Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

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8° Congresso Nazionale SIVAR 006 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 3, numero 19 dal 22 al 28 maggio 2006 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 192 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. FNOVI “Governare la veterinaria” è il titolo della lettera augurale e programmati- ca che il Presidente della FNOVI, Gaetano Penocchio, ha inviato al Pre- sidente del Consiglio dei Ministri, Ro- mano Prodi. Nella lettera, il Presiden- te Penocchio auspica che “il nuovo Governo e i nuovi Ministri di compe- tenza vogliano intensificare il dialogo con la Professione Medico Veterina- ria, acquisendone i problemi e le pro- poste di soluzione”. SHORT LIST Per “esigenze di armonizzazione del- la procedura di istituzione”, il bando per il conferimento di incarichi tem- poranei presso il Ministero della Salu- te (short list) è stato sospeso. Fra i settori richiesti figurava anche l’epi- demiologia in campo veterinario. CURSI Cesare Cursi, sottosegretario alla Sa- lute del Governo Berlusconi, andrà alla presidenza del Dipartimento Na- zionale Sanità di AN. È lo stesso Cur- si a darne notizia all’ANMVI. CUP Roberto Orlandi (agrotecnici), Piero Panunzi (geometri) e Antonio Zinga- les (chimici) sono stati confermati vi- cepresidenti del CUP (Comitato Uni- tario delle Professioni) ed affianche- ranno il presidente Raffaele Sirica, (rieletto il 28 febbraio scorso). CONFRONTI Congresso straordinario della LAV a Roma, da venerdì 23 a domenica 25 giugno 2006. Nella giornata centrale di sabato 24 si terrà una tavola roton- da intitolata “Veterinari ed animalisti. Tra conflitti, collaborazioni ed azioni congiunte, un rapporto difficile”. Coordina Gianluca Felicetti, respon- sabile rapporti istituzionali della LAV. Presenti i Colleghi Aldo Grasselli, Ro- berto Marchesini, Enrico Moriconi, Pasqualino Santori, Luigi Sapino, Laura Torriani, e Rodingo Usberti. GERI Anche quest’anno l’Accademia dei Georgofili di Firenze ha istituito il pre- mio “Giancarlo Geri” per una tesi di laurea “in discipline zootecniche”. Mil- lecinquecento euro di premio al vinci- tore, designato fra laureati in agraria e veterinaria. Bando al sito dell’Accade- mia. Scadenza: 20 settembre. FUORI DALLA UE L’adesione alla UE di Bulgaria e Ro- mania sarà quasi certamente rinviata al 2008. I due paesi non hanno ancora superato i punti deboli contestati dalla Commissione Europea. Fra questi la carenza di controlli nel settore veteri- nario e della sicurezza alimentare. DANNO MORALE BIOLOGICO Investirono il suo animale e il giudice di pace riconosce il danno biologico per il trauma della morte del cane: problemi socio-relazionali che il giudi- ce ha quantificato in 310 euro il danno economico e in 500 euro il danno mo- rale biologico subito dalla ragazza. L'animale morì nel 2003 investito a Ro- ma mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, al guinzaglio. Brevi Auguri a tutti Al neo-ministro della Salute, On. Livia Turco (foto) il Presidente dell’ANMVI Carlo Scotti, si è rivolto con una frase di augurio e di pronta disponibilità: “Siamo pronti a collaborare con il nuovo Ministro - ha detto Scotti- alla quale rivolgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro. Ci saranno i modi e i tempi per un dia- logo con il Ministro che ci auguriamo sia costante e rivolto a tutte le componenti della veterinaria italiana, pubblica e privata. Non partiremo da zero se ci sarà continuità di ascolto e di confronto. Siamo comunque soddisfatti di un avere un Ministro politi- co - continua Scotti - perché crediamo possa valorizzare la veterinaria al- l’interno del nostro Dicastero non solo in tempo di emergenze, ma ogni giorno, nell’ottica della prevenzione per la sanità e il benessere animale, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. A questo lavora ogni giorno la veterinaria, pubblica e privata, del nostro Paese”. Giovedì 18 maggio, mentre Livia Turco si apprestava a conoscere la strut- tura del Dicastero, dopo il passaggio delle consegne con il Sottosegreta- rio uscente Cesare Cursi, prestavano giuramento i suoi tre sottosegretari: Serafino Zucchelli, Antonio Gaglione e Giampaolo Patta (rispettivamente nelle foto). Il giuramento que- sta mattina a Palazzo Chigi. Poi le deleghe. Serafino Zucchelli, bolognese di nascita, è il Segretario del sindacato dei Medici ospedalieri Anaao-Assomed, “una persona - nelle dichiarazioni del Ministro Livia Turco - di straordinaria disponibilità umana, di gran- de dedizione ai suoi pazienti oltre che di grande competenza e impegno alla causa del Servizio sani- tario pubblico, universalistico e solidale”. Antonio Ga- glione è medico cardiologo di Latiano (Brindisi), pri- mario della clinica Villa Bianca di Bari; è stato sena- tore della Margherita nella scorsa legislatura. “Accol- go con grande soddisfazione ha dichiarato- la notizia dell’incarico di Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute. La maggiore responsabilità che mi ac- cingo ad assumere rispetto al passato, è la diretta conseguenza del lavoro svolto con serietà ed impe- gno in tutti questi anni nell’interesse del territorio pu- gliese e dei valori del centrosinistra. Curiosità: fra le tante pubblicazioni scientifiche di Gaglione anche uno studio di cardiologia comparata uomo-animale. Giampaolo Patta è sin- dacalista, segretario confederale della Cgil. Nato a Tonara (Nuoro) diplo- mato all’ITIS Feltrinelli di Milano dove ha lavorato come tecnico informatico alla Philips. Dal 1976 al 1981 milita nei sindacati di categoria Uilm e Flm di Milano e di Sesto San Giovanni. Nel 1986 ha iniziato la carriera di dirigente nazionale come componente dell’esecutivo della Confederazione. Primo impegno per il neoministero sarà, come ha spiegato lei stessa, il re- perimento di fondi nella prossima finanziaria. Fra le prime dichiarazioni del Ministro c’è questa: “Lavorerò con i medici, con le regioni, con le profes- sioni sanitarie, con le associazioni dei malati e con i cittadini. Vogliamo fa- re un ministero accogliente’’. La Veterinaria apprezza. Se lo sai già... l'hai letto su @nmviOggi Dir. San. Emanuele Minetti - Medico Veterinario Aut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502 ISO 9001:2000 È il veterinario il futuro della zootecnia Le BPA? Più semplici e più facili da applicare dell'HACCP A PAG. 3 I l nuovo Governo dovrà affrontare al più presto la riforma degli Ordini. L'ultimo Governo Berlusconi, nono- stante l'impegno, è giusto riconoscer- lo, ha presentato progetti interessanti ma non è riuscito ad arrivare alla fine, forse anche per contrasti interni es- sendo i partiti della maggioranza su posizioni abbastanza diverse. Le pressioni e le richieste di modifica del- l'attuale sistema sono sempre più nu- merose ed arrivano dagli stessi iscritti agli Ordini che si rendono conto di do- ver svolgere la professione con rego- le vecchie e spesso superate. L'Anti- trust li vorrebbe abolire in nome della libera concorrenza, la UE li vorrebbe fortemente ridimensionare per favorire la libera circolazione dei professionisti in Europa, i Sindacati Confederali li vedono come una concentrazione di potere economico e di grande evasio- ne fiscale, la Confindustria li conside- ra organizzazioni di spartizione del mercato e di difesa di tariffe molto ele- vate. 5.000.000 di lavoratori autonomi che non appartengono alle professio- ni regolamentate chiedono un ricono- scimento delle loro organizzazioni as- sociative con l'attribuzione di ruoli e poteri simili agli Ordini scontrandosi con questi che temono sovrapposizio- ni o perdita di competenze a favore di altre categorie. Con questo panorama davanti è difficile pensare con quale progetto di riforma dovremo confron- tarci anche se negli incontri avuti con i partiti del centro sinistra, dobbiamo anche ricordarlo, abbiamo sempre trovato attenzione e disponibilità ver- so le nostre esigenze e le nostre ri- chieste. Ma una volta detto cosa ne pensano gli altri sarebbe interessan- te sapere anche cosa ne pensano gli iscritti dei loro Ordini. Il risultato di un referendum fra tutti gli iscritti non avrebbe in ogni modo il potere di cambiare la situazione più di tanto, gli Ordini sono organi istituzionali dello Stato con funzioni precise di controllo e di garanzia per il cliente, ma se emergesse la richiesta di abo- lirli? Abbiamo l'impressione che mol- ti sarebbero felici e contenti. Basta codice deontologico, aboliti i tariffari, nessun obbligo di aggiornamento, li- bertà assoluta di fare la pubblicità che si vuole, nessun vincolo per le strutture, concorrenza più o meno “sleale” alla grande, possibilità di vendere di tutto e di più. E la salute degli animali? ABOLIRE GLI ORDINI? www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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8° Congresso Nazionale SIVAR

006SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 3, numero 19 dal 22 al 28 maggio 2006Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

192ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

FNOVI“Governare la veterinaria” è il titolodella lettera augurale e programmati-ca che il Presidente della FNOVI,Gaetano Penocchio, ha inviato al Pre-sidente del Consiglio dei Ministri, Ro-mano Prodi. Nella lettera, il Presiden-te Penocchio auspica che “il nuovoGoverno e i nuovi Ministri di compe-tenza vogliano intensificare il dialogocon la Professione Medico Veterina-ria, acquisendone i problemi e le pro-poste di soluzione”.

SHORT LISTPer “esigenze di armonizzazione del-la procedura di istituzione”, il bandoper il conferimento di incarichi tem-poranei presso il Ministero della Salu-te (short list) è stato sospeso. Fra isettori richiesti figurava anche l’epi-demiologia in campo veterinario.

CURSICesare Cursi, sottosegretario alla Sa-lute del Governo Berlusconi, andràalla presidenza del Dipartimento Na-zionale Sanità di AN. È lo stesso Cur-si a darne notizia all’ANMVI.

CUPRoberto Orlandi (agrotecnici), PieroPanunzi (geometri) e Antonio Zinga-les (chimici) sono stati confermati vi-cepresidenti del CUP (Comitato Uni-tario delle Professioni) ed affianche-ranno il presidente Raffaele Sirica,(rieletto il 28 febbraio scorso).

CONFRONTICongresso straordinario della LAV aRoma, da venerdì 23 a domenica 25giugno 2006. Nella giornata centraledi sabato 24 si terrà una tavola roton-da intitolata “Veterinari ed animalisti.Tra conflitti, collaborazioni ed azionicongiunte, un rapporto difficile”.Coordina Gianluca Felicetti, respon-sabile rapporti istituzionali della LAV.Presenti i Colleghi Aldo Grasselli, Ro-berto Marchesini, Enrico Moriconi,Pasqualino Santori, Luigi Sapino,Laura Torriani, e Rodingo Usberti.

GERIAnche quest’anno l’Accademia deiGeorgofili di Firenze ha istituito il pre-mio “Giancarlo Geri” per una tesi dilaurea “in discipline zootecniche”. Mil-lecinquecento euro di premio al vinci-tore, designato fra laureati in agraria eveterinaria. Bando al sito dell’Accade-mia. Scadenza: 20 settembre.

FUORI DALLA UEL’adesione alla UE di Bulgaria e Ro-mania sarà quasi certamente rinviataal 2008. I due paesi non hanno ancorasuperato i punti deboli contestati dallaCommissione Europea. Fra questi lacarenza di controlli nel settore veteri-nario e della sicurezza alimentare.

DANNO MORALEBIOLOGICO Investirono il suo animale e il giudicedi pace riconosce il danno biologicoper il trauma della morte del cane:problemi socio-relazionali che il giudi-ce ha quantificato in 310 euro il dannoeconomico e in 500 euro il danno mo-rale biologico subito dalla ragazza.L'animale morì nel 2003 investito a Ro-ma mentre attraversava la strada sullestrisce pedonali, al guinzaglio.

Brevi

Auguri a tuttiAl neo-ministro della Salute, On. Livia Turco (foto) ilPresidente dell’ANMVI Carlo Scotti, si è rivolto conuna frase di augurio e di pronta disponibilità: “Siamopronti a collaborare con il nuovo Ministro - ha dettoScotti- alla quale rivolgiamo i nostri migliori auguri dibuon lavoro. Ci saranno i modi e i tempi per un dia-logo con il Ministro che ci auguriamo sia costante erivolto a tutte le componenti della veterinaria italiana,

pubblica e privata. Non partiremo da zero se ci sarà continuità di ascoltoe di confronto. Siamo comunque soddisfatti di un avere un Ministro politi-co - continua Scotti - perché crediamo possa valorizzare la veterinaria al-l’interno del nostro Dicastero non solo in tempo di emergenze, ma ognigiorno, nell’ottica della prevenzione per la sanità e il benessere animale, lasanità pubblica e la sicurezza alimentare. A questo lavora ogni giorno laveterinaria, pubblica e privata, del nostro Paese”.Giovedì 18 maggio, mentre Livia Turco si apprestava a conoscere la strut-tura del Dicastero, dopo il passaggio delle consegne con il Sottosegreta-rio uscente Cesare Cursi, prestavano giuramento i suoi tre sottosegretari:

Serafino Zucchelli, Antonio Gaglione e GiampaoloPatta (rispettivamente nelle foto). Il giuramento que-sta mattina a Palazzo Chigi. Poi le deleghe. SerafinoZucchelli, bolognese di nascita, è il Segretario delsindacato dei Medici ospedalieri Anaao-Assomed,“una persona - nelle dichiarazioni del Ministro LiviaTurco - di straordinaria disponibilità umana, di gran-de dedizione ai suoi pazienti oltre che di grandecompetenza e impegno alla causa del Servizio sani-tario pubblico, universalistico e solidale”. Antonio Ga-glione è medico cardiologo di Latiano (Brindisi), pri-mario della clinica Villa Bianca di Bari; è stato sena-tore della Margherita nella scorsa legislatura. “Accol-go con grande soddisfazione ha dichiarato- la notiziadell’incarico di Sottosegretario di Stato al Ministerodella Salute. La maggiore responsabilità che mi ac-cingo ad assumere rispetto al passato, è la direttaconseguenza del lavoro svolto con serietà ed impe-gno in tutti questi anni nell’interesse del territorio pu-gliese e dei valori del centrosinistra. Curiosità: fra letante pubblicazioni scientifiche di Gaglione anche

uno studio di cardiologia comparata uomo-animale. Giampaolo Patta è sin-dacalista, segretario confederale della Cgil. Nato a Tonara (Nuoro) diplo-mato all’ITIS Feltrinelli di Milano dove ha lavorato come tecnico informaticoalla Philips. Dal 1976 al 1981 milita nei sindacati di categoria Uilm e Flm diMilano e di Sesto San Giovanni. Nel 1986 ha iniziato la carriera di dirigentenazionale come componente dell’esecutivo della Confederazione.Primo impegno per il neoministero sarà, come ha spiegato lei stessa, il re-perimento di fondi nella prossima finanziaria. Fra le prime dichiarazioni delMinistro c’è questa: “Lavorerò con i medici, con le regioni, con le profes-sioni sanitarie, con le associazioni dei malati e con i cittadini. Vogliamo fa-re un ministero accogliente’’. La Veterinaria apprezza.

