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654 MARTEDI ` 22 MAGGIO 2012 XVI LEGISLATURA BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI INDICE COMITATO PER LA LEGISLAZIONE ..................... Pag. 3 COMMISSIONI RIUNITE (III, V e XIV Camera e 3 a ,5 a e 14 a Senato) .................................. » 10 COMMISSIONI RIUNITE (I e II) ...................... » 11 COMMISSIONI RIUNITE (I e VIII) .................... » 25 COMMISSIONI RIUNITE (II e IX) ..................... » 26 AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI (I) ................................ » 32 DIFESA (IV) ................................... » 37 BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) ............. » 43 FINANZE (VI) .................................. » 53 CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) ................ » 65 AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) ......... » 69 TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) ........... » 74 ATTIVITA ` PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) ........ » 76 LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) ................... » 85 CAMERA DEI DEPUTATI N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID, Movimento di Respon- sabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, Democrazia Cristiana): PT; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia: Misto-NPSud; Misto-Fareitalia per la Costituente Popolare: Misto-FCP; Misto-Liberali per l’Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA: Misto-G.Sud-PPA.

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654 MARTEDI 22 MAGGIO 2012

XVI LEGISLATURA

BOLLETTINODELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI

I N D I C E

COMITATO PER LA LEGISLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3

COMMISSIONI RIUNITE (III, V e XIV Camera e 3a, 5a e 14a

Senato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10

COMMISSIONI RIUNITE (I e II) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11

COMMISSIONI RIUNITE (I e VIII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 25

COMMISSIONI RIUNITE (II e IX) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 26

AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E

INTERNI (I) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 32

DIFESA (IV) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 37

BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) . . . . . . . . . . . . . » 43

FINANZE (VI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 53

CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) . . . . . . . . . . . . . . . . » 65

AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) . . . . . . . . . » 69

TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) . . . . . . . . . . . » 74

ATTIVITA PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) . . . . . . . . » 76

LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 85

CAMERA DEI DEPUTATI

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania:LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popoloe Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID, Movimento di Respon-sabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, Democrazia Cristiana): PT; Italiadei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per leAutonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE;Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Noi peril Partito del Sud Lega Sud Ausonia: Misto-NPSud; Misto-Fareitalia per la Costituente Popolare:Misto-FCP; Misto-Liberali per l’Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA: Misto-G.Sud-PPA.

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AFFARI SOCIALI (XII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 96

AGRICOLTURA (XIII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 111

POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA (XIV) . . . . . . . . . . . . . . . » 113

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’ATTUAZIONE DEL FEDERALI-SMO FISCALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 124

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA

MAFIA E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI, ANCHE

STRANIERE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 154

INDICE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 155

— 2 —

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COMITATO PER LA LEGISLAZIONE

S O M M A R I O

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-BIS, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO:

Conversione in legge del decreto-legge 12 maggio 2012, n. 57, recante disposizioni urgenti inmateria di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasportie delle microimprese. Esame C. 5194 – Governo (Parere alle Commissioni riunite XI e XII)(Esame e conclusione – Parere con condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2012 (COM(2011)777 def.).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, relativa all’anno2012. Doc. LXXXVII-bis, n. 2. (Parere alla Commissione XIV) (Esame congiunto econclusione – Parere con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-BIS,

COMMA 1, DEL REGOLAMENTO

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Carolina LUSSANA.

La seduta comincia alle 14.

Conversione in legge del decreto-legge 12 maggio

2012, n. 57, recante disposizioni urgenti in materia

di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di

lavoro nel settore dei trasporti e delle microimprese.

Esame C. 5194 – Governo.

(Parere alle Commissioni riunite XI e XII).

(Esame e conclusione – Parere con condi-zione).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento in titolo.

Carolina LUSSANA, presidente e rela-tore, dopo aver brevemente illustrato icontenuti del provvedimento all’esame, cheintroduce alcune limitate modifiche al de-creto legislativo n. 81 del 2008, in materiadi tutela della salute e della sicurezza sul

lavoro nei settori ferroviario, marittimo eportuale, nonché nelle microimprese, os-serva come esso non presenti alcuna cri-ticità sul piano della specificità e omoge-neità delle sue disposizioni.

Dà quindi conto dell’anomala presenza,nel disegno di legge di conversione, ac-canto alla clausola di conversione e alladisposizione di entrata in vigore, di duenorme di natura sostanziale, che concor-rono a definire le complessive modificheche si intendono apportare al decretolegislativo n. 81 del 2008. In proposito,osserva che, negli ultimi anni, si sonoregistrati solo due precedenti di introdu-zione nel disegno di legge di conversione diun decreto, nel testo presentato dal Go-verno, di disposizioni di natura sostan-ziale, ulteriori rispetto alla clausola diconversione (si tratta, in particolare, deldisegno di legge di conversione del decre-to-legge 30 agosto 1993, n. 331, e deldisegno di legge di conversione del decre-to-legge 27 gennaio 2004, n. 16). Talecircostanza, secondo la seppur limitatis-sima giurisprudenza del Comitato – for-matasi in occasione dell’esame del disegno

Martedì 22 maggio 2012 — 3 — Comitato per la legislazione

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di legge di conversione del decreto leggen. 16 del 2004 – appare in contrasto conun ordinato e coerente impiego delle fontie con un corretto utilizzo dell’iniziativalegislativa governativa.

Tenuto conto inoltre del contenutodelle disposizioni in questione – volte,l’una, a incidere su un termine già scadutoe, l’altra, a differire il termine per l’ado-zione di regolamenti di delegificazione ilcui compito coincide con quello oggetto diun disegno di legge di delega approvato dalConsiglio dei ministri in data 11 maggio2012 e ponendosi quindi in aperta con-traddizione con l’intenzione, manifestatadal Governo in tale occasione, di deman-dare la stessa materia a norme primarie –osserva come le stesse appaiono pertantoprive di portata innovativa o, quantomeno, del carattere della necessità dell’in-tervento legislativo. Passa quindi ad illu-strare la seguente proposta di parere:

Dopo aver precisato che le disposizioniin questione sono volte, l’una, a incideresu un termine già scaduto e, l’altra, adifferire il termine per l’adozione di re-golamenti di delegificazione il cui compitocoincide con quello oggetto di un disegnodi legge di delega approvato dal Consigliodei ministri in data 11 maggio 2012 –risultando quindi in aperta contraddizionecon l’intenzione, manifestata dal Governoin tale occasione, di demandare la stessamateria a norme primarie – osserva con-clusivamente che le disposizioni in que-stione appaiono pertanto prive di portatainnovativa o, quanto meno, del caratteredella necessità dell’intervento legislativo.Passa quindi ad illustrare la seguenteproposta di parere:

« Il Comitato per la legislazione,

esaminato il disegno di legge n. 5194e rilevato che:

sotto il profilo dell’omogeneità del con-tenuto:

il decreto-legge – che si compone diun solo articolo, cui si aggiunge una di-sposizione di carattere sostanziale conte-nuta al comma 2 dell’articolo 1 del disegno

di legge di conversione – reca un conte-nuto omogeneo, essendo volto ad intro-durre limitate modifiche al decreto legi-slativo n. 81 del 2008 in materia di tuteladella salute e della sicurezza del lavoro neisettori ferroviario, marittimo e portuale,nonché nelle microimprese;

sul piano dei limiti di contenuto deidecreti legge:

il disegno legge di conversione, all’ar-ticolo 1, contiene, accanto alla consuetaformula di conversione ed alla clausola dientrata in vigore (rispettivamente, commi1 e 3), una disposizione di carattere so-stanziale, volta a novellare l’articolo 3,comma 2, del decreto legislativo n. 81 del2008, in materia di tutela della salute edella sicurezza nei luoghi di lavoro; talenovella sopprime, alla lettera a), l’inciso « enon oltre », contenuto al primo periodo delcomma 2 dell’articolo 3 in questione, inrelazione al termine di 36 mesi (peraltrogià scaduto) dalla data di entrata in vigoredel decreto legislativo n. 81 del 2008 entroil quale devono essere individuate le « par-ticolari esigenze connesse al servizio esple-tato o alle peculiarità organizzative » di cuioccorre tenere conto per l’applicazionedelle disposizioni del decreto legislativon. 81 del 2008 in particolari settori; allalettera b), essa differisce il termine, pre-visto dalla stessa disposizione e scaduto il15 maggio, per l’emanazione di regola-menti di delegificazione volti al coordina-mento della normativa relativa alle attivitàlavorative nel settore dei trasporti (segna-tamente, a bordo delle navi mercantili,delle navi da pesca e in ambito portuale,nonché nel settore del trasporto ferrovia-rio) con la disciplina generale in materiadi tutela e sicurezza sul lavoro recata daldecreto legislativo n. 81 in questione. Inmerito all’anomala presenza nel disegno dilegge di conversione di un decreto, neltesto presentato dal Governo, di disposi-zioni ulteriori e di natura sostanziale ri-spetto alla clausola di conversione, si re-gistrano, negli ultimi anni, solo due pre-cedenti (si tratta segnatamente del disegnodi legge di conversione del decreto-legge30 agosto 1993, n. 331, di cui all’atto

Martedì 22 maggio 2012 — 4 — Comitato per la legislazione

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Camera n. 3080 della XI legislatura, com-posto di 5 commi, uno dei quali recanteuna delega al Governo e del disegno dilegge di conversione del decreto legge 27gennaio 2004, n. 16, recante disposizioniurgenti concernenti i settori dell’agricol-tura e della pesca, di cui all’atto Cameran. 4644 della XIV legislatura); per il se-condo di tali provvedimenti, nella sedutadel 4 febbraio 2004, il Comitato per lalegislazione formulava una condizionesoppressiva della disposizione di caratteresostanziale, rilevando, in proposito, comela presenza di una simile disposizionenell’ambito del disegno di legge di conver-sione, sia « in contrasto con un ordinato ecoerente impiego delle fonti normative econ un corretto utilizzo dell’iniziativa legi-slativa da parte del Governo »;

sotto il profilo dei rapporti con la nor-mativa vigente:

il provvedimento, all’articolo 1,comma 2, lettera b), del disegno di legge diconversione, e all’articolo 1, comma 1, deldecreto-legge – mediante due disposizioniche fanno tra loro sistema – intervienesull’articolo 3 del decreto legislativo n. 81del 2008, allo scopo, rispettivamente, didifferire il termine (già più volte prorogatodal decreto-legge n. 207 del 2008, daldecreto-legge n. 194 del 2009 ed, infine,dal decreto-legge n. 225 del 2010) perl’adozione dei regolamenti di delegifica-zione previsti dal comma 2 e di novellarneil comma 3 nel senso di prevedere che ledisposizioni speciali vigenti nel settoreportuale, marittimo, delle navi da pesca eferroviario, restino in vigore non già finoalla scadenza del termine per l’adozionedei regolamenti di delegificazione (comeprevedeva la disposizione novellata) bensìfino alla loro effettiva emanazione. Inoltre,i contenuti dell’articolo 1, comma 2, deldisegno di legge di conversione si intrec-ciano con quelli di un disegno di leggeadottato dal Consiglio dei ministri conte-stualmente al decreto-legge in esame, indata 11 maggio 2012 che, come risulta dalcomunicato stampa relativo alla suddettariunione, avrebbe lo scopo di introdurreuna delega, necessaria al fine di armoniz-

zare la disciplina contenuta nelle differentinormative del settore portuale, marittimo,delle navi da pesca e ferroviario, adeguan-dola ai principi e criteri del decreto legi-slativo 81 del 2008, coincidendo pertantol’oggetto della delega in questione con ilcompito ora affidato ai regolamenti didelegificazione di cui il disegno di legge diconversione prevede sia differito il terminedi adozione;

infine, il disegno di legge non èprovvisto della relazione sull’analisi tecni-co-normativa (ATN), mentre è corredatodella dichiarazione di esclusione dell’ana-lisi di impatto della regolamentazione(AIR); la relazione illustrativa, conforme-mente a quanto disposto dall’articolo 9,comma 3, del regolamento di cui al de-creto del presidente del Consiglio dei mi-nistri 11 settembre 2008, n. 170, dà sin-teticamente conto degli effetti derivanti dalprovvedimento;

ritiene che, per la conformità ai para-metri stabiliti dagli articoli 16-bis e 96-bisdel Regolamento, debba essere rispettatala seguente condizione:

sotto il profilo dei limiti di contenuto deldecreto-legge, nonché dell’efficacia del testoper la semplificazione e il riordinamentodella legislazione vigente:

all’articolo 1 del disegno di legge diconversione, sia soppresso il comma 2,poiché, alla luce di quanto detto in pre-messa:

a) l’inserimento di disposizioni dicarattere sostanziale in un disegno di leggedi conversione non appare corrispondentead un corretto utilizzo dello specificostrumento normativo rappresentato datale tipologia di legge;

b) la disposizione contenuta allalettera a) – che sopprime l’inciso « e nonoltre » in relazione al termine entro ilquale devono essere individuate le « par-ticolari esigenze connesse al servizio esple-tato o alle peculiarità organizzative » di cuioccorre tenere conto per l’applicazionedelle disposizioni del decreto legislativon.81 del 2008 in particolari settori – è

Martedì 22 maggio 2012 — 5 — Comitato per la legislazione

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priva di portata innovativa, in quanto iltermine cui si fa riferimento risulta sca-duto;

c) appare dubbia la necessità che –come invece previsto dalla lettera b) – iltermine per l’adozione dei regolamenti didelegificazione di cui all’articolo 3, comma2, del decreto legislativo n. 81 del 2008,debba essere differito, tenuto conto che, indata 11 maggio 2012, il Consiglio deiministri ha approvato un disegno di leggedi delega, il cui oggetto coincide con ilcompito affidato ai regolamenti di delegi-ficazione in oggetto ».

Il Comitato approva la proposta diparere.

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Programma di lavoro della Commissione per il 2012

(COM(2011)777 def.).

Relazione programmatica sulla partecipazione del-

l’Italia all’Unione europea, relativa all’anno 2012.

Doc. LXXXVII-bis, n. 2.

(Parere alla Commissione XIV).

(Esame congiunto e conclusione – Parerecon osservazioni).

Il Comitato inizia l’esame degli atti intitolo.

Carolina LUSSANA, presidente, comu-nica che il Comitato per la legislazione èchiamato oggi a pronunciarsi, per laquarta volta nel corso della XVI legislaturae per la settima volta in assoluto, sulprogramma di lavoro della Commissioneper il 2012, nonché, per la seconda volta,sulla Relazione programmatica sulla par-tecipazione dell’Italia all’Unione europea,relativa all’anno 2012.

Ricorda, in proposito, come la compe-tenza del Comitato nell’esame del pro-gramma di lavoro della Commissione, sisia radicata a seguito dell’iniziativa, adot-tata nel marzo del 2004, dal collega An-tonio Soda che – in qualità di presidente

pro tempore del Comitato per la legisla-zione – avanzò presso la Presidenza dellaCamera la richiesta di uno specifico coin-volgimento del Comitato nella proceduraparlamentare di esame di tale importanteatto comunitario. Ciò in ragione dellapresenza nel documento in oggetto, pro-prio a partire da quell’anno, di peculiaricontenuti appositamente dedicati all’illu-strazione delle tecniche di produzionenormativa in ambito europeo.

Con riferimento alla Relazione pro-grammatica sulla partecipazione dell’Italiaall’Unione europea, ricorda che è la se-conda volta che essa forma oggetto diesame del Comitato, e, più in generale,degli organi parlamentari, trattandosi diun nuovo istituto, introdotto nell’ordina-mento a seguito della novella apportataall’articolo 15 della legge n. 11 del 2005dalla legge comunitaria 2009 (legge n. 96del 2010), che ha previsto che il Governopresenti, in luogo di un’unica relazioneannuale, due distinte relazioni: una pro-grammatica, da presentare entro il 31dicembre di ogni anno, e una di rendi-conto, da presentare entro il 31 gennaio diogni anno. Sulla base di quanto stabilitodalla Giunta per il Regolamento nel parereespresso il 14 luglio del 2010, la suddettarelazione è oggetto di esame congiunto conil programma legislativo delle Istituzionieuropee, secondo la procedura già deli-neata dalla Giunta per il Regolamento il 9febbraio 2000. L’esame del Comitato siconcluderà pertanto con l’approvazione diun unico parere avente ad oggetto tutti edue gli atti.

Ricorda, infine, che i rilievi che ilComitato riterrà di formulare verrannoinviati alla Commissione Politiche del-l’Unione europea, la quale procede al-l’esame congiunto del Programma di la-voro della Commissione e della Relazioneprogrammatica, secondo le modalità sta-bilite dal già richiamato parere dellaGiunta per il Regolamento del 14 luglio2010.

Antonino LO PRESTI, relatore, rite-nendo superfluo aggiungere considerazioniulteriori di ordine procedurale e regola-

Martedì 22 maggio 2012 — 6 — Comitato per la legislazione

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mentare rispetto all’esauriente quadro de-lineato dal presidente, illustra la seguenteproposta di parere:

« Il Comitato per la legislazione,

esaminato il Programma di lavorodella Commissione per il 2012 (COM(2011)777 def.) e la Relazione program-matica sulla partecipazione dell’Italia al-l’Unione europea, relativa all’anno 2012(Doc. LXXXVII-bis, n. 2) di cui all’articolo15 della legge n. 11 del 2005, come sosti-tuito dalla legge comunitaria 2009 (leggen. 96 del 2010);

ricordato che è la seconda volta cheil Parlamento è chiamato ad esaminarecongiuntamente la Relazione programma-tica sulla partecipazione dell’Italia al-l’Unione europea e il programma di lavorodella Commissione europea, in quanto lasuddetta Relazione programmatica è stataintrodotta nell’ordinamento a seguito dellanovella apportata all’articolo 15 della leggen. 11 del 2005 dalla legge comunitaria2009 (legge n. 96 del 2010), che ha pre-visto che il Governo presenti, in luogo diun’unica relazione annuale, due distinterelazioni: una programmatica, da presen-tare entro il 31 dicembre di ogni anno,recante indicazione di obiettivi, priorità eorientamenti che il Governo intende se-guire a livello europeo nell’anno successivoe una di rendiconto, da presentare entro il31 gennaio di ogni anno;

ritenuto che l’esame congiunto di taliatti rappresenti una vera e propria ses-sione europea parlamentare di fase ascen-dente, interamente dedicata alla valuta-zione ed al confronto tra le priorità delleIstituzioni europee e quelle del Governoper l’anno in corso, in esito alla quale ilParlamento potrà definire indirizzi gene-rali per l’azione dell’Italia a livello euro-peo;

osservato che nella Relazione pro-grammatica, in premessa, si precisa cometale strumento contribuisca a una precocepresa di coscienza da parte del Parla-mento sull’evoluzione dell’Unione europea,delle sue politiche e sulla posizione del

Governo in materia e che, in quest’ottica,si è inteso « accentuare il taglio strategicoe programmatico della Relazione stessa »;

constatato tuttavia che il Programmadi lavoro della Commissione europea èstato predisposto nel mese di novembredello scorso anno, risultando conseguen-temente, allo stato, già in parte attuato, eche la Relazione programmatica è statapresentata alle Camere il 4 maggio 2012,quindi leggermente in anticipo rispettoallo scorso anno (19 maggio 2011) macomunque in ritardo rispetto alla sca-denza legislativamente prevista (31 dicem-bre di ogni anno) e rilevato che, per effettodi tali circostanze, anche quest’anno l’in-cidenza della sessione europea di faseascendente sulla fase della formazionedelle politiche europee risulta depoten-ziata, svolgendosi quest’ultima a metà del-l’anno di riferimento, piuttosto che all’ini-zio;

rilevato che il Programma di lavorodella Commissione per il 2012, redatto informa sintetica sul modello dell’anno pre-cedente (12 pagine di programma, allequali si aggiungono 51 pagine di allegati),pur essendo prioritariamente volto a ri-spondere alle necessità urgenti emerse inseguito all’attuale crisi economica, perse-gue obiettivi vertenti anche su questionistrutturali in una prospettiva di lungotermine; in tale ambito, il paragrafo 5,dedicato alla « Regolamentazione intelli-gente e applicazione efficace » della norma-tiva UE a tutti i livelli, riveste un notevoleinteresse per il Comitato: in esso infatti sidà conto del progressivo affermarsi dellavalutazione di impatto della regolamenta-zione quale elemento standard del lavorodella Commissione, essenziale per il mi-glioramento della qualità della normativa;si dà altresì conto dell’impegno a esten-dere il periodo minimo per la consulta-zione delle parti interessate (da 8 a 12settimane) in modo da garantire un effet-tivo coinvolgimento dei destinatari dellaregolamentazione sulle principali sceltestrategiche pubbliche; si enuncia, infine,l’obiettivo di limitare gli oneri amministra-tivi « a quanto strettamente necessario,

Martedì 22 maggio 2012 — 7 — Comitato per la legislazione

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valutando in particolare l’impatto del re-golamento UE sulle piccole imprese », me-diante il completamento del relativo pro-gramma;

preso atto che, in concreta attuazionedi tale ultimo impegno, nell’Allegato II alProgramma di lavoro della Commissioneper il 2012, intitolato « Iniziative per lasemplificazione e la riduzione degli oneriamministrativi », sono elencate 28 propo-ste, tra le quali, in particolare, si segna-lano: il « Quadro paneuropeo per l’identi-ficazione, l’autenticazione e la firma elet-troniche », (iniziativa n. 2) volto ad incre-mentare le possibilità d’uso delle firmeelettroniche, al fine di facilitare le tran-sazioni elettroniche tra cittadini, imprese eamministrazioni; l’iniziativa legislativa(n. 9) in materia agricola, relativa allacommercializzazione di semi, finalizzata asemplificare la legislazione mediante lasostituzione di dodici direttive con ununico atto; il « Codice dell’immigrazionedell’Unione europea » (iniziativa n. 14) checonsolida la normativa vigente in materiadi immigrazione contenuta nelle cinquedirettive in vigore in materia di migrazionelegale, con l’obiettivo di migliorare la coe-renza tra gli strumenti, assicurare maggiortrasparenza ed identificare eventuali la-cune; l’iniziativa legislativa (n. 16) in ma-teria di dispositivi di protezione indivi-duale, finalizzata a chiarire la portatanormativa della direttiva di riferimento,allo scopo di facilitarne l’applicazione daparte degli operatori; l’iniziativa in mate-ria di diritto processuale civile (n. 24) che,attraverso la definizione delle norme pro-cessuali minime comuni per i procedi-menti civili, persegue l’obiettivo di garan-tire che le procedure civili europee sianocoerenti;

evidenziato altresì come anche nel-l’Allegato I siano ricomprese iniziative cheappaiono di particolare rilevanza, sempresotto il profilo della semplificazione erazionalizzazione della legislazione, tra lequali, ad esempio, quella sulla « Mutuaassistenza tra le autorità amministrativedegli Stati membri e collaborazione traqueste e la Commissione per assicurare la

corretta applicazione delle normative do-ganale e agricola » (n. 115), volta alla sem-plificazione e alla « chiarificazione » dellalegislazione nel settore di riferimento;

constatato che, complessivamente,nell’Allegato I (limitatamente alle iniziativedella Commissione per il 2012) e nell’Al-legato II al Programma di lavoro dellaCommissione sono indicate ben 16 inizia-tive volte alla semplificazione e 10 voltealla riduzione degli oneri amministrativi,cui si aggiungono le ulteriori iniziativedirette a finalità di revisione, riesame emodifica delle direttive, « rifusione » (ov-vero aggiornamento ed unificazione di piùstrumenti normativi) e modifica di unnotevole numero di atti normativi;

rilevato che la Relazione program-matica, articolata in tre capitoli, presentaaspetti di interesse per il Comitato per lalegislazione in relazione all’individuazionedegli strumenti normativi di recepimento eattuazione degli atti normativi europei,nonché in materia di obblighi informativiin capo al Governo nei confronti delParlamento, al fine di rafforzare la par-tecipazione delle Assemblee legislative allaformazione e attuazione del diritto del-l’Unione europea;

osservato che, con riferimento alprimo aspetto, la normativa europea haattribuito all’Italia, da un lato, la facoltà diderogare al regime IVA europeo e, dall’al-tro, la possibilità di usufruire di un mec-canismo facoltativo per il pagamento del-l’IVA sulla cessione di quote di gas serrae constatato, in proposito, che la Relazioneprogrammatica si limita a prevedere ilmonitoraggio delle misure eventualmenteadottate in attuazione di tale facoltà dideroga alla normativa europea, senza in-dividuare gli atti a ciò destinati;

preso atto che nella Relazione pro-grammatica viene messo in risalto il nu-mero elevato di procedure d’infrazionependenti contro l’Italia per il mancatorecepimento del diritto europeo – pari a136 alla data del 31 dicembre 2011 – il 28per cento delle quali originato dal man-cato recepimento di direttive europee; os-

Martedì 22 maggio 2012 — 8 — Comitato per la legislazione

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servato in proposito che, come si evincedalla Relazione programmatica, tale con-tenzioso deriva, in parte, dalla ritardataapprovazione della legge comunitaria peril 2010 e in parte dai « forti ritardi » chesi registrano anche nei casi di recepimentoin via amministrativa;

valutata con favore, a tale ultimoproposito, l’intenzione manifestata dal Go-verno di ridurre il numero di infrazionipendenti a meno di 100 unità entro la finedel 2012, cui si accompagna il precisoimpegno di risolvere i casi aperti permancato recepimento delle direttive;

osservato altresì che, in relazione alsecondo aspetto (obblighi informativi), laRelazione dà conto della realizzazione delprogetto « AIR in comune », nato dall’esi-genza di dare attuazione all’articolo4-quater della legge n. 11 del 2005 (inmateria di partecipazione delle Camerealla verifica del rispetto del principio disussidiarietà degli atti legislativi del-l’Unione europea), al precipuo scopo dimigliorare l’informazione al Parlamentosull’impatto della normativa europea sulleregioni e sugli enti locali;

segnalato, tuttavia, in relazione a taleultimo profilo – in sé assai meritorio –che, fino ad ora, non vi è stato alcuncoinvolgimento delle Camere nell’attivitàdi sperimentazione del progetto in que-stione;

per quanto concerne la Relazione pro-grammatica sulla partecipazione dell’Italiaall’Unione europea, relativa all’anno 2012:

in relazione ai tempi di presentazionedella Relazione programmatica:

auspica che sia data attuazione al-l’intendimento del Governo di « garantireche il prossimo esercizio sia più aderenteagli obiettivi che lo ispirano e alle esigenzedel Parlamento », reputando prioritario, in

tale ambito, che si proceda alla tempestivapresentazione alle Camere della Relazioneprogrammatica, al fine di potenziarne ul-teriormente « il taglio strategico e program-matico »;

sotto il profilo della valutazione d’im-patto:

tenuto conto della riserva di legge, dicui all’articolo 23 della Costituzione, invitaad introdurre le eventuali deroghe al re-gime IVA europeo nonché alla normativain materia di pagamento dell’IVA sullacessione di quote di gas serra mediantel’adozione di provvedimenti di rango legi-slativo;

invita a valutare l’opportunità di in-staurare un costante flusso informativo traGoverno e Parlamento sulle procedure diinfrazione pendenti, che dia conto, inparticolare, dei criteri in base ai qualiavviene la scelta dello strumento di rece-pimento delle direttive comunitarie (so-prattutto ove si prediliga lo strumentoamministrativo), nonché dei dati e dellemotivazioni riguardanti i « forti ritardi »che si verificano nei casi di recepimentoda effettuarsi con atti amministrativi;

con specifico riguardo alla valuta-zione di impatto, auspica che venga assi-curato un tempestivo coinvolgimento delleCamere nel progetto « AIR in comune »,tenuto conto che, sino ad ora, esse nonsono state informate né del suo avvio nédei passi compiuti;

per quanto concerne il Programma dilavoro della Commissione europea per il2012, non ritiene di formulare specificheconsiderazioni in relazione ai profili dicompetenza del Comitato ».

Il Comitato approva.

La seduta termina alle 14.20.

Martedì 22 maggio 2012 — 9 — Comitato per la legislazione

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COMMISSIONI RIUNITE

III (Affari esteri e comunitari), V (Bilancio, tesoro e programmazione)e XIV (Politiche dell’Unione europea) della Camera dei deputati

e 3a (Affari esteri, emigrazione), 5a (Programmazione economica, bilancio)e 14a (Politiche dell’Unione europea) del Senato della Repubblica

S O M M A R I O

COMUNICAZIONI DEL GOVERNO:

Sulla riunione informale del Consiglio europeo del 23 maggio 2012 (Svolgimento econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

COMUNICAZIONI DEL GOVERNO

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente della 3a Commissione delSenato della Repubblica Lamberto DINI. –Interviene il Ministro degli affari europei,Enzo Moavero Milanesi.

La seduta comincia alle 10.35.

Sulla riunione informale del Consiglio europeo del

23 maggio 2012.

(Svolgimento e conclusione).

Lamberto DINI, presidente, avverte chela pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraversol’attivazione di impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso e la trasmissione radiofonicae satellitare.

Introduce quindi brevemente la discus-sione.

Il ministro Enzo MOAVERO MILANESIrende comunicazioni sull’argomento in ti-tolo.

Intervengono, quindi, per formulare os-servazioni e porre quesiti il senatoreEmma BONINO (PD), i deputati GiancarloGIORGETTI (LNP), presidente della VCommissione della Camera dei deputati, eEnrico PIANETTA (PdL), il senatoreFranco MARINI (PD) e Rossana BOLDI(LNP), presidente della 14a Commissionedel Senato della Repubblica, il deputatoSandro GOZI (PD), Lamberto DINI, presi-dente, e i senatori Francesca Maria MA-RINARO (PD), Raffaele FANTETTI (PdL) eEnrico MORANDO (PD) e i deputati Ni-cola FORMICHELLA (PdL) e FrancescoTEMPESTINI (PD).

Il ministro Enzo MOAVERO MILANESIrisponde ai quesiti posti e fornisce ulte-riori precisazioni.

Lamberto DINI, presidente, dichiaraconclusa la seduta.

La seduta termina alle 12.40.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta odierna è pubblicato in un fascicolo aparte.

Martedì 22 maggio 2012 — 10 — Riunite III-V-XIV C. e 3a-5a-14a S.

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COMMISSIONI RIUNITE

I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)e II (Giustizia)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblicaamministrazione. C. 4434 Governo, approvato dal Senato, C. 3380 Di Pietro, C. 3850Ferranti, C. 4382 Giovanelli, C. 4501 Torrisi, C. 4516 Garavini e C. 4906 Ferranti (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

ALLEGATO (Subemendamenti ed emendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti dell’Istituto nazionale confederale di assistenza (INCA-CGIL) edell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI), nell’ambito dell’esamedello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/52/CE cheintroduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori dilavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (Atto n. 466) . 20

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

SEDE REFERENTE

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente della II Commissione, GiuliaBONGIORNO. – Intervengono il Ministrodella giustizia Paola Severino Di Benedettoe il Ministro per la pubblica amministra-zione e la semplificazione Filippo PatroniGriffi.

La seduta comincia alle 12.20.

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della

corruzione e dell’illegalità nella pubblica ammini-

strazione.

C. 4434 Governo, approvato dal Senato, C. 3380 Di

Pietro, C. 3850 Ferranti, C. 4382 Giovanelli, C. 4501

Torrisi, C. 4516 Garavini e C. 4906 Ferranti.

(Seguito dell’esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l’esame delprovvedimento, rinviato il 17 maggio 2012.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverteche è stato chiesto che la pubblicità deilavori sia assicurata anche mediante l’at-tivazione dell’impianto audiovisivo a cir-cuito chiuso. Non essendovi obiezioni, nedispone l’attivazione.

Ricorda che le Commissioni stannoesaminando i subemendamenti riferiti al-l’emendamento 9.500 del Governo.

In particolare, nella seduta del 15 mag-gio scorso sono stati accantonati i sube-mendamenti Di Pietro 0.9.500.27, Sisto0.9.500.109 e Ferranti 0.9.500.72, che ri-guardano lettera a) del comma 1 dell’ar-ticolo 9; Di Pietro 0.9.500.28, Sisto0.9.500.110, Bocchino 0.9.500.3, Ferranti0.9.500.73 e Contento 0.9.500.118, che ri-guardano la lettera b) del comma 1 del-

Martedì 22 maggio 2012 — 11 — Commissioni riunite I e II

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l’articolo 9. Nella stessa seduta è statorespinto il subemendamento Sisto0.9.500.111.

Nell’ultima seduta del 17 maggio scorsosono stati accantonati i subemendamentiSisto 0.9.500.112 e Ferranti 0. 9. 500. 74che riguardano la lettera d) del comma 1dell’articolo 9; Ferranti 0.9.500.740 rela-tivo alla lettera e) del comma 1 dell’arti-colo 9; Sisto 0.9.500.113, Contento0.9.500.120 e 0.9.500.121, Ferranti0.9.500.75, Lussana 0.9.500.24 e Contento0.9.500.99, che riguardano la lettera f) delcomma 1 dell’articolo 9. Nella medesimaseduta sono stati respinti i subemenda-menti 0.9.500.10 del relatore per la IICommissione e Bocchino 0.9.500.4. È statoinvece approvato il subemendamento Fer-ranti 0.9.500.76, la cui approvazione haprecluso la votazione dei subemendamentoSisto 0.9.500.114 e Contento 0.9.500.100.

Sempre nella medesima seduta, gli ono-revoli Lorenzo Ria e Antonio Di Pietrohanno ritirato, rispettivamente a nome deipropri gruppi Unione di Centro ed Italiadei Valori, tutti i subemendamenti presen-tati dagli stessi gruppi, affinché dal loroesame non derivi un eventuale ritardodell’inizio della discussione in Assemblea,prevista per lunedì 28 maggio prossimo. Ilrelatore per la II Commissione, a seguitodella reiezione del suo subemendamento0.9.500.10, ha ritirato i subemendamenti0.9.500.11 e 0.9.500.12. Sono stati altresìritirati i subemendamenti Siliquini0.9.500.5, 0.9.500.6 e 0.9.500.200 nonchéContento 0.9.500.98 e 0.9.500.119.

Prima di passare all’esame del sube-mendamento Ferranti 0. 9. 500. 79, voltoa modificare la lettera h) del comma 1dell’articolo 9, da la parola al Ministro,che ne ha fatto richiesta.

Il ministro Paola SEVERINO DI BE-NEDETTO fa presente di aver riflettutoattentamente, nei giorni trascorsi dall’ul-tima seduta, sulle modifiche che è possi-bile apportare all’emendamento 9.500 delGoverno, al fine di venire incontro alleesigenze emerse e ritenute, sin dall’inizio,degne della massima considerazione, purmantenendo l’impianto sostanziale della

riforma. Ha quindi valutato attentamenteuna possibile riformulazione della fattis-pecie di cui al nuovo articolo 346-bis chel’emendamento del Governo inserisce nelcodice penale, il quale disciplina il trafficodi influenze illecite, nonché della nuovafattispecie di corruzione per l’eserciziodella funzione, delineata nel nuovo arti-colo 318 del codice penale.

Ritiene quindi possibile accogliere al-cune proposte di modifica contenute intaluni subemendamenti presentati, su cuiintende proporre una riformulazione. Asuo avviso, infatti, questo intervento nor-mativo è troppo importante ed il Governonon può esimersi dal mettere il massimoimpegno per arrivare alla definizione diun nuovo testo normativo che sia il mi-gliore possibile, fermo restando l’impiantodi base già previsto.

Sottolinea quindi che, se si vuole faredel bene al Paese, questa riforma vaapprovata, possibilmente oggi stesso.

Invita pertanto i presentatori dei sube-mendamenti Sisto 0.9.500.113, Contento0.9.500.121 e Ferranti 0.9.500.75 a rifor-mularli nei termini riportati in allegato(vedi allegato).

Ritiene che in questo modo sia possi-bile delineare meglio la nuova fattispeciedi cui all’articolo 318. Sottolinea infattiche introdurre le parole « indebitamente «e « per » l’esercizio delle funzioni, consentedi « stringere » il contenuto della fattispe-cie rendendo più percepibile il disvaloredella condotta e di definire le ipotesi direato sulla base di una precisa finalizza-zione, sottolineando al contempo il conte-nuto indebito o illecito della condotta.

In merito al nuovo articolo 346-bis delcodice penale, invita i proponenti a rifor-mulare il subemendamento Ferranti0.9.500.81 nei termini riportati in allegato(vedi allegato).

Rileva, infatti, che la fattispecie deltraffico di influenze illecite, di cui alnuovo articolo 346-bis del codice penale, èdi non facile definizione. La parola « sfrut-tando » rende più pregnante la condottamentre le parole « o altro vantaggio pa-trimoniale » consentono di superare il ri-schio, presente nella precedente versione,

Martedì 22 maggio 2012 — 12 — Commissioni riunite I e II

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di colpire condotte che non sono conno-tate da disvalore come talune attività cherientrano nelle attività di lobby. Ha quindiritenuto opportuno proporre la nuova for-mulazione al fine di limitare la fattispeciealle sole situazioni in cui vi è riferimentoa denaro o ad altro vantaggio patrimo-niale.

Per quanto riguarda le ulteriori particontenute nell’emendamento 9.500 del Go-verno, chiede ai presentatori di ritirare tuttii subemendamenti presentati e di proce-dere alla votazione del suddetto emenda-mento governativo, del quale si assume lapiena responsabilità. Ciò al fine di mante-nere l’impostazione « piramidale » seguitaper quanto riguarda le pene e la « cascata »di valori che sono coinvolti. Resta chiara-mente ferma la possibilità di intervenirenella successiva fase in Assemblea.

Ritiene, infatti, che giungere in questafase ad un’approvazione condivisa dellariforma proposta possa costituire un’im-portante dimostrazione di coesione,quanto mai necessaria al Paese.

Antonio DI PIETRO (IdV) intervenendosull’ordine dei lavori, chiede che sia datalettura del testo degli articoli 318 e 346-bisdel codice penale, come risulterebberodall’approvazione delle modifiche testéprospettate dal ministro Severino. Sottoli-nea infatti l’esigenza della massima chia-rezza rispetto al testo che le Commissionisi apprestano a votare, tanto più alla lucedell’importanza delle modifiche proposte.

Giulia BONGIORNO, presidente, dà let-tura del nuovo testo degli articoli 318 e346-bis del codice penale, come risulte-rebbero dall’approvazione delle modifichetesté prospettate dal ministro della giusti-zia: « f) l’articolo 318 è sostituito dalseguente: « Art. 318. – (Corruzione perl’esercizio della funzione). – Il pubblicoufficiale che, per l’esercizio delle sue fun-zioni o dei suoi poteri, indebitamentericeve, per sé o per un terzo, denaro odaltra utilità o ne accetta la promessa èpunito con la reclusione da uno a cinqueanni »; r) dopo l’articolo 346 è inserito ilseguente: « Art. 346-bis. – (Traffico di

influenze illecite). – Chiunque, fuori daicasi di concorso nei reati di cui agliarticoli 318, 319 e 319-ter, sfruttando re-lazioni esistenti con un pubblico ufficialeo con un incaricato di un pubblico servi-zio, indebitamente fa dare o promettere, asé o ad altri, denaro o altro vantaggiopatrimoniale, come prezzo della propriamediazione illecita, ovvero per remunerareil pubblico ufficiale o l’incaricato di unpubblico servizio, è punito con la reclu-sione da uno a tre anni. La stessa pena siapplica a chi indebitamente da o promettedenaro o altro vantaggio patrimoniale. Lapena è aumentata se il soggetto che inde-bitamente fa dare o promettere, a sé o adaltri, denaro o altra utilità riveste la qua-lifica di pubblico ufficiale o di incaricatodi un pubblico servizio. Le pene sonoaltresì aumentate se i fatti sono commessiin relazione all’esercizio di attività giudi-ziarie. Se i fatti sono di particolare te-nuità, la pena è diminuita ».

Francesco Paolo SISTO (PdL) accogliela riformulazione proposta dal ministroSeverino riguardo al proprio subemenda-mento 0.9.500.113, che riformula di con-seguenza (vedi allegato), e ritira tutti isubemendamenti da lui presentati ad ec-cezione di quest’ultimo e del subemenda-mento 0.9.500.117.

Quanto alla riformulazione propostadal ministro Severino, ritiene che l’avver-bio « indebitamente » rafforzi le previsionidel testo; dà inoltre atto al Governo dellosforzo compiuto con riguardo al nuovoarticolo 346-bis, che ha portato ad unaformulazione che appare maggiormentecompatibile rispetto all’ordinamento. Ri-tiene oltretutto che, in questo modo, ilnuovo articolo 346-bis abbia caratteri dipiù marcata distinzione rispetto ad altrefattispecie, quali il delitto tentato e gli attipreparatori che, come sostenuto dalla dot-trina, non hanno rilevanza penale.

Si riserva quindi di presentare in As-semblea proposte emendative volte a giun-gere ad ulteriori miglioramenti del testo.In questa fase, intende preannunciare al-cune questioni che affronterà più diffusa-mente nella successiva fase dell’iter: in

Martedì 22 maggio 2012 — 13 — Commissioni riunite I e II

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primo luogo, è opportuno un migliore coor-dinamento del sistema sanzionatorio; in se-condo luogo, occorrerà definire più com-piutamente alcuni parametri svolgendo ul-teriori riflessioni su diversi aspetti.

Manlio CONTENTO (PdL) accetta laproposta di riformulazione del propriosubemendamento 0.9.500.121 (vedi alle-gato), riconoscendo al ministro Severino diavere tenuto conto dei rilievi sollevati dalproprio gruppo in merito all’esigenza diuna migliore formulazione della fattispecierelativa alla corruzione per l’eserciziodella funzione. Ritira quindi i suoi ulte-riori subemendamenti riferiti all’emenda-mento 9.500 del Governo.

Donatella FERRANTI (PD) riformula ilproprio subemendamento 0.9.500.75 (vediallegato), ritenendo che le modifiche pro-poste dal ministro contribuiscano ad unamigliore definizione della condotta.

Antonio DI PIETRO (IdV) rileva comele proposte di riformulazione del ministroriguardino solamente gli articoli 318 e346-bis, e chiede se non si intenda modi-ficare anche l’articolo 317, dal quale ri-tiene sia stata arbitrariamente espunta laconcussione per induzione. Chiede inoltreal ministro se sia stata adeguatamentevalutata la relazione tra fattispecie diconcussione e quella di traffico di in-fluenze illecite.

Il Ministro Paola SEVERINO DI BE-NEDETTO precisa che l’articolo 317 ri-mane immodificato, così come tutte lealtre disposizioni contenute nell’emenda-mento 9.500, fatta eccezione per quelle perle quali si è proposta una riformulazione,sempre che tali proposte siano accettate ei relativi subemendamenti approvati dalleCommissioni.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverteche si passa ora all’esame degli identici sube-mendamenti Sisto 0.9.500.113 (Nuova for-mulazione), Contento 0.9.500.121 (Nuovaformulazione) e Ferranti 0.9.500.75 (Nuovaformulazione).

Angela NAPOLI (FLpTP), relatore per laII Commissione, esprime parere favorevolesugli identici subemendamenti Sisto0.9.500.113 (Nuova formulazione), Con-tento 0.9.500.121 (Nuova formulazione) eFerranti 0.9.500.75 (Nuova formulazione)sia perché ne condivide il contenuto siaperché costituiscono il frutto di una me-diazione che consentirà di approvare ilprovvedimento in tempi rapidi.

Antonio DI PIETRO (IdV) dopo averericordato come il gruppo dell’IdV abbiaritirato tutte le proprie proposte emenda-tive, riservandosi di ripresentarle in As-semblea, ribadisce la totale contrarietàall’idea che la fattispecie di cui all’articolo317 non debba essere estesa alla concus-sione per induzione e non debba com-prendere, quale soggetto attivo, anche l’in-caricato di pubblico servizio. Ritiene in-fatti che quella per induzione sia la veraconcussione o, comunque, che sia la piùfrequente, grave e subdola, mentre la con-cussione per costrizione, in base alla suapassata esperienza professionale, risultaun’ipotesi quasi inesistente nella pratica.Ritiene quindi che la formulazione del-l’articolo 317 contenuta nell’emendamento9.500 del Governo rappresenti una regres-sione nella lotta contro la corruzione.

Quanto alla fattispecie di corruzioneper l’esercizio della funzione, pur rite-nendo che la riformulazione proposta dalGoverno sia migliorativa del testo, prean-nuncia la presentazione in Assemblea diemendamenti che rendano la fattispecieancora più stringente.

Dichiara quindi di non condividere lariformulazione proposta dal Governo re-lativa alla fattispecie di cui all’articolo346-bis, poiché è contrario a limitare larilevanza penale al conseguimento di unvantaggio esclusivamente patrimoniale. Ri-tiene infatti che in questa tipologia difattispecie ogni tipo di utilità debba essereperseguita, sia essa personale, politica opatrimoniale. Sottolinea inoltre come inquesta fattispecie il conseguimento di unvantaggio patrimoniale sia l’ipotesi menofrequente.

Martedì 22 maggio 2012 — 14 — Commissioni riunite I e II

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Preannuncia quindi il voto contrariodel proprio gruppo sui subemendamentiriformulati in base alle indicazioni delGoverno e sull’emendamento 9.500 delGoverno.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) prean-nuncia il voto favorevole del propriogruppo sui subemendamenti riformulati inbase alle indicazioni del Governo e sul-l’emendamento 9.500 del Governo, purritenendo il testo migliorabile e pur con-dividendo alcuni dei rilievi espressi dal-l’onorevole Di Pietro.

Donatella FERRANTI (PD) ritiene chela nuova formulazione dell’articolo 318 delcodice penale risultante dall’emendamentodel Governo e dai subemendamenti ap-pena riformulati sia idonea a punire unaserie di condotte corruttive che la norma-tiva vigente non riesce a colpire in ma-niera adeguata.

Enrico COSTA (PdL) dichiara il propriovoto favorevole ai subemendamenti ap-pena riformulati, ritenendo che questi in-dividuino meglio la condotta riducendofortemente il rischio di incriminazioni dicondotte prive di una vera e proprialesività dal punto di vista penalistico.Esprime pertanto apprezzamento per ilMinistro che attraverso le proposte diriformulazioni di alcuni subemendamentiè riuscito a sintetizzare posizioni di forzepolitiche che all’inizio del dibattito pote-vano sembrare inconciliabili.

Il Ministro Paola SEVERINO DI BE-NEDETTO, riferendosi all’intervento del-l’onorevole Di Pietro, fa presente che leriformulazioni da lei proposte nella pre-sente seduta si limitano unicamente asubemendamenti inerenti al reato di cor-ruzione per l’esercizio della funzione ed aquello di traffico di influenze illecite, pre-visti rispettivamente dalle lettere f) ed r)del comma 1 dell’articolo 9 del testodell’emendamento del Governo. Ciò signi-fica che le disposizioni di tale emenda-mento riferite ai reati di concussione edinduzione indebita a dare o promettere

utilità rimangono immodificate. Con par-ticolare riferimento al reato di concus-sione così come formulato dall’emenda-mento del Governo, ribadisce che la sceltadi non prevedere più l’incaricato di pub-blico servizio quale autore del reato trovala propria giustificazione nella considera-zione che quest’ultimo non ha poteri talida essere in grado di costringere il sog-getto passivo del reato, mentre è in gradodi indurlo indebitamente a dare o pro-mettere delle utilità. In sostanza, la nuovaformulazione dei reati di concussione, cor-ruzione per l’esercizio della funzione einduzione indebita a dare o promettereutilità tiene conto, per quanto attiene alsoggetto attivo del reato, alla diversa forzacoercitiva del pubblico ufficiale e dell’in-caricato di pubblico servizio. Ricorda co-munque che l’emendamento del Governoprevede ulteriori modifiche alla disciplinadei reati contro la pubblica amministra-zione introducendo tra l’altro il reato dicorruzione tra privati.

Roberto RAO (UdCpTP) ritiene soddi-sfacente la mediazione testé raggiunta conl’aiuto del Governo. Sottolinea che il suogruppo avrebbe voluto norme più severe,ma, per agevolare i lavori delle Commis-sioni, ha ritirato i propri subemendamenti,nella convinzione che, su un tema delicatocome questo, le Commissioni non possanoregistrare una divisione. Ritiene che illavoro svolto dal Governo in vista delconseguimento di una soluzione condivisasia stato fondamentale anche per evitaredi offrire argomenti ai troppi denigratoridel Parlamento. Valuta pertanto favorevol-mente la proposta avanzata dal Governoper la riformulazione dei subemendamentiSisto 0.9.500.113, Contento 0.9.500.121 eFerranti 0.9.500.75 e preannuncia il votofavorevole sugli stessi.

Le Commissioni approvano gli identicisubemendamenti Sisto 0.9.500.113 (nuovaformulazione), Contento 0.9.500.121(nuova formulazione) e Ferranti 0.9.500.75(nuova formulazione) (vedi allegato).

Giulia BONGIORNO, presidente, pro-pone per ragioni di economia procedurale

Martedì 22 maggio 2012 — 15 — Commissioni riunite I e II

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di accantonare, condividendolo le Com-missioni, tutti i subemendamenti successivial fine di esaminare immediatamente ilsubemendamento Ferranti 0.9.500.81, delquale il ministro ha proposto una rifor-mulazione. L’esigenza di esaminare imme-diatamente il predetto subemendamento èdettata dalla Ricorda che il Ministro hachiesto, contestualmente all’approvazionedel subemendamento riformulato, il ritirodi tutti i restanti subemendamenti, com-presi quelli accantonati nelle scorse se-dute, per poter approvare poi l’emenda-mento 9. 500 del Governo, come risultantedai su emendamenti approvati.

Tuttavia, per poter esaminare imme-diatamente il subemendamento Ferranti0.9.500.81, occorre prima respingere i su-bemendamenti Sisto 0.9.500.127, Contento0.9.500.123 e Siliquini 0.9.500.8, salvo chesiano ritirati.

Francesco Paolo SISTO (PdL) ritira ilsuo subemendamento 0.9.500.127.

Manlio CONTENTO (PdL) ritira il suosubemendamento 0.9.500.123.

Maria Grazia SILIQUINI (PT) ritira ilsuo subemendamento 0.9.500.8.

Giulia BONGIORNO, presidente, avvertequindi che si passa all’esame del sube-mendamento Ferranti 0.9.500.81.

Donatella FERRANTI (PD) accetta laproposta di riformulazione del suo sube-mendamento 0.9.500.81 avanzata dal Go-verno (vedi allegato), chiarendo che il su-bemendamento in questione si propone ditipizzare meglio le fattispecie di reatoonde evitare che, attraverso di esse, sipossano colpire condotte non illecite o allimite tra il lecito e l’illecito.

Le Commissioni approvano il subemen-damento Ferranti 0.9.500.81 (nuova for-mulazione) (vedi allegato).

Giulia BONGIORNO, presidente, chiedese, alla luce dell’intervento svolto dal mi-nistro della giustizia ed all’approvazione

degli identici subemendamenti Sisto0.9.500.113 (Nuova formulazione), Con-tento 0.9.500.121 (Nuova formulazione) eFerranti 0.9.500.75 (Nuova formulazione)nonché del subemendamento Ferranti0.9.500.81 (nuova formulazione), i presen-tatori dei subemendamenti all’emenda-mento 9.500 del Governo non ancora esa-minati siano disponibili al ritiro deglistessi.

Angela NAPOLI (FLpTP), relatore per laII Commissione, ritira tutti i suoi sube-mendamenti non ancora esaminati così daconsentire alle Commissioni di concluderei propri lavori e da portare il provvedi-mento in Assemblea nei tempi stabiliti dalcalendario dei lavori. Pur ritenendo, in-fatti, che il testo del Governo possa essereancora migliorato, giudica in questo mo-mento prioritario portare in Aula un testodiverso da quello approvato dal Senato,che il suo gruppo giudica del tutto insuf-ficiente. Chiede peraltro la Governo di nonlasciar cadere il lavoro da lei svolto inqualità di relatrice per la II Commissionee di tenere quindi conto nelle successivefasi di discussione delle proposte emenda-tive da lei presentate.

Donatella FERRANTI (PD) ritira tutti ipropri subemendamenti non ancora esa-minati, riservandosi di ripresentarli even-tualmente in Assemblea. Ritiene infattiessenziale che l’articolo 9 giunga in As-semblea in un testo diverso da quelloapprovato dal Senato, che il suo gruppogiudica inadeguato. A suo avviso, tuttavia,il testo del Governo può essere ulterior-mente migliorato: segnala, in particolare,l’importanza di garantire, accanto al ri-gore delle pene, l’effettività delle stesse,comprese quelle accessorie. Sottolineaquindi che serve il massimo sforzo di tuttiper contrastare la corruzione, che nonsoltanto danneggia gravemente l’economia,ma lede lo Stato di diritto.

Manlio CONTENTO (PdL) dà atto alGoverno di aver contribuito a far fare altesto un passo avanti nella direzione diuna più precisa determinazione delle fat-

Martedì 22 maggio 2012 — 16 — Commissioni riunite I e II

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tispecie penali in questione. Ritira, quindi,i suoi subemendamenti nonché, dopoaverli sottoscritti, quelli presentati da de-putati del suo gruppo che al momento nonpartecipano alla seduta, manifestando tut-tavia al Governo alcune preoccupazioniche si augura trovino attenzione nellasuccessiva discussione del provvedimentoin Assemblea. In primo luogo, ritiene cheoccorra riflettere anche su strumenti di-versi da quello della repressione penale,ad esempio prevedendo la incapacità aessere parte contrattuale o la risoluzionedel rapporto di impiego. In generale, ri-tiene necessario intervenire sulla pubblicaamministrazione per sradicare una certamentalità che, anche quando non porta avere e proprie condotte criminose, tuttaviaconcorre a creare un malcostume: ricordal’episodio di un dipendente pubblico cheha denunciato per assenteismo alcuni col-leghi e li ha visti in seguito fare carrierae sopravanzarlo in qualifiche superiori.Per quanto riguarda infine l’interdizionedai pubblici uffici, ritiene che serva farechiarezza, anche coordinando le disposi-zioni su questo punto con quelle recanti ladelega al Governo in materia di incandi-dabilità. Infine, sottolinea l’importanza dideterminare le fattispecie penali con lamassima attenzione possibile, per evitarequanto sta oggi accadendo in numerosicomuni italiani, nei quali i sindaci sitrovano ad essere imputati sulla base difattispecie di reato indeterminate.

Francesco Paolo SISTO (PdL) sottolineala necessità di una riforma coerente edorganica e ritiene che le Commissioniabbiano fatto oggi un passo avanti inquesta direzione. Ritira pertanto i proprisubemendamenti all’emendamento 9.500del Governo, riservandosi eventualmentedi ripresentarli in Assemblea. Segnala pe-raltro alcune preoccupazioni che si augurapossano essere valutate nel prosieguo delladiscussione. In primo luogo, osserva cheaccentuare la repressione penale rischia diprovocare distorsioni, inducendo i dipen-denti della pubblica amministrazione acomportamenti per così dire « difensivi ».Per quanto riguarda poi il comma 2 del-

l’articolo 9-bis, relativo alla corruzione traprivati, evidenzia il rischio di una ecces-siva oggettivazione della responsabilità.

Maria Grazia SILIQUINI (PT) prendeatto della proposta del ministro della giu-stizia e ritira i propri subemendamenti,riservandosi eventualmente di ripresen-tarli in Assemblea. Sottolinea comunquel’importanza di una stretta tipizzazionedelle fattispecie penali onde evitare l’ap-plicazione estensiva delle stesse in viainterpretativa. Quanto alle pene, ritienepreferibile non elevare i minimi edittali, inmodo da rimettere alle valutazioni dellamagistratura l’individuazione delle san-zioni più congrue in relazione ai casiconcreti. Quanto infine alla procedibilitàper i reati in questione, ritiene che, neicasi in cui ad essere interessate da con-dotte corruttive siano le società, l’avvio delprocedimento deve essere previsto a que-rela della parte lesa.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) ritira ipropri subemendamenti, riservandosi diripresentarli in Assemblea.

Giulia BONGIORNO, presidente, presoatto che non sono presenti i presentatoridei subemendamenti 0.9.500.4, 0.9.500.2 e0.9.500.300 e che, quindi, si intende che viabbiano rinunciato, avverte che le Com-missioni passano ora alle votazioni del-l’emendamento 9.500 del Governo, comerisultante dai subemendamenti approvati.

Enrico COSTA (PdL), intervenendo perdichiarazioni di voto, preannuncia l’asten-sione del suo gruppo ed esprime l’auspicioche in Aula sia possibile addivenire ad unasoluzione più soddisfacente, in spirito dicondivisione tra i gruppi.

Donatella FERRANTI (PD) preannun-cia il voto favorevole del suo grupporilevando come l’emendamento del Go-verno contenga gli elementi essenziali peruna concreta repressione penale del feno-meno della corruzione. Sottolinea inoltrel’importanza politica del fatto di portarein Assemblea un testo diverso da quello

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approvato dal Senato, oltre che un testorispondente agli obblighi internazionali suquesta materia.

Federico PALOMBA (IdV) ricorda cheil suo gruppo ha ritirato per primo tutti gliemendamenti e i subemendamenti presen-tati, considerato che, pur non essendofavorevoli al disegno complessivo propostodal Governo, si è ritenuto che quest’ultimoavesse il diritto di vedere messo in vota-zione il proprio emendamento.

Preannuncia il voto contrario del suogruppo sull’emendamento 9.500 del Go-verno in quanto, pur apprezzando alcuniaspetti, ne emerge una valutazione nelcomplesso negativa. Ritiene che « la madredi tutte le verità » sia l’articolo 319-quater,in relazione alla nuova formulazione del-l’articolo 317 del codice penale: è questoche fa pervenire il suo gruppo ad ungiudizio nel complesso contrario su unodei punti più qualificanti del provvedi-mento. L’Italia dei valori ritiene, infatti,che non fosse avvertita la necessità diprocedere ad uno « spacchettamento «dell’articolo 317 del codice penale, nelsenso di distinguere il reato di concussioneper costrizione da quello per induzione. Sitratta di un’operazione tecnicamente com-plessa che non tiene oltretutto conto delfatto che le ipotesi di concussione percostrizione sono molto rare, diversamenteda quelle per induzione che, ricompren-dendo oltretutto molti atteggiamenti distampo mafioso, è molta diffusa nel Paese.

Ribadisce pertanto come sia estrema-mente complicata la distinzione tra con-cussione per costrizione e concussione perinduzione e per tale ragione l’attuale ar-ticolo 317 del codice penale pone le dueipotesi sullo stesso piano.

Ritiene inoltre che i testi all’esame delleCommissioni, una volta entrati in vigore,daranno luogo a rilevanti problemi ri-spetto ai processi in corso. Non è infattichiaro come si dovrà procedere rispetto acondotte che hanno i profili dell’induzionee che sono stati contestati ai sensi di unaprecisa disposizione del codice penale mache vedono ora l’articolo 319-quater fareriferimento all’induzione indebita a dare o

promettere utilità. Le possibili problema-tiche in termini di successione delle legginel tempo sono state già oggetto di ri-chiamo da parte di molti esperti del set-tore e non sarà facile comprendere comeagire rispetto ai procedimenti in corso.

Prende peraltro atto che rispetto allemodifiche proposte vi è il massimo con-senso da parte di tutti i gruppi, fattaeccezione per il solo gruppo dell’Italia deivalori, che è l’unico ad aver presentatosubemendamenti riferiti alla lettera i), cheriguarda appunto il nuovo articolo 319-quater del codice penale.

In conclusione, pur apprezzando losforzo compiuto dal Governo, ribadisce ilvoto contrario del proprio gruppo per leragioni esposte.

Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) fa pre-sente che da parte del suo gruppo vi è un« assenso propositivo » rispetto all’emenda-mento 9.500 del Governo, come risultantedalle modificazioni testé proposte. Il suogruppo esprimerà infatti un voto favore-vole sullo stesso, riservandosi di presen-tare ulteriori emendamenti in Assembleaper una migliore formulazione del testo.

Ritiene inoltre che, rispetto ad uno deipiù gravi problemi del Paese qual è ilfenomeno della corruzione, le risposte nonpossono venire dal codice penale ma de-vono essere piuttosto riscontrate nell’am-bito delle procedure e del settore ammi-nistrativo, nonché con l’istituzione diun’anagrafe patrimoniale dei dipendentipubblici da cui sia facile evincere anomaliereddituale che possono essere indice difenomeni corruttivi.

Ritiene peraltro che il testo definito altermine dell’esame presso le Commissioniabbia una valenza migliorativa, con laprevisione più articolata delle fattispeciepreviste, che consente di differenziare conmaggiore chiarezza le ipotesi di maggiorerilevanza rispetto a quelle di minima im-portanza.

Lorenzo RIA (UdCpTP) preannuncia ilvoto favorevole del suo gruppo, tenutoconto in particolare che il ministro Seve-rino ha portato avanti una mediazione

Martedì 22 maggio 2012 — 18 — Commissioni riunite I e II

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utile per una migliore formulazione del te-sto rispetto al disegno di legge originariononché in quanto lo stesso ministro si èdichiarato disponibile ad ulteriori modifi-che del testo volte a migliorarne la formu-lazione nella successiva fase in Assemblea.

Rileva peraltro che si sarebbe aspet-tato, in questa fase, un voto favorevole daparte di tutte le forze politiche che so-stengono il Governo: non vorrebbe infattiche l’astensione preannunciata vada nelladirezione di voler portare avanti una trat-tativa ad oltranza nella discussione inAssemblea anziché volere una miglioreformulazione del testo, nell’impianto dibase definito dal Governo.

