tutte le classi, 125 non valida per il campionato a Castelvetro (MO) M.C. La Quercia, tel. 347-8629428, 059-791354, fax 0536-807557, barbaiola.jimdo.com/, email [email protected] sardo MX1, MX2 e minicross a Tempio Pausania (SS) M.C. Polisportiva Città di Tempio Pausania, tel. 079-4920400, 328-4750084 [email protected]

Supermotard12 SETTEMBRECoppa europea a Izmit (Turchia) TMF (Turkish Motorcycling Federation), tel. +90

212 346 1986, fax +90 212 346 1988 www.tmf.org.tr [email protected] campano sul circuito di Casalvelino (SA) M.C. Motorsannio, tel. 0824-40387, 0824-338970, www.motor-sannio.it, [email protected] siciliano motard, scooter, minimoto, minibike motard a Vittoria (RG) Kartodromo Sole Luna, tel. 0932-866616, www.kartodromosoleluna.comCoppa Italia AICS a Ottobiano (PV) Pista South Milano, tel. 0384-496099, fax 0384-496933, www.southmilanokarting.com, email [email protected]

Enduro10 - 12 SETTEMBREEuropeo - Ultima prova di campionato e Enduro Trophy of Nations and Clubs a Oliveira do Hospital (Portogallo) Clube Seita, tel./fax +351-238086634, www.clu-beseita.pt, [email protected]

11 - 12 SETTEMBRESummer Wheels a Sauze d’Oulx (AO) M.C. Vittorio Alfieri, tel. 0141-275019, [email protected] - www.summerwheels.it

12 SETTEMBRECampionato emiliano-romagnolo e Hu-sqvarna Cup a Pecorara (PC) M.C. Val-tidone, tel. 0523-881619, 392-9887199, email [email protected] - www.husqvarna-motorcycles.comCampionato regionale Piemonte-Liguria minienduro a Bergamasco (AL) M.C. Ma-donnina dei Centauri, tel. 338-4605138, fax 0131-40664, www.mcmadonnina.it, email [email protected] lombardo major a S. Mar-gherita di Staffora-Menconico-Brallo di Pregola (PV) M.C. Valli Oltrepò, tel. e fax 0383-365354, www.motoclubvallioltrepo.com, [email protected] triveneto e friulano minien-duro M.C. S. Giovanni Livenza, tel. 0434-76229, 393-0481874, fax 0434-768969, email [email protected] veneto endurance off-road a Isola Vicentina (VI) M.C. Schio, tel. 335- 7732671, www.motoclubschio.com, [email protected] Campionato toscano, quinta prova ad Arezzo M.C. Etruria, tel. 0575451075, fax 0575451075, email [email protected] siciliano a Piana degli Al-banesi (PA) M.C. Tre Valli, tel. e fax 091-8575812, email [email protected] Enduro Uisp Marche a Fossom-brone (PU) M.C. Vallesina L. Albanesi 335-5370187, fax 0731-57409, www.pistedelle-marche.com, [email protected]

Rally11 - 12 SETTEMBREItaliano - Sesta e settima prova di cam-pionato a Castelnuovo della Daunia (FG)M.C. Falchi Dauni, tel. e fax 0881-559146,

340-2992539, www.motoclubcastelnuovo.com, [email protected]

Trial10 SETTEMBREMondiale - Campionato Femminile, ul-tima prova a Myslenice (Polonia) KKCIM SMOK, tel. +48 12 431 18 68, 69, [email protected], www.trialonline.org

11 SETTEMBREMondiale - Trial delle Nazioni Femminile a Myslenice (Polonia) KKCIM SMOK, tel. +48 12 431 18 68, fax 48 12 431 18 69, www.tdn2010.pl, email [email protected]

12 SETTEMBREMondiale - Trial delle Nazioni a Myslenice (Polonia) KKCIM SMOK, tel. +48 12 431 18 68, www.tdn2010.pl, www.trialonline.orgTrofeo Centro Sud a Montorio al Vomano (TE) M.C. Trial il Vecchio Faggio, tel. e fax 0861-57234, www.vecchiofaggio.it, email [email protected] triveneto, sesta prova a Castello-Molina di Fiemme (TN) M.C. Neumarkt Egna, tel. 0471 820652, www.mc-neumarkt-egna.it, [email protected], [email protected] piemontese e valdostano a Sestriere (TO) A.M.C. Gentlemen’s, tel. 0121-78049, email [email protected] sperimentale Softrial a Paspardo (BS) M.C. Lazzate, tel. e fax 02-96720762, fax 02-96720762, www.motoclublazzate.com, email [email protected]

Speedway11 SETTEMBREMondiale - Gran Premio di Danimarca a Vojens Speed Sport, tel. +45-74-504441, www.speedsport.dk, [email protected] - Campionato long track, finale 5 a Vechta (Germania) AC Kreis Vechta E.V. Im ADAC, tel. +49-4441-7577, www.ac-vechta.de, [email protected] - Campionato a squadre a Loni-go (VI) M.C. Lonigo, tel. 0444-831894, fax 0444-835144, www.motoclublonigo.com, email [email protected]

Minimoto12 SETTEMBREItaliano - Seconda finale nazionale a Co-dogno (LO) M.C. Codogno, tel. e fax 0377-34589, www.motoclubcodogno.it, email [email protected]

Quad12 SETTEMBRETrofeo Italiano Quad FMI Classiche a Montelupo (FI) M.C. QuadForQuad, tel. 0433-88103, fax 0433-886775, www.fmi-quad.it, [email protected], [email protected]

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