Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 39

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006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 39 dal 6 al 12 novembre 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 392 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. AVIARIA “Quest’anno prevediamo che il virus H5N1 ad alta patogenicità colpirà molto meno rispetto allo scorso an- no”. Lo ha dichiarato Mauro Delogu, dell’Università di Bologna. Secondo il virologo “le migrazioni degli uccelli selvatici sono iniziate già da un me- se, ma mentre nello stesso periodo del 2005 già si registravano molti fo- colai in Italia e in Europa, quest’anno ci sono pochissime segnalazioni e nessuna in Italia’’. Una certa percen- tuale degli animali selvatici già colpiti dal virus un anno fa “ha sviluppato degli anticorpi in grado di rallentare l’azione del virus H5N1”. BSE Era una mucca da latte di 13 anni, macellata per “fine carriera’’, quella risultata affetta da Bse in un alleva- mento di Ragusa. I risultati sono stati confermati dall’IZS del Piemonte. Giuseppe Licitra capo dei servizi ve- terinari dell’azienda Usl numero 7 di Ragusa: “la spiegazione più verosi- mile è che l’animale abbia contratto il morbo nel primo anno di vita, a con- tatto con farine animali il cui uso fino al ’94 era consentito. Questo è il quarto caso di mucca pazza in pro- vincia di Ragusa dove esistono circa 200 aziende zootecniche”. ECM Un Accordo Stato-Regioni per disci- plinare il periodo transitorio, un prov- vedimento anche urgente per ridefi- nire i ruoli di ciascun protagonista al- l’interno di un disegno unitario, senza escludere una proroga della fase sperimentale. Sono queste le propo- ste del Ministro della Salute Livia Tur- co sul futuro del programma naziona- le di Educazione continua in medici- na, contenute in una lettera al coordi- natore degli assessori regionali alla sanità e assessore al Diritto alla salu- te della Toscana Enrico Rossi. RIFORMA Sulla riforma degli ordini le professioni mediche chiedono al Governo di e- stendere il confronto al Ministero della Salute. Va in questa direzione la nota che il Presidente della FNOVI, Gaeta- no Penocchio, ha trasmesso al Mini- stro Livia Turco ribadendo la peculia- rità dei professionisti della salute nel processo di riordino giuridico degli Or- dini. Analoga richiesta viene dai sinda- cati medici che chiedono a Livia Turco “l’avvio in tempi stretti di un confronto per definire posizioni condivise sui te- mi della riforma che verranno affidati alla concertazione tra il ministero della Salute e quello di Grazia e giustizia”. FARMACOVIGILANZA L’EMEA (European Medicines A- gency) ha tradotto in tutte le lingue nazionali dell’Ue una scheda di se- gnalazione di presunte reazioni ne- gative a determinati medicinali vete- rinari. La richiesta di concepire una scheda UE armonizzata di segnala- zione di presunte reazioni negative a determinati medicinali veterinari, da mettere a disposizione di veterinari ed altri operatori sanitari, è uno dei ri- sultati di uno workshop congiunto E- MEA/FEDESA/FVE sul sistema di far- macovigilanza veterinaria della UE. Il modulo, approvato dal giugno del 2005, è ora disponibile in lingua ita- liana (www.anmvioggi.it) Brevi www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Gastroenterologia, Congresso SCIVAC-SIGEDV Una delle tre sale del Congresso. Dir. San. Emanuele Minetti - Medico Veterinario Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502 ISO 9001:2000 E rano più di novecento i veterinari che hanno partecipato al 54° Congresso nazionale SCIVAC (Società culturale italiana veteri- nari per animali da compagnia) nonché 3° Congresso Nazio- nale SIGEDV (Società italiana di gatroenterologia ed endoscopia digesti- va veterinaria) (Perugia, 27-29 ottobre 2006). Una collaborazione, quella tra le due società (adiuvate anche da SIMIV, Società italiana di medicina interna veterinaria), che ha consentito di organizzare un programma scientifico valido ed apprezzato, articolato in tre giornate in cui i relatori hanno saputo fornire informazioni di utilità pratica unite ad aspetti più tec- nici e specialistici, rivolgendosi nel contempo ai colleghi con interesse prevalentemente pratico e a quelli, come i numerosi soci SIGEDV pre- senti, dediti in maniera più approfondita alla gastroenterologia. Di indiscussa fama scientifica ed esperienza in gastroenterologia i relatori delle tre giornate: Andrea Boari (Professore di Clinica medica veterinaria presso l’Università di Teramo), Massimo Gualtieri (Professore di Chirurgia veterinaria presso l’Università di Milano), David Twedt (Professore di Medi- cina interna presso il Dipartimento di scienze cliniche veterinarie della Co- lorado State University), Kenneth Simpson (Professore di Medicina interna veterinaria presso la Cornell University di Ithaca, NY) e Debra Zoran (Pro- fessore di medicina interna veterinaria presso la Texas A&M University, Col- lege Station). Ricche e oggetto di fruttuoso dibattito anche le due sessioni di Comunicazioni libere, per un totale di 11 relazioni presentate. Come sem- pre affollata l’esposizione commerciale delle numerose aziende presenti. Come deve essere correttamente valutato dal punto di vista clinico il pa- ziente gastroenterologico è stato illustrato nella relazione di Andrea Boari, il cui filo conduttore è stata l’importanza di non scordare mai che le indagini diagnostiche collaterali (di laboratorio, per immagini) non sostituiscono, bensì integrano, la raccolta anamnestica e l’esame clinico. Sarà infatti av- vantaggiato nel porre diagnosi il clinico che saprà capire l’importanza di dati anamnestici come le modificazioni della dieta, la differenziazione tra ri- gurgito e vomito, la caratterizzazione del sintomo diarrea. Ad esempio, il vomito cronico, se intermittente, può essere erroneamente percepito come episodico; feci che per il proprietario sono formate possono in realtà esse- re patologiche. In gastroenterologia l’esame obiettivo generale del pazien- te è in grado di fornire informazioni fondamentali per indirizzare il sospetto diagnostico. La palpazione addominale, spesso trascurata o non effettuata ad arte, è anch’essa una fonte di preziosi indizi diagnostici. Le patologie iatali considerate come complesso patologico di una intera re- gione anatomico-funzionale, non limitandosi quindi alla sola ernia iatale, so- no state inquadrate da Massimo Gualtieri, responsabile scientifico del Con- gresso. Denominatore comune delle diverse affezioni iatali è il reflusso ga- stroesofageo, conseguenza ma anche principale manifestazione clinica di queste patologie. Anche in medicina umana ci si riferisce infatti a questo complesso patologico col termine di MRGE (malattia da reflusso gastroeso- fageo). Ernia iatale e incompetenza cardiale, le forme presenti nel cane e nel gatto, inducono frequentemente reflusso gastroesofageo e le possibili com- plicazioni quali esofagite, erosioni, ulcere e stenosi esofagee. Tra queste, di recente segnalazione da parte del relatore è la metaplasia intestinale esofa- gea del gatto, assimilabile all’esofago di Barrett dell’uomo. CONTINUA A PAG. 3 900 Veterinari a Perugia In Umbria tre giorni di aggiornamento scientifico Di solito le favole iniziano con: “C’era una volta, tanto tempo fa”, ma la fa- vola che vi stiamo per raccontare è purtroppo iniziata pochi giorni fa ed è così vicina a noi da non essersi anco- ra conclusa con il rituale “e vissero fe- lici e contenti”. Anzi, ad essere since- ri, speriamo proprio che non finisca in questo modo ma con la vittoria finale del “cattivo”, mago, strega o orco che sia che nelle favole non manca mai. La storia ha inizio quando il Signore dell’Orto Botanico di Palermo, un luo- go veramente da favola, incominciò a pensare che nel suo piccolo regno mancavano gli animali. Cosa serviva avere un luogo meraviglioso, pieno di piante, arbusti, essenze profumate e fiori di tutti i colori provenienti da ogni parte del mondo se mancavano gli a- nimali per renderlo pieno di vita? La sua invidia verso il Signore di Messi- na che possedeva tutti gli animali del- l’isola divenne ogni giorno più forte si- no a portarlo a decidere di organizza- re un colpo di mano per imposses- sarsi di almeno una parte degli ani- mali della città vicina. Incominciò co- sì a cercare alleati fra i Signori a lui vi- cini promettendo loro dei benefici e soprattutto riuscì a trovare un alleato in un importante dignitario della corte del Re di Sicilia che iniziò a sostene- re questo progetto giustificando la sua posizione con le difficoltà che a- vevano i cittadini di Palermo, costretti ad andare sempre sino a Messina, per poter vedere qualche animale. O- re ed ore di viaggio nonostante in questa favola contemporanea le fer- rovie e le autostrade esistessero già. Con questi appoggi, convinto della sua forza, il Signore dell’Orto Botani- co di Palermo, decise così di rendere pubblico il suo progetto, certo di non trovare ostacoli. Tutto sembrava an- dare per il meglio verso una felice conclusione ma, come in tutte le fa- vole, anche in questa c’era un “catti- vo”, anzi, i “cattivi”: i Medici Veterina- ri, setta distribuita in tutta l’isola, poco rispettosa delle regole e soprattutto dei Signori che vogliono prendersi gli animali. I veterinari insorsero così contro il Signore di Palermo, minac- ciando anche, come loro costume, a- zioni di rappresaglia che per il mo- mento hanno ottenuto di bloccare il progetto. Speriamo proprio che vin- cano i “cattivi”. C’ERA UNA VOLTA, POCHI GIORNI FA

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 39 dal 6 al 12 novembre 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

392ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

AVIARIA“Quest’anno prevediamo che il virusH5N1 ad alta patogenicità colpiràmolto meno rispetto allo scorso an-no”. Lo ha dichiarato Mauro Delogu,dell’Università di Bologna. Secondo ilvirologo “le migrazioni degli uccelliselvatici sono iniziate già da un me-se, ma mentre nello stesso periododel 2005 già si registravano molti fo-colai in Italia e in Europa, quest’annoci sono pochissime segnalazioni enessuna in Italia’’. Una certa percen-tuale degli animali selvatici già colpitidal virus un anno fa “ha sviluppatodegli anticorpi in grado di rallentarel’azione del virus H5N1”.

BSEEra una mucca da latte di 13 anni,macellata per “fine carriera’’, quellarisultata affetta da Bse in un alleva-mento di Ragusa. I risultati sono staticonfermati dall’IZS del Piemonte.Giuseppe Licitra capo dei servizi ve-terinari dell’azienda Usl numero 7 diRagusa: “la spiegazione più verosi-mile è che l’animale abbia contratto ilmorbo nel primo anno di vita, a con-tatto con farine animali il cui uso finoal ’94 era consentito. Questo è ilquarto caso di mucca pazza in pro-vincia di Ragusa dove esistono circa200 aziende zootecniche”.

ECMUn Accordo Stato-Regioni per disci-plinare il periodo transitorio, un prov-vedimento anche urgente per ridefi-nire i ruoli di ciascun protagonista al-l’interno di un disegno unitario, senzaescludere una proroga della fasesperimentale. Sono queste le propo-ste del Ministro della Salute Livia Tur-co sul futuro del programma naziona-le di Educazione continua in medici-na, contenute in una lettera al coordi-natore degli assessori regionali allasanità e assessore al Diritto alla salu-te della Toscana Enrico Rossi.

RIFORMASulla riforma degli ordini le professionimediche chiedono al Governo di e-stendere il confronto al Ministero dellaSalute. Va in questa direzione la notache il Presidente della FNOVI, Gaeta-no Penocchio, ha trasmesso al Mini-stro Livia Turco ribadendo la peculia-rità dei professionisti della salute nelprocesso di riordino giuridico degli Or-dini. Analoga richiesta viene dai sinda-cati medici che chiedono a Livia Turco“l’avvio in tempi stretti di un confrontoper definire posizioni condivise sui te-mi della riforma che verranno affidatialla concertazione tra il ministero dellaSalute e quello di Grazia e giustizia”.

FARMACOVIGILANZAL’EMEA (European Medicines A-gency) ha tradotto in tutte le linguenazionali dell’Ue una scheda di se-gnalazione di presunte reazioni ne-gative a determinati medicinali vete-rinari. La richiesta di concepire unascheda UE armonizzata di segnala-zione di presunte reazioni negative adeterminati medicinali veterinari, damettere a disposizione di veterinaried altri operatori sanitari, è uno dei ri-sultati di uno workshop congiunto E-MEA/FEDESA/FVE sul sistema di far-macovigilanza veterinaria della UE. Ilmodulo, approvato dal giugno del2005, è ora disponibile in lingua ita-liana (www.anmvioggi.it)

Brevi

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Gastroenterologia, Congresso SCIVAC-SIGEDV

Una delle tre sale del Congresso.

Dir. San. Emanuele Minetti - Medico VeterinarioAut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

ISO 9001:2000

E rano più di novecento i veterinari che hanno partecipato al 54°Congresso nazionale SCIVAC (Società culturale italiana veteri-nari per animali da compagnia) nonché 3° Congresso Nazio-

nale SIGEDV (Società italiana di gatroenterologia ed endoscopia digesti-va veterinaria) (Perugia, 27-29 ottobre 2006). Una collaborazione, quellatra le due società (adiuvate anche da SIMIV, Società italiana di medicinainterna veterinaria), che ha consentito di organizzare un programmascientifico valido ed apprezzato, articolato in tre giornate in cui i relatorihanno saputo fornire informazioni di utilità pratica unite ad aspetti più tec-nici e specialistici, rivolgendosi nel contempo ai colleghi con interesseprevalentemente pratico e a quelli, come i numerosi soci SIGEDV pre-senti, dediti in maniera più approfondita alla gastroenterologia. Di indiscussa fama scientifica ed esperienza in gastroenterologia i relatoridelle tre giornate: Andrea Boari (Professore di Clinica medica veterinariapresso l’Università di Teramo), Massimo Gualtieri (Professore di Chirurgiaveterinaria presso l’Università di Milano), David Twedt (Professore di Medi-cina interna presso il Dipartimento di scienze cliniche veterinarie della Co-lorado State University), Kenneth Simpson (Professore di Medicina internaveterinaria presso la Cornell University di Ithaca, NY) e Debra Zoran (Pro-fessore di medicina interna veterinaria presso la Texas A&M University, Col-lege Station). Ricche e oggetto di fruttuoso dibattito anche le due sessionidi Comunicazioni libere, per un totale di 11 relazioni presentate. Come sem-pre affollata l’esposizione commerciale delle numerose aziende presenti.Come deve essere correttamente valutato dal punto di vista clinico il pa-ziente gastroenterologico è stato illustrato nella relazione di Andrea Boari, ilcui filo conduttore è stata l’importanza di non scordare mai che le indaginidiagnostiche collaterali (di laboratorio, per immagini) non sostituiscono,bensì integrano, la raccolta anamnestica e l’esame clinico. Sarà infatti av-vantaggiato nel porre diagnosi il clinico che saprà capire l’importanza didati anamnestici come le modificazioni della dieta, la differenziazione tra ri-gurgito e vomito, la caratterizzazione del sintomo diarrea. Ad esempio, ilvomito cronico, se intermittente, può essere erroneamente percepito comeepisodico; feci che per il proprietario sono formate possono in realtà esse-re patologiche. In gastroenterologia l’esame obiettivo generale del pazien-te è in grado di fornire informazioni fondamentali per indirizzare il sospettodiagnostico. La palpazione addominale, spesso trascurata o non effettuataad arte, è anch’essa una fonte di preziosi indizi diagnostici.Le patologie iatali considerate come complesso patologico di una intera re-gione anatomico-funzionale, non limitandosi quindi alla sola ernia iatale, so-no state inquadrate da Massimo Gualtieri, responsabile scientifico del Con-gresso. Denominatore comune delle diverse affezioni iatali è il reflusso ga-stroesofageo, conseguenza ma anche principale manifestazione clinica diqueste patologie. Anche in medicina umana ci si riferisce infatti a questocomplesso patologico col termine di MRGE (malattia da reflusso gastroeso-fageo). Ernia iatale e incompetenza cardiale, le forme presenti nel cane e nelgatto, inducono frequentemente reflusso gastroesofageo e le possibili com-plicazioni quali esofagite, erosioni, ulcere e stenosi esofagee. Tra queste, direcente segnalazione da parte del relatore è la metaplasia intestinale esofa-gea del gatto, assimilabile all’esofago di Barrett dell’uomo. CONTINUA A PAG. 3

