Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23

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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 23, dal 18 al 24 giugno 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 232 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. ENPAV L’Assemblea nazionale dei delegati Enpav ha approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2006. Condivisio- ne all’interno dell’Ente sulle strategie e sulle iniziative di comunicazione. Massimo sforzo di informazione sulla pensione modulare. CONVENZIONATI L’Assemblea dei Delegati ENPAV, riu- nita il 9 giugno scorso, ha approvato a maggioranza, con un solo voto contrario, l’articolo 5 bis del regola- mento inerente la disciplina dei ver- samenti previdenziali all’Enpav dei veterinari convenzionati. La nuova di- sposizione dovrà essere approvata dai Ministeri vigilanti. AVIARIA E MANGIMI Nel 2006, la psicosi da influenza a- viaria aveva fatto scendere del 12% la produzione di mangimi per avicoli; inoltre, gli allevamenti zootecnici, ca- ratterizzati da produzioni sottocosto, avevano ridotto la richiesta, in tutti i comparti, di quantitativi di mangimi completi, in favore di prodotti con- centrati. Secondo stime di Data Bank le prospettive di chiusura per il 2007 vedono invece un incremento medio della produzione attorno al 1-3%. H5N1 IN USA La possibilità di una grave epidemia influenzale in particolare causata dal ceppo della aviaria è reale e gli ameri- cani dovrebbero prepararsi a questa eventualità. È questo il messaggio senza mezzi termini diffuso dal mini- stero della sanità americano: l’obietti- vo è convincere la gente a prepararsi ad un’epidemia nel caso in cui il virus dell’aviaria - H5N1 - acquisisca la te- muta capacità di trasmettersi da per- sona a persona. I cittadini devono im- magazzinare acqua, generi alimenta- ri, medicine, qualsiasi cosa di cui po- trebbero avere bisogno nel caso sia ordinata una quarantena. AVIARIA E GOOGLE Ricercatori dell’università del Colora- do hanno descritto sulla rivista Siste- matic Biology una mappa interattiva dell’influenza aviaria, ottenuta unen- do Google Earth con tutti i dati dispo- nibili sull’influenza aviaria. Navigan- do sul planisfero è possibile visualiz- zare dove e quando si sono verificati i casi, ma anche vedere le differenze nei genomi dei ceppi isolati e degli a- nimali che li hanno trasmessi sin dal- la prima scoperta del virus, in Cina nel 1996. Per vedere le mappe del- l’influenza aviaria è necessario instal- lare l’ultima versione di Google Earth, la GE 4.0 beta e poi cliccare su http://www.declanbutler.info/Fluma- ps1/Timeseries.kml MYCOBACTERIUM BOVIS “Negli animali, pur se con minore fre- quenza, esiste una infezione da My- cobacterium bovis che può contagia- re l’uomo ed è simile alla tubercolosi umana. Il controllo di questa infezio- ne e degli alimenti è indispensabile per la sicurezza alimentare’’. Lo ha detto il direttore del Dipartimento di Diagnostica morfologica e microbio- logica molecolare del Policlinico Ge- melli di Roma, Giovanni Fadda, al convegno internazionale “Commer- cializzazione e sicurezza dei prodotti agroalimentari nell’area di Libero scambio’’, che si è svolto alla Fiera del Mediterraneo. (ANSA). Brevi Sentenza degli “ermellini” la PR O FESSI O NE VETERINARIA Anticostituzionale il contributo ONAOSI La Finanziaria 2003 (art. 52, comma 23) ha violato la Costituzione. Rimborsabili le quote? www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line L a Corte Costituzionale (sentenza n. 190 del 5 giugno 2007) ha di- chiarato l’illegittimità dell’articolo 52, comma 23, della Legge Fi- nanziaria 2003, nella parte in cui attribuiva al CdA dell’ONAOSI la fissazione del contributo obbligatorio a carico di tutti i sanitari iscritti agli ordi- ni professionali italiani dei farmacisti, medici chirurghi, odontoiatri e veterinari (cfr. “nella misura stabilita dal consiglio di amministrazione della fondazione, che ne fissa misura e modalità di versamento con regolamenti soggetti ad approvazione dei ministeri vigilanti”). L’ANMVI sta già verificando con i pro- pri legali la rimborsabilità delle quote versate. Nella sentenza si legge: “Non v’è dubbio che ai contributi in esame, siccome determinati con atto unilatera- le, alla cui adozione non concorre la volontà del privato, sia da attribuire la natura di prestazioni patrimoniali obbligatoriamente imposte, come tali sog- gette alla garanzia dettata dall’articolo 23 Costituzione (“Nessuna prestazio- ne personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge” ndr)”. Secondo il legale dell’ANMVI, Avv. Maria Teresa Semeraro, la Corte Costituzionale “non ha inteso dichiarare l’incostituzionalità tout court della norma che, dal 2003 al 2006 compreso, obbliga tutti i sanitari al versamento del contributo ONAOSI, ma - lasciando in essere tale obbligo negli anni so- pra indicati - ha censurato la fissazione della misura del contributo obbligato- rio, da parte del consiglio di amministrazione della Fondazione ONAOSI, per il mancato rispetto dei criteri fissati in materia dalla legge. Diversa era la que- stione come prospettata al Giudice del Lavoro di Bologna (e riproposta al Giudice del Lavoro di Milano) nel ricorso da parte dei medici veterinari, ove, più radicalmente - prosegue il legale dell’ANMVI - si chiedeva che il Tribuna- le rimettesse la questione alla Corte Costituzionale sulla illegittimità costitu- zionale - in relazione agli artt. 3, 18 e 38 Cost. - dell’art. 52 comma 23 della l. N° 289/2002 non solo nella parte relativa alla misura e/o ai criteri di determi- nazione del contributo obbligatorio, ma in tutta la parte in cui estende l’obbli- gatorietà dell’iscrizione e del versamento del contributo alla fondazione O- naosi nei confronti dei medici veterinari libero professionisti”. Secondo la Corte è stato violato anche l’articolo 3 della Costituzione (...”È com- pito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavo- ratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” ndr), in quanto “il contributo, così come in concreto quantificato dall’art. 4 del regola- mento ONAOSI concernente la riscossione dei contributi obbligatori e volon- tari, approvato con l’atto interministeriale 31 luglio 2003, collide con il principio di uguaglianza dettato dall’art. 3 della Costituzione, atteso che esso viene po- sto a carico di tutti i soggetti obbligati in base al solo criterio dell’età anagrafi- ca e senza alcun riguardo ai redditi di ciascuno di essi”. È stato solo con suc- cessiva disposizione che la Fondazione - nel corso degli anni di contribuzione obbligatoria- ha modificato il proprio Regolamento parametrando la quota sul- la base anche di criteri di redditività dei singoli contribuenti e apportando an- che correttivi al ribasso degli importi inizialmente stabiliti. In ogni caso, così come licenziata dal Parlamento italiano, la norma finanziaria a favore dell’O- NAOSI conteneva profili di illegittimità costituzionale e violava ben due articoli della Costituzione”. “ Si tratta certamente di un risultato utile alla causa del- l’ANMVI perché anche noi contestiamo la violazione dell’articolo 3 della Carta - ha commentato il Presidente dell’Associazione Carlo Scotti che però precisa - l’ANMVI non contesta solo le modalità regolamentari di applicazione dell’ob- bligo, ma l’obbligo in sé. Infatti, l’ANMVI si appella, anche in base all’assunto costituzionale che l’assistenza privata deve essere libera”. Anche se la Finan- ziaria 2007 ha tolto l’obbligo di versamento da parte dei sanitari privati, resta da verificare se quanto versato negli anni di contribuzione coatta (indipenden- temente dal quantum) fosse conforme con la Costituzione. L’udienza presso il Giudice del Lavoro di Milano è fissata per il 12 luglio prossimo. È una notizia di qualche giorno fa: "Wal-Mart, il colosso americano della distribuzione, si allea con gli ospeda- li per creare ambulatori a basso co- sto nei supermercati. Annunciata l'a- pertura di 2mila cliniche nei prossimi 5 anni. Il progetto di centri di assi- stenza medica farà da volano ai pun- ti vendita, dove già oggi è possibile acquistare farmaci". Anche in Italia molti supermercati hanno già attivato spazi di vendita di farmaci e si sta di- scutendo se concedere loro anche la commercializzazione di quelli di fa- scia C. Le COOP hanno già annun- ciato una linea di farmaci a libera vendita, con il proprio marchio, che costeranno al pubblico, in media, il 40% in meno. Del resto, in questi spazi vendita, la presenza di un far- macista offre al consumatore la stes- sa consulenza e le stesse garanzie di qualsiasi farmacia. È difficile dire che non siamo d'accordo quando in tutti i paesi europei la situazione di- stributiva dei farmaci è la stessa che si sta sviluppando in Italia dove con- tinuava ad esistere una situazione di privilegio dei titolari di farmacie. È difficile per noi dire che non siamo d'accordo dopo che per anni ci sia- mo scontrati contro il monopolio del- le farmacie per poter avere il ricono- scimento del diritto alla gestione di- retta del farmaco veterinario. Se poi questa battaglia, vittoriosa per la comprensione e la lungimiranza di Umberto Veronesi, allora Ministro della Salute, non si è trasformata in una reale opportunità per la nostra categoria, è stato certamente per la nostra incapacità di saperla coglie- re, anche se è vero che continuano ad esserci alcune difficoltà operati- ve. I supermercati, visto lo spazio che noi lasciamo rispetto ad altri paesi europei, punteranno di certo anche sul nostro settore aprendo al loro interno dei pet-corner che po- tranno soddisfare ogni esigenza e necessità del proprietario di animali. Progetti simili sono già avviati in alcu- ni iper visto che il settore degli ani- mali da compagnia, nonostante tut- to, continua a crescere. Ed il passo successivo? Le gallerie di negozi collegate agli iper spesso ospitano già una struttura veterinaria e quindi il cerchio sembra vicino a chiudersi. Se la riforma delle professioni arri- verà a prevedere anche soci di puro capitale, il rischio diventerà reale. AMBULATORI NEI SUPERMERCATI

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 23, dal 18 al 24 giugno 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 232ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

ENPAVL’Assemblea nazionale dei delegatiEnpav ha approvato all’unanimità ilbilancio consuntivo 2006. Condivisio-ne all’interno dell’Ente sulle strategiee sulle iniziative di comunicazione.Massimo sforzo di informazione sullapensione modulare.

CONVENZIONATIL’Assemblea dei Delegati ENPAV, riu-nita il 9 giugno scorso, ha approvatoa maggioranza, con un solo votocontrario, l’articolo 5 bis del regola-mento inerente la disciplina dei ver-samenti previdenziali all’Enpav deiveterinari convenzionati. La nuova di-sposizione dovrà essere approvatadai Ministeri vigilanti.

AVIARIA E MANGIMINel 2006, la psicosi da influenza a-viaria aveva fatto scendere del 12%la produzione di mangimi per avicoli;inoltre, gli allevamenti zootecnici, ca-ratterizzati da produzioni sottocosto,avevano ridotto la richiesta, in tutti icomparti, di quantitativi di mangimicompleti, in favore di prodotti con-centrati. Secondo stime di Data Bankle prospettive di chiusura per il 2007vedono invece un incremento mediodella produzione attorno al 1-3%.

H5N1 IN USALa possibilità di una grave epidemiainfluenzale in particolare causata dalceppo della aviaria è reale e gli ameri-cani dovrebbero prepararsi a questaeventualità. È questo il messaggiosenza mezzi termini diffuso dal mini-stero della sanità americano: l’obietti-vo è convincere la gente a prepararsiad un’epidemia nel caso in cui il virusdell’aviaria - H5N1 - acquisisca la te-muta capacità di trasmettersi da per-sona a persona. I cittadini devono im-magazzinare acqua, generi alimenta-ri, medicine, qualsiasi cosa di cui po-trebbero avere bisogno nel caso siaordinata una quarantena.

AVIARIA E GOOGLERicercatori dell’università del Colora-do hanno descritto sulla rivista Siste-matic Biology una mappa interattivadell’influenza aviaria, ottenuta unen-do Google Earth con tutti i dati dispo-nibili sull’influenza aviaria. Navigan-do sul planisfero è possibile visualiz-zare dove e quando si sono verificatii casi, ma anche vedere le differenzenei genomi dei ceppi isolati e degli a-nimali che li hanno trasmessi sin dal-la prima scoperta del virus, in Cinanel 1996. Per vedere le mappe del-l’influenza aviaria è necessario instal-lare l’ultima versione di Google Earth,la GE 4.0 beta e poi cliccare suhttp://www.declanbutler.info/Fluma-ps1/Timeseries.kml

MYCOBACTERIUM BOVIS“Negli animali, pur se con minore fre-quenza, esiste una infezione da My-cobacterium bovis che può contagia-re l’uomo ed è simile alla tubercolosiumana. Il controllo di questa infezio-ne e degli alimenti è indispensabileper la sicurezza alimentare’’. Lo hadetto il direttore del Dipartimento diDiagnostica morfologica e microbio-logica molecolare del Policlinico Ge-melli di Roma, Giovanni Fadda, alconvegno internazionale “Commer-cializzazione e sicurezza dei prodottiagroalimentari nell’area di Liberoscambio’’, che si è svolto alla Fieradel Mediterraneo. (ANSA).

Brevi Sentenza degli “ermellini”

laPROFESSIONE VETERINARIA

Anticostituzionaleil contributoONAOSILa Finanziaria 2003 (art. 52, comma 23)ha violato la Costituzione. Rimborsabilile quote?

