Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

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Dopo la sentenza del TAR www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 005 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 2, numero 2, dal 17 al 23 gennaio 2005 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 22 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. TARIFFARIO Proseguono i lavori del tavolo ministe- riale sul tariffario. La FNOVI ha inviato al- la Direzione Generale delle professioni sanitarie del Ministero della Salute i dati e le valutazioni richieste per motivare la necessità ed opportunità di un tariffario minimo nazionale e per illustrare i criteri utilizzati per la sua realizzazione. ECM E SSN Tenuto conto della sentenza del TAR del Lazio n. 14062/2004, che ha sottolinea- to come il SSN si debba fare carico dei costi dell’ECM dei sanitari dipendenti, il SIVEMP ha chiesto al Ministero l’intro- duzione di una specifica clausola con- trattuale “che obblighi le Regioni, e con esse le ASL, ad effettuare l’ECM dei medici e dei veterinari dirigenti del Ssn e ad accollarsene i costi”. CONTRATTO DIRIGENTI Il Consiglio dei Ministri ha approvato prima di Natale il contratto collettivo dei dirigenti sanitari del ministero del- la Salute, relativo al quadriennio 1998- 2001. Il contratto, che ritardava dal 1998, riguarda circa 400 lavoratori di personale medico, veterinario, chimi- ci, biologi e farmacisti che prestano servizio presso il MinSal e le sedi peri- feriche. ISO 9001 L’Ordine dei medici veterinari di Brescia è stato accreditato EN ISO 9001:2000 per servizi di gestione dell’Albo e di ag- giornamento professionale. Il presiden- te Penocchio: abbiamo voluto acquisire ciò che per tutti era impossibile ottene- re da parte di un Ordine. BLU TONGUE Avviata la IV campagna di vaccina- zione contro la Blue tongue per il 2005. La Direzione Generale sanità veterinaria e degli animali del Ministe- ro della Salute precisa che relativa- mente all’impiego di sierotipi le Regio- ni, in base alla situazione epidemiolo- gica attuale, potranno decidere l’im- piego dei vari sierotipi, previa comuni- cazione alla Direzione stessa. SCRAPIE Dopo un caso sospetto di BSE in una capra, la Commissione Europea pre- scrive “la necessità di estendere ed ac- celerare la sorveglianza dei caprini”. Con il Regolamento 36/2005 pubblicato il 13 gennaio sulla GUCE, la UE ritiene urgente distinguere tra BSE e scrapie. ANAGRAFE UOVA La Direzione Generale di Sanità Veteri- naria del Ministero della Salute ha ri- chiesto ai servizi veterinari regionali la trasmissione dei dati necessari alla co- stituzione di una Anagrafe nazionale degli stabilimenti di produzione delle uova (codice e nome di allevamento, in- dicazione del responsabile proprietario o detentore, il n. di capannoni, di capi allevati e la capacità massima di alleva- mento). I dati dovranno essere inviati entro il 28 febbraio 2005. Brevi I l 2004 finalmente è finito ma pur- troppo tutte le previsioni per il 2005 non sono delle più rosee. L'anno che si è chiuso è stato in generale molto difficile per la nostra economia ed in particolare il nostro settore ne ha for- temente sofferto. Non ci sono ancora dati ufficiali ma sicuramente il numero delle prestazioni veterinarie, soprattut- to nel settore degli animali da compa- gnia, è diminuito. Ne hanno risentito forse di più le piccole strutture rispet- to alle grosse cliniche perché questo calo si è espresso maggiormente sul- le prestazioni di base, vaccinazioni in particolare. La crescita continua del numero degli ambulatori non ha certa- mente contribuito a migliorare la situa- zione frammentando ulteriormente l'offerta. Il mercato dei mangimi chiu- de un anno poco brillante. Vi è stata globalmente una crescita del settore ma a favore esclusivo di prodotti di basso prezzo e scarsa qualità. Il set- tore del farmaco veterinario dichiara per il 2004 un calo per gli animali da reddito ed un leggero incremento per gli animali da compagnia. La scarsa convinzione di molti colleghi per la gestione diretta del farmaco e la non adesione a questa possibilità di cresi- ta professionale ed economica conti- nua a limitare lo sviluppo di questo mercato rispetto ai livelli raggiunti da altri paesi europei. Il 2005 secondo gli economisti non porterà alcun cambia- mento in positivo e le speranze che la situazione possa cambiare si rivolgo- no ormai al 2006. Da un'indagine di Ipr Marketing pub- blicata su Il Sole-24 Ore risulta che il 77% degli italiani è fortemente pessi- mista e questo non aiuta certo la ri- presa dei consumi e del mercato. In questa stessa ricerca il settore degli "animali domestici" è assimilato a quello degli "articoli ricreativi e piante" e quindi diventa impossibile ogni ri- flessione sui dati. Un altro anno difficile, quindi, ma con buone speranze per il 2006. Una re- gola di mercato consolidata sostiene che nei momenti di crisi si deve avere il coraggio di investire per essere pronti a sfruttare la ripresa. Proviamo- ci, sperando che sia così. 2005: che anno sarà? ECM: il Ministero non cambia idea Anche i sanitari privati sono obbligati a seguire il programma ECM. Il controllo? Spetta alle istituzioni, non al mercato A PAG. 3 Depositato il ricorso contro l’ONAOSI S ulla questione ONAOSI, a fine dicembre i legali dell’ANMVI han- no predisposto il ricorso al Giudice del Lavoro competente per la materia previdenziale. Un primo deposito è già stato formalizzato presso la sede di Bologna, nel corso di questo mese il ricorso sarà presentato anche ai giudici di Milano e Perugia. Il lavoro dei legali dell’ANMVI è diretto ad ottenere la declaratoria di in- costituzionalità dell’articolo 52, comma 23 del Dlgs 289/2002. I legali hanno valutato e approfondito ogni aspetto del contendere sulla base della considerazione che non vi può essere obbligatorietà per una con- tribuzione in favore di un Ente privatizzato che non si pone nessun com- pito di tutela generale. L’impegno dell’ANMVI è quello di condurre su ogni fronte la battaglia per ottenere la modifica della legge Finanziaria che ha esteso la contribuzione ai sanitari privati, sia attraverso l’iniziati- va parlamentare sia attraverso l’azione giudiziaria. Per abrogare l’obbli- go di contribuzione in favore dell’ONAOSI, introdotto dalla Finanziaria 2003 a carico dei sanitari privati, l’ANMVI ha promosso una petizione che è stata sottoscritta da circa cinque mila medici veterinari Il numero delle firme, autenticato con atto notarile è stato trasmesso agli espo- nenti del Governo e del Parlamento a cui la petizione era indirizzata, in- sieme alle richieste della professione medico-veterinaria. Intanto, il CdA della Fondazione, che ha già stabilito le quote per il pe- riodo 2005/2010, si prepara a rinnovare le proprie cariche. In data 21 dicembre, la Giunta Esecutiva e il Consiglio di Amministrazione ONAO- SI hanno adottato una circolare relativa alle modalità di elezione per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Fondazione. Dal sito del- l’ONAOSI si apprende che la circolare- adottata sulla base di quanto stabilito dallo Statuto ed ai sensi dell’art. 7 comma 3 lettera d) del Re- golamento su prestazioni, servizi ed organizzazione della Fondazione- viene inviata nel mese di gennaio a tutti i Presidenti degli Ordini Provin- ciali dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, dei Medici Veterinari e dei Far- macisti. Nella stessa seduta, è stata anche nominata la Commissione elettorale che promuoverà coordinerà e garantirà l’espletamento delle operazioni di voto. Per i contribuenti aventi un’età superiore ai 33 anni e inferiore ai 67 an- ni, la quota annua da versare alla Fondazione sarà di 72,00 EURO se aventi un reddito imponibile annuo superiore a 14 mila Euro; sarà inve- ce di 120,00 EURO per i contribuenti della stessa fascia d’età aventi un reddito superiore a 28mila Euro. LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Via Amedeo d’Aosta, 7 • 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 • e-mail [email protected][email protected] Listini consultabili e scaricabili da: www.biessea.com ENDOCRINOLOGIA Ormoni tiroidei singoli e profili a costo ridotto Profili funzionalità surrenalica Ormoni sessuali Insulinemia - Fruttosamine - Gastrinemia Paratormone PTH intatto Eritropoietina ANALISI SPECIALI Acetilcolina ac. Miastenia g. Von Willebrand Factor Acidi biliari Ana-test - Coombs-test Digossinemia - Fenobarbitalemia - Bromuremia TLI canino e felino - Folati - Vitamina B12 Analisi calcoli urinari ISTOPATOLOGIA Istologia generale Immunoistochimica Dermatopatologia con colorazioni speciali CITOLOGIA Citologia generale e del midollo Citoincluso da versamenti Imprinting Congiuntivale ALLERGOLOGIA Pannelli allergeni inalanti ed alimentari cane e gatto Pannello completo del cavallo Immunoterapie specifiche SDS-AGE ANALISI PROTEINURIE PER PESO MOLECOLARE MALATTIE INFETTIVE ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Elisa Immunofluorescenza PCR e RT-PCR PROFILI A COSTO RIDOTTO BiEsseA ®

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Dopo la sentenza del TAR

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

005SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 2, numero 2, dal 17 al 23 gennaio 2005

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

22ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

TARIFFARIOProseguono i lavori del tavolo ministe-riale sul tariffario. La FNOVI ha inviato al-la Direzione Generale delle professionisanitarie del Ministero della Salute i datie le valutazioni richieste per motivare lanecessità ed opportunità di un tariffariominimo nazionale e per illustrare i criteriutilizzati per la sua realizzazione.

ECM E SSNTenuto conto della sentenza del TAR delLazio n. 14062/2004, che ha sottolinea-to come il SSN si debba fare carico deicosti dell’ECM dei sanitari dipendenti, ilSIVEMP ha chiesto al Ministero l’intro-duzione di una specifica clausola con-trattuale “che obblighi le Regioni, e conesse le ASL, ad effettuare l’ECM deimedici e dei veterinari dirigenti del Ssne ad accollarsene i costi”.

CONTRATTO DIRIGENTIIl Consiglio dei Ministri ha approvatoprima di Natale il contratto collettivodei dirigenti sanitari del ministero del-la Salute, relativo al quadriennio 1998-2001. Il contratto, che ritardava dal1998, riguarda circa 400 lavoratori dipersonale medico, veterinario, chimi-ci, biologi e farmacisti che prestanoservizio presso il MinSal e le sedi peri-feriche.

ISO 9001L’Ordine dei medici veterinari di Bresciaè stato accreditato EN ISO 9001:2000per servizi di gestione dell’Albo e di ag-giornamento professionale. Il presiden-te Penocchio: abbiamo voluto acquisireciò che per tutti era impossibile ottene-re da parte di un Ordine.

BLU TONGUEAvviata la IV campagna di vaccina-zione contro la Blue tongue per il2005. La Direzione Generale sanitàveterinaria e degli animali del Ministe-ro della Salute precisa che relativa-mente all’impiego di sierotipi le Regio-ni, in base alla situazione epidemiolo-gica attuale, potranno decidere l’im-piego dei vari sierotipi, previa comuni-cazione alla Direzione stessa.

SCRAPIEDopo un caso sospetto di BSE in unacapra, la Commissione Europea pre-scrive “la necessità di estendere ed ac-celerare la sorveglianza dei caprini”.Con il Regolamento 36/2005 pubblicatoil 13 gennaio sulla GUCE, la UE ritieneurgente distinguere tra BSE e scrapie.

ANAGRAFE UOVALa Direzione Generale di Sanità Veteri-naria del Ministero della Salute ha ri-chiesto ai servizi veterinari regionali latrasmissione dei dati necessari alla co-stituzione di una Anagrafe nazionaledegli stabilimenti di produzione delleuova (codice e nome di allevamento, in-dicazione del responsabile proprietarioo detentore, il n. di capannoni, di capiallevati e la capacità massima di alleva-mento). I dati dovranno essere inviatientro il 28 febbraio 2005.

Brevi

I l 2004 finalmente è finito ma pur-troppo tutte le previsioni per il 2005

non sono delle più rosee. L'anno chesi è chiuso è stato in generale moltodifficile per la nostra economia ed inparticolare il nostro settore ne ha for-temente sofferto. Non ci sono ancoradati ufficiali ma sicuramente il numerodelle prestazioni veterinarie, soprattut-to nel settore degli animali da compa-gnia, è diminuito. Ne hanno risentitoforse di più le piccole strutture rispet-to alle grosse cliniche perché questocalo si è espresso maggiormente sul-le prestazioni di base, vaccinazioni inparticolare. La crescita continua delnumero degli ambulatori non ha certa-mente contribuito a migliorare la situa-zione frammentando ulteriormentel'offerta. Il mercato dei mangimi chiu-de un anno poco brillante. Vi è stataglobalmente una crescita del settorema a favore esclusivo di prodotti dibasso prezzo e scarsa qualità. Il set-tore del farmaco veterinario dichiaraper il 2004 un calo per gli animali dareddito ed un leggero incremento pergli animali da compagnia. La scarsa

convinzione di molti colleghi per lagestione diretta del farmaco e la nonadesione a questa possibilità di cresi-ta professionale ed economica conti-nua a limitare lo sviluppo di questomercato rispetto ai livelli raggiunti daaltri paesi europei. Il 2005 secondo glieconomisti non porterà alcun cambia-mento in positivo e le speranze che lasituazione possa cambiare si rivolgo-no ormai al 2006. Da un'indagine di Ipr Marketing pub-blicata su Il Sole-24 Ore risulta che il77% degli italiani è fortemente pessi-mista e questo non aiuta certo la ri-presa dei consumi e del mercato. Inquesta stessa ricerca il settore degli"animali domestici" è assimilato aquello degli "articoli ricreativi e piante"e quindi diventa impossibile ogni ri-flessione sui dati. Un altro anno difficile, quindi, ma conbuone speranze per il 2006. Una re-gola di mercato consolidata sostieneche nei momenti di crisi si deve avereil coraggio di investire per esserepronti a sfruttare la ripresa. Proviamo-ci, sperando che sia così. ■

2005: che anno sarà?