900Veterinari a PerugiaIn Umbria tre giorni di aggiornamento

scientifico

Di solito le favole iniziano con: “C’erauna volta, tanto tempo fa”, ma la fa-vola che vi stiamo per raccontare èpurtroppo iniziata pochi giorni fa ed ècosì vicina a noi da non essersi anco-ra conclusa con il rituale “e vissero fe-lici e contenti”. Anzi, ad essere since-ri, speriamo proprio che non finisca inquesto modo ma con la vittoria finaledel “cattivo”, mago, strega o orco chesia che nelle favole non manca mai.La storia ha inizio quando il Signoredell’Orto Botanico di Palermo, un luo-go veramente da favola, incominciò apensare che nel suo piccolo regnomancavano gli animali. Cosa servivaavere un luogo meraviglioso, pieno dipiante, arbusti, essenze profumate efiori di tutti i colori provenienti da ogniparte del mondo se mancavano gli a-nimali per renderlo pieno di vita? Lasua invidia verso il Signore di Messi-na che possedeva tutti gli animali del-l’isola divenne ogni giorno più forte si-no a portarlo a decidere di organizza-re un colpo di mano per imposses-sarsi di almeno una parte degli ani-mali della città vicina. Incominciò co-sì a cercare alleati fra i Signori a lui vi-cini promettendo loro dei benefici e

soprattutto riuscì a trovare un alleatoin un importante dignitario della cortedel Re di Sicilia che iniziò a sostene-re questo progetto giustificando lasua posizione con le difficoltà che a-vevano i cittadini di Palermo, costrettiad andare sempre sino a Messina,per poter vedere qualche animale. O-re ed ore di viaggio nonostante inquesta favola contemporanea le fer-rovie e le autostrade esistessero già.Con questi appoggi, convinto dellasua forza, il Signore dell’Orto Botani-co di Palermo, decise così di renderepubblico il suo progetto, certo di nontrovare ostacoli. Tutto sembrava an-dare per il meglio verso una feliceconclusione ma, come in tutte le fa-vole, anche in questa c’era un “catti-vo”, anzi, i “cattivi”: i Medici Veterina-ri, setta distribuita in tutta l’isola, pocorispettosa delle regole e soprattuttodei Signori che vogliono prendersi glianimali. I veterinari insorsero cosìcontro il Signore di Palermo, minac-ciando anche, come loro costume, a-zioni di rappresaglia che per il mo-mento hanno ottenuto di bloccare ilprogetto. Speriamo proprio che vin-cano i “cattivi”. ■

C’ERA UNA VOLTA, POCHI GIORNI FA

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La ricerca in tema di Helicobacterspp. ha raggiunto livelli sofisticatisia in medicina umana che veteri-naria, come ha molto tecnicamenteillustrato Kenny Simpson, ma è unoil dato lapidario che se ne evincenel caso del cane e del gatto: la re-lazione tra questi batteri gastrici ela patologia gastrica, al contrario diquanto dimostrato nell’uomo, rima-ne controversa. La prevalenza de-gli Helicobacter è elevata nei pic-coli animali: sono positivi circa il 40-100% dei gatti sani e il 60-100% diquelli con vomito (H. felis, H. heil-mannii, H. bizzozeronii), e circa il67-100% dei cani sani e il 74-90%dei cani con vomito (H. bizzozero-nii e H. heilmannii). La norma è il ri-scontro di cani e gatti portatori a-sintomatici. La risposta infiammato-

ria, quando presente, è general-mente lieve o moderata. Un sotto-gruppo di soggetti può svilupparesegni di gastrite più evidenti. Restaquindi nelle mani del veterinario ildilemma se cercare di eradicare oignorare gli Helicobacter identifica-ti nello stomaco di soggetti con vo-mito cronico o gastrite. La scelta te-rapeutica si basa in ogni caso sumetronidazolo, claritromicina, a-moxicilina o famotidina. Tra le enteropatie, è stata conside-rata soprattutto la colite istiocita-ria del Boxer, che recenti studi diKenny Simpson hanno portato a i-potizzare trattarsi di una infiamma-zione intestinale conseguente a co-lonizzazione della mucosa da par-te di un ristretto sottogruppo di bat-teri della microflora del lume intesti-

nale in un individuo suscettibile; as-sociazioni genotipiche sono statepoi individuate tra gli E. coli presen-ti e gli E. coli extraintestinali. Non bi-sogna avere fretta nell’affrontare si-tuazioni insorte lentamente come lacostipazione, l’obstipazione e ilmegacolon del gatto: Debra Zo-ran (nella foto) ha ricordato i capi-saldi del trattamento di queste for-me, ovvero idratazione locale e si-stemica del paziente, rimozione deifecalomi, risoluzione delle possibilicause, gestione della dieta (fibrenei gatti idratati e con colon funzio-nale; dieta a basso contenuto di re-sidui in quelli intolleranti alla fibra,disidratati o con colon compromes-so), lassativi (emollienti e stimolantiper la terapia a breve termine, o-smotici per quella a lungo terminee per la prevenzione della costipa-zione), procinetici se non c’è rispo-sta a dieta e lassativi e se il colon èin parte funzionale (cisapride). Infi-ne, “nutrire” il colon con i prebiotici.Solo come ultima risorsa è da con-siderarsi il trattamento chirurgicodel megacolon mediante colecto-mia subtotale. Un raro e interessan-te caso di pesudo-ostruzione in-testinale cronica nel cane (8 casiin letteratura) è stato descritto daMassimo Gualtieri. La malattia ècausata da inefficace propulsioneintestinale ed è caratterizzata dasegni di ostruzione intestinale in as-senza di lesioni occludenti il lume.Per concludere le enteropatie, unaseguitissima tavola rotonda sullaIBD ha affrontato in dettaglio i pro-blemi classificativi della malattia e ilcorretto approccio terapeutico ini-ziale, fondato sulle modificazionidietetiche e successivamente, se-condo necessità, sulla terapia anti-biotica e antinfiammatoria.Le epatopatie canine e feline so-no state trattate da David Twedt.Nel paziente asintomatico, un’alte-razione degli enzimi epatici deveessere considerata nel contestodell’anamnesi, dei farmaci assuntie del quadro clinico. Infatti le inda-gini di laboratorio per il fegato,spesso spettatore innocente di al-tre malattie primarie, non sono sin-golarmente specifiche e occorre

sempre valutarle in combinazione.ALT e AST sono indicatori di necro-si e degenerazione epatocellulare.L’aumento della ALT è significativose prolungato e almeno due voltesuperiore alla norma. Questo enzi-ma rimane elevato durante la rige-nerazione epatica. Secondo Twedt(nella foto), l’associazione ottimaledi test epatici nel cane è costituitadalla determinazione di ALP e aci-di biliari; l’AST elevata insieme adaumento dell’ALT supporta la dia-gnosi di malattia epatocellulare.Nel gatto i test più validi sono ALP,GGT, bilirubina totale e acidi biliari.In questa specie le infiammazionibiliari sono, a differenza del cane,sempre focalizzate sul tratto bilia-re, anziché sul parenchima. Anche per le pancreatiti canine,ha spiegato Kenneth Simpson, itest di laboratorio devono esserecombinati con il quadro clinico ele altre indagini diagnostiche. An-

che se i dati sono limitati, un para-metro promettente sembra esserela PLI (immunoreattività della lipa-si pancreatica), che è specie- eorganospecifica. In tema di tera-pia, sussiste il dilemma fra alimen-tare l’animale e stimolare il pan-creas. Il dogma del necessario “ri-

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54° Congresso Nazionale SCIVAC - 3° Congresso Nazionale SIGEDV

I Veterinari si aggiornano a PerugiaAspetti pratici e temi specialistici hanno caratterizzato l’apprezzato programma scientifico delle tre giornate dedicate interamente all’apparato digerente

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006

Debra Zoran

di Maria Grazia Monzeglio

Intervista a Massimo Gualtieri Riportiamo di seguito una breve intervi-sta al Prof. Massimo Gualtieri, Presiden-te SIGEDV e responsabile scientificodell’evento.

Professor Gualtieri, i novecento colle-ghi iscritti al Congresso sono il segnodi un’organizzazione e un programmascientifico riusciti e apprezzati. Qualisono le sue considerazioni a lavoriconclusi? Le mie considerazioni tengono contoanche dei commenti pervenuti dai colle-ghi presenti al Congresso e sono deci-samente positive e fonte di soddisfazio-

ne. Due sono, credo, gli elementi che hanno consentito il successo del-l’evento. La validità del programma scientifico e dei relatori e la fruttuo-sa collaborazione tra SCIVAC e SIGEDV. SIGEDV nasce come societàspecialistica e riunisce colleghi interessati ad affrontare in maniera piùapprofondita e tecnica la gastronterologia. Unendosi a SCIVAC in que-sto evento, SIGEDV ha cercato di offrire ai tanti colleghi presenti conte-nuti che fossero fruibili ai fini della pratica quotidiana, ma trasmettendonel contempo alcuni approfondimenti dai risvolti più specialistici. Inquesto è stata fondamentale la conoscenza specifica dello stato del-l’arte e della ricerca in gastroenterologia da parte di tutto il ConsiglioSIGEDV. L’indiscussa esperienza organizzativa di SCIVAC e la fiduciada sempre accordatale da buona parte dei veterinari italiani hanno fat-to il resto.

Quindi giudica positivamente questa associazione tra eventi scien-tifici “generici” e specialistici? Credo nell’importanza di evitare l’eccessiva frammentazione degli e-venti culturali e soprattutto ritengo che il livello di conoscenze dei me-dici veterinari italiani sia aumentato notevolmente nell’ultimo decennioe che quindi sia giusto offrire loro contenuti di livello più elevato, indi-pendentemente dall’interesse specialistico verso una specifica disci-plina. È probabile che alcuni approfondimenti più tecnici non abbianoun immediato risvolto pratico per molti colleghi, ma sono convinto chel’arricchimento del proprio bagaglio culturale abbia risvolti meno evi-denti ma fondamentali per il successo professionale individuale e del-l’intera categoria.

Esperienza quindi da ripetersi?Certamente. Sono già in cantiere altri progetti scientifici SCIVAC-SI-GEDV, che stanno tra l’altro formalizzando la loro collaborazione anchesotto l’aspetto amministrativo, per proseguire nel proficuo cammino in-trapreso con questo primo riuscito evento.

DALLE ASSOCIAZIONI

Una delle tre sale del Congresso.

50 le aziende presenti al Congresso

F ra sponsor ed aziende espositrici eranopiù di 50 gli stand presenti al congresso

di Perugia. Durante le pause centinaia di vete-rinari hanno affollato lo spazio espositivo conl'attenzione e l'interesse che la categoria hasempre mostrato verso tutte le proposte delleaziende. Che fossero nuovi farmaci, mangimi,diete o integratori, attrezzature o altri prodottiper la gestione dell'ambulatorio le proposte de-gli espositori, tutti hanno avuto la soddisfazio-ne di essere visitati da molti veterinari. Lo stand dei libri che presen-tava numerose novità è stato sempre il più affollato ma questo fa par-te della tradizione dei congressi della SCIVAC.

La SCIVAC ringrazia tutte le persone e tutte le aziende espositrici chehanno reso possibile la realizzazione del 54° Congresso NazionaleSCIVAC.

David C. Twedt

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A nche a Perugia, in oc-casione del CongressoSCIVAC, si è svolta la

consueta riunione dei DelegatiRegionali SCIVAC, Chairman del-la Giornata la dr.ssa Dea Bonello(Vice Presidente SCIVAC e Coor-dinatrice delle Delegazioni SCI-VAC) che ha illustrato l’attivitàformativa 2007 ai presenti, con-fermando anche per l’anno pros-simo la crescita scientifica che laSCIVAC ha intenzione di conti-nuare a sviluppare in tutta Italiagrazie alla costante collaborazio-ne di tutti i Consigli Regionali.Numerosi gli interventi dei rap-presentanti delle diverse regioniche hanno evidenziato necessitàed esigenze specifiche del loroterritorio di cui la SCIVAC dovràtenere conto per poter offrire una

attività locale che possa effettiva-mente soddisfare tutti gli iscritti.Presenti all’incontro c’erano an-che i rappresentanti SOVEP (Pie-monte) e ASVAC (Sardegna) coni quali è stato confermato un rap-porto di collaborazione ancheper l’anno prossimo, mantenen-do quindi viva l’attività scientificaanche in queste regioni dove nonè presente un consiglio Regiona-le SCIVAC vero e proprio ma do-

la

poso pancreatico” (digiuno, nutri-zione parenterale) in caso di pan-creatite acuta, sembra essere at-tualmente confutato dall’evidenzadi una superiorità della nutrizioneenterale (digiunale) rispetto aquella parenterale. Nel gatto, Sim-pson ha ricordato come l’associa-zione tra anoressia e ipocalcemiapossa indurre a pensare alla pan-creatite. Anche in questa specierisulta promettente la determina-zione della PLI, con sensibilità perla pancreatite del 67% (assimilabi-le quindi a quella dell’ecografia) especificità del 91%. A differenzadel cane, che manifesta soprattut-to vomito, nel gatto con pancreati-te prevalgono anoressia e dima-gramento, quindi il digiuno prolun-gato per non stimolare il pancreaspuò solo aggravare la situazione:anche in questa specie la nutrizio-ne enterale sembra essere supe-riore a quella parenterale. Sono stati molti i consigli di risvoltopratico contenuti nella relazione dinutrizione clinica di Debra Zoran.Ciò che è certo è che “less is bet-ter”, e che un eccesso di alimentoè dannoso quanto una sua caren-za. Quindi, sempre calcolare le ne-cessità caloriche del paziente ga-stenterologico. Per l’applicazionedi sonde, scegliere il tratto di ap-parato gastroenterico funzionalepiù prossimale. Un concetto im-portante è che “nutrire” l’intestino

è essenziale per la salute generaledell’animale. Questo aspetto intro-duce l’attuale tema dei cibi funzio-nali, cioè nutraceutici, prebiotici eprobiotici, sostanze non farmaco-logiche costituenti della dieta chepossono fornire benefici sanitariche vanno oltre la nutrizione di ba-se. I prebiotici sono sostanze (frut-tani, fruttooligosaccaridi, lattulosioecc) che forniscono nutrimento aibatteri benefici della flora ga-stroenterica. I probiotici sono inve-ce microrganismi vivi che, se con-sumati in quantità adeguata, eser-citano un effetto salutare sull’ospi-te: possono sopprimere o elimina-re i batteri patogeni, stimolare le di-fese immunitarie, promuovere laflora intestinale benefica e contra-stare malattie immunitarie come leallergie. La ricerca nel cane e nelgatto si sta concentrando su Lac-tobacillus, Bifidobacterium ed En-terococcus, normali costituentidella flora intestinale. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 39/20064

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SCIVAC, riuniti i delegati regionaliBaroni: mantenere alto il livello di aggiornamentoprofessionale su tutto il territorio

DALLE ASSOCIAZIONI

Un momento dello spettacolo con gli artisti di Zelig Circus. SCIVAC in collaborazione con Pfizer ha organiz-zato al termine dei lavori di sabato 28 ottobre uno spettacolo con il duo Paniate e Santonastaso e con i comi-ci Antonio e Michele, famosi per le apparizioni sul palco di Zelig Circus.