Le Commissioni approvano l’emenda-mento 9.500 del Governo, come modificatodai subemendamenti già approvati.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverteche, in seguito all’approvazione dell’emen-damento 9.500 del Governo, s’intendonopreclusi gli ulteriori emendamenti volti amodificare l’articolo 9. Per quanto attieneagli articoli aggiuntivi all’articolo 9 e glialtri in materia penale accantonati nelleprecedenti sedute, avverte che si intendonopreclusi quelli che hanno per oggetto me-desime disposizioni, sia pure con conte-nuto diverso, contenute nell’emendamento9.500 appena approvato. Chiede quindi aipresentatori dei rimanenti articoli aggiun-tivi in materia penale se intendano man-tenerli.

Federico PALOMBA (IdV) ritira tutti gliemendamenti e gli articoli aggiuntivi pre-sentati dal suo gruppo, riservandosi dipresentarli in Assemblea, con particolareriguardo a quello relativo al reato diautoriciclaggio.

Roberto RAO (UdCpTP) ritira tutti gliarticoli aggiuntivi presentati dal suogruppo, riservandosi di presentarli in As-semblea.

Donatella FERRANTI (PD) ritira tuttigli articoli aggiuntivi presentati dal suo

gruppo, riservandosi di presentarli in As-semblea.

Angela NAPOLI (FLpTP), relatore per laII Commissione, ritira tutti gli articoliaggiuntivi da lei presentati, riservandosi dipresentarli in Assemblea.

Maria Grazia SILIQUINI (PT) ritiratutti gli articoli aggiuntivi presentati dalsuo gruppo, riservandosi di presentarli inAssemblea.

Manlio CONTENTO (PdL) ritira tutti gliarticoli aggiuntivi presentati dal suogruppo, riservandosi di presentarli in As-semblea.

Jole SANTELLI (PdL) relatore per la ICommissione, invita i presentatori a riti-rare tutti gli emendamenti e gli articoliaggiuntivi riferiti all’articolo 10, conside-rato che essi affrontano temi importantima di elevata complessità. È quindi op-portuno in questa fase procedere al ritirodegli stessi, così da concludere entro lagiornata odierna l’esame del testo indiscussione, ferma restando la necessità diun ulteriore approfondimento, riferito al-l’articolo 10, che potrà essere svolto nellasuccessiva fase di esame in Assemblea.

Il ministro Filippo PATRONI GRIFFIesprime le medesime valutazioni della re-latrice con riguardo agli emendamenti edagli articoli aggiuntivi riferiti all’articolo10, sottolineando l’esigenza di svolgereadeguati approfondimenti delle misurepreviste alla luce della complessità deitemi che affrontano.

Roberto RAO (UdCpTP) ritira tutti gliarticoli aggiuntivi presentati dal suogruppo, riservandosi di presentarli in As-semblea.

Guido MELIS (PD) ritira tutti gli emen-damenti e gli articoli aggiuntivi presentatidal suo gruppo, riservandosi di presentarliin Assemblea.

Martedì 22 maggio 2012 — 19 — Commissioni riunite I e II

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Giulia BONGIORNO, presidente, avverteche il testo, come risultante dalle modifi-che apportate nel corso dell’esame in sedereferente, sarà trasmesso alle competentiCommissioni in sede consultiva.

Il ministro Filippo PATRONI GRIFFIpreannuncia l’intenzione del Governo dipresentare in Assemblea alcune proposteemendative riferite alla prima parte del te-sto in esame, che riguardano essenzial-mente il rafforzamento del contenuto mi-nimo dei piani nazionali contro la corru-zione e l’individuazione di responsabili intale ambito, nonché alcune misure in mate-ria di incompatibilità con particolare ri-guardo alle commissioni per i concorsi pub-blici ed all’affidamento di lavori. Preannun-cia inoltre la presentazione di una disposi-zione riguardante i codici dicomportamento dei dipendenti pubblici e leconseguenze connesse alla loro violazione.

Giulia BONGIORNO, presidente, ringra-zia, anche a nome del presidente Bruno, iministri presenti e tutti i componenti delle

Commissioni per il lavoro svolto. Rinviaquindi il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.55.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 22 maggio 2012.

Audizione di rappresentanti dell’Istituto nazionale

confederale di assistenza (INCA-CGIL) e dell’Asso-

ciazione per gli studi giuridici sull’immigrazione

(ASGI), nell’ambito dell’esame dello schema di de-

creto legislativo recante attuazione della direttiva

2009/52/CE che introduce norme minime relative a

sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di

lavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui

soggiorno è irregolare (Atto n. 466).

L’audizione informale è stata svoltadalle 14 alle 14.35.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 22 maggio 2012 — 20 — Commissioni riunite I e II

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ALLEGATO

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione edell’illegalità nella pubblica amministrazione. C. 4434 Governo, ap-provato dal Senato, C. 3380 Di Pietro, C. 3850 Ferranti, C. 4382

Giovanelli, C. 4501 Torrisi, C. 4516 Garavini e C. 4906 Ferranti.

SUBEMENDAMENTI ED EMENDAMENTI APPROVATI

SUBEMENDAMENTI ALL’EMENDAMENTO 9.500DEL GOVERNO.

Alla lettera f), capoverso, sostituire leparole: « in relazione all’esercizio » con leseguenti: « per l’esercizio ».

Conseguentemente sostituire la parola:« riceve », con le seguenti: « indebitamentericeve ».

* 0. 9. 500. 113 (nuova formulazione) Sisto.

Alla lettera f), capoverso, sostituire leparole: « in relazione all’esercizio » con leseguenti: « per l’esercizio ».

Conseguentemente sostituire la parola:« riceve », con le seguenti: « indebitamentericeve ».

* 0. 9. 500. 121 (nuova formulazione) Con-tento.

Alla lettera f), capoverso, sostituire leparole: « in relazione all’esercizio » con leseguenti: « per l’esercizio ».

Conseguentemente sostituire la parola:« riceve », con le seguenti: « indebitamentericeve ».

* 0. 9. 500. 75 (nuova formulazione) Fer-ranti.

Al comma 1, lettera r), capoverso, alprimo comma, sostituire le parole: « avva-lendosi di » con le seguenti: « sfruttando ».

Conseguentemente, al medesimo commasostituire le parole « altra utilità » con leseguenti « altro vantaggio patrimoniale » edopo la parola « mediazione » aggiungere laseguente: « illecita ».

Conseguentemente al secondo e terzocomma sostituire la parola utilità con leseguenti « vantaggio patrimoniale ».

0. 9. 500. 81 (nuova formulazione) Fer-ranti.

EMENDAMENTO DEL GOVERNO.

ART. 9.

Sostituirlo con i seguenti:

ART. 9.

(Modifiche al codice penale).

1. Al codice penale sono apportate leseguenti modificazioni:

a) all’articolo 32-quater, dopo le pa-role: « 319-bis, » sono aggiunte le seguenti:« 319-quater, »;

Martedì 22 maggio 2012 — 21 — Commissioni riunite I e II

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b) all’articolo 32-quinquies, dopo leparole: « 319-ter » sono aggiunte le se-guenti: « , 319-quater, primo comma, »;

c) all’articolo 314, nel primo comma,la parola: « tre » è sostituita dalla seguente:« quattro »;

d) l’articolo 317 è sostituito dal se-guente:

« ART. 317. – (Concussione). – Il pub-blico ufficiale, che, abusando della suaqualità o dei suoi poteri, costringe talunoa dare o a promettere indebitamente, a luio a un terzo, denaro od altra utilità, èpunito con la reclusione da sei a dodicianni »;

e) all’articolo 317-bis, le parole: « 314e 317 » sono sostituite dalle seguenti: « 314,317, 319 e 319-ter »;

f) l’articolo 318 è sostituito dal se-guente:

« ART. 318. – (Corruzione per l’eserciziodella funzione). – Il pubblico ufficiale che,in relazione all’esercizio delle sue funzionio dei suoi poteri, riceve, per sé o per unterzo, denaro od altra utilità o ne accettala promessa è punito con la reclusione dauno a cinque anni »;

g) all’articolo 319, le parole: « da duea cinque » sono sostituite dalle seguenti:« da tre a sette »;

h) all’articolo 319-ter sono apportatele seguenti modificazioni:

1) nel primo comma, le parole: « datre a otto » sono sostituite dalle seguenti:« da quattro a dieci »;

2) nel secondo comma, la parola:« quattro » è sostituita dalla seguente:« cinque »;

i) dopo l’articolo 319-ter è inserito ilseguente:

« ART. 319-quater. – (Induzione indebitaa dare o promettere utilità). – Salvo che ilfatto costituisca più grave reato, il pub-blico ufficiale o l’incaricato di pubblico

servizio che, abusando della sua qualità odei suoi poteri, induce taluno a dare opromettere indebitamente, a lui o a unterzo, denaro od altra utilità, è punito conla reclusione da tre a otto anni.

Nei casi previsti dal primo comma, chidà o promette denaro o altra utilità èpunito con la reclusione fino a tre anni »;

l) all’articolo 320, il primo comma èsostituito dal seguente:

« Le disposizioni degli articoli 318 e 319si applicano anche all’incaricato di unpubblico servizio »;

m) all’articolo 322 sono apportate leseguenti modificazioni:

1) nel primo comma, le parole:« che riveste la qualità di pubblico impie-gato, per indurlo a compiere un atto delsuo ufficio » sono sostituite dalle seguenti:« , in relazione all’esercizio delle sue fun-zioni o dei suoi poteri »;

2) il terzo comma è sostituito dalseguente:

« La pena di cui al primo comma siapplica al pubblico ufficiale o all’incari-cato di pubblico servizio che sollecita unapromessa o dazione di denaro o altrautilità in relazione all’esercizio delle suefunzioni o dei suoi poteri »;

n) all’articolo 322-bis, sono apportatele seguenti modificazioni:

1) nella rubrica, dopo la parola:« concussione, » sono inserite le seguenti:« induzione indebita a dare o promettereutilità »;

2) nel secondo comma, dopo leparole: « Le disposizioni degli articoli »sono aggiunte le seguenti: « 319-quater,secondo comma, »;

o) all’articolo 322-ter, primo comma,dopo le parole: « a tale prezzo » sonoaggiunte le seguenti: « o profitto »;

Martedì 22 maggio 2012 — 22 — Commissioni riunite I e II

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p) all’articolo 323, primo comma, leparole: « da sei mesi a tre anni » sonosostituite dalle seguenti: « da uno a quat-tro »;

q) all’articolo 323-bis, dopo la parola:« 319, » sono inserite le seguenti: « 319-quater »;

r) dopo l’articolo 346 è inserito ilseguente:

« ART. 346-bis. – (Traffico di influenzeillecite). – Chiunque, fuori dai casi diconcorso nei reati di cui agli articoli 318,319 e 319-ter, avvalendosi di relazioniesistenti con un pubblico ufficiale o conun incaricato di un pubblico servizio,indebitamente fa dare o promettere, a séo ad altri, denaro o altra utilità, comeprezzo della propria mediazione, ovveroper remunerare il pubblico ufficiale ol’incaricato di un pubblico servizio, è pu-nito con la reclusione da uno a tre anni.

La stessa pena si applica a chi indebi-tamente da o promette denaro o altrautilità.

La pena è aumentata se il soggetto cheindebitamente fa dare o promettere, a séo ad altri, denaro o altra utilità riveste laqualifica di pubblico ufficiale o di incari-cato di un pubblico servizio.

Le pene sono altresì aumentate se ifatti sono commessi in relazione all’eser-cizio di attività giudiziarie.

Se i fatti sono di particolare tenuità, lapena è diminuita ».

ART. 9-bis.

(Modifiche al codice civile).

1. L’articolo 2635 del codice civile èsostituito dal seguente:

« ART. 2635. – (Corruzione tra privati).– Salvo che il fatto costituisca più gravereato, gli amministratori, i direttori gene-rali, i dirigenti preposti alla redazione deidocumenti contabili societari, i sindaci e iliquidatori, che, a seguito della dazione odella promessa di denaro o altra utilità,per sé o per altri, compiono od omettono

atti, in violazione degli obblighi inerenti alloro ufficio o degli obblighi di fedeltà,cagionando nocumento alla società, sonopuniti con la reclusione da uno a tre anni.

Si applica la pena della reclusione finoa un anno e sei mesi se il fatto è com-messo da chi è sottoposto alla direzione ovigilanza di uno dei soggetti indicati alprimo comma.

Chi dà o promette denaro o altra utilitàalle persone indicate nel primo e nelsecondo comma è punito con le pene ivipreviste.

Le pene stabilite nei commi precedentisono raddoppiate se si tratta di società contitoli quotati in mercati regolamentati ita-liani o di altri Stati dell’Unione europea odiffusi tra il pubblico in misura rilevanteai sensi dell’articolo 116 del testo unico dicui al decreto legislativo 24 febbraio 1998,n. 58 ».

ART. 9-ter.

(Modifiche al decreto legislativo 8 giugno2001, n. 231).

1. Al decreto legislativo 8 giugno 2001,n. 231, sono apportate le seguenti modi-ficazioni:

a) all’articolo 25 sono apportate leseguenti modificazioni:

1) nella rubrica, dopo la parola:« Concussione » sono aggiunte le seguenti:« , induzione indebita a dare o promettereutilità »;

2) al comma 3, dopo le parole: « 319-ter, comma 2, » sono aggiunte le seguenti:« 319-quater »;

b) all’articolo 25-ter, comma 1, dopola lettera s) è aggiunta la seguente:

« s-bis) per il delitto di corruzione traprivati, nei casi previsti dal terzo commadell’articolo 2635 del codice civile, la san-zione pecuniaria da duecento a quattro-cento quote ».

Martedì 22 maggio 2012 — 23 — Commissioni riunite I e II

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ART. 9-quater.

(Modifica alle norme di attuazione, di coor-dinamento e transitorie del codice di pro-

cedura penale).

1. All’articolo 133, comma 1-bis, dellenorme di attuazione, di coordinamento etransitorie del codice di procedura penale,di cui al decreto legislativo 28 luglio 1989,n. 271, dopo le parole: « 319-ter » sonoaggiunte le seguenti: « , 319-quater ».

ART. 9-quinquies.

(Modifiche al decreto-legge 8 giugno 1992,n. 306, convertito, con modificazioni, dalla

legge 7 agosto 1992, n. 356).

1. All’articolo 12-sexies del decreto-legge 8 giugno 1992, n. 306, convertito,con modificazioni, dalla legge 7 agosto1992, n. 356, e successive modificazioni,sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 1, dopo le parole: « 319-ter, » sono aggiunte le seguenti: « 319-quater, »;

b) al comma 2-bis, dopo le parole:« 319-ter, » sono aggiunte le seguenti:« 319-quater, ».

ART. 9-sexies.

(Modifiche al testo unico delle leggi sull’or-dinamento degli enti locali).

1. Al testo unico delle leggi sull’ordi-namento degli enti locali, di cui al decretolegislativo 18 agosto 2000, n. 267, e suc-cessive modificazioni, sono apportate leseguenti modificazioni:

a) all’articolo 58, comma 1, lettera b),dopo le parole: « 319-ter (corruzione in attigiudiziari), » sono aggiunte le seguenti:« 319-quater, primo comma (induzione in-debita a dare o promettere utilità) »;

b) all’articolo 59, comma 1, lettera a),dopo le parole: « 319-ter » sono aggiunte leseguenti: « , 319-quater ».

ART. 9-septies.

(Modifica alla legge 27 marzo 2001, n. 97).

1. All’articolo 3, comma 1, della legge27 marzo 2001, n. 97, dopo le parole:« 319-ter » sono aggiunte le seguenti: « ,319-quater ».

9. 500. Il Governo.

Martedì 22 maggio 2012 — 24 — Commissioni riunite I e II

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COMMISSIONI RIUNITE

I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)e VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 25

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 22 maggio 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle10.20 alle 10.30.

Martedì 22 maggio 2012 — 25 — Commissioni riunite I e VIII

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COMMISSIONI RIUNITE

II (Giustizia)e IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni)

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/136/CE recante modificadella direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materiadi reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa altrattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comuni-cazioni elettroniche e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autoritànazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori. Atto n. 462(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel vicepresidente della IX CommissioneSilvia VELO. — Interviene il sottosegretariodi Stato per lo sviluppo economico Mas-simo Vari.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di decreto legislativo recante attuazione

della direttiva 2009/136/CE recante modifica della

direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e

ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi

di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/

58/CE relativa al trattamento dei dati personali e

alla tutela della vita privata nel settore delle comu-

nicazioni elettroniche e del regolamento (CE)

n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità na-

zionali responsabili dell’esecuzione della normativa a

tutela dei consumatori.

Atto n. 462.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento, e rinvio).

Le Commissioni iniziano l’esame delloschema di decreto legislativo all’ordine delgiorno.

Silvia VELO, presidente, ricorda che iltermine per l’espressione del parere èfissato al 26 maggio 2012 e che la Com-missione Bilancio ha già espresso i propririlievi in data 8 maggio 2012.

Deborah BERGAMINI (PdL), relatoreper la IX Commissione, riferisce che loschema di decreto legislativo in esame èvolto a dare attuazione all’articolo 2 dellaDirettiva 2009/136/CE. Evidenzia che lapredetta direttiva modifica il quadro nor-mativo comunitario dettato dalla Direttiva2002/58/CE, in materia di trattamento deidati personali nel settore delle comunica-zioni elettroniche – attuato nel nostroordinamento con il cosiddetto Codice dellaprivacy di cui al decreto legislativo n. 196del 2003 – prevedendo una maggior tuteladei consumatori contro le violazioni deidati personali e lo spam nel settore dellecomunicazioni elettroniche. Osserva che ilpresente schema di decreto legislativo ade-

Martedì 22 maggio 2012 — 26 — Commissioni riunite II e IX

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gua quindi l’ordinamento interno a quellocomunitario mediante modifiche ed inte-grazioni al citato Codice della privacy,prevedendo sia un rafforzamento delladisciplina a tutela dei dati personali degliutenti sia una maggiore responsabilizza-zione in tal senso dei fornitori dei servizidi telecomunicazione e accesso ad Inter-net. Sullo schema in esame, rileva, il 29marzo 2012 il Garante per la protezionedei dati personali ha espresso il proprioparere favorevole con alcune osservazionie raccomandazioni che, come riferisce larelazione del Governo, allegata al presenteschema di decreto, sono state in granparte recepite. Fa notare che non risultainvece recepita la raccomandazione delGarante di delineare con chiarezza il qua-dro giuridico riferibile alla figura dell’ab-bonato-persona giuridica: infatti, sia lanormativa europea sia quella nazionalenon escludono le persone giuridiche dallanozione di « abbonato ad un servizio dicomunicazione elettronica », con il conse-guente diritto ad usufruire delle garanziesul trattamento dei dati personali offertodal Codice. Rileva che tale diritto, tuttavia,non emerge con chiarezza dall’attuale for-mulazione del Codice, dal momento che latutela amministrativa e giudiziaria, aisensi dell’articolo 141 del Codice stesso, èassicurata al solo interessato-persona fi-sica. Inoltre, va ricordato come il decreto-legge n. 201 del 2011, escludendo le im-prese da una serie di adempimenti am-ministrativi in materia di privacy, abbianel contempo privato le persone giuridichedelle garanzie offerte dal Codice. In ordineal contenuto dello schema di decreto le-gislativo in esame, ricorda che lo schemaconsta di tre articoli. Riferisce che l’arti-colo 1 è composto da 13 commi; il comma1 novella l’articolo 4 del Codice, ade-guando le definizioni di « chiamata tele-fonica », di « reti di comunicazione elet-tronica » e di « rete pubblica di comuni-cazioni » a quelle attualmente adottatenell’ordinamento comunitario e contenutenella versione consolidata della direttiva2002/58/CE, modificata dall’articolo 2della direttiva 2009/136/CE. Inoltre, sotto-linea, è aggiunta la definizione di « viola-

zione di dati personali », funzionale alrafforzamento del diritto alla privacy degliutenti delle reti che il provvedimento in-tende perseguire. Infine, sempre in temadi definizioni, osserva che il successivocomma 12 sostituisce nell’intero Codicedella privacy la definizione di « abbonato »con quella di « contraente ». A questoriguardo, reputa opportuno puntualizzareche tale sostituzione dovrebbe essere ef-fettuata ovunque ricorra nel codice taleespressione. Il comma 2, rileva, modifical’articolo 32 del Codice in materia dititolarità ed obblighi in tema di sicurezzadei dati: innanzitutto, risulta modificata larubrica dell’articolo 32 che viene espres-samente riferita « ai fornitori di un servi-zio di comunicazione elettronica accessi-bile al pubblico », anziché a « particolarititolari ». In secondo luogo, osserva, ven-gono estesi anche agli altri soggetti cui siaaffidata l’erogazione del servizio gli obbli-ghi di adozione delle adeguate misure disicurezza dei dati personali previste dal-l’articolo 31, oltre a quelli di comunica-zione previsti dal nuovo articolo 32-bis delCodice, introdotto dal presente provvedi-mento. Infine, evidenzia, dopo il comma 1dell’articolo 32, sono aggiunti due commi;il primo prevede che, da parte dei fornitoridei servizi di comunicazione elettronica –fermi restando gli altri obblighi di sicu-rezza – sia garantito l’accesso ai dati delsolo personale autorizzato per fini legal-mente autorizzati; il secondo stabilisce chele misure di sicurezza devono garantireche i dati relativi al traffico e all’ubica-zione nonché gli altri dati archiviati otrasmessi siano protetti da distruzione eperdita, anche accidentali, da archivia-zione, trattamento, accesso o divulgazionenon autorizzati o illeciti nonché che siaassicurata una politica di sicurezza. Rife-risce che il comma 3 dello schema didecreto aggiunge al Codice un articolo32-bis, che detta una serie di adempimentia cui i fornitori dei servizi di comunica-zione elettronica sono obbligatoriamentetenuti in caso di violazione di dati perso-nali. In particolare, rileva, si prevede che,in caso di violazione dei dati personali, ilfornitore di servizi di comunicazione elet-

Martedì 22 maggio 2012 — 27 — Commissioni riunite II e IX

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tronica accessibili al pubblico comunicasenza indebiti ritardi detta violazione alGarante della privacy: quando la viola-zione dei dati personali rischia di arrecarepregiudizio ai dati personali o alla riser-vatezza del contraente o di altra persona,il fornitore comunica anche agli stessi,senza ritardo, l’avvenuta violazione. Talecomunicazione, osserva, non è dovuta, se ilfornitore dimostra al Garante di averutilizzato misure tecnologiche di prote-zione che rendono i dati inintellegibili achiunque non sia autorizzato ad accedervie che tali misure erano state applicate aidati oggetto della violazione. Fa notare cheove il fornitore non vi abbia provveduto, ilGarante può, considerate le presumibiliripercussioni negative della violazione, ob-bligare lo stesso a comunicare al con-traente o ad altra persona l’avvenuta vio-lazione. Precisa che la comunicazione alGarante della privacy contiene, inoltre, leconseguenze della violazione nonché lemisure apprestate dal fornitore per porvirimedio. Infine, rileva, viene previsto chelo stesso Garante possa emanare istruzionisugli obblighi di comunicazione delle vio-lazioni da parte del fornitore e che que-st’ultimo debba tenere un aggiornato in-ventario delle violazioni dei dati personali,per finalità di controllo da parte dellostesso Garante. Osserva che il comma 4integra la formulazione dell’articolo 121del Codice, estendendo l’ambito di appli-cazione della disciplina del titolo X (Co-municazioni elettroniche), che attualmentesi riferisce al trattamento dei dati perso-nali connesso alla fornitura di servizi dicomunicazione elettronica accessibili alpubblico su reti pubbliche di comunica-zioni, anche alle reti che supportano idispositivi di raccolta e identificazione deidati. Rileva che il comma 5 modifica ladisciplina relativa all’uso indesiderato deicosiddetti cookies, novellando l’articolo122 del Codice, relativo all’utilizzo delleinformazioni raccolte nei riguardi dell’ab-bonato o dell’utente. Attualmente, eviden-zia, il comma 1 dell’articolo 122 vieta l’usodi una rete di comunicazione elettronicaper accedere a informazioni archiviatenell’apparecchio terminale di un abbonato

o di un utente, per archiviare informazionio per monitorare le operazioni dell’utente.Fa notare che il successivo comma 2 deltesto vigente dell’articolo 122 rinvia inoltreal codice di deontologia ai fini dell’indivi-duazione dei presupposti e dei limiti entroi quali è consentito derogare a tale divietoper determinati scopi legittimi relativi allamemorizzazione tecnica per il tempostrettamente necessario alla trasmissionedella comunicazione o a fornire uno spe-cifico servizio richiesto dall’abbonato odall’utente, sempre che questi ultimi ab-biano espresso il proprio consenso sullabase di una previa informativa ai sensidell’articolo 13 che indichi analiticamente,in modo chiaro e preciso, le finalità e ladurata del trattamento. Sottolinea che taledisciplina, fermo restando il generale di-vieto di cui si è detto, previsto ora alcomma 2-bis, anziché al comma 1, vienemodificata, prevedendo un diverso regimedelle deroghe al predetto divieto; infatti, atal fine non si fa più rinvio al codice dideontologia, ma, al comma 1, si precisache l’accesso alle suddette informazioni èconsentito solo con il preventivo consensodell’interessato, da esprimere oralmente oper iscritto, ai sensi dell’articolo 13 delCodice, salvo che per le semplici archivia-zioni tecniche di dati e le trasmissionieffettuate a seguito di un servizio richiestodallo stesso interessato al fornitore. Alriguardo, reputa che si potrebbe precisareche, ai fini determinazione delle modalitàdi manifestazione del preventivo consensodell’interessato, si debba tenere conto an-che delle proposte formulate dalle asso-ciazioni maggiormente rappresentative alivello nazionale delle categorie economi-che coinvolte. Osserva inoltre, che al suc-cessivo comma 2 si puntualizza che, perl’espressione del consenso, possono essereutilizzate specifiche configurazioni di pro-grammi o dispositivi di facile utilizzabilitàda parte dell’utente o contraente; al ri-guardo, potrebbe essere opportuno speci-ficare espressamente le modalità tecnolo-giche necessarie per consentire all’interes-sato di esprimere il proprio consenso. Inparticolare, evidenzia, si potrebbe fareriferimento ai programmi informatici o

Martedì 22 maggio 2012 — 28 — Commissioni riunite II e IX

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dispositivi riconosciuti dai principali entistandardizzatori o dai codici di autorego-lamentazione previsti dalle associazionimaggiormente rappresentative a livello na-zionale delle categorie economiche inte-ressate. Riferisce che il comma 6 novellail comma 3 dell’articolo 123 del Codice,precisando che il consenso del contraenteo utente al trattamento temporaneo deisuoi dati da parte del fornitore del serviziodi comunicazione elettronica, a fini com-merciali o per la fornitura di servizi avalore aggiunto, deve essere manifestatopreliminarmente; il trattamento, quindi,potrà avvenire solo dopo il consenso del-l’avente diritto.

Anna ROSSOMANDO (PD), relatore perla II Commissione, nell’illustrare le dispo-sizioni del provvedimento che rientranonegli ambiti di competenza della Commis-sione giustizia, segnala, in primo luogo, ilcomma 7 dell’articolo 1, che introducetalune modifiche ai commi 1 e 5 dell’ar-ticolo 130 del Codice in materia di comu-nicazioni indesiderate (articolo 2, par. 7,della direttiva).

Il citato comma 1 consente solo con ilconsenso dell’interessato l’uso di sistemiautomatizzati di chiamata senza l’inter-vento di un operatore per l’invio di ma-teriale pubblicitario o di vendita diretta oper il compimento di ricerche di mercatoo di comunicazione commerciale. In par-ticolare, è premesso a tale comma unperiodo che fa salva la disciplina degliarticoli 8 e 21 del decreto legislativo n. 70del 2003 ovvero l’adempimento degli ob-blighi di specifica informativa per le in-formazioni commerciali e l’applicazionedelle relative sanzioni (sanzione ammini-strativa pecuniaria da 103 euro a 10.000euro, limiti raddoppiabili in caso di par-ticolare gravità o di recidiva).

Un’ulteriore modifica riguarda ilcomma 5 che, nell’attuale formulazione,vieta in ogni caso l’invio di comunicazioniper le finalità commerciali o, comunque, ascopo promozionale, effettuato camuf-fando o celando l’identità del mittente osenza fornire un idoneo recapito presso il

quale l’interessato possa esercitare i dirittidi accesso (cancellazione, rettifica, ecc.) aipropri dati personali.

Nel comma 5 è inserito il richiamo alcitato articolo 8 del decreto legislativon. 70 del 2003 (quindi agli obblighi diinformativa specifica) nonché il divietodelle comunicazioni commerciali con cuisi invita l’utente o il contraente a visitaresiti web che non rispettano i predettiobblighi di informativa.

Il comma 8 dell’articolo 1 aggiunge alCodice della privacy l’articolo 132-bis, ru-bricato « Procedure istituite dai fornitori »con cui si prevede l’obbligo per questiultimi di regolamentare la prassi internaper adempiere alle richieste degli utenti diaccesso ai propri dati personali. La normastabilisce, altresì, obblighi informativi neiconfronti del Garante della privacy, chepuò richiedere ai fornitori notizie sulleprocedure istituite, sul numero di richiestericevute, sulle risposte fornite (articolo 2,par. 9, della direttiva)

Un’ulteriore disposizione (articolo 162-ter) è aggiunta al Codice dal comma 9.

La norma detta il quadro sanzionatorioper le violazioni dell’articolo 32-bis delCodice (aggiunto dal comma 3 dell’articolo1) ovvero per le infrazioni degli obblighidei fornitori di servizi di comunicazioneelettronica a seguito di una violazione didati personali (articolo 2, par. 10, delladirettiva). Si prevedono le seguenti san-zioni amministrative pecuniarie a caricodei fornitori: da 25.000 a 150.000 euro perla mancata tempestiva comunicazione alGarante della violazione di dati personali(comma 1); da 150 a 1.000 euro per ogniomissione o ritardata comunicazione dellaviolazione agli interessati (contraente aaltra persona); dal riferimento alla nonapplicazione dell’articolo 8 della leggen. 689 del 1981 consegue l’impossibilità ditriplicare la sanzione in caso di pluralitàdi violazioni. Un ulteriore limite quanti-tativo della sanzione deriva dall’impossi-bilità per quest’ultima di superare il 5 percento del volume d’affari del fornitore(riferito all’ultimo esercizio chiuso primadella notifica della contestazione della vio-lazione). All’applicabilità della disciplina

Martedì 22 maggio 2012 — 29 — Commissioni riunite II e IX

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dell’articolo 164-bis del Codice consegue,di converso, il possibile aumento fino alquadruplo delle sanzioni quando questepossono risultare inefficaci in ragionedelle condizioni economiche del contrav-ventore (commi 2 e 3); da 20.000 a 120.000euro per la mancata tenuta dell’inventariodelle violazioni di dati personali.

Le sanzioni indicate sono irrogabili an-che ai soggetti cui il fornitore abbia affi-dato l’erogazione dei servizi ove questi nonabbiano tempestivamente comunicato alfornitore le informazioni necessarie peradempiere agli obblighi di comunicazioneall’interessato previsti dal nuovo articolo32-bis a seguito dell’avvenuta violazionedei suoi dati personali.

Il comma 10 integra il contenuto delcomma 1 dell’articolo 164-bis del Codiceprevedendo ipotesi di minore gravità an-che per gli illeciti puniti dal nuovo articolo162-ter (ovvero le violazioni di dati per-sonali compiute dai fornitori dei servizi dicomunicazione).

Nelle ipotesi meno gravi, avuto ancheriguardo alla natura anche economica osociale dell’attività svolta, i limiti minimi emassimi delle sanzioni amministrative pe-cuniarie stabilite dall’articolo 162-ter sono,quindi, applicati in misura pari a duequinti.

Il comma 11 aggiorna l’articolo 168 delCodice (Falsità nelle dichiarazioni e noti-ficazioni al Garante) in relazione al nuovoarticolo 32-bis prevedendo come reato lefalse dichiarazioni o attestazioni di notizieo circostanze (o produzione di atti odocumenti falsi): nella comunicazione alGarante della privacy dell’avvenuta viola-zione di dati personali (articolo 32-bis,comma 1) da parte del fornitore dei servizidi comunicazione elettronica; nella comu-nicazione al fornitore, ai fini degli adem-pimenti conseguenti alla violazione di datipersonali, da parte del soggetto cui ilfornitore stesso abbia affidato l’erogazionedel servizio (articolo 32-bis, comma 8).

Entrambi gli illeciti sono puniti con lareclusione da sei mesi a tre anni.

Ai sensi del successivo comma 12, alladefinizione di « abbonato » è sostituitaquella di « contraente », ritenuta maggior-

mente aderente alla natura contrattualedel rapporto col fornitore del servizio dicomunicazione elettronica.

Attualmente, l’articolo 4, comma 2, let-tera f) del Codice definisce « abbonato »,qualunque persona fisica, persona giuri-dica, ente o associazione parte di uncontratto con un fornitore di servizi dicomunicazione elettronica accessibili alpubblico per la fornitura di tali servizi, ocomunque destinatario di tali servizi tra-mite schede prepagate.

Infine, gli articoli 2 e 3 dello schema didecreto sono relativi, rispettivamente, alladisposizione finanziaria e all’entrata invigore del provvedimento.

Il sottosegretario Massimo VARI si ri-serva di esprimere l’orientamento del Go-verno in esito alla presentazione dellaproposta di parere dei relatori.

Silvia VELO, presidente, avverte chesono pervenute da parte dei gruppi richie-ste di rinviare il seguito dell’esame delprovvedimento alla seduta di domani. Fanotare tuttavia che, considerati i tempistretti richiesti per l’espressione del pa-rere, non si potrà ulteriormente rinviarel’esame del provvedimento che dovrà in-derogabilmente concludersi nella giornatadi domani.

Carlo MONAI (IdV) reputa particolar-mente delicato il tema oggetto del prov-vedimento in esame, in quanto interessamilioni di cittadini in relazione alla tuteladella privacy nell’utilizzo dei mezzi infor-matici. Soffermandosi in particolare sulleproblematiche relative ai cookies, osservache gli utenti della rete, dopo avere ac-quistato specifici servizi online, iniziano aricevere nella propria casella di postaelettronica numerosi messaggi promozio-nali relativi a servizi analoghi a quelloacquistato e ciò rappresenta una indebitaviolazione della privacy. Sottolinea cheoccorre tener conto in primo luogo, delleesigenze di tutela dei contraenti deboli.Invita al riguardo i colleghi a prestareattenzione alla valenza del nuovo termineutilizzato, ovvero contraente in luogo di

Martedì 22 maggio 2012 — 30 — Commissioni riunite II e IX

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abbonato, che sembra voler assegnare allafigura del contraente un ruolo paritariorispetto a quello del fornitore del servizio.Il che non è assolutamente confermatodalla prassi e dall’esperienza dei serviziforniti su internet rispetto ai quali il con-senso prestato dall’utente è spesso carpitoattraverso l’utilizzo di metodologie chenon garantiscono la consapevolezza del-l’adesione dell’utente alle condizioni diacquisizione dei servizi offerti online. Pre-cisa l’esigenza che a tutela della privacynei servizi acquisiti via internet non debbasussistere alcun automatismo nella deli-cata fase in cui l’utente presta il consensoalla trasmissione dei propri dati al forni-tore del servizio.

Manlio CONTENTO (PdL) ritiene che ilprincipale elemento di perplessità in or-dine al provvedimento in esame sia rap-presentato dalla manifesta sproporzionesanzionatoria, evidenziando come le san-zioni siano estremamente tenui quando il

danno è subito dall’utente. Ricorda quindicome la ratio della normativa in esamedovrebbe essere quella di tutelare in viapreminente il consumatore.

Daniele TOTO (FLpTP) ritiene che l’ele-mento di maggiore perplessità opportunoascoltare l’orientamento dei relatori inordine ai rilievi critici testé evidenziati daicolleghi.

Deborah BERGAMINI (PdL), relatoreper la IX Commissione, assicura, anche anome del relatore per la II Commissione,onorevole Rossomando, che gli interventisvolti nel corso del dibattito saranno at-tentamente valutati ed i rilievi avanzatisaranno recepiti nella proposta di pareredei relatori.

Silvia VELO, presidente, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.

Martedì 22 maggio 2012 — 31 — Commissioni riunite II e IX

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I COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

S O M M A R I O

COMITATO DEI NOVE:

Norme in materia di riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti e movimentipolitici, nonché misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti deimedesimi. Delega al Governo per l’adozione di un testo unico delle leggi concernenti ilfinanziamento dei partiti e movimenti politici e per l’armonizzazione del regime relativoalle detrazioni fiscali. Emendamenti C. 4826-4953-4954-4985-5032-5063-5098-5114-5123-5127-5134-5136-5138-5142-5144-5147-5176-5198-A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante ulteriorimodifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamentomilitare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, per lariorganizzazione del Ministero della difesa, degli uffici di diretta collaborazione delministro e degli enti vigilati. Atto n. 472 (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 35

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

Partecipazione italiana al sesto aumento di capitale della Banca di sviluppo del Consigliod’Europa. Emendamenti C. 5044-A Governo (Parere all’Assemblea) (Esame e conclusione– Parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

Modifiche al codice civile e all’articolo 3 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia discioglimento del matrimonio e della comunione tra i coniugi. Emendamenti C. 749-A Panize abb. (Parere all’Assemblea) (Esame e conclusione – Parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

COMITATO DEI NOVE

Martedì 22 maggio 2012.

Norme in materia di riduzione dei contributi pub-

blici in favore dei partiti e movimenti politici,

nonché misure per garantire la trasparenza e i

controlli dei rendiconti dei medesimi. Delega al

Governo per l’adozione di un testo unico delle leggi

concernenti il finanziamento dei partiti e movimenti

politici e per l’armonizzazione del regime relativo

alle detrazioni fiscali.

Emendamenti C. 4826-4953-4954-4985-5032-5063-

5098-5114-5123-5127-5134-5136-5138-5142-5144-

5147-5176-5198-A.

Il Comitato dei nove si è riunito dalle10.55 alle 11.25 e dalle 15.25 alle 15.55.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 14.40.

Martedì 22 maggio 2012 — 32 — Commissione I

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Schema di decreto del Presidente della Repubblicaconcernente regolamento recante ulteriori modificheal testo unico delle disposizioni regolamentari inmateria di ordinamento militare, di cui al decretodel Presidente della Repubblica 15 marzo 2010,n. 90, per la riorganizzazione del Ministero delladifesa, degli uffici di diretta collaborazione delministro e degli enti vigilati.Atto n. 472.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Maria Elena STASI (PT), relatore, ri-corda che lo schema di regolamento inesame, composto da due articoli, reca unaserie di modifiche al Testo unico delledisposizioni regolamentari in materia diordinamento militare, approvato con de-creto del Presidente della Repubblica 15marzo 2010, n. 90, con la finalità di ra-zionalizzare e ottimizzare l’organizzazionedelle spese e dei costi di funzionamentodel Ministero della difesa, in attuazionedell’articolo 1, commi da 3 a 5, del de-creto-legge 13 agosto 2011, n. 138. Que-st’ultimo prescrive alle pubbliche ammini-strazioni di ridimensionare i propri assettiorganizzativi attraverso ulteriori riduzionidegli uffici dirigenziali di livello non ge-nerale, in misura non inferiore al dieci percento e di ridimensionare le dotazioniorganiche del personale civile non dirigen-ziale, in modo tale da conseguire unariduzione non inferiore al dieci per centodella spesa complessiva relativa al numerodei posti in organico.

Si tratta, dunque, di ulteriori riduzionidelle dotazioni organiche rispetto a quellepreviste dall’articolo 74, commi 1, lettereda a) a c) e 4, del decreto legge 25 giugno2008, n. 112 e dall’articolo 2, commi da8-bis) a 8-sexies) del decreto-legge 30 di-cembre 2009, n. 194.

Lo schema di regolamento in esamereca quindi una serie di interventi volti, inparticolare, alla ricollocazione e riorganiz-zazione di alcuni uffici di livello dirigen-ziale generale; alla riduzione degli uffici dilivello dirigenziale non generale; alla ride-

terminazione delle dotazioni organiche delpersonale civile non dirigenziale del mi-nistero della difesa; alla riduzione dellaconsistenza del contingente di personale didiretta collaborazione del Ministro delladifesa.

Come precisato dal Governo nell’alle-gato documento sull’analisi dell’impattodella regolamentazione (AIR), sul pianoquantitativo, gli obiettivi fissati dalla leggesi realizzano attraverso una riduzione di29 posizioni dirigenziali non generali (14militari e 15 civili) e la conseguente ridu-zione dalle attuali 286 a 257 strutture dilivello dirigenziale non generale.

Con riferimento alla riduzione dellaspesa annua, la riduzione degli assettiorganizzativi dirigenziali non generalicomporta una a regime un risparmio dieuro. 1.151.318,40. Con specifico riguardo,invece, al personale civile della difesa nondirigenziale, l’organico si riduce dagli at-tuali 33.402 posti a 30.381 unità, con unadecurtazione di 3.021 posizioni ed unaconseguente riduzione della spesa annua aregime di euro 115.850.903,02.

In particolare, con riferimento all’or-ganizzazione delle strutture di livello di-rigenziale generale, l’articolo 1, comma 1,lettera e) dello schema di regolamentointerviene prevedendo, da una parte, lasoppressione della direzione generale deilavori e del demanio, di cui all’attualearticolo 120 del Testo unico e la conte-stuale riconfigurazione della soppressastruttura in una nuova direzione internaal Segretariato generale. Secondo quantoriferito dal Governo nella relazione illu-strativa allegata allo schema di regola-mento, la soppressione della citata dire-zione generale determina la riduzione dicomplessive 8 posizioni dirigenziali di li-vello non generale.

In secondo luogo, il provvedimento inesame prevede la costituzione del VIReparto del Segretariato generale concompetenze in materia di contenzioso eaffari legali, di livello dirigenziale gene-rale. Tale unificazione, come evidenziatonella relazione illustrativa, oltre a stimo-lare il perseguimento di migliori risultatiper l’amministrazione in materia di con-

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tenzioso, consente di liberare risorseumane e strumentali per sopperire alleriduzioni dei contingenti dirigenziali nongenerali e non dirigenziali in serviziopresso altre strutture dell’Area tecnico-amministrativa e conseguenti alle ridu-zioni delle dotazioni organiche conse-guenti a precedenti provvedimenti diriorganizzazione.

Da un punto di vista organizzativo, il VIReparto contenzioso e affari legali saràretto da un dirigente civile del ruolo deidirigenti del ministero della difesa e de-terminerà la soppressione di 11 strutturedi livello dirigenziale non generale attual-mente dedicate alla medesima funzionedislocate in ordine sparso.

Viene inoltre precisato che questo in-tervento non comporterà oneri relativi allasua organizzazione in quanto si servirà diinfrastrutture già in uso e in atto presso lasegreteria generale.

Ai sensi del nuovo comma 5 dell’artico106 del Testo unico, la distribuzione dellecomplessive 129 posizioni di livello diri-genziale non generale del Segretariatogenerale fra le diverse strutture di livellogenerale dello stesso Segretariato, concontestuale individuazione delle specificheattribuzioni, sarà definita con appositodecreto del Ministro della difesa.

Ulteriori interventi di riorganizzazionedi strutture dirigenziali non generali sono,infine, previsti dalle seguenti lettere del-l’articolo 1, comma 1.

Per quanto riguarda poi gli uffici didiretta collaborazione che, ai sensi dell’ar-ticolo 14 del testo unico delle disposizioniregolamentari in materia militare, eserci-tano le competenze di supporto del Mini-stro e di raccordo fra questi e l’ammini-strazione, lo schema di regolamento inesame prevede la riduzione, da 153 unitàa 145, della consistenza del contingente dipersonale funzionale (non dirigenziale) didiretta collaborazione del Ministro, fa-cente parte dell’Ufficio di Gabinetto, Uffi-cio legislativo e l’Ufficio del Consiglierediplomatico.

Al contempo, si stabilisce la riduzione,da dieci a nove, del numero di specificiincarichi di funzioni di livello dirigenziale

non generale (dirigenti civili di secondafascia), con funzione di direzione dellestrutture in cui si articolano gli uffici didiretta collaborazione ed una implemen-tazione, da 12 a 13, del contingente diufficiali con il grado di colonnello o ge-nerale di brigata.

Nella relazione illustrativa allegata alprovvedimento in esame si richiama lasempre più pressante esigenza di imple-mentare le capacità di coordinazione ecollegamento fra autorità politica respon-sabile delle attribuzioni del dicasteroconnesse con la difesa nazionale e latutela degli interessi nazionali in Patria eall’estero e l’area tecnico-operativa (leForze armate), direttamente impegnatenell’espletamento di tali attribuzioni. Inquesto quadro, in un’ottica di raziona-lizzazione e ottimizzazione nell’impiegodelle risorse, la diminuzione di una unitàdirigenziale non generale civile accompa-gnata dal contestuale incremento di unaunità dirigenziale non generale militare(con il grado di Colonnello o Generale dibrigata) nell’ambito degli Uffici di direttacollaborazione, consente, ai fini del sod-disfacimento della descritta esigenza, didisporre di maggiori e più adeguate pro-fessionalità specifiche del settore militaree operativo, certamente meglio rintrac-ciabili in un ufficiale superiore delleForze armate piuttosto che in un diri-gente civile di seconda fascia, che, al-trettanto certamente, risulta invece piùproficuamente impiegabile nell’espleta-mento delle attribuzioni tipiche dell’areatecnico-amministrativa.

Si prevede, infine, la soppressione del-l’incarico di livello dirigenziale generalecon funzioni di consulenza, studio e ri-cerca. Dalla relazione illustrativa sembre-rebbe che tale soppressione sia funzio-nale al transito nell’ambito dell’Area tec-nico-amministrativa del Ministero dellaDifesa di una posizione dirigenziale ge-nerale in qualità di responsabile del VIReparto del Segretariato generale dellaDifesa.

Il provvedimento reca ulteriori inter-venti relativi al Testo unico delle disposi-zioni regolamentari in materia di ordina-

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mento militare non direttamente connessicon le misure di riduzione degli assettiorganizzativi imposte dal decreto-leggen. 138 del 2011. Come precisato nellarelazione illustrativa, allegata al provve-dimento in esame, si tratta di interventiche in un primo momento erano statiinseriti nello schema di regolamento cor-rettivo del Testo unico regolamentare epoi, « concorde la Presidenza del Consi-glio dei Ministri, da esso espunti, poichéper quel provvedimento correttivo nonsono previsti i pareri delle Commissioniparlamentari, invece necessari per le di-sposizioni aventi impatto ordinamentaleai sensi dell’articolo 17, comma 4-bis),della legge n. 400 del 1988 ».

Si tratta, in particolare, delle seguentidisposizioni: l’articolo 1, comma 1, letterab), che novella l’articolo articolo 55,comma 2, del Testo unico al fine diridurre a cinque il numero dei compo-nenti del consiglio di amministrazionedell’Opera nazionale per i figli degli avia-tori (ONFA); l’articolo 1 comma 1, letterac), che interviene sull’articolo articolo 81,comma 8, del Testo unico, al fine diprecisare che con decreto del Ministrodella difesa si procede alla nomina e nonal conferimento dell’incarico di relatoredel Consiglio superiore delle Forze ar-mate; l’articolo 1, comma l, lettera q), chesostituisce il comma 10 dell’articolo 320del Testo unico al fine di consentire lapossibilità per i Capi di stato maggiore diForza armata di autorizzare il titolare dialloggio ASI (alloggi di servizio connessicon l’incarico), al mantenimento dellaconduzione dello stesso, in una sede di-versa da quella in cui presta servizio,solamente se in tale luogo non risultidisponibile altro alloggio destinato all’in-carico; articolo 1, comma 1, lettere dd) eee) che novellano gli articoli 933 e 934del Testo unico riguardanti rispettiva-mente la composizione del Consiglio cen-trale (COCER), e la composizione deiConsigli intermedi della rappresentanzamilitare (COIR).

Per quanto attiene a quest’ultima di-sposizione, le modifiche proposte dalloschema di regolamento in esame riguar-

dano, in particolare: la riduzione da 63 a60 dei componenti del consiglio centraledella rappresentanza militare (COCER); lariduzione dei componenti dei consigli in-termedi della rappresentanza militare(COIR) da 240 a 234.

In relazione a tali modifiche, è pe-raltro opportuno richiamare le modificheapportate dal decreto-legge n. 216 del2011 il cui articolo 8, attraverso unanovella ai commi 2 e 3 dell’articolo 1476del codice dell’ordinamento militare(d.lgs. n. 66 del 2010) ha previsto chenell’organismo centrale di rappresentanzamilitare (COCER) e in quelli intermedi,sia assicurata anche la presenza di rap-presentanti dei ruoli dei marescialli edegli ispettori, dei sergenti e dei sovrin-tendenti e del personale graduato e ditruppa, « fermo restando il numero com-plessivo dei rappresentanti ».

Su queste ultime disposizioni, in ognimodo, sarà necessaria un’attenta valuta-zione nel prosieguo dell’iter parlamentare.

Donato BRUNO, presidente, nessunochiedendo di intervenire, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 22 maggio 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.45 alle 14.50.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 14.50.

Martedì 22 maggio 2012 — 35 — Commissione I

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Partecipazione italiana al sesto aumento di capitaledella Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa.Emendamenti C. 5044-A Governo.(Parere all’Assemblea).

(Esame e conclusione – Parere).

Il Comitato inizia l’esame degli emen-damenti.

Alessandro NACCARATO (PD), relatore,rileva che gli emendamenti contenuti nelfascicolo n. 1 non presentano profili criticiper quanto attiene al rispetto del ripartodi competenze legislative di cui all’articolo117 della Costituzione e propone pertantodi esprimere su di essi il parere di nullaosta.

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel relatore.

Modifiche al codice civile e all’articolo 3 della legge

1o dicembre 1970, n. 898, in materia di scioglimento

del matrimonio e della comunione tra i coniugi.

Emendamenti C. 749-A Paniz e abb.

(Parere all’Assemblea).

(Esame e conclusione – Parere).

Il Comitato inizia l’esame degli emen-damenti.

Isabella BERTOLINI, presidente e rela-tore, rileva che gli emendamenti contenutinel fascicolo n. 1 non presentano profilicritici per quanto attiene al rispetto delriparto di competenze legislative di cuiall’articolo 117 della Costituzione e pro-pone pertanto di esprimere su di essi ilparere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel presidente.

La seduta termina alle 14.55.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Attuazione dell’articolo 49 della Costitu-zione.C. 244 Maurizio Turco, C. 506 Castagnetti,C. 853 Pisicchio, C. 1722 Briguglio, C. 3809Sposetti, C. 3962 Pisicchio, C. 4194 Vel-troni, C. 4950 Galli, C. 4955 Gozi, C. 4956Casini, C. 4965 Sbrollini, C. 4973 Bersani,C. 5111 Donadi e C. 5119 Rampelli.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Com-missioni permanenti n. 649, del 9 maggio2012, a pagina 82, prima colonna, venti-seiesima riga, leggasi « 3 » al posto di « 2 »;ventinovesima riga, leggasi « 4 » al posto di« 3 »; trentaduesima riga, leggasi « 5 » alposto di « 4 »; trentanovesima riga, leggasi« 6 » al posto di « 5 »; quarantacinquesimariga, leggasi « 7 » al posto di « 6 ». Allamedesima pagina 82, seconda colonna,ventesima riga, leggasi « 2 » al posto di« 3 »; ventiquattresima riga, leggasi « 3 » alposto di « 4 ». A pagina 83, prima colonna,quinta riga, leggasi « attività » al posto di« attiva ».

Martedì 22 maggio 2012 — 36 — Commissione I

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IV COMMISSIONE PERMANENTE

(Difesa)

S O M M A R I O

COMITATO DEI NOVE:

Modifica all’articolo 635 del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15marzo 2010, n. 66 in materia di nuovi parametri fisici per l’ammissione ai concorsi peril reclutamento nelle Forze armate. C. 3160-4084-4113-A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

INTERROGAZIONI:

5-06490 Fadda: Sull’eventuale chiusura del Reparto Investigazioni Scientifiche – RIS diCagliari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

ALLEGATO (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

RISOLUZIONI:

7-00833 Bosi: Sulle iniziative per la riorganizzazione dell’Istituto geografico militare.

7-00845 Rugghia: Sulle iniziative per la riorganizzazione dell’Istituto geografico militare(Discussione congiunta e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 41

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41

COMITATO DEI NOVE

Martedì 22 maggio 2012.

Modifica all’articolo 635 del codice dell’ordinamento

militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010,

n. 66 in materia di nuovi parametri fisici per

l’ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle

Forze armate.

C. 3160-4084-4113-A.

Il Comitato si è riunito dalle 13.50 alle14.10.

INTERROGAZIONI

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel vicepresidente Francesco Saverio GA-

ROFANI. – Interviene il sottosegretario diStato per la difesa, Gianluigi Magri.

La seduta comincia alle 14.10.

5-06490 Fadda: Sull’eventuale chiusura del Reparto

Investigazioni Scientifiche – RIS di Cagliari.

Il sottosegretario Gianluigi MAGRI ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato).

Paolo FADDA (PD), replicando, si di-chiara soddisfatto della puntuale ed esau-stiva risposta fornita dal rappresentantedel Governo, che ha fugato ogni dubbiosulla paventata ipotesi della chiusura delreparto investigazioni scientifiche di Ca-gliari dell’Arma dei carabinieri.

Martedì 22 maggio 2012 — 37 — Commissione IV

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Francesco Saverio GAROFANI (PD),presidente, dichiara concluso lo svolgi-mento delle interrogazioni all’ordine delgiorno.

La seduta termina alle 14.15.

RISOLUZIONI

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Edmondo CIRIELLI. – In-terviene il sottosegretario di Stato per ladifesa, Gianluigi Magri.

La seduta comincia alle 14.15.

7-00833 Bosi: Sulle iniziative per la riorganizzazione

dell’Istituto geografico militare.

7-00845 Rugghia: Sulle iniziative per la riorganiz-

zazione dell’Istituto geografico militare.

(Discussione congiunta e rinvio).

La Commissione inizia la discussionecongiunta delle risoluzioni in titolo.

Francesco BOSI (UdCpTP) osserva chele risoluzioni in esame affrontano un temagià noto alla Commissione. Ricorda, in-fatti, che a inizio della legislatura unadelegazione della Commissione difesa hasvolto una visita presso l’Istituto Geogra-fico Militare (IGM) di Firenze, prendendoatto della situazione di crisi attraversatadall’ente e delle principali problematicheemerse.

La presentazione dell’atto di indirizzo asua firma intende ribadire l’esigenza diprestare particolare attenzione a tale si-tuazione, ulteriormente aggravata dai dra-stici tagli effettuati in conseguenza dellerecenti manovre economiche che hannoprogressivamente ridotto il finanziamentodell’ente da circa 3 milioni di euro a pocopiù di 250 mila euro. Si sofferma, quindi,sugli effetti negativi indotti da tali ridu-zioni che, da un lato, stanno impedendoall’Istituto di continuare a erogare deter-minati servizi che hanno finora consentito

introiti considerevolmente superiori aglistessi finanziamenti ricevuti, dall’altro, diriflesso, recano danno anche alle aziendeprivate ed ai comuni, che per talune loroattività hanno necessità di avvalersi deiservizi offerti dall’Istituto stesso.

In considerazione di quanto eviden-ziato, la risoluzione di cui è primo firma-tario, tende a superare l’attuale situazionedi difficoltà attraversata dall’Istituto indi-viduando una diversa forma di gestionedella struttura – modellata su tipologieaziendali o similari – che consentanoall’ente di darsi una dimensione interforzeo addirittura interministeriale e di utiliz-zare anche le risorse derivanti come cor-rispettivo dei servizi offerti.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD)osserva, innanzitutto, che sul tema oggettodi discussione – su cui peraltro avevapresentato una specifica interrogazione –esiste un problema di progressiva ridu-zione delle risorse disponibili. Tale criti-cità appare riguardare principalmente ilpersonale civile dell’Istituto che si occupadei servizi di cartografia, talvolta rimpiaz-zato mediante un ricollocamento di per-sonale militare che, tuttavia, non possiedela medesima specializzazione. Ritiene in-vece che, a fronte della riduzione deifinanziamenti concessi, debbano esseremaggiormente salvaguardate proprio le at-tività svolte dal personale specializzatocivile e che debbano essere supportate inmisura minore le attività di tipo militare.Diversamente da quanto sostenuto dal col-lega Bosi, ritiene che la strada da percor-rere non sia quella di una sorta di azien-dalizzazione dell’Istituto, bensì quella divalorizzarne e differenziarne le diversecompetenze. Ritiene, quindi, che sia ne-cessario procedere a una riorganizzazionedell’Istituto sulla base degli obiettivi cheesso si deve prefiggere e della relativapianta organica. Ribadisce, al riguardo,l’esigenza di salvaguardare – in tale pro-cesso di riorganizzazione – il personalecivile che rappresenta il segmento in gradodi offrire i servizi più specialistici e diportare avanti gli obiettivi utili alle fun-zioni dell’ente.

Martedì 22 maggio 2012 — 38 — Commissione IV

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In conclusione, formula un invito alcollega Bosi affinché si possa giungereall’elaborazione di un testo condiviso checostituirebbe un segnale importante per ilfuturo dell’ente e del personale in essoimpiegato.

Maria Grazia LAGANÀ FORTUGNO(PD) dichiara di sottoscrivere la risolu-zione 7-00845 Rugghia.

Il sottosegretario Gianluigi MAGRI rin-grazia i proponenti delle risoluzioni inesame perché hanno posto all’attenzionedella Commissione una problematica im-portante e da tempo seguita dal Ministerodella Difesa. Al riguardo, intende subitorassicurare i due presentatori che il Mi-nistero sta prestando la dovuta attenzionesia al problema della maggiore capacità diefficientamento dell’Istituto, sia a quellodel personale civile. Questo ultimo nonrisulta in alcun modo ridotto in quanto larecente ristrutturazione operata ha com-portato esclusivamente una decurtazionedei posti risultanti nella pianta organica,che tuttavia non risultavano effettivamentecoperti.

Rammenta, quindi, che l’Istituto Geo-grafico Militare (IGM) è stato costituitocon Regio Decreto n. 1084 del 1872 (tut-tora vigente) quale Istituto TopograficoMilitare e rinominato, nel 1882, IstitutoGeografico Militare. Esso era nato persvolgere un ruolo preminente in ambitomilitare, in quanto incaricato di fornire ilsupporto geospaziale agli enti dell’Esercitoper esigenze di pianificazione, operative edaddestrative. Solo successivamente, quindi,l’Istituto ha assunto anche il ruolo di EnteCartografico Ufficiale dello Stato, ai sensidella legge n. 68 del 1960. Tale caratteresquisitamente operativo ha trovato con-ferma sia nelle conclusioni cui è pervenutoun Gruppo di Progetto nominato ad hocnel 2009, con lo scopo di pervenire a unaorganizzazione più snella ed orientata alpotenziamento dell’output operativo nelsettore geocartografico, sia nella Direttivadi pianificazione per le attività del sup-porto geospaziale, elaborata in considera-zione delle nuove esigenze operative

emerse negli attuali scenari nazionali edinternazionali, nonché dalla necessità dirazionalizzare le attività dell’Istituto allaluce dei nuovi fattori economico e finan-ziari.

La recente riconfigurazione dell’Isti-tuto, pertanto, risponde alla prioritariaesigenza della Forza armata di mantenerecostantemente elevata l’efficienza dellostrumento operativo terrestre, nell’assolvi-mento dei molteplici impegni in ambitonazionale e internazionale, attraverso ilpotenziamento di peculiari settori, qualianche i Nuclei Geo-Tac-Print (GTP), al finedi consentirne l’impiego in operazionifuori area.

In tale quadro, tuttavia, l’Amministra-zione non ha trascurato l’importanza diassicurare le condizioni adeguate per losvolgimento delle attività dell’Istituto an-che nel campo civile. In tale prospettiva, laForza armata, ha perseguito la salvaguar-dia, sotto il profilo organizzativo, delleattività dell’Istituto in ambito civile, infunzione di Ente cartografico dello Statocon l’emanazione, in data 16 settembre2010, delle nuove Tabelle organiche, previapartecipazione alle organizzazioni sinda-cali nazionali e territoriali, che ne hanno,inoltre, potenziato l’output operativo nelsettore geocartografico.

In tale contesto, è stata conseguita unariduzione di posizioni organiche per ilpersonale civile, prevista nel nuovo assettodell’IGM, per rispondere alla duplice esi-genza di rendere la configurazione del-l’Ente più adeguata alla missione da as-solvere e di ottemperare alle disposizionidi cui agli articoli 74, comma 1, lettera c)del decreto legge n. 112 del 2008 e 2,comma 8-bis), lettera b) del decreto leggen. 194 del 2009, che hanno imposto unariduzione complessiva del 20 per centodella spesa relativa alle dotazioni organi-che del personale civile di livello nondirigenziale. Come già evidenziato, taleriduzione organica non ha avuto riflessisul personale effettivo, preservando le po-sizioni organiche effettivamente coperte,né sulla capacità di produzione del per-sonale cartografico tecnico, dal momentoche sono state preservate le unità orga-

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nizzative dedicate alla lavorazione per laproduzione di cartografia civile, interve-nendo con provvedimenti di razionalizza-zione esclusivamente sulle strutture disupporto.

