Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 32

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011 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 8, numero 32 dal 26 settembre al 2 ottobre 2011 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 32 2 ORDINI La categoria professionale dei biologi e quella degli psicologi saranno ricom- prese tra le professioni sanitarie, fra cui quella veterinaria, disciplinate dal de- creto legislativo 13 settembre 1946, n. 233. Lo prevede un emendamento ap- provato in Commissione Affari Sociali al DDL di riordino delle professioni sanita- rie. Parere favorevole del Ministro della Salute Ferruccio Fazio. DOPING Dieci condanne per doping tra allevato- ri, proprietari, fantini e due veterinari alla Quintana di Foligno (Perugia). Si è con- clusa così l’operazione “Zodiaco” con- dotta da Nas e Magistratura. La LAV ha pubblicamente chiesto la sospen- sione dall’Ordine per i veterinari. CNSA Ferdinando Romano, professore ordi- nario alla Sapienza di Igiene Generale e Applicata, è il nuovo presidente del Co- mitato Nazionale per la sicurezza ali- mentare del Ministero della Salute. Di- ciotto i componenti del Comitato. Il Mi- nistro Fazio: Comitato molto rafforzato dal punto di vista scientifico. IZS Agli Istituti zooprofilattici sperimentali è complessivamente assegnata la som- ma di 20milioni di euro per investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie. La ri- partizione dei fondi e i relativi interventi sono dettagliati con decreto del Mini- stero della Salute pubblicato sulla GU n. 216 del 16 settembre. ILARIA CAPUA Attribuito a Ilaria Capua (ISZVE) il pre- mio Penn Vet World Leadership in Ani- mal Health Award 2011. Centomila dol- lari, assegnati dall'Università della Pennsylvania (Usa), ad un veterinario che “ha modificato in maniera significa- tiva l'immagine e la pratica della profes- sione e ha influenzato la vita e la carrie- ra di altre persone”. ANTIBIOTICI In un documento congiunto FVE e AV- MA affermano che bisogna “preserva- re sia l'efficacia che la disponibilità di antibiotici per uso terapeutico da parte del medico veterinario”. L’uso prudente è un obiettivo da raggiungere, anche attraverso la responsabilizzazione di proprietari e produttori. GLI INTOCCABILI A PAGINA 3 OBBLIGHI DI SICUREZZA PER I TIROCINANTI A PAGINA 4 A PAGINA 5 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 19 DIRITTI ANIMALI E BUONA AMMINISTRAZIONE LA PAGINA NERA DELL’IVA AL 21% REGOLARE IDENTIFICAZIONE DEGLI EQUIDI EV LANCIA LA FORMAZIONE A DISTANZA MINSAL 2010 BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA Un anno di controlli ufficiali Trasporto , benessere e sicurezza alimentare. Punti di forza e di debolezza dei settori e dei sistemi ispettivi. Tre relazioni . www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line SARÀ PERCHÉ SONO FRA I PROFESSIONISTI A REDDITO PIÙ ELE- VATO, MAGARI PERCHÉ SONO FORTEMENTE UNITI A DIFENDERE I LORO INTERESSI, perché sono molto bravi a fare lobby, perché da sem- pre sono molto invischiati con la politica italiana, o solo perché sono belli, ele- ganti, educati e simpatici, ma nessun Governo riesce a scalfire i loro interessi. Da anni tutte le manovre di intervento sull’economia partono molto decise sul- la liberalizzazione di alcuni settori, compreso questo, e poi alla fine tutto viene modificato ed annullato. Evidentemente fanno parte di quella Casta, compresi i parlamentari, i consiglieri regionali, ecc. contro i quali ogni battaglia è persa perché sono loro ad avere il potere. E così, con un semplice emendamento, anche questa volta la liberalizzazione delle farmacie è saltata e resta il numero chiuso: “La limitazione del numero di persone che sono titolate ad esercitare una professione è consentita unicamente laddove essa risponda a ragioni di interesse pubblico, tra cui in particolare quelle connesse alla tutela della salute umana”. A parte che le farmacie sono oggi più supermercati che strutture a “tutela della salute umana”, sarebbe interessante capire perché il numero chiu- so garantisce questa tutela. Tremonti potrebbe spiegarcelo? Potrebbe anche dirci perché, parlando di “salute” le prestazioni veterinarie hanno oggi una ali- quota IVA del 21% come un prodotto di lusso? Nessuno gli ha detto che le pre- stazioni veterinarie hanno una forte valenza sulla salute umana decisamente maggiore della consegna di una confezione di farmaco dopo aver stampato u- no scontrino con il lettore ottico? Nulla di personale verso i farmacisti ma ci sentiamo veramente presi in giro. GLI ABUSIVI NON HANNO NULLA DA TEMERE L’esercizio abusivo di una pro- fessione è un reato. È perseguito dal Codice Penale all’articolo 348. E presto ci sarà un 348bis per arrivare alla confisca delle attrezzature con cui si è consumato l’illecito. Sarà me- rito dei dentisti dell’ANDI che da mol- ti anni (era Ministro Livia Turco) han- no sollecitato il Ministero della Salute ad intervenire con misure rafforzative del divieto. Non sarà merito della ve- terinaria, che non può nemmeno portare i dati di un reato che pure si consuma quotidianamente. Nei ca- nili, nei centri di recupero, nei negozi, nelle toelettatu- re, a domicilio e persino… nelle strutture veterinarie. C’è complicità anche nella nostra professione, al pun- to da richiedere un articolo dedicato del nuovo Codice Deontologico: “al Medico Veterinario è vietato colla- borare a qualsiasi titolo e favorire chi eserciti abusivamente la professione; qualora venga a conoscenza di si- tuazioni di abuso di professione è te- nuto a darne immediata comunica- zione all’Ordine competente per terri- torio”. Ma anche gli utenti, quelli che per primi sono vittime del reato (che non è contro una categoria, ma con- tro una prestazione tutelata dallo Stato) non denunciano. “Denuncia- re” non vuol dire fare esercizio di in- dignazione, per quanto sincera, sui blog o in una email, sia pure per co- noscenza all’Ordine. Denunciare vuol dire fare qualcosa in prima persona, rendersi testimoni, fare nomi e co- gnomi e andare alla Procura della Repubblica. L’ANMVI è sempre pronta a farlo. Era già pronta a farlo per un pulcino ricoverato e quasi uc- ciso in un centro di recupero di fau- na selvatica, un luogo dove l’abusivi- smo è prassi, quasi una mansione nell’organigramma. Senza contare che la violazione dell’articolo 348 si porta dietro anche molti altri illeciti, basti pensare ai farmaci. La proprietaria si è rifiutata di addurre le prove e il di- spiacere le è passato in fretta: “Non vorrei arrivare a tanto” ci ha detto. Nel frat- tempo il nostro legale si era già informato per verificare la sostenibilità della denun- cia: “Per un pulcino, messi come sono i Tribunali, non ci danno retta”. Serviva circostanziare la conti- nuità dell’esercizio abusivo, pulcino a parte, perché in Procura ci voglio- no elementi probanti. C’erano i pre- supposti. E qui sta il punto. All’ufficio legale dell’ANMVI, dove arrivano fre- quenti segnalazioni di esercizio abu- sivo della professione veterinaria, fin- ché nessuno sarà disposto a fare sul serio, non è dato procedere. Aspet- tiamo il prossimo esercizio di indi- gnazione. Fondo Sanitario A.N.M.V.I. Salute risparmio e ONLINE ONLINE

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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011SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 32 dal 26 settembre al 2 ottobre 2011Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona322

ORDINILa categoria professionale dei biologi equella degli psicologi saranno ricom-prese tra le professioni sanitarie, fra cuiquella veterinaria, disciplinate dal de-creto legislativo 13 settembre 1946, n.233. Lo prevede un emendamento ap-provato in Commissione Affari Sociali alDDL di riordino delle professioni sanita-rie. Parere favorevole del Ministro dellaSalute Ferruccio Fazio.

DOPINGDieci condanne per doping tra allevato-ri, proprietari, fantini e due veterinari allaQuintana di Foligno (Perugia). Si è con-clusa così l’operazione “Zodiaco” con-dotta da Nas e Magistratura. La LAVha pubblicamente chiesto la sospen-sione dall’Ordine per i veterinari.

CNSAFerdinando Romano, professore ordi-nario alla Sapienza di Igiene Generale eApplicata, è il nuovo presidente del Co-mitato Nazionale per la sicurezza ali-mentare del Ministero della Salute. Di-ciotto i componenti del Comitato. Il Mi-nistro Fazio: Comitato molto rafforzatodal punto di vista scientifico.

IZSAgli Istituti zooprofilattici sperimentali ècomplessivamente assegnata la som-ma di 20milioni di euro per investimentiin edilizia e tecnologie sanitarie. La ri-partizione dei fondi e i relativi interventisono dettagliati con decreto del Mini-stero della Salute pubblicato sulla GUn. 216 del 16 settembre.

ILARIA CAPUAAttribuito a Ilaria Capua (ISZVE) il pre-mio Penn Vet World Leadership in Ani-mal Health Award 2011. Centomila dol-lari, assegnati dall'Università dellaPennsylvania (Usa), ad un veterinarioche “ha modificato in maniera significa-tiva l'immagine e la pratica della profes-sione e ha influenzato la vita e la carrie-ra di altre persone”.

ANTIBIOTICIIn un documento congiunto FVE e AV-MA affermano che bisogna “preserva-re sia l'efficacia che la disponibilità diantibiotici per uso terapeutico da partedel medico veterinario”. L’uso prudenteè un obiettivo da raggiungere, ancheattraverso la responsabilizzazione diproprietari e produttori.

GLI INTOCCABILI

A PAGINA 3

OBBLIGHI DI SICUREZZA

PER I TIROCINANTI

A PAGINA 4 A PAGINA 5 A PAGINA 6 A PAGINA 10 A PAGINA 19

DIRITTI ANIMALI EBUONA

AMMINISTRAZIONE

LA PAGINA NERA DELL’IVA

AL 21%

REGOLAREIDENTIFICAZIONE

DEGLI EQUIDI

EV LANCIALA FORMAZIONE

A DISTANZA

MINSAL 2010

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

Un anno di controlliufficialiTrasporto, benessere e sicurezzaalimentare. Punti di forza e di debolezza deisettori e dei sistemi ispettivi. Tre relazioni.

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

SARÀ PERCHÉ SONO FRA I PROFESSIONISTI A REDDITO PIÙ ELE-VATO, MAGARI PERCHÉ SONO FORTEMENTE UNITI A DIFENDEREI LORO INTERESSI, perché sono molto bravi a fare lobby, perché da sem-pre sono molto invischiati con la politica italiana, o solo perché sono belli, ele-ganti, educati e simpatici, ma nessun Governo riesce a scalfire i loro interessi.Da anni tutte le manovre di intervento sull’economia partono molto decise sul-la liberalizzazione di alcuni settori, compreso questo, e poi alla fine tutto vienemodificato ed annullato. Evidentemente fanno parte di quella Casta, compresii parlamentari, i consiglieri regionali, ecc. contro i quali ogni battaglia è persaperché sono loro ad avere il potere. E così, con un semplice emendamento,anche questa volta la liberalizzazione delle farmacie è saltata e resta il numerochiuso: “La limitazione del numero di persone che sono titolate ad esercitareuna professione è consentita unicamente laddove essa risponda a ragioni diinteresse pubblico, tra cui in particolare quelle connesse alla tutela della saluteumana”. A parte che le farmacie sono oggi più supermercati che strutture a“tutela della salute umana”, sarebbe interessante capire perché il numero chiu-so garantisce questa tutela. Tremonti potrebbe spiegarcelo? Potrebbe anchedirci perché, parlando di “salute” le prestazioni veterinarie hanno oggi una ali-quota IVA del 21% come un prodotto di lusso? Nessuno gli ha detto che le pre-stazioni veterinarie hanno una forte valenza sulla salute umana decisamentemaggiore della consegna di una confezione di farmaco dopo aver stampato u-no scontrino con il lettore ottico? Nulla di personale verso i farmacisti ma cisentiamo veramente presi in giro.

GLI ABUSIVI NON HANNO NULLA DA TEMERE

L’esercizio abusivo di una pro-fessione è un reato. È perseguitodal Codice Penale all’articolo 348. Epresto ci sarà un 348bis per arrivarealla confisca delle attrezzature concui si è consumato l’illecito. Sarà me-rito dei dentisti dell’ANDI che da mol-ti anni (era Ministro Livia Turco) han-no sollecitato il Ministero della Salutead intervenire con misure rafforzativedel divieto. Non sarà merito della ve-terinaria, che non può nemmenoportare i dati di un reato che pure siconsuma quotidianamente. Nei ca-nili, nei centri di recupero,nei negozi, nelle toelettatu-re, a domicilio e persino…nelle strutture veterinarie.C’è complicità anche nellanostra professione, al pun-to da richiedere un articolodedicato del nuovo CodiceDeontologico: “al MedicoVeterinario è vietato colla-borare a qualsiasi titolo e favorire chieserciti abusivamente la professione;qualora venga a conoscenza di si-tuazioni di abuso di professione è te-nuto a darne immediata comunica-zione all’Ordine competente per terri-torio”. Ma anche gli utenti, quelli cheper primi sono vittime del reato (chenon è contro una categoria, ma con-tro una prestazione tutelata dalloStato) non denunciano. “Denuncia-re” non vuol dire fare esercizio di in-dignazione, per quanto sincera, sui

blog o in una email, sia pure per co-noscenza all’Ordine. Denunciare vuoldire fare qualcosa in prima persona,rendersi testimoni, fare nomi e co-gnomi e andare alla Procura dellaRepubblica. L’ANMVI è semprepronta a farlo. Era già pronta a farloper un pulcino ricoverato e quasi uc-ciso in un centro di recupero di fau-na selvatica, un luogo dove l’abusivi-smo è prassi, quasi una mansionenell’organigramma. Senza contareche la violazione dell’articolo 348 siporta dietro anche molti altri illeciti,

basti pensare ai farmaci.La proprietaria si è rifiutatadi addurre le prove e il di-spiacere le è passato infretta: “Non vorrei arrivare atanto” ci ha detto. Nel frat-tempo il nostro legale si eragià informato per verificarela sostenibilità della denun-cia: “Per un pulcino, messi

come sono i Tribunali, non ci dannoretta”. Serviva circostanziare la conti-nuità dell’esercizio abusivo, pulcinoa parte, perché in Procura ci voglio-no elementi probanti. C’erano i pre-supposti. E qui sta il punto. All’ufficiolegale dell’ANMVI, dove arrivano fre-quenti segnalazioni di esercizio abu-sivo della professione veterinaria, fin-ché nessuno sarà disposto a fare sulserio, non è dato procedere. Aspet-tiamo il prossimo esercizio di indi-gnazione. ■

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In questo mese, il Ministero della sa-lute ha pubblicato on line tre rela-zioni annuali sui controlli ufficialisvolti nel 2010 in altrettanti settoricruciali della veterinaria. Si trattadella Relazione annuale sui control-

li effettuati in Italia sulla Protezione degli ani-mali durante il trasporto, Relazione sul con-trollo ufficiale alimenti e bevande e della Re-lazione attività ispettiva anno 2010 ai sensidella decisione 2006/778/CE.