On line le relazioni del

54° Congresso SCIVAC

La copertura delle principa-li relazioni del 54° Con-

gresso Nazionale SCIVAC - 3°Congresso Nazionale SIGEDVdi Gastroenterologia - è consul-tabile su Vet Journal. Per visualizzare le notiziehttp://www.evsrl.it/vet.journal.

Concorso Professione Veterinaria 15 anni di informazione

A Perugia la consegna dei premi

I n occasione del 54° Congres-so Nazionale SCIVAC di Peru-gia sono stati consegnati i

premi ai primi tre vincitori del Con-corso Professione Veterinaria, 15anni di informazione. L’iniziativa èstata pensata per celebrare ilquindicesimo anno dalla fonda-zione della testata insieme ai Col-leghi lettori. I primi tre premi “Pre-mi speciali” sono stati individuatinel settore delle attrezzature perdare ai vincitori un premio utile al-l’attività professionale. Gli altri die-ci premi, quelli di categoria, con-sistono invece in iscrizioni gratui-te ad altrettanti congressi/semina-ri nazionali organizzati da Evsrl.

Dea Bonello, Vice Presidente SCI-VAC, consegna il premio (Monito-raggio Paziente PM 8000 Mindray- Veterzoo) alla prima classificata,Borghi Silvia di Cocquio (VA).

Rostagno Marta ritira il premio(Riunito dentale Minidental - Ve-terzoo) per conto del secondoclassificato, Tovaglieri Angelo diBusto Arsizio (VA).

La consegna del premio (Micro-scopio XY Series - Veterzoo) alterzo classificato - Dalle Feste At-tilio di Penne in provincia di Pe-scara.

ve non si vuole tralasciare l’ag-giornamento professionale degliiscritti all’associazione. Il Presi-dente della SCIVAC, Dr. MassimoBaroni, ha concluso i lavori riba-dendo che l’obiettivo principaleè quindi quello di mantenere altoil livello dell’aggiornamento pro-fessionale su tutto il territorio,grazie alla disponibilità e colla-borazione di tutti i Consigli Re-gionali. ■

Una delle tre sale del Congresso.

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 39

È in spedizione a tuttii soci SCIVAC il pro-gramma 2007. Que-

st’anno nelle pagine internedel libretto, sono stati allega-ti i moduli di prima iscrizionee di rinnovo. Per gli iscrittiSCIVAC che rinnovano la lo-ro iscrizione per l’anno pros-simo si consiglia però di uti-lizzare il modulo prestampa-to con i dati postali e anagra-fici che viene inviato separa-tamente per posta. “Il pro-getto culturale SCIVAC per il2007, presentato nel libretto,si legge nella lettera di pre-sentazione a firma del Presi-dente SCIVAC - Massimo Baroni -è stato costruito rispettando trecriteri fondamentali: 1) Puntualitàdi proposta. In un panorama dicontinui e crescenti impegni pertutti, è stato compiuto il massimosforzo possibile per presentare ilnostro programma 2007 con largoanticipo al fine di consentire a cia-scuno di costruire il proprio ag-giornamento scientifico con razio-

nalità e aderenza alle proprie a-spettative. 2) Qualità scientifica.La scelta dei relatori e dei pro-grammi di ogni singolo evento èstata revisionata criticamente al fi-ne di garantire un controllo diqualità e quindi una “continuing e-ducation” di sicuro valore. 3) Plu-ralità di proposta. Il nostro pro-getto scientifico sarà, come al so-lito, molto articolato, prevedendoeventi sia di livello base che

avanzato. La nostra sede diCremona ospiterà il secondoanno degli itinerari della“Scuola Post Universitaria diFormazione Veterinaria” oltreai Corsi Pratici e all’attivitàdelle nostre Società Speciali-stiche. Viva sarà, come sem-pre, la nostra attività sul terri-torio con Seminari e giornatedelle Delegazioni Regionali.Riproporremo inoltre Corsipratici ed Introduttivi Regio-nali, eventi che hanno riscos-so grande successo nel2006 riuscendo a portare an-che nelle isole una informa-zione scientifica completa e

preparatoria all’attività specialisti-ca. Infine - conclude il Presidente- il congresso Internazionale di Ri-mini e i Congressi Nazionali di Mi-lano e Perugia garantiranno l’infor-mazione, puntuale e necessaria,sullo “stato dell’arte” nelle varie di-scipline specialistiche e costitui-ranno, come in passato, un puntodi incontro fondamentale per tuttala veterinaria italiana”. ■

5

Libretto SCIVAC 2007…all’interno le schede di iscrizione

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006

F ebbre Q: una zoonosi di-menticata e Le diarreeneonatali del vitello, sono

i due temi che la Sivar ha propostoquest’anno ai Medici Veterinari - inoccasione della 61° Fiera Interna-zionale del Bovino da Latte - in unconvegno che si è tenuto a Cremo-na giovedì 26 ottobre. I due argo-menti proposti sono di grande at-tualità. Il primo ha voluto portarel’attenzione e sviluppare cono-

scenze approfondite su una zoo-nosi sicuramente presente sul ter-ritorio nazionale, ma assolutamen-te poco conosciuta e trascurata,dando la possibilità al medico ve-terinario di espletare al meglio ilsuo ruolo a salvaguardia della sa-lute animale e soprattutto umana,concretizzando appieno le reti diepidemiosorveglianza previste inambito comunitario. Gli interventidei Relatori francesi hanno posto

l’accento sulle conoscenze utili fi-nalizzate ad un corretto approccioclinico, diagnostico, terapeutico eprofilattico. Il secondo, riferito allasalute dei nuovi nati, rappresentaun aspetto nevralgico della redditi-vità dell’azienda-allevamento. Perquesto motivo è diventato uno de-gli ambiti sui quali è necessario fo-calizzarsi nei prossimi anni. Anchese è un argomento già trattato inaltre occasioni, quindi, la Sivar haritenuto di riproporlo puntando suaspetti pratici: diagnosi in campoe di laboratorio e trattamento dellediarree per poter essere in gradodi affrontare le affezioni dei vitellicon perizia e professionalità. Lagestione dei piccoli, fra l’altro, è ilprimo passo verso quella BuonaPratica di Allevamento che vede lafigura del Veterinario Aziendale co-me guida verso il miglioramentocontinuo della salute e del benes-sere animale e, di conseguenza,della qualità del latte prodotto, pri-mo passo verso una inelluttabilecentralità del sistema-allevamentonella Filiera Alimentare. ■

La SIVAR alla Fiera Internazionale del BovinoFebbre Q e le diarree neonatali del vitello gli argomenti trattati

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A Cremona lo stato dell’artedella Dermatite atopica

Più di duecento i partecipanti al Seminario SIDEV

S i è tenuto a Cremona domenica 22 ottobre 2006 il seminario SI-DEV-SCIVAC che aveva per tema gli “Aggiornamenti sulla

dermatite atopica”. L’evento è stato possibile grazie alla generosasponsorizzazione di Novartis Animal Health. “Il relatore, prof. ThierryOlivry, uno dei maggiori esperti mondiali sull’argomento - spiega FabiaScarampella - era senz’altro la persona più autorevole per illustrare aiconvenuti lo stato dell’arte di questa malattia sempre più diffusa nellapopolazione canina e che ha molte similitudini con la sua controparteumana. Nel corso della giornata il relatore ha aggiornato i partecipantiillustrando le informazioni più recenti sulla patogenesi, sulla diagnosi esulla gestione terapeutica dei soggetti affetti da questa malattia da i-persensibilità”. La dermatite atopica canina è una malattia cutanea in-fiammatoria cronica, geneticamente determinata, caratterizzata dallapresenza di prurito e lesioni cutanee peculiari. Si ritiene che, come nel-l’uomo, l’eziologia sia multifattoriale e, benché non esista al momentouna terapia che consenta la guarigione definitiva dei pazienti, esistonooggi nuove opzioni terapeutiche che permettono di gestire al meglio ilproblema. Non è una malattia contagiosa e la presenza di un soggettoatopico in casa non rappresenta alcun rischio di contagio per personeo altri animali conviventi.

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RELATORIGuido Pisani, Med Vet, Castelnuovo Magra (SP)

Fabio Sangion, Med Vet, Treviso

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144,00 euro (IVA Inclusa)Veterinari non soci: 180,00 euro (IVA Inclusa)

PARTECIPAZIONECorso a numero chiuso. Sono ancora disponibili alcuni posti.

Programma e scheda di iscrizione disponibili al sito: www.scivac.it

PER INFORMAZIONI:Segreteria SCIVAC: Paola GambarottiTel. 0372/403508 - Fax 0372/403512

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Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 39

Agire sulla leva “animale”Per la sua attitudine alla difesa, l’a-nimale può essere un freno all’Os-servanza.Questo è sicuramente più veritieronel caso del gatto che, se contro-voglia, è impossibile da sottomet-tere, per il proprietario.Per agire sulla leva “animale” biso-gnerà privilegiare, quando è tec-nicamente possibile, un tratta-mento preferibilmente non coerci-tivo, accettato naturalmente dalcane o dal gatto.Lo sviluppo di compresse appeti-bili può essere una soluzione.Quando il trattamento è coercitivoe non vi è un’alternativa, è possibi-le mettere in atto dei programmi diapprendimento precoce che per-metteranno l’accettazione, da par-te dell’animale, del trattamento di-venuto per lui naturale grazie all’e-ducazione.Ritualizzazione e addestramentosono relativamente facili da ese-guire sia nel cane che nel gatto, laritualizzazione è forte, al contrariol’addestramento è più difficile.

Agire sulla leva“malattia”La posta in gioco terapeutica (Dr D.N. Carlotti)L’esito fruttuoso di una prescrizio-ne logica rivela l’acutezza diagno-stica e terapeutica di un approccioclinico scientifico e ponderato.

Poiché la malattia e la sofferenzadi un animale creano ansia e so-no insopportabili per tutta la fami-glia, rassicurare ed ottenere unmiglioramento rapido dei sintomimaggiori (come il dolore) sono lepriorità per sperare in una buonaOsservanza del trattamento pre-scritto.Inoltre un’intesa proprietario - vete-rinario è obbligatoria: ricevereun’informazione orale e scritta,precisa e comprensibile sulla ma-lattia, conoscere la sua evoluzio-ne naturale, la sua evoluzione abreve e lungo termine e la suaprognosi grazie al trattamentosono determinanti per il successi-vo rispetto della prescrizione me-dica da parte del proprietario.

Spiegare la malattia per accetta-re le costrizioni del trattamento(Dr P. Jasmin) La cute è uno dei pochi organi vi-sibili. In dermatologia i proprietarivengono quindi alla visita clinicaper quello che vedono “da fuori”(lesioni che minano l’estetica, pru-rito…), ma ciò riflette molto parzial-mente la complessità di quello chesuccede “all’interno”. Essi vengo-no per una “iniezione” mentre sa-ranno certamente necessari anni

di trattamento intenso (allergie, di-sendocrinie…)!Per ottenere una buona Osservan-za, è quindi particolarmente im-portante in dermatologia una di-scussione chiara, durante tutta laconsultazione, al fine di ottenere a-desione e cooperazione da partedel proprietario per ciò che con-cerne il trattamento che sarà mes-so in opera. La comprensione daparte del proprietario che una der-matosi è spesso cronica, difficileda controllare e che per la maggiorparte del tempo non guarirà total-mente, è un elemento fondamen-tale dell’Osservanza del trattamen-to prescritto, poiché quest’ultimosarà spesso complesso (solita-mente sono necessari diversi pro-dotti, tra i quali prodotti topici), lun-go, talvolta costoso e dovrà per lamaggior parte del tempo essereseguito o rinnovato per tutta la du-rata della vita dell’animale.

Le patologie non sono tutte ugualiper ciò che riguarda l’Osservanza.In effetti il rischio di inOsservan-za è maggiore quando la patolo-gia è cronica o a guarigione len-ta e necessita perciò di un tratta-mento lungo o a vita.

L’informazione del proprietario (Dr D.N. Carlotti)La comprensione del problemapatologico da parte del proprieta-rio necessita ineluttabilmente dispiegazioni semplici, adattate, e-saustive, che il veterinario dovràprendersi il tempo di fornire condevota determinazione.

Il proprietario di fronte ad unamalattia cronica(Dr F. Bourvon-Fiocre)Alcuni proprietari sono “frustrati” odubbiosi quando si parla loro dimalattia cronica incurabile e, diconseguenza, di impegno a lungotermine: si aspettano che un’inie-zione sia sufficiente a calmare deltutto il loro cane, quando invece ilveterinario annuncia loro che biso-gna mettere in opera un trattamen-to a vita, ad esempio cardiologico,con controlli regolari.Oppure non comprendono l’inte-resse di “imbottire” il loro animalecon farmaci se, dopo tutto, il loroanimale non può guarire. Spetta anoi il compito di saper ricevere leobiezioni e di impegnarci a convin-cere i nostri clienti della validità diciò che abbiamo proposto. In ca-so contrario è illusorio attendersi u-na buona Osservanza.

Al fine di anticipare il rischio diun’interruzione precoce o definitivadel trattamento il veterinario dovrà:- Sensibilizzare il proprietario

sulle conseguenze dell’interru-zione del trattamento (gravitàdella ricaduta, rischio per la vita).

- Mettere in opera sistemi di me-morizzazione, per evitare le di-menticanze.

- Pianificare con il proprietario unmonitoraggio regolare il cui o-biettivo è quello di verificare l’e-voluzione dei sintomi e/o il miglio-ramento della qualità della vitadell’animale; a questo propositopiù il proprietario sarà coinvoltonella raccolta delle prove, piùsarà osservante!

Agire sulla leva “farmaco etrattamento”“Il contrattoterapeutico”Qualsiasi cosa succeda, la sceltadel farmaco e del trattamento de-ve essere fatta in accordo con ilproprietario.

