Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

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tivo dedicata specificatamente ai lettori che intendono approfondi- re le loro opinioni sulle posizioni politico culturali all’interno della nostra professione. Abbiamo ritenuto infatti cosa in- teressante richiedere ai Presi- denti delle Associazioni Federate in Anmvi di volere redarre un edi- toriale di spalla a quello del Di- rettore della rivista, in modo da potere portare a conoscenza dei lettori di Professione Veterinaria anche il pensiero dei Presidenti delle Associazioni che sono il fondamento della nostra Federa- zione, circa il processo che ha Da questo numero del giornale nasce una nuova iniziativa di carattere informa- Il Pensiero delle Associazioni Federate in Anmvi Editoriali di Carlo Scotti CONTINUA A PAG. 3 Caccia: veterinari pro e contro Le elezioni per il rinnovo dei Con- sigli degli Ordini Provinciali Veteri- nari sono ormai arrivate alla loro conclusione. Globalmente, que- sta tornata elettorale ha visto una maggiore partecipazione rispetto al passato, anche se il numero dei votanti continua ad essere piuttosto basso. Molti ordini, infat- ti, si sono visti costretti a ripetere le elezioni, non avendo raggiunto il quorum in prima convocazione. Anche in questa occasione la percentuale dei votanti fra i colle- ghi della medicina pubblica è stata molto più elevata rispetto a quella dei veterinari privati, che dimostrano ancora scarsa atten- zione verso i problemi professio- nali e quindi anche poco interes- se verso queste elezioni. Inoltre, in molte situazioni vi è stata an- che poca disponibilità da parte di veterinari privati ad assumere in- carichi od impegni all’interno dei Consigli degli ordini. Vi sono con- sigli in cui si preferisce lasciare al- l’unico collega pubblico eletto la carica di presidente per non es- sere troppo impegnati. Ammettia- mo pure che l’attività professiona- le privata richieda maggior coin- volgimento e disponibilità di tem- po rispetto ad un impiego pubbli- co, ma questa non può essere una giustificazione sufficiente al disimpegno professionale e al ri- fiuto di incarichi di rappresentan- za della Categoria, soprattutto se si pensa che la maggior parte dei problemi che gli Ordini dovranno affrontare, nella loro funzione di garanti dell’utenza e di controllo della professione, coinvolgeran- no principalmente i veterinari pri- vati: tariffario, decreto sulle strut- ture, responsabilità civile, abuso della professione, buone pratiche veterinarie, ecm, certificazione, ecc. Gli iscritti agli Ordini Veteri- nari al 31/12/02 erano circa 20600 e quelli pubblici corrispon- dono più o meno al 25%. Nono- stante questo, il loro maggior im- pegno elettorale ha reso spesso determinante il loro voto. Questo è un dato di fatto che va ricono- sciuto, così come va preso atto della tendenza dei veterinari pri- vati ad assumere atteggiamenti individualisti, quando non qualun- quisti, del tutto incompatibili con una vera maturazione professio- nale, sia personale che di tutta la categoria. In questa ultima torna- ta elettorale in alcune città, dove le tensioni occupazionali sono più sentite e la presenza dell’univer- sità tende ad esasperarle, il mon- do professionale privato si è spaccato in liste contrapposte, la- sciando alla veterinaria pubblica il ruolo di ago della bilancia. In al- cuni casi il confronto è addirittura trasceso in episodi inaccettabili sia sotto l’aspetto etico, deontolo- gico e qualche volta legale. In particolare a Milano, Torino e Bre- scia c’è chi ha dovuto subire ignobili attacchi personali tramite lettere anonime, articoli di giorna- le, e-mail insultanti, ecc… D’altra parte le promesse elettorali di al- cune liste, cavalcando il malcol- tento di molti giovani laureati che a distanza di anni si trovano an- cora in condizioni di sottoccupa- zione scadevano nel peggior po- pulismo garantendo in caso di vit- toria: posti di lavoro, riduzione delle quote di iscrizione agli ordi- ni, abolizione dell’ECM, ecc. sa- pendo benissimo che i poteri de- gli ordini e lo stesso ruolo istitu- zionale sono ben lontani da que- ste possibilità. Non so quanto questi sistemi al limite della de- cenza abbiano portato risultati ai loro autori ma è giusto sperare che simili episodi non debbano più ripetersi in futuro riportando all’interno della categoria un cli- ma civile, dignitoso, rispettoso e professionale. “Conflitti elettorali” M e t t e t e dei fiori n e i v o s t r i f u c i l i Nuove potenzialità d’impiego nel campo della salvaguardia e della gestione degli ambienti naturali. A PAG. 3 di Fabrizio Pancini Global Leader in Pet Nutrition *Marchi di fabbrica di proprieta’della Hill’s Pet Nutrition,Inc ©2002 Hill’s Pet Nutrition,Inc. w w w. a n m v i . i t @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. PR O FESSI O NE VETERINAR I A ORGANODIINFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI 0 0 3 MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 13, numero 1, mensile, gennaio 2003 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Filiale di Piacenza Concessionaria esclusiva per la pubblicità E . V. srl - Cremona 1 2 A.N.M.V.I. Nei dieci anni trascorsi abbiamo svolto un buon lavoro per l’aggior- namento culturale dei nostri iscrit- ti, ma ciò che più mi piace sottoli- neare del Circolo è la sua impor- tanza locale e provinciale come punto di riferimento e d’aggrega- zione per molti colleghi, giovanis- simi e non più giovani, che si oc- cupano d’animali da compagnia e l’affetto che molti di loro manifesta- no nei confronti dell’associazione. Tale affetto si manifesta sia con la costante partecipazione all’atti- vità culturale, sia con un effettivo e disinteressato impegno perso- nale nella conduzione, sacrifi- Con il 2003 inizia l’un- dicesimo anno di atti- vità del Circolo Veteri- nario Bolognese. L’impegno del CVB di Susanna Marchetti Presidente CVB CONTINUA A PAG. 5 (in questo numero:) 1 13 24 Prima Pagina: Mettete dei fiori nei vostri…fucili di Fabrizio Pancini ANMVIInforma: ECM, L’ANMVI scrive al Ministro Sirchia a cura della redazione L’ O p i n i o n e : La 626? Una questione di slalom di Oscar Grazioli 8 16 25 Attualità: Alla Facoltà di Sassari è attivo un centro sperimentale di farmaco- vigilanza veterinaria di Silvia Gianorso Rubrica Legale: Disposizioni a tutela degli animali e nuovi obblighi per il veterinario di Maria Teresa Semera- R i f l e s s i o n i : Come cambia l’Università di Luigi Poretti 9 17 27 A t t u a l i t à : Pet Therapy:il ruolo del medico veterinario di Sabrina Giussani Rubrica Fiscale: Condoni:gli artt. 7,8,9,10 della finanziaria di Giovanni Stassi L e t t e re al Dire t t o re : Non mi iscrivo all’ANMVI a cura di Carlo Scotti 11 23 35 ANMVIInforma: La tracciabilità nelle filiere alimentari di Bartolomeo Griglio In Rete: Archie:uno strumento di ricerca insostituibile di Fabrizio Pancini Dalle Aziende: Zoomark International: evento mondiale a cura della redazione

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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tivo dedicata specificatamente ailettori che intendono appro f o n d i-re le loro opinioni sulle posizionipolitico culturali all’interno dellanostra pro f e s s i o n e .Abbiamo ritenuto infatti cosa in-t e ressante richiedere ai Pre s i-denti delle Associazioni Federatein Anmvi di volere re d a rre un edi-toriale di spalla a quello del Di-re t t o re della rivista, in modo dap o t e re port a re a conoscenza deilettori di Professione Ve t e r i n a r i aanche il pensiero dei Pre s i d e n t idelle Associazioni che sono ilfondamento della nostra Federa-zione, circa il processo che ha

Da questo numerodel giornale nasceuna nuova iniziativadi carattere inform a-

Il Pensiero delle AssociazioniFederate in Anmvi

Editoriali

d i Carlo Scotti

CONTINUA A PAG. 3

Caccia: veterinari pro e contro

Le elezioni per il rinnovo dei Con-sigli degli Ordini Provinciali Ve t e r i-nari sono ormai arrivate alla loroconclusione. Globalmente, que-sta tornata elettorale ha visto unam a g g i o re partecipazione rispettoal passato, anche se il numerodei votanti continua ad esserepiuttosto basso. Molti ordini, infat-ti, si sono visti costretti a ripeterele elezioni, non avendo raggiuntoil quorum in prima convocazione.Anche in questa occasione lap e rcentuale dei votanti fra i colle-ghi della medicina pubblica èstata molto più elevata rispetto aquella dei veterinari privati, chedimostrano ancora scarsa atten-zione verso i problemi pro f e s s i o-nali e quindi anche poco intere s-se verso queste elezioni. Inoltre ,in molte situazioni vi è stata an-che poca disponibilità da parte diveterinari privati ad assumere in-carichi od impegni all’interno deiConsigli degli ordini. Vi sono con-sigli in cui si preferisce lasciare al-l’unico collega pubblico eletto lacarica di presidente per non es-s e re troppo impegnati. Ammettia-mo pure che l’attività pro f e s s i o n a-le privata richieda maggior coin-volgimento e disponibilità di tem-po rispetto ad un impiego pubbli-co, ma questa non può essereuna giustificazione sufficiente aldisimpegno professionale e al ri-fiuto di incarichi di rappre s e n t a n-za della Categoria, soprattutto sesi pensa che la maggior parte deip roblemi che gli Ordini dovrannoa ff ro n t a re, nella loro funzione digaranti dell’utenza e di contro l l odella professione, coinvolgeran-no principalmente i veterinari pri-vati: tariffario, decreto sulle stru t-t u re, responsabilità civile, abusodella professione, buone praticheveterinarie, ecm, cert i f i c a z i o n e ,ecc. Gli iscritti agli Ordini Ve t e r i-nari al 31/12/02 erano circ a20600 e quelli pubblici corr i s p o n-

dono più o meno al 25%. Nono-stante questo, il loro maggior im-pegno elettorale ha reso spessod e t e rminante il loro voto. Questoè un dato di fatto che va ricono-sciuto, così come va preso attodella tendenza dei veterinari pri-vati ad assumere atteggiamentiindividualisti, quando non qualun-quisti, del tutto incompatibili conuna vera maturazione pro f e s s i o-nale, sia personale che di tutta lacategoria. In questa ultima torn a-ta elettorale in alcune città, dovele tensioni occupazionali sono piùsentite e la presenza dell’univer-sità tende ad esasperarle, il mon-do professionale privato si èspaccato in liste contrapposte, la-sciando alla veterinaria pubblicail ruolo di ago della bilancia. In al-cuni casi il confronto è addiritturatrasceso in episodi inaccettabilisia sotto l’aspetto etico, deontolo-gico e qualche volta legale. Inp a rt i c o l a re a Milano, Torino e Bre-scia c’è chi ha dovuto subireignobili attacchi personali tramitel e t t e re anonime, articoli di giorn a-le, e-mail insultanti, ecc… D’altrap a rte le promesse elettorali di al-cune liste, cavalcando il malcol-tento di molti giovani laureati chea distanza di anni si trovano an-cora in condizioni di sottoccupa-zione scadevano nel peggior po-pulismo garantendo in caso di vit-toria: posti di lavoro, riduzionedelle quote di iscrizione agli ord i-ni, abolizione dell’ECM, ecc. sa-pendo benissimo che i poteri de-gli ordini e lo stesso ruolo istitu-zionale sono ben lontani da que-ste possibilità. Non so quantoquesti sistemi al limite della de-cenza abbiano portato risultati ail o ro autori ma è giusto sperareche simili episodi non debbanopiù ripetersi in futuro riport a n d oa l l ’ i n t e rno della categoria un cli-ma civile, dignitoso, rispettoso ep rofessionale. ■

“Conflitti elettorali”

M e t t e t edei fiorin e iv o s t r i … f u c i l iNuove potenzialità d’impiego nel campo della salvaguardia e della gestione degli ambienti naturali.

A PAG. 3

d i Fabrizio Pancini

Global Leaderin Pet Nutrition

*Marchi di fabbrica di proprieta’della Hill’s Pet Nutrition,Inc ©2002 Hill’s Pet Nutrition,Inc.

w w w. a n m v i . i t @ n m v i O g g i . L’informazione quot idiana on line A.N.M.V.I.

Organo di informazione dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani

PROFESSIONE VETERINAR I A

ORGANODIINFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANI 0 0 3MENSILE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 13, numero 1, mensile, gennaio 2003Spedizione in abbonamento postale - 45%

A rt. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Filiale di PiacenzaConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E . V. srl - Cremona 1 2A.N.M.V.I.

Nei dieci anni trascorsi abbiamosvolto un buon lavoro per l’aggior-namento culturale dei nostri iscrit-ti, ma ciò che più mi piace sottoli-n e a re del Circolo è la sua impor-tanza locale e provinciale comepunto di riferimento e d’aggre g a-zione per molti colleghi, giovanis-simi e non più giovani, che si oc-cupano d’animali da compagnia el ’ a ffetto che molti di loro manifesta-no nei confronti dell’associazione.Tale affetto si manifesta sia con lacostante partecipazione all’atti-vità culturale, sia con un eff e t t i v oe disinteressato impegno perso-nale nella conduzione, sacrifi-

Con il 2003 inizia l’un-dicesimo anno di atti-vità del Circolo Ve t e r i-nario Bolognese.

L’impegno del CVB

d i Susanna MarchettiPresidente CVB

CONTINUA A PAG. 5

( in questo numero: )

1 13 24Prima Pagina:Mettete dei fiori neivostri…fucilidi Fabrizio Pancini

A N M V II n f o r m a :ECM, L’ANMVIscrive al MinistroSirchiaa cura della redazione

L’ O p i n i o n e :La 626? Unaquestione di slalomdi Oscar Gra z i o l i

8 16 25Attualità: Alla Facoltà diSassari è attivo un centrosperimentale di farmaco-vigilanza veterinariadi Silvia Gianorso

Rubrica Legale:Disposizioni a tutela degli animali e nu ovi o b blighi per il veterinariodi Maria Teresa Se m e ra-

R i f l e s s i o n i :Come cambial’Universitàdi Luigi Po r e t t i

9 17 27A t t u a l i t à :Pet Therapy:il ruolodel medicoveterinariodi Sabrina Giussani

Rubrica Fiscale:Condoni:gli artt.7,8,9,10 dellafinanziariadi Giovanni Stassi

L e t t e re al Dire t t o re :Non mi iscrivoall’ANMVIa cura di Carlo Sc o t t i

11 23 35A N M V II n f o r m a :La tracciabilità nellefiliere alimentaridi Bartolomeo Gr i g l i o

In Rete:A rch i e :u n ostrumento di ricerc ai n s o s t i t u i b i l edi Fabrizio Pa n c i n i

Dalle Aziende:ZoomarkInternational: eventomondialea cura della redazione

Page 2: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

L a nostra rivista (e quandodico nostra intendo di tut-ti voi lettori e di noi ch e

abbiamo l’onere e l’onore di scri-verci), è, per definizione, un perio-dico che intende approfondire letematiche legate alla profess i o n edel medico veterinario e, per quan-t o è possibile, si sforza di porrel’accento sulle infinite possibilità esbocchi professionali che il nostrom e s t i e re può metterci a disposi-z i o n e .Tuttavia, come avrete già intuitodal titolo un po’ provocatorio del-l ’ a rgomento protagonista del no-s t ro consueto approfondimento eparafrasando il titolo di una famosacanzone anni ’60, abbiamo volutoa ff ro n t a re un tema è molto sentito edi attualità che coinvolge, oltre chela sfera professionale di ognuno dinoi, anche quella Etica. Il nostroscopo però non è stato quello die m e t t e re sentenze o pareri sulla li-ceità o meno della caccia, ma,semmai, quella di evidenziare, for-ti delle competenze dei medici ve-terinari, molte delle potenzialitàd’impiego nel campo della salva-g u a rdia e della gestione degli am-bienti naturali. I detrattori dell’atti-vità venatoria potre b b e ro obiettareche la caccia ha poco o nulla ache vedere con la salvaguard i adell’ambiente, tra l’altro, secondouna recente denuncia del WWF, lastagione venatoria 2002-2003 si ècaratterizzata tra quelle più negati-ve in assoluto, da quando cioè 11anni fa è entrata in vigore la leggenazionale che regola la caccia neln o s t ro Paese. Lo stesso WWF haanche rilevato che in questa sta-gione venatoria si è verificata“un’autentica carneficina di speciep rotette come lupi, orsi, gru, rapa-ci e passeriformi”. Oltre agli anima-li, l’associazione denuncia anchel’alto numero di vittime umane (benquarantuno!) dovute ad incidentidi caccia.Come già ribadito in precedenza, iln o s t ro scopo non è stato solo quel-lo di stimolare riflessioni pro o con-t ro l’attività venatoria, ma anche esoprattutto di interrogarsi sul fattoche nel nostro Paese, a diff e re n z adi quanto è avvenuto in molte altrep a rti d’Europa, la gestione (ancheeconomica) della caccia, del terr i-torio e della fauna selvatica, è di-ventata di pertinenza di pro f e s s i o-nalità diverse dalla nostra.A mio avviso, dunque, si può part i-re da questa considerazione di

fondo per sollecitare le istituzioniche rappresentano la nostra cate-goria affinché adottino iniziativepiù pressanti ed urgenti che con-sentano ai medici veterinari di tor-n a re a rappre s e n t a re la loro inso-stituibile professionalità nella ge-stione e vigilanza di queste attivitàe c o l o g i c h e .Sul piano Etico (voi sapete quantoio spesso vi faccia riferimento permolte delle nostre attività pro f e s-sionali quotidiane e non solo), leiniziative dei molti colleghi e delletantissime colleghe che si occupa-no e si preoccupano, giustamente,delle tematiche a favore dei dirittianimali e contro coloro che li cal-pestano, sono senza dubbio dac o n d i v i d e re ed appoggiare incon-dizionatamente. Tuttavia tali inizia-tive, prese singolarmente, incido-no poco o nulla sul piano ecologi-co e ambientale ove noi veterinarip o t remmo svolgere un’azionem a g g i o rmente efficace e, perc h éno, economicamente più re d d i t i z-zia. Non si scandalizzino i colle-ghi/e nel leggere questa mia aff e r-mazione, ritengo che sia più co-s t ruttivo e, appunto, vantaggiosoc o rre g g e re le stort u re del “siste-ma”, non solo attraverso manife-stazioni di piazza o aff e rmazioni diprincipio, ma anche e soprattuttocon la nostra professionalità ecompetenza, alla quale va semprericonosciuta una giusta ricompen-sa, nel rispetto delle regole deon-t o l o g i c h e .I n o l t re, data la numerosa pre s e n z adi medici veterinari che tro v a n oa ncora tempo e soddisfazione nelp r a t i c a re (nel pieno rispetto dellanatura) l’attività venatoria, perc h énon aff i d a re anche e soprattutto aquesti colleghi il compito di rive-d e re il settore dal punto di vistan o rmativo, in modo da pro p o rreiniziative concrete a tutela del ter-ritorio e di regolamentazione dellacaccia sia a livello nazionale chee u ro p e o ?P a rtiamo dal presupposto che neiboschi o nelle campagne della no-stra bella Italia, oltre ad essere

s e m p re più difficile tro v a re cert especie animali, ci si trova ad af-f ro n t a re emergenze ambientali de-t e rminate dall’incontrollata pro l i f e-razione di altre specie. O che, perdecisioni che non vedono coinvol-te la nostra categoria, si immettonorazze di volatili che non dovre b b e-ro essere messe a diretto contattocon altre e che invece, proprio perquesto motivo, finiscono col cre a resoggetti che risultano sterili.C redete veramente che tutto que-sto squilibrio ambientale avvengasolo per colpa dei cacciatori o del-le nuove e sia pur opinabili pro p o-ste di legge sulla caccia?Le cause potre b b e ro essere inp a rte dovute all’inesorabile avan-zata della cementificazione (ancheabusiva) di molte zone d’Italia o al-la produzione e smaltimento (in di-scarica o nei corsi d’acqua o inm a re) di sostanze tossico-nocived’origine industriale; così come al-l’uso incontrollato di fertilizzanti ef i t o f a rmaci in agricoltura o alla pre-senza di inquinamento dell’aria do-vuto alla combustione dei pro d o t t iusati per il riscaldamento domesti-co o per l’autotrazione. E che diredell’abbandono dei pascoli alpini edelle zone rurali a favore di una piùcomoda e apparentemente van-taggiosa urbanizzazione?Come potete vedere, quindi, gli in-t e rrogativi sono estremamente varie, fin qui, le risposte affatto esau-stive, almeno per quanto mi riguar-da. È quindi, proprio attraverso lerisposte di coloro che hanno part e-cipato alla nostra inchiesta cheognuno di noi può farsi un’idea di-versa o raff o rz a re il proprio convin-cimento in merito al rapporto tral’attività venatoria e i medici veteri-nari. Questi ultimi ancora una voltacoinvolti in prima persona in un te-ma dibattuto da molti ma non an-cora risolto.

Claudio V i t e l m iDVM libero professionista, P i a c e n z a

In generale, come ti poni neiconfronti della caccia e, in parti-c o l a r e, dell’attività venatoriache viene praticata nel nostroPaese?Sono favorevole ad una cacciacon la C maiuscola, nel senso chesono convinto non comporti dannigravi al patrimonio faunistico, see s e rcitata in tempi e modi “intelli-

genti“. È ovvio, e non merita di-scussione, che specie in pericolodi estinzione debbano essereesentate dal poter fungere da ber-saglio, così come trovo ovvio chela diminuzione di alcune specie diuccelli non possa essere imputabi-le alla caccia. Infatti, anche se nes-sun cacciatore ha mai sparato arondini o a pettirossi, questi uccel-li scompaiono inspiegabilmente,m e n t re fagiani e pernici, pur ve-nendo cacciati, si mantengonoben oltre il livello di rischio estin-zione, soprattutto grazie alle re i m-missioni effettuate dai cacciatoried ai piani di abbattimento che, sec o rrettamente gestiti, possonor a p p re s e n t a re la strada giusta peruna caccia che tenga conto dell’e-quilibrio naturale dell’ecosistema.

Che spiegazioni dai sul fatto ch eil nu m e ro di cacciatori regolar-mente provvisti di licenza è pas-sato da un milione e settecento-mila (anno 1980) a poco più disettecentomila (anno 2002)?I cacciatori sono in calo. È un datodi fatto inconfutabile che porta adalcune considerazioni: la prima èche la caccia non è più la stessacosa di quando trent’anni fa segui-vo mio padre; l’Appennino è spo-polato, e l’agricoltura montanaun’attività dimenticata, non esisto-no più le stoppie tanto care alles t a rne, così come non esistono piùcampi di erba medica per le lepri,ora, sono solamente terreni incoltipopolati di rovi e ginestre .La seconda considerazione mip o rta a pensare che la caccia siestinguerà da sola nel momento incui i cacciatori come me, non la re-puteranno più degna di essere vis-suta, al punto da decidere di nonc o i n v o l g e re i propri figli ad amareciò che è ormai divenuto un surro-gato della caccia d’un tempo.

A tuo avviso c’è il rischio che,con l’abolizione totale della cac-cia, possano scomparire le nu-merose razze di cani da caccia,o peggio ancora, che questi ani-mali diventino “cani da salotto”e quindi completamente snatu-rati dalle loro caratteristiche dirazza?Si, inutile negarlo, per molte perso-ne se una cosa non serve e costasi elimina, non vedo per quale mo-tivo un “segugista” con una mutadi 10 cani, li debba mantenere pernon utilizzarli. Diverso il discorsoper chi, come me, utilizza cani daf e rma, in questo caso egli rischieràdi snaturalizzarli ma, alla fine, finiràcol tenerli con sé.Il problema vero sorgerà per lespecie selvatiche che, non più in-sidiate da cani e cacciatori, acqui-steranno una fiducia nell’uomo chemodificherà la loro natura. Infatti,una lepre che, con l’andar del tem-po, si lascerà accare z z a re dall’uo-mo, si potrà considerare ancorauna lepre così come la vediamoora? Mi immagino già fagiani eda n a t re selvatiche allevate che tip e rmettono di toccarle: come è di-versa un’aquila da un tacchino!

Dato ch e, a n che negli altri Pa e s idella comunità euro p e a , la cac-

cia viene praticata ed è regola-mentata da precise norme ch enon suscitano lo stesso cl a m o r ee allarme sociale, cosa manca al-l’Italia che gli altri Paesi sarebbe-ro stati in grado di fare?Una sana e corretta pro g r a m m a-zione, basata su dati scientifici enon sulle emozioni, che avesseconsentito la caccia ai piccioni,a v rebbe impedito l’eccessiva pro l i-ferazione di questi animali nellen o s t re città. Inoltre, se ci fosse sta-to un maggior controllo dell’utilizzodei diserbanti e dei nitrati in agri-coltura, forse talune specie anima-li non si sare b b e ro estinte. Un altroaspetto importante è quello del-l’applicazione delle sanzioni qua-lora, ad esempio, un cacciatoreabbattesse specie protette. La caccia, inoltre, dovrebbe esse-re vista, così come avviene in alcu-ni paesi dell’Est europeo, comeuna possibile fonte di ricchezzaeconomica, non vedo altre possi-bilità economiche di rilancio per “ilmio” Appennino, sicuramente lacaccia farebbe meno paura.

Quali iniziative (anche di caratte-re politico) dovrebbe prendere lanostra categoria, al fine di mi-gliorare le leggi che regolamen-tano la gestione del territorio edella fauna selva t i c a , visto ch etali prerogative sono ormai ap-p a n n aggio di altre categorie ch epoco o nulla hanno a che farecon la nostra?I veterinari devono essere glie s p e rti faunistici dei territori di cac-cia, ora questa figura riconosciutadalla legge, ma non indicata conun preciso titolo di studio, vienee s e rcitata negli AT C .Dalle figure più disparate conoscoe s p e rti faunistici, elettricisti piutto-sto che barbieri, non ho nulla dipersonale nei confronti delle citatecategorie ma dubito abbiano co-noscenze, scientifiche, le altre sì,tali da poter svolgere corre t t a m e n-te il compito di stendere un pianodi abbattimento corretto e basatosulle varie esigenze sia ripro d u t t i v eche di sviluppo numerico della sel-v a g g i n a .

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 3DALLA PRIMA PAGINA

Il Pensiero delle Associazioni Federate in Anmvi

SEGUE DALLA COPERTINA

p o rtato la Società alla adesioneall’Anmvi, sulla visione culturalee politica della professione, sucome viene vissuto il pro g e t t oAnmvi, sulle problematiche spe-cifiche che ogni Associazione ri-leva nel panorama culturale pro-fessionale al quale si rivolge.I due editoriali ovviamente tratte-ranno tematiche completamentediverse, e si potranno tro v a reanche su posizioni non perf e t t a-mente allineate circa pro b l e m a-tiche varie che interessano il di-

battito culturale veterinario, que-sto proprio a testimonianza diquanto sia aperta la discussionea l l ’ i n t e rno della nostra Federa-z i o n e .Intendiamo con questa iniziati-va rimarc a re il ruolo fondamen-tale e propositivo delle Asso-ciazioni che compongonol’Anmvi, off rendo uno spaccatoreale del fermento culturaleche è l’essenza nostro movi-mento che vede coinvolti in pri-ma persona un numero sempre

più alto di Colleghi. Pensiamo in questo modo dia l l a rg a re ancora di più il pano-rama informativo che Pro f e s-sione Veterinaria off re al lettoreche non desidera avere opinio-ni preconfezionate, ma ha pia-c e re di ricevere una inform a-zione priva di manipolazioniche gli lasci la possibilità dic rearsi una propria opinione inmerito agli eventi che si susse-guono nel panorama veterina-rio italiano. ■

d i Carlo Scotti

WWF: 2002,

anno nero per la caccia

S i è chiuso ieri un vero ep roprio anno nero per la

caccia, il peggiore negli 11anni in cui è rimasta in vigorela legge nazionale che regolal’attività venatoria. A denun-ciarlo è il Wwf, che rileva co-me durante la stagione 2002-2003 c’è stata “un’autenticacarneficina di specie protettecome lupi, orsi, gru, rapaci epasseriformi”. Ma, oltre aglianimali, l’associazione evi-denzia anche l’alto numero divittime umane di incidenti dicaccia: ben 41.

Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

M a u ro Giorgini DVM libero pro f e s s i o n i s t a

In generale, come ti poni neiconfronti della caccia e, in parti-c o l a r e, dell’attività venatoriache viene praticata nel nostroPaese?Personalmente sono completa-mente e totalmente contrario allacaccia: la mia etica non tollera chesia giusto uccidere un qualsiasi es-s e re vivente, per il solo piacere e

godimento personale. Attualmente,non ci sono ragioni (e l’uomo è une s s e re razionale) suff i c i e n t e m e n t evalide per giustificare la caccia; èun atto anacronistico e irr a z i o n a l e ,del tutto privo di tutti quei significa-ti che poteva avere una volta. L’ i n-c o e renza delle persone che prati-cano la caccia, dicendo di amarela natura, è talmente indisponenteche per me diventa difficile instau-r a re con loro una qualsiasi forma didialogo. È il classico pre d i c a re be-ne e razzolare malissimo.

Un detto inglese dice che in Italiasi vedono solo passeri: un modoun po’ paradossale per definire co-me, secondo gli anglosassoni,venga praticata la caccia nel no-s t ro Paese. Anche se ammetto chetale aff e rmazione non sia del tuttoveritiera, è indubbio che i nostribaldi seguaci di Diana stiano cer-cando di (ri)mettercela tutta aff i n-ché ciò finisca col corr i s p o n d e realla verità. Siamo tristemente famo-si in tutto il mondo per essere unpopolo di cacciatori alla cui stra-

grande maggioranza interessa so-lo sparare, il più liberamente possi-bile, in contrasto con leggi, piani ditutela ambientali, associazioni edistituzioni che cercano di re g o l a-m e n t a re l’attività venatoria, attra-verso regole precise e più re s t r i t t i-ve. Un Paese dove, per la caccia,non esiste nemmeno più il concet-to di proprietà privata, mentre sipratica l’uccellagione e si possonou t i l i z z a re impunemente richiami vi-vi, magari accecati o disadattati af-finché possano essere più efficaci.

E che dire della presunta Etica chespinge numerosi nostri connazio-nali verso altri Paesi, dove si per-petrano massacri di migliaia di ani-mali, operati senza alcuna forma dis c ru p o l o !

Che spiegazioni dai sul fatto ch eil nu m e ro di cacciatori regolar-mente provvisti di licenza è pas-sato da un milione e settecento-mila (anno 1980), a poco più disettecentomila (anno 2002)?Secondo me, diverse concausehanno contribuito a che ciò acca-desse. Innanzitutto direi che è av-venuto un mutamento del costumee del sentire comune al riguard odella pratica venatoria; lo stessodicasi per i mutati scenari del tem-po libero e da una relativa evolu-zione dell’Etica dei cittadini metro-politani verso la Natura, mentre ,nelle campagne, permangono ra-dicate certe tradizioni.Anche una certa severità nell’istitu-zione-applicazione di norme e leg-gi (vedi legame cacciatore-territo-rio o controlli non più e non soloeffettuati dai cacciatori su se stes-si, ma anche da personale “estra-neo” che ora si vorrebbe toglie-re), così come l’inasprirsi di spe-se ed oneri per poter praticare lacaccia, hanno certamente contri-buito a fare scendere il numerodei cacciatori. Fort u n a t a m e n t e ,questo trend al declino di questapratica sembra destinato a pro-s e g u i re verso l’ineluttabile e dra-stico ridimensionamento dell’atti-v i t à venatoria.

A tuo avviso c’è il rischio che,con l’abolizione totale della cac-cia, possano scomparire le nu-merose razze di cani da caccia,o peggio ancora, che questi ani-mali diventino “cani da salotto”e quindi completamente snatu-rati dalle loro caratteristiche dirazza?Questa, a mio avviso, è una do-manda che sposta l’argomento inun modo un po’ pretestuoso. Puressendo personalmente contro, sop e rfettamente che la caccia nonv e rrà mai del tutto abolita e chequindi, per tale ragione, le varierazze di cani, non corrono alcun ri-schio di estinzione. Ma, d’altra par-te, dato che l’uomo nei secoli hamanipolato, selezionato, convert i t oe riconvertito, trasformato e a volteestinto, per le sue necessità, unae n o rme quantità di razze animali,cani compresi, questa eventualitànon mi pare un problema rilevante.

Dato che anche negli altri Pa e s idella comunità europea la cacciaviene praticata ed è regolamen-tata da precise norme che nonsuscitano lo stesso clamore e al-larme sociale, cosa manca all’I-talia che gli altri Paesi sarebbe-ro stati in grado di fare?Più che mancare qualcosa, qui danoi è sempre stata part i c o l a rm e n t ef o rte una lobby politica filovenato-ria trasversale, che rappresenta ol-t re il 90% delle forze politiche par-lamentari. Questa lobby economi-co-politica (vedi industria arm i e r a )è in grado di orientare decisioni alivello nazionale e locale. In Italia è

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nota anche la forza di altre lobbies,legate alla caccia. Ed è forse pro-prio tale saldatura tra il mondo ve-natorio e la dipendenza di politicied amministratori dal voto di que-sto, che renderà sempre diffcile farp ro g re d i re la caccia qui da noi.Non solo, ma a livello di lobby, ilmondo venatorio “spinge” sempredi più per ottenere riduzioni di are ep rotette, elusione di misure e azio-ni di giusta protezione; insomma,tutto ciò che limita nel tempo, nellospazio e nel carn i e re, l’attività ve-n a t o r i a .Personalmente, poi, sono convintodel basso grado di conoscenzamedia della biologia degli animali,da parte della stragrande maggio-ranza dei cacciatori: non riuscire iinfatti a compre n d e re come unapersona si arroga il diritto di ucci-d e re un animale che magari si fapiù di 6000 km per potere soprav-v i v e re, sfidando già un’enormità dipericoli. Il detto se li conosci, li amie se li ami, li proteggi (quindi sen-za ucciderli), è senza dubbio mol-to valido in questo campo.

Quali iniziative (anche di caratte-re politico) dovrebbe prendere lanostra categoria, al fine di mi-gliorare le leggi che regolamen-tano la gestione del territorio edella fauna selva t i c a , visto ch etali prerogative sono ormai ap-p a n n aggio di altre categorie ch epoco o nulla hanno a che farecon la nostra?Sono più che convinto che la cac-cia andrà avanti anche senza idubbi e le prese di posizione dellaclasse veterinaria, anche perc h é ,penso sia impossibile giungere aduna presa di posizione unica edunivoca al nostro interno. Forse lanostra categoria potrebbe porsiseriamente il problema se sia giu-sto farsi andare bene e far finta dinulla di fronte a questo tipo di cac-cia “all’italiana” che, agli inizi delt e rzo millennio, aspira ad intro d u r-re nella normativa nazionale ele-menti talmente peggiorativi, da ri-p o rt a rci indietro di un settantennioche, in termini di cultura ambienta-le naturalistica, corrisponde a 700anni della storia umana, ma conben altri mezzi di distruzione e conaltri numeri di cacciatori. Magarifacendosi sentire, anche a bassavoce, in qualche palazzo ro m a n o .

Forse è venuto il tempo che il gio-co “sporco” di chi contrasta conbuone e solide ragioni almenoquesto genere di caccia, non sialasciato solo a pochi ambientalisti,o rmai spinti sulle barricate. In fon-do, lo scopo del veterinario do-v rebbe essere quello di mantenerelo stato di benessere e la qualità divita di tutti gli animali... o solo diquelli che hanno un pro p r i e t a r i oche paghi?

Oscar Grazioli DVM libero professionista, Reggio Emilia

In generale, come ti poni neiconfronti della caccia e, in parti-c o l a r e, dell’attività venatoriache viene praticata nel nostroPaese?Sono contrario all’attività venatoriain generale perché si tratta di unapratica dove non esiste un lealec o n f ronto tra i due contendenti (ap a rte il fatto che uno dei due sicu-ramente non gradirebbe neanchec o n t e n d e re). Sarà che ho vissuto itempi eroici negli anni ’70, quandoandavo alla “giornata del cacciato-re“ con lo stemma del WWF ep rendevo il microfono rovinando lafesta e rischiando ogni volta il lin-ciaggio… eh, bei tempi. Ancoraoggi i dirigenti di ARCI Caccia, Fe-d e rcaccia, Libera Caccia ecc. si ri-c o rdano di me e mi danno volen-tieri la mano perché riconosconoche li ho sempre combattuti leal-mente e con un rigore scientificoche solo oggi appre z z a n o .

Che spiegazioni dai sul fatto ch eil nu m e ro di cacciatori regolar-mente provvisti di licenza è pas-sato da un milione e settecento-mila (anno 1980) a poco più disettecentomila (anno 2002)?Non poteva essere diversamente. Iventenni di oggi sono i figli dellamia generazione: quella che, nelbene e nel male, ha fatto il ‘68,quella che cantava “mettete deifiori nei vostri cannoni“; quella cheascoltava Dylan soff i a re nel vento;quella che scendeva in piazzac o n t ro la guerra nel Vietnam e con-t ro chi massacrava la primavera diPraga. A nulla vale che oggi siamolto cambiato. Non rimpiangonulla di quanto ho fatto allora per-

ché mi ha insegnato a combatterela prepotenza e l’arroganza neic o n f ronti dei deboli. Non avendo fi-gli è un messaggio che ho tra-smesso a tutti i giovani che ho in-contrato, un messaggio che con-trasta con la caccia, dove chi per-de è sempre il più debole. Il colpofinale all’attività venatoria è venutapoi dai cacciatori stessi, in granp a rte prepotenti, arroganti, male-ducati e talvolta criminali. Lo spec-chio di un Paese che pretende die s s e re civile, ma non lo è.

A tuo avviso c’è il rischio che,con l’abolizione totale della cac-cia, possano scomparire le nu-merose razze di cani da caccia,o peggio ancora, che questi ani-mali diventino “cani da salotto”e quindi completamente snatu-rati dalle loro caratteristiche dirazza?Già adesso alcune razze sonocompletamente “snaturate“: sipensi solo al cocker spaniel, aipiccoli terrier da tana, al beagle.L’abolizione totale della caccianon esisterà mai e molte razzem a n t e rranno le loro caratteristi-che. Non vedo poi cosa ci sia di“peggio” nel fatto che un setteringlese o uno springer diventinocani da compagnia (non da salot-to in senso deteriore). Invece dia n d a re a caccia punteranno oc o rreranno dietro a lepri e fagianisenza poterli raggiungere. Saràla loro rivincita.

Dato che anche negli altri Pa e s idella comunità europea la cacciaviene praticata ed è regolamen-tata da precise norme che nonsuscitano lo stesso clamore e al-larme sociale, cosa manca all’I-talia che gli altri Paesi sarebberostati in grado di fare?La civiltà, l’educazione sociale.Adesso non commettiamo l’erro redi generalizzare. Ci sono altri Pae-si “civili“ dove si sono commessie rrori che hanno portato all’estin-zione, (o nei paraggi), specie dianimali, attraverso un’attività vena-toria massacrante, come la colom-ba migratrice e il bufalo negli StatiUniti. In Italia la mancanza di edu-cazione civica raggiunge vert i c ida assoluto primato. La caccia inbotte con gli stampi o i richiami vi-vi, la caccia a peppole e fringuelli

e, più in generale, la caccia ad uc-celli che compiono 3000 chilometriper venire qui a nidificare o a ripo-sarsi per la prossima tappa è unav e rgogna, indegna di un Paese ci-vile, comunque si chiami.

Quali iniziative (anche di caratte-re politico) dovrebbe prendere lanostra categoria, al fine di mi-gliorare le leggi che regolamen-tano la gestione del territorio edella fauna selva t i c a , visto ch etali prerogative sono ormai ap-p a n n aggio di altre categorie ch epoco o nulla hanno a che farecon la nostra?Le leggi in Italia le fanno i politicicon scarsissimo apporto di tecniciqualficati e se ne vedono le conse-guenze. Se cambierà questo mo-do di agire (e non ci credo) forsep o t remo dire la nostra sull’ambien-te. Non vedo alcun futuro per laclasse veterinaria che si deve in-t e rro g a re sulla liceità della cacciané più né meno della classe dei fa-l e g n a m i .Nonostante quanto scritto sonoc e rto che esistono cacciatori ecacce tollerabili e giustificabili. DeN i ro, il fucile ad una palla ed il cer-vo negli sterminati boschi dellaPensylvania, ne sono un esempio.

