ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… ·...

40
485. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni: Bordo Franco ........................ 1-00987 28653 Di Salvo .................................. 1-00988 28655 Ravetto .................................... 1-00989 28657 Risoluzione in Commissione: XII Commissione: Binetti ..................................... 7-00779 28659 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazione a risposta in Commissione: Frusone ................................... 5-06423 28662 Interrogazioni a risposta scritta: Zan .......................................... 4-10407 28663 Fedriga .................................... 4-10409 28664 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazione a risposta scritta: Quartapelle Procopio ............ 4-10406 28664 PAG. Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta in Commissione: De Rosa .................................. 5-06426 28665 Beni e attività culturali e turismo. Interrogazione a risposta orale: Nesci ....................................... 3-01706 28666 Interrogazioni a risposta scritta: D’Ambrosio ............................. 4-10405 28667 Gagnarli .................................. 4-10413 28668 Economia e finanze. Interrogazione a risposta in Commissione: Leva ......................................... 5-06422 28669 Infrastrutture e trasporti. Interrogazioni a risposta scritta: Attaguile ................................. 4-10404 28670 Gallinella ................................ 4-10414 28671 Prodani ................................... 4-10416 28672 Interno. Interrogazioni a risposta in Commissione: Valente Simone ..................... 5-06421 28673 Capone .................................... 5-06424 28674 Atti Parlamentari 28651 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

Transcript of ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… ·...

Page 1: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

485. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

PAG.

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozioni:

Bordo Franco ........................ 1-00987 28653

Di Salvo .................................. 1-00988 28655

Ravetto .................................... 1-00989 28657

Risoluzione in Commissione:

XII Commissione:

Binetti ..................................... 7-00779 28659

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Frusone ................................... 5-06423 28662

Interrogazioni a risposta scritta:

Zan .......................................... 4-10407 28663

Fedriga .................................... 4-10409 28664

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazione a risposta scritta:

Quartapelle Procopio ............ 4-10406 28664

PAG.

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta in Commissione:

De Rosa .................................. 5-06426 28665

Beni e attività culturali e turismo.

Interrogazione a risposta orale:

Nesci ....................................... 3-01706 28666

Interrogazioni a risposta scritta:

D’Ambrosio ............................. 4-10405 28667

Gagnarli .................................. 4-10413 28668

Economia e finanze.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Leva ......................................... 5-06422 28669

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazioni a risposta scritta:

Attaguile ................................. 4-10404 28670

Gallinella ................................ 4-10414 28671

Prodani ................................... 4-10416 28672

Interno.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Valente Simone ..................... 5-06421 28673

Capone .................................... 5-06424 28674

Atti Parlamentari — 28651 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

Page 2: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

PAG.

Istruzione, università e ricerca.

Interpellanza:

Capodicasa ............................. 2-01084 28675

Interrogazione a risposta orale:

Vacca ....................................... 3-01707 28677

Interrogazione a risposta scritta:

Brescia .................................... 4-10408 28678

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Capone .................................... 5-06425 28679

Salute.

Interrogazioni a risposta scritta:

Scotto ...................................... 4-10410 28680

PAG.

D’Ambrosio ............................. 4-10415 28681

Capua ...................................... 4-10417 28682

Semplificazione e pubblica amministrazione.

Interrogazione a risposta scritta:

Cozzolino ................................ 4-10412 28683

Sviluppo economico.

Interpellanza:

Sorial ...................................... 2-01085 28684

Interrogazione a risposta in Commissione:

Catanoso ................................. 5-06420 28685

Interrogazione a risposta scritta:

Lacquaniti .............................. 4-10411 28686

Apposizione di firme ad interrogazioni ........ 28687

Trasformazione di documenti del sindacatoispettivo .................................................... 28687

Atti Parlamentari — 28652 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 3: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

ATTI DI INDIRIZZO

Mozioni:

La Camera,

premesso che:

la dotazione regionale delle retiinfrastrutturali dei trasporti calabresi ècomplessivamente la metà della medianazionale e la condizione della mobilitàsoffre di rilevanti criticità che determi-nano gravissime ricadute negative su cit-tadini e imprese;

tra le più evidenti criticità si ram-mentano la mancanza di una integrazioneintermodale e intramodale di cui sonoesempi evidenti i collegamenti degli aero-porti calabresi con la rete ferroviaria;l’incertezza nei tempi di realizzazionedelle opere autostradali (di cui è un esem-pio evidente la mancata conclusione deilavori di realizzazione dell’autostrada Sa-lerno-Reggio Calabria); la scarsa capacitàdi governare i processi di pianificazione.Progettazione e realizzazione del sistema(di cui è esempio evidente l’assenza di unprogetto per migliorare la linea ferroviariaBattipaglia-Reggio Calabria); la mancanzadi coerenza rispetto alle politiche nazio-nali ed europee (in questo caso l’esempioevidente è connesso al rischio di unasostanziale emarginazione della regioneCalabria rispetto alle reti Ten ed i relativiprogetti prioritari);

l’asse portante della viabilità regio-nale e interregionale è costituito dall’au-tostrada A3, che si estende per circa 300chilometri e da essa, attualmente ancorainteressata da lavori di ammodernamentocome puntualmente evidenziati da nume-rosi atti parlamentari, si diramano a pet-tine le principali vie di comunicazionestradale. La strada statale 18, lungo lacosta tirrenica, e la strada statale 106,lungo la costa ionica, costituiscono i col-lettori principali per i flussi provenientidalle zone collinari e montane, mediantestrade provinciali e comunali. Complessi-vamente le strade statali che percorrono il

territorio regionale si sviluppano per circa3.300 chilometri, quelle provinciali percirca 5.700 chilometri, quelle comunali percirca 6.700 chilometri. Per quanto ri-guarda quasi tutto il versante tirrenico, lagran parte delle funzioni di arteria digrande comunicazione, che storicamentevenivano assolte dalla strada statale 18,sono state assorbite dalla A3, mentre,relativamente al versante ionico, esso re-gistra ancora elevati gradi di congestiona-mento e di criticità, relativamente aglistandard geometrici, qualitativi e di sicu-rezza, generati dal fatto che la stradastatale 106 rappresenta, in sostanza,l’unica arteria stradale per gli spostamentisulle medie distanze. A completare la retestradale principale calabrese, troviamocinque assi trasversali: la SS 280 LameziaTerme – Catanzaro Lido; la SS 107 checongiunge Paola a Crotone; la variantestrada statale 281 Marina di Gioiosa –Rosarno; l’asse stradale che da GuardiaPiemontese (strada statale 283) si dirigeverso la Sibaritide (strada statale 534); latrasversale delle Serre, in corso di realiz-zazione;

la rete di trasporto pubblico col-lettivo calabrese su gomma, risulta poidecisamente sottodimensionata se con-frontata con i dati delle altre regioni. Circa90, inoltre, sono le aziende esercenti ser-vizi di trasporto pubblico collettivo ope-ranti nella regione, differenti per dimen-sione produttiva;

la rete ferroviaria calabrese siestende per circa 855 chilometri, in granparte lungo la fascia costiera che nel corsodegli ultimi anni purtroppo sta registrandouna drastica riduzione del numero dellecorse garantite da Trenitalia per motivi dispending review. Sulla rete ferroviaria ca-labra circolano quotidianamente circa 230treni per un totale di circa 40.000 postiofferti. La rete ferroviaria è costituita da253 chilometri a doppio binario ed elet-trificati e da 602 chilometri a binariosemplice, dei quali però solo 149 chilome-tri sono elettrificati. La rete di trasportoferroviaria è articolata in due linee pri-marie (linea tirrenica da Reggio Calabria a

Atti Parlamentari — 28653 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 4: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

Praia per 240 chilometri, linea ionica daReggio Calabria a Rocca Imperiale per 391chilometri), da due linee trasversali e duereti complementari di collegamento. Lelinee trasversali (Paola – Sibari 92 Km eLamezia – Catanzaro Lido 48 chilometri),entrambe a binario semplice, sono ingrado di offrire modesti livelli di serviziocon conseguente compressione del dirittoalla mobilità dei cittadini. La rete com-plementare, ancora più modesta per pre-stazioni, qualità e sicurezza, comprende lalinea costiera Eccellente – Tropea – Ro-sarno (per 71 chilometri) e la rete delleferrovie regionali calabre, costituita da duegruppi di linee per circa 243 chilometri;

il traffico aereo calabrese si svi-luppa mediante 3 aeroporti: LameziaTerme, Reggio Calabria, Crotone, ma lamancata espressione della potenzialità deltrasporto aereo calabrese è dovuta prin-cipalmente, come già detto, ad una ca-renza quantitativa e qualitativa delle strut-ture di supporto. Aerostazioni, parcheggiauto e parcheggi velivoli, raccordi viari eferroviari alle reti principali, servizi ditrasporto pubblico di adduzione e discambio, sistemi informativi e di assi-stenza, custodia veicoli ed altro necessi-tano, infatti, di opere di ammodernamentoe potenziamento per supportare e soste-nere il trasporto aereo sia nella dimen-sione interregionale che internazionale.Ciò consentirebbe la possibilità di crearenuove rotte aeree centrate sugli aeroporticalabresi, dai collegamenti euromediterra-nei ai collegamenti con altre città delMezzogiorno e con altre regioni del cen-tro-nord Italia;

il sistema portuale calabrese è, in-fine, costituito da una serie di porti didiverse dimensioni e funzioni, localizzatisu entrambi i versanti della regione. Perquanto riguarda la movimentazione dellemerci, si possono distinguere 6 scali prin-cipali: Reggio Calabria, Villa San Giovanni,Vibo Valentia, Crotone, Corigliano e so-prattutto Gioia Tauro. Per le caratteristi-che peculiari della regione, enorme rile-vanza è assunta dalla rete di porti turisticiche necessiterebbero, tuttavia, di un qua-

dro strategico di riferimento. Tra essi siricorda il porto di Crotone, fino a pochianni fa, destinato esclusivamente al traf-fico industriale, ed oggi in fase di ricon-versione, quello di Tropea e Roccella Jo-nica, sino ai porti del sistema costierodell’intera fascia tirrenica calabrese. Que-st’ultimo tratto di costa registra una cre-scente domanda di portualità (più di 20nuovi progetti di porti turistici), aprendoampi e variegati temi di discussione sul-l’utilità degli interventi, la sostenibilità, larilevanza economica e l’impatto ambien-tale;

il Ministero delle infrastrutture edei trasporti ha recentemente comunicatola pubblicazione dell’aggiornamento del-l’Anagrafe delle opere pubbliche incom-piute di interesse nazionale. L’elenco do-veva essere compilato sull’apposito sistemaentro il 30 giugno 2015 dalle regioni e dalMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti e si riferisce alle opere incompiuteal 31 dicembre 2014. Nel dettaglio laripartizione regionale vede in testa laCalabria con ben 93 opere incompiute suun numero complessivo di 649 opere pub-bliche che non sono state completate inItalia, al netto di quelle afferenti allaregione Sicilia;

appare quanto mai urgente inter-venire con decisione per rilanciare il si-stema infrastrutturale e trasportisticodella regione Calabria attraverso interventistrategici coerenti con le esigenze di unterritorio dalle enormi potenzialità;

purtroppo la regione Calabria,come pure la regione Sicilia, ormai damolti, troppi anni, si trova al centro di undibattito che comprende l’area delloStretto e la potenziale realizzazione diun’opera faraonica: il ponte sullo Strettodi Messina. Si tratta di un dibattito pocoutile allo sviluppo di questo territorio intermini complessivi, con il rischio concretodi rendere sterile qualsiasi iniziativa effi-cace per il futuro della Calabria e affos-sare l’obiettivo prioritario di potenziare eriqualificare le infrastrutture esistenti;

sotto tale profilo suscitano partico-lare perplessità le recenti dichiarazioni

Atti Parlamentari — 28654 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 5: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

rilasciate alla stampa nazionale da partedel Ministro dell’interno, onorevole Ange-lino Alfano, che ha dichiarato, si presumeper motivi eminentemente elettoraliquanto segue: « Non vediamo la ragioneper la quale non si debba più parlare diponte sullo Stretto. Abbiamo pronto undisegno di legge per rimettere al centro laquestione, anche se sappiamo che unaparte della sinistra italiana si oppone » eancora « non è possibile che l’Alta velocitàarrivi fino a Reggio Calabria e poi ci sidebba “tuffare” nello Stretto, per poi ri-cominciare a viaggiare a... bassa velocità.Questo è un progetto che vogliamo rilan-ciare »;

peraltro, attualmente, l’alta velocitàarriva a Salerno e nel novembre 2014l’allora Ministro delle infrastrutture e deitrasporti, onorevole. Maurizio Lupi, avevachiarito dichiarando pubblicamente che:« Il capitolo sul Ponte sullo Stretto èchiuso perché lo ha chiuso qualcun altro.Le leggi in Italia si rispettano » e ancora:« Qualcuno, nel 2012, ha approvato conlegge la decisione di mettere in liquida-zione la società “Ponte sullo stretto diMessina”. Ci sono contenziosi in corso, equindi lo Stato dovrà, tenendo conto diquella legge, fare gli atti e prendere ledecisioni conseguenti »,

impegna il Governo:

ad adottare con urgenza ogni inizia-tiva, anche normativa, finalizzata a per-venire alla definitiva conclusione di tutti ilavori connessi all’autostrada Salerno-Reg-gio Calabria, definendo al contempo dellesoluzioni per rilanciare la rete infrastrut-turale dei trasporti calabresi, alla lucedelle considerazioni espresse in premessanel presente atto di indirizzo sulla neces-sità di realizzare finalmente in formaintegrata il sistema dei trasporti calabrese,potenziando e riqualificando il complessodelle infrastrutture esistenti (strade, auto-strade, rete ferroviaria, aeroporti e porti)e rafforzando la rete di trasporto pubblicocollettivo calabrese su gomma;

ad adottare un approccio di analisidel territorio calabrese dove le persone e

le imprese siano posti al centro del si-stema, favorendo modelli partecipativi al-l’iter decisionale pubblico che consenta diraccogliere le istanze provenienti dal bassoe ricondurle a un approccio di sistema;

ad adottare ogni iniziativa di compe-tenza volta a favorire da parte della re-gione Calabria il perseguimento dello svi-luppo sostenibile, in linea con gli altriterritori europei, in modo tale che ilsistema dei trasporti calabrese possa con-tribuire ad incrementare il livello di oc-cupazione nella regione, il livello di coe-sione territoriale, la sicurezza dei cittadini,il contrasto allo spopolamento del territo-rio e, ancora, a ridurre i livelli di emis-sione di inquinanti nel territorio;

a confermare che la realizzazionedell’opera relativa al Ponte sullo Stretto diMessina rappresenti realmente un capitolochiuso per l’attuale Esecutivo, nonché adastenersi da qualsiasi iniziativa volta afavorire in qualsiasi modo il rilancio e larealizzazione del progetto del Ponte sulloStretto di Messina.

(1-00987) « Franco Bordo, Scotto, Pelle-grino, Zaratti, Costantino, Pa-lazzotto, Paglia, Airaudo, Pla-cido, Piras, Ricciatti, Ferrara,Marcon, Duranti, Fratoianni,Melilla, Quaranta, DanieleFarina, Giancarlo Giordano,Kronbichler, Nicchi, Panna-rale, Sannicandro, Zacca-gnini ».