La chiave del successo:“il contratto terapeutico”(Dr P. Jasmin)Nel caso di un trattamento der-matologico, la collaborazione ri-chiesta al proprietario è general-mente molta e l’insuccesso in ter-mini di Osservanza è praticamen-te sempre dovuto, alla fine, all’as-senza di adesione preliminare delproprietario riguardo al trattamen-to. La scelta della terapia genera-le presa in considerazione, dovràsempre essere fatta con il con-senso esplicito del proprietario. Ilveterinario e il proprietario devo-no impegnarsi mutualmente in u-na sorta di “contratto terapeuti-co”. Come tutti i contratti necessi-ta di “clausole” chiare riguardo altrattamento proposto, per far lucesugli svantaggi e sugli inconve-nienti di ogni opzione: i benefici, irischi, i costi, i risultati attesi, latempistica e l’evoluzione dellamalattia a lungo termine. Propor-re più opzioni terapeutiche equi-vale a proporre più contratti tera-peutici. Ma vale di più un contrat-to non ideale sul quale il proprie-tario si impegna, che un contrattoideale “non firmato”. Assicuratal’Osservanza con l’impegno delproprietario, il successo terapeu-tico sarà più spesso garantito equalsiasi cosa accada il proprie-tario sarà soddisfatto perché i ri-sultati saranno in accordo con ciòche lui si aspetta. Ovviamente lepreferenze terapeutiche del vete-rinario non devono essere espo-ste, per non influenzare la scelta

del proprietario. Queste conside-razioni spiegano chiaramenteperché una delle cause principalidi insuccesso terapeutico in der-matologia sia l’inOsservanza deltrattamento e dei controlli da par-te del proprietario: la maggiorparte delle volte per mancanza dispiegazioni, di comprensione equindi per non adesione da partedel proprietario. È per questo cheil veterinario e gli assistenti devo-no, in caso di nuovi contatti con ilproprietario (tramite contatti te-lefonici, visite di controllo, nuovoacquisto di farmaci…) assicurarsinuovamente della buona com-prensione del trattamento, degliobiettivi e del persistere della suaadesione.

“Il contratto terapeutico”(Dr D.N. Carlotti)L’impegno terapeutico in una der-matosi è multiplo: la durata del trat-tamento, la sua efficacia a breve ea lungo termine, gli effetti secon-dari, il suo costo devono essere li-beramente - e realmente - accetta-ti da un proprietario ben informatoe motivato.

È allo stesso modo indispensabileprecisare chiaramente gli obiettividel trattamento: curativo, palliativoo preventivo?Ci si attende la guarigione, il mi-glioramento della qualità di vita ola sopravvivenza in condizioni ac-cettabili?

Essere chiari sugli obbiettivi deltrattamento (Dr D. Lanore)In oncologia, bisogna chiaramentespiegare la differenza di scopo trala medicina umana e quella veteri-naria. In effetti, nei carnivori dome-stici, non cerchiamo di battere re-cords di sopravvivenza con condi-zioni di tossicità inaccettabili, masolamente di ottenere una duratadi sopravvivenza più lunga possi-bile avendo condizioni di vita tolle-rabili, o normali.Bisogna promettere chiaramenteche la chemioterapia sarà arresta-ta se si rivela non efficace o ecces-sivamente mal tollerata. Questedue rassicurazioni sono essenziali,poiché sollevano enormemente ilproprietario, spesso condizionatodall’oncologia umana. ■

6 laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006

Animale, malattia e contratto terapeutico: le tre leve dell'osservanza

di Rachel Jouan Daniel,

Pierre Jasmin

SPECIALE COMPLIANCE

Prosegue dal numero 35 lospeciale dedicato alla com-pliance.L'interesse per l'argomentoha indotto la redazione a pro-seguire nella pubblicazione diarticoli dedicati al ruolo delproprietario nell'efficacia deltrattamento farmacologico.Lo speciale proseguirà anchesul prossimo numero.

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A.N.M.V.I.

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 39

Le AUSL di Modena e Bolo-gna, la Regione Emilia Ro-magna hanno organizzato

nei giorni 18, 19 e 20 Ottobre ilconvegno “Sicurezza Alimentare:Produttori, Controllori e Consu-matori in Convention”, una lungaserie di seminari, stage, relazioni,oltre 30 sessioni di lavoro e 200 re-latori, tutto incentrato sulle garan-zie della sicurezza alimentare e de-gli imprescindibili risvolti sanitari,economici, sociali, etici.Confronto molto serrato tra produt-tori, controllori e consumatori perdefinire ruoli, competenze e so-prattutto modalità di dialogo: in ef-fetti nell’evento modenese ha pre-valso il tema della comunicazionecome imprescindibile per favorirescambio di informazioni, diffusionedi indicazioni specialistiche, detta-gliata conoscenza dei meccanismiche fanno capo a tutto il comples-so della sicurezza alimentare.Nell’ambito degli eventi previsti incalendario, molto seguito ha avutola sessione “Quanto è rapido ilSistema di Allerta Rapido”.Il processo di globalizzazione deimercati ha avuto come effetto quel-lo di abbattere ogni tipo di barrie-re: la creazione del mercato comu-ne ha determinato un’imponentecircolazione di beni di consumo edi prodotti alimentari.Il risvolto negativo è che in questosistema può verificarsi la circola-zione di merci potenzialmente pe-ricolose così come di prodotti ali-mentari dannosi per la salute deiconsumatori.Da qui la necessità per gli StatiMembri di un efficace scambio re-ciproco di informazioni concernen-ti la salubrità dei prodotti alimentarivolto a scongiurare qualsiasi tipo dirischio per la salute dei cittadini.I criteri di base di questo scambiodi informazioni sono individuabilicome:- rapidità di comunicazione;- trasparenza della comunicazione;- impiego di appropriati supportitecnologici.La Direttiva CE 59-1992 istituisce ilRapid Alert System for Food andFeed (RASFF) che con il Regola-mento CE 178-2002 è stato estesoa tutti gli Stati membri della Comu-nità Europea ed ai Paesi facentiparte dell’Area Economica Euro-pea (EEA), cioè ad Islanda, Liech-stein, Norvegia.Sempre lo stesso regolamento isti-tuisce la European Food SafetyAuthority (EFSA) che, svolgendoun ruolo eminentemente tecnico-scientifico, fornisce le informazionied i pareri in materia di sicurezzaalimentare.I principali aspetti su cui si basa ilRASFF, suoi punti di forza o di de-bolezza a seconda di come ven-gono attuati, sono:Reciprocità, nel fornire informazio-ni della stessa qualità ai partners;Prevenzione, nello stabilire un pun-to di contatto nazionale che possaintervenire efficacemente nella ge-stione del rischio;Precisione, nell’individuazione del

prodotto pericoloso e nella sua de-scrizione;Certezza, nell’identificazione del ri-schio e nel precisare la sua realenatura, basandosi su osservazioniobiettive ed evitando falsi allarmi-smi;Chiarezza assoluta, al fine di evita-re conseguenze economiche disa-strose per tutto il mercato.

In questo sistema un ruolo decisi-vo è quello svolto dalla Commissio-ne che in qualità di organo centra-le è il vero fulcro di tutto il mecca-nismo.La Commissione funge da ‘ripetito-re’ ricevendo e trasmettendo tuttele informazioni agli Stati Membri, i-noltre tiene contatti con la Cana-dian Food Inspection Agency, con

la United States Food and DrugAdministration, con la New Zea-land Food Agency.Questa ‘centralizzazione’ delleinformazioni è il dispositivo chepermette a tutto il sistema di fun-zionare al meglio.Un aspetto controverso di questosistema è legato al ruolo dei PaesiTerzi i quali sono esclusi dallo stes-

so, ma ugualmente vengono infor-mati tramite i canali diplomaticiquando i prodotti giudicati perico-losi sono stati esportati anche inquelle aree o quando tali prodottiprovengono da questi.Nelle proposte di modifica che so-no state avanzate nel corso deglianni, una riguarda proprio l’esten-sione del RASFF anche ai Paesi

7ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006

Modena sicura 2006di Francesco Longo

Medico Veterinario , Vicepresidente S.I.A.V. Vicepresidente S.I.M.Ve.N.Co.

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 39

Terzi per facilitare intese ed accor-di anche con questi, per creare u-na rete più potente di controllo eprevenzione dei rischi alimentari.Anche le imprese hanno un ruolonotevole sia nella valutazione enella gestione del rischio, attra-verso i sistemi di tracciabilità e dibonifica e ritrattamento dei pro-dotti, sia nella prevenzione del ri-schio, attraverso il controllo deiprocessi produttivi.È auspicabile una sempre piùstretta collaborazione ed intesa traproduttori e controllori al fine di ot-tenere una produzione alimentareveramente sicura ed un potenzia-mento dei sistemi di intervento econtrollo. La gestione del rischio è una fasemolto delicata e necessita dellanecessaria comunicazione del ri-schio ai cittadini attraverso un usoconsapevole dei mass media cherisultano essere gli strumenti di dif-fusione più rapidi ed efficienti dellenotizie.Talvolta proprio la comunicazionedel rischio rappresenta un elemen-to irregolare ed incontrollato: puògenerare problemi di ordine socia-le ed economico proprio per unasua tendenza ad esprimersi in for-me allarmistiche, generatrici di ap-prensioni, soprattutto se gestita subase non corretta.Sarebbe necessario costituire unarete di comunicazione che, parten-do dalle evidenze scientifiche ingrado di fornire dati oggettivi del-l’entità del rischio (Istituzioni Scien-tifiche), passi attraverso la tradu-zione e sintesi nella valutazionedello stesso (Istituzioni della Sa-nità), e giunga così ai cittadini informa chiara e conforme (Media):un’informazione scientificamentecorretta, nel pieno rispetto del dirit-to alla libertà di informazione puòsolo consentire sempre e comun-que un’ampia e dettagliata cono-scenza dei fatti e delle situazioni,

perché le garanzie di sicurezza a-limentare sono un diritto dei citta-dini.Questo ultimo tema è stato affron-tato con particolare vivacità du-rante la tavola rotonda che hachiuso l’intera convention: “Emer-genze Alimentari tra informa-zione e Disinformazione”.Ciascuno dei partecipanti alla ta-vola rotonda ha espresso la pro-pria posizione in riferimento allospecifico tema dell’informazionenell’ambito della sicurezza ali-mentare.In particolare Riccardo Renzi, re-sponsabile delle pagine ‘Salute’ sulCorriere della Sera ha sottolineatoil ruolo del giornalista e di un suo o-perare con professionalità e coe-renza con i dati ottenuti, evitandola notizia ridondante ed eccessiva,ma ha anche sottolineato la diffi-coltà di terminologia che spessoinfluenza il taglio del pezzo giorna-listico, così come un sempre piùdiffuso costume dei politici di ap-propriarsi della notizia per apparirea fini propagandistici.In analoga sintonia gli interventi diPier Carlo Sommo dell’Associa-zione Italiana ComunicazionePubblica: partendo da una normadi legge che prevede per i sog-getti pubblici il ricorso alla comu-nicazione, ha rilevato come que-sta deve essere gestita nella suafase di esteriorizzazione da un or-ganismo competente in grado diinformare i cittadini attraverso unaspecifica ‘comunicazione di crisi’sulla base di imput provenientidalle competenti autorità, fornen-do così un servizio etico e socialeal tempo stesso.Esemplificativo l’esempio del co-siddetto ‘rischio zero’ in materia disicurezza alimentare: la comunica-zione di una tale situazione, scien-tificamente ovvia, trova grande dif-ficoltà sul piano della divulgazionesociale.

Paolo Martinello, esponente di Al-troconsumo, ha presentato l’enor-me lavoro svolto dalle Associazionidei Consumatori nel favorire unacostante comunicazione ai cittadi-ni attraverso inchieste, rilievi ed in-dagini sui prodotti presenti sul mer-cato.Martinello ha osservato comespesso l’informazione sulla sicu-rezza alimentare sia stata fornita inmaniera incompleta, con poca tra-sparenza, con un’esposizione con-traddittoria, quasi che il detentoredell’informazione abbia paura dicomunicare, e lo stesso RASFF,per quanto efficace negli interven-ti, risulta carente dal punto di vistadivulgativo.Non sono mancate le lodi per il co-stante lavoro esercitato dalle diver-se figure tecniche che operanonell’ambito della sicurezza alimen-tare, quali veterinari del Ministero,delle AUSL, personale dei NAS, eproprio qui, per Martinello, sta ilparadosso: in Italia esiste una for-ma di controllo dei prodotti alimen-tari veramente efficace, ma che hanella comunicazione il suo punto didebolezza.E questo è confermato anche dairecenti eventi in ambito alimentare:sono gli episodi gravi e le crisi im-provvisti a determinare un crollodella fiducia dei consumatori ed u-na conseguente flessione econo-mica dei settori interessati.La mancata o parziale comunica-zione impedisce ai consumatori diapprezzare appieno l’efficacia deisistemi di controllo.Nasce da qui la necessità di crea-re un’unità italiana di sicurezza ali-mentare che possa occuparsi pie-namente di informazione e comu-nicazione.Lucia De Luca dell’Ufficio Stampadi E.F.S.A. (European Food SafetyAuthority) ha parlato del ruolo diconsulenza scientifica che l’orga-nismo europeo eroga a tutti i sog-

getti coinvolti nella sicurezza ali-mentare, e dell’intenzione di EFSAdi rendere sempre più rapida l’e-missione dei pareri scientifici.Per il SIVEMP ha parlato AldoGrasselli che ha sostenuto la ne-cessità di un adeguato impegnonel fornire informazione in materiadi sicurezza alimentare con unamodalità costante e continua e nonsoltanto nei periodi di crisi e, riba-dendo la discrasia tra linguaggiospecialistico e comunicazione di-vulgativa, ha auspicato l’adozionedi un indirizzo chiaro nella diffusio-ne di notizie che dovrebbero esse-re di pertinenza più delle figure ‘sa-nitarie’, quelle che oggettivamentegestiscono il rischio sul campopratico, piuttosto che delle figure‘scientifiche’, quelle che gestisco-no i dati teorici.Sia Dongo (Federalimentare) cheDe Laurentis (Avitalia) si sono tro-vati d’accordo nel sostenere che inItalia il tema della sicurezza ali-mentare è molto sentito, più chenegli altri paesi europei, anzi que-sto crea delle disarmonie tra le di-verse nazioni della comunità cheper certi versi ostacola i produttoriitaliani.Giancarlo Belluzzi, Vicepresidentedi ANMVI, ha sottolineato quale è ilruolo dei veterinari impegnati nelsettore della sicurezza alimentareed ha posto l’accento sul program-ma “SICURA” svolto di intesa conla F.I.M.M.G. (Federazione Nazio-nale Medici di Famiglia), patrocina-to dal Ministero della Salute, e chesi basa sulla sinergia tra veterinarie medici di famiglia che, integran-do le rispettive conoscenze su sa-nità animale e salute umana, stabi-liscono una comunicazione corret-ta ed integrata al cittadino. L’opi-nione pubblica è sempre più sen-sibile ai temi della sicurezza ali-mentare, ed è acuita dalle emer-genze verificatesi in tempi recenti,e per combattere il rischio di psico-

si servono campagne mediatichebasate su una corretta informazio-ne attraverso un lavoro scientifico.Belluzzi ha ammesso che in realtàesistono delle insufficienze sul pia-no comunicativo ed ha auspicatoun ricorso più attento all’informa-zione corretta e costante.Silvio Borrello del Ministero dellaSalute ha sottolineato il costanteimpegno della Direzione Generaledella Sanità Pubblica Veterinaria,degli Alimenti, della Nutrizione a fa-vore della tutela della salute deiconsumatori, sia nella definizionenormativa che nella realizzazionedi un complessivo coordinamentotecnico - operativo di specifica ga-ranzia sanitaria. La necessità di garantire elevatistandard di sanità, benessere e a-limentazione animale è indispen-sabile poiché, da essi, conseguedirettamente la salubrità degli ali-menti di origine animale destinati alconsumo umano. La sicurezza di un alimento è quin-di garantita solo se il sistema pre-vede interventi di prevenzione e dicontrollo ufficiale nel corso della fi-liera di produzione e se si effettuaun monitoraggio costante in ognifase del processo che porta l’ali-mento dalla fase della produzioneprimaria al consumatore. Borrelloha esplicitamente sottolineato laqualità del “Sistema Italia” che la-vorando ‘zitto - zitto’ (testuali paro-le), ha raggiunto livelli di operativitàdecisamente elevati nel campodella sicurezza alimentare da ren-dere la situazione italiana ottimale.Le conclusioni sono state affidatea Serafino Zucchelli, Sottosegreta-rio al Ministero della Salute, che haaffermato come il governo è garan-te di fronte ai cittadini e di come es-so deve valorizzare la voce dei tec-nici e degli esperti che devono po-tersi esprimere nella più ampia in-dipendenza ed autonomia, lontanoda conflitti di interessi, ed evitandoinadeguate gestioni politiche epropagandistiche delle crisi.Anche il Sottosegretario Zucchelliha sottolineato la peculiare posizio-ne della Veterinaria in Italia: rima-sta sempre nell’ambito del Ministe-ro della Salute, proprio a sottoli-nearne l’imprescindibile ruolo nellasanità pubblica, e gestita nell’am-bito della Direzione Generale Vete-rinaria che meglio si adatta allenuove esigenze dei cittadini aiquali è dovuta la maggiore richie-sta di informazioni.Il sottosegretario ha concluso pro-spettando la costituzione di unnuovo organismo specifico che,strutturato similmente ai panelsdell’EFSA, divenga uno strumentostrategico che si occupi in specifi-co di sicurezza alimentare e chedia ampio spazio agli esperti, ne-cessarie figure di una comunica-zione credibile e corretta, diritto deicittadini. La convention di ModenaSicura ha quindi sollevato la ne-cessità di giungere ad una comu-nicazione mediata attraverso diffe-renti modalità d’espressione e chepermetta una corretta diffusione diinformazioni perché, nello spirito diquanto sosteneva Ludwig Wittge-stein: “i limiti del mio linguaggio,sono i limiti del mio mondo”. ■