Matteo Spallarossa D M V, Studio Veterinario Associato, Genova

In generale, come ti poni neiconfronti della caccia e, in parti-c o l a r e, dell’attività venatoriache viene praticata nel nostroPaese?In realtà non mi sono mai postoquesta domanda, dato che nellamia famiglia andare a caccia è lacosa più normale del mondo. E n-trambi i nonni, mio padre ed i mieizii erano cacciatori e tutti noi nipo-ti siamo stati allevati nel rispettodell’Etica venatoria, lo stesso ac-cade a mio figlio che, naturalmen-te, in futuro sarà libero di operarele proprie scelte.Tutte queste persone non mi han-no mai dato l’impressione di esse-re part i c o l a rmente feroci o spietatenei confronti degli animali che cac-ciavano ma, al contrario, si sonodimostrati i migliori maestri di vitache abbia mai avuto. Oltre l’inte-resse per le Scienze in generale, lacaccia ed i cani sono state in re a l t àle ragioni che mi hanno spinto al a u re a rmi in Medicina Ve t e r i n a r i a .Penso che chi si iscrive a questafacoltà ami la medicina in senso la-to ed abbia un legame più o menointenso e continuativo con il mon-do rurale, contadino e la natura ad

esso correlato: queste culture nonpossono pre s c i n d e re dalla cacciao comunque dall’uccisione e dalconseguente consumo alimentaredegli animali e dei loro derivati. So-no convinto che le persone che hocitato prima mi abbiano insegnatoad essere un cacciatore vero, chenon caccerebbe di certo fagianida una riserva commerciale. La caccia svolta con Etica significaviverla dentro di sé e non ricord a r-sela solo nel periodo in cui è con-sentito sparare o avere solo l’otticadel becero prelievo dell’animaleche si cattura. Caccia vuole direr a p p o rtarsi con cani, buoni o bro c-chi, giovani o vecchi, significa alle-vamento e selezione cinofila, ri-spetto reale per l’ambiente e buo-na conoscenza dello stesso. Lacaccia simboleggia la paura delfuoco e dell’acqua, significa avererispetto per chi lavora in campa-gna od in montagna ed aver cono-scenza delle colture agricole delt e rritorio. L’ a rte venatoria vuol direfatica, amicizia, compagnia o soli-tudine, paura degli elementi ed altempo stesso conoscenza del cli-ma. È anche una sfida con se stes-si e fiducia nel proprio cane, com-muoversi di fronte alla meravigliadi un’alba o di un tramonto ed èanche una bella lezione di vita permio figlio, un’alternativa ai giochie l e t t ronici ed alla televisione. Sobenissimo che andare a caccia si-gnifica anche u c c i d e re, ma c’èun’Etica anche in questo, quandosi ha una precisa conoscenza delp relievo venatorio. Il bosco o la fo-resta sono come un enorme fru t t e-to: a volte occorre operare dellep o t a t u re per rinforz a re i raccolti.Anch’io a volte vengo invitato a“ s p a r a re ai fagiani”, ma quella nonè caccia. In questi casi pre f e r i s c oun’uscita all’alba da solo col miocane, fare un incontro con il selva-tico, magari sparare, sbagliare, maa v e re la consapevolezza di saper-si ferm a re nel rispetto dell’animalestesso e dell’ambiente.

Che spiegazioni dai sul fatto ch eil nu m e ro di cacciatori regolar-mente provvisti di licenza è pas-sato da un milione e settecento-mila (anno 1980) a poco più disettecentomila (anno 2002)?Penso che le cause della diminu-zione dei tesseramenti possanoe s s e re ricercate nella mancanza di“insegnamento corretto dell’art ev e n a t o r i a ” da parte dei cacciatoripiù esperti, nello scarso entusia-smo delle nuove generazioni, nelfalso animalismo becero e a buonm e rcato e, in alcuni casi, dagli ele-vati costi che quest’attività puòc o m p o rt a re .Devo dire però che, negli ultimi an-ni, oltre a dovermi giustificare me-no del fatto che io sia cacciatore diquanto succedeva in passato, stonotando una leggera inversione ditendenza. Ho la sensazione, infatti,di incontrare un po’ più spessogiovanissimi che praticano la cac-cia, così come più cacciatrici diuna volta.Sento sempre più spesso nomina-re la “caccia di selezione”, notol’intensificarsi dell’interesse neicorsi che la varie società venatorie

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L’impegno del CVB

SEGUE DALLA COPERTINA

cando tempo prezioso e forz e .Colgo l’occasione per ringra-ziarli di cuore .Il Circolo è sempre stato coinvol-to ed attivo, fin dalla fondazione,in tutti gli aspetti della vita pro f e s-sionale: in questa ottica abbiamosubito aderito al movimento ANM-VI, in cui crediamo e nel quale ri-poniamo molte speranze per ilp ro g resso della veterinaria. La re-gionalizzazione dell’ANMVI ci ve-de coinvolti anche in questo com-pito, che ritengo fondamentaleper il lavoro capillare che poten-zialmente può svolgere a livellolocale e, di conseguenza, per il

successo di ANMVI sul terr i t o r i on a z i o n a l e .Nelle recenti elezioni per il rinno-vo del Consiglio dell’Ordine Pro-vinciale, il CVB ha rivestito unruolo fondamentale e decisivo,collaborando con le principaliassociazioni culturali e pro f e s-sionali e appoggiando una ro s adi candidati concordata in co-mune, ma rappresentativa an-che di altre componenti qualiuniversità, sanità pubblica e in-dustria. Il risultato di questa col-laborazione è stato positivo e hac o n f e rmato l’importanza del dia-logo all’interno della nostra cate-

goria, come tutti sappiamospesso purt roppo divisa. Non siè trattato comunque della primavolta in cui il Circolo si è impe-gnato nelle elezioni dell’Ord i n e :già nel 1993 il suo contributo fudecisivo per costituire un consi-glio a maggioranza di liberi pro-fessionisti, con presidente liberop ro f e s s i o n i s t a .Concludendo spero che il lavorodelle associazioni come la nostracontinui in futuro con lo spirito el ’ e n e rgia avuti finora e che, di cer-to, si rinnoveranno grazie all’entu-siasmo e alle capacità di quelliche ci succederanno. ■

d i Susanna Marchetti

DALLA PRIMA PAGINA

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istituiscono e vedo che gli org a n i-smi preposti guardano con sem-p re maggiore interesse a quelloche viene fatto nei Paesi che han-no una cultura venatoria più radi-cata o che, comunque, c e rcano losviluppo dei rapporti tra mondoagricolo ed associazioni venatorie.

Dato che anche negli altri Pa e s idella comunità europea la cacciaviene praticata ed è regolamen-tata da precise norme che nonsuscitano lo stesso clamore e al-larme sociale, cosa manca all’I-talia che gli altri Paesi sarebberostati in grado di fare?Rispetto agli altri Paesi europei anoi manca una vera cultura vena-toria tanto che, per esempio,stiamo capendo solo da pocoche la gestione del patrimoniofaunistico e la caccia di selezio-ne, può rapp re s e n t a re una risorsae c o n o m i c a che, in particolari perio-di dell’anno, può garantire un sicu-ro re d d i t o .Nella gestione di molti territori pos-sono essere coinvolte le istituzioniscolastiche (medie, superiori eduniversità), quelle amministrative equelle venatorie; port a re a cono-scenza di un giovane il lavoro d iun’azienda agricola che compre n-da, nelle sue attività, anche la ge-stione faunistica rivolta alla caccia,può essere di estremo interesse di-dattico e culturale.

A tuo avviso c’è il rischio che,con l’abolizione totale della cac-cia, possano scomparire le nu-merose razze di cani da caccia,o peggio ancora, che questi ani-mali diventino “cani da salotto”e quindi completamente snatu-rati dalle loro caratteristiche dirazza?Sono assolutamente certo che l’a-bolizione totale della caccia port e-rebbe un gravissimo danno zoo-

tecnico e sancirebbe la fine dellacinofilia sportiva. Già adesso in Ita-lia, e non solo, si assiste al duali-smo di tutte le razze da lavoro .Chiunque segua, anche marg i n a l-mente la cinofilia, assiste, all’inter-no della stessa razza, allo sviluppodi correnti di sangue da l a v o ro eda correnti di sangue da esposizio-ne. Questa selezione comporta deidisturbi comportamentali che, adesempio, genera bellissimi Sprin-ger che, tuttavia, non si eccitanoneanche “a vista” sul selvatico o, alcontrario, degli orrendi Springerche cacciano benissimo, ma nonassomigliano neanche lontana-mente allo standard morf o l o g i c odella razza. Anche solo ipotizzareil mantenimento delle prove di la-v o ro senza abbattimento sare b b eun erro re; le prove hanno bisognodella caccia e viceversa.

Quali iniziative (anche di caratte-re politico) dovrebbe prendere lanostra categoria, al fine di mi-gliorare le leggi che regolamen-tano la gestione del territorio edella fauna selva t i c a , visto ch etali prerogative sono ormai ap-p a n n aggio di altre categorie ch epoco o nulla hanno a che farecon la nostra?Auspico il coinvolgimento di colle-ghi preparati e non prevenuti neic o n f ronti della caccia, corretti co-noscitori della pratica venatoriache possano trasmettere corre t t a-mente la loro conoscenze part e n-do, per esempio, dall’insegnamen-to nelle scuole, fino a pro m u o v e reincontri nei settori dell’agricoltura,dell’industria, del turismo e, perc h éno, con le associazioni animalisteed ambientaliste animate però daspirito di collaborazione e non dibelligeranza. Già adesso, comun-que, colleghi ben preparati ed ap-passionati svolgono la pro f e s s i o n ecome parti integranti della caccia,

sia nei comparti alpini che nellep rove di lavoro o nelle esposizioni.Spesso, però, non vengono tenutinella debita considerazione. Chenon sia anche colpa nostra?

Elena Sev e r iL i b e ro professionista Forlimpopoli (FC)

In ge n e r a l e, come ti poni neic o n f ronti della caccia e, in par-t i c o l a r e, dell’attività venatoriache viene praticata nel nostroPa e s e ?Personalmente sono contraria al-l’attività venatoria ad eccezione diquella di selezione, se necessariain situazioni di eccessiva cre s c i t anumerica di una certa specie. Nonriesco a compre n d e re come unapersona possa uccidere animali,sostenendo contemporaneamentedi rispettare l’ambiente. Devo peròp re c i s a re che sono cresciuta tracacciatori e che ho alcuni ricord i“ romantici” delle mattine autunnaliin cui tutti si preparavano a part i ree aspettavano che io assolvessi almio compito, cioè di slegare i canidalle catene; per me era molto ec-citante vedere questi animali, im-pazziti di gioia, saltare addosso aip a d roni, uggiolare, corre re avantie torn a re indietro a chiamarli per-ché si sbrigassero. La sera primadella caccia a volte assistevo allapulizia dei fucili, dai quali dovevos t a re a debita distanza, perché tut-ti mi avevano insegnato che eranopericolosi, anche da scarichi. Altrevolte, la mattina presto, con miop a d re, in religioso silenzio, andavoa contro l l a re le zone di passaggiodelle lepri per vedere se c’eranotracce fresche (orme, feci) dellasua presenza. Se ci capitava di ve-d e rne una, o anche un altro ani-male, ci sentivamo molto emozio-nati e tornavamo a casa felici. D’al-tra parte è anche vero che non homai assistito all’uccisione di un ani-male, evento dal quale sono sem-p re stata tenuta lontana; diversa-mente, credo che tale ricordo del-la caccia avrebbe soppiantato tut-ti gli altri. Da mio padre e da altrimiei parenti ho imparato tantissimecose sui selvatici, sulle loro abitu-dini, sulle razze dei cani da caccia,ma soprattutto ho imparato il ri-spetto dell’ambiente in generale edegli animali in part i c o l a re. È an-che per questo che ho scelto di fa-re questa professione. Ed è ancheper questo che comprendo, anchese non condivido, le arg o m e n t a-zioni di amici cacciatori che de-scrivono la caccia come un mezzoper vivere a contatto con l’ambien-te: credo che ne esista ancora unaminoranza per cui la ricerca e lacattura della preda sono ancora un“rito” o per la quale una mattinatasenza tro v a re nulla è ugualmentebella perché trascorsa a cammina-re in mezzo ai boschi. Ritengo,però, che la maggior parte deicacciatori attuali non sia così. Nonsono più legati al territorio come untempo, spesso non ci vivono den-t ro. Aff rontano lunghi e costosissi-mi viaggi per visitare zone di cac-cia ricche di selvaggina che, unavolta uccisa, marcisce nel fre e z e r.

Anche il loro rapporto con i cani ècambiato; una volta gli animali era-no tenuti peggio (penso per esem-pio al tipo di alimentazione o allap e rmanenza quasi continua allacatena), però erano rispettati e te-nuti a lungo, fino alla vecchiaia eanche se non erano dei fenomeni.Adesso tutti rincorrono il canecampione, c’è un ricambio di ani-mali velocissimo e continuo, non siaccettano cani se non fisicamentep e rfetti; un cacciatore che ha piùcani magari si lega part i c o l a rm e n-te ad uno di essi, perché è il mi-g l i o re, ma usa gli altri come merc edi scambio. Si sfornano cucciolateda genitori campioni per tro v a re “ilfenomeno”, ma la maggior parte diquesti cuccioli sono cani norm a l i s-simi il cui destino non mi è mai sta-to molto chiaro .

Che spiegazioni dai sul fatto ch eil nu m e ro di cacciatori regolar-mente provvisti di licenza è pas-sato da un milione e settecento-mila (anno 1980) a poco più disettecentomila (anno 2002)?Tutti i cacciatori, miei conoscenti,della generazione di mio padreche hanno smesso di cacciare so-stengono di averlo fatto perc h éerano infastiditi dagli atteggiamen-ti di altri cacciatori più spre g i u d i-cati e perché notavano con pre o c-cupazione che la selvaggina eraveramente in calo. Si sono re s iconto del fatto che più elementicontribuivano al depauperamentodella fauna, primo di tutti forse l’ab-bandono delle campagne ed ilconseguente calo delle coltivazio-ni, ma che in questo contesto, an-che la caccia contribuiva in buonap a rte a peggiorare la situazione.Mio padre ed il suo miglior amico,come anche altri conoscenti, han-no scelto di dedicarsi alla ricerc a(amatoriale) del tartufo, “per il gu-sto di allevare ed addestrare uncane e di stare comunque a con-tatto con la natura”. Questi ex-cac-ciatori rimangono a contatto con ill o ro territorio, non amano spostarsimolto lontano da esso e si pre o c-cupano di contribuire al suo man-tenimento. Nella zona di campa-gna in cui trascorrevo le vacanzemolti cacciatori hanno abbandona-to l’attività o l’hanno decisamenteridotta e ricordo di averli visti fieridel ritorno, nel loro territorio, dispecie animali che non si vedeva-no da anni; non ho mai sentito nes-suno dire “ bene, adesso che sonot o rnate, ricomincio a cacciare ! ”Non credo che i costi della caccia(licenza, armi, ecc…) siano un mo-tivo sufficiente a spiegare il calodei cacciatori; chi vuole, tro v as e m p re le disponibilità economi-che per mantenere il suo hobby.Ne ho sentiti molti, però, lamentar-si dei costi delle riserve di caccia,luoghi diventati ormai obbligatorivisto il calo di altri spazi disponibi-li. Forse anche il fatto che ci siastato il trasferimento dalla campa-gna alla città ha contribuito al calodei cacciatori; difficilmente incon-t ro giovani cresciuti solo in cittàche decidono di dedicarsi a que-sto sport, mentre sono molti i gio-vani che vivono in zone rurali cheseguono le orme dei padri e dei

nonni e si dedicano all’attività ve-natoria. In generale, credo che ladiminuzione del numero di caccia-tori sia pro p o rzionale al diff o n d e r s idella cultura ambientale.

A tuo avviso c’è il rischio ch e,con l’abolizione totale dellac a c c i a , possano scomparire lenu m e rose razze di cani da cac-c i a , o peggio ancora, che que-sti animali diventino “cani das a l o t t o ” e quindi completamen-te snaturati dalle loro caratteri-s t i che di razza?A mio pare re questo rischio nonc’è, perché resteranno sempre( c redo) le gare nei campetti cheattirano molti appassionati; dob-biamo ricord a rci che molti cani dacaccia in realtà non fanno la cosid-detta “caccia pratica”, ma fannosolo quella di gara, con un allena-mento part i c o l a re, dei ritmi di cor-sa diversi, ecc. Pochi cani fannocon uguale successo sia la cacciapratica sia le gare, perciò molti so-no addestrati solo per queste ulti-me; penso che i cani da gara esi-steranno sempre. È ovvio che, peresempio, mentre adesso la razzasetter è una delle più diffuse in Ita-lia, con l’abolizione della caccias u b i rebbe un calo numerico, manon credo che scomparirebbe. Mia u g u ro anzi che alcune razze, amio pare re estremamente docili emolto addestrabili, possano diff o n-dersi come razze da compagnia;p e rché re n d e re tanto famoso il la-brador e trascurare razze nostranecome il segugio o il bracco italiani?

Dato che anche negli altri Pa e s idella comunità europea la cacciaviene praticata ed è regolamen-tata da precise norme che nonsuscitano lo stesso clamore e al-larme sociale, cosa manca all’I-talia che gli altri Paesi sarebberostati in grado di fare?P remetto che non conosco la legi-slazione estera in materia venato-ria. Penso che in Italia il pro b l e m apiù grosso sia la difficoltà di punirechi non rispetta la legge. Ho amiciche lavorano come Guardie Fore-stali e come Guardie Venatorie chemi raccontano in continuazione dicome fatichino a far condannarechi non è in regola, bracconieric o m p resi. In paesi piccoli di zonerurali, inoltre, chi deve far rispetta-re la legge venatoria è conosciutoda tutti e più facilmente sorvola suqualche illecito per non danneg-g i a re degli amici o per non cre a reinimicizie. Penso anche che in altripaesi la cultura dell’ambiente siamolto più avanzata della nostra eche questa contribuisca a dettareregole più severe e meglio rispet-tate in termini di caccia.

Quali iniziative (anche di caratte-re politico) dovrebbe prendere lanostra categoria, al fine di mi-gliorare le leggi che regolamen-tano la gestione del territorio edella fauna selva t i c a , visto ch etali prerogative sono ormai ap-p a n n aggio di altre categorie ch epoco o nulla hanno a che farecon la nostra?Ritengo importante che la classeveterinaria si interroghi su questo

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a rgomento, tanto che sono stata laprima a lanciare sullo scivac-foru mla questione. Il veterinario devep a rtecipare al dibattito in sedeistituzionale con ruoli diversi: con-trollore della fauna selvatica, edu-catore riguardo le tematiche disalvaguardia del territorio, promo-tore di iniziative per la tutela ed ilc o n t rollo dell’allevamento canino;da anni si sente parlare dei veteri-nari nei parchi nazionali, di veteri-nari responsabili di centri di re c u-p e ro di fauna selvatica, ecc...però, almeno nella mia zona, chi siè interessato a questi temi, chie-dendo informazioni alla Provincia oalla Regione si è sentito risponde-re in modo molto vago sul come esul quando questi progetti devonop a rt i re. Per ora i colleghi di mia co-noscenza che si interessano difauna selvatica lavorano con ani-mali domestici e saltuariamente, inmodo “amatoriale”, si occupano dis a l v a re un selvatico casualmentep o rtato loro in ambulatorio. Pensosia importante che nei luoghi istitu-zionali in cui si parla di caccia sia-no presenti sia colleghi cacciatori,magari anche allevatori di razzecanine da caccia, sia colleghi spe-cialisti in fauna selvatica. La nostrafigura professionale si aff i a n c h e-rebbe a quella dei biologi e po-t rebbe trattare temi che neppure ibiologi sono in grado di aff ro n t a rein tutti gli aspetti così come sare m-mo in grado di fare noi.

A l e s s a n d ro MelilloL i b e ro professionista, Roma

In ge n e r a l e, come ti poni nei con-f ronti della caccia e, in part i c o l a-r e, dell’attività venatoria che vie-ne praticata nel nostro Pa e s e ?In maniera abbastanza critica, rite-nendo che si tratti di uno “sport ”discutibile da un punto di vista mo-rale ed ecologicamente dannoso:il giudizio morale è assolutamentesoggettivo, il danno ecologico è in-vece assolutamente oggettivo ed o v rebbe essere del tutto suff i-ciente ad esigere la più stretta re-golamentazione, se non l’abolizio-ne di questa attività.

Che spiegazioni dai sul fatto ch eil nu m e ro di cacciatori regolar-mente provvisti di licenza è pas-sato da un milione e settecento-mila (anno 1980) a poco più disettecentomila (anno 2002)?Col fatto che fortunatamente le ge-nerazioni più recenti hanno svilup-pato una sensibilità più spiccatanei confronti dei problemi ecologi-ci e comunque hanno interessi epassioni diverse (non sempre mi-gliori, sfortunatamente) dall’attivitàv e n a t o r i a .

A tuo avviso c’è il rischio ch e,con l’abolizione totale dellac a c c i a , possano scomparire lenu m e rose razze di cani da cac-c i a , o peggio ancora, che que-sti animali diventino “cani das a l o t t o ” e quindi completamen-te snaturati dalle loro caratteri-s t i che di razza?La possibilità esiste, ma non riten-g o che sia un motivo suff i c i e n t e

per mantenere viva l’attività vena-toria. Del resto non manteniamo ilcombattimento fra cani o con i toriper consentire alle razze di tipobull di mantenere “le loro caratteri-stiche di razza” ma abbiamo cer-cato (con successo nella maggiorp a rte dei casi) di riplasmare questicani per renderli accettabili com-pagni di vita. Esattamente come lecaratteristiche comport a m e n t a l idelle razze da difesa vengonomantenute con un’attività sport i v ai n c ruenta, le prove di caccia in-

c ruenta saranno perf e t t a m e n t eadeguate per mantenere le carat-teristiche naturali delle razze daf e rma o da riport o .

Dato che anche negli altri Pa e s idella comunità europea la cacciaviene praticata ed è regolamen-tata da precise norme che cosamanca all’Italia che gli altri Pa e s is a r e b b e ro stati in grado di fare?Il rispetto per la proprietà pubblica,tanto per cominciare…e una giu-sta pro p o rzione fra cacciatori e ter-

ritorio; poi non mi sembra che nel-le altre nazioni manchino i movi-menti per l’abolizione della caccia.

Quali iniziative (anche di carat-tere politico) dovrebbe prende-re la nostra categoria, al fine dimigliorare le leggi che regola-mentano la gestione del terri-torio e della fauna selva t i c a ,v i-sto che tali prerogative sonoormai appannaggio di altre ca-tegorie che poco o nulla hannoa che fare con la nostra?

Le scelte morali sono un pro b l e-ma strettamente personale. Ap re s c i n d e re dalla posizione per-sonale verso l’attività venatoria,r i t e rrei utilissima la part e c i p a z i o-ne del Medico Veterinario nellagestione della fauna selvatica,sebbene al momento la pre p a r a-zione off e rta dalle università (do-ve le specie selvatiche non sononeanche mai menzionate) nonsia affatto adeguata per pro p o r s icome categoria su questo mer-c at o. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 7DALLA PRIMA PAGINA

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PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 38ATTUALITÀ

N ell’ottobre 2000 pressoil Settore di Farmacolo-gia del Dipartimento di

Biologia Animale della Facoltà diMedicina Veterinaria di Sassari ès o rto il Centro Sperimentale di Far-macovigilanza Veterinaria (CFV).Ta l e iniziativa è nata in considera-zione del fatto che in Italia nonesistesse alcuna struttura che sioccupasse di farm a c o v i g i l a n z aveterinaria, nonostante tale siste-ma fosse previsto dalla norm a t i v avigente in materia (D.L.vo 119/92).Visto il notevole interesse nato ne-gli ultimi anni nei confronti dell’ar-gomento, il Professor Vittorio Ana-nia ha ritenuto opportuno cre a re ilC e n t ro. Il CF V, prima ed unica stru t t u r adel genere in tutto il territorio na-zionale, ha lo scopo di fare cono-s c e re la farmacovigilanza veteri-naria agli operatori sanitari ed al-lo stesso tempo, sicuramente nondi minore importanza, di racco-g l i e re segnalazioni di re a z i o n eavversa al fine di potere eseguiresu queste degli studi scientifici,che permettano di valutare la si-c u rezza dei farmaci veterinari inc o m m e rcio, sia per salvaguard a-re il benessere animale ma so-prattutto per salvaguard a re la sa-lute pubblica.

Lo s t a ff del centro è compostodal Professor Vittorio Anania, far-macologo, docente di farm a c o l o-gia e tossicologia veterinaria,dalle Dott.sse Maria Piera De-montis, e Maria Vittoria Va ro n i ,biologhe, ricercatrici conferm a t e ,dalla Dott.ssa Alessandra Dettori,biologa, dalle Dott.sse Silvia Gia-norso e Michela Loriga, mediciveterinari, dottorande di ricerca edal Dott. Giovanni Pais, medicoveterinario, borsista.Nel novembre 2001 è statoc reato un sito internet del CFV,h t t p : / / f a rmaco.cluster5.it, all’in-t e rno del quale sono contenute leschede per la segnalazione direazione avversa o mancanza die fficacia terapeutica in re l a z i o n eall’utilizzo di farmaci veterinari;tali schede sono state create sul-la base di quelle ministeriali edadattate per essere messe on li-ne. Sul sito sono presenti tre tipo-logie di scheda di segnalazione:una dedicata agli animali dacompagnia, una agli animali dareddito ed una agli animali selva-tici; ciascuna scheda è costituitada un modulo riservato ai datianagrafici della persona checompie la segnalazione, uno ri-s e rvato alle informazioni riguar-danti il farmaco utilizzato ed uno

alla sintomatologia manifestata.Una particolarità presente nellascheda riservata agli animali dareddito è la possibilità di eff e t t u a-re una segnalazione di re a z i o n eavversa comparsa su diversi ca-pi; tale iniziativa è dovuta al fattoche, nella maggior parte dei ca-si, i trattamenti effettuati su talianimali siano di tipo collettivo. Lascheda dedicata agli animali sel-vatici richiede un numero di infor-mazioni anamnestiche inferiori ri-spetto alle altre due schede, inrelazione al fatto che spessoquesta tipologia di animali hauna vita autonoma ed è perc i òd i fficile re p e r i re una anamnesi dap a rte di un eventuale pro p r i e t a-rio. Ognuna delle tre schedecontiene dei campi obbligatori,la cui mancata compilazionec o m p o rta la non accettazionedella scheda stessa, inoltre, cia-scuna di esse può venire classifi-cata come reazione avversa ocome mancanza di efficacia tera-peutica da farmaci dagli opera-tori del Centro. La presenza in rete delle suddetteschede ha facilitato i contatti daparte di medici veterinari di tuttaItalia. L’opportunità di compilarele schede on-line e la possibilitàdi inviare in tempo reale la segna-lazione ha riscosso un notevolesuccesso, considerando la diffi-coltà di reperimento delle schedeministeriali, in copia cartacea, al-legate alla Circolare ministerialedel 5 maggio 1995. Un altro pun-to di forza è rappresentato dallapresenza delle schede e pertantodalla loro fruibilità 24 ore su 24, siè infatti osservato che nell’anno diattività la maggior parte delleschede sono state compilate intarda serata.Successivamente alla messa inrete del sito è stata fatta una am-pia opera di pubblicizzazione delCentro, e considerando la suaelevata selettività, legata ad un ar-gomento molto specifico, ed il nu-mero dei visitatori in un anno dipresenza in rete, si può affermareche esiste un notevole interessenei confronti della farmacovigilan-za in medicina veterinaria. Il sito,è stato inoltre arricchito con pagi -ne dedicate alla normativa sia ita-liana che europea attualmente vi-gente in materia di farmacovigi-lanza veterinaria e con altri artico-li sull’argomento.L’attività del centro consiste nel-la ricezione di segnalazioni direazione avversa da farmaci ve-terinari, loro valutazione, classifi-c a z i one, archiviazione e studioapplicando i protocolli pre v i s t idall’EMEA. Tali protocolli consen-

tono di classificare le reazioni co-me probabili, possibili, non clas-sificabili ed improbabili pre n d e n-do in considerazione diversi fatto-ri quali: rapporto causa-eff e t t o ,dechallenge, rechallenge, tempoi n t e rcorso tra il trattamento e lacomparsa della reazione avver-sa. Ogni qualvolta giunga una se-gnalazione viene contattato l’au-t o re della stessa per avere il mag-gior numero di informazioni pos-sibili sul tipo di reazione e quan-do possibile, viene instaurato unr a p p o rto di collaborazione. Ta l efatto non è da sottovalutare se siconsidera che le segnalazionip rovengono dalle diverse part idel territorio nazionale ed è per-tanto impossibile recarsi in tem-po reale sul luogo.Altra attività svolta presso il Cen-t ro consiste nel forn i re un serv i-zio di consulenza farm a c o l o g i c ae tossicologica a chiunque nefaccia richiesta; a tale fine si uti-lizza un software specifico colle-gato a banche dati farm a c e u t i-che mondiali, aggiornato conscadenza trimestrale, che con-sente di forn i re risposte in temporeale; tale consulenza, al mo-mento gratuita, può essere ri-chiesta via e-mail, via telefonicao recandosi direttamente pre s s oil Centro (Via Vienna n° 2, 07100Sassari). Il servizio di consulen-za è al momento limitato agli ora-ri di ufficio, ma è in progetto unaestensione degli orari di utenza.Visto che le richieste fino ad orap e rvenute sono state circa 170,si può considerare tale risultatopiù che soddisfacente. I contattip e rvenuti riguardavano richiestedi informazioni su nuovi farmaciveterinari, farmaci ad uso umanoed avvelenamenti da svariate so-stanze. Delle diverse richieste al-cune sono state considerate par-ticolarmente interessanti tanto dafornire uno spunto per intrapren-dere nuove linee di ricerca.Al fine di favorire la conoscenzadel Centro, raccogliere e studia-re il maggior numero di segnala-zioni di reazione avversa si è in-staurato un rapporto di collabo-razione con la ASL n° 12 di Biel-la. Questo progetto di collabora-zione, il primo in Italia, coinvolgenon solo il servizio veterinario masi estende anche al sevizio far-maceutico ed ai medici di baseed ospedalieri, ed ha lo scopo did i ff o n d e re la conoscenza del si-stema di farmacovigilanza vete-rinaria ed ottenere, quando pos-sibile, segnalazioni inerenti lacomparsa di effetti avversi nel-l’uomo legata al contatto con far-maci veterinari.

Per il prossimo futuro ci si augu-ra di poter estendere il pro g e t t odi collaborazione ad altre azien-de sanitarie presenti sul terr i t o r i onazionale, in tale maniera la rice-zione di segnalazioni di re a z i o n eavversa negli animali, consenti-rebbe di eff e t t u a re nuovi studi suprincipi attivi presenti in commer-cio e garantirebbe pertanto unam a g g i o re sicurezza nel loro uti-lizzo. Allo stesso modo la ricezio-ne di sospette reazioni avversenell’uomo, legate all’ingestione dialimenti provenienti da animalitrattati con farmaci veterinari, ri-vestendo un aspetto molto im-p o rtante per quanto riguarda lasanità pubblica, perm e t t e re b b el’instaurarsi di un rapporto di col-laborazione più fattivo e comun-que indispensabile tra i diversisettori del Sistema Sanitario Na-zionale. ■

Alla Facoltà di Sassari è attivo un centro sperimentale di farmacovigilanza v e t e r i n a r i aPriorità: informare e incentivare l’invio di segnalazioni

d i Silvia Gianorso

Facoltà di Medicina Veterinaria diSassari, Settore di Farmacologia

La segnalazione come esercizio di un potere/dovere

del medico veterinario

L ’autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) di una spe-cialità medicinale non costituisce di per sé un atto definitivo ,

ma rappresenta l’inizio della sua verifica sul campo. È questo il sen-so di un’attiva azione di farmacovigilanza da parte del medico vete-rinario impegnato nell’attività clinica quotidiana. L’opera di farmacovi-gilanza infatti è in grado di far modificare o far revocare la stessa AIC.Il servizio realizzato dalla Facoltà di Medicina Veterinaria di Sassari èmeritevole d’encomio per l’accento che pone sull’informazione e sul-la divulgazione della farmacovigilanza veterinaria. L’ANMVI riconoscenello staff del Centro di Sassari un valido supporto per la professioneveterinaria e invita i Colleghi a contattarlo per conoscere più da vici-no la normativa e le modalità di segnalazione previste dalla farmaco-vigilanza veterinaria nel nostro Paese.Il servizio di farmacovigilanza veterinaria del centro di Sassari è rivol-to a tutti i medici veterinari liberi professionisti e/o dipendenti pubbli-ci. Raccoglie con finalità statistiche tutte le segnalazioni di reazioniavverse e/o di inefficacia terapeutica o di altra indicazione terapeuti-ca dei farmaci e dei vaccini inviate dagli operatori sanitari, comeprevisto dalla normativa vigente. Le segnalazioni possono riguardareanimali di qualunque specie, sia da reddito (mammiferi, volatili, pe-sci...) che da compagnia (cani, gatti, nuove specie esotiche....) cheselvatici. On line sono a disposizione le schede di segnalazione per isettori: animali da reddito, equini, animali da compagnia, esotici eanimali selvatici.Info: tel 079/229461 dal lunedì al venerdì dalle h.09.00 alle h. 13.00;fax 079/229564; e-mail all’indirizzo [email protected] ufficiale: http://farmaco.cluster5.it/

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Ma è proprio vero che il gattoe l’uomo hanno un rapport otanto contraddittorio? Si ama-no e si odiano, poi si cerc a n oe si allontanano in continuazio-ne? Sfatiamo ogni luogo co-mune cercando di capire ec o n s i d e r a re il gatto come unanimale con caratteristichep recise, atteggiamenti e com-p o rtamenti specifici, da cono-s c e re e riconoscere e così sta-b i l i remo con lui un rapport oche garantisca uguale dignitàad entrambi: gli animali nonvanno umanizzati e gli uomininon devono “animalizzarsi”.Gatto e uomo sono due esseriviventi decisamente diversi,quindi l’obiettivo è di stabilireuna relazione di convivenza edi affetto re c i p rocamente posi-tiva, come ci spiega Robert oM a rchesini, nel capitolo “I se-g reti della pet-therapy”.

RECENSIONI

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PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 9ATTUALITÀ

I n seguito ai risultati favo r e-voli ottenuti negli Stati Uniti,in Inghilterra, in Francia ed

anche in Italia utilizzando animalida affezione come “s o s t e g n omentale, aiuto nella terza età enelle patologie card i o v a s c o l a r i ”(G. Ballarini), la Camera dei De-putati ha recentemente impegna-to il Governo Italiano a “f a v o r i re lap rosecuzione delle esperienze disperimentazione e pro m o z i o n edell’utilizzo degli animali da com-pagnia a fini terapeutici.” ( @ n m v iOggi, 16-01-2003).La domesticazione degli animali,dove per animali domestici si in-tendono “quegli animali che vivo-no accanto all’uomo e con essohanno un vincolo di dipendenza”(S. Tonutti) ha influenzato la storiae l’evoluzione degli esseri umani.Il cane, ad esempio, ha contribui-to a migliorare le perf o rm a n c e svenatorie dell’uomo, l’allevamen-to ha permesso la produzione dic a rne, latte e lana mentre il caval-lo ha consentito all’uomo di per-c o rre re lunghe distanze. Secon-do François Sigaut è necessarioconsiderare tre concetti differentiche possono essere compre s inella domesticazione: l’appropria-zione, la familiarizzazione e l’utiliz-zo. “La cultura occidentale offre,con il fenomeno degli animali dacompagnia, un esempio di fami-liarizzazione che esclude l’utiliz-zazione” che è invece presentenegli animali da “fatica”, “da alle-vamento”, “da laboratorio” e cosìvia. … I pet - cani, gatti, criceti,canarini, etc. - vivono tendenzial-mente a stretto contatto con l’uo-mo, e se di utilizzazione nei loroconfronti si può parlare, ci si riferi-sce per lo più ad una funzione ditipo affettivo.” (S. Tonutti)Nel 1971 Van Rensselaer Potterc rea il termine bioetica che in se-guito, secondo la definizione diDanner Clouer, assume il signifi-cato di “studio sistematico dellacondotta umana nell’area dellescienze della vita e della salutealla luce dei valori e principi mo-r a li”. Contemporaneamente nasce la“questione animale” che si ponecome obiettivo l’estensione “d e l-l’universo di rilevanza morale ol-t re i confini della sola specieu m a n a.” (L. Canovacci) La bioetica si suddivide quindi inbioetica medica che si intere s s aalla vita dell’uomo a part i re dallanascita fino alla morte, bioeticaambientale che si occupa dellarelazione che interc o rre tra l’uo-mo e la natura, e bioetica anima-le «che si occupa dei cosiddetti“diritti animali” e delle corre l a t i v eresponsabilità umane.» (L. Batta-g l i a )Cominciano ad apparire i concet-ti di soff e renza e di benesseredell’animale tanto che agli inizi

degli anni ’80 si evidenzia l’inseri-mento nei piani di studio delle fa-coltà di Medicina Veterinaria dimaterie come l’Etologia e il Be-n e s s e re Animale. L’ a p p ro f o n d i-mento di queste due discipline haavuto però, in un primo tempo,una finalità esclusivamente eco-nomica in quanto gli standard dib e n e s s e re degli animali da re d d i-to sono stati studiati solo in fun-zione della maggiore pro d u t t i v i t àpossibile. Negli anni ’90 Broom eJohsons hanno introdotto i con-cetti di welfare e di stress: «n a s c ecosì l’idea scientifica del “benes-s e re globale” come l’insieme del-le condizioni psicofisiche positiveper la sussistenza della vita sen-z i e n t e.» (M. Tallacchini) Solo l’approfondita conoscenzadell’etologia della specie e, quin-di del comportamento, perm e t t edi applicare correttamente il con-cetto di benessere animale. L’ a rticolo 810 del Codice Civileevidenzia che gli animali sono erestano un “b e n e” in senso giuri-dico e oggetto di proprietà dap a rte dell’uomo anche se “la ca-pacità di soff r i re degli animali tro-va riconoscimento e tutela giuridi-c a.” (Legge 473/1993 in modificad e l l ’ A rt. 727 del C. P.) Il considerevole aumento del nu-m e ro degli animali da compagniaed i messaggi trasmessi dai me-dia stanno portando però l’opi-nione pubblica a considerare glianimali da affezione non più “re s”ma individui che devono esseretutelati nei confronti dei maltratta-menti non solo fisici ma anchepsicologici. Tutti i fabbisogni eto-logici dell’animale dovranno es-s e re quindi rispettati. Per re g o l a m e n t a re le attività tera-peutiche con gli animali d’aff e z i o-ne o Pet Therapy sono allo studiodiverse proposte di legge. La piùrecente (Disegno di Legge N°1871, Camera dei Deputati) pre-sentata il 26 ottobre 2001, mettein evidenza le due principali atti-vità che vengono svolte all’inter-no della Pet Therapy: la primaconsiste nelle Attività Assistitedagli Animali (AAA) che sono fon-damentalmente di carattere edu-cativo, ricreativo e ludico, mentrela seconda consiste nelle Te r a p i eAssistite dagli Animali (TAA) chesono invece di carattere sanita-rio-terapeutico. Le AAA possono essere re a l i z z a-te con l’aiuto di animali in posses-so delle caratteristiche definitedal Ministero della Salute mentrele TAA prevedono l’impiego dianimali specificatamente educatio addestrati, nell’ambito di sedu-te terapeutiche, individuali o dig ruppo, di volta in volta docu-mentate e valutate. Sono specificate le stru t t u re dovequeste terapie possono esseremesse in atto: ospedali, centri di

riabilitazione, case di riposo, asilinido e scuole di ogni ordine egrado, istituti di detenzione, co-munità per il re c u p e ro di tossico-dipendenti, o altre stru t t u re ovese ne evidenziasse la necessità.La proposta stabilisce l’istituzionedi una Commissione nazionaleper le AAA e TAA composta dae s p e rti delle diff e renti disciplinei n t e ressate. Questa Commissionedovrà pro v v e d e re a definire i cri-teri, le condizioni ed i requisiti perd e t e rm i n a re pro c e d u re standard ,i n d i v i d u a re le figure pro f e s s i o n a l ispecifiche e pre d i s p o rre un ap-posito regolamento da sottoporreal Ministro della salute per la di-sciplina di ogni altro aspetto ri-g u a rdante le AAA e le TAA ai finidel riconoscimento ufficiale dellestesse. Inoltre dovrà stabilire i cri-teri e le pro c e d u re per la cert i f i-cazione degli enti o associazioniabilitati ad ero g a re servizi di AAAe di TAA e definirà i requisiti pera s s i c u r a re il benessere psicofisi-co degli animali impiegati. Tra i membri della Commissione èp revista la presenza del pre s i-dente dell’Ordine dei Medici Ve-terinari, di un esperto in etologia,di un esperto in zooantro p o l o g i ae del presidente della Società Ita-liana di Scienze Comport a m e n t a-li Applicate (SISCA) o suo dele-g a t o .Il successo della Pet Therapy èstrettamente legato alla relazioneaffettiva che si instaura tra il pa-ziente e l’animale. “Il più impor-tante meccanismo d’azione salu-tare del rapporto uomo-animale,sul quale si basa gran parte delleapplicazioni della Pet Therapy, èdi tipo affettivo ed ha una più omeno forte base emozionale. An-zi, quanto maggiore è il legameemozionale, tanto più intensi sonoi risultati benefici.” (G. Ballarini)L’interazione con uccelli, pesci,conigli, gatti, cani, cavalli e delfiniè stata fino ad oggi più frequente-mente valorizzata nelle AAA e nel-le TAA. Ciascuna specie possiedecaratteristiche etologiche che de-vono essere cor rettamente consi-derate e valutate in relazione all’o-biettivo terapeutico. Gli uccelli e i pesci svolgono ge-neralmente un ruolo passivo inquanto non possono essere ma-nipolati, mentre il coniglio, il gattoe il cane partecipano maggior-mente all’interazione in quantopossono essere “coccolati e ac-c a rezzati (da cui il verbo to pet). ”(S. Tonutti) Un ruolo diff e rente èsvolto dai cavalli e dai delfini poi-ché la relazione mette in giocoemozioni molto intense suscitatedalla grande dimensione deglianimali e dal poter cavalcare iprimi o nuotare con i secondi. La scelta della specie risulta es-s e re quindi fondamentale in re l a-zione alle finalità “p s i c o l o g i c h e -

educative, psichiatriche, medi-che, motorie-riabilitative” (G. Bal-larini) della terapia. Il coniglio e ilcavallo, ad esempio, sono anima-li sociali e tendono cre a re ungrande numero di relazioni con icomponenti del gruppo in cui so-no inseriti. Anche il cane è un ani-male sociale “o b b l i g a t o r i o” cheinstaura molteplici relazioni men-t re il gatto, «animale sociale “fa-c o l t a t i v o”» (S. Giussani), mette inatto un numero ridotto di re l a z i o-ni, per lo più pre f e renziali, solocon alcuni individui del gruppo incui è inserito. Il coniglio, il cavalloe il cane, quindi, possono appor-t a re un beneficio nelle terapie siaindividuali sia di gruppo mentre ilgatto interagisce pre f e r i b i l m e n t econ un singolo individuo. Il canesi adatta con facilità ad un gran-de numero di ambienti diff e re n t im e n t re il gatto tollera con diff i-coltà i trasferimenti poiché per“sentirsi a proprio agio” ha ne-cessità di stru t t u r a re il territorio. Ilgatto suddivide lo spazio in cuivive in aree chiamate campi terr i-t o r i a l i e ogni campo è in re l a z i o n ea una precisa attività svolta comead esempio il gioco, l’alimenta-zione, l’eliminazione e il riposo.I n o l t re organizza il territorio gra-zie alla deposizione di marc a t u redi identificazione e di graff i a t u re e“c l a s s i f i c a” ogni oggetto ed esse-re vivente con la deposizione del-le marc a t u re facciali. Solo quan-do il territorio è corre t t a m e n t es t rutturato il gatto è in grado di re-

lazionarsi con i componenti delg ruppo in cui è inserito. Per otte-n e re un soddisfacente risultatoterapeutico sarebbe opport u n oquindi che il gatto vivesse nellas t ruttura in cui collabora alla P e tT h e r a p y.Gli animali possono vivere all’in-t e rno della struttura presso laquale collaborano oppure esserecondotti in visita da un accompa-g n a t o re opportunamente pre p a-rato. In entrambe queste situazio-ni è necessario che i fabbisognietologici siano rispettati. I pescidevono essere ospitati in acquaridi adeguate dimensioni e si de-vono scegliere oculatamente lespecie da inserire in quanto alcu-ne, fortemente territoriali, non so-no disponibili a condividere unospazio ridotto. Per gli uccelli sidevono pre d i s p o rre gabbie di di-mensioni adeguate alla taglia del-l’animale. Soprattutto per gli psit-tacidi è necessario attuare unadeguato arricchimento ambien-tale e rispettare il ritmo circ a d i a n odegli individui (corretto altern a r s idelle ore di luce e di buio). Il co-niglio che ben si adatta a viverein coppia con un conspecifico disesso opposto, deve essere ospi-tato in una gabbia di grandi di-mensioni e lasciato in libertà peralcune ore al giorno. All’intern odella gabbia deve essere messoin atto un corretto arr i c c h i m e n t oambientale. Il cane deve far part edi gruppo sociale, svolgere atti-vità collaborative ed aver acces-