La Camera,

premesso che:

il Governo in carica ha ereditato leprecedenti e numerose misure di blocco ocontenimento della contrattazione collet-tiva nel pubblico impiego:

l’emanazione del decreto-legge 31maggio 2010, n. 78, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122,recante « Misure urgenti in materia distabilizzazione finanziaria e di competiti-vità economica » ha determinato, per

Atti Parlamentari — 28655 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 6: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

quanto concerne il pubblico impiego, ilcongelamento dei trattamenti economiciper tre anni, con la finalità del conteni-mento delle spese, mediante l’articolo 9,comma 21, in base al quale le retribuzionidel personale interessato sono stateescluse tanto dai meccanismi di adegua-mento di cui all’articolo 24 della leggen. 448 del 1998, quanto dall’applicazionedegli aumenti retributivi, i cosiddetti« scatti » e « classi di stipendio », collegatiall’anzianità di ruolo, quanto, addirittura,dal riconoscimento dei benefici economicicorrelati alle progressioni di carriera,senza possibilità successiva di recupero;

successivamente il decreto-legge 6luglio 2011, n. 98, convertito, con modifi-cazioni, dalla legge n. 111 del 2011, haprevisto, all’articolo 16, comma 1, con unoo più regolamenti da emanare ai sensidell’articolo 17, comma 2, della legge 23agosto 1988, n. 400, su proposta dei Mi-nistri per la semplificazione e la pubblicaamministrazione e dell’economia e dellefinanze, la possibilità di prorogare di unanno, ovvero al 2014, le sopradette dispo-sizioni restrittive;

la formulazione dell’articolo 40 edell’articolo 5, comma 2, del decreto legi-slativo n. 165 del 2001 modificano glispazi delle relazioni sindacali come pre-cedentemente configurati dalla legge edalla contrattazione collettiva;

l’articolo 40 del decreto legislativo30 marzo 2001, n. 165, modificato dall’ar-ticolo 54 del decreto legislativo 27 ottobre2009, n. 150, testualmente recita « tramiteappositi accordi tra l’Aran e le Confede-razioni rappresentative, secondo le proce-dure di cui agli articoli 41, comma 5, e 47(...) sono definiti fino a un massimo diquattro comparti di contrattazione collet-tiva nazionale, cui corrispondono non piùdi quattro separate aree per la dirigenza(...) »;

occorre, pertanto, giungere prelimi-narmente ad un accordo attuativo dellecitate disposizioni, al fine di ricondurrealle previsioni normative il numero deicomparti, quale premessa per la riaper-tura del tavolo contrattuale;

la legge 23 dicembre 2014, n. 190,recante « Disposizioni per la formazionedel bilancio annuale e pluriennale delloStato » (legge di stabilità 2015) ha proro-gato fino al 31 dicembre 2015 il bloccoeconomico della contrattazione nel pub-blico impiego, già previsto dalla normativavigente fino al 31 dicembre 2014, conconseguente slittamento del triennio con-trattuale dal 2015-2017 al 2016-2018;

pur con la conferma del bloccocontrattuale, la stessa legge di stabilità2015 ha comunque opportunamente sbloc-cato gli automatismi e le progressioni perdeterminate categorie di pubblici dipen-denti (tra tutti, le forze di polizia) e, inparticolare, ha ripristinato gli effetti eco-nomici legati alle progressioni di carrierae gli assegni connessi con il merito e conl’anzianità di servizio;

la Corte costituzionale il 23 luglio2015, in relazione alle questioni di legit-timità costituzionale sollevate con le ordi-nanze r.o. n. 76/2014 e r.o. n. 125/2014,con decorrenza dalla pubblicazione dellasentenza, ha dichiarato l’illegittimità co-stituzionale del blocco della contrattazionecollettiva per il lavoro pubblico, così comerisulta dalle norme impugnate e da quelleche lo hanno prorogato che rischiano direndere strutturale tale blocco;

la Corte costituzionale ha ribaditola piena legittimità – già affermata insentenze precedenti – dell’intervento dellegislatore volto a far fronte a esigenzeeccezionali di riequilibrio del bilanciopubblico, riaffermando alcune peculiaritàdel settore pubblico rispetto a quello pri-vato, che permangono anche dopo la co-siddetta « contrattualizzazione » dell’im-piego pubblico, negando altresì che ilblocco temporaneo abbia determinato unasituazione di insufficienza della retribu-zione alla stregua dell’articolo 36 dellaCostituzione, osservando che prima delblocco i livelli salariali del settore pubblicosi erano già attestati su livelli superiori, aparità di contenuto della prestazione la-vorativa, rispetto al settore privato;

nell’affermare l’illegittimità costitu-zionale sopravvenuta del blocco della con-

Atti Parlamentari — 28656 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 7: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

trattazione collettiva nel settore pubblico,la Corte costituzionale ha precisato che lariattivazione della negoziazione collettivacostituisce un dato essenzialmente proce-durale, « disgiunto da qualsiasi vincolo dirisultato »;

già antecedentemente alla sentenzadella Corte costituzionale, in data 17 giu-gno 2015, il Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, rispondendo ad un’inter-rogazione « in merito alla sospensione oalla revoca, a partire dal secondo semestre2015, del blocco della contrattazione na-zionale del pubblico impiego », in tale sedeha riferito – sostanzialmente d’intesa conla Ministra per la semplificazione e lapubblica amministrazione – che il Go-verno nella sua collegialità ha ritenuto diconfermare il blocco della contrattazionecollettiva economica per il pubblico im-piego prorogato al 2015 ma parzialmentecompensato da un periodo di bassa infla-zione. È evidente tuttavia che il blocco deicontratti non può essere la normalità e perquesto l’auspicio è di riaprire il primapossibile una normale contrattazione;

successivamente, durante il passag-gio al Senato della Repubblica del disegnodi legge delega approvato ad agosto 2015,in materia di riorganizzazione delle am-ministrazioni pubbliche, la stessa Ministraper la semplificazione e la pubblica am-ministrazione, ha preannunciato la vo-lontà del Governo di superare il bloccodella contrattazione, dopo cinque anni difermo della parte economica dei contratticollettivi di lavoro nel pubblico impiego;

il rinnovo del contratto collettivoper tre milioni e mezzo di lavoratrici elavoratori del pubblico impiego è unascelta utile per l’economia e indispensabileper riconoscere il valore al lavoro pub-blico;

la valorizzazione dei lavoratori delpubblico impiego è condizione necessariaper la piena realizzazione degli obiettivipositivi di semplificazione, qualità e mag-giore efficacia della pubblica amministra-zione perseguiti della legge 7 agosto 2015,n. 124;

il processo di semplificazione e diinnovazione prefigurato dalla legge 7 ago-sto 2015, n. 124, individua all’articolo 17 iprincipi e criteri direttivi cui debbonouniformarsi i decreti attuativi sul riordinoe la semplificazione della disciplina inmateria di lavoro alle dipendenze delleamministrazioni pubbliche e dei connessiprofili di organizzazione amministrativa e,all’articolo 11, introduce un nuovo mo-dello organizzativo della dirigenza pub-blica,

impegna il Governo:

a favorire la chiusura degli accordi dicui all’articolo 40 del decreto legislativon. 165 del 2001, ai fini della conclusionerapida e comunque entro il 2015 delprocesso di ridefinizione dei comparti, cosìcome previsto dal citato decreto legislativon. 165 del 2001 e successive modificazioni,apportate dal decreto legislativo n. 150 del2009, anche con soluzioni innovative, incoerenza con l’impianto della legge n. 124del 2015;

a prevedere, nell’ambito della pros-sima manovra finanziaria e nel quadrodelle compatibilità finanziarie individuatein quella sede, adeguate risorse da desti-nare al rinnovo dei contratti del pubblicoimpiego.

(1-00988) « Di Salvo, Miccoli, Gnecchi, Al-banella, Baruffi, Boccuzzi,Casellato, Cuomo, Damiano,Giacobbe, Gribaudo, Incerti,Patrizia Maestri, Martelli,Miccoli, Paris, Giorgio Pic-colo, Rostellato, Rotta, Si-moni, Tinagli, Zappulla ».

La Camera,

premesso che:

la rotta del Mediterraneo ha as-sunto un ruolo centrale per i flussi mi-gratori verso i Paesi del continente euro-peo e l’Italia è divenuta una delle porte diaccesso più utilizzate verso l’Unione eu-ropea dai Paesi africani e mediorientali;

Atti Parlamentari — 28657 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 8: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

la situazione sulle coste italiane èiniziata ad aggravarsi già nel 2014 quando,secondo l’Alto Commissariato ONU per irifugiati (UNHCR), il numero degli arrividei migranti e dei richiedenti asilo avevaraggiunto circa le 100.000 persone, oltre ildoppio del numero totale rispetto al 2013.La situazione sta ulteriormente peggio-rando nell’anno corrente e il numero diarrivi via mare è destinato a crescere, dalmomento che già nei primi sette mesi del2015 il dato è già superiore a quota 90mila;

la situazione si è ulteriormentecomplicata per effetto del Regolamento diDublino che, sebbene alla sua terza rifor-mulazione, privilegia ancora il Paese diprimo approdo del richiedente asilo, qualePaese responsabile della disamina delladomanda di protezione internazionale;

è del tutto evidente che l’ondatamigratoria che sta caratterizzando il con-tinente europeo mostra una portata com-pletamente nuova e dimensioni eccezio-nali, ed è destinata a protrarsi per almenoi prossimi venti anni;

i dati rilasciati dalla Commissionenazionale per il diritto d’asilo mostranoche nel 2014 il numero delle domanded’asilo provenienti dai migranti sono au-mentate vertiginosamente. Se nel 2013, lerichieste presentate erano 26.620, nel 2014sono più che raddoppiate raggiungendoquota 64.886. Di queste domande le com-missioni territoriali, competenti a deciderein ordine al riconoscimento dello status dirifugiato, nell’intero anno 2014 sono riu-scite ad esaminarne solamente 36.330;

come mostrato da un’inchiesta delSole 24 Ore, l’infrastruttura pubblica delloStato, competente per le domande di asilopresentate dai migranti, è decisamentemeno efficiente di quella di altri Paesieuropei. Basti pensare che la Germania,nell’ultimo anno e mezzo, ha fatto frontead un numero di migranti tre volte supe-riore rispetto all’Italia e che nel 2014 gliuffici competenti hanno smaltito ben128.911 richieste su 173.072 che ne sonostate presentate. Presso l’Ufficio francese

della protezione dei rifugiati e apolidi, nel2014, sono state presentate 64.811 do-mande di asilo ed i suoi funzionari nehanno smaltite 45.454;

in Italia, la capacità di smaltimentodelle domande di asilo resta, quindi, diquattro volte inferiore a quella della Ger-mania, considerato che nei primi cinquemesi del 2015 le commissioni territorialisono riuscite ad esaminare appena 20.142pratiche;

ad aggravare la situazione vi è,altresì, la modalità con cui vengono com-pilate le domande di richiesta d’asilo.Mentre in Francia devono essere ben mo-tivate, con la compilazione di moduli dicirca 20 pagine, in Italia la procedura èmolto più leggera considerato che bastariempire solo quattro pagine del modulodi richiesta d’asilo con la possibilità, quasimai esercitata, di allegare documentazioneulteriore;

l’imponente fenomeno migratoriosta riversando tutti i suoi effetti anche sulnostro ordinamento giurisdizionale, inquanto, ai sensi dell’articolo 35 del decretolegislativo 28 gennaio 2008, n. 25 e del-l’articolo 19 del decreto legislativo n. 150del 2011 qualora le Commissioni territo-riali rigettino una domanda di riconosci-mento dello status di rifugiato, è ammessoricorso, entro trenta giorni successivi allacomunicazione del provvedimento, dinanzial tribunale che ha sede nel capoluogo didistretto di Corte d’appello in cui ha sedela Commissione territoriale che ha pro-nunciato il provvedimento;

i tribunali ordinari, già oberati dilavoro, si trovano a dover gestire migliaiadi ricorsi, e che, in carenza di strutture edi personale, i ricorsi avanzati dai mi-granti, le cui spese sono direttamente acarico dello Stato, durano in media daidue ai quattro anni, allungando in questomodo i tempi di permanenza degli immi-grati irregolari sul nostro territorio;

il sistema giurisdizionale così strut-turato riversa, a parere dei firmatari del

Atti Parlamentari — 28658 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 9: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

presente atto, la sua totale inefficienza,anche sui diritti degli stessi migranti,

impegna il Governo

ad assumere le iniziative di competenzaper individuare presso i tribunali ordinaridelle sezioni specializzate che si dedichinoin maniera esclusiva alle materie relativeai fenomeni migratori ed in particolare airicorsi dei migranti avverso i provvedi-menti di diniego sullo status di rifugiatoe/o di espulsione al fine di ridurre dra-sticamente i tempi di permanenza sulnostro territorio dei migranti stessi.

(1-00989) « Ravetto, Brunetta ».

Risoluzione in Commissione:

La XII Commissione,

premesso che:

le malattie rare (MR) sono stateidentificate dall’Unione europea come unodei settori della sanità pubblica per i qualiè fondamentale la collaborazione tra gliStati membri e fin dal 1999, con la De-cisione n. 1295, sono state oggetto di rac-comandazioni comunitarie che hanno por-tato ad adottare una serie di programmicon obiettivi ampiamente condivisi;

il contesto in cui si collocano at-tualmente le malattie rare travalica i con-fini nazionali e abbraccia tutta l’Europa inuna lunga sinergia di progetti come Eu-roplan, Eurordis, Orphanet e prossima-mente, nel 2016, le Reti europee di rife-rimento per le malattie rare;

l’Italia è stata presente fin dall’ini-zio in tutti gli organismi che si sonooccupati di ricerca scientifica nel campodelle MR a vari livelli: genetico, metabo-lico, farmacologico e assistenziale; inoltrenegli organismi impegnati dalla diagnosiprecoce alla organizzazione della rete edei servizi collegati; nonché nel favorirel’integrazione tra le associazioni di malati.La competenza specifica e la disponibilità

alla collaborazione hanno fatto sì che ilnostro Paese meriti la stima e la conside-razione di tutti i partner europei;

ai sensi del Regolamento emanatodalla Comunità europea – n. 141 del 2000–, sono considerate rare quelle patologie« la cui prevalenza non è superiore a 5 su10.000 abitanti ». In Italia si calcola unastima approssimativa di circa 2 milioni dimalati, moltissimi dei quali in età pedia-trica; le malattie rare sono circa 8.000 e sidovrebbe distinguere tra malattie rare emalattie rarissime, perché pongono pro-blemi diversi e richiedono; approccio di-verso: 5.000 MR colpiscono meno di unapersona su di un milione; un migliaiohanno una prevalenza compresa tra1:1.000.000 e 1:100.000; 200 una preva-lenza tra 1:10.000 e 1:100.000 e « solo » uncentinaio hanno una prevalenza tra1:2.000 e 1:10.000;

come è emerso più volte durante leaudizioni svolte nel corso della indagineconoscitiva in materia, deliberata dalla XIICommissione della Camera, e conclusasicon l’approvazione di un documento con-clusivo il 28 luglio 2015, la scarsa dispo-nibilità di conoscenze scientifiche, con-nessa alla rarità delle malattie, determinaspesso lunghi tempi di latenza tra l’esordiodella patologia e la diagnosi, incidendonegativamente sulla prognosi del paziente;

le industrie farmaceutiche, a causadella limitatezza del mercato di riferi-mento, hanno scarso interesse a svilupparela ricerca e la produzione dei cosiddetti« farmaci orfani », potenzialmente utili pertali patologie;

in alcuni passaggi del Piano nazio-nale per le malattie rare 2013-2016 si notaun gap, sia rispetto allo sviluppo delleconoscenze scientifiche, che all’evoluzionedegli assetti normativi e alla nuova con-sapevolezza maturata dai pazienti e dalleassociazioni che li rappresentano e nedifendono i diritti. E proprio sul piano deidiritti le richieste dei pazienti si fannosempre più incalzanti e meno disposte allarassegnazione nei confronti di un sistemaburocratico a volte lento e farraginoso;