Si sofferma, quindi, sulle problemati-che di ordine finanziario, affrontate dallarisoluzione a prima firma dell’onorevoleBosi, evidenziando che gli stanziamenti sulcapitolo 4267, (considerando sia i fondi delbilancio ordinario sia quelli recati daiprovvedimenti di autorizzazione delle mis-sioni fuori area) sono passati da 2.442.284euro del 2006 a 962.000 del 2012 e che gliincassi (proventi) dovrebbero riaffluire albilancio della difesa mediante la riasse-gnazione dei fondi versati in Tesoreria(MEF). Tuttavia, tale strumento non ga-rantisce il pieno recupero delle risorsefinanziarie a causa sia della complessitàdell’iter per la riassegnazione a bilancio(ad esempio: i versamenti effettuati entroil 31 ottobre devono essere riassegnati albilancio nello stesso esercizio finanziarioma di fatto, se avvengono nei mesi daluglio a settembre, non ci sono i tempitecnici per la riassegnazione e rimangononelle casse del MEF), sia delle disposizioniimpartite nel tempo dal MEF tese a limi-tare le possibilità di riassegnazione perconseguire obiettivi di risanamento deiconti pubblici. In particolare, dal 2008 èstato istituito il « fondo per le riassegna-zioni » la cui dotazione è stata inizial-mente determinata nella misura del 50 percento dei versamenti riassegnabili nel2006, ma che viene annualmente rideter-minata sulla base dei versamenti riasse-gnabili dei due esercizi precedenti. Il pre-levamento da tale Fondo non è automa-tico, ma avviene in corso d’anno e solo infunzione degli effettivi versamenti effet-tuati dagli aventi causa (comunque finoalla concorrenza del Fondo stesso). In talecontesto, si evidenzia che, la nuova ver-sione delle tabelle organiche dell’IGM nonè stata ancora applicata, in quanto è statoattivato un nuovo Gruppo di Progetto, ilcui mandato, fermi restando i recuperiorganici da realizzare discendenti dall’ap-plicazione di norme di rango primario, èquello di individuare ulteriori tempera-

menti organizzativi che dovranno tenerconto anche del progetto di revisione dellostrumento militare.

In considerazione di quanto premesso,propone – con riferimento alla risoluzionea prima firma dell’onorevole Bosi – alcunemodifiche alla premessa dell’atto di indi-rizzo, nonché una riformulazione dell’im-pegno in quanto l’adozione di un modelloaziendale così come prospettato, non ga-rantirebbe l’assolvimento del compitoprioritario dell’IGM e cioè di supportogeospaziale alle attività di pianificazione,operative ed addestrative di Enti, Comandied Unità dell’Esercito in ambito Forzaarmata. Inoltre, ogni eventuale revisionestrutturale ed organizzativa dell’Istituto,dovrà necessariamente tener conto delprogetto di revisione dello strumento mi-litare. In tale contesto, si conferma l’esi-genza di orientare le risorse verso unitàorganizzative che forniscano un outputoperativo coerente con gli impegni del-l’Esercito e della Difesa.

Propone, pertanto, le seguenti modifi-che.

Con riguardo al primo inciso dellapremessa, premettere il seguente periodo« L’IGM è stato costituito con Regio De-creto n. 1084 del 27 ottobre 1872 (tuttoravigente) quale Istituto Topografico Militaree rinominato, nel 1882, Istituto GeograficoMilitare e »;

Al quinto inciso, aggiungere in fine ilseguente periodo « Di fatto tali databasecostituiscono ad oggi i nuovi dati di rife-rimento a copertura nazionale dai qualil’Istituto attinge, tramite processo di deri-vazione, per la produzione della cartogra-fia di interesse militare afferente princi-palmente alle scale 1:25000, 1:50000;1:250000 (di interesse anche civile) »;

Propone, inoltre, di espungere l’ottavoinciso, ritenuto non condivisibile per leragioni suesposte.

Con riferimento al nono inciso, chiededi valutare una riformulazione del se-guente tenore: « è da notare che i finan-ziamenti, stanziati dal Ministero della di-fesa per l’Istituto geografico militare per laproduzione dati geotopografici (cap. 4267),sono passati da euro 2.442.284 del 2006 a

Martedì 22 maggio 2012 — 40 — Commissione IV

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euro 962.000 per il 2012 e che la riasse-gnazione al bilancio della difesa dei pro-venti di tale attività versati in Tesorerianon garantisce il pieno recupero dellerisorse finanziarie impiegate, a causa dellacomplessità dell’iter e delle disposizioni inmateria impartite nel tempo dal Ministerodell’economia e delle finanze, tese a limi-tare le possibilità di riassegnazione perconseguire obiettivi di risanamento deiconti pubblici ».

Infine propone la seguente riformula-zione della parte dispositiva della risolu-zione: « ad assumere tempestive decisioniche, nel confermare il ruolo prioritario diEnte Militare e del relativo output opera-tivo a favore dei Comandi/Enti/Repartidella Forza armata, ne valorizzino altresìil grande patrimonio professionale esi-stente, consentendo un rilancio del ruolodi servizio di ausilio per le problematicheterritoriali e per le decisioni, incremen-tandone, inoltre, le notevoli potenzialità diintroiti, per la vendita dei prodotti carto-grafici, da destinare all’Istituto per l’assol-vimento dei propri compiti, anche esplo-rando l’opportunità di un modello socie-tario del tipo Agenzia industrie difesaovvero anche l’utilizzo della Società DifesaServizi, ferma restando la conferma dellapriorità del ruolo/compiti militari dell’Isti-tuto e quindi della permanente disponibi-lità degli assetti operativi in ambito Forzaarmata ».

Per quanto riguarda la risoluzione del-l’onorevole Rugghia propone le seguentimodifiche alla premessa. Riformulare ilprimo inciso nel modo seguente: « l’IstitutoGeografico Militare (I.G.M.) è un Entemilitare dell’Esercito il cui compito prin-cipale, attribuito con Regio Decreton. 1084 del 27 ottobre 1872 (tuttora vi-gente), è quello di fornire il supportogeospaziale per le esigenze e le attività dipianificazione, operative ed addestrative diEnti, Comandi ed Unità dell’Esercito.L’Istituto, ai sensi della legge 2 febbraio1960, n. 68, svolge anche funzioni di entecartografico dello Stato italiano ». Soppri-mere all’ultimo periodo del secondo inciso

le parole « sia dal punto di vista degliobiettivi di produzione, sia delle pianteorganiche ». Espungere il quarto inciso inquanto non condivisibile per le ragioni giàesposte.

Propone quindi di riformulare la partedispositiva nel seguente modo. Il primoimpegno è accoglibile ove siano espunte leparole « agli obiettivi di produzione » e,dopo le parole « pianta organica del-l’ente, » siano aggiunte le seguenti: « chetenga in considerazione il processo direvisione dello strumento militare in attoin ambito Difesa, anche ». Inoltre, occorresostituire la parola « crescita » con la pa-rola « nazionalizzazione » e la parola « rin-novamento » con « ottimizzazione ».

Ritiene che anche il secondo impegnopossa essere accolto aggiungendo dopo laparole « quelle » la parola « prioritarie »,per le ragioni su esposte.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.50 alle 15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-06621 Tommaso Foti: Sulla possibilechiusura della base aerea di San Damiano,in provincia di Piacenza, a seguito dell’ipo-tizzato trasferimento del 50o stormo cacciabombardieri.

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ALLEGATO

Interrogazione n. 5-06490 Fadda: Sull’eventuale chiusura del RepartoInvestigazioni Scientifiche – RIS di Cagliari.

TESTO DELLA RISPOSTA

L’interrogante chiede di sapere:

Quesito 1: Se corrisponda al vero la no-tizia della chiusura del RIS di Cagliari enell’ambito di una razionalizzazione del-l’Arma dei Carabinieri l’apertura di unomologo reparto in altra sede fuori dallaSardegna;

RISPOSTA:

Posso assicurare che non è stata attivata dalComando Generale dell’Arma dei Carabi-nieri alcuna richiesta – nel senso paventatodall’Onorevole interrogante – riguardanteil R.I.S. di Cagliari. Aggiungo che, nel qua-dro dei provvedimenti volti a migliorare lacomponente tecnico-scientifica dell’Armadei Carabinieri, è stata attuata una ristrut-turazione del Raggruppamento CarabinieriInvestigazioni Scientifiche, nell’ambitodella quale, non è stata, comunque, con-templata alcuna soppressione del R.I.S. diCagliari, tantomeno, un’eventuale ridu-zione organica di tale reparto.

Quesito 2: Se intenda adottare tutti iprovvedimenti necessari perché vengascongiurata tale chiusura che, per le os-servazioni fatte in premessa, non sarebbeper niente vantaggiosa ma al contrarioarrecherebbe unicamente forti disagi edeterminerebbe senza dubbio maggiorioneri per la finanza pubblica;

RISPOSTA:

Nel ribadire che non è stata avanzataalcuna proposta di chiusura che interessiil R.I.S. di Cagliari, colgo l’occasione persottolineare come l’Arma dei Carabinierirappresenti una delle istituzioni più vicineai cittadini, nei confronti dei quali svolgela sua costante azione di prevenzionequale espressione significativa della pre-senza dello Stato sul territorio, grazie allacapillare distribuzione dei suoi presidi,privilegiando le aree maggiormente inte-ressate da problemi di sicurezza, con unaloro mirata ricollocazione, in piena sinto-nia con le altre Forze di polizia.

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V COMMISSIONE PERMANENTE

(Bilancio, tesoro e programmazione)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

Misure in materia di trasparenza, controllo dei bilanci e finanziamento dei partiti e deimovimenti politici. C. 4826 e abb.-A (Parere all’Assemblea) (Riesame degli articoli da 1 a5 – Parere favorevole, con condizioni volte a garantire il rispetto dell’articolo 81, quartocomma, della Costituzione – Parere su emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di Croazia e il Governodella Repubblica italiana in materia di cooperazione culturale e d’istruzione, fatto aZagabria il 16 ottobre 2008. C. 3744 e abb.-A ed emendamenti (Parere all’Assemblea)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

Partecipazione italiana al sesto aumento di capitale della Banca di sviluppo del Consigliod’Europa. C. 5044-A Governo ed emendamenti (Parere all’Assemblea) (Esame e conclusione– Parere favorevole – Parere su emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

Disposizione per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria. Nuovo testo unificatoC. 2744 e abb. (Parere alla XIII Commissione) (Esame e rinvio – Richiesta di relazionetecnica, ai sensi dell’articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196) . . . . . . . . 50

Disposizioni concernenti il limite di altezza per l’ammissione ai concorsi per il reclutamentonelle Forze armate. C. 3160 e abb.-A ed emendamenti (Parere all’Assemblea) (Esame econclusione – Nulla osta – Parere su emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

SEDE CONSULTIVA

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Giancarlo GIORGETTI. —Interviene il sottosegretario di Stato allaPresidenza del Consiglio dei ministri Giam-paolo D’Andrea.

La seduta comincia alle 14.45.

Sui lavori della Commissione.

Renato BRUNETTA (PdL) sottolineacome la seduta della Commissione, inizial-

mente convocata per le 10, sia stata suc-cessivamente convocata alle ore 14, peressere quindi rinviata, in coincidenza conl’orario della convocazione, alle 14.45. Purringraziando il presidente per i chiari-menti forniti informalmente, ritiene chesia opportuno stigmatizzare pubblica-mente la situazione che si è creata, osser-vando che sarebbe stato opportuno avviarela seduta ed esporre le ragioni che hannodeterminato il rinvio dell’avvio della se-duta, in modo da consentire ai componentidella Commissione di valutare tali ragioni,che ritiene in ogni caso riconducibili allaresponsabilità del Governo. Invita, per-

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tanto, la Commissione ad assumere leopportune iniziative per stigmatizzare ilcomportamento dell’Esecutivo.

Pier Paolo BARETTA (PD), nell’asso-ciarsi, con particolare riferimento all’as-senza del rappresentante del Governo, alleosservazioni formulate dall’onorevole Bru-netta, sottolinea come sia opportuno an-nunciare in seduta i motivi di eventualiassenze. Evidenzia quindi come l’organiz-zazione dei tempi di lavoro della Commis-sione sia già complicata e ciò richieda unmaggiore rispetto per il Parlamento e perla Commissione in particolare.

Renato CAMBURSANO (Misto), asso-ciandosi ai colleghi che l’hanno preceduto,osserva come i comportamenti stigmatiz-zati dall’onorevole Brunetta e dall’onore-vole Baretta abbiano di fatto stravolto leregole che sovraintendono ai rapporti traParlamento e Governo. Ritiene, infatti,che, anche in presenza di circostanze chegiustifichino l’impossibilità per il Governoa prendere parte ai lavori della Commis-sione, i componenti della Commissionestessa debbano comunque essere informatinell’ambito della seduta già convocatadelle ragioni del suo rinvio.

Massimo POLLEDRI (LNP), nell’asso-ciarsi alle osservazioni formulate dai col-leghi della maggioranza, rileva come siagiusto che l’opinione pubblica sappia che ilParlamento era pronto per la seduta, men-tre il rinvio è addebitabile al Governo.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, sot-tolinea come le difficoltà riscontrate nellapartecipazione dei rappresentanti del Go-verno ai lavori della Commissione sono daricondursi essenzialmente alla ristrettezzadella compagine governativa, che contadue soli sottosegretari di Stato per l’eco-nomia e le finanze. Fa presente, inoltre,che in prossimità della seduta convocataper le 14 è stato comunicato che il sot-tosegretario Polillo per motivi personalinon potrà prendere parte ai lavori parla-mentari che si svolgeranno questa setti-mana e, pertanto, alla seduta odierna

dovrebbe intervenire il sottosegretario diStato alla Presidenza del Consiglio deiministri Giampaolo D’Andrea.

Antonio BORGHESI (IdV) evidenziacome ciascun parlamentare abbia unamolteplicità di impegni e come una tem-pestiva organizzazione dei lavori dellaCommissione sia la condizione necessariaper potersi organizzare conseguentemente.

Renato BRUNETTA (PdL) sottolineacome la limitatezza numerica della com-pagine governativa sia stata una sceltapolitica libera del Governo stesso, anche alfine di riscuotere l’apprezzamento del-l’opinione pubblica, ma osserva che essanon può incidere sulla funzionalità delParlamento e l’Esecutivo si deve fare ca-rico delle proprie responsabilità.

Massimo VANNUCCI (PD), con riferi-mento alle considerazioni del presidenteGiorgetti, sottolinea come nella compagineministeriale sia presente anche un ViceMinistro dell’economia e delle finanze,che, come ha avuto modo di sottolinearegià in passato, potrebbe partecipare piùintensamente ai lavori parlamentari.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, os-serva come il Viceministro sia spesso im-pegnato a rappresentare il Governo alivello internazionale ed europeo.

Pier Paolo BARETTA (PD) chiede alpresidente di aggiornare i lavori dellaCommissione ad un orario certo in cui siagarantita la presenza del rappresentantedel Governo.

Massimo POLLEDRI (LNP) osserva che,se la Commissione non è nelle condizionidi esprimere i pareri sui provvedimentiall’esame dell’Assemblea, è sempre possi-bile chiedere di rinviare la seduta dell’As-semblea, il cui avvio è imminente.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nelrilevare che il sottosegretario di Stato allaPresidenza del Consiglio, Giampaolo D’An-drea, è giunto in Commissione, riassume i

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termini del dibattito svoltosi a beneficiodel rappresentante del Governo.

Renato BRUNETTA (PdL) chiede diinformare il Presidente della Camera e ilGoverno della grave situazione che si ècreata, al fine di evitare che essa si ripetain futuro.

Claudio D’AMICO (LNP), nel richia-mare le osservazioni svolte dall’onorevolePolledri, sottolinea come la Commissionesvolga un ruolo importante e non possaessere considerata alla stregua di un pas-sacarte, chiedendole di adottare decisioniin tempi particolarmente ristretti. Osservache, in caso di protrarsi dei lavori, occor-rerebbe rinviare la seduta dell’Assemblea erileva la necessità di garantire alla Com-missione adeguati tempi di lavoro.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che, come avviene nella prassiconsolidata, la Commissione proseguirànei propri lavori fino a quando non sianopreviste votazioni in Assemblea, segna-lando che al momento non è ancora statodato l’avviso di cui all’articolo 49, comma5, del Regolamento. Preso atto dell’orien-tamento della Commissione, avverte, cheinformerà il presidente della Camera diquanto verificatosi affinché rappresenti alPresidente del Consiglio la necessità diassicurare una più puntuale presenza delrappresentante del Governo ai lavori par-lamentari.

Misure in materia di trasparenza, controllo dei

bilanci e finanziamento dei partiti e dei movimenti

politici.

C. 4826 e abb.-A.

(Parere all’Assemblea).

(Riesame degli articoli da 1 a 5 – Parerefavorevole, con condizioni volte a garantireil rispetto dell’articolo 81, quarto comma,della Costituzione – Parere su emenda-menti).

La Commissione inizia il riesame degliarticoli da 1 a 5 del provvedimento, non-

ché l’esame degli ulteriori emendamentitrasmessi dall’Assemblea.

Roberto MARMO (PT), relatore, conriferimento agli altri emendamenti tra-smessi dall’Assemblea contenuti nel fasci-colo n. 2, sui quali la Commissione non siè espressa nella seduta del 17 maggio2012, rappresenta che l’emendamentoCambursano 1.4 sopprime gli articoli 1 e2 e prevede l’introduzione di un mecca-nismo di devoluzione di una quota pari al5 per mille dell’IRPEF al finanziamentodei partiti e movimenti politici, senzatuttavia prevedere una specifica coperturafinanziaria. Osserva, in particolare, chenon vengono abrogate le disposizioni vi-genti in materia di rimborsi elettorali.Rileva quindi che l’emendamento Donadi1.221 modifica l’articolo 1 recante la de-finizione del sistema di finanziamento infavore dei partiti e movimenti politici eche esso ha contenuto analogo agli emen-damenti 1.218 e 1.219 sui quali la Com-missione aveva rinviato nella precedenteseduta l’espressione del parere, precisandotuttavia che la proposta emendativa sem-bra superare le criticità evidenziate conriferimento agli emendamenti 1.218 e1.219, che non sono contenuti nel fascicolon. 2 degli emendamenti. Ritiene infatti chel’emendamento garantisca risparmi ulte-riori rispetto all’attuale formulazione del-l’articolo 1 e pertanto non sembra pre-sentare profili problematici dal punto divista finanziario. Segnala, tuttavia, la ne-cessità di coordinare con tali modifiche ledisposizioni di cui all’articolo 5. Evidenziaquindi che l’emendamento Cambursano5.5 sostituisce l’articolo 5 prevedendo unadetrazione fiscale pari al 22 per cento siaper le erogazioni liberali comprese tra i250 e i 1.000 euro effettuate dalle personefisiche, sia per quelle effettuate dalle so-cietà di capitali e dagli enti commerciali.Non ritiene peraltro evidente se si prevedauna detrazione per le erogazioni di im-porti superiori ai 1.000 euro. Al riguardo,anche alla luce della formulazione dellaproposta emendativa, osserva che, in as-senza di una relazione tecnica volta aquantificare con precisione l’onere deri-

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vante dalla proposta emendativa, che inogni caso andrebbe indicato espressa-mente anche nella disposizione, non ap-pare possibile determinare gli effetti fi-nanziari derivanti dalla proposta emenda-tiva. Fa presente che l’emendamento Or-sini 5.204 dispone che le detrazioni per leerogazioni liberali di cui all’articolo 5possano essere previste per i versamentieffettuati non solo nei confronti delle listeo dei partiti che abbiano almeno un rap-presentante eletto, ma anche nei confrontidei partiti e movimenti che abbiano pre-sentato liste o candidature elettorali. Alriguardo, ritiene opportuno un chiari-mento da parte del Governo in ordine aipossibili effetti finanziari derivanti dallaproposta emendativa, che è suscettibile dideterminare un ampliamento delle eroga-zioni alle quali si applica la detrazione.Osserva che il subemendamento Vassallo0.6.502.4 modifica l’articolo 6-bis, sosti-tuendo la Commissione per la trasparenzae il controllo dei rendiconti dei partiti edei movimenti politici con il collegiopresso la Corte dei conti già previsto aisensi dell’articolo 12 della legge n. 515 del1993. Osserva come la proposta emenda-tiva preveda, tuttavia, che il suddetto col-legio sia coadiuvato da dodici addetti allarevisione e dal personale ausiliario neces-sario. Al riguardo, considera opportuno unchiarimento da parte del Governo in or-dine ai possibili effetti finanziari derivantidalla proposta emendativa. Rileva, quindi,che le restanti proposte emendative con-tenute nel fascicolo n. 2 trasmesso dal-l’Assemblea non sembrano presentare pro-fili problematici dal punto di vista finan-ziario.

Comunica, inoltre, che in data odiernal’Assemblea ha trasmesso otto nuoviemendamenti, di cui sei approvati dallaCommissione. Dei suddetti emendamentisegnala che tre costituiscono riformula-zioni di carattere formale di proposteemendative sulle quali la Commissione hagià espresso parere favorevole nella sedutadel 17 maggio 2012, mentre le restantiproposte emendative non sembrano pre-sentare profili problematici dal punto divista finanziario. In particolare, con rife-

rimento alle proposte emendative 5.602 e5.600, segnala che le stesse hanno sosti-tuito l’emendamento 2.502, alla cui appro-vazione la Commissione bilancio avevasubordinato il parere favorevole sul testoall’esame dell’Assemblea. Ritiene, quindi,di dover confermare, ai fini dell’espres-sione del parere favorevole, l’approvazionedelle suddette proposte emendative. A talfine, in attesa che la Commissione dimerito esamini gli emendamenti riferitiagli articoli successivi al 5, propone didare parere sul testo all’esame dell’Assem-blea limitatamente agli articoli da 1 a 5,con la condizione summenzionata. Comu-nica inoltre che in data odierna l’Assem-blea ha trasmesso 6 ulteriori subemenda-menti non compresi nel fascicolo n. 2.Con riferimento ai subemendamenti, ri-tiene opportuno che il Governo forniscaun chiarimento in merito al subemenda-mento Maurizio Turco 0.2.501.2, che pre-vede il concorso al contributo di cui al-l’articolo 2 di tutti i partiti e i movimentipolitici indipendentemente dai voti validiconseguiti. Al riguardo, fermo restando illimite di spesa previsto dall’articolo 1,comma 1, secondo periodo, ritiene cheoccorra precisare se dalla proposta emen-dativa possano derivare effetti finanziari acarico della finanza pubblica.

Renato CAMBURSANO (Misto) di-chiara di non condividere le considera-zioni del relatore riferite ai suoi emenda-menti 1.4 e 5.5. In particolare, evidenziache l’emendamento 1.4 non determinaoneri ulteriori rispetto alla proposta dilegge, in quanto il meccanismo di devolu-zione del 5 per mille dell’imposta sulreddito delle persone fisiche determinasenz’altro oneri inferiori rispetto all’at-tuale formulazione degli articoli 1 e 2 dellaproposta in esame. Ricorda, infatti, comela legge n. 2 del 1997 prevedesse al ri-guardo una soglia di 110 miliardi di lire,sensibilmente inferiore all’onere di 91 mi-lioni di euro derivante dagli articoli 1 e 2della proposta di legge in esame. Perquanto riguarda l’emendamento 5.5 fapresente che esso determina un abbassa-mento dell’aliquota di detrazione prevista

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dal provvedimento e dalle proposte emen-dative presentate dalla Commissione e,pertanto, non può determinare oneri ag-giuntivi.

Massimo POLLEDRI (LNP) concordacon le considerazioni dell’onorevole Cam-bursano, evidenziando che l’emendamentoCambursano 1.4 presenta un contenutoanalogo all’emendamento Vanalli 1.2, sulquale la Commissione ha espresso parerecontrario nella seduta del 17 maggio 2012.

Claudio D’AMICO (LNP) sottolineacome l’emendamento Vanalli 1.2, analoga-mente all’emendamento Cambursano 1.4,intenda rimettere ai cittadini la scelta inordine al finanziamento dei partiti e mo-vimenti politici, attraverso una devolu-zione del 5 per mille dell’imposta sui lororedditi. Evidenzia come tale propostaemendativa non presenti problemi di co-pertura finanziaria, sottolineando comeessa preveda l’abrogazione delle disposi-zioni della legge n. 157 del 1999 in ma-teria di rimborsi elettorali e la devoluzionea finalità benefiche e di pubblica utilitàdell’ultima rata dei rimborsi spettanti perl’anno 2008.

Il sottosegretario Giampaolo D’AN-DREA, con riferimento alle proposteemendative segnalate dal relatore, fa pre-sente in primo luogo che l’emendamentoDonadi 1.221 non è corredato di unarelazione tecnica che dimostri in modocerto l’ammontare degli oneri rispetto agliarticoli 1 e 2 del provvedimento, ricor-dando come i risparmi siano utilizzati confinalità di copertura finanziaria degli ar-ticoli 5 e 9 della proposta di legge. Ritiene,tuttavia, che possa concordarsi con leconsiderazioni del relatore, evidenziandocome in ogni caso occorrerebbe prevedereespressamente che il contributo previstodall’emendamento non sia deducibile dalreddito tassabile ai fini delle imposte suiredditi e delle relative addizionali.Esprime, inoltre, parere contrario sul-l’emendamento Cambursano 1.4, che èsuscettibile di determinare nuovi o mag-giori oneri privi di quantificazione e co-

pertura finanziaria, e sull’emendamentoCambursano 5.5, dal momento che, inassenza di una relazione tecnica, non èpossibile quantificarne gli effetti finan-ziari. Esprime, poi, l’avviso contrario delGoverno sull’emendamento Orsini 5.204,che determinerebbe un ampliamento delleerogazioni alle quali è applicabile la de-trazione, e sul subemendamento Vassallo0.6.502.4, che potrebbe determinare oneriprivi di copertura finanziaria con riferi-mento alla previsione che il collegio co-stituito presso la Corte dei conti sia inte-grato da due componenti aggiuntivi, dodiciaddetti alla revisione e dal personale au-siliario necessario.

Roberto MARMO (PT), relatore, ribadi-sce che l’emendamento Cambursano 1.4 èsuscettibile di determinare oneri nonquantificati, in quanto esso non dispone lamodifica o la soppressione delle disposi-zioni in materia di rimborsi elettorali dicui alla legge n. 157 del 1999.

Formula, quindi, la seguente propostadi parere:

« La V Commissione,

riesaminati gli articoli da 1 a 5 delprogetto di legge C. 4826 e abb.-A, recantemisure in materia di trasparenza, con-trollo dei bilanci e finanziamento dei par-titi e dei movimenti politici, e esaminati gliemendamenti ad esso riferiti contenuti nelfascicolo n. 2, sui quali la Commissionenon ha espresso parere nella seduta del 17maggio 2012 e gli emendamenti 1.600,2.501 (nuova formulazione), 3.500 (nuovaformulazione), 5.300, 5.301, 5.600 e 5.602,l’articolo aggiuntivo 2.0500 (nuova formu-lazione) e i subemendamenti 0.2.501.2,0.2.504.1, 0.2.0500.3, 0.2.0500.2, 0.3.500.3,0.3.500.2, 0.5.500.1, 0.6.500.1, 0.6.501.1,0.6.502.9, 0.6.502.10, 0.6.502.11, 0.7.500.1,0.9.500.2, 0.9.500.3;

considerato che il Comitato dei noveha provveduto ad una riscrittura degliemendamenti alla cui approvazione eracondizionato il parere favorevole sul prov-vedimento, al fine di garantire il rispettodell’articolo 81, quarto comma, della Co-stituzione;

Martedì 22 maggio 2012 — 47 — Commissione V

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ritenuto pertanto necessario espri-mere nuovamente il parere sugli articolida 1 a 5 del testo del progetto di legge C.4826 e abb.-A;

preso atto dei chiarimenti forniti dalGoverno,

esprime

sul testo degli articoli da 1 a 5 delprovvedimento elaborato dalla Commis-sione di merito:

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni, volte a ga-rantire il rispetto dell’articolo 81, quartocomma, della Costituzione:

siano approvati gli emendamenti 5.600e 5.602;

sugli emendamenti trasmessi dall’As-semblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.4, 5.5, 5.204 esul subemendamento 0.6.502.4, in quantosuscettibili di determinare nuovi o mag-giori oneri per la finanza pubblica privi diidonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sulle restanti proposte emendative.

Conseguentemente, si intende revocata lacondizione, contenuta nel parere espresso indata 17 maggio 2012, che prevedeva l’ap-provazione dell’emendamento 2.502. ».

Il sottosegretario Giampaolo D’AN-DREA concorda con la proposta di parereformulata dal relatore.

Massimo POLLEDRI (LNP) rileva comei termini previsti per la presentazione deisubemendamenti, anche per la concomi-tanza con le sedute della Commissione,hanno, di fatto, impedito la predisposi-

zione di proposte emendative. Chiede se viè stata un’adeguata valutazione sulle con-seguenze finanziarie delle nuove proposteemendative della Commissione e rileva lanecessità di poter comunque disporre dimaggior tempo per l’esame dei medesimi.

Massimo VANNUCCI (PD), pur ricor-dando di aver espresso in precedenzadubbi sull’opportunità del percorso proce-durale seguito, evidenzia come la Commis-sione abbia avuto modo di approfondire inmodo adeguato le implicazioni finanziariedel provvedimento e delle relative proposteemendative e sia quindi nella condizionedi esprimere il proprio parere, non es-sendo questa la sede per formulare valu-tazioni sull’organizzazione dei lavori dellaCommissione di merito e dell’Assemblea.

Renato CAMBURSANO (Misto), con ri-ferimento al parere contrario sul suoemendamento 1.4, ribadisce come il me-desimo non sia idoneo a produrre effettifinanziari negativi, non incidendo sullenorme di copertura già previste dal testounificato in discussione. Rileva altresìcome la proposta emendativa non rechil’abrogazione delle vigenti disposizioni inmateria di rimborsi in quanto si procederealla loro sostituzione con il meccanismonuovo recato dalla proposta emendativamedesima. Preannuncia pertanto il suovoto contrario alla proposta presentata dalrelatore nel caso in cui questi non inten-desse modificarlo.

Roberto MARMO (PT), relatore, con-ferma la propria proposta di parere.

Claudio D’AMICO (LNP) osserva comela Commissione sia chiamata ad esprimereil proprio parere in tempi troppo ristrettie non sia pertanto stato possibile chiariretutte le incongruenze segnalate dal rela-tore, rilevando, ad esempio, come sul-l’emendamento Donadi 1.221 il rappresen-tante del Governo abbia evidenziato l’esi-genza di acquisire una relazione tecnica,che tuttavia non è stata richiesta. Dichiara,inoltre, di non comprendere le ragioni delparere contrario sull’emendamento Cam-

Martedì 22 maggio 2012 — 48 — Commissione V

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bursano 1.4, che – analogamente all’emen-damento Vanalli 1.2 – intende rimettere aicontribuenti la scelta in ordine al finan-ziamento dei partiti e movimenti politici.

Antonio BORGHESI (IdV) dichiara ilvoto contrario del proprio gruppo sullaproposta di parere.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo

della Repubblica di Croazia e il Governo della Repub-

blica italiana in materia di cooperazione culturale e

d’istruzione, fatto a Zagabria il 16 ottobre 2008.

C. 3744 e abb.-A ed emendamenti.

(Parere all’Assemblea).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Claudio D’AMICO (LNP), relatore, fapresente che il provvedimento, recante laratifica e l’esecuzione dell’Accordo tra ilGoverno della Repubblica di Croazia e ilGoverno della Repubblica italiana in ma-teria di cooperazione culturale e d’istru-zione, fatto a Zagabria il 16 ottobre 2008,è già stato esaminato dalla Commissionebilancio nella seduta del 6 marzo 2012. Inquell’occasione, la Commissione haespresso un parere favorevole, formulandouna condizione volta a garantire il rispettodell’articolo 81, quarto comma, della Co-stituzione. In particolare è stata previstal’introduzione di una esplicita clausola dicopertura finanziaria corredata dalla re-lativa clausola di salvaguardia. Ricordache la Commissione di merito, nella sedutadel 28 marzo 2012, ha adottato come testobase un testo unificato predisposto dalrelatore, che recepiva la condizione for-mulata dalla Commissione bilancio, e hasuccessivamente concluso l’esame in sedereferente senza introdurre modifiche. Iltesto all’esame dell’Assemblea non pre-senta, quindi, profili problematici dalpunto di vista finanziario.

Il sottosegretario Giampaolo D’AN-DREA concorda con il relatore sull’as-senza di profili problematici dal punto divista finanziario.

Claudio D’AMICO (LNP), relatore, for-mula quindi una proposta di parere favo-revole.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

Partecipazione italiana al sesto aumento di capitale

della Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa.

C. 5044-A Governo ed emendamenti.

(Parere all’Assemblea).

(Esame e conclusione – Parere favorevole– Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento e degli emendamenti adesso riferiti.

Maino MARCHI (PD), relatore, fa pre-sente che il provvedimento, recante lapartecipazione italiana al sesto aumento dicapitale della Banca di sviluppo del Con-siglio d’Europa, è già stato esaminato dallaCommissione bilancio nella seduta del 17aprile 2012. In quell’occasione, la Com-missione ha espresso un parere favorevolecon una condizione, che non richiamaval’esigenza di garantire il rispetto dell’arti-colo 81, quarto comma, della Costituzione,volta ad apportare modifiche di formaall’indicazione della missione e del pro-gramma ai quali fa riferimento la coper-tura finanziaria di cui all’articolo 1,comma 4. Ricorda che la Commissione dimerito, nella seduta del 24 aprile 2012, haconcluso l’esame in sede referente delprovvedimento, recependo la condizioneformulata dalla Commissione bilancio. Iltesto all’esame dell’Assemblea non pre-senta, quindi, profili problematici dalpunto di vista finanziario. In data 22maggio 2012, l’Assemblea ha trasmesso ilfascicolo n. 1 degli emendamenti. In par-ticolare, il fascicolo contiene gli emenda-menti Scilipoti 1.1 e 1.2. Al riguardo rileva

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che l’emendamento 1.1, prevedendo cheagli eventuali oneri si provveda non me-diante imputazione, ma con prelievo dalprogramma « Incentivi alle imprese perinterventi di sostegno » non appare cor-rettamente formulato dal punto di vistacontabile. Rileva, altresì, che l’emenda-mento 1.2 prevede l’istituzione di un’ap-posita tassa di scopo prelevata dai conti ditesoreria delle banche partecipanti al ca-pitale della Banca d’Italia qualora si ren-desse necessario il versamento dellesomme richieste ai sensi del comma 3dell’articolo 1. Al riguardo, appare oppor-tuno acquisire l’avviso del Governo.

Il sottosegretario Giampaolo D’AN-DREA concorda con il relatore sull’as-senza di profili problematici dal punto divista finanziario sul testo ed esprime pa-rere contrario sugli emendamenti Scilipoti1.1 e 1.2.

Maino MARCHI (PD), relatore, formulala seguente proposta di parere:

« La V Commissione,

esaminato il disegno di legge C.5044-A, recante partecipazione italiana alsesto aumento di capitale della Banca disviluppo del Consiglio d’Europa e gliemendamenti ad esso riferiti contenuti nelfascicolo n. 1;

preso atto dei chiarimenti forniti dalGoverno,

esprime

sul testo del provvedimento elaboratodalla Commissione di merito:

PARERE FAVOREVOLE

sugli emendamenti trasmessi dall’As-semblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.1 e 1.2, in quantosuscettibili di determinare nuovi o mag-

giori oneri per la finanza pubblica privi diidonea quantificazione e copertura. ».

Claudio D’AMICO (LNP) stigmatizza lascelta di provvedere alla copertura delprovvedimento a valere su fondi destinatiagli incentivi alle imprese in un momentodi particolare difficoltà per il sistemaproduttivo italiano. Annuncia quindi ilvoto contrario del suo gruppo sulla pro-posta del relatore.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

Disposizione per la tutela e la valorizzazione della

biodiversità agraria.

Nuovo testo unificato C. 2744 e abb.

(Parere alla XIII Commissione).

(Esame e rinvio – Richiesta di relazionetecnica, ai sensi dell’articolo 17, comma 5,della legge 31 dicembre 2009, n. 196).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL), relatore, fa presente che ilprovvedimento reca disposizioni per latutela e la valorizzazione della biodiversitàagraria e che l’esame della seduta odiernaha per oggetto il nuovo testo unificatodella proposta di legge C. 2744 e delleproposte ad essa abbinate. Ricorda che laCommissione, in data 11 aprile 2012, hainiziato l’esame in sede consultiva delprovvedimento, deliberando la richiesta diuna relazione tecnica. Quest’ultima – ve-rificata negativamente dalla Ragioneria ge-nerale dello Stato – è stata trasmessa indata 26 aprile 2012 ed è stata quindi presain esame dalla Commissione Bilancio che– in considerazione dell’ampiezza dei ri-lievi formulati dalla Ragioneria generaledello Stato – ha ritenuto di invitare laCommissione di merito a riconsiderare ilcontenuto del provvedimento alla lucedelle criticità evidenziate. In data 16 mag-gio 2012, la XIII Commissione, al fine di

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tener conto dei rilievi formulati nella re-lazione tecnica presentata dal Governo edei pareri già espressi da alcune Commis-sioni, ha elaborato il nuovo testo unificato,oggi in esame. Nel richiamare il contenutodella documentazione predisposta dagliuffici della Camera, evidenzia che le mo-difiche apportate dalla Commissione dimerito non consentono di superare i rilievicritici formulati in sede di verifica dellarelazione tecnica, ritenendo che si rendanecessario acquisire una nuova relazionetecnica sul testo in esame. A tale propo-sito, reputa comunque opportuno eviden-ziare come la relazione tecnica predispo-sta dal Ministero delle politiche agricolealimentari e forestali con riferimento alprecedente testo sia assolutamente insod-disfacente e abbia determinato la verificanegativa della relazione tecnica da partedella Ragioneria generale dello Stato, ri-levando come tale condotta sembri testi-moniare un atteggiamento scarsamentecollaborativo del Ministero rispetto a pro-poste di legge di iniziativa parlamentare. Afronte di tale situazione, propone di ri-chiedere, ai sensi dell’articolo 17, comma5, della legge n. 196 del 2009, la trasmis-sione di una relazione tecnica sul nuovotesto unificato in esame entro un terminedi dieci giorni.

Massimo POLLEDRI (LNP) ritiene cheil provvedimento in esame presenti nume-rosi profili finanziari problematici ed in-vita pertanto il Governo a valutare atten-tamente l’opportunità di dare ulteriorecorso, specialmente nell’attuale congiun-tura, ad una proposta di legge che recamisure onerose riferite ad un settore bencircoscritto.

La Commissione delibera di richiedere,ai sensi dell’articolo 17, comma 5, dellalegge 31 dicembre 2009, n. 196, la tra-smissione di una relazione tecnica sulprovvedimento entro il termine di diecigiorni.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rin-via quindi il seguito dell’esame del prov-vedimento ad altra seduta.

Disposizioni concernenti il limite di altezza per

l’ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle

Forze armate.

C. 3160 e abb.-A ed emendamenti.

(Parere all’Assemblea).

(Esame e conclusione – Nulla osta –Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento e degli emendamenti adesso riferiti.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, insostituzione del relatore, ricorda che laproposta di legge in esame, che modifical’articolo 635 del codice dell’ordinamentomilitare, di cui al decreto legislativo 15marzo 2010, n. 66, in materia di nuoviparametri fisici per l’ammissione ai con-corsi per il reclutamento nelle Forze ar-mate, è già stata esaminata dalla Commis-sione bilancio che, nella seduta del 27ottobre 2011, ha espresso nulla osta. Fapresente, altresì, che la Commissione dimerito, nella seduta del 9 novembre 2011,ha concluso l’esame del provvedimentosenza apportare ulteriori modifiche. A suoavviso, quindi, il testo all’esame dell’As-semblea non presenta quindi profili finan-ziari problematici, così come le proposteemendative trasmesse dall’Assemblea, con-tenute nel fascicolo n. 1 degli emenda-menti. Al riguardo, reputa opportuno co-munque acquisire l’avviso del Governo.

Il sottosegretario Giampaolo D’AN-DREA conferma l’assenza di profili finan-ziari problematici.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, for-mula la seguente proposta di parere:

« La V Commissione,

esaminato il progetto di legge C. 3160e abb.-A, recante modifica all’articolo 635del codice dell’ordinamento militare, di cui

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al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66,in materia di nuovi parametri fisici perl’ammissione ai concorsi per il recluta-mento nelle Forze armate e gli emenda-menti ad esso riferiti contenuti nel fasci-colo n.1;

esprime

sul testo del provvedimento elaboratodalla Commissione di merito:

NULLA OSTA

sugli emendamenti trasmessi dall’As-semblea:

NULLA OSTA ».

La Commissione approva la proposta diparere formulata dal presidente in sosti-tuzione del relatore.

La seduta termina alle 15.40.

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI

DEL GOVERNO

Schema di decreto del Presidente dellaRepubblica concernente regolamento re-cante ulteriori modifiche al testo unico

delle disposizioni regolamentari in materiadi ordinamento miliare, di cui al decreto delPresidente della Repubblica 15 marzo 2010,n. 90, per la riorganizzazione del Ministerodella difesa, degli uffici di diretta collabo-razione del ministro e degli enti vigilati.Atto n. 472.

Schema di decreto legislativo recante nuovadistribuzione sul territorio degli uffici delgiudice di pace.Atto n. 455.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Com-missioni parlamentari n. 653 del 17 mag-gio 2012, a pagina 99, seconda colonna,sostituire le righe da 17 a 35 con leseguenti: « Paola DE MICHELI (PD), rela-tore, ricorda che in data 28 marzo 2012 laCommissione ha avviato l’esame del testounificato delle proposte di legge C. 2618 eabb., recante modifiche al testo unico dicui al decreto legislativo 26 marzo 2001,n. 151, concernenti il sostegno alla mater-nità e l’introduzione del congedo di pa-ternità obbligatorio e ha deliberato dirichiedere al Governo la predisposizionedella relazione tecnica, ai sensi dell’arti-colo 17, comma 5, della legge n. 196 del2009, entro il termine di venti giorni. Fapresente che il termine per la presenta-zione è scaduto lo scorso 18 aprile. Chiede,pertanto, al Governo se sia disponibile larelazione tecnica, al fine di consentire allaCommissione bilancio di concluderel’esame del provvedimento ».

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VI COMMISSIONE PERMANENTE

(Finanze)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Modifiche al codice civile, concernenti le disposizioni penali in materia di società e consorzi.C. 1777 Di Pietro (Parere alla II Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell’intrattenimento e dello svago.Ulteriore nuovo testo unificato C. 762 e abb. (Parere alla XI Commissione) (Esame, ai sensidell’articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria,e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

ALLEGATO (Proposta di parere formulata dal relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

AUDIZIONI:

Audizione del Direttore dell’Agenzia del demanio, sulle tematiche relative alla razionalizza-zione dell’utilizzo degli spazi da parte delle amministrazioni dello Stato, nell’ambitodell’esame della proposta di legge C. 4149 Comaroli (Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143,comma 2, del Regolamento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

SEDE CONSULTIVA

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Gianfranco CONTE.

La seduta comincia alle 13.

Modifiche al codice civile, concernenti le disposizioni

penali in materia di società e consorzi.

C. 1777 Di Pietro.

(Parere alla II Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Marco PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA),relatore, rileva come la Commissione siachiamata ad esaminare, ai fini dell’espres-sione del parere alla Commissione Giusti-zia, la proposta di legge C. 1777 Di Pietro,

recante modifiche al codice civile, concer-nenti le disposizioni penali in materia disocietà e consorzi, come risultante dagliemendamenti approvati nel corso del-l’esame in sede referente, cui è abbinata laproposta di legge C. 1895 Di Pietro.

La proposta, che ha subito rilevantimodifiche rispetto al testo originario, sicompone di 5 articoli.

L’articolo 1 modifica il primo commadell’articolo 2621 del codice civile, il qualedisciplina il reato di false comunicazionisociali.

La fattispecie criminosa è definita dallanorma indicando la condotta con cui am-ministratori, direttori generali, dirigentipreposti alla redazione dei documenti con-tabili societari, sindaci e liquidatori, neibilanci, nelle relazioni o nelle altre comu-nicazioni sociali previste dalla legge,espongono fatti materiali non rispondential vero, ancorché oggetto di valutazioni,ovvero omettono informazioni la cui co-

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municazione sia imposta dalla legge, sullasituazione economica, patrimoniale o fi-nanziaria della società o del gruppo alquale essa appartiene, in modo idoneo adindurre in errore i destinatari sulla pre-detta situazione, con l’intenzione di ingan-nare i soci o il pubblico e per conseguireper sé o per altri un ingiusto profitto.

Ai sensi del terzo comma del medesimoarticolo 2621 la punibilità è esclusa se lefalsità o le omissioni non alterno in modosensibile la rappresentazione della situa-zione economica, patrimoniale o finanzia-ria della società, ed è, comunque, esclusase determinano una variazione del risul-tato economico non superiore al 5 percento o una variazione del patrimonionetto non superiore all’1 per cento.

In base al quarto comma la punibilitàè altresì esclusa se il fatto è conseguenzadi valutazioni estimative che, singolar-mente, differiscano da quella corretta inmisura non superiore al 10 per cento.

In particolare, la novella inasprisce l’at-tuale sanzione, che passa dall’arresto finoa due anni, alla reclusione fino a tre anni.La sostituzione della pena dell’arresto conquella della reclusione muta la naturagiuridica della fattispecie penale, che passada reato contravvenzionale a delitto.

L’articolo 2 apporta invece alcune mo-difiche all’articolo 2622 del codice civile, ilquale disciplina attualmente la fattispeciedelle false comunicazioni in danno dellesocietà, dei soci e o dei creditori

Al riguardo ricorda che l’attuale for-mulazione del comma 1 dell’articolo 2622definisce la condotta punita come quellain cui gli amministratori, i direttori gene-rali, i dirigenti preposti alla redazione deidocumenti contabili societari, i sindaci e iliquidatori, con l’intenzione di ingannare isoci o il pubblico e al fine di conseguireper sé o per altri un ingiusto profitto,espongono, nei bilanci, nelle relazioni onelle altre comunicazioni sociali previstedalla legge, dirette ai soci o al pubblico,fatti materiali non rispondenti al vero,ancorché oggetto di valutazioni, ovveroomettano informazioni la cui comunica-zione è imposta dalla legge sulla situazioneeconomica, patrimoniale o finanziaria

della società o del gruppo al quale essaappartiene, in modo idoneo ad indurre inerrore i destinatari sulla predetta situa-zione, e cagionando un danno patrimo-niale alla società, ai soci o ai creditori.

La disposizione prevede, a querela dellapersona offesa, la sanzione della reclu-sione da sei mesi a tre anni.

In tale contesto la lettera b) sostituisceil predetto primo comma dell’articolo2622, modificando sotto diversi profili laconfigurazione della fattispecie.

In primo luogo si prevede che la fat-tispecie di reato si applichi solo alle so-cietà con azioni quotate in mercati rego-lamentati o che emettono o garantisconostrumenti finanziari negoziati in mercatiregolamentati ovvero diffusi tra il pubblicoin misura rilevante.

Inoltre si elimina l’elemento soggettivocostituito dall’intenzione di ingannare isoci o il pubblico, nonché l’elemento og-gettivo costituito dal fatto di aver cagio-nato un danno patrimoniale alla società, aisoci o ai creditori.

Un’ulteriore modifica riguarda il fattoche la norma non fa più riferimentoall’esposizione di fatti materiali non ri-spondenti al vero, ancorché oggetto divalutazioni, ma all’esposizione di informa-zioni false.

Viene altresì specificato che l’esposi-zione delle informazioni false o l’omis-sione delle informazioni dovute per leggedeve essere consapevole e deve essereconcretamente idoneo ad indurre i desti-natari delle informazioni stesse in unerrore rilevante per natura o per entità.

Si elimina quindi la condizione di pu-nibilità costituita dalla presentazione diquerela da parte della persona offesa.

Infine, si innalza la sanzione, attual-mente prevista nella reclusione da sei mesia tre anni, alla reclusione da uno a quattroanni.

La lettera d) abroga i commi secondo,terzo, quarto, quinto, settimo, ottavo enono dell’articolo 2622.

Passando a sintetizzare il contenuto deicommi di cui si propone l’abrogazione,ricorda che il secondo comma dell’articolo2622 prevede la procedibilità a querela di

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parte anche se il fatto integra altro delitto,ancorché aggravato, a danno del patrimo-nio di soggetti diversi dai soci e daicreditori, salvo che sia commesso in dannodello Stato, di altri enti pubblici o delleComunità europee; la soppressione delcomma è quindi connessa all’eliminazionedella condizione di procedibilità a querelaconseguente alla riformulazione del primocomma.

Parimenti, la soppressione del terzocomma, il quale stabilisce che, nel caso disocietà con azioni quotate, la pena per ifatti previsti al primo comma è da uno aquattro anni e il delitto è procedibiled’ufficio, è anch’essa connessa all’elimina-zione della procedibilità a querela, nonchéal fatto che la novella del primo commainnalza appunto la pena edittale da uno aquattro anni e circoscrive l’applicazionedella norma alle società quotate.

Per quanto riguarda il quarto ed ilquinto comma, che innalzano la pena dadue a sei anni, nelle ipotesi in cui il fattoriguardi società quotate, qualora esso ca-gioni un grave nocumento ai risparmiatori,circostanza che si considera verificataquando il danno abbia riguardato un nu-mero di risparmiatori superiore allo 0,1per mille della popolazione risultante dal-l’ultimo censimento ISTAT ovvero se siaconsistito nella distruzione o riduzione delvalore di titoli di entità complessiva supe-riore allo 0,1 per mille del PIL, rileva comela loro abrogazione si colleghi con la sceltadi circoscrivere la fattispecie alle solesocietà quotate o diffuse tra il pubblico inmaniera rilevante. Segnala inoltre comel’articolo 3 del testo preveda una circo-stanza aggravante, nel caso in cui i fatti dicui agli articoli 2621 e 2622 cagionino ungrave danno ai soci, ai creditori, ai rispar-miatori o alla società.

Il settimo comma esclude la punibilitàse le falsità o le omissioni non alterano inmodo sensibile la rappresentazione dellasituazione economica, patrimoniale o fi-nanziaria della società o del gruppo alquale essa appartiene, nonché se le falsitào le omissioni determinano una variazionedel risultato economico di esercizio, allordo delle imposte, non superiore al 5 per

cento o una variazione del patrimonionetto non superiore all’1 per cento, mentrel’ottavo comma esclude in ogni caso lapunibilità se il fatto è conseguenza divalutazioni estimative che, singolarmenteconsiderate, differiscono in misura nonsuperiore al 10 per cento da quella cor-retta. A tale proposito rileva come l’abro-gazione di tali disposizioni appaia con-nessa all’eliminazione, nella norma incri-minatrice del primo comma, dell’elementooggettivo costituito dal fatto di aver cagio-nato un danno patrimoniale alla società, aisoci o ai creditori, nonché al venir menodel richiamo al fatto che i fatti materialiesposti nei documenti societari possonoessere oggetto di valutazione.

Il nono comma stabilisce, nei casi pre-visti dai commi settimo e ottavo, l’irroga-zione della sanzione amministrativa dadieci a cento quote e l’interdizione dagliuffici direttivi delle persone giuridiche edelle imprese da sei mesi a tre anni,dall’esercizio dell’ufficio di amministra-tore, sindaco, liquidatore, direttore gene-rale e dirigente preposto alla redazione deidocumenti contabili societari, nonché daogni altro ufficio con potere di rappresen-tanza della persona giuridica o dell’im-presa.

Le lettere c) e a) dell’articolo 2 recanoalcuni interventi di coordinamento conse-guenti alle modifiche apportate dalle let-tere b) e d).

In particolare, la lettera c) elimina, alsesto comma dell’articolo 2622, il qualeestende la punibilità anche all’ipotesi incui le informazioni false o omesse riguar-dino beni posseduti o amministrati dallasocietà, i riferimenti al primo e terzocomma dell’articolo, in ragione dell’abro-gazione, disposta dalla lettera d), di tutti icommi del medesimo articolo 2622 diversidal primo e dal sesto.

La lettera a) sostituisce invece la ru-brica dell’articolo, che diverrebbe « Falsecomunicazioni nelle società quotate e nellesocietà che emettono o garantiscono stru-menti finanziari ».

Come segnalato in precedenza, l’arti-colo 3, attraverso l’introduzione nel codicecivile di un nuovo articolo 2622-bis, pre-

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vede una circostanza aggravante, nel casoin cui i fatti di cui agli articoli 2621 e 2622cagionino un grave danno ai soci, ai cre-ditori, ai risparmiatori o alla società, sta-bilendo in tale ipotesi l’aumento dellapena, in misura peraltro non specificata.

L’articolo 3-bis, attraverso l’introdu-zione di un nuovo articolo 2622-ter, pre-vede una circostanza attenuante, nel casoin cui i fatti di cui agli articoli 2621 e 2622siano di particolare tenuità, stabilendo intale ipotesi la diminuzione della pena,anche in questo caso in misura non spe-cificata.

L’articolo 4 novella i commi 1 e 2dell’articolo 27 del decreto legislativo n. 39del 2010, il quale reca la disciplina penalenel caso di falsità nelle relazioni o nellecomunicazioni dei responsabili della revi-sione legale dei conti.

In particolare, la lettera a) sostituisce ilcomma 1, prevedendo che i responsabilidella revisione legale i quali, al fine di con-seguire per sé o per altri un ingiusto pro-fitto, nelle relazioni o in altre comunica-zioni, consapevolmente attestano il falso odoccultano informazioni concernenti la si-tuazione economica, patrimoniale o finan-ziaria della società, ente o soggetto sottopo-sto a revisione, in modo idoneo a indurre inerrore rilevante per natura o per entità idestinatari delle comunicazioni sulla pre-detta situazione, sono puniti con la reclu-sione fino a quattro anni.

Rispetto alla vigente formulazione delladisposizione si elimina l’elemento sogget-tivo costituito dall’intenzione di ingannarei destinatari delle comunicazioni, mentresi introduce un elemento oggettivo costi-tuito dal fatto che l’errore in cui sonoindotti i destinatari delle predette comu-nicazioni deve essere rilevante per naturao per entità.

Inoltre si elimina l’inciso secondo cui lanorma del comma 1 si applica nel caso incui la condotta non ha cagionato un dannopatrimoniale ai destinatari delle comuni-cazioni. Tale soppressione si connette conla sostituzione, operata dalla lettera b)dell’articolo 4, del comma 2 dell’articolo27, il quale attualmente prevede una penapiù alta (reclusione da uno a quattro anni)

nel caso in cui le false comunicazioniabbiano causato un danno patrimoniale aidestinatari delle comunicazioni stesse. Insostanza, dunque, il nuovo sistema san-zionatorio delineato dai novellati commi 1e 2 prevede una sanzione base a prescin-dere dalla sussistenza del danno patrimo-niale, ed un’aggravante nel caso di dannograve.

Infine si modifica la natura della pena,che non è più l’arresto ma la reclusione,e se ne innalza a quattro anni la misura,che attualmente è stabilita fino a un anno.Anche in tal caso la sostituzione dell’ar-resto con la reclusione muta la naturagiuridica della fattispecie, che passa dareato contravvenzionale a delitto.

Come appena rilevato, la lettera b)dell’articolo 4 sostituisce il comma 2 delpredetto articolo 27, prevedendo, qualorala condotta di cui al comma 1 abbiacagionato un grave danno alla società,all’ente o al soggetto sottoposto a revi-sione, ai soci o ai creditori, l’aumento dellapena, in misura peraltro non determinata.

L’articolo 5 disciplina l’entrata in vi-gore del provvedimento, a decorrere dalgiorno successivo a quello della sua pub-blicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Si riserva, quindi, di formulare unaproposta di parere all’esito del dibattito.

Gianfranco CONTE, presidente, avverteche nella seduta di domani si procederàalla votazione della proposta di parere chesarà formulata dal relatore sul provvedi-mento.

Nessun altro chiedendo di intervenire,rinvia il seguito dell’esame alla seduta giàconvocata per la giornata di domani.

Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spet-

tacolo, dell’intrattenimento e dello svago.

Ulteriore nuovo testo unificato C. 762 e abb.

(Parere alla XI Commissione).

(Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma1-bis, del regolamento, per gli aspetti atti-nenti alla materia tributaria, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

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Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore, ri-leva come la Commissione sia chiamata adesaminare, ai sensi dell’articolo 73, comma1-bis, del regolamento, per gli aspetti at-tinenti alla materia tributaria, ai fini del-l’espressione del parere alla XI Commis-sione Lavoro, l’ulteriore nuovo testo uni-ficato, come risultante dagli emendamentiapprovati dalla Commissione di merito,delle proposte di legge C. 762 Bellanova, C.1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi,C. 2654 Delfino e C. 4978 Di Pietro,recante disposizioni per la tutela dei la-voratori dello spettacolo, dell’intratteni-mento e dello svago.

In primo luogo ricorda che la Commis-sione ha già esaminato la precedente ver-sione del testo unificato, esprimendo su diesso parere favorevole con quattro osser-vazioni, nella seduta del 20 aprile 2010.

Per quanto riguarda il contenuto delprovvedimento, l’articolo 1, modificatodalla Commissione di merito rispetto altesto precedentemente trasmesso, reca, adecorrere dal 1o giugno 2011, una serie dimisure di carattere assicurativo e previ-denziale in favore dei lavoratori del set-tore dello spettacolo, intrattenimento esvago, definiti, ai sensi del comma 21 delmedesimo articolo, come lavoratori auto-nomi professionali o autonomi occasionali,anche parasubordinati.

L’ambito di applicazione di tali previ-sioni è stabilito dal comma 1, il qualeprevede che le norme di cui ai commi da2 ad 8 si applicano a tutti i lavoratori dellospettacolo a tempo determinato, nel cuiambito sono considerati, ai sensi delcomma 6, anche i lavoratori con contrattodi lavoro intermittente a tempo indeter-minato che non godano dell’indennità dichiamata, mentre le norme di cui aicommi da 9 a 13 si applicano ai solilavoratori a tempo determinato che pre-stano attività artistica o tecnica diretta-mente connessa con la produzione e larealizzazione di spettacoli. La disposizionespecifica inoltre che i commi da 2 a 17 siapplicano decorrere dal 1o giugno 2012.

In particolare, i commi da 2 a 4estendono, per un periodo non superiore a180 giornate, l’indennità contro la disoc-

cupazione ai lavoratori dello spettacoloche: all’atto della domanda abbiano ver-sato nei due anni precedenti un minimo di78 giornate contributive; abbiano perce-pito nei due anni precedenti un redditonon superiore al doppio dei limiti reddi-tuali personali e cumulati stabiliti ai finidel riconoscimento del trattamento mi-nimo in vigore nell’assicurazione generaleobbligatoria; non abbiano superato quin-dici giornate lavorative in cinque mesi. Atal fine il comma 5 istituisce presso l’INPSun Fondo di sostegno al reddito per ilavoratori dello spettacolo, con una dota-zione di 5 milioni di euro per l’anno 2012,di 10 milioni di euro per il 2013 e di 15milioni di euro a decorrere dal 2014.

Il comma 7 estende ai lavoratori dellospettacolo l’assicurazione contro gli infor-tuni sul lavoro, mentre il comma 8 pre-vede, a decorrere dal 1o giugno 2012, lacorresponsione di un’indennità di mater-nità per i periodi di gravidanza e puer-perio, in favore delle lavoratrici rientrantinelle categorie dello spettacolo.

Il comma 9 consente ai lavoratori atempo determinato che prestano attivitàartistica o tecnica direttamente connessacon la produzione e la realizzazione dispettacolo, i quali non raggiungono i 120contributi giornalieri per la maturazionedel requisito dell’annualità di contribu-zione richiesto per il sorgere del dirittoalle prestazioni, di versare in manieravolontaria i contributi relativi alle giornatemancanti, anche nel caso in cui abbianooperato all’estero, stipulando un contrattodi lavoro autonomo professionale con ilcommittente straniero.

Il comma 10 stabilisce che, ai finidell’acquisizione del diritto alla pensione,ai lavoratori i quali prestino a tempodeterminato attività artistica o tecnica,direttamente connessa con la produzione ela realizzazione di spettacoli, sono accre-ditati, d’ufficio, un numero di contributigiornalieri pari all’ammontare dei contri-buti versati nel corso dell’anno, a condi-zione che il reddito annuale percepito dallavoratore non superi i limiti redditualipersonali e cumulati per il riconoscimentodel trattamento minimo in vigore nell’as-

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sicurazione generale obbligatoria; la dispo-sizione precisa che il predetto accredita-mento è consentito per un numero di anninon superiore a 10. Inoltre il comma 11consente ai medesimi lavoratori di inserirecome giornate di lavoro non retribuite, neicontratti di ingaggio, le giornate di provaper la preparazione degli spettacoli orga-nizzate autonomamente, le quali sonocomputate come giornate di lavoro atempo pieno nel limite massimo annualenecessario per conseguire il requisito di120 contributi giornalieri; tali giornatesono gravate di contributi, computati sulminimo contrattuale, ai fini della previ-denza assicurata dall’INPS gestione exENPALS. Le previsioni del comma 11riprendono il contenuto del terzo, quartoe quinto periodo del comma 15 dell’arti-colo 1 della legge n. 182 del 1997, sop-pressi dal comma 4 dell’articolo 43 dellalegge n. 289 del 2002, che è conseguente-mente abrogato dal comma stesso.

In connessione con i commi 10 e 11, ilcomma 12 interviene sulla disciplina re-lativa alle modalità di calcolo ed ai requi-siti d’accesso alla pensione per i lavoratoridello spettacolo, prevedendo che sianocomputati a fini pensionistici tutti i con-tributi versati o accreditati, compresequelli per prosecuzione volontaria dellacontribuzione, fermo restando che i con-tributi relativi ad effettive prestazioni la-vorative svolte nel settore dello spettacolodevono essere pari ad almeno due terzi deltotale dei contributi.

Il comma 13 stabilisce che i lavoratorii quali prestino a tempo determinato at-tività artistica o tecnica, direttamente con-nessa con la produzione e la realizzazionedi spettacoli, possono cumulare anche iperiodi assicurativi coincidenti, al fine dimaturare i requisiti assicurativi per ildiritto alla pensione.

