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700. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozione: Velo ......................................... 1-01168 35163 Risoluzioni in Commissione: VIII Commissione: Viola ........................................ 7-01005 35165 XIII Commissione: Negro ...................................... 7-01004 35166 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazioni a risposta scritta: Reguzzoni ............................... 4-18043 35167 Reguzzoni ............................... 4-18045 35167 Reguzzoni ............................... 4-18047 35167 Scilipoti ................................... 4-18056 35168 Affari esteri. Interrogazione a risposta in Commissione: Renato Farina ....................... 5-08097 35169 Interrogazioni a risposta scritta: Fedi ......................................... 4-18037 35169 Reguzzoni ............................... 4-18042 35170 PAG. Affari europei. Interrogazioni a risposta scritta: Baldelli .................................... 4-18025 35170 Reguzzoni ............................... 4-18049 35171 Affari regionali, turismo e sport. Interrogazione a risposta scritta: Reguzzoni ............................... 4-18050 35172 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta scritta: Nicolucci ................................. 4-18034 35172 Difesa. Interrogazione a risposta in Commissione: Villecco Calipari .................... 5-08095 35173 Interrogazione a risposta scritta: Mazzoni .................................. 4-18024 35173 Economia e finanze. Interrogazione a risposta orale: Delfino .................................... 3-02528 35176 Interrogazioni a risposta scritta: Reguzzoni ............................... 4-18053 35177 Reguzzoni ............................... 4-18057 35177 Atti Parlamentari 35161 Camera dei Deputati XVI LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

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700. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

PAG.

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozione:

Velo ......................................... 1-01168 35163

Risoluzioni in Commissione:

VIII Commissione:

Viola ........................................ 7-01005 35165

XIII Commissione:

Negro ...................................... 7-01004 35166

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazioni a risposta scritta:

Reguzzoni ............................... 4-18043 35167

Reguzzoni ............................... 4-18045 35167

Reguzzoni ............................... 4-18047 35167

Scilipoti ................................... 4-18056 35168

Affari esteri.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Renato Farina ....................... 5-08097 35169

Interrogazioni a risposta scritta:

Fedi ......................................... 4-18037 35169

Reguzzoni ............................... 4-18042 35170

PAG.

Affari europei.

Interrogazioni a risposta scritta:

Baldelli .................................... 4-18025 35170

Reguzzoni ............................... 4-18049 35171

Affari regionali, turismo e sport.

Interrogazione a risposta scritta:

Reguzzoni ............................... 4-18050 35172

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta scritta:

Nicolucci ................................. 4-18034 35172

Difesa.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Villecco Calipari .................... 5-08095 35173

Interrogazione a risposta scritta:

Mazzoni .................................. 4-18024 35173

Economia e finanze.

Interrogazione a risposta orale:

Delfino .................................... 3-02528 35176

Interrogazioni a risposta scritta:

Reguzzoni ............................... 4-18053 35177

Reguzzoni ............................... 4-18057 35177

Atti Parlamentari — 35161 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.

Giustizia.

Interpellanza:

Tassone ................................... 2-01698 35177

Interrogazione a risposta in Commissione:

Marinello ................................ 5-08094 35178

Interrogazioni a risposta scritta:

Farina Renato ....................... 4-18026 35179

Pili ........................................... 4-18030 35179

Farina Renato ....................... 4-18031 35181

Farina Renato ....................... 4-18032 35181

Farina Renato ....................... 4-18035 35181

Bernardini .............................. 4-18040 35182

Infrastrutture e trasporti.

Interpellanza:

Mazzuca .................................. 2-01699 35183

Interno.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Iannuzzi .................................. 5-08090 35185

Villecco Calipari .................... 5-08092 35186

Interrogazioni a risposta scritta:

Cirielli ..................................... 4-18029 35188

Galletti .................................... 4-18036 35189

Reguzzoni ............................... 4-18058 35189

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Siragusa .................................. 5-08093 35190

Interrogazioni a risposta scritta:

Reguzzoni ............................... 4-18041 35190

Reguzzoni ............................... 4-18044 35191

PAG.

Reguzzoni ............................... 4-18048 35191

Reguzzoni ............................... 4-18051 35192

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazioni a risposta scritta:

Mazzoni .................................. 4-18023 35193

Mancuso ................................. 4-18038 35194

Di Biagio ................................ 4-18054 35194

Salute.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Mancuso ................................. 5-08091 35196

Interrogazioni a risposta scritta:

Nicolucci ................................. 4-18027 35197

Borghesi .................................. 4-18039 35197

Reguzzoni ............................... 4-18046 35198

Nicolucci ................................. 4-18052 35199

Reguzzoni ............................... 4-18055 35200

Sviluppo economico.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Martella .................................. 5-08089 35201

Burtone ................................... 5-08096 35201

Interrogazioni a risposta scritta:

Picchi ...................................... 4-18028 35202

Evangelisti .............................. 4-18033 35203

Apposizione di firme a mozioni ................ 35203

Apposizione di firme a risoluzioni ........... 35203

Apposizione di firme a interrogazioni ...... 35204

Trasformazione di un documento del sin-dacato ispettivo (ex articolo 134, comma2, del Regolamento) ................................ 35204

Atti Parlamentari — 35162 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

ATTI DI INDIRIZZO

Mozione:

La Camera,

premesso che:

l’industria siderurgica europea sitrova a dover affrontare un’altra stagionedi ristrutturazione, di delocalizzazione, dichiusure e di riduzione delle capacitàproduttive, che minacciano, sia gli im-pianti sia i posti di lavoro;

mentre agli inizi del duemila, neiPaesi dell’Unione europea, si produceva il23 per cento dell’acciaio mondiale a frontedel 15 per cento della Cina, nel corsodell’ultimo decennio si è invertito il rap-porto e il 2010 ha registrato una produ-zione in Europa pari al 12 per centodell’acciaio mondiale mentre in Cina si èraggiunto il 44 per cento;

la tendenza è alla dislocazionedella produzione siderurgica nei Paesidove le condizioni sono considerate piùvantaggiose (meno vincoli sociali e am-bientali, disponibilità materie prime e al-tro) e dove è prevista una maggiore cre-scita economica e un maggior consumo;

i maggiori gruppi siderurgici euro-pei, compresi quelli italiani, spostano sem-pre di più la loro attenzione versol’Oriente e le Americhe, riducendo la loropresenza in Europa;

le tendenze della siderurgia euro-pea potrebbero cambiare radicalmente ilruolo e il peso della siderurgia italiana;

in questo contesto si inquadra an-che la crisi del polo siderurgico di Piom-bino che è il secondo polo siderurgico aciclo integrale dopo quello di Taranto eoccupa attualmente circa 6.000 lavoratori,con la presenza, in particolare, di gruppiindustriali rilevanti tra cui Lucchini (pro-prietà Severstal), Magona (proprietà Ace-lorMittal) e Tenaris Dalmine (proprietàTechint);

da tempo si assiste ad un crollodegli ordinativi ed il rallentamento delpolo siderurgico ha messo in difficoltàanche l’economia regionale;

il gruppo Lucchini sta vivendo unagrave crisi finanziaria malgrado la ristrut-turazione del debito in corso e la ricapi-talizzazione di 100 milioni di euro appenaaccordata dalle banche creditrici; anche lasituazione del gruppo Magona al momentodesta molta preoccupazione;

le aziende si trovano in una con-dizione di grande incertezza, con il calodei volumi produttivi e il conseguentericorso agli ammortizzatori sociali e aicontratti di solidarietà;

il ridimensionamento del polo si-derurgico determinerebbe un elevato costosia in termini sociali, con il possibilelicenziamento di almeno la metà dei di-pendenti, che economici perché priverebbel’Italia di un asset strategico in un mo-mento in cui gli investimenti nell’aggior-namento della rete ferroviaria italiana ri-chiederebbero un maggior uso delle pro-duzioni siderurgiche;

appare urgente definire un pianoindustriale che consenta al polo siderur-gico di intercettare i segnali di ripresa delmercato dell’acciaio nazionale e interna-zionale;

appare allo stesso tempo urgenteun intervento per accelerare il processo diriqualificazione complessiva del sito side-rurgico di Piombino mediante operazionidi bonifica sostenibili, complemento fon-damentale per un effettivo rilancio pro-duttivo del sistema industriale siderurgico;

l’articolo 27 del decreto legge 22giugno 2012, n. 83, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134,prevede che in caso di situazioni di crisiindustriali complesse, in specifici territorisoggetti a recessione economica e perditaoccupazionale, possano essere attivati pro-getti di riconversione, anche attraversoaccordi di programma, e riqualificazioneindustriale la cui finalità è quella di age-volare gli investimenti produttivi, anche di

Atti Parlamentari — 35163 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

carattere innovativo, nonché la riconver-sione industriale e la riqualificazione eco-nomico produttiva dei territori interessati;

il procedimento ai fini del ricono-scimento di tale crisi è caratterizzato dal-l’istanza di riconoscimento della regioneinteressata; requisito formale assolto dalpresidente della giunta regionale della To-scana lo scorso 10 agosto con letteraindirizzata al Presidente del Consiglio deiministri e al Ministro dello sviluppo eco-nomico;

la crisi simultanea sia di un interosettore che di imprese di varie dimensioni,nonché la presenza di questioni infrastrut-turali ambientali ed energetiche non risol-vibili solo con risorse e competenze dicarattere regionale (esempio SIN - sito diinteresse nazionale), comporta la necessitàdi un coinvolgimento del Governo e laconcreta possibilità di attivare un progettocomplessivo ai sensi del citato articolo 27del decreto-legge n. 83 del 2012 che tut-tavia non risulta al momento attuato, perassenza del decreto del Ministero che neregola modalità e criteri di determinazionedella crisi (i termini per l’emanazione sonoscaduti lo scorso 25 agosto);

per trovare idonee soluzioni allacrisi del settore risulta sicuramente utile,come anche confermato dal Governo, laconvocazione di un tavolo tecnico nazio-nale rispetto alle urgenze e agli indirizzi dipolitica industriale nel settore della side-rurgia che si ponga come luogo per ne-goziare, lavorare e portare l’interesse suitemi nazionali in ambito europeo;

in tale visione europeista sarebbealtresì utile la riconvocazione dell’Osser-vatorio unico siderurgico, un luogo indi-spensabile ove le parti interessate (i pro-duttori, il Ministero dello sviluppo econo-mico, le parti sociali, il Ministero dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare) possono monitorare la situazioneitaliana per disporne in sede di comuni-taria;

con una lettera indirizzata al Pre-sidente del consiglio, al Ministro del lavoro

e delle politiche sociali e al Ministro dellosviluppo economico, del 2 ottobre 2012, lesigle sindacali operative nella provincia diLivorno e le RSU della Lucchini e dellaMagona, hanno inteso chiedere al Governoun impegno concreto per la ricerca disoluzioni industriali al fine di garantire ilsecondo polo siderurgico nazionale e l’isti-tuzione di un tavolo nazionale sulla side-rurgia in grado di fornire una rispostaconcreta anche ai temi delle bonifiche,delle infrastrutture e del risparmio ener-getico,

impegna il Governo:

ad istituire un tavolo nazionale sullasiderurgia che si ponga anche come luogoimportante per negoziare e condividere leesperienze comunitarie dell’Unione euro-pea;

a definire un piano industriale checonsenta al settore siderurgico di intercet-tare i segnali di ripresa del mercato del-l’acciaio, nazionale e internazionale conuna vocazione industriale che non siaispirata direttamente ed unicamente dallaremunerazione finanziaria;

a riattivare quanto prima l’osserva-torio unico della siderurgia quale stru-mento permanente attraverso il quale ilGoverno può monitorare in una visionecomunitaria le questioni che vengono po-ste;

ad attuare in tempi rapidi il citatoarticolo 27 del decreto-legge 22 giugno2012, n. 83, prevedendo l’inclusione delpolo siderurgico di Piombino tra le areedefinite in situazione di crisi industrialecomplessa, al fine di realizzare i progettidi riconversione e riqualificazione produt-tiva attraverso l’implementazione delle mi-gliori tecnologie al momento disponibilisul mercato;

ad intervenire per accelerare il pro-cesso di riqualificazione complessiva delsito siderurgico di Piombino medianteoperazioni di bonifica e di infrastruttura-

Atti Parlamentari — 35164 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

zione di fondamentale importanza per uneffettivo rilancio produttivo del sistemaindustriale siderurgico;

ad individuare le opportune misurevolte ad assicurare, anche attraverso loscorporo dei periodi di contratti di soli-darietà dalla cassa integrazione, le oppor-tune risorse necessarie al finanziamentodegli ammortizzatori sociali al fine discongiurare la perdita di più di 5000 postidi lavoro.

(1-01168) « Velo, Evangelisti, Bosi, Saglia,Paolini, Albini, Bellanova, Bi-tonci, Bordo, Brandolini, Co-scia, De Pasquale, Di Giu-seppe, D’Incecco, Fiano,Fluvi, Froner, Garavini, Gatti,Gnecchi, Lenzi, Marantelli,Marchi, Motta, Realacci, Ros-somando, Samperi, Scarpetti,Servodio, Siragusa, Trappo-lino, Ventura, Lulli, Vico,Nannicini, Orlando ».

Risoluzioni in Commissione:

La VIII Commissione,

premesso che:

il 30 giugno 2012 all’AutostradaBrescia Padova spa scadrà la concessionein caso di mancata approvazione del pro-getto definitivo relativo alla realizzazionedella Valdastico nord;

nella convenzione normativa stipu-lata tra la suddetta società ed Anas il 7dicembre 1999, unicamente a definizionetransattiva del contenzioso per adegua-menti tariffari, la scadenza della conces-sione veniva fissata al 30 giugno 2013;

nel piano finanziario collegato allasuddetta convenzione si prende in parzialeconsiderazione la realizzazione della Val-dastico e mai si cita il completamentodella stessa verso nord;

dopo lungo confronto e carteggiotra Anas e società Brescia Padova con attoaggiuntivo alla convenzione del 7 dicembre

1999 è stata rettificata la scadenza dellaconcessione al 31 dicembre 2036, e lastessa è stata ritenuta necessaria per uncorretto equilibrio finanziario e al fine dinon produrre un eccessivo onere di su-bentro;

nonostante la delibera Cipe di re-cepimento della modifica alla convenzionesia stata registrata dalla Corte dei Conti il22 giugno 2006, non è mai stato emesso ildecreto interministeriale attuativo;

a seguito dell’archivi anione dellaprocedura d’infrazione attivata dalla Com-missione europea è stata approvata unanuova convenzione unica che prevede al-l’articolo 4 la scadenza della concessioneper la realizzazione della Valdastico nordfissata al 31 dicembre 2026, diventataefficace l’8 ottobre 2009, determinandoquindi necessità di un ulteriore modifica acausa dello slittamento dei tempi rispettoall’obiettivo;

per tutti i suddetti motivi risultaevidentemente non imputabile alla societàBrescia Padova il ritardo nella realizza-zione e approvazione del progetto dellaValdastico Nord; tale ritardo è piuttostoascrivibile alle evidenti responsabilità bu-rocratiche e alle tempistiche inadeguatidelle amministrazioni pubbliche interes-sate dall’iter autorizzatorio,

impegna il Governo

ad avviare presso la Commissione europeaun’analisi della situazione venutasi acreare a danno della società Brescia Pa-dova spa mantenendo immutato l’obiettivodi realizzare nell’ambito di una regolareconcessione il completamento della Valda-stico a Nord e determinando nuove con-dizioni della convenzione che privileginonella realizzazione del programma di in-vestimenti, l’equilibrio economico e finan-ziario.

(7-01005) « Viola, Federico Testa, AlbertoGiorgetti, Sbrollini ».

Atti Parlamentari — 35165 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

La XIII Commissione,

premesso che:

il 10 settembre 2012 il Parlamentoeuropeo, riunito in sessione plenaria perl’esame della proposta di regolamentoCOM(2011)525 che modifica il Regola-mento (CE) 1760/2000 relativo alle normesulla identificazione e registrazione deibovini, ha votato a favore della cancella-zione del sistema di etichettatura facolta-tiva delle carni bovine;

la bocciatura dell’emendamento,che prevedeva il mantenimento della di-sposizione sulla etichettatura volontaria,rappresenta una sconfitta sia per i con-sumatori, che sempre più insistentementechiedono di sapere cosa mangiano, sia pergli allevatori, in particolare italiani, chelavorano sulla qualità e sull’eccellenza deiloro prodotti;

l’etichettatura facoltativa per lecarni bovine ha rappresentato uno stru-mento utile ad arginare l’industria del-l’anonimato e della contraffazione e ap-pare tanto più grave che la sua cancella-zione sia stata votata dal Parlamento,unica istituzione comunitaria ritenuta vi-cina alle esigenze dei cittadini e lontanadagli interessi delle lobby nordeuropee chespesso plasmano le decisioni di Bruxelles;

i disciplinari di etichettatura facol-tativa relativi alla razza, all’alimentazionee all’allevamento garantiscono la preci-sione e l’affidabilità delle informazionifornite e l’assenza di un quadro normativodi riferimento favorirà la diffusione diindicazioni non verificabili a scapito dellasicurezza alimentare del consumatore;

posto che la politica di qualitànell’agroalimentare è una delle prioritàdell’Unione europea e che i consumatorieuropei accordano sempre maggior atten-zione alla qualità e genuinità degli ali-menti, motivare la cancellazione dell’eti-chetta facoltativa adducendo che gli elevaticosti e oneri amministrativi a carico degliStati membri non sarebbero proporzionatiai benefici offerti dal sistema, apparealtresì pretestuoso e sembra invece favo-rire una sorta di uniformazione a cui

spesso l’Europa ci costringe e che, nelsettore alimentare, penalizza particolar-mente il nostro Paese, leader nelle produ-zioni alimentari di eccellenza;

appare infatti inopportuna la can-cellazione di un sistema che è facoltativoe la cui applicazione viene decisa dallafiliera, e si giustifica unicamente cometentativo di omologazione nella misura incui informazioni supplementari ad un pro-dotto di qualità aggiungono valore all’ali-mento ma indirettamente discriminanotutti gli altri che non possono vantareeguali caratteristiche di pregio e qualità;

contrariamente a quanto affermatodalla Commissione europea inoltre, l’eti-chettatura facoltativa delle carni bovine hadato ottimi risultati, sia in termini orga-nizzativi dell’intera filiera sia in termini dicomunicazione e informazione al consu-matore finale;

la norma in questione è stata ap-provata con una esigua differenza di votie che pertanto è stata formulata ed accoltala richiesta di rinvio del provvedimento inCommissione al fine di consentire un ap-profondimento dei negoziati con il Consi-glio,

impegna il Governo:

ad adoperarsi presso le competentiistituzioni comunitarie per ripristinare lanorma in materia di etichettatura facol-tativa delle carni bovine, al fine di assi-curare agli oltre 500 milioni di consuma-tori europei il diritto ad una informazionechiara ed esaustiva e consentire la piùampia salvaguardia delle produzioni, inparticolare quelle di eccellenza e qualità,non privando gli allevatori degli strumentiatti a valorizzare e distinguere i loroprodotti;

a predisporre, nel caso in cui leistituzioni comunitarie procedano allaemanazione di un regolamento volto adabrogare l’etichettatura facoltativa, unquadro normativo nazionale che consentaagli operatori interessati il proseguimentodell’attività di etichettatura facoltativa e

Atti Parlamentari — 35166 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

garantisca la tutela delle informazioni al-tamente qualificanti del prodotto carne.

