Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 27, dal 16 al 22 luglio 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 272 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. ESCLUSIVITA’ La Commissione Sanità del Senato ha stralciato dal disegno di legge sul- l’intramoenia l’articolo che ripristina- va l’obbligo di esclusività di rapporto con il Ssn per i direttori di struttura complessa. Il “Ddl intramoenia” do- vrebbe essere varato entro il 31 lu- glio. DDL CANI Non c’è ancora nessuna bozza di te- sto per la regolamentazione dei “cani pericolosi” e del possesso responsa- bile dei cani. Le notizie di agenzia che ne hanno anticipato i contenuti non trovano riscontro in alcun testo ufficiale ministeriale. Massimo riser- bo in Lungo Tevere Ripa. UDINE Potrebbe sorgere a Pagnacco, vicino ad Agraria, la nuova sede della Fa- coltà di Veterinaria di Udine. Mentre l’Università sta portando avanti l’iter per il riconoscimento del corso di lau- rea in medicina veterinaria, l’ammini- strazione comunale di Pagnacco ha già dato il proprio consenso per il nuovo centro universitario. Contraria l’opposizione. ONAOSI Il fac-simile predisposto dai legali dell’ANMVI per il rimborso delle som- me versate alla Fondazione negli an- ni di contribuzione obbligatoria 2003- 2006 può essere richiesto da coloro che hanno versato i contributi. Lo precisa l’Associazione chiarendo che chi non ha versato dovrà esperire un’azione di ricorso individuale pres- so il competente tribunale del lavoro. PROGRESSO VETERINARIO La rivista fondata nel 1946 ha cam- biato proprietà: l’Assemblea degli Or- dini dei Medici Veterinari del Piemon- te ha approvato all’unanimità la ces- sione della proprietà del “Progresso Veterinario” alla FNOVI. Allo studio u- na collaborazione con l’ENPAV. La “nuova” rivista, che avrà un nuovo Comitato di Redazione, arriverà ai Colleghi da gennaio prossimo. LEPTOSPIROSI Ricercatori francesi, dell’Istituto Pa- steur di Parigi, hanno scoperto, nel batterio responsabile dell’infezione (Leptospira interrogans), un gene fondamentale per l’azione virulenta del microrganismo. Questa scoperta - realizzata dall’equipe di Mathieu Pi- cardeau e pubblicata su PLoS Patho- gens - semplificherà la messa a pun- to di nuovi test diagnostici e vaccini. BSE Le autorità sanitarie portoghesi han- no confermato a metà luglio il primo caso mortale nel paese della malattia di Creutzfeldt-Jacob. Secondo il quo- tidiano Publico circa 50 persone han- no sviluppato negli ultimi anni, in for- me meno acute, la malattia in Porto- gallo. MERCURIO Il Parlamento europeo ha dato il via li- bera definitivo al divieto al mercurio nei termometri, barometri e strumenti di misurazione destinati al grande pubblico. I produttori avranno due anni dall’entrata in vigore della nuova direttiva per mettersi in regola. Brevi SSN da ammodernare la PR O FESSI O NE VETERINARIA www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Canile di Villotta (PN), esposto dell’ANMVI a NAS e ASL S ulle vicende del canile di Villot- ta di Chions, in provincia di Pordenone, dove come tutti ricordano si eseguono prestazioni medico-vete- rinarie senza “coerografie”, l’ANMVI ha inoltrato un esposto al Nucleo An- tisofisticazioni e Sanità dei Carabinie- ri del Friuli Venezia Giulia e alla Azien- da per i Servizi Veterinari n. 6 del Friu- li Occidentale. Nell’esposto si richiamano i contenuti dell’articolo ‘Sterilizzazioni e polemiche. L’incrocio di interessi diversi’, pubblicato da “Il Messaggero Veneto” in data 27.04.2007, dove si legge che nell’ambulatorio veterinario attivo presso il canile di Villotta si proce- de ad interventi di sterilizzazione dei cani in assenza delle condizioni mi- nime necessarie alla pratica anestesiologica e chirurgica. Nel citato arti- colo si dice infatti che per l’intervento di sterilizzazione “non serve l’ane- stesia gassosa (se non in caso di animali anziani o sofferenti) né un ap- parato di sale operatorie sterili con chissà quali attrezzature: servono so- prattutto una buona manualità e l’uso di adeguati farmaci anestetici e u- na opportuna copertura antibiotica. Il resto è… solo coreografia”. (segue a pagina 6). Catanzaro, ne riparliamo in Consiglio di Stato S ono stati pubblicati i bandi di concorso per l’ammissione ai cor- si di laurea specialistica in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria, Medicina Veterinaria e ai corsi di laurea triennale nelle Professioni Sanitarie dell’Università di Catanzaro per l’anno accademico 2007/2008. Lo riferisce un comunicato dell’ateneo. Per Medicina Veteri- naria i posti disponibili sono 22 per gli studenti comunitari e cinque per gli studenti non comunitari. Con una nota inviata al Ministro dell’Univer- sità Fabio Mussi e alla FNOVI, l’ANMVI ha ricordato che la sentenza del TAR n. 4868/2007 ha annullato il decreto che ha istituito il corso di laurea in veterinaria presso l’ateneo calabrese e che l’azione legale intrapresa dall’Associazione è tutt’ora in corso. L’Università Magna Graecia di Ca- tanzaro, assistita dal prof. avv. Astone, ha impugnato davanti al Consiglio di Stato la sentenza del Tar del Lazio - Roma Sezione III bis 4868/2007 con cui il Tar ha dichiarato l’illegittimità dell’istituzione del Corso di lau- rea in veterinaria istituito presso la predetta Università di Catanzaro. Il ricorso in appello contiene anche un’istanza cautelare per la sospensio- ne degli effetti della sentenza, la cui discussione si è tenuta il 10 luglio scorso. (segue a pag. 6) Un Manifesto per la Sanità Pubblica Le alternative all'attuale assetto indeboliscono la veterinaria A PAG. 3 In Italia circa 8 milioni di famiglie o- spitano un cane o un gatto, o entram- bi. Le famiglie in Italia sono circa 23 milioni e quindi più di una famiglia su tre ha in casa almeno uno dei 7 milio- ni di cani o dei 7,5 milioni di gatti pre- senti nel nostro paese. Se tutti venis- sero portati regolarmente da un ve- terinario per una vaccinazione o per un controllo, un paio di volte all'anno, probabilmente il reddito dichiarato dai veterinari privati non si limitereb- be ai 240 milioni di euro, che risulta- no dai dati ENPAV, riferiti al 2005. Non vi è dubbio che il nostro è anco- ra un mercato sottosviluppato sia per la diffusione di animali sia per l'atten- zione verso la loro salute. Basti pen- sare alla limitata diffusione del petfood in Italia rispetto ad altri pae- si, se questo può essere un indice di maturità del mercato. D'altra parte, se vediamo la diffusione degli anima- li da compagnia, noi siamo molto ar- retrati rispetto al Regno Unito o alla Francia dove il 51% delle famiglie o- spita un animale da compagnia, o ri- spetto al primato della Spagna che esprime una percentuale del 60%. Se poi guardiamo la diffusione dei cani ogni 100 abitanti, l'Italia è sol- tanto al 10° posto con 11,9, quando la Spagna ne ha 30,1, la Polonia 23,3 e la Francia 15,6, per citarne alcuni. Gli stessi dati riferiti al gatto ci porta- no solo al 12° posto con 12,7, ma la Slovenia ne ha 20, la Francia 16, la Polonia 12,9 e la Spagna 12,7. Inol- tre la maggior parte di questi paesi ha una cultura "animalista" molto più avanzata della nostra e sono quindi mercati certamente più interessanti rispetto al nostro. Se aggiungiamo che, a parte la Spagna, che come noi ha un elevato numero di veterina- ri, gli altri paesi hanno un numero di strutture veterinarie nettamente infe- riore al nostro e che hanno la possi- bilità di vendere farmaci e tutti gli al- tri prodotti riferiti al benessere dell'a- nimale, sarebbe il caso di emigrare subito. Regno Unito e Francia sono alla ricerca di veterinari, ma li voglio- no preparati e non sempre i nostri giovani laureati sono pronti per que- sta possibilità. Potremmo provare la Polonia, dove sono ancora in pochi, ma stanno crescendo velocemente anche loro. Puntiamo allora sulla Ci- na dove il cane di razza è diventato uno status symbol, e non arrosto con le patate. VOGLIO EMIGRARE! scvi

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 27, dal 16 al 22 luglio 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 272ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

ESCLUSIVITA’La Commissione Sanità del Senatoha stralciato dal disegno di legge sul-l’intramoenia l’articolo che ripristina-va l’obbligo di esclusività di rapportocon il Ssn per i direttori di strutturacomplessa. Il “Ddl intramoenia” do-vrebbe essere varato entro il 31 lu-glio.

DDL CANINon c’è ancora nessuna bozza di te-sto per la regolamentazione dei “canipericolosi” e del possesso responsa-bile dei cani. Le notizie di agenziache ne hanno anticipato i contenutinon trovano riscontro in alcun testoufficiale ministeriale. Massimo riser-bo in Lungo Tevere Ripa.

UDINEPotrebbe sorgere a Pagnacco, vicinoad Agraria, la nuova sede della Fa-coltà di Veterinaria di Udine. Mentrel’Università sta portando avanti l’iterper il riconoscimento del corso di lau-rea in medicina veterinaria, l’ammini-strazione comunale di Pagnacco hagià dato il proprio consenso per ilnuovo centro universitario. Contrarial’opposizione.

ONAOSIIl fac-simile predisposto dai legalidell’ANMVI per il rimborso delle som-me versate alla Fondazione negli an-ni di contribuzione obbligatoria 2003-2006 può essere richiesto da coloroche hanno versato i contributi. Loprecisa l’Associazione chiarendo chechi non ha versato dovrà esperireun’azione di ricorso individuale pres-so il competente tribunale del lavoro.

PROGRESSO VETERINARIOLa rivista fondata nel 1946 ha cam-biato proprietà: l’Assemblea degli Or-dini dei Medici Veterinari del Piemon-te ha approvato all’unanimità la ces-sione della proprietà del “ProgressoVeterinario” alla FNOVI. Allo studio u-na collaborazione con l’ENPAV. La“nuova” rivista, che avrà un nuovoComitato di Redazione, arriverà aiColleghi da gennaio prossimo.

LEPTOSPIROSIRicercatori francesi, dell’Istituto Pa-steur di Parigi, hanno scoperto, nelbatterio responsabile dell’infezione(Leptospira interrogans), un genefondamentale per l’azione virulentadel microrganismo. Questa scoperta- realizzata dall’equipe di Mathieu Pi-cardeau e pubblicata su PLoS Patho-gens - semplificherà la messa a pun-to di nuovi test diagnostici e vaccini.

BSELe autorità sanitarie portoghesi han-no confermato a metà luglio il primocaso mortale nel paese della malattiadi Creutzfeldt-Jacob. Secondo il quo-tidiano Publico circa 50 persone han-no sviluppato negli ultimi anni, in for-me meno acute, la malattia in Porto-gallo.

MERCURIOIl Parlamento europeo ha dato il via li-bera definitivo al divieto al mercurionei termometri, barometri e strumentidi misurazione destinati al grandepubblico. I produttori avranno dueanni dall’entrata in vigore della nuovadirettiva per mettersi in regola.

Brevi SSN da ammodernare

laPROFESSIONE VETERINARIA

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Canile di Villotta (PN), esposto dell’ANMVI a NAS e ASL

Sulle vicende del canile di Villot-ta di Chions, in provincia di

Pordenone, dove come tutti ricordanosi eseguono prestazioni medico-vete-rinarie senza “coerografie”, l’ANMVIha inoltrato un esposto al Nucleo An-tisofisticazioni e Sanità dei Carabinie-ri del Friuli Venezia Giulia e alla Azien-da per i Servizi Veterinari n. 6 del Friu-li Occidentale.Nell’esposto si richiamano i contenuti

dell’articolo ‘Sterilizzazioni e polemiche. L’incrocio di interessi diversi’,pubblicato da “Il Messaggero Veneto” in data 27.04.2007, dove si leggeche nell’ambulatorio veterinario attivo presso il canile di Villotta si proce-de ad interventi di sterilizzazione dei cani in assenza delle condizioni mi-nime necessarie alla pratica anestesiologica e chirurgica. Nel citato arti-colo si dice infatti che per l’intervento di sterilizzazione “non serve l’ane-stesia gassosa (se non in caso di animali anziani o sofferenti) né un ap-parato di sale operatorie sterili con chissà quali attrezzature: servono so-prattutto una buona manualità e l’uso di adeguati farmaci anestetici e u-na opportuna copertura antibiotica. Il resto è… solo coreografia”. (seguea pagina 6).

Catanzaro, ne riparliamo in Consiglio di Stato

Sono stati pubblicati i bandi di concorso per l’ammissione ai cor-si di laurea specialistica in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e

Protesi dentaria, Medicina Veterinaria e ai corsi di laurea triennale nelleProfessioni Sanitarie dell’Università di Catanzaro per l’anno accademico2007/2008. Lo riferisce un comunicato dell’ateneo. Per Medicina Veteri-naria i posti disponibili sono 22 per gli studenti comunitari e cinque pergli studenti non comunitari. Con una nota inviata al Ministro dell’Univer-sità Fabio Mussi e alla FNOVI, l’ANMVI ha ricordato che la sentenza delTAR n. 4868/2007 ha annullato il decreto che ha istituito il corso di laureain veterinaria presso l’ateneo calabrese e che l’azione legale intrapresadall’Associazione è tutt’ora in corso. L’Università Magna Graecia di Ca-tanzaro, assistita dal prof. avv. Astone, ha impugnato davanti al Consigliodi Stato la sentenza del Tar del Lazio - Roma Sezione III bis 4868/2007con cui il Tar ha dichiarato l’illegittimità dell’istituzione del Corso di lau-rea in veterinaria istituito presso la predetta Università di Catanzaro. Ilricorso in appello contiene anche un’istanza cautelare per la sospensio-ne degli effetti della sentenza, la cui discussione si è tenuta il 10 luglioscorso. (segue a pag. 6)

Un Manifestoper la SanitàPubblicaLe alternative all'attuale assettoindeboliscono la veterinaria A PAG. 3

In Italia circa 8 milioni di famiglie o-spitano un cane o un gatto, o entram-bi. Le famiglie in Italia sono circa 23milioni e quindi più di una famiglia sutre ha in casa almeno uno dei 7 milio-ni di cani o dei 7,5 milioni di gatti pre-senti nel nostro paese. Se tutti venis-sero portati regolarmente da un ve-terinario per una vaccinazione o perun controllo, un paio di volte all'anno,probabilmente il reddito dichiaratodai veterinari privati non si limitereb-be ai 240 milioni di euro, che risulta-no dai dati ENPAV, riferiti al 2005.Non vi è dubbio che il nostro è anco-ra un mercato sottosviluppato sia perla diffusione di animali sia per l'atten-zione verso la loro salute. Basti pen-sare alla limitata diffusione delpetfood in Italia rispetto ad altri pae-si, se questo può essere un indice dimaturità del mercato. D'altra parte,se vediamo la diffusione degli anima-li da compagnia, noi siamo molto ar-retrati rispetto al Regno Unito o allaFrancia dove il 51% delle famiglie o-spita un animale da compagnia, o ri-spetto al primato della Spagna cheesprime una percentuale del 60%.Se poi guardiamo la diffusione deicani ogni 100 abitanti, l'Italia è sol-

tanto al 10° posto con 11,9, quandola Spagna ne ha 30,1, la Polonia 23,3e la Francia 15,6, per citarne alcuni.Gli stessi dati riferiti al gatto ci porta-no solo al 12° posto con 12,7, ma laSlovenia ne ha 20, la Francia 16, laPolonia 12,9 e la Spagna 12,7. Inol-tre la maggior parte di questi paesiha una cultura "animalista" molto piùavanzata della nostra e sono quindimercati certamente più interessantirispetto al nostro. Se aggiungiamoche, a parte la Spagna, che comenoi ha un elevato numero di veterina-ri, gli altri paesi hanno un numero distrutture veterinarie nettamente infe-riore al nostro e che hanno la possi-bilità di vendere farmaci e tutti gli al-tri prodotti riferiti al benessere dell'a-nimale, sarebbe il caso di emigraresubito. Regno Unito e Francia sonoalla ricerca di veterinari, ma li voglio-no preparati e non sempre i nostrigiovani laureati sono pronti per que-sta possibilità. Potremmo provare laPolonia, dove sono ancora in pochi,ma stanno crescendo velocementeanche loro. Puntiamo allora sulla Ci-na dove il cane di razza è diventatouno status symbol, e non arrosto conle patate.

