Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 10

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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 10 dal 15 al 21 marzo 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 10 2 MOZZARELLA DOP Le attività di vigilanza per la DOP moz- zarella di bufala campana sono nuova- mente attribuite al Consorzio per la tu- tela del formaggio mozzarella di bufala campana. L’ha stabilito il Mipaaf con de- creto in vigore dal 12 marzo. PET PASSPORT Finlandia, Irlanda, Malta, Svezia, e Re- gno Unito possono continuare a richie- dere che gli animali in ingresso nel loro territorio dimostrino ulteriori garanzie sa- nitarie, per proteggersi dal rischio di in- trodurre e diffondere malattie non pre- senti sul loro territorio. Il Parlamento Eu- ropeo ha votato a favore della proroga del "transitional regime". PARMA Fra le iniziative definite dal protocollo fir- mato tra il Ministero della Salute, l’Efsa e la città di Parma c’è anche l'istituzione di una Scuola internazionale di Alta For- mazione sulla Sicurezza Alimentare per la formazione di alti funzionari pubblici e dirigenti di impresa. La Scuola vedrà il contributo di tre Atenei: l'Università di Parma, la Statale di Milano e l'Università Cattolica di Milano. Esperti internazio- nali nel corpo docente, con una rilevan- te partecipazione di Efsa. UNIRE È stato firmato il Decreto della Presiden- za del Consiglio dei Ministri con il quale viene commissariata l'UNIRE. Zaia no- mina Tiziano Baggio: "l'uomo giusto per scongiurare la morte dell'ippica. Il com- missariamento durerà un anno. SALMONELLA Con il Regolamento 200/2010, la Com- missione Europea ha stabilito l'obiettivo dell'Unione di riduzione della Salmonella nei riproduttori della specie Gallus gal- lus: riduzione all'1 % della percentuale massima dei gruppi di riproduttori adulti che risultano positivi. Il Regolamento trova applicazione dal 1 gennaio 2010. DIOSSINA Con Ordinanza del Presidente Vendola, la Puglia ha vietato il consumo dei fegati di animali presenti negli allevamenti ovi- caprini riconosciuti a rischio, a tutela dell'igiene e della salute pubblica. Nello specifico, si tratta degli allevamenti insi- stenti entro un raggio di 20 Km dall'area industriale di Taranto, individuati dalla A- SL di competenza in base alla valutazio- ne del rischio attraverso il piano di mo- nitoraggio. INSIEME, PER SEMPRE! A PAGINA 3 CHIAREZZA SULLA TERAPIA DEL DOLORE A PAGINA 3 A PAGINA 4 A PAGINA 5 A PAGINA 8 A PAGINA 15 CEFALOSPORINE SECONDO NECESSITÀ COME SI DIVENTA RELATORE SCIVAC AUMENTI ARRETRATI PER I CONVENZIONATI PATOLOGIE GASTROINTESTINALI DEL CONIGLIO INTRAMOENIA BREVI L’IMPRONTA ECOLOGICA DELLA ZOOTECNIA ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA La quinta conferenza dei mini- stri europei di salute e am- biente si è conclusa con l’im- pegno del nostro Governo ad adottare un programma nazio- nale per ridurre l’impatto del- la filiera agroalimentare. Il meeting ha stimato che l’80% dei volumi globali del settore sia legato al ciclo delle carni, per questo, dopo centrali, raffi- nerie, cementifici e trasporti, si vuole mettere sotto osser- vazione anche il segmento dell’industria alimentare. L’I- talia adotterà "un program- ma nazionale per la riduzio- ne dell’impronta di carbonio nel si- stema agroalimentare italiano", ha detto Corrado Clini, direttore gene- rale del ministero dell’Ambiente e presidente del comitato Cipe che gestisce le quote di emissione in I- talia. Tra i progetti che il comitato Cipe per le quote di emissione sta esa- minando c’è la riduzione dell’impat- to degli allevamenti, per esempio incentivando il riutilizzo energetico del metano sviluppato dal letame, e un indirizzo verso gli allevamenti a pascolo, i quali hanno un impatto assai minore di quelli intensivi in cui gli animali sono nutriti con mangimi a base di granturco e di farine pro- teiche. Inoltre nelle strategie nazio- nali contro le emissioni si promuo- L’ANMVI al Consiglio di Stato L’ Associazione ha deciso di ricorrere contro la sentenza del Tar della Lombardia che ha respinto il suo primo ricorso verà tra i consumatori uno stile di vita mirato verso un’alimentazione attenta. Secondo i dati illustrati a Parma le emissioni di CO 2 in agri- coltura provengono dall’insieme del ciclo produttivo delle carni (in sen- so esteso, come per esempio la coltura e la produzione dei mangi- mi zootecnici). I sostegni eu- ropei alla produzione agrico- la secondo gli schemi Pac potrebbero essere sostituiti da incentivi alle produzioni a basso impatto ambientale e, secondo Clini, l’orientamen- to, più diffuso è verso un’a- nalisi della cosiddetta "im- pronta ecologica" sui diversi ali- menti, come in Gran Bretagna fa già la catena Tesco. Di ritorno dal vertice di Copenha- gen, il direttore generale del Mini- stero dell'Ambiente aveva puntato il dito contro la carne e a Torino- Scienza aveva ammonito: “per pro- durre un solo chilogrammo di car- ne bovina si emette una quantità di anidride carbonica pari a quella prodotta da un'auto che percorra 250 km”. Il tema dell’impatto am- bientale in agricoltura è caldissimo e divide il mondo produttivo. I più e- sposti sono gli allevatori e gli im- prenditori delle carni, mentre tra i sostenitori della riduzione delle e- missioni ci sono le imprese delle colture vegetali. www.anmvioggi.it [email protected] - L’informazione Veterinaria On Line POTREBBE SEMBRARE UNA DICHIARAZIONE D’AMORE ED IN FONDO LO È. In alcuni paesi, soprattutto in Gran Bretagna, si sta diffonden- do la “moda” dei proprietari di animali che chiedono di essere sepolti con i loro animali da compagnia. Le sepolture miste non sono certo una novità, nel mon- do antico la pratica di essere sepolti con animali era molto diffusa. Spesso era il cane, se non il cavallo, fedeli compagni nella caccia o in battaglia, che segui- vano il loro padrone nella sepoltura. Questa usanza, almeno nel mondo occi- dentale, è andata via via scomparendo con l’affermarsi del Cristianesimo che ha imposto regole precise e rigide per la sepoltura dei fedeli, regole che sono state poi riprese dagli stessi Governi nazionali come norme di legge. Oggi, no- nostante l’opposizione della Chiesa, questa “moda” sta ritornando e si è diffu- sa molto in Gran Bretagna, paese dove l’amore per gli animali da compagnia è sempre stato molto forte. Infatti, negli ultimi anni, come riportato dal Corriere della Sera, il numero di cittadini inglesi che decidono di essere sepolti con i lo- ro animali da compagnia è in forte crescita al punto che alcuni giorni fa la con- tea britannica del Lincolnshire ha approvato la creazione di alcuni cimiteri misti per accogliere le salme di quei cittadini che desiderano restare vicini ai loro a- nimali “per sempre”. In questi camposanti, sempre che non vi siano serie op- posizioni, gli esseri umani potranno riposare in pace accanto ai loro amati ani- mali, e non solo quelli domestici più classici, come cani o gatti, ma anche ca- valli o altri animali che li hanno accompagnati nella vita terrena. In Italia iniziamo ora ad avere qualche cimitero per animali. ® LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail [email protected] [email protected] ISO 9001:2000 Certificato Qualità www.biessea.com Da 30 anni il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 10 dal 15 al 21 marzo 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona102

MOZZARELLA DOPLe attività di vigilanza per la DOP moz-zarella di bufala campana sono nuova-mente attribuite al Consorzio per la tu-tela del formaggio mozzarella di bufalacampana. L’ha stabilito il Mipaaf con de-creto in vigore dal 12 marzo.

PET PASSPORTFinlandia, Irlanda, Malta, Svezia, e Re-gno Unito possono continuare a richie-dere che gli animali in ingresso nel loroterritorio dimostrino ulteriori garanzie sa-nitarie, per proteggersi dal rischio di in-trodurre e diffondere malattie non pre-senti sul loro territorio. Il Parlamento Eu-ropeo ha votato a favore della prorogadel "transitional regime".

PARMAFra le iniziative definite dal protocollo fir-mato tra il Ministero della Salute, l’Efsae la città di Parma c’è anche l'istituzionedi una Scuola internazionale di Alta For-mazione sulla Sicurezza Alimentare perla formazione di alti funzionari pubblici edirigenti di impresa. La Scuola vedrà ilcontributo di tre Atenei: l'Università diParma, la Statale di Milano e l'UniversitàCattolica di Milano. Esperti internazio-nali nel corpo docente, con una rilevan-te partecipazione di Efsa.

UNIREÈ stato firmato il Decreto della Presiden-za del Consiglio dei Ministri con il qualeviene commissariata l'UNIRE. Zaia no-mina Tiziano Baggio: "l'uomo giusto perscongiurare la morte dell'ippica. Il com-missariamento durerà un anno.

SALMONELLACon il Regolamento 200/2010, la Com-missione Europea ha stabilito l'obiettivodell'Unione di riduzione della Salmonellanei riproduttori della specie Gallus gal-lus: riduzione all'1 % della percentualemassima dei gruppi di riproduttori adultiche risultano positivi. Il Regolamentotrova applicazione dal 1 gennaio 2010.

DIOSSINACon Ordinanza del Presidente Vendola,la Puglia ha vietato il consumo dei fegatidi animali presenti negli allevamenti ovi-caprini riconosciuti a rischio, a tuteladell'igiene e della salute pubblica. Nellospecifico, si tratta degli allevamenti insi-stenti entro un raggio di 20 Km dall'areaindustriale di Taranto, individuati dalla A-SL di competenza in base alla valutazio-ne del rischio attraverso il piano di mo-nitoraggio.

INSIEME, PER SEMPRE!

A PAGINA 3

CHIAREZZA SULLA TERAPIA

DEL DOLORE

A PAGINA 3 A PAGINA 4 A PAGINA 5 A PAGINA 8 A PAGINA 15

CEFALOSPORINESECONDONECESSITÀ

COME SI DIVENTA

RELATORE SCIVAC

AUMENTI ARRETRATI PER ICONVENZIONATI

PATOLOGIEGASTROINTESTINALI

DEL CONIGLIO

INTRAMOENIA

BREVI L’IMPRONTA ECOLOGICA DELLA ZOOTECNIA

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

La quinta conferenza dei mini-stri europei di salute e am-biente si è conclusa con l’im-pegno del nostro Governo adadottare un programma nazio-nale per ridurre l’impatto del-la filiera agroalimentare. Ilmeeting ha stimato che l’80% deivolumi globali del settore sialegato al ciclo delle carni, perquesto, dopo centrali, raffi-nerie, cementifici e trasporti,si vuole mettere sotto osser-vazione anche il segmentodell’industria alimentare. L’I-talia adotterà "un program-ma nazionale per la riduzio-ne dell’impronta di carbonio nel si-stema agroalimentare italiano", hadetto Corrado Clini, direttore gene-rale del ministero dell’Ambiente epresidente del comitato Cipe chegestisce le quote di emissione in I-talia. Tra i progetti che il comitato Cipeper le quote di emissione sta esa-minando c’è la riduzione dell’impat-to degli allevamenti, per esempioincentivando il riutilizzo energeticodel metano sviluppato dal letame, eun indirizzo verso gli allevamenti apascolo, i quali hanno un impattoassai minore di quelli intensivi in cuigli animali sono nutriti con mangimia base di granturco e di farine pro-teiche. Inoltre nelle strategie nazio-nali contro le emissioni si promuo-

L’ANMVI al Consigliodi StatoL’Associazione ha deciso di ricorrerecontro la sentenza del Tar della Lombardiache ha respinto il suo primo ricorso

verà tra i consumatori uno stile divita mirato verso un’alimentazioneattenta. Secondo i dati illustrati aParma le emissioni di CO2 in agri-coltura provengono dall’insieme delciclo produttivo delle carni (in sen-so esteso, come per esempio lacoltura e la produzione dei mangi-

mi zootecnici). I sostegni eu-ropei alla produzione agrico-la secondo gli schemi Pacpotrebbero essere sostituitida incentivi alle produzioni abasso impatto ambientale e,secondo Clini, l’orientamen-to, più diffuso è verso un’a-nalisi della cosiddetta "im-

pronta ecologica" sui diversi ali-menti, come in Gran Bretagna fagià la catena Tesco. Di ritorno dal vertice di Copenha-gen, il direttore generale del Mini-stero dell'Ambiente aveva puntatoil dito contro la carne e a Torino-Scienza aveva ammonito: “per pro-durre un solo chilogrammo di car-ne bovina si emette una quantità dianidride carbonica pari a quellaprodotta da un'auto che percorra250 km”. Il tema dell’impatto am-bientale in agricoltura è caldissimoe divide il mondo produttivo. I più e-sposti sono gli allevatori e gli im-prenditori delle carni, mentre tra isostenitori della riduzione delle e-missioni ci sono le imprese dellecolture vegetali.

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POTREBBE SEMBRARE UNA DICHIARAZIONE D’AMORE ED INFONDO LO È. In alcuni paesi, soprattutto in Gran Bretagna, si sta diffonden-do la “moda” dei proprietari di animali che chiedono di essere sepolti con i loroanimali da compagnia. Le sepolture miste non sono certo una novità, nel mon-do antico la pratica di essere sepolti con animali era molto diffusa. Spesso erail cane, se non il cavallo, fedeli compagni nella caccia o in battaglia, che segui-vano il loro padrone nella sepoltura. Questa usanza, almeno nel mondo occi-dentale, è andata via via scomparendo con l’affermarsi del Cristianesimo cheha imposto regole precise e rigide per la sepoltura dei fedeli, regole che sonostate poi riprese dagli stessi Governi nazionali come norme di legge. Oggi, no-nostante l’opposizione della Chiesa, questa “moda” sta ritornando e si è diffu-sa molto in Gran Bretagna, paese dove l’amore per gli animali da compagniaè sempre stato molto forte. Infatti, negli ultimi anni, come riportato dal Corrieredella Sera, il numero di cittadini inglesi che decidono di essere sepolti con i lo-ro animali da compagnia è in forte crescita al punto che alcuni giorni fa la con-tea britannica del Lincolnshire ha approvato la creazione di alcuni cimiteri mistiper accogliere le salme di quei cittadini che desiderano restare vicini ai loro a-nimali “per sempre”. In questi camposanti, sempre che non vi siano serie op-posizioni, gli esseri umani potranno riposare in pace accanto ai loro amati ani-mali, e non solo quelli domestici più classici, come cani o gatti, ma anche ca-valli o altri animali che li hanno accompagnati nella vita terrena. In Italia iniziamoora ad avere qualche cimitero per animali.