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È in arrivo un provvedi-mento del Ministero del-la Salute in materia di

sorveglianza dell’anemia infettivadegli equidi. Con la firma del Mi-nistro Livia Turco se ne attendel’entrata in vigore entro il mese dinovembre. Nel frattempo l’Eserci-to salvaguarda i propri cavalli.Nell’ambito della prevenzione del-l’Anemia Infettiva Equina a segui-to delle recenti segnalazioni sulterritorio nazionale la DirezioneVeterinaria della Regione MilitareNord ha inviato una nota alle ASL(Torino, Grosseto, Pinerolo, Livor-no, Milano, Modena, Bassa Friula-na, Medio Friuli, Triestina) per lasalvaguardia del parco quadru-pedi dell’Esercito dall’Anemia In-fettiva Equina. Il Comando Logi-stico del Dipartimento (Diparti-mento di Veterinaria) ha emanatole seguenti disposizioni tempora-nee (artt. 3 e 6 del vigente Rego-lamento) del Servizio VeterinarioMilitare: tutti i cavalli della ForzaArmata e quelli privati autorizzatialla scuderizzazione presso iCentri Ippici Militari vengono sot-toposti a “test di Coggins” con

I l 25 ottobre scorso la Com-missione Agricoltura dellaCamera ha approvato una

risoluzione che impegna il Gover-no “ad adottare presso le compe-tenti sedi comunitarie tutte le op-portune iniziative per perveniretempestivamente a una revisionedella disciplina comunitaria in ma-teria di identificazione dei capi o-vini e caprini, nonché di ulteriorispecie, come i bovini e gli equini,in modo da assicurare l’adozione,in coerenza con il funzionamentodel sistema di anagrafi già esi-stenti, sia a tutela della salute cheai fini della corretta erogazionedei contributi comunitari, di mo-dalità di identificazione che, oltread essere efficaci e compatibilisotto il profilo dei costi, risultinoanche non nocive per gli animali,prendendo in considerazione a talfine la possibilità di ricorrere an-che all’identificazione elettronicamediante microchip inglobato inun bolo alimentare, di tipo cerami-co, in conformità a una pratica giàadottata per le specie canina edequina e nel caso di animali affettida brucellosi”.

Sintomatologia e conseguenzeLa risoluzione è stata adottata suproposta dei parlamentari Mari-nello, Misuraca, Licastro Scardi-no, Giuseppe Fini, Zucchi,Buonfiglio, Delfino, secondo iquali l’identificazione degli anima-li mediante l’applicazione di dueplacche auricolari una per orec-chio; “causa per il movimento

continuo degli animali, l’aperturadi ferite che diventano sede di in-fezioni, di deposito di larve (so-prattutto nel periodo primavera-e-state), di allocazione di parassitiesterni (zecche). A causa di talimarchi il bestiame presenta unaevidente sintomatologia locale acarico delle orecchie soprattuttonella parte interna del padiglioneauricolare fino alla guancia (arros-samenti, gonfiori, fistole e necrositessutali), con conseguenti febbrie debilitazione generale con ine-vitabile blocco dello sviluppomorfologico e funzionale; circa il60 per cento degli ovini e dei ca-prini registrati in febbraio-marzo2006 è interessato da tale patolo-gia e tale percentuale sale all’85per cento per quelli identificati piùrecentemente”.Stante tale situazione, i costi perl’allevatore subiscono un incre-mento che va a gravare sul bilan-cio aziendale già compromessodalla sfavorevole congiuntura delmercato delle carni, del latte e deiderivati; inoltre, si legge nella riso-luzione adottata in Commissione,la patologia suddetta compromet-tendo sensibilmente le condizionidi salute e di benessere degli ani-mali, interferisce col prosieguodella catena alimentare con pos-sibili conseguenze.

Il ruolo degli allevatoriI parlamentari citano infine la di-rettiva CE 98/58 del Consigliodel 20 luglio 1998 riguardante laprotezione degli animali negli al-

levamenti che all’articolo 3 dice:“Gli Stati membri provvedono af-finché i proprietari o i custodi a-dottino le misure adeguate pergarantire il benessere dei proprianimali e per far sì che a detti a-nimali non vengano provocatidolori, sofferenze o lesioni inuti-li”; gli allevatori che non rispetta-no tale norma si vedranno ridot-to o annullato l’aiuto comunitarioprevisto dalla nuova Politica A-gricola Comunitaria in materia dìmiglioramento del benessere a-nimale. In ogni caso - concludela risoluzione - è opportuno tene-re in considerazione anche ilcontesto territoriale in cui l’alle-vatore opera e le conseguenticaratteristiche e problematichenon presenti in altre aree zootec-niche o altre razze. ■

cadenza trimestrale, i cavalli diproprietà introdotti a qualunquetitolo presso scuderie militari de-vono essere scortati da certifica-zione sanitaria rilasciata da nonpiù di 10 giorni dal competenteservizio veterinario ASL compro-vante che l’animale non presentasintomi riconducibili a malattie in-fettive e che è stato sottoposto,con esito negativo, al test di Cog-gins da non più di 30 giorni. Ledisposizioni, valevoli in tutti iCentri Ippici Militari presenti nelterritorio della Regione MilitareNord, sono state notificate alle A-

SL il 19 ottobre scorso.Nel 2006, nel territorio nazionale,si sono verificati casi di anemia in-fettiva equina (AIE), per i quali siipotizza un comune fattore di ri-schio e caratterizzati da sintoma-tologia acuta e morte di alcunisoggetti. Le caratteristiche dellamalattia, i pattern di trasmissione,nonché le basse prevalenze os-servate in Italia negli ultimi anni,rendono poco efficiente allo statoattuale un monitoraggio della po-polazione italiana di equidi su ba-se campionaria ai fini della sorve-glianza e del controllo dell’infezio-ne. Nonostante una circolare mi-nisteriale che raccomandava diproseguire l’attività di sorveglian-za eseguendo almeno un test diCoggins annuale sugli equidi ap-partenenti ad allevamenti, centriippici o ippodromi, un regolarepiano di sorveglianza è rimasto invigore con provvedimenti regio-nali soltanto in alcune Regioni delPaese. Pertanto il Ministero dellaSalute sta valutando un provvedi-mento per l’attuazione di un pianodi sorveglianza che comprendatutti gli insediamenti di equidi. ■

9ATTUALITÀ

Risoluzione in Commissione Agricoltura

Microchip in bolo alimentare anche per gli ovi-capriniPatologie da placca auricolare nel 60% degli ovini e dei caprini registrati in febbraio-marzo 2006

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006

BTV: controlli ordinari dallaFrancia, indagini in Sardegna

Iservizi veterinari locali della Provincia di Cagliari hanno segnala-to al MInistero della Salute la presenza di focolai clinici di Blue

Tongue. Il Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria ha quindi scrittoal Comando carabinieri per la Tutela della Salute, alle associazioni dicategoria, alle organizzazioni dei veterinari, ai PIF e agli UVAC che leaziende in cui sono stati riscontrati animali morti o con sintomi della ma-lattia sono 41. La nota, datata 2 novembre, precisa che sono in corso“le necessarie indagini epidemiologiche e gli approfondimenti diagno-stici presso il Centro di referenza nazionale per le malattie esotiche (CE-SME) ai fini della conferma del sierotipo”. La blue tongue riapre così unfronte di allerta in Sardegna, dopo il rientro dell’allarme in Nord Europae a pochi giorni dalla revoca dell’intensificazione dei controlli sui bovinivivi dalla Francia. L’11 ottobre scorso il Ministero della Salute, in consi-derazione degli esiti favorevoli dei controlli per la ricerca del virus blutongue (sierotipo 8) nei capi provenienti dalla Francia ha revocato lemisure speciali disposte a settembre. Il regime dei controlli degli ani-mali vivi delle specie sensibili provenienti dai territori della Francia noncolpiti dalla malattia è tornato ad essere quello ordinario.

AIE, in attesa dell’ordinanza l’Esercito si cautela

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Il TAR del Lazio si avvicina aiprincipi comunitari dellapubblicità e abbandona l’in-

terpretazione formale della Leg-ge 175/92 sulla pubblicità sanita-ria. Così facendo ha dato ragio-ne a un medico il cui ambulatoriochirurgico poli-specialistico – at-tivo all’interno di un centro spor-tivo - era finito nel mirino del NASe del Comune, e quindi sanzio-nato, per una pubblicità nell’in-serto “Trova-Roma” del quotidia-no “La Repubblica”. La pubbli-cità in questione era stata realiz-zata dalla società proprietaria delcentro ed elencava fra le attivitàpresenti (palestra, massaggi, pi-scine, estetica, fitness, ecc.) an-che quella medica.Il procedimento sanzionatorio(sospensione dell’autorizzazionee chiusura dell’ambulatorio per ilperiodo di sei mesi) veniva di-sposto dal Comune di Roma “perdiffusione di un annuncio pubbli-citario senza la indicazione deldirettore sanitario” (art. 5, commaquinto, della legge 5 febbraio1992 n. 175), sulla base di indi-cazioni dei Carabinieri del NASdi Roma, i quali avevano riscon-trato la pubblicità sull’inserto cit-tadino. Il TAR del Lazio ha datotorto al Comune e anche al NAS.

Con la 175 il NAS non c’entraPer il TAR del Lazio, né il NAS néil Comune di Roma si sono mossinel rispetto dei propri ruoli. Perquanto riguarda il NAS: “nessunadisposizione della legge 5 feb-braio 1992 n. 175 subordina l’av-vio del procedimento sanzionato-rio, indicato nell’art. 5 della leg-ge predetta, attribuito alla com-petenza dell’amministrazione co-munale, ad atti di iniziativa di or-gani di polizia”. I militari dell’Ar-ma, ai quali pure incombe la cu-ra dell’osservanza delle leggi edei regolamenti dello Stato, delleprovince e dei comuni “restano

estranei al procedimento ammi-nistrativo in argomento”.

Il Comune doveva valutarePer quanto riguarda il Comune diRoma, questi non si sarebbe do-vuto limitare a seguire le indica-zioni del NAS: “l’amministrazionenon può esimersi dalla valutazio-ne in piena indipendenza deipresupposti di fatto e di diritto asostegno della eventuale deci-sione di avviare il procedimentodi propria esclusiva competenza.Discende, infatti, da valutazionesoggettiva, non da accertamentodei fatti, sia la natura di “messag-gio pubblicitario” sia l’elementodella diffusione al pubblico delvolantino stesso, presuppostodell’azione pubblicitaria. Sonoqueste valutazioni alle quali l’am-ministrazione non poteva sottrar-si nell’esercizio dei poteri che lesono conferiti”.

L’equivoco “pubblicità”Il TAR esclude che l’inserimentodell’ambulatorio medico nell’e-lenco delle attività presenti all’in-terno del centro sportivo, sia di ti-po promozionale, anche se si po-ne mente alla eccessiva generi-cità della proposizione in rappor-to alle altre frasi (3.000 mq. dipalestra e servizio “personal trai-ner”; 200 macchinari isotonici; 5grandi sale per innumerevoli atti-vità aerobiche; 3 ambienti bagnoturco e zone solarium; 2 piscineolimpioniche con vasche idro-massaggio; 1 bar ristorante e in-ternet point; trattamenti esteticianti-invecchiamento; massaggioestetico tradizionale e shatsu), lequali, con il loro inconfondibileconnotato promozionale, sono ri-volte ad acquisire nuovi clienti.La sola indicazione di “centromedico specialistico” senza altraspecificazione “appare messag-gio assolutamente inidoneo adattirare nuovi clienti, non essen-

do resi espliciti i servizi mediciofferti, oltre tutto con scarsa ca-pacità attrattiva attesa la propen-sione psicologica dell’utente diun servizio medico specialisticoa rivolgersi a un centro medico e-sclusivo e non in innaturale com-mistione con attività a servizio dicultori della bellezza e della sa-lubrità del proprio corpo, lontanidai soggetti desiderosi di uscireda uno stato di dolorosa o co-munque fastidiosa patologia”.