(7-01004) « Negro, Rainieri ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazioni a risposta scritta:

REGUZZONI. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri, al Ministro della salute.— Per sapere – premesso che:

i difetti congeniti sono tutte quellealterazioni della struttura o della funzionedi uno o più organi che si sono determi-nate prima della nascita, al momento delconcepimento o durante la vita embrio-fetale. Ogni difetto congenito ha una suaspecifica conseguenza sulla salute. Alcunisono all’origine di un’alterazione anato-mica degli organi (ad esempio, le malfor-mazioni cardiache), altri di un’alterazionefunzionale (ritardi mentali), altri ancorasono causa di una disfunzione nello svi-luppo corporeo (bassa statura). In circa unquinto dei casi, nello stesso bambino sonopresenti due o più difetti, che danno luogoa situazione complesse, chiamate sindromicongenite. Le cause possono essere: tra-smissione ereditaria di caratteri geneticianomali, azione di un fattore ambientale omaterno che altera lo sviluppo embrio-fetale, nuove mutazioni genetiche –:

se e quali iniziative il Governo abbiaattuato o intenda attuare ai fini di:

a) destinare anche all’associazioni-smo che si occupa dei difetti congeniti,della loro cura e prevenzione, della ricercascientifica e clinica, una parte significativadei fondi ottenuti tramite l’8 per mille;

b) promuovere una migliore cono-scenza delle possibilità diagnostiche e dellecure applicabili caso per caso;

c) supportare le gestanti e le famigliea conoscere e ad affrontare i problemiconnessi alle patologie in argomento;

d) aiutare il lavoro delle numeroseassociazioni che uniscono i genitori dibambini colpiti da varie patologie.

(4-18043)

REGUZZONI. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri, al Ministro delle politi-che agricole, alimentari e forestali. — Persapere – premesso che:

nel 2015 a Milano si svolgerà l’Espo-sizione universale avente per tema la nu-trizione;

Gerenzano è una città di oltre 10.000abitanti in provincia di Varese;

Gerenzano vede la presenza di luoghidi interesse naturalistico e culturale, comeil parco degli Aironi che si estende per 45ettari e il fontanile di San Giacomo con lesue acque dalle alte qualità;

a Gerenzano ha sede la Fondazione« Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita »,il cui parco scientifico ospita numeroseiniziative imprenditoriali e di ricerca col-legate all’alimentazione, all’agricolturabiologica, alle biotecnologie;

Gerenzano dista solo pochi chilome-tri dal sito della fiera di Milano dove sisvolgeranno i principali eventi della ma-nifestazione –:

se e quali iniziative il Governo abbiaintrapreso o intenda intraprendere ai finidi coinvolgere il comune di Origgio nel-l’organizzazione dell’Expo 2015. (4-18045)

REGUZZONI. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri, al Ministro per i beni ele attività culturali, al Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare. — Per sapere – premesso che:

il FAI, Fondo ambiente italiano, è unafondazione nazionale senza scopo di lucronata nel 1975 allo scopo di « promuovere

Atti Parlamentari — 35167 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

in concreto una cultura di rispetto dellanatura, dell’arte, della storia e delle tra-dizioni d’Italia e tutelare un patrimonioche è parte fondamentale delle nostreradici e della nostra identità »;

grazie all’opera meritoria dei suoisoci, del presidente onorario Giulia MariaMozzoni Crespi, del presidente Ilaria Bor-letti Buitoni, dei vicepresidenti Paolo Ba-ratta, Guido Roberto Vitale, Marco Ma-gnifico e del direttore generale AngeloMaramai oltreché di migliaia di sostenitorie simpatizzanti, donatori e amici, il FAI hasalvato, restaurato e aperto al pubblicoimportanti testimonianze del patrimonioartistico e naturalistico del nostro Paese;

costruita a Milano tra il 1932 e il1935 dall’architetto Piero Portaluppi e ag-giornata in seguito dal collega TommasoBuzzi, Villa Necchi Campiglio è una son-tuosa villa unifamiliare collocata nel cuoredi Milano che sancisce l’ingresso del ra-zionalismo nell’architettura cittadina. Dueimportanti donazioni arricchiscono lavilla: la straordinaria collezione di opered’arte del primo Novecento di ClaudiaGian Ferrari, con lavori di Sironi, Martini,de Chirico e altri e la raffinatissima col-lezione di dipinti e arti decorative delXVIII secolo di Alighiero ed Emilietta De’Micheli, con, tra le diverse opere, tele diCanaletto, Rosalba Carriera e Tiepolo;

sia l’opera del FAI sia il valore sto-rico e culturale di Villa Necchi Campiglioe delle sue collezioni meritano un’atten-zione particolare dai gestori della cosapubblica, sia a livello locale, sia a livellonazionale;

nel 2015 si svolgerà a Milano l’Espo-sizione universale –:

se e quali iniziative il Governo abbiaintrapreso o intenda intraprendere ai finidi sostenere l’opera del FAI, con partico-lare riferimento alla Villa Necchi Campi-glio;

se e quali iniziative il Governo abbiaintrapreso o intenda intraprendere ai finidi coinvolgere e valorizzare il FAI e – trai vari beni del FAI – il complesso della

Villa Necchi Campiglio e delle sue colle-zioni nell’organizzazione nell’Expo 2015,favorendo le potenziali ricadute sociali,culturali, turistiche ed economiche.

(4-18047)

SCILIPOTI. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri, al Ministro dell’economiae delle finanze, al Ministro dello sviluppoeconomico. — Per sapere – premesso che:

le notizie che giungono da Terni aproposito della vendita di un pezzo pre-giato delle acciaierie, l’impianto BA dove silavorano acciai inox di alta qualità, hannocreato uno stato di apprensione e di ansiatra le maestranze e l’intera Umbria pro-ducendo le acciaierie e il suo indotto circail 25 per cento del PIL regionale;

le sorti di questa azienda storica estrategica, fino agli anni novanta di pro-prietà dello Stato, sono a tutt’oggi assolu-tamente incerte in quanto negli anni no-vanta l’azienda è stata letteralmente rega-lata ad una multinazionale straniera chel’ha « spremuta » privandola sia di lavora-zioni pregiate come le produzioni di ac-ciaio Magnetico e Titanio in cui era leadermondiale, sia di know how (impianti in-novativi e brevetti trasferiti in Germania);

tra i lavoratori coinvolti cresce lapreoccupazione che la mancanza di un go-verno politico in Italia possa rendere an-cora più vulnerabile il sito ternano, che èrimasto l’unico sito siderurgico per i pro-dotti piani di acciaio inox dopo la nefastachiusura dello stabilimento di Torino e cherischia di essere svenduto nella trattativatra finlandesi, tedeschi e l’Antitrust euro-peo, trattativa in cui l’Italia non è presentené è stata chiamata a dire la sua;

le preoccupazioni dei lavoratorihanno, purtroppo, basi molto concretestante anche le scelte politiche operate daquesto Governo sia in materia di ammor-

Atti Parlamentari — 35168 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

tizzatori sociali che con il pesante au-mento dell’età pensionabile che, in molterealtà industriali, significa, per molti la-voratori, che aumenta il rischio di essereespulsi dal mercato del lavoro senza al-cuna prospettiva alternativa –:

se e come si intenda tutelare l’eccel-lenza dell’industria italiana che sopravvivein un contesto di grosse difficoltà econo-miche e come, in ogni caso, si intendasalvaguardare i lavoratori;

se non si ritenga necessario ed ur-gente attivarsi affinché, nell’attuale tratta-tiva sul futuro dell’azienda in oggetto, siarrivi ad una partecipazione di aziendeitaliane pubbliche e/o private, in modo dafar tornare sotto il controllo dello Statonazionale uno degli asset strategici piùimportanti della nostra produzione indu-striale;

se e come si intenda dar corso aquanto richiesto nell’ordine del giorno9/4865-B/14, presentato dal sottoscritto eaccolto dal Governo nella seduta n. 591 digiovedì 23 febbraio 2012, che testualmenteimpegna il Governo a « valutare la possi-bilità nei limiti e nel rispetto delle esigenzedi finanza pubblica, che a integrazionedegli atti di indirizzo ministeriale n. 471dell’8 marzo 2001, n. 476 del 20 febbraio2001 e n. 562 del 17 aprile 2001 con iquali è stato individuato, per il sito pro-duttivo della Società “ Acciai speciali Terni- Ilva Laminati Piani ”, lo stabilimento diTorino come unico beneficiario dell’appli-cazione della legge 24 dicembre 2007,n. 247, si estenda l’applicazione di talibenefici, dovuti all’esposizione all’amianto,anche a tutte le società, imprese e aziendein Italia i cui lavoratori sono espostiall’amianto come ad esempio i lavoratoridella Società ThyssenKrupp Acciai SpecialiTerni S.p.a., già Società Acciai SpecialiTerni alla Società e controllate o parteci-pate dello stabilimento sito nella localitàdi Terni ». (4-18056)

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AFFARI ESTERI

Interrogazione a risposta in Commissione:

RENATO FARINA e PIANETTA. — AlMinistro degli affari esteri. — Per sapere –premesso che:

in occasione della visita del Presi-dente serbo Nikolic in Italia si sono diffusesue dichiarazioni e tra queste sul sito delCorriere (www.corriere.it) in data odiernasi legge quanto segue: « Non ho cambiatoidea: ho detto “se dobbiamo rinunciare alKosovo, meglio dimenticare l’Europa” eper me vale ancora »; e in merito algenocidio di Srebrenica: « La Serbia non èstata coinvolta nel crimine di Srebrenica.Quel crimine è stato compiuto da alcunesingole persone appartenenti al popoloserbo. Il parlamento serbo ha condannatoquel crimine gravissimo: ma non ha par-lato di genocidio, non ho sentito nessunoin Serbia definirlo così, e non l’ho fattoneanch’io »;

si è in presenza di un accordo dicooperazione culturale e di istruzione trail Governo italiano e il Governo dellaRepubblica di Serbia del 13 novembre2009 (AC 5421), del quale si ribadiscecomunque la necessità e l’importanza –:

se tutto questo corrisponda al vero;

quale sia la posizione del Governoitaliano su questi punti;

come intenda insistere per spingerela Serbia verso l’Unione europea e se taleobiettivo sia conciliabile con queste dichia-razioni del suo Presidente. (5-08097)

Interrogazioni a risposta scritta:

FEDI, BUCCHINO, GIANNI FARINA,GARAVINI, NARDUCCI e PORTA. — AlMinistro degli affari esteri. — Per sapere –premesso che:

il settimanale tunisino « l’AUDACE »,nella edizione dal 2 al 15 agosto 2012,titolando « Traffico di visti e di droga alconsolato d’Italia a Tunisi » formulava inun articolo una serie di gravissime accusenei confronti del consolato italiano di

Atti Parlamentari — 35169 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

Tunisi, riportando generalità, numero dipratica e numero di visto di un cittadinotunisino;

l’articolo riportava dettagliatamenteaccuse precise rivolte a personale dellanostra rappresentanza consolare a Tunisi;

nello stesso articolo dell’Audace siparlava dell’Italia utilizzando terminimolto offensivi e si descriveva in terminipesantissimi la nostra pubblica ammini-strazione –:

se non abbia ritenuto opportuno, an-che nell’ottica di una completa e correttainformazione, rispondere alle accuse for-mulate nell’articolo de l’Audace;

se non abbia ritenuto opportuno ri-spondere anche alle accuse gravissime ri-volte al nostro Paese ed alla sua pubblicaamministrazione;

se non consideri, infine, doverosofornire ampia illustrazione della rispostadata al settimanale di Tunisi ed adeguateinformazioni relativamente al caso speci-fico oggetto dell’articolo. (4-18037)

REGUZZONI. — Al Ministro degli affariesteri, al Ministro delle infrastrutture e deitrasporti. — Per sapere – premesso che:

in attuazione del regolamento (CE)847/2004, la legge 28 gennaio 2009, n. 2,prevede una sostanziale liberalizzazionedel trasporto aereo da attuarsi anche me-diante revisione degli accordi bilaterali chene disciplinano i vari aspetti;

il nostro Paese ha intrapreso la pro-cedura di revisione di detti accordi bila-terali con l’Algeria, inviando una notaverbale di carattere generale che prospettal’apertura di negoziati per una maggioreliberalizzazione degli accordi aerei attual-mente in vigore –:

se sia pervenuta una conclusione deinegoziati ovvero quale sia lo stato dellatrattativa;

quale siano i contenuti dell’intesa o leproblematiche che ne impediscono la con-clusione;

se e quali iniziative il Governo in-tenda attuare. (4-18042)

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AFFARI EUROPEI

Interrogazioni a risposta scritta:

BALDELLI. — Al Ministro per gli affarieuropei. — Per sapere – premesso che:

recenti notizie, confermate anche daimportanti vertici dell’Unione europea, in-formano che le risorse destinate al finan-ziamento del progetto Erasmus sono inesaurimento;

la denuncia è partita dal presidentedella Commissione bilancio del Parla-mento europeo, il francese Alain Lamas-soure, a cui è seguita la conferma dellaCommissione europea: « Nel bilancio Ue2012 sono finiti i soldi per pagare lefatture già emesse per una serie di fondieuropei – tra cui il Fondo sociale, ilprogramma Erasmus e il fondo per laRicerca e Innovazione »;

la sola ipotesi di scomparsa del pro-getto internazionale che per 25 anni hafatto viaggiare gli studenti universitari hamesso in moto la protesta delle associa-zioni studentesche in ogni parte d’Europa;

sembra che l’esaurimento dei fondifarà sì che coloro che prenderanno unaborsa di studio nel secondo semestre del2012-2013 potrebbero non ricevere finan-ziamenti a sufficienza dalle loro agenzienazionali;

il prossimo 23 ottobre 2012 il com-missario al bilancio, Janusz Lewandowski,presenterà una proposta di bilancio cor-rettivo; si parla di alcuni miliardi di euro,ma il piano Lewandowski dovrà essereapprovato da Consiglio e Parlamento, a cuidovrà seguire l’impegno degli Stati membri

Atti Parlamentari — 35170 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

dell’Unione a versare quanto manca, se-guendo i normali criteri di contribuzione;

il progetto di mobilità studentescaErasmus ha rappresentato sino a oggi unadelle realtà fondanti di una nuova gene-razione di cittadini europei, in un contestoin cui l’Europa rappresenta un riferimentopolitico e sociale fondamentale;

in un contesto storico come quelloattuale, in cui è necessario investire condeterminazione per rafforzare l’identitàeuropea, la formazione delle nuove gene-razioni può rappresentare uno strumentodi fondamentale importanza –:

se il Governo italiano intenda soste-nere il progetto Erasmus e quali siano leiniziative che ritiene di mettere in attonelle sedi opportune per offrire una so-luzione alle attuali carenze finanziarie cherischiano di determinare la fine del pro-getto che sino ad oggi ha formato quasi tremilioni di ragazzi in tutta Europa.

(4-18025)

REGUZZONI. — Al Ministro per gliaffari europei, al Ministro della salute, alMinistro dell’istruzione, dell’università edella ricerca. — Per sapere – premessoche:

la sindrome locked-in è una malattiarara e completamente invalidante checomporta la tetraplegia e la paralisi dellamaggior parte dei muscoli a controllobulbare, senza tuttavia portare il pazientealla perdita delle funzioni cerebrali supe-riori. Unici mezzi di comunicazione: imovimenti oculari verticali e l’ammicca-mento. La sindrome può essere la conse-guenza di differenti lesioni, ischemia,emorragia e difetti metabolici (per esem-pio la mielinosi pontina) che danneggianoin modo grave la porzione ventrale delmesencefalo e, bilateralmente, la capsulainterna. Quadri molto avanzati di miaste-nia grave o sclerosi laterale amiotroficaprovocano, per vie diverse, una condizioneneurofunzionale paragonabile alla sin-drome locked-in. Ad accomunare i quadridescritti è la lesione selettiva e diffusa dei

motoneuroni senza il coinvolgimento dialtre strutture. Per tale motivo, il malatonon riesce più a esprimersi verbalmente ea compiere alcun altro atto motorio – soloi casi più fortunati muovono gli occhi e lepalpebre – ma è vigile e consapevole dellapropria condizione. Il tracciato elettroen-cefalografico riflette la condizione di vigi-lanza e attenzione del malato, apparendo,nella maggioranza dei casi, sovrapponibilea quello di un soggetto normale e quindimantenendo una peculiarità sfruttabilecome « codice di comunicazione ». In ef-fetti, i pattern di distribuzione del segnalesulla corteccia cerebrale continuamentemutevoli possono essere riconosciuti dasistemi a rete neurale che « girano » suprocessori molto veloci. In Francia sonostate catalogate 500 persone affette daquesta sindrome e si stima statisticamentee proporzionalmente in Italia un numerosimile di casi. È altissima l’onerosità dellapartecipazione al costo delle spese sanita-rie, compresi gli ausili tradizionali e in-formatici di comunicazione ad alta tecno-logia, i presidi, la fisioterapia, la logopedia,l’assistenza domiciliare, l’assistenza sani-taria, l’assistenza psicologica, i farmaci ditutte le categorie –:

se esista un coordinamento per laricerca e/o la cura di detta sindrome alivello europeo ed in cosa si concretizzi;

quali ricerche scientifiche o trial cli-nici riguardanti la sindrome in argomentosiano in corso nei Paesi dell’Unione euro-pea, quali siano le relative tempistiche, irisultati raggiunti, l’impegno dell’Unioneeuropea al riguardo;

se quali azioni il Governo abbia at-tuato o intenda attuare ai fini di:

a) sviluppare la ricerca in questosettore;

b) sostenere i malati anche attra-verso centri di ascolto e assistenza ovveroalle associazioni di malati e delle lorofamiglie;

quali ricerche scientifiche o trial cli-nici riguardanti la patologia in argomentosiano in corso nel nostro Paese, quali

Atti Parlamentari — 35171 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

siano le relative tempistiche, i risultatiraggiunti, e l’impegno del settore pubblicoal riguardo. (4-18049)

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AFFARI REGIONALI, TURISMO E SPORT

Interrogazione a risposta scritta:

REGUZZONI. — Al Ministro per gliaffari regionali, il turismo e lo sport. — Persapere – premesso che:

è sempre più diffuso nel mondo ilturismo basato su itinerari ciclo turistici;

il nostro Paese ben si presta adaccogliere turisti interessati a detta mo-dalità di spostamento;

è utile e necessario una stretta inte-grazione tra la bicicletta ed i mezzi pub-blici (treni, autobus e traghetti in pri-mis) –:

se e come il Governo intenda sup-portare la proposta di pacchetti turisticiche comprendano itinerari ciclabili;

se e come il sistema di trasportopubblico agevoli o freni dette combina-zioni ed in che modo il Governo intendaintervenire. (4-18050)

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AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta scritta:

NICOLUCCI. — Al Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare. — Per sapere – premesso che:

il 25 settembre 2012 la Gazzetta Uf-ficiale ha pubblicato la deliberazione delConsiglio dei ministri 20 settembre 2012

recante: « Proroga della gestione commis-sariale per la bonifica dei suoli, delle faldee dei sedimenti inquinati e per la tuteladelle acque superficiali della RegioneCampania »;

tale proroga mantiene in vita il re-gime commissariale esistente già da moltianni e da ultimo prolungato, nello scorsomaggio, dall’ordinanza del Presidente delConsiglio dei ministri n. 4021/2012;

come si legge nelle premesse dellaDeliberazione oggetto del presente atto disindacato ispettivo, tale proroga (fino al 31dicembre 2012) dovrebbe essere in coor-dinamento con delle iniziative da pren-dere, in accordo con la regione Campania,per « l’ultimazione degli adempimenti cor-relati alla definitiva chiusura della ge-stione commissariale »;

la presenza del commissario straor-dinario, in questi anni, non ha impedito difatto che in Campania vi fossero (comecontinuano a sussistere tuttora) gravi si-tuazioni di inquinamento dei suoli, dellefalde acquifere e delle acque superficiali;

ciò significa che è importante agire inmodo tale da far sì che, alla fine dell’annoin corso, non ci si renda conto che lasituazione non ha registrato miglioramentie che quindi bisogna proseguire con unagestione commissariale che però evidente-mente, come dimostrano gli scarsi risultatiraggiunti finora, è poco utile –:

quali iniziative il Governo abbiaadottato per « l’ultimazione degli adempi-menti correlati alla definitiva chiusuradella gestione commissariale » e per l’avviodi un piano che consenta il recupero e lariqualificazione delle aree, nella regioneCampania, colpite da gravi fenomeni diinquinamento ambientale e acquifero.

