Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11

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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 11, dal 19 al 25 marzo 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 112 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. SSN È stata messa a punto una prima boz- za del testo del provvedimento sul- l’ammodernamento del servizio sani- tario nazionale. Quattro i punti di rilie- vo: governo clinico, sicurezza, medi- cina del territorio ed ECM. Si tratta di un testo definito ‘grezzo’ che verrà sottoposto alle Regioni per poi tornare alle associazioni degli o- peratori sanitari, prima di avere il via libera del Consiglio dei ministri. AVIARIA “Non esistono vaccini in grado di im- pedire totalmente le infezioni, da ciò la necessità di rafforzare le strategie di controllo”, tuttavia non desta “alcun al- larme’’ la notizia dell’individuazione in Egitto di polli vaccinati contro l’influen- za aviaria e risultati positivi al virus H5N1. La rassicurazione arriva dalla virologa Ilaria Capua, responsabile del Centro di referenza nazionale per l’influenza: “è del tutto normale - ha spiegato - che anche animali vaccina- ti possano contrarre l’infezione, ma la differenza rispetto ai capi non vacci- nati è che contraggono una forma più lieve e liberano così minori quantità di virus nell’ambiente’’. AZIENDE Akzo Nobel, multinazionale olandese della chimica, cederà all’americana Schering-Plough la sua divisione far- maceutica Organon BioSciences (OBS), della quale fa parte Intervet, l’azienda farmaceutica veterinaria, specializzata in prodotti per la salute animale. Tim van der Zanden, porta- voce di Akzo Nobel, vede così il futu- ro dell’azienda: “Non stiamo facendo né suddivisioni né tagli, ma una ope- razione di crescita affinché Schering Plough diventi più forte in Europa e In- tervet possa a sua volta crescere ne- gli Stati Uniti”. ANVU Il Consiglio Direttivo dell’ANVU ha in- contrato il Commissario UNIRE, Guido Melzi d’Eril. Il presidente Giuseppe Cascio ha esposto brevemente la sto- ria dei Veterinari incaricati negli ippo- dromi. Rassicurazioni dal Commissa- rio: non è prevista la riduzione dell’or- ganico veterinario. Resta tuttavia “de- licata” la situazione economica dell’U- NIRE. PREMIO BOGONI Il Comitato Scientifico del Premio Gino Bogoni 2007 selezionerà le candida- ture pervenute entro il 31 maggio a: Premio Gino Bogoni, presso il Servizio Veterinario dell’A.U.S.S. N. 16, Via F. P. Sarpi, 76, 35128 Padova. Sono candi- dabili i medici veterinari italiani che con la propria professionalità abbiano dato testimonianza, in Italia o all’este- ro, dell’apporto della scienza veterina- ria. L’anno scorso il Premio è stato conferito ad Aldo Vezzoni. ENPA È Carla Rocchi il nuovo Presidente Nazionale dell’Enpa. L’Assemblea ge- nerale straordinaria dei soci l’ha eletta a larghissima maggioranza al vertice dell’Ente. Succede a Paolo Manzi Il nuovo Consiglio Nazionale è compo- sto dai soci Paolo Manzi, Annamaria Procacci, Gianfranco Urso, Marco Po- li, Alessio Bonetti, Angela Pia Mori Gialdi, Cataldo Paradiso, Simone Por- zio, Giovanni Pallotti, Sergio Martinelli, Emanuele Deiana, Antonella Squilloni e Paolo Spicacci. Brevi Indicazioni dal Ministero della Salute Mussi: Veterinaria resta a numero chiuso I l Ministro dell’Università e della Ricerca, On. Fabio Mussi, ha inviato ai Rettori di tut- te le Università italiane una propria nota, con la quale li ha invitati a limitare le previsioni del “nu- mero chiuso” alle sole facoltà per le quali que- sto è previsto per legge. Fra queste sono e- spressamente indicate: Medicina e Chirurgia, Architettura, Ingegneria e Medicina Veterinaria. Si precisa nella nota che “ogni limitazione del numero degli accessi al di fuori delle fattispecie indicate dalla legge, costituisce una ingiustificata limitazione del diritto allo studio garantito dall’articolo 34 della Costituzione”. Nei casi in cui vi fosse previsione di un numero elevato di studenti, il Ministro invita le Università, anziché ri- correre al numero chiuso, ad una “più razionale utilizzazione delle risor- se a disposizione”, riducendo i corsi attivati, con frequenza non signifi- cativa, e duplicando o triplicando i corsi con prevedibile maggiore affol- lamento. Solo il 52,4% ha un’occupazione a un anno dalla laurea A Bologna, il 2 e 3 marzo scorsi, sono stati presentati i principali ri- sultati della IX indagine AlmaLaurea “Condizione occupazionale dei laureati - Indagine 2006”. I dati del Consorzio, al quale fanno riferi- mento quasi tutti gli atenei italiani, riferiti alla condizione lavorativa dei laureati dopo un anno dalla laurea, sono sempre più preoccupanti. La percentuale dei laureati occupati è infatti in costante calo da alcuni anni e si è ulteriormente ridotta al 52,4%. In sostanza un laureato su due, do- po un anno dalla laurea, non ha una occupazione. Confrontando il valore del 2005 con quello del 2000 (57,5%) risulta evidente la forte contrazione che ha subito questo indice. In 5 anni il dato è peggiorato del 10%. Gli stessi valori rapportati al settore veterinario sono drammatici. Solo il 38% dei laureati in Medicina Veterinaria, dopo un anno dalla laurea, ha una occupazione. Due su tre non lavorano. Certamente la situazione migliora se consideriamo i valori dopo 5 anni dalla laurea. In questo caso i laurea- ti occupati sono l’85,3%. Questo significa comunque che il 15% dopo cinque anni è ancora alla ri- cerca di un lavoro. Gli stessi dati, ripartiti per genere, mostrano che solo il 49,2% delle donne laureate ha un’occupazione dopo un anno mentre gli uomini arrivano al 57,1. In questo caso il dato riferito al settore veteri- nario è sostanzialmente in linea con il valore medio, 87%, ma solo il 69% dichiara di avere un’occupazione stabile. Questo significa che dopo cin- que anni dalla laurea un Medico Veterinario su tre sta ancora cercando un lavoro o comunque un’occupazione che dia garanzie di sostenibilità economico-occupazionale. la PR O FESSI O NE VETERINARIA www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Farmaco - vigilanza veterinaria Coinvolgimento "istituzionalizzato" dei medici veterinari affinché comunichino le sospette reazioni avverse A PAG. 3 Permetteteci di iniziare dicendo grazie all'amico Gaetano Penoc- chio, Presidente della FNOVI, che finalmente nella storia del nostro or- ganismo istituzionale di rappresen- tanza ha avuto il coraggio di ri- spondere chiaramente al Ministero della Salute, dichiarando che la ne- cessità di Medici Veterinari per i prossimi anni è pari a 0 (zero). Di fronte ad una situazione che conti- nua ad essere sempre più difficile, se non drammatica, per i giovani laureati, pensare di andare avanti, come si è continuato per anni, "ti- rando a campare", è per lo meno da incoscienti. È ora, anzi siamo già in netto ritardo, di incominciare a dire chiaro come sono le cose. Permettere che centinaia di giovani si iscrivano oggi ad un Corso di Laurea, lungo ed impegnativo, già sapendo che non avranno alcuno sbocco occupazionale e mandan- doli allo sbaraglio, con uno spreco umano, sociale ed economico e- norme, è veramente da irresponsa- bili. Dare però tutta la colpa di que- sta situazione solo alle Università, che vivono, o sopravvivono, sul nu- mero degli iscritti con un sistema di finanziamenti assurdo e perverso, sarebbe ingiusto visto che questo numero viene deciso dal Ministero per l'Università, sentiti: il Ministero della Salute, la Conferenza dei Pre- sidi e soprattutto le Regioni che de- vono ogni anno indicare il numero di Medici Veterinari necessari sul loro territorio nei vari settori (zoo- tecnia, sicurezza alimentare, ani- mali da compagnia, ecc.). Veden- do i numeri proposti dalle varie Re- gioni c'é veramente da chiedersi dove vivano i dirigenti o funzionari che forniscono al Ministero queste indicazioni. Tutti i settori in cui ope- rano i veterinari sono ormai blindati ad ogni possibile accesso, gli spa- zi nuovi sono veramente limitati, e sono almeno 2 o 3 mila i giovani in attesa di lavoro, ma nonostante questo le richieste delle Regioni superano nettamente il migliaio. La verità è che quasi nessuno a livello locale fa un'analisi seria ed ap- profondita basandosi il più delle volte solo sul numero programmato dell'anno precedente. Sarebbe davvero tutto da ridere, se centi- naia di giovani non pagassero cara questa superficialità. IMMATRICOLAZIONI 2007, TUTTO DA RIDERE! Dir. San. Emanuele Minetti - Medico Veterinario Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502 ISO 9001:2000

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 11, dal 19 al 25 marzo 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 112ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

SSNÈ stata messa a punto una prima boz-za del testo del provvedimento sul-l’ammodernamento del servizio sani-tario nazionale. Quattro i punti di rilie-vo: governo clinico, sicurezza, medi-cina del territorio ed ECM.Si tratta di un testo definito ‘grezzo’che verrà sottoposto alle Regioni perpoi tornare alle associazioni degli o-peratori sanitari, prima di avere il vialibera del Consiglio dei ministri.

AVIARIA“Non esistono vaccini in grado di im-pedire totalmente le infezioni, da ciò lanecessità di rafforzare le strategie dicontrollo”, tuttavia non desta “alcun al-larme’’ la notizia dell’individuazione inEgitto di polli vaccinati contro l’influen-za aviaria e risultati positivi al virusH5N1. La rassicurazione arriva dallavirologa Ilaria Capua, responsabiledel Centro di referenza nazionale perl’influenza: “è del tutto normale - haspiegato - che anche animali vaccina-ti possano contrarre l’infezione, ma ladifferenza rispetto ai capi non vacci-nati è che contraggono una forma piùlieve e liberano così minori quantità divirus nell’ambiente’’.

AZIENDEAkzo Nobel, multinazionale olandesedella chimica, cederà all’americanaSchering-Plough la sua divisione far-maceutica Organon BioSciences(OBS), della quale fa parte Intervet,l’azienda farmaceutica veterinaria,specializzata in prodotti per la saluteanimale. Tim van der Zanden, porta-voce di Akzo Nobel, vede così il futu-ro dell’azienda: “Non stiamo facendoné suddivisioni né tagli, ma una ope-razione di crescita affinché ScheringPlough diventi più forte in Europa e In-tervet possa a sua volta crescere ne-gli Stati Uniti”.

ANVUIl Consiglio Direttivo dell’ANVU ha in-contrato il Commissario UNIRE, GuidoMelzi d’Eril. Il presidente GiuseppeCascio ha esposto brevemente la sto-ria dei Veterinari incaricati negli ippo-dromi. Rassicurazioni dal Commissa-rio: non è prevista la riduzione dell’or-ganico veterinario. Resta tuttavia “de-licata” la situazione economica dell’U-NIRE.

PREMIO BOGONIIl Comitato Scientifico del Premio GinoBogoni 2007 selezionerà le candida-ture pervenute entro il 31 maggio a:Premio Gino Bogoni, presso il ServizioVeterinario dell’A.U.S.S. N. 16, Via F. P.Sarpi, 76, 35128 Padova. Sono candi-dabili i medici veterinari italiani checon la propria professionalità abbianodato testimonianza, in Italia o all’este-ro, dell’apporto della scienza veterina-ria. L’anno scorso il Premio è statoconferito ad Aldo Vezzoni.

ENPAÈ Carla Rocchi il nuovo PresidenteNazionale dell’Enpa. L’Assemblea ge-nerale straordinaria dei soci l’ha elettaa larghissima maggioranza al verticedell’Ente. Succede a Paolo Manzi Ilnuovo Consiglio Nazionale è compo-sto dai soci Paolo Manzi, AnnamariaProcacci, Gianfranco Urso, Marco Po-li, Alessio Bonetti, Angela Pia MoriGialdi, Cataldo Paradiso, Simone Por-zio, Giovanni Pallotti, Sergio Martinelli,Emanuele Deiana, Antonella Squillonie Paolo Spicacci.

Brevi Indicazioni dal Ministero della Salute

Mussi: Veterinaria resta a numero chiuso

I l Ministro dell’Università e della Ricerca,On. Fabio Mussi, ha inviato ai Rettori di tut-

te le Università italiane una propria nota, con laquale li ha invitati a limitare le previsioni del “nu-mero chiuso” alle sole facoltà per le quali que-sto è previsto per legge. Fra queste sono e-spressamente indicate: Medicina e Chirurgia,Architettura, Ingegneria e Medicina Veterinaria.Si precisa nella nota che “ogni limitazione del

numero degli accessi al di fuori delle fattispecie indicate dalla legge,costituisce una ingiustificata limitazione del diritto allo studio garantitodall’articolo 34 della Costituzione”. Nei casi in cui vi fosse previsione diun numero elevato di studenti, il Ministro invita le Università, anziché ri-correre al numero chiuso, ad una “più razionale utilizzazione delle risor-se a disposizione”, riducendo i corsi attivati, con frequenza non signifi-cativa, e duplicando o triplicando i corsi con prevedibile maggiore affol-lamento.

Solo il 52,4% ha un’occupazione a un anno dalla laurea

ABologna, il 2 e 3 marzo scorsi, sono stati presentati i principali ri-sultati della IX indagine AlmaLaurea “Condizione occupazionale

dei laureati - Indagine 2006”. I dati del Consorzio, al quale fanno riferi-mento quasi tutti gli atenei italiani, riferiti alla condizione lavorativa deilaureati dopo un anno dalla laurea, sono sempre più preoccupanti. Lapercentuale dei laureati occupati è infatti in costante calo da alcuni annie si è ulteriormente ridotta al 52,4%. In sostanza un laureato su due, do-po un anno dalla laurea, non ha una occupazione. Confrontando il valoredel 2005 con quello del 2000 (57,5%) risulta evidente la forte contrazioneche ha subito questo indice. In 5 anni il dato è peggiorato del 10%. Glistessi valori rapportati al settore veterinario sono drammatici. Solo il 38%dei laureati in Medicina Veterinaria, dopo un anno dalla laurea, ha unaoccupazione. Due su tre non lavorano. Certamente la situazione migliorase consideriamo i valori dopo 5 anni dalla laurea. In questo caso i laurea-ti occupati sono l’85,3%. Questo significa comunque che il 15% dopo cinque anni è ancora alla ri-cerca di un lavoro. Gli stessi dati, ripartiti per genere, mostrano che soloil 49,2% delle donne laureate ha un’occupazione dopo un anno mentregli uomini arrivano al 57,1. In questo caso il dato riferito al settore veteri-nario è sostanzialmente in linea con il valore medio, 87%, ma solo il 69%dichiara di avere un’occupazione stabile. Questo significa che dopo cin-que anni dalla laurea un Medico Veterinario su tre sta ancora cercandoun lavoro o comunque un’occupazione che dia garanzie di sostenibilitàeconomico-occupazionale.

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Farmaco -vigilanzaveterinariaCoinvolgimento "istituzionalizzato" deimedici veterinari affinché comunichinole sospette reazioni avverse A PAG. 3

Permetteteci di iniziare dicendograzie all'amico Gaetano Penoc-chio, Presidente della FNOVI, chefinalmente nella storia del nostro or-ganismo istituzionale di rappresen-tanza ha avuto il coraggio di ri-spondere chiaramente al Ministerodella Salute, dichiarando che la ne-cessità di Medici Veterinari per iprossimi anni è pari a 0 (zero). Difronte ad una situazione che conti-nua ad essere sempre più difficile,se non drammatica, per i giovanilaureati, pensare di andare avanti,come si è continuato per anni, "ti-rando a campare", è per lo menoda incoscienti. È ora, anzi siamogià in netto ritardo, di incominciarea dire chiaro come sono le cose.Permettere che centinaia di giovanisi iscrivano oggi ad un Corso diLaurea, lungo ed impegnativo, giàsapendo che non avranno alcunosbocco occupazionale e mandan-doli allo sbaraglio, con uno sprecoumano, sociale ed economico e-norme, è veramente da irresponsa-bili. Dare però tutta la colpa di que-sta situazione solo alle Università,che vivono, o sopravvivono, sul nu-mero degli iscritti con un sistema di

finanziamenti assurdo e perverso,sarebbe ingiusto visto che questonumero viene deciso dal Ministeroper l'Università, sentiti: il Ministerodella Salute, la Conferenza dei Pre-sidi e soprattutto le Regioni che de-vono ogni anno indicare il numerodi Medici Veterinari necessari sulloro territorio nei vari settori (zoo-tecnia, sicurezza alimentare, ani-mali da compagnia, ecc.). Veden-do i numeri proposti dalle varie Re-gioni c'é veramente da chiedersidove vivano i dirigenti o funzionariche forniscono al Ministero questeindicazioni. Tutti i settori in cui ope-rano i veterinari sono ormai blindatiad ogni possibile accesso, gli spa-zi nuovi sono veramente limitati, esono almeno 2 o 3 mila i giovani inattesa di lavoro, ma nonostantequesto le richieste delle Regionisuperano nettamente il migliaio. Laverità è che quasi nessuno a livellolocale fa un'analisi seria ed ap-profondita basandosi il più dellevolte solo sul numero programmatodell'anno precedente. Sarebbedavvero tutto da ridere, se centi-naia di giovani non pagassero caraquesta superficialità.

IMMATRICOLAZIONI 2007, TUTTO DA RIDERE!

Dir. San. Emanuele Minetti - Medico VeterinarioAut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

ISO 9001:2000

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I l sistema italiano di farma-covigilanza, costituito dallaDirezione generale della sa-

nità pubblica veterinaria del Mi-nistero della Salute e dai centriregionali di farmacovigilanza(D.Lvo 193/2006) ha lo scopo dicostituire sul territorio nazionale,un sistema efficace per la raccol-ta, la trasmissione e la valutazio-ne delle informazioni relative allereazioni avverse del medicinaleveterinario.Tali informazioni possono prove-nire da diverse fonti:• medici veterinari; • farmacisti; • università (Istituti di ricerca,

cliniche universitarie); • aziende titolari di autorizza-

zioni all’immissione in com-mercio;

• operatori professionali sul ter-ritorio, tramite il veterinario.

Elemento fondamentale per latrasmissione delle informazioni èla scheda di segnalazione (v. ri-quadro) . Le aziende farmaceuti-che, in base alla Legge 27 di-cembre 1987, n. 531 sono già datempo tenute alla comunicazionedei dati di farmacovigilanza rela-tivi ai medicinali veterinari com-mercializzati nel corso dell’anno.Tuttavia, il sistema di farmacovi-gilanza europeo e, di conse-guenza, quello nazionale, pre-scrivono alle aziende una pre-senza ed un impegno certamen-te superiore a quello richiesto fi-no ad oggi dalla normativa nazio-nale e le richiamano ad un ruolodi maggior responsabilità.

In primis le professionisanitarieIl coinvolgimento “istituzionaliz-zato” delle professioni sanitariein un sistema nazionale di farma-covigilanza, è sicuramente unanovità nei termini così espliciti estrutturati definiti dal complessodelle norme comunitarie e nazio-nali che disegnano il nuovo siste-ma di registrazione dei medicina-li veterinari. Tuttavia non si puònascondere il fatto che il control-lo degli effetti nocivi provocatidalla somministrazione di medi-cinali, facesse parte già da tem-po dei compiti istituzionali deglioperatori sanitari. Proprio perquesto si ritiene opportuno che laprima fase di attuazione del si-stema nazionale di farmacovigi-lanza, faccia riferimento preva-lentemente alle professioni sani-tarie e cioè medici-veterinari efarmacisti. Un primo disegno della rete diraccolta ed elaborazione delleinformazioni, prevede dunqueche veterinari e farmacisti co-munichino eventuali reazioni av-verse di cui vengono a cono-scenza, direttamente ai centriregionali di farmacovigilanzacompetenti per territorio, che at-tiveranno le procedure conse-quenziali necessarie.