Se lo sai già...l'hai letto su @nmviOggi

Dir. San. Emanuele Minetti - Medico VeterinarioAut. Reg. Lombardia DRL 15/MI-200.3/1740 11/07/78 - ASL Prot. 9/5A/NN Rif 4.502

ISO 9001:2000

È il veterinarioil futuro dellazootecniaLe BPA? Più semplici e più facili da applicare dell'HACCP A PAG. 3

I l nuovo Governo dovrà affrontare alpiù presto la riforma degli Ordini.

L'ultimo Governo Berlusconi, nono-stante l'impegno, è giusto riconoscer-lo, ha presentato progetti interessantima non è riuscito ad arrivare alla fine,forse anche per contrasti interni es-sendo i partiti della maggioranza suposizioni abbastanza diverse. Lepressioni e le richieste di modifica del-l'attuale sistema sono sempre più nu-merose ed arrivano dagli stessi iscrittiagli Ordini che si rendono conto di do-ver svolgere la professione con rego-le vecchie e spesso superate. L'Anti-trust li vorrebbe abolire in nome dellalibera concorrenza, la UE li vorrebbefortemente ridimensionare per favorirela libera circolazione dei professionistiin Europa, i Sindacati Confederali livedono come una concentrazione dipotere economico e di grande evasio-ne fiscale, la Confindustria li conside-ra organizzazioni di spartizione delmercato e di difesa di tariffe molto ele-vate. 5.000.000 di lavoratori autonomiche non appartengono alle professio-ni regolamentate chiedono un ricono-scimento delle loro organizzazioni as-sociative con l'attribuzione di ruoli epoteri simili agli Ordini scontrandosi

con questi che temono sovrapposizio-ni o perdita di competenze a favore dialtre categorie. Con questo panoramadavanti è difficile pensare con qualeprogetto di riforma dovremo confron-tarci anche se negli incontri avuti coni partiti del centro sinistra, dobbiamoanche ricordarlo, abbiamo sempretrovato attenzione e disponibilità ver-so le nostre esigenze e le nostre ri-chieste. Ma una volta detto cosa nepensano gli altri sarebbe interessan-te sapere anche cosa ne pensano gliiscritti dei loro Ordini. Il risultato di unreferendum fra tutti gli iscritti nonavrebbe in ogni modo il potere dicambiare la situazione più di tanto,gli Ordini sono organi istituzionalidello Stato con funzioni precise dicontrollo e di garanzia per il cliente,ma se emergesse la richiesta di abo-lirli? Abbiamo l'impressione che mol-ti sarebbero felici e contenti. Bastacodice deontologico, aboliti i tariffari,nessun obbligo di aggiornamento, li-bertà assoluta di fare la pubblicitàche si vuole, nessun vincolo per lestrutture, concorrenza più o meno“sleale” alla grande, possibilità divendere di tutto e di più. E la salutedegli animali? ■

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Si è svolto il 12 e 13 maggio aCremona presso Palazzo Trecchiin un clima sereno e assolato, l’ot-tavo Congresso multisala SIVAR(Società Italiana Veterinari Animalida Reddito). Fiumi di relazioni nel-le sei sale adibite allo svolgimentodei lavori hanno carpito l’interessedei circa 500 veterinari iscritti che,al di là della crisi del settore, con-tinuano responsabilmente ad ag-giornarsi e a rimanere in trinceacome difensori di un settore chesubisce la sfavorevole congiuntu-ra economica del momento oltrealle conseguenze della politicaagricola mondiale. Tra le novità unintera sezione dedicata all’alleva-mento del bufalo fiore all’occhiellodella zootecnia italiana, una gior-nata dedicata agli animali selvati-ci, le buone pratiche aziendali el’espansione dell’utilizzo dellaecografia nel bovino...

Una pausa di riflessione...Quest’anno sembrava quasi chenon si volesse pensare ai problemidel mondo zootecnico e si volesseprendere una pausa di riflessionema anche di relax. I colleghi tra icorridoi parlavano soprattutto dellesingole relazioni e di quanto que-sto o quel relatore fosse stato bra-vo nell’esporre i suoi argomenti.Molti hanno seguito con piacere lerelazioni super tecniche e di taglioprettamente clinico e non ci sonostati flash o tavole rotonde di politi-ca professionale in cui si è affron-tato questo o quel problema delcomparto zootecnico. Sembraquindi che ci sia stata voglia diparlare meno e fare di più visto an-che la relazione sulle buone prati-che di allevamento che rappresen-ta una buona occasione per la vitaprofessionale del veterinario di ani-mali da reddito.

L’alimentazione e il veterinario...Nasce l’esigenza di formarsi mag-giormente sull’alimentazione ani-male e sulle formule delle razioni.Il sentimento dei buiatri è…. chese si vuole gestire l’azienda an-che solo dal punto di vista sanita-rio bisogna saperne di più di ali-mentazione! I problemi riprodutti-vi, quelli podali, le dislocazioni, eil periodo che subito segue il par-to della bovina sono direttamentecollegati con quello che l’animaleingerisce. Il veterinario deve sa-per fare un razionamento sia sevuole gestire direttamente l’ali-mentazione di una azienda di unsuo cliente sia se vuole controlla-re il lavoro dell’alimentarista di tur-no. I punti a favore del veterinariosono l’indipendenza commercialedalle case produttrici di mangimiche lo rendono obiettivo e realedifensore della salute degli ani-mali e dell’economia aziendaleche è a questa direttamente colle-gata. Da qui l’idea di partire concorsi di formazione, convegni eperché no, sarebbe un sogno,

master in alimentazione animale omeglio in bionutrizione! Il veteri-nario quindi non come alimentari-sta ma come bionutrizionista...realmente preoccupato dell’eco-nomia aziendale, di quello chemangiano i suoi animali e di quel-lo che mangeranno i consumatori.

La diagnostica per immagini inbuiatria…La sala teatro che ha ospitato la re-lazione sull’utilizzo dell’ecografonell’esame clinico del bovino è sta-ta più che mai gremita. Come a di-re che la clinica per un veterinarioha sempre il suo fascino. Si parladi nuovi sbocchi di lavoro, di com-petenze manageriali e di sicurezzaalimentare ma i veterinari sono infondo dei clinici, dei medici ed èforse questo che dona prestigio al-la professione veterinaria. L’eco-grafo quindi si sposta dall’appara-to genitale della bovina verso altriorgani che spesso dai veterinarisono stati trascurati. Il fegato, i re-ni, la mammella e il capezzolo el’esame ecografico dell’ombelico edelle vestigia ombelicali intraddo-minali dei giovani vitelli sono statioggetto della relazione dellaDr.ssa Ravary Bérangère dell’Eco-le Nazionale Vétérinaire di MaisonAlfort a Parigi. Un aumento dell’uti-lizzo di una strumentazione spessogià in dotazione di molti veterinaribuiatri che attrezzandosi con unasonda settoriale da 3,5 megaHertz potrebbero espandere le po-tenzialità diagnostiche della mac-china ecografica compagna fede-le della consolidata attività gineco-logica. La professionalità che cre-sce con poca spesa e con grandeimpatto sulla clientela e sulla salu-te dei nostri animali. E proprio il ca-so di dire….bravò madame Ra-vary!

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Concluso a Cremona il Multisala SIVAR

Buiatria: garanzia di qualitàDalla clinica alle BPA, due giornate di intenso aggiornamento per tornare da protagonisti sul campo

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006DALLE ASSOCIAZIONI

di Roberto Lomolino

Delegato SIVAR Lazio

Come applicare le Buone Pratiche di Allevamento(BPA) in azienda

Se si guarda alla evoluzione della professionebuiatrica in Italia negli ultimi cinquant’anni, la

si può dividere grosso modo in periodi. Gli anni ’60furono quelli dei grandi risanamenti dalle malattiequali TBC e Brucellosi, negli anni ’70 nacquero iprogrammi per la gestione della fertilità, negli ’80/’90vi fu un gran da fare sulla economia dell’allevamen-to, con il nuovo millennio la sanità dei prodotti di ori-gine animale è l’argomento più importante, special-mente dopo il fenomeno BSE.I nuovi concetti quali “biosicurezza”, HACCP”, “Ve-terinario aziendale” e “Buone Pratiche”, spaventanosia il veterinario che l’allevatore.Le direttive comunitarie e nazionali impongono almondo zootecnico un controllo sui prodotti, chie-dendo all’allevatore, unico responsabile della sanitàdel proprio latte o carne che sia, di attivare un me-

todo che dimostri il controllo del processo.Ogni attore della filiera, mangimificio, allevatore, ve-terinario, trasportatore, macello o caseificio, sono te-nuti a dei comportamenti virtuosi che devono esse-re codificati in documenti condivisi che devonocomprendere almeno gli obblighi di legge e sianointegrati da regole derivate dall’esperienza del set-tore. Tecnicamente l’HACCP è il sistema perfetto, ma nel-l’allevamento, per la peculiarità della produzione, siè dimostrato troppo complicato e di pressoché im-possibile attuazione. Le Buone Pratiche sono unostrumento più semplice e di facile applicazione.Il veterinario è la figura ideale per favorire l’imple-mentazione in stalla di questo sistema: è una figuragià presente ed accettata dall’allevatore, è il consu-lente formato per giudicare tutte le condizioni ri-

di GiacomoTolasi*

Marco Colombo, Presidente dellaSIVAR: “I nostri congressi hannosempre questa caratteristica: gran-de livello qualitativo, introduzione ditemi nuovi ma anche la volontà diproporre soluzioni concrete per il la-voro di ogni giorno. Anche que-st’anno siamo rimasti fedeli adun’impostazione che ha fatto delnostro congresso un punto di riferi-mento imprescindibile per i veteri-nari del settore. La risposta è statadavvero incoraggiante, la qualitàdelle relazioni molto alta. Possiamosolo dirci soddisfatti”.

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4 laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006DALLE ASSOCIAZIONI

Le buone pratiched’allevamento una buonaoccasione per il veterinario…Vista la crisi del settore non èmancato un sottile velo di demoti-vazione che ha contraddistinto idiscorsi di corridoio fatti dai colle-ghi durante il convegno. La sezio-ne quindi riguardante le buonepratiche veterinarie e tutto ciò chepuò rappresentare un nuovosbocco per la veterinaria vienesempre seguita con estremo inte-resse. È stato il caso della tavolarotonda in cui si è parlato delleconseguenze del Reg. 178/2002che detta norme per la creazione

della Authority Europea della si-curezza alimentare e che ha ispi-rato i regolamenti specifici sull’i-giene degli alimenti di origine ani-male e sui controlli da effettuare(Reg. CE 852/2004, Reg. CE853/2004, Reg. CE 854/2004) esull’igiene dei mangimi e i control-li relativi (Reg. CE 183/2005 e882/2004). Lo spazio per la con-sulenza del veterinario esiste an-che se i produttori primari non so-no obbligati ad avvalersi dei vete-rinari per la tenuta dei registri perle buone pratiche di allevamento.Un po’ come succede per la di-chiarazione dei redditi non siamo

obbligati ad avvalerci del com-mercialista ma alla fine ci andia-mo perché la contabilità non è ilnostro mestiere. Resta solo da di-mostrare che la sicurezza alimen-tare e l’igiene degli alimenti è ilnostro mestiere e che noi al pari diun buon commercialista possia-mo aiutare l’allevatore a fare beneil suo mestiere e a consigliarlo sul-le sue buone pratiche aziendaliaiutandolo ad ottimizzare il pro-cesso produttivo. Esemplare l’e-sperienza olandese in cui gli alle-vatori hanno inventato un sistemadi qualità chiamato KKM che pre-vede l’adesione volontaria dell’as-

sociato, il quale sottostà a un in-sieme di regole dettate dalle buo-ne pratiche veterinarie, che gliconsente di spuntare un maggiorprezzo del latte venduto e mag-giore solidità nella presenza sulmercato. Di rimbalzo anche i vete-rinari olandesi hanno risposto conun sistema certificato di buonepratiche veterinarie capace di in-terloquire con chi si dota di un si-stema di produzione di qualità.Un po’ quello che succede da piùdi 10 anni nel sistema di certifica-zione biologico (anch’esso deri-vante da un Reg. CEE 2092/91)da tutti bistrattato per un’ipoteticacomplessità e irrealizzabilità delsistema, ma che alla fine sta fa-cendo da modello per le certifica-zioni del pacchetto della sicurez-za alimentare.

La biosicurezza nel Bioparco diRomaLa gestione di un Bioparco, comequello di Roma ad esempio, ne-cessita sicuramente di competen-ze e di un piano sanitario checomprenda anche la biosicurezzadegli animali ospitati, del perso-nale e dei visitatori. “L’esperienzaha mostrato che oltre il 70% delleattività sanitarie all’interno di unparco sono di tipo preventivo esolo la restante parte si divide inattività veterinarie, cliniche e chi-rurgiche ed altre attività professio-nali specialistiche come l’odon-toiatria”…riferisce nel suo inter-vento il Dr. Klaus Friedrich Diretto-re Sanitario del Bioparco di Roma(foto sotto), uno dei relatori della

sezione riguardante la fauna sel-vatica che si è sviluppata nell’in-tera giornata di sabato 13 maggioospitati nella sala didattica di pa-lazzo Trecchi. Gli altri argomentidella giornata hanno riguardato lalegislazione sanitaria inerente icentri di recupero della fauna sel-vatica e nel pomeriggio l’attenzio-ne dei relatori si è focalizzata sulruolo del veterinario negli zoo nelrecupero degli animali in diffi-coltà, con la relazione su espe-rienza di recupero di lupi e una dicaprioli che ricorda un po’ la favo-la del contadino che aveva un ca-rico di cavoli e una capra e in gi-ro nei paraggi c’era un lupo. Ilcontadino doveva guadare il fiu-me cercando di salvare capra ecavoli…..in questo caso il veteri-nario da zoo ha salvato anche illupo!