TRASPORTOLa Relazione sui controlli effettuati sulla Pro-tezione degli animali durante il trasporto det-taglia le infrazioni per specie, mezzo, benes-sere animale e documentazione di viaggio.Complessivamente, dall’analisi dei dati relativiall’anno 2010 emerge che: rispetto al totaledelle infrazioni accertate, quelle a carico delladocumentazione d’accompagnamento han-no continuato a presentare un’incidenza ele-vata, confermando la difficoltà di ottemperarea quanto previsto dalla normativa vigente;l’eccessiva densità di carico e il non rispettodei tempi di sosta si sono confermate comele infrazioni più frequenti tra quelle classifica-bili a carico del benessere animale; il manca-to funzionamento dei dispositivi d’abbeverag-gio ha presentato, sul totale delle infrazioniaccertate, un‘incidenza particolarmente ele-vata nei trasporti di suini e di ovini; le irrego-larità più frequenti a carico dell’automezzo so-no state quelle riguardanti l’assenza di dispo-sitivi obbligatoriamente previsti sui mezzi au-torizzati ai lunghi viaggi dalle norme prece-denti al Regolamento N. 1/2005 (divisori, let-tiera, impianti di abbeveraggio e di illumina-zione), rispetto a quelli di nuova installazionecome i misuratori di temperatura e di posizio-namento satellitare. Riguardo alla difficoltà daparte dei trasportatori di rispettare le normepreviste dal Regolamento N. 1/2005 sui do-cumenti di viaggio, l’esame dei dati del 2010ha evidenziato ancora questa criticità, confer-mando quanto emerso dall’analisi delle infra-zioni negli anni precedenti. Dopo quasi quat-tro anni di applicazione del suddetto Regola-mento, questa situazione non può più essereattribuita a problemi nella compilazione delgiornale di viaggio. Inoltre, la non trascurabileassenza di autorizzazioni al trasporto registra-ta nel 2010 può suggerire un utilizzo, seppurnon diffuso, di vettori non specializzati in que-sto settore, a cui corrisponde il rischio di faroperare personale che non possiede i livellid’informazione e formazione previsti dal Re-golamento CE n. 1/2005. L’inosservanza to-tale o parziale di quanto previsto riguardo alladocumentazione d’accompagnamento non èun fatto esclusivamente formale, dato che

questa è ancora insostituibile per verificare lecondizioni di trasporto degli animali. È quindiauspicabile una maggior attenzione nella ste-sura di tali documenti da parte dei trasporta-tori; a tal proposito una semplificazione docu-mentale potrebbe contribuire a ridurre questoproblema. Nei dati del 2010, rispetto a quellidegli anni precedenti, si è osservata una cre-scita delle infrazioni riguardanti il mancato ri-spetto dei tempi di viaggio e di sosta, in parti-colare nei trasporti di bovini e di suini. Questoincremento, unitamente ad una ripresa delleinfrazioni riguardanti l’eccessiva densità di ca-rico, sembra evidenziare una tendenza a por-re minor attenzione alle condizioni di viaggiodegli animali. La recente crisi economica nonha risparmiato questo settore e la competi-zione tra i vettori, diventata sempre più forte,può aver causato una minore attenzione allapiena osservanza delle norme. A fronte di talesituazione, un aumento dei controlli e un pro-seguimento dell’opera d’informazione e di e-ducazione di tutti gli operatori del settore ap-paiono come interventi irrinunciabili per man-tenere gli elevati standard qualitativi che con-traddistinguono il trasporto degli animali inEuropa. Nel 2010, il numero di veicoli sui qualisono state accertate le infrazioni in elenco èrimasto sostanzialmente costante rispetto aquello del 2009, confermando un ampio coin-volgimento di tutti i soggetti istituzionali auto-rizzati al controllo degli automezzi impiegatiper il trasporto degli animali.L’analisi delle irregolarità riscontrate nel 2010evidenzia la necessità di proseguire l’informa-zione e l’educazione di tutti gli operatori dellafiliera del trasporto di animali vivi, la formazio-ne dei soggetti deputati al controllo, il miglio-ramento del coordinamento e dell’implemen-tazione dei controlli. La Relazione ricorda cheil Ministero della Salute, in collaborazione conil Ministero dell’Interno ha redatto un Proto-collo d’intesa con la polizia stradale per u-niformare sul territorio nazionale l’attività dicontrollo su strada degli automezzi che tra-sportano animali vivi.

BENESSERE ANIMALERelazione annuale delle attività di ispezionecondotte nel 2010, in osservanza della Deci-sione 778/2006 relativa ai “requisiti minimi ap-plicabili alla raccolta di informazioni durante leispezioni effettuate nei luoghi di produzione incui sono allevate alcune specie di animali”.L’attività di controllo svolta sul territorio nazio-nale nell’anno 2010 per la verifica dell’appli-cazione delle norme di benessere animale ne-gli allevamenti si è svolta tenendo conto delledisposizioni della decisione n. 778/2006, en-trata in applicazione il 1° gennaio 2008, e del-la programmazione minima dei controlli previ-sta dal Piano Nazionale per il benessere ani-male (PNBA), emanato nell’anno 2008 e mo-dificato nell’anno 2010. Relativamente all’an-no 2010 la programmazione dei controlli e larelativa attività di rendicontazione ha riguar-dato tutte le specie animali.L’allevamento di galline ovaiole è stato sotto-posto ad un elevato numero di controlli. In-fatti nell’anno 2010, l’attività di controllo hainteressato il 56% circa degli allevamenti pre-senti sul territorio nazionale. In particolare,nell’allevamento di galline ovaiole in gabbie

“non modificate” le irregolarità hanno riguar-dato gli edifici e i locali di stabulazione, lospazio disponibile e la tenuta dei registri; nel-l’allevamento di galline ovaiole in gabbie “mo-dificate” le irregolarità hanno riguardato perlo più il personale, la tenuta dei registri e l’at-trezzatura automatica e meccanica. Nell’alle-vamento dei vitelli, la tipologia delle irregola-rità evidenziate riguardano per lo più la libertàdi movimento degli animali, gli edifici e i localidi stabulazione, la tenuta dei registri, il per-sonale e i metodi di allevamento. Per quantoriguarda i suini, le infrazioni riscontrate riguar-dano gli edifici e i locali di stabulazione, l’ali-mentazione e l’abbeveramento, la tenuta deiregistri, il personale e le procedure d’alleva-mento, lo spazio disponibile e la pavimenta-zione. Nei bovini, le infrazioni riscontrate so-no relative agli edifici e locali di stabulazione,personale, metodi di allevamento, ispezioni,tenuta dei registri, libertà di movimento, l’ali-

laPROFESSIONE VETERINARIA 32| 2011 Sanità pubblica Attualità 3

Alimenti, benessere animale e trasporto sotto controlloHACCP e igiene generale i punti dolenti. Verifiche sul benessere in tuttele specie. Tendenza a trascurare le condizioni di viaggio degli animali

La Relazione sulcontrollo ufficia-le alimenti e be-

vande evidenzia chele non conformità pre-valenti sono da ricon-durre a scarsa igienedella lavorazione e adinadeguato controllodelle materie prime. Ilche rende necessariauna corretta applica-zione dei sistemi diautocontrollo, per in-tervenire con efficaciazioni correttive. I controlli sulle unità o-perative (403.724, pari al 29,0% di quellesegnalate dai Dipartimenti di Prevenzionedelle A.S.L. sul territorio nazionale) sonostati inferiori all’anno precedente e hannoevidenziato che le percentuali più elevatedi irregolarità si riscontrano nell’attivitàdei produttori e confezionatori che nonvendono al dettaglio gli alimenti da loroprodotti e nella ristorazione. In particolarele maggiori irregolarità riguardano l’igie-ne generale, il personale e l’HACCP. An-che per l’attività analitica si evidenzia unadiminuzione dei campioni analizzati: nelcorso del 2010, infatti, sono stati analizza-ti 118.603 campioni (143.785 nel 2009) dicui 3.120 sono risultati irregolari. La rela-zione sottolinea che nel 2009, con un nu-mero maggiore di campioni, le irregolaritàsono risultate inferiori: 2.487. Sono emer-si anche ulteriori aspetti critici, tra questila discrepanza tra il numero di campioniprelevati e quello dei campioni analizzatidai Laboratori. “Gli Assessorati alla Sanitàdovrebbero pertanto effettuare le oppor-tune verifiche sui dati trasmessi dalle A-SL”. Nel corso della raccolta si è ancoraconstatata la “trasmissione di modelli dirilevazione non completi o con alcune in-congruenze o riguardanti alimenti cherientrano in piani di controllo coperti daspecifiche normative (es. residui di farma-ci veterinari negli animali e nei prodotti di

origine animale, resi-dui di antiparassitari,ecc.) che non doveva-no essere trasmessiproprio per evitarerendicontazioni diso-mogenee e duplica-zione dei dati”. Per quanto riguardale contaminazioni mi-crobiologiche, oltre asalmonella e listeria, ilmaggior riscontro dinon conformità suicampioni analizzati è

stato rilevato nei prodotti lattiero caseari,soprattutto per stafilococchi e strepto-cocchi, oltre che per la presenza Pseudo-monas che ha comportato l’alterazionedelle caratteristiche organolettiche (co-lorazioni anomale). Quanto a pesci, cro-stacei e molluschi, il principale contami-nante microbiologico è risultato essere E.coli. le principali contaminazioni chimi-che riportate nella voce “altro” riguarda-no la presenza di allergeni in carne e pro-dotti a base di carne, seguiti da sostanzeinibenti in prodotti lattiero caseari ed i-stamina in prodotti della pesca. Il riepilogo dei controlli su alimenti e be-vande rileva che le maggiori non confor-mità si riferiscono alla presenza di Sal-monella e Listeria in diverse categorie a-limentari, come è stato anche conferma-to dalle segnalazioni di allerta su prodot-ti Italiani ricevute da altri Paesi della Co-munità europea. Queste problematiche - conclude la rela-zione - “risultano essere ricorrenti e pro-babilmente correlate a non conformitànell’ambito dell’igiene generale (prere-quisiti) e del sistema HACCP come risul-ta dalla valutazione delle attività ispetti-ve. Risulta, quindi, indispensabile un pro-gramma di formazione che coinvolga glioperatori addetti al controllo e gli OSAper una risoluzione efficace e definitivadelle non conformità”.

mentazione e l’abbeveraggio; ovini e caprinievidenziano infrazioni relative alla tenuta deiregistri, al personale, procedure d’allevamen-to, edifici e locali di stabulazione. Nei polli dacarne, hanno interessato il personale e la te-nuta dei registri; nei bufali il personale, la te-nuta dei registri; negli equini, le infrazioni so-no relative alla tenuta dei registri, agli edifici eai locali di stabulazione e al personale; neiconigli al personale e alla tenuta dei registri;nei tacchini al personale. La relazione conclude riportando le misureconseguenti a quanto emerso nel 2010: - e-manazione di un DM con ulteriori linee di indi-rizzo sui controlli ispettivi negli allevamenti eal macello, nonché la “formazione” degli alle-vatori; modifica dell’articolo 7 del decreto le-gislativo 267/2003 al fine di inasprire le san-zioni, per quanto riguarda il benessere dellegalline allevate per la produzione di uova; no-ta ministeriale affinché nel corso dell’anno2011, le autorità territorialmente competentimettano in atto adeguate misure finalizzate al-la riduzione delle non conformità, vista l’ele-vata percentuale di infrazioni riscontrate nel-l’allevamento suino; prosecuzione del percor-so formativo degli allevatori per migliorare leloro conoscenze e, conseguentemente, an-che il benessere degli animali allevati; pro-grammazione ministeriale di attività di audit,al fine di verificare il sistema dei controlli uffi-ciali dei servizi veterinari. ■

ALIMENTI E BEVANDE

Professione Veterinaria 32-2011:ok 21-09-2011 14:51 Pagina 3

Le domande sono anche altre.La loro presenza in uno studioprofessionale senza dipen-denti comporta obblighi diprevenzione? Il titolare dellostudio è tenuto a particolari

obblighi per se stesso? E ancora: Nel caso diuno studio professionale senza dipendenti, incui siano presenti soggetti obbligati a un perio-do minimo di praticantato per l'accesso allaprofessione, il titolare dello studio è tenuto aparticolari obblighi per se stesso? E per il tiro-

cinante a titolo gratuito?

IL LAVORATOREIl Dlgs 81/08 ha stabilito all’art. 2, comma 1,lettera a) del D.Lgs. 81/2008, che praticanti,stagisti e tirocinanti sono equiparati ai lavora-

tori: a) «lavoratore»: persona che, indipenden-temente dalla tipologia contrattuale, svolgeun’attività lavorativa nell’ambito dell’organizza-zione di un datore di lavoro pubblico o privato,con o senza retribuzione, anche al solo fine diapprendere un mestiere, un’arte o una profes-sione, esclusi gli addetti ai servizi domestici efamiliari. Al lavoratore così definito è equipara-to: il socio lavoratore di cooperativa o di so-cietà, anche di fatto, che presta la sua attivitàper conto della società e dell’ente stesso; l’as-sociato in partecipazione di cui all’articolo2549, e seguenti del codice civile; il soggettobeneficiario delle iniziative di tirocini formativi edi orientamento di cui all’articolo 18 della legge24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifichedisposizioni delle leggi regionali promosse al fi-ne di realizzare momenti di alternanza tra stu-dio e lavoro o di agevolare le scelte professio-nali mediante la conoscenza diretta del mondodel lavoro.

IL DATOREQuesti sono quindi i principali adempimenti perla sicurezza nei luoghi di lavoro per gli studiprofessionali. Gli articoli 17 e 31 e segg. delD.Lgs. 81/2008 prevedono l’obbligo per il da-tore di lavoro di nominare il Responsabile delServizio Prevenzione e Protezione (RSPP). Taleruolo può essere assunto da un consulente e-sterno oppure dal datore di lavoro stesso se a-dempie al requisito di aver frequentato un cor-so di formazione specifico di almeno 16 ore. Ildatore di lavoro deve inoltre nominare degli ad-detti del primo soccorso e alla prevenzione in-cendi e gestione dell'emergenza. Anche inquesto caso, ma solo nelle imprese o unitàproduttive fino a cinque lavoratori, questi ruolipossono essere svolti direttamente dal datoredi lavoro, sempre a seguito di specifici corsiformazione previsti agli articoli 45 e 46 delD.Lgs. 81/2008. La Cassazione sull’autocerti-ficazione della valutazione dei rischi. La facoltàper le aziende fino a 10 addetti di ricorrere al-l’autocertificazione della valutazione dei rischinon esonera il datore di lavoro dal predisporrecomunque una documentazione sulla valuta-zione effettuata sia pure meno analitica. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 20114 Anmvi Informa Decreto 81

CORSI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORODa inviare in busta chiusa a ANMVI - Via Trecchi, 20 - 26100 Cremona

oppure al fax 0372-457091entro il 10 novembre 2011, allegando l’attestazione di versamento

IL SOTTOSCRITTOCOGNOME……....................................................................……… NOME……….........................................................….

VIA .......................................................................................................................................................................................

CAP, CITTÀ E PROVINCIA .................................................................................................................................................

TELEFONO….....................................................................…..CELL……...........................….....................…………………

EMAIL ..................................................................................................................................................................................

CODICE FISCALE ...............................................................................................................................................................

ORDINE DEI VETERINARI DI ........................................................ TESSERA N. …............................................…………

CHIEDE DI ISCRIVERSI AL(spuntare il corso o i corsi prescelti)

� Corso per Addettiall’antincendio,attività a rischiobasso

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� vaglia postale intestato a EV soc. cons. A.R.L. Via Trecchi,20 - 26100 Cremona(si prega di indicare la causale del versamento. Allegare foto-copia del versamento)

� tramite carta di credito (non si accettano carte elettroniche)� Carta sì � Mastercard � VisaIntestata a …………………………………………………………Numero della carta(3 numeri sul retro) Scadenza (mese e anno)

FATTURAZIONELa fattura dovrà essere intestata a:..……………………………….........................……………………..Domicilio fiscale…………...………………………………………PARTITA IVACODICE FISCALE(solo se non in possesso di Partita IVA)DATA……………………...…………………………………… FIRMA…………………..…………...……...………………………..

ATTIVAZIONE DEL CORSOI corsi saranno attivati solo in caso di raggiungimento di unquorum minimo di presenze che sarà stabilito dall’organiz-zazione. In caso di mancata attivazione si darà luogo al rim-borso della quota versata. Non verranno accettate più di 50domande di iscrizione. Agli iscritti verrà inviata una comuni-cazione solo in caso di mancata accettazione.

RINUNCELe richieste di rinuncia verranno totalmente rimborsate so-lo se pervenute entro 10 gg dalla data di inizio del corso. Incaso contrario l’amministrazione non darà luogo a rimbor-so alcuno.

PRIVACYAi sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (G.U. 29 luglio 2003, Seriegenerale n. 174, Supplemento ordinario n. 123/L), il sottoscritto acconsente al trat-tamento dei dati sopra indicati, consapevole che l’esecuzione dei servizi richiestinon può avere luogo senza le comunicazioni dei dati personali all’ANMVI e/o aisoggetti a cui la stessa deve rivolgersi.

FIRMA…………………...……...…….....……...……...……...……..

La guida “Studi professionali: stress da lavoro correlato”sarà parte integrante del materiale didattico del corso per

datori di lavoro in struttura veterinaria.NOVITÀ

Gli obblighi di sicurezza per i tirocinantiPraticanti, stagisti e tirocinanti sono equiparati ai lavoratori?