(4-18034)

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Atti Parlamentari — 35172 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

DIFESA

Interrogazione a risposta in Commissione:

VILLECCO CALIPARI e RUGGHIA. —Al Ministro della difesa. — Per sapere –premesso che:

nel quadro delle misure imposte dal-l’articolo 2, comma 1 lettera a), della legge14 agosto 2012, n. 135, cosiddetta spendingreview, il Ministero della difesa, come lealtre amministrazioni pubbliche centrali,deve provvedere alla riduzione degli ufficidirigenziali, di livello generale e di livellonon generale, nonché delle relative dota-zioni organiche, in misura non inferiore,per entrambe le tipologie di uffici e perciascuna dotazione, al 20 per cento diquelli esistenti;

per la Difesa, la disposizione com-porta l’unificazione delle attuali tre dire-zioni generali che gestiscono il personale,Persomil per il personale militare, Perso-civ, per il personale civile e Previmil, perla previdenza, in un’unica direzione gene-rale, in grado di assolvere a tutte lefunzioni necessarie;

è del tutto evidente che tale unifica-zione si inserisce nel quadro di raziona-lizzazione delle attività amministrative delMinistero della difesa al fine di conseguirei necessari risparmi di spesa;

il Ministero della difesa coinvoltodalla spending-review anche sotto il profilodi una significativa riduzione di personale,che determina un esubero di quadri edirigenti militari, in possesso di una rile-vante competenza tecnico-professionale,avrebbe deciso di affidare ad una societàprivata di consulenza, la Price WaterhouseCooper, lo studio per realizzare la fusionetra le tre direzioni generali, ad un costoche si aggirerebbe intorno ai 400 milaeuro –:

se il Ministro non ritenga opportunochiarire quali siano stati i criteri seguitiper l’affidamento di tale contratto di con-sulenza alla società indicata;

se non ritenga opportuno, al fine direalizzare la citata razionalizzazione or-ganizzativa, soprattutto in un momento diforte precarietà economica e sociale, in cuidoverosa sarebbe una corretta ed equili-brata razionalizzazione delle spese, sfrut-tare le risorse interne al Ministero delladifesa, invece di ricorrere a consulenzeesterne. (5-08095)

Interrogazione a risposta scritta:

MAZZONI. — Al Ministro della difesa. —Per sapere – premesso che:

gli ufficiali del ruolo speciale (RS)dell’Arma dei carabinieri lamentano lapalese disparità di trattamento loro riser-vato rispetto agli omologhi del ruolo nor-male, in base alla normativa vigente e sindalla differenziazione dei ruoli di cui aldecreto legislativo n. 171 del 1993 (adot-tato sulla base della legge delega n. 217del 1992). Una disparità di trattamentoche per certi versi determina una vera epropria discriminazione tra gli apparte-nenti al ruolo speciale e gli appartenenti alruolo normale;

il citato decreto legislativo n. 117del 1993 aveva distinto i due ruoli (nor-male e speciale) prevedendo a giudiziodell’interrogante varie e del tutto ingiu-stificate differenze, sulla premessa chementre gli ufficiali del ruolo normaleprovengono dall’Accademia militare (ar-ticolo 2), i colleghi del ruolo specialesono assunti a seguito di un concorsopubblico (articolo 9);

il grado di colonnello veniva conse-guito dai primi normalmente con 27 annidi servizio, mentre per i secondi eranonecessari ben 32 anni;

le dotazioni dirigenziali contemplateerano notevolmente diverse, dal momentoche nel ruolo normale erano previsti ben162 alti ufficiali con grado di colonnello ogenerale, a fronte di appena 20 colonnellinel ruolo speciale;

Atti Parlamentari — 35173 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

gli appartenenti al ruolo speciale po-tevano raggiungere quale grado apicalequello di colonnello (ultimo grado di uf-ficiale superiore), mentre coloro che eranonel ruolo normale potevano ambire algrado di generale di divisione, potendocosì aspirare ai gradi di ufficiale generale;

veniva previsto il riempimento delruolo speciale a mezzo concorso pubblicoriservato agli ufficiali subalterni di com-plemento e ai marescialli, spinti a transi-tare nel ruolo in parola per via del rico-noscimento del periodo del complemento,come si desumeva dall’articolo 12, comma1, n. 2 del citato decreto legislativo;

la successiva circolare n. 545/228-1991 del 16 settembre 1995 del comandogenerale dell’Arma dei carabinieri, intito-lata « Problematiche applicative del de-creto legislativo n. 177 del 1999 », ha pre-visto, per gli ufficiali del ruolo speciale, losvolgimento esclusivamente di incarichimeno prestigiosi, quali lo svolgimento diattività di insegnamento o impieghi buro-cratici nelle amministrazioni regionali odell’Arma, a differenza degli ufficiali delruolo normale, per i quali sono riservati icomandi di battaglione, provinciali e discuola;

il successivo decreto legislativo n. 298del 2000 (adottato sulla base della delegadi cui alla legge n. 78 del 2000) ha abro-gato il precedente decreto legislativon. 117 del 1993, accentuando le differenzetra i due ruoli, determinando pertanto unavera e propria discriminazione fortementelesiva dei diritti e della dignità degli ap-partenenti al ruolo speciale;

l’articolo 7 del decreto legislativon. 298 del 2000 ha infatti previsto che gliufficiali del ruolo speciale dell’arma deicarabinieri siano tratti con il grado disottotenente, mediante concorso per titolied esami:

a) prevalentemente dai marescialliaiutanti, marescialli capi e marescialli or-dinari in servizio permanente dell’Armadei carabinieri, muniti di uno dei titoli distudio richiesti per l’ammissione ai corsi

dell’Accademia che abbiano riportato nel-l’ultimo biennio la qualifica finale noninferiore a « superiore alla media » e chealla data indicata nel bando di concorsoabbiano una età compresa tra i 26 e i 40anni;

b) dagli ufficiali subalterni di com-plemento dell’Arma dei carabinieri cheabbiano compiuto il servizio di primanomina e non abbiano superato alla dataindicata nel bando di concorso i 32 anni;

in base all’articolo 20 del decretolegislativo da ultimo citato nel ruolo spe-ciale vengono inseriti altresì i sottotenentidel ruolo normale che non superino ilcorso di applicazione, anche in eccedenzaalla consistenza organica del grado, adomanda e previo parere favorevole dellacommissione ordinaria di avanzamento,mantenendo il grado, l’anzianità e laferma precedentemente contratta, dopo ipari grado in possesso della stessa anzia-nità assoluta;

peraltro, estremamente diverse sonole condizioni e le modalità di transito, dauna parte, dal ruolo speciale al ruolonormale (articolo 21) e, dall’altra, dalruolo normale al ruolo speciale (articolo29). Nel secondo caso, infatti, molteplicisono i vantaggi in termini economici e dicarriera che vengono previsti, a differenzadi un trattamento di fatto deteriore nellaprima ipotesi;

in ordine alla progressione di car-riera, la tabella 2 allegata al decreto legi-slativo in parola (richiamata dagli articoli4 e 31, comma 11) prevede per gli ufficialidel ruolo speciale, rispetto a quanto pre-visto per gli omologhi del ruolo normale,una permanenza superiore di un anno nelgrado di tenente, tre anni in quello dicapitano e due anni nel grado di tenentecolonnello;

per gli appartenenti al ruolo normale,poi, è adesso prevista la possibilità diconseguire il grado di generale di corpo diarmata (cioè, del più elevato grado previ-sto dall’ordinamento militare), così deter-minando sostanzialmente un ampliamento

Atti Parlamentari — 35174 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

delle dotazioni dirigenziali, per effettodella maggiore progressione di carrieraintrodotta. Invero, l’incremento delle do-tazioni dirigenziali nel ruolo normale de-rivanti dalle innovazioni legislative è paria quasi il doppio di quello del ruolospeciale. Gli appartenenti al ruolo speciale,invece, continuano a non poter aspirare alconseguimento di un grado superiore aquello di colonnello, rimanendo ad essipreclusi i gradi di ufficiali generali;

i soli ufficiali del ruolo normale,frequentando i corsi in Accademia, con-seguono il titolo connesso con la parteci-pazione a un master di II livello, dato checontribuisce a favorire i loro avanzamentidi carriera;

sussistono plurime differenze sul latoeconomico, che si evidenziano nel diversotrattamento fondamentale, dal momentoche solo gli ufficiali del ruolo normalepossono conseguire la indennità perequa-tiva riservata ai generali di brigata ol’indennità di posizione dei generali dicorpo d’armata, a fronte della mera in-dennità di valorizzazione dirigenziale pergli appartenenti al ruolo speciale, peraltrolimitata ai soli maggiori e tenenti colon-nelli. Per di più, vari aspetti del tratta-mento accessorio sono di fatto limitati acoloro che si trovano nel ruolo normale,come le indennità relative al lavoro straor-dinario dei comandanti provinciali. Lerichiamata differenze sono tutte dovutealle normative di settore vigenti, che de-terminano secondo l’interrogante una pa-lese discriminazione a danno degli appar-tenenti al ruolo speciale dell’Arma deicarabinieri, in contrasto con i principicostituzionali, di diritto comunitario edinternazionale, i quali insistono nella ri-chiesta di totale equiparazione formale esostanziale agli omologhi del ruolo nor-male, con tutti i conseguenti riconosci-menti contemplati dall’ordinamento;

il decreto legislativo n. 298 del 2000appare all’interrogante palesemente incontrasto con gli articoli 3, 52 e 97 dellaCostituzione, oltre che, relativamente aiprofili economici, con il principio di pe-

requazione retributiva, di cui al combinatodisposto degli articoli 3 e 36 Costituzione.Nel contempo, il contrasto è ravvisabileanche con varie disposizioni di derivazionecomunitaria, quali l’articolo 8 del Trattatosul funzionamento dell’Unione europea(già articolo 3, paragrafo 2, del Trattatoistitutivo della Comunità europea), e gliarticoli 20 e 41 della Carta dei dirittifondamentali dell’Unione europea (cosid-detto Carta di Nizza), diventate disposi-zioni vincolanti in virtù dell’articolo 6,paragrafo 1, del Trattato sull’Unione eu-ropea, come modificato dal Trattato diLisbona, entrato in vigore il 1° dicembre2009, ratificato con la legge 2 agosto 2008n. 130;

la disciplina del ruolo speciale del-l’Arma dei carabinieri, infatti, lede pale-semente il principio di uguaglianza deicittadini, determinando un grave tratta-mento deteriore per gli ufficiali di taleruolo rispetto agli omologhi del ruolonormale. Come sopra indicato, vi sonodelle differenze di trattamento che si ri-solvono in vere e proprie discriminazionitra soggetti tutti appartenenti alla mede-sima Arma per il solo fatto che taluniprovengono dall’Accademia ed altri (i di-scriminati) hanno partecipato e superatoun pubblico concorso;

si tratta di ufficiali il cui impiego nonè difforme sia che appartengano al ruolonormale, sia che facciano parte di quellospeciale;

gli ufficiali del ruolo speciale hannogli stessi compiti istituzionali di quelli delruolo normale;

vengono, infatti, normalmente impie-gati in ruoli di comando di nuclei, sezioni,compagnie e reparti (addestrativi, territo-riali, mobili e speciali) equipollenti del-l’Arma. Tale impiego è pertanto identicoper tutti gli ufficiali indipendentementedal ruolo ricoperto, sino però al grado dimaggiore; dopo di esso si diversificanoingiustificatamente, venendo notevolmenteridimensionati gli impieghi di prestigio pergli appartenenti al ruolo speciale, i quali

Atti Parlamentari — 35175 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

come detto sopra non possono aspirareinspiegabilmente a gradi superiori a quellodi colonnello;

si tratta quest’ultima di una sceltanormativa che danneggia fortemente gliufficiali del ruolo speciale. Come è noto, ilgrado di colonnello è, nell’ordinamentomilitare, l’ultimo grado di ufficiale supe-riore, dopo il quale hanno inizio, nelquadro della normale progressione di car-riera, i gradi generali (generale di brigata,generale di divisione e generale di corpod’armata). Ebbene, tali gradi non possonoessere raggiunti dagli ufficiali del ruolospeciale con una evidente discriminazione,assolutamente arbitraria;

peraltro la lesione del principio diuguaglianza non è giustificabile nemmenoinvocando argomenti di carattere storico. Ititoli per partecipare al concorso per l’in-serimento nel ruolo speciale, al pari delleprove concorsuali e al corso applicativocui sono ammessi i vincitori, non differi-scono da quelli previsti dalla normativaprevigente al decreto legislativo n. 117 del1993, che consentiva agli ufficiali subal-terni di complemento ed ai sottoufficiali ditransitare nel ruolo degli ufficiali del-l’Arma, senza distinzione rispetto agli uf-ficiali provenienti dai corsi dell’Accademia,relativamente alla disciplina del loro im-piego ed alla progressione di carriera:

sino alla istituzione del ruolo spe-ciale, pertanto, non vi erano sostanzialidifferenze tra gli ufficiali dell’Arma. Questiultimi, quindi, erano tutti trattati in ma-niera eguale, indipendentemente dal per-corso professionale sin a quel momentoseguito;

gli ufficiali del ruolo speciale sem-pre più spesso sono gravati da maggioriresponsabilità rispetto ai colleghi del ruolonormale: se è vero che hanno le medesimefunzioni ed attribuzioni dei colleghi delruolo normale, tuttavia spesso vengonoimpiegati per ricoprire gli incarichi piùdelicati. Questo per la loro formazione (sulterritorio) e la loro preparazione –:

se e in che tempi il Ministro intendaassumere iniziative per sanare questa in-

giustificata discriminazione subita dagliufficiali del ruolo speciale dell’Arma deicarabinieri. (4-18024)

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ECONOMIA E FINANZE

Interrogazione a risposta orale:

DELFINO e NARO. — Al Ministro del-l’economia e delle finanze. — Per sapere –premesso che:

la direttiva 2003/96/CE del Consigliodel 27 ottobre 2003, che ristruttura ilquadro comunitario per la tassazione deiprodotti energetici e dell’elettricità, all’ar-ticolo 14 dispone che gli Stati membriesentino dalla tassazione, tra gli altri,anche i prodotti energetici forniti peressere utilizzati come carburanti per lanavigazione nelle acque comunitarie, ivicompresa la pesca, diversa dalla naviga-zione delle imbarcazioni private da di-porto, e l’elettricità prodotta a bordo delleimbarcazioni (articolo 14, comma 1, let-tera c) e dunque di fatto ha previstol’esenzione totale dell’accisa per il carbu-rante usato per l’attività di pesca in acquemarine;

la medesima previsione è stata rece-pita nell’ordinamento nazionale attraversol’articolo 24 del decreto legislativo 26 ot-tobre 1995, n. 504, recante il testo unicodelle disposizioni legislative sulle impostesulle produzione e sui consumi, definen-dovi gli impieghi agevolati come segue:

« 1. Ferme restando le disposizioni pre-viste dall’articolo 17 e le altre normecomunitarie relative al regime delle age-volazioni, gli oli minerali destinati agli usielencati nella tabella A allegata al presentetesto unico sono ammessi ad esenzione oall’aliquota ridotta nella misura ivi previ-sta. 2. Le agevolazioni sono accordateanche mediante restituzione dell’impostapagata; la restituzione può essere effet-tuata con la procedura di accredito pre-vista dall’articolo 14 »;

Atti Parlamentari — 35176 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

con l’approvazione della legge 26aprile 2012, n. 44, viene estesa l’esenzionedalle accise per la benzina destinata allebarche da pesca fino ad oggi solo per ilgasolio;

la misura è entrata in vigore loscorso 29 aprile 2012 ma è subordinataalla opportuna regolamentazione da partedel Ministero dell’economia e delle fi-nanze, di concerto con l’Agenzia delledogane, che sta ritardando ad oggi l’ap-plicazione della norma –:

quali provvedimenti ritenga oppor-tuno prendere al fine di far esercitare undiritto sancito da norme comunitarie cheper troppo tempo è stato negato ai nostripescatori. (3-02528)

Interrogazioni a risposta scritta:

REGUZZONI. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze, al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – pre-messo che:

la situazione economica nel nostroPaese continua a peggiorare, tanto che lestime del Fondo monetario internazionaleprevedono recessione anche per tutto il2013;

da mesi è stato più volte e da piùparti sottolineata la necessità di politicheeconomiche tese a ridurre il peso delloStato, liberare risorse, semplificare buro-crazia e fisco;

il Governo si è mosso invece aumen-tando la pressione fiscale e perseguendoprioritariamente il riequilibrio del deficitpubblico, contribuendo a peggiorare lapercezione di consumatori e mercati;

detta politica era giustificata dallaopportunità – attraverso il rigore di bi-lancio – di ridurre i tassi di interesse, abeneficio dei conti pubblici e delle posi-zioni finanziarie di imprese e famiglie;

la prevista diminuzione dello spreadnon s’è verificata, mentre puntualmente –come denunciato più volte e da più parti

anche nelle aule parlamentari – la politicaadottata ha contribuito al peggioramentodella congiuntura economica –:

se e come in questi mesi il quadroeconomico peggiorativo abbia portato ilGoverno ad una riflessione circa la neces-sità di un cambio deciso di strategia;

se e quali iniziative, anche normative,il Governo abbia attuato o intenda attuareai fini di evitare al nostro Paese altri 18mesi di recessione economica. (4-18053)

REGUZZONI. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze. — Per sapere – pre-messo che:

la situazione economica fortementenegativa determina un peggioramentodelle posizioni finanziarie di molte aziendee genera difficoltà anche in famiglie esingoli individui;

esistono norme precise tese ad evi-tare che le società finanziarie e gli istitutidi credito approfittino della situazione didifficoltà delle imprese e delle famiglie,applicando tassi di usura ed altre condi-zioni capestro –:

se e come in questi mesi il quadroeconomico peggiorativo abbia portato adun aumento del costo del denaro persingole aziende e famiglie;

se e quali iniziative di competenza,anche normative, il Governo abbia attuatoo intenda attuare ai fini di contenereeventuali comportamenti illeciti di banchee società finanziarie. (4-18057)

* * *

GIUSTIZIA

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro della giustizia, per sapere – pre-messo che:

a fine settembre, senza alcuna comu-nicazione all’amministrazione comunale di

Atti Parlamentari — 35177 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

Laureana di Borrello, è stato chiuso « tem-poraneamente » l’istituto penitenziario« Luigi Daga » (inaugurato nel maggio del2004 dall’allora Guardasigilli Roberto Ca-stelli), emblema di una Calabria che allostrapotere della ‘ndrangheta era riuscita arispondere non solo con la repressione,ama anche con la proposizione di unmodello di detenzione diverso e piùumano;

nell’immaginario collettivo il carcereè percepito come luogo della disumaniz-zazione per eccellenza: spazi angusti, so-vraffollamento, nessuna possibilità cheuna volta « fuori » il recluso possa pensaread una reale integrazione in quella stessasocietà che, poco tempo prima, ha decisodi fargli scontare la sua pena;

il « Daga », modello da « esporta-zione » che troverà la sua applicazione giàdai prossimi mesi nel resto del Paese,rappresenta invece qualcosa di diverso: lastruttura, prima in Italia a sperimentare lacustodia attenuata per i giovani detenuti dietà compresa tra i 18 e i 34 anni, è nataper offrire un cammino di riflessione con-sapevole, nonché un percorso detentivoalternativo, con conseguente reinserimentonella collettività, in modo da sottrarre igiovani alla criminalità (10 per cento direcidività contro una media del 70 percento nazionale);

la sperimentalità del carcere ha unasua logica e una progettualità pedagogicache prevede anche l’impegno dei detenutinella realizzazione di attività manuali, cul-turali, scolastiche, ricreative e sportive;sono, inoltre, predisposi all’interno appo-siti spazi all’aperto adeguati al migliora-mento del contatto tra detenuti e familiari;

se l’obiettivo di ogni istituto detentivoe, nel caso in specie, di questo a custodiaattenuata « Daga » è quello di creare unascuola di vita, per permettere ad operatorie condannati di rendere costruttivo sia ilperiodo della pena da scontare che ilsuccessivo reinserimento nella società ci-vile e nel mondo del lavoro, in un chiarointento rieducativo stabilito dalla Costitu-zione, non si comprendono le ragioni della

chiusura (troppi maxiprocessi alle coschenel reggino e pochi agenti di polizia pe-nitenziaria per il trasporto alle udienze –:

se non intenda attivarsi in tempirapidi per la ripresa dell’attività dellastruttura suddetta, la cui chiusura eliminaogni speranza di una politica carcerariariformista.