Resta il sogno di ospitare inItalia il Congresso mondiale diBuiatria…Al Congresso erano presenti co-me relatori ma anche come ospitidi eccezione l’attuale Presidentedell’Associazione Mondiale diBuiatria il Prof. Walter Baumgart-ner, austriaco e il Presidente delComitato Organizzatore per ilXXIV Congresso Mondiale diBuiatria, che si terrà a Nizza dal15 al 19 ottobre prossimo, il dr.Hervé Nevetat libero professioni-sta francese. Ovviamente la visita è stata im-portante anche come verifica del-le nostre capacità organizzative,della presenza dei colleghi alCongresso e della qualità dellerelazioni. Basta solo convincerci acollaborare “tutti”, mettendo daparte antiche questioni che ci al-lontanano, per cercare di accredi-tarci come futuro Paese ospiteper il XXV Congresso Mondiale diBuiatria. La nostra Buiatria, e il no-stro impegno quotidiano lo meri-tano... sarebbe una bella iniezio-ne di fiducia per il nostro lavoro diveterinario buiatra. ■

guardanti gli animali, ha la necessaria esperienza per coor-dinare ed organizzare i settori dell’allevamento.L’abbozzo di una sperimentazione in alcuni allevamenti del-la pianura padana, sembra dare già alcuni risultati.Il punto di partenza è il riferimento ad un manuale, i cui ca-pitoli principali dovrebbero essere: • Identificazione e rintracciabilità

• Biosicurezza e sanità animale• Gestione del farmaco• Mungitura e gestione del latte• Alimentazione• Smaltimento rifiuti• Benessere animale• RefluiAlcuni di questi argomenti sono di stretta competenza delveterinario, gestione del farmaco, altri meno, ma il veterina-rio deve incominciare ad occuparsene in prima persona.Punto di partenza del lavoro in allevamento e la compilazio-ne dei documenti “base”, da raccogliere nel faldone della“Documentazione Generale”.La piantina della stalla con l’indicazione della ubicazione deigruppi di animali, l’organico aziendale sono i più semplici dafare.Ogni settore in cui viene diviso il processo dovrebbe averepoi i suoi documenti operativi, pochi fogli dove venga de-scritta la procedura, si avranno così le descrizioni della rou-tine di mungitura, della raccolta differenziata dei rifiuti, dellaperiodicità e operatività della visita veterinaria e così via.Un punto particolarmente importante e delicato è quello de-dicato ai trattamenti farmaceutici.Devono essere descritti e controfirmati dal veterinario tutti gliinterventi routinari. Tipico esempio è il trattamento della ma-stite, fatto normalmente dal mandriano in sala di mungitura.Il veterinario aziendale è il responsabile di questo tipo dioperazione, anche se chi la effettua è il mungitore che è sta-to adeguatamente istruito.Importante è che tutte le riunioni fatte per istruire il persona-

le sui diversi comportamenti siano repertate e documentatecon la redazione di un piccolo verbale che deve rimanerenella documentazione generale.Tutto questo programma espleta le nuove direttive comuni-tarie sulla sicurezza alimentare.Il sistema appare molto flessibile e bene si adatta a tutti i ti-pi di allevamento indipendentemente dalle dimensioni, è disemplice attuazione, propone un intervento “proattivo” e non“reattivo”.I primi risultati si vedono abbastanza precocemente con unnetto miglioramento della gestione e del controllo del lavoro.Con questo sistema poi viene a consolidarsi la figura del ve-terinario aziendale con compiti ben delineati ed in sintoniacon il ruolo della veterinaria pubblica alla quale è lasciato ilcompito di controllo generale.

*Veterinario Libero Professionista BresciaRelazione presentata il 12 maggio all’8° Congresso SIVAR

(Cereser 2005)

Responsabilesala mungitura:

Luigi Verdi

Mungitori:Sergio RossiniTejinder Singh

Responsabileanagrafe e

tracciabilità:Giulio Bianchi

Capostalla:Mario Bianchi

Responsabilialimentazione:

Jagtar SinghLeo Ferrari

Responsabilevitelli:

Antonio Gialli

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

Se è vero che la bufalaama l’acqua, l’umidità diCremona ha creato un

ambiente sicuramente ospitaleper iniziare a parlare dell’alleva-mento di questa specie nella pia-nura padana. Da queste partil’allevamento bufalino è cresciutonell’ultimo anno del 170% arri-vando a circa 30.000 capi. Unbel record se si considera chesono insediamenti aziendali fuoridella zona DOP della “mozzarel-la di bufala campana” che nonsottostanno alla tutela del mar-chio Europeo. La giornata delbufalo ha visto protagonisti imaggiori esperti del settore bufa-lino (tra cui il Prof. Zicarelli e ilProf. A. Borghese rispettivamen-te Presidente e Segretario dellaassociazione mondiale Interna-tional Buffalo Federation) in Italiae quindi nel mondo, che hannoparlato del management ripro-duttivo nella specie bufalina col-legandolo alla redditività dell’a-zienda, sottolineando le differen-ze di ordine manageriale e sani-

tario. La particolarità della sta-gionalità riproduttiva del bufaloche è ancora collegata ai suoiluoghi tropicali di origine, imponein Italia per la maggior richiestadi latte in estate e per il maggiorprezzo che se ne riesce a spun-tare in questa stagione, un pro-gramma di destagionalizzazionedella riproduzione della mandria

attraverso i protocolli di sincro-nizzazione dell’estro e di insemi-nazione artificiale. Di particolareinteresse l’attenzione riposta dairelatori sul trapianto embrionaleche è di sicuro interesse per l’e-sportazione di embrioni nei Paesiinteressati all’allevamento dellabufala e alla genetica dei nostrianimali. (R.L.) ■

5laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006DALLE ASSOCIAZIONI

La SIVAR ringrazia

Le aziende, numerose tral’altro (quasi una venti-

na di espositori), hanno fattodel loro meglio per informa-re e proporre i loro nuoviprodotti ai veterinari presen-ti. Importante lo spazio de-dicato alla strumentazioneper immagini che vedeva lapresenza di tre aziende lea-der del settore... pronte adare risposte a chi fosse rimasto affascinato dalla relazione sull’utiliz-zo dell’ecografo nell’esame clinico del bovino che ha occupato la sa-la Teatro di Palazzo Trecchi per tutta la mattinata di sabato 13 maggio.La SIVAR ringrazia Pfizer, Ceva, Fatro, Merial, Schering Plough e tuttigli espositori.

Scusate! Un po’ di vanità...

Lo so non è bello parlare di se stessi! Ma l’eccezionalità dellacosa me lo impone. Non capita tutti i giorni di brevettare

un’idea e di farla diventare un prodotto commerciabile e a disposi-zione di quanti desiderino provarlo in azienda. Nel numero 15/2006di professione veterinaria alcuni di voi hanno letto che ho brevettatoun sale per la somministrazione di medicine non convenzionali aglierbivori e che avevo dei contatti con alcune aziende interessate all’i-dea. Ebbene le aziende si sono fatte avanti, Biorama per la parte ve-getale e Demas per la parte salina e insieme abbiamo creato “il saledel Dr. Lomolino”, presentandolo a questo Congresso con uno standa Palazzo Trecchi. L’interesse dei colleghi non è mancato, forse mi-sto a curiosità, e mi ha fatto molto piacere l’interesse di chi si occu-

pa di alimentazione animale. Ma una cosa che mi ha molto colpito è stato quando un collega più giovane dime mi ha chiesto, non le informazioni sul prodotto, ma le informazioni su come si fa un brevetto. Eventual-mente ha anche lui una buona idea e forse la mia iniziativa gli ha dato il coraggio necessario per provare afarla diventare realtà. Forse anche così si può affrontare il brutto momento del nostro settore. (R.L.)

...e la stampa corre a vedereÈ successo venerdì 12 mag-

gio… a Palazzo Trecchi si èpresentato Jenner Meletti inviatodi Repubblica perché interessatoal nostro evento e in particolarealla giornata dedicata all’alleva-mento bufalino voluta fortementedalle delegazioni regionali SIVARCampania e Lazio perché impe-gnate in prima persona in uno

dei sistemi di allevamento che il mondo ci invidia. L’inviato di Repub-blica ha intervistato per primo il Past President SIVAR Alberto Casar-telli che ha sottolineato come in “Lombardia il bufalo sia in forte cre-scita. Fra Cremona e Lodi nel 2002 questi animali erano 3.200, men-tre alla fine dell’anno scorso erano già 9.600. Nell’Italia sopra il fiumePo sono già 30.000”. “Con l’esperienza secolare dei suoi allevatori”, dice Casartelli, e la lo-ro organizzazione il nord sta conquistando un pezzo importante del-la produzione delle mozzarelle”. Per quanto riguarda la produzione della carne di bufalo Jenner Me-letti ha invece sentito il Prof. Corrado Pacelli docente dell’Universitàdella Basilicata, neo-Delegato SIVAR Campania e principale promo-tore della giornata dell’allevamento bufalino a Cremona.“Un tempo, dice Corrado Pacelli, la nascita di un annutolo era una di-sgrazia. Qualcuno serve alla riproduzione ma gli altri non si sapeva che de-stino assegnargli. Per fortuna in Campania sono nati tre consorzi per l’ingrasso del ma-schio bufalino. La carne avrà il marchio di Carne di Bufala Campa-na”. (R.L.)

La bufala sbarca a Cremona...

Il Prof. Zicarelli e il Prof. Borghese

Artrosi: cause, meccanismi e sintomi - Primo corso on line

Èstata presentata al 53Congresso Nazionaledella SCIVAC la forma-

zione a distanza sull’artrosi delcane e del gatto, grazie all’impe-gno di SCIVAC e INNOVET. Ilcorso on line “Artrosi, cause mec-canismi e sintomi” può essere fre-quentato a distanza nei tempi chesarà lo stesso partecipante a de-cidere: tutte le lezioni sono infattifruibili senza limiti di accesso escadenza. L’accesso al corso èlibero e gratuito previa registrazio-ne: basta collegarsi alle paginedel sistema EGO e registrarsi perfrequentare il corso cominciandodalla prima lezione e decidere au-tonomamente quando proseguirefino all’ultima. Il corso è articolatoin sette lezioni, disponibili on linein progressione temporale dal 19maggio 2006. L’ultima lezionesarà disponibile dal 19 ottobre2006.

• I lezione - on line dal 19 mag-gio 2006 Artrosi: inquadramento genera-le [50 min.] - Carlo Maria Mor-tellaro

• II lezione - on line dal 5 giu-gno 2006Malattie dello sviluppo causa diartrosi: l’arto anteriore [50 min.]- Bruno Peirone

• III lezione - on line dal 19 giu-gno 2006Malattie dello sviluppo causa diartrosi: l’arto posteriore [50min.] - Bruno Peirone

• IV lezione - on line dal 3 luglio2006Malattie traumatiche causa diartrosi [50 min.] - Bruno Peirone

• V lezione - on line dal 18 set-tembre 2006Patogenesi dell’artrosi: i mec-canismi [45 min.] - Carlo MariaMortellaro

• VI lezione - on line dal 2 otto-bre 2006Trattamento combinato dell’ar-trosi: I parte [50 min.] - CarloMaria Mortellaro - Giovanni Re

• VII lezione - on line dal 16 ot-tobre 2006Trattamento combinato dell’ar-trosi: II parte [50 min.] CarloMaria Mortellaro - Giovanni Re

“La diffusione della conoscenza sievolve e nascono nuovi canali. LaFAD è uno di questi e rappresen-ta sicuramente una grande inno-vazione, da sfruttare come fanta-stica ed irrinunciabile occasioneper approfondire, stando como-damente seduti davanti al propriocomputer, la conoscenza di argo-menti, anche difficili e controversi,com’è appunto l’artrosi.” Le paro-le sono quelle usate da Carlo Ma-

ria Mortellaro nella presentazio-ne del primo corso on line sull’ar-trosi del cane e del gatto. Suo, in-fatti, il compito di aprire il corsocon la prima lezione (19 maggio2006) sull’inquadramento genera-le della malattia: un affascinanteviaggio attraverso le molteplicisfaccettature cliniche dell’artrosied i metodi per diagnosticarla inmodo puntuale e tempestivo. ABruno Peirone, attuale Presiden-te SIOVET, il compito di trattare leprincipali artropatie, consideratecause primarie di artrosi. La quin-ta lezione sarà dedicata all’ap-profondimento della patogenesidell’artrosi. E sarà ancora Mortel-laro a spiegare i molteplici mec-canismi di danno - di natura siadegenerativa che infiammatoriaed ossidativa - che coinvolgonol’intero organo “articolazione”. In-fine, in un “botta e risposta” traGiovanni Re e Carlo Maria Mor-tellaro, verrà trattata la terapiamedica di combinazione per que-sta malattia. Due lezioni in cui ver-ranno spiegate non solo le terapie

“sintomatiche” per l’artrosi, maanche quelle definite “di fondo”,capaci, cioè, di intervenire suglistessi meccanismi che scatenanola malattia. http://ego.evsrl.it/inno-vet/artrosi/ ■

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

6 laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006

RINOSCOPIO PER PICCOLI ANIMALI

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Da Milano e Roma, due Presidenti-donna in Comitato Centrale

Riforme e rinnovamento con “ordine”Carla Bernasconi e Donatella Loni: l’Ordine va modernizzato, ma rimane un riferimento fondamentale per la professione

L’INTERVISTA

Dall’esperienza nell’Ordine di Milano cosa porterà in FNOVI?La consapevole determinazione di lavorare, affinché tutti i veterinari possano ri-trovare nella Federazione Nazionale un punto di riferimento e di sostegno.Il miglioramento della professione in tutte le sue componenti sarà condizionatodalle future scelte della politica professionale.

La Riforma degli Ordini è una delle priorità del futuro Governo...La riforma degli Ordini è da tempo necessaria, doveva essere una priorità an-che del passato governo, le bozze e le proposte sono state varie, ma non si èmai concretizzato nulla.L’esistenza ed il ruolo degli ordini sono fondamentali sia per i professionisti cheper gli utenti quali garanti della deontologia, dell’etica professionale. Il rinnovamento dovrebbe riguardare gli altri aspetti della professione come laformazione continua, l’accesso alla professione, il controllo e la garanzia dellaqualità delle prestazioni tutto questo in prospettiva anche delle direttive euro-pee.

Pubblicità sanitaria. Non sarebbe ora di aggiornarla?Ritengo sia ormai improrogabile una riforma della Legge 175, dal 1992 molte cose sono cambiate soprattut-

Dall’esperienza nell’Ordine di Romacosa porterà in FNOVI?L’iniziativa che personalmente vorrei sol-lecitare nella nuova FNOVI sarà il tenta-tivo di tenere più vicina la Federazionealle problematiche degli ordini provin-ciali, intensificando tutti i servizi di con-sulenza, da quelli di tipo amministrativoa quelli legali, e non solo, rendendoli an-che molto più veloci ed efficaci. L’utilitàsarebbe soprattutto per gli ordini menonumerosi, che certamente hanno ridotterisorse economiche ed umane.Altro aspetto importante è la comunica-zione, una delle nostre priorità all’Ordinedi Roma è quello di impegnarci a rende-

re più significativo il nostro sito, sollecitando i colleghi che possiedonouna mail, a comunicarcela in modo da creare una mailing-list a cui po-ter inviare in tempo reale tutte le novità da quelle legislative agli eventiformativi, o per tenerli aggiornati sulle attività dell’Ordine.Ulteriore obbiettivo sarà quello di avere un efficace addetto stampa,che operi a vasto raggio nel mondo dei mass media (televisioni, stam-pa, internet, etc.). E bene che noi veterinari cominciamo a comunicare correttamente al-l’esterno!La Riforma degli Ordini è una delle priorità del futuro Governo.