VOGLIO EMIGRARE!

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In questi giorni sono circola-te proposte di “riorganizza-zione” dei Servizi Pubblici

che preconizzavano la creazione

di organismi “parallel e sinergici”,ambiti sdoppiati per la “sanità a-nimale” e la “sicurezza alimenta-re”, “dipartimenti medici e medici

veterinari”, insomma di tutto e dipiù, in un panorama, peraltro, chevede le risorse pubbliche in con-trazione. La contrarietà dell’ANMVI a que-ste ipotesi è contenuta in un Ma-nifesto Programmatico per laSanità Pubblica, in cui si ribadi-sce il fermo “no” dell’Associazio-ne all’indebolimento dell’esisten-te. L’ANMVI sostiene invece l’im-portanza della prevenzione in me-dicina veterinaria e le competen-ze sulla sicurezza alimentare, daconfermarsi e consolidarsi total-mente all’interno del Sistema Sa-nitario Nazionale, nell’area del Di-partimento della Sanità Animale,della Sicurezza Alimentare e dellaNutrizione del Ministero della Sa-lute, evitando sbavature e conflittidi competenza con altri settori.

ANMVI non è d’accordo col seg-mentare o parcellizzare la sanitàpubblica veterinaria in rivoli che sidisperdono per diventare appan-naggio o facile preda di altre com-petenze; ANMVI non è d’accordonell’indebolire l’esistente, a partiredall’organizzazione dipartimentaledel ministero della Salute, faticosa-mente raggiunta dimostrandocompetenza e capacità professio-nale pur nelle vicissitudini delle cri-si sanitarie di questi ultimi anni.

ANMVI Vuole invece ribadire 1.La PREVENZIONE in MEDICINAVETERINARIA. Attraverso un ap-proccio interdisciplinare basatosul metodo delle Evidenze di Sa-nità Pubblica, la Prevenzione èun’attività sanitaria prioritaria ecome tale deve rimanere total-mente all’interno del Sistema Sa-nitario Nazionale, evitando sbava-ture e conflitti di competenza conaltri settori. 2. La SICUREZZA A-LIMENTARE. Attraverso una com-petenza basata sulla conoscenzadell’intera filiera agro alimentare,le competenze sulla S.A. devonorimanere all’interno del SistemaSanitario Nazionale nell’area dellaMedica e Medico Veterinaria delDipartimento della Sanità Anima-le, della Sicurezza Alimentare edella Nutrizione.

Prevenzione, zoonosi edepidemiosorveglianzaI contesti operativi della sanitàpubblica veterinaria sono: la pre-venzione, il controllo delle zoono-si e l’epidemiosorveglianza. L’epi-demiosorveglianza continua devedivenire il terreno ordinario dovesi colloca l’operatività dei ServiziVeterinari, in stretto collegamentocon il settore della Clinica e delManagement sanitario delle im-prese del settore agro zootecnicoed agro alimentare, e dove si mi-surano i risultati della Prevenzio-

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Manifesto Programmatico dell’ANMVI

La Sanità Pubblica si difende rafforzando le competenze veterinarieIn queste settimane sono circolate proposte di riorganizzazione che indebolirebbero la veterinaria

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Le proposte del Manifestodell’ANMVI

a. L’articolazione interna e territoriale della Prevenzione Sanitaria. Deveessere mantenuta la rigorosa scelta di una sempre maggior presenzadella Sanità Pubblica Veterinaria nel Sistema Sanitario Nazionale, attra-verso una linea di comando che parta dal Dipartimento Ministeriale edarrivi, con medesimi schemi, fino alle ASL territoriali. A questa linea dicomando deve essere garantito un adeguato equilibrio di autonomia epotere decisionale tra parte medica e veterinaria con un’integrazionemaggiore tra aree tematiche omogenee e con l’individuazione di coor-dinamenti settoriali che garantiscano equilibri basati su professionalitàe reale capacità di soluzione dei problemi.Indispensabile è da ritenersi, alla luce di quanto esposto, lo sviluppoanche a livello territoriale, di nuove competenze basate su funzioni or-ganizzative per: - una rete di osservatori epidemiologici sulle malattie infettive degli ani-mali con particolare riguardo alle zoonosi- un maggior coinvolgimento dell’area di igiene degli alimenti di origineanimale, per le conoscenze specifiche sugli alimenti di origine animale,che rimangono la principale causa di tossinfezioni e intossicazioni ali-mentari, nell’ambito della sorveglianza sulle malattie trasmissibili da ali-mentib. L’individuazione delle nuove competenze ed il loro inserimento nelsistema veterinario.Non è da sottovalutare il ruolo pratico della figura del veterinario azien-dale e la sua sempre più preponderante attinenza col management a-ziendale; le esperienze pregresse (epidemiologia, animali morti in a-zienda, farmaco, ecc...) potrebbero consentire un’integrazione tra libe-ro professionisti e strutture veterinarie delle ASL con la possibilità daparte di queste ultime di disporre di dati con cui contribuire ad alimen-tare le reti di epidemio-sorveglianza previste dalla UE a tutt’oggi privenel nostro Paese di un progetto attuativo complessivo. (dal ManifestoProgrammatico per la Sanità Pubblica inviato il 13 luglio 2007 al Mini-stero della Salute, alle Commissioni Sanità e Affari Sociali e a tutti gliorganismi di Categoria)

Quale Codice Alimentare?“In riferimento alla notizia apparsa sul Corriere della Sera riguardanteun emanando decreto legislativo in materia di codice alimentare, il Mi-nistero della Salute precisa che la materia è infatti ancora all’esame de-gli uffici a livello tecnico e nulla è stato ancora definito”. Questo il testodel comunicato stampa con cui il Ministero della Salute ha smentito ilCorriere della Sera del 16 luglio, in edicola con il titolo “Vendere cibi a-dulterati non sarà più reato”. Secondo il quotidiano di Via Solferino labozza del nuovo Codice Alimentare, un decreto legislativo che dovràcompendiare la normativa esistente in una sorta di testo unico, conter-rebbe un “bavaglio all’informazione” laddove si punisce con sanzioniamministrative “chi comunica o diffonde anche a mezzo stampa infor-mazioni suscettibili di creare panico o allarmismo tra i consumatori”.Ma soprattutto, il provvedimento sarebbe “un alleggerimento per la ma-gistratura e un’arma in meno per la prevenzione”, in quanto conterreb-be la depenalizzazione in caso di vendita di cibi adulterati. L’articolo ri-porta un commento del Procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guari-niello, che dichiara: “ho letto il Codice e spero che ci ripensino”. Il Mini-stero della Salute ha smentito la fondatezza delle notizie, ma senza en-trare nel merito delle affermazioni del giornale e dello stesso Guariniel-lo. Il magistrato teme che non si possano più fare controlli preventivi equanto all’informazione sostiene che “i consumatori non sono bambini,la miglior tutela è nell’informazione corretta e nella trasparenza. La po-polazione è in grado di autotutelarsi ma solo se è informata”.Bozze del Codice Alimentare, ancora in via di definizione presso il Mini-stero della Salute e delle Politiche Agricole, circolano negli ambienti inte-ressati dal provvedimento, ma nessuna ha il marchio dell’ufficialità. Il Co-dice vuole essere un Testo Unico in materia di sicurezza e legislazione a-limentare, in osservanza dei principi di semplificazione normativa previstidalla Legge 29 luglio 2003, n. 229. Le norme di diritto italiano, pur consi-derate tra le più severe, necessitano di essere aggiornate e semplificate.Pertanto il Governo ha delegato i ministeri competenti ad un riassettonormativo e di codificazione nel rispetto di alcuni princípi e criteri diretti-vi: a) armonizzazione della disciplina della produzione e della commer-cializzazione dei prodotti alimentari ai princípi e alle norme di diritto co-munitario, con particolare riferimento alla libera circolazione, allo scopodi assicurare competitività alle imprese; b) tutela degli interessi relativi al-la salute, all’ambiente, alla protezione del consumatore e alla qualità deiprodotti, alla salute degli animali e vegetali; c) abrogazione o modifica-zione delle norme rese inapplicabili o superate dallo sviluppo tecnologi-co e non più adeguate all’evoluzione produttiva e commerciale delle im-prese, fermo restando il diritto dei consumatori all’informazione; d) fissa-zione di regole uniformi per ciò che concerne il sistema sanzionatorio ele modalità di controllo e di vigilanza, salvo per i prodotti oggetto di spe-cifica normativa comunitaria, e in particolare per il prelevamento dei cam-pioni; e) semplificazione delle procedure esistenti, eliminando quelle chepongono a carico delle aziende oneri non prescritti, per gli stessi prodot-ti, in altri Stati membri dell’Unione europea; f) distinzione tra norme di pro-duzione e di commercializzazione, con particolare riferimento agli aspettitecnici e merceologici, norme concernenti il controllo dei prodotti, normeconcernenti la istituzione di un unico sistema sanzionatorio. Fonti mini-steriali hanno confermato l’intenzione ad aprire le consultazioni in tempibrevi con le rappresentanze veterinarie.

ne Sanitaria, a tutela della saluteumana, della salute animale e del-la sicurezza alimentare. Questamatrice operativa deve snoccio-larsi con un collegamento direttoche, partendo dal Ministero dellaSalute, coinvolga direttamente,per competenza e per organizza-zione, le Regioni, le ASL, gli Istitu-ti Zooprofilattici e l’Istituto Supe-riore di Sanità.

Il ruolo sociale degli animaliSia nel contesto degli animali dareddito che in quello da compa-gnia, l’animale riveste un ruolo nontrascurabile, diventando, per il pri-mo, fonte di sostentamento per lecomunità dell’intero Paese, e, peril secondo, valida risposta sia ai bi-sogni della popolazione che aquelle di fasce deboli, come bam-bini, anziani e soggetti in disabilitàpsichica. Nel medesimo contestola Medicina Veterinaria deve gio-care il suo fondamentale ruolo cli-nico nella prevenzione delle antro-pozoonosi e della lotta al randagi-smo, in applicazione ai dettami delMinistero della Salute e della lineadi governo sanitario del Paese.

La sicurezza delle filiere agro-alimentari dei prodotti di origineanimaleGli alimenti di origine animale so-

no fonte di nobile sostentamentoalimentare per i cittadini. Per mi-gliorare la salute dei consumatoriattraverso una sana alimentazio-ne, un ruolo spetta al controllo uf-ficiale ed alla formazione del Me-dico Veterinario. La garanzia di li-velli efficaci ed appropriati di con-trollo deve passare attraversol’accordo e la validazione del Si-stema tra i vari livelli decisionali digovernance: Ministero, Regioni,ASL ed Organizzazioni connesse.Il modello di riferimento è quellodescritto nella norma e nelle orga-nizzazioni dell’UE.

Il modello organizzativo È quello che considera prioritari iseguenti obiettivi: - il mantenimen-to o l’incremento in emergenzadelle risorse disponibili per la me-dicina veterinaria - la disponibilitàdi livelli ed autonomia organizzati-va in grado di garantire il presidioe la valorizzazione delle compe-tenze attribuite.

Le proposte Due i cardini delle proposte con-tenute nel Manifesto (v. box): L’ar-ticolazione interna e territorialedella Prevenzione Sanitaria e l’in-dividuazione delle nuove compe-tenze ed il loro inserimento nel si-stema veterinario. ■

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L’11 luglio si è svolto un in-contro al Ministero dellaSalute fra il Sottosegretario

di Stato Serafino Zucchelli e il Presi-dente dell’ANMVI Carlo Scotti. I col-loqui hanno posto l’accento sullanecessità di allargare a tutto il set-tore veterinario, pubblico e privato,l’analisi sulla qualità e l’efficienzadella sanità nazionale e di ricono-scere le urgenze del settore. Ac-compagnato dal Vice PresidenteGiancarlo Belluzzi, il Presidente del-l’ANMVI ha consegnato un docu-mento in cui si leggono gli impegniche si vorrebbe veder sottoscritti,nero su bianco, dal Ministero dellaSalute. Vorremmo trovare scritto, inmodo chiaro- recita il documento-l’impegno del Ministero nel confer-mare e sostenere l’attuale Diparti-mento con le tre aree funzionali:Sanità Animale, Gestione del Ri-schio Alimentare e Valutazione eComunicazione del Rischio, smen-tendo le voci di smembramento deiruoli e dei compiti affidati, a scapi-to dell’operatività. Come sarebbeessenziale, per riportare un altro e-sempio, vedere in un documento diprogramma del Ministero il ricono-scimento della figura del Veterina-rio Aziendale, unica figura profes-sionale in grado di sapere realmen-te cosa accade in un allevamento,in una azienda agroalimentare,ecc. e quindi indispensabile pergarantire una corretta Epidemio-sorveglianza.

ECMNell’ambito della formazione conti-nua ANMVI chiede un meccanismo

di affinamento del sistema ECM ri-spetto al Sistema della MedicinaVeterinaria, peculiare e differenteda quello della Medicina Umana. Einoltre una predisposizione concet-tuale verso il tema dell’Epidemio-sorveglianza medico veterinaria,tema che abbraccia tutta la filieradi settore, con coinvolgimento an-che del Sistema Medico Veterina-rio privato, anello indispensabilenella prevenzione e nell’osservan-za continua della realtà produttivae nella realtà degli animali d’affe-zione.