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laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2010 Leggi e sentenze Anmvi Informa 3

può intervenire per chiedere al Consiglio diStato un giudizio decisamente diverso.Il Presidente dell’ANMVI, Sandro Barbacini,ha commentato la decisione di ricorrere alConsiglio di Stato ricordando il continuo im-pegno dell’Associazione a difesa del MedicoVeterinario e su tanti temi di grande interes-se per la categoria: dalla riduzione dell’IVAsulle prestazioni veterinarie al taglio del nu-mero di iscritti ai Corsi di Laurea in MedicinaVeterinaria, dalla distribuzione del farmacoveterinario all’uso in deroga, dal veterinarioaziendale agli studi di settore, dal progettoLeavet alla riforma delle professioni, solo percitare alcuni temi sui quali l’ANMVI sta svi-luppando il suo massimo sforzo. Ha volutoanche sottolineare che: “La decisione di ri-correre al Consiglio di Stato contro l’inaccet-tabile sentenza del Tar della Lombardia, nonci garantisce certamente l’accoglimento del-le nostre doverose e giuste richieste nell’in-teresse di tutta la categoria veterinaria, ma ècomunque un chiaro segnale che l’ANMVInon si arrenderà mai anche di fronte a gros-se difficoltà politiche o legali, e non fermeràla sua forte azione di rivendicazione e di di-fesa dei diritti e delle competenze dei MediciVeterinari”. ■

no ben note a tutti e, soprattutto, ai pochistudenti che sono costretti a vivere una situa-zione veramente poco dignitosa. Per questasentenza del Consiglio di Stato si è parlato disentenza “politica”, non lo sappiamo, ma cer-tamente è una sentenza immotivata ed ingiu-stificata.È evidente che dopo questa esperienza chel’ANMVI ha vissuto con il Consiglio di Stato,riprovare di nuovo rischiando un’altra senten-za “politica” non farebbe molto piacere, an-che perché, e questo e l’altro punto che èstato attentamente valutato, i costi di questeazioni legali sono veramente pesanti, e forsela categoria veterinaria non si rende neppureconto dell’impegno e dello sforzo che richie-dono.Alla fine di questa attenta valutazione l’ANM-VI ha comunque deciso con i propri legali diimpugnare la sentenza del Tar Lombardianella convinzione che la delibera della Regio-ne sull’intramoenia dei veterinari pubblici siaveramente inaccettabile per i possibili conflit-ti di interesse e la concorrenza senza control-lo che si verrebbe a creare verso i colleghi li-beri professionisti. Inoltre i legali dell’Associa-zione hanno evidenziato vari punti di fragilitàdella sentenza del Tar Lombardia sui quali si

l’ANMVI, estremamente fragili ed inconsi-stenti, tali da giustificare un ricorso al Consi-glio di Stato.Le perplessità dell’ANMVI nell’affrontare que-sta nuova battaglia sono derivate da due a-spetti diversi: l’esperienza del Corso di Lau-rea di Catanzaro e gli elevati costi di questeazioni legali.Nel caso di Catanzaro, l’ANMVI aveva subitoimpugnato la delibera del Ministero dell’Uni-versità che riconosceva il nuovo Corso diLaurea in Medicina Veterinaria, ritenendo chenon vi fossero i presupposti e le condizionipreviste dalla normativa vigente per questoriconoscimento. Il Tar del Lazio aveva accol-to la nostra richiesta di annullamento delladelibera ministeriale ma il ricorso al Consigliodi Stato da parte dell’Università di Catanzaroaveva ottenuto subito la sospensione dellasentenza del Tar e successivamente l’annul-lamento. Questa diversa posizione espressadal Consiglio di Stato è arrivata veramente i-naspettata, non solo per i nostri legali e quel-li della FNOVI che era intervenuta nello stes-so ricorso, ma anche agli occhi di tutto ilmondo veterinario ed universitario visto chele condizioni di disastro organizzativo nellequali sopravvive questo Corso di Laurea so-

di CARLO SCOTTI

Non è mai semplice deci-dere se impugnare unasentenza e l’ANMVI hadovuto riflettere attenta-mente prima di prenderela decisione di ricorrere

al Consiglio di Stato contro quella del Tar del-la Lombardia (Sentenza 3840/2009) che harespinto il nostro ricorso del 28 ottobre 2008contro la delibera della Regione Lombardiadel 13 gennaio 2008 (VIII/007441): “Linee diindirizzo all’esercizio della libera professioneintramuraria dei Medici Veterinari”. L’ANMVIaveva deciso allora di impugnare la deliberae ricorrere al Tar ritenendo che il testo defini-to dall’Assessorato alla Sanità della Lombar-dia in collaborazione con il SIVEMP non con-siderasse tutti gli aspetti riferiti a rischi di pos-sibili conflitti di interesse che devono essereassolutamente evitati a garanzia del ruolo dicontrollo della veterinaria pubblica e di rispet-to dell’attività professionale dei veterinari pri-vati. Il ricorso presentato da alcuni veterinariliberi professionisti, con il supporto dell’ANM-VI, è stato poi rigettato dal Tar della Lombar-dia con motivazioni, secondo i legali del-

Deciso il ricorso al Consiglio di Stato: in Lombardia la libera professione è in conflitto di interessiTroppo fragili, secondo i legali dell’ANMVI, le motivazioni del TAR

Chiediamo chiarezza sulla terapia del dolore nel paziente animaleL’ANMVI ha scritto al Sottosegretario Martini: intervenga per allineare il diritto del paziente animalealla nuova Legge

Con il Ddl sulle cure pal-liative, approvato dal-l'Aula di Montecitorio -ha detto il ministro dellaSalute Ferruccio Fazio -"l'Italia si posiziona ai

primi posti tra i Paesi dell'Europa e del mon-do" sul fronte della prescrizione dei farmaciper il trattamento del dolore. Lo stesso nonsi può dire in campo medico veterinario, in-fatti, nonostante sia stata più volte sollecitatadall'ANMVI la sensibilità del Legislatore versola terapia del dolore negli animali, la Leggeappena approvata non considera né il medi-co veterinario prescrittore né il paziente ani-male. Eppure il testo va a modificare il testounico delle leggi in materia di disciplina deglistupefacenti e sostanze psicotrope a cui fariferimento anche la medicina veterinaria cheda sempre deve combattere una battagliacontro le dimenticanze e le distrazioni del Le-gislatore per il riconoscimento della titolaritàprescrittiva e per il riconoscimento della tera-pia del dolore in campo animale. Infatti l'articolo 10 (Semplificazione delle pro-cedure di accesso ai medicinali impiegati nel-la terapia del dolore) riconosce la proceduradi accesso semplificato solo ai medici dipen-

denti del Ssn (e nemmeno ai medici che o-perano all'interno delle strutture private).L'articolo in questione interviene in particola-re su alcune disposizioni contenute nel testounico delle leggi in materia di disciplina deglistupefacenti e sostanze psicotrope semplifi-ca, in sintesi, la prescrizione dei farmaci per iltrattamento di pazienti affetti da dolore seve-ro, a cominciare dall'abbandono del ricetta-rio speciale. Inoltre, per la Legge il «malato» è unicamente"la persona" affetta da una patologia ad an-

damento cronico ed evolutivo, per la qualenon esistono terapie o, se esse esistono, so-no inadeguate o sono risultate inefficaci ai fi-ni della stabilizzazione della malattia o di unprolungamento significativo della vita, non-ché la persona affetta da una patologia dolo-rosa cronica da moderata a severa. La Leg-ge prevede inoltre che, su proposta del Mi-nistro della salute, vengano individuate inquella sede le figure professionali competentinel campo delle cure palliative e della terapiadel dolore. L'articolo 8 della Legge, infine, di-

spone anche in tema di formazione e aggior-namento del personale: il Senato ha inserito

La Legge appena varata, all'articoloarticolo 10 va a modificare alcunefattispecie contenute nel Testo U-

nico delle leggi in materia di disciplinadegli stupefacenti e sostanze psicotropeche trovano applicazione anche in medi-cina veterinaria. In particolare:- viene confermata la ricetta in copiasemplice per i medicinali stupefacentiappartenenti alla tab. III bis oggetto dellarecente ordinanza 16 giugno 2009 - Il registro di carico e scarico viene so-stituito da quello di entrata ed uscita - Le sanzioni per le irregolarità formalisulla tenuta del registro vengono depe-nalizzate;L’ANMVI ha fatto presente al Sottosegre-tario Martini che si rende necessario unchiarimento sull’applicabilità alla medici-na veterinaria delle semplificazioni previ-ste dalla nuova Legge.

LE SEMPLIFICAZIONIINTRODOTTE

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4 Osservatorio farmaco Analisi e Circolari VETERINARIA 10 | 2010PROFESSIONE la

resistenza riscontrati in Europa nei confronti dialcune cefalosporine di terza generazione in i-solati battericì dal pollame e in particolare di E.coli avallano l'ipotesi del probabile uso in dero-ga dei suddetti medicinali in questa specie".La nota ministeriale chiede pertanto ai titolaridelle attività di fàrmacosorveglianza dei ServiziVeterinari, del NAS e della Guardia di Finanzadi prestare particolare attenzione al fine dellaverifica dall'eventuale uso in deroga di medici-nali contenenti questi antibiotici".La Direzione generale puntualizza che, tenen-do conto dei potenziali rischi per la salute pub-blica, l'uso in deroga di medicinali contenentitali sostanze viene scoraggiato dall'AgenziaEuropea del Farmaco. Pertanto, la nota con-clude con la raccomandazione “di valutaresempre il ricorso a tale pratica in relazione allareale necessità, all'esistenza di MRL e alle con-dizioni di management dei sistemi di alleva-mento (rispetto di adeguate misure di biosicu-rezza e del benessere animale. utilizzo di ido-nei programmi di vaccinazione)". ■

Èin corso a livello comuni-tario una valutazione del-l'impatto dell'eventuale u-so in deroga dei medicina-li contenenti cefalosporinesul relativo sviluppo di fe-

nomeni di resistenza. Lo rende noto la Direzio-ne Generale della Sanità Animale e del Farma-co Veterinario in una circolare indirizzata il 5marzo scorso ai Servizi Veterinari, al NAS e allaGuardia di Finanza. In Italia e in Europa sonoautorizzati medicinali veterinari contenenti ce-falosporine per patologie di diverse specie dareddito (bovini, ovi-caprini, suini, equidi) ad ec-cezione del pollame ed altri avicoli per cui nonrisulta autorizzato alcun medicinale veterinariocontenente antibiotici appartenenti a tale clas-se. "In questo settore - scrive il Direttore Gene-rale Gaetana Ferri - si ritiene vi sia una maggio-re possibilità di ricorso all'uso in deroga conparticolare riferimento ai trattamenti in ovo e apulcini di 1 giorno di vita. I dati relativi ai livelli di

la previsione che l'emanazione dei decretidebba avvenire entro sei mesi dalla data dientrata in vigore della legge. Un altro aspettoche la Legge non ha considerato nei confron-ti dei medici veterinari.

NECESSARIO IL CHIARIMENTOL'ANMVI ha predisposto una nota per il Mini-stro della Salute, Ferruccio Fazio e il Sotto-segretario alla Salute Francesca Martini chie-dendo di adoperarsi per ogni possibile inter-vento volto ad allineare il diritto del pazienteanimale alle nuove previsioni normative.Secondo il sondaggio diffuso in questi giornida Ipsos in collaborazione con le principali si-gle animaliste, gli italiani non hanno dubbisulla sensibilità al dolore degli animali. Que-sta presa di coscienza sociale rafforza laconsapevolezza clinica del medico veterina-rio impegnato nel trattamento del dolore nelpaziente animale e nella battaglia della medi-cina veterinaria per la titolarità prescrittiva eterapeutica."È indispensabile che i medici veterinari sia-no raggiunti da un chiarimento in ordine al-l'applicabilità della nuova Legge anche al set-tore della terapia del dolore animale- scrivel'ANMVI al Sottosegretario Francesca Marti-ni. Infatti, il Ddl Disposizioni per garantire l'ac-cesso alle cure palliative e alla terapia del do-lore alla medicina veterinaria non consideraesplicitamente né il medico veterinario pre-scrittore né il paziente animale".L'ANMVI ritiene che un chiarimento ufficialedel Ministero della Salute sia ancora più au-spicabile, alla luce del dichiarato impegno delSottosegretario Francesca Martini a diffonde-re la cultura della terapia del dolore in campoanimale, in vista dell'acquisizione di cono-scenze specifiche che permettano di appli-care i protocolli e linee guida adeguate. ■

Cortisonici:Regione cauta,laboratori allavoro

"La notizia che in re-gioni come la Lombar-dia molte vacche risul-tano positive al Pred-nisolone è destinataagli addetti ai lavori"-scrive Roberto La Pirasul Sole 24 Ore, pren-dendo le mosse dallaposizione dei mediciveterinari della SIVARsull'anomala presenzadi cortisonici nelle uri-

ne dei bovini. Ma il giornalista riconosce ladelicatezza del caso, "perché è vero - scrive- che la carne di vacca non si vende nei su-permercati, ma è altrettanto vero che si usaper hamburger, ripieni di tortellini e altre lavo-razioni industriali come la preparazione di sa-lumi e salsicce".Il punto di vista dei controllori è più cauto.«Abbiamo iniziato a fare queste verifiche dueanni fa nell'ambito del Piano nazionale resi-dui - precisa Mario Astuti del Servizio Veteri-nario della Regione Lombardia - realizzandoanalisi extra per evidenziare anomalie e pro-blemi nella filiera. Lo spunto è stato il regola-mento europeo che, nell'ambito delle regolesul benessere animale, dal 2008 vieta la ma-cellazione degli animali non più in grado dicamminare per recarsi al macello. Prima del-l'entrata in vigore del regolamento esistevaun sistema di raccolta e trasporto degli ani-mali in crisi, che il veterinario visitava primadella macellazione. Nell'ambito di questoprogetto è emersa la presenza anomala di re-sidui di antinfiammatori nelle urine di moltis-sime vacche da latte (animali con 4/6 anni dicarriera alle spalle)». Il punto delicato è la di-chiarazione che accompagna gli animali se-condo la quale non sono stati somministratiloro dei farmaci. In questo contesto la pre-senza nelle urine di un numero elevato divacche di antinfiammatori, risulta un elemen-to anomalo che viene sanzionato, essendo incontrasto con la dichiarazione dell'allevatore.Per chiarire la faccenda (uso illecito di farma-ci o presenza di un metabolita naturale cheinterferisce nelle analisi) sono in corso accer-tamenti da parte dell'Istituto superiore di sa-nità e di altre strutture come gli istituti zoo-profilattici e la facoltà di veterinaria dell'Uni-versità statale di Milano. ■

Cefalosporine: farmacosorveglianzasull’uso in derogaIl Ministero raccomanda di ricorrervi solo se c’è reale necessità

In risposta ad un quesito interpretativodella FNOVI, la Direzione Generale del-la Sanità Animale e del Farmaco Vete-

rinario è intervenuta in tema di conflitto diinteressi e di incompatibilità nella tenutadi scorte medicinali disciplinata dall'arti-colo 81 del Decreto Legislativo 193/2006(Codice del Farmaco) modificato dal Dlvo143/2007. Il quesito riguardava la posizione dei pro-fessionisti con incarichi a progetto per iltirocinio pratico e nei corsi di specializza-zione e, in particolare, se il verificarsi diquesta circostanza potesse essere pre-giudizievole per la tenuta delle scorte daparte dei colleghi nominati professori acontratto. In altre parole, se la tenuta discorte negli allevamenti confliggesse omeno con l'attività di docenza avviata conl'Università.La Direzione ministeriale ha precisato chel'articolo 81 del Dlvo 193/2006 "stabilisceche il medico veterinario responsabiledelle scorte ed i suoi sostituti non posso-no svolgere incarichi di dipendenza o col-laborazione presso enti o strutture pubbli-che. Tali debbono essere considerati, intale contesto, gli incarichi a progetto peril tirocinio pratico e nei corsi di specializ-zazione presso le facoltà di medicina ve-terinaria degli atenei, poiché tali fattispe-cie concretizzano il rischio di conflitto diinteressi, soprattutto nel caso di tirociniopratico presso le aziende".