Come andrebbero riformati? Credo nell’istituzione “Ordine” e sono assolutamente a favore del suomantenimento. Dovrà essere sempre più un riferimento utile per la ca-tegoria, soprattutto in Italia dove la nostra professione sta vivendo unaprofonda crisi del mercato del lavoro. Certamente le norme che rego-lano gli Ordini dovranno essere modificate, ancora ci avvaliamo di leg-gi scritte negli anni cinquanta, allora il mondo del lavoro era completa-mente diverso e le norme riguardavano un esiguo numero di veterina-ri, basti pensare che solo l’Ordine di Roma nell’ultimo quinquennio araddoppiato il numero degli iscritti, ad oggi siamo oltre milleduecento.

La Pubblicità sanitaria per esempio, non sarebbe ora di aggiornarla?In genere gli esposti che pervengono all’Ordine riguardano soprattuttola mal pratica, ma sempre più sono quelli inerenti alla pubblicità irre-golare, credo che le norme attuali siano troppo rigide.Una moderna attività professionale deve avere una solida base im-prenditoriale, perciò deve essere rispettata l’esigenza di una maggiorevisibilità, anche attraverso un adeguata pubblicità condannando le fal-se informazioni e nel rispetto della deontologia.

Non sarebbe ora di riformare anche il Codice Deontologico?Più che riformare il codice sarebbe importante insegnarlo, e quindi im-parare a rispettarlo. Molto spesso noi veterinari non capiamo quanto siautile per lo svolgimento della nostra professione.La deontologia si dovrebbe insegnare all’università, oppure negli stes-si Ordini in un progetto di assistenza dei giovani neoiscritti tramite untutor, il quale potrebbe organizzare degli incontri di approfondimento.L’unica norma deontologica su cui, a mio parere, sarebbe giusto af-frontare una profonda riflessione e revisione è quella dell’articolo 52.Norma che non ci permette la vendita diretta dei farmaci ad uso vete-rinario ai nostri clienti se non quelli necessari per il proseguimento di untrattamento, la mia idea è che solo passando dai veterinari possiamofare la vera farmaco-vigilanza, e tra l’altro potrebbe essere una risorsaeconomica in più.

Come dovrebbe essere l’ECM per essere accettabile?Rispondo alla sua domanda con una domanda: ma i crediti ECM attri-buiti ai liberi professionisti chi li verifica? Ancora oggi la questione èmolto nebulosa.Non mi sembra che in pratica il sistema stia funzionando, la procedureper l’attribuzione dei crediti agli eventi formativi è troppo complicata elenta, e spesso non equa rispetto alle reali esigenze professionali, lefaccio un esempio pratico: io che sono un ippiatra se vado al conve-gno nazionale del mio settore, prendo solo dieci punti, mentre se par-tecipo ad un corso di informatica ne raccolgo quasi trenta. In questi ultimi anni si è verificata una corsa ai crediti solo allo scopo diraggiungere il punteggio necessario in un anno, tralasciando il valoreformativo e scientifico dell’evento. L’aggiornamento professionale, per

Carla Bernasconi, Presi-dente dell’Ordine di Milanoe Consigliere FNOVI. Si oc-cupa di clinica degli ani-mali da compagnia.

Donatella Loni, Presidentedell’Ordine di Roma e Revi-sore dei Conti della FNOVI.Ippiatra, si occupa in parti-colare di ginecologia.

di Antonio Manfredi

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

7laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006L’INTERVISTA

to per quanto riguarda la comunicazione e l’informazione ba-sti pensare ad Internet, mezzo non contemplato dall’attualeLegge, anche se da tempo siamo in attesa di un regolamen-to Ministeriale che dia indicazioni per la pubblicità sul web.Penso sia importante riformulare una norma che valuti la dif-ferenza tra informazione e pubblicità vera e propria e sia co-munque più liberale.

ECM: dopo quasi cinque anni si dimostra sempre di più unsistema ingestibile.Il sistema è stato ideato e pensato per i sanitari dipendenti delSSN, e così deve essere, è il suo forzato adattamento ai Libe-ri professionisti che lo ha reso ingestibile.I liberi professionisti devono aggiornarsi per un dovere etico edeontologico e penso che lo abbiano sempre fatto nei modi enei tempi a ciascuno più congeniali o utili.

Che ruolo dovrebbero avere gli Ordini nella riforma-Sili-quini?Sono favorevole ad un praticantato post-laurea aperto sia astrutture private che universitarie, sotto la responsabilità del-l’Ordine che viene ad assumere un ruolo di supervisione e dicontrollo di cui devono essere ancora ben definiti aspetti emodalità di attuazione. È necessario però che la collaborazione tra il Miur e gli ordinisi instauri sin dall’inizio del percorso Universitario affinché sipossa creare una sinergia tra mondo accademico e mondodel lavoro

Non sarebbe ora di rendere il Codice Deontologico piùadeguato alla professione?L’evoluzione e il mutare delle realtà professionali fanno sì chele Leggi invecchino e non siano più attuali per cui vanno ci-clicamente riviste e riformulate al fine di renderle più adegua-te e soprattutto per renderle applicabili, condivisibili e quindiosservate.

Cosa pensa dei regolamenti sul benessere animale appro-vati da vari comuni italiani, in particolare quello di Milano?Abbiamo offerto, come Ordine di Milano, il nostro contributonella stesura della bozza che è stato gentilmente glissato,quando è stato approvato non siamo nemmeno stati informa-ti nonostante la dichiarazione dell’Assessore Zampaglione diuna presentazione ufficiale alle parti interessate. Abbiamoquindi scritto ancora noi per significare le nostre perplessità erendendoci disponibili ad un incontro. Siamo ancora in attesadi una risposta.Il regolamento comunale di Milano è sicuramente ottimo nellesue intenzioni, ma poi nella realtà mi pare poco applicabile econ una scarsa copertura di risorse umane e finanziarie permetterlo in atto, a parte ovviamente quello che riguarda l’in-tervento sulla professione veterinaria che va radicalmente ri-visto.

un libero professionista, è fondamentale.Non è solamente una onorificenza sul ca-mice, ma è importante per stare sul mer-cato.

Il decreto Siliquini ha riformato l’e-same di Stato introducendo ancheun periodo di praticantato di sei me-si. Che ruolo dovrebbero avere gliOrdini?Personalmente, lo trovo molto ambiziosocome progetto, ma poi chi lo farà? I con-siglieri degli Ordini come puro volontaria-to? Oppure si prevede un giusto ricono-scimento economico da parte del legisla-tore nei confronti di coloro che dovrannoseguire e valutare i praticanti?

Cosa pensa dell’anagrafe equina, delbenessere del cavallo e quindi del do-ping?Due anni fa l’anagrafe equina per decre-to ministeriale è stata spostata comecompetenza dal Ministero della Salute al-l’Unire, si può non essere stati d’accordoma oramai è un dato di fatto.Per quanto riguarda la raccolta dei datisegnaletici, dei campioni biologici per ilcontrollo del DNA, e l’inserzione del mi-crochip nei cavalli devono essere assolu-tamente competenza del veterinario equesto non deve essere messo in di-scussione. Attualmente questi dati ven-gono raccolti esclusivamente dai veteri-nari Unire e dai veterinari delle Ausl. Il si-stema di raccolta non mi sembra efficien-te, è lento e addirittura può passare più diun anno prima che un puledro possaavere il proprio passaporto. Per velociz-zare tale procedura sarebbe utile farsvolgere tale attività direttamente dal ve-terinario di fiducia, come avviene già inaltri paesi europei comunitari. Il doping nel mondo dei cavalli come inaltre attività sportive è una piaga che de-ve essere severamente contrastata, ecertamente il veterinario ha un ruolo es-senziale in questa lotta, ed è l’unico chepuò avere la reale competenza per giudi-care il reale benessere degli animali, altreprofessionalità minori potrebbero mettereseriamente a rischio una obbiettiva valu-tazione.

Pubblicità illecita del farmaco

Marabelli alla FNOVI: segnalare chiaramente qualsiasi irregolarità

“La pubblicità dei medicinali vete-rinari per i quali è richiesta la pre-scrizione (obbligo di ricetta) non èpermessa, ma ne è consentita so-lo l’informazione rivolta esclusiva-mente ai medici veterinari deputa-ti alla loro prescrizione, e quindiiscritti all’Ordine”. Lo ricordava laFNOVI a marzo con una circolarein cui invitava gli Ordini a vigilaree denunciare, in quanto illecita, la

pubblicità di medicinali veterinaricon obbligo di prescrizione sullastampa quotidiana o periodica in-dirizzata al pubblico o ad opera-tori zootecnici. Il problema erastato segnalato anche al Ministerodella Salute, che ha risposto il 29aprile, ribadendo che “in nessuncaso è consentito diffondere alpubblico materiale pubblicitarionon preventivamente autorizzato”e che il Ministero è “attento nellavalutazione dei messaggi pubbli-citari rivolti al pubblico, ma non in-terviene nei messaggi relativi aimedicinali veterinari soggetti adobbligo di prescrizione medico-veterinaria che costituisconoinformazione medico-scientifica,che può essere promossa tramitei diversi mezzi di diffusione carta-cei o attraverso i media ma desti-nata esclusivamente agli operato-ri del settore”. La nota ministerialeè firmata dal Capo Dipartimentodi Sanità Pubblica Veterinaria,Romano Marabelli, (foto) che

conclude invitando la Federazio-ne a “segnalare chiaramentequalsiasi irregolarità riscontrata inmateria di pubblicità illegale dimedicinali veterinari”. Chiunqueeffettua pubblicità presso il pub-blico, in violazione delle disposi-zioni dell’articolo 6 del DM14/06/02 è soggetto a sanzioniamministrative pecuniarie previ-ste dall’ultimo comma dell’art. 201del testo unico delle leggi sanita-rie, approvato con regio decreto27 luglio 1934, n. 1265 e succes-sive modifiche.Nella sua circolare, la Federazio-ne ricordava inoltre che le dispo-sizioni di legge “risulterebberogravemente compromesse anchequando, ad esempio, si distribuis-sero depliant illustrativi di medici-nali veterinari con obbligo di pre-scrizione in occasione di mercatie fiere aperti alla partecipazionedel pubblico, o all’interno di far-macie, o presso i grossisti di me-dicinali veterinari”. ■

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

esperti indicano che il rischio che ilvirus diventi endemico negli uccel-li selvatici d’Europa varia fra bassoe alto a seconda delle specie. Il rischio può essere ridotto se si in-tensifica la sorveglianza attiva epassiva degli uccelli selvatici inEuropa e se si utilizzano i dati rac-colti nella definizione delle misuredi biosicurezza per il pollame do-mestico. Per il Panel AHAW del-l’EFSA il comportamento degli uc-celli selvatici in Europa deve esse-re studiato in maniera più ap-profondita in modo tale che le di-namiche di trasmissione all’internodi una stessa specie e fra speciediverse vengano meglio compre-se. Infine, quanto al rischio di tra-

smissione dell’infezione al pollamedomestico questo è del tutto tra-scurabile nelle aree ad alti stan-dard di bio-sicurezza, molto bas-so” a parità di misure nelle aree adalta intensità di allevamenti, dabasso a medio nelle aree rurali. In-fine fra le raccomandazioni del-l’EFSA c’è quella di ottimizzare l’ef-ficacia delle misure di biosicurezzae di condurre ulteriori ricerche suivaccini. (Opinion of the Scientific Panel onAnimal Health and Welfare on a re-quest from the Commission relatedwith the Migratory Birds and theirPossible Role in the Spread of Hi-ghly Pathogenic Avian Influenza -http://www.efsa.eu.int) ■

Il Parlamento ha sottoscrittoun pacchetto di emendamen-ti di compromesso negoziati

con il Consiglio in merito al rego-lamento sulla prevenzione, il con-trollo e l’eradicazione di alcuneencefalopatie spongiformi tra-smissibili. Scopo della propostacontenuta nella relazione dell’Eu-roparlamentare Dagmar Roth-behrendt (PSE, DE), è di adattarsialle recenti norme adottate a livel-lo internazionale. Nel chiedereuna sorveglianza accurata, l’Aulaha confermato il divieto di sommi-nistrare farine di carne ai ruminan-ti, ma apre alla possibilità di ali-mentarli con farine di pesce. IlParlamento ha sottoscritto il com-promesso negoziato con il Consi-glio in merito alla proposta voltaad adattare la normativa UE sullaprevenzione, il controllo e l’eradi-cazione di alcune encefalopatiespongiformi trasmissibili (TSE) al-la decisione assunta dall’UfficioInternazionale delle epizoozie(OIE) di ridurre da cinque a tre lecategorie di rischio legate allaBSE: rischio trascurabile, rischiocontrollato e rischio indetermina-to. Sarà quindi possibile chiuderela procedura in prima lettura.

Non abbassare la guardiaAdottando la relazione di Roth-Behrendt i deputati hanno accol-to con favore la proposta di ridur-re da cinque a tre le categorie dirischio ma, ritenendole troppovaghe, hanno insistito sulla ne-cessità di rafforzare le misure disorveglianza passiva e attiva.

Per “sorveglianza passiva” si in-tendono la segnalazione di tuttigli animali in cui si sospetta lapresenza di un’infezione da TSEe test di laboratorio su detti ani-mali, laddove la TSE non può es-sere esclusa da indagini cliniche.Con “sorveglianza attiva” si in-tende invece il controllo deglianimali non segnalati come so-spetti di presentare un’infezioneda TSE in particolare al fine dideterminare l’evoluzione e la dif-fusione di TSE in un paese o inuna regione. Si tratta, più in par-ticolare di controllare gli animalimacellati con urgenza, quelli chepresentano sintomi clinici ad unesame ante mortem, i capi morti,gli animali macellati sani e quelliabbattuti in relazione ad un casodi TSE.Inoltre, il Parlamento introducemaggiori dettagli riguardo ai pro-grammi annuali di sorveglianza.Questi, in particolare, dovrannocoprire tutti i bovini di età superio-re a 24 mesi inviati alla macella-zione di emergenza e quelli di etàsuperiore a 30 mesi soggetti amacellazione normale ai fini delconsumo umano. È poi chiesto diinquadrare più rigorosamente leeventuali modifiche ulteriori (adesempio della lista dei materiali arischio specifico, come il cervelloo il midollo) e sono auspicate giu-stificazioni più dettagliate da par-te dei comitati scientifici incaricatidi queste modifiche.

Le farine di pesce Una delle cause della diffusione

della BSE fu il ricorso a farine dicarne nell’alimentazione dei bovi-ni. Queste pratiche sono state vie-tate e il nuovo regolamento nonintende cambiare la situazione: leproteine animali non devono farparte della dieta dei ruminanti. Ilcompromesso però prevede chela Commissione potrà decidere diautorizzare la somministrazione diproteine derivate dai pesci ai gio-vani ruminanti. Questa decisionepotrà essere presa nell’ambitodell’apposito comitato. D’altra parte, un emendamentoprevede che si può decidere diintrodurre “un certo livello di tolle-ranza” in relazione a quantitativinon significativi di proteine anima-li presenti nei mangimi “a causa diuna contaminazione casuale etecnicamente inevitabile”. È pe-

raltro precisato che ciò andrà fat-to in base ad una valutazione fa-vorevole dei rischi che tenga con-to almeno della portata e dellapossibile fonte di contaminazionee della destinazione finale dellaspedizione.

