4 MAGGIO - MOTOSPRINT 18

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4/10 MAGGIO 2010 Settimanale Anno XXXIII Fascicolo 1670 2,50 Euro (Italy only) 18 MEDIE “SUPERIORI” MEDIE “SUPERIORI” Yamaha FZ8/Fazer 8 Yamaha FZ8/Fazer 8 Ducati Monster 796 Ducati Monster 796 MOTO2 MOTO2 Vincere è dura Vincere è dura anche per Elias anche per Elias SUPERBIKE Troy Bayliss presenta il round di domenica a Monza Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art.1, c.1, DCB Bologna PTE CONT. 5,00 Euro - Canton Ticino 8,00 Chf Lorenzo Lorenzo che ( af ) foga! MOTOGP SPAGNA MOTOGP SPAGNA Jorge strapazza Dani nell’ultimo giro Jorge strapazza Dani nell’ultimo giro Poi festeggia con un tuffo... suicida Poi festeggia con un tuffo... suicida IL CASO IL CASO Pedrosa Pedrosa in polemica in polemica con la Honda con la Honda ® ®

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MotoGP GP di Spagna. Commenti, foto, pagelle, interviste, dai nostri inviati a Jerez - Moto2 GP Spagna - 125 GP Spagna Superbike Verso il quinto round di Monza CIV Seconda prova a Monza Supercross Sedicesima prova a Salt Lake City MX3 Mondiale, terza prova in Argentina Supermoto Mondiale, prima prova in Italia Prova novità Ducati Monster 796 Prova novità Yamaha FZ8/Fazer 8 Attualità Le serie speciali della Vespa

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4/10 MAGGIO

2010

Settimanale

Anno XXXIII

Fascicolo 1670

2,50 Euro

(Italy only)

18

MEDIE “SUPERIORI” MEDIE “SUPERIORI” Yamaha FZ8/Fazer 8Yamaha FZ8/Fazer 8Ducati Monster 796Ducati Monster 796MOTO2MOTO2Vincere è duraVincere è duraanche per Eliasanche per Elias

SUPERBIKE Troy Bayliss presenta il round di domenica a Monza

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IL CASOIL CASOPedrosa Pedrosa

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Sommarionumero 18/2010

LA POSTALetteredi Stefano Saragoni 4Officinadi Massimo Clarke 10

PADDOCKVelocità, cross, enduro, trial,minimoto, speedway, supermoto 14

IN PISTAMotoGPGP Spagna. Commenti, foto, pagelle,interviste, dai nostri inviati a Jerez 28Moto2GP Spagna 52125GP Spagna 58SuperbikeVerso il quinto round a Monza 64 CIVSeconda prova a Monza 68

FUORISTRADASupercross USA Sedicesima prova a Salt Lake City 72Cross MX3Mondiale, terza prova in Argentina 73SupermotoMondiale, prima prova in Italia 76RallyCampionato Italiano 77SportitaliaI campionati nazionali e regionali 78

SU STRADAProva novità Ducati Monster 796 84Prova novitàYamaha FZ8/Fazer 8 90AttualitàLe serie speciali della Vespa 98MotolandiaTurismo, viaggi, epoca 100Made inAbbigliamento e accessori 104

MERCATINO Compravendita di moto e accessori 106

GP GUIDAGare e raduniGli appuntamenti in pista 114

RUBRICHE Contromanodi Marco Masetti 20Polvere di stelledi Luigi Rivola 22Qui Giapponedi Laurent Benchana 96Donne e motoridi Laura Cattaneo 102Via col ventodi Giovanni Carlo Nuzzo 103

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NELL’ARTICOLO “Integralismo Urbano” sul n. 16, in cui si parla della proposta di legge che imporrebbe un abbigliamento tecnico specifico da indossare alla guida di motocicli, dite: “Ci vogliono obbligare a ve-stire sempre come piloti...” e poi parlate del “buon-senso” di chi si mette alla guida...

Non sono d’accordo con i dubbi espressi e sul fatto che il buonsenso sia un dono salvavita. Non ho più l’età dei fiori e se, nonostante gli incidenti con la moto in strada e in città, anche gravi, non porto con-seguenze debilitanti è perché, maniacalmente, non esco in moto o con il maxi scooter senza l’abbiglia-mento tecnico adatto.

Piuttosto adeguerei gli emendamenti anche a tre ruote e quad: ve li siete mai visti arrivare di fronte su due ruote in curva, in montagna, con il guidatore che ha indosso a malapena un caschetto?

In zona Padova e comuni limitrofi, tra l’anno pas-sato e l’inizio di questo ci sono stati una trentina di incidenti mortali e negli articoli pubblicati sui quoti-diani è stato dato poco risalto all’abbigliamento tec-nico di conduttori e passeggeri, ma sappiamo che si muore anche per traumi corporali, non necessaria-mente per lesioni subìte dal capo.

È bello vedere il fondoschiena di una passeggera aggrappata al suo amato pilota sporgere da una giacchettina alla moda, ma qualcuno pensa al ri-schio di non poter più fare sesso con quel bel fondo-schiena sprovvisto di protezione, nel caso di una semplicissima scivolata?

A mio parere, se non c’è obbligo le prevenzioni non si vedono e se non ci sono sanzioni le regole non si rispettano. La tecnica dell’abbigliamento ha fatto

progressi eccezionali, l’obbligatorietà degli indu-menti tecnici ne accrescerebbe ulteriormente la dif-fusione e promuoverebbe la ricerca di ulteriori solu-zioni, con realizzazioni adatte a ogni necessità.

La disponibilità di giacche tecniche con linee mol-to piacevoli, protezioni agli arti superiori e alla schie-na, la possibilità di avere paraginocchia in silicone indossabili sotto pantaloni normali, rapidamente ri-muovibili, scarpette che coprono i malleoli, guanti con protezione delle nocche, copricalzoni tecnici apribili con velcro e riponibili in poco spazio e caschi con mentoniera sollevabile, rendono anche la guida di semplici scooter più sicura in città, dove si registra la maggior parte dei traumi da collisione con altri veicoli o ostacoli fissi.

Sarebbe bene che nella Commissione Senatoriale dedita all’argomento fossero presenti anche i rap-presentanti degli utenti del settore. E chi meglio della stampa specializzata ha giorno per giorno il polso della situazione? Invece di sollevare dubbi sulla logica e le conseguenze della proposta, bussa-te alla porta della Commissione per dare il vostro contributo di esperti. Nel caso aveste bisogno di so-stegno... Io ci sono.

Alberto Stevanin

San Giorgio delle Pertiche (PD)

MI SONO domandato se i senatori Marco Filippi, Bubbico, Donaggio, Fistarol, Magistrelli, Morri, Pa-pania, Sircana, Vimercati, Zanda e Ranucci siano mai andati in moto e se, usandola come mezzo di tra-sporto, si bardino abitualmente come recita il loro emendamento.

CAMIER STA CRESCENDO, MA DEVE STARE ATTENTOLeon Camier, numero due di Casa Aprilia nella SBK, sta crescendo, e ad Assen ha dimostrato che la moto c’è. Deve solo darsi una calmata, perché in gara 2 si è trasformato in una sorta di mina vagante, finendo per ruzzolare pesantemente. Deve stare attento a non intraprendere la carriera di Xaus!

Armando

IL MIO GRAZIEALLA MOTO MORINIVorrei ringraziare la Moto Morini per aver fornito dei ricambi non di poco conto e valore per il motore della mia Corsaro fuori garanzia, attraverso la concessionaria Begali di Verona, dimostrando grande serietà.

Tommaso Lorizio Verona

Complimenti a un’azienda che, pure in grande difficoltà, non dimentica i suoi clienti.

JAMAICA NO PROBLEM INSIEME A MOTOSPRINTJamaica No Problem... Ovviamente Motosprint non può mancare! Valentino continua a farmi sognare!

Stefania

RIPENSANDO AL QATAR... AVETE SNOBBATO CORSIDevo farvi un piccolo (o grosso) appunto. Parlate sempre e solo di certi piloti e ne snobbate altri.In Qatar, a proposito della Moto2, avete scritto di Rolfo (buon quinto), della grande rimonta di Pasini, sesto, della caduta di De Rosa... e avete appena accennato all’ottavo posto di Simone Corsi, partito dalla ventiseiesima posizione! Questa per me è una grandissima rimonta!

Giampiero Montani Roma

IN B

RE

VE

SICUREZZA AD OGNI COSTO?

Lettere

Pro e contro l’abbigliamento “obbligato”

di Stefano Saragoni [email protected]

UN GIOVANE VALENTINO ROSSI ANTICIPA LE FUTURE RICHIESTE DEGLI ATTUALI LEGISLATORI, INDOSSANDO L’ABBIGLIAMENTO PIÙ IDONEO ALLA GUIDA DELLO SCOOTER...

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Lettere

Capisco tutto: la sicurezza, i costi sociali, la sofferenza delle famiglie, ma con tutto quello di cui avrebbe bisogno il nostro Bel Pa-ese sempre a proposito di sicu-rezza... Mi chiedo il perché non occuparsi di strade da rifare, guardrail da aggiornare con at-tenzione ai motociclisti, scuole guida che insegnino a guidare e non a superare gli esami, struttu-re per la pratica motociclistica, servizio sanitario (ospedali com-presi) da migliorare, obbligo di utilizzo della corsia libera più a destra in autostrada e chi più ne ha più ne metta.

Già. Ma per portare a termine simili progetti bisogna impegnarsi e lavorare sodo.

È vero: le aziende produttrici di caschi e abbigliamento tecnico (in Italia abbiamo le migliori) fareb-bero i salti di gioia. Vorrai mica dire che... A pensar male spesso ci si azzecca?

Ma tant’è, se così sarà vorrà dire che, in giugno luglio e agosto, per andare in ufficio o a prendere il latte, invece di prendere la moto e far tutto in mezz’ora utilizzerò la macchina, condizionatore a palla e un’ ora di coda. Così, di sicuro, non cado dalla moto con buona pace delle polveri sottili, dell’in-quinamento e del riscaldamento planetario.

Stefano

DUE LETTERE, una pro e una contro, ispirate dalla proposta di modifica al Codice della strada di cui abbiamo scritto nel n. 16. L’ar-gomento è di interesse generale, tocca tutti quelli che si muovono su due ruote, in città e fuori, ed è inevitabile che le opinioni in pro-posito siano discordanti.

Convengo con Alberto che se non esiste una regola, con annes-sa sanzione se disattesa, difficil-mente i comportamenti “preventi-vi” trovano diffusione universale. Se il casco non fosse obbligatorio molti farebbero a meno di metter-lo, pur sapendo bene che può salvarci la vita. Prova ne è il fatto che dove si “lascia correre” il ca-sco è ancora esclusiva di pochi.

Tuttavia, imporre a chi viaggia su due ruote di vestire “di tutto punto” con abbigliamento tecnico in ogni circostanza lo ritengo ec-cessivo. Si finirebbe per allonta-nare dalla moto e dallo scooter chi ne fa un uso prevalentemente urbano e si scontrerebbe con usi e costi fuori portata.

PER LA PRECISIONEJORGE E LA MOTO CHE HA ADESSO

LA RINGRAZIO per aver pubbli-cato la mia lettera sul n. 16. Però le devovo fare un appunto per non aver riportato fedelmente il pas-saggio a mio avviso più significati-vo e cioè quello in cui esortavo Lorenzo ad abbandonare la Yama-ha in favore della Honda, perché dire che Lorenzo con la moto che ha adesso non riuscirà mai a bat-tere quella di Rossi, e dire che con quella moto non riuscirà mai a battere Rossi, come pubblicato, non è proprio la stessa cosa.

Conosciamo perfettamente la capacita di Valentino nel vendersi, nell’inserire le clausole giuste nel contratto che lo possano salva-guardare da brutti scherzi portati dai compagni di team.

Le moto dei compagni di Rossi, nel tempo, non hanno mai avuto la stessa evoluzione di quella del pesarese, quindi Jorge, se vuole vincere il titolo mondiale, deve fuggire il prima possibile dalla Yamaha.

Luigi Pascucci

Bracciano (Roma)

CICLI E RICICLIIL MOMENTO HONDA TORNERÀ

Vorrei rispondere a Paolo Robi-nelli, che sul n. 16 parla delle strategie Honda. Anch’io sono estimatore e tifoso della Honda, per la sua storia, le sue capacità tecnologiche, il suo spirito sporti-vo. È vero, lasciare andare Rossi è stato un errore, ma di cui è re-sponsabile il management del

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KAWASAKI DATTI UNA MOSSA

ALLORA, rieccomi qua dopo tanto tempo. Ma non potevo non dire niente, visto come vanno le cose. Cara Kawasaki, vuoi fare qualcosa o no? Ti dai una mossa? Noi tifosi siamo stufi.

Sì, siamo stufi; penso di parlare per tutti, e lo scrivo maiu-scolo (ma noi lo abbiamo riportato in alto e basso n.d.r.) visto che su internet corrisponde a gridare. Siamo stufi di vedere le nostre moto agli ultimi posti della classifica, di non avere pilo-ti in grado di combattere con gli altri. Nemmeno nei campiona-ti minori vengono scelte le nostre amate “verdone”.

Ora dico, siete usciti dalla MotoGP per scarsi risultati e per la cosiddetta crisi; siete un colosso mondiale, eppure la mag-gior parte della gente vi conosce solo per le moto, quindi cosa fate? Non ci investite e pensate che con queste figuracce che rimediate in pista la vostra immagine ne esca bene? Ma è possibile che a voi non interessi un bel niente? Sappiate che a noi, invece, interessa moltissimo.

Naturalmente questo mio sfogo non servirà a darvi una scossa, perché è come una goccia nel mare, ma ne avevo biso-gno, e spero che altri che la pensano come me, scrivano qual-cosa per farmi sapere che non sono solo.

L ‘unica nostra speranza per ora è Tom Sykes. Incrociamo le dita.

Fabio Serio - Genova

Lettere

ANCORA SUL QATARIL “LATO B” DI VALENTINO

SONO d’accordo con Marco Di Gennaro (MS n. 16): “Rossi ha un bel c....”, pur riconoscendogli tutti i meriti possibili per i suoi record.

Vero anche che Stoner in Qatar non avrebbe dovuto tirare in quel-la maniera, però quando lo fa Rossi è giusto, se lo fa un altro invece no.

Quando Stoner partiva e lascia-va tutti indietro, le gare erano

IMMATRICOLARE O NO?VOGLIO USARLA SOLO IN PISTA

VI SCRIVO per avere un’infor-mazione. Vorrei acquistare una moto nuova da utilizzare esclusi-vamente in pista o, comunque, in aree poste al di fuori della norma-le circolazione stradale.

L’idea sarebbe quella di rientra-re di parte della spesa vendendo i componenti non utilizzati e non necessari in pista, tipo carenature di serie, cruscotto, luci eccetera.

Volevo sapere se è possibile acquistare la moto senza doverla per forza immatricolare e subito dopo cancellarla (consegnando la targa e i documenti). Finora come risposta ho ottenuto solo una se-rie di “nì”. Spero nel vostro aiuto.

Vittorio De Santis

Roma

MI sorprende che tu non abbia avuto subito un sì deciso. Puoi si-curamente acquistare la moto senza farla immatricolare. Facen-doti rilasciare dal concessionario il certificato di conformità potrai immatricolarla in seguito se lo ri-terrai opportuno.

Fino a quel giorno potrai tran-quillamente trasportare la tua moto su furgone o carrello, por-tando con te la ricevuta che ne comprova l’acquisto.

momento; Soichiro Honda non avrebbe approvato e permesso. In effetti Honda dominava, c’era for-se una sensazione di onnipotenza ed invincibilità che ha fatto anche fuggire (o cacciare...) il pilota più forte dopo Rossi.

La Honda ha indicato (o impo-sto) delle direzioni al Mondiale GP (non più 500 a 2 tempi e poi la 800, dopo la prima MotoGP) che hanno riscosso poco o nessun successo, ma è anche la Casa costruttrice che schiera più MotoGP per dare consistenza al campionato, è quella che tiene su il TT, che ali-menta la Moto2 (alla quale gli altri hanno rinunciato), che non schie-ra moto ufficiali nella Superbike perché crede che in quel campio-nato le moto debbano essere dav-vero derivate dalla serie. E ha co-munque avuto anche l’umiltà di ricontattare Rossi.

Due cose credo alla fine: 1) Nello sport esistono i cicli

(meno male). 2) Viviamo un’epoca motocicli-

stica segnata da un dominatore, che ha sconvolto certi equilibri o convinzioni, e che determina il successo sulla base del suo enor-me talento, della infinita passione e di una comprensione della mo-tocicletta che ha pochi eguali. Fi-no a quando correrà, sarà fortu-nata la Casa che avrà Rossi in sella.

Hondisti non disperiamo, tor-nerà il momento della vittoria.

Vincenzo Forte

Siracusa

monotone, quando è Rossi a farlo sono gare capolavoro. E allora? Diciamo che le vittorie si conqui-stano con la bravura ma anche con il c... (esempio lampante, Agostini).

Per chiudere: Rossi si prende una distorsione alla spalla e la gara di Motegi potrebbe metterlo in difficoltà, e cosa capita? Una nube fa rinviare il GP, permetten-do una guarigione completa. Di che fattore possiamo parlare?

Bruno Murer

Valdobbiadene (TV)

DAI E DAI, finiremo davvero per credere che il ragazzo abbia pote-ri magici...

HO “GODUTO” NEL VEDERELA SUPERBIKE AD ASSEN, CON TUTTI QUEI SORPASSI. SE LE SONO VERAMENTE DATE DI SANTA RAGIONE... COSA CHE PURTROPPO (E MI SPIACE TANTO)NON SUCCEDE DA UN BEL PEZZO IN MOTOGPVincenzo da motosprint.it

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MIO padre e mio zio sostengono che i giapponesi sono stati solo capaci di copiare i quattro cilindri montati sulle moto da corsa di Gilera e MV Agusta. Io non sono d’accordo: le prime moto dei co-struttori giapponesi non somiglia-no alle nostre. Non dobbiamo scordarci che le Case del Sol Le-vante sono state le prime a utiliz-zare le quattro valvole per cilindro e le VALVOLE A LAMELLE.

Roberto Marelli

Milano

CERTO, a parte il fatto che i ci-lindri sono quattro, disposti in li-nea trasversalmente rispetto al telaio, non ci sono praticamente punti in comune tra le Honda da Gran Premio degli anni Sessanta e le MV Agusta e Gilera 500 e 350. Si tratta di progetti totalmente di-versi e assolutamente inediti. Mi sembra, però, che su questo ar-gomento ci sia comunque qualco-sa da dire. Soichiro Honda era

Officinadi Massimo Clarke [email protected]

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COPIARE PER INIZIAREMA POI INNOVARE

molto attento all’evolversi del-la tecnica, in particolare per quanto riguarda i motori da corsa. E quando venne in Eu-ropa nel 1954 per vedere di persona le gare e (soprattut-to) le moto da competizione, non nascose la grande am-mirazione che aveva nei confronti della tedesca NSU (che all’epoca era anni e anni avanti, sotto l’aspetto tecnico, rispetto agli altri costruttori impegnati nel mondiale). Subito dopo il ritiro della MV Agusta,

della Mondial e della Gilera, avvenuto al termine della stagio-ne 1957, acquistò dal conte Bosel-li (proprietario della Mondial) una monocilindrica bialbero 250. Sicu-ramente la fece esaminare bene dai suoi tecnici, ma nelle prime vere Honda da competizione, del 1959 (frutto di progetti sicura-mente originali), si poteva intrave-dere una certa influenza della Casa tedesca e non di quelle ita-liane.

Per inciso, in ciò che sosteneva-no suo padre e suo zio vi era del vero, ma non si trattava dei moto-ri a quattro cilindri. Alcuni co-struttori giapponesi hanno ripreso pari pari dei progetti europei, ini-zialmente, per poi migliorarli e quindi sostituirli con altri assolu-tamente originali, ovvero nati nei loro uffici tecnici. La prima Yama-ha 125 era una DKW RT e la prima 250 era frutto di una lieve rivisita-zione della Adler bicilin-drica.

Per quanto riguarda le quattro valvole per cilin-dro, si trattava di un’idea antica che, dopo essere stata utilizzata a lungo su motori di grande

successo (vedi Mercedes Benz da Gran Premio degli anni Trenta), era caduta nel dimenticatoio ovunque, tranne che in quel pia-neta a parte costituito all’epoca delle vetture che correvano a In-dianapolis, i cui motori Offenhau-ser hanno impiegato tale soluzio-ne per decenni.

Nel corso degli anni Cinquanta l’unico motore europeo a quattro valvole per cilindro era il bellissi-mo Borgward 1500 RS. Poi la Honda ha rispolverato questo tipo di distribuzione, impiegandolo per la prima volta sulla RC 160 del 1959 (che non ha mai corso in Europa) e ottenendo anche grazie ad esso tali risultati da fare foca-lizzare in tale direzione l’attenzio-ne di tutti i tecnici che lavoravano nel settore dei motori da corsa, tanto moto quanto auto.

Pure le valvole a lamelle sono una invenzione antica. Le impie-gava di serie l’austriaca Titan 350 nel 1927 e anche una DKW di poco successiva ne è stata dotata. In seguito sono state adottate dai costruttori americani di motori fuoribordo, prodotti in decine e decina di migliaia di unità. In cam-po moto le ha utilizzate nuova-mente la Sachs per un ciclomoto-re utilitario nel corso degli anni Sessanta, ma la cosa non ha avuto alcuna eco degna di nota. A rilan-ciarle in grande stile ha provvedu-to la Yamaha nella prima metà degli anni Settanta, impiegandole tanto su alcune moto da corsa quanto su modelli di serie.

IL NUOVO V2 DUCATII PISTONI SARANNO TROPPO PESANTI?

IN MERITO al nuovo motore Ducati (del quale è stata fatta un’approfondita descrizione sul n. 16 di Motosprint, n.d.r.), in fase di sviluppo, vorrei chiedere alcuni chiarimenti.

Dato che questo propulsore avrà un’architettura a V di 90° e non più ad L, significa che il mo-tore avrà una diversa disposizione nel telaio? Presumibilmente sarà ruotato all’indietro per aiutare i telaisti a contenere il passo? L’in-cremento dell’alesaggio non comporterà un eccessivo aumen-to delle masse dei pistoni?

Fabio Avossa

Napoli

LE FACCIO presente che, come del resto già sottolineato nella ri-sposta alla quale fa riferimento, ciò che so di questo motore si basa su delle voci. Attendibili, si-curamente, ma pur sempre voci. Che comunque sono senz’altro più affidabili di quelle che circola-no nel mondo della tecnica da corsa, dove spesso non si può fare altro, purtroppo, che affidarsi a “radio box” per avere informazio-ni sulle diverse moto. Per questa ragione nella mia risposta, come avrà notato, ho quasi sempre usato il condizionale. Insomma, quanto scritto è quasi sicuro, ma il grado di certezza non arriva al 100%.

Ciò premesso, per quanto ne so, al fine di ridurre l’ingombro longitudinale del motore, pare che l’architettura sia sempre a V di 90° ma con il cilindro anteriore non più praticamente orizzontale (e di conseguenza con quello po-steriore non più verticale). A rigo-re non si potrebbe più parlare quindi di motore a L. Insomma, l’architettura si avvicinerebbe a quella adottata dalla Morini per il suo motore di 1200 cm3, nel qua-le, peraltro, l’angolo tra i cilindri non è esattamente di 90°, ma lievemente minore. La maggiore compattezza, come logico, con-

SOPRA, TAKAHASHI (100)

E REDMAN (107) NEL ‘61

IN SELLA ALLA RC 162,

EREDE DELLA RC 160, PRIMA

4 VALVOLE PER CILINDRO.

I giapponesi sono maestri in quest’arte

DISPOSITIVO A FUNZIONAMENTO AUTOMATICO CHE CONSENTE IL FLUSSO IN UN SENSO MA NON NELL’ALTRO. FUNZIONA IN BASE ALLE

DIFFERENZE DI PRESSIONE. VIENE IMPIEGATO NEI MOTORI A DUE TEMPI PER CONTROLLARE L’ASPIRAZIONE

VALVOLA A LAMELLE

made ineurope

pelli conciatein italia

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Officina

di quelle impiegate sulle moto.Trattandosi di un progetto com-pletamente nuovo, per la messa a punto occorre del tempo. In parti-colare, il valore inusitato dell’ale-saggio, in questa fase può creare qualche difficoltà.

La camera risulta ampia e piut-tosto appiattita e se si impiega un solo punto di accensione, anche se piazzato centralmente, qual-che problema per quanto concer-ne il contenimento delle emissio-ni di idrocarburi penso che po-trebbe anche sorgere.

sentirebbe di migliorare la cen-tralizzazione delle masse, e per-metterebbe di adottare un inte-rasse minore o di impiegare un forcellone più lungo. Tra l’altro, la soluzione permetterebbe agevol-mente di montare bielle più lun-ghe.

Le forze d’inerzia crescono con il quadrato della velocità e solo linearmente con la massa. L’in-cremento di alesaggio è accom-pagnato da una riduzione della corsa e, a parità di regime di rota-zione, da una diminuzione della velocità lineare del pistone e delle accelerazioni delle parti in moto alterno. Ferma restando la cilin-drata, la soluzione è vantaggiosa sotto l’aspetto fluidodinamico (fondamentale ai fini dell’otteni-mento della massima potenza) in quanto permette l’installazione di valvole di maggiori dimensioni. Per quanto riguarda l’aspetto

meccanico, la massa del pistone aumenta, ma diminuisce quella della biella (a parità di rapporto tra la lunghezza di quest’ultima e la corsa); inoltre, per un determi-nato regime di rotazione, diminu-iscono la velocità e le accelerazio-ni del pistone. Il motore può gira-re più in alto e siccome, per una data cilindrata, la potenza non è altro che il prodotto del regime di rotazione per la pressione media effettiva e che quest’ultima è di-rettamente legata al rendimento volumetrico, i conti tornano senz’altro…

Tenga presente che nei motori motociclistici le forze d’inerzia sono elevate, ma quelle dovute alla pressione dei gas in genere lo sono di più. Le faccio presente che le BRONZINE impiegate nei motori diesel turbo hanno capaci-tà di carico (per unità di superficie proiettata) notevolmente più alte

OLI LONG LIFESONO DAVVERO NECESSARI?

ULTIMAMENTE, anche nel mondo della moto, si sta diffon-dendo una tendenza, che deriva dal mondo dell’auto, ovvero quella di prolungare molto l’intervallo chilometrico tra un cambio olio e l’altro , che comunque va effettua-to entro un anno dall’ultimo inter-vento. Ho letto che con le nuove Ducati si possono percorrere 20.000 chilometri prima di effet-tuare la sostituzione dell’olio mo-tore, ma penso che il motociclista medio ne faccia molti meno in un anno.

Per raggiungere queste percor-renze vengono impiegati oli molto costosi che non sono quasi mai sfruttati al massimo. Dato che-questo fatto determina un sensibi-le spreco di risorse, e di soldi, è

BRONZINECUSCINETTI COSTITUITI

DA GUSCI DI ACCIAIO

SUI QUALI SONO APPLICATI

UNO O DUE SOTTILI STRATI

DI MATERIALE ANTIFRIZIONE.

SI IMPIEGANO NEI SUPPORTI

DI BANCO E NELLE BIELLE

E FUNZIONANO IN REGIME

DI LUBRIFICAZIONE

IDRODINAMICO

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proprio necessario sostituire l’olio motore dopo un anno se non si sono percorsi 20.000 chilometri?

Pietro Cairati

Sarnico (BG)

LE CASE devono giustamente cautelarsi e quindi indicano delle frequenze di sostituzione che do-vrebbero metterle al riparo da qualunque sorpresa. In molti casi le frequenze in questione non ven-gono stabilite dai costruttori di motori, ma sono quelle indicate dai produttori di lubrificanti.

Sono d’accordo con lei sul fatto che la grande maggioranza dei motociclisti non percorre tanti chi-lometri ogni anno, ma questo lo sanno anche le Case, che proprio per tale motivo indicano la vita utile dell’olio non solo sotto forma di percorrenza ma anche in termi-ni di tempo di permanenza all’in-terno del motore. Il fatto è che con

mille soltanto). Tenga pure a men-te che la composizione del “pac-chetto” degli additivi e la quantità di ciascuno di essi vengono deter-minate per ogni olio dopo una lunga fase sperimentale, che pre-vede severissime prove al banco, e che per ogni additivo esiste una quantità ottimale (metterne di più o di meno risulta controproducen-te); è questa la principale ragione per la quale i produttori di lubrifi-canti e i costruttori di motori di norma sconsigliano l’impiego di additivi aftermarket o di prodotti più o meno “speciali” (a detta di chi li commercializza) da aggiun-gere all’olio.

La composizione dei lubrificanti per motori deve essere corretta e bilanciata e nessuno lo sa meglio dei produttori degli oli. Le loro prescrizioni vanno sempre seguite scrupolosamente. Per concludere la risposta alla sua domanda,

cambi l’olio ogni anno, pure se in tale periodo di chilometri ne fa pochi. E non si stia a preoccupare per la spesa, che è comunque contenuta, tutto sommato. È bene andare sempre sul sicuro, magari eccedendo con le precauzioni, quando si tratta della salute delle nostre moto. Non le pare?

il passare del tempo qualcosa pa-re possa accadere, non tanto alle BASI (in particolare quelle sinteti-che sono molto stabili chimica-mente), quanto agli ADDITIVI. Per questa ragione alcuni produttori consigliano di non impiegare olio che sia rimasto immagazzinato per più di due anni, anche se nella confezione originale debitamente sigillata.

Dentro il motore, la situazione è ovviamente peggiore, per via del contatto con l’ossigeno dell’aria, del continuo rimescolamento e via dicendo. Tenga presente che alcu-ni additivi non sono in soluzione ma in sospensione e che col tem-po possono tendere a separarsi. Le ricordo anche che le quantità in gioco sono talvolta assolutamente minime (per alcuni di loro può es-sere anche dell’ordine dell’uno per

BASECON QUESTO TERMINE SI INDICA L’OLIO VERO E PROPRIO, AL QUALE VENGONO POI AGGIUNTI GLI ADDITIVI. LE BASI MINERALI VENGONO OTTENUTE DAL PETROLIO MEDIANTE NORMALI PROCEDIMENTI DI RAFFINERIA

ADDITIVII PIÙ IMPORTANTI,

TRA QUELLI AGGIUNTI

AGLI OLI, IMPEDISCONO

LA FORMAZIONE

E L’ACCUMULO DI MORCHIE

E LACCHE, PROTEGGONO

LE SUPERFICI METALLICHE,

OSTACOLANO

LA FORMAZIONE

DI SCHIUMA, MIGLIORANO

LE CARATTERISTICHE

LUBRIFICANTI E AUMENTANO

L’INDICE DI VISCOSITÀ

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IL PILOTA della Repubblica Ceca Libor Podmol (nella foto) e l’australiano Rob Adelberg hanno conquistato una vittoria a testa nella seconda tappa del Mondiale Freestyle, che si è disputata a Basilea. Con il francese Remi Bizouard ancora lontano dalle gare per infortunio, ora in testa alla classifica di campionato ci sono Podmol e Adel-berg (entrambi con 72 punti) seguiti dallo spagno-lo José Mirelles con 54. Ma c’è un bel capitolo che riguarda uno dei massimi esponenti del freestyle italiano: Massimo Bianconcini (del quale leggete l’intervista a pagina 18). Si è piazzato due volte sesto in gara, sesto anche nella classifica genera-le (38 punti come Bizouard) ma primo nella gra-duatoria dei salti più spettacolari (whip contest). Suo anche il salto più alto (highest Air Contest).

PaddockA cura di Lucia Voltan

POCA GLORIA PER L’ITALIA NEL CROSS EUROPEO Doppietta per il tedesco Brian Hsu nella prova del cross europeo 65 che si è corsa in Lituania. Nella EMX 85 una manche a testa per il pilota della Repubblica Ceca Vaclav Kovar e l’olandese Micha-Boy De Waal. Due successi per il russo Dmitry Parshin nella EMX Open.

IL PHARAONS RALLY TAGLIA I COSTI La crisi mondiale preme e nemmeno lo sport è indenne. Così il Pharaons Rally (dal 2 al 10 ottobre) ha deciso di ridurre del 20 per cento i costi di iscrizione rispetto alla passata edizione. Tutti i dettagli al sito dell’organizzazione www.jvd.it.

WITTEVEEN A CENA CON I MOTOAMATORI Serata indimenticabile per i motoamatori di Castiglione delle Stiviere (MN): alla loro cena erano ospiti d’onore Jan Witteveen (mago dei motori Aprilia da gran premio) e Marco Solarino (costruttore dei motori Sonik da kart).

PROVE LIBERE A MAGIONE IN TRE DATETre giornate di prove libere a Magione, autodromo in provincia di Perugia, sono fissate per il 10 maggio, il 12 luglio e il 20 settembre. 100 euro la mattina, 80 il pomeriggio e 150 l’intera giornata (348-7290020).

TROFEO DELLA FUTA E CORSI GRATUITI DI SUPERMOTO Si svolgerà il 15 e 16 maggio il Trofeo della Futa Supermotard. Con un appuntamento ricco: corsi (gratuiti) di guida sicura con istruttore FMI e prove lungo il tratto di strada Monghidoro- Passo della Raticosa. Iscrizioni: 393-8044686, www.motoclubdellafuta.com

UNA GARA IN PIÙ PER LA GLADIUS CUP Non 5, ma 6 gare: si aggiunge un appuntamento alla Gladius Cup. Il trofeo monomarca Suzuki non si concluderà con la tappa del 12 settembre a Vallelunga, come inizialmente previsto, bensì con il nuovo round del 3 ottobre, a Misano. Ulteriori informazioni su www.gladiuscup.itoppure al 366-6658640.

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RE

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DUE SALTI IN CIMA AL MONDIALE Freestyle. Podmol e Adelberg pari

«IL FITNESS È MOLTO IMPORTANTE PER ME.

MI ALLENO DUE VOLTE AL GIORNO.

NON PERCHÉ IL MOTOCICLISMO

SIA UNO SPORT MUSCOLARE:

L’ALLENAMENTO È FONDAMENTALE

PER LA LUCIDITÀ IN GARA»Jonathan Rea (www.telegraph.co.uk)

IN INGHILTERRAHILL COMANDA LA SUPERBIKE GRAZIE a un primo e un secondo posto nella seconda prova della stagione, a Thruxton, il pilota della Suzuki Tommy Hill mantiene la leadership del campionato inglese Superbike. Secondo posto per Josh Brookes (Honda) vincitore di gara 1.

ITALIANO QUADCROSS

MONTALBINI AL COMANDO CON un secondo posto alle spalle del francese Frederic Clementee una vittoria, Nicola Montalbini mantiene la leadership della classe QX1 nel campionato italiano quadcross. Il campione in carica Emanuele Giovanelli ha limitato i danni portando la sua Yamaha sul terzo gradino del podio. La seconda prova si è corsa a Fano.

LA STORIA DI SCASSA

INGAGGIATO SU FACEBOOK C’È una storia singolare dietro l’ingaggio di Luca Scassa al Mondiale Superbike. Il pilota italiano era a piedi e il team Supersonic in cerca di un pilota. La scintilla è scoccata su Facebook. «Ero in vacanza a Miami senza grandi speranze di salvare la stagione - racconta il pilota - quando, tramite social network, sono stato contattato da Danilo Soncini. In poche settimane abbiamo messo a punto tutti i dettagli». In seguito il Supersonic ha trovato su Facebook anche alcuni sponsor.

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TRIUMPH AD ASSEN È ARIE VOS il vincitore della seconda prova del secondo round del

ParkinGO European Series, trofeo che si è disputato ad Assen, come contorno al Mondiale Superbike. L’olandese ha preceduto sul

traguardo Fabrizio Perotti e Alessandro Torcolacci al termine di una gara spettacolare nella quale è stata bagarre a sei. Sin dall’avvio

i piloti finiti sul podio, Salom, Zenatello e Rovelli hanno allungato, staccando il resto del gruppo. Da lì fino al quinto passaggio è stata

battaglia, con le posizioni che si sono spesso alternate; poi Vos e Perotti hanno allungato, terminando nell’ordine sul traguardo. Dietro la battaglia per il terzo gradino del podio è proseguita concludendosi

a favore di Torcolacci. Da segnalare il debutto nel Trofeo di Enrico Annoni, ex calciatore di Roma e Glasgow Celtic, che ha chiuso

al dodicesimo posto..

Paddock

ALEX BELOMETTI (KTM) SI È AGGIUDICATO LA PRIMA EDIZIONE DELLO SHEIKH JABAR ENDURO KUWAIT, PROVA DI CROSS ENDURO CHE SI È DISPUTATA IN KUWAIT. UNA VITTORIA SCHIACCIANTE ARRIVATA AL TERMINE DI UNA GARA NON FACILE IN CUI LA POLVERE HA SVOLTO UN RUOLO DETERMINANTE. BELOMETTI HA BATTUTO IL SUO “ALLIEVO”, GIACOMO REDONDI, ANCHE LUI CON LA KTM, SECONDO ASSOLUTO IN ENTRAMBE LE MANCHE. TERZA POSIZIONE PER IL PILOTA MAROCCHINO ABDELHALIM SOULIMANI. ALLA GARA, ORGANIZZATA DALL’EX PILOTA CIRO DE PETRI, HANNO PARTECIPATO 38 MOTO (E 7 QUAD). DUE LE MANCHE, OGNUNA DI TRENTA MINUTI PIÙ DUE GIRI, SU UN TRACCIATO DI OLTRE 3 CHILOMETRI.

Belometti trionfa in Kuwait

PRECEDE OLDRATI

GREEN PISTONS A BOTTURI ALLA guida di una Husaberg 570, Alessandro Botturi si è aggiudicato l’undicesima edizione del Green Pistons. Oltre 500 gli enduristi al via, a Cassano Magnago: si tratta di una delle più celebri cavalcate off road della Lombardia. Botturi ha preceduto in classifica Thomas Oldrati e Simone Albergoni.

8 E 9 MAGGIO

TREDICI GARE A MISANO WEEK-END intenso a Misano: esordio dei trofei Italiano Amatori Dunlop, Dunlop by Tuttomoto Racing, Michelin Power Cup, a cui si aggiungeranno i secondi appuntamenti stagionali Bridgestone Cup e Mototemporada Romagnola. Venerdì 7 maggio prove libere e tre turni di prove ufficiali nel pomeriggio, che proseguiranno sabato 8 maggio per tutta la giornata. Domenica, 13 gare, partendo alle 9, con la Amatori 600 Base per finire con la Mototemporada Stock 600, alle 18.

CANCELLATO L’EUROPEO CROSS 150 4 TEMPI Troppo esigua la partecipazione alla prima prova: la UEM ha cancellato il campionato europeo di cross 150 a 4 tempi dal calendario.

A CERVANTES LA TERZA PROVA DELL’ENDURO SPAGNOLOIvan Cervantes si è aggiudicato la vittoria della terza prova del campionato spagnolo di enduro classe E2. Ha preceduto Juha Salminen. Nella E1 si è imposto Mario Romàn, nella E3 Oriol Mena.

SPEEDWAY UNDER 21 ALLO SLOVACCO VAKULIC La stella dello speedway slovacco, Martin Vakulic, ha vinto a punteggio pieno il primo round del campionato del mondo under 21, che si è disputato nella pista tedesca di Neustad Donau. Sul podio anche il polacco Pawlicki e il tedesco Facher.

OPZIONE AFFITTO AL TROFEO

MORIWAKI “CHIAVI IN MANO” ALTRI quattro pacchetti di affitto “chiavi in mano” sono disponibili per le rimanenti cinque tappe del Trofeo Moriwaki 250 4T.Il prezzo è 2.050 euro (più IVA) a gara. Nel pacchetto sono inclusi, oltre l’affitto della Moriwaki MD250H 4T e la quota di iscrizione alla gara, un treno di pneumatici, benzina e olio. Per ulteriori informazioni: 335-8253603, [email protected]

L’ENCICLOPEDIA DEL MOTOMONDIALE È uscita la nuova edizione di “MotoGP result guide”, la più completa raccolta di dati su piloti, circuiti, risultati (e molto altro). Si può ricevere a casa prenotandola al sito: www.motogp-resultsguide.ch

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1 Seconda gara del mondiale freestyle, seconda vittoria nel “whip contest”, ovvero la gara dei salti più spettacolari. Una bella soddisfazione. Direi di sì, soprattutto considerando anche il risultato complessivo. Due sesti posti a Basilea, ottenuti con un distacco accettabile in termini di punteggio. Sono settimo in campionato, e teniamo conto che già essere invitati a partecipare è un grande onore riservato a pochi.

2 Dunque la differenza tra America e Italia si va riducendo? Notevolmente, soprattutto se pensiamo che questa disciplina è nata negli States, diciamo circa 15 anni fa, e abbiamo dovuto aspettare parecchio per vedere qualcosa in Italia. Adesso direi che gli europei hanno raggiunto i livelli degli americani.

3 Questa stagione sembra iniziata nel migliore dei modi. Merito di un super allenamento? Al contrario. Questo è stato un inverno terribile dal punto di vista atmosferico, dunque mi sono allenato poco. Poi ho sofferto un grave lutto, è morto mio padre. Non avevo la testa giusta... Sono arrivato alla prima prova del mondiale poco preparato e non è andata bene. Poi sono corso ai ripari, con un mese senza tregua. E i risultati sono arrivati.

4 Negli ultimi tempi il freestyle ha preso una piega decisamente esasperata. Maddison che salta il canale di Corinto, Pastrana che se ne inventa una al giorno (sempre più rischiosa). Che ne pensi? Sinceramente? Credo che questa disciplina si stia spingendo un po’ troppo oltre. E non nella direzione che mi interessa di più. Che è quella tecnica. Mi spiego: Maddison ha corso un rischio altissimo, un errore e sarebbe morto. Ma tecnicamente il salto non era molto complesso. Ora, è vero che il pericolo di farsi male è all’ordine del giorno in questo sport, ma io lavoro per la riduzione del rischio e l’affinamento della tecnica.