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

L a Corte Costituzionale (sentenza n. 190 del 5 giugno 2007) ha di-chiarato l’illegittimità dell’articolo 52, comma 23, della Legge Fi-nanziaria 2003, nella parte in cui attribuiva al CdA dell’ONAOSI la

fissazione del contributo obbligatorio a carico di tutti i sanitari iscritti agli ordi-ni professionali italiani dei farmacisti, medici chirurghi, odontoiatri e veterinari(cfr. “nella misura stabilita dal consiglio di amministrazione della fondazione,che ne fissa misura e modalità di versamento con regolamenti soggetti adapprovazione dei ministeri vigilanti”). L’ANMVI sta già verificando con i pro-pri legali la rimborsabilità delle quote versate. Nella sentenza si legge: “Nonv’è dubbio che ai contributi in esame, siccome determinati con atto unilatera-le, alla cui adozione non concorre la volontà del privato, sia da attribuire lanatura di prestazioni patrimoniali obbligatoriamente imposte, come tali sog-gette alla garanzia dettata dall’articolo 23 Costituzione (“Nessuna prestazio-ne personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge”ndr)”. Secondo il legale dell’ANMVI, Avv. Maria Teresa Semeraro, la CorteCostituzionale “non ha inteso dichiarare l’incostituzionalità tout court dellanorma che, dal 2003 al 2006 compreso, obbliga tutti i sanitari al versamentodel contributo ONAOSI, ma - lasciando in essere tale obbligo negli anni so-pra indicati - ha censurato la fissazione della misura del contributo obbligato-rio, da parte del consiglio di amministrazione della Fondazione ONAOSI, peril mancato rispetto dei criteri fissati in materia dalla legge. Diversa era la que-stione come prospettata al Giudice del Lavoro di Bologna (e riproposta alGiudice del Lavoro di Milano) nel ricorso da parte dei medici veterinari, ove,più radicalmente - prosegue il legale dell’ANMVI - si chiedeva che il Tribuna-le rimettesse la questione alla Corte Costituzionale sulla illegittimità costitu-zionale - in relazione agli artt. 3, 18 e 38 Cost. - dell’art. 52 comma 23 della l.N° 289/2002 non solo nella parte relativa alla misura e/o ai criteri di determi-nazione del contributo obbligatorio, ma in tutta la parte in cui estende l’obbli-gatorietà dell’iscrizione e del versamento del contributo alla fondazione O-naosi nei confronti dei medici veterinari libero professionisti”. Secondo la Corte è stato violato anche l’articolo 3 della Costituzione (...”È com-pito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono ilpieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavo-ratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” ndr), inquanto “il contributo, così come in concreto quantificato dall’art. 4 del regola-mento ONAOSI concernente la riscossione dei contributi obbligatori e volon-tari, approvato con l’atto interministeriale 31 luglio 2003, collide con il principiodi uguaglianza dettato dall’art. 3 della Costituzione, atteso che esso viene po-sto a carico di tutti i soggetti obbligati in base al solo criterio dell’età anagrafi-ca e senza alcun riguardo ai redditi di ciascuno di essi”. È stato solo con suc-cessiva disposizione che la Fondazione - nel corso degli anni di contribuzioneobbligatoria- ha modificato il proprio Regolamento parametrando la quota sul-la base anche di criteri di redditività dei singoli contribuenti e apportando an-che correttivi al ribasso degli importi inizialmente stabiliti. In ogni caso, cosìcome licenziata dal Parlamento italiano, la norma finanziaria a favore dell’O-NAOSI conteneva profili di illegittimità costituzionale e violava ben due articolidella Costituzione”. “ Si tratta certamente di un risultato utile alla causa del-l’ANMVI perché anche noi contestiamo la violazione dell’articolo 3 della Carta- ha commentato il Presidente dell’Associazione Carlo Scotti che però precisa- l’ANMVI non contesta solo le modalità regolamentari di applicazione dell’ob-bligo, ma l’obbligo in sé. Infatti, l’ANMVI si appella, anche in base all’assuntocostituzionale che l’assistenza privata deve essere libera”. Anche se la Finan-ziaria 2007 ha tolto l’obbligo di versamento da parte dei sanitari privati, restada verificare se quanto versato negli anni di contribuzione coatta (indipenden-temente dal quantum) fosse conforme con la Costituzione. L’udienza presso ilGiudice del Lavoro di Milano è fissata per il 12 luglio prossimo.

È una notizia di qualche giorno fa:"Wal-Mart, il colosso americano delladistribuzione, si allea con gli ospeda-li per creare ambulatori a basso co-sto nei supermercati. Annunciata l'a-pertura di 2mila cliniche nei prossimi5 anni. Il progetto di centri di assi-stenza medica farà da volano ai pun-ti vendita, dove già oggi è possibileacquistare farmaci". Anche in Italiamolti supermercati hanno già attivatospazi di vendita di farmaci e si sta di-scutendo se concedere loro anche lacommercializzazione di quelli di fa-scia C. Le COOP hanno già annun-ciato una linea di farmaci a liberavendita, con il proprio marchio, checosteranno al pubblico, in media, il40% in meno. Del resto, in questispazi vendita, la presenza di un far-macista offre al consumatore la stes-sa consulenza e le stesse garanziedi qualsiasi farmacia. È difficile direche non siamo d'accordo quando intutti i paesi europei la situazione di-stributiva dei farmaci è la stessa chesi sta sviluppando in Italia dove con-tinuava ad esistere una situazione diprivilegio dei titolari di farmacie. Èdifficile per noi dire che non siamod'accordo dopo che per anni ci sia-mo scontrati contro il monopolio del-

le farmacie per poter avere il ricono-scimento del diritto alla gestione di-retta del farmaco veterinario. Se poiquesta battaglia, vittoriosa per lacomprensione e la lungimiranza diUmberto Veronesi, allora Ministrodella Salute, non si è trasformata inuna reale opportunità per la nostracategoria, è stato certamente per lanostra incapacità di saperla coglie-re, anche se è vero che continuanoad esserci alcune difficoltà operati-ve. I supermercati, visto lo spazioche noi lasciamo rispetto ad altripaesi europei, punteranno di certoanche sul nostro settore aprendo alloro interno dei pet-corner che po-tranno soddisfare ogni esigenza enecessità del proprietario di animali.Progetti simili sono già avviati in alcu-ni iper visto che il settore degli ani-mali da compagnia, nonostante tut-to, continua a crescere. Ed il passosuccessivo? Le gallerie di negozicollegate agli iper spesso ospitanogià una struttura veterinaria e quindiil cerchio sembra vicino a chiudersi.Se la riforma delle professioni arri-verà a prevedere anche soci di purocapitale, il rischio diventerà reale.

AMBULATORI NEI SUPERMERCATI

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Per questo 56° CongressoSCIVAC di Rimini, per ilprimo anno internaziona-

le, abbiamo previsto proprio tuttoperché fosse perfetto, tranne iltempo. 11 sale in contemporaneacon argomenti di base ed avanza-ti, sale interattive e workshop spe-cialistici, tutti i temi trattati, ognigiorno sale gratuite, più di 80 re-latori di cui 21 stranieri scelti fra imigliori a livello mondiale, babyclub, servizio navetta, tornei,happy hour.Lo spazio espositivo aveva pre-senti tutte le aziende che operanonel nostro settore e molti eranoanche gli stand istituzionali cheoffrivano servizi gratuiti di infor-mazione e consulenza: ANMVI(consulenza legale, 626, farmaci,rifiuti speciali, impianti elettrici,privacy, progetto qualità), FSA,ENPAV, ASSALCO, Internet Point.Uno spazio libri con tutti i titoli di-sponibili. Molto apprezzato lospazio dedicato alla sessione po-ster, per la prima volta previsto aquesto Congresso, e quello dedi-cato a Incontra l’autore, anche senon tutti hanno avuto la stessaaffollata presenza di Oscar Gra-zioli che indubbiamente ha attira-to molti “curiosi” che volevano co-noscerlo. Quali relatori abbiano a-vuto maggior successo è difficiledirlo, certamente molte sale si so-no riempite in modo tale da co-stringere i partecipanti a restare inpiedi o sedersi per terra anche sealcune superavano i 700 posti.Couto, Griffin, e la Kirby sonoquelli che hanno attirato più gen-te, ma vedendo le schede raccol-te possiamo dire che tutti, italianie stranieri, sono stati molto ap-prezzati. Ma quanti erano gli i-scritti? Globalmente 2689 (di cuistudenti poco più di 200), la pun-ta massima di presenze è stataSabato con quasi 2100, Venerdìpoco meno di 2000 e Domenica

quasi 1900. Con queste presenzeabbiamo superato il Congressodel 2005 ed in modo considerevo-le quello del 2006 che aveva regi-strato un calo significativo. Un al-tro dato importante che emergeda questi numeri è che gli iscrittigiornalieri erano molto pochi. Seconsideriamo anche che il tempoinclemente che ha imperversatosu tutta l’Italia nei giorni del Con-gresso ha tenuto a casa 131 prei-scritti, il mio obiettivo di arrivare atremila è forse ancora lontano, manon possiamo lamentarci. Non viè dubbio che il Congresso di Ri-mini non ha più nulla da invidiareai più importanti congressi euro-pei. Fra l’altro la decisione di darea questa iniziativa una valenza in-ternazionale non ha portato per o-ra folle da altri paesi, gli iscrittistranieri erano solo 50 circa, magarantirà nei prossimi anni unosviluppo in questo senso ancheper gli accordi di collaborazioneche la SCIVAC sta sviluppandocon le associazioni di altri paesieuropei, soprattutto dell’area cen-tro/est. Per il 2008 le date previstesaranno ancora quelle del pontedel 2 giugno, scelta che tutti, dainostri sondaggi, hanno dimostra-to di apprezzare molto. Le carat-teristiche del Congresso sarannomolto simili a quelle di quest’annocon qualche novità e sorpresa. Viaspettiamo ancora tutti e di più.Se volete che la smetta di an-noiarvi con questi articoli dovetefare in modo di farmi arrivare atremila iscritti, poi vi assicuro chemi metto buono e tranquillo. Mas-simo Baroni, Presidente uscentedella SCIVAC, nel suo ultimo in-tervento all’assemblea dei soci,ha voluto ringraziare tutti perquesto grande successo, per-mettetemi di farlo anch’io, ringra-ziando tutti i partecipanti, i rela-tori, i collaboratori e tutte le a-ziende che, dandoci ancora una

volta la loro fiducia, ci hanno per-messo di organizzare un eventodi grande livello e di valenzamondiale. Per chi si ricorda comeera la veterinaria italiana quandoè nata la SCIVAC, sembra quasi

un miracolo. Dimenticavo, per il2008 vorremmo garantirvi ancheil caldo ed il sole. Per questo ilConsiglio della SCIVAC sta valu-tando di sensibilizzare chi il tem-po lo decide. Si è ancora incerti

fra messe solenni o pellegrinaggi(probabilmente a Caravaggio perrisparmiare). L’idea di portareper tutto il mese di maggio il cili-cio, da me proposta, è stata su-bito scartata. ■

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Rimini: tutto bene, tranne il tempoTanti iscritti, tanti relatori, tante sale, tanti stand, un vero successo

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007

di Antonio Manfredi

56° SCIVAC, tre giornate di intensi lavori scientifici

Ottanta relatori, più diventi temi trattati, sei di-verse sessioni a scelta:

l’offerta scientifica del 56° Con-gresso Multisala SCIVAC (Rimini,1-3 giugno 2007) è stata anchequest’anno ricca e dedicata a tut-ti, dallo studente, al veterinario “dibase”, all’affermato specialista.Una struttura ormai collaudatama che si arricchisce ogni annodi nuovi spunti e idee, seguendoe interpretando le richieste deipartecipanti e gli orientamenti at-tuali della medicina veterinariaper animali da compagnia. Ses-sioni interattive con televoto,workshop specialistici e SalaGratuita, aperta a tutti e organiz-zata in collaborazione con le a-ziende sponsor, hanno completa-to il ricco programma, impegnan-do i presenti a un ragionato e me-todico studio del volantino con-gressuale, nel vano tentativo dinon perdersi nulla. Molti i nomi di spicco tra i relatoristranieri, basti citare Couto, Grif-fin, Kirby, Overall…, ma molti dipiù e altrettanto seguiti erano i re-latori italiani, a testimonianza del-

la continua crescita e affermazio-ne culturale della medicina veteri-naria nazionale. Impossibile elen-carli tutti, ma gli spunti scientificidel congresso erano tanti: ima-ging in medicina d’urgenza, chi-rurgia delle ferite, anestesia deglianimali convenzionali ed esotici,riproduzione e inseminazione, ci-tologia, anemie e coagulazione,rottura del legamento crociato,biopsia renale, dermatopatie al-lergiche, la diagnosi neurologica,gastroenterologia, oncologia, o-dontostomatologia, cardiolo-gia….. Le spiagge di Rimini,

l’happy hour al bagno 26, le festee le cene al termine delle giornatecongressuali erano evidentemen-te più che meritate. ■

di Maria Grazia Monzeglio

DALLE ASSOCIAZIONI

Guillermo Couto durante la pre-sentazione del suo libro nello spa-zio “Incontra l’autore”

Venerdì 1 giugno “Incontra l’autore”. Numerosi i veterinari accorsi perscambiare domande e pareri con Oscar Grazioli

Novantaaziende presentiNovanta le aziende del settoreche hanno presentato ai mediciveterinari le novità del mercatodelle attrezzature professionali,dei farmaci e dei mangimi. Du-rante le pause centinaia di vete-rinari hanno affollato lo spazioespositivo. La SCIVAC ringraziatutte le aziende che hanno resopossibile la realizzazione del56° Congresso InternazionaleMultisala SCIVAC e tutte le per-sone presenti.