SCORTE DI FARMACI IN FACOLTÀ

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Contratti Attualità 5VETERINARIA 10 | 2010PROFESSIONE la

GLI ACCORDI REGIONALIEntro 9 mesi dall'entrata in vigore dell'Accor-do dovranno essere siglati e resi operativi gliaccordi integrativi regionali attraverso appo-siti provvedimenti regionali. Se una Regionenon rispetterà il termine le risorse vengonoattribuite come previsto dall'Accordo nazio-nale. In pratica, gli accordi regionali dovran-no essere perentoriamente chiusi entro 9mesi, gli arretrati saranno percepiti entro 3mesi dalla firma e, nel caso si superassero i9 mesi verrà corrisposto agli specialisti il 90%dell'incremento. I prossimi accordi integrativiregionali dovranno inoltre svilupparsi lungo ilprocesso di attuazione delle nuove forme or-ganizzative individuate dall'Intesa del 29 lu-glio 2009, affrontando fra gli altri il rafforza-mento dei sistemi di sorveglianza e controllonella sicurezza alimentare nell'ambito deiprogrammi della medicina veterinaria.

IL RESPONSABILE DI BRANCALe nuove forme organizzative prevedono l'i-stituzione del referente unico scelto fra i me-dici dell'UCCP (Unità Complesse delle CurePrimarie) nominato dalle Aziende Sanitarie. Èinoltre prevista la figura del "responsabile dibranca specialistica" che ha il compito dicoordinare gli specialisti appartenenti allapropria branca e assicurare le specifiche atti-vità nell'ambito dei programmi aziendali. Gliaccordi regionali valutano le condizioni e leopportunità di istituire il responsabile di bran-ca dei medici veterinari, degli psicologi, deibiologi e dei chimici, tenuto conto della con-sistenza numerica a livello aziendale dei con-venzionati di riferimento.

GLI SPECIALISTI CONVENZIONATI

Assistenza primaria 46.107

Continuità assistenziale 15.815

Emergenza sanitaria territoriale 2.991

Medicina dei Servizi 1.925

Specialisti ambulatoriali 15.145

Veterinari, psicologi, biologi e chimici 1.303

Pediatri 7.644

Totale 90.930

Nei giorni 9 e 10 marzo2010 sono state sotto-scritte le ipotesi di Accor-do relative ai tre compar-ti della Medicina Genera-le, della Pediatria di Libe-

ra Scelta e della Specialistica Ambulatoriale,Veterinaria ed altre Professionalità (Psicologi,Chimici, Biologi). Gli accordi saranno operati-vi all'atto dell'approvazione definitiva da par-te della Conferenza per i Rapporti tra lo Sta-to, le Regioni e le Province Autonome. L'ipo-tesi di Accordo è stata siglata dai sindacati dicomparto - Sumai, Cisl Medici e FederazioneMedici UIL FPL- e dalla SISAC che si è impe-gnata a valutare l'attribuzione di una quotaaggiuntiva dello 0,8% rispetto all'incrementogià riconosciuto dal rinnovo contrattuale ap-pena siglato e a riconvocare per questo leparti sociali. Con questo accordo i sindacatifirmatari ritengono che i veterinari conven-zionati siano stati definitivamente inquadratie abbiano ottenuto, seppur parzialmente, unprimo riconoscimento economico verso laauspicata eliminazione della forbice tra diver-si professionisti.

ARRETRATIGli arretrati 2008/2009 per i veterinari sonorispettivamente aumentati dello 0,15 euro-ora e dell'1,23 euro-ora al netto degli oneriprevidenziali e fiscali a carico dell'Azienda. Gliarretrati sono corrisposti entro tre mesi dal-l'entrata in vigore dell'accordo.

AUMENTIGli incrementi per i veterinari a tempo indeter-minato, ai sensi dell'articolo 42 dell'ACN dal1 gennaio 2010 sono di 0,62 euro (da ACN)e di 0,46 euro-ora (da Accordi integrativi re-gionali). Il compenso è rideterminato in 23,43euro per ogni ora di attività svolta ai sensidell'articolo 43, e in 28,71 euro per ogni oradi attività svolta ai sensi dell'articolo 42.Per il tempo determinato l'incremento dei ve-terinari convenzionati dal 1 gennaio 2010 èdi 0,55 euro-ora (Accordo nazionale) e di0,44 euro-ora (Accordo regionale). Il com-penso è rideterminato in 39.31 euro per ogniora effettivamente espletata.

Aumenti e arretrati per i veterinariconvenzionatiSottoscritta l’ipotesi di accordo con la SISAC

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laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 20106 Dalle Associazioni Aivemp e Sivae

L'AIVEMP ha tradotto il docu-mento dell'Unione Europeache, attraverso domande erisposte, si propone unainformazione corretta sulledecisioni assunte e sull'at-

tuale stato delle autorizzazioni all'impiego edalla coltivazione di piante OGM sul territoriodei Paesi dell'Europa. Il documento, pubblica-to ufficialmente solo in lingua inglese, è statotradotto in lingua italiana dall'AIVEMP con loscopo di renderlo disponibile ad un pubblicopiù ampio anche nel nostro Paese.Con la recente autorizzazione della patataOGM Amflora si è nuovamente scatenato il di-battito pro o contro OGM, ma non sempre imessaggi forniti dalle diverse posizioni hannocontribuito a delineare chiaramente un quadrosulla reale situazione degli OGM. "Vanno sgon-fiati gli allarmi alimentari sugli organismi geneti-camente modificati, specie quando si parla diprodotti non destinati all'alimentazione- spiegail Presidente di AIVEMP Bartolomeo Griglio-spesso chi fomenta il dibattito nel nostro Pae-se non conosce la reale situazione degli OGM".

IMPIEGO INDUSTRIALELa patata Amflora, grazie al suo contenutomaggiore di amido, è infatti ottima per la pro-duzione di carta ed è questo l'obiettivo com-merciale della tedesca Basf che si dice pron-ta a coltivarla già da quest'anno in Repubbli-ca Ceca e Germania. Le patate convenzio-nali producono una miscela di amido amilo-sio e amilopectina. La patata OGM viene uti-lizzata per la produzione di amido compostoquasi esclusivamente di amilopectina (conte-nuto in amido del 98%, che è circa il 20% su-periore rispetto alle patate da fecola), neces-sario in alcune applicazioni tecniche, comead esempio nell’industria di produzione dellacarta, industrie tessili e adesivi. La modifica-zione genetica della patata GM aiuta ad otti-

mizzare il processo di produzione e rispar-miare materie prime, energia, acqua e pro-dotti chimici a base di olio.

I MANGIMILa controversia riguarda l'eventuale impiegodelle lavorazioni della patata Amflora per imangimi animali, per la presenza di un gene'marker' imputato di dare antibiotico resi-stenza all'uomo. Anche a questo riguardo laCommissione Europea chiarisce: il via liberadell'Efsa, che ha confermato la sicurezza diquesto gene, si è basato sugli studi condottidall'EMEA secondo i quali il suo impiego inpiante geneticamente modificate non influen-zerà l'effetto terapeutico degli antibiotici.La decisione di autorizzazione contiene treobblighi per il titolare che si impegna ad im-pedire la presenza dei tuberi di patata gene-

ticamente modificati nella catena alimentaree dei mangimi. Questi obblighi saranno an-che parte dei contratti stipulati tra Basf e glioperatori coinvolti nella catena di produzione(agricoltori e produttori di amido). In partico-lare, devono essere adottate misure per:• garantire che la semina, coltivazione, rac-colta, trasporto, stoccaggio e manipolazionenell'ambiente dei tuberi di patata OGM sianofisicamente separati da patate per alimenti emangimi;• garantire che le patate convenzionali nonsiano piantate nello stesso campo l'annosuccessivo la coltivazione della patata OGM.• garantire che i tuberi di patata OGM sianoconsegnati esclusivamente ad impianti di tra-sformazione designati per la produzione di a-mido industriale all'interno di un sistemachiuso. ■

Peccato per chi non era allaSIVAE

di M. CRISTINA STOCCHINO

Sabato 27 e domenica 28febbraio, si è svolto aCremona, a palazzo Trec-chi, il Seminario SIVAE/SI-SCA sulla “Medicina delcomportamento dei nuovi

animali da compagnia”. Permettetemi di dire:WOW!!! Che poi significa bellissimo, stimo-lante, fondamentale per la mia professione.È uno di quei seminari che arricchiscono ve-ramente la tua professione e migliorano laqualità delle tue visite, di tutte, a cominciaredal giusto modo col quale approcciarti all’a-nimale esotico.Sono felice di averlo seguito. Mi ha ricordatomolto lo spirito iniziale col quale mi sono po-sta nei confronti degli animali esotici; hosempre trovato stimolante occuparmi di ani-mali in cui le conoscenze sono limitate ed incontinua evoluzione, in cui si può ancora farlavorare il cervello e ipotizzare meccanismi fi-siopatologici da comprovare scientificamen-te e relative soluzioni terapeutiche. Non ulti-mo mi ha sempre stimolato il fatto (concede-temi questo approccio frutto dei miei studi o-listici) che i veterinari esperti in animali esoti-ci, lo fossero di tutto l’animale e non solo diuna parte di esso.Ecco, questo seminario è un’altra casella chemancava al corollario di una visita completa.I relatori sono stati bravissimi, le relazioni ac-curate, pratiche e briose. I video esplicativihanno dato un’impronta pratica e alleggeritoil pomeriggio di domenica che concludeval’incontro.Che dire ancora: mi spiace per chi non erapresente! Invito però tutti ad approfondirequesto aspetto fondamentale della nostraprofessione, perché occuparsi di animali e-sotici vuol dire comprenderli, e se non si rie-sce a comprenderli, non si riesce a visitarlicorrettamente e a spiegarsi se alcuni atteg-giamenti sono normali o patologici. ■

Quali rischi alimentari da unapatata Ogm destinata alla produzione di carta?

Nella foto la foglia di una patata Basf. La patata è stata modificata per farle produrresolo il polisaccaride dell’amido (amilopectina) che migliora le produzioni industriali,rendendo colle, carta e tessuti più resistenti

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laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 20108 Dalle Associazioni Didattica

di fuori della cerchia, nuovi potenziali docentimeritevoli e talentuosi. Individuato il pericoloabbiamo anche individuato la soluzione. LeSocietà Specialistiche sono da molto tempouna fonte di approvvigionamento di nuovi re-latori, un vero e proprio vivaio. Altrettanto im-portanti sono le presentazioni di casi clinici,sessioni aperte che consentono a tutti i Col-leghi di portare il loro sapere e di misurarsicon la docenza. Le attività delle società specialistiche e le co-municazioni brevi ai congressi sono preziosimomenti di apertura, una sorta di palestra pernuove leve, diciamo pure una sorta di esameperché se i contenuti e la didattica sono buo-ni (e anche in questo caso la valutazione deipartecipanti ha il suo peso) i direttori e le com-missioni scientifiche se ne ricorderanno in fu-turo.

LA BANCA DATI BRASPer incoraggiare i talenti a farsi conoscere ab-biamo messo a disposizione di tutti i Colleghianche la banca dati BRAS (Banca RelatoriAccreditati SCIVAC). La SCIVAC cerca sem-pre nuovi relatori per i propri eventi formativi el’area BRAS permette di inserire il proprio no-minativo nel database relatori, che viene uti-lizzato per la ricerca e selezione degli speakerin tutti gli eventi formativi. Tutto questo ci per-mette sia di ampliare il numero dei relatori di-sponibili che di utilizzare cv sempre aggiorna-ti ogni volta che questo si rende necessarioper la pubblicazione e promozione dei nostrieventi formativi. ■

tato. Noi veterinari siamo dei giudici severissi-mi e la SCIVAC considera le valutazioni rac-colte come un patrimonio di indicazioni utili astabilire quali siano i relatori migliori e quali o-rientamenti didattici seguire. La selezione è si-curamente improntata alla “meritocrazia”.

MISURARSI CON GLI ALTRIIl confronto tra relatori sulle metodologie di in-segnamento è un’esperienza che desideria-mo incoraggiare per favorire lo scambio di so-luzioni didattiche e lo sviluppo dei supporti lo-gistici ottimali ad una didattica che va sempredi più verso il coinvolgimento attivo del di-scente (esercitazioni pratiche, interazione, te-st e verifiche in corso d’opera, ecc.).I nostri relatori sono anche messi a confrontocon i colleghi stranieri. Questo avviene in tuttii nostri congressi internazionali, dove si va vo-lutamente a cercare il punto di vista diverso,per evitare che il pensiero scientifico diventiripetitivo e si consolidi su false certezze. Ilconfronto con i colleghi relatori stranieri si a-pre così alla discussione e a nuove interpre-tazioni, anche rispetto alle soluzioni didatti-che.

IL NOSTRO VIVAIOSe vogliamo trovare qualche zona d’ombra,occorre dire che, come in tutte le comunità sicorre il rischio di chiusura. Sia da parte dei re-latori che dei partecipanti c’è la tendenza aperpetuare le proprie convinzioni e a predili-gere il collega docente che si conosce giàpiuttosto che avere il coraggio di cercare, al

diventate un laboratorio di idee per lo svilup-po della didattica. Non si tratta più solo di as-sicurare la preparazione culturale dei docentie di confrontarsi sui contenuti scientifici, maanche di favorire le migliori metodologie di in-segnamento, per inseguire un duplice obietti-vo: l’efficacia dell’apprendimento e il soddi-sfacimento delle esigenze didattiche dei Col-leghi partecipanti. Abbiamo già avuto mododi spiegare in un recente articolo (v. Profes-sione Veterinaria n. 39/2009) come è cam-biata la didattica dei nostri eventi e come ècambiata anche l’audience veterinaria nel cor-so degli ultimi anni, che ai docenti chiede an-che una certa abilità di intrattenimento. Non acaso abbiamo da poco svolto un corso di ve-ro e proprio addestramento alla docenza, ba-sato sullo studio dell’approccio cognitivo delpartecipante: noia, passività, deconcentrazio-ne, disinteresse, ecc. sono fattori che il do-cente deve preoccuparsi di considerare sevuole che si realizzi un buon grado di appren-dimento nei suoi discenti.

IL VOTO DEI COLLEGHIIl nostro impegno a selezionare i relatori piùperformanti non è discrezionale, ma rispondead una precisa domanda dei Colleghi parteci-panti. L’adozione dei sistemi di qualità ISOStandard ha portato in tutti questi anni a daresempre maggiore peso ai riscontri registratisui moduli di valutazione che al termine di o-gni evento i partecipanti ci consegnano. Nonè un esercizio burocratico o fine a se stesso:tutti i moduli sono rigorosamente vagliati e igiudizi espressi sulle docenze sono analitica-mente registrati e considerati in vista dellesuccessive programmazioni. Ai nostri relatori ipartecipanti danno il voto. E il giudizio, sem-pre rigorosamente anonimo, è libero e… spie-

di FULVIO STANGA

Sono circa 400 i nomi, nume-rosi e qualificati, che fannoparte del corpo docentedella SCIVAC. In 26 anni diaggiornamento scientifico,la Commissione Scientifica

della più grande società veterinaria per ani-mali da compagnia ha coltivato talenti e por-tato centinaia di Colleghi dalla pratica alla di-dattica. Un lavoro di vero e proprio “recluta-mento”, basato sulla selezione di Colleghi dicomprovata competenza clinica e nello stes-so tempo abili nel comunicare il proprio sa-pere.