MAX BIANCONCINIIDENTIKIT

NATO A MONTERENZIO (BO)

ETÀ 30 ANNI

ESORDIO A 6 ANNI NEL CROSS

HA VINTO“WHIP CONTEST”AL MONDIALE FREESTYLE

HODGSON STOPA DISTANZA di sette anni dalla vittoria del campionato

mondiale Superbike, il pilota britannico Neil Hodgson si ritira. Lo fa in seguito a un brutto infortunio alla spalla, rimediato nel corso della stagione 2009. Il trentaseienne di Burnley conquistò il titolo

iridato SBK nel 2003 (nella foto), poi il salto nella MotoGP e, successivamente, nel campionato americano Superbike.

Infortunatosi alla spalla sinistra durante un allenamento di motocross, Hodgson era tornato quest’anno nella SBK

inglese con una Yamaha, ma i danni rimediati nel 2009 si sono aggravati a causa di una caduta nelle qualifiche della prima tappa

di Brands Hatch. Lascia - dice - senza rimpianti: «Ho passato vent’anni in un vortice e la mia è stata una buona carriera».

MUGGERIDGE NELLA SUPERBIKE TEDESCA DOPPIO SUCCESSO PER L’EX CAMPIONE MONDIALE SUPERSPORT KARL MUGGERIDGE NELLA SECONDA PROVA DEL CAMPIONATO TEDESCO SUPERBIKE, CHE SI È CORSO AL LAUSITZRING. L’AUSTRALIANO DELLA HONDA HA PRECEDUTO GABOR RIZMAYER (SUZUKI) E BARRY VENEMAN (BMW) IN GARA 1, MENTRE NELLA SECONDA FRAZIONE DIETRO MUGGERIDGE CI SONO JORG TEUCHERT (YAMAHA) E MARTIN BAUER CON LA KTM.

SUPERBIKE

DOPPIO YOUNG IN AMERICA DOPPIO successo per Blake Young nella terza prova del campionato americano di Superbike, che si è corsa al tracciato Road Atlanda. Il pilota della Suzuki ha preceduto prima Tommy Hayden, suo compagno di squadra, poi Josh Hayes (Yamaha). In testa alla classifica c’è Jake Zemke, che corre con la Suzuki gestita dall’ex stella del basket Michael Jordan (nella foto: Young davanti a Hayes e Zemke).

Paddock

CORSO DI ENDURO IN UMBRIA CON BAZZURRI E MANCINI ROBERTO BAZZURRI E ANDREA MANCINI SONO ISTRUTTORI AL CORSO DI ENDURO ORGANIZZATO DALLA OFF ROAD SCHOOL IN UMBRIA, NEL WEEK-END 18-20 GIUGNO. CORSO E DUE PERNOTTAMENTI AL COSTO DI 450 EURO. PRENOTAZIONI (E ALTRE SOLUZIONI ECONOMICHE) AL NUMERO: 345-4407010,[email protected].

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USARE IL CERVELLO CONTROCORRENTE Pensare fuori dagli schemi, contro le imposizioni degli “esperti”. Anche in tema di protezioni

NON so per quale motivo ci sia ancora qualcuno in Italia che si ostina ad andare contromano, non sugli svincoli autostradali, specialità nella quale eccellono ultraottantenni, persone in cura al sert e alcolisti piuttosto avanti con i lavori. Andare contromano è un modo come un altro di usare il cervello, anche andando contro la corrente, magari ignorando i suggerimenti di “esperti”, qualche volta sbagliando, ma con la certezza di aver usato, anche se l’attrezzo ha dei limiti, la propria testa. Non è facile in un mondo nel quale uno carino e un po’ intonato è un fenomeno musicale, manco fosse la reicarnazione di Mozart e Hendrix in un sol colpo, o nel quale si parla di un calciatore solo perché fa polemica, ignorando gli altri mille che si fanno un mazzo così in campo e in allenamento.

Sento parlare molto di una nuova legge che potrebbe coinvolgere i motociclisti. In pratica per salire in moto ci vorrebbe il casco ma anche un abbigliamento protettivo omologato. Iniziativa lodevole, ma obbligatoria e qui sono

meno in sintonia. Premetto: mi terrorizza solo la vista dei genialoidi con TMax lanciato ai 150 in direzione mare “equipaggiati” con maglietta, bermuda, ciabatte, caschetto e Iphone con il quale chattare/messaggiare/ telefonare, sempre, naturalmente ai 150. Penso di essere stato il primo motociclista “normale” ad usare un paraschiena, me lo fornì Lino Dainese tantissimi anni fa e l’ho sempre usato. Così come ho sempre messo il casco, anche quando in mezza Italia era vietato o quasi. Già, ricordo ancora una pattuglia di Carabinieri che mi segnalò di togliere l’integrale all’ingresso di un paese, per evitare di essere scambiato per un killer… Successe tanti anni fa, spero la storia sia cambiata, ma non ne sono convinto. Insomma, io quando esco con l’enduro vengo preso in giro perché indosso la pettorina con le protezioni integrate, ginocchiere e parastinchi, guanti con gli inserti di carbonio, collare. “Sembri un pilota ufficiale”, mi dicono gli amici. Però, poco alla volta, anche loro si sono attrezzati. Ma sono scelte fatte con la testa, ragionate e condivise, non imposte.

Le cose imposte non mi piacciono; come me la pensa lo scrittore Jamy James che scrive queste cose divertenti e sensate: “Conosci una tipa, due chiacchiere, numero di telefono e lei scopre che hai la moto. Mi porti al mare? Ma sì, mi rompe rimontare le pedane e col biposto fa schifo, ma per una terza abbondante si fa volentieri. Ma tu casco, tuta, stivali, guanti, paraschiena li hai, vero? E se anche trovi una attrezzata, quando arrivi al mare cosa fai? Due passi sul litorale intutato come alla partenza di un GP? Risultato? O prendo la macchina o mi manda a cagare”.

Chissà se il legislatore penserà anche a questo, e se magari ragionerà anche sul fatto delle omologazioni.

Io vedo caschi integrali agli ipermercati che catalogo alla voce “cineserie”. Insomma, non mi sembrano il massimo della sicurezza. In compenso sono stato fermato una volta da una pattuglia. Avevo in testa un Arai top gamma, non una pignatta. Un casco spettacolare comprato in Giappone, omologato Snell, ma senza bollino europeo. Ho rischiato il sequestro della moto e, immagino, sanzioni pesantissime. Bene, con quel casco ci ha corso la crema del Motomondiale della Superbike. Andava bene a Doha e al Sachsenring, e a Monza, ma non in paesino dell’entroterra marchigiano, dove andavo ai 50 all’ora. E non ero nemmeno contromano!

CON LE NUOVE NORMATIVE IN FATTO DI PROTEZIONI SI FINIRÀ PER GIRARE SU STRADA CON UNO SCOOTER VESTITI COME UN PILOTA DELLA MOTOGP. LA SICUREZZA DOVREBBE ESSERE UNA SCELTA CONVINTA. LE IMPOSIZIONI SONO SEMPRE DIFFICILI DA ACCETTARE.

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DOPO LA PIOGGIA, IL SOLE. ED ARRIVÒ LA GLORIADalla seconda edizione il Circuito del Lario divenne uno degli appuntamenti più importanti. Era il 1922

LA PRIMA edizione del circuito del Lario non ebbe il successo che i suoi organizzatori avevano cercato in ogni modo con un impegno, anche economico, non indifferente. Che cosa era mancato? Solo il sole, nient’altro. Questa fu la sentenza emessa dal circuito del Lario del 1922, la seconda edizione, che, grazie a una bella giornata estiva e anche alla nuova linea ferroviaria Erba-Asso, portò ai lati dei 36,5 km del percorso una grande folla. Anche le iscrizioni dei piloti e delle Case furono ampiamente soddisfacenti, a testimonianza che la formula di gara, le caratteristiche del tracciato e i premi avevano convinto tutti che per il Lario si prospettasse un grande futuro.

La novità più importante del 1922 fu l’abolizione delle classi 750 e 1000 voluta dall’ANCMA, la potente associazione dei costruttori italiani di moto, che si impose – allo scopo di contenere i costi della partecipazione alle corse – sia nella scelta delle gare valide per il titolo italiano, riducendone il numero, sia nella determinazione delle classi, richiedendo un avvicinamento alle cilindrate

più in auge sui mercati nazionale ed europeo. Nella 500 Ernesto Vailati, su una Sunbeam 500 con motore speciale fornitogli dalla Casa inglese, concesse il bis dell’anno precedente, e un altro bis ci fu nella 350 ad opera della Garelli, guidata però da Ernesto Gnesa.

Dopo due sole edizioni il Circuito del Lario era già la corsa più importante del calendario sportivo nazionale, alla pari col GP delle Nazioni, organizzato per la prima volta nel 1922 sul neonato autodromo di Monza.

Nel 1923 fecero la loro prima comparsa al Lario i due principali protagonisti dello sport motoristico italiano fra le due guerre: Tazio Nuvolari e Achille Varzi, entrambi all’inizio della carriera. Nuvolari partecipò su una BSA 500 praticamente di serie e dovette ritirarsi per la rottura del comando del cambio, mentre il diciannovenne Varzi vinse clamorosamente la 350 con la Garelli e ancor più clamorosamente fu secondo assoluto, alle spalle del vincitore della 500, Valentino Gatti con la Moto Guzzi. Quell’anno fu inserita nel programma anche la classe 250, vinta da Miro Maffeis su moto Maffeis.

Da ricordare l’edizione 1924, per il debutto di due moto importantissime nella storia del motociclismo sportivo nazionale: la Bianchi 350 bialbero, affidata a Nuvolari che cadde ancora e si classificò solo dodicesimo, e la Moto Guzzi 500 monoalbero 4 valvole, che si impose con Pietro Ghersi e che poco dopo avrebbe vinto anche il primo campionato europeo a Monza con Guido Mentasti.

Nell’edizione successiva due i fatti di rilevanza storica: la prima vittoria al Lario di Nuvolari con la Bianchi 350 e l’unico incidente mortale verificatosi su quel pericolosissimo tracciato. Ne fu vittima nelle prove Isacco Mariani, pilota ufficiale della Sunbeam 350, scontratosi frontalmente con Primo Moretti che, procedendo in senso opposto, stava rientrando al box della Moto Guzzi.

A Mariani fu dedicato un bronzo nella piazza di Onno, che venne inaugurato il 10 luglio 1926, vigilia della sesta edizione del Circuito del Lario. L’affermazione più sorprendente della corsa quell’anno fu quella della Moto Guzzi nella 250 guidata da Ugo Prini, che ottenne la seconda media più alta in assoluto, alle spalle di Pietro Ghersi, primo nella 500 con la monocilindrica di Mandello. Nuvolari vinse per la seconda volta consecutiva, pur guidando la Bianchi 350 con un occhio bendato per le ferite riportate 14 giorni prima in una gara a Padova.

Continua

TRIBUNA D’ONORE E “SALA STAMPA” SUL RETTILINEO DEL CIRCUITO DEL LARIO. NON SI PUÒ CERTO DIRE CHE ALL’EPOCA NON SI AVESSE UN CONTATTO RAVVICINATO CON I PILOTI...

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Gli scooter uffi ciali del team Polini di Matteo Tiraferri e Filippo Corsi guidano il gruppo del Trofeo Scooter 70 Evolution Open.

Vittoria di Massimo Tedeschi nel Trofeo Scooter 94 Big Evolution.

Seconda gara stagionale e secondo grande successo per la Polini Italian Cup. A un mese dal debutto di Corridonia, è stato l’impegnativo e spettacolare tracciato di Castelletto di Branduzzo a ospitare le gare di questo tricolore. Un mix esplosivo articolato su ben tredici avvincenti “Gare” con kermesse a gas spalancato ricche di brividi e colpi di scena. Una giornata completamente vissuta all’insegna dei colori Polini, nell’ambito della quale si è potuto assistere anche all’esibizione in volo di Oscar Mistri, pilota della nazionale di parapendio a motore, collaudatore Polini, che ha volteggiato sul circuito con il parapendio dotato di propulsore Thor Polini.

SCOOTER 70 EVOLUTION OPENGare molto avvincenti per il più seguito dei tre Trofei Scooter. La classifi ca è stata caratterizzata da una doppietta pressoché incontrastata dei due piloti uffi ciali del team Polini, Matteo Tiraferri e Filippo Corsi. Tiraferri e Corsi hanno centrato nell’ordine la prima e la seconda posizione nelle due Gare. Per Tiraferri è stata una partita quasi solitaria: in testa dalle prime battute e fi no alla fi ne delle due Gare, ha chiuso sul traguardo precedendo il compagno di squadra del Team Polini Scooter con buon margine. Un poco di bagarre in più, invece, per il compagno di casacca Corsi, che in Gara 2 ha duellato per i primi giri con Aldo Perazzini. Con i due dominatori in fuga, i confronti nella Scooter 70 Evolution Open hanno visto Perazzini chiudere terzo sul podio, mentre Adriano Sisti è fi nito terzo in Gara 1 e quinto in Gara 2 scavalcato al terzo degli otto passaggi da Paolo Gabelli.

SCOOTER 94 BIG EVOLUTION OPENIl successo di giornata è andato a Massimo Tedeschi dopo due bei duelli con Mathia Beatrizzotti durati diverse tornate. Christian Mammi, ha invece centrato il terzo gradino del podio al termine di una giornata non particolarmente fortunata. Mammi si

è inserito al secondo posto in Gara 1, ma non è mai riuscito a essere in gioco per la posizione più alta in Gara 2. In Gara 2 in evidenza anche Gianluca Rapicavoli, terzo sul traguardo dopo aver controllato gli attacchi dello stesso Mammi.

SCOOTER 70 EVOLUTION POLINIDue belle gare combattute e ricche di capovolgimenti e colpi di scena hanno consegnato ad Alessandro Fabbri la vittoria grazie ai punti conquistati con il secondo posto in Gara 1 e il primo in Gara 2. Secondo gradino del podio per Alessandro Garzaro, che dopo aver centrato la

vittoria in Gara 1 conducendo le danze per tutte le otto tornate, in Gara 2 è stato penalizzato di 30 secondi per partenza anticipata. Terzo posto di giornata per Carlo Gurrieri che ha visto sfumare la possibilità di un terzo posto in Gara 1 a causa di una scivolata al sesto giro, rimediando però tenacemente con il secondo posto in Gara 2, beffato solo da Fabbri. Prestazioni non costanti hanno tolto a Stefano Serventi la possibilità di inserirsi nel terzetto del podio: terzo in Gara 1, ha visto sfumare la posizione di leader in Gara 2 per un errore al quinto passaggio.

TROFEO SCOOTER 70 EVOLUTION MONOMARCAGARA 11. Garzaro; 2. Fabbri; 3. Serventi; 4. Nardo; 5. Gurrieri; 6. Linguerri; 7. Delicato; 8. Zaccaria; 9. Scimè; 10. Quartarone; 11. Dalpiano;.GARA 21. Fabbri; 2. Gurrieri; 3. Ceriotti; 4. Nardo; 5. Linguerri; 6. Garzaro; 7. Delicato; 8. Serventi; 9. Zaccaria; 10. Scimè; 11. Quartarone; 12. Iovine.IN CAMPIONATO1. Fabbri 72; 2. Serventi 69; 3. Nardo 52; 4. Garzaro 51; 5. Giovacchini 50; 6. Linguerri 42; 7. Gurrieri 31; 8. Quartarone 29; 9. Delicato 23; 10. Iovine 18; 11. Capraro 17; 12. Ceriotti 16; 13. Zaccaria 15; 14. Nardi 14; 15. Scimè 13; 16. Valente 11; 17. Dalpiano 5; 18. Tognarelli 3; 19. Losappio 2. TROFEO SCOOTER 70 OPENGARA 11. Tiraferri; 2. Corsi; 3. Sisti; 4. Perazzini; 5. Ziarelli; 6. Bartolini; 7. Anastasi; 8. Mendogho; 9. Basile; 10. Angeli; 11. Leonardi.GARA 21. Tiraferri; 2. Corsi; 3. Perazzini; 4. Gabelli; 5. Sisti; 6. Ziarelli; 7. Bartolini; 8. Del Sorbo; 9. Longo; 10. Mendogho; 11. Anastasi; 12. Calce; 13. Basile; 14. Angeli; 15. Leonardi.IN CAMPIONATO1. Corsi 80; 2. Tiraferri 75; 3. Sisit 65; 4.Bartolini 51; 5. Ziarelli 34; 6. Perazzini 29; 7. Angeli 28; 8. Leonardi 24; 9. Calce 15; 10. Anastasi 14; 11. Mendogho 14; 12. Gabelli 11; 13. Basile 10; 14. Del Sorbo 8; 15. Longo 7.

TROFEO SCOOTER BIG EVOLUTION 94 OPENGARA 11. Tedeschi; 2. Mammi; 3. Beatrizzotti; 4. Zanetti; 5. Fregoni; 6. Bruzzone; 7. Danieli; 8. Carlotti.GARA 21. Beatrizzotti; 2. Tedeschi; 3. Rapicavoli; 4. Zanetti; 5. Mammi; 6. Danieli; 7. Fregoni; 8. Carlotti; 9. Frisoni.IN CAMPIONATO1. Mammi 76; 2. Beatrizzotti 68; 3. Vitali 45; 4. Tedeschi 45; 5. Danieli 44; 6. Frisoni 33; 7. Zanetti 26; 8. Moretti 20; 9. Nardini 20; 10. Fregoni 20; 11. Carlotti 16; 12. Rapicavoli 16; 13. Bruzzone 10.

Bravo ma sfortunato Alessandro Garzaro nel Trofeo Scooter 70 Evolution Polini. Dopo aver vinto Gara 1 è stato penalizzato di 30 secondi in Gara 2 per partenza anticipata.

Saimon Polini sul podio del Trofeo 70 Evolution Open. Da sinistra a destra: Perazzini, Tiraferri, Corsi.

Denis Polini sul podio del Trofeo 70 Evolution Polini con il vincitore Fabbri (41), il secondo Garzaro (3) ed il terzo Gurrieri (33).

Oscar Mistri, pilota della nazionale di parapendio a motore

ACCENSIONE POLINI PER SCOOTER PIAGGIO 50 cc: ALTA TENSIONE Pronta per la commercializzazione, la nuova accensione digitale Polini Motori per Piaggio 50 cc completa di statore, volano, centralina e bobina è stata utilizzata in gara dopo essere stata progettata e sviluppata con caratteristiche specifi che per le competizioni. Si distingue per essere straordinariamente performante, incrementa al massimo l’erogazione della potenza e ottimizza le prestazioni a ogni regime di giri del motore. Il set-up risulta molto semplice grazie al pick-up regolabile senza smontare l’intero gruppo accensione. Assicura maggiore ripresa, spunto, allungo, accelerazioni brucianti. Il volano è tutto ricavato dal pieno con lavorazioni su centri a controllo numerico per garantire una bilanciatura perfetta, mentre il mozzo è in acciaio speciale ad alta resistenza. Il pick-up, rispetto ad un’accensione a rotore interno, assicura una precisione d’anticipo al decimo di grado per garantire massime prestazioni. L’accensione è fornita con la possibilità di essere tarata con 4 mappature

differenti. Due sono raccomandate per gli scooter; una per il 70 cc e una per il 94 cc. Due consigliate per ciclomotori plurimarcia di 50 cc e 80 cc; una è per le competizioni di cross ed enduro, mentre l’altra è per le competizioni di supermotard dove necessita maggiore velocità. Nei prossimi mesi sarà disponibile anche un software con annessi i relativi cavi di connessione perché una mappatura di questa accensione è stata studiata per essere modifi cabile tramite computer ed un semplice cablaggio USB.

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Lo spettacolo e la competizione ci sono nel Trofeo Nazionale Maxi Scooter e, quando dopo la partenza il gruppone dei piloti si avventa verso la prima curva, l’adrenalina è al massimo.

del pomeriggio. Rapicavoli al via è scattato al comando riuscendo a tenersi dietro Mendogho per sei giri. Alla tornata successiva, Mendogho ha però mandato a segno il suo affondo: guadagnata la posizione di leader, ha progressivamente

Gianluca Rapicavoli (84) si è dovuto accontentare della seconda posizione dopo essere caduto al mattino nei due turni di prove cronometrate.

Il Trofeo Nazionale Maxi Scooter non fi nisce di stupire. Dopo quasi due mesi di sosta forzata dalla prova d’apertura del 7 marzo a Vallelunga dominata da Gianluca Rapicavoli con il TMax del team La Greca di Milano, il tricolore è ripartito alla grande a Castelletto di Branduzzo in abbinamento alla Polini Italian Cup con una gara ricca d’interessi tecnici, colpi di scena, spettacolo e uno straordinario duello da brividi tra Mendogho e Rapicavoli. La rincorsa alla vittoria di questa seconda gara stagionale del Trofeo Nazionale Maxiscooter è vissuta sul bellissimo confronto tra Marvin Mendogho, in sella al TMax del tean Nonno Sport di Roma e Gianluca Rapicavoli. Se i due veloci piloti della classe Supersport avevano già dato spettacolo nel primo appuntamento di Vallelunga, la sfi da di Castelletto è stata ancor più entusiasmante. Il progressivo adattamento di Mendogho al suo nuovo maxi scooter e la sua voglia di riscatto, gli hanno fornito una carica aggiuntiva che gli ha permesso di vincere questo secondo confronto. Rapicavoli è stato comunque velocissimo ed è riuscito a partire dalla pole position malgrado nelle due sessioni di prove cronometrate, dopo aver ottenuto ancora il miglior tempo, è sempre caduto costringendo i tecnici della sua squadra a un super lavoro per rimettergli in sesto il mezzo per la gara

aumentato il suo vantaggio fi no all’arrivo, quando è transitato sotto la bandiera a scacchi con un vantaggio di oltre tre secondi e mezzo su Rapicavoli. Dietro di loro è andata in scena una bella contesa tra Cesare Fusto, Lupin e Giovanni

MAXI SCOOTER1. Mendogho; 2. Rapicavoli; 3. Fusto; 4. Lupin; 5. Gabrielli; 6. Corona; 7. Boschetti; 8. Pannone; 9. Pintus; 10. Marrocco; 11. Di Carmine; 12. Giannazza; 13. Luperini; 14. Stefanoni; 15. Ferrara; 16. Turbino; 17. Comin; 18. Triacci; 19. Giuliani; 20. Valentini; 21. Risi.

IN CAMPIONATO SUPERSPORT1. Rapicavoli 45; 2. Mendogho 45; 3. Valentini 24; 4. Gabrielli 16; 5. Giordani 16; 6. Giuliani 13; 7. Panfi li 11.

IN CAMPIONATO SUPERSTOCK1. Comin 31; 2. Turbino 29; 3. Pischeddo 25; 4. Giannazza 25; 5. Luperini 20; 6. Ferrara 16; 7. Triacci 10; 8. Saraceno 0.

IN CAMPIONATO SUPERBIKE1. Savoca 50; 2. Pietrolucci 20.

IN CAMPIONATO STOCK1. Gatti 45; 2. Boschetti 36; 3. Fusto 33; 4. Pintus 27; 5. Pannone 20; 6. Di Carmine 19; 7. Risi 13; 8. Saraceno 11; 9. Marrocco 10; 10. Triacci 9; 11. Stefanoni 8.

Marvin Mendogho ha festeggiato con una lunga impennata la sua prima vittoria stagionale.

Sul podio con Carlo Polini, da sinistra a destra: Fusto, Mendogho, Rapicavoli.

Gabrielli. Ad avere la meglio è stato Fusto, che si è reso autore di una grande rimonta dal settimo fi no al terzo posto fi nale. A Fusto è andata anche la vittoria della categoria Stock. Meno bene è andata a Giovanni Gabrielli, il quale è stato a lungo a contatto con i battistrada Mendogho e Rapicavoli, ma al nono giro ha commesso un errore che lo ha fatto capitolare dal terzo al settimo posto; unabuona rimonta gli ha permesso di chiudere in quinta posizione (terzo della Supersport). Regolare e sempre con buon ritmo la gara di Lupin, che ha terminato al quarto posto, secondo della Stock.“Non conoscevo questa pista, ma grazie alle sessioni libere di sabato sono riuscito a trovare il feeling che mi era mancato a Vallelunga. Volevo assolutamente recuperare il gap nei confronti di Rapicavoli e grazie al primo posto ora siamo a pari punti in campionato. Sono stati sedici giri tiratissimi ed i numerosi doppiaggi, iniziati a metà gara, hanno sicuramente aumentato la fatica. Dedico la vittoria a Nonno Sport e a tutto lo staff del team” - Mendogho, ha raccontato a fi ne gara -“Nel primo turno di prove cronometrate sono caduto per un mio errore, mentre nel secondo ho tamponato Pischedda Alessandro che durante un doppiaggio non mi ha sentito arrivare e ci siamo urtati. Mi dispiace che si sia fatto male. Devo ringraziare Luigi Ceccarelli e Oberdan Scotti del Team Moms Motor per avermi fornito alcuni ricambi senza i quali il mio preparatore Mario La Greca non avrebbe potuto ricostruire il mezzo in tempi record”. Il racconto di Rapicavoli.

POLINI SPEED DRIVE PER TMAX: PIU’ PRESTANTE E AFFIDABILELa nuova semipuleggia mobile condotta Polini “Speed Drive” per lo scooter Yamaha TMax si distingue per qualità superiore; la boccola è in acciaio ricavata dal pieno e la puleggia è in alluminio pressofuso. Hanno, quindi, caratteristiche dimensionali e strutturali perfette. “Speed Drive” si distingue per mantenere costanti i regimi di rotazione. Consente una velocità imbattibile di risposta del motore. Assicura una maggiore accelerazione e grande spunto nelle riprese. La particolare inclinazione “racing” delle camme della boccola aumenta il contrasto della cinghia; di conseguenza si possono utilizzare rulli più pesanti in modo da avere la cinghia maggiormente tesa in favore di una migliore trazione e maggiore velocità massima.

CARATTERISTICHE TECNICHELa boccola centrale è in acciaio ricavata dal pieno.Le lavorazioni sono effettuate su centri di lavoro a controllo numerico che assicurano massimo rispetto delle tolleranze di oscillazione e concentricità di pochi centesimi. La puleggia mobile è in alluminio pressofuso. Assicura uno scorrimento ottimale e la migliore uniformità senza limitazioni nel movimento rotatorio. Inclinazione della scanalatura specifi co per il perfetto funzionamento della trasmissione. Saldature effettuate mediante centri automatizzati.

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Pedrosa ha guidatola gara dal primoal penultimo giro

MotoGP Jerezdi Enrico Borghi - foto Milagro

LorenzoLorenzo cheche foga!foga!(af)Jorge parte piano

e cresce nel finale.

Strapazza Dani nell’ultimo giropoi festeggia con un tuffo... suicida.

E viene ripescatomotosprint

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30]

MotoGP Jerez

JEREZ - Dopo essersi gettato all’inse-guimento di Valentino Rossi, e dopo essersi lanciato in un disperato

quanto straordinario attacco a Dani Pe-drosa, che gli è valso la vittoria del Gran Premio di Spagna, Jorge Lorenzo si è in-fine tuffato nell’acqua del laghetto che c’è in mezzo alla pista. Voleva divertire il pub-blico spagnolo, che sta conquistando im-presa dopo impresa, dopo averlo fatto esaltare con una rincorsa straordinaria, effettuata col cuore in gola. E ha rischiato di affogare... Ma è stato tratto in salvo da due bagnini improvvisati.

È andata come doveva andare: Lorenzo ha finalmente vinto a Jerez. Dopo due pole e due gare agitate, il ragazzo di Pal-ma di Maiorca non poteva fallire e non ha sprecato la terza occasione.

Jorge ha vinto nel modo a lui più con-sono: attaccando, superando, battendosi.

Ci ha provato, a guidare gestendo le pro-prie risorse in modo riflessivo, ma ad otto giri dalla fine ha prevalso il suo cuore selvaggio ed è iniziato lo spettacolo.

«Quando ho passato Valentino ho pen-sato: a questo punto vado a vincere, an-che a costo di rischiare di finire per ter-ra». E poiché Pedrosa ha venduto cara la pelle, gli ultimi due giri hanno risollevato uno spettacolo che fino a quel momento era stato un po’ fiacco.

Andando ad agguantare Valentino, su-perandolo senza perdere tempo, e facen-do poi “a cazzotti” con Pedrosa, costrin-gendolo a piegare la testa, Lorenzo ha corso quella che ha definito «La più bella gara della carriera», ritrovandosi anche nel ruolo di nuovo leader di classifica.

Lorenzo ha trovato un’inaspettata, per-ché inedita, resistenza da parte di Pedro-sa, che ha detto di essere partito in testa

«Quando ho passato Valentino ho pensato: a questo puntovado a vincere. Anche a costo di finireper terra»

PEDROSA (26) GUIDA LA GARA CON ROSSIALLE COSTOLE. NEL FINALE DANI RIUSCIRÀ A STACCARLO MA SARÀ LORENZOA NEGARGLI LA VITTORIA.IN BASSO, IL TUFFODI JORGE E IL SUO NUOTARE AFFANNATO. IL PESO DELLA TUTALO TRASCINAVA GIÙ!

Jorge Lorenzomotosprint

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JEREZ - L’area che comprende il lungo tratto di pista circondato da una collina naturale che sembra la tribuna di uno stadio, non è solo un tratto tecnico dello splendido tracciato di Jerez, ma anche il luogo in cui gli spagnoli fanno esplodere i fuochi d’artificio alla fine della corsa e dove i piloti più virtuosi festeggiano alla loro maniera, di fronte al pubblico in delirio. È qui che Valentino Rossi fece finta di andare in bagno nel 1999 (e poi di nuovo un anno fa), entrando nel WC chimico, dopo aver vinto la gara della 250. Ed è qui che Jorge Lorenzo ha deciso di festeggiare la sua prima vittoria a Jerez nella MotoGP: lui si è gettato nelle acque del laghetto che sorge all’interno...

Il problema è che non è andato tutto secondo le previsioni: Jorge, forse per l’impedimento della tuta, ha faticato a stare a galla «E più mi agitavo, più muovevo l’acqua, che mi entrava in bocca e mi impediva di respirare». Ad un certo punto, comprendendo il momento di difficoltà del pilota, due persone si sono gettate in acqua e di fatto si sono trasformate nei bagnini di salvataggio che hanno tirato fuori dai guai l’eroe del giorno. Quando Jorge si è ripreso, ha spiegato i retroscena della vicenda regalando altri momenti esilaranti, dopo le grandi emozioni della gara. «Era da un po’ che ci pensavo, a gettarmi in acqua con la tuta per festeggiare una vittoria importante. Ho fatto delle ricerche, scoprendo che si può fare solo in tre circuiti: a Phillip Island, solo che il mare è gelido e poi ci sono gli squali bianchi... Poi ci sono Valencia e Jerez. Allora alla vigilia della gara mi sono detto: se vinco domani, sarà la mia prima vittoria su questa pista nella MotoGP e allora mi getto nel lago davanti a tutti!».

PIÙ MI AGITAVO E PIÙ BEVEVO...

L’uomo del giorno

Jorge Lorenzo

«Sempre meglio che in Australia.Là ci sono

gli squalibianchi»

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MotoGP Jerez

senza troppa convinzione, e poi di essersi abituato all’idea di poter vincere. «Ma non potevo andare più forte di così, quindi mi sono limitato a chiudere tutte le porte per evitare di farlo passare. Però Jorge anda-va più forte».

I DUE spagnoli hanno ingaggiato un duello appassionante, e Pedrosa ha sor-preso tutti proprio perché ha reagito di fronte agli attacchi. Hanno guidato al li-mite, hanno preso rischi elevati, si sono anche “sportellati”, e pur dando vita al loro duello forse più duro di sempre, sono riusciti non solo a dominare la gara di

casa, ma soprattutto a restare in piedi entrambi. Infatti Valentino, che a fine gara era più arrabbiato per non aver potuto partecipare alla rissa, che deluso per non aver potuto lottare per la vittoria, ha fatto capire che in casi simili può arrivare il regalo inaspettato. «Non starai mica pen-sando male...?! – ha detto ridendo, con il classico tono che allude ad una situazio-ne esattamente contraria –. Io stavo lì dietro solo per godermi lo spettacolo, fi-gurati se ho sperato che finissero tutti e due per terra...». Ovviamente non è vero, ma non c’è nulla di cui stupirsi: le gare sono anche queste, e Valentino ha prefe-rito metterla sul ridere. Si è fatto serio, però, parlando di sé: «Credo di aver fatto una gara strategicamente molto buona: non potevo vincere, e lo sapevo, quindi volevo partire bene e stare con i primi per non dover recuperare. E l’ho fatto».

Stoner dopo pochi giri di proveha fatto il record della pista. Poi però è caduto e qualcosa è cambiato. Non è più stato lui

SUMSANDIGNA CON VELENIS MODOLOBOR IN EA FACIDUISSED TING EL ET ALIT ET, QUAMET ALIQUAT WISSENISCI EUGAIT DIT LORTIN E

HAYDEN (69) HA CONFERMATO QUANTO DI BUONO FATTO VEDERE IN QATAR. LA NUOVA DESMOSEDICI È DECISAMENTE PIÙ ADATTA A LUI, CHE HA VINTO LA SFIDA CON STONER PER IL QUARTO POSTO. ]

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JEREZ - Due Yamaha identiche. Una «Era semplicemente perfetta» (parola di Jorge Lorenzo), invece per l’altra «Dobbia-mo capire che cosa succede, perché que-sta storia della gomma posteriore che scivola ci sta facendo penare» (l’afferma-zione è di Valentino Rossi). Succede, nelle moto. E succede molto spesso in casa Ya-maha. Il motivo lo ha spiegato proprio Va-lentino: «Io guido in modo diverso, quindi uso regolazioni differenti».

Durante i briefing tecnici, il “problema” viene definito “rear grip”, e con questo no-me si indica la mancanza di trazione in uscita di curva. «Stiamo cercando la tra-zione» ha detto infatti Valentino, spiegando che «Per tutto il week-end la mia M1 sci-volava in uscita di curva e i guai maggiori li avevo nelle curve 2 e 3, che sono poi quel-le in cui serve la trazione».

Quando si guida una moto così, molto spesso le cose non fanno che peggiorare. Infatti cerchi soluzioni, quando non le trovi prendi dei rischi e finisci per confonderti. È quello che è successo a Valentino.

«Abbiamo cominciato con il cambiare il bilanciamento, quindi la distribuzione dei pesi, e siamo arrivati a modificare anche le molle delle sospensioni e l’inclinazione del cannotto di sterzo. Nel warm up però la situazione è diventata disperata: non solo non avevo trovato il grip, ma la moto non curvava più. Insomma, eravamo nella m...». Questo spiega il suo quattordicesi-mo tempo, domenica mattina.

Come accade nei team che all’improvvi-so ritrovano la lucidità, la squadra del pe-

TRAZIONE FATALELa moto di Lorenzo era perfetta. Quella di Rossi...

Il caso del giorno

sarese è tornata indietro e per la gara la M1 numero 46 aveva un assetto accettabi-le anche se non perfetto. Infatti Valentino ha poi detto: «Per la gara ho avuto la mi-glior messa a punto del week-end, il pro-blema è che non era abbastanza».

Proprio perché anche in Qatar ci sono stati problemi di questo genere, la squadra di Valentino si è concentrata su questo punto, lunedì, dopo la gara. Il problema va

infatti risolto prima di arrivare a Le Mans.Pure Jorge Lorenzo ha parlato di proble-

mi durante la corsa: «Anche qui, come in Qatar, non sono riuscito ad essere veloce nella prima parte di gara. Ho trovato un buon ritmo solo nella seconda parte, e nel finale ero molto veloce. È una cosa che dobbiamo studiare, solo che se devo esse-re sincero penso che questo sia più un problema mio che della moto».

LORENZO NELLA SCIA DI ROSSI. LO SPAGNOLO COME GLI È ARRIVATO ALLE SPALLE LO HA SUPERATO. NELLA SECONDA PARTE DI GARA AVEVA UN PASSO IRRESISTIBILE.

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DANI IRREPARABILI?Pedrosa in polemica con Honda

MotoGP Jerez

JEREZ - Due gare, due podi. Con due pi-loti diversi. Questa volta Dani Pedrosa, se-condo, ha lottato per la vittoria. Andrea Do-vizioso è stato sesto. Globalmente è un buon inizio di campionato, almeno se si pensa alla condizione in cui la HRC ha corso nelle ultime stagioni. Eppure Pedrosa è stato pro-tagonista di un week-end vissuto tutto in aperta polemica con la Honda. È stato duro e persino aggressivo con gli ingegneri, e non ha mai perso occasione per lamentarsi. Il problema è che questo è stato uno dei suoi fine settimana migliori degli ultimi tempi, il che rende la situazione paradossa-le.

Sin dal primo turno di prove, venerdì, Dani ha criticato la moto, sostenendo che «Non esiste una soluzione rapida a questi problemi» (si muove molto in rettilineo, ed è instabile in frenata).

Dopo aver conquistato la pole position,

sabato pomeriggio, Dani è stato addirittura più aggressivo, prendendo a male parole il project leader Shinichi Kokubu che lo aveva approcciato per fargli i complimenti: l’inge-gnere giapponese si è sentito ripetere per l’ennesima volta che la RCV va malissimo, rispedendo al mittente le congratulazioni. Ma non è finita lì. Poco dopo, quando i gior-nalisti spagnoli hanno riferito a Dani il com-mento di Valentino Rossi – «Non credo che la Honda vada così male, visto che Dani ha fatto la pole» –, lo spagnolo ha risposto così: «Non posso credere che Vale abbia detto una cosa simile».

Domenica, infine, dopo la gara corsa da protagonista assoluto, ha detto: «Non mi aspettavo di restare davanti, pensavo che prima o poi avrei dovuto cominciare a cala-re il ritmo e che sarei retrocesso; ma resta-vo davanti, e non riuscivo a spiegarmi il perché».

«Son partito bene, ma non pensavo di restare davanti. Invece ero lì, e non riuscivo a spiegarmi il perché»

MARCO SIMONCELLI (58) IN GARASI È LASCIATO ALLE SPALLE TUTTE LE DIFFICOLTÀ INCONTRATE IN PROVA ED È ANDATO ALL’ATTACCO, RIUSCENDO PER QUALCHE GIRO A TENERE TESTAA MARCO MELANDRI (33). ANDREA DOVIZIOSO (4) HA CORSO UNA GARA SOLITARIA, FINENDO SESTO.

Dani Pedrosamotosprint

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Nervi tesi in HRCConsiderando che la sua Honda è andata

forte e gli ha permesso, nel finale, di lottare con Lorenzo anche in modo aggressivo, vie-ne da chiedersi dove voglia arrivare Dani con questo atteggiamento. Anche perché se è vero che la RCV non è ancora equilibrata come la Yamaha, e non è nemmeno compe-titiva come la Ducati, resta anche vero che i progressi sono evidenti e che adesso è solo questione di messa a punto, perché piano piano i guai si stanno risolvendo. Questo sarebbe quindi il momento di stare uniti, di dare morale alla squadra e soprattutto al reparto corse. Invece Dani fa il disfattista. E proprio nella gara in cui la HRC ha portato a Jerez per lui, la nuova ciclistica (che Dovi-zioso aveva già provato in Qatar) caratteriz-zata da modifiche importanti, che hanno portato benefici evidenti, come dimostrano appunto le sue prestazioni.

Dani accusa fastidiosi ondeggiamenti in rettilineo e in frenata: quindi il telaio è stato in primo luogo irrigidito, rafforzando la zona dell’attacco del forcellone (che è stato rivi-sto, cioè irrigidito anch’esso) con una note-vole aggiunta di materiale.

Per sfruttare maggiormente le Bridge-

Questa è la sintesi perfetta della sua ga-ra, conclusa in terza posizione. Era infatti nell’aria – lo si era capito dalle prove – la dominazione spagnola, quindi se la si guarda dal punto di vista del campione del mondo, questa è stata una gara positiva. Rossi non è più il leader di classifica, in più la M1 continua ad avere problemi di grip (e in accelerazione ha la tendenza a “sedersi” costringendo tra l’altro il suo pilota a tra-iettorie non ottimali). Ma in fondo l’altro

stone, inoltre, sono state ridisegnate la par-te centrale e quella posteriore della moto, e adesso la zona della sella e del serbatoio sono arretrate di ben cinque centimetri. Di conseguenza sono stati riposizionati (natu-ralmente arretrandoli) anche i semi-manu-bri.

Si tratta di un lavoro importante, quindi perché Pedrosa sta tenendo un atteggia-mento negativo come mai aveva fatto prima

d’ora? È geloso per il ruolo che sta conqui-stando Andrea Dovizioso? Non vuole che sia l’italiano, e non lui, a guidare lo sviluppo? Teme di essere considerato il secondo pilo-ta? Tutte le valutazioni sembrano portare ad una sola conclusione: Pedrosa e la Honda sono di fronte ad una frattura ormai insana-bile, e si sta quindi andando verso la fine del rapporto di collaborazione tra pilota e co-struttore.

DANI PEDROSA SULLA LINEA

DI PARTENZA.NONOSTANTE

LA POLEE IL SECONDO

POSTO IN GARA,IL PILOTA

SPAGNOLONON È

SODDISFATTO DEL LAVORO

FATTO DALLA HONDA.

suo avversario pericoloso – Casey Stoner – è andato peggio di lui e quindi nei suoi confronti il vantaggio è aumentato. Stoner ha navigato in quinta posizione, subendo l’iniziativa di Nicky Hayden; quindi, a ben vedere, se c’era un giorno adatto per pren-dere paga era proprio questo.

Stoner ha deluso, inutile girarci intorno. Doveva attaccare, invece ha subìto. Doveva reagire, dopo la caduta in Qatar, ma è an-dato più piano degli altri Fantastici Quattro.

Dopo aver rischiato due volte di cadere – «Perché si è chiuso l’anteriore» – l’austra-liano ha pensato ai punti. Del resto aveva già avuto delle avvisaglie venerdì pomerig-gio: nel primo turno di prove ha subito fat-to segnare il miglior tempo, poi è caduto. E da quel momento non è più stato così inci-sivo. Ha ragione Valentino, quando spiega che «Le sue piste arriveranno più avanti», però la bella gara di Hayden offusca ancor di più la sua prova opaca.