Importazione ed esportazioni dimangimiGli Stati membri o le loro regioniche presentano un rischio inde-terminato di BSE non saranno au-torizzati ad esportare o immagaz-zinare mangimi destinati ad ani-mali d’allevamento e contenentiproteine derivate da mammiferiné mangimi destinati a mammife-ri, ad eccezione dei mangimi percani, gatti e animali da pelliccia, econtenenti proteine trattate deri-vate da mammiferi.

Lo stesso vale per le esportazioniverso la Comunità da parte deipaesi terzi o le loro regioni chepresentano un rischio indetermi-nato di BSE.

Carni separate meccanicamentePer i deputati, le carni separatemeccanicamente - “rimuovendola carne dalle ossa con una tecni-ca che distrugge o modifica lastruttura muscolo-fibrosa” - nonsono paragonabili alle carni pro-dotte normalmente. Di conse-guenza, ritengono necessario sot-toporre a revisione il loro uso per ilconsumo umano.

Per approfondimenti sulla “Road-map” per le TSE:http://ec.europa.eu/comm/food/food/biosafety/bse/roadmap_it.pdf

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L’Europarlamento: ammissibili le farine di pesce

BSE: dieci anni dopo, vigilanza ancora attualeScendono da cinque a tre le categorie di rischio

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006

Apparecchiature Radiologiche

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di LUCARELLI M. & C.

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EUROPA

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L’H5N1 può diventare endemico negli uccelliselvatici? Per l’EFSA il rischio è variabile

L’Agenzia Europea per laSicurezza Alimentare haadottato il 12 maggio

scorso un parere sul possibile ruo-lo degli uccelli migratori nella diffu-sione dell’influenza aviaria ad altapatogenicità. L’EFSA ha condottol’analisi del rischio in relazione a trepunti: 1) la probabilità di introdurre in

Europa il virus asiatico H5N1ad alta patogenicità attraversogli uccelli migratori;

2) la probabilità che esso diventiendemico negli uccelli selvaticieuropei;

3) la possibilità che si trasmetta alpollame domestico.

Sul primo punto gli esperti racco-mandano di educare alla biosicu-rezza gli allevatori nei paesi colpitifuori dal territorio comunitario: inquesti paesi la sorveglianza do-vrebbe essere innalzata sul polla-me domestico e sugli uccelli selva-tici e si dovrebbero adottare pro-grammi di vaccinazione per con-trollare l’infezione. Il commerciodovrebbe altresì tener conto dei ri-schi di diffusione del virus. Ci vuole inoltre più ricerca per mi-gliorare i metodi di sorveglianzanel pollame e negli uccelli selvaticie per analizzare più approfondita-mente le migrazioni degli uccelliselvatici. Sul punto 2), le conclu-sioni a cui sono pervenuti gli

2° WORKSHOP ANNUALE SULLA

MEDICAZIONE DEL CAVALLO ATLETA26 maggio 2006

Comprensorio UNIRE - Via Gramsci, 70 - Settimo Milanese (MI)

9.30 Prof. Carli - Benvenuto e Presentazione della Giornata9.40 Ing. Pittaluga - Il saluto di UNIRE e la posizione dell’Ente sul controllo

delle sostanze proibite10.00 Prof. Toutain - Controllo delle sostanze terapeutiche: l’approccio euro-

peo per definire i limiti analitici di rilevabilità ed i corrispondenti Tempidi Rilevabilità nei cavalli

10.45 Coffee-break11.00 Dr. Houghton - Aspetti analitici per il rilievo di FANS e steroidi 11.45 Prof. Barragry - Trattamento intrarticolare con farmaci ed anti-infiam-

matori steroidei: problemi cinetici e clinici12.30 Pausa pranzo14.30 Prof. Pezza - La normativa antidoping in Italia 15.15 Tavola Rotonda sulle problematiche antidoping in Italia

(Moderatore Prof. S. Carli) - Interverranno: Prof. D. Codazza, Prof. V.Gambaro, Dott. P. Romagnoli, Dott. L. Ricci

17.15 Dr. De Iuliis - Il Laboratorio di UNIRE Lab17.30 Prof. Carli - Chiusura dei lavori

Per informazioni: Sede di Pomezia - Tel. 06/9124189Sede di Milano - Tel. 02/33502133

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

PremessaL’art. 1 della L. 23.12.2005 n. 266(Finanziaria 2006), ai commi dal337 al 340 contiene specifiche di-sposizioni a sostegno della ricer-ca, delle attività sociali e del noprofit.In particolare, il comma 337 dellalegge sopra indicata prevede lapossibilità di devolvere il 5 permille dell’IRPEF dovuta a favoredei seguenti soggetti:• organizzazioni di volontariato;• altre organizzazioni non lucrati-

ve di utilità sociale (ONLUS)(art. 10, DLgs. 460/97);

• associazioni di promozione so-ciale (APS) iscritte nel registronazionale ed in quelli regionalie provinciali (art. 7 co. 1, 2, 3 e4, Legge 383/2000);

• associazioni e fondazioni rico-nosciute che operano nei setto-ri dell’assistenza sociale e so-cio-sanitaria, dell’assistenzasanitaria, della beneficenza,dell’istruzione, della formazio-ne, dello sport dilettantistico,della tutela, promozione e valo-rizzazione delle cose d’interes-se artistico e storico, della tute-la e valorizzazione della naturae dell’ambiente, della promo-zione della cultura e dell’arte,della tutela dei diritti civili, dellaricerca scientifica di particolareinteresse sociale (art. 10, com-ma 1, lett. a) del DLgs. 460/97);

• enti di ricerca scientifica;• Università;• enti di ricerca sanitaria;• Comune di residenza del con-

tribuente, per le attività socialisvolte dallo stesso.

L’articolo 31, comma 2, del De-creto Legge 30 dicembre 2005, n.273 ha stabilito che la disciplinain esame si applica solamente alperiodo di imposta 2005.La destinazione del 5 per milledell’IRPEF rappresenta una sceltafacoltativa del contribuente chequindi non determina maggioriimposte da pagare.Tale facoltà si aggiunge a quellagià nota (in vigore dall’anno 1990)di destinare l’otto per mille dell’IR-PEF allo Stato e ad alcune Con-fessioni religiose (Chiesa cattoli-ca, Unione Chiese cristiane av-ventiste del 7° giorno, Assembleedi Dio in Italia, Chiesa Valdeseunione delle chiese metodiste evaldesi, Chiesa Evangelica Lute-rana in Italia, Unione ComunitàEbraiche Italiane).L’articolo 1, comma 338 della ci-tata L. 266/2005, dispone infattiche la destinazione del cinqueper mille non incide sul meccani-smo di devoluzione dell’otto permille a confessioni religiose rico-nosciute o allo Stato.Risultano diverse anche le moda-lità di ripartizione delle scelte didestinazione dell’imposta. Infatti:• la destinazione dell’otto per mil-

le viene effettuata sulla base

delle scelte espresse dai con-tribuenti ed in caso di sceltenon espresse da parte dei con-tribuenti, la destinazione si sta-bilisce in proporzione alle scel-te espresse. In altre parole, ifondi non espressamente desti-nati dai contribuenti verrannodistribuiti tra i soggetti indicati(Stato e Confessioni religiose)proporzionalmente alle prefe-renze accordate dai contri-buenti per ciascuno di essi;

• la destinazione del cinque permille avviene invece “sulla ba-se delle scelte espresse daicontribuenti”; pertanto, se icontribuenti non effettuano al-cuna scelta a favore delle isti-tuzioni previste, nessun fondosarà destinato ai settori in que-stione.

Individuazione degli EntiPer l’individuazione dei soggettibeneficiari del 5 per mille, ilDPCM 20.1.2006 ha previsto re-gole diverse distinguendo:• Enti no profit;• Enti di ricerca.Per quanto riguarda gli Enti noprofit (organizzazioni di volonta-riato, ONLUS, Associazioni di pro-mozione sociale e le altre asso-ciazioni e fondazioni riconosciu-te), essi partecipano al riparto del5 per mille a condizione che sianoiscritte nell’apposito elenco tenutodall’Agenzia delle Entrate.Tale elenco è disponibile sul sitodell’Agenzia delle Entrate all’indi-rizzo www.agenziaentrate.it.Per ciascun ente sono indicati ladenominazione, la sede ed il co-

dice fiscale.Per quanto riguarda invece gliEnti di ricerca scientifica, le Uni-versità e gli enti di ricerca sanita-ria, essi sono stati individuati me-diante un elenco redatto dal Mini-stro dell’istruzione, dell’universitàe della ricerca e dal Ministro dellasalute.L’elenco di tali enti è, anch’esso,pubblicato sul sito dell’Agenziadelle Entrate.

Come scegliere la destinazionePer destinare il 5 per mille dell’IR-PEF ai soggetti sopra indicati ilcontribuente deve effettuare unaprecisa scelta utilizzando uno deiseguenti modelli:• modello UNICO PF 2006, nel

caso in cui il contribuente siatenuto alla presentazione delladichiarazione dei redditi utiliz-zando tale modalità;

• la scheda per la scelta delladestinazione del cinque permille dell’IRPEF di UNICO PF2006 (contenuta nell’ultima pa-gina delle Istruzioni di UNICO2006 PF - fascicolo 1), nel casoin cui il contribuente non sia ob-bligato a presentare la dichiara-zione dei redditi e non sia nep-pure titolare di redditi di lavorodipendente o assimilati.

• modello 730_1bis - redditi2005, nel caso in cui il contri-buente presenti la dichiarazio-ne dei redditi utilizzando il mo-dello 730/2006;

• la scheda contenuta nel model-lo CUD 2006, nel caso in cui ilcontribuente non sia obbligatoa presentare la dichiarazione

dei redditi e sia titolare di reddi-ti di lavoro dipendente o assimi-lati.

La destinazione del cinque permille è unica, nel senso che non èpossibile destinare il 5 per mille adue o più enti.Vediamo in pratica le modalità daseguire per la scelta nei casi so-pra indicati.

Modello UNICO PF 2006I soggetti che presentano la di-chiarazione dei redditi utilizzandoil modello UNICO 2006 PF, per ef-fettuare la scelta devono compila-re il riquadro del modello intitolato“Scelta per la destinazione delcinque per mille” presente nelfrontespizio, proprio sotto il riqua-dro della scelta dell’otto per mille.La scelta viene effettuata dal con-tribuente apponendo la propriafirma in uno dei quattro riquadricorrispondenti alla finalità pre-scelta.I contribuenti possono, inoltre, in-dividuare in modo specifico l’entebeneficiario della destinazionedel 5 per mille indicandone nellacasella appositamente prevista ilcodice fiscale.L’indicazione del codice fiscale èpossibile per la destinazione delcinque per mille a favore degli en-ti no profit, di quelli di ricercascientifica (e dell’Università) e diquelli di ricerca sanitaria.Non è, invece, possibile inserire ilcodice fiscale per le attività socia-li svolte dai Comuni, in quanto ilsoggetto destinatario può esseresolo il Comune di residenza delcontribuente.

Scheda per la scelta delladestinazione allegata almodello UNICO PF 2006I contribuenti esonerati dall’ob-bligo di presentazione della di-chiarazione dei redditi e non tito-lari di reddito di lavoro dipenden-te o assimilato e quindi non de-stinatari del modello CUD 2006,possono effettuare la scelta didestinazione del cinque per milleutilizzando la Scheda contenutaal fondo delle Istruzioni al model-lo UNICO 2006 PF.Per effettuare la scelta in parola isoggetti sono tenuti ad apporredue firme:• la prima in uno dei quattro ri-

quadri corrispondenti alla fina-lità prescelta eventualmente in-dicando il codice fiscale, comesopra specificato;

• la seconda a fianco della atte-stazione contenuta nella partefinale della scheda nella qualesi dichiara che non si è tenutialla presentazione della dichia-razione dei redditi.

Nell’ipotesi di presentazione dellasola scheda occorrerà anche in-dicare i dati anagrafici del contri-buente.La scheda, debitamente compila-ta dal contribuente, dovrà esserepresentata:• entro il 31 luglio 2006 presso lo

sportello di una banca o un uf-ficio postale.

La Scheda deve essere inserita inuna busta chiusa sulla quale deveessere apposta la dicitura “Sceltaper la destinazione del cinque permille dell’IRPEF”. Nel caso in cui venga contempo-

9laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006

Coordinatore scientificoProf. Francesco Porciello

Relatori ed istruttoriProf. Rolando Arcelli, Prof.ssa Angela PoliscaProf. Francesco Porciello, Dott. Giovanni AngeliDott. Francesco Birettoni, Dott. Riccardo ZelliDott.sa Francesca Bocci, Dott. Roberto FalciniDott. Domenico Caivano

Dipartimento di Patologia Diagnostica e Clinica Ve-terinaria Università di Perugia

Programma ScientificoVenerdì 23 Giugno 2006

8.30 Registrazione dei partecipanti8.45 Presentazione del corso

Prof. Franco Moriconi9.00 Concetti generali di ecografia monodimensio-

nale e bidimensionaleFormazione delle immaginiTipi di echiTipi di sondeProf. Rolando Arcelli

9.30 Settaggio dell’apparecchio ecograficoDott. Francesco Birettoni

9.45 Preparazione del paziente e finestre acusticheEcografia addominale- fegato e vie biliariProf. Rolando Arcelli

10.30 Artefatti acusticiDott. Giovanni Angeli

10.45 Pausa caffè

11.00 Ecografia - Finestre acusticheVisualizzazione delle camere cardiache. dellestrutture muscolari, e degli apparati valvolarisia in M mode che in B modeProf. Francesco Porciello

11.30 Ecografia addominale:- milza- reni e vescicaProf. Rolando Arcelli

12.15 Apparato genitale femminileProf.ssa Angela Polisca

13.30 Colazione di lavoro14.30 Divisione in gruppi dei partecipanti ed inizio

esercitazioni pratiche16.20 Pausa caffè16.40 Prosecuzione esercitazioni pratiche18.30 Termine dei lavori

Sabato 24 Giugno 20068.30 Utilizzo dell’apparecchiatura ecografica

Ottimizzazione dell’immagine, rilevazioni eprogrammi di misuraScelta e utilizzo delle sondeProf. Francesco Porciello

9.00 Ecocardiografia:- misurazioni lineari e studio del movimento

delle valvole in M-MODE- studio della funzionalità ventricolare sinistra- uso combinato con l’elettrocardiogrammaProf. Francesco Porciello

10.45 Pausa caffè11.00 Biopsia ecoguidata

Dott. Giovanni Angeli

11.30 Apparato genitale maschileDott. Riccardo Zelli

12.30 Questionari ECM12.45 Colazione di lavoro14.00 Divisione in gruppo dei partecipanti e inizio

delle esercitazioni pratiche15.50 Pausa caffè16.10 Prosecuzione esercitazioni pratiche18.00 Termine dei lavori

Il corso è riservato a 24 laureati in Medicina Veterina-ria. Saranno ammessi a partecipare i primi 24 richie-denti che faranno domanda di iscrizione, esclusiva-mente per via telefonica, a partire dal 29 Maggio 2006,a Centro Congressi Quattro Torri - Tel. 075 5170564.La quota di partecipazione è di 180 euro + IVA ed ècomprensiva di:– partecipazione alle sessioni teoriche e pratiche che

si articoleranno dalle 8,30 alle 18,00 dei giorni 23 e24 giugno 2006

– materiale didattico– 4 pause caffè– 2 colazioni di lavoro

Gli strumenti per l’attività pratico-applicativa sonomessi a disposizione dalla ditta TAI - divisione diBio98 srl di Milano, responsabile della gestione orga-nizzativa del corso.