Happy Hour - Sabato sera al bagno 26

On line le relazioni e le foto del Congresso

I resoconti delle principali relazioni del 56° Congresso

Internazionale SCIVAC sono consultabili on line su Vet

Journal all'indirizzo www.vetjournal.it

Sono inoltre disponibili sul sito SCIVAC

tutte le foto del 56° Congresso Multisala.

Per visualizzarle: http://www.scivac.it/gallerie/56/

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Sul numero scorso dellanostra rivista è statapubblicata la nuova com-

posizione del Consiglio DirettivoSCIVAC. Alla guida della società,Dea Bonello già Vice Presidenteche ha sostituito nell’incaricoMassimo Baroni. Riconfermati nelConsiglio, Fabia Scarampella eGuido Pisani mentre entrano exnovo: Marco Bernardini, AlbertoCrotti e Federica Rossi. Ecco unabreve presentazione di ciascunodi loro. Le cariche del ConsiglioDirettivo saranno attribuite in oc-casione della prima riunione.

Il nuovo PresidenteDEA BONELLOMed Vet, SRV, DiplEVDC, TorinoSi laurea nel 1989alla Facoltà di Me-dicina Veterinaria diTorino. Si specializ-

za nel 1997 in Radiologia Veteri-naria, nel 2001 consegue il titolodi Dottore di Ricerca in MedicinaInterna e nel 2001 ottiene un con-tratto di ricerca presso il Diparti-mento di Patologia Animale dellaFacoltà di Medicina Veterinaria diTorino. Dal 1989 si dedica all’o-dontostomatologia veterinaria edin questo settore svolge attività diconsulenza per i piccoli ed i gros-si animali. Nel 1996 e nel 1998 èstata, a scopo di aggiornamento,all’Università di Davis in Califor-nia. Dal 1998 è Diplomata dell’Eu-ropean College of Veterinary Den-tistry. Relatore a numerosi con-gressi in Italia ed all’estero e au-

tore di pubblicazioni inerenti l’o-dontostomatologia veterinaria ecomparata. Per molti anni Coordi-natore del Gruppo di Studio di O-dontostomatologia della SCIVAC,è l'attuale Vice-Presidente dellaSIODOV. Dal 1998 al 2002 è stataSegretario dell’EVDC, di cui è sta-ta Presidente ed è oggi il PastPresident.

I tre nuovi consiglieriMARCO BERNAR-DINIMed Vet, DiplECVN, BolognaLaureato in Medici-na Veterinariapresso l’Università

di Bologna nel 1988. Dal 1994 al1995 residency in NeurologiaVeterinaria presso l’Università diBerna (Svizzera). Diplomato al-l’European College of VeterinaryNeurology (ECVN) nel 1995. Dal1997 al 2001 Profesor Asociadodi Neurologia Veterinaria e Re-sponsabile del Servizio di Neuro-logia del Hospital Clínico Veteri-nario dell’Università Autonoma diBarcellona (Spagna). Dal 2002al 2003 Oberassistent in Neuro-logia Veterinaria presso l’Univer-sità di Berna. Attualmente è Pro-fessore Associato nel Diparti-mento Clinico Veterinario dell’U-niversità di Padova e lavora aBologna come libero professio-nista referente di casi neurologi-ci. Relatore a corsi e congressiin Italia e all’estero, è autore ecoautore di articoli e libri di neu-rologia veterinaria.

ALBERTO CROTTI Med Vet, Liberoprofessionista Ge-nova. Laureatopresso la facoltà diMedicina Veterina-ria dell’Università di

Pisa nell’anno 1982 con 108/110.Membro della S.O.V.I. (Società diOftalmologia Veterinaria Italiana)dalla sua costituzione, compo-nente del Consiglio direttivo dal1993, ricopre attualmente la cari-ca di Presidente della società.Presidente dell’A.Li.Ve.L.P. (Asso-ciazione Ligure Veterinari LiberiProfessionisti) dal 1992 al 1997.Ha ricoperto la carica di Presiden-te della Delegazione RegionaleSCIVAC dal 1999 al 2001. Dal1992 al 1994 ha frequentato il cor-so specialistico in oftalmologiadell’ ESAVS (European Society forAdvanced Veterinary Studies).Nel 1995 ha partecipato ad un in-ternship in oftalmologia presso ilRoyal Veterinary College di Lon-dra. Nel 2004 ha frequentato ilcorso intensivo di chirurgia oftal-mologica ESAVS presso l’EcoleNazionale Veterinarie di Tolosa.Dal 1995 è stato istruttore del cor-so di base SCIVAC in oftalmologiae dal 1999 è divenuto relatorepresso lo stesso corso. Dal 2006è coordinatore dell’Itinerario di-dattico in Oftalmologia dellaScuola di Formazione post univer-sitaria Scivac e direttore del I°corso del triennio di studi. Ha par-tecipato in qualità di relatore acongressi ed incontri su temi dioftalmologia. È coautore del testo

“Oftalmologia” ed. Poletto. Èmembro permanente del Gruppodi Studio della Scivac sulla Leish-maniosi canina. È titolare dal 1984di uno studio associato in Genovadove si occupa prevalentementedi oftalmologia degli animali daaffezione.

FEDERICA ROSSIMed Vet, Spec RadVet, Dipl ECVDI,BolognaLaureata nel no-vembre 1993 pres-so l’Università degli

Studi di Bologna, è specializzatain Radiologia Veterinaria dal 1993e diplomata dal 2003 al CollegeEuropeo di Diagnostica per Im-magini. Autrice di pubblicazioninazionali ed internazionali, reviso-

re e coautore di testi di Diagnosti-ca per Immagini, ha presentatonumerosi poster e lavori scientificia Congressi nazionali ed interna-zionali. Dal 2004 è vice-presiden-te della Società Italiana di Diagno-stica per Immagini (SVIDI) e col-labora come lettore ufficiale dellaCentrale di Lettura FSA per la di-splasia dell’anca e del gomito.Nell’agosto 2006 è stata elettaPresidente dell’EAVDI (EuropeanAssociation of Diagnostic Ima-ging). Dal 1993 lavora come Libe-ro Professionista, svolgendo atti-vità di referenza in Diagnosticaper Immagini a Sasso Marconi(BO), dove si occupa di Radiolo-gia, Ecografia e Tomografia Com-puterizzata. Svolge attività di ri-cerca nel campo della ecografiacon mezzi di contrasto. ■

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Nuovo Consiglio Direttivo SCIVAC

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007DALLE ASSOCIAZIONI

I nostri premiati…

N el corso dell’Assemblea Elettiva dei soci SCIVAC si è svolta la consegna Premio Hill’s “Marco Serati”, laconsegna della Borsa di Studio “Riccardo Testa” SCIVAC-PFIZER e la premiazione “Miglior Comunicazione

Breve 2006”.

Il Premio Hill’s “Marco Serati” è stato assegnato a Vit-torio Garbagnoli. Ritira per lui Alessandra Viciani.

La vincitrice della Borsa di studio SCIVAC-PFIZER 2007è Ilaria Lippi per la tesi dal titolo “Metodo semplificato

per la valutazione della velocità di filtrazione glomerulare(GFR) tramite la clearance plasmatica dello ioexolo”.

La neo-Presidente SCIVAC Dea Bonello, consegna aEnrico Bottero il premio per la miglior comunicazionebreve 2006.

Incontro delle Delegazioni Regionali SCIVAC

A nche quest’anno inoccasione del Con-

gresso di Rimini si è svolta laconsueta riunione delle De-legazioni regionali SCIVACconvocata dalla Coordinatri-ce Regionale e neo Presi-dente SCIVAC, Dea Bonello.Numerosi come sempre idelegati presenti che alla lu-ce degli incontri svolti nelprimo semestre hanno esposto le proprie considerazioni. L’incontro èstato anche l’occasione per discutere e valutare alcune migliorie daprevedere nell’organizzazione dei prossimi incontri regionali sulla ba-se delle considerazioni raccolte dai partecipanti. È stato infine presen-tato il pacchetto relatori per il 2008 sulla base del quale i Delegati de-cideranno gli incontri da svolgere.

Società specialistiche SCIVAC, novità per il 2008

Si è svolta venerdì 1 Giugno a Rimini la riu-nione delle Società Specialistiche SCIVACdurante la quale i Presidenti e i Vice-Presi-

denti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sullaprogrammazione annuale e sui possibili sviluppi inambito di aggiornamento medico veterinario. La riu-nione è stata presieduta dal Coordinatore delle So-cietà Specialistiche Dott. Pier Mario Piga (nella foto)

coadiuvato dal Presidente uscente di SCIVAC Dott. Massimo Baroni edal Presidente entrante Dott.ssa Dea Bonello. Sono intervenuti i rap-presentanti delle 19 Società Specialistiche (SCVI, SIANA, SIARMUV,SICARV, SICIV, SIDEV, SIGEDV, SIMEF, SIMIV, SIMVENCO, SINUV,SINVET, SIODOV, SIONCOV, SIOVET, SIRVAC, SOVI, SVIDI) e del na-scente gruppo di Fiosioterapia. Durante la riunione i delegati hanno potuto confrontarsi sull’andamen-to degli incontri tenutisi nel primo semestre del 2007 presentando unbilancio degli aspetti scientifici e logistici. È stato inoltre possibile de-finire la programmazione scientifica del 2008 con alcune importantinovità: innanzi tutto nel corso del prossimo anno si cercherà di accor-pare più incontri di società in un’unica giornata favorendo la presen-za in contemporanea, presso il Centro Studi SCIVAC, di veterinari ap-partenenti a diverse discipline specialistiche. In tale modo verrà favo-rito lo scambio interdisciplinare e sarà possibile incrementare il con-fronto professionale tra colleghi, grazie soprattutto alla presenza diun maggior numero di persone a Palazzo Trecchi. Una novità riguarda anche il Gruppo di Studio di Practice Manage-ment. Il Consiglio Direttivo della SCIVAC ha stabilito di passarlo sotto il rife-rimento dell’ANMVI, visti gli argomenti di carattere professionale. Infi-ne a partire dal 2008 verrà istituita una nuova società specialisticadedicata agli approfondimenti in ambito di Fisioterapia e Riabilitazio-ne, mentre per le altre società specialistiche sono previsti i rinnovidelle cariche direttive nel secondo semestre del 2007.

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23

Si sono incontrati a Rimi-ni, in occasione del 56°Congresso Internazionale

SCIVAC, nella giornata di venerdì1 giugno i Consigli Direttivi ANM-VI Regione. Il Presidente ANMVI,Carlo Scotti, dopo aver tracciatoun quadro della professione vete-rinaria dalla nascita dell’ANMVI edi tutti i progetti portati avanti dal-la Associazione in questi anni, hasottolineato l’importanza del ruolodella dirigenza regionale ANMVIche sia in grado di rispondere atutte le problematiche dovesseropresentarsi sul territorio. “Abbia-mo la responsabilità - affermaScotti - di capire e gestire questaprofessione. Quello che abbiamofatto a livello nazionale dobbiamoportarlo a livello regionale. È arri-vato il momento di andare fuori gi-ri. Bisogna schiacciare l’accelera-tore al massimo”. L’incontro è sta-ta l’occasione oltre che per unconfronto sull’operatività regionalee sulle problematiche locali che in-teressano alcune regioni, ancheper fare il punto su alcuni degli ul-timi progetti dell’Associazione, inparticolare il Progetto Qualità e iLeaVet. Ed è proprio su quest’ulti-mo che c’è stata un’ampia discus-

sione da parte di tutti i rappresen-tanti regionali che hanno espressole loro opinioni e illustrato quale èin questo momento la situazione alivello regionale. Il progetto LEA-Vet sta muovendo infatti i primipassi sui tavoli regionali a partiredalla Regione Lazio che potrebbedivenire la regione pilota. “Neiprossimi mesi ci aspettano sfidealtrettanto dure ma entusiasmanti- ha scritto Carlo Scotti in una notainviata successivamente ai Consi-gli Regionali ANMVI. Credo di po-tervi anticipare che l’ANMVI assu-merà sempre più quella rappre-sentatività della Categoria che leè stata appena riconosciuta dalTar del Lazio. È necessario che o-gni Consiglio Direttivo delle ANM-VI Regione si riunisca prima delleferie - ha aggiunto Scotti - per es-sere pronti con Consigli Regionaliche si sono riuniti e che siano mo-tivati. Nessuno ci ha regalato nul-la, molti ci hanno osteggiato masiamo arrivati fin qui perché cre-diamo in quello che facciamo eabbiamo l’entusiasmo di chi fa lacosa giusta per la rinascita dellaProfessione. Conto su di voi e co-me sempre sono a vostra disposi-zione”. ■

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Incontro ANMVI Regione: ora si va al massimo! Riunita a Rimini la dirigenza regionale

ANMVI, nuovi servizi e tantissime consulenze allo stand

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007ANMVI INFORMA

TRE PROGETTI PER UNA STRUTTURA IN PIENA REGOLA

Progetto StartÈ rivolto a coloro che sono intenzionati ad aprire una nuova struttura veterinaria.ANMVI Servizi offre assistenza sui requisiti discriminanti e non discriminanti ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazionesanitaria, consulenze d’orientamento alle varie tipologie di strutture veterinarie previste dalla legge ai requisiti tecno-logici, organizzativi e di impiantistica.L’obbiettivo è quello di indirizzare il veterinario che valuta una prima apertura di struttura, verso l’acquisizionedegli elementi utili ad effettuare e realizzare la miglior scelta in funzione delle sue aspettative e possibilità.