ECM: ilMinisteronon cambiaideaAnche i sanitari privati sono obbligati a seguire il programma ECM. Il controllo? Spetta alle istituzioni, non al mercato A PAG. 3

Depositato il ricorso contro l’ONAOSI

Sulla questione ONAOSI, a fine dicembre i legali dell’ANMVI han-no predisposto il ricorso al Giudice del Lavoro competente per la

materia previdenziale. Un primo deposito è già stato formalizzato presso la sede di Bologna,nel corso di questo mese il ricorso sarà presentato anche ai giudici diMilano e Perugia. Il lavoro dei legali dell’ANMVI è diretto ad ottenere la declaratoria di in-costituzionalità dell’articolo 52, comma 23 del Dlgs 289/2002. I legalihanno valutato e approfondito ogni aspetto del contendere sulla basedella considerazione che non vi può essere obbligatorietà per una con-tribuzione in favore di un Ente privatizzato che non si pone nessun com-pito di tutela generale. L’impegno dell’ANMVI è quello di condurre suogni fronte la battaglia per ottenere la modifica della legge Finanziariache ha esteso la contribuzione ai sanitari privati, sia attraverso l’iniziati-va parlamentare sia attraverso l’azione giudiziaria. Per abrogare l’obbli-go di contribuzione in favore dell’ONAOSI, introdotto dalla Finanziaria2003 a carico dei sanitari privati, l’ANMVI ha promosso una petizioneche è stata sottoscritta da circa cinque mila medici veterinari Il numerodelle firme, autenticato con atto notarile è stato trasmesso agli espo-nenti del Governo e del Parlamento a cui la petizione era indirizzata, in-sieme alle richieste della professione medico-veterinaria.Intanto, il CdA della Fondazione, che ha già stabilito le quote per il pe-riodo 2005/2010, si prepara a rinnovare le proprie cariche. In data 21dicembre, la Giunta Esecutiva e il Consiglio di Amministrazione ONAO-SI hanno adottato una circolare relativa alle modalità di elezione per ilrinnovo del Consiglio di Amministrazione della Fondazione. Dal sito del-l’ONAOSI si apprende che la circolare- adottata sulla base di quantostabilito dallo Statuto ed ai sensi dell’art. 7 comma 3 lettera d) del Re-golamento su prestazioni, servizi ed organizzazione della Fondazione-viene inviata nel mese di gennaio a tutti i Presidenti degli Ordini Provin-ciali dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, dei Medici Veterinari e dei Far-macisti. Nella stessa seduta, è stata anche nominata la Commissioneelettorale che promuoverà coordinerà e garantirà l’espletamento delleoperazioni di voto. Per i contribuenti aventi un’età superiore ai 33 anni e inferiore ai 67 an-ni, la quota annua da versare alla Fondazione sarà di 72,00 EURO seaventi un reddito imponibile annuo superiore a 14 mila Euro; sarà inve-ce di 120,00 EURO per i contribuenti della stessa fascia d’età aventi unreddito superiore a 28mila Euro. ■

LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO

Via Amedeo d’Aosta, 7 • 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 • e-mail [email protected][email protected]

Listini consultabili e scaricabili da: www.biessea.com

■ ENDOCRINOLOGIA Ormoni tiroidei singoli e profili a costo ridotto Profili funzionalità surrenalicaOrmoni sessuali Insulinemia - Fruttosamine - GastrinemiaParatormone PTH intattoEritropoietina

■ ANALISI SPECIALIAcetilcolina ac. Miastenia g.Von Willebrand FactorAcidi biliariAna-test - Coombs-testDigossinemia - Fenobarbitalemia - BromuremiaTLI canino e felino - Folati - Vitamina B12Analisi calcoli urinari

■ ISTOPATOLOGIAIstologia generaleImmunoistochimicaDermatopatologia con colorazioni speciali

■ CITOLOGIACitologia generale e del midolloCitoincluso da versamentiImprinting Congiuntivale

■ ALLERGOLOGIA Pannelli allergeni inalanti ed alimentari cane egattoPannello completo del cavalloImmunoterapie specifiche

■ SDS-AGE ANALISI PROTEINURIE PERPESO MOLECOLARE

■ MALATTIE INFETTIVE ANIMALI DACOMPAGNIA E DA REDDITOElisaImmunofluorescenzaPCR e RT-PCR

■ PROFILI A COSTO RIDOTTO

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Dopo la sentenza con cuiil TAR del Lazio esclu-deva i sanitari privati

dall’obbligo di sottostare al pro-gramma ECM, il Ministero dellaSalute è intervenuto per criticarela sentenza e ribadire l’obbligo diaggiornamento accreditato per iliberi professionisti. E l’ha fattocon un comunicato sul proprio si-to ufficiale ai primi di gennaio. Iltesto non è datato, né firmato enon risulta essere un atto dellaCommissione Nazionale ECM. IlMinistero ha così risposto alle ri-chieste di chiarimento dell’ANMVIe di altre associazioni professio-nali, ribadendo quella che è sem-pre stata la sua posizione: l’ECMè obbligatorio per tutti gli operato-ri sanitari, compresi i liberi profes-sionisti, ed elemento necessarioper mantenere l’abilitazione allaprofessione. Per il Vice Presidentedell’ANMVI, Carlo Scotti, la rispo-sta era prevedibile: “Ci aspettava-mo - dice - una simile risposta vi-sto che il Ministro Sirchia si eragià espresso in questi termin, so-prattutto per quanto riguarda l’ag-gancio con l’abilitazione profes-sionale. La nostra posizione co-munque non cambia, continuiamoa ritenere che, al momento, gliaspetti normativi non siano chiarie che il sistema per essere ade-guato al nostro settore debba es-sere completamente rivisto e tra-sformato con un diretto coinvolgi-mento della FNOVI e degli Ordini.Su questi obiettivi continueremo ilnostro confronto con il Ministero”.Per la FNOVI, che prima di Nataleaveva chiesto un incontro al Mini-stro Sirchia, questo ECM è “assai

poco gestibile”. La Federazioneera tornata a chiedere quali fos-sero i presupposti giuridici postialla base del sistema ECM con ri-guardo, in particolare, all’obbliga-torietà o meno dell’applicazionedi detto sistema ai veterinari liberiprofessionisti”. Accanto a questo decisivo chiari-mento, la FNOVI chiedeva di pro-cedere all’accreditamento deiprovider ed all’attivazione dellaFAD già dal mese di gennaio2005; rivedere gli obbiettivi for-mativi nazionali; ridurre il numerodi crediti da acquisire nel corsodei 5 anni da 150 a 100, anche inconsiderazione delle enormi diffi-coltà incontrate nella gestione enella fruizione del sistema nelcorso di questi anni; superare ilsistema dei referee e, quandotrattasi di provider non accredita-ti, rivedere i meccanismi di valu-tazione degli eventi in modo daassicurare maggiore trasparenzae obiettività, utilizzando nel siste-ma un nuovo contingente di refe-ree da individuarsi a cura dellaCommissione sulla ProfessioneVeterinaria da Lei istituita c/o ilMinistero della Salute; definirecompiti e ruoli dei diversi sogget-ti partecipi del sistema ECM, ivicompresi compiti e ruoli degli Or-dini e di coloro che sono destina-ti a gestire il sistema di controllo.Infine si chiedeva che i costi delsistema per quanto attiene i vete-rinari di medicina pubblica fos-sero a carico del SSN e, ove in-teressati, i costi sostenuti dai ve-terinari liberi professionisti fosse-ro immediatamente e totalmentedetraibili. ■

3ATTUALITÀ

Risposta alla sentenza del 18 novembre

Il Ministero conferma l’obbligo ECM per tutti i sanitariLe riflessioni svolte dal TAR nelle premesse della sentenza “non sono condivisibili né sembrano fondate”

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2005

Il commento della FNOVI

“Non è cambiato nulla rispetto al passato”. Questo in sostanza il com-mento della FNOVI al comunicato del Ministero della Salute sull’obbli-go-ECM. “Nulla di sorprendente - scrive la Federazione- visti i reiteratipronunciamenti del Ministro, con la precisazione (scontata) che ovvia-mente saranno necessarie ulteriori specifiche disposizioni legislative inmateria. Purtroppo, a tre anni dalla sua attivazione, si dubita ancoradella legittimità del sistema per un suo inadeguato inquadramento giu-ridico e dobbiamo constatare che, nonostante le affermazioni del Mini-stro, il problema rimane irrisolto”. Per la Federazione “ è ora che il Go-verno, se condivide la posizione del Ministro della Salute, agisca diconseguenza emanando gli opportuni provvedimenti normativi chepossano permettere a tutti i sanitari di conoscere con certezza e conchiarezza i propri obblighi in merito all’aggiornamento scientifico”.

Nuovo Sottosegretario alla SaluteLa Senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellatiricopre dal 30 dicembre scorso l’incarico di Sot-tosegretario alla Salute. Coadiuva il Ministro Sir-chia e affianca i sottosegretari Cursi e Guidi. Lasenatrice Casellati, alla seconda Legislatura, ènata a Rovigo nel 1946. Avvocato e docente uni-versitario, è Vice presidente del Gruppo di For-za Italia in Senato, Membro della 2ª Commissio-ne permanente (Giustizia), del Comitato parla-mentare per i procedimenti di accusa, del Con-siglio di garanzia e Presidente della Commissio-

ne per le pari opportunità nel Senato.

La Formazione continua è “requisito essenziale” per il mantenimento dell’abilitazione

A lcune Associazioni professionali di operatori sanitari, con riferimento alle considerazioni svolte dal

TAR Lazio nella sentenza n. 14062/2004 del 18 novembre 2004 che ha rigettato il ricorso proposto

dalla FIMMG avverso il decreto del Ministro della salute 31 maggio 2004, hanno chiesto alla Segreteria della

Commissione nazionale ECM conferma dell’obbligatorietà del Programma ECM per i liberi professionisti.

Le perplessità sulla obbligatorietà dell’ECM per i liberi professionisti sono derivate dal fatto che il TAR Lazio,

nella richiamata sentenza, “per una migliore comprensione dei fatti in causa”, ha osservato, fra l’altro, che

“L’ECM s’appalesa obbligatoria solo per i sanitari dipendenti dagli enti del SSN, o per quelli che con esso col-

laborano in regime di convenzione o d’accreditamento, tant’è che questo se ne accolla i costi. Viceversa, per

i professionisti, che erogano prestazioni sanitarie non coperte dal SSN, il controllo della prestazione connesso

alla formazione e all’aggiornamento è rimesso, oltre che al mercato (ossia all’apprezzamento, o meno, del

cliente-paziente), agli Ordini ed ai Collegi professionali, onde per costoro l’ECM rappresenta un onere, non già

un obbligo”.

Al riguardo si premette che, nella sentenza in questione, il TAR Lazio non ha affrontato il problema dell’obbli-

gatorietà o meno dell’ECM per i liberi professionisti, ma si è limitato a svolgere, nelle premesse, alcune consi-

derazioni sugli articoli 16-bis e 16-ter del decreto legislativo 502/92, e successive modificazioni, al fine di “chia-

rire per sommi capi il quadro fattuale e normativo di riferimento del DM impugnato”.

Si osserva altresì che la interpretazione data alle richiamate disposizioni non è posta dal TAR a fondamento

della decisione di rigetto del ricorso, che la soluzione di detta questione era del tutto ininfluente ai fini della de-

cisione assunta e che l’obbligatorietà del programma ECM per i liberi professionisti non era oggetto di impu-

gnativa da parte della FIMMG, che rappresenta i medici di famiglia legati da un rapporto convenzionale con il

S.S.N.

Le riflessioni sulla non obbligatorietà dell’ECM per i liberi professionisti, svolte dal TAR nelle premesse della

sentenza, non sono condivisibili né sembrano fondate.

Da una parte, non è sostenibile l’interpretazione della obbligatorietà o meno dell’ECM basata sulla diversa at-

tribuzione dei costi dell’ECM fra dipendenti/convenzionati e liberi professionisti, in quanto, per il personale di-

pendente e convenzionato, il S.S.N. si accolla, solo in alcuni casi e solo in parte, i costi dell’ECM. Infatti gli ac-

cordi, sanciti dalla Conferenza Stato-Regioni, hanno previsto che “i costi delle attività formative possono gra-

vare sulle risorse per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale … solo entro il limite costituito dall’importo

complessivo medio di spesa annualmente registrata nel triennio 2001/2003 per interventi formativi nel campo

sanitario nelle singole Regioni”.

Né, dall’altra, la obbligatorietà o meno dell’ECM si può basare sul “controllo della prestazione sanitaria” che,

per il personale dipendente e convenzionato, sarebbe di competenza delle istituzioni mentre, nel caso dei li-

beri professionisti, sarebbe rimesso al mercato (ossia al cittadino) ed all’Ordine o Collegio professionale. Infatti

il “controllo” della prestazione è comunque compito delle istituzioni e dell’ordine o collegio professionale (or-

gano ausiliario delle istituzioni) ed è diretto a tutelare un prevalente interesse pubblico generale prescindendo

dal rapporto che l’operatore sanitario ha con il S.S.N. e dall’eventuale assunzione anche parziale dei relativi

oneri da parte delle strutture pubbliche.