Pet Therapy: il ruolo del Medico Ve t e r i n a r i o

d i Sabrina Giussani

SISCA

Stato-Regioni, sì a pet therapy

L a conferenza Stato-Regioni ha dato parere favorevole al de-creto ministeriale che riconosce per la prima volta un ruolo

terapeutico alla pet therapy. Il provvedimento, nella formula dell’“ac-c o rdo Stato Regioni” (vedi inserto in questo numero della rivista),consiglia di mantenere il contatto fra persone anziane e bambini an-che quando sono ricoverate lasciando questa possibilità alla valuta-zione delle Regioni. Ma nel testo si specifica anche che la pet the-rapy non potrà esser improvvisata e che a org a n i z z a re l’assistenzadovrà essere personale specializzato. Il testo assicura agli animalida compagnia una serie di diritti: essere alimentato in modo ade-guato, la possibilità di un giusto esercizio fisico e di riprodursi senzarischi. E per chi non rispetterà le nuove norme sono previste sanzio-ni di natura penale. L’ a c c o rdo Stato Regioni che riconosce la pettherapy stabilisce anche una tassa sui guadagni derivanti dall’utiliz-zo di animali. Il 5% di quanto guadagnato con gli animali deve es-s e re utilizzato per la tutela del benessere animale. Saranno le re g i o-ni a occuparsi su come dovrà funzionare il prelievo ma le risorse po-tranno essere devolute alle associazioni che si occupano di animalio per per pro m u o v e re campagne pubblicitarie in favore della tuteladegli animali. Questi dovranno essere garantiti anche nelle manife-stazioni popolari. Le piste dove corrono i cavalli, devono essere ri-c o p e rte con sabbia per attutire i colpi degli zoccoli e devono esse-re costruite sponde per ridurre i danni in caso di caduta. E non solo:l ’ a c c o rdo, oltre a conferm a re il divieto di allevamento di cani e i gat-ti per utilizzare e commerc i a l i z z a re le loro pellicce, sostiene la ne-cessità di scoraggiare l’abitudine a fare dei cuccioli oggetti da re-galo; si spiega nel provvedimento “Non sono una ricompensa o unomaggio”. (ANSA)

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so all’ambiente esterno per poters o c i a l i z z a re con i conspecifici: unbox collocato all’esterno dellas t ruttura, le interazioni limitate apoche ore durante la giorn a t a ,l’assenza o l’effettuazione occa-sionale di passeggiate e di re l a-zioni intraspecifiche non sonos u fficienti a garantire il rispettodei fabbisogni etologici dellaspecie. Il gatto deve poter stru t t u-r a re il territorio deponendo lem a rc a t u re facciali e le graff i a t u re .Il campo di eliminazione deve es-s e re costituito da più cassette, al-meno una in più rispetto al nume-ro degli individui presenti e ledeiezioni devono essere asport a-te più volte al giorno. La convi-venza è facilitata quando sonop resenti non più di quattro sog-getti in un territorio di circa 100metri quadrati. Quando il gattonon ha accesso all’ambientee s t e rno deve essere realizzato unc o rretto arricchimento ambienta-le. Il cavallo ha bisogno di tra-s c o rre re alcune ore a stretto con-tatto con i conspecifici nel pad-dock per mantenere le re l a z i o n isociali. Nel box è necessario met-t e re in atto un adeguato arr i c c h i-mento ambientale. Anche i delfinisono animali sociali e vivono al-l ’ i n t e rno di un gruppo ristretto diindividui, generalmente consan-guinei. Alla luce delle conoscen-ze attuali la delfinoterapia è appli-cata in un ridotto numero di stru t-t u re a causa delle oggettive diff i-coltà economiche ed operative.“S a rebbe opportuno pro m u o v e rela creazione di un bacino natura-le sul modello delle grandi lagune( o l t re 10.000 mq) già esistenti inFlorida e Israele, dove i delfinipossano trascorre re una esisten-za il più possibile vicina a quellain natura” (M. Giuseppini) I dati attualmente in nostro pos-sesso non permettono di eviden-

z i a re nel coniglio, nel gatto, nelcane e nel cavallo una razzam a g g i o rmente predisposta alcoinvolgimento nella P e tT h e r a p y. Inoltre è necessarioc o n s i d e r a re che all’interno di unarazza esistono evidenti variazioniindividuali in relazione alle carat-teristiche comportamentali di cia-scun soggetto. Ritengo che alcu-ne caratteristiche indispensabiliall’ottimale svolgimento della te-rapia possano indicare la pre f e-renza per alcune razze o l’esclu-sione per altre. Nel gatto le razzeasiatiche (Abissino, Siamese,Ocicat) creano un grande nume-ro di relazioni sociali. Il Rag Dollin America è la razza maggior-mente impiegata grazie alla note-vole tolleranza alla manipolazio-ne. Per quanto riguarda il canes a rebbe opportuno non utilizzarele razze che più facilmente pre-sentano squilibri emozionali co-me i Levrieri e i Cani Corsi. Anchei cani allevati per la guardia, co-me il Pastore Tedesco, il PastoreM a re m m a n o - A b ruzzese o il Pa-s t o re del Caucaso pre s e n t a n odelle caratteristiche che ne infi-ciano l’utilizzo, poiché la socializ-zazione interspecifica è deficita-ria. Nel cavallo la scelta potre b b eorientarsi sul Quarter Horse e l’A-velignese in quanto razze sele-zionate da lungo tempo in re l a z i o-ne all’estrema docilità mentre sa-re b b e ro meno indicati i puro s a n-gue e gli Anglo-Arabi. Il ruolo svolto dall’allevatore sianella selezione dei riproduttori sianella gestione dei piccoli durantei primi mesi di vita (periodi sensi-bili) è fondamentale. L’ a m b i e n t edeve essere sufficientemente ric-co di stimoli visivi, uditivi e tattiliper favorire una corretta omeo-stasi sensoriale (ridotta re a t t i v i t àagli stimoli). I piccoli dovrannoe s s e re maneggiati da più perso-

ne diverse volte al giorno per fa-v o r i re una corretta tolleranza allamanipolazione. Il coniglio dovrà rimanere con lam a d re fino alla quarta-quinta set-timana circa, il cucciolo e il gatti-no (preferibilmente in presenza diadulti educatori conspecifici) finoall’ottava-nona settimana di vitam e n t re il cavallo fino al quinto-se-sto mese. La separazione precoce dallam a d re potrà pro v o c a re, ad esem-pio, nel cane la S i n d rome Iper-s e n s i b i l i t à - I p e r a t t i v i t à, la D i s s o-cializzazione Primaria m e n t re nelgatto la S i n d rome Ipersensibilità-I p e r a t t i v i t à.Gli animali dovranno essere postisin da subito dopo l’adozione acontatto con l’ambiente in cuisvolgeranno la collaborazione te-rapeutica. È necessario che i pic-coli effettuino il maggior numerodi esperienze e che queste ven-gano ripetute più volte durante iperiodi sensibili affinché venganoidentificati come conosciuti equindi non pericolosi gli individuie gli oggetti incontrati. Gli indivi-dui dovranno essere corre t t a-mente socializzati alla specieumana e ai conspecifici, pre s e n-t a re una elevata tolleranza allamanipolazione e una ridotta re a t-tività agli stimoli. Spesso i pazien-ti che abbisognano delle AAA odelle TAA presentano una diff i-coltà motoria, una mancata coor-dinazione dei movimenti o unad i fficoltà nell’espressione verbalee l’animale deve appre n d e re ac o m u n i c a re correttamente all’in-t e rno del gruppo sociale. Il Medico Veterinario, lavorandoin stretta collaborazione con le al-t re figure poste all’interno delg ruppo di progetto, dovrà valuta-re attentamente con una visitac o m p o rtamentale la presenza diu n ’ a ffezione del comport a m e n t o

nell’animale in esame che potre b-be vanificare il successivo lavorocon il paziente. Ritengo che la vi-sita pre-inclusione sia fondamen-tale al fine di ottenere il miglior ri-sultato terapeutico. Inoltre dovràv a l u t a re durante la re a l i z z a z i o n edella terapia l’apparizione di sin-tomi comportamentali nell’anima-le che possono minarne il benes-s e re. Per quanto riguarda gli psit-tacidi il picage, le distruzioni acarico di oggetti, il mutismo o ilc o m p o rtamento di aggre s s i o n epossono far capo ad uno statoansioso o ad uno stato depre s s i-vo. Nel coniglio il comport a m e n t odi aggressione con morsi e graff ipuò essere legato alla mancanzadi un luogo di isolamento all’inter-no della gabbia, alla pre s e n z adella cucciolata o alla manipola-zione non corretta. Nel cane lap resenza di manifestazioni org a-niche dirette (tachicard i a - t a c h i-pnea, ansimare, biascicare, sba-d i g l i a re, pre s e n t a re scialorrea, ef-f e t t u a re minzioni emozionali) e/ oi n d i rette (bulimia, polidipsia, gra-nulomi da leccamento) o l’appari-zione di un comportamento di ag-g ressione devono essere consi-derati sintomi-spia della nascitadi uno stato ansioso. Nel gatto lemanifestazioni organiche dire t t eche appaiono più fre q u e n t e m e n-te, in aggiunta a quelle già de-scritte nel cane, sono la ro l l i n g -skin sindrome (movimento ad on-da del mantello) e il leccamentodel naso. La presenza di marc a-t u re urinarie e la messa in atto diun comportamento di aggre s s i o-ne per irritazione o terr i t o r i a l epossono testimoniare la nascitadi uno stato ansioso. Per quantor i g u a rda il cavallo l’isolamentosociale e l’ambiente ipostimolan-te favoriscono l’insorgenza di ste-reotipie, di fobie semplici o di unc o m p o rtamento di aggre s s i o n e .

I n o l t re è opportuno rilevare che lepunizioni inflitte a posteriori o unacomunicazione ambivalente delc a v a l i e re favoriscono la nascitadi uno stato ansioso.A seconda del tipo di lavoro tera-peutico svolto con l’animale è ne-cessario che la durata delle sedu-te venga “ tarata” in relazione nonsolo alle necessità del pazientema anche a quelle dell’animalestesso. Infatti, i segnali di stresscome l’ansimare, lo sbadigliarenel cane, a cui si aggiunge il lec-camento del naso nel gatto, l’evi-tamento del contatto a cui fa se-guito l’allontanamento dal pazien-te devono indur re il Medico Vete-rinario a interrompere la seduta.Dopo ogni lavoro terapeutico l’a-nimale dovrà essere impegnato inuna passeggiata, in attività ludi-che o altro in modo da permettereil rilassamento e il ripristino dell’e -quilibrio emozionale.Lo sviluppo della Pet Therapy ècondizionato dalle difficoltà og-gettive che si riscontrano sia nel-la scelta degli animali da destina-re alle specifiche attività e tera-pie, sia nella formazione delle fi-g u re professionali e ausiliarie, sianella realizzazione di pro t o c o l l ioperativi che possano avvalersidi itinerari terapeutici sottoposti averifica. Nel contesto attuale il ruolo delMedico Veterinario consiste nelc o n t r i b u i re alla scelta degli ani-mali co-terapeuti più adatti, con-siderandone soprattutto le carat-teristiche caratteriali e comport a-mentali, e nel salvaguard a re il be-n e s s e re psicofisico dell’animales t e s s o .La non corretta scelta dell’anima-le e il mancato rispetto dei fabbi-sogni etologici generano una re l a-zione affettiva deficitaria con il pa-ziente e gli obiettivi terapeutici nonsaranno raggiunti. ■

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PremessaLe crisi degli ultimi anni, caratteriz-zate da campagne scandalistichee dalla scarsa capacità di comuni-cazione del sistema produttivo edegli organi di controllo, hannocontribuito ad aumentare pro g re s-sivamente la diffidenza del cittadi-no verso gli alimenti, tanto da re n-d e re il cibo sempre più misterioso,indecifrabile ed inserito, a livelloemozionale, tra i potenziali princi-pali pericoli della vita quotidiana.L’Unione Europea ha delineato,con il Libro Bianco sulla SicurezzaAlimentare, una nuova strategiariconoscendo che la salubrità de-gli alimenti può essere assicuratasolo mediante sistemi integrati dicontrolli di filiera, dalla produzionedelle materie prime sino al consu-mo dei cibi da parte dei cittadini.Queste indicazioni hanno portato, inoccasione della crisi di fiducia lega-ta alla BSE, ad enfatizzare i concettidi tracciabilità ed etichettatura chestanno assumendo presso i consu-matori il significato di sicure z z a .Occorre però considerare che ladefinizione di tracciabilità nonpuò essere ricondotta ad unasemplice identificazione degli ani-mali, requisito fondamentale, manon sufficiente a fornire garanzieed informazioni sui fattori produtti-vi e sulle verifiche effettuate, ingrado di condizionare la qualitàigienico-sanitaria dei prodotti.

L’anagrafe bovinaC re a re nell’opinione pubblica laconvinzione che l’anagrafe e quin-di l’identificazione dei bovini sia si-nonimo di carni sicure è un’opera-zione che può mettere ulteriorm e n-te in discussione la credibilità del-la filiera, degli organi di controllo equindi delle stesse Istituzioni, allaluce delle difficoltà quotidiane nelf o rn i re le garanzie richieste e deglii n t e ressi in gioco. Il riferimento per questi ultimi è al-le frodi al fisco od all’Unione Euro-pea che, in un momento di scarsimargini di guadagno, sono statein passato e rimangono una fontedi lucro particolarmente attraente. Bisogna tener conto che l’anagra-fe dei bovini non è una novità; l’i-dentificazione degli animali vieneeffettuata da anni: dapprima conmetodi cruenti ma efficaci qualiquello del tatuaggio ed in seguitocon marche auricolari simili aquelle odierne, con finalità so-vrapponibili: da un lato l’esigenzadi avere un controllo sullo sposta-mento dei bovini ai fini sanitari(bonifica da Tb, Brc, Lbe, ecc…)dall’altro fornire dati di avvenutamacellazione per l’ottenimento,da parte degli allevatori, di contri-buti nazionali o comunitari.Le marche auricolari hanno sem-pre rappresentato uno dei puntipiù critici del sistema: possonostaccarsi piuttosto facilmente con imovimenti dell’animale ed altre t t a n-

to facilmente si possono sostituireper cambiare identità al bovino.Capita con una certa frequenza,all’allevatore, di trovarsi con bovi-ni privi dell’identificativo ad unadelle orecchie (a volte vengonopersi entrambi), a cui deve segui-re la presentazione di una richie-sta alla ASL territorialmente com-petente per il rilascio di un dupli-cato che ottiene 10-20 giorni do-po; non vi sono problemi se si trat-ta di un bovino da vita ma se l’a-nimale deve andare al macello intempi più brevi rischia di essererespinto alla visita ante mortem.Per prevenire tale evenienza nonè infrequente la richiesta di dupli-cati di auricolari di scorta da tene-re a disposizione in caso di perdi-ta degli identificativi in prossimitàdella data di carico per il macello.Si tratta di operazioni probabil-mente effettuate in buona fedeche sono però fonte di problemiqualora gli auricolari siano sco-perti nel corso di controlli ufficialiin allevamento.Ap p a re evidente come con lo stes-so metodo possano essere perpe-trate delle frodi duplicando gli ani-mali che, nella maggior parte deicasi, non hanno alcuna valenza sa-nitaria bensì economica in quantofinalizzate ad evitare il versamentod e l l ’ I VA, delle imposte od alla ri-scossione di fondi comunitari e sul-le quali nulla o quasi possono fare is e rvizi veterinari delle ASL.Le innovazioni principali, avvenu-te grazie ai sistemi informatici, daun lato consentono in modo posi-tivo l’aggregazione e l’elaborazio-ne di dati (pur con tutte le diffi-coltà di inserimento da parte deidiversi attori della filiera) in modorapido e relativamente economi-co, dall’altro possono essere ag-grediti da virus, pirati informatici opiù semplicemente riempiti di in-dicazioni fasulle.

A regime, il rilascio dei duplicati siadi passaporti che di identificativi au-ricolari dovrebbe consentire una ve-rifica sulla banca dati dell’avvenutao meno macellazione del bovino.Per ovviare all’inconveniente dellemarche auricolari, alcuni Paesi tracui anche il nostro hanno speri-mentato l’impiego di microchipsche potrebbero essere impiegatioltre al sistema attuale.

La tracciabilità della fileraLe garanzie di un elevato grado dis i c u rezza alimentare dipendonoquindi non solo dall’identificazionedegli animali ma soprattutto da unac o rretta identificazione e gestionedelle fasi e dei rischi legati ai pro-cessi produttivi, basata su un eff e t t i-vo e documentato impegno di con-t rollo delle criticità, con dimostrazio-ne di trasparenza ed eff i c a c i a .Si tratta di ridefinire un sistema dis o rveglianza sulle filiere degli ali-menti di origine animale che con-senta di ottenere dati credibili suip rocessi produttivi per la pro-grammazione degli interventi sa-nitari basati sull’analisi del rischioe su un’efficace e corretta comu-

nicazione nei confronti dei consu-m a t o r i .I punti critici su cui concentrarel’attenzione oltre alla provenienzadei prodotti alimentari, degli ani-mali o delle materie prime, sono iseguenti:- alimentazione degli animali:

l’impiego di sottoprodotti pro v e-nienti dalle attività industriali piùdiverse, spesso importati daPaesi Te rzi, per integrare la dietadegli animali da reddito ha rap-p resentato una delle principalifonti di problemi per la sicure z z aa l i m e n t a re; il succedersi di epi-sodi, dalla BSE, quasi cert a m e n-te legata alla somministrazionedi farine di carne contaminate aibovini, al recente episodio di in-quinamento di mangimi per suinida parte di un ormone (il me-d ro s s i p ro g e s t e rone acetato con-tenuto in uno sciroppo di gluco-sio derivato dal riciclo di farm a c iscaduti), evidenziano l’import a n-za di disporre di una tracciabilitàdei mangimi, oggi non ancoradefinita, senza la quale qualun-que certificazione rimane privadi reali garanzie;

- l’igiene di allevamento e lap rofilassi diretta delle malat-tie trasmissibili: la tutela del-la salute degli animali median-te misure di pulizia e disinfe-zione, controllo degli animalied insetti indesiderati, la cor-retta gestione del micro c l i m ar a p p resenta un punto fonda-mentale per limitare l’insorg e redi patologie che in alcuni casio l t re alla riduzione delle pro-duzioni zootecniche, possonor a p p re s e n t a re un pericolo perl ’ u o m o ;

La tracciabilità nelle filiere a l i m e n t a r iInformazioni e garanzie sulla sicurezza alimentare

d i B a rtolomeo Griglio

Direttore di Struttura ComplessaIspezione e Controllo Alimenti diOrigine Animale ASL 8 di Chieri,Consigliere AIVEMP

Bartolomeo Griglio

Il Libro Bianco sulla sicurezzaAlimentare 2000

Individua le seguenti priorità:

Identificazione, caratterizza-zione e verifica di tutti i fattoridi abbattimento del rischio sa-nitario che possono esseremessi in atto dalla produzioneal consumo dell’alimento diorigine animale

Il Sottosegretario Cesare Cursi ospite dell’ANMVI

Lungo colloquio a Palazzo Trecchi su anagrafe e dintorni

A pochi giorni dalla nomina a Commissario Governativo perl’Anagrafe bovina, il Sottosegretario di Stato alla Salute,

Sen. Cesare Cursi ha avviato un monitoraggio capillare del sistema,presso le autorità regionali e le ASL territoriali, che l’ha portato a Cre-mona. Il 21 gennaio scorso Cursi è stato ospite dell’ANMVI a PalazzoTrecchi dove ha incontrato le autorità locali e si è a lungo intrattenutocon la dirigenza dell’Associazione. “ L’interazione fra pubblico e privato è un sano pragmatismo” ha di-chiarato Cursi in merito all’istituzione del veterinario riconosciuto, figu-ra prevista dal Dlsg 169/99, per la quale l’ANMVI ha sollecitato l’aper-tura di un tavolo tecnico presso la Direzione di Sanità Pubblica Veterinaria del Ministero, indicando nel medicoveterinario privato, il professionista più idoneo a saldare la maglia rotta nella rete di sorveglianza per la sicure z-za alimentare. Sulla scorta di quanto avviene in campo umano, Cursi si è favorevolmente espresso nei confro n t idella necessità di “fidelizzare il rapporto tra l’allevatore e il veterinario, come con un medico di fiducia”. Quantoalla gestione dell’anagrafe bovina, ribadendo di non essere “un innamorato della devoluzione”, Cursi ha insistitosulla necessità di arm o n i z z a re il sistema e ha rimandato ad una serie di proposte operative da pre s e n t a re allaP residenza del Consiglio prima della scadenza del suo mandato previsto per il 31 marzo; fra queste il Sottose-g retario prevede interventi sui criteri di identificazione dei capi. Cesare Cursi, infatti, si è detto convinto che l’a-nagrafe possa rappre s e n t a re un sistema efficace per garantire protezione e sicurezza degli alimenti, grazie alquale si potre b b e ro arg i n a re fenomeni come quello scoperto in Campania dai Nas. ‘’La crisi di fiducia e del mer-cato determinata dalla vicenda diossine e soprattutto quella derivata dalla Bse ha scatenato una nuova esigen-za di sicurezza e trasparenza per il cittadino – ha osservato Cursi - e la stessa anagrafe bovina è nata anche perquesti motivi’’. L’anagrafe ha appunto il compito di tenere aggiornato il quadro dei bovini in Italia attraverso un si-stema di indentificazione che si collega ai marchi auricolari’’. Cursi crede che ora sia necessario interv e n i re sul-la legislazione, rendendo più aspre le sanzioni, e perfezionando anche l’org a n i z z a z i o n e .

Il rilancio della veterinariaDurante i colloqui ristretti con l’ANMVI, Cesare Cursi ha approfondito le problematiche legate agli scopi isti-tuzionali della sua visita ed anche affrontato temi di pressante attualità per la professione veterinaria.Il Senatore Cursi ha parlato di un “rilancio della veterinaria” e ha voluto sottolineare il suo impegno affinché que-sta resti all’interno del Ministero della Salute. Ha anche annunciato un progetto per istituire un Segretariato al-l’Alimentazione da sottoporre all’approvazione del Parlamento, all’interno del quale ha assicurato la presenza ela partecipazione della veterinaria. Cursi ha voluto sottolineare l’impegno del Ministero su pet therapy e ippote-rapia e ha toccato i temi del randagismo, dell’anagrafe canina e dell’anagrafe equina. Nel pre s e n t a re al Sotto-s e g retario il panorama della professione veterinaria, l’ANMVI ha ribadito l’annoso problema dell’esubero dei lau-reati che ogni anno escono dalle facoltà di medicina veterinaria. Il Senatore ha accolto la richiesta di audizionein Senato avanzata dall’ANMVI in merito alle sanzioni a carico dei medici veterinari, previste dalla proposta dilegge sui combattimenti, recentemente licenziata dalla Camera dei Deputati ed ora al vaglio del Senato.

ANMVI INFORMA

Il Senatore Cursi e il Presidente Bossi

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A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITA L I A N I

La Professionecambia

Noicambiamo

la Professione

ASSOCIAZIONI FEDERATE ANMVI: A I V E M P •ANVU • SCIVAC • S I VAE • S I VAR •SIVE • A L I V E L P •AV U L P • A S VAC • S O V E P • A M V E T PA • A P VAC •AV M • C V B • C V M

Uffici: Via Trecchi 20 - 26100 Cremona - Tel. +39 0372 403537/41 - Fax +39 0372 403526 - Email: [email protected] - www.anmvi.it

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 13ANMVI INFORMA

- farmaci, vaccini,promotori dicr e s c i t a : i trattamenti eff e t t u a t isugli animali per il controllo dellemalattie possono essere causadi effetti indesiderati quali la tra-smissione di malattie infettive le-gate a vaccini contaminati conpatogeni vitali, la presenza di re-sidui negli alimenti o, a fronte diun uso sconsiderato di alcunemolecole, l’induzione di fenome-ni di farm a c o - re s i s t e n z a ;

- il benessere animale: occorreindividuare parametri oggettividi valutazione del benessereanimale riconducendo il dibatti-to pubblico ad un confronto traetica e dati razionali rifuggendodalle utopie e dai luoghi comu-ni della natura buona o dallaumanizzazione degli animali dareddito; l’allevamento intensivoda un lato può essere causa distress per le condizioni di co-strizione che devono essere ilpiù possibile adeguate alle ef-fettive esigenze delle differentispecie animali ma dall’altra par-te consente un controllo di tuttiquei fattori che in natura condi-zionano la vita degli animali ba-sti pensare alle variazioni clima-tiche, alle parassitosi o alle lottegerarchiche, fattori che posso-no influire negativamente sullaquantità e sulla qualità delleproduzioni zootecniche.

Riprogettare la sanità pubblicaveterinariaL’eradicazione quasi completadelle malattie sottoposte a bonifi-ca sanitaria, le modificazioni chehanno interessato la società ed ilsettore agro-alimentare richiedo-no una riprogettazione degli inter-venti di sanità pubblica veterina-ria che deve puntare, anche nel-l’ottica della progressiva riduzionedelle risorse disponibili, ad unacollaborazione pubblico-privatoattraverso 2 punti:- la riconversione dell’attività dei

medici veterinari dipendenti:la riduzione pro g ressiva o il nonadeguamento delle dotazioni or-ganiche delle ASL a fronte di unaumento dei controlli da eff e t t u a-re legati ai cambiamenti sopradescritti e all’accresciuta l’atten-zione dei cittadini rispetto la qua-lità e la sicurezza dei prodotti ali-mentari, richiede da parte dellacategoria un cambiamento cultu-rale verso l’acquisizione di mag-giori competenze gestionali, epi-demiologiche e di comunicazio-ne che consentano di govern a rele filiere produttive mediante in-t e rventi mirati basati sull’analisi dis t a n d a rd e indicatori ottenuti dal-l’analisi dei pericoli, dai pro g r a m-mi di sorveglianza epidemiologi-ca, dai dati di autocontrollo dellei m p rese coinvolte e su concettidi evidence based pre v e n t i o n ;

- l’attribuzione di un ruolo ai me-dici veterinari libero-professio-nisti (veterinario riconosciuto-abilitato aziendale) che giàoperano presso le aziende zoo-tecniche e possono contribuire,n e l l ’ i n t e resse dell’allevatore ,agli obiettivi sanitari mediante:a. la predisposizione di pro-

grammi di controllo sanitario

per la gestione degli alleva-menti finalizzata alla riduzionedell’incidenza delle infezionizoonosiche e di quelle a mag-gior rilevanza zoosanitaria,nonché il miglioramento dell’i-giene, del benessere degli al-levamenti zootecnici ed il ri-spetto delle disposizioni inmateria di impiego dei medi-cinali e materiali veterinari conla responsabilità dell’eventua-le armadietto farm a c e u t i c o ;

b. l’informazione e l’assistenzaal responsabile dell’alleva-mento affinché siano prese lem i s u re necessarie a garantirela salubrità dell’alimentazionedegli animali, siano adottatele misure e iniziative volte ag a r a n t i re lo stato sanitariodell’azienda e la corre t t aidentificazione degli animali,anche sulla base di pro g r a m-mi disposti dai servizi veteri-nari o concordati con gli stes-si assicurando il rispetto delledisposizioni riguardanti la no-tifica obbligatoria delle malat-tie infettive degli animali e diqualsiasi altro fattore di ri-schio per la salute e il benes-s e re degli animali e per la sa-lute umana;

c. l ’ a c c e rtamento, per quantopossibile e in collaborazionecon i servizi veterinari e l’Isti-tuto Zooprofilattico Sperimen-tale, della causa di morte de-gli animali e, per quanto dicompetenza, il corretto smalti-mento delle spoglie animali.

ConclusioniPer il nostro Paese, caratterizzato dauna concentrazione di aziendea g ro-alimentari con una pro d u z i o n edi prodotti tradizionali, tipici e di pre-gio, l’esigenza di forn i re garanzie dis i c u rezza per il cittadino rappre s e n-ta una sfida per la sopravvivenzadel settore rispetto alle pre d o m i n a n-ti tendenze di globalizzazione.Una tracciabilità pre v a l e n t e m e n t em e rceologica, limitata ad un’eti-chettatura riportante esclusivamen-te informazioni di provenienza, nonrisponde all’obiettivo in quanto rap-p resenta solo uno dei passaggi eda sola non è in grado di cre a re une ffettivo valore aggiunto, dal puntodi vista delle garanzie igienico-sani-tarie, per i consumatori.È pertanto necessario lavorare aduna vera tracciabilità sanitaria che,con la collaborazione di tutti i sog-getti coinvolti nelle filiere alimentari( p roduttori, trasformatori, commer-cianti, organi di controllo, ricerc a t o-ri), sia in grado di analizzare i fattoridi pericolo, di pro p o rre modelli pro-duttivi e di verifica in grado di con-t ro l l a re tali pericoli coinvolgendo,mediante tecniche di negoziazionee comunicazione del rischio, in mo-do continuo e trasparente i pro d u t-tori ed i consumatori.In tale contesto occorre sottolinearela centralità della medicina veterina-ria che nella duplice veste pubblicae privata, dispone di tutte le compe-tenze necessarie a svolgere, di fro n-te all’opinione pubblica, un ruolo digarante sulla sicurezza degli ali-menti di origine animale. ■

N el corso delle ultime riunioni,la Commissione Nazionale

per l’ECM ha rinviato l’esame deidocumenti prodotti dalla sezioneper l’accreditamento dei providere della sezione per la formazionea distanza. Si è invece occupatadi definire il compito che gli Ordi-ni devono ricoprire all’interno delsistema ECM, ribadendone il ca-rattere istituzionale, anche qualiorgani ausiliari dello Stato, ed ilruolo di terzietà. Secondo LaCommissione, agli Ordini devonoessere assegnati i seguenti com-piti: certificazione della forma-zione, riconoscimento dell’au-toformazione degli iscritti (ai finidel soddisfacimento del debitoformativo dovranno essere presein considerazione ad esempio lafrequenza di strutture specializza-te, esperienze di confronto escambio nell’attività professiona-le, ecc.., che per un certo numerodi crediti potranno essere certifi-cati con documentazione di sup-porto dai diretti interessati e rico-nosciute dagli Ordini in sede diverifica del possesso del minimodei crediti previsti), verifica deiprovider e degli eventi in colla -borazione con la CommissioneNazionale e con gli organismi re-gionali. Gli Ordini potranno esse-re provider per la deontologia,per i temi relativi a etica e bioe-tica e alle tematiche giuridicheo medico-legali connesse all’e-sercizio della professione.Dovranno concorre re all’i n d i v i-duazione degli obiettivi nazio-nali e regionali, rispettivamentein collaborazione con la Commis-sione Nazionale e con gli organi-smi regionali. Le adozioni della CommissioneNazionale per l’Educazione Conti-nua in Medicina passeranno alvaglio della Conferenza Stato-Re -gioni.

Le richieste dell’ANMVI allaCommissione ECMA chiusura del primo anno di atti-vazione del programma nazionaleper l’educazione continua in me-dicina (ECM), l’Associazione Na-zionale Medici Veterinari Italianiha ribadito al Ministro Sirchia al-cune considerazioni in merito allasua applicazione al settore medi-co veterinario, con particolare ri-ferimento alla professione veteri-naria privata.

Scrive il presidente dell’ANMVIPaolo Bossi: «L’attuale configura-zione del sistema ECM pone alcu-ne difficoltà a carico della profes-sione veterinaria privata, sia ri-spetto alla collocazione di que-st’ultima all’interno del sistema,sia rispetto all’applicazione prati-ca del sistema stesso. Il rinvio diformule d’aggiornamento diverseda quella “residenziale”, quali adesempio la formazione a distanza(FAD), e il mancato riconoscimen-to dell’aggiornamento svolto all’e-stero o in strutture sanitarie, ren-dono il sistema estremamente pe-nalizzante per il veterinario priva-to, la cui pratica professionale siesercita attraverso formule conso-lidate di aggiornamento ed espe-rienze formative che il sistemaECM oggi non prevede. Alla mancata corrispondenza frale esigenze formative della veteri -naria libero-professionale e quellerese possibili dal pro g r a m m aECM, si aggiunge l’onerosità del-l ’ a g g i o rnamento. Il re c u p e ro fi-scale dei costi sostenuti per lapartecipazione ad eventi accredi-tati permetterebbe ai medici vete-rinari privati di evitare ulteriori pe-nalizzazioni, tenuto conto che leattività formative richiedono inve-stimenti di tempo e risorse. Ci permettiamo pertanto -conclu-de Bossi- di invitare nuovamentela Commissione Nazionale per l’E-ducazione Continua e il Ministerodella Salute a rileggere il sistemaalla luce delle problematiche del-la professione medico veterinariaprivata, riproponendo di deman-dare agli ordini territoriali e quindialla FNOVI compiti e responsabi-lità sull’aggiornamento dei veteri-nari privati. L’opportunità di mo-dellare sulle caratteristiche pecu-liari del settore veterinario libero-professionale un nuovo progettoformativo, tutto interno alle com-petenze ordinistiche, trova il suofondamento nel dettato deontolo-gico della professione e trova al-tresì un’autorevole conferma negliorientamenti dall’imminente rifor-ma degli ordini, oltre che nellarealtà professionale di molti altriPaesi europei».L’ANMVI ha infine sollecitato laconferma a quanto già espressodalla Commissione ECM perquanto riguarda la possibilità direcuperare entro quest’anno i cre-diti previsti per il 2002. ■

Ve t e r i n a r ic o a d i u t o r i .Professione dic o n f i n e

I l Ministro Tremonti ha firmatoall’inizio di febbraio il decreto

i n t e rministeriale che sblocca glistanziamenti destinati al rinnovodei contratti dei medici veterinaricoadiutori. La firma di Tre m o n t isi affianca a quella già appostanei giorni precedenti dal MinistroS i rchia. Dalle cifre dello stanziamentodipenderanno non solo la con-f e rma del trattamento economi-co previsto dal contratto scadu-to, ma anche eventuali possibi-lità migliorative rispetto all’iscri-zione ad ENPAV e INAIL. I vete-rinari coadiutori non fanno part edegli organici ministeriali. La lorotipologia professionale, istituitanegli anni Settanta per intensifi-c a re i controlli alle fro n t i e re, è das e m p re inquadrata come “colla-borazione”, una formula cert a-mente meno onerosa per le fi-nanze pubbliche, ma che espo-ne ogni anno i Colleghi dei PIF ar i a p r i re il tavolo della contratta-zione con i Ministeri competen-ti. E dagli anni Settanta ad oggi,i controlli alle fro n t i e re si sonos e m p re più intensificati, sia perl’aumento dei flussi commerc i a-li, sia per la maggiore attenzio-ne a p roblemi ed emergenze sa-nitarie. Di pari passo, nel corso dei de-cenni, non si è purt roppo re g i-strato un innalzamento della con-siderazione pubblica e della di-gnità professionale di questi Col-leghi, malgrado l’ANMVI sia statatestimone di rassicurazioni e at-testazioni di riconoscimento dap a rte delle autorità di Govern o ,in più di un’occasione d’incontro .“ L’attesa firma del decreto inter-ministeriale – si leggeva nella no-ta inviata dall’ANMVI al MinistroTremonti - non si configure re b b esolo come un’autorizzazione al-l’utilizzo delle necessarie risorsefinanziarie da parte del Dicasterodi competenza, ma anche comeuna più ampia intesa in seno al-l’Esecutivo sul delicato tema del-la sicurezza alimentare nel nostroPaese e come un ulteriore se-gnale della determinazione delleautorità di Governo a non limitarein alcun modo le garanzie di tuttii cittadini”.

Revocata lac o n v e n z i o n eA N M V IC O N S U L C R E D I T

È r evocata la conv e n z i o n eper il recupero dei crediti in

sofferenza attivata dal luglio 2001con CONSULCREDIT. La conven-zione in base alle condizioni a suotempo stabilite scadrà il 19 luglio2003. ■

ECM, definito il ruolo degli Ordini

nella formazione continua

L’ANMVI al Ministro Sirchia: i veterinari chiedono un sistema più libero

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PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 314

P I E M O N T ENo del Governoalla legge sulle MNC

I l governo Berlusconi ha im-pugnato davanti alla Cort e

Costituzionale la legge appro v a t adal Consiglio regionale del Pie-monte che riconosce e re g o l a-menta le pratiche terapeutiche ele discipline mediche altern a t i v e .Il Consiglio dei ministri chiede aiGiudici della Consulta di dichia-r a re l’illegittimità costituzionaledelle norme subalpine che dannouna copertura giuridica a 12 di-scipline non convenzionali: ago-puntura, fitoterapia, omeopatia,omotossicologia, medicina antro-posofica, medicina tradizionalecinese, ayurveda, naturo p a t i a ,shiatsu, reflessologia, osteopatiae chiropratica. Cerchiamo di rico-s t ru i re la vicenda. Il riconosci-mento della Regione passa attra-verso l’istituzione di un “marc h i oregionale a cui è affidato il com-pito di tutelare sia i pazienti, siagli operatori onesti e pre p a r a t i ” .L’ e s e rcizio delle attività specifi-che sarà deciso con delibera del-la Giunta entro 6 mesi dall’entratain vigore della legge che sarà fi-nanziata con 500 mila € nei pro s-simi due anni. La cert i f i c a z i o n edel marchio di tutela regionale èa ffidata all’istituzione di un dop-pio re g i s t ro presso l’assessoratoregionale alla Sanità. Al doppioalbo, infatti, si dovranno iscrivereda una parte gli operatori medicie dall’altra quelli non medici sud-divisi per le diverse specialitàdelle medicine non convenziona-li. Toccherà ad una CommissioneTecnica composta anche da rap-p resentanti degli Ordini dei Medi-ci, dei Farmacisti, dell’Universitàdegli studi, la definizione dei per-corsi formativi per gli operatoridel settore; la verifica dei re q u i s i-ti richiesti per l’iscrizione e “la di-vulgazione delle pratiche tera-peutiche e discipline non conven-zionali nell’ambito dei pro g r a m m idi prevenzione e di educazionealla salute”. Qui nascono i pro b l e-mi. Secondo il governo, infatti, laRegione ha violato i principi inmateria di legislazione concor-rente, ex articolo 117 della Costi-tuzione, e i vincoli derivanti dal-l ’ o rdinamento comunitario. PerPalazzo Chigi, dunque, l’Assem-blea subalpina non ha il potere di“ d i s c i p l i n a re figure di operatorip rofessionali non ancora indivi-duate dal legislatore nazionale”.Non solo. Il governo riconosceche la legge regionale “innescala piena operatività delle norm ecomunitarie in materia di liberac i rcolazione dei pro f e s s i o n i s t i ”ma specifica anche che “limitaread una parte soltanto del terr i t o r i oitaliano l’applicazione di questodiritto determina trattamenti di-scriminatori tra i cittadini re s i d e n-ti e cittadini provenienti da un al-t ro Stato”. Che cosa farà adessola Regione? Antonello Angeleri,c a p o g ruppo del Ccd a PalazzoLascaris, e primo firmatario del

disegno di legge, è indignato:“Ancora una volta hanno vinto lep ressioni della lobby della medi-cina tradizionale. Questa legge ègiusta perché off re delle garanziedi qualità e trasparenza alle mi-gliaia di persone che hanno libe-ramente deciso di rivolgersi allepratiche alternative. Sono convin-to che la Giunta si opporrà a que-sta decisione che tra l’altro con-trasta con i principi della devolu-tion”. Antonio D’Ambrosio, asses-s o re regionale alla Sanità, confer-ma: “La Giunta è intenzionata ad i f e n d e re questa legge anche seè vero che è stata duramentecontestata da tutti gli Ordini deiMedici. In ogni caso il pro b l e m adelle discipline terapeutiche al-t e rnative esiste e la Regione è in-tenzionata a fissare delle regoleprecise”.