Progetto TrasformazioneÈ rivolto a coloro che hanno attuato o stanno per attuare una trasformazione strutturale del proprio studio, ambula-torio, clinica od ospedale. L’obbiettivo è quello di individuare e risolvere tutte le nuove problematiche che potrebbero essere insorte, indirizzan-do il veterinario-titolare verso l’implementazione di tutti gli adempimenti necessari alla trasformazione strutturale eorganizzativa.

Progetto AdeguamentoÈ rivolto a coloro che decidono di aggiornare e adeguare la propria struttura o l’organizzazione della propria atti-vità a quanto previsto dalle vigenti normative.L’obbiettivo è quello di individuare e risolvere tutte le esigenze di messa in regola o di aggiornamento degli adem-pimenti previsti dalla normativa in qualunque tipologia di struttura o di attività veterinaria.

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L’ANMVI era presente al56° congresso SCIVACcon un proprio spazio

espositivo. Sono state tantissimele persone che hanno affollato lostand per avere informazioni suiservizi offerti dall’Associazione oper incontrare i consulenti e i le-gali dell’ANMVI presenti allostand per fornire assistenza diret-ta ai presenti su tematiche profes-sionali quali la salute e la sicurez-za sul lavoro; i rifiuti sanitari, lanormativa sulla privacy; farmacoveterinario; la regolamentazionedella sicurezza elettrica nellestrutture veterinarie e consulenzedi tipo legale. In occasione delcongresso, l’ANMVI ha inoltre pre-sentato allo stand ANMVI SERVI-ZI - la nuova iniziativa dell’ANMVIper i titolari di struttura e i lavoridella Commissione Qualità chesta sviluppando un vero e proprioprogetto di certificazione dellestrutture veterinarie secondo glistandard delle Buone Pratiche Ve-terinarie. Uno spazio all’interno dell’area e-spositiva è stato dedicato anchealla SCIVAC e alla Fondazione Sa-lute Animale - FSA. ■

Consulenze allo stand ANMVI

I consulenti dell’ANMVI Carlo Pizzirani (a sinistra), Marco Maggi (al cen-tro) e Giorgio Neri

La visita di Marabelli

Romano Marabelli, Capo del Dipartimento per la sanità Pubblica Veterinaria del Ministe-ro della Salute, ci ha onorato della sua presenza, accogliendo l’invito della SCIVAC. Nel-la foto il Direttore Marabelli viene accolto dalla dirigenza SCIVAC e ANMVI all’ingressodel Centro Congressi.

Da sinistra: Massimo Baroni, Carlo Pizzirani, Romano Marabelli, Giancarlo Belluzzi eCarlo Scotti presso lo stand dell’ANMVI.

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Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23

H o sempre sostenuto cheil futuro della professio-ne veterinaria, soprat-

tutto per il settore degli animali dacompagnia, passi attraverso lapossibilità per le strutture veteri-narie di cedere prodotti inerenti lasalute ed il benessere degli ani-mali. Nella maggior parte deipaesi europei è normale vedereall’interno degli ambulatori unazona “commerciale” che raddop-pia il reddito del veterinario.“Raddoppia”, non è tanto per di-re, perché se vediamo paesi co-me la Francia o la Gran Bretagna,più del 50% del fatturato dellestrutture veterinarie è dato dallacessione dei prodotti (farmaci,antiparassitari, diete, petfood,ecc.) ed i margini di reddito sonomolto buoni. Non credo che potergestire dei prodotti inerenti allasalute dell’animale sia per il Me-dico Veterinario disdicevole osqualificante. Avete mai visto unfarmacista vergognarsi quando vivende un paio di zoccoli? Per iveterinari europei il poter avereun reddito anche dalla cessionedei prodotti significa non solo vi-vere in modo più dignitoso, mapoter investire meglio anche nel-la struttura e nella propria profes-sionalità impegnandosi maggior-

mente anche nel proprio aggior-namento.Questo alla fine diventa migliorqualità nelle prestazioni. Non di-mentichiamo inoltre che gestire iprodotti vuol dire anche offrire unservizio importante per il clientesoprattutto quando ci limitiamo aifarmaci veterinari che hanno unascarsa distribuzione e che co-stringono altrimenti il proprietarioa girare varie farmacie o accetta-re la proposta di sostituzione del-la specialità con altra simile o e-quivalente di uso umano. Perquesto motivo ci sono veterinariche “prescrivono” direttamentefarmaci di uso umano sapendoche quello veterinario il cliente a-vrebbe difficoltà a reperirlo. Nonè tutto un po’ masochista? Nonsarebbe più logico gestire diret-tamente questi prodotti visto chela distribuzione del veterinarionon avrebbe alcuna incidenza sulprezzo al pubblico ed inoltre si faun favore al cliente evitandogli diperdere tempo? Ho l’impressioneche pochi abbiano recepito i van-taggi di questa opportunità e cre-do che il rifiuto da parte di moltiveterinari non dipenda tanto dalsentirsi degradati a commercian-ti, o dal perdere il 10% di IVA odal terrore degli studi di settore,

ma soprattutto dal non sapere co-me affrontare il progetto. Comun-que è vero che i vincoli impostioggi alla gestione dei prodotti daparte dei veterinari (operazionecomplementare all’attività profes-sionale) rende tutto molto compli-cato ed è anche vero che difficil-mente il Ministero della Salutesarà disponibile a rividere questaimpostazione (in Europa, in gene-re, i veterinari dipendono dal Mi-nistero dell’Agricoltura che rendemolto più semplici questi aspetticommerciali) e d’altra parte, nonmi sembra che anche la FNOVIvaluti molto positivamente la tr-sformazione degli ambulatori inpunti di vendita. Dovranno quindiessere prima di tutto i veterinari acrederci per poter poi richiedereagli organi competenti una revi-sione delle attuali norme.Nell’indagine che ETAMETA Re-search&Trend ha sviluppato perl’ANMVI, attraverso mille intervi-ste a proprietari di animali, alcu-ne domande riguardavano pro-prio l’aspetto dell’acquisto pres-so strutture veterinarie.Il 16% dichiara di aver fatto ac-quisti presso una struttura veteri-naria.Poco meno di 1 uno su 5. Il 7,5%dichiara di aver acquistato far-

maci, il 5,4% antiparassitari e-sterni, il 2,9% pet food e l’1,7%prodotti per l’igiene dell’animale.Sono valori veramente bassi chedimostrano come questa oppor-tunità sia stata colta solo da po-chi veterinari. Il potenziale diquesto settore è certamente inte-ressante. I dati indicativi portanoi possibili acquirenti al 40% conun 25,6% per i farmaci, l’11,7%

per gli antiparssitari, il 6,3% peril petfood ed il 5,8% per i prodot-ti dell’igiene. Se teniamo contoche queste risposte sono arriva-te senza alcuna informazionepreventiva o sollecitazione, sonoconvinto che una corretta azioneverso i proprietari porterebbequeste percentuali a valori netta-mente più elevati, soprattutto peri farmaci. ■

6ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007

Chi acquista dal veterinario?Limiti e possibilità di sviluppo della distribuzione attraverso le strutture veterinarie

di Antonio Manfredi

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23

S econdo una indagine del-la Hill’s, illustrata in occa-sione della conferenza

stampa di presentazione dellaStagione della Prevenzione, il72,8% dei proprietari riteneva una“alimentazione completa e bilan-ciata”, in assoluto, la priorità peruna corretta prevenzione per ilproprio animale.L’alimentazione secondo i pro-prietari viene decisamente primadi una “visita regolare dal veteri-nario” che si ferma al 20,3%, ed a“molto moto, esercizio costante”con il 19,2%. Speravamo che unavisita dal veterinario potesse es-sere ritenuta più importante, mapossiamo consolarci sapendoche, comunque, i proprietari perl’alimentazione dei loro pet si ri-volgono al veterinario. Infatti benl’88,6% chiede informazioni econsigli al veterinario su come ali-mentare il suo animale. Quindi,per la prevenzione, i proprietarimettono al primo posto un’alimen-tazione completa e bilanciata,meglio ancora se consigliata dalveterinario perché è quella più a-datta per le caratteristiche e lecondizioni fisiche e di salute delproprio animale.

Aree di influenza del veterinarioSe guardiamo questi dati vedia-mo la scala di interessi che porta-no a consultare il veterinario. Il79% si riferisce, ovviamente, allaSalute ed al benessere dei pet. Lamaggior parte di questi eviden-ziava nel concetto di salute e be-nessere l’aspetto alimentare, checome abbiamo visto, è ritenutol’elemento più importante per unacorretta prevenzione. Sommandoquesto dato al 34,5% che specifi-ca scelta dell’alimentazione ed al17,7% scelta pet food (inteso co-me prodotti/brand), eliminando levarie sovrapposizioni, si ottienel’88,6% di proprietari che hannocome riferimento il veterinario nel-la scelta di una corretta alimenta-zione per il loro animale.

L’alimentazione del petMa cosa mangiano gli animaliche vanno dal veterinario? Il34,9% solo pet food, il 46,6% unmix ed il 18,5% casalingo. Que-sto ultimo dato corrisponde so-stanzialmente a quel 12% circadi proprietari che non chiedonoconsiglio al veterinario e che silimitano, normalmente, ad un’ali-mentazione derivante dagli scar-ti della cucina e quindi pococompleta e bilanciata. È interes-sante vedere come siano soprat-tutto i proprietari di gatti o di altripet i maggiori acquirenti dipetfood, mentre quelli chehanno solo cani sono ancora ipiù restii, probabilmente ancheper motivi economici, ad utilizza-re solo mangimi industriali.Da questi dati ci rendiamo facil-mente conto della responsabilitàche ha il veterinario quando con-siglia una specifica alimentazio-ne o direttamente un prodotto. Ilpet food ha permesso la diffusio-ne degli animali anche fra cate-gorie di pubblico che non avreb-bero mai pensato di tenere un a-nimale se avessero dovutopreoccuparsi, come capitava untempo, di preparare da mangia-re per il loro pet, visto che il piùdelle volte non lo fanno neppureper loro. Pensiamo proprio allagrande diffusione dei gatti. Oggifra l’altro, la vasta gamma di petfood a disposizione permette alveterinario di sciegliere quelloperfettamente più adatto per l’a-nimale. Quello però che è sem-pre importante è sapere che ilprodotto indicato ci offre anchetutte le garanzie per poter dareinformazioni e consigli con lamassima tranquillità. Sono moltele aziende che da anni, in colla-borazione con il mondo veterina-rio, hanno fatto continui sforziper rendere sicuri i loro prodotti,le stesse che hanno permesso losviluppo del settore migliorandoanche le condizioni di vita deglianimali da compagnia. ■

7ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007

Sempre più diffuso il pet foodL’88,6% dei proprietari chiede consiglio al veterinario sull’alimentazione del proprio animale

di Antonio Manfredi

Perché i panda fanno la verticale ealtri fatti curiosi sugli animali

Autore: Augustus Brown

Salani EditorePrezzo: € 13,00

(…) Le mucche producono più latte se a-scoltano Beethoven, i topi maschi cantanole serenate alle loro fidanzate, i pinguini pos-sono sparare le proprie feci come proiettili,le aragoste si comportano da gangster, glielefanti riescono a imitare il rumore di un au-tocarro che passa. La varietà, l’imprevedibi-lità o la semplice stranezza delle loro sco-

perte è davvero infinita oltre che inifinitamente affascinante. È evidentecome la vita animale sia tutto tranne che noiosa. Questo libro è unaraccolta di fatti curiosi, bizzarri e a volte quasi incredibili che oggi sap-piamo sugli animali. (….) Augustus Brown - Londra, Pasqua 2006

R E C E N S I O N I

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23

È del 5 giugno 2007 lasentenza della - Supre-ma Corte di Cassazione

Sezione III Penale che ha stabili-to che verso un cane si devonoavere le stesse attenzioni che sihanno verso un minore. Tornia-mo sulla notizia, testo della sen-

tenza alla mano. La pronuncia èmolto rilevante sul piano dell’in-nalzamento giuridico dell’anima-le sia sotto il profilo della sua tu-tela che della responsabilizza-zione del proprietario. Ed è im-portante anche perché all’epocadei fatti il codice penale non eraancora stato modificato con gliattuali inasprimenti contro il rea-to di maltrattamento (Legge189/2004): il parallelo cane-mi-nore viene già avvalorato in uncontesto penalmente “più blan-do” dell’attuale (peraltro il reatosi è estinto per prescrizione, trat-tandosi di contravvenzione che,all’epoca del fatto, era punitacon la sola pena pecuniaria).