Atti Parlamentari — 28659 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 10: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

la Rete nazionale delle malattierare, istituita in Italia nel 2001, ha previstofin dall’inizio il registro nazionale dellemalattie rare (RNMR) e ha regolamentatol’esenzione da una serie di costi per lepatologie inserite in una determinata lista,stabilita dal decreto ministeriale n. 279del 2001: « Regolamento di istituzionedella rete nazionale delle malattie rare edi esenzione dalla partecipazione al costodelle relative prestazioni sanitarie ai sensidell’articolo 5, comma 1, lettera b) deldecreto legislativo 29 aprile 1998,n. 124. », lista che da allora non è statapiù aggiornata;

la Rete nazionale delle malattierare è costituita da tutte le strutture e daiservizi dei sistemi regionali, che per la lorodocumentata esperienza sono riconosciutia livello di ciascuna regione come centri diriferimento in grado di svolgere funzionialtamente specialistiche, sul piano dellaricerca e della assistenza, per la compe-tenza dei professionisti che vi lavorano eper la dotazione tecnico-scientifica deglistrumenti di cui dispongono;

le attività, i servizi e le prestazionidestinate alle persone affette da MR sonoparte integrante dei livelli essenziali diassistenza (LEA), che lo Stato – attraversoil servizio sanitario nazionale – è tenutoad erogare alle persone che ne sono af-fette. I LEA, come è noto, sono forniti atutti i cittadini attraverso i sistemi regio-nali, nel rispetto dei criteri di efficacia,qualità ed appropriatezza, sulla base deiprincipi di equità, universalità di accessoai servizi sanitari e solidarietà;

per un paziente affetto da unamalattia rara, rientrare o meno tra i LEApuò comportare un cambio di prospettivamolto importante non solo sotto il profilodella qualità e delle agevolazioni dell’as-sistenza, ma anche, sotto il profilo stret-tamente economico, dal momento checomporta l’esenzione dalla partecipazioneper le prestazioni sanitarie, ai sensi del-l’articolo 5, comma 1, lettera b), del de-creto legislativo n. 124 del 1998;

all’istituzione della Rete nazionalehanno fatto seguito due importanti accordi

Stato-regioni, nel 2002 e nel 2007, dopo-diché c’è stato un deciso rallentamentonelle iniziative a favore dei malati rari;

l’assistenza ai malati rari richiedeuna serie molto complessa e articolata diinterventi, che coinvolgono l’organizza-zione, la programmazione e il finanzia-mento dell’intero Sistema sanitario nazio-nale. Le difficoltà che i malati rari incon-trano, per vedere realmente soddisfatti iloro bisogni di presa in carico, dipendonoin parte dalla complessità delle azioni edegli interventi richiesti dalle specifichepatologie e dalla molteplicità dei soggetticoinvolti per fornire loro un servizio ade-guato, in parte dalla obiettiva diversità deisistemi sanitari regionali, soprattutto sottoil profilo della qualità; in parte, infine, daelementi strutturali, alcuni dei quali po-trebbero essere fin da ora oggetto di azionipositive di miglioramento;

il 18 marzo 2014 il Parlamento haapprovato una mozione unitaria in temadi malattie rare in cui erano contenuti unaserie di impegni, di cui solo alcuni hannotrovato piena soddisfazione da parte delGoverno, il principale dei quali resta l’ap-provazione e la conseguente pubblicazionedel Piano nazionale per le malattie rare,

impegna il Governo:

ad individuare criteri, modelli e in-dicatori di riferimento per la valorizza-zione delle eccellenze presenti nei centri diriferimento italiani, siano essi dedicati allaricerca o all’attività clinico-assistenziale eovunque si trovino (università, negli Isti-tuti di ricovero e cura a carattere scien-tifico o nelle strutture ospedaliere nazio-nali), per realizzare un monitoraggio effi-cace degli standard di eccellenza, a livelloscientifico, clinico-assistenziale ed organiz-zativo;

a supportare la Commissione euro-pea nella procedura di valutazione e se-lezione dei centri di riferimento italianiche entreranno a far parte delle Retieuropee di riferimento per le malattie rare

Atti Parlamentari — 28660 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 11: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

su di una base rigorosamente meritocra-tica, che si avvalga di indicatori precisi econdivisi;

a diffondere le informazioni relativealle Reti europee di riferimento per lemalattie rare, agli standard necessari perentrare a farne parte e alle opportunitàche potrebbero scaturire fin da subito perla ricerca a vario livello, stimolando pro-cessi di autovalutazione della qualità dellavoro nel proprio centro;

a creare una mappatura dei centri diriferimento e delle unità operative cheafferiscono ad ognuno di essi, rendendolapubblica non solo sul sito del Ministerodella salute e a quello dell’Istituto supe-riore di sanità, ma anche negli ospedali enegli ambulatori dei pediatri e dei medicidi medicina generale, al fine di ottenere unquadro puntuale di ciò che si fa in uncentro, di chi lo fa, di come si fa, di quantepersone vi possono accedere nell’arco ditempo previsto, e con quali risultati;

a proporre modelli di integrazione edi collaborazione tra i nodi di eccellenzadelle reti e i diversi operatori del serviziosanitario nazionale, in modo da favorire laconoscenza reciproca e lo scambio di com-petenze necessarie per garantire una atti-vità scientifica e assistenziale sempre piùefficace sull’intero territorio nazionale;

a promuovere uno sviluppo della retenazionale delle malattie rare per renderlesempre più efficace e completa; nonché apotenziare il Registro nazionale delle ma-lattie rare, insistendo sull’uso di sistemi dicodifica delle malattie rare uguali su tuttoil territorio, sulla completezza delle infor-mazioni raccolte, con regolare e tempe-stiva trasmissione all’Istituto superiore disanità, e sulla flessibilità rispetto ad ulte-riori possibili sviluppi;

a potenziare la capacità di ricerca edi formazione dei centri, attraverso lapartecipazione a progetti di ricerca scien-tifica dedicati alle: malattie rare sia sottoil profilo diagnostico-assistenziale chesotto quello della organizzazione dei ser-

vizi e dei modelli di presa in carico deipazienti a livello individuale e familiare;

a verificare che in tutti i tavoli dovesi trattano le malattie rare siano semprepresenti i rappresentanti delle associazionidi malati rari, accreditate e dotate di uncomitato scientifico, non solo nel caso incui si tratti di soggetti che rappresentanouna pluralità di associazioni, ma anchequando siano singole associazioni chehanno raggiunto livelli di esperienza e dicompetenza personale di riconosciuto va-lore;

a investire sulla sicurezza dei pa-zienti affetti da malattie rare attraverso:un’elevata e comprovata competenza deiprofessionisti, linee guida e buone pratichesul piano clinico-assistenziale di ricono-sciuta qualità scientifica, la capacità digiungere a diagnosi precoci in modo cor-retto, l’inserimento dei pazienti in progettidi sperimentazione farmacologica ad ele-vata probabilità di successo la presenza diun monitoraggio costante e continuo delleprocedure;

ad investire sull’aggiornamento deipediatri di base e dei medici di medicinagenerale perché collaborino attivamentecon i Centri di riferimento nel riconosci-mento di « sintomi sentinella »;

ad investire nella prevenzione prima-ria e secondaria, attraverso un’opportunadiffusione delle informazioni a livello na-zionale sui fattori di protezione e uneffettivo contenimento dei fattori di ri-schio;

a facilitare la ricerca sul piano far-macologico attraverso misure di defisca-lizzazione sufficientemente attrattive pergli investitori – ad esempio con la forma-zione di associazione temporanee di im-prese (ATI) – soprattutto quando si trattadi farmaci orfani il cui mercato è inevi-tabilmente limitato, in particolare se sitratta di farmaci orfani che potrebberofungere da salvavita;

a facilitare l’accesso dei pazienti aifarmaci off label, utilizzando il FondoAgenzia italiana del farmaco, anche attra-

Atti Parlamentari — 28661 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 12: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

verso un opportuno coinvolgimento deimedici curanti, in modo da garantire aimalati un costante ed efficace interessa-mento nei loro confronti, pur in assenzaper il momento di soluzioni certe e defi-nitive;

a predispone un meccanismo checonsenta l’inserimento nei LEA delle ma-lattie rare il cui iter di riconoscimentocome malattie rare sia stato completato,attraverso una opportuna commissionemulti-disciplinare e in modo semi-auto-matico, senza dover attendere ogni voltal’adozione di un decreto del Presidente delConsiglio dei ministri ad hoc o, in alter-nativa, garantire ai pazienti, il cui iter diriconoscimento come malati rari sia statocompletato, le stesse facilitazioni delle ma-lattie rare incluse tra i LEA, sia pure in viatransitoria, e in attesa che venga pubbli-cato il previsto, decreto del Presidente delConsiglio dei ministri di aggiornamentodei LEA.

(7-00779) « Binetti, Amato, Lenzi, Mon-chiero, Silvia Giordano ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta in Commissione:

FRUSONE, TRIPIEDI, COMINARDI,CIPRINI, LOMBARDI, DALL’OSSO e CHI-MIENTI. — Al Presidente del Consiglio deiministri, al Ministro dell’istruzione, del-l’università e della ricerca, al Ministro dellavoro e delle politiche sociali. — Persapere – premesso che:

l’affidamento con il metodo del-l’esternalizzazione, dei servizi di puliziadei plessi scolastici italiani, in brevetempo, ha portato al sistema degli appaltiper le pulizie con tecniche di ribasso delle

offerte, il tutto con pesanti ricadute sullecondizioni lavorative degli impiegati nelleditte vincitrici dell’appalto e conseguentiincapacità di garantire il servizio nelleistituzioni scolastiche;

sin dalla relazione tecnica del Go-verno, allegata al decreto-legge n. 69 del2013, veniva evidenziato che tale sistemanoli ha mai prodotto nessun risparmio e,al contrario, ha portato ad un continuoaumento dei costi per le assunzioni atempo indeterminato del personale e deicollaboratori scolastici necessari per farfunzionare il servizio;

nella recentemente approvata leggen. 107 del 2015 cosiddetta « BuonaScuola », non è stata considerata la riso-luzione di detto problema, non ponendomigliorie a tale sistema che è stato man-tenuto invariato nella sua forma;

in data 10 settembre 2015, venivariportato sul sito « il caffè.TV di Latina », ilcomunicato stampa delle sigle sindacaliFilcams Cgil e Fisascat Cisl, dove venivaconsiderata l’insostenibilità della situa-zione riguardante i quasi mille lavoratori,coinvolti nelle vicende degli appalti storicie dei cosiddetti ex Lsu operanti nellepulizie di tutti i plessi scolastici delleprovince di Frosinone e Latina;

veniva ricordato che da febbraio 2014(data in cui il Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca, attraverso ilConsorzio Consip, ha assegnato l’appaltodelle pulizie delle scuole alle aziendeMa.ca., Servizi Generali e Smeraldo) adoggi, i lavoratori sono stati oggetto disoprusi e vessazioni di ogni genere, tra cuiil mancato pagamento degli stipendi, ilmancato rispetto dei parametri orari e,come indicato nella legge 104 sui temiinerenti la malattia, maternità e altro, alnon riconoscimento degli istituti di leggeprevisti. Si ricordava che tutti i lavoratoriconsiderati, svolgono le loro funzioni concontratto part-time e che, in diversi casi,lavorano solo per una o due ore al giornoper pulire più di dieci aule;

sul tema, sono stati organizzati in-contri presso il Ministero della pubblica

Atti Parlamentari — 28662 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 13: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

istruzione con la presenza del Ministerodel lavoro, dell’Ufficio Scolastico Regionalee delle istituzioni locali; si sono svoltemanifestazioni, iniziative pubbliche, fattedenunce, comunicati stampa e, in data 31luglio 2015, si è svolto un incontro pressola Presidenza del Consiglio. In tutte leoccasioni appena citate, sono state denun-ciate, anche per iscritto, le gravi inadem-pienze delle aziende coinvolte rispetto alcapitolato d’appalto e le gravi situazioni didisagio e in qualche caso di indigenza acui i lavoratori sono sottoposti. Nonostantetutti gli sforzi effettuati, i sindacati hannodenunciato la mancata risoluzione delproblema, aggiungendo che dopo l’ultimoincontro avuto presso il MIUR in data 06agosto 2015, la situazione è addiritturapeggiorata;

sempre i sindacati ricordano che,insieme alla grave situazione dei lavoratoriche proseguono nel fare il loro mestieresolo ed esclusivamente per senso di re-sponsabilità anche senza stipendio, si ag-giunge il disagio dei cittadini e degli stu-denti che, con l’apertura imminente delnuovo anno scolastico, si troveranno afrequentare aule non pulite;

a giudizio dei sindacati, oltre ai pro-blemi già citati, esiste anche un non cor-retto utilizzo dei soldi pubblici, reso ancormaggiore dal grave momento di crisi cheil Paese sta attraversando;

per tutti i motivi sopra indicati, isindacati Filcams Cgil e Fisascat Cisl,hanno deciso di attivare la procedura diraffreddamento prevista dalla legge 146del 1990 e di attivare tutte le iniziativelegali e di protesta per tutelare i lavoratoricoinvolti e, se ciò non dovesse bastare, difermare tutte le attività lavorative a par-tire dalla metà del prossimo ottobre –:

quali misure il Governo intenda at-tuare per garantire la regolare erogazionedegli stipendi per tutti i sopracitati lavo-ratori delle scuole delle province di Fro-sinone, Latina e di tutti i lavoratori che sitrovino nelle medesime situazioni a livellonazionale;

se il Governo non ritenga opportuno,anche adottando iniziative normative, ren-dere il servizio di pulizie dei plessi scola-stici nazionali di diretta competenza sta-tale, non ricorrendo alle esternalizzazioni,al fine di evitare eccessivi ed inutili sper-peri di denaro pubblico. (5-06423)

Interrogazioni a risposta scritta:

ZAN. — Al Presidente del Consiglio deiministri, al Ministro dell’istruzione, del-l’università e della ricerca. — Per sapere –premesso che:

il blog del Corriere della Sera « La27esima ora » riporta la notizia di unascuola media paritaria, l’istituto arcivesco-vile di Trento, nella quale il professore direligione avrebbe adottato un testo perl’insegnamento della materia (utilizzandoil libro « Voglio imparare ad amare » diGimmi Rizzi, edizioni Elledici) contenentegravi affermazioni relativamente all’omo-sessualità e ai rapporti omosessuali;

a denunciare la vicenda sarebberostate due mamme che si sono rivolteall’Arcigay di Trento dopo che i figli ave-vano loro comunicato la trattazione deltema in classe e il disappunto con cuimolti alunni avevano accolto le informa-zioni contenute nel libro di testo;

nelle pagine del volume, si legge chel’omosessualità « è un disordine nella co-struzione della propria identità sessuale »e « una tendenza contro il progetto diDio » e ancora che « un rapporto fraomosessuali è dunque sempre da condan-nare »; si dice inoltre che « all’origine del-l’omosessualità non vi stanno cause gene-tiche (in altre parole gay non si nasce) mavi stanno certe relazioni che il soggetto havissuto in famiglia e in altri ambienti chelo hanno portato ad un disordine nellacostruzione della propria a identità ses-suale (per es. bisogni affettivi non soddi-sfatti durante l’infanzia) » e che pertanto« è alquanto opportuno accompagnarel’omosessuale perché modifichi il suoorientamento sessuale »;

Atti Parlamentari — 28663 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 14: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

dall’articolo si legge che il professoredi religione e vicepreside dell’istituto,Giampiero Guerra, che avrebbe usato illibro nelle sue classi, ha confermato al-l’Arcigay di Trento che il testo in questioneè tuttora tra quelli impiegati per l’educa-zione all’affettività dei ragazzi;

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti in premessa;

quali iniziative di competenza in-tenda assumere al riguardo, affinché aglialunni iscritti sia garantita un’adeguata ecorretta informazione sul tema dell’omo-sessualità e dei rapporti omosessuali,senza falsità e manipolazioni ideologiche;

quali iniziative urgenti il Ministrointenda assumere, di concerto anche con ildipartimento pari opportunità della Pre-sidenza del Consiglio dei ministri, perscongiurare il verificarsi di episodi similarie tutelare pienamente gli alunni nellescuole da insegnamenti faziosi che a giu-dizio dell’interrogante istigano alla discri-minazione e al bullismo omofobico e le-dono la dignità delle persone omosessuali.