No al “clinico mascherato”Quanto al Governo clinico ANMVIchiede che la Dirigenza del Siste-ma Sanitario Nazionale prenda attoe regolamenti in maniera univoca ecorretta il ricorso al Medico Veteri-nario in ambiti di supporto e colla-borazione alla Sanità Pubblica Ve-terinaria; ciò corrisponde, pratica-mente, alla regolamentazione delcontratto secondo la normativa ri-guardante la Medicina Specialisti-ca ambulatoriale. La Dirigenza delSistema Sanitario Nazionale svolgacompiti di controllo ufficiale ma nontravalichi questo aspetto invaden-do il campo del Clinico Veterinario,mascherato attraverso l’istituto del-la libera professione intramoenia.L’ANMVI ha inoltre fatto presenteche nell’ambito di una correttasomministrazione e distribuzionedelle risorse pubbliche, il legislato-re ha presente forme di collabora-zione con il sistema della medicinaveterinaria privata. A tale propositoè stato sottolineato come ANMVI

stia portando avanti (e ne ha giàfatto pubblica comunicazione amolteplici soggetti, compreso il si-gnor Ministro) il progetto LEAVET,ossia proposte di prestazioni pub-bliche in ambito privato, con migliorutilizzo e notevole risparmio di ri-sorse, a beneficio della collettivitàe del singolo.

Sindacati: prima il CCNLPer le organizzazioni sindacali, ilproblema dell’ammodernamento,pur fondamentale per gli assetti delSsn è “secondario rispetto ad alcu-ne questioni più urgenti”: contratto,libera professione, precariato eprevidenza integrativa. Sono que-ste le priorità che il maggior nume-ro dei sindacati della dirigenza me-dica e veterinaria hanno elencatoal Ministero della Salute alla di-scussione sul Disegno di Legge“Interventi per la qualità e la sicu-rezza del Servizio Sanitario Nazio-nale”, noto come il Ddl sull’ammo-dernamento del SSN.

FNOVI: Ddl “carente”Oltre ai sindacati, il Ministero dellaSalute ha sentito gli ordini delleprofessioni sanitarie fra cui la F-NOVI che, rappresentata da Do-natella Loni, ha giudicato “caren-te” il testo. La posizione della Fe-derazione - si legge sul portale f-novi.it - “è nota ed in buona partegià rappresentata al Ministro edattiene l’organizzazione comples-siva della sanità pubblica veteri-naria “a livello di Ministero dellaSalute, Regioni, ASL, IZS ed ISS.La FNOVI ha così ribadito la ri-

chiesta di istituire “ruolo sanitarioregionale”, dato che molte regioninon dispongono di servizi veteri-nari o gli stessi sono diretti da pro-fili non medici; la necessità che ilSSN riconosca ed utilizzi al megliola presenza e l’attività dei mediciveterinari privati sia nella filiera(veterinario aziendale) che nellaattività sugli animali famigliari; u-scire dal precariato. “Se l’Ammini-

strazione vuole continuare a ga-rantire la qualità dei servizi - con-clude la nota della Federazione- laformazione professionale e i livellidi assistenza dovrà rivedere lamateria avendo cura di recupera-re una impostazione che superi ilsolo requisito dell’economicità, mache possa creare condizioni utili aperseguire i fini che la sanità pub-blica si prefigge”. ■

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Bocciatura da tutti i fronti ma con motivazioni diverse

Un Ddl per l’ammodernamento del SSN,incontro con il Sottosegretario ZucchelliLa qualità e l’efficienza riguardano tutta la veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 27/2007

Il Ministero della Salute non si tocca

Èarrivato in Consiglio dei Ministri il Disegno di Legge per la ri-duzione dei costi della politica. Dalla prossima Legislatura, i

ministeri scenderebbero dagli attuali 26 a 12, tornando alla RiformaBassanini, quando Salute, Lavoro e Politiche Sociali furono accorpati. “Il taglio dei costi della politica non può essere confuso con lo smantel-lamento delle istituzioni - commenta il Presidente dell’ANMVI CarloScotti - che dichiara la propria contrarietà ad una ipotesi di accorpa-mento della Salute, una ipotesi “che rischia di somigliare ad un declas-samento della sanità del Paese in un momento in cui il Servizio Sanita-rio Nazionale soffre gravi carenze finanziarie e necessita di essere po-tenziato e ammodernato. Che ne sarebbe, in caso di accorpamento,della sanità pubblica veterinaria, della salute animale e della sicurezzaalimentare - così determinante per la prevenzione sanitaria del nostroPaese? Dobbiamo pensare che l’esperienza della BSE e dell’influenzaaviaria non abbiano insegnato molto”. Secondo l’Associazione si ri-schia di sacrificare alla deriva demagogica del taglio dei costi, i diritti i-nalienabili del cittadino, fra cui il diritto alla salute e ad un sistema sani-tario efficiente, adeguatamente finanziato, potenziato e ammodernato.Dove esistono sprechi, enti inutili, privilegi e sovrastrutture che alimen-tano solo la macchina politica è necessario intervenire - conclude Scot-ti - ma non crediamo che fra questi rientri il Ministero della Salute. Nem-meno la Francia di Sarkozy, ammirata da più parti come un modello dileggerezza istituzionale, si è sognata di sacrificare questo dicastero”.Il Disegno di legge “Misure per la riduzione dei costi politico-ammini-strativi e per la promozione della trasparenza” è proposto dal Ministroper l’attuazione del programma Giulio Santagata.

Medico Veterinario, una qualifica da riconoscere in tutta Europa

F ra le problematiche del recepimento della Direttiva Zappalà (Direttiva 2005/36/Ce Del Parlamento Euro-peo e del Consiglio del 7 settembre 2005 relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali), le

Politiche Comunitarie stanno valutando le attività di controllo per evitare che sotto la prestazione temporanea pos-sa in realtà configurarsi un esercizio stabile. Oggetto di particolare esame sono le disposizioni della direttiva, dinuova introduzione rispetto alla disciplina precedente, relative alla libera prestazione di servizi a carattere tempo-raneo e occasionale, ossia alle attività professionali prestate in Italia da cittadini comunitari senza l’obbligo di stabi-limento, e pertanto con il titolo professionale del paese di origine. Le proposte di recepimento di tali disposizioniprevedono una disciplina dell’attività di verifica e di controllo di tali prestazioni per evitare che sotto la prestazionetemporanea possa in realtà configurarsi un esercizio stabile della professione, per il quale occorre il riconoscimen-to del titolo professionale. In quest’ottica, la definizione del “carattere temporaneo e occasionale” della prestazionedeve poter permettere la verifica anche per quelle attività professionali a carattere precipuamente stagionalee transfrontaliero. L’esame della bozza di decreto legislativo di recepimento ha anche evidenziato la necessità dicondurre una più approfondita analisi delle disposizioni relative alla cooperazione amministrativa tra gli Stati mem-bri, in particolare di quelle che prevedono lo scambio di dati personali e giudiziari. La FNOVI è direttamente impe-gnata nella redazione del Decreto Legislativo di recepimento della direttiva comunitaria in questione e, unitamentealle altre Federazioni delle professioni sanitarie, è partecipe dei lavori avviati al Ministero della Salute, attraverso ilVice Presidente Carlo Pizzirani. Nel caso delle professioni sanitarie, all’atto della prima prestazione si dovrà fare u-na verifica preliminare finalizzata ad evitare danni a detrimento dei destinatari dei servizi.La direttiva europea, che ha accorpato le precedenti direttive settoriali per le professioni regolamentate, ha stabilitoregole omogenee che consentiranno di svolgere in tutti gli stati membri una professione per la quale si è studiatonel paese d’origine. Sarà cura dei singoli governi nazionali determinare i livelli di cultura e di formazione minimaper l’accesso alle singole professioni e individuare i soggetti incaricati di autorizzarne l’esercizio e controllarne losvolgimento. Esaurita la fase delle inevitabili integrazioni tecniche a cura dei diversi dicasteri coinvolti (giustizia,salute, sviluppo economico, dell’università e ricerca e quello della pubblica istruzione) e acquisito il parere dell’Au-torità Garante per la privacy, il Dipartimento per le politiche europee ha manifestato l’intendimento ad avviare un ta-volo di coordinamento generale supportato da diversi gruppi di lavoro, uno per ciascuna delle professioni interes-sate dalla direttiva. Il recepimento della Direttiva riveste particolare rilievo per le professioni ordinistiche italiane, in-teressate da un complessivo processo di riforma del loro status giuridico. In materia di riconoscimento delle quali-fiche professionali, l’Ordine, deve auspicabilmente avere un ruolo attivo fin dalle prime fasi concertative del re-cepimento della Direttiva 2005/36/CE.

“Il SSn competa coi privati”"Occorre superare una visione rigidamente dicotomica dellasanità, ritenendo opportuna una reciproca permeabilità tra isettori pubblico e privato, in un quadro di regole sufficiente-mente precise. In particolare, considero ragionevole che leaziende pubbliche possano entrare in competizione con lasanità privata fornendo all'utenza prestazioni libero-profes-

sionali attraverso le proprie risorse umane e strutturali" Questa dichiara-zione appartiene al Sottosegretario alla Salute, Serafino Zucchelli, interve-nuto in Commissione al Senato sul ddl intramoenia delle professioni sani-tarie. A questo proposito l'ANMVI ha già presentato un proprio documen-to, inviato al Ministro ed ai Senatori componenti della Commissione, riba-dendo la necessità urgente di una revisione della libera professione nelsettore veterinario pubblico per le sue particolari specificità. La dichiara-zione del Sottosegretario, se può avere un senso nella medicina umana,certamente non ne ha alcuno nel settore veterinario che presenta già daanni un'enorme offerta di servizi privati, continuamente in crescita rispettoalla stabilità della domanda. Riteniamo quindi veramente assurdo che ilServizio Sanitario Pubblico, già fortemente in difficoltà finanziarie e con e-videnti, ed a volte drammatiche, carenze nei servizi di Medicina, possadistogliere investimenti da questo ambito per trasferirli allo sviluppo di pro-getti riferiti alla salute animale dove non vi è alcuna necessità, creandosolo un'ulteriore concorrenza, a volte al limite della "concorrenza sleale"per le tariffe applicate, sviluppando nuove tensioni in un settore già forte-mente in crisi. È invece logico e necessario un progetto che, coinvolgen-do in convenzione le strutture private, possa portare ad una reale soluzio-ne la drammatica situazione dell'abbandono e del randagismo e dell'assi-stenza minima garantita agli animali di proprietà di persone indigenti oappartenenti a fasce sociali deboli. I vantaggi del progetto Leavet sono e-videnti rispetto a progetti pubblici: mancanza di investimenti, forte espe-rienza e professionalità specifica, ampia presenza sul territorio, costi ela-stici e rapportati solo all'attività effettivamente svolta.

ANMVI INFORMA

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(segue dalla copertina) - Sulle vi-cende del canile di Villotta diChions, in provincia di Pordeno-ne, dove come tutti ricordano sieseguono prestazioni medico-ve-terinarie senza “coerografie”,l’ANMVI ha inoltrato un esposto alNucleo Antisofisticazioni e Sanitàdei Carabinieri del Friuli VeneziaGiulia e alla Azienda per i ServiziVeterinari n. 6 del Friuli Occiden-tale. Nell’esposto, qui riportato, siargomenta che non sono ammis-sibili “anestesie di serie B, chepossono svolgersi anche in con-dizioni precarie” e “che, anchesotto il profilo medico-veterinario,qualsivoglia intervento chirurgico- dal più banale al più complesso- esige la sterilizzazione dei localie del materiale operatorio”. A fon-damento e conferma di quantoappena esposto si allega la lette-

ra che il Presidente della SocietàItaliana di Anestesia, Rianimazio-ne e Medicina d’Urgenza Veteri-naria, dott. Fabio Viganò, ha in-viato al Direttore de “Il Messag-gero Veneto” a commento e chia-rimento di quanto affermato nel-l’articolo pubblicato in data27.04.2007.

Il testo dell’esposto“È doveroso evidenziare che leprocedure chirurgiche di or-chiectomia, ovariectomia o ova-rioisterectomia (ovvero di steriliz-zazione maschile e femminile)dei cani richiedono il rispetto del-le norme di base della buonapratica anestesiologica e chirur-gica, allo scopo di ridurre al mi-nimo il rischio di incidenti aneste-siologici e chirurgici che tali pro-cedure comportano. Ciò impone

innanzitutto di chiarire che l’ane-stesia gassosa (considerata nel-l’articolo in questione non neces-saria, se non per animali anzianio sofferenti) ha il vantaggio diconsentire tempestivi interventi incaso di complicanze che insor-gano nel corso dell’intervento,posto che - trattandosi di aneste-sia che va somministrata “intu-bando” fin dall’inizio l’animale - ilpaziente, in condizioni di emer-genza, è già predisposto per ri-cevere quanto necessario. L’a-nestesia endovenosa, invece,pur non presentando in sé e persé - secondo la letteratura medi-co-veterinaria e secondo la cor-retta pratica chirurgo-anestesio-logica - vantaggi o svantaggi ri-spetto all’anestesia gassosa, ècaratterizzata tuttavia da unaparticolarità: se durante l’inter-vento insorgono complicanze, sirende necessario “intubare” l’ani-male durante l’effettuazione del-l’operazione (e dunque in condi-zioni di emergenza), il che com-porta una struttura estremamen-te attrezzata allo scopo.Chi, dunque, effettua anestesieendovenose senza avere “chissàquali attrezzature” espone il pa-ziente a gravi rischi. Si aggiun-ga che, secondo le buone prati-che veterinarie, per poter effet-tuare un intervento di sterilizza-zione è necessario, oltre ad unacorretta anestesia generale:conoscere lo stato di salute delpaziente attraverso la raccoltadi dati anamnestici; effettuare u-na visita clinica; eseguire degliesami di laboratorio; condurre u-no stretto monitoraggio aneste-siologico e cardiorespiratorioavvalendosi degli strumenti ne-cessari.La mancanza delle informazioniraccolte attraverso le suddetteindagini espone i pazienti ad unalto rischio anestesiologico, conincidenti che possono manife-starsi anche a distanza di tempo

(ad esempio peritoniti o insuffi-cienze renali).Né deve incorrersi nel fuorviantemessaggio che è possibile confi-gurare anestesie generali “im-portanti” - da effettuarsi i struttu-re più attrezzate - ed anestesie diserie B, che possono svolgersianche in condizioni precarie: unabuona anestesia generale nonpuò prescindere dalle condizioniappena illustrate, che vanno ga-rantite a tutti gli animali.Quanto all’affermazione (pre-sente nell’articolo de quo) se-condo la quale “non serve unapparato di sale operatorie ste-rili con chissà quali attrezzatu-re”, è bene chiarire che le buo-ne pratiche veterinarie esigonoche: le procedure chirurgichevengano effettuate in locali a-datti; vengano rispettate le nor-me che assicurano la sterilizza-zione e l’antisepsi del materialeoperatorio. È del resto un dato

ormai acquisito anche sotto ilprofilo medico-veterinario chequalsivoglia intervento chirurgi-co - dal più banale al più com-plesso - esige la sterilizzazionedei locali e del materiale opera-torio, se non si vuole esporre ilpaziente a infezioni.Le prescrizioni appena illustrate,lungi dall’essere pura “coreogra-fia”, rappresentano le condizioniminime della buona pratica chi-rurgica ed anestesiologica vete-rinaria, ed hanno il solo scopo diridurre al minimo il rischio di inci-denti anestesiologici e chirurgiciche le procedure di sterilizzazio-ne comportano. Ritiene pertantol’ANMVI che pone in essere con-dotte altamente censurabili sottoil profilo sanitario il Canile di Vil-lotta di Chions, quale struttura -peraltro finanziata anche confondi pubblici - che deliberata-mente non rispetta le suddettecondizioni”. ■