La vera pubblicitàSecondo il TAR del Lazio è verae propria pubblicità quella “costi-tuita da un permanente ovvero ri-petuto (all’estremo con “martella-mento pubblicitario”) messaggiocapace di colpire dapprima l’at-tenzione del potenziale utente,poi di innescare nel medesimo ri-flessioni e reazioni che finisconoper convincerlo ad aderire all’in-vito proposto”. Secondo i giudici“i mezzi di pubblicità costituisco-no strategie commerciali che,mediante ricorso a una serie piùo meno automatica di rinvii, e-sterni o interni al testo pubblici-tario, attivano l’interesse, la cu-riosità, il convincimento del con-sumatore di avere trovato il pro-dotto migliore e più convenienteovvero incidono sulla sua libertàdi scelta, che può essere condi-zionata da messaggi che esalta-no le qualità uniche, inconfondi-bili e insostituibili di un prodotto(“lava più bianco che non sipuò”) e che costituiscono stru-menti di persuasione che inten-dono provocare nel destinatariouna serie di effetti psicologiciche ne modificano il gusto, glisuscitano nuovi bisogni, lo indu-cono a preferire il prodotto richia-mato ad altri similari (con l’unicolimite imposto dalla nostra legi-slazione che non è ammessa ladenigrazione del prodotto dellaconcorrenza)”.La sentenza del TAR concludeche nel caso di specie “mancadel tutto il carattere di messaggiopubblicitario che si è ritenuto discoprire nell’unico e isolato trafi-letto pubblicato su un quotidiano,per sua natura di permanenza ef-fimera e di formulazione talmentegenerica e astratta da essere as-solutamente inidoneo a suscitareemozioni nel lettore e fare scatta-re nel medesimo il desiderio irre-frenabile di avvalersi delle presta-zioni di un piuttosto fantomatico“centro medico polispecialistico”,del quale non si diffonde notiziasulle prestazioni offerte, a diffe-renza di quelle specificamente in-dicate in relazione alla palestra,oggetto reale e comunque priori-tario e assorbente del messaggiopubblicitario”. ■

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Sentenza del TAR del Lazio n° 8097 - 7 luglio 2006

Non si applica la 175 se non è vera pubblicitàI giudici danno ragione a un medico finito nel mirino dei NAS e del Comune

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006RUBRICA LEGALE

Modello 1 - 2006 entro il 30 novembre

I l 30 novembre 2006 scade il termine di presentazione della dichia-razione dei redditi professionali prodotti nell’anno d’imposta

2005 (Modello 1/2006) dichiarazione dei redditi professionali prodottinell’anno d’imposta 2005. Gli eventuali contributi eccedenti dovuti suidati reddituali dichiarati nel Modello 1/2006 dovranno invece essereversati entro il 28 febbraio 2007. Sono tenuti alla presentazione delModello 1, tutti gli iscritti agli Albi professionali, fatta eccezione percoloro i quali, non producendo un reddito assoggettabile a contribu-zione ENPAV, hanno chiesto di essere esonerati dall’invio del Modello1. Il Modello di dichiarazione 2006, precompilato con i dati anagraficidell’interessato, verrà trasmesso dall’Ente nel mese di settembre. Co-loro che non dovessero riceverlo per problemi postali, potranno repe-rirne una copia non personalizzata presso le sedi provinciali degli Or-dini dei Medici Veterinari o scaricarla dal sito internet dell’Ente. Il Mo-dello 1, debitamente compilato e sottoscritto, dovrà essere rispeditoentro la scadenza del 30 novembre 2006, con una delle modalità indi-cate dall’Ente. www.enpav.it

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L ’ANMVI si è fatta promo-trice, in collaborazionecon l’Ordine di Taranto, di

una raccolta di fondi in favore deicirca 2000 cani che si trovano intre canili del tarantino e che da al-cuni giorni non ricevono più le a-bituali forniture di cibo. A causadel dissesto economico-finanzia-rio in cui versa il Comune di Ta-ranto- da mesi commissariato econ un buco di circa 350-400 mi-lioni di euro - gli abituali fornitori dimangimi hanno interrotto le con-segne e non fanno più credito. Glianimali ospitati nel canile comu-nale e nei due canili convenziona-ti non vengono pertanto alimentatida alcuni giorni, fatti salvi gli inter-venti d’urgenza, messi in atto daveterinari, associazioni di volonta-riato locale e da alcuni produttori.La situazione è tuttavia destinataa perdurare. Le condizioni sanita-rie degli animali sono sotto il con-trollo della ASL di Taranto che si è

occupata dei piani di sterilizzazio-ne dei randagi. Tuttavia le condi-zioni di mera sussistenza in cui siritrovano i cani destano seriepreoccupazioni per le loro condi-zioni di salute se non vi sarannoaiuti più consistenti di quelli finoraposti in essere. Per questo, dopol’allarme lanciato da alcuni MediciVeterinari del territorio e la prontaattivazione del Presidente dell’Or-dine dei Medici Veterinari di Ta-ranto, prof. Vito Antonio DiBello, l’ANMVI ha deciso di pro-muovere presso i medici veterina-ri e gli operatori di settore una rac-colta di fondi, ad adesione liberae volontaria. Il Presidente dell’As-sociazione Carlo Scotti si è an-che rivolto al Presidente della Re-gione Nichi Vendola e all’Asses-sore alla Sanità regionale, AlbertoTedesco, sollecitando un inter-vento “coerente con gli intentiprogrammatici, dichiarati nei mesiscorsi, per attuare una rivisitazio-

ne delle strategie di lotta al randa-gismo, un fenomeno che investepesantemente tutta la Regione. A-zioni concrete possono essereproficuamente messe in atto atti-vando le annunciate sinergie traaziende sanitarie locali e veterina-ri privati, anche nella gestione deicanili”. Sulla vicenda l’Ordine deiMedici Veterinari di Taranto è in-tervenuto anche in seguito agliaiuti forniti dall’associazione inter-nazionale di Bonn, ETN, che oltrea fornire cibo agli animali dellastruttura comunale aveva messoa disposizione anche veterinarivolontari ed un’equipe veterinariacon tanto di ambulanza per steri-lizzare i randagi di Taranto e pro-vincia. La notizia era apparsa sulquotidiano Repubblica (cronacadi Bari) in un articolo del 27 otto-bre scorso. L’Ordine di Taranto haprecisato come non sia autorizza-bile in territorio nazionale l’uso distrutture veterinarie mobile, né l’e-

sercizio di Colleghi non iscritti adun Albo italiano. All’immediato in-tervento dell’Ordine è seguita unanota stampa della PresidenzaANMVI: “non sono accettabili spe-culazioni sul fenomeno- ha scrittoScotti - né si può pensare che cisia davvero bisogno di professio-

nalità d’oltre confine, quando a Ta-ranto ci sono i Servizi Veterinaridella ASL competente e 140 medi-ci veterinari iscritti all’Ordine. Il ten-tativo di allargare ad altri territoridella Puglia il fenomeno tarantinolegittima il sospetto di biasimevolispeculazioni”. ■

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Raccolta fondi per i 2000 cani di TarantoL'iniziativa è promossa dall'ANMVI in collaborazione con l’Ordine provinciale dei Medici Veterinari

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006INFO REGIONI

Raccolta fondi: ecco come aderire

Èpossibile versare un libero contributo volontario sui seguenticonti correnti bancari, causale: PRO CANI DI TARANTO.

CONTO CORRENTE BANCARIO N. 0879519201/31 INTESTATO A: OR-DINE DEI MEDICI VETERINARI DI TARANTO BANCA INTESA (Filialevia Dante 216 - Taranto) ABI: 03069 CAB: 15802 CIN: J Causale: PROCANI DI TARANTO - oppure: CONTO CORRENTE BANCARIO N.30180174 INTESTATO A: ANMVI CASSA DI RISPARMIO DI PARMA EPIACENZA AGENZIA N. 3- C.so Garibaldi 147 ABI: 6230-7 CAB:11402-5 CIN: M Causale: PRO CANI DI TARANTO - Come stabilito conil Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Taranto, Prof. AntonioDi Bello, gli importi versati sul c/c intestato ad ANMVI saranno riversatiin favore dell’Ordine, il quale provvederà a devolvere il ricavato com-plessivo agli enti ed organismi preposti alla gestione dei canili interes-sati. La raccolta fondi si ritiene aperta a tempo indeterminato fino a nuo-va comunicazione.

VENETO

Monitoraggiosull'avifauna

acquatica anchenel 2007

Su proposta dell’Assessorealle politiche Faunistico Ve-

natorie, Servizi Veterinari e Sicu-rezza Alimentare, Elena Donaz-zan, la Giunta regionale ha appro-vato la prosecuzione per l’anno2007 del Piano di monitoraggiosull’avifauna acquatica cacciabile.Prosegue quindi da parte dellaRegione l’opera di controllo e pre-venzione per quanto riguarda il vi-rus dell’influenza aviaria in Veneto.Le indagini, condotte a livello re-gionale, mirano alla realizzazionedi un presidio continuativo sullostatus di salute delle popolazioniselvatiche sensibili ai virus influen-zali aviari, consentendo, nel con-tempo, la sperimentazione di fatti-ve sinergie con gli istituti di ricer-ca, con il mondo venatorio e con lavigilanza assicurata dalle Ammini-strazioni provinciali, nonché di me-todiche e protocolli sul versantedell’operatività. La collaborazioneavviata lo scorso anno in sinergiacon il Piano di Monitoraggio nazio-nale predisposto dal Ministero del-la Salute, ha già consentito di pro-durre i primi riscontri tecnico-scientifici, che da una parte atte-stano, sotto un profilo epidemiolo-

gico, l’assenza nel territorio regio-nale del ceppo ad alta patogeni-cità H5N1 nelle popolazioni selva-tiche, dall’altra suggeriscono ulte-riori interventi da parte della Re-gione per assicurare una conti-nuità alla progettualità sperimenta-le avviata. Il costo previsto per l’i-niziativa è di 120.000 euro, desti-nato in parte alla prosecuzionedelle attività operative in capo all’I-stituto Zooprofilattico Sperimenta-le delle Venezie e dall’altra all’av-vio di una misura di riconoscimen-to a beneficio delle Amministrazio-ni provinciali, cui competono le at-tività di coordinamento nell’ambitodel territorio di competenza. Le a-ree interessate dal Piano di moni-toraggio sono quelle della Lagunadi Venezia e di Carole, il Delta delPo, il Lago di Garda, il Bacino delPiave, dell’Adige e del Brenta,mentre le specie oggetto dell’inter-vento sono gli Anatidi cacciabili:Germano reale, Alzavola, Mestolo-ne, Moretta, Canapiglia, Fischione,Codone e Marzaiola. In via inte-grativa potranno essere campio-nati anche alcuni soggetti appar-tenenti ad altre specie cacciabili diavifauna acquatica, quali la Folo-ga, Gallinella d’acqua, Pavoncel-la, Beccaccia e Beccaccino. Ilprogramma di raccolta campioniprevede un ammontare comples-sivo minimo di 1500 campioni perstagione venatoria, tra animali ab-battuti durante l’attività ed even-tuali animali catturati anche al di

fuori della stagione stessa. “Quel-lo del mondo venatorio - sottolineal’Assessore Donazzan - è un im-portante e prezioso contributo,che ci consente di valutare il ri-schio di patologie sul resto dellafauna selvatica e di individuare e-ventuali zone a rischio. In questosenso la programmazione regio-nale si integra con un ruolo delcacciatore, che diventa di una ve-ra e propria utilità pubblica”. (Fon-te: Regione Veneto)

TOSCANA

A Prato unosportello per i

diritti deglianimali

Èstato inaugurato il 23 otto-bre uno sportello per i diritti

degli animali nel comune di Prato.Lo Sportello, è situato pressol’Urp Multiente del Comune, Pro-vincia e Prefettura di Prato. Losportello animali fornirà informa-zioni riguardo a: adozioni di canie gatti, animali abbandonati e as-sistenza e monitoraggio delle co-lonie feline; servizi presenti sulterritorio (veterinari, guardie zoofi-le, associazioni animaliste/am-bientaliste) e relative competen-ze; alle corrette norme di discipli-na e detenzione degli animali. Losportello per i diritti degli animalisarà aperto il lunedì mattina dalle

10 alle 12 e il giovedì dalle 15.30alle 17.30. La gestione è affidataa sette associazioni animalistedella città, con cui l’assessoratoha firmato una convenzione, incollaborazione con il personaledell’Urp. Il servizio sarà dotato an-che di un sito web, a cui si potràaccedere cliccando sull’indirizzohttp://animali.comune.prato.it do-ve si possono trovare molte infor-mazioni utili su casi di animali ab-bandonati, smarrimenti, adozioni,vaccinazioni e altro.

PUGLIA

Anagrafe bovina,convenzione IZS-Regione

Èstata prorogata per il 2006la convenzione fra l’Istituto

Zooprofilattico Sperimentale dellaPuglia e della Basilicata e Regio-ne Puglia per la “Gestione dell’a-nagrafe e movimentazione anima-li da allevamento”, approvata condelibera di Giunta regionale n.2578/1998.L’Assessore alle Politiche dellaSalute, Dott. Alberto Tedesco,con DGR 2578/1998 aveva affi-dato all’istituto ZooprofilatticoSperimentale della Puglia e dellaBasilicata la gestione dell’ana-grafe bovina. L’affidamento all’i-stituto Zooprofilattico Sperimen-tale di Puglia e Basilicata dellagestione dell’anagrafe bovina è

scaturito dalla necessità di dareattuazione al DPR 317196 (attua-zione della direttiva 92/102/CEE edel regolamento CE N. 820/97)relativo alla identificazione deglianimali e loro movimentazioni, at-traverso l’organizzazione di flussidi dati in grado di stabilire unacontinuità tra le azioni dei ServiziVeterinari sul territorio, il Ministerodella Sanità e l’Unione Europea,per il tramite del Servizio Veteri-nario Regionale. La Regione Pu-glia, ha dimostrato di essere mol-to attenta e di aver colto le finalitàdell’anagrafe bovina nella loro in-terezza e a questo scopo si è af-fidata all’istituto ZooprofilatticoSperimentale della Puglia e dellaBasilicata. Pertanto il sistema del-la Regione Puglia, per suo contorealizzato dall’IZSFG, ha consen-tito non solo di addivenire alla i-dentificazione del patrimonio bo-vino regionale per le finalità, dirintracciabilità e controllo dellatrasparenza delle condizioni diproduzione e commercializzazio-ne delle carni bovine e dei pro-dotti a base di carne, ma anchedi controllo sanitario. Il provvedi-mento, pubblicato nel BollettinoUfficiale della Regione n. 134 del19 ottobre 2006, è diretto alla co-stituzione di un servizio integratoed avanzato di anagrafe zootec-nica per contribuire alla tuteladella salute pubblica attraverso laidentificazione e la registrazionedegli animali. ■

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 39

L ’On. Gianni Mancuso, hapresentato lo scorso 25ottobre un’interrogazione

parlamentare al Ministro dell’inter-no e al Ministro della Salute in ri-ferimento al canile gattile rifugio“Termini” del Comune di SestoFiorentino e gestito dall’associa-zione “Unione Amici del Cane edel Gatto” che sta per essere de-molito. Nella struttura sono ospitati 500

cani e 200 gatti raccolti dalle stra-de della zona in alcuni anni. Il Comune, anni addietro, ha im-posto lavori onerosi per milioni dieuro per mettere a norma la strut-tura e oggi dà ordine di demoliretutto senza preoccuparsi del de-stino delle bestiole, in spregio allaL 281/91 che pone in capo al Sin-

daco la gestione degli animalirandagi. Nel sottolineare che “ben 50.000firme sono state raccolte perchiedere all’amministrazione co-munale di recedere dalla deci-sione di costruire proprio lì unmostro di 90.000 mq di cemen-to”, il collega parlamentare nel-

l’interrogazione chiede di saperequali provvedimenti il Governointenda adottare per evitare pro-blemi di sicurezza stradale con-seguenti alla immissione di 700animali per le strade di SestoFiorentino e se sia informato del-la palese violazione della legge281/91. ■

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Demolizione del Rifugio di Sesto FiorentinoE Mancuso presenta un'interrogazione parlamentare

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006INFO REGIONI

EMILIA ROMAGNA

Sicurezzaalimentare,incontro tra

ServizioVeterinario eproduttori

S ì è svolto venerdì 27 otto-bre, nella sede del Di-

stretto di Langhirano il conve-gno “Stato di attuazione delprogetto regionale di sviluppodelle competenze di controllonel settore della sicurezza ali-mentare”. L'incontro è statal'occasione per un confrontotra i servizi veterinari e i produt-tori per garantire la sicurezzadei consumatori. Gli obiettivitendono allo sviluppo futuro edal rinnovato impegno del mon-do produttivo a svolgere la pro-pria parte, in un sistema diconcertazione. I risultati rag-giunti negli ultimi anni hannocondotto alla stesura di un ma-nuale di autocontrollo per le a-ziende. Non si è trattato diun’operazione semplice .«All’i-nizio di questo percorso - haaggiunto Maria Lazzarato, di-rettore generale Ausl di Parma- si sono posti sul tavolo nume-rosi problemi come la disomo-geneità nelle applicazioni deicontrolli e della vigilanza, l’or-ganizzazione interna, il cam-biamento delle regole comuni-tarie. Il programma regionalesulla sicurezza alimentare,però, ha permesso di speri-mentare delle sinergie impor-tanti» All’incontro sono interve-nuti Gabriele Squintani, diret-tore del Servizio Veterinario re-gionale, Pierluigi La Porta, re-sponsabile Nucleo regionalevalutazione sanitaria, PaoloCozzolino, direttore ServizioVeterinario Ausl di Parma eGianluca Pirondi, direttore delDipartimento Sanità Pubblicadell’Ausl di Parma. (Fonte: Saluter).

