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53 GIOVEDÌ 11 LUGLIO 2013 XVII LEGISLATURA BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI INDICE COMMISSIONI RIUNITE (VII Camera e 7 a Senato) ....... Pag. 3 COMMISSIONI RIUNITE (I e V) ...................... » 4 COMMISSIONI RIUNITE (VI e X) ..................... » 37 COMMISSIONI RIUNITE (VIII e X) .................... » 64 AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI (I) ................................ » 65 GIUSTIZIA (II) ................................. » 77 AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) ................... » 86 DIFESA (IV) ................................... » 94 BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) ............. » 99 FINANZE (VI) .................................. » 100 CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) ................ » 134 AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) ......... » 140 TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) ........... » 167 CAMERA DEI DEPUTATI N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Partito Democratico: PD; MoVimento 5 Stelle: M5S; Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: PdL; Scelta Civica per l’Italia: SCpI; Sinistra Ecologia Libertà: SEL; Lega Nord e Autonomie: LNA; Fratelli d’Italia: FdI; Misto: Misto; Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all’este- ro-Alleanza per l’Italia: Misto-MAIE-ApI; Misto-Centro Democratico: Misto-CD; Misto-Minoranze Lingui- stiche: Misto-Min.Ling; Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l’Italia (PLI): Misto-PSI-PLI.

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53 GIOVEDÌ 11 LUGLIO 2013

XVII LEGISLATURA

BOLLETTINODELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI

I N D I C E

COMMISSIONI RIUNITE (VII Camera e 7a Senato) . . . . . . . Pag. 3

COMMISSIONI RIUNITE (I e V) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4

COMMISSIONI RIUNITE (VI e X) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 37

COMMISSIONI RIUNITE (VIII e X) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 64

AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E

INTERNI (I) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 65

GIUSTIZIA (II) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 77

AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 86

DIFESA (IV) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 94

BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) . . . . . . . . . . . . . » 99

FINANZE (VI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 100

CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) . . . . . . . . . . . . . . . . » 134

AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) . . . . . . . . . » 140

TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) . . . . . . . . . . . » 167

CAMERA DEI DEPUTATI

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Partito Democratico: PD; MoVimento 5 Stelle: M5S; Il Popolo della Libertà -Berlusconi Presidente: PdL; Scelta Civica per l’Italia: SCpI; Sinistra Ecologia Libertà: SEL; Lega Nord eAutonomie: LNA; Fratelli d’Italia: FdI; Misto: Misto; Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all’este-ro-Alleanza per l’Italia: Misto-MAIE-ApI; Misto-Centro Democratico: Misto-CD; Misto-Minoranze Lingui-stiche: Misto-Min.Ling; Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l’Italia (PLI): Misto-PSI-PLI.

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ATTIVITA PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) . . . . . . . . Pag. 180

LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 181

AFFARI SOCIALI (XII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 198

AGRICOLTURA (XIII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 210

POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA (XIV) . . . . . . . . . . . . . . . » 219

COMITATO PARLAMENTARE PER LA SICUREZZA DELLA REPUB-BLICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 237

INDICE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 238

— 2 —

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COMMISSIONI RIUNITE

VII (Cultura, scienza e istruzione) della Camera dei deputatie 7a (Istruzione pubblica, beni culturali,

ricerca scientifica, spettacolo e sport) del Senato della Repubblica

S O M M A R I O

AUDIZIONI:

Seguito dell’audizione del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, MassimoBray, sulle linee programmatiche del suo dicastero (Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143,comma 2, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

AUDIZIONI

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente della VII Commissione della Ca-mera dei deputati, Giancarlo GALAN. —Interviene il Ministro dei beni e delleattività culturali e del turismo, MassimoBray.

La seduta comincia alle 14.05.

Seguito dell’audizione del Ministro dei beni e delle

attività culturali e del turismo, Massimo Bray, sulle

linee programmatiche del suo dicastero.

(Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143,comma 2, del regolamento, e rinvio).

Giancarlo GALAN, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraversol’attivazione di impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso, la trasmissione televisiva sul

canale satellitare della Camera dei depu-tati e la trasmissione diretta sulla web-tvdella Camera dei deputati.

Introduce quindi i temi dell’audizione.

Intervengono, per porre quesiti e for-mulare osservazioni, il deputato MatteoORFINI (PD), i senatori Sergio ZAVOLI(PD), Stefania GIANNINI (SCpI), France-sco Maria GIRO (PdL), Fabrizio BOC-CHINO (M5S), il deputato Giancarlo GA-LAN, presidente, e il senatore AndreaMARCUCCI, presidente della 7a Commis-sione del Senato della Repubblica.

Giancarlo GALAN, presidente, avverteche sono imminenti votazioni in Assem-blea. Rinvia quindi il seguito dell’audi-zione ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Giovedì 11 luglio 2013 — 3 — Commissioni riunite VII C. e 7a S.

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COMMISSIONI RIUNITE

I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)e V (Bilancio, tesoro e programmazione)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 4

SEDE REFERENTE:

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

ALLEGATO (Articolo aggiuntivo del Governo) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle19.45 alle 20.45.

SEDE REFERENTE

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente della I Commissione FrancescoPaolo SISTO. – Intervengono il vicemini-stro dell’economia e delle finanze StefanoFassina e il sottosegretario di Stato per losviluppo economico Claudio De Vincenti.

La seduta comincia alle 20.55.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio

dell’economia.

C. 1248 Governo.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del 9luglio 2013.

Francesco Paolo SISTO, presidente, co-munica che, secondo quanto stabilito nellariunione odierna della Conferenza dei pre-sidenti di gruppo, il decreto-legge saràiscritto all’ordine del giorno dei lavoridell’Assemblea a partire dalla seduta po-meridiana di giovedì 18 luglio.

Con riferimento all’organizzazione deilavori delle Commissioni, comunica chenella riunione testé svoltasi degli uffici dipresidenza, integrati dai rappresentantidei gruppi, delle Commissioni riunite si èconvenuto di iniziare l’esame degli emen-damenti alle ore 17 di lunedì 15 luglio, inmodo da consentire ai relatori e al Go-verno di compiere tutti gli approfondi-menti necessari in vista della predisposi-zione dei rispettivi pareri. Si è convenutoaltresì di fissare alle ore 9 di domani iltermine per la presentazione di eventualirichieste di riesame sugli emendamentidichiarati inammissibili, dei quali daràcomunicazione a breve. Le Commissionisaranno convocate alle ore 11.30 di do-mani stesso per dar modo alle presidenzedi comunicare l’esito del riesame degliemendamenti per i quali sarà stato chie-sto. Si è convenuto infine che le Commis-sioni lavoreranno sui soli emendamenti

Giovedì 11 luglio 2013 — 4 — Commissioni riunite I e V

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che saranno segnalati dai gruppi, nei limitidi numero già comunicati a ciascungruppo, oltre che sugli emendamenti cheriproducono condizioni od osservazionicontenute nei pareri espressi dalle Com-missioni competenti in sede consultiva edal Comitato per la Legislazione. Il ter-mine per la segnalazione degli emenda-menti è fissato alle ore 17 di domani.

Avverte che sono pervenuti i pareridelle Commissioni II, III, VI, VII, VIII, IX,XI, XII, XIII e XIV.

Comunica quindi che sono state pre-sentate circa 2.300 proposte emendative(che sono pubblicate in un fascicolo aparte) e che il Governo ha presentatol’articolo aggiuntivo 3.05 (vedi allegato). Iltermine per la presentazione di eventualisubemendamenti all’emendamento del Go-verno è fissato alle ore 11.30 di domani.

Avverte che, tra gli emendamenti pre-sentati, sono stati ritirati i seguenti: Boc-cuzzi 32.35, Rostellato 32.5, 32.6, 32.7,32.8, 32.9, 32.10, 32.11, 32.12, 32.13, 32.14,32.15, 32.16, 32.17, 32.18, 32.19, 32.20,32.21, 32.22, 32.23, 32.24, 32.25, 32.26,32.27, 32.28, 32.29, 32.30, 32.31, e 32.32,Rostellato 32.34, Rostellato 32.40, 32.41,32.42.

Riguardo agli emendamenti presentati,ricorda che, ai sensi del comma 7 dell’ar-ticolo 96-bis del Regolamento, non pos-sono ritenersi ammissibili le proposteemendative che non siano strettamenteattinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all’esame della Camera.

Tale criterio risulta più restrittivo diquello dettato, con riferimento agli ordi-nari progetti di legge, dall’articolo 89 delmedesimo Regolamento, il quale attribui-sce al Presidente la facoltà di dichiarareinammissibili gli emendamenti e gli arti-coli aggiuntivi che siano estranei all’og-getto del provvedimento. Ricordo, inoltre,che la lettera circolare del Presidente dellaCamera del 10 gennaio 1997 sull’istrutto-ria legislativa precisa che, ai fini del vagliodi ammissibilità delle proposte emenda-tive, la materia deve essere valutata conriferimento « ai singoli oggetti e alla spe-cifica problematica affrontata dall’inter-vento normativo ».

La necessità di rispettare rigorosa-mente tali criteri si impone ancor più aseguito della sentenza della Corte costitu-zionale n. 22 del 2012 e di alcuni richiamiespressi dal Presidente della Repubblicanel corso della precedente Legislatura.

In particolare, nella sentenza n. 22 del2012 la Corte costituzionale, nel dichiararel’illegittimità costituzionale del comma2-quater dell’articolo 2 del decreto-leggen. 225 del 2010, in materia di proroga deitermini, introdotto nel corso dell’esameparlamentare del disegno di legge di con-versione, ha sottolineato come « l’innestonell’iter di conversione dell’ordinaria fun-zione legislativa possa certamente essereeffettuato, per ragioni di economia proce-dimentale, a patto di non spezzare illegame essenziale tra decretazione d’ur-genza e potere di conversione ». « Se talelegame viene interrotto, la violazione del-l’articolo 77, secondo comma, della Costi-tuzione, non deriva dalla mancanza deipresupposti di necessità e urgenza per lenorme eterogenee aggiunte, che, proprioper essere estranee e inserite successiva-mente, non possono collegarsi a tali con-dizioni preliminari (sentenza n. 355 del2010), ma per l’uso improprio, da partedel Parlamento, di un potere che la Co-stituzione gli attribuisce, con speciali mo-dalità di procedura, allo scopo tipico diconvertire, o no, in legge un decreto-legge ».

Il principio della sostanziale omoge-neità delle norme contenute nella legge diconversione di un decreto-legge è statoaltresì richiamato nel messaggio del 29marzo 2002, con il quale il Presidentedella Repubblica, ai sensi dell’articolo 74della Costituzione, ha rinviato alle Camereil disegno di legge di conversione deldecreto-legge 25 gennaio 2002, n. 4, ed èstato ribadito nella lettera del 22 febbraio2011, inviata dal Capo dello Stato aiPresidenti delle Camere e al Presidente delConsiglio dei ministri nel corso dell’iter diconversione del decreto-legge 29 dicembre2011, n. 216. Il 23 febbraio 2012 il Pre-sidente della Repubblica ha altresì inviatoun’ulteriore lettera ai Presidenti delle Ca-mere e al Presidente del Consiglio dei

Giovedì 11 luglio 2013 — 5 — Commissioni riunite I e V

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Ministri, in cui ha sottolineato « la neces-sità di attenersi, nel valutare l’ammissibi-lità degli emendamenti riferiti ai decreti-legge, a criteri di stretta attinenza, al finedi non esporre disposizioni a rischio diannullamento da parte della Corte costi-tuzionale per ragioni esclusivamente pro-cedimentali ».

Pertanto, le Presidenze delle Commis-sioni riunite sono chiamate ad applicarerigorosamente le suddette disposizioni re-golamentari e quanto previsto dalla citatacircolare del Presidente della Camera deideputati del 1997.

Alla luce dei predetti criteri, sono dun-que da considerarsi inammissibili le se-guenti proposte emendative, che non re-cano disposizioni strettamente connesse oconsequenziali a quelle contenute nel testodel decreto-legge:

Allasia 1.18, volto a disciplinare l’ac-cesso da parte delle piccole e medie im-prese al fondo italiano di investimento;

Causi 1.24, che estende il finanzia-mento del Fondo di garanzia per PMIanche all’emissione di titoli di debito nellaforma di obbligazioni e cambiali finanzia-rie, modificando la natura del Fondostesso;

Sottanelli Romano 1.58, che incarical’ISVAP di provvedere per consentire alleimprese di assicurazione di assicurare leperdite patrimoniali derivanti dall’infrut-tuoso recupero del credito verso il soggettofinanziato e garantito da parte dei Confidio degli altri Fondi di garanzia gestiti dagliistituti di credito;

Busin 1.64, che introduce l’obbligoper il Governo di presentare una relazioneal Parlamento sulle maggiori entrate chederivano dalla lotta all’evasione fiscale alfine di destinarle a fondi per la riduzionedella pressione fiscale;

Alli 1.66, limitatamente alla nuovalettera c) del comma 1 che estende l’ac-cesso al Fondo di garanzia per le PMIall’acquisto della prima casa;

Giacomelli 1.01, che demanda a de-creto ministeriale la definizione dei criteri

con cui è apposta la garanzia dello stato aidebiti commerciali delle pubbliche ammi-nistrazioni;

Rughetti 1.02, che incrementa la di-sponibilità del Fondo per assicurare laliquidità per pagamenti dei debiti certi,liquidi ed esigibili istituito dal decreto-legge n. 35 del 2013, articolo 1, comma 10;

Faenzi 1.03, in materia di dismissionedi terreni demaniali agricoli e a vocazioneagricola;

Rughetti 1.04 che riguarda le dota-zioni del Fondo per assicurare la liquiditàper pagamenti dei debiti certi, liquidi edesigibili;

Gli identici Rondini 2.15, Donati 2.38e Palese 2.44, volti a consentire la frui-zione degli incentivi ai sensi della leggen. 488 del 1992 per investimenti in mac-chinari già effettuati dalle imprese arti-giane in attesa di essere erogati;

Milanato 2.45, che istituisce un cre-dito d’imposta a favore delle imprese cheesercitano attività di somministrazione evendita di alimenti a mezzo di distributoriautomatici per le spese di investimento perl’acquisto dei distributori stessi;

Nardi 2.56, volto ad istituire unFondo presso il Ministero dello sviluppoeconomico destinato a supportare le re-gioni nelle aree di insediamento indu-striale e nelle aree di crisi per gli inter-venti di acquisto e reindustrializzazione;

Saltamartini 2.59 relativo agli incen-tivi per investimenti in macchinari edimmobili aziendali;

Sottanelli Romano 2.01, volto ad ap-portare modifiche alla disciplina in mate-ria di strumenti di finanziamento per leimprese recata dall’articolo 32 del decreto-legge n. 83 del 2012. Peraltro le modifichetestuali proposte non sono riferibili all’ar-ticolo citato;

Scalfarotto 3.6, in materia di incen-tivi per auto imprenditorialità e auto im-piego;

Giovedì 11 luglio 2013 — 6 — Commissioni riunite I e V

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Nissoli 3.7 e 3.8, volti a stanziaresomme per programmi di specializzazioneper istituti alberghieri e perfezionamentoin tecniche culinarie;

Martella 3.01, in materia di agevola-zioni fiscali per incentivare l’aggregazionetra imprese;

Antezza 3.02, in materia di dismis-sione di terreni demaniali agricoli;

Bernini 3.03, in materia di locazionedi terreni demaniali agricoli e a vocazioneagricola;

Guidesi 3.04, volto ad assicurare alleregioni in equilibrio finanziario di com-pletare i programmi di investimento tec-nologico in sanità e il pagamento delleimprese;

gli identici Capodicasa 4.3 e Lauri-cella 4.5, che inseriscono un nuovo arti-colo nel codice del consumo volto a spe-cificare i poteri dell’Antitrust nella tuteladelle pratiche commerciali scorrette neisettori regolati;

gli identici Marco Di Maio 4.10,Gianluca Pini 4.21, Palese 4.26, Squeri4.33 e Caruso 4.38, in materia di redditodi impresa sulle imprese di distribuzionedi carburanti;

gli identici Marco Di Maio 4.12,Gianluca Pini 4.23, Palese 4.36 e Caruso4.39, volti a limitare la vigilanza dell’Au-torità per l’energia elettrica e il gas inmateria di traslazione dell’onere sui con-sumatori per la Robin tax ai soli soggettiche oltrepassano una certa soglia di fat-turato;

gli identici Marco Di Maio 4.13,Gianluca Pini 4.24, Palese 4.25 e Caruso4.41 volti ad uniformare il sistema dicalcolo dell’obbligo di immissione dei bio-carburanti;

Allasia 4.17, volto ad istituire unfondo per l’erogazione di contributi allepersone fisiche per la riduzione del prezzoalla pompa della benzina;

gli identici Vallascas 4.32 e 4.42, voltiad esentare dai contributi del Fondo per la

razionalizzazione della rete di distribu-zione dei carburanti le imprese della Re-gione Sardegna;

Palese 4.34, che incide sulla disci-plina relativa alla deduzione forfetaria infavore degli esercenti impianti di distribu-zione carburanti recata dall’articolo 34della legge n. 183 del 2011;

Fantinati 4.02, volto ad eliminare ivincoli di approvvigionamento dei distri-butori di carburanti per uso di autotra-zione;

gli identici Caruso 5.7, Vignali 5.30,Crippa 5.51, Gianluca Pini 5.32, in materiadi agevolazioni alle grandi imprese ener-givore;

De Menech 5.9, limitatamente alcomma 1-bis che incrementa l’aliquotadella Robin tax;

Zan 5.10, che modifica la complessivadisciplina della Robin tax;

Pilozzi 5.12 e Pilozzi 5.71, che de-mandano all’Autorità per l’energia elet-trica e il gas di modificare la disciplina delservizio di scambio sul posto;

Zaratti 5.13, che riforma complessi-vamente la disciplina del sostegno allefonti energetiche assimilate;

Corsaro 5.26, che riduce la compo-nente A2 della tariffa elettrica medianteriduzione del Fondo rotativo presso ilMediocredito centrale;

Corsaro 5.27, che riduce la compo-nente A2 della tariffa elettrica medianteriduzione dello stanziamento di cui all’ar-ticolo 11 del decreto stesso;

Nardi 5.28, in materia di distrettiindustriali;

Vignali 5.29, in materia di progettiper i consumatori finali di energia;

gli identici Di Gioia 5.31, Bressa 5.33,e Gianluca Pini 5.41 Latronico 5.46, voltiad eliminare la struttura progressiva delletariffe elettriche;

Giovedì 11 luglio 2013 — 7 — Commissioni riunite I e V

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Crippa 5.52, nella parte consequen-ziale in cui esclude le fonti assimilatedall’incentivazione prevista per le fontirinnovabili;

gli identici Latronico 5.58 e Latronico5.65, volti alla riduzione della componenteA3 della tariffa elettrica;

Laffranco 5.63, che esonera daglioneri di dispacciamento coloro che garan-tiscono un carico pressoché costante diore/anno alla rete;

Covello 5.75, che introduce un nuovosistema di incentivazione per i bioliquidisostenibili;

Covello 5.77, che interviene in mate-ria di impianti di produzione di energiaelettrica necessari per situazioni di emer-genza;

Librandi Romano 5.79 che prevedeche l’Autorità per l’energia elettrica ed ilgas adotti uno o più provvedimenti pereliminare l’attuale struttura progressivadelle tariffe elettriche rispetto ai consumie ad introdurre tariffe aderenti al costodel servizio;

Caruso 5.01 e 5.02, in materia disistemi efficienti di utenza;

De Micheli 5.03, in materia di cen-trali termoelettriche e turbogas, alimentateda fonti convenzionali;

Abrignani 5.04, volto impone un con-tributo per i costi di funzionamento delGSE a carico dei soggetti che beneficianodei meccanismi di sostegno per fonti rin-novabili ed efficienza energetica;

Milanato 5.05, in materia di conteni-mento degli oneri ai cittadini derivantidall’assicurazione obbligatoria dei profes-sionisti;

gli identici Russo 6.8, Mongiello 6.6,Causin 6.9 e Palazzotto 6.11, che preve-dono misure fiscali per favorire l’accessoal mercato dei prodotti della pesca;

Bruno Bossio 6.02, che estende alleimprese esercenti servizi di trasporto dipasseggeri le disposizioni in materia di

rimborso dell’accisa sul gasolio usato comecarburante per autotrazione impiegato da-gli autotrasportatori;

Crippa 7.11, volto a prevedere che ifinanziamenti per la cooperazione allosviluppo concessi ai sensi dell’articolo 2della legge n. 49 del 1987 siano restituitiin caso di delocalizzazione delle imprese;

Marcon 7.12, volto ad introdurrenella legge n. 49 del 1987 l’obbligo per leimprese di rispettare i parametri fissatidall’OCSE sulla responsabilità sociale delleimprese per l’accesso ai crediti agevolaticoncessi a valere sul fondo rotativo pressoil Mediocredito centrale;

Galati 7.15, volto ad introdurre nellalegge n. 49 del 1987 l’attribuzione allaPresidenza del Consiglio dei ministri dellavigilanza sul Mediocredito centrale;

Fragomeli 9.1, che esclude dai vincolidel patto di stabilità interno, per gli anni2013 e 2014 le spese sostenute dai comunie dalle province per il cofinanziamentonazionale dei fondi strutturali comunitari;

Mongiello 9.4, Palazzotto 9.16, Causin9.13 e Pagano 9.26, che recano la disci-plina sulle anticipazioni erogabili attra-verso il Fondo di rotazione di cui allalegge 16 aprile 1987, n. 183, per il cofi-nanziamento degli interventi nel settoredell’agricoltura e della pesca, eliminando ilriferimento al « saldo » tra il contributocomunitario e quello statale corrispon-dente;

Alli 9.15 e De Menech 9.21 prevedonoderoghe ai vincoli del patto di stabilitàinterno in relazione alle spese concernentiil cofinanziamento nazionale dei fondistrutturali;

Galati 9.25, che prevede la promo-zione attraverso la Fondazione Calabresinel Mondo la definizione di un progettopilota finalizzato alla valorizzazione dellereti di comunità costituite dagli italianiall’estero;

Latronico 9.01, che prevede che leamministrazioni competenti possano sti-

Giovedì 11 luglio 2013 — 8 — Commissioni riunite I e V

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pulare contratti istituzionali di sviluppoper la realizzazione di nuovi progetti stra-tegici finanziati con risorse nazionali, del-l’Unione europea e del Fondo per losviluppo e la coesione;

Bonavitacola 9.03 che prevede la li-quidazione di indennizzi dovuti per revocalegittima dell’aggiudicazione o per legit-timo diniego di approvazione derivante dasopravvenuta indisponibilità delle risorsefinanziarie già impegnate;

Coppola 10.9 e Quintarelli 10.23, iquali modificano la disciplina e la misuradei contributi dovuti dalle imprese titolaridi autorizzazione generale per l’installa-zione e fornitura di reti pubbliche dicomunicazioni ai sensi dell’allegato 10 delcodice delle comunicazioni elettroniche(decreto legislativo n. 259 del 2003);

Caparini 10.11, il quale sopprime lanecessità delle autorizzazioni previste da-gli articoli 146, 147 e 159 del Codice deibeni culturali e del paesaggio (decretolegislativo n. 42 del 2004) per alcune ti-pologie di interventi di nuove installazionie di modifica di impianti radioelettrici;

Caparini 10.12, il quale modifical’ambito di applicazione del decreto legi-slativo n. 11 del 2010 di attuazione delladirettiva 2007/64/CE relativa ai servizi dipagamento nel mercato interno, con rife-rimento ad alcune tipologie di operazionidi pagamento eseguite tramite dispositividi telecomunicazione, digitali o informa-tici;

Vignali 10.25, il quale, attraverso mo-difiche al decreto del Ministro dello svi-luppo economico 22 gennaio 2008, n. 37,interviene sulla disciplina concernentel’abilitazione per l’installazione di impiantitelefonici e di telecomunicazione internicollegati alla rete pubblica;

Saltamartini 10.26 volto a stabilireche l’offerta di accesso ad internet alpubblico non richiede l’identificazionepersonale degli utilizzatori quando noncostituisce l’attività commerciale preva-lente del gestore di un pubblico esercizio;

Caparini 10.01 e 10.02, i quali inter-vengono in materia di trattamento fiscaledelle misure economiche compensativepercepite dalle emittenti televisive locali aseguito del volontario rilascio delle fre-quenze di cui al decreto del Ministerodello sviluppo economico del 23 gennaio2012;

gli identici Miotto 11.1, De Mita 11.10e Milanato 11.12, nonché l’articolo aggiun-tivo Di Gioia 11.05, in materia di dirittod’autore e diritto all’equo compenso;

Di Gioia 11.01, 11.02, 11.03 e 11.04,Melilla 11.06 e 11.07, Ginefra 11.08, Palese11.015 e 11.016, e Losacco 11.022 e 11.023,recanti misure per il sostegno alle impreseradiotelevisive locali;

Rampi 11.09, che reca modifiche allenorme di pubblica sicurezza in relazioneallo spettacolo dal vivo;

Bonomo 11.010, che esenta le asso-ciazioni di volontariato dal pagamento deidiritti di autore;

Rampi 11.011, recante disposizioni dicarattere agevolativi in favore degli enti,associazioni e fondazioni senza fine dilucro che operano nel settore dello spet-tacolo;

Blazina 11.012, recante liberalizza-zioni in materia di apertura delle salecinematografiche;

Orfini 11.018, relativo ai compensidei componenti degli organi societari delleistituzioni culturali;

Orfini 11.019, che estende agli entiche svolgono servizi culturali l’esclusionedalle limitazioni in materia di acquisto dimobili, arredi e autovetture;

Orfini 11.020, che reca disposizioni dicarattere ordinamentale alla disciplina deimedia audiovisivi e radiofonici;

Piccoli Nardelli 11.021, recante di-sposizioni per lo sviluppo di biblioteche earchivi, e per interventi di promozionedella lettura;

Giovedì 11 luglio 2013 — 9 — Commissioni riunite I e V

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Palese 11.024 e 11.025 relativi allaquantificazione della quota prevista an-nualmente a sostegno dell’emittenza ra-diotelevisiva locale;

Fedriga 12.4, che prevede, entro il 1o

gennaio 2014, il trasferimento della pro-prietà del Castello di Miramare alla Re-gione Friuli-Venezia Giulia, la quale èautorizzata a trasferire lo stesso bene alComune di Trieste;

Grassi 12.01 e Elvira Savino 12.05,che prevedono un credito d’imposta per ilpersonale a progetto stabilizzato nel set-tore dei servizi di call center;

Corsaro 12.02 e 12.03, che qualifi-cano a fini fiscali le misure economichecompensative percepite dalle emittenti te-levisive locali a seguito del volontario ri-lascio delle frequenza;

Patriarca 12.04, che modifica la leggen. 394 del 1991, in materia di aree pro-tette, al fine di includere le imprese socialie le cooperative sociali tra i soggetti coin-volti nella relativa gestione;

Centemero 12.06, volto ad escluderedalla disciplina in materia di cessione diprodotti agricoli e agroalimentari, previstadall’articolo 62 del decreto-legge n. 1 del2012) i prodotti alimentari ceduti tra glioperatori della filiera del farmaco (ad es.integratori alimentari e prodotti per l’in-fanzia);

Balduzzi 12.07, che al fine di soste-nere le imprese creditrici dei comuni dis-sestati riserva una quota dell’accantona-mento relativo agli enti locali (previstodall’articolo 1, comma 10, del decreto-legge n. 35 del 2013) a favore dei comuniche hanno deliberato il dissesto finanzia-rio;

Fauttilli 12.08, che disciplina le mo-dalità con cui l’Autorità per l’energia elet-trica e il gas assicura il rispetto dei vincolidi finanza pubblica;

Oliaro 12.09, che prevede la detassa-zione degli utili reinvestiti nell’acquisi-zione di aziende di autotrasporto e dilogistica;

Tullo 12.010 e 12.011, che modificanole misure per le società cooperative e dimutuo soccorso previste dall’articolo 23del decreto-legge n. 179 del 2012, in par-ticolare differendo al 1o gennaio 2015 larelativa iscrizione nella sezione delle im-prese sociali presso il registro delle im-prese nell’apposita sezione dell’albo dellesocietà cooperative;

Sanna 12.012, che disciplina le fun-zioni nazionali relative al Parco geomine-rario storico e ambientale della Sardegna;

gli identici Caparini 13.18 e De Mi-cheli 13.34, nonché Saltamartini 13.19,volti ad alleggerire il carico fiscale gra-vante sui servizi di telefonia in abbona-mento, attraverso la introduzione di uncontributo annuale a carico dei soggettiche forniscono in Italia servizi di comu-nicazione elettronica attraverso internet;

Gelmini 13.01, recante disposizionivolte a disciplinare l’utilizzo di piatta-forme accreditate per gli acquisti di benie di servizi delle tecnologie della comuni-cazione e dell’informazione;

Saltamartini 13.44 che riguarda ladefinizione dell’ammontare e la riparti-zione del contributo annuale dei soggettiche forniscono in Italia servizi di comu-nicazione elettronica attraverso internet;

Cimbro 14.5, recante disposizioni cheimpongono alla pubblica amministrazionedi rendere operativa entro il 1o gennaio2014 l’infrastruttura tecnologica e il sof-tware applicativo che consenta a tutti icittadini di comunicare sia mediante per-sonal computer che mediante telefonia diultima generazione;

Cimbro 14.6, recante disposizioni sul-l’utilizzo dei risparmi ottenuti dalle pub-bliche amministrazioni che si siano rese« diligenti » in relazione al rispetto delledisposizioni in materia di uso delle tec-nologie dell’informazione;

Coppola 14.2, che detta disposizioniin materia di trasmissione per via telema-tica di documenti informatici;

Giovedì 11 luglio 2013 — 10 — Commissioni riunite I e V

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Zanetti 14.10, che consente in alcunicasi la possibilità che siano sottoscritti conla firma digitale gli atti di trasferimento dicui all’articolo 2556 del codice civile (im-prese soggette a registrazione);

Dieni 14.12, che prevede l’elimina-zione del corrispettivo a carico dei richie-denti il rilascio della carta d’identità elet-tronica a decorrere dalla data di entrata invigore della legge di conversione del de-creto-legge in esame;

Saltamartini 14.13 che prevede ilcoinvolgimento della Conferenza unificatanella definizione delle modalità tecnicheper l’attuazione del domicilio digitale;

Quintarelli 14.01, che amplia le pos-sibilità di d’accesso all’elenco recante l’In-dice nazionale degli indirizzi di postaelettronica certificata (INI-PEC);

Marco Meloni 15.1, volto ad esclu-dere la possibilità che la pubblica ammi-nistrazione imponga per la fruizione diservizi erogati in formato digitale oneriaggiuntivi rispetto alla fruizione dei me-desimi servizi offerti in formato analogico;

Caparini 15.3 che riguarda l’installa-zione di nuovi apparati di trasmissione ecomunicazione elettronica da parte di ope-ratori che utilizzino infrastrutture di retepreesistenti;

Naccarato 15.02 volto a consentireall’Agenzia per l’Italia digitale e alle am-ministrazioni pubbliche interessate di sti-pulare convenzioni con società concessio-narie dotate di piattaforme tecnologicheintegrate erogatrici di servizi su scalanazionale;

Naccarato 15.03 che autorizza unostanziamento in favore del finanziamentodi investimenti in reti di accesso wirelessin tecnologia wi-fi per il collegamento dipunti di erogazione di servizi pubblicidiffusi sul territorio nazionale in areeinfrastrutturalmente disagiate;

Chiarelli 17.01, che introduce dispo-sizioni di modifica della disciplina vigentein materia di svolgimento delle proceduredel pubblico registro automobilistico;

Coppola 17.02, volto a modificare leprocedure relative alle agevolazioni fiscaliconcernenti le spese mediche;

Coppola 17.03, volto a differire iltermine di entrata in vigore della dispo-sizione di cui all’articolo 15, comma 2-bisdella legge n. 241 del 1990, che impone apena di nullità la sottoscrizione con firmadigitale o con altra firma elettronica qua-lificata degli accordi stipulati fra pubbli-che amministrazioni;

Naccarato 17.04 che reca diverse mi-sure per la promozione e la valorizzazionedigitale dei beni culturali italiani attra-verso visite virtuali a musei e monumentidi proprietà statale e riproduzioni di beniculturali;

Lavagno 18.8 volto ad escludere dalpatto di stabilità i fondi per le bonifichedei siti interesse nazionale;

De Micheli 18.37, Mattiello 18.59,Rubinato 18.65, Merlo 18.74 e Tinagli18.151, che destinano una quota dell’ottoper mille alla valorizzazione e all’ammo-dernamento del patrimonio immobiliarescolastico;

Centemero 18.40, relativa all’assegna-zione della manutenzione ordinaria alleistituzioni scolastiche autonome;

Bobba 18.41, che destina risorse allaregione Piemonte a valere sul fondo PARFSC 2007/2013 per la realizzazione delcollegamento Torino Ceres Aeroporto diCaselle;

Mura 18.45 volto all’assunzione dipersonale da parte degli enti locali;

Losacco 18.48, e 18.70, volti allacreazione di un modello di rilevamento delrischio sismico;

Guerra 18.53 e 18.54, volti alla mo-difica del Patto di stabilità interno deglienti locali;

Rosato 18.71, volto ad attribuire allaregione Friuli Venezia Giulia fondi per larealizzazione della terza corsia della trattaautostradale A4 Quarto d’Altino-Villesse-Gorizia;

Giovedì 11 luglio 2013 — 11 — Commissioni riunite I e V

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Guerra 18.58, volto a disporre uncontributo per le unioni dei comuni;

Zan 18.79 e 18.148, volti a finanziaregli interventi dei piani di azione forestaliregionali;

Coscia 18.82, volto ad escludere dalpatto di stabilità interno le spese sostenuteper interventi di edilizia scolastica;

Bragantini 18.87, che fissa un ter-mine per l’emanazione del DPCM volto astabilire criteri e modalità per l’applica-zione del pedaggio sulle autostrade e suiraccordi autostradali in gestione diretta diANAS S.p.a;

Faenzi 18.123, che reca norme perl’avvio dei lavori di adeguamento della SS372 « Telesina »;

Costa 18.125 volto a modificare ilcomma 6-bis dell’articolo 16 del decretolegge n. 95 del 2012, concernente l’appli-cazione di riduzioni di spesa ai comuniassoggettati nel 2012 alle regole del pattodi stabilità interno;

Latronico 18.134, volto a dettare spe-cifiche norme nell’ambito degli strumentidella programmazione negoziata (pattoterritoriale e contratto d’area);

Galgano 18.137, che prevede unostanziamento di risorse per interventi diricostruzione, riparazione e miglioramentosismico di immobili compresi all’internodel piano integrato di recupero del borgostorico di Spina del comune di Marsciano;

Brandolin 18.146, volto a disciplinarela destinazione di finanziamenti assegnatidallo Stato alla regione Friuli VeneziaGiulia e Stato a interventi da concertaretra Stato e regioni nell’ambito della revi-sione dell’intesa generale quadro di cuialla legge n. 443 del 2001 (legge obiettivo);

Taricco 18.152, che destina quotaparte delle risorse di cui all’articolo 32,comma 6, del decreto legge n. 98 del 2011,relative a risorse revocate concernenti fi-nanziamenti destinati a infrastrutture

strategiche, al completamento della lineaferroviaria Bra Alba e al raddoppia dellalinea ferroviaria Fossano Cuneo;

Bobba 18.153, che destina quotaparte delle risorse di cui all’articolo 32,comma 6, del decreto legge n. 98 del 2011,relative a risorse revocate concernenti fi-nanziamenti destinati a infrastrutturestrategiche, al completamento della coper-tura del passante ferroviario di Torino edel collegamento ferroviario Novara Sere-gno Malpensa;

Guerra 18.01, volto a dettare normeper la determinazione degli obiettivi edella verifica del rispetto del patto distabilità;

Covello 19.20, volto a modificare ladisciplina vigente concernente il con-traente generale di cui all’articolo 176,comma 9, del Codice dei contratti pubblicirelativamente alla verifica, da parte delsoggetto aggiudicatore, del regolare adem-pimento degli obblighi contrattuali delcontraente medesimo;

Guidesi 19.3, che modifica la disci-plina delle funzioni dell’Autorità di rego-lazione dei trasporti relativamente all’in-dividuazione delle tariffe autostradali;

Saltamartini 19.9, che reca novelleagli articoli 240 e 241 del Codice deicontratti pubblici in materia di accordobonario e di definizione delle riserve;

Garavini 19.6, che prevede che ilvolume di affari concernenti le prestazionidi servizi rese da un soggetto passivostabilito nel territorio nazionale non rilevaai fini dell’applicazione delle norme pre-videnziali facenti capo alle Casse nazionalidi previdenza e assistenza di liberi pro-fessionisti;

Polidori 19.7, che integra la disciplinadell’articolo 118 del Codice dei contrattipubblici relativa al subappalto;

Polidori 19.8, volto ad introdurre nelCodice dei contratti pubblici un nuovoarticolo concernente la disciplina dell’an-ticipazione sul prezzo di appalto;

Giovedì 11 luglio 2013 — 12 — Commissioni riunite I e V

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Polidori 19.01, che inserisce nel Co-dice dei contratti pubblici un nuovo arti-colo volto al riconoscimento di funzioni diinteresse pubblico alle casse edili;

gli identici Ravetto 20.1 e Meta 20.2,i quali, con la finalità di garantire l’effet-tivo finanziamento dei programmi di si-curezza stradale attraverso una maggioreefficacia del sistema sanzionatorio, inter-vengono in materia di riduzione dellesanzioni in presenza di determinate con-dizioni e di pagamento delle sanzioni conmezzi elettronici;

Bruno Bossio 20.13, il quale, attra-verso una modifica dell’articolo 7 del Co-dice della strada (decreto legislativo n. 285del 1992), esenta dal pagamento in caso diingresso o circolazione in zone a trafficolimitato, gli autobus adibiti a servizi dilinea, che si svolgono in ambito sia na-zionale sia internazionale, da qualsiasiente autorizzati;

Bruno Bossio 20.14 e 20.15, i qualiintervengono sulla disciplina in materia diservizi automobilisti interregionali previstadal decreto legislativo n. 285 del 2005,prevedendo la validità del nulla osta disicurezza fino ad eventuale revoca o an-nullamento da parte del competente uffi-cio di motorizzazione civile ovvero modi-ficando i requisiti per le imprese cheintendano ottenere la relativa autorizza-zione;

Totaro 21.01 che autorizza l’assun-zione di personale l’agenzia nazionale perla sicurezza delle ferrovie;

gli identici Mongiello 22.6, Causin22.22, Palazzotto 22.34 e Pagano 22.35,che modificano la legge n. 850 del 1973recante « Aumento degli organici delCorpo nazionale dei vigili del fuoco », perconsentire l’esercizio di servizi antincendionei porti al personale delle navi che abbiasuperato un apposito corso;

Latronico 22.8 e Bergamini 22.36,che rinviano ad un regolamento ministe-riale la fissazione di obblighi uniformi perl’attuazione dell’articolo 68 del Codicedella Navigazione, che prevede la vigilanza

del comandante del porto per le attivitàsvolte nei porti, con riferimento agli adem-pimenti burocratici cui sono tenuti i sog-getti che svolgono attività nei porti;

gli identici Garofalo 22.9 e Biasotti22.12, che prevede uno stanziamento di 20milioni di euro per consentire la riduzionedel costo dei carburanti per i veicoli e lemacchine industriali utilizzati all’internodei siti portuali;

gli identici Biasotti 22.10 e Garofalo22.11, volti a non assoggettare ad ICI (oraIMU) tutte le aree del demanio marittimodelimitate dal Piano Regolatore Portuale,comprese le infrastrutture e le aree asse-gnate ad attività di servizi portuali, anchese affidate in concessione;

gli identici Biasotti 22.13 e 22.14, cheprevedono l’applicazione di principi disemplificazione, della non ripetizione degliadempimenti e della certezza e non re-troattività degli oneri per i soggetti cheesercitano attività all’interno dei porti, conriferimento alle variazioni delle tasse diancoraggio e portuali, all’applicazione ditasse di iscrizione ai registri e alle tariffedi accesso e di uso degli spazi;

Garofalo 22.17, che modifica l’arti-colo 5 della legge n. 84 del 1994 in ma-teria di programmazione e realizzazionedelle opere portuali e di contenuti delPiano regolatore portuale;

Garofalo 22.18, che modifica l’arti-colo 6 della legge n. 84 del 1994, inrelazione alle competenze delle Autoritàportuali ed alla loro qualificazione giuri-dica, nonché alla non applicabilità alleAutorità delle disposizioni di finanza pub-blica riferite alle Amministrazioni delloStato ed agli enti pubblici;

Oliaro 22.21, che introduce una ri-duzione delle accise sui prodotti energeticiper i veicoli e macchine industriali utiliz-zati nei siti portuali;

Tullo 22.24, che introduce la possi-bilità di temporanea dilazione di paga-mento dei canoni concessori, con applica-zione del tasso di interesse legale, dovuti

Giovedì 11 luglio 2013 — 13 — Commissioni riunite I e V

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per le aree e le banchine portuali dalleimprese concessionarie nel caso di anda-menti negativi dei traffici portuali;

Tullo 22.25, che modifica l’articolo 17della legge n. 84 del 1994, relativo alladisciplina della fornitura del lavoro por-tuale temporaneo;

Meta 22.28, che modifica le compe-tenze dell’autorità marittima, definite nel-l’articolo 14 della legge 84 del 1994, at-tribuendole il controllo della regolamen-tazione tecnica delle attività esercitate ne-gli ambiti portuali, nonché la disciplinadell’obbligatorietà dei servizi tecnico-nau-tici di pilotaggio, rimorchio, ormeggio ebattellaggio. Inoltre, l’emendamento stabi-lisce e prevede che l’istruttoria per ladefinizione dei criteri di formazione dellerelative tariffe sia condotta a livello mi-nisteriale in collaborazione con gli altrisoggetti attualmente competenti e prevedela possibilità di introduzione, secondo cri-teri fissati con regolamento ministeriale, diuna tariffa di « prontezza operativa » neiporti;

Meta 22.29, che modifica l’articolo 16della legge n. 84 del 1994, prevedendo chel’impresa autorizzata alle operazioni por-tuali utilizzi l’organizzazione e l’organi-gramma presentati in modo esclusivo perle operazioni svolte nel relativo porto;

Meta 22.30, che sostituisce intera-mente l’articolo 18 della legge n. 84 del1994, relativo alla disciplina delle conces-sioni delle aree demaniali e delle banchinenei porti;

Meta 22.31, che esenta dalle impostesui redditi le entrate riscosse dalle Auto-rità portuali;

Mauri 22.32, che modifica l’articolo 3della legge n. 186 del 2000, relativa allacassa integrazione per le imprese in crisiche operino nel settore portuale, amplian-dola alle imprese costituite in forma coo-perativa;

Tullo 22.33, che modifica le compe-tenze delle Autorità portuali, definite nel-l’articolo 6 della legge n. 84 del 1994;

Latronico 22.37 che prevede la fissa-zione di obblighi uniformi con riferimentoagli adempimenti burocratici e all’applica-zione delle tasse di iscrizione ai registri, diaccesso e di uso delle strutture, a caricodei soggetti che esercitano un’attività al-l’interno dei porti;

Velo 22.01 e 22.02, che introducel’articolo aggiuntivo 22-bis contenente icriteri per l’individuazione degli interportie introduce la disciplina delle piattaformelogistiche territoriali;

Tullo 22.03 che introduce l’articoloaggiuntivo 22-bis contenente misure per lasemplificazione delle procedure di appro-vazione dei piani regolatori portuali;

Pagano 23.1, Currò 23.9 e De Micheli23.17, i quali modificano la disciplina IVAper i servizi di accoglienza e messa adisposizione dello specchio acqueo per ilpernottamento dei turisti a bordo delleunità da diporto ovvero per le prestazionirese per lo stazionamento di imbarcazionida diporto;

Tullo 23.4, il quale modifica la disci-plina in materia di sistema telematicodella nautica da diporto;

Melilli 23.6, Fedriga 23.7, Coppola23.11, i quali modificano la disciplina inmateria di imposta erariale sugli aeromo-bili introdotta dall’articolo 16 del decreto-legge n. 201 del 2011;

Latronico 23.8, il quale prevedonoche entro un anno dalla data di entrata invigore della legge di conversione, i comunicostieri realizzino scivoli pubblici perl’alaggio e il tiro a secco delle unità dadiporto;

Zanetti 23.13, limitatamente alcomma 2-bis, il quale modifica il regimedell’addizionale erariale per le autovetturee per gli autoveicoli per il trasporto pro-miscuo di persone e cose, introdotta dal-l’articolo 23, comma 21, del decreto-leggen. 98 del 2011;

Bini 23.01, il quale modifica la defi-nizione di spettacolo di piccolo tratteni-mento recata dal Regio Decreto n. 635 del1940;

Giovedì 11 luglio 2013 — 14 — Commissioni riunite I e V

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Misiani 23.02, Allasia 23.04 e Biasotti23.05 i quali sopprimono il comma 1dell’articolo 16 del decreto-legge n. 201del 2011, recante una modifica al regimedell’addizionale erariale per le autovetturee gli autoveicoli per il trasporto promiscuodi persone e cose di cui all’articolo 23,comma 21 del decreto-legge n. 98 del2011, modifica volta a prevedere un re-gime aggravato per i veicoli di potenzasuperiore a 125 Kw (c.d. « superbollo »);

Tidei 23.03, il quale prevede forme diincentivazione per i veicoli nuovi con tec-nologia ibrida, a doppia alimentazioneelettrica/termica ovvero a celle di combu-stibile;

Magorno 23.06 volto a prorogare itermini previsti dalla legge di stabilità2013 per rendere possibile una più ampiapartecipazione delle amministrazioni al-l’istituzione dei distretti turistici;

Saltamartini 24.1, il quale modifica ladisciplina in materia di livelli minimi disicurezza del sistema ferroviario previstidall’articolo 12 del decreto legislativon. 162 del 2007;

Chiarelli 24.2, il quale prevede lavendita a valori di mercato del materialerotabile non più utilizzato dal gruppo FSnonché una riduzione del pedaggio diaccesso all’infrastruttura del 30 per centoper incentivare il trasferimento sulla mo-dalità ferroviaria del trasporto merci;

Capozzolo 24.8, il quale prevede cheentro novanta giorni dall’entrata in vigoredella legge di conversione, vengano ema-nati da parte del Governo uno o piùdecreti per l’attivazione dell’Autorità diregolazione dei trasporti;

Latronico 24.9 che prevede il versa-mento di una quota di risorse del con-tratto di programma tra il Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti e RFI per leattività di vigilanza e controllo sull’attua-zione della concessione e del contratto;

Saltamartini 24.10 che prevede l’ap-plicazione alla sicurezza ferroviaria delprincipio della promozione di un approc-cio comune europeo;

Covello 25.44 e Saltamartini 25.28, iquali consentono alle regioni in squilibriofinanziario per debiti pregressi inerenti aiservizi di trasporto pubblico locale dipredisporre un piano di ristrutturazionedel debito, per il cui finanziamento èpossibile usare le risorse assegnate sulFondo Sviluppo e Coesione;

Bruno Bossio 25.45 e 25.38 e Salta-martini 25.25, i quali autorizzano la Re-gione Calabria ad utilizzare le risorse delFondo sviluppo e coesione per l’efficien-tamento dei servizi di trasporto pubblicolocale e per l’acquisto di materiale rotabileautomobilistico e ferroviario;

Saltamartini 25.46, che incrementa ladotazione organica del ministero delle in-frastrutture e dei trasporti richiamando lefinalità dell’articolo 25, comma 1, cheriguarda l’attività di vigilanza sui conces-sionari della rete autostradale;

Saltamartini 25.48 che estende laderoga al divieto di assunzione di perso-nale al ministero delle infrastrutture e deitrasporti per garantire l’attuazione delledisposizioni che hanno previsto la sop-pressione dell’agenzia per le infrastrutturestradali e il trasferimento delle risorse alsuddetto ministero;

Saltamartini 25.19 finalizzato a su-perare la configurazione dell’ANAS comeorgano in house dell’amministrazione pre-visto dalla normativa vigente;

Mucci 25.01, che introduce l’articolo25-bis in materia di mobilità sostenibileprevedendo infrastrutture di ricarica vei-coli elettrici, acquisto di veicoli a trazioneibrida e semplificazione delle procedure ditrasformazione dei veicoli in veicoli elet-trici;

Saltamartini 25.02, che introducel’articolo 25-bis che estende agli aeroportiqualificati « core » nella rete transeuropeadi trasporti le procedure di approvazionedegli interventi infrastrutturali del codicedei contratti pubblici;

Squeri 25.32, che abroga l’articolo 29,comma 1-quater del decreto-legge n. 207

Giovedì 11 luglio 2013 — 15 — Commissioni riunite I e V

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del 2008 in materia di servizi di noleggioauto con conducente, attribuendo i poteriin materia all’Autorità di regolazione deitrasporti;

gli identici Saltamartini 25.29, Bor-ghesi 25.5, Catalano 25.7, Rondini 25.9,Taranto 25.13, i quali modificano l’articolo5 del decreto legislativo n. 395 del 2000relativamente ai requisiti di onorabilitàdelle imprese di autotrasporto merci;

gli identici Saltamartini 25.24 e Pa-lese 25.22 i quali consentono l’utilizzo diavanzi di amministrazione da parte dellaGestione governativa navigazione laghi perconsentire la continuità del servizio pub-blico di navigazione sui laghi Maggiore,Garda e Como;

Palese 25.36, che interviene in mate-ria di affidamenti dei servizi di trasportopubblico extraurbano mediante gare adevidenza pubblica;

Tullo 25.37, che modifica la disci-plina del passavanti provvisorio previstadall’articolo 152 del Codice della Naviga-zione;

Velo 25.1, recanti uno stanziamentoper l’adozione di misure urgenti di ridu-zione del rischio aeronautico nel sedimedell’aeroporto di Pisa;

Nardi 25, che prevede l’adozione diun piano nazionale infrastrutturale per iltrasporto ferroviario e funicolare urbano;

Nardi 25.41, che incrementa l’auto-rizzazione di spesa relativa al Fondo na-zionale per il concorso finanziario delloStato agli oneri del trasporto pubblicolocale, anche ferroviario;

Pili 25.30, volto a prevedere l’eroga-zione ai passeggeri che ne facciano richie-sta, in quota pro capite proporzionale alcosto del biglietto sostenuto, dei proventidelle sanzioni comminate dall’Autorità ga-rante per la concorrenza e il mercato adalcune società operanti sulle rotte di col-legamento marittimo con la Sardegna;

Pili 25.31, che prevede la revoca dellaConvenzione tra Ministero delle infrastrut-

ture e dei trasporti e la società Cin rela-tivamente alle rotte in regime di continuitàterritoriale;

Latronico 25.14, che interviene inmateria di lavoro aereo per conto terzi;

Latronico 25.15, che attribuisce alMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti le competenze in materia di auto-rizzazione per il trasporto marittimo dicabotaggio di acqua potabile e di sostanzealimentari liquide sfuse idrosolubili e li-posolubili;

Latronico 25.16, che interviene inmateria di standard di sicurezza nel set-tore del servizio navigazione aerea;

Russo 25.4 e Galati 25.3, che recanodisposizioni volte a disciplinare l’inizio deilavori di adeguamento della SS 372 « Te-lesina » e la revoca del soggetto promotoreaggiudicatario in caso di mancato avvio deilavori;

Bargero 25.42 e Catalano 25.6, chedisciplinano il trasferimento delle funzioniassegnate alla Struttura di vigilanza sulleconcessionarie autostradali all’Autorità deitrasporti e la contestuale assegnazione allamedesima Autorità delle risorse umane,finanziarie e strumentali assegnate allaStruttura di vigilanza;

Carrescia 25.10, che incide sulla di-sciplina concernente il trattamento econo-mico fondamentale ed accessorio del per-sonale trasferito all’Agenzia per le infra-strutture stradali e, in conseguenza dellasua soppressione, al Ministero delle infra-strutture e dei trasporti;

Saltamartini 25.17, volto ad estenderela deroga al divieto di assunzione di per-sonale di cui all’articolo 9, comma 28, deldecreto-legge n. 78 del 2010 al Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti per losvolgimento dell’attività di vigilanza suiconcessionari della rete autostradale;

Saltamartini 25.47, volto ad estenderela deroga di cui all’articolo 5, comma 2,del decreto legge n. 95 del 2012 relativaall’esonero dalla riduzione di spesa perl’acquisto, noleggio, manutenzione di au-

Giovedì 11 luglio 2013 — 16 — Commissioni riunite I e V

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tovetture adibite ai servizi di tutela dellasicurezza stradale al Ministero delle in-frastrutture e dei trasporti per lo svolgi-mento dell’attività di vigilanza sui conces-sionari della rete autostradale;

Rughetti 26.3, che reca una norma diinterpretazione del comma 3 dell’articolo6 del decreto legge n. 179 del 2012 relativaalle modalità con le quali vengono stipulatii contratti;

Coppola 26.5 e Saltamartini 26.7, chedifferiscono al 1o gennaio 2014 l’applica-zione della disciplina relativa alla stipuladel contratto, a pena di nullità, con attopubblico notarile informatico, ovvero, inmodalità elettronica;

Braga 26.6, Vignali 26.1 e Saltamar-tini 26.9, che differiscono al 1o gennaio2015 il termine a decorrere dal quale èacquisita alla Banca dati nazionale deicontratti pubblici la documentazione com-provante il possesso dei requisiti;

gli identici Pili 26.10, Iannuzzi 26.2,Matarrese 26.11, Rubinato 26.13, Grimoldi26.4, che modificano i requisiti di quali-ficazione delle SOA di cui al comma 9-bisdell’articolo 253 del Codice;

Schullian 26.14, che introduce la pos-sibilità di affidamento diretto per gli ac-quisti di beni e servizi di importo inferiorea 5.000 euro;

Schullian 26.01, che introduce la pos-sibilità di affidamento diretto per gli ac-quisti di beni e servizi di importo inferiorea 5.000 euro;

Rubinato 26.02, Mariani 26.024, Pili26.012, Grimoldi 26.015 e Matarrese 26.05,che recano disposizioni in ordine allasuddivisione degli appalti in lotti;

Giulietti 26.03, che reca disposizionirelative agli interventi di ricostruzione,riparazione e miglioramento sismico diimmobili compresi nel piano di recuperodel borgo storico di Spina del comune diMarsciano;

Rubinato 26.04, Grimoldi 26.021 ePili 26.010, che integrano l’articolo 357 del

Regolamento di esecuzione ed attuazionedel Codice dei contratti pubblici allo scopodi prevedere la corresponsione in favoredell’appaltatore di un’anticipazione con-trattuale;

Matarrese 26.06, Mariani 26.022, Gri-moldi 26.019 e Pili 26.09, che integranol’articolo 357 del Regolamento di esecu-zione ed attuazione del Codice dei con-tratti pubblici relativamente alla redazionedello stato di avanzamento dei lavori daparte del direttore dei lavori;

Matarrese 26.07, Iannuzzi 26.023,Grimoldi 26.020 e Pili 26.011, volti agarantire l’affidamento integrale a terzidei lavori da parte dei titolari di conces-sioni già assentite alla data del 30 giugno2002;

Matarrese 26.08, Grimoldi 26.014,Pili 26.013, Iannuzzi 26.025, che novellanol’articolo 133 del Codice dei contratti pub-blici relativamente alle compensazioni incaso di variazioni del prezzo di singolimateriali da costruzione;

Guidesi 26.016 e 26.017, che modifi-cano l’articolo 2 e l’articolo 11 del Codicedei contratti pubblici allo scopo di garan-tire il coinvolgimento – nella realizzazionedelle grandi infrastrutture – e di impreseresidenti nelle regioni e nei territori neiquali sono localizzati gli investimenti e diattribuire quote di premialità correlati allasostenibilità ambientale nel proprio terri-torio;

Dell’Orco 27.2, che novella il comma3, secondo periodo, dell’articolo 169-bisdel Codice dei contratti pubblici allo scopodi consentire alle pubbliche amministra-zioni competenti e ai gestori di opereinterferenti di esprimere parere contrariomotivato nel termine di quarantacinquegiorni dal ricevimento del progetto defini-tivo;

Saltamartini 27.4, volto ad introdurreulteriori modifiche al codice dei contrattipubblici relative a semplificazioni delleprocedure preordinate alla realizzazionedelle infrastrutture strategiche;

Giovedì 11 luglio 2013 — 17 — Commissioni riunite I e V

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Saltamartini 27.6 volto ad introdurresemplificazioni delle procedure preordi-nate alla realizzazione di infrastrutturestrategiche;

Patriarca 27.01, recante modifica-zioni al decreto del Presidente della Re-pubblica n. 296 del 2005, concernente icriteri e le modalità di concessione in usoe in locazione dei beni immobili apparte-nenti allo Stato;

Mariani 27.3, volto a prevedere lapubblicazione dell’ordine del giorno dellesedute del CIPE, con un anticipo di 5giorni rispetto alla seduta medesima;

Grassi 27.02, volto a prevedere unaderoga al divieto in capo alle amministra-zioni pubbliche di acquisto per il 2013 perle procedure relative all’acquisto a titolooneroso di immobili effettuate per pub-blica utilità;

Leone 27.03, in materia di raziona-lizzazione delle concessioni autostradali;

De Micheli 27.04, 27.05 e 27.06 voltiad introdurre disposizioni di tutela deiconsumatori in materia di contratti ban-cari;

De Micheli 27.08 che introduce unaserie di norme per favorire l’estinzione deicontratti di conto corrente bancario e perfavorire la portabilità degli stessi;

gli articoli aggiuntivi Palese 28.01,Giampaolo Galli 28.02 e Vignali 28.03 cheintroducono la disciplina del tutor di im-presa, al fine di migliorare i servizi am-ministrativi riguardanti le imprese;

Fragomeli 29.2 che modifica taluneprevisioni normative – sopprimendo ilriferimento ai parenti entro il secondogrado – riguardo ai documenti ed alleinformazioni che, ai sensi dell’articolo 14del decreto legislativo n. 33 del 2013, lepubbliche amministrazioni sono tenute apubblicare con riferimento ai titolari diincarichi politici, di carattere elettivo ocomunque di esercizio di poteri di indi-rizzo politico, di livello statale regionale elocale;

Ravetto 29.01, volto a stabilire che leamministrazioni statali, le regioni e gli entilocali possano stipulare convenzioni conconcessionari di pubblici servizi essenzialisu tutto il territorio nazionale per l’ero-gazione dei servizi su scala nazionale chenecessitino della identificazione personaledegli aventi diritto;

Bragantini 29.02, che modifica, nellaprima parte, il termine entro il qualel’amministrazione fiscale deve risponderealle istanze di interpello e, nella secondaparte, il termine dopo il quale la mancatacomunicazione del parere da parte del-l’Agenzia delle entrate – riguardo allarichiesta del contribuente del preventivoparere alla competente direzione generaledel Ministero delle finanze per la correttaqualificazione tributaria di una fattispecie– equivale a silenzio assenso;

Bragantini 29.03, che prevede l’ado-zione di un decreto interministeriale per ladefinizione di nuove modalità per le co-municazioni obbligatorie di dati a caricodei comuni nei confronti di altre ammi-nistrazioni pubbliche;

Bragantini 29.04, che pone dei limitiannuali all’entità massima dei contributiche le società di capitale controllate dalloStato possono versare alle associazioni dicategoria;

Abrignani 29.05, che reca un’inter-pretazione autentica dell’articolo 13,comma 3, del decreto-legge n. 138 del2011, che dispone, con una certa decor-renza, l’incompatibilità della carica di par-lamentare con qualsiasi altra carica pub-blica elettiva;

Naccarato 29.06, volto a stabilire chele amministrazioni statali, le regioni e glienti locali possano stipulare convenzionicon concessionari di pubblici servizi es-senziali su tutto il territorio nazionale perl’erogazione dei servizi su scala nazionaleche necessitino della identificazione per-sonale degli aventi diritto;

gli analoghi Rubinato 30.19, Vignali30.53, Vignali 30.54, Gianluca Pini 30.75,Guidesi 30.76, Grimoldi 30.79, Grimoldi

Giovedì 11 luglio 2013 — 18 — Commissioni riunite I e V

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30.80, Pili 30.90, Saltamartini 30.91, Ma-tarrese 30.95 e Pili 30.97, che inserisconoun comma 3-bis volto a prorogare i ter-mini di validità delle convenzioni di lot-tizzazione di cui all’articolo 28 della leggen. 1150 del 1942 e dei lavori da svolgerenell’ambito delle stesse;

Giulietti 30.50, che introduce unalettera c-bis) al comma 1 finalizzata adintrodurre disposizioni in materia di con-tributo di costruzione;

Giulietti 30.51, che introduce uncomma 4-bis volto a disciplinare premia-lità connesse ad interventi di ristruttura-zione urbanistica;

gli identici Schullian 30.52 e Schul-lian 30.0.1, che introduce una lettera 0a)al comma 1 volta a prevedere deroghe inmateria di distanze tra i fabbricati;

Rughetti 30.65, che introduce duelettere 0a) e 0b) al comma 1 che incidonosull’ambito di applicazione del T.U. edili-zia (decreto del Presidente della Repub-blica 380/2001);

Rughetti 30.83, che novella l’articolo7 del decreto-legge n. 43 del 2013 inmateria di pagamenti degli stati di avan-zamento lavori (SAL) degli edifici dellaricostruzione privata in Abruzzo in seguitoal sisma del 2009;

Braga 30.88, che introduce uncomma 6-bis in materia di qualificazioneper i lavori pubblici aventi ad oggetto beniimmobili vincolati;

Saltamartini 30.89, che introduce uncomma 5-bis che istituisce e disciplinal’Organismo italiano di valutazione tecnicaeuropea (ITAB);

Latronico 30.92, che introduce, alcomma 1, una lettera c-bis) che novellal’articolo 16 del T.U. edilizia relativo alcontributo di costruzione;

Saltamartini 30.98 che introduce unaserie di norme – tra cui l’istituzionedell’Organismo italiano di valutazione tec-nica europea (ITAB) in attuazione delregolamento UE n. 305 del 2011 che fissa

condizioni armonizzate per la commercia-lizzazione dei prodotti di costruzione;

Abrignani 30.99, in materia di comu-nicazioni preliminari alla segnalazionecertificata di inizio attività e alla comu-nicazione di inizio dei lavori;

Bratti 30.02, che introduce un arti-colo 30-bis che reca disposizioni modifi-cative del decreto-legge 74/2012 recanteinterventi urgenti per i territori colpiti dalsisma del maggio 2012;

Bratti 30.03, che introduce un arti-colo 30-bis che reca disposizioni relativeall’accatastamento dei fabbricati rurali re-lativamente agli interventi destinati ai ter-ritori colpiti dal sisma del maggio 2012;

Losacco 30.04, che introduce un ar-ticolo 30-bis che reca disposizioni in ma-teria di modifiche impiantistiche;

Gianluca Pini 30.05, che introduce unarticolo 30-bis che reca disposizioni inmateria di distanze tra edifici;

Di Salvo 31.12 che prevede che laCommissione di collaudo di cui all’articolo141 del decreto legislativo n. 163 del 2006,debba verificare, attraverso il DURC, oltreal collaudo dei materiali e della corrispon-denza dell’opera realizzata rispetto alladocumentazione contrattuale, anche la re-golarità delle retribuzioni percepite datutti i lavoratori dipendenti dell’impresaappaltatrice ed eventualmente quelle su-bappaltatrici, disciplinando la proceduraapplicabile in caso di irregolarità rilevate;

Alfreider 31.13 che prevede che, adecorrere dal 2015, il DURC sia compren-sivo anche della verifica, a cura dellaCassa edile, della congruità dell’incidenzadella mano d’opera relativa allo specificocontratto affidato;

Casellato 31.14 che introduce modi-fiche alla disciplina relativa alla presenta-zione di una dichiarazione sostitutiva, inluogo del documento di regolarità contri-butiva, per determinate tipologie di con-tratti nonché alla disciplina relativa aicontrolli periodici sulla veridicità dellesuddette dichiarazioni sostitutive;

Giovedì 11 luglio 2013 — 19 — Commissioni riunite I e V

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Oliaro 31.01, che prevede l’abolizionedella licenza di pubblica sicurezza perl’esercizio dell’attività di impresa di spe-dizione;

Laffranco 32.1, Andrea Romano32.69 e De Micheli 32.90, che recanodisposizioni per l’iscrizione nella « gestioneartigiani » dei soci delle cooperative chestabiliscono un rapporto di lavoro informa autonoma;

Laffranco 32.2, Gianluca Pini 32.62,De Micheli 32.85 e 32.92, volti a dettareuna norma di interpretazione autentica inmateria di contribuzione previdenziale eassicurativa da parte di determinate cate-gorie di cooperative e consorzi;

Rughetti 32.50, che intende prevederel’inserimento di un rappresentante del-l’ANCI all’interno della Commissione con-sultiva permanente per la salute e sicu-rezza sul lavoro, di cui all’articolo 6 deldecreto legislativo n. 81 del 2008;

Antezza 32.54, volto a definire lecompetenze negli accertamenti ispettivi neiconfronti delle imprese agricole;

Bechis 32.58, volto a istituire unfondo per le vittime dell’amianto;

Bechis 32.59, che interviene sulle de-finizione dei benefici previdenziali in fa-vore dei lavoratori esposti all’amianto;

Faenzi 32.64, il quale, mediante unanovella al decreto legislativo n. 81 del2008, disciplina la valutazione dei rischinelle aziende agricole fino a 10 dipendenti;

Faenzi 32.65, volto a modificare ledisposizioni di cui alla legge n. 68 del 1999per i lavoratori occupati con contratto atempo determinato;

Sottanelli 32.67, che esonera la man-cata tenuta del registro manuale degliinfortuni dalle sanzioni previste dal de-creto del Presidente della Repubblican. 1124 del 1965;

Schullian 32.96, che modifica l’Alle-gato VII di cui al decreto legislativo n. 81

del 2008 al fine di inserirvi le piattaformedi lavoro elevabili e i carri per la colti-vazione di frutta in agricoltura;

Causi 32.116 che introduce una di-sposizione al codice dei contratti pubblicirelativi a lavori, servizi e forniture, di cuial decreto legislativo n. 163 del 2006, inmateria di criteri di individuazione delleofferte anormalmente basse;

Casellato 32.118 che introduce, perl’amministrazione competente, l’obbligo dieffettuare, in una certa misura, controlli acampione della regolarità contributivadelle imprese segnalate dai committentiprivati mediante richiesta d’ufficio delDURC;

Faenzi 32.01, volto a disciplinarel’applicazione del contratto collettivo na-zionale di lavoro per i lavoratori dipen-denti di scuderie, maneggi e allevamenti;

Miotto 32.02, che esclude il personaleche svolge servizio assistenziale nell’am-bito delle funzioni attribuite alle IPAB ealle ASP dalla normativa sul blocco delturn over nelle amministrazioni pubbliche;

Biondelli 33.1 che disciplina i terminidi emanazione del decreto che disponel’acquisto della cittadinanza per matrimo-nio;

Bragantini 33.2 che introduce dispo-sizioni in materia di analisi di flussi mi-gratori e di revoca della cittadinanza;

Nissoli 33.4 che introduce disposi-zioni in materia di riacquisto della citta-dinanza a favore dei nati in Italia chehanno perso la cittadinanza in seguito adespatrio;

Biondelli 33.6 che disciplina i terminidi emanazione del decreto che dispone ilriacquisto della cittadinanza;

Rosato 33.01 che introduce una di-sciplina specifica del procedimento per ilrilascio dei certificati di stato civile per glistranieri;

Bragantini 33.02 che detta disposi-zioni in materia di revoca della cittadi-nanza;

Giovedì 11 luglio 2013 — 20 — Commissioni riunite I e V

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Prataviera 33.03 che istituisce e di-sciplina una Commissione tecnica di stu-dio sui flussi immigratori;

Bragantini 33.04 che detta disposi-zioni in materia di esame di naturalizza-zione;

Taranto 34.2 che introduce disposi-zioni in materia fiscale a favore degliesercenti impianti di distribuzione di car-burante;

Rosato 34.01 che detta disposizioni inmateria di trasmissione automatica in viatelematica della variazione dello stato ci-vile in caso di morte;

Rughetti 35.1, che modifica il decre-to-legge n. 35 del 2013 per consentire aglienti locali di estinguere determinate cate-gorie di debiti nel 2013;

Rughetti 35.2, che esonera i piccolicomuni e le unioni di comuni dal regimedelle spese per il personale e per leassunzioni;

Rughetti 35.3, volto ad abrogare unadisposizione che fissa vincoli alle assun-zioni e alle spese per il lavoro flessibilenegli enti locali;

Rughetti 35.4 e Saltamartini 35.9, chedettano misure per favorire le prestazionidi lavoro accessorio dei detenuti coinvoltiin progetti di inserimento;

Melilli 35.01, che interviene sull’isti-tuto del collocamento in mobilità per idipendenti pubblici;

De Menech 35.02, che detta misure diincentivazione all’impiego di lavoratorieconomicamente svantaggiati nelle coope-rative sociali;

De Menech 35.03, che detta misure diincentivazione in favore del lavoro dibreve durata presso gli enti locali;

Plangger 35.04, volto a interveniresulla disciplina del contratto di lavorointermittente;

Plangger 35.05, che dispone la sop-pressione di una disposizione in materia dicomunicazione dei motivi del ricorso allasomministrazione di lavoro;

Patriarca 35.06, volto ad escludere lesomme corrisposte ai volontari del serviziocivile nazionale dalla base imponibile aifini IRAP;

Miotto 35.07, che prevede l’esenzioneda determinate imposte immobiliari pergli atti di riordino delle istituzioni pubbli-che di assistenza e beneficenza;

Vargiu 35.08, che interviene sulladisciplina delle liste speciali dei medici aisensi dell’articolo 5, comma 12, del decre-to-legge n. 463 del 1983;

Giorgis 36.3 che introduce disposi-zioni in materia di divieto di cumulo deitrattamenti pensionistici o dei vitalizi;

Richetti 36.4 che introduce disposi-zioni in materia di divieto di cumulo traredditi da lavoro e trattamenti pensioni-stici o vitalizi;

gli identici Boccuzzi 36.5, Borghese36.9 e Pagano 36.10 che dettano disposi-zioni di interpretazione autentica in ma-teria di efficacia delle delibere e degli attiadottati dagli enti di previdenza dei liberiprofessionisti;

Chiarelli 36.11 che riguarda il caso diapprovazione di una variante alla stru-mentazione urbanistica comunale di de-stinazione d’uso delle aree e/o della nor-mativa tecnica attuativa delle medesimearee;

37. 02 Oliverio, in materia di funzioniroganti dei segretari comunali;

37.01 Taranto, che interviene sulladisciplina generale della Segnalazione cer-tificata di inizio attività;

37.03 Guidesi, che reca agevolazioniper l’insediamento di nuove imprese al-l’interno di aree industriali dismesse;

37.04 Covello, che interviene sul testounico bancario;

Giovedì 11 luglio 2013 — 21 — Commissioni riunite I e V

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gli analoghi Guidesi 38.3, Bini 38.6,Braga 38.7, Savino 38.11, Palese 38.12 eAlfreider 38.19, che demandano ad unapposito decreto ministeriale l’aggiorna-mento delle norme di prevenzione incendiper le strutture turistico-alberghiere;

gli analoghi Schullian 38.15 e 38.16,che prevedono la modifica di alcuni pa-rametri ai fini dell’inclusione di alcuneattività nella disciplina di prevenzione in-cendi;

Pizzolante 38.17, che reca alcune no-velle al decreto del Presidente della Re-pubblica n. 151 del 2011 che incidonosull’ambito di applicazione degli adempi-menti previsti dagli artt. 3 e 8 del mede-simo decreto;

gli analoghi Faenzi 38.4 e 38.9 eRusso 38.1, che introducono disposizionivolte ad escludere l’applicazione dellenorme del decreto del Presidente dellaRepubblica n. 151 del 2011 per i depositipetroliferi o simili utilizzati dagli impren-ditori agricoli;

gli analoghi Saltamartini 38.8 e Ru-ghetti 38.2 che dettano disposizioni speci-fiche, in materia di prevenzione incendi,per gli edifici scolastici;

gli identici Palmieri 39.1, Coppola39.26 e Quintarelli 39.43, che modificanol’articolo 12, comma 8, del decreto legi-slativo n. 42 del 2004 in materia di schededescrittive degli immobili di proprietàdello Stato oggetto di verifica dell’interesseculturale con esito positivo;

gli identici Palmieri 39.2 e Coppola39.24, che modificano l’articolo 15, comma2-bis, del decreto legislativo n. 42 del2004, in materia di elenco dei beni per iquali sia stato dichiarato l’interesse cultu-rale;

gli identici Palmieri 39.3 e Coppola39.23, che modificano l’articolo 17, comma5, del decreto legislativo n. 42 del 2004, inmateria di catalogo nazionale dei beniculturali;

Palmieri 39.4, che sopprime l’articolo17, comma 6, del decreto legislativo n. 42del 2004, in materia di catalogo nazionaledei beni culturali;

gli identici Palmieri 39.5 e Coppola39.22, che modificano l’articolo 41, comma5, del decreto legislativo n. 42 del 2004, inmateria di versamento agli Archivi di Statodei documenti conservati dalle ammini-strazioni statali;

gli identici Palmieri 39.6 e Coppola39.21, che modificano l’articolo 107,comma 1, del decreto legislativo n. 42 del2004, in materia di possibilità di consen-tire la riproduzione nonché l’uso strumen-tale e precario dei beni culturali in con-segna del Ministero, delle regioni e di altrienti pubblici territoriali;

gli identici Palmieri 39.7 e Coppola39.19, che modificano l’articolo 122,comma 1, del decreto legislativo n. 42 del2004, in materia di consultabilità dei do-cumenti conservati negli archivi di Stato enegli archivi storici delle regioni, di altrienti pubblici territoriali, nonché di ognialtro ente ed istituto pubblico;

Capua 39.8, che modifica l’articolo 4della legge n. 77 del 2006, in materia dimisure di sostegno per una gestione com-patibile dei siti italiani UNESCO e di uncorretto rapporto tra flussi turistici e ser-vizi culturali offerti;

Coppola 39.9, che modifica varie di-sposizioni del decreto legislativo n. 42 del2004: in particolare, oltre quelle già indi-cate con riferimento agli emendamentiPalmieri 39.1, 39.2, 39.3, 39.5, 39.6, 39.7, leulteriori modifiche concernono l’articolo108, comma 3, in materia di esenzioni dalcanone di concessione e di corrispettiviconnessi alle riproduzioni di beni cultu-rali;

gli identici Orfini 39.11 e Latronico39.34, che modificano l’articolo 59, comma1, del decreto legislativo n. 42 del 2004, inmateria di denuncia al Ministero degli attiche trasferiscono la proprietà o la deten-zione di beni culturali;

Giovedì 11 luglio 2013 — 22 — Commissioni riunite I e V

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Buonanno 39.14, che abroga l’arti-colo 26-ter del decreto-legge n. 95 del2012, in materia di sospensione dei con-tributi statali per interventi conservativivolontari sui beni culturali;

Coppola 39.20 e Coppola 39.25, chemodificano l’articolo 108, comma 3, deldecreto legislativo n. 42 del 2004, in ma-teria di esenzioni dal canone di conces-sione e di corrispettivi connessi alle ripro-duzioni di beni culturali;

Melilli 39.27, in materia di accordi diprogramma per lo sviluppo dell’offertamuseale italiana;

Latronico 39.37, che modifica l’arti-colo 12, comma 9, del decreto legislativon. 42 del 2004, sottraendo alle disposizionidi tutela della parte II dello stesso decretolegislativo tranne nei casi in cui sia inter-venuta la dichiarazione di interesse cultu-rale – i beni mobili e immobili apparte-nenti a società derivanti dalla trasforma-zione di enti pubblici, costituite primadell’intervento dell’(ormai abrogato) arti-colo 27 del decreto-legge n. 269 del 2003;

Quintarelli 39.42, che modifica l’ar-ticolo 108 del decreto legislativo n. 42 del2004, in materia di esenzioni dal canone diconcessione e di corrispettivi connessi alleriproduzioni di beni culturali, nonchéCoppola 39.68 che, oltre a modificare ilpredetto articolo, novella anche l’articolo122 relativamente alla distribuzione di datidi tipo aperto di talune riproduzioni di-gitali riferite ai documenti conservati negliarchivi di Stato e negli archivi storici deglienti pubblici;

Centemero 39.66, in materia di de-terminazione dei beni che il Ministero deibeni culturali può concedere in uso indi-viduale;

Valiante 39.64 e Braga 39.30, chemodifica l’articolo 145 del decreto legisla-tivo n. 42 del 2004 concernente il coordi-namento della pianificazione paesaggisticacon altri strumenti di pianificazione;

Valiante 39.63 e Braga 39.29, cherecano norme in ordina alla pianificazionepaesaggistica nelle aree protette;

Braga 39.33, che novella il comma 2dell’articolo 142, comma 2, del decretolegislativo n. 42 del 2004 relativo alladisciplina delle aree tutelate per legge;

Amato 39.41, che integra la disciplinarelativa all’accertamento della compatibi-lità paesaggistica da parte dell’autoritàamministrativa competente di cui all’arti-colo 167 del decreto legislativo n. 42 del2004;

Centemero 39.69 che abroga le di-sposizioni vigenti relative alla procedura dimessa in liquidazione della Società per losviluppo dell’arte, della cultura e dellospettacolo – ARCUS S.p.A.;

Totaro 39.03, che modifica la disci-plina di cui all’articolo 1 della legge diconversione n. 71 del 2013 relativa altrasferimento al Ministero per i beni e leattività culturali delle funzioni in materiadi turismo;

Naccarato 39.04 che reca diverse mi-sure per la promozione e la valorizzazionedigitale dei beni culturali italiani attra-verso visite virtuali a musei e monumentidi proprietà statale e riproduzioni di beniculturali;

Bossa 40.1 che stabilisce la prorogadell’efficacia delle graduatorie dei concorsipubblici per assunzioni a tempo indeter-minato, presso l’amministrazione centralee periferica del ministero per i beni e leattività culturali, approvate successiva-mente al 30 settembre 20013;

Orfini 40.01, volto a riconoscere laqualifica di micro, piccola e media im-presa ai sensi della disciplina comunitariain materia, ai soggetti produttori di atti-vità, beni e servizi culturali, come definitidalla Convenzione Unesco sulla protezionee la promozione delle diversità delleespressioni culturali;

Di Gioia 40.02, che abroga le dispo-sizioni dell’articolo 1 del decreto-leggen. 71 del 2013 che trasferiscono al Mini-stero per i beni e le attività culturali lefunzioni esercitate dalla Presidenza del

Giovedì 11 luglio 2013 — 23 — Commissioni riunite I e V

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Consiglio dei ministri in materia di turi-smo, con la finalità di ripristinare il Mi-nistero del turismo;

Piccoli Nardelli 40.03, che prevede laricostituzione degli organismi collegialioperanti nei settori della tutela e dellavalorizzazione dei beni culturali e paesag-gistici e delle attività culturali;

gli identici Vignali 41.1, Palese 41.68e Carrescia 41.012, nonché Faenzi 41.43,che novellano il Regolamento recante at-tuazione del regolamento (CE) n. 842/2006su taluni gas fluorurati ad effetto serra dicui al decreto del Presidente della Repub-blica 27 gennaio 2012, n. 43;

gli identici Vignali 41.2, Pini 41.8,Latronico 41.56 e Palese 41.64, che intro-ducono disposizioni in materia di tra-sporto di rifiuti da parte degli agricoltori,nonché in materia di registro di carico escarico dei rifiuti;

gli identici Vignali 41.014, Carrescia41.01 e Palese 41.05, che introduconol’articolo 41-bis in materia di tracciabilitàrifiuti;

Borghesi 41.7 che introduce il comma7-bis in materia di Registri di carico escarico, nonché l’analogo Palese 41.66;

Faenzi 41.25 che introduce uncomma 2-bis sulla definizione di « dige-stato da non rifiuto »;

Mongiello 41.28, nonché gli identiciFaenzi 41.42 e Bordo 41.77 che introdu-cono disposizioni su paglia, sfalci e pota-ture, nonché altro materiale agricolo;

Mongiello 41.29, che introduce dispo-sizioni in materia di trasporto di rifiuti;

gli identici Carrescia 41.30 e 41.35che interviene sui rifiuti non ammessi indiscarica;

Carrescia 41.33, che novella l’articolo195 del codice ambiente in materia diassimilazione dei rifiuti speciali ai rifiutiurbani;

Carrescia 41.34, che novella l’articolo194 del codice ambiente in materia dispedizioni transfrontaliere;

Gli identici Latronico 41.55, Giam-paolo Galli 41.49, Palese 41.70, Vignali41.72 che introducono il comma 7-bis eche recano novelle alla disciplina dellabonifica dei siti contaminati del decretolegislativo n. 152 del 2006;

Faenzi 41.41 che introduce disposi-zioni in materia di emissioni in atmosferadi impianti di essiccazione di prodottiagricoli;

Abrignani 41.46 che introduce dispo-sizioni sugli impianti geotermici pilota;

Gli identici Borghi 41.50 e 41.123,che aggiungono norme in materia di atti-vità selvicolturale;

Amato 41.58 che introduce normerelative alla prospezione e coltivazione diidrocarburi nelle zone di mare adiacenti ilParco nazionale « Costa teatina »;

Gli identici Librandi 41.62 e Di Gioia41.75 che introducono un credito di im-posta per interventi di bonifica;

gli analoghi Palese 41.67 e Mongiello41.09, che intervengono sulle sanzioni pre-viste dalle norme in materia di gas fluo-rurati ad effetto serra;

Palese 41.69 che interviene sulla ma-teria di controlli sulle imprese;

Gli identici Alli 41.74 e Bratti 41.013che recano norme concernenti il sistemadelle Agenzie Ambientali;

Melilla 41.88 che introduce normerelative alla prospezione e coltivazione diidrocarburi;

Lavagno 41.89 che introduce normein materia di spese per interventi di bo-nifica nei siti di interesse nazionale (SIN)al fine di escluderle dal saldo del Patto distabilità;

Caruso 41.90 che sopprime l’articolo35 del decreto-legge n. 83 del 2012 inmateria di ricerca, estrazione e coltiva-zione di idrocarburi in mare;

Giovedì 11 luglio 2013 — 24 — Commissioni riunite I e V

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Plangger 41.126 che introduce ilcomma 7-bis recante norme sul trasportodi rifiuti pericolosi e non pericolosi dipropria produzione;

Plangger 41.127 che abroga l’articolo189 del Codice Ambiente sul catasto deirifiuti e l’articolo 14 bis del decreto-leggen. 78 del 2009 sul SISTRI;

Schullian 41.128 che abroga l’articolo16 del decreto del Presidente della Repub-blica 27 gennaio 2012, n. 43, recante Re-golamento recante attuazione del regola-mento (CE) n. 842/2006 su taluni gasfluorurati ad effetto serra;

Gli analoghi Mariani 41.06 e Anzaldi41.07 recanti novelle alla disciplina dellearee naturali protette;

Mongiello 41.08, che introduce l’arti-colo 41 bis recante norme transitorie inmateria di rinnovo dell’autorizzazione in-tegrata ambientale (AIA);

Sani 41.011 che introduce l’articolo41-bis che modifica in più punti le normedel codice ambiente sugli impianti adinquinamento scarsamente significativo;

gli identici emendamenti Mongiello42.8, Causin 42.9 e Pagano 42.10, cheintroducono disposizioni volte ad unificaregli adempimenti connessi alle visite medi-che previste per gli imbarcati su navi dapesca ai collaudi delle stesse navi e airegistri degli infortuni;

gli articoli aggiuntivi Giacobbe 42.01e 42.02 che recano disposizioni in materiadi validità della certificazione di esposi-zione all’amianto ai fini della determina-zione del diritto e della misura del trat-tamento pensionistico;

l’articolo aggiuntivo Mongiello 42.03che reca disposizioni relative alle proce-dure amministrative volte al rilascio del-l’autorizzazione all’immissione al commer-cio di fitofarmaci;

l’articolo aggiuntivo Corsaro 42.04volto a modificare il testo unico delle leggisanitarie nella parte in cui esclude in casodi conseguimento di più lauree o diplomi

l’esercizio cumulativo della farmacia conquello di altre professioni o arti sanitarie;

l’articolo aggiuntivo Corsaro 42.05 re-cante modifiche alla legge 362 del 1991, inmateria di titolarità e gestione delle far-macie;

l’articolo aggiuntivo Fossati 42.06 re-cante disposizioni in materia di installa-zione di defibrillatori o altri dispositivisalvavita nei luoghi in cui si svolge attivitàsportiva organizzata;

l’emendamento Pagano 44.1, che di-sciplina l’impiego delle unità adibite alservizio farmaceutico nei casi di farmaciesoprannumerarie per decremento dellapopolazione nei comuni sotto i 10.000abitanti;

gli emendamenti Tancredi 44.4 e44.5, che dettano disposizioni di favore inmateria di acquisto di prestazioni sanitarieda strutture private accreditate rimasteinoperative a causa di eventi sismici o pereffetto di situazioni di insolvenza;

Pagano 44.7, in materia di trasferi-mento di sede delle farmacie;