Secondo la Corte suprema autocer-tificare la effettuazione della valu-tazione dei rischi non significa che

il datore di lavoro non debba provvederead effettuare la valutazione dei rischi se-condo le modalità stabilite dalla leggema che una volta effettuata tale valuta-zione il datore di lavoro stesso è tenutocomunque ad elaborare con l’autocertifi-cazione un documento dal contenuto siapure meno analitico. “È utile questa sen-tenza - commenta Carlo Pizzirani - per-ché fornisce dei chiarimenti, se ancorace ne fosse il bisogno, sull’esonero che illegislatore ha voluto assegnare alle a-ziende di modesta entità e più precisa-mente alle aziende che occupano fino adieci lavoratori di redigere un documen-to di valutazione dei rischi contenente glielementi specificatamente indicati dal le-gislatore stesso ed alle quali ha conces-so invece di poter autocertificare la effet-tuazione della valutazione dei rischi”.

VALUTAZIONE DEI RISCHI

Professione Veterinaria 32-2011:ok 21-09-2011 14:51 Pagina 4

laPROFESSIONE VETERINARIA 32| 2011 Ordinanze comunali Legale 5

di GIAMPAOLO PECCOLOProfessore associato -

Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie,Università di Bologna

C’è qualcosa di veramentesingolare in questa “mo-da” che investe uno stru-mento in verità piuttostomarginale previsto dalnostro ordinamento. Che

spinge a utilizzarlo sovente, e non sempre aproposito, specie per quanto riguarda le pro-blematiche che riguardano la convivenza uo-mo-animale. Uno strumento utilizzato a mo’di arma (e fatalmente destinato a rivelarsiun’arma giocattolo) che soprattutto i Sindaci,ma anche Ministri e Sottosegretari, amanobrandire a beneficio del popolo e del plausodi questo, salvo ritrovarsi poi a fare i conti conrisultati sempre miseri. Dimentichi che la Pub-blica amministrazione non è depositaria dipoteri normativi, ma principalmente ne è de-stinataria. E rafforzando, con tali improvvideincursioni, la convinzione che sia opportunosia così.Ci riferiamo all’ordinanza contingibile e urgen-te. Come scritto da altri in questa Rivista, sitratta di provvedimenti che possono essereassunti, sulla base di una norma di legge, perfare fronte a situazioni di urgente necessità,che non potrebbero essere affrontate e risoltein maniera efficace con gli ordinari strumentia disposizione della stessa Amministrazione.Tali provvedimenti costituiscono strumenti ati-pici per quanto attiene al contenuto, fissandola legge unicamente i presupposti per l’eser-cizio del potere di ordinanza, ma non il conte-nuto della stessa. L’atipicità, infatti, è conse-guenza della funzione dell’istituto, considera-to che le situazioni di urgenza concretamenteverificabili non sono prevedibili a priori e, quin-di, non è possibile prevedere il contenuto chel’ordinanza dovrà avere per fronteggiare la si-tuazione di urgenza. Ad esempio. In agosto di quest’anno, comesi ricorderà, fu avvistata e fotografata dal Cor-po Forestale dello Stato una pantera nera, inMaremma. Fu necessario interdire alle escur-sioni dei turisti una porzione di territorio co-munale per un raggio di 3 km, per non distur-bare l’animale e le operazioni per la sua cat-tura. Ovviamente in questo caso il Sindacoprocedette, del tutto legittimamente, con ordi-nanza contingibile e urgente, essendovene vi-sibilmente tutti i presupposti: situazione di ur-genza, imprevedibilità, assenza di strumentialternativi di tipo ordinario a disposizionedell’Amministrazione, necessità di prevenire edi eliminare gravi pericoli che minacciano l’in-columità pubblica e la sicurezza urbana.Non altrettanto legittimo è stato l’esercizio deipoteri di ordinanza in altri frangenti, sempreriguardanti gli animali, che hanno costretto piùe più volte i Tribunali Amministrativi ad inter-venire, per annullare improbabili ordinanze,eccependo proprio l’uso distorto e sviato ditale strumento, in situazioni che non avevanonulla di imprevedibile e straordinario. Ultima inordine di tempo la sentenza del TAR Calabriadel 24 maggio 2011, in annullamento dell’or-dinanza del Sindaco di Cosenza che, eviden-temente preoccupato dall’abbandono incon-

trollato di deiezioni canine per le strade, “ordi-nava” (cioè: emanava un’ordinanza contingi-bile e urgente, tipo quella sopra ricordata perla cattura della pantera, per disporre) il divietotout cour di accesso ai cani nelle isole pedo-nali della città.Nel caso in esame, il Sindaco aveva assuntoil provvedimento ai sensi degli artt. 50 e 54del decreto legislativo n. 267/2000, i qualiprevedono che, in caso di emergenze sanita-rie o di igiene pubblica a carattere esclusiva-mente locale, il Sindaco adotta le ordinanzecontingibili ed urgenti, nel rispetto dei principigenerali dell’ordinamento, al fine di preveniree di eliminare gravi pericoli che minaccianol’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Tali disposizioni, pertanto, oltre a fondare ilpotere di cui trattasi, stabiliscono anche i pre-supposti in base ai quali è possibile adottarele predette ordinanze. Il fatto è che il presupposto del provvedimen-to era, in questo caso, molto lontano dal con-figurare quella situazione di imprevedibile e-mergenza che giustifica il ricorso all’ordinan-za. Vi si leggeva infatti che la stessa era stataassunta per fare fronte “all’abbandono sulsuolo pubblico delle deiezioni canine e dei li-quidi fisiologici“, in conseguenza della man-cata osservanza del dovere di provvedere allaraccolta degli escrementi medesimi con mez-zi adatti, e che ciò può “comportare rischi perla salute della popolazione, già segnalati dallaletteratura scientifica, specie per i bambini”. Insomma, si è pensato all’adozione di unostrumento extra ordinem per fare fronte ad u-na problematica che poteva essere affrontatae risolta con gli ordinari strumenti a disposi-zione dell’Amministrazione (ad esempio conun maggiore controllo da parte del Comune,e conseguente applicazione delle sanzioniamministrative previste). Come si vede, il problema che ha portato al-l’annullamento dell’ordinanza non attiene tan-to ad un eccesso di interventismo, che puòanche apparire marginale in un momento incui prevale un bisogno di “ordine” che vede icittadini guardare con simpatia agli Ammini-

stratori determinati, in grado di dare soluzio-ne in modo spiccio a determinati “fastidi”. Ilproblema è, in questo caso, di logica. Oltreche di evidente sproporzione tra la causa, ilmezzo, e l’effetto concretamente realizzato.Nel caso in esame, infatti, la scelta di ricorre-re ad un’ordinanza contingibile e urgente pervietare l’ingresso ai cani - e, conseguente-mente, ai padroni o detentori degli stessi -nelle isole pedonali, risulta del tutto irragione-vole rispetto al fine perseguito, rappresenta-to, a ben vedere, dalla necessità di vigilare sulrispetto di regole di civiltà imposte ai cittadini.Con quali mezzi il Sindaco vigilerà sul rispettodell’ordinanza da egli stesso emanata? Con

dei controlli, naturalmente. Quegli stessi con-trolli che si sarebbero potuti/dovuti impiegareper verificare, e sanzionare, i comportamentiscorretti di coloro che non raccolgono le fa-mose deiezioni, obbligo previsto e reiterato dadiverse norme del nostro ordinamento, oltre-ché dagli stessi regolamenti di igiene urbanadi (pressoché tutti) gli ottomila Comuni italia-ni. E, a causa dell’inefficacia dei quali, si ricor-re ad un’ordinanza vessatoria nei confronti ditutti i proprietari di cani, indipendentemente omeno dalla loro correttezza (altra palese illogi-cità).Non può sorprendere che, in tale contesto, lostesso estensore dell’ordinanza abbia avutoqualche scrupolo e abbia cercato di evocare“un’emergenza sanitaria” in modo quantome-no lacunoso, e alla fine poco convincente:non basta descrivere scenari disastrosi cau-sati dalle deiezioni degli animali, né richiama-re la sempre abusata “letteratura”. Il proble-ma che si intende affrontare e risolveredev’essere puntuale, specifico, e direttamen-te riferito ad esso dev’essere la misura intra-presa dall’ordinanza: di quali malattie, o peg-gio: epidemie, si era a rischio, a Cosenza, acausa delle deiezioni non raccolte nelle isolepedonali? E quali dimensioni, eccedenti lanormale prevedibilità, aveva mai assunto il fe-nomeno, al punto da rendere la municipalitàincapace di arginarlo? Non si sa. Ciò che sisa, è che sanzionare i colpevoli è un “costo”,vietare tout cour è più semplice e meno co-stoso. Ma ovviamente non può essere il solometro dei costi ad ispirare le azioni della Pub-blica Amministrazione, nel momento in cui èchiamata a mediare tra diversi interessi in gio-co.La presenza di animali nel contesto urbano,oltre che in quello della vita personale dei cit-tadini, è ovviamente un fattore di complessità,ma certamente non peggiore di molti altri (an-zi). Come tale va affrontato e gestito, con so-luzioni normative appropriate e con adeguateazioni di controllo, e contrasto agli abusi.Semplificazioni e banalizzazioni in forza delmovente impulsivo del momento, usandomaldestramente strumenti a tutt’altro fine de-stinati, possono essere causa di spiacevolicontroversie. Anche nel caso dei diritti degliamici animali (e dei loro proprietari) non è tem-po di scorciatoie. ■

Diritti degli animali e principidi buona amministrazioneMeno divieti e più governo, i TAR sconfessano i Sindaci che limitano a suondi ordinanze i diritti degli animali (e dei loro proprietari)

Professione Veterinaria 32-2011:ok 21-09-2011 14:51 Pagina 5

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 20116 Attualità Sanità pubblica

di FRANCESCO INTINI,TERESA MANGINELLI, NICOLA GIGANTE

Medici Veterinari, ASL BA

Il concetto di “regolarizzazione” diun passaporto di un equide dà aditoad alcune considerazioni che vor-remmo sollevare per giungere aconclusioni definitive o quanto me-no più circoscritte.

Quello che per noi, Veterinari Ufficiali al ma-cello, la “regolarizzazione” intende fornire ènull’altro che una chiara ed esplicita dichiara-zione di destinazione dell’equide oggetto diregolarizzazione: “per il consumo umano” o“non per il consumo umano”.Il REG 504/08 CE chiaramente considera tut-ti gli equidi da destinarsi al consumo umano,quindi regolarmente macellabili salvo il volerecontrario del proprietario che esclude definiti-vamente il proprio animale da tale destino ap-ponendo la sua firma con relativa data nellaparte II della Sez IX. Ovviamente tale decisio-ne il proprietario può acquisirla al momentodella denuncia all’organismo emittente il pas-saporto o in qualunque momento della vitadell’equide. In ogni caso deve comunicarloaffinché tale decisione sia nota a tutti gli orga-ni preposti ad accedere in banca dati equidi esia chiaramente riportato sul passaporto. Ci sono poi tanti altri motivi per considerareun equide NON DPA: vincoli sanitari di poliziaveterinaria o trattamenti medicamentosi confarmaci il cui utilizzo lo esclude dal destino perconsumo umano definitivamente o tempora-neamente fino a sei mesi. Ma ci sono altre si-tuazioni previste dal REG 504/08 CE, ad e-sempio lo smarrimento del passaporto odell’equide stesso regolamentate dagli artt.16 e 17 ed esplicitate da note ministeriali.Le vecchie Dec.93/623 e 2000/68 hanno peranni regolamentato il destino dell’equide alconsumo umano poiché istituivano il Capito-

lo IX dapprima per gli equidi registrati e poiper quelli da allevamento e da reddito. Il D.Mdel 05/05/2006 ha disciplinato il destino ditutti gli equidi al consumo umano utilizzandoil già rodato CAP IX così come già concepitodalle Decisioni su citate; neanche il tempo diacquisire dimestichezza ed operatività alla lu-ce del nuovo Decreto ed ecco che il Regola-mento cambia concettualmente il modo di in-terpretare l’accettazione dell’equide al macel-lo. Infatti le Decisioni proponevano il CAP IXsuddiviso in tre Parti dove nella Parte III-A do-veva essere apposta dichiarazione condizio-nata dell’Organismo emittente alla macella-zione per il consumo umano. Più precisamen-te l’art. 3 della decisione 2000/68 richiama lacompilazione delle parti previste nei diversiCapitoli compreso il IX; quindi l’apposizionedi data, nome del proprietario e relativa firma,

Organismo emittente e firma di un delegato.La differenza quindi sta negli intenti e nellagrafica del CAP IX oltre che nella stessa de-nominazione: Sezione per Capitolo.Cosa è successo con l’introduzione del D.M?Siamo passati da una fase di estrema super-ficialità nell’accettare equidi senza documentie quindi senza garanzia di tracciabilità, a quel-la di estrema accuratezza e legittima metico-losità tanto nel controllo individuale degli ani-mali tanto nella presa in carico degli atti do-cumentali di scorta con particolare riferimen-to alla valutazione del Cap IX. E laddove ilCAP. IX non è presente…? Bisogna regolariz-zarlo integrandolo. Molte circolari ministeriali esplicative hanno ri-chiamato i Veterinari Ufficiali alla valutazionedella “regolarizzazione”, più precisamente lanota del Ministero della Salute del28/02/2008 n° 0003337 DGSA prevedevaper questi equini provvisti di passaporto “re-golarizzato - integrato”, qualora dichiarati “D-PA”, un periodo di attesa di sei mesi almenodalla data di regolarizzazione, per la macella-zione ai fini del consumo umano, fermo re-stando il rispetto degli obblighi previsti per glianimali destinati al consumo umano.In questo caso, che riguarda cavalli nati ed i-dentificati prima della entrata in vigore dellaDecisione CE 2000/68 del 22/12/1999, l’in-tegrazione deve avvenire in maniera tale cheil Cap.IX rispetti il criterio dell’indivisibiltà ri-chiamata ai sensi dell’art. 5, punto 1, secon-do capoverso, dal Reg. CE 504/2008. La re-golarizzazione avverrà ad opera dell’Ente cheha emesso il documento in origine vedi UNI-RE, AIA, ANA, APA (autorizzati dal DM05/05/2006). In sintesi: i proprietari di equidinon iscritti in un libro genealogico, quindi conpassaporto privo del CAP IX perché non an-cora previsto per gli equidi diversi da quelli re-gistrati, dovevano chiederlo e compilarlo intutte le sue parti previste e inserirlo nel pas-

saporto rendendolo così conforme e, allastessa stregua di quanto previsto dalla notadel Ministero della Salute del 29/05/2007 DG-SA-II 4917 per gli equidi privi di documento i-dentificativo (o di prima identificazione) cherecita “…il Veterinario Ufficiale presso l’alleva-mento prescriverà al proprietario detentoredegli animali… un periodo di attesa alla ma-cellazione di almeno sei mesi”. Se la regola-rizzazione (così come la identificazione), lacompie l’organismo emittente, come fa il Ser-vizio Veterinario territoriale a compiere unaprescrizione visto lo scollamento operativo e-sistente tra gli ENTI? Non entriamo nel meritodi questa criticità gestionale che ci auguriamosia ben affrontata dal manuale operativo diprossima emissione.Oggi equidi non ancora identificati non ce nesono più nel senso che tutti gli equidi da re-golarizzare avrebbero dovuto farlo entro il30/04/2010 così come previsto dal Decretointerministeriale del 29/11/2009. Qualora cene fossero, per loro il destino è probabilmen-te la macellazione clandestina o inderogabil-mente l’acquisizione dello status NON DPA;per i proprietari distratti è prevista una sanzio-ne ai sensi dell’art.3 del D.Lgs n.29 del16/02/2011. (si veda nota Regione PugliaProt. n. 8245 del 13/06/2011)Se non avremo più modo di imbatterci in e-quidi nazionali provvisti di documento identifi-cativo regolarizzato – integrato se non quellidi equidi la cui regolarizzazione è avvenutaprobabilmente prima del 30/04/2010, altret-tanto non può dirsi per tanti equidi provenien-ti dall’estero che giungono con passaporti re-golarizzati o non proprio conformi.Nel primo caso ci riferiamo a passaporti conCAP IX (spesso integrato) con timbro e firmada parte di un’autorità che non possiamoprovare essere realmente quella emittente. Lastessa nota del ministero della Salute (UVACBari del 26/05/2011 n. 7572) richiama i Vete-rinari Ufficiali a controllare l’avvenuta regola-rizzazione dei passaporti di equidi comunitarima non cita la presenza /assenza della datadi regolarizzazione che renderebbe la macel-lazione condizionata alla stessa laddove fos-se ancora valida la circolare ministeriale citatain precedenza, questa procedura sarebbe u-na grave iniquità gestionale tra Paesi comuni-tari che vedrebbe l’Italia penalizzata rispettoad altre nazioni in fase di adeguamento. Nel secondo caso quando citiamo: passa-porti non proprio conformi, intendiamo do-cumenti il cui CAP IX è presente in passaportidi equidi giovani che avrebbero dovuto averela SEZ IX poiché nati dopo il 30/06/2009, nonsi è pretesa per questi alcuna regolarizzazio-ne trattandosi di puledri per i quali sono statiutilizzati passaporti di “vecchio stampo”; op-pure con SEZ IX dove è possibile riscontrarediciture attestanti il destino al consumo uma-no dell’equide là dove non è previsto, o an-cora inopportune dichiarazioni di trattamentimedicamentosi non effettuati. In ogni caso ai sensi del Decreto interministe-riale del 29/11/2009 art. 2, lettera j... un equi-de è considerato destinato alla produzione dicarne per il consumo umano a meno che siairreversibilmente dichiarato non tale nella SEZIX, parte II del documento di identificazione.La dichiarazione espressione di equide NONDPA è una cosa, le non conformità documen-tali sono un’altra, queste ultime vanno gestitea seconda della loro intrinseca criticità. ■

La regolarizzazione dei documenti di identificazione degli equidi

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laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 20118 Riflessioni DPA - Non DPA

di GIULIO PREDIERIPresidente AISA

Grazie a Professione Vete-rinaria per l’apertura e ladisponibilità che offre infavore del confronto fraopinioni di operatori pro-fessionali del settore.