(2-01698) « Tassone, D’Ippolito Vitale ».

Interrogazione a risposta in Commissione:

MARINELLO. — Al Ministro della giu-stizia, al Ministro dell’economia e dellefinanze. — Per sapere – premesso che:

ormai quasi dieci anni fa è statoindetto un concordo pubblico per esami a50 posti nell’area C, posizione economicaC2, profilo professionale di educatore (Mi-nistero della giustizia, DAP), con PDG 23novembre 2003, pubblicato nella GazzettaUfficiale – IV serie speciale – n. 30 del 16aprile 2004;

la graduatoria dei vincitori è statapubblicata, circa sei anni dopo, sul bol-lettino del Ministero della giustizia n. 21del 15 novembre 2010;

nel febbraio 2012, trascorsi altri dueanni, è stata autorizzata l’assunzione di 32vincitori, a fronte dei previsti 50 messi aconcorso, essendo subentrato l’ennesimoblocco che impedisce assunzioni nuove seprima non si proceda a riduzioni di or-ganico;

dai dati pubblicati sul sito ufficialedel Ministero della giustizia si evince lacarenza di personale educativo negli isti-tuti penitenziari, con un vuoto di organicoconsiderevole;

il ruolo dell’educatore penitenziario èestremamente importante sia per il singolodetenuto sia per ottenere una valutazionecorretta da parte della magistratura disorveglianza nella concessione dei benefìcipenitenziari, essendo colui che osserva ilcomportamento del detenuto e provvedealla stesura della relazione di sintesi, cioè

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XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

di quella relazione necessaria perché ilmagistrato di sorveglianza emetta la deci-sione finale sulla misura alternativa;

senza unità di personale pedagogicola situazione del sovraffollamento carce-rario non potrà mai essere risolta visto chepochi educatori significa poche relazionida inviare al magistrato di sorveglianza equindi stasi della concessione di misurealternative, per cui anche la sicurezza edil mantenimento della disciplina all’in-terno degli Istituti penitenziari passa pro-prio attraverso la figura e la presenzadell’educatore;

si comprende che l’assunzione deglieducatori vincitori comporta un onere perlo Stato, ma così come il Ministro inter-rogato ha manifestato l’intenzione di re-perire i fondi necessari per l’assunzionedei 325 vincitori dell’ultimo concorso inmagistratura, ben potrà trovare soluzioneeconomica per i rimanenti 18 vincitori delconcorso per educatore durato quasi undecennio –:

quali siano stati i motivi che hannoportato ad un così lungo periodo perl’espletamento del concorso pubblico equali siano i tempi ed i finanziamenti perl’assunzione dei rimanenti 18 vincitori;

quali iniziative intendano adottareper coniugare gli obiettivi della sicurezza edella rieducazione negli istituti peniten-ziari. (5-08094)

Interrogazioni a risposta scritta:

RENATO FARINA. — Al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

l’interrogante ha potuto conoscere eapprezzare l’esperienza della cooperativaHomo Faber, tesa all’inserimento lavora-tivo dei cittadini reclusi con possibilitàconcrete di continuare detta esperienzadopo la fine della pena;

il giorno 8 è giunta una lettera daparte di un detenuto ZH il quale segnalail ripetuto, a suo dire immotivato, inter-vento disciplinare nei suoi confronti, ve-

rificatosi subito dopo il palesarsi del suoavvicinamento a Comunione e libera-zione –:

se questi fatti risultino al Ministro;

se non ritenga che il rischio di di-scriminazione per motivi religiosi compro-metta il processo di rieducazione al qualele pene devono tendere ex articolo 27 dellaCostituzione, specialmente attraverso il la-voro e incontri che valorizzino i valorifondanti della convivenza civile. (4-18026)

PILI. — Al Ministro della giustizia. —Per sapere – premesso che:

il 5 ottobre 2012 il sottoscritto inter-rogante unitamente ad una delegazionedell’Ugl composta da Salvatore Argiolas –segretario regionale –, Libero Russo –segretario provinciale di Nuoro – e MarcoArca – rappresentante locale, ha visitatola casa circondariale di Macomer;

la drammaticità in cui versa l’istitutoa causa della forte carenza di personale dipolizia penitenziaria è apparsa ancor piùevidente di quella ampiamente rappresen-tata in precedenti atti di sindacato ispet-tivo rivolti al Ministero della giustizia;

a titolo esemplificativo si rappresentaun dato numerico che rappresenta la gra-vità della situazione nel carcere di Maco-mer: a fronte delle 34 unità di poliziapenitenziaria necessarie per il normaleespletamento di ogni singolo turno di ser-vizio, risultano attualmente disponibilisolo 37 unità complessive in organico, perl’articolazione dei quattro turni di serviziogiornalieri, al netto di assenze a vanotitolo ma comunque, quotidiane;

appare scandaloso e inaccettabile sulpiano gestionale e della sicurezza deglistessi agenti, nonostante l’elevata profes-sionalità, che quelli in servizio nel turnoserale del 4 ottobre fossero appena 3 congravissimi rischi per l’intera struttura;

a seguito degli ultimi movimenti re-lativi alle assegnazioni del personale nellaregione Sardegna, specialmente per l’aper-

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XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

tura dei nuovi istituti penitenziari di Tem-pio ed Oristano, l’istituto di Macomerrisulta gravemente carente di personale;

nel dettaglio, si specifica che, in at-tuazione dei trasferimenti suddetti, afronte di n. 16 unità in uscita, risultano iningresso solo n. 4 unità in quanto altredue erano già distaccate in Istituto;

risultano inoltre trasferite l’unità ad-detta al sopravvitto, quella all’ufficio se-greteria, quella all’ufficio paghe e ben 6unità precedentemente in servizio pressola sezione AS col risultato che in talereparto nei turni serali e notturni prestaservizio una sola unità;

non c’è giorno che non venga chiestoulteriore sacrificio personale alle unitàimpiegate al nucleo traduzioni e pianto-namenti e si segnalano perfino casi limitedi ispettori costretti ad effettuare il servi-zio di portineria;

sei unità risultano assenti da tempoper aspettativa ed ormai prossimi al col-locamento in quiescenza, come d’altrondegià avvenuto nel mese di settembre con unsovrintendente per sopraggiunti limiti dietà;

in estrema sintesi l’organico risulte-rebbe deficitario di oltre 20 unità, cifracertamente precaria in considerazionedella particolare tipologia dello stesso Isti-tuto e dei soggetti ivi ristretti;

la situazione attuale crea evidentiproblemi gestionali nell’organizzazione delservizio: non si riesce a coprire i posti diservizio essenziali col personale costretto aricoprire più posti di servizio contempo-raneamente, spesso non si riesce ad usu-fruire del riposo settimanale o addiritturadel congedo ordinario e straordinario perfar fronte ad improvvise esigenze familiari;

nel corso della visita si è riscontratanonostante l’emergenza, l’operatività ed ilforte spirito di abnegazione del personaledi polizia penitenziaria in servizio e del-l’eccellenza del nucleo operativo cinofili;

la criticità, a Macomer come nelresto degli istituti penitenziari della Sar-

degna, è aggravata dalla mancata applica-zione delle linee guida emesse dalla re-gione Sardegna in materia di sanità peni-tenziaria, a seguito del passaggio dellarelativa competenza alla ASL;

situazione questa che rischia di mi-nare la sicurezza sanitaria e la logisticadelle strutture con oltre 200 detenuti;

le due strutture che si riferiscono allaASL n. 3 di Nuoro sono palesemente ina-dempienti, Nuoro e Mamone, con un ser-vizio irregolare che mina l’impianto dellagaranzia della salute dei detenuti e, ovvioriflesso, degli appartenenti al corpo dipolizia penitenziaria;

risulta molto grave l’incuria nellamancata apertura dei punti di primo in-tervento (P.I.P.), obbligatori pelle strutturesuddette entro i termini della stessa messaa regime del passaggio della sanità peni-tenziaria dal Ministero della giustizia alleASL –:

se non ritenga dover intervenire pergarantire la copertura dei posti in orga-nico in un carcere di alta sicurezza comequello di Macomer;

se non ritenga necessario ripristinarele più elementari condizioni di sicurezzamesse a repentaglio dalla cronica e aggra-vata carenza di organico destinato allavigilanza e alla gestione della strutturacarceraria;

se non ritenga di dover intervenire alfine di riassegnare al carcere di Macomerquelle figure professionali necessarie alcorretto funzionamento della struttura;

se non ritenga di dover intervenirenel quadro del passaggio della sanità pe-nitenziaria alla regione Sardegna al fine diraccordare l’organizzazione e l’ottimizza-zione delle competenze sanitarie conquelle della sicurezza penitenziaria postoche appare indissolubile il legame traqueste due competenze gestionali;

se non ritenga di dover sollecitarel’attuazione all’interno delle strutture pe-

Atti Parlamentari — 35180 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

nitenziarie di quei presidi di primo inter-vento che risultano indispensabili nellestrutture con oltre 200 detenuti;

se non ritenga di dover disporre iltrasferimento nel sistema penitenziariodell’isola di quel personale nato e resi-dente in Sardegna che abbia chiesto l’av-vicinamento nella propria terra d’origineal fine di colmare le oltre 500 unitànecessarie per l’apertura dei nuovi carcerie l’ottimizzazione funzionale degli altri.

(4-18030)

RENATO FARINA. — Al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

l’interrogante in data 7 ottobre 2012ha effettuato una drammatica visita pressoil carcere San Vittore (ex articolo 67dell’ordinamento penitenziario), nel sestoraggio, lato b;

le condizioni di detenzione sono in-decenti, i detenuti sono costretti a viverein condizioni inqualificabili –:

se il Ministro ritenga sia accettabileche non ci siano ispezioni per verificare lecondizioni di igiene e sicurezza in quelraggio sei, lato b;

se non intenda accertare da quantotempo il giudice di sorveglianza non sireca a verificare le condizioni di questoraggio e se questa omissione denunciatadai detenuti sia compatibile con le normeo quanto meno con la buona prassi e nonintenda perciò promuovere un’azione di-sciplinare oltre ad assumere iniziative pergarantire un ambiente degno delle carat-teristiche di umanità dettate dall’articolo27 della Costituzione per la rieducazionedei condannati. (4-18031)

RENATO FARINA. — Al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

in data 21 settembre 2012 l’interro-gante si è recato in visita ex articolo 67dell’ordinamento penitenziario al carceredi Vicenza;

dal personale di polizia penitenziariaviene evidenziata la seguente problema-tica: in presenza della notizia di malattietrasmissibili esistenti tra i cittadini reclusi,che a causa della normativa sulla privacynon possono essere conosciuti, sono espo-sti al pericolo di infezione, sostenendo chenon esistono disposizioni che diano sicu-rezza per evitare il contagio;

questo rischio influisce negativa-mente sulla buona convivenza civile nuo-cendo alla qualità dei rapporti umani tradetenuti e personale vigilante –:

se quanto dichiarato corrisponda alvero;

se esistano disposizioni in merito ecome intenda regolarsi per tutelare lasalute del personale insieme al rispettodella privacy e della buona convivenza trareclusi. (4-18032)

RENATO FARINA. — Al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

in data 21 settembre 2012 l’interro-gante si è recato in visita ex articolo 67dell’ordinamento penitenziario al carceredi Vicenza;

tra i numerosi detenuti ristretti innumero ben superiore alla « capienza tol-lerabile » ha incontrato il signor C.B. chelamenta la mancanza di assistenza psico-logica;

i recenti tagli ai fondi per il personalepenitenziario hanno determinato carenzepreoccupanti a livello di educatori, assi-stenti sociali, psicologi, medici e figure cheruotano all’interno del sistema carcera-rio –:

se non intenda attivarsi affinché at-traverso lo stanziamento dei fondi neces-sari siano garantiti i servizi di assistenza aidetenuti, al fine della loro piena rieduca-zione, così come previsto nel dettato co-stituzionale e dalle norme internazionali.

(4-18035)

Atti Parlamentari — 35181 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINACOSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCOe ZAMPARUTTI. — Al Ministro della giu-stizia. — Per sapere – premesso che:

l’esponente radicale ligure WalterNoli ha ricevuto dai detenuti del carcere diChiavari la seguente lettera indirizzata alladirettrice, dottoressa Paola Penco;

nella lettera si annuncia l’inizio diuna protesta pacifica finalizzata ad avereun incontro con la direttrice: « La popo-lazione detenuta nel carcere di Chiavari,sezione ordinaria, dichiara che per i sot-toelencati motivi si terrà una protestapacifica consistente in una quotidiana bat-titura dalle ore 21 alle ore 21,30 finchénon si avrà un incontro con la Direzioneper affrontare le problematiche esistenti »;

i detenuti del carcere di Chiavarirappresentano quanto segue:

1) dall’estate 2011 si ritiene che losviluppo delle pene alternative e i beneficivari sono ostacolati o quanto meno ritar-dati;

2) Riteniamo che la valutazione deisoggetti reclusi viene fatta in modo super-ficiale e affrettata senza che si entri inmerito sui percorsi, le tempistiche e lesingole personalità degli istanti alle se-guenti pene alternative: permessi premioarticolo 30-ter O.P. EX ART 21 LEGGENr. 354/1975 interno ed esterno esclu-dendo di volta in volta i pareri deglioperatori sociali, assistenti sociali Uepe,educatori interni al carcere, psicologo;

3) le mercedi dei lavoratori sonoinadeguate all’effettivo lavoro svolto inquanto la direzione del carcere paga 2 oredi lavoro al giorno sulle 6 ore effettiva-mente lavorate (retribuzione giornaliera dicirca 5 Euro per un totale mensile di circa180 euro);

4) i tagli continui delle entratealimentari tramite colloquio costringe idetenuti ad affrontare spese più ampienon considerando le problematiche eco-nomiche dei detenuti e delle rispettivefamiglie;

5) a questo aggiungiamo che iprezzi praticati nel listino spesa proposti ascelta unica sono superiori ai prezzi pub-blici; Esempio carne trita 1 kg 13 euro,fettine carne vitello 1 chilo 24 euro, pettodi pollo 1 kg 10 euro, fornello da cam-peggio 15 euro, caffettiera 3 tazze 23,50euro e tanti altri prodotti indispensabili;

6) I prodotti di igiene passatidall’istituto non sono sufficienti a mante-nere una normale e corretta igiene in cellesovraffollate, quindi spesso siamo costrettiad affrontare anche questa spesa, esempio:carta igienica, disinfettanti vari;

7) il persistente malfunziona-mento del sistema fognario ci costringe arespirare odori sgradevoli che rendonoancora più spiacevole la reclusione;

8) il bagno disposto nello stessospazio cucina senza separazione provocaun continuo disagio creato dalla convi-venza di più persone costrette a dividerecucina e bagno contemporaneamente nellostesso spazio, quando basterebbe unaporta a soffietto;

9) Dopo la ristrutturazione dellefinestre con l’eliminazione delle bocche dilupo, sono stati applicati dei pannelli nelpiano superiore 2o sezione che limitanoulteriormente il ricircolo d’aria, impe-dendo la visuale e il riverbero del sole creafastidio agli occhi;

10) La settima branda rende im-possibile una normale abitabilità con con-seguenze di limitazioni di movimento e dipulizie; provoca disagio in quanto nellecelle non c’è spazio adeguato per il settimoletto che va alzato per lasciare spazio aitavoli nelle ore dei pasti e rimesso a terraper dormire; Questa situazione è unica nelpanorama dei carceri liguri –:

se quanto rappresentato dai detenutidel carcere di Chiavari, trovi riscontronelle informazioni disponibili o acquisite aseguito del presente atto di sindacatoispettivo da parte del Ministero della giu-stizia;