I fattiDall’atto della Corte: “Secondola ricostruzione fattuale contenu-ta nella sentenza impugnata il 17agosto del 2003 P. L., in palese

stato d’ubriachezza, insieme conil suo cane viaggiava a bordodell’autovettura condotta da H.S. Dopo una breve sosta era ri-salito a bordo del mezzo senzaaccorgersi che nel frattempo ilcane era uscito dall’abitacolo.Allorché l’autovettura era riparti-ta l’animale era stato trascinatoper circa un chilometro perché ilguinzaglio era rimasto impigliatonella portiera. Tanto premesso in fatto, il tribu-nale riteneva che l’ipotesi colpo-sa potesse rientrare nella previ-sione di cui all’articolo 727 c.p.avendo il prevenuto, sia pure pernegligenza, causato sevizie al-l’animale”.A luglio del 2006, il tribunale diNovara, sezione di Borgomane-ro, condannava P. L. alla pena di2000 euro di ammenda oltre alpagamento delle spese proces-suali ed al risarcimento del dan-

no, nei confronti della costituitaparte civile Lega Antivivisezione,liquidato in euro 250,00, qualeresponsabile del reato di cui al-l’articolo 727 c.p., “per avere percolpa sottoposto a sevizie il pro-prio cane”. L’imputato fa ricorsoin Cassazione, adducendo “ma-nifesta illogicità della motivazio-ne nella parte in cui si è afferma-to che l’imputato avrebbe com-messo l’illecito per negligenza”.

In dirittoIl Collegio rileva che “non ricor-rono le condizioni per una formu-la di proscioglimento più favore-vole dell’estinzione del reato.Anzi devono essere confermatele statuizioni civili. In proposito siosserva che secondo l’orienta-mento di questa corte l’articolo727 comma primo nel testo vi-gente all’epoca del fatto preve-deva ipotesi criminose distinteed autonome, alcune di naturaesclusivamente dolosa altre in-vece punibili anche a titolo dicolpa secondo i principi genera-li vigenti in materia di reati con-travvenzionali (cfr Cass. 21744

del 2005, 32837 del 2005). Inve-ro la tutela apprestata dall’artico-lo 727 nel testo vigente primadella riforma introdotta con l’arti-colo 1 della legge 20 luglio del2004, non prendeva in conside-razione solo comportamenti do-losi di crudeltà ma anche con-dotte di incuria che fossero e-spressione di insensibilità versogli animali, anche se non accom-pagnate dalla volontà di infieriresugli stessi. Nella fattispecie è e-vidente la colpa perché l’anima-le condotto al seguito o traspor-tato in autovettura richiede lastessa attenzione e diligenzache normalmente si usa verso unminore. È quindi comunque configurabi-le una condotta di maltrattamen-to o malgoverno di animali siapure di natura colposa: il preve-nuto prima che l’autovettura ri-partisse avrebbe dovuto control-lare che il cane si trovasse a bor-do dell’auto. Ai fini della confer-ma delle statuizioni civili va quin-di ribadita l’illiceità del fattogià ritenuta dal giudice di primecure”. ■

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Cassazione, sentenza 5 giugno 2007, n. 21805

Maltrattamento: non solo dolo ma anche incuria e insensibilità

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007RUBRICA LEGALE

Ritirato il ricorso contro l’ONAOSI

L A FNOVI ha ritirato il ricorso contro il Regolamento di riscos-sione dei contributi adottato dall’ONAOSI. L’azione legale è

rientrata in considerazione della cancellazione dell’obbligo contributi-vo a carico dei sanitari privati (Finanziaria 2007). La Federazione si e-ra rivolta al TAR del Lazio per l’annullamento del Regolamento di ri-scossione dei contributi obbligatori deliberato il 22 febbraio 2003 dalCda della Fondazione, dell’approvazione da parte dei Ministeri delLavoro e dell’Economia del suddetto Regolamento e della cartella dipagamento della quota obbligatoria dell’anno 2004. Ciò in quanto “la Legge Finanziaria per l’anno 2007 ha fatto venir me-no l’obbligo di contribuzione in favore dell’ONAOSI da parte dei pro-fessionisti sanitari non dipendenti, ripristinando lo status quo ante e,quindi, determinando la cessazione della materia del contendere deiricorrenti”.

Il cane aggressivo tiene la museruola

Nel mio condo-minio, il regola-mento prevedel’obbligo di guin-zaglio per i canicondotti nelle a-ree comuni. A-vendo un caneche rientra nellerazze a rischio diaggressività, al-cuni condominisostengono chea seguito dell’or-

dinanza del 12 dicembre 2006 del Ministero della Salute sono ob-bligato anche all’interno del condominio all’uso di guinzaglio e mu-seruola. È vero?Il regolamento condominiale di tipo contrattuale può prevedere dellelimitazioni ai singoli sia riguardo alle parti comuni che alle parti esclusi-ve. Pertanto, se nel caso di specie sussiste un regolamento di questotipo ne conseguirà l’obbligo del singolo al rispetto della relativa clauso-la (Cassazione civile 27 giugno 1978/3169). In ogni caso, per la deten-zione di animali bisognerà fare altresì riferimento a leggi e regolamentoo a provvedimenti della pubblica amministrazione che impongano de-terminate regole di igiene e sicurezza. (Il Sole 24 Ore- L’esperto rispon-de- 11 giugno 2007).

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23

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Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23
Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23

Uno studio ha valutato lemodalità di allevamentoe gestione dei maialini

nani che possono influenzare il ri-schio di introduzione di malattie a-nimali esotiche. È stato condottoun sondaggio su 106 proprietaridi maialini nani per ottenere infor-mazioni di carattere demograficoe gestionale e riguardante gli e-ventuali spostamenti dei maialinie i contatti con l’uomo, con altrimaialini o con animali zootecnici. Nel sondaggio erano rappresen-tati 12 stati (USA), 106 ambienti e317 maialini nani. Più di un terzo(35%) dei proprietari di maialini

possedeva anche altri animalizootecnici. Il 13% segnalava con-tatti regolari dei maialini con que-sti ultimi e con altri ambienti. Piùdi un terzo dei proprietari visitavamostre o fiere (39%) e manifesta-zioni di club o associazioni (37%)

cui partecipavano maialini nani.Più del 40% dei proprietari nutrivai maialini con avanzi di cibo. Cir-ca metà (48%) dei veterinari chesi occupavano dei maialini lavora-va in cliniche veterinarie miste. I risultati dello studio, concludono

gli autori, indicano che i maialininani d’affezione possono essereesposti, direttamente o indiretta-mente, a cibo e ad altre speciezootecniche, potendo introdurre,stabilire o diffondere una malattiaanimale “esotica” come l’afta epi-

zootica. Inoltre, i metodi di elimi-nazione delle carcasse utilizzatidai proprietari possono ridurre lapossibilità che un maialino amma-lato o morto sia sottoposto all’esa-me ante- o postmortem da partedi un veterinario. ■

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Maialini d’affezione e rischio di introduzione di malattie esoticheAspetti gestionali possono esporre gli animali a malattie nuove

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

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L’origine delle

principali malattie

infettive umaneSu Nature il ruolo deglianimali nella comparsa delleinfezioni dell’uomo

Molte delle principali ma-lattie infettive umane,

incluse alcune oggi confinateall’uomo e assenti negli animali,sono malattie “nuove” compar-se solo dopo l’avvento dell’agri-coltura. Ma da dove arrivano?Perché sono indiscutibilmenteoriginarie del Vecchio Mondo?Un articolo pubblicato su Natu-re indica che le risposte a que-ste domande sono diverse perle malattie tropicali e per quelledei climi temperati, in relazionetra l’altro all’importanza relativadegli animali domestici e deiprimati selvatici come fonte diinfezione. Gli autori identificanocinque stadi intermedi attraver-so i quali un patogeno che infet-ta esclusivamente gli animalipuò trasformarsi in un patogenoche infetta esclusivamente gliuomini. Inoltre propongono un’i-niziativa per dirimere le disputa-te origini delle principali malat-tie umane e un sistema di aller-ta precoce globale per monito-rare i patogeni pericolosi per lepersone esposte agli animaliselvatici.

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Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23

L’approccio pratico alla dia-gnosi e alla terapia del pru-rito nel cane è stato il tema

di otto incontri scientifici dal titolo“Gestione pratica del prurito nel ca-ne”, organizzati da Innovet tra apri-le e giugno 2007. Relatori dellegiornate erano Fabrizio Fabbrini(Presidente SIDEV, Società Italianadi Dermatologia Veterinaria) e Fe-derico Leone (Libero professioni-sta, Senigallia, AN).

Un unico sintomo per tantemalattieIl prurito rappresenta per il cane u-no dei sintomi più frequenti e fasti-diosi, capace di compromettere pe-santemente la qualità di vita sia del-l’animale che del proprietario, e co-mune ad un lungo elenco di malat-tie, sia strettamente dermatologicheche di natura sistemica. “Sintomotrasversale” è il termine che Fabri-zio Fabbrini e Federico Leone han-no utilizzato nei loro incontri per sot-tolineare l’aspecificità del prurito,spia di dermatopatie a disparata e-ziologia, come di infezioni, neopla-sie, malattie autoimmuni, nefropatiee patologie neurologiche. “Sono leectoparassitosi - ha puntualizzatoFabbrini - e le malattie su base al-lergico-ipersensibile (dalla dermati-te atopica, all’allergia alimentare, al-l’allergia alle pulci) le cause più fre-quenti di prurito nel cane. Causeche, spesso associate tra loro, nedeterminano la comparsa sotto for-ma di diverse manifestazioni clini-che: grattamento, leccamento,mordicchiamento, strofinamento (ti-pico, ad esempio, il caso del Bull-dog inglese che, per propriaconformazione, non riesce a grat-

tarsi e, dunque, si strofina) e scuoti-mento della testa, quest’ultimo se-gno indicativo della presenza di oti-ti bilaterali.” Sono assai diversificatianche i quadri clinici che il prurito èin grado di determinare e che i duedermatologi hanno illustrato conl’ausilio di alcuni casi clinici: derma-tite eritematosa a diversa localizza-zione (muso, zampe, addome),dermatite essudativa acuta (hotspot), dermatite papulo-crostosa,esfoliativa seborroica, o da lecca-mento, tutti quadri cui sovente si as-socia il coinvolgimento auricolare,con la comparsa di otiti esterne,croniche e recidivanti.La “soglia del prurito”Un sintomo aspecifico, dunque, ilprurito, il cui controllo è strettamen-te legato all’identificazione di una opiù delle molte cause primarie chelo scatenano. “Il paziente affetto daprurito - hanno affermato i due der-matologi - deve essere affrontato a360°, vale a dire non accontentan-dosi di valutazioni puramente visi-ve, e non trascurando nulla di quel-lo che può agevolare il raggiungi-mento di una diagnosi corretta etempestiva.” Le caratteristiche stes-se del prurito, innanzitutto, che giàpossono orientare verso una preli-minare diagnosi differenziale. Lastagionalità, ad esempio, è indicati-va di allergia alle pulci o ai pollini,mentre un prurito ciclico o perennepuò orientare rispettivamente versopiodermiti e malattie autoimmuni, oscabbia. Fondamentale, poi, il rico-noscimento di tutte le componentiche, di per sé, determinano il pruri-to o che, sommate ad altre, concor-rono al superamento di quel livellosoggettivo di tolleranza, tecnica-mente conosciuto come “soglia delprurito”. “Molto spesso - hanno inpiù occasioni ribadito Fabbrini eLeone - malattie inizialmente nonpruriginose lo possono diventarenel momento in cui altri fattori - dal-le infezioni, alle infestazioni da pa-rassiti, ai difetti secondari di chera-tinizzazione - si aggiungono alla

causa pruritogena primaria (es.dermatite atopica) e contribuisconoal superamento di questa soglia, ol-tre la quale il paziente percepisce,e manifesta in modo conclamato, ilsintomo prurito.”Affidarsi all’approccio orientatoal problemaAOP, ovverossia “Approccio Orien-tato al Problema”. È questa la me-todologia che Fabbrini e Leonehanno proposto negli incontri e che,se correttamente eseguita, condu-ce alla diagnosi eziologica di pruri-to e, dunque, alla scelta terapeuti-ca più efficace. Si tratta di un vero eproprio piano diagnostico-terapeu-tico che, prendendo inizialmente inconsiderazione tutte le cause chepossono provocare il prurito, le e-sclude via via, sulla scorta dei datiraccolti tramite algoritmi diagnosti-ci, organizzati in tappe ben precise:a) segnalamento, con la raccolta didati riguardanti la predisposizionedi razza, il sesso, lo stato riprodutti-vo e l’età;b) anamnesi, mirata ad informarsisull’ambiente di vita del cane, sullesue malattie pregresse, sul suo sta-to vaccinale, nonché sulla localiz-zazione, durata, modalità di insor-genza ed intensità del prurito, e sulsuo rapporto con la comparsa del-le lesioni;c) esame obiettivo generale;d) visita dermatologica, con il ri-scontro di lesioni dermatologiche,primarie e secondarie, che, seppurnon patognomoniche, sono corre-labili ad un ristretto numero di der-matopatie;e) indagini collaterali, da eseguirein prima battuta (es. esame trico-scopico e citologico, raschiati cuta-nei, scotch test) e secondariamen-te, solo se indicati (es. esami aller-gologici e batteriologici, dosaggiormonali);f) trial terapeutici, utili ad effettuarediagnosi ad esclusione.“Il tutto - ha sottolineato Fabbrini -per raggiungere due obiettivi: l’i-dentificazione delle malattie prima-rie (es. ectoparassitosi, malattie al-lergiche), e della presenza di even-tuali malattie opportunistiche con-comitanti (es. piodermiti, dermatitie otiti da Malassezia), da eliminare,ad esempio, con idonee misure te-rapeutiche: dai corretti cicli di anti-bioticoterapia, alle diete ad elimina-zione, ai trattamenti antiparassitarispecifici.”Gestire il prurito“La gestione di un paziente conprurito allergico è complessa: vuoiper l’alta variabilità delle condizionida affrontare e della risposta indivi-duale a specifiche terapie; vuoi perla spiccata tendenza delle derma-topatie allergiche a cronicizzare o arecidivare, tanto da renderle malat-tie controllabili, ancorché non cura-bili; vuoi per l’intensa collaborazio-ne che si richiede al proprietario, intermini non solo di attenzione e co-stanza nelle cure, ma anche di im-pegno economico, data la cronicitàdelle malattie. In ogni caso, un ma-nagement vincente è rigorosamen-

te legato all’identificazione dellacausa primaria.”Le parole di Fabbrini sono un’effica-ce sintesi dei cardini terapeutici daadottare di fronte ad un cane conprurito:- diagnosticare e trattare la malat-

tia pruriginosa primaria;- coinvolgere ed informare/educa-

re il proprietario sulla gestionedella malattia presente;

- sottoporre il paziente a rivaluta-zioni periodiche delle cure intra-prese;

- identificare e gestire contempo-raneamente tutte le malattie al-lergiche presenti;

- impostare una profilassi delle in-fezioni/infestazioni, controllandola carica microbica/parassitariacon trattamenti topici, sistemicied ambientali;

- gestire le eventuali complicanzecorrelate alla dermatopatia pri-maria, come otiti, disturbi dellacheratinizzazione e disordinicomportamentali;

- attuare la terapia desensibiliz-zante (immunoterapia o “vacci-no”), tenendo conto che i risulta-ti migliori si riscontrano nei sog-getti giovani e sono valutabili so-lo dopo 8-12 mesi dall’inizio deltrattamento.