Tutti i veterinariParlando di veterinari ci si riferi-sce alla intera categoria, si trattidi liberi professionisti (operantisia nel settore degli animali da

reddito, sia nel settore degli ani-mali da compagnia) o di veteri-nari pubblici dipendenti. Il ruolodei farmacisti, siano essi ope-ranti in farmacia o presso grossi-

sti, diventa particolarmente rile-vante per il controllo degli even-tuali effetti collaterali dei medici-nali veterinari che possono esse-re venduti senza presentazione

di ricetta. Il ruolo dei centri regio-nali di farmacovigilanza è chia-ramente individuato dal nuovodisposto del D.Lvo 193/ 2006. Nell’impostazione del sistema

3ATTUALITÀ

Dlgs 193/2006 (Codice del Farmaco)

Un nuovo sistema nazionale di farmacovigilanza

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007

Scheda da inviare a: RISERVATO1) Ministero della Salute Solo ad uso dell’ufficio Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza Numero di riferimento della segnalazionedegli Alimenti – Ufficio XI2) Centri Regionali di Farmacovigilanza di competenza (ove il centro non sia ancora stato attivato inviare la scheda al competente Assessorato alla Sanità – servizi veterinari)

N. fax: 06 59946949 N. tel.: 06 59946255 / 06 59946932

IDENTIFICAZIONE NOME ED INDIRIZZO DEL MITTENTE NOME & INDIRIZZO DEL PAZIENTE e/o DETENTORE DELL’ANIMALE

Argomenti attinenti la sicurezza Veterinario ❏ Farmacista ❏ Altro ❏negli animali ❏negli esseri umani ❏

Assenza di efficacia attesa ❏ n° di telefono:Argomenti attinenti i tempi di attesa ❏ n° di Fax:Problemi di impatto ambientale ❏

PAZIENTE (I) Animale(i) ❏ Uomo ❏ (per l’uomo riempire solo l’età e il sesso sotto riportati)

Specie Razza Sesso: Status Età Peso Motivo del trattamento

Femminile ❏ Sterilizzato/castrato ❏Maschile ❏ In gravidanza ❏

MEDICINALI VETERINARI SOMMINISTRATI PRIMA DELLA SOSPETTA REAZIONE AVVERSA(se il numero di prodotti somministrati contemporaneamente eccede il numero di colonne della tabella disponibili, si prega di duplicare questa scheda)

Nome del medicinale veterinario somministrato 1 2 3

Forma farmaceutica e dosaggio (es.: compresse da 100 mg)

Numero di autorizzazione all’immissione in commercio

Numero del lotto

Via/sito di somministrazione

Posologia/Frequenza

Durata del trattamento/EsposizioneData di InizioData di fine

Persona che ha somministrato il medicinale (veterinario, proprietario, altro)

Pensa che la reazione sia dovuta a questo prodotto? Si ❏ / No ❏ Si ❏ / No ❏ Si ❏ / No ❏

È stato informato il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio? Si ❏ / No ❏ Si ❏ / No ❏ Si ❏ / No ❏

DATA DI INIZIO Tempo intercorso tra Numero di soggetti trattati –––––––––––––––––––– Durata della reazione DELLA SOSPETTA la somministrazione Numero di soggetti che hanno avversa espressa in REAZIONE AVVERSA e l’evento espresso in manifestato reazioni ––––––––––––––––––––––––– minuti, ore o giorni __________/_____/_____ minuti, ore o giorni Numero di decessi ––––––––––––––––––––––––––

DESCRIZIONE DELL’EVENTO (questioni attinenti la sicurezza degli animali o dell’uomo/ l’assenza di efficacia attesa/ i tempi di attesa/ i problemi di impatto ambientale)

Si indichi anche se la reazione è stata trattata, come, con che cosa e con quale risultato

ULTERIORI DATI RILEVANTI (si prega di allegare ulteriore documentazione se si ritiene necessario es. indagini realizzate o in atto, una copia del referto medico relativo ai casi umani)

REAZIONE NELL’UOMOSe il caso riportato si riferisce all’essere umano, si prega anche di compilare i dettagli sull’esposizione sotto-riportati

• Contatto con l’animale sottoposto a trattamento ❏• Ingestione orale ❏• Esposizione topica ❏• Esposizione oculare ❏• Esposizione per iniezione ❏ dito ❏ mano ❏ articolazione ❏ altro ❏• Altro (intenzionale….) ❏Dose di esposizione:

Se non si desidera che il proprio nome ed indirizzo siano inviati al titolare dell’AIC qualora siano richieste ulteriori informazioni, si prega di sbarrare la casella ❏

Data: Località: Nome e firma del mittente:

Altro recapito (telefono) (se differente dal numero sopra indicato)

FAC SIMILE

Scheda di segnalazione alle Autorità Competenti di casi di Sospetta Reazione Avversa

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nazionale di farmacovigilanza ri-sulta opportuno acquisire datianche in merito alla presuntamancanza di efficacia dei medi-cinali veterinari autorizzati. Inproposito si chiarisce che la pre-sunta mancanza di efficacia de-ve intendersi tale solo se vienerilevata dopo somministrazioneeffettuata correttamente, se-guendo le indicazioni terapeuti-che, le modalità d’uso indicate inetichetta e con medicinale nonscaduto nella validità.

Definizioni e scopoLa farmacovigilanza veterinariaè il complesso delle attività di“verifica”, volte a valutare l’effi-cacia e la sicurezza di un farma-co dopo l’immissione in commer-cio nelle condizioni d’uso nellapratica clinica. Scopo del siste-ma di farmacovigilanza è racco-gliere informazioni sulle reazioniavverse che si evidenziano nelcorso dell’uso di medicinali vete-rinari già registrati, sull’uso im-proprio e sull’abuso degli stessi.Il sistema di farmacovigilanza facapo al Ministero della Salute -che attraverso la Direzione Ge-nerale Di Sanità Pubblica Veteri-naria Degli Alimenti E Della Nu-trizione - Ufficio XI, garantisce latutela della normativa del settoree l’operatività organizzativa sulterritorio.L’istituzione di sistemi nazionalidi farmacovigilanza, nel conte-sto del sistema di farmacovigi-lanza europeo è previsto dalladirettiva 93/40/CEE - articolo 42bis- che modifica le direttive81/851/CEE e 81/852/CEE relati-ve ai medicinali veterinari.

Effetti collaterali e reazioniavverseL’ambito di applicazione dei duesistemi è individuato, in primoluogo nel controllo degli effetticollaterali negativi (reazioni av-verse) che si evidenziano nelcorso dell’uso di medicinali vete-rinari già registrati e, in secondoluogo, nella raccolta di informa-zioni sull’uso improprio e sull’a-buso degli stessi medicinali.Con il concetto di controllo deglieffetti collaterali e collaterali ne-gativi (reazioni avverse) si vuole

intendere la segnalazione di ef-fetti non voluti conseguenti all’u-so “proprio” del farmaco, confor-memente alle modalità di sommi-nistrazione indicate negli stam-pati illustrativi autorizzati (vedidefinizioni del d.lgs. 9/4/2003 n.71).L’applicazione dei sistemi di far-macovigilanza europea e nazio-nale richiede una stretta integra-zione tra i due livelli ed un colle-gamento costante che consentalo scambio di informazioni trastrutture nazionali e comunitarie.Il ruolo che i sistemi nazionali difarmacovigilanza rivestono èfondamentale per l’operatività ditutto il sistema.Per questo motivo la DirezioneGenerale Alimenti Nutrizione e

Sanità Pubblica Veterinaria cherappresenta l’organo di settoreall’interno del Ministero della Sa-lute, ha ritenuto di elaborare, incollaborazione con l’Istituto Su-periore di Sanità, le Regioni, gliIstituti Zooprofilattici Sperimen-tali, gli Ordini professionali, leAssociazioni di categoria, unnuovo “Sistema nazionale di Far-macovigilanza”. Scopo del do-cumento è principalmente quellodi illustrare le modalità di opera-tive di raccolta, trasmissione edaggregazione dei dati ai diversilivelli del sistema nazionale difarmacovigilanza. ■

(testi e fac simile sono tratti dal si-to http://www.ministerosalute.it/ali-menti/farmaco/farmaco.jsp)

4ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007

Normativa sulla farmacovigilanza veterinaria

Disposizioni Normative nazionali e comunitarie • TESTO AGGIORNATO DEL DECRETO LEGISLATIVO 27 gennaio1992, n. 119Testo aggiornato del decreto decreto-legislativo 27 gennaio 1992, n.119, recante: “Attuazione delle direttive n. 81/852/CEE, n.87/20/CEE en. 90/676/CEE relative ai medicinali veterinari”. MINISTERO DELLA SANITÀ Circolare 26/3/2001 n. 3Misure finalizzate alla minimizzazione del rischio di trasmissione all’uo-mo e agli animali, tramite medicinali veterinari degli agenti che causa-no le encefalopatie spongiformi trasmissibili(Pubblicato sulla G.U. 12/4/2001, n. 86)• Decreto Legislativo 24 febbraio 1997, n. 47 • Ministero della sanità Circolare 5 maggio 1995Sistemi di farmacovigilanza veterinaria • Regolamento CEE n. 2309/93 • Regolamento CE n. 540/95 • Direttiva 2000/37/CE Linee guidaLinea Guida EMEA/CVMP/183/96 - Final (Pharmacovigilance of veterinary products)Linea Guida EMEA/CVMP/345/98 - Final (Procedure for competent authorities for pharmacovigilance informa-tion of veterinary medicinal products) Linea Guida EMEA/CVMP/141/98 - Final(Revised Rapid Alert System (RAS) and Non Urgent Information System(NUIS) in veterinary pharmacovigilance).Linea guida EMEA/CVMP/143/99 - Final (Conduct of pharmacovigilance for veterinary medicinal productsauthorised through the mutual recognition procedure)Linea guida EMEA/CXMP/PhVWP/2056/99 (Note for guidance on elettronic exchange of pharmacovigilance infor-mation for human and vetrinary medicinal producys in the european u-nion) Linea guida EMEA/CVMP/044/99 - Final (Guideline for the conduct of post-marketing surveillance studies of ve-terinary medicinal products)

Dispositivi medici, nuova classificazione nazionale

Sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana due de-creti del Ministro della Salute (G.U. n. 63 del 16-03-07 suppl. n. 72), entrambi

datati 20 febbraio 2006, riguardanti i dispositivi medici. Il primo decreto approva la clas-sificazione nazionale dei dispositivi medici (C.N.D.) messa a punto dalla C.U.D. (Com-missione Unica sui dispositivi medici). Si tratta di uno strumento, espressamente voluto dal legislatore, necessario per mettereordine nel complesso, articolato settore dei dispositivi, che abbraccia molte migliaia diprodotti di interesse sanitario, di varia natura, che vanno dal semplice materiale di medi-cazione (come garze e cerotti) alle più complesse apparecchiature diagnostiche (TAC,

PET, ecc.) e ai dispositivi impiantabili che permettono la mobilità (ad es. protesi d’anca). Con il secondo decretovengono indicate le nuove modalità per la registrazione dei dispositivi nella banca dati del Ministero della Salute. Il provvedimento è di ampia portata: infatti, da una parte - innovando le modalità tecniche di raccolta delleinformazioni e soprattutto la qualità dei dati raccolti - agevolerà l’attività di sorveglianza del mercato e di vigi-lanza sui dispositivi medici (consentendo una migliore rintracciabilità attraverso il numero di repertorio attribui-to ai dispositivi); dall’altra, l’ottemperanza a tale obbligo sarà requisito indispensabile per la partecipazione al-le gare per l’acquisto dei dispositivi da parte del SSN, a partire dalle date fissate nel provvedimento. Pertanto esso potrà avere un impatto favorevole sulla spesa sostenuta dal SSN per i dispositivi medici, in fortecrescita negli ultimi anni, consentendo una scelta consapevole e confronti tra le caratteristiche dei prodotti sulmercato, raggruppati in maniera omogenea secondo la Classificazione Nazionale dei Dispositivi Medici (CND).

Anemia Infettiva e Anagrafe EquinaIl Sottosegretario di Stato perla salute, Gian Paolo Patta, harisposto venerdì 16 marzo aduna interrogazione parlamen-tare degli Onorevoli Pellegri-no, Fundarò, Lion, CamilloPiazza sull’anemia infettiva e-quina. Gli interroganti, richia-mandosi “all’incrocio eviden-temente del tutto illegale di un

traffico di plasma derivante da salassi, di cavalli destinati al macello,provenienti dalla Romania (paese in cui l’anemia infettiva equina è con-siderata endemica) e che pare sia la fonte principale di tale spregevo-le traffico”, chiedevano: 1) se il Ministero della Salute non ritenga indi-spensabile adottare un provvedimento urgente di controllo sanitario,se del caso una specifica direttiva, volto a limitare l’accesso in Italia aisoli animali dotati di libretto di riconoscimento e dei risultati del test diCoggins; 2) se non intenda riattivare i test di Coggins così come effet-tuato fino al 1994, su tutti gli allevamenti di cavalli, associazioni di raz-za, circoli ippici, ippodromi, maneggi e agriturismi, se non sia neces-sario ed inderogabile attivare immediatamente l’anagrafe equina. Il Ministero della Salute ha così risposto per voce del Sottosegretariocon delega alla veterinaria:Accesso in Italia degli equidi: le importazioni di equidi dai Paesi terzinell’Unione europea, e quindi in Italia, sono disciplinate da appositanormativa di derivazione comunitaria; è un settore interamente armo-nizzato in ambito comunitario, e tutte le misure restrittive vengono a-dottate, se ritenuto necessario, dalla Commissione europea.Relativamente ai cavalli provenienti dalla Romania, la citata Commis-sione ha adottato, a partire dal 2005, una specifica decisione che pre-vede che ogni partita di equidi a destino venga sottoposta da partedei Servizi veterinari delle Ausl a controlli documentali, d’identità (lettu-ra del microchip) e a prelievi di sangue per l’effettuazione di esami sie-rologici di controllo, in particolare per l’anemia infettiva. In ogni casotra i requisiti di ordine sanitario richiesti dal provvedimento comunitarioè inclusa la preventiva esecuzione per gli animali, prima della loro par-tenza, del test di laboratorio (Coggins), idoneo a verificare l’assenzadell’infezione dal virus dell’anemia infettiva degli equini. Si sottolinea che per l’Italia vengono importati dalla Romania soltantoequidi da macello i quali, proprio perché destinati direttamente allamacellazione, non possono certo rappresentare un concreto rischioper la diffusione della malattia.Riattivazione del test di Coggins: le caratteristiche della malattia, i pat-tern di trasmissione, nonché la prevalenza osservata in Italia negli ulti-mi anni, hanno evidenziato l’inefficienza, ai fini della sorveglianza e delcontrollo dell’infezione, del piano di monitoraggio della popolazione e-quina effettuato su base campionaria. Pertanto, è attualmente alle va-lutazioni del Ministero della salute uno schema di provvedimento, daconcertarsi con le regioni e province autonome nonché con le asso-ciazioni ed enti ippici, che introduce sul territorio nazionale un piano disorveglianza straordinario su tutti gli equidi, finalizzato ad ottenere ilmonitoraggio ed un quadro epidemiologico generale; detto piano pre-vede, tra l’altro, l’effettuazione obbligatoria su tutti gli equidi delle pro-ve diagnostiche per l’anemia infettiva (Coggins test).Anagrafe equina: si condividono, secondo quanto richiesto nell’attoparlamentare, la necessità e l’urgenza dell’attivazione dell’anagrafe e-quina e si sottolinea che la legge 1o agosto 2003, n. 200, di conversio-ne del decreto legge 24 giugno 2003, n. 147 recante “Proroga di ter-mini e disposizioni urgenti ordinamentali” all’articolo 8, comma 15, di-spone che, sulla base delle linee guida e dei principi stabiliti dal Mini-stro delle politiche agricole e forestali, l’UNIRE organizza e gestiscel’anagrafe equina nell’ambito del Sistema informativo agricolo naziona-le (SIAN). Nonostante il profilo di urgenza che giustificò l’adozione del decreto-legge, solo con l’attuale compagine governativa, è stato emanato il de-creto del suddetto Ministro, di concerto con il Ministro della salute, indata 5 maggio 2006 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 19 luglio2006, con il quale sono stabilite le linee guida alle quali deve unifor-marsi l’UNIRE per l’organizzazione e gestione dell’anagrafe equina. Ildecreto non è ancora applicabile sotto il profilo tecnico, richiedendo ladefinizione del manuale operativo la cui emanazione è prevista entro180 giorni dalla pubblicazione del decreto citato (articolo 6, comma2). Va, inoltre, precisato che qualsiasi provvedimento di natura sanitaria,anche se emanato in tempo utile dal Ministero della salute, sarebbe difatto inapplicabile in mancanza dei presupposti per una corretta iden-tificazione e registrazione delle aziende e degli animali. Verifiche e certezza sul consumo di carne equina: anche se l’anemiainfettiva non ha implicazioni zoonosiche, nel caso l’equide sia destina-to al macello, deve essere scortato da idoneo certificato sanitario edessere sottoposto dal veterinario ufficiale a visita ante e post-mortem,finalizzate entrambe, tassativamente, ad escludere l’ammissione alconsumo umano di carni non salubri. Fonte: Camera.it

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O vunque l’avanzata de-gli “improvvisati” e dei“riciclati” sulle que-

stioni che riguardano le patologiecomportamentali e l’integrazionedell’animale nell’ecumene - nelladefinizione delle regole come nel-l’implementazione di servizi ade-guati - sta compromettendo il la-voro capillare svolto da Sisca inquesti ultimi dieci anni. Il grido diallarme mosso dai media, i gior-nali come la televisione, troppospesso più attenti a scandalizza-re che a informare, e il concorsodi una classe politica che aborri-sce la competenza professionale,nonché un pubblico anestetizza-to da calcio, reality e fiction, han-no dato vita al moloch della ci-nointolleranza. Di colpo si sonosvegliati tutti, pensando bene diaccaparrarsi un po’ di visibilità,alla faccia dello sviluppo di unacinofilia seria. Sono anni che pro-poniamo una rivoluzione in cam-

po cinofilo che sappia andare ol-tre la visione economico-stru-mentale del cane, quella per e-sempio che non vuole fare i conticon le patologie ereditarie, oltrel’addestramento proposto dai ca-gnari, oltre il pietismo lacrimosodegli zoofili. Ma rimaniamo afoni,non ci ascolta nessuno e non è lasolita lamentazione della vox cla-mans in deserto: siamo realmen-te allo sbando e dobbiamo farequalcosa subito. L’Italia è come alsolito il fanalino di coda per tuttoquanto concerne la cinofilia e icomportamentalisti sempre più sitrovano a dover rincorrere le ma-lefatte sociali, normative, affiliati-ve che praticoni e appassionatidel cane dispensano a piene ma-ni, arrivando sempre per primisulle pagine dei giornali, nei tavo-li tecnici, nella stanza dei bottoni.Il perché è presto detto: in questopaese proprio non si va d’accor-do con la meritocrazia. Ogni vol-

ta si reagisce schiamazzando ebeandosi di non lasciare emerge-re l’autorevolezza, che dà fasti-dio, o di affrontare il problemacon approccio globale, evitandocioè di correre confusamente quae là come in caserma quando ar-riva il generale. Dovremmo saperindividuare questi furbetti, in fon-do compaiono come i funghi do-po una giornata uggiosa, e sa-perli isolare: invece li corteggia-mo, diamo loro l’onore del pro-scenio senza l’onere delle rispo-ste, lasciamo che tolgano spazioallo sviluppo. Occorre chiedersi ilperché o, meglio, cercare di tro-vare delle ragioni plausibili pertrovare con tempestività delle ri-sposte a questo disastro. Perchédi disastro bisogna parlare e ave-re il coraggio e la forza di interve-nire sulle istituzioni che continua-no a fare orecchie da mercanti.Personalmente ho vissuto conrabbia la sconfitta al canile di Bo-

logna, quando proponendo unpool di veterinari comportamen-talisti per avviare un consultorioho dovuto subire l’arroganza de-gli amministratori e del gestore everificare che anche molti colle-ghi preferiscono avere uno psico-logo piuttosto che un veterinarioa tale compito. Ma diciamoci lecose come stanno: sono prima ditutto le facoltà di veterinaria aportare avanti questa strategia,preferendo di gran lunga altri pro-fili disciplinari sia come docentiche come discenti. Le Universitàsono diventate dei mercatini inmano a dei saccenti incompeten-ti che non si curano affatto di pro-muovere la categoria, forse an-

che in ragione del fatto che cono-scendo i loro limiti didattici sono iprimi a considerare i veterinari,alla stregua delle vecchie edizio-ni dello Zingarelli, nient’altro che“cattivi medici”. ■

6ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007

Maltrattamento di animaliTra associazionismo e tutela degli interessi“collettivi” e “diffusi”Con il patrocinio della LAV

Autore: Giovanni Adamo - Edizioni CieRre - Prezzo:€ 13,00 - Pagg. 117

Il maltrattamento di animali (in tutte le forme nellequali esso si manifesta, dai combattimenti tra cani,

alla corrida, sino a giungere alla semplice “incuria”), e la relativa sotto-cultura dell’equazione “animale”= “cosa”, costituisce una delle fatti-specie più tristi per l’operatore di settore, perché rivolta contro sogget-ti “deboli” in quanto tali. L’entrata in vigore della L. 20 luglio 2004, n.189, fortunatamente ha, per dirla con la Suprema Corte, generato unvero e proprio “sistema” a tutela degli animali, affidandone la vigilanzaalle Associazioni animaliste. Il volume censisce la possibilità per l’As-sociazionismo, quantomeno quello reale e realmente rappresentativodi interessi “collettivi” e “diffusi”, di seguire la “via giuridica” all’animali-smo anche oltre gli ambiti (talora angusti) del processo penale, per ap-prodare ad un’ipotesi di vera a propria tutela civilistica dei diritti deglianimali.