Il comma 14 abroga alcune norme inmateria di regime previdenziale dei lavo-ratori dello spettacolo.

In particolare sono abrogati: l’articolo40, numero 5, del regio decreto n. 1827del 1935, il quale esclude dall’assicura-zione obbligatoria per la disoccupazioneinvolontaria il personale artistico, teatrale

e cinematografico; il settimo comma del-l’articolo 12 del decreto del Presidentedella Repubblica n. 1420 del 1971, il qualeesclude dal calcolo della retribuzione gior-naliera pensionabile la parte delle retri-buzioni giornaliere superiori al limite dilire 315.000, rivalutato annualmente sullabase dell’indice dei prezzi al consumo; ilcomma 4 dell’articolo 43 della legge n. 283(rectius: 289) del 2002, il quale ha sop-presso i periodi terzo, quarto e quintodell’articolo 1, comma 15, del decretolegislativo n. 182 del 1997, i quali, a lorovolta, stabiliscono l’aliquota contributiva acarico dei lavoratori dovuta per talunecategorie di personale già iscritto al Fondopensioni per i lavoratori dello spettacolo,istituito presso l’ex ENPALS, destinano alpredetto Fondo le quote di contribuzioneriguardanti il finanziamento delle presta-zioni temporanee a carico della Gestioneprestazioni temporanee ai lavoratori di-pendenti, e pongono a carico dei datori dilavoro l’eventuale onere residuo derivantedalla differenza tra l’aliquota in vigorenell’assicurazione generale obbligatoria equella relativa al già citato Fondo pensioniper i lavoratori dello spettacolo, che èelevata progressivamente in misura nonsuperiore allo 0,50 per cento ogni bienniofino a concorrenza dell’aliquota in vigorenell’assicurazione generale obbligatoria.

Il comma 15 equipara a tutti gli effettii modelli, i fotomodelli e gli indossatori ailavoratori del settore dello spettacolo, pre-scrivendo conseguentemente l’obbligo pertali soggetti di iscriversi all’INPS, gestioneex ENPALS.

Il comma 16 prevede che, a decorreredalla data dei entrata in vigore della legge,sia ripristinata la coincidenza tra l’am-montare massimo della retribuzione im-ponibile a fini contributivi e l’ammontaremassimo della retribuzione pensionabile,prevista in generale dal comma 6 dell’ar-ticolo 21 della legge n. 67 del 1988, edestesa ai lavoratori dello spettacolo iscrittiall’ENPALS dall’articolo 5 del decreto-legge n. 11 del 1993.

Il comma 17 prevede che i contributiversati dal lavoratore all’INPS e alle altregestioni previdenziali, diverse dagli enti e

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dalle casse previdenziali privatizzati, e da-gli enti previdenziali dei soggetti che svol-gono attività autonoma libero professio-nale, possono essere ricongiunti ai sensidella normativa vigente in materia.

Ai sensi del comma 18 l’attuazionedell’articolo è disciplinata con regolamentodel Ministro del lavoro e delle politichesociali, di concerto con il Ministro del-l’economia e delle finanze e con il Ministroper i beni e le attività culturali, sentite leorganizzazioni sindacali maggiormenterappresentative a livello nazionale dei pre-statori e dei datori di lavoro del settoredello spettacolo, intrattenimento e svago,previo parere della Conferenza unificata edelle competenti Commissioni parlamen-tari. Inoltre, in base al comma 19, condecreto del Presidente del Consiglio deiministri, su proposta del Ministro dell’eco-nomia e delle finanze, di concerto con ilMinistro del lavoro e delle politiche sociali,si provvede alla razionalizzazione del si-stema di versamento dei contributi previ-denziali dei lavoratori dello spettacolopresso l’INPS, nonché alla revisione deicriteri di valutazione della contribuzioneattualmente in vigore.

Per quanto riguarda gli ambiti di com-petenza della Commissione Finanze, se-gnala il comma 20, in forza del quale ilMinistro dell’economia e delle finanze,entro sei mesi dalla data di entrata invigore della legge, emana uno o più decretiintesi a favorire una maggiore corrispon-denza tra l’imponibile contributivo equello fiscale, al fine di prevedere ladeducibilità delle spese sostenute per l’ac-quisto, la manutenzione e la riparazionedelle strumentazioni tecniche, artistiche ecoreografiche, nonché delle spese relativeai mezzi di trasporto, al vitto e all’alloggio,purché funzionalmente necessarie all’ese-cuzione della prestazione lavorativa e de-bitamente documentate, entro un limitemassimo stabilito in termini percentuali alcompenso annuale fatturato.

In merito al comma 20 rileva come laCommissione di merito non abbia recepitole osservazioni contenute nelle lettere a) eb) del parere già espresso dalla Commis-

sione Finanze sul testo precedentementetrasmesso dalla Commissione Lavoro.

La prima osservazione sottolineaval’esigenza di coordinare la previsione delcomma 20 con quella, analoga, contenutanel nuovo testo unificato delle proposte dilegge C. 136 ed abbinate, recante la leggequadro dello spettacolo dal vivo.

Al riguardo ricorda che l’articolo 13,comma 4, del predetto testo unificato,all’esame in sede referente presso la Com-missione Cultura, riconosca la deducibi-lità, da parte dei soggetti operanti nellospettacolo dal vivo in forma non conti-nuativa o professionale, dei costi sostenutiper l’acquisto, la manutenzione e la ripa-razione delle strumentazioni tecniche, ar-tistiche e coreografiche strumentali allaprestazione artistica, nonché delle speserelative al vitto e all’alloggio, purché fun-zionalmente necessarie all’esecuzione dellaprestazione lavorativa derivante da rap-porti di scrittura o da lavoro in associa-zione, nelle misura e con le modalitàpreviste dall’articolo 54 del testo unicodelle imposte sui redditi (TUIR).

In merito rileva come l’agevolazione dicui all’appena descritto 13, comma 4, delnuovo testo unificato delle proposte dilegge C. 136 sembra potersi, almeno inparte, sovrapporsi con quella recata dalpredetto comma 20 dell’articolo, nella mi-sura in cui quest’ultima si applichi ancheai lavoratori dello spettacolo dal vivo informa non continuativa o professionale.

La seconda osservazione contenuta nelparere precedentemente espresso invitavainvece la Commissione di merito a chiarirela connessione tra i decreti ministerialiche dovrebbero realizzare la corrispon-denza tra imponibile contributivo e impo-nibile tributario e la deduzione introdottadalla disposizione, in quanto la predettaagevolazione non può essere direttamenteintrodotta con un atto normativo di rangosecondario, e a disciplinare quindi espres-samente la fattispecie di deducibilità, conl’indicazione esplicita di quali siano i sog-getti che possono fruire del beneficio,nonché dell’ammontare dello stesso.

L’articolo 2, oggetto di modifiche daparte della Commissione di merito, disci-

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plina il contratto di lavoro che regola irapporti di lavoro dei lavoratori dellospettacolo.

Al riguardo il comma 1 denomina talefigura contrattuale come « foglio d’ingag-gio », prevedendo che in esso siano prio-ritariamente indicate, avendo a riferi-mento il contratto collettivo nazionale dilavoro del settore, le condizioni economi-che, le mansioni, la durata dell’incaricocomprensivo dell’eventuale periodo diprova.

In tale contesto attiene agli ambiti dicompetenza della Commissione Finanze laprevisione secondo la quale il contrattodeve anche indicare le modalità per ladimostrazione del rispetto degli obblighifiscali, nonché previdenziali e assicurativi.

Al riguardo segnala come la Commis-sione Lavoro, sulla falsariga dell’osserva-zione di cui alla lettera c) del parereespresso dalla Commissione Finanze, ab-bia chiarito meglio il senso della disposi-zione, la quale, in precedenza, stabilivache il foglio d’ingaggio indicasse « la di-sciplina relativa agli obblighi fiscali » dellavoratore dello spettacolo.

La norma di cui al comma 1 prevedealtresì che il contratto è individuale, èsottoscritto dalle parti ed è « corrisposto »al lavoratore antecedentemente alla datadella prima prestazione lavorativa previ-sta.

Il comma 2 prevede che le caratteri-stiche e le modalità di impiego del fogliod’ingaggio siano disciplinate con il regola-mento interministeriale di attuazione del-l’articolo 1 contemplato dal comma 8 delmedesimo articolo.

Interessa i profili di competenza dellaCommissione Finanze anche il comma 3,ai sensi del quale l’INPS si avvale dellaSIAE per migliorare l’azione di verificadella corretta applicazione del foglio d’in-gaggio nonché del rispetto degli obblighifiscali, assicurativi e contributivi da partedelle imprese e dei lavoratori.

In tale ambito segnala come la Com-missione Lavoro, sostanzialmente rece-pendo l’osservazione di cui alla lettera d)del parere espresso dalla CommissioneFinanze, abbia integrato la disposizione,

facendo salve le competenze in materiadell’Agenzia delle entrate e degli altri or-ganismi dell’Amministrazione finanziaria.

Il comma 4 prevede che le impresedello spettacolo espletino le pratiche diassunzione dei lavoratori minori, per losvolgimento di attività dello spettacolo,presso l’ispettorato del lavoro dove essehanno sede, il quale comunica agli altriispettorati territoriali, siti nei luoghipresso i quali si svolge l’attività lavorativadel minore, le debite autorizzazioni per leeventuali azioni ispettive.

Il comma 5 stabilisce che le procedureamministrative relative alle comunicazioniobbligatorie su assunzioni, ingaggi, proro-ghe, trasformazioni, distacchi, trasferi-menti e cessazioni dei rapporti di lavoronel settore dello spettacolo, sono effettuateattraverso una procedura telematica isti-tuita presso il portale dell’INPS.

L’articolo 3, non modificato rispetto altesto precedentemente esaminato dallaCommissione Finanze, disciplina l’attivitàdegli agenti degli artisti di spettacolo, iquali sono definiti dal comma 2 come isoggetti che, in forza di un contratto dimandato, rappresentano i lavoratori dellospettacolo, allo scopo di:

a) promuovere, trattare e definire iprogrammi delle prestazioni di spettacolo,i luoghi, le date relative, nonché le con-dizioni normative, pratiche e finanziarie;

b) predisporre la stesura dei contrattiche regolano le prestazioni di spettacolo;

c) sottoscrivere i contratti che rego-lano le prestazioni di spettacolo in nomee per conto dell’artista, esecutore o inter-prete esclusivamente sulla base di unesplicito mandato del medesimo;

d) provvedere alla consulenza pertutti gli adempimenti di legge relativi oconseguenti al contratto di prestazione dispettacolo;

e) ricevere comunicazioni che riguar-dano le prestazioni di spettacolo e prov-vedere a quanto necessario per la gestionedegli affari inerenti l’attività professionaledell’artista, dell’esecutore o dell’interprete.

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Il comma 3 sancisce l’incompatibilitàdell’attività professionale di agente conquella di produttore e stabilisce che essanon può in alcun caso essere svolta da ununico soggetto, né in forma singola, né informa societaria, né attraverso comparte-cipazioni.

Il comma 4 interdice l’esercizio dell’at-tività di agente ai soggetti che abbianoriportato condanne penali o che abbianocommesso illeciti disciplinari nello svolgi-mento della medesima attività.

Il comma 5 esclude che agenzie degliartisti di spettacolo siano in alcun modoequiparate alle agenzie per il lavoro chesvolgono attività di somministrazione, in-termediazione, ricerca e selezione del per-sonale.

Il comma 6 novella il regolamento diapplicazione del Testo unico delle leggi dipubblica sicurezza, inserendo anche leagenzie degli artisti dello spettacolo tra le« agenzie pubbliche o uffici pubblici diaffari » che svolgono attività di interme-diazione nell’assunzione o trattazione diaffari altrui.

L’articolo 4, a sua volta non modifi-cato rispetto al testo precedentementeesaminato dalla Commissione Finanze,istituisce, al comma 1, presso il Ministerodel lavoro e delle politiche sociali, ilregistro dei lavoratori e degli agenti degliartisti dello spettacolo, l’iscrizione nelquale è peraltro libera e non costituiscerequisito vincolante per l’esercizio dellerelative attività.

Ai sensi dei commi 2 e 3, l’iscrizioneal registro è consentita ai lavoratori inpossesso dei titoli rilasciati da istitutipubblici e privati autorizzati alla forma-zione artistica o professionale, o chepossono dimostrare l’esercizio di tali at-tività, tramite la contribuzione per unnumero di giornate lavorative corrispon-denti almeno a due annualità contribu-tive nel quadriennio antecedente la datadi presentazione della domanda. In sededi prima applicazione, possono altresìessere iscritti nel registro coloro chepresentano una domanda corredata da

idonea certificazione dell’attività artisticasvolta, che deve essere valutata da ap-posita Commissione.

Il comma 5 stabilisce che per le attivitàdi spettacolo a carattere commerciale èprescritto l’utilizzo degli iscritti al registrodei lavoratori dello spettacolo. In caso diutilizzo di personale non iscritto al regi-stro, non si applica la parziale esenzionecontributiva prevista dal comma 188 del-l’articolo 1 della legge n. 296 del 2006, perle esibizioni musicali dal vivo in spettacolio in manifestazioni di intrattenimento o incelebrazioni di tradizioni popolari efolkloristiche effettuate da giovani fino adiciotto anni, da studenti fino a venticin-que anni, da soggetti titolari di pensione dietà superiore a sessantacinque anni e dacoloro che svolgono un’attività lavorativaper la quale sono già tenuti al versamentodei contributi ai fini della previdenza.

Ai sensi del comma 6 le modalità diraccolta e di verifica delle richieste diiscrizione al registro, nonché la gestione diquest’ultimo, sono disciplinate con decretodel Ministro del lavoro e delle politichesociali, previa intesa con la Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano, sentite le organizzazionisindacali maggiormente rappresentative alivello nazionale dei lavoratori del settoredello spettacolo.

Il comma 7 stabilisce che la figuraprofessionale della « maschera », operantenelle strutture di esercizio teatrale e ci-nematografico, non è equiparabile al per-sonale addetto ai servizi di controllo delleattività di intrattenimento e di spettacoloin luoghi aperti al pubblico o in pubbliciesercizi (cosiddetti « steward »): conseguen-temente la disposizione esclude l’applica-zione a tale figura professionale delledisposizioni in materia contenute neicommi da 7 a 13 dell’articolo 3 della leggen. 94 del 2009.

L’articolo 5 reca la copertura finanzia-ria degli oneri recati dalla legge, quanti-ficati in 5 milioni di euro per l’anno 2012,10 milioni di euro per il 2013 e a 15milioni a decorrere dal 2014, ai quali siprovvede, quanto all’anno 2012, attraverso

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le maggiori entrate derivanti dai commi 2e 3, e, quanto all’anno 2013, medianteutilizzo dello stanziamento del Fondo spe-ciale di parte corrente.

Rispetto al testo già esaminato dallaCommissione, oltre allo spostamento inavanti di un anno dei riferimenti alleannualità di decorrenza degli oneri, l’unicadifferenza riguarda il fatto che è stataintrodotta una clausola di copertura pergli oneri a decorrere dal 2014, a cui siprovvederà attraverso la legge di stabilitàannuale.

Il comma 2 incrementa sino al 2 percento, per gli iscritti alla gestione exENPALS dell’INPS, limitatamente al 2012,l’aliquota aggiuntiva dell’1 per cento sta-bilita dall’articolo 3-ter, comma 1, deldecreto-legge n. 384 del 1992, a carico deidipendenti pubblici e privati che abbianoaliquote contributive lavoratore inferiori al10 per cento, nonché a carico di tutti ilavoratori autonomi, sulle quote di retri-buzione eccedente il limite della primafascia di retribuzione pensionabile.

Per quanto riguarda gli ambiti di com-petenza della Commissione Finanze, se-gnala il comma 3, il quale introduce per il2012 un contributo di solidarietà straor-dinario, stabilito nella misura del tre percento, a carico dei percettori di tratta-menti pensionistici delle gestioni del-l’ENPALS, applicabile agli importi di pen-sione superiori a due volte i limiti reddi-tuali, personali e cumulati, stabiliti ai finidel riconoscimento del trattamento mi-nimo in vigore nell’assicurazione generaleobbligatoria.

Formula quindi una proposta di parere(vedi allegato), nella quale si ribadisconosostanzialmente le due osservazioni con-tenute nel parere espresso dalla Commis-sione Finanze sul precedente testo delprovvedimento, che non sono state rece-pite dalla Commissione di merito.

Alberto FLUVI (PD) chiede di rinviarel’espressione del parere alla seduta didomani, al fine di consentire di approfon-dire meglio il contenuto del testo tra-smesso dalla Commissione Lavoro.

Gianfranco CONTE, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, alla lucedella richiesta in tal senso del deputatoFluvi rinvia il seguito dell’esame alla se-duta di domani.

La seduta termina alle 13.20.

AUDIZIONI

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Gianfranco CONTE.

La seduta comincia alle 13.30.

Audizione del Direttore dell’Agenzia del demanio,

sulle tematiche relative alla razionalizzazione del-

l’utilizzo degli spazi da parte delle amministrazioni

dello Stato, nell’ambito dell’esame della proposta di

legge C. 4149 Comaroli.

(Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143,comma 2, del Regolamento e conclusione).

Gianfranco CONTE, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraversol’attivazione di impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso, la trasmissione televisiva sulcanale satellitare della Camera dei depu-tati e la trasmissione diretta sulla web-tvdella Camera dei deputati. Introduce,quindi, l’audizione.

Stefano SCALERA, Direttore dell’Agen-zia del demanio, svolge una relazione suitemi oggetto dell’audizione.

Intervengono, per formulare quesiti edosservazioni, i deputati Silvana AndreinaCOMAROLI (LNP) e Santo DomenicoVERSACE (Misto-ApI), ai quali rispondeStefano SCALERA, Direttore dell’Agenziadel demanio.

Martedì 22 maggio 2012 — 62 — Commissione VI

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Gianfranco CONTE, presidente, inter-viene, a più riprese, formulando quesitied osservazioni ai quali replica StefanoSCALERA, Direttore dell’Agenzia del de-manio.

Pongono ulteriori quesiti Santo Dome-nico VERSACE (Misto-ApI) e GianfrancoCONTE, presidente, ai quali risponde Ste-fano SCALERA, Direttore dell’Agenzia deldemanio.

Gianfranco CONTE, presidente, svolgealcune considerazioni, ringrazia il dottorScalera e dichiara conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 14.20.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Martedì 22 maggio 2012 — 63 — Commissione VI

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ALLEGATO

Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell’intrat-tenimento e dello svago (Ulteriore nuovo testo unificato C. 762 e abb.)

PROPOSTA DI PARERE FORMULATA DAL RELATORE

La VI Commissione,

esaminato, ai sensi dell’articolo 73,comma 1-bis del regolamento, per gliaspetti attinenti alla materia tributaria,l’ulteriore nuovo testo unificato delle pro-poste di legge C. 762 ed abbinate, recante« Disposizioni per la tutela professionale eprevidenziale, nonché interventi di carat-tere sociale, in favore dei lavoratori dellospettacolo », come risultante dagli emen-damenti approvati nel corso dell’esame insede referente;

preso atto di come la Commissione dimerito abbia recepito, sia pure solo inparte, le osservazioni formulate nel parereespresso dalla Commissione Finanze sultesto precedentemente trasmesso dallaCommissione Lavoro,

ribadita l’esigenza di coordinare lanorma di cui all’articolo 1, comma 20, laquale prevede che il Ministro dell’econo-mia e delle finanze emani uno o piùdecreti volti a favorire una maggiore cor-rispondenza tra l’imponibile contributivo equello fiscale, al fine di prevedere ladeducibilità delle spese sostenute per l’ac-quisto, la manutenzione e la riparazionedelle strumentazioni tecniche, artistiche ecoreografiche, nonché delle spese relativeai mezzi di trasporto, al vitto e all’alloggio,purché funzionalmente necessarie all’ese-cuzione della prestazione lavorativa e de-bitamente documentate, entro un limitemassimo stabilito in termini percentuali alcompenso annuale fatturato, con quella,analoga, contenuta nel nuovo testo unifi-cato delle proposte di legge C. 136 ed

abbinate, recante la legge quadro dellospettacolo dal vivo, all’esame in sede re-ferente presso la Commissione Cultura, ilquale, all’articolo 13, comma 4, riconoscela deducibilità, da parte dei soggetti ope-ranti nello spettacolo dal vivo in formanon continuativa o professionale, dei costisostenuti per l’acquisto, la manutenzione ela riparazione delle strumentazioni tecni-che, artistiche e coreografiche strumentalialla prestazione artistica, nonché dellespese relative al vitto e all’alloggio, inquanto tale ultima previsione sembra po-tersi, almeno in parte, sovrapporre conquella recata dal predetto comma 20, nellamisura in cui quest’ultima si applichianche ai lavoratori dello spettacolo dalvivo in forma non continuativa o profes-sionale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:

con riferimento al comma 20 dell’arti-colo 1, si ribadisce l’opportunità che laCommissione riformuli la disposizione, di-sciplinando invece ex lege, senza fare rin-vio ad un atto normativo di rango secon-dario, la fattispecie di deducibilità ivi de-lineata, indicando esplicitamente qualisiano i soggetti che possono fruire del-l’agevolazione, nonché l’ammontare mas-simo della stessa, casomai affidando ad unsuccessivo decreto ministeriale la sola de-finizione della relativa disciplina attuativa.

Martedì 22 maggio 2012 — 64 — Commissione VI

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VII COMMISSIONE PERMANENTE

(Cultura, scienza e istruzione)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Disposizioni in materia di temporanea insequestrabilità delle opere d’arte prestate da unoStato, da un ente pubblico o da un’istituzione di rilevante interesse culturale o scientificostranieri, durante la permanenza in Italia per l’esposizione al pubblico. Nuovo testo C.4432 Senatore Malan, approvato dal Senato, e abbinate C. 1937 Rosso e C. 3832 Carlucci(Seguito dell’esame e conclusione – Nomina del Comitato dei Nove) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

SEDE LEGISLATIVA:

Norme sull’acquisizione di conoscenze e competenze in materia di « Cittadinanza eCostituzione » e sull’insegnamento dell’inno di Mameli nelle scuole. C. 4117 Frassinetti eC. 2135 Coscia (Discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

SEDE REFERENTE

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel vicepresidente Paola FRASSINETTI. –Interviene il sottosegretario di Stato per ibeni e le attività culturali, Roberto Cecchi.

La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni in materia di temporanea insequestra-

bilità delle opere d’arte prestate da uno Stato, da un

ente pubblico o da un’istituzione di rilevante inte-

resse culturale o scientifico stranieri, durante la

permanenza in Italia per l’esposizione al pubblico.

Nuovo testo C. 4432 Senatore Malan, approvato dal

Senato, e abbinate C. 1937 Rosso e C. 3832 Carlucci.

(Seguito dell’esame e conclusione – Nominadel Comitato dei Nove).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 17 maggio 2012.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore,avendo verificato che non sussistono lecondizioni per dare seguito alla condizioneprevista dal parere della Commissione af-fari costituzionali, chiede al rappresen-tante del Governo se è favorevole al tra-sferimento dell’esame del provvedimentoin sede legislativa.

Il sottosegretario di Stato Roberto CEC-CHI ritiene non vi siano le condizioni peril trasferimento dell’esame del provvedi-mento in sede legislativa.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore,ritiene allora necessario che il Governo sifaccia carico, soprattutto attraverso il Mi-nistro per i rapporti con il Parlamento, dichiedere che il provvedimento sia inseritoall’esame dell’Assemblea in tempi brevi.

Paola FRASSINETTI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, dichiaraconcluso l’esame.

La Commissione approva quindi la pro-posta di conferire al relatore il mandato a

Martedì 22 maggio 2012 — 65 — Commissione VII

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riferire in senso favorevole all’Assembleasul nuovo testo n. 4432 e abbinate.

Paola FRASSINETTI, presidente, si ri-serva di designare i componenti del Co-mitato dei nove sulla base delle indicazionidei gruppi.

La seduta termina alle 14.15.

SEDE LEGISLATIVA

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel vicepresidente Paola FRASSINETTI. –Interviene il sottosegretario di Stato per ibeni e le attività culturali, Roberto Cecchi.

La seduta comincia alle 14.15.

Norme sull’acquisizione di conoscenze e competenze

in materia di « Cittadinanza e Costituzione » e sul-

l’insegnamento dell’inno di Mameli nelle scuole.

C. 4117 Frassinetti e C. 2135 Coscia.

(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione.

Paola FRASSINETTI, presidente e rela-tore, avverte che la pubblicità dei lavoridella seduta odierna è assicurata anchetramite la trasmissione attraverso l’im-pianto audiovisivo a circuito chiuso, aisensi dell’articolo 65, comma 2 del rego-lamento. Così rimane stabilito. Ricordaquindi che la Commissione ha già esami-nato in sede referente le proposte di leggein titolo, giungendo all’elaborazione di untesto unificato, sul quale le Commissionicompetenti hanno espresso i prescritti pa-reri. È stato quindi richiesto il trasferi-mento alla sede legislativa, deliberato dal-l’Assemblea nella seduta del 17 maggio2012. Illustra quindi il contenuto del prov-vedimento, ricordando gli innumerevolimomenti in cui nel corso delle recenticelebrazioni del centocinquantesimo anni-versario dell’unità d’Italia è stata sottoli-

neata l’importanza dell’Inno di Mameli.Propone, quindi, di adottare come testobase per il prosieguo della discussione iltesto unificato elaborato nel corso del-l’esame in sede referente.

Ricardo Franco LEVI (PD), interve-nendo a titolo personale, richiama il di-battito che si è svolto in Aula in occasionedella discussione sull’assegnazione in sedelegislativa delle proposte di legge in esame,che contengono, a suo avviso, un ricono-scimento autentico del senso di unità na-zionale, simboleggiato dalla bandiera edall’inno nazionale. Manifesta, tuttavia, ilsuo dispiacere per il fatto che le propostedi legge in esame, pur meritando la so-lennità della sede assembleare, sarannoesaminate nel ristretto perimetro dellaCommissione riunita in sede legislativa.

Davide CAVALLOTTO (LNP) manifestale perplessità del gruppo al quale appar-tiene in merito al contenuto delle propostedi legge in esame, ponendo l’accento sul-l’importanza del riconoscimento delle spe-cificità del territorio. Queste ultime, in-fatti, costituiscono l’espressione della con-sapevolezza e della valorizzazione delladiversità, elemento portante dell’identitàcollettiva.

Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritienenecessario che il provvedimento in esame,che appare molto delicato per la provinciadi Bolzano, preveda una disposizione chesalvaguardi l’autonomia scolastica di quelterritorio. Preannuncia, quindi, la presen-tazione di un emendamento in tal senso,che auspica possa essere condiviso anchedagli altri gruppi.

Bruno MURGIA (PdL), preannunciandoil suo voto favorevole sui provvedimenti inesame, sottolinea tuttavia l’importanzadella tradizione autonomistica, particolar-mente spiccata nella storia della culturasarda.

Maria Letizia DE TORRE (PD), condi-vide le osservazioni formulate dal collegaZeller, giustificate dalla complessità del

Martedì 22 maggio 2012 — 66 — Commissione VII

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contesto esistente in Trentino Alto Adige,integrato in una dimensione europea.

Giuseppe GIULIETTI (Misto), pur com-prendendo le indicazioni dei colleghi e lelegittime osservazioni in merito al temadelle specificità culturali, ritiene che sidebba tenere conto di quanto prevede laCostituzione. In questo senso, consideral’inno d’Italia unificante e non divisivo.

Maria COSCIA (PD) sottolinea l’impor-tanza delle proposte di legge in esame,finalizzate a garantire alle giovani gene-razioni l’opportunità di conoscere ed ap-profondire la storia d’Italia, avendo pienaconsapevolezza dei simboli dell’identitànazionale, espressione delle ragioni, delleregole, dei valori e delle speranze condivisidel popolo italiano. Ricorda, inoltre, che lasua proposta di legge C. 2135 prevede cheil 17 marzo venga dedicato al ricordodell’Unità d’Italia e al richiamo dei valoriincarnati dalla Costituzione e dalla ban-diera italiana, non configurandosi comeuna mera giornata celebrativa, ma qualetappa finale di percorsi didattici e diprocessi educativi inseriti nella disciplinadenominata « Cittadinanza e Costitu-zione ».

Manuela DI CENTA considera necessa-rio ricordare che anche il territorio che leirappresenta gode di autonomia speciale,ma fa comunque parte dell’Italia. Aggiungepoi che l’insegnamento dell’inno italiano interritori come il Trentino-Alto Adige nonrappresenterebbe un’imposizione, maun’apertura per i cittadini italiani che viabitano e in particolare modo per i cam-pioni sportivi, soprattutto degli sport in-vernali, che da quella regione provengono.

Eugenio MAZZARELLA (PD), concor-dando con l’onorevole Levi nel senso chesarebbe stato preferibile esaminare in As-semblea i provvedimenti in discussione,ritiene imprescindibile salvaguardare ilsenso di unità e coesione nazionale, purnel rispetto delle realtà territoriali e delcomplessivo quadro europeo di riferi-mento.

Erica RIVOLTA (LNP) stigmatizza ilfatto che, in un periodo particolarmentedifficile per il Paese, il Parlamento siaimpegnato nella discussione di un provve-dimento che considera inutile, in quanto,a suo avviso, per rendere obbligatoriol’insegnamento dell’inno nazionale nellescuole, sarebbe stata sufficiente una cir-colare del Ministro dell’istruzione.

Giovanni Battista BACHELET (PD) os-serva che soltanto una consapevolezzaprofonda dei princìpi e dei valori comunipuò consentire di realizzare un’efficaceazione di integrazione socio-culturale e dicondivisione di ideali. In particolare, tienea ribadire l’importanza del valore identi-tario insito nella bandiera italiana, sim-bolo della convivenza, della fedeltà allaCostituzione, della resistenza alla malavitae della speranza nel futuro. Sottolinea,infine, che il valore dell’identità nazionalenon svilisce né offende il rispetto per lesingole realtà territoriali.

Emerenzio BARBIERI (PdL) non con-corda con il collega Zeller in merito al-l’esigenza di salvaguardare l’autonomiascolastica della provincia di Bolzano, men-tre giustifica e comprende, pur non con-dividendole, le osservazioni svolte dai col-leghi Cavallotto e Rivolta, i quali conside-rano il popolo italiano non nella suaoggettività ma come somma di tanti popolidifferenti. Esprime, inoltre, alcune per-plessità su quanto affermato dall’onore-vole Bachelet, ringraziando, infine, le ono-revoli Frassinetti e Coscia, prime firmata-rie dei provvedimenti in esame, i qualicontribuiscono a consolidare la speranzadi rafforzare il sentimento di coesione e diappartenenza alla stessa Patria.

Caterina PES (PD) sottolinea il pro-fondo significato politico sotteso alle pro-poste di legge in esame, che valorizzano lacomune appartenenza ad un popolo, purnel rispetto delle specificità e delle diversetradizioni territoriali. Con particolare ri-ferimento al popolo sardo, ricorda la suaprofonda formazione culturale ed identi-taria, che tuttavia non ha impedito il

Martedì 22 maggio 2012 — 67 — Commissione VII

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consolidarsi del senso di comune appar-tenenza al popolo italiano.

Rosa DE PASQUALE (PD) auspica chediventi anche legge il provvedimento pen-dente presso la Commissione affari costi-tuzionali che istituisce con legge nazionalel’Inno di Mameli.

Giuseppe GIANNI (PT) pur venendo dauna terra, la Sicilia, che ha sofferto cen-tocinquanta anni fa l’unificazione, ritieneopportuno che dopo tanto tempo sia ap-provata la legge in esame.

Paola GOISIS (LNP), intervenendo sul-l’ordine dei lavori, ritiene opportuno rin-

viare il seguito della discussione ad altraseduta, essendo imminenti votazioni inAssemblea.

Paola FRASSINETTI, presidente, nonessendovi obiezioni, rinvia il seguito delladiscussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Martedì 22 maggio 2012 — 68 — Commissione VII

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VIII COMMISSIONE PERMANENTE

(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

S O M M A R I O

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti dell’AGI (Associazione Imprese Generali) e dell’AISCAT (Asso-ciazione italiana società concessionarie autostrade e trafori) nell’ambito dell’esame dellaproposta di direttiva del Parlamento e del Consiglio sulle procedure d’appalto degli entierogatori nei settori dell’acqua, dell’energia e dei trasporti e dei servizi postali(COM(2011)895 def.), della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consigliosugli appalti pubblici (COM(2011)896 def.) e della proposta di direttiva del Parlamento edel Consiglio sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (COM(2011)897 def.) . . . . . . 69

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti dell’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) nell’ambitodell’esame della proposta di direttiva del Parlamento e del Consiglio sulle procedured’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia e dei trasporti e dei servizipostali (COM(2011)895 def.), della proposta di direttiva del Parlamento europeo e delConsiglio sugli appalti pubblici (COM(2011)896 def.) e della proposta di direttiva del Parla-mento e del Consiglio sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (COM(2011)897 def.) . 70

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo quadro tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, dauna parte, e la Repubblica di Corea dall’altra, fatto a Bruxelles il 10 maggio 2010. C. 5076Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . 70

ATTI DEL GOVERNO:

Proposta di nomina del capitano di vascello Vittorio Alessandro a Presidente dell’Ente Parconazionale delle Cinque Terre. Nomina n. 144 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72

SEDE REFERENTE:

Modifiche alla disciplina legislativa in materia di sedi dell’ente « Parco nazionale GranParadiso ». Testo base C. 4913 Nicco (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 22 maggio 2012.

Audizione di rappresentanti dell’AGI (Associazione

Imprese Generali) e dell’AISCAT (Associazione ita-

liana società concessionarie autostrade e trafori)

nell’ambito dell’esame della proposta di direttiva del

Parlamento e del Consiglio sulle procedure d’appalto

degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia

e dei trasporti e dei servizi postali (COM(2011)895

def.), della proposta di direttiva del Parlamento

europeo e del Consiglio sugli appalti pubblici

(COM(2011)896 def.) e della proposta di direttiva del

Parlamento e del Consiglio sull’aggiudicazione dei

contratti di concessione (COM(2011)897 def.).

L’audizione informale è stata svoltadalle 10.30 alle 11.15.

Martedì 22 maggio 2012 — 69 — Commissione VIII

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AUDIZIONI INFORMALI

Audizione di rappresentanti dell’ANCE (Associazione

nazionale costruttori edili) nell’ambito dell’esame

della proposta di direttiva del Parlamento e del

Consiglio sulle procedure d’appalto degli enti ero-

gatori nei settori dell’acqua, dell’energia e dei tra-

sporti e dei servizi postali (COM(2011)895 def.), della

proposta di direttiva del Parlamento europeo e del

Consiglio sugli appalti pubblici (COM(2011)896 def.)

e della proposta di direttiva del Parlamento e del

Consiglio sull’aggiudicazione dei contratti di conces-

sione (COM(2011)897 def.).

L’audizione informale è stata svoltadalle 14.05 alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel vicepresidente Roberto TORTOLI.

La seduta comincia alle 14.45.

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo quadro tra

l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una

parte, e la Repubblica di Corea dall’altra, fatto a

Bruxelles il 10 maggio 2010.

C. 5076 Governo.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Gabriella MONDELLO (UdCpTP), rela-tore, ricorda che la Commissione Ambienteè chiamata ad esprimere un parere, allaIII Commissione affari esteri, sul disegnodi legge di ratifica ed esecuzione dell’Ac-cordo quadro tra l’Unione europea e i suoiStati membri, da una parte, e la Repub-blica di Corea.

L’Accordo quadro in esame, che si ponecome finalità principale quella di perse-guire il rafforzamento del dialogo politicoe della cooperazione a fronte delle sfide

globali, prevede, in particolare, lo sviluppodella cooperazione in alcune aree priori-tarie: sviluppo economico, sviluppo soste-nibile, cultura, giustizia, libertà e sicu-rezza.

L’Accordo si compone di 53 articoliorganizzati in dieci titoli.

Il titolo I (articoli 1 e 2) enumera unaserie di valori fondamentali che le Partiriconoscono e si impegnano a rispettare,tra i quali vengono in risalto la salvaguar-dia dei diritti umani e delle libertà fon-damentali, nonché i valori sanciti nellaCarta delle Nazioni Unite (articolo 1).

Le finalità e gli ambiti della coopera-zione vengono individuati dall’articolo 2.

Il titolo II (articoli 3-7) riguarda ildialogo politico e la cooperazione. L’arti-colo 3 individua gli obiettivi del dialogopolitico (tra i quali hanno particolarerilievo la promozione della democrazia edella soluzione pacifica delle controversie),nonché le forme della sua attuazione.

L’articolo 4 impegna le Parti a coope-rare nella lotta alla proliferazione dellearmi di distruzione di massa, attraversol’attuazione degli obblighi assunti nell’am-bito dei trattati e degli accordi interna-zionali sul tema, nonché di quelli sancitidalla Carta delle Nazioni Unite.

Il titolo III, composto dal solo articolo8, impegna le Parti alla cooperazione sianell’ambito delle organizzazioni regionali einternazionali come le Nazioni Unite, l’OIL(Organizzazione internazionale del lavoro),l’OCSE (Organizzazione per la coopera-zione e lo sviluppo economico), l’OMC(Organizzazione mondiale del commercio),l’ASEM (vertice Asia-Europa) e il dialogoASEAN-UE.

Il titolo IV (articoli 9 –20) riguarda lacooperazione in materia di sviluppo eco-nomico. L’articolo 9 definisce i terminigenerali della cooperazione in tema dicommercio e investimenti, facendo rinvioall’accordo di libero scambio e stabilendoche essa dovrà principalmente consisterenel dialogo e nello scambio di informa-zioni finalizzati ad accrescere e diversifi-care i rispettivi scambi commerciali, anchetramite l’eliminazione delle barriere nontariffarie.

Martedì 22 maggio 2012 — 70 — Commissione VIII

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Gli articoli 17 e 18 si occupano dienergia e trasporti: la lotta contro i cam-biamenti climatici, l’uso sostenibile del-l’energia e la sicurezza delle fonti energe-tiche sono al centro della collaborazionein campo energetico. In particolare se-gnalo che l’Accordo in esame riconosceparticolare importanza, nel settore del-l’energia, alla diversificazione degli ap-provvigionamenti energetici per rafforzareforme di energie nuove, sostenibili, inno-vative e rinnovabili, nonché all’utilizzorazionale dell’energia medesima attraversola promozione dell’efficienza energetica. Inmateria di trasporti particolare attenzioneè dedicata ai temi della circolazione dellemerci e della sicurezza dei trasporti ma-rittimi e aerei.

Con particolare riferimento ai profili distretto interesse della Commissione, se-gnala, in particolare, le disposizioni con-tenute nel titolo V (articoli 21-27) cheriguarda la cooperazione nel settore dellosviluppo sostenibile. Le Parti si impegnanoad una collaborazione mirata alla gestionesostenibile delle riserve naturali e delladiversità biologica (articolo 23) con parti-colare riguardo per gli aspetti del cam-biamento climatico, l’adesione agli accordiinternazionali in materia, il contrasto altraffico di rifiuti pericolosi e l’adozione ditecnologie e servizi ambientali. Le parti siadoperano, pertanto, per rafforzare lacooperazione in modo da salvaguardare legenerazioni attuali e future e la protezionedell’ambiente anche in un contesto regio-nale.

Fra le tematiche a carattere globale sucui si intende realizzare un più strettocoordinamento figura inoltre la lotta con-tro i cambiamenti climatici (articolo 24) sucui l’Unione europea intende promuovereun ruolo maggiormente attivo della Coreadel Sud. L’articolo prevede che la colla-borazione in tale ambito è finalizzata tral’altro ad una rapida transizione versosocietà a bassa emissione di carbonio, equindi allo scambio di conoscenze suibenefici e sulla struttura dei sistemi discambio dei diritti di emissione, al miglio-ramento degli strumenti di finanziamentodei settori pubblico e privato, alla colla-

borazione in materia di ricerca, nonchéalla promozione dell’impiego efficientedelle risorse.

Del titolo VI, cooperazione nel settoredell’istruzione e della cultura, fanno partegli articoli 28 e 29 con i quali, al fine dimigliorare la conoscenza reciproca, leParti convengono di promuovere la coo-perazione – attraverso scambi e iniziativecomuni – in tali materie, nel rispetto dellaloro diversità.

Il titolo VII (artt. 30-38) disciplina lacooperazione nel settore della giustizia,libertà e sicurezza all’interno del quale leParti convergono nell’annettere fondamen-tale importanza alla promozione dellostato di diritto, all’indipendenza della ma-gistratura, all’accesso alla giustizia e ad unprocesso equo (articolo 30).

Gli articoli da 39 a 42 sono contenutinel titolo VIII (cooperazione in altri set-tori) quali il turismo (articolo 39), pub-blica amministrazione (articolo 41), mi-glioramento di efficienza, efficacia, traspa-renza e responsabilità nella gestione dellerisorse pubbliche, statistiche (articolo 42):la collaborazione è volta all’ottenimento didati statistici comparabili a livello inter-nazionale e affidabili.

Il titolo XI (articoli 43-46) disciplina ilquadro istituzionale; il titolo X (articoli47-53) reca invece le disposizioni finali.Gli articoli. 47 e 52 sono rispettivamentededicati alla definizione delle parti e al-l’individuazione del territorio di applica-zione dell’Accordo.

L’articolo 49 stabilisce l’entrata in vi-gore dell’Accordo il primo giorno del mesesuccessivo alla data in cui l’ultima Partenotifica all’altra l’avvenuto espletamentodelle procedure giuridiche necessarie, estabilisce inoltre la sua applicazione prov-visoria.

L’articolo 53, infine, individua i testidell’accordo, redatto in 23 lingue tutteegualmente facenti fede.

Passando ad illustrare il contenuto deldisegno di legge di ratifica, rileva che essosi compone di tre articoli: i primi duerecano, rispettivamente, l’autorizzazionealla ratifica e l’ordine di esecuzione del-l’Accordo quadro tra l’Unione europea e i

Martedì 22 maggio 2012 — 71 — Commissione VIII

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suoi Stati membri e la Repubblica diCorea. L’articolo 3 dispone l’entrata invigore della legge il giorno successivo aquello della pubblicazione nella GazzettaUfficiale.

Segnala infine che il provvedimento ècorredato di una relazione tecnica cheafferma come dall’Accordo non derivanonuovi o maggiori oneri a carico del bilan-cio dello Stato italiano in quanto le mag-giori spese connesse all’attuazione dellacooperazione rafforzata nei settori indivi-duati, all’organizzazione dei dialoghi set-toriali e alle riunioni del Comitato mistosaranno interamente coperte dal bilanciocomunitario.

In conclusione, nel dichiarare che nonsussistono profili problematici in ordinealle disposizioni rientranti nei profili dicompetenza della Commissione, proponedi esprimere parere favorevole sul prov-vedimento in oggetto.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.50.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel vicepresidente Roberto TORTOLI.

La seduta comincia alle 14.50.

Proposta di nomina del capitano di vascello Vittorio

Alessandro a Presidente dell’Ente Parco nazionale

delle Cinque Terre.

Nomina n. 144.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame dellaproposta di nomina in titolo.

Gabriella MONDELLO (UdCpTP), rela-tore, ricorda la Commissione è chiamataad esprimere il parere – ai sensi dell’ar-

ticolo 143, comma 4, del Regolamento –sulla proposta di nomina del capitano divascello Vittorio Alessandro a Presidentedell’Ente Parco Nazionale delle CinqueTerre.

Premesso che sulla nomina in que-stione è stata acquisita l’intesa con laregione Liguria, a norma di quanto pre-visto dalla legge n. 394 del 1991, osservache il designato alla carica di Presidentedell’Ente Parco Nazionale delle CinqueTerre vanta una significativa competenzaed esperienza nel settore dell’ambientemarino. Già addetto e poi capo dellaSezione tecnica e sicurezza della naviga-zione di diverse Capitanerie di porto, ilcapitano di vascello Vittorio Alessandro haricoperto diversi incarichi nel Reparto am-bientale marino del Ministero dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare.

Ritenuto quindi che il designato abbiale prerogative necessarie per svolgere ade-guatamente le funzioni di presidente del-l’Ente Parco Nazionale delle Cinque Terre,propone di esprimere parere favorevolesulla proposta di nomina in questione.

Ermete REALACCI (PD) sottolineacome il designato alla carica di Presidentedell’Ente Parco Nazionale delle CinqueTerre sia una persona di grande qualità,con un curriculum che evidenzia la par-ticolare competenza nel settore della si-curezza in campo ambientale. Ciò pre-messo, fa notare come il Parco Nazionaledella Cinque Terre stia vivendo un mo-mento di difficoltà che passa anche attra-verso vicende giudiziarie. Ritiene che intale contesto la nomina del capitano divascello Vittorio Alessandro non possa checontribuire a fornire serenità ad un Parcodi particolare rilevo quale quello delleCinque Terre.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) si inter-roga sulla effettiva conoscenza del terri-torio del Parco nazionale delle CinqueTerre da parte del capitano di vascelloVittorio Alessandro, stante che, secondoquanto si legge nel curriculum, il capitanorisiede nella città di Roma.

Martedì 22 maggio 2012 — 72 — Commissione VIII

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Gabriella MONDELLO (UdCpTP), rela-tore, precisa che il capitano Vittorio Ales-sandro vanta sicuramente una conoscenzadel territorio delle Cinque terre e che, asua conoscenza, vive a La Spezia.

Roberto TORTOLI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel vicepresidente Roberto TORTOLI.

La seduta comincia alle 14.55.

Modifiche alla disciplina legislativa in materia di sedi

dell’ente « Parco nazionale Gran Paradiso ».

Testo base C. 4913 Nicco.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delnuovo testo della proposta di legge in

titolo, rinviato nella seduta del 17 aprile2012.

Roberto TORTOLI, presidente, ricordache nella seduta del 17 aprile 2012 laCommissione ha adottato la proposta dilegge C. 4913 Nicco come testo base per ilprosieguo dei lavori. Prima di procederealla fissazione del termine per la presen-tazione di emendamenti, la Commissioneaveva convenuto di svolgere un’audizioneinformale delle rappresentanze sindacaliunitarie dell’ente Parco nazionale GranParadiso, che ha avuto luogo il 9 maggioscorso.

Pertanto, esaurita l’istruttoria richiesta,propone, se non vi sono obiezioni, difissare il termine per la presentazione diemendamenti alla proposta di legge C.4913 adottata come testo base, a lunedì 28maggio alle ore 15.

La Commissione consente.

Roberto TORTOLI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

Martedì 22 maggio 2012 — 73 — Commissione VIII

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IX COMMISSIONE PERMANENTE

(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/140/CE recantemodifica delle direttive 2002/21/CE che istituisce un quadro normativo comune per lereti ed i servizi di comunicazione elettronica, 2002/19/CE relativa all’accesso alle retidi comunicazione elettronica e alle risorse correlate, e all’interconnessione dellemedesime, e 2002/20/CE relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi dicomunicazione elettronica. Atto n. 463 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Mario VALDUCCI. – Inter-viene il sottosegretario di Stato per losviluppo economico Massimo Vari.

La seduta comincia alle 14.05.

Sull’ordine dei lavori.

Silvia VELO (PD) avanza una richiestadi audizione, in tempi stretti, del Ministrodello Sviluppo Economico e delle Infra-strutture e Trasporti Corrado Passera, alfine di acquisire dal Governo utili elementiinformativi in merito alle diverse proble-matiche afferenti alla gestione operativa edel personale di Poste e Tirrenia.

Jonny CROSIO (LNP) si associa allarichiesta avanzata dalla collega Velo.

Vincenzo GAROFALO (PdL), nel con-dividere la richiesta avanzata dalla collegaVelo, reputa necessaria la tempestiva pre-

senza in Commissione del ministro Pas-sera proprio in considerazione della deli-catezza ed urgenza delle richiamate que-stioni.

Schema di decreto legislativo recante attuazione

della direttiva 2009/140/CE recante modifica delle

direttive 2002/21/CE che istituisce un quadro nor-

mativo comune per le reti ed i servizi di comuni-

cazione elettronica, 2002/19/CE relativa all’accesso

alle reti di comunicazione elettronica e alle risorse

correlate, e all’interconnessione delle medesime, e

2002/20/CE relativa alle autorizzazioni per le reti e

i servizi di comunicazione elettronica.

Atto n. 463.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto legislativo all’ordine delgiorno, rinviato nella seduta del 17 maggio2012.

Mario VALDUCCI, presidente, ricordache la Commissione Bilancio in data 17maggio 2012, ha espresso i propri rilievi

Martedì 22 maggio 2012 — 74 — Commissione IX

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sulle conseguenze di carattere finanziariodello schema di decreto legislativo inesame.

Carlo MONAI (IdV) ritiene necessarioapportare puntuali modifiche allo schemadi decreto legislativo in esame, che reputacarente nei contenuti in relazione a puntiqualificanti quali il principio della tuteladella libertà della rete, la disciplina deipoteri dell’Agcom e la tutela dei consu-matori-utenti. Preannuncia, pertanto, cheil suo gruppo presenterà una serie diproposte di modifica dello schema di de-creto legislativo in esame al fine di supe-rare talune delle criticità evidenziate. So-stiene altresì l’esigenza che la Commis-sione sia maggiormente coinvolta in ordineal profilo della nomina dei componentidell’Agcom.

Il sottosegretario Massimo VARI mani-festa la disponibilità del Governo a colla-borare con spirito costruttivo con la Com-missione per contribuire a migliorare l’ar-ticolato in esame, pur rilevando che itempi sono molto stretti e la Commissioneè tenuta ad esprimere tempestivamente ilparere di competenza al fine di evitare chesia portata a compimento la procedura diinfrazione che grava sull’Italia.

Michele Pompeo META (PD) sostiene lanecessità di un più ampio approfondi-mento dei delicati profili connessi alloschema di decreto in esame; avanza,quindi, la richiesta di un rinvio dell’esamedel provvedimento.

Jonny CROSIO (LNP) si associa allarichiesta di rinvio formulata dal deputatoMeta, rilevando l’opportunità di una mag-giore ponderazione da parte dei gruppi sultesto in esame.

Paolo GENTILONI SILVERI (PD), nelricordare che sulla materia in oggettopende una procedura di infrazione neiconfronti dell’Italia, sottolinea l’esigenzache la Commissione si pronunci tempesti-vamente sul testo in esame. Ravvisa l’op-

portunità che nell’odierna seduta il rela-tore ed il Governo esprimano le proprievalutazioni in merito al provvedimentoconsentendo quindi ai gruppi di effettuareuna ulteriore riflessione in materia e con-cludere l’esame del provvedimento nellagiornata di domani.

Il sottosegretario Massimo VARI riferi-sce che qualora entro il 31 maggio non siconcludesse favorevolmente il procedi-mento in esame l’Italia verrà deferita allaCommissione di giustizia. Reputa quindinecessario che la Commissione forniscatempestivamente il parere di competenza.

Jonny CROSIO (LNP) accoglie con fa-vore l’orientamento dei colleghi di consen-tire un maggiore approfondimento dellequestioni in oggetto e si dichiara disponi-bile a fornire il proprio contributo in esitoalla presentazione della proposta di parereda parte del relatore.

Settimo NIZZI, relatore, si impegna apredisporre in tempi brevi una proposta diparere da sottoporre alla Commissionenella giornata di domani.

Il sottosegretario Massimo VARI se-gnala che nella giornata di domani sisvolgerà una riunione di coordinamentodel Governo volta ad accelerare la proce-dura necessaria a superare i rilievi postidall’Unione europea ed evitare quindi l’ap-plicazione di sanzioni.

Jonny CROSIO (LNP) suggerisce al pre-sidente di definire un più stretto coordi-namento tra le attività della Commissionee le esigenze del Governo affinché i tempirichiesti dal Governo siano rispettati purconsentendo i dovuti approfondimenti deitemi trattati ai gruppi in commissione.

Mario VALDUCCI, presidente, rinviaquindi il seguito dell’esame ad altra se-duta.

La seduta termina alle 14.30.

Martedì 22 maggio 2012 — 75 — Commissione IX

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X COMMISSIONE PERMANENTE

(Attivita produttive, commercio e turismo)

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Documento recante indirizzi generali in tema di informazioni concernenti eventuali ina-dempimenti contrattuali dei clienti finali dei mercati dell’energia elettrica e del gas. Atton. 476 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . 76

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo2280 dello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico per l’anno2012, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. Atton. 477 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . 78

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decretolegislativo 26 marzo 2010, n. 59, di attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa aiservizi nel mercato interno. Atto n. 468 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, delregolamento) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

SEDE CONSULTIVA:

Modifiche alla disciplina delle cambiali finanziarie. Testo unificato C. 4790 ed abb. (Parerealla VI Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

INDAGINE CONOSCITIVA:

Sulle caratteristiche attuali dello sviluppo del sistema industriale e il ruolo delle impresepartecipate dallo Stato, con particolare riferimento al settore energetico.

Audizione di rappresentanti del MEF – Dipartimento del Tesoro e di rappresentanti dell’ENI(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 10.30.

Documento recante indirizzi generali in tema di

informazioni concernenti eventuali inadempimenti

contrattuali dei clienti finali dei mercati dell’energia

elettrica e del gas.

Atto n. 476.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delloschema di decreto all’ordine del giorno.

Stefano SAGLIA (PdL), relatore, ricordapreliminarmente che il documento in ti-tolo è stato trasmesso dal presidente del-l’Autorità per l’energia elettrica e il gas(AEEG) ai sensi dell’articolo 1-bis, comma2, del decreto-legge n. 105 del 2012, re-cante misure urgenti in materia di energia;il citato decreto-legge prevede che siaistituito, presso l’Acquirente unico (AU),un Sistema Informativo Integrato (SII) perla gestione dei flussi informativi relativi aimercati dell’energia elettrica e del gasnaturale, basato su una banca dati deipunti di prelievo e dei dati identificativi

Martedì 22 maggio 2012 — 76 — Commissione X

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dei clienti finali. In particolare, l’articolo1-bis stabilisce, al comma 2, che i flussiinformativi del SII potranno comprendereanche informazioni concernenti eventualiinadempimenti contrattuali da parte deiclienti finali, sulla base di indirizzi gene-rali definiti dall’AEEG, sentite le Commis-sioni parlamentari competenti che siesprimono entro trenta giorni dalla data ditrasmissione, trascorsi i quali il parere siintende acquisito. Il successivo comma 3dispone che gli specifici criteri e le mo-dalità per il trattamento dei dati personalie sensibili sono adottate dall’AEEG nelrispetto delle norme stabilite dal Garanteper la protezione dei dati personali.

Illustra, quindi, il contenuto del decre-to-legge, rilevando che con la delibera-zione in esame, l’AEEG ha definito i suoiprimi orientamenti sulla creazione, in senoal futuro Sistema Informativo Integratodell’Acquirente unico, della Banca datidegli inadempimenti contrattuali deiclienti finali del settore energetico (BI-CSE).

Secondo questi orientamenti la Bancadati sarà gestita da AU nel quadro del SIIe sarà accessibile alle imprese di vendita.Conterrà informazioni su tutti i clientifinali con riferimento al regolare svolgi-mento dei rapporti di vendita e alla tem-pestività e regolarità dei pagamenti. L’ade-sione delle imprese alla BICSE sarà facol-tativa e il cliente dovrà essere opportuna-mente informato del trattamento dei suoidati e potrà consultare la BICSE limita-tamente alle informazioni che lo riguar-dano.

La creazione della BICSE si rendenecessaria alla luce della rilevanza delfenomeno della morosità, che rappresentaun ostacolo allo sviluppo del mercatolibero e pesa in varie forme sui prezzidell’energia.

L’introduzione del SII è volta ad age-volare e semplificare la gestione del clientefinale, tenuto conto che la separazionedelle responsabilità tra distributori e ven-ditori comporta la necessità dell’imple-mentazione di continui scambi di flussiinformativi tra i due operatori. La dispo-nibilità di informazioni relative agli ina-

dempimenti contrattuali del cliente finalepotrebbe quindi contribuire a minimizzarele registrate asimmetrie informative.

L’Autorità, con la deliberazione 162/2012/R/com in esame, ha avviato il pro-cedimento finalizzato – una volta ottenutoil parere delle Commissioni parlamentaricompetenti sugli indirizzi generali – al-l’implementazione della BICSE.

Ai fini dell’istituzione e del funziona-mento della BICSE dovranno essere suc-cessivamente stabiliti, in coerenza con gliindirizzi generali, i livelli di dettaglio delleinformazioni in essa contenute, le moda-lità di caricamento e aggiornamento deidati nonché gli obblighi in capo ai soggettiche possono accedere alla citata bancadati, anche al fine di garantire la tutela deiclienti finali.

Gli indirizzi generali in relazione aiquali viene richiesto il parere alle Com-missioni parlamentari competenti sono in-dividuati nella forma di criteri e sono daintendersi come complementari e non al-ternativi gli uni agli altri.

La BICSE dovrà contenere informa-zioni relativamente a tutti i clienti finalidistinguibili in:

a) informazioni desumibili da altriprocessi che il SII dovrà gestire;

b) informazioni, appositamente cari-cate dai soggetti che possono accedere allaBICSE, relative ai rapporti contrattuali dicui sia parte un cliente finale.

Gli operatori che possono chiedere diaccedere alla BICSE sono i soggetti ope-ranti nel settore energetico, come i ven-ditori al dettaglio di energia elettrica e digas o gli altri operatori comunque legitti-mati, sulla base della regolazione emanatadall’Autorità, ad interfacciarsi con il di-stributore/trasportatore ai fini dell’esecu-zione dei contratti e dell’equilibrio delsistema.

La partecipazione alla BICSE è facol-tativa, fatto salvo il caso in cui l’Autoritàrilevi necessario prevedere un gruppo disoggetti obbligati, comprendente, ad esem-

Martedì 22 maggio 2012 — 77 — Commissione X

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pio, gli esercenti i regimi di tutela conriferimento ai clienti da tali esercentiserviti. I soggetti che richiedono di acce-dere alla BICSE assumo la qualifica dipartecipanti.

I partecipanti, per poter consultare idati della BICSE, sono tenuti ad alimen-tare la BICSE stessa, caricando le infor-mazioni relative ai clienti finali serviti. LaBICSE potrà essere consultata solo rela-tivamente ad alcuni momenti del rapportocontrattuale.

Le informazioni, caricate nella BICSE,relative ai clienti finali e ai punti diprelievo serviti devono essere veritiere,aggiornate e corrette. A tal fine, dovrannoessere definiti appositi obblighi in capo aipartecipanti e al Gestore del SII. Ciascunvenditore sarà tenuto ad informare ilcliente finale sul fatto che le informazioni,caricate nella BICSE, relative al medesimocliente saranno integrate con quelle archi-viate nel Registro Centrale Ufficiale (RCU),e pertanto nel SII, con riferimento ai puntiche risultano nella titolarità del clientefinale medesimo.

Con riferimento alle informazioni re-lative agli inadempimenti, ciascun parte-cipante dovrà provvedere a caricare leinformazioni entro un termine ritenutocongruo dal momento in cui l’informa-zione acquisisce titolo ad essere registratanel sistema. I dati saranno conservati perperiodi non superiori ad un triennio incaso di informazioni relative agli inadem-pimenti mai sanati; i tempi di conserva-zione dei dati in caso di morosità succes-sivamente sanate risulteranno, invece, nonsuperiori al tempo medio di durata deicontratti di fornitura, pari a un anno.Ciascun cliente ha diritto di richiedere, siapresso i partecipanti che hanno effettuatol’iscrizione sia direttamente presso il Ge-store, quali dati relativi alla propria po-sizione sono contenuti nella BICSE. Ilcliente, nel rispetto della normativa vi-gente, potrà inoltre esercitare tutti dirittidi cui all’articolo 7 del Codice della pri-vacy, che regola i diritti di accesso ai datipersonali da parte dell’interessato ai datiche lo riguardano.

Manuela DAL LAGO, presidente, nes-suno chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale concernente il ri-

parto dello stanziamento iscritto nel capitolo 2280

dello stato di previsione della spesa del Ministero

dello sviluppo economico per l’anno 2012, relativo a

contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni

ed altri organismi.

Atto n. 477.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delloschema di decreto all’ordine del giorno.

Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP),relatore, illustra lo schema di decreto mi-nisteriale in esame sottoposto al parereparlamentare ai sensi dell’articolo 32 dellalegge n. 448 del 2002 (legge finanziaria2002), che ha ridisciplinato il sistema diriparto, da parte dei singoli Ministeri, deicontributi a favore di enti ed organismivari.

Lo schema di decreto, trasmesso allaCamera il 4 maggio 2012 per l’espressionedel parere da parte della X Commissione,è costituito da un articolo unico ed ècorredato dalla relazione illustrativa nellaquale, peraltro, contestualmente agli ele-menti di illustrazione della proposta diripartizione per il 2012, sono forniti ele-menti di consuntivo sull’utilizzo delle ri-sorse nell’esercizio 2011, come richiestodalle competenti Commissioni parlamen-tari nel pareri espressi negli anni prece-denti.

La relazione illustrativa evidenzia che,come già avvenuto nel decorso esercizio,non è stata attribuita la quota tradizio-nalmente riservata alle PMI a causa dellaprogressiva contrazione delle risorse di-sponibili. Si è pertanto proceduto ad at-tribuire tali somme e a ripartire il relativovalore percentuale proporzionalmente trale altre finalità previste.

