Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

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006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 28 dal 24 al 30 luglio 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 282 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. INTRAMOENIA Su iniziativa del Ministro Livia Turco è stato inserito un emendamento al De- creto Bersani che obbliga le strutture pubbliche a completare - entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge - gli interventi necessari ad assicurare l’esercizio dell’attività libero professio- nale intramuraria. Si pone quindi un li- mite temporale alla libera professione intramoenia esercitata al di fuori delle strutture pubbliche (la cosiddetta in- tramoenia ‘allargata’). Nomina di com- missari ad acta nelle Aziende sanitarie che non garantiranno un corretto equi- librio tra attività istituzionale e attività li- bero professionale’’. BENESSERE ANIMALE La XII Commissione Affari Sociali del- la Camera ha adottato una risoluzio- ne che impegna il Governo ad espri- mere voto favorevole al programma d’azione comunitario 2006 - 2010 per la protezione ed il benessere degli animali, a sostenere l’emanazione della proposta di Direttiva della Com- missione UE in materia e a comuni- care la decisione alla Rappresentan- za permanente dell’Italia a Bruxelles ed agli Stati membri dell’ UE. AIA Incontro tra le esigenze di sicurezza alimentare e benessere animale con la redditività dell’impresa. È uno dei sei obiettivi presentati da AIA al Mini- stro delle Politiche Agricole Paolo De Castro. Il Presidente degli allevatori, Andena, ha chiesto al Governo di creare, per la zootecnia, condizioni di redditività economica come per le al- tre attività imprenditoriali. FAO, OIE, OMS La FAO ha annunciato la nascita di un nuovo Centro Gestione Crisi delle epidemie animali. Si tratta di una struttura, che agirà in collaborazione con l’OIE e con l’OMS, per la preven- zione e la gestione delle malattie ani- mali. Per la sua creazione gli Stati Uniti forniranno il maggior finanzia- mento (1,8 mln di dollari) e invieranno a Roma quattro veterinari per l’avvia- mento della nuova unità. Le prime at- tività si concentreranno sull’influenza aviaria al alta patogenicità. ENCI L’ENCI ha inviato una comunicazione a tutti i titolari entrati di diritto nel Regi- stro degli Allevatori, che al momento non risulterebbero avere i requisiti per rimanere nel Registro. L’adeguamento dovrà avvenire entro l’anno. Possono essere iscritti nel registro degli alleva- tori coloro che presentano i requisiti previsti dal DM 22383/20003: a) gli al- levatori, cioè i proprietari di due fattrici che abbiano prodotto almeno una cucciolata ciascuna, iscritta al Libro genealogico e nata negli ultimi tre an- ni; b) i proprietari di soggetti iscritti al Libro genealogico. GALLI “Abbiamo alcune gravidanze in cor- so e, verso la fine dell’anno, nascerà il primo vitello senza un allelo. Il risul- tato che ci aspettiamo è che questo esemplare risulti molto meno suscet- tibile alla malattia dell’encefalite spongiforme bovina”. L’annuncio è di Cesare Galli, il veterinario ricercatore, noto in tutto il mondo per gli studi sul- la clonazione animale. Brevi Bersani: comprendo i vostri problemi L 'ANMVI, Domenica 23 Luglio, ha incontrato a Cremo- na il ministro Bersani per presentargli alcune richieste di modifica del testo del decreto in rapporto alle caratteristi- che specifiche della professione di Medico Veterinario. Ri- portiamo in sintesi il colloquio avuto con il Ministro. A. Perché questo colpo di mano? B. Solo in questo modo si potevano cambiare situazioni che da anni si cerca di modificare senza alcun risultato. Arriverà poi anche la riforma generale del- le professioni. A. Il 21 giugno il mondo professionale ha espresso con diverse manife- stazioni la sua contrarietà al testo del decreto. Non abbiamo però avuto dal Governo alcuna attenzione. Dobbiamo bloccare le piazze come i tas- sisti? B. Con i tassisti il Governo ha portato a casa quello che si voleva ottenere. Chi ci ha accusato di aver ceduto alla piazza non ha assolutamente letto o capito il testo definitivo. Nei limiti del possibile, senza stravolgere il testo, al- cune modifiche sono state apportate anche per quanto riguarda le profes- sioni. Se ci sono richieste ragionevoli non abbiamo problema a valutarle. A. Per quanto riguarda la pubblicità la FNOVI ha già approvato modifiche per renderla più libera ma non crede che una professione sanitaria deb- ba avere dei limiti e soprattutto non possa promuovere dei prezzi? Non ci sembra il caso di arrivare al 3X2 per la salute animale. B. Il decreto non entra nello specifico di ogni professione ma alcuni aspetti po- tranno essere riconsiderati quando gli Ordini, entro l'anno, dovranno modificare il proprio Codice deontologico per renderlo adeguato alle nuove norme. A. Per una professione sanitaria, come la nostra, il Tariffario minimo è una garanzia per il cliente. Il nostro Tariffario è infatti calcolato facendo la somma dei costi minimi che devono essere sostenuti per garantire che una prestazione sia svolta secondo le BPV (Buone Pratiche Veteri- narie) europee nel rispetto della salute e del benessere dell'animale. Sot- to questi prezzi viene a mancare la garanzia di qualità professionale. B. Per il SSN (Servizio Sanitario Nazionale) le tariffe restano anche per i con- venzionati. A. La maggior parte dei Medici Veterinari opera in regime libero profes- sionale e non fa parte del SSN. B. Capisco le vostre esigenze. Il settore sanitario è giusto che abbia regole di salvaguardia. Vediamoci al più presto con la Turco. Non si può ora inter- venire sul decreto ma potremo poi vedere le diverse esigenze. Se sono logi- che siamo disposti ad intervenire. A. Parlando di norme antielusione può ancora essere comprensibile l'obbligo di un conto dedicato, sempre che le banche facciano un serio sforzo in termini di costi, ma ci sembra veramente inapplicabile il limite di 100 euro per i pagamenti in contanti. Nel settore veterinario molti clienti sono anziani, ed usano solo il contante, o spesso sono i figli, ra- gazzi, che ci portano il cane o il gatto in ambulatorio. Questo valore do- vrebbe essere decisamente aumentato. B. Il Senato ha già modificato questo punto, e noi siamo d'accordo, renden- do l'applicabilità graduale. 1.000 euro per il 2006, 500 per il 2007 e 100 a par- tire solo dal 2008. Intanto ci rivediamo presto. A. Ma il 2006 è già finito! Sembra certo che il decreto Bersani sarà portato per la conversione in Par- lamento con il voto di fiducia. Questo per evitare di discutere centinaia di emendamenti proposti anche dalla stessa maggioranza. Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Primo incontro con il Sottosegretario Patta Un'ottima partenza Gettate le basi per una promettente collaborazione con l'ANMVI A PAG. 3 V i ricorderete sicuramente di aver visto qualche mese fa, nei tele- giornali, ampi servizi sull'incredibile scandalo dell'Itx. Gruppi di Guardie Forestali attivate dall'allora Ministro all'Agricoltura, Gianni Alemanno, ar- rivavano con i loro fuoristrada in tutti i supermercati e prontamente sigilla- vano con nastro bianco e rosso, se- gno di grande pericolo, tutti gli scaf- fali che contenevano confezioni di latte per bambini. Subito dopo le stesse confezioni venivano imballate e sequestrate. Il rischio? Quello che migliaia di bambini potessero morire di tumore. Infatti, secondo il Ministe- ro dell'Agricoltura che aveva ricevuto la segnalazione dall'Arpam (Agenzia Regionale per la Protezione Ambien- tale delle Marche), l'inchiostro per la stampa delle confezioni del latte con- teneva Itx, probabilmente cancero- geno, e quindi il prodotto poteva es- sere contaminato. Furono allora se- questrate 1.500.000 confezioni ed al- cune note marche produttrici furono additate come avvelenatori di bambi- ni. Il Ministero della Salute fu allora criticato perché non era prontamente intervenuto ed accusato di ritardi in- giustificati. I Medici Veterinari poi co- sa stavano lì a fare visto che per for- tuna c'erano le Guardie Forestali at- tente e pronte ad intervenire? Il Mini- stro Alemanno ebbe il suo momento di gloria ma soprattutto l'occasione per sostenere che il suo Ministero dovesse avere competenze anche sulla sicurezza alimentare e che fos- se giusto che le sue Guardie Fore- stali si occupassero anche di questo settore. Come è andata a finire? Do- po qualche giorno l'EFSA, l'Agenzia Europea con sede a Parma, con una nota ufficiale escludeva la nocività dell'inchiostro Itx per la salute dei consumatori. Nel frattempo le varie cause penali sono proseguite e solo in questi giorni il Prof. Silvio Garattini, Direttore del Mario Negri, consulente per la Procura di Milano, ha deposi- tato la sua perizia confermando che non vi era alcun rischio alimentare e neppure alterazione del prodotto. Il milione e mezzo di confezioni ora sa- ranno buttate e tutto finisce qui. La conclusione è che la sicurezza ali- mentare deve restare in mano al Mi- nistero della Salute ed ai veterinari che hanno le competenze per capir- ne i problemi e valutarne le emer- genze senza creare inutile panico e danni economici senza alcuna giusti- ficazione. QUANDO LA SICUREZZA È SOLO SPETTACOLO Gian Paolo Patta, Sottosegretario di Stato alla Salute con delega alla ve- terinaria.

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 28 dal 24 al 30 luglio 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

282ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

INTRAMOENIASu iniziativa del Ministro Livia Turco èstato inserito un emendamento al De-creto Bersani che obbliga le strutturepubbliche a completare - entro dodicimesi dall’entrata in vigore della legge- gli interventi necessari ad assicurarel’esercizio dell’attività libero professio-nale intramuraria. Si pone quindi un li-mite temporale alla libera professioneintramoenia esercitata al di fuori dellestrutture pubbliche (la cosiddetta in-tramoenia ‘allargata’). Nomina di com-missari ad acta nelle Aziende sanitarieche non garantiranno un corretto equi-librio tra attività istituzionale e attività li-bero professionale’’.

BENESSERE ANIMALELa XII Commissione Affari Sociali del-la Camera ha adottato una risoluzio-ne che impegna il Governo ad espri-mere voto favorevole al programmad’azione comunitario 2006 - 2010 perla protezione ed il benessere deglianimali, a sostenere l’emanazionedella proposta di Direttiva della Com-missione UE in materia e a comuni-care la decisione alla Rappresentan-za permanente dell’Italia a Bruxellesed agli Stati membri dell’ UE.

AIAIncontro tra le esigenze di sicurezzaalimentare e benessere animale conla redditività dell’impresa. È uno deisei obiettivi presentati da AIA al Mini-stro delle Politiche Agricole Paolo DeCastro. Il Presidente degli allevatori,Andena, ha chiesto al Governo dicreare, per la zootecnia, condizioni diredditività economica come per le al-tre attività imprenditoriali.

FAO, OIE, OMSLa FAO ha annunciato la nascita diun nuovo Centro Gestione Crisi delleepidemie animali. Si tratta di unastruttura, che agirà in collaborazionecon l’OIE e con l’OMS, per la preven-zione e la gestione delle malattie ani-mali. Per la sua creazione gli StatiUniti forniranno il maggior finanzia-mento (1,8 mln di dollari) e invierannoa Roma quattro veterinari per l’avvia-mento della nuova unità. Le prime at-tività si concentreranno sull’influenzaaviaria al alta patogenicità.

ENCIL’ENCI ha inviato una comunicazionea tutti i titolari entrati di diritto nel Regi-stro degli Allevatori, che al momentonon risulterebbero avere i requisiti perrimanere nel Registro. L’adeguamentodovrà avvenire entro l’anno. Possonoessere iscritti nel registro degli alleva-tori coloro che presentano i requisitiprevisti dal DM 22383/20003: a) gli al-levatori, cioè i proprietari di due fattriciche abbiano prodotto almeno unacucciolata ciascuna, iscritta al Librogenealogico e nata negli ultimi tre an-ni; b) i proprietari di soggetti iscritti alLibro genealogico.

GALLI“Abbiamo alcune gravidanze in cor-so e, verso la fine dell’anno, nasceràil primo vitello senza un allelo. Il risul-tato che ci aspettiamo è che questoesemplare risulti molto meno suscet-tibile alla malattia dell’encefalitespongiforme bovina”. L’annuncio è diCesare Galli, il veterinario ricercatore,noto in tutto il mondo per gli studi sul-la clonazione animale.

Brevi

Bersani: comprendo i vostri problemi

L'ANMVI, Domenica 23 Luglio, ha incontrato a Cremo-na il ministro Bersani per presentargli alcune richieste

di modifica del testo del decreto in rapporto alle caratteristi-che specifiche della professione di Medico Veterinario. Ri-portiamo in sintesi il colloquio avuto con il Ministro.A. Perché questo colpo di mano?

B. Solo in questo modo si potevano cambiare situazioni che da anni si cercadi modificare senza alcun risultato. Arriverà poi anche la riforma generale del-le professioni.A. Il 21 giugno il mondo professionale ha espresso con diverse manife-stazioni la sua contrarietà al testo del decreto. Non abbiamo però avutodal Governo alcuna attenzione. Dobbiamo bloccare le piazze come i tas-sisti?B. Con i tassisti il Governo ha portato a casa quello che si voleva ottenere.Chi ci ha accusato di aver ceduto alla piazza non ha assolutamente letto ocapito il testo definitivo. Nei limiti del possibile, senza stravolgere il testo, al-cune modifiche sono state apportate anche per quanto riguarda le profes-sioni. Se ci sono richieste ragionevoli non abbiamo problema a valutarle.A. Per quanto riguarda la pubblicità la FNOVI ha già approvato modificheper renderla più libera ma non crede che una professione sanitaria deb-ba avere dei limiti e soprattutto non possa promuovere dei prezzi? Nonci sembra il caso di arrivare al 3X2 per la salute animale.B. Il decreto non entra nello specifico di ogni professione ma alcuni aspetti po-tranno essere riconsiderati quando gli Ordini, entro l'anno, dovranno modificare ilproprio Codice deontologico per renderlo adeguato alle nuove norme.A. Per una professione sanitaria, come la nostra, il Tariffario minimo èuna garanzia per il cliente. Il nostro Tariffario è infatti calcolato facendola somma dei costi minimi che devono essere sostenuti per garantireche una prestazione sia svolta secondo le BPV (Buone Pratiche Veteri-narie) europee nel rispetto della salute e del benessere dell'animale. Sot-to questi prezzi viene a mancare la garanzia di qualità professionale.B. Per il SSN (Servizio Sanitario Nazionale) le tariffe restano anche per i con-venzionati.A. La maggior parte dei Medici Veterinari opera in regime libero profes-sionale e non fa parte del SSN.B. Capisco le vostre esigenze. Il settore sanitario è giusto che abbia regoledi salvaguardia. Vediamoci al più presto con la Turco. Non si può ora inter-venire sul decreto ma potremo poi vedere le diverse esigenze. Se sono logi-che siamo disposti ad intervenire.A. Parlando di norme antielusione può ancora essere comprensibilel'obbligo di un conto dedicato, sempre che le banche facciano un seriosforzo in termini di costi, ma ci sembra veramente inapplicabile il limitedi 100 euro per i pagamenti in contanti. Nel settore veterinario molticlienti sono anziani, ed usano solo il contante, o spesso sono i figli, ra-gazzi, che ci portano il cane o il gatto in ambulatorio. Questo valore do-vrebbe essere decisamente aumentato.B. Il Senato ha già modificato questo punto, e noi siamo d'accordo, renden-do l'applicabilità graduale. 1.000 euro per il 2006, 500 per il 2007 e 100 a par-tire solo dal 2008. Intanto ci rivediamo presto.A. Ma il 2006 è già finito!