Le medicine non convenzionali in ItaliaStoria, problemi e prospettive di integrazione

a cura diGuido Giarelli, Paolo Roberti di Sarsina, Bruno Sil-vestriniPrefazione di Edwin L. CooperPostfazione di Amedeo Bianco Editore: Franco Angeli - Pagg: 412

Frutto dell’incontro tra la sociologa della salute e la componente più a-perta della medicina italiana che ricerca da tempo nell’unione con leMedicina Non Convenzionali (MNC) lo stimolo e l’occasione per un suoripensamento profondo nella direzione di una nuova medicina centratasulla persona, questo lavoro si articola in due parti. La prima mette afuoco quelle che si possono definire le “questioni aperte” sulla stradadella realizzazione di una medicina integrata: la domanda di MNC daparte dei cittadini, i suoi profili di prevalenza e le modalità di utilizzo;l’offerta pubblica e privata di MNC in Italia e le sue caratteristiche or-ganizzative e professionali; il ruolo del sistema politico, a livello statalee regionale, e degli ordini professionali nei processi di regolamentazio-ne e autoregolamentazione delle MNC; il problema della ricerca scien-tifica e dei metodi e degli strumenti per valutare l’efficacia delle MNC; ipercorsi formativi di base a livello di didattica universitaria; il problemadei valori e dei principi morali sia nelle MNC, sia delle concezioni delmondo ad esse sottese. Nella seconda parte, alcuni dei più qualificati esponenti delle diverseMNC operanti in Italia presentano un quadro della loro disciplina par-tendo da una sua ricostruzione storica per descrivere poi i principalistrumenti formativi, professionali e di ricerca scientifica che ogni MNCsi è data, concludendo con una riflessione sulle principali problemati-che che l’integrazione delle MNC comporta nel contesto del ServizioSanitario Nazionale. Quello che emerge è un quadro dello stato del-l’arte delle MNC ricco e variegato, mai tentato prima, che riflette la ten-denza verso un pluralismo sanitario reale, anche se incompiuto e nonancora pienamente legittimato, ricco di forti potenzialità e di tutti gli e-lementi e le condizioni richieste per un profondo rinnovamento delmondo sanitario e della cultura della salute.

RECENSIONI

Lo psicologo in canile a curare le patologie comportamentali

di Roberto Marchesini

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P er la FNOVI il fabbisognodi medici veterinari è pa-ri a zero in ogni Re-

gione d’Italia: non serve un sololaureato in più. Per le Regioni nonè così e la Campania, per fare unesempio, ha avanzato una richie-sta pari a 140 medici veterinari. Manon è la sola Regione ad indicareal Ministero della Salute un fabbi-sogno inspiegabile. Le Regioni, in-fatti, “determinano autonomamen-te, con modalità che non sono no-te, il fabbisogno regionale di medi-ci veterinari, situazione questa cheha un valore preminente rispettoalle indicazioni delle Professioni”.Lo si legge in una nota pubblicatadalla FNOVI sul proprio portale, aseguito di una riunione del 15 mar-zo scorso al Ministero della Salute,

per la valutazione del numero dinuove immatricolazioni nel 2007.“La singolarità della risposta- os-serva la Federazione - è risultataancora più evidente atteso che lealtre professioni presenti allo stes-so tavolo avevano segnalato unfabbisogno di immatricolazioni su-periore a quello indicato dalle Re-gioni. Per questo motivo, proseguela FNOVI, “sarà necessario dispor-re di un coordinamento ordinisticoregionale che possa essere inter-locutore delle Regioni e possacondizionarne le previsioni”.Nei prossimi giorni la Federazioneavrà cura di richiedere alla Regio-ne Campania ed alle altre Regionii motivi che hanno indirizzato que-sta scelta: “ai funzionari regionalisarà chiesto come intendono utiliz-

zare tale forza lavoro e le loro ri-sposte verranno rese pubbliche”.Il Direttore Generale della Direzio-ne generale delle risorse umane e

professioni sanitarie, Dr. GiovanniLeonardi, ha auspicato un incontrocon la Federazione alla presenzadel Direttore del Dipartimento Sa-

nità Pubblica Veterinaria, Nutrizio-ne e Sicurezza degli alimenti, Dr.Romano Marabelli. (fonte:FNOVI.it) ■

8ATTUALITÀ

Fabbisogno veterinario

Immatricolazioni: dalle Regioni cifre in libertàLa FNOVI interpella le Regioni e renderà pubbliche le risposte

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007

Nuove classi di laurea triennali e magistrali

Roma, 16 marzo 2007- Il Ministro Mussi ha emanato il Decreto Ministeriale sul-le nuove classi di laurea triennali e magistrali. Tale decreto è stato emanato

dopo aver acquisito i pareri del CUN, della CRUI, del CNSU e delle competenti Com-missioni parlamentari. Nel Decreto, per ciò che riguarda l’attuazione del nuovo ordi-namento, ci sono modifiche sostanziali: in particolare, nelle lauree conseguite duran-te il corso triennale è previsto un massimo di 20 esami, per un massimo di 180 crediti;mentre per le magistrali di 12, con un massimo di 120 crediti, con il conseguente invi-to per le Università a far sì che più moduli vengano aggregati al fine di raggiungere u-niche prove finali e meno frammentazione didattica. Inoltre, la modifica prevede che agli studenti che nell’am-bito di una stessa classe si trasferiscano da un’università ad un’altra o da un corso di laurea ad un altro, verràgarantito il riconoscimento di almeno la metà dei crediti accumulati fino a quel momento.Infine viene ribadito che il limite dei crediti formativi riconoscibili per le conoscenze e le abilità professionali, aifini della laurea triennale o della laurea magistrale, è pari rispettivamente a 60 e 40. L’effetto prevedibile delnuovo decreto è quello di una consistente diminuzione e di una parallela riqualificazione dei corsi di laurea e-sistenti. (fonte: Miur.it)

L’Università dei prof. “esterni”

Con questo titolo il quotidiano Re-pubblica.it ha pubblicato un’inchie-

sta sui docenti titolari di corsi ma ingaggiatia contratto, spesso con compensi minimi.Ilministro Mussi qualche settimana fa li hadefiniti come “lo zoccolo duro dell’univer-sità”. Eppure dal prossimo anno accade-

mico, quella dei docenti a contratto, sarà una figura destinata a ridi-mensionarsi radicalmente nel panorama accademico italiano. Lo pre-vede il decreto approvato in questi giorni e che fissa un tetto molto rigi-do all’utilizzo dei cosiddetti “contrattisti”: in pratica per ogni corso dilaurea, vecchio o nuovo che sia, le università dovranno garantire chealmeno il 50% del personale docente utilizzato per la didattica sia diruolo. Stop quindi ad insegnamenti appaltati a personale esterno, e-sperti e professionisti di vario genere che le università ingaggiavanocon contratti di diritto privato per poche centinaia di euro all’anno. Unfenomeno che negli ultimi tempi ha fatto registrare un vero e proprioboom dato che i docenti a contratto sono arrivati ad avvicinarsi perico-losamente alla somma dei professori ordinari, associati e ricercatori, acui normalmente dovrebbe essere affidato il settore della didattica nel-le università italiane. I dati. Secondo di le cifre raccolte dall’ufficio di statistica del Ministerodell’Università, nello scorso anno accademico sono stati 48.797 i do-centi a contratto reclutati dagli atenei. Di questi a ben 33.008 è stataaffidata la titolarità di un insegnamento ufficiale. Ovvero per 12 mesi e-sperti di un determinato settore, liberi professionisti o semplici laureatidal curriculum accattivante hanno svolto in tutto e per tutto le funzionidi un docente universitario tenendo lezioni, presenziando alle sessionid’esame, ricevendo gli studenti e assegnando tesi di laurea. Un lavoroche normalmente ai docenti di ruolo frutta migliaia di euro l’anno e cheinvece ad un “contrattista” viene riconosciuto con una retribuzione, nel-la migliore delle ipotesi, di appena mille euro ad incarico. Un fenomenoin continua ascesa visto che negli ultimi cinque anni il numero dei do-centi a contratto si è moltiplicato del 126%, passando da quota 21.536del 2000 ai quasi 50 mila del 2005 (ultimo dato disponibile). In testa a questa speciale classifica c’è l’Università di Bologna con2.744 docenti messi sotto contratto nel 2005, di cui 1148 erano titolaridi insegnamenti ufficiali. Seguono la Cattolica di Milano con 2706, l’U-niversità di Padova con 2124 e quella di Pavia con 2124 contrattisti. Questione di budget. Le cause che hanno spinto gli atenei a ricorreread un così massiccio utilizzo di docenti a contratto sono soprattutto dinatura economica. Visto che chi accetta di insegnare all’università, svol-gendo molto spesso un altro lavoro, si accontenta anche di poche centi-naia di euro. Facendo risparmiare così alle università cifre considerevoli.Tutta colpa del “3+2”. In effetti se il decreto del 21 maggio del 1998parlava di docenza a contratto solo nel caso in cui le università doves-sero “sopperire a particolari e motivate esigenze didattiche”, lasciandoquindi intendere la straordinarietà della norma, gli atenei nella realtà sisono fatti prendere un po’ la mano facendo ricorso ai contrattisti senzapensarci su due volte. Soprattutto perché con l’entrata in vigore del si-stema del “3+2” la priorità era diventata quella di assicurare l’insegna-mento di migliaia di nuovi corsi di laurea senza pesare eccessivamentesulle casse dell’ateneo. (Massimiliano Papasso)

Identificazione: l’ENCI non si è attivata“L’E.N.C.I. non si èattivata in alcunmodo per adegua-re le modalità di i-dentificazione deicuccioli di cani di

razza alla disciplina richiamatadalla stessa Amministrazione, cheprevede l’apposizione del micro-chip per l’identificazione dei cuc-cioli di cane e l’armonizzazionedella numerazione dei cuccioli i-scritti al Libro genealogico conquella attribuita dall’anagrafe ca-nina, nelle Regioni che hanno a-dottato tale strumento”.Il deputato Enzo Raisi (AN) ha ri-presentato, con una interrogazio-ne parlamentare ai Ministri dellaSalute e delle Politiche Agricole, laquestione del rispetto della Legge281 da parte dell’Ente NazionaleCinofilia Italiana. Il Ministro Paolo

De Castro era già intervenuto inParlamento sull’argomento dichia-rando che il suo Dicastero “sta va-lutando le modalità e gli strumentipiù idonei atti a porre fine allo statodi incertezza e di mancata traspa-renza nell’applicazione della disci-plina per la tenuta del libro genea-logico da parte dell’ENCI”. Nonostante la risposta del Mini-stero, Raisi ha nuovamente se-gnalato “omissioni e mancanza dicoordinamento”, alla luce di re-centi accertamenti compiuti dallaGuardia di Finanza presso un al-levamento regolarmente iscritto alRegistro degli allevatoridell’E.N.C.I., nel corso del quale“sono stati trovati cani di razza“segugio italiano” tenuti senza al-cuna osservanza delle norme i-gienico-sanitarie, alcuni di questiprivi di tatuaggio, con una struttu-

ra che “era priva di autorizzazio-ne prefettizia, comunale e sanita-ria, nonché dei registri e dei docu-menti necessari per la gestionedell’allevamento”. Di fronte al perdurare di una situa-zione che l’interrogante giudica di“assoluta incertezza” in ordine alrispetto della disciplina nazionalee regionale sulla tutela della cino-filia, Raisi ritiene necessario che“tramite gli organi di accertamen-to, siano verificati tutti gli alleva-menti iscritti al Registro degli alle-vatori tenuto dell’ENCI sulla basedei dati riportati nel Libro genea-logico, per accertare la corretta i-dentificazione dei cani e le condi-zioni in cui questi sono allevati”.In applicazione alle Norme Tecni-che del Libro genealogico del ca-ne di razza, l’ENCI consente la vi-sualizzazione on-line del Libro ge-nealogico. La Commissione Tecni-ca Centrale dell’ENCI in questaprima fase ha ritenuto opportuna lavisualizzazione diretta dei soggettinati a partire dal 1995. Ulteriori ri-cerche verranno successivamenterese disponibili. Per facilitare la na-vigazione l’ENCI precisa che icampi nome cane, numero regi-stro, codice identificativo sono abi-litati alla ricerca diretta. I campi al-levatori e proprietari sono abilitatialla ricerca solo se associati al-meno ad uno degli altri campi. U-na volta che la ricerca è stata av-viata ed ha restituito una rispostanella finestra elenco cani, è pos-sibile visualizzare la genealogiacliccando una volta sul nominati-vo del soggetto. Il database vieneaggiornato quotidianamente. Ilservizio del libro genealogico online consentirà all’ENCI di interve-nire sull’eventuali anomalie ri-scontrabili attraverso la consulta-zione e in tal caso invita a segna-larle esclusivamente all’[email protected]

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R iteniamo utile riportarequi di seguito alcunichiarimenti forniti dall’A-

genzia delle Entrate con la Circo-lare n. 11 del 16 febbraio 2007,che interessano anche la determi-nazione dei redditi dell’anno 2006.Per motivi di spazio abbiamo sele-zionato soltanto i punti della circo-lare che possono interessare i con-tribuenti persone fisiche e profes-sionisti, tralasciando le risposteche si riferiscono ad altre tipologiedi reddito. I numeri in corrispon-denza di ciascun paragrafo o diciascuna domanda corrispondonoai numeri indicati nella circolareministeriale.

2 - IRPEF - Deduzioni edetrazioni2.1 Ininfluenza della ripartizione al50% dei carichi di famiglia in rela-zione alle spese sostenute per glistessi familiari - [in vigore dal 1°gennaio 2007]D. Le nuove regole di ripartizionedelle detrazioni per i figli a carico

stabilite dall’art. 12, comma 1, let-tera c), del Tuir, devono trovare ap-plicazione anche nella ripartizionedelle deduzioni di cui all’art. 10,comma 2, del Tuir e delle detrazio-ni di cui all’art. 15, comma 2, delTuir, oppure è confermata per que-ste ultime la possibilità per i geni-tori di procedere alla libera riparti-zione delle spese sostenute nell’in-teresse dei figli mediante un’atte-stazione in calce al relativo docu-mento di spesa? [Trattasi dellespese mediche, per istruzione, as-sicurazioni, ecc.]R. Il criterio di ripartizione degli o-neri tra i genitori, previsto dallanuova formulazione dell’art. 12,comma 1, lettera c), del Tuir, valeesclusivamente ai fini della riparti-zione, tra i genitori stessi, delle de-trazioni per familiari a carico. Perquanto riguarda le modalità di ri-partizione tra i coniugi delle dedu-zioni di cui all’art. 10, comma 2, edelle detrazioni di cui all’art. 15,comma 2, del Tuir, restano confer-mate le indicazioni già fornite dai

precedenti documenti di prassi edin particolare dalle istruzioni ai mo-delli di dichiarazione. In particola-re, quando l’onere è sostenuto peri familiari a carico, la detrazione ola deduzione spetta al contribuen-te al quale è intestato il documen-to che certifica la spesa. Se, inve-ce, il documento è intestato al figliofiscalmente a carico, le spese de-vono essere suddivise tra i due ge-nitori in relazione al loro effettivosostenimento. Qualora i genitori in-tendano ripartire le spese in misu-ra diversa dal 50 per cento devo-no annotare nel documento com-provante la spesa la percentualedi ripartizione. Se uno dei due co-niugi è fiscalmente a carico dell’al-tro, quest’ultimo può considerarel’intera spesa sostenuta, ai fini delcalcolo della detrazione o della de-duzione. 2.2 Detrazioni relative al solo2007 [per acquisto di particolariprodotti]D. La finanziaria reca diverse di-sposizioni agevolative in ordine al-

l’acquisto di particolari prodotti (adesempio, PC per i docenti, comma296, frigoriferi, comma 353, televi-sori, comma 357, etc). Poiché ènoto che molti di questi acquistiavvengono con particolari moda-lità, come il pagamento mediantefinanziarie o anche il rinvio del pa-gamento all’anno successivo - puòaccadere, ad esempio, che si inizia pagare nel 2008 - è possibile ri-conoscere la detrazione?R. Le detrazioni di cui all’art. 1,commi 296, 353 e 357, della leg-ge 27 dicembre 2006, n. 296 (diseguito, legge finanziaria 2007),competono, ove sussistano le di-verse condizioni richieste dallenorme in questione, a condizioneche l’acquisto sia documentatotramite una fattura, ovvero unoscontrino fiscale recante i dati i-dentificativi dell’acquirente (c.d.scontrino parlante), emessi nel2007, a prescindere dalle moda-lità di pagamento e dall’eventualeintervento di un soggetto finanzia-tore. 2.3 Studenti fuori sede - [in vigo-re dal 1° gennaio 2007]D. La lettera i-sexies) dell’articolo15 del Tuir, introdotta dall’art. 1,comma 319 della legge finanziaria2007 introduce una nuova detra-zione relativa ai canoni di locazio-ne derivanti da contratti stipulati dastudenti universitari per unità im-mobiliari situate nel comune in cuiha sede l’università o in comuni li-mitrofi. Si chiede se possono be-neficiare della detrazione per ca-noni di locazione gli studenti uni-versitari che prendono in locazio-ne alloggi siti nel comune sededell’Università, nel caso in cui il lo-ro comune di residenza apparten-ga alla stessa circoscrizione pro-vinciale ovvero sia ubicato a menodi 100 km di distanza.R. La risposta al quesito è desu-mibile dalla stessa lettera dell’art.15, comma 1, lett. i-sexies), delTUIR introdotto dall’art. 1, comma319, della legge finanziaria 2007.La norma stabilisce, tra l’altro, duecondizioni al fine di poter usufruiredella detrazione delle spese percanoni di locazione pagati daglistudenti: 1. l’università deve essereubicata in un comune distante daquello di residenza dello studentealmeno 100 km; 2. il comune di re-sidenza dello studente in ogni ca-so deve appartenere ad una pro-vincia diversa da quella in cui è si-tuata l’università. Lo studente, o ilfamiliare di cui lo stesso risulta fi-scalmente a carico, non può bene-ficiare della detrazione in relazioneai contratti di locazione immobilia-re, se le due predette condizioninon sono contemporaneamentesoddisfatte.