Palese 44.8, in materia di attribu-zione di compiti di prevenzione dei tumorialla Lega italiana per la lotta contro itumori;

gli emendamenti Oliverio 45.2,Franco Bordo 45.6, che stabiliscono lapossibilità per le organizzazioni professio-nali agricole e quelle meccaniche maggior-mente rappresentative a livello nazionaledi attivare lo sportello telematico dell’au-tomobilista;

l’emendamento Paolo Russo 45.11,che stabilisce la possibilità per le organiz-zazioni professionali agricole e quellemeccaniche maggiormente rappresentativea livello nazionale di attivare lo sportellotelematico dell’automobilista; nonchél’esonero a determinate condizioni dall’ob-bligo dell’abilitazione all’utilizzo di mac-chine agricole;

Giovedì 11 luglio 2013 — 25 — Commissioni riunite I e V

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l’emendamento Caon 45.3 che istitui-sce e disciplina il registro delle macchineagricole d’epoca;

l’emendamento Pagani 45.4 cheestende le prescrizioni tecniche relativealla movimentazione nelle aree portualianche ai carrelli che circolano su stradaper brevi e saltuari spostamenti;

l’emendamento Tullo 45.5 che dettadisposizioni in materia di obblighi deldatore di lavoro di sottoporre a verificaperiodica le attrezzature di lavoro;

l’articolo aggiuntivo Catania 45.02che posticipa al 22 marzo 2015 il termineper l’entrata in vigore dell’obbligo dell’abi-litazione all’uso delle macchine agricole;

l’articolo aggiuntivo Mongiello 45.03che riguarda il differimento dell’entrata invigore della disciplina relativa all’obbligodi specifica abilitazione degli operatori cheutilizzano macchine agricole;

l’articolo aggiuntivo Schullian 45.04che riguarda la disciplina relativa allelimitazioni all’uso della patente di guida dicategoria B per il primo anno dal rilascio;

l’articolo aggiuntivo Corsaro 45.05che introduce modifiche al codice dellastrada in materia di requisiti e limitazionialla guida dei veicoli e di esercitazioni diguida;

l’articolo aggiuntivo Caruso 45.12 chemodifica il codice della strada in materiadi omologazione dei veicoli a motore e diaccertamento della conformità del pro-dotto al tipo omologato;

gli articoli aggiuntivi Folino 45.01 eMongiello 47.02 che prevedono la prorogadei termini di presentazione delle istanzedi ammissione ai benefici previsti a favoredei soci delle cooperative agricole in statodi accertata insolvenza;

l’emendamento Faenzi 46.3 che di-spone che la società ISA s.p.a sia autoriz-zata al versamento all’entrata del bilanciodello Stato di 6 milioni di euro per il

successivo riversamento allo stato di pre-visione della spesa del Ministero per lepolitiche alimentari e forestali;

Faenzi 46.5, che istituisce il prelievodel 5 per cento sui giochi aventi ad oggettocorse di cavalli virtuali al fine di poten-ziare il settore ippico e di promuovere ilsistema agro-alimentare italiano nelmondo;

Caso 46.6, che detta disposizioni inmateria di trasparenza nell’utilizzo dellerisorse pubbliche da parte del comune diMilano per l’organizzazione del grandeevento Expo 2015;

Mogherini 46.12, volto a conferire alMinistero degli affari esteri un contributoin relazione alla promozione delle attivitàdell’Expo 2015;

Sani 46.02 che dispone un rifinan-ziamento della legge n. 499 del 1999 alfine di favorire il rilancio del settoreagricolo e per iniziative in campo agro-alimentare per l’Expo 2015;

Orfini 46.03, volto ad ampliare lederoghe al divieto di spese per mostre aglienti vigilati dal Ministero per i beni e leattività culturali;

Fucci 47.1, in materia di incompati-bilità nel pubblico impiego;

Di Gioia 47.01 che disciplina la pos-sibilità per gli istituti di patronato diassistenza sociale di chiedere al Ministerodel lavoro e delle politiche sociali l’auto-rizzazione allo svolgimento delle attività informa consortile;

l’articolo aggiuntivo Oliaro 48.01 cheprevede il pagamento cumulativo delletasse automobilistiche per le imprese diautotrasporto di merci;

l’articolo aggiuntivo Oliaro 48.02 chedetta disposizioni sugli obblighi previden-ziali dei soci di società a responsabilitàlimitata, inquadrate previdenzialmente nelterziario;

l’articolo aggiuntivo Oliaro 48.03 chedetta disposizioni in materia di libertàcontrattuale nei settori liberalizzati;

Giovedì 11 luglio 2013 — 26 — Commissioni riunite I e V

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l’articolo aggiuntivo Oliaro 48.04 cheintroduce una esimente per errori formalinelle dichiarazioni doganali;

l’articolo aggiuntivo Oliaro 48.05 cheintroduce disposizioni in materia di pro-cedimenti amministrativi per l’espleta-mento delle formalità doganali;

l’articolo aggiuntivo Oliaro 48.06volto a ridurre i tempi di sdoganamentoper le merci presentate nei porti e negliaeroporti;

l’articolo aggiuntivo Oliaro 48.07 cheintroduce disposizioni per la semplifica-zione del pagamento degli oneri relativi aprocedimenti amministrativi di sdogana-mento di competenza del Ministro dellasalute;

l’articolo aggiuntivo Oliaro 48.08 chedetta disposizioni sul pagamento periodicodegli oneri sanitari legati allo sdogana-mento delle merci;

l’articolo aggiuntivo Morani 48.09che, attraverso una modifica al testo unicodegli enti locali, intende favorire la fusionedi comuni;

l’articolo aggiuntivo Rughetti 48.010che introduce modifiche alla disciplinariguardante gli obblighi di pubblicità, tra-sparenza e diffusione di informazioni daparte delle pubbliche amministrazioni;

Ravetto 49.1, che modifica il decreto-legge n. 95/2012 all’articolo 15, comma 8,lettera d), relativo alle modalità di moni-toraggio dei dati sulla spesa farmaceuticaospedaliera;

Rughetti 49.2 reca criteri per l’effet-tuazione delle riduzioni di spesa da im-putare a ciascun comune basate, per 2013e a decorrere dal 2014, con modalitàdifferenti, sulla spesa per consumi inter-medi;

Ghizzoni 49.3, che abroga il comma12 dell’articolo 14 del decreto-legge n. 95del 2012 che ha disposto il blocco di nuoveselezioni di personale docente all’estero;

Fragomeli 49.4 e Giulietti 49.028 inquanto intervengono in materia di incom-

patibilità di incarichi presso le pubblicheamministrazioni ed enti privati a controllopubblico;

Fragomeli 49.5 che interviene sulladisciplina in materia di unioni di comunidi cui all’articolo 19, comma 2 del decreto-legge n. 95 del 2012 e sui riflessi inmateria di spese di personale;

De Menech 49.22, Gandolfi 49.26 ePlangger 49.034 che intervengono in variomodo sul divieto – sancito dall’articolo 14,comma 32 del decreto-legge n. 78/2010 –per i comuni con popolazione inferiore a30.000 abitanti di costituire società, sul-l’obbligo di dismissione di quelle già co-stituite e sulle deroghe relative a taleobbligo;

Rughetti 49.9 che reca disposizioni inmateria di patto di stabilità con riferi-mento agli obiettivi di saldo finanziario deicomuni (articolo 31 della legge n. 183 del2011);

Rughetti 49.14, che interviene sulladisciplina delle spese di personale deglienti locali di cui all’articolo 76, comma 6del decreto-legge n. 112 del 2008;

Capodicasa 49.15 che detta disposi-zioni finalizzate all’esclusione di alcunetipologie di pagamenti dalle spese in contocapitale rilevanti ai fini del rispetto delpatto di stabilità interno;

Piazzoni 49.17 che reca disposizioniin materia di locazioni passive da partedelle amministrazioni territoriali;

Giulietti 49.19 che reca disposizioniin materia di assunzioni di personale negliuffici di supporto agli organi di direzionepolitica degli enti locali;

Causi 49.20 il quale reca disposizioniin materia di allegati al bilancio di pre-visione degli enti locali per il 2013;

Ravetto 49.25 che proroga termini inmateria di agevolazioni per le spedizionidei prodotti editoriali effettuate dalle im-prese editrici di quotidiani e periodici

Giovedì 11 luglio 2013 — 27 — Commissioni riunite I e V

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iscritte al Registro degli operatori di co-municazione (ROC) e dalle imprese edi-trici di libri;

Sanga 49.01 che estende agli atti diaffitto di azienda alcune disposizioni intema di sottoscrizione con firma digitale alfine di rendere facoltativo l’intervento no-tarile;

Pini 49.02 e Taranto 49.010 che di-spongono la soppressione della tenutadella contabilità specifica per le impreseche utilizzano alcol etilico a scopo alimen-tare;

Pini 49.03 che reca norme in materiadi semplificazione della disciplina dellerelazioni commerciali in materia di ces-sione di prodotti agricoli e agroalimentari;

Rughetti 49.04 che interviene – mo-dificando l’articolo 3, comma 27 dellalegge n. 244/2007 – in materia di obbligodi dismissione di partecipazioni in societàpubbliche;

Sani 49.05, che reca agevolazionicontributive per i lavoratori agricoli dellezone di montagna o svantaggiate;

Mongiello 49.06, Palazzotto 49.019,Pagano 49.030 e Causin 49.038 che pro-rogano termini in materia di pesca eacquacoltura;

Oliverio 49.07 e Schullian 49.020 cherecano una norma interpretativa in ordinealla definizione in fabbricato di cui alD.Lgs. 504/1992, ai fini dell’ICI;

Rughetti 49.08 e Guerra 49.027 chereca disposizioni in tema di composizionedi consigli e delle giunte comunali nonchésulla durata del mandato dei sindaci;

Taranto 49.09 che reca modifiche alCodice della privacy, di cui al D.Lgs.n. 196/2003;

Galli 49.011, Palese 49.014 e Vignali49.018 che intervengono, con finalità sem-plificatrici, in materia di circolazione sustrada di carrelli elevatori non immatri-colati;

Gelmini 49.012 che reca disposizioniin materi di semplificazione per la docu-mentazione nei contratti pubblici di lavorie servizi;

Palese 49.015, Palese 49.016 e Palese49.017 che intendono modificare le soglieattualmente previste per l’uso del con-tante, ai fini della tracciabilità dei paga-menti;

Caruso 49.021 che proroga i terminidi efficacia di graduatorie concorsuali perle assunzioni presso le pubbliche ammi-nistrazioni;

Dal Moro 49.023, Fanucci 49.024 eBini 49.025 che recano disposizioni diproroga di alcune norme in materi diimpianti funiviari;

Guerra 49.026 che modificano ilTUEL relativamente alla disciplina dellacomposizione dei consigli comunali delleunioni dei comuni;

Rubinato 49.029 che detta disposi-zioni volte a consentire agli enti locali, nelrispetto del patto di stabilità, il supera-mento dei limiti di spesa stabilita dall’ar-ticolo 9, comma 28 del decreto-leggen. 78/2010;

Amendola 49.031 e 49.032 che recanonorme in materia di insegnamento dimaterie nelle scuole italiane all’estero;

Amendola 49.033 che detta disposi-zioni volte alla razionalizzazione dellespese di trasferimento del personale delMinistro degli affari esteri;

Russo 49.035 che detta disposizioniin tema di semplificazioni degli adempi-menti per le imprese agricole in materiaigienico sanitaria;

Russo 49.036 che detta disposizioniin tema di semplificazioni dei controllipubblici sulle imprese agricole;

Russo 49.037 che reca la definizionedi imprenditore agricolo e interviene intema di vendita diretta da parte delleimprese agricole;

Giovedì 11 luglio 2013 — 28 — Commissioni riunite I e V

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Cera 49.039 che reca disposizioni inordine alla determinazione dei tetti dispesa farmaceutica;

Mariani 49.040, di contenuto analogoall’articolo aggiuntivo 54.02, che intervienein materia di salvaguardia degli equilibridi bilancio degli enti locali;

Covello 49.041, che interviene in ma-teria di anticipazioni di liquidità a favoredell’Associazione italiana della Crocerossa;

Gli identici Palese 50.01, Vignali50.02 e Giampaolo Galli 50.03, che pre-vedono la semplificazione degli elenchiriepilogativi delle cessioni e degli acquistiintracomunitari relativi alle prestazioni diservizi;

Sottanelli 50.04, che modifica la di-sciplina della deducibilità dei canoni dilocazione finanziaria;

Zanetti 51.2, 51.3, 51.4, 51.5, 51.6,51.7, Oliaro 51.8, e Zanetti 51.9 e 51.10,che, attraverso l’introduzione di commiaggiuntivi, propongono l’abrogazione o lamodifica di numerose disposizioni in ma-teria di adempimenti dichiarativi e pre-sunzioni fiscali che esulano dal contenutodell’articolo di riferimento, avente lo scopodi disporre una mera semplificazione fi-scale;

Palese 51.01, Giampaolo Galli 51.02 eVignali 51.03, in tema di errori nell’impu-tazione a periodo dei componenti di red-dito;

Lavagno 51.04, relativo all’assistenzafiscale nel caso di assenza del sostitutod’imposta;

Caruso 51.05, relativo all’aumento deilimiti all’uso del contante;

Moretti 51.06, recante disposizioni inmateria di accertamento con adesione e diconciliazione giudiziale;

Altezza 51.07, in merito alla dilazionedelle somme dovute a seguito di controlloautomatizzato e controllo formale delladichiarazione;

Causi 51.08, in tema di rimborsi deicrediti fiscali per i contribuenti che nonpossono avvalersi del sostituto di imposta;

Causi 51.09, relativo all’ampliamentodell’assistenza fiscale.

Gianluca Pini 52.2, che sopprime ladisposizione che prevede l’invio telematicoda parte dei contribuenti dell’elenco con-tenente i crediti vantati nei confronti dellapubblica amministrazione.

Zanetti 52.22, 52.23, 52.24, 52.25 e52.26, che intervengono in materia diaccertamento e non di riscossione;

Pagano 52.38 in materia di sanzioniamministrative per chi non assolve l’im-posta relativa agli acquisti di beni o servizimediante il meccanismo dell’inversionecontabile;

Ribaudo 52.01, che prevede la so-spensione dei provvedimenti esecutivi dirilascio per i provvedimenti in corso diesecuzione per morosità.

Capodicasa 52.02, che differisce i ter-mini per il versamento dei tributi sospesinell’isola di Lampedusa.

Iacono 52.03, che prevede il versa-mento dilazionato dei tributi sospesi nel-l’isola di Lampedusa.

Gelmini 52.04, che prevede la rego-larizzazione, anche in forma rateale, deicontributi previdenziali e assistenziali ma-turati al 31 dicembre 2012.

Palese 52.06, che modifica la disci-plina della dichiarazione e della riscos-sione della Tares;

Zampa 53.1, che ricomprende i ser-vizi culturali tra le funzioni fondamentalidei comuni;

Guerra 53.2, recante la possibilità peri comuni istituiti mediante fusione di man-tenere tributi e tariffe differenziate perciascuno dei territori venuti a fusione;

Cimbro 53.5, relativo alle capacità dispesa dei comuni;

Giovedì 11 luglio 2013 — 29 — Commissioni riunite I e V

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Buonanno 53.01, recante disposizioniin materia di imposta sugli spettacoli afavore dei piccoli comuni;

Rughetti 53.02, in tema di tariffe eprezzi pubblici degli enti locali;

Palese 53.03, Zanetti 53.014 e Causi53.015, concernenti le addizionali comu-nali e regionali IRPEF;

Matteo Bragantini 53.04, concernentel’esclusione dalla tassazione di eventualiplusvalenze derivanti dalla cessione daparte dell’ente locale di società parteci-pate;

Causin 53.05, in tema di ripetizionedell’indebito nei confronti del lavoratore odel pensionato;

Causin 53.06 e 53.07, relativi allemodalità di certificazione di attività pro-fessionali relative ai servizi alla persona oper prestazioni sanitarie;

Causin 53.08, in tema di oneri dedu-cibili;

Rabino 53.09, recante l’esclusione deipiccoli comuni dal patto di stabilità;

Rabino 53.010, 53.011, 53.012 e53.013, recanti misure a favore della fi-nanza locale;

Plangger 53.016, in tema di esclu-sione dalle procedure di liquidazione ocessione di partecipazione per le societàche svolgono servizi pubblici di interessegenerale che sono partecipate dai comunicon popolazione inferiore a 30.000 abi-tanti;

Rughetti 54.1, che detta disposizioniin materia di patto di stabilità verticaleincentivato di cui alla legge di stabilità2013, articolo 1, comma 124;

Rughetti 54.2 che detta disposizionisul computo delle spese correnti per iltriennio 2007-2009 ai fini del rispetto degliobiettivi del patto di stabilità interno deglienti locali per il 2012;

Abrignani 54.4, Gelmini 54.5, De Mi-cheli 54.7 e Covello 54.8 che intervengonoin ordine allo svolgimento del servizio di

tesoreria degli enti locali (articolo 208 delTesto unico sugli enti locali), dettandonorme circa la possibilità di delegare, daparte del tesoriere, singole fasi e processidel servizio;

Palese 54.01 che reca disposizioni inmateria di adempimenti relativi ai rim-borsi d’imposta nei confronti dei contri-buenti e all’imposta sul valore aggiunto;

Mariani 54.02, di contenuto analogoall’articolo aggiuntivo 49.0140, che inter-viene in materia di salvaguardia degliequilibri di bilancio degli enti locali;

Bressa 54.03 che detta disposizioni inmateria di Vigilanza dell’Autorità nazio-nale anticorruzione, modificando a tal finel’articolo 16 del decreto legislativo n. 39del 2013;

Bressa 54.04 che interviene in ordinealle attività e funzioni della Commissioneper la valutazione, la trasparenza e l’in-tegrità delle amministrazioni pubbliche, dicui all’articolo 1, comma 2, della leggen. 190 del 2012;

Bressa 54.05 e Bressa 54.06 che det-tano disposizioni in tema di inconferibilitàe di incompatibilità di incarichi a compo-nenti di organo politico di livello regionalee locale;

Giorgis 54.07 che demanda ad unD.P.C.M. il compito di individuare, nelpubblico impiego, specifici trattamenti re-tributivi personalizzati provvedendo aiconseguenti riallineamenti retributivi dicategoria;

Milanato 55.1, che, pur riguardandol’aumento dell’IVA per le bevande e glialimenti la cui somministrazione vieneeffettuata tramite distributori automatici,interviene relativamente ai prezzi previstidai relativi contratti;

Leone 55.2, recante disposizioni in-terpretative in tema di istanza di rimborsodi versamenti diretti;

Zanetti 55.3, che reca norme inter-pretative relativamente al credito di im-posta per l’acquisto di nuovi beni stru-mentali nelle aree svantaggiate;

Giovedì 11 luglio 2013 — 30 — Commissioni riunite I e V

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Leone 55.01, che interviene in meritoalla disciplina delle operazioni esenti daIVA;

De Micheli 55.02, recante la ridu-zione delle accise sugli olii minerali uti-lizzati per attività portuali ed interpor-tuali;

De Micheli 55.03, relativo alla ridu-zione dei tempi di sdoganamento dellemerci presentate nei porti e negli aero-porti;

Zappulla 55.04, recante una normainterpretativa in materia di rimborsi infavore dei soggetti colpiti dal sisma del 13e 16 dicembre 1990, che ha interessato leprovince di Catania, Ragusa e Siracusa;

Folino 55.05, Rabino 55.010 e Caruso55.015, che novellano la disciplina dellecessioni all’esportazione non imponibili aifini IVA;

Palese 55.06, che interviene in temadi sequestro conservativo relativamente aireati in materia di imposte sui redditi e sulvalore aggiunto;

Faenzi 55.08, recante una norma in-terpretativa in materia di documenti dilavoro delle associazioni dei datori dilavoro agricolo;

55.012 De Mita, che reca una normainterpretativa in materia di « cedolaresecca »;

Andrea Romano 55.011, relativo alleprestazioni socio-assistenziali delle coope-rative sociali;

Oliaro 55.013, concernente il rialli-neamento del termine per la detrazionedell’IVA sulle importazioni con quello del-l’accertamento doganale;

Oliaro 55.014, relativo al regime tri-mestrale IVA per la logistica;

Saltamartini 55.016, recante unanorma interpretativa in materia di cedo-lare secca;

Borghesi 56.1, che, novellando l’arti-colo 47 del TUIR, interviene in merito alladisciplina degli utili da partecipazione;

Zanetti 56.2, concernente la riaper-tura di termini in materia di rivalutazionedi beni di impresa e di rideterminazione divalori di acquisto;

Laffranco 56.01, Andrea Romano56.012 e De Micheli 56.014, recanti inter-pretazione autentica in tema di accatasta-mento di fabbricati rurali;

Saltamartini 56.02, recante disposi-zioni relative all’uso dei beni di impresada parte dei soci/familiari;

Leone 56.03, volto a ricomprendereanche Poste Italiane Spa tra i soggetti acui non si applica la ritenuta sulle prov-vigioni per prestazioni rese nell’eserciziodelle attività di collocamento e di com-pravendita di titoli e valute nonché diraccolta e finanziamento;

Saltamartini 56.04 e 56.05, recantidisposizioni di semplificazione in materiadi comunicazioni e dichiarazioni fiscali;

Garofalo 56.06, concernente la disci-plina fiscale delle aree demaniali portuali;

Oliaro 56.08, in tema di deducibilitàdelle sanzioni amministrative pecuniarie;

Oliaro 56.09, recante la riduzionedelle accise sugli olii minerali utilizzati perattività portuali ed interportuali;

Oliaro 56.010, relativo alle limitazioniall’uso del contante;

Andrea Romano 56.011 e De Micheli56.015, modificativi del testo unico ban-cario relativamente ai soggetti operanti nelsettore finanziario;

Misiani 56.016, volta a esentare dalleimposte di registro e di bollo il contrattodi locazione che venga ridotto;

Pagano 56.017, recante modifiche altesto unico delle leggi doganali;

Taglialatela 56.018, recante la defini-zione dei carichi di ruolo pregressi;

Cenni 56.019, relativo alla facoltà diopzione per le società agricole di deter-minazione del reddito su base catastale;

Giovedì 11 luglio 2013 — 31 — Commissioni riunite I e V

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Rughetti 56.020, in tema di divieto dicumulo tra pensione pubblica e altre at-tività retribuite a titolo di lavoro dipen-dente o autonomo in determinate strut-ture;

Mariani 56.021, in tema di equilibridi bilancio dei comuni;

Saltamartini 56.023, 56.024, 56.025recante disposizioni in materia di sempli-ficazioni in materia di comunicazioni fi-scali;

Piccoli Nardelli 57.2, che disponel’obbligo di depositare in archivi elettroniciistituzionali o di settore predisposti inmodo da garantire l’accesso aperto, liberoe gratuito delle pubblicazioni che docu-mentano i risultati delle ricerche finan-ziate per una quota pari o superiore al 50per cento con fondi pubblici;

Scalfarotto 57.9, volto a prevedereche tutti gli assegni, i premi o i sussidi perfini di studio ovvero le erogazioni asse-gnate da qualificati enti di ricerca a favoredi soggetti, anche non studenti, per soste-nere attività di studio, ricerca o specializ-zazione sono in ogni caso esclusi dallabase imponibile e quindi non tassati;

gli identici Mongiello 57.012, Causin57.09, Palazzotto 57.04 e Pagano 57.02,che sopprimono la disposizione che vietala commercializzazione del prodotto pro-veniente dalla pesca a fini scientifici;

gli identici Causin 57.06, Palazzotto57.05, Mongiello 57.011 e Pagano 57.01finalizzati a riservare una quota di risorse,pari ad almeno il 35 per cento, deglistanziamenti previsti nel programma na-zionale della pesca alla ricerca coopera-tiva;

Centemero 57.03, finalizzato a man-tenere fermo a 300 unità l’attuale contin-gente del personale docente e dirigentescolastico previsto per il sostegno all’au-tonomia scolastica;

Rughetti 57.08, che stabilisce che loStato addebiti annualmente ai bilanci delleregioni a statuto speciale e delle provinceautonome una frazione della spesa per

interessi sul debito pubblico pari al rap-porto tra il provento delle compartecipa-zioni regionali al gettito dei tributi erarialie il totale del gettito regionale dei tributierariali compartecipati;

Rughetti 57.07, volto a prevede l’inviodi una relazione al Parlamento da partedel ministero dell’interno con l’indicazionedegli addetti del personale del compartosicurezza che risulta impiegato in funzionie servizi ausiliari a sostegno e presidio deiluoghi e delle persone che ricoprono in-carichi in organi costituzionali o di rilievocostituzionale;

Centemero 58.1 e gli identici Cente-mero 58.2 e Coscia 58.5, in materia dicollocamento fuori ruolo di unità di per-sonale scolastico per compiti connessi conl’autonomia scolastica;

Gli identici Pagano 58.3 e Marzana58.17, in materia di regime giuridico deicontratti di ricerca a tempo determinatonelle università;

Malisani 58.6, in materia di incentivoalla mobilità dei docenti universitari;

Malisani 58.7, in materia di reperi-mento di risorse per un piano straordi-nario di reclutamento nelle università;

Rughetti 58.8 che reca l’esclusionedei policlinici universitari non statali ri-spetto alla disposizione normativa che ri-guarda i contratti e gli accordi vigentinell’esercizio 2012 per l’acquisto di pre-stazioni sanitarie da soggetti privati accre-ditati per l’assistenza specialistica ambu-latoriale e per l’assistenza ospedaliera;

Buonanno 58.10, che istituisce uncomparto di contrattazione per il perso-nale contrattualizzato di università, enti diricerca e istituzioni AFAM;

Miccoli 58.11 in materia di rideter-minazione della pianta organica degli entidi ricerca;

Rughetti 58.12 volto a consentire perdeterminate finalità ed in certi limiti l’as-

Giovedì 11 luglio 2013 — 32 — Commissioni riunite I e V

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sunzione di operai agricoli e florivivaistida parte del Consiglio per la ricerca e lasperimentazione in agricoltura;

gli identici Gelmini 58.20 e Cente-mero 58.31, in materia di aggiornamentodelle graduatorie ad esaurimento dei do-centi;

Pagano 58.21, in materia di utilizzodi personale in servizio con contratti atempo determinato da parte dell’Istitutonazionale di geofisica e vulcanologia;

Lodolini 58.30, in materia di speseper arredi e servizi da parte delle univer-sità;

Piccone 58.01, in materia di conferi-mento di incarichi di dirigente scolastico;

Folino 58.02, recante disposizionitransitorie per l’Università della Basilicata;

Franco Bruno 58.03, in materia digraduatorie ad esaurimento dei docenti;

Centemero 59.19, volto ad escluderedal computo ai fini del rispetto del pattodi stabilità, le somme stanziate dagli entiterritoriali per finanziare i primi due annidei percorsi di istruzione e formazioneprofessionale, nei quali può essere assoltol’obbligo scolastico;

Schullian 59.01, in materia di tratta-mento fiscale delle somme corrisposte atitolo di borsa di studio o di assegno,premio o sussidio per fini di studio o diaddestramento professionale;

Cimbro 59.03, che modifica il decretodel Presidente della Repubblica 81 del2009, in materia di limiti numerici relativiagli alunni per la costituzione delle classinei vari ordini e gradi di scuole;

Meloni 59.04, recante misure per l’in-ternazionalizzazione delle università e peril sostegno agli studenti Erasmus;

Coscia 59.06, che stanzia risorse perfavorire un’effettiva continuità del per-corso formativo lungo l’asse cronologico0-6 anni di età;

Rocchi 59.07, che modifica la disci-plina recata dall’articolo 19 del decreto-

legge n. 98 del 2011 (legge n. 111 del2011) in materia di assegnazione dei postidi dirigente scolastico e di dirigente deiservizi generali e amministrativi nellescuole ed abroga le disposizioni in materiadi numero di alunni necessario per l’au-tonomia scolastica recate dallo stesso ar-ticolo 19 e già dichiarate incostituzionalidalla Corte con sentenza 147/2012;

Blazina 59.08, che modifica l’articolo425 del D.lgs. 297/1994, in materia di titoliabilitanti per l’insegnamento nelle scuolecon lingua di insegnamento slovena e bi-lingue sloveno-italiana del Friuli VeneziaGiulia;

Pes 59.09, recante l’istituzione di unfondo in materia di dispersione scolastica;

Coscia 60.1, che modifica l’articolo12, comma 6, del decreto-legge n. 78 del2010 (legge n. 122 del 2010) in materia dispese per missioni del personale delleuniversità e degli enti di ricerca;

Coscia 60.2, che modifica l’articolo 1,comma 144, della legge n. 228 del 2012, inmateria di spese per gli arredi per i servizididattici delle università e delle istituzioniAFAM;

Coscia 60.3, in materia di controllidella Corte dei conti sugli atti posti inessere dalle università e dagli enti diricerca per conferire incarichi a soggettiesterni, nonché in materia di spese permissioni degli stessi soggetti e per l’acqui-sto di arredi da parte delle università;

Ghizzoni 60.4, in materia di incenti-vazione della mobilità dei docenti univer-sitari;

Malisani 60.5, in materia di reperi-mento di risorse per la preselezione diprogetti di ricerca di interesse nazionale(PRIN);

Buonanno 60.01, in materia di svol-gimento in privato di attività didattica;

Buonanno 60.02, in materia di atti-vità didattica svolta dai docenti nei centriestivi;

Giovedì 11 luglio 2013 — 33 — Commissioni riunite I e V

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Giampaolo Galli 60.03, in materia diScuola superiore dell’economia e delle fi-nanze e Scuola superiore della pubblicaamministrazione;

Nicoletti 60.6, in materia di finanzia-mento per l’università di Trento a valeresul fondo per il finanziamento ordinario;

gli identici Gelmini 60.9 e Centemero60.11, in materia di misura della quotapremiale per le università a valere sulfondo per il finanziamento ordinario;

Zampa 61.24, che prevede criteri perla ripartizione delle risorse ancora dispo-nibili relative ai contributi alle emittentitelevisive delle quali è previsto l’utilizzocon finalità di copertura;

Centemero 61.31 e Palese 61.10, voltoad estendere le agevolazioni relative al-l’acquisto di gasolio previste per gli auto-trasportatori anche alle imprese esercentiservizi di trasporto passeggeri;

Ferranti 62.01 che reca disposizionivolte a modificare i criteri di ripartizionedel Fondo unico giustizia;

Dambruoso 62.2 che prevede un pro-gramma di smaltimento della giustizia ci-vile, con la trattazione aggiuntiva di pro-cedimenti affidati a magistrati che aderi-scono al programma e sono a tal fineremunerati;

Bonafede 63.7 che aumenta di 400unità il numero dei posti per il prossimoconcorso in magistratura, tra cui dovreb-bero essere scelti i magistrati ausiliari;

Farina 72.06, che introduce un CapoI-bis che disciplina le « Camere arbitralidell’avvocatura »;

Farina 73.59, limitatamente alcomma aggiuntivo 8-ter, che prevede mi-sure per la razionalizzazione e l’ottimiz-zazione delle spese e dei costi di funzio-namento dei Ministeri;

Molteni da 73.01, 73.02, 73.03, 73.04,73.05, 73.06 e 73.07 che prevedono dispo-sizioni sia ordinamentali che processuali

in materia di giudice di pace (questeultime volte ad un aumento della compe-tenza civile);

Gianluca Pini 77.4 che integra ladisciplina del procedimento in camera diconsiglio nel giudizio penale d’appello;

Gitti 77.6 che reca una disciplinaorganica per l’accelerazione dei processicivili, volta a ridefinire termini, organiz-zazione e forme in numerosi articoli delc.p.c. non interessati dal decreto-legge;

Moretti 77.11, che riguarda le condi-zioni per l’esercizio della professione dimediatore;

Cimbro 77.01, che riguarda la rinno-vabilità degli incarichi di giudice di pace;

Ferranti 78.1, volto ad introdurre nelc.p.c. una nuova disciplina sulla ricercadei beni da pignorare;

Gitti 78.3, concernente la responsa-bilità aggravata della parte soccombente inmala fede nel giudizio civile;

Sottanelli 80.01, concernente la giu-risdizione esclusiva del giudice ammini-strativo;

Molteni 81.01 e 81.02 che prevedonouna delega al Governo per la riforma dellamagistratura onoraria;

Molteni 81.03 che modifica la leggen. 374 del 1991 prevedendo modifichesulla durata in carica dei giudici di pace;

Molteni 81.04 che disciplina l’entratain vigore delle disposizioni risultanti daipredetti emendamenti 81.01, 81.02 e 81.03;

Covello 82.01 limitatamente alla let-tera e), che aggiunge un articolo 82-bis dimodifica dell’articolo 67 della legge falli-mentare relativo agli effetti del fallimento;

Covello 82.02, che aggiunge un arti-colo 67-ter alla della legge fallimentare,per estendere anche al fallimento specificibenefici previsti dalla disciplina del con-cordato preventivo;

Covello 82.03 che introduce modifi-che al decreto del Presidente della Repub-

Giovedì 11 luglio 2013 — 34 — Commissioni riunite I e V

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blica 131/1986 volto a rendere soggettosolo a registrazione a tassa fissa le omo-logazioni del concordato preventivo che lerelative operazioni di finanziamento ban-cario;

gli articoli aggiuntivi De Micheli82.04, 82.05 Gelmini 82.08 e 82.09 Abri-gnani 82.011 e 82.012 che sopprimonol’articolo 233 della legge fallimentare ag-giungendo un articolo 82-bis che derubricaad illecito amministrativo il reato di mer-cato di voto nel concordato o nelle deli-berazioni del comitato dei creditori;

De Micheli 82.06 e Gelmini 82.07 cheaggiungono un articolo 82-bis interve-nendo in materia di riduzione dei termininella revocatoria fallimentare;

Abrignani 82.013 aggiunge un arti-colo 82-bis intervenendo in materia diriduzione dei termini nella revocatoriafallimentare;

Tino Iannuzzi 82.3, Grimoldi 82.4,Abrignani 82.5 e 82.7, Bonafede 82.12,Palese 82.20, Gelmini 82.21 e 82.23, Pili82.25, Giampaolo Galli 82.27, Vignali82.28, limitatamente alla lett. c), Vignali82.29, Giampaolo Galli 82.26, limitata-mente alla lettera g), De Micheli 82.31 e82.33, D’Ambrosio 82.36, Bonifazi 82.010,i quali, pur intervenendo sulla disciplinadel concordato preventivo, non riguardanola domanda di concordato, previsto dal-l’articolo 82 del decreto-legge;

D’Ambruoso 83.3 che sostituisce l’ar-ticolo 83 con una nuova disciplina inmateria di spese degli uffici giudiziari;

Abrignani 83.01 che aggiunge un ar-ticolo volto ad introdurre nel Codice delleassicurazioni private una nuova disciplinadel contenzioso in materia di sinistri stra-dali;

La Russa 83.02 che aggiunge un ar-ticolo che prevede l’istituzione e il funzio-namento delle Camere arbitrali dell’Avvo-catura;

Molteni 84.01, concernente il ricono-scimento del servizio prestato dai magi-strati onorari;

Molteni 84.02, concernente l’applica-zione dei magistrati onorari presso le cortid’appello;

Molteni 84.03, relativo al riparto ter-ritoriale dei magistrati onorari;

Gianluca Pini 84.04, recante interpre-tazione autentica di alcune disposizionirelative alla prevenzione e alla repressionedi fenomeni di violenza connessi a com-petizioni calcistiche;

Milanato 84.06, volto a modificare ladisciplina civilistica del patto di famiglia;

Venittelli 84.07, concernente la sem-plificazione del passaggio di proprietà dibeni immobili;

Fucci 84.08, volto ad introdurre mo-difiche nel codice dei contratti pubblicirelativi a lavori, servizi e forniture inmateria di semplificazioni delle modalitàdi gestione del contenzioso;

Molteni 85.01 concernente l’esonerodal contributo unificato per l’opposizionealle sanzioni amministrative previste dalCodice della strada;

Quindi, nessuno chiedendo di interve-nire, rinvia il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle 21.25.

Giovedì 11 luglio 2013 — 35 — Commissioni riunite I e V

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ALLEGATO

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia(C. 1248 Governo).

ARTICOLO AGGIUNTIVO DEL GOVERNO

Dopo l’articolo 3 aggiungere il seguenti:

ART. 3-bis.

1. Le risorse per il pagamento dei debitidegli enti del Servizio sanitario nazionale,ripartite ai sensi dell’articolo 3, comma 2,del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35,convertito, con modificazioni, dalla legge 6giugno 2013, n. 64, e non richieste dalleregioni entro il 31 maggio 2013, possonoessere assegnate, con decreto di aggiorna-mento del decreto direttoriale di cui almedesimo articolo 3, comma 2 del decre-to-legge n. 35 del 2013, alle regioni che nefanno richiesta entro il 30 giugno 2013,prioritariamente in funzione dell’adempi-mento alla diffida prevista dall’articolo 1,comma 174, della legge 30 dicembre 2004,n. 311.

In relazione a quanto previsto alcomma 1, all’articolo 3, comma 9, ultimoperiodo, del decreto-legge 8 aprile 2013, n.35, convertito, con modificazioni, dallalegge 6 giugno 2013, n. 64, le parole: « 30giugno » sono sostituite dalle seguente: « 15luglio ».

Conseguentemente, all’articolo 1, del di-segno di legge di conversione, dopo ilcomma 2, aggiungere il seguente:

1-bis. Restano validi gli atti e i prov-vedimenti adottati e sono fatti salvi glieffetti prodottisi ed i rapporti giuridicisorti sulla base delle norme del decreto-legge 24 giugno 2013, n. 74, recante misureurgenti per i pagamenti dei debiti deglienti del Servizio sanitario nazionale, nonconvertite in legge.

3. 05. Il Governo.

Giovedì 11 luglio 2013 — 36 — Commissioni riunite I e V

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COMMISSIONI RIUNITE

VI (Finanze)e X (Attivita produttive, commercio e turismo)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

DL 63/2013: Disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamentoeuropeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia perla definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonchéaltre disposizioni in materia di coesione sociale. C. 1310 Governo, approvato dal Senato(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 63

SEDE REFERENTE

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente della VI Commissione DanieleCAPEZZONE. — Interviene il sottosegreta-rio di Stato per lo sviluppo economicoClaudio De Vincenti.

La seduta comincia alle 13.40.

DL 63/2013: Disposizioni urgenti per il recepimento

della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e

del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione

energetica nell’edilizia per la definizione delle pro-

cedure d’infrazione avviate dalla Commissione eu-

ropea, nonché altre disposizioni in materia di coe-

sione sociale.

C. 1310 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e rinvio).

Le Commissioni iniziano l’esame delprovvedimento.

Gianluca BENAMATI (PD), relatore perla X Commissione, sottolinea in primoluogo come il decreto-legge n. 63 del 2013

sia volto, agli articoli da 1 a 13-bis, arecepire la Direttiva 2010/31/UE del Par-lamento europeo e del Consiglio, del 19maggio 2010, sulla prestazione energeticanell’edilizia. Segnala, in proposito, come ilricorso alla decretazione d’urgenza per ilrecepimento di una direttiva europea troviil suo fondamento nella legge n. 234 del2012, recante norme generali sulla parte-cipazione dell’Italia alla formazione e al-l’attuazione della normativa e delle poli-tiche dell’Unione europea la quale, all’ar-ticolo 37, precisa che il Presidente delConsiglio dei Ministri o il Ministro per gliaffari europei può proporre al Consigliodei Ministri l’adozione dei provvedimenti,anche urgenti, diversi dalla legge di dele-gazione europea e dalla legge europea,necessari a fronte di atti normativi del-l’Unione europea o di sentenze della Cortedi giustizia dell’Unione europea ovverodell’avvio di procedure d’infrazione neiconfronti dell’Italia che comportano obbli-ghi statali di adeguamento, qualora iltermine per provvedervi risulti anteriorealla data di presunta entrata in vigoredella legge di delegazione europea o della

Giovedì 11 luglio 2013 — 37 — Commissioni riunite VI e X

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legge europea relativa all’anno di riferi-mento. In particolare, ricorda che la di-rettiva 2010/31/UE doveva essere recepitanel diritto nazionale entro il 9 luglio 2012.In relazione al mancato recepimento daparte dell’Italia di tale direttiva, è in corsola procedura di infrazione n. 2012/0368,avviata dalla Commissione europea in data24 settembre 2012, e attualmente allo statodi parere motivato emesso il 25 gennaio2013.

Il decreto-legge, in attuazione di quantoprevisto dalla citata direttiva 2010/31, in-terviene novellando in modo significativo ildecreto legislativo n. 192 del 2005 recanteattuazione della precedente direttiva 2002/91/CE in materia di rendimento energeticodegli edifici (che la Direttiva 2010/31 ri-fonde e abroga).

Passando al contenuto del provvedi-mento, rileva come la sua illustrazione siconcentrerà sulle disposizioni rientrantinegli ambiti di competenza della Commis-sione Attività produttive, mentre le altreparti del decreto saranno illustrate dallarelatrice per la Commissione Finanze.

L’articolo 1 sostituisce il testo dell’ar-ticolo 1 del decreto legislativo n. 192 del2005, allo scopo di adeguare le finalità deldecreto stesso a quanto previsto dalladirettiva 2010/31/UE del Parlamento eu-ropeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010,sulla prestazione energetica nell’edilizia.In particolare, il nuovo comma 1 dell’ar-ticolo 1 del decreto legislativo n. 192 del2005, riprendendo pressoché integral-mente il paragrafo 1 dell’articolo 1 delladirettiva, indica come finalità del decreto,in via generale, la promozione del miglio-ramento della prestazione energetica degliedifici tenendo conto delle condizioni lo-cali e climatiche esterne e dell’efficaciasotto il profilo dei costi.

Il comma 2 è stato oggetto di modificheda parte del Senato, che ha integratol’individuazione delle finalità cui è rivoltoil provvedimento. Le integrazioni del Se-nato sono volte a reinserire, con parzialimodifiche, finalità già presenti nel testodel citato decreto legislativo 192 del 2005.

Nel corso dell’esame in Senato, con rife-rimento all’elenco delle materie oggetto deldecreto sono state inserite le lettere:

b-bis) sull’adozione di criteri generaliper l’attestazione della prestazione ener-getica degli edifici e per le relative infor-mazioni in sede di transazioni immobi-liari;

b-ter) riguardante l’effettuazione diispezioni periodiche degli impianti per laclimatizzazione al fine di ridurre il con-sumo energetico e le emissioni inquinanti;

h-bis) volta ad assicurare l’attuazionee la vigilanza sulle norme in materia diprestazione energetica degli edifici ancheattraverso la raccolta e l’elaborazione didati e informazioni;

h-ter) volta promuovere l’uso razio-nale di energia anche attraverso informa-zione e sensibilizzazione utenti finali.

Rispetto al testo del decreto legislativon. 192 del 2005, le novità più rilevantisotto il profilo dell’individuazione dellefinalità, riconducibili all’attuazione delladirettiva 2010/31, appaiono:

la lettera a) relativa al miglioramentodelle prestazioni energetiche degli edifici;

la lettera b) sulla valorizzazione dellefonti rinnovabili negli edifici;

la lettera c) sugli incentivazione delladiversificazione energetica;

la lettera d) sul sostegno della com-petitività tecnologica dell’industria nazio-nale;

la lettera e) parzialmente modificatanel corso dell’esame in Senato, che con-tiene una dettagliata specificazione dellafinalità di coniugare le opportunità offertedagli obiettivi di efficienza energetica conlo sviluppo di tecniche di costruzioni eapparecchiature e tecnologie sostenibilinel settore delle costruzioni e con l’occu-pazione;

la lettera f) sul conseguimento degliobiettivi nazionali in materia energetica eambientale.

Giovedì 11 luglio 2013 — 38 — Commissioni riunite VI e X

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L’articolo 2 introduce nuove definizionirispetto a quelle recate dal comma 1dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 192del 2005 e ne modifica parzialmente altre,in attuazione di quanto previsto dalladirettiva 2010/31.

Illustra quindi le modifiche maggior-mente rilevanti all’impianto definitorio at-tuale.

Una particolare rilevanza, in relazionealle procedure di infrazione nei confrontidell’Italia assume la nozione di « attestatodi prestazione energetica ». L’articolo 2,comma 1, lettera b) del decreto n. 192 del2005 reca la definizione di « attestato dicertificazione energetica o di rendimentoenergetico dell’edificio » limitandosi a qua-lificarlo come il documento « attestante laprestazione energetica ed eventualmentealcuni parametri energetici caratteristicidell’edificio », non facendo alcun riferi-mento al rilascio del documento da partedi soggetti indipendenti e qualificati. Inattuazione di quanto prescritto dalla di-rettiva, la lettera l-bis) del comma 2 del-l’articolo, abrogando la vecchia defini-zione, modifica il nome del documento in« attestato di prestazione energetica del-l’edificio » e ne prevede il rilascio ad operadi esperti qualificati e indipendenti: essoattesta la prestazione energetica di unedificio (attraverso l’utilizzo di specificidescrittori) e fornisce raccomandazioniper il miglioramento dell’efficienza ener-getica. Alla lettera l-ter) è introdotto ancheun « attestato di qualificazione energe-tica », che ha una natura dichiaratamentenon imparziale, non essendo necessaria-mente richiesto che chi la redige sia estra-neo alla proprietà, alla progettazione oalla realizzazione dell’edificio:

La direttiva 2010/31/UE contiene (alnumero 4 dell’articolo 2) la definizione di« prestazione energetica di un edificio »(quantità di energia, calcolata o misurata,necessaria per soddisfare il fabbisognoenergetico connesso ad un uso normaledell’edificio, compresa, in particolare,l’energia utilizzata per il riscaldamento, ilrinfrescamento, la ventilazione, la produ-zione di acqua calda e l’illuminazione) cuicorrisponde la nuova lettera c) dell’articolo

2 del decreto legislativo 192, inserita nelcorso dell’esame al Senato (che ha appro-vato il comma aggiuntivo 01, all’articolo 2in commento).

La disposizione attuativa si differenziadalla direttiva in quanto:

introduce l’unità di tempo (« an-nua »);

precisa che si tratta di energia « pri-maria effettivamente consumata o che siprevede possa essere necessaria »;

elenca i vari bisogni energetici del-l’edificio (la preparazione dell’acqua caldaè solo « per usi igienici sanitari », l’illumi-nazione, gli impianti ascensori e le scalemobili solo per il settore terziario);

determina il tipo di descrittori (chetengono anche conto del livello di isola-mento dell’edificio e delle caratteristichetecniche e di installazione degli impiantitecnici);

precisa che la prestazione energeticapuò essere espressa in energia primarianon rinnovabile, rinnovabile, o totale comesomma delle due.

La direttiva 2010/31/UE definisce (alnumero 2 dell’articolo 2) « edificio a ener-gia quasi zero » l’edificio ad altissima pre-stazione energetica, determinata confor-memente al suo allegato I. La disposizionespecifica che il fabbisogno energeticomolto basso o quasi nullo dovrebbe esserecoperto in misura molto significativa daenergia da fonti rinnovabili, compresal’energia da fonti rinnovabili prodotta inloco o nelle vicinanze. Rispetto a taledefinizione quella contenuta nella letteral-octies) del comma 1 dell’articolo 2, sidifferenzia per alcuni aspetti: qui il fab-bisogno energetico molto basso o quasinullo « è coperto », in misura significativa(e non più « molto » significativa) da ener-gia da fonti rinnovabili, la quale a suavolta deve essere prodotta all’interno delconfine del sistema (laddove la direttivarichiedeva solo che in essa fosse « com-presa » quella prodotta in loco, e poiconsentiva che fosse prodotta anche « nelle

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vicinanze »). A tale definizione pertieneanche quella della lettera l-quinquiesde-cies) per l’« energia prodotta in situ »(energia prodotta o captata o prelevataall’interno del confine del sistema), quelladella lettera l-octiesdecies) per il « fattoredi conversione in energia primaria » (rap-porto adimensionale che indica la quantitàdi energia primaria impiegata per pro-durre un’unità di energia fornita, per undato vettore energetico) e quella dellalettera l-quinquies) per il « confine delsistema (o energetico dell’edificio) » (con-fine che include tutte le aree di pertinenzadell’edificio, sia all’interno che all’esternodello stesso, dove l’energia è consumata oprodotta).

La direttiva 2010/31/UE contiene (alnumero 3 dell’articolo 2) una nozione di« sistema tecnico per l’edilizia » (impiantotecnologico per il riscaldamento, il rinfre-scamento, la ventilazione, la produzione diacqua calda, l’illuminazione di un edificioo di un’unità immobiliare, o per unacombinazione di tali funzioni) che allalettera l-viciessexies) è declinata in guisapiù generale, visto che come « sistematecnico, per l’edilizia » si considera l’im-pianto tecnologico dedicato ad uno o aduna combinazione dei servizi energetici oad assolvere a una o più funzioni connessecon i servizi energetici dell’edificio (preci-sando che un sistema tecnico è suddivisoin più sottosistemi). A tale definizionepertiene anche quella della lettera l-ter-decies) sull’« energia esportata » (quantitàdi energia, relativa a un dato vettoreenergetico, generata all’interno del confinedel sistema e utilizzata all’esterno dellostesso confine) e quella della lettera l-undetricies) sul « vettore energetico » (so-stanza o energia fornite dall’esterno delconfine del sistema per il soddisfacimentodei fabbisogni energetici dell’edificio).

La direttiva 2010/31/UE contiene (nu-mero 10 dell’articolo 2) una definizione di« ristrutturazione importante » di un edi-ficio articolata su due opzioni: a) il costocomplessivo della ristrutturazione perquanto riguarda l’involucro dell’edificio oi sistemi tecnici per l’edilizia supera il 25per cento del valore dell’edificio, escluso il

valore del terreno sul quale questo èsituato; oppure b) la ristrutturazione ri-guarda più del 25 per cento della super-ficie dell’involucro dell’edificio), ma si con-sentiva agli Stati membri la scelta tra diesse. Con la lettera l-viciesquater) il de-creto-legge in esame sceglie la secondaopzione, quella basata sulla metratura:sarà « ristrutturazione importante di unedificio » quando i lavori (in qualunquemodo denominati: a titolo indicativo e nonesaustivo, manutenzione ordinaria ostraordinaria, ristrutturazione e risana-mento conservativo) insistono su oltre il 25per cento della superficie dell’involucrodell’intero edificio; si precisa, però, che intale calcolo entrano tutte le unità immo-biliari che lo costituiscono (esempio rifa-cimento di pareti esterne, di intonaciesterni, del tetto o dell’impermeabilizza-zione delle coperture).

La direttiva 2010/31/UE contiene (alnumero 5 dell’articolo 2) una nozione di« energia primaria » (energia da fonti rin-novabili e non rinnovabili che non hasubito alcun processo di conversione otrasformazione) pedissequamente ripro-dotta alla nuova lettera l-quaterdecies). Atale definizione pertiene anche quella dicui alla lettera l-undecies) sull’« energiaconsegnata o fornita » (energia espressaper vettore energetico finale, fornita alconfine dell’edificio agli impianti tecniciper produrre energia termica o elettricaper i servizi energetici dell’edificio).

La direttiva 2010/31/UE definisce (alnumero 13 dell’articolo 2) la « cogenera-zione » una produzione simultanea, nel-l’ambito di un unico processo, di energiatermica e di energia elettrica e/o mecca-nica; la lettera l-quater del comma 1dell’articolo in commento, riproduce pe-dissequamente la direttiva, pur precisandoin via aggiuntiva che il processo deverispondere ai requisiti di cui al decreto delMinistro dello sviluppo economico 4 ago-sto 2011.

La direttiva 2010/31/UE contiene (alnumero 14 dell’articolo 2) una nozione di« livello ottimale in funzione dei costi »,secondo cui esso designa il livello di pre-stazione energetica che comporta il costo

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più basso durante il ciclo di vita econo-mico stimato. La lettera l-vicies) delcomma 1 dell’articolo in esame, riproducepedissequamente la definizione sul costopiù basso e sul ciclo di vita economicostimato; aggiunge però che il livello otti-male in funzione dei costi si situa all’in-terno della scala di livelli di prestazione incui l’analisi costi-benefici calcolata sul ci-clo di vita economico è positiva.

Nel corso dell’esame presso il Senato, èstata inserita una definizione di « impiantotermico » che modifica quella attualmenteprevista dal decreto legislativo n. 192 del2005 (Allegato A, n. 18).

Le modifiche rispetto all’attuale defini-zione riguardano la specificazione chenella definizione (che resta quella di « im-pianto tecnologico destinato ai servizi diclimatizzazione invernale o estiva degliambienti, con o senza produzione di acquacalda sanitaria, indipendentemente dalvettore energetico utilizzato »), sono com-presi eventuali sistemi di produzione, di-stribuzione e utilizzazione del calore non-ché gli organi di regolarizzazione e con-trollo.

È inoltre aggiunta la specificazione chesono compresi negli impianti termici gliimpianti individuali di riscaldamento,mentre non sono considerati impianti ter-mici apparecchi quali: stufe, caminetti,apparecchi di riscaldamento localizzato adenergia radiante.

Resta invece identica l’esclusione dalladefinizione di impianti termici dei sistemidedicati esclusivamente alla produzione diacqua calda sanitaria al servizio di singoleunità immobiliari ad uso residenziale edassimilate.

Attraverso una modifica approvata dalSenato è altresì previsto l’inserimento, nel-l’articolo 2, di un comma 1-bis, recante unanuova definizione di fabbisogno annuo dienergia primaria per la climatizzazione in-vernale, quale « quantità di energia prima-ria globalmente richiesta, nel corso di unanno, per mantenere negli ambienti riscal-dati la temperatura di progetto ». Rispettoalla definizione attualmente vigente (de-creto legislativo n. 192 del 2005, Allegato A,n. 14), la nuova formulazione fa cadere la

specificazione secondo la quale tale quan-tità di energia, richiesta per il manteni-mento della temperatura di progetto, è daconsiderarsi « in regime di attivazione con-tinuo ».

L’articolo 3 prevede modificazioni al-l’articolo 3 del decreto legislativo n. 192del 2005, al fine di adeguare l’ambito diintervento a quanto previsto dalla direttiva2010/31/UE. In particolare, il comma 1perde il riferimento alla normativa tran-sitoria dell’articolo 12 (oramai superata)sull’esercizio, controllo, manutenzione eispezione degli impianti termici degli edi-fici, anche preesistenti. Al contempo, siprecisa che il decreto si applica sia al-l’edilizia pubblica sia a quella privata(comma 2-bis): in rapporto ad ambedueesso disciplina la metodologia per il cal-colo delle prestazioni energetiche degliedifici. I commi 3, 3-bis e 3-ter regola-mentano le esclusioni.

Il nuovo comma 2-ter elenca dettaglia-tamente le materie disciplinate dal decretolegislativo n. 192 del 2005:

la metodologia per il calcolo delleprestazioni energetiche degli edifici;

le prescrizioni e i requisiti minimi inmateria di prestazioni energetiche degliedifici di nuova costruzione, oggetto diristrutturazioni importanti o di riqualifi-cazione energetica;

la definizione di un Piano di azioneper la promozione degli edifici a « energiaquasi zero »;

l’attestazione della prestazione ener-getica degli edifici e delle unità immobi-liari;

lo sviluppo di strumenti finanziari ela rimozione di barriere di mercato per lapromozione dell’efficienza energetica degliedifici;

l’utilizzo delle fonti energetiche rin-novabili negli edifici;

la realizzazione di un sistema coor-dinato di ispezione periodica degli im-pianti termici negli edifici;

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la realizzazione di un sistema diispezione periodica degli impianti termici;

i requisiti professionali e di indipen-denza degli esperti o degli organismi cuiaffidare l’attestazione della prestazioneenergetica degli edifici e l’ispezione degliimpianti di climatizzazione;

la realizzazione e l’adozione di stru-menti comuni allo Stato e alle regioni eprovince autonome per la gestione degliadempimenti a loro carico;

la promozione dell’uso razionale del-l’energia anche attraverso l’informazione ela sensibilizzazione degli utenti finali, laformazione e l’aggiornamento degli opera-tori del settore;

la raccolta delle informazioni e delleesperienze, delle elaborazioni e degli studinecessari all’orientamento della politicaenergetica del settore.

I commi 3, 3-bis e 3-ter regolamentanole esclusioni.

Secondo il nuovo comma 3, l’ambitodelle esclusioni dal campo di applicazionedel decreto legislativo n. 192 del 2005 fariferimento all’edificio (e non più ancheall’impianto) che:

sia vincolato ai sensi del Codice deibeni culturali e del paesaggio (decretolegislativo n. 42/2004), fatto salvo l’obbligodi dotarsi dell’attestazione della presta-zione energetica degli edifici (di cui all’ar-ticolo 6) e di uniformarsi alle normesull’esercizio, la manutenzione e le ispe-zioni degli impianti tecnici (di cui all’ar-ticolo 7); il testo vigente prima dell’entratain vigore del decreto-legge circoscriveval’esclusione dei beni vincolati ai sensi deldecreto legislativo n. 42 del 2004 ai casi incui il rispetto delle prescrizioni avrebbecomportato « una alterazione inaccettabiledel loro carattere o aspetto con particolareriferimento ai caratteri storici o artistici »;tale limitazione, soppressa nel testo deldecreto-legge adottato dal Governo, è statareinserita nel corso dell’esame al Senato,mediante l’introduzione di un nuovocomma 3-bis, ai sensi del quale i citati

edifici vincolati sono esclusi dall’applica-zione del decreto legislativo n. 192 del2005 solo nei casi in cui il rispetto dellaprescrizione implichi un’alterazione so-stanziale del loro carattere e aspetto conparticolare riferimento ai profili storici e/oartistici. A tale disposizione, che riproducenella sostanza quella vigente prima del-l’entrata in vigore del decreto, viene ag-giunto un inciso volto a ricomprendere neicasi di esclusione quelli in cui l’interventonon sia conforme alla natura del vincolo agiudizio dell’autorità preposta;

sia industriale o artigianale quandogli ambienti sono riscaldati per esigenzedel processo produttivo o utilizzando re-flui energetici del processo produttivo nonaltrimenti utilizzabili;

sia rurale non residenziale, purchésprovvisto di impianti di climatizzazione;si sottolinea che nel testo previgente lapubblicazione del decreto-legge, i fabbri-cati agricoli non residenziali erano ricom-presi nella medesima fattispecie insiemeagli edifici industriali o artigianali riscal-dati per esigenze del processo produttivo outilizzando reflui energetici del processoproduttivo non altrimenti utilizzabili. Taliedifici rurali vengono quindi non solopresentati a parte, ma viene altresì intro-dotta come condizione da verificare ai finidell’esclusione, che siano sprovvisti di im-pianti di climatizzazione;

sia fabbricato isolato con una super-ficie utile totale inferiore a 50 metri qua-drati (non è riprodotta invece la prece-dente esclusione degli impianti installati aifini del processo produttivo realizzato nel-l’edificio, anche se utilizzati, in parte nonpreponderante, per gli usi tipici del settorecivile); riguardo ai fabbricati isolati conuna superficie utile totale inferiore a 50metri quadrati, il decreto si applica limi-tatamente alle porzioni eventualmente adi-bite ad uffici e assimilabili, purché scor-porabili ai fini della valutazione di effi-cienza energetica (comma 3-ter);

sia non compreso nelle categorie diedifici classificati sulla base della destina-zione d’uso di cui all’articolo 3 del decreto

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del Presidente della Repubblica n. 412 del1993, il cui utilizzo standard non prevedel’installazione e l’impiego di sistemi tec-nici, quali box, cantine, autorimesse, par-cheggi multipiano, depositi, strutture sta-gionali a protezione degli impianti sportivi,fatto salvo che il decreto si applica limi-tatamente alle porzioni eventualmente adi-bite ad uffici e assimilabili, purché scor-porabili ai fini della valutazione di effi-cienza energetica;

sia adibito a luogo di culto e allosvolgimento di attività religiose.

L’articolo 4, modificato nel corso del-l’esame in Senato, novella la disciplina inmateria di metodologia di calcolo delleprestazioni energetiche negli edifici.

Il comma 1, lettera a) contiene la nuovalettera a) e la nuova lettera b) del comma1 dell’articolo 4 del decreto legislativon. 192 del 2005. In particolare, sono sta-biliti i principi e criteri cui dovrannouniformarsi i successivi decreti del Mini-stro dello sviluppo economico – di con-certo con il Ministro dell’ambiente e con ilMinistro delle infrastrutture e dei tra-sporti, previa intesa in sede di Conferenzaunificata – volti all’aggiornamento, ovenecessario, della metodologia per il calcolodelle prestazioni energetiche degli edifici(lettera a)) nonché all’applicazione di pre-scrizioni e requisiti minimi in materia diprestazioni energetiche degli edifici (let-tera b)).

La nuova lettera a) dell’articolo 4 deldecreto legislativo n. 192 elenca i critericui il MISE dovrà attenersi per l’applica-zione della metodologia di calcolo delleprestazioni energetiche e l’utilizzo dellefonti rinnovabili negli edifici in conformitàcon quanto previsto ai paragrafi 1 e 2dell’allegato I (Quadro comune generaleper il calcolo della prestazione energeticadegli edifici) della direttiva 2010/31.

La nuova lettera b) del medesimo ar-ticolo 4 elenca i criteri generali per l’ap-plicazione di prescrizioni e requisiti mi-nimi, aggiornati ogni cinque anni, cui ilMISE dovrà attenersi nell’emanazione deidecreti attuativi in materia di prestazioni

energetiche degli edifici e unità immobi-liari, sulla base dell’applicazione della me-todologia comparativa di cui all’articolo 5della direttiva 2010/31.

Il comma 1, lettera b), inserisce nel-l’articolo 4 del decreto legislativo 192 del2005 un nuovo comma 1-bis, demandandoa uno o più regolamenti, emanati condecreto del Presidente della Repubblica aisensi dell’articolo 17, comma 1, della leggen. 400 del 1988, l’aggiornamento dellenorme tecniche in materia di impiantitermici per la climatizzazione invernale edestiva degli edifici, nonché dei requisitiprofessionali e i criteri di accreditamentoper assicurare la qualificazione e l’indi-pendenza degli esperti e degli organismicui affidare l’attestazione della prestazioneenergetica degli edifici e l’ispezione degliimpianti nonché per la realizzazione di unsistema informativo coordinato per la ge-stione dei rapporti tecnici di ispezione.

Nel corso dell’esame in Senato è statoampliato l’ambito dei regolamenti, (conl’aggiunta di un periodo alla fine delcomma 1-bis), demandando ad essi anchela predisposizione di norme sulle modalitàdi progettazione, installazione e manuten-zione di sistemi di controllo attivo (sistemidi automazione, controllo e monitoraggio).

L’articolo 5 introduce due nuovi articoli(successivi all’articolo 4 del decreto legi-slativo n. 192 del 2005), il primo in meritoagli edifici ad energia quasi zero (articolo4-bis), il secondo volto ad aumentare l’ef-ficacia dei meccanismi incentivanti pre-senti nella normativa nazionale sul temadell’efficienza energetica negli edifici (ar-ticolo 4-ter).

Il nuovo articolo 4-bis prevede che dal1o gennaio 2021 tutti gli edifici di nuovacostruzione siano edifici ad energia quasizero. In linea con gli orientamenti europei,che prevedono per le pubbliche ammini-strazioni un ruolo « esemplare » in materiadi efficientamento energetico, la normaprevede per queste un anticipo di dueanni, analogamente all’articolo 9 della di-rettiva. A partire dal 31 dicembre 2018,infatti, gli edifici di nuova costruzione; diproprietà di pubbliche amministrazioni;

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occupati da pubbliche amministrazionicompresi gli edifici scolastici, devono es-sere edifici a energia quasi zero.

Dal 30 giugno 2014 (tale termine è statoanticipato dal Senato, in quanto il testooriginario prevedeva il 31 dicembre), però,con decreto interministeriale adottatodopo aver sentito la Conferenza unificata(il testo originario del decreto-legge richie-deva il parere della Conferenza unificata),è definito un Piano d’azione – che puòincludere obiettivi differenziati per tipolo-gia edilizia – che è trasmesso alla Com-missione europea, come richiesto dalladirettiva 2010/31/UE. Esso dovrà appli-carsi alle varie tipologie di edifici, conindicatori numerici del consumo di ener-gia primaria, espresso in kWh/m2; dovràindicare come si intende promuoverel’obiettivo degli edifici a energia quasizero, con uno step intermedio per gliedifici di nuova costruzione entro il 2015;dovrà individuare le esclusioni in casispecifici e sulla base dell’analisi costi-benefici sul costo di vita economico.

Il nuovo articolo 4-ter riguarda glistrumenti finanziari per incentivare l’effi-cienza energetica. Il comma 1 dispone chegli incentivi pubblici all’efficienza energe-tica degli edifici siano concessi nel rispettodi requisiti di efficienza commisurati allatipologia, al tipo di utilizzo e contesto incui è inserito l’immobile, nonché all’entitàdell’intervento. Il comma 2 si focalizzasugli edifici di proprietà pubblica, po-nendo particolare attenzione agli edificiscolastici.

Per il sostegno alla realizzazione diprogetti di miglioramento dell’efficienzaenergetica nell’edilizia pubblica (inclusa,secondo l’integrazione effettuata dal Se-nato, l’attestazione della prestazione ener-getica dell’intervento successiva a tale rea-lizzazione), la norma prevede l’utilizzo delfondo di garanzia a sostegno della realiz-zazione di reti di teleriscaldamento, con lemodalità che verranno definite dal decretoattuativo del fondo stesso.

Ricorda in proposito che tale fondo èstato istituito presso la Cassa conguaglioper il settore elettrico dall’articolo 22,comma 4, del decreto legislativo n. 28/

2011, alimentato da un corrispettivo ap-plicato al consumo di gas metano, pari a0,05 euro/Sm3, posto a carico dei clientifinali.

Il comma 3 prevede che l’ENEA (Agen-zia nazionale per le nuove tecnologie,l’energia e lo sviluppo economico sosteni-bile), entro 90 giorni, metta a disposizioneun contratto-tipo per il miglioramento delrendimento energetico dell’edificio (che, se-condo un’integrazione effettuata dal Se-nato, deve essere analogo al contratto direndimento energetico europeo EPC), cheindividui e misuri gli elementi a garanziadel risultato e che promuova la finanziabi-lità delle iniziative, sulla base del modellocontrattuale previsto dal Conto termico.

Il decreto ministeriale 28 dicembre2012 (cosiddetto « Conto termico ») ri-guarda l’incentivazione della produzionedi energia termica da fonti rinnovabili einterventi di efficienza energetica di pic-cole dimensioni. Il citato articolo 7,comma 12, fa riferimento ai contratti tipodi rendimento energetico sviluppati con-giuntamente dalla « Consip Spa » e dalleregioni, anche con il coinvolgimento del-l’ANCI. Tali modelli contrattuali sono residisponibili anche dal GSE sul proprioportale.

Il comma 4 prevede la redazione, daparte del Ministero dello sviluppo econo-mico, sentito il Ministero dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare e laConferenza unificata, di un elenco dellemisure finanziarie atte a favorire l’effi-cienza energetica negli edifici e la transi-zione verso gli edifici a energia quasi zero.Tale elenco dovrà essere redatto entro il31 dicembre 2013 (tale termine è statoanticipato dal Senato, mentre il testo ori-ginario prevedeva il 30 aprile 2014); ag-giornato ogni tre anni; inviato alla Com-missione nell’ambito del Piano d’azionenazionale per l’efficienza energetica.

L’articolo 6 sostituisce l’articolo 6 deldecreto legislativo n. 192/2005, per intro-durre l’attestato di prestazione energetica(APE) al posto dell’attestato di certifica-zione energetica (ACE). Si prevede inoltrel’aggiornamento, con decreto ministeriale,delle Linee guida per la certificazione

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energetica degli edifici. L’articolo attua gliarticoli da 11 a 13 della direttiva 2010/31/UE, sul tema della certificazione dellaprestazione energetica degli edifici.

Il nuovo comma 1 rinomina l’attestatodi certificazione energetica in « attestato diprestazione energetica » e stabilisce cheesso venga fornito per le nuove costruzionio per gli edifici oggetto di importantiristrutturazioni, a cura del costruttore; pergli edifici esistenti venduti o locati ad unnuovo locatario, a cura del proprietariodell’immobile; per gli edifici utilizzati dapubbliche amministrazioni aperti al pub-blico con superficie superiore a 500 m2,entro 120 giorni dalla data di entrata invigore del decreto (dal 9 luglio 2015, lasoglia è abbassata a 250 m2).

Rispetto al testo originario del presentedecreto-legge, che richiedeva la redazionedell’APE « al termine dei lavori », nellaversione modificata dal Senato il riferi-mento non è più dato dalla fine dei lavorima dal rilascio del certificato di agibilità.Al comma 2 si ribadisce che il proprietarioè tenuto a produrre l’attestato di presta-zione energetica, in caso di vendita o dinuova locazione di edifici ancora sprovvi-sti e a renderlo disponibile all’avvio trat-tative. Per gli edifici in costruzione ilvenditore o locatario rende nota (« forni-sce evidenza ») la futura prestazione ener-getica dell’edificio e produce l’attestato diprestazione energetica. Nel testo originariol’APE deve essere prodotto « congiunta-mente alla dichiarazione di fine lavori »,mentre nel testo modificato dal Senatoentro quindici giorni dalla richiesta dirilascio del certificato di agibilità ». Du-rante i lavori del Senato, oltre alla venditae la nuova locazione di edifici è statointrodotto anche il caso di trasferimentodi immobili a titolo gratuito.

Il nuovo comma 3 stabilisce che neicontratti di vendita o nei nuovi contratti dilocazione di edifici è inserita la clausolariguardante il ricevimento della documen-tazione in merito all’attestazione della pre-stazione energetica degli edifici. Tale pre-visione era già contenuta nel comma 2-terdel testo previgente del decreto legislativon. 192/2005, che però escludeva i contratti

di locazione aventi ad oggetto edifici nonancora dotati ACE. A causa di tale esclu-sione, la Corte europea (con sentenza del13 giugno 2013) ha condannato l’Italia pernon aver recepito correttamente la diret-tiva 2002/91/CE entro i termini, consta-tando fra l’altro che « la deroga contenutanella legislazione italiana, all’obbligo diconsegnare un attestato relativo al rendi-mento energetico, in caso di locazione diun immobile ancora privo dello stesso almomento della firma del contratto, nonrispetta la direttiva 2002/91 (articolo 7,paragrafo 1), che non prevede una derogasimile ».

Il nuovo comma 4 riguarda la possibi-lità dell’APE cumulativo. Riprendendo inparte il contenuto del previgente comma 2,consente che l’attestazione della presta-zione energetica riguardi più unità immo-biliari facenti parte di un medesimo edi-ficio nel caso in cui abbiano la medesimadestinazione d’uso; siano servite, qualorapresente, dal medesimo impianto per laclimatizzazione estiva e invernale. Il nuovocomma 4, si discosta dal comma 2 delprevigente articolo 6, principalmente inquanto esclude che la certificazione, pergli appartamenti di un condominio, possabasarsi sulla valutazione di un altro ap-partamento rappresentativo del medesimocondominio e della medesima tipologia.

In base al comma 5, l’APE ha unavalidità massima di 10 anni dal rilascio edeve essere aggiornato ad ogni interventoche modifichi le prestazioni energetichedell’edificio, analogamente a quanto pre-visto dal previgente comma 5 per l’ACE. Adifferenza del testo previgente, il nuovocomma 5 subordina la validità dell’APE alrispetto delle prescrizioni per le opera-zioni di controllo di efficienza energeticadegli impianti termici, previsti dal decretodel Presidente della Repubblica 16 aprile2013, n. 74.

Nel caso di mancato rispetto, l’APEdecade il 31 dicembre dell’anno successivoa quello in cui è prevista la prima sca-denza non rispettata. A tali fini, i librettidi impianto, di cui all’articolo 4, comma 1,lettera b), del decreto legislativo n. 192 del2005, sono allegati all’APE.

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Il nuovo comma 6 estende l’obbligo,entro 180 giorni (tale termine è statoprorogato dal Senato, mentre nel testooriginario era di 120 giorni), di produrreed affiggere l’attestato di prestazione ener-getica anche agli edifici utilizzati da pub-bliche amministrazioni e aperti al pub-blico con superficie superiore a 500 m2 e,dal 9 luglio 2015, anche a quelli di su-perficie superiore a 250 m2 (nel testoprevigente era esplicitato solo l’obbligo diaffissione e la soglia era di 1.000 m2).L’obbligo ricade sul proprietario o sulsoggetto gestore. Per gli edifici scolasticitali obblighi ricadono su comuni e pro-vince, che, sulla base delle rispettive com-petenze, provvedono alla realizzazione,alla fornitura e alla manutenzione ordi-naria e straordinaria degli edifici, ai sensidi quanto previsto dall’articolo 3 dellalegge n. 23 del 1996.

Durante l’esame al Senato è stato in-trodotto il nuovo comma 6-bis che prevedel’utilizzo del fondo di garanzia a sostegnodella realizzazione di reti di teleriscalda-mento anche per la copertura delle speserelative alla certificazione energetica e agliadeguamenti, entro i limiti delle risorsedel fondo stesso.

Il nuovo comma 7 riguarda, invece, gliedifici aperti al pubblico con superficiesuperiore a 500 m2, per i quali sia statorilasciato l’APE per le nuove costruzioni ein occasione di vendita o di nuova loca-zione. In tali casi la norma impone alproprietario o al gestore l’obbligo di af-fissione dell’APE.

Il nuovo comma 8, analogamente alcomma 2-quater del testo previgente, an-ticipa alla fase dell’annuncio commercialedi vendita o di locazione, contenuto inqualsiasi mezzo di comunicazione, l’ob-bligo di riportare gli indici di prestazioneenergetica dell’involucro edilizio e globaledell’edificio o dell’unità immobiliare e laclasse energetica corrispondente.

Il nuovo comma 9, sempre con ri-guardo edifici pubblici, o nei quali figuracome committente un soggetto pubblico,prevede, in caso di un nuovo contratto odi rinnovo di un contratto relativo allagestione degli impianti termici o di clima-

tizzazione, la predisposizione dell’APE. Ladisposizione è analoga a quella contenutanel comma 1-quater del testo previgente,senza, tuttavia, la fissazione del termineper predisporre l’attestato e senza la pre-visione dell’esposizione al pubblico dellatarga energetica.

Il nuovo comma 10 fa salva la validitàdell’ACE in corso di validità, rilasciatoconformemente alla direttiva 2002/91/CE.

Il nuovo comma 11 rende facoltativol’attestato di qualificazione energetica(AQE), da predisporre al fine di semplifi-care il successivo rilascio dell’APE. L’AQErimane obbligatorio solo quando deve es-sere presentato da parte del direttore deilavori al comune di competenza conte-stualmente alla dichiarazione di fine lavori(articolo 8, comma 2, del decreto legisla-tivo n. 192 del 2005).

Il nuovo comma 12 prevede l’aggiorna-mento delle Linee guida per la certifica-zione energetica degli edifici emanate conil DM 26 giugno 2009, tramite decreto delMinistro dello sviluppo economico, adot-tato di concerto con i Ministri dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare, delle infrastrutture e dei trasporti eper la pubblica amministrazione e la sem-plificazione, d’intesa con la Conferenzaunificata, sentito il Consiglio Nazionale deiConsumatori e degli Utenti (CNCU) e av-valendosi delle metodologie di calcolo delleprestazioni energetiche e l’utilizzo dellefonti rinnovabili negli edifici, definite coni decreti attuativi del decreto legislativon. 192 del 2005.

I criteri e contenuti dell’aggiornamentoriguardano:

la previsione di metodologie di cal-colo semplificate, per gli edifici di ridottedimensioni e prestazioni energetiche alfine di ridurre i costi a carico dei cittadini;

la definizione di un attestato di pre-stazione energetica con tutti i dati relativiall’efficienza energetica dell’edificio e checonsentano di confrontare edifici diversi;tra questi dati sono obbligatori la presta-zione energetica dell’edificio; la classeenergetica; la qualità energetica del fab-bricato definita attraverso gli indici di

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prestazione termica; i valori di riferi-mento, quali i requisiti minimi di effi-cienza energetica; le emissioni di anidridecarbonica; l’energia esportata; le racco-mandazioni per il miglioramento dell’effi-cienza energetica dell’edificio; le informa-zioni correlate al miglioramento della pre-stazione energetica, quali diagnosi e in-centivi di carattere finanziario;

la definizione di uno schema di an-nuncio di vendita o locazione per unifor-mare le informazioni sulla qualità ener-getica;

la creazione di un sistema informa-tivo nazionale che consenta la gestione diun catasto degli edifici, degli attestati diprestazione energetica e dei relativi con-trolli pubblici.

L’articolo 7 riguarda la fase di proget-tazione delle costruzioni e delle ristruttu-razioni degli edifici, integrando il conte-nuto dei documenti progettuali preve-dendo una valutazione preliminare dellapossibilità di inserimento di sistemi ad altaefficienza. A tal fine, la norma intervienesull’articolo 8 del decreto legislativo n. 192del 2005, sostituendo il comma 1 e ag-giungendo il comma 1-bis.

Il nuovo comma 1 integra il contenutodelle relazioni tecniche di progetto, atte-stanti la rispondenza alle prescrizioni peril contenimento del consumo di energiadegli edifici e dei relativi impianti termici,in cui i progettisti devono inserire i calcolie le verifiche previste dal presente decreto.

Il proprietario dell’edificio, o chi ne hatitolo, dovrà inoltre depositare tale docu-mento presso le amministrazioni compe-tenti, in doppia copia, contestualmentealla dichiarazione di inizio dei lavori com-plessivi o degli specifici interventi proposti(durante l’esame al Senato è stata fornital’alternativa di deposito della relazionealla domanda di concessione edilizia). Taliadempimenti non sono dovuti in caso disostituzione del generatore di calore del-l’impianto di climatizzazione avente por-tata termica superiore a 50 kw.

Riguardo all’attuazione di tale previ-sione, il nuovo comma 1 specifica che con

decreto del Ministro dello sviluppo econo-mico (di concerto con il Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti e per lapubblica amministrazione e la semplifica-zione, sentita la Conferenza unificata)sono definiti gli schemi e le modalità diriferimento per la compilazione della re-lazione tecnica, distinguendo in funzionedelle diverse tipologie di lavori: nuovecostruzioni; ristrutturazioni importanti;interventi di riqualificazione energetica.

Viene infine imposto l’onere aggiuntivo,ai soggetti operanti nei settori industriale,civile, terziario e dei trasporti – che nel-l’anno precedente hanno avuto un consumodi energia rispettivamente superiore a10.000 tonnellate equivalenti di petrolio peril settore industriale ovvero a 1.000 tonnel-late equivalenti di petrolio per tutti gli altrisettori – di integrare la relazione tecnica diprogetto con l’attestazione di verifica sullaapplicazione della norma che obbliga, negliedifici di proprietà pubblica o adibiti ad usopubblico, a soddisfare il fabbisogno energe-tico favorendo il ricorso a fonti rinnovabilidi energia o assimilate, salvo impedimentidi natura tecnica od economica. Tale atte-stazione integrativa è redatta dal Responsa-bile per la conservazione e l’uso razionaledell’energia, che secondo la stessa leggen. 10 del 1991 (articolo 19) deve esserenominato e comunicato al Ministero dellosviluppo economico.

Il nuovo comma 1-bis, invece, prevedeche, in caso di nuova costruzione, siavalutata la fattibilità tecnica, ambientaleed economica per l’inserimento di sistemialternativi ad alta efficienza tra i quali, atitolo puramente esemplificativo, sistemi difornitura di energia rinnovabile, cogene-razione, teleriscaldamento e teleraffresca-mento, pompe di calore e sistemi di mi-surazione intelligenti.

L’articolo 8 interviene sulle funzionidelle regioni, delle province autonome edegli enti locali, modificando e integrandol’articolo 9 del decreto legislativo n. 192del 2005, sull’attuazione regionale del de-creto. Viene modificato il comma 3, ri-guardante la realizzazione da parte delleregioni e delle province autonome deicatasti degli impianti di climatizzazione,

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specificando meglio il flusso di informa-zioni in arrivo agli enti competenti inmateria di controlli sugli impianti e daquesti alle regioni.

Infine, l’articolo 9 è integrato con 4commi (dal comma 5-ter al comma5-sexies) volti a introdurre alcune dispo-sizioni di semplificazione burocratica suicontrolli e di collaborazione tra le varieamministrazioni coinvolte a livello cen-trale e locale.

Nel nuovo comma 3 viene introdotta ladescrizione dettagliata del procedimentodi alimentazione informatica dei catastidegli impianti di climatizzazione. In par-ticolare:

il proprietario, conduttore, ammini-stratore di condominio, o, per essi, unterzo, che si assume la responsabilità dimantenere in esercizio gli impianti devecomunicare all’ente competente in materiadi controlli sugli impianti termici l’ubica-zione e le principali caratteristiche degliimpianti di proprietà o dai medesimi ge-stiti nonché le eventuali successive modi-fiche significative;

le società di distribuzione dei diversitipi di combustibile, a uso degli impiantitermici, comunicheranno al medesimoente competente in materia di controllisugli impianti termici l’ubicazione e latitolarità delle utenze da esse rifornite al31 dicembre di ogni anno;

a sua volta, l’ente competente inmateria di controlli sugli impianti termicitrasmetterà annualmente alle regioni i datiper via informatica (al riguardo il Senatoha precisato che la trasmissione si avvaledel sistema informativo coordinato per lagestione dei rapporti tecnici di ispezione edegli attestati di prestazione energetica, dicui all’articolo 4, comma 1-bis).

Il commi 5-ter e 5-quater, introdotti daldecreto-legge, lasciano la possibilità alleregioni e alle province autonome di pren-dere provvedimenti migliorativi in terminidi flessibilità applicativa dei requisiti mi-nimi, anche con l’utilizzo di soluzionialternative, in relazione a specifiche situa-

zioni di impossibilità o di elevata onero-sità, che comunque garantiscano un equi-valente risultato sul bilancio energeticoregionale; semplificazioni amministrativein materia di esercizio, manutenzione con-trollo e ispezione degli impianti termici,soprattutto in relazione all’integrazionedei controlli di efficienza energetica conquelli in tema di qualità dell’aria.

Resta fermo il divieto di aggravamentodegli oneri e degli adempimenti ammini-strativi previsti dal presente decreto inconformità alla direttiva 2010/31/UE, edinoltre tali provvedimenti migliorativi de-vono essere compatibili con il Trattato sulfunzionamento dell’Unione europea, con ladirettiva 2010/31/UE, con il decreto legi-slativo n. 192 del 2005 e devono esserenotificati alla Commissione europea.

Il comma 5-quinquies, introdotto daldecreto-legge, riguarda i controlli.

Le regioni e le province autonomeprovvedono a istituire un sistema di rico-noscimento degli organismi e dei soggetticui affidare le attività di ispezione sugliimpianti termici e di attestazione dellaprestazione energetica degli edifici, pro-muovendo programmi per la loro qualifi-cazione, formazione e aggiornamento pro-fessionale; avviare programmi di verificaannuale della conformità dei rapporti diispezione e degli attestati emessi.

Il comma 5-sexies, introdotto dal de-creto in esame, riguarda la collaborazionetra le regioni e le province autonome,anche attraverso propri enti o agenzie, e ilMinistero dello sviluppo economico (per lasola lettera c) anche con il Dipartimentodella funzione pubblica della Presidenzadel Consiglio dei Ministri, secondo il testomodificato dal Senato), per la definizionecongiunta:

di metodologie di calcolo della pre-stazione energetica degli edifici;

di metodologie per la determinazionedei requisiti minimi di edifici e impianti;

di sistemi di classificazione energe-tica degli edifici;

del Piano d’azione destinato ad au-mentare il numero di edifici a energiaquasi zero;

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dell’azione di monitoraggio, analisi,valutazione e adeguamento della norma-tiva energetica nazionale e regionale.

L’articolo 9 contiene le norme transi-torie, e, in attesa dell’aggiornamento dellespecifiche norme europee per l’attuazionedella direttiva 2010/31/UE, elenca la nor-mativa tecnica di riferimento per le me-todologie di calcolo delle prestazioni ener-getiche degli edifici. A tal fine viene inte-ramente sostituito l’articolo 11 del decretolegislativo n. 192 del 2005, che contenevauna disciplina transitoria ormai superata.Il nuovo articolo 11 contiene l’elenco dellenorme tecniche che sostituiscono quelleadottate dal decreto del Presidente dellaRepubblica n. 59 del 2009 per il calcolodella prestazione energetica degli edifici,nelle more dell’emanazione delle nuovenorme europee.

L’articolo 10 sostituisce l’articolo 14 deldecreto legislativo n. 192 del 2005, recantela copertura finanziaria del provvedi-mento. In particolare, il nuovo articolo 14stabilisce una clausola di salvaguardia fi-nanziaria per l’attuazione del predettodecreto legislativo n. 192, fatti salvi glistrumenti finanziari previsti dall’articolo4-ter (introdotto dall’articolo 5 del decre-to-legge).

L’articolo 11 riguarda i programmi diinformazione, educazione e formazione alrisparmio energetico del Ministero dellosviluppo economico rivolti ai cittadini, aglioperatori del settore tecnico e del mercatoimmobiliare nonché alle scuole, e prevedeche tali progetti vadano condotti in siner-gia con le misure di accompagnamentopreviste da recenti decreti in tema di fontirinnovabili ed efficienza energetica.

In particolare si richiamano il cd.« Conto termico » (Incentivazione dellaproduzione di energia termica da fontirinnovabili ed interventi di efficienza ener-getica di piccole dimensioni); il nuovodecreto che determina gli obiettivi nazio-nali di risparmio energetico 2013-2016 epotenziamento del meccanismo dei certi-ficati bianchi.