Martedì 22 maggio 2012 — 78 — Commissione X

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Nel dettaglio la ripartizione dei fondiper il 2012, per un totale pari a 350.576,00euro, risulta la seguente (comma 1):

contributo annuo forfetario agli or-ganismi di normalizzazione italiani pari a252.415,00 (72 per cento del totale) desti-nati, sotto forma di contributo forfetario,all’UNI (Ente italiano di unificazione) e alCEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) –gli organismi di normalizzazione italianiriconosciuti in sede comunitaria a partiredalla direttiva 83/189/CEE. Il contributoviene concesso a fronte del servizio reso inottemperanza alla direttiva 98/34/CE sullaprocedura di informazione;

contributo spese per la pubblicazionedi norme per la salvaguardia della sicu-rezza (articolo 46, comma 3, legge n. 128/98) pari a 84.138,00 (24 per cento deltotale) sono destinati alla stipula di con-venzioni con l’UNI e il CEI ai fini dellatrasposizione delle norme tecniche euro-pee per la salvaguardia della sicurezza(articolo 46, comma 3, legge n. 128/1998);

contributo per la elaborazione e dif-fusione di linee guida applicative per ladirettiva macchine (articolo 6, decreto le-gislativo n. 17/2010) pari a 14.023,00 euro.

Il comma 2 dell’articolo unico precisache il contributo agli organismi di norma-lizzazione sarà ripartito applicando i cri-teri del decreto ministeriale 16 novembre1992, n. 568. Ai sensi di tale decreto ilcontributo annuale forfetario, destinatoagli organismi di normazione UNI (EnteNazionale Italiano di Unificazione) e CEI(Comitato Elettrotecnico Italiano) saràerogato, dietro presentazione di documen-tazione probatoria, a parziale coperturadelle diverse voci di spesa (spese generali,per riunioni, per quote associative inter-nazionali, investimenti, stampa e diffu-sione delle norme, personale). Entro ilprimo quadrimestre di ogni anno saràerogata, come anticipo del contributo re-lativo allo stesso anno, una somma pari al20 per cento del contributo già erogatol’anno precedente.

Quanto al consuntivo sull’utilizzo dellerisorse stanziate per il 2011, la sommaassegnata per il contributo annuo forfet-tario, pari a 247.272 euro, ha permesso diconcedere un contributo forfettario annuodi 165.302,77 euro all’UNI e di 81.969,23euro al CEI.

Le risorse assegnate nel 2011 per lapubblicazione delle norme, pari, secondola relazione illustrativa, a 82.424,00 euro,hanno permesso di concedere un contri-buto di 41.212,00 euro all’UNI e unasomma di uguale importo al CEI.

Lo schema in esame prevede, come giàaccennato, un contributo di 14.023,00 euro(4 per cento del totale) finalizzato all’ela-borazione e divulgazione delle linee guidaapplicative volte ad una corretta attua-zione della cosiddetta direttiva macchine.In proposito, ricorda che l’articolo 6,comma 2, del decreto legislativo n. 17 del2010, di recepimento della nuova « diret-tiva macchine » (direttiva 2006/42/CE), hadisposto che le autorità di sorveglianza peril controllo della conformità di macchine equasi-macchine ai prescritti requisiti es-senziali di sicurezza possono avvalersi del-l’ISPESL (Istituto Superiore di Preven-zione e Sicurezza del Lavoro) per lo svol-gimento degli accertamenti di caratteretecnico. Si ricorda, altresì che in seguitoalla soppressione dell’ISPESL le relativefunzioni sono state attribuite all’INAIL.

Quanto al consuntivo sull’utilizzo dellerisorse stanziate per l’esercizio precedente,la relazione precisa che per il 2011 ilcontributo concesso all’INAIL (ex ISPESL)per l’attività in oggetto, pari a 12.737,49euro, ha consentito iniziative di elabora-zione e diffusione di linee guida applica-tive presso i fabbricanti di macchine e leamministrazioni pubbliche competenti inmateria (ASL, Ispettorati del lavoro), econseguentemente la pubblicazione diqueste informazioni su siti internet, non-ché la predisposizione e presentazione diun rapporto biennale sull’attuazione della« direttiva macchine » in Italia.

Dopo attenta verifica della documenta-zione fornita dal Governo, formula unaproposta di parere favorevole.

Martedì 22 maggio 2012 — 79 — Commissione X

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Manuela DAL LAGO, presidente, nes-suno chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni

integrative e correttive del decreto legislativo 26

marzo 2010, n. 59, di attuazione della direttiva

2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno.

Atto n. 468.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento).

La Commissione inizia l’esame delloschema di decreto all’ordine del giorno.

Laura FRONER (PD), relatore, osservache lo schema di decreto in titolo cheintegra e corregge il decreto legislativon. 59 del 26 marzo 2010 che ha attuato ladirettiva 2006/123/CE, in materia di servizinel mercato interno.

Ricorda in proposito che la legge co-munitaria 2008 (legge 7 luglio 2009, n. 88)ha previsto all’articolo 1, comma 3, laprocedura per l’emanazione del decretolegislativo in esame; nella medesima di-sposizione si stabilisce la previa presenta-zione dell’atto alle Camere per l’espres-sione del prescritto parere, una volta ac-quisiti gli altri pareri previsti dalla legge.Il termine per l’espressione del parere èfissato in quaranta giorni trascorsi i qualiil decreto può essere in ogni caso emanato;inoltre al comma 5 del medesimo articolo1 si prevede la possibilità per il Governodi emanare, entro ventiquattro mesi dalladata di entrata dei decreti legislativi at-tuativi delle deleghe previste disposizioniintegrative e correttive, nel rispetto deiprincipi e criteri direttivi fissati.

Nella relazione illustrativa si evidenziache il provvedimento è motivato, in primoluogo, dalla necessità di recepire le mo-difiche apportate all’articolo 19 della leggen. 241 del 1990, consistenti nell’introdu-zione della segnalazione certificata di ini-zio attività (SCIA) al posto della dichiara-zione di inizio attività (DIA).

Lo schema in esame è, altresì, volto arettificare alcuni refusi ed errori materiali

contenuti nel testo originario del decretolegislativo n. 59 del 2010. L’interventonormativo è, infine, finalizzato, sulla basedella prima esperienza applicativa, ad ul-teriori limitati interventi di semplifica-zione o parziale liberalizzazione dell’eser-cizio di alcune attività economiche.

Illustra quindi il contenuto del provve-dimento.

Gli articoli 1-6 e 10-17 introducono lasegnalazione certificata di inizio attività(SCIA) al posto della dichiarazione diinizio attività (DIA) per le seguenti attività:

somministrazione di alimenti e be-vande (l’esercizio di detta attività vieneliberalizzato prevedendosi che l’autorizza-zione sia necessaria solo per le zone in cuil’apertura degli esercizi è oggetto di pro-grammazione);

esercizi di vicinato (quelli aventi unasuperficie di vendita non superiore a 150mq. nei comuni con popolazione residenteinferiore a 10.000 abitanti e a 250 mq. neicomuni con popolazione residente supe-riore a 10.000 abitanti);

spacci interni;

vendita di prodotti al dettaglio permezzo di apparecchi automatici;

vendita per corrispondenza, permezzo della televisione od altri sistemi dicomunicazione;

attività di facchinaggio;

intermediazione commerciale e di af-fari;

attività di rappresentante di commer-cio, mediatore marittimo, spedizioniere,acconciatore, estetista, e di tinto lavande-ria, ovviando, in tale ambito, al vuotolegislativo relativo all’esercizio di attivitàdi lavanderia self-service.

L’articolo 7, oltre ad introdurre la SCIAanche per l’attività di vendita presso ildomicilio dei consumatori, stabilisce che

Martedì 22 maggio 2012 — 80 — Commissione X

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l’attività degli incaricati alle vendite sia daconsiderarsi abituale e, quindi, non occa-sionale, quando:

il soggetto percepisce un reddito su-periore a 5.000 euro nell’anno solare diriferimento;

la relazione illustrativa precisa chel’attività è rilevante ai fini IVA, se nel-l’anno solare per la stessa è percepito unreddito, al netto delle deduzioni forfetariedelle spese, superiore a 5.000 euro;

è estranea al rapporto di agenzia inquanto non ha l’esclusiva di zona névincoli di durata e l’incaricato non haassunto l’obbligo di svolgere attività pro-mozionale nei confronti dell’impresa affi-dante.

L’articolo 8 modifica le norme chestabiliscono i requisiti di accesso e d’eser-cizio delle attività commerciali, con par-ticolare riguardo a quelli morali, di ono-rabilità e professionali. Più nello specifico:

si prevede che non possono esercitaretali attività coloro che sono stati sottopostia misure di sicurezza (attualmente il ri-ferimento è solo a quelle non detentive);

è soppresso come causa ostativa l’in-frazione riguardante le norme sui giochi(in quanto contrastante con l’articolo 110del Testo unico delle leggi di pubblicasicurezza che prevede nel caso il provve-dimento di sospensione della licenza daparte del Sindaco);

sono inclusi i reati riguardanti l’atti-vità di somministrazione di alimenti ebevande tra quelli che determinano lapreclusione all’esercizio dell’attività percinque anni (attualmente riferito ai solireati riguardanti in generale le attivitàcommerciali) estendendo al legale rappre-sentante o ad altra persona preposta asocietà, associazioni od organismi operantinel campo il possesso dei requisiti dionorabilità;

viene limitato il possesso di alcunirequisiti (aver frequentato un corso pro-fessionale, aver prestato la propria opera

per un certo periodo antecedente e con-tinuativo nel settore alimentare, essere inpossesso di un particolare titolo di studio)alle sole attività di commercio rivolte al-l’alimentazione umana, sopprimendo lanecessità che tali requisiti siano possedutidal legale rappresentante;

viene, infine, eliminato l’attuale di-vieto di esercizio congiunto nello stessolocale di vendita all’ingrosso e al dettaglio,prevedendo l’applicazione delle disciplinerelative alle due attività all’intera superfi-cie del locale.

L’articolo 9 prevede:

la liberalizzazione dell’attività dicommercio all’ingrosso con deposito e pro-duzione di margarina e grassi idrogenatialimentari, sopprimendo la disciplina spe-cifica in materia;

l’abrogazione dell’albo dei commis-sari, mandatari e astatori tenuto dalleCamere di commercio;

la previsione che basta il solo pos-sesso dei requisiti di onorabilità per svol-gere l’attività di commercio all’ingrosso diprodotti appartenenti al settore alimen-tare, ivi compresi quelli ortofrutticoli, car-nei e ittici.

L’articolo 14 elimina la Commissionecentrale sull’istituzione di elenchi autoriz-zati degli spedizionieri e trasferisce lerelative funzioni al Ministero dello svi-luppo economico.

L’articolo 18 prevede la soppressione didue ruoli, (stimatori e pesatori pubblici emediatori per le unità da diporto), esemplifica la gestione del ruolo dei peritie degli esperti; viene introdotta la segna-lazione di inizio attività (SCIA) per l’atti-vità inerente ai magazzini generali e aquella dei molini.

L’articolo 19 prevede un sistema san-zionatorio che impone ai soggetti gestori dimarchi di inserire sul sito internet tutte leinformazioni ritenute importanti affinchéle stesse siano idonee a chiarire il signi-ficato di taluni marchi.

Martedì 22 maggio 2012 — 81 — Commissione X

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L’articolo 20 prevede modifiche e abro-gazioni di disposizioni attualmente vigential fine di eliminare riferimenti normativierronei e la duplicazione di disposizioni.Di particolare rilevanza la modifica alcodice del consumo di cui alla lettera e)che consente la possibilità di esercitarel’azione inibitoria a tutela degli interessicollettivi dei consumatori lesi anche neirapporti tra consumatori e prestatori diservizi, in relazione alle disposizioni recatedalla direttiva servizi.

L’articolo 21 prevede la clausola diinvarianza finanziaria.

Manuela DAL LAGO, presidente, nes-suno chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 11.

Modifiche alla disciplina delle cambiali finanziarie.

Testo unificato C. 4790 ed abb.

(Parere alla VI Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Manuela DAL LAGO, presidente, in so-stituzione del relatore, onorevole Vico,illustra il nuovo testo unificato, adottatocome testo base, delle proposte di leggeC. 4790 e C. 4795, recanti modifiche alladisciplina delle cambiali finanziarie.L’obiettivo del testo, comune alle due pro-poste iniziali, è quello di migliorare lafruibilità delle cambiali finanziarie, così dapoter sostenere esigenze di liquidità sta-gionali ed altre necessità operative contin-genti; l’ottica è quella, condivisibile, diampliare gli strumenti di finanziamento

delle imprese alternativi al tradizionalemeccanismo del credito bancario.

Segnala in proposito che la Commis-sione di merito ha avviato la proceduraprevista per l’esame in sede legislativa adimostrazione del sostanziale accordo rag-giunto sul testo unificato in esame.

Entrando nel merito dell’articolato,l’articolo 1 modifica, attraverso una no-vella al comma 1 dell’articolo 1 della legge13 gennaio 1994, n. 43, la durata dellecambiali finanziarie, prevedendo una sca-denza non inferiore a un mese (rispettoalla vigente durata minima di tre mesi) enon superiore a trentasei mesi dalla datadi emissione (rispetto alla vigente duratamassima di dodici mesi).

L’articolo 2 modifica le disposizioni inmateria di legittimazione soggettiva al-l’emissione di cambiali finanziarie di cuiall’articolo 2 dell’articolo 1 della leggen. 43 del 1994. In particolare, il nuovocomma 2-bis dispone che possono essereemesse da società di capitali, nonché dasocietà cooperative e mutue assicuratrici.Le società e gli enti non aventi titolinegoziati in mercati regolamentati o nonregolamentati possono emettere cambialifinanziarie subordinatamente alla pre-senza di determinati requisiti:

a) l’emissione deve essere assistita, inqualità di sponsor, da una banca o daun’impresa di investimento, anche aventesede legale in uno Stato extracomunitario,purché con succursale costituita nel ter-ritorio della Repubblica, che collabora conl’emittente nella procedura di emissionedei titoli;

b) lo sponsor deve mantenere nelproprio portafoglio, fino alla naturale sca-denza, una quota dei titoli emessi noninferiore:

1. al 5 per cento del valore diemissione dei titoli, per le emissioni fino a5 milioni di euro;

2. al 3 per cento del valore diemissione eccedente 5 milioni di euro, finoa 10 milioni di euro, in aggiunta alla quotarisultante dall’applicazione della percen-tuale di cui al numero 1);

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3. al 2 per cento del valore diemissione eccedente 10 milioni di euro, inaggiunta alla quota risultante dall’applica-zione delle percentuali di cui ai numeri 1)e 2).

c) l’ultimo bilancio deve essere cer-tificato da un revisore contabile o da unasocietà di revisione iscritta al registro deirevisori contabili;

d) le cambiali finanziarie devono es-sere emesse e girate esclusivamente infavore di investitori professionali.

Il successivo nuovo comma 2-ter pre-vede, inoltre, che si possa derogare al requi-sito di cui al comma 2-bis, lettera b), qua-lora l’emissione sia assistita da garanzie,prestate da una banca o da un’impresa diinvestimento o da un consorzio di garanziacollettiva fidi, in misura non inferiore al 25per cento del valore di emissione.

Infine, il nuovo comma 2-quater pre-vede che per un periodo di diciotto mesidalla data di entrata in vigore della di-sposizione di cui al comma 2-bis, letterac), si può derogare all’obbligo, ivi previsto,di certificazione del bilancio, qualoral’emissione sia assistita da garanzie, pre-state da una banca o da un’impresa diinvestimento o da un consorzio di garan-zia collettiva fidi, in misura non inferioreal 50 per cento del valore di emissionedelle cambiali. In tal caso la cambiale nonpuò avere durata superiore al predettoperiodo di diciotto mesi.

L’articolo 3 consente la smaterializza-zione del titolo; a tal fine, il comma 1dispone che l’emittente può avvalersi diuna società autorizzata alla prestazionedel servizio di gestione accentrata di stru-menti finanziari. Il successivo comma 2contiene la procedura per l’emissione dicambiali finanziarie in forma demateria-lizzata. In particolare, l’emittente deveinviare una richiesta alla società di ge-stione accentrata, contenente la promessaincondizionata di pagare alla scadenza lesomme dovute. La richiesta deve conte-nere, tra gli altri, i seguenti elementi:l’ammontare totale dell’emissione; l’im-porto di ogni cambiale e il numero com-

plessivo; l’importo dei proventi, totale esuddiviso per singola cambiale; la data diemissione, nonché alcuni tra gli elementidistintivi del vaglia cambiario (ai sensidell’articolo 100, primo comma, numeri da3) a 7), del regio decreto 14 dicembre1933, n. 1669) nonché le eventuali garan-zie a supporto dell’emissione.

Infine, per favorire, anche dal punto divista fiscale, l’emissione di cambiali finan-ziarie dematerializzate, il comma 5 prevedeinoltre l’esenzione delle stesse dall’impostadi bollo di cui al decreto del Presidentedella Repubblica n. 642 del 1972, fermarestando l’esecutività del titolo.

Nessuno chiedendo di intervenire, rin-via il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.15.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel vicepresidente Laura FRONER.

La seduta comincia alle 13.35.

Sulle caratteristiche attuali dello sviluppo del si-

stema industriale e il ruolo delle imprese partecipate

dallo Stato, con particolare riferimento al settore

energetico.

Audizione di rappresentanti del MEF – Diparti-

mento del Tesoro e di rappresentanti dell’ENI.

(Svolgimento e conclusione).

Laura FRONER, presidente, proponeche la pubblicità dei lavori sia assicurataanche mediante impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso. Non essendovi obiezioni, nedispone l’attivazione.

Introduce, quindi, l’audizione.

Francesco PARLATO, Capo della Dire-zione VII (Finanza e privatizzazioni) –Dipartimento del Tesoro del Ministero del-l’economia e delle finanze, svolge una re-lazione sui temi oggetto dell’audizione.

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Intervengono, quindi, per porre quesitie formulare osservazioni, i deputati Gio-vanni SANGA (PD), Ignazio ABRIGNANI(PdL), Raffaello VIGNALI (PdL), LidoSCARPETTI (PD), Paolo ROMANI (PdL),Alberto TORAZZI (LNP) e Matteo COLA-NINNO (PD), cui risponde il dottor Fran-cesco PARLATO, Capo della Direzione VII(Finanza e privatizzazioni) – DipartimentoTesoro del Ministero dell’economia e dellefinanze.

Laura FRONER, presidente, ringraziagli intervenuti per il contributo fornito eintroduce l’audizione di rappresentantidell’ENI.

Leonardo BELLODI, Responsabile deirapporti istituzionali di ENI, svolge unarelazione sui temi oggetto dell’audizione.

Intervengono, quindi, per porre quesitie formulare osservazioni, i deputati Al-berto TORAZZI (LNP), Federico TESTA(PD), Stefano SAGLIA (PdL), MargheritaAngela MASTROMAURO (PD), Paolo RO-MANI (PdL) cui risponde il dottor Leo-nardo BELLODI, Responsabile dei rapportiistituzionali di ENI.

Laura FRONER, presidente, ringraziagli intervenuti e dichiara conclusa l’audi-zione per il suo intervento. Dichiaraquindi conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 15.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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XI COMMISSIONE PERMANENTE

(Lavoro pubblico e privato)

S O M M A R I O

RISOLUZIONI:

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85

7-00657 Giammanco: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.

7-00659 Fedriga: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.

7-00800 Muro: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.

7-00825 Mattesini: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP (Seguito delladiscussione congiunta e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazionie per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi. Nuovo testo unificato C. 4116Damiano, C. 4366 Cazzola, C. 4455 Di Pietro (Seguito dell’esame e conclusione) . . . . . . . . 88

ALLEGATO (Emendamenti del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

Disposizioni per il passaggio di personale civile dell’Amministrazione della difesa dall’areaprofessionale A all’area professionale B. C. 102 Vico (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

RISOLUZIONI:

7-00790 Moffa: Salvaguardia dei diritti lavorativi e previdenziali dei parlamentari cessati dalmandato (Seguito della discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/38/CE relativa all’isti-tuzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l’informazione e laconsultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensionicomunitarie. Atto n. 465 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

RISOLUZIONI

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel vicepresidente Giuliano CAZZOLA. —Interviene il sottosegretario di Stato perl’istruzione, l’università e la ricerca, MarcoRossi Doria.

La seduta comincia alle 11.

Sull’ordine dei lavori.

Giuliano CAZZOLA, presidente, esprimeil suo profondo dolore per i drammatici

eventi occorsi a Brindisi e in Emilia nel finesettimana, manifestando il più sentito cor-doglio ai familiari delle vittime. Facendonotare, inoltre, che nell’evento sismico cheha coinvolto alcuni territori emiliani hannoperso la vita 4 lavoratori – di cui uno dicittadinanza straniera – che stavano adem-piendo al proprio dovere, invita la Commis-sione a svolgere una riflessione profondasulle condizioni difficili a cui spesso sonosottoposti i lavoratori nel Paese.

Maria Grazia GATTI (PD) si associaalle considerazioni svolte dal presidente,esprimendo la sua forte vicinanza ai fa-

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miliari delle vittime dei recenti eventi chehanno colpito il Paese. Nel far notare chei lavoratori sono morti, a causa dell’eventosismico verificatosi in Emilia, mentre sta-vano svolgendo il proprio turno di notte,osserva che tale circostanza fa apparirequesta tragedia ancora più drammatica, inquanto a rimanere coinvolte sono realtàproduttive che in talune zone del Paeserisultano ancora pienamente vitali, nono-stante la crisi. Fatto presente, altresì, cheil lavoratore immigrato deceduto rivestiva,nel momento in cui si è verificato il sisma,il ruolo di capoturno, essendo titolare diimportanti compiti di comando, sottolineacome tale episodio, pur nella sua tragicità,testimoni l’elevato grado di integrazioneraggiunto in Italia dai lavoratori extraco-munitari. Invita, infine, la Commissione avigilare sulla situazione produttiva gene-rale di quei territori gravemente colpiti datale calamità naturale, soprattutto in re-lazione alla corretta applicazione deglistrumenti di sostegno al reddito attivatidalla regione nei confronti dei lavoratoricoinvolti, valutando l’eventualità di avviareiniziative specifiche a tutela delle zonecolpite.

Giuliano CAZZOLA, presidente, nel farnotare di aver fatto riferimento al lavo-ratore immigrato rimasto vittima nel-l’evento sismico emiliano proprio per sot-tolineare quanto sia significativo il contri-buto offerto al Paese dai lavoratori extra-comunitari, osserva che qualsiasi iniziativadella Commissione a sostegno delle popo-lazioni coinvolte potrà essere valutata nel-l’ambito di una prossima riunione dell’Uf-ficio di presidenza, integrato dai rappre-sentanti dei gruppi.

7-00657 Giammanco: Sulla ricostruzione delle car-

riere del personale ATA e ITP.

7-00659 Fedriga: Sulla ricostruzione delle carriere

del personale ATA e ITP.

7-00800 Muro: Sulla ricostruzione delle carriere del

personale ATA e ITP.

7-00825 Mattesini: Sulla ricostruzione delle carriere

del personale ATA e ITP.

(Seguito della discussione congiunta e rin-vio).

La Commissione prosegue la discus-sione congiunta delle risoluzioni in titolo,rinviata nella seduta del 25 ottobre 2011.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ricordache nella precedente seduta ha avuto luogol’illustrazione delle risoluzioni 7-00657Giammanco e 7-00659 Fedriga e che –anche al fine di approfondire la documen-tazione consegnata dal rappresentante delGoverno – si è convenuto di rinviare adaltra seduta il seguito della discussione. Inproposito, comunica che sono state nelfrattempo presentate anche le risoluzionin. 7-00800, a prima firma del deputatoMuro, e n. 7-00825, a prima firma deldeputato Mattesini, vertenti sul medesimoargomento: per tale ragione, avverte che –secondo quanto convenuto nell’ambito del-l’Ufficio di presidenza, integrato dai rap-presentanti dei gruppi – si è concordato didiscutere congiuntamente le citate risolu-zioni.

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA,nel rilevare preliminarmente che vi è ladisponibilità del suo dicastero a seguirecon attenzione la questione oggetto degliatti di indirizzo in discussione, fa presenteanzitutto che il Governo è favorevole allarisoluzione 7-00657 Giammanco, a condi-zione che sia riformulata nella parte di-spositiva, facendo riferimento – nel primoimpegno – alle iniziative per giungere alladefinitiva soluzione della questione, espun-gendo la parola « normative », e limitandolo stesso impegno alla parte iniziale, non-ché assorbendo il secondo impegno all’in-terno di quello precedente.

Quanto alla risoluzione 7-00659 Fe-driga, esprime un orientamento favorevole,solo se riformulata nel senso di riferire aisoli ricorrenti l’impegno ad uniformarsi aiprincipi della Corte europea dei dirittidell’uomo, nonché di espungere dallaparte dispositiva le parole da « cui lo

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Stato » sino a « 349 del 2011 » e le paroleda « secondo l’anzianità maturata » sinoalla fine dell’impegno.

Informa che il Governo è, altresì, fa-vorevole alla risoluzione 7-00800 Muro, acondizione che sia riformulata nel senso disostituire, nella parte dispositiva, le parole« prendere atto di quanto innanzi specifi-cato e per l’effetto procedere » con leparole « valutare l’opportunità di assumereiniziative volte ».

Osserva, infine, che la posizione del Go-verno è favorevole anche rispetto alla riso-luzione 7-00825 Mattesini, solo se la partedispositiva viene riformulata, sostituendolacon la seguente: « a trovare una equilibratae rapida soluzione alla vicenda, al fine digarantire l’applicazione della legge finan-ziaria 2008 (legge n. 244 del 2007) e al finedi valutare l’opportunità di assumere le ne-cessarie iniziative, anche normative ».

Massimiliano FEDRIGA (LNP), purcomprendendo le ragioni addotte dall’Ese-cutivo per motivare le richieste di rifor-mulazione della sua risoluzione, che at-tengono all’onerosità dell’intervento inquestione, chiede che sia concesso aigruppi un tempo congruo per approfon-dire le questioni poste dal Governo. Fanotare, peraltro, che una eventuale rifor-mulazione del proprio atto d’indirizzo che,secondo le indicazioni del Governo, limitil’impegno ai soli ricorrenti determinerebbeil venir meno della sua ragione fondante,generando altresì seri dubbi di costituzio-nalità sul suo contenuto, attesa la disparitàdi trattamento che si verrebbe a creare trai lavoratori che hanno agito in giudizio ecoloro che non lo hanno fatto. Fattonotare che non si può prevedere a livellolegislativo il riconoscimento di un diritto,condizionandolo all’esperimento diun’azione giudiziaria, ritiene opportunoche i gruppi svolgano un confronto infor-male con il Governo per svolgere ulterioriaccertamenti sulle tematiche in gioco, af-finché siano concordati impegni seri erealmente efficaci.

Gabriella GIAMMANCO (PdL), asso-ciandosi alle osservazioni testé svolte dal

deputato Fedriga, chiede di poter disporredi un margine temporale al fine di appro-fondire le tematiche in questione, alla lucedel parere espresso dal Governo. Conriferimento alla richiesta di riformula-zione della risoluzione a sua prima firma,espressa dal rappresentante dell’Esecutivo,ritiene che essa sia troppo generica erichieda una ricostruzione più dettagliatadella questione delle carriere del personaleATA e ITP, ricordando come i profiliprofessionali delle due categorie siano traloro alquanto differenti. Auspica, quindi,che il Governo possa riflettere ulterior-mente sul parere testé espresso, valutandoeventualmente una riformulazione piùcompleta e razionale.

Rosa DE PASQUALE (PD), cofirmatariadella risoluzione n. 7-00825, nel giudicareopportuno un ulteriore confronto con ilGoverno, in vista dell’assunzione di impe-gni certi su iniziative condivise, ritiene chel’Esecutivo debba meglio specificare la na-tura delle iniziative che intende portareavanti, avendo già riconosciuto implicita-mente, anche attraverso l’accoglimento ditaluni ordini del giorno presentati prece-dentemente in Assemblea, la fondatezzagiuridica delle pretese dei lavoratori coin-volti. Pur comprendendo che un eventualeintervento a sostegno dei lavoratori inquestione richiederebbe il reperimento dirisorse economiche non indifferenti, per lacui effettiva disponibilità potrebbe serviredel tempo, giudica opportuno assumere dasubito iniziative importanti, come, adesempio, la sospensione del recupero ille-gittimo delle somme già corrisposte a talilavoratori, misura giudicata fattibile anchein termini finanziari, trattandosi di risorsegià stanziate ed erogate per tale finalitàdallo Stato. Auspica, infine, che nell’im-pegno al Governo possa anche essere pre-visto un termine entro il quale risolvere lequestioni sul tappeto.

Giuliano CAZZOLA, presidente, allaluce del dibattito svolto, invita i gruppi aconfrontarsi informalmente con il Go-verno, in vista dell’elaborazione di un testounificato delle risoluzioni in discussione,

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che abbia ad oggetto impegni condivisi edragionevoli, a tutela dei lavoratori coin-volti.

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIAdichiara che il Governo sarebbe grato allaCommissione se si potesse giungere alladefinizione di un testo unificato dellerisoluzioni in discussione, sul cui conte-nuto ritiene che si possa ragionare conserietà. Fa presente, peraltro, che il suoMinistero è impegnato a esaminare conattenzione la questione, interloquendo an-che con gli altri dicasteri interessati e, inparticolare, con il Ministero dell’economiae delle finanze.

Giuliano CAZZOLA, presidente, proponealla Commissione di avviare un confrontoinformale tra gruppi, finalizzato alla even-tuale definizione di un testo unificato dellerisoluzioni in titolo, che possa anche tenereconto – nei limiti del possibile – delle valu-tazioni svolte dal Governo.

La Commissione conviene.

Giuliano CAZZOLA, presidente, rinvia ilseguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.20.

SEDE REFERENTE

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Silvano MOFFA. — Interven-gono il Ministro per la pubblica ammini-strazione e la semplificazione, Filippo Pa-troni Griffi, e il sottosegretario di Stato peril lavoro e le politiche sociali, Maria CeciliaGuerra.

La seduta comincia alle 13.50.

Disposizioni per il superamento del blocco delle

assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la

chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi.

Nuovo testo unificato C. 4116 Damiano, C. 4366

Cazzola, C. 4455 Di Pietro.

(Seguito dell’esame e conclusione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in titolo, rinviato nella se-duta del 25 gennaio 2012.

Silvano MOFFA, presidente, comunicache sono pervenuti i pareri delle compe-tenti Commissioni sul nuovo testo unificatoin titolo, come risultante dagli emenda-menti approvati nel corso dell’esame insede referente: la I Commissione (Affaricostituzionali) e la II Commissione (Giusti-zia) hanno espresso parere favorevole, la VICommissione (Finanze) ha espresso parerefavorevole con condizione, mentre la VCommissione (Bilancio) e la VII Commis-sione (Cultura) hanno espresso parere favo-revole con condizioni e osservazioni.

Avverte, dunque, che il relatore hapresentato taluni emendamenti, diretti arecepire i principali rilievi formulati neipareri espressi (vedi allegato).

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), re-latore, avverte di avere presentato, a se-guito dell’espressione dei prescritti pareri,taluni emendamenti al testo in esame, alfine di apportare alcune modifiche diretteal recepimento di tali pareri. Fa notare, inparticolare, che le principali proposteemendative sono volte a dare seguito allecondizioni poste nel parere della V Com-missione (Bilancio), per garantire il ri-spetto dell’articolo 81, quarto comma,della Costituzione. A tale riguardo, fapresente che è stata segnalata l’esigenza diassicurare la sostenibilità finanziaria eorganizzativa dell’utilizzo delle graduato-rie, mettendo altresì gli enti territorialinelle condizioni di attingere alle gradua-torie dei concorsi nel rispetto dei vincolifinanziari in materia di assunzioni; inoltre,sempre in quella sede, è stato suggerito diconsiderare attentamente le disposizionirelative al corso-concorso di cui all’arti-colo 28 del decreto legislativo n. 165 del2001, invitando altresì a valutare un coor-dinamento con la normativa vigente inmateria di contributo di ammissione aiconcorsi. Osserva, altresì, che un ulterioreemendamento è volto ad accogliere l’unica

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condizione formulata dalla VI Commis-sione (Finanze), con la quale si chiede dispecificare nel testo che restano salve leprevisioni di cui all’articolo 8, commi 24 e24-bis, del decreto-legge n. 16 del 2012,che hanno mirato a garantire un efficacecontrasto all’evasione e ad assicurare lafunzionalità delle strutture amministrativecoinvolte, da un lato consentendo alleagenzie fiscali di espletare procedure con-corsuali, dall’altro autorizzando la Guar-dia di finanza ad effettuare, nel triennio2013-2015, un piano straordinario di as-sunzioni di ispettori. Rileva, infine, di nonavere ritenuto opportuno presentare emen-damenti diretti a recepire le condizioni po-ste nel parere della VII Commissione (Cul-tura), atteso che in tale parere sono stateavanzate proposte di modifica su materieassolutamente non riconducibili alla com-petenza di quella Commissione e che rien-trano, invece, nella piena discrezionalitàdella Commissione di merito.

Per le ragioni esposte, raccomandal’approvazione dei propri emendamenti.

Il sottosegretario Maria CeciliaGUERRA, anche a nome del Ministro per lapubblica amministrazione e la semplifica-zione, esprime parere favorevole sugliemendamenti del relatore.

Donella MATTESINI (PD), prima diprocedere alla votazione degli emenda-menti, si chiede se il relatore, in fase dipredisposizione delle proposte emendativepresentate, abbia valutato con attenzioneanche la questione delle graduatorie con-corsuali delle agenzie fiscali, dalle quali, asuo avviso, sarebbe preferibile attingereper soddisfare le esigenze di personale,prima ancora di bandire nuovi concorsi.

Vincenzo Antonio FONTANA (PdL), re-latore, ribadisce che il suo emendamento1.50 è richiesto in maniera condizionantedalla VI Commissione, poiché tende a farsalva la possibilità per le agenzie fiscali diespletare nuove procedure concorsuali eper la Guardia di finanza di effettuare, neltriennio 2013-2015, un piano straordinariodi assunzioni di ispettori, rendendo il testo

in esame coerente con quanto già stabilitoda un recente provvedimento d’urgenzaadottato dal Governo e definitivamenteconvertito dalle Camere. Fa presente, inol-tre, che sono state le stesse amministra-zioni coinvolte ad aver manifestato l’esi-genza di bandire nuovi concorsi, tenutoconto che le graduatorie in essere – rife-rite a concorsi risalenti a molti anni fa (inordine ai quali, peraltro, sono ancorapendenti numerosi contenziosi) – potreb-bero impedire l’assunzione di nuovo per-sonale dalla preparazione qualificata eadeguata alle attuali sfide richieste all’am-ministrazione finanziaria.

Silvano MOFFA, presidente, fa notareche l’emendamento 1.50 del relatore si li-mita a richiamare quanto da poco appro-vato dalle Camere in sede di conversione inlegge del decreto-legge n. 16 del 2012.

La Commissione approva, con distintevotazioni, gli emendamenti 1.50, 1.51, 1.52,1.53 e 1.54 del relatore.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) dichiaradi non poter votare a favore del provve-dimento in esame, dal momento che essocontiene ancora numerosi elementi di cri-ticità, sottolineati a più riprese dal suogruppo nel corso dell’iter. Ritiene che igruppi favorevoli al provvedimento ab-biano preferito cavalcare il malcontento –spesso manifestato in forme pressanti econvincenti – dei vincitori di concorso edegli idonei, ignorando, al contrario, lelegittime ragioni di quei giovani che, purnon protestando formalmente e non fa-cendo sentire la propria voce in manife-stazioni ufficiali, desiderano partecipare anuovi concorsi in vista dell’accesso allaPubblica Amministrazione. Fa notare, pe-raltro, che il testo in esame offre tuteleeccessive soprattutto nei confronti degliidonei, i quali, a suo avviso, non vante-rebbero alcuna fondata pretesa giuridica.

Per tali ragioni, preannuncia il votocontrario del suo gruppo nella delibera-zione sul conferimento del mandato alrelatore a riferire in Assemblea.

Martedì 22 maggio 2012 — 89 — Commissione XI

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Cesare DAMIANO (PD) ritiene che iltesto in esame, seppur non esente daalcune critiche, sia la migliore risposta cheil Parlamento può fornire in questo mo-mento di crisi ad un problema urgente,riguardante un numero elevato di soggettivincitori di concorso ed idonei, in attesada tempo di un’assunzione presso la Pub-blica Amministrazione. Fa notare, infatti,che il provvedimento in esame è volto afronteggiare una situazione abnorme chesi è venuta a creare nel settore pubblico,a causa del blocco del turn-over, offrendouna via di uscita a coloro che sono rimastia lungo intrappolati in graduatorie che siè preferito ignorare, nella prospettiva dibandire nuovi concorsi. Si dichiara con-sapevole dell’efficacia transitoria e par-ziale del testo unificato, evidenziando lanecessità di assumere quanto prima –eventualmente anche nell’ambito del-l’esame del provvedimento di riforma delmercato del lavoro – misure strutturaliche, attraverso lo sblocco del turn-over,consentano un ritorno a più fisiologicimeccanismi di reclutamento del personaleall’interno della PA. Fatto notare che ilsuo gruppo, condividendo il presente in-tervento normativo, non intende dar se-guito a sollecitazioni o pressioni dell’opi-nione pubblica, ma esclusivamente risol-vere una problematica reale e importante,si dichiara convinto che la questione del-l’accesso alla Pubblica Amministrazionedelle generazioni future, da ricollocarenell’ambito di problematiche più comples-sive riguardanti la riforma del mercato dellavoro, non possa essere utilizzata dema-gogicamente per ostacolare provvedimentidi questo tipo. Manifesta poi qualche dub-bio circa l’opportunità di far salve lemisure di recente adottate dall’Esecutivoin materia di procedure concorsuali daespletare nell’ambito delle agenzie fiscali,peraltro imposta, di fatto, dal parere resodalla VI Commissione, chiedendosi se ciòpossa favorire la creazione di una « zonafranca » di un particolare settore pubblico,in deroga a quanto previsto per gli altricomparti.

In conclusione, preannuncia il voto fa-vorevole del suo gruppo nella delibera-

zione sul conferimento del mandato alrelatore a riferire in Assemblea sul prov-vedimento.

Giuliano CAZZOLA (PdL) ritiene che iltesto in esame sia il frutto positivo di unlungo e costruttivo lavoro svolto in Com-missione tra i gruppi, che, pur in presenzadi molteplici ripensamenti, ha condottoall’individuazione di efficaci soluzioni dicompromesso su tematiche di assolutorilievo, quali l’utilizzazione delle gradua-torie da parte degli enti locali, la salva-guardia delle aspettative degli idonei, ladurata temporale delle tutele offerte aivincitori di concorso. Fa notare, quindi,che proprio quest’ultima è stata ridefinitain termini più ragionevoli e rispettosi dellecontrapposte esigenze di tutti i soggetticoinvolti, in coerenza con i principi disostenibilità finanziaria e con l’operato deiprecedenti Governi. Rilevato che anchel’ultima modifica suggerita dal relatore, inordine alla questione delle procedure con-corsuali da espletare nell’ambito dell’am-ministrazione fiscale, appare rispettosadelle novità legislative intervenute in ma-teria, preannuncia il voto favorevole delsuo gruppo nella deliberazione sul confe-rimento del mandato al relatore a riferirein Assemblea sul provvedimento.

Il Ministro Filippo PATRONI GRIFFI,nel far notare che il Governo è intervenutosul provvedimento in esame in una fase incui l’iter era già da tempo iniziato, di-chiara di comprendere la ratio dell’inter-vento in oggetto, tenuto conto dell’esigenzadi affrontare con efficacia, seppur tempo-ranea, una situazione di emergenza deter-minata da fattori patologici di blocco delleassunzioni nella Pubblica Amministra-zione, rispetto ai quali ritiene opportunoagire in modo strutturale. A tale riguardo,preannuncia che è allo studio del Governoun più ampio provvedimento di riforma,teso ad armonizzare l’accesso al lavoro nelsettore pubblico, con il quale ritiene che sipossa contribuire, anche in raffronto conil settore privato, a rimuovere le cause chehanno determinato l’attuale situazione dicongestione nelle assunzioni della PA. In

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tale prospettiva, nell’esprimere qualcheperplessità sull’impropria equiparazione, aregime, tra vincitori e idonei, osserva chel’obiettivo del Governo è quello di ricon-durre a normalità il meccanismo di re-clutamento nell’ambito della « macchinapubblica », sia attraverso un impiego ra-zionale dei contratti a termine, sia attra-verso il ripristino di principi di adeguataproporzionalità tra le previsioni sulle do-tazioni organiche e le conseguenti auto-rizzazioni all’espletamento delle relativeprocedure concorsuali, in una quadro dipiena sostenibilità finanziaria.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), interve-nendo per una precisazione a fronte del-l’intenzione del Governo, testé preannun-ciata, di affrontare in modo organico laquestione più complessiva dell’accesso allaPubblica Amministrazione, auspica che sipossa valutare l’introduzione di un sistemaconcorsuale pubblico basato anche sulrispetto tendenziale di criteri territoriali,che prevedano, ad esempio, una propor-zionalità tra la densità demografica di unacerta area e il numero dei posti a dispo-sizione in un determinato comparto dellaPubblica Amministrazione, tenendo contoanche delle mansioni che si andrebbero asvolgere. Giudica necessario, quindi, che, atutela di tutti i soggetti coinvolti, l’indi-zione dei futuri concorsi avvenga sullabase di previsione realistiche, che tenganoin considerazione le esigenze particolaridei diversi territori, al fine di evitarefenomeni aberranti, come quelli eviden-ziatisi in particolare in taluni comuni delMezzogiorno (laddove il numero finaledegli idonei di un concorso è risultatospropositato rispetto a quello dei vinci-tori), che potrebbero portare ad ingolfarele amministrazioni di altre zone del Paese.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda chequalsiasi cittadino italiano ha il diritto dipartecipare ai concorsi pubblici.

Cesare DAMIANO (PD), intervenendoper una precisazione, auspica che il Go-verno, nell’ambito del più ampio provve-dimento di riforma, testé preannunciato,

possa affrontare la questione generale del-l’accesso al lavoro, affrontando con serietài temi del precariato nella Pubblica Am-ministrazione, citando in particolarel’esempio dei precari della amministra-zione giudiziaria.

Giovanni PALADINI (IdV) dichiara ilvoto favorevole del suo gruppo nella de-liberazione sul mandato al relatore a ri-ferire all’Assemblea.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione delibera di conferire aldeputato Vincenzo Antonio Fontana ilmandato a riferire favorevolmente in As-semblea sul testo unificato delle propostedi legge nn. 4116, 4366 e 4455, comemodificato nel corso dell’esame in sedereferente. Delibera, altresì, di chiederel’autorizzazione a riferire oralmente.

Silvano MOFFA, presidente, si riserva didesignare i componenti del Comitato deinove per l’esame in Assemblea, sulla basedelle indicazioni dei gruppi.

Disposizioni per il passaggio di personale civile

dell’Amministrazione della difesa dall’area profes-

sionale A all’area professionale B.

C. 102 Vico.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Maria Anna MADIA (PD), relatore, fapresente che la proposta di legge in esame,composta di un unico articolo, autorizza ilMinistero della difesa, anche in deroga allevigenti disposizioni in materia, ad assu-mere personale civile dell’area professio-nale B, posizione economica B1, a seguitodi progressioni professionali verticali dipersonale della medesima amministra-zione, appartenente all’area professionaleA. Osserva che il problema che si intenderisolvere con questa proposta di legge,dunque, riguarda i lavoratori di area 1a (exposizione economica A1S), bloccati da ol-

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tre quindici anni nella posizione d’inqua-dramento, che ha reso impossibile ogniprogressione di carriera e impedito lapartecipazione ai corsi-concorsi e alle ri-qualificazioni; ciò a causa della situazionedi « incapienza », che ha sempre contrad-distinto la ex posizione economica B1 finoal 1o gennaio 2008, data di inquadramentodei vincitori delle procedure di riqualifi-cazione, che hanno alleggerito la posizioneex B1 di oltre 8.000 unità, rendendola cosìfinalmente capiente.

Fa notare che la relazione di accom-pagnamento al provvedimento osservacome – per effetto del processo di riformaa cui l’Amministrazione della difesa è datempo interessata – sia stata ridotta l’esi-genza di personale di qualifica corrispon-dente a quella dei dipendenti attualmenteappartenenti all’area A: a questo fine sonostati predisposti processi di riqualifica-zione interna, ai quali un numero consi-stente di dipendenti, valutabile intorno acirca 2.000 unità, non ha potuto parteci-pare. Rileva che con ciò si è determinatauna situazione paradossale, in quanto inrelazione allo stato giuridico di questidipendenti non esisterebbe la possibilità diimpiego in mansioni proprie né in quellesuperiori, nonostante l’esperienza e le ca-pacità professionali acquisite nel tempo e,soprattutto, nonostante il fatto che tuttoralavorino.

Sottolinea che la proposta di legge,quindi, è volta a consentire la progressioneverticale del personale in questione nel-l’area professionale B, immediatamentesuperiore, al fine di assorbire l’esuberoformale che si è verificato. In proposito,peraltro, fa notare che la proposta di leggeè stata depositata nell’aprile del 2008 e chenel frattempo sono intervenute una seriedi disposizioni e di atti amministrativi chehanno consentito una parziale soluzionedel problema, limitatamente agli aspettieconomici: questo dato rende anche menorilevante la questione della copertura fi-nanziaria, che ovviamente fa riferimento –nel testo a suo tempo presentato – a untriennio finanziario e a un fondo che sonoda considerarsi superati. Rammenta, in-fatti, che proprio per effetto delle modi-

ficazioni intervenute, che hanno consentitol’attribuzione del giusto trattamento eco-nomico a tale categoria di personale, l’in-tervento non comporterebbe oneri finan-ziari, in quanto ai dipendenti oggetto dellanorma è già stato riconosciuto il tratta-mento economico riferito alle funzionisvolte.

Ritiene pertanto che resti da risolverel’inquadramento giuridico, anche al fine dievitare che questo personale possa essereritenuto « formalmente » in esubero, con ilrischio di incorrere nelle procedure dimobilità. Giudica necessario, al contempo,tenere presente che nel corso della discus-sione parlamentare l’articolato potrà es-sere riformulato, proprio prendendo attodelle modificazioni amministrative nelfrattempo intervenute.

In conclusione, considerato lo spiritodell’intervento normativo proposto e valu-tata l’esigenza di svolgere puntuali verifi-che per quanto concerne gli aspetti dinatura giuridica, dichiara la più ampiadisponibilità a riflettere sul merito delprovvedimento in esame e su eventuali,ulteriori, spunti che dovessero emergeredal dibattito. Ritiene che, in tale ottica,possa risultare utile anche lo svolgimentodi un ciclo di audizioni informali delleorganizzazioni di rappresentanza dei sog-getti coinvolti.

Silvano MOFFA, presidente, rilevatal’opportunità di approfondire il contenutodella relazione introduttiva, rinvia il se-guito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.15.

RISOLUZIONI

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Silvano MOFFA. — Inter-viene il Ministro per la pubblica ammini-strazione e la semplificazione, Filippo Pa-troni Griffi.

La seduta comincia alle 14.15.

Martedì 22 maggio 2012 — 92 — Commissione XI

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7-00790 Moffa: Salvaguardia dei diritti lavorativi eprevidenziali dei parlamentari cessati dal mandato.

(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discus-sione della risoluzione in titolo, rinviatonella seduta del 9 maggio 2012.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda chenella precedente seduta, alla quale hapreso parte il rappresentante del Ministerodel lavoro e delle politiche sociali, si èconvenuto di rinviare la deliberazionesulla nuova versione della risoluzione indiscussione, anche al fine di acquisireelementi di valutazione da parte di altridicasteri potenzialmente interessati dal-l’atto di indirizzo.

Il Ministro Filippo PATRONI GRIFFIprende atto del contenuto della nuovaversione della risoluzione in titolo, facendopresente che il Governo non può cheessere favorevole ad assicurare l’osser-vanza delle previsioni legislative vigenti.Per quanto di competenza del suo dica-stero, peraltro, si impegna sin d’ora aesaminare nel merito le singole questioniche dovessero presentarsi in concreto e, senecessario, a valutare le eventuali inizia-tive da assumere.

Silvano MOFFA, presidente, apprez-zando la disponibilità manifestata dal rap-presentante del Governo e facendo seguitoalle intese intercorse tra i gruppi, rinvia ilseguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Silvano MOFFA. – Intervieneil Ministro per la pubblica amministrazionee la semplificazione, Filippo Patroni Griffi.

La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto legislativo recante attuazione

della direttiva 2009/38/CE relativa all’istituzione di

un comitato aziendale europeo o di una procedura

per l’informazione e la consultazione dei lavoratori

nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni

comunitarie.

Atto n. 465.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto in titolo, rinviato nellaseduta del 17 maggio 2012.

Silvano MOFFA, presidente, avvertepreliminarmente che è pervenuta alla pre-sidenza una documentazione sul provve-dimento in esame, prodotta dalle partisociali e trasmessa anche al competentedicastero, che è a disposizione dei com-ponenti della Commissione.

Paola PELINO (PdL), relatore, si riservadi svolgere ulteriori approfondimenti sullamateria, di concerto con gli altri gruppi,anche alla luce degli elementi di cono-scenza forniti dalle parti sociali, in vistadella presentazione di una proposta diparere sul provvedimento, che possa es-sere concertata e condivisa.

Elisabetta RAMPI (PD), concordandocon quanto testé dichiarato dal relatore,giudica necessario approfondire la tema-tica in discussione, anche alla luce delleosservazioni svolte dalla parti sociali, cheappaiono sin d’ora condivisibili. Ritieneimportante, infatti, recepire la direttiva inesame, in quanto tesa a rendere più apertoil mercato del lavoro, in un quadro di piùprofonda collaborazione tra l’impresa e illavoro. Giudica tuttavia necessario eviden-ziare taluni elementi di criticità presentinel provvedimento, soprattutto in rela-zione all’impianto sanzionatorio configu-rato, facendo notare che esso appare spro-porzionato in talune ipotesi, laddove siprevedono per il lavoratore conseguenzeanaloghe a quelle previste per il datore di

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lavoro. Dopo aver ricordato che è recentel’istituzione del primo sindacato manifat-turiero europeo, che deve essere salutatacon favore, si augura che la regolamenta-zione a livello comunitario della proce-dura di consultazione dei lavoratori nonriguardi solo le attività preliminari diinformazione dei lavoratori, ma arrivi acomprendere anche la fase finale dellacontrattazione, in vista della costruzionedi un sistema di relazioni industriali serioed efficace. Si riserva, in ogni caso, disvolgere ulteriori considerazioni nel pro-

sieguo del dibattito, anche sulla base dellaproposta di parere che il relatore inten-derà formulare.

Silvano MOFFA, presidente, nell’auspi-care che il relatore possa ricercare, anchein via informale, il consenso dei gruppisulla predisposizione di una proposta diparere condivisa, da porre in votazionenella giornata di domani, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.25.

Martedì 22 maggio 2012 — 94 — Commissione XI

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ALLEGATO

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nellepubbliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degliidonei nei concorsi (Nuovo testo unificato C. 4116 Damiano, C. 4366

Cazzola, C. 4455 Di Pietro).

EMENDAMENTI DEL RELATORE

ART. 1.

Al comma 1, dopo il terzo periodoinserire il seguente: Sono fatte salve, inogni caso, le disposizioni di cui all’articolo8, commi 24 e 24-bis, del decreto-legge 2marzo 2012, n. 16, convertito, con modi-ficazioni, nella legge 26 aprile 2012, n. 44.

1. 50. Il Relatore.

(Approvato)

Al comma 1, aggiungere, in fine, il se-guente periodo: Con decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri, su proposta delMinistro per la pubblica amministrazione ela semplificazione, di concerto con il Mini-stro dell’economia e delle finanze, da adot-tare entro sessanta giorni dalla data di en-trata in vigore della presente legge, sonoindividuate le modalità applicative del pre-sente comma, in modo da assicurare lasostenibilità finanziaria e organizzativadell’utilizzo delle graduatorie.

1. 51. Il Relatore.

(Approvato)

Al comma 2, ultimo periodo, dopo leparole: al presente comma aggiungere leseguenti: , nel rispetto dei vincoli finanziariin materia di assunzioni.

1. 52. Il Relatore.

(Approvato)

Al comma 9, lettera c), sostituire leparole: nell’ambito degli ordinari stanzia-menti di bilancio con le seguenti: nell’am-bito delle risorse disponibili a legislazionevigente e, comunque, senza nuovi o mag-giori oneri per la finanza pubblica.

1. 53. Il Relatore.

(Approvato)

Al comma 9, sopprimere la lettera d).

1. 54. Il Relatore.

(Approvato)

Martedì 22 maggio 2012 — 95 — Commissione XI

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XII COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari sociali)

S O M M A R I O

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome diTrento e di Bolzano, nell’ambito dell’esame dell’ulteriore testo unificato C. 278-799-977-ter-1552-1942-2146-2355-2529-2693-2909/A recante « Principi fondamentali in materia digoverno delle attività cliniche per una maggiore efficienza e funzionalità del Serviziosanitario nazionale » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare. Ulteriorenuovo testo unificato C. 2744 Cenni e abb. (Parere alla XIII Commissione) . . . . . . . . . . . . 97

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105

SEDE REFERENTE:

Norme per il riconoscimento della sindrome post polio come malattia cronica e invalidante.C. 3367 Codurelli (Seguito dell’esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) . . . . . . 97

Istituzione e disciplina dell’indagine farmacogenetica. C. 4083 Laura Molteni (Seguitodell’esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98

Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e delle madri volti a garantire il segretodel parto alle donne che non intendono riconoscere i loro nati. C. 3303 Lucà e C. 1266Consiglio regionale del Piemonte (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

INTERROGAZIONI:

5-06308 Mancuso: Modifica della normativa sulla sperimentazione animale su primati.

5-06309 Ceccacci Rubino: Sperimentazione animale su primati destinati agli stabilimenti dellaHarlan Laboratories . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106

5-06525 Miotto: Mancata emanazione di un regolamento per la creazione di un registro deidottori in chiropratica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108

5-06578 Mancuso: Iniziative volte a sostenere il lavoro del Centro europeo per la prevenzionee il controllo delle malattie presso le regioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109

SEDE LEGISLATIVA:

Istituzione del registro nazionale e dei registri regionali degli impianti protesici mammari,obblighi informativi alle pazienti, nonché divieto di intervento di plastica mammaria allepersone minori. C. 3703-B Governo, approvato, con modificazioni, dalla 12a Commissionepermanente del Senato, già approvato dalla XII Commissione permanente della Camera(Seguito della discussione e approvazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103

Martedì 22 maggio 2012 — 96 — Commissione XII

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AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 22 maggio 2012.

Audizione di rappresentanti della Conferenza delle

regioni e delle province autonome di Trento e di

Bolzano, nell’ambito dell’esame dell’ulteriore testo

unificato C. 278-799-977-ter-1552-1942-2146-2355-

2529-2693-2909/A recante « Principi fondamentali in

materia di governo delle attività cliniche per una

maggiore efficienza e funzionalità del Servizio sa-

nitario nazionale ».

L’audizione informale è stata svoltadalle 13.15 alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.35.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della

biodiversità agraria e alimentare.

Ulteriore nuovo testo unificato C. 2744 Cenni e abb.

(Parere alla XIII Commissione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato, da ul-timo, nella seduta del 12 aprile 2012.

Gianni MANCUSO (PdL), relatore, ri-corda che nella seduta del 12 aprile scorsola Commissione aveva convenuto sull’op-portunità di rinviare la deliberazione delprescritto parere sulla proposta di legge inesame, avendo la Commissione bilanciorichiesto su di essa la relazione tecnica alGoverno.

Fa altresì presente che, a seguito deirilievi formulati nella relazione tecnicapresentata dal Governo e dei pareri giàespressi da alcune Commissioni, la Com-missione di merito (Agricoltura) il 16 mag-gio scorso ha adottato un nuovo testo base

che non contiene elementi innovativi perquanto riguarda i profili di competenzadella XII Commissione.

Pertanto, si rimette alla relazione giàsvolta l’11 aprile scorso, nella quale avevasegnalato che il provvedimento, pur noncontenendo norme che investono nellospecifico materie di competenza dellaCommissione affari sociali, tuttavia – nelprevedere e disciplinare interventi a tuteladella biodiversità agraria – dal punto divista delle finalità generali riguarda latutela della salute e la prevenzione dideterminate patologie, collegandosi a pro-fili generali di sicurezza alimentare.

Ribadisce, dunque, la proposta di espri-mere parere favorevole con un’osserva-zione – anche in accoglimento di quantorilevato dall’onorevole Miotto nella sedutaprecedente –, tesa a segnalare alla Com-missione di merito l’opportunità di preve-dere, in tutte le disposizioni del provve-dimento concernenti l’adozione di decretida parte del Ministro delle politiche agri-cole, alimentari e forestali, che tali decretivengano adottati con il concerto del Mi-nistro della salute, al fine di evidenziarenel testo del provvedimento la sinergia trala tutela della biodiversità agraria e latutela della salute.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.40.

Norme per il riconoscimento della sindrome post

polio come malattia cronica e invalidante.

C. 3367 Codurelli.

(Seguito dell’esame e rinvio – Nomina diun Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 9 maggio 2012.

Martedì 22 maggio 2012 — 97 — Commissione XII

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Giovanni Mario Salvino BURTONE(PD), relatore, essendosi conclusa ladiscussione generale e rinunciando ad in-tervenire in sede di replica, rileva l’oppor-tunità di procedere alla nomina di unComitato ristretto per il prosieguo dell’iterdel provvedimento in esame, anche al finedi consentire lo svolgimento di audizioniinformali sull’argomento.

La Commissione delibera di nominareun Comitato ristretto, riservandosi il pre-sidente di designarne i componenti sullabase delle indicazioni dei gruppi.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Istituzione e disciplina dell’indagine farmacogenetica.

C. 4083 Laura Molteni.

(Seguito dell’esame e rinvio – Nomina diun Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 18 aprile 2012.

Giuseppe PALUMBO, presidente, av-verte che, su richiesta dell’onorevole Sca-pagnini, è in distribuzione copia di unintervento redatto dal medesimo sul prov-vedimento in esame, richiesta che ha ri-tenuto di accogliere in considerazionedelle condizioni di salute del deputatononché del fatto che si tratta di un espertodi farmacologia.

Laura MOLTENI (LNP), relatore, inter-venendo in replica, risponde innanzituttoal collega Bucchino evidenziando che lareazione avversa ai farmaci per defini-zione è un evento inatteso che si verificaa dosi terapeuticamente corrette di unfarmaco.

Fa presente, poi che la figura del far-macologo ad oggi è l’unica in grado diinterpretare in chiave di appropriatezzadel dosaggio il dato farmaco genetico, equindi di assistere il clinico nella defini-

zione della terapia ed il genetista qualorasia lui a svolgere materialmente il test, èassente dalla normativa. Precisa quindiche, con la proposta di legge in esame, nonsi vuole eliminare il clinico o il genetistama, appunto, introdurre la figura del far-macologo clinico per le sue specificità nonsostituibili da altre figure.

In risposta all’onorevole Pedoto, laquale aveva mostrato scetticismo circal’opportunità di intervenire con legge perdisciplinare un « sottoambito clinico-spe-rimetale », fa notare che la farmacogene-tica è consolidata da più di dieci anni nellemetodiche di indagine e nelle strategie perla validazione dei test. Evidenzia poi chepossono cambiare oppure accrescersi ilnumero di test ritenuti predittivi ma nonil quadro clinico-sperimentale della loroanalisi, che non è mutevole né in costantecambiamento. Le legge non definisce qualitest vadano eseguiti bensì la modalità nor-mativa in termini di figure autorizzate egaranzie ai pazienti affinché i test sianoeseguiti al meglio e nell’interesse dellasalute pubblica.

Con riferimento alle considerazionisvolte dall’onorevole D’Incecco, osservache la farmacogenetica si occupa di iden-tificare nei pazienti quei polimorfismi chepossono influenzare la risposta terapeuticaad un farmaco; non si occupa della ma-lattia e di collegamenti tra geni che,quindi, non sono un suo limite.

Ritiene, poi, di essere d’accordo conquanto affermato dall’onorevole D’Inceccoa proposito dell’esigenza di individuareuna clausola di cautela rispetto al fattoche chi produce i test di farmacogeneticanon deve essere in conflitto di interessicon chi produce i farmaci, assicurandoadeguate garanzie in questo senso. Osservache lo spirito della legge è quello diprevedere che il test sia svolto in strutturepubbliche e di prevedere il contenimentodella spesa del Servizio sanitario nazio-nale.

Rispondendo all’onorevole Miotto, fapresente che i test di farmacogeneticavengono già eseguiti e che per essi èprevisto un rimborso da parte del Serviziosanitario nazionale. Non vi è, dunque,

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nessuna necessità di spingere o meno perintrodurre tali test. Lo specifico interesse elo scopo della legge è esattamente quello ilimitare i test, riportando la farmacogene-tica in un ambito controllato, stante lapreoccupazione, come nella premessadella legge, volta a porre un limite alproliferare di test predittivi o test farma-cogenetici distribuiti da diverse societàprivate.

Per quanto attiene le figure professio-nali abilitate a eseguire, interpretare erefertare l’indagine farmacogenetica, ri-tiene che si possa accogliere l’invito alimitare i soggetti autorizzati ai soli far-macologi clinici e genetisti medici. Ricor-dando che i farmacologi clinici sono me-dici con cinque anni di specialità e sonogià convenzionati con il Servizio sanitarionazionale e che già svolgono analisi difarmacogenetica e già contribuiscono allafarmacovigilanza.

Riguardo, altresì, a quanto osservatodalla collega Miotto in merito all’articolo 2della proposta di legge in esame, cheprevede l’istituzione di elenchi regionali disoggetti abilitati all’esecuzione, all’inter-pretazione e alla refertazione delle inda-gini farmacologiche, ritiene che tale dispo-sizione era stata inserita al fine di aumen-tare le garanzie per il paziente in unambito così delicato.