Accreditato con 14 punti ECM

41° Corso di base di ecografia addominale ed ecocardiografia nel cane23-24 Giugno 2006

Centro Congressi Quattro Torri - Ellera Scalo - Perugia

10°anno

Il 5 per mille a favore della ricerca, delle attività sociali e del no profit

RUBRICA FISCALE

di Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

raneamente effettuata anche lascelta per la destinazione dell’ottoper mille dell’IRPEF a Confessionireligiose o allo Stato, può essereutilizzata un’unica busta sulla qua-le dovrà essere apposta la dicitu-ra “Scelta per la destinazione del-l’otto e del cinque per mille del-l’IRPEF”. Sulla busta andrà ancheindicato il cognome, il nome ed ilcodice fiscale del contribuente.Il servizio di ricezione delle scelteda parte delle banche e degli uffi-ci postali è gratuito.• entro il 31 ottobre 2006 ad un

intermediario abilitato alla tra-smissione telematica delle di-chiarazioni (dottore commercia-lista, ragioniere, consulente dellavoro, CAF-dipendenti, ecc.).

L’intermediario abilitato provve-derà a trasmetterne i dati in via te-lematica all’Agenzia delle Entrate.Nel caso di consegna della sche-da ad un intermediario si segnalache quest’ultimo non è obbligatoad accettare la Scheda dal contri-buente.Nel caso in cui l’intermediario ac-cetti l’incarico potrà richiedere un

compenso per l’effettuazione delservizio di invio telematico ed inogni caso dovrà rilasciare al con-tribuente una ricevuta attestantel’impegno a trasmettere la scelta.

Modello 730/2006I contribuenti che utilizzano il mo-dello 730/2006 per dichiarare ipropri redditi, esprimono la sceltadi destinazione del cinque permille compilando il Modello730_1bis - redditi 2005 (che con-tiene anche il riquadro per la scel-ta dell’otto per mille).

Le modalità di compilazione sonole stesse indicate nell’ipotesi dipresentazione del modello UNICOPF 2006.La Scheda deve essere presenta-ta entro gli stessi termini di pre-sentazione del modello 730/2006e quindi:• entro il 2 maggio 2006 da parte

dei contribuenti che presentanola dichiarazione al proprio sosti-tuto di imposta;

• entro il 15 giugno 2006 da par-te dei contribuenti che presen-tano la dichiarazione ad un

Centro di assistenza fiscale oad un professionista abilitato.

Il modello 730_1bis, concernentela scelta per la destinazione delcinque per mille dell’IRPEF, even-tualmente insieme al modello730_1, concernente la scelta perla destinazione dell’otto per milledell’IRPEF dovranno essere con-segnati al proprio sostituto o alCAF o all’intermediario nell’appo-sita busta facente parte del Mo-dello 730/2006 oppure in una nor-male busta di corrispondenza, re-cante la dicitura “Scelta per la de-stinazione del cinque per milledell’IRPEF”, con l’indicazione delcognome del nome e del codicefiscale del dichiarante.I coniugi che presentano la di-chiarazione congiunta presentanouna sola busta, con l’indicazionedel cognome, nome e codice fi-scale del dichiarante.In ogni caso la scheda deve es-sere consegnata insieme al mo-dello 730/2006 anche se non èespressa alcuna scelta.

Scheda contenuta nel modelloCUD 2006I contribuenti che non devonopresentare la dichiarazione deiredditi e che sono comunquepercettori di redditi di lavoro di-pendente ed assimilati, esprimo-no la propria scelta compilandola “Scheda per la scelta della de-stinazione del cinque per milledell’IRPEF” contenuta nel model-lo CUD 2006.La scheda è sostanzialmenteidentica a quella allegata alleistruzioni del Modello UNICO2006 PF e valgono le stesse mo-dalità di compilazione e di pre-sentazione ivi indicate.

Ripartizione del 5 per mille tragli Enti beneficiariIl comma 339 dell’articolo 1 del-la Legge 266/2005 dispone chele somme corrispondenti allaquota del cinque per mille del-l’IRPEF dovuta sono determina-te “sulla base delle scelte deicontribuenti”.Le scelte espresse dai contri-buenti, come è stato indicatoprecedentemente, possono con-sistere:• nell’apposizione della sola firma

in corrispondenza del riquadroindicante la finalità prescelta;

oppure• nella firma sul riquadro relativo

alla finalità prescelta e all’indi-cazione anche del codice fisca-le dell’ente beneficiario.

L’indicazione del codice fiscale èdeterminante al fine della direttadestinazione del cinque per milledell’IRPEF al soggetto prescelto.In questo caso infatti il cinque permille dell’IRPEF sarà devoluto di-rettamente all’ente prescelto.Se invece il contribuente apponela propria firma solamente nel ri-quadro corrispondente alla finalitàprescelta, non indicando il codicefiscale, il riparto del cinque permille dell’IRPEF verrà effettuatodall’Agenzia delle Entrate propor-zionalmente tra gli enti che hannoavuto almeno una destinazione di-retta. ■

10 laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006RUBRICA FISCALE

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

Come l’IVA, l’ENPAV ricade nor-malmente sul cliente finale. Que-sto meccanismo di “ripetitività”agisce quando il veterinario titola-re di Partita Iva emette fattura.Ma i veterinari senza partita IVA(veterinari neo-iscritti all’albo odipendenti in via esclusiva), cheversano comunque il dovuto al-l’ENPAV su chi si rivalgono? Eper lo stesso principio, il veteri-nario titolare di partita IVA cheha versato all’Ente più di quantonon abbia “ripetuto” sul clientenon ha diritto a portare in dedu-zione fiscale la differenza rima-stagli a carico? Secondo l’Ente-che in tal senso interessava afebbraio l’Agenzia delle Entrate -il contributo non “ripetibile”, cherimane cioè a carico del profes-sionista, deve essere deducibile.L’Agenzia delle Entrate il 4 mag-gio ha dato conferma. Ecco co-me l’ENPAV sintetizza ed esem-plifica la questione.

PER I VETERINARI ISCRITTIOBBLIGATORIAMENTEALL’ENPAVIl contributo integrativo è deduci-bile per la parte che rimane a lorocarico. È necessario distinguere: a) veterinari che non sono tito-

lari di partita IVA e non han-no, pertanto, un volume d’af-fari ai fini IVA (neolaureati eveterinari, iscritti in data ante-riore al 27 aprile 1991, cheesercitano in via esclusiva atti-vità di lavoro dipendente). Ilcontributo integrativo minimo ètotalmente a carico del contri-buente, ”non operando il mec-canismo di ripetitività del con-tributo in capo al richiedente laprestazione”. In tale ipotesi po-trà essere dedotto l’intero con-tributo integrativo minimo ver-sato dall’iscritto.

b) veterinari titolari di partitaIVA che realizzano un volumed’affari ai fini IVA. In questocaso se il veterinario ha realiz-zato un volume d’affari tale dapoter esercitare totalmente ildiritto di rivalsa, il contributo in-tegrativo non è deducibile. Se,invece, il volume d’affari di-chiarato è di importo ridotto e,pertanto, il contributo integrati-vo minimo obbligatorio è supe-riore al contributo integrativoche il professionista può adde-

bitare al cliente, la differenzache rimane a carico dell’iscrittopotrà essere dedotto dal reddi-to complessivo.

Esempio: Volume d’affari IVA rea-lizzato nell’anno 2005 (Modello1/2006): € 10.000; Contributo in-tegrativo addebitato al richieden-te la prestazione: € 200 (2% di €10.000); Contributo integrativo mi-nimo versato nell’anno 2005: €385; Contributo integrativo dedu-cibile: € 185 (€ 385 - € 200).

PER I VETERINARI ISCRITTIFACOLTATIVAMENTE Per i veterinari iscritti facoltativa-mente all’Ente, ossia i veterinariiscritti per la prima volta agli Albiprofessionali successivamente al27 aprile 1991 e che esercitanoesclusivamente attività di lavorodipendente, il contributo integrati-vo “non può considerarsi deduci-bile dal reddito complessivo inquanto versato facoltativamentead una forma pensionistica diver-sa da quella obbligatoria di ap-partenenza”. ■

15

L’Agenzia delle Entrate dà ragione all’ENPAV

Il veterinario può dedurre il contributo integrativo rimasto a suo caricoSe manca la “rivalsa” sul cliente interviene la deducibilità fiscale

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006

SCARSA ATTITUDINE DA PARTE DEI PROPRIETARI A SEGUIRE LE PRESCRIZIONI DEI VETERINARI.ECCO I RISULTATI DI UNA RECENTE RICERCA

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Una Ricerca condotta intervistando i MediciVeterinari per animali da compagnia ha messo inluce le ragioni per le quali molti proprietari di ani-mali non riescono a somministrare le medicine inaccordo alle prescrizioni ricevute.

Le interviste telefoniche condotte su un cam-pione di oltre 300 medici veterinari hanno rivelatoche secondo questi ultimi, circa la metà dei pro-prietari di cani e oltre due terzi dei proprietari digatti non riescono a seguire scrupolosamente le lo-ro prescrizioni mediche. La causa più frequente diinsuccesso (citata dal 20% degli intervistati) consi-ste per i proprietari di cani nella reale difficoltà nelsomministrare il prodotto. Con minore frequenzaviene riportato il rifiuto dell’animale ad ingerire lecompresse e la mancanza di tempo da parte delproprietario.La difficoltà di somministrazione inte-ressa anche circa i due terzi dei proprietari di gat-ti, che spesso non sono in grado di prendere il lo-ro animale oppure questo non è in casa quando èil momento della somministrazione.

Queste difficoltà pratiche non costituiscono leuniche ragioni per trattamenti incompleti: moltiproprietari (27% di quelli di gatti e 53% di quellidi cani) interrompono precocemente il trattamentose il loro animale mostra un miglioramento, giàdopo un paio di giorni. Altri dimenticano sempli-cemente di dare la medicina.

Questa ricerca è stata condotta per conto diPfizer Animal Health nell’ambito di una ricercaestesa a tutta Europa.

I risultati evidenziano che secondo i Mediciveterinari, la scarsa attitudine dei proprietari (com-pliance) a seguire le loro prescrizioni è la ragione

più importante del fallimento delle terapie antin-fettive a base di antibiotici. Altre ragioni tirate incausa includono i trattamenti troppo brevi, la pre-senza di batteri non inclusi nello spettro di azionedegli antibiotici e la comparsa di fenomeni di resi-stenza agli antibiotici utilizzati.

Conferme sono venute da altre ricerche similiche hanno rilevato che, sempre secondo i Mediciveterinari, circa il 50% dei proprietari di cani hadifficoltà a seguire il regime di medicazione pre-scritto. Problemi ancora maggiori per i proprietaridi gatti dove questa percentuale raggiunge il 60%,con 1 proprietario su 5 che addirittura non effettuail trattamento per niente.

Gli aspetti della compliance cominciano adessere indagati con maggior attenzione anche inMedicina Veterinaria, risultando di grande impor-tanza come causa di insuccesso terapeutico. Taliaspetti sono già considerati come un importantefattore clinico in Medicina Umana, con le autoritàsanitarie di tutti i paesi del mondo impegnate conmassicci investimenti a tentare di sensibilizzaremedici e pazienti sulla importanza di completaresempre il ciclo di trattamento.

Il tentativo di somministrare una compressapuò risultare una esperienza traumatica sia per l’a-nimale che per il suo proprietario. I proprietari tro-vano infatti molto difficoltoso riuscire a prendere ipropri animali e costringerli a ingerire la medicinae possono anche decidere di rinunciarci per lostress che tutto questo provoca loro. Peraltro, an-che nel caso in cui decidono di continuare a pro-varci, risulta veramente difficile avere la sicurezzache tutta la dose sia effettivamente ingerita con

successo. Sovente poi le abitudini di vita del pro-prietario così come gli impegni di lavoro o di altrotipo, rendono difficoltoso se non impossibile se-guire le prescrizioni che prevedono la sommini-strazione di una medicina per diversi giorni con 2-3 somministrazioni giornaliere. Il risultato sarà chealcune dosi vengono saltate, altre effettuate ad ora-ri sbagliati o che i trattamenti verranno interrottiprecocemente.

La possibilità di effettuare con successo un ci-clo completo di terapia è quindi scarsa, a menoche il proprietario sia veramente abile e fortemen-te motivato a condurla a termine.

Riuscire ad effettuare correttamente un ciclocompleto di trattamento antibiotico permette, pe-raltro, di evitare il rischio di ricadute e recidive,evitando il costo aggiuntivo dei trattamenti succes-sivi. Questo successo garantisce infine animali piùsani ed un migliore rapporto tra uomo e animale.

La somministrazione completa e corretta deifarmaci prescritti assicura poi un altro importantevantaggio: evita infatti che rimangano in giro percasa farmaci potenzialmente pericolosi, ad esem-pio in caso di ingerimento accidentale da partedell’animale o dei bambini di famiglia.

Pfizer Animal Health, divisione di Pfizer Inc., è un’azien-da leader mondiale nella salute animale, impegnata afornire farmaci e vaccini innovativi e di elevata qualità,per animali da reddito e da compagnia.Pfizer Inc. è un’azienda farmaceutica basata sulla ricercascientifica, presente in tutto il mondo e impegnata a sco-prire, sviluppare, produrre e commercializzare farmaciinnovativi.

PREVIDENZA

COMITATO BIOETICO PER LAVETERINARIALe procedure per una decisioneclinica informata e responsabile"a cura di Santori e CanavacciC.G. Edizioni Medico ScientificheListino € 9,81scontato € 8,00

Questo secon-do lavoro delComitato Bioe-tico per la Vete-rinaria ha volutopuntualizzareun problemafondamentale

nella vita del veterinario e che,evidentemente, sta sempre piùa cuore anche ai membri dellasocietà, clienti dei veterinari: ilmodo in cui oggi è possibile de-scrivere lo status degli animali,sia dal punto di vista etico edetologico, sia dal punto di vistagiuridico e, di conseguenza, lanatura e le modalità dei tratta-menti sanitari ad essi rivolti.