Anche da parte nostra si dà molta rilevanza aldibattito che riteniamo sia indispensabile perottenere buoni risultati, soprattutto in ambiti diparticolare complessità come lo sono l’alleva-mento e la gestione degli equidi. Il riferimento è all’articolo del Dr. Calistri (v. PVn. 21/2011, Lettere al Direttore, ndr) che trat-ta essenzialmente di epidemiologia e BancaDati degli equidi, ma anche il documento pro-posto da FNOVI che intitola “Eutanasia e pro-fessione Veterinaria...” e poi tratta a tutto ton-do di argomenti e normative inerenti l’alleva-mento degli equidi. Riteniamo che i documenti prodotti con riferi-mento alle tematiche sugli equidi possano co-stituire utili riflessioni sia per coloro che quoti-dianamente operano con gli equidi sia per il le-gislatore che può definire con equilibrio gli in-terventi che gli competono. Pertanto, nella e-sposizione, prediligiamo una forma schemati-ca affinché sia utile alla costruzione dei tassellinecessari alla definizione della struttura nor-mativa globale.

1) EQUIDE DPA E NON DPASu questo punto vogliamo essere molto chia-ri, mettendo in ordine di priorità la questione.Il cavallo sportivo o da competizione e inquanto tale in continuo movimento sul territo-rio non è controllabile sotto l’aspetto della si-curezza alimentare.Quello che riteniamo doveroso è che gli equidile cui carni sono destinate al consumo per l’uo-mo (DPA) siano allevati con garanzie analoghea quelle richieste per gli altri animali allevati a ta-le scopo. Tali garanzie sono date non solamen-te dalla gestione dell’equide stesso, ma anchedalle caratteristiche della azienda in cui è dete-nuto ed allevato. In tal senso riteniamo che lagestione dell’equide allevato a scopo alimenta-re debba essere intesa come strettamente vin-colata ad un allevamento idoneo in un’aziendasottoposta a controlli adeguati in analogia conallevamento di altre specie con le medesime fi-nalità: produzione di alimenti per l’uomo.Per l’equide NON DPA, non si propone unaderegolamentazione, ma solamente una sem-plificazione per tutti gli aspetti inerenti la sicu-rezza alimentare che vengono a decadere poi-ché tali animali esulano da tale ambito. Quindiun animale svincolato dalla azienda, in cui ri-siede a fini anagrafici, ma dalla quale si spostasenza alcuna registrazione. Maggiore disponi-bilità di trattamento con farmaci registrati ap-positamente. E possibili altre agevolazioni re-se necessarie dalle frequenti movimentazioni.

2) A PROPOSITO DI BDEIn presenza di una Banca dati degli equidi,questa è l’unica fonte di dati anagrafici cui sidovrebbe fare riferimento. D’altronde, “I datidegli animali identificati nella Banca dati degliEquini (BDE) sono incompleti e, nella stragran-de maggioranza dei casi, non corrispondentialla realtà”: su questo punto concordiamo pie-namente. La lentezza e l’approssimazione concui si opera nella implementazione e gestionedella BDE è ormai fastidiosa e direi colpevole.Tale inefficienza porta oltretutto ad un gravespreco di risorse ivi indirizzate, e anche richie-ste ai privati per tutta l’operatività di identifica-zione degli equidi che immette informazioni inun sistema informativo non gestito. Ogni ri-chiamo al miglioramento di tale sistema ci tro-va attivamente impegnati e schierati in quelladirezione.Tuttavia “La registrazione degli spostamenti èquasi del tutto assente”: e riteniamo che nondebba essere richiesta. Almeno non per fini e-pidemiologici per le malattie degli equidi. Sa-rebbe coerente richiederla a fini della sicurez-za alimentare solamente per equidi DPA, inquanto, come già detto, questi dovrebberoessere detenuti solamente in aziende idoneee sottoposti a controlli accurati ai fini della si-curezza alimentare.Registrare tutti gli spostamenti di tutti gli equi-di ci pare direi utopistico. “I cavalli non sonobovini” (scusate la frase fatta) nel senso di ani-

mali inseriti in un gruppo definito (allevamen-to). I possibili contatti fra i singoli equidi in de-terminati ambiti, anche in periodi ristretti ditempo, sono elevatissimi.Anche volendola imporre, tale registrazionesarebbe, a nostro avviso, disattesa e sostan-zialmente poco utile. È per tali ragioni che per il cavallo, (che non èun bovino), si richiederà agli epidemiologi difornire indicazioni riguardo ai dati di cui è utiledisporre in presenza di malattie diffusive e talidati dovranno essere rilevabili subito sulla B-DE. L’argomento va sicuramente approfondi-to e sviluppato per ogni malattia, costruendoun sistema che contenga i dati necessari adevidenziare la popolazione più esposta al ri-schio specifico.Vi saranno malattie per cui dovrà essere con-siderata a rischio l’intera popolazione di equi-di: aver registrato le movimentazioni non cam-bia il denominatore.

3) DESTINO DELL’EQUIDE A FINECARRIERA

Il reg. 504/2008 ed il DM 29.12.2008 sono atutti gli effetti le “norme speciali in materia diallevamento degli equidi” cui fare riferimento.All’art. 20 del reg. 504/2008 ripreso dal DM29.12.2009 art. 2, troviamo una chiara indica-zione: “un equide è considerato destinato allaproduzione di carne per il consumo umano ameno che sia irreversibilmente dichiarato nontale nella sezione IX, parte II del documento diidentificazione”.Un equide, qualsiasi equide, nasce come ani-male destinato all’abbattimento e le sue carnipossono essere utilizzate per il consumo uma-no. Ad escludere l’equide dalla macellazioneper il consumo umano può essere semplice-mente ed esclusivamente il “detentore o il pro-prietario, a sua discrezione”.In alcuna norma si specifica che l’equide di-chiarato non DPA si trasforma in animale d’af-fezione. Se il destino di un equide è l’abbatti-mento presso un macello, riteniamo che deci-dere di non avviarlo al macello e abbatterlo inmodo eutanasico sia una scelta consapevole,rispettosa della dignità dell’equide perché ca-pace di produrre le minori sofferenze psichi-che e fisiche ed opportuna per tutti i proprie-tari che allevano tali animali con finalità sporti-ve o comunque non vincolati al rispetto dellalegislazione alimentare.

IN CONCLUSIONE Un riferimento al documento proposto dalla FNOVI sull’Eutanasia, e citato in premessa, cipare tuttavia doveroso. Lasciamo a chi abbial’opportunità di consultarlo un giudizio in me-rito, che da parte nostra non può essere posi-tivo in quanto rischia di generare confusioneanche nel lettore preparato. Non ci è chiaro lospirito con cui sia stato prodotto tale docu-mento e come questo possa essere utile a fa-re chiarezza sui temi in discussione.Riteniamo invece accettabili le argomentazionidel Dr. Paolo Calistri che ha trattato aspettipertinenti con l’equilibrio e la sintesi che siconfanno ad un dibattito aperto e costruttivoe ci rivolgiamo alle autorità competenti e ai le-gislatori perché accelerino i percorsi di attua-zione di un sistema informativo per l’anagrafedegli equidi avendo cura di rilevare la disponi-bilità degli operatori del settore a collaborareper impostare uno strumento: che tenga con-to delle reali problematiche e modalità dell’al-levamento di equidi, che sia efficiente, cioèche non sprechi le risorse ivi impiegate e chesia efficace nel dare adeguate risposte alle di-verse esigenze. ■

A proposito di equidi

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laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 201110 Fiscale Manovra bis

E’ stata pubblicata sulla Gaz-zetta Ufficiale del 16 settem-bre 2011 la Legge 14 settem-bre 2011, n. 148 Conversionein legge, con modificazioni,del Decreto-Legge del 13 a-

gosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure ur-genti per la stabilizzazione finanziaria e per losviluppo, delega al Governo per la riorganizza-zione della distribuzione sui territori degli ufficigiudiziari. Sempre sulla Gazzetta Ufficiale del16 settembre ’11 è stato pubblicato il testo deldecreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 (in Gaz-zetta Ufficiale - serie generale coordinato conla legge di conversione 14 settembre 2011, n.148)Da sabato 17 settembre 2011 l’IVA sulle pre-stazioni veterinarie è salita dal 20 al 21 per cen-to. La manovra bis definitivamente licenziatadal Parlamento ha infatti modificato il decretodel Presidente della Repubblica 26 ottobre1972, n. 633. Il primo comma dell’articolo 16è sostituito dal seguente: «L’aliquota dell’impo-sta è stabilita nella misura del ventuno per cen-to della base imponibile dell’operazione”. Re-stano invece invariate le aliquote ridotte del 4 edel 10%. Il riferimento legislativo è la Legge 14 settem-bre 2011, n. 148 Conversione in legge, conmodificazioni, del Decreto-Legge del 13 ago-sto 2011, n. 138, recante ulteriori misure ur-genti per la stabilizzazione finanziaria e per losviluppo, delega al Governo per la riorganizza-zione della distribuzione sui territori degli ufficigiudiziari.(Gazzetta Ufficiale del 16 settembre2011). Sempre sulla Gazzetta Ufficiale del 16settembre ’11 è stato pubblicato il testo deldecreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 coordi-nato con la legge di conversione 14 settembre2011, n. 148.

TRANSIZIONECi saranno tuttavia anche situazioni in cui po-trebbe essere ancora applicata l’aliquota del20%. Con l’aiuto del consulente fiscale del-l’ANMVI, dott. Giovanni Stassi, si può dire cheper stabilire se applicare il 20 o il 21 per cento,occorre basarsi sulla data di “effettuazione”dell’operazione soggetta ad IVA, circostanzache si verifica (per le prestazioni di servizi) - se-condo la Legge IVA- in due momenti: 1) mo-mento naturale (es. il pagamento); 2) momen-to anticipatore (l’emissione della fattura).Esempio 1: il professionista ha emesso fattu-ra definitiva prima dell’entrata in vigore della

manovra e il cliente paga dopo la sua entratain vigore. In questo caso l’IVA resterà al 20%,essendo rilevante il momento di emissione del-la fattura.Esempio 2: il professionista emette una fattu-ra pro-forma prima dell’entrata in vigore dellamanovra bis, ma il cliente paga dopo. In tal ca-so la fattura definitiva dovrà essere emessaall’atto del pagamento e l’IVA sarà del 21%,con variazione sull’importo prestabilito.Esempio 3: il cliente ha versato un accontoprima dell’entrata in vigore della manovra. L’ac-conto manterrà l’aliquota vecchia per la partegià versata, mentre l’IVA al 21% andrà applica-ta sul residuo.

EVASIONE E DETRAZIONIPer il varo della Manovra bis si è fatta leva sullalotta all’evasione, mentre tutti i più attenti os-servatori economici hanno ammesso che leentrate non saranno tali da modificare la crisi

del debito pubblico. Se a questo si aggiungo-no le sanzioni per omessa fatturazione e la ri-duzione delle detrazioni fiscali, gli strumenti dilotta al nero si rivelano in tutta la loro fragilità. Ilcliente non sarà incentivato a chiedere la fattu-ra a fronte di una detraibilità già esigua e ulte-riormente ridotta. Già da luglio, la Legge 15 lu-glio 2011 n. 111 ha stabilito (articolo 40 com-ma 1 ter ed 1 quater) che tutte le agevolazionifiscali, tra le quali rientra anche quella della de-trazione delle spese veterinarie, saranno ridot-te del 5% nel 2013 e del 20% nel 2014. Gio-vanni Stassi, dottore commercialista e consu-lente dell’Associazione, precisa che la riduzio-ne non opererà qualora entro il 30.9.2013 sia-no adottati provvedimenti legislativi in materiafiscale e assistenziale in grado di assicurare ilriordino della spesa in materia sociale, nonchél’eliminazione o la riduzione dei regimi di favoreprevisti che si sovrappongono alle prestazioniassistenziali, per un ammontare non inferiore aisuddetti effetti di risparmio (ossia 4 miliardi nel2013, 20 miliardi dal 2014).Oggi è prevista perle spese veterinarie una detrazione di impostain fase di dichiarazione annuale pari al 19%delle spese sostenute fino a un massimo di eu-ro 387,34 meno la franchigia stabilita in euro129,11. In pratica, il massimo risparmio previ-sto in sede di dichiarazione dei redditi è pari al19% di 258,23 euro e cioè 49,06 euro. Le spe-se devono essere sostenute per la cura di ani-mali legalmente detenuti a scopo di compa-gnia o per pratica sportiva. Sono detraibili an-che le spese di acquisto di medicinali con ob-bligo di prescrizione e “da banco”. ■

E senza fattura,l’Agenzia delleEntrate sospendedall’Ordine

Da sabato 17 settembre, le sanzio-ni tributarie non penali per man-cata fatturazione, riguarderanno

espressamente anche i professionisti iscrittiall’Ordine. La Legge 14 settembre 2011 hainfatti introdotto ulteriori e specifiche misure adhoc, per i professionisti iscritti agli Ordini: qua-lora siano state contestate a carico di soggettiiscritti in albi ovvero ad ordini professionali, nelcorso di un quinquennio, quattro distinte vio-lazioni dell’obbligo di emettere il documentocertificativo dei corrispettivi compiute in giornidiversi, è disposta in ogni caso la sanzione ac-cessoria della sospensione dell’iscrizione al-l’albo o all’ordine per un periodo da tre giorniad un mese. In caso di recidiva, la sospensio-ne è disposta per un periodo da quindici gior-ni a sei mesi. Inoltre - in deroga alle disposi-zioni generali secondo le quali le sanzioni ac-cessorie sono eseguite quando il provvedi-mento di irrogazione è divenuto definitivo - laManovra bis ha stabilito che il provvedimentodi sospensione è immediatamente esecutivoe che gli atti di sospensione sono comunicatidall’Agenzia delle Entrate all’Ordine professio-nale “affinché ne sia data pubblicazione sul re-lativo sito internet”. Nel caso in cui le violazionitributarie per omessa fatturazione siano com-messe nell’esercizio in forma associata di atti-vità professionale, la sanzione è disposta neiconfronti di tutti gli associati. ■

IVA al 21%: la pagina piùnera della sanità veterinaria Sanzionati i professionisti che non fatturano. È vera lotta all’evasione?