Sembra certo che il decreto Bersani sarà portato per la conversione in Par-lamento con il voto di fiducia. Questo per evitare di discutere centinaia diemendamenti proposti anche dalla stessa maggioranza.

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Primo incontro con il Sottosegretario Patta

Un'ottimapartenzaGettate le basi per una promettentecollaborazione con l'ANMVI A PAG. 3

V i ricorderete sicuramente di avervisto qualche mese fa, nei tele-

giornali, ampi servizi sull'incredibilescandalo dell'Itx. Gruppi di GuardieForestali attivate dall'allora Ministroall'Agricoltura, Gianni Alemanno, ar-rivavano con i loro fuoristrada in tuttii supermercati e prontamente sigilla-vano con nastro bianco e rosso, se-gno di grande pericolo, tutti gli scaf-fali che contenevano confezioni dilatte per bambini. Subito dopo lestesse confezioni venivano imballatee sequestrate. Il rischio? Quello chemigliaia di bambini potessero moriredi tumore. Infatti, secondo il Ministe-ro dell'Agricoltura che aveva ricevutola segnalazione dall'Arpam (AgenziaRegionale per la Protezione Ambien-tale delle Marche), l'inchiostro per lastampa delle confezioni del latte con-teneva Itx, probabilmente cancero-geno, e quindi il prodotto poteva es-sere contaminato. Furono allora se-questrate 1.500.000 confezioni ed al-cune note marche produttrici furonoadditate come avvelenatori di bambi-ni. Il Ministero della Salute fu alloracriticato perché non era prontamenteintervenuto ed accusato di ritardi in-giustificati. I Medici Veterinari poi co-sa stavano lì a fare visto che per for-

tuna c'erano le Guardie Forestali at-tente e pronte ad intervenire? Il Mini-stro Alemanno ebbe il suo momentodi gloria ma soprattutto l'occasioneper sostenere che il suo Ministerodovesse avere competenze anchesulla sicurezza alimentare e che fos-se giusto che le sue Guardie Fore-stali si occupassero anche di questosettore. Come è andata a finire? Do-po qualche giorno l'EFSA, l'AgenziaEuropea con sede a Parma, con unanota ufficiale escludeva la nocivitàdell'inchiostro Itx per la salute deiconsumatori. Nel frattempo le variecause penali sono proseguite e soloin questi giorni il Prof. Silvio Garattini,Direttore del Mario Negri, consulenteper la Procura di Milano, ha deposi-tato la sua perizia confermando chenon vi era alcun rischio alimentare eneppure alterazione del prodotto. Ilmilione e mezzo di confezioni ora sa-ranno buttate e tutto finisce qui. Laconclusione è che la sicurezza ali-mentare deve restare in mano al Mi-nistero della Salute ed ai veterinariche hanno le competenze per capir-ne i problemi e valutarne le emer-genze senza creare inutile panico edanni economici senza alcuna giusti-ficazione. ■

QUANDO LA SICUREZZA È SOLO SPETTACOLO

Gian Paolo Patta, Sottosegretario di Stato alla Salute con delega alla ve-terinaria.

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Giovedì 13 luglio il Presi-dente dell’ANMVI ha in-contrato a Roma Gian

Paolo Patta, il nuovo Sottosegre-tario di Stato con delega alla Ve-terinaria. Nella sede del Ministe-ro, in Lungo Tevere Ripa, l’Asso-ciazione ha consegnato un docu-mento che, in otto punti (v. box),sintetizza i principali temi su cuila Categoria è chiamata a con-frontarsi. All’incontro sono inter-venuti anche il Capo Dipartimen-to della Sanità Pubblica Veterina-ria, Romano Marabelli, e il DottorBattista Polillo, Capo della Segre-teria del Sottosegretario Patta.Con il Presidente Scotti, eranopresenti il Vicepresidente ANMVI,Giancarlo Belluzzi, il Direttore An-tonio Manfredi ed il Collega Ro-berto Preti (SIVAR) per la veteri-naria degli animali da reddito. Suinumerosi punti all’ordine del gior-no proposti dall’Associazione si èsviluppato un lungo confronto,iniziato puntualmente alle 10 delmattino, e protrattosi fino alle 13,a dimostrazione dell’ampia di-sponibilità di tempo che il Sotto-segretario Patta ha voluto dedi-care all’incontro.

Sento parlare bene dellaveterinariaSindacalista CGIL della funzionepubblica, di esperienza ed estra-zione professionale lontana dallaveterinaria, Patta si è dimostratomolto attento ai problemi ed alleistanze dell’ANMVI, esprimendoun chiaro impegno all’ascolto, al-la comprensione e al confronto:“Cosa ne pensate della veterina-ria? Io ne sento parlare solo be-ne.” - ha esordito rivolgendosi alPresidente Scotti che ha ribaditocome la veterinaria abbia un ruo-lo di grande importanza per la

salute umana ed animale che po-trebbe diventare ancor più rile-vante se il Ministero riconosces-se in pieno le competenze e leprofessionalità del Medico Veteri-nario coinvolgendolo sempre dipiù, come sarebbe giusto e do-veroso, in tutti gli ambiti decisio-nali che lo riguardano e dai qua-li, invece, sia a livello nazionaleche regionale è spesso escluso.“Ad esempio: ha senso - ha dettoil Presidente dell’ANMVI al Sotto-segretario - che in alcune Regio-ni il responsabile dei servizi vete-rinari non sia un veterinario o chein alcune Commissioni su temi le-gati alla sicurezza alimentare nonsiano presenti Medici Veterinari?In queste situazioni vengonocoinvolti al massimo veterinaripubblici in rappresentanza di En-ti o strutture istituzionali esclu-dendo sempre il mondo veterina-rio privato che oltre ad essere lamaggioranza dei veterinari po-trebbe invece portare contributiimportanti derivanti da una diver-sa esperienza professionale spe-cifica acquisita dalla pratica quo-tidiana”.

Il ruolo dell’ANMVIAnche Marabelli ha aggiuntoconsiderazioni sull’ANMVI e sullasituazione attuale della veterina-ria ricordando il ruolo importanteche la nostra associazione hasvolto per la crescita del settorein rappresentanza di tutta la cate-goria, non solo quella privata maanche quella pubblica, non comesindacato ma come Associazio-ne professionale e con un ruoloconcertativo di grande rilievoespresso anche attraverso Con-silp-Confprofessioni. Basti ricor-dare l’impegno dell’ANMVI sulproblema dei convenzionati. Ma-

3ATTUALITÀ

Le priorità dell'ANMVI nelle politiche della salute

Patta: "della veterinaria sento parlare bene"Il DL Bersani non convince. Veterinario aziendale: avanti tutta! Presentato il progetto "LEAVET". Ottime premesse nel primo incontro con il nuovo Sottosegretario alla Veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2006

Posizione e ruolo della Veterinaria nel Ministero della SaluteDocumento per il Sottosegretario di Stato alla Salute Gian Paolo Patta

L’ANMVI chiede visibilità, attenzione e coinvolgimento nelle politiche della salute:

VISIBILITÀ - rendere più visibile l’appartenenza della professione medico-veterinaria al Ministero della Salute at-traverso l’espressa menzione e salvaguardia del suo ruolo e delle sue funzioni in materia di sanità animale, sa-nità pubblica e sicurezza degli alimenti nei confronti degli organismi istituzionali, degli organi di stampa e dell’o-pinione pubblica. La professione veterinaria intende in tal modo assicurare l’affermazione inequivocabile dellasua collocazione fra gli operatori della salute e quindi l’appartenenza istituzionale al Ministero della Salute.ATTENZIONE - prestare maggiore attenzione alle problematiche specifiche del settore medico-veterinario, trop-pe volte dimenticato o genericamente assimilato ad altre professionalità medico-sanitarie aventi collocazioni emissioni di sanità del tutto differenti, con l’inevitabile conseguenza di applicare al settore normative non calzanti,non chiare e inapplicabili. (i.e. intramoenia, educazione continua in medicina). Si rende pertanto necessario unmaggiore coordinamento all’interno del Ministero della Salute, fra Sottosegretariati, Dipartimenti e Direzioni Ge-nerali.COINVOLGIMENTO - rendere più partecipe la professione veterinaria ai processi decisionali, ai tavoli consultivie alle commissioni o gruppi tecnici di lavoro, con particolare riferimento alla professione veterinaria privata eser-citata in regime privato. La veterinaria privata - oggi la netta maggioranza della popolazione professionale attiva,con circa 17.000 medici veterinari operanti nelle diverse discipline della salute e del benessere animale - aspiraad un proprio e costante ruolo interlocutorio nei confronti del Ministero della Salute, di potersi fare interprete di-retto delle proprie istanze, accanto a settori contigui ma diversi (Medicina pubblica, Accademia), e di mantene-re costantemente aperto un canale diretto di comunicazione con l’Autorità Ministeriale (i.e. intensificazione deirapporti di comunicazione e corrispondenza).

Quanto auspicato, non può che trovare primaria e naturale risposta in seno al Sottosegretariato alla Saluteavente delega per la Veterinaria e nell’ambito delle strutture e alle funzioni del Dipartimento di Sanità PubblicaVeterinaria degli Alimenti e della Sicurezza Alimentare, (i.e. Centro per la Lotta alle Malattie Animali) dove laveterinaria pratica può contribuire a portare il proprio patrimonio di esperienza sul campo (prevenzione sanitaria,zoonosi, sanità e benessere degli animali produttori di alimenti per l’uomo e da compagnia).

Da quanto esposto in premessa discendono gli 8 punti di seguito elencati.

1. IL DECRETO BERSANI E IL TARIFFARIO MINIMOL’ANMVI chiede che la professione veterinaria - pubblica e privata - sia espressamente esclusa dall’ambito di ap-plicazione del Decreto 4 luglio 2006 n. 233 2. LA SICUREZZA ALIMENTAREL’ANMVI chiede che la sicurezza alimentare - spesso al centro di conflitti di competenza istituzionale - resti in ca-po al Ministero della Salute 3. COLMARE IL VUOTO LEGISLATIVO SULLE COMPETENZE VETERINARIEL’ANMVI chiede l’emanazione di un atto legislativo che definisca le competenze esclusive e riservate del medi-co veterinario - cfr. art. 348 C.P.4. L’ISTITUZIONE DEL VETERINARIO AZIENDALE Accelerazione dell’iter di approvazione della bozza di decreto istitutiva del “veterinario aziendale” come da (Dlgs27 maggio 2005 n. 117)5. PROGETTO “LEAVET”L’ANMVI ha elaborato una proposta per la realizzazione di una Medicina Veterinaria di base convenzionata delcane e del gatto (“Leavet”).6. ATTIVAZIONE DI UN TAVOLO PER L’ANAGRAFE EQUINAL’ANMVI chiede la costituzione di un tavolo per l’elaborazione dei provvedimenti in capo al Ministero della Salu-te, composto da tutte le rappresentanze del settore, medici veterinari in primis.7. ECML’esperienza ECM di questi anni ha dimostrato l’inadeguatezza del sistema. È indispensabile un ripensamentosull’educazione continua in medicina veterinaria, soprattutto per gli operatori veterinari privati.8. CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI VETERINARI ITALIANINecessario proseguire e intensificare l’azione di contenimento dei laureati in medicina veterinaria attraverso unasensibile riduzione del numero programmato.

Da sinistra: il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti, il Sottosegretario GianPaolo Patta, il Capo Dipartimento Romano Marabelli.

rabelli ha poi ribadito che la cate-goria veterinaria ha sempre so-stenuto e difeso la sua apparte-nenza alla sanità e quindi al Mini-stero della Salute che deve giu-stamente considerare un mag-gior coinvolgimento della veteri-naria privata. Ha anche ricordatoche non sempre le specificità e lecompetenze della veterinaria, siapubblica che privata, sono suffi-cientemente garantite: “Non pos-sono essere considerate soloquando ci sono le emergenze”.Ha anche ricordato però che sela veterinaria vuole prendersi tuttii ruoli che le competono ci vuolemaggiore qualificazione ed una

diversa formazione. Per questo leUniversità hanno un ruolo estre-mamente importante.

Il Decreto-Bersani e il SSNL’ANMVI ha presentato varie criti-che al Decreto Legge del Mini-stro Bersani e suggerito possibiliinterventi di modifica. Prima ditutto però era giusto capire quan-to la veterinaria potesse conside-rarsi nel SSN per essere esclusadal decreto. Patta su questo èstato molto chiaro: la veterinariaprivata, se non è in convenzionecon strutture pubbliche, non rien-tra nel SSN e quindi è diretta-mente coinvolta dal testo del De-

creto. Sorvolando poi veloce-mente sulla possibilità di costitui-re società professionali o inter-professionali, cosa del resto con-divisa anche dall’ANMVI, si è sof-fermato sulla deregulation dellapubblicità professionale ricor-dando che si limiterebbe comun-que a tre punti: titoli, prestazioni etariffe. Pur essendo d’accordo suuna maggiore liberalizzazione siè detto contrario alla eliminazionedi regole rigide per la promozio-ne di prestazioni professionaliquando sono in ambito sanitario.Certamente escluderebbe lapossibilità di promuovere tariffesia perché la concorrenza sul

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prezzo rischia di squalificare laqualità che deve sempre esseregarantita sia perché il prezzo diuna prestazione sanitaria nonpuò essere predeterminato. Perquanto riguarda il tariffario ha re-cepito le spiegazioni dell’ANMVIsu come è stato definito il tariffa-rio che è ora presso il ConsiglioSuperiore di Sanità, ed ha quindicompreso che le tariffe minimeproposte sono nient’altro che lasommatoria dei costi minimi peruna prestazione veterinaria nel ri-spetto delle BPV. Sotto questo li-vello non ci sarebbe più la garan-zia per la salute ed il benesseredell’animale. La sua posizione èquindi quella di mantenere delletariffe stabilite dalla FNOVI convalore soltanto deontologico chepotrebbero però essere variateentro certi limiti sulla base di ac-cordi con il cliente. Per quanto ri-guarda le norme antielusione chesono state introdotte con il decre-to ha preferito non pronunciarsinon essendo di sua competenza.

La sicurezza alimentareÈ stato Belluzzi a presentare que-sto punto ed il Sottosegretario hapoi lasciato che fosse Marabelli arispondere alle nostre richiesteessendo ancora in corso la defi-nizione delle competenze con ilMinistero dell’Agricoltura, diven-tato ora anche dell’Alimentazio-ne, sui diversi temi della sicurez-za alimentare. Marabelli dopoaver ribadito che la competenzaistituzionale su questo tema re-sterà in capo al Ministero dellaSalute ha comunque assicuratoche sarà garantita la presenzadei veterinari negli organismi enelle commissioni relative perquanto riguarderà le loro compe-tenze.