RECENSIONI

Contributi mediante trattenutasugli stipendi

P rima convenzione in Italia fra ENPAV e la ASL 5 di Oristanoper la riscossione dei contributi mediante trattenuta mensile

sugli stipendi. L’Enpav ha affidato all’Amministrazione la riscossione,in suo nome e per suo conto, dei contributi minimi dovuti dai veteri-nari dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato.La riscossione dei contributi avrà luogo mediante trattenuta mensilesugli stipendi erogati a partire dalla mensilità di gennaio fino a quelladi ottobre per un numero complessivo di 10 mensilità. L’Amministrazione invierà annualmente all’Enpav, entro il termine pe-rentorio del 30 settembre, le deleghe alla riscossione dei contributidovuti per l’anno successivo, sottoscritte dai singoli veterinari dipen-denti, secondo il testo concordato con l’Enpav medesimo. Per esi-genze tecnico-organizzative, l’Enpav non attiverà il sistema di riscos-sione disciplinato nella convenzione per le deleghe trasmesse in da-ta successiva al 30 settembre. L’Enpav, acquisita la predetta documentazione, comunicherà all’Am-ministrazione, entro il termine del 30 novembre, l’importo dei contri-buti dovuti per l’anno successivo da ciascun veterinario, nonché l’am-montare delle trattenute mensili da effettuare.L’Amministrazione provvederà a riversare all’Enpav, entro i terminidel 31 maggio e del 31 ottobre, l’importo complessivo delle tratte-nute mensili operate rispettivamente nel periodo gennaio/maggio egiugno/ottobre, mediante bollettini M.AV. senza alcun costo ag-giuntivo.

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

Da Il Messaggero del 14/05/2006: “Un ambulato-rio veterinario a Monte-

rotondo per evitare ai proprietaridi cani e gatti le continue trasfer-

te a Palestrina e Tivoli per le ste-rilizzazioni”. La richiesta fatta allaAsl nasce da un disagio che siprotrae da anni, per la mancanzadi una struttura adeguata in città

o nei comuni limitrofi. Il servizioera attivo diversi anni fa a Menta-na, ma è stato soppresso e nonpiù ripristinato. Attualmente gliambulatori veterinari Asl di Mon-

terotondo Scalo offrono altri tipidi assistenza. A sollevare il pro-blema, molto sentito, non solo iresidenti, ma il consigliere comu-nale di Rifondazione, Andrea Ma-

rino, che ha presentato un’inter-pellanza per sollecitare il ripristi-no delle prestazioni veterinarienecessarie a fronte della forte ri-chiesta. “È inammissibile - spie-ga Marino - che gli unici ambula-tori veterinari a cui rivolgersi perla sterilizzazione degli animalisiano quelli di Palestrina e Tivoli.Questo dimostra una scarsa sen-sibilizzazione verso il problema.”Immediata la replica di ANMVILAZIO che con una lettera a fir-ma del Presidente Marzio Gar-giulo, ha invitato il consigliereMarino a non attribuire al servizioveterinario pubblico competenzeche non gli sono proprie, sotto-ponendo alcune considerazioniin merito alla sollecita attivazionedi un ambulatorio veterinarioASL. Nel sottolineare che la steri-lizzazione degli animali di pro-prietà non rientra fra gli obiettividi sanità animale e sanità pubbli-ca veterinaria, come invece esenza alcun dubbio, la gestionedel randagismo e che eventualiprestazioni sul cane e sul gatto diproprietà, ivi comprese le steriliz-zazioni, sono lasciate alla liberarichiesta dei privati cittadini, ilPresidente ANMVI Lazio ha ricor-dato che il Comune di Montero-tondo, come quelli vicini, sonoampiamente serviti da struttureveterinarie private autorizzate eattrezzate a dare le prestazioni ri-chieste dai proprietari di cani egatti. La lettera si chiude facendopresente che i medici veterinariprivati presenti sul territorio ap-prezzerebbero un coinvolgimen-to dell’amministrazione comuna-le garantendo la massima dispo-nibilità. ■

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Succede a Monterotondo (RM)

Siamo a corto di ambulatori per le sterilizzazioniChiesta l'apertura di una struttura ASL per gli animali di proprietà. ANMVI LAZIO: il Comune è fuori strada

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006ANMVI REGIONE

Podologia equina, incontro a

Massafra (TA)

L ’Ordine dei Medici Veteri-

nari di Taranto organizza il

16 giugno a Massafra un in-

contro sul tema “Podologia

equina”. Gli argomenti saranno

trattati dal dott. Castelijns, ve-

terinario di fama internaziona-

le, che unisce alla competenza

dello studioso la perizia dell’e-

sperto in mascalcia e che sicu-

ramente offrirà interventi di al-

tissimo livello, con l’apporto di

altri studiosi del settore, quali il

prof. Crovace dell’Università di

Bari, conosciuto in Italia e all’e-

stero per i suoi studi sul tessu-

to osseo equino. Per informa-

zioni contattare la Segreteria

dell’Ordine ai seguenti recapiti:

Tel. 099/4706785 - E-mail:

[email protected]

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

Diritto alla dignità e al ri-spetto delle esigenze fi-siologiche ed etologiche

degli animali d’affezione; normerepressive contro ogni tipo dimaltrattamenti compreso l’ab-bandono; controllo demografico;risanamento dei canili e istituzio-ne dei canili sanitari; affido an-che temporaneo dei randagi; di-vieto di destinare gli animali ospi-tati nei ricoveri ad alcun tipo disperimentazione. Sono alcuni deipunti contenuti nel progetto dilegge “Lotta al randagismo e tu-tela degli animali d’affezione” ap-

provato a mag-gioranza dallaC o m m i s s i o n econsiliare “Sa-nità e assisten-za”, presiedutada Pietro Macco-ni (AN) nella foto.

Il provvedimento, che deve pas-sare ora all’esame del Consiglioregionale, “è la sintesi dell’abbi-namento di cinque distinti proget-ti d’iniziativa consiliare - dice ilpresidente Macconi - Nonostantele diverse posizioni di partenza misento soddisfatto per aver portatoa termine un difficile lavoro di me-diazione che spero possa conclu-dersi in Consiglio con l’approva-zione di una legge organica eampiamente condivisa”.Per animali d’affezione si inten-dono “quelli che stabilmente odoccasionalmente convivono conl’uomo, mantenuti per compa-gnia e che possono svolgere atti-vità utili”. Si considerano d’affe-zione anche quelli che vivono inlibertà ma non quelli selvatici edesotici. È fatto divieto di abban-donarli, di infliggere loro maltrat-tamenti, di utilizzarli in spettacoli,gare e combattimenti. Presso le ASL viene istituita l’a-nagrafe canina e felina e l’identi-ficazione dell’animale deve avve-nire con metodi indolore. Ai Co-muni e alle Comunità montane,singolarmente o in forma asso-ciata, competono il risanamentodei canili, il ricovero di animalicatturati o raccolti (questo servi-zio può anche essere demanda-to a soggetti privati con diritto diprelazione da parte delle asso-ciazioni animaliste), la possibilitàdi istituire un fondo speciale perla sterilizzazione di cani e gatti icui proprietari versino in statod’indigenza. Alle Province competono il con-trollo demografico della popola-zione animale, la prevenzione alrandagismo, l’istituzione di corsidi qualificazione per operatorivolontari di associazioni prote-zionistiche. Cani, gatti e gli altrianimali di affezione possono es-sere soppressi solo se grave-mente malati e incurabili o in ca-

so di loro comprovata pericolo-sità. L’eutanasia può essere esercita-ta solo da medici veterinari chedevono tenere un apposito regi-

stro sul quale annotare diagnosie motivo della soppressione. Ilpensionamento degli animalipuò essere gestito anche dasoggetti privati i quali sono tenu-

ti a compilare un apposito regi-stro che permetta di identificarel’animale, risalire alla sua prove-nienza, riportare la sua eventua-le destinazione. Il progetto di

legge prevede un investimentofinanziario superiore ai 3,5 milio-ni di euro. (fonte: Consiglio Comunale Re-gione Lombardia) ■

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La Commissione Sanità approva il progetto di legge

Lotta al randagismo e tutela degli animalid’affezione in LombardiaAnagrafe canina e felina. Registro veterinario degli interventi di eutanasia

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006INFO REGIONI

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

La sessione conclusiva delSimposio internazionalesui vaccini (Vaccinazione

del cane e del gatto: una rivaluta-zione scientifica”, Praga, 8-9 Set-tembre 2005), organizzato dallaFacoltà di Medicina Veterinariadell’Università di Utrecht e da In-tervet, è stata dedicata a un argo-mento di notevole e delicata at-

tualità in medicina veterinaria: ladurata dell’immunità dei vaccinicanini e felini (DOI, duration of im-munity).Ha introdotto la discussione Ro-nald Schultz (Dept. of Pathobiolo-gical Sciences, University of Wi-sconsin-Madison, USA), ricordan-do che gli studi sulla durata del-l’immunità indotta dai vaccini

canini sono in corso da più di 25anni. La DOI dipende da varie ca-ratteristiche del vaccino ed è me-diata dai linfociti della memoria Be T. Gli anticorpi sierici costituisco-no un indicatore affidabile di im-munità per i vaccini virali del cane.In linea generale, la DOI dei vac-cini virali è notevolmente più lungadella DOI dei vaccini batterici.

Studi condotti da alcune aziendefarmaceutiche americane hannomostrato che la DOI dei vaccinivirali da loro prodotti (cimurro, pa-rovirus-2 canino e adenovirus-2canino) era pari a diversi anni sul-la base sia di prove di esposizio-ne sia della presenza di anticorpisierici. Sulla scorta degli studi ef-fettuati, sono stati recentemente

proposti nuovi programmi vacci-nali. Alcuni paesi, soprattutto USAe UK, hanno adottato nuovi regimivaccinali basati sul richiamo ognitre anni contro malattie come ci-murro, epatite e parvovirosi. L’aspetto normativo della duratadell’immunità vaccinale è stato af-frontato da Rosalind Gaskel (Fa-culty of Veterinary Science, Uni-versity of Liverpool, UK). In parti-colare, la relatrice ha illustrato ledifferenze tra il sistema europeo equello americano. Nel sistema re-golatorio della UE, le prove di effi-cacia devono essere specificheper il prodotto e supportate datrial di laboratorio e di campo con-trollati. Di conseguenza, la DOI in-dicata è normalmente quella mini-ma, a causa dei costi e delle im-plicazioni etiche correlati al man-tenere gli animali in isolamentoper lunghi periodi. Nel sistemaamericano, invece, la DOI non de-ve essere dimostrata per ciascunsingolo prodotto (eccetto che perla rabbia), quindi le autorità scien-tifiche producono linee guida ap-propriate per le singole malattie.Gaskell conclude enfatizzandocome, prima di adottare cambia-menti dei protocolli vaccinali, siaessenziale valutare appropriata-mente la DOI di ciascun prodottospecifico. Le due relazioni finali hanno af-frontato gli aspetti pratici dellaDOI e dei richiami vaccinali nelRegno Unito e in Francia. JamesHill, libero professionista in Inghil-terra (Fromus Veterinary Group,Suffolk, UK), spiega che la vacci-nazione di routine è ancora moltoimportante in UK. Ciononostante,il concetto di DOI prolungata vie-ne visto con interesse. Infatti essorisponde al timore, assai diffusonell’opinione pubblica, di un abu-so di vaccinazioni inutili negli ani-mali; contemporaneamente, essoconsente comunque di mantene-re l’appuntamento routinario con ilcliente, alternando vaccini a DOIprolungata con altri a durata piùbreve (es. Leptospirosi). Hill hapoi ricordato come i proprietari dicani e gatti abbiano oggi menopaura delle malattie infettive. Lapericolosità delle infezioni animalie concetti come il potenziale zoo-nosico della Leptospirosi dovreb-bero invece essere enfatizzati.Comunicare un messaggio positi-vo sulla regolare vaccinazione dicani e gatti a livello locale e na-zionale, inclusi i vantaggi offerti

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Vaccini: quanto dura la protezione?Evidenze scientifiche indicano una maggiore durata dell’immunità vaccinale. I possibili risvolti discussi al Simposio sulla vaccinazione canina e felina

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

dalla DOI prolungata, è crucialeper continuare a prevenire effica-cemente le malattie infettive me-diante la vaccinazione. La realtà pratica francese è stataillustrata da Yannick Poubanne,libero professionista francese(Chemin de Bellegarde, Azas,Francia), che ha ricordato comela Francia possieda la più vastapopolazione canina e felina inEuropa (8,6 milioni di cani e 9,7milioni di gatti). Le vaccinazionicostituiscono un’importante ri-sorsa per l’ambulatorio francese.Inoltre, il tema della DOI è scar-samente percepito tra i proprie-tari di animali in questo paese.Attualmente, la vaccinazione an-nuale è ancora la pratica più rac-comandata dai veterinari france-si, che vedono con una certapaura l’arrivo di cambiamenticausati dai protocolli basati sulconcetto di DOI prolungata. Tut-tavia, il prolungamento della DOIdeve essere considerato sottotutti i possibili aspetti e in questosenso può rappresentare un’op-portunità favorevole anche in ter-mini economici. Per sfruttare al meglio queste op-portunità sarà necessario un mi-glior uso della comunicazionecon il proprietario, la sensibiliz-zazione alla visita di controllo pe-riodica, l’implementazione dinuovi servizi, l’utilizzo dell’ap-puntamento di vaccinazioni didurata annuale e di nuove vacci-nazioni per malattie emergenti(es. Leptospirosi, Piroplasmosi,Parainfluenza, etc.). ■

19laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Eradicazione in allevamento

dell’aftaepizootica suinaUn’alternativa all’abbattimentodi massa

In un allevamento suino asia-tico di 1500 capi (scrofe) è

stato avviato un programma dicontrollo ed eradicazione del-l’afta epizootica (FMD) quale al-ternativa all’abbattimento dimassa. Il programma si basavasulla vaccinazione di massa esull’esposizione al virus FMDper stimolare lo sviluppo diun’immunità valida nella popo-lazione animale. I suini non so-no portatori a lungo termine delvirus FMD, che dovrebbe esse-re eliminato entro 21 giorni dal-l’infezione. L’ingresso di capi dariproduzione veniva tempora-neamente interrotto e la man-dria di scrofe veniva parzial-mente depopolata per creareun tampone tra animali infetti enon infetti. Dopo l’esposizioneal virus e la parziale depopola-zione, il virus veniva eliminatomediante flusso unidirezionaledegli animali, severe proceduredi “tutto dentro-tutto fuori” e pu-lizia e disinfezione completadelle strutture. Dodici mesi dopo l’episodio in-fettivo iniziale, il piano di eradi-cazione era terminato e riuscito.