BRAVI MEDICI BRAVI RELATORITanti bravi professionisti, negli anni, sono di-ventati dei bravi relatori perché sono stati ingrado di inventarsi una metodologia didatticasenza mai essere stati preparati o formati al-l’insegnamento. Quella che, a torto, potrebbesembrare improvvisazione è al contrario la va-lorizzazione di competenze pratiche che han-no consentito di individuare una formula di-dattica vincente. Se i relatori della SCIVAC sa-no tanto apprezzati dai Colleghi dipende dalfatto che le docenze attingono al vissuto clini-co-professionale, un elemento che rende leloro lezioni convincenti ed efficaci. L’insegna-mento, in altre parole, è sempre derivato dallapratica e anche il tradizionale distacco tra di-scenti e relatori è piuttosto sostituito da unrapporto paritetico: in aula si è tutti colleghi etutti competenti.

UN LABORATORIOLa SCIVAC prima e la Scuola per la Forma-zione Veterinaria Post Universitaria poi, sono

Come si diventarelatore SCIVACDalla pratica alla didattica. In 26 anni di formazionepost-laurea la SCIVAC ha saputo creare un corpodocente numeroso e qualificato

Da molti anni, le elaborazioni deimoduli di valutazione consegnatidai partecipanti confluiscono in

un sistema sperimentale di classificazio-ne dei docenti sviluppato dalla SCIVAC.Si tratta della banca dati BRAS (BancaRelatori Accreditati SCIVAC), un archivioin cui sono inseriti i relatori accreditati,ma nel quale qualunque collega può pro-porsi per le docenze. Il BRAS è raggiun-gibile on line e permette di inserire libe-ramente il proprio nominativo e i propridati curriculari. Il database viene utilizza-to per la selezione degli speakers in tuttigli eventi formativi. Chi è interessato puòinviare uno o più moduli BRAS (ma solouno per ogni disciplina) e a ciascun mo-dulo viene assegnato un punteggio. Le

informazioni inserite nei moduli sono ag-giornabili. Per inserire il proprio curricu-lum (in formato breve ed esteso) e pro-porsi per le docenze basta raggiungerel’Area Bras dal portale Ego tramite il pro-prio codice. Quest'area permette di inse-rire il proprio nominativo nel database re-latori per iniziative scientifiche SCIVAC.Il CV completo deve essere in formatoPDF con dimensione massima di 350 KB.Per inserire tutti i dati di cui sopra è suf-ficiente accedere al portale mediante ipropri username e password, stampatisu tutte le ricevute emesse da SCIVAC esu tutti i badge congressuali. Per chi li a-vesse persi o dimenticati è possibile re-cuperarli cliccando sull’apposito link.http://ego.evsrl.it

INSERISCI IL TUO CURRICULUM NELLA BANCA DATI BRAS

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laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2010 Eventi Veterinari 9

SIMUTIVSOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA D’URGENZA

E TERAPIA INTENSIVA VETERINARIA

COME DIAGNOSTICARE E GESTIRE L’INSUFFICIENZARESPIRATORIA IN PRONTO SOCCORSO

Cremona, Palazzo TrecchiDomenica 11 Aprile 2010

OBIETTIVII relatori focalizzeranno le loro relazioni sul-la gestione dei problemi respiratori in pron-to soccorso. Durante lo svolgimento dellerelazioni verranno fornite le nozioni fonda-mentali per diagnosticare le cause delleprincipali difficoltà respiratorie responsabilidi gravi alterazioni delle funzioni vitali el’aggiornamento allo stato dell’arte. L’insuf-ficienza respiratoria costituisce una vera e-mergenza, una compromissione dell’appa-rato respiratorio è causa di gravi sofferenzedell’animale, saperle riconoscere e trattarleprontamente costituisce una vera sfida peril Medico Veterinario che lavora in ProntoSoccorso o in qualsiasi altra struttura vete-rinaria.

RELATORIMarco Bertoli, Roma - Paolo Gaglio, RomaChiara Valtolina, Utrecht (B)Fabio Viganò, Milano

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Dove è localizzata la causa dell’in-

sufficienza respiratoria, e di che in-sufficienza si tratta? Prima valuta-zione e diagnosiF. Viganò

10.00 Interpretazione dell’emogasanalisiin pazienti con insufficienza respira-toria utilizzando casi cliniciP. Gaglio

11.00 Pausa caffè11.30 Valutazione e gestione della di-

spnea di origine cardiacaC. Valtolina

12.30 Pausa pranzo14.30 Casi clinici (gestione delle patologie

dello spazio pleurico e utilizzo di undrenaggio toracico di piccolo diametro,inserito con la tecnica di Seldinger)C. Valtolina

15.30 Casi clinici (c. estranei, paralisi la-ringea, polmonite ab ingestis)M. Bertoli

16.30 Valutazione dell’apprendimento, con-segna degli attestati e chiusura dei lavori

ISCRIZIONIL’incontro è gratuito per tutti i soci SIMUTIVin regola con l’iscrizione 2010. Non è richie-sta la pre-iscrizione. Presentarsi in sedecongressuale per la registrazione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Socio SIMUTIV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVACTel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: [email protected]

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

SIODOVSOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA VETERINARIA

TERAPIA ENDODONTICA: DALLA DIAGNOSI ALLA SOLUZIONE DEL PROBLEMA

Cremona, Palazzo TrecchiSabato 10 e Domenica 11 Aprile 2010

RELATORIFrancesca Amitrano, Torino Dea Bonello, Torino Alessandro De Simoi, Belluno Paolo Squarzoni, Bologna

PROGRAMMASABATO 10 APRILE 201014.30 Anatomia endodontica e sue varia-

zioni - D. Bonello15.15 Patologie pulpari e periradicolari - D.

Bonello16.00 Pausa16.30 La diagnosi in endodonzia: quando

fare una terapia canalare - D. Bonel-lo

17.15 Anatomia e patologia comparata:cosa possiamo imparare dall’odon-toiatria umana - F. Amitrano

18.00 Termine dei lavori

DOMENICA 11 APRILE 20109.30 Vie d’accesso e preparazione della

cavità d’accesso: strumentario - P.Squarzoni

10.15 Detersione e sagomatura canalare:strumentario e materiali - A. De Si-moi

11.00 Pausa11.30 Tecniche ed esperienze in odontoia-

tria umana - F. Amitrano12.30 Pausa pranzo14.00 L’otturazione tridimensionale del si-

stema canalare: strumentario e ma-teriali (guttaperca e cementi canala-ri) - A. De Simoi

15.00 Tecniche ed esperienze in odontoia-tria umana - F. Amitrano

16.00 Pausa16.30 Presentazione di casi clinici a cura

dei soci SIODOV

17.00 Valutazione dell’apprendimento, con-segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONIL’incontro è gratuito per tutti i soci SIODOVin regola con l’iscrizione 2010. Non è necessaria la pre-iscrizione. Presen-tarsi in sede congressuale per la registra-zione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Socio SIODOV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

SEDECremona, Palazzo Trecchi

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC- Tel. 0372/403509 Fax 0372/457091 Email: [email protected]: www.scivac.it sezione SOCIETÀ SPECIALISTICHE

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

SIDEVSOCIETÀ ITALIANA DI DERMATOLOGIA VETERINARIA

PROTOCOLLI DIAGNOSTICI E SCELTE TERAPEUTICHE NELLE PODODERMATITI E NELLE MALATTIE UNGUEALI

DEL CANE E DEL GATTOCremona, Palazzo TrecchiDomenica 11 Aprile 2010

RELATORIFrancesco Albanese, Napoli Antonella Vercelli, Torino

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Approccio diagnostico terapeutico

alle pododermatiti del cane e delgatto - A. Vercelli

10.00 Approccio diagnostico terapeuticoalle malattie ungueali del cane e delgatto - F. Albanese

11.00 Pausa 11.30 Qual è la vostra diagnosi?12.30 Assemblea elettiva SIDEV13.30 Pausa pranzo14.30 Qual è la vostra diagnosi?15.30 Casi clinici a cura dei soci SIDEV17.30 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e termine dei la-vori

ISCRIZIONIL’incontro è gratuito per tutti i soci SIDEV in

regola con l’iscrizione 2010. Non è richiesta la pre-iscrizione. Presentarsiin sede congressuale per la registrazione. Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Socio SIDEV: gratuito Socio SCIVAC: € 50,00 Non Socio: € 100,00

SEDECremona, Palazzo Trecchi

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC- Tel. 0372/403509 - Fax 0372/457091 Email: [email protected] Web: www.scivac.it sezione SOCIETÀSPECIALISTICHE

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

SIGAVSOCIETÀ ITALIANA DI GASTROENTEROLOGIA VETERINARIA

AGGIORNAMENTI TERAPEUTICI NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE GASTROENTERICO ACUTO E CRONICO

Cremona, Palazzo CittanovaSabato 10 Aprile 2010

RELATORIGiovanni Aste, Teramo - Enrico Bottero,Cuneo - Giuseppe Febbraio, Bari - Ugo Lot-ti, Pistoia - Pietro Ruggiero, Roma - Ros-sella Terragni, Bologna

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Gestione del paziente con sintoma-

tologia acuta - U. Lotti9.45 Aggiornamenti terapeutici sulle più

comuni malattie del pancreas eso-crino: EPI pancreatite - G. Aste

10.30 Pausa11.00 Aggiornamenti terapeutici sulle pa-

tologie esofagee funzionali e mec-caniche - P. Ruggiero

11.45 Aggiornamenti terapeutici sul mega-colon felino - R. Terragni

12.30 Pausa pranzo14.00 Terapia nutrizionale in corso delle

principali gastro-enteropatie acute ecroniche - G. Febbraio

14.45 Terapia immunosoppressiva, pre-biotici e probiotici nel paziente cro-nico - E. Bottero

15.30 Pausa 16.00 Casi clinici a cura dei soci SIGAV17.00 Valutazione dell’apprendimento, con-

segna degli attestati e chiusura deilavori

ISCRIZIONEL’incontro è gratuito per tutti i soci SIGAV inregola con l’iscrizione 2010.Non è necessaria la pre-iscrizione. Presen-tarsi in sede congressuale per la registra-zione.Quote di partecipazione (verrà rilasciata u-na ricevuta fiscale per la quota versata):Soci SIGAV: GratuitoSoci SCIVAC: € 50,00Non Soci: € 100,00

PER INFORMAZIONISegreteria Società Specialistiche SCIVAC Tel. 0372 403509 - Fax 0372 457091 Email: [email protected] Web: www.scivac.it

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

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laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 201010 Eventi Veterinari

CORSO REGIONALE DI ONCOLOGIARagusa, 11-13 Giugno 2010

OBIETTIVIIl corso si propone di dare al partecipantele basi per una corretta conoscenza del-l’oncologia clinica e medica. Saranno trat-tate le più comuni malattie tumorali degli a-nimali da compagnia oltre ad un approcciocorretto alla patologia neoplastica parten-do dalle metodiche di biopsia e proseguen-do con l’analisi delle due terapie più impor-tanti: chirurgia e chemioterapia. Durante i3 giorni del corso ci sarà poi la possibilitàdi imparare ad utilizzare in pratica gli stru-menti bioptici. Sarà inoltre dato il giusto pe-so allo studio delle singole forme neopla-stiche.

RELATORIGiorgio RomanelliMagda Gerou-Ferriani

PROGRAMMAVenerdì, 11 Giugno 2010

9.00 Registrazione partecipanti - Saluti9.30 Approccio al paziente neoplastico,

dalla presentazione alla terapia Magda Gerou Ferriani

10.15 Principi di biopsia tissutaleGiorgio Romanelli

11.00 Pausa caffè11.15 Principi di chirurgia oncologica

Giorgio Romanelli12.00 Concetti di Chemioterapia: quando,

cosa e come - 1a parteMagda Gerou Ferriani

12.45 Pausa pranzo13.45 Concetti di Chemioterapia: quando,

cosa e come - 2a parteMagda Gerou Ferriani

14.30 Emergenze dovute alla chemiotera-pia: come risolvere i problemiMagda Gerou Ferriani

15.15 Pausa caffè15.30 Terapie di supporto nel paziente

oncologicoGiorgio Romanelli

16.15 Sindromi paraneoplastiche e tumorlysis syndrome: evitando le compli-cazioniMagda Gerou Ferriani

17.00 Fine della 1a giornata

Sabato, 12 Giugno 20109.00 Neoplasie cutanee: generalità, dia-

gnosi e principi di trattamentoGiorgio Romanelli

10.30 Pausa caffè11.00 Mastocitoma: presentazione clinica,

diagnosi e trattamento chirurgicoGiorgio Romanelli

11.45 Mastocitoma: trattamento medicoMagda Gerou Ferriani

12.30 Pausa pranzo13.30 Sarcomi dei tessuti molli

Giorgio Romanelli14.15 Tumori ossei

Giorgio Romanelli15.00 Esercitazioni pratiche: ago aspira-

zione linfonodale, biopsia con tru-cut, asportazione di neoplasie cuta-nee con margine corretto

16.30 Fine della 2a giornata

Domenica, 13 Giugno 20109.00 Linfoma nel cane: dalla diagnosi al

“rescue protocol”Magda Gerou Ferriani

10.30 Pausa caffè11.00 Tumori mammari nel cane e nel gatto

Giorgio Romanelli12.30 Pausa pranzo13.30 Tumori dell’urinario

Giorgio Romanelli14.15 Tumori del cavo orale

Giorgio Romanelli15.00 Esercitazioni pratiche interattive su

casi clinici con discussione collegiale16.30 Fine del corso

ISCRIZIONIScadenza pre-iscrizioni: 31 maggio 2010.Quote di partecipazione:Soci SCIVAC: € 250,00 + IVA 20%Non soci SCIVAC: € 400,00 + IVA 20%

SEDE: IZS Ragusa

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO

E TERAPEUTICO DELLA MALATTIA CARDIOVASCOLAREVillair di Quart (AO), 18 Aprile 2010

OBIETTIVICome affrontare le diagnosi differenziali inpazienti cardiopatici, come procedere allastadiazione ed alla terapia delle malattiecardiache più comuni.

RELATOREDavid Chiavegato

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Tosse e dispnea come individuareun paziente cardiopatico

11.00 Pausa11.30 Stadiazione della malattia cardiaca

e terapia cardiovascolare

13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi (Stadiazione

della malattia valvolare mitralica)15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi (stadiazione

della malattia dilatativa)16.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEAuditorium comunale Villair di Quart -Quart (AO)

4 CREDITI ECM

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LIGURIAPATOLOGIE NEUROLOGICHE COMUNI NELLA PRATICA

CLINICA: IL PAZIENTE PARAPARETICO E QUELLO EPILETTICOGenova (Nervi), 11 Aprile 2010

OBIETTIVIIn questa giornata verranno trattati due deitemi di più frequente riscontro nella clinicadi routine e specialistica neurologica, par-tendo dalla visita di base, passando attra-verso gli esami collaterali, fino alla sceltadel trattamento medico e chirurgico. L’obiet-tivo principale sarà quindi quello di sensibi-lizzare il medico veterinario al paziente pa-raparetico ed epilettico, anche grazie all’au-silio dei casi clinici interattivi, che permette-ranno di condividere e discutere le diverseopinioni ed i differenti punti di vista.