7 - REDDITO DI LAVOROAUTONOMO7.1 (vedi box a pagina 12).7.2 Spese anticipate dal com-mittente - [in vigore dal 4 luglio2006]D. Alla luce di quanto dispostodal comma 5 dell’articolo 54 delTUIR e di quanto chiarito dall’A-

genzia delle entrate nella circola-re n. 28/E del 4 agosto 2006, sichiede una ulteriore delucidazio-ne sulle modalità di riaddebito daparte del professionista in capo alcommittente delle spese anticipa-te dal committente medesimo. Inparticolare, si deve ritenere che incapo al committente nel momentoin cui lo stesso sostiene il costonon possa essere negata l’ineren-za del medesimo indipendente-mente dal comportamento che,successivamente, verrà seguitodal professionista che ha benefi-ciato della spesa.Si chiede, inoltre, quali debbanoessere gli adempimenti che i pro-fessionisti beneficiari di una spe-sa devono seguire quando il do-cumento di spesa viene inviato alcommittente da parte dell’eroga-tore del servizio in modo indistinto(si pensi alla cena alla quale han-no partecipato più professionisti).R. L’articolo 36 del d.l. n. 223 del2006, al comma 29, lett. a), n. 2),ha modificato la disposizione con-tenuta nel comma 5 dell’art. 54del TUIR relativo alla determina-zione del reddito di lavoro autono-mo. Il citato comma 5, infatti, èstato integrato stabilendo che lespese relative a prestazioni alber-ghiere e a somministrazione di a-limenti e bevande in pubblici e-sercizi sono integralmente dedu-cibili da parte del professionistanel caso in cui siano sostenute di-rettamente dal committente perconto del professionista medesi-mo e da questi addebitate in fat-tura.In tale particolare ipotesi non ope-ra, quindi, il limite alla deducibilitàdi tali spese, ordinariamente previ-sto nella misura del 2 per centodell’ammontare dei compensi an-nui. L’Agenzia delle entrate con larichiamata circolare n. 28/E haspiegato quali siano gli adempi-menti che professionista e commit-tente devono seguire per gestirecorrettamente le spese per presta-zioni alberghiere e somministrazio-ne di alimenti e bevande al fine dievitare indebite duplicazioni nelladeduzione di tali spese.In relazione al quesito proposto siosserva che l’ammontare dellespese di vitto e alloggio che ilcommittente sostiene (e che suc-cessivamente comunicherà alprofessionista) rientrano (momen-taneamente) tra i costi indeduci-bili. Solo a seguito della parcellaemessa dal professionista (com-prensiva dei compensi e dellaquota di spese già pagate dalcommittente) il committente potràportare in deduzione l’intero costosostenuto come compenso ero-gato al professionista (imputandoa costo nel conto economico l’in-tera prestazione al lordo dei rim-borsi spese). È solo in tale mo-mento, attraverso l’inequivoca ri-comprensione della spesa tra icosti relativi alla prestazione pro-fessionale acquisita nell’eserciziodell’impresa, arte e professioni,che si manifesta l’inerenza dell’e-sborso.

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Dottore Commercialista, Torino

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11
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Per quanto riguarda il secondoquesito relativo al documento dispesa inviato al committente daparte dell’erogatore del servizio inmodo indistinto, si ritiene che ladeduzione da parte del professio-nista che riaddebita l’importo èsubordinata alla circostanza chela fattura emessa dall’albergatoreo dal ristoratore contenga l’indica-zione del soggetto (professioni-sta) nei cui confronti la prestazio-ne viene resa e, nel caso si trattidi più soggetti, specifichi qualeparte del corrispettivo si riferiscea ciascuno dei professionisti stes-si. Solo in tal caso infatti il profes-sionista potrà qualificare la spesacome prestazione di vitto e allog-gio effettuata per lo svolgimentodell’incarico ricevuto che nonsoggiace alla limitazione del 2 per

cento mentre l’impresa commit-tente, ricevuta la parcella, impu-terà a costo la prestazione mag-giorata dei rimborsi spese.

7.3 Spese anticipate dal profes-sionista - [in vigore dal 4 luglio2006]D. L’articolo 36, comma 29, deld.l. n. 223 del 2006 detta le rego-le contabili, di fatturazione e di ri-tenuta per le spese di vitto e al-loggio del lavoratore autonomo,sostenute dal committente per losvolgimento dell’incarico. In talcaso non opera la limitazione del-la deduzione di tali spese al 2 percento dei compensi riscossi nel-l’anno. Se le spese - analiticamen-te addebitate al committente infattura - vengono anticipate dal la-voratore autonomo e non dal

12 laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007RUBRICA FISCALE

Cinque per mille, domande entro il 30 marzo

Èil 30 marzo la data ultima entro laquale quanti decidono di iscriversi

nell’elenco dei beneficiari del “cinque permille” gestito dall’Agenziadelle Entrate,comprendente Onlus, associazioni di pro-mozione sociale e associazioni riconosciu-te, potranno procedere all’invio della do-manda.Infatti, accogliendo le esigenze manifesta-te dagli enti interessati, che lamentavanola ristrettezza dei tempi previsti per l’iscri-

zione, da effettuarsi esclusivamente per via telematica, il decreto delPresidente del Consiglio dei Ministri, la cui emanazione è attesa a bre-ve, fisserà al 30 marzo il termine ultimo, posticipando la precedentescadenza del 20 marzo. Per quanto riguarda gli enti della ricerca scienti-fica e sanitaria, saranno i dicasteri competenti - dell’Università e Ricerca,e della Salute - a predisporre i rispettivi elenchi e a trasmetterli in via tele-matica all’Amministrazione finanziaria. Quindi, come già avvenuto nel2006, una prima stesura dei tre elenchi sarà pubblicata integralmentesul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate - www.agenziaentrate.gov.it -in modo da consentirne a tutti una rapida consultazione.Anche le organizzazioni già presenti negli elenchi del 2006 devonopresentare la domanda d’iscrizione per il 2007, secondo le nuove pro-cedure.

7.1 Cessione del pacchetto clienti e di elementi immateriali[in vigore dal 4 luglio 2006]

D. In relazione alla previsione contenuta nell’art. 36, com-ma 29, lett. b), del decreto-legge n. 223 del 2006, in meritoalla applicabilità del regime di tassazione separata ai corri-spettivi di cui all’art. 54, comma 1-quater, del Tuir, solo sepercepiti in una unica soluzione, si pongono i seguenti que-siti:1. il regime di tassazione separata può applicarsi nell’ipo-tesi in cui il corrispettivo venga percepito in più soluzionima nel medesimo periodo di imposta? In tale ipotesi si puòritenere applicabile la norma di cui all’articolo 17, comma1, lettera g-ter), del Tuir?2. nell’ipotesi in cui, invece, il corrispettivo in questione siapercepito in più periodi di imposta e la percezione dellostesso sia correlata alla cessazione dell’attività, si può ap-plicare il regime dei redditi diversi di cui all’art. 67 del Tuir?R. Il decreto-legge n. 223 del 2006 ha inserito nell’articolo

54 del Tuir un nuovo comma 1-quater che stabilisce la concorrenza alla formazione del reddito da lavoro autono-mo del corrispettivo percepito a seguito di cessione della clientela e di elementi immateriali riferibili all’attivitàprofessionale. Contestualmente, il richiamato decreto-legge n. 223 ha introdotto nel comma 1 dell’articolo 17 del Tuir, relativo alregime della tassazione separata, la lettera g-ter), la quale prevede l’assoggettamento a tassazione separata deicorrispettivi per cessione della clientela, purché percepiti in unica soluzione. Anche se la lettera della norma da ultimo richiamata fa riferimento al pagamento in “un’unica soluzione” si ritieneche il regime di tassazione separata sia applicabile anche nel caso in cui il corrispettivo sia percepito in più rate,ma nello stesso periodo d’imposta.Anche in tale ipotesi, infatti, risulta rispettata la ratio ispiratrice della norma, diretta ad evitare che un corrispettivo(presumibilmente molto elevato), si cumuli con gli altri redditi percepiti nell’anno, determinando l’applicazione incapo al contribuente di scaglioni ed aliquote più elevate. Nella diversa ipotesi in cui il corrispettivo per la cessio-ne della clientela sia percepito in più periodi d’imposta, la modalità di tassazione sarà, in ogni caso, quella ordi-naria. Per quanto concerne l’ipotesi di corrispettivo rateale percepito da un soggetto che, dopo la cessione dellaclientela, intende cessare l’attività, si ritiene che resti ferma, in relazione a tutte le rate, la qualificazione redditualeoperata dall’art. 54, comma 1-quater, del Tuir. Infatti, attraverso la modifica normativa in commento, il legislatoreha inteso ricondurre nell’ambito del reddito di lavoro autonomo i corrispettivi percepiti a seguito di cessione dellaclientela o di elementi immateriali “comunque riferibili all’attività artistica o professionale”. Pertanto, la cessionedel “pacchetto clienti” genera interamente reddito professionale da assoggettare a tassazione ordinaria ai sensidell’art. 54 del Tuir.Questo comporta, tra l’altro, che il lavoratore autonomo deve conservare la partita IVA fino all’incasso dell’ultima ra-ta. Del resto, come già precisato in passato dall’Amministrazione finanziaria, l’attività del professionista non si puòconsiderare cessata fino all’esaurimento di tutte le operazioni, ulteriori rispetto all’interruzione delle prestazioni pro-fessionali, dirette alla definizione dei rapporti giuridici pendenti, ed, in particolare, di quelli aventi ad oggetto creditistrettamente connessi alla fase di svolgimento dell’attività professionale.

Reddito di lavoro autonomo e immobili di Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

Tabella 1 - Regime di deducibilità dei canoni di locazione finanziariadegli immobili

Data di stipula del contratto Regime tributario applicabiledi leasing

Entro il 1° marzo 1989 Detrazione integrale dei canoni inbase al principio di cassa edindipendentemente dal periodo didurata del contratto

Dal 2 marzo 1989 Detrazione integrale dei canoni fino al 14 giugno 1990 in base al principio di

competenza solo se il contratto hadurata non inferiore ad otto anni

Dal 15 giugno 1990 Detrazione della sola rendita al 31 dicembre 2006 catastale dell’immobile

indipendentemente dalla duratadel contratto

Dal 1° gennaio 2007 Detrazione integrale dei canoni in al 31 dicembre 2009 base al principio di competenza

Durata compresa tra 8 anni e 15anniNel periodo 2007-2009 la quotadetraibile è ridotta ad un terzo

Dal 1° gennaio 2010 Nessuna detrazione dei canoni

Canoni di locazione finanziariadegli immobili strumentaliCon riferimento agli immobili stru-mentali acquisiti con un contrattodi locazione finanziaria, la Finan-ziaria 2007 ha eliminato dall’artico-lo 54, comma 2, del TUIR, la dispo-sizione che prevedeva una dedu-zione limitata ad un importo pari al-la rendita catastale, sancendo,

quindi, indirettamente, la deduci-bilità integrale dei relativi canonimaturati nel corso dell’esercizio.La deducibilità dei canoni di lea-sing immobiliare è subordinata alrispetto di un doppio limite tem-porale e ad un limite quantitativo:• primo limite temporale: i con-

tratti di leasing devono esse-re stipulati tra il 1° gennaio2007 ed il 31 dicembre 2009;

• secondo limite temporale: ilcontratto di leasing deve ave-re una durata almeno parialla metà del periodo di am-mortamento corrispondenteal coefficiente ministeriale ecomunque con un minimo diotto anni e un massimo diquindici;

• limite quantitativo: per i perio-di di imposta 2007, 2008 e2009 la deducibilità è am-messa solo nella misura di unterzo. A partire dal periodo diimposta 2010, la deducibilitàdei canoni relativi ai contrattidi leasing stipulati tra 1° gen-naio 2007 ed il 31 dicembre

2009 tornerà ad essere pie-na, senza alcuna limitazione.

La parte dei canoni di locazionenon dedotta nel triennio 2007-2009 non potrà essere portata indeduzione neppure negli eserci-zi successivi.Per quanto riguarda il concettodi “strumentalità” valgono lestesse considerazioni già e-spresse a proposito degli am-mortamenti.Ricordiamo che anche per i la-voratori autonomi, come per leimprese, ai fini della deducibi-lità, vige il principio di compe-tenza e non il principio di cassa.Per determinare il costo di com-petenza dell’esercizio occorredividere il costo complessivo(somma di tutti i canoni di lea-sing previsti dal contratto com-preso l’eventuale canone antici-pato) per i giorni di durata delcontratto e moltiplicare il risulta-to per i giorni dell’anno. La tabella 1 evidenzia il regime dideducibilità in relazione alla datadi stipula del contratto. ■

committente, resta ferma la dedu-cibilità integrale delle stesse, sen-za il limite del 2 per cento?R. La norma contenuta nel com-ma 5 dell’art. 54 del TUIR, con-sente al professionista di dedurre

integralmente le spese alberghie-re e di ristorazione nella sola ipo-tesi in cui le spese stesse sianostate anticipate dal committente.Pertanto, nell’ipotesi oggetto delquesito in cui le spese sono anti-

cipate dal lavoratore autonomo eanaliticamente addebitate al com-mittente, la deduzione è consenti-ta solo nel limite del 2 per centodei compensi percepiti nel perio-do d’imposta. ■

Il dottor Giovanni Stassi, consu-lente fiscale per l'ANMVI svolgeconsulenza telefonica gratuita illunedì dalle 9.00 alle 10.30 al nu-mero 011/56.29.952.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11
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L ’esposizione degli anima-li al deossinivalenolo(DON), una micotossina

prodotta nei vegetali da parte difunghi appartenenti al genere Fu-sarium, determina una serie di di-sturbi che ne compromettono lostato di salute e la performanceproduttiva. Il DON è una tossinache appartiene alla famiglia deiTricoteceni ed è di frequente ri-

scontro, in tutto il mondo, soprat-tutto nel frumento, nel mais e nel-l’avena. Meno frequentemente siriscontra in riso, sorgo e triticale.La presenza del DON è quasisempre associata a quella di altrefusario-tossine e la contaminazio-ne delle produzioni avviene pre-valentemente in campo, prima delraccolto. Lo sviluppo dei funghi ela produzione di tossina durante

la fase di stoccaggio è invecemeno frequente. La concentrazio-ne della tossina nei prodotti desti-nati all’alimentazione degli anima-li varia in relazione alle condizioniclimatiche, stagionali e geografi-che. Anche la predisposizionegenetica delle colture gioca unruolo nel grado di contaminazionedei mangimi, che si è visto variareda alcuni microgrammi sino a di-

versi milligrammi per Kg. I sintomiche si manifestano negli animaliesposti per via alimentare al DONsono: diminuzione dell’appetito,rifiuto del cibo e vomito, mancatoaccrescimento ponderale. La ri-dotta ingestione di alimento abasse dosi sembra essere attri-buibile alla sintesi di citochinepro-infiammatorie, mentre ad alteconcentrazioni si ha il vomito per

interazione del DON con i recetto-ri serotoninergici e dopaminergi-ci. Gli animali più sensibili agli ef-fetti del DON sono i suini, per iquali però non si è ancora in gra-do di stabilire esattamente il limitedi contaminazione oltre il quale siproducono gli effetti tossici. Il li-vello di contaminazione più bassoriportato in grado di causare i sin-tomi iniziali varia da 0,35 a 0,9mg/Kg. Si ritiene invece che rumi-nanti sani siano in grado di tolle-rare contaminazione da DON dimangimi nell’ordine di milligram-mi per Kg. Le altre specie animalisembrano anch’esse meno sensi-bili del suino agli effetti del DON,anche se i dati disponibili per lavalutazione sono scarsi. Dopo l’in-gestione del mangime contamina-to, l’assorbimento del DON è rapi-do e la metabolizzazione avvieneattraverso de-epossidazione eglucuronidazione. L’escrezione èper via urinaria e biliare, mentresolo tracce si rilevano in latte edurina. Nell’uomo sono quindi im-probabili casi di intossicazioneconseguenti all’assunzione di ali-menti derivanti da animali che ab-biano ingerito mangime contami-nato. Sono segnalati invece casidi intossicazione dovuti al consu-mo di grano contaminato. In que-sta evenienza i sintomi descritti,per altro reversibili, sono stati do-lore addominale, senso di debo-lezza, cefalea, vomito e diarreasanguinolenta. Non è segnalatoun effetto cancerogeno per ilDON. Nonostante un ridotto tra-sferimento del DON ai tessuti e aiprodotti di origine animale, sirendono necessari ulteriori studied azioni di monitoraggio al finedi salvaguardare la salute anima-le e rilevare eventuali aspetti tos-sici per l’uomo al momento nonnoti. ■

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L ’Europa, l’Antitrust, Ber-sani, gli Animalisti, laBioetica, la tutela animale

e del consumatore, la trasparen-za delle prestazioni sanitarie, ladeontologia, ecc... scomodiamolipure tutti gli imperativi di oggi epoi chiediamoci in che mondo vi-vono quelli dell’ECM. Il 2 apriledel 2006 l’ANMVI organizzava ilconvegno nazionale Il consensoinformato nella professione vete-rinaria (v. Professione Veterinaria15/2006, pag 12). Accredito ECMrichiesto. Ma i crediti non sonomai arrivati. Sono invece giuntedal Ministero della Salute, attra-verso i referee, reiterate segnala-zioni di incongruenza dell’evento.I referee preposti all’assegnazio-ne dei crediti chiedevano, infatti,di motivare gli obiettivi formativi.Così rispondevamo loro all’incircaun anno fa: Fra gli obiettivi forma-tivi di interesse nazionale stabilitidalla Conferenza permanente peri rapporti tra lo Stato le Regioni ele Province autonome, il consen-so informato figura tra gli obiettividel gruppo 1 “nei quali, ad opinio-ne della Commissione, tutte le ca-tegorie professionali, aree e disci-pline, possono riconoscersi”. Tut-te, ma evidentemente non i veteri-nari. Niente crediti dunque e nonpoco rammarico per i Colleghiche hanno partecipato e li hannoattesi invano. In tutta onestà ci eravamo anchegià “rassegnati”, per non dire chesui piatti della bilancia ci sembra-vano pesare molto di più il consi-stente successo dell’iniziativa ele ricadute estremamente positi-

ve sulla professione piuttosto del-l’effimera considerazione tributa-ta all’evento dai signori dell’ECM.Se non che, qualche giorno fa, ilMinistero della Salute è tornatoalla carica con una comunicazio-ne della Segreteria ECM: Gentileorganizzatore, Si rammenta chela Commissione Nazionale per laFormazione Continua, nella sedu-ta del 20 novembre 2003, ha sta-bilito che gli obiettivi degli eventiformativi registrati dall’organizza-tore devono essere coerenti congli obiettivi d’interesse nazionali(determinazione del 20 novembre2003 e successivo recente comu-nicato del 19 febbraio 2007). Cia-scun evento/progetto, che ad unprimo esame della Segreteriarientri nella fattispecie in derogaalla procedura di accreditamen-to, dovrà essere valutato dalGruppo ristretto istituito in senoalla Commissione.(determinazio-ne del 28 febbraio 2006). A tal fi-ne codesto Organizzatore può in-viare entro 10 giorni dal ricevi-mento della presente comunica-zione, proprie osservazioni even-tualmente corredate da docu-menti. L’evento formativo / pro-getto formativo aziendalen231102 (il nostro sul consensoinformato ndr) per il quale è statochiesto l’accreditamento dovràattendere il parere del Gruppoche lo esprimerà sia per il suc-cessivo accreditamento che perl’eventuale diniego di creditiECM. La decisione del Gruppo ri-stretto dovrà comunque essereratificata dalla CNFC (determina-zione del 28/02/2006). L’Ufficio

resta a disposizione per eventualichiarimenti e per ogni informazio-ne circa lo stato del presente pro-cedimento. L’Ufficio FormazioneContinua - La Segreteria”. Abbiamo risposto anche stavoltae negli stessi termini dell’annoscorso.Il punto è sempre lo stesso: chistabilisce il programma formativodell’ECM non ha la benché mini-ma idea di cosa faccia un medi-

co veterinario e non ha nessunaconsiderazione di questa profes-sione. Il consenso informato, pie-tra miliare della medicina moder-na, è stato introdotto anche nelnuovo Codice Deontologico Ve-terinario: (“Il Medico Veterinarioha l´obbligo di salvaguardare gliinteressi della clientela nel mi-glior modo possibile nell´osser-vanza della legge e dei principideontologici e del consenso

informato nella pratica veterina-ria”). Evidentemente non se nesono accorti nemmeno i referee,stante l’imperante logica buro-cratica (obbedienza più allescartoffie che alla realtà). Del re-sto le pagine web dell’ECM ripor-tano ancora il vecchio CodiceDeontologico... Speriamo che il Gruppo ristrettofaccia attività di aggiornamen-to... ■

17laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007ANMVI INFORMA

Date e orari stand salute animaleSABATO POMERIGGIO 28 APRILE ORE 15.30/18.30 apertura dell’area benessere / salute coordinato dall’ANMVISABATO SERA 28 APRILE ORE 21.00/23.00 apertura delle aree: benessere / salute coordinato dall’ANMVIDOMENICA MATTINA 29 APRILE ORE 10.30/12.30apertura delle aree: benessere / salute coordinato dall’ANMVIDOMENICA POMERIGGIO 29 APRILE ORE 14.30/17.30 apertura delle aree: benessere / salute coordinato dall’ANMVI

Un gruppo “speciale” valuterà se riconoscerci i crediti

Il consenso informato in veterinaria? Per l’ECM non esiste

A nche quest’annol’ANMVI aderisce alla3a edizione del PET

PRIDE 2007, la manifestazione,dedicata agli animali da compa-gnia, organizzata dalla ClaudioMarastoni communication con ilpatrocinio del Comune di Alba A-driatica e della Regione Abruzzoche si terrà ad Alba Adriatica (Te)nei giorni 28 e 29 Aprile. All’inter-no della manifestazione, è previ-sto uno spazio riservato alla par-tecipazione di medici veterinaripresso lo stand benessere-saluteanimale. Chi fosse disponibile apresenziare e ad incontrare il

pubblico dei proprietari (per unao più giornate o anche solo per u-na fascia oraria) può segnalarlo [email protected], oppure direttamen-te dagli organizzatori: [email protected] (signora SimonaBarchetti).La presenza di medici veterinarivuole testimoniare la centralitàdella figura del medico veterina-rio nel rapporto con l’animale dacompagnia e rappresenta una oc-casione di visibilità per la profes-sione. La manifestazione prevedela presenza del Consiglio Diretti-vo ANMVI Abruzzo e dell’Ordinedei Medici Veterinari di Teramo.