Atti Parlamentari — 35182 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

cosa intenda fare per risolverequanto denunciato, punto per punto, daidetenuti della sezione ordinaria. (4-18040)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare ilMinistro delle infrastrutture e dei tra-sporti, il Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare, il Ministroper i beni e le attività culturali, per sapere– premesso che:

in un’area di circa 160 ettari diterreni ex industriali a Porto Marghera, inprossimità di Venezia, lo stilista francesePierre Cardin intende realizzare, con ca-pitali interamente privati, un interventoedilizio del costo di circa 2,1 miliardi dieuro, nell’ambito del quale spicca un grat-tacielo alto 256 metri, il « Palais Lumiere ».La struttura, alta 66 piani, si basa sullasovrapposizione di più cerchi che uniscono3 torri, all’interno delle quali sono previstialberghi, ristoranti, appartamenti di lussoe la sede dell’Accademia della moda volutada Cardin;

stando al progetto presentato, PalaisLumiere sarà al centro di un’area concirca 35.000 metri quadrati di residenzia-lità, 25.000 metri quadrati di alberghi eristoranti, 115.000 metri quadrati destinaia servizi, direzionale e commerciale, 60ettari di area verde e circa 100.000 metriquadrati di parcheggi. La realizzazionedarà lavoro a circa 10.000 persone per lacostruzione e a 4.500 lavoratori una voltacostruito il complesso, cui si aggiungonocirca 2.500 lavoratori dell’indotto;

inoltre, nella cifra complessiva, afianco dei 758 milioni di euro destinatialla realizzazione del « Palazzo di luce »sono previsti 240 milioni di euro per operedi interesse pubblico regionale, in parti-colare in materia di mobilità, e 475 milionidi euro per opere di riqualificazione am-

bientale delle aree interessate. Inoltre, l’in-tervento immobiliare sarà ad « energiazero », sfruttando fotovoltaico, eolico egeotermico. Altro punto di vanto del pro-getto è che non appesantirà il tessutourbano, perché non sarà aumentata lacubatura della zona e anzi, la verticalitàdella costruzione permetterà di lasciare averde circa l’80 per cento dell’area inte-ressata dalla riqualificazione;

nel mese di marzo 2012, dopo unprimo assenso del comune di Venezia, laregione Veneto, ha dichiarato la sussi-stenza dell’interesse regionale per la rea-lizzazione della struttura, in deroga alleprocedure urbanistiche ordinarie, ai sensidelle norme sulla programmazione di cuialla legge regionale n. 35 del 2001; anchela provincia ha espresso il suo sostegnoall’opera;

il 7 giugno ad appena quindici giornidalla presentazione del progetto di mas-sima del « Palais Lumiere » agli uffici co-munali, la giunta di Venezia espresso ilsuo assenso alla redazione di un accordodi programma fra il comune e gli investi-tori; il 23 luglio il consiglio comunale diVenezia, con esecutività immediata, hadato mandato al sindaco Giorgio Orsoni diavviare la conferenza di servizi, che si èsvolta il 26 con risultato favorevole;

l’11 luglio 2012 l’ente nazionale perl’aviazione civile (ENAC) ha espresso pa-rere negativo alla richiesta di deroga al-l’altezza massima di 145 metri, previstaper tutti gli edifici che si trovano nell’areadi 18 chilometri attorno allo scalo, che èsottoposta ai vincoli derivanti al trafficoaereo; la torre infatti sorgerebbe a circa 10chilometri in linea d’aria dall’aeroportoMarco Polo e l’altezza prevista supera di110 metri quella consentita; tuttavial’ENAC si è riservata di fornire un pareredefinitivo dopo la valutazione del riskassessment presentato dai progettisti delPalais Lumiere, con le integrazioni con-cordate;

altre preoccupazioni riguardano latenuta del terreno sottostante l’oggettodell’intervento, che non è stato ancora

Atti Parlamentari — 35183 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

testato; si tratta delle ex barene su cuinella prima metà del secolo scorso è sortala zona industriale veneziana. Gli scavidelle immense fondazioni, che secondo gliesperti dovranno scendere almeno 100metri nel sottosuolo, rischiano di alterarel’equilibrio idrogeologico e delle falde, conil pericolo di subsidenza nelle zone limi-trofe, da Venezia al Mose e il rischio diinquinamento delle falde, in un’area,quella di porto Marghera, dove l’inquina-mento del suolo è altissimo; gioverà ricor-dare che la mancata prospezione del suolonell’area dove sarebbe dovuto sorgere ilnuovo Palazzo del cinema, è costato alcomune di Venezia 40 milioni di euro dimaggiori spese;

il 2 agosto 2012 il coordinamentoassociazioni ambientaliste del Lido diVenezia, in una lettera indirizzata alla dire-zione regionale urbanistica e paesaggio delVeneto ha chiesto di assoggettare la strut-tura del Palais Lumiere alle procedure divalutazione di impatto ambientale e di va-lutazione ambientale strategica. Per il coor-dinamento l’allegato IV testo unico ambien-tale « progetti sottoposti alla verifica di as-soggettabilità di competenza delle Regioni edelle Province autonome di Trento e Bol-zano » individuerebbe « le categorie nellequali potrebbe ricadere l’intervento: “pro-getti di riassetto o sviluppo aree urbaneall’interno di aree urbane esistenti che inte-ressano superfici superiori a 10 ettari” o“parcheggi di uso pubblico con capacitàsuperiore a 500 posti auto” »;

contemporaneamente si sono levateautorevoli voci contrarie alla realizzazionedell’opera: il professor Settis, ex presidentedel Consiglio superiore dei beni culturali,gli architetti di chiara fama Gregotti ePortoghesi, il professor Miracco, consu-lente del Ministero per i beni e le attivitàculturali e l’associazione Italia Nostrahanno espresso perplessità riguardo allapossibilità di inserire un’opera siffatta nelcontesto lagunare; in sostanza, a parte ipericoli per la navigazione aerea e i rischiidrogeologici, l’opinione degli studiosi edegli esperti di settore che sono contro ilPalazzo Lumiere è che lo skyline di Ve-

nezia finirebbe per essere alterato dall’im-mensa struttura: chi ama veramente Ve-nezia si dovrebbe inchinare a lei e nonviceversa; un progetto analogo, per unatorre alta circa 400 metri da erigere a S.Pietroburgo è stato spostato di 10 chilo-metri dal centro storico dopo che l’Unescoha minacciato di togliere l’antica capitalerussa dalla lista dei siti patrimonio del-l’umanità, tra cui figura anche la cittàlagunare;

secondo i progettisti invece, che di-chiarano di aver già operato una riduzionerispetto al progetto d’origine da 306 ai 256metri. Il Palais Lumiere non si vede né dalLido né da San Marco. Disterebbe circa 12chilometri dal centro monumentale e 4 dalbordo lagunare, ove peraltro già com-paiono ciminiere, una stazione petroliferae Fincantieri. Gli unici punti della lagunada cui lo si può scorgere sono la puntaestrema della Giudecca e Tronchetto. Daquesti due luoghi, in prospettiva, il Palaisrisulterebbe sulla stessa linea nella torredi una fabbrica, solo che invece di emet-tere fumo nero è trasparente ed ecologico;

il 28 agosto 2012 il Ministro dell’am-biente Clini ha presenziato a Venezia allapresentazione alla stampa del « Palais Lu-miere »; in tale sede, e ad avviso dell’in-terpellante del tutto inopinatamente per ilruolo che riveste, ha espresso il proprioapprezzamento dichiarandosi sicuro del-l’approvazione dell’ENAC; a seguito di ciòè stato denunziato per abuso d’ufficioassieme al presidente della regione e alsindaco della città, per le presunte inde-bite pressioni esercitate sull’ENAC;

autori della denuncia sono Carlo eMarina Ripa Di Meana, in qualità diprivati cittadini, ma anche iscritti ad ItaliaNostra; Carlo Ripa Di Meana in partico-lare è stato Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare e presi-dente di Italia Nostra, attualmente è pre-sidente della sezione romana dell’associa-zione; il procedimento giudiziario instau-rato si fonda sulla convinzione che ledichiarazioni alla stampa di autorità pub-

Atti Parlamentari — 35184 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

bliche di massimo livello, riferite ad unfare o non fare spettante ad altra autorità,costituiscono di per sé una indebita pres-sione e lasciano presagire ben altro tipo dipressione;

l’interpellante esprime la sua perples-sità sui comportamenti del Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare, sia per l’entusiastica, unilateraleadesione ad un progetto i cui impattiambientali sono ancora tutti da valutare,sia per la scortese reazione nei confrontidegli autorevoli personaggi che (secondol’interpellante non senza fondamento)l’hanno denunciato;

conclusivamente va osservato che an-che i più accesi fautori dell’opera si ren-dono conto dei suoi impatti, tuttavia sot-tolineano anche come, nell’attuale situa-zione economica, il risanamento senzacosti per lo Stato di una vasta area de-gradata e la possibilità di lavoro duraturoper 5.000-7.000 persone siano una occa-sione da non perdere, soprattutto se siconsidera che si tratta di un’opera diingegneria avanzata, che occuperà profes-sionalità, anche artistiche, di primissimoordine;

l’interpellante pertanto ritiene che siadovere per i Ministri interpellati interve-nire nell’ambito delle proprie competenze,in modo rendere il più sollecite e correttepossibile le decisioni da adottare, chesiano in un senso o nell’altro, anche atutela dell’immagine dell’Italia nelmondo –:

se non ritengano opportuno fornireelementi riguardo i tempi di emissione delparere dell’ENAC, in relazione alla richie-sta di deroga sull’altezza dell’edificio de-nominato « Palais Lumiere »;

se non ritengano opportuno acquisiresul complessivo intervento il parere del-l’Ufficio patrimonio mondiale UNESCO,operante presso il Ministero per i beni e leattività culturali:

in che veste siano state rilasciate ledichiarazioni del Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare del 28

agosto alla presentazione alla stampa del« Palais Lumiere » posto che l’interpellanteritiene che esse travalichino il ruolo isti-tuzionale del Ministro medesimo.

(2-01699) « Mazzuca ».

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta in Commissione:

IANNUZZI. — Al Ministro dell’interno.— Per sapere – premesso che:

nel territorio del comune di Fisciano,nella Valle dell’Irno, ricade il prestigiosocampus dell’università degli Studi di Sa-lerno, che vanta tutte le facoltà, con unbacino di circa 50.000 studenti e che ècaratterizzato da strutture didattiche, diricerca, del tempo libero e da servizi diassoluta rilevanza;

attualmente, nella grande realtà delcampus universitario è già operante soloun posto di polizia, assolutamente insuf-ficiente a garantire la massima e doverosatutela dell’ordine e della sicurezza dellepersone;

infatti, tale postazione di polizia puòcontare su appena 4 unità, tenuto contoche negli anni precedenti l’organico potevaricomprendere 7/8 unità, alcune dellequali venute meno e mai sostituite;

appare a tal fine necessario e oppor-tuno potenziare e accrescere le risorseumane, professionali ed organizzative adisposizione delle forze dell’ordine, raffor-zando il presidio di polizia, attualmentepresente nell’università, per assicurareun’azione più intensa e forte di preven-zione e repressione delle attività crimi-nose;

in risposta all’interrogazione del-l’esponente n. 5-07530, il Sottosegretarioal Ministero dell’interno De Stefano, nellaseduta della 1a commissione del 3 ottobre2012, ha affermato che non sussistono le

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XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

condizioni per trasformare in commissa-riato l’attuale posto di polizia nel Campus;

le motivazioni dedotte in quella sedesono francamente « freddamente burocra-tiche », incapaci di tener conto e di valu-tare nella giusta misura una realtà cosìcomplessa e variegata come quella delCampus universitario;

una realtà universitaria caratteriz-zata da grande vivacità e da una moltitu-dine di attività, per di più in continua esignificativa evoluzione;

del resto, nella predetta risposta, ilGoverno ha riconosciuto che nell’ambitodel campus universitario « la presenzagiornaliera – fra studenti e persone del-l’intero indotto – è stimata in ben « qua-rantacinquemila unità »; inoltre, nella me-desima risposta, il Ministero ha ricono-sciuto che il personale adibito al presidiodi Polizia nel Campus assicura oltre aduna rilevante « attività amministrativa »,compresa quella afferente al rilascio dipassaporti, « anche attività informativa edi vigilanza e di controllo in occasione diparticolari iniziative » pubbliche « dell’Ate-neo », iniziative assai frequenti attesi ilivelli di qualità ed eccellenza raggiuntidall’università di Salerno in tanti ambitidisciplinari, scientifici, di ricerca e con-fronto culturale;

è, quindi, innegabile che l’esistenteposto di polizia assolve quotidianamentead una molteplicità di attività, che vannoal di là dei pur gravosi e fondamentalicompiti strictu sensu di istituto;

il consiglio comunale di Fisciano, piùvolte negli ultimi anni ed ultimamente, condeliberazione n. 14 del 14 maggio 2012, hadeciso di richiedere al prefetto ed alquestore di Salerno, al Ministro dell’in-terno, la creazione del commissariato dipolizia nel Campus universitario, e, co-munque, il potenziamento dell’attuale pre-sidio di polizia;

già in passato, a più riprese, l’uni-versità di Salerno ha condiviso, con attiformali, questa proposta –:

quali iniziative il Ministro interrogatoritenga di poter assumere per soddisfare leesigenze obiettive e rilevanti di potenziaree rafforzare il presidio di polizia, presentenel campus universitario di Fisciano edattualmente con un numero di unità dipersonale assegnato assolutamente insuf-ficiente e con una dotazione complessivadi risorse e di mezzi assolutamente ina-deguati;

se non si rilevi la necessità, non piùprocrastinabile ma quanto mai prioritariaed urgente, di accrescere, in misura con-grua ed incisiva, la dotazione di personalee di risorse professionali, organizzative estrumentali a disposizioni dell’attuale pre-sidio di polizia, al fine di consentirgli dipoter svolgere un’azione più efficace, piùintensa, capillare e diffusa nel controllo enel monitoraggio dell’ordine e della sicu-rezza pubblica nell’ambito del campusuniversitario. (5-08090)

VILLECCO CALIPARI, BRESSA e FER-RANTI. — Al Ministro dell’interno. — Persapere – premesso che:

gli articoli 16 e seguenti del decreto-legge n. 341 del 2000, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 19 gennaio 2001,n. 4, recante « Disposizioni urgenti perl’efficacia e l’efficienza dell’amministra-zione della giustizia », la cui legge diconversione è stata pubblicata nella Gaz-zetta Ufficiale n. 16 del 20 gennaio 2001,disciplinano l’uso di strumenti tecnici dicontrollo a distanza dei soggetti condan-nati agli arresti domiciliari ovvero all’ob-bligo di dimora;

la Corte dei conti nella deliberazionen. 11/2012/G rileva che a partire dall’anno2001, il Ministero dell’interno – mediantela stipula di contratti di noleggio concinque diverse società, con Telecom spaper la componente rete e Finsiel per lacomponente applicativa – ha dato inizioad una fase sperimentale, limitatamentealle province di Milano, Torino, Roma,Napoli e Catania con la disponibilità di375 dispositivi di controllo remoto. Suc-

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cessivamente l’amministrazione del Mini-stero dell’interno ha dovuto ricercare unasoluzione riferibile all’intero territorio na-zionale e ha firmato il 26 febbraio 2003una Convenzione con Telecom spa indivi-duata come l’impresa maggiormente ingrado, in quanto attiva su tutto il territorionazionale, di realizzare la richiesta ge-stione unitaria del sistema dei braccialettielettronici. Il 6 novembre 2003 è statofirmato un atto aggiuntivo alla citata con-venzione con Telecom spa, avente oggettosia il noleggio, l’installazione e l’assistenzadi n. 400 dispositivi elettronici di controllonei confronti di persone sottoposte allemisure cautelari e detentive per l’interoterritorio nazionale, sia la predisposizioneinfrastrutturale e la gestione operativadella piattaforma tecnologica, che ne rap-presentano di gran lunga la componentefinanziariamente più onerosa;

la Corte dei conti nella deliberazionen. 11/2012/G sottolinea che nel periodo divigenza degli accordi contrattuali, di oltredieci anni complessivi, relativi alla fasesperimentale dei primi due anni e poi alsuccessivo rapporto contrattuale con laTelecom spa il costo del sistema ha supe-rato i dieci milioni annui. In particolare,per le prestazioni relative all’esecuzionedell’atto aggiuntivo con la Telecom spa delnovembre 2003, l’amministrazione ha con-venuto con Telecom spa, un importo, unatantum, di euro 8.641.000,00 (IVA esclusa)per l’attivazione del servizio ed un com-penso annuo di euro 9.083.000,00 (IVAesclusa), in rate semestrali, pari, per 8anni, fino al 2011, a euro 72.664.000,00,per un totale di euro 81.305.000,00;

la Corte dei conti nella deliberazionen. 11/2012/G sottolinea che pur dovendotener presente il fondamento normativocostituito dall’articolo 275-bis del codice diprocedura penale, è un dato di fattoincontestabile che la spesa di oltre diecimilioni all’anno sostenuta durante la vi-genza del primo contratto, scaduto il 31dicembre 2011, si è rilevata elevatissima afronte dei veramente pochi braccialettielettronici utilizzati (solo 14, parrebbe);

il Ministro della giustizia nell’esposi-zione delle linee programmatiche del suodicastero nella Commissione giustizia dellaCamera dei deputati avvenuta il 30 no-vembre 2011, ha espresso diverse perples-sità in ordine al funzionamento e per illimitato utilizzo dei braccialetti, usati in-vece con successo e in larga misura in altriPaesi europei e ha altresì valutato l’op-portunità di un approfondimento sullafunzionalità e sui costi dei braccialetti;

sempre nella medesima audizione, ilMinistro della giustizia ha ribadito che laconvenzione sarebbe scaduta a dicembredel 2011, e che pertanto non sarebbe suaintenzione incentivarne il rinnovo primadi aver verificato che sia effettivamentepiù economica la riattivazione di unaconvenzione e l’uso molto implementatodel braccialetto. Il Ministro ha fatto pre-sente che si sta verificando se costi ebenefici abbiano un equilibrio o se addi-rittura si possa realizzare un risparmio,perché dalle proiezioni sembrerebbe chetra il costo della detenzione giornaliera eil costo del braccialetto, se si riuscisse adapplicarne un numero significativo, il ri-sultato andrebbe a beneficio del braccia-letto;

la Corte dei conti nella deliberazionen. 11/2012/G sottolinea che malgrado idubbi, gli inconvenienti e l’elevato costodei braccialetti, di cui il Ministero dell’in-terno era assolutamente consapevole, ilcontratto con la Telecom spa è statorinnovato e « opportunamente miglioratosotto il profilo tecnologico » e con unaumento del numero di dispositivi utiliz-zabili (da 400 a 2.000) in relazione ad unpotenziale incremento delle richieste daparte dell’autorità giudiziaria, connessoalla novella normativa che ha ampliato ilnovero dei soggetti destinatari di misure didetenzione domiciliare (cosiddetto decreto« svuota carceri » decreto-legge 22 dicem-bre 2011, n. 211, convertito in legge 17febbraio 2012, n. 9);

la Corte dei conti nella deliberazionen. 11/2012/G ricorda che il rinnovo dellaconvenzione con la Telecom spa per una