Lotta all’abuso di professioneUno dei punti di maggior fragilitàdella professione veterinaria è lamancanza di una chiara ed ag-giornata definizione delle compe-tenze riservate ed esclusive.Questo, ha spiegato l’ANMVI aPatta, è un grosso limite che per-mette continue invasioni di cam-po da parte di altre figure profes-sionali: farmacisti, agronomi, alle-vatori, tecnici, ecc. In particolare

l’ANMVI vede con preoccupazio-ne le nuove figure che alcuneUniversità vorrebbero introdurrenel settore con corsi di laureabrevi senza che vi sia alcunosbocco professionale reale e chedi fatto finiscono per annullare ilvalore del numero chiuso per ilCorso di Laurea in Medicina Ve-terinaria. Inoltre, il Governo sem-bra orientato al riconoscimentodelle Associazioni che rappre-sentano nuove professioni. Fraqueste vi è la figura dell’Educato-re cinofilo che potrebbe trovarsiin sovrapposizione al Medico Ve-terinario Comportamentalista evarie altre nel settore delle MNCche l’ANMVI da tempo ritiene dicompetenza veterinaria quando,ovviamente, si riferiscono a ani-mali. Il Sottosegretario si è mo-strato molto attento a questa no-stra esigenza chiedendoci di in-viare subito una nostra propostadi ridefinizione delle competenzeda noi richieste impegnandosi adattivarsi in modo concreto. Haanche ricordato però che la cosaper la sua approvazione dovràpassare anche dalla ConferenzaStato-Regioni. Marabelli ha so-stenuto le nostre esigenze di-chiarandosi convinto che si deb-ba arrivare al più presto ad unadefinizione delle competenze ri-badendo inoltre che i corsi di lau-rea triennali non hanno alcunagiustificazione nel nostro settoree devono assolutamente esserefermati, con un immediato con-fronto con il MIUR, sia perchénon ci sono esigenze nel settoreveterinario di queste figure pro-fessionali sia perché il numerodei veterinari è già talmente ele-vato nel nostro paese da coprireogni possibile spazio occupazio-nale esprimendo purtroppo an-che un’ampia fascia di disoccu-pazione.

ECMManfredi ha illustrato per l’ANMVIl’attuale situazione ECM per ilsettore veterinario anticipandoche questo sistema è nato per lamedicina umana e per il settorepubblico e solo più tardi si è vo-luto allargarlo a tutti gli operatorisanitari con evidenti incongruen-ze e storture che continuano ad

esserci. Innanzi tutto il decreto diistituzione dell’ECM non ha coin-volto anche gli operatori privatima solo pubblici e convenzionati.Si è cercato di allargare a tuttil’obbligo con una circolare che,come ha dichiarato il Tar del La-zio non ha valore. Oggi, quindi, iveterinari privati non sono sog-getti ad ECM e preferirebbero dicerto restarne fuori ritenendo piùlogico un sistema creato per loroche faccia riferimento alla FNOVI.È possibile questo? La posizionedel ministero non è mai stata didisponibilità. L’ANMVI ritiene giu-sto che tutti siano obbligati adaggiornarsi ma ritiene anche chel’ECM non sia il sistema adattoper la veterinaria. Inoltre lo stessosistema continua a dimostrare dinon funzionare: obiettivi, referee,incongruenze, auto-aggiorna-mento, iniziative all’estero, ecc.Patta ha compreso che la situa-zione non può continuare in que-sto modo. È evidente che l’ECM,almeno per quanto riguarda ilsettore veterinario, non è stato ingrado di raggiungere gli obiettiviche si era proposto il ministero. IlSottosegretario si è quindi impe-gnato a rivedere il tutto coinvol-gendo nella revisione il mondoveterinario: FNOVI, ANMVI e SI-VEMP. È evidente che Patta ritie-ne che tutti gli operatori sanitaridebbano essere coinvolti nel-l’ECM ma per quanto riguarda iveterinari privati non ha dato unarisposta precisa. Sarà modificatoil decreto per coinvolgere ancheloro o sarà accolta la richiesta diprevedere per loro un progettospecifico con la FNOVI? Non sia-mo in grado di rispondere in mo-do preciso ma certamente neiprossimi incontri anche questopunto dovrà essere chiarito.

Il Veterinario aziendaleDopo la precisa ed esaustivapresentazione di Preti di questafigura professionale, è intervenu-to Marabelli che ha spiegato imotivi del ritardo con il quale nonsi è ancora arrivati all’approva-zione di una normativa sul veteri-nario aziendale nonostante l’art.3 del Dlgs. del 27 maggio 2005,n. 117, in recepimento della diret-tiva 2002/99/CE, prevedesse unospecifico decreto del Ministerodella Salute. Il ritardo è dovuto al-le incomprensioni fra la veterina-ria pubblica e quella privata sullecompetenze e sulle responsabi-lità di questa figura professiona-le. Oggi il problema è stato supe-rato, vi è un documento approva-to dalla FNOVI che ha trovato ilconsenso dell’ANMVI e del SI-VEMP e quindi si possono acce-lerare i tempi per arrivare al testodel decreto. Marabelli ha inoltrericordato che il veterinario azien-dale sarà obbligatorio per tutti gliallevamenti, grandi e piccoli, conimpegni e costi ovviamente di-versificati viste le differenti esi-genze, ma sarà l’allevatore a sce-gliere il suo veterinario determi-nando il contratto di collaborazio-ne in un rapporto privatistico nonesclusivo. Fra le funzioni del ve-terinario aziendale ha ricordato

quella formativa per l’allevatore,quella di anello di garanzia per lasicurezza alimentare e quella disviluppare sul territorio un collo-quio produttivo fra veterinaria pri-vata e pubblica senza alcuna so-vrapposizione di ruoli. Ha conclu-so il suo intervento ricordandoche con il veterinario aziendale sipotranno risolvere o miglioraremolti problemi, dalla gestione delfarmaco all’anagrafe animale.Preti ha poi aggiunto che saràmolto importante definire le in-compatibilità per svolgere questoruolo professionale per evitareevidenti conflitti di interesse. Pat-ta ha seguito le esposizioni conmolta attenzione e comprenden-do l’importanza del progetto, do-po essersi rassicurato sulla con-divisione del testo proposto dallaFNOVI da parte del settore pub-blico e privato della categoria, hadato il via libera sollecitando tuttiad una urgente preparazione deltesto del decreto da emanare.

L’anagrafe equinaManfredi ha illustrato le richiestedell’ANMVI relative al decreto delministero dell’Agricoltura riferitoall’istituzione dell’Anagrafe Equi-na. Dopo aver spiegato come siera arrivati all’UNIRE per la ge-stione di questa anagrafe cheavrà anche un forte valore sanita-rio è stato richiesto un coinvolgi-mento del mondo veterinario nel-la stesura delle Linee guida pertutti gli aspetti che riguardano ilMinistero della Salute e quindi lasalute dell’animale. In particolarel’ANMVI ha ribadito che l’inseri-mento del microchip è un attomedico che non può essere de-mandato a tecnici o allevatori eche la certificazione relativa all’a-nagrafe può essere gestita esclu-sivamente da un veterinario perle evidenti implicazioni sanitarie eprofessionali. Patta e Marabelli

hanno assicurato il pieno coinvol-gimento del mondo veterinario ela massima attenzione e difesadelle sue competenze professio-nali.

Crisi occupazionaleL’ultimo punto è stato sviluppatoin un confronto sulla base dei da-ti del Libro Bianco della FNOVI ele indagini sviluppate dall’ANM-VI. Ne emerge una situazione oc-cupazionale veramente dramma-tica. Sia Patta che Marabelli con-cordano con l’ANMVI che si deb-ba fare tutto il possibile per difen-dere gli spazi occupazionali edacquisirne di nuovi. Urgentequindi la definizione delle com-petenze veterinarie, il blocco deicorsi di laurea brevi, lo stop al ri-conoscimento ad altre nuove pro-fessioni di competenze giàespresse dal veterinario, la ridu-zione degli iscritti ai corsi di lau-rea di medicina veterinaria ed ilblocco assoluto di autorizzazionia nuovi corsi o facoltà, nuovespecializzazioni universitariespecifiche per sbocchi di lavorodiversi dai tradizionali. Le coseda fare sono veramente tante edun confronto con il MIUR e laConferenza dei Presidi è semprepiù urgente.

Con il pin dell’ANMVI...Alla fine dell’incontro le foto di ri-to con Patta che ricevuto il distin-tivo dell’ANMVI ha voluto indos-sarlo. I saluti sono cordiali edamichevoli e l’impegno di tutti èdi muoversi senza perdere tem-po. Marabelli salutandoci ci hadetto: “Dobbiamo vederci al piùpresto”. Non vi è dubbio, ci fare-mo sentire presto. Venendo viadal Ministero abbiamo avuto lasensazione di aver fatto un buonlavoro e di aver coinvolto il Sotto-segretario nei nostri problemi tro-vando in lui attenzione e disponi-bilità. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 28/20064ATTUALITÀ

Da sinistra: il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti, il Sottosegretario GianPaolo Patta, il dottor Roberto Preti, il Capo Dipartimento Romano Mara-belli e il Vice Presidente ANMVI Giancarlo Belluzzi.

LEAVET

Èstato Carlo Scotti a presentare al Sottosegretario un progettoche - coinvolgendo tutti gli ambulatori privati che vorranno

aderirvi - dovrebbe poter risolvere i problemi di assistenza veterinaria(sanità animale e sanità pubblica) riferiti al grave fenomeno del randa-gismo e le esigenze sempre più sentite ed espresse di prestazioni cli-nico-veterinarie di base a costi limitati per i proprietari di cani e gattiappartenenti a categorie deboli dal punto di vista socio-economico. Il progetto Medicina Veterinaria di base convenzionata per il cane e ilgatto (“LEAVET”) è in fase di elaborazione, dopo il consenso maturatonel corso di un’ampia consultazione promossa dal Consiglio Direttivoall’interno della Dirigenza. L’idea, in sostanza, è quella di offrire attra-verso gli ambulatori privati prestazioni da gestire in convenzione congli enti pubblici e dare la possibilità ai proprietari, appartenenti alle fa-sce socialmente deboli, di avere un’assistenza di base a costi limitati(pagando solo un ticket) per i propri animali. La differenza del costoper arrivare al prezzo concordato dagli Ordini sulla base del tariffarionazionale redatto dalla FNOVI, ed in valutazione ora al CSS, sarà ver-sata dagli enti di riferimento. Certamente questa proposta potrebberaggiungere questi due importanti obiettivi con evidenti vantaggi: nes-sun nuovo investimento pubblico in strutture, presenza capillare su tut-to il territorio nazionale, professionalità veterinarie già acquisite, forteelasticità dell’offerta rispetto alle esigenze da affrontare. Patta si è di-mostrato molto interessato ed ha chiesto all’ANMVI un approfondimen-to in termini numerici ed economici. Quanti sono i cani randagi? Quan-to costa oggi allo Stato, Regioni, Comuni, ecc. gestire dal punto di vi-sta sanitario il problema? Quanti sono gli animali di proprietà cheavrebbero diritto ad una assistenza con il contributo pubblico? Questisono alcuni dei quesiti ai quali l’ANMVI si è impegnata a dare delle ri-sposte per poter arrivare ad un approfondimento di fattibilità del pro-getto.

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

N ove punti in tutto perrendere il Codice Co-munitario del Farmaco

veterinario - in vigore dal 10 giugno2006 - più facilmente applicabile epiù aderente alle esigenze pratichedel medico veterinario. Li ha elen-cati la FNOVI, in un documento afirma del Presidente Gaetano Pe-nocchio, inviato al Dipartimentodella Sanità Pubblica Veterinariadel Ministero della Salute. Questein sintesi le richieste contenute nel-la nota di Via del Tritone: Definire se tra gli “ormoni” rientranoanche le prostaglandine ed i fatto-ri di rilascio delle gonadotropine.Qualora queste sostanze rientras-sero in questa categoria, essendoquesti presidi usati in larga misuranel lavoro quotidiano per il control-lo della fertilità, risulterebbe di diffi-cile e complessa gestione, oltreche inutile, la registrazione specia-le prevista dal D.Lgs 158/06 conobbligo di comunicazione all’ASLentro tre giorni dal trattamento. (art.76, comma 3 del Dlvo 193/2006). Ilnumero di lotto deve comparirenel documento di acquisto (bolla ofattura) da conservare insieme allaricetta; questa documentazionepotrebbe, a nostro avviso, sostitui-re l’obbligo di registrazione del nu-mero di lotto sul registro dei tratta-menti. (articolo 79). Per quanto attiene la responsabi-lità della scorta dei farmaci pres-so l’allevamento, la dizione usatapotrebbe consentire la presenza dipiù medici veterinari responsabilidella scorta che non hanno relazio-ni tra loro. È evidente la necessitàdi individuare un solo medico vete-rinario responsabile; lo stesso po-trà indicare i suoi collaboratori au-torizzati ad operare in sua vecepresso l’allevamento. È inoltre indi-spensabile, per evitare conflitti diinteresse, definire le incompatibilità

di questa figura con altri incarichi didipendenza o collaborazione svoltiper enti o strutture pubbliche,aziende farmaceutiche, grossisti,mangimifici, ecc. (Art 81 Comma1). Inoltre il divieto di formare og-getto di scorte per i medicinali con-tenenti antibatterici e chemioterapi-ci da somministrare attraverso glialimenti liquidi o solidi, crea diffi-coltà gravi in caso di terapia d’ur-genza, qualora il fornitore deglistessi non fosse disponibile (festi-vità ecc.). (Art. 81 comma 2). Chiarire la tempistica per la compi-lazione dei registri definendo il li-mite temporale entro il quale il me-dico veterinario deve aggiornare ilregistro per lo scarico dei farmaciin scorta e per i farmaci orali aduso immediato. Chiarire da chi ecome devono essere compilati i re-gistri, ovvero quali sono le parti delregistro la cui compilazione spettaal medico veterinario e quali sonodi competenza dell’allevatore. Perquanto riguarda gli animali da affe-zione la FNOVI ritiene inutilmentegravoso l’obbligo di registrare i trat-tamenti effettuati, anche se limitata-mente all’utilizzo di medicinali uma-ni ad uso ospedaliero, con il ripristi-no, di fatto, di un registro di scaricoper i trattamenti effettuati su questianimali che il DM 306/01 aveva difatto abolito accogliendo le richie-ste inoltrate da tutta la categoria.Sui campioni gratuiti la Federazio-ne ha confermato la posizione giàespressa. Ai fini della tracciabilitàdel farmaco potrebbe essere utilela realizzazione di un sistema di co-dici informatici dei prescrittori (codi-ce a barre) da assegnare a ciascunmedico veterinario iscritto all’Ordi-ne. Necessità di istituire una cate-goria di medicinali veterinari cheper effetti e/o pericolosità siano ce-dibili ed utilizzabili esclusivamen-te dal medico veterinario. ■

5ATTUALITÀ

D.L.vo 193/2006

Semplificare il nuovo Codice del Farmaco VeterinarioProposta della FNOVI alla Direzione Generale del Farmaco