E M I L I AR O M A G N ARinviato il giudizio sulla leggeantivivisezione

E ra attesa per martedì 28gennaio la sentenza della

Corte Costituzionale in merito alricorso presentato dal ministro pergli affari regionali, Enrico La Log-gia, sulla legittimità della legge re-gionale antivivisezione varata loscorso agosto dall’Emilia Roma-gna. La sentenza però non cisarà, perché la Corte Costituzio-nale ha deciso di rinviare all’11novembre 2003 il giudizio sullaL.R.1/8/2002,N.20 “Norme con-tro la vivisezione” . La decisioneè stata accolta con viva soddisfa-zione dall’Enpa: “Questo rinvio -sottolineano gli animalisti alla“Gazzetta di Reggio” - darà modoad altre Regioni, come Piemonte,Liguria, Toscana, Puglia che giàsi erano mosse sull’esempio del-l’Emilia Romagna, di poter port a-re a termine l’iter di appro v a z i o-ne, nei rispettivi consigli re g i o n a-li, di analoghe norme a pro t e z i o-ne degli animali utilizzati a finisperimentali”. “Rinvio a parte -conclude l’Enpa - è bene ricord a-re che la legge regionale è validae va rispettata”.

G E N O VANasce unamutua per gli animali

N asce a Genova Animal As-s i s t a n c e, una org a n i z z a-

zione mutualistica, dotata di unastruttura fissa, con l’obiettivo diassistere i proprietari di animalida compagnia. Il progetto fondel’associazione animalista Agada ela Croce Bianca Genovese chedal 1995 svolge servizio di tra-

ANMVI REGIONE

La regionalizzazione dell’ANMVIQuesta la composizione dei Consigli Regionali, ad oggi costituiti, che rappresenteranno i diversi comparti del-la professione veterinaria nei rapporti con le istituzioni locali.

REGIONI COMPOSIZIONE CD ATTUALITÀ REGIONALEANMVI REGIONE

ANMVI Piga PierMario, Brignolo Andrea, Impugnata dal governo la leggePiemonte Comino Giovanni, Griglio Bartolomeo, del consiglio regionale Piemonte

Fissore Mario, Bonioli Alessandro, sulle medicine non Fassola Franco convenzionali.

ANMVI Cornali Maurizio, Giovanni Zorzi, Costituzione della Consulta Trentino Garotti Massimo, Mariotti Marco, provinciale per la formazione Alto Adige Pallante Giuseppe continua. Attivazione della

sperimentazione a distanza dal7/11/2002.

ANMVI Gariboldi Marco, Banchio Andrea, Rinviato il giudizio sulla leggeEmilia Romagna Marchetti Susanna, Medioli Marco, Regionale norme contro la

Melley Maria Fausta, Zocca Alessandro vivisezione. Direttiva su“Detenzione e controllo delmovimento delle sostanzestupefacenti e psicotrope inambito veterinario”.

ANMVI Angelini Roberto, Convenzione con l’AssociazioneFriuli Venezia Giulia De Stefano Piergiulio, Allevatori sul piano di

Gabassi Enrico, ipofecondità bovina 2003. Candotti Stefano, Gallo Daniele

ANMVI Cereser Andrea, Zanon Davide, Tavolo regionale indetto da Veneto Piccolo Donato, Bertazzoli Laura, CONSILP Conf-professioni sulla

Castellucci Antonio regolamentazione delleprofessioni a livello territoriale.Piano alimentare per la Sicure z z aA l i m e n t a re. Attivazione di unp rogramma di ricerche per ladiagnosi della B S E ; albo re g i o n a l eper le associazionip rotezionistiche degli animali;linee applicative per ladistribuzione di farmaci veterinari.Legge regionale n.60 del 1993“ Tutela degli animali d’affezione ep revenzione del randagismo”.

ANMVI Principi Marco, Carotti Corrado, Applicazione dei microchip Marche Giardinieri Stefano, Cervini Giovanni, riservata ai servizi veterinari delle

Domesi Anastasia, Giuliodori Alberto, ASL e preclusa agli ambulatori Trussardi Lorenzo privati. Carta dei diritti degli

animali. PSR2003-2005

ANMVI Carlisi Giancarlo, Tanturli Gualtiero, C reazione di un’organizzazione Liguria Cuneo Elio mutualistica “Animal Assistance”

per assistere i p roprietari di animalida compagnia.

ANMVI Spirito Sergio, Caporaletti Sergio, Rapporto con le università. Puglia Dovolich Daniela, Angelillo Vito, Riordino regionale del sistema

Apollonio Sergio, Frione Alessandro, sanitario.Tedesco Donato, Tortorella Giovanni

ANMVI Perri Marina, Marco Maggi, Anagrafe canina: introduzione Lombardia Roberto Tovini, Boccalari Francesco, del sistema identificativo dei cani

Millefanti Massimo, Tolasi Giacomo mediante utilizzo di microchip.

ANMVI Violini Amato, Bianchini Sandro, Comunicato al Comune di Terni Umbria Vergara Mario, Colombo Filippo, per modificare l’ordinanza firmata

Cozza Marco, Sciarra Emanuela, dal sindaco il 13 novembre 2001 Vescera Francesco sulla circolazione dei cani nei

territori pubblici. PSR 2003-2005

ANMVI Carluccio Roberto, Consiglio Direttivo costituitoMolise Fazio Antonello, il 6 ottobre 2002

Gagliardi Daniele

ANMVI Antoci Francesco, Di Bella Salvatore Veterinario riconosciuto, tariffario Sicilia Di Marco Piero, Ilardo Stefano, e strutture, riduzione aliquote

Licitra Giuseppe, Pellegrino Andrea IVA, ECM.

ANMVI Gargiulo Marzio, Proposta consigliare del Lazio: Lazio Boltrini Daniela, “Norme in materia di cani da

Tetroccia Giovanni presa, molossoidi e loro incroci”.

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PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 15ANMVI REGIONE

sporto degli animali. Chi si iscri-verà ad Animal Assistance, ver-sando due euro all’anno, potrà ri-chiedere una serie di servizi, fracui prestazioni medico-veterina-rie. Nella struttura, infatti, saràpresente un medico veterinario 24ore su 24, festivi compresi. Conlui, ci saranno un avvocato esper-to di questioni legali, persone acui affidare gli animali in caso diassenza, esperti di alimentazionee volontari. Ma non tutto è gratui-to: “Visita e prestazioni veterinarie- si legge sul Secolo XIX del 24gennaio scorso - si pagheranno,ma, come spiega il presidentedell’Associazione Walter Carrub-ba, “il tariffario è politico, la sceltaè indirizzata a colmare le carenzedel servizio pubblico ed è impron-tata al privato sociale”. Nella strut-tura (120 mq) saranno montate leattrezzature per sala chirurgica esala raggi, uno spazio esternofunzionerà come posteggio e peri bisogni degli animali in attesa divisita. “L’obiettivo che ci siamodati - prosegue Carrubba - è diandare incontro alle necessità ditutti coloro che hanno un animale.E i versamenti, un vero e propriocontributo spese, saranno utiliz-zati anche per aiutare chi ha me-no possibilità e per soccorrererandagi e bestiole senza padro-ne”. Se poi a fine anno avanzeràanche un solo euro, lo re i n v e s t i re-mo per il sostegno di animali ind i fficoltà o per campagne infor-mative e di sensibilizzazione”.Per il servizio medico notturn o ,C a rrubba invita gli studenti a far-si vivi: “se ci sono studenti di ve-terinaria che vogliono svolgereun anno di servizio civile comestage nella nostra struttura sono ibenvenuti. La possibilità è rico-nosciuta alle ragazze fino a 26anni e ai giovani se riformati allaleva”. All’annuncio del pro g e t t o ,dalle pagine della cronaca di Ge-nova sul Secolo XIX, ANMVI LI-GURIA e ALIVELP hanno imme-diatamente preso contatti con leamministrazioni locali e con l’Or-dine veterinario provinciale perogni opportuna iniziativa tesa at u t e l a re la professione medico-veterinaria. Nei prossimi giorn iANMVI LIGURIA incontrerà l’As-s e s s o re alla Sanità del Comunedi Genova.

T E R N IANMVI Umbriac o n t r ol’ordinanza del sindaco

T erni stava per imporre lamuseruola a tutti i cani di

grossa taglia, ma le proteste deiproprietari hanno indotto il Sinda-co Paolo Raffaelli a firmare un’or-dinanza apparentemente più per -missiva. Museruola obbligatoriaquindi, ma non per tutti. Questa lanovità del provvedimento firmatodal Sindaco di Terni il 13 novem-bre scorso.

L’ o rdinanza prevede l’individua-zione di un’area dove i cani po-tranno cor rere liberamente e cheverrà attrezzata per il loro svago.Quelli di piccola taglia potrannocorrere “senza limiti”. Ma i cani dig rossa taglia appartenenti allerazze indicate dall’articolo 6 del-l’Ordinanza (pitt bull, bull mastiff,bull terr i e r, ro t t w e i l e r, americanbulldog, cane corso, mastino deiPirenei, staffordshire bull terrier,mastino napoletano, bandog, do-go canario e anche gli incroci contali razze e i meticci) dovrannocomunque portare la museruola.ANMVI Umbria, valutando la po-sizione dell’ANMVI e dell’Ord i n eha deciso di emanare un comuni-cato per sensibilizzare il Comunedi Te rni in merito all’ord i n a n z asulla circolazione dei cani perico-losi nei territori pubblici ed apert ial pubblico. I principali motivi did i s c o rdia - sostiene Marco Coz-za, consigliere ANMVI per l’Um-bria - sono la carenza di aree cit-tadine dove consentire ai cani dig i r a re liberi e la discriminazionedei cosiddetti “cani da presa”.

U M B R I AIl PianoS a n i t a r i oregionale per il2 0 0 3 - 2 0 0 5

D opo l’approvazione dellaGiunta, il piano sanitario

regionale dell’Umbria per il trien-nio 2003-2005 è passato ora al-l’esame del Consiglio. Innovazio-ne e sostenibilità nel governo del-la Sanità; qualità-innovazione eazioni di piano sono i punti chiavesu cui si basa il progetto. Carlo Romagnoli del Servizio pro-grammazione della direzione re-gionale Sanità e servizi sociali,nella sua relazione, spiega che ilpiano regionale terrà conto delquadro complessivo di salute deicittadini per ottenere una serie ditarget di salute tra cui: la riduzio-ne della mortalità evitabile e del-l’errore in sanità, l’aumento dellasperanza di vita senza disabilitàalla nascita e a 60 anni. Essenzia-le e indispensabile ottenere unamaggiore collaborazione tra Co-muni e Servizio Sanitario regiona-le, programmare i volumi di spesaper aree assistenziali e migliorarei sistemi informativi. Anche l’assi-stenza ospedaliera sarà soggettaa cambiamenti, negli ospedali diterritorio dovranno essere rispet-tati una serie di requisiti come ilpronto soccorso territoriale, la de-genza medica e chirurgica, puntinascita ed altri reparti ritenuti ne-cessari.Per quanto riguarda le campagnedi educazione alla salute, questedovranno essere incentivate insie-me ad efficaci attività di formazio-ne ed al ruolo dei Mmg e dei pe-diatri. Per gli anziani saranno distribuiti800 assegni di cura all’anno,verrà potenziata la rete di assi-

stenza domiciliare ed inoltre ver-ranno attivati centri diurni in resi-denza protetta e 400 in Rsa. Infine, il piano sanitario re g i o n a l ep revede il consolidamento di nu-m e rosi progetti tra cui la sicure z-za alimentare, la prevenzione neiluoghi di lavoro e la pre v e n z i o n ee controllo delle malattie trasmis-s ibili.

M A R C H E“Sì” della giunta al PSR 2 0 0 3

È la salute del cittadino laprotagonista del nuovo Psr

m a rchigiano, approvato dallaGiunta e ora all’esame del Consi-glio insieme con il progetto di rior-dino della Sanità regionale. AllaRegione spetta il governo com-plessivo della Sanità, alle aziendela gestione, alle reti dei servizi ilgoverno e la gestione clinica eagli enti locali il governo e la ge-stione della salute. Due i macro obiettivi per la salute:sviluppare una politica di promo-zione e tutelare i soggetti fragili;mentre il target della Sanità saràriorientare e qualificare il sistemadell’offerta. La strategia prevedemaggiore integrazione sociosani-taria, più prevenzione e menoospedalizzazione.

(Il Sole 24Ore - Sanità, 21-27 gennaio 2003)

C A M PA N I AControlli efficaciper le carni

I Isolati episodi di violazionedelle severe norme che rego-

lano la tutela della salute deglianimali non sono altro che la di-mostrazione sul campo che l’atti-vità di controllo capillare è effi-ciente ed efficace. Così l’assesso-re alla Sanità della Regione Cam-pania - Rosalba Tufano - ha com-mentato l’esito dell’operazionesvolta dai carabinieri nel mese digennaio. La sicurezza alimentare,rileva la Regione Campania, è“uno degli elementi qualificantidell’attività svolta dagli enti prepo-sti al controllo, sia all’interno dellesingole Asl che in raccordo conl’Istituto superiore di sanità, i Nasdei carabinieri e il ministero dellaSalute”. “La Giunta regionale del-la Campania, in virtù del principiodi massima precauzione e per tu -telare la qualità dei prodotti ali-mentari, ha intensificato - si sotto -linea - già da alcuni mesi un pro-gramma di controlli preventivi sututti i possibili elementi di conta-minazione e di diffusione di epi-zoozie, in particolare con piani mi-rati di risanamento per tubercolo-si, brucellosi e leucosi bovina en-zootica, malattie quali blue ton-gue, malattia vescicolare del sui-no, episodi di contaminazione dadiossina, controlli sulla encefalo-patia spongiforme bovina”. “Ab-

biamo concordato con il presi-dente Bassolino - ha sottolineatol’assessore Tufano - l’attivazionedi una Unità di crisi per le proble-matiche di interesse agro-zootec -n i c o - a l i m e n t a re, presieduta dalpresidente stesso e composta da-gli assessori all’Agricoltura, allaSanità, all’Ambiente, alle AttivitàProduttive e da esperti provenien-ti dal mondo accademico. Un nu-cleo snellito al massimo per potercoordinare ed ottimizzare i neces-sari interventi al fine di renderli ef-ficaci e tempestivi”.

L I G U R I AComitato di crisisulla Lingua blu

L a Regione ha istituito un“Comitato di crisi” compo-

sto dai propri tecnici, dai rappre-sentanti veterinari delle Asl 4 e 5 edell’Istituto zooprofilattico di Pie-monte, Liguria e Valle d’Aosta edegli allevatori per fronteggiarel ’ “ e m e rgenza Lingua blu”. Perl’occasione l’assessore alle politi-che per l’agricoltura e l’entroterraPiero Gilardino ha incontrato a Se-sta Godano i rappresentanti degliallevatori, i responsabili veterinaridelle Asl dello Spezzino e le orga-nizzazioni di categoria per discu-tere le maniere più efficaci per af-frontare l’emergenza prima che ilmorbo si diffonda nella nostra re-gione. La malattia dei ruminantidesta gravi preoccupazioni per ildanno economico che arreca agliallevatori.

CE S E N AVietato allevare6 razze canine

R o d o l fo Ridolfi ha rivolto unai n t e r rogazione alla Giunta

per sapere se corrisponde a veritàche il Sindaco di Cesena con una“discutibile” ordinanza del 9 dicem-b re 2002 ha vietato l’allevamento ela riproduzione (o incroci) di sei raz-ze di cani (la motivazione risiede-rebbe nell’esigenza di pre v e n i reepisodi di aggressione da parte dicani dotati di una notevole forza mu-s c o l a re, di indole mordace e di con-sistente taglia). L’esponente azzur-ro, nel rilevare che le misure di pre-venzione, assolutamente legittime econdivise da tutti i cinofili, non pos-sono sconfinare in discutibili e nongiustificate forme di limitazione del-la libertà che creano disagi e dannieconomici agli interessati, chiede dis a p e re qual è l’orientamento dell’as-sessorato alla sanità in pro p o s i t o ,anche in considerazione del ru o l ofondamentale e decisivo che l’ord i-nanza in oggetto affida al veterinariodell’Azienda Usl di Cesena. Il consi-g l i e re, nel sottolineare che, fatta sal-va l’opportunità di stabilire norme dic o m p o rtamento per allevatori e pro-prietari, appaiono assolutamente in-giustificati questi divieti poiché nonriconoscibili da leggi nazionali e re-gionali e non richiesti da alcunaspecifica emergenza del terr i t o r i o ,chiede in quanti altri Comuni e Pro-vince della Regione Emilia-Roma-gna sono stati introdotti divieti e li-mitazioni all’introduzione e all’alle-vamento di cani che i cinofili pos-siedono re g o l a rmente. ■

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Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 316

I l 15 gennaio 2003 la Cameradei Deputati ha approva t oun testo di legge avente ad

oggetto: a) l’introduzione, dopo iltitolo XII del libro II del codice pe-nale, del titolo XII bis “Dei delitticontro gli animali” artt. 623 ter-quater-quinquiens- quinquiens 1–sexies, b) l’introduzione della ru-brica “Sezione I bis” “Delle con-travvenzioni concernenti gli ani-mali” c) la previsione, al fine del-l’ammissibilità di intercettazioni te-lefoniche di cui all’art. 266 codicedi procedura penale, anche deidelitti contro gli animali previstidall’emanando art. 623 quin-quiens che punisce l’impiego dianimali in combattimenti clande-stini o competizioni non autorizza-te, d) l’introduzione dell’obbligoper il veterinario che nell’eserci-zio della sua professione abbiacurato o visitato animali per lesio-ni riferibili ai delitti di maltratta-mento di animali o di coinvolgi-mento degli stessi in combatti-menti e/o manifestazioni e spetta -coli vietati, di riferirne all’autoritàgiudiziaria, a pena, in difetto disegnalazione, di essere assog-gettato ad una sanzione ammini-strativa.Detto testo normativo, che, al mo-mento in cui si scrive, deve esse-re ancora approvato dal Senato,comprende anche norme dirette asensibilizzare la popolazione in

merito alla tutela degli animali e acoordinare le forze dell’ordine aifini della vigilanza sulla prevenzio-ne della commissione dei reati indanno agli animali medesimi.Come avevo avuto già modo di ri-levare dalle pagine di questa Rivi-sta (crf. n° 6 del 2001) commen-tando un’analoga proposta di leg-ge discussa alla Camera nellapassata legislatura, l’introduzionenel nostro ordinamento della nor-ma secondo cui “salvo che il fat-to costituisca reato, chiunqueavendo nell’esercizio della pro-fessione veterinaria curato o vi-sitato animali per lesioni riferi-bili ai delitti di cui alla presentelegge, ometta o ritardi di riferir-ne all’autorità giudiziaria è pu-nito con la sanzione ammini-strativa da 500 € a 1500” , apreun ineludibile problema di coordi-namento tra tale disposizione el’art. 365 comma 2° c.p. in meritoal reato ivi previsto.Secondo quanto previsto dall’art.365 c.p. “Chiunque, avendo nel-l’esercizio di una professione sa-nitaria prestato la propria assi-stenza ad opera in casi che pos-sono presentare i caratteri di undelitto pel quale si debba proce-dere d’ufficio [c.c.p. 502], ometteo ritarda di riferirne all’Autorità in-dicata nell’articolo 361, è punitocon la multa fino a euro 516 (lireun milione) [384; c.c.p. 334] (1).

Questa disposizione non si appli-ca quando il referto esporrebbe lapersona assistita a procedimentopenale [384]”.Quid iuris, allora, nel caso in cuia) vengano riscontrate su un canelesioni da combattimento, b) a ri-chiedere al veterinario la cura del-l’animale sia il proprietario dell’a-nimale stesso, c) il proprietariofornisca al veterinario una versio-ne dei fatti al mero fine di tacere lec i rcostanze riferite al coinvolgi-mento dell’animale in manifesta-zioni illecite?In una simile ipotesi il veterinarioche dovrà segnalare all’autoritàgiudiziaria di aver curato o visita-to un animale sarà anche tenuto afornire altri elementi utili alle inda-gini e al perseguimento degli au-tori del reato, altrimenti non si ca-pirebbe il senso della previsionedi un tale obbligo.La mera segnalazione, infatti, diaver riscontrato su un animale fe-rite procurategli in modo illecito,risulterebbe priva di qualsivogliavalore probatorio se non integratacon altri dati in possesso del vete-rinario circa l’identità del suocliente che, è bene ribadirlo, nonè l’animale ma il proprietario e/o ildetentore dello stesso.Tale aspetto della questione, do-vrà essere chiarito in sede di di-scussione al Senato del testo dilegge de quo, dal momento che

o c c o rrerà richiamare espre s s a-mente, anche con riferimento a ta-le normativa, l’esimente previstaex art. 365 2° comma c.p.Nella fattispecie, che qui si staesaminando, l’adempimento del-l’obbligo di segnalazione da partedel veterinario, esporrebbe, infat-ti, il cliente ad un inevitabile pro-cedimento penale.La promulgazione di una tale nor-ma potrebbe indurre i proprietaridegli animali coinvolti nei combat-timenti a sopprimerli in caso di fe-rite piuttosto che sottoporli a curemedico veterinarie.Una tale evenienza non è poi cosìlontana dalla realtà e dovrà esse-re rappresentata nelle sedi Parla-mentari in cui si discute di tuteladegli animali.Vanno infatti ben valutati i rischiche comporta l’applicazione diuna simile norma in relazione albenessere e alla salute degli ani-mali che si vorre b b e ro invecemaggiormente tutelare.Su tale problematica è importanteche i veterinari si facciano parteattiva presso le opportune sediparlamentari.L’intervento potrà anche esserediretto ad ottenere l’approvazionedi una modifica della norma inesame nel senso di escludere laresponsabilità del veterinario cir-ca la mancata segnalazione delnominativo del cliente.Ritengo, comunque, che in as-senza di modifiche della norma,stante l’impossibilità di intervenirepresso il Parlamento, ben si pos-sa prospettare l’applicazione an-che alla fattispecie de qua delladisposizione contenuta nel se-condo comma del sopra richia-mato art. 365 c.p.Ci si tro v e rebbe, altrimenti, di fro n-te ad una disparità di trattamentotra i soggetti a cui applicare la pe-na della multa e quelli a cui appli-c a re la sanzione amministrativa.In assenza della segnalazione al-l’autorità giudiziaria al veterinarioinadempiente potrà, infatti, essereapplicato l’art. 365 c.p., trattando-si di norma che punisce proprioquei sanitari che omettono di se-g n a l a re all’autorità giudiziariaquei casi che possono presentareil carattere di un delitto e di cui es-si sono venuti a conoscenza nel-l’esercizio della loro professione.A ben guardare nell’ipotesi quiconsiderata sarebbe auspicabilel’applicazione della norma penaleex art. 365 c.p. stante il contenutodel secondo comma, piuttostoche l’applicazione della sanzioneamministrativa prevista dall’ema-nanda legge.La necessità di un maggior coor-dinamento della normativa in esa-me è impellente e, pertanto, oc-corre sin d’ora, giungere ad unpreventivo chiarimento nel sensoqui delineato. ■

RUBRICA LEGALE

G

Disposizioni a tutela degli animali e nuovi obblighi per il veterinario

d i Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

NELSON & COUTOMedicina interna

del cane e del gatto

2a ed. italiana, 1312 pag, 300 ill,Masson EV, novembre 2002

Ed. italiana a cura di R. Assin

Soci delle associazionifederate ANMVI:

Euro 148,00Non soci:

Euro 180,00

VANDEVELDENeurologia veterinaria.

Dall'approccio alpaziente alla terapia

1 ed. italiana, 352 pag, 200 ill,Masson EV, novembre 2002

Ed. it a cura di M. Baroni e M. Mariscoli

Soci delle associazionifederate ANMVI

Euro 56,00Non soci:Euro 68,00

N O V I T À

PER INFORMAZIONI EORDINI:

Francesca Chiari Tel. 0372/403507Fax 0372/457091

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 17

L a Legge 27 dicembre 2002n . 289 (Legge Finanziaria2 0 0 3 ) , p u b blicata sul Sup-

plemento Ordinario n. 240/L allaGazzetta Ufficiale del 31 dicem-bre 2002 n. 305, si occupa tra l’al-tro delle disposizioni in materia diconcordato.In part i c o l a re gli articoli della citataLegge che interessano la definizio-ne automatica dei redditi per gli an-ni pre g ressi, la chiusura delle liti fi-scali pendenti, ecc. sono i seguenti:

Art. 7 - Definizione automatica diredditi di impresa e di lavoro auto-nomo per gli anni pregressi me-diante autoliquidazioneArt. 8 - Integrazione degli imponi -bili per gli anni pregressiArt. 9 - Definizione automatica pergli anni pregressiArt. 10 - Proroga di terminiArt. 11 - Definizione agevolata aifini delle imposte di registro, ipo-tecaria, catastale, sulle succes-sioni e donazioni e sull’incremen-to di valore degli immobiliArt. 12 - Definizione dei carichi diruolo pregressiArt. 13 - Definizione dei tributi lo-caliArt. 14 - Regolarizzazione dellescritture contabiliArt. 15 - Definizione degli accerta-menti degli inviti al contraddittorioe dei processi verbali di constata-zioneArt. 16 - Chiusura delle liti fiscalipendentiArt. 17 - Regolarizzazione di ina-dempienze di natura fiscale

Nel presente articolo ci occupe-remo solamente delle disposi-zioni portate dagli articoli 7, 8, 9e 10, rinviando ad una successi-va trattazione l’esame degli altria rticoli che, tra l’altro, risultanoalla data odierna in corso di mo-d i f i c a .

ATTENZIONE: Dopo la stesuradel presente articolo sono statiemanati alcuni emendamenti chemodificano ed integrano la nor-mativa già precedentemente ap-provata. Si è ritenuto di non modi-f i c a re l’articolo predisposto dalmomento che si tratta di emenda-menti non ancora approvati in se-de legislativa. Abbiamo ritenutoo p p o rtuno comunque segnalarlicon carattere tipografico diversoal fine di consentirne una più im-mediata individuazione.

Art. 7 - Definizione automatica diredditi di impresa e di lavoro auto-nomo per gli anni pregressi me-diante autoliquidazione

Tale sanatoria (altrimenti nota co-me concordato) offre la possibilitàdi definire i redditi di impresa e dilavoro autonomo adeguandoli allerisultanze dei parametri o deglistudi di settore, per i periodi d’im-

posta per i quali i termini di pre-sentazione sono scaduti entro il31.10.2002.

I soggettiImprese e professionisti, impren-ditori agricoli ed imprese di alle-vamento indipendentemente dal-la natura giuridica e dal regimecontabile adottato.Possono pertanto accedere a taletipo di sanatoria sia le persone fi-siche che le società commercialidi persone, le associazioni tra ar-tisti e professionisti e le società dicapitali.Unica condizione per l’ammissio-ne e che tali soggetti non abbianodichiarato ricavi e compensi su-periori a 5.164.569 Euro (10 mi-liardi di Lire).

Periodi d’imposta definibiliPossono essere definite singolar-mente le annualità dal 1997 al2001. Il contribuente può quindidecidere di sanare solamente al-cune annualità a sua scelta.Per gli stessi periodi d’imposta(1997 - 2001) possono anche es-sere definiti i redditi di partecipa-zione prodotti dai soci di societàdi persone e dagli associati di as-sociazioni tra professionisti.

Cause d’esclusioneNon possono essere oggetto diintegrazione le annualità per lequali sia stato notificato, entro il 1°gennaio 2003, uno dei seguentiatti:• Processo verbale di constata-

zione con esisto positivo• Avviso di accertamento ai fini

delle Imposte sui Redditi, dell’I-VA e dell’Irap

• Invito al contraddittorioLa circolare ministeriale n. 3/E del16 gennaio 2003 ha chiarito chenel caso in cui il contribuente de-finisca separatamente tali atti(usufruendo delle disposizioni dicui agli articoli 15 oppure 16 dellacitata Legge), viene meno la cau-sa di esclusione.Naturalmente se i predetti atti so-no stati notificati dopo il 1° gen-naio 2003, essi rimarranno privi diefficacia se il contribuente aderiràad una qualsiasi forma di sanato-ria capace di neutralizzarli.L’eventuale notifica di avvisi dia c c e rtamento parz i a l e ai sensidegli articoli 41-bis del decre t odel Presidente della Repubblican. 600 del 1973 e 54, quintocomma, del decreto del Pre s i-dente della Repubblica n. 633del 1972 rispettivamente per leimposte dirette e per l’IVA nonp roduce effetto ostativo all’inte-g r a z i o n e .Tuttavia, per poter accedere allaprocedura il contribuente dovràprocedere al versamento entro il20 giugno 2003 delle somme og-getto dell’accertamento parziale,al netto delle sanzioni e degli inte-ressi.

Emendamento proposto: il ver-samento obbligatorio delle som-me risultanti dall’accert a m e n t op a rziale riguarda solamente gliaccertamenti parziali divenuti de-finitividopo il 1° gennaio 2002.Gli avvisi di accertamento parzia-le non divenuti definitivi alla datadel 1° gennaio 2003 potranno es-sere definiti usufruendo delle di-sposizioni di cui agli articoli 15oppure 16 della citata Legge 289.Gli avvisi di accertamento parzia-le notificati dopo il 1° gennaio2003 rimarranno quindi privi di ef-fetto nei riguardi di chi effettueràun tipo di sanatoria idonea a neu -tralizzarli.

Un’ulteriore causa di esclusioneopera nel caso in cui nei confron-ti del contribuente sia stato avvia -to un procedimento penale perreati tributari.Naturalmente l’impedimento alladefinizione opererà esclusiva-mente per il periodo d’impostacui il procedimento penale si ri-f e r i s c e .Sono infine impossibilitati ad ac-c e d e re alla definizione per una opiù annualità i soggetti che ab-biano o m e s s o di pre s e n t a re la di-chiarazione o l’hanno pre s e n t a t aomettendo però di indicare il re d-dito di impresa o di lavoro auto-n omo.

Effetti della definizioneIl perfezionamento della definizio-ne automatica comporta una seriedi effetti rilevanti sul piano tributa-rio e penale, limitatamente ai red-diti di impresa e di lavoro autono-mo ed ai periodi d’imposta ogget-to di definizione:• inibizione dei poteri di controllo

dell’Ufficio: viene impedita ogniattività istruttoria (accessi, ispe-zioni, invio di questionari) ai finidell’accertamento

• inapplicabilità delle presunzionidi cessione e di acquisto exDPR 441 del 1997

• la definizione non rileva ai finipenali ed extra tributari (essacioè non costituisce ammissio-ne di responsabilità penale daparte del contribuente)

• il maggior reddito definito rile-verà ai fini dei contributi pr evi-denziali (ENPAV per i mediciveterinari) nella misura del 60%per la parte eccedente il mini-male reddituale (ove previstodalla legge).

Criteri di definizioneAnnualità 1997Per tale annualità la definizioneautomatica dei redditi di impresae di lavoro autonomo si perfezio-na con il versamento di una som-ma pari a 300 Euro.

Annualità dal 1998 al 2001La definizione automatica per taliperiodi si perfeziona per ciascuna

annualità adeguando i ricavi o icompensi mediante l’applicazionedell’istituto dei “Studi di Settore” odei “Parametri” e determinando lemaggiori imposte sulla base dellealiquote ordinarie vigenti in cia-scun periodo d’imposta.Naturalmente si applicheranno iparametri per le annualità in re l a-zione alle quali non risultano ap-p rovati gli appositi studi di settore .In particolare per i medici veteri-nari si applicheranno i parametriper la determinazione dei mag-giori redditi fino al 2000 e gli studidi settore per il 2001.Per i contribuenti per i quali nonsono stati approvati gli studi disettore o non sono stati elaborati iparametri oppure sono previstecause di esclusione (ad esempiocoloro che si sono avvalsi del re-gime di determinazione forfetariadel reddito) saranno stabiliti conDecreto Ministeriale in corso diapprovazione i criteri per la deter-minazione dei maggiori ricavi ocompensi.Si segnala inoltre che per coloroche possono applicare gli studi disettore, in presenza di indici di in-coerenza economica, i maggioriricavi o compensi dovranno esse-

re “normalizzati” secondo criteriche saranno definiti da un decre-to Ministeriale di prossima ema-nazione.In ogni caso gli importi calcolatia titolo di maggiore ricavo o com-penso n o n possono essere i n f e-r i o r i a 600 Euro per le persone fi-siche ed a 1.500 Euro per gli altrisoggetti, con riferimento a cia-scuna annualità oggetto di defi-n i z i o n e .Il comma 8 dell’articolo 7 stabiliscel ’ i rrilevanza a qualsiasi effetto dellep e rdite risultanti dalle dichiarazionioggetto di definizione automatica.In altre parole, ai fini della defini-zione automatica un eserc i z i ochiuso in perdita si considera sem-p re chiuso in pareggio (cioè conu t i l e / p e rdita pari a zero ) .Per i soggetti che hanno dichiara-to ricavi o compensi di ammonta-re non inferiore a quelli determina-bili in base ai parametri ovveroagli studi di settore ed in assenzadi anomalie negli indici di coeren-za economica la definizione auto-matica del periodo d’imposta siperfeziona esclusivamente con ilversamento di una somma pari a300 Euro per ciascuna annualitàinteressata.

RUBRICA FISCALE

Condoni: gli articoli 7, 8, 9, 10 della finanziaria

d i Giovanni Stassi

Dottore Commercialista, Torino

La cessione dei crediti professionali

Un professionista può cedere un proprio credito, derivante da attività li-bero professionale, a un altro libero professionista? Nel caso di rispostaaffermativa, il cedente dovrà emettere fattura a dimostrazione delle pro-prie ragioni creditorie? La fattura in oggetto, non venendo material-mente pagata dal soggetto ceduto, a chi dovrà essere intestata? E la ri-tenuta d’acconto da chi verrà pagata?È possibile che il cedente, non emettendo alcuna fattura, effettui la ces-sione del credito pro-soluto e consideri i proventi derivanti da questocontratto come redditi diversi? In questo caso, si precisa che il cessio-nario, al momento dell’effettivo pagamento, fatturerà al soggetto cedu-to senza complicazioni di pagamento della ritenuta d’acconto.

Lettera firmata - NAPOLI

Il credito maturato dal professionista nei confronti del cliente è stretta-mente connesso alla prestazione professionale che vi è sottesa. Di con-seguenza, qualora nell’ambito della libertà contrattuale un professioni-sta decida di rinunciare a un credito per una prestazione già effettuatanei confronti del cliente, e in particolare lo faccia in favore di un altroprofessionista, in realtà non effettua una prestazione professionale.Quest’ultima, peraltro, si deve intendere ultimata solo al momento del-l’avvenuta riscossione del corrispettivo (N. Forte, “Il reddito dei profes-sionisti”, pagina 97 e L. Bellini, “Cessazione dell’attività professionale:obblighi fiscali relativi alle Imposte dirette e l’Iva”, pagina 69.2). Ciò det-to, si evidenzia quanto segue. Il corrispettivo del passaggio del credito, ai fini dell’Iva, si assume co-me non rilevante ai sensi dell’articolo 2, comma 3, lettera a), del Dpr633/72, per cui lo stesso non va fatturato. Ai fini delle imposte sui red-diti questo ammontare in capo al cedente costituisce il corrispettivo diuna operazione di non fare (nello specifico di non incassare) e permet-tere (che incassi il professionista subentrante), inquadrabile nell’artico-lo 81, comma 1, lettera 1), Dpr 917/86.Il professionista subentrante, peraltro, non avrà titolo per fatturare conIva l’incasso del credito nei confronti del cliente finale (poiché non di-pendente da una prestazione dallo stesso effettuata), ma non può nem-meno dedurre l’importo erogato al professionista cedente il credito. L’o-perazione, in definitiva, si sconsiglia.

Il sole 24 ore - L’esperto risponde, numero otto - 27 gennaio 2003

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 318

Criteri per la definizione da parte delle persone fisiche titolari dei redditi prodotti in forma associataLe società e le associazioni traprofessionisti sono tenuti a comu-nicare, entro il 20 luglio 2003, l’av-venuta definizione ai soci ed as-sociati affinché questi ultimi, sullabase della comunicazione ricevu-ta, possano definire i relativi red-diti di partecipazione per le an-nualità dal 1998 al 2001.Nella comunicazione da inviare aisoci ed associati dovranno essereindicati per ciascuna annualità:• la quota di maggior reddito im-

ponibile ai fini Irpef• la quota di perdita risultante

dalla dichiarazione originaria• la data di effettuazione del ver-

samento per la definizione del-l’annualità.

I redditi di partecipazione sono in-vece definiti a u t o m a t i c a m e n t e,senza ulteriori oneri da parte deisoci od associati nei seguenti casi:• per il periodo d’imposta 1997

qualora le società od associa-zioni abbiano definito l’annua-lità con il versamento di 300E u ro

• per i periodi d’imposta dal 1998al 2001 qualora le società odassociazioni, congrui e coe-renti sulla base degli studi dis e t t o re ovvero congrui sullabase dei parametri abbianodefinito i redditi d’impresa o dil a v o ro autonomo con il versa-mento di 300 Euro per ciascu-na annualità.

Modalità di perfezionamentodella definizione automaticaLa definizione si perfeziona perciascuna annualità con il versa-mento delle complessive sommeautoliquidate. In caso di versa-mento rateale la definizione sip e rfezionerà con il versamentodella prima rata.Le complessive maggiori imposterelative alle annualità oggetto didefinizione – dal 1998 al 2001 –sono interamente dovute fino al-l’importo di 5.000 Euro per le per -sone fisiche e fino all’importo di10.000 Euro per gli altri soggetti. La parte rispettivamente ecce-dente tali limiti è ridotta alla metà.Per usufru i re della riduzione ilcontribuente deve pertanto som-mare tutte le maggiori imposte di

tutte le annualità che intende defi-nire, operando quindi la riduzionea metà della parte di imposta ec-cedente i limiti sopra indicati.L’importo risultante andrà conse-guentemente sommato ai 5.000 o10.000 Euro, al fine di determina-re il totale importo dovuto a titolodi maggiori imposte; tale importodovrà essere sempre aumentatodi una somma pari a 300 Euro perciascuna annualità oggetto di de-finizione.Si precisa, pertanto, che tale som-ma aggiuntiva (300 Euro) non de -ve essere inclusa nel calcolo del-le complessive maggiori impostedovute per la determinazione del-la riduzione spettante.L’aumento di 300 Euro non è altre-sì dovuto dalle persone fisiche

che definiscono unicamente red-diti di partecipazione, essendostato lo stesso già corrisposto dal-le società od associazioni parteci-pate.

Ad esempio: Un lavoratore auto-nomo decide di definire tre perio-di d’imposta (1998, 1999 e 2000)per i quali non risultava congruo edetermina un importo complessi-vo di imposte dovute pari ad Euro9.000.• la parte di imposte eccedenti

Euro 5.000 risulta pari a 4.000(9.000 - 5.000)

• tale parte eccedente deve es-sere ridotta a metà e risulteràquindi pari a 2.000 (4.000: 2)

• l’importo dovuto risulta quindipari a Euro 7.000 (Euro 5.000 +Euro 2.000)

• a tale importo dovranno esseresommati 900 Euro (Euro 300 x 3)

• complessivamente quindi l’im-porto da versare sarà pari a7.900 Euro.

La tabella seguente riassumequanto sopra detto:

Anno 1997Per tutti i contribuenti: versa-mento di Euro 300

Anni dal 1998 al 2001Esercizi con ricavi congrui e coe-

renti: versamento di Euro 300per ciascun anno

E s e rcizi con ricavi congrui manon coerenti: criteri da stabilirsicon Decreto Ministeriale

E s e rcizi non congrui: adegua-mento ricavi e compensi e cal-colo imposte con aliquote vi-genti oltre a versamento di Euro300 per ciascun anno

Termini di versamentoIl versamento delle maggiori im-poste dovute, determinate con icriteri sopra indicati, dovrà essereeffettuato entro:• il 20 giugno 2003 dai soggetti

che definiscono redditi d’impre-sa e lavoro autonomo;

• il 16 settembre 2003 dalle per-sone fisiche che definiscono iredditi prodotti in forma asso-ciata sulla base delle comuni-cazioni dei soggetti partecipati.

Qualora i soggetti titolari di reddi-ti da partecipazione intendanodefinire anche redditi di impresa odi lavoro autonomo individuali,dovranno procedere all’autoliqui-dazione unitaria delle complessi-ve somme dovute in relazione atutte le tipologie di reddito ogget-to di definizione, operando il rela-tivo versamento entro il maggioretermine del 16 settembre 2003.Le maggiori imposte da versarenon sono compensabili sul mo-dello F24.