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durata settennale, dal 2012 fino al 2018,ha reiterato una spesa, antieconomica edinefficace, che avrebbe dovuto essere al-meno oggetto, prima della nuova stipula,di un approfondito esame, anche da partedel Ministero della giustizia, dicastero piùin grado di altri di valutare l’interesseoperativo dei magistrati;

la Corte dei conti nella deliberazionen. 11/2012/G pone doverosamente l’ac-cento che anche la conferma del con-traente Telecom spa, avvenuta a prezzi eprestazioni non identici (ad esempio conl’aumento degli strumenti disponibili) eperciò qualificata inesattamente come una« proroga », avrebbe dovuto, o potuto, es-sere oggetto di riflessione e/o di trattative,se non di comparazione con altre possibiliofferte, come ha recentemente stabilito ilTAR del Lazio. Il Tribunale amministra-tivo, con sentenza n. 04997/2012, deposi-tata il 1o giugno 2012, ha annullato gli attidi affidamento a Telecom Italia spa deiservizi oggetto della Convenzione quadrodatata 31 dicembre 2011 accogliendo ilricorso presentato da una società di tele-comunicazioni contro la decisione di pro-cedere ad una trattativa diretta con Tele-com spa senza indire una gara –:

come siano giustificabili, visto e con-siderato lo stato di forte emergenza in cuiversa il sistema carcerario del Paese, costidi gestione dei braccialetti elettronici cosìelevati a fronte di prestazioni e risultaticosì deludenti come più volte affermatodalla Corte dei conti nella deliberazionen. 11/2012/G;

se corrisponda al vero quanto affer-mato dalla Corte dei conti nella delibera-zione n. 11/2012/G nella quale viene ipo-tizzato l’utilizzo, da parte del Ministrodell’interno, di soli 14 braccialetti elettro-nici su una dotazione totale di 400;

quali siano le motivazioni, alla lucedelle approfondite verifiche messe in attodal Ministero dell’interno che hanno por-tato al rinnovo della Convenzione conTelecom spa e a quali condizioni esso èavvenuto;

se ci sia stato il parere del Ministerodella giustizia nella fase di rinnovo dellaconvenzione;

quali siano gli effetti di una eventualeinterruzione della prestazione da parte delMinistero dell’interno nei confronti di Te-lecom spa in relazione alla nuova conven-zione per la gestione dei braccialetti elet-tronici;

se, alla luce di quanto stabilito dalTAR del Lazio con sentenza n. 04997/2012, depositata il 1o giugno 2012, intendao meno promuovere, previa intesa con ilMinistero della giustizia, un bando peruna nuova convenzione per la gestione deibraccialetti elettronici. (5-08092)

Interrogazioni a risposta scritta:

CIRIELLI. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

organi di stampa locali e nazionaliriportano la notizia di una violenta ag-gressione avvenuta nei giorni scorsi nelpieno centro di Salerno, a seguito dellaquale si verificava la morte del cittadinosalernitano Sergio Rossi;

secondo quanto riportato dai giornalil’aggressione sarebbe stata commessa invia De Bartolomeis, strada contigua alcentralissimo corso Garibaldi, da due cit-tadini probabilmente di nazionalità ru-mena che, nel tentativo di rapinare unportafogli, avrebbero colpito la vittima allatesta con un corpo contundente, provo-candone la caduta ed il conseguente statodi coma;

a seguito del violento colpo subito, ilRossi sarebbe stato soccorso da un pas-sante, portato in ospedale in stato di coma,per poi perdere la vita il giorno seguente;

la deprecabile aggressione, tutt’altroche isolata come si evince dalle cronache,sfociata nella morte di un cittadinoinerme, avvenuta in pieno centro città,rappresenta un atto di inaudita violenzache evidenzia la necessità di garantire il

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XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

diritto alla sicurezza dei cittadini attra-verso un maggiore presidio del territorioda parte delle forze dell’ordine;

come riportato dalle cronache dellacarta stampata « la zona dove il fatto haavuto luogo è caratterizzata da costantepresenza di balordi dell’est europeo che siaggirano ubriachi per le strade e le piazzeintorno alla stazione ferroviaria, mole-stando i passanti. Giovani litigiosi e attac-cabrighe, come dimostrano i ripetuti epi-sodi nel centro cittadino »;

sia gli aggressori che il reale moventedel delitto sarebbero ancora ignoti ed èopportuno addivenire quanto prima allaverità dei fatti;

sull’accaduto indagano i carabinieridel comando provinciale di Salerno e, inattesa che si faccia chiarezza sull’incre-scioso episodio, numerosi sono stati gliattestati di cordoglio da parte di diversiesponenti della destra salernitana, politi-camente vicini a Sergio Rossi;

quanto accaduto è sintomatico di unasituazione di degrado in cui versano al-cune zone del centro storico, quali piazzaSan Francesco, piazza Vittorio Veneto edalcune strade del Lungomare, dove citta-dini stranieri bivaccano e si rendono pro-tagonisti di incresciosi episodi di vio-lenza –:

se sia a conoscenza dei fatti esposti inpremessa e se gli stessi corrispondano alvero;

quali provvedimenti intenda assu-mere al fine di arginare la situazione didegrado in cui versano le zone interessatedella città di Salerno e tali gravi episodi dicriminalità, anche attraverso un maggiorepresidio del territorio da parte delle forzedell’ordine. (4-18029)

GALLETTI. — Al Ministro dell’interno.— Per sapere – premesso che:

siamo prossimi alla naturale sca-denza della XVI Legislatura e alle elezioniper il rinnovo del Parlamento;

in seguito alle dimissioni del presi-dente della regione Sicilia, già si è nelpieno della campagna elettorale per ilrinnovo dell’assemblea regionale;

è necessario assicurare che tutte lemanifestazioni politiche e collaterali e leiniziative di propaganda elettorale legateal rinnovo degli organismi di rappresen-tanza nazionale e locale, ovvero del Par-lamento, si svolgano garantendo il pienorispetto dei principi di partecipazione de-mocratica, costituzionalmente sanciti, esalvaguardando l’ordine pubblico e la si-curezza –:

quali siano le procedure e le misure,generalmente adottate, per garantire ilsereno andamento delle iniziative pubbli-che collegate alla campagna elettorale, inoccasione del rinnovo degli organi di go-verno nazionale e/o locale e del Parla-mento;

se, in vista delle imminenti elezioniper le politiche e in occasione del rinnovodell’Assemblea regionale della Sicilia,siano state già adottate o si intendanoadottare misure ulteriori per assicurare ilcorretto svolgimento delle manifestazionilegate alla propaganda elettorale;

se tra le misure ordinarie o eccezio-nali, volte ad assicurare l’ordine pubblicoe la sicurezza, sia contemplata anche lavideoripresa delle iniziative elettorali e, intal caso, se e quali siano le procedure e lecircostanze che la legittimano. (4-18036)

REGUZZONI. — Al Ministro dell’in-terno. — Per sapere – premesso che:

nel comune di Busto Arsizio, prospi-cente il civico 17 in via Magenta, è statocostruito un palazzo di notevoli dimen-sioni che risulta vuoto e non utilizzato;

la realizzazione di detto edificio èavvenuta nell’ambito di un lotto su cuiinsistono altri edifici realizzati per il tra-mite dell’Azienda locale di edilizia resi-denziale (ALER);

Atti Parlamentari — 35189 — Camera dei Deputati

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va rilevato, incidentalmente, che inuna situazione di difficoltà economica ge-nerale del Paese, lo spreco di denaropubblico dovrebbe essere condannato eperseguito ancor più di quanto richiede-rebbe una situazione di normalità;

in particolare risulta che dinanzi alpalazzo siano ancora presenti impalcaturein relazione alle quali sarebbe opportunoverificare eventuali rischi per l’incolumitàpubblica –:

se e quali iniziative di competenza ilGoverno abbia attuato o intenda assumerequantomeno per verificare l’eventuale sus-sistenza di pericoli per la pubblica inco-lumità, ai fini di evitare il permanere dellasituazione. (4-18058)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta in Commissione:

SIRAGUSA. — Al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca. — Persapere – premesso che:

ad oggi, le soluzioni messe in campodal Ministero dell’istruzione, dell’univer-sità e della ricerca, per fare fronte ailicenziamenti effettuati nella scuola, a se-guito del decreto-legge n. 112 del 2008,sono insufficienti;

è necessario garantire ai docenti pre-cari la continuità lavorativa, la matura-zione del punteggio di servizio e il perce-pimento del sussidio di disoccupazione;

a tal fine, a parere dell’interrogante,occorre rinnovare, anche per l’anno sco-lastico 2012/2013, il cosiddetto decreto« salva precari »: decreto-legge 25 settem-bre 2009 n. 134 e decreto-legge, 13 maggio2011, n. 70 –:

per quale motivo il Ministro nonabbia ancora rinnovato il decreto di cui inpremessa e se non intenda farlo al piùpresto. (5-08093)

Interrogazioni a risposta scritta:

REGUZZONI. — Al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca, alMinistro della salute. — Per sapere –premesso che:

l’alopecia areata (AA) è una malattiaa probabile patogenesi autoimmune, ca-ratterizzata da perdita di capelli localiz-zata, che può progredire fino a causare latotale perdita di capelli (alopecia areatatotale) o la perdita anche di tutti i peli(alopecia areata universale). La patologiaesordisce in maniera acuta: si ritiene chefattori scatenanti, di natura virale o am-bientale, siano in grado di innescare unprocesso autoimmune in un soggetto ge-neticamente predisposto. L’attività del fol-licolo pilifero viene bloccata dai linfocitiche impediscono la produzione del pelo.L’alopecia areata non produce mai ladistruzione del follicolo. Al momento nonsono ancora disponibili farmaci che gua-riscano definitivamente l’alopecia areata oche ne prevengano le recidive. Esistono,però, alcuni trattamenti efficaci che sti-molano la ricrescita dei capelli, ma chehanno una scarsa influenza sul progrediredella malattia. Attualmente quindi, pur-troppo, una terapia efficace nel 100 percento dei casi di AA non esiste –:

se e quali azioni il Governo abbiaattuato o intenda attuare ai fini di:

a) promuovere una migliore cono-scenza della patologia in argomento chepermetta di sviluppare terapie efficaci eprassi condivise sia in Italia sia a livellointernazionale;

b) sviluppare la ricerca in questosettore;

quali ricerche scientifiche o trial cli-nici riguardanti la patologia in argomentosiano in corso nel nostro Paese, qualisiano le relative tempistiche, i risultatiraggiunti e l’impegno del settore pubblicoal riguardo. (4-18041)

Atti Parlamentari — 35190 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

REGUZZONI. — Al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca, alMinistro della salute. — Per sapere –premesso che:

le glicogenosi sono disturbi ereditaridel metabolismo che coinvolgono gli en-zimi della sintesi e della degradazione delglicogeno. A seconda del tipo di enzimainteressato si hanno diversi tipi di glico-genosi. Si distinguono le glicogenosi epa-tiche, caratterizzate da un accumulo pre-valentemente epatico e le glicogenosi mu-scolari, caratterizzate da accumulo preva-lentemente muscolare –:

se e quali iniziative il Governo abbiaattuato o intenda attuare ai fini di:

a) promuovere una migliore cono-scenza della patologia in argomento chepermetta di sviluppare terapie efficaci eprassi condivise sia in Italia sia a livellointernazionale;

b) sviluppare la ricerca in questosettore;

quali ricerche scientifiche o trial cli-nici riguardanti la patologia in argomentosiano in corso nel nostro Paese, qualisiano le relative tempistiche, i risultatiraggiunti e l’impegno del settore pubblicoal riguardo. (4-18044)

REGUZZONI. — Al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca, alMinistro della salute, al Ministro per gliaffari regionali, il turismo e lo sport. — Persapere – premesso che:

la neurofibromatosi (NF) è una ma-lattia genetica la cui manifestazione piùgrave è la comparsa di neoplasie. Vi sonodue malattie causate dalla mutazione didue geni distinti: i sintomi e la gravitàdelle neurofibromatosi variano molto daun caso all’altra;

la neurofibromatosi di tipo 1 è fre-quente anche se poco nota. È caratteriz-zata da macchie color caffè-latte sullapelle e da neurofibromi sotto forma dinoduli cutanei e sottocutanei che si distri-

buiscono in varie parti del corpo. Il generesponsabile della NF1 è stato localizzatosul cromosoma 17. La neurofibromatosi ditipo 2 è molto più rara; è caratterizzata datumori al nervo acustico, cerebrali e spi-nali. Il gene responsabile è localizzato sulcromosoma 22;

entrambe le forme di neurofibroma-tosi si trasmettono in forma autosomicadominante (un genitore affetto può tra-smettere la malattia ai figli con un rischiodel 50 per cento), ma anche genitori sanipossono dare alla luce figli affetti daneurofibromatosi. Oggi è possibile diagno-sticare le neurofibromatosi in epoca pre-natale con l’analisi del DNA, ma solo neicasi familiari; non è, però, possibile pre-vedere quale sarà la gravità della malattia.Non esiste al momento un trattamentorisolutivo per le neurofibromatosi; sonodisponibili protocolli assistenziali, cioècontrolli seriali da eseguire periodica-mente per la prevenzione delle complica-zioni. È molto importante che le personecon neurofibromatosi ricevano un ade-guato sostegno psicologico: spesso le riper-cussioni psicologiche, legate alle manife-stazioni estetiche della malattia, possonoessere più gravi delle complicanze clini-che –:

se quali azioni il Governo abbia at-tuato o intenda attuare ai fini di:

a) promuovere una migliore cono-scenza della patologia in argomento chepermetta di sviluppare terapie efficaci eprassi condivise sia in Italia sia a livellointernazionale;

b) sostenere le famiglie anche at-traverso centri di ascolto e assistenza;

c) sviluppare momenti e percorsi diassistenza psicologica ai malati;

d) sviluppare la ricerca in questosettore;

quali siano i principali centri di ec-cellenza del nostro Paese per la cura didetta patologia;

quali ricerche scientifiche o trial cli-nici riguardanti la patologia in argomento

Atti Parlamentari — 35191 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

siano in corso nel nostro Paese, qualisiano le relative tematiche, i risultati rag-giunti e l’impegno del settore pubblico alriguardo;

se esista un coordinamento che haportato o porterà all’individuazione di unoo più centri di eccellenza per la cura dellapatologia in argomento;

se esista un coordinamento tra i varisoggetti istituzionali (Ministeri, regioni,IRCCS, centri di ricerca, università e altro)nel campo della ricerca scientifica e cli-nica per la cura della patologia in argo-mento. (4-18048)

REGUZZONI. — Al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca, alMinistro della salute, al Ministro per gliaffari europei. — Per sapere – premessoche:

con la dizione « malattia di NiemannPick » sono indicate un gruppo di patologiegenetiche del metabolismo, caratterizzateda tesaurismosi lipidica ed eredità auto-somica recessiva. I tipi A e B della ma-lattia di Niemann Pick sono dovuti a undeficit di attività della sfingomielinasiacida, un enzima lisosomiale codificato dalgene SMPD1 localizzato sul cromosoma 11(11p15.1-p15.4). Il difetto enzimatico de-termina un accumulo patologico di sfin-gomielina e di altri lipidi, in particolareall’interno delle cellule del sistema retico-lo-endoteliale (RES), comprendente milza,linfonodi, midollo osseo, timo e fagocitimononucleati, e che, insieme al fegato e aipolmoni, risulta maggiormente colpitodalla malattia. La deposizione progressivadi sfingomielina nelle cellule del RESdetermina sintomi sistemici, compresol’interessamento polmonare progressivo inalcuni pazienti; quando la deposizioneriguarda anche le cellule del sistema ner-voso centrale, essa determina il decorsoneurodegenerativo osservato nel tipo A.Studi di genetica molecolare dimostranoche entrambe le forme dipendono da mu-tazioni alleliche nell’ambito del gene SM-PD1; fino a oggi sono state descritte circa

cento diverse mutazioni. La malattia diNiemann Pick di tipo C è una formaneuropatica cronica ed è distinta dalpunto di vista clinico, biochimico e mole-colare dai tipi A e B, con i quali è statatradizionalmente raggruppata. In circa il95 per cento dei casi, il difetto molecolareprimitivo risiede nel gene NPC1 (cromo-soma 18q11, 57 Kb; 25 esoni); nel restante5 per cento dei casi, sono state identificatemutazioni in un secondo gene, NPC2 oHE1 (cromosoma 14q23.3, 13,5 Kb, 5esoni). Le proteine NPC1 e NPC2 sem-brano interagire a livello del sistema en-dolisosomiale per facilitare il trasportointracellulare del colesterolo e di altremolecole. Ognuna di queste mutazioniprovoca una lesione cellulare caratteristicache consiste in un’anomalia del trasportointracellulare del colesterolo esogeno(LDL), con accumulo lisosomiale di cole-sterolo non esterificato e ritardo nell’in-nesco delle reazioni per il mantenimentodell’omeostasi del colesterolo stesso e delmetabolismo lipidico in generale. Il cole-sterolo non esterificato, la sfingomielina, ifosfolipidi e i glicolipidi si accumulano ineccesso nel fegato, nella milza e nel si-stema nervoso centrale, soprattutto a li-vello del cervelletto, il principale organobersaglio della malattia –:

se e quali azioni il Governo abbiaattuato o intenda attuare ai fini di:

a) promuovere una migliore cono-scenza delle patologie in argomento chepermetta di sviluppare terapie efficaci eprassi condivise sia in Italia sia a livellointernazionale;

b) sviluppare la ricerca in questosettore;

quali ricerche scientifiche o trial cli-nici riguardanti le patologie in argomentosiano in corso nel nostro Paese e nel-l’Unione europea, quali siano le relativetempistiche, i risultati raggiunti e l’impe-gno del settore pubblico al riguardo;

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XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

se esista un coordinamento per laricerca e/o la cura di detta sindrome alivello europeo ed in cosa si concretizzi.