L’articolo 12 ridefinisce l’impianto san-zionatorio in materia di certificazione

energetica degli edifici, sostituendo inte-gralmente l’articolo 15 del decreto legisla-tivo n. 192 del 2005. I commi 1 e 2prevedono che le certificazioni energetichesiano rese in forma di dichiarazione so-stitutiva di atto notorio e che le ammini-strazioni competenti eseguano i controllidel caso. I commi da 3 a 10 strutturano lesanzioni amministrative che le ammini-strazioni applicano nelle varie fattispecie.

Il nuovo comma 1 del citato articolo 15stabilisce che l’APE, il rapporto di con-trollo tecnico di cui all’articolo 7, la re-lazione tecnica, l’asseverazione di confor-mità e l’AQE sono resi in forma di di-chiarazione sostitutiva di atto notorio aisensi dell’articolo 47, del testo unico delledisposizioni legislative e regolamentari inmateria di documentazione amministra-tiva, di cui al decreto del Presidente dellaRepubblica n. 445 del 2000. Il comma 2rinvia a tale testo unico per le modalitàdei controlli da parte delle autorità com-petenti che ricevono i documenti e cheeventualmente applicano le sanzioni am-ministrative disposte dai successivi commida 3 a 6. Nel caso invece in cui ricorranole ipotesi di reato di cui all’articolo 76 deldecreto del Presidente della Repubblican. 445 del 2000, si applicano le sanzionipreviste dal medesimo articolo 76. Icommi da 3 a 10 dispongono le diversesanzioni amministrative previste per lesingole fattispecie.

L’articolo 13 abroga il regolamento cheattualmente disciplina le metodologie dicalcolo per la prestazione energetica degliedifici dalla data di entrata in vigore deidecreti attuativi previsti dal provvedimentoin esame. Al fine di coordinare l’attualenormativa con gli adeguamenti previsti daldecreto in esame, infatti, viene integratol’articolo 16 del decreto legislativo n. 192del 2005, concernente le abrogazioni e ledisposizioni finali. In particolare, si fadecorrere dall’entrata in vigore dei decretiinterministeriali (di cui all’articolo 4,comma 1, come novellato) l’abrogazionedel decreto del Presidente della Repub-blica n. 59 del 2009.

L’articolo 13-bis, inserito nel corso del-l’esame in Senato, sostituisce l’articolo 17

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del decreto legislativo n. 192 del 2005, conriferimento al profilo dell’attuazione e del-l’esecuzione degli atti dell’Unione europeada parte delle Regioni e delle Provinceautonome di Trento e di Bolzano, nellematerie di loro competenza secondoquanto previsto dall’articolo 117, commaquinto, della Costituzione.

Ricorda, al riguardo, che il citato ar-ticolo 117, comma quinto, della Costitu-zione, prevede che le Regioni e delleProvince autonome di Trento e di Bolzanoprovvedono nel rispetto delle norme diprocedura stabilite da legge dello Stato,che disciplina le modalità di esercizio delpotere sostitutivo in caso di inadempienza.Le disposizioni introdotte conservano lac.d. clausola di cedevolezza, aggiornando iriferimenti normativi in essa contenuti,secondo la quale le disposizioni contenutenel decreto-legge si applicano alle regionie alle province autonome che non abbianoancora provveduto al recepimento delladirettiva 2010/31/CE fino alla data di en-trata in vigore della normativa di attua-zione adottata da ciascuna regione e pro-vincia autonoma. L’intervento dello Statonelle materie di competenza regionaleviene configurato come uno strumentodall’operatività eventuale, in quanto lenorme del decreto sono destinate ad en-trare in vigore solo nell’eventualità chealcune regioni non adottino proprie disci-pline attuative della direttiva e a produrreeffetti solo per le regioni che, appunto,non abbiano adottato le necessarie leggi.

L’articolo 15-bis, comma 1, istituiscepresso il Gestore dei Servizi Energetici Spa(GSE) una banca dati nazionale in cui farconfluire i flussi di dati relativi ai soggettibeneficiari di incentivi o sostegni finan-ziari per attività connesse ai settori del-l’efficienza energetica e della produzionedi energia da fonti rinnovabili. In parti-colare, si tratta degli incentivi e sostegnifinanziari erogati dal GSE oppure da altreamministrazioni pubbliche. Il comma 2demanda ad apposito decreto – da ema-nare entro 90 giorni dalla data di entratain vigore della legge di conversione delpresente decreto – del Ministro dello svi-luppo economico, sentiti i Ministeri del-

l’ambiente e della tutela del territorio e delmare e la conferenza unificata, l’indivi-duazione delle modalità di gestione deiflussi informativi della banca dati di cui alcomma 1, oltre alle opportune forme dicollaborazione e raccordo tra le ammini-strazioni interessate e il GSE. Il comma 3specifica che alla creazione della bancadati si provvede nell’ambito delle risorseumane, finanziarie e strumentali disponi-bili a legislazione vigente.

L’articolo 17 modifica l’elenco dei re-quisiti previsti ai fini dell’esercizio dell’at-tività di installatore e manutentore straor-dinario degli impianti a fonti rinnovabili.Il comma 1 sostituisce i primi due commidell’articolo 15 del decreto legislativo 3marzo 2011, n. 28. In sostanza, rispettoalla disciplina vigente, si introduce comerequisito sufficiente per la qualifica pro-fessionale per l’attività di installazione e dimanutenzione straordinaria di caldaie(nonché di caminetti e stufe) a biomassa,di sistemi solari fotovoltaici e termici sugliedifici, di sistemi geotermici a bassa en-talpia e di pompe di calore, anche laprestazione lavorativa svolta alle direttedipendenze di una impresa abilitata nelramo di attività cui si riferisce la presta-zione dell’operaio installatore per un pe-riodo non inferiore a tre anni (esclusoquello computato ai fini dell’apprendistatoe quello svolto come operaio qualificato, inqualità di operaio installatore con quali-fica di specializzato nelle attività di instal-lazione, di trasformazione, di amplia-mento e di manutenzione degli impianti).In conseguenza della nuova disposizioneviene abrogata la norma sui requisiti pre-vigenti in materia di formazione profes-sionale

Il comma 2 proroga il termine (fissatoal 31 ottobre 2013) entro cui le regioni ele province autonome, nel rispetto dell’al-legato 4 del decreto Legislativo 3 marzo2011, n. 28, attivano un programma diformazione per gli installatori di impiantia fonti rinnovabili o procedono al ricono-scimento di fornitori di formazione, dan-done comunicazione al Ministero dellosviluppo economico e al Ministero dell’am-biente e della tutela del territorio e del

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mare. È previsto che le regioni e le pro-vince autonome, possano riconoscere aisoggetti partecipanti ai corsi di formazionecrediti formativi per i periodi di presta-zione lavorativa e di collaborazione tec-nica continuativa svolti presso imprese delsettore.

L’articolo 17-bis, introdotto durantel’esame in Senato, prevede che gli impiantitermici, installati dopo la data del 31agosto 2013, devono essere collegati adappositi camini, canne fumarie o sistemidi evacuazione dei prodotti di combu-stione. È possibile derogare all’obbligo nelcaso in cui si proceda alla sostituzione digeneratori di calore con scarico a parete oin canna fumaria, e quando l’adempi-mento dell’obbligo sia incompatibile connorme a tutela degli edifici e per impos-sibilità tecnica. Inoltre è previsto che igeneratori di calore debbano avere lecertificazioni UNI prescritte.

Il comma 1 modifica il comma 9 del-l’articolo 5 del regolamento di cui aldecreto del Presidente della Repubblican. 412/1993 e inserisce i due commi 9-bise 9-ter. Più in particolare, l’obbligo diallacciare gli impianti termici ad appositicamini e canne fumarie è previsto solo perquelli installati successivamente al 31 ago-sto 2013. Sono ammesse deroghe in casodi sostituzione di generatori di caloreindividuali che risultino installati in dataantecedente al 31 agosto 2013 con scaricoa parete o in canna collettiva ramificata equando l’adempimento dell’obbligo risultiincompatibile con norme di tutela degliedifici oggetto dell’intervento o quando ilprogettista attesti l’impossibilità tecnica arealizzare lo sbocco sopra il colmo deltetto. Comunque è sempre obbligatorioinstallare generatori di calore a gas cheappartengono alle classi 4 e 5 previstedalle norme UNI EN 297, UNI EN 483 eUNI EN 15502, e posizionare i terminali ditiraggio in conformità alla vigente normatecnica UNI 7129 e successive integrazioni.

Silvia FREGOLENT (PD), relatore per laVI Commissione, per quanto riguarda icontenuti del decreto-legge rientranti negliambiti di competenza della Commissione

Finanze, segnala gli articoli 14 15 e 16, iquali intervengono sulla normativa tribu-taria relativa alla detraibilità delle spesesostenute per interventi di efficienza ener-getica, di ristrutturazione di edifici e diacquisto di mobili, nonché gli articoli da19 a 21, i quali recano le abrogazioni e lacopertura finanziaria delle misure conte-nute nei predetti articoli da 14 a 16,attraverso interventi sulla disciplina del-l’IVA, sui quali preannuncia fin d’oraalcuni rilievi critici che saranno successi-vamente meglio esplicitati.

L’articolo 14, modificato durantel’esame presso l’altro ramo del Parla-mento, prevede che la detrazione d’impo-sta per le spese documentate relative adinterventi di riqualificazione energetica diedifici si applichi nella misura del 65 percento alle spese sostenute dal 6 giugno2013 (data di entrata in vigore del prov-vedimento) fino al 31 dicembre 2013.

Più in dettaglio, il comma 1 prevede, alprimo periodo, che le disposizioni di cuiall’articolo 1, comma 48, della legge n. 220del 2010, concernenti la detrazione d’im-posta per le spese relative ad interventi diriqualificazione energetica degli edifici, siapplicano nella misura del 65 per cento (inluogo del 55 per cento precedentementeprevisto), alle spese sostenute dalla data dientrata in vigore del decreto-legge (ossiadal 6 giugno 2013) al 31 dicembre 2013.

Il testo originario del decreto escludevale spese:

per gli interventi di sostituzione diimpianti di riscaldamento con pompe dicalore ad alta efficienza ed impianti geo-termici a bassa entalpia;

per la sostituzione di scaldaacquatradizionali con scaldaacqua a pompa dicalore dedicati alla produzione di acquacalda sanitaria.

Nel corso dell’esame al Senato taliesclusioni sono state eliminate: pertanto ladetrazione del 65 per cento può essereutilizzata anche per gli interventi appenaindicati.

Si ricorda che la detrazione per lespese di riqualificazione energetica di edi-

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fici, originariamente fissata nella misuradel 55 per cento e più volte oggetto diinterventi normativi, è stata, da ultimo,disciplinata dall’articolo 11, comma 2, deldecreto-legge n. 83 del 2012, che ne haprevisto l’applicazione sino al 30 giugno2013.

In connessione con l’ampliamento degliinterventi agevolabili disposta dal Senato,il secondo periodo del comma 1 indica lacopertura finanziaria per i maggiori onerideterminati da tale estensione, che sonoquantificati in 200.000 euro per il 2014,2,2 milioni per il 2015 e 1,4 milioni per glianni dal 2016 al 2024, ed ai quali si fafronte attingendo alle risorse del Fondorecante le risorse da ripartire negli stati diprevisione dei Ministeri, previsto dall’arti-colo 2, comma 616, della legge n. 244 del2007 (legge finanziaria per il 2008), edalimentato con quota parte degli stanzia-menti derivanti dal divieto, posto a decor-rere dall’anno 2008, di riassegnare allaspesa nei singoli stati di previsione deiMinisteri somme versate all’entrata delbilancio dello Stato, autorizzate dai deter-minati provvedimenti legislativi indicati inun apposito elenco allegato alla medesimalegge n. 244.

Il comma 2 prevede, con riferimentoagli interventi di riqualificazione energe-tica relativi a parti comuni degli edificicondominiali o che interessino tutte leunità immobiliari del singolo condominio,l’applicazione della detrazione d’impostadel 65 per cento per le spese sostenutedall’entrata in vigore del decreto (6 giugno2013) sino al 30 giugno 2014.

La norma incentiva la riqualificazioneenergetica di interi stabili condominiali,attraverso una maggiorazione dell’incen-tivo fiscale per un periodo di tempo piùlungo. Si tratta della stessa detrazioneprevista dal comma 1, applicata sino al 30giugno 2014 anziché al 31 dicembre 2013e riguardante interventi:

a) relativi a parti comuni degli edificicondominiali di cui agli articoli 1117 e1117-bis del codice civile;

b) che interessino tutte le unità im-mobiliari di cui si compone il singolocondominio.

Il comma 3 stabilisce che la detrazionespettante ai sensi dell’articolo deve essereripartita in dieci quote annuali di pariimporto.

La disposizione prevede inoltre l’appli-cazione, « in quanto compatibili », dell’ar-ticolo 1, comma 24, della legge n. 244 del2007, e dell’articolo 29, comma 6, deldecreto-legge n. 185 del 2008.

In merito rammenta che il comma 24dell’articolo 1 della legge n. 244 reca al-cune precisazioni con riferimento alla pro-roga delle agevolazioni tributarie per lariqualificazione energetica degli edifici cheerano state disposte dal comma 20 delmedesimo articolo 1.

In particolare, la lettera a) stabilisceche i valori limite di fabbisogno di energiaprimaria annuo per la climatizzazioneinvernale (ai fini dell’applicazione delcomma 344 dell’articolo 1 della leggen. 296 del 2006), e i valori di trasmittanzatermica (ai fini dell’applicazione delcomma 345 della medesima legge n. 296)sono definiti con decreto del Ministrodello sviluppo economico entro il 28 feb-braio 2008.

La lettera b) prevede la possibilità diripartire la detrazione per tutti gli inter-venti in un numero di quote annuali dipari importo non inferiore a tre e nonsuperiore a dieci, a scelta irrevocabile delcontribuente, operata all’atto della primadetrazione. Dal momento che tale dispo-sizione non è compatibile con la riparti-zione della detrazione in dieci quote an-nuali, prevista dal comma 3 dell’articolo14 del decreto-legge, si applicherà taleultima previsione.

La lettera c) specifica che non è richie-sta l’acquisizione da parte del contri-buente della certificazione energetica del-l’edificio per:

gli interventi su strutture opache ver-ticali, orizzontali e finestre, limitatamentealla sostituzione di finestre comprensive diinfissi in singole unità immobiliari;

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l’installazione di pannelli solari per laproduzione di acqua calda;

la sostituzione di impianti di clima-tizzazione invernale a condensazione.

Il comma 6 dell’articolo 29 del decreto-legge n. 185 del 2008 prevede invece l’ob-bligo, per il contribuente, di inviare unaspecifica comunicazione ai fini della de-trazione.

L’articolo 15, integrato nel corso del-l’esame al Senato, prevede, con disposi-zione di cui non appare del tutto chiaral’effettiva portata normativa, che, in attesadella definizione di misure ed incentiviselettivi di carattere strutturale – finaliz-zati a favorire la realizzazione di inter-venti per il miglioramento, l’adeguamentoantisismico e la messa in sicurezza degliedifici esistenti, nonché per l’incrementodel loro rendimento energetico – si appli-cano le disposizioni in materia di detrai-bilità recate dall’articolo 14 del decreto-legge (per gli interventi di riqualificazioneenergetica degli edifici) e dall’articolo 16del medesimo decreto (per gli interventi diristrutturazione edilizia).

L’articolo 16 interviene sulla disciplinatributaria relativa alla detraibilità dellespese sostenute per interventi di ristrut-turazione edilizia e per l’acquisto di mobilied elettrodomestici.

In particolare, il comma 1, modificandol’articolo 11, comma 1, del decreto-leggen. 83 del 2012, proroga sino al 31 dicem-bre 2013 il termine, precedentemente fis-sato al 30 giugno 2013, di scadenza del-l’agevolazione introdotta dallo stessocomma 1 dell’articolo 11 del decreto-leggen. 83, con cui è stata aumentata dal 36per cento al 50 per cento la detrazioneIRPEF delle spese effettuate, tramite bo-nifico tracciabile, per le ristrutturazioniedilizie delle abitazioni, ed è stato innal-zato il limite di spesa massima agevolabileda 48.000 a 96.000 euro per unità immo-biliare.

Al riguardo rammenta che la detra-zione fiscale per gli interventi di recuperodel patrimonio edilizio è stata introdottadall’articolo 1, comma 5, della legge n. 449

del 1997; tale disciplina è stata successi-vamente più volte modificata e prorogatae, infine, resa stabile inserendola nell’ar-ticolo 16-bis del decreto del Presidentedella Repubblica n. 917 del 1986, recanteil Testo unico delle imposte sui redditi(TUIR).

Il comma 2, che è stato modificato nelcorso dell’esame al Senato, prevede, per icontribuenti che fruiscono della detra-zione di cui al comma 1, una detrazionedall’imposta lorda del 50 per cento per leulteriori spese documentate e sostenutedal 6 giugno 2013 (data di entrata invigore del decreto-legge) per l’acquisto diuna serie di prodotti finalizzati all’arredodell’immobile oggetto di ristrutturazione.In particolare, si tratta dei mobili, nonché,a seguito delle modifiche apportate dalSenato, dei grandi elettrodomestici diclasse non inferiore alla A+ (cioè, frigori-fero, lavatrice, congelatore, lavastoviglie,lavasciuga, forno) e dei forni di classe A.

La detrazione, calcolata su un ammon-tare complessivo (mobili + grandi elettro-domestici) non superiore a 10.000 euro,deve essere ripartita tra gli aventi dirittoin dieci quote annuali di pari importo.

Per quanto riguarda la detrazione rela-tiva all’acquisto di grandi elettrodomesticisi tratta di una disposizione con effettoretroattivo, in quanto, essendo inserita nelcorpo del comma 2, essa fa riferimento alle« spese documentate e sostenute dalla datadi entrata in vigore del presente decreto »anche per tali apparecchi.

Poiché la norma in esame non specificale modalità di effettuazione del pagamento(non richiedendo, in particolare, esplicita-mente il ricorso al cosiddetto « bonificoparlante » – che indichi cioè la causale delpagamento, il codice fiscale del pagatoreed il codice fiscale o la partita IVA delbeneficiario del pagamento – come previ-sto in casi analoghi), limitandosi a farriferimento alle « spese documentate », concomunicato stampa del 4 luglio 2013l’Agenzia delle entrate ha fornito le primeindicazioni in merito alla detrazione del50 per cento per l’acquisto di mobili,specificando che i contribuenti devonoeseguire i pagamenti mediante bonifici

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bancari o postali, con le medesime moda-lità già previste per i pagamenti dei lavoridi ristrutturazione fiscalmente agevolati.

In base al predetto comunicato, neibonifici dovranno essere indicati:

la causale del versamento attual-mente utilizzata dalle banche e da PosteItaliane SPA per i bonifici relativi ai lavoridi ristrutturazione fiscalmente agevolati;

il codice fiscale del beneficiario delladetrazione;

il numero di partita IVA, ovvero ilcodice fiscale del soggetto a favore delquale il bonifico è effettuato.

L’articolo 18, modificato nel corso del-l’esame in Senato, abroga le disposizioniincompatibili recate dal decreto legislativon. 192 del 2005 e dal decreto legislativon. 28 del 2011.

Il comma 1, modificato dall’altro ramodel Parlamento, fa decorrere sin dalla datadi entrata in vigore del decreto-legge l’ef-fetto abrogativo delle seguenti disposizioni:

articolo 2, comma 1, lettere d), e) edf), del decreto legislativo n. 192 del 2011,recanti le definizioni di « attestato di cer-tificazione energetica o di rendimentoenergetico dell’edificio », « cogenerazione »e « sistema di condizionamento d’aria »);

l’articolo 5 del medesimo decreto le-gislativo n. 192, relativo ai meccanismi dicooperazione promossi dal Ministero delloSviluppo economico, di concerto con iMinistri dell’ambiente e della tutela delterritorio e delle infrastrutture e dei tra-sporti, previa intesa con la Conferenzaunificata, per realizzare iniziative di rac-cordo, concertazione e cooperazione ai finidell’attuazione dei decreti interministe-riali, previsti dall’articolo 4, comma 1,dello stesso decreto legislativo n. 192, concui sono stabiliti i criteri generali, lametodologia di calcolo e i requisiti dellaprestazione energetica degli edifici;

l’articolo 12 del decreto legislativon. 192, che regolava in via transitorial’esercizio, la manutenzione e l’ispezionedegli impianti termici fino alla data di

entrata in vigore dei citati decreti inter-ministeriali previsti dall’articolo 4, comma1, del medesimo decreto legislativo n. 192;

alcuni punti dell’allegato A del pre-detto decreto legislativo n. 192, recantiuna serie di definizioni: segnatamente ipunti 2 (definizione di attestato di quali-ficazione energetica); 11 (definizione diedificio adibito ad uso pubblico); 12 (de-finizione di edificio di proprietà pubblica);18 (definizione di impianto termico); 22(definizione di involucro edilizio) e 56(definizione di unità immobiliare residen-ziale e assimilata), essendo tali definizionisuperate dalle nuove definizioni recatedall’articolo 2 del decreto-legge, che hanovellato l’articolo 2 del decreto legislativon. 192;

gli Allegati B (relativo alle metodolo-gie di calcolo della prestazione energeticadegli edifici) ed I (relativo al regime tran-sitorio per la prestazione energetica degliedifici) del decreto legislativo n. 192;

il comma 3 dell’articolo 15 del de-creto legislativo n. 28 del 2011 (che disci-plinava la fattispecie omissiva del direttoredei lavori sull’asseverazione di conformitàdelle opere e sull’attestato di qualifica-zione energetica);

il punto 4 dell’allegato 4 del mede-simo decreto legislativo n. 28 del 2011,secondo cui il previo periodo di forma-zione dell’installatore doveva avere precisecaratteristiche per gli installatori di cal-daie e di stufe a biomassa (formazionepreliminare di idraulico, installatore dicanalizzazioni, tecnico del riscaldamento otecnico di impianti sanitari e di riscalda-mento o raffreddamento), per gli installa-tori di pompe di calore (formazione pre-liminare di idraulico o di tecnico frigoristae competenze di base di elettricità e im-pianti idraulici), per gli installatori disistemi solari fotovoltaici o termici (for-mazione preliminare di idraulico o dielettricista e competenze di impiantiidraulici, di elettricità e di copertura tetti,ivi compresi saldatura e incollaggio digiunti di tubi, sigillamento di raccordi,

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prove di tenuta, capacità di collegare cavi,buona conoscenza dei materiali di baseper la copertura dei tetti, nonché deimetodi di isolamento e di impermeabiliz-zazione), ovvero un programma di forma-zione professionale che consentisse agliinstallatori di acquisire competenze ade-guate corrispondenti a tre anni di forma-zione nei settori di competenze predette,comprendente sia la formazione in classeche sia la pratica sul luogo di lavoro.

In tale contesto si ricorda che il comma1 nel testo originario del decreto-leggeconteneva altre abrogazioni, che sono stateeliminate nel corso dell’esame al Senato.

Il comma 2 fissa alla data di entrata invigore dei già richiamati decreti intermi-nisteriali previsti dall’articolo 4, comma 1,del decreto legislativo n. 192 del 2005l’abrogazione di talune disposizioni del-l’articolo 3 del medesimo decreto legisla-tivo n. 192: segnatamente si tratta deicommi 1 (che applica il citato decretolegislativo alla progettazione e realizza-zione di edifici di nuova costruzione edegli impianti in essi installati, di nuoviimpianti installati in edifici esistenti, delleopere di ristrutturazione degli edifici edegli impianti esistenti, all’esercizio, con-trollo, manutenzione e ispezione degli im-pianti termici degli edifici, anche preesi-stenti, nonché alla certificazione energe-tica degli edifici) e 2 (il quale prevedediversi gradi di applicazione per il caso diristrutturazione di edifici esistenti, e perquanto riguarda i requisiti minimi presta-zionali in relazione al tipo di intervento).

Il comma 2-bis, inserito nel corso del-l’esame al Senato, interviene sulla defini-zione di certificazione energetica dell’edi-ficio, indicando che i soggetti esperti abi-litati a svolgere le relative operazioni dicertificazione sono quelli indicati dall’ar-ticolo 4, comma 1-bis, il quale prevede, tral’altro, che con uno o più decreti delPresidente della Repubblica siano aggior-nati i requisiti professionali e i criteri diaccreditamento per assicurare la qualifi-cazione e l’indipendenza degli esperti edegli organismi a cui affidare l’attestazione

della prestazione energetica degli edifici el’ispezione degli impianti di climatizza-zione.

Il comma 3 introduce nel già citatodecreto legislativo n. 192 del 2005 unadeguamento alla nuova nomenclatura difonte europea: pertanto, ovunque in taledecreto legislativo ricorrano le parole: « at-testato di certificazione energetica », que-ste andranno lette come riferite al nuovoistituto dell’« attestato di prestazione ener-getica ».

L’articolo 19 modifica l’articolo 74,primo comma, lettera c), del decreto delPresidente della Repubblica n. 633 del1972, concernente il regime speciale IVAapplicabile alle pubblicazioni editoriali,eliminando, dal 1o gennaio 2014, l’appli-cazione di aliquote IVA agevolate per gliallegati e i supporti integrativi a quotidianie prodotti editoriali.

Più in dettaglio, il comma 1 reca unaserie di novelle all’articolo 74, primocomma, lettera c), del decreto del Presi-dente della Repubblica n. 633 del 1972, ilquale reca il regime speciale IVA applicatoalle pubblicazioni editoriali.

La lettera a) del comma 1 sostituisce ilquinto periodo della lettera c), al fine dimodificare il regime IVA applicabile aicosiddetti supporti integrativi, i quali, aisensi dell’articolo 74 citato, sono costituitidai nastri, dischi, videocassette e altrisupporti sonori o videomagnetici ceduti,anche gratuitamente, in unica confezione,unitamente a giornali quotidiani, periodicie libri a condizione che i beni unitamenteceduti abbiano prezzo indistinto e che ilcosto dei supporti integrativi non sia su-periore al cinquanta per cento del prezzodella confezione stessa.

Mentre la normativa previgente preve-deva per i supporti integrativi l’applica-zione dell’aliquota IVA agevolata del 4 percento qualora il costo del supporto nonsuperasse il cinquanta per cento delprezzo della confezione, per effetto dellamodifica recata dalla lettera a), ai supportiintegrativi si applica comunque l’aliquotaIVA propria di ciascuno dei beni ceduti.

La lettera b) modifica il sesto periododella lettera c) dell’articolo 74, primo

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comma, del decreto del Presidente dellaRepubblica n. 633, concernente in questocaso il regime IVA applicabile ai benidiversi dai supporti integrativi, ceduti congiornali, quotidiani, con prezzo indistintoed in unica confezione (si tratta, in so-stanza, di beni che rientrano nelle seguenticategorie merceologiche: giocattoli, articolida bigiotteria, gadget).

Anche in tale ipotesi, mentre la nor-mativa previgente prevedeva che solo qua-lora il costo del bene ceduto (anche gra-tuitamente) insieme con la pubblicazionefosse superiore al dieci per cento delprezzo dell’intera confezione, l’imposta siapplicava con l’aliquota di ciascuno deibeni ceduti (applicandosi altrimenti l’ali-quota agevolata del 4 per cento), pereffetto della novella a tali beni si applica,comunque, l’aliquota IVA propria dei beniceduti.

La lettera c) sopprime l’ottavo periododella lettera c) dell’articolo 74, primocomma, del decreto del Presidente dellaRepubblica n. 633, il quale prevede chenon si considerano supporti integrativi oaltri beni quelli che, integrando il conte-nuto dei libri, giornali quotidiani e perio-dici, esclusi quelli pornografici, sono adessi funzionalmente connessi e stabilisceche tale connessione risulti da dichiara-zione sostitutiva di atto notorio, presentataprima della commercializzazione presso ilcompetente ufficio IVA.

Ai sensi del comma 2, le disposizioni inmateria di IVA recate dal comma 1 siapplicano ai prodotti editoriali consegnatio spediti a partire dal 1o gennaio 2014.

L’articolo 20 assoggetta all’aliquota IVAdel 10 per cento, a decorrere dal 1o

gennaio 2014, la somministrazione di ali-menti e bevande effettuate mediante di-stributori automatici.

In particolare, il comma 1 abroga iln. 38) della parte II (recante l’elenco deibeni assoggettati all’aliquota IVA cosid-detta « super ridotta » del 4 per cento)della tabella A allegata al decreto delPresidente della Repubblica n. 633 del1972, relativo alle somministrazioni dialimenti e bevande effettuate mediantedistributori automatici collocati in stabi-

limenti, ospedali, case di cura, uffici,scuole, caserme e altri edifici destinati acollettività.

Conseguentemente, il comma 2, comemodificato dal Senato, modifica il n. 121)della parte III (recante l’elenco dei beniassoggettati all’aliquota IVA del 10 percento) della tabella A, inserendo, allavoce « somministrazioni di alimenti e be-vande » la previsione che l’erogazione sia« effettuata anche mediante distributoriautomatici ».

In sostanza, in forza delle predetteprevisioni, tutte le forme di somministra-zione di alimenti e bevande (salvo lesomministrazioni effettuate nelle menseaziendali, nelle scuole e nelle mense perindigenti, per le quali rimane ferma l’ap-plicazione dell’aliquota super ridotta del 4per cento, ai sensi del n. 37) della parte IIdella tabella A al decreto del Presidentedella Repubblica n. 633), anche se effet-tuate con distributori automatici collocatiin qualsiasi luogo, sono ora assoggettateall’aliquota IVA del 10 per cento. In talmodo si elimina dunque la segmentazionesussistente in precedenza in materia, cheprevedeva una diversificazione di aliquoteIVA a seconda che i predetti distributoriautomatici fossero o meno collocati instabilimenti, ospedali, case di cura, uffici,scuole, caserme e altri edifici destinati acollettività, quali, ad esempio, autolavaggio negozi.

Rispetto al testo originario del decreto-legge, il quale si limitava a spostare nelpredetto n. 121) la voce soppressa dal-l’elenco dei beni e servizi assoggettati al-l’aliquota super ridotta del 4 per cento(cioè le somministrazioni effettuate condistributori collocati in stabilimenti, ospe-dali, case di cura, uffici, scuole, caserme ealtri edifici destinati a collettività), lanuova formulazione definita dal Senato,assoggettando all’aliquota al 10 per centotutte le somministrazioni di alimenti ebevande effettuate mediante distributoriautomatici indipendentemente dal luogo incui questi sono collocati, evita inoltre chele somministrazioni effettuate mediantedistributori collocati in luoghi diversi da

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quelli sopra indicati potessero essere as-soggettati all’aliquota ordinaria del 21 percento.

L’incremento di gettito derivante dal-l’aumento dell’aliquota IVA dal 4 al 10 percento sui predetti beni è quantificato dallarelazione tecnica allegata al disegno dilegge di conversione in 104 milioni di euroannui.

Il comma 3 stabilisce l’applicazionedelle disposizioni recate dai commi 1 e 2alle operazioni effettuate a partire dal 1o

gennaio 2014.Con riguardo alle norme di copertura

di cui agli articoli 19 e 20, le qualiincrementano il prelievo IVA sui settoridella somministrazione di alimenti e be-vande ed editoriale, ritiene che esse deb-bano essere attentamente valutate, e au-spicabilmente modificate, al fine di scon-giurare il rischio che tale aumento del-l’imposizione indiretta determini effettinegativi sulle prospettive economiche deisettori stessi, già colpiti dalla sfavorevolecongiuntura economica e del consistentecalo dei consumi in atto.

In particolare, evidenzia la criticitàdelle previsioni dell’articolo 19, comma 1,soprattutto per quanto concerne l’aumentodell’aliquota IVA sui supporti integrativiallegati ai libri. Infatti, dato che le modi-fiche ivi contenute al regime IVA noncontemplano alcuna eccezione rispetto al-l’incremento dell’aliquota dell’imposta,l’incremento coinvolge anche i supporti aitesti scolastici, con grave danno per lefamiglie, oltre alle conseguenze negativeche si determinerebbero relativamente aisupporti integrativi destinati ai portatoridi handicap.

Chiede pertanto al Governo di fornirechiarimenti in merito, per cercare di in-dividuare altre coperture finanziarie che,innanzitutto, non prevedano l’eliminazionedelle previsioni in materia di aliquota IVAagevolata per i supporti integrativi affe-renti al settore librario, il quale, del resto,viene considerato nell’ambito della rela-zione tecnica distintamente rispetto al re-sto delle attività editoriali. Auspica quindi

la massima collaborazione tra l’Esecutivoe le Commissioni per dare soluzione a taleproblematica.

L’articolo 21 contiene ulteriori disposi-zioni di natura finanziaria.

In particolare, il comma 1 incrementail Fondo sociale per l’occupazione e laformazione, di cui all’articolo 18, comma1, lettera a), del decreto-legge n. 185 del2008, nella misura di 47,8 milioni di europer il 2013 e di 121,5 milioni di euro peril 2014, ai fini del rifinanziamento degliammortizzatori sociali in deroga.

Il comma 2 integra di 413,1 milioni dieuro nel 2024 l’autorizzazione di spesarecata dall’articolo 5 della legge n. 7 del2009, di ratifica ed esecuzione del Trattatodi amicizia, partenariato e cooperazionetra la Repubblica italiana e la GrandeGiamahiria araba libica popolare sociali-sta, fatto a Bengasi il 30 agosto 2008.

Al riguardo ricorda che l’articolo 5della citata legge n. 7 ha stanziato 180milioni per ciascuno degli anni dal 2009 al2028, destinati alla realizzazione di pro-getti infrastrutturali da realizzarsi daparte dell’Italia; tale autorizzazione dispesa è stata ridotta per il 2013 dall’arti-colo 4, comma 1, lettera c), n. 2 deldecreto-legge n. 54 del 2013, recante in-terventi urgenti in materia di IMU e CIG,esaminato in sede referente dalle Commis-sioni riunite Finanze e Lavoro, approvatodalla Camera e ora in corso di esame alSenato, il quale, a parziale copertura degliinterventi in esso previsti in materia dicassa integrazione guadagni, ha dispostoche 100 milioni di euro per il 2013 delledisponibilità esistenti su tale autorizza-zione siano versati all’entrata del bilanciostatale.

Successivamente, il decreto-legge n. 69del 2013, attualmente all’esame, in sedereferente, delle Commissioni riunite Affaricostituzionali e Bilancio della Camera, aparziale copertura degli oneri derivantidalla costituzione del Fondo cosiddetto« sblocca cantieri » ha ulteriormente ri-dotto, all’articolo 18, le risorse dell’auto-rizzazione di spesa in questione in misura

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per 50 milioni di euro nell’anno 2013, per120 milioni in ciascuno degli anni 2014 e2015 e per 142 milioni nel 2016.

Il comma 3 reca la clausola di coper-tura finanziaria degli oneri recati dagliarticoli 14 e 16, nonché dai commi 1 e 2dell’articolo 21, quantificati complessiva-mente in 47,8 milioni nel 2013, 271,3milioni nel 2014, 373,5 milioni nel 2015,260,7 milioni nel 2016, 257,8 milioni inciascuno degli anni dal 2017 al 2023 e in413,1 milioni nel 2024.

A tali oneri si provvede:

secondo la lettera a), quanto a 47,8milioni di euro per l’anno 2013, a 229milioni di euro per ciascuno degli anni dal2014 al 2023 e a 413,1 milioni di euro perl’anno 2024, mediante l’utilizzo delle mag-giori entrate recate dagli articoli 14, 16, 19e 20 del decreto-legge;

secondo la lettera b), quanto a 42,3milioni di euro per l’anno 2014, a 50,7milioni di euro per l’anno 2015 e a 31,7milioni di euro per l’anno 2016 e a 28,8milioni di euro per ciascuno degli anni dal2017 al 2023, mediante la corrispondenteriduzione della citata autorizzazione dispesa di cui all’articolo 5 della legge n. 7 del2009 di ratifica ed esecuzione del Trattatodi amicizia Italia-Libia, rifinanziata dalcomma 2 del medesimo articolo 21;

secondo la lettera c), quanto a 17,8milioni di euro per l’anno 2015, mediantecorrispondente riduzione del già richia-mato Fondo recante le risorse da ripartirenegli stati di previsione dei Ministeri, isti-tuito ai sensi dell’articolo 2, comma 616,della legge n. 244 del 2007, attualmentedotato di 30 milioni di euro per ciascunanno del triennio 2013-2015;

secondo la lettera d), quanto a 35milioni di euro per l’anno 2015, mediantecorrispondente riduzione della quota dipertinenza statale dell’otto per mille IR-PEF, di cui all’articolo 47, secondocomma, della legge n. 222 del 1985: alriguardo si ricorda che le risorse dell’ottoper mille IRPEF dello Stato sono state, direcente, oggetto di riduzioni, ai sensi del-l’articolo 12, comma 3, lettera c-sexies) del

decreto-legge n. 35 del 2013 (riduzione di2,1 milioni di euro per l’anno 2014 e di35,8 milioni di euro annui a decorreredall’anno 2015), nonché ai sensi dell’arti-colo 61, comma 1, lettera d), del già citatodecreto-legge n. 69 del 2013 (riduzione di10 milioni di euro per l’anno 2013);

secondo la lettera e), quanto a 41milioni di euro per l’anno 2015, mediantecorrispondente riduzione, per il medesimoanno, dello stanziamento del fondo spe-ciale di conto capitale iscritto nello statodi previsione del Ministero dell’economia edelle finanze per l’anno 2013, allo scopoparzialmente utilizzando l’accantona-mento relativo al Ministero dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare.

Il comma 4 autorizza il Ministro del-l’economia e delle finanze ad apportarecon propri decreti le occorrenti variazionidi bilancio.

Daniele CAPEZZONE, presidente, rin-grazia i relatori, che, oltre ad illustrarecompiutamente il contenuto del decreto-legge, hanno consentito alle Commissionidi entrare fin d’ora nel cuore delle prin-cipali tematiche affrontate dall’interventolegislativo.

Carla RUOCCO (M5S), nel condividerele perplessità espresse dalla relatrice Fre-golent sulla copertura finanziaria previstaagli articoli 19 e 20 del provvedimento, iquali aumentano il prelievo IVA sui settoridella somministrazione di alimenti e be-vande attraverso dispositivi automatici esulle cessioni di prodotti editoriali, eviden-zia come tale inasprimento potrebbe ri-percuotersi negativamente sulle famiglie,in quanto l’incremento previsto coinvolgeanche i supporti integrativi ai testi scola-stici, nonché su un settore in espansionequale quello dei distributori automatici.

Sottolinea pertanto, a tale riguardo,l’opportunità di individuare diverse formedi copertura finanziaria.

Itzhak Yoram GUTGELD (PD), anchealla luce dei problemi di copertura finan-

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ziaria che stanno emergendo nel corso deldibattito, chiede al Governo di spiegare ilrazionale economico della norma previstaall’articolo 1, comma 1, del decreto-legge,che prevede un innalzamento, dal 55 percento, al 65 per cento, della detrazioned’imposta per le spese relative ad inter-venti di riqualificazione energetica degliedifici, prevista dalla legge n. 220 del2010.

Il Sottosegretario Claudio DE VIN-CENTI sottolinea come il Governo annettapriorità agli interventi di efficientamentoenergetico rispetto a quelli di ristruttura-zione semplice, per i quali comunque èstata disposta una proroga delle relativeagevolazioni fiscali in considerazione dellagrave crisi in cui versa il settore dell’edi-lizia. In ogni caso segnala come l’Esecu-tivo, in considerazione della preminenterilevanza dei temi dell’efficientamentoenergetico, per i quali l’orientamento stra-tegico è quello di rendere stabile la de-trazione delle relative spese, abbia ritenutoopportuno ampliare la differenziazionenella percentuale di detraibilità degli onerisostenuti per tali interventi rispetto allapiù bassa percentuale prevista per le ri-strutturazioni edilizie.

Assicura quindi di aver raccolto leconsiderazioni svolte dai relatori circa lenorme di copertura, che si impegna atrasmettere ai rappresentanti del Mini-stero dell’economia e delle finanze, anchein ragione della rilevanza delle questioniposte.

Itzhak Yoram GUTGELD (PD) si di-chiara assolutamente insoddisfatto dellarisposta fornita dal Sottosegretario DeVincenti, in merito alle ragioni sottostantiall’aumento della percentuale di detraibi-lità le spese per interventi di riqualifica-zione energetica degli edifici, rilevandocome il Governo non abbia ancora fornitoalcuna prova del fatto che l’aumento dellepredette agevolazioni avrebbe effettiespansivi sull’economia.

Girolamo PISANO (M5S), con riferi-mento alla disciplina delle detrazioni per

gli interventi di ristrutturazione del patri-monio edilizio, le quali possono esserefruite dai contribuenti in un arco di 10anni, sottolinea come tale meccanismopresenti alcuni elementi di criticità che nelimitano l’impatto positivo, non consen-tendo, in particolare, la piena emersionedelle attività edilizie in questo settore.Infatti, nel caso di lavori di ristruttura-zione di minore entità, ovvero quando ilcommittente non abbia un’adeguata ca-pienza, sul piano tributario, che gli con-senta di fruire integralmente delle detra-zioni medesime, spesso i soggetti interes-sati non si avvalgono dello strumentoagevolativo e preferiscono effettuare i pa-gamenti in nero alle imprese che realiz-zano i lavori.

In tale contesto, al fine di migliorarel’appetibilità del beneficio, sarebbe oppor-tuno, in primo luogo, consentire al com-mittente di cedere il credito d’impostamaturato all’impresa edilizia, nei limitidella capienza fiscale di quest’ultima, non-ché prevedere che la predetta capienzanon sia calcolata considerando solo leimposte sui redditi, ma anche gli oneriprevidenziali, favorendo in tal modo nonsolo l’emersione a fini tributari, ma anchequella a fini contributivi. Ulteriormente,occorrerebbe prevedere che il medesimocredito tributario possa essere ceduto dal-l’impresa al sistema bancario, in cambio dimaggiori finanziamenti. Tale possibilitàconsentirebbe, infatti, di creare un circolovirtuoso del quale si avvantaggerebbero siale imprese, che potrebbero godere di piùampia liquidità, sia le banche, che dispor-rebbero, a fronte dei maggiori finanzia-menti erogati, della garanzia costituita daun credito d’imposta sostanzialmenteequivalente ad un titolo del debito pub-blico, sia, più in generale, l’intero sistemaeconomico, che trarrebbe beneficio dallaripresa degli investimenti nel settore edi-lizio.

Chiede pertanto al Governo e a tutti icomponenti delle Commissioni riunite divalutare attentamente tali proposte, prean-nunciando la presentazione di proposteemendative in merito.

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Stefano ALLASIA (LNA) manifesta unorientamento contrario nei confronti delprovvedimento, il quale, nei primi 14 ar-ticoli, è volto a recepire una direttivaeuropea sulla prestazione energetica nel-l’edilizia. Sottolinea quindi come, troppospesso, l’applicazione della normativa eu-ropea costituisca un appesantimento per lefamiglie e le imprese italiane, osservandoinoltre come il meccanismo delle detra-zioni, pur presentando aspetti positivi, ab-bia dimostrato di non risolvere i problemidell’evasione fiscale e contributiva.

Giudica inoltre negativamente le dispo-sizioni relative all’obbligatorietà degli in-terventi di riqualificazione energetica, lequali imporrano ulteriori sacrifici ai cit-tadini italiani, già in difficoltà a causadella crisi economica in atto.

Esprime altresì perplessità sugli articoli19 e 20 del decreto-legge, che prevedono,rispettivamente, l’eliminazione dell’ali-quota IVA agevolata al 4 per cento per iprodotti allegati alle pubblicazioni edito-riali e l’applicazione dell’aliquota IVA del10 per cento sulle somministrazioni dialimenti e bevande effettuate mediantedistributori automatici, paventando per-tanto che il provvedimento possa rappre-sentare un elemento di freno, anziché dirilancio, per l’economia.

Marco CAUSI (PD), affrontando innan-zitutto una questione di merito, invita tuttii deputati appartenenti alle Commissioniriunite a tener conto del particolare ruoloche la Commissione Finanze, ed i suoicomponenti, devono svolgere, e che risultaper certi aspetti diverso da quello rivestitoda molte altre Commissioni. Sottolinea,infatti, come in tutti i casi in cui sipropongano nuovi incentivi o agevolazionitributarie, sia indispensabile individuare,in parallelo, le necessarie coperture finan-ziarie.

In tale contesto ricorda che nella pre-cedente Legislatura il Governo, anche conl’apporto della Commissione Finanze, hasvolto un’imponente opera di censimentodi tutte le agevolazioni tributarie in esseree di tutte le forme di erosione fiscale(cosiddette tax expenditures), giungendo ad

individuare circa 1.700 regimi agevolati,per un minor gettito quantificato in circa260 miliardi di euro. Alla luce di taleanalisi il Parlamento ha più volte indicatoal Governo l’obiettivo di « disboscare » taleenorme coacervo di norme, al fine di darecopertura a nuove misure di spesa ovveroa riduzioni di entrate.

Sotto un profilo più squisitamente eco-nomico, rileva come l’efficacia, in terminidi incremento della dinamica economica,di tali agevolazioni tributarie, risultispesso molto bassa e come molti analistiritengano che siano più incisive forme disussidio diretto. Al di là di ogni conside-razione teorica, occorre, comunque, evi-denziare come l’attuale crisi economica sicaratterizzi per la debolezza dei consumi,rafforzando pertanto le considerazioni, ri-chiamate dal deputato Gutgeld, secondocui gli strumenti agevolativi di naturatributaria appaiono scarsamente efficaci.

Passando quindi a questioni che atten-gono al merito del provvedimento, sotto-linea la grande rilevanza della problema-tica, richiamata dalla relatrice Fregolent,concernente l’incremento dell’aliquota IVAsui supporti integrativi ai prodotti edito-riali, rilevando come la questione nondebba essere considerata solo sotto il pro-filo quantitativo, ma tenendo anche contoche, per quanto riguarda i supporti acontenuto culturale, risulta nettamenteprevalente la produzione nazionale. In talequadro chiede al Governo di operare unadistinzione tra quei supporti integrativiche hanno natura prettamente culturale equelli che hanno, invece, diverso carattere,ritenendo, peraltro, comunque opportunoriportare all’aliquota del 4 per cento tuttele forme di supporto.

Con riferimento alla tematica, sollevatadal deputato Pisano, relativa alla possibi-lità di consentire anche ai contribuentifiscalmente incapienti di godere appienodelle detrazioni previste per le spese diristrutturazione edilizia, evidenzia find’ora la contrarietà del gruppo del PD adaffrontare tale questione in questa sede.Ritiene, infatti, che il problema degli in-capienti, il quale è obiettivamente rile-vante, debba essere affrontato con grande

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attenzione e in modo organico, ancheindividuando con precisione quali siano iveri soggetti fiscalmente incapienti, e nonpossa pertanto essere risolto nel quadro diun provvedimento settoriale, quale quelloall’esame delle Commissioni riunite.

Ernesto CARBONE (PD) evidenziacome, a fronte alla richiesta, da lui avan-zata alcune settimane fa, di disporre deidati concernenti il gettito IVA suddiviso inbase alle diverse aliquote, il Ministerodell’economia avesse affermato di non di-sporre di tale elemento, in quanto l’am-ministrazione finanziaria può distingueretra le diverse entrate tributarie in base alcodice tributo, ma non può, all’interno delgettito IVA, isolare le quote relative allesingole aliquote. Alla luce di tale rispostaritiene che il Governo debba chiarire inche modo sia stata effettuata, nella rela-zione tecnica allegata al disegno di legge diconversione, la stima sul maggior gettitoderivante dagli incrementi di aliquota suspecifici beni, disposti dagli articoli 19 e 20del decreto-legge.

Davide CRIPPA (M5S) richiama l’atten-zione su alcuni profili problematici delprovvedimento in esame che, a suo giudi-zio, possono essere utilmente affrontati inquesto ramo del Parlamento.

Sottolinea, innanzitutto, la questionedella stratificazione nella normativa intema di certificazione energetica, che de-termina, nelle diverse regioni italiane,una diversa classificazione di edificiaventi le medesime caratteristiche, auspi-cando che si possa giungere ad unadisciplina omogenea su tutto il territorionazionale, comprese le regioni a statutospeciale, anche con riferimento alla me-todologia di calcolo delle prestazionienergetiche degli edifici, al fine di evitareun’applicazione differenziata della disci-plina sul territorio nazionale.

Per quanto riguarda le disposizioni re-lative agli incentivi per le pompe di calore,introdotti durante l’esame al Senato, ri-tiene necessario chiarire l’effettiva portatadelle disposizioni, specificando in partico-lare se sia prevista la sostituzione dei

generatori di calore o se si tratti di in-centivi destinati solo ad interventi di cli-matizzazione estiva.

Osserva inoltre di non comprenderefino in fondo la ratio delle norme, modi-ficate dal Senato, che prevedono una de-trazione fiscale per l’acquisto di mobilifinalizzati all’arredo dell’immobile oggettodi ristrutturazione edilizia, ritenendo chetale incentivo non sia in linea con lefinalità generali del provvedimento.

Giudica, infine, favorevolmente l’innal-zamento dal 55 al 65 per cento dellapercentuale di detraibilità delle spese so-stenute per interventi riqualificazioneenergetica, ritenendolo determinante perincentivare tale tipo di interventi.

Daniele PESCO (M5S) chiede, prelimi-narmente, di sapere se vi sia la disponi-bilità della maggioranza ad apportare mo-difiche al testo approvato dal Senato, ri-tenendo, in caso contrario, che il dibattitosul provvedimento risulterebbe sostanzial-mente inutile.

Entrando nel merito del decreto-legge,richiama l’opportunità di prevedere unampliamento dei tempi previsti per lafruizione, negli anni, delle detrazioni perle spese di ristrutturazione edilizia e diefficientamento energetico, prospettandol’opportunità di ampliare i benefici per ilavori di importo molto esiguo, in modo darenderli ancora più appetibili.

Più generale in generale rileva come,secondo un recente studio del Centro studiCNA – CRESME, gli incentivi fiscali inmateria di riqualificazione edilizia appor-tano un indubbio vantaggio economico alloStato, in ragione dell’aumento del gettitoIVA e del gettito delle imposte sui redditiderivante dall’emergere di nuova materiaimponibile. Infatti, secondo il citato studio,che ha richiamato anche in un recenteatto di sindacato ispettivo a sua firma, ilsaldo finanziario complessivo per lo Statodelle misure agevolative nel periodo 1998-2021, attualizzato all’anno corrente, risultacomunque ampiamente positivo, pren-dendo a base l’ipotesi che, per reperireimporti analoghi a quelli generati daipredetti incentivi all’edilizia, lo Stato si

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sarebbe dovuto finanziare attraverso inde-bitamento a breve termine, ad esempiocon l’emissione di BOT.

Daniele CAPEZZONE, presidente, conriferimento alla questione sollevata daldeputato Pesco, evidenzia come gli inter-venti dei relatori già dimostrino con chia-rezza come la maggioranza non abbiacertamente un approccio conservativo, ecome non sussistano, pertanto, pregiudi-ziali contrarietà rispetto alla possibilità dimodificare il decreto-legge.

Luigi TARANTO (PD) chiede al Go-verno chiarimenti circa il parziale recepi-mento degli articoli 6 e 7 della direttiva2010/31/UE. Infatti il decreto-legge, all’ar-ticolo 7, comma 2, opera un recepimentoparziale dell’articolo 6 della direttiva,mentre nulla si dispone in merito all’ar-ticolo 7 della direttiva medesima, il qualeprevede che gli Stati membri incoragginola valutazione di sistemi alternativi ad altorendimento anche nel caso di ristruttura-zioni rilevanti.

Ritiene quindi che il tema degli inter-venti di ristrutturazione e di riqualifica-zione edilizia sia uno dei temi più rilevantiper la definizione di una possibile « agendaurbana », domandando, in particolare, sequesta scelta sia il frutto di una specificadecisione del Governo e se vi sia possibilitàdi prevedere il recepimento integrale del-l’articolo 7 della predetta direttiva.

Giovanni PAGLIA (SEL) sottolinea, invia generale, come il provvedimento inesame avrebbe dovuto essere adottato pre-cedentemente, evidenziando altresì comefinora il Paese non abbia dedicato lanecessaria attenzione alle problematichedel risparmio energetico, il quale dovrebbeinvece costituire uno dei temi principalidel dibattito pubblico e dell’attività legi-slativa, a prescindere dalle sollecitazioniche giungono in materia dagli organismieuropei.

In tale contesto auspica che il provve-dimento costituisca l’ultima occasionenella quale si connettono, impropria-

mente, due temi che, invece, dovrebberoessere tenuti distinti: da un lato, quellodella ristrutturazione del patrimonio edi-lizio e, dall’altro, quello delle strategie permigliorare l’efficienza energetica del Paese,segnatamente del suo patrimonio immo-biliare. Infatti, mentre il sostegno agliinterventi di ristrutturazione costituisceuna misura economica di carattere anti-ciclico, volta a far ripartire un settoretrainante del sistema produttivo, l’efficien-tamento energetico rappresenta un obiet-tivo di interesse nazionale più generale,che può essere perseguito anche con mi-sure di carattere temporaneo e che, co-munque, può avere un diverso impattosulla dinamica del PIL.

Inoltre, ritiene che le misure di soste-gno all’efficienza energetica non possanoessere introdotte, di sei mesi in sei mesi,attraverso interventi sporadici, ma cheoccorra avere una visione più ampia, ingrado di mettere a confronto le risorsepubbliche impegnate a tal fine con i ri-sultati finali, misurati in termini di effi-cienza energetica, utilizzando lo strumentodella certificazione energetica.

Mattia FANTINATI (M5S) esprime unavalutazione sostanzialmente favorevolesull’impianto complessivo del provvedi-mento, sottolineando tuttavia come, invecedi adottare un intervento normativo chedesse stabilità alla materia, il Governoabbia scelto ancora una volta di procederemediante una proroga di soli sei mesi degliincentivi previsti dalla legislazione vigente,senza consentire alcuna pianificazione de-gli investimenti, soprattutto per le nume-rose aziende che operano nel settore del-l’efficientamento energetico.

Matteo COLANINNO (PD) evidenziacome la discussione sul provvedimentoabbia consentito di affrontare molti aspettiimportanti, pur rilevando come, rispettoad essi, ci si muova lungo un crinaleestremamente delicato.

Da un lato, infatti, occorre tener contodell’enorme massa di agevolazioni fiscaliesistenti nell’ordinamento, che assomma acirca 260 miliardi di euro, la cui efficacia

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in termini di sostegno allo sviluppo puòessere revocata in dubbio e che, perquanto riguarda specificamente gli incen-tivi alle ristrutturazioni edilizie, non haportato a risultati apprezzabili sul pianodell’emersione dell’economia sommersa.Sotto un altro profilo, tuttavia, la condi-zione in cui si trova l’economia del Paese,e le sue prospettive future, inducono aritenere che, fermi restando tali elementidi criticità, lo strumento delle detrazionifiscali vada, comunque, nella giusta dire-zione di sostenere il rilancio delle attivitàeconomiche. A tale proposito considerasignificative le recenti dichiarazioni in ma-teria del Presidente dell’Associazione na-zionale dei costruttori edili e della Con-findustria, invitando altresì a tener contodel rilievo sempre maggiore che il temadell’efficienza energetica riveste nel qua-dro dell’economia globale.

In quest’ambito, occorre contemperarele diverse esigenze sottese alle predettemodalità agevolative, nonché orientarlenella direzione verso la quale si dirigonoi Paesi avanzati, rammentando al riguardocome negli USA il comparto edilizio co-stituisca uno dei principali motori dellaripresa e come l’efficientamento energeticorappresenti uno dei settori di frontiera peril rilancio della competitività del sistemaeconomico.

Gianluca BENAMATI (PD), relatore perla X Commissione, osserva come il lavorodelle Commissioni riunite sia volto adapprofondire un testo già modificato dalSenato e, se necessario, a modificarloulteriormente.

Pur senza entrare nel merito dellevalutazioni politiche sulla disciplina euro-pea recepita nel provvedimento, ritieneche esso abbia la positiva finalità di su-perare alcune incongruenze che si regi-strano nell’ambito delle diverse disposi-

zioni regionali e di operare una valuta-zione complessiva del patrimonio ediliziodel Paese sul versante dell’efficienza ener-getica.

Sottolinea quindi come gli interventiprevisti siano volti al risparmio energeticoe ad un minore impatto ambientale, espri-mendo inoltre apprezzamento per l’inten-zione del Governo, manifestata dal Sotto-segretario De Vincenti, di conferire conti-nuità alle agevolazioni in favore degliinterventi di efficienza energetica.

Evidenzia inoltre favorevolmente lascelta, molto rilevante, di estendere ledetrazioni fiscali anche agli interventi diadeguamento antisismico degli edifici, inrelazione alle quali ritiene sia comunqueopportuno prevedere qualche migliora-mento. Ritiene, infatti, che solo con misurestrutturali e con politiche di prevenzionesia possibile dotare il Paese, il cui terri-torio è in larga parte classificato a rischiosismico, di un patrimonio edilizio ade-guato a superare tali eventi.

Daniele CAPEZZONE, presidente, di-chiara concluso l’esame preliminare sulprovvedimento e ricorda che il termineper la presentazione degli emendamentisarà definito nell’odierna riunione con-giunta degli Uffici di presidenza, integratidai rappresentanti dei gruppi, delle Com-missioni.

Nessun altro chiedendo di intervenire,rinvia quindi il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.35 alle 14.40.

Giovedì 11 luglio 2013 — 63 — Commissioni riunite VI e X

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COMMISSIONI RIUNITE

VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici) della Camera dei deputatie X (Attivita produttive, commercio e turismo) della Camera dei deputati

S O M M A R I O

COMITATO DEI NOVE:

DL 61/2013: Nuove disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, della salute e del lavoronell’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale. C. 1139-A Governo. . . . . . . . . . 64

COMITATO DEI NOVE

Giovedì 11 luglio 2013.

DL 61/2013: Nuove disposizioni urgenti a tutela

dell’ambiente, della salute e del lavoro nell’esercizio

di imprese di interesse strategico nazionale.

C. 1139-A Governo.

Il Comitato dei nove si è svolto dalla10.10 alle 10.40.

Giovedì 11 luglio 2013 — 64 — Commissioni riunite VIII e X

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I COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

S O M M A R I O

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

DL 61/2013: Nuove disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, della salute e del lavoronell’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale. Emendamenti C. 1139-A Governo(Parere all’Assemblea) (Esame e conclusione – Parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 65

SEDE REFERENTE:

Variazioni nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

Abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la demo-craticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzioneindiretta in loro favore. C. 15 d’iniziativa popolare, C. 186 Pisicchio, C. 199 Di Lello, C.255 Formisano, C. 664 Lombardi, C. 681 Grassi, C. 733 Boccadutri, C. 961 Nardella, C.1154 Governo, C. 1161 Rampelli e petizione n. 43 (Seguito dell’esame e rinvio – Adozionedel testo base) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

SEDE CONSULTIVA:

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso Testo unificato C. 251 Vendola ed abb. (Esame e conclusione – Parere favorevole) . 74

ALLEGATO (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Alessandro NACCARATO.

La seduta comincia alle 10.55.

DL 61/2013: Nuove disposizioni urgenti a tutela

dell’ambiente, della salute e del lavoro nell’esercizio

di imprese di interesse strategico nazionale.

Emendamenti C. 1139-A Governo.

(Parere all’Assemblea).

(Esame e conclusione – Parere).

Il Comitato inizia l’esame degli emen-damenti.

Alessandro NACCARATO, presidente,sostituendo il relatore, rileva che l’emen-

damento 1.601 del Governo non presentaprofili critici per quanto attiene al rispettodel riparto di competenze legislative di cuiall’articolo 117 della Costituzione e pro-pone pertanto di esprimere su di esso ilparere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, ilComitato approva la proposta di pareredel presidente.

La seduta termina alle 11.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATODAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 11 luglio 2013.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle13.55 alle 14.

Giovedì 11 luglio 2013 — 65 — Commissione I

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SEDE REFERENTE

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Francesco Paolo SISTO. – In-terviene il sottosegretario di Stato alla Pre-sidenza del Consiglio Sesa Amici.

La seduta comincia alle 14.

Variazioni nella composizione della Commissione.

Francesco Paolo SISTO, presidente, co-munica che, per il gruppo parlamentareMoVimento 5 Stelle, è entrato a far partedella I Commissione il deputato GiuseppeD’AMBROSIO.

Abolizione del finanziamento pubblico diretto, di-

sposizioni per la trasparenza e la democraticità dei

partiti e disciplina della contribuzione volontaria e

della contribuzione indiretta in loro favore.

C. 15 d’iniziativa popolare, C. 186 Pisicchio, C. 199

Di Lello, C. 255 Formisano, C. 664 Lombardi, C. 681

Grassi, C. 733 Boccadutri, C. 961 Nardella, C. 1154

Governo, C. 1161 Rampelli e petizione n. 43.

(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione deltesto base).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 9 luglio 2013.

Francesco Paolo SISTO, presidente, co-munica che è stata avanzata la richiestache la pubblicità dei lavori sia assicurataanche mediante l’impianto audiovisivo acircuito chiuso. Non essendovi obiezioni,ne dispone l’attivazione.

Gianclaudio BRESSA (PD), convenendocon quanto affermato, in particolare, daicolleghi Giorgis e Lauricella, desidera fareuna premessa di carattere costituzionale.Il finanziamento pubblico dei partiti po-litici ha alla base, a suo avviso, due articolidella Costituzione: l’articolo 2, che, nelriconoscere e garantire i diritti inviolabili,indica un favore per il pluralismo e l’ar-ticolo 49, che riconosce il diritto dei cit-

tadini ad associarsi liberamente in partitiper concorrere, con metodo democratico,a determinare la politica nazionale.

Rimarca quindi la rilevante innova-zione e il conseguente salto di qualitàculturale che vengono apportati con l’in-troduzione – prevista da disegno di leggedel Governo – di un sistema di finanzia-mento indiretto, con il quale viene messain primo piano la volontà dei cittadini dicontribuire al finanziamento pubblico deipartiti: dice finanziamento pubblico per-ché, anche nel caso del finanziamentoindiretto – bisogna ammetterlo senza ipo-crisia – si tratta di soldi pubblici.

Sottolinea due questioni, a suo parere,di grande importanza. La prima riguardail richiamo al dettato dell’articolo 49 dellaCostituzione. Al riguardo rileva come laregolamentazione dei partiti politici nonviene introdotta « strumentalmente », macome condizione per riconoscere i partitipolitici sulla base di alcuni minimi requi-siti, proprio in base all’articolo 49 dellaCostituzione. La seconda concerne lascelta di privilegiare il finanziamento in-diretto, rispettando la volontà dei cittadinidi finanziare un partito politico, con do-nazioni o con il due per mille, e valoriz-zando la loro partecipazione responsabile,sempre secondo quanto disposto dall’arti-colo 49.

Nel condividere complessivamente il di-segno di legge del Governo e la filosofiache ne è alla base, ritiene tuttavia neces-sarie alcune correzioni. Per valorizzare lafunzione positiva del finanziamento indi-retto ritiene, ad esempio, che andrebberopreviste soglie massime per le donazioni,mentre dovrebbero essere cancellate lesoglie minime. A suo avviso, poi, sarebbepreferibile l’adozione del sistema del cre-dito di imposta, che permetterebbe diagire anche sulle quote associative e sa-rebbe più funzionale al rispetto della vo-lontà dei cittadini e dell’articolo 49.

In tutti i casi, ritiene che il sistema deldue per mille necessiti di un periodo disperimentazione, come è avvenuto per ilcinque per mille, che ha registrato unaumento costante di partecipazione deicittadini: questo anche perché in questo

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momento i partiti non registrano un altoindice di gradimento e passare al finan-ziamento privato rappresenta, quindi, unascommessa, anche se una scommessa cheva fatta.

Anche per quanto riguarda i serviziconcessi ai partiti, ritiene che il testo delGoverno possa essere migliorato. Oltre adagevolazioni tariffarie postali e alla garan-zia di accesso al servizio televisivo, sipotrebbero infatti favorire progetti di for-mazione.

Si sofferma quindi sul sistema di con-trolli e sanzioni previsto dall’articolo 7 deldisegno di legge del Governo sulla falsarigadell’articolo 9 della legge n. 96 del 2012,che prevede la sanzione della sospensionedel finanziamento pubblico. Al riguardosegnala che, non prevedendosi più il fi-nanziamento pubblico diretto nel testo delGoverno, le sanzioni andrebbero raccor-date con la redistribuzione del finanzia-mento ottenuto con il due per mille.

Desidera poi porre all’attenzione dellaCommissione un tema a lui caro, quellodel cofinanziamento, previsto dalla leggen. 96 del 2012. Tale sistema è mutuatodalle esperienze statunitensi, in particolaredalla legge per l’elezione del sindaco diNew York ed esiste anche nella legisla-zione tedesca. Il cofinanziamento rappre-senta una grande apertura culturale, per-ché affida il finanziamento dei partiti aiprivati, con la responsabilizzazione delleforze politiche, nello spirito dell’articolo49, che disegna i partiti come associazionidi cittadini che partecipano alla vita de-mocratica. L’ispirazione democratica che èalla base del cofinanziamento è la stessache permea il disegno di legge del Go-verno.

In conclusione, ritiene che quello delGoverno sia nel complesso un buon testo,al quale vanno apportate, a suo avviso,solo poche ma significative correzioni.

Roberta LOMBARDI (M5S) ricorda chel’Europa ha chiesto all’Italia di fare unaseria e rigorosa legge sul finanziamentodei partiti e della politica in genere. Inparticolare, il GRECO – gruppo di Staticontro la corruzione, organo di controllo

istituito presso il Consiglio d’Europa nel1999 – nel marzo 2012 ha redatto unrapporto sulla trasparenza del sistema difinanziamento dei partiti in Italia e asettembre di questo anno verrà a control-lare quante delle sue raccomandazionisiano state recepite. A conclusione delrapporto, infatti, il nostro Paese è statoinvitato a conformarsi a una serie diraccomandazioni finalizzate a rendere piùstringente il controllo dei metodi di finan-ziamento – giudicato dal gruppo al mo-mento più formale che sostanziale – e piùrigoroso il regime sanzionatorio applica-bile nei casi di violazione della normativain materia.

Le raccomandazioni riguardano, inparticolare, la soglia dell’importo delledonazioni in favore di partiti e candidatial di sopra della quale l’identità del do-nante deve essere resa nota; gli adempi-menti per le sedi locali di partito ai finidei controlli sui rendiconti; l’indipendenzadegli organi interni di controllo e di re-visione che certificano i conti dei partitipolitici – al riguardo si auspica l’introdu-zione di norme chiare e coerenti suirequisiti di revisione contabile applicabiliai partiti politici; – il coordinamento tra leautorità preposte alla supervisione dellespese sostenute dai partiti e la guardia difinanza; il regime sanzionatorio previsto incaso di infrazione della normativa sulfinanziamento dei partiti; la necessità diun intervento di razionalizzazione dellamateria del finanziamento ai partiti, in cuivarie fonti restano in vigore solo peralcune disposizioni o dettano disciplineche parzialmente si sovrappongono ren-dendo difficile l’opera dell’interprete cheresta così riservata ad una ristretta cerchiadi operatori e risulta non trasparente peri cittadini.

Quanto al primo punto, ricorda che lalegge n. 96 del 2012 ha introdotto l’obbligodi rendere nota l’identità dell’erogante perdonazioni di qualsiasi importo, introdu-cendo un comma 10-bis, nell’articolo 8della legge n. 2 del 1997. Tuttavia, l’arti-colo 7 del disegno di legge del Governon. 1154 elimina la sanzione prevista dallalegge del 2012, abrogando il comma 10

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dell’articolo 9: in caso di mancata anno-tazione dell’identità del donante, la san-zione consiste nella decurtazione di unterzo dell’importo attribuito al partito perl’anno in corso a titolo di rimborso per lespese elettorali e di contributo per ilcofinanziamento.

Quanto al secondo punto, ricorda che ildisegno di legge n. 1154 non impone allesedi locali dei partiti alcun obbligo diredigere i bilanci in forma consolidata. Seper un verso deve riconoscersi che per learticolazioni territoriali del partito puòcostituire un onere amministrativo ecces-sivo riferire alla sede centrale dello stesso,per altro verso non può tacersi che lamancanza di trasparenza su come le me-desime sedi raccolgano e spendano leproprie risorse economiche consente disfuggire al controllo amministrativo e aquello pubblico. I rischi di corruzionepotrebbero essere particolarmente elevati,data l’entità delle operazioni economicheche avvengono a livello locale.

Quanto al terzo punto, l’articolo 6 deldisegno di legge n. 1154 non impone l’ob-bligo di certificazione esterna dei rendi-conti a tutti i partiti rappresentati inParlamento, ma solo a quelli beneficiaridella contribuzione indiretta e dei vantaggidi natura non monetaria da esso previsti,esonerando dall’obbligo in questione i par-titi che intendano usufruire solo del fi-nanziamento privato in regime fiscale age-volato; l’articolo sembra poi implicare chei rendiconti debbano essere presentati solodai partiti iscritti nel registro.

L’articolo 7, comma 1, secondo periodo,del disegno di legge n. 1154 prevede poiche, nell’ambito del controllo, la Commis-sione inviti i partiti a sanare eventualiinottemperanze e irregolarità, ma non pre-vede il termine entro cui i partiti possonoesercitare tale facoltà. L’articolo 7, comma2, sanziona l’inottemperanza alle disposi-zioni in tema di obblighi della società direvisione, con la cancellazione del partitopolitico dalla sezione del registro riservataalla contribuzione indiretta: la sanziona-bilità è dunque innanzitutto limitata aicasi di inottemperanza indicati e noncomprende le irregolarità richiamate dal

comma 1, oggetto di invito alla sanatoria.Inoltre, l’inottemperanza non impedisce lafruizione del finanziamento privato age-volato e consente anche la fruizione del 2per mille dei due esercizi precedenti aquello in cui è disposta la cancellazione.Poiché la disciplina dell’articolo 7, comma2, non prende in considerazione l’even-tuale riscontro di irregolarità contabili, lafruizione dei benefici previsti dal disegnodi legge non risulta esclusa in alcun caso,neanche nell’ipotesi in cui tali irregolaritàsiano accertate in sede penale.

Sottolinea che quest’ultimo aspetto an-drebbe considerato anche alla luce delpunto 5 del rapporto del GRECO, checontiene un’espressa raccomandazione dirivedere le attuali sanzioni amministrativee penali relative a violazioni delle normein materia di finanziamento della politicaal fine di garantire che siano efficaci,proporzionate e dissuasive.

Quanto al quarto punto, osserva chemanca una norma tesa a coordinare l’at-tività di controllo svolta dalle società direvisione incaricate dai partiti e dallaCommissione istituita dalla legge n. 96 del2012, con l’azione della Guardia di fi-nanza, che, benché costituisca l’organopreposto a reprimere le violazioni in ma-teria fiscale, nella prassi è del tutto privadi effettivi poteri e strumenti per svolgerele proprie funzioni ispettive e di accerta-mento sul finanziamento dei partiti.

Quanto infine al sesto punto, osservache è necessaria una sistematizzazione erazionalizzazione della disciplina norma-tiva in materia di finanziamento dei par-titi, dato che dal 1974 ad oggi su questamateria si sono stratificate molte norme,in alcuni casi persino tra loro confliggenti.

Mariastella GELMINI (PdL), relatore,osserva che il testo del Governo si sforzadi equilibrare diverse esigenze e punti divista e costituisce complessivamente unpunto di caduta pressoché « accettabile »,anche se suscettibile di essere notevol-mente migliorato. Innanzitutto, desideraribadire, a nome del gruppo di apparte-nenza, che la sua parte politica è a favoredi una revisione del sistema di finanzia-

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mento dei partiti e all’abolizione del fi-nanziamento pubblico così come intesofino ad oggi, a favore di un finanziamentoche sia giusto, mirato, trasparente e con-trollato.

Richiama però l’attenzione della Com-missione su una questione fondamentale,ovvero quella dell’attuazione dell’articolo49 della Costituzione e dei requisiti sta-tutari richiesti ai partiti perché questipossano iscriversi al registro previsto daldisegno di legge e accedere alle forme difinanziamento agevolato ivi contemplate.

Ritiene che su questo punto siano ingioco due importanti principi sanciti dallaCostituzione nel suo complesso: la libertàdi associazione e la tutela del principiodemocratico. In particolare, dall’articolo49 discendono quattro importanti principi:che la formazione dei partiti è libera; chela Repubblica si fonda sul pluralismo deipartiti; che ai partiti, in concorrenza tra diloro, è riconosciuta la funzione di deter-minare la politica nazionale; e che i partitidevono rispettare il metodo democratico.

Osserva che, partendo da questi prin-cipi costituzionalmente garantiti, risultachiaro che la legge non può negare l’esi-stenza di « movimenti », neppure di quelliantisistema – « antisistema » quanto al-l’ideologia, non quanto al metodo d’azione– che perseguono il cambiamento pacificodell’ordinamento nel suo complesso. Comeè stato sottolineato nel corso delle audi-zioni, il modello di partito delineato dallaCostituzione non è « monolitico », ma sonoammesse diverse tipologie: tipologie chenon si possono dunque « irrigidire » attra-verso un’interpretazione dell’articolo 49della Costituzione che preveda un modello« pesante » e « definito » di partito.

Il diritto ad agire nello spazio pubblicoè riconosciuto infatti anche ai soggetti più« radicali »: solo la violenza è un’opzioneillecita, da contrastare con misure ecce-zionali. L’ideologia che si riflette diretta-mente sull’organizzazione interna di unpartito o di un movimento non si puòinvece giudicare. Al limite, si può fare unariflessione sull’aspetto procedurale dellacompetizione e sull’opportunità di regoleminime di trasparenza per accordare sedi,

servizi, denaro necessari ai partiti perespletare la loro funzione pubblica edelettorale.

Prima ancora di leggi sulla democraziainterna e sulla selezione delle candidatureoccorre – a suo parere – una riflessionedentro ai partiti che porti ad una « rivi-talizzazione » delle dinamiche organizza-tive interne. È stato detto anche nel corsodelle audizioni svolte che attribuire per-sonalità giuridica ai partiti, o anche im-maginare per il partito una data struttura« pesante », non solo non era nell’intentodei costituenti, ma è del tutto inopportunonell’attuale contesto politico, in quantorischia di ingessare troppo un sistemapolitico istituzionale che è in una fase ditotale evoluzione.

Come ricordato da qualcuno nel corsodel dibattito e come attestano i lavoripreparatori dell’Assemblea costituente,l’applicazione dell’articolo 49 non si pre-vedeva per l’organizzazione interna deipartiti, ma per le finalità esterne deglistessi. La Repubblica italiana ha infattisempre garantito ad ogni movimento cheavesse la forza di farlo di poter concorrerea determinare la politica nazionale, nullasindacando sulle sue finalità e sulle suestrutture interne. Definire per legge ilcontenuto dello statuto espone poi partitie i movimenti politici a un potenziale ereale contenzioso e di conseguenza ad unainevitabile e maggiore ingerenza da partedella magistratura nei confronti delle for-mazioni politiche: questo aspetto non èaffatto trascurabile proprio perché nonfunzionale e contrario all’equilibrio delsistema politico istituzionale italiano e al-l’indipendenza della politica dal poteregiudiziario, che non può e non deve in-vadere gli spazi di autonomia politica deisoggetti attraverso i quali i cittadini con-corrono a determinare la politica del no-stro Paese.

Ciò premesso, passa ad esaminare al-cune disposizioni puntuali del testo delGoverno. Per quanto riguarda le normesulla trasparenza e la semplificazione po-ste all’interno dell’articolo 5, andrebbe asuo parere evitato il riferimento al « fun-zionamento interno » nella parte in cui si

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prescrive l’obbligo di fornire informazionirelative ai partiti attraverso il sito internet.Cosa vuol dire infatti pubblicare su inter-net le informazioni relative non solo aibilanci o allo statuto, ma anche al « fun-zionamento interno » dei partiti ? È evi-dente che questo inciso si presta a inter-pretazioni estensive pericolose. Va inoltreapprofondita la questione relativa allapubblicazione della situazione patrimo-niale e reddituale dei titolari di cariche diGoverno e dei parlamentari, già previstadal decreto legislativo n. 33 del 2013,proprio in relazione alla normativa giàvigente.

Sempre in merito alle norme sullatrasparenza, andrebbe precisato che ladefinizione delle modalità di accesso al-l’elenco dei soggetti che erogano finanzia-menti ai partiti deve spettare all’Ufficio diPresidenza della Camera, e non al suoPresidente, e questo per garantire unadecisione di tipo « collegiale ».

Altra cosa da valutare attentamente èil ruolo della « Commissione di garanziadegli statuti e per la trasparenza e ilcontrollo dei rendiconti dei partiti poli-tici », di cui all’articolo 8. Infatti, essendoun organo composto da « tecnici » – e piùprecisamente da cinque magistrati, di cuiuno designato dal Primo presidente dellaCorte di cassazione, uno dal Presidente delConsiglio di Stato e tre dal Presidentedella Corte dei conti – questa non deveprendere decisioni, né fare valutazioniparticolari, ma semplicemente verificare lasussistenza dei requisiti richiesti e appli-care automaticamente le procedure previ-ste dalla legge.

Per quanto riguarda poi la detrazionesulle erogazioni liberali, di cui all’articolo9, si potrebbe prevedere una modifica deimassimali per le due diverse percentuali didetrazione ai fini IRPEF, in modo daprevedere una detrazione al 52 per centoper importi anche fino a 20.000 euro (enon solo fino a 5.000) e una detrazione al26 per cento per importi fino a 100.000euro, in modo da equiparare l’importomassimo con quello previsto per le società.I massimali previsti infatti sono abba-stanza bassi e in particolare non si capisce

perché la detrazione del 26 per cento perle persone fisiche sia su un massimale di20.000 euro, mentre per le società il mas-simale sia di 100.000.

Si potrebbe poi pensare di estendere ledisposizioni relative alla detrazione pererogazioni liberali alle spese che riguar-dano l’iscrizione ai partiti politici (quoteper il tesseramento).

È necessaria inoltre una riflessione im-portante sull’introduzione della destina-zione del due per mille come forma difinanziamento ai partiti (articolo 10). Ilrischio, oltre a quello che non sia garantitala massima riservatezza nell’espressionedelle scelte dei cittadini – destinare laquota del 2 per mille equivale infatti adesprimere un’opinione politica diretta-mente riconducibile al voto, che, comeprescrive la nostra Costituzione, è segreto– è quello di creare un finanziamento« fondato sul censo », e di tornare quindiad un criterio che l’Italia ha abbandonatoda moltissimo tempo e che non rispondeal principio democratico che è a fonda-mento della Repubblica.

Si potrebbe pensare di eliminare questadisposizione e di prevedere invece, con lamedesima copertura economica previstadall’articolo 10, misure quali l’introdu-zione di agevolazioni fiscali per i partiti,come ad esempio l’IVA agevolata al 4 percento, già prevista per il periodo di cam-pagna elettorale; la garanzia di criteriomogenei di accesso a tutte le forme diintegrazione del reddito, con l’estensioneanche ai dipendenti di partiti e movimentipolitici degli obblighi contributivi in ma-teria di integrazione salariale straordina-ria e conseguentemente delle relative mi-sure di sostegno, in termini di trattamentidi CIGS, mobilità e contratti di solidarietà;nonché l’introduzione di una sorta dirimborso specifico e una tantum per lespese elettorali.

Per quanto riguarda le misure per lacomunicazione politica e televisiva (arti-colo 12), bisognerebbe invece rifletteresulla necessità di introdurre direttamentenella legge il criterio per cui gli spazipubblicitari vanno garantiti secondo il

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principio di proporzionalità a secondadella consistenza dei voti riportati nell’ul-tima tornata elettorale.

Un altro tema è quello delle compe-tenze su questa materia all’interno delGoverno. Esse sono attribuite – si vedaper esempio l’articolo 13, comma 2, el’articolo 16, comma 3 – ai Ministri per leriforme costituzionali e per i rapporti conil Parlamento e il coordinamento dell’at-tività di Governo, oltre che naturalmente,per quanto di sua competenza, al Ministrodell’economia e delle finanze. È quindi deltutto escluso il Ministero dell’interno, chestoricamente sovrintende a questa mate-ria. È una scelta politica ? È infatti deltutto evidente che questa materia non èquella di una riforma costituzionale, chenon riguarda i rapporti con il Parlamentoe che coinvolge solo in modo molto gene-rico il coordinamento dell’attività di Go-verno.

Un’ultima questione che desidera sot-tolineare è quella relativa al campo diapplicazione della legge, che è limitato aipartiti che abbiano avuto almeno un elettosotto il proprio simbolo alle ultime ele-zioni ai vari livelli. Rimanendo fermo ilprincipio per cui è necessario limitare almassimo i fenomeni di « trasformismo po-litico », ritiene necessario tenere conto del-l’esigenza di cambiamenti che potrebberointervenire nell’ambito delle dinamicheche regolano i partiti e modificare ladisposizione, facendo riferimento a uncerto numero di eletti che dichiarino diappartenere ad un determinato partito,qualora questo non si sia presentato alleelezioni con il proprio simbolo.

Renato BALDUZZI (SCpI), premesso diritenere importante tentare di addivenirealla definizione di un testo il più possibilecondiviso, osserva che, come emerge anchedal dibattito fin qui svolto, la Costituzione– e in particolare gli articoli 2, 3, secondocomma, 18 e 49 – prevede un favor neiconfronti dei partiti politici: si tratta di unpunto che certamente può aiutare a indi-care alla Commissione la direzione in cuimuoversi.

Sottolineato poi che il favor nei con-fronti dei partiti non implica che la Co-stituzione escluda la possibilità di regoleper essi o che preveda una loro valoriz-zazione senza limiti, osserva che limiti peri partiti possono anzi rinvenirsi già all’in-terno dell’articolo 49 della Costituzione. Diquesto articolo sottolinea in particolare treaspetti: che vi si parla di una libertà il cuisoggetto sono i cittadini e che vi si utilizzal’avverbio « liberamente » e il verbo « con-correre »: quanto a quest’ultimo, ricordache le Costituzioni tedesca, spagnola efrancese usano anch’esse il verbo « con-correre » o un sinonimo, ma fanno riferi-mento ai partiti, anziché ai cittadini. Giàsolo da questo si comprende quanto ilmodello di partito delineato dalla Costi-tuzione italiana sia originale nel panoramadel diritto comparato.

Quanto al concetto di « metodo demo-cratico », ritiene che la locuzione impie-gata dalla Costituzione debba essere in-terpretata nel modo giusto. È vero infattiche, come risulta dai lavori preparatori, icostituenti respinsero emendamenti intesia riferire il vincolo di « metodo democra-tico » anche alla vita interna dei partiti,ma è anche vero che ciò dipese dallapreoccupazione di evitare forme di demo-crazia protetta e quindi di sindacatoesterno sulla struttura e sull’organizza-zione interna dei partiti, e non dallavolontà di escludere l’organizzazione in-terna dei partiti dalle regole della demo-crazia: anzi, dal complesso del dibattito inAssemblea costituente emerge come la vo-lontà dei costituenti fosse quella di inten-dere il rispetto della democrazia da partedei partiti nel modo più ampio e com-prensivo.

Poste queste premesse, osserva che,quanto al finanziamento dei partiti, ilproblema di fondo è quello di capire se ilmeccanismo di contribuzione indiretta de-lineato dal disegno di legge del Governosia sufficiente a valorizzare appieno ipartiti come richiesto dalla Costituzione ose non sia invece necessario a questo fineprevedere anche una qualche forma di

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contribuzione diretta, rapportata ai voticonseguiti dal partito e alla sua capacità diraccolta di finanziamento privato.

Quanto invece al nesso tra le regole diorganizzazione interna e l’accesso ai be-nefici di legge, cioè tra il capo II e il capoIII del disegno di legge del Governo, rilevache – a parte alcuni punti sui quali sipotrà eventualmente svolgere una rifles-sione nella fase emendativa – è senzadubbio necessario un collegamento tral’accesso ai benefici e l’adeguamento delpartito ad alcune regole di democraziainterna, fermo restando che va salvaguar-dato un nucleo non comprimibile di au-tonomia organizzativa del partito.

Quanto infine al capitolo dei controlli,si chiede se la Commissione di garanziadegli statuti e per la trasparenza e ilcontrollo dei rendiconti dei partiti politici– questo è il nuovo nome della Commis-sione di cui all’articolo 9, comma 3 dellalegge n. 96 del 2012 – sia adeguata alcompito al quale è chiamata, vale a direquello di un controllo effettivo sui bilancidei partiti, o se non sia meglio prevedereper questa funzione una apposita autoritàindipendente.

Cristian INVERNIZZI (LNA), premessodi condividere in gran parte il contenutodel disegno di legge del Governo, si limitaad osservare che questo potrebbe esseremigliorato là dove è prevista un’eccessivapresenza statale e degli enti locali, rite-nendo che si potrebbe ampliare l’apportodei privati.

Francesco Paolo SISTO, presidente, ri-levato che nel dibattito di carattere gene-rale è già intervenuto un deputato perciascun gruppo e che vi sono ancora moltiiscritti a parlare, chiede se questi ultimisiano disponibili a formulare le proprieosservazioni nella fase di discussione sulcomplesso degli emendamenti, consen-tendo alla Commissione di procedere oggiall’adozione del testo base. Ricorda infattiche alle ore 15 riprenderanno i lavoridell’Assemblea e che prima di allora laCommissione deve necessariamente esami-nare anche il provvedimento sul quale èconvocata in sede consultiva.