RELATORECristian Falzone

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Il paziente paraparetico: ernie deldisco vs traumi spinali

11.00 Pausa11.30 Gestione del paziente epilettico:

vecchie e nuove frontiere terapeuti-che

13.00 Spazio per eventuale relazione com-merciale (nel caso non si svolga larelazione il programma nel pomerig-gio sarà anticipato di mezz’ora)

13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: Il paziente pa-

raparetico e paraplegico: come dar-gli le giuste chances

15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: Il paziente e-

pilettico: impariamo a riconoscere egestire le diverse cause

17.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

SEDEAstor Hotel - Via delle Palme, 16 16167 Genova (Nervi)

RICHIESTO ACCREDITAMENTO ECM

Società federata ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC UMBRIAFACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI

E I MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIOPerugia, 9 Maggio 2010

OBIETTIVILa funzione principale dell’apparato respi-ratorio consiste nello scambiare, a livellodegli alveoli polmonari, ossigeno con ani-dride carbonica. Questo evento, di vitaleimportanza per l’organismo, è associato al-la costante lotta per impedire ad elementiestranei di qualsiasi natura di penetrare alivello alveolare. Sono numerosissimi edapparentemente perfetti i sistemi di difesadell’apparato respiratorio ma esistono mol-teplici cause che possono alterare, a vari li-velli, il funzionamento di questo complessomeccanismo difensivo. Le relazioni di que-sta giornata hanno l’intento di illustrare, inprimis, i vari sistemi di difesa dell’apparatorespiratorio superiore e inferiore (i “fatti”) ele conseguenze derivanti dalla inattivazio-ne di uno o più di questi meccanismi difen-sivi (i ”misfatti”). Verrà illustrato come, inpresenza di elementi patogeni della piùsvariata natura, le difese possono diventa-re inefficaci e come questo si possa mani-festare clinicamente con una o più altera-zioni all’attività respiratoria normale. Nume-rosi casi clinici, inseriti nelle relazioni, a-vranno lo scopo di illustrare al clinico qualiindagini diagnostiche possono essere mes-se in atto per individuare le alterazioni a ca-rico delle difese dell’apparato respiratoriononché le principali opzioni terapeuticheper tentare di ripristinare, quando possibi-le, le funzioni difensive alterate

RELATOREDavide De Lorenzi

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Le difese dell’apparato respiratorioin salute e malattia: i possibili puntideboli di un sistema difensivo appa-rentemente perfetto

11.00 Pausa 11.30 Misfatti delle vie aeree superiori13.00 Pausa 14.00 Misfatti delle vie aeree inferiori15.30 Pausa 16.00 Alcuni misfatti molto complessi17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

SEDEFacoltà di Medicina Veterinaria - Aula MagnaVia San Costanzo 4 - Perugia

3 CREDITI ECM

Società federata ANMVI

PARTECIPAZIONE: La partecipazione agli incontri delle Delegazioni Regionali è riservata aiSoci SCIVAC, indipendentemente dalla regione di appartenenza, in regola con la quotaassociativa dell’anno in corso. I Soci SCIVAC possono partecipare a qualsiasi incontro

regionale organizzato da SCIVAC in qualsiasi regione e a titolo gratuito (portare con sé latessera SCIVAC con il bollino dell’anno in corso).

PER INFORMAZIONISegreteria SCIVAC, Monica Borghisani Tel. 0372403506 - [email protected]

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laPROFESSIONE VETERINARIA 10| 2010 Odontoiatria Focus 11

a cura di DEA BONELLO

Con il termine generico dimalattia parodontale, oparodontopatia, si defi-niscono sia la gengivite,che è una infiammazionelocalizzata alle gengive,

sia la parodontite, che interessa invece tuttele strutture di supporto del dente (parodonto). La malattia parodontale è la patologia di piùfrequente riscontro nella popolazione canina:colpisce, infatti, l’80% circa dei cani con piùdi 5 anni. Nel cane esiste, come nelle perso-ne, una predisposizione individuale a svilup-pare la malattia, ma è anche riconosciuta unapredisposizione di razza e di taglia. Infatti, so-no maggiormente colpiti da forme precoci, egravi, di malattia parodontale i cani di tagliapiccola e le razze cosiddette toy. In particola-re: i Bassotti, gli Yorkshire terriers, i Maltesi e iBarboncini, e i soggetti brachicefali come iCarlini e i Bulldog Francesi.Questa malattia, perché di malattia vera epropria si tratta, è provocata dall’accumulo diplacca sulla superficie dei denti, sulle gengivee nel solco gengivale. In ogni soggetto sanocon una dentatura sana esistono dei mecca-nismi di difesa che impediscono ai batteri del-la placca di accumularsi e di nuocere. L’inte-grità dell’epitelio del cavo orale rappresentala prima barriera protettiva. La saliva poi, conla sua azione dilavante, rimuove continua-mente una enorme quantità di batteri, cosìcome fanno anche i movimenti della lingua edelle labbra, e l’atto stesso della masticazio-ne. Inoltre, la saliva e il fluido gengivale rila-sciato all’interno del solco gengivale conten-gono sostanze in grado di impedire l’adesio-ne dei batteri alle superfici delle mucose e deidenti, e sostanze dotate di specifiche pro-prietà batteriostatiche e battericide. Non di-mentichiamo però che una corretta igiene o-rale è garantita anche da una occlusione nor-male e da una uniforme distribuzione delleforze occlusali, da una masticazione efficace,da una dieta solida, leggermente abrasiva ebilanciata dal punto di vista nutrizionale.Nei soggetti predisposti, nei cani anziani e inpresenza di lesioni o patologie del cavo orale,tutti questi meccanismi non funzionano inmaniera adeguata, e così si instaura, lenta-mente, la malattia parodontale. Per questomotivo è necessario l’intervento del medicoveterinario. Attraverso la visita clinica del cavoorale questi deve diagnosticare la presenzadella malattia parodontale e la sua gravità, i-dentificarne le cause e i fattori predisponenti,e infine formulare il piano di trattamento ade-guato per ristabilire una condizione di salutedel cavo orale. L’intervento professionale (de-tartrasi, lucidatura, curettaggio sottogengiva-le, estrazioni) da solo però non è sufficiente,perché i benefici così ottenuti non sono dura-turi: la malattia parodontale si ristabilisce intempi brevi, circa tre mesi, se la placca nonviene rimossa quotidianamente. ■

La visita dentistica nel cane

A CURA DI PEDIGREE DENTASTIX CHE PROMUOVE MAGGIO, MESE DELL’IGIENE ORALE DEL CANE

Di seguito le varie fasi per una corretta e completa visita dentistica del cane.

INIZIARE IL CHECK UP OSSERVANDO LA TESTA NEL SUO INSIEME EPALPANDO IL MUSO DELICATAMENTE. - Controllare se sono presenti alterazioni (es. ulcerazioni della cute) o

asimmetrie.- Accertare se il cane reagisce alla palpazione di un punto specifico.- Controllare se i linfonodi regionali sono normali per forma e

consistenza.

PROCEDERE POI CON L’ESAME DELCAVO ORALE. - Sollevare le labbra senza aprire la

bocca.- Annusare l’alito del cane.- Controllare se sono presenti alterazioni

della mucosa e delle gengive (es.infiammazioni, gonfiori) o lesioni (es.ulcere, lacerazioni).

- Controllare l’occlusione.- Verificare se la bocca si chiude

completamente e l’occlusione siacorretta.

• Esaminare se i denti si trovano nellaloro posizione anatomica o sonopresenti precontatti che creano traumia carico dei tessuti molli o di altri denti.

• Costatare se la dentizione sia corretta (es. persistenza di denti decidui) e completa (es. agenesie, dentisoprannumerari) per l’età del cane.

• Controllare se i denti siano bianchi e puliti, se ci sono segni di gengivite o parodontite (es. placca,tartaro, retrazione gengivale, mobilità).

• Ispezionare le corone dei denti una per una.• Controllare se sono presenti le alterazioni di colore (es. pulpiti) o segni di consumo o fratture.

APRIRE POI LA BOCCA, SE IL SOGGETTO È TRATTABILE.DIVERSAMENTE È NECESSARIO SEDARE IL CANE PER COMPLETARELA VISITA DENTISTICA. • Ispezionare il palato duro e molle e il faringe.• Ispezionare e palpare la lingua estraendola delicatamente.• Ispezionare il vestibolo e le guance.• Controllare se sono presenti gonfiori, neoformazioni, soluzioni di

continuo o corpi estranei. • Ispezionare le corone dei denti.• Controllare se sono presenti carie (più frequenti sulla superficie

occlusale dei molari).

AL TERMINE DELLA VISITA, DISCUTERE CON IL PROPRIETARIO ILPIANO DI TRATTAMENTO. • Eventuale procedura dentistica (es. esame radiografico, detartrasi e

lucidatura, estrazioni, terapia canalare).• Igiene orale domiciliare (lavare i denti, utilizzare integratori specifici,

modificare la dieta).• Fissare il prossimo check-up.

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di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Il dolore e la sofferenza sono condi-zioni clinicamente importanti cheinfluenzano negativamente la qua-lità di vita dell’animale, tanto a bre-ve quanto a lungo termine. Nel suodocumento sul trattamento del do-

lore, il College americano degli anestesisti ve-terinari (ACVA) sostiene una filosofia che pro-muova la prevenzione e il controllo del doloree della sofferenza animale come obiettivo te-rapeutico fondamentale e sostenibile.Clinicamente, il mancato controllo del dolorenon fornisce alcun beneficio all’animale, quin-di il medico veterinario deve cercare di tratta-re il dolore nei suoi pazienti. La completa eli-minazione del dolore in un singolo animalepuò non essere effettuabile o desiderabile.Piuttosto che cercare di eliminare qualsiasidolore, le strategie terapeutiche dovrebberoessere finalizzate a migliorare la capacitàdell’animale di sopportare il dolore, riducen-done quindi la sofferenza. Il trattamento del dolore può essere conside-rato efficace se il grado di algia non impedi-sce all’animale di svolgere attività relativa-mente normali quali mangiare, dormire, muo-versi, pulirsi e interagire con altri membri dellasua specie o con le persone a lui dedicate. Ildocumento riconosce inoltre che il trattamen-to del dolore può essere problematico in mol-ti animali e non essere effettuabile in alcunecircostanze. Tuttavia, deve essere posto in at-to qualsiasi tentativo di prevenire o alleviare ildolore negli animali qualora non vi siano ra-gioni importanti per non effettuare un tratta-mento. Il trattamento efficace del dolore negli animaliè spesso un obiettivo complesso e difficile. Lediverse specie animali trattate in medicina ve-terinaria hanno reazioni differenti agli stimolinocivi (es., traumi tissutali), manifestano unanotevole varietà di segni clinici suggestivi, manon patognomonici, di dolore e mostrano ri-sposte disparate al trattamento. Anche all’in-terno di una singola specie, variano notevol-mente la risposta individuale agli stimoli nocivie le esigenze anestesiologiche. Inoltre, moltedecisioni della medicina veterinaria sono in-fluenzate da aspetti economici. L’ACVA inco-raggia quindi i medici veterinari e i loro colla-boratori ad accrescere le loro conoscenze ecompetenze nel riconoscimento e nel tratta-mento del dolore e ad applicare queste ulti-me al fine di superare i problemi insiti nel con-trollo efficace e sicuro dell’algia negli animali.

DEFINIZIONE DI DOLOREIl dolore è stato definito come una sensazio-ne ed esperienza emotiva spiacevole associa-ta a un reale o potenziale danno tissutale op-pure è stato descritto in base a tale danno. Ildolore è un fenomeno complesso che coin-volge componenti fisiopatologiche e psicolo-giche spesso difficili da riconoscere e inter-pretare negli animali. Il termine sofferenza èspesso utilizzato in associazione al dolore, eimplica la sopportazione conscia del dolore odello stress. La sofferenza può riferirsi a unavarietà di stati soggettivi intensi e spiacevoliche possono avere origine fisica o psicologi-ca. La nocicezione è la percezione, trasduzio-ne e trasmissione di uno stimolo nocivo.Quando sono stimolati da insulti tissutali ter-mici, meccanici e chimici, i nocicettori (termi-nazioni nervose libere) inviano impulsi al siste-ma nervoso centrale, che ne effettua l’inter-pretazione e la modulazione. Il dolore è unarisposta sensitiva ed emotiva a uno stimolonocivo, ed è peculiare di ciascun individuo.Un singolo animale può o meno provare do-lore in risposta alla nocicezione.La risposta individuale al dolore varia in basea molti fattori, tra cui età (gli animali giovanimostrano generalmente una minore tolleran-za al dolore acuto ma sono meno sensibili al-lo stress emotivo e all’ansia associati all’anti-cipazione di una esperienza dolorosa), sesso,condizioni di salute (gli animali ammalati han-no una minore capacità di tollerare il dolore ri-spetto ai soggetti sani; gli animali gravementedebilitati provano ancora dolore ma possononon essere in grado di rispondergli), specie (ibovini sono tendenzialmente stoici mentre igatti sono più eccitabili) e razza (razze canineda lavoro vs. razze toy).Si ritiene generalmente che se una proceduraè dolorosa per l’uomo deve esserlo anche perl’animale. Benché sia utile costruire dei paral-leli tra uomo e animali, la gravità del doloreprodotto dalle diverse procedure non è sem-pre simile nei due casi. Poiché è molto difficileconfrontare l’esperienza dolorosa degli ani-mali e degli uomini, è preferibile somministra-re empiricamente analgesici in via preventivain qualsiasi caso in cui si ritenga che la pro-cedura possa essere dolorosa per l’animale.

TIPI DI DOLOREIl dolore acuto ha un’intensità variabile da lie-ve a grave, è generalmente di breve durata edè indotto da un evento traumatico, chirurgicoo patologico. Più intenso è il dolore e maggio-

re difficoltà avrà l’animale a sopportarlo. Il do-lore acuto può durare giorni e settimane, inbase al grado e all’estensione del trauma tis-sutale. Il dolore postoperatorio e il dolore trau-matico sono i due tipi di dolore più frequente-mente osservati e trattati dai medici veterina-ri. L’intensità del dolore acuto causato da uninsulto tissutale è maggiore nelle prime 24-72ore dopo l’insulto. Il dolore acuto spesso ri-sponde positivamente ai farmaci analgesici. Ildolore cronico dura mesi o anni ed è un dolo-re che persiste oltre i tempi generalmente ne-cessari per la guarigione di una lesione oppu-re è associato a un processo patologico cro-nico. Il dolore cronico è in genere più difficileda trattare rispetto a quello acuto e può ri-chiedere indagini diagnostiche estese e ap-procci terapeutici multipli.

IMPORTANZA DEL DOLOREÈ importante che l’animale provi dolore?Il dolore può certamente avere un ruolo pro-tettivo nel ridurre il danno tissutale. Attraversoil dolore gli animali imparano molte cose dalloro ambiente e il dolore acuto spesso è utileper modificare un comportamento e preveni-re ulteriori danni tissutali. Tuttavia, il dolorepuò anche fungere da stimolo per un com-portamento distruttivo. Le modificazioni me-taboliche e funzionali caratteristiche della ri-sposta di stress successiva a un trauma pos-sono essere importanti per la sopravvivenzanei pazienti non trattati. In contrasto, gli stessiadattamenti possono essere dannosi in unpaziente sottoposto a cure veterinarie. Il do-lore non controllato può indurre sofferenza.Dolore e sofferenza sono associati a rispostefisiologiche e comportamenti maladattivi. Co-me precedentemente osservato, il mancatocontrollo del dolore in un animale sottopostoa cure veterinarie non comporta alcun benefi-cio.La necessità di fornire un’analgesia adeguataagli animali può essere oggi più impellenteche mai. Nel corso dell'ultimo decennio moltimedici veterinari hanno adottato pratiche a-nestesiologiche che determinano un risvegliorapido dopo la chirurgia. Farmaci anesteticicome propofolo, diazepam-ketamina e isoflu-rano consentono un rapido risveglio dall’ane-stesia. In mancanza di farmaci con proprietàanalgesiche (oppioidi, α-2 agonisti, anesteticilocali, farmaci antinfiammatori non steroidei),il risveglio rapido dall’anestesia è spesso as-sociato a un dolore intenso causato dalla pro-cedura chirurgica. Inoltre, l’accresciuta atten-zione al monitoraggio intraoperatorio del pa-ziente ha migliorato la sicurezza dell’aneste-sia, consentendo a molti veterinari di affronta-re procedure molto più invase di quanto inprecedenza possibile. Ma più una proceduraè invasiva, maggiore è il danno tissutale indot-to e superiore sarà il grado di dolore posto-peratorio. La prevenzione e il trattamento del dolore edella sofferenza sono oggi sempre più ricono-sciuti come una parte essenziale della gestio-ne complessiva del paziente in medicina u-mana. Non deve quindi sorprendere che mol-ti proprietari di animali si aspettino che i me-dici veterinari siano altrettanto in grado di ri-conoscere e trattare efficacemente il dolore ela sofferenza nei loro animali.