(4-18051)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazioni a risposta scritta:

MAZZONI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

circa duecentomila pensionati, per lopiù nella fascia di reddito più bassa,dovranno restituire la quattordicesima in-cassata « in via provvisoria » nel luglio2009 si tratta di cifre che a leggere letabelle dell’Inps vanno da un minimo di336 ad un massimo di 504 euro a secondadegli anni di contribuzione e che più omeno corrispondono ad un’intera mensi-lità della loro attuale pensione;

in Toscana sono interessati migliaiadi pensionati, anche se è risultato impos-sibile fare una divisione a livello provin-ciale, in quanto i dati non sono scorpo-rabili;

gli interessati sono sia ex lavoratoriautonomi o dipendenti che nel 2009 ave-vano compiuto i 64 anni di età con unreddito massimo personale non superiorea 8.504,73 euro (nelle lettere spedite dal-l’Inps nel 2007 si specificava che dalcomputo del reddito personale erano daconsiderare esclusi quelli derivanti da as-segni per nucleo familiare/assegni fami-liari e da indennità di accompagnamento;il reddito da casa di abitazione; il Tfr e lecompetenze arretrate sottoposte a tassa-zione separata);

la somma aggiuntiva è variata, perchécalcolata in base all’anzianità contributivadel pensionato: se pensionato da lavorodipendente:

a) fino a 15 anni di anzianitàcontributiva, la somma aggiuntiva è pari a262 euro;

b) da 15 a 25 anni di anzianitàcontributiva, la somma aggiuntiva è paricomplessivamente a 327 euro;

c) se l’anzianità contributiva è su-periore a 25 anni, la somma complessivaaggiuntiva è pari a 392 euro;

se pensionato da lavoro autonomo:

a) fino a 18 anni di anzianitàcontributiva, la somma aggiuntiva è paricomplessivamente a 262 euro;

b) da 18 a 28 anni di anzianitàcontributiva, la somma aggiuntiva è paricomplessivamente a 327 euro;

c) se l’anzianità contributiva è su-periore a 28 anni, la somma complessivaaggiuntiva è pari a 392 euro;

l’Inps ha specificato che nel caso incui il reddito personale del pensionato siadi poco superiore al limite stabilito, « lasomma aggiuntiva sarà proporzionalmenteridotta. Per esempio, se il reddito è di8600 euro, con un’anzianità contributivafino a 15 anni, la somma aggiuntiva saràpari a 166,73 euro complessivi (8504,73 +262,00 – 8600,00 euro »;

l’Inps ha spiegato che l’importo ag-giuntivo non viene erogato sulle pensioniinteressate da sostituzione dello Stato orivalsa degli enti locali, sui trattamentipensionistici ai lavoratori extracomunitaririmpatriati e sulle pensioni della ex Sport-tass;

chi tre anni fa poteva richiederlo e loha fatto, ha però certificato un reddito piùbasso di quello che aveva in realtà, mal’Inps se n’è accorto solo quando dal-l’Agenzia delle entrate sono cominciate adarrivare le dichiarazioni del modello Unico2011 relative ai redditi 2010;

a quel punto sono stati scoperti con-teggi del reddito errati o incompleti;

è bastato avere un’entrata in più,anche minima, come un contratto di col-

Atti Parlamentari — 35193 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

laborazione, una rendita catastale, un ac-quisto non dichiarato, per superare lasoglia degli aventi diritto;

per tutti vale la buona fede, quindinon ci saranno altri accertamenti fiscali.Ma quei soldi dovranno essere restituiti;

applicare trattenute su pensioni giàcosì basse può provocare problemi socialie di sopravvivenza per i pensionati incon-sapevolmente coinvolti –:

se non si ritenga necessario assumereiniziative per;

a) provvedere all’innalzamento deilimiti reddituali massimi entro i qualibeneficiare della quattordicesima, conside-rati i tassi inflazione intervenuti dal 2008e del contesto socio-economico estrema-mente negativo di questi anni, amplian-done progressivamente la platea;

b) rivedere le modalità di controllo,affinché situazioni del genere non abbianopiù a verificarsi;

c) distinguere le diverse situazioni:ossia chi ha presentato una dichiarazioneinesatta per poche decine di euro e chi,invece, ha omesso importi considerevolidel proprio reddito;

d) provvedere alla restituzione dellesomme indebitamente erogate attraversouna procedura di ampio dilazionamentodei tempi, ben oltre i dodici mesi previstidall’INPS, che consenta di non incidere inmaniera eccessivamente onerosa nei con-fronti dei pensionati, eventualmente ipo-tizzando un’esenzione totale o parziale percoloro che hanno commesso errori del-l’ordine di poche decine di euro. (4-18023)

MANCUSO, CICCIOLI, BOCCIARDO,GIRO, BARANI e DE LUCA. — Al Ministrodel lavoro e delle politiche sociali, al Mi-nistro delle infrastrutture e dei trasporti. —Per sapere – premesso che:

all’aeroporto di Fiumicino, il 31 set-tembre 2012 tre passeggeri disabili nonhanno potuto imbarcarsi sul volo Roma-Lamezia Terme;

i tre facevano parte di un gruppo dioltre quaranta persone, tutte esponenti delmondo dell’associazionismo e del terzosettore calabrese, esperti e operatori delmondo del sociale che avevano partecipatoal seminario « Con il Sud condividiamo »,svoltosi nell’ultimo fine settimana di set-tembre a Torino e organizzato dalla Fon-dazione « Con il Sud »;

il loro volo proveniente da Torino èatterrato con circa mezz’ora di ritardo;

gli imbarchi delle persone disabilierano stati segnalati per tempo come prio-ritari agli scali di Torino e Roma;

a causa del ritardo, il volo di coin-cidenza per Lamezia non ha imbarcato néi passeggeri disabili né gli altri componentidel gruppo che avevano regolarmente pa-gato il biglietto e avevano il posto asse-gnato sull’aereo;

tutti hanno dovuto attendere la suc-cessiva coincidenza per la Calabria;

i passeggeri sono stati portati sullapista e l’aereo di coincidenza era ancora aterra, ma il pilota si è rifiutato di farriabbassare il portellone;

il gruppo ha denunciato la vicendacon un esposto depositato all’ufficio dellapolizia di frontiera di Fiumicino;

in serata, un comunicato di Alitalia siscusava con i passeggeri, dichiarando cheil disagio era stato dovuto ai tempi diimbarco troppo ristretti, anche visto che lapresenza di disabili avrebbe allungato lefasi di imbarco –:

se il Governo intenda verificare le fasie le responsabilità dell’accadimento.

(4-18038)

DI BIAGIO e MURO. — Al Ministro dellavoro e delle politiche sociali, al Ministrodelle infrastrutture e dei trasporti. — Persapere – premesso che:

risulta agli interroganti una seria cri-ticità in capo al personale già in serviziopresso l’Ispettorato di vigilanza sulle con-

Atti Parlamentari — 35194 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

cessioni autostradali (IVGA) di ANAS sparecentemente soppresso per il combinatodisposto dall’articolo 36 della legge n. 111del 15 luglio 2011 (cosiddetta « manovrafinanziaria 2011 ») e dall’articolo 11,comma 5, del decreto-legge 29 dicembre2011 n. 216 convertito con modificazionidalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, esuccessive modifiche e integrazioni;

la sopraccitata normativa ha infattidisposto il riordino di ANAS spa determi-nando il recente passaggio, ad un’appositastruttura creata presso il Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti, delle attivitàe dei compiti già attribuiti all’IVCA;

in merito al personale già in serviziopresso l’IVCA, la sopraccitata normativane prevedeva il riassorbimento nel Mini-stero delle infrastrutture e dei trasporti,per le attività e competenze di cui all’ar-ticolo 36, comma 2 della legge n. 111 del2011. Tuttavia, nel disporre tale assorbi-mento del personale in servizio pressol’IVCA, si faceva riferimento alle sole ri-sorse con contratto di lavoro a tempoindeterminato, misconoscendo il fatto chele attività e competenze dell’IVCA eranosvolte da personale che si trovava impie-gato anche con contratti di lavoro ditipologia differente dal tempo indetermi-nato;

sulle possibili criticità, sia di naturaoccupazionale, sia di natura operativa,derivanti da una mancata presa in caricoe compiuta definizione delle attese lavo-rative del personale dell’IVCA con con-tratto di natura diversa dall’indeterminato,gli interroganti avevano sottoposto unarisoluzione in Commissione lavoro in data27 luglio 2011 - risoluzione n. 7/00665.Tale atto, ad oggi ancora non calendariz-zato, impegnava altresì il Governo « adadottare opportune misure affinché nelriassorbimento del personale nella nuovaAgenzia, secondo quanto disposto dall’ar-ticolo 36, comma 5, della legge n. 111 del15 luglio 2011, siano incluse anche lerisorse con rapporto di lavoro subordinatoa tempo determinato, permettendo di su-perare le criticità relative all’operatività di

IVCA e al personale precario della mede-sima »;

nella fattispecie si tratta di 23 unitàdi personale, di alta specializzazione eprofessionalità, che allo stato attualehanno maturato presso la suddetta Societàun’anzianità lavorativa superiore ai 36mesi continuativi, considerando anche icontratti di somministrazione, e cheavrebbero pertanto avuto diritto ex legen. 92 del 2012 – articolo 1, comma 9,lettera i) – ad essere considerati a tempoindeterminato ed essere inclusi nel rias-sorbimento di personale di cui all’articolo36 della legge n. 111 del 15 luglio 2011;

i 23 lavoratori si sono visti invecerecapitare, nella giornata tra giovedì 27 evenerdì 28 settembre 2012 una nota dilicenziamento da parte dell’ANAS che, benprima della naturale scadenza dei con-tratti in questione, notificava che, a seguitodel combinato disposto dei sopraindicatiprovvedimenti, la società non aveva più la« titolarità » dei loro contratti, essendo essiassegnati all’IVCA, e pertanto il contrattostesso sarebbe venuto meno due giornidopo, a far data dal 30 settembre 2012;

fermi restando i dubbi di naturagiuridica sulla legittimità di una tale pro-cedura di licenziamento, è doveroso sot-tolineare che la mancata considerazione diquesti aspetti, già segnalati all’attenzionedegli organi istituzionali dai lavoratori in-teressati, ha di fatto determinato il con-cretizzarsi delle più funeste attese e ri-schia di pregiudicare la stessa operativitàdella Struttura di vigilanza sulle conces-sioni, appena istituita in capo al Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti –:

se siano a conoscenza di quantoevidenziato in premessa;

se non ritengano opportuno, nell’am-bito delle proprie competenze, predisporrele dovute iniziative, anche di concerto conANAS spa, per garantire che alle 23 unitàdi personale menzionate in premessa siagarantito il rispetto dei diritti di lavoratori,riconosciuta come da norma di legge lavalidità dell’intero percorso lavorativo e

Atti Parlamentari — 35195 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

garantito, in forza di ciò, il riassorbimentoall’interno della Struttura ministeriale cheha preso in carico le competenze del-l’IVCA. (4-18054)

* * *

SALUTE

Interrogazione a risposta in Commissione:

MANCUSO, VIOLA, GIRO, CICCIOLI,GIRLANDA, DE LUCA e BARANI. – AlMinistro della salute. — Per sapere –premesso che:

la formazione della figura professio-nale di « tecnico veterinario », nel nostroPaese attualmente trova ampia realizza-zione in processi formativi posti in essereda una molteplicità di soggetti;

tale situazione crea evidenti effettidistorsivi in relazione a diversi aspetti. Inparticolare crea un diffuso disorienta-mento rispetto alla platea dei cittadiniinteressati a seguire tale percorso forma-tivo necessario ottenere i requisiti utili peresercitare la « professione di tecnico vete-rinario », che al di là di un suo ricono-scimento effettivo rappresenta oramai unarealtà lavorativa consolidata e necessaria;

alla luce di tale confusione rispetto alpercorso formativo si evidenzia la legit-tima aspettativa da parte di chi ha decisodi intraprenderlo di vedersi riconosciutauna valenza significativa del certificatofinale conseguito;

contemporaneamente si palesa il ri-schio, stante tale confusione, che la plateadegli interessati si ritrovi destinataria diofferte al limite della legalità;

inoltre va sottolineato che spesso ilpercorso formativo intrapreso e concluso,sempre alla luce della situazione attuale,possa andare incontro a disconoscimentida parte di talune categorie che nonritengono sia possibile acquisire la neces-

saria preparazione professionale al difuori di contesti strutturati e/o istituzio-nalizzati;

va ricordato che la figura professionedi « tecnico veterinario », trova una pro-pria legittima forma di riconoscimento alivello europeo, in particolare alla lucedirettiva 95/43/CE della Commissione del20 luglio 1995;

al contrario, invece, in Italia si assistead un fiorire di iniziative formative nateper rispondere a reali esigenze occupazio-nali, promosse da soggetti collegati almondo del lavoro dedicati alla cura deglianimali, alle quali spesso si affiancanoanche iniziative sviluppate per meri finicommerciali;

in entrambe le fattispecie i contenutiprofessionali sono lasciati alla libera ini-ziativa dei soggetti promotori/attuatori congravi ed evidenti ripercussioni per l’utenzache, molto spesso si aspetta risposte perfavorire una migliore collocazione profes-sionale/lavorativa sia che si tratti di po-tenziale inserimento nel mondo del lavorosia che si tratti di opportunità offertenell’ambito dei processi di mobilità oriz-zontale o verticale;

a ciò si deve aggiungere la presenzadi talune iniziative di formazione pro-mosse dalle regioni e finanziate con ri-sorse a valere sui fondi comunitari, inparticolare Fondo sociale europeo, cheperò non sembrano riconducibili o co-munque rispondenti in alcun modo amodelli formativi omogenei e condivisi,nelle loro linee generali, in campo nazio-nale;

è di tutta evidenza, a parere dell’in-terrogante, che trattandosi di una figuracertamente riconducibile nell’area para-medica la regolamentazione e disciplinagenerale risulta quindi affidata anche alMinistero della salute;

fatte salve le competenze regionali inmateria appare evidente che la creazionedi parametri omogenei per una disciplinanazionale di tale contesto formativo con-sentirebbe al sistema Paese di allinearsi

Atti Parlamentari — 35196 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

con altre realtà dell’Unione europea ma,soprattutto, porrebbe fine alla variegatapresenza di iniziative formative prive diqualsivoglia regolamentazione;

al riguardo non va sottaciuto che sitratta di una figura professionale che trovail consenso delle associazioni di categoriadei medici veterinari ed ha una sua naturaparticolare e differente da quella rinveni-bile nel sistema universitario;

da tenere presente la necessità anchedi rispondere in maniera adeguata equindi omogeneo all’utenza dei cittadiniche si rivolgono ai servizi veterinari,un’omogeneità che lo spontaneismo at-tuale in campo formativo con riferimentoalla figura di tecnico veterinario rischia dicompromettere –:

se non ritenga opportuno e necessa-rio intervenire per stabilire un quadro diriferimento omogeneo utile a disciplinarea livello nazionale le linee guida di rife-rimento per la formazione della figuraprofessionale del « tecnico veterinario ».

(5-08091)

Interrogazioni a risposta scritta:

NICOLUCCI. — Al Ministro della salute.— Per sapere – premesso che:

come riportato dal « Mattino » (cro-naca di Napoli) del 28 settembre 2012l’Associazione italiana di oncologia medica(AIOM) e l’Associazione italiana dei regi-stri tumori (AIRTUM) hanno pubblicatouno studio secondo cui, finora nel 2012, inCampania si sono ammalate più personerispetto a quanto era avvenuto, a questopunto dell’anno, nel 2011;

gli scienziati affermano che, in Cam-pania, nel giro di un anno la quota diammalati di cancro sarebbe cresciuta del4 per cento e che il costo per le cure diquesto male sarebbe aumentato di circa il400 per cento;

nello studio citato si parla sia dellapresenza di rifiuti tossici che dell’inquina-mento ambientale come cause che contri-

buiscono a far sì che in Campania vi siauna incidenza di tumori maggiore che nelresto del Paese –:

quali iniziative di competenza il Go-verno, in collaborazione con la regioneCampania, intenda assumere in merito aquanto esposto in premessa nell’ottica diaiutare i cittadini campani a vivere in uncontesto ambientale e sanitario più con-sono. (4-18027)

BORGHESI. — Al Ministro della salute,al Ministro dell’interno. — Per sapere –premesso che:

per la costruzione del nuovo polo di« Borgo Trento », il centro d’eccellenzadella medicina scaligera di proprietà del-l’Azienda Ospedaliera Universitaria Inte-grata di Verona l’affidamento dei lavoriper le opere viene dato all’impresa BonattiSpa con sede a Parma;

la Bonatti cede in subappalto i lavoridi « esecuzione di assistenze murarie agliimpianti e ripristini murature » a due ditteemiliane: la Edilperna Srl con sede aPoviglio (Reggio Emilia), amministratore esocio unico Perna Rosario, nato a Gela il5 settembre 1981, e la Acropoli Srl, an-ch’essa con sede a Poviglio, amministra-tore unico Comandatore Emanuele, nato aMainz (Germania) il 24 maggio 1982;

le due imprese sono impegnate anchenei lavori della nuova stazione ferroviariadi Parma: un appalto da 100 milioni dieuro vinto da un’associazione temporaneadi imprese in cui figura ancora la Bonatti.A seguito della richiesta presentata dallaSocietà di trasformazione urbana che sioccupa della stazione, però, la prefetturadi Reggio Emilia il 27 luglio 2010 emettenei confronti della Edilperna un’interdit-tiva antimafia;

sul conto di Rosario Perna, infatti,risultano tre segnalazioni di reato: il 4ottobre 2002 i carabinieri lo diffidano per« condotte integranti illeciti amministra-tivi » riguardanti il possesso di stupefa-centi; il 28 ottobre 2009 gli uomini del-

Atti Parlamentari — 35197 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

l’Arma di Guastalla segnalano Perna al-l’autorità giudiziaria per « produzione,traffico e detenzione illeciti di sostanzestupefacenti o psicotrope ». Il 24 luglio2010, infine, Perna viene deferito all’auto-rità giudiziaria dai carabinieri di Bagnoloin Piano perché aveva inoltrato al Mini-stero dell’interno la richiesta di emersioneper colf e badanti relativa a un cittadinoextracomunitario per ottenere la regola-rizzazione di un’attività lavorativa che,dopo gli accertamenti, era risultata inesi-stente;

a Perna sono proprie le parenteleingombranti della moglie, Crocifissa Do-micoli, classe 1984, figlia di Aurelio Do-micoli, nato a Gela il 17 febbraio 1960,noto agli inquirenti come appartenentealla famiglia mafiosa gelese facente capo alclan Rinzivillo;

per queste motivazioni il prefetto diReggio Emilia, Antonella De Miro, emettel’interdittiva antimafia, che viene inviataper conoscenza anche al direttore generaledell’azienda ospedaliera di Verona. Ilquale, immediatamente, revoca l’autoriz-zazione di subappalto alla Edilperna che,nel giro di qualche giorno, viene allonta-nata dal cantiere;

la Edilperna era legata ad un’altraditta che lavorava in subappalto nei can-tieri dell’ospedale, la Acropoli Srl, cheaveva ricevuto dalla Bonatti una com-messa da 50 mila euro. Da una verificaemerge che Emanuele Comandatore, legalerappresentante di quest’ultima, era statoconsigliere della Edilperna. Per questaragione il 20 ottobre 2010 l’azienda scrivealla prefettura di Reggio Emilia per chie-dere notizie anche su Acropoli;

il 25 novembre 2010 la De Miroscrive nuovamente al direttore generaleconfermando i timori dei dirigenti dellasanità veronese: « Sono stati acquisiti og-gettivi elementi per ritenere sussistente ilpericolo di infiltrazioni mafiose tendenti acondizionare le scelte e gli indirizzi del-l’attività della ditta Acropoli Srl ». Ema-nuele Comandatore è infatti sposato conDebora Perna, e la Acropoli Srl di Co-

mandatore aveva, il 23 luglio 2010, acqui-sito Acropoli Sas di Debora Perna per31.950 euro; il marito, già socio accoman-dante della Acropoli Sas era diventato cosìamministratore unico della Acropoli Srlche ha la propria sede legale a Poviglio, invia Ariosto 14, nello stesso appartamentodove sono residenti i due coniugi insieme,sorpresa, a Perna Rosario e consorte;

per la prefettura è evidente l’intrecciotra le due imprese e appare scontato comela « compravendita della Acropoli Sas daparte di Acropoli Srl ha prodotto il risul-tato di non far più comparire il cognome“ Perna ” tra i soci ed amministratori delladitta [...] per eliminare del tutto, neirapporti contrattuali, quel cognome(Perna) che avrebbe comunque ricondottoPerna Debora al medesimo contesto fami-liare del fratello Perna Rosario »;

con la determina dirigenziale del 28dicembre 2010, l’azienda ospedaliera diVerona revoca il subappalto alla AcropoliSrl, « con la conseguente immediata inter-ruzione delle lavorazioni in corso e laliberazione del cantiere dalle attrezzature,materiali e macchinari » –:

se il Ministro sia a conoscenza deifatti;

se non intenda acquisire informa-zioni più adeguate sulle modalità con cuil’Azienda Ospedaliera Integrata di Veronaha affidato le opere verificando, per iprofili di competenza le eventuali omis-sioni di vigilanza nella fase di subappalto;

se non intenda intervenire, anche invia normativa, per obbligare chi partecipaalle gare di appalto ad indicare fin dal-l’inizio le possibili imprese subappaltatrici.