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Le pagelle di Marco Masetti

Ducati democratica

JEREZ – Qualche volta i giornalisti sono cattivelli e, complice una certa

famigliarità con la parola, anche scritta, riescono a coniare battute e

modi di dire efficaci. Ad esempio, quando nei test di Valencia e Sepang

vedemmo la nuova Ducati con il motore a scoppi irregolari, fummo

subito in sintonia con le dichiarazioni del costruttore. Era

vero, la nuova Ducati era una moto più facile, più sfruttabile. E lo

dimostrò subito Hayden, che dopo una stagione 2009 molto sofferta,

ritrovò competitività, per altro confermata anche nelle due prime

gare dell’anno. A noi “maliziosi” venne però in mente una cosa e la

mettemmo nero su bianco: la Ducati adesso è una moto molto più adatta

alle seconde guide e non solo al genio folle e selvaggio di Stoner.

Suonava bene, ma conteneva una maliziosa considerazione: la nuova

Ducati non sarebbe più stata lo strumento esclusivo che rendeva

Stoner il più veloce del branco. Del resto è molto complicato fare una

moto adatta, al tempo stesso, al campione e all’amatore. Certo,

siamo maliziosi e spesso sbagliamo: non a caso a Losail Stoner era

tremendamente più veloce di tutti, poche storie. Ma adesso, in

classifica, Hayden ha più del doppio dei punti del suo caposquadra.

Cose che capitano, sospetti che trovano pezze d’appoggio a dir poco inimmaginabili lo scorso anno. Una

Desmosedici così democratica e friendly se la sarebbero aspettata in

pochi e magari, tra qualche gara, vedremo anche una bella prova di

Kallio, a occhio il più forte dei piloti satellite. Un bravo ai ragazzi che

lavorano a Borgo Panigale, ma anche un campanello d’allarme:

bisogna riportare in alto Casey Stoner che, come tutti i dittatori,

non ama molto la democrazia.

AIUTATE IL DITTATORE!

MotoGP Jerez

Jorge Lorenzo«Ho fatto e vinto la più bella gara della mia vita»Tuffo a parte, visto che Jorge ha rischiato di affogare nel laghetto di Jerez, è stata davvero una gara vibrante, tesa, arricchita da sorpassi decisissimi e senza tatticismi di sorta. Quel che si dice una prova maiuscola. E poi la vittoria in casa è il massimo per un pilota.

Casalingo 10

Dani Pedrosa

«Alla fine potevo solo chiudere tutte le porte…»Il piccolo tamburino catalano tenta la grande impresa e si mette a fare spallate con gente che di solito lo intimorisce con un’occhiataccia cattiva. Ma a Jerez il piccolo Dani le dà e le prende e sfiora la grande impresa, nonostante non ami molto la moto che guida.

Piccoli muscoli crescono 9

Valentino Rossi «Soffriamo di una cronica mancanza di grip»Sta’ a vedere che il muro nel box e i dati che non possono venire condivisi tra lui e Lorenzo danneggiano più Valentino dello spagnolo il quale invece ha una moto che non scivola di un millimetro. Gara tattica quella di Rossi, con un occhio attento alla classifica, sperando in tempi migliori.

In paziente attesa 7

Nicky Hayden

«Questo è il teamufficiale Ducati e non facciamo i salti di gioia per un quarto posto»Bravo Nicky, l’umiltà non è dote del top rider che deve sempre aver fame di successo. L’americano è il pilota Ducati più in forma e lo fa vedere. Magari non ha ancora il guizzo decisivo, ma è già una certezza nel piazzamento.

Finalmente superbo 8

motosprint

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Casey Stoner

«Abbiamo iniziato bene il week-end poi abbiamo perso terreno»Il momento non è dei migliori. Dopo il disastro del Qatar, la vittoria era d’obbligo, ma una caduta in prova fa perdere l’equilibrio all’australiano. Ma non c’è solo questo: il rapporto di fiducia tra lui e la moto si è incrinato e Hayden gli è davanti in classifica. Una cosa mai vista in casa Ducati, urge un rimedio.

Bacchetta magica? 5

Andrea Dovizioso«Non riuscivo a gestire la moto come avrei voluto con i controlli elettronici a disposizione»Ecco una cosa che non vorremmo mai sentir dire da un pilota. Uno che corre in MotoGP non può rovinarsi un pomeriggio con un computer che si impalla, un telefonino che non prende, Facebook che non si apre, il navigatore che si perde…

Lasciate al pilota la capacità di esprimersi guidando la moto, non “smanettando” con i pulsanti.

Tecnologia tiranna 5

Mika Kallio

«È stata una delle mie più belle gare da quando sono in MotoGP»Grande verità, finalmente un Kallio combattivo e che si diverte. Notevole la sua rimonta e la serie di sorpassi distribuiti a destra e a sinistra senza pietà. Un’iniezione, meritata, di fiducia per lui e la squadra.

Arriva il disgelo? 7

Marco Melandri «Abbiamo fatto un passo avanti e continueremo a lavorare per fare meglio»In progresso rispetto al tragico GP Qatar, non esaltante nella prima parte di gara, in ripresa nel finale nonostante il duello perso con Kallio per la settima piazza. Peccato per il computer di bordo che per paura della benzina che sta per finire, taglia un po’ di potenza sul più bello.

In crescita 6

Randy De Puniet«Ho fatto una partenza pessima ed ho chiuso il primo giro dodicesimo»Non male in prova, combattivo a tratti in gara, il francese paga una partenza al rallentatore. Cosa strana per lui, di solito molto lesto in avvio. Gli brucia essere stato battuto dalla moto gemella di Melandri nell’ideale Honda Satellite Trophy.

Il bell’addormentato 6

SPALLATE IN PISTA, CAVALLERESCHI SUL PODIO: JORGE LORENZO, VINCITORE, RENDE ONORE A PEDROSA, SECONDO, SOLLEVANDOGLI IL BRACCIO. SOTTO, BAGARRE IN PISTA: DE PUNIET PRECEDE SIMONCELLI E KALLIO.

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Le pagelleMotoGP Jerez

Alvaro Bautista «Finalmente ho finito la mia prima gara!»Per lo spagnolo anche la soddisfazione di chiudere nella top ten. Non è molto, ma segnala che Alvaro ha voglia e margini di miglioramento per diventare qualcuno. La Suzuki numero 19 non era il massimo, ma almeno dignitosa.

Bravo ragazzo 6

Marco Simoncelli«Questo undicesimo posto ha un sapore diverso da quello del Qatar»Begli sprazzi, soprattutto quando lotta senza nessun timore reverenziale nei confronti del suo ben più esperto caposquadra. Alla fine deve mollare a causa dello scivolamento eccessivo che non sa ancora gestire, ma i segnali che manda Marco questa volta sono positivi.

In miglioramento 6,5

Colin Edwards «Ho fatto qualche gara buona a Jerez, di sicuro non questa…»Definire inguardabile il veterano texano è un gentile eufemismo. In prova e in gara un ectoplasma in pista. Alla fine sogna solo di arrivare a Le Mans: l’unico che preferisce le brume francesi al calore dall’Andalusia.

Bizzarro! 4

Hector Barbera «Dopo il warm up abbiamo fatto una modifica. Sbagliata»Alle volte sarebbe meglio star fermi e non toccare nulla. Soprattutto quando si è giovani ed inesperti. Non è obbligatorio smanettare con tutte le leve e i pomelli. Ma almeno questa volta non abbatte nessuno.

Deve crescere 5

Hiroshi Aoyama «Ho fatto una buona partenza, poi ho rovinato tutto con un errore»Il giapponese ha un bell’avvio, poi si ritrova un pilota in difficoltà davanti e frena alla disperata. Perde un mucchio di tempo e quando riparte si ritrova a girare solo, staccatissimo e senza speranza.

Giapponesi disperati 5

Aleix Espargaró «Ho conquistato il primo punto stagionale, ma non è un granché»Gara di casa che si trasforma in un incubo fatto di scivolate, cadute, infinite soste ai box, un pedale del freno rotto, qualche pasticcio elettronico. Una via crucis fuori stagione che rovina il week end allo spagnolo.

Da resettare 4

Ben Spies «Non so se sia questo il problema, ma l’avantreno non rispondeva»Qualche volta succede anche questo nella stagione di un debuttante. Ovvero la giornata in cui la moto fa quello che vuole. Si rischia di cadere ad ogni curva e non si capisce perché agli altri non succeda questo. E il pilota si ritrova in un ruolo scomodo.

Guardone! 5

Loris Capirossi «Ho perso l’avantreno e non so il perché»No Loris, questa volta siamo spietati: alla partenza numero 21 sulla pista di Jerez le sorprese non ci devono assolutamente essere! Una grande occasione persa, perché la Suzuki non stava andando male.

Sciupone 5

BARBERA, ESPARGARÓ E BAUTISTA (SOPRA) LOTTANO IN FONDO AL GRUPPO; CAPIROSSI (65) E SPIES (A DESTRA) NON HANNO FINITO LA GARA.

motosprint

39

Page 21: 4 MAGGIO - MOTOSPRINT 18

Alvia

Lecadute

Dani Pedrosa (Honda) in 1'39"202 alla media di 160,508 km/h Pole 2009: Jorge Lorenzo (Yamaha) in 1'38"933 alla media di 160,945 Km/h

LIBERE V

ENERDÌ

LIBERE S

ABATO

QUALIFIC

AZION

I

Venerdì: Barbera, Stoner. Sabato: Hayden, De Puniet.Domenica: Capirossi.

Spagna 02.05.2010 Jerez

1. Dani Pedrosa Spagna Honda 1'40"200 1'39"549 1'39"202 1'39"974

2. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 1'39"875 1'39"089 1'39"487 1'39"899

3. Casey Stoner Australia Ducati 1'39"731 1'39"719 1'39"511 1'40"604

4. Valentino Rossi Italia Yamaha 1'40"359 1'39"982 1'39"558 1'41"061

5. Nicky Hayden USA Ducati 1'40"148 1'40"246 1'39"560 1'39"975

6. Randy De Puniet Francia Honda 1'41"293 1'40"092 1'39"591 1'40"857

7. Colin Edwards USA Yamaha 1'40"913 1'40"588 1'39"970 1'40"667

8. Ben Spies USA Yamaha 1'41"200 1'40"012 1'39"989 1'40"526

9. Andrea Dovizioso Italia Honda 1'41"277 1'39"917 1'40"021 1'40"752

10. Marco Melandri Italia Honda 1'41"190 1'40"370 1'40"027 1'41"070

11. Loris Capirossi Italia Suzuki 1'40"716 1'40"413 1'40"206 1'40"596

12. Hiroshi Aoyama Giappone Honda 1'41"837 1'40"846 1'40"322 1'40"674

13. Alvaro Bautista Spagna Suzuki 1'41"093 1'41"065 1'40"416 1'41"074

14. Hector Barbera Spagna Ducati 1'41"034 1'40"741 1'40"482 1'41"288

15. Aleix Espargaró Spagna Ducati 1'41"742 1'40"925 1'40"555 1'40"859

16. Marco Simoncelli Italia Honda 1'41"533 1'40"836 1'40"586 1'40"960

17. Mika Kallio Finlandia Ducati 1'41"297 1'41"223 1'40"803 1'40"945

Poleposition

WARM

-UP

esterna 26°Casfalto 49°C

il tabelloneMotoGP Jerez

SPETTATORI

122.048nei tre giorni 232.670

nel 2009 123.340 (nei tre giorni 263.648)

Altraguardo Giriveloci Velocitàmassime

CampionatomarcheTopteam

Campionatopiloti

11. Marco Simoncelli 10; 12. Mika Kallio 9; 13. Hiroshi Aoyama 8; 14. Loris Capirossi 7; 15. Hector Barbera 7; 16. Alvaro Bautista 6; 17. Aleix Espargaro 1.

1. Fiat Yamaha Team 862. Repsol Honda Team 553. Ducati Marlboro Team 374. Monster Yamaha Tech 3 235. San Carlo Honda Gresini 21

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VAL

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TEMPERATURAESTERNA (°C)

27TEMPERATURA

ASFALTO (°C)

44PILOTIAL VIA

17NUMERO

GIRI

27

1. Dani Pedrosa 1'39"731

alla media di 159,675 km/h

2. Valentino Rossi 1'39"733

3. Casey Stoner 1'39"988

4. Jorge Lorenzo 1'40"007

5. Nicky Hayden 1'40"102

6. Andrea Dovizioso 1'40"405

7. Loris Capirossi 1'40"739

8. Marco Melandri 1'40"748

9. Marco Simoncelli 1'40"758

10. Colin Edwards 1'40"974

11. Randy De Puniet 1'40"992

12. Aleix Espargaró 1'41"024

13. Mika Kallio 1'41"044

14. Ben Spies 1'41"102

15. Hector Barbera 1'41"266

16. Alvaro Bautista 1'41"274

17. Hiroshi Aoyama 1'41"379

PRIMATO PRECEDENTE

Valentino Rossi (Yamaha) nel 2009, in 1'39"818

alla media di 159,518 km/h

Punti in classifica

rispetto al 2009

dopo 2 gare

1. Jorge Lorenzo Spagna Yamaha 20 25 45 +4

2. Valentino Rossi Italia Yamaha 25 16 41 +1

3. Dani Pedrosa Spagna Honda 9 20 29 +8

4. Andrea Dovizioso Italia Honda 16 10 26 +4

5. Nicky Hayden USA Ducati 13 13 26 +22

6. Randy De Puniet Francia Honda 10 7 17 +6

7. Colin Edwards USA Yamaha 8 4 12 -5

8. Casey Stoner Australia Ducati — 11 11 -26

9. Ben Spies USA Yamaha 11 — 11 deb

10. Marco Melandri Italia Honda 3 8 11 -1

1. YAMAHA 25 25 50 5

2. HONDA 16 20 36 9

3. DUCATI 13 13 26 -12

4. SUZUKI 7 6 13 -5

TO

TAL

E

motosprint

41

1. Melandri qualifiche 281,02. Spies qualifiche 280,33. Hayden qualifiche 280,24. Pedrosa qualifiche 278,85. Lorenzo gara 278,46. Bautista qualifiche 278,17. Stoner gara 277,88. Kallio qualifiche 277,79. Dovizioso qualifiche 277,5

10. Edwards qualifiche 277,011. Rossi qualifiche 276,812. De Puniet qualifiche 276,213. Capirossi libere n. 2 275,914. Aoyama qualifiche 275,815. Barbera qualifiche 275,716. Espargaró gara 275,517. Simoncelli libere n. 2 275,4

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1. Jorge Lorenzo Yamaha Fiat Yamaha Team 45'17"538

119,421 km alla media di 158,200 km/h

2. Dani Pedrosa Honda Repsol Honda Team a 0"543

3. Valentino Rossi Yamaha Fiat Yamaha Team a 0"890

4. Nicky Hayden Ducati Ducati Marlboro Team a 9"015

5. Casey Stoner Ducati Ducati Marlboro Team a 10"034

6. Andrea Dovizioso Honda Repsol Honda Team a 23"144

7. Mika Kallio Ducati Pramac Racing Team a 34"489

8. Marco Melandri Honda San Carlo Honda Gresini a 34"687

9. Randy De Puniet Honda LCR Honda MotoGP a 36"160

10. Alvaro Bautista Suzuki Rizla Suzuki MotoGP a 36"791

11. Marco Simoncelli Honda San Carlo Honda Gresini a 37"155

12. Colin Edwards Yamaha Monster Yamaha Tech 3 a 38"260

13. Hector Barbera Ducati Paginas Amarillas Aspar a 38"371

14. Hiroshi Aoyama Honda Interwetten Honda MotoGP a 1'02"052

15. Aleix Espargaró Ducati Pramac Racing Team a 3 giri

RITIRATI

Ben Spies Yamaha Monster Yamaha Tech 3 all'8. giro

Loris Capirossi Suzuki Rizla Suzuki MotoGP al 3. giro

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42motosprint

Pit walk

DALLE TRIBUNE SEMIDESERTE DEL QATAR AI 120.000 SPETTATORI DI JEREZ L’ATMOSTERA CAMBIA.E IL MOTOMONDIALE TORNA AD ESSERE UNA FESTA POPOLARE. CON UN RUOLO DI PROTAGONISTAANCHE PER LE BELLE RAGAZZE...

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MotoGP Jerez

43motosprint

Page 23: 4 MAGGIO - MOTOSPRINT 18

motosprint

44

PEDROSA PER... CASO

TEAM E CASEIN GUERRALa spaccatura sul ritorno al 1000

Pole Position

Dai box

JEREZ – Pedrosa (nella foto) ha detto che la sua prima pole stagionale, ma an-che la prima dal GP Indianapolis dello scorso agosto, «È arrivata per caso, non ci pensavo nemmeno». In effetti lo spa-gnolo è emerso a sorpresa, piazzandosi proprio davanti al favorito Jorge Lorenzo, secondo. Per Pedrosa si tratta della pole numero 14. La prima fila è stata comple-tata da Casey Stoner, che contrariamente alle aspettative non ha migliorato il suo tempo rispetto al primo turno, venerdì. Questa volta Valentino Rossi si è dovuto fare da parte: si è inserito solo in quarta posizione, dunque in seconda fila.

MotoGP Jerez

JEREZ – La decisione di creare una classe Open (con le 800 in pista insieme alle 1000) a partire dal 2012, presa in feb-braio, era apparsa strana. A distanza di tre mesi, di fronte alla prima spaccatura, tutto torna chiaro: la regola non convince, sarà fonte di complicazioni, e soprattutto non è sufficientemente tempestiva. I team non vogliono aspettare il 2012 (data stabilita per l’introduzione della nuova norma) e quindi intendono anticipare tutto al prossi-mo anno. Inoltre si preferisce una catego-ria unica riservata solo alle “mille”.

Sono questi i due punti su cui stanno lavorando la Dorna e la FIM, in un clima sempre più agitato: la MSMA (l’associazio-ne dei costruttori) si sta scontrando con l’IRTA (l’associazione dei team) visto che gli interessi sono contrapposti.

La questione, naturalmente, è economi-ca: da una parte ci sono le squadre, che vogliono smettere di spendere milioni di euro (in media, 2 per pilota) per il noleggio

delle moto; dall’altra ci sono i costruttori che vogliono continuare ad incamerare questi soldi, almeno per un altro anno.

L’introduzione anticipata della nuova re-gola permetterebbe infatti ai team non ufficiali di seguire immediatamente la strada aperta dalla Moto2, che porterà loro dei vantaggi: costi più bassi, e poi la possibilità di diventare proprietari delle moto e quindi della relativa tecnologia.

Ma non c’è solo questo. Tra i costruttori sta facendosi largo la consapevolezza che non ha senso permettere a due tipi di mo-to di correre nella stessa categoria, con regole diverse: stando alle norme già ap-provate, infatti, una moto ufficiale avrà il serbatoio meno capiente, un peso mag-giore e una restrizione più rigorosa per il numero dei motori.

Insomma, è molto più logica la soluzio-ne adottata dalla Formula 1, dove le Case hanno il team ufficiale ma forniscono gli stessi motori ad altri team. Tanto, è ormai chiaro a tutti che i tempi sono cambiati: una squadra satellite non ha alcuna chan-ce di puntare alla vittoria, possono puntare al vertice solo i team ufficiali.

Le Case vogliono tenere duro sul rispet-to della data del 2012 perché in questi anni hanno fatto investimenti notevoli per lo sviluppo delle 800, e non vogliono getta-re via così presto questi sforzi: quindi vo-gliono correre con la 800 anche nella prossima stagione. La Honda sembra la più decisa, e si è come sempre messa a capo del fronte nipponico; la novità è che questa volta anche la Ducati pare allineata alle altre tre Case. Ecco perché per i team satellite questa sarà una battaglia durissi-ma.

«Rossi mi sembraun personaggioadatto a recitare.Gli affiderei un ruoloin una commedia»Antonio Banderas, attore di cinema appassionato di moto

CACCIA ALL’AUTO

STONER GIÀ IN TESTA AL BMW AWARDDOPO due sessioni di qualificazione (in Qatar e in Spagna) Casey Stoner si è portato al comando del BMW M Award. L’australiano ha 41 punti, e precede Lorenzo (36), Pedrosa (34) e Rossi (33).

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46

Dai box

«Io provo a seguire Rossi, per cercare

di imparare qualcosa,

il problema è che non riesco

a stargli dietro.Se ne va subito...».

MotoGP Jerez

HONDA LA VUOLEADDOMESTICAREErogazione troppo aggressiva

JEREZ - Ha impiegato quasi un anno, la Honda, ma ha mantenuto la promessa fatta ai suoi piloti e quindi la RC212V sta diventando una moto completamente nuova. Prima ci si è concentrati sulla ciclistica, poi sul motore (che essendo un elemento molto più complicato ri-chiede molto più tempo per la progettazione e lo sviluppo).

Per la gara, Dovizioso e Pedrosa hanno rice-vuto un nuovo telaio – rivisto nelle rigidezze– e anche un differente forcellone: lo spagnolo lo

ha usato subito, invece il forlivese ha preferito rimandare l’esperimento alle prove del lunedì successivo. Cioè alla sessione in cui è stato provato il nuovo motore, oggetto di un lungo lavoro diretto a migliorare l’arco di utilizzazione della potenza e quindi l‘erogazione. L’aggressi-vità di questo motore, infatti, è un problema ancora irrisolto. «È potentissimo, ma la poten-za è distribuita troppo in alto. Dobbiamo cerca-re di spostarla un po’, per rendere questo mo-tore più facile da gestire» ha detto Dovizioso.

In Giappone si sta lavo-rando moltissimo, si gira quasi tutti i giorni, perché la Honda vuole punzonarne almeno un esemplare già a Le Mans. «La regola del contingentamento dei mo-tori è vincolante, infatti sen-za questa norma avremmo anche potuto usarlo sia in prova che in gara. La durata dei motori conta quanto le prestazioni, quindi bisogna stare attenti a pianificarne l’utilizzo».

Ma in Giappone si pensa che i problemi di durata sia-no già stati risolti, e lo si vuole utilizzare il prima pos-sibile. Cioè da Le Mans.

Alvaro Bautista

A JEREZ NEL 1995 LA PRIMA, E UNICA, VITTORIA DI PUIGTalent scout, manager, consigliere di Dani Pedrosa, Alberto Puig è stato anche un pilota di livello mondiale. E proprio a Jerez ha vinto la sua prima, e unica, gara del Mondiale 500: avvenne nel 1995 (Criville fu terzo) e quella fu anche la prima vittoria di uno spagnolo nella classe regina entro i patrii confini. Invece la prima vittoria in assoluto di uno spagnolo (sempre nella classe regina) è quella di Criville, nel 1992, ad Assen.

DEDICATE AI CAMPIONI

ANCHE MARTINEZ HA LA SUA CURVAJEREZ si conferma il tempio del motociclismo iberico: qui le star spagnole hanno una curva intitolata, e a partire da questa edizione del Gran Premio di Spagna si colma una lacuna: è stata infatti dedicata una curva anche a Jorge “Aspar” Martinez. Si tratta della curva 8, che precede la “Nieto”.

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47

TEST IN GALLERIA DEL VENTO

SIMONCELLI RICEVERÀ LA CARENA AL MUGELLOMARCO Simoncelli ha raggiunto Tokyo e ha trascorso diverse ore nella sede della HRC (per un totale di un giorno e mezzo di impegno) nella galleria del vento. La nuova carena, indispensabile viste le dimensioni del romagnolo, gli fa guadagnare almeno 3 km/h e dovrebbe essere pronta per il GP Italia di inizio giugno. A Jerez, invece, Marco ha ricevuto un forcellone modificato che completa il rinnovamento della ciclistica iniziato in Qatar con un telaio più rigido.

PUBBLICO IN CALO, LA SPAGNA ABBASSA I PREZZI DEI BIGLIETTILa crisi si fa sentire anche a Jerez: per la prima volta, forse da quando si corre la gara, nelle giornate di venerdì e sabato si sono viste le colline con diverse zone vuote. Gli organizzatori avevano capito dalla prevendita che quest’anno si sarebbe vista la solita folla solo per la gara. Del resto era già accaduto lo scorso anno, e non solo a Jerez ma anche a Barcellona e a Valencia. Va anche segnalato però che gli organizzatori si sono dimostrati molto sensibili al problema, decidendo di ridurre di parecchio i prezzi dei biglietti, che andavano dai 40 agli 80 euro.

OLTRE IL MURO DEI 50 CHILI

PEDROSA INGRASSA... FINALMENTEDI SOLITO si soffre per perdere peso, invece Dani Pedrosa ha il problema inverso: non riesce ad ingrassare. A Jerez ha fatto sapere di essere riuscito a guadagnare 3 kg, scavalcando così la barriera dei 50 kg: ora ne pesa infatti 53. Sostiene di esserci riuscito perché ha seguito un nuovo tipo di preparazione che riguarda sia lo sforzo fisico che l’alimentazione. In suo aiuto è arrivato un nutrizionista, Aki Hintsa, che ha seguito piloti di F1 come Hamilton e Vettel.

DUE I GP IN NOTTURNAJEREZ – La Dorna ha un piano, da attuare già nella prossima stagione, per aumentare il numero delle gare in notturna cercando di andare incontro anche alle esigenze dei piloti,

che non vogliono correre tardi perché la pista diventa troppo umida. Poiché le gare in notturna nel 2011 dovrebbero diventare due – a quella del Qatar si aggiungerà infatti una

gara ad Abu Dhabi – correrà di notte solo la MotoGP, e ad un’ora più agevole per tutti: 125 e Moto2 si disputeranno invece nel pomeriggio, con la luce naturale. Il fantastico

impianto Yas Marina ha spazi di fuga, in diversi punti, che sono insufficienti per le moto, ma i proprietari del circuito si sono detti disponibili a fare le modifiche, quindi va da sè

che questa gara entrerà nel calendario 2011. I piloti hanno fatto sapere di non voler correre di notte una seconda volta, ma l’idea della gara in notturna piace sia agli arabi

che alla Dorna. Quindi la gara si farà in notturna.

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VI SI CORRE DAL 1987

JEREZ HA RINNOVATO FINO AL 2016GLI ORGANIZZATORI del GP Spagna hanno esteso il contratto con la Dorna fino al 2016. Quella di Jerez è la pista di casa degli spagnoli ma è anche una delle più conosciute da tutti i piloti del Mondiale. Tra gare e test invernali, in Andalusia si viene ininterrottamente dal 1987 (solo Assen vanta una presenza consecutiva superiore). Il veterano di questa pista è Loris Capirossi, che qui ha corso ben 21 volte (Jerez era infatti già in calendario quando lui ha debuttato, nel 1990), invece il “rookie” è stato Ben Spies, l’unico che non aveva ancora vissuto il “caliente” week-end del Gran Premio di Spagna.

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Dai boxMotoGP Jerez

REPSOL E HONDATIRO ALLA FUNELa sponsorizzazione è a rischio

JEREZ – La Repsol sta valutando se resta-re in MotoGP oppure prendere altre strade e la gara ha dato il via, ufficialmente, alle di-scussioni con la Honda per capire cosa fare. La Repsol ha diverse opzioni: può continuare nella forma attuale, ma è anche disposta a cedere parte della carena della RCV ufficiale ad un altro marchio (perché la situazione economica è dura per tutti), oppure può tra-sferire armi e bagagli (e soldi) in Formula 1.

Il gigante petrolifero iberico è intenzionato a restare sia nella MotoGP che con la Honda ma la trattativa per il rinnovo del contratto è partita con maggiore freddezza rispetto al

passato. Gli spagnoli vorrebbero rivedere la cifra che versano ogni anno al Team HRC: 11 milioni di euro. Del resto la prima avvisaglia si era avuta lo scorso anno, quando la Repsol allo scadere del contratto pluriennale aveva imposto alla Honda il rinnovo per un solo anno (cioè per la stagione attuale).

Da parte sua, la Honda ha già avuto un incontro con i dirigenti della Elf e ha offerto al petroliere francese la possibilità di diven-tare lo sponsor principale del Team HRC. La Elf ha declinato l’offerta (le cifre sono troppo alte) ma comunque ora è palese che anche la Honda ha cominciato a guardarsi intorno.

MODIFICATA LA SUA RCV

MELANDRI SCEGLIE IL “FAI DA TE” LA HRC non prevede un trattamento particolare per Marco Melandri, ma ha dato il permesso allo staff tecnico del pilota ravennate di lavorare sulla RCV per cercare la soluzione ai guai. La sua squadra ha commissionato ad una engineering la realizzazione di nuove piastre forcella e di leveraggi della sospensione posteriore di misure differenti. Si sta cercando di ampliare l’arco di messa a punto della moto, irrigidendo anche il telaio.

GAP DI 10 SECONDI AL VIA

PENA RIDOTTA PER CHI USA IL SETTIMO MOTORELA GP COMMISSION ha modificato l’entità della pena da infliggere al pilota che userà il settimo motore durante la stagione: dovrà partire sempre dalla pit lane, ma solo 10 secondi dopo la partenza della gara (non più 20 secondi). I costruttori si sono infatti accorti che sarà dura restare entro il limite dei 6 motori per 18 gare, e molti temono di non farcela.

DISTRIBUZIONE DEI PESI

LA SUZUKI SEGUE YAMAHA E HONDALA SUZUKI ha deciso di seguire la strada tracciata dalla Yamaha lo scorso anno e intrapresa dalla Honda in questo: sta spostando i pesi verso il posteriore. Più facile a dirsi che a farsi, perché con una diversa distribuzione dei pesi cambia l’equilibrio della moto, ma è la mossa da fare ora che è stato messo a punto il nuovo telaio: permettere alle gomme Bridgestone di lavorare alla giusta temperatura è il segreto per sfruttarle al meglio.

PIÙ VERSATILE

NUOVA POSTERIORE PER LA BRIDGESTONE POICHÉ non ci sono stati cambiamenti nella configurazione del tracciato di Jerez rispetto allo scorso anno (quando venne rifatto l’asfalto), la Bridgestone ha portato in Spagna mescole “media” e “dura” per l’anteriore, mentre per la posteriore sono state scelte la “soft” e la “media”. L’unica differenza rispetto al 2009 riguarda la gomma posteriore di nuova generazione (garantisce un più ampio range di temperature di utilizzo). La posteriore con mescola “media” era stata utilizzata già in Qatar, ma essendo stato rinviato il Gran Premio del Giappone, la gara di Jerez è diventata la prima occasione per utilizzare in corsa la nuova posteriore con mescola soft.

Page 26: 4 MAGGIO - MOTOSPRINT 18

Mannino vince e convince a Racalmuto; secondo sul podio è Bona seguito da Scianna

Grandi prestazioniE’ Nicola Mannino il Re di Racalmuto. Il

portacolori del moto club Trinacria inaugura la stagione Malossi in Sicilia con un doppio successo, ed anche se ancora il percorso è lungo, sono infatti sei le tappe del Trofeo Scootermatic Sicilia, Nico ha dimostrato con una condotta di gara esemplare di possede-re la giusta determinazione e aspirazione sia al Titolo che alle finali nazionali. Teatro d’eccellenza l’Autodromo Valle dei Templi, “bagnato” dalla pioggia il sabato antece-dente le gare. La pista bagnata durante le prove e le qualifiche ha influito un po’ sul-le posizioni di griglia, ma ha contribuito a rendere ancora più interessanti le due gare in programma la domenica mattina. Pista perfettamente asciutta al via, Gara 1 vede in “pole” il messinese Letterio Calabrò, seguito da Nico Mannino, Ignazio Scianna e Mario Pintacoda, a seguire gli altri piloti giunti en-tusiasti al primo appuntamento stagionale un po’ da tutte le province siciliane. Al via il gruppo scatta compatto, ma il più lesto di tutti è Mannino, che prende la testa del-la gara e manterrà la posizione per i dieci giri previsti. Dietro di lui è bagarre per gli altri gradini del podio ancora disponibili,

complice anche il tracciato lungo e artico-lato dell’autodromo agrigentino che ben si presta ai repentini cambi di posizione di classifica; al primo passaggio cronometrico fa ben sperare Ignazio Scianna, secondo, ma Francesco Paolo Bona non ci stà e ini-zia un avvincente duello con Scianna che lo porterà a “firmare” la seconda posizione sino al penultimo giro, quando “rinviene” Scianna che passa in vantaggio e transita sotto la bandiera a scacchi del Direttore di Gara , Attilio Greco, in seconda posizione, mentre Bona si dovrà accontentare del ter-zo gradino del podio. Dietro al trio di testa è comunque grande la lotta tra il poleman Calabrò e Danilo Milone, la spunta quest’ul-timo ai danni del messinese grazie ad una prestazione regolare, ma và segnalata la furiosa rimonta del palermitano Francesco Bonomo, partito dall’ultima posizione della griglia, penalizzato durante le qualifiche, e giunto all’ultimo giro sesto assoluto. In gara 2 si registrano alcune variazioni sul tema, ma il finale è sempre lo stesso: Mannino parte bene, sigla l’hole-shot transitando al primo giro in testa al gruppo ma Francesco Paolo Bona, che nel frattempo ha recuperato 4

Gli ultimi momenti prima della partenza in griglia, con spalti gremiti dal pubblico e safety car in fondo allo schieramento.

www. .com

la TERRA delle competizioni

Grande bagarre tra Bonomo (29) e Morreale (9), quarto e quinto finali dopo due manche tiratissime.

NEXT ROUND: 22-23 MAGGIO - PIAN DELL’OCCHIO (PA)

posizioni in un solo giro, lo passa e sia pure per un giro “respira” aria di vittoria, ma du-ra poco, infatti spunta dalle retrovie un altro pretendente al gradino più alto del podio, Danilo Milone, settimo in griglia e primo al terzo passaggio davanti ai box; l’alternanza al comando dura poco, e dal quarto giro in poi ritorna prepotentemente Nicola Manni-no che “stampa” il giro record della gara 2, 1’20”343, riprende il comando e non lo la-scerà più sino alla fine. Bona ha il suo da fare a difendersi dagli attacchi di Elia Morreale, reduce da delle qualifiche non soddisfacenti che lo hanno relegato alla sesta posizione della griglia, ma nel frattempo il “solito” Francesco Bonomo inizia una rimonta spet-tacolare, forzando ancor di più i ritmi di gara, al punto da terminare gara 2 sul terzo gradino del podio alle spalle del compagno di squadra, l’F.G.F. Factory, Bona. Solo quarto Elia Morreale, non al meglio della condizio-ne. Ignazio Scianna, protagonista in gara 1, partito bene nella seconda frazione di gara rimane attardato rispetto ai primi, ed è co-stretto ad accontentarsi della quinta posizio-ne. Nonostante la brillante performance di Mannino, che guida la classifica a punteggio pieno con 50 punti, davanti a Bona con 42 e

Trofeo ScooterMatic Extreme ITALIA SiciliaAutodromo Valle dei Templi (AG) - 25/4/2010

Classifica Assoluta finale per somma dei punti

ORGANIZZAZIONE/COMUNICAZIONE [email protected]

FOTOSPORT www.fotosport.biz

Pos. Pilota Team Gara1 Gara2

1 66 Mannino N. Cram Mannino 25 25 50

2 28 Bona F.P. Pino Racing 20 22 42

3 87 Scianna I. TZT Racing 22 16 38

4 29 Bonomo F. Marmitta 15 20 35

5 9 Morreale E. Baiamonte 16 18 34

6 2 Milone D. Pino Racing 18 12 30

7 57 Pintacoda M. Birilli Racing 14 15 29

8 7 Morgante A. Team P.Morgante 13 13 26

9 12 Trovato P. Team Lillo Calabrò 11 14 25

10 46 Calabrò L. Team Lillo Calabrò 12 11 23

11 64 Mannone G. DEV Corse 10 9 19

12 85 Alongi S. Marmitta 9 10 19

Grande doppietta per un volto noto dei Trofei Malossi, Nicola Mannino (66)

che a Racalmuto ha fatto man bassa.

Una delle fasi concitate della bagarre a inizio gara!

Ottimo secondo finale, uno dei protagonisti della stagione 2009, Bona (28).

Scianna (87) ha chiuso al terzo posto, onorando il team che l’anno scorso ha portato al titolo Raspanti.

Qui sul podio Manino davanti a Bona, Scianna, Bonomo e Morreale, premiati da Sandro Malossi

Scianna con 38 punti, ancora tutto può acca-dere in un Trofeo emozionante ed articolato su più prove e su circuiti dalle caratteristiche diverse, il secondo round del Trofeo Malossi Sicilia è previsto per il 23 maggio a Palermo: ad ospitare il colorato “circus” degli scooters sarà il motodromo di Pian dell’Occhio.

Fabio Di Giorgi

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motosprint

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Moto2 Jerezdi Enrico Borghi - foto Milagro

Far westmotosprint

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Elias vince senza dominare,Corsi è quinto, Pasini arranca

nelle retrovie e De Angelis è KO. La Moto2 non è facile. Per nessuno

JEREZ – Lo spettatore più interessato, ancora una volta, è stato Alex De An-gelis, che ha visto, ma non ha corso il

GP Spagna, perché gli hanno impedito di gareggiare. Il sammarinese del Team Scot è stato costretto a dare forfait a causa di una vicenda che lo ha tenuto fermo per un sospetto trauma toracico, che in realtà non c’era.

Alex è incappato in una spettacolare ca-duta nel warm up, ma nonostante la TAC eseguita all’ospedale di Jerez abbia evi-denziato che «non c’è assolutamente niente» come ha sostenuto lo stesso Alex, il medico di gara non gli ha dato il permes-so di correre. Mentre il sammarinese cer-cava di accettare questo “zero” imposto, si è quindi ritrovato ad assistere alla seconda gara di un campionato in cui lui non ha ancora corso. Ha percorso, infatti, poche curve del GP Qatar e qui non ha raggiunto nemmeno la griglia di partenza.

De Angelis è stato estromesso da una gara avvincente, combattuta fino all’ultima curva, in cui l’ordine d’arrivo è stato stabi-lito in base a staccate all’ultimo respiro, sorpassi coraggiosi, colpi di gomito e di carena. Alla fine l’ha spuntata Toni Elias, che è stato spinto dal pubblico di casa, ma anche dal suo orgoglio: lo spagnolo ha preso il comando nell’ultimo giro grazie alle sue doti di “staccatore”. In questo mo-do ha piegato l’irriducibile Shoya Tomiza-wa, la rivelazione della stagione, e anche Thomas Luthi, ex iridato della 125 che ne- ]

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motosprint

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Toni Elias Gran cuore e grandi frenate. Ancora non è al 100%, ha corso dosando le forze, conservando le sue ultime energie per il finale di gara. Ha fatto bene. Negli ultimi giri era il più lucido e si è visto. Si è meritato la vittoria.

Riferimento 10

Shoya TomizawaSi conferma solido e redditizio, non sente la pressione e non ha paura degli avversari. Risponde agli attacchi dei suoi più blasonati colleghi, va forte in gara ed ha iniziato a guidare bene anche in qualifica.

Leader mondiale 9

Le pagelle

Moto2 Jerez

gli anni della 250 si era perso. Non sono stati solo loro, i protagonisti. Vanno forte in tanti, in Moto2, e molti sono nomi nuovi. Uno, vale per tutti: Kenny Noyes, un giova-nissimo e fortissimo debuttante, che è americano, ma è nato a Barcellona, e ga-reggia per il team sostenuto dalla star del cinema Antonio Banderas. Ha animato tutta la prima parte della gara, cedendo solo nel finale, quando piloti più esperti di lui hanno alzato un po’ il ritmo. Noyes alla fine è stato settimo e ha fatto una gran buona impressione.

IN UNA GIORNATA in cui hanno domina-to gli stranieri, va sottolineata la gara di Corsi, protagonista assoluto, nel bene e nel male. Il romano nella prima frazione, cioè nei due giri disputati prima che la bandiera rossa rispedisse tutti ai box, and-va forte. Poi c’è stato un contatto con To-mizawa: la moto del giapponese è finita a terra perdendo olio e diversi piloti sono caduti come birilli alla frenata del rettili-neo di ritorno.

Al nuovo via, Corsi si è ritrovato in quat-tordicesima posizione, ma ha saputo tro-vare un buon ritmo, grazie al quale nel fi-nale è risalito verso il gruppo che si è gio-cato le posizioni che contano. Alla fine è stato quinto, alle spalle di Yuki Takahashi, che dopo la disastrosa esperienza nella MotoGP, lo scorso anno, sta tornando pro-tagonista. Shoya Tomizawa è stato simpa-tico, alla fine, e con uno stile molto nippo-nico ha preferito scusarsi - «è colpa mia, e della mia moto, se la gara è stata sospe-sa» - piuttosto che elogiare la sua grande gara che lo mantiene leader di classifica. Il ragazzino non va solo forte, è aggressivo e combattivo.

Alla fine Toni Elias è apparso provato, commosso e forse anche sollevato. Speci-ficando che «tornando in Moto2 ho preso un rischio», ha dimostrato che un pilota che è stato grande nella 250 e protagoni-sta della MotoGP non torna indietro a cuor leggero. Non è solo questione di orgoglio: c’è il rischio di subire dagli esordienti e la Moto2 in questo campo è molto insidiosa. Ma Elias è forte e guida molto bene anche questa nuova moto. Il suo inizio di stagione è stato molto duro, perché si è fratturato una caviglia e un polso proprio alla vigilia del GP Qatar, ma è già in grado di vincere, come ha dimostrato a Jerez, e quindi può guardare al futuro con fiducia. Invece han-no deluso Julian Simon, che non ha anco-ra trovato una messa a punto efficace per

AL SECONDO GIRO, DOPO IL CONTATTO TRA CORSI E TOMIZAWA (IN ALTO), SI SCATENA L’INFERNO. LA MOTO DEL GIAPPONESE PERDE OLIO, MOLTI PILOTI FINISCONO A TERRA (SOPRA E SOTTO) E LA GARA VIENE GIUSTAMENTE SOSPESA PER PULIRE L’ASFALTO.