RICONOSCERE IL DOLORELe risposte specie-specifiche e individuali aldolore sono piuttosto variabili ed è quindi es-senziale che il personale veterinario che deve

valutare la presenza di dolore in un animalecomprenda completamente i comportamentitipici specie-specifici e individuali. Un aspettoimportante nel capire se un animale prova do-lore o meno è la capacità di riconoscere gliscostamenti dalla norma del comportamentoe dell’aspetto dell’animale. In questo senso, ilproprietario dell’animale può essere in gradodi riconoscere sottili comportamenti indicatividi dolore che passerebbero altrimenti inosser-vati. Qui di seguito sono elencati alcuni esem-pi di comportamenti indicativi di dolore, chenon intendono tuttavia essere onnicompren-sivi per tutte le specie.� Modificazioni del carattere o dell’atteggia-mento. Un animale normalmente quieto e do-cile diviene improvvisamente aggressivo, op-pure un soggetto aggressivo diventa più cal-mo. L’animale può cercare di mordere, so-prattutto quando viene palpata un’area do-lente. Un soggetto può sembrare non respon-sivo o introverso.� Vocalizzazioni anomale, soprattutto alla pal-pazione di un’area dolente o quando l’anima-le viene forzato a muoversi. Per esempio, ilcane può guaire o lamentarsi, il gatto soffia oringhia, un suino può grugnire e strillare ec-cessivamente, i primati possono grugnire ourlare, i ratti possono squittire con un’inten-sità insolita, i topi possono vociare. Le voca-lizzazioni sono tendenzialmente indicatori po-co sensibili e non specifici di dolore e non do-vrebbero essere considerate l’unico criterioper determinare se un soggetto necessita diun trattamento del dolore.� Leccamento, mordicchiamento, grattamen-to o scuotimento di una parte dolente. Questicomportamenti, se eccessivi, possono porta-re ad automutilazione.� Alterazioni dell'aspetto del mantello. Il peloarruffato, l’aspetto untuoso indicativo di unamancata pulizia del mantello e la piloerezionepossono suggerire la presenza di dolore.� Alterazioni della postura o della deambula-zione. Zoppia o trascinamento di un arto do-lente. La tensione dei muscoli addominali edorsali che produce un addome levrettato èevidente soprattutto in cani, gatti e roditori.� Modificazioni dell'attività. L'animale può es-sere irrequieto e camminare avanti e indietrooppure alzarsi e sdraiarsi ripetutamente. Op-pure, al contrario, un soggetto può restare indecubito ed essere letargico o riluttante almovimento, in difesa della parte dolente.� Modificazione dell'appetito, soprattutto nelsenso di un ridotto consumo di cibo e acquache induce dimagrimento e disidratazione.� Modificazioni dell'espressione facciale. Gliocchi possono divenire opachi e le pupille di-latate. Le orecchie possono essere portate in-dietro e possono essere evidenti smorfie e unaspetto sonnolento e o fotofobico.� Sudorazione o salivazione eccessive. I ca-valli spesso sudano in risposta al dolore, alcontrario dei bovini. I roditori sottoposti astress spesso presentano una salivazioneprofusa.� Scolo oculonasale. Spesso, i ratti sottopostia stress eliminano pigmento porfirinico con lelacrime e sembrano sanguinare dagli occhi edal naso.� Il digrignamento dei denti si può percepirein conigli, bovini, pecore e capre che presen-tano dolore.� Modificazioni della peristalsi intestinale odella minzione, come diarrea con imbratta-mento del perineo, disuria e tenesmo.Altri parametri che possono indicare la pre-

Il trattamento del dolore negli animali Riconoscimento e cura secondo il College americano degli anestesisti veterinari

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 201014 Vet Journal Attualità scientifica o

Professione Veterinaria 10-2010:Professione 10-2010 16-03-2010 11:35 Pagina 14

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 10

senza di dolore sono l’aumento della frequen-za cardiaca, della frequenza respiratoria e del-la temperatura corporea. Può essere utile de-terminare la concentrazione ematica di gluco-sio, corticosteroidi e catecolamine.Per valutare più accuratamente il grado di do-lore che potrà seguire il risveglio dalla proce-dura chirurgica, è utile avere una certa cono-scenza della procedura stessa. La chirurgiaoculare e delle strutture periorbitali è dolorosaper la maggior parte degli animali, così comegli interventi chirurgici su orecchie, naso edenti. Durante il risveglio, l'animale può scuo-tere eccessivamente la testa e sfregarsi o toc-care con le zampe la parte dolente o vocaliz-zare. Le procedure ortopediche sono gene-ralmente dolorose a causa dei traumi indottisu ampie masse muscolari. L'amputazione,soprattutto se prossimale, e la toracotomiainducono forte dolore. La chirurgia delle verte-bre cervicali è generalmente più dolorosa diquella delle vertebre toraciche o lombari. Leprocedure perirettali sono solitamente dolo-rose e l'animale può sfregare e strisciare il pe-rineo in risposta al dolore. Il dolore addomi-nale può essere di difficile identificazione; l'a-nimale può inarcare il dorso e assottigliarel’addome. I cavalli possono leccarsi l'addomeoppure rotolarsi sulla schiena.La diagnosi di dolore in medicina veterinariaviene raramente effettuata sulla base di un'u-nica osservazione o un unico valore di labo-ratorio. Al contrario, ha una natura soggettivae dipende da una combinazione di una buo-na capacità di esame, familiarità con specie,razza e comportamento individuale, cono-scenza del grado di dolore associato a unaparticolare procedura chirurgica o malattia ericonoscimento dei segni di disagio e dolore.Indipendentemente dei segni clinici mostrati,se si sospetta che l'animale possa provaredolore, è indicato un tentativo terapeutico conanalgesici.

TRATTAMENTO DEL DOLOREIl trattamento del dolore deve essere pianifi-cato singolarmente per ciascun soggetto edovrebbe basarsi, in parte, sulla specie, larazza, l'età, la procedura effettuata e il gradodi trauma tissutale, le caratteristiche compor-tamentali individuali, il grado di dolore, le con-dizioni di salute e la disponibilità di farmaci etecniche. La scelta del farmaco analgesicopiù appropriato o della tecnica analgesica piùindicata richiede che il veterinario emetta ungiudizio professionale sul farmaco o la tecni-ca che meglio soddisfano le necessità clini-che ed etiche per il singolo animale. L'approccio terapeutico complessivo può ba-sarsi su una combinazione di modalità farma-cologiche e non farmacologiche. L'approcciofarmacologico coinvolge l'utilizzo di farmacidalle proprietà analgesiche conosciute, comeoppioidi, α-2 agonisti, anestetici locali e farma-ci antinfiammatori non steroidei. I farmaci conproprietà sedative (es., acepromazina malea-to) generalmente non possiedono proprietà a-nalgesiche, ma possono essere utili per ridur-re l'ansia e favorire l'efficacia degli analgesicicontemporaneamente somministrati. Non ci sidovrebbe affidare esclusivamente a sedativi etranquillizzanti come unica fonte di analgesia.L’agente specifico da somministrare, la suadose, via di somministrazione e frequenza de-vono essere adattati al singolo individuo. È no-to che la dose di analgesico necessaria percontrollare il dolore varia notevolmente da unsoggetto all'altro e che anche la durata d'azio-ne del farmaco presenta notevoli differenze.Conseguentemente, è importante monitoraregli effetti della terapia con attenzione e modifi-care la dose e la frequenza di somministrazio-ne in base alle necessità dell'animale. La somministrazione di un farmaco analgesi-co prima dell'insorgenza del dolore (analgesia

preventiva) può consentire un miglior control-lo dell’algia durante il periodo postoperatorio.Benché tutti gli analgesici, tranquillizzanti e a-nestetici locali possiedano alcune proprietànon desiderabili, le reazioni avverse e delete-rie possono essere ridotte scegliendo un far-maco e una dose appropriati per il singolo in-dividuo. La somministrazione di una combi-nazione di farmaci analgesici di diverse classifarmacologiche (analgesia multimodale) può

migliorare notevolmente l'effetto analgesico,consentendo una riduzione dei dosaggi e de-gli effetti avversi. L'approccio non farmacolo-gico al controllo del dolore negli animali si ba-sa sulle buone pratiche di allevamento, il sup-porto nutrizionale, l'agopuntura e l'interazio-ne con i proprietari (animali d'affezione). L'a-nimale dovrebbe essere tenuto in una zonapulita e ben ventilata e sottoposto al minorstress possibile. Occorre controllare che sia-

no soddisfatti i fabbisogni nutrizionali. Negli a-nimali d'affezione, l'interazione con le perso-ne che si prendono cura di loro può ridurre lostress e favorire una migliore sopportazionedel dolore. Le malattie o le lesioni concomi-tanti devono essere trattate in accordo con lebuone pratiche veterinarie.*American College of Veterinary Anesthesio-logists' position paper on the treatment ofpain in animals ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2010 www.vetjournal.it Vet Journal 15o

Patologie gastrointestinalidel coniglio Alimentazione e malattie digestive al Corso teorico-pratico SIVAE

Nel coniglio ogni tipo di di-sturbo, sia psicologico cheorganico, può determinarela comparsa di segni clini-ci a carico dell’apparato di-gerente. Delle patologie

gastrointestinali ed alimentari di questa specieha parlato Paolo Selleri (Med Vet, Roma) alCorso teorico-pratico di comportamento, me-dicina e chirurgia del coniglio organizzato daSIVAE a Cremona (25—27 novembre 2009).

DIETA DEL CONIGLIO Il coniglio è impegnato ad alimentarsi per buo-na parte della giornata, potremmo considerareche compia circa 30 pasti al giorno. Il coniglioè un erbivoro obbligato. La dieta in casa deveriflettere quella che avrebbe se vivesse libero:erba, foglie, radici. Per quanto molti mangimipresenti in commercio ne siano pieni, i seminon sono un ingrediente che deve far partedella dieta del coniglio. In zootecnia i semi ven-gono aggiunti alla dieta solo per rendere ilmangime più appetibile (e quindi commercia-bile) o per far ingrassare il coniglio per poi ma-cellarlo.Si deve osservare che il coniglio non ha unastruttura anatomica che gli consente di arram-picarsi sugli alberi per mangiare la frutta. Quin-di anche la frutta non potrà essere consideratauna componente rilevante della sua alimenta-zione. In piccole dosi potrà essere usata peraddestrarlo o soddisfare il bisogno di molti pro-prietari di viziare il loro coniglio. Il fieno non de-ve mai mancare nella dieta. Oltre ai comunipacchi di fieno misto sono in commercio con-fezioni di fieno monofita: erba medica, fleolo,avena, ecc. Avere a disposizione dei fieni conun’unica coltura erbacea permette di migliora-re la dieta del paziente erbivoro adattandola al-le necessità del suo momento fisiologico.Le leguminose sono particolarmente ricche dicalcio e proteine e sono indicate per gli animaliin crescita, in gravidanza o in convalescenza.Vanno evitate negli animali anziani o nei casi incui gli eccessi di calcio possano favorire la for-mazione di uroliti. Le verdure fresche sono unacomponente importante della dieta. Devonoessere offerte fresche più volte al giorno, evi-tando di darle a temperatura di frigorifero. È im-portante anche curare la varietà delle verdureofferte: indivia, scarola, finocchi, sedano, lattu-ga romana, radicchi, carote e foglie di carote,peperoni, ravanelli e crescione. Altri ortaggi ac-cettabili, ma ricchi di calcio, andrebbero evitatidopo 6 mesi di età, perché si suppone possa-no predisporre a problemi delle vie urinarie, esono: erba medica, tarassaco (parti verdi e fio-ri) e le erbe aromatiche. Infine anche le brassi-cacee e gli spinaci vanno offerti saltuariamenteperché ricchi di ossalati. La somministrazione di pellet deve essere piut-

tosto limitata, sia perché la sua struttura fisicapuò alterare i processi di masticazione, favo-rendo patologie da malocclusione, sia perchésono privi di fibra sufficientemente lunga perstimolare la motilità intestinale. Inoltre i pellethanno quantità di calcio e fosforo che supera-no i fabbisogni del coniglio. Si consiglia quindidi limitare la dose dei pellet costituiti da fleolo oavena in tutti i conigli ipercalcemici, anziani oobesi. I pellet di erba medica andrebbero inve-ce offerti in tutti i soggetti sottopeso, alle madrigravide o in lattazione. In particolare la dietadelle coniglie gravide negli ultimi dieci giorni pri-ma del parto dovrebbe essere costituita princi-palmente da pellet di medica. Lo stesso di-scorso vale per i giovani conigli in accresci-mento fino a 10 settimane di età, successiva-mente la quantità dovrà essere scalata fino araggiungere la dose degli adulti.