(4-10407)

FEDRIGA. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro dell’interno, alMinistro della giustizia, al Ministro dell’eco-nomia e delle finanze. — Per sapere –premesso che:

l’applicazione delle norme dell’arti-colo 6-bis, comma 5, del decreto-legge387/1987, convertito dalla legge 472 del1987 ha suscitato controversie interpreta-tive sia in merito all’effettiva data didecorrenza ed entrata in vigore delle di-sposizioni ivi previste, sia in merito all’ef-fettiva ampiezza della platea dei benefi-ciari;

sarebbe in particolare opportunospecificare a quest’ultimo riguardo qualicorsi di agenti effettivi ed ausiliari dellaPolizia di Stato vi siano ricompresi –:

se il Governo non ritenga, di assu-mere iniziative volte a fornire un’interpre-tazione autentica delle norme richiamate

in premessa relativamente alla loro data didecorrenza ed entrata in vigore, nonchéalla tipologia dei corsi per agenti effettivied ausiliari della Polizia di Stato chepossano esservi ricompresi. (4-10409)

* * *

AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazione a risposta scritta:

QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Mi-nistro degli affari esteri e della cooperazioneinternazionale. — Per sapere – premessoche:

Alberto Mastrogiuseppe, Michela Ca-resani, Daniele Buresta e la ragazza belgaVana Chris Vanpuyvelde risultano dispersial largo dell’isola di Sangalaki, a est delBorneo in Indonesia dal 15 Agosto;

il gruppo, che si era affidato al touroperator Derawan Ocean Dive che haorganizzato l’escursione e l’immersione allargo dell’isola, era composto anche daaltri due italiani che hanno praticatosnorkeling e quindi non hanno seguito glialtri durante l’immersione;

l’allarme è stato dato dal conducentedel motoscafo che in precedenza avevaportato il gruppo nei pressi dell’isola poi-ché, all’ora concordata, i quattro parteci-panti all’immersione non erano tornati insuperficie;

le ricerche hanno presto portato alritrovamento della sola guida, di nomeOslan, che afferma di essere riemerso contutto il gruppo ma che le correnti insuperficie erano così forti che si sonoritrovati lontanissimi dalla posizione ini-ziale e per questo motivo ha lasciatol’attrezzatura e ha nuotato, da solo, incerca del motoscafo;

Atti Parlamentari — 28664 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 15: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

secondo le procedure standard, ognisub avrebbe dovuto avere un palloncinoche ne segnalasse la presenza una voltariemerso e quindi non un unico palloncinocome in questa occasione;

non coinciderebbero neppure gliorari perché la guida avrebbe detto diessere riemerso alle ore 15 col gruppo, diessere stato coi ragazzi un’ora e di essereandato poi a cercare aiuto, venendo ritro-vato dopo due ore ma risulta che fosserole 17 quando è stato tratto in salvo;

inoltre il motoscafo, infrangendo lenormali procedure, non ha seguito i ra-gazzi durante l’immersione e la guida, cheha avuto difficoltà a indicare le coordinatedel punto d’immersione, afferma di averperso il computer da polso, rendendoimpossibile così il recupero di preziosi datisull’immersione;

infine, secondo le informazioni otte-nute sul posto dalla sorella di AlbertoMastrogiuseppe, Claudia Mastrogiuseppe,la Derawan Ocean Dive e la guida Oslannon sono in possesso della relativa licenzaper operare;

nonostante gli sforzi delle famiglie edel Ministero degli affari esteri e dellacooperazione internazionale che collaboragiornalmente con le autorità indonesiane eha inviato in loco un proprio funzionarioa seguire le operazioni, le pur tempestivee prolungate ricerche effettuate con im-barcazioni, elicotteri e successivamenteanche con sommozzatori, sono terminateil 25 Agosto senza produrre alcun risul-tato –:

quali iniziative intenda avviare il Go-verno per rafforzare l’interlocuzione e lacollaborazione con le autorità indonesiane,a partire dall’ottenimento e traduzione delverbale della polizia dell’Indonesia, affin-ché si giunga quanto prima, alla luce dellesuddette informazioni, a un chiarimentocirca le dinamiche dell’accaduto e l’indi-viduazione di eventuali responsabili;

se ci sia la possibilità di riprendere lericerche in modo mirato data la mancanza

di prove tangibili sulle sorti dei quattrodispersi. (4-10406)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta in Commissione:

DE ROSA, MANNINO, MICILLO, BU-STO, ZOLEZZI, TERZONI e DAGA. — AlMinistro dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare, al Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti. — Per sapere– premesso che:

recentemente la Commissione tecnicadella Valutazione d’Impatto Ambientale harilasciato un parere negativo riguardante ilprogetto di autostrada Broni-Pavia-Mor-tara;

l’asse di mobilità principale dellaprovincia di Pavia riguarda la direttricesud-nord e non est-ovest, l’autostrada ri-sulta quindi sprovvista di utilità pratiche enon è funzionale alle esigenze logistichedel territorio;

è già esistente un collegamento au-tostradale sull’asse est-ovest rispetto alquale la Broni-Pavia-Mortara offrirebbeun risparmio di tempo di percorrenzapiuttosto contenuto, stimato in poco più di10 minuti;

il tracciato dell’autostrada pregiudi-cherebbe terreni di grande pregio agricolo,faunistico e naturalistico, in particolarmodo nell’area, già compromessa, dellaLomellina, nota a livello internazionaleper le varie e pregiate qualità di riso;

un ampio tratto dell’autostrada sa-rebbe rialzato, con la conseguente neces-sità di scavare nuove, enormi cave per ilrifornimento dei materiali necessari allerelative opere edilizie. Di fatto, tale auto-strada verrebbe a costituire una barrierache pregiudicherebbe l’interscambio intermini di biodiversità e naturali sposta-

Atti Parlamentari — 28665 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 16: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

menti faunistici, causando altresì la fram-mentazione di importanti corridoi ecolo-gici;

l’iter autorizzativo appare di dubbialegittimità costituzionale, trattandosi diautostrada interregionale e non regionale(considerato il collegamento con la« Stroppiana » in Piemonte), la competenzadiretta, quindi, dovrebbe essere del Mini-stero Centrale e non della regione Lom-bardia. Tale profilo di incostituzionalitàpotrebbe dar adito a ricorsi in sede giu-diziaria. Fu proprio il Ministero dell’am-biente, con nota protocollata il 18 dicem-bre 2006 a sostenere che « la procedura incorso da parte di Regione non può rite-nersi legittima »;

il Ministro delle infrastrutture e deitrasporti, Graziano Delrio, durante un’au-dizione alla Camera ha affermato chel’interesse del suo Ministero è riqualificaree manutenere le infrastrutture esistentievitando altre opere deleterie per il terri-torio italiano, già strutturato oltre le realinecessità –:

se il Governo, alla luce del parerenegativo già espresso dalla CommissioneVIA e della posizione espressa dal MinistroDelrio, non ritenga opportuno chiuderel’iter autorizzativo della Broni-Pavia-Mor-tara con un rigetto definitivo, in quanto ilprogetto non risulta conforme alla nor-mativa sulla tutela dell’ambiente e pre-senta gravi criticità progettuali, già rilevatedalla Commissione, nel 2014, in un docu-mento di 60 pagine. (5-06426)

* * *

BENI E ATTIVITÀ CULTURALIE TURISMO

Interrogazione a risposta orale:

NESCI. — Al Ministro dei beni e delleattività culturali e del turismo. — Persapere – premesso che:

il complesso denominato « Tonnaradi Bivona » in Vibo Valentia è un bene

incamerato tra le pertinenze del pubblicodemanio marittimo;

il cespite è escluso dagli elenchi sog-getti alla legge regionale della Calabrian. 17 del 21 dicembre 2005, nonché dallerecenti norme del federalismo demaniale(di cui ai commi 3 e 4 dell’articolo 3 deldecreto-legislativo n. 85 del 2010), sicchéla vigilanza di merito spetta alla capita-neria di porto;

la soprintendenza competente eser-cita sul bene in argomento la vigilanza perl’applicazione del codice per i beni cultu-rali (ex articoli 57 e 106 del decretolegislativo n. 42 del 2004 e successivemodificazioni e integrazioni) da parte deglienti che ne hanno la proprietà o la ge-stione;

ai sensi dell’articolo 57-bis del sud-detto codice, ogni uso del bene deve esserepreventivamente autorizzato dalla dire-zione regionale per i beni culturali epaesaggistici della Calabria;

il quadro territoriale regionale(Q.T.R.) ha incluso la « Tonnara di Bi-vona » nella categoria dei beni identitari aisensi dell’articolo 143 del decreto legisla-tivo 22 gennaio 2004, n. 42 e successivemodificazioni e dell’articolo 51 del ram-mentato quadro territoriale regionale;

il bene, si legge sul blog « Comune por-tosantavenere » (su piattaforma « Blog-spot »), « sin dal 1990 ha fruito di una seriedi finanziamenti pubblici (SoprintendenzaBAP di Cosenza e regione Calabria) ai finidel recupero ed uso museale », con « unacifra che supera i 2 milioni di euro »;

con lettera, nell’ottobre 2012 l’asso-ciazione antimafia « Gerbera gialla » chieseal comune di Vibo Valentia e alla procuradella Repubblica come mai il suddettomuseo del mare, finanziato per 1.304.000di euro dalla regione Calabria con fondidel Por Calabria 2000/2006, non fossestato completato e – si legge sul blog« Comuneportosantavenere » – « al suo po-

Atti Parlamentari — 28666 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 17: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

sto sorge, invece, la sede estiva dei VigiliUrbani e quella di un’associazione locale »;

contestualmente, la medesima asso-ciazione domandò quale fosse lo statofinale dei lavori e il relativo conto, l’esi-stenza di certificato di ultimazione lavori,di collaudo statico e di collaudo tecnico-amministrativo, nonché l’esistenza di pa-rere circa la destinazione d’uso finale daparte della Soprintendenza ai beni monu-mentali e, all’occorrenza, del contenuto dicodesto atto;

il 30 agosto 2011, la redazione delsummenzionato blog interpellò la Cortedei conti per sapere « se un uso difformedel bene storico rispetto ai finanziamentiottenuti sia possibile », anche con il timoreche tale prassi « possa condurre a breveallo stravolgimento strutturale dell’opera,compromettendo definitivamente il suo va-lore storico ed il suo uso culturale avantaggio della (...) comunità, vanificandole risorse umane e finanziarie sin quispese per la sua valorizzazione »;

nel maggio 2013, lo stesso sindaco diVibo Valentia, Nicola D’Agostino, sottoli-neò pubblicamente, presenti il prefetto diVibo Valentia, il commissario dell’enteprovincia e ufficiali di carabinieri e Guar-dia di finanza, che la « Tonnara di Bi-vona » è un bene di competenza dema-niale, poi informando della sospensionedelle concessioni d’uso rilasciate dal Co-mune nel 2010 e 2011 (su YouTube);

l’8 dicembre il bene in argomento èstato utilizzato come seggio per le elezioniprimarie del Partito democratico –:

se sia a conoscenza dei fatti quiesposti;

in virtù di quale norma e di qualetitolo il bene risulti ad oggi utilizzatodiscrezionalmente dal comune di Vibo Va-lentia per usi diversi da quelli previstinell’ambito dei finanziamenti erogati;

se in capo al comune di Vibo Valentia– per gli usi sin qui disposti – risultino

concessione d’uso e pareri autorizzativi daparte della competente soprintendenzaBSE;

quali verifiche possa promuovere inordine allo stato e ai costi dei lavorifinanziati;

quali misure, nell’ambito delle pro-prie competenze, intenda adottare perchéil bene sia restituito alla sua funzione, nelrispetto delle normative vigenti. (3-01706)

Interrogazioni a risposta scritta:

D’AMBROSIO. — Al Ministro dei beni edelle attività culturali e del turismo. — Persapere – premesso che:

« Canne della Battaglia » è un sitoarcheologico situato a metà strada tra lacittà di Barletta e Canosa di Puglia (BT).Canne della Battaglia è stato il luogo diuno dei numerosi scontri tra romani ecartaginesi, probabilmente il più celebrescontro avvenuto fra i due popoli, di cuiancora si narra in ogni scuola dell’obbligo,è infatti una storia ancora oggi ben ricor-data e studiata sui libri di scuola. Il sito,quindi, ha un valore storico, artistico eculturale non comune, che attrae un no-tevole flusso turistico;

nel decreto ministeriale del 23 di-cembre 2014, finalizzato alla riformamuseale dello Stato, questo sito archeolo-gico è stato escluso dall’elenco pugliesedegli istituti, luoghi e immobili dei polimuseali;

a seguito di una missiva del Sindacodi Barletta Pasquale Cascella, del gennaio2015 indirizzata al Ministro dei beni edelle attività culturali e del turismo, ilMinistro ha specificato che l’elenco inse-rito nel decreto sarebbe solo un « primoelenco » che ha lasciato sospese diversearee archeologiche del paese dove sareb-bero previsti scavi archeologici. Nellastessa missiva, si comunicava che l’elencosarebbe dovuto essere integrato, tenendoconto dell’esito della ricognizione ancorain atto dei programmi delle rispettive

Atti Parlamentari — 28667 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 18: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

Sopraintendenze, in modo da risolvere leproblematiche riguardanti il rapporto tragli interventi archeologici e le strutturemuseali collocate all’interno delle stessearee;

nella stessa missiva si confermaval’impegno a considerare le specifiche que-stioni di Canne della Battaglia, anche inrelazione al programma di valorizzazionedell’insieme delle aree archeologiche delpaese –:

quali siano le iniziative intraprese inordine alla questione descritta in pre-messa;

se e quali integrazioni si intendonoapportare all’elenco di cui al decreto mi-nisteriale 23 dicembre 2014. (4-10405)

GAGNARLI e PAOLO BERNINI. — AlMinistro dei beni e delle attività culturali edel turismo. — Per sapere – premesso che:

a giugno 2015 la Federazione deiVeterinari Europei (FVE) ha espresso lapropria posizione ufficiale sugli animalidetenuti in circhi e spettacoli viaggianti edha invitato i Governi di tutti gli Statimembri dell’Unione europea a proibirel’uso di animali esotici nei circhi mettendoin evidenza che la loro natura selvaticamal si sposa con la situazione di deten-zione e cattività cui sarebbero costretti;

sono già 9 gli Stati dell’Unione euro-pea che hanno vietato l’uso di animaliesotici, dei quali, solo qualche giorno fa èentrata a far parte anche l’Olanda, e altri9 quelli che hanno limitato l’uso di alcunespecie;

in Italia, nonostante le diverse e nu-merose battaglie portate avanti fuori edentro il Parlamento, l’utilizzo, degli ani-mali negli spettacoli itineranti e nei circhiè ancora tutelato, grazie ad una legge di 50anni fa (legge 337 del 1968) e anzi, pro-mosso attraverso l’attribuzione, ogni anno,di finanziamenti che ammontano a circa 3milioni di euro;

l’ultimo sondaggio EURISPES 2015ha rilevato che il 68,3 per cento degliitaliani è contraria all’uso di animali neicirchi, ma nonostante questo significativosegnale, nessuna azione concreta è statamessa in atto dallo Stato centrale e lepoche iniziative promosse al fine di argi-nare la presenza dei circhi con animali nelnostro Paese si devono solo a singolicomuni italiani;

l’ultimo in ordine di tempo è il Co-mune di Arezzo che, il 14 settembre 2015ha approvato un atto di indirizzo chedispone il divieto di attendamento di circhie mostre viaggianti con animali selvatici oesotici al seguito;

tale divieto, tuttavia, così come altri,rischiano di non poter essere effettiva-mente applicati in assenza di una norma-tiva nazionale di riferimento;

la detenzione, l’addestramento e l’esi-bizione di animali in spettacoli comportasofferenze e maltrattamento agli animali;inoltre la loro vita in situazioni di deten-zione e cattività è incompatibile con leloro caratteristiche etologiche e va senz’al-tro nella direzione opposta a quella dellatutela del benessere animale che dovrebbeessere prerogativa di ogni Stato civile;

il 24 settembre 2013 il Senato dellaRepubblica ha approvato, con parere fa-vorevole del Governo, l’Ordine del giornon. 9/01014/35 che impegna lo stesso arealizzare « nei prossimi provvedimenti,una riduzione progressiva dei contributi, avalere sul Fondo Unico per lo Spettacoload esercenti attività circense e spettacoloviaggiante con animali fino a pervenire alcompleto azzeramento dei contributi nel-l’esercizio finanziario 2018 »;

inoltre, il decreto ministeriale 1o lu-glio 2014 recante « Nuovi criteri per l’ero-gazione e modalità per la liquidazione el’anticipazione di contributi allo spettacolodal vivo, a valere sul Fondo unico per lospettacolo, di cui alla legge 30 aprile 1985,n. 163 » non dispone il divieto ma si limitaad introdurre la valutazione dell’attività

Atti Parlamentari — 28668 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 19: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

circense senza animali tra gli indicatoristimabili nel quadro dell’innovazione edella qualificazione dell’offerta –:

a che punto sia l’adempimento del-l’impegno preso dal Governo circa la re-voca del finanziamento pubblico allosfruttamento degli animali nei circhi, ero-gato ogni anno dal Ministero dei beniculturali, e se ritenga che questo possaessere effettivamente azzerato entro il2018;

se non intenda al più presto assu-mere iniziative normative volte a vietarel’utilizzo degli animali nei circhi, ricon-vertendo le attività circensi in attività chenon prevedano l’utilizzo degli animali.