] motosprint

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Hanno detto

Toni Elias«Le mie condizioni fisiche sono migliorate molto. Posso battermiad armi pari con gli altri. In provasiamo stati bravi, perché abbiamo trovato una buona messa a punto,che ci ha permesso di starenel primo gruppo, in gara».

Thomas Luthi«Mi sono divertito molto, anchese all’inizio mi sembrava di esserein mezzo a un gruppo di matti!Dopo la seconda partenza ho trovatoun feeling migliore con la mia motoe ho cominciato a darmi da fare.È andata bene».

Alex De Angelis«Mi è successa una cosa incredibile:in ospedale mi hanno fatto tuttigli esami possibili e mi hanno rimandato in circuito, dicendomiche non avevo niente. Io in effettimi sentivo a posto, eppurenon mi hanno dato la possibilitàdi gareggiare. Il problema è che,di fatto, non ho ancora corsoe se non si gareggia non è nemmeno possibile raccogliere dei datiper sviluppare la moto».

Kenny NoyesHa fatto vedere numeri da professionista del supermotard, eccitando la folla e conquistando gli addetti ai lavori.Alla fine è calato ed ha perso posizioni, però ha dimostrato di avere i numeri per stare con i primi.

Brutto cliente 7,5

Simone CorsiSi trova in testa alla gara quasi subito, prima di quanto potesse sperare,ma sciupa l’occasione chiudendo la porta in faccia a Tomizawa, che era già entrato prendendo la corda. Tutto da rifare,e la partenza non è più così buona...

Frettoloso 6,5

Mattia PasiniIl suo talento non si discute, il comportamento sì: è controproducente prendersela con la moto nel giorno in cui il tuo compagno di squadra va forte. Molto forte. E quando si parla a un microfono, moderare i termini!

Nervoso 5

MOLTE NOVITÀ TECNICHE

OGNI PAUSA È BUONA PER FARE SVILUPPOLA SOSTA causata dallo spostamento del GP Giappone ha permesso a molti costruttori della Moto2 di lavorare sulle ciclistiche. Il forcellone della RSV, realizzato da Massimo Pierobon, fa parte di un programma di “dimagrimento” che dovrebbe far perdere alla moto di Giorlandino usata dal team Aspar una decina di chili. Il team Scot ha rivisto l’aerodinamica, il telaio ed ha lavorato sul radiatore per abbassare le temperature di esercizio del motore. La Bimota, in cerca di un pilota italiano da affiancare a Rattapark Wilairot, almeno nelle gare italiane, ha rivisto aerodinamica e scarichi.

KENNY NOYES (9) HA GUIDATO IN MODO MOLTO SPETTACOLARE. A FINE GARAIL SUO RITMO È CALATO ED È STATO SUPERATO PRIMA DA TOMIZAWA (48),POI DA ELIAS (24) ED INFINEDA UN GRUPPO DI “VOLPONI”,CHE PERÒ, PRESTO, DOVRANNO RIFAREI CONTI CON IL GIOVANE FUNAMBOLO...

A Jerez le Moto2 hanno garantito

un grande spettacolo.

Merito di entrate in curva

di traverso, come la MotoGP

ai bei tempi...

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motosprint

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TOMIZAWA SHOW ANCHE IN PROVADOPO la vittoria in Qatar, prima pole in carriera per Shoya Tomizawa. Con il tempo di 1’44”372 il diciannovenne giapponese ha preceduto il campione in carica della 125, Julian Simon (1’44”374). Completano la prima fila Toni Elias (1’44”424) e Yuki Takahashi (1’44”463). Il primo degli italiani è Simone Corsi, in griglia con il decimo tempo. Raffaele De Rosa è quindicesimo davanti a Claudio Corti e Roberto Rolfo.

Pole Position

Moto2 Jerez

LA WILD CARD AMADEO LLADOS

IN GARA GRAZIE A UNA MAXI COLLETTAMADRILENO, 18 anni, wild card a Jerez con l’autarchica AJR made in Spain, una delle meno combattive Moto2, Amadeo Llados ha una bella storia alle spalle. Per correre il GP di casa ha sfruttato una colletta di ventiquattro amici e parenti che hanno speso 500 euro ciascuno 12.500 euro in tutto, grazie ai quali Llados ha potuto coronare un sogno!

A IANNONE SCENDE... LA CATENA

ROTTURA “OLD STYLE”PROVE FINITE NEL TURNO di prove libere del venerdì ad Andrea Iannone è capitato un guasto tecnico vecchio stile: la rottura della catena della trasmissione finale.

la sua ciclistica, così come l’uomo della pole, Alex Debon, autore di una gara agi-tata, conclusa in venticinquesima posizio-ne anche a causa di una caduta.

Si è agitato anche Mattia Pasini, che sta vivendo una situazione analoga a quella di Simon: in questa categoria in cui è ancora tutto allo stato embrionale, le moto sono ancora in via di definizione. Si cambiano telai, forcelloni, posizioni di guida, aerodi-namica, praticamente ad ogni gara, e se ci sono piloti che cominciano a trovarsi a proprio agio, altri sono invece molto ner-vosi. Mattia Pasini è uno di questi: non si trova con il telaio e dopo quello che è suc-cesso qui a Jerez è possibile che il ragaz-zo di Riccione possa addirittura cambiare squadra. Infatti ha preso la via dei box in preda allo sconforto e quando è sceso dalla sua moto ha detto che «stare dentro per fare trentesimo non ha senso. Questa moto non si adatta alla mia guida». Il pa-tron della squadra, Luca Montiron, ha re-plicato subito: «Pasini si può adeguare a quello che ha, altrimenti può andare a cercare qualcosa d’altro». E pare che Mattia sia intenzionato a seguire il sugge-rimento. Anche perché Corsi con lo stesso telaio si trova bene, visto che è stato quin-to, e questo è un dato che gioca a sfavore di Mattia.

Andrea Iannone è uscito subito di sce-na, essendo caduto nei primi giri, Nicco-lò Canepa ha percorso solo nove giri. In-vece Roberto Rolfo ha faticato ad uscire dal gruppo centrale, nel quale è finito dopo una partenza poco felice, ed è stato dodicesimo. Claudio Corti, incappato in una brutta partenza, non è riuscito ad entrare in zona punti (è stato diciottesi-mo) e Raffaele De Rosa ventesimo. Inve-ce Alex Baldolini ha chiuso in trentadue-sima posizione.

QUANDO IL CROSS FA MALE

PASINI SI È LUSSATO LA SPALLA DESTRAIL CROSS è di gran moda tra i piloti della velocità, ma gli infortuni causati da questa pratica sportiva stanno preoccupando i responsabili delle squadre. A Jerez de la Frontera Mattia Pasini è arrivato con i postumi di una lussazione alla spalla destra, rimediata mentre si allenava la settimana precedente il GP Spagna sulla pista di Ponte a Egola.

CORSI (3), SOTTO INSEGUITO DA TALMACSI (2), È STATO IL MIGLIORE DEGLI ITALIANI. SIMONE GUIDA UNA MOTO IDENTICA A QUELLA DI PASINI (75). MATTIA, PERÒ, NON RIESCE AD OTTENERE RISULTATI ED A FINE GARA NON HA NASCOSTO DI NON GRADIRE LA SUA MOTO2.

Altraguardo GirivelociAlvia

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17

Campionatopiloti

6. Simone Corsi 19; 7. Sergio Gadea 16; 8. Roberto Rolfo 15; 9. Gabor Talmacsi 14; 10. Yuki Takahashi 13; 11. Mattia Pasini 10; 12. Kenny Noyes 9; 13. Julian Simon 8; 14. Dominique Aegerter 8; 15. Yonny Hernandez 6; 16. Alex Baldolini 4; 17. Fonsi Nieto 3; 18. Stefan Bradl 2; 19. Karel Abraham 2; 20. Anthony West 1; 21. Lukas Pesek 1.

LIBER

E

1. Shoya Tomizawa Giappone Suter 25 20 45

2. Toni Elias Spagna Moriwaki 13 25 38

3. Thomas Luthi Svizzera Moriwaki 9 16 25

4. Jules Cluzel Francia Suter 16 5 21

5. Alex Debon Spagna FTR 20 — 20

1. Toni Elias Moriwaki in 29’58”72675,191 km alla media di 150,488 km/h

2. Shoya Tomizawa Suter a 0”1903. Thomas Luthi Moriwaki a 0”2614. Yuki Takahashi Tech 3 a 0”5585. Simone Corsi Motobi a 1”4496. Sergio Gadea Pons Kalex a 1”4967. Kenny Noyes Promoharris a 2”2158. Julian Simon RSV a 2”5769. Gabor Talmacsi Speed Up a 3”825

10. Yonny Hernandez BQR-Moto2 a 6”69111. Jules Cluzel Suter a 8”12312. Roberto Rolfo Suter a 11”96513. Dominique Aegerter Suter a 12”19014. Stefan Bradl Suter a 12”29515. Anthony West MZ-RE Honda a 12”54516. Scott Redding Suter a 12”67817. Ratthapark Wilairot Bimota a 13”54818. Claudio Corti Suter a 15”64219. Axel Pons Pons Kalex a 16”74020. Raffaele De Rosa Tech 3 a 19”36821. Fonsi Nieto Moriwaki a 20”95622. Mike Di Meglio RSV a 21”12923. Vladimir Ivanov Moriwaki a 31”22424. Robertino Pietri Suter a 31”27525. Alex Debon FTR a 33”28326. Lukas Pesek Moriwaki a 34”09027. Bernat Martinez Bimota a 38”70528. Karel Abraham RSV a 39”38429. Arne Tode Suter a 43”83930. Amadeo Llados AJR a 46”89631. Valentin Debise ADV a 47”08032. Alex Baldolini I.C.P. a 47”21633. Yannick Guerra Moriwaki a 47”77734. Mashel Al Naimi BQR-Moto2 a 56”595

RITIRATI

Ivan Moreno Moriwaki al 9. giroNiccolò Canepa Force GP210 al 9, giroMattia Pasini Motobi al 7. giroHector Faubel Suter al 4. giro

NON HANNO FINITO IL PRIMO GIRO

Andrea Iannone Speed UpJoan Olive Promoharris

NON PARTITI

Vladimir Leonov SuterAlex De Angelis Force GP210

1. Toni Elias 1’44”710alla media di 152,065 km/h

2. Sergio Gadea 1’44”8303. Yuki Takahashi 1’44”9444. Thomas Luthi 1’44”9665. Kenny Noyes 1’44”9926. Gabor Talmacsi 1’45”0067. Alex Debon 1’45”0228. Simone Corsi 1’45”0669. Shoya Tomizawa 1’45”076

10. Jules Cluzel 1’45”18211. Anthony West 1’45”24412. Scott Redding 1’45”25313. Julian Simon 1’45”25914. Yonny Hernandez 1’45”33815. Roberto Rolfo 1’45”38116. D. Aegerter 1’45”42017. Ratthapark Wilairot 1’45”48118. Stefan Bradl 1’45”54719. Claudio Corti 1’45”56920. Axel Pons 1’45”62421. Fonsi Nieto 1’45”65022. Mike Di Meglio 1’45”80723. Raffaele De Rosa 1’45”84524. Karel Abraham 1’45”88125. Alex Baldolini 1’46”12826. Ivan Moreno 1’46”37527. Robertino Pietri 1’46”40528. Vladimir Ivanov 1’46”41629. Lukas Pesek 1’46”59130. Bernat Martinez 1’46”67031. Hector Faubel 1’46”68732. Arne Tode 1’46”82133. Niccolò Canepa 1’46”94034. Amadeo Llados 1’46”94835. Mattia Pasini 1’46”96336. Mashel Al Naimi 1’47”04837. Valentin Debise 1’47”14738. Yannick Guerra 1’47”409

TO

TAL

E

Dischi SuperSportFactory Brakes

[email protected]

www.motorquality.com

Distribuito da:

Dischi T-Drive Factory Brakes

1. Shoya Tomizawa Giappone 1’44”554 1’44”372

2. Julian Simon Spagna 1’45”080 1’44”374

3. Toni Elias Spagna 1’44”850 1’44”424

4. Yuki Takahashi Giappone 1’44”654 1’44”463

5. Thomas Luthi Svizzera 1’44”558 1’44”573

6. Stefan Bradl Germania 1’44”728 1’44”631

7. Gabor Talmacsi Ungheria 1’44”880 1’44”661

8. Sergio Gadea Spagna 1’45”162 1’44”694

9. Kenny Noyes USA 1’44”888 1’44”712

10. Simone Corsi Italia 1’45”466 1’44”722

11. Anthony West Australia 1’45”143 1’44”741

12. Yonny Hernandez Colombia 1’44”427 1’44”779

13. Alex Debon Spagna 1’44”419 1’44”783

14. Jules Cluzel Francia 1’45”384 1’44”810

15. Raffaele De Rosa Italia 1’44”933 1’44”943

16. Claudio Corti Italia 1’45”466 1’44”957

17. Roberto Rolfo Italia 1’45”356 1’45”063

18. Fonsi Nieto Spagna 1’45”790 1’45”149

19. Alex Baldolini Italia 1’44”891 1’45”179

20. Joan Olive Spagna 1’46”311 1’45”183

21. Dominique Aegerter Svizzera 1’45”297 1’45”375

22. Axel Pons Spagna 1’44”975 1’45”404

23. Arne Tode Germania 1’46”696 1’45”412

24. Hector Faubel Spagna 1’46”553 1’45”443

25. Karel Abraham Rep. Ceca 1’45”493 1’45”448

26. Alex De Angelis Rep.S.Marino 1’44”620 1’45”515

27. Scott Redding G. Bretagna 1’44”852 1’45”591

28. Mike Di Meglio Francia 1’45”805 1’45”653

29. Andrea Iannone Italia 1’45”923 1’45”704

30. Ratthapark Wilairot Thailandia 1’45”484 1’45”705

31. Robertino Pietri Venezuela 1’46”781 1’45”770

32. Bernat Martinez Spagna 1’45”694 1’45”962

33. Lukas Pesek Rep. Ceca 1’46”019 1’46”059

34. Niccolò Canepa Italia 1’45”142 1’46”084

35. Vladimir Ivanov Ucraina 1’46”488 1’46”366

36. Mattia Pasini Italia 1’46”125 1’46”529

37. Amadeo Llados Spagna 1’47”127 1’46”550

38. Valentin Debise Francia 1’46”228 1’46”772

39. Ivan Moreno Spagna 1’46”635 1’46”806

40. Yannick Guerra Spagna 1’47”817 1’47”068

41. Mashel Al Naimi Qatar 1’48”132 1’47”793

Vladimir Leonov Russia 1’48”383 —

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125 Qatardi Marco Masetti

Espargaró primo davanti a Terol. Ai nostri neanche un punticino

SuperPolSuperPolJ

EREZ – Tre piloti sul podio: il trionfo spagnolo in 125 non si discute e sa-rebbe stupido farlo, visto che lo stra-

potere è assoluto. La vittoria capolavoro di un ragazzo che ha davanti un grande futu-ro, Pol Espargaró, è una di quelle che pos-sono cambiare la faccia di un campionato. Terzo successo mondiale a 18 anni e da-vanti una strada spianata che porta alla Moto2 e, in futuro, alla Moto GP. Non male come bilancio per uno che ha già corso 56

volte alla sua età. Seconda piazza per Nico Terol, un altro che gareggia da parecchio, che ha oltre 80 partenze sulle spalle e, come Espargaro, un programma che lo ha visto progredire stagione dopo stagione. Il podio si chiude con Esteve Rabat, vent’an-ni, sessanta partenze sulle spalle e una squadra che ha già un programma e una Moto2 pronta per lui.

I nostri raccolgono molto meno: nessun punto in classifica, molta delusione e un

motosprint

59

Il vincitore

Pol Espargaro

«Spero di potergli

restituireil favore»

MI HA AIUTATO VAZQUEZ

«VINCERE A JEREZ è incredibile e l’ho capito durante il giro d’onore… Che emozione! La gara è stata dura: all’inizio ho cercato di andare il fuga, ma non ce l’ho fatta, poi io e Efren (Vazquez) abbiamo fatto un grande gioco di squadra. Lui mi ha aiutato e spero di potergli restituire presto il favore. Nel finale ho studiato Terol e ho allungato fino al traguardo. Detto così sembra una cosa semplice, ma dentro di me sento ancora l’emozione, una delle più belle giornate della mia vita».

pizzico di speranza. Luca Marconi chiude diciassettesimo, avvicinandosi alla zona punti. Non è il massimo della vita ma il risultato migliore. Va peggio a Riccardo Moretti, che chiude con un high-side una gara che non lo vedeva tra quelli fermi. Ma il campione italiano rischia di fermarsi. A meno che uno sponsor non intervenga in fretta consentendo al romagnolo di chiu-dere la stagione. Marco Ravaioli è ultimo, ma almeno riesce a portare al traguardo

POL ESPARGARÓ (44) TRA IL COMPAGNO DI SQUADRA VAZQUEZ (7) E NICO TEROL (40).SOPRA, LA CADUTA DI RICCARDO MORETTI. L’ESORDIO STAGIONALE DEL CAMPIONE ITALIANO (CHE HA SALTATO IL GP QATAR) NON È STATO FORTUNATO.

la sua Lambretta, obiettivo minimo nella giornata in cui il suo compagno di squadra regala al marchio italo-cinese il primo punto iridato.

Non è un caso, la impari sfida tra Spa-gna e Italia in 125 è perfettamente fotogra-fata dalla gara di Jerez. E non si può nem-meno sognare tirando fuori l’episodio bi-blico del Davide che abbatte il gigante Golia. Per ora non abbiamo nemmeno la forza di scagliare il sasso.

NEL 2012. O FORSE PRIMA

VIA LA 125 ARRIVA LA MOTO3PRESTO anche la classe 125 vedrà concluso il suo ciclo. La Dorna sta infatti preparando la nuova “entry class”, che si chiamerà Moto3 e debutterà nel 2012. Il regolamento tecnico non c’è ancora, ma l’idea è quella di utilizzare ciclistiche prototipo e motori a 4 tempi di 450 cm3 di cilindrata (potrebbero anche essere quelli da cross). Secondo Carmelo Ezpeleta, la nuova categoria «non sarà un monomarca» (come la Moto2, dove i motori sono Honda) e questo significa che ci potrebbe essere una pluralità di fornitori. Se anche l’Aprilia, così come ha fatto la KTM a fine2009, decidesse di disinteressarsi della 125, la Dorna potrebbe anche anticipare l’ingresso della nuova categoria.

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6. Tomoyoshi Koyama 18; 7. Randy Krummenacher 18; 8. Marc Marquez 16; 9. Sandro Cortese 16; 10. Alberto Moncayo 13; 11. Johann Zarco 13; 12. Alexis Masbou 13; 13. Jasper Iwe-ma 8; 14. Danny Webb 5; 15. Marcel Schrotter 4; 16. Adrian Martin 3; 17. Jakub Kornfeil 2; 18. Luis Salom 1; 19. Jonas Folger 1.

LIBER

E

1. Nicolas Terol Spagna Aprilia 25 20 45

2. Pol Espargaró Spagna Derbi 13 25 38

3. Esteve Rabat Spagna Aprilia 9 16 25

4. Bradley Smith G. Bretagna Aprilia 8 13 21

5. Efren Vazquez Spagna Derbi 20 — 20

125 Jerez

1. DERBI 25 45

2. APRILIA 20 45

3. HONDA 4 4

4. LAMBRETTA 1 1

Marc Marquez (Derbi) in 1’46”829 alla media di 149,049 km/hPole 2009: Julian Simon (Aprilia) in 1’48”237

alla media di 147,110 km/h

Poleposition Campionatomarche

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[email protected] www.motorquality.com

Distribuito da:

Pompa 19RCS Interasse Variabile

1. Marc Marquez Spagna 1’47”309 1’46”829

2. Pol Espargaró Spagna 1’47”198 1’46”933

3. Efren Vazquez Spagna 1’47”574 1’47”275

4. Esteve Rabat Spagna 1’48”312 1’47”379

5. Nicolas Terol Spagna 1’47”491 1’47”443

6. Sandro Cortese Germania 1’48”187 1’47”645

7. Bradley Smith G. Bretagna 1’48”120 1’47”753

8. Danny Webb G. Bretagna 1’49”205 1’48”164

9. Alberto Moncayo Spagna 1’49”101 1’48”700

10. Randy Krummenacher Svizzera 1’49”075 1’48”727

11. Tomoyoshi Koyama Giappone 1’49”195 1’48”880

12. Johann Zarco Francia 1’49”107 1’48”982

13. Jasper Iwema Olanda 1’49”449 1’49”030

14. Isaac Vinales Spagna 1’49”890 1’49”604

15. Adrian Martin Spagna 1’50”220 1’49”752

16. Louis Rossi Francia 1’50”198 1’49”817

17. Alexis Masbou Francia 1’49”469 1’49”826

18. Marcel Schrotter Germania 1’51”361 1’49”911

19. Jonas Folger Germania 1’50”205 1’49”925

20. Jakub Kornfeil Rep. Ceca 1’50”340 1’49”947

21. Luca Marconi Italia 1’51”235 1’50”077

22. Lorenzo Savadori Italia 1’50”468 1’50”474

23. Sturla Fagerhaug Norvegia 1’50”325 1’50”614

24. Joan Perello Spagna 1’50”469 1’50”724

25. Luis Salom Spagna 1’51”831 1’50”755

26. Johnny Rosell Spagna 1’51”228 1’50”771

27. Riccardo Moretti Italia 1’50”446 1’51”184

28. Quentin Jacquet Francia 1’52”318 1’51”797

29. Michael van der Mark Olanda 1’51”973 1’51”945

30. Marco Ravaioli Italia 1’52”799 1’52”798

31. Zulfahmi Khairuddin Malesia 1’51”496 1’53”546

1. Pol Espargaró Derbi in 41’36”146101,729 km alla media di 146,715 km/h

2. Nicolas Terol Aprilia a 1”8863. Esteve Rabat Aprilia a 15”1804. Bradley Smith Aprilia a 17”1105. Tomoyoshi Koyama Aprilia a 25”0696. Alberto Moncayo Aprilia a 26”8607. Johann Zarco Aprilia a 27”1028. Randy Krummenacher Aprilia a 28”4659. Alexis Masbou Aprilia a 28”963

10. Jasper Iwema Aprilia a 58”83011. Sandro Cortese Derbi a 1’03”03512. Marcel Schrotter Honda a 1’04”72213. Adrian Martin Aprilia a 1’04”84114. Jakub Kornfeil Aprilia a 1’05”24815. Luis Salom Lambretta a 1’09”30016. Isaac Vinales Aprilia a 1’09”54017. Luca Marconi Aprilia a 1’34”92618. Joan Perello Honda a 1’42”69519. Johnny Rosell Honda a 1’51”48420. Zulfahmi Khairuddin Aprilia a 1’51”52521. Quentin Jacquet Aprilia a 1 giro22. Marco Ravaioli Lambretta a 1 giro

RITIRATI

Jonas Folger Aprilia al 23. giroDanny Webb Aprilia al 22. giroEfren Vazquez Derbi al 19. giroMichael van den Mark Aprilia al 16. giroLouis Rossi Aprilia al 15. giroRiccardo Moretti Aprilia al 6. giroSturla Fagerhaug Aprilia al 2. giro

NON HANNO FINITO IL PRIMO GIRO

Lorenzo Savadori ApriliaMarc Marquez Derbi

1. Sandro Cortese 1’47”493alla media di 148,128 km/h

2. Efren Vazquez 1’47”6453. Pol Espargaró 1’47”6584. Nicolas Terol 1’47”7305. Esteve Rabat 1’47”7486. Bradley Smith 1’48”1207. R. Krummenacher 1’48”1248. Alberto Moncayo 1’48”3899. Tomoyoshi Koyama 1’48”426

10. Jasper Iwema 1’48”60511. Johann Zarco 1’48”77912. Danny Webb 1’48”78613. Alexis Masbou 1’48”79014. Jonas Folger 1’48”91615. Riccardo Moretti 1’49”63516. Marcel Schrotter 1’49”86017. Jakub Kornfeil 1’50”33618. Adrian Martin 1’50”36619. Luca Marconi 1’50”37820. Louis Rossi 1’50”41121. Isaac Vinales 1’50”49622. Luis Salom 1’50”63223. Joan Perello 1’51”15724. Michael v.d. Mark 1’51”88625. Quentin Jacquet 1’51”98226. Marco Ravaioli 1’52”08527. Z. Khairuddin 1’52”16928. Johnny Rosell 1’52”41929. Sturla Fagerhaug 2’02”596

PRIMATO IMBATTUTO

Julian Simon (Aprilia)nel 2009, in 1’47”057

alla media di 148,731 km/h

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Giocare e vincere con noi è MOLTO SEMPLICE

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I primi 3 della classifica di campionato saranno premiati con un set di gomme Pirelli Diablo RossoTra tutti coloro che parteciperanno al gioco in almeno 6 round sui 12 in calendario, indipendentemente dal punteggio ottenuto, sarà sorteggiata una Honda Hornet 600

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I PREMI FINALII PREMI FINALI

Honda Hornet 600

Pirelli Diablo Rosso

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Superbike Verso il “round” Italia di Paolo Gozzi - foto Zac

A 330 chilometri all’ora i rettilinei in mezzo agli alberi sono lame di luce. Il motore urla, sparando i led del conta-

giri elettronico a fondo scala e la forza cen-trifuga è così violenta che le gomme tendono a deformarsi.

Sulla pista più veloce dell’intero campio-nato la Superbike trattiene il respiro. Perché Monza è velocità, brivido, storia e leggenda. Lesmo, Ascari, Parabolica: le curve hanno nomi da mito, incutono rispetto ed evocano ricordi. Le galoppate di Fabrizio e Pirovano, i colpi di reni in volata alla Carl Fogarty, le lacrime di Pierfrancesco Chili... Il tempo passa, le emozioni restano. La Superbike a Monza fa sempre battere il cuore. Quest’an-no anche di più, perché il Mondiale arriva per la prima volta in Italia (ci tornerà per fare tappa a Misano e Imola) con Max Biaggi e l’Aprilia in piena corsa per il titolo. Tra il Cor-saro e il primato in classifica ci sono i 20 punti di vantaggio dello strepitoso Leon Ha-slam, che al primo anno da ufficiale Suzuki si sta rivelando veloce, determinato, solidis-simo.

L’Aprilia ha le ali, la Suzuki non è da meno. La GSX-R a Monza è sempre andata forte, anche quando non la guidava un talento co-me Haslam. Nel 2008 Max Neukirchner vin-se qui la sua prima gara e forse si sarebbe ripetuto un anno fa se non lo avessero abbat-tuto nel drammatico groviglio della prima variante. Che, dopo quello spavento (ma ser-viva tanto?) è stata modificata. Adesso l’in-gresso è più veloce, vedremo se funziona.

Biaggi contro Haslam, ma non solo. Per-ché la Yamaha qui gioca in casa e nel 2009 avrebbe dominato se Ben Spies non avesse finito la benzina all’ultima curva per l’errore di misurazione di un meccanico.

Non è un’ipotesi tanto remota neppure che la BMW, uscita dalla F.1 ed entrata in Superbike, riuscisse a vincere la prima gara

Monza secondIl pilota che sulla pista più veloce ha vinto 7 volte, punta sulla 4 cilindri. E presto aiuterà la Ducati a “guarire”

di moto proprio a Monza. La S 1000 RR a Valencia e Assen è stata velocissima per me-tà gara, cedendo solo quando l’aderenza è calata. Qui si usano coperture speciali, tri-mescola (durissima al centro, media sul fianco sinistro, morbida sul destro) e il con-sumo è relativo. Inoltre da Rosenheim arri-verà il supermotore deliberato tre settimane fa al Mugello, dove la Ducati MotoGP ha im-piegato l’intero rettilineo per superare (ap-pena appena…) il razzo bianco-blu.

E ci sarà la Honda coi motori del mago Gerritt Ten Kate e un Jonathan Rea in orbita dopo il doppio successo di Assen. Una mina vagante, se riuscirà a non farsi prendere la mano dimenticando - come a volte gli suc-cede - i riferimenti delle frenate.

E poi c’è la Ducati. La Signora della Super-bike è tornata dall’Olanda con le ossa rotte: Haga e Fabrizio fuori dalla top ten, sbeffeg-giati dagli avversari e perfino dai clienti di Borgo Panigale. Radio paddock parla di forti dissapori interni e di piloti che hanno perso fiducia nella gestione tecnica. Ma non è an-cora tempo di polemiche, Monza sarà riscat-to o condanna definitiva. Sulla testa di Nori e Michel aleggia l’ingombrante ombra di Troy Bayliss. Il campione 2008 domenica sarà a Monza. Non per correre, però.

«Sarebbe bellissimo, ma è impossibile» ha chiuso la porta al possibile ritorno il team manager Ernesto Marinelli.

Il futuro però è tutto da scrivere. Due gior-ni dopo Monza, Troy sarà in pista al Mugello. Ufficialmente per “dare una mano allo svi-luppo”. Ma chissà: se Schumacher si è ri-messo al volante di una F.1, perché Troy Bayliss non potrebbe tornare? Hanno la stessa età: 41 anni.

Per il momento, Troy corre per noi. Tre titoli mondiali, sette successi a Monza. Tocca a lui presentare la gara più attesa della sta-gione.

TI AVREMMO rivisto volentieri in pista. Perché no?

«È un po’ tardi per queste cose…»Hai seguito le prime gare dell’anno?«Certo, non mi è sfuggito niente. Anche se

per me, laggiù in Australia, è un po’ dura restare sveglio in attesa di gara 2 che parte all’una e mezza di notte...».

Cosa dici dei tuoi eredi?«I tempi sul giro sono quelli che dovrebbe-

ro essere, perché le moto migliorano e an-che le gomme fanno passi da gigante. In TV le corse sono molto belle e ho l’impressione che parecchie squadre abbiano fatto un gran salto. Solo la Ducati non sta andando forte quanto mi sarei aspettato».

Vogliamo approfondire?«È un brutto momento, ma possono uscir-

ne, ne sono sicuro. Ho l’impressione che Michel e Nori abbiamo smarrito la strada. Haga deve riuscire a qualificarsi meglio, per-ché la posizione di partenza sta diventando un fattore sempre più decisivo. Di solito la domenica si sveglia, ma può essere comun-que un gran problema se non parte più avan-ti sullo schieramento. La vittoria di Valencia non mi ha stupito, Haga ha fatto solo quello che avrebbe dovuto fare. Nelle altre corse mancano troppi punti».

Ritieni che la Ducati sia ancora competi-tiva per puntare al Mondiale?

«Gli avversari durante l’inverno hanno fat-to grandi progressi mentre sono sicuro che la Ducati non sia progredita altrettanto».

Non è strano che Haga vinca a Valencia e due settimane dopo in Olanda prenda un secondo al giro, finendo decimo?

«Molto strano. Non me lo spiego». Michel Fabrizio è all’altezza della Ducati

ufficiale?«Sta passando un momento molto diffici-

le, può succedere. Però è alla terza stagione con la Ducati e da lui ci aspettiamo molto: che vinca delle gare, che diventi più solido e trovi la necessaria consistenza di piazza-mento».

Ad Assen ha preso paga da tutti i privati: Checa, Byrne, Smrz, perfino Scassa…

«Succede anche perché la Ducati è l’unica marca che mette a disposizione dei privati ottime moto. Checa e Byrne hanno un poten-ziale tecnico all’altezza dei due ufficiali. Non

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cile da guidare quando cala l’aderenza. Do-vranno lavorare su questo aspetto».

Nel 2009 la Yamaha aveva Ben Spies ma quest’anno sta soffrendo. Toseland riuscirà a non far rimpiangere il texano?

«Penso che il potenziale di Toseland sia già emerso. Non credo riuscirà a fare molto di più di quello che ha mostrato finora. Mi aspetto che riesca a vincere una o due corse, tutto qui. Spies ha fatto la differenza, partito lui la Yamaha è tornata più o meno nelle posizioni che sono sempre state sue».

A Monza hai vinto 7 volte. Qual è il segre-to per riuscirci?

«Monza non è una pista da prendere di petto, non serve una guida fisica, non servo-no i muscoli, ma piuttosto... due palle così. Vai talmente forte che è difficile pensare a quello che devi fare un attimo dopo. Devi prendere la scia giusta e usare la testa».

o Bayliss«Gli avversari

in invernohanno fatto

grandi progressi. Sono sicuro

che la Ducati non sia progredita

altrettanto»

è sorprendente che vadano forte». Parliamo degli altri. Chi è il migliore in

questo momento?«Mi piace soprattutto Leon Haslam. Anche

Rea è veloce ma commette ancora troppi errori, e lo stesso posso dire di Crutchlow. Ci sono almeno cinque o sei piloti molto ag-gressivi con moto altrettanto valide. È un bello show, molto serrato. Rispetto a quando correvo io, mi pare che la qualifica sia diven-tata molto più impegnativa. A parte i cinque o sei top rider ce ne sono altri tre o quattro molto efficaci sul giro secco. Quando scatta la Superpole è fondamentale farsi trovare pronti. Ritrovarsi in quarta-quinta fila e com-promettere la gara è un attimo».

Ti aspettavi un Haslam così veloce e con-sistente?

«Ero convinto che sarebbe andato bene. La Suzuki è sempre stata una moto molto veloce e Leon è un pilota forte, molto forte. I suoi risultati in questa prima parte del cam-pionato hanno stupito parecchia gente, ma certamente non me. Sta facendo quello che mi aspettavo».

L’APRILIA è spesso la più veloce in retti-lineo. A Monza potrà fare la differenza?

«La RSV4 è molto veloce ma anche BMW e Suzuki sul dritto non scherzano. Sarà una bella lotta».

Biaggi in Olanda ha gareggiato pensando al campionato. Ti è piaciuto?

«Max in alcune circostanze e su alcuni tracciati ha fatto un buonissimo lavoro, è andato forte. Ho l’impressione che l’Aprilia non sia ancora perfetta e debbano ancora mettersi a posto per essere ultracompetitivi in ogni occasione. Ma il potenziale è ottimo: Biaggi dovrebbe aver trovato quello di cui ha bisogno per puntare al titolo».

La BMW vincerà già quest’anno?«Sono arrivati al top molto in fret-

ta. Tutti sanno che BMW è una grande azienda, con un budget gigantesco, che può far de-collare il progetto veloce-mente. Vista dalla TV, mi pare che la S 1000 RR sia efficacissima nella prima parte della cor-sa e che diventi diffi-

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BAYLISS CON MICHEL FABRIZIO. SONO STATI COMPAGNI DI SQUADRANEL 2008.

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motosprint

66

Superbike Verso il “round” Italia

La Ducati può risorgere a Monza?«A Monza ha vinto spesso (18 centri, n.d.r.)

ma l’ultima volta che ci ho corso, nel 2008, è stata molto dura. Non sono molto ottimi-sta».

Perché?«Sulla pista più veloce del calendario sarà

molto difficile tenere testa alle 4 cilindri. È una questione di cavalli. Se piove, ovviamen-te, il discorso cambia, allora sì che la Ducati potrebbe vincere».

Che senso ha il tuo test al Mugello?«Per prima cosa ho voglia di tornare in

moto... Non guido da un anno e mezzo e si-curamente sarò un po’ arrugginito. Ma date-mi un’ora di tempo e mi sentirò di nuovo a casa. Il mio obiettivo è molto semplice: gira-re più forte dell’ultima volta!»

MONZA IN TV

Sabato 8 maggio

10,40 SBK prove La7 diretta14,50 SBK Superpole la7 diretta18,00 Stock 600 gara Dhalia* diretta19,30 SBK Superpole Dhalia* differitaDomenica 9

9,30 SBK superpole Eurosport* differita10,30 Stock 1000 gara Dhalia*/Eurosport* diretta11,15 SBK gara 1 La7 diretta11,40 SBK gara 1 Dhalia*/Eurosport* diretta13,15 Supersport gara Eurosport* diretta15,20 SBK gara 2 La7/Eurosport* diretta18,00 SBK gara 2 Eurosport* differita18,25 Supersport gara Dhalia* differita19,25 SBK gara 2 Dhalia* differita

Abb.Ven. Sab.

Dom. (Ven Incluso

PDK)

Domenica Sabato Venerdì(Incluso PDK)

Superbiglietto (*) 180 - - -

Ingresso e Tribune Ascari MAXISCHERMO 120 95 60 30Ingresso e Tribune ( Escluse Ascari) 95 70 40 30Ingresso e Tribune ( Escluse Ascari) + PDK (**) - 100 - -Differenza Paddock - 50 35 -

QUESTO BOTTO IN PARTENZA È COSTATO LA STAGIONE 2009 A MAX NEUKIRCHNER. IL RISCHIO DI PERICOLOSI “IMBUTI” AL VIA HA FATTO SÌ CHE LA PRIMA CHICANE VENISSE RIDISEGNATA. ORA (FOTO SOTTO) È PIÙ SCORREVOLE.

(*) Superbiglietto : Validità ingresso e tribune + PDK + Pit Walk (escluse tribune Ascari) (**) Acquistabile solo in prevenditaAccesso Pit Walk solo con SuperbigliettoIngresso e Tribune gratuito ai minori di 12 anni accompagnati ad esclusione delle tribune Ascari

I PREZZI (in euro)

*Satellite e digitale terrestre

Page 35: 4 MAGGIO - MOTOSPRINT 18

Velocità CIVdi Paolo Gozzi

Massei f

MONZA – La seconda tappa del CIV ha aperto la settimana della passione monzese che culminerà con la Su-

perbike iridata. Ecco l’antipasto: Fabrizio Pellizzon, con la RSV4 “clienti”, è sfilato in fondo al rettilineo a 317,6 km/h mentre la BMW S 1000 RR, poco più di una stradale guidata dal giovane Daniele Beretta, ha av-vicinato i 310. Tenetevi forte, Biaggi e Cor-ser avranno motori special per spingersi oltre la barriera dei 330.

In una giornata tricolore condizionata da un asfalto che cambiava condizioni d’ade-renza nel volgere di pochi minuti per conti-nui ma brevissimi scrosci di pioggia sono arrivate conferme e sorprese. Fabio Massei, lanciatissimo diciottenne romano, è stato l’unico a bissare la vittoria di Vallelunga prendendo il largo nella Stock 600. Avanza a grandi falcate anche Ivan Goi, che rafforza il primato nella Stock 1000 lasciando perdere l’imprendibile wild card Ayrton Badovini, in pista per preparare il Mondiale.

La rivelazione di Monza è stato Danilo Pe-trucci, che ha guidato magistralmente la Kawasaki ZX-10 di Pedercini, cioè la cene-rentola del Mondiale, mettendo il sale sulla coda ad un Alex Polita, vittorioso con la ben più competitiva Ducati Barni, squadra se-guita con un occhio di riguardo da Borgo Panigale: il direttore tecnico è Giovanni Cru-pi, lo stesso che segue Carlos Checa. Pochi si aspettavano la resurrezione di Gianluca Vizziello, non dopo il terribile volo in qualifi-ca; e neanche il primo successo di Tomma-so Gabrielli, uscito indenne dal groviglio di cadute che ha falcidiato la 125, con solo die-ci piloti all’arrivo.

SUPERBIKE – Petrucci non è partito bene ma appena il gruppone si è allungato ha messo la freccia sbarazzandosi di Borciani, Cruciani e Polita. Al quinto giro è cominciato a piovere e il ragazzino ternano ha guada-gnato due secondi subito vanificati dall’espo-sizione della bandiera rossa. Lo show è ri-partito poco dopo con le stesse gomme slick perché nel frattempo la pista era tornata asciutta. Nella somma di tempi (quattro giri fatti, dieci da compiere) Petrucci difendeva 511 millesimi su Polita, 969 su Cruciani e 3”794 nei confronti di Borciani. La gara era ancora apertissima ma Danilo ha fatto quel-lo che doveva: ha provato ad infastidire Poli-ta e una volta constatato che stare davanti non poteva, si è incollato alla scia. «A due giri dalla fine sono uscito largo a Lesmo 2, ho perso contatto e ho buttato via la gara che avevo in mano - si è rammaricato Petrucci.

Fa il bis nella Stock 600. Stupisce Gabrielli in 125. Badovini, Vizziello, Polita gli altri vincitori

Con due passaggi al fulmicotone il Pirata ha ipotecato il successo che gli ha permesso di scalzare dalla vetta del CIV il compagno di squadra Cruciani, poco efficace nella secon-da frazione. «Ho dovuto montare una gom-ma di diversa misura, il rapporto finale si è allungato e la 1198 R non era più lei» ha spiegato il campione Stock 1000 in carica. Ambiva a qualcosa di meglio Marco Borciani, quarto davanti a Luca Conforti rientrato pri-ma del previsto dopo i problemi fisici che lo avevano costretto a saltare Vallelunga. A pic-co l’Aprilia gommata Michelin: Federico San-

di è scivolato quando era in gioco per il podio, Fabrizio Pellizzon ha fatto settimo dietro ad Alessio Aldrovandi con la Suzuki Penta.

STOCK 1000 – Ayrton Badovini è imbatti-bile in Coppa del Mondo, figuratevi nel CIV. Dopo aver fatto faville in prova (nelle libere del venerdì era stato più veloce delle Super-bike!) il pupillo della BMW Italia ha studiato le condizioni d’asfalto, poi ha messo la frec-cia e via: adesso sono quattro su quattro. Ivan Goi ha tenuto botta per un paio di giri, poi ha mollato l’osso preoccupandosi piut- ]

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69

orte

La storia di Vizziello

MONZA – Aveva perso il posto nel Mondiale per il fallimento della squadra, non vinceva da tre anni e il sabato pomeriggio si era svegliato nel pronto soccorso dell’ospedale di Monza. Il gior-no dopo Gianluca Vizziello ha salutato tutti dal gradino più alto del podio Supersport. Incredibile, no?

«Non mi ricordo molto ma di sicuro il botto alla Ascari è stato duro. Sono tornato in circuito con un male cane alla schiena. Ma quando è stata ora di correre, mi è passato tutto».

Migliorati giocava in casa, voleva vincere a tutti i costi. Come

hai fatto a batterlo?