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Canile di Villotta di Chions (PN)

Sterilizzazioni e “coreografia”, esposto dell’ANMVI a NAS e ASLCondotte altamente censurabili sotto il profilo sanitario

laPROFESSIONE VETERINARIA 27/2007

Catanzaro, ne riparliamo in Consiglio di Stato

(segue dalla copertina) - È stato pubblicato il bando di concorso perl’ammissione al corso di laurea specialistica in Medicina Veterinaria perl’anno accademico 2007/2008. L’ANMVI scrive al Ministro Mussi dicen-do che c’è una sentenza del TAR che non lo consente e ricordando cheil Consiglio di Stato, al quale si è rivolta l’Università Magna Graecia,non si è ancora pronunciato. L’ANMVI si è costituita in giudizio incari-cando, tramite il suo legale avv. M.T. Semeraro l’avv. Rossella Sciolti, e-sperta amministrativista, contrastando in fatto e in diritto tutte le prete-se avverse. Il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare prima e-mettendo un decreto inaudita altera parte, e poi, a seguito della discus-sione del 10.07.2007 emettendo un’ordinanza così motivata: omissis“reputa che nella presente sede cautelare assume rilievo preminenteinteresse pubblico ad evitare nelle more in giudizio la soppressione diun corso di laurea attivo a far tempo 2003-2004”.Come si evince dalpredetto provvedimento a fondamento dell’accoglimento dell’istanza ilConsiglio di Stato non ha posto il fumus boni iuris (vale a dire la presu-mibile legittimità del corso di laurea in veterinaria) ma il danno che de-riverebbe agli studenti iscritti a seguito della soppressione del corsoprima dell’esperimento dei due gradi del giudizio amministrativo. Va,peraltro detto, che vi è una legge dello stato che prevede tale evenien-za. I nostri legali si stanno già attivando per depositare un’istanza diprelievo affinché al più presto si possa pervenire ad una discussionenel merito avanti il Consiglio di Stato.

(Cassazione 20468/2007)

Legare il cane al sole è maltrattamento

La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione ha conferma-to la condanna al pagamento di 1.500 euro a titolo di ammenda

per il reato di maltrattamento di animali inflitta dal Tribunale di Trapaniad un uomo colpevole di avere lasciato il proprio cane, un pastore te-desco, nel cantiere di sua proprietà, legato ad una catena di appenadue metri sotto il sole cocente dell’estate e con vicino una cuccia arro-ventata. Inutilmente il proprietario dell’animale aveva fatto ricorso inCassazione sostenendo che tutti i giorni dava da mangiare al cane, glidava l’antiparassitario e non gli faceva mancare nulla, mettendogli ol-tretutto a disposizione una cuccia. La Suprema Corte ha rigettato la te-si difensiva del ricorrente confermando la sanzione del Tribunale e sot-tolineando che il reato di maltrattamento era perfettamente provato inquanto “il pastore tedesco versava in una situazione di grave incuria edi pessima situazione igienica”, era legato ad una catena lunga appe-na due metri, e quindi esigua rispetto alle sue dimensioni e che non glipermetteva i movimenti naturali per lungo lasso di tempo, e soprattutto“era lasciato per tutto il giorno d’estate in una zona del cantiere priva diombra e di alcun riparo gli permettesse di ripararsi dalla elevata tem-peratura del sole di agosto, temperatura ugualmente se non ancor piùelevata all’interno della cuccia anch’essa esposta al sole”; ciò era co-munque produttivo di gravi sofferenze per l’animale, determinate nonsolo dalla sporcizia del luogo e dall’incuria, ma “soprattutto dall’esserepraticamente privato della possibilità di movimento e dall’essere co-stretto a stare durante le ore più calde delle giornate di agosto in uncantiere assolato o in una cuccia soffocante, priva a sua volta di una i-donea tettoia”. (fonte: cittadinolex)

RUBRICA LEGALE

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Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

Dal 1° marzo 2007, il pro-fessionista che non haun proprio ambulatorio

e quindi svolge la propria attivitàappoggiandosi ai locali messi adisposizione da una struttura ve-terinaria, deve sottostare a preci-se regole di fatturazione stabilitedalla Finanziaria 2007: nel suo ca-so, sarà la struttura a consegnareal cliente/paziente una fattura e-messa dal professionista ed ilcompenso sarà incassato dallastruttura stessa per conto del pro-fessionista. Gli importi riscossiverranno quindi consegnati dallastruttura al professionista. A que-ste disposizioni si erano opposti identisti dell’ANDI che non hannotuttavia trovato ragione all’Agen-zia delle Entrate: “Si evince chia-ramente - precisa una nota dell’A-dE - che le norme introdotte in fi-nanziaria, riguardano l’attivitàsvolta nel campo sanitario e vete-rinario da qualsiasi soggetto or-ganizzato, indipendentementedalla modalità organizzativa stes-sa”. Interessato a suo tempo dal-l’ANMVI, il consulente fiscale del-l’Associazione, Giovanni Stassi,aveva già fornito una interpreta-zione della nuova norma, ritenen-do di ricomprendere le strutture

veterinarie private nel suo ambitodi applicazione e fornendo al ri-guardo alcune delucidazioni pra-tiche (v. box).

La trasparenza dei pagamentiL’articolo 1, commi da 38 a 42della legge del 27 dicembre2006, n. 296, ha introdotto, a de-correre dal 1 marzo 2007, l’obbli-go della riscossione accentratadei compensi dovuti per attività dilavoro autonomo mediche e para-mediche svolte nell’ambito distrutture sanitarie privateIn particolare, il comma 38 dellafinanziaria sopra citata stabilisceche le strutture sanitarie privatesaranno tenute a:“a) incassare il compenso in no-me e per conto del prestatore dilavoro autonomo e a riversarlocontestualmente al medesimo;b) registrare nelle scritture conta-bili obbligatorie, ovvero in apposi-to registro, il compenso incassatoper ciascuna prestazione di lavo-ro autonomo resa nell’ambito del-la struttura”.Il comma 39, prevede, poi, che“Le strutture sanitarie di cui alcomma 38 comunicano telemati-camente all’agenzia delle entratel’ammontare dei compensi com-

plessivamente riscossi per cia-scun percipiente”. La ratio dellanorma introdotta in finanziaria è,dunque, da rinvenire nell’esigen-za di favorire la tracciabilità e latrasparenza dei pagamenti.

Il concetto di strutture sanitarieprivateAl fine di stabilire se i medici/den-tisti/odontoiatri organizzati sia informa individuale che in forma as-sociata debbano essere esclusidagli obblighi sopra menzionati, ènecessario preliminarmente esa-minare il concetto stesso di “strut-ture sanitarie private”. Al riguardo,la scrivente Direzione ha già indi-viduato, nella circolare del 15marzo 2007, n. 13, quali debbanoessere considerati i soggetti inte-ressati alla disposizione in esame.Si tratta delle strutture sanitarie

private che mettono a disposizio-ne o concedono in affitto ai pro-fessionisti i locali della strutturaaziendale per l’esercizio di atti-vità di lavoro autonomo medicheo paramediche. In particolare, lacircolare definisce strutture sani-tarie private “le società, gli istitu-ti, le associazioni, i centri medicie diagnostici e ogni altro ente osoggetto privato, in qualsiasi for-ma organizzati, che operano nelsettore dei servizi sanitari e vete-rinari”.Pertanto, dalla circolare, si evincechiaramente che le norme intro-dotte in finanziaria, riguardanol’attività svolta nel campo sanita-rio e veterinario da qualsiasi sog-getto organizzato, indipendente-mente dalla modalità organizzati-va stessa.

Tutti i compensiNella circolare, la scrivente ha an-che precisato che rientrano nel-l’ambito applicativo della normatutti “i compensi correlati alle pre-stazioni di natura sanitaria resedal professionista in esecuzionedi un rapporto intrattenuto diretta-mente con il paziente”.

Esulano dalla normaDi contro, esulano dall’ambito ap-plicativo le prestazioni rese diret-tamente dalla struttura sanitaria alpaziente, per il tramite del profes-sionista, nell’ambito di un rappor-to che vede la struttura sanitariastessa nella qualità di parte delrapporto contrattuale instauratocon il cliente. Egualmente, esula-no dall’ambito applicativo dellanorma le prestazioni rese dal sa-nitario in regime di intramoenia,poiché in questo caso il medicoopera in un rapporto assimilabilea quello di lavoro dipendente.Pertanto, alla luce dell’interpreta-

zione già fornita dalla scriventeDirezione, ne consegue che gli o-dontoiatri/medici/dentisti, organiz-zati in studi individuali o associati,

non potranno essere esclusi dal-l’ambito applicativo della disposi-zione oggetto della presente con-sulenza. ■

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Fatturazione e compensi

L’Agenzia delle Entrate conferma: la riscossioneaccentrata dei compensi ci riguarda La struttura che “presta” i locali consegna al cliente la fattura emessa dal veterinario “ospite” e poi riversa gli importi riscossi

laPROFESSIONE VETERINARIA 27/2007

Modalità operative concretedi Giovanni Stassi, consulente fiscale ANMVI

I l comma 38 dell’articolo 1 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296che ha disposto, a decorrere dal 1° marzo 2007 la riscossione

accentrata dei compensi dovuti per attività di lavoro autonomo medi-che e paramediche svolte nell’ambito di strutture sanitarie private, te-stualmente recita: La riscossione dei compensi dovuti per attività di la-voro autonomo, mediche e paramediche, svolte nell’ambito delle strut-ture sanitarie private è effettuata in modo unitario dalle stesse strutturesanitarie, le quali provvedono a: 1. incassare il compenso in nome eper conto del prestatore di lavoro autonomo e a riversarlo contestual-mente al medesimo; 2. registrare nelle scritture contabili obbligatorie,ovvero in apposito registro, il compenso incassato per ciascuna pre-stazione di lavoro autonomo resa nell’ambito della struttura. La circola-re dell’Agenzia delle Entrate n. 13 del 15 marzo 2007 ha fornito gli op-portuni chiarimenti all’interpretazione della norma. Vediamo in sintesi leinterpretazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate. Soggetti interessati Isoggetti interessati dalla norma sono: i liberi professionisti che presta-no la loro attività in strutture sanitarie private che operano nel settoredei servizi sanitari e veterinari; le strutture sanitarie private che ospita-no, mettono a disposizione ovvero concedono in affitto ai professionistii locali della struttura, per l’esercizio dell’attività professionale di medi-co o veterinario Ambito oggettivo La disposizione si applica esclusiva-mente alle prestazioni professionali rese dal professionista in esecuzio-ne di un rapporto intrattenuto direttamente con il paziente. In altre pa-role se il professionista viene ospitato (gratuitamente oppure a paga-mento [affitto]) dalla struttura sanitaria ed ivi svolge la sua attività pro-fessionale nei confronti dei suoi clienti, la norma troverà applicazionecon le modalità che spiegheremo più avanti. Se invece è la strutturache si pone direttamente quale fornitrice dei servizi nei confronti delcliente, tramite un professionista, la norma non trova applicazione. Esempi:Il professionista, che ad esempio non ha un proprio ambulatorio,chiede ad una struttura sanitaria privata la possibilità di svolgere la pro-pria attività in locali che la struttura gli mette a disposizione. Il rapportoè diretto: professionista-cliente. In questo caso, al termine della presta-zione, la struttura consegnerà al cliente/paziente una fattura, emessadal professionista, ed incasserà per conto del professionista il compen-so. Gli importi riscossi verranno quindi consegnati dalla struttura al pro-fessionista. Se invece la struttura si pone direttamente quale prestatore delservizio nei confronti del cliente, naturalmente tramite un professioni-sta che svolge materialmente la prestazione, la fattura nei confronti delcliente verrà emessa dalla struttura. Il professionista periodicamente e-metterà nei confronti della struttura una parcella per le prestazioni ef-fettuate. In questo caso le nuove disposizioni non si applicano in quan-to il rapporto si instaura tra struttura-cliente, tramite il professionista.

Pagamenti tracciabili

I l Governo ha spostato al 30giugno 2008 (prima era il 30

giugno 2007) il termine entro ilquale i pagamenti tracciabiliandranno eseguiti per gli im-porti oltre i 1.000 euro. L’art. 1,comma 69 della Finanziaria2007 ha procrastinato di 1 an-no la cronologia dei pagamentiin contanti prevista dalla Bersa-

ni. Il limite di 100 euro si applicherà a decorrere dal 1 luglio 2009. Dal-la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente de-creto e sino al 30 giugno 2008 il limite stabilito in 1.000 euro. Dal 1 lu-glio 2008 al 30 giugno 2009 il limite stabilito in 500 euro.

Indicatori di normalitàPer evitare accertamenti bastal’allineamento al ricavo minimo

Con Decreto 4 luglio 2007, il Ministero dell’Economia e delle Fi-nanze ha modificato il decreto 20 marzo 2007, concernente

l’approvazione degli indicatori di normalità (articolo 14 della legge27 dicembre 2006, n. 296). Nei confronti dei contribuenti che dichiara-no ricavi o compensi in misura non inferiore al livello minimo di con-gruità calcolato tenendo conto degli indicatori di normalità economicao, se di ammontare più elevato, al livello puntuale di riferimento risul-tante dall’applicazione degli studi senza però considerare gli indicatorimedesimi, non potranno essere effettuati accertamenti da studi di set-tore. Gli uffici non possono effettuare accertamenti fondati sugli studi disettore nei confronti dei contribuenti che dichiarano, anche a seguito diadeguamento, ricavi o compensi di importo almeno pari al maggioretra i seguenti valori: livello minimo risultante dall’applicazione degli studi comprensivo dellerisultanze degli indicatori di normalità economica livello puntuale di riferimento risultante dall’applicazione degli studisenza tener conto delle risultanze degli indicatori medesimi.In relazione, quindi, agli studi di settore in vigore nel 2006 per i qualitrovano applicazione gli indicatori di normalità economica, i contribuen-ti risulteranno congrui se, anche per effetto dell’adeguamento, dichia-reranno ricavi o compensi per un ammontare non inferiore al maggioredei due suddetti valori di riferimento (livello minimo con indicatori o li-vello puntuale senza indicatori).Il successivo comma 1-ter, introdotto anch’esso dal decreto del 4 lu-glio, stabilisce che i nuovi criteri si applicano anche ai fini della “coper-tura” dagli accertamenti analitici-induttivi.In pratica, chi risulta congruo per aver dichiarato il maggiore fra i duevalori indicati, può subire accertamento presuntivo se l’ammontare ri-costruito delle attività non dichiarate risulta superiore al 40 per centodell’ammontare dei ricavi/compensi dichiarati ovvero se lo stesso im-porto ricostruito presuntivamente supera, in valore assoluto, 50mila eu-ro. (fonte:fiscooggi)

RUBRICA FISCALE

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Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

Il principio attivo è “desloreli-na acetato”, la categoria far-maceutica “Ormoni liberato-

ri delle gonadotropine”. Il nuovofarmaco Suprelorin è indicato perl’induzione dell’infertilità tempora-nea in cani maschi sani, interi,sessualmente maturi, che non so-no stati castrati. Il 10 luglio laCommissione europea ha rilascia-to alla Cyton Biosciences un’auto-rizzazione all’immissione in com-mercio per Suprelorin, valida intutta l’Unione europea.Una sintesi (in lingua italiana) di-sponibile al sito dell’EMEA de-scrive il modo in cui il comitatoper i medicinali veterinari(CVMP) ha valutato gli studiscientifici effettuati e ha formula-to le raccomandazioni su comeusare il medicinale. Al pubblicosi raccomanda di chiedere mag-

giori informazioni riguardanti lecondizioni di salute dell’animaleo la terapia, al medico- veterina-rio. Il sito dell’Agenzia Europeadei medicinali fornisce anche u-na sintesi (in lingua inglese) del-la discussione scientifica.http://www.emea.europa.eu/vet-docs/vets/Epar/suprelorin/supre-lorin.htm

Che cos’è Suprelorin?Suprelorin è un impianto conte-nente il principio attivo desloreli-na, disponibile come applicatoreprecaricato.