Stabilità dei parametri ematologiciValide le principali variabili nel sangue canino conservato per due giorni a temperatura ambiente

L a stabilità dei costituenti del sangue èscarsamente documentata. Uno studio

ha confrontato i valori della conta eritrocitaria(RBC), leucocitaria (WBC) e piastrinica, non-ché della concentrazione di emoglobina(Hgb) e dell’MCV prima e dopo la conserva-zione di sangue canino a temperatura am-biente per 24 e 48 ore. Sono stati analizzati 152 campioni ematici ca-nini in K3-EDTA provenienti da due clinicheveterinarie a distanza di 4 ore dal prelievo e

poi dopo 24 e 48 ore, mediante un analizzato-re per ematologia Coulter T540. I risultati sonostati confrontati mediante analisi della regres-sione di Passing-Bablock, diagrammi delledifferenze e, in accordo con la classificazione,in normali e anormali sulla base degli interval-li di riferimento. La conta RBC e l’Hgb erano stabili durantetutto lo studio. Le differenze della conta WBC variavano conil campione, indipendentemente dal valore ini-

ziale. L’MCV invece aumentava consistente-mente nel corso dei due giorni. Tuttavia solo pochi risultati dovevano esseredeclassificati. Gli autori concludono che icampioni di sangue intero conservati fino adue giorni a temperatura ambiente sono vali-di per la conta cellulare e l’Hgb. Tuttavia, sono possibili variazioni che devonoessere conosciute per evitare interpretazionierronee soprattutto in vicinanza dei valori de-cisionali.

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

Èin vigore dal 16 maggio ildecreto 20 aprile 2006 delMinistero della Salute che

attua le direttive comunitarie1999/74/CE e 2002/4/CE per laprotezione delle galline ovaiole ela registrazione dei relativi stabili-menti di allevamento (GU n. 111

del 15-5-2006). Fissare norme mi-nime relative alla protezione dellegalline ovaiole nei vari sistemi diallevamento, per proteggerle edevitare le distorsioni della concor-renza fra i produttori dei vari Statimembri è l’obiettivo della Direttiva1999/74/CE. La direttiva indica gli

standard minimi aggiornati per laprotezione delle galline ovaiole,introducendo disposizioni comunipiù rigorose per risolvere le pre-cedenti carenze legislative a cau-sa delle quali il benessere deglianimali non veniva preso in consi-derazione in misura sufficiente.

Inoltre, la direttiva consente a cia-scuno Stato membro di introdurresul proprio territorio una normati-va più severa. La Commissioneeuropea aveva avviato una proce-dura d’infrazione nei confronti del-l’Italia (ma anche dell’Austria, delBelgio, della Grecia e del Porto-

gallo) a motivo dell’apparentemancata attuazione della diretti-va. Tutti gli Stati membri avrebbe-ro dovuto recepire la direttiva nel-la normativa nazionale entro il 1°gennaio 2002 e informare la Com-missione delle misure adottate. Ilprovvedimento del Ministero dellaSalute distingue tre tipi di requisitiminimi per i sistemi di allevamen-to delle galline ovaiole: Disposi-zioni applicabili ai sistemi alterna-tivi (allegato 1), Disposizioni ap-plicabili all’allevamento in gabbienon modificate (allegato 2), Di-sposizioni applicabili all’alleva-mento in gabbie modificate (alle-gato 3). ■

Blue Tongue,modificatal’ordinanza

Modificato l’allegato I del-l’ordinanza interministe-

riale sulla campagna di vaccina-zione per blue tongue 2005-2006.Il provvedimento del Ministerodella Salute è pubblicato sullaGazzetta Ufficiale n.109 del 12maggio 2006. Sulla base dell’evo-luzione della situazione epidemio-logica ecco come è stato aggior-nato l’elenco dei territori: RegioneSardegna: province di Cagliari,Oristano, Nuoro e Sassari. Regio-ne Lazio: province di Frosinone,Latina, Rieti, Roma e Viterbo. Re-gione Toscana: provinicia diGrosseto. Regione Umbria: pro-vince di Perugia e Terni. RegioneSicilia: province di Agrigento,Caltanissetta, Catania, Enna,Messina, Palermo, Ragusa, Sira-cusa e Trapani. Regione Cala-bria: province di Catanzaro, Co-senza, Crotone, Reggio Calabriae Vibo Valentia. Regione Basilica-ta: province di Matera e Potenza.Regione Campania: province diAvellino, Benevento, Caserta, Na-poli e Salerno. Regione Puglia:province di Bari, Brindisi, Foggia,Lecce e Taranto. Regione Molise:province di Campobasso e Iser-nia. Regione Abruzzo: provincedi L’Aquila e Chieti. Regione Mar-che: province di Ascoli Piceno eMacerata.

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Protezione delle galline ovaiole, attuate le direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006LEGGI IN GAZZETTA

GAZZETTA UFFICIALEDELLA REPUBBLICAITALIANA

Serie Generale n. 111 del 15maggio 2006Decreto Legislativo 7 aprile2006, n. 175 Disposizioni correttive al decretolegislativo 27 maggio 2005, n.132, recante attuazione della di-rettiva 2003/43/CE relativa agliscambi intracomunitari ed alleimportazioni di sperma di ani-mali della specie bovina.

LEGGI IN GAZZETTA

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

Il 13 Maggio si sono conclu-se le lezioni del Corso opzio-nale sui temi dell’Aiuto Pub-

blico allo Sviluppo che la Facoltàdi Medicina Veterinaria dell’AlmaMater - Università di Bologna haritenuto di attivare per l’Anno Ac-cademico 2005-2006.La necessità di andare incontro anuove e mutate esigenze di for-mazione post-laurea ha portato ilDipartimento di Sanità PubblicaVeterinaria ad operare la scelta in-novativa di inserire nei programmidella sua Scuola di Specializza-zione una serie organica di lezio-ni con l’obiettivo di rendere dispo-nibili alcune delle nozioni fonda-mentali e degli strumenti operativiutili ad orientarsi in un contestovasto, complesso ed in fase dicontinua evoluzione come quellodella Cooperazione Internaziona-le e dell’Aiuto Umanitario.Luciano Venturi - quale titolaredell’insegnamento, significativa-mente denominato “Sanità pubbli-ca veterinaria e Sviluppo umano:principi e metodi di Cooperazioneinternazionale” - ha inteso mettereinsieme interessi, lavoro ed espe-rienze portati avanti per oltre 25anni, nel campo dell’Aiuto Pubbli-co allo Sviluppo, che riguardanola Sanità Pubblica, fondamentalestrumento della Cooperazione In-ternazionale nella lotta alle disu-guaglianze e per la riduzione del-la povertà.L’insieme dei materiali didatticioriginali, realizzati a supporto delCorso, ha inteso dare valore edenfatizzare un “approccio genera-lista”, quasi una contraddizione intermini per una Scuola di Specia-lizzazione.È ormai tramontato il periodo incui gli specialisti venivano inviati atrasferire competenze e tecnolo-gie in un rapporto unicamenteprofessionale ove le comunità lo-cali erano più clienti che, invece,soggetti di partecipazione attivadei programmi del loro sviluppo.Una nuova cultura della coopera-zione internazionale condivisa an-che dalle correnti più progressistedell’ultima generazione di studiosiafricani, i cosiddetti neosviluppisti,che ritiene vadano utilizzati stru-menti concertati e messi in comu-ne tra i vari attori dei programminon trascurando la valutazione diimpatto ambientale degli interven-ti, il metodo della integrazione fraprogrammi all’interno dei piani-

paese, il rispetto di saperi e cultu-re locali, la formazione dei quadrilocali per avviare percorsi di auto-sostenibilità delle azioni, una voltaconclusi i progetti.A queste logiche si sono ispiratele lezioni, gli articoli selezionatipresentati, i documenti istituziona-li collegati ai temi dello Sviluppo

Umano, raccolti e messi a dispo-sizione dell’utilizzatore che - po-stosi di fronte alle due opzioni del“paradosso umanitario” : la primaportatrice di una cultura del nonintervento, data la limitata capa-cità di incidere delle singole atti-vità di fronte alla globalità dei pro-blemi della lotta contro la povertà;

la seconda, invece, del riconosci-mento di una esigenza civile divolere mettersi in gioco per contri-buire a ridurre le disuguaglianzedel mondo - abbia deciso di ap-profondire alcuni temi dell’Aiutoallo Sviluppo ed impegnare lapropria professionalità nel campodella Cooperazione Internaziona-

le e dell’Aiuto Umanitario.I materiali del Corso sono statiraccolti in un Compact Disc chepuò essere richiesto, o diretta-mente ritirato al costo di produzio-ne, presso la sede di Bologna del-la Organizzazione Non Governati-va ALISEI. Via Cartoleria, 7. [email protected]

21ATTUALITÀ

Facoltà di Bologna

Aiuto Pubblico allo Sviluppo

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006

Nella foto alcuni iscritti al Corso,con i Proff. R. Baldelli, S. Prosperie L. Venturi, nella giornata conclu-siva delle lezioni.

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

22 laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2006CALENDARIO ATTIVITÀCALENDARIO ATTIVITÀ

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: III PARTE - RADIOLOGIA DEL TORACE - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE IL PACCHETTO IGIENE: UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE - Istituto Zooprofilat-CON ISTITUTO ZOOPROFILATTICO DEL MEZZOGIORNO tico Sperimentale del Mezzogiorno, Portici (NA) - Via Salute 2 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-

mazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO ANMVI IN COLLABORAZIONE CON ASL DI CREMONA LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - ECM: 15 Crediti -Per informazioni: Sabina Pizzamiglio - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403537 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON FSA CORSO FSA - CONTROLLO DELLA DISPLASIA DELL’ANCA E DEL GOMITO NEL CANE - Palazzo Trec-chi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 8 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delega-zioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP SICILIA TECNICHE DI QUALITÀ NELL’ATTIVITÀ DEL MEDICO VETERINARIO NEL SSN - Dipartimento di Pre-IN COLLABORAZIONE CON ASL DI RAGUSA venzione, Ragusa - Via G. di Vittorio, 59 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP

Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] DIDATTICO SCIVAC ORTOPEDIA: II PARTE - FISSAZIONE ESTERNA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

22 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE SICUREZZA ALIMENTARE: UN NUOVO APPROCCIO AI CONTROLLI UFFICIALI - Istituto Zooprofilattico CON IZS DELLA SICILIA sperimentale della Sicilia - Palermo - Via Gino Marinuzzi 3 - ECM: 9 Crediti per i Medici Veterinari - Per infor-

mazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA ODONTOIATRICA - Università degli Studi di Padova - Agripolis,

Legnaro (PD) - Via Dell’Università, 16 - Agripolis - ECM: 9 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Se-greteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LAZIO APPROCCIO DIAGNOSTICO ALL’ALOPECIA NEL CANE E NEL GATTO - Pomezia - Hotel Selene - VIAPONTINA KM 30 - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni RegionaliSCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC PATOLOGIA CLINICA: II PARTE - BIOCHIMICA 1 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ECOGRAFIA CLINICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-Attenzione: Date evento modificate. creditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:

[email protected] AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ASL 7 DI RAGUSA L’HACCP NELLA FILIERA LATTIERO CASEARIA - Dipartimento di Prevenzione, Ragusa - Via G. di Vitto-

rio, 59 - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SIMIV EMATOLOGIA - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-zioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMEF MEDICINA D’URGENZA: IL GATTO BIANCO, BLU E GIALLO - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20- ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVACTel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA QUANTI DETTAGLI CI SFUGGONO IN UNA RADIOGRAFIA ADDOMINALE? - Mantova - ECM: 3 Crediti -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506- E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA AGGIORNAMENTI PRATICI IN RIPRODUZIONE DEL CANE E DEL GATTO: DALLA CHIRURGIA D’UR-GENZA ALLA CHIRURGIA PROSTATICA - Grosseto - Granduca Hotel - Via Senese 170 - ECM: 3 Crediti - Perinfo: Monica Borghisani - Segr. Deleg. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON HILL’S GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC CORSO REGIONALE BASE DI ORTOPEDIA - Sassari - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni:Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC UMBRIA AGGIORNAMENTI IN OFTALMOLOGIA - Centro Avulp (PG) - Via Morettini, 19 - ECM: 3 Crediti - Per infor-mazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CORSO REGIONALE BASE DI RADIOLOGIA - Ragusa - Istituto Zooprofilattico - c/a Nunziata Km 1.3 S.P CON DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regio-

nali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] REGIONALE AIVEMP ABRUZZO IN COLLABORAZIONE TECNICHE DI COMUNICAZIONE IN MEDICINA VETERINARIA - Centro Agroalimentare “La Valle della CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI PESCARA Pescara”, Cepagatti - PE - C.da Buccieri, 1 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AI-

VEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVE MACROREGIONE NORD ORIENTALE: ODONTOSTOMATOLOGIA, NUTRIZIONE E ALIMENTAZIONEDEL CAVALLO - Sede da definire - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE: II PARTE - DAL SEGNO CLINICO ALLA PATOLOGIA COMPORTAMENTALE: LA CLINI-CA COMPORTAMENTALE DEL CANE, GATTO, CONIGLIO, FURETTO, PSITTACIDI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - ViaTrecchi, 20 - ECM: Rich. Accred. - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SIVE / SCIVAC RIPRODUZIONE EQUINA: I PARTE - MANAGEMENT DELLA FATTRICE - Centro Studi - Palazzo Trecchi,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SI-VE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO AIVEMP IN COLLABORAZIONE CON ASL 19 DI ASTI IL PACCHETTO IGIENE: UN NUOVO APPROCCIO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE - ASTI - Asti - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail:[email protected]

INCONTRO SIVAE SECONDO SEMESTRE: “AGGIORNAMENTI IN MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI II” - Centro Studi -Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa FeroldiSegreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC CARDIOLOGIA: II PARTE - SEMEIOTICA CLINICA, PRINCIPI DI ELETTROCARDIOGRAFIA E RADIO-LOGIA CARDIOLOGICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto AccreditamentoPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON ASVAC MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI NEL CANE E NEL GATTO - Hotel Catalunya, Alghero - Via Catalo-gna, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +390372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO INTRODUTTIVO ALLA PRATICA DELL’APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMA (POA) - No-votel Caserta Sud - SS 87 Sannitica Km 22.600 Capodrise Caserta - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

7-10giu.

8-9giu.

9-10giu.

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10-11giu.

14giu.

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20-23giu.

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23giu.

24giu.

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25giu.

26-28giu.

30 giu.2 lug.

2lug.

7-9lug.

1set.

9set.

13-16set.

14-16set.

14-15set.

16-17set.

21-23set.

23-24set.

23-24set.

QUIZ 1Problemi urogenitali neglianimali esotici, SIVAE 2005,CremonaRisposta corretta: a)

QUIZ 2Macroregioni SIVE 2005,Cardiologia Risposta corretta: d)

SOLUZIONI

Su un cavallo sottoposto ad attivitàfisica intensa (sforzo submassimale) la frequenza cardiaca:

Raddoppia rispetto a quella di base

Si riduce rispetto a quella di base

Aumenta senza mai superare i 150 bpm

Raggiunge e supera i 200 bpm

Quali parametri biochimici nonsono utili nella diagnosi diinsufficienza renale nei rettili?

BUN e Creatinina

Calcio

Fosforo

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Chiuso in stampa il 22 maggio 2006

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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19

Hill’s*

La SCIVAC ringrazia, tutti i congressisti, i relatori, i collaboratori, gli sponsor e le aziende espositrici per il buon esito del 53° Congresso Nazionale Multisala.

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2006, Nr 19