Terapia sistemica e topicaParlando di terapia farmacologia,Fabbrini e Leone hanno elencato lediverse molecole ad azione sinto-matica, oggi utilizzate in dermatolo-gia veterinaria sia per via sistemicache topica. I cortisonici, innanzitut-to. “Il loro impiego - ha tenuto a pre-cisare Fabbrini - richiede una cau-tela particolare, stante i devastantieffetti collaterali (es. Cushing iatro-geno) che, prima o poi, sono desti-nati a comparire, e la loro perdita diefficacia farmacologica nel tempo(tachifilassi). Per i cortisonici, consi-glio di adottare la somministrazionecombinata con antistaminici ed aci-di grassi, in modo tale da poter di-minuire il dosaggio dei cortisonicistessi. Da utilizzare anche una tera-pia pulsatile, con aumento della do-se giornaliera (da 0,5 mg a 1mg/kg/die), ma riduzione del tempodi somministrazione a pochi giorni,fino alla scomparsa dei sintomi.”A seguire, sono state elencate le al-tre molecole utilizzate nelle malattiedermatologiche pruriginose:a) gli antistaminici, “utili più in pre-venzione che in terapia, e suscetti-bili di un’alta variabilità individualedi risposta (dal 10 al 50% dei casi)”;b) gli acidi grassi polinsaturi, chetrovano il loro razionale di utilizzonella modulazione della risposta in-fiammatoria e che “hanno maggioreffetto se somministrati per 1-2 me-si prima della comparsa dei sinto-mi”;c) gli immunosoppressori, tra cui laciclosporina che “ha un’efficaciapari al cortisone, ma non può esse-re usata in soggetti portatori di neo-plasie, epatopatie, nefropatie, infe-zioni e leishmaniosi, talvolta ha gra-vi effetti collaterali e costi molto ele-vati”; ed il tacrolimus che “usato per

via topica, ha un’azione simile allaciclosporina, ma ha un’efficaciamolto lenta a manifestarsi ed un co-sto altrettanto elevato”; d) le aliamidi. “Si tratta - hanno spie-gato Fabbrini e Leone - di analoghisintetici di amidi degli acidi grassi,naturalmente presenti nei tessuti a-nimali e prodotte dall’organismo albisogno, in risposta, cioè, a situa-zioni di danno/infiammazione cherichiedono l’avvio di meccanismiendogeni di protezione e recuperoomeostatico. In questo senso, le a-liamidi - il cui capostipite è la palmi-toiletanolamide (PEA) o Palmidrol -sono oggi considerate parte inte-grante di sofisticati sistemi di prote-zione endogena accanto a endo-cannabinoidi ed endovanilloidi.”“Specificatamente nel settore delladermatologia veterinaria - hannoproseguito i due specialisti -le alia-midi, utilizzate sia per via sistemicache topica, hanno dimostrato di ri-durre la degranulazione dei masto-citi cutanei nel cane e, così facen-do, di controllare la cascata infiam-matoria e nervosa, alla base del sin-tomo prurito.”Durante gli incontri, particolare at-tenzione è stata riservata alla tera-pia topica del prurito. “Shampoote-rapia - ha spiegato Fabbrini - e so-stanze (es. fitosfingosina) atte a ga-rantire e/o ripristinare l’integrità fun-zionale della cute non si limitano al-le, seppur importanti, funzioni di de-tersione, riduzione della carica al-lergenica e protezione della barrie-ra cutanea. Possono, altresì, poten-ziare l’azione di topici specifici peril prurito (es. aliamidi, immunomo-dulatori), come consentire la ridu-zione di dosaggi e tempi di sommi-nistrazione di terapie sistemichepotenzialmente dannose (es. corti-sonici).”ConclusioniPensando al prurito, due sono lecaratteristiche che vengono subitoalla mente: l’appartenenza ad uncomposito ventaglio di malattiedermatologiche che, assai di fre-quente, affliggono il cane, e lacomplessità della gestione diagno-stico-terapeutica, fatta di un artico-lato iter diagnostico “ad eliminazio-ne” che, progressivamente, esclu-de le possibili fonti pruritogene edimposta la terapia sulle cause – pri-marie e concomitanti – individuate.Fabbrini e Leone, nei loro incontri,hanno chiaramente indicato la viamaestra per la gestione di succes-so di questo sintomo. Una via chesi snoda attraverso tappe ben pre-cise: adozione di una metodologiadiagnostica, sistematica e raziona-le, con l’obiettivo di individuare lecause pruritogene primarie; coin-volgimento e corretta informazionedel proprietario, senza la cui com-pliance risulta impossibile gestirele dermatiti pruriginose su base al-lergica a tendenza cronica e reci-divante; scelta di idonee terapie,topiche e sistemiche, adeguata-mente combinate tra loro per esal-tarne gli effetti benefici e controllar-ne quelli indesiderati. ■

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Il prurito nel cane: un approccio praticoUn sintomo “trasversale” che richiede un approccio orientato al problema

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

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Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23

Si è tenutomercoledì6 giugno

a Cagliari un in-contro organizza-to dall’Assesso-rato dell’Igiene e

Sanità dell’Assistenza Sociale alquale hanno preso parte le Asso-ciazioni animaliste, ANMVI Sar-degna e il comune di Cagliari. I lavori si sono svolti alla presen-za dell’assessore Nerina Dirin-din. Il Dr. Sandro Meloni, medicoveterinario che opera nell’asses-sorato, ha esposto le criticitàdell’attuale normativa e propostola necessità di rivisitarne alcuniaspetti alla luce dell’esperienzamaturata e della situazione at-tuale.Il primo punto evidenziato è sta-to lo sbilanciamento delle risor-se finanziarie ed umane verso ilmantenimento degli oltre 5000cani ricoverati a vita nei canili,ormai saturi. Questo fatto impe-disce spesso di proseguire nelleoperazioni di cattura per indi-sponibilità di posti nelle strutturedi ricovero.Altre problematiche del sistemasono individuabili nella insuffi-ciente attività di Vigilanza, nellainadeguatezza dei criteri di ri-partizione dei fondi regionali aicomuni, da una carente azionedi coordinamento regionale edall’assenza della banca dati re-gionale dell’anagrafe canina.Proprio quest’ultimo aspetto co-stituisce uno dei punti di forzadella revisione della norma re-gionale. Infatti il potenziamento e la di-sponibilità in rete di uno strumen-to basilare come quello dell’ana-grafe è condizione preliminare aqualsiasi azione di controllo delfenomeno del randagismo. At-tualmente il sistema di anagrafecanina è gestito in maniera indi-pendente e autonoma nelle ottoAASSLL della Regione rendendodi fatto difficile la gestione inte-grata delle informazioni.L’intensificazione dell’attività divigilanza dovrebbe essere stimo-lata anche dal fatto che la propo-sta dell’assessorato prevede chei proventi delle eventuali sanzionidebbano confluire direttamentenei bilanci comunali e non più inquello Regionale come attual-mente si verifica.Questo permetterebbe di alimen-tare anche economicamente il si-stema rendendo interessante peri comuni il controllo del loro terri-torio tramite le forze dell’ordinecomunali con la collaborazionedelle guardie zoofile e del CorpoForestale regionale.L’aspetto più innovativo dellabozza tecnica di modifica dellalegge regionale è dato dalla pos-sibilità di reimmettere i cani va-

ganti catturati nell’ambiente diprovenienza qualora questi ri-spondano a determinati requisiti,cioè essere di piccola taglia, sa-ni, sterilizzati, docili ed esenti daatteggiamenti aggressivi versopersone, altri animali o mezzimeccanici.I comuni rivestiranno un ruolo diprimo piano con vari compiti co-me l’istituzione del servizio dicattura, la gestione dei canili an-che in forma associata con altricomuni o con convenzioni construtture private o associazioni.Altro aspetto molto importante èquello di stimolare le adozionicon varie modalità, tra questequella di rendere più fruibili i ca-nili per i cittadini, prevedendo o-rari di apertura al pubblico i piùampi possibile; facilitare le visitealle scolaresche, stimolare a varilivelli la conoscenza e l’educa-zione alla convivenza e al rap-porto uomo-animale e non ultimoprevedere anche degli incentivieconomici per chi adotta degli a-nimali.Alla fine della presentazione si èaperta una vivace discussione.L’Assessore ha evidenziato comequesto fosse il primo di una seriedi incontri finalizzati a mettere apunto un documento contenentele proposte dei vari attori che adiverso titolo operano nel gestirela problematica.Le associazioni animaliste hannoriferito sulle difficoltà incontratetalvolta nel collaborare con i co-muni e manifestato la necessitàdi istituire un’assistenza veterina-ria per le classi economicamentepiù deboli.Nel mio intervento in qualità di Vi-ce-Presidente ANMVI Sardegnaho espresso la condivisione dellavoro fatto dai colleghi che ri-specchia in molte parti delle so-luzioni da noi indicate in prece-denti incontri. Ho chiesto un no-stro maggiore coinvolgimento altavolo tecnico, visto che la mag-gior parte degli animali è seguitada nostri associati e che noi quo-tidianamente ci rapportiamo aqueste problematiche. In partico-lare ho puntualizzato come per lacomunità sia più vantaggiosoconvenzionare le strutture veteri-narie private, già esistenti e ca-pillarmente distribuite sul territo-rio, piuttosto che spendere soldipubblici per costruirne altre, fa-cendo in modo di utilizzare le e-sigue risorse pubbliche in manie-ra più proficua. Ancora ho fatto notare l’opportu-nità di non essere troppo rigidinel sanzionare i proprietari ma al-meno in una prima parte cercaredi educarli all’identificazione de-gli animali solo paventando lesanzioni e richiedendo una rapi-da iscrizione all’anagrafe.Infine ho spiegato che esiste un

progetto “LeaVet” già in stadio a-vanzato a livello nazionale da noielaborato e condiviso da molteparti che prevede delle presta-zioni veterinarie di base a costiagevolati per le parti sociali eco-nomicamente più deboli.L’Assessore ha chiuso la giorna-ta dei lavori dicendosi contentadel risultato ottenuto e chieden-do che le parti si riunissero nuo-vamente per organizzare megliole richieste da porgere al tavolotecnico. ■

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Anmvi Sardegna in Regione

Randagismo, presentata una bozza tecnica Verso la modifica della L.R. 21/94

laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007ANMVI REGIONE

di Giovanni Cavedagna

Vice presidente ANMVISardegna

Nessuna tassasui cani

La Regione Sardegnasmentisce ufficialmente il

Corriere della Sera che in un ar-ticolo pubblicato l’11 giugnodava per certa l’introduzione diuna tassa di 20 euro sui cani diproprietà per finanziare la lottaal randagismo: “né l’assessoredella Sanità, né la giunta e tan-tomeno il Presidente Renato So-ru - fa sapere l’ufficio stampa -stanno lavorando a un’ipotesidel genere”. La smentita è pub-blicata sul portale della Regio-ne Sardegna dove si legge che“Un gruppo di lavoro dell’As-sessorato che si sta occupandodel miglioramento della leggesulle adozioni degli animali esul randagismo, ha fatto circo-lare - per la discussione fra leassociazioni - una bozza checonteneva l’ipotesi di dare aicomuni la possibilità di istituireuna tassa locale. Lo ha fatto au-tonomamente e prima di sotto-porlo all’attenzione dell’asses-sore, della giunta e tantomenodel Presidente, che rigettanocategoricamente ogni ipotesi ditassazione”. Nei giorni scorsi,l’Assessorato era già intervenu-to parlando di mera “ipotesi”.