Rateizzazione dei versamentiQualora le complessive sommedovute siano superiori, rispettiva-mente, all’importo di 2.000 Europer le persone fisiche e di 5.000Euro per gli altri soggetti è possi-bile rateizzare l’eccedenza in duerate di pari importo entro il 20 giu-gno 2004 ed entro il 20 giugno

RUBRICA FISCALE

SEMINARIO

AGGIORNAMENTI IN EMATOLOGIA29-30 marzo 2003

Cremona - Palazzo Cittanova

organizzato da

Eventi Veterinari

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

6 CREDITI

SIMIVSOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINAINTERNA VETERINARIA PER ANIMALI DA COMPAGNIA

in collaborazione

PRIMO GIORNOSABATO, 29 MARZO 2003

8.30 Registrazione dei partecipanti everifica presenze

9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-te SIMIV, presentazione dei relato-ri ed inizio dei lavori

9.30 Uso diagnostico pratico dei gra-fici prodotti dai moderni conta-globuli e generalità sulle anemie Harold Tvedten

11.00 Pausa caffè

11.30 Approccio diagnostico all’ane-mia emolitica e all’anemia da ca-renza di ferroHarold Tvedten

13.00 Pausa pranzo

14.30 Intepretazione clinica degli aspi-rati midollariHarold Tvedten

16.00 Pausa caffè

16.30 Leucemie e linfomi dalla partedell’ematologoHarold Tvedten

18.00 Discussione e termine della gior-nata

SECONDO GIORNO DOMENICA,30 MARZO 2003

9.00 Uso clinico della citometria aflusso nella diagnosi delle leu-cemie del cane e del gattoMarco Caldin

11.00 Pausa caffè

11.30 Casi cliniciSoci SIMIV e Harold Tvedten

12.30 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

13.00 Consegna degli attestati e terminedel Seminario

RELATORIHAROLD W. TVEDTEN, D.V.M.,PH.D.SLU (Swedish University of AgriculturalSciences) - UPPSALA, Svezia

MARCO CALDIN Med Vet - Padova

CHAIRPERSONSERGIO FANFONI, Med Vet, Roma

SEDEPalazzo Cittanova (adiacente a PalazzoTrecchi) - Corso Garibaldi - Cremona

L’ISCRIZIONE DA DIRITTO A• partecipazione al Seminario• attestato con crediti formativi ECM• attestato di partecipazione• traduzione simultanea

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONISCIVAC - Paola GambarottiPalazzo Trecchi, Via Trecchi 20 26100 CremonaTel. 0372/403508 - Fax 0372/457091 E-mail [email protected]

Crediti ECM

Questo evento è stato accreditato presso ilMinistero della Salute ai fini del programmaECM (Educazione Continua in Medicina). I crediti formativi assegnati, sono 6.

Per ottenere l’attestato di partecipazioneall’evento riportante i crediti assegnati èobbligatorio: • essere puntuali ed essere in sala entro

l’inizio della prima relazione prevista• compilare e riconsegnare firmato il modu-

lo di valutazione dell’evento • compilare e riconsegnare il test di verifi-

ca dell’apprendimento • effettuare i controlli di verifica della pre-

senza

Per la normativa prevista consultare il sitodel Ministero della Sanità all’indirizzo http://ecm.sanita.it/

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 19

2005, maggiorate degli interessilegali (3%) a decorrere dal 21 giu-gno 2003 o a decorrere dal 17settembre 2003 per i soggetti cheeffettuano il primo versamento en-tro il 16 settembre 2003.

Emendamento proposto: i so-pradetti importi di 2.000 Euro e5.000 Euro passeranno a 3.000Euro e 6.000 Euro.

Il calcolo degli interessi sarà effet-tuato secondo il metodo commer-ciale, in base alla formula “C x i xg / 36.000”, dove “C” è il capitale,ossia l’importo dovuto rateizzato,“i” è il tasso di interesse legale del3%, e “g” è il numero di giorni de-correnti dal 17 marzo 2003 fino algiorno di pagamento della rata,considerando ciascun mese com-posto da trenta giorni.Qualora il contribuente opti per ilpagamento rateizzato, ricorre n-done i presupposti, la definizionesi perfeziona con il pagamentodelle somme dovute, rispettiva-mente, al 20 giugno 2003 (per i ti-tolari di redditi di impresa o lavo-ro autonomo) ed al 16 settembre2003 (per i titolari di redditi dap a rtecipazioni).L’eventuale omissione dei suc-cessivi versamenti rateali non de-t e rmina infatti l’inefficacia delladefinizione automatica ma costi-tuisce solamente titolo per il recu-pero delle somme non versate al-le predette scadenze (con sanzio-ne amministrativa del 30% dellesomme stesse oltre agli interessilegali o del 15% se il versamentotardivo viene effettuato entro 30giorni dalla scadenza).Non si applicano ai ritardati versa-menti le norme sul ravvedimentooperoso.I contribuenti sono tenuti infine acomunicare all’amministrazione fi-nanziaria, entro il 31 luglio 2003,l’avvenuta definizione tramite il si -stema telematico, con modalitàche saranno definite.

Art. 8 - Integrazione degli imponi-bili per gli anni pregressi

Tale sanatoria (altrimenti nota co-me integrativa semplice) dà lapossibilità di integrare le dichiara-zioni originariamente presentaterelative ai periodi d’imposta per iquali i termini di presentazione so-no scaduti entro il 31.10. 2002.

I soggettiSono ammessi alla presente defi-nizione tutti i contribuenti indipen-dentemente dalla forma giuridicarivestita, ivi compresi gli eredi perdefinire la posizione tributaria deiloro danti causa.Nell’ipotesi di dichiarazioni pre-sentate congiuntamente dai co-niugi l’eventuale dichiarazioneintegrativa dovrà essere pre s e n-tata singolarmente da ciascunc o n i u g e .

Periodi d’imposta definibiliPossono essere oggetto di inte-grazione:• ai fini delle imposte sui redditi i

periodi compresi tra il 1997 edil 2001

• ai fini dell’imposta sul valoreaggiunto gli anni dal 1998 al2001

Possono essere definite anche leannualità per le quali le dichiara-zione a suo tempo erano stateomesse; in tal caso sono suscetti-bili di definizione anche l’anno1996 per le imposte dirette e l’an-no 1997 per l’Iva.Si evidenzia che a differenza del“condono tombale” di cui si diràin seguito, non è obbligatorio inte-grare tutti i periodi d’imposta.

Imponibili,imposte e contributicui è riferibile l’integrazioneL’integrazione può riguardare tut-te le tipologie di redditi contem-plate nel TUIR e quindi redditi fon-diari, di capitale, di lavoro dipen-dente, di lavoro autonomo, di im-presa e diversi, siano essi sogget-ti a tassazione ordinaria ovvero atassazione separata.L’integrazione ha quindi effetto aifini di tutte le imposte e contributi(anche previdenziali) vigenti neiperiodi d’imposta oggetto di inte-grazione.Si segnala in particolare che suimaggiori imponibili dichiarati a ti-tolo di redditi di impresa o di lavo-ro autonomo dovranno esserecorrisposti anche i contributi pre-videnziali previsti dalla Legge(ENPAV per i medici veterinari).Non possono formare oggetto diintegrazione le imposte dovute al-l’Erario a seguito del controllo del-le dichiarazioni ai sensi dell’art.36 bis DPR 600/73 (liquidazionedelle imposte, dei contributi, deipremi e dei rimborsi dovuti in ba-se alle dichiarazioni) e del control-lo formale di cui all’art. 36 ter delmedesimo decreto (controllo for-male delle dichiarazioni) nonchéa seguito della liquidazione delledichiarazioni IVA di cui all’art. 54bis DPR 633/72 (liquidazione del-l’imposta dovuta in base alle di-chiarazioni).Possono formare oggetto di di-chiarazione integrativa anche tut-te le ritenute che i sostituti d’impo-sta erano obbligati ad effettuarenei periodi d’imposta predetti.

Cause d’esclusioneNon possono essere oggetto diintegrazione le annualità per lequali sia stato notificato, entro il1° gennaio 2003, uno dei seguentia t t i :• Processo verbale di constata-

zione con esisto positivo• Avviso di accertamento ai fini

delle Imposte sui Redditi, dell’I-VA e dell’Irap

• Invito al contraddittorioCome già precisato nel commen-to all’articolo 7 nel caso in cui ilcontribuente definisca separata-mente tali atti, viene meno la cau-sa di esclusione.Naturalmente se i predetti atti so-no stati notificati dopo il 1° gen-naio 2003, essi rimarranno privi diefficacia se il contribuente aderiràad una qualsiasi forma di sanato-ria capace di neutralizzarli.L’eventuale notifica di avvisi di ac-certamento parzialeai sensi degliarticoli 41-bis del decreto del Pre-sidente della Repubblica n. 600

del 1973 e 54, quinto comma, deldecreto del Presidente della Re-pubblica n. 633 del 1972 rispetti-vamente per le imposte dirette eper l’IVA non produce effetto osta-tivo all’integrazione.Tuttavia, per poter accedere allaprocedura il contribuente dovràprocedere al versamento entro il16 marzo 2003 delle somme og-getto dell’accertamento parziale,al netto delle sanzioni e degli inte-ressi.

Emendamento proposto: il ter-mine del 16 marzo 2003 è proro-gato al 16 aprile 2003.

Emendamento proposto: il ver-samento obbligatorio delle som-me risultanti dall’accert a m e n t op a rziale riguarda solamente gliaccertamenti parziali divenuti de-finitividopo il 1° gennaio 2002.Gli avvisi di accertamento parzia-le non divenuti definitivi alla datadel 1° gennaio 2003 potranno es-sere definiti usufruendo delle di-sposizioni di cui agli articoli 15oppure 16 della citata Legge 289.Gli avvisi di accertamento parzia-le notificati dopo il 1° gennaio2003 rimarranno quindi privi di ef-fetto nei riguardi di chi effettueràun tipo di sanatoria idonea a neu-tralizzarli.

Un’ulteriore causa di esclusioneopera nel caso in cui nei confron-ti del contribuente sia stato avvia -to un procedimento penale perreati tributari.Naturalmente l’impedimento alladefinizione opererà esclusiva-mente per il periodo d’impostacui il procedimento penale si ri-f e r i s c e .Si segnala che a differenza delladefinizione automatica dei redditidi impresa e di lavoro autonomo(articolo 7) è possibile procederead integrazione di annualità per lequali la dichiarazione sia stataomessa.

Effetti della definizioneIl perfezionamento della dichiara-zione integrativa subordina il po-tere di accertamento al ricorreredi precise condizioni.Viene stabilito infatti che per cia -scuna imposta e per ciascun pe-riodo d’imposta l’azione accerta-trice può essere iniziata solo quan-do il maggior reddito imponibilea c c e rtabile superi quello derivantedal cumulo tra il reddito originaria-mente dichiarato ed il maggioreimponibile risultante dalla dichiara-zione integrativa, aumentato que-st’ultimo di una “franchigia” pari al100% per ciascun periodo d’impo-sta (per i sostituti d’imposta la fran-chigia è del 50% delle maggiori ri-tenute indicate nella dichiarazionei n t e g r a t i v a ) .Si ipotizzi la situazione seguente:• reddito imponibile esposto nel-

la dichiarazione originaria €150.000,00

• maggior reddito imponibile espo-sto nella dichiarazione integrati-va € 50.000,00

L’ufficio può procedere ad accer-tamento solo nell’ipotesi in cui, i n

base agli elementi in suo posses-so, può determ i n a re un re d d i t oimponibile superiore all’import odi € 250.000,00, pari alla sommadei redditi imponibili dichiarati e in-tegrati dal contribuente (150.000,00+ 50.000,00) maggiorati dellafranchigia pari € 5 0 . 0 0 0 , 0 0(100% dell’imponibile integratodi € 5 0 . 0 0 0 , 0 0 ) .

Emendamenti proposti:1) In caso di integrazione che ri-

guarda l’IVA, la franchigia del100% va computata sullam a g g i o re imposta risultantedalla dichiarazione.

2) La franchigia opera come scu-do totale in relazione ad even-tuali futuri accertamenti.

Questo secondo emendamentosta a significare che in caso di ac-certamento per importi superioria l l ’ i m p o rto integrato aumentatodella franchigia, le maggiori impo-ste e le sanzioni saranno dovutesolamente sulla parte eccedente.Ad esempio:• reddito imponibile esposto nel-

la dichiarazione originaria €150.000,00

• maggior reddito imponibileesposto nella dichiarazione inte-grativa € 50.000,00

• accertamento dell’Ufficio di unreddito di € 320.000

Le sanzioni e le maggiori impostesaranno dovute solamente sull’im-porto di € 70.000 [320.000 (reddi-to accertato) - 150.000 (redditooriginario) - 50.000 (reddito inte-grato) - 50.000 (franchigia)]

L’integrazione non rileva ai fini pe-nali ed extra tributari (essa cioènon costituisce ammissione di re-sponsabilità penale da parte delcontribuente).

Modalità e termini di presentazioneLe dichiarazioni integrative, redat-te su modelli in corso di approva-zione, dovranno essere presenta -te entro il 16 mar zo 2003 (proro-gato al 17 per festività) in via tele-matica direttamente o tramite in-termediari abilitati oppure ricor-rendo all’assistenza degli Uff i c idell’Agenzia delle Entrate.

Emendamento proposto: il ter-mine del 16 marzo 2003 è proro-gato al 16 aprile 2003.

Le dichiarazioni relative ai periodi1996 e 1997 possono essere pre-sentate anche su supporto carta-ceo ma l’Amministrazione finan-ziaria caldeggia la presentazionein via telematica.

Emendamento proposto : anchele dichiarazioni relative ai periodi1996 e 1997 andranno presentatein via telematica

Le società di persone e le asso-ciazioni tra professionistiche han-no proceduto alla presentazionedi dichiarazioni integrative devo-no comunicare ai loro soci edassociati, entro il 16 aprile 2003,l’avvenuta presentazione delle ci-tate dichiarazioni integrative non-ché la qualifica e l’entità dei red-diti integrati.

Emendamento proposto: il ter-mine 16 aprile 2003 è prorogato al16 maggio 2003.

I soci di società di persone e gliassociati di associazioni profes-sionali che hanno ricevuto la pre-detta comunicazione sono tenutia presentate a loro volta una di-chiarazione integrativa, entro il 20giugno 2003, per evitare un ac-certamento che l’Amministrazionefinanziaria farebbe ai sensi del-l’articolo 8 comma 11.

Emendamento proposto: il ter-mine del 20 giugno 2003 è proro-gato al 16 settembre 2003.

Dichiarazione integrativariservataLa legge offre la possibilità ai con-tribuenti di presentare, in alterna-tiva alle modalità sopra illustrate,una dichiarazione integrativa informa riservata.Tale dichiarazione andrà presen-tata presso Banche, Uffici postalio Concessionari della riscossioneutilizzando lo stesso modello pre-visto per la dichiarazione presen-tata in modo ordinario. Tali soggetti comunicheranno al-l’Agenzia delle Entrate l’ammonta-re complessivo delle somme ver-sate senza indicazione dei nomi-nativi dei contraenti che hannopresentato la dichiarazione inte-grativa semplice.Per il pagamento delle sommedovute in base alle dichiarazioni

RUBRICA FISCALE

Fisco: la Camera approva il DL di fine anno

che passa al Senato

L ’ Aula di Montecitorio, nella seduta del 6 febbraio scors o , h adato il via libera al decreto legge recante disposizioni urge n t i

i n materia di adempimenti comunitari e fiscali, di riscossione e di pro-cedure di contabilità, il cosiddetto decreto fiscale di fine anno. Tra lenovità l’abolizione del tetto massimo di 100.000 euro, per aderire alcondono tombale. Lo slittamento dal 16 marzo al 16 aprile 2003 deltermine di pagamento per le sanatorie e l’abbassamento delle ali-quote per mettersi in regola con la definizione automatica, fissate ini -zialmente al 18%, 16% e al 13% ora tagliate rispettivamente all’8%, al6% ed al 4%. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/18868.htm<http://www.senato.it/leg/14/Bgt/Schede/Ddliter/18868.htm>

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PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 320

integrative riservate non è am-messo il pagamento rateale di cuisi dirà in seguito.Sono esclusi, da questa particola-re procedura, i soggetti che han-no omesso di presentare le di-chiarazioni relativamente a tutti iperiodi d’imposta interessati dal-l’integrazione.

Modalità di calcolo e versamento delle imposteSui maggiori redditi dichiaratiandranno calcolate le maggioriimposte dovute applicando lealiquote vigenti in ciascun perio-do d’imposta oggetto di integra-z i o n e .Naturalmente sulle maggiori im-poste non sono dovuti né interes-si né sanzioni.I sostituti d’imposta calcolerannole ritenute dovute sulle somme in -dicate nelle dichiarazioni integra-tive applicando le aliquote vigentinel periodo d’imposta oggettod’integrazione.La norma in esame non prevedealcuna soglia minima d’integra-

zione né per l’imponibile né perl’imposta.

Emendamento proposto: Vieneprevisto il versamento di un im-porto minimo di € 300 per ciascu-na annualità integrata

Il versamento delle maggiori im-poste e ritenute dovrà essere ef-fettuato entro il 16 marzo 2003(prorogato al 17 per festività).

Emendamento proposto: il ter-mine del 16 marzo 2003 è proro-gato al 16 aprile 2003.

I soci di società di persone e gliassociati di associazioni pro f e s s i o-nali che hanno provveduto ad inte-g r a re i loro redditi di part e c i p a z i o-ne (sulla base di comunicazione ri-cevuta dal soggetto part e c i p a t o )sono tenuti ad eff e t t u a re il versa-mento entro il 20 giugno 2003.

Emendamento proposto: il ter-mine del 20 giugno 2003 è proro-gato al 16 settembre 2003.

Le maggiori imposte da versarenon sono compensabili sul mo-dello F24.

Rateizzazione dei versamentiQualora le imposte da versare perciascuna annualitàsuperino:• per le persone fisiche 2.000 Euro• per gli altri soggetti 5.000 Euro

Emendamento proposto: i so-pradetti importi di 2.000 Euro e5.000 Euro passeranno a 3.000Euro e 6.000 Euro.

gli importi eccedenti possono es-sere versati in due rate di egualeimporto, maggiorate degli interes-si legali (3%) a decorrere dal 17marzo 2003, alle seguenti sca-denze:• 16 marzo 2004• 16 marzo 2005

Emendamento proposto: la se-conda e la terza rata dovranno ri-spettivamente essere versate allescadenze del 30 novembre 2003e 20 giugno 2004

Il calcolo degli interessi sarà effet-tuato secondo le modalità giàesposte a commento dell’articolo7 (concordato).Il mancato versamento di una del-le due rate non incide sul perfe-zionamento della definizione au-tomatica, ma determina l’avvio delprocedimento per il recupero del-le somme omesse.In tal caso si applica una sanzio-ne amministrativa pari al 30% del-le somme non versate e gli inte-ressi legali. Tale sanzione è ridot-ta al 15% qualora il versamentosia effettuato entro i 30 giorni suc-cessivi alle predette date di sca-denza.I ritardati versamenti non possonoessere sanati mediante applica-zione dell’istituto del ravvedimen-to operoso e non sono compensa-bili su modello F24.

Art. 9 - Definizione automatica pergli anni pregressi

Tale sanatoria (altrimenti nota co-me condono tombale) dà la pos-sibilità di definire in modo auto-matico tutte le imposte relative aiperiodi d’imposta per i quali i ter-mini di presentazione sono sca-duti entro il 31.10.2002.

I soggettiSono ammessi alla presente defi-nizione tutti i contribuenti indipen-dentemente dalla forma giuridicarivestita, ivi compresi gli eredi perdefinire la posizione tributaria deiloro danti causa.Nell’ipotesi di dichiarazioni pre-sentate congiuntamente dai co-niugi l’eventuale dichiarazioneintegrativa dovrà essere pre s e n-tata singolarmente da ciascunc o n i u g e .

Periodi d’imposta definibiliI periodi d’imposta oggetto di de-finizione automatica, ai fini delleimposte dirette e delle altre impo -ste sono quelli compresi tra il1997 e il 2001, compreso il perio-do relativo al 1996 se la relativadichiarazione è stata omessa. Per l’imposta sul valore aggiuntosono definibili le annualità dal1998 al 2001, compreso il periodod’imposta 1997 solo se la relativadichiarazione è stata omessa. La definizione automatica deve, apena di nullità, intere s s a re tutti iperiodi d’imposta, ivi compre s iquelli per i quali è stata omessa lap resentazione della dichiarazione.Devono essere inclusi nella richie-sta di definizione automatica an-che i periodi d’imposta per i qualiil contribuente era legittimato anon presentare la dichiarazionestessa, perché ad esempio, nonera stato prodotto alcun reddito.Tali periodi dovranno essere trat-tati come se la dichiarazione fos-se stata “omessa”.Ad esempio un professionista cheha iniziato l’attività nel 2000, se in-tende definire la propria posizionedovrà obbligatoriamente definireanche i periodi d’imposta prece-denti, nei quali non ha conseguitoalcun reddito, come se per tali pe-riodi avesse omesso la presenta-zione della dichiarazione.

Ovviamente non sussiste l’obbli-go di includere nella definizioneautomatica i periodi di impostaper i quali il contribuente, perso-na fisica o soggetto diverso dal-la persona fisica, non aveva lasoggettività passiva tributaria (sipensi, ad esempio, ai periodiantecedenti alla costituzione diuna società o successivi al suoscioglimento, nel caso di sog-getti diversi dalle persone fisi-c h e ) .

Imposte oggetto di definizioneLe imposte oggetto di definizioneautomatica sono:• l’IRPEF e le relative addizionali• l’IRPEG• ILOR• le imposte sostitutive delle im-

poste sui redditi• l’imposta regionale sulle attività

produttive (IRAP)• l’imposta sul patrimonio netto

delle imprese• l’imposta sul valore aggiuntoSecondo quanto chiarito dal Mini -stero sarà possibile definire indi-pendentemente tutte le imposterelative a ciascun settore impositi-vo. Ne consegue che per la defi-nizione delle imposte sui redditi erelative addizionali, nonché delleimposte assimilate a quelle sulreddito, quali le imposte sostituti-ve, l’IRAP e l’imposta sul patrimo-nio netto delle imprese non è ob-bligatorio comprendere nella ap-posita dichiarazione anche l’im-posta del valore aggiunto e, perconverso, ai fini della definizionedi quest’ultima non è obbligatoriodefinire anche le imposte sui red-diti e quelle assimilate come so-pra individuate.Sono esclusi dalla definizione au-tomatica:• i redditi soggetti a tassazione

separata, per i quali può esserepresentata la dichiarazione in-tegrativa semplice o richiestal’estinzione dell’eventuale con-troversia pendente;

• i redditi e imponibili conseguitiall’estero con qualunque moda-lità, anche tramite soggetti nonresidenti o strutture interposte,per i quali a norma dell’articolo8, comma 5, è possibile acce-dere all’integrazione degli im-ponibili secondo le modalità iviindicate.

Cause d’esclusioneLe cause d’esclusione sono lestesse di quelle indicate a com-mento dell’articolo 8 (integrativasemplice), tenendo conto degliemendamenti pro p o s t i .Naturalmente le cause di esclu-sione sopra citate si applicanocon esclusivo riferimento ai pe-riodi d’imposta ai quali si riferi-scono gli atti ed i procedimenti iviindicati. È possibile pertanto presentare ladefinizione automatica per tutti iperiodi d’imposta previsti con ec-cezione di quelli per i quali siapresente una causa d’esclusione.Come già precisato nel commen-to all’articolo 7 nel caso in cui ilcontribuente definisca separata-mente tali atti, viene meno la cau -sa di esclusione.

RUBRICA FISCALE

V Congresso Nazionale Multisala SIVAR Cremona, 30-31 Maggio 2003

PREMIO “BENVENUTO IN SIVAR”Vetrina di tesi di laurea in Medicina Veterinaria su argomenti pratici

nel settore degli Animali da Reddito.

Con l’intento di creare un’occasione di incontro e conoscenza fra giovani colleghi che sia ffacciano alla professione ed altri già inseriti nel mondo del lavoro, SIVAR ha deciso diospitare all’interno delle sessioni congressuali contributi originali di tipo pratico-applicativo chesiano stati oggetto di tesi di laurea in Medicina Veterinaria nei seguenti settori di interesse:

- Bovini da Carne - Bovini da Latte- Suini- Altri Animali da Reddito (avicoli, cunicoli, fauna selvatica, ittici, medicina alternativa,

struzzi)- Filiera degli Alimenti

La partecipazione è riservata a Medici Veterinari neolaureati in Facoltà italiane che abbianodiscusso la propria tesi negli anni accademici 2001/2002; a tutti i colleghi che farannopervenire la propria tesi verrà offerta l’iscrizione al Congresso SIVAR 2003.I partecipanti dovranno far pervenire alla segreteria SIVAR una copia della propria tesi dilaurea entro il 20 marzo 2003 accompagnata da un abstract redatto secondo i seguenticriteri:

1. lunghezza abstract: da uno a tre cartelle su supporto cartaceo e floppy diskin formatoA4, corpo 12, interlinea singola

2. settore della tesi presentata 3. facoltà, dipartimento e/o istituto di appartenenza3. domicilio fiscale e recapiti telefonici per comunicazioni

Il materiale inviato verrà valutato dalle specifiche commissioni professionali SIVAR cheindicheranno il miglior lavoro per ciascun settore; l’abstract di ogni tesi verrà pubblicato sullarivista LARGE ANIMALS REVIEW ed ai vincitori del premio di ciascuna sezione verràofferta la partecipazione gratuita ad uno dei Corsi di aggiornamento promossi dalla SIVARnel periodo intercongressuale dal 01/07/2003 al 30/06/2004.

Verrà inoltre assegnato un premio di 516 € al vincitore di ciascuno dei settori menzionati.

Info: Segreteria SIVAR - Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

in collaborazione con

Animal Health

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PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 21

Una peculiare causa ostativa allapossibilità di avvalersi della defi-nizione automatica è costituitadall’omessa presentazione di tuttele dichiarazioni relative alle impo-ste sui redditi e assimilate per iperiodi d’imposta dal 1997 al2001, per il settore imposte direttee assimilate, e dal 1998 al 2001per l’IVA.

Effetti della definizioneLa definizione automatica, limita-tamente a ciascuna annualità,rende definitiva la liquidazionedelle imposte risultanti dalla di-chiarazione.Da qui discendono due conse-guenze:• l’Amministrazione potrà proce-

dere nei modi ordinari alla liqui-dazione della dichiarazione aisensi degli articoli 36-bis e 36-ter del decreto del Presidentedella Repubblica n. 600 del1973, nonché dell’articolo 54-bis del decreto del Presidentedella Repubblica n. 633 del1972;

• le eventuali variazioni dei datidichiarati (ad esempio, mag-giori imposte lorde) per effettodella liquidazione della dichia-razione originaria sono irr i l e-vanti ai fini del calcolo dellemaggiori somme dovute in se-de di definizione, che dovràpertanto essere riferita ai datidichiarati dal contribuente.

L a definizione automatica nonmodifica l’importo degli eventualic rediti e rimborsi liquidati sullabase delle dichiarazioni pre s e n-t a t e .Il perfezionamento della definizio-ne automatica preclude all’ammi-nistrazione finanziaria, nei con-fronti del dichiarante e dei sog-getti coobbligati, ogni possibilitàdi esperire accertamenti in rettifi-ca o d’ufficio, limitatamente alleannualità ed ai tributi oggetto delcondono.È fatta salva la possibilità di pro-cedere ad accertamenti relativi airedditi soggetti a tassazione se-parata, salvo che riguardo ad es-si il contribuente, avendone la fa-coltà, abbia optato per la tassa-zione ordinaria nella dichiarazioneoriginaria ovvero abbia, per taliredditi, presentato dichiarazioneintegrativa semplice.Infine, sotto il profilo penale la de-finizione automatica, per i periodid’imposta che ne sono oggetto,costituisce causa di esclusionedella punibilità per i reati tributaridi cui al decreto legislativo 10marzo 2000, n. 74 e per i reati ex-tratributari connessi.Si segnala che la definizione au-tomatica dei redditi mediante laprocedura dell’articolo 9 non pro-duce alcun effetto sugli imponibilicontributivi.

Modalità e termini di presentazione della dichiarazionePer le modalità di presentazionedella dichiarazione si rinvia aquanto già illustrato a commentodell’articolo 8.La definizione automatica per glianni pregressi si perfeziona con

le stesse modalità della integra-zione degli imponibili di cui all’ar-ticolo 8.Pertanto il contribuente, al fine dibeneficiare della definizione auto-matica per gli anni pregressi, è te-nuto a presentare, entro il 16 mar-zo 2003, una dichiarazione inte-grativa con richiesta di definizioneautomatica per tutti i periodi d’im-posta e per tutte le imposte relati -ve a ciascun settore impositivo(imposte sui redditi e assimilate -imposta sul valore aggiunto) ed aversare entro la stessa data gli im-porti dovuti.

Emendamento proposto: il ter-mine del 16 marzo 2003 è proro-gato al 16 aprile 2003.

Dichiarazione integrativariservataCome per la dichiarazione inte-grativa semplice (articolo 8) lalegge off re la possibilità ai contri-buenti di pre s e n t a re, in altern a t i-va alle modalità sopra illustrate,una dichiarazione integrativa inf o rma riservata presso Banche,U ffici postali o Concessionaridella riscossione utilizzando lostesso modello previsto per la di-chiarazione presentata in modoo rdinario.

Modalità di calcolo eversamento delle imposteLe regole per il calcolo delle im-poste variano a secondo che si ri-feriscano al settore delle impostedirette ed assimilate ovvero al set-tore dell’IVA.

Settore imposte dirette ed assimilateLe imposte dovute per poter usu-fruire della definizione automaticavengono calcolate per ciascunperiodo d’imposta e per ciascunaimposta con i seguenti criteri:• 18% delle imposte lorde e delle

imposte sostitutive risultantidalla dichiarazione originaria-mente presentata;

• nel caso in cui ciascuna impo-sta lorda o sostitutiva, risultantedalla dichiarazione originaria,sia di ammontare superiore a10.000 Euro, all’eccedenza siapplica la percentuale del 16%;

• nel caso in cui ciascuna impo-sta lorda o sostitutiva, risultantedalla dichiarazione originaria,sia di ammontare superiore a20.000 Euro, sull’eccedenza siapplica la percentuale pari al13 per cento.

Emendamento proposto : Le ali-quote per scaglioni vengono ri-dotte come segue:• dal 18% all’8%• dal 16% al 6%• dal 13% al 4%

Gli importi da versare non posso-no comunque essere inferiori aiseguenti i m p o rti minimi s t a b i l i t idalla legge:• persone fisiche, società sempli-

ci ed in genere tutti i soggettinon titolari di redditi d’impresao di lavoro autonomo, importominimo di 100 Euro;

• tutti gli altri soggetti (e quindipersone fisiche e società titola-ri di redditi d’impresa o di lavo-ro autonomo) i seguenti importiin relazione all’ammontare deiricavi o compensi conseguitinel periodo d’imposta:• 450 Euro, se l’ammontare dei

ricavi e dei compensi non èsuperiore a 10.000 Euro;

• 900 Euro, se l’ammontare deiricavi e dei compensi non èsuperiore a 100.000 Euro;

• 1.200 Euro, se l’ammontaredei ricavi e dei compensi nonè superiore a 200.000 Euro;

• 1.600 Euro, se l’ammontaredei ricavi o compensi non èsuperiore a 500.000 Euro;

• 2.000 Euro, se l’ammontaredei ricavi o compensi non ès u p e r i o re a 5.000.000 di Euro;

• 450 Euro, per ogni 500.000Euro in più.

Emendamento proposto: gli im-porti minimi e gli scaglioni deglialtri soggetti diversi dalle personefisiche non titolari di reddito d’im-presa o lavoro autonomo vengonomodificati come segue:

• € 400, se l’importo dei ricavi ecompensi non è superiore a €50.000

• € 500, se l’importo dei ricavi ecompensi non è superiore a €180.000

• € 600, se l’importo dei ricavi edei compensi supera € 180.000

Gli importi minimi sono dovuti inmisura fissa e quindi non vannoragguagliati all’anno anche nell’i-potesi di periodo d’imposta supe-riore o inferiore a 12 mesi.Gli importi minimi dovuti dai sog-getti ai quali sono imputati proquota i redditi delle società o as-sociazioni di cui all’articolo 5 de-vono essere ripartiti proporzional-mente alla quota di partecipazio-ne agli utili.Deve, innanzi tutto, farsi riferimen-to all’ammontare complessivo deiricavi o compensi dichiarati dallasocietà o associazione, determi-nando, in riferimento a tale valore,l’importo minimo che sarà ripartitotra i soci in proporzione alla pro-pria quota di partecipazione. In nessun caso l’importo minimodovuto da ciascuno dei predetti

soggetti può risultare inferiore a200 Euro. Qualora il contribuente possieda,in aggiunta ai redditi di partecipa-zione, redditi derivanti dall’eserci-zio di arti e professioni e/o redditidi impresa per i quali risultano ap-plicabili importi minimi di diversoammontare deve essere versatoquello più elevato. Nel caso di dichiarazione omessasono dovuti per ciascun periodod’imposta i seguenti importi:• € 1.500 Euro per le persone fi-

siche;• € 3.000 Euro per tutti gli altri sog-

g e t t i .Si ricorda che ai fini della definizio-ne si considerano omesse le di-chiarazioni legittimamente non pre-sentate per mancanza di re d d i t i .Ai fini della definizione automati-ca, l’articolo 9, comma 7, prevedel’irrilevanza, a qualsiasi titolo, del -le eventuali perdite risultanti dalledichiarazioni originarie.Ne consegue che tali perdite nonsono in nessun caso computabiliin diminuzione del reddito com-plessivo dei periodi di impostasuccessivi a quelli condonati.

RUBRICA FISCALE

Termini di accertamento per le dichiarazioni IVA (prima degli emendamenti)

Anno Termine di Termine di presentazione accertamento accertamento

Periodo della per le dichiarazioni Termine per le dichiarazioni Termine d’imposta dichiarazione presentate prorogato omesse prorogato

1997 2003 20041998 1999 2003 2004 2004 20051999 2000 2004 2005 2005 20062000 2001 2005 2006 2006 20072001 2002 2006 2007 2007 2008

Termini di accertamento per le dichiarazioni IVA (dopo gli emendamenti)

Anno Termine di Termine di presentazione accertamento accertamento

Periodo della per le dichiarazioni Termine per le dichiarazioni Termine d’imposta dichiarazione presentate prorogato omesse prorogato

1997 2003 20051998 1999 2003 2005 2004 20061999 2000 2004 2006 2005 20072000 2001 2005 2007 2006 20082001 2002 2006 2008 2007 2009

Termini di accertamento per le dichiarazioni dei redd i t i (prima degli emendamenti)

Anno Termine di Termine di presentazione accertamento accertamento

Periodo della per le dichiarazioni Termine per le dichiarazioni Termine d’imposta dichiarazione presentate prorogato omesse prorogato

1996 2003 20041997 1998 2003 2004 2004 20051998 1999 2003 2004 2004 20051999 2000 2004 2005 2005 20062000 2001 2005 2006 2006 20072001 2002 2006 2007 2007 2008

Termini di accertamento per le dichiarazioni dei redd i t i (dopo gli emendamenti)

Anno Termine di Termine di presentazione accertamento accertamento

Periodo della per le dichiarazioni Termine per le dichiarazioni Termine d’imposta dichiarazione presentate prorogato omesse prorogato

1996 2003 20051997 1998 2003 2005 2004 20061998 1999 2003 2005 2004 20061999 2000 2004 2006 2005 20072000 2001 2005 2007 2006 20082001 2002 2006 2008 2007 2009

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 322

Come chiarito dalla circolare mini-steriale, in caso di perdita, gene-rata in un periodo di imposta defi-nito e riportata in un periodo di im-posta successivo egualmente de-finito, l’imposta lorda di tale ultimoperiodo - sulla quale applicare lep e rcentuali previste dall’art i c o l o9, comma 2, lett. a) - non deve es-sere rideterminata.A part i re dal primo anno di impostasuccessivo all’ultimo definibile (nellan o rmalità dei casi il 2002) non sipossono riport a re le perdite deri-vanti dalle annualità condonate.Per i periodi d’imposta chiusi inp e rdita o in pare g g i o la definizioneautomatica si perfeziona medianteil versamento degli importi minimip recedentemente indicati.Nell’ipotesi di contemporaneopossesso in un medesimo perio-do d’imposta di redditi d’impresae di lavoro autonomo, per la de-terminazione dell’importo minimoda versare occorre far riferimentoalla somma complessiva dei rica-vi e dei comp e n s i .

Settore imposta sul valoreaggiuntoPer definire automaticamente l’im-posta sul valore aggiunto occor-rerà versare per ciascun periodod’imposta:• un importo pari alla somma del

2% dell’IVA relativa alle opera-zioni imponibili effettuate nelperiodo d’imposta corr i s p o n-dente e del 2% dell’IVA detrai-bile nel medesimo periodo;

• nel caso in cui l’imposta re l a t i-va alle operazioni imponibilioppure l’imposta detraibile sia-no di ammontare superiore a200.000 Euro, a ciascuna ecce-denza si applica la percentualedell’1,5%;

• qualora le predette impostesiano di ammontare superiorea 300.000 Euro sulle ecceden-z e si applica la perc e n t u a l edell’1%.

Ai fini dell’Iva l’importo minimodaversare per ciascun anno oggettodi definizione è determinato in re-lazione al volume d’affari del con-tribuente:• 500 Euro per i soggetti con

volume d’affari sino a 10 milaE u ro ;

• 1000 Euro per quelli con volumed ’ a ffari superiore a 10 mila Euroma non a 200 mila Euro ;

• 2000 Euro per gli altri soggetti.

Emendamento proposto: gli im-porti minimi e gli scaglioni vengo -no modificati come segue:• € 500, se l’importo del volume

d’affari non è superiore a €50.000

• € 600, se il volume d’affari ècompreso tra € 50.001 ed €180.000

• € 700, se l’importo del volumed’affari è superiore a € 180.000

Gli importi minimi sono dovuti inmisura fissa e quindi non vannoragguagliati all’anno anche nell’i-potesi di periodo d’imposta supe-riore o inferiore a 12 mesi.Nel caso di dichiarazione omessasono dovuti per ciascun periodod’imposta i seguenti importi:

• 1.500 Euro per le persone fisi-che;

• 3.000 Euro per tutti gli altri sog-getti.

Le maggiori imposte da versarenon sono compensabili sul mo-dello F24.

Rateizzazione dei versamentiQualora le imposte da versare perciascuna annualità superino:• per le persone fisiche 2. 0 0 0

E u ro• per gli altri soggetti 5.000 Euro

Emendamento proposto: i so-pradetti importi di 2.000 Euro e5.000 Euro passeranno a 3.000Euro e 6.000 Euro.

gli importi eccedenti possono es-sere versati in due rate di egualeimporto, maggiorate degli interes-si legali (3%) a decorrere dal 17marzo 2003, alle seguenti sca-denze:• 16 marzo 2004• 16 marzo 2005

Emendamento proposto: la se-conda e la terza rata dovranno ri-spettivamente essere versate allescadenze del 30 novembre 2003e 20 giugno 2004.

Il calcolo degli interessi sarà effet-tuato con le modalità già indicatea commento dell’articolo 8 (inte-grazione semplice).Il mancato versamento di una del-le due rate non incide sul perfe-zionamento della definizione au-tomatica, ma determina l’avvio delprocedimento per il recupero del-le somme omesse con applicazio-ne di sanzioni come già eviden-ziato a commento dell’articolo 8(integrazione semplice).

Contribuenti congrui e coerenti

Emendamento proposto: È stataintrodotta una nuova possibilità diaccesso al condono tombale per icontribuenti titolari di reddito d’im-presa o di lavoro autonomo.Ove tali soggetti risultino congruie coerenti in base agli studi di set-tore o congrui in base ai parame-tri (per gli anni in cui non risulta-vano approvati gli studi di setto-re), viene loro concessa la possi-bilità di aderire al condono tom-bale, sanando tutte le imposte,compresa l’IVA, mediante il paga-mento di € 500 per ciascuna an-nualità.Per i soggetti che risultano con-grui ma non coerenti in base aglistudi di settore, la definizione siotterrà con il pagamento di € 700per ciascuna annualità.Per i periodi in cui detti contri-

buenti non risultano congrui po-tranno aderire al condono tomba -le versando le somme ordinariepreviste per tale tipologia di sana-toria.

Disposizioni particolari per ilsisma che ha interessato leprovince di Catania,Ragusa eSiracusa nel 1990.Per i soggetti colpiti dal sisma del13 e 16 dicembre 1990, che ha in-

teressato le province di Catania,Ragusa e Siracusa, individuati aisensi dell’articolo 3 dell’ordinanzadel Ministro per il coordinamentodella protezione civile del 21 di-c e m b re 1990, destinatari deiprovvedimenti agevolativi in mate-ria di versamento delle sommedovute a titolo di tributi e contribu-ti, viene stabilita la possibilità didefinizione automatica, oltre cheai periodi d’imposta sopra indica -ti, anche alle annualità 1990, 1991e 1992.In particolare, la norma, ai fini del-la definizione automatica di taliperiodi d’imposta, prevede l’ob-bligo del versamento, entro il 16marzo 2003, dell’intero ammonta-re dovuto per ciascun tributo a ti-tolo di capitale, al netto dei versa-menti già eseguiti a titolo di capi-tale ed interessi, al 10 per cento.Così, ad esempio, a fronte di unimporto complessivamente iscrit-to a ruolo di 1.000 e di un paga-mento parziale pari a 200, ai finidella definizione in esame è dovu-ta la somma pari a 80, corrispon-dente al 10% della differenza tra1.000 e 200.

Qualora gli importi dovuti com-plessivamente eccedano la som-ma di 5.000 Euro, l’eccedenzapuò essere rateizzata, medianteun massimo di otto rate semestra-li con l’applicazione degli interes-si legali a decorrere dal 17 marzo2003. Come per i periodi d’imposta ge-n e r a l mente interessati dalla de-finizione automatica, il mancatoversamento di una delle rate se-mestrali non incide sul perf e z i o-namento della definizione auto-matica, ma determina l’avviodel procedimento per il re c u p e-ro delle somme omesse. In talcaso si applica una sanzioneamministrativa pari al 30% dellesomme non versate e gli inte-ressi legali. Tale sanzione è ri-dotta al 15% qualora il versa-mento sia effettuato entro i 30g i o rni successivi alle pre d e t t edate di scad e nz a .