Gregorio GITTI (SCpI), accettando dirinviare il proprio intervento ad altraseduta, si limita ad osservare che il dise-gno di legge del Governo parla di aboli-zione del finanziamento pubblico dei par-titi in modo contraddittorio.

Preannuncia inoltre che nella giornatadi oggi dovrebbe essere assegnata allaCommissione una proposta di legge sullamateria in esame, della quale è il primofirmatario, e ne chiede il tempestivo ab-binamento alle proposte di legge in titolo.La sua proposta di legge condiziona ilriconoscimento dei partiti – con l’iscri-zione in un Registro nazionale dei partitie dei movimenti politici – all’attuazionedei princìpi di democrazia interna fissatidall’articolo 49 della Costituzione, i qualidevono essere recepiti nell’atto costitutivoe nello statuto dei partiti, atti per i qualisi prevede la pubblicità.

Quanto al finanziamento, la propostaprevede un regime misto, con prevalenzadel finanziamento privato, cui accedonosolo i partiti e i movimenti politici cherispondono ai requisiti di democraticità.In particolare, il meccanismo delineatonella proposta prevede che la quota difinanziamento pubblico sia proporzionaleal numero di eletti e di voti ottenuti dalpartito o movimento politico ai vari livellidi competizione elettorale e che comunquenon sia superiore alla metà dell’importototale dei contributi che il partito o mo-vimento politico ha raccolto autonoma-mente da soggetti privati. Si prevede che ilfinanziamento sia erogato anche sottoforma di servizi e che sia prevalentementevincolato nella destinazione, oltre che cor-risposto solo a fronte di spese effettiva-mente sostenute e documentate. Quanto aicontributi privati, si prevede che possanoessere erogati da persone fisiche e giuri-diche, escluse le società con partecipazionepubblica superiore al 20 per cento delcapitale sociale. I contributi erogati daciascuna persona fisica o giuridica nonpossono superare i 100 mila euro annui. Siprevedono regole di pubblicità per i fi-nanziamenti ingenti concessi da banche oistituti di credito. L’indebitamento finan-ziario massimo del partito viene parame-

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trato alle sue entrate annue. Le erogazioniliberali in favore dei partiti iscritti nelregistro sono ammesse a detrazione eciascun contribuente può destinare a unpartito iscritto nel registro il due per milledella sua imposta sul reddito, con moda-lità idonee a garantire la riservatezza dellascelta. Si prevede per i partiti l’accesso aspazi televisivi a titolo gratuito, al di fuoridei periodi della campagna elettorale.Sono disciplinati i limiti di spesa per lecampagne elettorali e l’attività politica or-dinaria. Si prevede che i partiti e movi-menti politici redigono annualmente unbilancio secondo un formato standardiz-zato comprensibile ai cittadini e in formaconsolidata, con distinta indicazione dellegestioni contabili delle sedi territoriali,delle società partecipate e delle organiz-zazioni a vario titolo collegate. Si imponeai partiti di avvalersi di una società direvisione contabile. I partiti devono assi-curare la trasparenza sulle proprie regoleinterne e sulla gestione contabile, anchetramite internet. Parimenti si prevede lapubblicità dei dati relativi alla situazionereddituale e patrimoniale dei titolari dicariche di Governo ed elettive.

Il controllo sul rendiconto dei partiti èaffidato a un’Autorità di vigilanza deipartiti e movimenti politici, concepitacome un organismo unico derivante dal-l’accorpamento del Collegio di controllodelle spese elettorali presso la Corte deiconti, del Collegio regionale di garanziaelettorale e della Commissione per la tra-sparenza e il controllo dei rendiconti deipartiti e movimenti politici. Si tratta diuna Autorità esterna e indipendente daipartiti, composta da dieci membri, nomi-nati per quattro anni e confermabili unasola volta, scelti tra i magistrati della Cortedei conti e del Consiglio di Stato, i con-siglieri parlamentari, i professori ordinaridi materie giuridiche e di scienza dellapolitica, gli esponenti dell’imprenditoria edell’associazionismo civico. L’Autorità tral’altro accerta periodicamente l’applica-zione dei requisiti di democrazia internadei partiti acquisendo verbali e ogni attoutile. Si prevede infine una delega al

Governo per l’introduzione di ulterioriforme di sostegno indiretto alle attivitàpolitiche.

Francesco Paolo SISTO, presidente, as-sicura al deputato Gitti che la sua propo-sta di legge sarà abbinata non appenaassegnata. Prende quindi atto che anchegli altri iscritti a parlare rinunciano a farlonella seduta di oggi.

Emanuele FIANO (PD), relatore, pro-pone, d’intesa con la relatrice Gelmini, diadottare il disegno di legge del Governon. 1154 quale testo base per il seguitodell’esame.

Il sottosegretario Sesa AMICI desiderapreliminarmente riportare alla Commis-sione l’impegno del Ministro per le riformecostituzionali a essere presente in Com-missione nella fase di discussione degliemendamenti. Rileva quindi l’estremo in-teresse sia della discussione di caratteregenerale sia delle audizioni svolte dallaCommissione sul provvedimento in esame:discussione che si inserisce in un dibattitomolto vivo anche nell’opinione pubblica.

Evidenzia lo spirito che è alla base deldisegno di legge del Governo, che si ma-nifesta anche nella ripartizione interna delprovvedimento. C’è infatti nel tessuto deldisegno di legge un filo logico che uniscedemocrazia, partiti, attuazione dell’arti-colo 49 della Costituzione, responsabilitàindividuale dei cittadini – attuata con ilfinanziamento indiretto – e responsabilitàpolitica.

Riguardo all’articolo 49 e al metododemocratico – premesso che non solonell’Assemblea costituente, ma anche inquesta stessa Commissione, nella passatalegislatura, si è svolto un dibattito vivace –osserva che nel testo del Governo la liberascelta di associazione e l’assunzione di unaresponsabilità politica sono collegati traloro e che la richiesta di requisiti minimidi organizzazione interna ai fini del rico-noscimento di un partito non implica unavolontà di ingerenza nella sua autonomia.

Assicura infine che il Governo è dispo-nibile a lavorare con la Commissione per

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arrivare a un testo – se possibile unani-memente condiviso – il quale fornisca unarisposta a chi pensa che i partiti rappre-sentino un ostacolo e un blocco alla de-mocrazia.

Sergio BOCCADUTRI (SEL), premessodi condividere le perplessità espresse dallarelatrice Gelmini sul disegno di legge delGoverno, esprime il dubbio che sia prefe-ribile adottare un diverso testo base.

Mariastella GELMINI (PdL), relatore,ricordato che l’adozione del testo base èsolo un passaggio procedurale necessarioper la successiva fase emendativa e nonimplica una piena condivisione, assicurache esistono ampi margini di migliora-mento del testo del Governo e che l’obiet-tivo dei relatori è quello di un testo il piùampiamente possibile condiviso, comedetto anche dal sottosegretario Amici.

La Commissione delibera di adottarecome testo base per il seguito dell’esame ildisegno di legge del Governo (C. 1154).

Emanuele FIANO (PD), relatore, d’ac-cordo con la relatrice Gelmini, propone diposticipare alle ore 12 di martedì 16 luglioil termine per la presentazione di emen-damenti al testo base, già fissato dall’uf-ficio di presidenza, integrato dai rappre-sentanti dei gruppi, alle ore 18 di lunedì15 luglio. Ricorda infatti che, a causadell’elevato numero di emendamenti pre-sentati al decreto-legge n. 69 del 2013,nella giornata di martedì la Commissionesarà impegnata, insieme con la Commis-sione bilancio, nell’esame del predetto de-creto e non potrà quindi esaminare gliemendamenti sul provvedimento in titolo.Sottolinea in ogni caso che il differimentodel termine di presentazione degli emen-damenti non dovrà avere conseguenze sulrestante programma dei lavori della Com-missione, che prevede l’inizio dell’esamedegli emendamenti nella giornata di mer-coledì 17 luglio e la conclusione dei lavoriin tempo utile per permettere l’inizio delladiscussione in Assemblea il giorno 26luglio 2013.

Francesco Paolo SISTO, presidente,preso atto che non vi sono obiezioni,avverte che il termine per la presentazionedi emendamenti al testo base è differitoalle ore 12 di martedì 16 luglio 2013.Rinvia quindi il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Francesco Paolo SISTO.

La seduta comincia alle 14.55.

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in

materia di scambio elettorale politico-mafioso.

Testo unificato C. 251 Vendola ed abb.

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

Francesco Saverio ROMANO (PdL), re-latore, formula una proposta di parerefavorevole (vedi allegato).

Nazzareno PILOZZI (SEL) ritiene chel’ultimo capoverso delle premesse dellaproposta di parere sia superfluo e che, inogni caso, trattandosi di fatti di mafia,sarebbe meglio fare riferimento a qualsiasi« altra utilità », senza interpretazioni limi-tative.

Renato BALDUZZI (SCpI), con riferi-mento alla fattispecie di reato prevista daltesto in esame, nella cui definizione si usala locuzione « accetta consapevolmente ilprocacciamento », osserva che la consape-volezza è implicita nella nozione di accet-tazione.

Francesco Paolo SISTO, presidente, os-serva che la consapevolezza si riferisceanche alle modalità del procacciamento,nel senso che, perché vi sia reato, deveesservi la consapevolezza che il procaccia-mento avviene nelle forme mafiose previ-ste dal testo in esame. Osserva che si trattacomunque di un profilo di competenzadella commissione di merito.

Giovedì 11 luglio 2013 — 74 — Commissione I

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Fabiana DADONE (M5S) sottolinea chela Commissione è chiamata in questa sedead esaminare il provvedimento esclusiva-mente sotto il profilo della sua conformitàcon la Costituzione.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 15.

Giovedì 11 luglio 2013 — 75 — Commissione I

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ALLEGATO

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambioelettorale politico-mafioso (Testo unificato C. 251 Vendola ed abb.).

PARERE APPROVATO

La I Commissione,

esaminato il testo unificato delle pro-poste di legge C. 251 Vendola ed abbinate,recante « Modifica dell’articolo 416-ter delcodice penale, in materia di scambio elet-torale politico-mafioso »;

considerato che le disposizioni daesso recate sono riconducibili alla materia« giurisdizione e norme processuali; ordi-namento civile e penale; giustizia ammi-nistrativa », che la lettera l) del secondocomma dell’articolo 117 della Costituzioneattribuisce alla competenza legislativaesclusiva dello Stato;

preso atto che il testo è volto asostituire l’attuale formulazione dell’arti-

colo 416-ter del codice penale che disci-plina la fattispecie dello scambio elettoralepolitico-mafioso;

evidenziato come il concetto di « altrautilità », recato dal nuovo articolo 416-ter,appare sufficientemente determinato, allaluce della utilizzazione del nomen jurisnella definizione di altre fattispecie delit-tuose, nonché nella qualificazione civili-stica del contratto illecito, determinandosicosì il suo contenuto di vantaggio e pro-fitto di natura economica e patrimoniale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

Giovedì 11 luglio 2013 — 76 — Commissione I

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II COMMISSIONE PERMANENTE

(Giustizia)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso. C. 251 Vendola, C. 328 Francesco Sanna, C. 923 Micillo e C. 204 Burtone (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77

ALLEGATO (Subemendamenti all’emendamento 1.500 dei Relatori ed emendamento 1.500 deiRelatori) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampao con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante, in relazioneall’esame delle proposte di legge C. 925 Costa, C. 1100 Gelmini, C. 1190 Liuzzi, C. 1165Dambruoso, C. 191 Pisicchio e C. 1242 Molteni.

Audizione di rappresentanti del Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti, di rappre-sentanti della Federazione nazionale della stampa, dell’avvocato Luca Bauccio, dell’avvo-cato Guido Scorza e di rappresentanti della Federazione italiana editori giornali(Svolgimento e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81

SEDE REFERENTE:

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso. C. 251 Vendola, C. 328 Francesco Sanna, C. 923 Micillo e C. 204 Burtone (Seguitodell’esame e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

SEDE REFERENTE

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Donatella FERRANTI. — Inter-viene il sottosegretario di Stato alla giustiziaCosimo Maria Ferri.

La seduta comincia alle 8.30.

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in

materia di scambio elettorale politico-mafioso.

C. 251 Vendola, C. 328 Francesco Sanna, C. 923

Micillo e C. 204 Burtone.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del 9luglio 2013.

Donatella FERRANTI, presidente, ri-corda che sono stati presentati emenda-menti al testo unificato in esame (vediBollettino delle Giunte e delle Commissionidel 27 giugno 2013); sono stati quindipresentati l’emendamento 1.500 dei rela-tori (vedi Bollettino delle Giunte e delleCommissioni del 4 luglio 2013) e subemen-damenti a quest’ultimo (vedi Bollettinodelle Giunte e delle Commissioni del 9luglio 2013).

Giovedì 11 luglio 2013 — 77 — Commissione II

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Avverte che i relatori hanno presentatodei subemendamenti al proprio emenda-mento 1.500. Si tratta, segnatamente, deisubemendamenti 0.1.500.32, 0.1.500.35,0.1.500.36, 0.1.500.37 e 0.1.500.38 (vediallegato).

Queste ultime proposte emendative ten-gono conto di quanto emerso nella sedutadel 9 luglio scorso, con l’obiettivo di ar-rivare ad una formulazione condivisa dellafattispecie penale che, rispondendo piena-mente al principio di determinatezza, pu-nisca senza lasciare alcuna lacuna loscambio elettorale politico mafioso.

Prima di dare la parola ai relatori, dàconto di come risulterebbe la fattispeciepenale dall’integrazione dell’emendamentodei relatori 1. 500 ed i subemendamentidei medesimi:

« ART. 416-ter. – (Scambio elettoralepolitico-mafioso). – Chiunque accetta con-sapevolmente il procacciamento di voticon le modalità previste dal terzo commadell’articolo 416-bis in cambio dell’eroga-zione di denaro od altra utilità è punitocon la reclusione da 4 a 10 anni.

La stessa pena si applica a chi procac-cia voti con le modalità indicate al commaprecedente. ».

Ritiene che questa fattispecie rispondaall’esigenza dalla quale è scaturita, anchenella società civile, quella forte richiesta dimodifica dell’attuale formulazione dell’ar-ticolo 416-ter, che è poi sfociata nell’ini-ziativa dei « braccialetti bianchi », la qualesi limitava a prevedere come contropre-stazione del politico nei confronti dellamafia la sola erogazione di denaro.

La fattispecie che risulterebbe dall’ap-provazione dei subemendamenti dei rela-tori, come le proposte di legge abbinate,prevede che la controprestazione possaessere qualunque utilità a favore dellamafia, senza specificare, come previstodall’emendamento dei relatori 1. 500, chedebba essere economicamente valutabile.

Inoltre, si sana un errore dell’attualeformulazione legislativa che impedisce,come invece previsto dalle proposte dilegge presentate dai colleghi del Movi-

mento 5 Stelle e di Sinistra EcologiaLibertà, di limitare l’intervento normativoalla sola aggiunta delle parole « altra uti-lità ». Ricorda che nel corso delle audi-zioni è stato evidenziato come in realtà siasbagliata la formulazione « chi ottiene lapromessa di voti prevista dal terzo commadel medesimo articolo 416-bis » contenutanel testo vigente, in quanto l’articolo 416-bis, al terzo comma, non si riferisce adalcuna promessa di voti.

La nuova formulazione proposta, inol-tre, viene incontro al rilievo della diffe-renza tra le condotte previste dal primo edal secondo comma, che si riferisconorispettivamente al politico ed al mafioso,considerato che nel secondo non si pre-vede più la promessa di procacciamento divoti ma solo il procacciamento. A questoproposito precisa che la fase della pro-messa di procacciamento e della relativaaccettazione della promessa sarà punita atitolo di tentativo. Crede che in tal mododovrebbero essere superate tutte le criti-che che impedivano ai deputati del movi-mento 5 Stelle di votare a favore del-l’emendamento dei relatori.

La nuova formulazione della fattispecieviene incontro anche ai rilievi dei deputatidel Popolo della Libertà, che la conside-ravano non sufficientemente determinata,prevedendo che le condotte punite siano,da un lato, l’accettazione consapevole delprocacciamento di voti e, dall’altro, ilprocacciamento dei voti. Non viene la-sciata alcuna discrezionalità al magistratonell’individuare la condotta.

Precisa di aver voluto fare queste pre-cisazioni in veste di presidente della Com-missione perché ritiene che sarebbe unimportante segnale approvare un testosottoscritto da tutti i gruppi.

Enrico COSTA (PdL) ritiene che l’in-tervento della presidente, in quanto parteintegrante dei lavori preparatori, nondebba ispirare l’interpretazione successivadella norma, con particolare riferimentoall’ampiezza da attribuire al concetto di« altra utilità », rispetto alla quale po-trebbe esservi una disparità di veduterispetto all’interpretazione che ne dà il

Giovedì 11 luglio 2013 — 78 — Commissione II

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gruppo del PdL. Dichiara comunque chevoterà a favore delle proposte emendativedei relatori, sia pure con alcune precisa-zioni che avrà modo di esplicitare durantel’illustrazione degli emendamenti.

Donatella FERRANTI, presidente, chia-risce che la finalità del proprio interventoera semplicemente quella di riassumere ilpercorso che ha condotto alla formula-zione del testo predisposto dai relatori e diesprimere, nella qualità di presidente dellaCommissione, l’auspicio che tutti i gruppipossano convergere su quella formula-zione.

Stefano DAMBRUOSO (SCpI), relatore,dichiara preliminarmente di condividerel’intervento della presidente e di non com-prendere come questo possa vincolare l’at-tività interpretativa della norma.

Passando all’espressione dei pareri sulleproposte emendative, anche a nome delcorrelatore Mattiello, raccomanda l’appro-vazione dei subemendamenti 0.1.500.32 e0.1.500.35 dei relatori; degli identici emen-damenti 0.1.500.36 dei relatori e Costa0.1.500.7; degli identici emendamenti0.1.500.37 dei relatori, Daniele Farina0.1.500.10 e Micillo 0.1.500.11; degli iden-tici emendamenti 0.1.500.38 dei relatori eCosta 0.1.500.20. Raccomanda quindi l’ap-provazione dell’emendamento 1.500 dei re-latori ed invita al ritiro di tutte le ulterioriproposte emendative.

Il Sottosegretario Cosimo Maria FERRIesprime parere conforme e quello deirelatori.

Gaetano PIEPOLI (SCpI) ritiene che ilconcetto di « altra utilità » sia troppo am-pio e generico se non delimitato dal-l’espressione « economicamente valuta-bile ».

Tancredi TURCO (M5S) chiede se sus-sistano i margini per migliorare ulterior-mente il testo.

Donatella FERRANTI, presidente, ri-tiene che, in considerazione del punto di

mediazione raggiunto dai relatori, possanoessere compiute ulteriori valutazioni nelcorso dell’esame in Assemblea.

Enrico COSTA (PdL) sottolinea come,nonostante la proposta di sopprimerel’espressione « economicamente valuta-bile », il concetto di « utilità », conforme-mente all’interpretazione giurispruden-ziale, debba comunque intendersi comevalutabile economicamente.

Ritiene, inoltre, che la sanzione dellareclusione da 4 a 10 anni sia molto severae connotata da una forbice molto ampia.Raccomanda quindi l’approvazione del suosubemendamento 0.1.500.12, che prevedela reclusione da 3 a 7 anni, ritenendo talesanzione più compatibile con il sistema, inquanto tiene conto della sostanziale diffe-renza tra l’appartenere ad un’associazionemafiosa ed entrarvi in contatto occasio-nalmente e al limitato fine del procaccia-mento di voti.

Andrea COLLETTI (M5S), con riferi-mento all’emendamento 1.500 dei relatori,osserva come, nel primo comma, per lapunibilità sia necessario l’accordo mentre,nel secondo comma, si punisca il tentativosolo per il mafioso. Con il testo subemen-dato la punibilità sarebbe legata all’accet-tazione del procacciamento di voti, mentrescomparirebbe la tipizzazione del tenta-tivo, che sarebbe regolato dalle normegenerali. Per questo motivo il suo gruppoavrebbe preferito che fossero utilizzateformulazioni diverse, che consentissero diarretrare la soglia di punibilità del poli-tico. Ritiene deludente la mancanza diquesta previsione e preannuncia la pre-sentazione di emendamenti in Assemblea.Considera, inoltre, superfluo l’uso dell’av-verbio « consapevolmente », trattandosi asuo giudizio di una fattispecie a dolospecifico.

Daniele FARINA (SEL) ritiene che iltesto proposto dai relatori sia soddisfa-cente e preannuncia il voto favorevole delproprio gruppo sulle proposte emendativedei relatori, che ringrazia per il lavorosvolto, in particolare sul concetto di « uti-

Giovedì 11 luglio 2013 — 79 — Commissione II

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lità ». Ritira quindi il subemendamento0.1.500.9.

David ERMINI (PD), nel replicare alcollega Colletti, rileva come l’applicazionedella disciplina generale del tentativo siaparticolarmente adatta e agevolmente ap-plicabile alla fattispecie in questione.

Davide MATTIELLO (PD), relatore, sot-tolinea che, ove la Commissione espri-messe un voto unanime, questo rappre-senterebbe un messaggio molto forte eimportante nel senso che le norme inquestione, volte a sanzionare la genesistessa del rapporto tra politica e mafia,sono approvate non « parte contro parte »ma dal Parlamento nel suo complesso.

La Commissione respinge il subemen-damento Micillo 0.1.500.2.

Enrico COSTA (PdL) ritira i proprisubemendamenti, fatta eccezione per isubemendamenti 0.1.500.7, 0.1.500.12 e0.1.500.20.

La Commissione, con distinte votazioni,approva i subemendamenti 0.1.500.32 e0.1.500.35 dei relatori (vedi allegato).

Donatella FERRANTI, presidente, av-verte che in seguito all’approvazione delsubemendamento 0.1.500.35, non sarannoposti in votazione gli identici subemenda-menti 0.1.500.36 dei relatori e Costa0.1.500.7.

La Commissione, con distinte votazioni,respinge il subemendamento Micillo0.1.500.8 e approva gli identici subemen-damenti 0.1.500.37 dei relatori, DanieleFarina 0.1.500.10 e Micillo 0.1.500.11 (vediallegato).

Enrico COSTA (PdL) raccomanda l’ap-provazione del proprio subemendamento0.1.500.12, volto a prevedere che la penaapplicabile al voto di scambio sia quelladella reclusione da 3 a 7 anni, che apparepiù equilibrata e compatibile con il si-stema rispetto a quella da 4 a 10 anni. Ai

fini del rispetto del principio di propor-zionalità della sanzione, infatti, si devetenere conto che, dei due contraenti di cuiall’articolo 416-ter, uno è un associato eperciò è già soggetto all’applicazione dellapena prevista dall’articolo 416-bis, mentrel’altro, il politico, viene solo occasional-mente a contatto con l’associazione ma-fiosa. Se il rapporto del politico con l’as-sociazione non fosse occasionale, allora sientrerebbe nel campo di applicazione delconcorso esterno ovvero dello stesso arti-colo 416-bis.

La Commissione, con distinte vota-zioni, respinge i subemendamenti Costa0.1.500.12, Micillo 0.1.500.16, 0.1.500.17,0.1.500.18 e 0.1.500.19.

Donatella FERRANTI, presidente, av-verte che in seguito all’approvazione delsubemendamento 0.1.500.35, non sarannoposti in votazione gli identici subemenda-menti 0.1.500.38 dei relatori e Costa0.1.500.20.

La Commissione respinge il subemen-damento Micillo 0.1.500.21.

Donatella FERRANTI, presidente, ponein votazione l’emendamento 1.500 dei re-latori, come modificato dai subemenda-menti approvati.

Andrea COLLETTI (M5S) preannunciail voto favorevole del proprio gruppo sul-l’emendamento 1.500 dei relatori, comerisultante dai subemendamenti approvati,pur ritenendo indispensabile che il testosia ulteriormente migliorato al fine dicontrastare in modo realmente efficace ilfenomeno del voto di scambio. Precisaquindi come il voto favorevole sul sube-mendamento abbia lo scopo di non osta-colare l’iter di un provvedimento di taleimportanza. Permangono, tuttavia, dellecriticità che dovranno essere necessaria-mente risolte nel corso dell’esame in As-semblea, attraverso l’esame di emenda-menti che il gruppo M5S presenterà altesto licenziato dalla Commissione.

Giovedì 11 luglio 2013 — 80 — Commissione II

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Il sottosegretario Cosimo Maria FERRIvaluta favorevolmente il lavoro svolto dairelatori. Ritiene, tuttavia, che rimanganotalune criticità sul momento consumativodel reato, che potrebbe essere anticipato, eche la questione dovrà essere affrontata invista dell’esame in Assemblea. Sottolineaperaltro come la vera novità sia l’introdu-zione del concetto di « altra utilità », cheva a colmare un vuoto normativo.

Nicola MOLTENI (LNA) preannuncia ilvoto favorevole del proprio gruppo sul-l’emendamento 1.500, come risultante daisubemendamenti approvati, ritenendo chela Commissione abbia svolto un lavororilevante e fruttuoso. Esprime perplessitàsulle criticità evidenziate dal rappresen-tante del Governo, che non appaiono pie-namente in linea con i pareri sulle pro-poste emendative dallo stesso espressi.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva l’emendamento1.500, come risultante dai subemenda-menti approvati (vedi allegato).

Donatella FERRANTI, presidente, av-verte che, in seguito all’approvazione del-l’emendamento 1.500, come risultante daisubemendamenti approvati, non sarannoposte in votazione tutte le ulteriori pro-poste emendative. Avverte altresì che ilprovvedimento sarà inviato alla I Commis-sione per l’espressione del parere. Rinviaquindi l’esame alla seduta convocata dopoil termine delle votazioni della sedutaantimeridiana dell’Assemblea.

La seduta termina alle 10.

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Donatella FERRANTI. — Inter-viene il sottosegretario di Stato alla giustiziaCosimo Maria Ferri.

La seduta comincia alle 13.45.

Indagine conoscitiva in materia di diffamazione, didiffamazione con il mezzo della stampa o con altromezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna delquerelante, in relazione all’esame delle proposte dilegge C. 925 Costa, C. 1100 Gelmini, C. 1190 Liuzzi,C. 1165 Dambruoso, C. 191 Pisicchio e C. 1242

Molteni.

Audizione di rappresentanti del Consiglio nazionale

dell’ordine dei giornalisti, di rappresentanti della Fe-

derazione nazionale della stampa, dell’avvocato Luca

Bauccio, dell’avvocato Guido Scorza e di rappresen-

tanti della Federazione italiana editori giornali.

(Svolgimento e rinvio).

Donatella FERRANTI, presidente, av-verte che la pubblicità dei lavori saràassicurata anche mediante impianti audio-visivi a circuito chiuso.

Introduce, quindi, l’audizione.

Luca BAUCCIO, avvocato, svolge unarelazione sui temi oggetto dell’audizione.

Interviene, per porre quesiti e formu-lare osservazioni, il deputato StefanoDAMBRUOSO (SCpI).

Luca BAUCCIO, avvocato, risponde aiquesiti posti.

Svolgono una relazione sui temi oggettodell’audizione Guido SFORZA, avvocato,Enzo IACOPINO, Presidente del Consiglionazionale dell’ordine dei giornalisti, FrancoAngelo SIDDI, Segretario generale dellaFederazione nazionale della stampa, e Giu-lio ANSELMI, Presidente della Federazioneitaliana editori giornali.

Donatella FERRANTI, presidente, rin-grazia gli auditi e dichiara conclusa l’au-dizione.

La seduta termina alle 15.05

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Giovedì 11 luglio 2013 — 81 — Commissione II

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SEDE REFERENTE

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Donatella FERRANTI. — Inter-viene il sottosegretario di Stato alla giustiziaCosimo Maria Ferri.

La seduta comincia alle 15.05.

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in

materia di scambio elettorale politico-mafioso.

C. 251 Vendola, C. 328 Francesco Sanna, C. 923

Micillo e C. 204 Burtone.

(Seguito dell’esame e conclusione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella sedutaodierna.

Donatella FERRANTI, presidente, dàconto del parere favorevole espresso dallaCommissione Affari Costituzionali.

La Commissione delibera di conferire ilmandato ai relatori, onorevoli Dambruosoe Mattiello, di riferire in senso favorevoleall’Assemblea sul provvedimento in esame.

Delibera altresì di chiedere l’autorizza-zione a riferire oralmente.

Donatella FERRANTI, presidente, si ri-serva di designare i componenti del Co-mitato dei nove sulla base delle indicazionidei gruppi.

La seduta termina alle 15.10.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’in-tesa tra il Governo della Repubblica ita-liana e l’Organizzazione delle Nazioni Uniteper l’Educazione, la Scienza e la Culturarelativo al funzionamento in Italia, a Pe-rugia, dell’UNESCO Programme Office onGlobal Water Assessment, che ospita ilSegretariato del World Water AssessmentProgramme, fatto a Parigi il 12 settembre2012.C. 1247 Governo, approvato dal Senato.

Giovedì 11 luglio 2013 — 82 — Commissione II

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ALLEGATO

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambioelettorale politico-mafioso. C. 251 Vendola, C. 328 Francesco Sanna,

C. 923 Micillo e C. 204 Burtone.

SUBEMENDAMENTI ALL’EMENDAMENTO 1.500 DEI RELATORIED EMENDAMENTO 1.500 DEI RELATORI

ART. 1.

Al comma 1, sostituire il capoverso conil seguente:

« ART. 416-ter.

(Scambio elettorale politico-mafioso).

È punito con la reclusione da sette adodici anni chiunque ottiene o si adoperaper ottenere la promessa di voti previstadal terzo comma dell’articolo 416-bis incambio della erogazione o della promessadi erogazione di denaro o di qualunquealtra utilità ovvero in cambio della dispo-nibilità a soddisfare gli interessi o leesigenze dell’associazione mafiosa o disuoi singoli associati ».

0. 1. 500. 2. Micillo.

Al comma 1, sostituire il capoverso conil seguente:

« ART. 416-ter.

(Scambio elettorale politico-mafioso).

Chiunque consapevolmente accetta dacoloro che partecipano all’associazione dicui all’articolo 416-bis il procacciamentodi voti con le modalità previste dal terzocomma del medesimo articolo, in cambiodell’erogazione di denaro o altra utilitàvalutabile economicamente, è punito conla reclusione da 3 a 7 anni.

La stessa pena si applica a chi procac-cia voti con le modalità indicate dal primocomma. ».

0. 1. 500. 3. Costa, Sisto.

Al comma 1, capoverso « ART. 416-ter »,primo comma, dopo la parola: Chiunque,inserire la seguente: consapevolmente.

0. 1. 500. 5. Costa, Sisto.

Al comma 1, capoverso « ART. 416-ter »,primo comma, sostituire le parole da: siaccordi a promessa con le seguenti: con-sapevolmente accetta da coloro che par-tecipano all’associazione di cui all’articolo416-bis il procacciamento di voti con lemodalità previste dal terzo comma delmedesimo articolo.

0. 1. 500. 4. Costa, Sisto.

Al comma 1, capoverso, primo comma,sostituire le parole: si accordi per con leseguenti: accetta consapevolmente.

0. 1. 500. 32. I Relatori.

(Approvato)

Al comma 1, capoverso « ART. 416-ter »,primo comma, sostituire le parole: si ac-cordi per con la seguente: accetta.

0. 1. 500. 6. Costa, Sisto.

Giovedì 11 luglio 2013 — 83 — Commissione II

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Al comma 1, capoverso, primo comma,sopprimere le parole: della promessa o.

Conseguentemente, al secondo comma,sostituire le parole: promette di procac-ciare con la seguente: procaccia.

0. 1. 500. 35. I Relatori.

(Approvato)

Al comma 1, capoverso « ART. 416-ter »,primo comma, sopprimere le parole: dellapromessa o.

* 0. 1. 500. 36. I Relatori.

Al comma 1, capoverso « ART. 416-ter »,primo comma, sopprimere le parole: dellapromessa o.

* 0. 1. 500. 7. Costa, Sisto.

Al comma 1, capoverso, primo comma,dopo le parole: altra utilità aggiungere leseguenti: anche solo in via mediata.

** 0. 1. 500. 8. Micillo.

Al comma 1, capoverso, primo comma,dopo le parole: ltra utilità aggiungere leseguenti: anche solo in via mediata.

** 0. 1. 500. 9. Daniele Farina, Fava,Sannicandro.

Al comma 1, capoverso « ART. 416-ter »,primo comma, sopprimere le parole: eco-nomicamente valutabile.

* 0. 1. 500. 37. I Relatori.

(Approvato)

Al comma 1, capoverso « ART. 416-ter »,primo comma, sopprimere le parole: eco-nomicamente valutabile.

* 0. 1. 500. 10. Daniele Farina, Fava,Sannicandro.

(Approvato)

Al comma 1, capoverso « ART. 416-ter »,primo comma, sopprimere le parole: eco-nomicamente valutabile.

* 0. 1. 500. 11. Micillo.

(Approvato)

Al comma 1, capoverso « ART. 416-ter »,primo comma, sostituire le parole: da 10anni con le seguenti: da 3 a 7 anni.

0. 1. 500. 12. Costa, Sisto.

Al comma 1, capoverso, primo comma,sostituire le parole: da 4 a 10 anni con leseguenti: da 7 a 10 anni.

0. 1. 500. 16. Micillo.

Al comma 1, capoverso, primo comma,sostituire le parole: da 4 a 10 anni con leseguenti: da 7 a 12 anni.

0. 1. 500. 17. Micillo.

Al comma 1, capoverso, primo comma,sostituire le parole: da 4 a 10 anni con leseguenti: da 7 a 11 anni.

0. 1. 500. 18. Micillo.

Al comma 1, capoverso, primo comma,sostituire le parole; da 4 a 10 anni con leseguenti: da 7 a 12 anni.

0. 1. 500. 19. Micillo.

Giovedì 11 luglio 2013 — 84 — Commissione II

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Al comma 1, capoverso, secondo comma,sostituire le parole: promette di procac-ciare con la seguente: procaccia.

* 0. 1. 500. 38. I Relatori.

Al comma 1, capoverso « ART. 416-ter »,secondo comma, sostituire le parole: pro-mette di procacciare con la seguente: pro-caccia.

* 0. 1. 500. 20. Costa, Sisto.

Al comma 1, capoverso, dopo il secondocomma, aggiungere il seguente:

La stessa pena si applica a chiunqueottiene o si adopera per ottenere lapromessa di voti prevista dal terzocomma dell’articolo 416-bis in cambiodella erogazione o della promessa di

erogazione di denaro o di qualunquealtra utilità.

0. 1. 500. 21. Micillo.

Sostituirlo con il seguente:

ART. 1.

1. L’articolo 416-ter del codice penale èsostituito dal seguente:

« ART. 416-ter. — (Scambio elettoralepolitico-mafioso). — Chiunque si accordiper il procacciamento di voti, con le mo-dalità previste dal terzo comma dell’arti-colo 416-bis, in cambio della promessa odell’erogazione di denaro o di altra utilitàeconomicamente valutabile, è punito conla reclusione da 4 a 10 anni.

La stessa pena si applica a chi promettedi procacciare voti, con le modalità indi-cate al periodo precedente. ».

1. 500. I Relatori.

(Approvato)

Giovedì 11 luglio 2013 — 85 — Commissione II

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III COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari esteri e comunitari)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

DL n. 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni) . . . . . . . 86

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 91

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Fabrizio CICCHITTO. — Inter-viene il viceministro degli affari esteri,Marta Dassù.

La seduta comincia alle 9.

DL n. 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio

dell’economia.

C. 1248 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).

(Esame e conclusione – Parere favorevolecon condizioni).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Vincenzo AMENDOLA (PD), relatore,rileva che la Commissione è chiamata adesprimere il proprio parere alle Commis-sioni riunite Affari costituzionali e Bilan-cio su un provvedimento d’urgenza chereca una serie di disposizioni destinate arilanciare l’economia del Paese nella cor-nice costituita dalle raccomandazioni ri-volte all’Italia nel quadro del semestre

europeo 2013, presentate dalla Commis-sione europea il 29 maggio 2013.

Osserva che la competenza della Com-missione Esteri riguarda essenzialmentegli articoli 7 e 8 del provvedimento cheintervengono sulla materia della coopera-zione allo sviluppo e l’articolo 48 in ma-teria di cooperazione con altri Stati per imateriali di armamento prodotti dall’in-dustria nazionale.

Segnala che l’articolo 7 novella ilcomma 1 dell’articolo 7 della legge n. 49del 1987, che disciplina l’assetto dellacooperazione italiana allo sviluppo. Sitratta di una norma finalizzata a sostenerela ripresa delle iniziative di cooperazione,favorendo l’internazionalizzazione delleimprese italiane e rilanciando la connes-sione tra cooperazione e commercio esteroin un quadro di partenariato pubblico-privato, anche attraverso la creazione dijoint ventures nei Paesi in via di sviluppo.

Fa notare che, in virtù della novellalegislativa, le imprese italiane accederannoa crediti agevolati che potranno essereerogati in anticipo e giungere a finanziareintegralmente il capitale di rischio. In talmodo, si dovrebbe accrescere il ricorso alFondo di rotazione per la cooperazioneallo sviluppo, gestito dal Mediocredito cen-

Giovedì 11 luglio 2013 — 86 — Commissione III

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trale che, attualmente, risulta sottoutiliz-zato. I crediti potranno essere erogati afavore di investitori pubblici o privati o diorganizzazioni internazionali.

Fa presente che l’articolo 8 del decretolegge introduce un articolo aggiuntivo, il14-bis (Partenariati), alla sopra citata legge26 febbraio 1987, n. 49. La disposizioneintroduce nell’ordinamento una norma disemplificazione delle procedure necessarieper stabilire le partnership per il finan-ziamento di iniziative di cooperazione allosviluppo. Tali iniziative, secondo il comma1, potranno essere attuate attraverso lasottoscrizione di appositi accordi di pro-gramma tra enti pubblici, organismi so-pranazionali ed enti privati promotori deipredetti interventi.

Sottolinea che la norma in esame fa-vorisce il cosiddetto whole of country ap-proach della cooperazione, principio chesovrintende agli aiuti ai paesi in via disviluppo – adottato nel G8 del 2009 sottola Presidenza italiana e ribadito nelleLinee guida della cooperazione italianaper il triennio 2013-2015 – che prevede lacollaborazione tra settore pubblico, settoreprivato e società civile evitando, attraversola sinergica mobilitazione di tutti gli attoridel « sistema Italia di cooperazione », di-spersioni o duplicazioni di risorse.

Quanto agli altri commi dell’articolo,segnala brevemente che il comma 2 sta-bilisce che la rendicontazione degli inter-venti avvenga in base alle norme ordinarie,rinviando ad un decreto di natura nonregolamentare del Ministro degli esteri,emanato d’intesa con il Ministro dell’eco-nomia e delle finanze, la disciplina didettaglio per la rendicontazione degli ac-cordi; il comma 3 prescrive il versamentoall’entrata del bilancio dello Stato dellesomme statali non utilizzate alla fine del-l’intervento di cooperazione ovvero,quando si tratta di fondi non statali, laloro restituzione ai soggetti privati o pub-blici o sovranazionali che li avevano ero-gati.

Ritiene che il decreto oggi in esamepossa dare alla Commissione Esteri l’oc-casione per porre all’attenzione delleCommissioni competenti in sede referente

alcune questioni da tempo pendenti che,da un lato potrebbero realizzare impor-tanti obiettivi di semplificazione ammini-strativa, dall’altro consentirebbero di ri-spondere più compiutamente alle esigenzedi spending review di cui alla legge n. 135del 2012.

Rileva che un settore che necessita diun intervento legislativo, al fine di garan-tire la qualità del servizio, così come èanche emerso nella trattazione recente dialcuni atti di sindacato ispettivo, è quellodelle scuole italiane all’estero. La ridu-zione delle risorse deve infatti accompa-gnarsi ad una rimodulazione delle par-tenze annuali, nel rispetto del numeromassimo di personale scolastico all’estero,fissato dalla citata legge n. 135 del 2012.Un’ulteriore disposizione potrebbe per-mettere l’affidamento di materie obbliga-torie previste dall’ordinamento italiano apersonale non di ruolo italiano o stranierocon contratto locale.

Segnala che un’altra disposizione po-trebbe riguardare la razionalizzazionedelle spese di trasferimento del personaledel Ministero degli affari esteri preve-dendo un meccanismo forfettario di quan-tificazione di tali spese che porterebbe adun risparmio pari a circa 700.000 euroannui, rendendo più rapidi i pagamentialle imprese ed eliminando adempimentiamministrativi e vincoli burocratici.

Passando all’illustrazione dell’articolo48, ricorda che la disposizione novella ildecreto legislativo n. 66 del 2010 (Codicedell’ordinamento militare) al fine di inse-rirvi il nuovo articolo 537-bis in materia dicooperazione con altri Stati per i materialidi armamento prodotti dall’industria na-zionale.

Fa presente che tale articolo è finaliz-zato a consentire la partecipazione delGoverno, ed in particolare del Ministerodella Difesa e delle sue articolazioni, adoperazioni con altri Paesi aventi ad oggettol’acquisto di materiali di armamento pro-dotti dall’industria nazionale, ovvero inuso alle Forze armate italiane, nonché lafornitura del necessario supporto logisticoe di assistenza tecnica.

Giovedì 11 luglio 2013 — 87 — Commissione III

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La disposizione pone come condizionedi operatività l’esistenza di accordi dicooperazione o di reciproca assistenzatecnico-militare tra l’Italia e il Paese conil quale si intende procedere alle richia-mate operazioni nonché il pieno rispettodella normativa in materia di esportazionedi materiali d’armamento di cui alla leggen. 185 del 1990.

Viene inoltre demandato ad un appo-sito regolamento, adottato ai sensi delcomma 1 dell’articolo 17 della legge n. 400del 1988, il compito di definire la disci-plina esecutiva e attuativa delle disposi-zioni previste dalla norma in esame. Èinfine specificato che i proventi derivantidalle citate attività siano versati all’entratadel bilancio dello Stato per essere inte-gralmente riassegnati ai fondi di cui al-l’articolo 619 del codice dell’ordinamentomilitare.

Evidenzia come non possa sfuggirel’importanza della formulazione di talenorma che deve contemperare l’esigenzadella cooperazione tra Stati in materiamilitare non solo con la promozione del-l’industria nazionale, ma anche con lagaranzia della massima trasparenza dellerelative operazioni e con il rispetto deldiritto internazionale.

In tale ottica, osserva che la formula-zione presentata dal Governo appare nondel tutto soddisfacente e quindi meritevoledi un ripensamento, così come emergeanche dall’approfondito parere approvatodalla Commissione Difesa in sede consul-tiva, le cui condizioni ritiene opportunoriprendere integralmente.

Intende riferirsi, innanzitutto a quellavolta a scongiurare equivoci interpretativi,tali da attribuire allo Stato italiano unruolo di intermediario per conto di sog-getti privati, derivanti del riferimento, ope-rato al comma 1 dell’articolo in esame adattività di tipo contrattuale facenti capo alMinistero della difesa, oltre a quelle disupporto tecnico-amministrativo, per l’ac-quisizione di materiali di armamento pro-dotti dall’industria nazionale.

Segnala, poi, la necessità di chiarire chei proventi, cui fa riferimento il comma 2dell’articolo 48, in alcun modo possano

rappresentare il frutto di un’attività di-versa da quella di natura tecnico-ammi-nistrativa eventualmente prestata perconto dei Paesi terzi in base agli accordibilaterali vigenti.

Ritiene infine essenziale che il regola-mento attuativo, richiamato al comma 3dell’articolo stesso, sia preventivamentesottoposto al parere delle Commissionicompetenti.

Desidera ricordare, per completezza,alcune altre norme contenute nel decretoin esame relative a materie di interessecollaterale della Commissione.

L’articolo 33 introduce misure di sem-plificazione degli adempimenti proceduralirelativi all’acquisto della cittadinanza ita-liana da parte dello straniero nato in Italiarecependo un orientamento consolidato daparte della giurisprudenza che riconosceal figlio nato in Italia da genitori stranieriil diritto di acquisire la cittadinanza alcompimento della maggiore età, nei casi incui ci siano inadempimenti di natura am-ministrativa, a lui non imputabili, da partedei genitori o degli ufficiali di stato civileo di altri soggetti.

L’articolo 46, relativamente all’EXPOMilano 2015, con riguardo alle sommedestinate alle spese per relazioni pubbli-che, convegni, mostre, pubblicità e di rap-presentanza, nonché alle spese per mis-sioni, anche all’estero, consente una mag-giore flessibilità in relazione allo stanzia-mento disponibile nel pertinente capitolodi bilancio, prevedendo che non si appli-chino agli enti locali coinvolti nell’evento ilimiti annuali di spesa previsti dall’articolo6, commi 8 e 12, del decreto-legge 31maggio 2010, n. 78, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 30 luglio 2010,n. 122.

L’articolo 80 sul Foro delle società consede all’estero, in un’ottica di incentivaregli investimenti stranieri in Italia, intendeagevolare le società che non abbiano uncontatto qualificato con il territorio ita-liano, concentrando presso le sedi di tregrandi uffici giudiziari (Milano, Roma eNapoli), comodamente raggiungibili dal-l’estero, le cause in cui esse siano parti.

Giovedì 11 luglio 2013 — 88 — Commissione III

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Si riserva di formulare la proposta diparere, che preannuncia favorevole, al-l’esito della discussione.

Il viceministro Marta DASSÙ, nel rin-graziare il relatore per l’esaustiva esposi-zione, sottolinea l’importanza della modi-fica introdotta alla legge n. 49 del 1987attraverso l’articolo 7, al fine di attivare lerisorse del Fondo rotativo per la coope-razione allo sviluppo ad oggi largamentesottoutilizzato. Sottolinea altresì il rilievodell’ulteriore modifica disposta dall’arti-colo 8 al fine di semplificare le procedureper stabilire partnership per il finanzia-mento di iniziative di cooperazione allosviluppo, in armonia con la disciplinacomunitaria anche al fine di rendere pra-ticabile il ricorso alla cooperazione dele-gata da parte dell’Unione europea. Perquanto attiene alle osservazioni svolte dalrelatore sull’articolo 48, richiama il ruolosignificativamente adempiuto dal Mini-stero degli affari esteri attraverso l’UAMA,concordando sulle valutazioni già emersein seno alla Commissione difesa anchenell’ottica di una celere ratifica del Trat-tato sul commercio delle armi. Ringraziainfine il relatore per aver voluto richia-mare l’opportunità di emendare il prov-vedimento così da includervi ulteriori mi-sure di semplificazione utili all’ammini-strazione degli affari esteri in materia dispese di trasferimento del personale e difunzionamento delle scuole italiane al-l’estero.

Mario MARAZZITI (SCpI) manifestaviva approvazione sia per la relazione cheper l’intervento del rappresentante delGoverno, condividendo l’obiettivo di riat-tivare il Fondo rotativo e di semplificare leprocedure anche in vista dell’eserciziodella cooperazione delegata. Per quantoconcerne le scuole italiane all’estero, invitaad abbandonare la logica dei tagli linearied a tutelare tale importante patrimoniodidattico.

Manlio DI STEFANO (M5S), facendoriferimento agli articoli 7 ed 8 del prov-vedimento, esprime sincera preoccupa-zione non tanto per il contenuto, che

potrebbe essere peraltro migliorato in sedeemendativa, ma per la sottesa logica diabbandono o comunque di accantona-mento del progetto di riforma complessivadel settore della cooperazione allo svi-luppo, ricordando il lavoro svolto da ul-timo nella scorsa legislatura presso il Se-nato che è culminato nell’adozione di untesto assolutamente condivisibile e soste-nuto anche dalle associazioni che operanosul campo. Al riguardo, fa presente che ilsuo gruppo ha rinunciato alla presenta-zione di una sua proposta di legge proprioper non intralciare la ripresa dell’iter ditale precedente progetto. Ritiene pertantoparticolarmente grave che nell’ennesimodisomogeneo decreto-legge si introducanonuove disposizioni in materia di coopera-zione allo sviluppo di cui propone per-tanto lo stralcio, rilevando come in un’al-tra sede le stesse misure potrebbero essereoggetto di una più approfondita valuta-zione e finalizzazione, ad esempio a van-taggio del microcredito.

Si dichiara poi stupito, dopo l’appro-vazione unanime della risoluzione presen-tata dal suo gruppo della ratifica delTrattato sul commercio delle armi, afronte del contenuto dell’articolo 48, chefa del Governo italiano un centro di com-pravendita di armamenti. Ne chiede per-tanto la soppressione perché fuori conte-sto. Conclude confermando in ogni caso lospirito partecipativo e collaborativo delsuo gruppo soprattutto con riferimentoalla riforma della cooperazione allo svi-luppo che consentirebbe all’Italia di svol-gere un ruolo più incisivo per un mondomigliore.

Pia Elda LOCATELLI (Misto-PSI-PLI),nel meravigliarsi per la vistosa sottoutiliz-zazione del Fondo rotativo per la coope-razione allo sviluppo, a proposito dellaquale sarebbe opportuno interrogarsicome mai non sia stata evidenziata pertempo, valuta positivamente gli articoli 7ed 8 anche in funzione dei vantaggi chepotrebbero derivarne le piccole e medieimprese ed alla partecipazione alla coo-

Giovedì 11 luglio 2013 — 89 — Commissione III

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perazione delegata. Con riferimento adun’altra parte del provvedimento, cogliel’occasione per ribadire la sua posizionefavorevole allo jus soli e per auspicare lariforma della cittadinanza, prendendo co-munque atto del passo in avanti compiutodall’articolo 33. Si associa infine all’esi-genza di sostenere le scuole italiane al-l’estero, abbandonando la logica dei taglilineari.

Federica MOGHERINI (PD), nell’asso-ciarsi alle considerazioni svolte dai colle-ghi Marazziti e Locatelli, concorda altresìcon l’onorevole Di Stefano circa l’oppor-tunità della riforma organica della leggesulla cooperazione allo sviluppo, ricor-dando di aver ripresentato all’inizio dellalegislatura il testo adottato precedente-mente presso il Senato ed invitando asottoscriverlo i colleghi del gruppo Movi-mento 5 Stelle. Nel fare riferimento al-l’imminente presentazione di un disegnodi legge al riguardo, ritiene che sia ma-turato un ampio consenso che potrebbefinalmente consentire di conseguirel’obiettivo della riforma del settore. Ri-tiene però che ciò non possa e non debbaoffrire il pretesto per soprassedere rispettoa limitate modifiche legislative volte co-munque a migliorare nel frattempo ladisciplina vigente.

Passando all’articolo 48, fa presente diessersene occupata in qualità di relatricepresso la Commissione difesa di cui èaltresì componente e di avere predispostole condizioni volte a rendere meno ambi-guo e più trasparente il testo, ringraziandoil collega Amendola per averle riprese.Segnalando in particolare come sia inter-venuto altresì il consenso del sottosegre-tario Pinotti, quale rappresentante del Go-verno, rende noto di aver presentato treemendamenti in tal senso presso le Com-missioni di merito. A suo avviso, peraltro,la nuova disposizione va comunque inter-pretata nel quadro giuridico nazionale edinternazionale particolarmente approfon-dito e tale da garantire la massima tra-sparenza delle operazioni.

Il viceministro Marta DASSÙ, nel for-nire talune precisazioni sull’entità delFondo rotativo, rassicura la Commissioneche le modifiche introdotte alla legge n. 49del 1987 non implicano in alcun modol’abbandono da parte del Governo del-l’obiettivo della riforma complessiva delsettore, ricordando altresì come sia statodi recente possibile procedere anche aduna inversione di tendenza nella dotazionefinanziaria. Nel merito, richiama la sceltadi istituire presso la Farnesina un vicemi-nistro competente in materia di coopera-zione affiancato da un’agenzia tecnica, afronte della creazione di un fondo unico.Dichiara poi di condividere le considera-zioni dell’onorevole Mogherini, rifacendosiall’intesa raggiunta presso la Commissionedifesa anche con il sottosegretario Pinotti.

Elio Massimo PALMIZIO (PdL), nelricordare di aver partecipato nella scorsalegislatura, in cui ha fatto parte del Se-nato, ai lavori preparatori della riformadella cooperazione allo sviluppo, confermail sostegno del suo gruppo a tale obiettivoed invita a fare presto, ritenendo tuttaviache nel frattempo possano senz’altro es-sere adottate alcune misure urgenti. Fa-cendo quindi riferimento all’articolo 48,ritiene positiva la convergenza con le con-clusione della Commissione difesa peraltroaccettate dal Governo.

Pia Elda LOCATELLI (Misto-PSI-PLI),ricordando di aver seguito il tema dellariforma della cooperazione allo sviluppoda quando se ne occupava Rino Serri,chiede al rappresentante del Governoquali tempi siano prevedibili per il relativoiter.

Mario MARAZZITI (SCpI) insiste peruna tempestiva calendarizzazione delleproposte di legge di riforma della coope-razione allo sviluppo e della cittadinanza,senza naturalmente voler inficiare le mi-sure di dettaglio introdotte dal presenteprovvedimento. Con particolare riferi-mento alla riforma della cooperazione, a

Giovedì 11 luglio 2013 — 90 — Commissione III

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parte una diversa valutazione da parte delsuo gruppo circa l’istituzione di un mini-stero ad hoc, ritiene che la piattaformacondivisa sia tale da poter consentirne uncelere iter.

Il viceministro Marta DASSÙ rassicuracirca la disponibilità del Governo a seguirei tempi che il Parlamento vorrà darsi inordine all’esame dei progetti di legge diriforma della cooperazione allo sviluppo.

Vincenzo AMENDOLA (PD), relatore,illustra una proposta di parere favorevolecon condizioni (vedi allegato).

La Commissione approva la proposta diparere favorevole con condizioni, comeformulata dal relatore.

La seduta termina alle 9.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 11 luglio 2013.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle9.50 alle 10.20.

Giovedì 11 luglio 2013 — 91 — Commissione III

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ALLEGATO

DL n. 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.C. 1248 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La III Commissione,

esaminato, per gli aspetti di propriacompetenza, il disegno di legge n. 1248 diconversione in legge del decreto-legge 21giugno 2013, n. 69, recante « Disposizioniurgenti per il rilancio dell’economia »;

valutate positivamente le nuove di-sposizioni relative alla cooperazione allosviluppo recate dagli articoli 7 e 8 al finedi migliorare l’integrazione tra pubblico eprivato in applicazione dell’approcciowhole country sancito dal G8 nel 2009,ferma restando l’esigenza di una comples-siva revisione legislativa della materia dicui si auspica un celere avvio;

ravvisata l’opportunità di includerenelle misure per la semplificazione ammi-nistrativa di cui al Capo I del Titolo IIalcune disposizioni volte a razionalizzarele procedure di spesa del Ministero degliaffari esteri in materia di trasferimentodel personale e di rimodulazione dellepartenze dei docenti presso le scuole ita-liane all’estero;

richiamato, con riferimento all’arti-colo 48, che l’attività svolta dal Dicasterodella Difesa in attuazione della norma sisvolga nel pieno ed assoluto rispetto deiprincipi, delle norme e delle procedurevigenti ai sensi della legge 9 luglio 1990n. 185, nonché alla luce del Trattato sulcommercio internazionale delle armi,aperto alla firma dalle Nazioni Unite il 3giugno 2013, la cui ratifica da parte del-l’Italia si auspica possa intervenire al piùpresto dopo l’avvenuta sottoscrizione,

evidenziata la necessità di scongiu-rare equivoci interpretativi derivanti dalriferimento operato al comma 1 dell’arti-colo 48 ad attività di tipo contrattualefacente capo al Ministero della Difesa,oltre a quelle di supporto tecnico-ammi-nistrativo, per l’acquisizione di materiali diarmamento prodotti dall’industria nazio-nale, dovendosi in ogni modo evitare chepossa essere attribuito allo Stato un ruolodi intermediario per conto di soggettiprivati,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

all’articolo 48, comma 1, lettera a),capoverso 537-ter, al comma 1, sopprimerele parole « ovvero contrattuale »; al comma2, dopo le parole « Ministro dell’economiae delle finanze » inserire le seguenti: « econ il previo parere delle Commissionicompetenti »; al comma 3, sostituire leparole « I proventi derivanti dalle attivitàdi cui al comma 1 » con le seguenti: « Lesomme percepite per il rimborso dei costisostenuti per le attività di cui al comma1, »;

con riferimento alle misure di sem-plificazione amministrativa di cui al CapoI del Titolo II, si introduca: una norma dirazionalizzazione della spesa per i trasfe-rimenti del personale del Ministero degliaffari esteri volta a sostituire l’attuale

Giovedì 11 luglio 2013 — 92 — Commissione III

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meccanismo di rimborso con un contri-buto fisso onnicomprensivo parametratoin relazione alla distanza intercorrente trala sede di servizio e quella di destinazione;una norma di rimodulazione delle par-tenze dei docenti destinati alle scuole

italiane all’estero fermo restando il limitequantitativo fissato dall’articolo 14,comma 11 della legge n. 135 del 2012,consentendo altresì il ricorso a personalelocale per l’affidamento delle supplenzedelle materie obbligatorie.

Giovedì 11 luglio 2013 — 93 — Commissione III

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IV COMMISSIONE PERMANENTE

(Difesa)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-00568 Duranti: Sulla realizzazione del piano di risanamento infrastrutturale « Brin » pressol’Arsenale di Taranto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96

5-00569 Frusone: Sulla situazione degli alloggi adiacenti all’80o Reggimento « Roma » diCassino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delvicepresidente Massimo ARTINI. – Inter-viene il sottosegretario di Stato per ladifesa, Gioacchino Alfano.

La seduta comincia alle 9.

Massimo ARTINI, presidente, ricordache, ai sensi dell’articolo 135-ter, comma5, del regolamento, la pubblicità dellesedute per lo svolgimento delle interroga-zioni a risposta immediata è assicurataanche tramite la trasmissione attraversol’impianto televisivo a circuito chiuso. Di-spone, pertanto, l’attivazione del circuito.

5-00568 Duranti: Sulla realizzazione del piano di

risanamento infrastrutturale « Brin » presso l’Arse-

nale di Taranto.

Donatella DURANTI (SEL) illustra l’in-terrogazione in titolo, sottolineando lagrave situazione strutturale in cui versal’arsenale della Marina militare di Tarantoa causa dei ritardi subiti dal piano« Brin », che si sarebbe dovuto completare

entro l’anno in corso, a fronte delle rei-terate dichiarazioni sul valore strategicodell’arsenale. Nel richiamare la propriacondizione di dipendente civile dell’arse-nale, sottolinea che i sindacati hanno de-finito tale struttura una « Pompei dell’eramoderna » per le problematiche riguar-danti gli appalti e i finanziamenti e, so-prattutto, il rischio di perdita del posto dilavoro per migliaia di lavoratori.

Il sottosegretario Gioacchino ALFANOrisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Donatella DURANTI (SEL) ringrazia ilrappresentante del Governo per aver for-nito una risposta molto articolata che,tuttavia, ritiene non soddisfacente. Prendeatto, infatti, dell’impegno assicurato perrilanciare il piano di ristrutturazione, pro-cedendo al riaffidamento delle attività in-terrotte a seguito dei fallimenti e deicontenziosi amministrativi, ma non puòesimersi dall’evidenziare le criticità e leresponsabilità che in tale vicenda sonoascrivibili alla stazione appaltante, ossiaalla Marina militare.

Si riferisce ai ritardi incomprensibilicon cui i lavori procedono, alle indecorose

Giovedì 11 luglio 2013 — 94 — Commissione IV

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condizioni in cui il personale dell’arsenaleè costretto a lavorare, al blocco dei finan-ziamenti e delle gare di appalto che ri-schiano di far perdere migliaia di posti dilavoro; situazioni che hanno portato aparagonare l’arsenale di Taranto ad una« Pompei dell’era moderna ».

Ritiene che l’intera vicenda sia statooggetto di una grave sottovalutazione esollecita l’Esecutivo ad avviare con celeritàun tavolo istituzionale che possa consen-tire di sbloccare il piano « Brin », permet-tendo così la prosecuzione dei necessarilavori.

Ribadendo, dunque, la sua insoddisfa-zione, preannuncia la presentazione diuna proposta all’Ufficio di presidenza af-finché una delegazione della Commissionesvolga una visita presso tale sito.

5-00569 Frusone: Sulla situazione degli alloggi adia-

centi all’80o Reggimento « Roma » di Cassino.

Luca FRUSONE (M5S) illustra l’inter-rogazione in titolo che documenta la dif-ficile condizione in cui versano le circadiciotto famiglie, e in particolare i bam-bini, i neonati e le donne in stato digravidanza, che al momento abitano neglialloggi in questione, destinati ai sottuffi-ciali e ormai abbandonati da anni a causadel depotenziamento del Reggimento. Sot-tolinea, quindi, che anche a seguito delledichiarazioni del generale Ranucci sirende necessario comprendere se sussistauna, disponibilità al dialogo da parte delMinistero della difesa nei confronti deglioccupanti.

Il sottosegretario Gioacchino ALFANOrisponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi allegato2), precisando che il Dicastero della difesasta conducendo una scrupolosa e delicataattività di ricognizione sia sulle menzio-nate unità immobiliari, sia sui soggetti cheli stanno occupando sine titulo, nella con-sapevolezza che, da una parte, la venditadi tali immobili è necessaria per comple-tare il piano di costruzione di nuovi alloggidel personale della Difesa e che, dall’altra,

molte delle persone, civili e militari, at-tualmente residenti in tali abitazioni, ver-sano in stato di grave necessità economicae sociale.

Luca FRUSONE (M5S), replicando, sidichiara insoddisfatto. Prende atto delledifficoltà che sono state prospettate dalsottosegretario Alfano e conviene che unesame della problematica condotto casoper caso richieda tempi assi lunghi. Ri-corda, tuttavia, che lo stato di condizionein cui si trovano i citati alloggi è quellodescritto dall’atto di sindacato ispettivo eche solo l’attività degli attuali occupantista contribuendo a mantenere una certadignità a tale edificio che, altrimenti, ver-serebbe in stato di totale abbandono. Ri-tiene che tale occasione possa costituireun’opportunità per il mondo militare disviluppare un tipo di rapporto nuovo ediverso con il mondo civile, non più basatosoltanto sullo sviluppo delle tecnologiedual-use, ma anche improntato a dareconcreta attuazione ai principi del dirittoall’abitazione e ad una vita dignitosa, san-citi in documenti internazionali di altis-simo valore sociale come, per esempio,negli articoli 13 e 34 della Carta socialedell’Unione europea e negli articoli 9 e 27della Convenzione sui diritti dell’infanzia.Senza una vera difesa di questi dirittisociali, il sacro dovere della difesa dellaPatria, che l’articolo 52 della nostra Cartacostituzionale affida a ciascun cittadino,rischia di svuotarsi di contenuto.

Massimo ARTINI, presidente, dichiaraconcluso lo svolgimento delle interroga-zioni all’ordine del giorno.

Donatella DURANTI (SEL) interve-nendo sui lavori della Commissione prean-nuncia la richiesta, a nome del suogruppo, in occasione della prossima riu-nione dell’ufficio di presidenza, integratodai rappresentanti dei gruppi, affinché laCommissione svolga una missione pressol’arsenale di Taranto e un’audizione infor-male di rappresentanti dei volontari inferma breve.

La seduta termina alle 9.25.

Giovedì 11 luglio 2013 — 95 — Commissione IV

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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-00568 Duranti: Sulla realizzazione del piano dirisanamento infrastrutturale « Brin » presso l’Arsenale di Taranto.

TESTO DELLA RISPOSTA

Gli Arsenali della Marina Militare sonoun patrimonio da salvaguardare nell’inte-resse generale, nella consapevolezza del-l’importanza che essi rivestono quali strut-ture strategiche di supporto delle forzenavali e quali rilevanti realtà socio-econo-miche locali.

Il supporto logistico della Marina Mi-litare è, sostanzialmente, basato sugli Ar-senali, la cui efficienza è la chiave di voltadel buon funzionamento della Flotta, il cuimantenimento in esercizio postula, pro-prio per la sua complessità, la disponibilitàdi sufficienti risorse finanziarie dedicate esoprattutto la massima efficienza dellestrutture di supporto tecnico-logistico.

Gli Arsenali della Marina Militarehanno costituito – e ancora oggi costitui-scono – l’elemento determinante per as-sicurare, senza soluzione di continuità,l’approntamento e la manutenzione delnostro naviglio.

A decorrere dal 2007 la Marina Mili-tare Italiana ha predisposto un Pianopluriennale di ammodernamento e messaa norma degli Arsenali e degli Stabilimentidi lavoro denominato « Piano Brin », difondamentale importanza per assicurarela funzionalità e l’operatività delle Basidella Marina.

Tale Piano ha rivisitato i piani infra-strutturali e d’impiantistica industrialeproposti in passato, mai finanziati percarenza di fondi, rielaborandoli nell’otticadi associare all’adeguamento – sotto ilprofilo della sicurezza – e alla ristruttu-razione delle infrastrutture e degli im-pianti connessi con l’ammodernamento deisistemi d’arma, un razionale quanto fun-zionale accorpamento delle lavorazioni.

La definizione del Piano « Brin » tieneconto anche della riflessione, ormai obbli-gata, sulla effettiva necessità e sulla con-venienza di disporre oggi di un lay-out edi una dimensione delle infrastrutture in-dustriali progettati quando il numero deidipendenti era anche cinque volte quelloattuale e le attività lavorative prevedevanola costruzione delle navi, oltre alla loromanutenzione.

Con particolare riferimento all’Arsenaledi Taranto, di cui più volte è stato ribaditoil ruolo centrale che riveste, sia come sededi stazionamento della Squadra Navaleche come polo di manutenzione e sostegnodelle Unità, faccio presente che, perquanto riguarda il Piano Brin, fino al 2012sono stati erogati finanziamenti pari a75,68 milioni si euro (40 per cento diquanto complessivamente impegnato sulpiano Brin), mentre per il 2013 sono statiprevisti finanziamenti per 11,15 milioni dieuro e, fino al 2018, sono stati program-mati lavori per 40 milioni di euro circa.

Vorrei osservare, altresì, che sono incorso, all’interno del comprensorio, mol-teplici attività in sovrapposizione che ge-nerano disagio ai dipendenti e ostacolanoil regolare svolgimento delle attività lavo-rative a causa dell’invasività delle stesse edei pesanti ritardi maturati.

È il caso di sottolineare, tuttavia, comele più gravi criticità che attualmente infi-ciano il regolare svolgimento delle attivitàdel Piano Brin siano prevalentemente ri-conducibili a circostanze esterne alla Ma-rina Militare e, in particolare, l’esistenzadi un pesante contenzioso amministrativo,

Giovedì 11 luglio 2013 — 96 — Commissione IV

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i fallimenti delle imprese aggiudicatarie, larecente riduzione dei termini di peren-zione.

A tal proposito, si fa presente come ilmancato pagamento degli acconti maturatidalle imprese non sia da attribuire a« continue varianti in corso d’opera » –come sostenuto nell’interrogazione inesame – bensì alla riduzione da tre a dueesercizi finanziari dei termini di conser-vazione dei residui passivi (perenzione)introdotta con decreto-legge 6 luglio 2011,n. 98, che ha colpito tutte le attività plu-riennali finanziate con fondi impegnatinell’anno 2009 e, in particolare, due atti-vità cardine (Consolidamento Bacino Fer-rati e Ristrutturazione Officina Polifunzio-nale n. 3).

Per queste due attività è stata richiestae ottenuta la reiscrizione dei fondi abilancio nel decreto di giugno del Mini-stero dell’economia e delle finanze e,quindi, è presumibile che i lavori ripren-dano in tempi brevissimi.

Il fallimento della Ditta aggiudicatariaha invece bloccato la ristrutturazione del-l’Officina Polifunzionale n. 2 (lavori al 50per cento di avanzamento e permanenzadell’area cantierizzata), con la necessità diriavviare ex novo l’iter contrattuale, com-presa la fase progettuale, spostando pre-vedibilmente al 2015 i termini di riconse-gna dell’Officina.

Vi è stato anche il fallimento della Dittaincaricata di ristrutturare la rete di ali-mentazione a media e bassa tensione,provocando l’interruzione dei lavori al 60per cento di avanzamento e comportandola necessità di procedere ad un nuovoaffidamento, nonché la permanenza all’in-terno dello Stabilimento di zone recintatee cantierizzate.

Ulteriori problematiche relative a con-tenziosi amministrativi di varia naturainsistono sulle attività di progettazione delconsolidamento del Bacino Brin e sulleattività di ristrutturazione delle banchine,comportando ritardi sull’inizio dei lavori.

La situazione dell’Arsenale di Taranto ècostantemente e attentamente monitoratadalla Direzione dello Stabilimento, cheadotta tutte le predisposizioni per ridurrei disagi del personale e assicurare a tuttele maestranze la disponibilità di un luogodi lavoro decoroso, ancorché provvisorio;ciò, continuando a garantire sia il sup-porto alle Unità Navali, sia l’esecuzione diun fitto programma manutentivo e diammodernamento dei mezzi. A livello cen-trale, inoltre, sono in corso tutti i prov-vedimenti necessari per procedere al riaf-fidamento delle attività interrotte a seguitodei fallimenti/contenziosi amministrativi eper ottenere i decreti di reiscrizione abilancio dei fondi perenti.

Concludendo, è fermo intendimentodella Marina Militare perseguire con lamassima determinazione il raggiungimentodegli obiettivi del Piano Brin, pur nellaconsapevolezza che, nonostante l’impegnoprofuso, il piano in questione non può nonrisentire delle problematiche che afflig-gono il settore dei lavori pubblici.

È indubbio il fermo intendimento diproseguire l’impegno finalizzato alla ri-strutturazione organizzativa, tecnico-logi-stica, infrastrutturale e di rinnovamentotecnologico degli Arsenali, così da salva-guardare l’efficienza dello strumento na-vale, consentendo allo stesso di essereancora in grado di rispondere alle priori-tarie esigenze di difesa dello Stato e ditutela degli interessi nazionali.

Giovedì 11 luglio 2013 — 97 — Commissione IV

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00569 Frusone: Sulla situazione degli alloggiadiacenti all’80o Reggimento « Roma » di Cassino.

TESTO DELLA RISPOSTA

Le unità abitative citate nell’atto disindacato ispettivo in questione, sono com-prese nell’elenco degli alloggi proposti perl’alienazione, per le quali la competenteDirezione Generale del Dicastero ha spe-cificato che sul patrimonio alloggiativo,quale individuato per la vendita, proprioin ragione dell’asserito venir meno dellafunzionalità degli alloggi medesimi ai com-piti istituzionali, i Comandi interessatihanno perduto la capacità gestionale.

I proventi derivanti dalla vendita deglialloggi non più ritenuti funzionali alle esi-genze della Forza Armata, ai sensi dell’arti-colo 297 del decreto legislativo n. 66 del2010, vengono utilizzati per la realizzazionedi un programma pluriennale per la costru-

zione, l’acquisto e la ristrutturazione di al-loggi di servizio necessari al soddisfaci-mento delle esigenze abitative del personalesulla base dell’attuale struttura ordinativadella Forza armata, come noto, recente-mente oggetto di continua revisione.

Conseguentemente le unità immobiliariin argomento costituiscono una risorsairrinunciabile non solo sul piano del di-ritto ma anche su quello economico-finan-ziario.

L’ultima bolletta inviata all’Ente gestoredalla società erogatrice di energia elettricarisale al 31 dicembre 2011 recante ladicitura di « cessazione contratto ».

La fornitura idrica risulta altresì inter-rotta dal mese di ottobre 2011.

Giovedì 11 luglio 2013 — 98 — Commissione IV

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V COMMISSIONE PERMANENTE

(Bilancio, tesoro e programmazione)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Nuove disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, della salute e del lavoro nell’esercizio diimprese di interesse strategico nazionale. Esame emendamenti C. 1139-A Governo (Parereall’Assemblea) (Esame e conclusione – Parere su emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Francesco BOCCIA – Intervieneil viceministro dell’economia e le finanzeStefano Fassina.

La seduta comincia alle 13.40.

Nuove disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente,

della salute e del lavoro nell’esercizio di imprese di

interesse strategico nazionale.

Esame emendamenti C. 1139-A Governo.

(Parere all’Assemblea).

(Esame e conclusione – Parere su emen-damenti).

La Commissione inizia l’esame dell’ul-teriore proposta emendativa riferita alprovvedimento in oggetto.

Mauro GUERRA (PD), relatore, nel farpresente che l’Assemblea ha trasmesso,nella seduta dell’11 luglio 2013, la propo-sta emendativa Governo 1.601, rileva chel’emendamento in esame prevede che ilpiano delle misure e delle attività di tutelaambientale e sanitaria di cui al comma 7dell’articolo 1 debba consentire il comple-tamento degli adempimenti previsti nel-l’a.i.a. entro e non oltre 36 mesi dalla data

di conversione in legge del presente de-creto. Al riguardo, ritiene opportuno ac-quisire assicurazioni dal Governo in me-rito alla capacità finanziaria dell’impresadi sostenere gli oneri derivanti dagli adem-pimenti dell’a.i.a. nel termine di 36 mesiprevisto dall’emendamento, in modo daescludere la possibilità di eventuali oneri acarico della finanza pubblica.

Il Vice Ministro Stefano FASSINA fapresente che la proposta emendativa inesame non è suscettibile di determinareeffetti per la finanza pubblica.

Mauro GUERRA (PD), relatore, presoatto dei chiarimenti forniti dal Governo,formula proposta di nulla osta sull’emen-damento in oggetto.

La Commissione approva la propostadel relatore.

La seduta termina alle 13.50.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 11 luglio 2013 — 99 — Commissione V

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VI COMMISSIONE PERMANENTE

(Finanze)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

DL 69/2013 Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis, delRegolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parerefavorevole con condizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana el’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura relativo alfunzionamento in Italia, a Perugia, dell’UNESCO Programme Office on Global WaterAssessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme. C. 1247Governo, approvato dal Senato (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione –Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-00491 Zanetti: Analisi circa l’ammontare dei ruoli tributari ancora non riscossi, conparticolare riferimento alla quantificazione delle somme ancora esigibili.

5-00555 Capezzone: Composizione dei ruoli tributari ancora non riscossi . . . . . . . . . . . . . . . . . 107

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

5-00492 Paglia: Raffronto tra le risorse pubbliche destinate al sostegno dei consorzi digaranzia collettiva fidi e finanziamenti effettivamente erogati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123

5-00556 Busin: Iniziative per scongiurare l’aumento dell’aliquota IVA del 21 per cento emisure tributarie per sostenere la ripresa dei consumi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108

5-00557 Pisano: Dati circa l’imponibile IRPEF ed IRES, nonché circa il relativo gettito degliimmobili, suddiviso per categorie catastali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125

5-00558 Causi e Miccoli: Iniziative per garantire trasparenza in merito alla cessione delCredito Fondiario Spa e per tutelare i lavoratori coinvolti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109

ALLEGATO 6 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Daniele CAPEZZONE. – Inter-viene il viceministro dell’economia e dellefinanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 9.10.

DL 69/2013 Disposizioni urgenti per il rilancio

dell’economia.

C. 1248 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 73,comma 1-bis, del Regolamento, per gliaspetti attinenti alla materia tributaria, econclusione – Parere favorevole con con-dizioni e osservazioni).

Giovedì 11 luglio 2013 — 100 — Commissione VI

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La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 9 luglio scorso.

Paolo PETRINI (PD), relatore, formulauna proposta di parere favorevole concondizioni e osservazioni (vedi allegato 1),la quale riprende i rilievi già espressi nellasua relazione sul provvedimento, oltre asintetizzare gli orientamenti emersi nelcorso del dibattito sul provvedimento.

In particolare, la condizione di cui alnumero 1) della proposta di parere se-gnala, con riferimento all’articolo 1 deldecreto – legge, l’esigenza di rafforzareulteriormente l’operatività del Fondo digaranzia per le piccole e medie imprese,segnatamente estendendone l’accesso an-che alle società di leasing, alle società difactoring, alle assicurazioni, nonché agliorganismi di investimento collettivo delrisparmio (OICR) che abbiano l’esclusivafinalità di acquistare crediti o di sotto-scrivere i cosiddetti « mini bond » emessida piccole e medie imprese non quotate,al fine di stabilire tra gli intermediarifinanziari parità di accesso ai beneficidella garanzia, nonché di favorire losviluppo di fondi di credito e di altriintermediari specializzati nell’investi-mento in mini bond emessi da PMI nonquotate. Inoltre la condizione sottolineal’opportunità di estendere la garanzia delFondo anche ai portafogli di nuovi cre-diti, di prevedere una convenzione con lebanche e gli altri intermediari finanziariaderenti, che stabilisca i prezzi applicabiliai prestiti oggetto di garanzia, nonché disviluppare le più opportune sinergie conle attività di garanzia svolte a livelloregionale, in modo da focalizzare le nonabbondanti risorse pubbliche in materia.

Con riferimento all’articolo 2, le con-dizioni di cui ai numeri 2) e 3) richiamanol’opportunità di estendere anche alle so-cietà di leasing non appartenenti a gruppibancari la possibilità di accesso al plafonddi provvista presso la gestione separata diCassa depositi e prestiti S.p.A., atteso chetali soggetti rappresentano circa il 40 percento degli operatori del mercato del lea-

sing finanziario, oltre a evidenziare lanecessità di stabilire un termine entro ilquale il Ministero dello sviluppo econo-mico, sentito il Ministero dell’economia edelle finanze, l’Associazione bancaria ita-liana e la Cassa depositi e prestiti S.p.A.,devono stipulare una o più convenzioniper l’attuazione delle disposizioni di cui almedesimo articolo 2.

In relazione all’articolo 52, il qualeinterviene sulle problematiche della riscos-sione coattiva, la condizione numero 4)sottolinea la necessità che il Governo ri-ferisca entro 12 mesi alle Camere, conapposita relazione, in merito agli effetti diogni previsione ivi prevista, per una pun-tuale valutazione circa la loro efficacia, alfine di verificare che le misure opportu-namente adottate per dare respiro a queicontribuenti i quali, a causa della crisieconomica, si trovano in gravi difficoltànell’adempiere ai loro obblighi di versa-mento, non pregiudichino il gettito tribu-tario e la tenuta complessiva del sistemadella riscossione.

La condizione numero 5), anche pren-dendo spunto dalla modifica alla disci-plina sulla responsabilità fiscale solidalenegli appalti operata dall’articolo 51 deldecreto – legge, richiama la necessità diaccelerare l’introduzione del meccanismodella fatturazione elettronica, anche sullascorta delle indicazioni in tal sensoespresse dalla Corte dei conti, prevedendoin tale quadro l’obbligo di tracciabilità deipagamenti delle cessioni di beni e delleprestazioni di servizi tra soggetti passiviIVA.

La condizione numero 6) sollecita adare risposta in tempi rapidi alla situa-zione di difficoltà in cui si trovano queicontribuenti che, vantando crediti di mo-desta entità nei confronti dell’Erario, nonpossono avvalersi del regime del sostitutod’imposta, in quanto il loro rapporto dilavoro è cessato al momento della sca-denza del termine di presentazione delladichiarazione dei redditi, ovvero in quantoessi non possono più fruire dei beneficiprevisti dalla disciplina vigente in materia

Giovedì 11 luglio 2013 — 101 — Commissione VI

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di ammortizzatori sociali o di mobilità,prevedendo a tal fine di consentire a talisoggetti di avvalersi del modello 730 per lapresentazione della dichiarazione dei red-diti, in modo da velocizzare il rimborsodei predetti crediti.

Per quanto riguarda le osservazionicontenute nella proposta, le quali atten-gono per lo più a profili tecnici o diformulazione di alcune norme, richiama,sul piano del merito, la lettera h), con cuisi segnala l’opportunità di estendere lasoppressione, disposta dall’articolo 50,della responsabilità solidale tra il commit-tente e l’appaltatore in materia di versa-menti IVA, anche al versamento delleritenute fiscali sui redditi di lavoro dipen-dente.

Enrico ZANETTI (SCpI), con riferi-mento alle problematiche della tassa suinatanti, oggetto dell’osservazione di cuialla lettera f), sottolinea l’esigenza di ri-vedere anche l’addizionale erariale allatassa automobilistica per i veicoli di po-tenza superiore a 185 chilowatt, introdottadall’articolo 16, comma 1, del decreto-legge n. 201 del 2011, segnalando comel’inasprimento dell’imposizione sui veicolidi potenza più elevata abbia sortito l’ef-fetto di ridurre il parco dei veicoli circo-lanti, annullando, quindi, gli effetti dimaggior gettito attesi dalla citata previ-sione.

Evidenzia, inoltre, la necessità di raf-forzare le misure di semplificazione tri-butaria recate dal decreto-legge le quali,attualmente, risultano circoscritte alla solaabrogazione, ad opera dell’articolo 51,della norma che prevedeva la trasmissionemensile, da parte dei sostituti d’imposta,dei dati necessari per il calcolo delleritenute fiscali e dei relativi conguagli.

Daniele CAPEZZONE, presidente, conriferimento alle considerazioni svolte daldeputato Zanetti, dubita che nella faseattuale sia possibile ipotizzare ulterioriinterventi correttivi, in ragione della com-plessità delle questioni evidenziate e del-l’esigenza di salvaguardare gli equilibrisottesi alla formulazione del decreto-legge.

Il Viceministro Luigi CASERO ringraziala Commissione per il proficuo lavorosvolto su un provvedimento particolar-mente articolato e complesso, dichiarandol’impegno del Governo a rispettare con-cretamente le indicazioni contenute nellaproposta di parere, nonché a riferire inmerito alla Commissione.

Marco CAUSI (PD) dichiara il votofavorevole del proprio gruppo sulla pro-posta di parere formulata dal relatore, laquale contiene, tra l’altro, sei condizioni, acui corrispondono altrettante proposteemendative presentate dal gruppo del PDnell’ambito dell’esame in sede referente,che dovrebbero preludere alla modifica ditaluni aspetti qualificanti del provvedi-mento.

Con particolare riferimento al monito-raggio delle misure in materia di riscos-sione recate dall’articolo 52 del decreto-legge, proposto dalla condizione numero 4)della proposta, suggerisce l’opportunità diridurre da 12 a 9 mesi il termine entro ilquale il Governo dovrà riferire alle Ca-mere in materia.

In linea generale, auspica che si eviti, infuturo, di intervenire ulteriormente sulletematiche tributarie attraverso provvedi-menti « omnibus », ritenendo invece pre-feribile adottare interventi legislativi spe-cifici. Segnala, a tale riguardo, come leproposte di legge recanti delega al Governoper la revisione del sistema fiscale, attual-mente all’esame della Commissione Fi-nanze, costituiscano la sede propria peroperare in tale settore i necessari inter-venti di semplificazione, i quali presentanoprofili di tecnicità tali da richiedere unesame attento e specifico, che, evidente-mente, non può essere realizzato nell’am-bito di provvedimenti eterogenei.

Filippo BUSIN (LNA) dichiara il votofavorevole del gruppo della Lega Nord eAutonomie sulla proposta di parere for-mulata dal relatore, rilevando inoltre lanecessità di rivedere anche la disciplinarelativa all’addizionale erariale alla tassaautomobilistica per i veicoli di potenzasuperiore a 185 chilowatt, la quale sta

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determinando impatti negativi sul com-parto automobilistico, in particolare in unsegmento, quello delle auto sportive, checostituisce uno dei settori di eccellenzadell’economia nazionale.

Azzurra Pia Maria CANCELLERI(M5S) preannuncia il voto favorevole delproprio gruppo sulla proposta di pareredel relatore, rilevando, peraltro, come ilMovimento 5 Stelle nutra perplessità sutaluni aspetti del decreto – legge, segna-tamente per quanto riguarda alcune di-sposizioni recate dagli articoli 23 e 52,sulle quali il gruppo M5S ha dunquepresentato emendamenti.

Pasquale MAIETTA (FdI) dichiara ilvoto favorevole del proprio gruppo sullaproposta di parere formulata dal relatore,segnalando peraltro come il gruppo Fra-telli d’Italia abbia presentato alcune pro-poste emendative volte a migliorare alcuniaspetti del testo.

Il Viceministro Luigi CASERO condi-vide il suggerimento, avanzato dal depu-tato Causi, di ridurre da 12 a 9 mesi iltermine entro il quale il Governo dovràriferire alle Camere in ordine al monito-raggio delle misure sulla riscossione recatedall’articolo 52.

Preannuncia quindi, fin d’ora, chel’Esecutivo esprimerà parere favorevolesulle proposte emendative, presentate nel-l’ambito dell’esame in sede referente, checorrispondano al contenuto del pareredella Commissione Finanze.

Paolo PETRINI (PD), accogliendo ilsuggerimento del deputato Causi, rifor-mula la propria proposta di parere (vediallegato 2), in particolare la condizione dicui al numero 4), abbassando da 12 a 9mesi il termine entro il quale il Governodovrà riferire alle Camere in merito alleprevisioni dell’articolo 52.

Daniele CAPEZZONE, presidente, rin-grazia il relatore e tutti i colleghi perl’ottimo lavoro svolto su un provvedimentoparticolarmente ampio e complesso, evi-

denziando come lo spirito di collabora-zione e di dialogo che sta caratterizzandoi lavori della Commissione possa essereconsiderato un esempio positivo di come ilParlamento debba, al di là delle diverseappartenenze politiche e delle ricorrentipolemiche, concentrarsi sui contenuti dellavoro legislativo.