Un “moderno sistema di formazione continua”

Il Ministero della salute non ha ancora varato il nuovo Piano nazionale di formazione, ma ha prorogatoper i primi sei mesi del 2007 l’attuale assetto normativo ed operativo del sistema ECM. Unica novità la

definizione dei 30 crediti richiesti per il 2007. Siamo ancora in fase sperimentale, dunque, pertanto fra gli ope-ratori del settore, provider e sanitari, c’è “disorientamento”, perché i primi “ad oggi non sono in grado di pro-grammare l’attività per il 2007”, mentre i professionisti “si chiedono quale utilità avranno i crediti formativi ma-turati negli ultimi anni”. I virgolettati sono dell’On. Domenico Di Virgilio (FI) che ha presentato una interroga-zione al Ministero della Salute in Commissione Affari Sociali. L’interrogante vuole sapere “quali provvedimenti ilMinistro della salute intenda prendere per correggere questo disorientamento generale, e superare questa si-tuazione di stallo per non rendere inutili gli sforzi economici e di tempo profusi in questi ultimi anni dai profes-sionisti sanitari che si sono impegnati a migliorare la propria formazione grazie ai crediti Ecm, e se si ritenganecessario coinvolgere anche gli ordini dei medici e le società scientifiche, fermi restando i compiti esclusividella Commissione nazionale Ecm e il ruolo prioritario delle Regioni confermato da una sentenza della Cortecostituzionale”.Gli ha risposto il Sottosegretario alla Salute Antonio Gaglione, ricordando che un Comitato Paritetico è stato i-stituito nello scorso mese di dicembre con decreto del Ministro della Salute e ha subito avviato i propri lavoriper la stesura di un documento, mirato a individuare le basi normative, regolamentari e di nuova impostazionestrategica del Piano nazionale per l’aggiornamento del personale sanitario”. Il Comitato è composto da diecimembri, di cui cinque indicati dalle Regioni e cinque individuati tra i componenti della Commissione Naziona-le per la formazione continua. “In particolare, tre componenti rappresentano le professioni sanitarie (Federa-zione dell’Ordine dei Medici, dei Farmacisti, dei Biologi), le quali - in questa delicata fase di riorganizzazione eavvio a regime - sono da considerarsi le vere protagoniste del nuovo Programma, nell’ottica della valorizzazio-ne del loro ruolo all’interno di un moderno sistema della formazione continua”.

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PRIVACY - Ai sensi del D.Lvo 30 giugno 2003, n. 196, il firmatario della presente acconsente al trattamento dei dati personali consapevole che l’esecuzione dei

servizi richiesti non potrebbe aver luogo senza il citato consenso

Il Consiglio Direttivo dell’ANMVI invita i Colleghi a confermare la presenza entro il 16 aprile 2007. Lo svol-gimento dell’Assemblea non prevede relazioni a tema, ma liberi interventi con moderatore. Buffet lunch of-ferto ai presenti.Vi aspettiamo numerosi. Info: Tel. 0372 403537

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

ASSEMBLEA APERTA A TUTTI I MEDICI VETERINARI

Il rilancio della veterinaria Libera consultazione fra proposta e dibattito

Domenica 22 aprile 2007 - h. 10.00-17.00Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi - 20

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11

D opo la ricerca sullestrutture veterinarie del2005 è la volta di cono-

scere i proprietari. L’ANMVI ha rin-novato la propria collaborazionecon Eta Meta Research per elabo-rare un identikit del proprietariodegli animali da compagnia (daitradizionali agli esotici) e per co-noscere il suo rapporto con il me-dico veterinario. Il campione(1000 famiglie con animali dacompagnia) è stato selezionatoda Eta Meta in base a criteri dirappresentatività nazionale e vie-ne consultato telefonicamente. Sisono voluti indagare il rapportocon l’animale in famiglia, gli orien-tamenti di spesa a favore del pete soprattutto il rapporto con il me-dico veterinario (come lo si è scel-to, come lo si giudica, se lo siconsidera di fiducia oppure occa-sionale, perché si è preferito unaltro Collega, ecc.).La ricerca sarà presentata in ante-prima al settore e al pubblico in oc-casione della giornata inauguraledi Zoomark International 2007, alla

Fiera di Bologna, il 10 maggio.La consueta manifestazione bien-nale del mercato del pet prose-guirà fino al 13 maggio, alla pre-senza di operatori professionali ditutto il mondo (gli Usa confermanola presenza diretta anche con unproprio padiglione ed aumentanosensibilmente, rispetto alla passataedizione, gli spazi destinati al padi-glione della Cina). Il nostro Paese,secondo i dati del Centro StudiZoomark è ormai primo nell’Europaa 25 per presenza di animali dacompagnia, oltre 60 milioni, sogliasuperata per la prima volta nel2005, e offre margini sensibili dicrescita sia per i prodotti che per iservizi destinati all’universo “pet”,che presenta margini di crescita.L’analisi di queste tendenze saràrispecchiata dal Rapporto Zoo-mark sul Mercato Italiano per glianimali da compagnia, realizzatodal Centro Studi Zoomark, la cuipresentazione è prevista - cometradizione - nella giornata inaugu-rale del Salone.

www.zoomark.it

18

Presentazione a Zoomark International 2007

Un’indagine sul rapporto veterinario-cliente

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007

RODNEY BAGLEY Sabato 2 Giugnodalle 10.30 alle 10.50

GUILLERMO COUTO Sabato 2 Giugnodalle 15.10 alle 15.30

LAURA MARCONATO Domenica 3 Giugnodalle 11.10 alle 11.30

FEDERICO CORLETTO Sabato 2 Giugnodalle 14.30 alle 14.50

OSCAR GRAZIOLI Venerdì 1 Giugnodalle 16.10 alle 16.30

GIORGIO ROMANELLI Venerdì 1 Giugnodalle 14.50 alle 15.10

PROTAGONISTI DI QUESTI INCONTRI:

INCONTRA L'AUTORE...A RIMINI - 1-3 giugno 2007Quattro chiacchiere in salotto con alcuni dei tuoi autori preferiti.L'iniziativa si terrà nell'area relax al centro dell'area espositiva del 56° CongressoInternazionale SCIVAC e consentirà agli interessati di fare domande dirette ai piùeminenti autori del panorama internazionale.Ogni incontro sarà moderato da un collega specialista e beneficerà della presenza di un interprete di conferenza.

ANMVI INFORMA

Indagine conoscitiva su caudotomia e conchectomiaÈ in corso un’indagine conoscitiva, interna alla Categoria, su caudotomia e conchecto-mia promossa dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. L’indagine, realiz-zata attraverso un questionario compilabile anche on line, vuole sondare gli orienta-menti scientifici, zootecnici e bioetici della Professione, nei confronti dei divieti introdottidall’Ordinanza ministeriale 15 dicembre 2006 (“Tutela dell’incolumità pubblica dall’ag-gressione dei cani” - GU n. 10 del 13-1-2007). La ricognizione sarà utile anche al fine diportare all’attenzione dei Dicasteri competenti la posizione il più possibile rappresenta-tiva dei Medici Veterinari. Attualmente, il Ministero della Salute sta valutando le modalitàper disciplinare la materia, attraverso lo strumento legislativo più idoneo, anche in vistadel definitivo superamento dell’ordinanza e del varo di un provvedimento organico cheregolamenti il fenomeno delle aggressioni canine.

Questionario sulle medicine non convenzionaliAl fine di inquadrare meglio le MNC nel settore medico-veterinario, l’ANMVI, l’UMNCV ela SIMVENCO hanno realizzato un questionario per fare il punto sulle medicine non con-venzionali. A seguito di questo studio e all’elaborazione dei dati che verranno estrapo-lati, sarà pubblicata una relazione di sintesi. Le Medicine Non Convenzionali (MNC) ne-gli ultimi anni hanno visto una notevole diffusione anche nel settore della Medicina Vete-rinaria, sia in relazione alla clinica degli animali da reddito adibiti ai sistemi di alleva-mento della “zootecnia biologica” (settore normato dal Regolamento CE 1804/99), sia inrelazione alla ippiatria ed alla clinica degli animali d’affezione. Anche l’utilizzo di medici-nali omeopatici riscuote l’attenzione del Legislatore comunitario e nazionale ed è e-spressamente normato dal Codice del Farmaco Veterinario (D.lvo. 193/2006). Questediscipline - riconosciute all’articolo 30 del Codice Deontologico Veterinario - incontranouna domanda crescente presso l’utenza, alla quale crediamo che il medico veterinariodebba essere in grado di rispondere in modo adeguato, ossia nella piena consapevo-lezza delle scelte proprie ed altrui. Ne consegue innanzitutto una esigenza di consulta-

zione fra medici veterinari, allo scopo di sondarne l’orientamento, indipendentemente da valutazioni di effica-cia clinica.

www.anmvi.it(compilazione on line con icodici EGO)Consultazione aperta -scadenza 31 marzo 2007

www.anmvi.it(compilazione on line con i codici EGO)Consultazione aperta -scadenza 31 marzo 2007

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11

“Altro che bulli”. I ragazzini di u-na scuola media di Cerignola, unpaese della provincia di Foggia,lanciano una sfida alla stampa ealle televisioni nazionali, che in-seguendo il fascino del peggionella notizia, strillano allarmi suicomportamenti dei nuovi adole-scenti: una gioventù pericolosa,senza valori, violenti, incapaci didare alla loro vita uno spessoreattraverso ideali, progetti. Metten-do al bando le generalizzazioni,nocive alle menti più raffinate ecritiche, si può affermare che nonci sono in giro solo baby mostri,piccoli killer pronti a sfoderare dadentro gli zaini oggetti contun-denti o la pistola rubata al papa-rino, ma che quanto c’è di buononelle nuove generazioni infondonon fa notizia. E no. Basta! Sem-brano però dirci un gruppo di tre-dicenni della classe III sezione Ddella scuola media A.T.Paolillo diCerignola, che agguerrita di buo-ne intenzioni e sentendosi strettadalle etichette, abbraccia il pro-getto della Giornata di educazio-ne civica e zooantropologica or-ganizzato dall’ufficio Veterinariodi area “C” della Asl Fg/2, sotto laguida esperta dell’insegnanteMarilena Di Donna e del dirigenteveterinario Valerio Jarussi, ed èlui che ci illustra le varie fasi delprogetto.

Dottor Jarussi possiamo faredelle affermazioni controcor-rente, i giovani non sono solobulli…Certo, e i ragazzi della III D ne so-no un esempio. L’insegnante DiDonna, nel corso del triennio, hasicuramente portato avanti un’o-pera di sensibilizzazione sulle te-matiche ambientaliste, animalistee di educazione alla convivenzacivile, ma sono stati i ragazzi amostrarsi ottimi ascoltatori, fino adiventare i protagonisti indiscussidel progetto. Il tema verteva suicomportamenti corretti che i pro-prietari dei cani dovrebbero ave-re nei confronti dell’ambiente edei concittadini. Per rendere ope-rativi gli studenti li abbiamo solle-citati a preparare di proprio pu-gno manifesti esplicativi, a crearecon materiale riciclato palette perraccogliere le feci degli animali,con l’intento di distribuirli ai pro-prietari dei cani; inoltre hannorealizzato con fogli trasparentibordati da cornici dai colori fluo-rescenti dei rettangoli per coprirein strada e nei giardini gli escre-menti dei cani. I rettangoli aveva-no delle scritte che invitavano ipadroni degli animali a ripulire i ri-fiuti. Diplomi di merito invece so-no stati creati e distribuiti ai citta-dini che si sono comportati civil-mente. Per la prima volta i ragaz-zi non sono stati semplice udito-rio di convegni sull’argomento,ma i veri promotori dell’ educazio-ne alla civiltà.

Una vera è propria crociata edu-cativa…Sì, che ha avuto risvolti positivi

sui ragazzi, i quali hanno calcatoun palcoscenico dove esibire leloro energie incanalate in azionipositive. Un risultato ancora piùsignificativo perché i nostri giova-ni provengono da una realtà con-tadina che ha perso nel tempo lasua identità, per trasformarsi inproletariato urbano molto mate-rialista, poco attento a certe pro-blematiche.Inoltre il rispetto per gli animali eper l’ambiente è stato lo spuntoper allargare il discorso al rispet-to per l’altro, per le diversità dirazza, religione, stato sociale.

E come hanno reagito i proprie-tari dei cani, sia quelli meritevo-li che quelli un po’ più distratti?In entrambi i casi la risposta èstata positiva. I primi sono statigratificati con i diplomi di meritorealizzati dagli stessi ragazzi, i di-stratti non sono stati aggrediti conrimproveri o rimostranze. Ma co-prendo le feci dei loro animali coni rettangoli trasparenti li abbiamoaiutati a riflettere. Gli operatori e-cologici infatti ci hanno racconta-to che la sera quei signori distrat-ti tornavano a rimuovere gli e-scrementi. E più in generale ab-biamo notato un sensibile miglio-ramento del comportamento civi-co dei possessori di cani e unamaggiore igiene delle strade edei giardini. Il nostro augurio, na-turalmente, è che duri questo sta-to di cose.

Da Palazzo di Città ci sono sta-te reazioni, cenni di assensoper l’iniziativa?Il Sindaco di Cerignola ha invita-to gli alunni della scuola Paolillo,accompagnati dal Preside e daidocenti, ad esporre i loro elabo-rati sotto i portici di Palazzo diCittà, e come segno tangibile diun riconoscimento di merito alprogetto e a coloro che lo aveva-no realizzato, i ragazzi sono statiricevuti in sala consiliare, dove ilSindaco e gli Assessori hannoconsegnato una benemerenzaper il lavoro svolto. L’entusiasmo e il coinvolgimentodelle autorità è una garanzia dicontinuità per i progetti futuridello stesso tipo, dunque abbia-mo accolto la loro partecipazio-ne come un segnale estrema-mente positivo.

E il preside dice…Noi abbiamo il dovere pedagogi-co di formare i cittadini,- affermail dottor Vincenzo Orfeo, presidedella scuola media Paolillo- e laformazione deve contemplare u-no spettro di modalità molto am-pio perché sia efficace, non sol-tanto lezioni frontali, per inten-derci. Dunque, un progetto ope-rativo come la Giornata di Edu-cazione Civica e Zooantropologi-ca ha un valore non trascurabile,perché vede il coinvolgimento di-retto degli studenti in un’azioneeducativa. È fondamentale, inol-tre, che l’atto formativo vengasupportato dall’esempio che gliadulti dovrebbero dare ai più gio-vani, per questo motivo la scuolache scende in strada ed educa ilcittadino a comportamenti civiliche nel tempo siano da esempioai ragazzi stessi, è l’immagine diuna scuola progressista, che nonchiude le sue esperienze e cono-scenze tra le mura dell’edificioscollandosi dalla realtà che lacirconda, ma si confronta con lacittà, con i suoi abitanti e si ren-de protagonista di un’azione e-ducativa globale e sicuramentepiù efficace. I bulli? Forse sonosemplicemente ragazzi soli, a cuinessuno offre un esempio, unaguida da seguire o su cui riflette-re per adottare uno stile di vitapositivo.

Bullo? No grazie!Francesco Ciavarella, 14 anni, stu-dente della III D parla compiaciutodella sua esperienza e del suo ruo-lo nell’ambito del progetto. Ha unvisetto pulito e due occhi vispi esorridenti, e un po’ frastornato dal-l’improvvisa notorietà che nellascuola gli ha dato questa iniziativa.“In classe ci siamo molto divertitia realizzare gli oggetti che sareb-bero serviti per educare i proprie-tari dei cani e il lavoro di squadraha aiutato la nostra classe a cono-scersi meglio e a mettere in atto u-na forma di collaborazione chenon preveda la competitività. Inol-tre ho imparato cose nuove e so-prattutto il primo esempio di civiltàè servito a me, perché ho un ca-ne e confesso che non sempresono stato attento nel ripulire lastrada dopo averlo portato a pas-seggio”. ■

19ATTUALITÀ

Storie di giovani belli

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11

I l Ministero della salute- Dire-zione Generale della SanitàAnimale e del Farmaco Vete-

rinario - ha diffuso in data13/03/07 una nota esplicativa sulD.Lgs 27 maggio 2005, n.132, en-trato in vigore il 16 luglio del 2005.Il Decreto oggetto di chiarimentiattua la Direttiva 2003/43/CE rela-tiva agli scambi intracomunitari e

alle importazioni di sperma di ani-mali della specie bovina, che abro-ga le precedenti disposizioni (DPR1 marzo 1992, n. 226). Nel campodi applicazione del Decreto132/2005 rientra anche il materialeseminale destinato agli scambi edalle importazioni di animali dellaspecie bufalina che in ambito co-munitario, salvo diversa indicazio-

ne, viene assoggettato alla mede-sima normativa sanitaria previstaper la specie bovina. L’organizza-zione della F.A. e la riproduzione a-nimale relativa al settore nazionalerestano soggetti alle disposizionidella Legge 15 gennaio 1991, n.30, ed ai relativi decreti di applica-zione, mentre i produttori che in-tendano commercializzare seme in

ambito comunitario dovranno ade-guarsi alle disposizioni dettate dalDLgs 132/2005 ed essere ricono-sciuti a tal fine dall’autorità sanita-ria competente. La nota ministeria-le è stata inoltrata agli Assessoratialla Sanità e per conoscenza alleorganizzazioni di settore. Essa contiene precisazioni in ordi-ne al riconoscimento ufficiale dei

centri di raccolta (CRS) e dei cen-tri di magazzinaggio del seme(CMS), ai requisiti per il riconosci-mento ufficiale dei centri, alla ge-stione dei centri riconosciuti e rela-tivi requisiti generali, alla sorve-glianza ufficiale dei centri, alle con-dizioni applicabili all’immissionedegli animali nei centri riconosciutidi raccolta dello sperma e infine a-gli esami di routine. La nota mini-steriale si conclude con due alle-gati: 1) check list per il controllodei centri di raccolta di spermadella specie bovina; 2) check listper il controllo dei centri di magaz-zinaggio di sperma, ovuli ed em-brioni della specie bovina. La pub-blicazione integrale del provvedi-mento e i relativi allegati è pubbli-cata dal quotidiano @nmvi Oggi(ricerca con parola: sperma) ■

Dirigenza SSNin stato diagitazione

S tato di agitazione della diri-genza medica, veterinaria,

sanitaria e amministrativa del SSNe richiesta di incontro con il presi-dente del Consiglio, i ministri dellaSalute e della Funzione pubblica eil presidente della conferenza del-le Regioni su rinnovo del contrattoe libera professione intramoenia. Eancora, minaccia di proclamare u-na giornata di sciopero nazionale“in caso di ulteriori assenze di so-luzioni governative”. “La libera pro-fessione intramoenia - si legge nel-la lettera delle organizzazioni sin-dacali - rappresenta un diritto deimedici e dei dirigenti sanitari eun’opportunità di scelta per i citta-dini”. Se esercitata nei modi previ-sti potrebbe anche accorciare le li-ste di attesa, però, “a tutt’oggi nonrisulta che le Regioni e le aziendesanitarie e ospedaliere abbianoprovveduto all’istituzione di spazidistinti e separati all’interno dellestrutture pubbliche”. Un altro moti-vo di protesta della dirigenza delSSN è senza dubbio il mancatorinnovo del contratto di lavoro,“scaduto ormai da 14 mesi”, e l’ur-gente necessità che nell’ipotesi diaccordo per l’istituzione di un fon-do nazionale di pensione per i la-voratori del Ssn sia prevista l’atti-vazione di un fondo specifico perla dirigenza medica”. ■

20 laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007

Nota della Direzione Generale della Sanità Animale

Indicazioni sugli scambi di sperma di animali della specie bovina

CONCORSI PER LEDIRIGENZE DEL SSN

• Numero 2 posti come Diri-gente Veterinario presso l’Asl diBrescia, Viale Duca degli A-bruzzi n. 15 - Brescia. Tel. 030/3838350-87. web: www.aslbrescia.it. Scadenza: 19/03/2007.• Numero 1 posti come Diri-gente Veterinario presso Az.Sanitaria locale di Brescia inV.le Duca degli Abruzzi, 15 Brescia. Tel. 030/3838350-87.Web: www.aslbrescia.it. Scadenza: 22/03/2007.