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2006

Il nuovo articolo 87

Nel corso dei colloqui con la Direzione Generale della sanità animale del farmaco veterinario, ANMVI eFNOVI hanno condiviso le osservazioni di AISA (Associazione Industria della Salute Animale) sulle dif-

ficoltà di applicazione dell’ art. 87 del Codice Comunitario del Farmaco Veterinario alla gestione dei campioni gra-tuiti. Dando la propria disponibilità a valutare l’inserimento di alcuni correttivi, il Direttore Generale, Gaetana Ferri,ha invitato i proponenti a formulare una ipotesi di riscrittura dell’articolo in questione. Sono in particolare i primi duecommi a generare le maggiori difficoltà ed è su questi che si sono concentrati gli sforzi per coniugare lo spirito del-la norma e le esigenze pratiche degli operatori del settore. Testimoniando il “crescente disagio che si va diffon-dendo tra le Aziende ed i Medici Veterinari”, l’AISA ha quindi trasmesso la seguente proposta di riformulazionedell’ Art. 87. (Campioni gratuiti: INTEGRAZIONE AL COMMA 1. (...) I medici veterinari devono assicurare la con-servazione secondo le istruzioni indicate sulla confezione o sul foglietto illustrativo. PROPOSTA NUOVO COMMA2. Ogni campione deve essere graficamente identico alla confezione più piccola messa in commercio. Il suo con-tenuto può essere inferiore, in numero di unità posologiche o in volume, a quello della confezione in commercio,purchè risulti terapeuticamente idoneo; la non corrispondenza del contenuto alla confezione autorizzata deve es-sere espressamente richiamata in etichetta. Unitamente al campione deve essere sempre consegnato il riassuntodelle caratteristiche del prodotto redatto secondo le linee Guida emanate dall’Agenzia europea del Medicinale(EMEA). È stato inoltre proposto l’inserimento di un COMMA 3 AGGIUNTIVO: “ Ogni anno a ciascun veterinariopossono essere consegnati: - 15 campioni per ogni concentrazione e per ogni forma farmaceutica di un medici-nale esclusivamente nei 36 mesi successivi alla data di prima commercializzazione del prodotto - 10 campioni perogni concentrazione e per ogni forma farmaceutica di un medicinale in commercio da più di 36 mesi.. Nel docu-mento inviato alla Direzione Generale del MInistero della Salute vengono anche elencate in 9 punti le Buone pras-si per la tracciabilità: 1) I campioni gratuiti vengono inviati all’informatore con apposito documento di trasporto(registrazione di scarico per l’azienda e di carico per l’informatore). 2) L’informatore è munito di un “Blocco Rice-vuta Campioni”. 3) Il Blocco è nominativo, a pagine prenumerate progressive, in triplice copia [di colore diversoper facilitarne la gestione]. 4) L’informatore che consegna i campioni compila la pagina del blocco. 5) Il veterina-rio firma per ricevuta e trattiene la propria copia, che può essere utilizzata come documento di carico per la suaregistrazione. 6) L’informatore trattiene la propria copia, che rappresenta il suo documento di scarico. 7) La terzacopia resta nel blocco. 8) Il ritiro dei “Blocchi Ricevuta Campione” da parte dell’Azienda può avere disposizionitemporali diverse (es restituzione annuale, indipendentemente dal completamento). 9) A tutto il personale direttoed indiretto che gestisce i campioni gratuiti, viene distribuita apposita “Procedura Operativa Standard” per ”Istru-zioni d’Uso e Tenuta dei Campioni”.

Una commissione per l’anagrafe equina

Lo scorso 13 luglio la FNOVI rappresentata dal Presidente Gaeta-no Penocchio, dal Vicepresidente e dal Segretario ha incontrato

il Sottosegretario alla salute, con delega alla medicina veterinaria, GianPaolo Patta. Riferisce una nota pubblicata sul sito della Federazione cheil Sottosegretario “ha preso impegno di accelerare l’iter di definizione delveterinario aziendale, di prevedere la partecipazione di un rappresentan-te della FNOVI nella commissione che elaborerà i provvedimenti regola-mentari previsti dal Decreto MIPAAF recante Linee guida e principi per larealizzazione e la gestione dell’anagrafe equina”. Il Decreto è dal 19 lu-glio sulla Gazzetta Ufficiale, fissando così le date di scadenza per l’ado-zione dei provvedimenti - a far data dalla pubblicazione in GU - posti incapo al Ministero della Salute, per i risvolti sanitari, epidemiologici, diidentificazione e di determinazione dello status dell’equide. L’anagrafeequina dovrà essere operativa dal 1 gennaio 2007 ed ha finalità propriedel Ministero della Salute quali la tutela della salute pubblica e del patri-monio zootecnico. La legge prevede la registrazione di tutti gli equidi pre-senti sul territorio nazionale, iscritti in un libro genealogico o in un registroanagrafico. L’identificazione consiste nella raccolta dei dati segnaletici edelle informazioni necessarie per la successiva compilazione del docu-mento identificativo (passaporto) e l’inoculazione di un dispositivo elettro-nico di riconoscimento (microchip). “Vista la complessità della procedurae l’atto medico chirurgico cruento effettuato - ha ribadito la FNOVI, tuttociò deve continuare ad essere pertinenza esclusiva dei medici veterina-ri”. Anche la Commissione Europea si è data la scadenza del 1 gennaio2007 per l’adozione di un nuovo regolamento comunitario sull’identifica-zione degli equidi.

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Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

“Dopo i taxisti la palla passa ai ve-terinari. È il giorno della loro gran-de battaglia, compatti assicurano,contro il pacchetto-Bersani sulle li-beralizzazioni. Nessuno sciopero,ma solo una mobilitazione nazio-nale con manifesti esposti fuori da-gli studi professionali. L’Associa-zione Nazionale dei Veterinari con-testa soprattutto le nuove normeintrodotte sulle tariffe e sulla pub-blicità, il divieto di fissare tariffe -spiegano i promotori della protesta- corrisponde all’abrogazione deiminimi di qualità; le tariffe veterina-rie hanno valore deontologico, di-cono, e corrispondono ai costi vividelle prestazioni”. L’edizione delle8 del TG5, il 21 luglio ha annuncia-to così l’iniziativa dell’ANMVI di in-vitare i medici veterinari italiani adesporre i Manifesti anti-DecretoBersani inviati con il numero 26 diquesta rivista. La data del 21 luglio è stata sceltain quanto coincidente con il giornodella mobilitazione generale di tut-ti i professionisti: sia le sigle ade-renti a Confprofessioni (fra cuiANMVI) sia quelle aderenti al CUP(la FNOVI).

La stampaPoche ore dopo, l’edizione delle13 del principale telegiornale diMediaset: una troupe del TG5 del-la redazione toscana ha fatto visitaad alcune strutture veterinarie diFirenze, intervistando Carlo Pizzi-rani (ANMVI Toscana) e MatteoFiori (Delegato SCIVAC di Firenze).Alle riprese delle locandine sono

seguite interviste ai proprietari insala d’attesa che hanno rilasciatodichiarazioni favorevoli alla presadi posizione dei medici veterinari,a difesa della qualità delle presta-zioni. (Alla protesta dell’ANMVI haaderito l’Associazione ProprietariResponsabili). L’ANMVI ringraziatutti i Colleghi che hanno aderitoall’iniziativa dell’ANMVI ed in parti-colare i Colleghi che hanno fattiva-mente collaborato alla sua riuscita,inviando immagini del proprio am-bulatorio da trasmettere ai giornali.Ne pubblichiamo alcune.Nel giorno della protesta, anche lastampa specializzata ha dato am-pia risonanza alla mobilitazione deiveterinari su molte testate cartaceee on line. Il Sole 24 Ore ha scritto:Professionisti, è il giorno della pro-testa (...) “Anche i veterinari hannoorganizzato la loro protesta: sulleporte di 6.500 ambulatori sonoesposti i manifesti anti-decreto. Se-condo l’ANMVI, la manovra è unpericoloso incoraggiamento allamalasanità, all’abusivismo profes-sionale e alla concorrenza sleale”.Italia Oggi: “Intanto anche i veteri-nari sul piede di guerra contro ilprovvedimento. Secondo l’ANMVIil decreto assimila la sanità anima-le alle attività economiche e stra-volge l’impianto giuridico delle pro-fessioni sanitarie”.

Le ragioni della protestaPer l’ANMVI questo Decreto è unpericoloso incoraggiamento allamalasanità, all’abusivismo profes-sionale e alla concorrenza sleale. Ilpubblico deve anche sapere chel’ordine professionale, già oggi,non ha più strumenti per persegui-re illeciti deontologici e legali, ov-vero per tutelare il paziente anima-le e il cittadino.TARIFFE- Il divieto di fissare tariffeminime corrisponde all’abrogazio-ne dei minimi di qualità. Le tariffeveterinarie hanno valore deontolo-gico e corrispondono alla sommadei costi vivi delle prestazioni. Ilpubblico deve sapere che i minimiin sanità corrispondono a standardminimi di qualità, al di sotto deiquali è lecito dubitare che il pa-ziente animale sia stato oggettodelle più elementari garanzie me-dico-sanitarie.Altrettanto incoerente con la naturamedica delle prestazioni veterina-rie è la previsione contenuta nelDecreto Bersani di parametrare la

tariffa sulla base del risultato. PUBBLICITÀ- No alla pubblicitàselvaggia in sanità che avvia unacorsa al ribasso delle prestazioni erischia di ingenerare falsi bisogni ouna domanda artificiosamente in-dotta a richiedere prestazioni. Ciòsi verificherebbe soprattutto sefosse mantenuta la possibilità dipubblicizzare i prezzi delle presta-zioni, prezzi che in ambito veteri-nario non possono essere determi-nati in via aprioristica e senza lavalutazione del caso particolare.

Le norme anti-elusioneRispetto a quanto previsto dall’arti-colo 35 del Decreto Bersani, ilConsiglio Direttivo dell’ANMVI haaffrontato le ricadute delle normeanti-elusione sulla professione nel-la seduta consiliare del 15 luglio. Ilconto corrente dedicato all’attivitàprofessionale, separato da quello“familiare”, rende più complessa lagestione contabile e finanziariadella struttura, soprattutto perquelle da poco avviate o di limitatedimensioni.Ma l’aspetto più preoccupante è ildivieto dell’utilizzo di contante al disopra dei 100 euro, un divieto cheva contro il diritto del professioni-sta e del cittadino di disporre e ge-stire il denaro circolante. In parti-colare per il settore veterinario, chesi rivolge ad una clientela moltoampia e che in molti casi non di-spone di un conto corrente o dimezzi di pagamento elettronici, ilrischio è di aggravare il problemadegli insoluti, oltre che di appesan-tire, tanto il cliente quanto il profes-sionista, di costi amministrativi obancari (ad esempio legati al ricor-so a POS e alle transazioni inter-bancarie). Premesso che la batta-glia prioritaria portata avanti dal-l’ANMVI – anche con l’iniziativa deimanifesti- è quella di stralciare leprofessioni sanitarie dall’ambito diapplicazione del Decreto Bersani,nel caso in cui tutte le professionicontinuassero a ricadere sotto leprevisioni del provvedimento,l’ANMVI sosterrà la richiesta, avan-zata anche da Confprofessioni, diinnalzare almeno sensibilmente illimite dei 100 euro.

Mancuso: hoesposto il manifestoEsprimo solidarietà aicolleghi e contestual-mente sono preoccu-

pato perché il decreto Bersani è ungrimaldello pericoloso che va ascardinare un fondamento dellaprofessione come le tariffe mini-me”. L’on. Gianni Mancuso, parla-mentare veterinario, aderisce all’i-niziativa di protesta promossa dal-l’ANMVI per chiedere che la pro-fessione veterinaria sia esclusadall’ambito di applicazione del De-creto-Bersani. “Togliere le tariffeminime- continua Mancuso - nonsignifica eliminare un odioso bal-

zello che grava sui consumatori,ma togliere la regola fondamentaleche era l’antidoto all’imbarbari-mento della professione. I consu-matori sono bombardati da mes-saggi di proposta di prodotti, manon hanno quasi mai la possibilitàdi approfondire, il rischio è di es-sere incantanti da un mero discor-so economico dove l’unico para-metro di valutazione è il costo. Alsupermercato si guarda prima ditutto al prezzo, ma per la presta-zione intellettuale non può esserecosì, non è un prodotto ma un ser-vizio che richiede studio e prepa-razione. Il parametro è solo il co-sto”. Quando il Decreto Bersani ar-riverà alla Camera per la conver-sione in legge, Mancuso si dicepronto a fare battaglia, anche se fi-no ad ora, conclude “ il Governonon sembra disposto a recepire leragioni dei professionisti”.

Grasselli (SIVEMP):non siamogommisti“Le professioni sani-tarie non possono es-

sere lasciate a un sistema di com-petizione esclusivamente mercan-tile. I medici e i veterinari non pos-sono essere equiparati ai gommi-sti, ai carrozzieri o agli avvocati.Hanno caratteristiche diverse dallealtre professioni perché toccanodirettamente l’interesse primario

della collettività che è quello dellasalute”. A spiegarlo all’ADNKRO-NOS SALUTE è Aldo Grasselli, se-gretario nazionale della Sivemp(Sindacato italiano veterinari dimedicina pubblica), prendendoposizione sulla ‘querelle’ che vedeprotagonisti i medici, scontenti deldecreto Bersani sulla liberalizza-zione delle professioni approvato il30 giugno scorso. “Riteniamo - sot-tolinea Grasselli - che nel camposanitario la competizione si debbabasare sulle migliori possibilità dia-gnostiche, terapeutiche, preventi-ve e riabilitative e non sulla basedel ‘ribasso del prezzo’, che puòessere distorsivo rispetto al ‘benesalute’. Bisogna infatti considerareche il cittadino che ‘consuma’ sa-nità ha una insufficiente capacitàdi decidere. Secondo il segretariodella Sivemp, infatti, tutti sono ca-paci di scegliere un modello di au-tomobile, ma per scegliere il pro-prio percorso sanitario ‘ad hoc’ c’èbisogno di un mediatore che è ap-punto il medico o il veterinario. Unprofessionista della sanità - con-clude Grasselli - deve poter opera-re secondo coscienza e secondocriteri di qualità e appropriatezzache devono essere regolati e chenon possono essere lasciati allapiena autonomia del libero profes-sionista che non è equivalente aun gommista, un carrozziere o unavvocato’’. (Adnkronos Salute) ■

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Lasciateci fuori dal Decreto Bersani

Il 21 luglio ci siamo fatti sentireProprietari dichiarano al TG5: siamo dalla parte dei veterinari

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2006ANMVI INFORMA

Mobilitazione permanente

Confprofessioni - a cui aderisce ANMVI - si è riunita in sedutastraordinaria per esaminare il Decreto Bersani, nelle sue con-

seguenze per il comparto delle Libere Professioni. Alla presenza di tut-ti i Presidenti delle 16 Associazioni aderenti, in rappresentanza dellequattro aree professionali, giuridica, amministrativa, tecnica e sanitaria,ha deliberato all’unanimità la messa in atto di agitazione permanentedella Categoria. In particolare Confprofessioni ha annunciato: la sospensione dei tavoli con le OOSS dei lavoratori fino alla condivi-sione con le rappresentanze dei lavoratori dipendenti di una coordina-ta azione di tutela di una crescita occupazionale quantitativa e qualita-tiva, ora seriamente messa in discussione;il coordinamento ed il supporto delle azioni promosse dalle singole si-

gle associative e l’indizione di una manifestazione nazionale unitaria diprotesta cui parteciperanno tutte le Associazioni sindacali aderenti aimassimi livelli e gradi; - la predisposizione di un manifesto del Libero Professionista che fa-vorisca e supporti una corretta informazione al cittadino-cliente da af-figgere in tutti gli studi professionali. ”L’immediata disponibilità comunicata al Governo - commenta il Presi-dente di Confprofessioni Gaetano Stella - è risultata comunque, al mo-mento, vana ed ignorata, considerando evidentemente la discesa inpiazza elemento di maggior valenza politica.La sistematica distorsione informativa ed il rifiuto di reale concertazio-ne, hanno scippato a Confprofessioni, nel suo ruolo di legittima rap-presentanza del comparto, il diritto di confronto e di apporto ad un rea-le e proficuo profilo innovativo, rivolgendo false lusinghe ad un cittadi-no improvvisamente ridotto a mero “consumatore”, considerato inca-pace di valutare e comprendere il valore della prestazione anziché delprodotto, della tutela dei beni primari, quali la salute, il patrimonio, lalegalità, il territorio, dell’importanza del rapporto fiduciario, insostituibi-le con quello “da banco”.Confprofessioni considera indispensabile ed urgente una seria e final-mente concreta azione di riforma di un comparto di interesse strategi-co per l’intera collettività, finora ostacolata da interessi sempre piùchiari di esterni poteri economici forti, evidentemente più vicini all’at-tuale esecutivo e dalla frammentata e corporativa azione meramentedifensiva di alcuni organismi interni alla categoria.La Confederazione ribadisce invece una ferma e piena disponibilitàdi Confprofessioni ad aprire un fattivo dialogo ed avviare un reale econcreto percorso di riforma, che rispetti la dignità del Professionista,che garantisca il cittadino ed il bene collettivo, che incentivi un com-parto che senza contributi e sovvenzioni a carico della collettività è, ca-so unico nel preoccupante scenario nazionale, in crescita occupazio-nale e di rilevante incidenza nel PIL.