Per che cosa si usaSuprelorin?Suprelorin è indicato per l’indu-zione dell’infertilità temporaneain cani maschi. È utilizzato in ca-ni maschi sani, sessualmente

maturi, che non sono stati castra-ti. L’impianto deve essere inseri-to per via sottocutanea nella pel-le flaccida del dorso, tra la parteinferiore del collo e l’area lomba-re. Suprelorin inizia a essere effi-cace dopo circa sei settimane, el’effetto continua per sei mesi, inseguito ai quali l’impianto puòessere ripetuto, se necessario.L’efficacia è immediata in caso direimpianto a distanza di circa seimesi dalla precedente sommini-strazione.

Come agisce Suprelorin?Il principio attivo presente in Su-prelorin, deslorelina, agisce co-me il naturale ormone liberatoredelle gonadotropine (GnRH) checontrolla la secrezione di altri or-moni implicati nella fertilità. Su-prelorin viene somministrato con

un impianto che rilascia lenta-mente una bassa dose continuadi deslorelina. La deslorelinasopprime (blocca) la produzionedell’ormone follicolo-stimolante(FSH) e dell’ormone luteinizzante(LH). Di conseguenza, la con-centrazione di testosterone in cir-colo nel sangue diminuisce, i ca-ni maschi smettono di produrresperma e la loro libido viene ri-dotta. Se un cane trattato con Su-prelorin si accoppiasse con unafemmina in calore, le possibilitàche la cagna rimanga gravidasarebbero estremamente basse.

Quali studi sono stati effettuatisu Suprelorin?Suprelorin è stato studiato in con-dizioni reali in cani di peso com-preso tra 10 e 25 kg, che sonostati osservati fino a un anno do-po l’inserimento dell’impianto. Glistudi hanno preso in esame l’ef-fetto di Suprelorin sui livelli emati-ci di testosterone, le dimensionidei testicoli e la capacità dei canidi produrre sperma per la raccol-ta. In alcuni di questi studi, i canihanno assunto Suprelorin più di u-na volta e sono rimasti sotto os-servazione fino a un anno in se-guito alla somministrazione del-l’impianto definitivo. La sicurezzadi Suprelorin è stata analizzatadopo aver somministrato ai canipiù di 10 volte la dose raccoman-data.

Quali benefici ha mostratoSuprelorin nel corso deglistudi?Tutti gli studi hanno mostrato unariduzione dei livelli di testosteronenel sangue, una riduzione nelle di-mensioni dei testicoli, nonché unadiminuzione della libido e dellaspermatogenesi (i testicoli produ-cono meno sperma). In oltre il95% dei cani questi effetti sono i-niziati sei settimane dopo l’impian-to e sono durati almeno sei mesi.La maggior parte dei cani è torna-ta ad avere uno sperma normale adistanza di circa un anno dall’ulti-mo trattamento; inoltre, i cani sonoriusciti ad accoppiarsi con suc-cesso dopo che il trattamento conSuprelorin è stato interrotto.

Qual è il rischio associato aSuprelorin?I cani possono presentare un mo-derato gonfiore nella sede di im-pianto nelle due settimane suc-cessive alla somministrazione.Possono inoltre essere osservatereazioni locali (per esempio, in-fiammazione, indurimento) fino atre mesi dopo la somministrazio-ne. Qualsiasi gonfiore o reazionelocale si risolve spontaneamente.Le dimensioni dei testicoli diminui-ranno nel corso del trattamento.L’uso di Suprelorin non è racco-mandato nei cani che non hannoancora raggiunto la pubertà, poi-

ché il suo effetto in tali animali nonè stato studiato.Per l’elenco completo degli effettiindesiderati rilevati con Suprelorin,si rimanda al foglio illustrativo.

Quali sono le precauzioni chedeve prendere la persona chesomministra il medicinale oentra in contatto conl’animale?Questo medicinale veterinario èstato concepito esclusivamenteper i cani e non deve essere uti-lizzato nell’uomo. Sebbene ilcontatto cutaneo con il prodottosia improbabile, qualora ciò do-vesse verificarsi l’area espostadeve essere lavata immediata-mente, poiché questo tipo di so-stanza può essere assorbita at-traverso la pelle. Le donne in sta-to di gravidanza non devonosomministrare il prodotto. Nelsomministrare il prodotto, presta-re attenzione per evitare l’autoi-niezione accidentale, assicuran-dosi che gli animali siano ade-guatamente trattenuti e che l’agoper l’applicazione sia dotato del-la protezione fino al momentodell’impianto. In caso di autoinie-zione accidentale, rivolgersi im-mediatamente a un medico mo-strandogli il foglio illustrativo ol’etichetta del prodotto.

Perché è stato approvatoSuprelorin?Il comitato per i medicinali veteri-nari (CVMP) ha deciso che i be-nefici di Suprelorin sono superio-ri ai suoi rischi per l’induzionedell’infertilità temporanea nei ca-ni maschi sani, interi, sessual-mente maturi e ne ha pertantoraccomandato il rilascio dell’au-torizzazione all’immissione incommercio. ■

8

Comunicato dell’EMEA

Infertilità temporanea nel cane, autorizzato il farmaco Suprelorin

laPROFESSIONE VETERINARIA 27/2007OSSERVATORIO FARMACO

a cura di Aldo Vezzoni

Acquistoall’estero?

Sono un Collega buiatra evorrei sapere se è legale l’ac-quisto di medicinali veterinari(stessa ditta produttrice, u-guali composizione,concen-trazione e confezionamento)in un altro Stato dell’UnioneEuropea. Ci sono divieti? Incosa si può incorrere?(risponde Giorgio Neri, consu-lente ANMVI per il farmaco) -L’ipotesi prospettata è vietatadalle norme sull’uso in deroga(artt 10 e 11 del D.Leg.193/2006). La sanzione previstaper la mancata osservanza del-le regole previste per la sommi-nistrazione per uso in deroga è,salvo che il fatto costituiscareato, la sanzione amministrati-va pecuniaria da euro 1.549,00a euro 9.296,00.

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Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

EVENTI VETERINARIlaVETERINARIAPROFESSIONE

AIVEMP ANMVI FSA SCIVAC SIVAR SIVAE SIVESIVAL

DELEGAZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNAL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC)

NELLA PRATICA CLINICABologna, 23 Settembre 2007

RELATOREAndrea Zatelli

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifi-

ca presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 IRC: cause ed approccio diagnostico.Utilizzo dei parametri clinici, valori sieri-ci ed urinari e delle indagini strumentali

11.00 Pausa11.30 Terapia e monitoraggio del paziente

affetto da IRC. Cosa posso fare nelmio ambulatorio?

13.00 Pausa14.00 Casi clinici interattivi: diagnostica clini-

ca, laboratoristica e strumentale

15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi: diagnostica clini-

ca, laboratoristica e strumentale16.30 Test di valutazione dell’apprendimento

e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEBologna

3 CREDITI

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

DELEGAZIONE REGIONALE VENETOL’OCCHIO DOLENTE

Monastier (TV), 23 Settembre 2007

RELATOREAlberto Crotti

PROGRAMMA8.30 Registrazione dei partecipanti e verifi-

ca presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presidente,

presentazione del relatore ed iniziodei lavori

9.30 L’occhio dolente: cenni anatomici, fi-siopatologici, procedure diagnostichee diagnostica differenziale

11.00 Pausa11.30 L’occhio dolente: eziologia, sintomato-

logia e terapia (1ª parte)13.00 Pausa14.00 L’occhio dolente: eziologia, sintomato-

logia e terapia (2ª parte)

15.00 Pausa15.30 Casi clinici interattivi16.30 Test di valutazione dell’apprendimento

e discussione finale17.00 Consegna degli attestati di partecipa-

zione e termine della giornata

SEDEPark Hotel Villa Fiorita - P.zza Giovanni XXIII, 131050 Monastier (TV) - Tel. 0422 898008

3 CREDITI

PARTECIPAZIONEGli incontri delle delegazioni Regionali SCIVAC sono liberi e gratuiti per tutti i soci SCIVAC in regola con la quota associativa del 2007. Senza obbligo di preiscrizione

INFORMAZIONISegreteria SCIVAC - Monica Borghisani - Tel. 0372/403506 - [email protected]

La PROFESSIONE VETERINARIA numero 27, settimana dal 16 al 22 luglio 2007 - 9

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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CORSI PRATICI

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIA

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

CHIRURGIA TORACICA(4° Parte dell’Itinerario didattico di

Chirurgia dei tessuti molli)Cremona, 12/15 Settembre 2007

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTORERoberto Bussadori, Med Vet, Milano

RELATORI E ISTRUTTORIRoberto Bussadori, Med Vet, Milano

Gilles Duprè, Dr Vet, Dipl ECVS, Vienna, AustriaLuca Formaggini, Med Vet, Dormelletto (NO)

Giorgio Romanelli, Med Vet, Dipl ECVS, Cusano Milanino (MI)Fabio Sangion, Med Vet, Treviso

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 850,00 + IVA 20%

Non soci: € 1000,00 + IVA 20%

ANESTESIA E SISTEMA

NERVOSO. TERAPIA DEL

DOLORE. COMPLICANZE IN

CORSO DI ANESTESIA -

EUTANASIA(4° Parte dell’Itinerario didattico di

Anestesia)Cremona, 27/29 Settembre 2007

Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREAlessandra Bergadano, Med Vet, Dipl ECVA, Berna (CH)

RELATORI E ISTRUTTORIDiego Fonda, Prof Med Vet, Dipl ECVA, Milano

Oscar Grazioli, Med Vet, Reggio EmiliaAdriano Lachin, Med Vet, Venezia

Peter Kronen, Med Vet, Dipl ECVA, Berna (CH)Claudia Spadavecchia, Med Vet, PhD, Dipl ECVA, Oslo (NO)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

TIROCINIO PRATICO FACOLTATIVO3 giorni da concordarsi con il direttore del Corso.

Supplemento quota € 150,00 + IVA 20%

LA GESTIONE DEL

CLIENTE E DEL PAZIENTE E

LA PREVENZIONE

COMPORTAMENTALE DEL

CANE, GATTO, CONIGLIO,

FURETTO E PSITTACIDI(4° Parte dell’Itinerario didattico di Medicina Comportamentale)

Cremona, 03/06 Ottobre 2007Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREFranco Fassola, Med Vet, Asti

RELATORI E ISTRUTTORIBarbara Alessio, Psicologa e Psicoterapeuta, TorinoMaria Chiara Catalani, Med Vet, Senigallia (AN)Armando Cotugno, Med Chir, Psichiatra, Roma

Franco Fassola, Med Vet, AstiSabrina Giussani, Med Vet, Dipl Comportamentalista ENVF, Busto Arsizio (VA)

Silvia Mazzoni, Psicologa e Psicoterapeuta, RomaMaria Cristina Osella, Med Vet, PhD, Chiasso (TO)

Marzio Panichi, Prof Med Vet, TorinoMarzia Possenti, Med Vet, Roma

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

TIROCINIO PRATICO FACOLTATIVO25 Ore da concordarsi con il direttore del Corso.

Supplemento quota € 150,00 + IVA 20%

PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E

CHIRURGICA(4° Parte del 2° Itinerario didattico di Neurologia)

Cremona, 08/10 Ottobre 2007Centro Studi SCIVAC

ECM: In fase di accreditamento

DIRETTOREMassimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT)

RELATORI E ISTRUTTORIMassimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN, Monsummano Terme (PT)

Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, BolognaDaniele Corlazzoli, Med Vet, Roma

Luisa De Risio, Med Vet, Dipl ECVN, ParmaGualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna

Stefania Giannini, Med Vet, MilanoRaffaele Gilardini, Med Vet, Voghera (PV)

ISCRIZIONEPartecipazione a numero chiuso (36)

QUOTESoci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%

Non soci: € 750,00 + IVA 20%

Per tutte le iniziative organizzate da AIVEMP, ANMVI, FSA, SCIVAC, SIVAE, SIVAL, SIVAR e SIVE viene richiesto l’accreditamento presso il Ministero della Salute ai fini del programma ECM (Educazione Continua in Me-dicina). Per la normativa prevista consultare il sito del Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/.

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Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

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HACKETT, MAZZAFERRO Veterinary Emergency &Critical Care Procedure1/ed. 2006 Listino € 53,00 Scontato € 42,00

GREENE Infectious Diseases of the Dogand Cat3/ed. 2005 - ristampa Listino € 111,00 Scontato € 89,00

DEWEY A Pratical Guide to Canine andFeline Neurology 1/ed. 2003 Listino € 96,00 Scontato € 77,00

VERSTRAETE Self-Assessment Color Reviewof Veterinary Dentistry1/ed. 1999 Listino € 36,45 Scontato € 29,00

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HOLMSRTOM-FROST-EISNER Veterinary Dental Techniques -for the Small AnimalPractitioner3/ed. 2004 Listino € 83,99 Scontato € 67,00

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GELATTEssential of veterinaryophthalmology1/ed 2000 Listino € 69,57 Scontato € 56,00

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VILLALOBOS-KAPLAN Canine and Feline GeriatricOncology - Honoring theHuman-Animal Bond1/ed. 2007 Listino € 80,19 Scontato € 64,00

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BEALE-HULSE-SCHULZ-WHITNEYSmall Animal Arthroscopy1/ed. 2003 con CD ROM Listino € 100,00 Scontato € 80,00

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PIERMATTEI Brinker, Piermattei and Flo'sHandbook of Small AnimalOrthopedics and FractureRepair 4/ed. 2006 Listino € 47,95 Scontato € 38,00

COWELL Diagnostic cytology of the dogand cat 2/ed. 1998 Listino € 114,00 Scontato € 91,00

BARR The 5 Minute Veterinar Consult:Clinical Companion: Canine andfeline Infectious Diseases andParasitology1/ed. 2006 Listino € 80,19 Scontato € 64,00

RIIS Small Animal OphthalmologySecrets1/e 2002 Listino € 44,95 Scontato € 36,00

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Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

L’elevato tasso di crescitadelle varietà di polli alleva-ti per la produzione di

carne non è accompagnato da unlivello soddisfacente di benesse-re e salute degli animali e gli effet-ti negativi dell’elevata densità so-no minori negli edifici al cui inter-no sono possibili condizioni cli-matiche favorevoli.