«Avevamo scelto le gomme giuste, guidavamo forte e non ci siamo ostacolati, fuggendo via. Migliorati è una vecchia volpe, mi ha fatto passare perché voleva infilarmi in volata. Ma io ero sicu-ro di farcela perché in Parabolica ero più veloce. Sono entrato dentro a palla, sfogando mesi di magone. Adesso sono torna-to».

Eri nel Mondiale e adesso corri con la Honda di un piccolo

team, Velmotor.

«Gente eccezionale, quasi una seconda famiglia. Mi trattano come un re. A fine stagione festeggeremo insieme il tricolore».

DALL’OSPEDALE AL SUCCESSO

MASSEI (34) PRECEDE FARINELLI (4) E BOSCOSCURO. SOTTO A DESTRA, MIGLIORATI (3) INSEGUE VIZZIELLO (45).IN BASSO, POLITA (53) E PETRUCCI (9).

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motosprint

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125 GP1. Gabrielli T. (Aprilia) 10 giri pari a 57,770 km in

21’17”678 alla media di 162,773 km/h; 2. Mauriello (Apri-lia) a 11”952; 3. Giorgi (Aprilia) a 18”059; 4. Tonucci (Apri-lia) a 18”391; 5. Pontone (Aprilia) a 20”291; 6. Popov (Apri-lia) a 45”085; 7. Gabrielli M. (Aprilia) a 48”183; 8. Lumina (Aprilia) a 54”052; 9. Bonati (Aprilia) a 1’33”360; 10. Migno (Honda) a 2’06”614.

Giro più veloce: Gabrielli T. in 2’01”688 alla media di 170,906 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Tonucci p. 38; 2. Gabrielli T. 30; 3. Pontone 24; 4. Mauriello 20; 5. Tarozzi 20; 6. Popov 19; 7. Giorgi 16; 8. Gondo 16; 9. Bonati 14; 10. Gabrielli M. 13.

STOCK 6001. Massei (Yamaha) 10 giri pari a 57,770 km in 20’36”946

alla media di 168,133 km/h; 2. Boscoscuro (Yamaha) a 0”158; 3. Lombardi (Yamaha) a 0”643; 4. Marcheluzzo (Honda) a 1”914; 5. Farinelli (Yamaha) a 4”560; 6. Biaggi (Yamaha) a 10”329; 7. Moschini (Yamaha) a 11”774; 8. Monti (Yamaha) a 12”647; 9. Lagiongada (Honda) a 16”336; 10. Marconi (Yamaha) a 16”386; 11. Mercado (Kawasaki) a 22”229; 12. Fanelli (Honda) a 32”507; 13. Muscari (Yama-ha) a 32”638; 14. Sabatino (Yamaha) a 32”658; 15. Dittadi (Yamaha) a 33”009; 16. Cocco (Yamaha) a 44”647; 17. Ro-mano (Yamaha) a 45”358; 18. Pavone (Yamaha) a 45”520; 19. Maglioni (Yamaha) a 46”078; 20. Anastasia (Yamaha) a 1’15”234; 21. Zappon (Honda) a 1’24”257; 22. Morelli (Ya-maha) a 1’36”186; 23. Morrentino (Yamaha) a 1 giro.

Giro più veloce: Massei in 1’55”510 alla media di 180,047 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Massei p. 50; 2. Lombardi 32; 3. Farinelli 21; 4. Boscoscuro 20; 5. Zanetti 20; 6. Marche-luzzo 19; 7. Biaggi 15; 8. Mercado 14; 9. Russo 13; 10. Lorenzetti 11.

STOCK 10001. Badovini (BMW) 10 giri pari a 57,770 km in 18’08”217

alla media di 191,113 km/h; 2. Goi (Aprilia) a 3”994; 3. Verdini (Honda) a 4”095; 4. Colucci (Ducati) a 5”568; 5. Petrucci (Kawasaki) a 11”989; 6. Magnoni (Honda) a 12”024; 7. Beretta (BMW) a 19”518; 8. Dell’Omo (Suzuki) a 19”583; 9. Alfonsi (Honda) a 20”502; 10. Valsecchi (Aprilia) a 31”061; 11. Russo (Suzuki) a 31”184; 12. Bus-solotti (Honda) a 33”431; 13. Muzio (Honda) a 35”992; 14. Holland (KTM) a 54”047; 15. Andriotta (Suzuki) a 56”090; 16. Berclaz (Honda) a 56”450; 17. Cantagallo (Yamaha) a1’07”690; 18. Andric Silva (Honda) a 1’15”720.

Giro più veloce: Badovini in 1’46”531 alla media di 195,222 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Goi p. 45; 2. Badovini 25; 3. Bus-solotti 24; 4. Dell’Omo 24; 5. Alfonsi 17; 6. Verdini 16; 7. Muzio 14; 8. Colucci 13; 9. Baiocco 13; 10. Valsecchi 13.

SUPERSPORT 6001. Vizziello (Honda) 11 giri pari a 63,547 km in

20’44”587 alla media di 183,811 km/h; 2. Migliorati (Ka-wasaki) a 0”175; 3. Lamborghini (Yamaha) a 11”232; 4. Giansanti (Triumph) a 15”061; 5. Barone (Yamaha) a 15”748; 6. Erbacci (Yamaha) a 16”689; 7. Lai (Honda) a 17”744; 8. Palumbo (Kawasaki) a 19”421; 9. Tamburini (Yamaha) a 22”073; 10. Paoloni (Yamaha) a 22”864; 11. Clementi (Honda) a 22”998; 12. Dionisi (Honda) a 25”719; 13. Gallina (Yamaha) a 34”243; 14. Florian (Honda) a 38”521; 15. D’Annunzio (Yamaha) a 38”636; 16. Ciavattini (Honda) a 45”520; 17. Polita (Honda) a 59”043; 18. Vino (Yamaha) a 1’08”682; 19. Bonecchi (Yamaha) a 1’08”763; 20. Pirazzoli (Honda) a 1’08”957; 21. Menghi (Yamaha) a 1’59”063; 22. Martinelli (Yamaha) a 1 giro; 23. Totti (Ya-maha); 24. Vicentin (Yamaha); 25. Berclaz (Yamaha).

Giro più veloce: Migliorati in 1’51”040 alla media di 187,295 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Vizziello p. 34; 2. Migliorati 31; 3. Dionisi 29; 4. Lamborghini 29; 5. Tamburini 27; 6. Ciavat-tini 16; 7. Erbacci 15; 8. Giansanti 13; 9. Clementi 12; 10. Barone 11.

SUPERBIKE1. Polita (Ducati) 14 giri pari a 80,878 km in 24’53”487

alla media di 194,954 km/h; 2. Petrucci (Kawasaki) a 0”716; 3. Cruciani (Ducati) a 5”331; 4. Borciani (Ducati) a 9”442; 5. Conforti (Ducati) a 10”490; 6. Aldrovandi (Suzuki) a 25”675; 7. Pellizzon (Aprilia) a 26”265; 8. Saltarelli (Suzuki) a 45”102; 9. Baggi (Ducati) a 45”863; 10. Faccietti (Kawasaki) a 47”090; 11. Zannini (Honda) a 1’23”072; 12. Ciacci (Yama-ha) a 1’33”655; 13. Gantner (Honda) a 1’36”863; 14. Rufo-loni (Suzuki) a 1’37”087; 15. Di Pietrogiacomo (Suzuki) a 1’40”159; 16. Pasqualato (Kawasaki) a 1’58”796; 17. Men-ghi (Kawasaki) a 1 giro; 18. Goffi (BMW).

Giro più veloce: Polita in 1’45”565 alla media di 197,008 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Polita p. 45; 2. Cruciani 41; 3. Pe-trucci 30; 4. Borciani 26; 5. Sandi 16; 6. Faccietti 13; 7. Conforti 11; 8. Brignola 11; 9. Aldrovandi 10; 10. Ciacci 10.

R1 LEOVINCE CUP1. Prattichizzo 9 giri pari a 51,993 km in 16’39”389 alla

media di 187,289 km/h; 2. Laudati U. a 1”761; 3. Manici a 2”081; 4. Zerbo a 13”854; 5. Mazzina a 18”894; 6. Rubino a 18”981; 7. Sanca a 19”166; 8. Laudati G. a 19”529; 9. Gomiero a 20”180; 10. Buccheri a 20”772; 11. Benato a 25”180; 12. Patané a 26”443; 13. Zuccarino a 27”259; 14. Cucci a 27”397; 15. Filippini a 28”371; 16. Pratelli a 34”649; 17. Ruggiero a 34”541; 18. Bottari a 55”397; 19. Zaffelli a 1’00”997.

Giro più veloce: Prattichizzo in 1’50”114 alla media di 188,870 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Prattichizzo p. 52; 2. Laudati U. 42; 3. Manici 28; 4. Zerbo 28; 5. Laudati G. 27; 6. Sanca 23; 7. Rubino 22; 8. Benato 16; 9. Buccheri 13; 10. Gomiero 12.

R6 METZELER CUP1. Paoloni 9 giri pari a 51,993 km in 17’11”963 alla

media di 181,377 km; 2. Agnelli a 0”314; 3. Grandi a 0”430; 4. Poma a 0”586; 5. Carta a 0”754; 6. Salvadori a 1”050; 7. Avanzi a 1”323; 8. Vigilucci a 2”660; 9. Scicchi-tano a 4”990; 10. Di Simone a 10”820; 11. Renzetti a 10”823; 12. Eccheli a 10”861; 13. Pinna a 10”918; 14. Caloroso a 10”945; 15. Celestini a 11”203; 16. Mottola a 15”280; 17. Manieri a 15”507; 18. Minganti a 15”739; 19. Schiavoni a 20”289; 20. Iannone a 20”531; 21. Garofoli a 20”745; 22. Sigillino a 20”883; 23. Ruggero a 20”981; 24. Larini a 22”701; 25. Castello a 22”756; 26. Daina a 23”503; 27. Calvano a 25”747; 28. Nardin a 26”065; 29. Vivi a 26”728; 30. Pincella a 28”453; 31. Ripamonti a 32”269; 32. Tibaldo a 32”399; 33. Favi a 32”697; 34. Ca-stellano a 34”143; 35. Civillini a 34”695; 36. Cannizzaro a 1’01”872; 37. Pasetto a 1’13”227.

Giro più veloce: Grandi in 1’53”274 alla media di 183,601 km/h.

IN CAMPIONATO: 1. Paoloni p. 342; 2. Avanzi 253; 3. Poma 228; 4. Agnelli 221; 5. Russo 202; 6. Carta 194; 7. Salvadori 163; 8. Grandi 157; 9. Vigilucci 155; 10. Scic-chitano 155.

Goi leader

della Stock 1000

Leclassifiche

Velocità CIV

tosto di difendere il secondo posto dall’in-calzare di un rinato Luca Verdini, fermo da sei mesi ma subito velocissimo con la Hon-da Errebi. Rilancio anche per Domenico Co-lucci, che con un quarto posto con la Ducati Barni ha chiuso un periodo nerissimo. Da-nilo Petrucci ha concluso la seconda fatica di giornata in quinta posizione davanti a Mi-chele Magnoni.

SUPERSPORT – Al via pioveva a tratti per cui alcuni – come Ilario Dionisi e Roberto Tamburini, primo e secondo nell’apertura – hanno scelto l’anteriore rain. Ma dopo un paio di passaggi l’asfalto era asciutto e af-fondare nella pancia del gruppo è stato ine-vitabile. Le vecchie volpi Cristiano Migliora-ti (41 anni) e Gianluca Vizziello (30) hanno cominciato a spingere al momento opportu-no e tirandosi le scie come fossero ciclisti lanciati in fuga sono diventati irraggiungibi-li. Migliorati ha giocato bene le carte, la-sciando che fosse Vizziello a lanciarsi in te-sta sull’ultimo rettilineo. Poteva essere un facile bersaglio, se non avesse affondato una staccata pazzesca in Parabolica cui l’in-seguitore non ha potuto opporre resistenza. Vizziello non vinceva da Misano 2007. Sul terzo gradino del podio il diciottenne Fer-ruccio Lamborghini, risalito dalla terza fila, conseguenza di due motori rotti nelle gior-nate di prova. Il bolognese sale al terzo po-sto in una classifica di campionato cortissi-ma: cinque piloti in sette punti. La FMI si è arrabbiata con il francese Fabien Foret, ospite che dopo aver realizzato la pole ha rinunciato a prendere il via.

STOCK 600 – La Under 25 è stata rocam-bolesca. All’inizio, sul bagnato, Lorenzo Za-netti ha fatto il marziano fin quando non è uscito a tutta velocità nella via di fuga della Ascari. Aveva un vantaggio tale (dopo tre giri!) che dopo aver navigato sulla sabbia è tornato dentro proprio in scia a Berardino Lombardi. Il bresciano ha ricominciato a spingere finché non è definitivamente atter-rato nello stesso punto. Lombardi, ventenne

motosprint

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Yamaha R Series Cup

MONZA – Piccoli campioni crescono nella Yamaha R Series Cup. Il secondo round di Monza ha sancito il successo di due esperti, Maurizio Prattichizzo e Andrea Paoloni (davan-ti a tutti nella foto) ma emerge una nuova generazione di piloti che potrebbero diventare i campioni di domani. Riccardo Russo (Viscardo Motors), diciassettenne campano, è scivola-to mentre si stava giocando il successo nella R6 poi finita nelle mani di Paoloni (Imperiale Moto). Nella stessa gara Manuel Grandi, 18 anni, (Moto Shop) è salito per la prima volta sul podio (terzo posto) al debutto in gara A; nel precedente appuntamento di Vallelunga aveva vinto gara B al primo impegno con la YZF-R 600. Grandi è un prodotto della Yamaha R 125 Cup, la stessa formula d’accesso che ha lanciato Federico Agnoletto, 16 anni, trionfatore della gara B monzese animata dalla linea verde: i primi cinque sono tutti under 16. Mau-rizio Prattichizzo (Fratelli Maggi) ha fatto il bis nella R1 prendendo il largo nella classifica generale. Prattichizzo e Paoloni sono stati premiati da Hiromu Murata, presidente di Yama-ha Motor Italia. Prossimo round il 20 giugno al Mugello.

PRATTICHIZZO E PAOLONI AL TOP

campano protagonista anche nell’Europeo, a due tornate dalla fine aveva sei secondi di margine e la gara in mano. «Là davanti, senza riferimento, non mi sono reso conto che la pista si stava asciugando» ha raccon-tato. Alle sue spalle Fabio Massei si è sve-gliato quando dietro è sopraggiunto lo sca-tenato Andrea Boscoscuro, campione 2009 che avrebbe ambito alla Moto2 e invece è stato costretto a rientrare, in ritardo, nel CIV. «Ero finito fuori a Lesmo tornando in pista quindicesimo con oltre dieci secondi di svantaggio, ho messo la testa sotto il cupo-lino e ho cercato di ripassarli tutti». Per po-co non gli è riuscito: sbarazzatosi di Lom-bardi, Boscoscuro è stato riacciuffato da Massei all’ultima Parabolica, quando già sentiva sapore di impresa. «E adesso spero che mi facciano finire almeno tutto il CIV» si è augurato Boscoscuro. In una categoria dominata dalla Yamaha (tutto il podio e otto R6 nei primi dieci) Marco Marcheluzzo è ri-uscito a portare la Honda al quarto posto precedendo Roberto Farinelli e Federico Biaggi, il nipotino di Max.

Beffa finale per Zanetti che, furioso, ha lanciato dal podio il premio per il giro veloce beccandosi 100 euro di multa e l’esclusione dalla classifica. Platonica, visto che già si era eliminato da solo.

125 - La minima cilindrata, partita in leg-gero ritardo e accorciata a dieci giri, è stata un’ecatombe. Lo spettacolo è stato bello per otto dei dieci giri, con undici piloti racchiusi in due secondi. Ma niente volatona perché qualche goccia di pioggia ha tradito per pri-mo Mattia Tarozzi, volato in prima variante. Poi alla Ascari ne sono volati quattro: Luigi Morciano, Nicolas Stizza e i giapponesi To-shimitsu Gondo e Ono Hiroki che stava fa-

cendo sognare i tecnici della Rumi. Dal gro-viglio è uscito indenne Tommaso Gabrielli, che ha festeggiato il primo centro. «Ho vinto con merito perché ero lì con loro e mi sarei giocato la volata anch’io» ha puntualizzato il veneto. Il podio ha accolto anche Francesco Maurillo e Alessandro Giorgi, che proprio all’ultimo ha strappato la posizione ad un Alex Tonucci, stavolta un po’ abulico dopo il trionfo di Vallelunga.

LA PIOGGIA HA TRADITO

MOLTI PILOTI 125, MENTRE

TOMMASO GABRIELLI, A FIANCO, È USCITO

INDENNE E HA VINTO. NELLA

PAGINA ACCANTO, TUTTO FIN

TROPPO FACILE PER LA WILD

CARD AYRTON BADOVINI (86)

NELLA STOCK 1000.

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Supercross USA Salt Lake Cityfoto GuyB

L’ULTIMA GARA DELLA LITES WEST SI È CORSA SOTTO UN DILUVIO. WEIMER (12) FORTE DEL VANTAGGIO DI 19 PUNTI HA CERCATO SOLO DI NON COMMETTERE ERRORI. IL QUINTO POSTO È BASTATO PER VINCERE IL TITOLO. NELLA CLASSE MAGGIORE SECONDA VITTORIA CONSECUTIVA DI WINDHAM (14).

Scacco al REGara difficile. Vince ancora Windham. Dungey quarto, ma doppiato. Weimer campione della Lites Ovest

SUPERCROSS USAA SALT LAKE CITY: 1. Windham (Honda); 2. Mil-

lsaps (Honda); 3. Short (Honda); 4. Dungey (Suzuki); 5. Chisholm (Yamaha); 6. Byrne (Yamaha); 7. Brayton (Yamaha); 8. Hahn (Suzuki); 9. Wey (Kawasaki); 10. Blose (Honda); 11. Cunningham (Yamaha); 12. Adams (Suzuki); 13. Partridge (Kawasaki); 14. Peick (Yama-ha); 15. Gibson (Yamaha); 16. Thomas (Suzuki); 17. Browne (Kawasaki); 19. Davenport (Kawasaki); 19. Hill (Yamaha); 20. Clark (Honda).

IN CAMPIONATO: 1. Dungey 338; 2. Windham 273; 3. Villopoto 266; 4. Millsaps 253; 5. Hill 229; 6. Brayton 225; 7. Wey 186; 8. Tedesco 183; 9. Hahn 174; 10. Chisholm 163; 11. Byrne 160; 12. Short 134; 13. Blose 112; 14. Canard 103; 15. Thomas 74; 16. Boni 67; 17. Langston 66; 18. Lawrence 62; 19. Stewart 51; 20. Reed 51; 21. Keeney 38; 22. Browne 37; 23. Rivas 35; 24. Izoird 32; 25. Reardon 25; 26. Peick 24; 27. Coulon 20; 28. Stroupe 18; 29. Cunningham 18; 30. Voss 16; 31. Morais 14; 32. Adams 14; 33. Partridge 13; 34. Clark 11; 35. Aranda 8; 36. Gibson 8; 37. Regal 7; 38. Bonds 6; 39. Parks 5; 40. Demuth 4; 41. Davenport 3; 42. Hinson 3; 43. Payne 3; 44. Casillas 3; 45. Grant 1; 46. Oswald 1; 47. Martin 1.

LITES COSTA OVESTA SALT LAKE CITY: 1. Hansen (Kawasaki); 2. Ca-

nard (Honda); 3. Hahn (Honda); 4. Morais (Suzuki); 5. Weimer (Kawasaki); 6. Tickle (Yamaha); 7. Nicoletti (KTM); 8. Hewitt (Suzuki); 9. Baker (Yamaha); 10. Ales-si (Yamaha); 11. Seely (Honda); 12. Wharton (Honda); 13. Kiniry (Suzuki); 14. Anstie (Yamaha); 15. Borken-hagen (KTM); 16. Vawser (Kawasaki); 17. Canada (Ka-wasaki); 18. Powell (Kawasaki); 19. Howell (Yamaha); 20. Gosselaar (Honda).

IN CAMPIONATO: 1. Weimer 171; 2. Hahn 156; 3. Canard 153; 4. Tickle 140; 5. Wharton 116; 6. Hansen 100; 7. Seely 100; 8. Nicoletti 83; 9. Anstie 82; 10. Morais 76; 11. Baker 75; 12. Alessi 75; 13. Hewitt 59; 14. Kiniry 59; 15. Borkenhagen 41; 16. Gosselaar 36; 17. Balbi 33; 18. Clark R. 32; 19. Paulin 30; 20. Larsen 29; 21. Searle 27; 22. McCrummen 23; 23. Canada 22; 24. Evans 7; 25. Reidman 6; 26. Vawser 5; 27. Hendrix 5; 28. Howell 5; 29. Horban 4; 30. Dagod 4; 31. Powell 3; 32. Clark J. 3; 33. Ruminer 2; 34. Lacey 2; 35. Mann Jr. 2; 36. Abrigo 1; 37. Potter 1.

PROSSIMA PROVA8 maggio - Las Vegas

Millsaps punta

al terzo posto

Leclassifiche

SALT LIKE CITY - Con il titolo più im-portante già assegnato il maggior interesse della gara corsa al Rice-

Eccles Stadium era per la classe Lites. Ultima prova della Costa Ovest con Lake Weimer che ha vinto il titolo. Quest’ultima prova è stata vinta a sorpresa da Joshua Hansen che è stato in testa dal secondo al quindicesimo dei giri in programma.

Quindici giri anche per la classe mag-giore, una riduzione resasi necessaria per le pessime condizioni della pista dopo una settimana di freddo, pioggia e neve.

Gli unici ad uscire puliti dalla partenza sono stati Windham e Millsaps che hanno affrontato appaiati la prima curva di 180°. I due hanno lottato fino alla quinta curva, quindi Windham ha messo in atto un effi-cace block-pass iniziando la fuga che, co-me la settimana prima, si è conclusa al

traguardo con un vantaggio di più di 16 secondi su Millsaps e di 56 secondi su Short. Tutti gli altri sono stati doppiati, compreso il neo campione Dungey.

Per quanto riguarda la Lites Ovest, l’at-tenzione era tutta per il duo ufficiale Ka-wasaki: Weimer, in testa con un vantaggio di 19 punti, e Will Hahn il suo avversario più vicino in classifica. Ma i presagi davano già per decisa la corsa al titolo con il gran freddo a favorire Weimer, nativo dell’Ida-ho, mentre Hahn doveva fare i conti anche con una spalla infortunata in allenamento. Hahn comunque ci ha provato, è scattato in testa ma ha resistito solo un giro. Alla fine si è dovuto accontentare del terzo po-sto dietro Hansen e Canard. Il quinto posto è bastato a Weimer. La Kawasaki incassa così la doppietta nella Lites dopo la vittoria di pourcel nella Costa Est.

motosprint

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IL GP PORTOGALLO MX1 SU SPORTITALIA*Domenica 8 maggio13,00 MX2-MX1 gara 1 diretta16,00 MX2-MX1 gara 2 diretta* Satellite e digitale terrestre

GARA 1: 1. Salvini (Husqvarna) 21 giri; 2. Campano (Yamaha); 3. Arco (Yamaha); 4. Irt (Husqvarna); 5. Potisek (Honda); 6. Zerava (Honda); 7. Felipe (Kawa-saki); 8. Correa (Kawasaki); 9. Le. Quintanilla Le. (Honda); 10. Quintanilla Lu. (Honda) a 1 giro; 11. Mi-chalec (Honda); 12. Villar (Honda); 13. Israel V. (Hon-da); 14. Freytes (Honda); 15. Cabrera (Suzuki) a 2 giri; 16. Castillo (Honda) a 3 giri; 17. Belaustegui (Kawasaki); 18. Petrocelli (Honda); 19. Garcia (Hon-da); 20. Israel J. (Honda) a 8 giri.

GARA 2: 1. Campano (Yamaha) 20 giri; 2. Salvini (Husqvarna); 3. Irt (Husqvarna); 4. Potisek (Honda); 5. Arco (Yamaha); 6. Zerava (Honda); 7. Felipe (Ka-wasaki); 8. Correa (Kawasaki); 9. Quintanilla Le. (Honda); 10. Michalec (Honda); 11. Villar (Honda); 12. Freytes (Honda); 13. Quintanilla Lu. (Honda); Israel V. (Honda); 14. Cabrera (Suzuki) a 1 giri; 15. Castillo (Honda); 16. Petrocelli (Honda); 17. Belaustegui (Ka-wasaki); 18. Garcia (Honda); 19. Israel J. (Honda)

IN CAMPIONATO: 1. Campano p.137; 2. Salvini 131; 3. Irt 110; 4. Zerava 87; 5. Arco 79; 6. Potisek 59; 7. Makinen 55; 8. Pichon 50; 9.Martin 40; 10. Michalec 40; 11. Cor-reira 36; 12. Nikkila 36; 13. Venda 30; 14. Felipe 28.

Terza prova

LeclassifichePARI E PATTACross MX3. GP Argentina

LA RIOJA - La lunga trasferta non ha portato sconvolgimenti in classifica. Per due ragioni fondamentali: Salvini e Cam-pano hanno chiuso la partita con lo stesso punteggio, un primo e un secondo a testa, hanno affrontato la lunga trasferta solo cinque dei piloti impegnati nel mondiale.

Un peccato perché queste gare negli stati sudamericani sono molto sentite le

migliaia di spettatori che hanno sfidato anche un insolito caldo meritavano di più.

Salvini ha mostrato di gradire la pista centrando anche il miglior tempo nelle qualifiche sabato. Domenica è stato velo-cissimo nella prima gara, nella seconda invece non ha resistito al ritorno di Cam-pano che si è aggiudicato così manche e la vittoria del terzo Gran Premio.

IL VIA DI GARA UNO CON CAMPANO (115) ALL’INTERNO E SALVINI (23) ALL’ESTERNO.

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Speedway Mondiale a Squadre

1. Finlandia punti 48 (Kylmakorpi 11, Hautamaki 14, Lahti 10, Katajisto 4, Nieminen 9); 2. Slovenia 47 (Zagar 16, Voldrin 3, Kralic 6, Gregoric 11, Conda 11); 3. USA 30 (Fi-sher 12, Kerr 11, Ingalls 5, Hedden 2); 4. Italia 24 (Carpanese 11, Novello 0, Franchet-ti 7, Cavicchioli 1, Gregnanin 5).

Finlandesi sempre in testa

Leclassifiche

DELUSIONE AZZURRA Ultimi nel round di qualifica

LONIGO - Il team della Fin-landia ha vinto per un punto il round di qualificazione del mondiale a squadre disputato nella pista di Santa Marina do-po un lungo duello con la Slo-venia. Le altre due formazioni in gara erano USA e Italia. Il forfait del campionissimo cali-forniano Hancock ha messo in crisi la squadra americana perché il suo sostituto, Marza-les, è stato escluso dalla gara perché al di sotto dell’età mi-nima prevista per la pista ova-le, 17 anni. Quindi con un pilota in meno gli USA non hanno schierato nessun pilota in due manche.

Non ci si aspettava il miraco-lo da parte dei nostri ma nes-suno pensava ad una presta-zione così deludente su una pista che conoscono benissi-mo, con un inizio di gara a dir poco disastroso dove i soli Car-panese e Gregnanin sono riu-

sciti ad andare a punti. I nostri piloti si sono in parte riscattati nel finale con Carpanese e Franchetti che sono riusciti ad imporsi in tre manche infiam-mando il Santa Marina. Per gli italiani serata decisamente ne-gativa per Cavicchioli e Novel-lo, quest’ultimo utilizzato in sole due manche.

La Finlandia, che ha avuto nello sconosciuto Hautamaki il miglior pilota, è partita in testa sino dalla prima manche ed è riuscita a restarci sino alla fine rintuzzando il grandissimo fi-nale di gara della Slovenia tra-scinata nella rimonta da uno stratosferico Zagar che ha re-alizzato 16 punti sui 18 dispo-nibili. Molto più tranquillo è stato invece il duello fra gli USA e l’Italia per il terzo gradi-no del podio con gli statuniten-si che non sono mai stati im-pensieriti dai nostri.

Foto Tomba

CARPANESE, IL MIGLIORE DEGLI ITALIANI, PRECEDE GREGORIC, KERR E LAHTI.

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Varie Fuoristrada

GARA 1: 1. Van Den Bosch (Aprilia) 12 giri in 20’24”977; 2. Gozzini (TM) a 0”224; 3. T. Chareyre (TM) a 8”218; 4. Hiemer (KTM) a 8”462; 5. Lazzarini (Honda) a 15”885; 6. Bussei (Honda) a 17”945; 7. A. Chareyre (Husqvarna) a 19”758; 8. Hermunen (Husqvarna) a 25”639; 9. Sammar-tin (Honda) a 30”941; 10. Seel (Suzuki) a 35”034; 11. Borella (KTM) a 37”351; 12. Beltrami (Yamaha) a 43”194; 13. Balducci (Suzuki) a 43”482; 14. Winstanley (Husqvar-na) a 44”554; 15. Bolsec (Honda) a 44”832; 16. Mariani (TM) a 45”477; 17. Verderosa (Honda) a 46”013; 18. De-lepine (Kawasaki) a 59”075; 19. Serafini (TM) a 59”500; 20. Salstola (Husqvarna) a 1’13”173; 21. Hartley (KTM) a 1’15”071; 22. Ravaglia (Aprilia) a 5 giri; 23. Gaspardone (TM) a 7 giri; 24. Occhini (Suzuki) a 12 giri.

GARA 2: 1. Van Den Bosch (Aprilia) 12 giri in 20’26”029; 2. Gozzini (TM) a 2”083; 3. T. Chareyre (TM) a 2”482; 4. Lazzarini (Honda) a 13”150; 5. Bussei (Honda) a 17”452; 6. Hermunen (Husqvarna) a 17”949; 7. A. Chareyre (Hu-sqvarna) a 24”357; 8. Sammartin (Honda) a 25”948; 9. Hiemer (KTM) a 28”911; 10. Ravaglia (Aprilia) a 34”920; 11. Balducci (Suzuki) a 36”075; 12. Occhini (Suzuki) a 36”374; 13. Seel (Suzuki) a 39”439; 14. Delepine (Kawa-saki) a 39”689; 15. Winstanley (Husqvarna) a 40”070; 16. Mariani (TM) a 46”226; 17. Serafini (TM) a 48”158; 18. Borella (KTM) a 52”764; 19. Verderosa (Honda) a 54”453; 20. Bolsec (Honda) a 55”791; 21. Salstola (Husqvarna) a 59”190; 22. Hartley (KTM) a 1’36”377; 23. Beltrami (Ya-maha) a 9 giri.

GARA 3: 1. Gozzini (TM) 12 giri in 20’28”563; 2. Van den Bosch (Aprilia) a 1”150; 3. T. Chareyre (TM) a 6”048; 4. A. Chareyre (Husqvarna) a 6”863; 5. Hiemer (KTM) a 14”488; 6. Bussei (Honda) a 17”717; 7. Hermunen (Hu-sqvarna) a 18”920; 8. Ravaglia (Aprilia) a 32”589; 9. Bal-ducci (Suzuki) a 34”750; 10. Delepine (Kawasaki) a 35”942; 11. Mariani (TM) a 40”119; 12. Verderosa (Honda) a 44”034; 13. Lazzarini (Honda) a 50”279; 14. Sammartin (Honda) a 52”836; 15. Bolsec (Honda) a 54”943; 16. Sera-fini (TM) a 57”492; 17. Salstola (Husqvarna) a 1’11”979; 18. Borella (KTM) a 1’15”085; 19. Hartley (KTM) a 1’15”466; 20. Occhini (Suzuki) a 1’24”292; 21. Seel (Suzu-ki) a 2 giri; 22. Beltrami (Yamaha) a 8 giri; 23. Winstanley (Husqvarna) a 9 giri; 24. Gaspardone (TM) a 12 giri.

IN CAMPIONATO1. Van Den Bosch p. 72; 2. Gozzini 69; 3. T. Chareyre

60; 4. Hiemer 46; 5. A. Chareyre 46; 6. Bussei 46; 7. Lazzarini 42; 8. Hermunen 42; 9. Sammartin 32; 10. Balducci 30; 11. Ravaglia 24; 12. Delepine 21; 13. Maria-ni 20; 14. Seel 19; 15. Borella 16; 16. Verderosa 15; 17. Winstanley 13; 18. Bolsec 13; 19. Serafini 11; 20. Occhi-ni 10; 21. Beltrami 9; 22. Salstola 5; 23. Hartley 2.

Le Case italiane

protagoniste

Leclassifiche

CASTELLETTO DI BRANDUZZO - Thierry Van Den Bosch ricomincia il discorso mon-diale da dove l’aveva lasciato. Il campione del mondo della S1 ha infatti vinto il primo GP della stagione grazie a due vittorie e un secondo posto. A impedirgli la tripletta è stato Davide Gozzini, che dopo aver conclu-so in seconda posizione le prime due gare, ha vinto la terza. A dividerli nella generale soli tre punti. Thomas Chareyre completa il podio grazie a tre terzi posti.

Van Den Bosch è stato sempre velocissi-mo, sin dal sabato: sua la prima pole della stagione. Domenica è scattato sempre al comando con Gozzini all’inseguimento. L’uf-

VAN DEN BOSCH E GOZZINI IN FUGASupermoto. GP Italia, prima prova

ficiale della TM, dopo aver mancato l’aggan-cio in due occasioni, si è preso una parziale rivincita nella gara conclusiva della giorna-ta, quando è riuscito dopo due giri a supera-re il francese dell’Aprilia per poi conservare il comando sino al termine.

Regolarissime le prestazioni dell’altro uf-ficiale TM, Thomas Chareyre, che è stato sempre terzo nonostante delle partenze non brillantissime e la rottura del freno anterio-re a metà della seconda gara.

Ai piedi del podio di giornata tre piloti a pari punti. Adrien Chareyre, afflitto da pro-blemi di aderenza, Bernd Hiemer che inizia il campionato dopo il grave infortunio dello

scorso anno e che poteva far meglio ma nella seconda gara è stato rallentato da una caduta, Giovanni Bussei protagonista di tre gare regolari, con un quinto e due sesti po-sti. Lazzarini, settimo, ha invece sbagliato la scelta della gomma nell’ultima gara, inizia-ta con la pista leggermente bagnata. Ivan ha scelto una rain posteriore (tutti gli altri han-no montato le gomme da asciutto) ed è sci-volato in sedicesima posizione.

Al via anche il campionato europeo. Tri-pletta dello sloveno Uros Nastran (Husqvar-na) che ha preceduto nella classifica di gior-nata due italiani, Alberto dell’Era (KTM) e Riccardo Peroni (Husqvarna).

TRE PARTENZE FOTOCOPIA

CON VAN DEN BOSCH (101)

SCATTATO SEMPRE

AL COMANDO E GOZZINI (69)

AD INSEGUIRE. DUE VOLTE

HA VINTO IL FRANCESE,

LA TERZA L’ITALIANO.

motosprint

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GIOIA DEI MARSI (AQ) - Tre giorni di fan-tastico fuoristrada al Rally d’Abruzzo, una gara d’altri tempi dove le difficoltà del per-corso e della navigazione hanno recitato un ruolo importante. Più di 600 chilometri con prove speciali molto lunghe, un enorme la-voro del Motoclub Sirente che ha riproposto uno splendido rally, valevole quale prova di apertura del Campionato Italiano Raid TT e terza prova del Motorally.

Sulle aspre montagne abruzzesi è conti-nuato il duello tra Andrea Mancini e Matteo Graziani. A uscirne vincitore è stato il peru-gino dell’Husqvarna, ma Graziani non gli ha certo reso facile la vita. Tappa da manuale, la prima, per Mancini, che vincendo le due speciali ha rifilato due minuti al rivale. Gra-ziani si è rifatto nella seconda, recuperando quasi tutto lo svantaggio, approfittando del fatto che a Mancini toccava aprire la strada. Parti invertite nella terza ed ultima tappa: Mancini in entrambe le speciali ha raggiun-to l’avversario che partiva per primo e sul traguardo di Gioia dei Marsi ha così potuto festeggiare, con un vantaggio di 1’42’’.

Niccolò Pietribiasi ha completato il podio: la sua gara è cominciata in salita, con un

errore di percorso e un guasto al freno po-steriore che ne hanno condizionato le pre-stazioni, ma nelle restanti due tappe il vi-centino ha sfoderato tutta la sua grinta e approfittando anche di grossi errori degli avversari ha agguantato un’insperata terza posizione finale.

Errori che hanno limitato soprattutto Glauco Ciarpaglini ed Alex Zanotti in lotta per il podio sul filo dei secondi sino all’ulti-ma speciale. Ciarpaglini in un tratto fuoripi-sta ha perso letteralmente la “bussola” e molti minuti. Stessa sorte per il sammari-nese dell’Aprilia.

L’ultima giornata del Rally d’Abruzzo era valida anche per la terza prova dell’Italiano Motorally. Ai 58 iscritti al Raid TT si sono così aggiunti altri 120 piloti.

Ovviamente Mancini è risultato vincitore anche del Motorally, precedendo Pietribiasi e Graziani, mentre Massimo Chiesa ha con-cluso quarto davanti a Paolo Ceci, l’unico della top five ad aver disputato solo la gara della domenica. Il modenese, dopo il recen-te divorzio da Aprilia, si è presentato in sel-la ad una BMW.

Edoardo Bauer

MOTORALLYASSOLUTA: 1. Mancini (Husqvarna) in 1h12’44”91;

2. Pietribiasi (KTM) a 1’19”57; 3. Graziani (KTM) a 1’26”34; 4. Chiesa (Husqvarna) a 1’37”64; 5. Ceci (BMW) a 2’13”47; 6. Scarella (Beta) a 3’58”12; 7. Mo-nini Bonini (Rieju) a 4’14”41; 8. Cosentino (KTM) a 4’23”99; 9. Goi (Beta) a 5’44”38; 10. Ciarpaglini (Beta) a 5’46”98; 11. Zanetti (Honda) a 5’49’47; 12. Benetti (Honda) a 6’31”56; 13. Zanotti (Aprilia) a 6’46”08; 14. Ciotti (Beta) a 6’57”86; 15. Pettinari (Husqvarna) a 7’20”26; 16. Doretto (BMW) a 7’21”02; 17. Farinello (Beta) a 7’46”81; 18. Fesani (Rieju) a 7’58”29; 19. Da-nesi (KTM) a 8’14”50; 20. Mendotti (KTM) a 8’28”57; 21. Fadda (Beta) a 9’28’20; 22. Stragliotto (Kawasaki) a 9’44”19; 23. Caviglia (Honda) a 9’47”16; 24. Tarricone (Beta) a 9’51”38; 25. Giannandrea (KTM) a 10’10”42; 26. Viviani (Honda) a 10’22”87; 27. Baldi (KTM) a 10’48”01; 28. Beretta (Yamaha) a 10’49”90; 29. Pavan (Yamaha) a 11’12”98; 30. Semprini (KTM) a 11’43”29; 31. Drusiani (Husqvarna) a 12’04”84; 32. Pietroni (Be-ta) a 12’55”24; 33. Ferri (KTM) a 13’01”13; 34. Giusti (Beta) a 13’19”95; 35. Michelotti (KTM) a 13’51”28; 36. Piazza (Yamaha) a 14’20”88; 37. Bazzani (KTM) a 14’35”47; 38. Pierpaoli (Beta) a 14’51”15; 39. Muccini (KTM) a 14’52”56; 40. Sandrone (Fantic) a 15’45”95; 41. Vitali (Honda) a 15’50’54; 42. Pitzoi (Fantic) a 15’56”32; 43. Granella (Gas Gas) a 16’20”02; 44. Pontiggia (KTM) a 16’57”00; 45. Neri (Husaberg) a 17’14”43; 46. Simon-cini (Rieju) a 17’38”60; 47. Manara (KTM) a 17’40”53; 48. Catanese (Honda) a 17’51”15; 49. Bertolami (Hon-da) a 17’56”63; 50. Fusi (KTM) a 18’02”02; 51. Cane-strari (KTM) a 18’13”60; 52. Devalle (KTM) a 18’37”51; 53. Viesti (Beta) a 18’45”92; 54. Bisi (Beta) a 18’55”74; 55. Lanci (Rieju) a 18’59”56; 56. Frassini (Fantic) a 19’13”64; 57. Rampolla (Yamaha) a 20’27”91; 58. Ghio-ni (KTM) a 20’32”69; 59. Paluzzi (KTM) a 20’42”06; 60. Cason (Yamaha) a 21’13”91.

IN CAMPIONATO: 1. Graziani punti 61; 2. Pietribia-si 58; 3. Mancini 47; 4. Zanotti 27; 5. Ciarpaglini 24.

RAID TT1. Mancini (Husqvarna) in 3h45’32”14; 2. Graziani

(KTM) a 1’42”91; 3. Pietribiasi (KTM) a 12’15”39; 4. Ciarpaglini (Beta) a 13’29”51; 5. Zanotti (Aprilia) a 14’39”22; 6. Chiesa (Husqvarna) a 15’15”25; 7. Benet-ti (Honda) a 17’42”48; 8. Scarella (Beta) a 19’56”49; 9. Stragliotto (Kawasaki) a 26’06”51; 10. Farinello (Beta) a 30’20”16; 11. Fadda (Beta) a 30’24’55; 12. Ciotti (Be-ta) a 30’25”77; 13. Mendotti (KTM) a 31’14”53; 14. Co-sentino (KTM) a 33’52”00; 15. Caviglia (Honda) a 34’31”05; 16. Fesani (Rieju) a 49’53”91; 17. Baldi (KTM) a 55’32”45; 18. Muccini (KTM) a 1h02’03”18; 19. Giusti (Beta) a 1h04’12”61; 20. Vettovalli (Husqvarna) a 1h12’12”62; 21. Molteni (Honda) a 1h13’09”46; 22. Taviano (Yamaha) a 1h19’28”23; 23. Carmignani (Beta) a 1h22’33”56; 24. Gambini (Husaberg) a 1h39’26”96; 25. Pizzato (Yamaha) a 1h41’59”85; 26. Mangano (Axy) a 1h42’04”49; 27. Ghitti (KTM) a 1h44’08”05; 28. Saluc-ci (KTM) a 1h48’43”47; 29. Simoncini (Rieju) a 1h58’57”20; 30. Pavan (Yamaha) a 2h02’26”32.