Immagini di strutture che hannoaderito alla protesta. Si ringrazia-no i Colleghi che le hanno gentil-mente inviate.

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

Se l’Ordine territorialmentecompetente non autorizza l’a-pertura di una struttura veteri-naria perché considerata troppovicina ad una struttura già esi-stente, cosa può fare il veterina-rio al quale è stato negato ilconsenso? Ai sensi dell’art. 15 comma II delCodice Deontologico per MediciVeterinari “La scelta del luogo incui aprire una delle strutture sani-tarie consentite per l’esercizioprofessionale è libera; peraltro,dovendo aprirla nelle immediatevicinanze di quella di un collega,va preventivamente chiesto ed ot-tenuto il consenso dell’Ordine”.Dobbiamo preliminarmente osser-vare che la ratio di tale disposizio-ne è da ricercare nell’esigenza ditutelare la preesistente strutturadal rischio dello sviamento diclientela che verrebbe a determi-narsi nel caso di una nuova strut-tura troppo vicina a quella già esi-stente. Da un lato è infatti vero che per iveterinari non trova applicazionela disciplina civilistica della con-correnza, dettata per l’imprendito-re e per l’azienda, e non per leprofessioni intellettuali (quale èprofessione veterinaria): in taliprofessioni - come ho già ricorda-to in precedenti interventi - nellaformazione della clientela di unprofessionista quello che conta eprevale è la rete di rapporti chequesti riesce ad acquisire svol-gendo la propria professione, tan-to più che l’esercizio della profes-sione veterinaria si basa sull’inca-rico fiduciario (intuitus personae)conferito dal cliente, laddovescarso rilievo hanno gli elementic.d. localistici, ossia quei fattoriche riguardano l’ubicazione deilocali di esercizio dell’attività, eche si rivelano invece determi-nanti nel caso di azienda in sensostretto, ossia nel caso di un’attivitàimprenditoriale e/o commercialeche si svolge a diretto contattocon il pubblico.Dall’altro lato, però, il problemadella sottrazione della clientela traprofessionisti è molto sentito tra iveterinari, ed il Codice Deontolo-gico, recependo le legittime istan-ze ed esigenze dei professionisti,si occupa di questo aspetto dellaprofessione, come risulta anchedall’art. 32, ai sensi del quale: “Èillecito qualsiasi comportamentorivolto a sottrarre clientela ad altrocollega.”Ciò detto va considerato che ilconcetto di “immediate vicinan-ze”, così come espresso nell’art.15 Cod. Deont., sfugge ad unaesatta definizione, con la conse-guenza che nella individuazionedel significato concreto dell’e-spressione trova sicuramente in-gresso l’interpretazione del singo-lo Ordine.Va considerato che la norma par-la di “immediate” vicinanze, maciò consente di ridurre solo in par-te il margine di indeterminatezza

dell’espressione.È pertanto da ritenere conforme alcitato art. 15 l’eventuale diniego,da parte dell’Ordine, all’aperturadi uno studio / ambulatorio / clini-ca che si trovi ad una distanza ta-le, rispetto ad una preesistentestruttura, da determinare nel po-tenziale cliente il pericolo dellasovrapposizione, o della confu-sione, o anche della “tentazione”di rivolgersi ad un diverso profes-sionista, comodamente a disposi-zione accanto al preesistente ve-terinario (per esempio, sullo stes-so pianerottolo di un condominioo all’interno di uno stesso cortile). Ma i maggiori dubbi nascono pro-prio sull’essenza stessa della nor-ma: per un verso, infatti, il nostroordinamento non considera appli-cabile alle professioni intellettualile norme sulla concorrenza, ed in-fatti una disposizione quale quelladell’art. 15 Cod. Deont. non si rav-visa in altre categorie professio-nali (cfr. gli avvocati), ove la pre-senza di due o più studi profes-sionali anche nelle immediate vi-cinanze (per continuare nell’e-sempio sopra citato, anche sullostesso pianerottolo) è assoluta-mente legittima.Per altro verso, però, all’Ordinedei Medici Veterinari è riconosciu-to il potere di non consentire l’a-pertura di una struttura per i moti-vi legati allo sviamento della clien-tela: mancano, tuttavia, parametricerti ai quali fare riferimento perstabilire se una determinata di-stanza sia legittima o meno, para-metri che - del resto - sono ormaicaduti anche per gli esercizi com-merciali. Se, pertanto, sussistono dubbi giàsulla portata e sul fondamentodella norma de qua, a maggior ra-gione deve ritenersi illegittimo il ri-fiuto espresso dall’Ordine in riferi-mento ad una struttura che, perl’ubicazione, non presenta alcunodei rischi sopra esposti o comun-que di tal genere.Qualora ciò accada, e dunquel’Ordine neghi il proprio consenso- illegittimamente, a giudizio delveterinario - cosa può fare il desti-natario del rifiuto?Occorre considerare che decisio-ni dell’Ordine come quella in esa-me vengono adottate dal Consi-glio direttivo dell’Ordine, le cui at-tribuzioni sono disciplinate dal-l’art. 3 D. Lgs. CPS 13.9.1946 n.233 (Ricostituzione degli Ordinidelle professioni sanitarie e per ladisciplina dell’esercizio delle pro-fessioni stesse).Pur non ravvisandosi nella legisla-zione vigente la possibilità di unvero e proprio ricorso avverso ledecisioni del Consiglio dell’Ordinerelative alla materia de qua, è tut-tavia possibile sottoporre il dinie-go, espresso dal competente Or-dine ex art.15 Cod. Deont., all’at-tenzione del Comitato Centraledella Federazione nazionale -che riunisce tutti gli Ordini provin-ciali - il quale (art. 15 lett.a), b) e

g) D. Lgs. n. 233/1946) deve “vi-gilare, sul piano nazionale, allaconservazione del decoro e del-l’indipendenza delle rispettiveprofessioni” nonché “coordinare epromuovere l’attività dei rispettiviOrdini [o Collegi]” e “esercitare ilpotere disciplinare nei confrontidei componenti dei Consigli diret-tivi degli Ordini [e Collegi]”.Si tratta di una possibilità che, purnon costituendo un vero e proprioricorso, permette tuttavia al pro-fessionista di sottoporre il diniegodell’Ordine al giudizio di quelloche è l’organo preposto, latu sen-su, al controllo dell’attività dei sin-goli Ordini.Diverso è il caso nel quale il Con-siglio dell’Ordine (ai sensi dell’art.3 lett. f) D. Lgs. n. 233/1946) sot-toponga a procedimento disci-plinare il veterinario che, contrav-venendo al parere negativo del-l’Ordine, abbia comunque apertola struttura, pur ritenuta dall’Ordi-ne stesso troppo vicina ad unagià esistente.In tal caso, infatti, contro l’even-tuale provvedimento che comminiuna sanzione, emesso dal Consi-glio dell’Ordine a conclusione delprocedimento disciplinare previ-sto dagli artt. 38 ss. D.P.R.5.4.1950 n. 221 (Regolamento perla esecuzione del D. Lgs.

13.9.1946 n. 233), il veterinariosanzionato può proporre ricorsoalla Commissione Centrale pergli esercenti le professioni sani-tarie (artt. 15 e 18 D. Lgs. n.233/1946), la quale procede ai

sensi degli artt. 53 ss. D.P.R. n.221/1950, e contro la cui decisio-ne è ammesso ricorso alle Se-zioni Unite della Corte di Cassa-zione (art. 19 D. Lgs. n.233/1946). ■

7

Immediate vicinanze

Se l’Ordine non autorizza l’apertura di una struttura veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2006RUBRICA LEGALE

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

Disservizio con la compagnia telefonicaÈ legittima la previsione di una penale a carico di chi recede anti-cipatamente da un contratto stipulato con una compagnia telefo-nica, quando il recesso è dovuto ad un disservizio della compa-gnia stessa?Risponde l’Avvocato M.T. Semeraro - Premesso che un’adeguata ri-sposta al quesito richiede l’esame delle condizioni del contratto in que-stione, può tuttavia dirsi in via generale che in un caso quale quello inquestione l’utente può avviare una procedura (ai sensi dell’art.1454c.c.) volta alla risoluzione del contratto per inadempimento della com-pagnia telefonica, dapprima inviando alla compagnia telefonica - conraccomandata a/r - una diffida ad adempiere, vale a dire una diffida adeliminare il disservizio, con indicazione di un termine di almeno 15 gior-ni, e con dichiarazione che, in difetto di adempimento entro quel ter-mine, il contratto si intenderà risolto di diritto. Dopodiché, qualora il disservizio persista, il contratto è risolto di dirit-to, il che comporta la cessazione degli obblighi tanto a carico dellacompagnia quanto a carico dell’utente (che dunque non deve più pa-gare nulla).Va tuttavia aggiunto che qualora la compagnia telefonica decida dipersistere nella prestazione del servizio - seppure inefficiente ed in-completa - e dunque decida di continuare ad esigere dall’utente il pa-gamento del servizio reso, allora sarà necessario instaurare una vera epropria causa civile (davanti al Giudice di Pace fino al valore di €2.582,00) perché venga dichiarata l’avvenuta risoluzione del contratto,e perché dunque la compagnia telefonica non abbia più nulla a pre-tendere.

Sentenza del TAR di Bari

Il raccordo tra randagismo e tutela della salute umana è una “forzatura”Non vale l’appellarsi alle

norme che disciplinano lamateria ambientale per il proble-ma del randagismo. Sul ricorso n.882/06 proposto da AssociazioneItaliana Difesa Animali e Ambien-te AIDAA, il Tribunale Amministra-tivo della Puglia, respingendolo,ha formulato una sentenza chechiama in causa anche la Legge281. L’Associazione ricorreva aseguito del silenzio-rigetto da par-te del Comune di Lesina, che nonaveva consentito l’accesso ad“informazioni ambientali”, ossiaalla documentazione afferente lamanutenzione dei canili e il feno-meno del randagismo. Inutilmentel’AIDAA si richiamava alla materiaambientale disciplinata dal Dlgs.195/05. Per il TAR, infatti, “il rac-cordo tra randagismo, tutela dellasalute umana, ambiente è frutto diun’opera che, non esplicitamenteprevista dal legislatore, l’interpre-te non è autorizzato a compiere,se non a patto di una palese for-zatura della logica dei significati.Tali atti non possono ricondursi al-la nozione di informazione am-bientale, salvo a volerne accoglie-re un’accezione così lata da ri-comprendere qualsiasi dato ine-rente l’ecosistema circostante, in-dipendentemente dalla sua ine-renza ai valori che l’ordinamentoimputa all’ambiente come bene

giuridico distinto dalle sue com-ponenti materiali, ai quali certonon può riferirsi il fenomeno delrandagismo, che piuttosto incidesulla tutela dell’igiene e della sa-lute pubblica in senso lato e sulladifesa degli animali”.E ancora: “l’equazione preven-zione del randagismo - tutela

della salute umana - tutela del-l’ambiente non trova riscontro nelsistema, né la legge 281/91 puòessere posta a fondamento dellacomparazione, poiché il signifi-cato dei due testi legislativi è al-quanto diverso”. Il ricorso è quin-di risultato inammissibile.(www.anmvioggi.it) ■

ANMVIASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

I l codice civile non forniscealcuna definizione di lavoroautonomo che viene ricon-

dotto genericamente nella tipolo-gia del contratto d’opera definitodall’articolo 2222.Il lavoro autonomo è quel con-tratto che si ha quando “una per-sona si obbliga a compiere versoun corrispettivo un’opera o servi-zio, con lavoro prevalentementeproprio e senza vincolo di subor-dinazione nei confronti del com-mittente…”.Il lavoro autonomo è caratterizza-to dall’autonomia di risultato e digestione.La prima autonomia consiste nelfatto che il lavoratore autonomoassume in proprio il rischio pro-fessionale del raggiungimento delrisultato, con la propria organizza-zione.La seconda autonomia è caratte-rizzata dal fatto che non c’è nes-sun coordinamento o subordina-zione con il committente.In pratica, il lavoro autonomonon richiede un inserimento fun-zionale nell’organizzazione delcommittente perché il consulen-te svolge la sua opera in totaleautonomia, senza alcun coordi-namento spazio-temporale daparte del committente o di su-bordinazione.L’attività sarà svolta in gran partepresso la sua sede e richiede l’a-pertura della partita Iva e l’emis-

sione di fattura con Iva.È evidente che il prestatore aprala partita Iva qualora la prestazio-ne fosse realmente autonoma se-condo la tipologia contrattuale delcontratto d’opera di cui all’articolo2222 del codice civile.

Lavoro autonomo occasionaleDeve essere chiaro che l’occasio-nalità della prestazione non è de-terminata né dall’entità del com-penso, né tanto meno dal numerodelle prestazioni svolte. Infatti,l’occasionalità si desume, invece,dalla completa autonomia delprestatore di lavoro sul tempo emodalità di esecuzione della pre-stazione che è episodica edeventuale.Pertanto, non si può parlare di la-voro occasionale quando:• vi è un interesse durevole del

prestatore di lavoro a svolgereuna o più prestazioni nel tempoperché ciò denota una pro-grammazione dell’attività lavo-rativa, che richiederebbe peral-tro l’apertura della partita Iva;

• vi è un interesse durevole delcommittente che significhereb-be lavoro subordinato, o a ter-mine, o co.co.co., o a progetto.

Aspetti fiscali della prestazioneoccasionale I proventi da lavoro autonomo oc-casionale costituiscono la catego-ria dei cosiddetti redditi diversi.

Si applica il principio di cassa e laritenuta d’acconto Irpef del 20%,che va calcolata anche sui rim-borsi spese inerenti la produzionedel reddito, anche se si tratta dirimborsi relativi a spese analitica-mente documentate.Non sono soggetti, invece, a rite-nuta i rimborsi per spese in nomee per conto, in base alla risoluzio-ne 69/E del 21 marzo 2003 dell’a-genzia delle Entrate.Per i redditi occasionali di lavoroautonomo è ammessa la deduzio-ne, ma limitatamente alle solespese “specificamente inerenti”alla produzione dei redditi stessi(ad esempio libri, riviste, supportiinformatici e altri beni o servizi)cioè che senza il loro utilizzo ilcontribuente non avrebbe potutoeffettuare la prestazione. La certi-ficazione delle ritenute effettuatesui redditi di lavoro autonomo oc-casionale va rilasciata in forma li-bera entro il 15 marzo dell’annosuccessivo e dovrà evidenziare:l’indicazione del sostituto d’impo-sta, la causale, l’ammontare lordodelle somme corrisposte e l’am-montare della ritenuta effettuata.Se l’attività occasionale non rientrao non è legata alla normale abitua-le attività esercitata (ad esempioprestazioni didattiche occasionaliin materia giuridica di privacy resada un medico) si è fuori dal campodi applicazione dell’Iva e si è nel-l’ambito dei redditi diversi. In casocontrario si tratterà di reddito di la-voro autonomo con obbligo di par-tita Iva e di emissione di fattura conIva (le prestazioni didattiche occa-sionali con oggetto una materiacompresa nell’ambito della profes-sione esercitata, ad es. in materiadi contabilità rese da un commer-cialista).