La Commissione approva la proposta diparere, come riformulata dal relatore.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’intesa tra il

Governo della Repubblica italiana e l’Organizzazione

delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la

Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Peru-

gia, dell’UNESCO Programme Office on Global Wa-

ter Assessment, che ospita il Segretariato del World

Water Assessment Programme.

C. 1247 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Gian Mario FRAGOMELI (PD), relatore,rileva come la Commissione sia chiamataad esaminare, ai sensi dell’articolo 73,comma 1-bis, del regolamento, per gliaspetti attinenti alla materia tributaria, aifini del parere alla III Commissione Affariesteri, il disegno di legge C. 1247, appro-vato dal Senato, recante ratifica ed ese-cuzione del Protocollo d’intesa tra il Go-verno della Repubblica italiana e l’Orga-nizzazione delle Nazioni Unite per l’Edu-cazione, la Scienza e la Cultura relativo alfunzionamento in Italia, a Perugia, del-l’UNESCO Programme Office on GlobalWater Assessment, che ospita il Segreta-riato del World Water Assessment Pro-gramme, fatto a Parigi il 12 settembre2012.

Al riguardo segnala preliminarmentecome il World Water Assessment Pro-gramme – WWAP (Programma di Valuta-zione delle Risorse Idriche Mondiali), fon-dato nel 2000, sia uno dei quattro pro-grammi in cui si articola UN-Water, il

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meccanismo inter-agenzia delle NazioniUnite incaricato di coordinare le attivitàrelative all’acqua all’interno del sistemaONU.

Il WWAP, che è ospitato dall’UNESCO,supervisiona le questioni legate all’acquadolce per dare raccomandazioni, svilup-pare casi di studio, rafforzare la capacitàdi valutazione su scala nazionale ed in-formare sui processi decisionali a ri-guardo. L’UNESCO, infatti, ha avviato taleprogramma permanente di valutazionedell’acqua nell’ambito del sistema delleNazioni Unite, al fine di verificare il rag-giungimento dell’obiettivo del Millennioconsistente nella riduzione, entro il 2015,della quota di popolazione che non ha adisposizione acqua potabile sicura, nonchédi perseguire l’arresto dello sfruttamentonon sostenibile delle risorse idriche.

Il Programma mondiale di valutazionedelle acque – WWAP ha avuto sede tem-poranea a Parigi, presso l’UNESCO, dal2000 al 2007 e da tale anno si è insediatoa Perugia. Da ciò è derivata la necessità diestendere ed aggiornare l’accordo di fondifiduciari tra il Ministero dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare el’UNESCO del 2 febbraio 2007, una primavolta il 14 dicembre 2009, quindi il 3agosto 2010 e finalmente il 3 agosto 2012,con esaurimento degli effetti di questaultima estensione il 31 dicembre 2012.

Un nuovo negoziato con l’UNESCO suicontenuti economici del Protocollo 2007,finalizzato al raggiungimento della solu-zione definitiva della questione della per-manenza del Segretariato WWAP a Peru-gia, ha condotto alla firma, il 12 settembre2012, del nuovo Protocollo d’Intesa di cuisi propone la ratifica.

Per quanto riguarda il contenuto delProtocollo d’intesa, l’articolo 1 disciplina ilfunzionamento del Segretariato WWAP diPerugia, stabilendo che le Parti si accor-dano per intraprendere tutte le procedureamministrative volte a fornire la conti-nuità operativa nella sede di Villa LaColombella (Perugia), richiamando, perquanto riguarda il funzionamento e la

manutenzione della stessa, quanto stabilitonell’Accordo separato tra Regione Umbriae UNESCO del 26 luglio 2007.

L’articolo 2, comma 1, concerne lostatus e l’amministrazione del Segretariatodel WWAP, che è parte integrante delSegretariato dell’UNESCO nell’ambitodella Divisione delle scienze idrologiche,ed è soggetto al controllo e all’autoritàdell’UNESCO.

Ai sensi del comma 2 il Governo ita-liano riconosce la personalità giuridicadell’UNESCO Programme Office e la suacapacità contrattuale, di acquisizione edisposizione di beni, nonché di stare ingiudizio.

L’articolo 3 detta le disposizioni finan-ziarie del Protocollo. In particolare, ilcomma 1 definisce in 1,653 milioni di eurol’anno a decorrere dal 2013 l’ammontaredel contributo finanziario che l’Italia siimpegna ad erogare all’UNESCO per ilfunzionamento del Segretariato delWWAP. In merito rileva come la misuradel contributo sia stata ridotta di circa il35 per cento rispetto all’ammontare di 2,5milioni di euro riconosciuto dal Governoitaliano all’UNESCO per ciascuno deglianni 2007-2009.

Il comma 2 individua nel mese dimaggio di ogni anno la data di accreditodei fondi, mentre il comma 3 subordinal’erogazione del contributo finanziario allaratifica dell’Accordo da parte del Parla-mento italiano, come previsto dalla nor-mativa nazionale.

L’articolo 4 fornisce una lista di obiet-tivi e funzioni del Segretariato WWAP diPerugia. Oltre all’obiettivo generale dellacompilazione del « Rapporto sullo statodelle risorse idriche mondiali » (WWDR),previsto al comma 1, vengono stabilite, alcomma 2, le funzioni principali del Segre-tariato WWAP, tra le quali evidenzia: ilsupporto agli Stati membri per la valuta-zione dell’efficienza e dell’efficacia di pro-grammi e decisioni nazionali in materia dipolitica idrica e monitoraggio dello stato diattuazione dei diversi obiettivi, inclusi gliObiettivi di sviluppo del Millennio; la rea-lizzazione di Rapporti sulla situazionedelle acque con particolare riferimento

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alla disponibilità e all’utilizzo sui singolipiani nazionali; l’assistenza agli Statimembri perché sviluppino e migliorino lecapacità di raccolta e analisi dei dati perle proprie iniziative in tema di politicaidrica.

L’articolo 5 individua ulteriori possibi-lità di collaborazione tra l’Italia e l’UNE-SCO in ambito WWAP, tra le quali, inparticolare: la produzione di rapporti in-formativi sui progressi conseguiti, su scalasia regionale sia globale, nel raggiungi-mento dei traguardi stabiliti dagli Obiettividi sviluppo del Millennio connessi all’ac-qua; il miglioramento dei modelli di si-mulazione relativi alle acque; l’organizza-zione di programmi di formazione su scalaregionale e nazionale nello specifico set-tore; l’ulteriore sviluppo della componenterelativa alla risoluzione dei conflitti; losviluppo, nel settore dell’acqua, di bancheglobali di dati georeferenziati; lo sviluppoe la diffusione di strumenti di educazionepubblica in materia.

L’articolo 6 prevede la diffusione, daparte dell’Italia e dell’UNESCO, dei risul-tati delle ricerche del Segretariato UNE-SCO di Perugia, anche tramite la reteglobale dei Comitati ideologici nazionali.

L’articolo 7 dispone che le Parti sonotenute ad intraprendere un regolare scam-bio di informazioni sulle attività del Se-gretariato UNESCO di Perugia.

Con riferimento agli aspetti di compe-tenza della Commissione Finanze, ri-chiama l’articolo 8, il quale concede be-nefici fiscali sia per le attività dell’UfficioUNESCO di Perugia, sia in favore deifunzionari ivi impiegati e degli esperti inmissione, come definiti dal comma 2 delmedesimo articolo 8.

In particolare, in favore di tali soggettiil comma 1 prevede l’applicazione dellaConvenzione internazionale del 1947 suiprivilegi e le immunità delle Agenzie Spe-cializzate delle Nazioni Unite, alla qualel’Italia ha aderito nel 1985.

Al riguardo rammenta che la predettaConvenzione dispone, in sintesi, sotto ilprofilo fiscale, che tali agenzie, i loro averi,redditi e altri beni, sono esenti: da qual-siasi imposta diretta (esclusa la remune-

razione dei servizi d’utilità pubblica); daqualsiasi dazio doganale, divieto e limita-zione di importazione o di esportazione,per gli oggetti importati o esportati per illoro uso ufficiale; da qualsiasi dazio, di-vieto e limitazione di importazione o diesportazione delle loro pubblicazioni. Inol-tre, la richiamata Convenzione stabilisceche i funzionari delle agenzie specializzategodono degli stessi esoneri d’imposta con-cessi ai funzionari dell’Organizzazionedelle Nazioni Unite, a parità di condizioni,per quanto concerne gli stipendi e legratificazioni loro versate dalle agenzie,nonché del diritto di importare in fran-chigia i loro mobili ed effetti personali inoccasione della loro prima entrata in fun-zione nel Paese interessato.

Inoltre, il comma 3, in aggiunta aiprivilegi e alle immunità appena richia-mate, prevede ulteriori benefici.

In particolare, la lettera a) stabilisceche il Governo italiano rilasci agli espertiin missione con un contratto di almeno 3mesi una speciale carta d’identità, atte-stante il loro status in Italia.

Per quanto riguarda i profili tributari,la lettera b) prevede che tutti i materiali ele attrezzature importate ed esportate dal-l’UNESCO per usi ufficiali sono esentateda tutti i diritti doganali e da ogni proi-bizione e restrizione sulle importazioni edesportazioni.

La lettera c) stabilisce, con riferimentoalle imposte indirette, alle tasse e ai dirittisu operazioni e transazioni, che l’UNESCOProgramme Office benefici delle stesseesenzioni ed agevolazioni garantite alleAmministrazioni governative italiane. Lanorma dispone, inoltre, l’esenzione del-l’UNESCO Programme Office dall’impostasul valore aggiunto per gli acquisti all’in-grosso, le prestazioni d’opera e gli appalti.

Il comma 4 stabilisce che le autoritànazionali non impediscano, alle personeincaricate presso l’UNESCO ProgrammeOffice, l’ingresso e il soggiorno nel terri-torio italiano, ovvero la loro partenza,prevedendo inoltre agevolazioni per il ra-pido rilascio di visti, autorizzazioni e per-messi, nonché libertà di viaggio, nella

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misura in cui ciò sia necessario per l’ese-cuzione dei programmi e delle attivitàdell’UNESCO.

In tale ambito il comma 5 precisa chei benefici e le immunità sopra richiamatisono conferiti ai funzionari nel solo inte-resse dell’UNESCO e prevede che il Diret-tore generale rinuncerà all’immunità pre-vista in favore di un funzionario, qualoral’immunità stessa possa ostacolare il corsodelle giustizia e senza pregiudizi perl’UNESCO; inoltre si assicura la coopera-zione dell’UNESCO stessa, nonché dei suoifunzionari, con le autorità italiane, ondeprevenire ogni abuso in merito.

L’articolo 9 sancisce la piena autono-mia dell’UNESCO sulle materie attinentialla sua amministrazione interna e disci-plina i rapporti di lavoro tra l’UNESCOstessa ed il suo personale in forza pressoil Segretariato UNESCO di Perugia, rin-viando alla legislazione propria dell’Orga-nizzazione internazionale, nonché garan-tendo l’esenzione dalla contribuzione ob-bligatoria al sistema italiano di sicurezzasociale, a condizione che il Fondo del-l’UNESCO copra tutti i rischi menzionatidalla legislazione italiana in materia.

L’articolo 10 concerne il regolamentodelle controversie relative all’applicazioneo all’interpretazione del Protocollo, rimet-tendo la soluzione delle medesime, quandoimpossibile per via amichevole, ad unarbitro scelto di comune accordo tra leParti, che sarà nominato dal Presidentedella Corte Internazionale di Giustizia edeciderà con un lodo arbitrale definitivo einappellabile.

L’articolo 11, reca le disposizioni finali,ai commi 1 e 2, prevedendo che l’Accordoentri in vigore quando le parti si infor-meranno, per iscritto, dell’espletamentodelle procedure interne previste e stabi-lendo che la durata dell’atto pattizio,emendabile in forma scritta, è indefinita,salvo denuncia scritta con preavviso di seimesi.

Il comma 4 prevede inoltre che, in casodi trasferimento del Segretariato delWWAP dal territorio italiano, il Governonazionale avrà il diritto di denunciare ilProtocollo, il quale comunque, ai sensi del

comma 5, resterà in vigore anche in casodi denuncia, per il periodo supplementarenecessario all’ordinata cessazione delle at-tività dell’UNESCO Programme Office inItalia, al compimento degli atti di dispo-sizione dei suoi beni nel territorio italianoe alla risoluzione di ogni disputa tra leParti.

Per quanto riguarda il contenuto deldisegno di legge di ratifica, esso consta diquattro articoli.

Gli articoli 1 e 2 contengono, rispetti-vamente, l’autorizzazione alla ratifica el’ordine di esecuzione del Protocollo d’In-tesa.

L’articolo 3 reca la norma di coperturafinanziaria degli oneri derivanti dall’attua-zione del Protocollo, quantificati dalcomma 1 in 2.260 euro per l’attuazionedegli articoli 5 e 7 e in 2.313.000 euroannui per l’attuazione degli articoli 3 e 8,ai quali si provvede mediante riduzionedello stanziamento del fondo speciale diparte corrente, dello stato di previsione delMinistero dell’economia, utilizzando l’ac-cantonamento relativo al Ministero degliaffari esteri.

In base alla relazione tecnica allegata aldisegno di legge di ratifica, tale onerecomplessivo è determinato dalla sommatra il contributo obbligatorio versato dal-l’Italia per il funzionamento del Segreta-riato del WWAP, che, ai sensi dell’articolo3 del Protocollo, ammonta a 1,653 milionidi euro (contributo che, come già indicato,è stato ridotto rispetto al precedente am-montare di 2,5 milioni di euro ricono-sciuto per ciascuno degli anni 2007-2009),gli oneri di missione connessi con l’attua-zione del Protocollo, nonché il mancatogettito derivante dall’applicazione dei pri-vilegi ed immunità in materia tributariariconosciuti dall’articolo 8 del Protocolloall’UNESCO ed ai suoi funzionari.

In base al comma 2, i Ministri degliesteri e dell’ambiente e tutela del territorioe del mare sono tenuti al monitoraggiodegli oneri derivanti dall’attuazione delprovvedimento, nonché a riferirne al Mi-nistro dell’economia e delle finanze, ilquale, in caso di scostamenti, sentito ilMinistro competente, provvede alla coper-

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tura finanziaria del maggior onere con lariduzione delle dotazioni finanziarie diparte corrente aventi la natura di speserimodulabili di cui all’articolo 21, comma5, lettera b), della legge n. 196 del 2009,destinate alle spese dei missione. In talecontesto l’ultimo periodo del comma sta-bilisce che sia corrispondentemente ri-dotto per un pari importo il limite, sta-bilito ai sensi dell’articolo 6, comma 12,del decreto – legge n. 78 del 2010, in baseal quale le amministrazioni pubbliche nonpossono effettuare spese per missioni, an-che all’estero, ad esclusione di alcuni casispecificamente individuati, per un ammon-tare superiore al 50 per cento della spesasostenuta nell’anno 2009.

Il comma 3 prescrive che il Ministrodell’economia e delle finanze riferiscasenza ritardo alle Camere, con appositarelazione, sulle cause degli scostamenti esull’adozione delle relative contromisure.

L’articolo 4 stabilisce l’entrata in vigoredel provvedimento il giorno successivo aquello della sua pubblicazione in GazzettaUfficiale.

Nel rilevare la meritevolezza del Pro-tocollo di cui si propone la ratifica, sia inconsiderazione dell’importanza degliobiettivi del Programma dell’UNESCO perla valutazione delle risorse idriche mon-diali, sia in quanto la presenza sul terri-torio nazionale del Segretariato del WorldWater Assessment Programme (WWAP) raf-forza il ruolo svolto dall’Italia nel contestointernazionale, propone di esprimere pa-rere favorevole sul provvedimento.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 9.30.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Daniele CAPEZZONE. – Inter-viene il viceministro dell’economia e dellefinanze Luigi Casero.

La seduta comincia alle 9.30.

Daniele CAPEZZONE, presidente, ri-corda che, ai sensi dell’articolo 135-ter,comma 5, del regolamento, la pubblicitàdelle sedute per lo svolgimento delle in-terrogazioni a risposta immediata è assi-curata anche tramite la trasmissione at-traverso l’impianto televisivo a circuitochiuso. Dispone, pertanto, l’attivazione delcircuito.

Informa quindi che il Governo rispon-derà congiuntamente alle interrogazionin. 5-00491 Zanetti e n. 5-00555 Capez-zone, in quanto esse affrontano la mede-sima tematica.

5-00491 Zanetti: Analisi circa l’ammontare dei ruoli

tributari ancora non riscossi, con particolare rife-

rimento alla quantificazione delle somme ancora

esigibili.

5-00555 Capezzone: Composizione dei ruoli tributari

ancora non riscossi.

Enrico ZANETTI (SCpI) illustra breve-mente la propria interrogazione.

Daniele CAPEZZONE (PdL) rinuncia adillustrare la propria interrogazione.

Il Viceministro Luigi CASERO rispondeall’interrogazione in titolo nei termini ri-portati in allegato (vedi allegato 3).

Enrico ZANETTI (SCpI) si dichiarasoddisfatto della risposta.

Daniele CAPEZZONE, replicando, rin-grazia il Governo per l’operazione di chia-rezza trasparenza realizzata tramite larisposta, la quale ha fornito dati impor-tanti, sui quali occorrerà ulteriormenteriflettere.

5-00492 Paglia: Raffronto tra le risorse pubbliche

destinate al sostegno dei consorzi di garanzia col-

lettiva fidi e finanziamenti effettivamente erogati.

Giovanni PAGLIA (SEL) illustra la pro-pria interrogazione, rinviata su richiestadel Governo nella precedente seduta di

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svolgimento di interrogazioni a rispostaimmediata in Commissione, con la quale sichiedono informazioni in merito al rap-porto quantitativo tra le risorse pubbliche,complessivamente destinate, ad ogni li-vello, per il finanziamento dei Consorzi digaranzia collettiva fidi, le richieste inol-trate al sistema bancario ed i finanzia-menti effettivamente erogati alle diversetipologie di impresa.

Il Viceministro Luigi CASERO rispondeall’interrogazione in titolo nei termini ri-portati in allegato (vedi allegato 4).

Giovanni PAGLIA (SEL), replicando,ringrazia il Governo per l’esaustività dellarisposta, almeno per quanto attiene alprofilo quantitativo dei dati forniti. Evi-denzia, tuttavia, come la stessa evidenziasussistenza di un problema legato alladistribuzione territoriale del sistema deiConfidi, sollecitando l’opportunità diun’ulteriore riflessione relativa al numerodi richieste inoltrate al sistema bancario inrelazione a quello dei finanziamenti effet-tivamente erogati.

Si riserva quindi di esprimere le pro-prie valutazioni soltanto dopo un’attentalettura dei dati forniti a tale propositonella risposta.

5-00556 Busin: Iniziative per scongiurare l’aumento

dell’aliquota IVA del 21 per cento e misure tributarie

per sostenere la ripresa dei consumi.

Filippo BUSIN (LNA) illustra la propriainterrogazione, evidenziando come, se-condo una recente nota del Ministerodell’economia e delle finanze, nei primi 5mesi del 2013 il gettito IVA complessivoabbia registrato una contrazione pari al6,8 per cento (2,8 miliardi di euro), legataal verificarsi di molteplici fattori contem-poranei, primo tra tutti la diminuzione delgettito dell’IVA sulle importazioni e lacontrazione, pari del 3,6 per cento, delgettito IVA sugli scambi interni, dovuta perlo più alla negativa dinamica dei redditiche influisce sul calo della spesa perconsumi.

In tale contesto rileva come un even-tuale, ulteriore aumento delle aliquote ditale imposta, secondo alcuni analisti, pe-nalizzerebbe particolarmente le famiglienumerose a basso reddito, che impieghe-rebbero minori risorse in acquisti e con-sumi, riducendo ulteriormente la domandae continuando ad aggravare la negativadinamica del gettito IVA.

In tale contesto l’atto di sindacatoispettivo chiede quali iniziative il Ministrointenda adottare per interrompere il cir-colo vizioso che sarebbe ulteriormentealimentato dal preventivato aumento di unpunto, ad ottobre, dell’aliquota IVA del 21per cento, nonché di specificare qualisiano le misure di carattere tributario chesi intendono utilizzare per sostenere laripresa dei consumi.

Il Viceministro Luigi CASERO chiede dirinviare lo svolgimento dell’interrogazione,al fine di disporre di dati più precisi sullequestioni affrontate dall’interrogazione,pur anticipando fin d’ora come gli ultimidati sembrino evidenziare una positivainversione di tendenza rispetto al calo delgettito IVA registrato in precedenza. Ri-corda inoltre che il Governo ha già dispo-sto, con il decreto – legge n. 76 del 2013,attualmente all’esame del Senato, la pro-roga al 1o ottobre dell’aumento dell’ali-quota IVA del 21 per cento previsto per il1o luglio scorso, ritenendo che questamisura sia il primo passo della strada chesi intende percorrere in materia.

Filippo BUSIN (LNA) accoglie la richie-sta di rinvio avanzata dal Viceministro.

Daniele CAPEZZONE, presidente, av-verte che, su richiesta del Governo econcorde il presentatore, l’interrogazionen. 5-00556 Busin sarà svolta in altra se-duta.

5-00557 Pisano: Dati circa l’imponibile IRPEF ed

IRES, nonché circa il relativo gettito degli immobili,

suddiviso per categorie catastali.

Girolamo PISANO (M5S) illustra lapropria interrogazione, evidenziando come

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sia attualmente in corso un complessolavoro, in sede parlamentare, per la revi-sione del sistema fiscale e come, in par-ticolare, la Commissione Finanze stia esa-minando una serie di proposte di legge checonferiscono al Governo una delega legi-slativa in materia, rilevando come sianoinoltre imminenti, secondo le intenzioniannunciate dal Governo, ulteriori inizia-tive legislative volte alla riforma dell’IMU,le quali potrebbero incidere anche sulladisciplina tributaria in materia di dedu-zioni e di detrazioni.

In tale contesto appare fondamentaleche il Parlamento disponga di dati precisied articolati in merito al gettito tributarioriferibile alle singole categorie catastali incui sono classificati gli immobili.

L’atto di sindacato ispettivo chiedequindi al Governo quali dati possa forniresull’imponibile IRPEF e IRES associato adogni categoria catastale; sulla distribu-zione, per categoria catastale, degli immo-bili appartenenti alle società, alle ONLUSe alle società esenti, con riferimento atutte le categorie catastali; sul valore delgettito IRPEF, ripartito per fasce di red-dito, e, sempre con riferimento a tutte lecategorie catastali, sul valore del gettitoIRES.

Il Viceministro Luigi CASERO rispondeall’interrogazione in titolo nei termini ri-portati in allegato (vedi allegato 5).

Girolamo PISANO (M5S) si riserva divalutare i dati forniti nella risposta.

5-00558 Causi e Miccoli: Iniziative per garantire

trasparenza in merito alla cessione del Credito

Fondiario Spa e per tutelare i lavoratori coinvolti.

Marco CAUSI (PD) illustra brevementela propria interrogazione, la quale ri-guarda le vicende concernenti la cessione,da parte di Morgan Stanley, del CreditoFondiario Spa.

In tale contesto l’atto di sindacatoispettivo chiede al Governo quali urgentiiniziative, anche normative, intenda adot-tare al fine di garantire una maggioretrasparenza delle operazioni nel settorecreditizio e le necessarie tutele per tutti iprotagonisti coinvolti nell’operazione dicessione, in particolare per i lavoratoridipendenti della struttura, anche attra-verso la formale apertura di un tavolo ditrattativa con Morgan Stanley, con l’Asso-ciazione bancaria italiana e con le orga-nizzazioni sindacali di categoria.

Auspica quindi che l’Esecutivo formulial più presto proposte per un piano direcupero industriale di tale intermediariocreditizio.

Il Viceministro Luigi CASERO rispondeall’interrogazione in titolo nei termini ri-portati in allegato (vedi allegato 6).

Marco CAUSI (PD) prende atto dei datiforniti nella risposta ed invita il Governoa non limitarsi ad acquisire gli elementi diconoscenza forniti dalla Banca d’Italia,bensì ad attivarsi per salvare un progettoindustriale che, nonostante abbia subitoun processo di privatizzazione a partiredagli anni Novanta, presenta ancora oggirilevanti profili di pubblico interesse, at-teso che il Credito Fondiario ha ormaiassunto una indubbia specializzazione inun settore specifico e presenta, all’internodel sistema bancario, potenzialità di svi-luppo che meritano di essere salvaguar-date.

Invita quindi il l’Esecutivo ad attivarsiper aiutare tutte le parti coinvolte a in-dividuare una soluzione utile a superare laproblematica evidenziata.

Daniele CAPEZZONE, presidente, di-chiara concluso lo svolgimento delle in-terrogazioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.55.

Giovedì 11 luglio 2013 — 109 — Commissione VI

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ALLEGATO 1

DL 69/2013 Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia(C. 1248 Governo).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VI Commissione,

esaminato, ai sensi dell’articolo 73,comma 1-bis, del Regolamento, per gliaspetti attinenti alla materia tributaria, ildisegno di legge C. 1248, di conversione deldecreto – legge n. 69 del 2013, recantedisposizioni urgenti per il rilancio dell’eco-nomia;

evidenziato come il provvedimentopersegua il condivisibile obiettivo di soste-nere il tessuto economico nazionale, nelquadro delle raccomandazioni presentateil 29 maggio scorso dalla Commissioneeuropea sul programma nazionale di ri-forma 2013 dell’Italia;

sottolineato, per quanto riguarda iprofili di competenza della CommissioneFinanze, come il decreto – legge operi unaserie di necessari interventi di semplifica-zione nel settore tributario, ovvero diriduzione degli oneri gravanti sui contri-buenti, ad esempio apportando correzionia disposizioni già oggetto di pregressi in-terventi legislativi, ovvero completandoprocessi di semplificazione avviati in pre-cedenza, oltre a recare misure per incre-mentare il finanziamento in favore delleimprese;

evidenziata, peraltro, la notevole am-piezza ed eterogeneità delle misure recatedell’intervento legislativo, che pone perl’ennesima volta l’esigenza di affrontare intermini risolutivi e complessivi la proble-matica relativa all’utilizzo dello strumentodella decretazione d’urgenza, al fine diconiugare l’esigenza di rendere più effi-ciente e snello il processo di produzione

legislativa con quello di assicurare unadeguato coinvolgimento del Parlamentonelle scelte di politica legislativa;

sottolineato, comunque, come laCommissione Finanze intenda, anche inquesto caso, fornire un contributo quali-ficato e costruttivo all’attività emendativache dovrà essere svolta nel corso del-l’esame in sede referente presso le Com-missioni riunite Affari costituzionali e Bi-lancio, al fine di favorire il miglioramentodel testo;

evidenziato come l’articolo 52, ilquale reca una serie di modifiche alladisciplina della riscossione coattiva deitributi, si ispiri in buona parte al conte-nuto della risoluzione n. 8-00002, appro-vata dalla Commissione Finanze il 22maggio scorso, con l’obiettivo principale diagevolare i contribuenti in difficoltà eco-nomica o che si trovino in una momen-tanea condizione di carenza di liquidità;

rilevata, in particolare, l’opportunitàdi cogliere l’occasione costituita dall’esamedel provvedimento per risolvere la proble-matica relativa alla corresponsione deirimborsi per crediti di imposta in favoredi quei contribuenti che, avendo perduto illavoro, ovvero non potendo fruire degliammortizzatori sociali o dell’istituto dellamobilità, non possono avvalersi del regimedel sostituto d’imposta e che sono quindicostretti a presentare la dichiarazione deiredditi mediante il modello Unico, conconseguente, notevole allungamento deitempi di erogazione dei predetti rimborsi,

Giovedì 11 luglio 2013 — 110 — Commissione VI

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tematica che il Governo ha già assuntol’impegno ad affrontare in occasione dellosvolgimento, presso la Commissione Fi-nanze, di taluni atti di sindacato ispettivopresentati da gruppi sia di maggioranzasia di opposizione;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) per quanto riguarda il rafforza-mento del Fondo di garanzia dispostodall’articolo 1 del decreto – legge, prov-vedano le Commissioni di merito a am-pliare il novero delle misure volte a mi-gliorare l’efficacia degli interventi delFondo, a tal fine prevedendo:

a) la definizione di una franchigiasul rimborso in caso di escussione dellagaranzia, equivalente alla perdita « nor-male » attesa, graduata in funzione delcoefficiente di rischio del credito garantito,allo scopo di evitare fenomeni di azzardomorale (moral hazard);

b) la definizione delle modalità diaccesso alla garanzia del Fondo per inter-mediari finanziari creditizi, quali societàdi leasing, factoring, assicurazioni, Orga-nismi di investimento collettivo del rispar-mio (OICR) con finalità esclusiva di ac-quisto di crediti e/o sottoscrizione di co-siddetti « mini bond » emessi da piccole emedie imprese non quotate, al fine distabilire tra gli intermediari finanziari pa-rità di accesso ai benefici della garanzia edi favorire lo sviluppo di fondi di creditoe di altri intermediari specializzati nell’in-vestimento in mini bond emessi da PMInon quotate;

c) l’accesso alla garanzia anche informa di portafogli di nuovi crediti, ondefacilitare la diffusione delle garanzie a unaplatea più ampia di aziende;

d) la previsione di una convenzionecon le banche e gli altri intermediarifinanziari aderenti, che stabilisca i prezzi

applicabili ai prestiti oggetto di garanzia,anche differenziati in funzione della ri-schiosità dell’azienda garantita;

e) il rafforzamento degli strumentiesistenti, al fine di rendere ancora piùefficiente la gestione a favore delle PMIattraverso un’azione del Fondo, concertatacon le politiche regionali di garanzia, chetenga conto della diminuzione delle risorsepubbliche nei prossimi anni e della neces-sità di razionalizzare le poche risorsedisponibili, a tal fine concentrando l’in-tervento del Fondo sulla sola controgaran-zia dei fondi di garanzia regionali e deiconsorzi di garanzia collettiva fidi;

2) relativamente all’articolo 2,comma 2, provvedano le Commissioni dimerito a estendere anche alle società dileasing non appartenenti a gruppi bancarila possibilità di accesso al plafond diprovvista presso la gestione separata diCassa depositi e prestiti S.p.A., al fine diaumentare l’efficienza del mercato e laconcorrenza attraverso l’inclusione di sog-getti che rappresentano circa il 40 percento degli operatori del mercato del lea-sing finanziario;

3) relativamente al comma 7 dell’ar-ticolo 2, provvedano le Commissioni dimerito a fissare il termine entro il qualeil Ministero dello sviluppo economico, sen-tito il Ministero dell’economia e delle fi-nanze, l’Associazione bancaria italiana eCassa depositi e prestiti S.p.A., devonostipulare una o più convenzioni per l’at-tuazione delle disposizioni di cui al me-desimo articolo 2;

4) relativamente all’articolo 52, re-cante una serie di disposizioni in materiadi riscossione coattiva, provvedano leCommissioni di merito a stabilire l’impe-gno, per il Governo, a riferire alle Camere,con apposita relazione, entro 12 mesidall’entrata in vigore della disposizione,sugli effetti di ogni misura ivi prevista, aifini di una loro puntuale valutazione diefficacia, con particolare riferimento: al-l’introduzione di una franchigia di 120.000

Giovedì 11 luglio 2013 — 111 — Commissione VI

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euro per l’espropriazione degli immobilidiversi dalla casa di abitazione non dilusso; all’innalzamento a 120 del numeromassimo di rate in cui possono essereripartiti i debiti; all’ampliamento a 8 delnumero di rate il cui mancato pagamentofa venir meno il beneficio della rateizza-zione dei debiti;

5) provvedano le Commissioni di me-rito, anche a seguito della modifica alladisciplina sulla responsabilità fiscale soli-dale negli appalti, operata dall’articolo 51del decreto – legge, ad accelerare l’intro-duzione del meccanismo della fatturazioneelettronica, in modo da rafforzare gli stru-menti di contrasto all’evasione fiscale e disemplificare al contempo gli adempimentiper i contribuenti, prevedendo in talecontesto l’obbligo di tracciabilità dei pa-gamenti delle cessioni di beni e delleprestazioni di servizi tra soggetti passiviIVA, nonché stabilendo l’applicazione, allerelative operazioni di pagamento, di com-missioni calcolate in misura fissa, ridottealla metà rispetto a quelle applicate per lemedesime operazioni non effettuate trasoggetti passivi IVA;

6) provvedano le Commissioni di me-rito a dare tempestiva risposta ai contri-buenti che vantano crediti di modestaentità nei confronti dell’Erario e che nonpossono avvalersi del regime del sostitutod’imposta, in quanto il loro rapporto dilavoro risulti cessato al momento dellascadenza del termine di presentazionedella dichiarazione dei redditi, ovvero inquanto essi non possano più fruire, allascadenza del predetto termine, dei beneficiprevisti dalla disciplina vigente in materiadi ammortizzatori sociali o di mobilità,velocizzando il rimborso di tali crediti,consentendo ai predetti contribuenti diavvalersi del modello 730 per la presen-tazione della dichiarazione dei redditi;

e con le seguenti osservazioni:

a) con riferimento alle tematiche af-frontate dagli articoli 1 e 2 del decreto –legge, relativi, rispettivamente, al rafforza-mento del Fondo di garanzia per le piccolee medie imprese ed all’introduzione di

incentivi al finanziamento in favore dellePMI che vogliono effettuare investimenti inmacchinari, impianti e attrezzature ad usoproduttivo, si segnala la necessità, anche inprospettiva, di favorire più strette forme dicollaborazione tra lo Stato e le Regioni, inconsiderazione delle competenze spettantiin materia a tali enti e delle positiveesperienze maturate in sede regionale ne-gli ultimi anni;

b) con riferimento all’articolo 6,comma 1, del decreto, il quale riduce, nelperiodo 1o agosto 2013 – 31 dicembre2015, la misura dell’accisa applicabile algasolio utilizzato per il riscaldamento dellecoltivazioni sotto serra, valutino le Com-missioni di merito l’esigenza di correggerela dizione, contenuta nella disposizione« l’accisa al livello di imposizione », laquale appare frutto di un refuso;

c) ancora con riferimento all’articolo6, comma 1, si segnala l’opportunità dichiarire in che modo si intenda attuare laprevisione secondo cui i soggetti benefi-ciari della riduzione dell’aliquota di accisadevono obbligarsi, per ottenere il beneficiofiscale, a rispettare la progressiva ridu-zione del consumo di gasolio per finalitàambientali;

d) con riferimento al comma 3 delmedesimo articolo 6, il quale reca laquantificazione dell’onere determinatodall’accisa agevolata per le coltivazioni inserra, si rileva la necessità di eliminare ilriferimento, tra le norme onerose richia-mate dalla disposizione, al comma 2, ilquale non pare invece determinare oneriper la finanza pubblica, in quanto essostabilisce l’obbligo di rispettare il livello diimposizione minimo stabilito dalla norma-tiva europea;

e) con riferimento al comma 4 dellostesso articolo 6, il quale demanda larelativa disciplina applicativa ad un de-creto del Ministro delle politiche agricolealimentari e forestali, di concerto con ilMinistro dell’economia e finanze, valutinole Commissioni di merito se, trattandosi di

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agevolazioni fiscali, non sia preferibile chetale decreto venga emanato dal Ministrodell’economia e finanze, di concerto con ilMinistro delle politiche agricole alimentarie forestali;

f) con riferimento all’articolo 23,comma 2, il quale modifica l’articolo 16,comma 2, del decreto – legge n. 201 del2011, istitutivo della tassa sulle unità dadiporto, esentando dal pagamento dellatassa le unità da diporto con lunghezzafino a 14 metri e riducendo l’ammontaredella tassa stessa per le imbarcazioni dilunghezza compresa tra i 14 e i 20 metri,valutino le Commissioni di merito l’oppor-tunità di sopprimere, in connessione conl’introduzione dell’esenzione dalla tassaper le imbarcazioni fino a 14 metri, laprima parte del comma 3 dell’articolo 16del decreto-legge n. 201 del 2011, laddovesi riduce alla metà la tassa per le unitàcon scafo di lunghezza fino ad 12 metriutilizzate esclusivamente dai proprietariresidenti, come propri ordinari mezzi dilocomozione, nei comuni ubicati nelle isoleminori e nelle isole della laguna di Vene-zia;

g) sempre con riferimento all’articolo23, comma 2, valutino le Commissioni dimerito l’opportunità di chiarire se sidebba procedere o meno alla restituzione,ai contribuenti interessati dalle modificherecate dalla disposizione, delle somme daquesti già versate a titolo di tassa sulleunità da diporto;

h) con riferimento all’articolo 50, va-lutino le Commissioni di merito l’oppor-tunità di estendere la soppressione dellaresponsabilità solidale anche al versa-mento delle ritenute fiscali sui redditi dilavoro dipendente;

i) con riferimento all’articolo 51, ilquale abroga il comma 1 dell’articolo44-bis del decreto – legge n. 269 del 2003,relativo alla semplificazione della dichia-razione annuale presentata dai sostitutid’imposta attraverso la trasmissione men-sile dei dati, valutino le Commissioni dimerito l’esigenza di correggere la formu-lazione della disposizione, nel senso di

prevedere l’abrogazione dell’intero articolo44-bis del decreto – legge n. 269, che sicompone di un solo comma;

l) ancora con riferimento all’articolo51, valutino le Commissioni di meritol’opportunità di integrarne il contenuto,nel senso di abrogare anche il comma 2dell’articolo 42 del decreto – legge n. 207del 2008, che ha differito il termine pre-visto dal medesimo articolo 44-bis, nonchédi abrogare o riformulare i commi 122 e123 dell’articolo 1 della legge n. 244 del2007, i quali fanno riferimento al comma121 del medesimo articolo 1, che ha a suavolta introdotto nell’ordinamento il pre-detto articolo 44-bis, abrogato dall’articolo51;

m) con riferimento all’articolo 52,comma 1, lettera g), alinea, la quale, nelsostituire il primo comma dell’articolo 76del decreto del Presidente della Repub-blica n. 602 del 1973, recante la disciplinadei casi in cui si può procedere ad espro-priazione immobiliare nel caso di riscos-sione coattiva dei tributi, richiama l’arti-colo 563 del codice di procedura civile,valutino le Commissioni di merito l’esi-genza di correggere tale riferimento, inquanto il predetto articolo 563 è statoabrogato dall’articolo 2, comma 3, letterae), numero 22), del decreto-legge n. 35 del2005;

n) sempre con riferimento all’articolo52, valutino le Commissioni di meritol’opportunità di escludere i beni strumen-tali all’esercizio dell’attività d’impresa odella professione, dall’ambito di applica-zione della norma che consente di proce-dere al fermo amministrativo dei benimobili registrati;

o) con riferimento all’articolo 53, ilquale interviene sulla disciplina della ri-scossione degli enti locali, allineando alladata del 31 dicembre 2013 tutte le sca-denze relative all’operatività di Equitalia edei concessionari della riscossione, al finedi favorire il riordino della disciplina delleattività di gestione e riscossione delle en-

Giovedì 11 luglio 2013 — 113 — Commissione VI

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trate dei Comuni, anche mediante istitu-zione di un consorzio, che si avvale dellesocietà del Gruppo Equitalia per le attivitàdi supporto all’esercizio delle funzioni re-lative alla riscossione, valutino le Commis-sioni di merito se la previsione dell’istitu-zione di un consorzio risulti congruentecon il disposto dell’articolo 2, comma 186,lettera e), della legge n. 191 del 2009, la

quale ha stabilito che i comuni debbanosopprimere i consorzi di funzioni tra entilocali;

p) ancora con riferimento alla richia-mata previsione dell’articolo 53, valutinocomunque le Commissioni di merito l’op-portunità di chiarire le modalità di isti-tuzione, nonché i compiti e le funzioniattribuiti al medesimo consorzio.

Giovedì 11 luglio 2013 — 114 — Commissione VI

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ALLEGATO 2

DL 69/2013 Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia(C. 1248 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione,

esaminato, ai sensi dell’articolo 73,comma 1-bis, del Regolamento, per gliaspetti attinenti alla materia tributaria, ildisegno di legge C. 1248, di conversione deldecreto – legge n. 69 del 2013, recantedisposizioni urgenti per il rilancio dell’eco-nomia;

evidenziato come il provvedimentopersegua il condivisibile obiettivo di soste-nere il tessuto economico nazionale, nelquadro delle raccomandazioni presentateil 29 maggio scorso dalla Commissioneeuropea sul programma nazionale di ri-forma 2013 dell’Italia;

sottolineato, per quanto riguarda iprofili di competenza della CommissioneFinanze, come il decreto – legge operi unaserie di necessari interventi di semplifica-zione nel settore tributario, ovvero diriduzione degli oneri gravanti sui contri-buenti, ad esempio apportando correzionia disposizioni già oggetto di pregressi in-terventi legislativi, ovvero completandoprocessi di semplificazione avviati in pre-cedenza, oltre a recare misure per incre-mentare il finanziamento in favore delleimprese;

evidenziata, peraltro, la notevole am-piezza ed eterogeneità delle misure recatedell’intervento legislativo, che pone perl’ennesima volta l’esigenza di affrontare intermini risolutivi e complessivi la proble-matica relativa all’utilizzo dello strumentodella decretazione d’urgenza, al fine diconiugare l’esigenza di rendere più effi-ciente e snello il processo di produzione

legislativa con quello di assicurare unadeguato coinvolgimento del Parlamentonelle scelte di politica legislativa;

sottolineato, comunque, come laCommissione Finanze intenda, anche inquesto caso, fornire un contributo quali-ficato e costruttivo all’attività emendativache dovrà essere svolta nel corso del-l’esame in sede referente presso le Com-missioni riunite Affari costituzionali e Bi-lancio, al fine di favorire il miglioramentodel testo;

evidenziato come l’articolo 52, ilquale reca una serie di modifiche alladisciplina della riscossione coattiva deitributi, si ispiri in buona parte al conte-nuto della risoluzione n. 8-00002, appro-vata dalla Commissione Finanze il 22maggio scorso, con l’obiettivo principale diagevolare i contribuenti in difficoltà eco-nomica o che si trovino in una momen-tanea condizione di carenza di liquidità;

rilevata, in particolare, l’opportunitàdi cogliere l’occasione costituita dall’esamedel provvedimento per risolvere la proble-matica relativa alla corresponsione deirimborsi per crediti di imposta in favoredi quei contribuenti che, avendo perduto illavoro, ovvero non potendo fruire degliammortizzatori sociali o dell’istituto dellamobilità, non possono avvalersi del regimedel sostituto d’imposta e che sono quindicostretti a presentare la dichiarazione deiredditi mediante il modello Unico, conconseguente, notevole allungamento deitempi di erogazione dei predetti rimborsi,

Giovedì 11 luglio 2013 — 115 — Commissione VI

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tematica che il Governo ha già assuntol’impegno ad affrontare in occasione dellosvolgimento, presso la Commissione Fi-nanze, di taluni atti di sindacato ispettivopresentati da gruppi sia di maggioranzasia di opposizione;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) per quanto riguarda il rafforza-mento del Fondo di garanzia dispostodall’articolo 1 del decreto – legge, prov-vedano le Commissioni di merito a am-pliare il novero delle misure volte a mi-gliorare l’efficacia degli interventi delFondo, a tal fine prevedendo:

a) la definizione di una franchigiasul rimborso in caso di escussione dellagaranzia, equivalente alla perdita « nor-male » attesa, graduata in funzione delcoefficiente di rischio del credito garantito,allo scopo di evitare fenomeni di azzardomorale (moral hazard);

b) la definizione delle modalità diaccesso alla garanzia del Fondo per inter-mediari finanziari creditizi, quali societàdi leasing, factoring, assicurazioni, Orga-nismi di investimento collettivo del rispar-mio (OICR) con finalità esclusiva di ac-quisto di crediti e/o sottoscrizione di co-siddetti « mini bond » emessi da piccole emedie imprese non quotate, al fine distabilire tra gli intermediari finanziari pa-rità di accesso ai benefici della garanzia edi favorire lo sviluppo di fondi di creditoe di altri intermediari specializzati nell’in-vestimento in mini bond emessi da PMInon quotate;

c) l’accesso alla garanzia anche informa di portafogli di nuovi crediti, ondefacilitare la diffusione delle garanzie a unaplatea più ampia di aziende;

d) la previsione di una convenzionecon le banche e gli altri intermediarifinanziari aderenti, che stabilisca i prezzi

applicabili ai prestiti oggetto di garanzia,anche differenziati in funzione della ri-schiosità dell’azienda garantita;

e) il rafforzamento degli strumentiesistenti, al fine di rendere ancora piùefficiente la gestione a favore delle PMIattraverso un’azione del Fondo, concertatacon le politiche regionali di garanzia, chetenga conto della diminuzione delle risorsepubbliche nei prossimi anni e della neces-sità di razionalizzare le poche risorsedisponibili, a tal fine concentrando l’in-tervento del Fondo sulla sola controgaran-zia dei fondi di garanzia regionali e deiconsorzi di garanzia collettiva fidi;

2) relativamente all’articolo 2,comma 2, provvedano le Commissioni dimerito a estendere anche alle società dileasing non appartenenti a gruppi bancarila possibilità di accesso al plafond diprovvista presso la gestione separata diCassa depositi e prestiti S.p.A., al fine diaumentare l’efficienza del mercato e laconcorrenza attraverso l’inclusione di sog-getti che rappresentano circa il 40 percento degli operatori del mercato del lea-sing finanziario;

3) relativamente al comma 7 dell’ar-ticolo 2, provvedano le Commissioni dimerito a fissare il termine entro il qualeil Ministero dello sviluppo economico, sen-tito il Ministero dell’economia e delle fi-nanze, l’Associazione bancaria italiana eCassa depositi e prestiti S.p.A., devonostipulare una o più convenzioni per l’at-tuazione delle disposizioni di cui al me-desimo articolo 2;

4) relativamente all’articolo 52, re-cante una serie di disposizioni in materiadi riscossione coattiva, provvedano leCommissioni di merito a stabilire l’impe-gno, per il Governo, a riferire alle Camere,con apposita relazione, entro 9 mesi dal-l’entrata in vigore della disposizione, suglieffetti di ogni misura ivi prevista, ai fini diuna loro puntuale valutazione di efficacia,con particolare riferimento: all’introdu-zione di una franchigia di 120.000 euro

Giovedì 11 luglio 2013 — 116 — Commissione VI

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per l’espropriazione degli immobili diversidalla casa di abitazione non di lusso;all’innalzamento a 120 del numero mas-simo di rate in cui possono essere ripartitii debiti; all’ampliamento a 8 del numero dirate il cui mancato pagamento fa venirmeno il beneficio della rateizzazione deidebiti;

5) provvedano le Commissioni di me-rito, anche a seguito della modifica alladisciplina sulla responsabilità fiscale soli-dale negli appalti, operata dall’articolo 51del decreto – legge, ad accelerare l’intro-duzione del meccanismo della fatturazioneelettronica, in modo da rafforzare gli stru-menti di contrasto all’evasione fiscale e disemplificare al contempo gli adempimentiper i contribuenti, prevedendo in talecontesto l’obbligo di tracciabilità dei pa-gamenti delle cessioni di beni e delleprestazioni di servizi tra soggetti passiviIVA, nonché stabilendo l’applicazione, allerelative operazioni di pagamento, di com-missioni calcolate in misura fissa, ridottealla metà rispetto a quelle applicate per lemedesime operazioni non effettuate trasoggetti passivi IVA;

6) provvedano le Commissioni di me-rito a dare tempestiva risposta ai contri-buenti che vantano crediti di modestaentità nei confronti dell’Erario e che nonpossono avvalersi del regime del sostitutod’imposta, in quanto il loro rapporto dilavoro risulti cessato al momento dellascadenza del termine di presentazionedella dichiarazione dei redditi, ovvero inquanto essi non possano più fruire, allascadenza del predetto termine, dei beneficiprevisti dalla disciplina vigente in materiadi ammortizzatori sociali o di mobilità,velocizzando il rimborso di tali crediti,consentendo ai predetti contribuenti diavvalersi del modello 730 per la presen-tazione della dichiarazione dei redditi;

e con le seguenti osservazioni:

a) con riferimento alle tematiche af-frontate dagli articoli 1 e 2 del decreto –legge, relativi, rispettivamente, al rafforza-mento del Fondo di garanzia per le piccolee medie imprese ed all’introduzione di

incentivi al finanziamento in favore dellePMI che vogliono effettuare investimenti inmacchinari, impianti e attrezzature ad usoproduttivo, si segnala la necessità, anche inprospettiva, di favorire più strette forme dicollaborazione tra lo Stato e le Regioni, inconsiderazione delle competenze spettantiin materia a tali enti e delle positiveesperienze maturate in sede regionale ne-gli ultimi anni;

b) con riferimento all’articolo 6,comma 1, del decreto, il quale riduce, nelperiodo 1o agosto 2013 – 31 dicembre2015, la misura dell’accisa applicabile algasolio utilizzato per il riscaldamento dellecoltivazioni sotto serra, valutino le Com-missioni di merito l’esigenza di correggerela dizione, contenuta nella disposizione« l’accisa al livello di imposizione », laquale appare frutto di un refuso;

c) ancora con riferimento all’articolo6, comma 1, si segnala l’opportunità dichiarire in che modo si intenda attuare laprevisione secondo cui i soggetti benefi-ciari della riduzione dell’aliquota di accisadevono obbligarsi, per ottenere il beneficiofiscale, a rispettare la progressiva ridu-zione del consumo di gasolio per finalitàambientali;

d) con riferimento al comma 3 delmedesimo articolo 6, il quale reca laquantificazione dell’onere determinatodall’accisa agevolata per le coltivazioni inserra, si rileva la necessità di eliminare ilriferimento, tra le norme onerose richia-mate dalla disposizione, al comma 2, ilquale non pare invece determinare oneriper la finanza pubblica, in quanto essostabilisce l’obbligo di rispettare il livello diimposizione minimo stabilito dalla norma-tiva europea;

e) con riferimento al comma 4 dellostesso articolo 6, il quale demanda larelativa disciplina applicativa ad un de-creto del Ministro delle politiche agricolealimentari e forestali, di concerto con ilMinistro dell’economia e finanze, valutinole Commissioni di merito se, trattandosi di

Giovedì 11 luglio 2013 — 117 — Commissione VI

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agevolazioni fiscali, non sia preferibile chetale decreto venga emanato dal Ministrodell’economia e finanze, di concerto con ilMinistro delle politiche agricole alimentarie forestali;

f) con riferimento all’articolo 23,comma 2, il quale modifica l’articolo 16,comma 2, del decreto – legge n. 201 del2011, istitutivo della tassa sulle unità dadiporto, esentando dal pagamento dellatassa le unità da diporto con lunghezzafino a 14 metri e riducendo l’ammontaredella tassa stessa per le imbarcazioni dilunghezza compresa tra i 14 e i 20 metri,valutino le Commissioni di merito l’oppor-tunità di sopprimere, in connessione conl’introduzione dell’esenzione dalla tassaper le imbarcazioni fino a 14 metri, laprima parte del comma 3 dell’articolo 16del decreto-legge n. 201 del 2011, laddovesi riduce alla metà la tassa per le unitàcon scafo di lunghezza fino ad 12 metriutilizzate esclusivamente dai proprietariresidenti, come propri ordinari mezzi dilocomozione, nei comuni ubicati nelle isoleminori e nelle isole della laguna di Vene-zia;

g) sempre con riferimento all’articolo23, comma 2, valutino le Commissioni dimerito l’opportunità di chiarire se sidebba procedere o meno alla restituzione,ai contribuenti interessati dalle modificherecate dalla disposizione, delle somme daquesti già versate a titolo di tassa sulleunità da diporto;

h) con riferimento all’articolo 50, va-lutino le Commissioni di merito l’oppor-tunità di estendere la soppressione dellaresponsabilità solidale anche al versa-mento delle ritenute fiscali sui redditi dilavoro dipendente;

i) con riferimento all’articolo 51, ilquale abroga il comma 1 dell’articolo44-bis del decreto – legge n. 269 del 2003,relativo alla semplificazione della dichia-razione annuale presentata dai sostitutid’imposta attraverso la trasmissione men-sile dei dati, valutino le Commissioni dimerito l’esigenza di correggere la formu-lazione della disposizione, nel senso di

prevedere l’abrogazione dell’intero articolo44-bis del decreto – legge n. 269, che sicompone di un solo comma;

l) ancora con riferimento all’articolo51, valutino le Commissioni di meritol’opportunità di integrarne il contenuto,nel senso di abrogare anche il comma 2dell’articolo 42 del decreto – legge n. 207del 2008, che ha differito il termine pre-visto dal medesimo articolo 44-bis, nonchédi abrogare o riformulare i commi 122 e123 dell’articolo 1 della legge n. 244 del2007, i quali fanno riferimento al comma121 del medesimo articolo 1, che ha a suavolta introdotto nell’ordinamento il pre-detto articolo 44-bis, abrogato dall’articolo51;

m) con riferimento all’articolo 52,comma 1, lettera g), alinea, la quale, nelsostituire il primo comma dell’articolo 76del decreto del Presidente della Repub-blica n. 602 del 1973, recante la disciplinadei casi in cui si può procedere ad espro-priazione immobiliare nel caso di riscos-sione coattiva dei tributi, richiama l’arti-colo 563 del codice di procedura civile,valutino le Commissioni di merito l’esi-genza di correggere tale riferimento, inquanto il predetto articolo 563 è statoabrogato dall’articolo 2, comma 3, letterae), numero 22), del decreto-legge n. 35 del2005;

n) sempre con riferimento all’articolo52, valutino le Commissioni di meritol’opportunità di escludere i beni strumen-tali all’esercizio dell’attività d’impresa odella professione, dall’ambito di applica-zione della norma che consente di proce-dere al fermo amministrativo dei benimobili registrati;

o) con riferimento all’articolo 53, ilquale interviene sulla disciplina della ri-scossione degli enti locali, allineando alladata del 31 dicembre 2013 tutte le sca-denze relative all’operatività di Equitalia edei concessionari della riscossione, al finedi favorire il riordino della disciplina delleattività di gestione e riscossione delle en-

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trate dei Comuni, anche mediante istitu-zione di un consorzio, che si avvale dellesocietà del Gruppo Equitalia per le attivitàdi supporto all’esercizio delle funzioni re-lative alla riscossione, valutino le Commis-sioni di merito se la previsione dell’istitu-zione di un consorzio risulti congruentecon il disposto dell’articolo 2, comma 186,lettera e), della legge n. 191 del 2009, la

quale ha stabilito che i comuni debbanosopprimere i consorzi di funzioni tra entilocali;

p) ancora con riferimento alla richia-mata previsione dell’articolo 53, valutinocomunque le Commissioni di merito l’op-portunità di chiarire le modalità di isti-tuzione, nonché i compiti e le funzioniattribuiti al medesimo consorzio.

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ALLEGATO 3

5-00491 Zanetti: Analisi circa l’ammontare dei ruoli tributari ancoranon riscossi, con particolare riferimento alla quantificazione delle

somme ancora esigibili.

5-00555 Capezzone: Composizione dei ruoli tributari ancora nonriscossi.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con i documenti in esame, l’Onorevoleinterrogante, dopo aver richiamato i datiprovenienti dal rapporto 2013 della Cortedei Conti sul coordinamento della finanzapubblica e dal consuntivo 2012, alla lucedei quali emergerebbero difficoltà nellariscossione da ruolo per il periodo 2000-2012, chiede al Governo un’analisi detta-gliata dei 545 miliardi di euro di ruoli nonancora riscossi, indicati di recente daldirettore dell’Agenzia delle entrare in unintervista televisiva rilasciata ad un im-portante quotidiano nazionale.

In particolare gli Onorevoli interrogantichiedono di conoscere:

l’effettiva composizione di tale rile-vante somma;

quanta parte di tale ammontare siasostanzialmente inesigibile, in quanto ri-guardante debiti di imprese e/o soggettifalliti o insolventi;

quanta parte risulti effettivamenteesigibile e contabilizzata nel bilancio delloStato (quali ad esempio i residui attividelle amministrazioni periferiche).

Al riguardo, per quanto di competenzal’Agenzia delle Entrate, d’intesa con Equi-talia, ha rappresentato quanto segue.

Per quanto concerne la composizionedella somma di 545 miliardi di euro inargomento, si allegano due tabelle illustra-tive nelle quali è evidenziata la riparti-

zione del carico residuo, distinto tra ruolierariali, Inps, Inail, Comuni ed altri Enti.

In dettaglio, nella prima tabella è, al-tresì, indicata la quota parte di caricoresiduo riferito a ruoli emessi a carico disoggetti già falliti, nonché oggetto di so-spensione amministrativa o giudiziale esono riportati anche i dati relativi allaquota parte del carico residuo la cuiriscossione è dilazionata nel tempo, pereffetto delle rateazioni accordate ai con-tribuenti in temporanea situazione diobiettiva difficoltà, ex articolo 19 del de-creto del Presidente della Repubblican. 602 del 1973.

Per quanto concerne la quota parte deiruoli erariali di competenza dell’Agenziadelle Entrate, si segnala che l’Agenziaannualmente fornisce, su richiesta del Di-partimento della Ragioneria Generaledello Stato, una percentuale di svaluta-zione dei residui attivi iscritti nel bilanciodello Stato al 31 dicembre dell’anno pre-cedente. Con riferimento ai residui attivial 31 dicembre 2012 inoltrati dalla Ragio-neria Generale, l’Agenzia ha comunicatouna percentuale di abbattimento pariall’82 per cento.

La percentuale di abbattimento è indi-viduata valutando il grado di riscossionedelle partite, tenendo conto:

del grado di esigibilità dei residui infunzione delle caratteristiche degli stessi, e

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cioè se sono riferiti a soggetti falliti o aruoli per i quali è stata richiesta l’inesi-gibilità;

della vetustà del ruolo.

Per quanto concerne i carichi previ-denziali, l’INPS ha comunicato per le viebrevi di considerare quale quota di pre-sunti crediti inesigibili, rispetto al totaledei residui da riscuotere, una percentualepari al 44 per cento (dati risultanti dalbilancio di consuntivo 2011).

In via generale, si fa presente che perl’individuazione dell’effettiva consistenzadella inesigibilità dei crediti, è necessarioattendere la presentazione da parte del-l’agente della riscossione delle « comuni-cazioni di inesigibilità », nonché l’esito deicontrolli da parte degli enti impositori exarticoli 19 e 20 del decreto legislativon. 112 del 1999. A tal fine si rammentache, ai sensi della vigente normativa, pertutti i ruoli consegnati fino al 31 dicembre2011, la comunicazione di inesigibilitàdeve essere presentata entro il 31 dicem-bre 2014 e il termine triennale per icontrolli decorre dal 1o gennaio 2015.

Ciò premesso, occorre sottolineare chela tabella relativa all’andamento della ri-scossione di cui al citato rapporto dellaCorte dei Conti evidenzia come l’impatto

dell’attività di riscossione possa essere sti-mato solo dopo il decorso di un signifi-cativo intervallo temporale.

È infatti evidente come, a seguito deldecorso di un decennio dall’affidamentodel carico all’agente della riscossione, ildato del riscosso tenda strutturalmente adattestarsi intorno al 20 per cento. Neconsegue che anche l’andamento delle ri-scossioni relative agli anni di più recenteaffidamento, ancorché sicuramente in-fluenzato dal peggioramento del quadroeconomico di riferimento, potrà esserevalutato nella sua effettività solo allor-quando, nei prossimi anni, si sarà ormaiconsolidato.

In ogni caso, al 31 dicembre 2012, oltrel’80 per cento del carico residuo era rife-ribile a debitori iscritti a ruolo per importicomplessivamente pari o superiori a500.000 euro (121.409 soggetti per uncarico netto residuo da riscuotere pari a452 miliardi di euro).

Infine, circa la richiesta relativa all’am-montare dei crediti da riscuotere suddivisaper annualità, la seconda tabella illustra idati sull’andamento della riscossione dal2000 al 2012, nonché l’informazione, det-tagliata per anno, dei ruoli, non ancorariscossi, emessi nei confronti di impresee/o soggetti falliti.

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Giovedì 11 luglio 2013 — 122 — Commissione VI

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ALLEGATO 4

5-00492 Paglia: Raffronto tra le risorse pubbliche destinate al sostegnodei consorzi di garanzia collettiva fidi e finanziamenti effettivamente

erogati.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’interrogazione a risposta in Com-missione l’onorevole Paglia, nel rappresen-tare le difficoltà delle PMI di accedere alcredito, pone quesiti in ordine ai Consorzidi garanzia collettiva fidi.

Al riguardo, si fa presente che presso ilMinistero dell’Economia e delle Finanzeopera la Commissione per la gestione delfondo per la prevenzione del fenomenodell’usura, di cui all’articolo 15 della legge7 marzo 1996, n. 108.

La dotazione del fondo per la preven-zione del fenomeno dell’usura, attual-mente in corso di verifica con gli Ufficicompetenti, dovrebbe ammontare a 76milioni di euro.

L’ammontare di 70 milioni di euro saràdistribuito sulla base delle domande dicontributi e delle relazioni di operativitàpresentate entro il 31 marzo 2013 daiConfidi e dalle Associazioni/fondazioni,mentre i restanti 6 milioni di euro, residuidell’anno precedente, saranno distribuitisulla base delle domande e delle relazionidi operatività presentate entro il 31 marzodel 2012.

La ripartizione di tali risorse sarà de-cisa dalla Commissione Interministeriale,una volta conclusi i controlli sulla relativadocumentazione.

Le disponibilità del fondo sono desti-nate per il 70 per cento all’erogazione dicontributi a favore di appositi fondi spe-ciali antiusura costituiti dai Confidi, chesono strutture su base consortile o coo-perativa, cui aderiscono imprese apparte-nenti allo stesso settore produttivo, chesvolgono attività di tipo mutualistico fina-

lizzata alla prestazione di garanzie peragevolare le imprese associate nell’accessoai finanziamenti presso le banche.

I Confidi utilizzano i contributi loroassegnati per garantire fino all’80 percento i finanziamenti a medio termine el’incremento di linee di credito a brevetermine concessi dalle banche a favoredelle piccole e medie imprese a elevatorischio finanziario, ovvero imprese cui siastata rifiutata una domanda di finanzia-mento assistita da una garanzia pari adalmeno il 50 per cento dell’importo delfinanziamento stesso, pur in presenzadella disponibilità del Confidi al rilasciodelle garanzie.

Il restante 30 per cento del Fondo diprevenzione è utilizzato per l’erogazione dicontributi in favore di Fondazioni e As-sociazioni riconosciute, operanti nel set-tore della prevenzione del fenomeno del-l’usura. Tali soggetti, mediante i contributiloro erogati, forniscono garanzie alle ban-che agli intermediari finanziari al fine difavorire l’erogazione di finanziamenti asoggetti che, pur risultando meritevoli inbase ai criteri fissati nei relativi statuti,incontrano difficoltà di accesso al credito.

Pertanto, i suddetti organismi non con-cedono direttamente al soggetto richie-dente il prestito, ma quest’ultimo vienematerialmente erogato dalla banca con laquale è stata precedentemente sottoscrittauna apposita Convenzione. Ne consegueche in caso di insolvenza del soggettobeneficiano, la banca può rivalersi diret-tamente sul Fondo antiusura, che, di fatto,opera come garanzia monetaria.

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Sotto l’aspetto tecnico-giuridico, l’ero-gazione dei contributi non si configuraquale passaggio di proprietà nel patrimo-nio dell’ente, ma costituisce una gestionedi contributi pubblici, (come, peraltro,confermato dall’Avvocatura dello Statocon il parere del 5 febbraio 2000, condi-viso con circolare del Ministero dell’Eco-nomia e delle Finanze n. 40292 del 19aprile 2007).

Dal 1997 (inizio di operatività delFondo) al 2012 sono stati dati in gestioneeuro 273.734.780,42 ai Confidi, che hannolavorato 33.126 pratiche per un volumetotale di garanzie concesse pari a euro3.915.296.500,40.

Negli ultimi cinque anni (dato signifi-cativo), cioè dal 2007, sono stati dati ingestione euro 86.546.074,92 ai Confidi chehanno lavorato 17.830 pratiche per unvolume totale di garanzie concesse pari aeuro 655.574.007,85.

Sulla questione, la Segreteria del Co-mitato Interministeriale per il Credito ed ilRisparmio, sentita la Banca d’Italia, hacomunicato che i Confidi in Italia sononumerosi e presentano volumi di attivitànel complesso non elevati; la loro opera-tività è concentrata in capo agli interme-diari più grandi, attivi prevalentemente nelcentro-nord.

Nel nostro Paese operano circa 650Confidi, quelli di maggiore dimensione (adoggi 62, con attività finanziaria superiorea 75 milioni di euro) sono vigilati dallaBanca d’Italia.

Oltre l’80 per cento dei confidi vigilatiè espresso dai settori artigiano e indu-

striale (Fedart e Federconfidi). Gli altriprovengono dal comparto del commercio(Confeserfidi e Federascomfidi).

Più della metà dei confidi maggiorisono insediati nel settentrione: Lombardiae Veneto sono le regioni più rappresentate.Con riferimento all’operatività, la concen-trazione al nord è anche maggiore: il 63per cento delle garanzie rilasciate è con-centrato in tale parte d’Italia. Solo il 15per cento dei confidi vigilati è presente nelmezzogiorno, essenzialmente in Sicilia.

Per i confidi minori, non sottoposti acontrollo, la distribuzione territoriale èdifferente: il 52 per cento opera nelleregioni meridionali e nelle isole.

Al 31 dicembre 2012 risultavano iscrittinell’elenco speciale ex articolo 107 TUB 58confidi; nel primo semestre 2013 sono statiiscritti ulteriori 5 confidi e ne è stato perla prima volta cancellato uno a seguito difusione per incorporazione.

Nel 2012 sono stati iscritti per la primavolta un confidi di emanazione della Legadelle cooperative (Legacoop) e un confididell’agricoltura (CreditAgri).

I confidi rilasciano mediamente l’86 percento delle garanzie a imprese della re-gione di insediamento; più radicati nelproprio territorio sono i confidi della Vald’Aosta, Marche e Sicilia con oltre il 98per cento dell’operatività nella regione diinsediamento.

Al 31 dicembre 2012 i confidi vigilatirilasciavano garanzie per circa i 6 miliardidi euro, pari al 73 per cento del complessodelle garanzie offerte dal comparto. Taledato corrisponde a meno dell’1 per centodei prestiti erogati dal sistema bancarioitaliano.

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ALLEGATO 5

5-00557 Pisano: Dati circa l’imponibile IRPEF ed IRES, nonché circail relativo gettito degli immobili, suddiviso per categorie catastali.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’interrogazione in esame si chiededi fornire, tra l’altro, i dati relativi al-l’« imponibile IRPEF e IRES associato adogni categoria catastale », nonché quelliconcernenti la « distribuzione, per catego-ria catastale, degli immobili appartenentialle società, alle ONLUS e alle societàesenti ».

Al riguardo, si ritiene opportuno rap-presentare che le informazioni richieste,per quanto attiene agli aspetti di compe-tenza del Settore Territorio dell’Agenziadelle Entrate sono state fornite in occa-sione dell’Audizione del Direttore del-l’Agenzia, tenutasi il 4 giugno 2013 pressola VI Commissione Finanze e Tesoro delSenato, nell’ambito della indagine cono-scitiva sulla tassazione degli immobili.

Nel rimandare per gli approfondimentinecessari, alle tabelle di dettaglio allegatealla citata Audizione, che si allegano, sievidenzia che le stesse riportano i dati al31 dicembre 2012, contenenti – in rela-

zione a categorie catastali raggruppate percoefficienti omogenei ai fini del calcoloIMU – anche l’informazione complessivadel corrispondente imponibile catastale,sia ai fini dell’imposta sui redditi che aifini della stessa IMU.

Le menzionate tabelle riepilogative con-tengono, rispettivamente, i dati complessividelle unità immobiliari urbane, nonché idati relativi a quelle intestate a personefisiche e a persone non fisiche.

A tale riguardo, l’Agenzia delle EntrateSettore Territorio, evidenzia che nell’am-bito di quest’ultima categoria non vienefornita indicazione sulla natura giuridica(ONLUS, società esenti o meno eccetera)dei soggetti ivi ricompresi, la cui distin-zione non è presente negli archivi cata-stali.

Tanto rappresentato, l’Agenzia è a di-sposizione per eventuali chiarimenti e ul-teriori contributi.

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Al riguardo, anche il Dipartimentodelle finanze ha fornito taluni dati che siriportano a seguire.

Dati di dettaglio sulla distribuzione de-gli immobili per categoria catastale, nu-merosità, rendita catastale e valori impo-nibili sono disponibili nelle pubblicazionidell’Agenzia delle Entrate scaricabili alsito:

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Documentazione/omi/Pubblicazioni/Statistiche+catastali/

Le suddette « Statistiche catastali » rap-presentano una sintesi completa sull’entitàe le caratteristiche dello stock dei fabbri-cati, censiti nella banca dati del CatastoEdilizio Urbano aggiornato al 31 dicembre2011. Queste informazioni riguardano untotale di oltre 69 milioni di beni fra unitàimmobiliari urbane ed altre tipologie im-mobiliari che non producono reddito edelle quali si forniscono: la numerosità

dello stock, la consistenza fisica (« vani »,superfici o volumi a secondo delle cate-gorie tipologiche) e la correlata base im-ponibile fiscale determinata dal Catasto (la« rendita catastale »). Questi dati, detta-gliati per categoria catastale, ovvero pertipologia e/o destinazione d’uso dell’immo-bile, ed elaborati su base provinciale e percapoluogo, costituiscono le « statistichecensuarie » che rappresentano il dato am-ministrativo-censuario riportato nelle ban-che dati:

per quanto riguarda gli imponibiliIRPEF degli immobili non si dispone diinformazioni di dettaglio per categoriacatastale, atteso che nelle dichiarazioni deiredditi il contribuente è tenuto ad indicareil reddito derivante dai redditi da fabbri-cati ma non la relativa categoria catastale;

per quanto riguarda gli imponibiliIRES relativi agli immobili patrimonio percategorie catastali, informazioni di detta-

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glio non sono ricostruibili a partire dalledichiarazioni dei redditi. Infatti le impresefanno concorrere all’imponibile la renditacatastale dei suddetti immobili senza di-stinta evidenziazione della tipologia, dellarelativa categoria catastale o della desti-nazione di uso (ovvero se siano locati omeno);

per quanto riguarda la distribuzioneper categoria catastale degli immobili ap-partenenti alle società, alle ONLUS e allesocietà esenti, con riferimento a tutte lecategorie catastali, alcune elaborazionisono presentate nel capitolo 4 « Distribu-zione della proprietà e del reddito deiproprietari » del volume « Gli immobili inItalia 2011 » curato dal Dipartimento delleFinanze e dall’Agenzia del Territorio (pa-

gina 153 e seguenti) disponibile al sito webdel Dipartimento delle Finanze:

http://www.finanze.gov.it/export/download/Redditi_e_immobili/Gli_immo-bili_in_Italia_2011_-_capitolo_4.pdf

Nella pubblicazione « Gli immobili inItalia » (disponibile anche per l’anno 2012al sito http://www.finanze.gov.it/export/fi-nanze/Per_conoscere_il_fisco/studi_stati-stiche/Redditi_e_immobili/Immobili_anno_2012.htm) è riportataun’analisi della distribuzione del patri-monio immobiliare e del reddito deiproprietari, distinguendo le proprietàdelle persone fisiche e dei soggetti diversidalle persone fisiche.

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ALLEGATO 6

5-00558 Causi e Miccoli: Iniziative per garantire trasparenza in meritoalla cessione del Credito Fondiario Spa e per tutelare i lavoratori

coinvolti.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’interrogazione a risposta imme-diata in Commissione l’onorevole Causi edaltri, nel ripercorrere le vicende societarierelative al Credito Fondiario spa (FonSpa),si sofferma sulle recenti notizie in meritoalle trattative tra Morgan Stanley – con-trollante di FonSpa – e la Tages Invest-ment SGR per la vendita dell’intermedia-rio. Chiedono, pertanto, al Governo diassumere iniziative per garantire la tra-sparenza del processo di vendita e tutelareadeguatamente i lavoratori di FonSpa.

Al riguardo, la Segreteria del ComitatoInterministeriale per il Credito ed il Ri-sparmio, sentita la Banca d’Italia, ha co-municato che l’Organo di Vigilanza valutaattentamente i progetti di acquisizionedelle partecipazioni al capitale delle ban-che con riferimento alla sana e prudentegestione delle aziende interessate dalleoperazioni di riassetto.

In tale ambito, vengono considerati idiversi profili concernenti la sostenibilità

del piano industriale, la qualità e la soli-dità dei candidati acquirenti.

Morgan Stanley è da tempo alla ricercadi potenziali acquirenti di FonSpa; labanca americana ha sempre offerto allecontroparti la propria disponibilità a con-ferire al momento della cessione una con-grua dotazione patrimoniale di FonSpafinalizzata a consentire agli acquirenti dimantenere una quota significativa dell’at-tuale compagine del personale. Tuttavia, idiversi tentativi finora posti in essere nonhanno ottenuto esito positivo.

Attualmente, sono in corso ulteriori ini-ziative da parte di Morgan Stanley per lacessione di Fonspa ad altri soggetti poten-zialmente interessati a realizzare, tramitela stessa azienda, un progetto industrialefinalizzato al rilievo e alla gestione di cre-diti problematici di natura bancaria.

Tale iniziativa verrà valutata dallaBanca d’Italia con riferimento alla soste-nibilità dei piani di rilancio della banca.

Giovedì 11 luglio 2013 — 133 — Commissione VI

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VII COMMISSIONE PERMANENTE

(Cultura, scienza e istruzione)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 134

SEDE CONSULTIVA:

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 11 luglio 2013.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle9.50 alle 10.10.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Giancarlo GALAN. – Interven-gono il Ministro dei beni e delle attivitàculturali e del turismo Massimo Bray, ilsottosegretario di Stato per l’istruzione,l’università e la ricerca Marco Rossi-Doriae il sottosegretario di Stato dei beni e delleattività culturali e del turismo SimonettaGiordani.

La seduta comincia alle 13.40.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio

dell’economia.

C. 1248 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato, da ul-timo, nella seduta del 9 luglio 2013.

Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), rela-tore, illustra una proposta di parere favo-revole con condizioni e osservazioni, voltaa recepire le considerazioni espresse nelcorso della discussione (vedi allegato).

Il sottosegretario Marco ROSSI-DORIApreannuncia il parere favorevole nel me-rito della condizione n. 2, in quanto l’im-porto di 100 milioni di euro l’anno diven-terebbe la soglia minima anziché la sogliamassima, pur rappresentando che la pre-visione comporta oneri e va pertanto vavalutata. Propone quindi di trasformare lacondizione in osservazione. Nello stessosenso, è favorevole nel merito alla condi-zione n. 3, pur comportando oneri cherichiedono un impegno collegiale del Go-verno ai fini della copertura. È favorevolequindi alla condizione n. 4, mentre sullacondizione n. 10, nel precisare che larazionalizzazione dei servizi di pulizia at-tuata mediante Convenzioni Consip non vacomunque a detrimento dei servizi stessi,preannuncia che si può comunque valu-

Giovedì 11 luglio 2013 — 134 — Commissione VII

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tare la possibilità di individuare una di-versa copertura finanziaria per l’inter-vento normativo. Si dichiara quindi favo-revole alla condizione n. 11 e preannuncianulla osta sulla condizione n. 12.

Con riferimento alle osservazioni, sot-tolinea che l’osservazione di cui alla let-tera a) andrebbe espunta, poiché ai sensidell’articolo 11, comma 4-sexies del decre-to-legge n. 179 del 2012 nel Fondo unicoper l’edilizia scolastica confluiscono tuttele risorse iscritte nel bilancio dello Statocomunque destinate a finanziare interventidi edilizia scolastica. Precisa, al riguardo,che i fondi che l’INAIL destina – nell’am-bito degli investimenti immobiliari previstidal piano di impiego dei fondi disponibilidi cui all’articolo 65 della legge n. 153 del1969 – ad un piano di edilizia scolastica,non possono confluire nel Fondo unicodell’edilizia perché non facenti parte delbilancio dello Stato. Assicura, peraltro, chesarà certamente previsto il coordinamentodel MIUR tra gli interventi rientranti nelprogramma nazionale annuale finanziatidal fondo unico e gli ulteriori interventiprevisti dal piano di edilizia ai sensi del-l’articolo 18, comma 8, del decreto legge inesame. Esprime quindi nulla osta sullaosservazione di cui alla lettera b), mentrein ordine alla successiva osservazione pre-vista dalla lettera c), come evidenziato daicompetenti uffici della Presidenza delConsiglio dei Ministri, l’articolo 47 deldecreto legge 21 giugno 2013, n. 69, recamodifiche non sostanziali; pertanto la re-lativa previsione nel provvedimento nonappare la sede più idonea per ridefinire lacompetenza del Coni. Sull’osservazioneprevista dalla lettera d), esprime nullaosta, ritenendo che il tutto può esserespecificato nei bandi attuativi. Ritiene,invece, che l’osservazione di cui alla letterae) potrebbe essere soppressa, consideratoche i requisiti per l’accesso al beneficioindicato nella norma ivi richiamata sonogià altamente selettivi. Il medesimo bene-ficio sarà attribuito quindi solo fino adesaurimento delle risorse; in subordine,propone di sostituire nell’osservazione incommento le parole « si individui », con leseguenti: « si valuti la possibilità di in-

dividuare ». Aggiunge che l’osservazioneprevista dalla lettera f) andrebbe sop-pressa, poiché nel testo del decreto è giàchiaramente espresso che sono potenzialisoggetti beneficiari della borsa anche glistudenti iscritti a corsi di laurea magi-strale a ciclo unico, fra i quali rientranoquelli indicati nel parere. Esprime infinenulla osta sulla osservazione di cui allalettera g).

Il sottosegretario Simonetta GIORDANIesprime apprezzamento per il lavorosvolto dalla Commissione, condividendo laproposta di parere favorevole con condi-zioni e osservazioni, predisposta dal rela-tore. Rappresenta quindi l’impegno anome del Governo, per le parti di com-petenza, a farsi carico dell’attuazione delleprevisioni stabilite, con particolare riferi-mento agli interventi in materia di taxcredit.

Elena CENTEMERO (PdL) preannun-cia, anche a nome del proprio gruppo, ilvoto favorevole sulla proposta di pareredel relatore, che recepisce anche le indi-cazioni da lei espresse. Ribadisce in par-ticolare l’esigenza di mantenere la formu-lazione dell’osservazione cui alla lettera e),relativa all’assegnazione delle borse di mo-bilità.

Nicola FRATOIANNI (SEL) ritiene di-scutibile innanzitutto la modalità con laquale è stato affrontato l’esame del prov-vedimento in discussione. Richiamaquanto già evidenziato nel corso delladiscussione, preannunciando, anche anome del suo gruppo, l’astensione sullaproposta di parere del relatore.

Luigi GALLO (M5S) si associa ai rin-graziamenti espressi alla relatrice per ilproficuo lavoro svolto, che ha tenuto contodi alcune delle considerazioni espresseanche da rappresentanti del suo gruppo.Rileva peraltro che rimangono ancora insospeso le questioni relative all’articolo 58,in riferimento all’affidamento a soggettiesterni di servizi che potrebbero esserisvolti da personale scolastico. Preannunciaquindi, anche a nome dei deputati del suo

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gruppo, l’astensione sulla proposta di pa-rere del relatore.

Manuela GHIZZONI (PD) rileva che leosservazioni di cui alle lettere e) ed f)risultano necessarie, per evitare di esclu-dere alcune classi di laurea dalla assegna-zione delle borse di mobilità.

Il sottosegretario Marco ROSSI DORIAsi riserva di svolgere un approfondimentoal riguardo.

Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), rela-tore, ringrazia i colleghi e i rappresentanti

del Governo per gli interventi svolti, con-fermando la propria proposta di parere.Assicura che i suggerimenti dei rappresen-tanti dell’Esecutivo, in particolare del sot-tosegretario Rossi Doria, potranno esseretenuti in considerazione nel corso del-l’esame del provvedimento nelle Commis-sioni di merito.

La Commissione approva quindi la pro-posta di parere favorevole con condizionie osservazioni del relatore (vedi allegato).

La seduta termina alle 14.05.

Giovedì 11 luglio 2013 — 136 — Commissione VII

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ALLEGATO

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.C. 1248 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VII Commissione (Cultura, scienza eistruzione),

esaminato, per le parti di propriacompetenza, il disegno di legge C. 1248Governo, di conversione del decreto-legge21 giugno 2013, n. 69, recante « Disposi-zioni urgenti per il rilancio dell’econo-mia »;

rilevato che il provvedimento prevedeun insieme coordinato di interventi sulivelli ed ambiti differenti per sostenere ilrilancio dell’economia italiana, tra i qualiun ampio e qualificato spettro riguardol’istruzione, l’università e la ricerca, ilpatrimonio culturale, il turismo, lo spet-tacolo e il cinema, lo sport, l’Agendadigitale;

considerato che da più parti vieneavanzata l’idea del ruolo della cultura edel turismo per la ripresa dello sviluppo eil superamento della grave crisi economicain cui si trova il Paese e su come questaprospettiva rappresenti un elemento nuovoe importante che il Parlamento, il Go-verno, le istituzioni di ricerca, le Univer-sità e gli istituti culturali debbono sapercogliere e valorizzare;

rilevato che, per investire sul futurodelle nuove generazioni, è necessario so-stenere l’istruzione, in linea con il disegnodi sviluppo tracciato dalla Strategia Eu-ropa 2020, di crescita intelligente, soste-nibile e inclusiva e prima di tutto com-battere l’alto tasso di dispersione scola-stica che in alcune Regioni del nostroPaese raggiunge una percentuale allar-mante;

premesso che mettere al centro dellaripresa il settore della cultura significapromuovere azioni concrete, ed oggi, conl’esame del provvedimento in questione, siha la possibilità di tradurre in una visioneunitaria e strategica l’articolato, affinchéla cultura sia considerata oltre che impre-scindibile per la crescita della società,motore di crescita in termini economici;non un peso ma uno stimolo allo sviluppo;

considerato che l’articolo 13, relativoall’agenda digitale, rappresenta una poten-ziale occasione per discutere concreta-mente sulla digitalizzazione del patrimo-nio culturale che costituisce un campo digrande rilevanza nell’innovazione e speri-mentazione delle tecnologie della comuni-cazione e dell’informazione, consentendoun uso creativo, intelligente e diversificatodel patrimonio culturale stesso in grado disostenere lo sviluppo di una industriacreativa di qualità coerente con le sceltesottese alla nuova programmazione dellaricerca europea (2014-2020);

considerata la situazione di grandesofferenza in cui versano le infrastruttureculturali (biblioteche, archivi e musei), siauspica l’inserimento di una norma per illoro rilancio;

si rileva che la soppressione del ri-ferimento alla « sagoma », di cui all’arti-colo 30 – anche se di interesse indirettoper la Commissione – ancorché applicataa beni non culturali, potrebbe determinareun impatto molto forte sui contesti urbani,producendo una grave alterazione del tes-suto urbanistico delle città;

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preso atto della disposizione in ma-teria di Fondo per gli impianti sportivi dicui all’articolo 47;

valutate favorevolmente le disposi-zioni di cui all’articolo 57 a favore dellaricerca per lo sviluppo del Paese e asostegno delle imprese e sottolineata l’im-portanza di considerare all’interno di taleprovvedimento progetti relativi al settoredelle così dette Humanities quali elementidi eccellenza della produzione culturaleitaliana;

apprezzate le disposizioni di cui al-l’articolo 58, con le quali è allentato ilblocco al turn over sia per le università siaper gli enti di ricerca, che elevano, perl’anno 2014, dal 20 al 50 per cento il limitedi spesa, previsto dall’articolo 66, commi13-bis e 14, del decreto-legge n.112 del2008, rispetto alle cessazioni del prece-dente anno;

preso atto positivamente delle dispo-sizioni di cui all’articolo 59 finalizzateall’erogazione di borse per la mobilità infavore di studenti,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) si individuino risorse aggiuntive dadestinare all’erogazione delle misure fi-scali del tax credit e del tax shelter avantaggio dell’industria cinematograficanella misura precedentemente stanziata di90 milioni di euro;

2) in merito all’articolo 18, comma 8,si specifichi che il fondo sia di « almeno »100 milioni di euro l’anno;

3) in merito all’articolo 18, comma 8,si preveda, inoltre, una norma che assicuriuna deroga al patto di stabilità degli entilocali relativa agli interventi di ediliziascolastica per consentire l’utilizzo virtuosodelle risorse già disponibili in bilancio ogià assegnate;

4) altresì, si espliciti che il Fondo dicui all’articolo 18, comma 8, sia utilizzato

anche per la messa in sicurezza di immo-bili già esistenti; si individuino, altresì,criteri uniformi e trasparenti di intervento,assicurandone la pubblicazione sul sito delMIUR e una uniforme distribuzione alivello territoriale;

5) si preveda fra gli interventi perl’agenda digitale italiana l’elemento del« patrimonio culturale » fra quelli di inte-resse del provvedimento;

6) si riconosca relativamente all’im-plementazione dell’Agenda Digitale nel si-stema nazionale di istruzione la funzionespecifica dell’Istituto nazionale di docu-mentazione, innovazione e ricerca educa-tiva (INDIRE);

7) si preveda il ripristino dei comitatitecnici e degli altri organi collegiali ope-ranti presso il Ministero dei beni e delleattività culturali e del turismo per con-sentire il corretto funzionamento del con-siglio superiore dei beni culturali;

8) si preveda l’eliminazione dal-l’elenco ISTAT di enti fondazioni e istituticulturali per salvarne l’autonomia gestio-nale;

9) per le disposizioni di cui all’arti-colo 39, comma 2, si valuti l’opportunità dirivedere il termine di 45 giorni fissato perl’espressione del parere da parte del so-printendente per una corretta gestione etutela del territorio ripristinando l’origi-nario termine di 60 giorni e, altresì, sipreveda la facoltà da parte delle ammini-strazioni di mantenere la conferenza deiservizi in caso di mancato parere;

10) si aggiunga tra le finalità dellaricerca di cui all’articolo 57, comma 1, ilsostegno in favore di progetti di ricerca incampo umanistico, artistico e musicale,con particolare riferimento alla digitaliz-zazione e messa on line dei prodotti delpatrimonio culturale e artistico;

11) si riveda la disposizione dell’ar-ticolo 58, comma 5, che riduce drastica-mente le risorse per i servizi esternalizzatidi pulizia e di servizi ausiliari nelle isti-tuzioni scolastiche;

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12) si intervenga al fine di incremen-tare il fondo di finanziamento ordinariodelle università statali assestato al 2012 econseguentemente, si anticipi al 2014 unturn over al cento per cento, nel rispettodei vincoli di bilancio e di pareggio dibilancio;

13) si rivedano i criteri di assegna-zione delle borse di mobilità disposte dal-l’articolo 59 prevedendo una graduatorianazionale, e si introduca un programmanazionale di sostegno al diritto allo studiodegli studenti capaci e meritevoli, secondoi principi costituzionali;

14) si individuino progetti, procedi-menti e atti che, nell’ambito degli istituti edelle scuole di ogni ordine e grado, delleistituzioni educative e delle istituzioni uni-versitarie dell’intero sistema nazionale diistruzione, sviluppino i programmi europeiindividuati dalla Strategia Europea 2020,dell’iniziativa ET2020, nel Programmadella Commissione Europea, nel Pro-gramma dei 18 mesi e nella Relazione dipartecipazione dell’Italia all’Unione Euro-pea, con particolare riferimento alla mo-bilità, all’occupabilità dei giovani e allaformazione nel personale di competenzerelative alla progettazione europea e al-l’utilizzo dei fondi comunitari;

e con le seguenti osservazioni:

a. all’articolo 18, comma 8, si chia-risca il rapporto fra il piano di ediliziascolastica previsto dal comma citato e idue piani di cui all’articolo 53 del decretolegge n. 5 del 2012 e, altresì, si valuti lapossibilità di prevedere il coinvolgimentodella Conferenza Unificata;

b. si prevedano interventi finalizzatialla tutela e alla fruizione dei siti italianiUnesco volti alla diffusione e alla valoriz-zazione della loro conoscenza nell’ambitodelle istituzioni scolastiche, anche attra-verso il sostegno ai viaggi di istruzione ealle attività culturali delle scuole;

c. si valuti, in merito alle disposizionidi cui all’articolo 47, la possibilità dioperare anche su società sportive senzapersonalità giuridica e di considerare lacompetenza del Coni necessaria solo per leassociazioni iscritte al registro del Coni;

d. rispetto all’articolo 57, comma 1,lettera c) si chiarisca l’ambito dei progettidi social innovation, facendo rientrare fraquesti anche i progetti scolastici, culturali,turistici e relativi ai servizi alla persona;

e. si individui, tra i criteri per l’as-segnazione di borse di mobilità per ilsostegno degli studenti universitari meri-tevoli, capaci e privi di mezzi, anchel’ammissione ai collegi universitari comeprevisto dalla legge n. 240 del 30 dicembre2010, articolo 4, comma 4;

f. si chiarisca se sono inclusi nellapossibilità di ricevere le borse di mobilità,di cui all’articolo n. 59, anche gli studentiiscritti ai corsi di laurea magistrale a ciclounico in scienze della formazione primariae ai corsi della classe di laurea magistralea ciclo unico in conservazione e restaurodei beni culturali;

g. rispetto all’articolo 60 comma 2, sivaluti l’opportunità di reperire risorse ade-guate finalizzate allo svolgimento da partedell’ANVUR delle nuove funzioni ad essoassegnate.