STASI GASTROINTESTINALE/COSTIPAZIONE/ILEO

I conigli che si presentano con o senza segnidi malocclusione, ma con dolore addominale,anoressia o mancata produzione di feci hannobisogno di trattamenti medici mirati alla corre-zione dell’emergenza. La somministrazione dianalgesici e fluidi, spesso riesce a sbloccare lasituazione, stimolando l’appetito del coniglio ela motilità intestinale.La stasi gastrointestinale è principalmente undisordine acquisito della motilità gastroentericae si manifesta in genere con un suo rallenta-mento, che può diventare ileo completo nelleforme più gravi. Questo rallentamento può in-sorgere come forma primaria, in seguito ad al-terazione della funzionalità dei neuroni mio en-terici o della muscolatura liscia gastrica; o se-condariamente ad una dieta errata, mancanzadi esercizio, aderenze post-chirurgiche e tuttequelle condizioni di stress o condizioni clinichedolorose che possono indurre anoressia. Inmolti casi la stasi è favorita da una dieta erratabasata su miscele di semi e fioccati, carboidra-ti, frutta e povere di fieno e verdure, che deter-minano un eccessivo apporto di carboidrati euno scarso apporto di fibra lunga.L’eccesso di carboidrati interferisce sulla moti-lità, inibendo il rilascio di motilina, un ormonesecreto dalle cellule enterocromaffini del duo-deno e del digiuno, che stimola la muscolaturagastrointestinale favorendo la peristalsi; invece

la carenza di fibra lunga, porta ad un minor sti-molo meccanico distensivo del colon e ad unaumento di butirrati e proprionati a scapito de-gli acetati nel cieco, compromettendo ulterior-mente la motilità intestinale. Una ridotta secre-zione di motilina può essere anche determina-ta da un aumento delle catecolammine in se-guito a stress ambientali di qualunque tipo:cambio di ambiente, introduzione di un nuovoconiglio o di un nuovo animale, perdita delcompagno, presenza di un coniglio dominan-te, arrivo di persone estranee in casa, forti ru-mori, il ricovero in clinica; o in corso di patolo-gie cliniche che determinano dolore e anores-sia. L’anamnesi dettagliata e l’esame obiettivogenerale che include l’auscultazione dell’addo-me, possono aiutare il clinico a individuare lagravità della patologia in atto. Uno strumento utile per la diagnosi è rappre-sentato dall’esame radiografico, dal qualespesso possiamo evincere lo stadio e la gra-vità della stasi. Si possono usare anche mezzidi contrasto preferendo i mezzi iodati piuttostoche il bario, perché il pasto baritato può indur-re un’alterazione della funzionalità ciecale concompattamento del suo contenuto. Nella maggior parte dei casi il contenuto ga-strico compattato riesce ad essere fatto pro-gredire una volta che lo stato di idratazione èmigliorato e quando la quantità di fibra lunganella dieta è aumentata. Si può facilitare que-sto processo stimolando la peristalsi mediantel’uso di procinetici gastrici e intestinali, se si ècerti che non sia presente un compattamentodel contenuto intestinale. Una volta che il dolo-re è alleviato e lo stato di idratazione è corret-to, il coniglio comincerà a muoversi e a man-giare fieno, stimolando la motilità gastrointesti-nale. Pur non essendone dimostrata l’efficacia,i probiotici vengono utilizzati spesso nel corsodi patologie gastrointestinali mediante la som-ministrazione per via orale. Come terapia disupporto, il complesso della vitamina B puòessere somministrato allo scopo di stimolarel’appetito e contrastare la minaccia della lipi-dosi epatica, spesso presente nel corso dell’a-noressia. Tutti i conigli anoressici andrebberoaiutati tramite alimentazione assistita, median-te l’uso di formulazioni preparate allo scopo(Critical Care for Erbivores, Oxbow®) mescola-te con succo di mela o soluzioni elettrolitichearomatizzate. In caso di completo rifiuto del ci-bo, bisognerà ricorrere all’applicazione di unsondino naso-gastrico.Raramente la chirurgia è necessaria per risol-vere un impaccamento delle ingesta, ma se sisospetta un processo necrotico o ischemico acarico della parete intestinale per un’azionecompressiva, la resezione chirurgica dell’inte-stino può essere l’unica alternativa, nonostan-te la prognosi sia spesso infausta. C’è un altorischio di morte durante la chirurgia a causa

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laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 201016 Vet Journal Attualità scientifica o

molto aggressiva, mediante terapia reidratan-te per via sottocutanea o endovenosa, impie-gando il Ringer lattato, l’utilizzo di colestirami-na per la sua proprietà di legarsi alle tossinebatteriche e l’uso del metronidazolo alla dosedi 20 mg/kg q12h. Per l’analgesia si provve-derà all’uso di FANS.

OSTRUZIONE INTESTINALEL’ostruzione intestinale nel coniglio è una con-dizione molto grave ma che raramente si os-serva nella pratica clinica. La causa più fre-quente è rappresentata dall’ingestione di cor-pi estranei, più spesso rappresentati da nodidi pelo infeltrito, oggetti di plastica o gomma,stoffa o fili dei tappeti che spesso si fermanoa livello di piloro, nel tratto prossimale delduodeno o nella valvola ileociecale. Il conigliopuò essere asintomatico o avere solo anores-sia nelle fasi iniziali, ma nell’arco di 24-48 oresviluppa i segni dell’addome acuto. Assenzadi feci, addome timpanico, evidenti segni didolore, seguiti da segni di ipovolemia e shock.In poco tempo si instaura la lipidosi epatica,ulcerazioni gastriche e la morte sopraggiungenell’arco di 24-48 ore. Radiograficamente, ilquadro si caratterizza per la presenza di unanotevole distensione gastrica, per accumulodi liquido e gas. Situazione analoga, si può ri-scontrare nella stasi gastrointestinale ma conun andamento più benigno e lento. La pro-gnosi è quasi sempre infausta anche con l’in-tervento chirurgico.

COCCIDIOSIIl coniglio può essere infestato da 10 speciedi Eimeria a localizzazione intestinale, alcunedi elevato potere patogeno (come E. magna),altre a patogenicità moderata (come E. perfo-rans e E. media) o scarsa. Sono possibili an-che infestazioni contemporanee di più specie.Le specie più diffuse in Italia sono Eimeriaperforans, E. media e E. magna. La trasmis-sione avviene tramite l’ingestione di oocistisporulate. Spesso alla presenza dei coccidi siaccompagnano infezioni di agenti patogenicome l’E. coli che sfociano in gravi forme dienteriti. La coccidiosi si osserva soprattuttonei giovani appena svezzati in forme acuteche causano inappetenza, perdita di peso,depressione e diarrea che può essere emor-ragica; o in forme subcliniche che si manife-stano solo per un accrescimento stentato.L’infestazione da parte di specie poco pato-gene passa invece inosservata.Eimeria stiedae si localizza a livello epatico.La trasmissione avviene tramite oocisti spo-rulate che hanno bisogno di due giorni nel-l’ambiente prima di diventare infettanti. A dif-ferenza dei coccidi intestinali, Eimeria stiedaesi localizza all’interno dei dotti biliari dove puòdeterminare, in caso di gravi infestazioni, l’o-struzione dei dotti e importanti alterazioni e-patiche, con segni di perdita di peso, ascite,ittero, diarrea e epatomegalia. Negli adulti lapatologia è spesso asintomatica. La diagnosidi coccidiosi si effettua tramite l’esame delle fe-ci, che però non permette di stabilire la specie.Durante il trattamento, si deve curare molto lapulizia per evitare la reinfestazione.

TERAPIA Clazuril 5 mg/kg PO una sola volta Sulfachinossalina 100 mg/kg SCSulfadimetossina 50 mg/kg come dose d’at-tacco poi 25 mg/kg q24h PO per 9 giorniSulfametazina 100 mg/kg PO q24hTrimetoprim - sulfadiazina 15-30 mg/kg PO,IM e SC q12h per 7 -10 giorniToltrazuril 25-50 ppm nell’acqua (1-2 ml di pro-dotto per litro d’acqua) per 5-7 giorni (M.G.M.)Da: Atti del Corso base teorico-pratico SIVAEdi comportamento, medicina e chirurgia delconiglio (Cremona, 25-27 novembre 2009). ■

parte, si somministrano FANS, che possonoridurre la produzione di ciecotrofo e alleviare ildolore, e antibiotici, per curare la dermatite.2. Si modifica la dieta con l’introduzione gra-duale di vegetali ricchi di fibra e l’eliminazionedi eventuali mangimi contenenti semi e fioc-cati. Il fieno deve essere a disposizione ad li-bitum. In alcuni casi, è utile lasciare a disposi-zione fieno come unico alimento per diversigiorni.3. Si devono ricercare e, se possibile, elimi-nare, eventuali cause sottostanti come obe-sità, patologie della colonna, problemi neuro-logici, patologie da malocclusione.

ENTERITE/ENTEROTOSSIEMIALe diete ricche di carboidrati possono crearesvariati disturbi all’apparato gastroentericodel coniglio. Uno di questi è l’eccesiva pre-senza di glucosio, che favorisce la colonizza-zione intestinale del Clostridium spiroforme edi E. coli. L’eccesso di acidi grassi volatili pro-dotti determina una drastica diminuzione delpH ciecale che inibisce la normale flora inte-stinale, favorendo i patogeni a proliferare e acolonizzare l’intestino. In questo modo gli a-genti patogeni sono causa della produzionedi gas e tossine, responsabili dell’interruzionedella motilità, della produzione di nutrienti edell’assorbimento intestinale. Talvolta questacondizione di disbiosi può essere determina-ta dall’uso di farmaci antibiotici, attivi princi-palmente contro i gram positivi che normal-mente popolano la flora intestinale del coni-glio. Spesso i conigli affetti da enterotossie-mie presentano condizioni cliniche molto criti-che che devono essere affrontate in maniera

di ciecotrofo. In poche parole, l’aumento di fi-bre nella razione favorisce una diminuzionedelle proteine che compongono il contenutociecale durante la fase ciecotrofica. Si consi-glia, quindi, di aggiungere in una razione co-stituita da pellettato e verdure fresche, sem-pre fieno di ottima qualità, per una migliorefunzionalità gastrointestinale. La mancata as-sunzione del ciecotrofo può avvenire per di-versi motivi, il principale dei quali è una dietapovera di fibra, che porta alla formazione diun ciecotrofo di consistenza alterata, più te-nero o liquido, che non viene quindi assuntodall’animale.Talvolta il ciecotrofo può non essere assuntoo perché ha odori sgradevoli al coniglio o per-ché in condizioni di obesità o patologie del ra-chide, l’animale non riesce più a raggiungerela regione anale. Sebbene la mancata inge-stione del ciecotrofo non sia una condizionepericolosa per la vita, gli effetti sulla salute delconiglio sono molteplici. I conigli non assu-mendo il ciecotrofo, innanzitutto si privanodegli amminoacidi, degli acidi grassi volatili,delle vitamine degli enzimi, come amilasi e li-sozima, prodotti dalla microflora ciecale; suc-cessivamente vanno incontro ad un costanteimbrattamento della regione perineale. Lapresenza di materiale fecale in questa regionedetermina cattivo odore e dermatiti che cau-sano stress al coniglio e nei mesi estivi pos-sono attirare le mosche, predisponendo l’ani-male alle miasi.L’approccio terapeutico della patologia richie-de tre tipi di interventi.1. Si interviene con una terapia locale dellazona perineale, si taglia il pelo e si pulisce la

delle endotossine prodotte dai clostridi presen-ti nell’intestino del coniglio. L’anestesia, infattispesso determina un rallentamento della moti-lità gastrointestinale, a cui consegue un’altera-zione della flora intestinale e la produzione ditossine batteriche. Utile a questo scopo si è di-mostrata la somministrazione per via endove-nosa (EV) o intraossea (IO) di antibiotici e fluidinel periodo perioperatorio e postoperatorio perdiversi giorni. In queste situazioni gli antibioticidi scelta dovrebbero avere un’azione sui gramnegativi e sui batteri anaerobi.

MANCATA INGESTIONE DELCIECOTROFO

I ciecotrofi si formano nel colon prossimale enel cieco. I conigli cominciano a consumarli apartire dalle 2-3 settimane di età quando co-minciano ad assumere anche il cibo solidodegli adulti. La fibra più grande di 0,5 mm nonentra nel cieco ma transita nell’intestino e vaa formare i pellet fecali, mentre le particelle piùpiccole e i liquidi vengono trattenuti nel ciecoo ritornano al cieco tramite movimenti di anti-peristalsi. Nel cieco, questi due componentivengono aggregati a formare delle particellealtamente nutrienti che vengono ricoperte damuco e successivamente espulse per via ret-tale. Questo meccanismo richiede una dietaricca di fibre affinché sia efficiente e funziona-le. Nelle diete povere di fibra aumenta il perio-do di ritenzione nel cieco e si riduce la moti-lità dell’intero intestino e, di conseguenza, an-che la produzione di ciecotrofo. La quantità difibra indigeribile dovrebbe essere almeno il15% della dieta. Inoltre una dieta povera di fi-bra ma ricca di proteine riduce l’assunzione

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laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 2010 Lettere al Direttore 17@

riesca a portare un vero e stabile equilibrio, sol-lecitando e sostenendo le situazioni di veraconclamata (e non apparente o mascherata)malasanità in stretta collaborazione con organi-smi, istituzioni e associazioni competenti”. La pubblicazione di una frase estrapolata dalcontesto ha stravolto il significato dell'articoloche, nella sua completezza, ha evidentementetutt'altro tenore rispetto a quello da voi propo-sto. Infatti il Sindacato, spesso unica voce dellaCategoria, ha sempre difeso i propri iscritti daaccuse pretestuose, quando risulti documen-tata la loro infondatezza.Pertanto, a tutela non solo di SIVELP ma anchedel diritto/dovere alla corretta informazione, so-no a chiedere a rettifica / chiarimento della noti-zia sia pubblicato il testo integrale.Dott. Angelo Troi, Segretario Nazionale SIVELP

“La nascita di una associazione (promossa daAIDAA) che promuove la buona sanità veteri-naria intervenendo sui casi di malasanità, nonpuò che essere accolta con plauso da tutti i ve-terinari che esercitano l’attività con serietà edimpegno nel rispetto di tutti i canoni sia legali dicorrettezza, diligenza, competenza sia deonto-logici. Tuttavia, ogni veterinario libero professio-nista può confermare che negli ultimi tempi lalitigiosità dei clienti è spesso pretestuosa, infon-data e motivata unicamente dall’intento di otte-nere risarcimenti per imponderabili e poco cre-dibili danni. Risulta, quindi, difficile, pur lavoran-do coscienziosamente e seriamente, operarecon serenità essendo reale la preoccupazionedi dover difendere la propria attività da accusedi negligenza imprudenza o imperizia. In talecontesto, si auspica che la nuova associazione

Nasceun’associazione chepromuove la buonasanità veterinariaSul numero 7 di Professione Veterinaria abbia-mo pubblicato in prima pagina l’articolo:“L’ANMVI denuncia, altri plaudono” nel qualecriticando l’iniziativa da parte di un’associazio-ne animalista, l’AIDAA, di un Tribunale degli ani-mali che avrebbe dovuto intervenire a difesa deiloro diritti ed anche su eventuali contenziosi fraproprietari e veterinari, esprimevamo anchemeraviglia per il sostegno dato dal SIVELP aquesto progetto a nostro avviso veramente as-surdo e non rispettoso della professionalità delMedico Veterinario. Infatti, oltre al fatto che l’ini-ziativa partiva da un’Associazione animalistache già in altre occasioni aveva mostrato pocorispetto verso la categoria veterinaria, ci sem-brava impossibile accettare che fosse unastruttura creata da questo movimento a giudi-care il nostro operato, un Tribunale “animalista”.Il SIVELP ora ci chiede di riportare integralmen-te il loro intervento sull’iniziativa per chiarire laloro posizione. Lo facciamo volentieri, ma cisembra che anche il testo integrale dal quale a-vevamo preso spunto per il nostro articolo siacomunque una esplicita approvazione dell’ini-ziativa proposta dall’AIDAA. Lasciamo ai lettoriuna valutazione in merito restando però del no-stro parere già espresso precedentemente: ri-teniamo che queste iniziative debbano esseresempre rifiutate dalla categoria veterinaria, equindi di conseguenza, da tutti gli organismiche dicono di rappresentarla, in modo chiaro enetto senza lasciare spazio ad equivoci.

Carlo Scotti

“I geni introdotti non si ritroveranno certonelle carni del bestiame allevato con cibi

geneticamente modificati”.Silvio Garattini

SUPERCOPPA

Iresponsabili delle Rappresentative Re-gionali di calcio dei Medici Veterinaricon l’alto patrocinio della FNOVI (Fede-

razione Nazionale Ordini Veterinari Italia-ni) in collaborazione con la UISP, dopo laI.a edizione della “Coppa Italia Veterina-ria” hanno promosso una nuova iniziativacalcistica: la Supercoppa veterinaria.Un nuovo appuntamento a livello naziona-le che completa il percorso calcistico deimedici veterinari italiani impegnati nell’at-tività sportiva del gioco del calcio.Se la contenderanno le due formazioniche nel 2009 hanno vinto lo scudetto e laCoppa Italia: ovvero l’Emilia Romagna,laureatasi campione d’Italia a Caorle e laCampania, vincitrice della Coppa Italianella fase finale a Roma. Si giocherà a Imola (BO), in casa dei cam-pioni d’Italia, domenica 21 marzo, sulcampo “Mulino Rosso”, alle ore 10,30. Gara unica (due tempi da 40 minuti), coneventuali tempi supplementari (da 10 mi-nuti ciascuno) e calci di rigore per asse-gnare la prima Supercoppa veterinaria, la“Zeus Cup”, messa in palio dall’Azienda i-taliana, emergente nel settore dell’abbi-gliamento sportivo.