(4-10413)

* * *

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazione a risposta in Commissione:

LEVA, FOLINO, STUMPO, BRUNOBOSSIO e GIORGIO PICCOLO. — Al Mi-nistro dell’economia e delle finanze, al Mi-nistro del lavoro e delle politiche sociali. —Per sapere – premesso che:

il decreto legislativo 21 aprile 2000,n. 185 in materia di incentivi all’autoim-prenditorialità e all’autoimpiego ha con-sentito, come si rileva dai dati pubblicatidall’agenzia nazionale per l’attrazione de-gli investimenti e lo sviluppo d’impresa(Invitalia), di promuovere in maniera ef-ficace la creazione e lo sviluppo d’impresanel nostro Paese con un conseguente im-patto positivo in termini di occupazione;

l’autoimpiego, in particolare, discipli-nato dal Titolo II del decreto legislativo dicui sopra, è costituito da tre misure:lavoro autonomo microimpresa, e franchi-sing. Gli investimenti, fissati in un mas-simo di 25.823 euro per il lavoro auto-nomo e di 129.114 euro per la microim-presa, sono finanziabili fino al 100 percento (in parte con contributo a fondoperduto ed in parte con mutuo a tasso

agevolato); tutte le misure prevedono, inol-tre, contributi a fondo perduto per lacopertura delle spese di gestione in fase distart-up;

l’attuazione delle misure previste dal-l’autoimpiego ha permesso la creazione di194.446 posti di lavoro a fronte di 5,3miliardi di euro di agevolazioni concesseper la nascita di 111.650 nuove imprese.Tali dati, aggiornati al 31 luglio 2015, sonorilevabili dal sito ufficiale dell’Agenzia na-zionale per l’attrazione di investimenti e losviluppo d’impresa (Invitalia);

ogni nuovo posto di lavoro creatoattraverso l’autoimpiego risulta quindiavere un costo medio, in termini di in-centivo pubblico erogato, pari a 27.256,92euro. Il dato qualifica immediatamentel’efficienza dello strumento in termini dicosti/benefici, soprattutto se confrontatocon altri e ben più onerosi interventipubblici in materia di sviluppo imprendi-toriale e di politiche attive del lavoro. È daconsiderare, inoltre, che la metà degliincentivi diretti sono erogati in forma dimutuo a tasso agevolato, la cui restitu-zione va quindi ad abbattere ancora ilcosto medio per iniziativa creata e con-sente l’alimentazione del fondo;

l’autoimpiego (le cui agevolazioni, adifferenza di altri strumenti, non preve-dono l’assistenza di garanzie reali o finan-ziarie), è gestito con procedure chiare,trasparenti e collaudate, grazie al lorocostante aggiornamento nel corso deglioltre 15 anni di applicazione, conosciute epercepite come di semplice accesso daipotenziali beneficiari;

per il Mezzogiorno, in particolare, arischio secondo lo Svimez di « desertifica-zione umana e industriale », l’autoimpiegorappresenta una concreta ed efficace al-ternativa nella ricerca di occupazione daparte di giovani e meno giovani che in-tendono investire le proprie competenze inuna iniziativa imprenditoriale in formaautonoma o societaria;

si rileva, inoltre, l’importanza dellesuddette misure (che basano l’incentiva-

Atti Parlamentari — 28669 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 20: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

zione sulla solidità dell’idea imprendito-riale) in termini di promozione della cul-tura d’impresa e della progettualità interritori dalle caratteristiche sociali stori-camente meno inclini di altri all’intrapresaeconomica;

sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 dell’8agosto 2015 è stato pubblicato l’avviso disospensione delle misure agevolative acausa dell’esaurimento di fondi e pertantodal 9 agosto 2015 è stata sospesa lapossibilità di presentare richiesta per leagevolazioni di cui sopra –:

se il Governo non ritenga necessarioe opportuno intervenire immediatamenteaffinché venga rifinanziato il Fondo per gliincentivi all’autoimprenditorialità e all’au-toimpiego, al fine di non estinguere unaefficace, concreta e collaudata misura dilotta alla disoccupazione, in particolarenelle regioni del Mezzogiorno maggior-mente colpite dalla crisi industriale e dalladisoccupazione, soprattutto giovanile.

(5-06422)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta scritta:

ATTAGUILE. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

si apprende dalla stampa — Gazzettadel Sud del 30 agosto 2015 — un compor-tamento anomalo dell’autorità portuale diMessina, in ordine alla conduzione delporto di Tremestieri;

in particolare, in attesa delle primesciroccate autunnali, l’autorità portuale,per risolvere in anticipo il noto problemadell’insabbiamento del porto riducendo alminimo le conseguenze, si è avvalsa dellesoluzioni tecniche proposte dalla societàdanese Dhi, aggiudicando un intervento didragaggio di media entità, quantificato in20.000 metri cubi di sabbia, da poter

eseguire immediatamente quando il pic-colo porto sarà invaso dalla ghiaia laprima volta;

secondo quanto afferma la stessa au-torità portuale, è stata spedita all’assesso-rato regionale all’ambiente della regionesiciliana la terza richiesta scritta del pa-rere favorevole per quest’intervento daeseguire al primo insabbiamento ma, pur-troppo, non è arrivata ancora alcuna ri-sposta; l’autorità portuale desume che an-che questa volta la richiesta dovrà essereavanzata dopo l’evento meteo, e ciò ren-derà inevitabile l’accumularsi dei soliti« tempi morti » che si volevano azzerare;

in questi giorni l’amministrazione co-munale di Messina e la deputazione na-zionale della stessa città stanno chiedendoa gran voce i poteri speciali per procederecon il nuovo porto di Tremestieri (Mes-sina), finalizzato a liberare la città daiTIR. Contro l’assegnazione di tali poteri ela prosecuzione dei lavori del nuovo porto,che ha un costo di 80 milioni di euro, sisono dichiarate Italia Nostra e alcuneassociazioni ambientaliste;

a prescindere dagli sviluppi attesi suipoteri speciali e il finanziamento del portoda 80 milioni, la vera novità appresa daigiornali è che, per affrontare la questionedegli insabbiamenti nell’immediato, l’auto-rità portuale ha deciso una gara — conprocedura abbreviata — per attuare lasoluzione più rapida proposta da Dhi:quella dell’escavo all’imbocco del porto, diuna fossa profonda 15 metri, che dovrebbeassorbire i flussi di sabbia di due mareg-giate eccezionali. Un effetto garantito,pare, per 1-2 anni secondo il progetto chesarà pronto a metà settembre, per unimporto di circa 500.000 euro;

a giudizio dell’interrogante, occorrepromuovere una verifica sulla gestionedegli ultimi anni del porto di Tremestierie sulla incredibile vicenda della via delMare, la strada che dovrebbe collegarel’autostrada al porto naturale della città,

Atti Parlamentari — 28670 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 21: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

progettata 19 anni fa, i cui lavori non sonomai iniziati nonostante i finanziamenticoncessi;

i cittadini di Messina hanno la sen-sazione che si voglia ancora insistere aspendere fondi in un porto artificiale,mentre il porto storico di Messina vienesottoutilizzato, anche a causa del disim-pegno della compagnia Cartour, che dadiversi mesi imbarca da Catania i mezziche fanno rotta per Salerno, nonché acausa della riduzione dei servizi delleFerrovie dello Stato italiane;

si evidenzia il danno che sembra averprovocato alla costa il porto già realizzatoa Tremestieri a causa della deviazione delflusso delle correnti marine, inconvenienteche diventerebbe ancor maggiore conl’ampliamento di detta struttura, se do-vesse passare il progetto all’esame delMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti;

si deve inoltre aggiungere che i tempidi percorrenza Tremestieri-Villa sonodoppi rispetto a quelli che si hanno daMessina, con il risultato di un maggiorinquinamento atmosferico sviluppato dallenavi, anche se esso verrebbe allontanatodalla città di Messina, e che si prospettaun doppio pedaggio, che finisce con l’es-sere ricaricato su tutti i cittadini in tran-sito e sulle merci che vengono importateed esportate dalla Sicilia;

occorre prendere in considerazione lequestioni sopra evidenziate, urgentemente,prima che vengano prodotti sprechi edanni irreversibili –:

se il Ministro non intenda avviareuna urgente verifica ministeriale sulla con-duzione del porto di Tremestieri in rela-zione alla gestione delle frequenti opera-zioni di rimozione dei detriti sabbiosi;

se il Ministro non intenda avviareuna indagine ministeriale per compren-dere perché non sia stata realizzata in 19anni la cosiddetta via del Mare, che do-vrebbe collegare l’autostrada con il portonaturale di Messina che continua a restaresottoutilizzato. (4-10404)

GALLINELLA e CIPRINI. — Al Ministrodelle infrastrutture e dei trasporti. — Persapere – premesso che:

da diversi anni ormai la ex ferroviacentrale umbra, attiva da oltre un secolo,versa in condizioni disastrose a causa dellascarsa manutenzione effettuata nel tempo;

il malfunzionamento della tratta èormai insostenibile per i pendolari cheogni giorno si muovono su questa linea,che attraversa tutta la regione Umbria, inquanto spesso essa è interrotta, non elet-trificata (ad esempio la tratta che va daSant’Anna a Città di Castello), nonostantei diversi investimenti effettuati nel tempo,nonché dotata di vetture vecchie che, oltrealla normale manutenzione, avrebbero bi-sogno di una revisione straordinaria;

alcuni tratti, come quello di Pallotta,sono inoltre dotati di un doppio binarioche non funziona e la cui utilità è quindidubbia; nonostante la realizzazione, inau-gurata nel 2004, sia costata diversi milionidi euro ma non è mai stata completata;

anche le stazioni necessitano di unaevidente manutenzione, poiché spesso sitrovano, come quella di Ponte San Gio-vanni, in stato di abbandono, con lavori diriqualificazione fermi da tempo, cosa chedanneggia sia i cittadini pendolari, sial’immagine del servizio ferroviario regio-nale;

a tutto questo si aggiunge, nella sta-zione di Umbertide, dove si trova l’officinadi riparazione dei treni della ex ferroviacentrale umbra, il completo abbandono dialcuni convogli, costati oltre 18 milioni dieuro e che potrebbero funzionare ed es-sere efficienti; tali convogli sono, infatti,progettati per raggiungere una velocitàmassima di 160 chilometri orari, ben al disopra dei 90 chilometri orari imposti dailimiti strutturali dei binari regionali, ma,come già sottolineato, la rete non è elet-trificata;

l’USTIF (Ufficio trasporti e impiantifissi del MIT che controlla le ex ferrovie agestione commissariale), inoltre, ha decisoun lungo rallentamento, che non permette

Atti Parlamentari — 28671 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 22: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

ai convogli di superare i 50 chilometriorari, poiché si viaggia su un tratto del-l’infrastruttura ferroviaria non sicuro e nelquale due anni fa c’è stato un deraglia-mento;

da quanto fin qui esposto risultaevidente la disastrosa condizione in cuiversa questa linea, utilizzata ogni giorno arischio e pericolo degli stessi pendolariumbri;

oggi la proprietà della ex ferroviacentrale umbra, ora Umbria Mobilità, ri-cade sulla Busitalia Spa, mentre l’infra-struttura ferroviaria è in mano ad unasocietà ad hoc della regione Umbria, ma èevidente che le responsabilità ricadono inepoche precedenti, in cui la gestione erainteramente regionale e poi comunale, conla famosa « Azienda Unica » che vedevasoci oltre la stessa regione, i comuni diPerugia, Terni, Spoleto, Città di Castello ele due province di Terni e Perugia –:

se, in base a quanto esposto in pre-messa, pur essendo la questione della exferrovia centrale umbra di evidente com-petenza regionale e privata, non ritengache la situazione attuale della linea cheattraversa tutta l’Umbria, collegandola an-che ad alcune zone della Toscana, nonrappresenti un’evidente lesione del dirittodi mobilità dei cittadini e se non ritengaopportuno intervenire per quanto di pro-pria competenza. (4-10414)

PRODANI, ARTINI, BALDASSARRE,BARBANTI, BECHIS, MUCCI, RIZZETTO,SEGONI e TURCO. — Al Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti, al Ministrodell’economia e delle finanze, al Ministrodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare. — Per sapere – premesso che:

la legge 23 dicembre 2014, n. 190(legge di stabilità 2015) all’articolo 1comma 618 dispone che il regime giuridicointernazionale di punto franco del PortoVecchio di Trieste sia spostato ad altrezone legate alle attività portuali per posi-zione, funzione e logistica;

il successivo comma 619 stabilisceche: « ... le aree, le costruzioni e le altreopere appartenenti al demanio marittimocomprese nel confine della circoscrizioneportuale, escluse le banchine, l’Adriater-minal e la fascia costiera del Porto vecchiodi Trieste, sono sdemanializzate e asse-gnate al patrimonio disponibile del co-mune di Trieste per essere destinate allefinalità previste dagli strumenti urbani-stici. Il comune di Trieste aliena, nelrispetto della legislazione nazionale edeuropea in materia, le aree e gli immobilisdemanializzati e i relativi introiti sonotrasferiti all’Autorità portuale di Triesteper gli interventi di infrastrutturazione delPorto nuovo e delle nuove aree destinate alregime internazionale di punto franco. »;

si apprende da articoli di stampalocale (Il piccolo del 27 e 28 marzo 2015)che nel mese di marzo il sindaco Cosolinied il commissario dell’autorità portualeZeno D’Agostino abbiano raggiunto, allapresenza di rappresentanti della DirezioneGenerale e della Struttura Territoriale del-l’Agenzia del territorio e di dirigenti dellaregione, un accordo formale per la sde-manializzazione dell’area del Porto Vec-chio individuando le aree da destinare alpatrimonio disponibile del Comune – ma-gazzini storici, edifici ed aree scoperte – equelle da lasciare al demanio marittimo –tutta la linea di costa, le banchine inclusala stazione marittima del Molo Quarto,l’Adriaterminal, gli stabilimenti balnearidel dopolavoro ferroviario e del Cral delporto e le società nautiche con sede sulterrapieno di Barcola;

in particolare, nell’articolo del 28marzo 2015 viene riportata l’intenzionedel sindaco Cosolini di voler accelerare itempi per la sdemanializzazione e di pro-cedere allo spostamento del punto francononché alla vendita delle aree e degliimmobili a investitori internazionali ap-pena dopo l’estate;

come riportato dal Il Piccolo del 9luglio 2015, l’accordo per la delimitazionedei confini tra gli immobili dell’anticoscalo da trasferire al patrimonio disponi-

Atti Parlamentari — 28672 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 23: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

bile del comune e quelli di proprietà deldemanio marittimo è stato firmato l’8luglio dal direttore dell’agenzia del Dema-nio Roberto Reggi, dalla presidente regio-nale Debora Serracchiani, dal commissariostraordinario del Porto Zeno D’Agostino,dal comandante della Capitaneria di portoNatale Serrano e dal dirigente del Prov-veditorato interregionale alle opere pub-bliche Giorgio Lillini;

da un articolo de Il Piccolo del 20agosto si apprende che la giunta Cosoliniabbia approvato, con delibera, una con-venzione con l’autorità portuale relativaall’espletamento in autunno di una garaper l’individuazione di un Advisor cheabbia finzioni di consulenza in meritoall’approvazione del Piano Strategico perla Valorizzazione del Porto Vecchio. Inol-tre, l’articolo specifica che si sia indivi-duata, per il vincitore della gara, la sommadi 180 mila euro di cui 110 a carico delcomune e 70 dell’autorità portuale;

sul blog « F.A.Q. Trieste » è stato pub-blicato il 2 settembre 2015 un commentoin merito alla sdemanializzazione delPorto Vecchio ripercorrendo le tappe tem-porali dell’iter attuativo e mettendo inevidenza il ritardo dell’intero procedi-mento rispetto alle previsioni ottimisticheannunciate lo scorso marzo dal sindacoCosolini; inoltre, vengono annotate unaserie di riflessioni relative al passaggiodelle aree e delle strutture dal demaniomarittimo al patrimonio comunale, chemettono in risalto la necessità di interventiamministrativi e di passaggi burocraticispecifici quali la registrazione, la valuta-zione, la catalogazione ed infine il trasfe-rimento al comune dei beni e delle strut-ture. Viene anche evidenziato che per larealizzazione di tutti i procedimenti am-ministrativi si debbano sostenere dellespese, di cui non si conosce l’ammontare,e sia necessario del tempo che difficil-mente si possa prevedere –:

quali iniziative, anche normative, in-tendano adottare per garantire chiarezza etrasparenza nelle procedure amministra-tive necessarie per la realizzazione della

sdemanializzazione del Porto Vecchio diTrieste;

se esista una stima dei costi e deitempi reali dell’intero procedimento disdemanializzazione dell’area e del trasfe-rimento del Punto Franco internazionale equale sia il valore effettivo del PortoVecchio di Trieste;

se reputino necessario prevedere deicontrolli, di concerto con il comune diTrieste, la regione Friuli Venezia Giulia,l’autorità portuale di Trieste e l’Agenziadel demanio, per definire i costi dell’ope-razione ed evitare che lievitino eccessiva-mente a danno dei cittadini e dell’econo-mia della città di Trieste. (4-10416)

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta in Commissione:

SIMONE VALENTE e COZZOLINO. —Al Ministro dell’interno. — Per sapere –premesso che:

con decreto del Capo Dipartimento n.2/2005 del 30 maggio 2005, è stata istituitala Sezione Cinofila del Corpo Nazionaledei Vigili del Fuoco, articolata in unaSezione Cinofila Nazionale e, sul territo-rio, in Nuclei Cinofili Regionali e Provin-ciali;

successivamente con decreto n. 6/08del 16 maggio 2008 sono stati istituiti,presso le competenti Direzioni regionali, iNuclei Cinofili delle regioni: Calabria,Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Mo-lise, Piemonte, Sicilia, Toscana e Veneto;

in realtà, le Unità Cinofile dei Vigilidel Fuoco nascono a Torino nel 1939, conlo scopo di effettuare attività di ricerca didispersi sotto le macerie per poi essereprogressivamente destituite per mancanzadi personale specializzato;

solo agli inizi degli anni novanta ilCorpo Nazionale dei vigili del fuoco iniziòa riconoscerne l’importanza nelle opera-

Atti Parlamentari — 28673 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 24: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

zioni di soccorso ed intraprenderne unlieve ripristino, tanto che oggi a Volpiano(in provincia di Torino) ha sede la ScuolaNazionale;

negli ultimi anni la diffusione delservizio cinofilo ha contribuito a un co-stante e progressivo aumento del numerodegli interventi tale da superare ormai i1000 interventi annui a livello nazionale;

attualmente sono attivi quattro nucleicinofili riconosciuti: uno a Genova, costi-tuito da dieci unità condotte da 4 vigilidiscontinui e 6 permanenti, uno a ReggioEmilia con 8 unità di vigili volontari, unoa Volpiano con 11 unità operative con-dotte da permanenti e da volontari ed unoa Verbania con una unità di un vigilepermanente; a questi si aggiungono, inol-tre, unità non ancora riconosciute a Co-senza, Mestre, Bergamo e Latina;

la componente volontaria apparte-nente alle « Alte Qualificazioni Compo-nente Cinofila dei Vigili del Fuoco » ècomposta da personale discontinuo, alta-mente specializzato e addestrato; ne fannoparte istruttori e operatori di comprovatacompetenza e capacità che rappresentanouna risorsa preziosa e indispensabile, lacui funzione è garantita dal superamentoannuale di una prova di verifica per ilmantenimento operativo della qualifica;

la suddetta componente è semprestata equiparata a quella permanente e,come tale, utilizzata e inserita nelle tur-nazioni operative previste dalle circolari edai regolamenti, in quanto svolge un ruoloinsostituibile nell’individuazione e nel sal-vataggio delle persone;

tuttavia, l’organizzazione dei nucleicinofili non è regolamentata a livello cen-trale, se non attraverso un riconoscimentospecifico da parte del Dipartimento deisingoli nuclei sviluppatisi in ambito locale;l’attività è svolta quindi spontaneamenteda personale volontario e permanentecome una componente dell’attività di soc-corso; al personale è riconosciuta la pro-fessionalità operativa ma non la qualificadi specializzazione e neanche l’esclusiva

destinazione operativa di impiego comeinvece avviene nel caso dei sommozzatori;

la situazione di precarietà cui sonosottoposti i vigili discontinui appartenentialle unità cinofile è quanto mai critica eduna loro stabilizzazione sarebbe auspica-bile, tenuto conto anche della pericolosasituazione di rischio internazionale di ma-trice terroristica cui l’Italia è esposta negliultimi tempi –:

se il Ministro interrogato non ritengaopportuno provvedere, in tempi brevi, aduna regolamentazione a livello centrale,nonché alla stabilizzazione a tempo inde-terminato di tutto il personale (nello spe-cifico si tratta di circa 40 unità di perso-nale) appartenente al ruolo di vigile di-scontinuo cinofilo, al fine di poter megliosvolgere le funzioni che la normativa con-ferisce ad esso nell’ambito del soccorsopubblico;

se non ritenga opportuno predi-sporre una organizzazione a livello cen-trale che abbia un centro nazionale cino-filo con il compito specifico di coordinarei nuclei regionali e di disciplinare edindirizzare, al contempo, le modalità diintervento operativo e quelle di addestra-mento;

se non ritenga conseguentemente op-portuno promuovere l’istituzione in tuttele regioni dei nuclei regionali con il com-pito di coordinare gli interventi operativi edi programmare l’attività addestrativadelle unità cinofile. (5-06421)

CAPONE e MASSA. — Al Ministro del-l’interno. — Per sapere – premesso che:

grande attenzione sulla stampa ter-ritoriale è stata data in queste ultimesettimane a quanto emerso dall’inchiestadell’operazione « Eclissi » condotta dallaDirezione distrettuale antimafia, e specifi-camente ad un filone che apre uno spac-cato preoccupante sui proventi legati allapolitica e in particolare ai guadagni pro-venienti dalle affissioni dei manifesti delleelezioni comunali a Lecce città nel 2012;

Atti Parlamentari — 28674 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 25: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

in particolare dai verbali emerge-rebbe una stima dei proventi derivanti daquesto specifico segmento pari a diversedecine di migliaia di euro, l’esistenza difatto di un monopolio criminale per l’at-tività di affissioni elettorali e come « i clansi sarebbero organizzati per spartirsi illavoro di affissione e, ovviamente, gli in-troiti »;

nelle ricostruzioni giornalistiche silegge: « Il voto delle comunali del 2012, irapporti con i politici e i condizionamentidella Sacra corona unita. È un intreccioricostruito nel fascicolo sulle affissioni deimanifesti elettorali dell’inchiesta « Eclisse »chiusa nei giorni scorsi dalla Direzionedistrettuale antimafia. Nelle carte ci sonointercettazioni e attività investigative cheaprono uno squarcio sui rapporti tra lacriminalità organizzata e candidati al con-siglio comunale di tre anni fa. Uominilegati ai clan leccesi che avrebbero tessutorapporti con alcuni politici del Centrode-stra sia nelle primarie di febbraio del 2012che nelle elezioni comunali del 6 maggiodello stesso anno »;

ed in effetti dai verbali emergerebbecome i « protagonisti » facciano parte dellasquadra di un boss della Sacra CoronaUnita, come gli uomini del clan siano bendecisi a orientare il voto verso un simbolopreciso (« Devi scrivere... dove c’è lui, ilsimbolo del Popolo della libertà ») e cometali relazioni abbiano poi prodotto i risul-tati attesi;

si comprende dunque il grave al-larme in città che tali rivelazioni stannoprovocando, a maggior ragione alla lucedegli eventi successivi, ovvero che l’in-fluenza del clan criminale si sarebbeestesa dalle primarie alle elezioni comu-nali e dunque successivamente alla giuntain carica con la nomina ad assessore delcandidato sponsorizzato, e il modo in cuitali ricostruzioni minerebbero la legitti-mità della giunta comunale attualmente incarica spingendo a chiedersi come e se inquesti anni tali relazioni abbiano potutocontinuare ad influenzare le decisioni am-ministrative e il governo della città;

quali iniziative il Ministro interrogatointenda attivare, nell’ambito delle propriecompetenze e prerogative, alla luce diquanto esposto in premessa. (5-06424)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dell’istruzione, dell’università edella ricerca, per sapere – premesso che:

l’accesso ai corsi di laurea in Medi-cina e Chirurgia e in Odontoiatria è sog-getto alla programmazione nazionale sta-bilita dal Ministro dell’istruzione, dell’uni-versità e della ricerca, sulla base delleesigenze occupazionali previste dalle re-gioni e delle richieste degli atenei, avan-zate in relazione alle risorse di docenza estrumentali da essi dichiarate;

il divario tra la domanda di forma-zione in Medicina e l’offerta degli ateneiitaliani permane profondo, con un rap-porto in atto che consente di soddisfareuna domanda per ogni sei aspiranti;

a fronte di tale rapporto sfavorevole,migliaia di studenti riescono comunque adaccedere in sovrannumero attraverso l’in-staurazione di contenziosi amministrativi,quasi sempre conclusisi con successo an-corché estremamente costosi;

pertanto il criterio della selezione permerito, qualora di merito si possa parlarecon le attuali modalità basate su discuti-bilissimi e discussi test, viene di fattoaggirato attraverso procedure extra uni-versitarie;

attorno alla selezione basata sui testè cresciuto negli anni un vero e propriomercato delle preparazioni, gestito, preva-lentemente, con modalità che risultano, agiudizio degli interpellanti, opache da tutti

Atti Parlamentari — 28675 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 26: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

i punti di vista, da organizzazioni privateche lucrano sulle aspettative di tantissimigiovani e delle loro famiglie;

inoltre diverse migliaia di ragazze eragazzi italiani, sempre in ragione dell’at-tuale sistema di accesso ai corsi attivatinelle università del Paese, si iscrivono ognianno in atenei di altra Stati europei,ancora una volta affrontando ingenti costieconomici e di altro tipo;

in pratica l’accesso ai corsi di laureain Medicina risulta sempre più dipendentedalle condizioni economiche delle famiglie,in netto e palese contrasto con la tutelageneralizzata del diritto allo studio previ-sto all’articolo 34 della Costituzione;

eventi come quello registratosi aEnna (per altro perfettamente in linea conle norme comunitarie dell’UE) con la pro-grammata apertura di un corso di laureain Medicina di un ateneo statale dellaRomania, denunciano da un lato la gravitàdella situazione sotto il profilo della ga-ranzia del diritto allo studio, e dall’altro –alla luce della dimensione europea del-l’istruzione superiore, del processo di Bo-logna e degli accordi sottoscritti dal Go-verno italiano e delle direttive comunitarie– la insostenibilità degli attuali criteri didefinizione dell’offerta formativa delleuniversità italiane, che ci si ostina a ba-sare, a parere degli interpellanti, su pre-sunti quanto antistorici ed illogici fabbi-sogni regionali, in presenza non solo diregioni di diversissime dimensioni geogra-fiche e demografiche, ma anche di unmercato del lavoro sempre più internazio-nale, specialmente in questo settore;

con le limitazioni imposte dal con-tingentamento dell’offerta formativa, si ali-menta ogni forma di speculazione di lucrosulla formazione medica, senza peraltrogarantire le tanto decantate compatibilitàtra risorse disponibili negli atenei e pro-grammazione degli accessi, come senzaombra di dubbio dimostra la moltiplica-zione surrettizia dei posti a seguito deinumerosissimi casi di contenzioso ammi-nistrativo;

il sistema di selezione basato sui testè spesso tarato secondo gli interpellantiartatamente su livelli, se non dell’ultimoanno di Medicina, certamente su compe-tenze e conoscenze molto avanzate ri-spetto ai livelli richiesti in ingresso: ciò chefinisce con il sostenere e alimentare ilmercato delle lucrose preparazioni pri-vate –:

se non ritenga che non abbia moltosenso costringere migliaia di italiani alaurearsi all’estero, essendo identico l’im-patto sul mercato del lavoro che si avrebbeconsentendo loro di laurearsi in Italia;

se non ritenga che sia irrazionaleconsentire che migliaia di giovani venganoindirizzati verso il mercato extra-univer-sitario delle preparazioni quando questestesse preparazioni potrebbero esseresvolte dalle università, arricchendone lefonti di finanziamento;

se non ritenga che sia venuto ilmomento di rivedere la programmazionedegli accessi sulla base di aspettative oc-cupazionali riferite a bacini regionali,quando il mercato del lavoro per la Me-dicina è ormai a carattere internazionale;

se non ritenga che l’attuale modelloformativo faccia eccessivamente dipenderela possibilità per il sistema sanitario diavere domani un buon medico dalle con-dizioni economiche delle famiglie degliaspiranti medici;

se non ritenga che il permanere,senza correzioni, dell’attuale modello, ri-schi di fatto di delegare alla magistraturala disciplina degli accessi ai corsi di Me-dicina, ben sapendo che in questo modoviene inficiata la logica che dovrebbe starealla base del sistema del numero chiuso.

(2-01084) « Capodicasa, Stumpo, Raciti,Zappulla, Ribaudo, Amoddio,Culotta, Iacono, Greco, Gullo,Berretta ».

Atti Parlamentari — 28676 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 27: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

Interrogazione a risposta orale:

VACCA, SIMONE VALENTE, D’UVA eSIBILIA. — Al Ministro dell’istruzione, del-l’università e della ricerca. — Per sapere –premesso che:

l’ISEE è lo strumento di valutazione,attraverso criteri unificati, della situazioneeconomica di coloro che richiedono pre-stazioni sociali agevolate;

l’Indicatore della situazione econo-mica equivalente, di cui al decreto legisla-tivo 31 marzo 1998, n. 109 sono statenovellate dall’articolo 23, comma 12-bis,del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,convertito con modificazioni, dalla legge 7agosto 2012, n. 135, disponendone l’abro-gazione a far data dai 30 giorni dall’en-trata in vigore delle disposizioni di appro-vazione del nuovo modello di dichiara-zione sostitutiva unica concernente le in-formazioni necessarie per ladeterminazione dell’ISEE;

con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159,sono state revisionate le modalità di de-terminazione e i campi di applicazionedell’indicatore della situazione economicaequivalente (ISEE). Questo provvedimentostabilisce che l’ISEE è proporziona dell’in-dicatore della situazione reddituale e al-l’indicatore della situazione patrimoniale;

con decreto interministeriale 7 no-vembre 2014 è stato approvato il modellotipo della Dichiarazione Sostitutiva Unicaa fini ISEE, dell’attestazione, nonché dellerelative istruzioni per la compilazione aisensi dell’articolo 10, comma 3, del de-creto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri 5 dicembre 2013, n. 159;

l’articolo 8 comma 3 del decretolegislativo del 29 marzo 2012, n. 68 pre-scrive che le condizioni economiche dellostudente iscritto o che intende iscriversi acorsi di istruzione superiore su tutto ilterritorio nazionale sono individuate sullabase dell’Indicatore della situazione eco-nomica equivalente, di cui al decreto le-gislativo 31 marzo 1998, n. 109, e succes-

sive modificazioni, anche tenuto contodella situazione economica del territorioin cui ha sede l’università. Tali condizionieconomiche determinano sia l’accesso alleprestazioni per il diritto allo studio uni-versitario, sia l’esonero o l’importo gra-duato della tassa di iscrizione all’univer-sità;

l’utilizzo dello strumento ISEE perdeterminare la situazione economica dellefamiglie è stata spesso criticata in quantoritenuta inadeguata a rappresentare pun-tualmente la reale situazione economicadelle famiglie;

in questi giorni molti studenti uni-versitari italiani si stanno immatricolandoiscrivendo all’università e quindi possonopresentare il proprio ISEE per accederealle prestazioni sul diritto allo studio o perrichiedere la graduazione dell’importo diiscrizione all’università;

come già anticipato dalle associazionistudentesche universitarie qualche mesefa, il nuovo ISEE avrebbe comportato unacontrazione del numero di studenti chepossono accedere alle borse di studio. Difatto la situazione venutasi a creare è benpiù grave in quanto molti studenti sonostati scoraggiati a presentare la domandadi prestazioni sul diritto allo studio;

a giudizio degli interroganti, comeera già stato dichiarato, il Governo stamettendo in campo diversi escamotagetecnici per ridurre le cosiddette « spesesociali », invece di adottare una politicache tenda ad estendere la platea degliaventi diritto perché privi di mezzi ocomunque con situazioni reddituali insuf-ficienti;

a giudizio degli interroganti, l’accessoai corsi di studio dovrebbe essere garantitoe incoraggiato attraverso una riduzionedella tassa di iscrizione, l’incremento delleprestazioni sul diritto allo studio raffor-zando i servizi abitativi e la mobilità deglistudenti e incrementando sia gli importiche il numero di borse di studio;

se i dati denunciati sui media dalleassociazioni studentesche universitarie do-

Atti Parlamentari — 28677 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 28: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

vessero essere confermati ci troveremmodi fronte ad una situazione che impedi-rebbe, di fatto, sia l’accesso che la con-clusione dei percorsi di studio universi-tari –:

se i dati denunciati dalle associazionistudentesche siano corrispondenti allarealtà;

se, in caso affermativo, il Ministrointerrogato non ritenga di intervenire conapposito provvedimento per salvaguardarequegli studenti che di colpo non possonopiù accedere alle prestazioni sul dirittoallo studio;

se il Governo intenda incrementare lerisorse sul diritto allo studio universitarioe revisionare il decreto legislativo 29marzo 2012, n. 68. (3-01707)

Interrogazione a risposta scritta:

BRESCIA e CARIELLO. — Al Ministrodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca. — Per sapere – premesso che:

in conformità con le disposizioni le-gislative in materia di accesso ai corsi dilaurea a numero programmato, per l’annoaccademico 2015-2016, l’ammissione deicandidati ai corsi di cui all’articolo 1,comma 1, lettera a) della legge 2 agosto1999, n. 264, avviene a seguito di supera-mento di apposita prova sulla base delledisposizioni assunte con apposito decretoministeriale;

il decreto ministeriale del 3 luglio2015, n. 463, ha disciplinato, così comeprevisto dalla legge 2 agosto 1999, n. 264,le modalità di svolgimento dei test per icorsi di laurea a ciclo unico ad accessoprogrammato a livello nazionale perl’anno accademico 2015-2016;

come disposto dall’articolo 2 del ci-tato decreto ministeriale « La prova diammissione ai corsi di laurea magistrale inMedicina e Chirurgia e in Odontoiatria eProtesi dentaria, alla quale partecipano icandidati comunitari, i candidati non co-munitari di cui all’articolo 26 della legge

n. 189/2002 citata in premessa e i candi-dati non comunitari residenti all’estero, èunica per entrambi i corsi ed è di conte-nuto identico sul territorio nazionale »;

l’articolo 12 del decreto ministerialedel 3 luglio 2015, n. 463, specifica che ibandi di concorso emanati con decretorettorale entro il termine di 60 giorni dallosvolgimento delle prove, devono prevederedisposizioni atte a garantire la trasparenzadi tutte le fasi del procedimento ai sensidella legge n. 241/1990 e successive mo-dificazioni;

per l’anno accademico 2015-2016 laprova di ammissione ai corsi di medicinae chirurgia, odontoiatria e protesi denta-ria, è stata fissata, a norma dell’articolo 9del decreto ministeriale del 3 luglio 2015,n. 463, in data 8 settembre 2015, scadenzaunica per tutto il territorio nazionale;

il test di ammissione alla facoltà dimedicina e odontoiatria svoltosi l’8 set-tembre 2014 su tutto il territorio nazionaleè stato oggetto di segnalazioni circa pre-sunte irregolarità sulle procedure da adot-tare in tema di trasparenza;

da notizia di stampa riportata in data16 settembre 2015 dal quotidiano La Re-pubblica – Bari sulla propria versioneconsultabile online, si apprende che pressol’università degli studi di Bari si è verifi-cata una violazione delle essenziali e in-derogabili norme a garanzia della regola-rità delle prove di ammissione;

secondo quanto denunciato dall’arti-colo succitato, dall’associazione studente-sca « LINK » e dal rappresentante deglistudenti in Senato Accademico, FrancescoInnamorato, presso l’università degli studidi Bari è stata riscontrata una graveviolazione del materiale ministeriale og-getto della prova di ammissione;

si evince che le buste all’interno dellequali erano custoditi i plichi con le do-mande del test di ammissione erano apertee, sempre secondo le testimonianze dei

Atti Parlamentari — 28678 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 29: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

partecipanti al test, una di queste eracompletamente priva dell’adesivo del Mi-nistero e, una volta accertata tale mano-missione, sarebbe stata sostituita dallacommissione presente in aula, che avrebbeprovveduto a mettere a verbale l’accaduto;

inoltre, da altre segnalazioni dei par-tecipanti, sempre riportate dall’articolo, sievince che al termine della prova, dopoche i commissari hanno ritirato le penneper completare i quiz, una ragazzaavrebbe continuato a barrare i quesitidella prova di ammissione utilizzandoun’altra penna che aveva in tasca;

tuttavia, lo stesso giorno dei test diammissione alla facoltà di medicina eodontoiatria, il rettore dell’università deglistudi di Bari, Antonio Uricchio, ha smen-tito le segnalazioni, asserendo di aververificato personalmente le procedure econfermando la regolarità dello svolgi-mento del test;

si precisa che presso l’università deglistudi di Bari anche lo scorso anno, in data8 aprile 2014, si è verificata una graveviolazione del materiale ministeriale og-getto della prova di ammissione per lafacoltà di medicina e odontoiatria, succes-sivamente comprovata dalle indagini con-dotte dal Ministero dell’istruzione, del-l’università e della ricerca e già oggettodell’interrogazione a risposta scritta n. 4-04645 –:

se sia a conoscenza dei fatti esposti inpremessa;

se intenda verificare la veridicità deifatti esposti in premessa, ovvero intendaintervenire nel rispetto delle sue compe-tenze qualora tali irregolarità venisseroconfermate da accertamenti ministeriali;

quali iniziative di competenza in-tenda assumere al fine di impedire che taliviolazioni possano verificarsi nel corsodelle prove di ammissione ai corsi dilaurea a ciclo unico ad accesso program-mato a livello nazionale per gli anni suc-cessivi. (4-10408)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

CAPONE, MARIANO, LENZI, PIC-CIONE, BURTONE e VICO. — Al Ministrodel lavoro e delle politiche sociali. — Persapere – premesso che:

tra le misure di lotta alla povertàriservate al Mezzogiorno, il Governo haprevisto un intervento volto a contrastarela povertà assoluta, in quanto i dati di-sponibili evidenziano una particolare in-cidenza del fenomeno nelle regioni delSud Italia;

nella nota del Governo riguardante ilMezzogiorno al lavoro. Misure urgenti perl’occupazione giovanile e contro la povertànel Mezzogiorno è indicato, infatti, che il12 per cento dei meridionali è in perma-nente condizione di grave deprivazione eche al Sud un cittadino su tre dellapopolazione ha sperimentato forme digrave deprivazione in uno degli ultimi dueanni, contro un cittadino su cinque nel-l’intero paese (Sud incluso);

con queste finalità è stata estesa atutto il Mezzogiorno la sperimentazionedella Carta acquisti, di cui all’articolo 60del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5,precedentemente riservata ad alcuni co-muni con popolazione superiore a 250.000abitanti, individuati in: Bari, Bologna, Ca-tania, Firenze, Genova, Milano, Napoli,Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona;

l’estensione della sperimentazionedella Carta acquisti a tutto il Mezzogiornoè finanziata con 167 milioni di euro per glianni 2014 e 1015, mentre non risultereb-bero risorse per l’anno 2016;

attualmente le risorse per questa mi-sura derivano da risorse già destinate alMezzogiorno, in particolare dalla ripro-grammazione delle risorse del Fondo dirotazione di cui alla legge 16 aprile 1987,n. 183, già destinate ai Programmi opera-tivi 2007/2013 e alla rimodulazione delle

Atti Parlamentari — 28679 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 30: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

risorse del medesimo Fondo di rotazione,già destinate agli interventi del Piano diAzione Coesione, ai sensi dell’articolo 23,comma 4, della legge 12 novembre 2011,n. 183, previo consenso, per quanto oc-corra, della Commissione europea;

le risorse disponibili sono ripartitetra tali ambiti territoriali, con provvedi-mento del Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, d’intesa con il Ministerodell’economia e delle finanze e il Ministroper la coesione territoriale, in maniera cheai residenti di ciascun ambito territoriale,destinatario della sperimentazione, sianoattribuiti contributi per un valore com-plessivo di risorse proporzionale alla stimadella popolazione in condizione di maggiorbisogno residente in ciascun ambito;

allo stato attuale l’estensione nelleregioni meridionali della sperimentazionenon sembrerebbe avviata –:

quali siano stati fino ad oggi i motividi un così notevole ritardo nell’attivazionedell’estensione della sperimentazione e seil Ministro interrogato non ritenga oppor-tuno attivarsi fin d’ora affinché, anche peril 2016, il Governo possa stanziare i fi-nanziamenti necessari per prorogare edeventualmente estendere questa misura.

(5-06425)

* * *

SALUTE

Interrogazioni a risposta scritta:

SCOTTO. — Al Ministro della salute. —Per sapere – premesso che:

da troppi anni, tra riforme mal riu-scite e tagli indiscriminati, i livelli essen-ziali di assistenza in molte regioni delnostro Paese non sono più realmente ga-rantiti;

tra le regioni maggiormente colpite èsicuramente la Campania;

continue cessioni di sovranità dalsettore pubblico a quello privato accredi-tato, che oramai eroga il 60 per cento delleprestazioni, hanno progressivamente de-terminato un gravissimo squilibrio nel si-stema sanitario regionale;

l’applicazione del « cosiddetto decretoBalduzzi » in merito alla riorganizzazionedei punti nascita sta per produrre ulteriorimigrazioni sanitarie dalla Campania versoaltre regioni, poiché molti privati accredi-tati campani stanno dismettendo i puntinascita presenti sul territorio regionale;

tali dismissioni stanno avvenendo an-che in casi non rientranti nell’ambito diapplicazione del succitato decreto, poichéla vera ratio alla base di queste scelte lavolontà di spostarsi verso attività più re-munerative;

così si rischia di alterare completa-mente l’offerta dei sistema sanitario na-zionale in Campania;

un’applicazione rigida del decretoprovocherà con ogni probabilità un ulte-riore indebitamento di una rete ospeda-liera già ampiamente al di sotto deglistandard numerici nazionali;

solo nel settore ospedaliero accredi-tato si perderebbero oltre mille posti letto,e con essi capacità assistenziale, produt-tiva ed occupazionale;

sono, tra l’altro, diverse decine leprocedure di mobilità collettive avviate neiconfronti di professionalità specifiche edifficilmente ricollocabili, aspetto da nonsottovalutare in un’area travolta dalla crisieconomica come la Campania;

anche quest’anno, inoltre, già nelmese di luglio sono terminati i budgetassegnati alla regione, quindi per quantoriguarda riabilitazioni, diagnostica e labo-ratoristica i cittadini e le cittadine stannogià venendo rinviati alla sanità low costper ottenere analisi e prestazioni;

questi settori sono, in Campania,quasi del tutto gestiti dal privato accredi-tato;

l’annuale esaurimento anzitempo deibudget per prestazioni ambulatoriali ero-

Atti Parlamentari — 28680 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 31: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

gate da strutture accreditate, figlio siste-matico di errate programmazioni econo-mico-finanziarie, un’ulteriore riprova diuna programmazione disancorata dallarealtà locale e che bada solo a far qua-drare i conti in modo ragionieristico innome di un ipotetico pareggio di bilancio;

ad oggi non stato ancora nominatodal Governo il nuovo Commissario allaSanità della regione Campania;

l’allarme stato lanciato da diverserealtà dalla federazione regionale dellaFP-CGIL Campania all’AIOP Campania edalla Confindustria Campania hanno in-viato alle istituzioni note alle istituzioni;

se non ritenga doveroso ed urgenteun promuovere la convocazione di untavolo di crisi nazionale che scongiuri ilicenziamenti già avviati e la chiusura distrutture indispensabili a garantire il di-ritto alla salute;

se non ritenga necessario ipotizzaredelle deroghe allo « sforamento » dei tettidi spesa per evitare che la popolazionedella Campania si veda negato il dirittoalla salute. (4-10410)

D’AMBROSIO. — Al Ministro della sa-lute. — Per sapere – premesso che:

consultori familiari sono istituitidalla legge n. 405 del 29 luglio 1975, al cuiarticolo 1 si specifica che il servizio diassistenza alla famiglia e alla maternità hacome scopi l’assistenza istituisce i consul-tori familiari, al cui articolo n. 405 l’as-sistenza psicologica e sociale per la pre-parazione alla maternità ed alla paternitàresponsabile e per i problemi della coppiae della famiglia, anche in ordine allaproblematica minorile; la somministra-zione dei mezzi necessari per conseguire lefinalità liberamente scelte dalla coppia eda singolo in ordine alla procreazioneresponsabile nel rispetto delle convinzionietiche e dell’integrità fisica degli utenti; latutela della salute della donna e del pro-dotto del concepimento; la divulgazionedelle informazioni idonee a promuovere

ovvero a prevenire la gravidanza consi-gliando i metodi ed i farmaci adatti aciascun caso;

nella legge n. 405 del 1975 si faesplicito riferimento al fatto che le sommenon impiegate in un esercizio possonoessere impiegate negli anni seguenti e che« tali finanziamenti possono essere inte-grati dalle regioni, dalle province, daicomuni o dai consorzi di comuni diretta-mente o attraverso altre forme da essistabilite »;

lo Stato assegna risorse per finan-ziare il servizio, con un fondo ripartito trale regioni entro il mese di febbraio di ognianno sulla base dei seguenti criteri: il 50per cento in proporzione alla popolazioneresidente in ciascuna regione e il residuo50 per cento in proporzione al tasso dinatalità e di mortalità infantile, in base aidati ISTAT;

l’Italia festeggia quest’anno i 40 annidella legge sui consultori familiari. Se-condo un’inchiesta dell’Espresso, la pre-senza sul territorio dei consultori familiariè ancora carente rispetto alle norme pre-viste: ne mancherebbero circa mille ri-spetto agli standard previsti come obiettivonel 1975 (uno ogni 20 mila abitanti), conin testa il record negativo della Lombardiae delle regioni del Nordest. Stando aquanto si apprende dall’inchiesta giorna-listica, in Lombardia i consultori sareb-bero solo 209, meno della metà rispetto aquelli previsti dalla legge. Riporto testual-mente dall’inchiesta: « In Veneto sarebberosolo 99 sugli ipotizzati 250 e in FriuliVenezia Giulia e in Provincia di Trento nesono presenti solo un terzo rispetto allacifra prevista. Il primato negativo va allaprovincia di Bolzano, dove i consultoripubblici sono zero: quelli presenti infattisono tutti privati »;

nel 2004, il Ministero della salute haavviato una prima rilevazione ricognitivasulla situazione dei consultori familiaripubblici. In quell’analisi emergeva già ladistanza rilevante fra gli obiettivi previstidalla legge e la situazione reale sul territo-rio italiano. I dati di oggi sembrano mo-strare una realtà addirittura peggiorata;

Atti Parlamentari — 28681 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 32: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

in controtendenza rispetto ai consul-tori familiari pubblici si registra un au-mento dei consultori familiari privati, spe-cie per quelli di enti religiosi o che siispirano direttamente alla religione catto-lica. A livello nazionale, secondo l’inchie-sta giornalistica dell’Espresso, si contano283 consultori privati d’ispirazione reli-giosa, tra Cfc e Ucipem, le principaliorganizzazioni del settore, con poche ec-cezioni in Regioni dove i consultori pub-blici sono di più rispetto agli obiettiviprevisti dalla legge, come avviene in Ba-silicata, Emilia Romagna, Toscana e Valled’Aosta;

dall’inchiesta, emergono anche casi-limite, come in Lombardia, dove tutti iconsultori privati accreditati sono cattolici(tutti, tranne uno), o come quella delLazio, dove la decisione del Presidentedella Regione Lazio Nicola Zingaretti diimpedire l’obiezione al loro interno è stataper ora sospesa dal Tar;

nell’ambito della stessa inchiesta,emergerebbe anche una difficoltà per ilMinistero di recuperare e recepire, ancheper mancanze degli uffici regionali, i datidi tutte le Regioni su un tema così delicatoe privato. Appaiono evidenti le difficoltàche incontra una donna che scelga diinterrompere la gravidanza. In alcune re-gioni, infatti, il rapporto tra colloqui perl’Ivg e il successivo rilascio del certificato,mette in luce delle anomalie, come nelleMarche, dove, secondo l’inchiesta, vienerilasciato un solo certificato per ogni 12,3donne che lo hanno chiesto;

appare anche rilevante il caso in cuii consultori pubblici finiscono per diven-tare centro di smistamento verso i CAV, iCentri per la vita, istituti di ispirazionereligiosa, strutture private gestite da vo-lontari e sostenute, secondo l’inchiestadell’Espresso, « al 68 per cento con soldipubblici, di cui il 58 sono versati dacomuni, ASL e province, che in alcuni casiinviano a queste strutture anche vittime ditratta e di diverse forme di disagio, mentreper l’altro dieci per cento si tratta di nonmeglio definiti “contributi pubblici vari”.

Attualmente in Italia ce ne sono 355,presenti principalmente in Lombardia,Piemonte, Veneto e Sicilia. Anche perchéspesso non hanno nemmeno i medici ne-cessari: in 7 regioni i ginecologi sono inmedia meno di uno per centro. In altreotto regioni non si va sopra l’uno e mezzo.Il che significa non poter garantire sempreil servizio » –:

se sia prevista nel corso di quest’annoo nell’ambito della legislatura in corsoun’altra rilevazione ministeriale sui datiesposti in premessa, se si registrino ancoradifficoltà nel censimento dei consultoririspetto agli obiettivi previsti dalla legge, sepersistano le difficoltà di recepimento deidati dalle regioni e se il Governo tramiteil Ministero della salute, intenda interve-nire in questa delicata questione.