Aspetti previdenziali del lavoroautonomo occasionaleI proventi da lavoro autonomo oc-casionale sono soggetti all’obbli-go contributivo al superamentodei 5mila euro di reddito annuo,con aliquote differenti a secondase il lavoratore occasionale è pri-vo di altra tutela obbligatoria, se illavoratore occasionale è titolare dipensione diretta, o se è già co-perto da altra forma previdenzialeobbligatoria. Il rapporto previden-ziale con l’Inps, per l’iscrizione al-la gestione separata, nasce nelmese in cui il lavoratore occasio-nale supera il reddito di 5mila eu-ro, per gli anni successivi non oc-corre ripresentare la domanda diiscrizione. Le aliquote contributivesi applicano al solo compenso dilavoro al netto delle spese. Se illavoratore ha più rapporti ha l’ob-bligo di informare i vari commit-tenti sul superamento del tetto di5mila euro. Il versamento è a cari-co del committente entro il giorno16 del mese successivo al relativopagamento, tramite modello F24

e utilizzando gli stessi codici pre-visti per le co.co.co. (CXX o C10).

La gestione separata Inps Ai sensi dell’art. 2, comma 26,della legge 335/1995, sono tenutia iscriversi in tale gestione, dal 1°gennaio 1996, a prescindere dal-l’ammontare del reddito, i sogget-ti cosiddetti “scoperti”, e cioè co-loro che esercitano un’attività dilavoro autonomo abituale non re-golamentata e per la quale nonopera una Cassa di previdenza dicategoria o una forma autonoma

di previdenza.La contribuzione sul reddito del-l’anno è posta a totale carico dellavoratore autonomo, che può,però, addebitare al cliente a titolodi rivalsa un contributo pari al 4%dell’importo fatturato. L’iscrizione alla gestione sepa-rata consente non solo il ricono-scimento della pensione di vec-chiaia ma anche quella di inabi-lità, assegno di invalidità e pen-sione ai superstiti. (Tratto da IlSole 24-Ore Sanità del 30 mag.-5 giu. 2006) ■

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Quale confine tra “abitualità” e non?

Quando la consulenza è occasionaleLe aliquote contributive si applicano al solo compenso al netto delle spese

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2006RUBRICA FISCALE

di Pier Paolo Balzamo

IVA e prestazioni gratuite“Le prestazioni gratuite rese da professionisti sono fuori dal campo diapplicazione dell’Iva ai sensi dell’articolo 3 del DPR 633/1972 e nondovranno quindi essere fatturate. Anche per quanto riguarda le impo-ste dirette, le prestazioni gratuite rese sporadicamente non costitui-scono operazioni imponibili mancando, per il reddito di lavoro autono-mo, una disposizione analoga a quella contenuta in tema di redditid’impresa che attrae a tassazione sulla base del valore normale i benidestinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa stessa”. (L’Esper-to Risponde, Il Sole 24 Ore)

Detrazione del Master

F requento un master di primo livello presso l’università Bocco-ni. Ho pagato a dicembre 2005 la retta di iscrizione pari a 3.000

euro. Vorrei sapere in quale misura mi spettano le detrazioni fiscali dainserire nel modello 730.Per quanto riguarda i master gestiti da università private, quale quelloin esame, la detrazione spetta per un importo non superiore a quellostabilito per tasse e contributi versati per le analoghe prestazioni reseda istituti statali italiani. Purtroppo, a oggi non è chiaro come indivi-duare queste prestazioni “analoghe” rese da istituti statali. Si suggeri-sce dunque al lettore di fare riferimento al costo di un master tenutonello stesso periodo presso la facoltà statale omologa. (L’esperto ri-sponde, Il Sole 24 Ore, 18 giugno 2006)

Resta il limite del 50% sulle spese per i convegni

Considerato ormai che la formazione professionale permanente èobbligatoria per legge, è possibile dedurre i costi dei corsi dei con-vegni per intero?La risposta è negativa. Infatti, l’articolo 54 del Tuir, che contiene le re-gole di determinazione del reddito di lavoro autonomo, prevede, alcomma 5, che le spese di partecipazione a convegni, congressi e si-mili o a corsi di aggiornamento professionale, incluse quelle di viaggioe soggiorno sono deducibili nella misura del 50% del loro ammontare.(L’esperto risponde, Il Sole 24 Ore, 18 giugno 2006Aggiorna la cartolina del concorso!

Questo numerodella rivista ècompreso fra iquattro di cuidovrai indicarel’articolo e lapubblicità che tisono piaciuti dipiù. Annota sullacartolina le tuepreferenze.

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Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

C reare un’Agenzia Re-gionale per la sicurezzaalimentare capace di

funzionare da interfaccia con lastruttura comunitaria e supportaresistemi di tracciabilità del com-parto agroalimentare lombardo. Èl’obiettivo di un progetto di leggedella Regione Lombardia dal tito-lo “Tracciabilità delle produzioniagroalimentari e istituzione dell’a-genzia per la sicurezza alimenta-re” al vaglio della commissionesanità del Consiglio regionale.L’agenzia svolgerà compiti di for-mazione e informazione, promo-zione in materia di sicurezza equalità delle produzioni, di valuta-zione del rischio e di coordina-

mento dei controlli, attività di ri-cerca e di monitoraggio in raccor-do con l’Autorità europea EFSA.Il consiglio di amministrazionedell’agenzia sarà composto da 8membri in rappresentanza delleassociazioni agricole, dei produt-tori, dei consorzi, delle cooperati-ve e delle associazioni dei consu-matori. Verranno nominati dalConsiglio Regionale. Anche il col-legio dei revisori, composto da tremembri, sarà designato dal Con-siglio Regionale.

Per ora c’è il ComitatoconsultivoLa Regione Lombardia ha istituitoun Comitato consultivo per la si-curezza alimentare con il compitodi: essere il punto di raccolta e diintegrazione dei dati e delle infor-mazioni in merito alla sicurezzaalimentare provenienti dai varisottoscrittori del Patto per la sicu-rezza e la qualità alimentare inLombardia; condividere, nel ri-spetto dei reciproci ruoli, le moda-lità di prevenzione e gestione del-

le crisi alimentari; attivare even-tuali specifiche Unità di crisi conl’obiettivo di definire gli interventinecessari, i soggetti interessati, itempi e le azioni di monitoraggio egruppi di lavoro; fornire indicazio-ni e suggerimenti per l’attività divalutazione dei rischi alimentari.Coordinatore del Comitato è ilDott. Mario Astuti della D.G. Sa-nità, U.O. Prevenzione, tutela sa-nitaria e veterinaria. Il Comitato è costituito da rappre-sentanti della D.G. Sanità Regio-ne Lombardia, della D.G. Agri-coltura Regione Lombardia, dellaD.G. Commercio, Fiere e Merca-ti, della D.G. Polizia locale e dirappresentanti della distribuzio-ne commerciale e dei produttori,Assocarni e Assolatte. I compo-nenti del Comitato possono pro-porre l’istituzione di appositeUnità di crisi in occasione dieventi di particolare rilievo che ri-guardano aspetti inerenti la sicu-rezza alimentare. La scadenzadei lavori viene fissata al 31 di-cembre 2006. ■

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Iniziative in Calabria, Lombardia e Sicilia

Sicurezza alimentare, un obiettivo anche per le Regioni

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2006INFO REGIONI

TOSCANA

Esercitazione dei servizi veterinari per l’aviaria

Iservizi veterinari delle Regioni Toscana, Veneto e Sicilia sonostati impegnati nei giorni scorsi in una esercitazione in cui viene

simulata l’insorgenza sul territorio regionale di un focolaio di influenzaaviaria. La simulazione non è assolutamente collegata ad alcuna emergenza inatto, ma è uno strumento che permette di sondare la capacità di pron-to intervento dei servizi veterinari, che hanno già dato prove positivenei mesi scorsi, e affinarne le procedure operative.La simulazione, progettata dal Ministero della Salute in collaborazionecon il Centro di referenza nazionale/Oie/Fao per l’influenza aviaria del-l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), rientra nelprogramma di esercitazioni pianificate a livello comunitario per valuta-re l’efficacia delle procedure di emergenza, misurare il livello di prepa-razione dei servizi veterinari e identificare eventuali punti critici del si-stema, per assicurare livelli operativi efficienti e uniformi nella gestionedi eventuali emergenze. Le stesse procedure sono state già testate inFrancia, Slovenia e Danimarca.

A Parma l’Autorità Nazionale?

Alcuni consiglieri regionali hanno sottoscritto una mozione tra-sversale nella quale si impegna la Giunta dell’Emilia Roma-

gna ad attivarsi presso tutte le sedi istituzionali ed in particolare neiconfronti del governo nazionale ad assegnare a Parma la sede del-l’Autorità italiana per la sicurezza alimentare. La città infatti, ad avvisodei firmatari del documento, ha tutte le caratteristiche per poter ospi-tare questo organismo di imminente istituzione. Tale propensione è sta-ta riconosciuta a livello internazionale con l’insediamento dell’ EFSA,aggiungono i consiglieri, rilevando che l’ubicazione nella città dell’au-torità nazionale sarebbe molto vantaggiosa anche nell’ottica, semprepiù stringente per il governo del paese, di risparmiare importanti risor-se, in quanto città e territorio circostante si stanno già rendendo fun-zionali per ospitare l’organismo europeo e quindi non occorrerebbe in-vestire ulteriormente in altre sedi. Inoltre, si legge ancora nel docu-mento, a Parma è già funzionante l’Ufficio periferico del Ministero del-la Salute, deputato a supportare l’attività dell’EFSA e coordinarla con leistituzioni nazionali e locali e, se a Parma avranno sede sia l’autorità eu-ropea che quella nazionale per la sicurezza alimentare, sicuramentepotranno utilmente lavorare in sinergia.

CALABRIA

R idurre l’incidenza delle ma-lattie causate da alimenti

contaminati “attraverso una pro-grammazione coordinata in tuttele aziende sanitarie’’ finalizzata aduna “sorveglianza continua ed at-tiva’’. È l’obiettivo del piano per lasicurezza alimentare 2006, appro-vato dalla Giunta regionale su pro-posta dell’assessore alla Salute,Doris Lo Moro. “Il Piano - è scrittoin un comunicato dell’assessorato- prevede una serie di controlli sucampioni di matrici alimentari, giàpreviste da norme o piani di moni-toraggio nazionali, da raccoman-dazioni e regolamenti dell’Ue, in-tegrati da altre attività di interesseregionale’’. Il dipartimento tuteladella Salute, in particolare, “al finedi garantire la salubrità degli ali-menti rispetto alla possibile pre-senza di contaminanti di varia na-tura, impegna i servizi delle azien-de sanitarie ad attivare una sorve-glianza attiva e continua tramite ilprelievo e l’analisi di un numero dicampioni superiori a quelli richie-sti dalle normative nazionali e co-munitarie’’. Il piano indica una se-rie di obiettivi: ricerca dei residuidi sostanze attive dei presidi sani-tari tollerate su e nei prodotti; ri-cerca della presenza di antiparas-sitari nei cereali ed in alcuni pro-dotti di origine vegetale; ricerca

sulla presenza di Listeria monocy-tegenes per la sicurezza batterio-logica di insalate miste; ricerca suNitrato e Patulina per la sicurezzadi alimenti destinati a lattanti ebambini; ricerca relativa a SudanI, II, III e IV e coloranti non con-sentiti in vari prodotti alimentariderivanti dal peperoncino, curcu-ma, curry, olio vergine di palma;tenore di benzo(a) pirene nellederrate alimentari. È inoltre previ-sta una serie di verifiche sull’eti-chettatura degli integratori alimen-tari e delle acque minerali; sulleacque potabili, su campioni di ali-menti di origine “etnica’’ nei risto-ranti, negli esercizi della pasticce-ria. Controlli microbiologici, biolo-gici e chimici sono disposti sucampioni di paste alimentari e neiprodotti di pasticceria e biscotte-ria, oltre che su campioni di pre-parazioni gastronomiche alla ven-dita, al dettaglio ed alla sommini-strazione nell’ambito di mense,self-service, snack-bar, rosticceriee similari. Il dipartimento, secondoquanto riferito, ha già coordinatoriunioni specifiche con i responsa-bili dei Sian (Servizi igiene alimen-ti e nutrizione) dei dipartimenti diprevenzionale aziendali, specifi-cando le necessità ritenute priori-tarie e concordando un piano diinterventi e di controlli in grado diessere avviato subito sul territorioregionale, riservandosi la realizza-

zione di un piano più ampiamentedelineato per il periodo 2007-2009. L’assessore Doris Lo Morosottolinea che l’attuazione del pia-no per il 2006 “era un atto non piùprocrastinabile. Il livello di control-lo, in questo settore, era estrema-mente carente ed alcuni tipi dicontrollo non erano mai stati atti-vati. Questa delibera - aggiunge -risponde, oltre che alla necessitàdi adempiere disposizioni nazio-nali ed europee, all’esigenza pri-maria di tutelare la salute dellapopolazione mediante la preven-zione, un’attività a cui l’assesso-rato sta dedicando grande atten-zione. La garanzia di prodotti ali-mentari garantiti da fattori di con-taminazione credo sia una delleesigenze più avvertite dalle fami-glie. A questo bisogno - conclu-de l’assessore - la sanità cala-brese risponde attivando unacostante ed estesa attività dicontrollo su tutta la filiera alimen-tare’’. (ANSA).