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2nd International Congress on Canine Leishmaniasis2° Congresso Internazionale sulla Leishmaniosi Canina

PisaPalazzo dei Congressi

April 17th-18th 201017-18 Aprile 2010

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sostenibile, sia per i costi legali che richiede siaperché le sentenze sono ormai quasi semprea favore del contribuente. In un ampio e chiaroarticolo apparso su Il Sole-24 Ore dell’8 mar-zo, gli autori ricordano bene come nel comuni-cato stampa del 15 maggio 2009, l’Agenziadelle entrate scrivesse a chiare lettere: “Con-tenzioso, se lo conosci lo eviti”. Nonostantequesto però molti uffici periferici di fronte a sco-stamenti dai dati di Ge.ri.co iniziano e conti-nuano spesso un inutile contenzioso vessativonei confronti del contribuente giustificandolocon il fatto che per loro è meno rischioso unproseguimento del contenzioso piuttosto chechiudere la lite subito anche se ci sono ele-menti che fanno ritenere che il contribuentepossa avere ragione. Questa politica in molticasi, se le richieste del fisco non sono esorbi-tanti, può anche essere positiva in quanto ilcontribuente, fatti due conti, preferisce aderiree pagare piuttosto che continuare un confron-to legale certamente costoso e dai risultati co-munque incerti. Un colpo definitivo a questapolitica del fisco è stato dato però da alcunerecenti sentenze ( 26635, 26636 e 26638) del-la Corte di cassazione a sezioni unite, deposi-tate il 18 dicembre 2009. “ In queste sentenze- ricordano gli autori dell’articolo sopracitato -è chiaramente affermato che gli studi di setto-re, così come i parametri, rappresentano un si-stema di presunzioni semplici, che devono es-sere necessariamente personalizzate nell’am-bito del contraddittorio. Per la Corte di cassa-zione, non basta perciò il solo scostamento ri-spetto allo strumento informatico di Ge.ri.co,gestione dei ricavi e dei compensi per rettifica-re gli stessi”. In altre parole il semplice scosta-mento dei ricavi e dei compensi dai dati diGe.ri.co non fanno diventare, come spesso ri-tiene il fisco, il contribuente automaticamenteun evasore, ma questi scostamenti devono es-sere valutati con il dichiarante che potrà moti-varli e giustificarli. Speriamo che queste ultimesentenze costringano l’agenzia delle entrate,soprattutto i suoi uffici periferici, ad un compor-tamento più rispettoso verso il contribuente. ■

di ANTONIO MANFREDI

Gli studi di settore sonostati introdotti nel 1998(legge 8 maggio, n. 146)per venire incontro allerichieste delle categorieinteressate che lamen-

tavano il sistema della minimum tax che espri-meva reali ingiustizie e sperequazioni fra i con-tribuenti. Certamente sono stati un passo a-vanti rispetto al sistema precedente ma non viè dubbio che anche questo sistema, che do-vrebbe essere un riferimento per i contribuentie per l’Agenzia delle entrate, evidenzia nume-rosi difetti, spesso anche difficilmente sanabili.Abbiamo più volte criticato questo sistema per-ché da un lato è una resa dello Stato nella suacapacità di controllo fiscale dei cittadini, dall’al-tro operando per classi o settori di attività ri-schia evidentemente di esprimere valori o pa-rametri anche lontani dalle diverse singolerealtà. Tutti i correttivi che negli anni sono statiapportati su richiesta delle categorie professio-nali coinvolte hanno migliorato un po’ la situa-zione ma non hanno potuto risolvere i difetti difondo del sistema. Ge.ri.co è un sistema infor-matico di gestione dei ricavi e dei compensipresunti per quel settore di attività. Parliamo dipresunti e calcolati sulla base di diversi para-metri raccolti negli anni anche in collaborazio-ne con le categorie coinvolte che hanno cer-cato di renderli il più possibile vicini alla realtà.Certamente questi valori sono sostanzialmen-te derivanti da medie di valutazione e quindispesso non corrispondono alla condizione rea-le del contribuente.Cosa significa questo? Che i dati personalipossono coincidere con quelli presunti ma an-che differenziare. Secondo l’agenzia delle en-trate se la dichiarazione del contribuente è ve-ritiera anche una differenza significativa dei suoiricavi o compensi rispetto ai parametri previstida Ge.ri.co non dovrebbe creargli alcun pro-blema, ma in verità non è così. Nonostante l’A-genzia delle entrate continui a dire che gli studidi settore non devono essere applicati in mo-do automatico ma devono semplicemente se-gnalare una indicazione di scostamento dai va-lori presunti da valutare caso per caso, a livelloperiferico si continua ad intervenire in modoimmediato appena risultano dai controlli sco-stamenti dai parametri di Ge.ri.co. Anche ulti-mamente la direzione centrale di Roma dell’A-genzia delle entrate ha diramato una circolareche invita gli uffici locali a fare tutto il possibileper evitare un contenzioso con il contribuente,soprattutto quando la pretesa del fisco non è

Studi di settore:solo presunzioniL’applicazione automatica del sistema Gericoè sempre bocciata dai giudici tributari

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Veterinaria in crisi Fisco 21VETERINARIA 10 | 2010PROFESSIONE la

conomica che accentua questioni morali irri-solte.Il Comitato intende affrontare queste proble-matiche con l'intento di elaborare idee e ipo-tesi di lavoro e offrendo, nel contempo, unsupporto ai veterinari nella loro difficile quoti-dianità.Il Comitato è interessato a conoscere e-pisodi reali e situazioni particolarmenteproblematiche da analizzare come casidi studio. Per comunicazioni: [email protected]

di PASQUALINO SANTORIPresidente CBV

Il Comitato Bioetico per la Veterina-ria è al lavoro sul tema: veterinariain tempi di crisi. Si intendono ap-profondire le questioni di naturamorale che emergono dall'attualesituazione economica. La crisi ha

conseguenze sulla professione veterinaria esul rapporto con gli animali e l’utenza fino adarrivare a situazioni limite.Crescono, insieme, le difficoltà quotidiane deiveterinari con richieste di prestazioni gratuitee di volontariato anche da parte dell'ammini-strazione pubblica e il rischio di insolvenza daparte di allevatori in difficoltà. Questo generedi problemi è il frutto di una contingenza e-

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QUOTESoci SCIVAC: € 480,00 + IVA 20%

Non soci: € 680,00 + IVA 20%Nel caso di iscrizione ad entrambi i corsi di Endoscopia

le quote sono ridotte a€ 430,00 + IVA e € 630,00 + IVA rispettivamente

CITOLOGIA DEL MIDOLLO OSSEO

Cremona, 14/15 Giugno 2010Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORE E RELATORESilvia Tasca, Med Vet, Padova

RELATOREMarco Caldin, Med Vet, Dipl ECVCP, Padova

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (30)

QUOTESoci SCIVAC: € 280,00 + IVA 20%

Non soci: € 480,00 + IVA 20%

La quota comprende la cena di Lunedì sera

organizzato da Soc. cons. a r.l. certificata ISO 9001:2008

La crisi è ancheuna questionebioetica: il CVBavvia un’indagine

IN RECESSIONE IL 70% DEI PROFESSIONISTI

Confprofessioni ha pubblicato i risultati di un'indagine condotta da IPR Feedbacksu un campione rappresentativo di 600 professionisti in tutta Italia che operanoin quattro macro-aree professionali (economica, giuridica, tecnica e sanitaria).

Nel 2009 il 70% dei professionisti ha toccato con mano la crisi economica, con un calodei fatturati vicino al 40%. Tuttavia, la contrazione dell'attività non ha intaccato la forzalavoro degli studi che cominciano ad avvertire timidi segnali di ripresa, soprattutto nel-l'ambito delle professioni economiche. "Volevamo tastare il polso dei liberi professioni-sti, per capire realmente quanto avesse inciso la crisi economica sull'attività degli studinel 2009" commenta Gaetano Stella, il presidente di Confprofessioni che ha commissio-nato l'indagine. "Il risultato è impressionante e conferma le nostre previsioni più negativesulla crisi negli studi. Non possiamo più rimanere passivi davanti alle crescenti difficoltàche stanno affossando le categorie professionali, ma dobbiamo intervenire attraversopolitiche mirate di sostegno e di rilancio con la massima urgenza".L'indagine commissionata da Confprofessioni si inserisce, infatti, in un più ampio proget-to varato dal presidente Stella che punta a monitorare i reali bisogni della base professio-nale per calibrare azioni di intervento rapido sui diversi fronti aperti dalla recessione eco-nomica. E sono parecchi, come confermano le voci dei professionisti raccolte dall'inda-gine della società di ricerca salernitana.

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Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 10

La rivista è un settimanale

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Chiuso in stampa il 15 marzo 2010

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 10 | 201022 Calendario attività Dal 28 marzo al 9 maggio

2) Quale delle seguenti razze feline è mag-giormente predisposta alla dermatofitosi?

a Persiano

b Norvegese delle Foreste

c Abissino

d Siamese

e Comune Europeo

1) Quale, tra le seguenti complicanze, è la più frequentesuccessivamente al trattamento chirurgico delle fratturedistali di femore nei cani giovani?

a Infezione

b Ritardo di consolidazione

c Contrattura del m.quadricipite

d Malconsolidazione,

e Migrazione impianti

QUIZ 1Risposta corretta: c)

Congresso Naz. Scivac:“Traumatologia ortopedica e

maxillofacciale”-Perugia,novembre 2005

QUIZ 2Risposta corretta: a)

Incontro SIMEF (Soc. Ital.Med.Felina): ”Aggiornamento

sulle micosi superficiali esistemiche del gatto) -

Cremona, Novembre 2007

SOLUZIONI

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

28 MARINCONTRO SIRVAC AGGIORNAMENTI FARMACOLOGICI NELLA TERAPIA DEL MASCHIO RIPRODUTTORE E RELATIVI CASI

CLINICI - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: ErikaTaravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

28 MARINCONTRO SISCA LA RESPONSABILITÀ MEDICO LEGALE DEL MEDICO VETERINARIO COMPORTAMENTALISTA - Centro Stu-

di EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Tara-vella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

28 MARINCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO LA RADIOLOGIA DALLA A ALLA.....D (DIAGNOSI) - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

7 - 9 APRITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ODONTOSTOMATOLOGIA: II PARTE - ESTRAZIONI DENTALI NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.

+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

7 - 9 APRCORSO AIVEMP IN COLLABORAZIONE IL BENESSERE ANIMALE E LA MEDICINA VETERINARIA PUBBLICA E PRIVATA. ANIMAL WELFARE ANDCON REGIONE LOMBARDIA THE VETERINARIANS’ POINT OF VIEW - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Richiesto Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

9 - 11 APRCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI ECOGRAFIA - Corato (BA) - Contrada Polvere di Rose - ECM: Richiesto Accreditamen-Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. to - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:

[email protected]

10 - 11 APRINCONTRO SIODOV TERAPIA ENDODONTICA: DALLA DIAGNOSI ALLA SOLUZIONE DEL PROBLEMA - Centro Studi E.V. - Palaz-

zo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Speciali-stiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

10 APRINCONTRO SIGAV AGGIORNAMENTI TERAPEUTICI NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE GASTROENTERICO ACUTO E CRONI-

CO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Tara-vella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

11 APRINCONTRO SIDEV PROTOCOLLI DIAGNOSTICI E SCELTE TERAPEUTICHE NELLE PODODERMATITI E NELLE MALATTIE UN-

GUEALI DEL CANE E DEL GATTO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richie-sto Accr. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

11 APRSEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON IL DOLORE DEL GATTO A 360° - TRAUMATOLOGIA, SEGNI CLINICI E COMPORTAMENTALI, TRATTAMENTOBOEHRINGER INGELHEIM FARMACOLOGICO E GESTIONE DEL DOLORE NEL GATTO - AtaHotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A -

ECM: Richiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

11 APRINCONTRO SIMUTIV COME DIAGNOSTICARE E GESTIRE L’INSUFFICIENZA RESPIRATORIA IN PRONTO SOCCORSO - Centro

Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Ta-ravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

11 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA ORTOPEDIA PEDIATRICA NEL CANE - Catania - Museo diocesano - Via Etnea, 8 - P.zza Duomo - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

11 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA PATOLOGIE NEUROLOGICHE COMUNI NELLA PRATICA CLINICA: IL PAZIENTE PARAPARETICO E QUELLO

EPILETTICO - Astor Hotel - Genova Nervi - VIA DELLE PALME 16 - NERVI - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinfo: Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

11 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA QUANDO LA CHIRURGIA DIVENTA INTRIGANTE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica

Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

13 - 16 APRITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. CHIRURGIA: II PARTE - CHIRURGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAttenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508

E-mail: [email protected]

17 - 18 APRCONGRESSO NAZIONALE SCIVAC II CONGRESSO INTERNAZIONALE SCIVAC - LEISHMANIOSI CANINA - Palazzo dei Congressi, Pisa - Via IN COLLABORAZIONE CON GSLC - Matteotti, 1 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39GRUPPO DI STUDIO SULLA LEISHMANIOSI CANINA 0372 403508 - E-mail: [email protected]

17 - 18 APRITINERARIO DIDATTICO SIVE CORSO “RADIOLOGIA CLINICA. I PARTE: L’ARTO ANTERIORE” - Università di Perugia, Facoltà di Medicina Ve-

terinaria - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Marke-ting e Pubblicità - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

18 APRINCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA ELEMENTI PER UN CORRETTO APPROCCIO CLINICO E TERAPEUTICO ALLA MALATTIA CARDIOVASCO-

LARE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

20 - 21 APRCORSO SCIVAC CORSO DI CONSULENTE NUTRIZIONALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 8 Crediti -

Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

20 - 23 APRITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 2° IT. ANESTESIA: IV PARTE - COMPLICAZIONI IN ANESTESIA, LORO TRATTAMENTO E CONTROLLO DEL

DOLORE PERIOPERATORIO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

24 - 25 APRCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ANESTESIOLOGICA - Golf Hotel Quattrotorri, Perugia - Via Corciane-

se, 260/A - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

28 - 30 APRITINERARIO DIDATTICO SIVAE CORSO DI ANESTESIOLOGIA E RIANIMAZIONE NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi - Palazzo Trecchi,

Cremona - ECM: 36 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail:[email protected]

28 - 30 APRCORSO SCIVAC MEDICINA FELINA III PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

7 - 8 MAGCONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR 12° CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVAR - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel.+39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

7 - 9 MAGCORSO SCIVAC CORSO REGIONALE DI RADIOLOGIA - Hotel City - Senigallia (AN) - Lungomare Dante Alighieri 11 - ECM: Attenzione: Iscrizioni chiuse per esaurimento posti. Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.

+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

8 - 9 MAGCORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ONCOLOGICA - AtaHotel Quark - Milano - Via Lampedusa, 11/A - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

9 MAGINCONTRO REGIONALE SIVAE EMILIA ROMAGNA GESTIONE E TECNICHE TERAPEUTICHE NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA - Modena - Via Vignolese 1684, -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail:[email protected]

9 MAGINCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA FACILE COME RESPIRARE? UN VIAGGIO FRA I FATTI E MISFATTI DELL’APPARATO RESPIRATORIO - Peru-

gia - Facoltà di Medicina Veterinaria - Via San Costanzo 4 - ECM: Richiesto Accr. - Per info: Monica Borghisani - Se-gr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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