È, quindi, da escludere che le suesposte considerazioni, incidentalmente svolte dal TAR nelle premesse della

sentenza al solo fine di inquadrare la problematica di riferimento del D.M. impugnato, possano legittimare la

interpretazione della non obbligatorietà dell’ECM per i liberi professionisti.

Ciò premesso, si ritiene opportuno ribadire che il programma ECM è obbligatorio per tutti i professionisti della

salute; gli articoli 16-bis e 16-ter del decreto legislativo 502 prevedono, in generale, l’obbligo formativo per tut-

ti gli “operatori sanitari”.

La Formazione continua è, infatti, un requisito essenziale per il corretto esercizio professionale, ossia per il

mantenimento nel tempo dell’abilitazione all’esercizio professionale di ciascun operatore sanitario; in quanto

tale, deve essere necessariamente obbligatoria per tutti i professionisti e richiedere regole e garanzie uniformi

su tutto il territorio nazionale. Regole e garanzie che sempre di più saranno comuni a tutti i Paesi dell’Unione

europea.

La verifica periodica dell’abilitazione professionale, ossia la verifica del mantenimento di adeguati livelli di co-

noscenze professionali e del miglioramento delle competenze proprie del profilo di appartenenza, è possibile

attraverso vari strumenti. L’ECM è, allo stato, l’unico strumento preordinato all’aggiornamento professionale ed

alla formazione permanente per tutti i professionisti della salute che consente la verifica periodica del mante-

nimento dell’abilitazione professionale. Ovviamente saranno necessarie ulteriori specifiche disposizioni legi-

slative in materia. Si rileva comunque che il d.d.l. governativo sulle professioni sanitarie non mediche (A.C.

3236) già prevede al riguardo che “l’abilitazione all’esercizio della professione sanitaria non medica è sotto-

posta a verifica periodica con modalità identiche a quelle previste per la professione medica”.

In tale prospettiva il Piano Sanitario 2003/2005, approvato con D.P.R. 23 maggio 2003, ha confermato chiara-

mente l’obbligatorietà della formazione continua per tutti i professionisti della salute. Il Piano sanitario, facen-

do riferimento al Programma ECM, fra i dieci progetti proposti per il cambiamento, prevede, infatti, quello di

“realizzare una formazione permanente di alto livello in medicina e sanità” e, al riguardo, afferma che “elemento

caratterizzante del programma è la sua estensione a tutte le professioni sanitarie”.

Inoltre l’Accordo fra il Ministro della salute e le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sancito dal-

la Conferenza Stato-Regioni del 20 dicembre 2001, ha fatto proprie le determinazioni assunte dalla Commis-

sione nazionale per la formazione continua sulla obbligatorietà del Programma ECM per tutti i professionisti del-

la salute; i successivi accordi non hanno modificato tale impostazione.

In conclusione, il Programma ECM deve ritenersi obbligatorio per tutti gli operatori sanitari dipendenti, con-

venzionati o liberi professionisti. (Comunicato pubblicato al sito http://www.ministerosalute.it/ecm)

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R ivedendo i dati pubbli-cati dall'ENPAV, e nellospecifico quelli riferiti

alle dichiarazioni dei redditi forni-te dagli iscritti che svolgono atti-vità privata, emerge in modo evi-dente come la categoria Veterina-ria sia, fra tutte, quella che espri-me redditi più bassi. I dati chel'ENPAV ha fornito e che riportia-mo nelle tabelle a fianco si ferma-no al 2003, non essendo ancoradisponibili i dati definitivi del2004, e potrebbero essere sog-getti ad alcune riflessioni che nelimiterebbero il valore e che prefe-riamo, quindi, affrontare subitoprima di entrare in ulteriori valuta-zioni.a) L'introduzione degli Studi diSettore ha modificato sostanzial-mente le dichiarazioni degli annisuccessivi.In realtà questa considerazionenon ha fondamento perché, puressendoci stato certamente un in-cremento nei valori del 2004, que-sto non è particolarmente signifi-cativo e rientra nel trend normaledi crescita.b) Le dichiarazioni presentate al-l'ENPAV non sono veritiere. È un’affermazione che non ha al-cuna giustificazione. L'Ente hagià iniziato da tempo controlli di-retti ed indiretti incrociando i pro-pri valori con quelli delle denuncepresentate all'Agenzia delle En-trate senza riscontrare differenzeparticolari o significative.c) Le dichiarazioni non sono realiperché i veterinari lavorano molto

“in nero” e quindi i dati non sonoconfrontabili con quelli di altre ca-tegorie professionali.È un ragionamento che non ha al-cuna base reale. Abbiamo giàpubblicato in passato indagini uffi-ciali sulle categorie di lavoratoriautonomi e professionali che ope-rano abitualmente “in nero” e daqueste risultava che i veterinarinon erano assolutamente fra imaggiori evasori.Chiariti questi aspetti possiamo di-re subito che di fronte ad un red-dito medio dichiarato nel 2003 da-gli Avvocati (45.812 euro), Com-mercialisti (47.897), Ragionieri(43.500) e concludiamo con i Peri-ti Industriali (27.000), i poveri Vete-rinari per lo stesso anno hanno di-chiarato in media 14.850 euro, seuomini, e addirittura soltanto9.261, se donne. Non vi è dubbio che sia il redditopiù basso fra tutte le categorieprofessionali. Se prendiamo comeriferimento di reddito quello mediodegli Avvocati o dei Commerciali-sti vediamo ad esempio che solo340 veterinari arrivano o superanoquesto livello. Se vogliamo scendere ai 27.000Euro dei Periti Industriali sarannoal massimo 1300/1400 i Veterinariche possono vantarsi di avere unadenuncia superiore. Se poi ci limi-tassimo ai valori di reddito espres-si dalle Veterinarie, quelle che su-perano i valori medi degli Avvoca-ti o dei Periti, sono casi quasi uni-ci.I Veterinari che hanno il reddito

più elevato sono gli uomini fra i50-54 anni, che dichiarano ben19.300 euro e, le donne, fra i 55-59, 14.550 euro. Dopo circatrent’anni dalla Laurea si arriva almassimo del reddito. Basta averepazienza visto che sino a 29 anniil reddito è di circa 6.000 euro, poisino a 34 diventa di 8.700 per ar-rivare a 39 con 11.000. Per le don-ne sono in media mille euro in me-no. Nella situazione di oggi, conla crsi di mercato che abbiamo edil numero di giovani veterinari incerca di una prima occupazione,si deve già essere contenti di ave-re questo reddito.La condizione peggiore per unVeterinario è essere giovane edonna, e le prospettive non sonodelle migliori. Dopo i 65 anni il reddito cala for-temente ed anche questo è unaspetto che deve preoccupareseriamente perché con dichiara-zioni di livello così basso difficil-mente i Veterinari potranno con-tare su una pensione soddisfa-cente. Un'ultima considerazione:sono 66 i Veterinari che nel 2003hanno dichiarato più di 70.000euro con una media di circa90.000 euro. Questi sono i ricchiprofessionisti? Viene quasi da ri-dere se pensiamo alle parcelledi alcuni Avvocati o Commercia-listi. ■

4ATTUALITÀ

Poveri veterinariLe dichiarazioni inviate all'ENPAV presentano una categoria a basso reddito

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2005

VETERINARIREDDITO MEDIO IRPEF DISTINTO PER CLASSI DI REDDITO

(Dichiarazione Anno 2002/Anno di Imposta 2001)

CLASSI DI MEDIA NUMEROREDDITO REDDITO VETERINARI

0 - 10.329,14 4.673,18 5.340

10.329,14 - 15.493,71 12.723,13 1.603

15.493,72 - 30.987,41 21.228,87 2.135

30.987,42 - 43.038,07 36.156,33 426

43.038,08 - 69.721,68 52.540,63 241

SUPERIORE A 69.721,68 94.555,49 52

VETERINARIREDDITO MEDIO IRPEF DISTINTO PER CLASSI DI REDDITO

(Dichiarazione Anno 2003/Anno di Imposta 2002)

CLASSI DI MEDIA NUMEROREDDITO REDDITO VETERINARI

0 - 10.329,14 4.681,06 5.305

10.329,14 - 15.493,71 12.738,49 1.722

15.493,72 - 30.987,41 21.262,02 2.313

30.987,42 - 43.038,07 35.791,82 496

43.038,08 - 69.721,68 51.940,90 274

SUPERIORE A 69.721,68 90.368,64 66

VETERINARI

REDDITO MEDIO IRPEF DISTINTO PER CLASSI DI ETÀ E PER SESSO

(Dichiarazione Anno 2003/Anno di Imposta 2002)

ETÀ REDDITO MEDIO DONNE REDDITO MEDIO UOMINI REDDITO MEDIO

25 - 29 Euro 5.610,00 Euro 6.716,00 Euro 6.084,00

30 - 34 Euro 7.097,00 Euro 10.435,00 Euro 8.706,00

35 - 39 Euro 8.945,00 Euro 12.821,00 Euro 11.213,00

40 - 44 Euro 11.214,00 Euro 15.847,00 Euro 14.515,00

45 - 49 Euro 12.739,00 Euro 17.190,00 Euro 16.309,00

50 - 54 Euro 10.011,00 Euro 19.305,00 Euro 18.366,00

55 - 59 Euro 14.552,00 Euro 17.687,00 Euro 17.438,00

60 - 64 Euro 6.209,00 Euro 18.737,00 Euro 18.094,00

65 - 69 Euro 11.763,00 Euro 11.763,00

70 - 74 Euro 9.235,00 Euro 9.235,00

75 - 79 Euro 4.274,00 Euro 6.016,00 Euro 5.988,00

80 - 84 Euro 2.753,00 Euro 2.753,00

Nuovo Fondo complementare

L ’Assemblea dell’ADEPP ha discusso a metà gennaio di dar vita a un fondo unitario per la previdenza com-

plementare, aperto ai professionisti, ai loro familiari, ai dipendenti degli studi e infine ai professionisti

senz’albo. La proposta è all’esame delle Casse e degli Enti di previdenza privati. Verrà richiesto un tavolo di

confronto al Ministero del Lavoro per risolvere gli aspetti tecnici e fiscali del progetto.

Secondo Maurizio De Tilla, Presidente ADEPP, l’autorizzazione ministeriale potrebbe già essere contenuta nel-

la riforma della L. 243/04. Una quota dei finanziamenti destinati alla previdenza obbligatoria verrebbe dirotta-

ta su quella integrativa: la proposta prevede che una percentuale dello 0,5-1% venga destinata alla previden-

za complementare, su facoltà delle singole casse e degli iscritti, per la quale si ipotizza un sistema di devolu-

zione come quello già previsto per il tfr, ossia un meccanismo di silenzio-assenso. Per verificare la propensio-

ne al risparmio previdenziale l’ADEPP, realizzerà un’indagine.

Apripista è Inarcassa, che ha avviato un sondaggio su risparmio e pensione dei professionisti attraverso 2mi-

la interviste. I risultati saranno disponibili fra un paio di mesi.

(fonte: Il Sole 24 Ore/Italia Oggi 14/01/2004)

Previdenza e iscrizione ad altro albo professionale

Una Collega intenderebbe mantenere l’iscrizione all’albo e iscriversianche a quello degli infermieri professionali. Di fatto eserciterebbe sta-bilmente come infermiera. Vorrebbe quindi fare riferimento ad altro en-te previdenziale, diverso dall’ENPAV. Come può regolarsi ai fini previ-denziali?

Risponde l’Ente Nazionale di Previdenza dei Veterinari:

In risposta al quesito sollevato si rappresenta che, in virtù del dispostodell’art. 2 del Regolamento di Attuazione allo Statuto dell’ENPAV e del-l’art. 31 della Legge n. 136/1991, “l’iscritto all’Ente, iscritto o che si iscri-va anche in Albi relativi ad altre professioni, deve optare per uno degliEnti o Casse di previdenza della professione nel cui Albo è iscritto en-tro sei mesi dalla data di nuova iscrizione”.Stante quanto sopra esposto si informa che, nel caso di specie, la Dot-toressa iscritta all’Albo dei Medici Veterinari che si iscriva anche all’Al-bo degli Infermieri professionali, è tenuta a presentare istanza di rinun-cia all’iscrizione all’ENPAV a norma delle disposizioni di legge e di re-golamento sopra citate entro il termine di sei mesi dalla data dell’iscri-zione al nuovo Albo, avendo cura in quella sede di specificare la datadecorrenza di tale iscrizione.Si rende noto altresì che, a seguito della cancellazione da questo Ente,il Medico Veterinario iscritto in più Albi professionali è comunque tenu-to al rispetto di alcuni adempimenti, quali, in particolare:1) la comunicazione, mediante il Modello 1 annuale, del reddito profes-sionale dichiarato ai fini IRPEF e del volume d’affari dichiarato ai fini IVAottenuti dallo svolgimento della professione veterinaria e prodotti nel-l’anno precedente a quello della dichiarazione;2) il versamento, a norma degli artt. 6 e 7 del Regolamento citato, di uncontributo pari, rispettivamente, al 3% del reddito professionale e del2% del volume d’affari maturato nell’esercizio della professione.