ANNUNCI

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11

Il 5 marzo scorso, il DirigenteP.F. Veterinaria e Sicurezza A-limentare della Regione Mar-

che ha emanato un decreto in cuisi approva il piano regionale per ilcontrollo del benessere animalenegli allevamenti di vitelli. Si trattadi un piano che trae origine dallacircolare del Ministero della Salu-te N. DGVA/10/27232 del 25 luglio2006, con la quale si rimanda alle

regioni il compito della program-mazione annuale dei controlli inmateria di benessere dei vitelli fis-sando però il numero minimo di i-spezioni pari ad almeno il 10%degli allevamenti con presenza divitelli. La verifica sul rispetto dellecondizioni fissate per il benesse-re degli animali include tutti gli al-levamenti di vitelli, poiché il con-trollo di tutti gli allevamenti per

questioni economiche e logistichenon è sempre possibile, è neces-sario e utile procedere all’estra-zione di un campione. Nel decre-to, è contenuta una tabella chedefinisce il numero degli alleva-menti da sottoporre a controlloper ogni Zona Territoriale dell’A-SUR nel corso del 2007. Al fine diconsentire la valutazione delle at-tività di vigilanza, necessaria al

coordinamento e alla programma-zione delle attività sul territorio re-gionale, per ogni allevamento vi-sitato è stata predisposta unascheda, disponibile sul SistemaInformativo Veterinaria e Alimenti(SIVA), che consente l’inserimen-to dei dati là dove vengono pro-dotti e, allo stesso tempo, la tra-smissione degli stessi là dove poisaranno elaborati. ■

21

Controllo del benessere dei vitelli, piano della Regione Marche

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007INFO REGIONI

SARDEGNA

Progetto diricerca sullasorveglianzasanitaria della

tubercolosi Nel nuovo bando, la laurea in

Medicina Veterinaria tra irequisiti per l’ammissione

Con decreto del 4 dicem-bre u.s. (prot. n. 657/2006)

il Dipartimento di Scienze Bio-mediche dell’Università degliStudi di Sassari, nell’ambito diun progetto di ricerca finalizza-to alla “Sorveglianza sanitariadella tubercolosi negli alleva-menti sardi”, aveva indetto unaselezione pubblica, per titoli ecolloquio, per l’affidamento diun contratto di collaborazionecoordinata e continuativa. Perl’ammissione alla descritta pro-cedura comparativa il Diparti-mento aveva richiesto - tra glialtri - il requisito della laureaspecialistica in Farmacia oScienze Biologiche o equivalen-ti. (art. 2). Opportunamente siregistrava la reazione del Presi-dente dell’Ordine dei Veterinaridella Provincia di Sassari, Dr.Andrea Sarria, il quale rilevandola mancata previsione della lau-rea in Medicina Veterinaria tra ititoli richiesti per l’ammissione,lamentava l’ingiustificata esclu-sione dalla partecipazione allaselezione. Nella lettera indiriz-zata al Direttore del Dipartimen-to di Scienze Biomediche si leg-geva che era stato valutato“...assolutamente inopportuno esconveniente escludere le spe-cifiche e peculiari competenzedei Medici Veterinari in mate-ria”. Al fine quindi di rimediarealla illiceità così perpetrata siformulava la richiesta di “………inserimento attraverso un e-mendamento al bando di sele-zione che riveda i requisiti ri-chiesti per l’ammissione, conconsequenziale riapertura deitermini di scadenza”. Il Diparti-mento di Scienze Biomediche,con una nota a firma del Diret-tore Dr. Andrea Montella, ri-scontrando la segnalazionepervenuta in argomento, ha an-nunciato che il bando è statoannullato e che verrà riformula-to indicando anche la laurea inMedicina Veterinaria tra i requi-siti necessari per la partecipa-zione alla procedura comparati-va. Nella missiva pervenuta al-l’Ordine si rinvengono esplicitescuse per “...la svita nella for-mulazione del bando” e il per-sonale impegno a evitare, per ilfuturo, i contrattempi registratisiin argomento. Un plauso a tuttele parti coinvolte nella vicendanarrata e non soltanto per il lie-to fine, ma per la sensibilità, lapercettibilità e l’attenzione mo-strata nell’espletamento deicompiti istituzionalmente a cia-scuno di loro affidati. (Fonte: F-

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11

L o scorso 14 marzo, la Re-gione Campania ha pre-sentato al Ministero della

salute il piano di eradicazione perla brucellosi. Il 19 marzo ci saràl’audizione in sede Ue. Secondo ilministro per le Politiche Agricole,Paolo De Castro udito in Commis-sione Agricoltura al Senato - si leg-ge in un articolo pubblicato su A-grisole -“non c’è più la possibilità dirinviare il piano di eradicazione del-la brucellosi bufalina in Campania”.“Quello che mi preoccuperà - con-tinua il ministro - è il rischio di unprocedimento di infrazione se nonavviamo un serio piano di eradica-zione che per altro è stato concor-dato con la Regione Campania”.Secondo quanto riferito da De Ca-stro al Senato i capi da abbatteresarebbero 80mila. Il direttore diConfagricoltura Caserta, Tomma-so Picone ha spiegato ad Agriso-le che “le organizzazioni territoria-li hanno chiesto alle istituzioni diattendere, con tutte le cautele sa-nitarie del caso, nell’applicazionedelle normali procedure di profi-lassi, perché potrebbero esseresuperate dalla nuova normativa inemanazione con il piano regiona-

le”. Dal 14 febbraio scorso è in vi-gore un ulteriore ordinanza a fir-ma del ministro della Salute, LiviaTurco, che integra le misure di po-lizia straordinarie già in vigore. Ciòconsiderato che, nonostante l’ado-zione di vari piani regionali straor-dinari, l’infezione da brucellosi bo-vina e bufalina, brucellosi ovi-capri-na, tubercolosi e leucosi continuaa essere endemica nelle regioniCalabria, Campania, Puglia e Sici-lia. Si è pertanto ritenuto necessa-rio e urgente potenziare le misuredi lotta sia ai fini della salvaguardiadella sanità animale sia della salu-te pubblica, considerati i casi di in-fezione nell’uomo riscontrati nellecitate regioni. Per l’abbattimentodegli animali infetti e la distruzionedel latte e dei suoi derivati, le auto-rità sanitarie competenti si avvalgo-no delle forze di polizia e del Co-mando carabinieri della tutela dellasalute (NAS). I piani regionali diprofilassi per la prevenzione e l’e-radicazione delle malattie degli a-nimali a carattere diffusivo, devonoessere predisposti, in ogni caso, erestano confermate per le regioniCalabria, Puglia e Sicilia le dispo-sizioni dell’ordinanza del Ministro

della salute 14 novembre 2006. ■

PIEMONTE

Tubercolosi bovina, Novara e Verbania

indenni

Le province di Novara e Verba-nia hanno conseguito, la

qualifica CE di zone indenni dalbatterio della tubercolosi bovina. Ilsettore “Sanità animale e igiene de-gli allevamenti” della Regione svol-ge annualmente i controlli neces-sari a verificare l’eventuale presen-za della malattia in tutti i capi di be-stiame piemontesi. I dati raccoltivengono poi inviati alla ComunitàEuropea, che certifica i risultati del-le analisi e, al termine di sei anni dicomprovata assenza del batterioda un territorio, riconosce ufficial-mente l’indennità di quest’ultimo.La qualifica recentemente ottenutaconsentirà di ridurre parzialmentela periodicità delle verifiche, dimi-nuendo di fatto la spesa a caricodel Servizio sanitario regionale, efaciliterà gli scambi di bestiame al-l’interno della Comunità Europea. Ilmedesimo riconoscimento, relati-vamente alla brucellosi bovina, è

stato attribuito anche alla Provinciadi Torino, a seguito dei controllisvoltisi negli ultimi cinque anni. L’in-dennità dell’intero territorio regiona-le dalla malattia si completerà nel2008, al termine della raccolta deidati in provincia di Cuneo. (Fonte:Regione Piemonte)

VENETO

Bando per l’acquistodi microchip

Su proposta dell’Assessoreai Servizi Veterinari, Elena

Donazzan, la Giunta della RegioneVeneto ha approvato un provvedi-mento con il quale indice l’appaltoper la fornitura di 100 mila micro-chip. I risultati più che positivi finqui raggiunti hanno determinato lerichieste di alcuni Servizi Veterinariper l’acquisto e la distribuzione diun ulteriore quantitativo di micro-chip, con l’obiettivo di completarein tutto il territorio del Veneto l’iden-tificazione dei cani da iscrivere al-l’anagrafe canina. “Si tratta - sotto-linea l’Assessore Donazzan - di unprovvedimento che conferma l’at-tenzione della Regione anche neiconfronti del benessere degli ani-

22

Campania, presentato il piano di eradicazione per la brucellosi

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007

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DIRETTOREFilippo Maria Martini, Med Vet, Parma

RELATORI E ISTRUTTORIFilippo Maria Martini, Med Vet, Parma

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MRCVS, Newry, Irlanda Antonio Di Meo, Med Vet, Perugia

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INFO REGIONI

mali”. (Fonte: Regione Veneto)

MOLISE

Protezione dei cani e gestione

dell’anagrafe canina

La Giunta regionale, su propo-sta dell’Assessore alle Politi-

che per la Salute, Ulisse Di Giaco-mo, ha approvato una delibera nel-la quale è contenuto un Regola-mento che fissa i criteri di attuazio-ne della legge regionale in materiadi protezione dei cani e gestionedell’anagrafe canina. Il Regolamen-to, che ora andrà in Consiglio regio-nale per la definitiva approvazione,fissa tra l’altro, i criteri per program-mare e coordinare le attività da par-te dei Comuni, delle Associazionianimaliste e dei Servizi veterinariregionali nei settori dell’educazio-ne e informazione sul fenomenorandagismo e per una correttaconvivenza uomo/ animale. Il Re-golamento disciplina anche i cri-teri per le campagne di sterilizza-zione e per il risanamento, la co-struzione e la gestione dei canili.(Fonte: Regione Molise) ■

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11

P er i veterinari sarà un2007 all’insegna degli in-vestimenti “alternativi”.

Lo dice Il Sole 24 Ore che sabato10 marzo ha dedicato uno spe-ciale alla previdenza veterinaria.

Il quotidiano economico riferisceche il comitato consultivo dell’En-te, ha preso due importanti deci-sioni: la prima è quella di entrarecon 5 milioni di euro nel FondoAbn Amro Infrastructure CapitalEquity, dove sono già presenti al-tri istituti di previdenza (tra cui I-narcassa - architetti e ingegneri);la seconda decisione è stataquella di puntare sul private e-

quity nella casa di investimentidell’americana Lehman Brothers(2 milioni) e sul mezzanino, unaspeciale categoria di fondi specu-lativi gestiti da Ver Capital Sgr.Anche in quest’ultimo caso la ba-se di partenza è di 2 milioni di eu-ro. Quanto alla Finanza tradizio-nale, il Vice Presidente TullioPaolo Scotti - che coordina il co-mitato investimenti- ha spiegato

che per ampliare gli investimentisul versante immobiliare sono sta-ti seguiti i suggerimenti della com-missione bicamerale di controllo,la quale sottolineava come, a dif-ferenza di altre Casse attestatesul 31% di media, l’ENPAV investi-va in immobili per un 14%. Eccodunque la scelta di aprire il por-tafoglio (assett allocation del35,5% nel 2006 per 67 milioni cir-

ca): “ Abbiamo investito diretta-mente in due società, Edilparkinge Podere Fiume” - riferisce il Pre-sidente Alessandro Lombardi.Sui terreni di Edilparking è statocostruito un centro commerciale(zona portuense di Roma), men-tre in Podere Fiume, Zona Torre-vecchia della Capitale, è previstala costruzione di un complesso e-dilizio. ■

23

Ecco come l’ENPAV investirà nel 2007

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007PREVIDENZA

I convenzionati non versano all’INPS

Un’estensione all’INPS deiversamenti contributivi

dovuti in ragione dei rapporti dilavoro convenzionato stipulaticon medici veterinari, è del tut-to priva di fondamento. In talsenso si è espresso l’Ente Na-zionale di Previdenza dei Vete-rinari in una nota inviata al Mini-stero del lavoro a firma della Di-rettrice Generale, Giovanna La-marca. A seguito della pubbli-cazione in Gazzetta Ufficiale delComunicato con cui la SISACha definito il testo di attuazionedella norma finale n. 6 dell’Ac-cordo Collettivo Nazionale del23 marzo 2005, l’Enpav è torna-to sulla questione precisandoche “le prestazioni che i mediciveterinari svolgono in regimeconvenzionato, ancorché eser-citate nell’ambito di un rapportodi parasubordinazione, hannonatura di prestazioni d’operaprofessionale autonoma, e co-me tali, in base ai principi dilegge e di regolamento che diseguito verranno richiamati, ri-sultano assoggettabili a contri-buzione ENPAV con esclusionedi qualsiasi altro Ente previden-ziale”. La questione, già solle-vata con una interrogazioneparlamentare dagli On. RodolfoViola e Gianni Mancuso, è sta-ta nuovamente posta all’atten-zione del Ministero del Lavorodirettamente dall’ENPAV, che ri-corda come “nessuna norma dilegge prevede l’obbligo per iveterinari iscritti all’ENPAV, chesvolgono attività professionalein forma convenzionata, di es-sere iscritti anche all’INPS”.Quella dei veterinari convenzio-nati con il SSN è una fattispecienuova, aggiunge l’Ente annun-ciando di avere allo studio l’in-dividuazione di una idonea so-luzione previdenziale che ga-rantisca i diritti di questa parti-colare categoria di veterinari.Della questione è stato diretta-mente informato anche il Mini-stero del lavoro che si è dimo-strato disponibile ad un con-fronto con l’Ente sulla soluzionepiù idonea.

Da sinistra Scotti e Lombardi

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11

Uno studio ha descrittogli aspetti clinicopatolo-gici del linfoma equino

in 37 cavalli affetti dalla neoplasia.L’età variava da 0,3 a 20,5 anni(mediana 5,0 anni); 18 erano fem-mine e 19 maschi. I più comuni re-perti clinici e anamnestici erano ildimagramento (n = 25) e l’edema

ventrale (n = 21), mentre quelli dilaboratorio erano iperfibrinogene-mia (n = 26), ipoalbuminemia (n =19), anemia (n = 19), leucemia (n= 14), iperglobulinemia (n = 13) etrombocitopenia (n = 13). In 34casi il tumore coinvolgeva tessutilinfatici multipli e organi addomi-nali o toracici, mentre in tre casi e-

ra confinato al tessuto cutaneo esottocutaneo. Istopatologicamen-te, tutti i tumori sovvertivano diffu-samente la normale architetturalinfonodale. La morfologia dellecellule neoplastiche era eteroge-nea in 17 tumori, mentre 8 neopla-sie presentavano marcati infiltratiistiocitari e di cellule giganti multi-

nucleate. Necrosi estesa o fibrosifocale erano presenti rispettiva-mente in 22 e 4 linfomi. La colorazione delle sezioni neo-plastiche con anticorpi contro lemolecole CD3 e CD79alfa con-sentiva di classificare l’originedalle cellule T (n = 26) o B (n = 7).Quattro tumori non potevano es-

sere classificati. La maggior partedei tumori a cellule T comprende-va linfociti CD3(+) da piccoli amedi, mentre 5 linfomi B su 7 era-no infiltrati da numerosi piccolilinfociti T ed erano quindi classifi-cati come linfomi B ricchi di linfo-citi T. L’immunoistochimica non e-videnziava un’espressione consi-stente di recettori estrogenici oprogestinici. Cellule tumorali fre-sche di 6 cavalli legavano anticor-pi reattivi con CD4, CD5, CD8 oCD21 o molecole di istocompati-bilità maggiore di classe II, con-fermando l’origine T (n = 5) o B (n= 1). Questi risultati suggeriscono cheil linfoma T è più comune del linfo-ma B nel cavallo e che l’infiamma-zione, probabilmente secondariaalla produzione di citochine daparte del tumore, è frequente. ■

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Clinicopatologia del linfoma equinoIn uno studio, più frequente il linfoma T, caratterizzato da dimagramento ed edema ventrale

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Ago-biopsia e ago aspirato deilinfonodi bovini

Uno studio prospettico havalutato se l’ago-biopsia

e l’ago aspirato ante-mortemdei linfonodi periferici aumen-tati di volume nel bovino pos-sano essere utili per differen-ziare tra infiammazione e linfo-sarcoma. In 25 bovini conlinfoademomegalia periferica sieffettuava un’ago-boipsia di al-cuni linfonodi utilizzando agoda biopsia 18-gauge di 12-cmdi lunghezza. L’ago aspirato sieffettuava con un ago 20-gau-ge di 4 cm di lunghezza. I cam-pioni erano classificati comereattivi, neoplastici o non dia-gnostici e poi confrontati con irisultati della necroscopia. La sensibilità e specificità del-l’ago-biopsia variavano rispetti-vamente tra il 38% e il 67% e trail 25% e l’80%. La sensibilitàdell’ago aspirato variava dal41% al 53%, mentre la specifi-cità era del 100%. Il valore pre-dittivo dei risultati positivi varia-va dal 77% all’89% per l’ago-biopsia ed era pari al 100% perl’ago aspirato. Il valore preditti-vo dei risultati negativi era bas-so per entrambe le metodiche.I risultati indicano, concludonogli autori, che l’ago-biopsia el’ago aspirato dei linfonodi pos-sono essere utili per la diagnosiante-mortem del linfosarcomaenzootico bovino. I risultati del-l’ago aspirato erano più specifi-ci e più predittivi rispetto a quel-li dell’ago-bopsia.