IN CAMPIONATO: 1. Mancini punti 70; 2. Graziani 61; 3. Pietribiasi 38; 4. Ciarpaglini 36; 5. Zanotti 33.

Tre giorni di gara

per 178 piloti

Leclassifiche

MANCINI E GRAZIANI SU DUE FRONTI Italiano Raid TT e Motorally

MANCINI (2) NEL RALLY D’ABRUZZO HA DOMINATO SIA LA PRIMA PROVA DELL’ITALIANO RAID TT CHE LA TERZA DEL MOTORALLY. GRAZIANI (1), SECONDO E TERZO, RESTA LEADER NEL RALLY.

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motosprint

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Sportitalia

Velocitàal Mugello

QUATTROCENTO VANNO DI CORSA

SCARPERIA - Oltre 400 piloti si sono dati battaglia al Mugello per un intenso week-end di gare contrassegnate da distacchi spesso davvero impercettibili. Partiamo con la Premier Cup, che ha fatto gli onori di casa. Nella Open, interes-sante successo per Gugliemo Tarizzo, ottenuto in sella alla BMW S 1000 RR. Il piemontese ha preceduto in volata Davide Caselli e Andrea Di Vora; ritiro per il poleman Pagani. Nelle gare dedicate alle 600, successo di Giuseppe Barone (600 Aperta) e Massimo Tondini (600 Stock). Nel Trofeo Motoestate, tra le 600, vittorie di Simone Castellani e Harald Lantschner, rispettivamente nella 600 Aperta e nella 600 Stock in una competizione dove queste classi hanno gareggiato assieme ma con classifiche separate. Per quanto riguarda le altre classi, successo di Roberto Festa (Open) autore di un gran duello con Davide Caselli, mentre Luca Verdini si è imposto nella 1000 Stock.

La Bridgestone Cup ha registrato la vittoria di Federico Clementini su Seba-stiano Zerbo nella 1000, mentre tra le 600 Emanuele Viglieno ha avuto la meglio di Lorenzo Garofoli . Molto frizzante la Dunlop Cup G&G. Andrea Poggi si è impo-sto per soli 4 millesimi su Nicola Nasato, nonostante problemi di carburante nelle battute finali. Gran corrida anche nella 600 Dunlop grazie a Raffaele Vargas primo per 10 millesimi su Mattia Cassani. Nella Black Cup Continental 600, Cesare Sansavini ha chiuso al fotofinish su Pincella e Daina.

In pista anche Roadster Cup e Supertwins, che hanno registrato i successi di Nicola Ruggiero in sella alla Buell (ha preceduto Zerbo), e dell’esperto Luca Pini, davanti a Cristiano Franco, nelle Supertwins.

Max Regazzi

I campionati regionali

Scarperia (FI) 25 aprile

Premier Cup, Motoestate, Dunlop G&G Cup, Supertwins, Roadster Cup, Conti-nental Black Cup - Organizzazione: Mo-toclub Firenze - Direttore di gara: Anto-nio Canu - Condizione meteo: nuvoloso.

ClassifichePREMIER NATIONAL CUPOPEN: 1. Tarizzo (BMW); 2. Caselli (Ya-

maha); 3. Di Vora (Honda); 4. Blora (Ducati); 5. Tonini (Aprilia); 6. Aiello (Yamaha); 7. Mi-lanese (Yamaha); 8. Ferrari (Yamaha); 9. Coltelli (Yamaha); 10. Spezzaferri (Yamaha); 11. Sciacca (Honda); 12. Vivaldi (BMW); 13. D’Alessandro (Bimota); 14. Clementini (Ya-maha); 15. Brambilla (Yamaha); 16. Capaldo (Yamaha); 17. Segoni (Moretti); 18. Rosola (MV Agusta); 19. Secchi (Yamaha); 20. Marchi (Yamaha); 21. Tommasini (Honda); 22. Alba-ni (Aprilia); 23. Signorin (Honda); 24. Castel-larin (Suzuki); 25. Barolo (Honda); 26. Serra (Yamaha); 27. Tozzi (Honda); 28. Foti (Suzu-ki); 29. Pica (Yamaha); 30. Dolfi (Ducati).

600 STOCK: 1. Tondini (Kawasaki); 2. Co-mi (Yamaha); 3. Morreale (Kawasaki); 4. Cot-tini (Honda); 5. Lotito (Yamaha); 6. Mariotti (Kawasaki); 7. Marchionni (Yamaha); 8. Cari-nelli (Yamaha); 9. Bonati (Yamaha); 10. Con-ti (Yamaha); 11. Paita (Honda); 12. Rafanelli (Suzuki); 13. Volpi (Yamaha); 14. Floris (Ka-wasaki); 15. Maestri (Honda); 16. Scienza (Yamaha); 17. Vizza (Yamaha); 18. Baccelli (Yamaha); 19. Maggioni (Yamaha); 20. Parril-lo (Yamaha); 21. Rivi (Triumph); 22. Cecchi

(Yamaha); 23. Garavina (Yamaha); 24. Stop-poni (Kawasaki).

600 APERTA: 1. Barone (Yamaha); 2. Me-schini (Yamaha); 3. Traversaro (Honda); 4. Giannini (Yamaha); 5. De Marco (Yamaha); 6. Falaschi (Suzuki); 7. Tavella (Honda); 8. Gal-lina (Yamaha); 9. Bertoldo (Honda); 10. Vieri (Kawasaki); 11. Evangelista (Honda); 12. Roncoroni (Yamaha); 13. Ansaloni (Honda); 14. Cammarota (Honda); 15. Longhi (Kawa-saki); 16. Ronzoni (Yamaha); 17. Riccardi (Honda); 18. Rasetti (Honda); 19. Di Meo (Ya-maha); 20. Noli (Kawasaki); 21. Dotti (Hon-da); 22. Bertolotti (Yamaha); 23. Di Lalla (Honda).

MOTOESTATE1000 STOCK: 1. Verdini (Honda); 2.

Dall’Aglio (Honda); 3. Vivaldi (BMW); 4. Toni-ni (Aprilia); 5. Rinaldi (Yamaha); 6. Baratti (Ducati); 7. Accornero (Honda); 8. Armiraglio (Yamaha); 9. Costa (Honda); 10. Lazzaroni (Honda); 11. Faletti (Honda); 12. Calderoli (Kawasaki); 13. Zattara (Yamaha); 14. Berto-li (Aprilia); 15. Crepaldi (Ducati); 16. Pedret-ti (Kawasaki); 17. Gilioli (Suzuki); 18. Nava (Kawasaki); 19. Colombo (Honda); 20. Be-scotti (Honda); 21. Chiesa (Suzuki).

OPEN: 1. Festa (Yamaha); 2. Caselli (Ya-maha); 3. Ferrari (Yamaha); 4. Bassi (Suzu-ki); 5. Boccelli (Ducati); 6. Galante (Yamaha); 7. Cedrini (Kawasaki); 8. Pezzoli (Ducati); 9. Buia (Honda); 10. Villani (Honda); 11. Can-nizzaro (Ducati); 12. Campanini (Aprilia); 13. Piantoni (Kawasaki); 14. Perri (Honda); 15. Guarino (Yamaha); 16. Maineri (Ducati); 17. Franzoni (Yamaha); 18. Russo (Suzuki); 19. Maifredi (Suzuki); 20. Caffi (Suzuki); 21. Cin-

nirella (Suzuki); 22. Vezzoli (Ducati); 23. Caggiano (Suzuki); 24. Pezzucchi (Kawasa-ki); 25. Viganò (Ducati); 26. Lancini (Suzuki); 27. Sajeva (Yamaha); 28. Viale (Suzuki); 29. Baraldi (Kawasaki).

600 STOCK/APERTA: 1. Castellani (Hon-da); 2. Lantschner (Yamaha); 3. Alfano (Ya-maha); 4. Pina (Yamaha); 5. Tavella (Honda); 6. Giannini (Yamaha); 7. Marangon (Honda); 8. Ognibene (Yamaha); 9. Manfredi (Honda); 10. Bertoldo (Honda); 11. Butti (Yamaha); 12. Nocivelli (Honda); 13. Zuccheri (Yamaha); 14. Bonforte (Suzuki); 15. Rizzo (Yamaha); 16. Russo (Yamaha); 17. Gagliardino (Yamaha); 18. Bottino (Honda); 19. Corradi (Kawasaki); 20. Cammarota (Honda); 21. Bizzocchi (Hon-da); 22. Agnoletto (Yamaha); 23. Antonioli (Yamaha); 24. Elia (Honda); 25. Taglialatela (Yamaha); 26. Chiono (Honda); 27. Raimondi (Yamaha); 28. Farina (Honda); 29. Troiani (Yamaha); 30. Preda (Yamaha); 31. Sangui-netti (Yamaha); 32. Manenti (Kawasaki); 33. Marchesi (Triumph).

PREMIER NATIONAL CUPDUNLOP CUPCLASSE 1000: 1. Poggi (Yamaha); 2. Na-

sato (Yamaha); 3. Antonellini (Yamaha); 4. Bettini (Yamaha); 5. Governali (Yamaha); 6. Gelli (KTM); 7. Pelloni (BMW); 8. Lini (Yama-ha); 9. Nasso (Ducati); 10. Pelonara (Yama-ha); 11. Stellin (Ducati); 12. Michelagnoli (Honda); 13. Para (Aprilia); 14. Vitali (Suzu-ki); 15. Fratus (Honda); 16. Piazzi (Ducati); 17. De Luca (Honda); 18. De Prà (Kawasaki); 19. Fontanelli (Yamaha); 20. Perotti (Honda); 21. Giaccherello (Suzuki); 22. Segata (Suzu-ki); 23. Chiodi (Ducati); 24. Catino (Buell); 25. Bellingeri (Honda); 26. Palumbo (Yamaha); 27. Bello (Ducati); 28. Lupi (Suzuki); 29. Fra-gapane (Honda); 30. Tamiatto (KTM); 31. Stefanini (Honda); 32. Parente (Suzuki); 33. Cristini (Honda); 34. Calzolari (Ducati).

CLASSE 600: 1. Vargas (Honda); 2. Cas-sani (Yamaha); 3. Trovò (Yamaha); 4. Pietro-bon (Kawasaki); 5. Carzaniga (Honda); 6. Besana (Honda); 7. Cabello (Yamaha); 8. Marcolongo (Yamaha); 9. Cistaro (Honda); 10. Landi (Honda); 11. Fabbri (Suzuki); 12. Dell’Aglio (Yamaha); 13. Gambetta (Honda); 14. Zavatta (Yamaha); 15. Pietrobon (Kawa-saki); 16. Navone (Honda); 17. Chiappa (Hon-da); 18. Moretti (Kawasaki); 19. Fada (Trium-ph); 20. Roniti (Yamaha); 21. Ascari (Yama-ha); 22. Perletti (Honda); 23. Osler (Honda); 24. Foresti (Yamaha); 25. Frusconi (Yamaha); 26. Bovolenta (Ducati); 27. Battistella (Ya-maha); 28. Riva (Honda); 29. Bricchi (Yama-ha); 30. Pizzetti (Honda); 31. Marrone (Hon-da); 32. Lo Buono (Honda); 33. Bani (Trium-ph); 34. Bonera (Triumph); 35. Quattrocchi (Honda); 36. Perletti (Honda).

CONTINENTAL BLACK CUP600: 1. Sansavini (Yamaha); 2. Pincella

(Yamaha); 3. Daina (Yamaha); 4. Ventura (Ya-

maha); 5. Sabella (Yamaha); 6. Pistar (Yama-ha); 7. Fara (Triumph); 8. Soliani (Yamaha); 9. Serra (Yamaha); 10. Marelli (Yamaha); 11. Pizzo (Triumph); 12. Pasquali (Suzuki); 13. Treccani (Yamaha); 14. Nadal (Honda); 15. Ferrari (Suzuki); 16. Baiardi (Yamaha); 17. Galeno (Yamaha); 18. Adani (Honda); 19. Ferretti (Suzuki); 20. Morselli (Kawasaki); 21. Conte (Kawasaki); 22. Serra (Kawasaki); 23. Treccani (Yamaha).

BRIDGESTONE1000: 1. Clementini (Yamaha); 2. Zerbo

(Yamaha); 3. Cordara (BMW); 4. Tortora (Ya-maha); 5. Tomassoni (KTM); 6. Barbieri (Ya-maha); 7. Bruscella (Yamaha); 8. Baglioni (Yamaha); 9. Celli (Suzuki); 10. Anghetti (Honda); 11. Albanese (Yamaha); 12. Oliva (Suzuki); 13. Liverani (Suzuki); 14. Mulattie-ri (Suzuki); 15. Fiorini (Yamaha); 16. Brando-ni (Yamaha); 17. Bronzetti (Honda); 18. Ca-proli (Honda); 19. Billi (Kawasaki); 20. Del Buono (Suzuki); 21. Santoro (Suzuki); 22. Bicchierini (Ducati); 23. Danti (Suzuki); 24. Sirveni (Yamaha); 25. Roberti (Ducati); 26. Montrone (Suzuki); 27. Colozzi (Yamaha).

CLASSE 600: 1. Viglieno (Yamaha); 2. Ga-rofoli (Yamaha); 3. Del Grosso (Suzuki); 4. Andreoli (Honda); 5. Mazza (Yamaha); 6. Tro-iani (Yamaha); 7. Tartaglia (Kawasaki); 8. Castello (Suzuki); 9. Fagiano (Yamaha); 10. Vannetti (Yamaha); 11. Chiurchiù (Kawasa-ki); 12. Ferro (Yamaha); 13. Leo (Honda); 14. Giovannini (Honda); 15. Renzi (Honda); 16. Baci (Yamaha); 17. Rizzetto (Yamaha); 18. Bizzarri (Yamaha); 19. Bove (Yamaha); 20. Valeri (Yamaha); 21. Capoccia (Suzuki); 22. Stopponi (Kawasaki); 23. Maurizio (Honda); 24. Malagoli (Suzuki); 25. Esposito (Honda); 26. Romano (Yamaha); 27. Pelabasto (Hon-da); 28. Teran (Honda); 29. Speranza (Hon-da); 30. Ferri (Kawasaki); 31. Antonelli (Ya-maha); 32. Ferri (Yamaha); 33. Rampolla (Honda); 34. Piras (Kawasaki); 35. Marongiu (Yamaha).

SUPERTWINS: 1. Pini (Bimota); 2. Franco (Ducati); 3. Bulai (Ducati); 4. Pigliacelli (Bi-mota); 5. Giangiacomo (Ducati); 6. Veracini (Ducati); 7. Gasparini (Ducati); 8. Paiola (Du-cati); 9. Marziali (Ducati); 10. Ghezzani (Du-cati); 11. Rizzi (Ducati); 12. Marino (Ducati); 13. Broggio (Ducati); 14. Dottorini (Bimota); 15. Cicchinelli (Ducati); 16. Tumminelli (Du-cati); 17. Savoini (Ducati); 18. Nesa (Bimota); 19. Fiordiponti (Ducati); 20. Pregnolato (Du-cati); 21. Trigila (Bimota); 22. Bonacquisti (Bimota); 23. Plenario (Suzuki).

ROADSTER CUP: 1. Ruggiero (Buell); 2. Zerbo (Bimota); 3. Scopetani (Aprilia); 4. Toi-ni (MV Agusta); 5. Serio (MV Agusta); 6. Del Deo (Honda); 7. Bal1nos (Harley); 8. Giachino (Harley); 9. Zazzaro (Bimota); 10. Vizzini (KTM); 11. Borrelli (Harley); 12. Maarchesi (KTM); 13. Segreti (Harley).

motosprint

79

CrossCampionato italiano

COMPAGNONE RADDOPPIA

DOPPIA vittoria del campione in carica della MX1, Felice Compagnone (Honda-Pardi Racing), nella seconda prova del campionato italiano di cross, a Città di Castello (PG). Dietro al laziale si sono piazzati, con un secondo e un terzo a testa, Cristian Beggi (TM-AES Team) e Stefano Dami (Honda-MB Te-am). Questi tre sono saliti nell’ordine sul podio della Elite. Tra gli altri prota-gonisti della MX1 Davide Turchet (Honda-Kros Team) capace di rimonte da manuale e Lorenzo Pedri (Honda-Off Road Factory) che chiude al quinto posto di giornata. Da segnalare i vincitori della Under e Over 21, rispettiva-mente Michele Galluzzi e Fabio Ferrari.

Due diversi vincitori nella MX2 con Michael Mercandino (Honda-PVD Ra-cing) stratosferico in gara 1 quando, attardato, ha raggiunto il battistrada Martini per poi involarsi verso la vittoria. La frazione conclusiva lo ha visto però protagonista in negativo con una caduta nelle prime battute. Ne ha ap-profittato Gianluca Martini (Honda-A Team) che da subito ha preso le redini della corsa mantenendo il primato sino alla fine, anche se ha dovuto stringe-re i denti per un polso dolorante che ha battuto nel corso del warm-up. Buona prestazione anche per Stefano Pezzuto (KTM-Cabutti Team), due volte terzo, che con questo risultato si ritrova in vetta alla Under 21.

Trofeo del MediterraneoRacalmuto (AG) 25 aprile

Trofeo Mediterraneo - Organizzazio-ne: MC Autodromo Valle dei Teampli - Direttore di gara: Attilio Greco - Meteo: nuvoloso.

Classifiche125 SP: 1. Violante; 2. De Luca; 3. Pugli-

si; 4. Troia; 5. Sciutteri (tutti su Aprilia).Giro più veloce: De Luca in 1’12”682 alla

media di 116,397 Km/h.OPEN: 1. Mancuso (Ducati); 2. La Spina

(Suzuki); 3. Ascari (Aprilia); 4. Aronica (Honda); 5. Di Martino (Yamaha); 6. Di Pri-ma (Kawasaki); 7. Migliazzo (Yamaha); 8. La Maestra (Kawasaki).

OPEN 600 NAKED: 1. Lucente (Kawasa-ki); 2. Campione (Yamaha); 3. Bonaccorso (Yamaha); 4. Torrisi (Yamaha); 5. Altomare (Yamaha); 6. Zocco (Kawasaki); 7. Cannino (Yamaha); 8. Arcuri (Yamaha); 9. De Pa-squale (Yamaha); 10. La Maestra (Kawasa-ki).

PPS 600/1000: 1. Giustolosi (Suzuki); 2. Russo (Yamaha); 3. Cafiso (Honda); 4. Squil-lace (Suzuki); 5. Sciacca (Suzuki); 6. Di Francesco (Kawasaki); 7. Aprile (Yamaha); 8. Valvo (Yamaha); 9. Russo (Honda); 10. Scuderi (Ducati); 11. Materia (Honda); 12. Cera (Suzuki); 13. Sciagura (Suzuki).

PR AMATORI 1000: 1. Fidone (Suzuki); 2. Piazza (Yamaha); 3. Leonardi (Yamaha); 4. Tropea (Suzuki); 5. Ville (Aprilia); 6. Di Leo (Honda); 7. Cannatella (Honda); 8. Liotta (Suzuki).

PR AMATORI 1000: 1. Albano (Yamaha); 2. Puglisi (Yamaha); 3. Palmieri (Yamaha); 4. Pitrolo (Yamaha); 5. Alioto (Yamaha); 6. Nocera (Honda); 7. Perrone (Ducati); 8. Bel-lini (Yamaha); 9. Gennaro (Yamaha); 10. Baiamonte (Honda); 11. Giglio (Honda); 12. Bannò (Yamaha); 13. Amato Severino (Hon-da); 14. Celeani (Yamaha); 15. Leone (Hon-da); 16. Piccione (Honda).

PRS 1000GARA 1: 1. La Spina (Suzuki); 2. Blunda

(Aprilia); 3. Daidone (Aprilia); 4. Porto (Ka-

wasaki); 5. Ciulla (Suzuki); 6. Pavia (Kawa-saki); 7. Francaviglia (Suzuki); 8. Villari (Honda); 9. Bovì (Kawasaki); 10. Manara (Suzuki); 11. Cardali (Yamaha); 12. Rocca (Yamaha); 13. Lo Magno (Yamaha); 14. Mu-gnas (Suzuki); 15. Locelso (Honda); 16. Sammito (Honda); 17. Di Natale (Honda).

GARA 2: 1. La Spina (Suzuki); 2. Blunda (Aprilia); 3. Porto (Kawasaki); 4. Migliazzo (Yamaha); 5. Daidone (Aprilia); 6. Lo Magno (Yamaha); 7. Cardali (Yamaha); 8. Francavi-glia (Suzuki); 9. Ciulla (Suzuki); 10. Manara (Suzuki); 11. Villari (Honda); 12. Bovì (Ka-wasaki); 13. Pavia (Kawasaki); 14. Mugnas (Suzuki); 15. Locelso (Honda); 16. Turrisi (Honda); 17. Rocca (Yamaha); 18. Sammito (Honda); 19. Di Natale (Honda).

PRS 600GARA 1: 1. Priulla (Yamaha); 2. Altoma-

re (Yamaha); 3. Vella (Kawasaki); 4. Cala-brese (Honda); 5. Gueli (Kawasaki); 6. Do-rata (Honda); 7. Blancato (Kawasaki); 8. Rapisarda (Yamaha); 9. Manara (Yamaha); 10. Bellinghieri (Yamaha); 11. Cascone (Ya-maha); 12. Pollino (Yamaha); 13. Lo Savio (Honda); 14. Strizzolo (Yamaha); 15. Canna-ta (Kawasaki); 16. Marcantonio (Yamaha); 17. Intelisano (Kawasaki); 18. Coco (Kawa-saki).

GARA 2: 1. Vella (Kawasaki); 2. Dorata (Honda); 3. Calabrese (Honda); 4. Pollino (Yamaha); 5. Marcantonio (Yamaha); 6. Ago-sta (Honda); 7. Rapisarda (Yamaha); 8. Ca-scone (Yamaha); 9. Manara (Yamaha); 10. Blancato (Kawasaki); 11. Bellinghieri (Ya-maha); 12. Priulla (Yamaha); 13. Cannata (Kawasaki); 14. Lo Savio (Honda); 15. Alto-mare (Yamaha); 16. Strizzolo (Yamaha); 17. Coco (Kawasaki); 18. Intelisano (Kawasa-ki).

SCOOTERMATICGARA 1: 1. Mannino; 2. Scianna; 3. Bona;

4. Milone; 5. Morreale; 6. Bonomo; 7. Pin-tacoda; 8. Morgante; 9. Calabrò; 10. Trova-to; 11. Mannone; 12. Alongi (tutti Piaggio).

TWINS RED CUP: 1. Guzzo; 2. Sabella; 3. Comune; 4. Giordano; 5. Coccellato; 6. Cal-lari; 7. Caronia (KTM); 8. Culcasi; 9. Sabel-la; 10. Costanzo; 11. Mannino; 12. Brancati; 13. Casini; 14. Montalbano; 15. Quarto (tut-ti gli altri su Ducati).

VINTAGE: 1. Mancuso; 2. La Porta; 3. Cascino; 4. Cuttitta; 5. Cangemi; 6. Faraci.

Città di Castello (PG) 25 aprile

Campionato italiano motocross, se-conda prova - Organizzatore: M.C. Ba-glioni – Direttore di gara: Giandomenico Baldi – Meteo: sereno

ClassificheMX1GARA 1: 1. Compagnone (Honda); 2. Da-

mi (Honda); 3. Beggi (TM); 4. Pedri (Honda); 5. Turchet (Honda); 6. Lombrici (Suzuki); 7. Bartolini (Husqvarna); 8. Bracesco (Honda); 9. Pellegrini (Suzuki); 10. Ferrari (Kawasa-ki); 11. Pagliacci (Honda); 12. Maggiore (Honda); 13. Vestri (Suzuki); 14. Disetti (Honda); 15. Bertugli (Yamaha); 16. Malim-pensa (Yamaha); 17. Roman (KTM); 18. Deb-

bi (Suzuki); 19. Mocini (Honda); 20. Scabro-si (Suzuki); 21. Sonego (Honda); 22. An-dressi (Kawasaki); 23. Galluzzi (Yamaha); 24. Togninalli (Kawasaki); 25. Ombrosi (KTM); 26. Carizia (Honda); 27. Paolanti (Honda); 28. Saletti (Honda); 29. Nompari (Suzuki); 30. Pedica (Suzuki); 31. Benedini (Yamaha); 32. Biondi (Kawasaki); 33. Fappa-ni (Suzuki); 34. De Bortoli (Honda); 35. Fos-si (Honda); 36. De Rosa (Honda); 37. Meoni (KTM); 38. Tessari (Suzuki); 39. Pegoraro (Suzuki).

GARA 2: 1. Compagnone (Honda); 2. Beggi (TM); 3. Dami (Honda); 4. Turchet (Honda); 5. Bracesco (Honda); 6. Lombrici (Suzuki); 7. Ferrari (Kawasaki); 8. Pedri (Honda); 9. Pellegrini (Suzuki); 10. Disetti (Honda); 11. Pagliacci (Honda); 12. Malim-pensa (Yamaha); 13. Vestri (Suzuki); 14. Biondi (Kawasaki); 15. Pedica (Suzuki); 16.

LUCA PINI (96) SI È AGGIUDICATO LA VITTORIA DELLA CATEGORIA SUPERTWINS, MENTRE NICOLA RUGGIERO (50)HA CENTRATO IL BERSAGLIO NELLA ROADSTER CUP.

ANTONINO MANCUSO, DOMINATORE DELLA OPEN 1000, IN AZIONE (FOTO DI GIORGI).

NESSUNO È RIUSCITO A TENERE IL PASSO DI FELICE COMPAGNONE NELLA SECONDA PROVA DEL CAMPIONATO ITALIANO DI CROSS CLASSE MX1.

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motosprint

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Tenno (TN) 25 aprile Campionato regionale cross Trentino Alto Adige, seconda prova – Organiz-zatore: M.C. Tenno – Meteo: sereno

ClassificheMX1: 1. Ghezzi (Yamaha); 2. Kinkelin

(Kawasaki); 3. Franzoi (Yamaha); 4. Ruo-so (Yamaha); 5. Corradi (Yamaha); 6. Mio-ri (Honda); 7. Libera (Suzuki); 8. Andreol-li (Yamaha); 9. Loss (KTM); 10. Ghidinelli (Honda); 11. Caccagni (Honda); 12. Della Vecchia (Kawasaki); 13. Vigori (Honda); 14. Merz (Yamaha); 15. Cipriani (Honda); 16. Rosales (Honda); 17. Belleri (TM); 18. Brusinelli (Yamaha); 19. Pfattner (Suzu-ki); 20. Perkmann (Honda); 21. Turella (Honda); 22. Tomasi (Honda); 23. Pedrol-li (Yamaha); 24. Delueg (Honda); 25. Frapporti (Yamaha); 26. Asinari (Suzuki); 27. Schwarz (KTM); 28. Chini (Suzuki); 29. Cornali (Yamaha); 30. Rungger (Kawasa-ki).

MX2: 1. Borz (Yamaha); 2. Arnoldo (Ya-maha); 3. Reichegger (Yamaha); 4. Giulia-ni (Yamaha); 5. Delladio (Yamaha); 6. Gasser (Honda); 7. Winding (Honda); 8. Zambanini (Honda); 9. Ramoser (Yama-ha); 10. Borz V. (Yamaha); 11. Odorizzi (Husqvarna); 12. Zeni (Yamaha); 13. Kup-pelwieser (Yamaha); 14. Corraini (Hon-

da); 15. Stenghel (Honda); 16. Rossi (Ya-maha); 17. Lantschner (Kawasaki); 18. Schiefer (Suzuki); 19. Tavonatti (KTM); 20. Falser (Yamaha); 21. Benvenuti (Hon-da); 22. Libera (Yamaha); 23. Somvi (Hon-da); 24. Castellini (Honda); 25. Rizzardi (Yamaha); 26. Chemolli (Yamaha); 27. Marzoner (Honda); 28. Sperandio (KTM); 29. Curti (Yamaha); 30. Putzer (Honda).

LUCA BORZ, PROTAGONISTA DELLA MX2 NELLA PROVA DI TENNO.

CrossTrentino Alto Adige

Sportitalia

Fappani (Suzuki); 17. Sonego (Honda); 18. Carizia (Honda); 19. Paolanti (Honda); 20. Saletti (Honda); 21. Scabrosi (Suzuki); 22. Galluzzi (Yamaha); 23. Andressi (Kawasa-ki); 24. Maggiore (Honda); 25. Ombrosi (KTM); 26. Mocini (Honda); 27. Meoni (KTM); 28. Benedini (Yamaha); 29. Pegora-ro (Suzuki); 30. Nompari (Suzuki); 31. Deb-bi (Suzuki); 32. De Rosa (Honda); 33. Ro-man (KTM); 34. Tessari (Suzuki); 35. Fossi (Honda); 36. De Bortoli (Honda); 37. Barto-lini (Husqvarna); 38. Togninalli (Kawasa-ki).

CLASSIFICA: 1. Compagnone p. 500; 2. Beggi 380; 3. Dami 380; 4. Turchet 260; 5. Pedri 230; 6. Lombrici 220; 7. Ferrari 210; 8. Ferrari 180; 9. Pellegrini 170; 10. Pa-gliacci 154.

MX2GARA 1: 1. Mercandino (Honda); 2. Mar-

tini (Honda); 3. Pezzuto (KTM); 4. Ciucci (KTM); 5. Albertoni (Kawasaki); 6. Aperio (Honda); 7. Terraneo (Honda); 8. Bacci (Honda); 9. Quaglio (Yamaha); 10. Cervellin (Husqvarna); 11. Dolce (Kawasaki); 12. Cimberio (Suzuki); 13. Tedesco (Honda); 14. Lattanzi (Yamaha); 15. Bernardini (KTM); 16. Cogo (Suzuki); 17. Dal Vecchio (KTM); 18. Giuliano (Honda); 19. Marrazzo (Honda); 20. Muratori (Suzuki); 21. Tomma-si (KTM); 22. Angius (Yamaha); 23. Amodeo (Honda); 24. Sommaruga (Honda); 25. Mi-lani (KTM); 26. Gipponi (Honda); 27. Ber-tuccelli (KTM); 28. Valente (Yamaha); 29. Laurenzi (Honda); 30. Polidori (TM); 31. Galuzzi (Yamaha); 32. Faccioli (Suzuki); 33. Aldini (Honda); 34. Di Santo (Honda); 35. Capurso (Honda); 36. Recchia (KTM); 37. Lippi (Suzuki).

GARA 2: 1. Martini (Honda); 2. Ciucci (KTM); 3. Pezzuto (KTM); 4. Cervellin (Hu-sqvarna); 5. Valente (Yamaha); 6. Terraneo (Honda); 7. Bertuzzo (KTM); 8. Aperio (Honda); 9. Bertuccelli (KTM); 10. Dolce (Kawasaki); 11. Giuliano (Honda); 12. Al-bertoni (Kawasaki); 13. Tedesco (Honda); 14. Mercandino (Honda); 15. Marrazzo (Honda); 16. Amodeo (Honda); 17. Murato-ri (Suzuki); 18. Quaglio (Yamaha); 19. Mila-ni (KTM); 20. Tommasi (KTM); 21. Recchia (KTM); 22. Sommaruga (Honda); 23. Lau-renzi (Honda); 24. Galuzzi (Yamaha); 25. Cogo (Suzuki); 26. Violi (Yamaha); 27. Poli-dori (TM); 28. Gipponi (Honda); 29. Aldini (Honda); 30. Cimberio (Suzuki); 31. Di San-to (Honda); 32. Capurso (Honda); 33. Lippi (Suzuki); 34. Bacci (Honda); 35. Dal Vecchio (KTM); 36. Angius (Yamaha).

CLASSIFICA: 1. Martini p. 460; 2. Ciucci 350; 3. Pezzutto 340; 4. Mercandino 320; 5. Cervellin 220; 6. Terraneo 210; 7. Aperio 200; 8. Albertoni 194; 9. Valente 173; 10. Dolce 157.

SardegnaSiniscola (NU) 18 aprile

Campionato sardo supermoto – Orga-nizzatore: M.C. Baronia Siniscola – Me-teo: sereno

ClassificheOPEN: 1. Baccanti (Honda); 2. Nioi (Hon-

da); 3. Costa (Husqvarna); 4. Cecchini (TM); 5. Casula (KTM); 6. Lopez (Suzuki); 7. So-lombrino (Yamaha); 8. Succu (KTM); 9. Cuc-culliu (Honda); 10. Pinna (Kawasaki).

S1: 1. Cuccui (Honda); 2. Barria (Honda); 3. Fois (Honda); 4. Bellu (Honda); 5. Misca-li G. (Honda); 6. Miscali M. (Yamaha); 7. Tanca (Honda); 8. Lai (Aprilia).

MarcheFermignano (PU) 18 aprile

Campionato marche motocross – Or-ganizzatore: M.C. Fermignanese di Fer-mignano – Direttore di gara: Giuliano Di Lorenzi – Meteo: sereno

ClassificheTOP RIDERMX1GARA 1: 1. Vestri (Suzuki); 2. Biondi (Kawa-

saki); 3. Maceratesi (Honda); 4. Pignotti (Hon-da); 5. Ciacci (Honda); 6. Pedica (Suzuki); 7. Pietrella (Honda); 8. Carizia (Honda); 9. Luca-relli (Yamaha); 10. Mosca (Honda); 11. Ombro-si (KTM); 12. Magi (Kawasaki); 13. Gerboni (Yamaha); 14. Vagni (Honda); 15. Giampieri (Honda).

GARA 2: 1. Vestri (Suzuki); 2. Biondi (Kawa-saki); 3. Maceratesi (Honda); 4. Pignotti (Hon-da); 5. Ombrosi (KTM); 6. Pedica (Suzuki); 7. Pietrella (Honda); 8. Carizia (Honda); 9. Mosca (Honda); 10. Lucarelli (Yamaha); 11. Giampieri (Honda); 12. Gerboni (Yamaha); 13. Vagni (Hon-da).

MX2GARA 1: 1. Dolce (Kawasaki); 2. Della Mora

(Honda); 3. Neri (Yamaha); 4. Marincioni (Su-zuki); 5. Amadio (Honda); 6. Ruzzi (KTM); 7. Muratori (Suzuki); 8. Moroni (KTM); 9. Del Fe-derico (Honda); 10. D’Attilio (Yamaha); 11. Pe-verieri (TM); 12. Ferazzani (Kawasaki); 13. Morgoni (Suzuki); 14. Pezzanesi (Honda); 15. Marcaccio (Honda); 16. Lupidi (Honda); 17. Fiorgentili (Suzuki); 18. Mariani (TM).

GARA 2: 1. Dolce (Kawasaki); 2. Neri (Yama-ha); 3. Muratori (Suzuki); 4. Della Mora (Hon-da); 5. Marincioni (Suzuki); 6. Ruzzi (KTM); 7. Moroni (KTM); 8. D’Attilio (Yamaha); 9. Amadio (Honda); 10. Peverieri (TM); 11. Pezzanesi (Honda); 12. Mariani (TM); 13. Ferazzani (Ka-wasaki); 14. Del Federico (Honda); 15. Marcac-cio (Honda); 16. Morgoni (Suzuki); 17. Lupidi (Honda); 18. Fiorgentili (Suzuki).

SPORTGARA 1: 1. Massi (Honda); 2. Orlandi (Ka-

wasaki); 3. Palazzi (Honda); 4. Pecci L. (Hon-da); 5. Dini (Honda); 6. Cecchini (Honda); 7. Cotica (Yamaha); 8. Monceri (Honda); 9. Pog-giaioli (Honda); 10. Luzietti (Kawasaki); 11. Bolotti (Honda); 12. Piermarini (Yamaha); 13. Acenzi (KTM); 14. Palladino (Honda); 15. Can-cellieri (Kawasaki); 16. Galeazzi (Honda); 17. Pecci W. (Kawasaki); 18. Giannini (Honda); 19. Spilli (Yamaha); 20. Della Costa (Honda); 21. Cerasi (Yamaha); 22. Fabi (Suzuki); 23. Leoni (Suzuki); 24. Gervasi (KTM); 25. Pasquini (Su-zuki); 26. Fabi (Honda).

GARA 2: 1. Massi (Honda); 2. Orlandi (Ka-wasaki); 3. Pecci L. (Honda); 4. Pecci W. (Kawa-saki); 5. Palazzi (Honda); 6. Dini (Honda); 7. Cecchini (Honda); 8. Bolotti (Honda); 9. Lonzi (Honda); 10. Sartori (Kawasaki); 11. Poggiaio-li (Honda); 12. Cotica (Yamaha); 13. Acenzi (KTM); 14. Luzietti (Kawasaki); 15. Martinelli (Yamaha); 16. Romiti (Yamaha); 17. Giannini (Honda); 18. Piermarini (Yamaha); 19. Pasqui-ni (Suzuki); 20. Spilli (Yamaha); 21. Bruscia (Yamaha); 22. Galeazzi (Honda); 23. Cerasi (Ya-maha); 24. Cancellieri (Kawasaki); 25. Leoni (Suzuki); 26. Castellucci (Honda); 27. Della Costa (Honda); 28. Fabi (Suzuki); 29. Palladino (Honda); 30. Fabi (Honda).

AMATORIMX1GARA 1: 1. Fritelloni (Honda); 2. Talozzi

(Honda); 3. Santori (Honda); 4. Principi (Yama-ha); 5. Nardini (Suzuki); 6. Angeletti (Honda); 7. Trebbi (Honda); 8. Fabrizi (Suzuki); 9. Ama-bili (Honda); 10. Marcozzi (Honda); 11. Buselli

Emilia RomagnaPomposa (FE) 18 aprile

Campionato triveneto ed emiliano-romagnolo supermoto – Organizzatore: M.C. Cairatese – Direttore di gara: Luigi Galizzi – Meteo: coperto, pioggia

ClassificheELITE + TOP CLASSGARA 1: 1. Sammartin; 2. Bartolini; 3.

Piva; 4. Buda; 5. Medizza; 6. Solimeno; 7. Pelliccioni; 8. Camanini; 9. Scalabrin; 10. Cecchetti; 11. Gottardo; 12. Barosi; 13. Compri; 14. Di Flumeri; 15. Gattazzo; 16.

(Suzuki); 12. Centoscudi (Honda); 13. Vagnoni (Honda); 14. Antonelli (Honda); 15. De Angelis (Honda); 16. Rinladoni (Honda).

GARA 2: 1. Talozzi (Honda); 2. Frittelloni (Honda); 3. Principi (Yamaha); 4. Angeletti (Honda); 5. Santori (Honda); 6. Trebbi (Honda); 7. Fabbrizi (Suzuki); 8. Nardini (Suzuki); 9. Bu-selli (Suzuki); 10. Gorgoroni (Honda); 11. Cen-toscudi (Honda); 12. Marcozzi (Honda); 13. Rinladoni (Honda); 14. Chiusaroli (Honda); 15. Vagnoni (Honda); 16. Antonelli (Honda); 17. De Angelis (Honda); 18. Amabili (Honda).

MX2GRUPPO A: 1. Spitoni (Honda); 2. Orielli

(Honda); 3. Ascani (Kawasaki); 4. Guerrini (Ka-wasaki); 5. Del Gatto (Honda); 6. Peruzzini (Yamaha); 7. Alberti (Honda); 8. Principi (Ya-maha); 9. Marilungo (Yamaha); 10. Celesti (Honda); 11. Mariani (Kawasaki); 12. Antognol-li (Honda); 13. Cerquetella (Yamaha); 14. Spo-letini (Honda); 15. Fausti (Suzuki); 16. Sover-chia (TM); 17. Ferretti (Suzuki); 18. Cecchini (Honda); 19. Sterza (Suzuki); 20. Beccacece (Suzuki); 21. Aliberti (Honda); 22. Spurio (Hon-da); 23. Ciarrocchi (Kawasaki); 24. Gatti (Yama-ha); 25. Soverchia (TM); 26. Calise (Honda); 27. Sassaroli (Yamaha); 28. Pecci (Honda); 29. Pie-rantozzi (Honda).

GARA 2: 1. Antognoli (Honda); 2. Orielli (Honda); 3. Spitoni (Honda); 4. Ascani (Kawa-saki); 5. Guerrini (Kawasaki); 6. Aliberti (Hon-da); 7. Cecchini (Honda); 8. Marilungo (Yama-ha); 9. Principi (Yamaha); 10. Alberti (Honda); 11. Peruzzini (Yamaha); 12. Spoletini (Honda); 13. Fausti (Suzuki); 14. Mariani (Kawasaki); 15. Celesti (Honda); 16. Soverchia (TM); 17. Del Gatto (Honda); 18. Cerquetella (Yamaha); 19. Beccacece (Suzuki); 20. Pierantozzi (Honda); 21. Sterza (Suzuki); 22. Pecci (Honda); 23. Fer-retti (Suzuki); 24. Spurio (Honda); 25. Ciarroc-chi (Kawasaki); 26. Soverchia (TM); 27. Peve-rieri (Yamaha); 28. Calise (Honda); 29. Gatti (Yamaha); 30. Sassaroli (Yamaha).

OVERGRUPPO BGARA 1: 1. Spitoni (Honda); 2. Iacopini

(Honda); 3. Domizi (Kawasaki); 4. Di Geronimo (Kawasaki); 5. Guidi (Honda); 6. Marilungo (Ya-maha); 7. Del Mastro (KTM); 8. Pinciaroli (Hon-da); 9. Curzietti (Kawasaki); 10. Pesci (Honda); 11. Martinelli (Suzuki); 12. Ceccoli (Yamaha); 13. Denti (Yamaha); 14. Turchetti (Suzuki); 15. Contardi (Honda); 16. Nicosanti (Honda); 17. Mandolesi (Honda); 18. Principi (Yamaha); 19. Fontinovo (Suzuki).