Corsi di formazioneSono le conclusioni del comitatoscientifico della salute e del be-nessere degli animali del 21 mar-zo 2000 a cui il Consiglio europeosi richiama nel varare una nuovadirettiva sulle norme minime diprotezione dei polli da carne, perraggiungere l’obiettivo fondamen-tale di introdurre miglioramenti albenessere degli animali nell’alle-vamento intensivo di pollame. La Direttiva 2007/43/CE stabili-sce che il personale che si occu-pa dei polli comprenda le esi-genze in materia di benesseredegli animali e riceva una forma-zione adeguata per svolgere leproprie mansioni o abbia acqui-sito un’esperienza equivalente adetta formazione. Pertanto, “gliStati membri provvedono affin-ché i detentori, che sono perso-ne fisiche, ricevano una forma-zione sufficiente allo svolgimen-to delle loro mansioni e siano di-

sponibili corsi di formazione a-deguati”. I corsi di formazionesono incentrati sugli aspetti rela-tivi al benessere e riguardano inparticolare la normativa comuni-taria, i temi elencati agli allegatiI e II della Direttiva del Consiglio,fisiologia, in particolare il fabbi-sogno di acqua e cibo, compor-tamento animale e concetto distress; aspetti pratici della mani-polazione attenta del pollame,compresi la cattura, il carico e iltrasporto; cure d’emergenza peri polli, uccisione e abbattimentod’emergenza; misure di biosicu-rezza preventiva. La nuova Direttiva del Consiglioeuropeo sulla protezione minimadei polli si applica ai polli allevatiper la produzione di carne eccet-tuate le aziende con meno di 500polli e in cui sono allevati sologruppi di polli da riproduzione, gliincubatoi, i polli allevati estensiva-mente al coperto e all’aperto e aipolli allevati con metodi biologici.Gli Stati membri restano liberi diadottare misure più rigorose. Laresponsabilità principale per il be-nessere degli animali spetta alproprietario o al detentore degli a-nimali stessi.

Etichette armonizzateEntro il 31 dicembre 2009 la Com-missione presenterà al Parlamentoeuropeo e al Consiglio una relazio-ne sulla possibile introduzione diun sistema di etichettatura specifi-co, armonizzato e obbligatorio perle carni, i prodotti e le preparazionia base di carne di pollame basatosul rispetto di criteri relativi al be-nessere degli animali.

Buone pratiche di gestioneGli Stati membri incoraggiano l’e-laborazione di guide alle buonepratiche di gestione, compren-denti orientamenti riguardo all’os-servanza della presente direttiva.Sono incoraggiate la diffusione el’utilizzazione di tali guide. ■

BSE, UE: ItaliaPaese “a rischiocontrollato”

La qualifica sanitaria attribuitaall’Italia dalla Commissione

Europea è quella di “Paese a ri-schio controllato”. Con riguardoalla BSE, il nostro Paese condivi-de questa qualifica con gli Statimembri: Belgio, Bulgaria, Repub-blica ceca, Danimarca, Germa-nia, Estonia, Irlanda, Grecia, Spa-gna, Francia, Cipro, Lettonia, Li-tuania, Lussemburgo, Ungheria,Malta, Paesi Bassi, Austria, Polo-nia, Portogallo, Romania, Slove-nia, Slovacchia, Finlandia, Sveziae Regno Unito. Sono considerati“a rischio controllato” anche i Pae-si aderenti all’EFTA (Islanda, Nor-vegia, Svizzera) e fra i Paesi Terzi:Brasile, Canada, Cile, Taiwan, StatiUniti d’America.L’UE ha un ruolo fondamentale nel-la classificazione di paesi e regionisulla base del rischio di BSE. Lecategorie del rischio di BSE sonotre: rischio controllato, rischio tra-scurabile (per la UE: Argentina,Australia, Nuova Zelanda, Singa-pore, Uruguay) e rischio indetermi-nato (tutti quelli non espressamen-te elencati dalla UE). ■

11

Direttiva del Consiglio Europeo GUCE L. 182/19 del 12-7-2007

Polli da carne, più benessere se c’è formazione

laPROFESSIONE VETERINARIA 27/2007EUROPA

★★

★★★★★★

Reg 1/2005 e animali non deambulanti

DGSANCO: valutare il dolore “caso per caso”

G li Assessorati regionali alla sanità sono stati richiamati ai primi di luglio dal Ministerodella Salute alla puntuale applicazione del Regolamento CE n.1/2005 sulla protezione

degli animali durante il trasporto. Sulla base di una nota della DGSANCO, firmata dal ResponsabileAndrea Gavinelli (foto) ed emessa a fine giugno, il Ministero della Salute considera definitivamentechiusa la questione delle “vacche a terra”: gli animali affetti da lesioni o problemi fisiologici, ovveropatologie ai sensi dell’allegato 1, capo 1, punto 2 del Regolamento non sono idonei al trasporto. Altre

interpretazioni non sono ammesse dalla norma comunitaria. Interessata sulla controversa questione, la DGSANCO ha ribadito che per la Commissione le clausole del paragrafo2 del Capo I dell’Allegato I del Regolamento “debbano essere rigorosamente rispettate in qualsiasi circostanza eche il Regolamento non attribuisce alcun potere discrezionale alle autorità competenti per adottare misure in contra-sto con tali clausole. In particolare nel caso di mucche a terra, o altre situazioni simili, dove dolore o spossatezzasiano evidenti, la Commissione ritiene che le autorità competenti non abbiano il potere di consentire il trasporto di ta-li animali”. Tuttavia, esistono casi che la DGSANCO ritiene “del tutto eccezionali”, in cui l’animale può avere difficoltàa camminare, pur senza necessariamente provare dolore intenso. “Tali casi - scrive Gavinelli - sono previsti dallaclausola del paragrafo 3 del Capo I dell’Allegato I, come indicato nella Nostra precedente risposta alle autorità italia-ne. In pratica, in quei casi, è necessario l’intervento di una persona competente per valutare il livello di dolore. Infatti,il paragrafo 3 del Capo I dell’Allegato I del Regolamento (CE) N. 1/2005 del Consiglio prevede che in caso di dub-bio venga interpellato un veterinario. Quindi, la Commissione ritiene che, anche in tale contesto, l’opinione del veteri-nario venga fornita caso per caso in modo da assicurare che non ci siano violazioni. La Commissione ritiene ancheche l’articolo 12 della Direttiva 93/119/CE debba essere interpretato esclusivamente alla luce del paragrafo 3 dell’Al-legato I del Regolamento (CE) N. 1/2005, per animali leggermente feriti o malati. Infatti, l’articolo 12 indica chiara-mente che, in linea di principio “animali feriti o malati devono essere macellati o abbattuti sul posto”. La Commissio-ne - prosegue la nota DGSANCO “ritiene che solamente animali leggermente feriti o malati possano essere traspor-tati senza che ciò “comporti ulteriori sofferenze per gli animali”. Secondo la Direttiva tale condizione dovrebbe esse-re valutata dalle autorità competenti. La nota si conclude con la considerazione che “in ultima istanza spetta allaCorte di giustizia europea emettere interpretazioni giuridicamente vincolanti della normativa comunitaria”.

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Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

Q uaranta ore di aggior-namento obbligatorioper anno per tutti gli

operatori sanitari, con agevola-zioni e sgravi fiscali per i liberiprofessionisti; formazione coe-rente con l’attività realmente svol-ta, sotto l’occhio vigile degli Or-dini Professionali. Il Sole 24 Oreanticipa i contenuti dell’Accordoall’esame della Conferenza StatoRegioni sul futuro dell’ECM. LaCommissione nazionale conti-nuerà a dettare regole valide a li-vello nazionale ma sarà ricolloca-ta presso l’Agenzia Regionaleper i Servizi Sanitari Regionali al-l’insegna del Titolo V della Costi-tuzione. L’accreditamento deiprovider sarà sia nazionale chelocale e i crediti saranno validi intutta Italia. Le anagrafi formative regionali enazionali interconnesse. Tra lenovità una riorganizzazione del-l’offerta formativa proposta dallesocietà scientifiche troppo spes-so in concorrenza sulle stesse a-ree, una nuova disciplina susponsorizzazioni e conflitto di in-teressi secondo l’ipotesi di orga-nismi locali, collettori unici, dellesponsorizzazioni da redistribuirenel circuito ECM. Possibilità inol-tre per i provider di recuperare icirca 85 milioni di euro versati alMinistero del Tesoro nel quin-quennio sperimentale e l’inten-zione di assegnare in futuro diret-tamente alla Commissione analo-ghe quote. Le sanzioni sono in-vece ancora indefinite e sarannoaffrontate nel confronto tra ope-ratori e Commissioni. Il periodosperimentale si chiuderà il 31 di-cembre prossimo, ma il sistemaandrà avanti con le attuali proce-dure fino a giugno del 2008quando si avvierà la prima verifi-ca di transizione. Nel triennio2008-2010 i crediti formativi sa-ranno 150, integrabili con un nu-mero massimo di 60 crediti in e-subero da prima del 2006. ■

TOSCANA

La UMNCV scriveagli Ordini

L ’Unione delle Medicine nonConvenzionali in Veterinaria

(UMNCV) ha scritto ai Presidentidegli Ordini dei Medici Veterinaridella Toscana in merito alla valuta-zione degli esperti in MnC. Inizial-mente censurati dalla Corte Costi-tuzionale, gli elenchi dei “veterinarinon convenzionali” sono stati infat-ti ripristinati. Dopo la decisione delConsiglio dei Ministri di ritirare l’im-pugnativa della legge, Ministero eRegione Toscana si sono riuniti perdiscutere la definizione dei criteridi accreditamento. Risultato? Saràcompito degli Ordini professionaliistituire appositi elenchi di profes-sionisti (medici, odontoiatri, veteri-nari e farmacisti) che esercitano leMedicine Non Convenzionali e inquesti elenchi ai quali potranno i-scriversi i professionisti in posses-so dei requisiti necessari. Quali re-quisiti? I criteri verranno definiti inun protocollo di intesa tra gli OrdiniProfessionali e la Regione. In talsenso si colloca la proposta dellaUMNCV: i Presidenti degli OrdiniVeterinari potrebbero portare inRegione il Documento UMNCV econfrontarlo con le proposte regio-nali. La U.M.N.C.V. suggerisce i-noltre “che la F.N.O.V.I. intervengain merito fissando temporanea-mente i parametri di accesso aglielenchi e che li estenda a tutti gliOrdini Provinciali nello spirito diun’armonizzazione nazionale, al-meno sino a quando le MNC nonsaranno regolamentate da ade-guati strumenti legislativi”. A tale fi-ne la U.M.N.C.V. ha già predispo-sto un modello di valutazione deicurricula di coloro che aspirano adessere iscritti negli elenchi degli e-sperti di MNC. “Tale modello - scri-ve l’Unione - si basa sulla traspa-renza dei percorsi formativi e miraa fornire tutte quelle garanzie di unoperare in scienza e coscienza,

garanzie utili alla funzione stessadegli elenchi”. Non si tratta di ve-dere in questi elenchi una meraoccasione di pubblicità, secondol’Unione si tratta di porre le basi diuna corretta e fattiva collaborazio-ne tra veterinari, nel il rispetto delpluralismo scientifico e dell’auto-nomia dell’atto medico veterinarioe nel rispetto della libertà di sceltaterapeutica del proprietario deglianimali. “L’importanza che ciò rive-ste - sostiene la UMNVC - soprat-tutto dal punto di vista deontologi-co, per la tutela della professioneveterinaria, per un corretto proces-so di integrazione delle MNC, sot-tolinea il necessario intervento del-la F.N.O.V.I. ed il ricorso alle speci-fiche esperienze delle Società edelle Scuole di MNC”. Il nuovo te-sto della legge della Regione To-scana sulle MNC è pubblicato su@nmvi Oggi (ricerca con la parola:UMNCV).

EMILIA ROMAGNA

La Regione piùall'avanguardia nella

Pet-Therapy

È l’Emilia Romagna la regionepiù all’avanguardia per l’uti-

lizzo di animali a fini terapeutici,mentre la Campania è fanalino dicoda. I dati arrivano dall’Istituto Su-periore di Sanità che, visto il fioriredi iniziative in materia di Pet The-rapy, ha effettuato una ricognizionedelle attività svolte a livello naziona-le. A raccontare diffusione e utilizzodella Pet Therapy nel nostro paeseè stata Francesca Cirulli, ricercatri-ce dell’Istituto Superiore di Sanità,reparto di Neuroscienze comporta-mentali, al convegno ‘PetTherapy,una nuova realtà terapeutica’, tenu-tosi a Napoli dove hanno partecipa-to, fra gli altri, Sergio Papalia, diri-gente dell’ufficio Benessere Anima-le del ministero della Salute, Ga-briella Bernini, coordinatore regio-nale di Oncoematologia pediatricadell’ospedale Meyer di Firenze ePasqualino Santori, presidente delcomitato Bioetica per la Veterinaria.Per Cirulli la Pet Therapy è utile, fun-ziona, ma purtroppo non è ancorauna realtà strutturata. Oltre al Meyerdi Firenze e il Gaslini di Genova, en-trambi ospedali pediatrici, sono po-che le strutture che sperimentanogli animali a fini terapeutici: “Ci so-no molte esperienze - ha detto Ci-rulli - ma le sperimentazioni si con-tano sulla punta delle dita’’. In Cam-pania il fenomeno sta esplodendoora, mentre la regione dove sonodavvero tante le iniziative è l’EmiliaRomagna ma anche qui “non ci so-no delle strutture ospedaliere che leraggruppano’’. È per questo che l’I-stituto Superiore di Sanità sta cen-sendo la realtà italiana per poi defi-nire delle linee guida, delle regoleper una buona strutturazione diqueste terapie. “Non è facile - haspiegato Cirulli - la realtà è compo-sita, ci sono tante regioni e ogni re-gione ha le sue leggi e i suoi finan-

ziamenti. Noi come istituto cerchia-mo di porci come raccordo per o-mogeneizzare i criteri di applicazio-ne’’. Ma quali sono le regole per u-na buona Pet Therapy? “Innanzitut-to ci deve essere un’equipe - hasottolineato Cirulli - il pet terapistada solo non può svolgere una tera-pia. Ci deve essere un medico, unveterinario che assicura che l’ani-male con cui verrà fatta la terapiasta bene, uno psicologo, personaleparainfermieristico. Un’equipe chedeve poi essere modulata a secon-da della patologia e dell’età’’. L’o-spedale Monaldi di Napoli, che haospitato il convegno, non ha maisperimentato la Pet Therapy, ma dadieci anni ha una struttura che ri-sponde alle esigenze dei bambini.“Nel reparto di Cardiologia - ha rac-contato il professor Raffaele Cala-brò - esistono una sala giochi, unabiblioteca, una scuola, un acqua-rio’’. Ma quanto aiuta la presenza diun animale? “Non si può generaliz-zare - ha detto Calabrò - Esistonopatologie in cui il rapporto con l’ani-male può giovare. Per esempio, do-po un intervento cardiochirurgico odopo un infarto del miocardio c’èbisogno di un periodo di riabilitazio-ne in cui l’aiuto di un cane può ser-vire sia per fare un po’ di attività fisi-ca in più sia per creare uno stato dimaggiore serenità e benessere checomporta una diminuzione dellapressione arteriosa e della pressio-ne cardiaca’’. Sicuramente, però,un animale può essere fondamen-tale per le patologie psichiatriche,in particolare per i bambini autisti-ci, e per gli anziani: “In questi ca-si - ha concluso Calabrò - il rap-porto con l’animale aiuta a uscireun po’ da se stessi e aprirsi versogli altri’’. (ANSA).