Art. 10 - Proroga di termini

L’articolo 10 dispone la prorogadei termini per l’accertamento inmateria di imposte sui redditi e

dell’IVA per i contribuenti che nonsi sono avvalsi delle disposizionidi cui agli articoli 7, 8 e 9 sopracommentati.In particolare, la norma prevede ildifferimento di un anno dei terminiper l’accertamento ai fini delle im-poste dirette e dell’Iva.

Emendamento proposto: i termi-ni per l’accertamento saranno dif -feriti di 2 (due) anni anziché di unanno.

In merito all’integrativa semplicedi cui all’articolo 8, tenuto contoche essa può riferirsi a singoleimposte e singoli periodi d’impo-sta, la proroga del termine perl’accertamento opera nei riguardidelle imposte e dei periodi d’im-posta che non sono stati oggettodi integrazione.P e rtanto, nei confronti dei sog-getti che non si avvalgono dinessuna delle predette disposi-zioni agevolative, i termini perl ’ a c c e rtamento sono pro rogati diun ulteriore anno come eviden-ziato nelle tabelle esplicative (ve-di pagg. 21 e 22). ■

Tabella riassuntiva

Concordato Integrativa semplice Condono tombaleArticolo 7 Articolo 8 Articolo 9

Soggetti • Titolari di reddito Tutti Tuttiinteressati d’impresa (compresi i sostituti

• Titolari di reddito d’imposta)di lavoro autonomo

indipendentemente dalla natura giuridica

Casi di • Omessa dichiarazione • Procedimento penale • Omessa dichiarazioneesclusione • Ricavi o compensi (solo per il periodo per tutti i periodi

superiori a € 5.164.569 interessato) • Procedimento penale • Procedimento penale • Invito, accertamento o (solo per il periodo

(solo per il periodo processo verbale interessato)interessato) (solo per il periodo • Invito, accertamento o

• Invito, accertamento o interessato) processo verbaleprocesso verbale (solo (solo per il periodoper il periodo intere s s a t o ) interessato)

Annualità Dal 1997 al 2001 • Imposte Dirette: dal 1997 • Imposte Dirette: dal (a scelta del contribuente) al 2001 (a scelta del 1997 al 2001 più anno

contribuente) più anno 1996 se dich. omessa1996 se dich. omessa • Iva: dal 1998 al 2001

• Iva: dal 1998 al 2001 più anno 1997 se dich. (a scelta del contribuente) omessapiù anno 1997 se dich. È obbligatorio definireomessa tutti gli anni di ciascun

settore impositivo

A d e g u a m e n t o Rileva nella misura del 60% Rileva nella misura del 100% Nessun adeguamentoimponibile del maggior imponibile del maggior imponibile previdenziale dichiarato dichiarato

Termini di Comunicazione dell’avvenuta • Entro il 16 marzo 2003 Entro il 16 marzo 2003p re s e n t a z i o n e definizione entro per titolari di redditi di

il 31 luglio 2003 i m p resa o lavoro autonomo Emendamenti proposti:• Entro il 20 giugno 2003 • Entro il 16 aprile 2003

per i soci od associati

Emendamenti proposti:• Entro il 16 aprile 2003

per titolari di redditi di i m p resa o lavoro autonomo

• Entro il 16 settembre2003 per i soci od associati

Termini di • 20 giugno 2003: per • Entro il 16 marzo 2003 Entro il 16 marzo 2003versamento definire redditi di impresa titolari di redditi di per

e di lavoro autonomo i m p resa o lavoro autonomo Emendamenti proposti:• 16 settembre 2003: • Entro il 20 giugno 2003 • Entro il 16 aprile 2003

per definire redditi di per i soci od associatipartecipazione

Emendamenti proposti:• Entro il 16 aprile 2003 per

titolari di redditi di impresa o lavoro autonomo

• Entro il 16 settembre 2003 per i soci od associati

RUBRICA FISCALE

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

P er la maggior parte dicoloro che navigano inInternet,la Rete è essen-

zialmente costituita da due servi-zi: il Web e la posta elettro n i c a .Tuttavia, ridurre Internet a questidue servizi (anche se molto im-p o rtanti ed insostituibili), signifi-ca rinunciare, ad esempio, a del-le potenzialità che consentono,tra l’altro, di tro v a re file di vario ti-po e genere che, diversamentenon verre b b e ro mai rintracciaticon i mezzi tradizionali che cono-s c i a m o .Tra i servizi meno conosciuti maestremamente utili, mi preme se-gnalarvi Archie, un potente stru-mento di ricerca che, a differenzadei più tradizionali “motori di ricer-ca” (es. Google, Altavista, Ariannaed altri), che esplorano solo la par-te multimediale della rete (We b ) ,analizza degli archivi denominatiF T P (di cui avevamo già avuto mo-do di parlare in un precedente nu-m e ro di Professione veterinaria). Ilt e rmine FTP significa letteralmente“File Tr a n s fer Pro t o c o l” che altronon è che uno standard per il tra-sferimento dei file da una parte al-l’altra di Intern e t .Il sistema Archie fu sviluppato al-la McGill University School ofComputer Science (Canada) daAlan Emtage, Bill Heelan and Pe-ter Deutsch. Archie localizza i filesu server FTP anonimi sparsi unpo’ ovunque sulla Rete. Periodi-camente Archie verifica ogni ser-

ver FTP registrato, in modo da po-ter aggiorn a re una sua lista inter-na (chiamata Internet Arc h i v eDatabase) che contiene tutti i filee dire c t o ry trovati in ogni serv e rFTP controllato. Tutti i server Ar-chie contengono la stessa lista.Si può accedere al database Ar-chie: con un client locale, unasessione Telnet, via www o viaposta elettronica.Negli archivi FTP, quindi, si puòtrovare un enorme quantità di filemultimediali, suoni, documenti e,soprattutto, programmi di vario ti-po e utilità.Archie è, dunque, uno strumentodi ricerca sofisticato che sistema -ticamente consulta tutti gli archiviFTP e ne cataloga il contenuto inun gigantesco elenco. Come ac-cennato in precedenza, tale clas-sificazione può essere consultatain diversi modi, uno dei quali con-siste nel consultare dei siti deno-minati “archie mailserver”, attra-verso uno scambio di messaggidi posta elettronica, il primo deiquali dovrà essere indirizzato oad [email protected] o [email protected] avere la lista completa deim a i l s e rv e r, mandate esclusiva-mente la parola servers come te-sto del messaggio.Per ottenere altre inform a z i o n i ,invece, nel testo del messaggiod o v rete scrivere solo la paro l ah e l p e, in poco tempo, Archie virisponderà dettagliandovi delle

istruzioni per poter consultare consoddisfazione gli archivi FTP.Successivamente, inviate allostesso mailserver un secondomessaggio, il cui testo sarà find,seguito dal nome del file o dei fileche si vogliono trovare. Archie viricontatterà inviandovi un catalo-go dei siti sui quali il file può es-s e re scaricato. Sarà quindi ungioco da ragazzi scrivere sulbrowser l’indirizzo o digitare il linkche vi interessa, il vostro pro-gramma di gestione del We bprovvederà a rendere disponibilesul vostro PC il file o i file che vi in-teressano.Ovviamente, occorrerà averel ’ a v v e rtenza di immettere primala sigla f t p : / / in sostituzione dellapiù nota h t t p : / / che caratterizza isiti We b .Nel caso voleste ottenere una listadi file (documenti, foto, video,ecc.) che riguardano uno specifi-co tema di vostro interesse, oc-corre scrivere nel messaggio leparole set search sub seguite daltermine find e dal nome dell’argo-mento o della cosa che vi interes-sa ricevere.Se desiderate cercare esclusiva-mente un documento di word ouna foto o un filmato, occorreràche scriviate dopo find il nomedella cosa che cercate seguito daun punto e dal tipo di file che de-siderate (es: gianni-agnelli.jpgper una foto o gianni-agnelli.mpg,ecc). ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 23

Archie: uno strumento di ricerca i n s o s t i t u i b i l eÈ uno dei motori di indagine più efficaci che utilizza il File Transfer Protocol

IN RETE

d i Fabrizio Pancini

Sabato 15 Marzo 2003Sala unica

14,00 Registrazione partecipanti14,30 Saluto del CD SIMVENCO14,45 Dr. Roberto Orsi: Esposizione di casi clinici in OV15,45 Dr.ssa Marta Rostagno: Esposizione di casi clinici

in AV16,45 Coffee Break17,15 Dr.ssa Marina Nuovo / Dr. Francesco Longo:

Terapia integrata fra OV ed AV18,15 Discussione18,30 Chiusura dei lavori20,30 Cena Sociale

Domenica 16 Marzo 20039,00 Registrazione dei partecipanti

Sala Agopuntura Veterinaria9,30 Dr. Francesco Longo: “Impiego Clinico dei Meri-

diani Curiosi (nel Cavallo e nel Cane)” - I parte

11,00 Coffee Break11,30 Dr. Francesco Longo: “Impiego Clinico dei Meri-

diani Curiosi (nel Cavallo e nel Cane)” - II parte

13,00 Pausa Pranzo

14,00 Dr.ssa Marta Rostagno: “Fisiopatologia del Rene inMTC” - I parte

16,00 Coffee Break16,30 Dr.ssa Marta Rostagno:“Fisiopatologia del Rene in

MTC” - II parte.

18,00 Test Autovalutazione ECM18,30 Consegna Attestati di Partecipazione; Chiusura dei

lavori.

Sala Omeopatia Veterinaria 9,30 Dr.ssa Marina Nuovo: L’assurdo omeopatico: stes-

si rimedi per malattie diverse, rimedi differenti peridentiche patologie parte I

11,00 Coffee Break11,30 Dr.ssa Marina Nuovo: L’assurdo omeopatico: stes-

si rimedi per malattie diverse, rimedi differenti peridentiche patologie parte II

13,00 Pausa Pranzo14,00 Dr. Roberto Orsi: Una Omeopatia, tante omeopatie

I parte16,00 Coffee Break16,30 Dr. Roberto Orsi: Una Omeopatia, tante omeopatie

II parte18,00 Test Autovalutazione ECM

18,30 Consegna Attestati di Partecipazione; Chiusura deilavori.

Possono partecipare al seminario gli iscritti all'anno in corsoalla SIMVENCO.

RELATORIFrancesco Longo, Marina Nuovo, Roberto Orsi, Marta Ro-stagno

PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONISCIVAC - Palazzo Trecchi, Via Trecchi 20 - 26100 CremonaTel. 0372/403506 - Fax 0372/457091 E-mail [email protected]

L’APPROCCIO DIAGNOSTICO-TERAPEUTICO IN MEDICINA NON CONVENZIONALE 15-16 marzo 2003 - Palazzo Trecchi Cremona

organizzato da

Eventi Veterinari

SIMVENCOSocietà Italiana di Medicina Veterinarianon Convenzionale

Sabato 15 marzo Sala unica +domenica 16 marzo Sala Agopuntura: crediti 10

Sabato 15 marzo Sala unica + domenica 16 marzo Sala Omeopatia: in fase di accreditamento

http://www.parks.it/

È il sito che fa capo alla Federazione Italiana dei Parchi e delleR i s e rve Naturali, un’associazione volontaria di pro m o z i o n e

s ociale fondata nel 1989 che ha lo scopo, tra l’altro, di promuovere lacreazione di un sistema nazionale delle aree protette.Questa associazione partecipa alla elaborazione teorica, alla pro g e t-tazione ed alla attuazione dei grandi programmi di sistema; favoriscela collaborazione tra i soci e la circolazione delle conoscenze e del-le esperienze gestionali; attua lo studio e la definizione di metodolo-gie per la sostenibilità delle attività umane in territori “fragili”; pro-muove il collegamento internazionale tra enti e istituzioni di tutela esviluppa attività di informazione e divulgazione. Il sito, davvero ben dettagliato e completo, è l’occasione per il medi-co veterinario che si interessa di eco-sistema, riserve naturali, parc h ied aree protette, di avvicinarsi ad un settore che può off r i re un ulte-r i o re sbocco professionale che valorizza le competenze della nostrac a t e g o r i a .

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

Q uando sento parlare di6 2 6 , di normative sul la-vo ro , di normative sugli

impianti e più in generale di nor-mative delle strutture sanitarie, dauna parte mi verrebbe da dire, co-

me da anni sostengo, che “è ora”,dall’altra penso, con orrore, all’u-scita improvvisa di un decre t oche assimili le strutture veterinarieen bloc alle strutture umane. L’in-cubo svanisce quando penso che

il 100% delle strutture veterinarielavorerebbe fuori legge e che ilNAS, o più semplicemente l’Uffi-cio di Igiene pubblica, farebbechiudere tutti. Impossibile. D’al-tronde non è neanche pensabile

continuare a lavorare fregandose-ne beatamente delle leggi esi-stenti anche quando chiaramenteci riguardano. Se in ambulatoriomanca la “terra”, le prese di cor-rente sono sopra i rubinetti del-

l’acqua, i fili non sono antincen-dio, manca l’estintore e magarinon c’è neanche un salvavita, secapita qualcosa poi non andiamoa lamentarci. Il magistrato temonon terrebbe conto delle nostrelacrime di coccodrillo. È evidenteche ci sono normative promulgateesclusivamente pensando allestrutture umane. Mi vengono inmente, ad esempio, i dispositivi digancio- sgancio rapido per i va-porizzatori che non possono es-sere tenuti in linea, oppure le se-vere limitazioni nell’uso del pro-tossido d’azoto, dove, neanchevolendo, l’anestesista può supe-rare una determinata percentualedi questo gas nel totale del flusso.Ora, se è ben vero che anche anoi può capitare di avere apertidue vaporizzatori in linea, erogan-do al paziente magari un 3% diIsoflurano più un 2% di Alotano,non credo che possiamo essereassimilati tout court alle normativevigenti in campo umano. Non cre-do che qualcuno si dia la briga divenire a vedere se io posso ero-gare un flusso composto dall’80%di Protossido e dal 20% di Ossi-geno oppure se il flussimetrom’impedisce di fare una similesciocchezza. Diverso il discorso per quanto ri-guarda le norme che tutelano i di-pendenti (e non solo) sul lavoro.Qui c’è poco da scherzare. Uncollega recentemente si è vistoc h i u d e re temporaneamente lastruttura perché scoperto a smal-tire uteri, pezzi di arti, mammelle equant’altro nei cassonetti dell’im-mondizia. Non so a quali graneandrà incontro. Sicuramente nondormirei sonni tranquilli. Figuria-moci se dovesse capitare al di-pendente di rimanere attaccatoalla corrente sprigionata da unapresa volante che pende dal sof-fitto per alimentare l’ultimo mac-chinario arrivato. In caso malau-gurato di morte sono certo che ilDirettore Sanitario potrebbe spe-rare nelle arance rosse di Siciliache qualche collega dal cuore te-nero sono certo gli invierebbe ingalera.Come al solito il problema gira at -torno alle parcelle e ai nostri in-troiti. Quando riusciremo a spun-tare 100 Euro per visita e 5000 Eu-ro per un’ovarioisterectomia sonocerto che non avremo difficoltà amettere a norma anche il porta-chiavi con la lampadina che illu-mina la serratura. Fino ad allora(quindi per sempre) non ci rimarràche osservare le norme che real-mente ci competono e fare lo sla-lom (sperando di non troncarsi unginocchio) tra quelle che il magi-strato Pinco direbbe che ci com-petono e il magistrato Pallino di-rebbe il contrario. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 324L’OPINIONE

La 626? Una questione di slalom d i Oscar Grazioli

Medico Veterinario, Reggio Emilia

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

D a qualche settimana siparla molto di Univer-s i t à , le proposte e gli in-

t e rventi che appaiono sui giornalihanno aperto un ampio dibattitosu come dovranno essere trasfor-mate per essere in grado di pro-porsi alla nuova realtà culturale,formativa e professionale.I punti più attuali e di maggior di-scussione sono: autonomia, con-c o rrenza, lauree 3+2, specializ-zazioni, codice deontologico deip rofessori, ricerca, nepotismo eb a ronie, confronto con il mondop rofessionale, pro g r a m m a z i o n edel numero dei laureati, età me-dia dei docenti molto elevata.S p e ro che non mi sia sfuggitonulla. Ovviamente si parla dell’U-niversità in genere e non specifi-catamente delle facoltà di veteri-naria per le quali andrebbe al-meno aggiunto il problema deln u m e ro, 13, certamente esage-rato per le esigenze del nostropaese e quello del rischio evi-dente di una concorrenza “slea-le”, intesa non come illegale mada una posizione di forza e do-minante, con il mondo pro f e s s i o-nale. Gli interventi che abbiamopotuto leggere sono spesso digrande autorevolezza, Ministri:Moratti, Sirchia, Tremonti, Pre m iNobel, rettori delle più note Uni-versità, ricercatori di fama, ecc.e sono in genere molto criticiverso il mondo universitario chesembra volere re s t a re arro c c a t osu posizioni che ormai si dimo-strano sempre di più superate enon adeguate all’evoluzione delruolo insostituibile che deve ave-re l’Università. Prima di entrarenel merito dei punti che abbiamoevidenziato è bene ricord a re chel’ultima legge Finanziaria ha ri-dotto gli stanziamenti per l’Uni-versità ed al momento in cui scri-vo credo che il problema non siastato risolto del tutto nonostantela minaccia da parte dei rettori diuna dimissione in massa. Ho vo-luto ricord a re questo aspettop e rché è evidente il conflitto, an-che all’interno del Governo, frachi crede che la soluzione possae s s e re quella di ridurre le fa-

coltà, contenendo i costi e quin-di i finanziamenti, lasciando chesia sempre più la stessa Univer-sità, nella sua piena autonomia,a proporsi sul mercato garanten-do efficienza, organizzazione esoprattutto “eccellenza” per ga-rantirsi iscritti e fondi, anche pri-vati, sia per la gestione che perla ricerca, in diretta concorre n z afra i vari atenei, e chi invece vor-rebbe continuare usufruendo deisoliti finanziamenti a pioggia ac-contentandosi di proporsi su unt e rritorio limitato con sostegni dienti locali senza puntare a livelliqualitativi che potre b b e ro farn eun riferimento nazionale per par-ticolari specializzazioni o settoridi ricerca. Fra le facoltà di vete-rinaria oggi, se ben ricordo, solodue hanno avuto il riconosci-mento europeo (Bologna e To r i-no) mentre altre potranno otte-nerlo soltanto con grossi sforzi fi-nanziari che dovre b b e ro ulterior-mente far riflettere sulla conve-nienza di mantenere 13 facoltà.Forse dico una follia ma non sa-rebbe meglio avere meno facoltàma di grande livello? Il MinistroTremonti ha sostenuto che la ri-duzione dei fondi è motivata da-gli sprechi enormi che si hannonel mondo universitario e dellar i c e rca ed il Ministro Sirchia hadetto a chiare lettere che se leUniversità non cambieranno il si-stema di reclutamento e di sele-zione dei futuri docenti sarannos e m p re più numerosi i giovanivalidi che se ne andranno all’e-s t e ro insoff e renti alle “baronie” ela nostra Università resterà sem-p re una struttura fragile ed ina-deguata. A proposito di docentivi sono alcune proposte estre-mamente interessanti. Sarà defi-nito un codice deontologico alquale tutti dovranno attenersi, gliaumenti di stipendio non saran-no più legati automaticamenteall’anzianità ma saranno vincola-ti anche a fattori qualitativi dellap rofessionalità che sarà re g o l a r-mente valutata con anche lapossibilità di rivedere l’incarico.Se ci pensate non sono pro p o s t edi poco conto perché cambie-

re b b e ro radicalmente il sistemaattuale garantendo, speriamo, aquelli che dimostreranno vera-mente di essere i migliori, sia lac a rriera sia soddisfazioni econo-miche. Per quanto riguarda il si-stema del 3+2 e del valore lega-le della laurea iunior rispetto aquella specialistica non ritengodi avere una sufficiente pre p a r a-zione per appro f o n d i re i variaspetti della discussione; vorre isolo ricord a re che la laurea è laconclusione di un corso di studima in nessun modo può cert i f i-c a re, pur essendone elementoessenziale, la preparazione peri n i z i a re un’attività pro f e s s i o n a l eche dovrà essere valutata da una p p rofondito esame di stato do-po un periodo serio di tiro c i n i o .L’ultimo aspetto che invece vor-rei appro f o n d i re è quello del rap-p o rto fra Università e mondop rofessionale. Un rapporto chep o t rebbe essere di grande im-p o rtanza se si riuscisse ad arr i-v a re ad una seria collaborazio-ne. Per quanto ci riguarda, parlodel settore veterinario, i punti for-ti di intesa che si dovre b b e ror a g g i u n g e re e che oggi al con-trario sono terreno di scontro so-no tre. L’ a g g i o rnamento post-universitario che potrebbe esse-re sviluppato in piena collabora-zione se, come in altri paesi, ve-nisse riconosciuto al mondo pro-fessionale un ruolo ed una qua-lità che non hanno nulla da invi-d i a re al mondo universitario. Delresto negli ultimi anni sono sem-p re più numerosi i pro f e s s i o n i s t ichiamati dalle Università a tene-re cicli di lezioni o corsi veri ep ropri all’interno del pro g r a m m adel corso di laurea. Ci vorre b b equindi molto poco per lavorareinsieme su obiettivi comuni. GliOspedali veterinari delle Univer-sità sono certamente stru t t u renecessarie per la didattica e perla ricerca e potre b b e ro anchee s s e re un importante riferimentoper il mondo professionale senon venissero intesi come stru-mento per raccogliere soldi pro-ponendosi direttamente al serv i-zio del pubblico e quindi in con-c o rrenza diretta con i pro f e s s i o-nisti privati. L’Università in que-sto confronto si propone con evi-denti vantaggi strutturali ed or-ganizzativi senza rispettare inol-t re, molto spesso, il codicedeontologico, il tariffario, la leg-ge sulla pubblicità sanitaria, l’im-p roprio utilizzo di studenti o tiro-cinanti in ruoli professionali, ecc.Il terzo punto riguarda l’aspettop robabilmente più difficile e si ri-ferisce all’importante contributoche il mondo professionale po-t rebbe dare alle Università perquanto riguarda i programmi deicorsi di laurea, l’attivazione dinuovi corsi, lauree iunior, specia-lizzazioni, corsi di aggiorn a m e n-

to, ecc. in funzione delle re a l t àlavorative e di nuovi sbocchi oc-cupazionali considerando ancheil numero degli iscritti in funzionedelle diverse richieste del mer-cato. Ad esempio, per capirc imeglio, da alcuni anni il merc a t onon è in grado di assorbire ognianno più di 1000 veterinari equesto crea forte disoccupazio-ne o sottoccupazione. Sare b b equindi forse meglio ridurre i lau-reati in veterinaria pro p o n e n d oagli studenti interessati a questos e t t o re lauree brevi che li orienti-no verso ambiti diversi o in via diespansione dove è ancora pos-sibile tro v a re occupazione. L’ i m-p o rtante è che questi nuovi titolinon si trovino poi ad essere inc o n c o rrenza con il veterinariop roponendo le stesse o similip restazioni a prezzo più basso.Il Prof. Zich per conto della Con-f e renza dei rettori ha pro p o s t oun protocollo per togliere l’Uni-versità dal suo “isolamento” eper sviluppare una seria collabo-razione con il mondo pro f e s s i o-nale ed economico. Norm a l m e n-te il rapporto con il mondo eco-nomico è sempre stato superf i-ciale, formale o addirittura inesi-stente ed i percorsi formativi so-no sempre stati definiti e costru i-ti con un sistema di “autore f e re n-zialità”. P a rtendo dal principio sostenutodalla Commissione UE della “oc-cupabilità sostenibile” lo stessoZich ha ribadito che nei corsi dil a u rea si devono garantire sape-ri e capacità di tipo cognitivoche costituiscono il bagaglio cul-

turale per adattarsi alla comples-sità ed ai cambiamenti della so-cietà assicurando però compe-tenze di tipo professionale asso-ciate alle richieste del merc a t odel lavoro. Il Ministro Moratti in-t e rvenendo sull’argomento ha ri-c o rdato che l’accreditamento deicorsi di laurea da parte del mini-s t e ro per avere finanziamentipasserà anche da una valutazio-ne comune fra Università e mon-do del lavoro per stabilire unc o n t rollo congiunto dei risultatiche gli atenei ottengono in re l a-zione ai fabbisogni della re a l t àp roduttiva. Forse, questa volta, inizierà ve-ramente anche nel settore veteri-nario un confronto serio e rispet-toso fra Università e mondo pro-fessionale. Lo speriamo nell’inte-resse di tutti. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 25RIFLESSIONI

Come cambia l ’ U n i v e r s i t à d i Luigi Poretti

Il Ministro Moratti raddoppia le ore dei docenti universitari

L etizia Moratti vuole raddoppiare le ore di lezione dei docentiuniversitari portandole da 60 a 120 all’anno, mantenendo in-

variato l’orario di impegno complessivo (350 ore). Dunque un’opera-zione a costo zero. Il Ministro dell’Università ne ha parlato il 4 febbraioscorso ad alcuni parlamentari della maggioranza nell’ambito di unariunione sul nuovo stato giuridico dei professori universitari. Il proget-to, già presentato dal Miur alla conferenza dei rettori delle universitàitaliane, si tradurrà a breve in una proposta normativa. Il progetto pre-vede: concorsi nazionali ogni due anni per professori ordinari e as-sociati, creazione di una lista nazionale di idonei alla carriera acca-demica, incarichi a tempo con contratto triennale rinnovabile e rad-doppio delle ore di lezione obbligatorie.

Università: p r e - i s c r i z i o n ia p e rte on line

D al 3 febbraio 2003 sonoa p e rte on line le pre-

iscrizioni universitarie 2003-2004. La possibilità di iscri-versi via web, stabilita con undecreto del ministro Moratti, èrivolta a 450 mila studenti del-la scuola superiore seconda-ria che fino al 4 marzo potran-no compilare il modulo tele-matico al sito: www. u n i v e r-so.miur.it

Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 326ATTUALITÀ

D a molti anni,la SCIVACprima e l’ANMVI ora,sono alla ricerca di un

rapporto di collaborazione con leassociazioni animaliste per svi-luppare insieme progetti comuniorientati al miglioramento del be-

ANMVI e d E N PA: una collaborazione possibile

nessere animale. Occasionalmen-te, sono riuscite a dar vita ad ini-ziative comuni per la sensibilizza -zione dei proprietari di animali edell’opinione pubblica su temicondivisi, in piena sintonia di in-tenti.

Sono state così promosse azionidi informazione e sensibilizzazio-ne su abbandono, sterilizzazionedei gatti randagi, proposte di leg-ge sui cani pericolosi, ecc. L’associazione con la quale si èinstaurato il più assiduo rapporto

di collaborazione è stata La Legadel Cane; solo qualche volta econ maggior difficoltà la LAV. Maanche se spesso possono deli-nearsi posizioni discordanti è im-portante cercare di evitare conflit-ti diretti che non tornerebbero a

vantaggio di nessuno e tanto me-no degli animali. Ultimamente abbiamo sviluppatouna importante collaborazionecon l’ENPA, associazione storicadell’animalismo italiano e quellapiù radicata sul territorio. L’ENPA,che sta attraversando una fase diforte rinnovamento, ha compresol’importanza di una seria collabo-razione con il mondo veterinarionel rispetto dei diversi ruoli e com-petenze. Lo sforzo comune saràquindi quello di tro v a re intesesempre più ampie per poter met-tere a punto importanti progetticercando possibili soluzioni agliaspetti che ancora possono crea-re tensioni o conflitti fra le due di-verse componenti. Al più prestoquesta collaborazione si tradurràin una importante iniziativa checoinvolgerà numerosi parlamen-tari delle diverse aree politiche di-sposti a sostenere progetti propo-sti dall’ANMVI e dall’ENPA. Lacampagna promossa dall’ENPAper il recupero dei cani allevati edutilizzati per i combattimenti, o ingenere di tutti i cani addestrati al-l’aggressività denuncia una con-dizione di maltrattamento crimino-so. Il piano che l’ENPA sta svilup-pando per il recupero di questiesemplari vede coinvolte ANMVIe SISCA per tutti gli aspetti dicompetenza del veterinario. ■

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RECENSIONI

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

Non mi iscrivoa l l ’ A N M V ISono Giovanni Giani, iscritto allaSCIVAC da dieci anni. La mia iscrizione a questa societàè sempre stata dettata dalla vo-glia di aggiornarmi e migliorarmip rofessionalmente. Nel tempo,crescendo sempre più come nu-mero di iscritti, la SCIVAC si è ac-corta di avere di conseguenza unpeso politico, ed in quest’otticacredo che sia un’ottima cosa chesia nata l’ANMVI, che finalmenteha segnato una demarcazione frachi si occupa di cultura e chi dipolitica.Ora, il mio problema è che, purcontinuando ad aver voglia di ag-giornarmi e di crescere cultural-mente, la mia visione politica del-la veterinaria italiana è ben lonta-na da quella dell’ANMVI, e di con-seguenza mal digerisco che io nesia iscritto di ufficio, e che il mionome vada ad ingrossare le fila diun’associazione nella quale nonmi riconosco. D’altronde si sa chein politica contano i numeri, e so-no dispiaciuto di dar peso a qual-cosa in cui non credo. Questa èuna situazione purtroppo non solomia personale, ma condivisa damolti colleghi, dei quali alcunihanno scelto di non iscriversi piùalla SCIVAC, altri di subire passi-vamente questo fatto, come me fi-no ad oggi.Credo che sarebbe opportuno la -sciare la libertà a ciascuno di sce-gliere se abbinare la propria iscri-zione alla SCIVAC con quellaANMVI oppure no. Inoltre, sicuramente, la gestionedell’ANMVI comporta delle spese,che nella situazione attuale sonosostenute anche da me; perciòcredo che sarebbe ancor meglioscindere dalla quota annuale lacifra riguardante l’ANMVI, sia puresigua, e lasciarla pagare a colo-ro che intendono associarvisi.Cordiali saluti

Dott. Giovanni Giani, Pontedera PI

Caro collega, la tua lettera ci ri-porta indietro di alcuni anni quan-do le varie associazioni, fra cui laSCIVAC, decisero di non occu-parsi più direttamente di problemiprofessionali ma di costituire unanuova associazione che riunendotutte quelle esistenti in una fede-razione potesse avere la forz a(più di 10000) per diventare unserio e qualificato riferimento delmondo veterinario nei confronti ditutti gli interlocutori istituzionali,nazionali e locali. È cosi natal’ANMVI, federazione di numeroseassociazioni nazionali e locali ed ilcui numero in continuo aumentorende sempre più rappresentativadi tutti i settori della veterinaria.Ogni associazione ha ratificato lasua adesione con una approva-zione espressa dai soci in occa-sione della prima assemblea. Co-sì ha fatto la SCIVAC proponendoa suo tempo l’adesione all’ANMVIdurante l’assemblea annuale deisoci. La proposta è stata allora

accolta all’unanimità dopo unaperto dibattito che è documenta-to dalla registrazione in video ditutta l’assemblea, come è con-suetudine della SCIVAC, a com-plemento del verbale redatto dalsegretario. Da quel momento laSCIVAC è diventata una colonnaportante dell’ANMVI che in questisoli tre anni di vita ha dimostratoche il progetto era giusto conside-rato il lavoro svolto ed i risultati edi riconoscimenti ottenuti. Alcunig i o rni fa è stato nostro ospitepresso la sede di Palazzo Trecchiil Sen. Cursi, Sottosegretario alMinistero della Salute e Commis-sario Governativo per l’Anagrafeanimale con il quale abbiamoavuto modo di scambiare cordial-mente varie riflessioni sui diversiproblemi della veterinaria trovan-do da parte sua riconoscimentoper il nostro ruolo ed attenzione edisponibilità verso le difficoltà cheil nostro settore sta incontrando.Non credo che prima d’ora un’or-ganizzazione veterinaria abbiaavuto l’onore di una visita di que-sta importanza esclusa la FNOVIche rappresenta istituzionalmentetutto il mondo veterinario. L’ANM-VI è nata come associazione pro-fessionale accollandosi i problemidi tutta la veterinaria senza alcunaintenzione di assumersi ruoli sin-dacali proponendo anzi ai duesindacati esistenti, il SIVELP ed ilSIVEMP, un’ampia e disponibilecollaborazione. Ad ora, nonostan-te incontri e colloqui, non siamoancora riusciti a raggiungere que-sto obiettivo, anzi, i due sindacatihanno aderito, insieme ad unaparte del mondo universitario, adun progetto proposto da un edito-re privato per la costituzione di unClub del veterinario che si ponevain una posizione di evidente con-trapposizione al nostro movimentoassociativo. Nel frattempo l’ANMVIotteneva il riconoscimento del-l ’ U E V P, a livello europeo, e dellaConsilp Confprofessioni, su pianonazionale, come rappre s e n t a n t edel mondo professionale veterina-rio italiano. È inoltre giusto ricor-dare che l’adesione della SCIVACall’ANMVI, essendo una federa-zione di associazioni, non preve-de una iscrizione personale equindi un iscritto alla SCIVAC n o nè iscritto all’ANMVI. La stessa co-sa è avvenuta quando la SCIVA Cha deciso di aderire alla WSAVAed alla FECAVA. Mi diventa quindidifficile capire la tua difficoltà ecapisco ancora meno quella didue colleghi che al momento del-la adesione della SCIVAC, non es-sendo d’accordo su questa deci-sione, hanno rinunciato alla loroiscrizione trovandosi dopo poco,in qualità di iscritti SIVELP, unabella tessera personale di adesio-ne al Club del veterinario senzache fosse espressa alcuna rimo-stranza. Se non condividi alcuneposizioni prese o espresse dal-l’ANMVI sarebbe per noi impor-tante capire il tuo pensiero inquanto ciò che viene espresso daquesta associazione non è casua-le ma deriva dalle indicazioni del -le diverse associazioni federate esoprattutto di tanti colleghi a que-

ste iscritti spesso da noi sollecita-ti anche tramite sondaggi, que-stionari o dibattiti aperti sulla ve-tlink che oggi con i suoi 2500iscritti rappresenta abbastanzabene l’intera categoria. Come ve-di l’ANMVI è aperta al contributodi tutti e certamente non vi è alcu-na preclusione verso il pensiero ola riflessione di qualsiasi collega,pronta anche a cambiare posizio-ne se i veterinari che vuole rap-presentare esprimono o suggeri-scono indicazioni diverse. Restoquindi in attesa di un tuo pensie-ro, anche critico, sul lavoro svoltofino ad oggi dall’ANMVI per poterinsieme riflettere su aspetti impor-tanti del nostro lavoro e della no-stra professione. Con l’occasioneun cordiale saluto.

Carlo Scotti, Vice Presidente ANMVI

L’esame di Statonon è unaf o r m a l i t à

Spett. PROFESSIONE VETERINARIA

Al Direttore ResponsabileDott. Manfredi Antonio

E p.c.All’Ordine dei Medici Veterinari

di VareseAl Preside della FACOLTÀ

DI MEDICINA VETERINARIA di Milano - Prof. Poli

Egregio Direttore,dopo alcune telefonate chiarifica-trici già con Lei intercorse, è giun-to il momento di scrivere con tonopacato, ma fermo, alcune osser-vazioni riguardo un articolo da Leipubblicato nel mensile dello scor-so settembre, intitolato “La corsaai punti è cominciata”, relativo al-la problematica ECM.In primo luogo chi scrive, Luigi Po-retti, non nuovo a firm a re art i c o l i

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 27LETTERE AL DIRETTORE

Nulla mi stupisce. Sono uno scienziato.

Harrison Ford/Indiana Jones

@

sul suo giornale sullo stesso arg o-mento, vedi Professione Ve t .2/2001, da un’indagine fatta dalsottoscritto e confermata dell’Ord i-ne, non risulta a tutt’oggi iscritto anessun Ordine Veterinario d’Italia. Viene quindi naturale chiedersicome mai venga dato il permessoa questo signore di spacciarsi perveterinario e tantomeno di fare af-fermazioni come, cito testualmen-te dall’articolo, “L’Esame di Statoche tutti sappiamo essere soltan-to una formalità”.Trovo che sia semplicemente ver -gognoso che una rivista comeProfessione Veterinaria che vieneinviata anche ad Enti Pubblici edaziende del settore, dia una im-magine distorta e negativa di unEsame di Stato sostenuto, ancheda chi Le scrive, alla presenza didocenti universitari, dirigenti del-l’ASL della Regione Lombard i anonché da liberi professionisti de-legati dall’Ordine dei Medici Vete-rinari di Milano.Il superamento di tale esame ètutt’altro che automatico, bisognaprepararsi accuratamente e stu-diare per diversi mesi, si informibene presso la mia Facoltà, Egre-gio Direttore, e constaterà di per-sona che succede spesso chequalche baldo dottore non vieneabilitato. Altro che formalità, l’ECM si che èuna vera formalità. Basta essere presenti dall’inizioalla fine della conferenza, sottoli-neo conferenza, e rispondere col-lettivamente ad un questionarioproforma comprovante la presen-za fisica e mentale dell’interessa-to, scongiurando abbocchi afoni-ci dietro ai banchi. Per tornare ancora all’articolo ci-tato non Le pare che i dettagli for-niti da questo Sig. Poretti Luigi ri-guardo le modalità di accredita-mento degli ECM, conservazionedei documenti e registrazione sia-no un po’ troppo precisi per esse-re riferiti da un semplice parteci-pante al “corso”?

Per essere più chiaro le chiedoquindi se l’articolo non è statoscritto da un veterinario, ma da uno rg a n i z z a t o re di questi “corsi”ECM, perché, mai scrivere anchequeste fesserie riguardo l’Esamedi Stato?Infine non si meravigli allora sevien da pensare che dietro questiECM ci siano degli interessi.Distinti saluti

Roberto Grassi

Egregio Dottor Grassi, dopo varie telefonate mi ha fattop i a c e re ricevere la lettera che iostesso le ho più volte sollecitato.C e rcherò di risponderLe chiare n-do subito che non sono Ve t e r i n a-rio ma laureato in Economia eC o m m e rcio, iscritto all’Ordine deiG i o rnalisti ed all’Albo dei Reviso-ri Ufficiali dei Conti. Per quanto ri-g u a rda l’amico Poretti, desideror i b a d i re nuovamente, come giài n f o rmatoLa altre volte, che è unsuo collega ed il fatto che Lei nonlo trovi nella lista degli iscritti agliO rdini Veterinari può essere, e mip e rdoni se non sono più esplici-to, perché attualmente non è piùiscritto o perché si firma con unopseudonimo. Per quanto riguar-da la prima ipotesi lo stesso Pro f .

VETLINKLista telematica

collegati con la tua professioneper iscriverti

http://www.anmvi.it/servizi/liste/index.html

A.N.M.V.I.

Page 27: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

Poli a cui Lei invia per conoscen-za la lettera si è cancellato da an-ni dall’Ordine di Milano ma nonper questo Lei non lo consideraun “collega” mentre nel secondocaso Poretti ha tutto il diritto diu s a re uno pseudonimo se ritieneche il firmarsi con il suo vero no-me potrebbe cre a rgli problemi olimitazioni nell’esprimere libera-mente pareri o giudizi per l’incari-co lavorativo od il ruolo pro f e s s i o-nale che ricopre. Il suo giudiziosull’Esame di Stato, superato

senza alcuna difficoltà non a Mi-lano, deriva quindi da un’espe-rienza personale ma soprattuttodai pareri espressi più volte suquesta stessa rivista e all’intern odella Vetlink, forum online di di-scussione su problemi pro f e s s i o-nali veterinari, da tanti altri suoicolleghi. Io non sono in grado did a re un giudizio o un pare re di-retto, non essendo veterinario,ma in effetti sarebbe intere s s a n t ec o n f ro n t a re negli ultimi dieci anniil numero dei respinti all’Esame di

Stato per Veterinari con quelli dia l t re categorie professionali. So-no più di diciotto anni che colla-b o ro con il mondo veterinario esinceramente non ricordo di unsuo collega che mi abbia detto diaver dovuto ripetere l’esame.Spesso sui quotidiani si legge diricorsi di numerosi bocciati perl’Esame di Avvocato (27,73 lap e rcentuale dei promossi nel2001), Notaio, Ingegnere, Medi-co, ecc. Non mi è mai capitato dil e g g e re di Veterinari bocciati. Se

le mie informazioni non sono er-rate, negli ultimi 5 anni a Milanosono stati respinti solo un paio dil a u reati in veterinaria. D’altra par-te, e Lei vorrà perd o n a re la mia ri-flessione, credo che non abbiamolto senso che sia una Com-missione composta soprattuttoda Universitari, magari gli stessiche l’hanno appena laureata, adover giudicare la sua pre p a r a-zione o capacità ad iniziare un’at-tività professionale. Non cre d eche sarebbe più giusto e logico

che siano persone che già svol-gono la professione a doverla va-l u t a re? Se fosse così, ed è sem-p re una considerazione moltopersonale, avremmo sul merc a t omeno veterinari, più preparati etutta la categoria avrebbe unaimmagine più qualificata. Perquanto riguarda l’ECM Le dirò,s e m p re a titolo personale, cosane penso. Mi ha meravigliatomolto la rivolta dei veterinari pri-vati verso un obbligo all’aggior-namento del resto sancito das e m p re dal codice deontologico.Io credo debba essere dovero s oe quindi obbligatorio l’aggiorn a-mento per una categoria che puòd e c i d e re con il suo comport a-mento della vita o della morte diun animale o, indirettamente, diquella di molti esseri umani. Sel’obbligo lo hanno tante altre ca-tegorie professionali non sanita-rie non capisco perché non lodebbano avere i veterinari. Nonc rede? Detto questo sull’ECM po-t remmo dire tutto il male possibi-le perché è evidente che è un si-stema principalmente buro c r a t i-co che in realtà non controlla ve-ramente l’aggiornamento e chenon tiene assolutamente in contole esigenze dei veterinari privatied è giusto quindi battersi, comel’ANMVI continua a fare, perc h évenga sostituito da un sistema ra-gionato e gestito dagli Ordini ovenga comunque modificato inmodo sostanziale. Mi sare b b equindi piaciuto sentire da parte ditutta la categoria veterinaria unf o rte impegno ad un continuo ag-g i o rnamento sia a garanzia del-l’utente sia per la propria cre s c i t ap rofessionale ed uno sforzo co-mune per modificare radicalmen-te un sistema impositivo a volteinutile e spesso ingestibile. Alcontrario ho sentito contestazionip o v e re di contenuto, spesso qua-lunquiste o veramente superf i c i a-li o banali da essere assoluta-mente il contrario della stessap rofessionalità. Dichiarazioni ti-po: “non ho il tempo”, “non possoc h i u d e re l’ambulatorio”, “mi ag-g i o rno per i fatti miei”, “ho giàstudiato abbastanza”, “sarà ilm e rcato o i clienti a giudicare lemie capacità” sono in assoluto ilcontrario della pro f e s s i o n a l i t àche dovrebbe esprimere il veteri-nario e mi perdoni ancora se ag-giungo che trovo pre o c c u p a n t eche queste posizioni abbianoavuto spazio e consenso nellacampagna elettorale per il rinno-vo dei Consigli degli Ordini Pro-vinciali. Capisco che dicendoquesto mi tirerò addosso le ire ditanti suoi colleghi ma visto cheper una volta posso interv e n i red i rettamente mi sono perm e s s odi essere sincero e sono convintoche anche Lei riflettendoci benemi darà ragione. In fine per quan-to riguarda gli interessi che alcu-ni avre b b e ro sull’ECM Le assicu-ro che l’unico che avrà un ritorn oeconomico sarà il Ministero cheincasserà milioni di Euro giustifi-candoli per sostenere i costi digestione di tutto il sistema. Cordiali saluti.