SICILIA

A l via in Sicilia la sperimen-tazione di un nuovo modo

d’identificare e registrare gli ani-mali per seguirli dall’allevamentofino al bancone della carnezzeria.Sarà sperimentato, per la primavolta in Italia, su 5.500 capi di be-stiame in tutto il territorio dell’Iso-

la. All’Istituto zootecnico speri-mentale della Sicilia, di via Roc-cazzo, a Palermo, è stato illustra-to il procedimento d’imbolatura suun capo di bestiame, il primo dei5.500. Il progetto, voluto dai mini-steri per le Politiche agricole edella Salute, è stato affidato allasocietà Biosphera. Agli animali, almomento dell’etichettatura, saràprelevato un campione di tessutoe applicato un microchip. Un pro-cesso che consentirà di controlla-re i movimenti dell’animale, dal-l’allevamento al macello, e darà lacertezza che sulle tavole dei sici-liani finirà un capo di bestiame dicui si conosce la storia. Si potràandare in macelleria e sapere l’o-rigine della carne esposta, analiz-zando il Dna del tessuto preleva-to al momento dell’etichettaturadell’animale. (ANSA). ■

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

L a Giunta regionale del Ve-neto, su proposta degliassessori alle politiche

sanitarie, Flavio Tosi e alla sicu-rezza alimentare, Elena Donaz-zan, ha deciso di prorogare peraltri 2 anni, in un numero signifi-cativo di aziende, il progetto diStudio di tecnologie innovativeper il trattamento delle carcassedi alcune specie animali d’alleva-mento morti per cause naturali, al

fine di valutarne l’applicabilità. “L’applicazione, sulla base di espe-rienze anglosassoni e spagnole, dinuove tecnologie, alternative alladistruzione negli appositi impianti,per il trattamento delle carcassedelle specie avicole di allevamen-to, derivanti da mortalità naturale,per produrre un fertilizzante organi-co - spiega Tosi - ha richiesto la ve-rifica di alcuni indicatori di sicurez-za del prodotto di risulta in ambito

batteriologico, chimico, parassito-logico in una prospettiva di sicurez-za gestionale ed ambientale. Ilgruppo di studio ha ritenuto che lerisultanze favorevoli ottenute con laprima fase di sperimentazionedebbano essere consolidate e veri-ficate attraverso una sperimenta-zione allargata e controllata da ef-fettuarsi presso un numero limitatodi aziende zootecniche per valida-re la riproducibilità e consolidare il

grado di messa in sicurezza dellematrici in campo attraverso le me-todiche proposte”. “Per questo mo-tivo - conclude Tosi - la Giunta re-gionale ha deciso di riprodurre, inun numero significativo di aziende,per due anni e con i caratteri dellasperimentazione di campo, le me-todiche di trattamento già speri-mentate dai proponenti (gruppoVeronesi S.p.A., Import-TEC S.r.l. eOsservatorio avicolo della Provin-

cia di Padova), per dare ai proces-si maggiore validità tecnico-scienti-fica e verificarne la biosicurezza”.L’Istituto Zooprofilattico Sperimen-tale di Legnaro (Pd) è stato incari-cato dell’esecuzione e del coordi-namento delle attività di laboratorioprogrammate, in collaborazionecon il Ministero della Salute, con l’I-stituto Superiore di Sanità ed il la-boratorio dell’ARPAV di Castelfran-co Veneto; Si prevede che la spesacomplessiva derivante dalle attivitàdi laboratorio e di eventuale smalti-mento dei materiali di risulta nonutilizzabili, ammonti, presumibil-mente, a € 20.000,00. ■

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Veneto

Trattamento carcasse avicole, prorogata la sperimentazione

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2006INFO REGIONI

PUGLIA

Una commissioneper il pianopandemico

Una commissione regio-nale per la realizzazione

del “Piano regionale pandemi-co di preparazione e di rispostaper una pandemia influenzale”sarà costituita in Puglia in se-guito alla delibera della giuntaregionale n. 877 del 19 giugnoscorso. Con questa delibera, laregione Puglia ha recepito l’Ac-cordo Stato-Regioni, ai sensidell’art.4 del decreto legislativo28 agosto 1997, n. 281 per un“Piano nazionale di preparazio-ne e risposta per una pande-mia influenzale”. Sin dalla finedel 2003, si legge nel testo del-la delibera, la particolare atten-zione rivolta nei confronti dellapatologia influenzale, a seguitodel verificarsi di focolai di in-fluenza aviaria in aree dell’E-stremo Oriente e l’insorgere diinfezioni umane anche mortalidi tale patologia, ha reso piùconcreto il rischio di una pan-demia influenzale. La commis-sione dovrà essere compostada esperti in possesso di pro-fessionalità nel campo dell’igie-ne pubblica, delle malattie in-fettive, della medicina genera-le, della pediatria, della comu-nicazione e della informatizza-zione. L’operatività della com-missione sarà finalizzata al rag-giungimento degli obiettivi pre-visti nel piano attraverso le se-guenti azioni chiave: migliorarela sorveglianza epidemiologicae virologica nel territorio regio-nale; attuare misure di preven-zione e controllo dell’infezione;garantire il trattamento e l’assi-stenza territoriale dei casi; met-tere a punto dei piani di emer-genza per mantenere la funzio-nalità dei servizi sanitari ed altriservizi essenziali; attuare unPiano di formazione regionaledei soggetti sanitari coinvolti edassicurare adeguate strategiedi comunicazione e di informa-zione nel territorio.

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

A pproccio diagnostico eterapeutico delle princi-pali affezioni surrenali-

che degli animali da compagnia” èil titolo del seminario tenutosi il 26giugno scorso presso la Facoltà diMedicina Veterinaria, Universitàdegli Studi di Teramo, che ha vistocome relatori Jack W. Oliver (BS,MS, DVM, PhD, Università del Ten-nessee, Knoxville, USA), SergioFanfoni (Med Vet, Roma) ed An-drea Boari (Med. Vet, professore diClinica Medica Veterinaria e Diret-tore del Dipartimento di ScienzeCliniche Veterinarie, Università de-gli Studi di Teramo). Il programmasi è articolato affrontando inprofondità varie tematiche, dagliaspetti fisio-patologici a quelli clini-ci, diagnostici e terapeutici delleprincipali malattie surrenaliche(iperadrenocorticismo, ipoadreno-corticismo, iperestrogenismo, feo-cromocitoma). Tema centrale dellarelazione del Dr. Oliver, Direttoredel laboratorio di endocrinologiadell’Università del Tennesse, è sta-ta la valutazione del diverso com-portamento dei principali prodottifinali ed intermedi del metabolismosteroideo in pazienti affetti da ipe-radrenocorticismo. Attraverso unparticolareggiato pannello d’anali-si sono state misurate le concen-trazioni di progesterone, 17OHP,androstenedione, estradiolo, corti-solo, aldosterone, prima e dopo

stimolazione con ACTH. Il numerorilevante di dati presentati, deri-vanti da una notevole casistica, haposto in evidenza l’utilità diagnosti-ca del pannello d’analisi nelle ma-lattie surrenaliche tipiche e atipi-che come pure nell’individuazionedelle patologie surrenaliche emer-genti (es. perestrogenismo nel ca-

ne). Ancora, l’analisi del compor-tamento delle sostanze valutatedal profilo ormonale ha permessodi monitorare la risposta terapeuti-ca e l’efficacia dei farmaci conven-zionali (trilostano, mitotano), per-mettendo inoltre di adeguare la te-rapia alla situazione ormonale pre-sente con il possibile utilizzo di

specifiche molecole (melatonina,leuprolide, fitoestrogeni-lignine,fiansteride). Il programma è pro-seguito con la relazione del Dr.Fanfoni sull’impiego dell’ecografianella diagnosi delle malattie surre-naliche e le sue possibili applica-zioni terapeutiche, quali l’alcolizza-zione delle lesioni surrenaliche

eco-assistita, supportata da uncongruo numero di casi clinici, perpoi concludersi con il duplice in-tervento del prof. Boari sulle insidiediagnostiche dell’ipoadrenocortici-smo e del feocromocitoma e l’im-piego promettente del dosaggiodelle metanefrine nella diagnosi difeocromocitoma canino. ■

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Seminario a Teramo

Le malattie surrenaliche del cane e del gattoImportanza del profilo ormonale e insidie diagnostiche

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Neoplasie renalidel furetto

Uno studio descrive 38 casidi neoplasie delle cellule

tubulari renali in una popolazionedi 184 furetti dai piedi neri (Mu-stela nigripes) adulti (>1 anno) incattività, esaminati dal 1985 al1996. Tale prevalenza (20,7%) èuna delle più alte riportate perqueste neoplasie in una popola-zione animale. La neoplasia me-tastatizzava raramente (1/38) ecostituiva in genere un repertooccasionale in sede necroscopi-ca, mentre causava malattia cli-nica soltanto in 3 soggetti (8%).La prevalenza dei tumori dellecellule tubulari renali riscontratinecroscopicamente aumentavain maniera lineare con l’età, finoal 67% nei furetti di età superiorea 8 anni. Erano colpiti sia i ma-schi (prevalenza = 19%) sia lefemmine (prevalenza = 24%). Era comune la presenza di neo-plasie renali multiple, inoltre setteanimali (18,4%) presentavano tu-mori bilaterali. La causa non eradeterminata. Poiché la maggiorparte dei casi si verificava in sog-getti in età postriproduttiva, l’im-patto della malattia sulla propa-gazione della specie in cattività ètrascurabile.

“Renal tubular-cell neoplasms in black-footed ferrets (Mustela nigripes)-38 ca-ses” S Lair, I K Barker, K G Mehren, E SWilliams. Vet Pathol. May 2006; 43(3):276-80 (Mg.M)

di Maria Grazia Monzeglio

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

S econdo le nuove lineeguida pubblicate il 19 lu-glio dal Comitato Con-

sultivo europeo sulle malattie deigatti (European Advisory Boardon Cat Diseases, ABCD), per ilcontrollo della panleucopenia feli-na è solitamente sufficiente un in-tervallo minimo di tre anni per levaccinazioni di richiamo, se levaccinazioni iniziali sono statesomministrate in base al protocol-lo raccomandato. I tassi di mortalità legati al parvo-virus della panleucopenia, alta-mente contagioso nei gatti su-scettibili, sono elevati e possonosuperare il 90% nei gattini.

Sono a rischio anche i gattid’appartamento“Il contatto indiretto è il modo piùcomune d’infezione, per cui an-che i gatti d’appartamento sono arischio di contrarre la malattia,” hadichiarato il Professor Uwe Truyen(Leipzig, Germania), membro del-l’ABCD e specialista di parvovi-rus, di fama internazionale. “Il vi-

rus che causa la panleucopeniafelina è altamente resistente ed ingrado di sopravvivere nell’am-biente per diversi mesi o addirittu-ra un anno. Questo significa che,per infettarsi, i gatti non devononecessariamente entrare a con-tatto con altri gatti.”

Il Protocollo di vaccinazioneconsigliatoIl programma di vaccinazioneconsigliato dall’ABCD per la pan-leucopenia felina consiste nelsomministrare ai gattini due inie-zioni, a nove e 12 settimane di vi-ta, cui farà seguito un’iniezione dirichiamo, somministrata dopo unanno. Se si segue il programma dibase, le vaccinazioni di richiamosuccessive possono solitamenteessere somministrate ad intervallidi tre anni.L’ABCD ribadisce comunque chegli anticorpi materni (MDA) controil virus della panleucopenia felinapossono persistere più a lungo diquanto ritenuto in precedenza eneutralizzare l’antigene del vacci-no, ostacolando così l’immunizza-zione attiva. In particolare, i gattiniprovenienti da ambienti esposti adun rischio d’infezione elevato, qua-li i rifugi per gatti, o nati da gatte re-golarmente vaccinate, ad esempioquelle degli allevamenti, possonoavere ancora un elevato livello dianticorpi materni a 16 o addirittura20 settimane di vita. In queste si-tuazioni, si consiglia una terza vac-cinazione a quattro mesi d’età.Nei gatti adulti, per i quali non siconosce la storia relativa alle vac-cinazioni, è sufficiente una solavaccinazione, seguita dopo unanno da quella di richiamo. Suc-

cessivamente, gli altri richiamipossono essere somministrati adintervalli di tre anni.

L’immunità delle popolazionifeline è troppo bassa“Grazie alla validità dei vaccinioggi la malattia è poco diffusa.Ma il virus continua ad esserepresente e potrebbe – e lo fa –manifestarsi in modo inaspettato,particolarmente nei gatti non pro-tetti.” Il Professor Marian Horzinek(Utrecht, Paesi Bassi), Presidentedell’ABCD, ha aggiunto: “Per te-nere sotto controllo la malattia, lapercentuale vaccinata di qualsia-si popolazione felina dovrebbeessere la più elevata possibile –si-curamente superiore all’attualetasso stimato al 30%.”Oltre al trattamento di supporto(fluidoterapia, antibiotici e possi-bilmente antivirali) non esiste unavera e propria ‘cura’ della malattiaed i gatti colpiti possono andareincontro a morte. Tuttavia, i vacci-ni attualmente disponibili sul mer-cato sono altamente efficaci e

proteggono i gatti dalla malattia, acondizione che vengano sommi-nistrati secondo il protocollo rac-comandato. Per ulteriori informa-zioni e scaricare il testo completodelle Linee guida dell’ABCD sullapanleucopenia felina, visitare il si-to www.abcd-vets.org. Queste li-nee guida forniscono anche rac-comandazioni per situazioni spe-cifiche, relative ai gatti immuno-depressi, agli allevamenti felini e

ai gatti sottoposti a trattamentocon corticosteroidi.Le linee guida per la panleucope-nia felina sono state adottate alterzo incontro dell’ABCD, tenutosiad Haarlem (Paesi bassi) l’8-9giugno 2006. In tale evento, il Co-mitato ha anche discusso del-l’herpesvirus felino, malattia percombattere la quale sono attual-mente in fase di preparazione lelinee guida. ■

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Panleucopenia: richiamo vaccinale ogni tre anni?

laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Osteosarcoma di stadio III: tempi di sopravvivenza

Uno studio clinico retrospettivo ha valutato il tempo e i fattori di sopravvivenza di 90 cani affetti daosteosarcoma di stadio III (con metastasi) e sottoposti a trattamento.

I cani erano inclusi nello studio se presentavano metastasi in qualsiasi sede e se avevano iniziato un tratta-mento. Si valutava statisticamente l’influenza di età, sesso, razza, sede del tumore primario, sede delle meta-stasi ed esito del trattamento.Il tempo di sopravvivenza mediano era pari a 76 giorni, con un intervallo di 0-1583 giorni. Non si osservavanodifferenze significative del tempo di sopravvivenza in relazione a età, sesso, razza e sede del tumore prima-rio. La razza e le sede primaria erano quelle tipiche dell’osteosarcoma canino. I cani trattati con radioterapia e chemioterapia palliative avevano un tempo di sopravivenza significativamen-te maggiore (130 giorni) dei cani di tutti gli altri gruppi di trattamento. I cani trattati con la sola chirurgia ave-vano un tempo di sopravvivenza significativamente inferiore (3 giorni) a quelli trattati con chirurgia e chemio-terapia (78 giorni). I cani con metastasi ossee avevano un tempo di sopravvivenza maggiore rispetto ai canicon metastasi ai tessuti molli. Gli autori concludono che il trattamento dei cani con osteosarcoma di stadio III può comportare tempi di so-pravvivenza variabili, che risultano maggiori nei soggetti con metastasi ossee e in quelli trattati palliativamen-te con radioterapia e chemioterapia.“Evaluation of survival time in dogs with stage III osteosarcoma that undergo treatment: 90 cases (1985-2004)” BostonSE, Ehrhart NP, Dernell WS, Lafferty M, Withrow SJ. J Am Vet Med Assoc. 2006 Jun 15; 228(12): 1905-8.

L’avvelenamento da piombo nei bovini

La Veterinary Laboratories Agency, il laboratorio di analisi veterinarie gover-nativo inglese, ha analizzato i casi di avvelenamento da piombo osservati

nei bovini tra il 1990 e il 2003. L’avvelenamento si verificava più comunemente nei vi-telli giovani, ma era possibile in animali di tutte le età. Il piombo proveniva principal-mente da vernici con piombo, batterie al piombo e dalla presenza del metallo nel suo-lo in prossimità di vecchie miniere. Le vernici erano responsabili della maggioranza dei casi di avvelenamento nei vi-telli. I soggetti di un anno di età erano più esposti al rischio derivante dalle batterie abbandonate, mentre l’avvele-namento dei bovini adulti originava soprattutto dalle fonti geochimiche di piombo. Era presente una marcataincidenza stagionale, con la maggior parte dei casi osservati in primavera a inizio estate.