Il quadro giuridico comunitario è costi-tuito dalla direttiva 2006/112 in mate-ria di Iva e precisamente gli articoli 96,

97 e 98 in combinato disposto con l'alle-gato III. Gli articoli 96 e 97 contengonodisposizioni che determinano l'aliquotaordinaria da applicare ai singoli scambidi beni e servizi. Il successivo articolo 98,invece, tratta la possibilità, per gli Statimembri, di applicare aliquote ridotte perquei beni e servizi enumerati nell'allega-to III. Quest'ultimo allegato intitolato "E-lenco delle forniture di beni e servizi as-soggettabili ad aliquote ridotte" al punto1) prevede proprio l'applicabilità di ali-quote ridotte alla cessione di animali vivia fini alimentari. La normativa nazionaleè costituita sostanzialmente dalla leggesull'imposta sul fatturato il cui articolo 12stabilisce l'aliquota Iva ordinaria da ap-plicare alle operazioni imponibili. Il se-condo comma del medesimo articolo 12tratta il caso di una riduzione al 7% del-l'aliquota ordinaria. L'allegato II contienel'elenco delle merci soggette ad aliquotaIva ridotta tra cui troviamo nella catego-ria animali vivi proprio i cavalli. Anchenella circolare del 5 agosto 2004 del mi-nistero delle Finanze tedesco trova un ri-scontro l'applicazione di un’aliquota ri-dotta sulle transazioni di animali vivi tracui i cavalli.Il procedimento adito dalla Commissio-ne europea (articolo 226 CE) riguardal'interpretazione della normativa comu-nitaria in materia di Iva, precisamente ladirettiva 112/2006, ad opera della repub-blica federale tedesca, in virtù della qua-le applicare una aliquota ridotta alla ces-sione all'importazione di animali vivi. Ciòanche laddove l'importazione riguardi a-nimali il cui scopo di commercializzazio-ne è disgiunto dalla trasformazione ali-mentare. Questione che si pone per ta-luni animali quali appunto i cavalli. Per-tanto, con lettera del 17 ottobre 2007 laCommissione europea chiedeva alla re-pubblica federale tedesca di presentarele sue osservazioni sulla questione inter-pretativa. A tal proposito la Germania fa-ceva notare come l'applicazione di un’a-liquota Iva ridotta deve considerarsi giu-stificata sulla base del principio di neu-tralità fiscale, in quanto l'agevolazionecontestata consente un pari trattamentotributario alla cessione di animali vivi aprescindere dallo scopo del loro utilizzo.Con parere motivato del 27 novembre2008 la Commissione non riteneva taletesi giustificativa appropriata visto econsiderato che è opportuno manteneretalune distinzioni, come nel caso di spe-cie, in quanto il principio di neutralità fi-scale non ne risulta compromesso. Ec-co che allora, con detto parere motiva-to, la Commissione chiedeva alla Ger-mania di adeguarsi e di applicare una a-liquota Iva ordinaria. Nella convinzionedella fondatezza della propria linea inter-pretativa, la repubblica federale tedescanon si uniformava alle richieste dellaCommissione europea costringendoquest'ultima a rivolgersi ai giudici dellaCorte di giustizia europea. In altri termi-ni, la questione pregiudiziale, sollevatadalla Commissione, è volta ad appurarese, ai fini dell'applicazione di una aliquo-ta ordinaria o ridotta in materia di impo-sta sul valore aggiunto, rilevi la destina-zione per fini alimentari o non degli ani-mali vivi importati.

UE: NO ALL’IVA RIDOTTA

Aquanti si saranno chiesti “a chi gio-va?” si potrà rispondere che l’IVA èuna entrata formidabile per i Co-

muni. Sì, perché il federalismo fiscale pre-vede la compartecipazione dei Comuni al-la distribuzione del gettito. Lo prevede unDecreto della Presidenza del Consiglio deiMinistri, entrato in vigore pochi giorni pri-ma della Manovra bis. La distribuzione fe-deralista dell’IVA ai Comuni rientra nel co-siddetto fisco municipale. Il meccanismoè quello della distribuzione pro-capite del-l’IVA prodotta dai consumi di ogni regio-ne. Gli esperti dicono che l’aumento al21% dell’aliquota non impatterà sulle en-trate dei Comuni. Ma intanto hanno giàfatto i conti e la compartecipazione vedeRoma, Milano, Torino, Genova e Napoli frai primi cinque capoluoghi beneficiari. Si o-scilla fra i 177 milioni di euro della Capita-le ai 33 milioni per Napoli. Il coordinatoredelle Anci regionali e sindaco di Livorno,Alessandro Cosimi, parla di “passaggioimportante”, che “per l’anno 2011 consen-tirà alle municipalità di alleviare le soffe-renze economiche, in vista del passaggiodefinitivo al federalismo fiscale”. Il Dpcmripartisce il contributo Iva su base regio-nale, distribuendolo poi ai singoli Comuniin base al numero di abitanti.

I COMUNI RINGRAZIANO

Professione Veterinaria 32-2011:ok 21-09-2011 14:52 Pagina 10

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 2011 Eventi Veterinari 11

CHAIRPERSONGiorgio Ricardi - Massimo Magri

RELATORELouise Southwood Parente

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti9.25 Saluto del Presidente SIVE, presen-

tazione dei relatori e inizio dei lavori9.30 Come decidere se trattare chirurgi-

camente o farmacologicamente icavalli con le coliche

10.30 Trattamento dei fecalomi 11.00 Coffee break11.30 Malattie gastroenteriche: come si

applicano al paziente i dati dell’at-tuale letteratura scientifica? - Esem-pi con casi clinici

12.30 Trattamento medico e chirurgicodell’infiammazione del colon dorsa-le destro

13.00 Lunch break14.30 Il trattamento postoperatorio del pa-

ziente con colica: Cure di base e cu-re critiche

15.30 Ileo postoperatorio: Stato dell’arte 16.00 Coffee Break16.30 Infezione postoperatoria: Prevenzio-

ne, diagnosi e impiego di farmaciantimicrobici

17.30 Aderenze intraperitoneali postope-ratorie: a che punto siamo con laprevenzione e il trattamento?

18.00 È davvero una colica? Cause nongastroenteriche di segni clinici simil-colici.

18.30 Discussione e fine del seminario

SEDEFiera di Milano - Sala Sagittarius Via Michelangelo Buonarroti 20017 Rho (Milano) www.cavalliamilano.it

PER INFORMAZIONI E PER RICEVERELA SCHEDA DI ISCRIZIONESegreteria SIVE - Monica BorghisaniPalazzo Trecchi, Via Trecchi 20 26100 CremonaTel. 0372 403502 - Fax 0372 457091E-mail: [email protected] www.sive.it

AGGIORNAMENTI NELL’ADDOME ACUTO DEL CAVALLO:INCONTRO CON LOUISE SOUTHWOOD

15 ottobre 2011Milano in occasione di Fiera CavalliaMilano

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

INCONTRO REGIONALEMigliorare la compliance con i propri clienti:

principi teorico-pratici di psicologia relazionale30 ottobre 2011 - Rivoli (TO)

RELATOREBarbara Castiglione

OBIETTIVIL’obiettivo dell’evento è quello di fornire strumenti di co-noscenza sull’importanza dello sviluppo della complian-ce in ambito veterinario, anche attraverso l’analisi dellepiù recenti ricerche relative all’argomento. La compe-tenza comunicativa, accanto a quella tecnico-professio-nale, oggi rappresenta a tutti gli effetti un elemento stra-tegico rilevantissimo per tutti i professionisti della salu-te, tanto in tema di applicazione delle best practice (for-nire le migliori cure possibili all’animale), quanto in te-ma di marketing della propria attività.L’intervento formativo delineerà inoltre le sequenze delprocesso comunicativo e un approfondimento degli stilicomunicazionali, introducendo le metodologie dell’En-neagramma e della Programmazione Neurolinguisticae suscitando una maggiore consapevolezza, da partedei partecipanti, relativamente allo stile comunicativoproprio e del cliente. Si tratteranno gli aspetti crucialidella relazione professionista/cliente; gli strumenti ope-rativi utili a sviluppare la compliance e le tecniche del-l’ascolto attivo.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.10 Saluto della Dottoressa Maria Tere-

sa Miletto – Presidente SOVEP9.20 Saluto del Dottor Maurizio Alliani -

Presidente ANMVI PiemontePresentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 L’importanza della comunicazione

empatica nella cura dell’animale11.00 Pausa caffè11.30 Modelli comunicativi e tecniche di

comunicazione efficace13.00 Discussione13.30 Conclusione dei lavori

PARTECIPAZIONEL’incontro è libero e gratuito per tutti i medi-ci veterinari. Per partecipare è necessarioinviare la scheda di iscrizione entro il 15 ot-tobre 2011. Sono ammessi fino a un mas-simo di 100 partecipanti. Agli iscritti verrà inviata una comunicazionesolo in caso di mancata accettazione.

SEDEHotel Tulip Inn (ex Campanile)C.so Allamano 153 - 10098 Rivoli - TOTel. 011/9517811

INFORMAZIONISegreteria ANMVITel. 0372/40.35.41Fax 0372/40.35.40E-mail: [email protected]

Segreteria SOVEPTel. 011/ 3111141 (16.00 -18.30)E-mail: [email protected]

in collaborazione con Ordine dei Medici Veterinari di Torino

ASSOCIAZIONE ITALIANA VETERINARIA DI MEDICINA PUBBLICA

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

ORDINE DEI MEDICI VETERINARIDELLA PROVINCIA DI CREMONA

in collaborazione con

SEMINARIO AIVEMPBlue Tongue nel bovino: strategie di prevenzione a confronto

Venerdì 28 ottobre 2011 - CremonaFiere

RELATORIFabrizio Rosso, Settore Prevenzione Vete-rinaria, Regione PiemonteGiovanni Savini, Responsabile Reparto diVirologia e del Laboratorio di Referenzadell’OIE per la Blue Tongue - Istituto G. Ca-porale Teramo (ICT)

OBIETTIVIIl Seminario intende descrivere il quadro e-pidemiologico della Blue Tongue nel bovinoin Italia e nei Paesi dai quali importiamo bo-vini. Ai partecipanti sarà fornito un quadrosull'impatto delle differenti strategie di pre-venzione e controllo e presentate esperien-ze pratiche di attuazione di strategie di pre-venzione a livello regionale.

PROGRAMMA SCIENTIFICO9.20 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.40 Saluto ai partecipanti del Vice Pre-

sidente AIVEMP - MarinaPerri9.50 Presentazione dei relatori ed inizio

dei lavori - Maurilio Giorgi10.00 La situazione epidemiologica della

Blue tongue in Italia ed in Europa:quadro attuale e sviluppi prevedibiliGiovanni Savini

11.00 Pausa 11.30 La gestione della Blue Tongue nella

popolazione bovina: tra profilassi di-retta e vaccinazione. Le esperienzedel PiemonteFabrizio Rosso

12.30 Discussione e valutazione dell’ap-prendimento

13.00 Consegna degli attestati e conclu-sione dell’evento

ISCRIZIONEL’iscrizione al Seminario dà diritto a:Attestato di frequenzaAttestato crediti formativi ECM

PARTECIPAZIONEIniziativa riservata agli studenti e laureati inMedicina Veterinaria. Per partecipare è ne-cessario inviare la scheda di iscrizione sca-ricabile dal sito www.aivemp.it/eventi allaSegreteria AIVEMP.

SEDE Sala Zelioli Lanzini - P.zza Zelioli Lanzini, 1Quartiere Fieristico di Cà de Somenzi -Cremona

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA AIVEMPLara Zava - Via Trecchi 20 - CremonaTel. 0372/403541 - Fax 0372/403540E-mail: [email protected]: www.aivemp.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO PER 2 CREDITI FORMATIVI

Professione Veterinaria 32-2011:ok 21-09-2011 14:52 Pagina 11

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 201112 Eventi Veterinari

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

AGGIORNAMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI15-16 Ottobre 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi Cremona

PROGRAMMA SCIENTIFICOSABATO, 15 OTTOBRE 2011

Tutte le relazioni saranno di 25 minuti più 10di discussione

8.30 Registrazione dei partecipanti e veri-fica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,presentazione dei relatori ed iniziodei lavori

9.30 L’importanza della radiografia intra o-rale nella diagnosi delle patologiedentali di lagomorfi e roditoriIgor Pelizzone

10.05 Nutrizione e gestione pre-ibernazio-ne delle testuggini mediterraneeNicola Di Girolamo

10.40 Pausa11.15 La vaccinazione negli Animali Selvati-

ci e da ZooMarco Campolo

11.50 Le opzioni terapeutiche nel tratta-mento chirurgico dell’odontoma neiroditoriMassimo D’Acierno

12.25 Pausa Pranzo14.00 Iperadrenocorticismo nel coniglio: ca-

so clinico o condizione poco descrit-ta?Valeria Del Duca

14.35 Indagine cloacoscopica nei rettili: me-todologie ed applicazioniFilippo Spadola

15.10 Tecniche necroscopiche e quadri i-stopatologici nei cheloniPaolo Selleri, Raffaele Melidone

15.45 Pausa 16.15 Il FLOTAC applicato alla medicina de-

gli esoticiGiuseppe Cringoli e Laura Rinaldi

16.50 Lo stato dell’arte nella conservazionedella Emys orbicularis Vincenzo Ferri

17.25 Tutto quello che dobbiamo sapere sulvisone come PetDaniele Petrini

18.00 La riparazione del carapace e del pia-strone nei cheloni nelle metodiche al-ternative del dr. Brunetti Leonardo Brunetti

DOMENICA 16 OTTOBRE 9.00 Le malattie del piumaggio negli psit-

taciformiLorenzo Crosta

9.35 Aggiornamenti delle applicazioni La-ser in medicina e Chirurgia degli Ani-mali EsoticiGiordano Nardini

10.10 Pausa11.00 Risoluzione chirurgica di un caso di

timoma in un coniglioMarco Bedin

11.35 Coniglio: Brevi Manualità e Diagnosti-ca per Immagini, quale sedazione?Stefano Cusaro

12.10 Traumi da aggressione da cospecifici Fabio Gnali

12.45 Test di valutazione dell’apprendimen-to e discussione finale Consegna degli attestati di partecipa-zione e termine dell’evento

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIVAE inregola con l’iscrizione 2011. Non è richiestala preiscrizione. Gli interessati devono regi-strarsi direttamente in sede d’incontro pre-sentandosi alle ore 08.30 presso la segrete-ria.

PER INFORMAZIONISegreteria SIVAEElisa - Tel. 0372/40.35.00 E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

ITINERARIO DIDATTICO SIVAE V PARTE“Medicina d’urgenza e terapia intensiva negli Animali Esotici”

17-19 Ottobre 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi Cremona

DIRETTORE Giuseppe Visigalli, Med Vet Varedo MI

RELATORI E ISTRUTTORI:Igor Pelizzone, Med Vet, Reggio EmiliaMatteo Trevisani, Med Vet, VeronaTamara Vela, Med Vet, Valencia (E)Fabio Viganò, Med Vet, MilanoGiuseppe Visigalli, Med Vet, Varedo MI

OBIETTIVI Questo Corso si prefigge di fornire ai partecipan-ti, attraverso le eterogenee e complementari e-sperienze dei relatori-istruttori, tutte le principalidirettive da seguire nel paziente critico, nelle e-mergenze in genere e nel paziente terminale,appartenente in tutti i casi ad una specie esoticao non convenzionale. Gli argomenti saranno trat-tati secondo una consequenzialità logica, dal-l’approccio iniziale, al triage, alla stabilizzazionedel paziente attraverso il riconoscimento dellostato di shock (nei rettili, negli uccelli e nei picco-li mammiferi) ed al rilevamento dei principali pa-rametri vitali emodinamici, vascolari, idroelettro-litici e metabolici. Altri elementi cardine della me-dicina d’urgenza negli animali esotici sono rap-presentati dalle emergenze tossicologiche, dalleemergenze traumatologiche e da quelle oculari.

Durante i tre giorni del Corso verranno inoltre il-lustrati, nel loro specifico impiego nella medicinad’urgenza degli animali esotici, alcuni strumentidiagnostici di inestimabile valore quali l’emoga-sanalisi, l’ecotomografia e l’endoscopia e verràpreso in esame nello specifico anche un piccolomammifero non convenzionale in relativa diffu-sione anche in Italia: il riccio africano, per il qua-le i dati nella medicina d’urgenza e non solo, so-no ancora piuttosto scarsi.

NUMERO PARTECIPANTI: 36

LIMITE ISCRIZIONE: 1 Settembre 2011

ESTRATTI: previsti su cartaceo e CD-Rom

QUOTESoci SIVAE/SCIVAC: € 500,00 + IVA 20%Non Soci: € 900,00 + IVA 20%

PER INFORMAZIONISegreteria SIVAE: ElisaTel: 0372/40.35.00 - E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA REDDITOSOCIETÀ FEDERATA ANMVI

In collaborazione con

ORDINE DEI MEDICI VETERINARIDELLA PROVINCIA DI CREMONA

AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA

Rassegna suinicola ItalpigConvegno Nazionale SIVAR

SUINO IBRIDO DA CARNE DANESE: POTENZIALITÀ E PROSPETTIVE

CremonaFiere, 28 Ottobre 2011

MODERATORERoberto Preti - Medico Veterinario LiberoProfessionista (Milano)

RELATORIKees De Roest (CRPA Reggio Emilia)Dirlaege Soren S. Thielsen (Medico Veteri-nario Libero Professionista, Danimarca)Henning Sorensen (DANVIT, Danimarca)Moritz Pignatti (Italcarni - Migliarina di Car-pi, Modena)

OBIETTIVI EVENTO FORMATIVOL'industria di macellazione guarda con in-teresse al suino danese in grado di fornireelevate quantità di carne da destinare allavendita ed alla trasformazione.