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VIII COMMISSIONE PERMANENTE

(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (AlleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147

ALLEGATO 2 (Proposta di parere alternativa presentata dai deputati del MoVimento 5 Stelle) . . . 154

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana el’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura relativo alfunzionamento in Italia, a Perugia, dell’UNESCO Programme Office on Global WaterAssessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme fatto a Parigiil 12 settembre 2012. C. 1247 Governo, approvato dal Senato (Alla III Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143

ALLEGATO 4 (Proposta di parere alternativa presentata dai deputati del MoVimento 5 Stelle) . . . 165

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 146

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Ermete REALACCI. — Interven-gono il sottosegretario di Stato per le in-frastrutture e i trasporti, Rocco Girlanda, eil sottosegretario di Stato per l’ambiente e latutela del territorio e del mare, MarcoFlavio Cirillo.

La seduta comincia alle 13.35.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio

dell’economia.

C. 1248 Governo.

(Alle Commissioni riunite I e V).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizioni e con osserva-zioni).

La Commissione prosegue l’esame pro-seguito nella giornata di mercoledì 10luglio scorso.

Chiara BRAGA (PD), relatore, prelimi-narmente, ribadisce un giudizio di nettacontrarietà sul modo di operare del Go-verno che ancora una volta ha predispostoun decreto-legge omnibus, il quale, purincidendo in modo significativo su materiedi stretta competenza dell’VIII Commis-sione, di fatto, pone la Commissione stessain condizioni di non poter esercitare inmodo approfondito ed efficace i propricompiti. Presenta, quindi, una proposta diparere favorevole con condizioni e conosservazioni, (vedi allegato 1) che illustrasinteticamente, dichiarando la propria di-sponibilità a prendere in considerazioni glieventuali suggerimenti e proposte integra-

Giovedì 11 luglio 2013 — 140 — Commissione VIII

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tive o modificative che dovessero emergerenel corso del dibattito.

Paolo GRIMOLDI (LNA) chiede al re-latore di fornire chiarimenti in ordine alcontenuto della osservazione di cui allalettera g) della proposta di parere, mani-festando la propria contrarietà nel caso incui si intendesse proporre di circoscriveregli incentivi cosiddetti CIP-6 ai soli im-pianti di termovalorizzazione ubicati nellearee interessate da situazioni di emergen-za-rifiuti.

Alessandro BRATTI (PD) giudica favo-revolmente, a differenza del collega Gri-moldi, quanto previsto nella osservazionedi cui alla lettera g) della proposta diparere presentata dal relatore. Fermo re-stando, infatti, il proprio giudizio netta-mente negativo sulle misure distorsive chesono state adottate in passato e che hannoconsentito anche agli inceneritori di be-neficiare degli incentivi CIP-6, ritiene cheoggi sia necessario circoscriverle almenoalle sole situazioni in cui la presenza diquesti impianti si giustifica per l’esistenzadi situazioni emergenziali.

Roberto MORASSUT (PD) invita il rela-tore ad inserire nella proposta di parereuna condizione volta a prevedere all’arti-colo 30 una novella al decreto del Presi-dente della Repubblica 380 del 2001 persostituire il riferimento alla volumetria conquello alla superficie utile lorda (SUL), rite-nendo che tale riferimento sia più congruosoprattutto nei casi di demolizione e sosti-tuzione di edifici già esistenti.

Massimo Felice DE ROSA (M5S) pre-senta, a nome dei deputati del gruppoMoVimento 5 Stelle, una proposta di pa-rere alternativa (vedi allegato 2), che illu-stra sinteticamente. Si sofferma, quindi, sualcuni aspetti della proposta di parerepresentata dal relatore, a partire da quellirelativi alle disposizioni in tema di utiliz-zazione delle terre e rocce da scavo, aquelle in tema di incentivi CIP-6, a quellein tema di modifica alla normativa ediliziae urbanistica, giudicandoli deboli correttivi

all’impianto complessivo di un provvedi-mento che, a suo avviso, andrebbe invecefortemente contrastato.

Salvatore MATARRESE (SCpI), dopoavere ringraziato il relatore per l’ottimolavoro svolto, si dichiara contrario alla sop-pressione del comma 2 dell’articolo 30 chesi muove nella giusta prospettiva della sem-plificazione. Esprime poi un orientamentofavorevole al mantenimento della norma dicui all’articolo 39, ritenendo coerente con lefinalità di accelerazione della realizzazionedelle opere pubbliche la prevista semplifi-cazione delle procedure per il rilascio delleautorizzazioni paesaggistiche, ivi compresal’eliminazione del ricorso alla conferenzadei servizi di cui al comma 1, numero 3) delmedesimo articolo.

Alessandro ZAN (SEL), preliminar-mente, esprime rammarico per la ristret-tezza dei tempi a disposizione della Com-missione per l’esame del decreto-legge. Purapprezzando, inoltre, lo sforzo compiutodal relatore, in sede di predisposizionedella proposta di parere, per introdurreelementi correttivi al provvedimento inesame, conferma il giudizio negativo delsuo gruppo su un provvedimento che ri-schia, soprattutto nelle materie di compe-tenza della Commissione, di accentuare iprocessi di deregolamentazione selvaggiaavviati dai Governo Berlusconi e Monti insettori delicati e importanti come quellirelativi al governo del territorio, all’ediliziae alla realizzazione delle infrastrutture.Preannuncia, per questo, il voto contrariodel gruppo di Sinistra e Libertà sullaproposta di parere presentata del relatore.

Enrico BORGHI (PD) si associa, anzi-tutto, alle critiche rivolte da altri colleghiin ordine alla ristrettezza dei tempi con-cessi alla Commissione per l’esame delprovvedimento, nonché in ordine all’ete-rogeneità del suo contenuto, che ha esau-torato il ruolo di tutte quelle Commissioniche, come la Commissione Ambiente, chenon sono risultate assegnatarie in sedereferente del provvedimento medesimo.

Giovedì 11 luglio 2013 — 141 — Commissione VIII

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Sottolinea, tuttavia, lo sforzo positivocompiuto dal relatore nella predisposi-zione di un parere articolato e puntuale,che migliora in punti decisivi il decreto-legge e che auspica possa essere fattoproprio dalle Commissioni di merito, an-che in attuazione degli accordi preceden-temente intervenuti in sede politica.Chiede quindi al relatore di valutare l’op-portunità di inserire nella proposta diparere tre ulteriori condizioni e osserva-zioni: la prima, diretta a reintegrare laregione Piemonte di 70 milioni di euro daessa anticipati per la realizzazione diopere infrastrutturali; la seconda, diretta agarantire che l’utilizzazione delle risorsedel cosiddetto « Fondo revoche » sia prio-ritariamente finalizzata alla realizzazionedi opere oggetto di concertazione con glienti locali; la terza, infine, diretta adescludere la necessità della specifica au-torizzazione richiesta dal codice dei beniculturali e paesaggistici per la realizza-zione degli interventi di manutenzioneidraulica negli alvei dei corsi d’acqua inaree ricomprese nei piani di assetto idro-geologico.

Cosimo LATRONICO (PdL) richiamatutti i colleghi alla necessità di teneresempre presente che il filo conduttore ditutte le disposizioni contenute nel decreto-legge in esame è quello della accelerazionedei tempi di realizzazione delle operepubbliche e della semplificazione, ovunquepossibile, della normativa e delle proce-dure amministrative che spesso causanoritardi nello svolgimento di attività econo-miche. Sotto questo profilo, esprime per-plessità su alcune delle condizioni conte-nute nella proposta di parere presentatadal relatore, da quelle relative alle normedi semplificazione delle attività edilizie aquelle relative alla regolamentazione delleattività dei concessionari autostradali. In-siste, inoltre, affinché nella condizione 5)si preveda l’innalzamento fino al limite di10.000 abitanti della platea dei comuni chepossono beneficiare del cosiddetto « pro-gramma 6.000 campanili ». Conclude,quindi, chiedendo al relatore di valutarel’opportunità di inserire un’ulteriore con-

dizione nella proposta di parere diretta adincludere le aviosuperfici, vale a dire learee idonee alla partenza e all’approdo diaeromobili, che non appartengono al de-manio aeronautico, fra le sorgenti di emis-sioni sonore soggette a disciplina regola-mentare ai sensi della legge n. 447 del1995 in materia di inquinamento acustico.

Tino IANNUZZI (PD) invita il relatorea sottolineare, nelle premesse del parere,che occorre evitare nuovi e ulteriori de-creti-legge di contenuto così ampio edeterogeneo.

Il sottosegretario Rocco GIRLANDAesprime un orientamento complessiva-mente favorevole sulla proposta di parerecome riformulata dal relatore, fatta ecce-zione per la condizione numero 4), lad-dove si chiede il coinvolgimento della Con-ferenza unificata Stato, regioni e autono-mie locali nella programmazione degli in-terventi di messa in sicurezza degli edificiscolastici, per la condizione numero 9),laddove si chiede la modifica in sensoeccessivamente restrittivo della norma dicui all’articolo 30, comma 1, lettera a),nonché, infine, per la richiesta di innal-zamento fino all’80 per cento della quotadei lavori che i concessionari autostradalisono tenuti ad affidare a terzi con pro-cedure di gara.

Il sottosegretario Marco Flavio CI-RILLO segnala al relatore l’opportunità dimodificare, per ragioni di compatibilitàcon la normativa europea, il testo dellacondizione numero 15), sostituendol’espressione « due anni » in essa contenutacon l’espressione « un anno ».

Enrico BORGHI (PD), nel prendere attodi quanto dichiarato dai rappresentantidel Governo, ribadisce a nome dei deputatidel gruppo del Partito democratico labontà della scelta operata dal relatore, conriferimento all’attuazione del piano di ri-qualificazione e messa in sicurezza degliimmobili destinati all’edilizia scolastica, dichiedere il coinvolgimento diretto degli

Giovedì 11 luglio 2013 — 142 — Commissione VIII

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organismi della rappresentanza nazionaledelle istituzioni territoriali.

Cosimo LATRONICO (PdL) invita ilrelatore a valutare attentamente l’orienta-mento espresso dal sottosegretario Gir-landa in ordine al contenuto della condi-zione numero 4) della proposta di parere.

Il sottosegretario Marco Flavio CI-RILLO si dichiara d’accordo con quantodetto dal collega Girlanda in ordine allacondizione numero 4) contenuta nella pro-posta di parere, come riformulata dalrelatore.

Chiara BRAGA (PD), relatore, alla lucedel dibattito svolto, presenta una nuovaformulazione della proposta di parere concondizioni e osservazioni (vedi allegato 3).

Ermete REALACCI, presidente, avverteche l’eventuale approvazione della propo-sta di parere del relatore precluderà lavotazione della proposta di parere alter-nativa presentata.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole con condizioni e conosservazioni, come riformulata dal rela-tore, risultando conseguentemente pre-clusa la proposta alternativa di parerepresentata dai deputati del MoVimento 5Stelle.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’intesa tra il

Governo della Repubblica italiana e l’Organizzazione

delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la

Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Peru-

gia, dell’UNESCO Programme Office on Global Wa-

ter Assessment, che ospita il Segretariato del World

Water Assessment Programme fatto a Parigi il 12

settembre 2012.

C. 1247 Governo, approvato dal Senato.

(Alla III Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Luigi DALLAI (PD), relatore, rileva chela Commissione è chiamata ad esaminareil disegno di legge C. 1247 recante l’auto-rizzazione alla ratifica del Protocollo d’in-tesa tra l’UNESCO ed il Governo italianorelativo al funzionamento, a Perugia, delSegretariato del Programma mondiale divalutazione delle acque denominatoWWAP (World Water Assessment Pro-gramme) sottoscritto a Parigi il 12 settem-bre 2012.

Al riguardo, osserva preliminarmenteche il Programma di Valutazione delleRisorse Idriche Mondiali, fondato nel2000, è uno dei quattro programmi in cuisi articola UN-Water, il meccanismo inter-agenzia delle Nazioni Unite incaricato dicoordinare le attività relative all’acquaall’interno del sistema ONU. Ospitato dal-l’UNESCO, il WWAP supervisiona le que-stioni legate all’acqua dolce per dare rac-comandazioni, sviluppare casi di studio,rafforzare la capacità di valutazione suscala nazionale e informare sui processidecisionali a riguardo. L’UNESCO, infatti,ha avviato tale programma permanente divalutazione dell’acqua nell’ambito del si-stema delle Nazioni Unite, al fine di ve-rificare il raggiungimento dell’obiettivo delMillennio consistente nella riduzione, en-tro il 2015, della quota di popolazione chenon ha a disposizione acqua potabile si-cura, nonché di perseguire l’arresto dellosfruttamento non sostenibile delle risorseidriche.

Il principale prodotto del WWAP è ilRapporto sullo Sviluppo delle Risorse Idri-che Mondiali (WWDR). Il Rapporto, arti-colandosi in una componente tematica, inuna metodologica e in casi di studio,fornisce una visione aggiornata dello stato,dell’uso e della gestione delle risorse diacqua dolce nel mondo. Dopo le primequattro edizioni, rilasciate a cadenzatriennale a partire dal 2003 (la più recentenel 2012), è previsto che dal 2014 ilWWDR avrà cadenza annuale.

Fa presente che, come precisato nellarelazione illustrativa che correda il dise-gno di legge di autorizzazione alla ratificaapprovato dal Senato il 19 giugno 2013, ilProgramma mondiale di valutazione delle

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acque ha avuto sede temporanea a Parigi,presso l’UNESCO, dal 2000 al 2007. Inquell’anno il WWAP si è insediato a Pe-rugia, sede approvata all’unanimità nelfebbraio 2006 dal Consiglio di coordina-mento del Programma mondiale di valu-tazione delle acque. L’insediamento a Pe-rugia è avvenuto in virtù di un Accordofiduciario con l’UNESCO sottoscritto dalMinistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare (MATTM) il 2 feb-braio 2007. Tale Accordo, in attesa deglieffetti di un Protocollo d’intesa tra Go-verno italiano ed UNESCO, impegnava ilMATTM a depositare la cifra annuale di2,5 milioni di euro per tre anni (2007-2009). Un Protocollo tra Italia ed UNESCOfirmato il 21 novembre 2007, tuttavia, nongiunse alla ratifica per difficoltà in buonaparte legate al finanziamento di tali oneri.Da ciò è derivata la necessità di estendereed aggiornare l’accordo di fondi fiduciaritra il Ministero dell’ambiente e della tuteladel territorio e del mare e l’UNESCO del2 febbraio 2007, una prima volta il 14dicembre 2009, quindi il 3 agosto 2010 efinalmente il 3 agosto 2012, con esauri-mento degli effetti di questa ultima esten-sione il 31 dicembre 2012. Un ulterioreaccordo tra la Regione Umbria e l’UNE-SCO (26 luglio 2007) ha messo a disposi-zione di quest’ultima la sede di Villa « LaColombella ». Un nuovo negoziato conl’UNESCO sui contenuti economici delProtocollo 2007 finalizzato al raggiungi-mento della soluzione definitiva della que-stione della permanenza del SegretariatoWWAP a Perugia ha condotto alla firma,il 12 settembre 2012, del nuovo Protocollod’Intesa in esame.

In particolare, riferisce che l’articolo 1del Protocollo d’intesa è dedicato al fun-zionamento del Segretariato WWAP diPerugia: le Parti si accordano per fornirela continuità operativa nella sede di VillaLa Colombella (Perugia) richiamando, perquanto riguarda il funzionamento e lamanutenzione della sede, quanto stabilitonell’Accordo separato tra Regione Umbriae UNESCO del 26 luglio 2007.

L’articolo 2 concerne lo status e l’am-ministrazione del Segretariato WWAP, che

è parte integrante del Segretariato del-l’UNESCO nell’ambito della Divisione dellescienze idrologiche, ed è soggetto al con-trollo e all’autorità dell’UNESCO. Ai sensidel comma 2, il Governo italiano riconoscela personalità giuridica dell’UNESCO Pro-gramme Office e la sua capacità contrat-tuale, di acquisizione e disposizione dibeni nonché di stare in giudizio.

Con l’articolo 3 vengono dettate le di-sposizioni finanziarie: il comma 1 defini-sce l’ammontare del contributo finanziarioche l’Italia si impegna ad erogare all’UNE-SCO per il funzionamento del SegretariatoWWAP in 1,653 milioni di euro l’anno adecorrere dal 2013; il comma 2 individuanel mese di maggio di ogni anno la datadi accredito dei fondi; il comma 3 subor-dina l’erogazione del contributo finanzia-rio alla ratifica dell’Accordo da parte delParlamento italiano, come previsto dallanormativa nazionale.

L’articolo 4 fornisce una lista di obiet-tivi e funzioni del Segretariato WWAP diPerugia. Oltre all’obiettivo generale dellacompilazione del « Rapporto sullo statodelle risorse idriche mondiali » (comma 1)vengono stabilite (comma 2) le funzioniprincipali del Segretariato WWAP, tra lequali si rammentano il supporto agli Statimembri per la valutazione dell’efficienza edell’efficacia di programmi e decisioni na-zionali in materia di politica idrica emonitoraggio dello stato di attuazione deidiversi obiettivi, inclusi gli Obiettivi disviluppo del Millennio; la realizzazione diRapporti sulla situazione delle acque conparticolare riferimento alla disponibilità eall’utilizzo sui singoli piani nazionali; l’as-sistenza agli Stati membri perché svilup-pino e migliorino le capacità di raccolta eanalisi dei dati per le proprie iniziative intema di politica idrica.

L’articolo 5 individua ulteriori possibi-lità di collaborazione tra Italia ed UNE-SCO in ambito WWAP, tra le quali, inparticolare, la produzione di rapporti in-formativi sui progressi conseguiti, su scalasia regionale sia globale, nel raggiungi-mento dei traguardi stabiliti dagli Obiettividi sviluppo del Millennio connessi all’ac-

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qua e l’organizzazione di programmi diformazione su scala regionale e nazionalenello specifico settore.

L’articolo 6 prevede la diffusione daparte di Italia e UNESCO dei risultati dellericerche del Segretariato UNESCO di Pe-rugia, anche tramite la rete globale deiComitati idrologici nazionali.

Ai sensi dell’articolo 7 le Parti sonotenute ad intraprendere un regolare scam-bio di informazioni sulle attività del Se-gretariato UNESCO di Perugia.

L’articolo 8 concede benefici fiscali siaper le attività dell’Ufficio UNESCO diPerugia sia per i funzionari ivi impiegati.In particolare, ai funzionari viene riser-vato un trattamento agevolativo pari aquello previsto per il personale di corri-spondente livello delle organizzazioni in-ternazionali del sistema Nazioni Uniterappresentate in Italia, in aggiunta ai pri-vilegi ed alle immunità stabiliti dalla Con-venzione internazionale del 1947 sui pri-vilegi e le immunità delle agenzie specia-lizzate delle Nazioni Unite alla quale l’Ita-lia ha aderito nel 1985. Le agevolazioniriguardano l’esenzione da tutti i dirittidoganali, le esenzioni garantite alle Am-ministrazioni governative italiane quanto aimposte indirette e tasse e diritti su ope-razioni e transazioni, l’esenzione da ogniforma di imposizione diretta su salari,emolumenti e indennità erogati dall’UNE-SCO Programme Office di Perugia e infinel’esenzione dall’imposta sul valore ag-giunto per gli acquisti all’ingrosso, le pre-stazioni d’opera e gli appalti.

L’articolo 9 disciplina i rapporti dilavoro tra l’UNESCO ed il suo personale inforza presso il Segretariato UNESCO diPerugia, rinviando alla legislazione propriadell’Organizzazione internazionale.

L’articolo 10, che concerne il regola-mento delle controversie relative all’appli-cazione o all’interpretazione del Protocolloin esame, rimette la soluzione delle me-desime, quando impossibile per via ami-chevole, ad un lodo arbitrale inappellabile.

L’articolo 11, infine, reca le disposizionifinali stabilendo che l’Accordo entrerà invigore quando le parti si informeranno,per iscritto, dell’espletamento delle proce-

dure interne previste. La durata dell’attopattizio, emendabile in forma scritta, èindefinita, salvo denuncia scritta conpreavviso di sei mesi. In caso di trasferi-mento del Segretariato WWAP dal terri-torio italiano, il Governo nazionale avrà ildiritto di denunciare, nei termini sopradescritti, il protocollo.

Passando, quindi al contenuto del di-segno di legge di autorizzazione alla rati-fica del Protocollo, osserva che tale dise-gno di legge, approvato dal Senato il 19giugno scorso, consta di quattro articoli.

Gli articoli 1 e 2 contengono, rispetti-vamente, l’autorizzazione alla ratifica el’ordine di esecuzione del Protocollo diIntesa con l’UNESCO per il funzionamentodell’UNESCO Programme Office on GlobalWater Assessment fatto a Parigi il 12 set-tembre 2012. L’articolo 3 reca, invece, lanorma di copertura finanziaria. In parti-colare, il comma 1 quantifica, a partire dal2013, in 2.260 euro annui le spese previstedall’attuazione degli articoli 5 e 7 delProtocollo di intesa, e in 2.313.000 euroannui le spese derivanti dall’attuazionedegli articoli 3 e 8 del medesimo Proto-collo. A tali oneri si provvede medianteriduzione dello stanziamento del fondospeciale di parte corrente, nell’ambito delprogramma « Fondi di riserva e speciali »della missione « Fondi di ripartire » dellostato di previsione del Ministero dell’eco-nomia, utilizzando l’accantonamento rela-tivo al Ministero degli affari esteri. In baseal comma 2, i Ministri degli esteri edell’ambiente e tutela del territorio e delmare sono tenuti al monitoraggio deglioneri derivanti dall’attuazione del provve-dimento, nonché a riferirne al Ministrodell’economia e delle finanze il quale, afronte di scostamenti, sentito il Ministrocompetente, provvede alla copertura fi-nanziaria del maggior onere con la ridu-zione delle dotazioni finanziarie di partecorrente aventi la natura di spese rimo-dulabili di cui all’articolo 21, comma 5,lettera b) della legge n. 196 del 2009.Corrispondentemente è ridotto di pari im-porto, per il medesimo anno, il limitefissato dall’articolo 6, comma 12, del de-creto-legge n. 78 del 2010. Il comma 3

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prescrive che il Ministro dell’economia edelle finanze riferisca senza ritardo alleCamere con apposita relazione, sulle causedegli scostamenti e sull’adozione delle re-lative contromisure.

L’articolo 4 del disegno di legge diratifica dispone, infine, l’entrata in vigoredel provvedimento il giorno successivo aquello della sua pubblicazione in GazzettaUfficiale.

Conclude, quindi, esprimendo un giu-dizio favorevole sul provvedimenti inesame e sottolineando volentieri come lapresenza del Segretariato del WWAP aPerugia abbia aumentato il ruolo e lavisibilità dell’Italia nell’ambito delle istitu-zioni delle Nazioni Unite, incrementando,inoltre, il « networking » con le istituzioniitaliane competenti in materia di acquedolci, come la rete globale di Comitatiidrologici nazionali.

Formula pertanto una proposta di pa-rere favorevole sul provvedimento inesame.

Federica DAGA (M5S), preliminar-mente, esprime alcune critiche in ordinealle attività fino ad oggi svolte dal Segre-tariato del World Water Assessment Pro-gramme, soffermandosi, in particolare, sulfatto che non risulta essere stato pubbli-cato il rapporto sullo stato delle risorseidriche mondiali, che sarebbe dovuto es-sere editato nel 2012. Richiama, quindi, ilGoverno sulla necessità di adoperarsi af-finché sia inserito, fra i compiti del Se-gretariato del World Water Assessment Pro-gramme, lo svolgimento di un’indagine co-

noscitiva internazionale sulle forme di ge-stione del servizio idrico e sui processi inatto di privatizzazione ovvero di ripubbli-cizzazione del servizio medesimo. Pre-senta, quindi, a nome dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle, una propostadi parere alternativa, che illustra sinteti-camente (vedi allegato 4).

Ermete REALACCI, presidente, avverteche l’eventuale approvazione della propo-sta di parere del relatore precluderà lavotazione della proposta di parere alter-nativa presentata.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole del relatore, risultandoconseguentemente preclusa la proposta al-ternativa di parere dei deputati presentatadai deputati del MoVimento 5 Stelle.

La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.50 alle 15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

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ALLEGATO 1

D.L. 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.C. 1248 Governo.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La VIII Commissione,

esaminato, per le parti di compe-tenza, il disegno di legge C. 1248 Governo,di conversione in legge del decreto-legge21 giugno 2013 2013, n. 69, recante « Di-sposizioni urgenti per il rilancio dell’eco-nomia »;

rilevato che nuovamente il Governoha fatto ricorso a un provvedimento d’ur-genza di contenuto eterogeneo che finisceper esautorare il ruolo di quelle Commis-sioni, come la Commissione Ambiente,che, pur significativamente interessatedalle disposizioni del provvedimento, nonrisultano assegnatarie in sede referente evengono pertanto private della possibilitàdi esercitare le proprie prerogative inordine all’istruttoria legislativa;

ritenuto indispensabile che la VIIICommissione possa esercitare il proprioruolo procedendo in tempi rapidi al-l’esame di organici provvedimenti, anchedi iniziativa governativa, afferenti agli am-biti di competenza, e quindi sia in materiadi appalti e di programmazione infrastrut-turale sia in materia di edilizia sia inmateria di ambiente,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) all’articolo 18, sia previsto che iltermine ivi previsto di 30 giorni decorradalla data di conversione in legge delprovvedimento;

2) all’articolo 18, comma 1, aggiun-gere, in fine, il seguente periodo: « IlMinistro delle infrastrutture e dei trasportipresenta semestralmente al Parlamentouna documentazione conoscitiva e unarelazione analitica sull’utilizzazione delFondo di cui al presente comma »;

3) all’articolo 18, comma 2, dopo leparole « del presente comma riguardano »si aggiungano le seguenti: « prioritaria-mente il completamento delle infrastrut-ture di rilevanza strategica nazionale incorso di realizzazione »; inoltre, al mede-simo comma, aggiungere, in fine, il seguenteperiodo: « Gli interventi rispondenti alle fi-nalità di potenziamento dei nodi, dellostandard di interoperabilità dei corridoieuropei e del miglioramento delle presta-zioni della rete e dei servizi ferroviari, sonoin ogni caso riferiti a infrastrutture com-prese nel Programma delle infrastrutturestrategiche di cui alla legge 21 dicembre2001, n. 443 per le quali si sono perfezio-nate le procedure di individuazione con ilcoinvolgimento degli enti territoriali. »;

4) all’articolo 18, il comma 8 siasostituito dal seguente: « 8. Per innalzare illivello di sicurezza degli edifici scolastici,l’INAIL, nell’ambito degli investimenti im-mobiliari previsti dal piano di impiego deifondi disponibili di cui all’articolo 65 dellalegge 30 aprile 1969, n. 153, destina fino a100 milioni di euro per ciascuno degli annidal 2014 al 2016 agli interventi del pianodi messa in sicurezza degli edifici scola-stici di cui all’articolo 53, comma 5, deldecreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 4aprile 2012, n. 35, secondo un programma

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concordato tra la Presidenza del Consigliodei Ministri, d’intesa con i Ministeri del-l’istruzione, dell’università e della ricerca edelle infrastrutture e dei trasporti, e laConferenza unificata Stato, regioni e au-tonomie locali istituita dal decreto legisla-tivo 28 agosto 1997, n. 281. »;

5) all’articolo 18, comma 9, quintoperiodo, sia sostituita la cifra « 500.000 »con la seguente: « 300.000 »; si aggiungano,inoltre, dopo la parola « adeguamento » leseguenti « ivi compresi gli interventi rela-tivi all’adozione di misure antisismiche »;siano inserite, dopo le parole « 5.000 abi-tanti », le seguenti parole: « , le Unioni deiComuni e Unioni Montane »; si aggiunga,in fine, il seguente periodo: « I pagamentirelativi all’attuazione degli interventi di cuial presente comma sono esclusi per l’anno2014, dai limiti del Patto di StabilitàInterno degli enti per la quota di rispettivacompetenza che sarà individuata dal Mi-nistero delle infrastrutture e dei trasportie comunicata al Ministero dell’economia edelle finanze – Dipartimento della Ragio-neria Generale dello Stato. »;

6) all’articolo 18, comma 10, dopo leparole « infrastrutture e dei trasporti » siaggiungano le seguenti: « previo pareredelle Commissioni parlamentari compe-tenti » e si aggiunga, in fine, il seguenteperiodo: « ANAS SpA, presenta semestral-mente al Parlamento una relazione sul-l’attuazione del programma di cui al pre-sente comma »;

7) all’articolo 19, comma 1, lettera a),numero 2), si aggiungano in fine le se-guenti parole: « previa verifica del CIPEsentito il NARS »;

8) al fine di sostenere le imprese cheoperano nel settore delle opere pubblichein un momento di particolare crisi delsettore, all’articolo 26, siano inserite leseguenti modifiche e proposte integrative:

al comma 2, si sostituisca la letteraa) con la seguente:

a) al comma 9-bis:

1) al primo e secondo periodo, leparole: « 31 dicembre 2013 », sono sosti-tuite dalle seguenti: « 31 dicembre 2015 »;

2) al primo periodo, le parole « aimigliori cinque anni del decennio » sonosostituite dalle seguenti: « al decennio »;

dopo l’articolo 26, sia inserito ilseguente:

ART. 26-bis.

(Pagamenti in acconto).

All’articolo 357 del decreto del Presi-dente della Repubblica 5 ottobre 2010,n. 207, emanato in attuazione del decretolegislativo 12 aprile 2006, n. 163, dopo ilcomma 30 aggiungere il seguente comma:

« 30-bis. In relazione all’articolo 194, inderoga a quanto previsto al comma 1, finoal 31 dicembre 2014, il direttore dei lavoriredige lo stato di avanzamento dei lavorinei termini specificati nel contratto e,comunque, con cadenza bimestrale. Ladisposizione si applica ai contratti stipulatisuccessivamente alla data di entrata invigore della presente legge di conver-sione. »;

dopo l’articolo 26, sia inserito ilseguente articolo:

ART. 26-bis.

(Quota di lavori da affidare a terzi con pro-cedure di gara da parte dei concessionariassentiti anteriormente al 30 giugno 2002).

All’articolo 253, comma 25 del decretolegislativo 12 aprile 2006, n. 163, sostituirele parole « sono tenuti ad affidare a terziuna percentuale minima del sessanta percento dei lavori, agendo, esclusivamenteper detta quota, a tutti gli effetti comeamministrazioni aggiudicatrici » con le se-guenti: « sono tenuti ad affidare a terzi, afar data dal 1o gennaio 2014, l’ottanta percento dei lavori, agendo a tutti gli effetticome amministrazioni aggiudicatrici »;

9) all’articolo 30, comma 1, lettera a),siano sostituite le parole da « Rimane »fino alla parola « preesistente » con il se-guente periodo: « Con riferimento agli im-mobili sottoposti a vincolo ai sensi delDecreto legislativo 22 gennaio 2004, n 42e successive modificazioni e a tutti quelliricadenti nelle zone omogenee « A » di cuial decreto ministeriale 2 aprile 1968,

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n. 1444 e in quelle equipollenti secondol’eventuale diversa denominazione adot-tata dalle leggi regionali, gli interventi didemolizione e ricostruzione e gli interventidi ripristino di edifici crollati e demoliticostituiscono interventi di ristrutturazioneedilizia soltanto ove sia rispettata la sa-goma dell’edificio preesistente »;

10) all’articolo 30 sia introdotta lalettera c-bis) di modifica dell’articolo 16del Dpr n.380 del 2001, nel quale siaprevisto, in anticipazione delle norme sullalimitazione al consumo dei suoli, che ilcontributo di costruzione sia differenziatoin modo da favorire il recupero, la ristrut-turazione e il riuso del patrimonio edilizioesistente vetusto e obsoleto, anziché lenuove costruzioni.

11) all’articolo 30, comma 1, si sop-prima la lettera h); si sopprima altresì allalettera g) il capoverso 4-ter o, in subordine,alla medesima lettera g), siano apportate leseguenti modifiche al capoverso 4-bis:

alla lettera a) le parole « le parti »siano sostituite con le seguenti: « e collau-date le parti strutturali connesse, nonchécollaudati e certificati gli impianti »; sianosoppresse inoltre, dopo la parola « co-muni » le parole « relative al singolo edi-ficio o singola porzione della costruzione »;

sia sostituita la lettera b) con laseguente:

« b) per singole unità immobiliari,purché siano completate e collaudate leopere strutturali connesse, siano certificatigli impianti, completate le parti comuni ele opere di urbanizzazione primarie ulti-mate o dichiarate funzionali rispetto al-l’edificio oggetto di agibilità parziale. »;

12) all’articolo 30, sia soppresso ilcomma 2;

13) sia soppresso l’articolo 39 o, insubordine, al comma 1, lettera b), siasoppresso il numero 3);

14) all’articolo 41, comma 1, capo-verso Art. 243, siano sostituiti i commi 1 e2 con i seguenti.

« 1. Al fine di impedire e arrestarel’inquinamento delle acque sotterranee, lefonti di contaminazione diretta o indirettapresenti nel sito devono essere eliminate ocomunque isolate, fermo restando l’ado-zione delle necessarie misure di preven-zione e messa in sicurezza d’emergenza inattesa del completamento di detti inter-venti.

2. Al fine di garantire una gestionesostenibile delle risorse idriche e tempicerti per il risanamento degli acquiferi, gliinterventi di bonifica delle acque sotter-ranee di cui al comma 1 tramite conter-minazione fisica o idraulica con emungi-mento e trattamento sono ammessi solonei casi in cui applicando le miglioritecnologie disponibili a costi sostenibilinon è possibile eliminare o comunqueisolare le fonti di contaminazione dirette oindirette. In tali evenienze deve esserevalutata la possibilità tecnica di utilizza-zione delle acque emunte nei cicli produt-tivi in esercizio nel sito, in conformità allefinalità generali e agli obiettivi di conser-vazione e risparmio delle risorse idriche,stabiliti nella Parte III del presente De-creto. ».

Conseguentemente, al medesimocomma, medesimo capoverso, sostituire icommi 5 e 6 con i seguenti:

« 5. In deroga a quanto previsto dalcomma 1, dell’articolo 104, ai soli finidella bonifica, è ammessa la reimmissione,previo trattamento, delle acque sotterra-nee nello stesso acquifero da cui sonoemunte. A tal fine il progetto di cuiall’articolo 242 deve indicare la tipologiadi trattamento, le caratteristiche quali-quantitative delle acque reimmesse, le mo-dalità di reimmissione e le misure dicontrollo e monitoraggio della porzione diacquifero interessato; le acque emuntepossono essere reimmesse anche mediantereiterati cicli di emungimento, trattamentoe re immissione, e non devono contenerealtre acque di scarico ne altre sostanze adeccezione di sostanze necessarie per labonifica espressamente autorizzate, conparticolare riferimento alle quantità uti-lizzabili e alle modalità d’impiego.

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6. Il trattamento delle acque emuntedeve garantire un’effettiva riduzione dellamassa delle sostanze inquinanti scaricatein corpo ricettore, alfine di evitare il merotrasferimento della contaminazione pre-sente nelle acque sotterranee ai corpiidrici superficiali.

7. È ammessa la reimmissione previotrattamento delle acque emunte nellastessa falda anche durante l’attivazionedelle misure di messa in sicurezza previapresentazione entro quindici giorni dal-l’inizio delle attività all’autorità compe-tente di un progetto di monitoraggio per laverifica dello stato di qualità della sezionedell’acquifero interessato dagli emungi-menti e dalle re immissioni. Il progetto dimonitoraggio di re immissione delle acquenella fase di messa in sicurezza deveessere approvato entro trenta giorni dallasua presentazione. Il progetto di monito-raggio deve indicare la tipologia di tratta-mento, le caratteristiche quali-quantitativedelle acque reimmesse, le modalità di reimmissione e le misure di messa in sicu-rezza della porzione di acquifero interes-sato dal sistema di estrazione e re immis-sione. In tal caso le acque emunte, nelrispetto di quanto disposto dal comma 6,possono essere reimmesse anche mediantereiterati cicli di emungimento e re immis-sione, nel medesimo acquifero ai soli finidella bonifica dello stesso, previo tratta-mento di un impianto idoneo che neriduca la contaminazione a livello ugualeo inferiore ai valori delle concentrazionisoglia di contaminazione e non devonocontenere altre acque di scarico ne altresostanze. »;

15) dopo l’articolo 41, sia inserito ilseguente:

« ART. 41-bis.

(Ulteriori disposizioni in materia di terree rocce da scavo).

1. In relazione a quanto disposto dal-l’articolo 266, comma 7, del decreto legi-slativo 3 aprile 2006, n. 152, in deroga aquanto previsto dal decreto del Ministro

dell’ambiente e della tutela del territorio edel mare di concerto con il Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti 10 agosto2012 n. 161, i materiali da scavo prodottinel corso di attività e interventi autorizzatiin base alle norme vigenti sono sottopostial regime di cui all’articolo 184-bis deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 seil produttore dimostra:

a) che la destinazione all’utilizzo ècerta, direttamente presso un determinatosito o un determinato ciclo produttivo;

b) che, in caso di destinazione arecuperi, ripristini, rimodellamenti, riem-pimenti ambientali o altri utilizzi sulsuolo non sono superati i valori delleconcentrazioni soglia di contaminazionedi cui alle colonne A e B tabella 1,allegato 5 al titolo V, parte IV del decretolegislativo 3 aprile 2006, n. 152, con ri-ferimento alle caratteristiche delle matriciambientali e alla destinazione d’uso ur-banistica del sito di destinazione e imateriali non costituiscono fonte di con-taminazione diretta o indiretta per leacque sotterranee;

c) che, in caso di destinazione ad unsuccessivo ciclo di produzione l’utilizzonon determina rischi per la salute névariazioni qualitative o quantitative delleemissioni rispetto al normale utilizzo dialtre materie prime;

d) che ai fini di cui alle lettere b) ec) non è necessario sottoporre le terre erocce da scavo ad alcun preventivo trat-tamento, fatte salve le normali praticheindustriali e di cantiere.

2. Il produttore può attestare il ri-spetto delle condizioni di cui al comma1 anche tramite dichiarazione resa al-l’ARPA o alla provincia territorialmentecompetente ai sensi e per gli effetti deltesto unico di cui al decreto del Pre-sidente della Repubblica 28 dicembre2000, n. 445, precisando le quantità de-stinate all’utilizzo, i tempi previsti perl’utilizzo e il sito di deposito, che nonpuò comunque superare due anni dalla

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data di produzione, fermo restando chel’attività di scavo e di utilizzo devonoessere autorizzate in conformità alla vi-gente disciplina urbanistica e igienico sa-nitaria.

3. Il produttore deve, in ogni caso,confermare alle autorità di cui al comma2, territorialmente competenti con riferi-mento al luogo di produzione e di utilizzo,che le terre e rocce da scavo sono statecompletamente utilizzate secondo le pre-visioni iniziali.

4. L’utilizzo delle terre e rocce da scavocome sottoprodotto resta assoggettato alregime proprio dei beni e dei prodotti. Atal fine il trasporto di tali materiali èaccompagnato dal documento di trasportoo da copia del contratto di trasportoredatto in forma scritta o dalla scheda ditrasporto di cui agli articoli 6 e 7-bis deldecreto legislativo 21 novembre 2005,n. 286, e successive modificazioni.

5. Le disposizioni di cui ai commi da 1a 4 si applicano, inoltre, ai materiali dascavo derivanti da attività ed opere nonrientranti nel campo di applicazione delcomma 2-bis dell’articolo 184-bis del de-creto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 in-trodotto dal comma 2 dell’articolo 41.

6. È abrogato l’articolo 8-bis del de-creto legge 26 aprile 2013 n. 43, convertitocon modificazioni dalla legge 24 giugno2013, n. 71;

e con le seguenti osservazioni:

a) al fine di inserire le misure diincentivo alla demolizione e ricostruzionedi immobili in un quadro più ampio direcupero del patrimonio edilizio, con con-seguente contenimento dell’uso del suolo,tema all’esame della VIII Commissione eall’attenzione del Governo, si valuti l’op-portunità di sopprimere all’articolo 30,comma 1, le lettere a) c) ed e);

b) si valuti l’opportunità di modifi-care l’articolo 18, comma 5, aggiungendo,dopo le parole « procedura di cui alcomma 2 », le seguenti parole: « previaverifica dell’equilibrio economico finan-

ziario e dell’effettiva attuazione del pianodegli investimenti previsto dalla conven-zione »;

c) si valuti l’opportunità di inserire,all’articolo 38, dopo il comma 2 i seguenticommi:

« 2-bis. Con decreto del Ministero del-l’interno, da emanarsi entro 60 giornidall’entrata in vigore della legge di con-versione del presente decreto, si provvedead aggiornare le disposizioni del decretodel Ministero dell’interno del 9 aprile 1994recante “approvazione della regola tecnicadi prevenzione incendi per la costruzionee l’esercizio delle attività ricettive turisti-co-alberghiere”, semplificando i requisitiprescritti, in particolare per le strutturericettive turistico-alberghiere fino a 50posti letto e rimodulando conseguente-mente i tempi e le modalità di applica-zione delle disposizioni contenute nel de-creto del Ministero dell’interno del 16marzo 2012.

2-ter. Fino alla data di emanazione delDecreto Ministeriale di cui al comma pre-cedente, restano sospesi i termini previstiper l’applicazione delle disposizioni con-tenute nel Decreto del Ministero dell’in-terno del 1 6 marzo 2012. »;

d) si valuti l’opportunità di inserire,dopo l’articolo 41, il seguente articolo:

ART. 41-bis.

(Potenziamento delle attivitàdi tutela ambientale).

1. Al fine di assicurare il potenzia-mento delle attività, in particolare di con-trollo e di monitoraggio, in applicazionedella normativa in materia di tutela eprotezione dell’ambiente e della salute, leAgenzie regionali e provinciali per la pro-tezione dell’ambiente (ARPA/APPA), isti-tuite in attuazione del decreto leggen. 496/1993, convertito, con modificazioni,dalla legge n. 61/1994, provvedono a rico-prire le posizioni già previste dalla rispet-tiva dotazione organica vigente ovvero arideterminarla in relazione ai necessariulteriori fabbisogni.

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2. Ai sensi di quanto previsto al comma1, non trovano applicazione alle Agenziadi cui al comma 1:

a) il divieto alle assunzioni, anche giàeffettuate, di cui all’articolo 76, comma 7,del decreto-legge n. 112/2008, convertitodalla legge n. 133/2008 e successive mo-dificazioni

b) il limite di spesa previsto dall’ar-ticolo 9, comma 28, del decreto-leggen. 78/2010, convertito dalla legge n. 122/2010, limitatamente alle attività a progettosvolte in attuazione di specifici incarichi econvenzioni che assicurino la piena coper-tura finanziaria dei relativi costi;

c) il limite di spesa di personale dicui all’articolo 1, comma 565, della leggen. 296 del 2006, confermato, per il trien-nio 2010-2012, dall’articolo 2, comma 71,della legge n. 191 del 2009 e per gli anni2013, 2014 e 2015 dall’articolo 15, comma21, del decreto-legge n. 95 del 2012;

d) il limite di spesa di cui all’articolo5, comma 2, del decreto-legge n. 95 del2012, limitatamente alle autovetture desti-nate alle attività di controllo e monitorag-gio ambientale;

e) le disposizioni di cui all’articolo 9del decreto-legge n. 95 del 2012.

3. Con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri, su proposta del Ministrodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare, d’intesa con la Conferenza per-manente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano, da adottare entro sei mesidalla data di entrata in vigore della pre-sente legge, sono stabiliti i livelli essenzialidi tutela ambientale (LETA) in relazionealle funzioni che le Agenzia di cui alcomma 1 sono tenute a garantire nell’eser-cizio delle attività istituzionali. Con ilmedesimo decreto viene corrispondente-mente determinata, rispetto alla spesa sa-nitaria di parte corrente, la percentualeminima da destinare al finanziamento or-dinario annuale delle Agenzie medesime.

4. Dall’attuazione delle disposizioni dicui al presente articolo non derivano nuovio maggiori oneri a carico della finanzapubblica.

e) si valuti l’opportunità di aggiun-gere, all’articolo 39, comma 1, dopo lalettera a), le seguenti lettere:

« a-bis) all’articolo 135, comma 1,aggiungere, in fine, il seguente periodo:“Nelle aree naturali protette la pianifica-zione paesaggistica di cui all’articolo 143 ècondotta in modo integrato e in forme dicopianificazione con la partecipazione deisoggetti istituzionali responsabili delle areemedesime. I piani territoriali delle areeprotette, in applicazione dell’articolo 145,adeguano le loro disposizioni entro 180giorni dalla approvazione del piano pae-saggistico. Tutte le competenze in materiadi autorizzazione paesaggistica di cui al-l’articolo 146 sono esercitate in conformitàal Piano paesaggistico. Nelle more dellaformazione del Piano paesaggistico, neiterritori delle aree naturali protette, per iquali sia vigente il Piano del parco o ilPiano di gestione, le competenze in ma-teria di autorizzazione paesaggistica di cuiall’articolo 146 sono esercitate sulla basedel Piano del parco o del Piano di ge-stione.”;

a-ter) all’articolo 145, comma 3, leparole: “, ivi compresi quelli degli entigestori delle aree naturali protette” sonosostituite dalle seguenti: “esclusi quelli de-gli enti gestori delle aree naturali pro-tette” »;

f) si valuti l’opportunità di prevedere,all’articolo 5, comma 1, una riduzionedella platea dei soggetti ai quali è appli-cata l’addizionale IRES («Robin tax ») au-mentando i livelli minimi di ricavo e direddito imponibile delle imprese, in par-ticolare per le imprese che operano nelsettore delle fonti rinnovabili;

g) si valuti l’opportunità, all’articolo5, comma 5, di circoscrivere la previstaapplicazione degli incentivi CIP6 per i

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termovalorizzatori incentivati da meno di8 anni esclusivamente a quelli realizzati insituazioni di emergenza;

h) si valuti l’opportunità, all’articolo18, comma 11, di prevedere che le risorsedel Fondo di cui al comma 1 del mede-simo articolo, oggetto di revoca, sianodestinate anche al finanziamento degliinterventi di messa in sicurezza degli edi-fici scolastici;

i) si valuti l’opportunità di prevedereuna specifica autorizzazione di spesa peril sostegno all’occupazione delle aree in-terne attraverso la realizzazione di inter-venti di manutenzione del territorio per laprevenzione del dissesto idrogeologico el’attuazione della gestione forestale soste-nibile in coerenza con le Linee guida diprogrammazione forestale di cui al de-creto del Ministro dell’ambiente 16 giugno2005 e alle previsione del ProgrammaQuadro per il settore forestale;

l) si valuti l’opportunità di sostituireil comma 4 dell’articolo 41 con il seguente:« All’articolo 3, comma 1, lettera e.5) deldecreto del Presidente della Repubblica 6giugno 2001, n. 380, dopo le parole « esi-genze meramente temporanee », è aggiuntoil seguente periodo: « Non rientrano, co-munque, tra gli interventi di nuova co-struzione e non costituiscono in alcun casoattività rilevante ai fini urbanistici, edilizie paesaggistici le installazioni di allesti-menti mobili di pernottamento, quali rou-lotte, camper e case mobili con tempora-neo ancoraggio al suolo, destinati allasosta ed al soggiorno degli ospiti, qualoragli stessi vengano collocati, anche perma-nentemente, all’interno di strutture turi-stico-ricettive all’aperto, regolarmente au-torizzate e nei limiti della ricettività as-sentita, purché ottemperino alle specifichedisposizioni degli ordinamenti regionali disettore », in quanto più consono alla so-luzione del problema proposto;

m) si valuti, con riferimento aglistrumenti di programmazione negoziata dicui all’articolo 2, comma 203, della legge23 dicembre 1996, n. 662, e successive

modificazioni, in particolare, le lettere d)ed f), che definiscono rispettivamente glistrumenti del patto territoriale e del con-tratto d’area, l’opportunità di introdurreuna disposizione che chiarisca che, il ter-mine di 48 mesi previsto dalle normeapplicative per la conclusione dei lavori,deve intendersi dalla data di rilascio, daparte delle amministrazioni competenti,dell’ultima autorizzazione o concessioneedilizia per l’esecuzione dei lavori;

n) con riferimento all’articolo 9 e aiContratti Istituzionali di Sviluppo, previstidall’articolo 6, del decreto legislativo n. 88del 2011, si valuti l’opportunità di intro-durre un « contratto istituzionale di svi-luppo », per accelerare la realizzazione dinuovi progetti strategici, sia di carattereinfrastrutturale sia di carattere immate-riale, di rilievo nazionale, interregionale eregionale, anche avvalendosi dell’Agenzianazionale per l’attrazione degli investi-menti e lo sviluppo d’impresa SpA, rac-cordandone la disciplina con le norme inmateria di « accelerazione degli interventistrategici per il riequilibrio economico esociale » dettata dall’articolo 55-bis deldecreto-legge n. 1 del 2012, come modifi-cata dall’articolo 29-bis del decreto-leggen. 83 del 2012;

o) con riferimento all’articolo 41,si valuti l’opportunità di introdurre ul-teriori norme semplificatorie per il trat-tamento dei rifiuti vegetali agricoli daparte degli imprenditori di settore perconsentire la valorizzazione energeticadei rifiuti vegetali;

p) con riferimento all’articolo 41 sivaluti l’opportunità la possibilità di inse-rire una specifica disposizione che, modi-ficando l’articolo 101 comma 7 del Codiceambientale (decreto legislativo n. 152 del2006), consenta per la categoria dei frantoioleari la possibilità di assimilazione alleacque domestiche delle acque reflue difrantoio oleari, anche quelle di vegeta-zione, nelle more del preventivo parere delgestore del depuratore e nel pieno rispettodella normativa vigente.

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ALLEGATO 2

D.L. 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.C. 1248 Governo.

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA PRESENTATADAI DEPUTATI DEL MOVIMENTO 5 STELLE

La VIII Commissione Ambiente

esaminato il disegno di legge di con-versione del decreto legge n. 69 del 2013;

rilevato che:

il ricorrente spostamento della pro-duzione legislativa dal Parlamento al Go-verno, attraverso il ricorso alla decreta-zione di urgenza di cui all’articolo 77 dellaCostituzione, frequentemente accompa-gnato dall’apposizione della fiducia, è unsistema che dovrebbe risultare innaturaleed estraneo rispetto ai principi ed aldettato costituzionali di cui agli articoli 70e 77 della Costituzione, in quanto, oltreche lesivo delle prerogative del Parla-mento, il suddetto abbinamento è in gradodi alterare gli equilibri istituzionali ravvi-sabili, oltre che nel dettato della nostraCarta fondamentale, nei pronunciamentidella Corte Costituzionale;

la continua e reiterata decretazioned’urgenza – ad ancor più con il mecca-nismo dell’utilizzo e del rinvio a successivimeri decreti di natura non regolamentare– altera lo schema fisiologico del rapportofra Governo e Parlamento: non vi è, in-fatti, soltanto un problema di valutazionedella straordinaria necessità ed urgenza,che costituisce il requisito costituzionaledei decreti-legge e di ciascun articolo deglistessi, quanto il trovarsi, da tanto, troppotempo, di fronte a una sorta di ordinariaattività di normazione sopravvenientesvolta dal Governo-amministrazione, conulteriore confusione tra potere esecutivo elegislativo;

l’avvio dell’esame del decreto-leggein titolo coincide con l’emanazione, daparte del Governo, di ulteriori provvedi-menti d’urgenza come avvenuto nella re-cente conversione in legge del decreto-legge n. 43 del 2013 che ha, tra l’altro,evidenziato una grave carenza nel coordi-namento normativo soprattutto per ciòche concerne la disciplina delle terre erocce di scavo, attraverso la predisposi-zione di due norme, a pochi giorni didistanza, pressoché identiche;

la criticità del ricorso alla decre-tazione d’urgenza coniugato alla posizionedella questione di fiducia sul decreto-legge43/2013 si è acuita oltremodo nei con-fronti della Camera dei deputati allorché èstata posta la questione di fiducia sul testoapprovato e trasmesso dal Senato;

l’eterogeneità dei contenuti del de-creto legge definibile « omnibus » risultaevidente in relazione alle numerose tema-tiche affrontate;

rilevato, in particolar modo, che:

l’articolo 5, comma 5, pur rideter-minando le tariffe concesse agli impiantiin regime CIP6 (produzione di energia dafonti rinnovabili o assimilate), prevede unaderoga proprio in relazione alla più con-troversa delle fonti « assimilate », ovverol’energia prodotta da quei termovalorizza-tori (in esercizio convenzionato da menodi otto anni), che il Governo, secondo larelazione illustrativa, ha considerato di« particolare utilità sociale »; risulta per-tanto opportuno provvedere allo stralciodel sunnominato comma 5;

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l’articolo 30 interviene, per l’enne-sima volta, nel quadro normativo in ma-teria edilizia, novellando il Testo Unicodell’edilizia con ulteriori semplificazioni;

fermo restando che, nel giro dipochi anni, si è assistito ad una discutibilestratificazione di interventi normativi che,per semplificare la legge, l’hanno resa piùconfusa e incerta, creando enormi pro-blemi agli uffici comunali competenti, èevidente che non è certo possibile realiz-zare l’obiettivo dichiarato – quello del« rilancio del settore » – attraverso losmantellamento delle regole. Un ulterioreintervento in materia, oltre ad essere cen-surabile sotto il profilo costituzionale, con-siderata l’evidente assenza dei requisiti dinecessità e urgenza di cui all’articolo 77della Costituzione, appare anche di dubbiautilità sia per la semplificazione (che nonpuò avvenire modificando a breve distanzele norme) sia per l’economia, che necessitadi provvedimenti di altro genere; risultaopportuno provvedere allo stralcio dell’in-tero articolo 30;

l’articolo 41 interviene su argo-menti assolutamente eterogenei tra loroquali le acque di falda emunte (comma 1),terre e rocce da scavo (comma 2), imateriali di riporto (comma 3), i campeggie altre installazioni (comma 4), il com-missario rifiuti Provincia di Roma (comma5) e i Commissari ad acta per emergenzarifiuti Campania (commi 6 e 7);

per quel che concerne i commi suipunti 1 2 e 3, va sottolineata l’inopportu-nità di intervenire con decreto legge sudisposizioni del testo unico ambientale(Dlgs 3 aprile 2006, n. 152); quest’ultimoprovvedimento, essendo un decreto legi-slativo, è stato emanato ai sensi dell’arti-colo 76 della Costituzione sulla base deiprincipi e dei criteri direttivi contenuti nelcaso de quo nella legge delega 15 dicembre2004, n. 308 (Delega al Governo per ilriordino, il coordinamento e l’integrazionedella legislazione in materia ambientale emisure di diretta applicazione »); eventualimodifiche al testo del decreto legislativon. 152 del 2006, andrebbero, pertanto,

assunte nell’ambito e nel rispetto del di-segno organico previsto nella legge delegae non si prestano, dunque, ad episodichemodifiche che rischiano di compromettereuna strategia complessiva di tutela am-bientale;

più analiticamente, si segnala chesul tema delle acque sotterranee emunte,l’intervento operato dalla disposizione incommento è finalizzato a semplificare lagestione di tali tipologie di acque conta-minate emunte al fine della bonifica chia-rendo la non applicazione della disciplinavigente in materia di rifiuti essendo que-st’ultima più rigorosa rispetto alla disci-plina degli scarichi di acque reflue indu-striali che la disposizione del decreto leggeha, invece, stabilito debba applicarsi pertali tipologie di acque;

sul tema delle terre e rocce discavo, la norma crea un pasticcio norma-tivo che si può riassumere nei terminiseguenti: l’articolo 41 del decreto-legge69/2013 insieme all’articolo 8 della legge71/2013 cosiddetta « Emergenze ambien-tali », due norme entrate in vigore a pochigiorni di distanza sul medesimo argo-mento, hanno stabilito che il decreto mi-nisteriale 161/2012 (provvedimento che in-dividua quando tali materiali vadano con-siderati sottoprodotti) si applica solo alle« grandi » opere soggette a VIA o AIA,mentre per le terre e rocce di scavoprovenienti da piccoli cantieri (fino a 6000metri cubi) si applica articolo 186 del Dlgs152/2006 che, pur essendo stato abrogatodall’articolo 49 del decreto-legge 1/2012,ora « rivivrebbe »;

non è chiara la disciplina applica-bile per le terre e rocce di scavo che nonprovengano da grandi opere ex articolo 41del presente decreto legge e che nonprovengano dai piccoli cantieri così comeprevisto dalla legge 71/2013 cosiddettaEmergenze ambientali: sono sottoprodottio rifiuti speciali ?;

sul tema dei materiali di riporto, lanorma, intervenendo sulla definizione deimateriali di riporto contenuta nell’articolo3 del decreto-legge 2 del 2012, consenteche i terreni misti a rifiuti di diverso

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genere (compresi « residui e scarti di pro-duzione e di consumo »), che nel corsodegli anni sono stati riversati in tutti i siticontaminati di grandi dimensioni, sianoconsiderati come non rifiuti e quindi pos-sano non essere soggetti ai trattamentiprevisti dalla normativa sulle bonificheprima di essere utilizzati come materialeper riempimenti o reinterri anche in altrearee;

sul tema installazioni di manufattileggeri, attraverso la modifica della letterae) del comma 1 dell’articolo 3 del decretodel Presidente della Repubblica 380/2001,si sottraggono dalla casistica soggetta alpermesso di costruire quelle installazioniposizionate, con temporaneo ancoraggio alsuolo, all’interno di strutture ricettive al-l’aperto, in conformità alla normativa re-gionale di settore, per la sosta ed il sog-giorno di turisti;

sul tema emergenza rifiuti Provin-cia di Roma, la norma prevede l’amplia-mento dei poteri commissariali, aggiun-gendo una serie di prerogative ai sensidell’articolo 2 dell’ordinanza del Presi-

dente del Consiglio del 6 settembre 2011,n. 3963, tra cui, provvedere all’individua-zione, alla progettazione ed alla successivarealizzazione di uno o più siti di discaricaper lo smaltimento dei rifiuti urbani pro-dotti dai comuni di Roma, Fiumicino,Ciampino e dallo Stato della città delVaticano; lo strumento del commissaria-mento non appare poco convincente;

sul tema commissari ad acta nellaregione Campania, giova ricordare che lanorma è finalizzata a far sì che il Ministrodell’ambiente, con proprio decreto, possanominare dei commissari con l’appositoobiettivo (ad acta) di provvedere, in viasostitutiva degli enti competenti in viaordinaria, alla realizzazione e all’avviodella gestione degli impianti nella RegioneCampania, già previsti e non ancora rea-lizzati (sostanzialmente inceneritori); invirtù delle anzidette motivazioni, risultaopportuno provvedere allo stralcio dell’in-tero articolo 41,

esprime

PARERE CONTRARIO.

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ALLEGATO 3

D.L. 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.C. 1248 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,

esaminato, per le parti di competenza,il disegno di legge C. 1248 Governo, di con-versione in legge del decreto-legge 21 giu-gno 2013, n. 69, recante « Disposizioni ur-genti per il rilancio dell’economia »;

rilevato che nuovamente il Governoha fatto ricorso a un provvedimento d’ur-genza di contenuto eterogeneo che finisceper esautorare il ruolo di quelle Commis-sioni, come la Commissione Ambiente,che, pur significativamente interessatedalle disposizioni del provvedimento, nonrisultano assegnatarie in sede referente evengono pertanto private della possibilitàdi esercitare le proprie prerogative inordine all’istruttoria legislativa;

sottolineato che occorre evitare nuovie ulteriori decreti-legge di contenuto cosìampio ed eterogeneo;

ritenuto indispensabile che la VIIICommissione possa esercitare il proprioruolo procedendo in tempi rapidi al-l’esame di organici provvedimenti, anchedi iniziativa governativa, afferenti agli am-biti di competenza, e quindi sia in materiadi appalti e di programmazione infrastrut-turale sia in materia di edilizia sia inmateria di ambiente;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) all’articolo 18, sia previsto che iltermine ivi indicato di 30 giorni decorradalla data di conversione in legge delprovvedimento;

2) all’articolo 18, comma 1, sia ag-giunto, in fine, il seguente periodo: « IlMinistro delle infrastrutture e dei trasportipresenta semestralmente al Parlamentouna documentazione conoscitiva e unarelazione analitica sull’utilizzazione delFondo di cui al presente comma »;

3) all’articolo 18, comma 2, dopo leparole « del presente comma riguardano »siano aggiunte le seguenti: « prioritaria-mente il completamento delle infrastrut-ture di rilevanza strategica nazionale incorso di realizzazione »; inoltre, al mede-simo comma, sia aggiunto, in fine, il se-guente periodo: « Gli interventi rispondentialle finalità di potenziamento dei nodi,dello standard di interoperabilità dei cor-ridoi europei e del miglioramento delleprestazioni della rete e dei servizi ferro-viari, sono in ogni caso riferiti a infra-strutture comprese nel Programma delleinfrastrutture strategiche di cui alla legge21 dicembre 2001, n. 443 per le quali sisono perfezionate le procedure di indivi-duazione con il coinvolgimento degli entiterritoriali. »;

4) all’articolo 18, il comma 8 siasostituito dal seguente:

« 8. Per innalzare il livello di sicurezzadegli edifici scolastici, l’INAIL, nell’ambitodegli investimenti immobiliari previsti dalpiano di impiego dei fondi disponibili dicui all’articolo 65 della legge 30 aprile1969, n. 153, destina fino a 100 milioni dieuro per ciascuno degli anni dal 2014 al2016 agli interventi del piano di messa insicurezza degli edifici scolastici di cuiall’articolo 53, comma 5, del decreto-legge

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9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35,secondo un programma concordato tra laPresidenza del Consiglio dei Ministri, d’in-tesa con i Ministeri dell’istruzione, del-l’università e della ricerca e delle infra-strutture e dei trasporti, e sentita la Con-ferenza unificata Stato, regioni e autono-mie locali istituita dal decreto legislativo28 agosto 1997, n. 281. »;

5) all’articolo 18, comma 9, quintoperiodo, sia sostituita la cifra « 500.000 »con la seguente: « 300.000 »; inoltre, alprimo periodo, dopo la parola « adegua-mento » siano aggiunte le seguenti « ivicompresi gli interventi relativi all’adozionedi misure antisismiche »; al quarto periodosiano inserite, dopo le parole « 5.000 abi-tanti », le seguenti parole: « , le Unioni deiComuni e Unioni Montane »; si aggiunga,in fine, il seguente periodo: « I pagamentirelativi all’attuazione degli interventi di cuial presente comma sono esclusi, per l’anno2014, dai limiti del Patto di StabilitàInterno degli enti per la quota di rispettivacompetenza che sarà individuata dal Mi-nistero delle infrastrutture e dei trasportie comunicata al Ministero dell’economia edelle finanze – Dipartimento della Ragio-neria Generale dello Stato. »;

6) all’articolo 18, comma 10, dopo leparole « infrastrutture e dei trasporti »siano aggiunte le seguenti: « previo pareredelle Commissioni parlamentari compe-tenti » e si aggiunga, in fine, il seguenteperiodo: « ANAS SpA presenta semestral-mente al Parlamento una relazione sul-l’attuazione del programma di cui al pre-sente comma »;

7) all’articolo 19, comma 1, lettera a),numero 2), siano aggiunte in fine le se-guenti parole: « previa verifica del CIPEsentito il NARS »;

8) al fine di sostenere le imprese cheoperano nel settore delle opere pubblichein un momento di particolare crisi delsettore, all’articolo 26, siano inserite leseguenti modifiche e proposte integrative:

al comma 2, si sostituisca la lettera a)con la seguente:

a) al comma 9-bis:

1) al primo e secondo periodo, leparole « 31 dicembre 2013 » sono sostituitedalle seguenti: « 31 dicembre 2015 »;

2) al primo periodo, le parole « aimigliori cinque anni del decennio » sonosostituite dalle seguenti: « al decennio »;

dopo l’articolo 26, sia inserito il se-guente:

ART. 26-bis.

(Pagamenti in acconto).

All’articolo 357 del decreto del Presi-dente della Repubblica 5 ottobre 2010,n. 207, dopo il comma 30 sia aggiunto ilseguente comma:

« 30-bis. In relazione all’articolo 194, inderoga a quanto previsto al comma 1, finoal 31 dicembre 2014, il direttore dei lavoriredige lo stato di avanzamento dei lavorinei termini specificati nel contratto e,comunque, con cadenza bimestrale. Ladisposizione si applica ai contratti stipulatisuccessivamente alla data di entrata invigore della presente legge di conver-sione. »;

9) all’articolo 30, comma 1, lettera a),dopo le parole « sono soppresse » sianoaggiunte le seguenti: « , la parola « volu-metria » è sostituita dalle seguenti: « su-perficie utile lorda – SUL »; siano poisostituite le parole da « Rimane » fino allaparola « preesistente » con il seguente pe-riodo: « Con riferimento agli immobili sot-toposti a vincolo ai sensi del decretolegislativo 22 gennaio 2004, n 42 e suc-cessive modificazioni e a tutti quelli rica-denti nelle zone omogenee « A » di cui aldecreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444e in quelle equipollenti secondo l’eventualediversa denominazione adottata dalle leggiregionali, gli interventi di demolizione ericostruzione e gli interventi di ripristinodi edifici crollati e demoliti costituisconointerventi di ristrutturazione edilizia sol-tanto ove sia rispettata la sagoma dell’edi-ficio preesistente »;

Giovedì 11 luglio 2013 — 158 — Commissione VIII

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10) all’articolo 30 sia introdotta lalettera c-bis) di modifica dell’articolo 16del decreto del Presidente della Repub-blica n. 380 del 2001, prevedendo, in an-ticipazione delle norme sulla limitazioneal consumo dei suoli, che il contributo dicostruzione è differenziato in modo dafavorire il recupero, la ristrutturazione e ilriuso del patrimonio edilizio esistente ve-tusto e obsoleto, anziché le nuove costru-zioni;

11) all’articolo 30, comma 1, si sop-prima la lettera h); si sopprima altresì allalettera g) il capoverso 4-ter o, in subordine,alla medesima lettera g), siano apportatele seguenti modifiche al capoverso 4-bis:

alla lettera a) le parole « le parti »siano sostituite con le seguenti: « e collau-date le parti strutturali connesse, nonchécollaudati e certificati gli impianti »; sianosoppresse inoltre,

dopo la parola « comuni » le parole« relative al singolo edificio o singola por-zione della costruzione »;

sia sostituita la lettera b) con laseguente:

« b) per singole unità immobiliari,purché siano completate e collaudate leopere strutturali connesse, siano certificatigli impianti, completate le parti comuni ele opere di urbanizzazione primarie ulti-mate o dichiarate funzionali rispetto al-l’edificio oggetto di agibilità parziale. »;

12) all’articolo 30, sia soppresso ilcomma 2;

13) sia soppresso l’articolo 39 o, insubordine, al comma 1, lettera b), siasoppresso il numero 3);

14) all’articolo 41, comma 1, capo-verso Art. 243, siano sostituiti i commi 1 e2 con i seguenti:

« 1. Al fine di impedire e arrestarel’inquinamento delle acque sotterranee, lefonti di contaminazione diretta o indirettapresenti nel sito devono essere eliminate ocomunque isolate, fermo restando l’ado-zione delle necessarie misure di preven-

zione e messa in sicurezza d’emergenza inattesa del completamento di detti inter-venti.

2. Al fine di garantire una gestionesostenibile delle risorse idriche e tempicerti per il risanamento degli acquiferi, gliinterventi di bonifica delle acque sotter-ranee di cui al comma 1 tramite conter-minazione fisica o idraulica con emungi-mento e trattamento sono ammessi solonei casi in cui applicando le miglioritecnologie disponibili a costi sostenibilinon è possibile eliminare o comunqueisolare le fonti di contaminazione dirette oindirette. In tali evenienze deve esserevalutata la possibilità tecnica di utilizza-zione delle acque emunte nei cicli produt-tivi in esercizio nel sito, in conformità allefinalità generali e agli obiettivi di conser-vazione e risparmio delle risorse idriche,stabiliti nella Parte III del presente De-creto. »;

Conseguentemente, al medesimocomma, medesimo capoverso, sostituire icommi 5 e 6 con i seguenti:

« 5. In deroga a quanto previsto dalcomma 1 dell’articolo 104, ai soli fini dellabonifica, è ammessa la reimmissione, pre-vio trattamento, delle acque sotterraneenello stesso acquifero da cui sono emunte.A tal fine il progetto di cui all’articolo 242deve indicare la tipologia di trattamento,le caratteristiche quali-quantitative delleacque reimmesse, le modalità di reimmis-sione e le misure di controllo e monito-raggio della porzione di acquifero interes-sato; le acque emunte possono esserereimmesse anche mediante reiterati ciclidi emungimento, trattamento e re immis-sione, e non devono contenere altre acquedi scarico né altre sostanze ad eccezione disostanze necessarie per la bonifica espres-samente autorizzate, con particolare rife-rimento alle quantità utilizzabili e allemodalità d’impiego.

6. Il trattamento delle acque emuntedeve garantire un’effettiva riduzione dellamassa delle sostanze inquinanti scaricatein corpo ricettore, al fine di evitare il mero

Giovedì 11 luglio 2013 — 159 — Commissione VIII

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trasferimento della contaminazione pre-sente nelle acque sotterranee ai corpiidrici superficiali.

7. È ammessa la reimmissione previotrattamento delle acque emunte nellastessa falda anche durante l’attivazionedelle misure di messa in sicurezza previapresentazione entro quindici giorni dal-l’inizio delle attività all’autorità compe-tente di un progetto di monitoraggio per laverifica dello stato di qualità della sezionedell’acquifero interessato dagli emungi-menti e dalle re immissioni. Il progetto dimonitoraggio di reimmissione delle acquenella fase di messa in sicurezza deveessere approvato entro trenta giorni dallasua presentazione. Il progetto di monito-raggio deve indicare la tipologia di tratta-mento, le caratteristiche quali-quantitativedelle acque reimmesse, le modalità direimmissione e le misure di messa insicurezza della porzione di acquifero in-teressato dal sistema di estrazione e reimmissione. In tal caso le acque emunte,nel rispetto di quanto disposto dal comma6, possono essere reimmesse anche me-diante reiterati cicli di emungimento ereimmissione, nel medesimo acquifero aisoli fini della bonifica dello stesso, previotrattamento di un impianto idoneo che neriduca la contaminazione a livello ugualeo inferiore ai valori delle concentrazionisoglia di contaminazione e non devonocontenere altre acque di scarico ne altresostanze. »;

15) dopo l’articolo 41, sia inserito ilseguente:

« ART. 41-bis.

(Ulteriori disposizioni in materia di terree rocce da scavo).

1. In relazione a quanto disposto dal-l’articolo 266, comma 7, del decreto legi-slativo 3 aprile 2006, n. 152, in deroga aquanto previsto dal decreto del Ministrodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare di concerto con il Ministro delleinfrastrutture e dei trasporti 10 agosto2012 n. 161, i materiali da scavo prodottinel corso di attività e interventi autorizzati

in base alle norme vigenti sono sottopostial regime di cui all’articolo 184-bis deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 seil produttore dimostra:

a) che la destinazione all’utilizzo ècerta, direttamente presso un determinatosito o un determinato ciclo produttivo;

b) che, in caso di destinazione arecuperi, ripristini, rimodellamenti, riem-pimenti ambientali o altri utilizzi sul suolonon sono superati i valori delle concen-trazioni soglia di contaminazione di cuialle colonne A e B tabella 1, allegato 5 altitolo V, parte IV del decreto legislativo 3aprile 2006, n. 152, con riferimento allecaratteristiche delle matrici ambientali ealla destinazione d’uso urbanistica del sitodi destinazione e i materiali non costitui-scono fonte di contaminazione diretta oindiretta per le acque sotterranee;

c) che, in caso di destinazione ad unsuccessivo ciclo di produzione l’utilizzonon determina rischi per la salute névariazioni qualitative o quantitative delleemissioni rispetto al normale utilizzo dialtre materie prime;

d) che, ai fini di cui alle lettere b) ec), non è necessario sottoporre le terre erocce da scavo ad alcun preventivo trat-tamento, fatte salve le normali praticheindustriali e di cantiere.

2. Il produttore può attestare il rispettodelle condizioni di cui al comma 1 anchetramite dichiarazione resa all’ARPA o allaprovincia territorialmente competente aisensi e per gli effetti del testo unico di cuial decreto del Presidente della Repubblica28 dicembre 2000, n. 445, precisando lequantità destinate all’utilizzo, i tempi pre-visti per l’utilizzo e il sito di deposito, chenon può comunque superare un annodalla data di produzione, fermo restandoche l’attività di scavo e di utilizzo devonoessere autorizzate in conformità alla vi-gente disciplina urbanistica e igienico sa-nitaria.

3. Il produttore deve, in ogni caso,confermare alle autorità di cui al comma2, territorialmente competenti con riferi-

Giovedì 11 luglio 2013 — 160 — Commissione VIII

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mento al luogo di produzione e di utilizzo,che le terre e rocce da scavo sono statecompletamente utilizzate secondo le pre-visioni iniziali.

4. L’utilizzo delle terre e rocce da scavocome sottoprodotto resta assoggettato alregime proprio dei beni e dei prodotti. Atal fine il trasporto di tali materiali èaccompagnato dal documento di trasportoo da copia del contratto di trasportoredatto in forma scritta o dalla scheda ditrasporto di cui agli articoli 6 e 7-bis deldecreto legislativo 21 novembre 2005,n. 286, e successive modificazioni.

5. Le disposizioni di cui ai commi da 1a 4 si applicano, inoltre, ai materiali dascavo derivanti da attività ed opere nonrientranti nel campo di applicazione delcomma 2-bis dell’articolo 184-bis del de-creto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 in-trodotto dal comma 2 dell’articolo 41.

6. È abrogato l’articolo 8-bis del de-creto legge 26 aprile 2013 n. 43, convertitocon modificazioni dalla legge 24 giugno2013, n. 71. »;

16) si preveda che con delibera CIPEil Governo provvede ad erogare, a valeresui fondi PAR-FSC 2007/2013, la sommadi 70 milioni nei confronti della regionePiemonte ad integrazione delle opere in-frastrutturali da essa previste;

17) si preveda che l’utilizzo delFondo revoche da parte del Governo èprioritariamente finalizzato per le opereoggetto di concertazione con gli enti locali,con particolare riguardo alle regioni og-getto di rimodulazione infrastrutturalenell’ambito del decreto-legge n. 43 del2013 convertito con legge n. 71 del 2013;

18) all’articolo 25, dopo il comma 11si aggiunga il seguente comma:

11-bis. All’articolo 11 della legge 26ottobre 1995, n. 447, al comma 1, dopo leparole « dagli autodromi , » siano aggiuntele seguenti: « dalle aviosuperifici, »; conse-guentemente: al decreto del Presidentedella Repubblica 3 aprile 2001, n. 304,dopo le parole « di autodromi, » sianoaggiunte le seguenti parole « di aviosuper-

fici »; all’articolo 4, comma 3, del DPCM 14novembre 1997 dopo le parole « aereopor-tuali « siano aggiunte le seguenti: « , diaviosuperfici »; all’articolo 1, comma 1,lettera a) del decreto ministeriale 31 ot-tobre 1997 dopo le parole « n. 447 » sianoaggiunte le seguenti parole « , nonchédelle aviosuperfici ».

e con le seguenti osservazioni:

a) al fine di inserire le misure diincentivo alla demolizione e ricostruzionedi immobili in un quadro più ampio direcupero del patrimonio edilizio, con con-seguente contenimento dell’uso del suolo,tema all’esame della VIII Commissione eall’attenzione del Governo, si valuti l’op-portunità di sopprimere all’articolo 30,comma 1, le lettere a) c) ed e);

b) si valuti l’opportunità di modifi-care l’articolo 18, comma 5, aggiungendo,dopo le parole « procedura di cui alcomma 2 », le seguenti parole: « previaverifica dell’equilibrio economico finanzia-rio e dell’effettiva attuazione del pianodegli investimenti previsto dalla conven-zione »;

c) si valuti l’opportunità di inserire,all’articolo 38, dopo il comma 2 i seguenticommi:

« 2 bis. Con decreto del Ministero del-l’interno, da emanarsi entro 60 giornidalla data di entrata in vigore della leggedi conversione del presente decreto, siprovvede ad aggiornare le disposizioni deldecreto del Ministero dell’interno del 9aprile 1994 recante “Approvazione dellaregola tecnica di prevenzione incendi perla costruzione e l’esercizio delle attivitàricettive turistico-alberghiere”, semplifi-cando i requisiti prescritti, in particolareper le strutture ricettive turistico-alber-ghiere fino a 50 posti letto e rimodulandoconseguentemente i tempi e le modalità diapplicazione delle disposizioni contenutenel decreto del Ministero dell’interno del16 marzo 2012.

2-ter. Fino alla data di emanazione deldecreto ministeriale di cui al comma pre-cedente, restano sospesi i termini previsti

Giovedì 11 luglio 2013 — 161 — Commissione VIII

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per l’applicazione delle disposizioni con-tenute nel decreto del Ministero dell’in-terno del 1 6 marzo 2012. »;

d) si valuti l’opportunità di inserire,dopo l’articolo 41, il seguente articolo:

ART. 41-bis.

(Potenziamento delle attività di tutelaambientale).

1. Al fine di assicurare il potenzia-mento delle attività, in particolare di con-trollo e di monitoraggio, in applicazionedella normativa in materia di tutela eprotezione dell’ambiente e della salute, leAgenzie regionali e provinciali per la pro-tezione dell’ambiente (ARPA/APPA), isti-tuite in attuazione del decreto legge n. 496del 1993, convertito, con modificazioni,dalla legge n. 61 del 1994, provvedono aricoprire le posizioni già previste dallarispettiva dotazione organica vigente ov-vero a rideterminarla in relazione ai ne-cessari ulteriori fabbisogni.

2. Ai sensi di quanto previsto al comma1, non trovano applicazione alle Agenziadi cui al comma 1:

a) il divieto alle assunzioni, anche giàeffettuate, di cui all’articolo 76, comma 7,del decreto legge n. 112 del 2008, conver-tito dalla legge 133 del 2008 e successivemodificazioni

b) il limite di spesa previsto dall’ar-ticolo 9, comma 28, del decreto-legge n. 78del 2010, convertito dalla legge n. 122 del2010, limitatamente alle attività a progettosvolte in attuazione di specifici incarichi econvenzioni che assicurino la piena coper-tura finanziaria dei relativi costi;

c) il limite di spesa di personale dicui all’articolo 1, comma 565, della leggen. 296 del 2006, confermato, per il trien-nio 2010-2012, dall’articolo 2, comma 71,della legge n. 191 del 2009 e per gli anni2013, 2014 e 2015 dall’articolo 15, comma21, del decreto-legge n. 95 del 2012;

d) il limite di spesa di cui all’articolo5, comma 2, del decreto-legge n. 95 del

2012, limitatamente alle autovetture desti-nate alle attività di controllo e monitorag-gio ambientale;

e) le disposizioni di cui all’articolo 9del decreto-legge n. 95 del 2012.

3. Con decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri, su proposta del Ministrodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare, d’intesa con la Conferenza per-manente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano, da adottare entro sei mesidalla data di entrata in vigore della pre-sente legge, sono stabiliti i livelli essenzialidi tutela ambientale (LETA) in relazionealle funzioni che le Agenzia di cui alcomma 1 sono tenute a garantire nell’eser-cizio delle attività istituzionali. Con ilmedesimo decreto viene corrispondente-mente determinata, rispetto alla spesa sa-nitaria di parte corrente, la percentualeminima da destinare al finanziamento or-dinario annuale delle Agenzie medesime.