VETERINARIEVOLUZIONE DELLA MEDIA DEI REDDITI IRPEF

ANNO DICHIARAZIONE DONNE UOMINI

1999 Euro 7.400,14 Euro 12.163,21

2000 Euro 7.596,38 Euro 12.695,26

2001 Euro 7.861,66 Euro 13.302,44

2002 Euro 8.584,38 Euro 14.248,31

2003 Euro 9.261,55 Euro 14.850,47

di Antonio Manfredi

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

L e Regioni discutono l’i-potesi di creare rappre-sentanze regionali per le

professioni e un’Authority che le tu-teli. La Commissione europea esa-mina la direttiva per il riconosci-mento delle qualifiche professio-nali e toglie i vincoli temporali allalibera prestazione di servizi. Nelfrattempo la riforma degli Ordini al-lo studio di Via Arenula è al palo. Acomplicare il quadro nazionale èpoi intervenuto l’emendamento deldeputato Zanettin che in sede direcepimento della Legge Comuni-taria 2004 ha ottenuto l’approva-zione di un emendamento che hagettato benzina sul fuoco (v. box)

Un’Authority nazionale Dopo lo scontro Castelli-Vietti, ilPresidente del Consiglio è nuova-mente intervenuto per sollecitareil varo di una riforma dello statusgiuridico delle professioni intellet-tuali. Ma in Italia più del Governosono veloci le Regioni. Fino aquando non sarà completata lariforma della Costituzione, i Presi-denti delle Regioni si attengonoall’attuale versione dell’articolo

117: le amministrazioni locali han-no un potere legislativo concor-rente in materia di professioni. LaCamera dei Deputati ha sì appro-vato la riscrittura del 117 resti-tuendo la materia alla competen-za esclusiva dello Stato, ma l’iterdi riforma non è ancora concluso.Le Regioni quindi sono criticheverso la Vietti-bis, la bozza di rifor-ma del Sottosegretario Vietti cherecepisce già i nuovi orientamenticostituzionali e non lascia aditoad equivoci di competenza fraStato e Regioni. Per questo gli as-sessori regionali del settore e laConferenza dei Presidenti delleRegioni fanno tre proposte: rap-presentanza politica regionale perle professioni, potere di riconosci-mento delle associazioni non re-golamentate che esercitano sulterritorio regionale e costituzionedi una Authority indipendente chevigili e tuteli in perfetta autonomiail mondo professionale, che pos-sa svolgere pienamente il ruolo divigilanza e controllo che attual-mente è di competenza del Mini-stero della Giustizia. Se la Confe-renza delle Regioni darà il via li-

bera, la proposta passerà ai mini-stri e ai sottosegretari competenti.

Meno vincoli dall’EuropaLa Direttiva per il riconoscimentodelle qualifiche professionali in Eu-ropa e la libera circolazione deiprofessionisti è stata riscritta dalConsiglio Europeo (v. ProfessioneVeterinaria 1/2005). L’orientamentoè quello di allentare i vincoli per laprestazione di servizi professionalinella UE. È stato infatti abolito il ter-mine temporale di 16 settimane co-me limite massimo di permanenzaal di là del quale sarebbero scatta-ti gli adempimenti necessari per lostabilimento. Il carattere tempora-neo e occasionale della prestazio-ne è valutato caso per caso, in par-ticolare in funzione della duratadella prestazione stessa, della suafrequenza, della sua periodicità edella sua continuità. La preoccupa-zione degli ordini professionali, chenon vedono con favore l’abbatti-mento dei limiti e dei confini senzal’individuazione di norme chiare eprecise, è che la libera prestazionepossa tramutarsi in libertà di stabi-limento mascherata. ■

5ATTUALITÀ

Riforma degli Ordini

Sulle professioni Regioni ed Europa più veloci del GovernoLe Regioni affinano le proposte di modifica della Vietti-bis. L’Europa scioglie i vincoli per la liberaprestazione di servizi. Bocciato l’emendamento Zanettin

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2005

“Discriminazioni a rovescio”

L a Camera dei Deputati ha approvato a dicembre, a larga maggio-ranza, un emendamento del deputato Pierantonio Zanettin (FI) al-

la Legge Comunitaria 2004. L’emendamento, ribattezzato “emenda-mento delle discriminazioni a rovescio” perché punitivo verso i profes-sionisti dei Paesi a maggior tasso di regolamentazione, è già statoaspramente criticato da esponenti del CUP e da numerosi ordini, per-ché nel suo spirito deregulatorio finirebbe col minare la tradizione ordi-nistica. Il provvedimento incide sul mercato dei servizi professionali eprevede che “sia garantita un’effettiva parità di trattamento dei cittadiniitaliani rispetto a quelli degli altri Stati membri dell’Unione Europea, fa-cendo in modo di assicurare il massimo livello di armonizzazione pos-sibile tra le legislazioni interne dei vari Stati membri ed evitando l’insor-gere di situazioni discriminatorie a danno dei cittadini italiani nel mo-mento in cui gli stessi sono tenuti a rispettare, con particolare riferi-mento ai requisiti richiesti per l’esercizio di attività commerciali e pro-fessionali, una disciplina più restrittiva di quella applicata ai cittadini de-gli Stati membri”. Secondo Antonio Preto della Commissione giuridicadel Parlamento Europeo questo emendamento “mina il sistema delleprofessioni intellettuali in Italia che si fonda su una regolamentazionemolto rigida per l’accesso e per l’esercizio: titolo di studio, tirocinio,esame di Stato, iscrizione a un Albo” e sarebbe addirittura in contrastocon la Costituzione Italiana che all’articolo 33 prescrive il superamentodi un esame di stato per l’abilitazione professionale. Negativo anche ilparere di Armanda Bianchiconti, Direttore Generale dell’Ufficio di rap-presentanza italiana a Bruxelles, secondo la quale l’emendamento “puòessere considerato come principio direttivo ma di difficile applicabilità”.

www.sicuralimentare.it

Insediato il Comitato per la Sicurezza Alimentare

S i è insediato il 23 dicem-bre, al ministero dellaSalute, il Comitato nazio-

nale per la sicurezza alimentare(CNSA).Il Comitato è presieduto dal mini-stro della Salute e composto daesperti designati dai dicasteri del-la Salute e delle Politiche agricole,dalle Regioni e dalle Province au-tonome. Il nuovo organo, istituito con l’inte-sa Stato-Regioni e Province auto-nome del 17 giugno 2004, rappre-senta l’interfaccia italiana dell’EF-SA per dare piena attuazione alregolamento Ce 178/2002. Il sito del Comitato www.sicurali-mentare.it, vuole essere uno stru-mento informativo di semplice uti-

lizzo, flessibile e modulare, in gra-do di presentare al meglio le atti-vità del Comitato.La Consulta scientifica del CN-SA ha il compito di formulare pa-reri nelle seguenti materie: a) additivi alimentari, aromatiz-

zanti, coadiuvanti tecnologicie materiali a contatto con glialimenti

b) additivi, sostanze, mangimi eprodotti destinati all’alimenta-zione degli animali

c) salubrità nei vegetali, prodot-ti fitosanitari e loro residui

d) organismi geneticamentemodificati

e) prodotti biologicif) prodotti dietetici, alimentazio-

ne, allergie e nutrizione umana

g) pericolo biologico e ambien-tale

h) residui e contaminanti della

catena alimentarei) salute e benessere animalel) metodi di produzione, trasfor-

mazione, conservazione, con-fezionamento e trasporto deiprodotti agroalimentari ■

Membri del Comitato e della Consulta scientifica:

MINISTRO DELLA SALUTE: GIROLAMO SIRCHIA, PRESIDENTE

o come suo delegato, in caso di assenza, Sen. Avv. Cesare Cursi Sottosegretario di Stato alla salute

Dott. Giuseppe AMBROSIO VICE PRESIDENTE - Ministero delle Politiche agricole e forestali

Dott. Matteo ANTONICELLI - Dirigente Settore Agricoltura - Regione Puglia

Dott. Maurizio CECI - Direzione generale Agricoltura - Regione Emilia Romagna

Prof. Franco CONTALDO - Università di Napoli - Esperto della Regione Campania

Dott. Romano MARABELLI - Sanità veterinaria e Alimenti - Ministero della Salute

Dott. Giovanni MONASTRA - Coordinatore Scientifico - INRAN

Dott. Giovanni VINCENZI - Servizio Sanità Animale ed Igiene Zootecnica - Regione Veneto

Consulta

Prof. Vittorio SILANO - PRESIDENTE - Ministero della Salute

Prof. Antonio BOCCIA - Cattedra di Igiene - Università di Roma “La Sapienza”

Dott. Cesare BONACINA - Direttore IZS Lombardia e Emilia Romagna

Dr. Nazareno Renzo BRIZIOLI - Direttore IZS Lazio e Toscana

Dott. Claudio Carmelo CASTIGLIONE - IZS della Sicilia

Dott. Giuseppe D’AGROSA - Dipartimento Agricoltura - Regione Basilicata

Prof. Enrico GARACI - Presidente Istituto Superiore di Sanità

Prof. Aldo MARTELLI - Facoltà di Farmacia Università del Piemonte Orientale

Dott.ssa Giulia MOROSETTI - Assessorato sanità - Provincia Autonoma di Bolzano

Dott. Luigi QUAGLIERI - Regione Abruzzo

Prof. Ferdinando ROMANO - Presidente INRAN

Prof. Andrea STRATA - Nutrizione clinica - Università di Parma

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A.N.M.V.I.

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

D iversi Colleghi hanno ri-ferito che i NAS sosten-gono che le registrazioni

di carico e scarico di medicinalistupefacenti come la ketaminache i medici veterinari sono tenu-ti ad effettuare, debbano essereeseguite contestualmente e nonentro le 24 ore com’è consuetudi-ne. Cosa prevede in merito la nor-mativa vigente?La normativa vigente richiede chele registrazioni di carico e scaricoper i medici chirurghi e per i me-dici veterinari dei medicinali stu-pefacenti e psicotropi (Tabelle I,II, III e IV) acquistati per la sommi-nistrazione ai pazienti debbanoessere effettuate entro le 24 oresuccessive alla movimentazione,mentre quelle degli enti autorizza-ti alla fabbricazione ed al com-mercio devono essere effettuatecontestualmente.I tempi per le registrazioni di cari-co e scarico dei medicinali stupe-facenti richieste dall’art. 64 delDPR 309/90 e successive modifi-che (Registro di carico e scaricoper i medici chirurghi e i mediciveterinari, le navi mercantili e icantieri di lavoro, i trasporti terre-stri ed aerei e le comunità tempo-ranee) ai medici chirurghi ed aimedici veterinari non erano defi-niti in nessun articolo della norma-tiva vigente fino all’emanazionedel Decreto del Ministro della Sa-lute n. 204 del 2 settembre 2001,relativo all’approvazione del regi-

stro di carico e scarico delle so-stanze stupefacenti e psicotropeper le unità operative, dove l’art. 7delle Norme d’uso del Registro dicarico e scarico recita: “Le regi-strazioni, sia in entrata che inuscita, devono essere effettuatecronologicamente, entro le 24 oresuccessive alla movimentazione,senza lacune di trascrizione.”Per quanto riguarda invece i tem-pi di registrazione di carico e sca-rico dei medicinali stupefacenti ri-chieste dall’art. 61 del DPR309/90 (Registro di entrata e usci-ta per gli enti e le imprese autoriz-zati alla fabbricazione di sostanzestupefacenti o psicotrope) e dal-l’art. 62 del DPR 309/90 (Registrodi entrata e uscita per gli enti o leimprese autorizzati all’impiego oal commercio di sostanze stupe-facenti o psicotrope e per le far-macie), l’articolo unico del De-creto del Ministero della Sanitàdel 15 Marzo 1985 stabilisce chele registrazioni di carico e scaricodi sostanze stupefacenti e psico-trope per gli enti deputati alla fab-bricazione, all’impiego (inteso co-me lavorazione) ed al commerciodevono essere effettuate conte-stualmente alle operazioni di cari-co e scarico.Il Decreto del 15 Marzo 1985 hamodificato il Decreto del 20 aprile1976 che invece consentiva aglistessi enti di effettuare le registra-zioni di carico e scarico entro iltrentesimo giorno dell’avvenuto

movimento; la modifica era statasollecitata dalla sentenza N. 1334del 17 Ottobre1983 della CorteSuprema di Cassazione che ave-va ritenuto il termine temporale ditrenta giorni indicato dal Decretodel 20 Aprile 1976 non conformeallo spirito della disposizione legi-slativa, richiamando pertanto al ri-spetto delle registrazioni secondola successione nel tempo, e quin-di non in modo cumulativo. Che il dettato normativo del De-creto del 15 marzo 1985 riguardiunicamente i soggetti di cui agliart. 61 e 62 del DPR 309/90 e nonquelli di cui all’art. 64 (medici chi-rurghi e medici veterinari) risultachiaramente dalle premesse del-lo stesso Decreto che fanno espli-citamente riferimento solo agli art.61 e 62.Pertanto, anche se il Decreto n.204 del 2 settembre 2001 si riferi-sce ai registri di carico e scaricoper le unità operative e non a tuttii soggetti di cui all’art. 64 del DPR309/90, risulta evidente l’analogiadi utilizzo (somministrazione enon produzione o commercio) equindi anche la modalità di regi-strazione.La diversa interpretazione dellanormativa da parte di alcune se-zioni dei NAS deriva dall’aver er-roneamente compreso anche isoggetti di cui all’art. 64 del DPR309/90 (medici chirurghi e mediciveterinari) tra quelli oggetto delDecreto del 15 Marzo 1985. ■

6

Ketamina, la registrazione non è contestualeAlcune sezioni dei NAS comprendono anche i veterinari tra i soggetti del Decreto del 15 Marzo 1985. Ma l’interpretazione non è corretta

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2005

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Medicinali veterinari scaduti e Codice Penale

Imedicinali veterinari rientrano nel campo di applicazione dell’ar-ticolo 443 del Codice Penale (che punisce il commercio o la som-

ministrazione di “medicinali guasti o imperfetti”) solo quando sono de-stinati a identificare, prevenire o curare patologie trasmissibili all’uomoo comunque a produrre effetti suscettibili di influenzare direttamente lasalute umana. La Cassazione Penale (Sezione III, sentenza 26 novem-bre 2004, N. 45807) è intervenuta su una denuncia per somministrazio-ne di medicinali scaduti a pesci d’acquario e ha stabilito che l’applica-zione della norma ai prodotti medicinali ad uso veterinario presupponel’accertamento in concreto della loro attitudine ad influire sulla saluteumana, circostanza che nel caso in esame è stata esclusa dato che sitrattava di farmaci destinati ad essere somministrati ad animali appar-tenenti a specie ittiche esclusivamente ornamentali. Pertanto la sommi-nistrazione di medicinali veterinari scaduti ad animali non destinati allaproduzione di alimenti per l’uomo, per quanto deprecabile, non costi-tuisce un illecito penale.