PROGRAMMA SCIENTIFICO14.15 Registrazione dei partecipanti, salu-

to del Moderatore ed inizio lavori 14.30 La suinicultura italiana tra criticità e

prospettiveKees De Roest

15.00 La suinicultura danese: efficienza epotenzialitàKees De Roest

15.30 Pausa 15.45 Fabbisogni e alimentazione del sui-

no ibrido danese Dirlaege Soren S. Thielsen

16.15 La gestione tecnica e sanitaria delsuino ibrido danese dalla nascita al-la macellazione Henning Sorensen

Impressioni del consumatore sullacarne di suino ottenuta senza ri-corso alla castrazione fisica - NielsWuyts

17.00 Valutazione dell’ibrido da carne da-nese alla prova della macellazione Moritz Pignatti

17.30 Discussione e termine dei lavori

SEGRETERIA SCIENTIFICA E ORGANIZZATIVA SIVAR - Paola OrioliTel. 0372-40.35.39, Fax [email protected], www.sivarnet.it

PARTECIPAZIONEIniziativa gratuita rivolta ai laureati e stu-denti in Medicina Veterinaria. Per motivi organizzativi è gradita la pre-iscrizione.È prevista la traduzione simultanea dall’in-glese all’italiano.

ISCRIZIONE L’iscrizione ai convegni dà diritto a:• Attestato di frequenza • Traduzione simultanea

SEDECremonaFiere P.zza Zelioli Lanzini, 1 - Cremona

DIRETTORE DEL CORSOAlessandro Bellese, Med Vet, Lido di Vene-zia (VE)

RELATORI ED ISTRUTTORIMarta Avanzi, Med Vet, Castelfranco Vene-to (TV)Alessandro Bellese, Med Vet, Lido di Vene-zia (VE)Mattia Bielli, Med Vet, NovaraGiordano Nardini, Med Vet, Modena

CORSO PRATICO SIVAE MEDICINA E CHIRURGIA DEI CHELONI

23-25 Novembre 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI ESOTICI

Igor Pelizzone, Med Vet, Reggio EmiliaPaolo Selleri, Med Vet PhD, Roma

NUMERO PARTECIPANTI: 36

LIMITE ISCRIZIONE: 15 Ottobre 2011

ESTRATTI: previsti su cartaceo e CD-Rom

QUOTESoci SIVAE/SCIVAC: € 480,00 + IVA 20%Non Soci: € 900,00 + IVA 20%

PER INFORMAZIONISegreteria SIVAE: Elisa Tel: 0372/40.35.00 E-mail: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

Professione Veterinaria 32-2011:ok 21-09-2011 14:52 Pagina 12

Le malattie sono considerateemergenti non solo quandosono causate da un agentepatogeno nuovo o comun-que identificato di recentema anche quando la loro dif-

fusione aumenta rispetto al passato in terminigeografici o di frequenza di casi registrati equando nuovi ospiti o nuovi vettori vengonointeressati. Questa relazione ha l’obiettivo ditrattare gli aspetti clinici di alcune malattie pa-rassitarie del gatto a vario titolo emergenti inItalia.

LEISHMANIOSI FELINANella prima metà del XIX secolo l’infezione daLeishmania è stata sporadicamente riportatain tutto il mondo a livello di lesioni di tipo ulce-rativo della cute del gatto, ma in generale conscarse informazioni dal punto di vista clinico.Negli anni ’70 nell’isola della Reunion vieneper la prima volta curato un gatto affetto daleishmaniosi: il gatto presentava da un annoepisodi febbrili e risentimento generale e si e-videnziava nel corso della visita linfoadeno-megalia sistemica, anemia e leucopenia. Do-po la conferma citologica della diagnosi di lei-shmaniosi felina (LF) su due diversi campioniottenuti da linfonodi sottomandibolari, l’ani-male veniva trattato con 12 somministrazioniintramuscolari di Lomidine (posologia nonprecisata) ottenendo un miglioramento già ametà cura e la guarigione clinica alla fine deltrattamento. Dagli anni ’80 abbiamo descri-zioni più accurate del quadro clinico e confer-me diagnostiche più specifiche. In Europa siha attualmente la più ampia casistica di casidi LF che risultano causati da un’unica specie(L. infantum). È probabile che questo dipendada un più elevato livello di cure veterinarie chei gatti ricevono qui rispetto ad altre aree en-demiche sia del Vecchio Continente chedell’America Centro-meridionale, anche se al-tri fattori inerenti sia il parassita che l’ospitenon possono essere esclusi.Complessivamente in Europa sono stati se-gnalati 29 casi di malattia naturale di cui ben15 in Italia, 5 in Francia, 4 in Spagna, 3 inSvizzera (in gatti che erano nati o avevanoviaggiato in Spagna), 2 in Portogallo. Perquanto riguarda l’Italia, 11 casi sono stati os-servati in Sicilia, 2 in Sardegna, 1 in Liguria ed1 in Abruzzo. Recentemente sono stati inoltreriportati 15 casi di LF diagnosticati in Spagnatra il 2004 e il 2007 su biopsie effettuate dacute, occhio, giunzione muco-cutanea. L’isto-logia risulta quindi utile per la diagnosi di casiclinici dermatologici od oftalmologici anche sela diagnosi istologica sull’occhio avviene pur-troppo solo dopo l’enucleazione del globo o-culare a seguito di una uveite per la quale l’e-ziologia da Leishmania non era stata presa inconsiderazione. Dei casi dermatologici va ri-cordato che in 2 di essi le leishmanie sonostate riscontrate nel contesto di lesioni ascri-

vibili a carcinoma squamocellulare. In genera-le il quadro istologico è quello di una dermati-te granulomatosa diffusa con la presenza dimacrofagi contenenti numerosi amastigoti.Altri pattern descritti sono dati da perifollicoli-te granulomatosa e dermatite lichenoide del-l’interfaccia. Microgranulomi parassitari sonostati riscontrati in sede autoptica anche nel fe-gato e nel rene con isolamento del parassitaanche da quest’ultimo organo. Le lesioni der-matologiche consistono in dermatite ulcerati-va o ulcerativo-crostosa, dermatite nodulare,noduli emorragici, dermatite squamosa. Ilprurito (da lieve a grave) è riportato solo in ca-so di affezioni concomitanti (pemfigo foliaceo,carcinoma squamocellulare, dermatite dapulci). Le lesioni sembrano distribuite soprat-tutto su testa e collo; meno frequentementesono diffuse o localizzate al tronco o agli arti.La dermatite nodulare può interessare le giun-zioni muco-cutanee (labbra, palpebre, narici,ano). L’interessamento sistemico può coesi-stere o meno con le lesioni cutanee ed è ca-ratterizzato da linfoadenomegalia, lesioni o-culari (blefarite, congiuntivite, uveite, panoftal-mite), gengivo-stomatite cronica, scolo nasa-le. Il quadro ematologico è variabile e può es-sere influenzato da concomitanti infezioni daretrovirus segnalate. È interessante il quadropancitopenico riportato in un gatto FIV e FeLVnegativo in cui leishmanie sono state riscon-trate nel 4% dei neutrofili circolanti. Il traccia-to elettroforetico delle proteine sieriche è ca-ratterizzato da ipergobulinemia spesso con i-pergammaglobulinemia e iperproteinemia.Di pochi casi (per lo più sottoposti a terapia)si ha il follow up. Miglioramenti clinici vengo-no ottenuti con l’impiego di allopurinolo (10-20 mg/kg SID o BID) ma è segnalata la reci-diva della sintomatologia a seguito di interru-zione della terapia. Soggetti monitorati perperiodi lunghi hanno sviluppato insufficienzarenale cronica che risulta una causa frequen-te di decesso o di ricorso all’eutanasia.Sulla base di indagini epidemiologiche svoltein aree endemiche con metodiche diversel’infezione da Leishmania del gatto sembraessere un’evenienza frequente anche se lamalattia conclamata si riscontra in numero li-mitato di animali infetti e il suo sviluppo po-trebbe essere favorito da un concomitantedeficit immunitario. La LF deve essere so-spettata in zone endemiche o quando i gattivi hanno soggiornato, soprattutto in soggettiche presentano quadri dermatologici compa-

tibili (dermatite ulcerativa o ulcerativo-crosto-sa, dermatite nodulare), linfoadenomegalia, u-veite, iperproteinemia, iperglobulinemia, iper-gammaglobulinemia. La malattia può avereperò anche presentazioni cliniche inusuali(scolo nasale cronico, pancitopenia, malas-sorbimento) ma fortunatamente anche inquesti casi è possibile la conferma della dia-gnosi sia con metodiche dirette che sierologi-che (IFAT o ELISA). La prognosi va riservataanche per il possibile sviluppo di insufficienzarenale cronica. L’uso dell’allopurinolo sembraben tollerato ed efficace almeno da un puntodi vista clinico ma è indispensabile un followup post trattamento perché le recidive sonopossibili.Tutto ciò porta a concludere che la LF è unamalattia che ha molte similitudini con la me-glio conosciuta leishmaniosi canina e che èsenz’altro una realtà ancora non adeguata-mente indagata anche per quanto riguarda ilpossibile ruolo epidemiologico del gatto nellearee endemiche come ha dimostrato l’infezio-ne di Phlebotomus perniciosus ottenuta su e-semplari che avevano compiuto il pasto disangue su un gatto con malattia naturale daLeishmania infantum.

AELUROSTRONGILOSI(BRONCOPOLMONITE

PARASSITARIA)Le malattie delle vie aeree profonde del gattosu base infettiva possono essere causate dabatteri, parassiti, funghi e virus e la diagnosieziologica non è sempre agevole. Fra i paras-siti, Aelurostrongylus abstrusus è uno dei piùcomuni a localizzazione polmonare se sussi-stono i fattori di rischio per la sua trasmissio-ne. La malattia è sempre stata consideratacosmopolita ma sporadica perché la gravitàdel quadro clinico è in funzione della caricaparassitaria e sono possibili infezioni asinto-matiche quando il numero di parassiti adulti èbasso. Questi ultimi si trovano nei bronchiolie nei dotti alveolari dove depongono uovache schiudono nell’albero respiratorio da cuile larve L1 risalgono per essere deglutite efuoriuscire con le feci. Il maggior numero dilarve si trova nei gattini giovani (>2 mesi) chesviluppano broncopolmoniti gravi complicateda infezioni batteriche (salmonelle ed E. coliprobabilmente veicolati dalle larve migrantidall’intestino). In questi casi il quadro clinico ècaratterizzato da grave insufficienza respira-toria con dispnea e tosse ed esito letale. Ven-

gono descritti anche quadri di bronchite cro-nica che mimano l’asma felina.Il ciclo vitale si svolge in molluschi gasteropo-di terricoli ma per l’infezione del gatto gioca-no un ruolo importante ospiti paratenici (rettili,uccelli, roditori) che sono tipico oggetto dipreda di gatti semiliberi o randagi. Negli ultimianni si sono succeduti studi sulla sua presen-za in America ed Europa con prevalenza intor-no al 20% in area endemica. In Italia è statasegnalata da Nord a Sud con prevalenza del21% in Sicilia che arriva al 66.7% in gatti consegni respiratori. Alla diagnosi tradizionale (esame delle feci perflottazione o meglio ricerca delle larve nelle fe-ci con metodo di Baerman) si affiancano orametodiche microscopiche più sensibili (FLO-TAC) o biomolecolare che offre anche il van-taggio della specificità per differenziare spe-cie diverse di nematodi polmonari. Il quadroradiologico ed ematologico non sono pato-gnomonici e la presenza di eosinofilia nonsembra essere un rilievo sensibile e specificosia a livello ematico che nel lavaggio bron-coalveolare. In quest’ultimo materiale le larvepossono rimanere intrappolate nel muco enon essere visibili nei preparati citologici.La terapia ha subito progressi significativi conl’impiego di spot on a base di imidaclo-prid/moxidectina o emodepside/praziquantelspot on applicabili una o più volte a distanzadi 15 giorni. I casi gravi hanno prognosi riser-vata e vanno trattati anche con antibiotici ecortisone.

TRICHOMONIASITritrichomonas foetus causa nel gatto una co-lite linfoplasmocitaria e neutrofilica associataalla presenza del protozoo sulla superficiemucosa o nel lume delle cripte. Ciò comportala comparsa di diarrea del colon anche gravead andamento cronico o recidivante con e-missione di feci molli o liquide, maleodoranti,accompagnate dall’emissione di sangue emuco. Si osserva anche flatulenza, tenesmo,incontinenza fecale con ano fortemente in-fiammato o prolassato. Le condizioni generalidel gatto si mantengono però buone perchél’interessamento è limitato al colon. T. foetusnon sopravvive nell’ambiente quindi ha mododi trasmettersi soprattutto tra animali convi-venti in gattile o in allevamento per via oro-fe-cale. Il ceppo felino di T. foetus è genetica-mente distinto da quello bovino che non risul-ta patogeno per il gatto.Nonostante sia stato descritto nel gatto findalla prima metà del ‘900, solo negli ultimi 15anni è stata chiarita la sua patogenicità perquesta specie, grazie anche alla differenzia-zione da Pentatrichomonas hominis che inve-ce è considerato un commensale a livello in-testinale. È ormai chiaro che T. foetus ha unadiffusione cosmopolita ed in Europa è statosegnalato in numerosi stati (Regno Unito, Ita-lia, Spagna, Germania, Austria, Svizzera, Nor-vegia, Grecia). La diagnosi richiede feci fre-sche per un esame microscopico a fresco omeglio per quello colturale. La PCR oltre adessere più sensibile consente di ovviare aquesta necessità.Per la terapia viene consigliato il ronidazolo(non reperibile in Italia), nitroimidazolico nonregistrato per l’uso nel gatto, nell’uomo e ne-gli animali da reddito perché teratogeno emutageno. ■

Malattie sovra e sotto-diagnosticate in medicina felinaQuanto sono rare nel gatto leishmaniosi, aelurostrongilosi e trichomoniasi?

laPROFESSIONE VETERINARIA 32| 2011 Medicina felina Focus 13

Pubblichiamo l’abstract a cura di MariaGrazia Pennisi - Med Vet, Specialista inMicrobiologia Applicata, Messina.La relazione si è tenuta in occasione delCongresso Nazionale SCIVAC “MedicinaFelina - Aggiornamenti in clinica pratica echirurgica” che si è svolto ad Altavilla Mili-cia (PA) nel mese di luglio.

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Hotel Serena Majestic

La SCIVAC ringrazia, tutti i congressisti, i relatori,

i collaboratori, gli sponsor e le aziende espositrici per il buon esito del

70° Congresso Nazionale.