4. Dall’attuazione delle disposizioni dicui al presente articolo non derivano nuovio maggiori oneri a carico della finanzapubblica.

e) si valuti l’opportunità di aggiun-gere, all’articolo 39, comma 1, dopo lalettera a), le seguenti lettere:

« a-bis) all’articolo 135, comma 1, è ag-giunto, in fine, il seguente periodo: “Nellearee naturali protette la pianificazione pae-saggistica di cui all’articolo 143 è condottain modo integrato e in forme di copianifica-zione con la partecipazione dei soggetti isti-tuzionali responsabili delle aree medesime.I piani territoriali delle aree protette, inapplicazione dell’articolo 145, adeguano leloro disposizioni entro 180 giorni dalla ap-provazione del piano paesaggistico. Tutte lecompetenze in materia di autorizzazionepaesaggistica di cui all’articolo 146 sonoesercitate in conformità al Piano paesaggi-stico. Nelle more della formazione delPiano paesaggistico, nei territori delle areenaturali protette, per i quali sia vigente ilPiano del parco o il Piano di gestione, lecompetenze in materia di autorizzazionepaesaggistica di cui all’articolo 146 sono

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esercitate sulla base del Piano del parco odel Piano di gestione”;

a-ter) all’articolo 145, comma 3, le pa-role: “, ivi compresi quelli degli enti gestoridelle aree naturali protette” sono sostituitedalle seguenti: “esclusi quelli degli enti ge-stori delle aree naturali protette”;

a-quater) al medesimo articolo 145,comma 4, sono soppresse le parole: “glienti gestori delle aree naturali protette” »;

f) si valuti l’opportunità di prevedere,all’articolo 5, comma 1, una riduzionedella platea dei soggetti ai quali è appli-cata l’addizionale IRES (« Robin tax ») au-mentando i livelli minimi di ricavo e direddito imponibile delle imprese, in par-ticolare per le imprese che operano nelsettore delle fonti rinnovabili;

g) si valuti l’opportunità, all’articolo5, comma 5, di circoscrivere la previstaapplicazione degli incentivi CIP6 per itermovalorizzatori incentivati da meno di8 anni esclusivamente a quelli realizzati insituazioni di emergenza;

h) si valuti l’opportunità, all’articolo18, comma 11, di prevedere che le risorsedel Fondo di cui al comma 1 del mede-simo articolo, oggetto di revoca, sianodestinate anche al finanziamento degliinterventi di messa in sicurezza degli edi-fici scolastici;

i) si valuti l’opportunità di prevedereuna specifica autorizzazione di spesa peril sostegno all’occupazione delle aree in-terne attraverso la realizzazione di inter-venti di manutenzione del territorio per laprevenzione del dissesto idrogeologico el’attuazione della gestione forestale soste-nibile in coerenza con le Linee guida diprogrammazione forestale di cui al de-creto del Ministro dell’ambiente 16 giugno2005 e alle previsione del ProgrammaQuadro per il settore forestale.

l) si valuti l’opportunità di sostituireil comma 4 dell’articolo 41 con il seguente:

« All’articolo 3, comma 1, lettera e.5)del decreto del Presidente della Repub-

blica 6 giugno 2001, n. 380, dopo le parole“esigenze meramente temporanee”, è ag-giunto il seguente periodo: “Non rientrano,comunque, tra gli interventi di nuova co-struzione e non costituiscono in alcun casoattività rilevante ai fini urbanistici, edilizie paesaggistici le istallazioni di allestimentimobili di pernottamento, quali roulottes,campers e case mobili con temporaneoancoraggio al suolo, destinati alla sosta edal soggiorno degli ospiti, qualora gli stessivengano collocati, anche permanente-mente, all’interno di strutture turistiche-ricettive all’aperto, regolarmente autoriz-zate e nei limiti della ricettività assentita,purché ottemperino alle specifiche dispo-sizioni degli ordinamenti regionali di set-tore », in quanto più consono alla solu-zione del problema proposto”»;

m) si valuti, l’opportunità, con rife-rimento agli strumenti di programmazionenegoziata di cui all’articolo 2, comma 203,della legge 23 dicembre 1996, n. 662, esuccessive modificazioni, in particolare,delle lettere d) ed f), che definisconorispettivamente gli strumenti del patto ter-ritoriale e del contratto d’area, l’opportu-nità di introdurre una disposizione chechiarisca che, il termine di 48 mesi pre-visto dalle norme applicative per la con-clusione dei lavori, deve intendersi dalladata di rilascio, da parte delle ammini-strazioni competenti, dell’ultima autoriz-zazione o concessione edilizia per l’esecu-zione dei lavori;

n) con riferimento all’articolo 9 e aiContratti Istituzionali di Sviluppo, previstidall’articolo 6, del decreto legislativo n. 88del 2011, si valuti l’opportunità di intro-durre un un « contratto istituzionale disviluppo », per accelerare la realizzazionedi nuovi progetti strategici, sia di carattereinfrastrutturale sia di carattere immate-riale, di rilievo nazionale, interregionale eregionale, anche avvalendosi dell’Agenzianazionale per l’attrazione degli investi-menti e lo sviluppo d’impresa SpA, rac-cordandone la disciplina con le norme inmateria di « accelerazione degli interventistrategici per il riequilibrio economico e

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sociale » dettata dall’articolo 55-bis deldecreto-legge n. 1 del 2012, come modifi-cata dall’articolo 29-bis del decreto-leggen. 83 del 2012;

o) con riferimento all’articolo 41,si valuti l’opportunità di introdurre ulte-riori norme semplificatorie per il tratta-mento dei rifiuti vegetali agricoli da partedegli imprenditori di settore per consen-tire la valorizzazione energetica dei rifiutivegetali;

p) con riferimento all’articolo 41, sivaluti l’opportunità la possibilità di inse-rire una specifica disposizione che, modi-ficando l’articolo 101, comma 7, del Codiceambientale, consenta per la categoria deifrantoi oleari la possibilità di assimila-zione alle acque domestiche delle acquereflue di frantoio oleari, anche quelle divegetazione, nelle more del preventivo pa-rere del gestore del depuratore e nel pienorispetto della normativa vigente.

q) si valuti l’opportunità di inseriredopo l’articolo 26, il seguente articolo:

ART. 26-bis.

(Quota di lavori da affidare a terzi con pro-cedure di gara da parte dei concessionariassentiti anteriormente al 30 giugno 2002).

All’articolo 253, comma 25, del decretolegislativo 12 aprile 2006, n. 163, le parole

« sono tenuti ad affidare a terzi una per-centuale minima del sessanta per cento deilavori, agendo, esclusivamente per dettaquota, a tutti gli effetti come amministra-zioni aggiudicatrici » sono sostituite con leseguenti: « sono tenuti ad affidare a terzi,a far data dal 1o gennaio 2014, l’ottantaper cento dei lavori, agendo a tutti glieffetti come amministrazioni aggiudica-trici »;

r) all’articolo 41, si valuti l’opportu-nità di inserire, dopo il comma 4, ilseguente comma:

« 4-bis. Dopo il comma 4 dell’articolo 6del decreto legislativo 18 maggio 2001,n. 227 è aggiunto il seguente comma: « 4-bis. Non costituiscono attività selvicol-turale i tagli di vegetazione eseguiti nel-l’ambito di interventi di manutenzioneidraulica ai sensi del regio decreto 25luglio 1904, n. 523, nelle zone compresenella fascia A dei piani di assetto idro-geologico (PAI) per i corsi d’acque per iquali queste sono definite, nelle zone com-prese entro una fascia di 10 metri dalciglio di sponda per gli altri corsi d’acquanonché nelle parti isole fluviali interessatedalla piena ordinaria; per detti interventi,che non comportano alterazione perma-nente dello stato dei luoghi, non è richiestal’autorizzazione prevista dall’articolo 146del decreto legislativo 22 gennaio 2004,n. 42. ».

Giovedì 11 luglio 2013 — 164 — Commissione VIII

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ALLEGATO 4

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’intesa tra il Governo dellaRepubblica italiana e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Edu-cazione, la Scienza e la Cultura relativo al funzionamento in Italia,a Perugia, dell’UNESCO Programme Office on Global Water Assess-ment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Pro-gramme fatto a Parigi il 12 settembre 2012. C. 1247 Governo,

approvato dal Senato.

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA PRESENTATADAI DEPUTATI DEL MOVIMENTO 5 STELLE

La Commissione

esaminata la ratifica del Protocollod’intesa tra il Governo e l’Organizzazionedelle Nazioni Unite per l’Educazione, laScienza e la Cultura relativo al funziona-mento in Italia, a Perugia, dell’UNESCOProgramme Office on Global Water Asses-sment, che ospita il Segretariato del WorldWater Assessment Programme;

rilevato che:

il quadro normativo vigente è at-tualmente costituito dall’Accordo fiducia-rio con l’UNESCO sottoscritto dal Mini-stero dell’ambiente e della tutela del ter-ritorio e del mare il 2 febbraio 2007,esteso il 14 dicembre 2009, aggiornato il 3agosto 2010 e ulteriormente esteso il 3agosto 2012;

il Protocollo d’intesa tra l’UNESCOed il Governo italiano è relativo al fun-zionamento, a Perugia, del Segretariato delProgramma Mondiale di Valutazione delleAcque (World Water Assessment Pro-gramme – WWAP);

l’obiettivo generale del Segretariatodel Programma Mondiale di Valutazionedelle Acque (World Water Assessment Pro-gramme – WWAP) riguarda la compila-zione del « Rapporto sullo stato delle ri-sorse idriche mondiali »; a questo propo-

sito si precisa che il prossimo rapportosarà pubblicato nel 2014 e successiva-mente con cadenza annuale;

gli effetti dell’ultima estensione del-l’Accordo fiduciario Ministero dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare-UNESCO si sono esauriti il 31 di-cembre 2012. L’UNESCO ha proposto alMinistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare un nuovo prolunga-mento non oneroso fino al 30 aprile 2013.La nuova scadenza permetterebbe di po-sporre le procedure di chiusura dell’Uffi-cio di Perugia (licenziamento del personalelocale, disdetta dei contratti e delle forni-ture, riallocazione del personale UNESCO)in attesa del perfezionamento della ratificadel nuovo trattato internazionale. L’Ac-cordo fiduciario Ministero dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare-UNESCO per il WWAP aveva in origine lafunzione di garantire il funzionamentodella struttura di Perugia in attesa primadella sottoscrizione e poi della ratificaparlamentare del Protocollo d’intesa Ita-lia-UNESCO firmato il 21 novembre 2007(per il nostro Paese dagli allora Ministripro tempore degli affari esteri e dell’am-biente D’Alema e Pecoraro Scanio);

con la ratifica di quest’ultimo daparte del Parlamento italiano, il Governogarantirà al Segretariato del WWAP 1,653milioni di euro l’anno;

Giovedì 11 luglio 2013 — 165 — Commissione VIII

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fino ad oggi i rapporti del World Wa-ter Assessment Report venivano presentatiogni 3 anni in occasione dei vari Forum Mon-diali dell’Acqua ai quali partecipano istitu-zioni e gestori privati del servizio idrico nelmondo: (si veda http://webworld.unesco.org/water/wwap/wwdr/index.shtml);

l’ultimo rapporto del World WaterAssessment Programme doveva uscire nel2012 in occasione dell’appuntamento diMarsiglia del marzo 2012, ma dal sitoufficiale sembra non esser stato presentatoalcun documento, come è possibile notareal seguente link sul sito ufficiale dell’UNE-SCO (si veda http://webworld.unesco.org/water/wwap/wwdr/wwdr4/index.shtml);

il contributo di 1,653 milioni dieuro rappresenta un contributo per ilfunzionamento del Segretariato del WWAPda versare entro il mese di maggio di ognianno;

tra le funzioni dell’UNESCO Pro-gramme Office che ospita il Segretariatodel WWAP riportate nell’articolo 4 delProtocollo d’Intesa è completamente as-sente l’indagine sulle forme di gestione delservizio idrico e il monitoraggio dei pro-cessi di privatizzazione e ripubblicizza-zione e la loro incidenza sul tema dellaqualità delle acque fornite alla cittadi-nanza;

andrebbero richiesti al Governo:

la specifica dell’utilizzo del con-tributo di 1,653 milioni di euro, a quantoammontano gli emolumenti del personale,con quali criteri viene assunto il personale,se si tratta di mero personale per la sededi Perugia o esperti del settore;

per quanti anni è previsto ilversamento della cifra sopra esposta;

la verifica delle motivazioni perle quali la precedente edizione del rap-porto 2012 non è uscita, nonostante i fondisiano stati garantiti per l’anno in questionee se la prossima edizione del rapportoprevista per il 2014 sarà realizzata per ilprossimo Forum Mondiale dell’Acqua datenersi in Korea nel 2015;

l’inserimento, tra le funzioni del-l’UNESCO Programme Office che ospita ilSegretariato del WWAP riportate nell’ar-ticolo 4 del Protocollo d’Intesa, del temadell’indagine sulle forme di gestione delservizio idrico, società di diritto pubblico esocietà di diritto privato con e senza lapartecipazione di soggetti privati, in ter-mini tali da monitorare i processi diprivatizzazione e ripubblicizzazione e laloro incidenza sul tema della qualità delleacque fornite alla cittadinanza,

esprime

PARERE CONTRARIO.

Giovedì 11 luglio 2013 — 166 — Commissione VIII

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IX COMMISSIONE PERMANENTE

(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI:

5-00118 Tino Iannuzzi: Interruzione del servizio ferroviario lungo la linea Sicignano degliAlburni-Lagonegro ed eventuali progetti di ripristino.

5-00478 Bergamini: Opportunità di una tempestiva riattivazione della linea ferroviariaSicignano degli Alburni-Lagonegro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172

5-00295 Manzi: Gravi disagi per i cittadini della regione Marche derivanti dalla soppressionee riclassificazione di treni a media e lunga percorrenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174

5-00427 Velo: Necessità di uniformare la disciplina degli impianti a fune, con particolareriguardo alla durata della vita tecnica degli impianti stessi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176

5-00475 D’Uva: Servizio di collegamento marittimo veloce nell’area dello Stretto di Messina.

5-00476 Vecchio: Servizio di collegamento marittimo veloce nell’area dello Stretto diMessina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale.

Audizione di rappresentanti di FILT-CIGL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGLTRASPORTI eCISALTRASPORTI (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 170

INTERROGAZIONI

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delvicepresidente Deborah BERGAMINI, indidel vicepresidente Ivan CATALANO. – In-terviene il sottosegretario di Stato per leinfrastrutture e i trasporti Rocco Girlanda.

La seduta comincia alle 9.

5-00118 Tino Iannuzzi: Interruzione del servizio

ferroviario lungo la linea Sicignano degli Alburni-

Lagonegro ed eventuali progetti di ripristino.

5-00478 Bergamini: Opportunità di una tempestiva

riattivazione della linea ferroviaria Sicignano degli

Alburni-Lagonegro.

Michele Pompeo META, presidente, av-verte che le interrogazioni in titolo, ver-tendo sulla stessa materia, saranno svoltecongiuntamente.

Il sottosegretario Rocco GIRLANDA ri-sponde alle interrogazioni in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Tino IANNUZZI (PD), replicando, nelringraziare il sottosegretario per la rispo-

Giovedì 11 luglio 2013 — 167 — Commissione IX

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sta, di cui prende atto, ribadisce l’essen-zialità della tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro oggetto dell’interrogazione, in-terrotta dal 1987 ma mai dismessa, cheinsiste su un bacino di 22 comuni con 9mila abitanti e con una potenziale ca-pienza assai più elevata, pari a circa100.000 persone, dal momento che il sito,ospitando il parco nazionale del Cilento,presenta notevole rilievo turistico e stori-co-paesaggistico. Pur comprendendo le li-mitazioni conseguenti all’esiguità delle ri-sorse finanziarie disponibili, ritiene che glistudi eseguiti in precedenza comportinoun impiego di risorse a suo giudizio troppoelevato, pari a circa 400 milioni di euro, eingiustificato e auspica che il nuovo studiodi fattibilità avviato da RFI nel maggioscorso sia rapidamente definito e conse-gnato entro il prossimo mese di settembre,come ha oggi indicato il Sottosegretario,senza ritardi. Auspica inoltre che il citatostudio venga realizzato nell’ottica del con-tenimento dei costi, per pervenire allarealizzazione di una tratta imprescindibileper la mobilità di quel territorio, garantita,in alternativa, dalla sola autostrada Saler-no-Reggio Calabria, al fine di sviluppare iltrasporto ferroviario con tanti importantie positivi effetti, sia dal punto di vistaambientale che da quello sociale e dell’in-tero sistema della mobilità. Giudica per-tanto necessario recuperare ed attivare i15 milioni di euro, già stanziati con lalegge n. 376 del 2003 e far sì che nelprogetto di ripristino delle tratte interven-gano, con risorse proprie, la provincia diSalerno e la regione Campania, proprio inragione della rilevanza dell’opera. Fa pre-sente che continuerà a svolgere un’azionedi monitoraggio su tale opera e di pungolosul Governo e su RFI affinché sia prestoconsegnato il nuovo studio di fattibilità,che è certo possa fissare un costo piùridotto e realisticamente contenuto, perriattivare, dopo tanti e troppi rinvii eritardi, una linea essenziale nell’interessegenerale della comunità.

Deborah BERGAMINI (PdL), repli-cando, associandosi alle considerazionisvolte dal collega che l’ha preceduta, os-

serva che si tratta di una questione apertada molto tempo, che ha visto il succedersidi diversi studi di fattibilità, e che do-vrebbe pervenire ad una conclusione po-sitiva, anche in relazione al numero diutenti interessati e dal possibile sviluppoturistico del territorio. Ritiene, infatti, fon-damentale che venga offerto un reale so-stegno al turismo, che costituisce una fortevocazione per il Paese, anche per superarela crisi che questo sta attraversando. Giu-dica che la scelta operata dalla societàFerrovie dello Stato di potenziare i treniad alta velocità a scapito degli altri rischiadi mettere in difficoltà proprio il settoreche invece andrebbe più sostenuto. Purcomprendendo l’esiguità del perimetroeconomico in cui è possibile ragionare,ritiene in ogni caso che le risorse vadanodestinate ad interventi capaci di generaresviluppo e auspica che lo studio di fatti-bilità in corso di elaborazione possa fi-nalmente fornire una risposta efficace peril ripristino di un’opera che si attende damolti anni e su cui è alta l’attenzione delParlamento, e la propria in particolare,come dimostra la presentazione di analo-ghi atti di sindacato ispettivo anche nellaprecedente legislatura.

La seduta, sospesa alle 9.20, è ripresaalle 9.25.

5-00295 Manzi: Gravi disagi per i cittadini della

regione Marche derivanti dalla soppressione e ri-

classificazione di treni a media e lunga percorrenza.

Il sottosegretario Rocco GIRLANDA ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Irene MANZI (PD), replicando, nel rin-graziare il sottosegretario, che comprendesenz’altro le difficoltà che hanno i pendo-lari nell’usufruire dei servizi pubblici fer-roviari, fa presente che l’atto ispettivonasce da una sollecitazione dell’assessore

Giovedì 11 luglio 2013 — 168 — Commissione IX

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ai trasporti della regione Marche, LuigiViventi, che sta seguendo con forte atten-zione la questione dei collegamenti ferro-viari al servizio della regione Marche, sullaquale c’è una forte attesa da parte del-l’utenza. Rileva, quindi, che l’intento del-l’interrogazione è quello di sensibilizzare ilGoverno su una questione assai impor-tante per i territori, al fine di garantire unservizio efficace su tratte non sostenibilieconomicamente per Trenitalia, ma digrande rilievo per la mobilità dei territoriinteressati. In particolare, auspica che ilcollegamento Roma-Ancona, come anchesollecitato dall’assessore ai trasporti, possaessere inserito nel contratto di servizio. Inordine al collegamento Roma-Falconara-Ravenna, nel prendere atto delle rassicu-razioni fornite dal rappresentante del Go-verno, auspica che quest’ultimo possaporre una forte attenzione anche in fu-turo, al fine di garantire un servizio im-portante e fortemente richiesto dai citta-dini della regione.

5-00427 Velo: Necessità di uniformare la disciplina

degli impianti a fune, con particolare riguardo alla

durata della vita tecnica degli impianti stessi.

Il sottosegretario Rocco GIRLANDA ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Silvia VELO (PD), replicando, nel rin-graziare il sottosegretario per la rispostaassai tecnica e articolata, auspica, anche anome della collega Bini, cofirmataria del-l’atto, che il tavolo costituito presso ilministero possa completare il proprio la-voro in tempi rapidi e approvare unostrumento regolamentare che consenta disuperare l’empasse evidenziata nell’inter-rogazione prima dello spirare della pro-roga dei termini di scadenza degli impiantia fune di cui al decreto ministeriale 2gennaio 1985, costruiti in data antecedenteall’entrata in vigore della direttiva comu-nitaria o esclusi dall’ambito di applica-

zione della direttiva 2000/9/CE. Quanto atali impianti, osserva che non emerge dallarisposta del rappresentante del Governo sequesti sottostanno alla normativa previ-gente, che prevedeva una sostituzione in-tegrale dell’impianto dopo un certo nu-mero di anni, ovvero rientrino anch’essinel campo di applicazione della nuovadisciplina, che prevede l’effettuazione direvisioni puntuali periodiche, che, a suogiudizio, garantiscono meglio le condizionidi sicurezza degli impianti medesimi. Nelfare presente di aver presentato insiemead altri colleghi del proprio gruppo, unemendamento al decreto-legge n. 69 del2013 in cui si chiede una proroga deitermini di scadenza per gli impianti co-struiti in una data antecedente all’entratain vigore della direttiva, si riserva dipresentare ulteriori atti di sindacato ispet-tivo per monitorare la questione al fine dipervenire ad una sua efficace risoluzione.

5-00475 D’Uva: Servizio di collegamento marittimo

veloce nell’area dello Stretto di Messina.

5-00476 Vecchio: Servizio di collegamento marittimo

veloce nell’area dello Stretto di Messina.

Michele Pompeo META, presidente, av-verte che le interrogazioni in titolo, ver-tendo sulla stessa materia, saranno svoltecongiuntamente.

Il sottosegretario Rocco GIRLANDA ri-sponde alle interrogazioni in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Francesco D’UVA (M5S), replicando,ringrazia il sottosegretario per la rispostaassai chiara ed esplicita, di cui si ritienetuttavia insoddisfatto, sia da parlamentareche da cittadino, soprattutto per la dichia-rata riduzione del servizio di collegamentomarittimo nell’area dello Stretto. Nel fare

Giovedì 11 luglio 2013 — 169 — Commissione IX

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presente che si registrano numerosi disagiper tali collegamenti nell’area delloStretto, osserva che non si è riusciti apervenire in via ordinaria ad una situa-zione stabile, ma si è dovuto intervenire inuna situazione di emergenza e per unperiodo limitato. Rileva, infatti, che ilproblema, che è stato parzialmente risoltoper un arco temporale di tre anni, siripresenterà allo scadere di tale periodo,con gravi conseguenze sia per la mobilità,che dovrebbe essere costituzionalmentegarantita, sia per le gravi conseguentiricadute occupazionali. Nel sottolineareche il collegamento nell’area dello Strettoè garantito solo attraverso il mare, osservache si dovrebbe pervenire ad una situa-zione stabile, così come avviene per ilresto della penisola, in cui i collegamentisono su strada e quindi in ogni casogarantiti.

Andrea VECCHIO (SCpI), replicando,nel comprendere il delicato ruolo del Go-verno, che è sottoposto a continue tensionie che deve riuscire a risolvere importantiquestioni con risorse assai limitate, rilevache le aree collegate dallo Stretto di Mes-sina costituiscono un’unica area metropo-litana di grande rilievo e che il collega-mento è necessario a migliaia di pendolariche ogni giorno sono costretti ad attra-versare lo Stretto per motivi di lavoro o distudio. Nel ricordare che è in corso un’in-dagine da parte dell’Autorità antitrust sul-l’ipotesi di monopolio nella gestione delservizio di collegamento nello Stretto, chespera sia conclusa tempestivamente, au-spica che il Governo possa pervenire allasoluzione definitiva della questione oggettodella propria interrogazione, anche attra-verso un’adeguata programmazione degliinterventi che consenta un efficace im-piego delle risorse.

Michele Pompeo META, presidente, di-chiara concluso lo svolgimento delle in-terrogazioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.50.

INDAGINE CONOSCITIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Michele Pompeo META.

La seduta comincia alle 13.35.

Indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale.

Audizione di rappresentanti di FILT-CIGL, FIT-

CISL, UILTRASPORTI, UGLTRASPORTI e CISAL-

TRASPORTI.

(Svolgimento e conclusione).

Michele Pompeo META, presidente, av-verte che la pubblicità dei lavori dellaseduta odierna sarà assicurata anche at-traverso l’attivazione di impianti audiovi-sivi a circuito chiuso, la trasmissione te-levisiva sul canale satellitare della Cameradei deputati e la trasmissione diretta sullaweb-tv della Camera dei deputati.

Introduce, quindi, l’audizione.

Alessandro ROCCHI, Segretario nazio-nale di FILT-CGIL, Antonio PIRAS, Re-sponsabile dipartimento mobilità TPL diFIT-CISL, Salvatore OTTONELLI, Segreta-rio nazionale mobilità di UILTRASPORTI,Fabio MILLOCH, Segretario generale tra-sporti di UGLTRASPORTI e AndreaGATTO, Segretario generale di CISALTRA-SPORTI, svolgono una relazione sui temioggetto dell’audizione.

Intervengono, quindi, il presidente Mi-chele Pompeo META e i deputati IvanCATALANO (M5S), Paolo GANDOLFI(PD), Michele MOGNATO (PD), VincenzoGAROFALO (PdL) e Diego CRIVELLARI(PD).

Antonio PIRAS, Responsabile diparti-mento mobilità TPL di FIT-CISL, Alessan-dro ROCCHI, Segretario nazionale di FILT-CGIL, Salvatore OTTONELLI, Segretario

Giovedì 11 luglio 2013 — 170 — Commissione IX

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nazionale mobilità di UILTRASPORTI, An-drea GATTO, Segretario generale di CISAL-TRASPORTI e Fabio MILLOCH, Segretariogenerale trasporti di UGLTRASPORTI, ri-spondono ai quesiti posti, fornendo ulte-riori precisazioni.

Michele Pompeo META, presidente,ringrazia i rappresentanti di FILT-CIGL,FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGLTRA-

SPORTI e CISALTRASPORTI per il lorointervento.

Dichiara quindi conclusa l’audizione.

La seduta termina alle 14.50.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Giovedì 11 luglio 2013 — 171 — Commissione IX

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ALLEGATO 1

5-00118 Tino Iannuzzi: Interruzione del servizio ferroviario lungo lalinea Sicignano degli Alburni-Lagonegro ed eventuali progetti di

ripristino.

5-00478 Bergamini: Opportunità di una tempestiva riattivazione dellalinea ferroviaria Sicignano degli Alburni-Lagonegro.

TESTO DELLA RISPOSTA

Rispondo congiuntamente agli atti disindacato ispettivo n. 5-00118 del depu-tato Iannuzzi e n. 5-00478 del deputatoBergamini, in quanto vertono su analogoargomento.

Gli Onorevoli Interroganti sono a co-noscenza del fatto che nel marzo 1987, inoccasione dell’interruzione all’eserciziodella linea Battipaglia-Potenza-Metaponto,effettuata per consentire la realizzazionedegli interventi di elettrificazione e diadeguamento della sagoma di libero tran-sito, fu contemporaneamente interrotto ilservizio ferroviario anche sulla linea dira-mata « Sicignano degli Alburni-Lagone-gro », con introduzione di autoservizi so-stitutivi su gomma.

All’atto del ripristino dell’esercizio fer-roviario sull’asse principale Battipaglia-Potenza, come riferisce la società Ferroviedello Stato, non fu possibile riaprire al-l’esercizio la linea in questione, poichémancavano i necessari livelli di sicurezzasulla stabilità e protezione della sede: inparticolare erano presenti evidenti feno-meni di dissesto in alcune gallerie.

Nel 1999, a seguito di specifica richiestadell’allora Ministero dei trasporti e dellanavigazione, la Società Ferrovie dello Statoelaborava uno studio volto ad individuaregli interventi necessari per il ripristinodella linea « Sicignano degli Alburni-Lago-negro », al fine di quantificarne l’onereeconomico e le conseguenze che ne sareb-bero scaturite sul piano finanziario per lastessa società Ferrovie dello Stato.

Tale studio evidenziava diverse criticità,tra le quali un modesto volume di trafficoacquisibile dalla modalità ferroviaria, lanecessità di un servizio integrato treno +bus per collegare alle stazioni i diversicentri abitati non situati in prossimitàdelle linea ferroviaria, nonché risultatieconomico-finanziari fortemente negativi.

In tale quadro, Rete ferroviaria italiana(RFI), già nel 2002, provvedeva a comu-nicare all’Assessore ai trasporti e viabilitàdelle Regione Campania lo scarso interesseper la riattivazione dell’esercizio ferrovia-rio sulla linea in questione.

Successivamente, l’articolo 1, comma 1,lettera b), della legge n. 376 del 2003autorizzava, per il ripristino della tratta inesame, la spesa di 5 milioni di euro, perciascuno degli anni 2003, 2004 e 2005(complessivi 15 milioni di euro).

Nel maggio 2005 RFI, nel ravvisarel’insufficienza delle risorse per la completarealizzazione degli interventi, evidenziavala necessità di valutare più compiutamenteil costo dell’intervento.

Al riguardo, la Provincia di Salerno,con delibera n. 869 del 10 ottobre 2005,provvedeva ad approvare il programma diinvestimenti triennale 2006-2008, con unimpegno di 25 milioni di euro per ilripristino della tratta Sicignano-Lagone-gro.

Inoltre, la stessa Provincia, in data 20dicembre 2005, nel riaffermare il propriointeresse alla realizzazione del suddettocollegamento ferroviario, si impegnava a

Giovedì 11 luglio 2013 — 172 — Commissione IX

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produrre, entro il febbraio 2006, uno Stu-dio di fattibilità per definire i costi diripristino e di gestione della tratta.

Sempre nel dicembre 2005, il Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti e RFIhanno siglato un Accordo Procedimentalevolto ad evitare i termini di perenzione delcontributo statale di cui alla citata leggen. 376 del 2003; con detto accordo venivastabilito che entro il 2006 RFI avrebbeesaminato il suddetto Studio di fattibilitàe, in relazione all’entità del cofinanzia-mento da parte delle Regioni e degli Entilocali interessati, avrebbe inserito l’inter-vento di ripristino della linea nell’aggior-namento 2006 del Piano di priorità degliinvestimenti evidenziando costi, risorse di-sponibili e fabbisogno finanziario.

Secondo i meccanismi previsti nel Con-tratto di Programma 2001-2005, il Piano dipriorità sarebbe stato sottoposto ai Mini-steri competenti (MIT e MEF) per valuta-zioni circa l’inserimento dell’interventonegli Addenda al Contratto.

Tuttavia, lo studio della Provincia nonè stato pubblicato e, conseguentemente, lerisorse di cui alla legge n. 376 del 2003non sono state attivate.

Anche il Contratto di Programma 2007-2011 – parte Investimenti – ed i successiviaggiornamenti non hanno mai previstoazioni o risorse finanziarie per il ripristinodella linea o parte di essa.

Nel 2007, la Regione Campania hasviluppato uno studio di fattibilità e havalutato gli oneri degli interventi di ripri-stino e messa in sicurezza della linea,stimando un fabbisogno di risorse al mi-nimo pari a 360-400 milioni di euro.

Informo, da ultimo, che nello scorsomese di maggio RFI ha avviato un nuovostudio di fattibilità, che sarà completatoentro il prossimo mese di ottobre; talestudio dovrà tenere conto delle condizioninormative e tecnologiche previste dall’at-tuale nuovo contesto normativo dell’eser-cizio ferroviario, in particolare dell’appli-cazione degli standard di interoperabilità edelle norme per la sicurezza delle gallerieferroviarie.

Assicuro che il Governo seguirà conrinnovato impegno l’evolversi della que-stione, al fine di individuare possibili so-luzioni volte a superare le numerose cri-ticità connesse al ripristino del servizioferroviario lungo la linea Sicignano degliAlburni-Lagonegro.

Giovedì 11 luglio 2013 — 173 — Commissione IX

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ALLEGATO 2

5-00295 Manzi: Gravi disagi per i cittadini della regione Marchederivanti dalla soppressione e riclassificazione di treni a media e lunga

percorrenza.

TESTO DELLA RISPOSTA

Per quanto attiene ai tagli ed allesostituzioni degli Eurostar (oggi denomi-nali Frecce), avvenuti sulla relazione An-cona Roma e viceversa ed a cui fannoesplicito riferimento gli Interroganti, devoprecisare che questi collegamenti (3 coppiegiornaliere), effettuati sino a dicembre2011, presentavano da tempo un rapportocosti/ricavi negativo, a causa di una fortediminuzione della frequentazione, conperdite rilevanti per il gestore ferroviario.

Pertanto, al fine di mantenere attivo ilservizio sulla suddetta relazione, a seguitod’intesa del Ministero delle infrastrutture edei trasporti con Trenitalia, con l’orariodel dicembre 2011 si è provveduto, man-tenendo sostanzialmente invariati i tempidi percorrenza, a trasformare due coppiedi Eurostar in Intercity, inserendole nelContratto di Servizio con lo Stato.

Per i treni oggetto del Contratto, eco-nomicamente non sostenibili da parte diTrenitalia, i Ministeri contraenti (MIT-MEF), nell’ambito delle risorse di cui di-spongono, erogano corrispettivi in coe-renza con quanto stabilito nel Piano eco-nomico-finanziario inserito anch’esso nelContratto stesso.

In merito alla soppressione della terzacoppia, gli Eurostar 9334 (con partenza daRoma alle 19.32 e arrivo ad Ancona alle22.50) e 9327 (con partenza da Anconaalle 11.13 e arrivo a Roma alle 14.28),disposta da Ferrovie dello Stato a causadelle maggiori perdite dovute a minorifrequentazioni e per la mancanza di ul-teriori risorse necessarie al loro funziona-mento, evidenzio che il MIT, sollecitato

anche dalle innumerevoli richieste giuntedall’utenza, ha cercato di individuare pos-sibili soluzioni a favore dell’utenza.

Peraltro, nonostante i tentativi esperitidal Ministero, l’unica ipotesi percorribile èrisultata quella di prevedere una connes-sione a Foligno con l’IC 546, in serviziosulla relazione Roma-Perugia, in partenzaalle ore 19.55.

Tuttavia, tale soluzione avrebbe co-munque comportato un incremento di co-sti per la cui copertura le risorse previsteper il finanziamento del contratto di ser-vizio della media e lunga percorrenzarisultavano insufficienti; devo ricordare inmerito che il principio che sottende all’of-ferta contribuita rimane quello di soste-nere la mobilità a media e lunga percor-renza a livello nazionale, mentre il tra-sporto pendolare, anche quando si avvan-taggia dei collegamenti di media e lungapercorrenza, rimanda alle competenzedelle Regioni, nel cui ambito rientrano laprogrammazione e la gestione dei serviziche assicurano principalmente la mobilitàdei viaggiatori pendolari.

I rapporti con Trenitalia e le Regionisono disciplinati da un Contratto di Ser-vizio, nell’ambito del quale vengono defi-niti, tra l’altro, il volume e le caratteristi-che dei servizi da effettuare, sulla basedelle risorse economiche rese disponibilidalle Regioni stesse.

È opportuno considerare, peraltro, chenella fascia oraria di prima serata, ilcollegamento tra Roma e Ancona è tut-t’oggi assicurato dal treno Regionale Ve-loce 12176 (in partenza alle ore 18,28).

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Gli Interroganti, inoltre, hanno postol’attenzione sull’ipotesi di cancellazionedel treno « Frecciabianca » Roma-Falcona-ra-Ravenna.

Devo far presente che i treni « Frec-ciabianca » vengono effettuati da Trenita-lia in regime di mercato (non ricevendoalcun corrispettivo pubblico) e, pertanto,sostenendosi esclusivamente con i ricavi

da traffico, la relativa programmazione sifonda su valutazioni di carattere commer-ciale.

Ad ogni modo, mi preme rassicurare gliInterroganti che, con l’orario in vigoredallo scorso 9 giugno, è stata confermatafino a dicembre prossimo la coppia di« Frecciabianca » Roma-Ravenna e vice-versa.

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ALLEGATO 3

5-00427 Velo: Necessità di uniformare la disciplina degli impianti afune, con particolare riguardo alla durata della vita tecnica degli

impianti stessi.

TESTO DELLA RISPOSTA

Il decreto ministeriale 2 gennaio 1985fissa, oltre ai termini entro cui eseguire lerevisioni speciali e generali, la durata dellavita tecnica degli impianti a fune, degliascensori, delle scale mobili e degli im-pianti assimilabili, aperti al pubblico eser-cizio, che, a seconda della tipologia, puòessere di 30, 40 o 60 anni.

La direttiva europea 2000/9/CE, rece-pita con il decreto legislativo 12 giugno2003 n. 210, ha prodotto una sostanzialeevoluzione della normativa tecnica, adiniziare sin dalla fase progettuale degliimpianti, prevedendo l’analisi di sicu-rezza, l’individuazione dei sottosistemi edei componenti di sicurezza e, soprat-tutto, la certificazione dei medesimi sot-tosistemi e componenti di sicurezza, conmarcatura CE, da parte degli OrganismiNotificati.

Nell’ambito di tale evoluzione, la me-desima direttiva non contempla la vitatecnica degli impianti funiviari.

Tuttavia, per garantire e verificare ilmantenimento dei livelli di sicurezza, lanorma europea armonizzata UNI EN 1709prevede delle ispezioni mensili, annuali epluriannuali per l’impianto o parti di essoe, inoltre, delle « ispezioni speciali » suicomponenti di sicurezza che dovrannoessere eseguite sulla base delle indicazionifornite dal costruttore ed approvate dal-l’Organismo Notificato.

Successivamente all’emanazione del ci-tato decreto legislativo n. 210 del 2003, ilMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti ha provveduto a recepire le normeeuropee armonizzate (EN), nel rispetto

della direttiva europea 2000/9/CE, ema-nando il decreto del 16 novembre 2012recante « Disposizioni e prescrizioni tecni-che per le infrastrutture degli impianti afune adibiti al trasporto di persone. Ar-monizzazione delle norme e delle proce-dure con il decreto legislativo 12 giugno2003, n. 210, di attuazione della direttivaeuropea 2000/9/CE ».

Da quanto sopra, risulta evidente lanecessità di distinguere gli impianti co-struiti nel rispetto della citata direttivaeuropea, la quale come detto non contem-pla la vita tecnica, da quelli costruitiantecedentemente alla sua entrata in vi-gore.

Ad oggi, è in corso di predisposizione ilprovvedimento che regolerà l’esercizio de-gli impianti medesimi. A tal fine, il Mini-stero delle infrastrutture e dei trasporti haistituito un apposito Gruppo di lavoro dicui fanno parte rappresentanti sia delleAutorità di sorveglianza che delle Associa-zioni di categoria.

Devo evidenziare che nel corso di talilavori si è pervenuti a valutazioni concordicirca la superabilità del concetto di vitatecnica per tutti gli impianti costruiti nelrispetto della Direttiva 2000/9/CE.

Da ultimo, in merito all’opportunità,segnalata dagli Interroganti, di prorogarei termini di scadenza di cui al citatodecreto ministeriale 2 gennaio 1985, in-formo che la legge 24 febbraio 2012n. 14, di conversione del decreto-legge 29dicembre 2011, n. 216 (« decreto mille-proroghe »), ha già elevato da due a

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quattro anni il periodo di proroga, fissatodalla legge 1o agosto 2002 n. 166, perquegli impianti in possesso dei requisitinecessari per usufruire della medesimaproroga, ovvero per quegli impianti per iquali sia previsto un intervento di am-

modernamento con un finanziamentopubblico.

Assicuro che il Governo seguirà conl’attenzione dovuta le eventuali problema-tiche connesse all’approssimarsi della sca-denza dei termini prorogati.

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ALLEGATO 4

5-00475 D’Uva: Servizio di collegamento marittimo veloce nell’areadello Stretto di Messina.

5-00476 Vecchio: Servizio di collegamento marittimo veloce nell’areadello Stretto di Messina.

TESTO DELLA RISPOSTA

Rispondo congiuntamente agli atti disindacato ispettivo n. 5-00475 del depu-tato D’Uva ed altri e n. 5-00476 del de-putato Vecchio in quanto vertono su ana-logo argomento.

Gli Interroganti hanno posto all’atten-zione del Governo la delicata questione delservizio di trasporto marittimo veloce sulloStretto di Messina.

Al riguardo, faccio rilevare che il Mi-nistero delle infrastrutture e dei trasporti,ben consapevole dell’importanza che taleservizio riveste nei collegamenti giorna-lieri tra Sicilia e Calabria, ha in piùoccasioni prospettato la necessità e l’ur-genza di un rifinanziamento di dettoservizio, stimato in circa 26 milioni dieuro per il triennio 2014-2016, come,peraltro, richiesto dalle Autorità locali(Regioni, Province e Comuni) anche inconsiderazione dei buoni risultati conse-guiti nel corso degli anni.

Tuttavia, a dette richieste, regolarmenteavanzate dal MIT in sede di programma-zione da parte del MEF dei documenti dibilancio sia per l’anno finanziario 2012 siaper il 2013, non è stato possibile dareseguito a causa delle ben note difficoltà dibilancio.

Con l’articolo 5-bis del decreto-leggen. 43 del 2013 e relativa legge di con-versione, per far fronte all’esigenza diassicurare la continuazione del serviziopubblico di trasporto marittimo in argo-mento, è stata autorizzata la spesa di3 milioni di euro per l’anno 2013 a

fronte dello stanziamento previsto peril precedente triennio 2010-2013 pariad un importo complessivo di euro24.990.000,00.

Pertanto, devo, mio malgrado, far pre-sente che il servizio verrà garantito mainevitabilmente la quantità delle corse nonpotrà essere la medesima di quella pre-cedentemente erogata, considerata la di-minuzione delle risorse a disposizione.

Faccio osservare che i competenti ufficidel MIT, attesa l’importanza del servizioper l’area metropolitana dello Stretto, ave-vano già provveduto, prima della scadenzadel 29 giugno ad avviare una procedurad’urgenza per l’effettuazione della relativaselezione finalizzata all’aggiudicazione delservizio in argomento.

Al termine della citata procedura d’ur-genza il MIT ha aggiudicato, a partiredalla data del 29 giugno 2013, il servizio dicollegamento sulla tratta Messina/VillaSan Giovanni alla società Bluferries Srl.Ciò ha consentito di garantire la prosecu-zione del servizio, seppure, come detto, informa ridotta in conformità all’entità dellostanziamento.

Contestualmente, per quanto concerneinvece la tratta Messina-Reggio Calabria,non essendo pervenuta alcuna offerta nel-l’ambito della relativa procedura di affi-damento a fronte delle manifestazioni diinteresse ricevute da questo Ministero, lastessa è andata deserta.

Tuttavia, considerate le richieste delleAutorità locali, nonché l’eventualità del

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verificarsi di problematiche di ordine pub-blico, prima della scadenza del servizio lasocietà Ustica Lines S.p.A., già operantenello Stretto di Messina quale consorziatadel Consorzio Metromare dello Stretto, hamanifestato la propria disponibilità adeffettuare il servizio garantendo la prose-cuzione del collegamento sulla predettatratta a partire dal 29 giugno 2013, conintesa di stipulare nell’immediato, e in via

temporanea, un nuovo contratto per laprosecuzione del servizio fino alla data del31 dicembre 2013.

Assicuro comunque che il Governo haintenzione di porre in essere, sin da su-bito, ogni utile iniziativa atta al reperi-mento delle risorse necessarie per l’avviodi una nuova gara che assicuri l’espleta-mento a regime del servizio per il pros-simo triennio (2014-2016).

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X COMMISSIONE PERMANENTE

(Attivita produttive, commercio e turismo)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 180

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 11 luglio 2013.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14,45 alle 15,00.

Giovedì 11 luglio 2013 — 180 — Commissione X

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XI COMMISSIONE PERMANENTE

(Lavoro pubblico e privato)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI:

5-00038 Gnecchi: Sul caso degli esodi individuali operati dal Gruppo IBM . . . . . . . . . . . . . . . . 181

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 188

5-00414 Rondini: Salvaguardia dei livelli occupazionali presso la Elcograf di Melzo . . . . . . . 182

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 189

SEDE CONSULTIVA:

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 183

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191

ALLEGATO 4 (Proposta alternativa di parere dei deputati Airaudo ed altri) . . . . . . . . . . . . . . . . . 194

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana el’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura relativo alfunzionamento in Italia, a Perugia, dell’UNESCO Programme Office on Global WaterAssessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme, fatto a Parigiil 12 settembre 2012. C. 1247 Governo, approvato dal Senato (Parere alla III Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 185

INTERROGAZIONI:

5-00398 Gribaudo: Obblighi assunzionali di soggetti disabili nelle amministrazioni pubbliche . 185

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 196

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per consentire la libertà di scelta nell’accesso dei lavoratori al trattamentopensionistico. C. 857 Damiano (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l’accesso altrattamento pensionistico. C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C.1014 Fedriga (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento del progetto di legge C. 1045) . . . . . . 187

INTERROGAZIONI

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delvicepresidente Walter RIZZETTO. – Inter-viene il viceministro del lavoro e dellepolitiche sociali Maria Cecilia Guerra.

La seduta comincia alle 9.05.

5-00038 Gnecchi: Sul caso degli esodi individuali

operati dal Gruppo IBM.

Il viceministro Maria Cecilia GUERRArisponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi alle-gato 1).

Giovedì 11 luglio 2013 — 181 — Commissione XI

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Marialuisa GNECCHI (PD), nel preci-sare preliminarmente che l’interrogazionein titolo è una delle tante che il suogruppo ha presentato per evidenziare lepalesi contraddizioni e i significativi pro-blemi creati con la recente riforma delsistema previdenziale, fa presente che conquesto specifico atto di sindacato ispettivosi intendeva porre all’attenzione del Go-verno la particolare situazione di difficoltàdei lavoratori impiegati presso il gruppoIBM, per i quali, pur in presenza dispecifici accordi individuali di esodo, nonè stata riconosciuta alcuna salvaguardia.Ribadendo che l’impegno della XI Com-missione su questo tema è teso a preve-dere una tutela nei confronti di tutta laplatea di lavoratori danneggiati dalla re-cente manovra previdenziale, si dichiarasorpresa che l’Esecutivo non possa rico-noscere i previgenti requisiti di accessoalla pensione nel caso specifico, laddove isoggetti beneficiari sono pochi e ben iden-tificabili. Fa notare, in proposito, che a talilavoratori potrebbero, senza alcun pro-blema, essere estese per analogia le regoledi salvaguardia già introdotte per altrilavoratori, atteso che gli accordi di esodoin questione, pur prevedendo formalmentela messa in aspettativa non retribuita ditali lavoratori (esclusivamente motivatadall’esigenza di permettere loro di conti-nuare a beneficiare delle forme di assi-stenza sanitaria), non sembravano ammet-tere una ripresa dell’attività lavorativa: siera determinata, quindi, una vera e pro-pria cessazione del rapporto di lavoro conla società, testimoniata, peraltro, dal fattoche tali soggetti erano stati autorizzati alversamento della contribuzione volontaria.

Nel confermare il massimo impegnoaffinché nessun lavoratore rimanga sprov-visto di stipendio o pensione, giudica inac-cettabile che non si voglia intervenireneanche in casi così evidenti – per l’in-dividuazione dei quali mette anche a di-sposizione dei componenti della Commis-sione un elenco anagrafico specifico, con ilquale viene certificata in modo inoppu-gnabile la situazione di ciascun lavoratore– che richiederebbero peraltro un esborsoeconomico molto limitato. Giudicato pale-

semente ingiusto che non si riconosca atali lavoratori la salvaguardia, solo perchél’effettiva chiusura del rapporto di lavoroè intervenuta successivamente al periododi aspettativa, auspica che il Governoproceda in via amministrativa per sanarequesta specifica casistica, atteso che talilavoratori, se fossero stati posti a cono-scenza per tempo della manovra previden-ziale del precedente Governo, avrebberosenza dubbio continuato a lavorare.

5-00414 Rondini: Salvaguardia dei livelli occupazio-

nali presso la Elcograf di Melzo.

Il viceministro Maria Cecilia GUERRArisponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi alle-gato 2).

Marco RONDINI (LNA) dichiara di nonpotersi ritenere soddisfatto della risposta,atteso che il rappresentante del Governoha fatto riferimento a un intervento disostegno al reddito che copre solo unaparte limitata dei lavoratori coinvolti, la-sciando privi di tutele tutti gli altri. Purcomprendendo che la particolare congiun-tura economica richiede attenzione nellagestione delle risorse, giudica necessariaun’azione forte a tutela dei livelli occupa-zionali dell’azienda, anche mediante larichiesta di apertura di un tavolo di con-fronto con tutte le parti interessate dallavicenda. Ritiene che il Governo non possaesimersi dall’intraprendere una simile ini-ziativa, atteso che la sua intenzione, di-chiarata a più riprese in modo astratto,sarebbe quella di garantire un rilanciodell’occupazione e dello sviluppo, ancheattraverso specifici incentivi, intenzioneche non viene, però, esplicitata nei fatti,tanto che la risposta ricevuta ne è, a suoavviso, una riprova. Di più e ancora,ritiene che il Governo non abbia rispostoall’impegno di sostegno del lavoro sulterritorio e contemporaneamente, con ilcosiddetto « decreto del fare », agevoli l’ac-cesso al credito delle aziende che decidonodi lavorare nei Paesi in via di sviluppo:rileva che questa azione appare un invito

Giovedì 11 luglio 2013 — 182 — Commissione XI

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a delocalizzare, forse per sostenere quegliimprenditori che sono alla ricerca di ma-nodopera a basso costo, come quella chepotrebbero trovare in quei Paesi.

Walter RIZZETTO, presidente, dichiaraconcluso lo svolgimento delle interroga-zioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.20.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Cesare DAMIANO. – Intervieneil viceministro del lavoro e delle politichesociali Maria Cecilia Guerra.

La seduta comincia alle 9.20.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio

dell’economia.

C. 1248 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del 9luglio 2013.

Cesare DAMIANO, presidente, avverteche il relatore, in esito al dibattito sinorasvolto, ha presentato una proposta di pa-rere favorevole con condizioni e osserva-zioni sul provvedimento in esame (vediallegato 3). Comunica, altresì, che i depu-tati Airaudo ed altri hanno presentato unaproposta di parere alternativa a quella delrelatore (vedi allegato 4).

Antonio BOCCUZZI (PD), relatore, illu-stra la sua proposta di parere favorevolecon condizioni e osservazioni, facendo no-tare che essa mira a un significativo mi-glioramento del testo in esame, suggerendomodifiche, in particolare, agli articoli 31,32 e 35. Sottolineata l’esigenza più com-plessiva di verificare lo stato di applica-

zione del decreto legislativo n. 81 del2008, in materia di sicurezza sui luoghi dilavoro, argomento sul quale sarà utile dareseguito all’opportuna proposta del gruppoSEL per l’avvio di una indagine conoscitivaspecifica, ritiene importante che la sem-plificazione a cui mira il presente prov-vedimento non avvenga secondo modalitàche rischiano di determinare un abbassa-mento delle tutele nei confronti dei lavo-ratori. Evidenzia, pertanto, l’esigenza diintervenire sulla durata di validità delDURC, sui requisiti di adeguata professio-nalità del preposto alla sicurezza (laddovesia previsto in sostituzione dell’obbligo delDUVRI), sulla più puntuale definizionedelle attività a basso rischio esentate daoneri burocratici, sul miglioramento delleforme di comunicazione degli incidenti.Inoltre, fa notare che la sua proposta diparere evidenzia la necessità di promuo-vere un intervento che prevenga il feno-meno delle aste al massimo ribasso, nel-l’ambito delle gare degli appalti, al fine disalvaguardare il personale coinvolto, i cuicosti ritiene siano da scorporare dalprezzo finale (ripristinando una norma diciviltà, di recente ingiustamente abrogata),sottolineando altresì l’opportunità di sop-primere l’articolo 35, che giudica perico-loso nei confronti dei lavoratori non in-seriti stabilmente nelle organizzazioni dilavoro.

Rilevato che con la propria proposta diparere ha inteso evidenziare la questionedel taglio di spesa per i servizi esterna-lizzati nelle scuole (suscettibile di deter-minare pesanti conseguenze a livello oc-cupazionale), nonché quella del riconosci-mento dei benefici previdenziali ai lavo-ratori esposti all’amianto, si dichiaradispiaciuto di non avere potuto affrontareanche la problematica ambientale relativaalla gestione delle falde acquifere, solle-vata nel corso del dibattito dal deputatoZappulla, atteso che essa, seppur merite-vole della massima attenzione, non rientranelle competenze della Commissione.

Raccomanda, in conclusione, l’approva-zione della sua proposta di parere favo-

Giovedì 11 luglio 2013 — 183 — Commissione XI

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revole con condizioni e osservazioni, rin-graziando tutti i deputati per gli spuntiofferti nel corso dell’esame.

Titti DI SALVO (SEL) illustra la pro-posta alternativa di parere presentata dalsuo gruppo, dichiarando la netta contra-rietà nei confronti di un provvedimentoche, anche qualora fossero approvate lemodifiche richieste dal relatore, sarebbelargamente criticabile sotto diversi profili.Rilevata l’esigenza di avviare quanto primauna ricognizione sullo stato di attuazionedel decreto legislativo n. 81 del 2008 – inordine al quale il suo gruppo ha giàrichiesto l’avvio di una apposita indagineconoscitiva – e tenuto conto che da diversianni questo impianto normativo è statooggetto di ripetute modifiche, che nehanno alterato l’impostazione originaria,giudica sbagliato, sia dal punto di vistasimbolico, sia dal punto di vista dell’ope-ratività concreta, continuare a intervenirecon misure (non richieste, peraltro, nean-che dalle stesse imprese) che determinanoun arbitrario e ingiustificato abbassa-mento del grado di tutele nei confronti deilavoratori.

Esprime, poi, forti perplessità sull’arti-colo 58 – la cui copertura finanziariaappare, peraltro, largamente criticabile –che determinerà un effetto devastante suilavoratori impiegati nelle società addetteallo svolgimento dei servizi esternalizzatinella scuole. Infine, facendo presente chegli stessi dati forniti dall’INAIL nella gior-nata di ieri documentano una certa ten-denza delle imprese a non rispettare leregole sulla sicurezza, ritiene opportunolanciare un segnale che vada nella dire-zione di una tutela nei confronti deilavoratori, a partire dalla modifica delprovvedimento in esame: raccomanda,pertanto, l’approvazione della proposta diparere alternativa a quella del relatore,presentata dal suo gruppo.

Marialuisa GNECCHI (PD) dichiara ilvoto favorevole del suo gruppo sulla pro-posta di parere favorevole con condizionie osservazioni formulata dal relatore.

Antimo CESARO (SCpI) preannuncia ilvoto favorevole del suo gruppo sulla pro-posta di parere del relatore.

Walter RIZZETTO (M5S) preannuncial’astensione del suo gruppo nella votazionedella proposta di parere formulata dalrelatore.

Renata POLVERINI (PdL) dichiara ilvoto favorevole del suo gruppo sulla pro-posta di parere presentata dal relatore.

Cesare DAMIANO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, avverte cheporrà prima in votazione la proposta diparere del relatore, facendo notare che, incaso di sua approvazione, la propostaalternativa dei deputati Airaudo ed altri siintenderà conseguentemente preclusa enon sarà, pertanto, posta in votazione.

La Commissione approva, quindi, laproposta di parere favorevole con condi-zioni e osservazioni formulata dal relatore,risultando conseguentemente preclusa laproposta alternativa di parere dei deputatiAiraudo ed altri.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’intesa tra il

Governo della Repubblica italiana e l’Organizzazione

delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la

Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Peru-

gia, dell’UNESCO Programme Office on Global Wa-

ter Assessment, che ospita il Segretariato del World

Water Assessment Programme, fatto a Parigi il 12

settembre 2012.

C. 1247 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Cesare DAMIANO, presidente, nell’av-vertire che illustrerà il provvedimento intitolo in sostituzione del relatore, impos-sibilitato a prendere parte alla correnteseduta, osserva che la Commissione èchiamata a esprimere un parere, per

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quanto di competenza, sul Protocollo inesame, concluso presso la sede dell’UNE-SCO a Parigi il 12 settembre scorso, chedisciplina il funzionamento del Segreta-riato del Programma mondiale di valuta-zione delle acque (World Water AssessmentProgramme – WWAP), con sede a Perugia;il provvedimento è stato già approvato dalSenato e richiede ora la definitiva conclu-sione dell’esame da parte della Camera.

Ricorda, in proposito, che il Pro-gramma è un’iniziativa delle NazioniUnite, avviata nel 2000 per svilupparepolitiche e pratiche di gestione che aiutinoa migliorare la qualità delle risorse diacqua dolce e ad individuare situazioni dicrisi idrica, fornendo studi, approfondi-menti e proposte per superarle: in questaprospettiva il WWAP coordina le azionidelle diverse agenzie delle Nazioni Uniteche si occupano di gestione delle risorseidriche, favorendo un approccio « traver-sale » all’emergenza globale delle risorseidriche. Fa presente che il Segretariato delProgramma, temporaneamente collocatopresso la sede dell’UNESCO a Parigi, èstato poi spostato a Perugia, a seguito diuna decisione adottata all’unanimità, nelfebbraio 2006, dal Consiglio di coordina-mento di UN Water, la piattaforma cheraggruppa gli organi ONU che si occupanodi risorse idriche e i 17 grandi organismiinternazionali, a carattere associativo escientifico, operanti nel settore. Rileva cheil trasferimento a Perugia, a partire dal2007, è stato successivamente disciplinatoda due accordi, il primo di costituzione diun fondo fiduciario siglato dal Ministerodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare e dall’UNESCO, risalente al 2febbraio 2007, e il secondo tra la RegioneUmbria e l’UNESCO, del 26 luglio 2007,per la messa a disposizione della sede diVilla « La Colombella ».

Per quanto concerne i profili di direttointeresse della Commissione, sottolinea larilevanza, sotto il profilo dell’occupazionee della promozione della ricerca scientificanel Paese, dell’articolo 5, che disciplina lediverse, potenziali, attività congiunte Ita-lia-UNESCO in ambito WWAP, tra lequali: la produzione di rapporti informa-

tivi sui progressi fatti, sia su scala regio-nale che globale, nel raggiungimento deitraguardi stabiliti dagli Obiettivi di svi-luppo del Millennio connessi all’acqua;l’organizzazione di programmi di forma-zione su scala regionale e nazionale nellospecifico settore. Segnala, quindi, l’articolo8, che prevede le consuete misure fiscalisia per le attività dell’Ufficio UNESCO diPerugia sia per i funzionari ivi impiegati,mentre l’articolo 9 disciplina i rapporti dilavoro tra l’UNESCO e il suo personale inforza presso il Segretariato di Perugia,rinviando alla legislazione internazionalein materia.

Per tali ragioni, ritiene che vi siano lecondizioni per un orientamento positivodella XI Commissione. Propone, pertanto,di esprimere un parere favorevole sulprovvedimento in esame.

Nessuno chiedendo di intervenire, laCommissione approva la proposta di pa-rere favorevole formulata dal presidente.

La seduta termina alle 9.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 11 luglio 2013.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle9.45 alle 10.05.

INTERROGAZIONI

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Cesare DAMIANO. – Intervieneil sottosegretario di Stato per i rapporti conil Parlamento Sesa Amici.

La seduta comincia alle 13.35.

5-00398 Gribaudo: Obblighi assunzionali di soggetti

disabili nelle amministrazioni pubbliche.

Il sottosegretario Sesa AMICI, nel pre-cisare che oggi rimette alla Commissione

Giovedì 11 luglio 2013 — 185 — Commissione XI

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gli elementi di natura tecnica acquisitidagli organismi governativi competenti, ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 5),evidenziando la condizione di effettivodisagio che, a causa dell’aggravato bloccoper le pubbliche amministrazioni, incon-trano i soggetti che avrebbero legittimeaspettative di tutela ai sensi della leggen. 68 del 1999. In tal senso, fa presenteche il Governo si riserva di lavorare allapossibile individuazione di una soluzioneche superi gli ostacoli normativi esistenti,sollecitando altresì i gruppi a promuoverepropri interventi di carattere legislativo,diretti ad affrontare efficacemente la pro-blematica.

Chiara GRIBAUDO (PD) ringrazia ilrappresentante del Governo soprattuttoper la parte aggiuntiva della risposta, dicarattere più politico, che consente di dareuna speranza di sensibilità e di realeapertura nei confronti dei problemi esi-stenti. Si dichiara, invece, molto menosoddisfatta della risposta per quanto con-cerne la parte tecnico-giuridica, atteso an-che che una recente sentenza della Cortedi Giustizia europea ha condannato l’Italiaproprio a causa della mancata adozione dimisure dirette all’effettivo inserimento deidisabili nel mondo del lavoro.

Auspica, pertanto, che il Governo vogliarealmente collaborare con il Parlamentoper accelerare i percorsi di verifica emonitoraggio della situazione segnalatanella sua interrogazione, contribuendo adindividuare una concreta forma di soste-gno per una platea di soggetti che sicolloca tra quelle più deboli della società.

Cesare DAMIANO, presidente, dichiaraconcluso lo svolgimento dell’interrogazioneall’ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.45.

SEDE REFERENTE

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Cesare DAMIANO. – Interviene

il sottosegretario di Stato per i rapporti conil Parlamento Sesa Amici.

La seduta comincia alle 13.45.

Disposizioni per consentire la libertà di scelta nel-

l’accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico.

C. 857 Damiano.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in titolo rinviato nella se-duta del 4 luglio 2013.

Cesare DAMIANO, presidente, ricordache oggi è prevista la prosecuzione deldibattito di carattere generale sul provve-dimento in esame, facendo presente sind’ora che, una volta esauriti gli eventualiinterventi della seduta odierna, sarà co-munque opportuno rinviare il seguito del-l’esame all’ultima decade di luglio, essendonecessario attendere l’assegnazione allaCommissione degli ulteriori progetti dilegge vertenti sull’argomento, la cui pre-sentazione è già stata preannunciata dadiversi gruppi, ai fini del loro abbinamentoalla proposta di legge in titolo.

Marialuisa GNECCHI (PD) ricorda cheil progetto di legge in esame e i provve-dimenti in materia di deroghe per l’ac-cesso al trattamento pensionistico, iscrittial successivo punto del calendario deilavori, mirano a reintrodurre un qualchecriterio di gradualità nel regime previden-ziale, gradualità che è stata totalmentetravolta dalla cosiddetta « riforma For-nero ». Al riguardo, peraltro, intende pre-cisare che – ben al di là di quanto nonpossa risultare dal lavoro formale dellaCommissione, che comunque sta inserendotali provvedimenti settimanalmente all’or-dine del giorno – è in corso anche unincessante lavoro parallelo di natura in-formale, diretto ad assicurare l’individua-zione delle necessarie coperture finanzia-rie e a promuovere l’opportuna ricerca delconsenso in tutti gli ambiti ministeriali,che coinvolge, con tutta evidenza, anche

Giovedì 11 luglio 2013 — 186 — Commissione XI

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livelli di intervento diversi da quello par-lamentare.

Nel ribadire che l’intenzione dell’in-tera Commissione è quella di non la-sciare nessun cittadino senza lavoro,senza pensione e senza strumenti di so-stegno del reddito, richiama l’attenzionedei gruppi sul dato per cui già dalgennaio di quest’anno diversi lavoratori sitrovano in una simile situazione, citandoin particolare l’esempio dei pochi – maproprio per questo ancor più meritevolidi tutela – lavoratori che dal 1o gennaio2013 non hanno neanche potuto benefi-ciare della proroga degli ammortizzatorisociali.

Rimarca, pertanto, come il lavoro dellaCommissione in questa fase non sia l’unicaattività posta in essere per giungere allasoluzione dei problemi esistenti, in quantooccorre anche che si attivino i tavolitecnici di confronto, si avviino i monito-raggi e le verifiche dell’INPS e si dia vitaad ampie forme di collaborazione trastrutture ministeriali e, in particolare, tradicasteri competenti e Ragioneria generaledello Stato. Per tali ragioni, assicura chel’intera Commissione continuerà a fare lasua parte, con il massimo impegno, pergarantire che sia realizzato ogni possibileintervento diretto a dare una risposta aquello che ritiene un vero e propriodramma sociale.

Cesare DAMIANO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la frui-zione delle deroghe riguardanti l’accesso al tratta-mento pensionistico.C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C.946 Polverini, C. 1014 Fedriga.

(Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamentodel progetto di legge C. 1045).

La Commissione prosegue l’esame deiprovvedimenti in titolo, rinviato nella se-duta del 4 luglio 2013.

Cesare DAMIANO, presidente, avvertepreliminarmente che è stato richiesto l’ab-binamento ai progetti di legge in esameanche della proposta di legge C. 1045 DiSalvo, appena assegnata alla Commissione,che verte su un argomento analogo aquello trattato dai restanti provvedimenti.

Per tale ragione, propone alla Commis-sione di prevedere l’abbinamento, ai sensidell’articolo 77, comma 1, del Regola-mento, anche del predetto progetto dilegge C. 1045 Di Salvo.

La Commissione concorda.

Cesare DAMIANO, presidente, presoatto che non vi sono richieste di interventoe dato atto al deputato Gnecchi di averesegnalato, in occasione delle riflessionisvolte nell’ambito dell’esame del prece-dente argomento all’ordine del giorno, lequestioni che motivano il particolare im-pegno della Commissione sui progetti dilegge in titolo, rinvia il seguito dell’esamead altra seduta.

La seduta termina alle 13.55.

Giovedì 11 luglio 2013 — 187 — Commissione XI

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ALLEGATO 1

5-00038 Gnecchi: Sul caso degli esodi individualioperati dal Gruppo IBM.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con il presente atto di sindacato ispet-tivo gli Onorevoli Interroganti evidenzianocome le salvaguardie previste dal decreto-legge cosiddetto « Salva Italia » – che con-sentono per alcune categorie di lavoratori,tra cui i lavoratori il cui rapporto dilavoro si sia risolto entro il 31 dicembre2011, in ragione di accordi individualisottoscritti anche ai sensi degli articoli410, 411 e 412-ter del Codice di proceduracivile, o in applicazione di accordi collet-tivi di incentivo all’esodo stipulati dalleorganizzazioni comparativamente più rap-presentative a livello nazionale di potermantenere i previgenti requisiti di accessoalla pensione – non coprono tutte quellesituazioni che si sono prodotte nel corso diquesti anni di crisi occupazionale.

In particolare, gli Onorevoli Interro-ganti prospettano la situazione di alcunidipendenti IBM, che hanno sottoscrittoaccordi di esodo individuale stipulati adaprile 2011 e depositati presso le DTLcompetenti, ma la cui data di cessazioneformale del rapporto di lavoro non èavvenuta entro il 31 dicembre 2011, bensìè stata fatta coincidere con la maturazionedei requisiti pensionistici previgenti al soloscopo di poter mantenere, anche da pen-sionati, le convenzioni mediche, bancarieed assicurative. Tali lavoratori, nel periododalla firma dell’accordo alla cessazioneformale, sono stati posti in aspettativa nonretribuita e senza contributi.

Ricordo, al riguardo, che l’articolo 24del decreto-legge cosiddetto « Salva Italia »ha posticipato l’accesso al pensionamento,salvo che per talune categorie di lavoratori(cosiddetti « salvaguardati ») ai quali con-tinuano ad applicarsi le disposizione pre-

vigenti alla data di entrata in vigore deldecreto, ancorché maturino i requisiti perl’accesso al pensionamento successiva-mente al 31 dicembre 2011.

È noto che le categorie di soggetticosiddetti « salvaguardati » sono state tas-sativamente previste dal comma 14 delcitato articolo 24 (come modificato dal-l’articolo 6 del decreto-legge cosiddetto« proroga termini » del 2011) e successiva-mente estese, dapprima, con l’articolo 22del decreto-legge cosiddetto « spending re-view » e, poi, con l’articolo 1 comma 231della legge di stabilità per il 2013.

Ebbene, dall’esame delle richiamatenorme di salvaguardia (le quali, pure,consentono – in talune ipotesi – di tenereconto della posizione dei sottoscrittori diaccordi individuali di esodo) emerge che laparticolare situazione prospettata daglionorevoli interroganti non rientra fra al-cuna di quelle contemplate dalle disposi-zioni di salvaguardia succedutesi neltempo.

Le conclusioni appena rassegnate nondiscendono, quindi, da una lettura « restrit-tiva » del pertinente quadro normativo, mamuovono dalla consapevolezza per cui ledisposizioni in tema di salvaguardia (predi-sposte in base a rigidi vincoli di disponibi-lità finanziarie) presentano una portatapuntuale e tassativa, che non consente am-pliamenti o interpretazioni di carattereestensivo, anche in via amministrativa.

Ne consegue che un eventuale amplia-mento delle platee dei destinatari nelsenso indicato dagli Onorevoli interrogantirichiederebbe in modo necessario una mo-difica normativa e il reperimento delleconseguenti risorse finanziarie.

Giovedì 11 luglio 2013 — 188 — Commissione XI

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ALLEGATO 2

5-00414 Rondini: Salvaguardia dei livelli occupazionalipresso la Elcograf di Melzo.

TESTO DELLA RISPOSTA

Passo ad illustrare l’atto parlamentaredell’onorevole Rondini – inerente la situa-zione produttiva ed occupazionale dellasocietà ELCOGRAF s.p.a., facente partedel Gruppo Pozzoni, operante nel settoregrafico editoriale.

La predetta società, cui fanno capodiversi stabilimenti grafici dislocati sututto il territorio nazionale, ha subìto unnotevole deterioramento delle proprie con-dizioni economico-finanziarie, nonché unasignificativa contrazione della propria at-tività produttiva, in conseguenza dellagrave crisi economica finanziaria che col-pito anche il settore grafico-editoriale.

Tale situazione ha indotto l’azienda avarare un Piano di riorganizzazione, daattuarsi nel corso del biennio 2012-2013,volto al riequilibrio dei costi aziendali edelle imprescindibili condizioni di reddi-tività.

In particolare, sul fronte occupazionale,il Piano ha previsto un esubero strutturaledi personale pari a 175 lavoratori di cui167 occupati presso il sito di Verona e 8presso quello di Pomezia.

Tali soggetti hanno beneficiato del pen-sionamento anticipato sulla base di unaccordo siglato, il 28 dicembre 2011, daivertici della ELCOGRAF s.p.a. (allora de-nominata MONDADORI PRINTING s.p.a.)e dalle organizzazioni sindacali interes-sate, presso i competenti uffici del Mini-stero che rappresento.

L’accordo ha altresì previsto il ricorsoal trattamento straordinario di integra-zione salariale (CIGS) per riorganizzazioneaziendale, della durata di 24 mesi, adecorrere dal 2 gennaio 2012, nei con-

fronti di un numero massimo complessivodi 220 unità lavorative, sospese a zero ore,di cui 210 occupate presso il sito diVerona e 10 presso quello di Pomezia.

Riguardo al sito produttivo di Melzo,ricordo che – con decreto del 30 marzo2012 – la D.G. per le politiche attive epassive del Ministero che rappresento haprovveduto ad accertarne la condizione diriorganizzazione aziendale, relativamenteal periodo dal 5 dicembre 2011 al 4dicembre 2013, autorizzando contestual-mente la corresponsione del trattamentodi CIGS, per un massimo di 80 lavoratoripoligrafici, per il periodo dal 5 dicembre2011 al 4 giugno 2012.

Successivamente – con decreto del 17ottobre 2012 – è stata prorogata la cor-responsione del trattamento di CIGS perun massimo di 80 lavoratori poligrafici delsito, relativamente al periodo dal 5 giugno2012 al 4 dicembre 2012.

Infine – con decreto direttoriale del 12aprile 2013 – è stata prorogata la corre-sponsione del trattamento di CIGS neiconfronti di un massimo di 60 lavoratoripoligrafici dipendenti della ELCOGRAFs.p.a., relativamente al periodo dal 5 di-cembre 2012 al 4 giugno 2013.

Sono inoltre in grado di informare chenella giornata di ieri, presso gli uffici dellaELCOGRAF s.p.a. in Melzo, si è tenuto unincontro tra i vertici aziendali e le rap-presentanze sindacali dei lavoratori voltoal recupero delle condizioni minimali diredditività complessiva necessarie alla so-pravvivenza del sito attraverso una ridu-zione dei costi e l’aumento dell’efficienzaindustriale.

Giovedì 11 luglio 2013 — 189 — Commissione XI

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Nel corso dell’incontro è stata rag-giunta un’ipotesi di accordo in base allaquale l’azienda si è impegnata a mante-nere in funzione – con le attuali mae-stranze – lo stabilimento di Melzo almenofino al 30 giugno 2014. Ciò a condizioneche una prima verifica intermedia – daeffettuarsi entro il prossimo 31 dicembre– in ordine all’incidenza dell’accordo sul-l’efficienza industriale e sulla redditivitàaziendale, abbia avuto esito positivo.

Per contro, i lavoratori hanno accettatoun percorso volto a contenere i costi del

lavoro con particolare riferimento ai con-tratti integrativi di II livello presenti inazienda, retaggio di pregresse esperienzeprofessionali.

Da ultimo, posso sin d’ora assicurareche il Governo – nelle sue diverse artico-lazioni – continuerà a monitorare i futurisviluppi della vicenda aziendale posta al-l’attenzione con il presente atto parlamen-tare, anche nella eventuale prospettiva diesaminarne le principali criticità, tenutoconto degli istituti di tutela dei lavoratorifinora attivati.

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ALLEGATO 3

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia(C. 1248 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,

esaminato il disegno di legge di con-versione del decreto-legge n. 69 del 2013(C. 1248);

preso atto che il decreto-legge inesame, collocandosi nell’ambito di un pre-ciso quadro di riferimento normativo eu-ropeo, identificabile con le raccomanda-zioni rivolte all’Italia nel quadro del se-mestre europeo 2013, si pone l’obiettivo didettare disposizioni di semplificazione e dirilancio del sistema socio-economico;

verificate le disposizioni di più di-retto interesse della Commissione, che ri-guardano in particolare le semplificazioniin materia di lavoro e in tema di salute esicurezza dei lavoratori;

valutate positivamente le finalità po-litiche e programmatiche dell’intervento diurgenza del Governo, che reca taluneapprezzabili misure semplificative;

rilevato, tuttavia, che, soprattutto perla parte relativa alla sicurezza sui luoghidi lavoro, molte delle disposizioni intro-dotte rischiano di generare un contestopeggiorativo;

preso atto, infatti, che il provvedi-mento in esame contiene diversi puntipositivi, ma anche numerosi elementi dicriticità, senza considerare che in essomancano alcune norme importanti, ancheper le aziende, come, ad esempio, quellesulla formazione nelle scuole, con ridu-zioni di oneri per le aziende che assumonopost-diplomati o laureati, ovvero quelleper rendere definitivo il libretto formativo;

ricordato che la XI Commissione stavalutando l’opportunità dell’avvio di unaspecifica indagine conoscitiva, da svolgerecongiuntamente alla XII Commissione, sulmonitoraggio dello stato di attuazione deldecreto legislativo n. 81 del 2008, in ma-teria di salute e sicurezza sui luoghi dilavoro, al fine di comprendere quali sianogli interventi effettivamente necessari perla manutenzione della relativa normativa;

ritenuto, nel frattempo, opportunoprospettare alcune modifiche e integra-zioni del testo, dirette a migliorarne lacoerenza, conciliando al meglio le esigenzedi semplificazione con quelle di tuteladella sicurezza dei lavoratori,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) all’articolo 31, comma 5, le parole:« ha validità di centottanta giorni dalladata di emissione » siano sostituite dalleseguenti: « è rilasciato mediante strumentiinformatici immediatamente all’atto dellarichiesta e ha validità di centoventi giornidalla data del rilascio »;

2) all’articolo 32, comma 1, lettera a),al capoverso comma 3, primo periodo, leparole: « a basso rischio infortunistico »siano sostituite dalle seguenti: « a bassorischio di infortuni e malattie professio-nali », dopo le parole: « con riferimento »sia aggiunta la parola: « sia », dopo laparola: « committente » siano aggiunte leparole: « sia alle attività dell’impresa ap-paltatrice e dei lavoratori autonomi » e le

Giovedì 11 luglio 2013 — 191 — Commissione XI

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parole: « , tipiche di un preposto » sianosostituite dalle seguenti: « adeguate e spe-cifiche in relazione all’incarico conferito »;al medesimo capoverso comma 3, dopo ilsecondo periodo sia, altresì, inserito ilseguente: « A tali dati accedono il rappre-sentante dei lavoratori per la sicurezza egli organismi locali delle organizzazionisindacali dei lavoratori comparativamentepiù rappresentative a livello nazionale »;

3) al medesimo articolo 32, comma 1,lettera a), al capoverso comma 3-bis,primo periodo, le parole: « dieci uomini-giorno » siano sostituite dalle seguenti:« cinque uomini-giorno », dopo le parole:« comportino rischi derivanti » siano ag-giunte le seguenti: « dal rischio incendioalto, di cui al decreto del Ministro dell’in-terno 10 marzo 1998, e successive modi-ficazioni, nonché dallo svolgimento di at-tività in ambienti confinati, di cui al de-creto del Presidente della Repubblica 14settembre 2011, n. 177, o », dopo la pa-rola: « cancerogeni » siano aggiunte le se-guenti: « , mutageni, amianto »;

4) all’articolo 32, comma 1, lettera b),numero 2), capoverso comma 6-ter, alprimo periodo, le parole: « sentita la Com-missione » siano sostituite dalle seguenti:« sulla base delle indicazioni della Com-missione » e le parole: « settori di attivitàa basso rischio infortunistico sulla base dicriteri e parametri oggettivi, desunti dagliindici infortunistici di settore dell’INAIL »siano sostituite dalle seguenti: « settori diattività a basso rischio di infortuni emalattie professionali, sulla base di criterie parametri oggettivi, desunti dagli indiciINAIL infortunistici e relativi alle malattieprofessionali di settore e specifiche dellasingola azienda »; al medesimo capoversocomma 6-ter, al secondo periodo, la pa-rola: « attestare » sia sostituita dalla se-guente: « dimostrare » e, all’ultimo periodo,le parole: « dell’articolo 26 » siano sosti-tuite dalle seguenti: « dell’articolo 29 »;

5) all’articolo 32, comma 1, lettere c)e d), anche al fine di limitare i rischi diabusi o raggiri nell’ambito dei percorsiformativi, che possono causare rilievi e

sanzioni penali a carico dei datori dilavoro che si affidano a soggetti formatoriinadeguati, sia aggiunto, in fondo a en-trambi i relativi capoversi, il seguenteperiodo: « Le modalità di riconoscimentodei crediti formativi e i modelli per mezzodei quali è documentata l’avvenuta forma-zione sono individuati dalla Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, leregioni e le province autonome di Trentoe di Bolzano, sentita la Commissione con-sultiva permanente per la salute e sicu-rezza sul lavoro, di cui all’articolo 6 »; siassicuri, inoltre, che tutti gli istituti diistruzione e universitari provvedono a ri-lasciare agli allievi equiparati ai lavoratori,ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a),e 37, comma 1, lettere a) e b), del decretolegislativo n. 81 del 2008, gli attestati diavvenuta formazione sulla salute e sicu-rezza sul lavoro, anche per ridurre oeliminare a carico delle aziende che liassumono o attivano percorsi di stage otirocinio, i costi e la non ripetitività degliobblighi formativi, ove conformi; infine,dopo le parole: « enti bilaterali » e dopo leparole: « associazioni sindacali dei datoridi lavoro o dei lavoratori », ovunque ri-corrano, si aggiungano le seguenti: « com-parativamente più rappresentativi sulpiano nazionale »;

6) all’articolo 32, comma 1, lettera h),premessa l’esigenza che, in luogo del « pa-rere della » Conferenza permanente per irapporti tra lo Stato, le regioni e leprovince autonome di Trento e di Bolzano,ovunque esso ricorra, sia inserita la « pre-via intesa in sede di » Conferenza suidecreti ministeriali previsti e che, su dettidecreti, sia anche sentita la Commissioneconsultiva permanente per la salute esicurezza sul lavoro, si raccomanda altresìche alla rubrica del relativo capoverso leparole: « temporanei e mobili » siano so-stituite dalle seguenti: « temporanei o mo-bili » e che, dopo le parole: « dei tra-sporti », siano inserite le seguenti: « e conil Ministro della salute »;

7) attesa l’esigenza che, nella deter-minazione del prezzo più basso richiestodalle amministrazioni pubbliche per l’as-

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segnazione di una commessa di beni e diservizi, siano esclusi i costi relativi alleretribuzioni del personale e i costi relativiagli adempimenti previsti per il rispettodelle disposizioni in materia di salute esicurezza nei luoghi di lavoro, al mede-simo articolo 32, siano inseriti, in fine, iseguenti commi:

« 7-bis. Dopo il comma 3 dell’articolo82 del codice dei contratti pubblici relativia lavori, servizi e forniture, di cui aldecreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163,è inserito il seguente: « 3-bis. Il prezzo piùbasso è altresì determinato al netto dellespese relative al costo del personale, va-lutato sulla base dei minimi salariali de-finiti dalla contrattazione collettiva nazio-nale di settore tra le organizzazioni sin-dacali dei lavoratori e le organizzazionidei datori di lavoro comparativamente piùrappresentative sul piano nazionale, edelle misure di adempimento alle dispo-sizioni in materia di salute e sicurezza neiluoghi di lavoro »;

7-ter. All’articolo 87, comma 2, delcodice dei contratti pubblici relativi alavori, servizi e forniture, di cui al decretolegislativo 12 aprile 2006, n. 163, e suc-cessive modificazioni, la lettera g) è abro-gata »;

8) considerato che l’aggiunta di unnuovo comma 13-bis all’articolo 3 deldecreto legislativo n. 81 del 2008 puòpresentare rischi in relazione al possibilearretramento dei livelli di tutela nei con-fronti di lavoratori non inseriti stabil-mente nelle organizzazioni di lavoro e che,per converso, una parte delle semplifica-zioni ivi ipotizzate sembra già assicuratadalla nuova formulazione dell’articolo 32del decreto-legge in esame, sia soppressol’articolo 35;

e con le seguenti osservazioni:

a) all’articolo 32, comma 6, lettera b),il capoverso di cui al numero 1) andrebbesostituito da una disposizione del seguentetenore: « L’INAIL trasmette telematica-mente alle autorità di pubblica sicurezza,

alle aziende sanitarie locali, alle autoritàportuali e consolari, alle direzioni territo-riali del lavoro e ai corrispondenti ufficidella Regione Siciliana e delle provinceautonome di Trento e di Bolzano compe-tenti per territorio i dati relativi alledenunce di infortuni sul lavoro mortali edi quelli con prognosi superiore a trentagiorni »;

b) più in generale, con riferimentoalle disposizioni di cui all’articolo 32,comma 6, lettera a), e comma 7, chemirano a semplificare le procedure dicomunicazione e notifica di denuncia degliinfortuni sul lavoro da parte del datore dilavoro, si evidenzia come tali norme pos-sano comportare possibili ripercussioni intema di accertamento di reati o violazionidi leggi concernenti la sicurezza sul lavoro;

c) considerato che il comma 5 del-l’articolo 58 riduce in misura significativala spesa per i servizi esternalizzati nellescuole, fissando, per le istituzioni scolasti-che ed educative statali, a decorrere dal-l’anno scolastico 2013/2014, un tetto allaspesa per l’acquisto di detti servizi (nel cuiambito assumono un rilievo quantitativosoprattutto i servizi di pulizia, di normaaffidati a società che utilizzano personalecon contratti di lavoro a tempo determi-nato), si segnala come tale disposizionerischi di creare ulteriori problemi a enti eistituzioni già gravemente penalizzati dagliultimi interventi in tema di contenimentodelle spese pubbliche, oltre che, in parti-colare, ai lavoratori impiegati dalle societàche erogano i predetti servizi;

d) occorre, infine, individuare unasoluzione definitiva per la validità dellecertificazioni di cui alla legge n. 257 del1992, che ha previsto il riconoscimento dibenefici previdenziali ai lavoratori espostiall’amianto, in modo da assicurare a queilavoratori che hanno i relativi provvedi-menti di riconoscimento in sospeso –molti dei quali da lungo tempo in attesa diuna risposta – il diritto a fruire final-mente di tali benefici, secondo quantoormai riconosciuto dagli stessi enti previ-denziali competenti.