Nuove molecole contro le leishmaniosi

Allo studio nuove molecole contro le leishmaniosi e le tripanoso-miasi, malattie parassitarie che uccidono migliaia di persone

l’anno in tutto il mondo. La novità è particolarmente importante per iPaesi in via di sviluppo, i più colpiti da queste infezioni, dove è più altoil tributo di vite umane. I ricercatori francesi del Centro nazionale per lericerche e dell’Istituto Pasteur stanno studiando una famiglia di alcaloi-di, le quinoline, i cui risultati sono molto promettenti. Tra le numerosequinoline sintetizzate in laboratorio alcune hanno già dimostrato unabuona attività antiparassitaria. E i test sui topi hanno già confermato l’ef-ficacia terapeutica. Le malattie parassitarie rappresentano un vero eproprio flagello nei Paesi del Terzo e Quarto mondo. La forma più gra-ve di leishmaniosi, detta forma viscerale, colpisce 500.000 persone al-l’anno ed è mortale se non curata. Purtroppo i trattamenti utilizzati finoa oggi hanno molti limiti, in particolare la tossicità e lo sviluppo di pa-rassiti resistenti ai farmaci. Non solo. La terapia attualmente disponibi-le contro le leishmaniosi si somministra solo attraverso iniezione e ri-chiede il ricovero del paziente. (Adnkronos Salute)

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

P restazioni veterinarie apagamento, su animali diproprietà, promozionate

in TV. Tariffe al di sotto dei mini-mi deontologici e mai concorda-te con gli Ordini. È concorrenzaleale? Il caso Empoli (v. Professione Ve-terinaria 44/2004) è solo l’ultimoesempio di una serie di circo-stanze in cui il principio dellaconcorrenza è stato calpestato.Senza violazione di legge, si ve-rificano comunque situazioni dioggettiva disparità sul mercatodei servizi professionali. L’ANMVIha chiesto un parere all’AutoritàGarante della Concorrenza e delMercato, segnalando “alcune fat-tispecie di concorrenza riscon-trabili sul mercato dei servizi pro-fessionali veterinari che si carat-terizzano per il ricorso a forme dipubblicità presso il pubblico nonriconducibili alla normativa delsettore o comunque idonee acreare condizioni di disparità edalterazioni dei principi della con-correnza professionale”.La professione medico veterinariaesercitata in regime libero profes-sionale, vede ampiamente regola-mentate e limitate le forme di pub-

blicità consentite presso il pubbli-co. Per contro, si riscontrano fre-quenti iniziative pubblicitarie, dichiaro stampo promozionale, atti-vate da soggetti pubblici (es. Cli-niche Veterinarie di Facoltà Uni-versitarie, Aziende Sanitarie Lo-cali) che erogano prestazioni eservizi di natura medico veterina-ria al pubblico, oppure attivate dasoggetti privati organizzati in for-ma cooperativo-mutualistica sem-pre aventi per oggetto l’erogazio-ne di prestazioni medico veterina-rie. Tali iniziative pubblicitarie si av-valgono di strumenti di comunica-zione di particolare rilievo media-tico, ad esempio trasmissioni tele-visive a diffusione nazionale, conriprese filmate degli ambienti sa-nitari, interviste a docenti universi-tari e medici veterinari erogatoridei servizi promozionati, nonchél’esplicitazione dell’esatta indenti-ficazione dei professionisti, delleprestazioni offerte e dell’ubicazio-ne delle strutture pubblicizzate.L’ANMVI ritiene che le circostanzesegnalate “pongano il medico ve-terinario privato che si attenga ailimiti dettati dalla normativa in vi-gore in oggettive condizioni di

sfavore sul mercato. Il ricorso alla comunicazione tele-visiva nazionale e il prestigio con-seguentemente acquisito pressol’opinione pubblica da parte deisoggetti promozionanti collocanoi medesimi su posizioni dominan-ti, tali da influenzare ed orientarela domanda delle prestazioni ve-terinarie”. Accanto a quella cheappare come una indebita libertàdi promozione pubblicitaria,l’ANMVI ha segnalato all’Antitrustanche “casi di applicazione di ta-riffe inferiori ai minimi indicati da-gli Ordini veterinari provinciali enon concordate con questi ultimi,ma derivate da accordi mutualisti-ci fra utenti privati o da regola-menti professionali intramurariemanati da aziende ospedalierelocali”.A fronte di quanto esposto,l’ANMVI si attende un parere cheanalizzi le circostanze segnalate,in base ai principi della correttaconcorrenza sul mercato dei ser-vizi professionali. ■

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L’ANMVI si rivolge all’AntitrustChiesto un parere di merito sulla concorrenza nella professione veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2005ANMVI INFORMA

CADIPROF

Dal 1 gennaio 2005 CADIPROF (Cassa di assistenza supple-mentare dei dipendenti degli studi professionali) ha attivato le

prestazioni a favore di tutti i dipendenti dei professionisti che abbianoadottato il CCNL Studi Professionali siglato da Confprofessioni il 24 lu-glio 2004. Alla prima Assemblea della Cassa, svoltasi il 22 dicembrescorso, ha partecipato il Collega Marzio Gargiulo, in qualità di Dele-gato ANMVI/CONFPROFESSIONI nella rappresentanza dei datori di la-voro veterinari. Le prestazioni, di tipo sanitario e integrative del SSN,vanno a favore di tutti i dipendenti iscritti alla Cassa entro il 31 dicem-bre 2004, che a quella data abbiano maturato di un’anzianità lavorativadi almeno 6 mesi e il cui datore di lavoro sia in regola con il pagamen-to dei contributi previsti. I dipendenti ne beneficiano in virtù di un con-tributo mensile versato dai datori di lavoro che corrisponde ad una quo-ta una tantum di 24 euro e di una quota mensile di 13 euro.Per informazioni e adesioni si veda il sito www.cadiprof.itAl sito della Cassa è pubblicato anche il testo completo del CCNL Stu-di Professionali.

FONDOPROFESSIONI

Il 22 dicembre si è svolta a Roma l’Assemblea di FONDOPRO-FESSIONI, il Fondo paritetico per la formazione continua negli

Studi Professionali. Per l’ANMVI vi ha partecipato il Collega Carlo Piz-zirani. Sono stati approvati il bilancio preventivo per il 2005, la versio-ne definitiva del POA ed è stato eletto quale direttore Franco Valente.Aderire al Fondo permette di promuovere la crescita dello Studio Pro-fessionale e delle sue professionalità, trasferendo al privato diretto ero-gatore, le risorse che sono state utilizzate finora dal sistema pubblico,senza obbligo di rendiconto.L’adesione è libera, non vincolata ad alcuna iscrizione associativa, egratuita: è sufficiente dimostrare l’espressa volontà nel solito modelloDM10. Ogni mese un contributo dello 0,30% viene versato, nell’ambitodei contributi a carico del datore di lavoro, all’INPS. È possibile, senzaalcun aggravio e con una semplice dichiarazione nel solito modelloDM10 scegliere di versare questa in “FONDOPROFESSIONI”, che an-drà ad accumularsi in un “Conto Formazione” a disposizione esclusi-vamente degli Studi Professionali.Per informazioni e adesioni si veda il sito: http://www.fondoprofessioni.it/

Il Fondo Sanitario ANMVI sta richiamando le quote del 2005 riferite alleopzioni di copertura assicurativa minima (115 euro), intermedia (350euro), media (940 euro) e massima (1460 euro). Il termine è il 31 gen-naio. L’importo delle quote annuali non è aumentato. Le coperture sa-nitarie sono riferite alle spese sostenute dal medico veterinario e dalsuo nucleo familiare in Italia o all’estero. Si ricorda ai sottoscrittori che ai fini della presentazione al rimborso del-le fatture e dei documenti fiscali non deve essere trascorrere più di unanno dalla loro data di emissione. La quota versata non è fiscalmenterecuperabile, ma le spese sanitarie sostenute, ancorché rimborsate,mantengono i benefici fiscali previsti dalle norme di legge ai fini dellaloro deducibilità e detraibilità.Per informazioni: 0372/40.35.36

Polizza RC ProfessionaleDal 1 gennaio 2005 Sicuramente srl, la compagnia che hastipulato la convenzione con ANMVI per la Polizza di Re-sponsabilità Civile Professionale si attiene alle nuove condi-zioni contrattuali (v. Professione Veterinaria 1/2005).Per le sottoscrizioni è necessario compilare un nuovo mo-

dulo di adesione riportante le tariffe aggiornate. Per informazioni: 800906377

Professione Veterinaria allega a questo numero il cartel-lo di DIVIETO DI FUMO da affiggere nelle strutture vete-rinarie, in base alle ultime disposizioni di legge. Le pre-scrizioni della legge 16 gennaio 2003, n. 3, e del decreto-legge 9 novembre 2004, n. 266 sono entrate in vigore il10 gennaio.Il divieto trova applicazione non solo nei luoghi di lavoropubblici, ma anche in tutti quelli privati che siano aper-ti al pubblico o ad utenti. Nelle strutture condotte dasoggetti privati, è il responsabile della struttura, o un di-pendente/collaboratore da lui incaricato, a dover richia-mare i trasgressori all’osservanza del divieto e curerà chele infrazioni siano segnalate ai pubblici ufficiali ed agenticompetenti. L’Accordo Stato Regioni del 16 dicembre2004 ribadisce che nei locali privati, i soggetti cui spettavigilare sul rispetto del divieto non sono tenuti soltanto al-la materiale apposizione del cartello di divieto di fumo maanche ad attuare interventi attivi di dissuasione nei con-fronti dei trasgressori.DIVIETO DI FUMO E 626. Nei luoghi di lavoro pubblici eprivati, il citato Accordo raccomanda ai datori di lavoro,come definiti nel decreto legislativo 19 settembre 1994, n.626, e successive modifiche e integrazioni, di fornire an-che una adeguata informazione ai lavoratori sui rischi perla sicurezza e la salute derivanti dal fumo attivo e passi-

vo, sulle misure di prevenzione del fumo adottate nel luogo di lavoro, sulle procedure previste dalla normativavigente per la violazione del divieto di fumare e sulle modalità efficaci per smettere di fumare, avvalendosi deiservizi competenti in materia. Le misure sanzionatorie applicabili alla mancata ottemperanza dell’obbligo di cu-rare l’osservanza del divieto e alle infrazioni al divieto di fumare sono quelle previste dall’art. 7 della legge 11novembre 1975, n. 584, come modificato dall’art. 52, comma 20, della legge 28 dicembre 2001, n. 448. Chi vi-gila sul divieto, dovrà inoltre aggiornare i cartelli con le aumentate sanzioni previste dalla Finanziaria 2005 ( po-sto che ogni presunta difficoltà, al riguardo, spiega il Ministro, può essere agevolmente superata con l’apposi-zione, di semplici talloncini autoadesivi indicatori delle variazioni intervenute agli importi delle sanzioni). La Fi-nanziaria 2005 prevede aumenti del 10% sugli importi stabiliti dall’articolo 51, comma 7 della L 3/2003.

Fondo Sanitario A.N.M.V.I.