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ANNUNCI

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23

R ecentemente è stata i-stituita presso l’Asses-sorato Regionale alla

Salute della Regione Calabria l’u-nità di crisi per l’eradicazione del-la brucellosi, della leucosi e dellatubercolosi dagli allevamenti del-la Regione. A darne notizia è sta-to proprio l’Assessorato che hareso noto che “l’organismo, è sta-to promosso dall’Assessore DorisLo Moro per agevolare la pienaattuazione all’ordinanza ministe-riale, emanata nel dicembre 2006,che riguarda la Calabria insiemea Sicilia, Puglia e Campania e cheprevede che le malattie più diffu-se negli allevamenti vengano de-bellate entro tre anni”. A riguardola FNOVI ha espresso il propriodisappunto per le modalità concui è stata istituita l’unità di crisi.Non è stata condivisa la creazio-ne della citata unità di crisi conl’esclusione dei servizi veterinariterritoriali, cioè dei medici veteri-nari che del risanamento degli al-levamenti ne rispondono in termi-ni di carico di lavoro e di respon-sabilità. “La disattenzione neiconfronti della medicina veterina-ria, pubblica e privata” - ha di-chiarato il presidente della FNO-VI, Gaetano Penocchio - “non puòpiù essere tollerata e la FNOVIpromette il proprio impegno affin-ché la professionalità espressadai professionisti presenti su tuttoil territorio trovi il giusto riconosci-mento e il legittimo coinvolgimen-to in tutte le attività esperibili a tu-tela del diritto alla salute”. ■

VENETO

Treviso, campagnacontro gli abbandoni “Se sei testimone di un abbando-no, puoi denunciarlo direttamen-te ai carabinieri o compilando ilmodulo di denuncia qui allegato.La Provincia lo trasmetterà alleautorità competenti. Se invecevedi un cane abbandonato o inpericolo, chiama la Provincia di

Treviso. Provvederemo subito adinformare il servizio sanitario dizona per poter salvare la vita diquell’animale e trovargli presto u-na casa.” Questo l’invito ai citta-dini a cura della Provincia di Tre-viso che ha lanciato una campa-gna contro l’abbandono animale.“Il momento nel quale si avvici-nano le ferie è il momento piùcruciale per quanto riguardal’abbandono dei dei cani - esor-disce il presidente della Provin-cia di Treviso, Leonardo Muraro,nel presentare la nuova campa-gna contro l’abbandono dei cani- per questo abbiamo deciso dilanciare, come ogni anno, unacampagna sinonimo di attenzio-ne particolare verso gli animali ela sicurezza dei cittadini. Sonocirca 1.500 i recuperi di cani ab-bandonati all’anno in Provincia diTreviso, il 39% dei quali vieneperò riaffidato ai proprietari gra-zie ai microchip. Il primo appelloche faccio è dunque questo: chiama veramente i propri animalidomestici deve dotarli di micro-chip. Nella Marca esiste il Caniledi Ponzano, dove a rotazione cir-ca 400 animali vengono accolti epoi affidati ai privati. Io stesso hoadottato una cagnetta abbando-nata, la mia Ambra. E proprio perquesto ho scelto di essere io as-sieme a lei il testimonial dellacampagna “Sempre accompa-gnati, mai abbandonati”.

VENETO

Chiesta al Governola reintroduzione deirichiami vivi per lacaccia agli anatidi

“Torno a chiedere con forza alGoverno la reintroduzione dellacaccia agli anatidi con i richiamivivi, anche grazie alla luce dellegaranzie che l’onorevole SergioBerlato, in qualità di vice Presi-dente della Commissione Agri-coltura del Parlamento Europeo,ha avuto dai vertici della Com-

missione Ambiente. La stessa hadato ampie possibilità di acco-gliere le richieste del Governo I-taliano di utilizzo dei richiami vi-vi, ed io mi aspetto che vi sia u-na risposta positiva, soprattuttoper il grande contributo ai con-trolli che il Veneto, attraverso l’I-stituto Zooprofilattico di Legna-ro, e con la collaborazione deicacciatori, ha saputo dare. Il tut-to contribuendo alla prevenzionedi una eventuale infezione, maanche verificando la totale inesi-stenza in Italia del pericolo avia-ria, tanto strumentalizzato anchecontro la caccia.”È questa la richiesta della Regio-ne Veneto al Governo, attraversoil proprio assessore alla Caccia,Elena Donazzan, in cui si chiededi modificare l’ordinanza del Mi-nistero della Salute con la qualesi impedisce l’utilizzo dei richia-mi vivi di alcune specie di anatrea causa della presunta correla-zione con la contaminazione do-vuta all’influenza aviaria. “Giànel 2006 - sostiene Elena Donaz-zan - chiesi al Ministro Turco lapossibilità di reintrodurre l’uso dirichiami vivi per la caccia agli a-natidi nella nostra Regione, dalmomento in cui, dopo lo sforzostraordinario fatto nei controllidegli animali considerati a ri-schio, nessun caso di aviaria erastato riscontrato. Allora la rispo-sta fu negativa; oggi mi auguroche il Governo sia ragionevole,che non continui con il pretestodell’influenza aviaria, peraltrostrumentalmente quanto insen-satamente correlata all’eventua-le chiusura dell’attività venatoriaa gran voce chiesta dalle varieassociazioni ambientaliste”.Questa la posizione ripropostadalla Regione del Veneto, cheha sul proprio territorio la cacciatradizionale di laguna con l’uti-lizzo di alcune specie di cara-driformi ed anseriformi come ri-chiami vivi, anche alla luce delleposizioni che la CommissioneAmbiente della Comunità Euro-

pea sta rappresentando nei con-fronti degli Stati membri. (Fonte:Regione Veneto)

EMILIA ROMAGNA

Una commissioneper la lotta agliavvelenamenti

La commissione “Politiche perla salute e politiche sociali”

ha preso atto della decisionedella Giunta di istituire la com-missione regionale per la lotta a-gli avvelenamenti degli animali.Il provvedimento, nella sostan-za, accoglie le richieste conte-nute nella proposta di legge deiverdi: “Norme sul divieto di uti-lizzo e detenzione di esche av-velenate”, all’ordine del giornodei lavori della commissione. Ilpdl dei verdi, su richiesta delsuo proponente, è stato, quindi,ritirato. La commissione regio-nale per la lotta agli avvelena-menti degli animali, secondo labozza di delibera della Giunta,sarà presieduta dall’assessorealle Politiche per la salute (o suodelegato) e composta da: duecollaboratori del Servizio veteri-nario della Direzione generaleSanità; un collaboratore dellaDirezione generale dell’asses-sorato agricoltura; due rappre-sentanti delle amministrazioniprovinciali designati dalla Cabi-na di Regia Regione/Enti locali;un rappresentante del coordina-mento regionale degli Ordini deiMedici Veterinari; un rappresen-tante dell’Istituto ZooprofilatticoSperimentale della Lombardia edell’Emilia-Romagna; un rappre-sentante del Corpo Forestaledello Stato; tre rappresentantiindicati dalle Associazioni ani-maliste e zoofile; un rappresen-tante delle associazioni di tartu-fai e due rappresentanti delleAssociazioni venatorie. Il prov-vedimento della Giunta stabili-sce, infine, che la commissionedovrà concludere i lavori il 31 di-

cembre 2008 (presentando unarelazione) e che la sua attivitànon comporterà alcun onere acarico del bilancio regionale.(Ufficio Stampa dell’AssembleaLegislativa)

UMBRIA

Perugia inauguraDipartimento di

Prevenzione

O ccupa una superficie di cir-ca 4.000 metri quadrati la

nuova sede del Dipartimento diprevenzione recuperata con la ri-strutturazione conservativa degliex padiglioni “Neri’’ e “Zurli’’ delparco Santa Margherita di Peru-gia. All’inaugurazione del 7 giu-gno hanno partecipato, fra gli al-tri, il direttore del Dipartimento,Antonio Ruina, il direttore gene-rale della Usl 2 Giuseppe Legatoe l’assessore comunale alle poli-tiche sociali, Tiziana Capaldini.Nel Dipartimento di prevenzionesono già operativi un’ottantina diprofessionisti tra medici, veteri-nari e tecnici, e 2,8 milioni di eu-ro sono stati investiti per renderei due poli funzionanti. La Usl n.2sottolinea - in un comunicato -che la prevenzione delle malattiee degli incidenti in ambienti di la-voro, il monitoraggio epidemiolo-gico, la sanità pubblica animalee la sicurezza alimentare saran-no le funzioni più rilevanti all’in-terno della struttura. Ruina nelcorso della cerimonia inauguraleha detto che “il centro rientra nelcomplesso percorso di ammo-dernamento dei servizi e ade-guamento delle strutture”. L’as-sessore Capaldini ha sottolineatoche “È stata restituita alla fruizio-ne pubblica una zona verde a ri-dosso del centro storico di Peru-gia, che rischiava di scivolarenell’incuria e nel degrado’’. Immi-nente sarà anche l’implementa-zione dell’organico, con l’assun-zione di sei tecnici e due medici.(ANSA). ■

14 laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007INFO REGIONI

Brucellosi in Calabria

L’Unità di crisi esclude i servizi veterinari Interviene la FNOVI. Penocchio: una disattenzione che non può essere tollerata

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 23

Il Comune di Parma ha incari-cato S.P.I.P. (società parmen-se insediamenti produttivi)

di creare il progetto PARMa ovve-ro Parma Agrifood Research Ma-nagement con l’obiettivo di fornirealle aziende supporto su progettidi ricerca e innovazione. Questoprogetto ha ricevuto, inoltre, il pa-trocinio del Ministero della Salute,l’adesione di 20 accademici eprofessionisti di prestigiose Uni-versità e Istituti di ricerca e vedecoinvolta anche ANMVI con lapresenza di medici veterinari cheparteciperanno alle iniziative deidiversi ambiti. PKN, infatti, è una rete internazio-nale di professionisti provenientidal mondo accademico, dall’in-dustria e da enti pubblici.Il fine principe consta nella ridu-zione degli ostacoli che general-mente limitano le imprese. Sull’i-dea della “open innovation” le a-ziende possono e devono integra-re la propria attività di ricerca confonti esterne di conoscenza perprodotti e tecnologie all’avanguar-dia.L’offerta di PARMa si sviluppa sutre fondamentali settori: ricerca,formazione e servizi.Per quanto riguarda l’area di ri-cerca, si tratterà di valorizzarequesto aspetto presso le aziendedel territorio facilitando la ricercae sviluppando soluzioni all’internodel network internazionale, costi-tuendo un osservatorio perma-

nente sulla ricerca e la tecnologiadel settore di riferimento e attuan-do progetti di ricerca destinati agruppi relativamente ampi diclienti ottenendo il miglior rappor-to tra costo e beneficio.Formazione e divulgazione, inol-tre, sono obiettivi che porterannoallo sviluppo della prima e indi-spensabile risorsa aziendale: ilCapitale Umano. In questo ambi-to saranno coinvolti specialisti eopinion leaders per preziose con-sulenze sulle tematiche di partico-lare interesse.La gestione della pubblicazionedei lavori di ricerca e dei pro-grammi di formazione sarà basa-ta sul principio di “internationalblind peer review” questo sistemafornirà una garanzia della validitàscientifica dei contenuti.Inoltre, sarà organizzato un forumbiennale per discutere sugli a-spetti socio economici internazio-nali del settore alimentare e non dimarginale importanza, l’attuazio-ne di borse di studio per studentimeritevoli che avranno l’opportu-nità non solo di misurarsi in unambito altamente professionale,ma anche di potersi inserire in unsettore di prestigio.Non ultimo, l’aspetto dei servizi of-ferti tra i quali supporti e projectmanagement per accedere e ot-tenere finanziamenti legati a ricer-ca e innovazione, consulenza alleimprese e istituzioni sui temi spe-cifici del settore.

PKN potrà essere la strada per-corribile verso la riduzione dei co-sti fissi e il massimo sfruttamentoe valorizzazione delle risorse a-ziendali e territoriali.Gli obiettivi del progetto nel medioperiodo sono: il coinvolgimento di70-100 ricercatori internazionali, ilcoinvolgimento di 50-60 aziendeall’anno, 8 iniziative di formazioneall’anno, l’organizzazione di unWorld Forum biennale che attrag-ga l’attenzione di 250 partecipantie la pubblicazione di 20 articolipubblicati annualmente.L’ambizione di questo progetto èsenza dubbio importante, la fatti-bilità e la sostenibilità nel lungoperiodo sono forti e lasciano pen-sare ad un nuovo successo im-prenditoriale non solo per la cittàdi Parma ma anche per aziendeed enti che ne prendono parte. ■

15laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007ATTUALITÀ

PARMa Knowledge Network (PKN): un progetto di ricerca nell’agro alimentare per la creazione di un polo di eccellenzaProgetti, ricerca e servizi con una rete di professionisti che opereranno per rendere sempre più innovativoe competitivo lo scenario agroalimentare del territorio parmigiano

di Paola Gherardi

Tre messaggi per etichette sicure

Nutrienti contenuti nei cibi, effetti positivi degli alimen-ti sulla fisiologia dell’organismo ed effetti ‘tera-

peutici’ (come l’abbassamento del colesterolo) dei prodotti a-limentari. Sono i tre messaggi-chiave (nutrizionale, fisiologico e sanita-rio) su cui si baseranno sia le etichette alimentari sia tutta l’informazionesui cibi, in modo che siano sicure e scientificamente valide. È quantoprevede la normativa europea che è stata approvata nel gennaio di que-st’anno e che fissa i limiti ai messaggi di carattere informativo per i con-sumatori che i produttori di alimenti possono indicare su etichette e altricanali informativi. I tre messaggi sono stati spiegati da Vittorio Silano,Capo del Dipartimento dell’Innovazione del Ministero della Salute du-rante il convegno ‘Efsa e sicurezza alimentare: risultati e sfide’ che si ètenuto ai primi di giugno all’Istituto Superiore di Sanità, per i 5 anni dallanascita dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare: “la commis-sione europea - ha aggiunto Silano - li approverà uno per uno qualora idati siano adeguati proprio perché gli alimenti hanno una varietà di ef-fetti positivi che li avvicinano molto al farmaco. L’Efsa ha pubblicato duesettimane fa le linee guida per fare le domande perché la normativa pre-vede che entro il 5 luglio sia predisposta la procedura che le aziendedevono seguire’’.