Per quanto concerne poi le osservazionirelative agli articoli 4 e 5 che prevedono,rispettivamente l’indagine farmacogeneticae l’istituzione di apposite biobanche, evi-denzia che la biobanca inserita in questaproposta di legge ha finalità ed utilizzodiversi da quello delle altre biobanche, inquanto molte delle reazioni avverse oeffetti indesiderati ai farmaci si possonomanifestare nella popolazione generalecon latenza di anni. La biobanca farma-cogenetica che si vuole introdurre attra-verso questa proposta di legge deve per-tanto essere un luogo in cui depositarel’informazione farmacogenetica in modoche possa essere utilizzata per studi diassociazione evento avverso-farmaco-poli-morfismo farmaco genetico anche a di-stanza di anni.

In questo senso, ritiene che la biobancadeve poter essere non anonimizzata inmodo completo al fine di consentire ilcollegamento tra le informazioni farmaco-genetiche e la cartella clinica del pazienteanche a distanza di anni.

Fa presente, infine, che vi è una so-stanzia nel differenza tra la biobancafarmacogenetica prevista in questa propo-sta di legge e le biobanche a cui si riferiscela collega Miotto, in quanto queste ultimesono di fatto depositi di DNA e tessuti« svincolati » dalla futura storia clinica delpaziente. La biobanca farmacogenetica chesi vuole introdurre invece dovrà collegareil dato farmacogenetico di oggi con leinformazioni sulla storia clinica del pa-ziente anche nel futuro e per questo èsostanzialmente diversa dalle biobanchetradizionali in quanto è molto più delicataed è per questo che se ne prevede unagestione solo da parte del soggetto pub-blico.

Alla luce della replica svolta propone,dunque, di procedere alla nomina di unComitato ristretto per il prosieguo del-l’esame del provvedimento, anche al finedi procedere allo svolgimento di audizioniinformali.

La Commissione delibera di nominareun Comitato ristretto, riservandosi il pre-sidente di designarne i componenti sullabase delle indicazioni dei gruppi.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e

delle madri volti a garantire il segreto del parto alle

donne che non intendono riconoscere i loro nati.

C. 3303 Lucà e C. 1266 Consiglio regionale del

Piemonte.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Giuseppe PALUMBO, presidente e rela-tore, ricorda che le proposte di legge

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nn. 3303 (Lucà ed altri) e 1266 (d’inizia-tiva del Consiglio regionale del Piemonte),inizialmente abbinate alle proposte dilegge nn. 918 e 1353, sono state disabbi-nate da queste ultime nella seduta del 4aprile scorso, in modo da consentire allaCommissione di procedere allo svolgi-mento di un esame autonomo.

Precisa altresì che, poiché esse presen-tano un contenuto simile, essendo en-trambe volte a stabilire norme ed inter-venti in favore delle gestanti e delle madriper garantire il segreto del parto alledonne che non intendono riconoscere iloro nati, in questa sede verranno esami-nate contestualmente.

Prima di entrare nel merito dell’arti-colato delle due proposte, ricorda che lanormativa vigente (articolo 30 del decretodel Presidente della Repubblica n. 396 del2000) consente alla madre di non ricono-scere il bambino e di lasciarlo nell’Ospe-dale dove è nato affinché sia assicuratal’assistenza e anche la sua tutela giuridica.Il nome della madre rimane per sempresegreto e nell’atto di nascita del bambinoviene scritto « nato da donna che nonconsente di essere nominata ». L’effettivitàdel segreto così disciplinato è garantitoaltresì da altre norme. In particolare,l’articolo 93 del Codice per la protezionedei dati personali (d.lgs n. 196 del 2003)prevede, nel caso in cui sia stata fatta ladichiarazione di non menzione, per ilrilascio del certificato di assistenza alparto o della cartella clinica, particolaricautele volte a impedire che la madrepossa essere identificata. Lo stesso articolo93 protegge temporalmente il diritto dellamadre al segreto sulle proprie generalitàfino a cento anni dalla formazione delcertificato di assistenza al parto.

Molte regioni ed in particolare alcunecittà italiane, per prevenire il fenomenodell’abbandono traumatico del neonato,hanno promosso campagne informative,potenziando i servizi a tutela della donnain difficoltà e orientando gli ospedali piùspecializzati a seguire il parto in anoni-mato. Tempestive e adeguate informazionialla donna in gravidanza e interventi con-creti in suo aiuto, di tipo sociale, econo-

mico e psicologico, permettono di garan-tire il diritto alla salute della gestante e delnascituro, un parto protetto nella strutturaospedaliera e la possibilità di esercitareuna libera, cosciente e responsabile sceltada parte della donna, in ordine al rico-noscimento o meno del bambino.

L’immediata segnalazione alla Procuradella Repubblica presso il Tribunale per iminorenni della situazione di abbandonodel neonato non riconosciuto permettel’apertura di un procedimento di adotta-bilità e la sollecita individuazione diun’idonea coppia adottante. Il neonatovede così garantito il diritto a crescere edessere educato in famiglia e assume lostatus di figlio legittimo dei genitori che lohanno adottato.

Fa presente, poi, che nella segnalazionee in ogni successiva comunicazione all’au-torità giudiziaria devono essere omessielementi identificativi della madre. La ma-dre che ha particolari e gravi motivi che leimpediscono di formalizzare il riconosci-mento può chiedere al Tribunale per iminorenni presso il quale è aperta laprocedura per la dichiarazione di adotta-bilità del neonato un periodo di tempo perprovvedere al riconoscimento stesso. Inquesti casi la sospensione della proceduradi adottabilità può essere concessa per unperiodo massimo di due mesi, nei quali lamadre deve mantenere con continuità ilrapporto con il bambino.

Il riconoscimento può essere fatto dalgenitore che abbia compiuto 16 anni. Nelcaso di madre non ancora sedicenne, im-possibilitata quindi al riconoscimento, mache voglia occuparsi del figlio, la proce-dura di adottabilità è sospesa anche d’uf-ficio sino al compimento del 16o anno,purché il minore, adeguatamente accudito,abbia un rapporto continuativo con lamadre (artt. 8 e ss. della legge n. 184 del1983).

Fa notare, quindi, che, dato questoquadro normativo di riferimento, obiettivodi entrambe le proposte di legge è quellodi assicurare un’idonea assistenza alladonna in difficoltà, offrendo alla gestantela possibilità di riflettere, verificare e de-

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cidere con serenità e autonomia e con leopportune informazioni circa gli aiuti chepossono esserle offerti, in merito al rico-noscimento o meno del nuovo nato. In-fatti, la donna ha diritto a non esserelasciata sola prima, durante e dopo ilparto, e spesso l’intervento assistenziale disupporto è necessario oltre che per legestanti anche per le madri coniugate consituazioni personali e familiari difficili.

Per quanto riguarda, in particolare, laproposta di legge n. 3303, rileva che essasi compone di un unico articolo, cherimette alle regioni e alle province auto-nome – in attuazione delle disposizioni dicui al comma 5 dell’articolo 8 della leggen. 328/2000 (Legge quadro per la realiz-zazione del sistema integrato di interventie servizi sociali) – il compito di assicurarel’informazione, la consulenza e le presta-zioni socio-assistenziali diurne e residen-ziali occorrenti alle gestanti e alle madriche necessitano di un sostegno specifico inordine al riconoscimento o meno dei loronati e alla garanzia della segretezza delparto. La citata disposizione di cui alcomma 5 dell’articolo 8 rimette alla leggeregionale la disciplina del trasferimento aicomuni o agli enti locali delle funzioni inmateria di assistenza degli illegittimi, ab-bandonati o esposti all’abbandono (di cuial regio decreto-legge 8 maggio 1927,n. 798, convertito dalla legge 6 dicembre1928, n. 2838) e in materia sanitaria esocio-assistenziale (di cui al decreto-legge18 gennaio 1993, n. 9, convertito, conmodificazioni, dalla legge 18 marzo 1993,n. 67).

La promozione dei citati interventi, qua-lificati come livello essenziale delle presta-zioni ai sensi dell’articolo 117, comma 2,lettera m) della Costituzione, è affidata aglienti locali titolari delle funzioni socio-assi-stenziali di cui alla legge n. 328 del 2000,secondo le modalità stabilite dalle leggidelle regioni e delle province autonome;essi riguardano anche la garanzia alle par-torienti e ai loro nati della continuità socio-assistenziale e del sostegno del loro reinse-rimento sociale. Se effettuati in favore dei

neonati non riconosciuti, sono garantitifino all’adozione definitiva. Gli interventisono erogati, senza formalità, su semplicerichiesta delle donne interessate, indipen-dentemente dalla loro nazionalità e resi-denza anagrafica.

Osserva, quindi, che analogo contenutopresenta la proposta di legge n. 1266, diiniziativa del Consiglio regionale del Pie-monte.

Fa presente, poi, come evidenziatonella relazione illustrativa della propostadi legge, la regione Piemonte ha già disci-plinato la materia con propri provvedi-menti legislativi e amministrativi; apparetuttavia necessario garantire queste pre-stazioni su tutto il territorio nazionale.

Anche la proposta di legge in esame,composta da un unico articolo, rimettealle regioni e alle province autonome ilcompito di garantire gli interventi socio-assistenziali – nonché quelli per la con-tinuità assistenziale e per il reinserimentosociale – alle gestanti presenti sul proprioterritorio che necessitano di specifici so-stegni in ordine al riconoscimento o menodei loro nati ed al segreto del parto; taliinterventi vengono qualificati come livelliessenziali di assistenza. L’individuazionedegli enti locali titolari degli interventi edelle modalità di esercizio degli stessi è poirimessa alle leggi regionali e delle provinceautonome di Trento e di Bolzano.

Infine, nessuno chiedendo di interve-nire, rinvia il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle 15.05.

INTERROGAZIONI

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Giuseppe PALUMBO. — In-terviene il sottosegretario di Stato per lasalute, Adelfio Elio Cardinale.

La seduta comincia alle 15.05.

Martedì 22 maggio 2012 — 101 — Commissione XII

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5-06308 Mancuso: Modifica della normativa

sulla sperimentazione animale su primati.

5-06309 Ceccacci Rubino: Sperimentazione animale

su primati destinati agli stabilimenti della Harlan

Laboratories.

Giuseppe PALUMBO, presidente, av-verte che le interrogazioni in titolo, surichiesta del rappresentante del Governo,vertendo sulla stessa materia, sarannosvolte congiuntamente.

Il sottosegretario Adelfio Elio Cardinalerisponde alle interrogazioni in titolo neitermini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Fiorella CECCACCI RUBINO (PdL), re-plicando, si dichiara soddisfatta, rilevandocome l’interesse generale su questo temasia sempre più diffuso. Auspica poi che sipervenga in tempi rapidi all’approvazionedel disegno di legge comunitaria 2011,attualmente all’esame delle competentiCommissioni del Senato (S. 3129), ricor-dando che nel corso dell’esame alla Ca-mera è stato approvato un emendamentoche, tra i criteri di delega per l’attuazionedella direttiva n. 63/2010/UE sulla prote-zione degli animali utilizzati a fini scien-tifici prevede il divieto di allevamento diprimati non umani, cani e gatti destinatialla sperimentazione su tutto il territorionazionale.

Giuseppe PALUMBO, presidente, prendeatto che il deputato Mancuso non intendeintervenire in sede di replica.

5-06525 Miotto: Mancata emanazione di un regola-

mento per la creazione di un registro dei dottori in

chiropratica.

Il sottosegretario Adelfio Elio Cardinalerisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Anna Margherita MIOTTO (PD), repli-cando, si dichiara soddisfatta della rispo-sta, auspicando tuttavia che si dia concretaattuazione all’impegno assunto dal Go-verno di sostenere iniziative normativevolte a superare gli aspetti di criticitàconnessi all’articolo 2, comma 355, dellalegge n. 244 del 2007 (legge finanziaria peril 2008), con il quale è stata istituita laprofessione sanitaria di chiropratico.

5-06578 Mancuso: Iniziative volte a sostenere il

lavoro del Centro europeo per la prevenzione e il

controllo delle malattie presso le regioni.

Il sottosegretario Adelfio Elio Cardinalerisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Gianni MANCUSO (PdL), replicando,si dichiara soddisfatto della risposta ar-ticolata fornita dal sottosegretario Cardi-nale, pur evidenziando la necessità percui il Governo continui ed intensifichi ilruolo proattivo svolto nei confronti delleregioni, affinché queste ultime comuni-chino tutti i dati di loro competenzaconcernenti i casi di infezioni associateall’assistenza sanitaria.

Giuseppe PALUMBO, presidente, di-chiara concluso lo svolgimento delle in-terrogazioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.25.

SEDE LEGISLATIVA

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Giuseppe PALUMBO. — In-terviene il sottosegretario di Stato per lasalute Adelfio Elio Cardinale.

La seduta comincia alle 15.25.

Martedì 22 maggio 2012 — 102 — Commissione XII

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Istituzione del registro nazionale e dei registri re-gionali degli impianti protesici mammari, obblighiinformativi alle pazienti, nonché divieto di interventodi plastica mammaria alle persone minori.C. 3703-B Governo, approvato, con modificazioni,dalla 12a Commissione permanente del Senato, giàapprovato dalla XII Commissione permanente dellaCamera.

(Seguito della discussione e approvazione).

La Commissione prosegue la discus-sione del provvedimento, rinviato nellaseduta del 17 maggio 2012.

Giuseppe PALUMBO, presidente, av-verte che, ai sensi dell’articolo 65, comma2, del Regolamento, la pubblicità dellesedute per la discussione in sede legislativaè assicurata, oltre che con il resocontostenografico, anche tramite la trasmissioneattraverso impianti audiovisivi a circuitochiuso.

Ricorda poi che nella seduta prece-dente si è conclusa la discussione sullelinee generali ed è stato fissato il termineper la presentazione di emendamenti.

Avverte altresì che non sono stati pre-sentati emendamenti.

La Commissione, con distinte votazioni,approva gli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6.

Giuseppe PALUMBO, presidente, av-verte che si passerà ora alle dichiarazionidi voto finale.

Mariella BOCCIARDO (PdL), relatore,esprime compiacimento per l’esito dell’iterparlamentare del provvedimento in esame,ricordando come uno degli aspetti piùqualificanti sia costituito dal divieto diprotesi mammarie per soli fini estetici perle minori.

Ringrazia, pertanto, tutti i colleghi chehanno consentito la massima celerità delprocedimento in sede legislativa.

Luciana PEDOTO (PD) dichiara il votofavorevole del suo gruppo al provvedi-mento in questione, evidenziandone alcuniaspetti quale l’attenzione rivolta ai minori

e a coloro che effettuano interventi im-pianti di protesi mammarie, nonché ilfatto di aver previsto la tracciabilità delleprotesi, auspicando che questi possanotrovare applicazione anche in altri settoridella chirurgia.

Laura MOLTENI (LNP) rileva che laCommissione sta per approvare un prov-vedimento molto importante, che contienedisposizioni di assoluta rilevanza qualequella concernente la tracciabilità delleprotesi mammarie, che è volta a tutelare lasalute delle pazienti. In questo contestorichiama altresì l’istituzione del registronazionale e dei registri regionali degliimpianti protesici mammari effettuati inItalia, che vengono inquadrati nel campodel monitoraggio clinico ed epidemiologicodelle attività di chirurgia e medicina pla-stica ed estetica. Ricorda, in particolare,che tra i dati che vengono raccolti dairegistri sono state inserite le informazionirelative alla tipologia degli impianti equelle relative al materiale di riempimentoutilizzato ed alla etichettatura del pro-dotto.

Fa notare come queste disposizioni ac-quistino un significato ancor maggiore allaluce della grave vicenda di cronaca aventead oggetto l’impianto di protesi mammariedifettose di provenienza estera.

Rileva, infine, come il disegno di leggein esame distingua il caso in cui sorge lanecessità di ricorrere all’impianto per ra-gioni di salute da quello in cui vi è unamotivazione meramente estetica, preve-dendo il divieto di applicazione di impiantiprotesici mammari a soli fini estetici susoggetti che non abbiano compiuto lamaggiore età.

Per le ragioni illustrate ritiene, dunque,che si tratti di un provvedimento all’avan-guardia, volto a garantire la tutela dellasalute di coloro che si sottopongono adimpianti di protesi mammarie e volto adun nuovo orientamento culturale inquanto porta maggiore consapevolezza erispetto della persona.

Gianni MANCUSO (PdL) esprime sod-disfazione per il fatto che la Commissione

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sta per approvare una legge così rilevante,ricordando di aver mostrato una partico-lare sensibilità verso questo tema fin dallaXIV legislatura ed evidenziando che, pur-troppo, è stato necessario il verificarsidello scandalo delle PIP per imprimereun’accelerazione all’iter parlamentare alprovvedimento in oggetto.

Giuseppe PALUMBO, presidente, dàconto delle sostituzioni comunicate allapresidenza. Avverte altresì che la presi-denza si intende autorizzata al coordina-mento formale del testo.

La Commissione, con votazione nomi-nale finale, approva il disegno di legge C.3703-B Governo, approvato, con modifi-cazioni, dalla 12a Commissione perma-nente del Senato, già approvato dalla XIICommissione permanente della Camera.

La seduta termina alle 15.45.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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ALLEGATO 1

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agrariae alimentare. Ulteriore nuovo testo unificato C. 2744 Cenni e abb.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XII Commissione,

esaminato, per le parti competenza,l’ulteriore nuovo testo unificato delle pro-poste di legge C. 2744 Cenni e abb.,recante « Disposizioni per la tutela e lavalorizzazione della biodiversità agraria ealimentare », quale risultante dagli emen-damenti approvati;

rilevata l’esigenza di realizzare unacompleta sinergia tra la tutela della bio-diversità agraria e la tutela della salute,con particolare riferimento alla necessitàdi garantire la prevenzione contro deter-minate patologie,

esprime:

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:

valuti la Commissione di merito l’op-portunità di prevedere in tutte le disposi-zioni del provvedimento concernenti l’ado-zione di decreti da parte del Ministro dellepolitiche agricole, alimentari e forestali,che tali decreti vengano adottati con ilconcerto del Ministro della salute.

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ALLEGATO 2

5-06308 Mancuso: Modifica della normativa sulla sperimentazioneanimale su primati.

5-06309 Ceccacci Rubino: Sperimentazione animale su primatidestinati agli stabilimenti della Harlan Laboratories.

TESTO DELLA RISPOSTA

Si risponde congiuntamente alle inter-rogazioni parlamentari in esame.

L’impiego di primati non umani ai finisperimentali, in Italia, è disciplinato daldecreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 116,il quale subordina tale impiego ad unaspecifica autorizzazione concessa dal Mi-nistero della salute, ai sensi dell’articolo 8,comma 1, lettera b, e solamente pressostabilimenti utilizzatori autorizzati dal Mi-nistero della salute ai sensi dell’articolo 12dello stesso decreto legislativo n. 116/1992.

Per tutti gli esperimenti che ricadononell’ambito della specifica autorizzazioneministeriale, trattandosi di progetti cherichiedono una valutazione complessasotto il profilo tecnico-scientifico in ordinealla indispensabilità dell’esperimento, allanon esistenza di metodi alternativi ed allainutile ripetizione di esperimenti, il Mini-stero della salute si avvale del parere,previo preventivo esame, dell’Istituto Su-periore di Sanità.

In Italia i primati non umani sonoutilizzati, per la maggior parte, in prove diqualità, efficacia, innocuità di farmaci evaccini, in ottemperanza a normative na-zionali ed internazionali, mentre una mi-nima parte di animali è utilizzata nellaricerca e sviluppo di nuove terapie permalattie neurologiche e infettive.

I dati ufficiali sul numero di primatinon umani utilizzati per le diverse tipo-logie di impiego sono oggetto di pubblica-

zione sulla Gazzetta Ufficiale, così comedisposto dall’articolo 15 del decreto legi-slativo n. 116/1992.

Gli ultimi dati disponibili, riferentisi altriennio 2007-2009, sono apparsi sullaGazzetta Ufficiale della Repubblica Italianan. 53 del 5 marzo 2011.

Per quanto riguarda l’allevamento e lafornitura di primati non umani, si precisache gli stabilimenti devono essere in pos-sesso di un’apposita autorizzazione, aisensi dell’articolo 10, rilasciata da partedei Comuni, e vengono sottoposti a vigi-lanza veterinaria da parte del servizioveterinario dell’ASL territorialmente com-petente.

Oltre alle citate autorizzazioni previstedal decreto legislativo n. 116/1992, nelcaso specifico di importazione di primatinon umani, sono previsti ulteriori adem-pimenti.

Gli enti che intendono importare pri-mati non umani in Italia devono presen-tare, « in primis », apposita istanza diautorizzazione al Ministero della salute aisensi del decreto legislativo n. 633/1996(articolo 13), per il riconoscimento dellestrutture di destinazione come organismo,istituto o centro ufficialmente ricono-sciuto.

In base alla sussistenza di tutti i re-quisiti evidenziati, il Ministero della saluteautorizza specificamente l’importazione daun determinato Paese di un determinatonumero di animali e per un periodo ditempo definito.

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Per quanto riguarda lo stato di salutedegli animali importati, è utile sottolineareche gli animali sono controllati, ai sensidel decreto legislativo n. 93/1993, dai Postidi Ispezione Frontalieri veterinari – P.I.F.(Uffici periferici del Ministero della sa-lute), autorizzati a tal fine dalla Commis-sione europea.

L’Azienda sanitaria di competenza sullastruttura di destinazione, informata im-mediatamente da parte del P.I.F. dell’ar-rivo degli animali per mezzo di un appo-sito sistema informatico comunitario (de-nominato Sistema « TRade Control andExport System » – TRACES), procede an-che essa alle immediate verifiche dellostato di salute degli animali, del rispettodelle norme inerenti il loro benessere neitrasporti e la loro corretta identificazioneprovvedendo alla predisposizione dellaquarantena.

Per quanto attiene ai dati richiestirelativi alla destinazione degli animali im-portati dalla Ditta « Harlan » e ai proto-colli sperimentali nei quali sono o sarannoimpiegati, si precisa che il Ministero dellasalute non è in possesso di tali dati, né èin possesso dei registri di carico e scarico.

In riferimento alla richiesta di accessoagli atti, per quanto di competenza delMinistero della salute, si garantisce che

essa sarà trattata secondo quanto previstodalla legge n. 241/1990 e successive inte-grazioni o modifiche.

Da ultimo, per quanto attiene alla di-rettiva n. 63/2010/UE, come è noto a que-sta Commissione, la citata direttiva è statainserita nello schema di DDL « Legge Co-munitaria 2011 », già approvato alla Ca-mera e trasmesso successivamente nelmese di febbraio al Senato (AS 3129), cheè all’esame delle Commissioni competenti.

In particolare, proprio in questa sedeparlamentare è stato approvato un emen-damento tra i criteri di delega per l’at-tuazione della direttiva, che prevede ildivieto di allevamento di primati nonumani, cani e gatti destinati alla speri-mentazione su tutto il territorio nazionale,sul quale il Ministro della salute haespresso parere favorevole.

Il Ministero della salute predisporràuno schema di recepimento della direttivacomunitaria attenendosi ai criteri di de-lega stabiliti nella Legge Comunitaria 2011dal Parlamento. Tuttavia, occorre ricor-dare che un recepimento non conforme aldiritto comunitario potrebbe esporre ilnostro Paese ad una procedura di infra-zione, con le relative sanzioni di carattereeconomico.

Martedì 22 maggio 2012 — 107 — Commissione XII

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ALLEGATO 3

5-06525 Miotto: Mancata emanazione di un regolamentoper la creazione di un registro dei dottori in chiropratica.

TESTO DELLA RISPOSTA

Come ricordato nell’interrogazione par-lamentare in esame, la legge finanziaria2008, al comma 355 dell’articolo 2, haistituito la professione sanitaria di chiro-pratico, affidando all’ex Ministero del la-voro, della salute e delle politiche sociali,ora salute, il compito di emanare unregolamento di attuazione.

La citata norma, fin da subito hadimostrato aspetti di criticità in meritoalla sua compatibilità con il sistema ge-nerale delle professioni sanitarie.

Innanzi tutto, infatti, essa non delineail profilo professionale del chiropratico enon indica quali attività può porre inessere, demandando la questione ad unregolamento di attuazione da emanarsientro sei mesi dalla data di entrata invigore della legge.

Inoltre, prevedere l’istituzione presso ilMinistero della salute di un registro deichiropratici, che potrebbe dar luogo adifficoltà operative dovute al ruolo delMinistero che sarebbe, al contempo, entevigilante la professione e ente deputatoalla tenuta dei relativi registri con unafunzione meramente burocratico ammini-strativa.

A ciò aggiungasi che la norma in esameprevede inoltre che l’iscrizione nel citatoregistro sia riservata ai possessori deldiploma di laurea magistrale in chiropra-tica o titolo equivalente. In merito, sirappresenta che allo stato attuale dettocorso di laurea non risulta attivato pressonessuna università, né è stato elaborato ilrelativo ordinamento didattico. Si tratte-rebbe, quindi, di una norma sostanzial-mente inapplicabile, in quanto non puòstabilirsi quale laurea straniera è da con-siderarsi equipollente se non si dispone delparametro di riferimento nazionale, costi-tuito, appunto, dall’ordinamento didattico.

Ciò posto, questo Ministero, preso attodella volontà del legislatore di istituire laprofessione sanitaria di chiropratico, haavviato a suo tempo (2009) iniziativeemendative da apportare nel corpo di undisegno di legge (AS 1142) in esame alSenato, che ad oggi non risultano perfe-zionate.

Concludendo, colgo l’occasione per rap-presentare la favorevole volontà del Mini-stero a sostenere iniziative normative siadi natura parlamentare che governativavolte a superare le criticità sopra eviden-ziate.

Martedì 22 maggio 2012 — 108 — Commissione XII

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ALLEGATO 4

5-06578 Mancuso: Iniziative volte a sostenere il lavoro del Centroeuropeo per la prevenzione e il controllo delle malattie presso le

regioni.

TESTO DELLA RISPOSTA

Le infezioni associate all’assistenza sa-nitaria sono state oggetto di studi di pre-valenza negli ospedali d’Europa già daglianni 70: esse costituiscono una problema-tica cogente in sanità pubblica, sia intermini di morbosità e qualità delle curesia per quanto riguarda i costi, correlatialle spese di degenza.

Nel 1984 l’Ufficio Regionale dell’Orga-nizzazione Mondiale della Sanità ha ema-nato raccomandazioni che individuavanole infezioni associate all’assistenza tra gliobiettivi prioritari di salute per il 2000,che hanno determinato l’adozione daparte del Ministero della salute di dueCircolari nel 1985 e nel 1988.

Negli anni, sono stati realizzati nu-merosi studi in ospedali italiani ed eu-ropei per la stima della prevalenza edincidenza delle infezioni associate all’as-sistenza.

I dati sulle infezioni associate all’assi-stenza comunicati all’Europa, fino al 2007,provengono dal Progetto « Sperimenta-zione di un sistema per l’Interoperabilitàeuropea e nazionale delle soluzioni difascicolo sanitario elettronico: componentiPatient Summary e ePrescription » (IPSE),progetto europeo finanziato dall’Universitàdi Lione, a cui anche l’Italia ha aderito,mentre per quanto riguarda la tipologiadelle infezioni investigate si è fatto riferi-mento al protocollo « Hospital in EuropeLink for Infection Control through Sur-veillance » (HELICS), che si basa su una

definizione di caso del « Centers for Di-sease Control and Prevention » (CDC) diAtlanta del 1992.

Pertanto, le infezioni che vengono no-tificate sono quelle più rappresentative, tracui le infezioni del sito chirurgico, lepolmoniti nel paziente sottoposto a venti-lazione artificiale (Ventilator-AssociatedPneumonia – VAP) e le sepsi associate acatetere venoso centrale.

Non esiste ad oggi, né in Italia, né inEuropa, alcun sistema di sorveglianza subase nazionale, condivisa e comune, acausa delle caratteristiche di queste in-fezioni, che differiscono in base alla ti-pologia della raccolta dei dati da ospe-dale ad ospedale.

È in corso un progetto multi-centrico,finanziato dall’« European Centre for Di-sease Prevention and Control » (ECDC),per stabilire ed adottare una definizionedi caso comune in Europa per tali pa-tologie.

In questi ultimi 5 anni, il Ministerodella salute – Centro Nazionale per laPrevenzione e il Controllo delle Malattie(CCM) ha finanziato e coordinato molte-plici convenzioni con le Regioni italiane,tra cui il Progetto interregionale « Preven-zione e controllo delle infezioni associateall’assistenza sanitaria e sociosanitaria »(INF-OSS) conclusosi nel 2008.

Dai dati di tale studio è stato eviden-ziato che il 76 per cento degli ospedali haattivato sistemi attivi di sorveglianza delleinfezioni associate all’assistenza, mediante

Martedì 22 maggio 2012 — 109 — Commissione XII

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studi di prevalenza ripetuti, sorveglianzaper obiettivi o sorveglianza in reparti arischio.

Il Ministero della salute, consideratal’importanza di tale tematica in sanitàpubblica, ha posto la prevenzione e ilcontrollo delle infezioni correlate all’assi-stenza sanitaria nel Piano Nazionale dellaPrevenzione 2010-2012 come uno degliobiettivi sottoposti ad azioni centrali per laprogrammazione e la pianificazione deipiani sanitari regionali, e sta costituendoun sito di notifica, basato sul web, dove

ricomprendere anche le infezioni associateall’assistenza sanitaria.

Anche la predisposizione di protocolli elinee guida per la sorveglianza dei batteriantibiotico-resistenti associati alle infe-zioni ospedaliere è un obiettivo di questoDicastero.

A tal fine sono stati finanziati e coor-dinati progetti con alcune Regioni ed Isti-tuzioni Centrali, con la produzione didocumenti di « best practice », tra cui undocumento sulla sorveglianza di laborato-rio dei patogeni sentinella.

Martedì 22 maggio 2012 — 110 — Commissione XII

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XIII COMMISSIONE PERMANENTE(Agricoltura)

S O M M A R I O

AUDIZIONI INFORMALI:

Nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di raccolta,coltivazione e commercio dei tartufi C. 1823 e C. 2132.

Audizione informale dei rappresentanti del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottoriagronomi e dei dottori forestali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111

COMITATO RISTRETTO:

Interventi per il settore ittico. C. 2236 Oliverio e C. 2874 Nastri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111

SEDE REFERENTE:

Interventi per il settore ittico. C. 2236 Oliverio, C. 2874 Nastri, C. 5110 Delfino, C. 5129 DiGiuseppe e C. 5192 Catanoso (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento delle proposte dilegge C. 5110, C. 5129 e C. 5192) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

Disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi. C. 1823 Carlucci,C. 2132 Fiorio e C. 5095 Di Giuseppe (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento dellaproposta di legge C. 5095) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. C. 3905 Nastri, C. 4088 Jannone, C. 4503 DiGiuseppe e C. 5099 Delfino (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento della proposta dilegge C. 5099) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

SEDE CONSULTIVA:

Nuove norme in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo e tuteladell’incolumità pubblica. Testo unificato C. 1172 e abbinate (Parere alla XII Commissione)(Rinvio del seguito dell’esame) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 22 maggio 2012.

Nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti

disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e

commercio dei tartufi C. 1823 e C. 2132.

Audizione informale dei rappresentanti del Consiglio

dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei

dottori forestali.

L’audizione informale si è svolta dalle13.40 alle 14.05.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 22 maggio 2012.

Interventi per il settore ittico.

C. 2236 Oliverio e C. 2874 Nastri.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle14.05 alle 14.15.

SEDE REFERENTE

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 14.30.

Martedì 22 maggio 2012 — 111 — Commissione XIII

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Interventi per il settore ittico.C. 2236 Oliverio, C. 2874 Nastri, C. 5110 Delfino,C. 5129 Di Giuseppe e C. 5192 Catanoso.

(Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamentodelle proposte di legge C. 5110, C. 5129 eC. 5192).

La Commissione prosegue l’esame delleproposte di legge, rinviato nella seduta del14 febbraio 2012.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che èstata assegnata alla Commissione le propo-ste di legge C. 5110 Delfino, che, vertendosulla stessa materia delle altre proposte dicui è già iniziato l’esame, sono state abbi-nate ai sensi dell’articolo 77 del regola-mento. Il Comitato ristretto potrà quinditenerne conto nell’ambito dei suoi lavori.

Rinvia infine il seguito dell’esame adaltra seduta.

Disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e

commercio dei tartufi.

C. 1823 Carlucci, C. 2132 Fiorio e C. 5095 Di

Giuseppe.

(Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamentodella proposta di legge C. 5095).

Paolo RUSSO (PdL), presidente e rela-tore, avverte che è stata assegnata allaCommissione la proposta di legge C. 5095Di Giuseppe, che, vertendo sulla stessamateria delle altre proposte di cui è giàiniziato l’esame, è stata abbinata ai sensidell’articolo 77 del regolamento.

Rinvia infine il seguito dell’esame adaltra seduta.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.

C. 3905 Nastri, C. 4088 Jannone, C. 4503 Di Giu-

seppe e C. 5099 Delfino.

(Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamentodella proposta di legge C. 5099).

Paolo RUSSO (PdL), presidente e rela-tore, avverte che è stata assegnata allaCommissione la proposta di legge C. 5099Delfino, che, vertendo sulla stessa materiadelle altre proposte di cui è già iniziatol’esame, è stata abbinata ai sensi dell’ar-ticolo 77 del regolamento.

Rinvia infine il seguito dell’esame adaltra seduta.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Paolo RUSSO.

La seduta comincia alle 14.35.

Nuove norme in materia di animali d’affezione e di

prevenzione del randagismo e tutela dell’incolumità

pubblica.

Testo unificato C. 1172 e abbinate.

(Parere alla XII Commissione).

(Rinvio del seguito dell’esame).

La Commissione prosegue l’esame deltesto unificato trasmesso dalla Commis-sione di merito, rinviato nella seduta del16 maggio 2012.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda chenella precedente seduta del 16 maggio ilrelatore Cuomo ha presentato una propo-sta di parere, il cui esame è stato rinviatoper consentire ai gruppi i necessari ap-profondimenti. Permanendo tale esigenza,propone di rinviare il seguito dell’esamealla seduta di domani.

La Commissione concorda.

Paolo RUSSO, presidente, rinvia per-tanto il seguito dell’esame alla seduta didomani.

La seduta termina alle 14.40.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Norme per la valorizzazione dei prodottialimentari provenienti da filiera corta achilometro zero e di qualità.C. 1481 Realacci, C. 2876 De Girolamo, C.3022 Cosenza, C. 4544 Dima e C. 5112Delfino.

Martedì 22 maggio 2012 — 112 — Commissione XIII

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XIV COMMISSIONE PERMANENTE(Politiche dell’Unione europea)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Modifiche alla disciplina delle cambiali finanziarie. Testo unificato C. 4790 Fluvi e C. 4795Ventucci (Parere alla VI Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria. Testo unificato C. 2744Cenni e abb. (Parere alla XIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/136/CE recante modificadella direttiva 2001/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materiadi reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa altrattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comuni-cazioni elettroniche e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autoritànazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori. Atto n. 462(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione –Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/140/CE recante modificadelle direttive 2002/21/CE che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed iservizi di comunicazione elettronica, 2002/19/CE relativa all’accesso alle reti di comuni-cazione elettronica e alle risorse correlate, e all’interconnessione delle medesime, e2002/20/CE relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi di comunicazione elettronica.Atto n. 463 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 126, comma 2, del regolamento, econclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/109/CEE che modifica ledirettive 77/91/CEE, 78/855/CEE e 82/891/CEE e la direttiva 2005/56/CEE per quantoriguarda gli obblighi in materia di relazioni e di documentazione in caso di fusioni e scissioni.Atto n. 461 (Esame, ai sensi dell’articolo 126, comma 2, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . 119

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123

SEDE CONSULTIVA

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel vicepresidente Enrico FARINONE.

La seduta comincia alle 14.05.

Modifiche alla disciplina delle cambiali finanziarie.

Testo unificato C. 4790 Fluvi e C. 4795 Ventucci.

(Parere alla VI Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame del testounificato in oggetto.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore,sottolinea che il nuovo testo unificato delleproposte di legge 4790 e 4795 è volto amigliorare la fruibilità delle cambiali fi-nanziarie, quale strumento di finanzia-mento alternativo ai normali canali diapprovvigionamento di capitale, utile persostenere esigenze di liquidità stagionali ealtre necessità operative contingenti, gra-zie a meccanismi di concessione rapidi e

Martedì 22 maggio 2012 — 113 — Commissione XIV

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costi contenuti. Il credito bancario, infatti,non appare più sufficiente, da solo, asostenere adeguatamente la struttura fon-damentale del sistema produttivo nazio-nale, anche alla luce dell’attuale crisi fi-nanziaria.

L’opportunità di rilanciare tale stru-mento era stata peraltro sollecitata da piùparti nel corso dell’indagine conoscitivasul mercato degli strumenti finanziari re-centemente svolta dalla Commissione Fi-nanze della Camera dei deputati, ed ècontenuta nelle proposte del documentoconclusivo dell’indagine, approvato dallastessa Commissione il 19 luglio 2011.

Ricorda che la cambiale finanziaria èdisciplinata dalla legge 13 gennaio 1994,n. 43, e dalla delibera del Comitato inter-ministeriale per il credito e il risparmio(CICR) del 3 marzo 1994, pubblicata nellaGazzetta Ufficiale n. 58 dell’11 marzo1994, poi revocata dalla delibera del me-desimo CICR n. 1058 del 19 luglio 2005,pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 188del 13 agosto 2005, che ha armonizzato lanormativa della raccolta del risparmio daparte dei soggetti non bancari alle normeintrodotte con la modifica del diritto so-cietario. In sostanza, si tratta di titoli dicredito caratterizzati dall’essere emessi inserie, all’ordine, con durata ben delimitata(minimo tre mesi) in cui la girata è senzagaranzia per evitare azioni di regresso.Possono emettere cambiali finanziarie lesocietà e gli enti con titoli negoziati in unmercato regolamentato, nonché le societànon quotate purché le emissioni sianoassistite da garanzia (in misura non infe-riore al 100 per cento del loro valore diemissione) rilasciata da soggetti vigilati odalla società Servizi assicurativi del com-mercio estero (SACE) Spa.

In Italia, peraltro, tale strumento nonha trovato ampia diffusione. Le ragionidella modesta utilizzazione delle cambialifinanziarie sono riconducibili, per le im-prese quotate, a motivi di carattere fiscale,legati al mancato assoggettamento dei red-diti relativi alle cambiali finanziarie al-l’imposta sostitutiva di cui all’articolo 2,comma 1, del decreto legislativo 1o aprile1996, n. 239; a motivi di carattere rego-

lamentare, legati alla durata, da tre adodici mesi, mentre in altri Paesi le com-mercial paper sono emesse in quantitàmaggiore con durata fino a un mese; amotivi di carattere formale e procedurale,in quanto le cambiali finanziarie sonoancora oggi titoli necessariamente mate-riali, difficili quindi da collocare in quan-tità elevata e da negoziare nei mercatifinanziari, che trattano ormai quasi esclu-sivamente titoli dematerializzati. Inoltre,per le imprese medio-grandi non quotate,pesa l’obbligo di ricorrere al supporto diuna garanzia bancaria.

L’articolo 1 del provvedimento modi-fica, attraverso una novella al comma 1dell’articolo 1 della legge 13 gennaio 1994,n. 43, la durata delle cambiali finanziarie,prevedendo una scadenza non inferiore aun mese (rispetto alla vigente durata mi-nima di tre mesi) e non superiore atrentasei mesi dalla data di emissione(rispetto alla vigente durata massima didodici mesi).

L’articolo 2 introduce, dopo il comma 2dell’articolo 1 della legge 13 gennaio 1994,n. 43, i nuovi commi 2-bis, 2-ter e 2-qua-ter, volti innanzitutto (comma 2-bis) adindividuare i soggetti autorizzati ad emet-tere le cambiali finanziarie. In particolare,essi sono: le società di capitali; le societàcooperative e mutue assicuratrici; le so-cietà e gli enti non aventi titoli negoziati inmercati regolamentati o non regolamen-tati, subordinatamente al possesso dei se-guenti requisiti: a) la previsione di unosponsor, rappresentato da una banca o daun’impresa di investimento, anche aventesede legale in uno Stato extracomunitario,purché con succursale costituita nel ter-ritorio della Repubblica, che collabora conl’emittente nella procedura di emissionedei titoli; b) la previsione che lo sponsormantenga nel proprio portafoglio, fino allanaturale scadenza, una quota dei titoliemessi non inferiore al 5 per cento delvalore di emissione dei titoli, per le emis-sioni fino a 5 milioni di euro, cui siaggiunge il 3 per cento fino a 10 milionidi euro, e un ulteriore 2 per cento oltre i10 milioni di euro; c) la certificazionedell’ultimo bilancio da parte di un revisore

Martedì 22 maggio 2012 — 114 — Commissione XIV

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contabile o di una società di revisioneiscritta al registro dei revisori contabili; d)la possibilità di emettere o girare le cam-biali finanziarie esclusivamente in favoredi investitori professionali. Il successivocomma 2-ter consente di derogare all’ob-bligo per lo sponsor di mantenere unaquota di titoli nel proprio portafoglio,qualora l’emissione sia assistita, in misuranon inferiore al 25 per cento del valore diemissione, da garanzie prestate da unabanca o da un’impresa di investimento,ovvero prestate da un consorzio di garan-zia collettiva fidi per le cambiali emesse dasocietà aderenti al consorzio. Il comma2-quater consente inoltre, per un periododi diciotto mesi dalla data di entrata invigore della norma, di derogare all’obbligodi certificazione del bilancio, qualoral’emissione sia assistita, in misura noninferiore al 50 per cento del valore diemissione delle cambiali, da garanzie pre-state da una banca o da un’impresa diinvestimento, ovvero prestate da un con-sorzio di garanzia collettiva fidi per lecambiali emesse da società aderenti alconsorzio. In tal caso la cambiale non puòavere durata superiore al predetto periododi diciotto mesi.

L’articolo 3 consente – mediante l’in-troduzione di un nuovo articolo 1-bis allalegge n. 43 del 1994 – la smaterializza-zione del titolo; a tal fine, l’emittente puòavvalersi esclusivamente di una di unasocietà autorizzata alla prestazione delservizio di gestione accentrata di strumentifinanziari (comma 1 del nuovo articolo1-bis). Il comma 2 del nuovo articolo 1-biscontiene la procedura per l’emissione dicambiali finanziarie in forma demateria-lizzata. In particolare, l’emittente deveinviare una richiesta alla società di ge-stione accentrata, con la promessa incon-dizionata di pagare alla scadenza lesomme dovute. Ai sensi del comma 3 delnuovo articolo 1-bis, la richiesta devecontenere, tra gli altri, i seguenti elementi:l’ammontare totale dell’emissione; l’im-porto di ogni cambiale e il numero com-plessivo; l’importo dei proventi, totale esuddiviso per singola cambiale; la data diemissione, nonché alcuni tra gli elementi

distintivi del vaglia cambiario (ai sensidell’articolo 100, primo comma, numeri da3) a 7), del regio decreto 14 dicembre1933, n. 1669: si tratta dell’indicazionedella scadenza, del luogo di pagamento,del nominativo del soggetto al quale oall’ordine del quale deve farsi il paga-mento, del luogo di emissione, della sot-toscrizione dell’emittente), nonché le even-tuali garanzie a supporto dell’emissione.Sono inoltre indicati l’ammontare del ca-pitale sociale versato ed esistente alla datadell’emissione, la denominazione, l’oggettoe la sede dell’emittente e, infine, l’ufficiodel registro al quale l’emittente è iscritto.Ai sensi del comma 4 del nuovo articolo1-bis, si applicano, ove compatibili, ledisposizioni relative alla disciplina dellagestione accentrata contenute nel Capo IIdel Titolo II (Gestione accentrata di stru-menti finanziari) della Parte III (Disciplinadei mercati e della gestione accentrata distrumenti finanziari) del testo unico delledisposizioni in materia di intermediazionefinanziaria di cui al decreto legislativo 24febbraio 1998, n. 58, e successive modifi-cazioni. Per favorire, anche dal punto divista fiscale, l’emissione di cambiali finan-ziarie dematerializzate, il comma 5 delnuovo articolo 1-bis prevede inoltre l’esen-zione delle stesse dall’imposta di bollo.

Ricorda che il 20 luglio 2011 la Com-missione europea ha presentato una pro-posta di regolamento (COM(2011)452) eduna proposta di direttiva (COM(2011)453)volte a sostituire le vigenti direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE allo scopo di recepirea livello UE l’accordo di Basilea III suirequisiti patrimoniali delle banche. Laproposta di regolamento prevede l’obbligoper le banche e le imprese di investimentodi detenere un livello di capitale quanti-tativamente e qualitativamente più elevatoche consenta di assorbire autonomamenteeventuali perdite, senza ricorrere a rica-pitalizzazioni a carico di fondi pubblici, edi assicurare la continuità nell’operatività.A questo scopo, si tiene fermo l’attualerequisito per cui le banche devono dete-nere un patrimonio di vigilanza totaledell’8 per cento in rapporto alle attivitàponderate per il rischio ma, al tempo

Martedì 22 maggio 2012 — 115 — Commissione XIV

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stesso, ne viene modificata la composi-zione stabilendo: una definizione raffor-zata del patrimonio di base di classe 1(cosiddetto Tier 1) affinché includa sol-tanto il common equity (composto dalcapitale azionario e riserve di bilancioprovenienti da utili non distribuiti al nettodelle imposte), in quanto componente dimigliore qualità del patrimonio stesso, estrumenti finanziari che rispettino 14 cri-teri (sulla composizione in dettaglio delpatrimonio di base si rinvia all’appositascheda del presente dossier); l’innalza-mento del requisito minimo relativo alcommon equity al 4,5 per cento (a frontedel 2 per cento previsto da Basilea 2), e delrequisito minimo complessivo relativo alcapitale Tier 1 al 6 per cento (a frontedell’attuale 4 per cento). I nuovi requisitisaranno introdotti gradualmente, in mi-sura del 20 per cento all’anno dal 2014 perraggiungere il 100 per cento nel 2018.

Come ulteriore tutela contro le perdite,oltre ai requisiti patrimoniali minimi, siprevede l’introduzione di due riserve dicapitale (cosiddetto buffer o cuscinetti): 1)una cosiddetta « riserva di conservazionedel capitale » pari al 2,5 per cento costi-tuita da capitale di qualità primaria, iden-tica per tutte le banche nell’UE, al fine diconsentire che il capitale rimanga dispo-nibile per sostenere l’operatività correntedella banca nelle fasi di tensione. Il man-cato rispetto di tale requisito comporteràvincoli nella politica di distribuzione degliutili fino alla ricostituzione della riserva;2) una « riserva di capitale anticiclica »specifica per ogni banca al fine di con-sentirle di creare in tempi di crescitaeconomica una base finanziaria sufficienteche consenta loro di assorbire le perdite inperiodi di crisi.

Il 15 maggio 2012 il Consiglio ECOFINha adottato all’unanimità un orientamentogenerale sulle due proposte, che seguonola procedura legislativa ordinaria. Nellastessa data anche la Commissione Affarieconomici e monetari del Parlamento eu-ropeo ha adottato all’unanimità le rela-zioni sulle due proposte. Sia il Consigliosia il Parlamento europeo hanno prospet-tato una serie di modifiche alle proposte

originarie della Commissione europea.Sulla base di tali deliberazioni, nei pros-simi giorni dovrebbero essere avviati inegoziati informali tra le due istituzioni, invista dell’adozione definitiva delle nuovemisure in prima lettura entro giugno,come peraltro raccomandato dal Consiglioeuropeo dell’1-2 marzo scorsi.

Inoltre, il 7 dicembre 2011 la Commis-sione europea ha presentato una propostadi regolamento (COM(2011)860) volta amigliorare i finanziamenti tramite venturecapital, vale a dire le attività di investi-mento in capitale di rischio realizzate daoperatori professionali destinate in parti-colare a PMI innovative nelle fasi inizialidel loro sviluppo (start-up). Nella relazioneillustrativa della proposta si sottolinea chenella fase attuale, il venture capital rivesteun ruolo secondario nel finanziamentodelle PMI che dipendono essenzialmentedai finanziamenti bancari i quali copronopiù dell’80 per cento delle loro esigenze difinanziamento, mentre solo il 2 per centoè fornito da specialisti in venture capital (afronte del 14 per cento negli Stati Uniti).A causa dell’insufficienza delle risorse dicapitali, il venture capital non è stato ingrado di rispondere alle esigenze di finan-ziamento delle PMI spinte dalla restrizionedei prestiti bancari nel contesto di crisifinanziaria a richiedere fonti di finanzia-mento alternative. Le nuove misure do-vrebbero consentire alle PMI di ricorreread investitori in capitale di rischio a lungotermine anziché soltanto a prestiti bancaria breve termine, migliorandone di conse-guenza la competitività ed il potenziale dicrescita in un mercato globale. La propo-sta, che segue la procedura legislativaordinaria, dovrebbe essere esaminata inprima lettura dal Parlamento europeo inoccasione della plenaria del 10 settembre2012.

In tema di semplificazione dell’accessoai finanziamenti per le imprese, segnalache sempre il 7 dicembre 2011 la Com-missione ha presentato una proposta diregolamento (COM(2011)862) intesa a ren-dere più facile il finanziamento attraversofondi privati delle imprese europee a ca-rattere sociale. La proposta intende defi-

Martedì 22 maggio 2012 — 116 — Commissione XIV

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nire una nuova disciplina per la commer-cializzazione di « fondi d’investimento eu-ropeo per l’imprenditoria sociale » (FEIS),che dovrebbe consentire a tali organismifinanziari di incrementare le proprie di-mensioni e, di conseguenza, la quantità dicapitali da mettere a disposizione dellesingole imprese del settore, considerateessenziali dalla Commissione per il lorocontributo agli obiettivi di crescita dell’UEin termini di posti di lavoro, inclusione ecoesione sociale. In particolare, si intendelegare a tali fondi d’investimento la crea-zione di un nuovo « marchio » che do-vrebbe garantirne la qualità tra i cuirequisiti d’accesso, ad esempio, figure-rebbe la dimostrazione che almeno il 70per cento del capitale versato dagli inve-stitori sia destinata ad imprese sociali.Inoltre, una serie di norme uniformi ga-rantiranno agli investitori informazionichiare e trasparenti sulla destinazione de-gli investimenti. La proposta, che segue laprocedura legislativa ordinaria, dovrebbeessere esaminata in prima lettura dalParlamento europeo in occasione dellaplenaria del 10 settembre 2012.

In tema di sostegno alla competitivitàdelle imprese, il 30 novembre 2011 laCommissione europea ha presentato unaproposta (COM(2011)834) relativa a unprogramma (COSME) che, con un bilanciodi 2,5 miliardi di euro per il periodo2014-2020, intende aumentare la compe-titività delle imprese e delle PMI. Il nuovoprogramma si concentrerà principalmentesugli strumenti finanziari e prevede mec-canismi semplificati per agevolare l’attivitàdelle piccole imprese e favorire, in parti-colare, l’espansione di quelle orientateverso attività transfrontaliere e lo sviluppodi un mercato transfrontaliero dei finan-ziamenti alle PMI. La proposta intendeintervenire in un segmento di mercato cheattualmente è coperto dalle misure degliStati membri, che si limitano agli investi-menti e al sostegno entro i confini nazio-nali, e intende migliorare l’accesso dellePMI ai finanziamenti sotto forma di ca-pitale proprio e di debito prospettandonuovi strumenti finanziari e nuove piat-taforme. In primo luogo, la Commissione

prevede uno strumento di capitale proprioper gli investimenti in fase di sviluppo chefornirà alle PMI, tramite intermediari fi-nanziari, finanziamenti di capitale propriorimborsabili ad orientamento commer-ciale, principalmente sotto forma di capi-tale di rischio. In secondo luogo, unostrumento di prestito offrirà alle PMIaccordi di condivisione dei rischi diretti odi altro tipo, con intermediari finanziari,allo scopo di coprire i prestiti. La propo-sta, che segue la procedura legislativaordinaria, dovrebbe essere esaminata inprima lettura dal Parlamento europeo inoccasione della plenaria del 9 ottobre2012.

Enrico FARINONE, presidente, nessunochiedendo di intervenire, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della

biodiversità agraria.

Testo unificato C. 2744 Cenni e abb.

(Parere alla XIII Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame del testounificato in oggetto.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, ri-leva che la XIV Commissione è oggi chia-mata ad esaminare il nuovo testo unificatodel provvedimento recante Disposizioniper la tutela e la valorizzazione dellebiodiversità agraria, approvato dalla XIIICommissione nella seduta dello scorso 16maggio. La precedente versione del prov-vedimento – sulla quale la XIV Commis-sione si era già espressa il 17 aprile,formulando alcuni rilievi – è stata modi-ficata dalla Commissione Agricoltura alfine di tenere conto sia dei rilievi formu-lati dalle Commissioni di settore, che diquelli avanzati dalla Ragioneria generaledello Stato e segnalati dalla CommissioneBilancio, riguardanti l’inidoneità della co-pertura finanziaria.

Con particolare riferimento ai rilieviformulati dalla XIV Commissione segnala

Martedì 22 maggio 2012 — 117 — Commissione XIV

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che, con la nuova formulazione dell’arti-colo 17 (Contrassegno su prodotti costi-tuiti, contenenti o derivati da varietà erazze locali a rischio di estinzione o gra-vemente minacciate da erosione genetica)si dà risposta alla osservazione con laquale si invitava la Commissione di meritoa valutare la necessità, con riferimentoalle azioni positive per la biodiversitàagraria di cui all’articolo 18 del provvedi-mento, di tenere conto che i soggettipubblici promotori – quali ad esempioistituti scolastici e universitari, mense sco-lastiche, ospedali – dovranno poi rispet-tare, negli acquisti, i vincoli europei inmateria di procedure di gara.

In tal senso il comma 4 del citatoarticolo 17 stabilisce che, al fine di pro-muovere la biodiversità, « il Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare provvede alla modifica del decretoministeriale 25 luglio 2011, recante « Ado-zione dei criteri minimi ambientali dainserire nei bandi di gara della Pubblicaamministrazione per l’acquisto di prodottie servizi nei settori della ristorazione col-lettiva e fornitura di derrate alimentari eserramenti esterni », pubblicato nella Gaz-zetta Ufficiale n. 220 del 21 settembre2011, n. 220, al fine di prevedere, tra lespecifiche tecniche di base riguardanti laproduzione degli alimenti e delle bevande,una riserva a favore dei prodotti per iquali è concesso l’uso del contrassegno dicui al presente articolo ».

Tale disposizione è riconducibile alleazioni intraprese nell’ambito del GPP(Green Public Procurement – AcquistiPubblici Verdi, Comunicazione 2003/302),definito dalla Commissione europea come« l’approccio in base al quale le Ammini-strazioni Pubbliche integrano i criteri am-bientali in tutte le fasi del processo diacquisto, incoraggiando la diffusione ditecnologie ambientali e lo sviluppo di pro-dotti validi sotto il profilo ambientale,attraverso la ricerca e la scelta dei risultatie delle soluzioni che hanno il minoreimpatto possibile sull’ambiente lungo l’in-tero ciclo di vita ».

Si tratta di uno strumento di politicaambientale volontario che intende favorire

lo sviluppo di un mercato di prodotti eservizi a ridotto impatto ambientale attra-verso la leva della domanda pubblica. Leautorità pubbliche che intraprendonoazioni di GPP si impegnano sia a razio-nalizzare acquisti e consumi che ad in-crementare la qualità ambientale delleproprie forniture ed affidamenti.

In Italia, è stato emanato nel 2008 ilDecreto Interministeriale di approvazionedel Piano d’azione nazionale sul GreenPublic Procurement, che fa seguito alladelega conferita al Governo dall’articolo 1,comma 1126 della legge 296/2006 (finan-ziaria per l’anno 2007).

Con il citato decreto ministeriale 25luglio 2011, che il provvedimento inesame intende integrare, si fissano i« Criteri ambientali minimi » per le ca-tegorie di beni, servizi e lavori ambitooggettivo d’intervento del Piano d’azione,e si contribuisce a delineare un quadrodi riferimento utile a facilitare l’adozionee l’implementazione di pratiche di GPPsia dal punto di vista tecnico che me-todologico.

Valuta quindi positivamente l’inseri-mento del nuovo comma 4 nell’articolo 17ed esprime soddisfazione per il ruolosvolto dalla XIV Commissione, le cui os-servazioni hanno consentito di avviare unadiscussione seria sul provvedimento inesame.

Resta da svolgere un approfondimentosulle disposizioni recate dall’articolo 9,comma 1, della proposta di legge, concer-nente la tutela delle varietà e razze localiiscritte nell’Anagrafe unica della biodiver-sità agraria. Occorre infatti valutare larispondenza alla normativa dell’Unioneeuropea del divieto ivi previsto di prote-zione tramite privativa dell’Unione euro-pea, in particolare alla luce del regola-mento (CE) n. 2100 del 1994, che haistituito un regime comunitario di tutelaper le varietà vegetali.

Enrico FARINONE, presidente, nessunochiedendo di intervenire, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.15.

Martedì 22 maggio 2012 — 118 — Commissione XIV

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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel vicepresidente Enrico FARINONE.

La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto legislativo recante attuazione

della direttiva 2009/136/CE recante modifica della

direttiva 2001/22/CE relativa al servizio universale e

ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi

di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/

58/CE relativa al trattamento dei dati personali e

alla tutela della vita privata nel settore delle comu-

nicazioni elettroniche e del regolamento (CE)

n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autorità na-

zionali responsabili dell’esecuzione della normativa a

tutela dei consumatori.

Atto n. 462.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo126, comma 2, del regolamento, e conclu-sione – Parere favorevole).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto legislativo all’ordine delgiorno, rinviato nella seduta del 17 maggio2012.

Sandro GOZI (PD), relatore, formulauna proposta di parere favorevole, richia-mando le ragioni già esposte in sede diillustrazione del provvedimento.

Nicola FORMICHELLA (PdL) prean-nuncia il voto favorevole del suo grupposulla proposta di parere formulata.

Antonio RAZZI (PT) preannuncia a suavolta il voto favorevole del suo gruppo.

Marco MAGGIONI (LNP), tenuto contodei profili di competenza della XIV Com-missione, preannuncia il voto favorevoledel suo gruppo sulla proposta di parere.

Gaetano PORCINO (IdV) preannunciail voto favorevole del suo gruppo sullaproposta di parere del relatore.

Enrico FARINONE, presidente, prean-nuncia il voto favorevole del PD sullaproposta di parere favorevole.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole formulata dal relatore.

Schema di decreto legislativo recante attuazione

della direttiva 2009/140/CE recante modifica delle

direttive 2002/21/CE che istituisce un quadro nor-

mativo comune per le reti ed i servizi di comuni-

cazione elettronica, 2002/19/CE relativa all’accesso

alle reti di comunicazione elettronica e alle risorse

correlate, e all’interconnessione delle medesime, e

2002/20/CE relativa alle autorizzazioni per le reti e

i servizi di comunicazione elettronica.

Atto n. 463.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo126, comma 2, del regolamento, e conclu-sione – Parere favorevole).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto legislativo all’ordine delgiorno, rinviato nella seduta del 17 maggio2012.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, ri-chiamati i profili di competenza della XIVCommissione, formula una proposta diparere favorevole.

Sandro GOZI (PD) preannuncia il votofavorevole del suo gruppo sulla propostadi parere formulata.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole formulata dal relatore.

Schema di decreto legislativo recante attuazione

della direttiva 2009/109/CEE che modifica le diret-

tive 77/91/CEE, 78/855/CEE e 82/891/CEE e la

direttiva 2005/56/CEE per quanto riguarda gli ob-

blighi in materia di relazioni e di documentazione in

caso di fusioni e scissioni.

Atto n. 461.

(Esame, ai sensi dell’articolo 126, comma 2,del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delloschema di decreto legislativo in titolo.

Martedì 22 maggio 2012 — 119 — Commissione XIV

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Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore,ricorda che lo schema di decreto in og-getto reca l’attuazione della direttiva del16 settembre 2009, n. 2009/109/CE laquale, recando modifiche alle direttive delConsiglio 77/91/CEE, 78/855/CEE (ora ri-fusa nella direttiva 2011/35UE), 82/891/CEE e 2005/56/CE, ha lo scopo di ridurregli obblighi informativi e documentali acarico delle società coinvolte in processi difusione e scissione.

Il 26 gennaio 2012 la Commissioneeuropea ha inviato all’Italia un pareremotivato (procedura di infrazione n. 2011/0485) per non aver comunicato le misuredi recepimento della direttiva 2009/109/UEriguardante la semplificazione degli obbli-ghi in materia di relazioni e documenta-zione in caso di fusioni e scissioni. Iltermine di recepimento della direttiva erail 30 giugno 2011.

Il Governo è stato delegato ad adottareuno o più decreti legislativi per l’attua-zione di tale direttiva, dall’articolo 6,comma 1 della legge comunitaria 2010(legge 15 dicembre 2011, n. 217), che haaltresì fissato il termine per l’eserciziodella delega al 17 aprile 2012 (ovveroentro tre mesi dall’entrata in vigore dellalegge comunitaria 2011, pubblicata in Gaz-zetta Ufficiale il 2 gennaio 2012), salval’applicazione (ai sensi dell’articolo 24della medesima legge 217/2011) dellenorme di proroga recate dall’articolo 1della legge 4 giugno 2010, n. 96 (leggecomunitaria 2009).

Nel caso di specie, il parere sulloschema in esame deve essere reso entro il26 maggio 2012; il termine per l’eserciziodella delega è dunque posticipato al 16luglio 2012.