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11

un discorso più particolare, riguar-dante la comunicazione, suddivi-so in due momenti: il primo, relati-vo alla comunicazione interna allestrutture veterinarie e quindi dedi-cato ai Veterinari che operano inambiti lavorativi dove collaborano4, 5 o più colleghi, il secondo inve-ce relativo alla comunicazione e-sterna alla Clinica o all’Ambulato-rio, ossia quella con la clientela.Il contenuto della prima parte hacreato alcune perplessità in partedella platea, poiché gran parte deipresenti lavora da solo o al massi-mo con un socio o un collaborato-re. Nonostante ciò il messaggio e-ra di elevatissimo interesse, poi-ché riguardava modalità di comu-nicazione interpersonale valide inqualsiasi ambito, non solo in quel-lo lavorativo.Pertanto la Dott.ssa Johnson, allaquale è nota la realtà fatta più dipiccole strutture che di grosse Cli-niche che ci caratterizza, comepreambolo al suo secondo inter-vento ha voluto sottolineare che inGran Bretagna la Veterinaria deipets era identica alla nostra fino a15-20 anni fa mentre oggi la situa-

zione si è evoluta, almeno nei con-testi urbani, nel senso della preva-lenza delle strutture complessecon molto personale veterinario eparamedico.Che sia questo anche il nostro fu-turo? Luca Cicola

MVLP, Presidente Delegazione SCIVAC Puglia

N essuno poteva preve-derlo che un tema co-me la Medicina Felina

potesse attirare così tanto i veteri-nari. 1000 iscritti è stato un nume-ro veramente imprevisto che in al-cuni momenti ha anche messoleggermente in difficoltà la sia pu-re rodata ed eccellente esperien-za della SCIVAC. Quello che hasorpreso è stata anche la tipologiadei veterinari presenti. Studentisolo 4, giovani laureati (entro dueanni dalla Laurea) 192 e tutti gli al-tri, in prevalenza donne (circa il75%), colleghi che sono attivi datempo e che, in molti casi, non sivedevano ad un congresso da an-ni. Certamente questo successopuò dipendere dalla città di Mila-no, anche se in verità il Congres-so dello scorso anno nel capoluo-

go lombardo non aveva superatola metà degli iscritti, nonostante iltema ed i relatori fossero di gran-de interesse ed ottimo livello. I mil-le iscritti sono quindi da attribuirsiprincipalmente all’argomento diMedicina Felina che evidentemen-te è stato riscoperto anche in con-siderazione della crescita di que-sto specifico settore della veteri-naria, soprattutto nelle aree metro-politane. Chi ha partecipato alCongresso certamente ha dovutoavere pazienza facendo un po’ dicoda per consegnare le cuffie oper avere un caffè, ma ha avuto lafortuna di sentire relazioni di otti-mo livello sia per gli argomentiproposti sia per la notevole capa-cità di tutti i relatori che sono statiampiamente apprezzati: Boari,Bonello, M. Caney, Gandini, Gius-

sani, Gunn-Moore e Leone. Il con-gresso è stato anche l’occasioneper rilanciare la SIMEF (Società I-taliana di Medicina Felina) che hain programma per i propri sociproposte di aggiornamento digrande interesse e di diverso livel-lo che saranno comunicate nel se-condo semestre dell’anno. Stefa-no Bo, Presidente della SIMEF, nelsuo intervento all’apertura dei la-vori congressuali ha evidenziato,giustamente, l’importanza di unamaggiore attenzione verso la Me-dicina Felina che è sempre stataun po’ trascurata dal mondo vete-rinario. Il Congresso di Milano hadimostrato che i veterinari l’hannoriscoperta. ■

25

A Milano in 1000 al Congresso della SCIVAC

I veterinari scoprono il gatto

laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007DALLE ASSOCIAZIONI

On line gli atti di medicina felina

G li atti scientifici del 55° Congresso SCIVAC “Medicina Felina-Le nuove acquisizioni nella clinica pratica” sono disponibili

sul sito della Società. La decisione è stata presa dal Consiglio Diretti-vo per rispondere alle numerose richieste pervenute dopo l’esauri-mento di tutte le copie del volume già durante i lavori congressuali.Non sono bastate le 1.250 copie stampate per soddisfare, oltre i par-tecipanti e le aziende espositrici presenti, le richieste di quanti desi-deravano copie per l’acquisto, specie da parte di chi non ha potutopartecipare ai lavori congressuali. Il Consiglio della SCIVAC ha quindideciso di rendere gli atti congressuali disponibili sul proprio sito web,a testimonianza del costante impegno nella diffusione dell’informazio-ne scientifica e nella formazione culturale dei veterinari che operanonel settore degli animali da compagnia. On line è disponibile anche u-na integrazione a cura della relatrice Danielle Gunn-Moore “Jaundicein the Cat”.

SCIVAC Puglia,appuntamento

il 15 aprile

Ematologia: un gioco di lu-ci e colori. Questo il titolo

dell’incontro organizzato dallaDelegazione SCIVAC Puglia il15 aprile p.v. L’incontro che siterrà al Palace Hotel di Bari ègratuito per tutti i soci SCIVAC2007. Il programma è disponi-bile on line sul sito della so-cietà. Per informazioni: Tel. 0372/40.35.06 E-mail:[email protected]

La SIMEF aderisce alla FVF (Feline Veterinary Federation)

In occasione del Congresso di Medicina Felina te-nutosi a Milano lo scorso 2-4 marzo la SIMEF ha

formalizzato la sua adesione alla Federazione VeterinariaFelina (FVF). La FVF è nata da un progetto messo a puntonel 2006 con lo scopo di promuovere una stretta collabora-zione tra la Società Europea di Medicina Felina (ESFM), il

Feline Advisory Bureau (FAB) e le società di ogni singolo paese europeo.La FAB è un’associazione dedicata a promuovere la salute ed il benesse-re del gatto attraverso il miglioramento delle conoscenze scientifiche. La ESFM è la società europea di Medicina Felina, nata per promuoverela medicina Felina in Europa attraverso seminari, congressi, corsi e conla pubblicazione di una rivista specialistica, il Journal of Feline Medicineand Surgery, che in pochi anni è diventata un riferimento scientifico inso-stituibile per la medicina felina. L’adesione alla FVF permetterà agli iscrit-ti alla SIMEF di avere accesso on-line ad un microsito specifico all’inter-no del sito della FAB, tramite password, in cui sarà possibile trovare; unascelta tra le letture informative prodotte dalla ESFM/FAB, tradotte in ITA-LIANO; la FAB dà la possibilità di accedere dal suo sito alle prime 10 let-ture informative già tradotte nella lingua madre della società veterinariaconvenzionata. Queste pagine tradotte costituiranno la struttura del mi-crosito, a cui ogni gruppo potrà accedere, aggiungere informazioni sulproprio gruppo e sulle proprie attività, che verranno poi integrate nel sitoufficiale della FAB. Si avrà l’opportunità di partecipare all’incontro annua-le della ESFM. Si potranno utilizzare materiali didattici e pubblicazioniscientifiche quali quelli prodotti per la campagna di Cat Friendly Practi-ce, o di scaricare od ottenere on-line informazioni su alcune malattie tipi-camente feline e su come la FAB si comporta con alcune di esse (es. re-ne policistico, HCM, deficienza di fosfo-kinasi). Già da oggi comunquepotete visitare liberamente il sito della FAB (www.fabcats.org) e leggeremolte notizie interessanti o avere informazioni su diverse patologie comela cardiomiopatia ipertrofica del gatto; sugli studi in atto riguardanti lamalattia di Alzheimer, ed ancora, sull’infezione da Tritrichomonas foetus.Il riferimento per le società europee sarà la Dr.ssa Sarah Caney, speciali-sta in medicina felina, che molti di voi hanno avuto modo di apprezzarecome relatrice durante il congresso di Milano. Cogliamo l’occasione per ringraziare la Hill’s Pet Nutrition che ha accet-tato di sponsorizzare lo sviluppo di questo progetto e la pubblicazionedel materiale scientifico. Stefano Bo - Presidente SIMEF

di Antonio Manfredi

Quale futuro ci aspetta?

Si è svolto Domenica 25Febbraio al Palace Hoteldi Bari il Seminario Na-

zionale SCIVAC sul tema “Un ap-proccio semplice al practice Ma-nagement”, organizzato con ilprezioso contributo di Hill’s e del-l’Ordine dei Medici Veterinari del-la Provincia di Bari.Si sono succeduti al microfonoben tre relatori: la Dott.ssa Caroli-ne Johnson, scozzese, che damolti anni si occupa esclusiva-mente di market consulting per lestrutture veterinarie private del Re-gno Unito, il Dott. Water Crotti, delgruppo di studio SCIVAC per ilPractice Management ed il Dott.Stefano Zigiotto, consulente di Hil-l’s Italia.L’evento, accreditato ECM, è statocaratterizzato da un elevatissimoprofilo culturale dei relatori e deicontenuti dei loro interventi. Lapartecipazione dei Veterinari èstata numerosa (essendo patroci-nato dall’Ordine il Seminario eragratutito e aperto a tutti gli iscrittie non ai soli soci SCIVAC come diconsueto) ed al termine della gior-nata abbiamo potuto registrare u-na diffusa soddisfazione tra i Col-leghi. Le relazioni del Dott. Crotti edel Dott. Zigiotto hanno avuto untaglio estremamente pratico e so-no state seguite con grande inte-resse, suscitando finanche mo-menti di entusiasmo, poiché le lo-ro indicazioni sono risultate chia-ramente preziose a tutti per miglio-rare la qualità gestionale della pro-pria attività.La Dott.ssa Johnson ha affrontato

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11

A l via “A scuola di Pet-Care” - Impariamo a co-noscere i nostri amici

animali - il progetto di Purina perinsegnare ai bambini la cono-scenza, la cura e il rispetto per u-na relazione consapevole con glianimali da compagnia. L’iniziativadi Purina, patrocinata dal Ministe-

ro della Salute, si svolge in colla-borazione con Scivac (SocietàCulturale italiana Veterinari Ani-mali da compagnia) e Giunti Pro-getti Educativi; coinvolge 3.000classi elementari in 10 regioni ita-liane, 62.000 famiglie, 6.000 inse-gnanti e 1.000 ambulatori veteri-nari. Il progetto prevede l’organiz-

zazione, all’interno del program-ma scolastico, di “lezioni di petca-re”, attraverso giochi, laboratori edivertenti attività realizzate conl’ausilio di kit didattici contenentimanuali interattivi per i bambini eper gli insegnanti L’iniziativa sipropone di offrire alle nuove ge-nerazioni informazioni e consigli

utili alla convivenza con gli anima-li da compagnia: l’attenzione alleloro esigenze di cura e nutrizioneè infatti importante, soprattuttoper i bambini, perché incide sullosviluppo del senso di responsabi-lità e costituisce una fondamenta-le esperienza di protezione versol’altro. “La collaborazione venten-

nale tra SCIVAC e Purina - dichia-ra Massimo Baroni, Presidente diSCIVAC - si è rafforzata nel tempoe continua tuttora al servizio deiproprietari e dei loro pet. In qua-lità di Società Culturale Veterina-ria - continua Baroni - crediamofortemente nella necessità di sen-sibilizzare i bambini alla cono-scenza e in particolare alla curadegli animali da compagnia in cuiil ruolo del veterinario e della cor-retta nutrizione sono determinan-ti”. “Siamo certi - ha affermato Lu-cio Scaratti, Direttore Generale diPurina - che il progetto entusia-smerà bambini e insegnanti, unitiin un’esperienza di apprendimen-to unica e indimenticabile, chepermetterà di porre solide basiper la costruzione di una relazio-ne forte e responsabile con i pets,membri ormai effettivi di una fami-glia italiana su due”. Nell’ambitodel progetto, Purina ha anche or-ganizzato, in esclusiva per leclassi partecipanti, un concorsoper “piccoli etologi”: da ottobre2006 fino ad aprile 2007, i ragazzipotranno cimentarsi nell’elabora-zione di storie e disegni sui com-portamenti più singolari dei loropiccoli amici. Gli elaborati saran-no giudicati da una commissionedi esperti selezionati da Purina eGiunti Progetti Educativi e la pre-miazione avverrà entro il 15 mag-gio 2007. ■

26 laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007

1000 ambulatori per “A scuola di Pet Care”Riparte l’iniziativa di Purina in collaborazione con SCIVAC

DALLE ASSOCIAZIONI

Borsa di StudioAlberto Vittone -

Anno 2007

L a Sibb (Società ItalianaBovaro del Bernese) ha

istituito un bando di concorsoa ricorrenza annuale in memo-ria dell’amico, presidente dellasocietà stessa, recentementescomparso. Lo scopo dellaborsa di studio sarà quello diincentivare gli Studi sulla salu-te del Bovaro del Bernese equindi indirettamente stimolarela ricerca scientifica per otte-nere un miglioramento diagno-stico, curativo, preventivo, se-lettivo nei confronti delle pato-logie ad incidenza maggiorenei cani di questa razza. Ledomande dovranno pervenirealla segreteria dell’associazio-ne entro e non oltre il 30 giu-gno 2007.

Per ulteriori informazioni: Tel. 02/9095490 Fax 02/9095369.

Page 27: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 11

Rabbia e imbarazzoDi mestiere faccio il professore u-niversitario. Giorni fa, come tutti,ho letto della possibile apertura diun nuovo Corso di laurea in Medi-cina Veterinaria presso la Facoltàdi Medicina Veterinaria di Udine,ed immediatamente questa noti-zia ha assunto per me connotatisurreali. Ho pensato di primo acchito: “Macome è possibile che qualcunopossa avere ancora il coraggio diproporre una nuova Facoltà in Ita-lia dopo la “discutibile” vicenda diCatanzaro?”….. Pensare che in I-talia la realtà trionfi spesso sullafantasia non mi ha portato in quelmomento alcun sollievo….Poi, nei giorni che seguono, leg-go di come si articola la proposta(soprattutto in merito ai posti riser-vati precipuamente agli studentistranieri) e immediatamente pen-so alla tartufesca abilità tutta ita-liana di ingarbugliare le cose, inmodo da fare passare quello cheoccorre buttando fumo negli oc-chi… mi riprendo quasi subito, emi dico che il mio modo di formu-lare pensieri è probabilmente or-mai condizionato dagli anni pas-sati in accademia a vedere di tut-to, ….che sono diventato cinico e

che questo non è una cosa bella.Nei giorni successivi, mentre par-lo con qualche collega e rinascein me, timido, l’auspicio che unavicenda del genere non avrà futu-ro, aspetto fiducioso la conferen-za dei Presidi che si terrà proprioa Bologna, il luogo dove lavoro. E poi leggo i giornali, le prime di-chiarazioni positive del rettore diUdine, la “smentita” del presiden-te della Conferenza dei Presidi emi prende un forte senso di imba-razzo. Si, un misto di rabbia e im-barazzo: parlo ancora con qual-che collega, e qualche professo-re più esperto di me mi dice che ilparere della Conferenza dei Pre-sidi non è vincolante per nessuno,che la Legge Italiana attribuisce ilpotere alle Regioni di creare onon creare nuove Facoltà, che ilMinistero si disinteressa dell’opi-nione dei veterinari perché dieci-mila è un numero troppo piccoloper fare “opinione pubblica”….Insomma, in sintesi, si può “qua-si” tranquillamente legittimare an-che una scelta come quella, vistoche ci sono le possibilità legali…..Ci penso, mi arrabbio, e infine de-vo ammettere che dal punto di vi-sta logico il ragionamento non fauna grinza…., proprio quasi nes-suna grinza…. e qui mi viene inmente un verso di Giovenale, let-to ai tempi del mio lontano liceo:

“si Natura negat, facit indignatioversum”, che tradotto suona più omeno così: “e anche non fossenel mio carattere, è l’indignazionestessa che mi spinge a scrivere”.Il mio scrivere queste righe è iltentativo di comunicare due o treconcetti molto semplici, che vor-rei arrivassero soprattutto ai colle-ghi impegnati nella libera profes-sione, perché sono davvero stan-co del sillogismo che, nella mentedei più, equipara un docente uni-versitario a qualcuno che si muo-ve in un mondo a parte, chiuso inse stesso e pilatescamente avul-so dalle conseguenze di quantoegli stesso contribuisce a provo-care. Eccoli di seguito:1) Nelle Facoltà di Medicina Vete-rinaria ci sono molti docenti chevivono con grande imbarazzo lascellerata scelta del proliferare dicorsi di laurea in Medicina Veteri-naria e che vorrebbero portare almondo professionale ben altro ti-po di messaggio. Non è più tem-po per l’Università per mandaresegnali ambigui o quantomenonon sintonizzati sulla reale portatadei problemi;2) Accettare ogni anno 1400 nuo-ve matricole significa correre alle-gramente verso il baratro dellanostra professione, in un temponeanche troppo lontano per potersperare di non vederlo. Paesisenz’altro evoluti quanto il nostromostrano ben altri segnali dipreoccupazione e produconoscelte programmatiche totalmen-te differenti dalle nostre; 3) Per rimanere nello specifico, èvero che la conferenza dei Presidinon ha alcun potere di veto o vin-colo su decisioni quali quella rela-tiva al corso di Laurea di Udine,ma proprio per questo sarebbeauspicabile che portasse all’opi-nione pubblica veterinaria una va-lutazione lucida, realistica e con-sequenziale, che tenga conto del-le reali possibilità di sbocco pro-fessionale esistenti nel nostropaese. Si tratterebbe, del resto, dioperare semplicemente una giu-sta assunzione di responsabilità,racchiusa in un semplice parere:no, perché non ce ne è bisogno;4) Sarebbe auspicabile che il mon-do accademico mandasse un for-te e preoccupato segnale rispettoa quello che avviene ai tanti giova-ni neolaureati che abbiamo “di-messo” dalle nostre Facoltà: sa-rebbe molto più logico aspettarsiche invece di mostrare ambiguitàcirca l’apertura di una nuova sede,i vertici delle strutture accademi-che proponessero una generaleimportante auto-riduzione del nu-mero di nuovi immatricolati rispet-to all’esistente. Non parlo di 10-20unità sul territorio nazionale, parlodel 25-30% sul numero di nuoviimmatricolati per ciascuna Facoltà.Questo non per compiacere le as-sociazioni professionali ma, piùsemplicemente, per tenere losguardo fissato sull’Europa e sulledirettive che ci propone. Sono sicuro che molti potranno in-terpretare la mia lettera come il pa-rere non richiesto di qualcuno cherappresenta solo se stesso. Nelmio intimo vorrei invece fosse inte-

tanto forte e sicuramente grandee riconosciuto riferimento scienti-fico. Più semplicemente occorre-va capire quanto fosse importan-te darsi una mano reciprocamen-te; L’Università ha bisogno di ca-pire le esigenze culturali del Vete-rinario, ha bisogno di una Societàculturale che faccia da ponte traaccademia e professione e per-ché no ha bisogno di un forte ap-poggio di opinione per tentare dirisolvere i suoi problemi interni. Lanostra associazione ha la neces-sità di lavorare a fianco di un mon-do accademico capace di forma-re nuovi veterinari in numero con-gruo alle esigenze del mercato econ una preparazione culturale a-deguata alle cresciute esigenzedella medicina veterinaria. Sulla base di queste idee SCIVACed ANMVI hanno promosso un’a-pertura verso il mondo universita-rio che è sfociata in iniziative cul-turali comuni estremamente pro-mettenti e nell’appoggio incondi-zionato verso quelle Facoltà Vete-rinarie Italiane che con grandesforzo hanno raggiunto il ricono-scimento europeo EAEVE, sicura-mente una garanzia di qualità.Soprattutto sembrava che comin-ciasse ad essere condivisa, ancheall’interno dell’Università, la consa-pevolezza della necessità di averepoche facoltà molto qualificate ca-paci di laureare veterinari preparatiad affrontare la professione del ter-zo millennio, in numero congruo al-le esigenze del mercato.Ecco, ho parlato di consapevolez-za, a cui aggiungo un’altra paro-la: onestà. Sarebbero bastatequeste parole per portare avanti

27laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007LETTERE AL DIRETTORE

@

Si sta sviluppando la solidarietàegoista, una rete di solidarietà

corte. Ciascuno immerso nella sua nicchia, nella sualobby, nel suo clan, nel suo

ordine professionale, nel suocomitato, nella sua famiglia.

Ilvo Diamanti, sociologo

sa come un piccolo contributo allosmantellamento delle due contrap-poste barriere che ancora separa-no il mondo universitario da quelloprofessionale: nel terzo millennioqueste non dovrebbero essere piùaccettabili per nessuno.

Gualtiero GandiniProfessore associato presso il Di-partimento Clinico Veterinario del-l’Università degli Studi di Bologna,Diplomato ECVN, vicepresidentedella ESVN (European Society ofVeterinary Neurology) e presiden-te della Commissione Didatticadella Facoltà di Medicina Veterina-ria dell’Università di Bologna.