(4-18039)

REGUZZONI. — Al Ministro della sa-lute, al Ministro dell’istruzione, dell’univer-sità e della ricerca. — Per sapere – pre-messo che:

la cistite interstiziale (CI) è una pa-tologia cronica e dolorosa che colpisce lavescica, soprattutto nella donna (5:1 ri-

Atti Parlamentari — 35198 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

spetto al maschio) e può essere estrema-mente invalidante. La cistite interstizialedetermina modificazioni strutturali a li-vello della parete di tale organo, checomportano un progressivo deteriora-mento dell’attività vescicale fino a unacompleta defunzionalizzazione, qualoranon venga diagnosticata tempestivamente.Tale patologia si traduce in un quadroclinico che si aggrava progressivamente eha inizio, nella maggior parte dei casi, consintomi simili a una cistite che progressi-vamente incrementano la loro intensità,con aumento della frequenza minzionale(fino a 60), urgenza e intenso bruciore/dolore percepito a livello vescicale sovra-pubico, pelvico, perineale, vaginali e/oano-rettali, refrattario alle comuni terapieantalgiche. L’assenza di batteri nelle urineè assai frequente, anche se, forse proprioper l’alterazione acquisita della mucosa, èpossibile una sovrapposizione infettiva alquadro infiammatorio. Questo confondeulteriormente il quadro clinico, compli-cando il raggiungimento della diagnosi.Nei casi più lievi, i sintomi possono nonessere presenti contemporaneamente.Molti organi ne sarebbero secondaria-mente colpiti, oltre la vescica, come lavagina, l’intestino, il pavimento pelvico, imuscoli, le articolazioni, le mucose. Ciòspiegherebbe l’associazione della cistite in-terstiziale alla vulvodinia, fibromialgia,sindrome dell’intestino irritabile, stan-chezza cronica, sindrome di Sjogren, lupuseritematoso sistemico, prostatodinia.L’eziologia di tale malattia è ben lungidall’essere chiarita e questo limita le pos-sibilità terapeutiche sinora a disposizione.Da uno studio condotto negli Stati Uniti, èemerso che i pazienti affetti da cistiteinterstiziale in stadio avanzato presentanouna qualità di vita peggiore di quella deipazienti in dialisi. Il dolore severo, intrat-tabile, le numerose terapie mediche fallite,l’isolamento sociale, la disperazione, il « vi-vere » possono diventare intollerabili.L’evoluzione cronica e progressiva di talepatologia giustifica la necessità di giungereil più tempestivamente possibile a unadiagnosi corretta che consenta l’instaurarsidi una terapia efficace e di un adeguato

trattamento del dolore, aspetto questo chedovrebbe essere trattato da uno specialistadella terapia del dolore che conosce benela cistite interstiziale –:

se e quali azioni il Governo abbiaattuato o intenda attuare ai fini di:

a) promuovere una migliore cono-scenza della patologia in argomento chepermetta di sviluppare terapie efficaci eprassi condivise sia in Italia sia a livellointernazionale;

b) adiuvare il lavoro svolto dalleassociazioni dei malati;

c) sviluppare la ricerca in questosettore;

quali ricerche scientifiche o trial cli-nici riguardanti la patologia in argomentosiano in corso nel nostro Paese, qualisiano le relative tempistiche, i risultatiraggiunti e l’impegno del settore pubblicoal riguardo. (4-18046)

NICOLUCCI. — Al Ministro della salute.— Per sapere – premesso che:

la stampa locale (si veda in partico-lare il « Corriere del Mezzogiorno » del 5ottobre 2012) riporta di una vicenda chedefinire inquietante è poco: ci si riferiscealla denuncia relativa alle condizioni dinon attività, da ormai diciotto mesi, dellaboratorio di endoscopia dell’ospedaleCardarelli di Napoli;

secondo quanto si viene a sapere, gliotto medici facenti parte della divisione difisiopatologia epatica, per motivi organiz-zativi e di organico, sono in realtà impie-gati in via esclusiva nel reparto di tra-piantologia epatica;

il risultato è che chi si vede prescrittoun esame endoscopico, che può essereessenziale per la diagnosi di malattie an-che gravi, non può avvalersi delle strutturedel Cardarelli trovandosi così a non poterfar altro che rivolgersi all’attività medicaprivata;

Atti Parlamentari — 35199 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

tale situazione è un esempio di comevi siano territori, in Italia, in cui le pre-stazioni offerte ai cittadini dal Serviziosanitario nazionale non siano sempreuguali e garantite nel corretto ambito deilivelli essenziali di assistenza (LEA) –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza della situazione riportata e qualieventuali iniziative, alla luce della compe-tenza statale nel rispetto dei livelli essen-ziali di assistenza sull’intero territorio na-zionale, intenda assumere in merito aquanto esposto in premessa, verificandoanche per il tramite del Commissario adacta per l’attuazione del piano di rientrodai disavanzi sanitari, se la situazioneinaccettabile descritta in premessa sia de-terminata da esigenze di razionalizzazionee di contenimento del deficit. (4-18052)

REGUZZONI. — Al Ministro della sa-lute, al Ministro per gli affari regionali, ilturismo e lo sport. — Per sapere – pre-messo che:

la malattia di Rendu-Osler-Weber,nota anche come telangiectasia emorragicaereditaria (HHT - Hereditary HemorrhagicTelangiectasia), è una malattia ereditaria atrasmissione autosomica dominante, carat-terizzata da anomalie vascolari (capillari evenule) dovute alla perdita dei tessuti disostegno che normalmente circondano ivasi sanguigni ed emorragie che possonointeressare potenzialmente ogni organo. Èdifficile stabilire la frequenza della malat-tia per la sua notevole variabilità clinica,anche tra membri della stessa famiglia.Studi recenti suggeriscono che è molto piùcomune di quanto si ritenesse in passato;ciò probabilmente dipende in parte da unreale aumento dei casi di HHT, ma so-prattutto da una maggiore conoscenza del-l’affezione e quindi da una miglioratacapacità diagnostica nei confronti di unamalattia per troppo tempo non adeguata-mente conosciuta e studiata e, spesso, nondiagnosticata;

ricerche genetiche recenti (1994-1995) hanno permesso di identificare le

alterazioni genetiche responsabili e di di-stinguere l’HHT in due tipi in base alcromosoma interessato: HHT 1, mutazionedi un gene localizzato sul cromosoma 9che codifica la sintesi di endoglina; HHT 2,mutazione di un gene localizzato sul cro-mosoma 12 che codifica per una proteinaindicata con la sigla ALK-1 (Activin LikeKinase 1);

una caratteristica dell’HHT è la suaestrema variabilità clinica; nell’individuoche eredita la malattia non è possibileprevederne il grado di gravità. Il sintomopiù frequente, presente nel 96 per centodei casi, è rappresentato dalle epistassispontanee e ricorrenti. Compaiono in me-dia all’età di 10 anni ma possono insorgereanche più precocemente. Hanno una fre-quenza variabile da 1-2 volte l’anno a piùvolte al giorno e nei 2/3 dei pazientitendono a diventare più frequenti con ilpassare degli anni. Variabili sono anche laloro durata (da pochi secondi a varie ore)e gravità (talvolta lievi, talvolta abbastanzagravi e frequenti da causare anemia erichiedere trasfusioni di sangue). Rara-mente compaiono in età avanzata contri-buendo a rendere più difficile la diagnosidi HHT e ponendo problemi di diagnosidifferenziale con altre patologie, innanzi-tutto l’ipertensione arteriosa. Le telan-giectasie possono avere anche localizza-zione cutanea (polpastrelli delle dita) e allemucose (labbra, cavo orale, congiuntive,mucosa nasale) o viscerale (polmoni, cer-vello e midollo spinale, fegato, tratto ga-strointestinale). L’impegno viscerale rendela malattia sicuramente più grave per leconseguenze d’organo e sistemiche chepuò comportare –:

se esista un coordinamento che haportato o porterà all’individuazione di unoo più centri di eccellenza per la cura dellapatologia in argomento;

se esista un coordinamento tra i varisoggetti istituzionali (Ministeri, regioni,IRCCS, centri di ricerca, università e altro)nel campo della ricerca scientifica e cli-nica per la cura della patologia in argo-mento;

Atti Parlamentari — 35200 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

se e quali azioni il Governo abbiaattuato o intenda attuare ai fini di:

a) promuovere una migliore cono-scenza della patologia in argomento chepermetta di sviluppare diagnosi il piùaccurate possibili, terapie efficaci e prassicondivise sia in Italia sia a livello inter-nazionale;

b) sviluppare la ricerca in questosettore;

quali ricerche scientifiche o trial cli-nici riguardanti la patologia in argomentosiano in corso nel nostro Paese, qualisiano le relative tempistiche, i risultatiraggiunti e l’impegno del settore pubblicoal riguardo. (4-18055)

* * *

SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazioni a risposta in Commissione:

MARTELLA e VIOLA. — Al Ministrodello sviluppo economico. — Per sapere –premesso che:

nel settembre 2011 l’Oleificio MedioPiave aveva presentato una proposta diofferta per l’acquisizione dello stabili-mento Vinyls di Porto Marghera, preve-dendo la rioccupazione di tutti i lavoratoriin cassa integrazione;

ad oltre un anno di distanza lasituazione appare ancora bloccata se nonpeggiorata per quanto riguarda le prospet-tive occupazionali dei 140 lavoratori inquestione;

è di pochi giorni fa la manifestazionedi un gruppo di operai che hanno scelto ilcampanile di San Marco, a Venezia, comeluogo della loro protesta circa il mancatopagamento degli stipendi, in arretrato di 5mesi;

l’8 dicembre 2012 scade l’ultima pro-roga della cassa integrazione straordinariaed in assenza di un compratore, si riaprirà

la procedura di fallimento per Vinyls conla messa in mobilità dei lavoratori –:

quale sia lo stato delle trattative conOleificio Medio Piave;

se esistano e quali siano gli elementiostativi ad una repentina conclusione dellatrattativa stessa;

se e come, nell’ambito delle propriecompetenze, intenda intervenire a tuteladell’occupazione dei lavoratori Vinyls dellostabilimento di Porto Marghera. (5-08089)

BURTONE. — Al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – pre-messo che:

la Politex Freudenberg società multi-nazionale operante nel settore dei tessuti emateriali impermeabilizzanti per ediliziaha avviato le procedure per gestire la crisicon ricorso alla cassa integrazione per isuoi dipendenti dello stabilimento di Pi-sticci Scalo per un periodo che va dall’ul-tima settimana di novembre alla prima digennaio 2013;

una decisione legata alla crisi delsettore edilizio che coinvolge non solo larealtà italiana ma anche gli altri siti pro-duttivi;

le organizzazioni sindacali hannomanifestato un comportamento responsa-bile, consapevoli della difficoltà del mo-mento ma preoccupate circa il futuro dellarealtà valbasentana che occupa circa 130dipendenti;

la Politex rappresenta una dellerealtà produttive più importanti dell’areaindustriale della Valbasenta, con tuttoquello che ne consegue anche per la so-cietà Tecnoparco che ne fornisce servizi;

si tratta di una presenza il cui futuronon può non essere attenzionato, anchesul piano nazionale, alla luce della neces-sità di rilanciare il sito industriale dellaValbasento –:

se e quali iniziative il Governo in-tenda attivare per verificare le reali in-

Atti Parlamentari — 35201 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

tenzioni del gruppo Politex in merito allostabilimento di Pisticci con l’obiettivo disalvaguardare la presenza della multina-zionale in Valbasento e i suoi livelli oc-cupazionali. (5-08096)

Interrogazioni a risposta scritta:

PICCHI. — Al Ministro dello sviluppoeconomico. — Per sapere – premesso che:

nella legislazione italiana è rintrac-ciabile una definizione sommaria di know-how nell’articolo 98 del decreto legislativon. 30 del 2005;

il know-how aziendale rappresentauna delle principali risorse che conferi-scono valore ad una azienda e sulle qualisi fondano le sue performance ed il suoeventuale vantaggio competitivo;

l’esportazione di know-how si confi-gura come il trasferimento di una tecno-logia strategica da un soggetto nazionalead un soggetto estero a prescindere dallespecifiche modalità di trasferimento, peresempio tramite e-mail, fax o corriereespresso;

l’Unione europea, le Nazioni unite edi principali Paesi nel mondo impongonorestrizioni e modalità di controllo per iltrasferimento di know-how verso determi-nati Paesi (Iran, Iraq e altro) e/o perspecifici beni tecnologici (ad esempio perle armi convenzionali o quelle di distru-zione di massa, la tecnologia nucleare, ibeni a duplice uso, e altro);

alcuni Paesi impongono altresì formedi controllo e restrizione nei confrontidell’esportazione del know-how di inte-resse nazionale, inteso nell’ampia acce-zione di natura politica ed economica, perdifendere l’industria ed il progresso tec-nico nazionale, ad esempio gli USA(« Export Administration Regulations » –EAR) ed il Canada (Export Permit Regu-lations – EPR); altri Paesi si stanno altresìattrezzando al riguardo, ad esempio Cinaed India;

all’interno dell’Unione europea sonoin vigore differenti regimi normativi: lalegislazione francese sembra risultare lapiù stringente, poiché prevede norme pro-tezionistiche nei confronti del know-how,di interesse nazionale sia in ambito civileche penale (articoli 612.9, 614.2, 614.18 del« Code de la Propriètè Intellectuelle » e410.1, 411.1-6, 121.2 del « Code Pènal »);

il know-how è normato in Italia dalsuddetto decreto legislativo 30/2005 (arti-coli 98, 99), dal Codice civile (Articolo2105) e dal Codice Penale (Articoli 623,622), d’altra parte nessuna norma è pre-vista per la tutela dell’esportazione delknow-how di particolare interesse per laNazione;

le diversità dei controlli all’export diknow-how sono pertanto fortemente mar-cate tra Paese e Paese anche all’internodella stessa Unione Europea e l’impattoestremamente negativo che esse possonoassumere in caso di violazione rendonoindispensabile per tutti i soggetti coinvoltiin attività esportativa una puntuale cono-scenza dei relativi aspetti normativi ed unacompleta valutazione dei rischi associaticon tali tipi di trasferimenti –:

quale sia la politica e la strategia delGoverno per tutelare l’esportazione delknow-how d’interesse fondamentale per losviluppo tecnologico e l’economia nazio-nale nel pieno rispetto delle intese inter-nazionali sottoscritte;

come il Ministro interrogato intendaintegrare e sviluppare la normativa attualein modo da garantire un’efficace tuteladell’esportazione di know-how di interessenazionale;

quali ulteriori iniziative in sede diUnione europea, il Ministro interrogatointenda intraprendere per armonizzare lelegislazioni nazionali al fine di garantireuna equa protezione del know-how tra ivari Paesi all’interno della comunità.

(4-18028)

Atti Parlamentari — 35202 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

EVANGELISTI. — Al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – pre-messo che:

preoccupante è la situazione in cui sitrovano attualmente i lavoratori della mul-tinazionale americana Eaton; infatti, l’80per cento di essi, il prossimo primo gen-naio 2013, rischia infatti di rimanere privodi copertura sociale (gli ammortizzatorisociali potrebbero non essere rinnovati achi si trova in cassa integrazione straor-dinaria e in mobilità straordinaria);

appare, dunque, prioritario un impe-gno comune delle Istituzioni, dei privatiinvestitori e dei lavoratori stessi affinché siarrivi rapidamente a una soluzione con-divisa che tuteli da un lato il reddito e ladignità delle duecentoventi famiglie coin-volte e dall’altro lo sviluppo economico eindustriale del territorio, peraltro già for-temente colpito da una disoccupazione chesfiora il 16 per cento;

la regione Toscana ha intenzione diproseguire il suo impegno come soggettoattivo per arrivare a una soluzione positivadella questione Eaton, cercando, al tempostesso, di chiarire in tempi brevi con ilGoverno gli aspetti inerenti l’accesso agliammortizzatori sociali per tutti i lavora-tori coinvolti, come dichiarato dal suoassessore alle attività produttive, Simon-cini, al termine dell’incontro del 7 settem-bre scorso con le istituzioni locali, leorganizzazioni sindacali e il direttore diFidi Toscana;

la regione Toscana ha deciso di de-stinare, in sede di variazione di bilancio,ulteriori 5 milioni di euro per operazionidi acquisizioni di aree industriali dismesseo non più utilizzate e, sempre secondoquanto affermato dal citato assessore, laprima di queste operazioni sarà proprioquella per l’acquisizione e la reindustria-lizzazione dell’area ex Eaton;

il progetto per la reindustrializza-zione dell’area massese che vede coinvoltaun’impresa produttrice di siringhe di ul-tima generazione (la Marcolini Snc), sta-rebbe procedendo positivamente, come af-

ferma il direttore di Fidi Toscana, Ric-ciardi, e in tale progetto rientrerebbe l’as-sunzione di circa 70 lavoratori exEaton –:

di quali ulteriori informazioni di-sponga in relazione a quanto esposto inpremessa e se sia a conoscenza di possibiliacquirenti interessati alle aree Eaton;

se non intenda valutare l’eventualitàche venga riaperto quanto prima il tavolodella trattativa sull’accordo di programmaper « le aree di crisi industriale com-plessa », già sottoscritto da istituzioni lo-cali, parti sociali e precedente Governo,come elemento centrale per la reindustria-lizzazione del sito e per le altre aree delterritorio apuano. (4-18033)

Apposizione di firme a mozioni.

La mozione Misiti e altri n. 1-01158,pubblicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta dell’8 ottobre 2012, deve intendersisottoscritta anche dai deputati: Commer-cio, Lombardo, Oliveri.

La mozione Mantovano e altri n. 1-01163, pubblicata nell’allegato B ai reso-conti della seduta dell’8 ottobre 2012, deveintendersi sottoscritta anche dal deputato:La Loggia.

Apposizione di firme a risoluzioni.

La risoluzione in commissione Fava ealtri n. 7-00294, pubblicata nell’allegato Bai resoconti della seduta del 17 marzo2010, deve intendersi sottoscritta anchedal deputato: Reguzzoni.

La risoluzione in commissione Dal Lagoe altri n. 7-01001, pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta dell’8 ottobre2012, deve intendersi sottoscritta anchedal deputato: Reguzzoni.

Atti Parlamentari — 35203 — Camera dei Deputati

XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 10 OTTOBRE 2012

La risoluzione in commissione Torazzie altri n. 7-01003, pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta del 9 ottobre2012, deve intendersi sottoscritta anchedal deputato: Bitonci.

Apposizione di firme a interrogazioni.

L’interrogazione a risposta immediatain assemblea Di Pietro Antonio e altrin. 3-02522, pubblicata nell’allegato B airesoconti della seduta del 9 ottobre 2012,deve intendersi sottoscritta anche dal de-putato: Monai.

L’interrogazione a risposta in commis-sione Fedriga e altri n. 5-08080, pubbli-

cata nell’allegato B ai resoconti della se-duta del 9 ottobre 2012, deve intendersisottoscritta anche dal deputato: Bitonci.

Trasformazione di un documento del sin-dacato ispettivo (ex articolo 134,comma 2, del Regolamento).

Il seguente documento è stato cosìtrasformato su richiesta del presentatore:interrogazione a risposta scritta Marinellon. 4-16058 del 15 maggio 2012 in inter-rogazione a risposta in commissione n. 5-08094.

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

€ 4,00 *16ALB0006990**16ALB0006990*

Atti Parlamentari — 35204 — Camera dei Deputati

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