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Prendendo spunto dall’ar-ticolo apparso riguar-dante l’indagine ANMVI

sulla percezione che i clienti han-no dei veterinari (Professione Ve-terinaria n. 20/2007 ndr) vorreidare il mio personale contributo.A novembre dello scorso anno,dopo avere predisposto un ap-

posito modulo cartaceo, ho ini-ziato a chiedere ai clienti di dareun voto alle varie attività della Cli-nica che dirigo (si tratta di unaclinica 24 ore con pronto soccor-so a Bologna, dove lavorano 10colleghi oltre alla mia segretaria).A partire dalla Reception e daitempi di attesa e risposta, fino al-

la cortesia, cordialità e spingen-domi anche alla competenzaprofessionale, ho chiesto un votoda 1 a 10 dove 1= “assolutamen-te da migliorare” e 10 significa“non migliorabile”.Ho iniziato contro il parere dellamaggior parte dei collaboratori eho percepito una certa ansia da

parte della mia segretaria; tutti a-vevano paura di ricevere rispostediverse da quelle che desidera-vano. Anche io ero un po’ in an-sia, essere giudicati non è maipiacevole, ti vengono sempre lepaure più strane. Tuttavia oggi, dopo oltre 6 mesi,abbiamo ricevuto un discreto nu-

mero di schede che abbiamo e-laborato. Ebbene, sapete checosa ne è uscito?Il voto più basso è stato il 7, il piùalto il 10 e la media (ripeto, lamedia generale su 8 domandeper scheda, è stata del 9,3!!La prima cosa che ho fatto è sta-to dire alla mia segretaria che,considerato che la reception e leattese al telefono avevano unamedia dell’8,5, avrei smesso (ecosì ho fatto) di lamentarmi conlei del suo modo di gestire le 2 li-nee telefoniche. Era evidente cheil cliente non percepiva ritardi odifficoltà nel mettersi in contattocon la struttura. Poi ho fatto icomplimenti allo Staff, perchéanche nella risposta libera susuggerimenti o reclami nessunoaveva reclamato alcunché.Che cosa ne ho dedotto? 1) La percezione che io ed il mioStaff avevamo del servizio svoltoper i clienti e i pazienti era moltodiverso di quello che i clienti ave-vano di noi.2) Certamente chi vive dall’inter-no una struttura veterinaria neconosce pregi e difetti. Noi fac-ciamo 2 riunioni al mese per ana-lizzare i problemi, le procedure,le novità nella speranza di trova-re le migliori soluzioni. Forse sia-mo un po’ troppo severi con noistessi.3) Abbiamo ricevuto una solascheda dove il cliente suggeriva“se possibile” di abbassare untantino i prezzi delle prestazioni.Tutti gli altri hanno ritenuto che laqualità del servizio fosse moltoalta e quindi per forza più carache da altre parti (vi assicuro chenon ci facciamo pagare poco!!).4) Nessuno dei clienti ha avuto o-biezioni riguardo il pagamentodel 100% del preventivo minimoconcordato all’atto del ricovero inPronto Soccorso (L’ultima lamen-tela è di 12 mesi fa).5) Noi sappiamo perfettamenteche 9,3 è la percezione del clien-te e non la qualità esatta del no-stro servizio, tuttavia è giustoprendere coscienza che forsenon è vero che siamo così di-sprezzati dai clienti ma anzi ap-prezzano molto il nostro lavoro.Risultato: Oggi lo Staff è più sereno, direiquasi orgoglioso del lavoro chefa e della struttura in cui esercita;lavora con meno ansia, si impe-gna ancora di più per migliorareed affinare le procedure (acco-glienza, gestione dei preventivi,seguire i casi clinici ecc. ecc.) esi impegna anche di più nel gio-co di squadra. La segretaria èpiù sorridente, vive meglio il rap-porto con la Direzione Sanitariaed anche con il cliente difficile etutto il clima è nel complessomolto migliorato. Se avessi im-maginato tutto ciò prima, non ciavrei creduto. Il tutto poi sembraanche in linea con il sondaggioANMVI. ■

16 laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007

Una riuscita esperienza personale

Sondare la qualità direttamente col clientedi Giovanni Semprini

DMV, SPCAA, LP Bologna

RIFLESSIONI

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La lettera che pubblichiamo di se-guito è anonima. È arrivata anoni-ma in redazione. Permettetemi di ri-badire che non è particolarmentegratificante promuovere spazi di di-battito, anche piuttosto accesi e im-portanti, e non sapere con chi ci sista confrontando. Credo che il miostesso disagio valga anche per voiche leggete. Ma la riservatezza èun diritto garantito. E allora ricordoche se proprio non si vuole sotto-scrivere in pubblico una lettera, sipuò far richiesta di comparire co-me “lettera firmata”, dichiarando l’i-dentità almeno all’organo di infor-mazione a cui ci si rivolge. In que-sto modo si garantisce e si avvalo-ra un po’ di più la propria testimo-nianza e si permette alla direzioneeditoriale di essere più consapevo-le dei contenuti proposti a svariatemigliaia di colleghi.

Gentile dottor Scotti,sono un giovane veterinario che siè rivisto nelle due lettere Genitore eLucidatura dei n. 18/19 di questabella e meritoria rivista della qualeapprezzo soprattutto gli articoli difondo della prima pagina, semprepuntuali e sferzanti (ottimo e corag-gioso quello contro le recenti deci-sioni politiche che riguardano lanostra categoria). Mi sono rivisto,dicevo, tal quale e, pur compren-dendo i pesanti costi e responsabi-lità che gravano su ambulatori e cli-niche, credo che esista pure un for-te egoismo e direi anche cinismonei titolari (in particolare quando cisono soci) nei confronti dei giovanimedici che, io ne sono un esempio,vengono veramente sfruttati, ma...ma quando cominciano ad averbene appreso, quasi quanto i tito-lari e vorrebbero maggiore spazioed emergenza (non disgiunti, cer-to, da una finalmente dignitosa re-munerazione) ecco che soprattuttodove imperano i cosiddetti “baroni”nasce diffidenza, fastidio e alla fineti dicono che non hai raggiunto gliscopi, che hai in qualche modo de-luso, vieni mal sopportato, comin-ciano i dispetti e alla fine...ne trai leconseguenze e te ne vai con den-tro una angosciata delusione di tut-to e di tutti. Ma è di un altro problema che ti vo-glio parlare e del quale, veramen-te, i rappresentanti dei veterinarihanno grosse RESPONSABILITÀ!Mi riferisco all’IVA, a quel 20% (!)che grava (e chi sconta paga) sul-le fatture al cliente e di cui non midilungo a descrivere la cattiva sop-portazione di tutti. Qui siete TUTTIresponsabili! Non vi siete ammani-cati con un Deputato o Senatore oSottosegretario o Ministro o Segre-tario di Partito che abbia preso acuore la sua soppressione! Non a-vete mai fatto una sia pur modestacampagna di stampa, con qualcheocchiello o trafiletto o cornice chedenunci l’iniquo problema e la di-sparità nei confronti degli umani!.Non avete mai organizzato (ormailo fan tutti e anche con risultati)qualche manifestazione o marcia otavolini o simposi specifici in qual-che teatro! Non avete mai coinvol-to organi di informazione aggressi-vi, che so io, Beppe Grillo, Strisciala Notizia, le Organizzazioni di tute-la dei consumatori, ecc. ecc. C’è

un’acquiescenza quasi sospettanegli Organi Direttivi della nostraCategoria su questo argomento!Basta ha certamente capito, faràqualcosa dott. Scotti, oppure ri-sponderà (se lo farà) che è un pro-blema insolubile?Cordiali saluti Un veterinario

Caro Collega, devi essere propriogiovane! Sulla questione dell’IVA tibasti sapere che è una battagliache nasce con la nostra professio-ne. Non c’è stato Governo, non c’èstata Legislatura e non c’è stata oc-

casione mediatica o di pubblica vi-sibilità in cui non si sia sollevato ilproblema. Ci siamo anche “amma-nicati” il Vice Presidente del Parla-mento Europeo, quando l’ex Mini-stro Tremonti ci disse che solo l’Eu-ropa poteva... Lo stato dell’arte ve-de tre sottosegretari (Patta-Salute,Acciarini-Famiglia e Cento-Finan-ze) giurare che si cercherà almenodi far scendere l’aliquota dallo sca-glione dei beni di lusso al 10%.. Nelfrattempo abbiamo anche chiestodi incentivare il possesso di anima-li da compagnia abbattendo l’im-

17laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007LETTERE AL DIRETTORE

@

Il mondo della politica è tantoaffascinante quanto complesso,molto diverso dalla precisione

che caratterizza gesti e decisioniin una sala operatoria.

Ignazio Marino, Presidente della Commissione

Igiene e Sanità del Senato

posta sul valore aggiunto del petfood. Ci sono al riguardo due pro-poste di legge in Parlamento. Nelmanifesto programmatico per iltriennio ordinistico 2006-2008 trovila questione fiscale fra le annosebattaglie professionali. Nel frattem-po continuiamo a informare i nostriclienti che le spese veterinarie so-no detraibili. ANMVI non conosce ilsignificato del termine “acquie-scenza”: quanto sappia e possa tu-telare la categoria l’hanno scritto direcente i giudici del TAR del Lazio.

Carlo Scotti

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18 laPROFESSIONE VETERINARIA 23/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventiCORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO AVANZATE IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 CreditiPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: IV PARTE - ECOCARDIOGRAFIA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: 22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO REGIONALE SARDEGNA - RADIOLOGIA NEL CANE E NEL GATTO - Sassari- - ECM: 18 Crediti -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE CENTRALE SIVE LAMINITE E RADIOLOGIA DIGITALE: VECCHI PROBLEMI E NUOVE SOLUZIONI - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: IV PARTE - CHIRURGIA TORACICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO E.V. / AIVEMP IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO CONVENZIONATO CON IL SSN - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: RichiestoCON REGIONE LOMBARDIA Accreditamento - Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail:

[email protected] E.V. /SIVAR IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO AZIENDALE PER LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’EPIDEMIOSORVEGLIANZA - CON REGIONE LOMBARDIA Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:

Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE DI EMBRYO TRANSFER - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona e San Daniele Po (CR) -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +390372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO L’OCCHIO DOLENTE - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel Campanile - Rivoli (TO) IN COLLABORAZIONE CON SOVEP - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Dele-

gazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ANESTESIA: IV PARTE - ANESTESIA E SISTEMA NERVOSO - TERAPIA DEL DOLORE - COMPLICANZEIN CORSO DI ANESTESIA - EUTANASIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE CONCETTI APPLICABILI DI DERMATOLOGIA EQUINA PER IL VETERINARIO PRATICO - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE- Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA RADIOLOGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale,87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC APPROCCIO E GESTIONE PRATICA DELLA LEISHMANIOSI - Holiday Inn Cagliari, Cagliari - Viale UmbertoTicca - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV L’ANESTESIA NEI PAZIENTI AFFETTI DA PATOLOGIE EPATICHE E RENALI - Centro Studi SCIVAC, Cre-mona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN. GIULIA DERMATOFITOSI E DERMATITE ATOPICA: COME GIUNGERE AD UNA CORRETTA DIAGNOSI ED EFFETTUA-RE UNA ADEGUATA TERAPIA. - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Rich.Accr. - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MOLISE LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO CRITERI DI VENDITA DI UN SERVIZIO AL CLIENTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:DI PRACTICE MANAGEMENT Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39

0372 403502 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: IV PARTE - LA GESTIONE DEL CLIENTE E DEL PAZIENTE E LA PREVENZIONE

COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Rich. Accr. - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO E.V./AIVEMP IN COLLABORAZIONE IL VETERINARIO DI SANITÀ PUBBLICA: DALL’ISPEZIONE DI PRODOTTO AL SISTEMA DEGLI AUDIT (IN CON REGIONE LOMBARDIA APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI EUROPEI 854/2004 E 882/2004) - Centro Studi EV - Palazzo Trecchi, Cremo-

na - ECM: Rich. Accr. - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC PATOLOGIE OSTRUTTIVE DELLE VIE RESPIRATORIE: VIVERE CON UN FILO D’ARIA - Sheraton PadovaHotel Conference Center, Padova - Corso Argentina, 5 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINUV PATOLOGIE OSTRUTTIVE NON ONCOLOGICHE DELLE VIE URINARIE - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialisti-che SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA FRIULI VEN. GIULIA COMPAGNIA - “Il Quadrifoglio srl” Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti - Per

informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC BASILICATA LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Matera - ECM: Richiesto Accre-

ditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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La rivista è un settimanale

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Chiuso in stampa il 18 giugno 2007

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Quante ore prima di un intervento chirurgicoortopedico ad un paziente adulto deveessere interrotta l’assunzione di cibo?

8 ore

12 ore

6 ore

24 ore

I tumori ossei primari nei piccoli animalioriginano più frequentemente:

A livello diafisario

A livello metafisario

A livello epifisario

A livello superfici articolari

QUIZ 1Risposta corretta: b)Corso SCIVAC di radiologiadiagnostica, Ragusa 2006A

QUIZ 2Risposta corretta: b)Corso introduttivo alla praticaortopedica, SCIVAC, Sassari2006

SOLUZIONI

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