Gli annunci si possono ricercare e pubblicare anche on line

www.anmvi.it/servizi/vetexchange www.anmvi.it/servizi/vetjob

• Veterinario laureato nel ’94, valuta opportunità di lavoro part-time nelle province di Pisa-Livorno. Esperienzanella medicina e chirurgia dei piccoli animali, pronto soccorso e chirurgia d’urgenza. con attrezzatura ed eco-grafo di proprietà mailto: [email protected]• Con la prossima primavera, acquisteremo tre alpaca gravide con lo scopo di iniziare un nuovo allevamento.La nostra azienda agricola è ubicata vicino a Cremona. Siamo alla ricerca di veterinari che prestino la propriaprofessionalità per l’appoggio sanitario necessario. Non richiediamo esperienza vista la particolarità dell’ani-male ma cerchiamo disponibilità a “mettersi in gioco” per affrontare le problematiche mediche poco cono-sciute da noi. Se siete interessati anche solo a titolo informativo contattate: Alquati Pietro - 335/[email protected]

A N N U N C I

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

Durante un incontro aCatania sulla brucello-si, una delegazione di

allevatori ha avanzato la richiestadi vaccinare tutti i capi, compresiquelli adulti. All’incontro ha parte-cipato anche il presidente della

Provincia Raffaele Lombardo el’assessore regionale alla SanitàGiovanni Pistorio. Pistorio ha ricor-dato di avere già firmato il decretoche prevede le vaccinazioni per leagnelle a partire dal 15 gennaio,ma ha affermato che per quanto ri-

guarda l’estensione delle vaccina-zioni sono purtroppo condizionatida una normativa del ministerodella Sanità, che impone limiti benprecisi. Lombardo ha detto che,anche in veste di parlamentareeuropeo, porrà la questione all’Ue:

“riteniamo indispensabile giunge-re alla modifica della normativanazionale in modo tale da esserein linea con altre nazioni, comeSpagna e Grecia, che praticano levaccinazioni anche ai capi adulti(pecore e bovini) con il risultato

che in pochi anni la brucellosi po-trebbe essere, se non eliminatacompletamente, quanto meno for-temente circoscritta, venendo cosìincontro alle legittime richieste de-gli allevatori’’. All’incontro era pre-sente anche il responsabile delservizio di Veterinaria dell’Asl 3,Tonino Salina, che ha spiegato co-me da parte della Azienda sanita-ria ci sia “una grande disponibilitàad applicare le norme senza pe-nalizzare gli allevatori’’. (Fonte:ANSA)

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Piano contro la brucellosi nel cataneseIl deputato UE Lombardo: indispensabile la modifica della normativa nazionale per essere in linea con le nazioni che praticano vaccinazioni ai capi adulti

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2005INFO REGIONI

PUGLIA

Definita l’Attività

Ispettiva Sanitaria

N asce il Servizio IspettivoSanitario, che svolgerà

funzioni di vigilanza, controllo eausilio nei confronti delle Azien-de del servizio sanitario regiona-le, degli Istituti di Ricerca e Curaa Carattere Scientifico pubblici eprivati, dell’Istituto ZooprofilatticoSperimentale della Puglia e Basi-licata e delle strutture private.Con il regolamento n. 1 del 2005,emanato dal Presidente dellaGiunta regionale e pubblicato sulBollettino Ufficiale della RegionePuglia il 10 gennaio scorso, vie-ne definita infatti l’Attività Ispetti-va Sanitaria, ai sensi della l.r.7/2004. Il Servizio ispettivo di-pende funzionalmente dall’as-sessorato regionale alla sanità eagisce attraverso il NIR (NucleoIspettivo Regionale) che saràcomposto da esperti in materiasanitaria, scelti tra dirigenti regio-nali e del servizio sanitario.Oltre alle funzioni di controllo de-finite all’art. 3 del regolamento tracui la verifica periodica del fun-zionamento del Servizi Sanitari edell’andamento della Spesa Sa-nitaria, il nucleo ispettivo forniràsupporto all’ARES, l’Agenzia re-gionale sanità, per la verifica del-la rispondenza della program-mazione, predisposta, alle atti-vità svolte dai soggetti, istituti edenti, sottoposti a vigilanza. Le in-dagini amministrativo-sanitarie acarattere generale, si legge al-l’art. 5, hanno di norma, cadenzaannuale, ma possono essere di-sposte ed effettuate in qualsiasimomento, in relazione ad eventio esigenze particolari.

EMILIA ROMAGNA

Rinviata la discussionealla legge sulla

vivisezione

Proseguirà nella sedutastraordinaria di lunedì 17

gennaio, la discussione, già ini-ziata lo scorso 12 gennaio, daparte della IV Commissione Sa-nità e Politiche Sociali della re-gione, al progetto di legge “Nor-me contro la vivisezione”.

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

Nulla impedisce al diret-tore generale di una Aslche deve attribuire un

incarico di dirigente medico “discegliere un medico carente diesperienza specifica nel relativosettore, se il prescelto dimostraun valore complessivo, culturale eprofessionale, maggiore degli altricandidati’’. La riaffermazione delle prerogati-ve attribuite dalla legge ai diretto-ri generali arriva con una senten-za del Consiglio di Stato (n.7747/2004) che dà ragione a unaAsl della Regione Veneto il cui di-rettore aveva deciso di assegnareun incarico quinquennale di diri-gente medico di secondo livellopresso il servizio di radiologia dia-gnostica a un medico “carente diesperienza specifica nel settoredella Tac’’. Secondo i giudici “ladiscrezionalità in materia del di-rettore generale è molto ampia ecomprende senz’altro la facoltà di

scegliere il medico che, a suo giu-dizio, meglio possa corrisponderealle esigenze organizzative e fun-zionali della Asl’’. Per Giancarlo Belluzzi, ConsigliereANMVI e Direttore del Dipartimentodi Prevenzione Veterinaria dellaASL di Cremona “l’attuale assetto

normativo in tema di governancedelle aziende pubbliche, compre-se anche quelle sanitarie, assegnaun potere monocratico al direttoregenerale. Questo status compren-de, in aggiunta ai doveri di respon-sabilità complessiva dell’organiz-zazione, che espongono il sogget-

to a tutti gli strali da qualsiasi partederivino, anche il diritto di sceglier-si i collaboratori che, secondo ilsuo giudizio, declinano in manieramigliore la cosiddetta missionaziendale. Pertanto - conclude Bel-luzzi -, a fronte del rispetto di requi-siti minimi previsti dalle leggi di set-

tore, per le strutture cosidette com-plesse (dove i criteri operativi sonoper lo più legati ad aspetti mana-geriali e di politica gestionale), ladirezione strategica dell’aziendaha un’ampia e discrezionale facoltàdi scelta, così come viene ribaditodalla sentenza in questione.” ■

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Incarichi dirigenziali: decide il Direttore Generale ASL

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2005

Il fisco indaga sui c/cdei professionisti

Icommi 402 e 403 dell’artico-lo unico della legge 311/04

(Finanziaria 2005) rendono piùincisivi i poteri di Guardia di Fi-nanza e agenzia delle Entratesul fronte delle indagini banca-rie. Una prima puntualizzazioneriguarda la possibilità di utilizza-re, anche nei riguardi dei profes-sionisti, l’inversione dell’oneredella prova prevista dall’articolo32, comma 1, punto 2, del Dpr600/73. La Finanziaria 2005 par-la espressamente di “compen-si”. La modifica ha un effettopeggiorativo della posizione deititolari di reddito di lavoro auto-nomo in quanto anche per loro,in futuro, varrà la regola, alquan-to perversa, che autorizza il Fi-sco a conteggiare nella cifra direddito da considerare evasoanche i prelevamenti di contocorrente (naturalmente, sempreche tali movimenti risultino nonregistrati in contabilità). Se il Fi-sco scopre dall’estratto contoche nel corso dell’anno ci sonostati sia versamenti (per esem-pio di 80mila euro) sia preleva-menti (per esempio di 50milaeuro) avrà gioco facile nell’emet-tere tout court un accertamentoper 130mila euro di imponibileevaso. La spiegazione teorica diquesta regola può rinvenirsi nelfatto che dietro ogni preleva-mento ci potrebbe essere, inastratto, anche un ricavo occul-tato: attraverso un ragionamentocomplesso si può forse ipotizza-re che il prelevamento “a nero” èservito ad acquistare merce inevasione e che poi questa mer-ce “a nero” è stata a sua voltavenduta in evasione, generandocosì un ricavo occultato al Fisco.(fonte: Il Sole 24 Ore, 06/01/05)

RUBRICA LEGALE E FISCALE

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

L a World Organisation forAnimal Health (OIE) invo-ca il sostegno internazio-

nale alle popolazioni colpite dallotsunami. L’OIE ricorda l’importan-za di un precoce ripristino dei

programmi di monitoraggio e con-trollo delle malattie animali e dellezoonosi nei paesi colpiti. Sono numerose le malattie infetti-ve animali e le zoonosi che pos-sono avere un potenziale impatto

sulla salute animale e umana. Larecente epidemia di influenzaaviare nel sudest asiatico ha po-sto considerevoli problemi etici,tecnici, ecologici ed economici aquesti paesi. Benché non vi sia

una prova scientifica evidenteche leghi direttamente all’attualedisastro ambientale un nuovo ul-teriore rischio per la salute uma-na derivante dall’influenza avia-re, è comunque importante conti-

nuare le attività di controllo ederadicazione di questa malattiadel pollame. È fondamentale ri-stabilire le infrastrutture locali,compresi i servizi veterinari, datoche tutte le strategie di sorve-glianza e controllo di qualsiasimalattia zoonosica emergentedevono essere condotte sotto lasupervisione dei servizi veterina-ri ufficiali. A livello locale questestrutture devono poter ricevere lerisorse umane ed economicheper identificare e monitorare lapresenza delle zoonosi, svilup-pando poi una strategia comunecon le autorità di sanità pubblica,la FAO e il WHO. ■

Gli abusi suibambini e suglianimaliI pedofili si comportano sa-dicamente anche verso glianimali

Ricerche effettuate in Ameri-ca e Australia mostrano un

chiaro legame tra violenze suibambini e abusi sugli animali. Glistudi indicano infatti che gli abu-satori più violenti tendono a com-portarsi in modo sadico sia con ibambini sia con i pet. In uno stu-dio USA, il 29% dei condannatiper abuso sui bambini si era com-portato sadicamente anche versogli animali. Secondo l’AVA (Australian Veteri-nary Association) la crudeltà con-tro gli animali dovrebbe essereconsiderata tra i temi trattati du-rante il Summit nazionale sugliabusi infantili e le associazioni ve-terinarie dovrebbero essere coin-volte nei lavori del summit. Il be-nessere animale è il cuore dellaprofessione veterinaria e il summitè un’occasione ideale per fare lu-ce sugli abusi animali con le forzedell’ordine e le altre figure coin-volte nel problema della violenzadomestica. ■

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Tsunami: il rischio zoonosiL’OIE ricorda l’importanza di ripristinare le attività di sorveglianza e controllo delle malattie infettiveanimali e delle zoonosi nei paesi colpiti dal maremoto

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2005LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line

all'indirizzohttp://www.evsrl.it/vet.journal/

• Notizie scientifiche• Archivio bibliografico

• Servizio Cytovet

di Maria Grazia Monzeglio

Per informazioni rivolgersi alla Segreteria SIVE (Elena Piccioni) Tel: 0372 403502 Fax: 0372 457091email [email protected] Web Site: www.sive.it

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

11° CONGRESSO MULTISALA SIVE29-30 GENNAIO 2005

Pisa, Palazzo dei Congressi dell’Università di Pisa

11th SIVE CONGRESS29-30 JANUARY 2005

PISA (Italy), Congress Centre of Pisa University

11° CONGRESSO MULTISALA SIVE29-30 GENNAIO 2005

Pisa, Palazzo dei Congressi dell’Università di Pisa

11th SIVE CONGRESS29-30 JANUARY 2005

PISA (Italy), Congress Centre of Pisa University

28 gennaio 2005 - Palazzo dei Congressi dell’Università di PisaPRE-CONGRESS DAY SIOCE (Società Italiana di Ortopedia e Chirurgia Equina)

PRE-CONGRESS DAY SIRE (Società Italiana di Riproduzione Equina)

SEMINARIO PRE-CONGRESSUALE IN COLLABORAZIONE CON FISE, SIDI E UNIRE“Regolamenti sportivi e professione veterinaria”

RELATORI STRANIERI INVITATI / INVITED SPEAKERS

MEDICINA INTERNA / INTERNAL MEDICINEWarwick M. Bayly, CVM

Washington State University, USA

Steven M. Reed, CVMThe Ohio State University, USA

CHIRURGIA / SURGERYAlan Ruggles, DVM, Dipl ACVS

Rood & Riddle Equine Hospital, Lexington, USA

PATOLOGIE ARTICOLARI / JOINT DISEASESDean W. Richardson, DVM, Dipl ACVS

Landenberg, Pennsylvania, USA

PODIATRIA E MASCALCIA / PODIATRY & FARRIERYSimon Curtis, FWCF

Newmarket Farrier Consultancy, USA

RIPRODUZIONE / REPRODUCTIONBarry A. Ball, DVM, PhD

University of California, Davis, USA

Des P. Leadon, MA, MVB, MSc, FRCVS, DECEIMIrish Equine Centre, IRL

MEDICINA INTERNA / INTERNAL MEDICINEWarwick M. Bayly, CVM

Washington State University, USA

Steven M. Reed, CVMThe Ohio State University, USA

CHIRURGIA / SURGERYAlan Ruggles, DVM, Dipl ACVS

Rood & Riddle Equine Hospital, Lexington, USA

PATOLOGIE ARTICOLARI / JOINT DISEASESDean W. Richardson, DVM, Dipl ACVS

Landenberg, Pennsylvania, USA

PODIATRIA E MASCALCIA / PODIATRY & FARRIERYSimon Curtis, FWCF

Newmarket Farrier Consultancy, USA

RIPRODUZIONE / REPRODUCTIONBarry A. Ball, DVM, PhD

University of California, Davis, USA

Des P. Leadon, MA, MVB, MSc, FRCVS, DECEIMIrish Equine Centre, IRL

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

11laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2005

Sull'ultimo numero del2004 della rivista Pro-gresso Veterinario è stato

pubblicato un interessante articolodella Facoltà di Medicina Veterina-ria di Pisa dal titolo: Veterinari... sinasce?Gli autori presentano infatti i risul-tati di una indagine svolta fra glistudenti della Facoltà, che pur es-sendo limitata nel numero deiquestionari (227) e circoscritta adun solo ateneo, esprime alcunidati di indubbio interesse. La pri-ma cosa che emerge, e che delresto ogni anno è evidenziata dal-le migliaia di domande di iscrizio-ne che arrivano alle Facoltà di Ve-terinaria, è che l'interesse dei gio-vani verso questa professionenon tende minimamente a dimi-nuire. I motivi possono essere va-ri, ed alcuni vengono anche evi-denziati dalla ricerca, ma certa-mente il crescente "amore" per glianimali che la nostra culturaesprime e l'immagine, spesso di-storta o romantica, che soprattut-to la televisione propone del "me-dico degli animali", spinge moltigiovani, in maggioranza donne, asognare di fare, da grande, il Me-dico Veterinario. A questo è forsegiusto aggiungere che i dati oc-cupazionali del settore veterina-rio, proposti da vari siti istituziona-li e da alcune università, sono tal-mente ottimistici, anche se pur-troppo poco reali, da invogliare ungiovane a seguire questo percor-so formativo. Il 76,5% dei 227questionari appartiene a donne equesto dato corrisponde in so-stanza alla presenza femminilenelle Facoltà di Veterinaria, pre-senza che è in continuo aumento.Anche questo aspetto, insieme aduna sempre più sviluppata visioneculturale del rapporto uomo-ani-male, spinge gli studenti ad orien-tarsi sempre di più verso il settoredegli animali da compagnia an-che se è un settore certamentesaturo e che non esprime più al-cuna possibilità occupazionale senon con tempi lunghi e notevolisforzi formativi ed economici. Il49% degli intervistati dichiara, in-fatti, di essere interessato a que-sto settore, il 17% alla clinicaequina, il 3% ispezione degli ali-menti, il 4% animali da reddito, il6% ricerca ed il 20% non ha leidee chiare. Considerando che al-la fine chi non ha le idee chiarepoi finisce principalmente di oc-cuparsi di animali da compagniae che gli equini ormai rientrano inquesto ambito potremmo tranquil-lamente concludere che circal'85% degli studenti aspira ad unaattività professionale in questosettore. Quali sono le caratteristi-che dello studente in medicinaveterinaria? L'80,1% ha una for-mazione liceale, proviene princi-palmente da una città di provincia(34,4%) o da un paese (30,8%). Imotivi che spingono i giovani all'i-scrizione a Veterinaria, secondol'indagine, sono principalmente