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

L’Adenovirus Canino di tipo 1(CAV-1), appartenente al ge-nere Mastadenovirus, fami-glia Adenoviridae, è l’agentecausale dell’epatite infettivadel cane (ICH). Il virus repli-

ca negli endoteli vascolari e negli epatociti,causando epatite necrotico emorragica acu-

ta. I sintomi neurologici sono rari e sono cau-sati da una vasculite del SNC. Negli ultimi an-ni, la diffusa vaccinazione ha ridotto la circo-lazione di CAV-1 ed i casi clinici segnalati so-no diventati rari ed isolati. In un lavoro presentato al 4° Workshop Na-zionale di Virologia Veterinaria (Brescia, 9-10Giugno 2011) è stato descritto un caso clini-co di un cucciolo di 2 mesi, non vaccinato,con febbre, prostrazione, convulsioni, vomi-to, diarrea ed esito infausto in una settimana.A seguito dell’esame autoptico, venivanoprelevati campioni di vari organi (cuore, mil-za, polmone, rene, encefalo, fegato, intesti-no). Questi venivano analizzati mediante P-CR ed isolamento su colture cellulari sensibi-li, per la ricerca dei principali agenti virali cau-sa di malattia nel cane: parvovirus, cimurro,CAV-1 e CAV-2, coronavirus, rotavirus. Tutti gli organi esaminati risultavano positivisia in PCR che all’isolamento su MDCK soloper CAV-1. Il genoma estratto veniva amplifi-cato secondo la metodica descritta da Hu etal. (2001), in grado di discriminare CAV-1 daCAV-2. L’isolamento su MDCK produceva ef-fetto citopatico al secondo passaggio ed il vi-

rus isolato veniva identificato mediante im-munofluorescenza diretta e PCR. La segnalazione costituisce un contributo al-la esigua disponibilità bibliografica sulle infe-zioni da CAV-1. La vaccinazione sistematicacondotta nell’ultimo decennio ha sensibil-mente ridotto i casi di malattia. Infatti, gli ulti-mi casi risalgono al 2001 in Basilicata e Pu-glia dove sono stati descritti rispettivamenteun caso di CAV-1 con sintomatologia classi-ca ed un altro caratterizzato anche da sinto-mi neurologici. L’indagine dimostra dunque, concludono gliautori, l’attuale circolazione di CAV-1 e lasporadica comparsa di casi clinici. La vacci-nazione sistematica con CAV-2 rimane ilmezzo più efficace di protezione della popo-lazione canina e costituisce l’unico metododi controllo della malattia.“Evidenza di un caso di epatite infettiva delcane in Sicilia” Giuseppa Purpari, FrancescoMira, Patrizia Di Marco, Vincenza Cannella,Vincenzo Randazzo, Alessandro Coniglio,Annalisa Guercio, Santo Caracappa. 4°Workshop Nazionale di Virologia Veterinaria,Brescia, 9-10 Giugno 2011. ■

Un caso di epatite infettivadel cane in SiciliaSono rari i casi osservati dall’introduzione della vaccinazionesistematica per CAV-2

Meno antibiotico-resistenzanegli allevamenti organici di polli Prevalenza significativamente minore di batteri resistenti rispetto al sistematradizionale. Studio USA

LUSSAZIONETRAUMATICA DEL

GOMITO NEL CANE ENEL GATTO

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 2011 Attualità scientifica Vet Journal 15o

Uno studio retrospettivo ha descrit-to la presentazione e il trattamen-to della lussazione traumatica del

gomito nel cane e nel gatto, valutando ilrisultato della riduzione a cielo aperto ea cielo chiuso. Si rivedevano le cartellecliniche di 14 cani e 11 gatti.La maggior parte delle lussazioni eranocausate da incidenti automobilistici e nel96% dei casi la lussazione era laterale.La riduzione a cielo chiuso era efficacein tutti i gatti e in 11 cani, mentre tre caninecessitavano di una riduzione a cielo a-perto.Si chiedeva ai proprietari di valutare lafunzionalità dell'arto come eccellente(71%), buona (7%), soddisfacente (22%)o scarsa (0%). In tutti i gatti veniva giudi-cata eccellente. Un risultato eccellente a seguito di ridu-zione a cielo chiuso veniva raggiunto nel67% dei cani. Tutti i casi di riduzione acielo aperto ottenevano risultati soddi-sfacenti. Tutti i proprietari erano soddi-sfatti del risultato. Non si osservavanofattori di rischio significativamente asso-ciati a zoppia post-riduzione.I gomiti con una buona stabilità dopo ri-duzione a cielo chiuso avevano un'evo-luzione favorevole, concludono gli auto-ri. Una scarsa stabilità dopo la riduzionea cielo chiuso è un'indicazione per la chi-rurgia. I risultati suggeriscono che i gattitollerano la lussazione del gomito megliodei cani.“Traumatic elbow luxation in 14 dogs and11 cats” K E Mitchell. Aust Vet J. June2011; 89 (6): 213-6.

Uno studio riporta come gliallevamenti di pollameche sono passati dal si-stema convenzionale aquello organico e hannocessato l'utilizzo di anti-

biotici presentano livelli significativamente in-feriori di enterococchi antibiotico-resistenti.Si tratta del primo studio che dimostra la ri-duzione di batteri resistenti nelle aziende or-ganiche di pollame negli Stati Uniti e suggeri-sce che la cessazione dell'utilizzo su larga

scala degli antibiotici in questi allevamentipuò determinare una riduzione immediata esignificativa dell’antibioticoresistenza di alcu-ni batteri.La differenza osservata era significativa pernumerose classi di antibiotici già dalla primagenerazione di animali prodotti dopo la tran-sizione al sistema di allevamento organico.Nello studio sono stati analizzati 10 alleva-menti convenzionali e 10 allevamenti organiciper la produzione su larga scala di pollame,verificando la presenza di enterococchi nellelettiere, nei mangimi e nell'acqua e testando-ne la resistenza a 18 comuni antibiotici. Benché tutti gli allevamenti risultassero posi-tivi alla presenza di enterococchi, le aziendeorganiche erano caratterizzate da una preva-lenza significativamente minore di enterococ-chi resistenti. Per esempio, il 67% degli En-terococcus faecalis degli allevamenti conven-zionali era resistente all'eritromicina, contro il18% di quelli isolati negli allevamenti organi-ci. Differenze notevoli si osservano anche nellivello dei batteri multi-resistenti."Lower Prevalance of Antibiotic-resistant En-terococci on U.S. Conventional PoultryFarms that Transitioned to Organic Practi-ces" Amy R. Sapkota, R. Michael Hulet,Guangyu Zhang, Patrick McDermott, Erinna

L. Kinney, Kellogg J. Schwab, Sam W. Jo-seph. Environmental Health Perspectives on-line, August 10, 2011. ■

Vet Journal mette a disposizione unarchivio bibliografico che contie-ne tutti i lavori scientifici pubblica-

ti dal 1987 dalle riviste edite da SCIVACprima e da EV srl poi, e lavori reperitinella letteratura internazionale a partiredal 2001 in avanti. Per tutti i lavori è disponibile l'abstract,mentre per quelli italiani è disponibile an-che il PDF originale (dal 1995). È messoa disposizione anche il link con il Jour-nal Browser di Medline per risalire ai datidella rivista (richiesta articolo originaleall'editore). Sono consultabili le riviste: Cinologia,Collana di Radiologia Clinica, Ippologia,Large Animals Review, Medicina Felina,Notiziario Farmaceutico, ProfessioneVeterinaria, Quaderni di Dermatologia,SISCA Observer, Veterinaria.

ARCHIVIOBIBLIOGRAFICO

Le notizie di Vet Journal sono consultabili on line

all'indirizzo

www.vetjournal.it/

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Per evitare le condizioni perla trasmissione del conta-gio, gli animali recettivi alcarbonchio ematico neiComuni della Provincia diSalerno di Montesano sul-

la Marcellana e di Padula devono essere sot-toposti per l’anno 2011 a vaccinazione obbli-gatoria. È quanto ha stabilito la Regione Cam-pania con decreto dirigenziale n. 56 del 6 set-tembre 2011, in seguito al focolaio di carbon-chio ematico che si è verificato nei comuni diMontesano e di Padula. Il trattamento vacci-nale sarà esteso, in caso di insorgenza di fo-colai di carbonchio ematico in comuni diversida quelli sopra citati, anche ai bovini, ovini, ca-prini ed equini esposti al pericolo di contagiopresenti sui relativi territori comunali. Le speseper l’acquisto del vaccino saranno sostenutedalla Regione Campania. Il decreto vieta lospostamento verso i pascoli estivi del bestia-me se non risulta vaccinato contro il carbon-chio ematico da non meno di 10 giorni. L’attuazione del piano risponde alle esigenze

di tutela del patrimonio zootecnico e di tuteladella salute umana.

PROCEDURE DI VACCINAZIONE I trattamenti immunizzanti devono essere ese-guiti dai Veterinari delle Unità operative dei Di-partimenti di Prevenzione delle ASL dei Comu-ni interessati o dai Veterinari Libero Professio-nisti debitamente incaricati. A prova dell’avve-nuta vaccinazione verrà rilasciato apposito cer-tificato con le indicazioni delle generalità delproprietario, della data dell’intervento e del nu-mero dei capi vaccinati distinti per specie. I veterinari avranno l’obbligo di inviare alle A-SL competenti, non oltre il 10 dicembre, unprospetto in triplice copia conforme al Mod.12 del RPV320/54. Entro il 20 dicembre suc-cessivo, i Responsabili dei Dipartimenti diPrevenzione delle ASL interessate, trasmet-teranno al Responsabile dello S.T.A.P. com-petente una relazione sull’andamento dellacampagna vaccinale allegando un modelloriepilogativo degli interventi effettuati sul terri-torio di competenza. ■

Carbonchio,vaccinare glianimali recettivi L’obbligo a Salerno, nei Comuni di Montesanoe di Padula

L'Agris, Agenzia regionale per la ri-cerca in agricoltura, si è aggiudica-ta per il prossimo triennio un finan-

ziamento europeo complessivo di 800mi-la euro nel campo della resistenza gene-tica alle malattie degli animali da alleva-mento.In particolare, 350mila euro saranno de-stinati all'attuazione del progetto "Su-stainable Solutions for Small Ruminants"per supportare le ricerche nel campodell'individuazione dei geni che modula-no la resistenza genetica alle principalipatologie ovine, mentre 450mila euro sa-ranno destinati al reclutamento di duegiovani ricercatori europei per la messaa punto di modelli di controllo delle infe-zioni di nematodi gastro-intestinali negliovini. "L'estrema competitività dei bandieuropei per la concessione di finanzia-menti per la ricerca - ha spiegato il Com-missario straordinario di Agris, EfisioFloris - è sicuramente un attestato del li-vello di eccellenza raggiunto dall'Agrisnel miglioramento genetico delle specieanimali da allevamento. La strategia di integrare i finanziamentiregionali per la ricerca con fondi nazio-

nali e comunitari potrà, se coronata dasuccesso, consentire all'Agenzia di svi-luppare le attività di ricerca e sperimen-tazione necessarie per lo sviluppo el'ammodernamento dei comparti di rife-rimento". Le ricerche nel campo stannodiventando sempre più numerose anchesull'onda degli ottimi risultati che la sele-zione genetica ha avuto nella quasi com-pleta eradicazione dal territorio regiona-le della Scrapie ovina. Il successo delle strategie geneticheconsentirebbe, infatti, di ridurre i costidei trattamenti sanitari, limitare le perdi-te produttive legate allo stato sanitariodegli animali e migliorare la qualità e lasicurezza alimentare dei prodotti di ori-gine animale. "L'Agris, che ha supportato dal punto divista tecnico-scientifico la Regione nellastesura e applicazione del Piano di Sele-zione per la Resistenza alla Scrapie - hasottolineato il commissario Floris - è al-l'avanguardia nelle ricerche per il con-trollo delle principali patologie ovine e, inparticolare, le mastiti, la paratubercolosie i nematodi gastro-intestinali".

(fonte: regionesardegna.it)

SARDEGNA, 800MILA EURO PER LA RICERCA

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Premio Lombardia Eccellentenell’ambito del Progetto di Internazionalizzazione della professione medico veterinaria:

la formazione per la sicurezza alimentare. Il modello Regione Lombardia

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MODERNIZZAZIONE DELL’ISPEZIONE VETERINARIA23-25 Novembre 2011 - Cremona

CORSI 2011

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

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Èpartita il 15 settembre laformazione a distanza diEV-Eventi Veterinari rico-nosciuta ECM. Ad aprirela programmazione deicorsi, organizzati con la

collaborazione di Royal Canin, è il dott Fede-rico Leone, con un evento dedicato alla pa-rassitologia cutanea del cane e del gatto: ag-giornamenti in terapia, diagnosi e profilassi.La piattaforma a distanza è quella di EGO,già in utilizzo presso i medici veterinari edampiamente collaudata attraverso le attivitàin videoconferenza.Questo è il primo corso Fad con crediti ECM,dopo quello sperimentale del maggio 2007.In seguito alla stesura delle linee guida defini-tive del Programma Nazionale ECM, il Mini-stero della Salute ha riconosciuto a EventiVeterinari (EV Soc Cons Arl) lo status di pro-vider ECM nazionale.In seguito a tale riconoscimento, EV ha ac-creditato per il 2011, tre corsi FAD-ECM, cia-scuno erogante 10 crediti e a pagamento (50

€). Tutti i corsi hanno validità di 1 anno dalladata di pubblicazione e ciascuno consente diconseguire 10 crediti."Questa programmazione - dichiara EnricoFebbo, Direttore Editoriale - rientra nei pro-getti di formazione a distanza che sfruttano inuovi sistemi informativi e mettono le risorsedel web al servizio dell'educazione perma-nente del medico veterinario. LA FAD si inse-risce nel solco di quella innovazione editoria-le, di cui Vetpedia è una delle più importantie affermate testimonianze".

I PROSSIMI CORSIIn ottobre: “Hot topics in medicina felina:FLUTD, FUS, IBD, Triadite, Linfoma gastroin-testinale, FIP gastrointestinale” di StefanoBo, Med. Vet., PhD, Torino.A novembre: “La chirurgia del 2011: Chirur-gia delle ghiandole surrenaliche, Trattamen-to di una massa mediastinica, Complicazio-ni in chirurgia plastica” di Giorgio Romanelli,Med. Vet., Dipl. ECVS, Federico Massari,Med. Vet. ■

EV lancia la formazione a distanza On line il primo corso FAD. Gli appuntamenti2011 e 2012

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 2011 Aggiornamento Dalle Associazioni 19

15-17 Luglio 2011. SCIVAC “vola” in Sici-lia con un Congresso Nazionale sulla Me-dicina Felina per un importante appunta-mento con l’aggiornamento scientificoveterinario in questa terra meravigliosaed ospitale. Un programma ricco di contenuti e rela-tori di grande rilievo: Marco Bernardini,Stefano Bo, Raimondo Colangeli, MariaGrazia Pennisi, Giorgio Romanelli e Xa-

vier Roura. Una scommessa in cui abbia-mo creduto tutti ma in particolare la De-legazione regionale siciliana compostada Ernesto Turlà, Massimo Di Martino,Fabrizio Di Maio e Vincenzo Santoro.I numeri hanno dato loro ragione con ol-tre 250 partecipanti di cui circa un centi-naio venuti dal resto d’Italia e le valuta-zioni dei partecipanti hanno premiato lescelte del Responsabile Scientifico Ste-fano Bo.La ricchezza di contenuti di ogni relazio-ne e la professionalità con cui sono statiaffrontati dai relatori hanno fatto di que-sto evento un grande successo che si in-tende ripetere nel 2012. Alta Villa Milicia, adagiata su una collinada cui si domina il passaggio ed il mareda Capo Zafferano a Cefalù, ha ospitatoil Congresso SCIVAC dando a molti ve-terinari l’occasione di unire tre giorni diformazione ad altrettanti di vacanza in u-na cornice paesaggistica capace anco-ra di emozionare.

IN SICILIA PER UN CONGRESSO SULLA MEDICINA FELINA

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La cessione del farmaco vete-rinario è cosa ben diversadalla vendita. Non sono po-chi i medici veterinari inte-ressati a spingersi oltre iconfini consentiti dal Codice

del Farmaco Veterinario (Legge 193/2006) ea valutare vere e proprie forme di attivitàcommerciale. Il farmaco veterinario non è ge-stito solo in ambito terapeutico, ma anchenel corso dell’attività di informazione scienti-fica e di particolari canali di distribuzione. Re-centemente, ci è stato indirizzato un quesitoesplicito sulla possibilità di aprire una “farma-cia veterinaria”. Abbiamo affidato la rispostaal consulente ANMVI per il farmaco, il Colle-ga Giorgio Neri.

ATTIVITÀ DI GROSSISTAIn tema di commercializzazione del farmacoveterinario - chiarisce Neri - non esistono le“farmacie veterinarie”, ma solo: 1. le farma-cie (che possono vendere medicinali ad usoumano e veterinario); 2. le parafarmacie (chepossono vendere medicinali ad uso umano e

veterinario per cui non sia previsto l’obbligodi prescrizione); 3. gli esercizi commerciali(che qualora rientranti nella relativa tabellamerceologica possono vendere i medicinaliad uso veterinario destinati ad essere utiliz-zati esclusivamente per i pesci di acquario,gli uccelli da gabbia e da voliera, i piccioniviaggiatori, gli animali da terrario, i furetti, iconigli da compagnia ed i piccoli roditori, percui non sia previsto obbligo di prescrizione)(art. 90, comma 1 del D. Leg. 193/2006); 4. igrossisti di medicinali veterinari. Giacché ladomanda prevede come discriminante lapossibilità di aprire una di queste attività purnon essendo farmacisti, si dovranno conse-guentemente escludere le prime due opzioni.Rimangono pertanto le attività commerciali dicui al punto 3 e l’attività di grossista di medi-cinali. Le prime sono liberamente accessibilia chiunque disponga di una idonea licenzacommerciale.