Il sogno di unpresidentePoco meno di tre anni fa, quandoiniziai il mio mandato di Presiden-te SCIVAC, mi chiesi quali avreb-bero dovuto essere le direttiveprogrammatiche su cui lavorare.Tra queste ne identificai una cheritenevo e continuo a ritenere di e-strema importanza: chiudere defi-nitivamente un periodo di conflit-tualità tra la nostra associazione el’università ed aprire la strada peruna collaborazione ed una siner-gia capaci di far fare un grandesalto al mondo veterinario, siascientificamente che professio-nalmente. Era un progetto ambi-zioso, ma le premesse c’eranotutte: da una parte una grande as-sociazione culturale di professio-nisti, resasi protagonista negli an-ni della realizzazione di un rivolu-zionario progetto scientifico cultu-rale, dall’altra un’Università connuovi fermenti positivi all’interno,soprattutto con numerose nuovepersonalità di notevole rilievoscientifico che si stavano propo-nendo con idee positive ed inte-ressanti di fronte alla professione.Non occorreva neppure averetanta fantasia, bastava guardareappena oltre i confini della nostranazione per trovare un modello acui ispirarsi, ancora una volta ba-stava analizzare la situazione an-glosassone in cui una forte asso-ciazione professionale, la BSAVAlavora da decenni in positiva si-nergia con una Università altret-

www.anmvi.it

www.anmvi.it

www.anmvi.it

A MAGGIO NUOVA EDIZIONE DEI CORSI SULLA 626(Trilogia della sicurezza: RSPP, Primo Soccorso e Antincendio)

Sono circa 400 le strutture veterinarie che hanno scelto i corsi dell’ANMVIper mettersi in regola con le norme sulla sicurezza de lavoro. I corsi del-l’ANMVI hanno il duplice vantaggio della convenienza e della stretta ade-

renza alla realtà professionale. Lo svolgimento è a cura dei Medici della A-SL di Cremona e del Collega Carlo Pizzirani, formatore AIFOS e autore dei

Manuali pubblicati dall’ANMVI sull’argomento.L’osservanza delle norme previste dal D.Lvo 626/94 (e collegati) costituisceun obbligo per i Colleghi “datori di lavoro”, i quali sono tenuti al consegui-

mento delle qualifiche rilasciate da tre diversi Corsi (RSSP, Addetto al PrimoSoccorso, Addetto alla prevenzione incendi) il cui programma è fissato dal-

le norme di legge. La frequenza dei corsi è consigliata a tutti gli altri Colleghi, sia in previsionedella presenza di futuri dipendenti, sia per fronteggiare eventuali situazioni

critiche che possono presentarsi nel quotidiano professionale. A tutela nostra, dei nostri collaboratori, dei clienti e dei soggetti terzi pre-

senti nelle nostre strutture.

La salute e la sicurezza sul lavoroCorso per la qualifica di RSPP (Responsabile Servizio diPrevenzione e Protezione)L’obiettivo è di qualificare il medico veterinario rispetto aidettami del D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626, che pre-scrive infatti “misure per la tutela della salute e per la si-curezza dei lavoratori durante il lavoro, in tutti i settori diattività privati o pubblici” (art. 1) e prevede che “il datoredi lavoro che intende svolgere i compiti di cui al comma1 (ovvero svolgere direttamente i compiti propri del ser-vizio di prevenzione e protezione dai rischi), deve fre-quentare apposito corso di formazione in materia di si-curezza e salute sul luogo di lavoro” (art. 10).Scadenza: 14/05/2007

Corso per Addetti al Primo SoccorsoLe attività produttive che occupano lavoratori devono at-tenersi in materia di pronto soccorso alle disposizioni ri-portate nel decreto del Ministero della Salute 15 luglio2003, n. 388 (Regolamento recante disposizioni sulpronto soccorso aziendale). Il corso è rivolto ai mediciveterinari datori di lavoro o titolari di struttura veterinaria,che svolgono attività professionale in una struttura priva-ta riconducibile ai gruppi B e C.. Il corso è consigliatoanche ai titolari di struttura veterinaria. Il corso, infine, èrivolto ai medici Veterinari già in possesso della qualificaRSPPScadenza: 21/05/2007

Corso per Addetti alla prevenzione incendiIl Corso soddisfa gli obblighi di formazione per addettiall’antincendio previsti dal Decreto Ministeriale 10 Marzo1998 - “Criteri generali di sicurezza antincendio per lagestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro” (pubblica-to sul S.O. n. 64 alla G.U. n. 81 del 7 aprile 1998). Il Cor-so è consigliato a tutti i Colleghi che hanno già conse-guito la qualifica di RSPP e/o una formazione per addettial Primo Soccorso ai sensi della vigente normativa e in-tendono completare con la formazione antincendio gliobblighi previsti dalla normativa sulla sicurezza sui luo-ghi di lavoro.Scadenza: 21/05/2007

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un progetto condiviso, per creareuna forza unita e dirompente ditutta la veterinaria italiana: le pre-messe c’erano, le avvisaglie diprimi risultati postivi anche.E invece no: prima Catanzaro poiUdine: è lo sfascio, il ritorno almedioevo. Tanti bei progetti ven-gono immolati agli interessi diparte. Si dice che non si possa bloccarel’apertura di nuove facoltà, chesia tutto in mano alle istituzioni lo-cali: sono tutte balle!Se fossimo tutti uniti, Associazio-

ni, Conferenza dei Presidi, docen-ti, nessuno si permetterebbenemmeno di ipotizzare la nefastaapertura di nuove facoltà. Inveceabbiamo dei Presidi che più o me-no ufficialmente approvano, salvopoi la smentita del Presidente del-la Conferenza dei Presidi.E soprattutto abbiamo tanti braviricercatori, professori associati eanche ordinari che pur avendocondiviso i migliori propositi, lemigliori idee, ora se ne stanno zit-ti, nel secolare ed immutevoleconcetto che “stando buoni si fa

carriera”, magari si ottiene un po-sto ad Udine o a Catanzaro.Ebbene è a questi Universitariche mi rivolgo: signori, ci vuoleCORAGGIO, questo è il momen-to del coraggio, Dobbiamo ribel-larci adesso, tutti insieme a un si-stema perverso che si accartoc-cia su se stesso creando borsistie ricercatori scontenti e un interopopolo di veterinari disoccupati,“i nuovi poveri”, come li ha defi-niti una recente indagine di unquotidiano a tiratura nazionale.Tirate fuori le unghie una buona

volta e scoprirete di essere intanti e sicuramente avrete l’ap-poggio delle nostre associazioni,di tutti noi.Nonostante tutto, io ho ancora unsogno, come modesto veterina-rio, come piccolo cittadino, pri-ma ancora che come PresidenteSCIVAC. Voglio pensare che Udi-ne e Catanzaro siano solo i colpidi coda di un sistema universita-rio retrogrado, voglio credereche dentro e fuori dell’Universitàci siano le energie e le volontàper cambiare, voglio fantasticare

di poter andare all’estero parlan-do orgoglioso non solo della miaAssociazione, ma anche dellenostre Facoltà. È solo un sogno, ma se si è in tan-ti a crederci, può diventare realtà.SCIVAC e ANMVI ci credono econtinueranno a lottare per realiz-zarlo; i nostri amici sono coloroche credono nel progresso cultu-rale e professionale, i nostri nemi-ci sono i retrogradi che lavoranonel sottobosco per i Catanzaro egli Udine di turno.

Massimo Baroni

Petfood, siamocredibili?Vorrei commentare l’articolo Gra-zie al petfood, che compare nelnumero 9 di Professione Veterina-ria. Premetto alcune informazioniche possono chiarire meglio lamia posizione. Mi sono laureatanel novantadue con una tesi daltitolo Alimentazione e manage-ment del cucciolo, nella quale af-frontavo l’argomento dalla nascitaalla pubertà, in un momento in cuiquasi nessuno parlava ancora dialimentazione degli animali d’affe-zione e si stavano da poco affac-ciando sul mercato le prime gros-se ditte mangimistiche. In quelperiodo lavoravo prevalentemen-te con una clientela formata dacacciatori e tartufai che nutrivanodi norma i loro cani con crusca,pane, pasta e, per condimento,acqua di risciacquo della pulituradei piatti di cucina; raramente esolo nei periodi di lavoro forniva-no un po’ di carne. Vedevo cani crollare letteralmentedopo la prima settimana di cacciacon cali ponderali impressionantie, condizione che non ho mai piùrivisto in seguito, notavo addirittu-ra ritardi evidenti di cicatrizzazio-ne per la carenza proteica ed ingenerale per gli squilibri alimenta-ri nei cani che si ferivano grave-mente, per esempio quelli da cin-ghiale. L’avvento delle crocchettein quel periodo fu per me unamanna, perché, spingendo contanta pazienza ed informazione lamia clientela al loro utilizzo, so-prattutto nelle fasi di crescita deicuccioli e nei periodi di lavoro deicani da caccia, in pochi anni no-tai un netto miglioramento dellecondizioni di salute generale, delmantello e, soprattutto, delle pre-stazioni lavorative che tanto sta-vano a cuore ai proprietari. In quelperiodo mi dedicavo moltissimo econ soddisfazione anche alla for-mulazione di diete miste, con tan-to di calcoli sui fabbisogni calori-ci, proteici, ecc… a seconda del-le esigenze fisiologiche. Devo di-re che il connubio diete commer-ciali e integrazioni casalinghe fun-zionava egregiamente. Le dietecommerciali, inoltre, erano moltochiare: ricordo che la Royal Caninper prima mise in commercio lecrocchette suddivise per taglie,poi l’Eukanuba propose quei sac-chetti colorati, fantastici dal puntodi vista del marketing, in seguitola Hill’s cominciò a proporre le pri-me diete specifiche per le patolo-

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metà di quello inglese si è tra-sformato radicalmente. Le azien-de del settore sono aumentateconsiderevolmente e la concor-renza, sempre più forte, ha co-stretto a cambiare spesso lestrategie di vendita. Questo puòanche portare forse a qualchedistorsione del mercato ma cer-tamente ha costretto tutti a mi-gliorare al massimo la qualità delprodotto che, anche a livello nor-mativo, non ha più nulla da invi-diare agli alimenti umani e so-prattutto ha sviluppato, sia per

gie più importanti, insomma, c’eraancora un giusto equilibrio e si a-veva l’impressione che questediete fossero fatte veramente adhoc per il benessere degli anima-li. Le cose però ultimamente han-no preso una piega diversa o al-meno questa è la mia impressio-ne. Il mio ambulatorio è subissatodi campionature di svariate ditteanche poco conosciute, che sipresentano con il loro prodotto inmodo sempre più pressante: lasensazione spiacevole è di esse-re vista dalle ditte mangimistichesoltanto come un’ottima fontepubblicitaria a basso costo, tantoche ormai tutte fanno a gara perinserirsi il più visibilmente possi-bile. L’offerta di prodotti è diven-tata talmente differenziata da ra-sentare il ridicolo, soprattutto, amio parere, per quelle ditte chepresentano un mangime diversoper ogni razza. Anche la suddivi-sione per patologie sta diventan-do esagerata. Se guardo poi alcontinuo cambiamento delle con-fezioni, mi rendo conto di non es-sere più in grado di riconoscere edifferenziare agevolmente i pro-dotti, di dover consultare troppospesso le brochures perché diffi-cilmente riesco a trovare a memo-ria quello che cerco, insomma, mirendo conto di esporre alla clien-tela del materiale di cui non cono-sco a fondo la natura. La mia in-sofferenza massima viene rag-giunta quando mi soffermo a pen-sare che nemmeno per l’uomo,neonato, anziano, malato che siasi è arrivati ad una tale differen-ziazione alimentare come si èraggiunta negli animali d’affezio-ne e questa considerazione stacominciando a farmi disaffezio-nare dalle diete commerciali,perché non le sento più a misuradi medico veterinario e di anima-le, ma le percepisco sempre piùcome una pura manovra com-merciale. Ultimamente, infine,sempre più spesso sto diagnosti-cando forme di intolleranze ali-mentari che si risolvono con unadieta casalinga bilanciata, tantoche anch’io recentemente sonodovuta ricorrere a questa con u-no dei miei cani che da sempresono alimentati con crocchette diottima marca. Se quindici anni faeravamo ancora troppo indietroin fatto di corretta alimentazione,adesso stiamo rischiando di sbi-lanciarci troppo dalla parte op-posta e di non essere più credi-bili agli occhi dei clienti: questinon sono più gli sprovveduti diun tempo e difficilmente sommi-nistrano ai loro animali i prodottiscaduti del frigorifero, come ri-porta l’articolo, ma nemmeno so-no disposti a credere che il fab-bisogno nutrizionale di uno york-shire sia talmente diverso daquello di uno shitzu da doverprodurre due mangimi differenticon relativi disegnini illustrativi.

Dott.ssa Elena SeveriMedico Veterinario Specialista

Malattie Piccoli AnimaliComportamentalista ENVF -

Dipl. Ms Univ. Medicina Comportamentale

Animali d’Affezione

Mi fa piacere rispondere ad unacollega che si dimostra sempreattenta nelle sue riflessioni.Quando la SCIVAC è nata i primicongressi sono stati sponsoriz-zati dalla Whaltam e dalla Purinama uno dei petfood più diffusi e-ra il mangime del Dr. Sacchi chenon so se è ancora in commer-cio. Le diete della Hill’s erano di-stribuite dalla IZO di Brescia epoi importate privatamente dallaFrancia. Altre aziende ora moltonote nel nostro paese non eranoancora presenti in Italia o erano

più o meno sconosciute. Il nostroera un mercato ancora minimo ericordo bene la frase di una diri-gente di una di queste multina-zionali: “Se vendessimo in Italiaquello che vendiamo in GranBretagna potremmo offrire l’iscri-zione gratuita alla SCIVAC a tuttii veterinari”. Allora i veterinariche si occupavano di cani e gat-ti erano ancora veramente pochi.In questi 23 anni il nostro merca-to è molto cambiato ed anchequello del petfood pur conti-nuando ad essere meno della

29laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007

l’appetibilità e la comodità di u-so, sia per le campagne di sen-sibilizzazione del pubblico, ladiffusione degli animali da com-pagnia. Non dimentichiamo inol-tre che la crescita culturale escientifica della nostra categoriala dobbiamo molto anche a que-ste aziende mangimistiche chehanno permesso la realizzazionedi tanti momenti ed occasioni diaggiornamento.Per tutto questo, trascurando“qualche distorsione”, ribadisco ilnostro grazie al petfood.

LETTERE AL DIRETTORE

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30 laPROFESSIONE VETERINARIA 11/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

INCONTRO SIANA ALIMENTAZIONE DEL GATTO IN ALCUNE SITUAZIONI FISIOLOGICHE E PATOLOGICHE - Palazzo Attenzione: Date evento modificate. Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Speciali-

stiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected] SICARV NUOVE METODICHE IN ECOCARDIOGRAFIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Attenzione: Date evento modificate. Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-

mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC ABRUZZO QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Hotel Miramare, Città Sant’An-

gelo (PE) - Via Tito De Caesars, 8 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega-zioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA IN L’OCCHIO DOLENTE - Brescia, Centro Mater Divinae Gratiae - Via S. Emiliano 30 - ECM: 3 Crediti - Per COLLABORAZIONE CON L’ORDINE informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:DEI MED. VET. DI BRESCIA [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA DIAGNOSI DIFFERENZIALE DELLE DERMATOPATIE PRURIGINOSE DEL GATTO - Perugia- Facoltà di Me-dicina Veterinaria - VIA SAN COSTANZO 4 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE: II PARTE - ESTRAZIONI DENTALI NEL CANE E NELGATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 20 Crediti - Per informazioni: Paola Gamba-rotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVAR CORSO DI ALIMENTAZIONE E MANAGEMENT DELLA VACCA DA LATTE - Istituto Zooprofilattico Sperim.Lombardia-Emilia Romagna, sede di Cremona - Via Cardinal Massaia, 7 - ECM: 17 Crediti - Per informazioni:Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SIVE STATO DELL’ARTE NEL TRATTAMENTO DELLE LESIONI DI TENDINI E CARTILAGINI - Malpensa Fiere,Busto Arsizio (VA) - Via XI Settembre 16 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC LA DEBOLEZZA NEL CANE: INTERNISTA, CARDIOLOGO E NEUROLOGO A CONFRONTO - Grand HotelVittoria, Montecatini Terme (PT) - Via Baccelli, 2 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segre-teria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIODOV CITOLOGIA DELLA CAVITÀ ORALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: III PARTE - LA TERAPIA COMPORTAMENTALE E FARMACOLOGICADEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: 21 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINVET / SIOVET APPROCCIO TERAPEUTICO ALLE PATOLOGIE SPINALI DI INTERESSE CHIRURGICO - Centro Studi Attenzione: Date evento modificate. SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specia-

listiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SICIV DISORDINI ISTIOCITARI: CLASSIFICAZIONI, ISTOPATOLOGIA E CITOLOGIA DIAGNOSTICA - Centro Stu-di SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Spe-cialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA IL LEGAME DI ATTACCAMENTO E LA MEDICINA DEL COMPORTAMENTO - Centro Studi SCIVAC, Cremo-na - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Spe-cialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMIV PATOLOGIE VASCOLARI EPATICHE: DALLA DIAGNOSI ALLA TERAPIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialisti-che SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Pomezia - Hotel Selene - VIA PONTINA KM 30 - ECM: 3 Crediti -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA L’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA (IRC) NELLA PRATICA CLINICA - Sala Quadrivium - Genova - P.zzaSanta Marta 2 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCI-VAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PUGLIA EMATOLOGIA: UN GIOCO DI LUCI E COLORI - Palace Hotel Bari - Via Lombardi,13 - ECM: 3 Crediti - Perinformazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATA DI APPROFONDIMENTO:TECNICHE TERAPEUTICHE ECOASSISTITE - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC- Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SIVAE ANIMALI ESOTICI: III PARTE - MEDICINA E CHIRURGIA DEI CHELONI - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: 23 Crediti - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR COSTI SANITARI E COSTI DI PRODUZIONE. CONFRONTO ITALIA - EUROPA - SIPER (Fiere Reggio Emi-lia) - Rassegna Suinicola Internazionale - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Se-greteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CONVEGNO AIVEMP LA SICUREZZA ALIMENTARE: UN NUOVO APPROCCIO PER LA SANITÀ PUBBLICA - Hotel Villa Carlotta- Via Sempione 121/125 - Belgirate - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - SegreteriaAIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA MEDICINA D’URGENZA - Atahotel Quark, Milano - Via Lampedusa, 11/A -ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

INCONTRO ANMVI IL RILANCIO DELLA VETERINARIA. LIBERA CONSULTAZIONE FRA PROPOSTA E DIBATTITO - CentroStudi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Crediti non previsti

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Auditorium - Comune di Nus, Nus (AO) - Via Circonvallazione SudS.S. 26, 24 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SARDEGNA ASVAC: CHIRURGIA DELLO STOMACO E INTESTINO - Cagliari - Ordine dei Medici Veterinari - Via Carroz, IN COLLABORAZIONE CON ASVAC 14 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39

0372 403506 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: V PARTE - DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA DELL’ADDOME -

Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 21 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-greteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON CORSO REGIONALE BASE DI PRONTO SOCCORSO - Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA Ragusa - c/a Nunziata KM 1.3 S.P 40 - ECM: 16 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Dele-

gazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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3-5mag.

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La rivista è un settimanale

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Chiuso in stampa il 19 marzo 2007

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Col termine di graffatura spinale si indica la seguentetecnica:

Fissazione laminare mediante plac-ca

Fissazione laminare mediante chio-di e cerchiaggio

Fissazione delle faccette articolarimediante cerchiaggio

Quale approccio terapeutico immediato suggerirestinel meteorismo acuto del coniglio da ingestione dierba fredda e bagnata?

Fluidoterapia (liquidi tiepidi), analgesi-ci oppioidi, antiendotossici, simeticoneorale, copertura antibiotica, promotoridella peristalsi (es. clebopride) se si èescluso un fenomeno ostruttivo ga-stroenterico.

Sondaggio gastrico in sedazione e flui-doterapia orale e sistemica

Enteroclisma e somministrazione di si-meticone orale, analgesici

QUIZ 1Risposta corretta: a)Approccio alla terapiad’urgenza negli animaliesotici da compagnia, Delegazione regionale SIVAE-SCIVAC, giugno 2005

QUIZ 2Risposta corretta: b)INCONTRO S.I.O.V.E.T.,marzo 2004

SOLUZIONI

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