Ai predetti scopi di semplificazione, ladirettiva consente di effettuare gli adem-pimenti di pubblicità legale relativi aiprogetti di fusione, di scissione e agli altridocumenti da rendere disponibili ai sog-getti interessati, tramite pubblicazione de-gli stessi sul web (sito della società mede-sima ovvero altro sito web designato a talescopo dagli Stati membri) e l’invio di copiavia posta elettronica, purché siano soddi-sfatte le garanzie di integrità e autenticità

dei medesimi atti e documenti (articolo 2,n. 2 e 5; articolo 3, n. 1 e 5; articolo 4,n. 1). Le norme europee inoltre stabili-scono che le società possano essere eso-nerate da alcuni obblighi di redazionedocumentale, previo accordo degli azioni-sti (articolo 2, n. 4). Si prevede inoltre lapossibilità di omettere la redazione dellasituazione contabile, ove l’emittente, i cuivalori mobiliari siano ammessi alla nego-ziazione in un mercato regolamentato,pubblichi relazioni semestrali ai sensidelle disposizioni vigenti (articolo 2, n. 5).L’articolo 6 non indica principi e criteridirettivi specifici cui il Governo è tenuto aconformarsi nell’attuazione della direttiva2009/109/CE, fatti salvi i principi generalidi cui all’articolo 2 della legge comunitaria2009 (legge n. 96 del 2010), in quantorichiamati dall’articolo 24 della legge co-munitarie 2010.

La Relazione illustrativa che accompa-gna il provvedimento fa tuttavia presenteche, alla luce del vigente divieto di aggra-vio degli adempimenti disposti dalle normeeuropee, in sede di loro recepimento (co-siddetto divieto di gold plating, posto dal-l’articolo 15, comma 2 della legge n. 183del 2011 – legge di stabilità 2012), loschema intende avvalersi di tutte le op-zioni previste nella direttiva, al fine diconsentire la massima semplificazionedella disciplina di fusioni e scissioni.

L’articolo 1 dello schema in esameapporta modifiche formali e sostanzialialle norme del codice civile dedicate alladocumentazione prodotta in occasionedelle operazioni di fusione e scissione. Inparticolare, il comma 1 modifica l’arti-colo 2501-ter del codice civile, che im-pone all’organo amministrativo della so-cietà di redigere un apposito progetto difusione di cui deve essere data pubblicitàmediante deposito presso il registro delleimprese; per effetto delle norme propo-ste, in luogo del deposito si prevede lapossibilità di pubblicarlo sul sito internetdella società.

Il comma 2 modifica il successivo ar-ticolo 2501-quater, relativo alla situazionepatrimoniale delle società coinvolte nellafusione; per effetto delle modifiche pro-

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poste, essa (lettera a) del comma 2) potràessere riferita a una data non anteriore dioltre centoventi giorni al giorno in cui ilprogetto di fusione è depositato nella sededella società ovvero pubblicato sul sitointernet della società. La lettera b) delcomma 2 intende introdurre una specificadisciplina per le società quotate in mercatiregolamentati, precisando che la situa-zione patrimoniale potrà essere sostituitadalla relazione finanziaria semestrale,purché riferita ad una data antecedente isei mesi dal deposito/pubblicazione sulweb del progetto di fusione. Inoltre (letterac) del comma 2) la situazione patrimonialenon sarà richiesta ove vi rinuncino al-l’unanimità i soci delle partecipanti allafusione (ai sensi dell’articolo 5, paragrafo2, lettera a), n. i) e ii) della direttiva).

Il comma 3 dell’articolo 1 modifical’articolo 2501-quinquies c.c., che imponeagli amministratori dei partecipanti allafusione di predisporre una relazione cheillustri e giustifichi, sotto il profilo giu-ridico ed economico, il progetto di fu-sione e il rapporto di cambio di azionio quote. In particolare, si propone didisporre (in attuazione dell’articolo 2,paragrafo 4 della direttiva) che l’organoamministrativo segnali ai soci e all’organoamministrativo delle altre società parte-cipanti le modifiche rilevanti degli ele-menti dell’attivo e del passivo eventual-mente intervenute tra la data di depositoo pubblicazione in internet del progettodi fusione e la data della decisione sullafusione medesima. Analogamente aquanto previsto dal comma 2, la rela-zione non è richiesta se vi rinuncianoall’unanimità i soci delle società che par-tecipano alla fusione.

Il comma 4 modifica l’articolo 2501-sexies c.c. che disciplina la relazione degliesperti sulla congruità del rapporto dicambio delle azioni o delle quote. Inparticolare, si propone di escludere – inottemperanza all’articolo 1, paragrafo 2della direttiva – la presentazione dellarelazione di stima, richiesta in occasionedi conferimento di beni in natura o dicrediti, ove sia redatta la predetta rela-zione degli esperti. Si fa salva l’ipotesi

delle fusioni di società di persone consocietà di capitali, per le quali tale rela-zione di stima viene comunque richiesta.

Il comma 5 modifica l’articolo 2501-septies c.c., relativo agli obblighi di depo-sito del progetto di fusione, degli ultimi trebilanci di esercizio delle società parteci-panti e delle relative situazioni patrimo-niali. Accanto a modifiche di coordina-mento formale (comma 5, lettere b) e c)),si intende disporre (comma 5, lettera a)) lapossibilità di pubblicare tali documenti suinternet in luogo del deposito presso lasede sociale e (comma 5, lettera d)), surichiesta del socio, la possibilità di tra-smissione telematica dei predetti; si eso-nera la società dal fornire copia dei do-cumenti, ove essi siano pubblicati sul sitointernet e da lì liberamente scaricabili/stampabili.

Il comma 6 modifica l’articolo 2505c.c., al fine di recepire le disposizioni,contenute nell’articolo 25 della direttiva2011/35/UE (in origine articolo 25 delladirettiva 78/855/CEE, modificato dalla di-rettiva 2009/109/CE), che obbligano loStato membro a non richiedere, in deter-minate condizioni, l’approvazione della fu-sione con delibera assembleare, nel caso difusione per incorporazione di società in-teramente posseduta, ma a prevedere lasua sostituzione con una decisione dell’or-gano amministrativo. Il vigente articolo2505, comma secondo, prevede già chel’atto costitutivo o lo statuto contemplinotale possibilità. Lo schema intende dunquemodificare le condizioni al cui rispetto èsubordinata tale sostituzione.

In particolare, il richiamato articolo 25della direttiva 2011/35/UE prevede:

a) che siano rispettate da tutte lesocietà partecipanti le disposizioni in ma-teria di pubblicità del progetto di fusione;

b) che sia garantito ai soci dellasocietà incorporante di prendere visione edi estrarre copia oltre che del progetto difusione, dei bilanci e delle relative rela-zioni degli ultimi tre esercizi e dellasituazione patrimoniale (nel caso di fu-sione per incorporazione di società inte-ramente posseduta non si fa luogo alla

Martedì 22 maggio 2012 — 121 — Commissione XIV

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redazione della relazione dell’organo am-ministrativo e alla relazione degli espertiindipendenti);

c) che sia garantito ad una mino-ranza qualificata di azionisti di chiedere laconvocazione dell’assemblea per delibe-rare sulla fusione.

Per effetto delle modifiche proposte, lasostituzione con una delibera degli organiamministrativi è possibile purché: sianorispettate le norme sulla pubblicità delprogetto di fusione (anche via internet);siano rispettate inoltre le norme sullapubblicità e il deposito di atti, di cuiall’articolo 2501-septies (v. ante), anchetramite trasmissione telematica.

Il terzo comma del vigente articolo2505 soddisfa la condizione di cui all’il-lustrata lettera c) (possibilità delle mino-ranze azionarie di chiedere la deliberaassembleare).

Il comma 7 intende modificare l’arti-colo 2505-bis, al fine di recepire le norme(di cui all’articolo 28 della direttiva 2011/35/UE, come risultante dalla modifica ope-rata con la direttiva 2009/109/CE) cheprevedono, nel caso di fusione per incor-porazione di società possedute al 90 percento o più, ma non nella totalità, ladisapplicazione degli obblighi di redazionee pubblicazione della situazione patrimo-niale, della relazione dell’organo ammini-strativo e della relazione degli esperti alsussistere di specifiche condizioni.

In particolare, per effetto delle modifi-che proposte (comma 7, lettera a)), vieneintegrato il primo comma dell’articolo2505-bis, al fine di aggiungervi il riferi-mento agli articoli che contengono gli obbli-ghi i quali, in tale ipotesi, non sono piùapplicabili.

La lettera b) del comma 7 – in ottem-peranza all’articolo 27 della direttiva 2011/35/UE, come risultante dalla modifica ope-rata con la direttiva 2009/109/CE – mo-difica le norme che prevedono, nella pre-detta ipotesi, la possibilità di sostituire ladelibera assembleare sulla fusione con ladecisione dell’organo amministrativo; inparticolare, sono modificate le condizioni

alle quali può avvenire tale sostituzione,che vengono individuate nell’osservanzadell’articolo 2501-septies sulla pubblica-zione e trasmissione dei documenti ine-renti la fusione, anche tramite internet.

Il comma 8, modificando l’articolo2506-bis c.c., introduce – in alternativaalla pubblicazione nel registro delle im-prese – la possibilità di pubblicare viainternet anche il progetto di scissione.

Il comma 9 dell’articolo 1 modifica lenorme (contenute nell’articolo 2506-ter)relative alla scissione mediante costitu-zione di nuova società, nel caso in cui nonsi prevedano criteri di attribuzione delleazioni o quote diversi da quello propor-zionale. In ottemperanza alle modificheintrodotte con la direttiva 2009/109/CE, intale ipotesi si dispone (lettera a) delcomma 9) che non siano richieste, oltrealla relazione degli esperti, nemmeno larelazione dell’organo amministrativo e lasituazione patrimoniale, esentando la so-cietà dal relativo obbligo di pubblicazione.L’articolo 2506-ter è dunque integrato colriferimento ai modificati articoli 2501-quater e 2501-quinquies.

Per quanto concerne la lettera b) delcomma 9, la Relazione illustrativa precisache la direttiva 2009/109/CE ha reso ob-bligatoria la sostituzione della deliberaassembleare di scissione con una decisionedell’organo amministrativo, in presenza dideterminate condizioni; le modifiche al-l’articolo 2503-ter, comma quinto, sonodunque volte a recepire tali condizioni,limitando il rinvio ivi contenuto ai commiprimo e secondo del già commentato ar-ticolo 2505 in materia di fusione, comemodificato dallo schema in esame. Insostanza, nel caso di fusione per incorpo-razione di società già posseduta, la pre-detta sostituzione potrà essere effettuataove – tra le altre – siano rispettate lenorme sulla pubblicità del progetto difusione, obbligo assolto anche medianteinternet, e le norme sulla pubblicità e ildeposito di atti, anche tramite trasmis-sione telematica ai soci.

L’articolo 2 del provvedimento intendesopprimere l’articolo 9, comma 4 del de-creto legislativo n. 108 del 2008, in quanto

Martedì 22 maggio 2012 — 122 — Commissione XIV

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– come precisa al riguardo la Relazioneillustrativa – tale disposizione è superatadalla nuova disciplina delle fusioni tran-sfrontaliere (direttiva 2007/63/CE, recepitacon decreto legislativo 13 ottobre 2009,n. 147). La disposizione che si intendesopprimere prevede infatti che, nei solicasi di fusioni transfrontaliere, i soci ditutte le società partecipanti alla fusionepossano rinunciare all’unanimità alla re-lazione degli esperti. Dal momento che lacitata direttiva 2007/63/CE equipara ladisciplina delle fusioni « interne » e tran-sfrontaliere, si ritiene superfluo mantenereuna specifica disposizione in materia difusioni transfrontaliere, alle quali si ap-plica la disciplina italiana (articolo 4,comma 1 del decreto legislativo n. 208 del2008).

L’articolo 3 del provvedimento reca laclausola di invarianza finanziaria.

Enrico FARINONE, presidente, nessunochiedendo di intervenire, rinvia il seguitodell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.25.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Proposta di regolamento del Parlamentoeuropeo e del Consiglio che istituisce ilsistema europeo di sorveglianza delle fron-tiere (EUROSUR).COM(2011)873 def.

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COMMISSIONE PARLAMENTAREper l’attuazione del federalismo fiscale

S O M M A R I O

Documento di cui all’articolo 5, comma 4, del Regolamento della Commissione, in materiadi attuazione del federalismo fiscale (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124

ALLEGATO 1 (Nuova formulazione della proposta di documento presentata dal presidente dellaCommissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

ALLEGATO 2 (Emendamenti alla nuova formulazione della proposta di documento presentatadal presidente della Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134

ALLEGATO 3 (Ulteriore emendamento) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140

ALLEGATO 4 (Proposta alternativa di documento presentata dal gruppo Lega Nord) . . . . . . . 145

ALLEGATO 5 (Proposta alternativa di documento presentata dal gruppo Italia dei Valori) . . 150

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 128

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente Enrico LA LOGGIA.

La seduta comincia alle 14.30.

Documento di cui all’articolo 5, comma 4, del

Regolamento della Commissione, in materia di at-

tuazione del federalismo fiscale.

(Seguito dell’esame e rinvio).

Enrico LA LOGGIA, presidente, avverteche sono in distribuzione due fascicoli. Ilprimo reca una nuova formulazione dellaproposta di documento presentata dallaPresidenza, già trasmessa nella giornata dimercoledì 16 maggio a tutti i membri dellaCommissione (vedi allegato 1). Al riguardoribadisce il ringraziamento al senatoreVitali per il contributo determinante allapredisposizione di tale proposta. Il fasci-colo contiene altresì una nuova formula-zione della proposta alternativa di docu-mento presentata dal Gruppo della Lega

Nord e la proposta alternativa di docu-mento presentata dal Gruppo IdV (vediallegati 4 e 5). Nel secondo fascicolo sonocontenuti gli emendamenti riferiti allanuova formulazione della proposta di do-cumento della Presidenza (vedi allegato 2).

Intende quindi procedere all’espres-sione del parere sugli emendamenti pre-sentati, avvertendo che gli emendamentisui quali sarà espresso parere favorevole sidovranno considerare nel testo della pro-posta di documento della Presidenza chesarà posta in votazione.

Il senatore Paolo FRANCO (LNP), in-tervenendo sull’ordine dei lavori, segnalal’esigenza di porre in votazione anche gliemendamenti su cui la Presidenza esprimeparere favorevole, nel caso in cui ciò siarichiesto. Soltanto in questo modo infattisarà possibile ai Gruppi manifestare il loroeventuale dissenso su tali emendamenti.

Enrico LA LOGGIA, presidente, esprimeparere favorevole sugli emendamenti

Martedì 22 maggio 2012 — 124 — Commissione bicamerale

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Paolo Franco 1, Lanzillotta 2, 3, 4, 5.Propone una riformulazione dell’emenda-mento D’Ubaldo 6 (vedi allegato 2), che siconcentra sulla perequazione verso i ter-ritori con minore capacità fiscale per abi-tante. Avverte che nella riformulazionedell’emendamento D’Ubaldo 6 è aggiunto,in fine, quanto proposto dall’emenda-mento Lanzillotta 8, di cui pertanto sichiede il ritiro.

Il senatore Enzo BIANCO (PD) ag-giunge la propria firma all’emendamentoD’Ubaldo 6 e dichiara di accettare lariformulazione proposta dalla Presidenza.

Enrico LA LOGGIA, presidente,esprime parere favorevole sull’emenda-mento Lanzillotta 7, a condizione che siariformulato nel senso di far riferimento,piuttosto che al carico burocratico, alcarico di adempimenti regolamentari eamministrativi prefigurati dalla leggen. 42 (vedi allegato 2).

Il senatore Walter VITALI (PD) sotto-scrive l’emendamento Lanzillotta 7 e ac-cetta la riformulazione proposta dalla Pre-sidenza.

Enrico LA LOGGIA, presidente, chiedeche sia accantonato l’emendamento Nan-nicini 9, nonché gli emendamenti Barbo-lini 19 e Nannicini 36, che intervengonosul medesimo tema, vale a dire le sanzioniin caso di mancato rispetto dei vincoli delpatto di stabilità interno.

Esprime parere favorevole all’emenda-mento Lanzillotta 10, a condizione che siaconvertito in una riformulazione del ca-poverso dodicesimo della premessa dellaproposta di documento (vedi allegato 2).

Il senatore Walter VITALI (PD) sotto-scrive l’emendamento Lanzillotta 10 e ac-cetta la riformulazione proposta dalla Pre-sidenza.

Il senatore Felice BELISARIO (IdV)chiede chiarimenti in merito all’emenda-mento Lanzillotta 10, con particolare ri-ferimento al significato dell’espressione

« necessarie verifiche ». A suo giudizio in-fatti rimane indeterminato l’oggetto e icontenuti di dette verifiche, nonché i sog-getti ai quali spetterebbe il compito dieffettuarle.

Enrico LA LOGGIA, presidente, condi-videndo l’osservazione del senatore Beli-sario ritiene che la riformulazione possaessere rivista. Propone quindi di accanto-nare l’emendamento Lanzillotta 10 e larelativa riformulazione.

Propone quindi una riformulazionedell’emendamento Paolo Franco 11, nelsenso di aggiungere al punto 6) del dispo-sitivo un riferimento all’esigenza di ricon-siderare la disciplina dell’IMU, tenendoconto dell’eccessivo carico fiscale chegrava sull’abitazione principale e sulle re-lative pertinenze.

Il senatore Paolo FRANCO (LNP) insi-ste per la votazione del proprio emenda-mento, considerando che esso richiede inmaniera chiara e inequivocabile l’esen-zione dall’IMU dell’abitazione principale.

Enrico LA LOGGIA, presidente, ritienecomunque opportuno integrare il testodella proposta di documento con quantoprevisto nell’ipotesti di riformulazione del-l’emendamento Paolo Franco 11.

Esprime quindi parere favorevole sul-l’emendamento Lanzillotta 12. Invita i pre-sentatori a ritirare gli emendamenti PaoloFranco 13 e Belisario 15, osservando chela fissazione del termine di tre mesi nonpotrebbe che avere natura di termineordinatorio. Osserva inoltre che, conside-rando irrealistica l’ipotesi che il Governopossa rispettare un termine tanto ravvici-nato, risulta più opportuna la formula-zione recata dal punto 3 della proposta didocumento, la quale prevede che taliazioni siano compiute nel tempo più brevepossibile.

Il senatore Felice BELISARIO (IdV), inrelazione all’esigenza primaria di definireun documento programmatico che con-tenga impegni puntuali al Governo, ritienenecessario l’inserimento di un termine, sia

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pure ordinatorio, entro il quale le azionidi revisione della spesa in campo sanitariodebbano essere attuate.

Enrico LA LOGGIA, presidente, nel con-dividere le osservazioni del senatore Beli-sario propone quindi di riformulare gliemendamenti Paolo Franco 13 e Belisario15 nel senso di sostituire le parole:« quanto più tempestivamente possibile »con le seguenti: « nel termine di sei mesidalla data di approvazione del presentedocumento » (vedi allegato 2).

Il senatore Felice BELISARIO (IdV)accoglie la riformulazione del proprioemendamento.

Il senatore paolo Paolo FRANCO (LNP)accoglie la riformulazione del proprioemendamento.

Enrico LA LOGGIA, presidente, esprimeparere favorevole sugli emendamenti Be-lisario 14 e Lanzillotta 16. Osserva quindiche l’emendamento Paolo Franco 17 do-vrebbe ritenersi assorbito dalla formula-zione del punto 3) del dispositivo dellaproposta di documento.

Il senatore Paolo FRANCO (LNP) insi-ste perché il proprio emendamento 17 siaposto in votazione.

Enrico LA LOGGIA, presidente, esprimeparere favorevole sull’emendamento Beli-sario 18. Propone una riformulazione del-l’emendamento Paolo Franco 20, nel sensodi inserire quanto previsto dall’emenda-mento al punto 10) del dispositivo dellaproposta di documento.

Il senatore Paolo FRANCO (LNP) insi-ste per la votazione del proprio emenda-mento come sostitutivo del citato punto10). Fa presente infatti che la propriaintenzione era quella di formulare unemendamento sostitutivo e non integrativodel punto 10) della proposta di docu-mento. Pertanto non concorda con lariformulazione proposta dalla Presidenzain quanto non condivide in relazione al

processo di attuazione del federalismodemaniale la priorità assegnata all’azionedi riduzione del debito pubblico.

Enrico LA LOGGIA, presidente, ritienecomunque opportuno l’inserimento diquanto proposto dall’emendamento PaoloFranco 20 al punto 10) del dispositivo.

Chiede l’accantonamento dell’emenda-mento Belisario 21, con particolare rife-rimento a quanto previsto in relazioneall’applicazione dell’IMU sugli immobili diproprietà delle fondazioni bancarie, al finedi verificare con precisione la disciplinavigente.

Invita il presentatore a ritirare l’emen-damento Belisario 22, in quanto ritieneche non sia attinente al contenuto deldocumento in esame, per quanto sianofacilmente comprensibili e anche condivi-sibili le finalità dello stesso.

Il senatore Felice BELISARIO (IdV)ritiene necessario, diversamente da quantoaffermato dal Presidente, impegnare il Go-verno su un argomento così delicato comela soppressione delle province, anche inconsiderazione dell’esigenza di fornire unindirizzo certo e chiaro in relazione alladisciplina di tali enti.

Enrico LA LOGGIA, presidente, pro-pone quindi che sia accantonato l’emen-damento Belisario 22.

Esprime quindi parere favorevole sul-l’emendamento Lanzillotta 23.

Il deputato Roberto SIMONETTI (LNP)chiede che sia definita la portata del-l’emendamento Lanzillotta 23, dal mo-mento che non è chiaro se l’eliminazionedei poteri fiscali sia da riferire a tutti glienti oggetto di accorpamento e quindianche all’ente accorpante o principale.Ritiene che l’emendamento debba essereriformulato in modo da non suscitaredubbi interpretativi.

Enrico LA LOGGIA, presidente, con-corda con l’osservazione dell’onorevole Si-monetti e propone di accantonare l’emen-damento in questione, precisando che lo

Martedì 22 maggio 2012 — 126 — Commissione bicamerale

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scopo dello stesso è di eliminare i poterifiscali in capo agli enti minori accorpati inmodo da non generare situazioni di dop-pia tassazione.

Esprime parere contrario sull’emenda-mento Belisario 24.

Il senatore Felice BELISARIO (IdV)insiste perché il proprio emendamento 24sia posto in votazione, considerando cheanche in questo caso si fa riferimento a unprovvedimento, quale la Carta delle auto-nomie locali, che risulterebbe al di fuoridelle competenze della Commissione.

Enrico LA LOGGIA, presidente, pro-pone quindi l’accantonamento anche del-l’emendamento Belisario 24.

Esprime parere favorevole sull’emenda-mento Belisario 25, segnalando che, aseguito dell’accoglimento di tale emenda-mento, viene meno, in quanto precluso,l’emendamento Paolo Franco 26. Esprimeparere favorevole sull’emendamento Beli-sario 27, mentre esprime parere contrariosugli emendamenti Paolo Franco 28 eLanzillotta 29.

Esprime parere favorevole sull’emenda-mento Lanzillotta 30.

Invita invece il presentatore al ritirodell’emendamento Belisario 31, in quantoil contenuto risulta assorbito dal punto 15)del dispositivo della proposta di docu-mento.

Il senatore Felice BELISARIO (IdV)reputa non soddisfacente la formulazionedel punto 15) e insiste per porre invotazione il proprio emendamento, che, asuo giudizio, risulta molto più chiaro.

Enrico LA LOGGIA, presidente, pro-pone quindi di accantonare l’emenda-mento Belisario 31. Propone altresì diaccantonare l’emendamento Belisario 32,invitando la Commissione, e in particolarei deputati Causi e Leo, relatori sulloschema di decreto legislativo concernenteRoma capitale, a valutare con attenzione icontenuti.

Propone una riformulazione dell’emen-damento Belisario 33, nel senso di aggiun-

gere, in fine, al punto 11) del dispositivo,le seguenti parole: « anche con particolareriferimento ai territori montani e alle isoleminori ».

Il senatore Felice BELISARIO (IdV) siriserva una valutazione della proposta diriformulazione avanzata dal Presidente.

Enrico LA LOGGIA, presidente, pro-pone quindi di accantonare l’emenda-mento Belisario 33. Propone altresì l’ac-cantonamento dell’emendamento Belisario34 concernente i meccanismi sanzionatorie premiali. Ricorda in proposito di averpiù volte espresso la propria convinzione,in sede di esame del relativo schema didecreto legislativo, circa la necessità di unmaggior rigore del sistema sanzionatorio.Ricorda altresì come tale opinione nonabbia trovato appoggio nella maggioranzadei componenti della Commissione e nelGoverno. D’altra parte segnala che la pro-posta di inasprire i regimi di incandida-bilità ed incompatibilità degli amministra-tori locali con riguardo a particolari delittidi pericolosità sociale possa generaredubbi interpretativi sui reati ai quali do-vrebbe applicarsi.

Il senatore Felice BELISARIO (IdV)ritiene necessario un inasprimento del si-stema sanzionatorio previsto nel decretolegislativo n. 149 del 2011, in quanto nonpuò essere consentito ad un criminale o adun alcoolista di candidarsi come ammini-stratore.

Enrico LA LOGGIA, presidente, ribadi-sce di essere sicuramente d’accordo sullefinalità dello stesso, ma di dubitare chetale emendamento sia riconducibile allamateria affrontata nel documento. In ognicaso, ai fini di un approfondimento, re-puta opportuna la proposta di accantona-mento già formulata.

Esprime quindi parere contrario Lan-zillotta 35, osservando peraltro che lefinalità di tale emendamento sarebberocomunque conseguite attraverso l’accogli-mento dell’emendamento Lanzillotta 23,che, al momento, ha richiesto di accanto-nare.

Martedì 22 maggio 2012 — 127 — Commissione bicamerale

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Il senatore Paolo FRANCO (LNP) se-gnala al Presidente di aver presentato,insieme al collega Simonetti, un emenda-mento interamente sostitutivo della pro-posta di documento, che non è statoinserito nel fascicolo degli emendamenti.

Enrico LA LOGGIA, presidente, rilevache un emendamento interamente sostitu-tivo non può che configurarsi come pro-posta alternativa di documento e, cometale, è stato considerato.

Il senatore Paolo FRANCO (LNP) con-testa la decisione della Presidenza rile-vando che essa di fatto impedisce allaCommissione di esaminare e votare undocumento che si caratterizza per un’im-postazione completamente diversa daquella della proposta formulata dalla Pre-sidenza.

Enrico LA LOGGIA, presidente, pursottolineando la correttezza di tale deci-sione, che si basa sulla sostanza, piuttostoche sulla forma della proposta della Lega.Ritiene comunque che l’emendamentopresentato dal senatore Franco e dal de-

putato Simonetti possa essere inserito nelfascicolo degli emendamenti (vedi allegato3) e, in quanto interamente sostitutivo,sarà posto in votazione per primo.

Il senatore Paolo FRANCO (LNP)esprime soddisfazione per quest’ultima de-cisione della Presidenza.

Enrico LA LOGGIA, presidente, in con-siderazione dell’imminente avvio dei lavoridell’Assemblea, ritiene opportuno chiuderela seduta, demandando all’Ufficio di Pre-sidenza la definizione dei tempi per ilprosieguo dei lavori sul documento.

Rinvia quindi il seguito dell’esame deldocumento ad una successiva seduta.

La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle15.10 alle 15.15.

Martedì 22 maggio 2012 — 128 — Commissione bicamerale

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ALLEGATO 1

Documento di cui all’articolo 5, comma 4, del Regolamento dellaCommissione, in materia di attuazione del federalismo fiscale.

NUOVA FORMULAZIONE DELLA PROPOSTA DI DOCUMENTOPRESENTATA DAL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE

La Commissione,

premesso che

la gravità dell’attuale condizioneeconomica e sociale impone di proseguirecon determinazione l’azione di riequilibriodei conti pubblici accompagnandola con ilperseguimento dell’equità e della crescitadell’economia nazionale che deve diven-tare, da questo momento in avanti, lapriorità dell’azione del Governo e del Par-lamento;

lo sforzo fiscale che si è reso ne-cessario ha comportato un inasprimentosenza precedenti della pressione fiscale,per cui è urgente avviare una sistematicaattività di revisione della spesa pubblica(spending review), destinando prioritaria-mente le risorse ricavate, insieme a quellederivanti dal contrasto all’evasione e al-l’elusione fiscale, alla riduzione della pres-sione fiscale, in particolare sui redditi dalavoro e da impresa e ridefinendo, nel-l’ambito della riforma fiscale, un nuovopatto tra fisco e contribuenti;

in questo contesto, profondamentecambiato rispetto al momento in cui fuapprovata, acquista ancor più importanzala piena e completa attuazione della legge5 maggio 2009 n. 42, recante « Delega alGoverno in materia di federalismo fiscale,in attuazione dell’articolo 119 della Costi-tuzione », poiché i suoi principi ispiratoripossono fortemente contribuire allo sforzodel Paese per uscire dalla crisi, anche segli strumenti ivi previsti andranno verifi-cati alla luce del mutato quadro normativoe macroeconomico;

è indispensabile ad esempio supe-rare rapidamente, attraverso l’approva-zione della Carta delle autonomie locali, laseparazione finora operata tra il federali-smo fiscale e il processo di riallocazione eriorganizzazione delle funzioni tra i di-versi livelli di governo, il quale di per sépotrebbe consentire una riduzione dellaspesa corrente e una conseguente ridu-zione della tassazione a livello substatale;

la responsabilità e l’autonomia deigoverni locali e regionali in campo fiscale,che sono tra i principi ispiratori dellalegge delega, risultano ora fondamentaliper attivare il circuito di controllo deicittadini sulle prestazioni delle ammini-strazioni e per renderle di conseguenzapiù efficienti e più capaci anche di ridurrela spesa e gli sprechi;

il meccanismo dei costi e dei fab-bisogni standard per regioni ed enti localirelativo ai livelli essenziali delle presta-zioni e alle funzioni fondamentali rappre-senta il modo per effettuare la spendingreview nel sistema delle autonomie terri-toriali e come tale può e deve procedere sepossibile accelerando le scadenze previste,estendendone principi e strumenti attua-tivi anche all’apparato centrale dello Stato;

il coordinamento dinamico dellafinanza pubblica e la collaborazione tra ivari livelli di governo della Repubblica, alfine di distribuire in modo equo il caricodel necessario riequilibrio finanziario,sono essenziali soprattutto in un momentodi crisi come l’attuale;

Martedì 22 maggio 2012 — 129 — Commissione bicamerale

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il prospetto sullo stato di attua-zione della legge delega e le questioniancora da affrontare, come risultano daiparagrafi 1.1 e 5 della seconda Relazionesemestrale della Commissione parlamen-tare per l’attuazione del federalismo fi-scale, approvata nella seduta del 21 luglio2011, e successivamente trasmessa allePresidenze delle Camere e al Governo,indicano con chiarezza il percorso dacompiere per una sua completa attua-zione;

la Commissione ha successivamenteprovveduto, il 27 luglio 2011, ad esprimereparere sullo schema di decreto legislativorecante meccanismi sanzionatori e pre-miali relativi a regioni, province e comuni,e a tal proposito valuta negativamente chenon sia stato ancora approntato lo schemadi bilancio di mandato, non consentendol’attivazione della procedura di controllo evalutazione da parte dei cittadini fin dalturno di elezioni amministrative del mag-gio 2012. Il 29 marzo 2012 la Commissioneha espresso parere sullo schema di decretolegislativo recante ulteriori disposizioni inmateria di ordinamento di Roma capitale;

con le tre manovre economicheadottate con decreto-legge tra il luglio e ildicembre 2011 per stabilizzare la situa-zione finanziaria e abbassare gli interessisul debito (decreto-legge 6 luglio 2011,n. 98, convertito, con modificazioni, dallalegge 15 luglio 2011, n. 111; decreto-legge13 agosto 2011, n. 138, convertito, conmodificazioni, dalla legge 14 settembre2011, n. 148; decreto-legge 6 dicembre2011, n. 201, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 22 dicembre 2011,n. 214) si è intervenuti con tagli allerisorse di regioni ed enti locali, con ina-sprimenti del patto di stabilità interno econ modifiche strutturali all’assetto tribu-tario in particolare dei comuni, che hannoprodotto un aumento della pressione fi-scale e una ulteriore riduzione della spesaper investimenti e, in misura molto infe-riore, una riduzione della spesa corrente el’adozione di modelli più efficienti di pro-duzione dei servizi locali;

con la legge 8 giugno 2011, n. 85, èstato prorogato di sei mesi, fino al 21novembre 2011, il termine per l’adozionedei decreti legislativi previsti dalla leggedelega, ed è stato prorogato a tre annidalla data di entrata in vigore dei decretilegislativi adottati il termine per l’adozionedi decreti legislativi recanti disposizioniintegrative e correttive;

l’urgenza imposta dalla crisi rendenecessaria un’accelerazione nell’attuazionedella legge delega attraverso il suo com-pletamento entro la fine di questa legisla-tura;

è necessario pertanto adottare tuttii decreti legislativi recanti disposizioni in-tegrative e correttive che saranno ritenutiutili, consentendo così l’avvio della tran-sizione verso il nuovo assetto in tutti i suoiaspetti, che sono complementari tra diloro e non possono essere affrontati inmodo separato;

si tratta di colmare i vuoti ancoraesistenti rispetto alla legge delega, di ve-rificare lo stato di attuazione degli attiamministrativi previsti dai decreti legisla-tivi già approvati e di coordinare conappositi decreti legislativi le nuove normelegislative che sono nel frattempo entratein vigore, come quelle relative all’assettotributario dei comuni, con i meccanismiprevisti dalla legge delega e dai relatividecreti legislativi;

ai sensi del comma 4 dell’articolo 5del Regolamento della Commissione,« sulla base dell’attività conoscitiva svolta,la Commissione stessa può, mediante l’ap-provazione di un apposito documento, for-mulare osservazioni e fornire al Governoelementi di valutazione utili ai fini dellapredisposizione degli schemi di decretilegislativi di attuazione della delega legi-slativa conferita dall’articolo 2 della leggen. 42 del 2009. Il documento è stampato edistribuito ed è comunicato ai Presidentidelle Camere e al Governo »;

la Commissione ha svolto, in ordinealla verifica dello stato di attuazione dellalegge 5 maggio 2009, n. 42, l’audizione del

Martedì 22 maggio 2012 — 130 — Commissione bicamerale

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Ministro per la pubblica amministrazionee la semplificazione in data 1o febbraio2012 e l’audizione del Comitato di rap-presentanti delle autonomie locali di cuiall’articolo 3, comma 4, della legge n. 42del 2009, in data 22 febbraio 2012;

nella seduta del 9 maggio 2012 laCommissione ha approvato la terza Rela-zione semestrale, nella quale si dà contonuovamente dello stato di attuazione delladelega, delle questioni da affrontare edegli adempimenti previsti dai decreti le-gislativi già approvati;

indica al Governo le seguenti priorità diintervento:

1) dare piena e completa attuazionealla legge delega entro la fine di questalegislatura, adottando tutti i decreti legi-slativi recanti disposizioni integrative ecorrettive che saranno ritenuti utili, eapprovare in modo tempestivo tutti gli attiamministrativi previsti, in modo da garan-tire l’effettiva operatività del sistema difederalismo fiscale;

2) insediare con la massima urgenzala Conferenza permanente per il coordi-namento della finanza pubblica, previstadall’articolo 5 della legge delega, per laquale le regioni, le province e i comunihanno già provveduto ad effettuare lerispettive designazioni secondo quanto sta-bilito dagli articoli da 33 a 37 del decretolegislativo 6 maggio 2011, n. 68. La Con-ferenza deve, infatti, concorrere alla defi-nizione degli obiettivi di finanza pubblicaper comparto, anche in relazione ai livellidi pressione fiscale e di indebitamento,alla verifica periodica del nuovo ordina-mento finanziario, proponendo eventualimodifiche o adeguamenti del sistema; èaltresì prevista l’istituzione di una bancadati condivisa la quale risulta indispensa-bile per avviare efficacemente le nuoverelazioni finanziarie tra i diversi livelli digoverno;

3) verificare prioritariamente l’attua-zione della procedura per l’individuazionedei costi e fabbisogni standard e degliobiettivi di servizio, secondo quanto pre-

visto dal decreto legislativo 26 novembre2010, n. 216, e dall’articolo 13 del decretolegislativo 6 maggio 2011, n. 68, ed adot-tare quanto più tempestivamente possibiletutti gli atti conseguenti e necessari ai finidella loro compiuta determinazione, inmodo da consentire l’avvio di una efficacerevisione della spesa delle amministrazioniregionali e locali, specie in campo sanita-rio; i principi e gli strumenti attuativirelativi alla determinazione dei costi e deifabbisogni standard dovrebbero essereestesi anche alle amministrazioni statali,quale elemento della spending review;l’operatività del criterio dei costi standardrelativi al servizio sanitario e dei fabbiso-gni standard per comuni e province do-vrebbe altresì consentire agli enti territo-riali di contenere la pressione fiscale de-rivante dalle imposte di propria compe-tenza, in particolare dalle addizionaliall’IRPEF, e indurre gli amministratorialla massima responsabilizzazione;

4) adottare con gli strumenti di pro-grammazione finanziaria e la legge distabilità per il 2013 tutti i provvedimentiper il coordinamento dinamico della fi-nanza pubblica previsti dalla legge delegae dai decreti legislativi approvati, conparticolare riferimento al percorso di con-vergenza degli obiettivi di servizio ai livelliessenziali delle prestazioni e alle funzionifondamentali di cui all’articolo 117, se-condo comma, lettere m) e p) della Co-stituzione (articolo 13 del decreto legisla-tivo 6 maggio 2011, n. 68) e alla determi-nazione dell’obiettivo programmato dellapressione fiscale complessiva, nel rispettodell’autonomia tributaria delle regioni edegli enti locali (articolo 18 della leggedelega);

5) rivedere, in coerenza con la nor-mativa dettata dal decreto legislativon. 149 del 2011, in materia di meccanismisanzionatori e premiali relativi a regioni,province e comuni, le regole del patto distabilità interno nell’ambito della nuovalegge costituzionale di principi in materiadi finanza e contabilità pubblica che, inbase alla legge costituzionale 20 aprile2012, n. 1, « Introduzione del principio del

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pareggio di bilancio nella Carta costituzio-nale », dovrà essere adottata entro il 28febbraio 2013. Il patto di stabilità internonon dovrà più essere sottoposto a continuevariazioni e dovrà porre alle autonomieterritoriali gli stessi vincoli complessivi alivello di singoli comparti che valgono peril bilancio dello Stato, consentendo l’eser-cizio dell’autonomia locale e lo sviluppodella spesa per investimenti. Una voltadefinite, le nuove regole del patto di sta-bilità interno potranno essere adottateanche con legge ordinaria che anticipi lalegge costituzionale di principi;

6) coordinare le nuove norme previ-ste dagli articoli 13 (Anticipazione speri-mentale dell’imposta municipale propria)e 14 (Istituzione del tributo comunale suirifiuti e sui servizi) del decreto-legge 6dicembre 2011, n. 201, convertito, conmodificazioni, dalla legge 22 dicembre2011, n. 214, con i meccanismi di riequi-librio e perequazione individuati dallalegge delega e solo parzialmente attuaticon il decreto legislativo 14 marzo 2011,n. 23, anche al fine di sciogliere l’attualeambiguità dell’IMU, che contiene al suointerno sia la componente comunale chequella erariale, in base al principio diresponsabilità fiscale di ogni livello istitu-zionale nei confronti dei cittadini. Per ilsistema perequativo a regime degli entilocali si tratta di passare da una perequa-zione dei soli trasferimenti fiscalizzati,come nell’attuale fondo sperimentale diriequilibrio, a una perequazione sul com-plesso delle risorse degli enti locali se-condo i criteri dei fabbisogni standard edelle capacità fiscali standard;

7) per quanto riguarda la riformadelle istituzioni di governo di area vasta,introdotta dal decreto-legge n. 201 del2011, riconsiderare l’impatto che il trasfe-rimento delle funzioni e delle risorse oggigestite dalle province avrà sui bilanci esull’organizzazione di regioni e comuni; atal fine, valutare l’opportunità di proro-gare sino al 31 marzo 2013 gli organi digoverno delle province che devono essererinnovati entro il 31 dicembre 2012 inmodo che entro tale data il Parlamento

riesca ad approvare una riforma organicadelle istituzioni di governo di area vasta,con la quale pervenire ad una nuovaarticolazione del sistema delle autonomie,caratterizzata da una chiara ripartizionedelle funzioni, dalla eliminazione di so-vrapposizioni e ridondanze e dall’adegua-tezza rispetto agli ambiti territoriali rela-tivi a ciascun livello di governo. Mediantetale riforma, in particolare, si dovrà assi-curare una effettiva razionalizzazionedelle province, attraverso la riduzione delnumero delle amministrazioni e una ride-finizione delle funzioni, anche con la sop-pressione degli enti strumentali (agenzie,società, consorzi) che svolgono funzioniesercitabili direttamente da parte delleautonomie territoriali, l’istituzione dellecittà metropolitane come enti per il go-verno integrato delle aree metropolitane,nonché il riordino delle amministrazioniperiferiche dello Stato;

8) coordinare l’assetto della finanzadelle province con le modifiche ordina-mentali già contenute nell’articolo 23 deldecreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,convertito, con modificazioni, dalla legge22 dicembre 2011, n. 214, e con quelle incorso di approvazione nell’ambito dellaCarta delle autonomie locali, anche al finedi assicurare la proporzionalità tra l’au-tonomia impositiva riconosciuta a tali entie le funzioni ad essi assegnate;

9) assicurare, nell’ambito della defi-nizione degli interventi di modifica dellaCostituzione concernenti la riforma delParlamento e la forma di governo, ilnecessario raccordo, a livello parlamen-tare, tra lo Stato e le istituzioni regionalie locali;

10) verificare l’attuazione e, se ne-cessario, rivedere, il decreto legislativo 28maggio 2010 n. 85 relativo all’attribuzionealle autonomie territoriali di un propriopatrimonio, alla luce della priorità che vaassegnata ad una decisa azione di ridu-zione del debito pubblico;

11) definire le modalità di finanzia-mento della spesa in conto capitale (ac-cesso al debito, proventi straordinari) di

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regioni ed enti locali, anche coordinandolecon la già citata legge costituzionale diprincipi conseguente alla riforma dell’ar-ticolo 81 della Costituzione e introducendomeccanismi trasparenti e valutabili di rac-cordo fra perequazione infrastrutturale,fabbisogni standard e norme programma-tiche per il coordinamento fra spese inconto capitale ordinarie e interventi spe-ciali di cui al decreto legislativo 31 maggio2011, n. 88;

12) coordinare la facoltà di intro-durre addizionali all’IRPEF da parte diregioni e comuni, in particolar modo perquanto riguarda la struttura delle addi-zionali per scaglioni e aliquote nonché lafacoltà di introdurre detrazioni, conl’obiettivo, da un lato, di non pregiudicarel’autonomia finanziaria di regioni e co-muni e, dall’altro, di semplificare gliadempimenti da parte dei sostituti d’im-posta, nonché di riportare le addizionali afunzioni allocative, riducendone l’impattosulla progressività del sistema tributario,anche in relazione a quanto previsto daldisegno di legge delega per la riforma delsistema fiscale;

13) accelerare l’attuazione dei prin-cipi del federalismo fiscale nelle regioni astatuto speciale e nelle province autonome,assegnando priorità al completamento de-gli accordi in fase di discussione ai tavolidi confronto istituiti presso la Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, le

regioni e le province autonome in baseall’articolo 27 della legge delega. È indi-spensabile rendere omogenea la disciplinadei tributi derivati dallo Stato sull’interoterritorio nazionale ed estendere anchealle regioni a statuto speciale e alle pro-vince autonome i principi fondamentalidei sistemi perequativi basati sui criteridei fabbisogni standard e delle capacitàfiscali standard, anche modificando l’arti-colo 27 della legge delega;

14) riconsiderare la disciplina in ma-teria di tesoreria unica, introdotta dall’ar-ticolo 35 del decreto-legge 24 gennaio2012, n. 1, convertito, con modificazioni,dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, anchevalutando l’opportunità di anticipare, conprovvedimento normativo, la scadenza deltermine applicativo del nuovo regime dellatesoreria unica medesima, fissato al 31dicembre 2014;

15) valutare l’opportunità di intro-durre, anche nell’ambito della definizione edella successiva attuazione della legge de-lega per la riforma del sistema fiscale, mi-sure che, in coerenza con quanto già previ-sto dall’articolo 16 del decreto-legge n. 1del 2012, convertito, con modificazioni,dalla legge n. 27 del 2012 tengano contodelle esternalità negative che, nei territoriinteressati da attività estrattive e di raffina-zione e, più in generale, da attività ricondu-cibili al settore energetico, si determinano acarico della popolazione residente.

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ALLEGATO 2

Documento di cui all’articolo 5, comma 4, del Regolamento dellaCommissione, in materia di attuazione del federalismo fiscale.

EMENDAMENTI ALLA NUOVA FORMULAZIONEDELLA PROPOSTA DI DOCUMENTO PRESENTATA

DAL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE

Alla premessa, capoverso secondo, sosti-tuire le parole: che si è reso necessario conle seguenti: che è stato attuato.

1. Paolo Franco, Simonetti.

Alla premessa, capoverso quarto, dopo leparole: di governo aggiungere: nonché direvisione della struttura organizzativadella Repubblica multilivello e della ridu-zione dei centri di spesa.

2. Lanzillotta.

Alla premessa, capoverso quinto, sosti-tuire le parole: risultano ora fondamentalicon le parole: risulterebbero utili.

3. Lanzillotta.

Alla premessa, capoverso sesto, sostituirele parole: rappresenta il modo per con leparole: possono rappresentare un modoefficace per.

4. Lanzillotta.

Alla premessa, capoverso settimo, dopole parole: riequilibrio finanziario, aggiun-gere: ed anche del contenimento dellapressione tributaria.

5. Lanzillotta.

Alla premessa, dopo il settimo capoverso,inserire il seguente: in questi anni i governiregionali e le autonomie locali sono statipromossi a motore della razionalizzazionedella spesa pubblica. È nato un nuovoprotagonismo nel segno della cultura dellasussidiarietà. In ogni caso, l’autonomiafiscale si è tradotta in una progressiva econtrollata diminuzione del peso delloStato come regolatore della finanza diRegioni, Province e Comuni. I rapporti traStato e Comuni ne hanno risentito note-volmente. Sulla base del previsto gettitodell’IMU, circa trecento enti locali usci-ranno nel 2012 dal sistema dei trasferi-menti erariali, divenendo collettori di ri-sorse a destinazione statale. Al Comune diRoma andavano una volta circa 4-500milioni di trasferimenti, quest’anno inbase a calcoli già fatti non più di 90. Èsolo un esempio tra i tanti possibili. Ine-vitabilmente tende perciò ad affievolirsi lafunzione statuale indirizzata all’equilibriotra territori forti e territori deboli, conpolitiche mirate al sostegno di enti dotatidi basi imponibili insufficienti. Lo si puòfare con appena due o tre miliardi effettiviche residuano formalmente nel fondo pe-requativo ? Si tratta allora di capire fino ache punto è lecito assecondare o tollerarequesto processo di estraniazione delloStato. D’altronde, perequazione e promo-zione dei territori sono i pilastri di unapolitica di respiro costituzionale, ben sa-pendo che finalità principale dello Stato ègarantire il massimo di coesione e solida-rietà nell’ambito del sistema repubblicano.

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Dobbiamo pertanto ripensare o megliorilanciare un’azione organica di sviluppodella nazione « una e indivisibile », perchésolo attraverso l’intervento risolutore inordine alle storiche fratture della società edell’economia italiana è possibile pensarea una fuoriuscita strutturale dalla crisi.

6. D’Ubaldo.

Alla premessa, dopo il settimo capoverso,inserire il seguente: la perequazione versoi territori con minor capacità fiscale perabitante che la Costituzione affida alloStato, al fine di garantire coesione e so-lidarietà tra aree forti e aree deboli delPaese, è uno dei pilastri della legge n. 42del 2009. Nei decreti finora approvati, enella legislazione ordinaria che ha antici-pato al 2012 l’entrata in vigore dell’IMU, cisi è limitati ad introdurre un fondo spe-rimentale di riequilibrio senza attuare ilprincipio stabilito dalla legge. È perciòindispensabile dare priorità al tema dellaperequazione nel successivo percorso diattuazione del federalismo fiscale, per evi-tare che la funzione statale di riequilibriovenga progressivamente del tutto meno.Bisogna, peraltro, tener conto che in as-senza di un previo adeguamento del si-stema finanziario e fiscale delle Regioni astatuto speciale ai principi e alle regoledell’articolo 119 della Costituzione e dellerelative leggi di attuazione, non sarà pos-sibile attuare un equilibrato sistema alivello nazionale;.

6. D’Ubaldo, Bianco (nuova formula-zione).

Alla premessa, capoverso ottavo, dopo leparole: completa attuazione aggiungere: edevidenziano il carico burocratico del pro-cesso prefigurato dalla legge n. 42.

7. Lanzillotta.

Alla premessa, capoverso ottavo, dopo leparole: completa attuazione aggiungere: edevidenziano il carico di adempimenti re-

golamentari e amministrativi prefiguratidalla legge n. 42.

7. Lanzillotta, Vitali (nuova formula-zione).

Alla premessa, dopo il capoverso ottavo,inserire il seguente: in assenza di un previoadeguamento del sistema finanziario efiscale delle Regioni a statuto speciale aiprincipi e alle regole dell’articolo 119 dellaCostituzione e delle relative leggi di attua-zione non sarà possibile attuare un equi-librato sistema a livello nazionale.

8. Lanzillotta.

Alla premessa, capoverso nono, dopo leparole: elezioni amministrative del maggio2012. aggiungere le seguenti: Occorre al-tresì definire, riguardo all’articolo 7,comma 2, lettera a), del decreto legislativo6 settembre 2011, n. 149, una modificapiù attenta di quella apportata con ildecreto legge 2 marzo 2012 n. 16, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 26aprile 2012, n. 44, prevedendo comunqueun importo massimo delle sanzioni com-misurato all’entità della spesa corrente.

9. Nannicini, Causi, Boccia, Misiani,Soro, Barbolini, Bianco, D’Ubaldo,Stradiotto, Vitali.

Alla premessa, sopprimere il capoversododicesimo.

10. Lanzillotta.

Alla premessa, sostituire il capoversododicesimo, con il seguente: l’urgenza im-posta dalla crisi rende necessaria la pienaattuazione, entro la fine della legislaturain corso, della legge delega, pur con tuttele necessarie verifiche;.

10. Lanzillotta, Vitali (nuova formula-zione).

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Al dispositivo, punto 1), sostituire ilprimo periodo con il seguente: dare pienae completa attuazione alla legge delega sulfederalismo fiscale adottando tutti i de-creti legislativi recanti disposizioni inte-grative e correttive che saranno ritenutiutili e prevedendo in particolar modointerventi diretti ad eliminare l’applica-zione dell’imposta municipale unica sullaprima abitazione e a garantire che ilgettito derivante dall’applicazione dell’im-posta stessa sulle seconde abitazioni ri-manga interamente in capo ai comuni,nonché introducendo a favore dei comunistessi la compartecipazione all’imposta sulreddito delle persone fisiche;.

11. Paolo Franco, Simonetti.

Al dispositivo, punto 1), dopo le parole:ritenuti utili aggiungere: previo raccordodel sistema tributario con le riforme or-ganizzative in corso di approvazione e/o diattuazione.

12. Lanzillotta.

Al dispositivo, punto 3), sostituire leparole: ed adottare quanto più tempesti-vamente possibile tutti gli atti conseguentie necessari ai fini della loro compiutadeterminazione, in modo da consentirel’avvio di una efficace revisione della spesadelle amministrazioni regionali e locali,specie in campo sanitario; » con le se-guenti: ed adottare, nel termine ineludibiledi tre mesi dall’approvazione del presenteatto di indirizzo, tutti gli atti conseguentie necessari ai fini della loro compiutadeterminazione, unico modo per avviareuna vera ed efficace spending review delleamministrazioni statali, specie in camposanitario;.

13. Paolo Franco, Simonetti.

Al dispositivo, punto 3), sostituire leparole: quanto più tempestivamente pos-sibile, con le seguenti: nel termine inelu-

dibile di tre mesi dall’approvazione delpresente atto di indirizzo.

15. Belisario.

Al dispositivo, punto 3), sostituire leparole: quanto più tempestivamente pos-sibile, con le seguenti: entro il termine disei mesi dalla data di approvazione delpresente documento.

* 13. Paolo Franco, Simonetti (nuova for-mulazione).

Al dispositivo, punto 3), sostituire leparole: quanto più tempestivamente pos-sibile, con le seguenti: entro il termine disei mesi dalla data di approvazione delpresente documento.

* 15. Belisario (nuova formulazione).

Al dispositivo, punto 3), dopo le parole:ed adottare, inserire le seguenti: , ancheattraverso il coinvolgimento formale dellaCommissione parlamentare per l’attua-zione del federalismo fiscale,.

14. Belisario.

Al dispositivo, dopo il punto 3), inserireil seguente:

3-bis) verificare l’impatto in termini dilivelli di spesa dell’attuazione dei costistandard sin qui adottati nel settore dellasanità, per valutare l’effettiva efficaciadella metodologia.

16. Lanzillotta.

Al dispositivo, dopo il punto 3), inserireil seguente:

3-bis) nel percorso di completamentodell’attuazione del federalismo fiscale,agire con la massima urgenza per rendereoperativo il criterio dei costi standardrelativi al servizio sanitario e dei fabbiso-gni standard per comuni e province, af-

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finché sia consentito agli enti territoriali dicontenere le addizionali regionali e locali,inducendo tutti gli amministratori allamassima responsabilizzazione;.

17. Paolo Franco, Simonetti.

Al dispositivo, punto 5), secondo periodo,sostituire la parola: consentendo, con laseguente: agevolando.

18. Belisario.

Al dispositivo, dopo il numero 5) inserireil seguente:

5-bis) rivedere, in relazione alla nor-mativa dettata del decreto legislativon. 149 del 2011, le misure di caratteresanzionatorio applicabili, a regime, aglienti locali che non abbiano rispettato gliobiettivi del patto di stabilità interno ed inparticolare l’assoggettamento, nell’annosuccessivo a quello di inadempienza, aduna riduzione del fondo sperimentale diriequilibrio o del fondo perequativo inmisura pari alla differenza tra il risultatoregistrato e l’obiettivo programmatico pre-determinato, stabilendo che la predettariduzione sia ripartita nella misura di unterzo in ciascuno dei tre esercizi successiviall’inadempienza;.

19. Barbolini.

Dopo il punto 6) del dispositivo, inserireil seguente:

6-bis) rimodulare l’imposta municipaleunica attraverso alleggerimenti tributarisulla prima casa, con possibilità di dedu-zioni ed esenzioni per i ceti sociali piùdeboli, con l’eliminazione dell’esenzionedal pagamento dell’imposta municipaleunica per le fondazioni bancarie, nonchéattraverso un’estensione della quota delgettito derivante dall’imposta a favoredelle amministrazioni comunali; abrogare,altresì, l’imposta di soggiorno ovvero prov-vedere all’introduzione di un vincolo diesclusività – riferito alla parziale coper-

tura delle spese per la realizzazione diopere di rilevanza turistica – sul gettitoderivante da eventuale imposta di scopoturistica;.

21. Belisario.

Sostituire il punto 7) del dispositivo, conil seguente:

7) per quanto riguarda la riforma or-ganica delle istituzioni di governo di areavasta, sostenere ogni disegno di legge co-stituzionale in materia di soppressioneintegrale delle Province;.

22. Belisario.

Al dispositivo, punto 7), dopo le parole:a ciascun livello di governo aggiungere leseguenti: nonché, conseguentemente, dal-l’eliminazione dei poteri fiscali oggi attri-buti, in modo eccessivamente frammen-tato, agli enti che saranno oggetto diaccorpamento.

23. Lanzillotta.

Al dispositivo, punto 8), sopprimere leseguenti parole: e con quelle in corso diapprovazione nell’ambito della Carta delleautonomie locali,;

24. Belisario.

Al dispositivo, sopprimere il punto 9).

25. Belisario.

Al dispositivo, punto 9), alla fine delperiodo aggiungere le seguenti parole: conparticolare riguardo alla forma di Go-verno, alla previsione del Senato federale,alla riduzione del numero dei membridelle Camere, alla eliminazione degli entiintermedi inutili e, in generale, alla revi-sione della Parte seconda della Carta co-stituzionale;.

26. Paolo Franco, Simonetti.

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Al dispositivo, sostituire il punto 10) conil seguente:

10) verificare il motivo della mancataemanazione dei decreti del Presidente delConsiglio dei ministri che completano ilpercorso del federalismo demaniale previ-sto dal decreto legislativo 28 maggio 2010n. 85, relativo all’attribuzione alle autono-mie territoriali di un proprio patrimonio;.

20. Paolo Franco, Simonetti.

Al dispositivo, punto 10), aggiungere infine le seguenti parole: , anche attraverso lavalutazione di una possibile dismissioneimmobiliare,.

27. Belisario.

Al dispositivo, sostituire il punto 14) conil seguente:

14) abrogare l’articolo 35 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante Di-sposizioni urgenti per la concorrenza, losviluppo delle infrastrutture e la compe-titività » (cosiddetto decreto sulle liberaliz-zazioni), in quanto interviene, in contrastocon l’articolo 119 della Costituzione, ac-centrando la gestione delle tesorerie diregioni ed enti locali e riportando in vigorele norme degli anni ’80 precedenti all’in-novazione costituzionale citata;.

28. Paolo Franco, Simonetti.

Al dispositivo, punto 14), sostituire leparole: riconsiderare la con le seguenti:valutare gli effetti della.

29. Lanzillotta.

Al dispositivo, punto 14), sostituire leparole da: anche valutando fino alla finedel capoverso con le seguenti: per verificarei reali effetti sui bilanci comunali, valu-tando la possibilità di diverse forme dicompensazione delle eventuali minori di-sponibilità per i Comuni.

30. Lanzillotta.

Al dispositivo sostituire il punto 15), conil seguente:

15) valutare l’opportunità di introdurremisure in grado di consentire alle regionidi ridurre le accise sulla benzina, sulgasolio e sul gas di petrolio liquefatto afavore dei cittadini residenti e delle im-prese aventi sede legale e operativa nellearee interessate dalle attività estrattive e diraffinazione;.

31. Belisario.

Al dispositivo, dopo il punto 15, inserireil seguente:

15-bis) valutare, con riferimento allanormativa adottata in materia di conferi-mento di funzioni a Roma capitale, l’op-portunità di esplicitare l’assegnazione aRoma capitale di ulteriori risorse finan-ziarie esclusivamente sulla base del crite-rio dei fabbisogni standard, con espressaesclusione della spesa storica; di integrarele disposizioni concernenti il trasportopubblico, la mobilità, il sistema produttivo,lo sviluppo urbano, l’edilizia pubblica eprivata; di modificare le disposizioni ri-guardanti il trasferimento di personale alnuovo ente, prevedendo che abbia luogosoltanto in modo contestuale e corrispon-dente alla riduzione delle dotazioni orga-niche di altri enti; rivedere altresì ledisposizioni sul personale aggiuntivo dellaGiunta capitolina.

32. Belisario.

Al dispositivo, dopo il punto 15, inserireil seguente:

15-bis) valutare l’opportunità, in mate-ria di risorse aggiuntive ed interventi spe-ciali, ad introdurre taluni parametri che,alla stregua dell’articolo 16, lettera c),della legge n. 42 del 2009 dovrebberoconcorrere ad orientare specificamente ladestinazione dei fondi speciali: si tratta, inparticolare, della collocazione geograficadegli enti, della loro prossimità al confinecon altri Stati o con regioni a statuto

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speciale, della specifica menzione dei ter-ritori montani, delle isole minori, comepure dell’esigenza di tutela del patrimoniostorico e artistico ai fini della promozionedello sviluppo economico e sociale.

33. Belisario.

Al dispositivo, dopo il punto 15, inserireil seguente:

15-bis) valutare l’opportunità, con rife-rimento ai meccanismi sanzionatori e pre-miali relativi a regioni, province e comuni,di rendere più rigorosi, attraverso oppor-tuni provvedimenti normativi, i regimi diincandidabilità ed incompatibilità degliamministratori locali in materia di con-flitti di interessi, nonché con riguardo aparticolari delitti di elevata pericolositàsociale.

34. Belisario.

Al dispositivo, dopo il punto 15), ag-giungere il seguente:

15-bis) sospendere, a partire dall’eser-cizio 2013, e fino alla definizione del

nuovo assetto delle province, i poteri delleprovince in materia di fiscalità.

35. Lanzillotta.

Al dispositivo, dopo il numero 15), ag-giungere il seguente:

15-bis) emanare entro sessanta giornidalla data di adozione del presente docu-mento lo schema tipo per la redazionedella relazione di fine mandato di cuiall’articolo 4, comma 5, del decreto legi-slativo 6 settembre 2011, n. 149, e stabilireche in caso di mancato rispetto del pattodi stabilità interno relativo agli anni 2010l’ente locale inadempiente sia assoggettato,nell’anno successivo a quello dell’inadem-pienza, ad una riduzione del fondo spe-rimentale di riequilibrio o del fondo pe-requativo in misura pari alla differenzatra il risultato registrato e l’obiettivo pro-grammatico predeterminato, e comunqueper un importo non superiore al 5 percento delle spese correnti registrate nel-l’ultimo consuntivo.