GARA 2: 1. Spitoni (Honda); 2. Iacopini (Honda); 3. Del Mastro (KTM); 4. Domizi (Kawa-saki); 5. Di Geronimo (Kawasaki); 6. Curzietti (Kawasaki); 7. Guidi (Honda); 8. Denti (Yama-ha); 9. Pinciaroli (Honda); 10. Marilungo (Ya-maha); 11. Pesci (Honda); 12. Ceccoli (Yama-ha); 13. Martinelli (Suzuki); 14. Mandolesi (Honda); 15. Contardi (Honda); 16. Erbacci (KTM); 17. Nicosanti (Honda); 18. Turchetti (Suzuki); 19. Principi (Yamaha); 20. Fontana (Honda); 21. Fontinovo (Suzuki).

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DALL’ 8 MAGGIO

Page 42: 4 MAGGIO - MOTOSPRINT 18

motosprint

82

Sportitalia

SiciliaSan Cataldo (CL) 18 aprile

Campionato siciliano cross, terza pro-va – Organizzatore: M.C. 2&2 – Direttore di gara: Sergio Butera – Meteo: pioggia

ClassificheUNDER - OVER 21MX1: 1. Doria (Honda); 2. Greco (Hon-

da); 3. Buda (Honda); 4. Berenati (Honda); 5. Carrubba (Yamaha); 6. La Ferla (Honda); 7. Bruno (Honda); 8. Sciacca (Yamaha); 9. Curcuruto (Kawasaki).

MX2UNDER 17GARA 1: 1. Uras (Yamaha); 2. Giustolisi

(Honda); 3. Scribano (KTM); 4. Orlando (Honda); 5. Sacconi (Yamaha); 6. Mariotti (Honda); 7. D’Angelo (Honda); 8. Fruschi (KTM); 9. Greco (Yamaha); 10. Tomasello (Kawasaki); 11. Mariotti (KTM); 12. Vinci-guerra (KTM).

GARA 2: 1. Uras (Yamaha); 2. Scribano (KTM); 3. Giustolisi (Honda); 4. Sacconi (Yamaha); 5. Tomasello (Kawasaki); 6. D’Angelo (Honda); 7. Orlando (Honda); 8. Mariotti (Honda); 9. Fruschi (KTM).

UNDER - OVER 21: 1. Mandarà (KTM); 2. Ventura (KTM); 3. Garufi (Kawasaki); 4. Tummineri (Yamaha); 5. Cappellano (Ka-wasaki); 6. Italia (Yamaha); 7. Currenti (Suzuki); 8. Donato (Suzuki); 9. D’Andrea (Kawasaki); 10. Montana (Honda); 11. Fa-rinella (Honda); 12. Currenti (Honda); 13. Manna (Yamaha); 14. Arculeo (Kawasaki); 15. Lombardo (Honda); 16. Amalfa (Hon-da); 17. Randazzo (Honda); 18. D’Andrea (Honda); 19. Sirone (KTM); 20. Chillemi (Honda); 21. Bartuccio (Yamaha); 22. Bilar-di (KTM); 23. Renda (KTM).

CalabriaArdore Marina (RC) 18 aprile

Campionato calabrese Beach super-cross – Organizzatore: M.C. Extreme - Meteo: sereno

ClassificheJUNIOR M3: 1. Logiudice.SENIOR M4: 1. Corigliano.MX1UNDER 21: 1. Carbone; 2. Manuardi; 3. Va-

rà.OVER 21: 1. Marafioti; 2. Saccà; 3. Alberto;

4. Pungitore; 5. Stelitano; 6. Marotta; 7. Cor-pina; 8. Maida; 9. Tavernese.

OVER 38: 1. Ciciarella; 2. Deodato; 3. Sicla-ri.

MX2UNDER 17: 1. Zagarella; 2. Varà; 3. Batta-

glia; 4. Campisi; 5. Cicciarella; 6. Agostino; 7. Pellicanò; 8. Fasci.

UNDER 21: 1. Carbone; 2. Greco; 3. Corsa-ro; 4. Ganino; 5. Runcio.

OVER 21: 1. Molino; 2. Maida; 3. Torchia; 4. Genovese; 5. Scali; 6. Tramontana; 7. Scafidi; 8. Belcastro; 9. Scicchitano.

OVER 38: 1. Vizzari; 2. Serafia.SPORT: 1. Lauro; 2. Frustaci; 3. Capogreco;

4. Spirlì; 5. Romeo; 6. Benedetto; 7. Curulli; 8. Zappia; 9. Sposato; 10. Giorgi; 11. Cosentino.

Serafini; 17. De Vallier; 18. Iotti; 19. Mar-chesini; 20. Curti; 21. Rivi; 22. Lupini; 23. Bisutti; 24. Danieli.

GARA 2: 1. Sammartin; 2. Bartolini; 3. Piva; 4. Pelliccioni; 6. Gattazzo; 7. Solime-no; 8. Buda; 9. Cecchetti; 10. Di Flumeri; 11. Camanini; 12. Gottardo; 13. Serafini; 14. De Vallier; 15. Lupini; 16. Marchesini; 17. Iotti; 18. Curti; 19. Rivi; 20. Danieli; 21. Barosi; 22. Bisutti; 23. Compri; 24. Piccina-to.

TRV EXPERTGARA 1: 1. Sarazin; 2. Roselli; 3. Vanin;

4. Giacometti; 5. Marzaro; 6. Brunello; 7. Tricarico; 8. Garbellotto; 9. Ukota; 10. Mar-china; 11. Braidotti; 12. Sabadin; 13. Maz-zon; 14. Zabot; 15. Binotto; 16. Mariuzzo; 17. Sitran.

GARA 2: 1. Roselli; 2. Sabadin; 3. Vanin; 4. Brunello; 5. Garbellotto; 6. Ukota; 7. Tri-carico; 8. Giacometti; 9. Marzaro; 10. Brai-dotti; 11. Marchina; 12. Sitran; 13. Mazzon; 14. Binotto; 15. Zonin; 16. Mariuzzo; 17. Zanon; 18. Sabot.

TRV PROMOGARA 1: 1. Bertasi; 2. Calcagni; 3. Min-

ca; 4. Vivaldi; 5. D’Adam; 6. Perotto; 7. Pic-cinato; 8. Mansoldo; 9. Montanino; 10. Bassetto; 11. Zossi.

GARA 2: 1. Bertasi; 2. Minca; 3. Vivaldi; 4. D’Adam; 5. Calcagni; 6. Piccinato; 7. Montanino; 8. Perotto; 9. Mansoldo; 10. Zossi; 11. Bassetto.

TRV ROCHIESGARA 1: 1. Stefani; 2. Cagnin; 3. Partel-

li; 4. Milan; 5. Lazzari; 6. Zaia; 7. Naglein; 8. Cavallaro; 9. Bassani; 10. Conti; 11. Pra-delle; 12. Kerschbamer; 13. Babbolin; 14. Brigo; 15. Vanin; 16. Zarontello; 17. Tonet; 18. Polacco; 19. Weston; 20. Micoud; 21. Molina; 22. Dalla Costa.

GARA 2: 1. Cagnin; 2. Tiso; 3. Cavallaro; 4. Partelli; 5. Stefani; 6. Lazzari; 7. Zaia; 8. Pradelle; 9. Vanin; 10. Zarontello; 11. Mi-lan; 12. Bassani; 13. Kerschbamer; 14. Tonet; 15. Conti; 16. Brigo; 17. Naglein; 18. Weston; 19. Polacco; 20. Molina; 21. Dalla Costa; 22. Micoud.

EMI ROOKIES + FEMMINILEGARA 1: 1. Ravaioli; 2. Fellini; 3. Gavelli;

4. Schiavina; 5. Bertuzzi; 6. Filippone; 7. Verbeni; 8. Franciosi; 9. Lavalle; 10. Maro-ni; 11. Badini; 12. Campana; 13. Lupino; 14. Brunelli; 15. Cecconi; 16. Camilletti; 17. Fiorentini; 18. Ferro; 19. Sut; 20. Ainhau-ser; 21. Schipa; 22. Soli; 23. Furgeri; 24. Berti; 25. Girotti; 26. Russo; 27. Bertacchi-ni.

GARA 2: 1. Fellini; 2. Ravaioli; 3. Filip-pone; 4. Cecconi; 5. Schiavina; 6. Lavalle; 7. Franciosi; 8. Campana; 9. Maroni; 10. Verbeni; 11. Badini; 12. Bertuzzi; 13. Lupi-no; 14. Fiorentini; 15. Gavelli; 16. Ferro; 17. Sut; 18. Brunelli; 19. Schipa; 20. Man-cuso; 21. Soli; 22. Ainhauser; 23. Camillet-ti; 24. Girotti; 25. Tedeschi; 26. Berti; 27. Russo; 28. Bertacchini.

EMI CHALLENGEGARA 1: 1. Covezzi; 2. Contardi; 3. Zup-

piroli; 4. Toumaniantz; 5. Bursi; 6. Ansalo-ni; 7. Ferranti; 8. Rigon; 9. Dalaty; 10. Pi-scaglia; 11. Righini; 12. Ciuffolini; 13. Gatti; 14. Baraldi; 15. Masoni; 16. Bernabei; 17. Rubini; 18. Piscaglia; 19. Maiardi; 20. Fri-soni; 21. Solmi; 22. Lorenzetti; 23. Bianchi-ni; 24. Da Molin.

GARA 2: 1. Contardi; 2. Toumaniantz; 3. Ferranti; 4. Zuppiroli; 5. Dal Molin; 6. Bur-si; 7. Rigon; 8. Dalaty; 9. Covezzi; 10. Ansa-loni; 11. Ciuffolini; 12. Cecchini; 13. Righi-ni; 14. Bianchini; 15. Piscaglia; 16. Baraldi; 17. Maiardi; 18. Rubini; 19. Gatti; 20. Pisca-glia; 21. Bernabei; 22. Solmi; 23. Masoni; 24. Frisoni; 25. Lorenzetti.

SiciliaVittoria (RG) 11 aprile

Campionato siciliano supermoto – Or-ganizzatore: M.C. Vittoria – Direttore di gara: Dario Mangiameli – Meteo: sere-no

ClassificheS1GARA 1: 1. Puglisi (Kawasaki); 2. Val-

lone (Honda); 3. Pirri (Yamaha).GARA 2: 1. Pirri (Yamaha); 2. Vallone

(Honda); 3. Puglisi (Kawasaki).S1 OPENGARA 1: 1. Violetti (KTM); 2. Bruno

(KTM); 3. Vallone (KTM); 4. Lo Presti (Honda); 5. Corvo (Honda); 6. Ficili (Hon-da); 7. Casamento (Yamaha).

GARA 2: 1. Violetti (KTM); 2. Bruno (KTM); 3. Ficili (Honda); 4. Vallone (KTM); 5. Casamento (Yamaha); 6. Lo Presti (Honda); 7. Corvo (Honda).

SM OPENGARA 1: 1. D’Angelo (Honda); 2. Roma-

no (KTM); 3. Calandra (Husqvarna); 4. Giammarresi (Honda); 5. Amico (Yamaha); 6. Fasone (Husqvarna); 7. Cavasino (Ya-maha).

GARA 2: 1. D’Angelo (Honda); 2. Spi-nello (Honda); 3. Cavasino (Yamaha); 4. Romano (KTM); 5. Giammarresi (Honda); 6. Amico (Yamaha); 7. Fasone (Husqvar-na).

GARA 2: 1. Cappellano (Kawasaki); 2. Mandarà (KTM); 3. Manna (Yamaha); 4. Montana (Honda); 5. D’Andrea (Kawasaki); 6. D’Andrea (Honda); 7. Chilleni (Honda); 8. Randazzo (Honda); 9. Sirone (KTM); 10. Currenti (Honda); 11. Renda (KTM); 12. Bilardi (KTM).

MASTERGARA 1: 1. Nieli (Honda); 2. Crea (Hon-

da); 3. Bonifacio (Honda); 4. Cusumano (Honda); 5. Parisi (Kawasaki); 6. Bombaci (Yamaha); 7. Vernagallo (KTM); 8. Marto-rana (Kawasaki); 9. Di Nisi (Yamaha); 10. Giambra (Honda); 11. Carrubba (Yamaha); 12. Bellofiore (Yamaha); 13. Alessandro (Suzuki); 14. Renna (Honda); 15. Alaimo (Honda).

GARA 2: 1. Crea (Honda); 2. Nieli (Hon-da); 3. Di Nisi (Yamaha); 4. Parisi (Kawasa-ki); 5. Cusumano (Honda); 6. Bombaci (Yamaha); 7. Bonifacio (Honda); 8. Verna-gallo (KTM); 9. Carrubba (Yamaha); 10. Giambra (Honda); 11. Alessandro (Suzuki); 12. Alaimo (Honda); 13. Renna (Honda); 14. Bellofiore (Yamaha); 15. Martorana (Kawasaki).

MINICROSSGARA 1: 1. Scala (KTM); 2. Vinciguerra

(KTM); 3. Crea (KTM); 4. Matranga (KTM); 5. Martello (LEM); 6. D’Andrea (KTM).

GARA 2: 1. Scala (KTM); 2. Vinciguerra (KTM); 3. Matranga (KTM); 4. Martello (LEM); 5. D’Andrea (KTM); 6. Crea (KTM).

Enduromonomarca

Trofeo KTMPievebovigliana (MC) 25 aprile

Trofeo KTM enduro, seconda prova – Organizzatore: M.C. Moto Club Amatori Fuoristrada Monti Sibillini – Meteo: sereno

ClassificheCLASSE E1: 1. Donelli; 2. Bove; 3. Ferrari; 4. Gori; 5. Lelli; 6. Rovero; 7. Pittà; 8.

Diamante; 9. Cristoni; 10. Arroenzi; 11. Magoni; 12. Sampaoli; 13. Rota; 14. Pezzotta; 15. Casolari; 16. Alfieri; 17. Poletti; 18. Gandini; 19. Grillini.

CLASSE E2: 1. Ulissi; 2. Paganelli; 3. Miani; 4. Perletti; 5. Tigli; 6. Ghislandi; 7. Pini; 8. Noacco; 9. Pastorutti; 10. Ripamonti; 11. Campoduni; 12. Boarolo; 13. Pesenti; 14. Pilla; 15. Postuma; 16. Caramanti; 17. Pisoni; 18. Mazzanti; 19. Cristofori; 20. Ghioni; 21. Pellegrinelli; 22. Pezzotta; 23. Fumagalli; 24. Zanetti; 25. Selvetti; 26. Corti; 27. Elmi; 28. Battel; 29. Gamberi; 30. Franceschini; 31. Bottani; 32. Santoni; 33. Santoni; 34. Crippa; 35. Fumagalli; 36. Romano; 37. Sonzogni; 38. Guerra.

CLASSE E3: 1. Giannotti; 2. Scaburri; 3. Cosimini; 4. Milletti; 5. Gilardi; 6. Fumagal-li; 7. Bonato; 8. Guido; 9. Tiraboschi; 10. Burini; 11. Viglio; 12. Onesini; 13. Montorsi; 14. Aldrovandi; 15. Rizzi; 16. Gerli; 17. Galasso; 18. Lersa; 19. Donini; 20. Meliddo; 21. Lutti; 22. Zorzi; 23. Consonni; 24. Rosi; 25. Zocca; 26. Costa; 27. Bonomo; 28. Ferioli; 29. Sala; 30. Menzani; 31. Andreani; 32. Bartesaghi; 33. Capelli; 34. Micco; 35. Quar-tieri; 36. Carù; 37. Villafane; 38. Zanola; 39. Invernizzi; 40. Agrati; 41. Cerro.

CLASSE E4: 1. Caprioli; 2. Ricci; 3. Alì S.; 4. Migliori; 5. Alì F.; 6. Scorta; 7. Locatel-li; 8. Taglioli; 9. Mastropietro; 10. Bertorelli; 11. Manen-ti; 12. Gandini; 13. Fantacini; 14. Valentini; 15. Bonaiuti; 16. Calesini; 17. Rossi; 18. Della Vedova; 19. Lorenzini; 20. Pario; 21. Giovanelli; 22. Barigelli; 23. Fiorini; 24. Bartolacelli; 25. Castagna; 26. Mattarozzi; 27. Labellot-tini; 28. Bonato; 29. Di Marcello; 30. Presti; 31. Cavalie-re; 32. Rossetti; 33. Bentivogli.

HUSABERGCLASSE HE3: 1. Radicelli; 2. Chiari; 3. Poloni; 4. Ca-

vuoti; 5. Previsani; 6. Fumagalli; 7. Milesi; 8. Rocchi; 9. Dionisi; 10. Rugato; 11. Doninelli; 12. Molinari.

CLASSE HE4: 1. Tognoli; 2. Pezzuoli; 3. Invernizzi; 4. Bonacina; 5. Valtorta.

OSPITI: 1. Mozzoni; 2. Rolli; 3. Mazzoleni; 4. Urgnani; 5. Leoni.

SILVIO DONELLI (CLASSE E1)

motosprint

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SiciliaMessina 25 aprile

Campionato siciliano enduro, terza prova – Organizzatore: M.C. Tiger – Di-rettore di gara: Antonino Di Maria – Me-teo: sereno

ClassificheASP 50: 1. Bologna (KTM).ASP 85: 1. Coniglio (KTM); 2. Albano

(KTM); 3. Mammina (KTM); 4. Mancuso (Honda).

BABY SPRINT: 1. Bottaro (KTM); 2. Crea (KTM); 3. Musumeci (Honda).

MINI ESORDIENTI: 1. Marchese; 2. Ru-bino; 3. Vitale; 4. Modica; 5. Mafodda; 6. Cataldo Alessandro; 7. Cataldo Arturo (tutti su KTM).

MINI BASIC: 1. Pontei; 2. Santonocito (tutti su Husqvarna).

ELITE UNDER: 1. Ricchiari (KTM); 2. Cutuli (TM).

ELITE 1: 1. La Rosa (Honda); 2. Scala (Honda); 3. Alberto (Honda); 4. Antoci (Ka-wasaki); 5. Zapparata (KTM); 6. Antonuccio (KTM).

ELITE 2: 1. Scuderi (KTM); 2. Raniolo (KTM); 3. Bella (Honda); 4. Crea (Honda); 5. Puglisi (Yamaha); 6. Puleo (KTM).

ELITE 3: 1. Lombardo (Gas Gas); 2. Santonocito (Beta); 3. Buda (Gas Gas).

UNDER 21: 1. Giammona (KTM); 2. Oc-chipinti (KTM); 3. Cucuccio (KTM); 4. Tala-mo (KTM); 5. Zappalà (TM); 6. Giglio (KTM); 7. D’Angelo (TM); 8. Corsitto (Husqvarna); 9. Castelli (KTM); 10. Sciuto (Husqvarna).

OVER 21 125 2T: 1. Tudisco (Husqvarna); 2. Di

Pietro (KTM); 3. Terruso (KTM); 4. Castro-rao (KTM); 5. Battaglia (TM).

250 2T: 1. Bonaccorso (KTM); 2. Cutuli (KTM); 3. Fargione (Yamaha); 4. Capilli (TM); 5. Nasello (Kawasaki); 6. Sofia (KTM); 7. Borgese (TM); 8. Palilla (KTM); 9. Failla; 10. Pellegrino (TM); 11. Zito (KTM); 12. Fiscella (KTM).

250 4T: 1. Denaro (KTM); 2. Meli (Gas Gas); 3. Morana (KTM); 4. Lo Piccolo (KTM); 5. Balsano (Yamaha); 6. Silvestro (TM); 7. Stuto (KTM); 8. Zerilli (Yamaha); 9. Giacobbe (KTM); 10. Ruvolo (Honda); 11. Conti (KTM); 12. Anastasi (KTM); 13. Ca-pilli (Yamaha); 14. Bruno (Yamaha); 15. Lombardo (KTM); 16. Del Campo (Kawa-saki).

450 4T: 1. Stimpfl (Beta); 2. Vargetto

(KTM); 3. Vernagallo (KTM); 4. Pantò (Ya-maha); 5. D’Angelo (KTM); 6. Torre (Beta); 7. Carbone (KTM); 8. La Corte (Gas Gas); 9. Castiglione (Honda); 10. Camarda (Be-ta).

500 4T: 1. Musumeci (Beta); 2. Puglisi (KTM); 3. De Maria (KTM); 4. Nicolosi (KTM); 5. Alì (KTM); 6. Biondo (Beta); 7. Di Stefano (KTM); 8. Pellegrino (KTM); 9. Ca-stiglione (Beta); 10. Di Fazio (Beta).

V1: 1. Ragonese (Kawasaki); 2. Mona-steri (Yamaha); 3. Salesi (Suzuki); 4. Giglio (Honda); 5. Zapparata (KTM); 6. Adragna (KTM); 7. Cavallaro (Kawasaki).

V2: 1. D’Agata (Honda); 2. Guglielmino (Beta); 3. Castelli (Husqvarna); 4. Schem-bari (Aprilia); 5. Cardile (KTM); 6. Ciccò (TM); 7. Cambria (TM); 8. Lo Manto (KTM); 9. Bella (TM); 10. Bottari (Honda); 11. Sci-mone (KTM); 12. La Bianca (KTM); 13. Ruffa (TM); 14. Cerrito (Husqvarna).

SUPER VETERAN: 1. Nieli (KTM); 2. Pa-gnano (KTM); 3. Marano (TM); 4. Battista (KTM); 5. Di Pace (KTM); 6. Cocina (Yama-ha); 7. Reina (Husqvarna); 8. Antonuccio (TM); 9. Gurrieri (Yamaha).

CODICE: 1. Di Pace (Beta).ASSOLUTA: 1. Ricchiari (KTM); 2. Lom-

bardo (Gas Gas); 3. La Rosa (Honda); 4. Scuderi (KTM); 5. Cutuli (TM); 6. Giammo-na (KTM); 7. Raniolo (KTM).

PROMOZIONALEASSOLUTA: 1. Zappalà (Honda); 2. Tim-

peranza (Gas Gas); 3. Aprile (Beta); 4. Popolo (Beta); 5. Zapparata (KTM).

Abruzzo/MoliseColli al Volturno (IS) 18 aprile

Campionato Abruzzo Molise enduro, seconda prova – Organizzatore: M.C. Volturno – Meteo: sereno

ClassificheCLASSE B: 1. Luzi (Husqvarna); 2.

Schiappa (KTM); 3. Pittà (KTM); 4. Mel-chiorre (Gas Gas); 5. Di Giovanni (KTM); 6. La Rovere (KTM); 7. Matricardi (KT).

CLASSE C: 1. Caprioli (KTM); 2. Ricci (KTM); 3. Alì (KTM); 4. Lunelli (KTM); 5. Di Giosafatte (Suzuki); 6. Mammarella (Hon-da); 7. Garzarella (Gas Gas).

CLASSE D: 1. Moscone (Honda); 2. Di Gregorio (Husqvarna); 3. Cimei (KTM); 4. Tigli (KTM); 5. Di Crescenzo (KTM); 6. Incol-lingo (KTM); 7. Di Pasquale (Yamaha); 8. Setta (Yamaha); 9. Cardinale (Honda); 10. Di Filippo (KTM); 11. Mucciola (KTM).

CLASSE F: 1. Granocchia (KTM); 2. Ca-stellano (KTM); 3. Caterini (Honda); 4. Gua-lini (Yamaha); 5. Lauri (Honda); 6. Giuliani (KTM); 7. Leonardis (KTM); 8. Di Berardino (Gas Gas); 9. Quaresima (Honda); 10. Peril-li (KTM); 11. Pizzone (Honda).

CLASSE G: 1. Mazzelli (KTM); 2. Mastro-pietro (KTM); 3. Dominici F. (KTM); 4. D’Ora-zio (Honda); 5. Dominici G. (KTM); 6. Calva-ni (KTM); 7. Di Pasquale (Honda).

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Prova novità Ducati Monster 796di Giulio Fabbri

Medimotosprint

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Prezzo 8.990 Euro c. m.

ABS: 9.590 Euro c. m.

Potenza 87 CV (64 kW)

a 8.250 giri/’

Coppia 8 kgm (78 Nm)

a 6.250 giri/’

Peso a secco 167 kg

ABS:169 kg

Colori rosso, bianco, nero

DATI DICHIARATI

a record

È la Monster intermedia tra la 696e la 1100, ed è anche la più equilibrata.

Agile, intuitiva, un po’ lunga di rapporti

PONTE RONCA (BO) - In principio c’era solo la Monster 900. Era il 1994 quan-do la Ducati cambiò il modo di inten-

dere la moto nuda, inventando un filone ancora oggi seguito da tutte le Case moto-ciclistiche del mondo. Da allora, di Mon-ster, ne sono state vendute oltre 225.000. Ma se una volta i modelli in listino erano solo tre (600, 750 e 900), con gli anni le versioni della celebre naked bolognese so-no aumentate, con l’introduzione dei mo-delli a quattro valvole e delle versioni S ed RS. Oggi la Ducati torna alle origini, com-pletando la gamma della nuova Monster con la 796, terza della serie, che si pone a metà strada tra la più tranquilla 696 e la muscolosa 1100. La nuova generazione di naked di Borgo Panigale, arrivata sul mer-cato tre anni fa, è stata subito un successo, con la Monster 696 venduta in oltre 12.000 unità solo nel 2008, diventando la nuda Du-cati più apprezzata di sempre in una sola stagione. L’introduzione della versione 1100, però, ha creato un “buco” abbastanza grande nella gamma, oltre che per quanto riguarda le prestazioni, anche per il prezzo (la 696 costa 7.990 euro, mentre la 1100 costa 11.200 euro, sempre chiavi in mano). Per questo motivo Ducati ha deciso di com-pletare la famiglia della nuova Monster, introducendo la versione 796, che è già in arrivo dai concessionari al prezzo di 8.990 euro chiavi in mano (9.590 euro per la ver-sione ABS).

LA 796 sfrutta lo stesso telaio delle altre due versioni e un motore derivato da quel-lo della sorella minore, il medesimo bici-lindrico ad L desmodromico che equipaggia la più piccola delle Hypermotard. Il bel for-cellone monobraccio è quello della Mon-ster 1100, le sospensioni invece arrivano dalla 696, con la forcella Showa non rego-labile leggermente rivista internamente, mentre resta identico l’ammortizzatore Sa-chs. I freni sono della 696, le ruote sono della 1100.

Ciò che differenzia la 796 dalle altre due Monster è la posizione di guida. Rispetto alla 1100, infatti, è stato alzato di 20 mm il manubrio (che resta in alluminio a sezione variabile) grazie all’utilizzo di riser più alti, mentre la sella, che vanta cuciture di colo-re rosso, è stata dotata di un differente schiumato che la rende meno inclinata in avanti verso il serbatoio e più bassa di 10 mm, portando così a 800 mm l’altezza del piano di seduta (contro i 770 mm della 696). Altra novità è una diversa lavorazione delle ]

Page 44: 4 MAGGIO - MOTOSPRINT 18

motosprint

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LA MONSTER 796 è spinta dal bicilin-drico desmodromico due valvole già visto sulla versione più piccola della Hypermotard. Le misure di alesaggio e corsa sono 88 x 66 mm (88 x 57,2 mm invece le misure della 696), per una ci-lindrata totale di 803 cm3. Il rapporto di compressione è di 11:1, mentre le pre-stazioni dichiarate sono di 87 CV a 8.250 giri/minuto e 8 kgm a 6.250 giri/minu-to.

Questo propulsore, raffreddato ad aria, è dotato di radiatore dell’olio e monta il medesimo volano alleggerito della supersportiva 848. L’alimentazio-ne è ad iniezione elettronica Siemens con corpi farfallati di 45 mm Ø, l’im-pianto di scarico è 2 in 1 in 2, catalizza-to e dotato di doppia sonda lambda. Il cambio è a sei rapporti (gli stessi della 696) mentre i rapporti finali della 796 sono 15-39, ovvero gli stessi della ver-sione 1100. I tagliandi devono essere effettuati ogni 12.000 km, ed inoltre è disponibile la versione depotenziata a 34 CV.

Come già accennato, il telaio in tra-liccio di tubi di acciaio e piastre di allu-

Prova novità Ducati Monster 796

due piastre reggisella, che adesso permet-tono di montare due maniglioni per il pas-seggero, disponibili come optional.

La Monster 796 è stata studiata per offri-re maggior comfort, anche al passeggero, ma quello che più si apprezza è il miglior feeling che la moto offre a chi la guida, sin dai primissimi metri. In sella si trova una posizione di guida più comoda, meno cari-cata sull’avantreno, che si trasforma in mi-glior feeling con l’anteriore. La Monster 796 è più intuitiva da guidare rispetto agli altri due modelli della sua gamma, sensazione che si apprezza sia alle basse sia alle alte andature. Ciò che resta migliorabile è la taratura della forcella, ancora un po’ troppo dura e secca nelle risposte. La sensazione è che lavori poco, mentre meglio fa l’am-mortizzatore posteriore, a patto che il fondo stradale non sia particolarmente sconnes-so. Insomma, anche questa Monster man-tiene un assetto più sportivo che turistico.

Alla guida la 796 si dimostra velocissima

LA FAMIGLIA DELLE NUOVE MONSTER, DI CUI LA 796 FA PARTE, È CARATTERIZZATA DA UNA SILHOUETTE AGGRESSIVA, CARICATA IN AVANTI, DAGLI SCARICHI ALTI E DAL FANALE SOTTILE. IL CRUSCOTTO È TOTALMENTE DIGITALE, CON DUE AMPI SCHERMI A CRISTALLI LIQUIDI.

CI PIACEStile

Posizione di guida

Erogazione motore

NON CI PIACE

Forcella rigida

Raggio di sterzo

Rapporti lunghi

IN POCHE PAROLE ]

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UNA QUESTIONE DI FAMIGLIACiclistica e motore “cannibalizzati”

LA TECNICA

IDENTIKIT

MOTOREBicilindrico a L, 4 tempi, raffreddato ad aria. Cilindrata 802,8 cm3. Alesaggio e cor-sa 88 x 66 mm. Compressione 11:1. Distri-buzione desmodromica OHC comandata da cinghie, 2 valvole per cilindro. Accensione elettronica, iniezione elettronica con corpi farfallati 45 mm Ø. Lubrificazione forzata a carter umido. Avviamento elettrico.

TRASMISSIONEPrimaria a ingranaggi, finale a catena. Fri-zione APTC multidisco in bagno d’olio a co-mando idraulico con antisaltellamento. Cambio a 6 marce.

CICLISTICATelaio a traliccio in tubi di acciaio e piastre di alluminio. Sospensioni: ant. forcella a steli rovesciati 43 mm Ø, corsa 120 mm; post. forcellone monobraccio con leveraggi progressivi e un ammortizzatore regolabile nel freno in estensione e nel precarico, cor-sa ruota 148 mm. Freni: ant. 2 dischi 320 mm Ø, pinze a 4 pistoncini; post. disco 245 mm Ø, pinza a 2 pistoncini. Pneumatici: ant. 120/70 ZR17”; post. 180/55 ZR17”.

DIMENSIONIInterasse 1.450 mm, lunghezza 2.114 mm, altezza 1.079 mm, altezza sella 800 mm,. Cannotto di sterzo 24°. Serbatoio 15 litri (ABS: 13,5 litri).

minio è lo stesso delle altre due Monster. Il forcellone è quello monobraccio in allu-minio della versione 1100, mentre le so-spensioni sono quelle della 696. La forcel-la è una Showa con steli di 43 mm Ø non regolabile; l’ammortizzatore, montato la-teralmente e sollecitato tramite un leve-raggio progressivo posizionato in alto, è della Sachs ed è regolabile nel precarico della molla e nel freno in estensione.

Le quote ciclistiche sono identiche a quelle delle altre due Monster: interasse di 1.450 mm e inclinazione del cannotto di sterzo di 24°. Le ruote, le stesse della 1100, sono da 17 pollici, hanno canali di 3,50’’ all’anteriore e 5,50’’ al posteriore, e montano pneumatici Pirelli Diablo Rosso

rispettivamente 120/70 e 180/55. I freni, Brembo, sono all’anteriore a doppio disco di 320 mm Ø con pinze radiali a quattro pistoncini e al posteriore a disco di 245 mm Ø con pinza a due pistoncini.

Il peso a secco è di 167 kg, che diventano 169 kg per la versione ABS, mentre la ca-pacità del serbatoio è di 15 litri (13,5 litri per la versione ABS).

Il cruscotto digitale è predisposto per il sistema di acquisizione dati DDA e integra le funzioni tachimetro, contachilometri, contagiri, orologio, intervalli manutenzio-ne, temperatura olio, trip fuel, cronome-tro, spia pressione olio, spia riserva, spia frecce, spia folle, spia fuorigiri, immobili-zer.

GRAZIE A RISER PIÙ GRANDI LA 796 HA IL MANUBRIO PIÙ IN ALTO RISPETTO

ALLE ALTRE MONSTER, E LA GUIDA NE TRAE VANTAGGIO. I FRENI SONO QUELLI

DELLA 696: DUE DISCHI DI 320 MM Ø.

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Prova novità Ducati Monster 796

nei cambi di direzione, dote che si accom-pagna ad una buona stabilità nel veloce. L’erogazione del nuovo propulsore è corpo-sa, ai medi regimi spinge forte, strappa po-co e non vibra molto. Il range di utilizzo di questo bicilindrico è ampio: inizia a spinge-re già da 2.500 giri e sale fino a 8.500 giri, soglia di intervento del limitatore.

LA SPAZIATURA tra una marcia e l’altra è buona ma la rapportatura finale è un po’ troppo lunga: mantenere corona e pignone della 1100 non è stata una scelta azzeccata. In prima marcia la 796 tocca i 90 km/h, in seconda arriva vicino ai 140! Insomma, nel misto con questa Monster ci si può destreg-giare anche solo con le prime due marce, e in ogni modo difficilmente si va ad utilizzare più della quarta. Questo però permette di avere un’erogazione molto lineare, che si apprezza soprattutto nella guida rilassata. La frizione antisaltellamento con sistema APTC, inoltre, garantisce scalate fluide, senza il minimo saltellamento, e il coman-do al manubrio risulta sempre morbido da azionare.

Molto buona la frenata anche se la leva risulta leggermente spugnosa. L’ABS, disin-seribile, funziona bene e aiuta nelle situa-zioni di poco grip. Il freno posteriore non eccelle per potenza, ma adesso i bloccaggi in caso di frenata d’emergenza sono spariti. A differenza di quanto accade con la Mon-ster 1100, con la 796, anche dopo parecchi chilometri, non ci sono indolenzimenti... al cavallo dei pantaloni. La nuova forma della sella, infatti, non fa più scivolare verso il serbatoio eliminando i fastidi di questa po-sizione forzata.

In conclusione, la Monster di mezzo è promossa a pieni voti. Non è brutale come la 1100 ma spinge più della 696. È più con-fortevole di entrambe, è più intuitiva e non costa una follia.

GIUSEPPE Caprara è il Project Engi-neer della famiglia Monster. A lui abbia-mo chiesto com’è nata la Monster 796.

Quali erano gli obiettivi in fase di pro-getto?

«Avere una moto sportiva al punto giu-sto, ma anche più “friendly” da guidare. Per questo ci siamo concentrati sulla posizione di guida, per rendere la moto più comoda e meno caricata in avanti. Poi l’abbiamo resa più ricca rispetto alla 696, grazie al forcellone monobraccio e alle leve freno e frizione regolabili».

La nuova posizione del manubrio sa-rà proposta anche per le altre Mon-ster?

«Presto arriverà un kit per la 696, di-stribuito da Ducati Performance, che sfrutterà riser più alti».

Quanto è diverso il propulsore rispet-to a quello della Hypermotard 796?

«È identico. Ciò che cambia sono l’ai-rbox, il layout dello scarico e il setting finale dell’elettronica. Per questo motivo la Monster ha 6 CV in più della Hyper».

Veniamo all’ABS.«L’ABS è Brembo-Bosch, con centra-

lina 8M, disinseribile. Abbiamo cercato di aggiungere questo dispositivo modifi-cando il meno possibile l’estetica della moto. Infatti abbiamo posizionato la cen-tralina sotto il serbatoio, ma per fare ciò

siamo stati costretti a modificarlo. La versione con ABS, infatti, ha una capaci-tà di 13,5 litri, contro i 15 litri della ver-sione senza. E anche il peso cresce: 167 kg a secco, contro 169 kg per la Monster 796 ABS».

Cosa bisogna fare per montare le ma-niglie del passeggero?

«È semplice, basta svitare le viti di fis-saggio degli scarichi al telaietto poste-riore, sostituire i distanziali con le due maniglie e riavvitare il tutto. È un’opera-zione da pochi minuti che può effettuare chiunque».

SPORTIVA SÌMA NON TROPPOL’abbiamo voluta anche facile

GIUSEPPE CAPRARA Project Engineer

ROSSO, BIANCO E NERO SONO I COLORI DI SERIE MA È POSSIBILE AVERE I DUE GUSCI DEL SERBATOIO, CUPOLINO E COPRI CODINO ANCHE IN GIALLO, LILLA, ARANCIONE O CON SETTE DIFFERENTI LIVREE, TRA LE QUALI LA VERSIONE DUCATI CORSE, QUELLA CELEBRATIVA DELLA VITTORIA DI HAILWOOD AL TOURIST TROPHY 1978, LA IMOLA 72, LA MACH 1 E LA PANTAH. IL KIT HA PREZZI COMPRESI TRA 599 E 699 EURO. SE INVECE SI ORDINA LA MOTO GIÀ KITTATA IL SOVRAPPREZZO VARIA DA 190 A 290 EURO.

Colore...stupore

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Prova novità Yamaha FZ8/Fazer 8di Davide Calzolari

Semicarenatao naked, comunque piacevolissime. Un gran motore,una bella guida

DivineDivCUPOLINO PER LA FZ8, SEMICARENA PER LA FAZER 8. È L’UNICA DIFFERENZA E SI RIFLETTE ANCHE SULLA GUIDA, PER IL MAGGIOR CARICO SULL’AVANTRENO.

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MARSIGLIA - Fino a pochi anni fa le moto sportive e supersportive era-no divise in due classi distinte: le

600, potenti ma con poca coppia in basso, e le 1000, impegnative da gestire a causa dell’abbondanza di cavalli. Mezzi per un motivo o per l’altro non del tutto adeguati alle strade e alle condizioni di traffico at-tuali. Di qui la nascita di una nuova gene-razione di moto che cerca la via interme-dia, una strada perseguita un po’ da tutti i costruttori. Per Yamaha la risposta sono le nuove FZ8 e Fazer 8, quattro cilindri, 800 cm3 e la stessa base, ma due diverse inter-pretazioni: una in chiave naked, l’altra in chiave turistico sportiva. Unica differenza, ma significativa, la semicarena della Fazer al posto del piccolo cupolino della FZ8, che oltre a rimarcare in maniera visibile la di-versa destinazione e ad assicurare prote-zione dall’aria, porta qualche piccola diffe-renza anche nella guida, perché significa oltre 4 chili in più di carico sull’avantreno.

La linea riprende il family feeling delle ultime proposte della Casa dei tre diapa-son, bella, elegante ed aggressiva. Sono moto con la M maiuscola, finiture di altis-simo livello e nulla fuori luogo: verniciatu-ra, plastiche, passaggi dei cavi, tutto ben fatto e al posto giusto. Il loro arrivo non è

stato preceduto da grandissimo rumore ma Yamaha su di esse conta molto e ne ha curato i dettagli con pignoleria.

In sella si apprezza il lavoro fatto per contenere la larghezza nella zona della giunzione sella-serbatoio - perché tutti arrivano agevolmente ad appoggiare i pie-di a terra - e per ottenere un buon inseri-mento nel corpo macchina: busto legger-mente inclinato in avanti, un manubrio dalla curvatura azzeccata che non affatica mani e polsi nemmeno dopo tante ore alla guida, e pedane collocate ad una distanza giusta che accontenta conduttori di tutte le taglie.

UN TOCCO al pulsante dell’avviamento e il quattro cilindri di 800 cm3 inizia a far sentire la sua voce, molto pacata allo sca-rico, decisa e avvertibile all’aspirazione, dalla presa d’aria collocata sul serbatoio proprio davanti al pilota. In città se non

Divineine Prezzo FZ8: 8.190 Euro f. c.Fazer 8: 8.690 euro f.c.Potenza 106,2 CV (78,1 kW) a 10.000 giri/’ Coppia 8,36 kgm (82 Nm) a 8.000 giri/’Peso in o.d.m. FZ8: 211 kgFazer 8: 215 kgColori blu, bianco, nero

DATI DICHIARATI

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C’È UN CUORE CHE BATTEIl motore deriva dalla R1 2008

Prova novità Yamaha FZ8/Fazer 8

IL MOTORE della FZ8 e della Fazer 8 - lo stesso - in un certo senso è una vecchia conoscenza, visto che è derivato da quello che equipaggiava la R1 a scoppi regolari del 2008. Dunque è un quattro cilindri in linea raffreddato a liquido, ma molte cose sono cambiate, a partire dalla cilindrata che era di 1000 cm3 ed ora è di 779, ottenu-ta con misure di alesaggio e corsa 68 x 53,6 mm: stessa corsa, pistoni di minor diame-tro (sulla R1 erano di 77 mm). Ma c’è molto di più perché per il motore 800 sono stati rifatti la testa, gli alberi a camme, i cilindri stessi, il sistema di alimentazione ad inie-zione e lo scarico: si è lavorato con l’obiet-tivo di ottenere una bella erogazione in basso ed un tiro vigoroso senza fare troppe rinunce in termini di potenza massima, an-che l’albero motore è stato totalmente ri-fatto e il sistema di aspirazione adesso ha un air-box da 7,8 litri ed è dotato di cornet-ti d’aspirazione di altezza diversa: quelli dei cilindri 1 e 4 hanno collettori lunghi 125 mm mentre quelli dei cilindri 2 e 3 sono di 150 mm. I quattro corpi farfallati sono a doppia farfalla controllata elettronicamen-te. Il risultato, stando ai dati dichiarati, è di una potenza massima di 106,2 CV (78,1 kW) a 10.000 giri, e di una coppia di 8,36 kgm (82 Nm) a 8.000 giri.