Ricercaagroalimentare, unconsorzio a Parma

Quattro ministeri, sette isti-tuti di ricerca nazionali, ot-

to istituti zooprofilattici per oltre5.000 ricercatori coinvolti nel setto-re dell’agro-alimentare. Sono i nu-meri del Consorzio Italiano per laRicerca sulla qualità e la sicurez-za degli, alimenti di cui Parma e ilsuo territorio si preparano a diven-tare la sede. L’istituto diventerà in-fatti l’ organismo unico nazionaleper il coordinamento e lo sviluppodella ricerca nell’agroalimentare. InProvincia a Parma si è tenuta il 9 lu-glio u.s. la prima riunione del Con-sorzio, un incontro finalizzato allacostituzione del comitato tecnicoche avrà il compito di definire con-cretamente la struttura dell’istituto.“Con questa iniziativa - ha dettoVincenzo Bernazzoli, presidentedella Provincia, in qualità di presi-dente di Europass - si mettono in-sieme i tanti soggetti impegnati nel-la ricerca sull’agro-alimentare, la si-curezza e la qualità degli alimenti.Nasce una rete in grado di mettereconcretamente a sistema le eccel-

lenze e le conoscenze di ciascuno,per sostenere il sistema Italia nellesfide sempre più difficili della com-petitività e della globalizzazione.Siamo lieti che questo avvenga aParma, dove il tema della qualità edella sicurezza alimentare è sentitoda sempre come priorità, a mag-gior ragione dopo l’insediamentodell’Autority europea per la sicurez-za alimentare. L’iniziativa rappre-senta anche una positiva collabo-razione tra pubblico e privato, at-traverso la condivisione che sindall’inizio Federalimentare ha ma-nifestato per questo progetto’’. IlConsorzio riunirà numerosi enti chefanno capo ai quattro dicasteri ecostituirà un supporto per il settoreagroalimentare, in particolare per ilsistema nazionale di monitoraggioe controllo della qualità e sicurezzadegli alimenti. Grazie al Consorziosi potranno creare le condizioni percollegare e integrare le attività di ri-cerca di istituzioni diverse, miglio-rando il rapporto fra investimenti erisultati. “A cinque anni dall’inse-diamento dell’Efsa - ha detto Ro-mano Marabelli Capo Dipartimen-to della Sanità Pubblica Veterinariadel ministero della Salute - ci sem-bra utile valorizzare ulteriormente lapresenza dell’Autority europea peril nostro Paese. Dopo la nascitadella scuola Europea e dello stes-so Europass, il Consorzio è unostrumento concreto in grado di riu-nire e mettere in rete le conoscenzesu un settore strategico per il nostropaese. C’è la necessità improroga-bile di fare massa critica, anche perquanto riguarda la ricerca. Questoè indispensabile se vogliamo resta-re al passo con gli altri sistemi euro-pei e globali. Un soggetto nuovo co-me il Consorzio, grazie alle compe-tenze che riunisce, può rappresen-tare un supporto qualificato per lapartecipazione ai progetti europeidel VII Programma quadro, per iquali è richiesta un’altissima compe-tenza scientifica ed una dimensioneimportante’’. (ANSA).

SARDEGNA

Benessere animale,20 milioni € dalla

Regione

La Regione Sardegna antici-perà 20 milioni di euro ad

Agea, l’organismo pagatore na-zionale in agricoltura, per pagareparte delle pratiche sulle misure“benessere animale” e “indennitàcompensative”. In questo modosaranno liquidati parte degli elen-chi presentati dall’Ersat entro il 31dicembre scorso. L’intera sommastanziata dalla Giunta rientrerànelle casse regionali quando adAgea saranno versate le compe-tenze relative al Programma disviluppo rurale 2007/13 da partedella Commissione europea e delministero dell’Economia. I paga-menti sono interamente a caricodell’Unione europea e dello Stato.(Fonte: Regione Sardegna) ■

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Il futuro dell’ECM secondo le RegioniFederalista e obbligatorio per tutti, ma con agevolazioni e sgravi fiscali per i liberi professionisti

laPROFESSIONE VETERINARIA 27/2007INFO REGIONI

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Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

La qualità è una caratteri-stica propria di qualunqueoggetto materiale o imma-

teriale sulla quale si possono e-sprimere giudizi di valore positivio negativi ed è rappresentata dal-le caratteristiche che consentonoal prodotto/servizio di soddisfarele attese di chi lo utilizza. Non si può quindi individuare unlivello “assoluto” di qualità: sonole esigenze degli utilizzatori adefinire di volta in volta le carat-teristiche che il prodotto o il ser-vizio deve possedere per soddi-sfarli.I due appuntamenti mediatici diGenova, quello del 12 aprile equello del 19 aprile, il primo “Ha-bitat Città: dai colombi alle zan-zare” organizzato con l’Aziendadi Igiene Urbana Genovese - A-MIU Bonifiche - e il secondo “Si-stema di Gestione delle attivitàdi custodia, mantenimento e affi-damento dei cani in strutture dirifugio” organizzato dal RINA insinergia con l’Ente NazionaleProtezione Animale - ENPA onlusvogliono appunto rispondere al-le nuove esigenze degli “utilizza-tori” nell’ambito della gestionedegli animali, affrontando l’appli-cazione del “sistema di qualità”in due campi diversi ma uniti dalcomune denominatore rappre-sentato dalla necessità di orga-nizzare il corretto “Manage-ment” delle popolazioni animaliintrodotte volontariamente o in-volontariamente nelle nostre cittàe le criticità che derivano dallaquotidiana convivenza.Diventa infatti necessario che iSoggetti interessati alla gestionedel territorio affrontino il proble-ma di tale gestione attraversometodologie più articolate e

complesse, chiaramente regola-mentate, consci che le proble-matiche che ne derivano conl’uomo e con l’ambiente sono fe-nomeni che coinvolgono tutte leistituzioni pubbliche e privateche hanno la necessità di darerisposte qualitative alla cittadi-nanza.Non è più pensabile di poter rea-lizzare rifugi per animali destina-ti solo ad essere “contenitori” diun fenomeno da nascondere, maè necessario costruire una retedi servizi aperti verso l’esternoper raggiungere gli obiettivi chesono quelli di ricostruire sistemidi “vita” focalizzati sul benesse-re dell’uomo e dell’animale. Anche per la fauna “infestante” ènecessario ripensare a processidi contenimento innovativi e noninquinanti, in grado di agire sullaCapacità Biologica di ogni sin-gola specie con l’intervento prio-ritario sugli habitat per eliminarei siti ecotrofici portando ad unacostante diminuzione del trenddella popolazione, e riducendola dispersione di biocidi nell’am-biente.Lo strumento che maggiormen-te può garantire determinatistandard operativi è attualmentequello legato alla politica dellaqualità, applicando al “Manage-ment” della Fauna Urbana para-metri codificati che, ispirandosialle norme ISO 9001 ma andan-do oltre, puntualizzino e inqua-drino gli aspetti legati alle di-mensioni tecnico-professionalinecessarie per soddisfare le a-spettative degli “utenti tutti”, in-tendendo con tale termine an-che l’animale e l’ambiente.L’evoluzione dell’uomo nei diver-si processi produttivi ha visto lo

sforzo continuo di raggiungere imigliori standard qualitativi pos-sibili proprio al fine di garantirel’erogazione ottimale del prodot-to/servizio.Nel codice di Hammurabi del1700 a.C. circa si parla dellaQualità nella costruzione dellecase: “Se un muratore ha co-struito una casa e questa non èsufficientemente solida e crollaed uccide i suoi occupanti, allo-ra dovrà essere ucciso”.Sulla tomba di un re a Tebe(1450 a.C. circa) è raffigurato unispettore che verifica, con l’aiutodi una corda, la perpendicolaritàdi un blocco di pietra, sotto losguardo di un tagliatore di pie-tre.Nel Medioevo si tracciano riferi-menti concreti alla qualità sullemodalità di lavoro: infatti nasco-no le corporazioni per proteg-gere e tramandare il “sapere o-perativo”, in modo da soddisfa-re il cliente finale attraverso re-gole operative tramandate di ge-

nerazione in generazione.All’inizio del secolo scorso letecniche di organizzazione econtrollo arrivarono ad una for-malizzazione teorica. Il Sistemadi gestione per la Qualità vienequindi pensato, strutturato eproposto per costituire la base diorientamenti strategici delle or-ganizzazioni. Gli orientamentistrategici basati sulla necessitàdi ottenere alti standard di qua-lità si traducono in piani di mi-glioramento continuativi nel tem-po, che coinvolgono tutta l’orga-

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Genova

Management della Fauna Urbana

laPROFESSIONE VETERINARIA 27/2007INFO REGIONI

di Paolo Albonetti

Università di Genova - Dipartimentoper lo studio del Territorio e delle sueRisorse - Dip.Te.Ris

LAZIO

Guardie zoofile a supporto delle ASL e fondi per laristrutturazione di canili: due delibere dalla Regione

Sono state approvate dalla Giunta del Lazio, su proposta dell’As-sessore alla Sanità, Augusto Battaglia, due delibere a tutela

degli animali. La prima riguarda le procedure per il riconoscimento del-le guardie zoofile volontarie, che dovranno agire in supporto dei ServiziVeterinari delle ASL dopo aver frequentato idonei corsi di formazione;mentre la seconda (delibera n. 487 del 3 luglio 2007) rimodula i criteriper l’assegnazione di fondi ai comuni e alle comunità montane per il ri-sanamento e la costruzione dei canili pubblici nonché per l’attuazionedi piani di controllo delle nascite della popolazione canina attraversocampagne di sterilizzazione. Recependo il dettato della Legge Finan-ziaria statale, per i piani di controllo delle nascite verranno pertanto de-stinati almeno il 60% delle risorse assegnate dallo stato, mentre il 40%verrà destinato al risanamento e alla costruzione di canili pubblici. Neicriteri individuati per il finanziamento sono stati previsti dei meccanismiche vadano a premiare i progetti più meritevoli; in particolare verrà va-lutata l’entità della compartecipazione finanziaria da parte dell’ente lo-cale. I comuni e le Comunità montane avranno tempo fino al 15 settem-bre per poter presentare la domanda di contributo. Il testo della delibe-razione approvata, in attesa della pubblicazione sul Bollettino ufficiale,è disponibile sul sito internet della Regione. Dopo i provvedimenti del2006, tra i quali vale la pena di citare le nuove linee Guida Regionaliper la gestione dell’Anagrafe canina, l’approvazione di queste due nuo-ve delibere prosegue l’intensa attività di innovazione amministrativa,voluta dall’Assessore Battaglia, per la tutela degli animali d’affezioneed il controllo del randagismo, in attesa del riordino legislativo dellamateria all’ordine del giorno del consiglio regionale. (Fonte: RegioneLazio)

nizzazione, in uno sforzo colletti-vo e consapevole. Quindi applicare la qualità nel-l’ambito della gestione della fau-na urbana significa far emergerela giusta consapevolezza in tuttoil complesso organizzativo, dal-l’Ente Pubblico a quello privato,della necessità di promuovere ilmiglioramento del processo di“Management” codificato da re-gole trasparenti e condivise datutti gli attori e in grado di ga-rantire il rispetto dell’animale edell’ambiente. ■

Qualità anche per le strutture veterinarie

Nel corso del convegno è intervenuto il collega Marco Melosi,componente della Commissione ANMVI per la qualità che ha

illustrato il progetto di certificazione delle strutture veterinarie a cui laCommissione sta lavorando per un percorso di qualificazione delle pre-stazioni veterinarie nell’ambito della clinica degli animali da compa-gnia. La Commissione intende definire alcune ipotesi di certificazione- secondo un percorso di qualità ad hoc per il settore medico veterina-rio - da sottoporre agli enti e alle istituzioni competenti per la validazio-ne formale. L’obiettivo è di consentire alle strutture veterinarie che vor-ranno certificarsi di iniziare il percorso-qualità dal 2008.

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Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

L’endotossiemia è spessoassociata a prognosi in-fausta nel cavallo. I risulta-

ti di recenti studi in altre specieindicano che le emulsioni di fo-sfolipidi riducono gli effetti dele-teri dell’endotossina (LPS). Tutta-via, in un precedente studio effet-tuato nel cavallo, un’infusione di

emulsione della durata di due o-re causava un inaccettabile gra-do di emolisi. Uno studio ha ipo-tizzato che la somministrazionerapida di una dose totale minoredi emulsione riducesse gli effettidi LPS e inducesse un minor gra-do di emolisi; l’emulsione riducegli effetti infiammatori di LPS in

vitro. Venti cavalli sani riceveva-no l’infusione di soluzione salinaoppure di un’emulsione di fosfoli-pidi (100 mg/kg), seguita imme-diatamente da LPS di E. coliO55:B5 (30 ng/kg). I segni clinicidi endotossiemia erano ridotti neicavalli che ricevevano l’emulsio-ne, inclusi punteggio clinico, fre-

quenza cardiaca, temperaturarettale, attività sierica del TNF ecaratteristica risposta leucopeni-ca a LPS, rispetto ai cavalli chenon ricevevano l’emulsione.L’emolisi non si verificava in trecavalli trattati ed era lieve in duesoggetti e moderata in uno. Nonvi erano differenze tra i gruppi

nei risultati dell’analisi delle urinee nella concentrazione di creati-nina. La concentrazione siericadi fosfatidilcolina, acidi biliari etrigliceridi aveva un picco esatta-mente dopo l’infusione, mentrenon vi erano alterazioni significa-tive nella concentrazione degli a-cidi grassi non esterificati o delcolesterolo. Gli autori concludo-no che la somministrazione rapi-da di emulsione riduceva signifi-cativamente gli effetti infiamma-tori di LPS in vivo e che causavaun grado di emolisi clinicamenteinsignificante. Quindi, la sommi-nistrazione endovenosa rapida diun’emulsione contenente fosfoli-pidi che legano l’endotossinapuò costituire un utile metodo cli-nico per il trattamento dell’endo-tossiemia nel cavallo. ■

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Endotossiemia equina: infusione di un’emulsione fosfolipidicaRiduzione dell’emolisi mediante somministrazione rapida

laPROFESSIONE VETERINARIA 27/2007

Protector Band

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LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

www.vetjournal.it

Le disritmieperioperatorie

nel canePossibili forme significativedopo chirurgia di routine nelcane giovane

Uno studio ha valutato il ti-po e la frequenza delle

disritmie cardiache che si verifi-cano dopo ovariosterectomiaod orchiectomia nel cane giova-ne e sano, utilizzando due pro-tocolli anestetici (gruppo I: pro-pofolo e isoflurano; gruppo II:tiopentale e alotano). Sono statisottoposti a elettrocardiografiaambulatoriale per 24 ore 52 ca-ni di età inferiore a due anni egiudicati clinicamente normalimediante esame clinico ed elet-trocardiogramma standard.Le disritmie più frequenti nel pe-riodo postoperatorio erano ilblocco atrioventricolare di se-condo grado (44%), i comples-si ventricolari prematuri (44%) ei complessi atriali prematuri(32%).Per le finalità dello studio, più di100 complessi ventricolari o a-triali prematuri in 24 ore o qual-siasi fenomeno R su T o tachi-cardia ventricolare o atriale ve-nivano classificati come aritmieclinicamente significative. Arit-mie significative nel periodo po-stoperatorio sono state osserva-te in 9 cani, 5 dei quali apparte-nevano al gruppo I e 4 al grup-po II. Tutti questi soggetti ave-vano età inferiore a un anno. Ilfenomeno R su T si verificava inquattro cani del gruppo II e inun cane del gruppo I. I risultatidi questo studio, concludono gliautori, mostrano che aritmie si-gnificative, incluso il fenomenoR su T, possono verificarsi nelperiodo perioperatorio in canigiovani e sani sottoposti a chi-rurgia di routine con entrambi iprotocolli anestetici utilizzati.