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 39

I l regolamento esecutivo del-la legge sull’“Istituzione del-l’anagrafe canina e delle

norme per la tutela degli animalida affezione e prevenzione delrandagismo’’, è stato approvatodalla giunta regionale. Lo hapresentato l’assessore regionalealla Sanità, Roberto Lagalla. Siprocederà così all’ identificazio-

ne dei cani per un riconoscimen-to sicuro, rapido ed immediato ditutti gli animali presenti sul terri-torio. Dovranno essere stipulatele convenzioni di custodia deglianimali tra il Comune e le Asso-ciazioni che gestiscono rifugiprivati. Il regolamento istituisceanche le spese per la custodiadegli animali randagi e quelle a

carico dei proprietari. Sono statidefiniti, inoltre, i requisiti genera-li per le strutture, pubbliche eprivate, da realizzare ex novo.Per raggiungere l’obiettivo dellaprevenzione del randagismo, èstato deciso di poter ricorrere al-la sterilizzazione dei cani vagan-ti e delle colonie feline che vivo-no in libertà.

“Con l’approvazione di questoregolamento, l’Assessorato miraa contrastare il fenomeno delrandagismo - afferma una nota -dando così una risposta concre-ta alle continue sollecitazioni daparte dei cittadini’’. Inoltre sonostate aggiornate le sanzioni te-nendo conto degli adeguamentiprevisti dagli indici nazionali dei

prezzi al consumo per la famigliedi operai e di impiegati, arroton-dando l’importo della sanzionead un euro, per eccesso se lafrazione decimale è pari o supe-riore a 50 centesimi, per difettose inferiore a questo limite. Anche la Sicilia sarà dotata di unservizio di gestione on line del-l'anagrafe canina e di lettori permicrochip rispondenti alle nor-mative Iso 11784 e Iso 11785sulla radiofrequenza. L'accordoè stato firmato all'assessorato re-gionale alla Sanità, tra l'Ispetto-rato regionale veterinario e unaditta di Messina che si occu-perà, per la durata di 2 anni, del-la fornitura del servizio di gestio-ne on line dell'anagrafe canina afavore della Regione, nonchédella fornitura di 5 lettori per mi-crochip. Con la banca dati infor-matizzata in rete su base regio-nale, che sarà connessa con labanca dati nazionale costituitapresso il ministero, ci sarà unmonitoraggio complessivo di tut-ti i cani presenti sul territorio si-ciliano. Gli animali verranno do-tati di un microchip e registration line. (ANSA). ■

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Anagrafe canina, la Sicilia vara il regolamento

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006INFO REGIONI

Formazionecontinua in

Sanità,indagine per iprofessionisti

sanitari

I l Ministero della Salute e leRegioni Emilia-Romagna,Lazio, Lombardia, Marche,

Puglia, Toscana, Trentino, Valled’Aosta e Veneto hanno pro-mosso il progetto pilota “Osser-vatorio nazionale sulla qualitàdell’Educazione continua in me-dicina”. In questo ambito è pre-vista, tra l’altro, un’indagine fi-nalizzata a esplorare le opinionidegli operatori sanitari e a rac-cogliere indicazioni utili per losviluppo della formazione conti-nua in sanità e il miglioramentodel programma nazionale diECM. L’indagine, rivolta a tuttigli operatori del Servizio sanita-rio, viene realizzata con un que-stionario che è possibile compi-lare on line - fino al prossimo 30novembre - collegandosi all’in-dirizzo <http://web.rete.tosca-na.it/ indagine_ECM/dispat-cher>.Il questionario è anonimo e i da-ti raccolti verranno elaborati so-lo in forma aggregata. I risultati verranno presentati inun convegno internazionaleche si terrà a Bologna neiprossimi mesi, in data ancorada definire.

(Fonte: Ufficio stampa Servizio Sanitario della

Toscana 2006).

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 39

È un dittero adattato al cli-ma europeo il vettore re-sponsabile delle recenti

epidemie di Bluetongue nel NordEuropa. Si tratta di Culicoidesdewulfi, ed è stato identificato dalLaboratorio di referenza OIE di Te-ramo. In precedenza si pensavache il moscerino responsabile del-l’attuale epidemia fosse Culicoidesimicola, comune in Africa.“Si tratta di un nuovo importante a-spetto epidemiologico perché, inpassato, tutte le epidemie di Blue-tongue sono state associate a unvettore africano. Ciò suggerisceche la malattia può oggi stabilirsiin qualsiasi regione, con il rischiodi un aumento dei casi in primave-ra, periodo di maggiore attività delvettore”, ha commentato BernardVallat, Direttore generale dellaWorld Organisation for AnimalHealth. A seguito dell’insolita epi-

demia in Belgio, Francia e Olanda,l’OIE ha riunito a Parigi (20 ottobre2006) i maggiori esperti veterinaridi bluetongue per discutere glistandard e le linee guida attualiper il contenimento e il controllodella malattia. In questa occasioneè stato annunciato che per la pri-

ma volta un vettore europeo era re-sponsabile della trasmissione del-l’infezione. Inoltre, si è stabilitoche, data l’adattabilità di questoCulicoides ai climi europei, il virusha ora la possibilità di espandersigeograficamente in tutta Europa,richiedendo verosimilmente ai

paesi che commerciano animali u-na rivalutazione dei sistemi di con-trollo e sorveglianza della malattia.La sorveglianza dovrà essere in-tensificata anche nelle regioni nonconsiderate in precedenza a ri-schio infezione, implementando i-noltre l’applicazione di programmi

vaccinali che non impediscano ilcommercio internazionale. L’area endemica globale della ma-lattia veniva tradizionalmente indi-cata tra le latitudini 50°N e 35°S,ma le evidenze scientifiche ne in-dicano ora la diffusione a nord, tra53°N e 35°S. ■

19

Un vettore europeo ha diffuso la Bluetongue in Nord EuropaPer la prima volta responsabile un Culicoides non africano. Aumenta il rischio di propagazione dellamalattia in Europa

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Modificazionedietetica nel

gatto nefropatico

Uno studio clinico rando-mizzato controllato ha

valutato se una dieta per nefro-patici con contenuto di proteine,fosforo, sodio e lipidi modificatofosse superiore a una dieta dimantenimento per adulti nel mi-nimizzare gli episodi uremici e iltasso di mortalità in 45 gatti connefropatia cronica (CKD) di sta-dio 2 o 3. I gatti venivano nutriticon un alimento di mantenimen-to per gatti adulti (n = 23 gatti) oun alimento per nefropatici (22)e valutati ogni tre mesi per 24mesi per rilevare l’efficacia delledue diete nel ridurre l’uremia, idecessi di origine renale e le al-tre cause di morte. L’uremia erasignificativamente inferiore e laconcentrazione ematica di bi-carbonato decisamente supe-riore nel gruppo nutrito con ladieta per nefropatici sia al livellobasale sia negli intervalli di 12 e24 mesi. Non si osservavano dif-ferenze significative di peso cor-poreo, Hct, rapporto proteine/creatinina urinario e di concen-trazione sierica di creatinina,potassio, calcio e ormone para-tiroideo. Manifestava episodi u-remici una percentuale signifi-cativamente maggiore di gattinutriti con l’alimento di manteni-mento (26%), rispetto ai gatti nu-triti con l’alimento per nefropati-ci (0%). In questi ultimi si regi-strava una riduzione significati-va dei decessi di origine renale,anche se non si identificavanotutte le cause di morte. Gli auto-ri concludono che l’alimento pernefropatici valutato era superio-re all’alimento di mantenimentoper adulti nel ridurre gli episodiuremici e i decessi di origine re-nale nei gatti con CKD di stadio2 e 3.

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 39

La rivolta delleprofessioniCaro Scotti,questa mia per una riflessione sultuo articolo su Professione Veteri-naria n° 36/2006 “La rivolta delleprofessioni”. Alla fine, menzioni chidella categoria ha partecipato allaepocale manifestazione di Roma econcludi: onore ai presenti!Permettimi di essere sincero. Davanti al Colosseo, sotto il cartel-lo “Veterinari” attendevano di sfila-re una dozzina di colleghi, dei qua-li sei dal bistrattato Veneto. Gli altrierano rappresentanti “istituzionali”,e in tutto non eravamo neanche u-na ventina. Per la cronaca, gli in-fermieri professionali erano diver-se migliaia. Di Roma c’erano dueprofessionisti. Nell’arco di due chi-lometri quadrati mi è stato riferitoesserci diversi ambulatori. Nessu-no dei colleghi ha avuto la co-scienza di sospendere l’attività perun paio d’ore per scendere in piaz-za. Se non se la sono sentita loro,come puoi recriminare chi avreb-be dovuto rinunciare ad una gior-nata di lavoro e sobbarcarsi il sa-crificio e l’onere di una trasferta dicentinaia di chilometri…La mia non è amarezza, ma disin-canto.Da venticinque anni bazzico perordini, sindacati e associazioni cul-turali. In questi anni mi sono fattopochi ma buoni amici. Pochi per-ché siamo più o meno sempre glistessi, e ci vediamo diverse volteall’anno ai vari incontri non con-gressuali.Evidentemente, da sempre, la ca-tegoria aspetta che la manna pio-va dal cielo. Salvo poi rivendicarepolemicamente diritti inesistenti.Come ben sai, è la solita vecchiamusica.Nel mio disincanto credo che nullacambierà mai, se non grazie a chi

come te, e pochi altri, si battonocome leoni per migliorare la nostracondizione professionale. E guar-dando a questi ultimi anni, possoconstatare le importanti conquisteottenute per merito dell’impegno divoi pochi. Che dovete avere lespalle assai grandi per sopportarel’ingratitudine e talvolta la maldi-cenza dei colleghi.Se al cittadino comune manca ilsenso civico, come si può preten-dere una coscienza professionalein mancanza di una preparazionespecifica universitaria?Gli Ordini poco possono fare:quando un collega si affaccia allaprofessione ha già avuto l’imprin-ting dell’arrangiarsi e il concettodell’orticello.A Roma, guardando lo sparutodrappello veterinario, mentre da u-na parte ero orgoglioso di esserecon i presenti, i pochi amici di cuisopra, dall’altra ho provato unprofondo disprezzo per chi nonc’era. Pertanto, disonore agli as-senti! In caso di pubblicazione, tiprego di omettere la mia firma. Vo-glio continuare ad essere un ano-nimo e fedele servitore della cate-goria.Con stima e gratitudine.

Informare perdecidere Mi dispiace ma non sono d’accor-do. Non credo proprio che sia uninteresse primario del Presidentedella Repubblica Italiana dipreoccuparsi del proliferare dinuove sedi universitarie, in parti-colare di quelle di Medicina Vete-rinaria. Oppure, il Presidente puòanche esprimere una preoccupa-zione personale in tal senso, macredo che sia compito primario diun Governo responsabile garanti-re una seria politica di avviamen-to agli studi universitari della po-

polazione scolastica.E, dato per scontato che si puòtrasferire integralmente al mondopolitico il ben noto assioma cheha più potere traente un singolo e-lemento pilifero del pube femmini-le che un carro di buoi, intenden-do con questo la possibilità di lu-crare politicamente sull’offerta diuna nuova sede universitaria, nonvedo come contrastare tale infau-sta evenienza se non interessan-do in prima persona i futuri utentidel mondo universitario.Quindi il compito è nostro, solonostro. Mi spiego meglio. Vuoi fu-mare? Vuoi drogarti? Vuoi bere arotta di collo? Fallo, però sappiche ti puoi fare male, puoi rovinar-ti la vita.E la puoi rovinare alla tua famiglia.Puoi rovinarti il futuro. Oltre cheessere un peso ed un costo per lasocietà civile. Mi si potrà obietta-re, scandalizzandosi, che fre-quentare le nostre facoltà di Me-dicina Veterinaria non sia la stes-sa cosa che farsi una sniffatina dicoca, ma non mi si può dire chenon equivalga a rovinarsi la vita.O c’è qualcuno che, responsabil-mente, può affermare il contrario?E allora?Allora, come sostengo da anni,sia dentro al Consiglio direttivodell’Ordine di Bologna, sia fuori,occorre che gli Ordini Professio-nali, capillarmente e con conti-nuità, abbiano frequenti incontricon le famiglie e gli studenti dei li-cei italiani, per sottoporre loro lanuda realtà della Veterinaria italia-na. Informarli con scrupolo.E deve essere l’Ordine, e non al-tri, potenzialmente accusabili diinteressi di parte, a condurrequesta battaglia. L’Ordine è e-spressione di tutte le componentidel nostro mondo e come tale o-gni sua affermazione è carica dioggettività. Poi, vista la totale stu-pidità di una singola nuova iscri-zione alle facoltà di Medicina Ve-terinaria, mi aspetto che gli stu-denti indirizzino il loro futuro ver-so altre professionalità. Quindi,insistiamo a sensibilizzare l’opi-nione pubblica informandola suldisastro in cui la nostra classepolitica ha condotto la Veterina-ria, ma in primis informiamo ra-gazze e ragazzi inconsapevoli fu-turi attori di una piccola grandetragedia scritta da amministratoriche se ne fregano dei nostri figli.E per amministratori, intendo an-che coloro che dirigono lefacoltà di Medicina Veterinaria.Ma loro, almeno, lo fanno per por-tare a casa la pagnotta, e non peruno schifoso pugno di voti alleprossime immancabili ed inutili,per noi Veterinari, elezioni. Grazieper l’attenzione.