(4-10415)

CAPUA e VARGIU. — Al Ministro dellasalute. — Per sapere – premesso che:

l’European centre for disease preven-tion and control ha recentemente pubbli-cato un report sulle attività di prevenzionee di trattamento dell’HIV/AIDS in 55 Paesieuropei e dell’Asia Centrale, dimostrando isostanziali progressi nella diagnosi e neltrattamento della patologia;

la letteratura scientifica internazio-nale è concorde nel sottolineare come ladiagnosi precoce della sieropositività rap-presenti un momento fondamentale dellalotta all’HIV e alla patologie correlate, inquanto consente l’immediato inizio di untrattamento farmacologico mirato a man-tenere condizioni ottimali del paziente peril tempo più lungo possibile;

in particolare in Italia, i virologi sonoconcordi nell’adottare un approccio tera-peutico « test and treat », con interventoimmediato al riconoscimento della siero-positività, avendo ormai abbandonato laprassi di dare inizio al trattamento tera-peutico anti HIV sulla base del supera-mento della soglia nella conta delle celluleCd4;

Atti Parlamentari — 28682 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 33: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

i dati dello studio Ecdc purtroppoconfermano come nel 2013, neppure lametà dei soggetti a rischio nei Paesi eu-ropei testati sia stato effettivamente sot-toposto a test diagnostico e come ben il 47per cento dei soggetti diagnosticati siastato riconosciuto in fase avanzata, conconseguente riduzione dell’efficacia deltrattamento sanitario;

uno dei motivi che rende difficile ladiagnosi precoce della sieropositività HIVè la ritrosia sociale da parte dei soggetti arischio a presentarsi presso le strutturepubbliche per eseguire il pur semplice testdi identificazione del virus;

in particolare, in Francia, le associa-zioni di sensibilizzazione su HIV e AIDShanno calcolato che circa 30.000 individuipotrebbero essere sieropositivi HIV senzasapere d’esserlo, con conseguenti ritardinell’approccio terapeutico e rischi di con-tagi nei confronti dei partner sessuali;

per ovviare a tale barriera culturale,che rischia di depotenziare l’interventoantiretrovirale e di ridurre l’efficacia delleattività di prevenzione nella diffusione delvirus, diversi Paesi occidentali hanno in-trodotto la vendita al pubblico, in farma-cia, dei kit dei test « fai da te », chevengono considerati « totalmente affida-bili » qualora effettuati almeno tre mesidopo l’avvenuto contagio;

in particolare, negli USA è in liberocommercio il test « ORAQUICK » che sieffettua attraverso un tampone orale e« l’HIV test yourself » che necessita di unagoccia di sangue dal dito. In Gran Breta-gna è disponibile il « BIOSURE HIV selftest » e in Francia è stato recentementeautorizzata la vendita del « AUTOTESVIH » che, analizzando una goccia di san-gue estratta dal dito, come nei test per lamisurazione della glicemia, consente ri-sposte entro 15 minuti, con un indice diattendibilità pari al 99,8 per cento;

il costo dei kit per l’esecuzione deltest appare relativamente accessibile, va-riando dai 40 dollari negli USA, ai 40 euroin GB, ai 25 euro del più recente testfrancese;

anche in Italia è del tutto ipotizzabileche esista una fascia di popolazione arischio che è restia a rivolgersi alle strut-ture sanitarie per motivi sociali e chesarebbe indubbiamente avvantaggiata nellaesigenza di diagnosi precoce da un piùfacile accesso al kit diagnostico diretta-mente attraverso la disponibilità imme-diata dei kit in farmacia;

la diagnosi precoce dell’HIV positivitàresta pertanto un importantissimo obiet-tivo sanitario e sociale per le implicazionisull’immediato inizio del trattamento te-rapeutico, ma anche sul contenimentodella diffusione del contagio virale –:

quali iniziative intenda intraprendereperché sia reso immediatamente disponi-bile anche in Italia, nella vendita attra-verso le farmacie al pubblico, con efficaciacontrollata e al prezzo di mercato piùbasso possibile, il kit per la autodiagnosidella positività all’HIV. (4-10417)

* * *

SEMPLIFICAZIONEE PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interrogazione a risposta scritta:

COZZOLINO, MASSIMILIANO BER-NINI, TRIPIEDI e COMINARDI. — AlMinistro per la semplificazione e la pub-blica amministrazione, al Ministro dellepolitiche agricole alimentari e forestali, alMinistro dell’interno. — Per sapere – pre-messo che:

sulla Gazzetta Ufficiale della Repub-blica Italiana n. 187 del 13 agosto 2015 èstata pubblicata la legge 7 agosto 2015n. 124 recante « Deleghe al Governo inmateria di riorganizzazione delle ammini-strazioni pubbliche »;

l’articolo 8, comma 1, lettera a), deltesto prevede, tra le altre cose, l’eventualeassorbimento del Corpo forestale delloStato in altra Forza di polizia;

Atti Parlamentari — 28683 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 34: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

l’estrema complessità tecnica dellamateria potrebbe andare ad incidere suldelicato e complesso « sistema sicurezza »del Paese, anche in termini di eventualiricadute di carattere operativo, economico,di status giuridico-professionale e previ-denziale su operatori di una Forza dipolizia ad ordinamento civile quale è ilCorpo forestale dello Stato –:

se i Ministri interrogati non ritenganoopportuno convocare le organizzazionisindacali del Corpo forestale dello Statoper esporre e condividere le linee che ilGoverno intenderà seguire nella elabora-zione degli eventuali decreti attuativi.

(4-10412)

* * *

SVILUPPO ECONOMICO

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare ilMinistro dello sviluppo economico, il Mi-nistro dell’interno, il Ministro delle poli-tiche agricole alimentari e forestali, ilMinistro della salute, per sapere – pre-messo che:

secondo i dati raccolti daConfagricoltura e Fondazione Open e dif-fusi durante il convegno « Contrabbando eContraffazione: difendiamo la filiera ita-liana », il fenomeno della contraffazionealimentare sottrae al nostro Paese risorseper circa 4 miliardi di euro l’anno, chesecondo il Censis si traducono in oltre 20mila posti di lavoro in meno e una fetta dimercato rilevante sottratta alle potenzia-lità di sviluppo del comparto agricolo;

il business del food fake è ormaiun’industria criminale globale dilaganteche danneggia pesantemente le aziendeproduttrici, soprattutto quelle italiane, lequali, oltre ad avere il problema dellacontraffazione vera e propria, devonocompetere anche con l’industria alimen-tare dell’italian sounding;

il food fake costituisce anche un ri-schio per la salute dei consumatori chepossono acquistare e utilizzare prodotti didubbia qualità ed origine, pensando che sitratti di cibi made in Italy e dunque sicurie controllati;

perfino l’Interpol si sta occupandodella lotta al cibo contraffatto: in una delleultime maxi operazioni, la Ospon IV, l’or-ganizzazione internazionale della poliziacriminale ha setacciato le dogane di 47paesi scovando più di 2.500 tonnellate dimerce illecita o contraffatta;

nei primi sette mesi del 2015 laGuardia di finanza ha sequestrato oltre162 mila chili di cibi contraffatti: la re-gione più colpita dai sequestri sono leMarche con 44.564 chilogrammi di ali-menti (in gran parte falsi prodotti biolo-gici), seguita da Veneto (30.705 chilo-grammi), Liguria (27.100 chilogrammi),Calabria (25.575 chilogrammi) e Basilicata(11.683 chilogrammi);

secondo un sondaggio Format per ilMinistero dello sviluppo, su 1.000 impreseagroalimentari con più di 10 addetti, il41,8 per cento ha subito almeno unacontraffazione dei propri prodotti in Italia;nelle imprese con almeno 250 dipendentiil fenomeno è ancora più presente: trequarti di queste aziende dichiarano diessere state vittime di contraffazione;

il fatturato stimato della vendita inItalia di prodotti agroalimentari contraf-fatti ammonta a oltre 1 miliardo di euro:tra i prodotti presi di mira ci sono vino,olio, formaggi, salumi, miele e pasta;

secondo il presidente diConfagricoltura Mario Guidi « Allargandoil fenomeno al resto del mondo, stimiamoche i prodotti agroalimentari contraffatti o“allusivi” al Made in Italy rappresentino unmercato complessivo di quasi 70 miliardidi euro »;

se i Ministri interpellati siano a co-noscenza della gravità del fenomeno de-scritto in premessa, sia dal punto di vistaeconomico che come ricaduta sulla sicu-rezza alimentare e in che modo si stiano

Atti Parlamentari — 28684 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 35: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

attivando, per quanto di loro competenza,per contrastare questa forma di crimina-lità;

se i Ministri interpellati non consi-derino necessario impegnarsi ed in chemodo per promuovere la valorizzazione etutela dei marchi del Made in Italy, in-tensificare i controlli, aggiornare continua-mente la legislazione e implementarel’adozione di tecnologie di tracciabilità erintracciabilità delle filiere dei prodottipiù moderne ed efficaci, in modo dadifendere il settore produttivo italiano e lasalute dei cittadini;

se i Ministri interpellati, per quantodi competenza, non considerino necessariorealizzare un’analisi delle ricadute delproblema dei prodotti alimentari contraf-fatti sulla salute degli italiani e, in chemodo intendano sensibilizzare e informarei cittadini rispetto ai rischi per la saluteche derivano dall’attività di questa indu-stria criminale.

(2-01085) « Sorial ».

Interrogazione a risposta in Commissione:

CATANOSO, CARFAGNA, BERGAMINIe POLIDORI. — Al Ministro dello sviluppoeconomico. — Per sapere – premesso che:

Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’at-trazione degli investimenti e lo sviluppod’impresa, ha pubblicato, sul proprio sitoe sulla Gazzetta Ufficiale n. 183 dell’8agosto 2015, un avviso che comunica chedal 9 agosto u.s. non è più possibilepresentare la richiesta di accesso alle age-volazioni all’autoimpiego a causa del-l’esaurimento delle risorse disponibili;

in conseguenza di ciò, startup, pro-getti innovativi e investimenti per tutticoloro che volevano accedere al bando pergli incentivi per l’autoimpiego, previsto daltitolo II del decreto legislativo 185 del2000 sembrerebbero definitivamente tra-montati;

attualmente, nella sola Sicilia ci sonocirca 700 domande in attesa di valutazione

per l’ammissione alle, agevolazione con-cesse dal decreto legislativo 185 del 2000,presentate a partire dal mese di marzo adoggi e circa 2.200 nel complesso delle altreregioni meridionali interessate alla misura;

vi sono due considerazioni da fare: laprima è che Invitalia dovrebbe deliberarele domande entro e non oltre 6 mesi dalladata di presentazione, quindi ci ritrove-remo a fine mese alla scadenza del sud-detto termine e ad oggi nessuna delle 700domande è stata messa in valutazione.Anche se domani mattina si iniziasse avalutare le domande presentate e nonancora esitate, le stesse dovrebbero aspet-tare altri 3 mesi circa per essere definite,per cui il termine verrebbe spostato a 9mesi. La seconda considerazione da fare èche tutte le società che hanno deciso diintraprendere un percorso imprenditorialegrazie all’aiuto del decreto legislativo 185del 2000, hanno dovuto sostenere dei costiiniziali (Costituzione società, Atti notarile,iscrizione CCIAA, attribuzione partita iva,costi di realizzazione format di domanda),i quali non ottenendo più nessun aiuto, sitrasformerebbero in perdite pure;

oltre alle 700 domande in attesa divalutazione si aggiungono altre 180 do-mande circa, che sono state già valutate,sono state ammesse alle agevolazioni e cheattendono la delibera e la convocazioneper la stipula del contratto;

alcune di queste 180 domande sonostate presentate nel 2014 e tali attesestanno solo causando perdite e debiti adattività nascenti;

da tenere sotto osservazione c’è an-che la sospensione dell’erogazione dei saldid’investimento che le aziende già avviatestanno attendendo da parecchio tempo eche negli ultimi mesi non si stanno piùerogando. Tali saldi servono per coprire gliinvestimenti già realizzati e servono apagare le aziende fornitrici delle attrezza-ture e dei beni di investimento;

Atti Parlamentari — 28685 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 36: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

tali ritardi oltre a danneggiare lestart-up stanno fortemente danneggiandotutte le aziende esistenti fornitrici;

a giudizio dell’odierno interrogante,uno strumento finanziario importantecome quello previsto dal decreto legislativo185 del 2000, non può essere soppresso inun momento così delicato per lo sviluppoeconomico del nostro Paese e specialmenteper il meridione –:

se il Ministro interrogato intenda as-sumere iniziative per rifinanziare la mi-sura prevista dal decreto legislativo 185del 2000 Titolo II ed, eventualmente, qualisiano i tempi previsti per il rifinanzia-mento e la riapertura delle agevolazioni;

quali provvedimenti intenda adottareInvitalia nei riguardi delle 2.200 domandepresentate precedentemente al bloccodell’8 agosto 2015 e quanto devono ancoraattendere le 180 aziende le cui domandesono già state valutate e attendono solo ladelibera;

quali iniziative intenda assumere neiriguardi di Invitalia per cercare di velo-cizzare i tempi per l’erogazione dei saldid’investimento attesi dalle imprese già og-getto di agevolazione. (5-06420)

Interrogazione a risposta scritta:

LACQUANITI, BERLINGHIERI, COMI-NELLI e SBERNA. — Al Ministro dellosviluppo economico, al Ministro del lavoroe delle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

IKEA è un’azienda multinazionalefondata in Svezia da Ingvar Kamprad, consede legale principale a Leida, nei PaesiBassi, specializzata nella vendita di mobili,complementi d’arredo e altra oggettisticaper la casa;

Ikea dal 1989 è presente in Italiadove ora ha 21 punti vendita, con unfatturato di 1,64 miliardi di euro e 6.587dipendenti (al 31 agosto 2011);

il punto vendita di Brescia, ubicatonel comune di Roncadelle, occupa circa30.000 mq, è uno dei più importanti pergiro d’affari del nostro Paese ed è in via diampliamento; al termine dei lavori, ilnuovo punto di vendita occuperà più di90.000 mq;

IKEA ha aderito a Federdistribu-zione, che non ha adottato il nuovo con-tratto nazionale del commercio rinnovatonel marzo 2015;

IKEA ha unilateralmente disdettotutti i contratti integrativi territoriali enazionali, dopo il fallimento delle tratta-tive tra sindacati e azienda avvenuto il 3luglio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucshanno indetto per l’11 luglio il primosciopero nazionale a cui hanno aderitoquasi tutti i lavoratori interessati, l’80 percento secondo stime sindacali;

il 2 agosto 2015 anche i lavoratori delpunto di vendita bresciano hanno aderitoalle agitazioni proclamate a livello nazio-nale;

i contratti integrativi disdetti preve-devano un premio fisso aziendale oltre allemaggiorazioni per le giornate festive edomenicali;

il premio fisso incideva del 20 percento sulla retribuzione dei dipendentipart-time, circa l’80 per cento del totale,costituendone una componente necessariaper il raggiungimento di un salario mini-mamente adeguato;

le maggiorazioni festive e domenicalidavano un apporto importante ai salari,diversamente piuttosto bassi, oltre a rico-noscere il disagio per i dipendenti impe-gnati in queste giornate normalmente de-putate al riposo e alla vita personale efamiliare –:

se siano a conoscenza dei fatti espostie quali iniziative di competenza intendanointraprendere al fine di agevolare unasoluzione della vertenza, per salvaguar-dare i già non elevati livelli salariali per idipendenti di IKEA Italia ricostruendo in

Atti Parlamentari — 28686 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 37: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

tal modo un sano rapporto tra lavoratori,sindacati e dirigenza aziendale. (4-10411)

Apposizione di firmead interrogazioni.

L’interrogazione a risposta in Commis-sione Iacono e altri n. 5-06326, pubblicatanell’allegato B ai resoconti della seduta del9 settembre 2015, deve intendersi sotto-scritta anche dal deputato Di Salvo.

L’interrogazione a risposta scritta Ca-tanoso n. 4-10274, pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta del 9 settembre

2015, deve intendersi sottoscritta anchedai deputati: Carfagna, Bergamini, Poli-dori.

Trasformazione di documentidel sindacato ispettivo.

I seguenti documenti sono stati cosìtrasformati su richiesta dei presentatori:

interrogazione a risposta in Commis-sione Nesci n. 5-04953 del 9 marzo 2015in interrogazione a risposta orale n. 3-01706;

interrogazione a risposta scritta Ca-tanoso e altri n. 4-10274 del 9 settembre2015 in interrogazione a risposta in Com-missione n. 5-06420.

Atti Parlamentari — 28687 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 SETTEMBRE 2015

Page 38: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

PAGINA BIANCA

Page 39: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

Page 40: ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZOdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0485/leg.17.s… · 485. Allegato B ATTIDICONTROLLOEDIINDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni:

€ 4,00 *17ALB0004850**17ALB0004850*