Antonio Manfredi

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 328LETTERE AL DIRETTORE

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INCONTRO SIVAE

ARGOMENTI DI MEDICINA DEGLI ANIMALI ESOTICI

12-13 aprile 2003 - Cremona - Palazzo Trecchi

organizzato da

Eventi Veterinari

ASSOCIAZIONEFEDERATA A.N.M.V.I.

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARIPER ANIMALI ESOTICI

Primo giorno: Sabato 12 aprile 20038.30 Registrazione dei partecipanti9.00 Le tartarughe del genere Geochelone: le specie, le-

gislazione, allevamento in cattività, principali pato-logie (M. Avanzi)

11.00 Pausa caffè11.30 I bradipi: note di gestione, principali patologie e re-

lativi protocolli terapeutici (E. Ghelfi)12.30 I gechi del genere Phelsuma: specie, gestione, prin-

cipali patologie e relativi protocolli terapeutici(A. Bellese)

13.00 Pausa pranzo 14.30 Il maialino panciuto: note di gestione, legislazione,

vaccinazioni, principali patologie e relativi protocol-li terapeutici (M. Millefanti)

15.30 I colubridi: mantenimento in cattività, riproduzione,principali patologie (A. Bellese)

17.00 Pausa caffè 17.15 Casi clinici 18.00 Fine della giornata

Secondo giorno: Domenica 13 aprile 20039.00 Malattie in falconiformi negli Emirati Arabi: diagno-

si e trattamento (A. Di Somma)10.15 Tricomoniasi in falchi da alte prestazioni (A. Di Som-

ma)11.00 Pausa caffè11.30 Review sulla patogenicità del Clostridium perfrin-

gens (A. Di Somma)12.00 Aspergillosi: la malattia che sfida i veterinari aviari

(A. Di Somma)12.40 Discussione13.00 Termine dell’incontro e consegna degli attestati

R E L ATO R ID r.ssa Marta Av a n z i, Med Vet, Castelfranco Veneto (TV)Laureata a Bologna con lode nel 1988, nel 1993 ha aperto con un collega un ambulatorio a Castel-franco Veneto, dove lavora tuttora. Ha tenuto varie relazioni agli incontri del gruppo di studio di anima-li esotici, a seminari SIVAC su argomenti di medicina degli animali esotici, ed ai corsi SCIVAC sugli ani-mali esotici. Nel 1998 è stata eletta Coordinatrice del gruppo di studio di animali esotici (fino alla costi-tuzione della SIVAE avvenuta l’anno successivo). È tra i soci fondatori SIVAE, di cui ricopre attualmentela carica di segretario, e direttore della rivista della SIVAE, “Exotic Files”.

D r. Alessandro Bellese, M e d . Ved., Mestre (VE)Nato il 26/11/65 a Lido di Venezia. Laureato in Medicina Veterinaria a Bologna il 08/11/94. Da sempreappassionato di zoologia in generale e di ematologia ed erpetologia in particolare. Da quando ha in-trapreso la professione medico veterinaria si è sempre interessato agli animali esotici, fino a dedicar-sene in modo quasi esclusivo. È iscritto dal 1995 al GAE (Gruppo di Studio Animali Esotici della SCI-VAC), poi trasformatosi in SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici). Dal 2002 è consiglie-re della SIVAE e collabora al notiziario della SIVAE “Exotic Files”. Membro A R AV. Socio fondatore del-l’AAE (Associazione Animali Esotici). Collabora con la sezione milanese del WWF per il pronto soc-corso di animali selvatici.

D r. Antonio Di Somma, M e d . Vet., Dubai (Emirati A r a b i )Antonio Di Somma si è laureato all’Università di Napoli nel 1978. Nel 1982 ha conseguito il diploma dispecializzazione in “Malattie dei piccoli animali’all’università di Pisa. Dal 1995 al 1998 presidente re-gionale SCIVAC Campania. Dal 1991 al 2000 direttore sanitario della Cliniva Veterinaria “Villa Felice”.Sin dal periodo post laurea ha sviluppato particolare interesse per la Medicina Aviare. Ha partecipatocome relatore a meeting e congressi internazionali. Da ottobre 2001 è direttore sanitario del Dubai Fal-con Hospital che ha una casistica di circa 1800 falchi visitati durante un anno. È falconiere dall’età di16 anni (quando viveva nelle vicinanze di Castel del Monte, famoso castello per falconieri di FedericoII di Svevia).

D r.ssa Elena Ghelfi, Med. Vet, PaviaLaureata in medicina veterinaria a Milano nel 1995 con elaborato sperimentale sulla filariosi nel gatto.Dal 1996 collabora presso ambulatori e cliniche veterinarie nel pavese e dal 2000 a Milano occupan-dosi prevalentemente di animali esotici e selvatici. Collaborazioni e consulenze presso centri di recu-pero dell’avi-fauna (sede LIPU “Oasi Bosco Negri” di Pavia nel periodo 1997/2002 e sede LIPU “La Fa-giana” di Magenta nel periodo 1999/2000), zoo quali l’Oasi Ornitologica S. Alessio di Pavia nel perio-do gennaio 2000- giugno 2002 e presso l’acquario di Genova (2001-2002 solo per la gestione dei co-librì). Socio fondatore della SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici, membro A AV ( A s s o-ciation of Avian Vetrinarians) e AAZV (American Association of Zoo Ve t e r i n a r i a n s ) .

D r. Massimo Millefanti, Med Vet, Gaggiano (MI)Massimo Millefanti, milanese, 47 anni, sposato, 3 figli si è laureato a Milano in Medicina Veterinaria nel1982. Lavora in un Ambulatorio Veterinario, che ha costituito nel 1983 a pochi chilometri da Milano, esi interessa in particolar modo di medicina e chirurgia di nuovi piccoli mammiferi da compagnia, di ret-tili e anfibi e di pesci ornamentali. È stato Coordinatore del Gruppo di Studio di Animali Esotici dellaS C I VAC dal 1995 al 1998. Attualmente è Vicepresidente e membro della Commissione Scientifica del-la SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici) e collabora con il Notiziario “Exotic files” dellastessa Società. Ha partecipato a molti Congressi, Seminari e Corsi, come relatore ed ha scritto nume-rosi lavori scientifici pubblicati anche all’estero. Ha scritto dei libri sulle malattie dei pesci ornamentali,sull’iguana verde, sui camaleonti, sul pitone reale e sul boa costrittore e sulle tartarughe acquatiche edha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche. Attualmente dirige una collana dedicata ad ani-mali esotici ed affini per l’Editore Giovanni De Vecchi di Milano.

L’incontro è gratuito per i Soci SIVAE in regola con la quota as-sociativa dell’anno in corso.

SEDEPalazzo Trecchi - Via Trecchi 20 - 26100 Cremona

L’ISCRIZIONE DADIRITTOA• partecipazione al seminario• attestato di frequenza• attestato con crediti formativi ECM

PER INFORMAZIONISegreteria SIVAE- Via Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel. 0372/403511 - Fax 0372/457091e-mail: [email protected] web site: www.sivae.it

In fase di accreditamento

Page 28: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

Una questionedi civiltàC a ro Scotti, si parla molto negli ultimi tempidi cimiteri per animali, ne parla-no i giornali, li spingono gli ani-malisti altri pensano di guada-g n a rci dei soldi ed il Ministro Sir-chia li prevede e li re g o l a m e n t anel previsto decreto sul benes-s e re animale. Per me va tutto be-ne, possiamo pensarla ognunocome vuole. Quello che non ca-pisco è perché il cimitero devee s s e re un “gesto di civiltà” versogli animali. Scusa ma non lo con-divido. Non mi sembra civiltà re-c i n t a re un prato e pre v e d e re dis o t t e rr a rvi in buon ordine centi-naia di animali con la loro lapideod il monumento creando anchequi una discriminazione che al-meno fra gli animali si potre b b ee v i t a re. Non sarebbe più “civile”,c e rtamente più economico e me-no inquinante pre v e d e re la cre-mazione e consegnare ai pro-prietari le ceneri in una urna dat e n e re dove vogliono? Anche laChiesa Cattolica riconosce oggiper gli uomini la possibilità dellac remazione ed allora che benvenga! Mi sembra che tutte que-ste logiche un po’ americane dapaese benestante e consumistasiano solo logiche di sfru t t a m e n-to degli animali. Un cord i a le sa-luto.

Mario Pizzetti

Inflazione ep a n i e r eC a ro Carlo, non ho ancora capito se l’infla-zione per il 2002 è del 2,5% co-me dichiarato dall’ISTAT o moltopiù elevata come sostengono leassociazioni dei consumatori.E u ro o no ho comunque l’impre s-sione che i commercianti ne ab-biano un po’ approfittato facen-do qualche arrotondamento. Ilmotivo della mia lettera comun-que non è quello di lamentarm ima esporre una riflessione sulfatto che nel vecchio “paniere” en e p p u re in quello nuovo sonoconsiderati, almeno mi sembra, icosti sostenuti dalle famiglie peri propri animali da compagnia.Le statistiche dicono che quasi 9milioni di famiglie hanno un ani-male e quindi pensavo che que-sti costi fossero considerati co-me riferimento per il calcolo del-l’inflazione. Non che ci tenga al e g g e re sui giornali, magari do-po l’approvazione del nuovo ta-r i ffario, che l’inflazione nel mesedi Aprile è saltata al 3% per gliaumenti delle spese veterinariema pensavo che il nostro settorefosse ritenuto di “largo consu-mo”. Probabilmente anche inquesta situazione non siamoconsiderati sufficientemente im-p o rtanti. Un caro saluto.

Stefano Pini

ECM ed ONAOSICaro Direttore,Non scrivo mai ai giornali e tanto-meno intervengo nei forum chevivo da interessato spettatore .Non per timidezza ma in quantogiovane veterinario ritengo giustoalmeno per ora ascoltare e capi-re. Penso però che la notizia chehai pubblicato, e credo già ripor-tata da @nmviOggi qualche gior-

no prima, riguardante l’obbligato-rietà dell’iscrizione all’ONAOSIsia veramente da pre n d e re in se-ria considerazione e ritengo mol-to giusta la decisione dell’ANMVIdi ricorre re alla Corte Costituzio-nale. Se non sbaglio l’ONAOSI èun ente privato che svolge da an-ni un’attività importante e merite-vole ma non riesco veramente ac a p i re come si possa re n d e re ob-bligatoria l’iscrizione di tutti i pro-fessionisti privati. Non so chi hap roposto l’emendamento passato

i n o s s e rvato nel caos della appro-vazione della Finanziaria ma lo ri-tengo un colpo di mano inaccet-tabile. È giusto che resti volonta-rio sollecitando tutti i colleghi ada d e r i rvi ed io sarò certamente frai primi. Qualche cosa di simile ècapitato anche per l’ECM che al-l ’ i m p rovviso, con una circ o l a redel Ministro, è diventato obbliga-torio per tutti. In questo caso,però, a mio avviso, il principiodell’obbligatorietà era rispettatop e rché nessuno può negare che

questo impegno sia insito nellanostra stessa professione e pre v i-sto da sempre in modo chiaro neln o s t ro codice deontologico.Quello che secondo me non stain piedi è il sistema applicativoche veramente per noi liberi pro-fessionisti è quanto di più buro-cratico e formale si potesse im-m a g i n a re. Bisognerebbe pro p r i or i u s c i re a modificarlo re n d e n d o l opiù adatto alle nostre esigenze.C o rdiali saluti.

C.P.

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 29LETTERE AL DIRETTORE

@

Page 29: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 330

L a professione veterinariadeve accogliere oggi unanuove sfida:la competiti-

vità strategica. Come tutti i servi-zi professionali (medici dentisti,medici specialisti, avvocati, far-macisti etc…) ha bisogno di nuo-vi concetti e nuovi approcci permantenere e sviluppare il propriobusiness. Deve maturare allorauna serie di competenze non soloinerenti l’arte medica bensì atti-nenti alla sfera del management edel marketing dei servizi .• Da un punto di vista org a n i z z a t i-

vo, il “core” attorno al quale sis t rutturano le modalità operativee le opzioni gestionali è il con-cetto di S E RV I Z I O, vero volanoin grado di pro m u o v e re innova-zione, qualità e successo.Se le conoscenze scientifichesono alla base dell’attività medi-ca essere veterinario oggi è benpiù che eserc i t a re le proprie ca-pacità diagnostiche, chiru rg i-che, cliniche in generale. Essereliberi professionisti significa og-gi essere imprenditori, impre n d i-tori di sé stessi. Significa averecapacità e conoscenze legateal proprio ambito pro f e s s i o n a l e ,alle quali unire però pre p a r a z i o-ne circa i modi di funzionare del-le imprese di serv i z i o .

• E di più. Nel delicato rapportotra il medico veterinario ed ilproprietario la soddisfazione diquest’ultimo è la chiave per ri-manere competitivi sul merca-to. Il medico veterinario nel suolavoro di ogni giorno strutturauna relazione d’aiuto di carat-tere sanitario dove cliente epaziente non coincidono. Il ve -terinario si dedica del benes-sere di esseri viventi che nonrichiedono le sue prestazionispontaneamente, e che appar-tengono a tutti gli effetti ad es-seri umani, i proprietari, chenon vogliono essere ignorati,che costituiscono un polo diconfronto continuo, che chie-dono serietà nell’arte medicaconiugata però alla gentilezza,alla capacità di ascoltare, dicomprendere, di comunicare,di informare.

Gli ObiettiviLa mattinata si propone di accom-pagnare i partecipanti a rifletteresul nuovo impianto professionaleche gli ambulatori e le clinichedevono perseguire nell’ottica delmiglioramento della qualità delservizio offerto, per aggiornare leproprie prassi e per garantirsi ge-stioni competitive.

Lavorare in una organizzazione dis e rv i z i o implica per il pro f e s s i o n i-sta che opera al suo interno l’im-pegno a coltivare e svilupparec e rtamente la competenza tecni-c a, che si estrinseca nella pre s t a-zione medica in senso sanitario,ma pretende di non tralasciare lacompetenza ge s t i o n a l e n e l l aconduzione e nell’impostazionedelle prassi, accanto ad una c o m-petenza relazionale, perché unpaziente è sempre accompagnatoda un cliente, ed il successo del-l ’ i n t e rvento è legato allo stabilirsidi una relazione umana. L’ i n c o n t ro si prefigge di g e t t a re lebasi teorico-tecniche d e l S E RV I C EM A N A G E M E N T, le direttrici fonda-mentali lungo le quali si dipananole moderne strategie gestionalidelle organizzazioni di serv i z i o .È da intendersi come momentopropedeutico per qualunque ap-profondimento successivo relati-vo ai temi del Management, co-struito proprio sulla base delleistanze registrate nell’incontro delgruppo di Novembre.

Ai partecipanti verranno altresìfo r n i t i :- un glossariodi base, che funga

da mappa concettuale ed opera-tiva, vero passo pre l i minare per

l’inaugurazione di una nuovacultura della professione;

- una ricca bibliografia ragionata,affinché i partecipanti possanoessere guidati nella costruzionedi un sapere circostanziato escientificamente corretto;

- i diversi f i l o n i nei quali si art i c o l ala disciplina manageriale, stru t-turando così il percorso ideale dip rosecuzione del gru p p o .

Metodi e strumentiLa gestione dell’aula garantiràuna modalità fortemente interatti-va, aperta agli scambi tra i parte-cipanti all’incontro ed il formatore,tesa al confronto ed all’approfon-dimento dei bisogni espressi di-chiaratamente dai soggetti e rile-vati nell’hic et nunc.Pertanto verranno accolte sugge-stioni, domande, rimandi e criti-cità riportate, con un ampio spa-zio per la riflessione sull’operati-vità quotidiana.Al termine della mattinata verràconsegnato un fascicolo, redattoa cura del formatore, contenentedispense relative ai temi trattati;glossario; bibliografia.Il presente progetto ha natura pro-positiva: è modificabile e rivedibilein ogni sua parte, a seconda delleesigenze rilevate nella committenza.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

9.00 Iscrizioni al G.d.S.9.30 Saluto del coord i n a t o re del

G.d.S. e presentazione deirelatori: Dott.sa BarbaraAlessio e Dott. Yannick Pou-b a n n e

10.00 IL SERVICE M A N AG M E N T: GESTIRE UN’ORGANIZZAZIONE DIS E RVIZIO Dott.sa B. A l e s s i o-Il veterinario “impre n d i t o-re ”

-Il management: “POLC”-Gli elementi del servizio-La qualità

11.15 Pausa caffè11.30 LA RELAZIONE COL

C L I E N T E : L’ARMA PIÙC O M P E T I T I VA Dott.sa B. A l e s s i o-Le aspettative del cliente-I suoi bisogni-Glossario e bibliografia

12.30 Dibattito13.00 Pausa pranzo14.00 L’INFORMATIZZAZIONE

DELLE STRUTTURE VETERINARIE Dott. Y. Poubanne-Un po’ diterminologia-Come va negli altri paesi-Esempi di uso standard-Esempi di uso avanzato-Vantaggi ed inconvenientiper i professionisti

COME INIZIARE?Dott.Y. Poubanne-La parte medica-Le entrate-Le spese-La gestione aziendale-Il rapporto con il cliente-La comunicazione-Le statistiche

15.30 Pausa caffè15.45 Assemblea del G.d.S. con

nomina dei collaboratoridel coordinatore

16.00 GLI INVESTIMENTIDott.Y. Poubanne-Il software-L’hardware-La rete locale e/o esterna-La formazione-Il servizio di assistenza post-vendita

-Pensate a InternetCOME SCIEGLIERE IL PROPRIO SISTEMA?Dott.Y. Poubanne-Definire i propri bisogni:“nice to have/must have”( s a rebbe bello avere / d e v oa v e re )

-Sciegliere i propri fornitori-Criteri di soddisfazione edinsoddisfazione dei Vete-rinari informatizzati

17.30 Dibattito18.00 Conclusione

della giornata

DALLE ASSOCIAZIONI

È nato il Gruppo di Studio sul Practice Management

A Cremona il primo incontro: 23 febbraio 2003

DALLE ASSOCIAZIONI

A cura di Lara Zava

Page 30: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

Due corsi diaggiornamento AIVEMP

Il latte, latrasformazione ei prodotti lattiero-caseari DOP et r a d i z i o n a l i28-29 aprile e 2-3 maggio 2003

L ’AIVEMP e l’Istituto Zoopro-filattico della Sicilia, con la

collaborazione di SIVAR, organiz -zano due corsi di aggiornamentosul tema “Il latte, la trasforma-zione e i prodotti lattiero-casea-ri DOP e tradizionali”.Oltre alle relazioni di notevole in-teresse, verranno effettuate dellevisite guidate ed una esercitazio-ne pratica sui campioni di latteper la determinazione dei para-metri previsti dal DPR 54/97.L’ i n c o n t ro è gratuito per i soci AI-VEMP e SIVAR in regola con la quo-ta associativa dell’anno in corso. Peri non soci la quota di € 50 si intendeversata a titolo di associazione all’AI-VEMP per il 2003 e per l’ammissionegratuita al corso. La scheda di ade-sione è da inviare alla segreteria AI-VEMP entro il 7 aprile 2003.Per ulteriori informazioni: Tel. 0372/40.35.37 (41) - i n f o @ a i v e m p . i t -w w w. a i v e m p . i t

P ROGRAMMA APRILE

PRIMO GIORNOLunedì,28 aprile 2003Sede:IZS della Sicilia,

Castronuovo di Sicilia (PA)

8.30 Registrazione dei parteci-panti

9.00 Dott. Giuseppe Licitra, Pre s i-dente AIVEMP e Dott. SantoCaracappa, IZS della SiciliaApertura dei lavori e indi-rizzo di benvenuto agli in-tervenuti

9.30 Visita Guidata presso l’A-zienda Ferrante per illu-strazione delle fasi di tra-sformazione del latte in ca-seificio – conduce l’esper-to Germano Mucchetti

11.00 Pausa11.30 Dott. Roberto Giangiacomo

Trattamenti del formaggioe degli ambienti durante lastagionatura

12.00 Dott. Germano MucchettiTecnologie di produzionedella ricotta

12.30 Approfondimenti teorici dellavisita eseguita e discussione

Moderatori: Dott. Santo Caracappa, Dott. Giuseppe Licitra

13.00 Pausa Pranzo15.00 Dott. Antonino Virga

N o rmativa regionale in mate-ria di produzione e trasform a-zione del latte in form a g g i o

15.30 Dott. Germano Mucchetti eDott. Roberto GiangiacomoIl DPR 54/97 e le produzio-ni tipiche

16.30 Discussione

Moderatore: Dott. Alfonso Luigi

17.00 Te rmine dei lavori del primogiorno

SECONDO GIORNOMartedì 29 aprile 2003Sede:IZS della Sicilia,

Palermo

8.30 Dott. Germano Mucchetti Nuovi orientamenti comu-nitari in materia di igienedegli alimenti

9.15 Dott. Giangiacomo Robert oRevisione del ruolo dei ve-terinari pubblici

10.00 Dott. Giuseppe Licitra Il veterinario riconosciutoin Italia

Moderatori: Dott. Santo Caracappae Dott. Luigi Alfonso

10.30 Pausa10.45 Dott. Giuseppe Licitra e

Dott. Anselmo IntriviciIl Piano Sanitario Regiona -le 2002-2004 e il Diparti-mento di Prevenzione

12.00 Discussione

Moderatori: Dott. Santo Caracappa e Dott. Michele Bagnato

12.30 Pausa Pranzo14.30 E s e rcitazione pratica pre s-

so l’Istituto Zoopro f i l a t t i c odella Sicilia- Area di Paler-mo, sugli esami da eff e t-t u a re su campione di latteper la determinazione deiparametri previsti dal DPR54/97 – conducono glie s p e rti Giuseppe Casco-ne e Maria Luisa Scatassa

16.00 Discussione17.00 Conclusioni – Dott. Giu-

seppe Licitra e dott. SantoCaracappa

18.00 Chiusura dei lavori e rila-scio attestato di partecipa-zione

P ROGRAMMA MAG G I O

PRIMO GIORNOVenerdì,2 maggio 2003Sede: AUSL 7 Ragusa

8.00 Registrazione dei parteci-panti

8.30 Dott. Giuseppe Licitra,Presidente AIVEMP Apertura dei lavori e indi-rizzo di benvenuto agli in-tervenuti

9.00 Visita Guidata presso ilCaseificio CooperativoRagusa Latte per illustra -zione delle fasi di trasfor -mazione del latte in labo -ratorio autorizzato - con-duce l’esperto Carm e l oM e l i

10.30 Dott. Luigi Alfonso La produzione del latte inSicilia

11.30 Dott. Nunzio Firrincieli I formaggi tipici siciliani

12.30 Dott. Giovanni Comino Le produzioni DOP e il D.P. R .5 4 / 9 7

Moderatore: dott. Santo Caracappa

13.00 Pausa Pranzo15.00 Visita guidata presso il

magazzino di stagionatu-ra F.lli Tumino per illustra-zione delle fasi di stagio-natura dei formaggi - con-duce l’esperto SalvatoreB a g l i e r i

16.30 Visita guidata presso l’A s -sociazione Unitaria Zoo -tecnica Iblea per illustra -zione delle fasi di arr i v oc o n t rollo e stoccaggio dellatte alimentare - condu-ce l’esperto Salvatore Ca-s c o n e

17.30 A p p rofondimenti teorici del-le visite eseguite durante ilpomeriggio con discussio-ne finale

Moderatore: dott. Giuseppe Licitra

18.30 Termine dei lavori del pri-mo giorno

SECONDO GIORNOSabato,3 maggio 2003

Sede:Azienda Agrituristica La Masseria, Ragusa

8.00 Visita guidata presso l’a-zienda Agrituristica L aM a s s e r i a con illustrazio-ne delle fasi di trasform a-zione del latte in labora-torio aziendale - conducel ’ e s p e rto Giovanni Ca-s c o n e

10.00 Dott. Enrico Chiavassa Il contenuto cellulare dellatte; parametro di riferi-mento per la qualità

11.00 Dott. Giovanni Tumino Il latte ed i prodotti trasfor-mati: controllo per le so-stanze inibenti

12.00 Dott. Santo Caracappa L’igiene degli impianti dimungitura e la produzionedel latte

Moderatore: dott. Giuseppe Licitra

13.00 Pausa Pranzo15.00 E s e rcitazione pratica

p resso l’Istituto Zoopro f i-lattico della Sicilia- Are adi Ragusa, sugli esami dae ff e t t u a re su un campionedi latte per la determ i n a-zione dei parametri pre v i-sti dal DPR 54/97 - condu-ce l’esperto Santo Cara-cappa

16.30 Discussione17.30 Conclusioni - Dott. Giu -

seppe Licitra e dott. SantoCaracappa

18.00 Chiusura dei lavori e rila-scio attestato di partecipa-zione, valido ai fini del pro-gramma ECM

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 31DALLE ASSOCIAZIONI

Aggiornamento SIVAR

L’ a b o rto neiruminanti: eziologia ed i a g n o s iFabio Del Piero negli incontri diRagusa,Napoli e Bari.Sullo stesso tema anche un Se-minario Nazionale.

“ L’ a b o rto nei ruminanti: e z i o l o g i ae diag n o s i ” è il titolo degli incontriregionali che SIVAR e AIVEMP or-ganizzano nel mese di marzo. Ilp rof. Fabio Del Piero parlerà dellecause infettive di aborto e natimor-talità nei ruminanti. Le giornate, chesi terranno il 1 marzo a Ragusa; lu-nedì 3 marzo a Portici (Napoli) em a rtedì 4 marzo a Gioia del Colle(Bari), sono gratuite per i soci AI-VEMP e SIVAR in regola con la quo-ta d’iscrizione dell’anno in corso. Ilm i n i s t e ro della Salute ha assegnatoper ciascuna giornata il punteggiodi 3 crediti ECM. Per ulteriori informazioni:Segreteria AIVEMPTel. 0372/40.35.37 (41) Segreteria SIVAR (Paola Orioli) -Tel. 0372/40.35.39

P ROGRAMMA SCIENTIFICO

Ve n e rdì 7 Marzo 2003 - ore 15.00

Chairman: Dr. Marco Colombo

14.00 Registrazionepartecipanti

14.30 Saluto del Presidente e apertura lavori

15.00 Fabio Del PieroCause infettive di aborto e natimortalitànei ruminanti (prima parte)

16.20 Coffee Break16.30 Fabio Del Piero

Cause infettive di aborto e natimortalitànei ruminanti(seconda parte)

17.30 Discussione18.00 Termine dei lavori e

consegna degli attestati

CORSO DI ORT O P E D I ADal segno clinico alla

diagnosi di zoppia15-16 marzo 2003,29-30 marzo 2003 e 12-13 aprile 2003

Con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia diMilano e dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Como, ilC i rcolo Veterinario Milanese o rganizza, in collaborazione con Hill’sPet Nutrition un corso di ortopedia.

Relatori: Prof. Carlo Maria Mort e l l a ro – Ist. Chiru rgia Vet. Università diMilano; Prof. Bruno Peirone – Dip. Patologia Animale università di To-rino; Dr. Danilo Bellocci – libero professionista MI; Dr. Mauro Digian-camillo – Ist. Radiologia Vet. Università di Milano; Dr. Petazzoni Mas-simo – libero professionista MI e Dr. Gianluca Rovesti –libero pro f e s-sionista dipl. ECVS – RE.

Per informazioni: www.cvm-online.it email [email protected]

A S S O C I A Z I O N EI T A L I A N AV E T E R I N A R I AD IM E D I C I N AP U B B L I C A

A.N.M.V.I.Associazione federata

organizzano2 Corsi di Aggiornamento

sul tema

Il latte, la trasformazione e i prodotti lattiero-caseari DOP

e tradizionali

Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia

2-3 maggio 2003, Ragusain collaborazione con

AUSL 7 di Ragusa

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARIPER ANIMALIDA REDDITO

SOCIETÀ FEDERATA ANMVI

Edizione accreditata ECM Edizione accreditata ECM

Si ringrazia per la collaborazione

28-29 aprile 2003, Palermoin collaborazione con

AUSL 6 di Palermo

La displasiad e l l ’ a n c a

Giornata di appro fo n d i m e n t o

S C I VAC

“La displasia dell’anca – Dal-la diagnosi e dalla selezionedel paziente ai diversi tratta-menti ch i r u rg i c i ”, è il titolodella giornata di appro f o n d i-mento organizzata da SCIVA Cil 9 marzo 2003 a Palazzo Tre c-chi - Cremona. Relatore: Dr. Al-do Vezzoni - Med Vet, SMPA ,Dipl ECVS, libero Pro f e s s i o n i-sta, Cremona. Scopo della giornata è di af-f ro n t a re in modo organico epratico tutto il processo dia-gnostico della displasia del-l’anca focalizzando gli aspettipiù utili per giungere ad un in-quadramento ottimale del pa-ziente; in funzione del tipo, delgrado e dell’età del pazientevengono discusse la pro g n o s ie le diverse opportunità tera-peutiche in modo interattivo,valutando anche casi pro p o s t idai partecipanti. Ve rranno poip resentate e discusse le varietecniche chiru rgiche, eviden-ziando per ciascuna di esse leindicazioni, le contro i n d i c a z i o-ni, le aspettative e le possibilicomplicazioni. Al termine della giornata i par-tecipanti dovranno essere ingrado di conoscere le diversetecniche chiru rgiche per il trat-tamento della displasia del-l’anca e di saper eseguire unac o rretta selezione del pazien-te. La giornata è rivolta soprat-tutto ai colleghi già in posses-so di nozioni ortopediche dibase.

8 CREDITI

In fase di accre d i t a m e n t o

Page 31: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 33DALLE ASSOCIAZIONI

Corso avanzato SIVA R

P r a t i c aVeterinaria nel controllodelle patologiedel suino:analisi, diagnosi,t r a t t a m e n t o

L a pratica veterinaria nel con-t rollo delle patologie del sui-

no sarà il tema aff rontato al corso or-ganizzato dalla SIVAR, il 7/8 marz o2003 a Palazzo Trecchi – Cremona. Queste le relazioni aff rontate da En-ric Marco, re l a t o re del corso: patolo-gie dei riproduttori, patologie e ma-lattie dei suinetti lattanti; patologiedei suini svezzati e patologie dei sui-ni in magronaggio e ingrasso. L’iscrizione è da inviare in bustachiusa alla segreteria SIVAR entroe non oltre il 25 febbraio 2003.Per scaricare la scheda di adesio-ne e il programma della giornata:www.sivarnet.it

PRIMO GIORNO 7 marzo 2003

9.00 Registrazione partecipanti9.30 Patologie dei riproduttori:

analisi dei dati produttivi ediagnosiEnric Marco

10.45 Discussione11.15 Coffee Break11.30 Patologie dei riproduttori:

terapia e trattamentiEnric Marco

12.45 Discussione13.15 Pausa Pranzo14.30 Patologie dei suinetti lat-

tanti: analisi dei dati pro-duttivi e diagnosiEnric Marco

15.45 Discussione16.15 Coffee break1 6 . 3 0 Malattie dei suinetti lattanti:

terapia e trattamenti Enric Marco

17.45 Discussione e termine la-vori

SECONDO GIORNO 8 marzo 2003

9.30 Patologie dei suini svezza-ti: analisi dei dati produttivie diagnosiEnric Marco

10.45 Discussione11.15 Coffee Break11.30 Patologie dei suini svezza-

ti: terapia e trattamentiEnric Marco

12.45 Discussione13.15 Pausa Pranzo14.30 Patologie dei suini in magro-

naggio e ingrasso: analisi deidati produttivi e diagnosiEnric Marco

15.45 Discussione16.15 Coffee break16.30 Malattie dei suini in magro-

naggio e ingrasso: terapiae trattamentiEnric Marco

17.45 Discussione 18.15 Test di valutazione ECM e

termine lavori

SECONDO GIORNO

9. 3 0 R o b e rto March e s i n iP roblemi di pedagogia

1 0 . 1 5 R o b e rto March e s i n iRuolo e caratteristiche deld o c e n t e

1 1 . 0 0 Pausa caff è

1 1 . 1 5 R o b e rto March e s i n iObiettivi pedagogici ge-n e r a l i

1 2 . 0 0 R o b e rto March e s i n iObiettivi pedagogici spe-c i f i c i

1 3 . 0 0 Pausa pranzo

1 4 . 3 0 R o b e rto March e s i n iP roblemi di didattica

1 5 . 1 5 R o b e rto March e s i n iR a p p o rto tra docente ed i s c e n t e

1 6 . 0 0 Pausa caff è

1 6 . 1 5 R o b e rto March e s i n iMetodologie di didattica

1 7 . 0 0 R o b e rto March e s i n iAnalisi di adeguatezza

1 8 . 0 0 D i s c u s s i o n e1 8 . 3 0 I n t e rru z i o n e

TERZO GIORNO

9 . 3 0 R o b e rto March e s i n iAv v i a re un progetto diz o o a n t ropologia didatti-c a

1 0 . 1 5 R o b e rto March e s i n iLe attenzioni

1 1 . 0 0 Pausa caff è

1 1 . 1 5 R o b e rto March e s i n iLe esperienze intern a z i o-n a l i

1 2 . 0 0 R o b e rto March e s i n iIl rapporto con gli inse-gnanti e il materiale di sup-p o rt o

Iscrizioni ai corsi anche

su Internet

A nche quest’anno il pie -ghevole dei corsi del

primo semestre (2003) è sta-to consegnato a molti colle-ghi con estremo ritardo. Spe-dito il 17/18 Dicembre in mol-te zone sta arrivando in que-sti giorni. Questa situazioneha giustamente suscitato la-mentele da parte dei colleghiche avendolo ricevuto tard inon sono riusciti ad inviare intempo la loro iscrizione. Perl’ennesima volta ci siamo la-mentati con la direzione dellePoste per questi continui in-convenienti nonostante lep romesse e le garanzie piùvolte espresse di un serv i z i om i g l i o re e gli aumenti tariff a r imotivati per raggiungere que-sto obiettivo. La giustificazione delle Posteè, come abbiamo potuto leg-g e re sui quotidiani, che l’as-senza per ferie di molti dipen-denti crea nel periodo Dicem-b re/Gennaio molti ritardi nellosmistamento della corr i s p o n-denza. P robabilmente siamo l’unicopaese al mondo dove i dipen-denti delle Poste vanno in fe-rie nel momento di maggiorl a v o ro. C e rcando soluzioni a questoannoso problema abbiamovalutato la possibilità di aff i a n-c a re al sistema postale altrimezzi di informazione per evi-t a re o contenere i disagi ed ip roblemi derivanti da questasituazione. Abbiamo pertanto ritenutoche I n t e rnet ormai utilizzatoda molti veterinari potessee s s e re lo strumento adatto. If o rum online di discussionehanno ormai raggiunto i 2500i scritti ed in part i c o l a re quellodella SCIVAC ha superato i2000 e continuano ad au-m e n t a re. Se pensiamo chel ’ i n f o rmazione che arriva tra-mite i forum norm a l m e n t ep resso computer installati n e-gli ambulatori raggiunge an-che molti altri colleghi pos-siamo pensare che un annun-cio lanciato nel forum possaa rr i v a re almeno a 3/3500 ve-terinari che sono un po’ menodel 50% degli iscritti alla SCI-VAC. Si è pertanto deciso di pro-p o rre i programmi dei corsinel sito SCIVAC dando lapossibilità di iscriversi dire t-tamente sperando di supera-re, almeno in parte, i pro b l e-mi di informazione e dei ritar-di postali.

SABATO 15 MARZOSALAUNICA +DOMENICA 16 MARZOSALAAGOPUNTURA : CREDITI 10

SABATO 15 MARZOSALAUNICA + DOMENICA 16 MARZOSALAOMEOPATIA: IN FASEDI ACCREDITAMENTO

15-16 Marzo:I n c o n t r o

S I M Ve N C O“ L’ a p p roccio diag n o s t i c o -

terapeutico in Medicina nonc o nv e n z i o n a l e ”

Sabato 15 e domenica 16 mar-z o, la SIMVeNCO organizza aPalazzo Trecchi, Cre m o n aun incontro sull’appro c c i odiagnostico e terapeuticonelle medicine non conven-z i o nali. L’evento è aperto solamenteai soci SIMVeNCO in re g o l acon la quota associativa del-l’anno in corso.

Per informazioni telefonare al-lo 0372-403506

La FebbreB o t t o n o s aV i c o fo rt e, 1 marzo 2003

I l Dipartimento di Prevenzionedell’ASL n.16 di Mondovì – Ce-

va, della Regione Piemonte, org a-nizza sabato 1 marzo presso la Ca-sa di spiritualità “Regina Montis Re-galis” a Vi c o f o rte - CN - un convegnodal titolo “La Febbre Bottonosa”.L’iniziativa assume part i c o l a re rilie-vo, sotto l’aspetto epidemiologico,diagnostico, clinico, terapeutico, inquanto le malattie da Rickettsie co-stituiscono un interessante capitolodella patologia infettiva sia per gliaspetti in campo veterinario, sia perle implicazioni di ordine pratico le-gate alla gravità dei quadri morbosiriscontrabili nell’uomo e costituisceun momento essenziale del perc o r-so preventivo. Il Convegno propone un momentodi confronto tra operatori dei Serv i-zi Ospedale e università per fare ilpunto della situazione sul contro l l odella malattia in termini di corre t t aimpostazione della profilassi. Per l’evento, aperto a tutte le pro-fessioni, è stata inoltrata richiestadi accredito ECM presso il Ministe-ro della Salute. È possibile scarica-re copia del programma dal sito:w w w. a s l 1 6 . s a n i t a c n . i t / d i p a rt i m e n t i /prevenzione.

Per ulteriori informazioni rivolgersial Dipartimento di Pre v e n z i o n eASL 16 – Tel. 0174/55.08.65 – Fax 0174/55.08.69

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

8.30 Registrazione dei parteci-panti

9.00 L a patologia comparatadella Febbre Bottonosa: ilp rogetto di ricerca sani-taria finalizzato dell’ASL16 e la valutazione del ri-schio sul territorio azien-dale. Dr. Giovanni Comino

9.30 Le zoonosi trasmesse dazecche nel contesto inter-nazionale. Dr. Daniele Meneghi

10.00 Il ruolo della ricerca epide-miologica in campo veteri -nario.Prof. Alessandro Mannelli

10.30 La diagnostica in immuno-f l u o rescenza applicata allaindagine sul terr i t o r i o .D r.ssa Maria Lucia Mandola,Dr. Roberto Dadone

11.15 Coffee-break11.30 L’esperienza clinica nella

realtà locale. Dr. Guido Raineri, D r. Carlo Muzzulini

12.30 Il ruolo del Medico di base.Dr. Enrico Ferreri

13.00 Discussione13.30 Valutazione della giornata

e ritiro ECM

Z o o a n t r o p o l o g i aapplicata allad i d a t t i c aIn marzo il corso base

P er la formazione di veteri-nari operatori didattici, dal

21 al 23 marzo verrà organizzato aC remona un corso base di Zooan-t ropologia applicata alla didattica. Il corso intende form a re un pool didocenti di didattica zooantro p o l o-gica che andranno a far parte delp rogramma nazionale delle “Scuo-la di Interazione Uomo Animale”,un progetto che si propone di re a-l i z z a re in modo capillare e siste-matico l’educazione dei giovanidelle scuole dell’obbligo sui temidell’interazione uomo-animale edel benessere animale. Questa ini-ziativa può costituire un’intere s-sante opportunità di lavoro perquei veterinari che vogliono opera-re nel campo dell’etologia applica-ta e della zooantropologia, sia nel-l’ambito più specificamente form a-tivo-didattico sia in quello form a t i-vo-assistenziale. Direttore: Maurizio Pasinato – Pa-st President SISCARelatore: Roberto Marchesini –Direttore della Scuola di interazio-ne Uomo-Animale e Vice Presi-dente SISCA.La precedenza al Corso verrà ac-cordata ai soci SISCA e successi-vamente ai soci SCIVAC. L’iscri-zione dovrà essere effettuata en-tro il 1 marzo 2003.Per informazioni: Segreteria E.V. –Tel. 0372/40.35.08

PRIMO GIORNO9.00 Registrazione9.15 Maurizio Pasinato

Introduzione al corso 9.30 Roberto Marchesini

Introduzione alla Zooantro-pologia

10.15 Roberto MarchesiniCaratteristiche del rappor -to uomo-animale

11.00 Pausa caffè11.15 Roberto Marchesini

Ambiti e tipologie dell’inte-razione con l’animale

12.00 Roberto MarchesiniMotivazioni e aspettativenel rapporto uomo-animale

13.00 Pausa pranzo14.30 Roberto Marchesini

Devianze nel rapporto conl’animale

15.15 Roberto MarchesiniLa percezione dell’animalenel bambino

16.00 Pausa caffè16.15 Roberto Marchesini

La valenza pedagogica delr a p p o rto con l’animale

17.00 Roberto MarchesiniIl bambino e l’animale: leopportunità e i rischi

18.00 Discussione18.30 Interruzione

10 CREDITI

19 CREDITI

Page 32: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

Incontro SIVA EA rgomenti di medicina

degli animali esotici

Argomenti di medicina degliAnimali Esotici è il titolo del-l ’ I n c o n t ro organizzato dallaSIVAE il 12 e il 13 aprile a Pa-lazzo Trecchi, Cremona. Rela-tori: Dr.ssa Marta Avanzi, Dr.Alessandro Bellese, Dr. Anto -nio Di Somma, Dr.ssa ElenaGuelfi e Dr. Massimo Millefan-ti. All’evento è stato richiestol’accredito ECM presso il Mi-nistero della Salute.