36. Nannicini, Causi, Boccia, Misiani,Soro, Barbolini, Bianco, D’Ubaldo,Stradiotto, Vitali.

Martedì 22 maggio 2012 — 139 — Commissione bicamerale

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ALLEGATO 3

Documento di cui all’articolo 5, comma 4, del Regolamento dellaCommissione, in materia di attuazione del federalismo fiscale.

ULTERIORE EMENDAMENTO

Sostituire l’intero testo con il seguente:

« La Commissione,

premesso che

a gravità dell’attuale condizioneeconomica e sociale impone di proseguirecon determinazione l’azione di riequilibriodei conti pubblici accompagnandola con ilperseguimento dell’equità e della crescitadell’economia nazionale che deve diven-tare, da questo momento in avanti, lapriorità dell’azione del Governo e del Par-lamento;

lo sforzo fiscale che è stato attuatoha comportato un inasprimento senza pre-cedenti della pressione fiscale, per cui èurgente avviare una sistematica attività direvisione della spesa pubblica (spendingreview), destinando prioritariamente le ri-sorse ricavate, insieme a quelle derivantidal contrasto all’evasione e all’elusionefiscale, alla riduzione della pressione fi-scale in particolare sui redditi da lavoro eda impresa, ridefinendo, nell’ambito dellariforma fiscale, un nuovo patto tra fisco econtribuenti;

in questo contesto, profondamentecambiato rispetto al momento in cui fuapprovata, acquista ancor più importanzala piena e completa attuazione della legge5 maggio 2009 n. 42, recante « Delega alGoverno in materia di federalismo fiscale,in attuazione dell’articolo 119 della Costi-tuzione », poiché i suoi principi ispiratoripossono fortemente contribuire allo sforzodel Paese per uscire dalla crisi anche se gli

strumenti ivi previsti andranno verificatialla luce del mutato quadro normativo emacroeconomico;

è indispensabile ad esempio supe-rare rapidamente, attraverso l’approva-zione della Carta delle autonomie locali, laseparazione finora operata tra il federali-smo fiscale e il processo di riallocazione eriorganizzazione delle funzioni tra i di-versi livelli di governo, il quale di per sépotrebbe consentire una riduzione dellaspesa corrente e una conseguente ridu-zione della tassazione a livello sub statale;

la responsabilità e l’autonomia deigoverni locali e regionali in campo fiscale,che sono tra i principi ispiratori dellalegge delega, risultano ora fondamentaliper attivare il circuito di controllo deicittadini sulle prestazioni delle ammini-strazioni e per renderle di conseguenzapiù efficienti e più capaci anche di ridurrela spesa e gli sprechi;

il meccanismo dei costi e dei fab-bisogni standard per regioni ed enti localirelativo ai livelli essenziali delle presta-zioni e alle funzioni fondamentali rappre-senta il modo per effettuare una efficacespending review nel sistema delle autono-mie territoriali e come tale può e deveprocedere se possibile accelerando le sca-denze previste, estendendone principi estrumenti attuativi anche all’apparato cen-trale dello Stato;

il coordinamento dinamico dellafinanza pubblica e la collaborazione tra ivari livelli di governo della Repubblica, alfine di distribuire in modo equo il carico

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del necessario riequilibrio finanziario,sono essenziali soprattutto in un momentodi crisi come l’attuale;

il prospetto sullo stato di attua-zione della legge delega e le questioniancora da affrontare, come risultano daiparagrafi 1.1 e 5 della seconda Relazionesemestrale della Commissione parlamen-tare per l’attuazione del federalismo fi-scale, approvata nella seduta del 21 luglio2011 e successivamente trasmessa alle Pre-sidenze delle Camere, indicano con chia-rezza il percorso da compiere per una suacompleta attuazione;

la Commissione ha successivamenteprovveduto, il 27 luglio 2011, ad esprimereparere sullo schema di decreto legislativorecante meccanismi sanzionatori e pre-miali relativi a regioni, province e comuni,e a tal proposito valuta negativamente chenon sia stato ancora approntato lo schemadi bilancio di mandato non consentendol’attivazione della procedura di controllo evalutazione da parte dei cittadini fin dalturno di elezioni amministrative del mag-gio 2012. Il 29 marzo 2012 la Commissioneha espresso parere sullo Schema di de-creto legislativo recante ulteriori disposi-zioni in materia di ordinamento di Romacapitale;

con le tre manovre economicheadottate con decreto tra il luglio e ildicembre 2011 per stabilizzare la situa-zione finanziaria e abbassare gli interessisul debito (legge 15 luglio 2011, n. 111, diconversione del decreto legge 6 luglio2011, n. 98; legge 14 settembre 2011,n. 148, di conversione del decreto legge 13agosto 2011, n. 138; legge 22 dicembre2011, n. 214, di conversione del decretolegge 6 dicembre 2011, n. 201) si è inter-venuti con tagli alle risorse di regioni edenti locali, con inasprimenti del patto distabilità interno e con modifiche struttu-rali all’assetto tributario in particolare deicomuni, che hanno prodotto un aumentodella pressione fiscale e una ulterioreriduzione della spesa per investimenti emolto meno una riduzione della spesacorrente e l’adozione di modelli più effi-cienti di produzione dei servizi locali;

con la legge 8 giugno 2011, n. 85, èstato prorogato di sei mesi, fino al 21novembre 2011, il termine per l’adozionedei decreti legislativi previsti dalla leggedelega, ed è stato prorogato a tre annidalla data di entrata in vigore dei decretilegislativi adottati il termine per l’adozionedi decreti legislativi recanti disposizioniintegrative e correttive;

vista l’urgenza imposta dalla crisi sirende necessaria un’accelerazione nell’at-tuazione della legge delega attraverso ilsuo completamento entro la fine di questalegislatura;

è necessario pertanto adottare tuttii decreti legislativi recanti disposizioni in-tegrative e correttive che saranno ritenutiutili, consentendo così l’avvio della tran-sizione verso il nuovo assetto in tutti i suoiaspetti che sono complementari tra di loroe non possono essere affrontati in modoseparato;

si tratta di colmare i vuoti ancoraesistenti rispetto alla legge delega, di ve-rificare lo stato di attuazione degli attiamministrativi previsti dai decreti legisla-tivi già approvati e di coordinare conappositi decreti legislativi le nuove normelegislative che sono nel frattempo entratein vigore, come quelle relative all’assettotributario dei comuni, con i meccanismiprevisti dalla legge delega e dai relatividecreti legislativi;

tutto ciò premesso

si impegna il Governo a:

1) dare piena e completa attuazionealla legge delega sul federalismo fiscaleadottando tutti i decreti legislativi recantidisposizioni integrative e correttive chesaranno ritenuti utili e prevedendo inparticolar modo interventi diretti ad eli-minare l’applicazione dell’imposta muni-cipale unica sulla prima abitazione e agarantire che il gettito derivante dall’ap-plicazione dell’imposta stessa sulle se-conde abitazioni rimanga interamente incapo ai comuni, nonché introducendo afavore dei comuni stessi la compartecipa-

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zione all’imposta sul reddito delle personefisiche;

2) insediare con la massima urgenzala Conferenza permanente per il coordi-namento della finanza pubblica, previstadall’articolo 5 della legge delega e per laquale le regioni, le province e i comunihanno già provveduto ad effettuare lerispettive designazioni secondo quanto sta-bilito dagli artt. 33-37 del decreto legisla-tivo 6 maggio 2011, n. 68. La Conferenzaconcorre alla definizione degli obiettivi difinanza pubblica per comparto, anche inrelazione ai livelli di pressione fiscale e diindebitamento, alla verifica periodica delnuovo ordinamento finanziario, propo-nendo eventuali modifiche o adeguamentidel sistema, ed è prevista l’istituzione diuna banca dati condivisa la quale risultaindispensabile per avviare efficacemente lenuove relazioni finanziarie tra i diversilivelli di governo;

3) verificare prioritariamente l’attua-zione della procedura per l’individuazionedei costi e fabbisogni standard e degliobiettivi di servizio, secondo quanto pre-visto dal decreto legislativo 26 novembre2010, n. 216, e dall’articolo 13 del decretolegislativo 6 maggio 2011, n. 68 ed adot-tare, nel termine ineludibile di tre mesidall’approvazione del presente atto di in-dirizzo, tutti gli atti conseguenti e neces-sari ai fini della loro compiuta determi-nazione, unico modo per avviare una veraed efficace spending review delle ammini-strazioni statali, specie in campo sanitario;

4) nel percorso di completamentodell’attuazione del federalismo fiscale,agire con la massima urgenza per rendereoperativo il criterio dei costi standardrelativi al servizio sanitario e dei fabbiso-gni standard per comuni e province, af-finché sia consentito agli enti territoriali dicontenere le addizionali regionali e localied inducendo tutti gli amministratori allamassima responsabilizzazione;

5) coordinare il tema della finanzalocale, in modo particolare per quantoriguarda le province, con le modificheordinamentali già contenute nell’articolo

23 della legge 22 dicembre 2011, n. 214, diconversione del decreto legge 6 dicembre2011, n. 201, e con quelle in corso diapprovazione nell’ambito della Carta dellaautonomie locali e della riforma costitu-zionale, con particolare riguardo allaforma di Governo, alla previsione del Se-nato federale, alla riduzione del numerodei membri delle Camere, alla elimina-zione degli enti intermedi inutili, e ingenerale alla revisione della Parte secondadella Carta costituzionale;

6) per quanto riguarda la riformaorganica delle istituzioni di governo diarea vasta, introdotta dal decreto-leggen. 201 del 2011, riconsiderare l’impattoche il trasferimento delle funzioni e dellerisorse oggi gestite dalle province avrà suibilanci e sull’organizzazione di regioni ecomuni, già gravati dalle difficili condi-zioni di sostenibilità del loro patto distabilità; le nuove norme ingenerano in-fatti confusione nel sistema delle autono-mie e conseguenze pesanti per lo sviluppodei territori, producendo notevoli costiaggiuntivi per lo Stato e per la pubblicaamministrazione;

7) prorogare sino al 31 marzo 2013gli organi di governo delle province chedevono essere rinnovati entro il 31 dicem-bre 2012, in modo che entro tale data ilParlamento riesca ad approvare una piùefficace riforma organica delle istituzionidi governo di area vasta che consideri unavera razionalizzazione delle province at-traverso la riduzione del numero delleamministrazioni; razionalizzazione chedovrà essere effettuata in ambito regio-nale, con la previsione di accorpamenti traprovince e mantenendo comunque saldo ilprincipio democratico della rappresen-tanza dei territori, con organi di governoeletti dai cittadini; ridefinizione e razio-nalizzazione delle funzioni, in modo dalasciare in capo ai nuovi enti esclusiva-mente le funzioni di area vasta; l’elimina-zione di tutti gli enti intermedi strumentali(agenzie, società, consorzi) che svolgonoimpropriamente funzioni che possono es-sere esercitate dalle istituzioni democrati-camente elette previste dalla Costituzione;

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l’istituzione delle città metropolitane comeenti per il governo integrato delle areemetropolitane; il riordino delle ammini-strazioni periferiche dello Stato, che deveessere legato al riordino delle province;infine, la destinazione dei risparmi cosìconseguiti ad un fondo speciale destinatoal rilancio degli investimenti degli entilocali;

8) adottare con gli strumenti di pro-grammazione finanziaria e la legge distabilità per il 2013 tutti i provvedimentiper il coordinamento dinamico della fi-nanza pubblica previsti dalla legge delegae dai decreti legislativi approvati, a partiredal percorso di convergenza degli obiettividi servizio ai livelli essenziali delle pre-stazioni e alle funzioni fondamentali di cuiall’articolo 117, secondo comma, lettere m)e p) della Costituzione (articolo 13 deldecreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68) edall’obiettivo programmato della pressionefiscale complessiva, nel rispetto dell’auto-nomia tributaria delle regioni e degli entilocali (articolo 18 della legge delega);

9) eliminare da subito tutte le normeche bloccano oggi l’autonomia dei comunie che non hanno effetti sui saldi di finanzapubblica e in generale rivedere le regoledel patto di stabilità interno, introdotte daldecreto legislativo n. 149 del 2011, inmateria di meccanismi sanzionatori e pre-miali relativi a regioni, province e comuni,anche nell’ambito della nuova legge costi-tuzionale di principi in materia di finanzae contabilità pubblica che, in base allalegge costituzionale di modifica dell’arti-colo 81, dovrà essere adottata entro il 28febbraio 2013. Il patto di stabilità internonon dovrà più essere sottoposto a continuevariazioni e dovrà porre alle autonomieterritoriali gli stessi vincoli complessivi alivello di singoli comparti che valgono peril bilancio dello Stato, consentendo l’eser-cizio dell’autonomia locale e lo sviluppodella spesa per investimenti. Una voltadefinite, le nuove regole del patto di sta-bilità interno potranno essere adottateanche con legge ordinaria che anticipi lalegge costituzionale di principi;

10) coordinare le nuove norme pre-viste dagli articoli 13 (Anticipazione spe-rimentale dell’imposta municipale propria)e 14 (Istituzione del tributo comunale suirifiuti e sui servizi) della legge 22 dicembre2011, n. 214, di conversione del decretolegge 6 dicembre 2011, n. 201, con i mec-canismi di riequilibrio e perequazione in-dividuati dalla legge delega e solo parzial-mente attuati con il decreto legislativo 14marzo 2011, n. 23, anche al fine di scio-gliere l’attuale ambiguità dell’IMU, checontiene al suo interno sia la componentecomunale che quella erariale, in base alprincipio di responsabilità fiscale di ognilivello istituzionale nei confronti dei cit-tadini. Per il sistema perequativo a regimedegli enti locali si tratta di passare da unaperequazione dei soli trasferimenti fisca-lizzati, come nell’attuale fondo sperimen-tale di riequilibrio, a una perequazione sulcomplesso delle risorse degli enti localisecondo i criteri dei fabbisogni standard edelle capacità fiscali standard;

11) verificare il motivo della mancataemanazione dei Dpcm che completano ilpercorso del federalismo demaniale previ-sto dal decreto legislativo 28 maggio 2010n. 85, relativo all’attribuzione alle autono-mie territoriali di un proprio patrimonio;

12) definire le modalità di finanzia-mento della spesa in conto capitale (ac-cesso al debito, proventi straordinari) diregioni ed enti locali, anche coordinandolecon la già citata legge costituzionale diprincipi conseguente alla riforma dell’ar-ticolo 81 della Costituzione, anche intro-ducendo meccanismi trasparenti e valuta-bili di raccordo fra perequazione infra-strutturale, fabbisogni standard e normeprogrammatiche per il coordinamento fraspese in conto capitale ordinarie e inter-venti speciali di cui al decreto legislativo31 maggio 2011, n. 88;

13) valorizzare lo strumento dell’ad-dizionale IRPEF da parte di regioni ecomuni, in particolar modo per quantoriguarda la struttura delle addizionali perscaglioni e aliquote, nonché la facoltà diintrodurre detrazioni, con l’obiettivo di

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garantire l’autonomia finanziaria degli entilocali secondo quanto previsto dall’articolo119 della Costituzione;

14) ripristinare il dettato del decretolegislativo 6 maggio 2011, n. 68 (Dispo-sizioni in materia di autonomia di en-trata delle regioni a statuto ordinario edelle province, nonché di determinazionedei costi e dei fabbisogni standard nelsettore sanitario), con particolare riferi-mento alla compartecipazione regionaleI.V.A. le cui modalità di attribuzionesiano stabilite in conformità con il prin-cipio di territorialità;

15) accelerare l’attuazione dei prin-cipi del federalismo fiscale nelle regioni astatuto speciale e nelle province autonome,assegnando priorità al completamento de-gli accordi in fase di discussione ai tavolidi confronto istituiti presso la Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome in baseall’articolo 27 della legge delega. È indi-spensabile rendere omogenea la disciplinadei tributi derivati dallo stato sull’intero

territorio nazionale ed estendere anchealle regioni a statuto speciale e alle pro-vince autonome i principi fondamentalidei sistemi perequativi basati sui criteridei fabbisogni standard e delle capacitàfiscali standard, anche modificando l’arti-colo 27 della legge delega;

16) abrogare l’articolo 35 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante « Di-sposizioni urgenti per la concorrenza, losviluppo delle infrastrutture e la compe-titività » (cosiddetto decreto sulle liberaliz-zazioni) in quanto interviene, in contrastocon l’articolo 119 della Costituzione, ac-centrando la gestione delle tesorerie diregioni ed enti locali e riportando in vigorele norme degli anni ’80 precedenti all’in-novazione costituzionale citata;

17) verificare lo stato di attuazione ditutti i decreti legislativi approvati, com-prensivi degli atti amministrativi previsti,al fine di definire un percorso per la lororeale definitiva entrata in vigore. »

37. Paolo Franco, Simonetti.

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ALLEGATO 4

Documento di cui all’articolo 5, comma 4, del Regolamento dellaCommissione, in materia di attuazione del federalismo fiscale.

PROPOSTA ALTERNATIVA DI DOCUMENTO PRESENTATADAL GRUPPO LEGA NORD

La Commissione,

premesso che

la gravità dell’attuale condizioneeconomica e sociale impone di proseguirecon determinazione l’azione di riequilibriodei conti pubblici accompagnandola con ilperseguimento dell’equità e della crescitadell’economia nazionale che deve diven-tare, da questo momento in avanti, lapriorità dell’azione del Governo e del Par-lamento;

lo sforzo fiscale che è stato attuatoha comportato un inasprimento senza pre-cedenti della pressione fiscale, per cui èurgente avviare una sistematica attività direvisione della spesa pubblica (spendingreview), destinando prioritariamente le ri-sorse ricavate, insieme a quelle derivantidal contrasto all’evasione e all’elusionefiscale, alla riduzione della pressione fi-scale in particolare sui redditi da lavoro eda impresa, ridefinendo, nell’ambito dellariforma fiscale, un nuovo patto tra fisco econtribuenti;

in questo contesto, profondamentecambiato rispetto al momento in cui fuapprovata, acquista ancor più importanzala piena e completa attuazione della legge5 maggio 2009 n. 42, recante « Delega alGoverno in materia di federalismo fiscale,in attuazione dell’articolo 119 della Costi-tuzione », poiché i suoi principi ispiratoripossono fortemente contribuire allo sforzodel Paese per uscire dalla crisi anche se glistrumenti ivi previsti andranno verificatialla luce del mutato quadro normativo emacroeconomico;

è indispensabile ad esempio supe-rare rapidamente, attraverso l’approva-zione della Carta delle autonomie locali, laseparazione finora operata tra il federali-smo fiscale e il processo di riallocazione eriorganizzazione delle funzioni tra i di-versi livelli di governo, il quale di per sépotrebbe consentire una riduzione dellaspesa corrente e una conseguente ridu-zione della tassazione a livello sub statale;

la responsabilità e l’autonomia deigoverni locali e regionali in campo fiscale,che sono tra i principi ispiratori dellalegge delega, risultano ora fondamentaliper attivare il circuito di controllo deicittadini sulle prestazioni delle ammini-strazioni e per renderle di conseguenzapiù efficienti e più capaci anche di ridurrela spesa e gli sprechi;

il meccanismo dei costi e dei fab-bisogni standard per regioni ed enti localirelativo ai livelli essenziali delle presta-zioni e alle funzioni fondamentali rappre-senta il modo per effettuare una efficacespending review nel sistema delle autono-mie territoriali e come tale può e deveprocedere se possibile accelerando le sca-denze previste, estendendone principi estrumenti attuativi anche all’apparato cen-trale dello Stato;

il coordinamento dinamico dellafinanza pubblica e la collaborazione tra ivari livelli di governo della Repubblica, alfine di distribuire in modo equo il caricodel necessario riequilibrio finanziario,sono essenziali soprattutto in un momentodi crisi come l’attuale;

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il prospetto sullo stato di attua-zione della legge delega e le questioniancora da affrontare, come risultano daiparagrafi 1.1 e 5 della seconda Relazionesemestrale della Commissione parlamen-tare per l’attuazione del federalismo fi-scale, approvata nella seduta del 21 luglio2011 e successivamente trasmessa alle Pre-sidenze delle Camere, indicano con chia-rezza il percorso da compiere per una suacompleta attuazione;

la Commissione ha successivamenteprovveduto, il 27 luglio 2011, ad esprimereparere sullo schema di decreto legislativorecante meccanismi sanzionatori e pre-miali relativi a regioni, province e comuni,e a tal proposito valuta negativamente chenon sia stato ancora approntato lo schemadi bilancio di mandato non consentendol’attivazione della procedura di controllo evalutazione da parte dei cittadini fin dalturno di elezioni amministrative del mag-gio 2012. Il 29 marzo 2012 la Commissioneha espresso parere sullo Schema di de-creto legislativo recante ulteriori disposi-zioni in materia di ordinamento di Romacapitale;

con le tre manovre economicheadottate con decreto tra il luglio e ildicembre 2011 per stabilizzare la situa-zione finanziaria e abbassare gli interessisul debito (legge 15 luglio 2011, n. 111, diconversione del decreto legge 6 luglio2011, n. 98; legge 14 settembre 2011,n. 148, di conversione del decreto legge 13agosto 2011, n. 138; legge 22 dicembre2011, n. 214, di conversione del decretolegge 6 dicembre 2011, n. 201) si è inter-venuti con tagli alle risorse di regioni edenti locali, con inasprimenti del patto distabilità interno e con modifiche struttu-rali all’assetto tributario in particolare deicomuni, che hanno prodotto un aumentodella pressione fiscale e una ulterioreriduzione della spesa per investimenti emolto meno una riduzione della spesacorrente e l’adozione di modelli più effi-cienti di produzione dei servizi locali;

con la legge 8 giugno 2011, n. 85, èstato prorogato di sei mesi, fino al 21

novembre 2011, il termine per l’adozionedei decreti legislativi previsti dalla leggedelega, ed è stato prorogato a tre annidalla data di entrata in vigore dei decretilegislativi adottati il termine per l’adozionedi decreti legislativi recanti disposizioniintegrative e correttive;

vista l’urgenza imposta dalla crisi sirende necessaria un’accelerazione nell’at-tuazione della legge delega attraverso ilsuo completamento entro la fine di questalegislatura;

è necessario pertanto adottare tuttii decreti legislativi recanti disposizioni in-tegrative e correttive che saranno ritenutiutili, consentendo così l’avvio della tran-sizione verso il nuovo assetto in tutti i suoiaspetti che sono complementari tra di loroe non possono essere affrontati in modoseparato;

si tratta di colmare i vuoti ancoraesistenti rispetto alla legge delega, di ve-rificare lo stato di attuazione degli attiamministrativi previsti dai decreti legisla-tivi già approvati e di coordinare conappositi decreti legislativi le nuove normelegislative che sono nel frattempo entratein vigore, come quelle relative all’assettotributario dei comuni, con i meccanismiprevisti dalla legge delega e dai relatividecreti legislativi;

tutto ciò premesso

si impegna il Governo a:

18) dare piena e completa attuazionealla legge delega sul federalismo fiscaleadottando tutti i decreti legislativi recantidisposizioni integrative e correttive che sa-ranno ritenuti utili e prevedendo in partico-lar modo interventi diretti ad eliminarel’applicazione dell’imposta municipaleunica sulla prima abitazione e a garantireche il gettito derivante dall’applicazionedell’imposta stessa sulle seconde abitazionirimanga interamente in capo ai comuni,nonché introducendo a favore dei comunistessi la compartecipazione all’imposta sulreddito delle persone fisiche;

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19) insediare con la massima urgenzala Conferenza permanente per il coordi-namento della finanza pubblica, previstadall’articolo 5 della legge delega e per laquale le regioni, le province e i comunihanno già provveduto ad effettuare lerispettive designazioni secondo quanto sta-bilito dagli artt. 33-37 del decreto legisla-tivo 6 maggio 2011, n. 68. La Conferenzaconcorre alla definizione degli obiettivi difinanza pubblica per comparto, anche inrelazione ai livelli di pressione fiscale e diindebitamento, alla verifica periodica delnuovo ordinamento finanziario, propo-nendo eventuali modifiche o adeguamentidel sistema, ed è prevista l’istituzione diuna banca dati condivisa la quale risultaindispensabile per avviare efficacemente lenuove relazioni finanziarie tra i diversilivelli di governo;

20) verificare prioritariamente l’at-tuazione della procedura per l’individua-zione dei costi e fabbisogni standard edegli obiettivi di servizio, secondo quantoprevisto dal decreto legislativo 26 novem-bre 2010, n. 216, e dall’articolo 13 deldecreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68 edadottare, nel termine ineludibile di tremesi dall’approvazione del presente atto diindirizzo, tutti gli atti conseguenti e ne-cessari ai fini della loro compiuta deter-minazione, unico modo per avviare unavera ed efficace spending review delleamministrazioni statali, specie in camposanitario;

21) nel percorso di completamentodell’attuazione del federalismo fiscale,agire con la massima urgenza per rendereoperativo il criterio dei costi standardrelativi al servizio sanitario e dei fabbiso-gni standard per comuni e province, af-finché sia consentito agli enti territoriali dicontenere le addizionali regionali e localied inducendo tutti gli amministratori allamassima responsabilizzazione;

22) coordinare il tema della finanzalocale, in modo particolare per quantoriguarda le province, con le modificheordinamentali già contenute nell’articolo23 della legge 22 dicembre 2011, n. 214, di

conversione del decreto legge 6 dicembre2011, n. 201, e con quelle in corso diapprovazione nell’ambito della Carta dellaautonomie locali e della riforma costitu-zionale, con particolare riguardo allaforma di Governo, alla previsione del Se-nato federale, alla riduzione del numerodei membri delle Camere, alla elimina-zione degli enti intermedi inutili, e ingenerale alla revisione della Parte secondadella Carta costituzionale;

23) per quanto riguarda la riformaorganica delle istituzioni di governo diarea vasta, introdotta dal decreto-leggen. 201 del 2011, riconsiderare l’impattoche il trasferimento delle funzioni e dellerisorse oggi gestite dalle province avrà suibilanci e sull’organizzazione di regioni ecomuni, già gravati dalle difficili condi-zioni di sostenibilità del loro patto distabilità; le nuove norme ingenerano in-fatti confusione nel sistema delle autono-mie e conseguenze pesanti per lo sviluppodei territori, producendo notevoli costiaggiuntivi per lo Stato e per la pubblicaamministrazione;

24) prorogare sino al 31 marzo 2013gli organi di governo delle province chedevono essere rinnovati entro il 31 dicem-bre 2012, in modo che entro tale data ilParlamento riesca ad approvare una piùefficace riforma organica delle istituzionidi governo di area vasta che consideri unavera razionalizzazione delle province at-traverso la riduzione del numero delleamministrazioni; razionalizzazione chedovrà essere effettuata in ambito regio-nale, con la previsione di accorpamenti traprovince e mantenendo comunque saldo ilprincipio democratico della rappresen-tanza dei territori, con organi di governoeletti dai cittadini; ridefinizione e razio-nalizzazione delle funzioni, in modo dalasciare in capo ai nuovi enti esclusiva-mente le funzioni di area vasta; l’elimina-zione di tutti gli enti intermedi strumentali(agenzie, società, consorzi) che svolgonoimpropriamente funzioni che possono es-sere esercitate dalle istituzioni democrati-camente elette previste dalla Costituzione;l’istituzione delle città metropolitane come

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enti per il governo integrato delle areemetropolitane; il riordino delle ammini-strazioni periferiche dello Stato, che deveessere legato al riordino delle province;infine, la destinazione dei risparmi cosìconseguiti ad un fondo speciale destinatoal rilancio degli investimenti degli entilocali;

25) adottare con gli strumenti diprogrammazione finanziaria e la legge distabilità per il 2013 tutti i provvedimentiper il coordinamento dinamico della fi-nanza pubblica previsti dalla legge delegae dai decreti legislativi approvati, a partiredal percorso di convergenza degli obiettividi servizio ai livelli essenziali delle pre-stazioni e alle funzioni fondamentali di cuiall’articolo 117, secondo comma, lettere m)e p) della Costituzione (articolo 13 deldecreto legislativo 6 maggio 2011, n. 68) edall’obiettivo programmato della pressionefiscale complessiva, nel rispetto dell’auto-nomia tributaria delle regioni e degli entilocali (articolo 18 della legge delega);

26) eliminare da subito tutte lenorme che bloccano oggi l’autonomia deicomuni e che non hanno effetti sui saldidi finanza pubblica e in generale rivederele regole del patto di stabilità interno,introdotte dal decreto legislativo n. 149del 2011, in materia di meccanismi san-zionatori e premiali relativi a regioni,province e comuni, anche nell’ambito dellanuova legge costituzionale di principi inmateria di finanza e contabilità pubblicache, in base alla legge costituzionale dimodifica dell’articolo 81, dovrà essereadottata entro il 28 febbraio 2013. Il pattodi stabilità interno non dovrà più esseresottoposto a continue variazioni e dovràporre alle autonomie territoriali gli stessivincoli complessivi a livello di singoli com-parti che valgono per il bilancio delloStato, consentendo l’esercizio dell’autono-mia locale e lo sviluppo della spesa perinvestimenti. Una volta definite, le nuoveregole del patto di stabilità interno po-tranno essere adottate anche con leggeordinaria che anticipi la legge costituzio-nale di principi;

27) coordinare le nuove norme pre-viste dagli articoli 13 (Anticipazione spe-rimentale dell’imposta municipale propria)e 14 (Istituzione del tributo comunale suirifiuti e sui servizi) della legge 22 dicembre2011, n. 214, di conversione del decretolegge 6 dicembre 2011, n. 201, con i mec-canismi di riequilibrio e perequazione in-dividuati dalla legge delega e solo parzial-mente attuati con il decreto legislativo 14marzo 2011, n. 23, anche al fine di scio-gliere l’attuale ambiguità dell’IMU, checontiene al suo interno sia la componentecomunale che quella erariale, in base alprincipio di responsabilità fiscale di ognilivello istituzionale nei confronti dei cit-tadini. Per il sistema perequativo a regimedegli enti locali si tratta di passare da unaperequazione dei soli trasferimenti fisca-lizzati, come nell’attuale fondo sperimen-tale di riequilibrio, a una perequazione sulcomplesso delle risorse degli enti localisecondo i criteri dei fabbisogni standard edelle capacità fiscali standard;

28) verificare il motivo della mancataemanazione dei Dpcm che completano ilpercorso del federalismo demaniale previ-sto dal decreto legislativo 28 maggio 2010n. 85, relativo all’attribuzione alle autono-mie territoriali di un proprio patrimonio;

29) definire le modalità di finanzia-mento della spesa in conto capitale (ac-cesso al debito, proventi straordinari) diregioni ed enti locali, anche coordinandolecon la già citata legge costituzionale diprincipi conseguente alla riforma dell’ar-ticolo 81 della Costituzione, anche intro-ducendo meccanismi trasparenti e valuta-bili di raccordo fra perequazione infra-strutturale, fabbisogni standard e normeprogrammatiche per il coordinamento fraspese in conto capitale ordinarie e inter-venti speciali di cui al decreto legislativo31 maggio 2011, n. 88;

30) valorizzare lo strumento dell’ad-dizionale IRPEF da parte di regioni ecomuni, in particolar modo per quantoriguarda la struttura delle addizionali perscaglioni e aliquote, nonché la facoltà diintrodurre detrazioni, con l’obiettivo di

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garantire l’autonomia finanziaria degli entilocali secondo quanto previsto dall’articolo119 della Costituzione;

31) ripristinare il dettato del decretolegislativo 6 maggio 2011, n. 68 (Disposi-zioni in materia di autonomia di entratadelle regioni a statuto ordinario e delle pro-vince, nonché di determinazione dei costi edei fabbisogni standard nel settore sanita-rio), con particolare riferimento alla com-partecipazione regionale I.V.A. le cui mo-dalità di attribuzione siano stabilite in con-formità con il principio di territorialità;

32) accelerare l’attuazione dei prin-cipi del federalismo fiscale nelle regioni astatuto speciale e nelle province autonome,assegnando priorità al completamento de-gli accordi in fase di discussione ai tavolidi confronto istituiti presso la Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome in baseall’articolo 27 della legge delega. È indi-spensabile rendere omogenea la disciplinadei tributi derivati dallo stato sull’intero

territorio nazionale ed estendere anchealle regioni a statuto speciale e alle pro-vince autonome i principi fondamentalidei sistemi perequativi basati sui criteridei fabbisogni standard e delle capacitàfiscali standard, anche modificando l’arti-colo 27 della legge delega;

33) abrogare l’articolo 35 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, recante « Di-sposizioni urgenti per la concorrenza, losviluppo delle infrastrutture e la compe-titività » (cosiddetto decreto sulle liberaliz-zazioni) in quanto interviene, in contrastocon l’articolo 119 della Costituzione, ac-centrando la gestione delle tesorerie diregioni ed enti locali e riportando in vigorele norme degli anni ’80 precedenti all’in-novazione costituzionale citata;

34) verificare lo stato di attuazione ditutti i decreti legislativi approvati, com-prensivi degli atti amministrativi previsti,al fine di definire un percorso per la lororeale definitiva entrata in vigore.

Paolo Franco, Simonetti.

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ALLEGATO 5

Documento di cui all’articolo 5, comma 4, del Regolamento dellaCommissione, in materia di attuazione del federalismo fiscale.

PROPOSTA ALTERNATIVA DI DOCUMENTO PRESENTATADAL GRUPPO ITALIA DEI VALORI

La Commissione Parlamentare per l’at-tuazione del federalismo fiscale,

preso atto che:

sin dalla approvazione della ri-forma costituzionale del 2001, non è maimancata la consapevolezza della necessitàdi accompagnare l’evoluzione della formadello Stato (e dell’architettura del sistemaamministrativo) con una parallela e coe-rente riforma della finanza regionale elocale, ispirata ai principi del cosiddettofederalismo fiscale: responsabilità finan-ziaria degli enti territoriali, autonomianella provvista delle risorse, loro suffi-cienza rispetto ai compiti attribuiti, auto-nomia e responsabilità di spesa, perequa-zione e solidarietà;

l’ineludibilità dell’attuazione del fe-deralismo fiscale è diventata oggi evidentesia sotto il profilo giuridico che, soprat-tutto, sotto quello politico ed economico.Al centro di questo processo vi è, infatti,il rapporto fiscale tra i cittadini, lo stato,le regioni e il sistema delle autonomie,nell’ambito del complessivo processo didecentramento della sovranità;

i criteri di convergenza economico-finanziaria e di coesione sociale, chel’Unione europea impone al nostro Paese,disegnano la cornice dentro cui lo Statocentrale deve chiamare il sistema delleregioni e delle autonomie locali a decli-nare responsabilità fiscale e autonomia dispesa. Completare, dunque, il disegno diun sistema ordinato di rapporti finanziaritra i livelli di governo richiede che siano

conciliati almeno tre principi garantitidalla Costituzione, come riformata nel2001: (1) l’autonomia finanziaria di en-trata e di spesa delle regioni e degli entilocali, con propria responsabilità conta-bile; (2) la perequazione necessaria perl’uniformità nei livelli essenziali delle pre-stazioni, che richiede importanti trasferi-menti perequativi; (3) la sostenibilità dellacondizione complessiva dei conti pubblici,nella consapevolezza che il sistema eco-nomico italiano sta attraversando una pe-santissima crisi, con gravi effetti sia sottoil profilo occupazionale che, inevitabil-mente, sotto quello della riduzione delladisponibilità finanziaria dello Stato, deter-minato dalla prospettiva di abbassamentodella base di ricchezza imponibile;

anche per questo, parte essenzialedel procedimento attuativo del c.d. « fede-ralismo fiscale » non può che trovare mo-mento di riflessione nella fase consultivaparlamentare. Non solo per rispondere aduna prescrizione di carattere normativo,ma piuttosto per rendere compatibile co-stituzionalmente il mutamento dell’assettostatuale di carattere istituzionale, fiscale etributario, messo in atto dalla legge n. 42del 2009;

il c.d. federalismo fiscale modellala forma e la struttura dello Stato. Incide,pertanto, sull’intimo equilibrio costituzio-nale, in riferimento alla distribuzione con-creta dei poteri (legislativi ed amministra-tivi); ma sopratutto sul godimento deidiritti civili e sociali, proclamati solenne-mente dalla nostra Carta costituzionale,

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senza distinzione di sesso, di razza, dilingua, di religione, di opinioni politiche, dicondizioni personali e sociali e – perquanto in questa sede rileva – senzadistinzione di luogo di residenza. L’espli-cito legame tra i livelli prestazionali ed idiritti civili e sociali rappresenta un« ponte » di collegamento tra la prima e laseconda parte della Costituzione;

considerato che:

sin dal percorso parlamentare cheha portato all’approvazione della leggen. 42 del 2009, il Gruppo Parlamentaredell’Italia dei Valori ha mantenuto sempreuna posizione costruttiva, apportando ilsuo contributo al miglioramento dei testi,senza per questo rinunciare a vigilare sullagaranzia dei valori costituzionali di auto-nomia, solidarietà, efficienza, responsabi-lità e trasparenza. Ci si è mossi, cioè, nellapiena consapevolezza della necessità didare attuazione alla riforma costituzionaledel 2001 e di cogliere l’opportunità chetale attuazione costituisce (passaggio dallaspesa storica ai costi standard e binomioautonomia-responsabilità), al fine di met-tere in moto un processo virtuoso cheporti ad una maggiore efficacia ed effi-cienza dell’amministrazione pubblica nelsuo complesso;

contestualmente vi è stata la con-sapevolezza dei rischi che un’attuazionedistorta e strumentale può provocare perl’unità del paese e per i diritti sociali edeconomici dei cittadini, in presenza di unquadro istituzionale ancora indefinito ri-guardo alla distribuzione delle funzioni trai livelli di governo e, in conseguenza, digrandezze finanziarie non ancora quanti-ficate né quantificabili;

in particolare, nell’ambito del pro-cedimento attuativo della legge delegan. 42 del 2009, risultano sinora emanatinove decreti legislativi: una loro analisidimostra come il percorso federalista ri-sulti, sinora, assai deludente: volto, cioè,più che a esplicare normativamente lepreziose indicazioni delle legge delega, aissare « bandiere » di carattere meramente

propagandistico, senza portata realmentemodificativa a vantaggio dei cittadini, deglielettori e dei contribuenti;

le criticità di ordine costituzionale,normativo, tributario e finanziario sonostate puntualmente ed analiticamente evi-denziate in seno alla Commissione parla-mentare per l’attuazione del federalismofiscale, da parte del Gruppo parlamentare« Italia dei Valori » anche attraverso lapresentazione – per ciascun decreto esa-minato – di pareri alternativi, nonché dinumerose proposte emendative;

le manovre economico finanziarieadottate, da ultimo, nel corso dell’anno2011 hanno operato ingentissime decurta-zioni alle risorse di regioni ed enti locali,con inasprimenti del patto di stabilitàinterno e con modifiche strutturali all’as-setto tributario in particolare dei comuni,che hanno prodotto un aumento dellapressione fiscale e una ulteriore riduzionedella spesa per investimenti senza unaadeguata riduzione della spesa corrente el’adozione di modelli più efficienti di pro-duzione dei servizi locali;

impegna il Governo:

sotto il profilo generale, a voler so-stenere, nell’ambito di un riassetto dell’or-dinamento statuale, ogni disegno di leggecostituzionale in materia di soppressioneintegrale delle Province;

sotto il profilo concernente l’ambitoattuativo della legge n. 42 del 2009, a volerpedissequamente rispettare i principi ed icriteri direttivi ivi contenuti nella emana-zione dei decreti legislativi attuativi rima-nenti, nonché i previsti atti amministrativi;

con riferimento al decreto legislativo28 maggio 2010, n. 85 (c.d. « federalismodemaniale »), a voler provvedere rapida-mente alla emanazione dei relativi decretiai fini della compiuta e concreta attribu-zione patrimoniale agli enti destinatari,anche con specifico riguardo ad una ri-duzione dello stock del debito pubblico,attraverso la valutazione di una possibiledismissione immobiliare;

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con riferimento al decreto legislativo17 settembre 2010, n. 156 ed al decretolegislativo in via di promulgazione concer-nenti « Roma Capitale », a voler emanare irelativi provvedimenti correttivi volti allaconcreta attuazione dell’articolo 24 dellalegge delega: esplicitando l’assegnazione aRoma Capitale di ulteriori risorse finan-ziarie in considerazione esclusivamente ifabbisogni standard con espressa esclu-sione della spesa storica; integrando ledisposizioni concernenti il trasporto pub-blico, la mobilità, il sistema produttivo, losviluppo urbano, l’edilizia pubblica e pri-vata; modificando le disposizioni riguar-danti il trasferimento di personale al nuovoente, solo in modo contestuale e corrispon-dente riduzione delle dotazioni organichedi altri enti, con riguardo al personale ag-giuntivo della Giunta capitolina;

con riferimento al decreto legislativo26 novembre 2010, n. 216 concernente i« fabbisogni standard », attraverso cui do-vrà individuarsi il costo ottimale dellefunzioni, di procedere senza indugio allaloro esatta definizione, anche con il coin-volgimento formale della Commissioneparlamentare per l’attuazione del federa-lismo fiscale;

con riguardo al decreto legislativo 14marzo 2011, n. 23 recante disposizioni inmateria di federalismo fiscale municipale,significativamente integrato dal decreto-legge n. 201 del 2011 convertito, con modi-ficazioni dalla legge n. 214 del 2011 (decre-to-legge c.d. « Salva Italia »), a voler rimo-dulare l’imposta municipale unica attra-verso alleggerimenti tributari sulla primacasa, con possibilità di deduzioni ed esen-zioni per i ceti sociali più deboli, con l’eli-minazione dell’esenzione dal pagamentodell’imposta municipale unica per le fonda-zioni bancarie, nonché attraverso un’esten-sione della quota del gettito derivante dal-l’imposta a favore delle amministrazionicomunali; a voler altresì abrogare l’impostadi soggiorno ovvero provvedere all’introdu-zione di un vincolo di esclusività – riferitoalla parziale copertura delle spese per la

realizzazione di opere di rilevanza turistica– sul gettito derivante da eventuale impostadi scopo turistica;

con riferimento al decreto legislativo6 maggio 2011, n. 68 (Fisco regionale ecosti standard), a voler considerare anchela media aritmetica oltreché la distribu-zione delle classi sociali sul territorio na-zionale, nell’ambito della definizione delfabbisogno standard sanitario, volto allaripartizione economico-finanziaria piùequa sull’intero territorio nazionale;

a valutare altresì l’opportunità diemanare un decreto legislativo correttivoal fine di consentire alle regioni di ridurrele accise sulla benzina, sul gasolio e sul gasdi petrolio liquefatto a favore dei cittadiniresidenti e delle imprese aventi sede legalee operativa nelle aree interessate dalleattività estrattive, anche compensando lariduzione con l’aumento dei diritti a caricodelle compagnie petrolifere;

con riguardo al decreto legislativo 31maggio 2011, n. 88, in materia di risorseaggiuntive ed interventi speciali, ad intro-durre a taluni parametri che, alla streguadell’articolo 16, lettera c), della legge n. 42dovrebbero concorrere ad orientare spe-cificamente la destinazione dei fondi spe-ciali: si tratta, in particolare, della collo-cazione geografica degli enti, della loroprossimità al confine con altri Stati o conregioni a statuto speciale, oltre che laspecifica menzione dei territori montani,delle isole minori, come pure dell’esigenzadi tutela del patrimonio storico e artisticoai fini della promozione dello sviluppoeconomico e sociale;

con riferimento al decreto legislativo6 settembre 2011, n. 149 recante mecca-nismi sanzionatori e premiali relativi aregioni, province e comuni, ad incremen-tare, attraverso opportuni provvedimentinormativi, i regimi di incandidabilità edincompatibilità degli amministratori localiin materia di conflitti di interessi nonchécon riguardo a particolari delitti di elevatapericolosità sociale;

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a voler riconsiderare la disciplina inmateria di tesoreria unica, introdotta dal-l’articolo 35 del decreto-legge 24 gennaio2012, n. 1, convertito, con modificazioni,dalla legge 24 marzo 2012, n. 27, anchevalutando l’opportunità di anticipare, conprovvedimento normativo, il termine ap-plicativo fissato al 31 dicembre 2014;

ad adottare le opportune iniziativevolte ad allentare i vincoli del Patto di sta-bilità interno, con particolare riferimentoalle spese per interventi infrastrutturali daparte degli enti locali più virtuosi; ad esclu-dere dal computo dei saldi validi ai fini delrispetto del patto di stabilità interno lespese per investimenti dei comuni virtuosi,consentendo così il finanziamento di operepubbliche di piccole e medie dimensioni,

immediatamente cantierabili, adatte all’in-tervento delle piccole e medie imprese, ecreando un volano per le attività economi-che, con un effetto di traino tanto più pre-zioso in questa fase di crisi economica edoccupazionale tenendo anche conto che lespese degli enti locali per le opere pubbli-che rappresentano più del 60 per centodelle spese in conto capitale delle nostrepubbliche amministrazioni; ad adottareiniziative per escludere il più possibile daisaldi utili del patto di stabilità interno ipagamenti a residui concernenti spese perinvestimenti effettuati nei limiti delle dispo-nibilità di cassa, a fronte di impegni rego-larmente assunti ai sensi dell’articolo 183del testo unico degli enti locali.

Belisario.

Martedì 22 maggio 2012 — 153 — Commissione bicamerale

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COMMISSIONE PARLAMENTAREDI INCHIESTA

sul fenomeno della mafiae sulle altre associazioni criminali, anche straniere

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI:

Riunione n. 70 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 22 maggio 2012. — Presidenzadel presidente PISANU.

Riunione n. 70.

Orario: dalle ore 13.50 alle ore 15.25.

Martedì 22 maggio 2012 — 154 — Commissione bicamerale

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INDICE GENERALE

COMITATO PER LA LEGISLAZIONE

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-BIS, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO:

Conversione in legge del decreto-legge 12 maggio 2012, n. 57, recante disposizioni urgenti inmateria di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nel settore dei trasportie delle microimprese. Esame C. 5194 – Governo (Parere alle Commissioni riunite XI e XII)(Esame e conclusione – Parere con condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Programma di lavoro della Commissione per il 2012 (COM(2011)777 def.).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea, relativa all’anno2012. Doc. LXXXVII-bis, n. 2. (Parere alla Commissione XIV) (Esame congiunto econclusione – Parere con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

COMMISSIONI RIUNITE (III, V e XIV Camera e 3a, 5a e 14a Senato)

COMUNICAZIONI DEL GOVERNO:

Sulla riunione informale del Consiglio europeo del 23 maggio 2012 (Svolgimento econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

COMMISSIONI RIUNITE (I e II)

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblicaamministrazione. C. 4434 Governo, approvato dal Senato, C. 3380 Di Pietro, C. 3850Ferranti, C. 4382 Giovanelli, C. 4501 Torrisi, C. 4516 Garavini e C. 4906 Ferranti (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11

ALLEGATO (Subemendamenti ed emendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti dell’Istituto nazionale confederale di assistenza (INCA-CGIL) edell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI), nell’ambito dell’esamedello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/52/CE cheintroduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori dilavoro che impiegano cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (Atto n. 466) . 20

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20

COMMISSIONI RIUNITE (I e VIII)

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 25

Martedì 22 maggio 2012 — 155 — Indice Generale

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COMMISSIONI RIUNITE (II e IX)

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/136/CE recante modificadella direttiva 2002/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materiadi reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa altrattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comuni-cazioni elettroniche e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autoritànazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori. Atto n. 462(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

I Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

COMITATO DEI NOVE:

Norme in materia di riduzione dei contributi pubblici in favore dei partiti e movimentipolitici, nonché misure per garantire la trasparenza e i controlli dei rendiconti deimedesimi. Delega al Governo per l’adozione di un testo unico delle leggi concernenti ilfinanziamento dei partiti e movimenti politici e per l’armonizzazione del regime relativoalle detrazioni fiscali. Emendamenti C. 4826-4953-4954-4985-5032-5063-5098-5114-5123-5127-5134-5136-5138-5142-5144-5147-5176-5198-A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante ulteriorimodifiche al testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamentomilitare, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, per lariorganizzazione del Ministero della difesa, degli uffici di diretta collaborazione delministro e degli enti vigilati. Atto n. 472 (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 35

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

Partecipazione italiana al sesto aumento di capitale della Banca di sviluppo del Consigliod’Europa. Emendamenti C. 5044-A Governo (Parere all’Assemblea) (Esame e conclusione– Parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

Modifiche al codice civile e all’articolo 3 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia discioglimento del matrimonio e della comunione tra i coniugi. Emendamenti C. 749-A Panize abb. (Parere all’Assemblea) (Esame e conclusione – Parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

IV Difesa

COMITATO DEI NOVE:

Modifica all’articolo 635 del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15marzo 2010, n. 66 in materia di nuovi parametri fisici per l’ammissione ai concorsi peril reclutamento nelle Forze armate. C. 3160-4084-4113-A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

INTERROGAZIONI:

5-06490 Fadda: Sull’eventuale chiusura del Reparto Investigazioni Scientifiche – RIS diCagliari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

ALLEGATO (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

RISOLUZIONI:

7-00833 Bosi: Sulle iniziative per la riorganizzazione dell’Istituto geografico militare.

7-00845 Rugghia: Sulle iniziative per la riorganizzazione dell’Istituto geografico militare(Discussione congiunta e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 41

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41

Martedì 22 maggio 2012 — 156 — Indice Generale

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V Bilancio, tesoro e programmazione

SEDE CONSULTIVA:

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43

Misure in materia di trasparenza, controllo dei bilanci e finanziamento dei partiti e deimovimenti politici. C. 4826 e abb.-A (Parere all’Assemblea) (Riesame degli articoli da 1 a5 – Parere favorevole, con condizioni volte a garantire il rispetto dell’articolo 81, quartocomma, della Costituzione – Parere su emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica di Croazia e il Governodella Repubblica italiana in materia di cooperazione culturale e d’istruzione, fatto aZagabria il 16 ottobre 2008. C. 3744 e abb.-A ed emendamenti (Parere all’Assemblea)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

Partecipazione italiana al sesto aumento di capitale della Banca di sviluppo del Consigliod’Europa. C. 5044-A Governo ed emendamenti (Parere all’Assemblea) (Esame e conclusione– Parere favorevole – Parere su emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

Disposizione per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria. Nuovo testo unificatoC. 2744 e abb. (Parere alla XIII Commissione) (Esame e rinvio – Richiesta di relazionetecnica, ai sensi dell’articolo 17, comma 5, della legge 31 dicembre 2009, n. 196) . . . . . . . . 50

Disposizioni concernenti il limite di altezza per l’ammissione ai concorsi per il reclutamentonelle Forze armate. C. 3160 e abb.-A ed emendamenti (Parere all’Assemblea) (Esame econclusione – Nulla osta – Parere su emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

VI Finanze

SEDE CONSULTIVA:

Modifiche al codice civile, concernenti le disposizioni penali in materia di società e consorzi.C. 1777 Di Pietro (Parere alla II Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53

Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell’intrattenimento e dello svago.Ulteriore nuovo testo unificato C. 762 e abb. (Parere alla XI Commissione) (Esame, ai sensidell’articolo 73, comma 1-bis, del regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria,e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

ALLEGATO (Proposta di parere formulata dal relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

AUDIZIONI:

Audizione del Direttore dell’Agenzia del demanio, sulle tematiche relative alla razionalizza-zione dell’utilizzo degli spazi da parte delle amministrazioni dello Stato, nell’ambitodell’esame della proposta di legge C. 4149 Comaroli (Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143,comma 2, del Regolamento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

VII Cultura, scienza e istruzione

SEDE REFERENTE:

Disposizioni in materia di temporanea insequestrabilità delle opere d’arte prestate da unoStato, da un ente pubblico o da un’istituzione di rilevante interesse culturale o scientificostranieri, durante la permanenza in Italia per l’esposizione al pubblico. Nuovo testo C.4432 Senatore Malan, approvato dal Senato, e abbinate C. 1937 Rosso e C. 3832 Carlucci(Seguito dell’esame e conclusione – Nomina del Comitato dei Nove) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

SEDE LEGISLATIVA:

Norme sull’acquisizione di conoscenze e competenze in materia di « Cittadinanza eCostituzione » e sull’insegnamento dell’inno di Mameli nelle scuole. C. 4117 Frassinetti eC. 2135 Coscia (Discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

Martedì 22 maggio 2012 — 157 — Indice Generale

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VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti dell’AGI (Associazione Imprese Generali) e dell’AISCAT (Asso-ciazione italiana società concessionarie autostrade e trafori) nell’ambito dell’esame dellaproposta di direttiva del Parlamento e del Consiglio sulle procedure d’appalto degli entierogatori nei settori dell’acqua, dell’energia e dei trasporti e dei servizi postali(COM(2011)895 def.), della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consigliosugli appalti pubblici (COM(2011)896 def.) e della proposta di direttiva del Parlamento edel Consiglio sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (COM(2011)897 def.) . . . . . . 69

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti dell’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili) nell’ambitodell’esame della proposta di direttiva del Parlamento e del Consiglio sulle procedured’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia e dei trasporti e dei servizipostali (COM(2011)895 def.), della proposta di direttiva del Parlamento europeo e delConsiglio sugli appalti pubblici (COM(2011)896 def.) e della proposta di direttiva del Parla-mento e del Consiglio sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (COM(2011)897 def.) . 70

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dell’Accordo quadro tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, dauna parte, e la Repubblica di Corea dall’altra, fatto a Bruxelles il 10 maggio 2010. C. 5076Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . 70

ATTI DEL GOVERNO:

Proposta di nomina del capitano di vascello Vittorio Alessandro a Presidente dell’Ente Parconazionale delle Cinque Terre. Nomina n. 144 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72

SEDE REFERENTE:

Modifiche alla disciplina legislativa in materia di sedi dell’ente « Parco nazionale GranParadiso ». Testo base C. 4913 Nicco (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73

IX Trasporti, poste e telecomunicazioniATTI DEL GOVERNO:

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/140/CE recantemodifica delle direttive 2002/21/CE che istituisce un quadro normativo comune per lereti ed i servizi di comunicazione elettronica, 2002/19/CE relativa all’accesso alle retidi comunicazione elettronica e alle risorse correlate, e all’interconnessione dellemedesime, e 2002/20/CE relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi dicomunicazione elettronica. Atto n. 463 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143,comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74

X Attivita produttive, commercio e turismo

ATTI DEL GOVERNO:

Documento recante indirizzi generali in tema di informazioni concernenti eventuali ina-dempimenti contrattuali dei clienti finali dei mercati dell’energia elettrica e del gas. Atton. 476 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . 76

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo2280 dello stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico per l’anno2012, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi. Atton. 477 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . 78

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decretolegislativo 26 marzo 2010, n. 59, di attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa aiservizi nel mercato interno. Atto n. 468 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, delregolamento) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

Martedì 22 maggio 2012 — 158 — Indice Generale

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SEDE CONSULTIVA:

Modifiche alla disciplina delle cambiali finanziarie. Testo unificato C. 4790 ed abb. (Parerealla VI Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

INDAGINE CONOSCITIVA:

Sulle caratteristiche attuali dello sviluppo del sistema industriale e il ruolo delle impresepartecipate dallo Stato, con particolare riferimento al settore energetico.

Audizione di rappresentanti del MEF – Dipartimento del Tesoro e di rappresentanti dell’ENI(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83

XI Lavoro pubblico e privato

RISOLUZIONI:

Sull’ordine dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85

7-00657 Giammanco: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.

7-00659 Fedriga: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.

7-00800 Muro: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP.

7-00825 Mattesini: Sulla ricostruzione delle carriere del personale ATA e ITP (Seguito delladiscussione congiunta e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazionie per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi. Nuovo testo unificato C. 4116Damiano, C. 4366 Cazzola, C. 4455 Di Pietro (Seguito dell’esame e conclusione) . . . . . . . . 88

ALLEGATO (Emendamenti del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

Disposizioni per il passaggio di personale civile dell’Amministrazione della difesa dall’areaprofessionale A all’area professionale B. C. 102 Vico (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

RISOLUZIONI:

7-00790 Moffa: Salvaguardia dei diritti lavorativi e previdenziali dei parlamentari cessati dalmandato (Seguito della discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/38/CE relativa all’isti-tuzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l’informazione e laconsultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensionicomunitarie. Atto n. 465 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

XII Affari sociali

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome diTrento e di Bolzano, nell’ambito dell’esame dell’ulteriore testo unificato C. 278-799-977-ter-1552-1942-2146-2355-2529-2693-2909/A recante « Principi fondamentali in materia digoverno delle attività cliniche per una maggiore efficienza e funzionalità del Serviziosanitario nazionale » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97

SEDE CONSULTIVA:

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare. Ulteriorenuovo testo unificato C. 2744 Cenni e abb. (Parere alla XIII Commissione) . . . . . . . . . . . . 97

ALLEGATO 1 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105

SEDE REFERENTE:

Norme per il riconoscimento della sindrome post polio come malattia cronica e invalidante.C. 3367 Codurelli (Seguito dell’esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) . . . . . . 97

Istituzione e disciplina dell’indagine farmacogenetica. C. 4083 Laura Molteni (Seguitodell’esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98

Martedì 22 maggio 2012 — 159 — Indice Generale

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Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e delle madri volti a garantire il segretodel parto alle donne che non intendono riconoscere i loro nati. C. 3303 Lucà e C. 1266Consiglio regionale del Piemonte (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

INTERROGAZIONI:

5-06308 Mancuso: Modifica della normativa sulla sperimentazione animale su primati.

5-06309 Ceccacci Rubino: Sperimentazione animale su primati destinati agli stabilimenti dellaHarlan Laboratories . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106

5-06525 Miotto: Mancata emanazione di un regolamento per la creazione di un registro deidottori in chiropratica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108

5-06578 Mancuso: Iniziative volte a sostenere il lavoro del Centro europeo per la prevenzionee il controllo delle malattie presso le regioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109

SEDE LEGISLATIVA:

Istituzione del registro nazionale e dei registri regionali degli impianti protesici mammari,obblighi informativi alle pazienti, nonché divieto di intervento di plastica mammaria allepersone minori. C. 3703-B Governo, approvato, con modificazioni, dalla 12a Commissionepermanente del Senato, già approvato dalla XII Commissione permanente della Camera(Seguito della discussione e approvazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103

XIII Agricoltura

AUDIZIONI INFORMALI:

Nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di raccolta,coltivazione e commercio dei tartufi C. 1823 e C. 2132.

Audizione informale dei rappresentanti del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottoriagronomi e dei dottori forestali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111

COMITATO RISTRETTO:

Interventi per il settore ittico. C. 2236 Oliverio e C. 2874 Nastri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111

SEDE REFERENTE:

Interventi per il settore ittico. C. 2236 Oliverio, C. 2874 Nastri, C. 5110 Delfino, C. 5129 DiGiuseppe e C. 5192 Catanoso (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento delle proposte dilegge C. 5110, C. 5129 e C. 5192) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

Disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi. C. 1823 Carlucci,C. 2132 Fiorio e C. 5095 Di Giuseppe (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento dellaproposta di legge C. 5095) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. C. 3905 Nastri, C. 4088 Jannone, C. 4503 DiGiuseppe e C. 5099 Delfino (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento della proposta dilegge C. 5099) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

SEDE CONSULTIVA:

Nuove norme in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo e tuteladell’incolumità pubblica. Testo unificato C. 1172 e abbinate (Parere alla XII Commissione)(Rinvio del seguito dell’esame) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112

XIV Politiche dell’Unione europea

SEDE CONSULTIVA:

Modifiche alla disciplina delle cambiali finanziarie. Testo unificato C. 4790 Fluvi e C. 4795Ventucci (Parere alla VI Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria. Testo unificato C. 2744Cenni e abb. (Parere alla XIII Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117

Martedì 22 maggio 2012 — 160 — Indice Generale

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ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/136/CE recante modificadella direttiva 2001/22/CE relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materiadi reti e di servizi di comunicazione elettronica, della direttiva 2002/58/CE relativa altrattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comuni-cazioni elettroniche e del regolamento (CE) n. 2006/2004 sulla cooperazione tra le autoritànazionali responsabili dell’esecuzione della normativa a tutela dei consumatori. Atto n. 462(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 126, comma 2, del regolamento, e conclusione –Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/140/CE recante modificadelle direttive 2002/21/CE che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed iservizi di comunicazione elettronica, 2002/19/CE relativa all’accesso alle reti di comuni-cazione elettronica e alle risorse correlate, e all’interconnessione delle medesime, e2002/20/CE relativa alle autorizzazioni per le reti e i servizi di comunicazione elettronica.Atto n. 463 (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 126, comma 2, del regolamento, econclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2009/109/CEE che modifica ledirettive 77/91/CEE, 78/855/CEE e 82/891/CEE e la direttiva 2005/56/CEE per quantoriguarda gli obblighi in materia di relazioni e di documentazione in caso di fusioni e scissioni.Atto n. 461 (Esame, ai sensi dell’articolo 126, comma 2, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . 119

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’ATTUAZIONE DEL FEDERALISMOFISCALE

Documento di cui all’articolo 5, comma 4, del Regolamento della Commissione, in materiadi attuazione del federalismo fiscale (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124

ALLEGATO 1 (Nuova formulazione della proposta di documento presentata dal presidente dellaCommissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

ALLEGATO 2 (Emendamenti alla nuova formulazione della proposta di documento presentatadal presidente della Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134

ALLEGATO 3 (Ulteriore emendamento) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140

ALLEGATO 4 (Proposta alternativa di documento presentata dal gruppo Lega Nord) . . . . . . . 145

ALLEGATO 5 (Proposta alternativa di documento presentata dal gruppo Italia dei Valori) . . 150

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 128

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLAMAFIA E SULLE ALTRE ASSOCIAZIONI CRIMINALI, ANCHE STRANIERE

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI:

Riunione n. 70 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

Martedì 22 maggio 2012 — 161 — Indice Generale

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Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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