Il telaio ha struttura a diamante ed è in alluminio pressofuso, così come il forcello-ne, a due bracci. La forcella è a steli rove-sciati di 43 mm Ø, priva di regolazioni, mentre la sospensione posteriore è ad ar-ticolazione progressiva a schema Mono-cross, con un ammortizzatore dotato del solo registro del precarico molla.

Doppio disco flottante di 310 mm Ø con belle pinze monoblocco a quattro pistonci-ni e pompa assiale per l’impianto frenante anteriore, mentre al posteriore c’è un disco di 267 mm Ø.

Le ruote sono in alluminio e calzano pneumatici da 120/70 ZR 17” all’anteriore e 180/55 ZR 17” al posteriore.

fosse per il cambio sembrerebbe di essere alla guida di uno scooter, le dimensioni contenute sia della FZ8 che della Fazer 8 consentono di infilarsi ovunque, tanto più che l’agilità della ciclistica, la dolcezza del motore e la morbidezza dei comandi im-pongono uno sforzo di guida veramente minimo.

Il divertimento però, com’è ovvio, comin-cia appena ci si allontana dal traffico e ci si infila in una strada tortuosa: bastano due curve per entrare in sintonia con la ciclisti-ca, e ci si può permettere quasi di tutto, dalla guida tranquilla in relax con passeg-gero al seguito, alla “sparata” con il coltel-lo tra i denti. In ogni frangente si può con-tare su un feeling di alto livello, in entrata di curva l’avantreno trasmette sempre una notevole sensazione di sicurezza, con la leggera differenza tra le due versioni di cui si accennava all’inizio: sull’anteriore la FZ8 ha reazioni più decise, con un leggero ner-vosismo da vera sportiva, e quando si spin-ge il ritmo a volte è necessario ricorrere a piccole correzioni a centro curva che spor-cano leggermente il piacere di guida; nella Fazer invece il maggiore carico sull’avan-treno dato dalla semicarena diluisce fino talvolta ad eliminare queste reazioni con-sentendo di viaggiare agli stessi ritmi della naked con maggiore naturalezza. In en-trambe le versioni comunque la sensazione di tutto ciò che succede sotto il pneumatico anteriore viene trasmessa fedelmente al pilota, basta decidere la linea da seguire e la moto scende in piega con rapidità e sicu-rezza, senza bruschi movimenti, equilibra-ta; a centro curva si riesce a rimanere stretti alla corda senza difficoltà e con un impegno fisico trascurabile, in uscita la tendenza ad allargare è minima e comun-que si riscontra solo adottando una guida veramente cattiva. Bene anche nei cambi di direzione: per effettuarli velocemente non serve la forza, sono sufficienti una leggera pressione sulla pedana, un tocco sul ma-nubrio e ci si ritrova dall’altro lato in un

CI PIACE

Finiture curate

Guida equilibrata

Motore generoso

NON CI PIACE

Avantreno nervoso della FZ8

Scarsa protezione della FZ8

Cruscotto essenziale

IN POCHE PAROLE

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LA TECNICA

IDENTIKIT

MOTOREQuattro cilindri frontemarcia, 4 tempi, raf-freddato a liquido. Cilindrata 778,6 cm3. Alesaggio e corsa 68 x 53,6 mm. Compres-sione 12:1. Distribuzione doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro. Ac-censione elettronica, iniezione elettronica. Lubrificazione forzata a carter umido. Av-viamento elettrico.

TRASMISSIONEPrimaria a ingranaggi, finale a catena. Fri-zione multidisco in bagno d’olio a comando meccanico. Cambio a 6 marce.

CICLISTICATelaio a diamante in alluminio pressofuso. Sospensioni: anteriore forcella a steli rove-sciati 43 mm Ø, corsa 130 mm; posteriore forcellone a due bracci con leveraggi pro-gressivi e un ammortizzatore regolabile nel precarico, corsa ruota 130 mm. Freni: ante-riore 2 dischi 310 mm Ø, pinze a 4 pistonci-ni; posteriore disco 267 mm Ø, pinza a 1 pistoncino. Pneumatici: anteriore 120/70 ZR17”; posteriore 180/55 ZR17”.

DIMENSIONIInterasse 1.460 mm, lunghezza 2.140 mm, larghezza 770 mm, altezza 1.265 mm (FZ8: 1.065 mm), altezza sella 815 mm, luce a terra 140 mm. Cannotto di sterzo 25°, avan-corsa 109 mm. Serbatoio benzina 17 litri.

LA FZ8 È POCO PROTETTIVA MA HA UNA LINEA AGGRESSIVA. IL QUATTRO CILINDRI 800 CM3 È LO STESSO PER ENTRAMBI I MODELLI, COSÌ COME FRENI E FORCELLA, MOLTO EFFICACI.

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Prova novità Yamaha FZ8/Fazer 8

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baleno, la guida di corpo diventa solo un piacevole intermezzo. Nei curvoni veloci solidità e sicurezza proprio non mancano: “ondeggiamenti” e “oscillazioni” sono pa-role senza significato. Naturalmente la su-periore protezione aerodinamica della Fa-zer aiuta non poco ma anche la FZ8 si di-fende più che dignitosamente.

Le sospensioni sono l’esempio lampante che non è sempre necessario avere mille regolazioni per funzionare bene: basta una taratura di base che raggiunga un buon compromesso per avere nessuna preoccu-pazione e tanto divertimento. La forcella è morbida nel primo tratto, poi aumenta di consistenza verso la fine, conservando sempre una scorrevolezza da riferimento, mentre l’ammortizzatore garantisce un buon comfort ma risulta un po’ troppo morbido e sfrenato nella guida sportiva.

LE CARATTERISTICHE del motore si sposano perfettamente con la ciclistica: lineare nell’erogazione, consente di ripren-dere fin da 1.500 giri con una risposta diret-ta ad ogni intervento sul gas; tra i 4.000 ed i 6.000 giri c’è una leggerissima flessione della spinta, oltrepassata la quale la pro-gressione si fa cattiva e prosegue vigorosa fino all’intervento del limitatore, poco oltre gli 11.000 giri

Soddisfacente il gruppo cambio–frizione: il primo è correttamente spaziato, ha inne-sti morbidissimi e precisi, anche se risulta un po’ rumoroso, mentre la frizione è vera-mente morbida e non soffre di affaticamen-to se messa a dura prova.

Anche senza pinze o pompe radiali il comportamento dell’impianto frenante è eccellente, l’anteriore ha una potenza no-tevole e una modulabilità eccezionale e consente di avere tutto sotto controllo; di alto livello anche il freno posteriore, modu-labile e potente, si adatta perfettamente ad entrambe le versioni.

La strumentazione è moderna e compat-ta: contagiri analogico, display con tachi-metro e contachilometri doppio, indicatore del livello carburante, temperatura liquido refrigerante e orologio. Magari per la ver-sione Fazer si poteva fare un po’ di più in vista di un utilizzo turistico, e si avverte la mancanza di un cassettino porta-oggetti nella carenatura: con tutto lo spazio che c’è...

Infine, i prezzi: 8.190 euro f.c. per la FZ8 e 8.690 euro f.c per la Fazer 8, nei colori blu, bianco o nero. Dal 2011 sarà disponibi-le anche il sistema antibloccaggio ABS.

È MOLTO FILANTE ANCHE LA LINEA DELLA FAZER 8,

LA PIÙ ADATTA ALLE LUNGHE DISTANZE.

AMBEDUE LE VERSIONI HANNO

UN CODINO DI DIMENSIONI

CONTENUTE E UN CRUSCOTTO

DALL’ASPETTO PIACEVOLE MA NON PARTICOLARMENTE

RICCO. SULLA FAZER SAREBBE STATO

APPREZZABILE UN VANO PER IL TICKET

AUTOSTRADALE.

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qui g

iappone

IL “SOGNO” DI SOICHIRO HONDA NEL FEUDO SUZUKI Moto d’epoca ma anche spettacoli ad Hamamatsu nel centro dedicato al fondatore della Casa

L’INFORMAZIONE era nascosta così bene che si tratta quasi di uno scoop: esiste un centro “Soichiro Honda” nella città di Hamamatsu, a 270 Km da Tokyo! Il “Soichiro Honda Craftsmanship Center” (o Honda Densyokan in giapponese) non ha il prestigio della famosa Honda Collection Hall di Motegi, ma questo, ubicato nella regione dove è nato Honda-san si rivela molto più intimista e di conseguenza anche più conviviale. In questo edificio di due piani – situato nel feudo di Suzuki! – sono esposte alcune moto vecchie, disegni e foto d’epoca. Ma soprattutto gli eventi sono tanti. Nei mesi di maggio e giugno il centro organizza una speciale esposizione di moto, di foto e di dipinti di Soichiro, accompagnata da karaoke e da giochi di bricolage. Il 23 maggio sarà presentata una commedia musicale che ripropone la storia di Soichiro, mentre il 29 maggio i bambini potranno esercitarsi nella costruzione di un robot Asimo in carta! Questo centro persegue i sogni di Soichiro Honda, immaginare il futuro, sognare e trasmetterne il gusto alle giovani generazioni.

SARÀ forse perché quest’anno le condizioni meteo sono particolarmente cattive o forse perché le contravvenzioni per divieto di sosta sono sempre più aspre o perché i motociclisti giapponesi vogliono una maggiore sicurezza contro i furti? Rispondere è difficile, ciò che è certo è che oggi si vedono comparire all’orizzonte sempre nuove soluzioni per dare un riparo alle moto. Eccone un’altra, più economica di quella presentata sul n. 15.

Il Bike Shelter, è un mini-garage in alluminio di circa 1,7 metri di altezza per 2,7 metri di lunghezza e 1,4 metri di larghezza che permette di accogliere giusto giusto una moto. Areato, a tenuta stagna, pratico con la sua porta scorrevole. Il suo difetto principale è il

prezzo: costa circa 300.000 yen (2.400 euro, da montare e da installare). Comperare un sistema simile per un normale motociclista non è una cosa semplice, per contro è sicuramente interessante per i proprietari di spazi parcheggio che vogliono far rendere al massimo il loro terreno, in quanto i Bike Shelter possono essere attaccati gli uni agli altri…

DALL’ 1 al 5 maggio inclusi si svolgerà la Golden Week e di conseguenza in questo lasso di tempo si riverseranno sulle strade milioni di giapponesi.

Questo periodo di vacanze – in cui moltissime sono le aziende che chiudono – è in effetti una delle rare occasioni per i giapponesi di mettersi in viaggio, in treno, su due o quattro ruote, o anche in aereo se si è prenotato con mesi di anticipo. A parte il tempo libero di cui si dispone, però, questo è quello che io considero uno dei periodi peggiori per partire perché le strade sono intasatissime! Sia che ci si trovi sull’autostrada o su piccole stradine è impossibile superare, e nelle zone industriali ci sono semafori ogni 100 metri, cosi il piacere di andare in moto viene sostituito dalla sensazione di essere prigionieri. Inoltre è anche il periodo in cui la polizia è ovunque, principalmente con l’intenzione di intimorire perché tutti rispettino ancora di più le regole. In poche parole è il periodo in cui sarebbe preferibile rimanere a casa e fare solo piccole scampagnate.

POLIZIA STRADALE APPOSTATA AD OGNI ANGOLO DURANTE LA GOLDEN WEEK, PERIODO DI VACANZA PER ECCELLENZA. NELLA FOTO PICCOLA, LA LOCANDINA DEL CENTRO “SOICHIRO HONDA”.

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www.motosprint.itDove i motori non si spengono mai.

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Attualitàa cura di Dario Ballardini

I MILLE VOLTI DELLENUOVE VESPA...e un torneo di tennis per vincerne una

VESPA a tutto spiano, con una bella raffica di novità ed iniziative costruite attorno allo scooter più famoso del mondo che anche nel 2009 ha sfondato abbondan-temente il tetto delle 100.000 unità vendute, arrivando a quota 122.000. Per il 2010 alla gamma si aggiungono alcune variazioni dei modelli già in listino, delle quali due con la motorizzazione 300 cm3.

La GTV 300 “Via Montenapole-one” cavalca l’onda del vintage con le linee retró della GTV, ma-nubrio in tubo a vista e fanale

anteriore sul parafango, sella in due pezzi separati e un piccolo cupolino. Questa versione è par-ticolarmente raffinata, spiccano i cerchi cromati e nel controscudo c’è una targhetta con il nome della via della moda milanese; costa 5.900 euro f.c.

La GTS 300 SuperSport, come suggerisce il nome, pone l’ac-cento sull’indole sportiva: livrea grigio titanio e molle delle so-spensioni rosso corsa, masche-rina anteriore più aggressiva con griglia al posto della luce di posi-zione, tornata nel fanale, e anco-

ra cerchi in lega bicolore e una nuova sella. Costa 4.980 euro f.c.

Scendendo di cilindrata, c’è la LXV 125 i.e., cioè la versione ad iniezione elettronica della più piccola della serie vintage: il nuovo sistema di alimentazione ha garantito un leggero miglio-ramento di potenza e coppia al robusto monocilindrico due val-vole, assieme ad un’erogazione più fluida ed un tiro più vigoroso. È disponibile nella colorazione “verde Portofino”, al prezzo di 3.990 euro f.c.

La quarta novità è realizzata sulla base del modello S, rinfre-scata da una livrea bianco/rossa vistosa e accattivante, sella ros-sa e cupolino. Si chiama Vespa S College ed è disponibile nelle versioni 150 (3.860 euro f.c.) e 125 (3.660 euro f.c.) quattro tem-pi, entrambe a iniezione elettro-nica, e in quella 50 a due tempi (2.810 euro f.c.).

Proprio quest’ultima sarà an-che il premio finale del Vespa Tennis Tour: un torneo di tennis per non agonisti, con la formula del punteggio ridotto, in cui i quattro migliori di ogni meeting riceveranno premi in abbiglia-mento Vespa e il primo si qualifi-cherà per la finale, in concomi-tanza con gli Internazionali d’Ita-lia. Quattro gli appuntamenti di qualificazione, della durata di un week end. Per partecipare basta iscriversi, sul sito www.vespa-tennistour.vespa.com

IN PARATA LE QUATTRO NUOVE PROPOSTE SUL TEMA VESPA. DA SOPRA, IN SENSO ORARIO: LXV 125 I.E., S COLLEGE NELLA VERSIONE 50 CM3 CHE SARÀ ANCHE PREMIO FINALE DEL VESPA TENNIS TOUR, GTS 300 SUPERSPORT E GTV 300 “VIA MONTENAPOLEONE”.

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IL SIDE URALDIVENTA SIDECROSS Arriva la versione per il fuoristrada

NUMISMATICA

50 CENT PER LA SUZUKI AL TTSONO passati 50 anni giusti giusti da quando la Suzuki debuttò nelle gare internazionali prendendo parte al Tourist Trophy nel 1960, e per festeggiare la ricorrenza l’Isola di Man ha coniato una moneta da 50 centesimi di sterlina: da un lato l’effige della regina Elisabetta II e dall’altro Mitsuo Itoh in sella alla Suzuki RM63 con cui vinse il TT 1963, unico pilota giapponese a riuscire nell’impresa. Il Manx Museum esporrà la moneta dalla fine di maggio all’inizio di settembre.

SALONE AUTO

DUCATI A RUBAA PECHINOLA DUCATI ha partecipato al Salone Automobilistico di Pechino, dal 23 aprile al 2 maggio (nulla a che vedere con EICMA Pechino che si svolgerà dall’11 al 13 giugno) esponendo tutta la gamma 2010. È stato un successo, tanto che un visitatore ha comperato direttamente tre delle sette moto esposte: la Streetfighter, la 1198 S Corse e la Multistrada 1200. Era la prima uscita dopo la creazione del primo store a Shanghai: cominciamo bene!

CONCORSO YAMAHA

GIRO D’ITALIA VINCI UNA XJ6 FLE YAMAHA XJ6 saranno le moto ufficiali del Giro d’Italia ciclistico che partirà sabato 8 maggio e per l’occasione è stato lanciato un concorso per ideare una grafica dedicata al Giro sulla carena della XJ6 F. In palio un posto da ospite super VIP nella tappa Mestre-Zoncolan del 23 maggio; tra i partecipanti verranno sorteggiati altri premi, tra cui una XJ6 F. I dettagli per la partecipazione sul web: www.gazzetta.it/concorsi/yamaha

SOTTO QUOTA 1000PREZZO record per questo scooter commercializzato dalla Mala-

guti: si chiama DVD e costa appena 990 euro f.c. È un 50 a quattro tempi con le ruote piccole, di 10”, le dimensioni generali sono

molto ridotte ma sotto la sella c’è lo spazio per un casco jet a vi-siera lunga, e la pedana piatta agevola il carico di una borsa. Fre-

no a disco davanti e a tamburo dietro, è spinto da un motore a quattro tempi. Tre i colori disponibili: bianco, nero e argento/blu.

Tra gli optional, bauletto e parabrezza.

SE PENSATE che il sidecar Ural è rimasto lo stesso dal 1941 ad oggi, sia pure con numerosi miglioramenti per quanto ri-guarda la frenata, la potenza, l’adozione di un impianto elettri-co a 12 Volt e la retromarcia, potete capire la portata di questa rivoluzione: arriva la versione da fuoristrada, sviluppata dall’im-portatore europeo. Forse non è per tutti, ma è divertente: ampie possibilità di carico e maniglie per consentire al passeggero di bilanciare il mezzo nei passaggi impegnativi, la stessa maniglia può essere ripiegata per sfrutta-re meglio lo spazio sul carrozzi-no. È disponibile con o senza trazione sul side, la ruota di scorta è di serie. Il motore è il solito boxer 750 da 29 kW, velocità massima dichiarata 100 km/h. Prezzi a partire da cir-ca 11.000 euro per il due ruote motrici e 10.000 per la versione più semplice.

LA URAL PROPONE QUESTA IMPROBABILE VERSIONE

FUORISTRADA ADVENTURE DEL SUO SIDECAR.

SOTTO, IL MALAGUTI DVD.

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MotolandiaManifestazioni, viaggi e turismo

È IL RADUNO, con la R maiuscola, per tutti gli harleisti italiani e uno dei più amati in Europa. L’H.O.G. Italian Nation Rally, giunto alla sesta edizione, si terrà in Abruzzo dal 4 al 6 giugno.

Si è deciso di riconfermare Pescara come sede dell’evento, già programmata e poi annul-lata lo scorso anno a seguito del terremoto che ha devastato il capoluogo abruzzese.

Harley Davidson Italia ha vo-luto così ribadire il sostegno alla popolazione, alle autorità e al turismo locale, che può ri-cevere una bella spinta dalle meravigliose attrattive naturali che la zona offre.

Centro nevralgico dell’evento saranno le strutture della Ca-mera di Commercio, presso il porto turistico della città adriati-

ca. Fitto il programma dei tre giorni con l’aper-tura delle iscrizioni venerdì 4 giugno alle 10 e chiusura dell’evento con la parata per le vie della città con partenza alle 12 di domenica.

Ai partecipanti verranno proposti i Demo Ri-de, brevi tour per provare le novità H-D 2010, la

Women Academy riservata alle donne che vorranno avvicinarsi per la prima volta alla guida o affinare le proprie capacità seguite da istruttori, tour guidati alla scoperta delle più belle zone della regione con la possibilità di viaggiare anche da soli seguendo le indicazioni dei road book. I mem-bri del club ufficiale potranno inoltre cimentarsi negli HOG Games. Ci sa-ranno un contest per le special su base HD e due concerti musicali presso il vicino Stadio del Mare.

Info: www.italianhogevents.it

HARLEY A PESCARA PER IL NATIONAL Il raduno HOG dal 4 al 6 giugno

AUTO, moto, trappole, acceleratori di velocità, banane, palle, armi, uova, aeroplani, zombi, carrelli elevatori, balene, giri della morte e moltissimo altro in un demenziale racing game, di stile cartoon, che nelle intenzioni vorrebbe offuscare la fama del mitico Mario Kart. A provarci è l’intera banda dell’universo videogiochi di Sega, da Sonic all’Amigo de Samba e da Alex Kidd fino

al malvagio Dr. Eggman. Una ventina di sfidanti in tutto, tutti impegnati su 24 piste altrettanto demenziali. Distribuito da Halifax, a partire da 40 euro, per PS3, X360, Wii, Ds e PC.

Multimedia

GUIDA MONDADORI

100 PASSI ALPINI DA FARE IN MOTOLA COLLANA Le Guide Mondadori si arricchisce di un altro volume: “100 Passi Alpini in moto”. Il libro riunisce i passi più belli di tutto l’arco alpino, dall’Italia, alla Germania, dall’Austria alla Svizzera e alla Francia, presentando per ognuno una scheda dettagliata. In essa sono compresi, oltre alla cartina stradale, anche i dati altimetrici, le informazioni pratiche essenziali, i luoghi più belli da vedere nei dintorni, approfondimenti sulla flora e la fauna alpina. Per finire, sei suggerimenti per altrettanti itinerari dedicati a chi ama viaggiare in libertà. Il libro, delle dimensioni di cm 16,5 x 23,5, con numerose foto a colori, si può acquistare in libreria al prezzo di 24 euro.

CON “IN MOTO”

VINCI IL PASS PER IL WDWACQUISTANDO il numero di maggio del mensile In Moto si ha l’opportunità di partecipare a un’interessante iniziativa. Tra quanti risponderanno correttamente alle prime tre domande della scheda pubblicata a pagina 20 saranno scelti i vincitori di venti pass per l’ingresso al mega raduno ”World Ducati Week”, in programma sul circuito di Misano Adriatico dal 10 al 13 giugno. Inoltre chi risponderà esattamente al “domandone”, proposto nella stessa scheda, potrà essere fra i cinque prescelti per entrare nel box della squadra Ducati Superbike, dove il team manager(e ingegnere) Ernesto Marinelli, risponderà a domandee curiosità.

DAL 28 AL 30 MAGGIO

LA PRIMA JESOLO BIKE WEEKUN WEEK END lungo per assaporare la passione della moto in tutte le sue varianti. Punto di ritrovo la Pista Azzurra di Jesolo che dalle ore 10 alle 24 sarà aperta (gratuitamente) a tutti gli appassionati, che potranno ammirare il meglio della produzione atturale, le proposte di famosi customer, italiani e stranieri, partecipare ai demo-ride, partire alla scoperta dell’interland con i quattro tour proposti. Con gran contorno di musica spettacoli e buona cucina con la rassegna Jesolo a tavola. Informazioni: www.jesolobikeweek.com

UIDA MONDADORI

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MOTOINCONTRO NAZIONALE

SOLO PER AFRICA TWINIL 23 MAGGIO incontro sul lago di Garda tra possessori dell’Africa Twin 650 RD03. Questo il programma: ritrovo presso il casello di Affi, autostrada del Brennero, alle ore 9 partenza, Riva del Garda, lago dei Cei, Monte Baldo. Alle 15 partenza giro in offroad facile per sfogare le mitiche doti fuoristradistiche delle RD03. Info: motoradunoatrd03.altervista.org

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donne e

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ri LO SPETTACOLO VISTO DA DIETRO

NELLA stessa settimana in cui il genio quasi assoluto dei computer presentava la tavoletta che avrebbe rivoluzionato il mondo - almeno tanto quanto quella di cioccolato - una giovane stilista ideava la soluzione che avrebbe rivoluzionato il mondo, ma questa volta da dietro.

Il suo nome era uguale a quello di tante ragazzette d’oltreoce-ano, ma il suo cervello era molto veloce, almeno tanto quanto il battito d’ali di una farfalla leggera o la parlata al cellulare per organizzare una serata con le amiche. Lei e le amiche appunto, schiave della moda, ossessionate dall’apparire, succubi di qua-lunque follia d’abbigliamento, era da tempo che ne parlavano e si domandavano quale modo potesse esistere per risolvere un problema così profondo, difficile davvero da lasciarsi alle spalle. Da quando alcuni stilisti contrari per partito preso allo stato dell’essere donna si erano inventati i jeans a vita bassa, affos-sando per sempre la dignità di adolescenti troppo in carne, quarantenni irriducibili o addirittura cinquantenni a dir poco in-coscienti, le strade non erano state più le stesse.

Frotte di donne, e purtroppo anche di uomini (ma quello è un altro problema, ovvero: la mutanda di fuori) avevano cambiato per sempre modo di sedersi ad aspettare il tram o mangiare un panino, chinarsi per raccogliere qualunque cosa o semplice-mente sollevare le braccia cercando di non mostrare la terribile riga che separa la chiappa destra da quella sinistra, e che insie-me vanno a formare il posteriore.

Ora, considerato che di sederi piacevoli alla vista, pur schiac-ciati in un jeans e mostrati di taglio, in una popolazione mondia-le di circa sei miliardi di persone ce ne saranno si e no un centi-naio, mentre tutti gli altri sarebbe meglio che se ne stessero ben coperti, il problema a voler ben vedere non era un problema da poco.

Molti pensavano che visto che la frittata era stata fatta dagli stilisti, proprio da loro sarebbe dovuto venire il modo di girarla mantenendola intatta, ma si sa che certe fanciulle sono più sve-glie di qualunque stilista e così fu che la soluzione all’annoso problema venne proprio da lì.

La giovane stilista pensò che per salvare la vita – bassa – alle amiche e non solo sarebbe bastato un semplice accorgimento e così questo immaginò: un adesivo da mettere sulla pelle, giusto all’attaccatura, decorato con farfalline, cuoricini, fiorellini e altre assurdità del genere. Ipoallergenico, apparentemente di stoffa jeans e oggettivamente orrendo, l’adesivo ebbe un grande suc-cesso tra le adolescenti (e non solo) del globo, soprattutto quel-le motorizzate che, vuoi perché sedute come koala dietro i fidan-zati, vuoi perché appollaiate sulle Vespa tornate alla ribalta, avevano sempre il sedere di fuori.

Purtroppo nemmeno l’assurdità dell’oggetto spinse un solo disegnatore di jeans a rivedere le proprie posizioni in fatto di altezza, anzi: gli anni che vennero videro il livello scendere an-cora di più, fino quasi a cominciare a scavare.

(PS: questa sembra una cavolata delle mie, invece è vera, giuro).

Laura Cattaneo

PiemonteSABATO 8 - DOMENICA 9 MAGGIO1º raduno internazionale Vespa Città di Alba Vespa Club Alba, , tel. 329-2220189, 331-4373911, www.vespaclubalba.com, email [email protected] 9 MAGGIORaduno territoriale a Trino Vercellese (VC) M.C. Trinese, tel. 338-9898406, 340-7651153, email [email protected]

LombardiaVENERDÌ 7 - DOMENICA 9 MAGGIO1ª Festa Biker’s a Monzambano (MN). M.C. I Custodi delle Colline, tel. 347-8158306, www.icustodidellecolline.com, email [email protected] Motori in bella mostra presso Parco Esposizioni Novegro (MI), 49ª mostra-scambio di auto, moto, ciclo, ricambi e accessori d’epoca. COMIS Lom-bardiatel. 02-70200022, www.parcoespo-sizioninovegro.it, email [email protected] 9 MAGGIO1º Motogiro territoriale a Tromello (PV) Trofeo Mototour M.C. I Muschin di Tro-mello, tel. 328-7165327, 0382-86620, fax 0382-86763, [email protected]º raduno nazionale Vespa Città di Man-tova Vespa Club Mantova, 329-3709725, 335-6964478, 338-5076931, www.vespa-clubmantova.it, [email protected]º Raduno per beneficenza auto e moto di interesse storico a San Biagio di Ba-gnolo San Vito (MN) (sono graditi tutti i tipi di moto). Gli Amici della Bassa, tel. 346-5277894, 349-5287163, 349-2828466, 0386-40294, [email protected]

VenetoSABATO 8 - DOMENICA 9 MAGGIORaduno nazionale Caorle Moto 2010 pres-so centro Vacanze Pra’ delle Torri M.C. Caorle, tel. e fax 0421-83442, email [email protected]. www.pradelle-torri.it tel. 0421-299063.1º raduno internazionale del Piave a San Bartolomeo di Breda di Piave (TV) Moto Racing Group, tel. 347-4802917, 347-7116213, 348-5602091, 333-6067185, www.motoracingroup.itRaduno per tutti i tipi di scooter (sabato) e “Due Ruote nella Storia” per tutti i tipi di moto (domenica) a Piazzola sul Brenta (PD) Villa Camerini. M.C. Due Ruote Classi-che, tel. 049-600894, www.2ruoteclassiche.it, email [email protected] 9 MAGGIO90° Compleanno del Moto Club Padova e Benedizione delle Moto a Prato della Val-le (PD) M.C. Padova, tel. e fax 049-604222, www.motoclubpadova.it, email [email protected]º raduno interregionale Vespa Club 2 Tempi a Cittadella (PD) VC 2 Tempi, tel. 339-1411129, 340-4184021, www.vespa-club2tempi.it, [email protected] Biellescaligere a Mezza-ne (VR) M.C. Bielle Scaligere, tel. 338-9597993, www.biellescaligere.it, email [email protected] Città di Villafranca (VR) M.C. Good Fellows, tel. 348-5728002, www.good-fellows.eu, [email protected]

Trentino Alto AdigeSABATO 8 MAGGIO5º raduno internazionale moto d’epoca a Egna (BZ) M.C. Neumarkt Egna, tel. 380-4113158, 335-1814717, fax 0471-820652, www.mc-neumarkt-egna.it, email [email protected]

Friuli Venezia GiuliaVENERDÌ 7 - DOMENICA 9 MAGGIO21ª concentrazione Bintars Fest a Ruda (UD) Bintars Motor Group, tel. 338-8563700, 348-0304106, www.bintars.org, email [email protected] 9 MAGGIO16º raduno della Rana a Rivis al Taglia-mento di Sedegliano (UD) M.C. Richin-velda, tel. 0434-85280, 0432-918168, 335-1338226, fax 0432-918928, [email protected] - www.sagradellerane.it

ToscanaSABATO 8 - DOMENICA 9 MAGGIO5º Motomorellino a Magliano in Toscana (GR) valido Trofeo Toscana Turismo. M.C. Grosseto, tel. 348-7094324, 389-0543991, www.motoclubgrosseto.it 3ª motocavalcata “Tasselli in Val d’Orcia” San Quirico d’Orcia (SI) M.C. San Quirico d’Orcia, tel. 331-7477247, 340-1849293, fax 0577-899500, www.motoclubsanquiri-co.org, [email protected] 9 MAGGIO26ª motoconcentrazione d’epoca Città di Empoli M.C. Guzzi Empoli, tel. e fax 0571-920378, www.motoclubguzziempoli.it, email [email protected] regionale Vespe in Valdera “Me-morial Aldo Reali” a Ponsacco (PI) Vespa Club Valdera, tel. 349-4975520, fax 0587-617825, www.vespaclubvaldera.it , email [email protected]

Emilia RomagnaSABATO 8 - DOMENICA 9 MAGGIORaduno nazionale “del Parmigiano Reg-giano” a Sorbolo (PR) M.C. Paso Libertas Sorbolo, tel. 0521-690098, 338-7074037, www.motoclub-paso.it, [email protected] a Predappio (FC) pres-so Foro Boario. Sabato Mototagliatella Classic - rievocazione storica Predappio-Rocca delle Camminate. Per la Motota-gliatella domenicale, il ritrovo è dalle ore 9:00. Tel. 0543-921122, fax 0543-921122, www.mototagliatella.com 46ª Mostrascambio di Gambettola (FC) Comitato Mostrascambio Gambettola, tel. 0547-53912, fax 0547-58618, www.gam-bettola.it/mostrascambio, email [email protected] 9 MAGGIO12º raduno nazionale Ve-spaDay 2010 a Bellaria Igea Marina (RN) Vespa Club Bellaria Igea Ma-rina, tel. 339-1213827, 339-3915299, www.vespabim.org, email [email protected]º motoraduno “Scol-linando” a Borghi (FC)

Radunifino al 9 maggio

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LE IMPEDIMENTA E L’HOMO TURISTICUS

EUREKA! Mettetela come volete, ma ho appena fatto una scoperta sensazionale che, vi garantisco, non è la solita acqua calda, errore in cui incespico spesso nonostante la robusta esperienza di vita e di moto. Ho infatti appena scoperto che i motociclisti in viaggio – se ci pensate bene, tutti i motociclisti che si muovono lungo una qualsiasi strada si trovano, in qualche modo, in un’oggettiva condizione di viaggio – rappresentano l’anello più avanzato nella catena evolutiva del bagaglio umano.

Rimasti ammutoliti dalla mia genialissima affermazione? Come, prego? Ah, siete più preoccupati per la mia integrità psi-chica… Vabbé, forse vi devo qualche spiegazione in più. Da dove cominciamo? Giusto, dal “necessaire”; anzi no, ecco, dagli “im-pedimenta”, i peggiori nemici delle sospensioni. Voi, per esem-

pio, quando siete in sella, quanti ve ne portare appresso? Come di cosa?! di impedimenta, no?! Che domande… Dite che sto peggiorando la mia immagine di salute mentale?

D’accordo, avete ragione, allora facciamo così, ricomincia-mo daccapo e vediamo di procedere con ordine. Presso il Borgo medievale di Torino, al Parco del Valentino (in realtà di medievale ha solo l’aspetto, è stato costruito nel 1884) ho visitato giorni fa una bellissima mostra: “L’uomo con la vali-gia, piccola storia del bagaglio”. Dove in effetti, a parte un paio di fugaci citazioni tratte da “I Diari della Motocicletta” del Che Guevara e dall’immarcescibile “Easy Rider”, di mo-

to non si parla proprio per niente. Ed è l’unico appunto che mi sento di fare all’iniziativa, curata tra l’altro dall’amico di un mio amico motociclista e giramondo. In compenso, attraverso l’esposizione meditata di curiosissime collezioni di oggetti e contenitori da viaggio (dal kit per il tè della carovana tuareg, al beauty case di fin de siècle, dal porta spinelli del globetrotter anni ’70, alla Samsonite del crocierista), si approfondiscono i tanti aspetti pratici, culturali, economici e psicologici che sotto-stanno alla preparazione del bagaglio.

Cominciando da ciò che gli antichi Romani chiamavano ap-punto “impedimenta”, tutte quelle cose non strettamente ne-cessarie, ma cariche di significati, da cui non sappiamo o non vogliamo separarci nel momento critico di metterci in strada. Come la moka che ho beccato qualche anno fa a una coppia di guzzisti, gelosamente custodita nel bauletto posteriore durante un semplice giro in Ungheria. Peccato veniale, se consideriamo che il bagaglio medio di un viaggiatore di galeone ammontava a circa una tonnellata e comprendeva perfino il materasso. Valore già ridottosi a 90 chili (e due metri cubi di volume) per i passeg-geri dei primi viaggi di Thomas Cook.

Ma è la nascita del trasporto aereo che ha inflitto il vero colpo di grazia: l’homo turisticus moderno può contare su non più di 20-30 chili. Dunque, cari amici, noi motociclisti rappresentiamo il felice epigono di questa scala evolutiva. Da sempre infatti vado predicando che dieci chili di “impedimenta”, in moto, sono già troppi.

La mostra torinese sta per essere prorogata fino a fine estate; se ne avete l’occasione, ve la consiglio!

Giovanni Carlo Nuzzo - [email protected]

iniziativa aperta a tutti, moto, scooter e Vespe. Tel. 333-3732118 dalle ore 18 in poi Claudio, www.butrengh.com10ª motobenedizione a Reno Finalese (MO) e Dodici Morelli (FE). Motobenedizio-ne Staff, tel. 340-6181264, 347-4844259, www.motobenedizionestaff.it

MarcheDOMENICA 9 MAGGIOMotoincontro Riviera Delle Palme a San Benedetto del Tronto (AP) M.C. San Be-nedettese, tel. 0735-593535 anche fax, email [email protected]“Vallesina In Moto” per moto ASI ante 1975 Club Jesino Moto Auto d’Epoca (CJMAE), tel. e fax 0731-58030, email [email protected] - www.asifed.it

UmbriaDOMENICA 9 MAGGIOMotoraduno a Castel del Piano (PG) M.C. Manlio Menigatti, tel. 075-7749300, 333-7928461, fax 075-5159202, www.mcman-liomenigatti.it, [email protected] “Gaetano Grilli”, prova di Tro-feo Motoraid d’epoca a Magione (PG) presso l’autodromo. M.C. Terni L. Liberati, tel. e fax 0744-403365, 330-883852, 335-370928, www.motoclub-terni.it, email [email protected]

LazioSABATO 8 - DOMENICA 9 MAGGIO1º Party Etrusco - 4º Motoraduno Etru-schi Bikers a Sutri (VT) M.C. Etruschi Bi-kers, tel. 331-2072323, 338-2353901, 338-4527858, www.etruschibikers.it, email [email protected] 9 MAGGIOMotoraduno a Cave (RM) M.C. Cave I Bi-kers ‘09, tel. e fax 06-9508129, email [email protected]

AbruzzoDOMENICA 9 MAGGIOMotocavalcata delle Mar-gherite a Monticchio (AQ) M.C. Motociclisti Aquilani, tel. 0862-414175 , www.motociclistiaquilani.it, email [email protected]º Motoraduno del Ca-sone a Guastameroli (CH), valevole Trofeo Turistico Regionale. M.C. Casone, tel. 0872-58010, 347-3604529, fax 0872-587535, email [email protected]

PugliaVENERDÌ 7 - DOMENICA 9 MAGGIO14º Motoraduno 4º Internazionale Città di Galatina (LE) “La Taranta” M.C. Chiro-ne, tel. 328-1960444, 335-1330562, 329-4858381, fax 0836/566389, www.moto-clubchirone.it, [email protected]

BasilicataDOMENICA 9 MAGGIO1ª Motocavalcata della Val d’Agri – zona Pip di Galaino, Marsico Nuovo (PZ) Moto Club Val d’Agri. Info tel. 0975-347111 an-

che fax, 335-213227, 338-7770038, email [email protected]

CampaniaDOMENICA 9 MAGGIOMotoraduno territoriale a S. Maria Ca-pua Vetere (CE) M.C. Santa Maria Capua Vetere. Per informazioni: telefono 347-8082166, 0823-798598, fax 0823-795117, email [email protected] territoriale a Volla (NA) M.C. Volla, telefono e fax 081-7731238, email [email protected]

CalabriaSABATO 8 - DOMENICA 9 MAGGIO12º Motoraduno nazionale Città di Pra-ia a Mare (CS) loc. Fiuzzi. M.C. Gli Amici, tel. 333-4048579, 346-0819362, fax 0985-777437, www.motoclubgliamici.it, email [email protected]

SardegnaSABATO 8

DOMENICA 9 MAGGIO2º raduno “Bocche di Bonifacio” a S. Teresa di Gallura (SS) M.C. Santa Teresa, tel. 340-3740217, fax 0789-755084, www.motoclubsantateresa.it, email [email protected] 9 MAGGIO12º raduno regionale Cit-tà di Sanluri (CA) M.C. Eat Bean, tel. 348-4232105, fax 070-9305047, www.motoclub-eatbean.it, email [email protected] per moto d’epoca Gruppo 1 a Samugheo (OR) M.C. Samugheo, via Kennedy, tel. e fax 0783-64677 , email [email protected]º raduno regionale Vespa “Nuoro e din-torni in Vespa” Vespa Club Nuoro, tel. 320-

3898251, 0784-202766, email [email protected]

SiciliaSABATO 8

DOMENICA 9 MAGGIO25ª concentrazione nazionale delle Ginestre per moto d’epoca Gruppo 1 a Belpasso (CT) M.C. Belpasso, tel. e fax 095-913131, www.motoradunoetna.it, email [email protected] 9 MAGGIO2ª Motocavalcata Città di Mon-talbano (ME) Moto Club MG Montalbano Elicona. Info telefono

335-83822397, 320-5658732, fax 0941-6785220, www.mgmontalbano.it, email [email protected] Biker regionale a Caltagirone (CT) M.C. Caltagirone, tel. e fax 0933-25682, email [email protected]º Motoraid regionale mezzi storici M.C. D’Epoca Sicilia San Pier Niceto (ME), tel. 349-3096725, fax 090-9975419, email [email protected]“Motopassiata” a Calatafimi-Segesta (TP) Calatafimi Free Bikers, tel. 389-3484241, 329-4687356, 333-9174795, www.calatafimifreebikers.it, email [email protected]

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Supermotard9 MAGGIOItaliano - Seconda prova a Busca (CN) www.italianosupermoto.it tel. 011-7727522, fax 011-7724857. Kart Planet, tel. 0171-946644, fax 0171-946643, www.kartplanet.it, email [email protected]

Enduro9 MAGGIOItaliano - Campionati Assoluti d’Italia e Coppa Italia, seconda prova a Varzi (PV) M.C. Varzi, tel. 338-3668615, 339.4131645, www.motoclubvarzi.com, email [email protected] Gruppo 5 regolarità e Trofeo Testo-ri a Passignano sul Trasimeno (PG) M.C. Umbria, tel. 075-5005038, 333-1850614, fax 075-5017659, www.umbriarallyteam.com, email [email protected] friulano hard-race M.C. S. Giovanni Livenza, tel. 0434-76229, 0434-569804, 393-0481874, fax 0434-768969, email [email protected]

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Ad Aqueda MX1 - MX2 e Femminile La tecnologia Continous Compound Continental e la bravura dei piloti hanno trasformato questo Trofeo Monogomma in un evento di prima grandezza.

Passione e innovazione hanno corso insieme questa gara vincente.

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Il podio Cesare Sansavini Marco Pincella Alessandro Daina Daniele Ventura

Buona la prima, perché meglio di così non poteva andare nella prova d’apertura della Black Cup Continental. Venerdì pioggia, sabato sole e la prima Pole del trofeo è andata a Marco Pincella. Ma la gara alla fine è tutt’altra musica perché a vincere è Cesare Sansavini (Yamaha) che ingaggia proprio con Pincella (Yamaha) un bel testa a testa che si risolve solo in volata con 54 centesimi di differenza. Terzo Alessandro Daina (Yamaha), al traguardo della gara del Mugello sono giuntiquasi tutti i concorrenti, solo due i ritiri. Marco Pincella

Alessandro Daina

Daniele Ventura

Giuseppe Sabella

Stefano Pistarà

Andrea Fara

Federico Soliani

Luigi Serra

Stefano Marelli

Cesare Sansavini 18’48.563

Mugello 25/04/2010

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