legati ad una forte attenzione edinteresse verso gli animali. Il12,8% degli intervistati parla, in-fatti, di "passione" per gli animalied il 18,9% usa addirittura il termi-ne "amore" per definire il propriointeresse. Un ragionamento, for-se, non del tutto corretto in consi-derazione del fatto che questisentimenti li portano a sciegliere

animali in grado di provare senti-menti, l'83% pensa che siano ingrado di capire i sentimenti uma-ni, la vita senza un animale è in-completa (55,7) o del tutto vuota(38,76%). Sulla base di questi ri-sultati possiamo tranquillamenteazzardare alcune considerazionisul futuro della veterinaria italiana.Nel 2020 avremo 40.000 medici

veterinari, il 90% sarà donna, tutticercheranno uno sbocco di lavo-ro nel settore degli animali dacompagnia, moltissimi sarannodisoccupati o sottoccupati ed ilreddito medio, altro che studi disettore, farà ridere. Come è possi-bile far capire al nostro mondopolitico ed istituzionale che biso-gna intervenire al più presto? ■

Da grande? Farò il veterinariodi Antonio Manfredi

una attività professionale che de-ve considerare gli animali anche,se non soprattutto, come clienti.Sarebbe forse più logico esprime-re la "passione" e l'"amore" conuna attività di volontariato o sem-plicemente come propietario dianimali. Qualche altro dato dellaricerca evidenzia anche meglioquesta posizione: il 93% ritiene gli

RIFLESSIONI

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

la

Perchéoffendersi?

La scelta di pubblicare lettere diproprietari fa discutere. Questarivista si rivolge esclusivamenteai Medici Veterinari e viene in-viata soltanto agli iscritti alle As-sociazioni Federate ANMVI e adorganismi ed operatori del no-stro settore (Ordini, Asl, Asses-sorati, Ministeri, IZS, Università,ENPAV, ecc.). Il che non vuol di-re che sia una pubblicazione“segreta”. Né che debba averepaura di ospitare pareri scomo-di. Anzi, ritengo giusto pubblica-re le lettere dei proprietari (chenon leggono Professione Veteri-naria, ma si rivolgono all’ANMVI)per prendere coscienza di comevorremmo essere e di come in-vece veniamo percepiti. A tortoo a ragione. Come ho già avutomodo di scrivere, non bastano lecampagne di sostegno dellaprofessione (dalla campagna diprevenzione con la Novartis allacollaborazione con Autogrill) senel nostro quotidiano particolaredanneggiamo di continuo la no-stra immagine. E questo valeanche quando siamo magaristati capaci di una prestazioneperfetta ma non siamo stati ca-paci di farlo capire al cliente perscarsa capacità relazionale.Non vi è dubbio che fra 23.000colleghi moltissimi siano capacie professionali, ma che c’è an-che chi non lavora con serietà eci indebolisce enormemente neiconfronti del pubblico e delleistituzioni. Il ragionamento chepassa, purtroppo, è: “se unamela è marcia per lo meno sonobacate tutte”.Il senso della pubblicazione del-le lettere dei proprietari non èquello di flagellarci né di offen-dere, né di fare delazioni, ma dicomprendere come i proprietarisiano sempre più critici e analiti-ci nei nostri confronti e dimostri-no una sempre maggiore reatti-vità. E poco conta che siano nelgiusto o meno, dal momentoche un cliente insoddisfatto è uncliente perso. I Paesi anglosas-soni lo chiamano “practice ma-nagement”, che non vuol diresolo saper guadagnare ma an-che gestire la lamentela e laconflittualità con il cliente. Aiproprietari l’ANMVI rispondecon la massima diplomazia laverità: non è l’organismo depu-tato a ricevere segnalazioni néad aprire procedimenti discipli-nari. Utilizzate in forma anonima,le lettere, doverosamente emen-date dei nomi (quando ci sono)dei Colleghi, vengono pubblica-te come strumento di analisi e ri-flessione e non vengono tra-smesse ad alcuno. Cinzia DeLio non è medico veterinario masi occupa di bioetica e zooantro-pologia e scrive su argomenti dimedicina veterinaria per pubbli-cazioni del nostro settore. Nellasua lettera dava ragione a Ro-manelli. Come tutti noi.

Carlo Scotti

Deriva buonista

Leggendo dal n. 44 de “la Pro-fessione Veterinaria” la letteradella Sig.ra Cinzia de Lio intitola-ta “per Giorgio Romanelli”, sonoturbato dalla deriva buonista esentimental-animalista espressa,e purtroppo largamente diffusa,che a mio avviso è causa di mol-ti mali che affliggono la nostracategoria. A differenza della si-gnora, io ho il piacere di cono-scere il collega Giorgio Romanel-li, che considero un altissimoesempio di professionalità e unriferimento per tutti noi, ma in luiammiro l’uomo di scienza, non lapersona che si prende cura dellavita e la difende strenuamente(va di conseguenza; anche il piùscarso dei colleghi desidera lavita del proprio paziente). Esisto-no molti veterinari “in grado diformulare concetti sensati in ma-teria di benessere animale...”.Anch’io sono felice che esista ildr. Romanelli (nonostante sia in-terista), ma smettiamola per fa-vore di considerare il veterinariocome colui che esercita la suaprofessione per amore degli ani-mali; (da qui alla pretesa di pre-stazioni sottocosto a scapito del-la qualità il passo è breve). Sa-rebbe sufficiente che amasse lasua professione per esercitarlacon maggiore dignità e utilitàdella clientela, nonché dei pa-zienti. Devo ancora vedere, perfinire, un veterinario che sia riu-scito a “fare i soldi”. Permettete-mi di chiudere con una provoca-zione natalizia. Chiesto all’illustregiornalista e uomo di cultura Bru-no Gambarotta quale fosse l’ani-male che preferiva rispose: “ilbollito misto”. Dipende dalle sal-se, aggiungo io.

Severino Boldini dmv Desenzano del Garda

[email protected]

E.C.M, è tuttoda rifare

Apprendo da un giornale di cate-goria che il TAR del Lazio ha sta-bilito l’obbligo della formazioneECM solo per i Sanitari del S.S.N.e per quelli comunque conven-zionati con il Sistema: i Sanitari li-beri professionisti dunque nonhanno l’obbligo ma solo una fa-coltà ed una scelta, certamenteetica e deontologica, ma non ob-bligatoria. Bene: era ora!! Mi vienda dire “L’avevamo detto in po-chi!” Volto pagina però e cosa trovo?L’ANMVI, tramite il suo Vice Pre-sidente Scotti, dice: “L’avevamoprevisto” anzi “l’abbiamo chiestonoi!”.A questo punto non capisco piùniente: c’è qualcosa che non mitorna e vado con la memoria alrecente passato, allorché la fa-mosa circolare del Ministro dellaSanità aveva stabilito che la for-mazione ECM era da considera-re obbligatoria per tutti i Sanitari,ivi compresi i liberi professionisti.Il dibattito che ne seguì, allora, fu

molto forte: in ogni convegno, inassemblee della FNOVI, nel Con-siglio Nazionale (vedi Ostia), nonho mai visto né sentito il Presi-dente dell’ANMVI, Carlo Scotti,che prendesse posizione pubbli-ca su tale argomento, anzi le vo-ci solitarie e inascoltate di Gasto-ne Dalmonte e di Paolo Rasori(sono io), nelle predette Assem-blee ad Ostia, a Roma ed in altresedi, sono state zittite dal sem-pre presente e solerte segretariodella FNOVI, collega Vezzoni,gemello eterozigote di Scotti che,a spada tratta, propugnava labontà e l’opportunità dell’obbligodi aggiornamento per tutti che ilMinistro aveva voluto sancire conuna circolare in palese difformitàcon la normativa vigente. Non homai sentito in tali sedi la voce diCarlo Scotti, nonostante la suapresenza sia stata sempre conti-nua e costante nelle sale, od almassimo fuori dalla porta dellestesse.Come mai non ha mai preso po-sizione prima sull’argomento perl’associazione che rappresentama solo ora se ne fa paladino?Prima della prima guerra mon-diale del ’45 tutti gli italiani eranofascisti: dopo la guerra tutti gliitaliani erano già da tempo parti-giani. È la storia del nostro popo-lo, che ha l’abitudine di saltaresempre e comunque sul carrodel vincitore alzando le propriebandiere.Ma io sono forse troppo malizio-so e vedo sempre inganni dap-pertutto: l’Ordine che ho il piace-re di rappresentare pro-tempore(mi ricordo sempre del pro-tem-pore) ha organizzato in questianni numerosi eventi formativiECM per i propri iscritti. Pratica-mente ogni anno i colleghi man-tovani hanno seguito i corsi diaggiornamento che hanno confe-rito loro il punteggio necessarioper ogni anno e tutto ciò senzaavere l’obbligo di spostarsi in al-tre sedi lontane o più vicine co-me quella di Cremona - sede lea-der nazionale della formazioneper tutti i Veterinari - il tutto orga-nizzato e attuato “a gratis per tut-ti”, come si dice dalle nostre par-ti. D’ora in poi forse diminuirannogli eventi formativi, non si può piùfar conto sulla moltitudine di pro-fessionisti che devono far punticon l’aggiornamento; forse è me-glio, perché si potrà fare un’atti-vità di aggiornamento più attentaagli obiettivi della sanità pubbli-ca ed ai suoi problemi, lasciandoad altre occasioni a titolo facolta-tivo le problematiche connessealla congiuntivite del gatto od al-le turbe psichiche del cane, ar-gomenti pure necessari per laprofessione ma che non “c’az-zeccano” un bel niente con la sa-nità pubblica veterinaria.Se potessi dare un consiglio al-l’Onorevole Signor Ministro gli di-rei la tipica frase del grande Bar-tali: “Gli è tutto da rifare”. Un si-mile carrozzone non s’è mai vi-sto, le lobby e gli interessi la fan-no ancora da padrone. Forse èmeglio ripensare il tutto con mol-to buon senso e senza voli pin-

darici: si rischia altrimenti di farealtri tonfi. Senza rancore connessuno.

Dr. Paolo RasoriPresidente Ordine Med.

Veterinari Provincia di Mantova

La lettera del Collega Rasori ècronologicamente superata dallapresa di posizione del Ministeroche ha contestato la sentenza delTAR e ribadito che l’ECM è obbli-gatorio per tutti. Ma che l’ECM siatutto da rifare è un fatto semprevalido. Non mi riconosco però nelvirgolettato che mi viene attribuitodal Collega. E non mi sento nem-meno nuovo dell’argomento, vistoche l’ANMVI (e quindi anche ioche mi onoro di esserne carica di-rettiva dalla fondazione) sull’ECMha speso fiumi di inchiostro, tem-po e denaro. Forse Rasori si èperso qualche puntata. L’ANMVIha le sue sedi e i suoi organi diinformazione per esprimersi e perconfrontarsi con i Colleghi chehanno la volontà di partecipare edi seguire i dibattiti professionali.Non difetta certo di visibilità. Conla FNOVI, ha una corrispondenzaassidua e sull’ECM, ha più voltepreso posizione e sollecitato il Co-mitato Centrale ad attivarsi pressoil Ministro. È tutto pubblico. Perso-nalmente, poi, dirigo da semprequesta rivista e non mi sono mairisparmiato su nessun argomento.Sottolineo anche che quelli che“l’avevano detto” sarebbero piùcredibili se, coerentemente con laloro sicumera, avessero intrapre-so azioni di contrasto invece diadoperarsi solertemente per or-ganizzare eventi ECM, salvo poiaccusare Palazzo Trecchi di farebusiness (sappiano che ci siamoanche fin troppo abituati...). Riba-disco che la sentenza del TARevidenzia l’incertezza normativa acui il Ministero della Salute ci co-stringe, anche ora che dal suo si-to lancia comunicati perentori maaddirittura senza firma. Io di carridei vincitori, in tutta questa storia,non ne vedo proprio. Infine non miè chiara l’evoluzione dell’aggior-namento prefigurata in questa let-tera: gli obiettivi formativi dei me-dici veterinari privati sono diversida quelli dei colleghi che si occu-pano di sanità pubblica, “la con-giuntivite del gatto” e le “turbepsichiche del cane” sono per loropiù rilevanti della sicurezza ali-mentare. È un fatto professionalee deontologico. Sono anni che lodiciamo alla Commissione ECM,che pare aver finalmente capitoche se obbliga i liberi professioni-sti all’aggiornamento deve anchecreare obiettivi formativi coerenticon le loro esigenze professionalie deontologiche. Gli ordini, chedevono garantire all’utenza l’ope-rato dei medici veterinari, dovreb-bero saperlo bene.