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Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

La SIVE (Società ItalianaVeterinari per Equini) hascritto al MInistero della

Salute e al Ministero delle Politi-che Agricole una lettera dai tonipreoccupati circa la diffusionedell’anemia infettiva equina nelnostro Paese. Secondo i dati pro-dotti dall’Istituto ZooprofilatticoSperimentale del Lazio e della To-scana circa l’incidenza di casi au-toctoni di Anemia Infettiva Equina(AIE), i casi riferiti al 2007 (gen-naio-maggio) sono 137. Un nume-ro elevato che pone problemi diprofilassi e di gestione tempora-nea di casi, con risvolti anche sul-l’anagrafe degli equidi. Firmatacon l’ANMVI, la lettera annota chei dati, “raffrontati con la quotidia-nità clinico-professionale del me-dico veterinario ippiatra, testimo-niano di una situazione preoccu-pante sul piano epidemiologicoper l’intero comparto, con partico-lare riguardo ad alcune tipologiedi allevamento (cfr Sella-allena-mento) e con significativa inci-denza in alcune Regioni (Abruz-zo, Toscana, Lazio, Emilia Roma-gna)”. I casi di positività per AIE -proseguono i medici veterinari ip-piatri “rappresentano un potenzia-le rischio infettivo, nei confrontidel quale si richiede alle autoritàin indirizzo di produrre, nell’imme-diato, indicazioni circa la corretta

gestione dei capi positivi, stante ilverificarsi di risposte gestionalidifformi, quando non improntate aspontaneismo, dell’animale infet-to”. Inoltre, in ragione dell’elevatonumero di casi riscontrati in pochimesi, chiedono “di considerare senon sia opportuno adottare ulte-

riori provvedimenti urgenti primadella scadenza delle misure diprofilassi fissata al 31/12/2007,mantenendo l’obbligatorietà deltest di Coggins, con validità alme-no annuale”. Infine, quali profes-sionisti impegnati sul territorio e o-peranti a stretto contatto con i ca-

pi e con i proprietari, i veterinaridella SIVE segnalano che “sonoancora numerosi i cavalli non sot-toposti al test di Coggins e non i-dentificati. Riteniamo, al contrario- scrivono- che il contesto epide-miologico richieda la certezzadell’identità dei capi, certezza

che l’attuale stato di gestioneprovvisoria dell’anagrafe degli e-quidi non garantisce. Ciò malgra-do gli sforzi di informazione deimedici veterinari ippiatri ai fini delrispetto delle norme in vigore, atutela degli animali e per il migliorservizio ai clienti-proprietari”. ■

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AIE, 137 casi nel 2007

Lettera della SIVE a MinSal e Mipaaf: dati preoccupanti

laPROFESSIONE VETERINARIA 27/2007

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DALLE ASSOCIAZIONI

Consiglio DirettivoSCIVAC, assegnate

le caricheVenerdì 6 Luglio u.s., si è svoltala prima riunione del ConsiglioDirettivo SCIVAC 2007-2010. Ilprimo punto all’ordine del gior-no era la distribuzione delle ca-riche all’interno del Direttivo.L’assegnazione è risultata la se-guente: Federica Rossi - Segre-tario. Guido Pisani - TesoriereOnorario. Fabia Scarampella èstata invece nominata Vice-Pre-sidente. Il nuovo Consiglio Di-rettivo SCIVAC risulta pertantocosì composto: • Presidente: Dea Bonello• Presidente Senior: Massimo

Baroni• Vice Presidente: Fabia Sca-

rampella• Segretario: Federica Rossi• Tesoriere: Guido Pisani• Consiglieri: Marco Bernardini

e Alberto CrottiPer la Commissione Scientificasono stati nominati MassimoBaroni (Presidente), Davide DeLorenzi e Giorgio Romanelli. Marco Bernardini e Fabia Sca-rampella sono responsabili perSCIVAC della Scuola di Forma-zione Veterinaria Post-Universi-taria. Dea Bonello è stata ricon-fermata responsabile delle De-legazioni Regionali SCIVAC. Alberto Crotti è stato infine no-minato responsabile delle So-cietà Specialistiche SCIVAC.

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Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

Cadute di stile

Caro Carlo, mi sento di condividere piena-mente il parere espresso da Ste-fano Faverzani in riferimento allalettera pubblicata a pagina 17 diProfessione Veterinaria n. 22. Lalettura di quest’ultima ha lasciatoin me un forte senso di disgustoper i toni e le parole usate, quasioffensive...e anch’io mi sono inter-rogato sull’utilità di pubblicaresfoghi come questo. Io credo,

contrariamente a te, permettimi,che un filtro debba esserci, al paridella pubblicazione di articoliscientifici meritevoli- cadute di stilecome questa non fanno bene al no-stro giornale ed il fatto di non avercommentato ha anche a me dato ilsospetto di condivisione. Il confron-to necessita di toni più civili!. Sem-pre grato per tutto quello che fai.

Alberto Ansoldi, Treviso

I tempi di un giornale non sonocome quelli di una lista telemati-ca, ma come vedi anche Profes-

sione Veterinaria offre la possibi-lità direttamente ai Colleghi di in-tervenire e di commentare positi-vamente o negativamente ciò chealtri hanno scritto. Lo ripeto: sen-za che sia necessario un censore(non lo abbiamo introdotto nem-meno in vet-link o nei forum dovese un messaggio è sopra le righeviene subito fatto notare). Credoche dalla civiltà del confronto na-sca una sorta di compensazionee così, grazie anche al tuo inter-vento, chi vuole scriverci o l’ha giàfatto sa che ci sono delle sensibi-

lità da rispettare. Quanto all’invitoa filtrare le lettere, voglio dire chesono d’accordo sull’appello al di-battito civile, ma perché sia talenon può che essere libero.

Carlo Scotti

“Premio Gino Bogoni2007”Sarà conferito nella serata di gio-vedì 30 agosto al Professore Ste-fano Cinotti, il premio Nazionale

alla carriera Medico Veterinaria“Premio Gino Bogoni 2007” costi-tuito da un bronzo di apprezzatovalore artistico offerto dalla fami-glia dello scultore veronese scom-parso. Il Comitato Scientifico,composto da tre membri fondato-ri: il Direttore Generale dell’ASL16 di Padova, il Dr. Adriano Fanteed il Dr. Oscar Magello VeterinariDirigenti ASL 16 e da quattro Ga-ranti Scientifici: il Dr. Sergio Papa-lia Direzione Generale di SanitàPubblica Veterinaria, il Dr. AldoGrasselli Segretario Nazionale SI-VEMP, il Dr. Carlo Scotti Presiden-te ANMVI ed il Dr. Aldo Vezzoni alquale era stato assegnato il Pre-mio l’anno precedente, ha ricono-sciuto la grande professionalitàcon la quale il Prof. Stefano Cinot-ti ha saputo esprimersi ai massimilivelli per la Veterinaria Italiana co-me Docente Universitario, nonchécome Preside della Facoltà di Bo-logna ed inoltre per come ha sa-puto cogliere ogni opportunità peravvalorare l’importanza della Me-dicina Veterinaria nel ConsiglioSuperiore di Sanità. Viste l’impor-tanza e la valorizzazione che que-sto premio, giunto alla quinta edi-zione, sta dando alla professionedel Medico Veterinario Italiano, ilcomitato scientifico invita gli Ordi-ni, le Università, gli Istituti Zoopro-filattici e le ASL ed ogni altro enteod organizzazione, a collaborare,per dare ulteriore lustro alla mani-festazione, comunicando nuovicandidati per le prossime edizioniai componenti del ComitatoScientifico.

Dr. Oscar Magello

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LETTERE AL DIRETTORE

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La posizione del Ministero dellaSalute è stata sempre ferma nelribadire l’esclusiva competenzadel medico veterinario in meritoall’inoculazione del transponder

negli animali.Livia Turco, Ministro della Salute

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Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 27

QuickBayt Spray®è il primo insetticida formulato ingranuli idrodispersibili, una nuovatecnologia di formulazione appo-sitamente studiata per l’uso pro-fessionale QuickBayt Spray®è a base di Imidacloprid, unanuova molecola sintetizzata e svi-luppata dai laboratori Bayer, ap-partenente a nuova classe di prin-cipi attivi QuickBayt Spray®ha un’azione visibile entro pochiminuti dall’applicazione ed effica-ce fino a 28 giorni di distanza dalprimo trattamentoQuickBayt Spray®ha un favorevole profilo di sicurez-za, che lo rende utilizzabile anchein presenza di animaliUna nuova sostanza attivaQuickBayt Spray® ha come prin-cipio attivo l’Imidacloprid, una so-stanza appartenente a una nuovaclasse chimica di insetticidi. L’imi-dacloprid agisce con un mecca-nismo innovativo, ed è efficaceanche verso le mosche resistentia piretroidi, organofosforati e car-bammati.

Una nuova tecnologiaprofessionale QuickBayt Spray® è il primo in-setticida formulato in granuli idro-dispersibili (WG): è facile da do-sare, si disperde rapidamente inacqua, non fa polvere, non formagrumi e non intasa gli ugelli. QuickBayt Spray® è un formula-to appositamente sviluppato perapplicazioni a spruzzo con l’im-piego di pompe irroratrici o nebu-lizzatori.

Un’applicazione veloce efunzionale QuickBayt Spray® è specificoper trattare le superfici abitual-mente frequentate dalle moschein allevamenti, maneggi, magaz-zini ed edifici rurali.Applicare 250 g di QuickBaytSpray® diluiti in 2 litri d’acqua supareti, porte, pilastri, recinti, inprossimità di letamai e concimaie:la sua azione sarà visibile entropochi minuti. QuickBayt Spray® contienecoformulanti che esercitano unatripla azione attrattiva verso le mo-sche; agisce rapidamente per in-gestione e per contatto ed è effi-cace fino a 28 giorni dall’applica-zione, come dimostrato da nume-rose prove sperimentali. QuickBayt Spray® ha un profilodi sicurezza favorevole ed è ap-

plicabile anche in presenza di a-nimali: non è quindi necessariospostarli quando si effettuano in-terventi all’interno dei ricoveri zoo-tecnici. Occorre comunque evita-re che gli animali possano entrarein contatto diretto o che possanoingerire il prodotto; la presenza di

Bitrex, una sostanza dal sapore a-maro e sgradevole, nella formuladi QuickBayt Spray® minimizza irischi di ingestione accidentale. Per conseguire risultati ottimalinella lotta alle mosche Bayer En-vironmental Science ha messo apunto il Fly Control Program, un

programma integrato che preve-de l’utilizzo combinato di prodottiadulticidi, anti-larvali ed esche:solo agendo sulle diverse fasi delciclo vitale della mosca è possibi-le controllare nel modo più effica-ce i danni provocati dalle infesta-zioni di questi insetti.

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QuickBayt Spray…e non si sente volare una mosca!La nuova soluzione Bayer per il controllo delle mosche in ambiente rurale

laPROFESSIONE VETERINARIA 27/2007DALLE AZIENDE

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18 laPROFESSIONE VETERINARIA 27/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

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Chiuso in stampa il 16 luglio 2007

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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INCONTRO MACROREGIONE CENTRALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: IV PARTE - CHIRURGIA TORACICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP / E.V. IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO CONVENZIONATO CON IL SSN - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: CON REGIONE LOMBARDIA Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537

- E-mail: [email protected] SIVAR/E.V. IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO AZIENDALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’EPIDEMIOSORVEGLIANZA -CON REGIONE LOMBARDIA Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 12 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli -

Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected] SIVE CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR)

- Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - ECM: Richiesto Accreditamento- Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 -E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO L’OCCHIO DOLENTE - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel Campanile - Rivoli IN COLLABORAZIONE CON SOVEP (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segrete-

ria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC ANESTESIA: IV PARTE - ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO - TERAPIA DEL DOLORE - COMPLICAN-

ZE IN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-chiesto Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE CONCETTI APPLICABILI DI DERMATOLOGIA EQUINA PER IL VETERINARIO PRATICO - Palazzo Trec-chi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segrete-ria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale,87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC APPROCCIO E GESTIONE PRATICA DELLA LEISHMANIOSI - Holiday Inn Cagliari, Cagliari - Viale IN COLLABORAZIONE CON ASVAC Umberto Ticca - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -

Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected] SIARMUV L’ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI - Centro Studi SCIVAC, Cre-

mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO CRITERI DI VENDITA DI UN SERVIZIO AL CLIENTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - DI PRACTICE MANAGEMENT ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC -

Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUA-RE UN’ADEGUATA TERAPIA. - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Rich. Ac-cr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP/EV IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA: DALL’ISPEZIONE DI PRODOTTO AL SISTEMA DEGLI AUDIT (INCON REGIONE LOMBARDIA APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI 854/2004 E 882/2004) - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremona -

ECM: Rich. Accr. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONE

COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR VALLE D’AOSTA PATOLOGIE DEL GIOVANE VITELLO - IZS Piemonte, Ligura e Valle D’aosta (Quart) - Regione Amerique,7/g - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione ScientificaSIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Sheraton Pado-va Hotel Conference Center, Padova - Corso Argentina, 5 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazio-ni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINUV PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremo-na - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DAFRIULI VEN. GIULIA COMPAGNIA - “Il Quadrifoglio srl” Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti - Per

informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Matera - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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INCONTRO SIDEV / SIONCOV LE SINDROMI PARANEOPLASTICHE: IL PUNTO DI VISTA DELL’ONCOLOGO E DEL DERMATOLOGO -Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

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