Acne felina

Uno studio ha valutato gli aspetti clinici, citologici, microbiologici eistopatologici dell’acne felina in 22 gatti. L’età d’insorgenza dell’acne

nei soggetti affetti variava da 6 mesi a 14 anni con una mediana di 4 anni. Le lesioni cutanee più comuni erano comedoni (73%), alopecia (68%), esca-re (55%), papule (45%) ed eritema (41%). Il prurito era presente nel 35% deigatti. Malassezia pachydermatitis era citologicamente evidente in 4/22 gatti(18%). Microsporum canis era isolato in un solo soggetto.

In 10 dei 22 gatti (45%) si isolavano batteri: i più comuni erano gli stafilococchi coagulasi-positivi e gli strep-tococchi alfa-emolitici. Gli aspetti istopatologici includevano infiammazione periduttale linfoplasmacellulare(86%), dilatazione dei dotti delle ghiandole sebacee (73%), cheratosi follicolare con occlusione e dilatazione(59%), occlusione e dilatazione delle ghiandole epitrichiali (32%), follicolite (27%), adenite sebacea piogra-nulomatosa (23%) e foruncolosi (23%).In un gatto proveniente da un’abitazione con 5 gatti, tutti affetti da acne felina, si identificavano mediante im-munoistochimica antigeni di FCV in una biopsia del mento. I campioni analizzati mediante IIC di tutti gli altrigatti, così come dei gatti sani, erano negativi per FCV e antigeni di FHV-1.

236 casi clinici

Dal 15 novembre 2005 CYTOVET ha in-terrotto il servizio. A partire da giu-

gno 2006 i casi clinici di questo archivio ven-gono progressivamente utilizzati nel pro-gramma di Formazione a Distanza (FAD) diEV srl.Gli utenti attualmente registrati possono con-tinuare ad utilizzare l’archivio fino alla regola-re scadenza della loro iscrizione. L’archiviocontiene 263 casi clinici.

http://www.scivac.it/cytovet/

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

È così che cirappresentate?Mi ha molto colpito la frase “Lastampa sarà raggiunta da un co-municato nel quale si dirà che il21 luglio i veterinari italiani fannosentire il loro messaggio di pro-testa.” Il punto è che non ricordo di averdato alcun segnale di protestaverso il decreto Bersani e comeme molti altri colleghi. L’abolizione degli assurdi obbli-ghi di restrizione pubblicitarianella nostra professione (comeproposto dal decreto) potrebbeessere invece un’ottima idea esfido chiunque di voi a trovareun collega veterinario che non laritenga una utile miglioria allostato attuale.Insomma io non ho protestato ecome me molti, molti altri colle-ghi. Perché siamo stati tirati in ballosenza essere consultati? È così che ci rappresentate?

Lettera firmata

L’ANMVI è una Federazione diassociazioni e funziona con unsistema di democrazia rappre-sentativa. Ha un organo nel quale sonorappresentate tutte le associa-zioni federate, il Consiglio Nazio-nale (Parlamento) che elegge ilConsiglio Direttivo (Governo)con potere esecutivo. Solo in ca-si eccezionali, come avviene intutte le democrazie rappresenta-tive, si ricorre al referendum. Il Decreto Bersani è stato boc-ciato all’unanimità dal ConsiglioDirettivo che ha dato indicazionia tutti i suoi referenti nazionali eregionali di attivarsi per otteneremodifiche ritenute sostanziali.Anche la FNOVI si è attivata al-l’interno del CUP. I punti sono quelli sulle profes-sioni (art. 2) e quelli sugli inter-venti antielusione (art. 35).Per quanto riguarda l’art. 2, con-dividiamo una maggiore libera-lizzazione della pubblicità, giàdel resto prevista dalla FNOVI,ma sempre sotto il controllo degliOrdini e con l’esclusione dell’in-dicazione dei prezzi. Il punto sul quale siamo ferma-mente contrari è solo l’abolizionedelle tariffe minime.

Essendo queste, infatti, determi-nate sulla base dei minimi costisostenibili per offrire una presta-zione che rispetti le BPV ritenia-mo che siano una garanzia diqualità per il cliente. Sotto questi livelli, riducibili inminima percentuale in accordocon gli Ordini per iniziative inconvenzione con finalità di sa-nità pubblica o sociale, la qualitàdella prestazione non può piùessere garantita e questo sareb-be quindi contro il rispetto dellasalute e del benessere dell’ani-

male. Le tariffe, inoltre, garanti-rebbero il mondo professionaleda una concorrenza “sleale” daparte di organizzazioni o entiche non avendo problemi econo-mici potrebbero proporre servizia prezzi che nessun professioni-sta privato potrebbe accettare.Per quanto riguarda le normeanti-elusione pensiamo che ilproblema non sia tanto il contocorrente dedicato all’attività pro-fessionale, quanto il limite, vera-mente minimo, di 100 euro, per ipagamenti in contanti. Sono an-

13laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2006LETTERE AL DIRETTORE

@

La crescita è un fenomenomisterioso che, prima ancora

di essere economico, è legato alla fiducia,

al dinamismo, alla volontà di affrontare il futuro”.

Tommaso Padoa Schioppa,Ministro dell’Economia

cora tanti i nostri clienti che nonhanno un C/C e pagano in con-tanti. Se la prestazione è di 120euro dobbiamo rifiutare il con-tante e sperare che il cliente siatanto onesto da farci poi avereun vaglia o un bonifico? Prepa-riamoci a tanti insoluti. Questi, insintesi, alcuni dei problemi che ilDecreto Bersani porterà alla no-stra professione. Abbiamo l’im-pressione che forse non sia sta-to letto da tutti con l’attenzioneche merita.

Carlo Scotti

L’iniziativa dell’ANMVI di prote-stare il 21 luglio contro il Decre-to Bersani, esponendo il mani-festo allegato al n. 26 di questarivista, ha avuto un vasto con-senso da parte della categoriae perfino da associazioni diproprietari e animalisti. C’è anche stata una vasta ecomediatica. Non tutti i colleghi hanno peròcondiviso. Ci è arrivata una email con un“...ma per piacere!” a cui nonsapremmo cosa rispondere eun’altra che invece merita unarisposta attenta e ragionata.Eccola.

Carlo Scotti

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

14 laPROFESSIONE VETERINARIA 28/2006CALENDARIO ATTIVITÀCALENDARIO ATTIVITÀ

In corso di patologia epatica cronica nel cane, ilsupplemento di quali di questi farmaci non è in gradodi ridurre o prevenire lo sviluppo di fibrosi epatica:

Zinco

Rame

Colchicina

Prednisolone

Quale è l’ausilio diagnostico strumentale piùutile nell’approfondimento della diagnosidelle patologie ombelicali del vitello?

Ecografia

Radiografia

TAC

Risonanza magnetica

INCONTRO REGIONALE AIVEMP ABRUZZO IN COLLABORAZIONE TECNICHE DI COMUNICAZIONE IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Agroalimentare “La Valle della Pescara”, CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI PESCARA Cepagatti - PE - C. da Buccieri, 1 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372

403541 - E-mail: [email protected] SIVE MACROREGIONE NORD ORIENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE DEL

CAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: II PARTE - DAL SEGNO CLINICO ALLA PATOLOGIA COMPORTAMENTALE: LA CLINICA COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SIVE / SCIVAC RIPRODUZIONE EQUINA: I PARTE - MANAGEMENT DELLA FATTRICE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE -Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ASL 19 DI ASTI IL PACCHETTO IGIENE: UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE - ASTI - Asl 19 - Via Conteverde 125 - Asti - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel.+39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVAE SECONDO SEMESTRE: “AGGIORNAMENTI IN MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAR PIEMONTE IN COLLABORAZIONE PATOLOGIE NEONATALI DEL VITELLO - Hotel “Holiday Inn” Cherasco (Cuneo) - Str. Provinciale Cherasco, 662 -CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CUNEO ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539

E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: II PARTE - SEMEIOTICA CLINICA, PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA E RADIOLOGIA

CARDIOLOGICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SIVAR IN COLLABORAZIONE CHIRURGIA ORTOPEDICA NEL VITELLO - Istituto Zooprofilattico Sperim. Lombardia-Emilia Romagna, sede diCON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI CREMONA Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commis-

sione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVAR IN COLLABORAZIONE CORSO AVANZATO CHIRURGIA BOVINA - Istituto Zooprofilattico Sperim. Lombardia-Emilia Romagna, sede diCON ORDINE MEDICI VETERINARI DI CREMONA Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica

SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Catalunya, Alghero - Via Catalogna, 20 -ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA DELL’APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA (POA) - Novotel Ca-serta Sud, Caserta - Strada Statale, 87 Sannitica - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIONCOV L’OSTEOSARCOMA - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO PATOLOGIA MITRALICA NEL CANE E MALATTIE TIROIDEE - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 -E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Mo-nica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC PIEMONTE EPATOPATIE NEL CANE E NEL GATTO: DIAGNOSI TRATTAMENTO E PROGNOSI - Hotel Campanile - RivoliIN COLLABORAZIONE CON SOVEP (TO) - C.so Allamano 153 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria

Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA DECENNALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ORTOPEDICA - Hotel Leonardo da Vinci, Milano - Via Senigallia, 6 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 -E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI RICOSTRUZIONE E DEMOLIZIONE-RICOSTRUZIONE DEL MUSO NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi -Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVE MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONE DELCAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA TRATTAMENTI MEDICI E CHIRURGICI NELLE ZOPPIE DEL CANE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-mazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SINUV INSUFFICIENZA RENALE ANURICA VERSO OLIGURICA. APPROCCIO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO -Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA PRIMO INTERVENTO NELLE PATOLOGIE SPINALI DEL CANE - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - StradaStatale, 87 Sannitica - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega-zioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI: II PARTE - CHIRURGIA DELL’APPARATO GASTROENTERICO - Centro Stu-di SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-greteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI METODOLOGIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accre-ditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC NEOPLASIE EMOPOIETICHE, LINFOIDI E NON LINFOIDI: QUALCOSA DI VECCHIO, QUALCOSA DI NUOVO -Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gam-barotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV I FANS: PRESENTE, PASSATO E FUTURO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-chiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO MTC E OMEOPATIA: RISULTATI CLINICI E PERCORSI COMPLEMENTARI - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC VENETO “PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA COMPA-IN COLLABORAZIONE CON ORDINE MEDICI VETERINARI GNIA” - Sala Consiliare del Comune di Marcon (VE) - Piazza Municipio 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per DELLA PROVINCIA DI VENEZIA informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

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QUIZ 1Corso base di chirurgiadel bovino SIVAR 2005

Risposta esatta: a)

QUIZ 2Delegazione RegionaleSCIVAC 2005Risposta esatta: b)

SOLUZIONI

La rivista è un settimanale

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Chiuso in stampa il 24 luglio 2006

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 28

SCUOLA DI FORMAZIONE VETERINARIA POST-UNIVERSITARIA

organizzato da Eventi Veterinari certificata ISO 9001:2000

Si informano i colleghi che sono ancora disponibili posti per i seguenti corsi:

PROGRAMMA COMPLETO E SCHEDA DI ISCRIZIONE DISPONIBILI SUL SITO www.scivac.it (Itinerari didattici)ISCRIZIONE:La scheda di iscrizione deve essere spedita a:Segreteria della Scuola - Itinerari di medicina per animali da compagnia - Via Trecchi 20 - 26100 Cremona - Fax 0372/403512Il modulo di iscrizione (disponibile e scaricabile dal sito), debitamente compilato in ogni sua parte e firmato, deve essere spedito unitamente al pagamento relativoalla caparra confirmatoria di € 200,00.

MODALITÀ DI PAGAMENTO DEL SALDO:La quota di iscrizione può essere versata:• In 12 rate mensili A TASSO ZERO per i possessori di Carta di Credito ANMVI-VISA• Richiesta di Finanziamento alla CONSEL per coloro che non sono in possesso di Carta di Credito ANMVI-VISA, rimborsabili sempre in 12 rate mensili A TASSO ZERO• Al momento della registrazione (primo giorno del programma) nel caso di versamento con assegno, contanti o carta di credito

La Carta di Credito ANMVI può essere richiesta contestualmente al finanziamento. Per informazioni e richiedere la CartaANMVI telefonare al numero verde 800 000 444 o contattare la Segreteria ANMVI 0372/403536

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: SEGRETERIA ORGANIZZATIVA - Paola Gambarotti (SCIVAC) - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected]

DAL SEGNO CLINICO ALLA PATOLOGIA COMPORTAMENTALE:La clinica comportamentale del cane, gatto, coniglio, furetto, psittacidi

2° Parte Itinerario didattico di Medicina Comportamentale13/16 Settembre 2006 – Palazzo Trecchi – Cremona

DIRETTORE: Sabrina Giussani, Med Vet, Dipl Comp ENVF, Busto Arsizio (VA)QUOTA DI ISCRIZIONE: Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20%

Con Carta di Credito ANMVI-VISA o con finanziamento CONSELin 12 rate mensili a tasso zero: € 54,17 + IVA 20% al mese

Non soci: € 800,00 + IVA 20%ECM: In fase di accreditamento – Limite di Iscrizione: 21/08/2006

SEMEIOTICA CLINICA, PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA E RADIOLOGIA CARDIOLOGICA2° Parte Itinerario didattico di Cardiologia

21/23 Settembre 2006 – Palazzo Trecchi – CremonaDIRETTORE: Michele Borgarelli, Med Vet, Dipl ECVIM-CA (Card), Torino

QUOTA DI ISCRIZIONE: Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20%Con Carta di Credito ANMVI-VISA o con finanziamento CONSEL

in 12 rate mensili a tasso zero: € 54,17 + IVA 20% al meseNon soci: € 800,00 + IVA 20%

ECM: In fase di accreditamento – Limite di Iscrizione: 21/08/2006

APPROCCIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DERMATOLOGICI2° Parte Itinerario didattico di Dermatologia

12/14 Ottobre 2006 – Palazzo Trecchi – CremonaDIRETTORE: Rosario Cerundolo, Med Vet, Dipl ECVD, Pennsylvania, USA

QUOTA DI ISCRIZIONE: Soci SCIVAC: € 650,00 + IVA 20%Con Carta di Credito ANMVI-VISA o con finanziamento CONSEL

in 12 rate mensili a tasso zero: € 54,17 + IVA 20% al meseNon soci: € 800,00 + IVA 20%

ECM: In fase di accreditamento – Limite di Iscrizione: 01/09/2006

LE DIAGNOSI DIFFERENZIALI2° Parte 2° Itinerario didattico di Neurologia

18/20 Ottobre 2006 – Palazzo Trecchi – CremonaDIRETTORE: Marco Bernardini, Med Vet, Dipl ECVN, Bologna

QUOTA DI ISCRIZIONE: Soci SCIVAC: € 600,00 + IVA 20%Con Carta di Credito ANMVI-VISA o con finanziamento CONSEL

in 12 rate mensili a tasso zero: € 50,00 + IVA 20% al meseNon soci: € 750,00 + IVA 20%

ECM: 17 Crediti – Limite di Iscrizione: 06/09/2006

OSTEOSINTESI INTERNA AO-ASIF3° Parte Itinerario didattico di Ortopedia

18/21 Ottobre 2006 – Palazzo Trecchi – CremonaDIRETTORE: Bruno Peirone, Med Vet, PhD, Torino

QUOTA DI ISCRIZIONE: Soci SCIVAC: € 900,00 + IVA 20%Con Carta di Credito ANMVI-VISA o con finanziamento CONSEL

in 12 rate mensili a tasso zero: € 75,00 + IVA 20% al meseNon soci: € 1.050,00 + IVA 20%

ECM: In fase di accreditamento – Limite di Iscrizione: 05/09/2006

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