Carlo Scotti

Caso Empoli

Colgo solamente oggi l’occasioneper leggere il numero 44/2004 diProfessione Veterinaria e mi sentoin dovere di fornire alcune infor-

mazioni, per chiarire il pensiero el’operato dell’Ordine dei Veterinaridelle province di Firenze e Prato,in relazione all’apertura dellastruttura per le MNC della ASL 11di Empoli.Tralasciando le considerazioni diopportunità e correttezza dell’o-perato di detta ASL e conferman-do la assoluta giustezza delleconclusioni dell’articolo a pagina5 del Vs. settimanale, tengo a pre-cisare quanto segue.Già in data 20/10/04, ho provve-duto a formalizzare alla direzionegenerale della ASL 11 di Empoliuna nota in cui, ricordato il conte-nuto delle norme che regolano lapubblicità sanitaria, si lamentavacome le modalità di pubblicizza-zione del nuovo servizio non fos-sero contemplate in detta normati-va. Nella sua risposta del 29/10u.s. il Direttore Generale, soste-nendo che quanto pubblicato suiquotidiani e trasmesso dalla televi-sione non aveva alcun caratterepubblicitario ma solo di “informa-zione” (sigh!) e che quanto scrittoe detto rispondeva a verità, elude-va, di fatto, la mia richiesta di retti-fica delle informazioni erogate. Ta-le richiesta era stata fatta per evi-tare che i Colleghi operanti nellacorrispondente area si trovasseroa fronteggiare situazioni di dispa-rità relativamente ai mezzi pubbli-citari utilizzabili per le comunica-zioni agli utenti. In seguito allasuddetta risposta, giunta dopo lenostre rimostranze, non essendocimai pervenuta alcuna presenta-zione preventiva di documentazio-ne, e nonostante la complessitàtecnico-giuridica della materia,l’Ordine dei Veterinari delle provin-ce di Firenze e Prato sta studiandola possibilità di presentare unesposto alla competente procuraper la valutazione del caso.

Il Presidente dell’Ordine deiVeterinari di Firenze e Prato

Lapo Strambi

PROFESSIONE VETERINARIA 2/200512LETTERE AL DIRETTORE

@

“L’emendamento dell’On Zanettinnon è affatto negativo,

anzi dimostra attenzione neiconfronti delle professioni”.

Michele Vietti, sottosegretario alla Giustizia

Avviso ai colleghi

Ci giungono segnalazionirelative a proposte com-

merciali o assicurative falsa-mente promozionate come con-venzionate con ANMVI. Invitia-mo i Colleghi a verificare sem-pre presso ANMVI la reale sus-sistenza di convenzioni fra lanostra Associazione e operatoriprivati, prima di stipulare qualsi-voglia accordo commerciale.

La Segreteria ANMVI0372/40.35.37

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

Un portale dedicatoesclusivamente all’ana-grafe canina, www.ana-

grafecanina.com, consente l’im-mediata rintracciabilità degli ani-mali. È un servizio per tutta la po-polazione: difatti il sito si articola inuna sezione pubblica nella quale ilcittadino, l’istituzione, il canile(senza necessariamente essereconvenzionato, quindi gratuita-mente) potrà accedere ed avereinformazioni generali sull’argo-mento o immettere il numero di mi-crochip di un animale, ed avereimmediato riscontro del referenteal quale rivolgersi per rintracciare ilproprietario, e una invece riserva-ta, cui si accede tramite password.Chi è in possesso di autorizzazio-ne potrà direttamente rintracciare ilproprietario dell’animale smarrito,o identificare chi lo ha abbandona-to. Oltre al servizio di anagrafe eregistrazione - che attraverso larintracciabilità dei proprietari costi-tuisce un deterrente all’abbandonodegli animali - il sito offre ai propriutenti istituzionali un servizio di sta-tistiche e ricerche già utilizzato dadiverse ASL sul territorio naziona-le. È possibile inoltre per la ASL oper la Regione in qualsiasi mo-mento avere informazioni aggior-nate e facilmente consultabili circal’appartenenza, l’indirizzo, la situa-zione di ogni animale iscritto e sti-

lare statistiche relative ai cani pre-senti su un determinato territorioper razza, sesso, proprietario, perveterinario identificatore, per di-stretto, ecc. Nel sito sono gestiti anche i pas-saggi di proprietà, lo smarrimentoe il ritrovamento e la morte dell’ani-male. È possibile visionare anchela foto, che - in caso il soggettoidentificato sia un cucciolo al mo-

mento dell’applicazione del micro-chip - può essere sostituita quan-do il cane diventa adulto mante-nendo in memoria la precedenteimmagine. Giornalmente il sito viene imple-mentato da centinaia di veterinariliberi professionisti e dipendentiASL, che identificano gli animali econtestualmente li registrano neldatabase. Al momento, nel sito so-

no stati registrati circa 250.000 mi-crochip e l’incremento giornalierodel database costituisce uno stru-mento importante nella lotta all’ab-bandono. La possibilità di imme-diata identificazione del proprieta-rio di un cane dotato di microchiprende automatica la individuazionedelle responsabilità di chi commet-te l’ignobile gesto.Grazie al microchip ed al portale

www.anagrafecanina.com, decinedi animali hanno ritrovato la stradadi casa. La tecnologia avanzatamessa a disposizione dal sistemacrea dunque un naturale deterren-te all’abbandono degli animali le-gando telepaticamente, in manieraindelebile, l’animale al propriocompagno “umano”.

Antonino Paratore, Amministratore Unico GISAT Srl

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L’anagrafe canina on line con www.anagrafecanina.com

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/2005DALLE AZIENDE

▲▲

Novartis Animal Health e IRIS,insieme per premiare i

giovani ricercatori nel campodella nefrologia

L ’International Renal Interest So-ciety (IRIS) replica, per l’anno

2005, il premio “IRIS Award”, pre-stigioso riconoscimento destinato almiglior progetto di ricerca clinicanel campo della nefrologia veterina-ria. Il premio annuale, del valore di€ 15.000, verrà assegnato al migliorlavoro di ricerca nel campo dellanefrologia. I progetti presentati do-vranno dare un contributo significa-tivo alla visione generale, alla dia-gnosi o al trattamento dell’insuffi-cienza renale cronica nei cani egatti. I progetti sottoposti alla com-missione esaminatrice, sono giàstati pubblicati o accettati per lapubblicazione dopo l’anno 2000 esolo il primo autore del progetto po-trà essere inserito nelle nomine. Iltermine ultimo per la presentazionedelle domande è l’1 Febbraio2005. I progetti inviati, verranno analizzatidalla Commissione dell’Internatio-nal Renal Interest Society (IRIS),composta da esperti internazionali,provenienti da otto differenti Paesi.Il vincitore verrà proclamato nell’A-prile 2005. Il premio “IRIS award”verrà presentato al Forum “Ameri-can College of Veterinary InternalMedicine (ACVIM)”, che si terrà aBaltimora, MD, USA, dall’1 al 4 giu-gno 2005. È possibile scaricare ilmodulo di partecipazione collegan-dosi al sito www.iris-kidney.com, e,una volta compilato, rispedirlo al Dr.Claude Bolduc (Tutti i riferimentisono contenuti nel modulo di parte-cipazione).

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

laPROFESSIONE VETERINARIA 2/200514CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

Direttore

Carlo Scotti

Direttore Responsabile

Antonio Manfredi

Coordinamento Editoriale

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Comitato di Redazione

Pierpaolo Bertaglia, Paolo Bossi,

Marco Eleuteri, Giuliano Lazzarini,

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Rubriche

Fabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

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Grafica

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Editore

SCIVAC - Via Trecchi, 2026100 Cremona

Iscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003

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legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 14 gennaio 2005

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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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INCONTRO REGIONALE AIVEMP MOLISE TECNICHE DI QUALITÀ NELL’ATTIVITÀ DEL MEDICO VETERINARIO NEL SSN - Sede Diagnostica Izs,IN COLLABORAZIONE CON ORDINE c/da Breccelle, Isernia - c/da Breccelle - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - DEI MEDICI VETERINARI DI ISERNIA Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected] SIVE PRE-CONGRESS SIOCE - 11° CONGRESSO MULTISALA SIVE - Palazzo dei Congressi di Pisa

Via Matteotti, 1 - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 E-mail: [email protected]

PRE-CONGRESS SIVE PRE-CONGRESS SIRE - 11° CONGRESSO MULTISALA SIVE - Palazzo dei Congressi di Pisa Via Matteotti, 1 - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 E-mail: [email protected]

PRE-CONGRESS SIVE IN COLLABORAZIONE REGOLAMENTI SPORTIVI E PROFESSIONE VETERINARIA - 11° CONGRESSO MULTISALA SIVE -CON FISE, UNIRE E SIDI Palazzo dei Congressi di Pisa - Via Matteotti, 1 - ECM: 2 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni

Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SCVI DIAGNOSTICA E TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE CHIRURGICHE VESCICALI E URETRALI - CentroStudi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni -Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVE 11° CONGRESSO MULTISALA SIVE / 11TH SIVE CONGRESS - Palazzo dei Congressi dell’Università di Pi-sa - Via Matteotti, 1 - ECM: 7 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502- E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA CONSIGLI PRATICI DI DERMATOLOGIA - Novotel Caserta Sud, Capodrise (CE) - Strada Statale, 87 Sanniti-ca - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA ESAME CLINICO, DIAGNOSI E TRATTAMENTO MEDICO CHIRUGICO DELLE PIÙ FREQUENTI PATOLOGIE ORTOPEDI-CHE DELL’ARTO ANTERIORE E POSTERIORE DEL CANE - Hotel Leonardo Da Vinci , Milano - Via Senigallia, 6 - ECM: 3Crediti - Per info: Monica Borghisani - Segr. Del. reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE ANMVI VENETO LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI NELLA PROFESSIONE VETE-RINARIA - Park Hotel Villa Fiorita, Monastier (TV) - Via Giovanni XXIII, 1 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: La-ra Zava - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ODONTOSTOMATOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC CHIRURGIA D’URGENZA: DALLA STABILIZZAZIONE ALL’INTERVENTO - Grand Hotel Duca D’Este, Bagnidi Tivoli (RM) - Via Tiburtina Valeria, 330 - ECM: 5 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC IN COLLABORAZIONE LA SALUTE DEL CUCCIOLO: UN AGGIORNAMENTO SULLA DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE CON IAMS COMPANY PRINCIPALI MALATTIE D’ACCRESCIMENTO - Hotel Leonardo Da Vinci, Milano - Via Senigallia, 6 - ECM: Ac-

credit. non previsto - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected] SIODOV ENDODONZIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento

Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC UMBRIA MEDICINA E CHIRURGIA DELLE TARTARUGHE - Centro Studi SCIVAC/AVULP, Perugia - Via Morettini, 19 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CHIRURGIA UROGENITALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LIGURIA ARGOMENTI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO LA NEUROLOGIA NELL’AMBULATORIO DEL VETERINARIO PRATICO - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE ANMVI EMILIA ROMAGNA LA SICUREZZA DEI LAVORATORI E LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI NELLA PROFESSIONE VETE-RINARIA - Modena - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ANESTESIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIARMUV TIVA, REALTÀ O FANTASCIENZA? - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502- E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC ABRUZZO AGGIORNAMENTI IN OFTALMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghi-sani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA DISCUSSIONE DI CASI CLINICI DERMATOLOGICI AFFRONTATI CON L’APPROCCIO ORIENTATO AL PROBLEMAIN COLLABORAZIONE CON AMVETPA - Sala Polivalente - Bagnolo san Vito (MN) - ECM: 3 Crediti - A tutti i partecipanti sarà richiesto di versare € 30,00 al momento

della registrazione in sede, a titolo di contributo spese - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regiona-li SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CHIRURGIA PLASTICA E RICOSTRUTTIVA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SIVAR PRATICA VETERINARIA SUINA - SUINICOLA LOMBARDO VENETA - Nogarole Rocca (Verona) - ECM: 12Crediti - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 -E-mail: [email protected]

CORSO SIVE CORSO BASE DI MANAGEMENT DELLO STALLONE - Vigone (TO) - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIANA INCONTRO SIANA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC ZOPPIE: DAI CASI CLINICI ALLE LINEE GUIDA DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE - Hotel Excelsior, Bari- Via Giulio Petroni, 15 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA CASI DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

QUIZ 1Congresso Multisala SIVE,genn-feb 2004Risposta corretta: c)

QUIZ 2“Giornata diapprofondimento SCIVACsulle malattiemieloproliferative”, 7 Marzo2004Risposta corretta: c)

SOLUZIONI

2) La diagnosi di Mielosieritremica si fonda:

sulla valutazione dello striscio periferico

sull’esame citofluorimetrico

sulla citopatologia delmidollo

sull’esame istopatologico

1) I cavalli possono essere predisposti alleaffezioni corneali più degli altri animaliperché:

hanno occhi più grandi

presentano cornee relativamente morbide

presentano cornee predisposte alle infezioni

presentano una scarsa funzionalità delle palpebre

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2

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Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 2