LAUREATO IN VETERINARIA OFARMACIA?

Vediamo cosa dice il D. Leg. 193/2006 a pro-

posito, premettendo comunque che se nonè necessario essere farmacisti per esercitarel’attività di grossista di medicinali veterinari, ècomunque necessario dotarsi di almeno unapersona laureata in farmacia o in chimica etecnologia farmaceutiche (qualora non si vo-glia vendere al dettaglio, previa autorizzazio-ne ad hoc, va bene anche un laureato in chi-mica industriale). Il testo che segue è quello previsto dagli artt.66 e 67, semplificato ad uso del presente ar-ticolo. La distribuzione all'ingrosso di medici-nali veterinari è subordinata al possesso diun'autorizzazione rilasciata dalla regione, dal-la provincia autonoma o dagli organi da essiindividuati. Per ottenere l’autorizzazione è necessario:non aver riportato condanne penali per truffao per commercio di medicinali irregolari; es-sere iscritti nel registro delle imprese pressola Camera di commercio competente per ter-ritorio; disporre di locali, di installazioni e diattrezzature idonei e sufficienti a garantire u-na buona conservazione e una buona distri-buzione dei medicinali; disporre di una perso-

na responsabile del magazzino, in possessodel diploma di laurea in farmacia o in chimicao in chimica e tecnologia farmaceutiche o inchimica industriale, che non abbia riportatocondanne penali per truffa o per commerciodi medicinali irregolari. Per ottenere il rilascio dell’autorizzazione, ol-tre alla documentazione comprovante l'esi-stenza dei suddetti requisiti, è necessaria laseguente documentazione: una planimetriadei locali corredata da una relazione descrit-tiva delle condizioni degli stessi; il certificatodi iscrizione al relativo albo professionale del-la persona laureata in farmacia o in chimica oin chimica e tecnologia farmaceutiche o inchimica industriale; la dichiarazione di accet-tazione dell'incarico da parte della personadi cui al punto precedente, con la precisazio-ne se svolga eventuali analoghi incarichi in al-tri magazzini; una dichiarazione dalla quale ri-sultino le tipologie di medicinali veterinari o dimaterie prime farmacologicamente attive chesi intendono commercializzare. L’autorizzazione è rilasciata entro 90 giornidalla richiesta (salvo necessità di integrare ladocumentazione su richiesta degli Uffici pre-posti) sulla base del parere favorevole delservizio veterinario competente per territorio,a seguito di sopralluogo volto ad accertare lasussistenza dei requisiti di idoneità dei localie delle attrezzature. L’art. 68 del D. Leg. 193/2006, a cui si riman-da, elenca infine le prescrizioni a cui sonosoggetti i rivenditori all’ingrosso dei medici-nali veterinari. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 201120 Osservatorio farmaco Dubbi e risposte

Posso aprire una “farmacia veterinaria”?Cosa prevede la normativa sulla vendita di farmaci veterinari?

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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Luca Zilberstein, Med Vet, PhD, DiplECVAA, Maison Alfort (F)

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RELATORIGiovanni Barsotti, Med Vet, SCMPA, Dr Ric,

PisaAlessandro Cirla, Med Vet, Cremona

Alberto Crotti, Med Vet, GenovaNunzio D’Anna, Med Vet, Dr Ric, Dipl ECVO,

RomaCristina Giordano, Med Vet, Torino

Adolfo Guandalini, Med Vet, Dr Ric, DiplECVO, Roma

Giuseppe Milani, Med Vet, VeronaClaudio Peruccio, Med Vet, SCMPA, Dipl

ECVO, TorinoMichela Quarta, Med Vet, Reggio Emilia

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Non soci: € 650,00 + IVA 21%

RADIOLOGIA DEL TORACEValido anche come 3a parte dell’Itinerario

di Diagnostica per ImmaginiCremona, 22/25 Novembre 2011

Centro Studi SCIVAC

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DIRETTOREGiliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI,

Reggio Emilia

RELATORIDaniele Della Santa, Med Vet, PhD, Dipl

ECVDI, Berna (CH)Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet, Dipl

ECVDI, BolognaGiliola Spattini, Med Vet, Dipl ECVDI,

Reggio EmiliaMassimo Vignoli, Med Vet, Dr Ric, Spec

Rad Vet, Dipl ECVDI, Bologna

LIMITE DI ISCRIZIONE: 12 Ottobre 2011

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organizzato da Soc. Cons. a r.l.

Azienda con sistema qualità certificato ISO 9001:2008

Professione Veterinaria 32-2011:ok 21-09-2011 14:52 Pagina 20

Come noto, la manovra fi-scale appena approvatadal Parlamento ha au-mentato l’aliquota IVAdal 20 al 21%. Tale prov-vedimento, volto a risa-

nare le casse dello Stato, interessa anchel’intero listino dei prodotti Innovet per la salu-te ed il benessere dei cani e dei gatti (es.Condrostress, Redonyl, Repy, Senilife). In unmomento congiunturale non certamente feli-ce, Innovet non vuole gravare ulteriormentesulla spesa in salute animale dei propri clientie, pertanto, ha deciso di assorbire intera-mente l’aumento fiscale. Al momento dell’en-trata in vigore della normativa in questione(dalle 24.00 del giorno di pubblicazione dellanorma in Gazzetta Ufficiale), pur adeguandol’aliquota di vendita dal 20 al 21%, Innovetnon modificherà il prezzo finale di vendita alpubblico dei propri prodotti, diminuendo diconseguenza il proprio margine di guadagno.Riteniamo tale decisione un piccolo segno diringraziamento rivolto soprattutto ai numero-si clienti affezionati che negli anni hanno di-

mostrato stima e apprezzamento verso l’altocontenuto in ricerca e innovazione dei nostriprodotti. ■

IVA al 21%:Innovet si fa caricodell’aumentofiscale

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 2011 Dalle Aziende 21▲

Nell’ambito dell’attività di aggiorna-mento, il Circolo Veterinario Bolo-gnese organizza a Bologna dome-

nica 13 novembre un incontro dedicatoalla dermatologia dal titolo “Aggiorna-menti Terapeutici in Dermatologia delCane e del Gatto: nuovi orientamenti,nuove sfide”. La giornata si propone difare il punto sull’uso di prodotti già pre-senti sul mercato, così come di fare co-noscere nuovi approcci terapeutici enuovi strumenti per la cura di patologie,con cui il clinico si confronta frequente-mente ogni giorno. Verranno, in partico-lare, presi in esame i trattamenti ectopa-rassitari, cercando di indicare i parame-tri che guidano la scelta del prodotto piùappropriato, disponibile tra tutti quelli incommercio; verrà fatto il “focus” sullacomplicata gestione nel breve e nel lun-go periodo del paziente atopico; inoltre,sarà presentato l’approccio più attuale altrattamento delle otiti che, com’è noto,sono spesso causa di insuccesso per ilmedico. Da ultimo, si parlerà di laser indermatologia veterinaria: saranno spie-gati il funzionamento, i rischi, i vantaggi,le possibili applicazioni e le prospettivedi successo terapeutico dei principali si-stemi laser. L’incontro, organizzato con ilpatrocinio dell’Ordine dei Medici Veteri-nari di Bologna, si terrà presso il SavoiaHotel Regency a Bologna. Relatrice dellagiornata la dr.ssa Lara Olivieri - Med. Vet,Bologna. Il programma è disponibile online al sito: www.cvbolognese.itPer maggiori informazioni SegreteriaCVB: Tel. 051/6313158 Cell. 340/5186635E-mail: [email protected]

DERMATOLOGIA,INCONTRO CVB

GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLACERTIFICAZIONE BPV

Martedì 18 Ottobre 2011CENTRO STUDI VETERINARI E.V. - PALAZZO TRECCHI - CREMONA

OBIETTIVO: preparare alla verifica dell’ente certificatoreDURATA: 8 ore di docenza e 1 anno di assistenza a distanza

DOCENTE: Dott. Andrea VermeCOSTO: 600,00 euro + IVA

Per Informazioni sul Programma e modalità di Adesione:[email protected] - [email protected] - Tel. 0372/40.35.37

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Professione Veterinaria 32-2011:ok 21-09-2011 14:52 Pagina 21

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

Sabina [email protected]

Comitato di Redazione

Paolo Bossi,Marco Eleuteri,

Giuliano Lazzarini,Pier Mario Piga,

Sabina Pizzamiglio,Aldo Vezzoni

Rubriche

Giovanni Stassi

Segreteria di Redazione

Lara [email protected]

Grafica

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Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

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L. 27-02-2004 N. 46) art. 1,comma 1 Filiale di Milano a curadi Centro Produzione Mailings

Scarl - Cusago (MI)

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necessariamente il pensiero dellaTestata. Interventi e opinioni

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vengono esplicitamente indicaticome tali.

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Chiuso in stampa il 18 settembre 2011

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

2) Tenuto conto del tempo necessario per la mungitura,per l’assunzione del foraggio e per le altre operazioni,qual è la durata media auspicabile del riposo giornalieroper una bovina stabulata?

a 10 ore

b 12 ore

c 13,5 ore

1) La castrazione del suino dopo i 7 giorni divita è:

a Facoltativa

b Un atto medico

Veterinario

c Non è possibile

QUIZ 1Risposta corretta: b)

Convegno Nazionale Sivar c/oCremona Fiere: “La

castrazione incruenta delsuino: metodi e prospettive” -

Ottobre 2010

QUIZ 2Risposta corretta: b)

Incontro Sivar c/o Fiera delBovino da latte:

“Aggiornamenti in buiatria” -Cremona, ottobre 2008

SOLUZIONI

laPROFESSIONE VETERINARIA 32 | 201122 Calendario attività Dall’8 ottobre al 5 novembre

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

8 - 9 OTTSEMINARIO SCIVAC / SIOVET FRATTURE SEMPLICI E FRATTURE COMPLESSE: SOLUZIONI CHIRURGICHE E NON - Padova - Via Po 197 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Se-minari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

8 OTTCONGRESSO ANMVI DALL’ACCESSO ALLA PROFESSIONE AI RAPPORTI DI LAVORO FRA I MEDICI VETERINARI - Centro Studi -

Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: Sabina Pizzamiglio -Segr. ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

9 OTTINCONTRO SIODOV LA MALATTIA PARODONTALE: PIANIFICAZIONE DEL TRATTAMENTO, TRATTAMENTO CHIRURGICO E

TECNICHE RIGENERATIVE - ECM: No ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

9 OTTINCONTRO SISCA L’APPROCCIO COGNITIVO NELLA TERAPIA RIABILITATIVA DEL CANE: ESPERIENZE PRATICHE - Palazzo

Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per info: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-VAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

9 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CHIRURGIA DEL RENE E URETERE SFIDA POSSIBILE? - Milano- AtaHotel -Rho - Via Keplero 12 - ECM: Richie-

sto Accreditamento - Per info: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCI-VAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

9 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA CHIRURGIA DEL DIGERENTE - Sassari- Facoltà di Medicina Veterinaria Aula Consiliare - ECM: Richiesto Accredi-IN COLLABORAZIONE CON ASVAC tamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC

- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

12 - 13 OTTCORSO AIVEMP DINAMICHE EMERGENTI. I SERVIZI VETERINARI DI FRONTE ALLE EMERGENZE NON-EPIDEMICHE. - Cen-

tro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ErikaTaravella - Segreteria ANMVI International - Tel. 0372/403509 - E-mail: [email protected]

13 - 15 OTTCORSO SCIVAC FISIOTERAPIA AVANZATO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento perAttenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. 26 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372

403508 - E-mail: [email protected]

15 - 16 OTTINCONTRO SIVAE “AGGIORNAMENTO IN MEDICINA E CHIRURGIA DEGLI ANIMALI ESOTICI” - Centro Studi - Palazzo Trecchi,

Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372403500 - E-mail: [email protected]

15 - 16 OTTINCONTRO SIONCOV TERAPIE ALTERNATIVE IN ONCOLOGIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No

ECM - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail:[email protected]

15 OTTSEMINARIO NAZIONALE SIVE SEMINARIO: “AGGIORNAMENTI NELL’ADDOME ACUTO NEL CAVALLO: INCONTRO CON LOUISE

SOUTHWOOD” - Milano - Fiera di Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

16 OTT INCONTRO SIFIRVET / SINVET LE ERNIE DISCALI E LA FISIOTERAPIA - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: No ECM - Per infor-mazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

16 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA IL CORRETTO APPROCCIO DIAGNOSTICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA: QUANDO E PERCHÉ USIAMO

L’ESAME ENDOSCOPICO? - Matera- Hilton Garden Inn - Via Germania - Borgo Venusio - ECM: Richiesto Accr. - Per info: MonicaBorghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

16 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE ARGOMENTI DI BASE IN OFTALMOLOGIA - Trento - Ordine dei Medici Veterinari - Via V. Zambra, 36 - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e CorsiRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

16 OTTSEMINARIO SCIVAC LE ARITMIE CARDIACHE NELLA PRATICA CLINICA QUOTIDIANA - Appia Park Hotel, Roma - Via Appia Nuova

934 - ECM: Richiesto Accreditamento per 5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi,Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

17 - 19 OTTITINERARIO DIDATTICO SIVAE “MEDICINA D’URGENZA E TERAPIA INTENSIVA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPAGNIA” - Centro Studi

E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi -Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

18 OTTCORSO ANMVI GIORNATA DI AVVIAMENTO ALLA CERTIFICAZIONE BPV - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI -Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

21 - 23 OTTCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC 71° CONGRESSO NAZIONALE SCIVAC - QUANDO IL SISTEMA IMMUNITARIO DIVENTA IL NEMICO - Centro

Affari e Convegni, Arezzo - Via Lazzaro Spallanzani 23 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per info: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

23 OTTGIORNATA DI APPROFONDIMENTO ATAV LA FISIOTERAPIA DAL PUNTO DI VISTA DEL TECNICO VETERINARIO - Centro Affari E Convegni, Arezzo - ViaIN COLLABORAZIONE CON SCIVAC Lazzaro Spallanzani 23 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per informazioni: Lara Zava - Tel. 0372 403541 -

E-mail: [email protected]

27 OTTSEMINARIO NAZIONALE SIVAR AGGIORNAMENTI IN BUIATRIA: “STRATEGIE PER MIGLIORARE LA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DELL’AL-IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MEDICI LEVAMENTO DEL BOVINO DA LATTE” - CremonaFiere Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: 3 Crediti -VETERINARI ED ASL DELLA PROVINCIA DI CREMONA Per info: Paola Orioli - Segr. Organizzativa, Scientifica e Marketing - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

28 OTTSEMINARIO NAZIONALE AIVEMP IN COLLABORAZIONE BLUE TONGUE NEL BOVINO: STRATEGIE DI PREVENZIONE A CONFRONTO - CremonaFiere - Sala Zelioli CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA - Lanzini - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ASL CREMONA AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

28 OTTSEMINARIO SIVAL SPERIMENTAZIONE ANIMALE E TRASPORTO: PROBLEMI E SOLUZIONI - Università di Bologna, Plesso Vespi-

gnani - Imola - via Garibaldi 24 - ECM: Richiesto accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria SIVAL -Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

28 - 30 OTTCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI ORTOPEDIA TRAUMATOLOGICA LAZIO - Roma Appia Park Hotel - Via Appia Nuova

934 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-VAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

28 OTTSEMINARIO NAZIONALE SIVAR IN COLLABORAZIONE AGGIORNAMENTI IN SUINICOLTURA-ITALPIG SALONE DELLA SUINICOLTURA ITALIANA - CremonaFiereCON ORDINE MEDICI VETERINARI ED ASL Spa, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Marke-DELLA PROVINCIA DI CREMONA ting e pubblicità - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

29 - 30 OTTCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Crowne Plaza, Padova - Via PO 197 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

30 OTTINCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC e Corsi Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

30 OTTINCONTRO ANMVI / SOVEP IN COLLABORAZIONE MIGLIORARE LA COMPLIANCE CON I PROPRI CLIENTI: PRINCIPI TEORICO-PRATICI DI PSICOLOGIA CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI TORINO RELAZIONALE - Hotel Tulip (ex Campanile) - C.so Allamano 153 - ECM: Accreditamento non richiesto - Per infor-

mazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

3 - 5 NOVCORSO SCIVAC INTERNATIONAL COURSE - DIAGNOSIS AND TREATMENT OF CANINE ARRHYTHMIAS - Centro Studi SCI-

VAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Accreditamento ECM non previsto - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-greteria SCIVAC - Corsi, Congressi e Seminari - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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