Per ulteriori informazioni: Segreteria SIVAE – Tel. 0372/403511

email [email protected] site: www.sivae.it

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIAD i p a rtimento di Patologia, Diagnostica

e Clinica VeterinariaSezione di Ostetricia e Ginecologia

L a sezione di Ostetricia eGinecologia del Diparti-

mento di Patologia, Diagnosti-ca e Clinica veterinaria dell’U-niversità degli Studi di Peru-gia, in collaborazione con ilC e n t ro per la Clinica e la Ripro-duzione dei Piccoli Animali delD i p a rtimento di Scienze Clini-che degli Animali della Facoltàdi Medicina Veterinaria dell’Uni-versità di Liegi, nell’ambito delleattività di Formazione perm a-nente avanzata di Medici Ve t e r i-nari organizza il 2° C o rso di ag-giornamento teorico praticosulla riproduzione del cane.IL CORSO SI SVOLGERÀ DA L27-28 FEBBRAIO AL 1 MAR-ZO 2003il Corso è aperto ad un massi-mo di 20 Medici Veterinari

AC C R E D I TATO DAL M I N I S T E RO DELLA SANITÀ

CON 25 ECMRelatori:

Prof. John Verstegen Università di Liegi

Dott.ssa Karin Onclin Università di Liegi

Prof.ssa Angela Polisca Università di Perugia

Dott.Massimo Farinelli USL 2 di Perugia

Dott.Giancarlo VerdiCON.AG.IT Soc. Coop. a r.l. Divisione Mangimi Giuntini

Per informazioni sulla disponibilità di posti

telefonare a:+39.(0)75. 5857621

Prof. S. Degl’Innocenti+39.(0)75. 5857623 Prof.ssa A. Polisca+39.(0)75. 5857647

Dr.ssa P. Di Salvo+39.(0)75. 5857624

Segreteria Di Sezione

SIVE: Il nuovo Presidente per il biennio 2003-2005

I n occasione del Congresso Nazionale SIVE tenutosi a Pisa dal 31

gennaio al 2 febbraio 2003 è stato comunicato il rinnova m e n t odel Consiglio Direttivo della SIVE.

Il Presidente uscente, Dr. Fernando Canonici, e il nuovo Presidente,

Dr. Sandro Barbacini, hanno reso note alcune considerazioni riguar-

danti gli orientamenti futuri della Società. Innanzi tutto il desiderio di

continuare a proporre iniziative dall’indiscussa validità scientifico-educativa, fornendo un valido aggiornamento professionale a tutti i

soci; oltre a ciò l’impegno della società per l’adeguamento alle nuo-

ve procedure rese necessarie dal progetto di educazione continua in

medicina veterinaria (E.C.M.) richiesto dal Ministero della Sanità; infi-

ne, la presentazione di alcune novità strutturali, prima fra tutte la crea-zione di quattro aree regionali denominate appunto Macroregioni che

si faranno carico dell’attività sino ad ora svolta dalle cosiddette Dele-

gazioni Regionali.

L’attività scientifica della Società presentata in occasione dell’incon-

tro è particolarmente ricca e comprende ben tre corsi (uno di eco-grafia, uno di endoscopia e uno di citologia), due seminari nazionali

(il seminario di endoscopia verrà ripetuto in due sedi diverse), due

seminari delle Società Specialistiche (SIOCE e SIRE), oltre al con-

sueto Congresso Nazionale Multisala.

Tra gli obiettivi da perseguire nel prossimo futuro, il Consiglio Diretti-vo della SIVE intende dare priorità al miglioramento dello spirito di ca-

tegoria, al coinvolgimento di un sempre maggior numero di colleghi

alle attività della Società, all’organizzazione di eventi di sicuro inte-

resse scientifico, al contributo di un numero maggiore di autori italia-

ni per la rivista Ippologia.Tutto ciò anche in considerazione del fatto che nel 2004 ricorre il de-

cimo anniversario dalla fondazione della SIVE.

Edizioni Veterinarie

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARIPER ANIMALIDA REDDITO

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

P R O N T U A R I OT E R A P E U T I C OV E T E R I N A R I OMedicina animali da redditoB OV I N I • S U I N I • O V I- C A P R I N I

prima edizione2002

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associativa 2002, il Prontuario Animali da Reddito.Chi ne volesse fare richiesta, può ordinarlo a

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PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 334DALLE ASSOCIAZIONI

REPTILIA DAYR o m a , Hotel Erg i fe, 28-29-30 marzo 2003

Seconda edizione dell’esposizione capitolina, la più grande alivello europeo di rettili, a n f i b i ,a rt ro p o d i ,a c q u a r i ,f u r e t t i ,o rch i d e ee piante carnivo r eO rganizzata dalla rivista “ R e p t i l i a ” diretta da Dino Sch i f f

U n appuntamento insolito e divertente :centinaia e centinaiatra rettili, r ag n i ,c o b r a ,m a m b a , pitoni reali, camaleonti rossi e

tu rchesi, tart a rughe giganti, rane e farfalle di ogni specie, insieme a fu-retti, acquari, piante carn i v o re e variopinte orchidee, a Roma, nella piùgrande manifestazione europea di animali esotici e piante insolite.Presso il centro congressi Hotel Ergife, nei giorni 28-29-30 marzo, sitiene “REPTILIA DAY”, la seconda edizione capitolina della grandeesposizione di rettili, anfibi, artropodi, acquari, furetti, orchidee epiante carnivore. Questa seconda edizione si presenta più bella e piùricca grazie all’apporto del Museo Civico di Storia Naturale di Romae della Divisione CITES del Corpo Forestale dello Stato.“REPTILIA DAY” è organizzata dalla omonima rivista “Reptilia”, la pri-ma e unica testata specializzata per gli appassionati di questo setto-re, e dal suo direttore responsabile Dino Schiff, il maggior esperto ita-liano di camaleonti. L’obiettivo della mostra è quello di promuovere laconoscenza degli animali da terrario e delle piante carnivore, stimo-lando l’amore verso la natura e l’interesse verso queste particolaricreature, oltre che gli scambi tra gli appassionati, nel rispetto dellenuove leggi e dei regolamenti sulla fauna e la flora protette.

• Si potranno ammirare (e toccare, inmolti casi) gli animali esposti, inclusespecie poco conosciute dal grandepubblico, chiedere consigli, scam-biare pareri e opinioni, confrontare leproprie esperienze o semplicementefare quattro chiacchiere. Un’occasio-ne da non perdere per tutti coloroche nutrono curiosità, passione o re-pulsione per questo mondo misterio-so e affascinante, e soprattutto per ibambini e per gli studenti che di-sporranno di biglietti par ticolarmentescontati.

• Saranno presenti, in un’area coperta di circa 4.000 mq., oltre 100espositori tra privati, negozianti, importatori e grandi ditte naziona-li e internazionali. Ma soprattutto ci saranno più di 1.000 tra animaliesotici e piante carnivore.

• Trattandosi anche di una mostra di mercato e di scambio, molti fragli appassionati porteranno attrezzature e animali da vendere escambiare. Questo significa che qualcuno ritornerà a casa allar-gando la sua famiglia con un nuovo amico dalla pelle squamata,un camaleonte, una coloratissima e rara ranocchia sud americanao semplicemente potrà arricchire il giardino o il terrazzo con unarara pianta esotica oppure abbellire il salotto con un terrario.

• Anche quest’anno un’ampia sezione sarà riservata ai furetti, chestanno ormai spopolando come animali da compagnia.

• Per tutta la durata della manifestazione, sarà fornita a tutti e so-prattutto a veterinari e operatori del settore la possibilità di seguireinteressanti seminari, tenuti da veterinari e biologi.

• Si svolgeranno infine, nell’ambito di “REPTILIA DAY”, il secondoConcorso nazionale di bellezza per rettili, anfibi e artropodi, divisoin una sezione professionale e in una amatoriale. I programmi det-tagliati della manifestazione sono disponibili su internet: www.rep-tilia.it.

Ingresso: nove EuroPer informazioni più dettagliatesugli animali o sulla manifestazio-ne in genere nonché foto dei va-ri esemplari esposti possono es-s e re richiesti all’Ufficio Stampa:Laura Battisti 338/4767898,06/8811130,[email protected],Informazioni e prenotazioni: 349/7871610 – 347/4819536 – www.reptilia.it

R I V I S TA SPECIALIZZATA IN RETTILI, ANFIBI E ART R O P O D I

Page 33: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 35ANNUNCI

OFFRO/CERCO LA V O R O

• Clinica veterinaria-pronto soccor-so città di Olbia, cerca colleghi neol a u reati, fortemente motivati o inte-ressati alla medicina d’urgenza pert i rocinio teorico pratico durata mini-ma 6 mesi da inserire nel proprio or-ganico a breve termine. Alloggio di-sponibile, gradito contatto telefonico( Tel. 0789/26540 dott. Messina).• Offresi a laureandi e neolaurea-ti la possibilità di tirocinio in medi-cina e chirurgia degli animali eso-tici in Novara. Inviare lettera di

presentazione e curriculum a: Dr.Mattia Bielli, V.le Buonarrotti 20/A -28100 Novara o [email protected].• Clinica Veterinaria città di Mon-za offre a laureandi o laureati tiro-cinio teorico pratico di tre mesicon possibilità di alloggio gratuitoe rimborso spese. Per informazio-ni tel. 039/835300 o 039/2025777e chiedere del dott. T. Monti. • C e rchiamo 2 medici veterinari dai n s e r i re in organico. Richiesto perio-do di prova retribuito di 6 mesi.Eventuali titoli o esperienze in chi-ru rgia e/o ortopedia sui piccoli ani-mali costituiranno elemento pre f e-

renziale. Per informazioni telefonareal seguente numero: 0462/571318e chiedere del Dr. Bucci. • C e rcasi neolaureato per associa-zione professionale in zona Raven-na-Forlì. Tel. al 333/2776201.• Ambulatorio, ben attrezzato, si-to in Empoli (Fi) cerca medico ve-terinario con buona esperienzanella clinica e nella chirurgia deipiccoli animali. Per informazionitelefonare al seguente numero te-lefonico: 0571/711149.• Clinica veterinaria cerca collegan e o l a u reato da inserire nel proprio organico. Tel. 040/30.83.18

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Ti t o l o : P RO N T UARIO DI TERAPIA DEGLI ANIMALI DA COMPAG N I AAutore: F. QuintavallaPagine:500 circaPrezzo:42,00 €Data pubblicazione:2000

Presentazione: È un vero e proprio manuale, tascabile (si incastra perfettamentenelle tasche del camice), che può (almeno è l’intento che si prefigge l’autore) fa-cilitare lo svolgimento della professione del clinico veterinario. Il libro si divide in diverse sezioni in base alla specie animale:cani e gatti,uccelli,rettili (tartarughe, sauri ed ofidi),cavallo,pesci d’acquario. Il testo è stato fatto apiù mani,in particolare il capitolo sugli uccelli da gabbia e da voliera è stato cu -rato dal Dr. Lorenzo Crosta (veterinario capo del Loro Parque di Tenerife),quel-lo sugli animali esotici dalla Dr.ssa Michela Bano mentre i pesci d’acquario sonostati curati dal Dr. Andrea Luppi. Ciascuna sezione affronta in modo schematico,semplice, in ordine alfabetico,leprincipali malattie che affliggono le di verse specie animali. Ciascuna scheda ri-porta la sintomatologia e l’approccio diagnostico,dando comunque maggior spa-zio alle possibili armi terapeutiche disponibili per la cura e/o la prevenzione del-la malattia. Punti di forza: Il testo è di facile consultazione, aggiornato sulle più recenti te -rapie e principi attivi consigliati. È un elenco delle più frequenti patologie che af-fliggono gli animali da compagnia e riunisce nello stesso testo più specie anima-li,tra cui anche il cavallo. Il prezzo è contenuto. Pubblico: Il manuale è destinato ai liberi professionisti,studenti di Medicina Ve-terinaria iscritti al V anno di corso e ai tirocinanti.

Titolo: SANITÀ ANIMALE IN AMBIENTE TROPICALEAu t o re : H o rst S. H . ,S e i fe rt edizione italiana a cura di G. Tru c ch i , F. Cri s t o fo riPagine:550 circa con foto a coloriPrezzo:42,00 €Data pubblicazione:2000

Presentazione: Questo libro descrive i problemi connessi con le malattie che col-piscono gli animali ai tropici,in ambiente tropicale e in relazione ai particolari si-stemi produttivi. Il libro è diviso in tre parti. La prima parte presenta gli aspettispecifici di base dei meccanismi di difesa e della relazione ospite-agente patoge-no ai tropici. La seconda parte contiene principalmente informazioni su eziologia,patogenesi,aspetti clinici ed anatomo-patologici ed anche concernenti diagnosi,terapia e controllo delle malattie infettive degli animali. Nella terza parte sono de-scritti i particolari f attori ecologici,tecnici e socio economici che possono osta-colare il controllo delle malattie .Punti di forza: L’edizione inglese del libro è una riedizione completa e, dove ne-cessario, aggiornata della prima edizione tedesca. Il libro descrive tutte le malat-tie degli animali domestici nei loro aspetti fondamentali e contiene nuovi dati sueziologia e controllo delle malattie e i più recenti aggiornamenti sulla tassonomiadegli agenti eziologici delle malattie.Pubblico: Il libro è rivolto a tutti gli operatori professionali che lavorano nel cam-po della medicina e delle produzioni animali ai tropici. Ancora,questo libro vuo-le essere una guida per gli studenti di medicina veterinaria,medicina umana e discienze agrarie interessati a lavorare ai tropici e per gli studenti stranieri che stu-diano in Europa.

Page 34: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 336

E u r i c a n®

Herpes 205: il vaccino control ’ h e r p e s v i r o s idel caneMerial prosegue nell’amplia-mento della propria gamma bio-logica con un nuovo vaccino,che apre nuove possibilità di in-tervento per il Medico Veterina-rio:EURICAN® HERPES 205.

L’ H e r p e s v i rosi del cane

L’Herpesvirosi del cane (CHV) èuna patologia responsabile digravissimi danni nell’ambito dellasfera riproduttiva. I cuccioli nelleprimissime settimane di vita sonoestremamente sensibili all’infezio -ne, che può portare alla perditadell’intera cucciolata con morta-lità che raggiunge l’80%-100%. Ildecorso è breve (24-48h) ed è ca-ratterizzato da anoressia, doloriaddominali con gemiti continui,diarrea liquida. Talora il decesso èimprovviso, senza alcuna sinto-matologia. Il virus è patogeno du-rante tutto il decorso della gesta-zione, determinando nelle cagnegravide infertilità, aborti e partiprematuri. L’infezione da CHV ècaratterizzata dal fenomeno dellalatenza: i cani, una volta infetti, re-stano portatori per tutta la vita e incondizioni di stress diffondono ilvirus. Il danno da Herpesvirus èquindi destinato a ripre s e n t a r s inel corso di tutta la carriera ripro-duttiva dell’animale. Segnalato in tutto il mondo, Her-pesvirus canis è da tempo docu-mentato in Italia con percentualielevate di sieropositività. Docu-mentata soprattutto in cani che vi-vono in allevamento ed in colletti-vità, costituisce un gravissimoproblema per quanti, veterinari edallevatori, si occupano di riprodu -zione canina, senza peraltro tra-scurare i cani da compagnia. Lecaratteristiche della patologiahanno reso finora impossibili in-terventi terapeutici o preventivi ef-ficaci.

Il Va c c i n oSe la pericolosità e la diffusionedella patologia hanno spinto Me-rial a intraprendere con successola ricerca di un vaccino, le carat-teristiche del virus hanno richiestodi impostare la protezione vacci-nale in maniera innovativa: quelladi vaccinare la madre per proteg-gere i cuccioli. La vaccinazionedella madre, infatti, permette diottenere un elevato livello di anti-

corpi neutralizzanti specifici chevengono trasmessi ai cuccioli me-diante il colostro. Tale protocollopermette di proteggere i cucciolidalla forma clinica e dalla morta-lità nel periodo critico delle primesettimane di vita. In una provachallenge, i cuccioli infettati speri-mentalmente con CHV per viao ro-nasale e allattati da madrivaccinate durante la gravidanzanon hanno presentato né sintomiclinici né mortalità da Herpesviro-si. Nelle prove di campo il vacci-no è stato impiegato, sempre ri-spetto a controlli non vaccinati, inallevamenti infetti. I risultati hannoconfermato la prova challenge: iltasso di fertilità è aumentato,mentre la mortalità neonatale nelperiodo precedente lo svezza-mento si è fortemente ridotta, conun conseguente aumento del nu-mero di cuccioli svezzati. Tali daticonfermano la gravità del dannoda CHV nell’allevamento canino,evidenziando l’efficacia del vacci-no. EURICAN® HERPES 205 èstato ampiamente testato per las i c u rezza, coinvolgendo nelleprove cagne gravide appartenen-ti a 20 razze differenti. L’utilizzonella cagna gravida è indipen-dente dallo status sierologico, po-tendo essere effettuato a cagnenegative, sieropositive o portatricilatenti. Il protocollo vaccinale pre-vede 2 iniezioni durante il decorsodella gravidanza e deve essere ri-petuto ad ogni gestazione, in mo -do da assicurare protezione ade-guata ad ogni cucciolata. EURI-CAN® HERPES 205 è disponibilein confezione monodose.

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Nutro presentala nuova lineaChoice CatN u t ro presenta sul mercato lanuova linea NUTRO CHOICE,pensata appositamente per i gat-ti. Si tratta di otto diversi alimentiadatti per ogni età e per ogni esi-genza, sempre contraddistintidalla qualità NUTRO.I nuovi prodotti NUTRO CHOICECAT sono:- Choice Complete Care Kitten;- Choice Complete Care Adult;- Choice Kitten Pollo;- Choice Adult Pollo;- Choice Adult Salmone;- Choice Adult Hairball;- Choice Adult Light e- Choice Senior Pollo.Ogni prodotto NUTRO CHOICECAT contiene i migliori alimentinaturali, dotati di elevato poterenutrizionale e grande appetibilità.Ingredienti di alta qualità garanti-scono al gatto migliore nutrizio-ne, pelle sana,pelo lucido e feci

ridotte e compatte. Ogni alimen-to NUTRO CHOICE CAT contienele sostanze nutritive adatte siaall’età che alle particolari esi-genze di ogni gatto.Tutti i mangimi della linea NUTROCHOICE CAT sono privi di colo-ranti o conservanti art i f i c i a l i. Perm a n t e n e rne la freschezza, infatti,NUTRO ha scelto di utilizzare unaspeciale miscela di Vitamina C e Vi-tamina A, rendendo così tutti i suoip rodotti assolutamente naturali.

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MEDIATIC - Via Donizetti, 2 -42100 - Reggio Emilia - ItalyTel. +39.0522.383620 - Fax +39.0522.381484e-mail Ufficio Stampa:[email protected] -www.mediatic.it

Z o o m a r kI n t e r n a t i o n a l:e v e n t om o n d i a l eA Bologna tutta l’industria inter-nazionale dei prodotti per anima-li da compag n i a

Nel 2003 in Europa la grande fie-ra dei prodotti per animali dacompagnia - riservata agli opera-tori professionali e commerc i a l idel settore - si tiene a Bologna,p resso il quart i e re fieristico di Bo-logna Fiere, dall’11 al 14 aprilep rossimi. O rmai evento consolidato allasua 10a edizione, Zoomark Inter-national si conferma l’unica fieradi settore in Italia, e la più impor-tante a livello europeo negli annidispari, alternandosi con la fieratedesca Interzoo che si tiene in-vece negli anni pari.Sono oltre 500 gli espositori chep a rteciperanno al salone. La na-tura altamente internazionale del-l’evento è confermata dall’elevaton u m e ro di aziende straniere (cir-ca il 40%) provenienti dai 5 conti-nenti, mentre il suo prestigio èsottolineato dal supporto di im-p o rtanti associazioni ed enti go-v e rnativi stranieri nella re a l i z z a-zione di partecipazioni collettive.Come ormai consuetudine,

L’Appma (l’associazione ameri-cana di produttori di articoli peranimali da compagnia) e il Con-solato Generale degli Stati Unitid’America forniscono la loro assi-stenza per la realizzazione delPadiglione Americano con circ auna ventina di espositori, mentrel ’ o rganizzazione fieristica gover-nativa China Great Wall Intern a-tional Exhibition di Pechino con-c o rre alla realizzazione del Padi-glione Cinese con oltre tre n t aaziende espositrici.La prestigiosa reputazione delsalone richiamerà non meno di 20m i l a visitatori da tutto il mondo,con part i c o l a re concentrazione divisitatori provenienti dal bacinodel Mediterraneo e dall’Euro p adell’Est O l t re alla tradizionale panoramicadi quanto di meglio il merc a t omondiale possa off r i re in fatto dip rodotti per animali da compagniae servizi, Zoomark Intern a t i o n a l2003 off re un ricco programma dieventi fra cui spiccano:• la conferenza stampa di pre-

sentazione dell’evento, che sit e rrà il 7 febbraio alle ore 11.00p resso il Museo di Zoologiadell’Università di Bologna, allap resenza di varie personalitàdel settore, dal mondo dellacultura, dell’economia, ede s p e rti dei problemi della con-vivenza uomo-animale e re l a t i-ve implicazioni di costumi so-ciali, e di consumi di prodotti es e rv i z i ;

• Il seminario “Aggiornamento inP ronto Soccorso e Medicinad ’ U rg e n z a ” ;

• la tavola rotonda dedicata aim e g a - t rends del settore a livel-lo intern a z i o n a l e .

Tanti i servizi per gli espositori e ivisitatori professionali sviluppatiper massimizzare il numero e l’ef-ficacia dei contatti in fiera; pere s e m p i o :• il portale internet www. z o o-

mark.it; creato non solo per di-v u l g a re informazioni, ma anchee soprattutto per amplificare leo p p o rtunità di contatto, contie-ne tutti i dettagli della manife-stazione e un utile elenco degliespositori a cui sono legate leschede aziendali, in cui gliespositori possono pre s e n t a rela propria azienda e i pro d o t t idi punta. Il portale risulta cosìun valido strumento per la ge-stione dell’agenda giorn a l i e r adel visitatore, che può quindio rg a n i z z a re la propria part e c i-pazione in anticipo, selezio-nando le aziende da visitare ef i s s a re già gli appuntamenti;

• il carnet a schede “Memo Zoo-mark” tramite il quale gli espo-sitori possono comunicare aivisitatori speciali inviti, re a l i z z a-to in collaborazione con la rivi-sta al trade Hobby Zoo e inse-rito nel numero di marzo dellas t e s s a ;

• lo stand Cerc o / o ff ro Rappre-sentanze, collocato presso ilC e n t ro Servizi di BolognaFiere ,dove aziende espositrici e rap-p resentanti del settore potran-no segnalare le proprie off e rt edi collaborazione. A conclusio-

ne della fiera, le aziende rice-veranno gli elenchi degli agen-ti i cui profili corrispondono aquelli richiesti. Il servizio ècompletamente gratuito;

• una sala stampa estre m a m e n-te efficace nel pro p o rre ai gior-nalisti specializzati inform a z i o-ni e supporti al loro lavoro :c a r-telle stampa riguardanti la ma-nifestazione e le singole azien-de presenti, dati di mercato emolto altro ancora saranno adisposizione degli addetti allastampa. Saranno anche attivealcune postazioni internet tra-mite le quali i giornalisti po-tranno scrivere e inoltrare i loropezzi direttamente alla re d a-z i o n e ;

• lo Stand Novità in cui verr a n n op resentate tutte le novità dels e t t o re: ciascuna aziendaespositrice disporrà di un pro-prio spazio in cui mostrare ip rodotti commercializzati negliultimi 12 mesi oppure di pro s s i-ma commercializzazione. Ognip rodotto è accompagnato daun cartellino che ne indica ilnome, l’azienda che lo esponee le coordinate dello stand incui trovarlo. La posizione stra-tegica dello Stand Novità, nelc u o re del salone - il CentroS e rvizi di BolognaFiere - neesalta l’utilità come guida allavisita del salone: posizionatonelle immediate vicinanze deglii n g ressi, permette ai visitatoridi avere un’anteprima di tutte lenovità che troveranno pre s e n-tati negli oltre 43 mila metriquadrati di esposizione.

A tutto ciò si aggiunge un serv i z i odi assistenza viaggi per visitatoried espositori veramente “firstclass”, con la proposta di pre n o-tazioni alberg h i e re a prezzi con-venzionati e comodi pacchetti“viaggio + alloggio” in collabora-zione con l’agenzia Conventionand Travel, il tutto condito dallap roverbiale ospitalità e cort e s i adel sistema alberg h i e ro di Bolo-gna. I vantaggiosi pacchetti, stu-diati per chi proviene dall’estero ,c o m p rendono il volo per Bolognae ritorno, le tasse aero p o rtuali, iltrasferimento dall’aero p o rto diBologna all’hotel, pern o t t a m e n t oe prima colazione in hotel a 3 o 4stelle. Le off e rte di Conventionand Travel si rivolgono in part i c o-l a re ai visitatori e agli espositori ina rrivo dagli Stati Uniti con voli daNew York, Chicago, e Wa s h i n g-ton, dall’Asia con voli da Singa-p o re e Pechino e dalla Germ a n i acon partenza da Francofort e .Zoomark International rappre s e n-ta ancora una volta nel 2003un’occasione unica per aggior-narsi sulle tendenze del settoredei prodotti per animali da com-pagnia, e per scoprire tanti nuovip rodotti e opportunità per il pro-prio business.

DALLE AZIENDE

Per l’invio dei comunicati stampa:

Tel. 0372/40.35.41email [email protected]

Page 35: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

Un evento internazionale, i m-p e rdibile soprattutto per ch iopera nel mercato italiano, odesidera entrarv iZoomark International è un even-to internazionale, ma è anche l’u-nica grande fiera italiana dellap roduzione e del commercio dip rodotti per gli animali da compa-gnia: è quindi un momento fonda-mentale di aggiornamento, con-f ronto e crescita per i distributori,rivenditori, e professionisti dels e t t o re che vivono e operano inItalia ma anche nel resto del mon-do, considerata la massiccia pre-senza di aziende straniere .Zoomark International 2003 è tan-to più importante per l’operatoreitaliano, in quanto il nostro merc a-to sta mostrando una serie dicambiamenti estremamente vi-stosi sia nel comportamento deiconsumatori, sia nella stru t t u r adel dettaglio specializzato dels e t t o re .

Italia: un mercatosempre più vivaceper produzioni ec o n s u m iAnche nel biennio 2001-2002, co-me già nei due anni precedenti, ilm e rcato italiano dei prodotti es e rvizi per animali da compagnia

si è confermato come il più dina-mico e ad alto potenziale di cre-scita in tutta Europa, e fra i priminel mondo.La vivacità nei consumi è testimo-niata da una crescita complessi-va di tale mercato a un tasso me-dio annuo di oltre il 5%, incre-mento dovuto per circa l’80% allarapida crescita del comparto de-gli alimenti per cani, gatti, e altrianimali da compagnia.In part i c o l a re, negli ultimi due annihanno registrato un tasso di cre-scita part i c o l a rmente sostenuto: • i consumi di alimenti per cani -

soprattutto i secchi - i cui consu-mi (in tonnellate) sono aumenta-ti negli ultimi due anni a un tassomedio annuo intorno al 10%, inrapida accelerazione;

• gli alimenti secchi in generale,sia per cani che per gatti;

• e gli alimenti per altri animali.C rescita anche per il segmentodei consumi di accessori e serv i-zi per animali da compagnia, purcon qualche segno di rallenta-mento congiunturale nel corsodel 2002.Tale aumento di consumi si è veri-ficato in un contesto di sostanzialestabilità delle popolazioni animalip resenti in Italia. Infatti, dai vari in-dicatori a disposizione (ricerche dim e rcato sul consumatore finale,c o rrelazioni con altri fenomeni eco-nomici e culturali in atto) emerg e

chiaramente come l’aumento deiconsumi sia da attribuire pre s s o-ché totalmente ad un pro g re s s i v oe irreversibile cambiamento neglistili di consumo delle famiglie ita-liane, piuttosto che a un aumentodel numero di famiglie che ospita-no un animale, o all’aumento deln u m e ro di animali presenti nellasingola famiglia.I fattori trainanti di questa cre s c i t aitaliana si dimostrano ancora unavolta, come già nell’ultimo lustro :• la pro g ressiva riduzione del

ruolo dell’alimentazione casa-linga per gli animali da compa-gnia, in virtù di chiari vantaggicome economicità, praticitàd’uso e completezza nutrizio-nale dell’alimento industriale;

• lo sviluppo di una “cultura fa-m i g l i a re interspecifica”, conun ruolo sempre più definito econ implicazioni affettive perl’animale che vive in casa emerita tutte le attenzioni (ali-mentazione, igiene, comfort ,gioco, sicurezza ecc.) norm a l-mente destinate all’essereu m a n o ;

• ruolo sempre più attivo della di-stribuzione - sia nel canale gro-c e ry / s u p e rm e rcati e iperm e r-cati, sia nel canale specializza-to pet shop, e altri canali comerivendite agrarie e garden cen-ters - la quale sta aumentandogli spazi dedicati al settore pete svolge un’importante azionedi stimolo ai consumi.

In questo contesto, il ruolo speci-fico dei punti vendita specializza-ti, nonostante le tante appare n t iminacce derivanti da altre tipolo-gie distributive, si conferma sta-bile e part i c o l a rmente ben posi-zionato sul segmento in maggiorec rescita (mangime secco cani),o l t re che su tutta la gamma deglia c c e s s o r i .La stabilità dei volumi e fatturatidel canale pet shop si accompa-gna tuttavia a una pro g ressiva ri-duzione nel numero di punti ven-dita, dovuta allo sviluppo di stru t-t u re distributive specializzate dim a g g i o re dimensione e potenzia-le: in sintesi, chiudono o si accor-pano tanti piccoli negozi per ani-mali, e si aprono superm e rc a t ispecializzati pet e catene distri-butive specializzate.Un panorama in generale di viva-ce cambiamento, ricco di poten-zialità per tutti gli operatori dels e t t o re .

Laurea honoriscausa inVeterinaria aCorrado Zaini.Presidente del Gruppofarmaceutico Fa t roIndosserà la toga con la stola delcolore rosso di Medicina Ve t e r i-n a r i a , C o rrado Zaini, p r e s i d e n t edel G ruppo farmaceutico Fatro d iOzzano Emilia (Bologna) per ri-c evere dal Rettore Pier Ugo Cal-z o l a r i la laurea honoris causa

M e rcoledi 12 fe b b r a i o , ore 17,30Aula Absidale S.Lucia, via DèChiari 25/a BolognaIl riconoscimento ufficiale dell’Ate-neo va ad un impre n d i t o re che hasostenuto la necessità di collabora-zione tra Università e industria eche ha operato in questa dire z i o n e ,finanziando progetti di ricerca eborse di studio. Corrado Zaini,classe 1925, laurea in chimica aBologna nel 1950, ha concentratotutta la sua attività sulla farm a c o l o-gia veterinaria. Con il padre, farm a-cista a Bert i n o ro, fondò la FAT R O( F a rmaco – Tecnica Romagnola)per pre p a r a re, all’epoca, medicina-li galenici per animali. L’attività si èsviluppata fino a diventare, graziead acquisizioni di altre aziende ita-liane e straniere, un gruppo cheora conta in Italia 275 dipendenti,di cui 38 sono laureati e tra loro 20veterinari. Il Gruppo FATRO ha da-to sempre la disponibilità dei labo-ratori, dello stabulario e del perso-nale, per l’attività didattica praticadella Facoltà di veterinaria. La mo-tivazione della laurea honoris cau-sa sottolinea come “grazie allascelta di pro p o rre un’ampia gam-ma di prodotti che hanno perm e s-so ai medici veterinari, in un mo-mento di transizione, di passaredalle preparazioni galeniche allespecialità medicinali, Corrado Zainisia di fatto un terapeuta veterinario.Di questo ha dato dimostrazioneconiugando la sua formazione dichimico con le conoscenze veteri-narie, frutto anche della collabora-zione del padre con l’Istituto di Cli-nica Medica dell’Università e suapersonale con tutta la Facoltà”.C o rrado Zaini è stato per tredici an-ni presidente del Gruppo Ve t e r i n a-rio di Farmindustria e vice Pre s i-dente di Aisa fino al marzo 2001.

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 3 37DALLE AZIENDE

3MANUALI SIVAR€ 26,00 + spese di spedizione

Inviare l’ordine a: E.V. s.r.l. Via Trecchi, 20

26100Cremona c.a. Francesca Chiari

Fax 0372/457091 Tel.0372/403507

Info: Segreteria SIVAR Paola Orioli

Tel.0372/403539 [email protected]

Il Codice Europeo delle BuonePratiche Veterinarie, è statoapprovato lo scorso novembredall'Assemblea Generale dellaFVE. Il testo adottato rappresental'ossatura essenziale di quelloche diverrà il Codice delleBPV, in via definitiva, ed è giàcompatibile con gli standardISO.Nell'inviare una copia del Co-dice a tutte le Associazioni che

hanno dato un contributo alla sua stesura, Talina Ster-neberg-van der Maaten del direttivo europeo ha espres-so un particolare ringraziamento al Collega StefanoCandotti, che per conto dell'ANMVI, ha seguito le fasi dielaborazione del Codice.

Il testo sarà reso disponibile dalla FVE on line, al sito www.fve.org.

Page 36: Professione Veterinaria, Anno 2003, Nr 1

PROFESSIONE VETERINARIA 1 / 2 0 0 338CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un mensilespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore.

D i r e t t o r eCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Comitato di RedazionePier Paolo Bertaglia

Paolo Bossi Marco Eleuteri

Giuliano LazzariniPier Mario Piga

Sabina Pizzamiglio

Capo RedattoreFabrizio Pancini

Rubrica fiscaleGiovanni Stassi

Rubrica legaleMaria Teresa Semeraro

Coordinamento EditorialeAngelo Franceschini

i n f o @ a n m v i . i t

Progetto GraficoGermano Pontevichi

E d i t o r eE . V. s r l

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Concessionaria esclusiva per la pubblicitàE . V. srl, Cremona

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La rivista è gratuita per gli iscritti alleAssociazioni Federate ANMVI.

Per i non soci è disponibile al costo di € 31,00 come contributo spese di

s p e d i z i o n e .Viene inoltre inviata gratuitamente ad Enti Pubblici, Università, Ordini,

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Chiuso in stampa il 10 febbraio 2003

PROFESSIONE VETERINAR I A

SEMINARIO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI DEL TORACE E DELL’ADDOME - Bari - Grand Hotel Ambasciatori,Via Omodeo 15 - Crediti ECM:10 R e l a t o r i :d r. Christopher Lamb, d r. Giacomo Gnudi - Per info : Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LIGURIA EMATOLOGIA PRATICA - Liguria - Relatore:dr. Marco Caldin - Crediti ECM 5 Per informazioni:Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Tel.0372/403541 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA L’ARTE E LA SCIENZA DELLA CITOPATOLOGIA DIAGNOSTICA - Sicilia - Crediti ECM 5 - Relatore:dr. DaVide De LorenziPer informazioni:Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Tel.0372/403541 - email [email protected]

CORSO SISCA CORSO AVANZATO DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Cremona - Crediti ECM:18 R e l a t o r e :d r. R o b e rto Marchesini - Per info r m a z i o n i : Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403506 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI NEUROLOGIA - Cremona - Crediti ECM:31 Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel.0372/403506 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI IN MEDICINA INTERNA DEL CANE E DEL GAT TO - Cavaion Ve ronese (VR) - Eurocongressi Hotel,Via L. Fiumi 24 Crediti ECM: 6 - Relatore: d r. Mike Herrt age - Per info r m a z i o n i : Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403508 - email paola@sciva c . i t

SISCA CASI CLINICI - Cremona Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email [email protected]

GIORNATE DI APPROFONDIMENTO MASTER IN PRACTICE MANAGEMENT - Cremona - Crediti ECM: 19 - Relatori: p ro f. Fabrice Clerfe u i l l e, d r.Ya n n i ck Poubanne Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAR SICILIA L’ A B O RTO NEI RU M I N A N T I : EZIOLOGIA E DIAGNOSI - Ragusa - Mediterraneo Pa l a c e, Via Roma 182 R e l a t o r e :P ro f. Fabio Del Piero - Crediti ECM 3 - Per info r m a z i o n i : Paola Orioli - Segreteria SIVAR - Te l . 0372/403539 - email info @ s i va r n e t . i t

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAR CAMPANIA L’ A B O RTO NEI RU M I N A N T I : EZIOLOGIA E DIAGNOSI - Campania - CRIAI, P.le E. Fermi 1, Po rtici (Napoli) - Relatore: P ro f. Fa b i oDel Piero - Crediti ECM 3 - Per info r m a z i o n i : Paola Orioli - Segreteria SIVAR - Te l . 0372/403539 - email info @ s i va r n e t . i t

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAR PUGLIA L’ A B O RTO NEI RU M I N A N T I : EZIOLOGIA E DIAGNOSI - Puglia - Hotel Svevo - Via per Santeramo 319, Gioia del Colle (Bari) - Relatore:P ro f. Fabio Del Piero - Crediti ECM 3 - Per info r m a z i o n i : Paola Orioli - Segreteria SIVAR - Te l . 0372/403539 - email info @ s i va r n e t . i t

SEMINARIO NAZIONALE SIVAR L’ABORTO NEI RUMINANTI:EZIOLOGIA E DIAGNOSI - Verona - Fiera Internazionale dell’Agricoltura - Relatore:dr. Fabiodel Piero - Crediti ECM 2 - Per informazioni: Paola Orioli - Segreteria SIVAR - Tel 0372/403539 - email [email protected]

CORSO SIVAR PRATICA VETERINARIA NEL CONTROLLO DELLE PATOLOGIE DEI SUINI:ANALISI,DIAGNOSI,TRATTAMENTO - CremonaR e l a t o r e :d r. Enric Marco - Crediti ECM 10 - Per info r m a z i o n i : Paola Orioli - Segreteria SIVAR - Tel 0372/403539 - email info @ s i va r n e t . i t

SICIV Cremona - Crediti ECM: 6Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email [email protected]

GIORNATA SCIVAC GIORNATA AV. DISPLASIA - Cremona - Crediti ECM:7 - Dr. Aldo Vezzoni Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI DERMATOLOGIA 1a parte - Cremona Crediti ECM:25 Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email [email protected]

SIMVENCO Cremona - Crediti ECM:10 Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email [email protected]

SIDEV ASPETTI CLINICI DELLA DERMATITE ATOPICA IN DIFFERENTI RAZZE CANINE - Cremona Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA L’OSTEOCONDROSI NEL CANE E LE SUE VARIE LOCALIZZAZIONI - Emilia Romagna - Hotel Raffaello,Modena Relatore:dr . Matteo Tommasini - Crediti ECM 4 - Per info : Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403541 - email lara.zava @ s c i va c . i t

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE COMPORTAMENTALI - Puglia - Palace Hotel,BariR e l a t o r e :D r.Raimondo Colangeli Crediti ECM 4 - Per info : Lara Zava - Segr. S C I VAC - Te l . 0372/403541 - email lara.zava @ s c i va c . i t

CORSO SISCA CORSO BASE DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA - Cremona - Crediti ECM:19 Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email [email protected]

SIOVET Cremona Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI IN MEDICINA INTERNA DEL CANE E DEL GATTO - Roma - Melià Roma Aurelia Antica Hotel,Via degli Aldobrandeschi 223

Crediti ECM:6 - Relatore:dr. Mike Herrtage - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZO AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE DEI PICCOLI ANIMALI - Abruzzo - Montesilvano (Pescara) - Relatore:dr. GiovanniMajolino - Crediti ECM 4 - Per info r m a z i o n i : Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Te l . 0372/403541 - email lara.zava @ s c i va c . i t

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETO APPROCCIO ALLE PIÙ COMUNI MALATTIE GASTROENTERICHE - Veneto, Treviso - Relatore:dr. Ugo Lotti Crediti ECM 5 - Per informazioni:Lara Zava - Segreteria SCIVAC - Tel.0372/403541 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI OFTALMOLOGIA - Cremona Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email [email protected]

SEMINARIO SIMIV Cremona Per informazioni:Catia Arisi - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email [email protected]

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Si ringrazia per la collaborazione

2-3 maggio 2003, Ragusain collaborazione con

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28-29 aprile 2003, Palermoin collaborazione con

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