Alberto Merli

Nuove facoltà enuove clienteleLa notizia sulla possibile aperturadi una nuova facoltà di medicinaveterinaria a Palermo ha fatto rea-gire le istituzioni veterinarie in mo-do unanime e contrario nei con-fronti di una proposta rivolta ad unmondo professionale che fino a

quel momento non era stato inter-pellato.Mi chiedo: ma il mondo Universita-rio per mezzo della propria rappre-sentanza che ne pensa?È una domanda alla quale noi tuttidobbiamo pretendere una rispostaseria ed articolata per evitare cheil rappresentante politico di turnosponsorizzato da un docente ze-lante e di buona volontà si possafare portavoce di un bisogno maiespresso dalla rappresentanza uf-ficiale, quale quella universitaria. In questo momento abbiamo biso-gno di confrontare i programmi disviluppo della veterinaria all’inter-no delle nostre rappresentanze.La Federazione Nazionale dei Me-dici Veterinari, le società e le asso-ciazioni scientifiche, i sindacatirappresentativi di tutta la veterina-ria si sono espressi in modo NE-GATIVAMENTE chiaro sulla nasci-ta di un’altra Facoltà ovunque na-scesse.Diventa incomprensibile, come,nonostante la posizione inequivo-cabile delle rappresentanze istitu-zionali della professione la partepolitica in un periodo di casse vuo-te desidera investire sulla istituzio-ne di altre facoltà.La ragione è da ricercare sulla po-sizione equivoca di qualcuno dinoi e adesso è arrivato il momentodi chiarire le posizioni di tutti. Laposizione equivoca non può sicu-ramente essere quella di qualsiasilibero professionista che quotidia-namente vive il dramma del superaffollamento di laureati, non puòessere quella del dipendente pub-blico che per strade parallele aquelle del libero vive la realtà delmondo del lavoro.Le Università dichiarano di esserecontrarie; - ma allora! non ci restache promuovere un incontro chia-rificatore per dimostrare al mondopolitico che quanti pensano che u-na Facoltà a Palermo o ad Udine

sia utile alla veterinaria è il nemicodi tutti i Veterinari Italiani.A quel punto la parte politica devedimostrare da che parte sta o vici-no alle rappresentanze istituzionalidella categoria o vicino a chi diquesta NOBILE PROFESSIONE nevuole fare un interesse di nicchiaper procurare lavoro a qualche mi-nuscola lobby.Nel passato abbiamo dimostratodi saper reagire a chi voleva con-siderare un’appendice della me-dicina umana la nostra professio-ne, adesso dobbiamo reagire neiconfronti di chi, dal nostro internovuole trovare occupazione senzanobilitare il lavoro del Veterinario.Oggi le battaglie debbono esserefatte per allargare il nostro campodi lavoro e fare diventare i LEA -VETERINARI, le attività di pet the-rapy, la zooantropologia e tutte leattività assistite con animali comeprestazioni erogabili dai veterinaried inserite sia nel S.S.N. sia all’in-terno del ministero della pubblicaistruzione.Un tale impegno troverà unita tut-ta la professione arricchendola diuna forza nuova e di una proget-tualità condivisa che permette-rebbe a tutti di diventare interlo-cutori seri di una classe politicache si vuole sostituire a noi nellafase progettuale che per loro si-gnifica NUOVE FACOLTÀ E NUO-VE CLIENTELE.

Pippo Licitra, Presidente AIVEMP

20 laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006LETTERE AL DIRETTORE

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Alla Maratonina di Cremona - domenica 15 ottobre 2006- hanno parte-cipato 42 medici veterinari, 36 uomini e 6 donne impegnati nella com-petizione valevole per il Campionato Italiano Individuale di Mezza Ma-ratona. Un bel gruppo su un totale di 1800 podisti.

Il tempo fatto registrare dai primi Colleghi:1h 15’ 46’’ Maurizio Giusti (Campione Italiano)1h 16’ 45’’ Federico Celeghini 1h 17’ e 53’’ Franco Maffei

Complimenti anche alle donne!Roberta Orsenigo (Campionessa Italiana) con 1h 32’ e 16’’ Brave anche Chiara Tieghi seconda con 1h 40’ 11’’ e Giuseppina Ber-gami terza con 1h 50’ 17’’

LA CLASSIFICA MASCHILE E LA CLASSIFICA FEMMINILE sono pub-blicate su www.anmvi.it

Per il prossimo anno abbiamo in serbo qualche novità: divisione inalmeno due categorie per età, under e over 40, strumenti e attrezzatu-re per la professione come premi, oltre alle coppe, medaglie e magliet-te di quest’anno; cena la sera prima per chi arriva da lontano e sog-giorna a Cremona; ritrovo al pasta party a fine gara.

Buona corsa a tutti e arrivederci al prossimo anno.

Fulvio Stanga, Med. Vet.Direttore Scientifico Centro Studi di Palazzo Trecchi

Coordinatore dei Vet Podisti alla Maratonina di Cremonawww.anmvi.it

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 39

S econdo una recente ri-cerca svolta in Europa,la stragrande maggio-

ranza di proprietari di cani e gattiha dichiarato di essere disposta aspendere una cifra anche di mol-to superiore per un’unica iniezio-ne, in grado di garantire un tratta-mento antibiotico completo, ri-spetto ad una somministrazionegiornaliera di compresse per piùgiorni. La somministrazione di compres-se per via orale infatti viene giudi-cata particolarmente stressante efastidiosa dalla maggior parte deiproprietari di animali che hannopartecipato alla ricerca, con un63% di proprietari di gatti e 31%di proprietari di cani che conside-ra tale manualità stressante siaper gli animali che per loro stessi.Quasi tutti i proprietari (87%) han-no dichiarato di preferire la som-ministrazione tramite iniezione aquella con le compresse.La ricerca in oggetto, effettuatasul web, ha coinvolto 494 proprie-tari di animali in UK, Francia eGermania che avevano sommini-strato personalmente un ciclo ditrattamento con antibiotici in com-presse al loro gatto o cane nelcorso dell’anno precedente. Nellamaggior parte dei casi (71% per iproprietari di cani e 66% per i pro-prietari di gatti) essi avevano do-vuto somministrare la compressaal loro animale per più di una vol-ta al giorno. La ricerca in oggetto è stata con-dotta per conto di Pfizer AnimalHealth e fa parte di una più este-sa rilevazione del livello di com-pliance (cioè del rispetto del trat-tamento prescritto dal medico ve-terinario) tra i proprietari di anima-li da compagnia in Europa.Come sostiene Roberto Cavazzo-ni, country manager di Pfizer Ani-mal Health Italia, spesso i mediciveterinari sono indotti a ritenerepoco importanti i problemi legatial mancato rispetto delle loro pre-scrizioni da parte dei proprietaridi animali, e questa opinione èbasata sulle dichiarazioni dei pro-prietari stessi che tendono a pre-sentarsi come fedeli esecutori.“È ormai accertato che per quelloche riguarda la compliance, i pro-prietari sono poco affidabili: lamaggior parte non ammette di es-sersi dimenticato di effettuare lasomministrazione come prescrittooppure di non esserne stato capa-ce per varie ragioni. Questa ricer-ca evidenzia peraltro che i pro-prietari di animali ritengono che lasomministrazione di farmaci sia unproblema importante, con effettisul risultato del trattamento e sullasalute degli animali più rilevanti diquanto normalmente considerato”aggiunge il Dr. Cavazzoni.L’argomento “compliance” è statooggetto di molte ricerche in medi-cina umana ma almeno fino adoggi non è stato adeguatamentepreso in considerazione nell’am-bito della medicina veterinaria. Lericerche effettuate hanno comun-que rivelato che non rispettare fe-

delmente le prescrizioni può cau-sare una risposta insufficiente altrattamento stesso e comportaredi conseguenza un aggravio dispese per visite aggiuntive. Tuttociò, secondo l’opinione di uno deiprincipali esperti in questo cam-po, può avere effetti negativi sulrapporto tra veterinario e proprie-tario di animali. Al contrario, ri-spettare scrupolosamente le pre-scrizioni del veterinario sortisce

numerosi effetti positivi, tra cuimaggiore percentuale di succes-si terapeutici, minore probabilitàdi ricadute e un minor rischio diinsorgenza di fenomeni di resi-stenza batterica. Una scarsa compliance o uno scar-so rispetto della prescrizione, puòverificarsi secondo diverse moda-lità; ad esempio mancata sommini-strazione di una o più dosi, dosisomministrate in ritardo o cicli di

trattamento non completati e tuttoquesto avviene con maggiore fre-quenza con l’aumentare della com-plessità del trattamento stesso. Fra i motivi che abbassano i livellidi compliance, il principale è cer-tamente quello di riuscire a tenerefermo l’animale per somministrar-gli il farmaco, come pure quello difargli ingerire compresse, qualeche sia la forma o la dimensione.Il fedele rispetto del trattamento

non solo assicura maggiori pro-babilità di successo del tratta-mento stesso, ma anche una mi-gliore relazione tra il veterinario eil proprietario. Si evita inoltre lapresenza di farmaci non utilizzatiin casa del proprietario, causapotenziale di rischio se sommini-strati in maniera impropria all’ani-male in una successiva occasio-ne o se ingeriti accidentalmenteda un bambino. ■

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Problemi coi farmaci? I proprietari sono pronti a spendere di più per evitarli

laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006DALLE AZIENDE

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 39

22 laPROFESSIONE VETERINARIA 39/2006CALENDARIO ATTIVITÀCALENDARIO ATTIVITÀ

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INCONTRO SICIV CITOPATOLOGIA DIAGNOSTICA: LO STUDIO DEL CITOPLASMA IN CORSO DI INFIAMMAZIONE, DI-SPLASIA E NEOPLASIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Ele-na Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMIV PRESENTAZIONE E DISCUSSIONE INTERATTIVA DI CASI CLINICI DI MEDICINA INTERNA PRESENTATIDAI SOCI SIMIV - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: ElenaPiccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO TEORIA E PRATICA DELLE TECNICHE MANUALI IN MNC VETERINARIA - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. SpecialisticheSCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DELLE GHIANDOLE SALIVARI, DELL’ARTICOLAZIONE TEMPOROMANDIBO-LARE E DELLE PIÙ COMUNI AFFEZIONI ODONTOSTOMATOLOGICHE - Catania, Museo Diocesano - Via Etnea, 8 - P.zza Duomo -ECM: 4 Crediti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Auditorium Comunale - Villairdi Quart (AO) - Fraz. Bas Villair ,19 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega-zioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA AGGIORNAMENTO NEL TRATTAMENTO DELLE FRATTURE DEGLI ARTI - Centro Avulp (PG) - Via Moretti-ni, 19 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel.+39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE ITER DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO NEL PAZIENTE CON ADDOME ACUTO - Hotel Campanile - Rivoli IN COLLABORAZIONE CON SOVEP (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Re-

gionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC ODONTOSTOMATOLOGIA E CHIRURGIA ORALE: I PARTE - RADIOLOGIA DENTALE E PARODONTOLOGIA -Attenzione: Date evento modificate. Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 26 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segrete-

ria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected] DI APPROFONDIMENTO SIVAR INFEZIONI MAMMARIE DA STAFILOCOCCHI COAGULASI NEGATIVI: EPIDEMIOLOGIA, PATOGENESI E CORRELA-

ZIONE CON LE CELLULE SOMATICHE DEL LATTE - Modena, APA (Associazione Provinciale Allevatori) - Via Cadiane, 179- ECM: 3 Crediti - Per info: Paola Orioli - Segr. e Comm. Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CONVEGNO AIVEMP REGOLAMENTO CE 1/2005-MODALITÀ DI GESTIONE DEGLI ATTI DI COMPETENZA DELL’AUTORITÀ DICONTROLLO - Centro Fiera, via Brescia 129 - Montichiari - Via Brescia 129 - ECM: Non richiesto accredita-mento ECM - Per info: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIOVET LE DEFORMITÀ DELL’ARTO ANTERIORE E POSTERIORE (PATOGENESI, QUADRI CLINICI, RADIOGRA-FICI ED OPZIONI TERAPEUTICHE) - Via Trecchi, 20 - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Se-greteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIODOV ONCOLOGIA DEL CAVO ORALE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Attenzione: Evento annullato. Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39

0372 403502 - E-mail: [email protected] SIOCE SOCIETÀ ITALIANA DI ORTOPEDIA E CHIRURGIA EQUINA - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail:[email protected]

CORSO SIVAR ANOMALIE STRUTTURALI E FUNZIONALI DEGLI IMPIANTI DI MUNGITURA: COME INTERVENIRE - APAModena - Via Cadiane, 179 - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scienti-fica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV IN COLLABORAZIONE È UNA SIRS, ALLERTIAMO IL RESPONSABILE O INIZIAMO LA TERAPIA? - Centro Studi - Palazzo Trecchi, CON MEDICINA D’URGENZA Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.

Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA APPROCCIO CLINICOPATOLOGICO ALLE NEOPLASIE DEL SISTEMA ENDOCRINO DEL CANE E DEL

GATTO - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli (UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: Rich. Accred. - Per info:Monica Borghisani - Segr. Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOLOGIA ADDOMINALE? - Hotel Alexander - Firenze - IN COLLABORAZIONE CON L’ORDINE Viale Guidoni 101 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DEI MEDICI VETERINARI DI FIRENZE E PRATO Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] REGIONALE SCIVAC PUGLIA AGGIORNAMENTI IN OFTALMOLOGIA - Palace Hotel Bari - Via Lombardi,13 - ECM: Richiesto Accredita-

mento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506- E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC NEUROLOGIA VETERINARIA: IV PARTE - PRINCIPI DI NEUROTERAPIA MEDICA E CHIRURGICA - Cen-tro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 17 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINVET XVIII CONGRESSO NAZIONALE. LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI AVANZATA NELLE PATOLOGIE DELSISTEMA NERVOSO CENTRALE - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 7 Crediti - Per informa-zioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC APPROCCIO DIAGNOSTICO,TERAPEUTICO E CHIRURGICO ALLE MALATTIE DELL’ORECCHIO ESTER-NO E MEDIO NEL CANE E NEL GATTO - Sala Stradivari - Cremona Fiere, Cremona - Piazza Zelioli Lanzini, 1- ECM: 6 Crediti - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA CHIRURGICA - Novotel Caserta Sud, Caserta - Strada Statale, 87Sannitica - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Pescara - Hotel Miramare - Via Tito De Caesars, 8 - ECM: Richie-sto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA TRATTAMENTI MEDICI E CHIRURGICI NELLE ZOPPIE DEL CANE - Soverato (CZ) - Hotel San Domenico -Via della Galleria - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega-zioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVAR IN COLLABORAZIONE CORSO BASE DI PODOLOGIA BOVINA - Azienda Sperimentale “V. Tadini”, Gariga di Podenzano (PC) - S.S.CON ORDINE MEDICI VETERINARI DI CREMONA 654 - Località Gariga - ECM: 39 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica

SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC OFTALMOLOGIA: II PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 22 Crediti - Per informa-zioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC E CORSO BASE DI NEUROLOGIA - Sardegna - Sassari - Via Vienna, 2 - ECM: 18 - Per informazioni: Monica CLINICA CHIRURGICA VETERINARIA UNIVERSITÀ DI SASSARI Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SOVI PERCORSI DIAGNOSTICI E TERAPEUTICI. LA DISCIPLINA DERMATOLOGICA A CONFRONTO CONL’OFTALMOLOGIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info:Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

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La rivista è un settimanale

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Chiuso in stampa il 6 novembre 2006

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Tra le cause principali di falsi negativi alladiagnosi di gravidanza annoveriamo:

La presenza di fermentazioni intestinali

La replezione della vescica

La presenza di follicoli ovarici

Quali dei seguenti metodi di sutura sono piùindicati per la sutura dell’utero?

Sutura di Utrecht

Sutura estroflettente

Punti nodosi staccati

Sutura giustapponente

QUIZ 1Risposta esatta: a)Corso base di chirurgia delbovino, SIVAR 2005

QUIZ 2Risposta esatta: b)Applicazioni pratichedell’ecografia suina, CorsoSivar 2005

SOLUZIONI

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