Giovedì 11 luglio 2013 — 193 — Commissione XI

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ALLEGATO 4

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia(C. 1248 Governo).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PAREREDEI DEPUTATI AIRAUDO ED ALTRI

La XI Commissione,

esaminato il disegno di legge di con-versione del decreto-legge n. 69 del 2013(C. 1248);

considerato che il decreto cosiddetto« del fare » contiene poche luci e molteombre;

la sua lettura complessiva evoca ivecchi decreti « crescita », « sviluppo » e« semplificazione » predisposti dall’ex Mi-nistro Passera, provvedimenti di cui siattende ancora la completa attuazione,sensazione richiamata anche dall’ultimarelazione presentata al Parlamento dall’exMinistro Giarda lo scorso 25 marzo 2013,in materia di liberalizzazione delle attivitàeconomiche e di riduzione degli oneriamministrativi sulle imprese;

il timore fondato è dunque quello checi si trovi di fronte all’ennesimo decreto« sviluppo » che contempla alcune normesicuramente condivisibili (come quellesulla sicurezza stradale o quella sul raf-forzamento del fondo di garanzia per lepiccole e medie imprese), altre su cui sidovrebbe invece discutere ampiamente alivello parlamentare e non certo attraversolo strumento della decretazione d’urgenza(come quelle sulle infrastrutture e la por-tualità), altre completamente inutili se nonaddirittura imbarazzanti, come quella sul-l’ennesima ridefinizione della governancedell’Agenzia digitale per l’Italia destinata apassare sotto il controllo della Presidenzadel Consiglio dei Ministri;

degli 86 articoli che compongono ildecreto, meno di 20 introducono novità

significative nell’ambito del nostro ordina-mento giuridico;

per stimolare la cosiddetta « cre-scita », il Governo avrebbe dovuto piutto-sto impegnare le risorse dei propri dica-steri e della Ragioneria generale delloStato per individuare nuove risorse e af-frontare le vere emergenze, prendendocome bussola l’ultimo rapporto della Cortedei Conti sulla governance di finanza pub-blica (Rapporto 2013) e cercando di at-tuarlo punto per punto al fine di abbatterela pressione fiscale e tutelare i diritti deilavoratori;

per quanto attiene alle materie dicompetenza della Commissione Lavoro, siconstata che gli articoli 32 e 35 interven-gono a modificare in senso sostanzial-mente negativo il testo unico in materia diprotezione della salute e della sicurezzanei luoghi di lavoro, di cui al decretolegislativo 9 aprile 2008, n. 81;

tali interventi di modifica si aggiun-gono ad altri, del tutto occasionali, inseritiin precedenti provvedimenti come nel suc-cessivo decreto legge n. 76 del 2013, chevanno nella direzione di smantellare iltesto unico, con rischi inaccettabili per unPaese come il nostro, nel quale la culturadella tutela della sicurezza e della salutedei lavoratori e delle lavoratrici è pocopresente e vissuta come un costo burocra-tico, inutile e eliminabile;

il testo unico ha rappresentato unatto legislativo di modifica sostanzialedella protezione della salute e della sicu-rezza nei luoghi di lavoro, costruito con il

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contributo delle parti sociali e degli orga-nismi competenti, coinvolti anche nellasuccessiva fase di integrazione e corre-zione operata con il decreto legislativon. 106 del 2009;

eventuali ulteriori problemi applica-tivi della richiamata disciplina devono es-sere corretti mediante una manutenzioneorganica che salvaguardi l’omogeneità e iprincipi del testo unico e non possonoprescindere dal coinvolgimento delle partisociali e degli organismi competenti, alcontrario di quanto operato dal Governocon l’inserimento nel decreto legge degliarticoli 32 e 35, che vanno pertanto sop-pressi;

prima di procedere oltre nello sman-tellamento del testo unico o, anche e piùsemplicemente, di continuare a modifi-carlo con interventi non organici, sarebbeimportante lo svolgimento di una indagineconoscitiva, come intenderebbero fare leCommissioni XI e XII sollecitate dalgruppo parlamentare di Sinistra EcologiaLibertà, al fine di verificare quale sia statal’applicazione del decreto 81, a distanza di5 anni dalla sua entrata in vigore, e qualieventuali problemi occorra risolvere;

problemi molto gravi sono altresìposti dalla copertura individuata dall’arti-colo 58 del decreto legge che riduce inmaniera significativa la spesa per i serviziesternalizzati nelle scuole, fissando, per leistituzioni scolastiche ed educative statali,a decorrere dall’anno scolastico 2013/2014, un tetto alla spesa per l’acquisto didetti servizi (nel cui ambito assumono un

rilievo quantitativo soprattutto i servizi dipulizia affidati a società che spesso utiliz-zano personale con contratti di lavoro atempo determinato). Tale riduzione dispesa avrà un effetto devastante sui lavo-ratori impiegati dalle predette società ecreerà ulteriori problemi alle scuole giàgravemente penalizzate dai molti tagli allaspesa pubblica;

la copertura dell’articolo 58 si sa-rebbe potuto ricavarla agevolmente elimi-nando le auto blu per tutti coloro chehanno ricoperto cariche pubbliche a qual-siasi titolo, e che sono cessati dalla caricao riducendo i regimi di esenzione, esclu-sione e favore fiscale, di cui all’allegatoC-bis del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,con l’esclusione delle disposizioni a tuteladei redditi di lavoro dipendente e auto-nomo, dei redditi da pensione, della fa-miglia, della salute, delle persone econo-micamente o socialmente svantaggiate, delpatrimonio artistico e culturale, della ri-cerca e dell’ambiente;

per concludere il decreto del « fare »adottato da questo Governo è perfetta-mente in linea con quello precedente enon sembra contenere nulla di così ur-gente e significativo; esso sembra esserepiuttosto un modo per prendere tempo edevitare di affrontare i veri problemi cheattagliano il nostro Paese,

esprime

PARERE CONTRARIO

« Airaudo, Di Salvo, Placido ».

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ALLEGATO 5

5-00398 Gribaudo: Obblighi assunzionali di soggetti disabilinelle amministrazioni pubbliche.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’interrogazione in esame l’onore-vole Gribaudo chiede, anzitutto, di ricon-siderare la sospensione dell’obbligo di co-pertura delle quote di riserva per le ca-tegorie protette, disciplinato dalla legge 12marzo 1999, n. 68.

Chiede, inoltre, di conoscere quali sianoi dati a disposizione relativamente al pro-spetto informativo – di cui all’articolo 9,comma 6, della legge 12 marzo 1999, n. 68– che i datori di lavoro, pubblici e privati,sono tenuti ad inviare agli uffici compe-tenti, contenente il numero complessivodei lavoratori dipendenti, nonché il nu-mero ed i nominativi dei lavoratori com-putabili nella quota di riserva.

In merito al primo quesito l’Onorevo-vole interrogante fa riferimento ad unparere espresso dal Dipartimento dellafunzione pubblica a seguito di una richie-sta formulata dall’INPS con nota del 16aprile scorso.

In particolare, in tale nota, l’Ente evi-denziava che i tagli alla dotazione organicadell’Istituto, operati dal decreto del Presi-dente del Consiglio dei ministri 23 gennaio2013, adottato in attuazione dell’articolo 2del decreto-legge n. 95 del 2012 (cosid-detto « spending review »), hanno determi-nato una situazione di eccedenza del per-sonale pari a circa 3.300 unità.

In relazione al predetto personale inposizione di soprannumero, il percorsonormativo delineato dal citato articolo 2dispone per i dipendenti dell’INPS l’avvio,suddiviso in varie fasi, delle procedure dicui all’articolo 33 del decreto legislativo 30marzo 2001, n. 165. La prima fase di taleprocedura prevede, come noto, l’assorbi-

mento, entro il 31 dicembre 2014, delleeccedenze mediante i pensionamenti ordi-nari e i cosiddetti « prepensionamenti ».Questi ultimi consistono nel collocamentoa riposo dei lavoratori che risultino inpossesso dei requisiti anagrafici e contri-butivi secondo l’ordinamento previgente aldecreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, conpossibile maturazione dei requisiti fino al31 dicembre 2014 ed eventuale slittamentodella liquidazione del trattamento di finerapporto al momento di maturazione delrequisito pensionistico secondo la norma-tiva vigente. Per coloro che non posseg-gono i requisiti per il « prepensiona-mento » si avvia, invece – operando condecreto del Presidente del Consiglio deiministri e previo esame con le organizza-zioni sindacali da concludersi entro trentagiorni – un percorso di mobilità guidata,intesa alla loro ricollocazione presso gliuffici di altre amministrazioni.

Qualora la ricollocazione non risultipossibile – sempre previo esame, che devecomunque concludersi entro trenta giorni,con le organizzazioni sindacali – si pro-cede con l’utilizzo di forme contrattuali atempo parziale del personale non dirigen-ziale in proporzione alle eccedenze e congraduale riassorbimento all’atto delle ces-sazioni a qualunque titolo.

Nel caso in cui le procedure di cuisopra non consentano l’assorbimento delleeccedenze, si procede, in ultimo, alla di-chiarazione di esubero con il collocamentoin disponibilità, per un massimo di 24mesi con trattamento economico pariall’80 per cento di quello fondamentale; in

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caso di mancata ricollocazione, mediantemobilità si procede, infine, al licenzia-mento.

Ciò premesso, l’accertata situazione dicriticità legata ad un elevato numero dieccedenze, ha indotto l’INPS a chiedere alDipartimento della funzione pubblica unparere sulla legittima sospensione, perl’anno 2013, delle assunzioni delle catego-rie protette, al fine di evitare l’incrementodelle eccedenze di personale.

In relazione a tale richiesta, la nota delDipartimento, chiariva che « le assunzioninelle amministrazioni pubbliche sono con-sentite solo in presenza di posti disponibilinella dotazione organica, fatte salve spe-cifiche deroghe espressamente previstedalla legge che, tuttavia, non si riscontranonella legge 12 marzo 1999, n. 68 » recanteNorme per il diritto al lavoro dei disabili.

Al riguardo, si evidenzia che, laddove leamministrazioni non abbiano posizioni so-prannumerarie e presentino disponibilitàdi posti nella dotazione organica, la nor-mativa di riferimento consente, comunque,la possibilità di effettuare assunzioni acopertura della quota d’obbligo anche inpresenza di un regime limitativo delleassunzioni o di divieto di assumere.

Viceversa, in assenza di posti vacanti indotazione organica non si riscontrano,

nella normativa in materia, spazi chepossano consentire assunzioni in sopran-numero; l’unica eccezione è contemplatadall’articolo 4, comma 4, della legge 29marzo 1985, n. 113 con riguardo al col-locamento al lavoro dei centralinisti nonvedenti; tale disposizione stabilisce che « incaso di completezza del ruolo organico deidatori di lavoro pubblici i centralinisti nonvedenti sono inquadrati in soprannumerofino al verificarsi della prima vacanza ».

Si tratta, chiaramente, di norma spe-ciale non suscettibile di interpretazioneanalogica, quindi, un’analoga previsioneanche per le restanti categorie protettepotrebbe scaturire esclusivamente da unintervento del legislatore in tal senso.

In ordine, infine, al secondo quesito,relativo al prospetto informativo che idatori di lavoro, pubblici e privati, sonotenuti ad inviare agli uffici competenti,contenente il numero complessivo dei la-voratori dipendenti, compresi quelli com-putabili nella quota di riserva, si precisache la materia ricade nella competenzaprimaria del Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali.

Al riguardo, si sta procedendo, pressogli uffici preposti, all’acquisizione dei datidi interesse che, quanto prima, sarannomessi a disposizione del Parlamento.

Giovedì 11 luglio 2013 — 197 — Commissione XI

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XII COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari sociali)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207

AUDIZIONI:

Audizione del ministro della salute, Beatrice Lorenzin, sulle linee programmatiche del suodicastero (Seguito dello svolgimento, ai sensi dell’articolo 143, comma 2, del regolamento,e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201

SEDE REFERENTE:

Modifica all’articolo 31 del DL n. 207/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 27febbraio 2009, n. 14, concernente l’indennizzo in favore delle persone affette da sindromeda talidomide. C. 263 Fucci, C. 843 Piazzoni e C. 858 Miotto (Esame e rinvio) . . . . . . . . 201

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 203

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Pierpaolo VARGIU. — Intervieneil sottosegretario di Stato per la salutePaolo Fadda.

La seduta comincia alle 9.20.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio

dell’economia.

C. 1248 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizioni e osservazione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in titolo, rinviato nella se-duta del 9 luglio 2013.

Pierpaolo VARGIU, presidente, ricordache nella seduta del 9 luglio scorso ilrelatore, onorevole Gelli, ha svolto la re-lazione ed ha avuto inizio la discussione.Avverte, inoltre, che il relatore ha presen-tato una proposta di parere alla luce deldibattito che è stato avviato nella scorsaseduta (vedi allegato 1).

Filippo FOSSATI (PD), dopo averespresso apprezzamento per la propostadel relatore, in particolare per l’atteggia-mento fermo che lo stesso ha volutoassumere nei confronti delle disposizionidi cui agli articoli 32 e 35, suscettibili diattenuare le misure per la sicurezza suiluoghi di lavoro, propone al medesimo diinserire nel parere una ulteriore condi-zione, volta a modificare la normativaposta dall’articolo 7, comma 11, del DL

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n. 158 del 2012, cd. « decreto Balduzzi »,al fine di espungere dal testo la parterelativa all’obbligo di certificazione medicosportiva, ripristinando così la normativaprevigente in materia. Propone pertanto diaggiungere la seguente condizione: « dopol’articolo 42 sia aggiunto il seguente: Art.42.bis. – All’articolo 7 del decreto-legge 13settembre 2012, n. 158, « Disposizioni ur-genti per promuovere lo sviluppo del paesemediante un più alto livello di tutela dellasalute », convertito con modificazioni dallalegge 8 novembre 2012, n. 189, il comma11 sia sostituito dal seguente: 11. Al fine disalvaguardare la salute dei cittadini chepraticano un’attività sportiva il ministrodella salute, con proprio decreto, adottatodi concerto con il Ministro delegato alturismo e allo sport, dispone linee guidaper la dotazione di defibrillatori semiau-tomatici e di eventuali altri dispositivisalvavita da parte dei proprietari dellestrutture e dei luoghi dove si svolge attivitàsportiva organizzata per il livello di for-mazione adeguata all’impiego dei suddettidispositivi da parte dei gestori delle strut-ture o degli organizzatori delle attività. ».

Paola BINETTI (SCpI) ringrazia il re-latore per il lavoro di approfondimentosvolto e per la proposta di parere formu-lata. In merito all’articolo 17, ritiene chevadano tenuti presenti due elementi diriflessione, e cioè che le regioni hanno giàmaturato una propria esperienza al ri-guardo e che, come giustamente osservavail collega Cecconi, la spesa autorizzata perla realizzazione dell’infrastruttura centraleè abbastanza elevata per poter esseredestinata solo alla realizzazione della in-frastruttura e non anche alla gestionefutura della medesima.

Ciò premesso, tiene ad evidenziarecome sia a suo avviso di preliminareimportanza chiarire quale sia l’obiettivoche si vuole perseguire attraverso il FSE,e cioè se sia da considerarsi quale stru-mento che risponde ai bisogni del citta-dino affinché disponga di tutti i datirelativi alla sua storia clinica o piuttosto sesia uno strumento per consentire al Ser-

vizio sanitario nazionale di effettuare va-lutazioni statistiche ed epidemiologiche.

Infine, sugli articoli 32 e 35, si dichiarad’accordo con l’osservazione volta a valu-tare l’opportunità di modificare l’articolo32 al fine di non ridurre significativamentele misure di tutela della salute e dellasicurezza dei lavoratori, senza tuttaviaproporne la sua soppressione, come inveceinizialmente proposto dal collega Gelli nelcorso della sua relazione. Ritiene, infatti,necessario mantenere nel parere il prin-cipio di non abbassare la soglia di sicu-rezza del lavoratore e al contempo riba-dire la finalità di alleggerire il caricoburocratico di alcune disposizioni.

Roberto CAPELLI (Misto-CD), in ordineall’articolo 17 sul Fascicolo sanitario elet-tronico, nell’apprezzare le finalità delladisposizione, ritiene che si debba prestareparticolare attenzione a non avallare lacreazione di 20 Fascicoli sanitari elettro-nici diversi ma piuttosto a convergereverso un unico tipo di modello, anchemutuandolo da quello di una delle 12regioni che hanno già provveduto alla suaistituzione o sono in procinto di farlo.

Ileana Cathia PIAZZONI (SEL) tiene aprecisare che per il suo gruppo è fonda-mentale la richiesta di sopprimere gliarticoli 32 e 35 e auspica che il relatoremodifichi di conseguenza la sua propostadi parere. Inoltre, sarebbe a suo giudizioopportuno se il parere contenesse ancheun riferimento alla necessità di fissare untermine entro cui adottare il DPCM pre-visto dall’articolo 12, comma 11, del DLn. 179 del 2012 sui registri di mortalità, ditumori e di altre patologie, ancora nonadottato.

Raffaele CALABRÒ (PdL), dopo avercondiviso la proposta del deputato Fossatisulla certificazione medico sportiva e sulladotazione di defibrillatori da parte degliimpianti sportivi, ritiene che la condizionevolta a sopprimere l’articolo 35, che recamisure di semplificazione per le presta-zioni di lavoro di breve durata, possaessere più opportunamente trasformata in

Giovedì 11 luglio 2013 — 199 — Commissione XII

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una osservazione volta non a sopprimeretale disposizione ma eventualmente a mo-dificarla, senza diminuire le tutele per illavoratore.

Il sottosegretario Paolo FADDA, presavisione della proposta di parere predispo-sta da relatore, esprime a nome del go-verno alcune perplessità in merito allacondizione relativa all’articolo 17 e fina-lizzata a sostituire la Società SOGEI, atotale partecipazione pubblica, con il CNR,tenuto conto che la SOGEI è in possessodelle risorse strumentali e umane perrealizzare la infrastruttura. Su questopunto, si rimette comunque alla Commis-sione.

In ordine alla possibilità di integrarel’elenco dei certificati da abrogare,esprime parere favorevole all’abrogazionedel libretto di idoneità sanitaria per ali-mentaristi, del certificato di idoneità psi-cofisica di responsabile tecnico per larevisione di autoveicoli, della certifica-zione per l’esercizio della professione diguardia giurata, del certificato di idoneitàpsicofisica alla conduzione di generatoria vapore, del certificato per l’ammissionea soggiorni di vacanza per i minori, qualicolonie marine e centri estivi e dei cer-tificati di vaccinazione per l’ammissionealle scuole pubbliche. Esprime invece unaposizione contraria all’abrogazione delcertificato di idoneità a svolgere la man-sione di fochino e del certificato di ido-neità alla conduzione di impianti di ri-salita, in quanto la valutazione dei re-quisiti psicofisici, pur rientrando tra lenorme di sorveglianza sanitaria ai sensidel D.Lgs. 81/2008, sembra essenziale amaggior garanzia di tutela della salutedel lavoratore; infatti la normativa cheprevede tali certificati non parla generi-camente di « certificato di sana e robustacostituzione » ma definisce i requisiti divisus e udito necessari a svolgere talimansioni che sembrano importanti per latutela e la sicurezza del lavoratore e disoggetti terzi. Esprime una valutazionecontraria anche sulle proposte finalizzatead abrogare i certificati in materia dipolizia mortuaria.

Da ultimo, per quanto attiene allapossibilità di far confluire nell’ambito delfascicolo sanitario elettronico (FSE) ilconsenso o il diniego alla donazione degliorgani, pur apprezzando la finalità del-l’iniziativa, osserva che la vigente disci-plina prevede la revocabilità del citatoconsenso e tale circostanza rende difficilela previsione dell’inserimento del con-senso stesso all’interno del FSE.

Pierpaolo VARGIU, presidente, so-spende brevemente la seduta per consen-tire al relatore di valutare le proposteavanzate nel corso della discussione.

La seduta, sospesa alle 9.55, è ripresaalle 10.05.

Federico GELLI (PD), relatore, alla lucedelle ulteriori considerazioni emerse nelcorso del dibattito, alcune delle quali con-divisibili, riformula la proposta di parerefavorevole con condizioni ed una osserva-zione (vedi allegato 2).

Andrea CECCONI (M5S), intervenendoper dichiarazione di voto, pur apprez-zando il lavoro del relatore, sottolineacome il suo gruppo non sia favorevole alprovvedimento nel suo complesso e, per-tanto, il suo voto sulla proposta di pareredel relatore sarà contrario.

Ileana Cathia PIAZZONI (SEL) dichiarail voto contrario del suo gruppo sullaproposta di parere del relatore.

Paola BINETTI (SCpI) dichiara il votofavorevole del suo gruppo sulla propostadi parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere (vedi allegato 2).

La seduta termina alle 10.15.

Giovedì 11 luglio 2013 — 200 — Commissione XII

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AUDIZIONI

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Pierpaolo VARGIU. — Intervieneil ministro della salute, Beatrice Lorenzin.

La seduta comincia alle 13.15.

Audizione del ministro della salute, Beatrice Loren-

zin, sulle linee programmatiche del suo dicastero.

(Seguito dello svolgimento, ai sensi dell’ar-ticolo 143, comma 2, del regolamento, econclusione).

Pierpaolo VARGIU, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraversol’attivazione di impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso.

Interviene per formulare quesiti ed os-servazioni il deputato Massimo Enrico BA-RONI (M5S).

Il ministro Beatrice LORENZIN replicaai deputati intervenuti, fornendo ulterioriprecisazioni.

Pierpaolo VARGIU, presidente, ringra-zia il ministro e dichiara conclusa l’audi-zione.

La seduta termina alle 14.45.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Pierpaolo VARGIU.

La seduta comincia alle 14.45.

Modifica all’articolo 31 del DL n. 207/2008, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009,n. 14, concernente l’indennizzo in favore delle per-sone affette da sindrome da talidomide.C. 263 Fucci, C. 843 Piazzoni e C. 858 Miotto.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame deiprovvedimenti in oggetto.

Benedetto Francesco FUCCI (PdL), re-latore, ricorda che le proposte di leggeall’esame della Commissione, composte daun solo articolo, sono dirette ad estenderela platea dei soggetti beneficiari, per ef-fetto di recenti disposizioni legislative, diindennizzo per i danni da sindrome datalidomide. Si tratta di proposte di leggeche toccano una tematica molto delicatache riporta molto indietro nel tempo, mache rappresenta ancora una realtà dolo-rosa per numerosi cittadini italiani affettidalla sindrome da talidomide.

Ricorda innanzitutto che la talidomideè un farmaco che negli anni tra il 1956 eil 1958 fu messo in commercio in Germa-nia e Gran Bretagna, come sedativo, an-tinausea e ipnotico, destinato in partico-lare alle donne in gravidanza, senza cheperò fosse mai stato sperimentato su ani-mali in stato di gravidanza prima chevenisse approvato il suo impiego sulledonne incinte.

Con le stesse indicazioni approdò,quindi, nel 1959 sul mercato italiano dovevenne prodotto da diverse aziende farma-ceutiche con i marchi Imidene, Rediminee, a seguire, nel 1960, Profarmil, Quieto-plex, Contergan ed altri.

Complessivamente, il farmaco fu com-mercializzato in più di quaranta Paesi. Apartire dal 1961, a distanza cioè di pochianni dall’immissione in commercio, siebbe a notare, nelle diverse nazioni, unincremento di anormalità fetali che per lopiù i sanitari correlarono all’uso, ancheoccasionale, della predetta sostanza daparte di donne gravide.

La talidomide, dunque, fu ritirata dalcommercio alla fine del 1961, in seguito

Giovedì 11 luglio 2013 — 201 — Commissione XII

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alla scoperta della teratogenicità di unodei suoi elementi: le donne trattate contalidomide davano alla luce neonati congravi alterazioni congenite dello sviluppodegli arti, amelia (assenza degli arti) o varigradi di focomelia (riduzione delle ossalunghe degli arti), generalmente più acarico degli arti superiori che quelli infe-riori, e quasi sempre bilateralmente, purcon gradi differenti. Si stima che in queglianni, nel mondo, circa 10.000 bambininacquero con malformazioni congenite ditipo severo, nella stragrande maggioranzadei casi rappresentate da disostosi qualifocomelia e amelia.

Solo nel maggio del 1968, dopo lunghianni di indagini, iniziò il processo controla ditta produttrice del farmaco.

Con riferimento alla legislazione vi-gente in materia, fa presente che l’articolo2, comma 363, della legge n. 244 del 2007(legge finanziaria 2008), ha esteso ai sog-getti affetti da sindrome da talidomide ilbeneficio dell’indennizzo già spettante allepersone che abbiano riportato una meno-mazione permanente dell’integrità psico-fisica a causa di vaccinazioni obbligatorie,di cui all’articolo 1 della legge n. 229 del2005. Il beneficio previsto dalla legge fi-nanziaria 2008 è stato poi di fatto con-cretizzato dall’articolo 31 del decreto-leggen. 207 del 2008, convertito, con modifica-zioni, dalla n. 14 del 2009, che, con rife-rimento ai soggetti affetti da sindrome datalidomide, recita: « L’indennizzo (...) siintende riconosciuto ai soggetti affetti dasindrome da talidomide nelle forme del-l’amelia, dell’emimelia, della focomelia edella micromelia nati negli anni dal 1959al 1965 ».

Tale norma ha assunto un caratteredecisamente innovativo in quanto, dopouna battaglia portata avanti per tanti annida parte dei soggetti danneggiati e dei lorofamiliari, cessa di vincolare la richiesta diindennizzo all’obbligo – praticamente im-possibile dopo tanti decenni – di produrreuna documentazione scritta che dimostril’assunzione del farmaco da parte dellemadri dei soggetti affetti da sindrome datalidomide.

In attuazione della predetta disposi-zione è stato emanato il decreto ministe-riale 2 ottobre 2009, n. 163, che ha pre-visto il riconoscimento e la corresponsionedi un indennizzo corrisposto mensilmente,per metà al soggetto danneggiato e perl’altra metà ai congiunti che prestano oabbiano prestato allo stesso assistenzacontinuativa. Infine lo stesso Ministero,con circolare n. 31 del 5 novembre 2009,ha provveduto a pubblicare le linee guidaper l’istruttoria delle domande di inden-nizzo dei soggetti affetti dalla predetta« Sindrome da Talidomide ».

Attraverso la proposta di legge n. 263,di cui è primo firmatario, si intende in-cludere nella platea dei soggetti aventidiritto all’indennizzo, in quanto danneg-giati da sindrome da talidomide, anchecoloro che, pur avendo riportato danni,sono attualmente esclusi in quanto natipoco prima o poco dopo gli anni compresitra il 1959 e il 1965. A tale fine, vengonoinclusi tra gli anni di nascita che dannodiritto all’indennizzo anche il 1958 e il1966; si prevede, altresì, – mediante unmeccanismo non automatico – che anchei soggetti aventi malformazioni compatibilicon la sindrome da talidomide, nati primao dopo tali anni, abbiano la possibilità dichiedere di essere sottoposti a visita me-dica per dimostrare il nesso di causalità,per avere diritto all’indennizzo.

Si prevede, inoltre, che entro sei mesidall’entrata in vigore della legge il Ministrodella salute apporti con proprio regola-mento le necessarie modifiche al suddettodecreto ministeriale n. 163 del 2009 che,come ricordato, reca la disciplina per laconcreta concessione dell’indennizzo. Ri-corda inoltre come, con riposta ad una suainterrogazione pubblicata nel resocontodella Camera del 1o agosto 2012, l’alloraMinistro della salute abbia evidenziato che« eventuali modifiche sia delle disposizioninormative della legge 27 febbraio 2009,n. 14, finalizzate ad ampliare l’arco tem-porale in questione, sia dell’ambito diapplicazione della stessa disciplina norma-tiva, possono essere apportate da disposi-zioni normative di rango primario ».

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Per quanto riguarda, infine, le altre dueproposte di legge presentate in materia, fapresente che la n. 843 (Piazzoni ed altri)reca un contenuto praticamente identico aquello della proposta illustrata, essendoanch’essa volta al riconoscimento dell’in-dennizzo ai soggetti nati tra il 1958 e il1966, nonché ai soggetti in relazione aiquali, ancorché nati fuori da tale periodo,si possa comunque accertare un nesso dicausalità tra l’assunzione del farmaco e lasindrome da talidomide.

La proposta di legge n. 857 (Miotto edaltri), invece, estende il periodo cui fareriferimento per ottenere l’indennizzo pre-visto dal 1957 fino al 1966, includendopertanto un anno in più.

Infine, preannuncia sin d’ora l’oppor-tunità, in fase emendativa, di interveniresulle proposte di legge in esame perché, aseguito di un’istruttoria tecnica compiutadi recente è emerso come nel concreto ilsistema degli indennizzi in vigore sia taleda consentire già oggi che eventuali (ma inogni caso ritenuti del tutto improbabili)casi nati successivamente al 1965 non

siano dovuti a sindrome di talidomide,tenendo inoltre presente che la normativain vigore copre già i nati nei tre annisuccessivi al 1962, quando materialmenteil « Contergan » fu ritirato dal commercioin Italia, mentre all’estero analoghe leggicoprono in media solo i sei mesi succes-sivi. Il che fa ritenere opportuna unarivisitazione dell’impianto della propostadi legge nel senso di mantenere solo l’in-clusione dei possibili e in ogni caso limitaticasi di talidomidici nati prima del 1959.

Pierpaolo VARGIU, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.55 alle 15.05.

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ALLEGATO 1

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.C. 1248 Governo.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La XII Commissione,

esaminato per le parti di competenza,il disegno di legge C. 1248 Governo, re-cante « Conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante di-sposizioni urgenti per il rilancio dell’eco-nomia »,

considerato che, tra le norme cheincidono su materie di competenza dellaXII Commissione, particolare rilievo as-sume l’articolo 17 sul Fascicolo sanitarioelettronico e che tale articolo prevede chel’Agenzia per l’Italia digitale curi la pro-gettazione e la realizzazione dell’infra-struttura centrale per il FSE, ma senza ilcoinvolgimento del Consiglio nazionaledelle ricerche, che appare invece oppor-tuno avendo di recente svolto importantilavori in questo settore; appare inoltrenecessario che nella progettazione e nellarealizzazione della infrastruttura centralesiano coinvolte anche le regioni, atteso chegià 12 regioni hanno già approntato propriFascicoli sanitario elettronici regionali;

rilevato che gli articoli 32 e 35, in-cidendo su norme del D.Lgs. n. 81 del2008, determinano una significativo abbas-samento del livello di tutela della salute edella sicurezza del lavoratore sul luogo dilavoro;

ritenuto opportuno, all’articolo 42,estendere l’elenco delle certificazioni sa-nitarie ormai desuete, anche al fine dievitare duplicazioni con altri certificati edi tenere in considerazione la normativagià adottata dalle regioni in materia,

considerato altresì opportuno, in ri-ferimento all’articolo 43, che le informa-zioni in materia di dichiarazioni di volontàper la donazione di organi e tessuti sianoinserite anche nel FSE

esprime:

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) all’articolo 17, comma 1, la letterac) sia sostituita con la seguente:

c) al comma 15, dopo le parole « deiservizi da queste erogate » sono inserite leseguenti: « ovvero partecipare alla defini-zione, realizzazione ed utilizzo dell’infra-struttura nazionale per il FSE, conformeai criteri stabiliti dal decreto di cui alcomma 7, resa disponibile dall’Agenzia perl’Italia digitale »;

2) all’articolo 17, al comma 1, letterad), il capoverso 15-ter sia sostituito con ilseguente:

15-ter. L’Agenzia per l’Italia digitale, inaccordo con il Consiglio nazionale dellericerche, avvia un progetto finalizzato sulFascicolo sanitario elettronico per la pro-gettazione e la realizzazione dell’infra-struttura nazionale per il FSE di cui alcomma 15 secondo modalità e procedureidonee a favorire il coinvolgimento delleimprese private in una logica di sviluppoanche occupazionale e attraverso il coin-volgimento delle regioni che intendonoavvalersi dei risultati di detto progetto eche abbiano un proprio piano operativo di

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realizzazione del Fascicolo sanitario elet-tronico, avvalendosi eventualmente anchedella società di gestione di cui al comma15 dell’articolo 83 del decreto-legge 25giugno 2008, n. 112, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,n. 133, per gli aspetti relativi al monito-raggio e la individuazione delle azioni perla riduzione della spesa;

3) al comma 1, lettera d), il paragrafo15-quinquies sia sostituito con il seguente:

15-quinquies. Per il progetto finalizzatoFSE di cui al comma 15-ter, con obiettivodi giungere a risultato entro il 31/12/2015,è autorizzata una spesa non superiore ai10 milioni di euro per il 2014 e ai 5milioni a decorrere dal 2015, da definirsisu base annua con decreto del Ministerodell’economia e delle finanze su propostadell’Agenzia per l’Italia digitale. »

4) sia soppresso l’articolo 35;

5) all’articolo 42 sia ampliato l’elencodei certificati da abrogare con i seguenti:

libretto idoneità sanitaria per ali-mentaristi, di cui all’articolo 37 del de-creto del Presidente della Repubblica26.03.1980, n. 237;

certificato idoneità psicofisica delresponsabile tecnico per la revisione diautoveicoli, di cui al D.Lgs. 30.04.1992,n. 285, Nuovo codice della strada e de-creto del Presidente della Repubblica14.12.1992, n. 495, Regolamento di esecu-zione del nuovo codice della strada;

certificazione per esercizio profes-sione guardia giurata di cui al R.D.18.06.1931, n. 773 (T.U.L.P.S.);

certificato idoneità psico-fisica allaconduzione di generatori a vapore, di cuiall’articolo 3, comma 4, lettera b), deldecreto del Ministero del lavoro e previ-denza sociale del 1o marzo 1974;

certificato per ammissione a sog-giorni di vacanza per i minori, qualicolonie marine e centri estivi previsto dallecircolari del Ministero della sanità24.06.1992, n. 25, e 20.04.2000, n. 6;

certificato di vaccinazione per am-missione in scuole pubbliche, di cui all’ar-ticolo 2, commi 3 e 4 della legge 27 maggio1991, n. 165, per l’epatite B, all’articolo3-bis della legge 5 marzo 1963, n. 292, perla vaccinazione antitetanica, all’articolo 4della legge 4 febbraio 1966, n. 51, perl’antipolio e all’articolo 3 della legge 6giugno 1939, n. 891 per l’antidifterica;conseguentemente dovranno essere abro-gate le norme che prevedono l’irrogazionedi sanzione amministrativa per i contrav-ventori all’obbligo di legge delle predettevaccinazioni (Articolo 3 della Legge del 4febbraio 1966, n. 51, Articolo 3 dellaLegge del 20 marzo 1968, n. 419, recantemodifiche alla Legge del 5 marzo 1963,n.292 e Articolo 7 comma 2 della Legge del27 maggio 1991, n. 165;

certificato di idoneità a svolgere lamansione di fochino, di cui al D.P.R19.03.1956, n. 302 e R.D. 733/31, artt.11-43 (T.U.L.P.S.);

certificato idoneità alla conduzionedi impianti di risalita (decreto ministeriale05.06.1985, articolo 8, e articolo 32,comma 3);

con riguardo ai certificati previstidal regolamento di polizia mortuaria dicui al decreto del Presidente della Repub-blica 10 settembre 1990, n. 285, andreb-bero abrogate le seguenti certificazioni eprevisioni normative: certificazione dellostato delle condizioni igieniche dei carrifunebri e dell’autorimessa per i carri fu-nebri, di cui agli articoli artt. 20 e 21; iltrattamento antiputrefattivo previsto dal-l’articolo 32, trattamento da manteneresolo nel caso di trasporto dei cadaveri inpaesi esteri; l’obbligo di autenticazionedella firma del coordinatore sanitario delcertificato di esclusione di reato ai finidell’autorizzazione alla cremazione, di cuiall’articolo 79, comma 4, all’articolo 3della legge n. 130 del 2001; l’obbligo diassistenza alle operazioni di esumazioneed estumulazione da parte del coordina-tore sanitario, previste dagli articoli 83, 84,86 e 88; il parere del coordinatore sani-tario per i progetti di costruzione di se-

Giovedì 11 luglio 2013 — 205 — Commissione XII

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polture private, previsto dagli articoli 94 e101 del medesimo regolamento di poliziamortuaria;

6) all’articolo 43, dopo il comma 1,sia inserito il seguente:

1-bis: « Il consenso o il diniego alladonazione degli organi confluisce nel Fa-scicolo sanitario elettronico di cui all’ar-ticolo 12 del decreto-legge 18 ottobre

2012, n. 179, convertito con modificazioni,dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, esuccessive modificazioni »;

e con la seguente osservazione:

valutino le Commissioni di meritol’opportunità di modificare l’articolo 32 alfine di non ridurre significativamente lemisure di tutela della salute e della sicu-rezza dei lavoratori.

Giovedì 11 luglio 2013 — 206 — Commissione XII

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ALLEGATO 2

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.C. 1248 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XII Commissione,

esaminato per le parti di competenza,il disegno di legge C. 1248 Governo, re-cante « Conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante di-sposizioni urgenti per il rilancio dell’eco-nomia »,

considerato che, tra le norme cheincidono su materie di competenza dellaXII Commissione, particolare rilievo as-sume l’articolo 17 sul Fascicolo sanitarioelettronico e che tale articolo prevede chel’Agenzia per l’Italia digitale curi la pro-gettazione e la realizzazione dell’infra-struttura centrale per il FSE, ma senzail coinvolgimento del Consiglio nazionaledelle ricerche, che appare invece oppor-tuno avendo di recente svolto importantilavori in questo settore; appare inoltrenecessario che nella progettazione e nellarealizzazione della infrastruttura centralesiano coinvolte anche le regioni, attesoche già 12 regioni hanno già approntatopropri Fascicoli sanitario elettronici re-gionali;

rilevato che gli articoli 32 e 35, in-cidendo su norme del D.Lgs. n. 81 del2008, determinano una significativo abbas-samento del livello di tutela della salute edella sicurezza del lavoratore sul luogo dilavoro;

ritenuto opportuno, all’articolo 42,estendere l’elenco delle certificazioni sa-nitarie ormai desuete, anche al fine di

evitare duplicazioni con altri certificati edi tenere in considerazione la normativagià adottata dalle regioni in materia,

considerato altresì opportuno, in ri-ferimento all’articolo 43, che le informa-zioni in materia di dichiarazioni di volontàper la donazione di organi e tessuti sianoinserite anche nel FSE

esprime:

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) all’articolo 17, comma 1, la letterac) sia sostituita con la seguente:

c) al comma 15, dopo le parole « deiservizi da queste erogate » sono inserite leseguenti: « ovvero partecipare alla defini-zione, realizzazione ed utilizzo dell’infra-struttura nazionale per il FSE, conformeai criteri stabiliti dal decreto di cui alcomma 7, resa disponibile dall’Agenzia perl’Italia digitale »;

2) all’articolo 17, al comma 1, letterad), il capoverso 15-ter sia sostituito con ilseguente:

15-ter. L’Agenzia per l’Italia digitale, inaccordo con il Consiglio nazionale dellericerche, avvia un progetto finalizzato sulFascicolo sanitario elettronico per la pro-gettazione e la realizzazione dell’infra-struttura nazionale per il FSE di cui alcomma 15 secondo modalità e procedureidonee a favorire il coinvolgimento delle

Giovedì 11 luglio 2013 — 207 — Commissione XII

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imprese private in una logica di sviluppoanche occupazionale e attraverso il coin-volgimento delle regioni che intendonoavvalersi dei risultati di detto progetto eche abbiano un proprio piano operativo direalizzazione del Fascicolo sanitario elet-tronico, avvalendosi eventualmente anchedella società di gestione di cui al comma15 dell’articolo 83 del decreto-legge 25giugno 2008, n. 112, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 6 agosto 2008,n. 133, per gli aspetti relativi al monito-raggio e la individuazione delle azioni perla riduzione della spesa;

3) al comma 1, lettera d), il paragrafo15-quinquies sia sostituito con il seguente:

15-quinquies. Per il progetto finaliz-zato FSE di cui al comma 15-ter, conobiettivo di giungere a risultato entro il31/12/2015, è autorizzata una spesa nonsuperiore ai 10 milioni di euro per il2014 e ai 5 milioni a decorrere dal 2015,da definirsi su base annua con decretodel Ministero dell’economia e delle fi-nanze su proposta dell’Agenzia per l’Italiadigitale. »

4) all’articolo 42 sia ampliato l’elencodei certificati da abrogare con i seguenti:

libretto idoneità sanitaria per alimen-taristi, di cui all’articolo 37 del decreto delPresidente della Repubblica 26.03.1980,n. 237;

certificato idoneità psicofisica del re-sponsabile tecnico per la revisione di au-toveicoli, di cui al D.Lgs. 30.04.1992,n. 285, Nuovo codice della strada e de-creto del Presidente della Repubblica14.12.1992, n. 495, Regolamento di esecu-zione del nuovo codice della strada;

certificazione per esercizio profes-sione guardia giurata di cui al R.D.18.06.1931, n. 773 (T.U.L.P.S.);

certificato idoneità psico-fisica allaconduzione di generatori a vapore, di cuiall’articolo 3, comma 4, lettera b), deldecreto del Ministero del lavoro e previ-denza sociale del 1o marzo 1974;

certificato per ammissione a sog-giorni di vacanza per i minori, qualicolonie marine e centri estivi previsto dallecircolari del Ministero della sanità24.06.1992, n. 25, e 20.04.2000, n. 6;

certificato di vaccinazione per am-missione in scuole pubbliche, di cui all’ar-ticolo 2, commi 3 e 4 della legge 27 maggio1991, n. 165, per l’epatite B, all’articolo3-bis della legge 5 marzo 1963, n. 292, perla vaccinazione antitetanica, all’articolo 4della legge 4 febbraio 1966, n. 51, perl’antipolio e all’articolo 3 della legge 6giugno 1939, n. 891 per l’antidifterica;conseguentemente dovranno essere abro-gate le norme che prevedono l’irrogazionedi sanzione amministrativa per i contrav-ventori all’obbligo di legge delle predettevaccinazioni (Articolo 3 della Legge del 4febbraio 1966, n. 51, Articolo 3 dellaLegge del 20 marzo 1968, n. 419, recantemodifiche alla Legge del 5 marzo 1963,n. 292 e Articolo 7 comma 2 della Leggedel 27 maggio 1991, n. 165;

5) dopo l’articolo 42 sia aggiunto ilseguente:

ART. 42.bis. – All’articolo 7 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, « Dispo-sizioni urgenti per promuovere lo sviluppodel paese mediante un più alto livello ditutela della salute », convertito con modi-ficazioni dalla legge 8 novembre 2012,n. 189, il comma 11 sia sostituito dalseguente:

11. Al fine di salvaguardare la salutedei cittadini che praticano un’attivitàsportiva il ministro della salute, con pro-prio decreto, adottato di concerto con ilMinistro delegato al turismo e allo sport,dispone linee guida per la dotazione didefibrillatori semiautomatici e di even-tuali altri dispositivi salvavita da partedei proprietari delle strutture e dei luoghidove si svolge attività sportiva organizzataper il livello di formazione adeguataall’impiego dei suddetti dispositivi da

Giovedì 11 luglio 2013 — 208 — Commissione XII

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parte dei gestori delle strutture o degliorganizzatori delle attività;

6) all’articolo 43, dopo il comma 1,sia inserito il seguente:

1-bis: « Il consenso o il diniego alladonazione degli organi confluisce nel Fa-scicolo sanitario elettronico di cui all’ar-ticolo 12 del decreto-legge 18 ottobre

2012, n. 179, convertito con modificazioni,dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, esuccessive modificazioni »;

e con la seguente osservazione:

valutino le Commissioni di meritol’opportunità di modificare gli articoli 32 e35 al fine di non ridurre significativamentele misure di tutela della salute e dellasicurezza dei lavoratori.

Giovedì 11 luglio 2013 — 209 — Commissione XII

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XIII COMMISSIONE PERMANENTE(Agricoltura)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210

ALLEGATO (Nuova formulazione della proposta di parere del relatore approvata dallaCommissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. C. 303 Fiorio, C. 760 Russo, C. 903 Bordo, C.1019 Zaccagnini e C. 1020 Schullian . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212

Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici. C. 341 Catanoso, C. 440Mongiello, C. 741 Oliverio, C. 761 Russo e C. 1125 Caon . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 212

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Luca SANI.

La seduta comincia alle 9.10.

Sui lavori della Commissione.

Luca SANI, presidente, avverte che ilseguito dell’audizione del Ministro dellepolitiche agricole alimentari e forestalisulle linee programmatiche del suo Dica-stero dinanzi alle Commissioni Agricolturadella Camera e del Senato, programmataper oggi, deve essere rinviata alla prossimasettimana, in considerazione del calenda-rio dei lavori odierni del Senato.

Luciano AGOSTINI (PD) sottolinea che,come già richiesto in altra seduta, è ne-

cessario che il Ministro riferisca con ur-genza in merito al fermo biologico dellapesca per il 2013. Al riguardo, sottolineache la discussione di tale argomento con ilMinistro dovrebbe avvenire in tempi piùravvicinati.

Luca SANI, presidente, fa presente chesarà sua cura rappresentare la sollecita-zione del deputato Agostini nella riunioneodierna dell’ufficio di presidenza, inte-grato dai rappresentanti dei gruppi.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio

dell’economia.

C. 1248 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta diieri.

Giovedì 11 luglio 2013 — 210 — Commissione XIII

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Luca SANI, presidente, ricorda chel’esame è iniziato nella seduta del 2 luglioscorso ed è proseguito nelle sedute del 3e del 9 luglio. In tale ultima seduta, ilrelatore ha presentato una proposta diparere favorevole con condizioni e osser-vazioni, sulla quale si è aperta la discus-sione.

Mino TARICCO (PD), relatore, presentauna nuova formulazione della sua propo-sta di parere, che recepisce ulteriori rilievisegnalati dai gruppi e contiene alcunecorrezioni di natura formale (vedi alle-gato).

In particolare, segnala che sono stateapportate modifiche alla condizione di cuialla lettera g), al fine di evitare dubbiinterpretativi. La condizione di cui allalettera h), relativa alla disciplina delleemissioni per gli impianti ad inquina-mento scarsamente significativo, è statainvece modificata per ricomprendervi al-cune fattispecie che apparivano escluse.

Infine, sottolinea che è stata introdottaun’ultima osservazione relativa al regimefiscale agevolato per le società agricole.

Filippo GALLINELLA (M5S) preannun-cia l’astensione del suo gruppo sulla pro-posta di parere del relatore, che ritienecondivisibile solo in parte. In particolare,sottolinea che il suo gruppo è contrarioalla parte relativa alle modifiche del co-dice ambientale, materia che richiede-rebbe ben altro approfondimento di quellopossibile in sede di conversione di undecreto-legge.

Monica FAENZI (PdL) sottolinea che ilrelatore ha compiuto un approfondito la-voro di sintesi, che il suo gruppo giudicafavorevolmente. Auspica tuttavia che ilparere che la Commissione si accinge adesprimere sia effettivamente recepito nelseguito dell’esame del provvedimento, cheallo stato non prende in adeguata consi-derazione il settore agricolo.

Mario CATANIA (SCpI) manifesta ap-prezzamento sincero per il lavoro svoltodal relatore, che appare ineccepibile dal

punto di vista tecnico e politico. Invitapertanto il Presidente e la Commissionetutta ad attivarsi perché lo stesso parerepossa trovare seguito nel successivo iterdel provvedimento.

Franco BORDO (SEL) sottolinea che laproposta di parere del relatore, di cuiapprezza lo sforzo compiuto, non recepi-sce integralmente le proposte di meritoavanzate dal suo gruppo. Giudica peròfavorevolmente il fatto che non si inter-venga, come prospettato in una primafase, sulle questioni attinenti al mercatodel lavoro.

In conclusione, tenuto conto del com-plessivo contenuto del provvedimento,preannuncia l’astensione del suo gruppo.

Roberto CAON (LNA) osserva che ilparere proposto dal relatore, di cui sot-tolinea l’impegno, coglie alcune esigenzeimportanti del mondo agricolo. Per questimotivi, preannuncia che si asterrà nellaimminente votazione, anche se non puòesprimere una completa soddisfazione.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD)evidenzia che il parere proposto dal rela-tore costituisce il risultato di un lavorocondiviso dai gruppi, che consente di sod-disfare importanti esigenze dell’agricol-tura, che non hanno colore politico. Daquesto punto di vista, ritiene che l’asten-sione annunciata da alcuni gruppi riguardiin sostanza più il complesso del provve-dimento che il parere della Commissione.

Si associa poi all’invito rivolto da alcunicolleghi, affinché vi sia un impegno di tuttii gruppi affinché il parere della Commis-sione possa essere recepito dalle Commis-sioni di merito. In tal senso, confida cheanche i colleghi del gruppo M5S possanorappresentare in quella sede le ragionidell’agricoltura.

Paolo RUSSO (PdL) desidera esprimerela sua condivisione della proposta di pa-rere del relatore.

La Commissione approva infine la pro-posta di parere favorevole con condizioni

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e osservazioni, nella nuova formulazionepresentata dal relatore.

La seduta termina alle 9.30.

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.

C. 303 Fiorio, C. 760 Russo, C. 903 Bordo, C. 1019

Zaccagnini e C. 1020 Schullian.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle9.30 alle 10.05.

Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti ca-ratteristici.C. 341 Catanoso, C. 440 Mongiello, C. 741 Oliverio,C. 761 Russo e C. 1125 Caon.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle10.05 alle 10.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle10.10 alle 10.30.

Giovedì 11 luglio 2013 — 212 — Commissione XIII

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ALLEGATO

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia(C. 1248 Governo).

NUOVA FORMULAZIONE DELLA PROPOSTA DI PARERE DELRELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La XIII Commissione (Agricoltura),

esaminato, per i profili di compe-tenza, il disegno di legge di conversione inlegge del decreto-legge n. 69 del 2013,recante disposizioni urgenti per il rilanciodell’economia (C. 1248);

preso atto che talune disposizioni,quali gli articoli 6 e 45, interessano diret-tamente il comparto primario, interve-nendo in materia di determinazione del-l’accisa sul gasolio utilizzato nel settoreflorovivaistico e di semplificazione degliaccertamenti relativi alla conformità dellemacchine agricole alle prescrizioni tecni-che previste dalla legge;

considerato che ulteriori disposizioni,seppur non attinenti direttamente al set-tore agricolo, interessano comunque ilcomparto, facendo riferimento alle proce-dure per l’utilizzazione dei fondi struttu-rali europei (articolo 9), all’attuazione del-l’Agenda digitale italiana (articoli 13, 14 e15) nonché agli interventi relativi al Fondodi garanzia e alla possibilità di accesso alcredito per le piccole e medie imprese(articolo 1);

rilevato che le imprese agricole risul-tano allo stato escluse dai benefici delFondo di garanzia per le piccole e medieimprese di cui all’articolo 1 nonostante ilsettore soffra fortemente la restrizione inatto relativa all’accesso al credito e ri-chieda un sostegno dello Stato per facili-tare il processo di ammodernamento dellestrutture;

rilevato che il comma 1 dell’articolo6, relativamente al gasolio utilizzato per il

riscaldamento delle coltivazioni sotto serrada parte degli imprenditori agricoli, sta-bilisce un’accisa agevolata, nella misura di25 euro per mille litri, alla cui coperturasi provvede con la riduzione di altraagevolazione destinata al comparto agri-colo, ovvero con la riduzione dei consumimedi standardizzati di gasolio nel settoreagricolo da ammettere all’agevolazione;

sottolineata l’esigenza di estenderel’applicazione dell’articolo 2 (Finanzia-menti per l’acquisto di nuovi macchinari,impianti e attrezzature da parte dellepiccole e medie imprese), compatibilmentecon la normativa europea in materia,anche alle piccole e medie imprese agri-cole e agroindustriali;

ritenuto importante che nella com-posizione della Cabina di regia per l’at-tuazione dell’agenda digitale italiana, dicui all’articolo 13, sia prevista la parteci-pazione, tra gli altri, del Ministro dellepolitiche agricole alimentari e forestali,considerata l’importanza del processo didigitalizzazione in atto per il compartoprimario;

ritenuto altresì importante precisaregli obiettivi della medesima Cabina diregia, comprendendovi il potenziamentodell’accesso alla rete internet nelle zonerurali, al fine di ridurre l’isolamento, in-centivare e trasferire l’innovazione e svi-luppare servizi di comunicazione in temporeale di informazioni agrometeo-climati-che agli agricoltori e agli operatori delsettore;

rilevata l’esigenza di introdurre sem-plificazioni negli adempimenti relativi alla

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prevenzione degli incendi in favore delleimprese agricole, in considerazione dellalimitata dimensione degli impianti;

considerato che l’applicazione delleprocedure previste dal decreto ministeriale10 agosto 2012, n. 161, in materia di terree rocce da scavo, risultano eccessivamenteonerose sul piano economico e burocraticoed inadeguate rispetto alle attività di mo-vimentazione terra normalmente effet-tuate nell’ambito dell’attività agricola;

considerato che gli adempimenti ri-chiesti alle imprese agricole in materia diautorizzazioni alle emissioni in atmosferarisultano sproporzionati rispetto alle realiesigenze ambientali, in considerazionedello scarsissimo apporto di emissioni le-gato ad alcune attività (quali, ad esempio,quelle di essiccazione e delle cantine) eche occorre, quindi, escludere dall’obbligodi autorizzazione alle emissioni in atmo-sfera gli impianti agricoli ad inquinamentoscarsamente significativo (come, ad esem-pio, gli essiccatoi, le cantine ed i frantoi);

rilevata l’esigenza di superare le in-certezze applicative della disciplina vigenterelativamente al digestato da non rifiuto;

sottolineata l’esigenza di consentirel’attivazione dello sportello telematico del-l’automobilista anche da parte delle orga-nizzazioni professionali agricole eagromeccaniche maggiormente rappresen-tative, per rendere più accessibile il ser-vizio;

ritenuto, in materia di omologazionedelle macchine agricole, necessario ren-dere immediatamente esecutiva la normacontenuta nell’articolo 45, considerate lecriticità riscontrabili nel sistema nazionaledell’omologazione delle macchine agricole;

rilevata la necessità di prorogare iltermine per l’entrata in vigore dell’obbligodell’abilitazione all’uso delle macchineagricole, nelle more di una semplificazionedei relativi adempimenti;

preso atto della necessità di intro-durre talune norme di semplificazionedegli adempimenti relativi all’informa-

zione, formazione, valutazione dei rischi esorveglianza sanitaria per le imprese agri-cole con particolare riferimento a lavora-tori a tempo determinato e stagionali e perle imprese di piccole dimensioni;

ritenuto importante prevedere normedi semplificazione per la compravendita difondi agricoli di esiguo valore economico,assegnando ulteriori funzioni roganti aisegretari comunali, per rendere più age-vole e meno onerosa la ricomposizionefondiaria;

considerata l’esigenza di rifinanziarela legge n. 499 del 1999, relativa alleattività di competenza del Ministero dellepolitiche agricole alimentari e forestali, alfine di favorire il rilancio del settoreagricolo e per assicurare la realizzazionedelle iniziative in campo agroalimentareconnesse a Expo 2015;

richiamata la necessità di introdurrechiarimenti in merito alla individuazionedei requisiti di ruralità dei fabbricati,indipendentemente dalla categoria cata-stale,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

a) all’articolo 1, comma 1, dopo leparole: « Ministro dell’economia e dellefinanze » siano aggiunte le seguenti: « econ il Ministro delle politiche agricolealimentari e forestali »;

b) all’articolo 1, comma 1, lettera a),prima del numero 1) sia inserito il se-guente:

« 01. l’aggiornamento dei soggetti am-messi alla presentazione delle richieste,includendovi le imprese agricole »;

c) all’articolo 2, dopo il comma 8, siainserito il seguente:

« 8-bis. Le disposizioni di cui al pre-sente articolo si applicano, compatibil-

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mente con la normativa europea in ma-teria, anche alle piccole e medie impreseagricole e agroindustriali ».

Conseguentemente, al medesimo arti-colo 2, al comma 5, dopo le parole:« Ministro dell’economia e delle finanze »siano aggiunte le seguenti: « e con il Mi-nistro delle politiche agricole alimentari eforestali » e al comma 7, le parole: « sen-tito il Ministro dell’economia e delle fi-nanze » siano sostituite dalle seguenti:« sentiti il Ministro dell’economia e dellefinanze e il Ministro delle politiche agri-cole alimentari e forestali »;

d) all’articolo 13, comma 1, dopo leparole: « dal Ministro dell’economia e dellefinanze » siano aggiunte le seguenti: « dalMinistro delle politiche agricole alimentarie forestali, »;

e) all’articolo 13, dopo il comma 1,sia inserito il seguente:

« 1-bis. Al comma 2-bis dell’articolo 47del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5,convertito, con modificazioni, dalla legge 4aprile 2012, n. 35, alla lettera f), dopo leparole: « per favorire l’accesso alla reteinternet » sono inserite le seguenti: « nellezone rurali, nonché »;

f) All’articolo 38 aggiungere, in fine, ilseguente comma:

« 2-bis. Ai fini dell’applicazione delladisciplina dei procedimenti relativi allaprevenzione incendi, gli imprenditori agri-coli che utilizzano depositi di prodottipetroliferi di capienza non superiore a 25metri cubi, ai sensi dell’articolo 14, commi13-bis e 13-ter, del decreto legislativo 29marzo 2004, n. 99, e successive modifica-zioni, ovvero contenitori distributori mo-bili di cui al decreto ministeriale 19 marzo1990 ad uso privato per liquidi di catego-ria C esclusivamente per il rifornimento dimacchine ed auto all’interno dell’azienda,ferma restando l’applicazione delle dispo-sizioni ivi richiamate, non sono tenuti agliadempimenti di cui al decreto del Presi-dente della Repubblica 1o agosto 2011,n. 151. »;

g) all’articolo 41, dopo il comma 2,sia inserito il seguente:

« 2-bis. Fatto salvo il rispetto dellecondizioni recate ai sensi dell’articolo 184-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006,n. 152, e successive modificazioni, alleimprese agricole che, nell’ambito dellapropria attività o di attività connesse,effettuano opere dalla cui realizzazionederivino materiali da scavo, non si appli-cano le procedure previste dal decretoministeriale 10 agosto 2012, n. 161 »;

h) dopo l’articolo 41, sia inserito ilseguente:

« ART. 41-bis. – (Norme ambientali pergli impianti ad inquinamento scarsamentesignificativo). – 1. Alla Parte I dell’AllegatoIV alla Parte V del decreto legislativo 3aprile 2006, n. 152 sono apportate le se-guenti modificazioni:

a) alla lettera m), sono aggiunte, in-fine, le seguenti parole: « nonché i silos peri materiali vegetali »;

b) dopo la lettera v) è inserita laseguente: « v-bis) Impianti di essicazione dimateriali vegetali impiegati da impreseagricole o a servizio delle stesse con po-tenza termica nominale, per corpo essic-cante, uguale o inferiore ad 1 MW, sealimentati a biomasse o a biodiesel o agasolio come tale o in emulsione a bio-diesel ed uguale o inferiore a 3 MW, sealimentati a metano, o a gpl, o a biogas »;

c) alla lettera z), la parola: « poten-zialmente » è soppressa;

d) dopo la lettera kk) è aggiunta laseguente:

« kk-bis) cantine che trasformanofino a 600 tonnellate l’anno di uva nonchéstabilimenti di produzione di aceto o altrebevande fermentate, con una produzioneannua di 250 ettolitri per i distillati e di1000 ettolitri per gli altri prodotti. Sonocomunque sempre escluse, indipendente-mente dalla produzione annua, le fasi difermentazione, movimentazione, travaso,addizione, trattamento meccanico, misce-lazione, confezionamento e stoccaggio

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delle materie prime e dei residui effettuatenegli stabilimenti di cui alla presente let-tera »;

e) dopo la lettera ll), è aggiunta laseguente:

« ll-bis) frantoi »;

2. Alla Parte II dell’Allegato IV allaParte V del decreto legislativo 3 aprile2006, n. 152, sono apportate le seguentimodificazioni:

a) dopo la lettera v), è inserita laseguente: « v-bis): Impianti di essicazionedi materiali vegetali impiegati o a serviziodi imprese agricole non ricompresi nellaparte I del presente allegato »;

b) dopo la lettera oo) è aggiunta laseguente: « oo-bis) stabilimenti di produ-zione di vino, aceto o altre bevande fer-mentate non ricompresi nella parte I delpresente allegato »;

i) all’articolo 41, dopo il comma 2, siainserito il seguente:

« 2-bis. Al comma 1 dell’articolo 183 deldecreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, esuccessive modificazioni, dopo la letteraff), è inserita la seguente:

« ff-bis) digestato da non rifiuto: pro-dotto ottenuto dalla digestione anaerobicadi prodotti, o di sottoprodotti di cui al-l’articolo 184-bis che sia utilizzabile comeeffluente zootecnico o come ammendanteai sensi della normativa vigente in mate-ria »;

l) all’articolo 45, dopo il comma 1, siaaggiunto il seguente:

« 1-bis. Le organizzazioni professionaliagricole e quelle agromeccaniche maggior-mente rappresentative a livello nazionale,per l’esercizio dell’attività di consulenza dicui all’articolo 14, comma 13, del decretolegislativo 29 marzo 2004, n. 99, possonoattivare lo sportello telematico dell’auto-mobilista di cui al regolamento di cui aldecreto del Presidente della Repubblica 19settembre 2000, n. 358 »;

m) all’articolo 45, dopo il comma 1,sia aggiunto il seguente:

« 1-ter. Nelle more dell’emanazione deldecreto del Ministro delle infrastrutture edei trasporti, di concerto con il Ministrodelle politiche agricole alimentari e fore-stali, di cui al comma 2 dell’articolo 107del decreto legislativo 30 aprile 1992,n. 285, come modificato ai sensi delcomma 1 del presente articolo, l’accerta-mento di cui al comma 1 del medesimoarticolo 107 del decreto legislativo 30aprile 1992, n. 285, può essere effettuatoda enti operanti nel settore meccanicoagrario riconosciuti ai sensi del decreto delPresidente della Repubblica n. 361 del2000 e che svolgono anche attività e sup-porto nel campo dell’omologazione dellemacchine agricole e del miglioramentodelle prestazione e della sicurezza dellestesse macchine agricole »;

n) dopo l’articolo 45, sia aggiunto ilseguente:

« ART. 45-bis (Abilitazione all’uso dimacchine agricole). – 1. Al comma 5dell’articolo 73 del decreto legislativo 9aprile 2008, n. 81, sono aggiunte le parole:« nonché le condizioni considerate equiva-lenti alla specifica abilitazione ».

2. Il termine per l’entrata in vigoredell’obbligo dell’abilitazione all’uso dellemacchine agricole, in attuazione di quantodisposto dall’accordo del 22 febbraio 2012,n. 53, tra il Governo, le regioni e leprovince autonome di Trento e Bolzanoconcernente l’individuazione delle attrez-zature di lavoro per le quali è richiestauna specifica abilitazione degli operatori,nonché le modalità per il riconoscimentodi tale abilitazione, i soggetti formatori, ladurata, gli indirizzi ed i requisiti minimi divalidità della formazione, in attuazionedell’articolo 73, comma 5, del decretolegislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successivemodificazioni, è posticipato al 22 marzo2015. »;

o) all’articolo 35, al comma 1, dopo ilcapoverso 13-bis, sia aggiunto il seguente:

« 13-ter. Con un ulteriore decreto delMinistro del lavoro e delle politiche sociali

Giovedì 11 luglio 2013 — 216 — Commissione XIII

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e del Ministro della salute, adottato inaccordo con il Ministro delle politicheagricole alimentari e forestali, sentite lecorrispondenti componenti delle Commis-sioni consultive permanenti per la salute ela sicurezza sul lavoro e in agricoltura e laConferenza permanente per i rapporti tralo Stato, le regioni e le province autonomedi Trento e Bolzano, nel rispetto dei livelligenerali di tutela di cui alla normativa inmateria di salute e sicurezza sul lavoro,sono definite misure di semplificazionedegli adempimenti relativi all’informa-zione, formazione, valutazione dei rischi esorveglianza sanitaria per le imprese agri-cole con particolare riferimento a lavora-tori a tempo determinato e stagionali e perle imprese di piccole dimensioni »;

p) dopo l’articolo 45 sia inserito ilseguente:

« ART. 45-bis. – (Disposizioni in materiadi semplificazioni per la compravendita difondi agricoli di esiguo valore economico).– 1. Dopo l’articolo 97 del decreto legi-slativo 18 agosto 2000, n. 267 è inserito ilseguente: « Art. 97-bis. – (Ulteriori fun-zioni roganti dei segretari comunali). – 1. Ilsegretario comunale può:

a) rogare i contratti fra privati chehanno per oggetto fondi agricoli con su-perficie non superiore a 5.000 mq o conun valore economico inferiore a cinque-mila euro, ubicati nel territorio comunale;

b) autenticare le sottoscrizioni deiprivati che hanno stipulato i contratti dicui alla lettera a).

2. Le funzioni di cui al comma 1, nelcaso di contratti aventi oggetto appezza-menti di terreno agricolo che insistono sulterritorio di più comuni, sono esercitatedal segretario del comune nel quale insistela porzione maggiore del fondo agricolo »;

q) dopo l’articolo 46 sia inserito ilseguente:

« ART. 46-bis. – (Rifinanziamento dellalegge n. 499 del 1999). – 1. Al fine difavorire il rilancio del settore agricolo e

per assicurare la realizzazione delle ini-ziative in campo agroalimentare connessea Expo 2015, è assegnato al Ministero dellepolitiche agricole alimentari e forestali lostanziamento di euro 50 milioni per cia-scuno degli anni 2014 e 2015 per le finalitàdi cui alla legge 23 dicembre 1999, n. 499,nonché per la partecipazione all’Expo2015. Al relativo onere, si provvede me-diante corrispondente riduzione dell’auto-rizzazione di spesa di cui all’articolo 1,comma 139, della legge 24 dicembre 2012,n. 228 »;

r) dopo l’articolo 49 sia inserito ilseguente:

« ART. 49-bis. – (Interpretazione auten-tica dell’articolo 2, comma 1, lettera a), deldecreto legislativo 30 dicembre 1992,n. 504). – 1. All’articolo 23 del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito,con modificazioni, dalla legge 27 febbraio2009, n. 14, dopo il comma 1 è inserito ilseguente:

« 1-bis. Ai sensi dell’articolo 1, comma2, della legge 27 luglio 2000, n. 212, l’ar-ticolo 2, comma 1, lettera a), del decretolegislativo 30 dicembre 1992, n. 504, siinterpreta nel senso che non si conside-rano fabbricati le unità immobiliari, ancheiscritte o iscrivibili nel catasto fabbricati,indipendentemente dalla categoria cata-stale, per le quali ricorrono i requisiti diruralità di cui all’articolo 9 del decreto-legge 30 dicembre 1993, n. 557, convertito,con modificazioni, dalla legge 26 febbraio1994, n. 133, e successive modificazioni.Resta fermo quanto previsto dal comma 3,lettera e), dell’articolo 9 del citato decreto-legge n. 557 del 1993, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge n. 133 del 1994, esuccessive modificazioni »;

e con le seguenti osservazioni:

a) con riferimento al comma 1 del-l’articolo 6, relativo all’accisa agevolata sulgasolio utilizzato per il riscaldamento dellecoltivazioni sotto serra da parte degli im-prenditori agricoli, si valuti la possibilitàdi prevedere la copertura finanziaria dellarelativa spesa con modalità diverse dalla

Giovedì 11 luglio 2013 — 217 — Commissione XIII

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riduzione di altra agevolazione destinata alcomparto agricolo o comunque di appli-care la riduzione con esclusione delleassegnazioni ai coltivatori diretti ed agliimprenditori agricoli professionali iscrittinella relativa gestione previdenziale;

b) con riferimento al complesso si-stema dei controlli che caratterizza ilsettore agricolo, garantendo comunque ilrispetto delle regole che governano l’atti-vità imprenditoriale e la valorizzazionedelle produzioni italiane, si valuti l’oppor-tunità di assicurare una forma di coordi-namento degli organi di controllo al fine dievitare sovrapposizioni e duplicazioni diaccertamenti;

c) con riferimento al sostegno alleimprese agricole, al ricambio generazio-nale e all’accorpamento fondiario e inrelazione all’entrata in vigore delle dispo-sizioni in materia di federalismo fiscale

municipale, si ravvisa l’opportunità di unrifinanziamento delle misure di agevola-zione tributaria per la piccola proprietàcontadina;

d) con riferimento alla soppressionedell’INRAN e al conseguente trasferimentodelle funzioni e del personale presso ilCRA, si raccomanda il reperimento dellenecessarie risorse al funzionamento del-l’ente, con particolare riferimento ai costiper il personale;

e) con riferimento all’abrogazionedelle norme per le società agricole aseguito del comma 561 dell’articolo 1 dellalegge 24 dicembre 2012, n. 228, si richiededi valutare la possibilità di ripristinare ilregime fiscale agevolato preesistente e inogni caso di consentire per il 2013-2014l’esercizio dell’opzione per il medesimoregime, per non disincentivare le aggrega-zioni aziendali.

Giovedì 11 luglio 2013 — 218 — Commissione XIII

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XIV COMMISSIONE PERMANENTE(Politiche dell’Unione europea)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 219

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole con condizionee osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 219

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234

SEDE REFERENTE:

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri attidell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2013. C. 1326 Governo, approvato dalSenato.

Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alleComunità europee – Legge europea 2013. C. 1327 Governo.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea relativa all’anno 2012.Doc. LXXXVII, n. 1 (Esame congiunto e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Michele BORDO.

La seduta comincia alle 8.40.

Variazione nella composizione della Commissione.

Michele BORDO, presidente, comunicache è entrato a far parte della Commis-sione il deputato Roberto Fico mentre hacessato di farne parte il deputato MarcoBrugnerotto.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio

dell’economia.

C. 1248 Governo.

(Parere alle Commissioni I e V).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione e osservazioni).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta del 10 luglio 2013.

Luca PASTORINO (PD), relatore, allaluce del dibattito svoltosi in Commissione,e tenuto conto delle osservazioni formu-late in quella sede dal gruppo M5S, for-mula una proposta di parere favorevolecon condizione e osservazioni (vedi alle-gato), che illustra nel dettaglio.

Vega COLONNESE (M5S) ringrazia ilrelatore per aver inserito nella proposta diparere una condizione riguardante la ge-stione delle acque sotterranee emunte, cheil suo gruppo aveva segnalato in sede didibattito; esprime inoltre apprezzamentoper l’osservazione di cui alla lettera b).

Non ritiene invece sufficiente il sem-plice richiamo nelle premesse ai contenuti

Giovedì 11 luglio 2013 — 219 — Commissione XIV

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dell’articolo 5, comma 5, volto ad agevo-lare impianti di termovalorizzazione, ri-spetto al quale il suo gruppo ha unaposizione nettamente contraria.

Per tale motivo preannuncia l’asten-sione del M5S sulla proposta di parereformulata.

Giuseppe GUERINI (PD) preannuncia ilvoto favorevole del PD sulla proposta diparere formulata con la quale si è tentato,nell’ambito delle competenze della XIVCommissione, di recepire le questioni pro-blematiche emerse nel corso del dibattito,in primo luogo quella relativa ai contenutidell’articolo 41. Anche in materia di ter-movalorizzatori, si è ritenuto opportunorichiamare in premessa gli indirizzi gene-rali della normativa europea, che va nelladirezione di privilegiare la prevenzione e ilriutilizzo piuttosto che la valorizzazioneenergetica dei rifiuti.

Annalisa PANNARALE (SEL) esprimeapprezzamento per il lavoro svolto dalrelatore nel recepire le istanze emerse nelcorso dell’esame del provvedimento, conspecifico riferimento alla materia ambien-tale; stigmatizza tuttavia il fatto che ilprimo intervento legislativo in materiaeconomica del Governo Letta abbia laforma della decretazione d’urgenza, lad-dove sarebbe stato opportuno intervenirecon altre modalità. Preannuncia pertantol’astensione di SEL sulla proposta di pa-rere.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta diparere favorevole con condizione e osser-vazioni formulata dal relatore.

La seduta termina alle 8.50.

SEDE REFERENTE

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Michele BORDO.

La seduta comincia alle 8.50.

Delega al Governo per il recepimento delle direttiveeuropee e l’attuazione di altri atti dell’Unione eu-ropea – Legge di delegazione europea 2013.C. 1326 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l’adempimento degli obblighi deri-

vanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità eu-

ropee – Legge europea 2013.

C. 1327 Governo.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia

all’Unione europea relativa all’anno 2012.

Doc. LXXXVII, n. 1.

(Esame congiunto e rinvio).

La Commissione inizia l’esame deiprovvedimenti in oggetto.

Alessia Maria MOSCA (PD), relatoresulla Legge di delegazione europea 2013,ricorda in primo luogo che il 2 maggio2013 il Governo ha presentato al Senato idisegni di legge europea e di delegazioneeuropea relativi all’anno 2013 e che sitratta dei due nuovi strumenti di adegua-mento all’ordinamento dell’Unione euro-pea previsti dalla legge 24 dicembre 2012,n. 234, che ha introdotto una riformaorganica delle norme che regolano la par-tecipazione dell’Italia alla formazione eall’attuazione della normativa e delle po-litiche dell’Unione europea. Con l’entratain vigore della legge n. 234, che trova quiprima applicazione, la legge comunitariaannuale prevista dalla legge n. 11 del 2005è sostituita da due distinti provvedimenti:la legge di delegazione europea, il cuicontenuto è limitato alle disposizioni didelega necessarie per il recepimento delledirettive e degli altri atti dell’Unione eu-ropea e la legge europea, che contienenorme di diretta attuazione volte a garan-tire l’adeguamento dell’ordinamento na-zionale all’ordinamento europeo, con par-ticolare riguardo ai casi di non correttorecepimento della normativa europea.

La Legge di delegazione europea 2013,a seguito delle modifiche approvate dalSenato, alcune con effetti migliorativi, con-sta di 13 articoli ed è corredata da treallegati. Gli allegati A e B contengono

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l’elenco delle direttive da recepire condecreto legislativo; analogamente a quantodisposto nelle precedenti leggi comunita-rie, nell’allegato B sono riportate le diret-tive sui cui schemi di decreto è previsto ilparere delle competenti commissioni par-lamentari. Nell’allegato C sono riportate lerettifiche alla direttiva 2006/112/UE sulsistema comune di imposta sul valoreaggiunto e alle direttive di modifica delladirettiva medesima, per il cui recepimentoil disegno di legge conferisce delega alGoverno.

Passa quindi ad illustrare l’articolatodel provvedimento, che, all’articolo 1, recauna delega al Governo per l’attuazionedelle direttive elencate negli allegati A e Bsecondo le procedure, i princìpi ed i criteridirettivi di carattere generale previsti dagliarticoli 31 e 32 della legge n. 234 del 2012,stabilisce i termini e le modalità di ema-nazione dei decreti legislativi attuativi edispone in merito alla copertura finanzia-ria delle norme delegate; all’articolo 2conferisce al Governo, ai sensi dell’articolo33 della legge n. 234 del 2012, una delegabiennale per l’emanazione di disposizionirecanti sanzioni penali o amministrativeper le violazioni di obblighi discendenti dadirettive attuate in via regolamentare oamministrativa e per le violazioni di re-golamenti dell’Unione europea pubblicatialla data di entrata in vigore della legge.

L’articolo 3 detta specifici princìpi ecriteri direttivi per l’attuazione della di-rettiva 2010/75/UE che integra, fra le altre,la direttiva 2008/1/UE (c.d. direttiva IPPC– Integrated Pollution Prevention andControl) relativa alle emissioni industriali.

L’articolo 4, introdotto nel corso del-l’esame al Senato, reca uno specifico cri-terio di delega per il recepimento delladirettiva 2012/27/UE sull’efficienza ener-getica, attribuendo all’Autorità per l’ener-gia elettrica e il gas il compito di adottareprovvedimenti volti ad eliminare l’attualestruttura progressiva delle tariffe elettri-che e ad introdurre tariffe aderenti alcosto del servizio.

L’articolo 5, introdotto nel corso del-l’esame al Senato, detta specifici criteri di

delega per il recepimento della direttiva2011/36/UE, sulla tratta di esseri umani ela protezione delle vittime.

L’articolo 6 detta tre specifici criteri didelega – di cui due introdotti nel corsodell’esame del Senato – per recepire ladirettiva 2011/51/UE, che ha esteso l’am-bito di applicazione della direttiva 2003/109/UE, relativa allo status dei cittadini diPaesi terzi soggiornanti di lungo periodo,ai titolari di protezione internazionale (ri-fugiati e titolari di protezione sussidiaria).

L’articolo 7, introdotto nel corso del-l’esame al Senato, stabilisce alcuni criteridirettivi per l’attuazione della direttiva2011/95/UE recante norme minime co-muni sull’attribuzione della qualifica dirifugiato (o di persona altrimenti biso-gnosa di protezione internazionale) e sulcontenuto della protezione riconosciuta.

L’articolo 8 stabilisce uno specifico cri-terio di delega al Governo per il recepi-mento della direttiva 2011/85/UE, relativaai requisiti per i quadri di bilancio degliStati membri, che fissa le regole minimeperché sia garantita l’osservanza da partedegli Stati membri dell’obbligo, derivantedal Trattato, di evitare disavanzi pubblicieccessivi.

L’articolo 9, a fronte dell’avvenuta ema-nazione del regolamento di esecuzione(CE) n. 282/2011 di applicazione della di-rettiva 2006/112/UE, relativa al sistemacomune di imposta sul valore aggiunto,delega il Governo ad adottare decreti le-gislativi diretti a conformare all’ordina-mento comunitario la normativa vigente inmateria di imposta sul valore aggiunto.

L’articolo 10 delega il Governo ad at-tuare la normativa comunitaria (regola-mento CE 2173/2005 e regolamento CE995/2010) relativa all’istituzione di un si-stema di licenze per le importazioni dilegname nell’Unione europea (sistemaFLEGT – Forest Law Enforcement, Gover-nance and Trade) nell’ambito delle azionidi contrasto alla raccolta e al commercioillegale di legname.

L’articolo 11 reca una delega al Go-verno per l’adozione di provvedimenti fi-nalizzati al riordino e alla semplificazionedelle procedure di autorizzazione al-

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l’esportazione di prodotti e tecnologie aduplice uso, nonché alla previsione dinuove fattispecie sanzionatorie previstedalla normativa europea nei settori diriferimento.

L’articolo 12 stabilisce princìpi e criteridirettivi per l’attuazione della direttiva2011/61/UE sui gestori di fondi di investi-mento alternativi.

L’articolo 13, inserito nel corso del-l’esame al Senato, reca princìpi e criteridirettivi per l’esercizio della delega volta alrecepimento della direttiva 2010/63/UEsulla protezione degli animali utilizzati afini scientifici.

In conclusione, richiama l’attenzionedei colleghi sull’importanza di aver avviatogià nella giornata di oggi l’esame deiprovvedimenti in titolo, approvati solo lu-nedì scorso dal Senato, al fine di dare unsegnale – anche alle altre Commissionipermanenti, che si esprimeranno in sedeconsultiva – sulla necessità di procederespeditamente nell’iter dei disegni di legge.La massima rapidità risponde all’urgenzadi sanare i ritardi accumulati in Parla-mento negli anni passati – ricorda che leleggi comunitarie 2011 e 2012 non sonomai state approvate – e di adempiere agliobblighi europei.

Paolo ALLI (PdL), relatore sulla Leggeeuropea 2013, ricorda che il provvedi-mento, secondo quanto previsto dall’arti-colo 30 della legge n. 234 del 2012, con-tiene le disposizioni finalizzate a porrerimedio ai casi di non corretto recepi-mento della normativa dell’Unione euro-pea nell’ordinamento nazionale che hannodato luogo a procedure di pre-infrazione,avviate nel quadro del sistema di comu-nicazione EU Pilot, e di infrazione, lad-dove il Governo abbia riconosciuto lafondatezza dei rilievi mossi dalla Commis-sione europea.

Rileva come il disegno di legge siaparticolarmente corposo e affronti temidelicati e importanti, che avranno bisognodi un esame approfondito anche da partedelle Commissioni di merito.

L’articolo 1 mira a sanare i profili dinon corretto recepimento nell’ordina-

mento italiano della direttiva 2004/38/UErelativa al diritto dei cittadini dell’Unionee dei loro familiari di circolare e disoggiornare liberamente nel territorio de-gli Stati membri, sollevati dalla Commis-sione europea nell’ambito della procedurad’infrazione n. 2011/2053.

L’articolo 2 è diretto a risolvere lecontestazioni sollevate nell’ambito del casoEU Pilot 2066/11/MARK mediante l’abro-gazione del comma 4 dell’articolo 203 delCodice della proprietà industriale, cheprevede l’obbligo di domiciliazione in Ita-lia dei consulenti in materia di proprietàindustriale che abbiano il domicilio pro-fessionale in uno Stato membro del-l’Unione europea.

L’articolo 3 è volto a risolvere le con-testazioni sollevate nell’ambito del caso EUPilot 4277/12/MARK in materia di guideturistiche, prevedendo che le guide turi-stiche, abilitate ad esercitare la profes-sione in altri Stati membri, possano ope-rare in regime di libera prestazione diservizi sul territorio nazionale senza ne-cessità di ulteriori autorizzazioni o abili-tazioni.

L’articolo 4 incrementa le risorse delFondo Nazionale di garanzia per il con-sumatore di pacchetto turistico, per porrerimedio ai profili di non corretto recepi-mento degli obblighi derivanti dall’articolo7 della direttiva 90/314/UEE concernente iviaggi, le vacanze e i circuiti « tutto com-preso », sollevati dalla Commissione nel-l’ambito della procedura d’infrazione2012/4094.

L’articolo 5 novella gli articoli 35 e 36del D. Lgs. n. 96 del 2001 (che ha disci-plinato l’esercizio della professione di av-vocato in forma societaria) per rimediareal non corretto recepimento della direttiva98/5/UE. Le modifiche – necessarie inriferimento al caso EU Pilot 1753/11/MARK – riguardano in particolare lasoppressione della necessità che l’avvocatostabilito in Italia possa essere socio di unasocietà tra avvocati solo se almeno uno deisoci sia in possesso del titolo nazionale diavvocato.

L’articolo 6 mira a prevenire l’avvio diuna procedura d’infrazione per erroneo

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recepimento della direttiva 2009/81/UE inmateria di coordinamento delle procedureper l’aggiudicazione di appalti nel settoredella difesa e della sicurezza. La disposi-zione novella l’articolo 6, comma 1, letteraa) del decreto legislativo 208 del 2011, alfine di sostituire il riferimento contenutonella richiamata disposizione agli « Statimembri » con quello, ritenuto maggior-mente aderente alla direttiva 2009/81/UE,ai « Paesi terzi ».

L’articolo 7 estende l’accesso ai posti dilavoro alle dipendenze delle amministra-zioni pubbliche ai familiari di cittadinidell’Unione europea, ai soggiornanti dilungo periodo, ai rifugiati e ai titolari dellostatus di protezione sussidiaria. Le novellecosì disposte mirano a dar seguito a rilievicritici mossi dalla Commissione europeanell’ambito dei casi EU Pilot 1769/11/JUSTe 2368/11/HOME.

L’articolo 8 modifica la disciplina con-cernente il trattamento fiscale applicabileagli aeromobili non immatricolati nel Re-gistro aeronautico nazionale tenuto dal-l’ENAC, prevedendo l’estensione del pe-riodo di permanenza nel territorio italianonecessario ai fini dell’imposizione ad untempo non inferiore ai 6 mesi. Tale esten-sione è diretta ad evitare il contrasto conle previsioni comunitarie della direttiva83/182/UEE, così come segnalato dallarichiesta di informazioni della Commis-sione europea nell’ambito della proceduraEU Pilot 3192/12/TAXU.

L’articolo 9, attraverso una serie dinovelle al decreto-legge 28 giugno 1990,n. 167, interviene sulla disciplina nazio-nale in materia di monitoraggio fiscale, alfine di rendere la normativa nazionale piùproporzionale agli obiettivi perseguiti dalloStato, come richiesto dalla Commissioneeuropea nell’ambito del caso EU Pilot1711/11/TAXU. Le contestazioni riguar-dano l’obbligo dell’indicazione nella di-chiarazione dei redditi dei trasferimentida o verso l’estero effettuati senza ilricorso a intermediari abilitati e, soprat-tutto, la proporzionalità delle relative san-zioni.

L’articolo 10 – che potrebbe presentarequalche profilo di criticità, soprattutto per

i comuni di minori dimensioni – abroga ladisposizione che consente ai Comuni diampliare l’oggetto dei contratti di affida-mento del servizio di accertamento e ri-scossione dell’imposta comunale sullapubblicità, affidando agli stessi concessio-nari anche la riscossione di altre entratecomunali senza necessità di indire nuovegare. La soppressione si renderebbe ne-cessaria a seguito di una specifica richiestadi informazioni da parte della Commis-sione Europea, nell’ambito del caso EUPilot 3452/12/MARKT. Secondo la Com-missione infatti tale fattispecie di affida-mento diretto, non rispettando il principiodi libera concorrenza, potrebbe portare aviolazioni della normativa europea suicontratti pubblici.

L’articolo 11 apporta alcune modificheal D.Lgs. n. 271 del 1999, recante l’ade-guamento della normativa sulla sicurezzae salute dei lavoratori marittimi a bordodelle navi mercantili da pesca nazionali,allo scopo di recepire in maniera correttale disposizioni della direttiva 1999/63/UErelativa all’accordo sull’organizzazionedell’orario di lavoro della gente di mareconcluso dall’Associazione armatori dellaComunità europea (ECSA) e dalla Fede-razione dei sindacati dei trasportatori del-l’Unione europea (FST), in relazione alcaso EU Pilot 3852/12/EMPL.

L’articolo 12 ha lo scopo di sanare laprocedura d’infrazione 2010/2045, relativaalla non conformità dell’articolo 8 del D.Lgs. n. 368 del 2001 ai requisiti dellaclausola 7 dell’Accordo quadro allegatoalla direttiva 1999/70/UE (relativa all’ac-cordo quadro CES, UNICE e CEEP sullavoro a tempo determinato), nonché ilnon corretto recepimento dell’articolo 3,paragrafo 1, della direttiva 2002/14/UE,che istituisce un quadro generale relativoall’informazione e alla consultazione deilavoratori, attuata con il D. Lgs. n. 25 del2007. Le norme citate disciplinano le mo-dalità di computo dei lavoratori a tempodeterminato nelle imprese ai fini dell’ap-plicazione dello Statuto dei lavoratori perquanto attiene le soglie occupazionali ne-cessarie per lo svolgimento dell’attivitàsindacale.

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L’articolo 13, al fine di sanare la pro-cedura di infrazione 2013/4009 amplia laplatea dei beneficiari dell’istituto dell’as-segno ai nuclei familiari con almeno trefigli minori, ricomprendendovi i cittadinidi Paesi terzi che siano soggiornanti dilungo periodo, nonché i familiari nonaventi la cittadinanza di uno Stato mem-bro che siano titolari del diritto di sog-giorno o del diritto di soggiorno perma-nente.

L’articolo 14 opera una revisione dellesanzioni relative alla disciplina in materiadi protezione delle galline ovaiole e diregistrazione dei relativi stabilimenti diallevamento, al fine di sanare la proceduradi infrazione 2011/2231, avviata da partedella Commissione europea nei confrontidell’Italia per la presenza sul territorionazionale di allevamenti di galline ovaiolecon gabbie non modificate, nonostante ildivieto di utilizzo entrato in vigore il 1o

gennaio 2012.L’articolo 15 detta disposizioni per

l’adeguamento dell’ordinamento internoalla normativa europea in materia di bio-cidi, principi attivi utilizzati per rendereinnocui o eliminare l’azione di organisminocivi per l’uomo, con l’obiettivo di ga-rantire la piena applicabilità del regola-mento 528/2012. A tal fine il Ministrodella salute dovrà emanare appositi de-creti per definire le tariffe che gli opera-tori sono chiamati a pagare per lo svol-gimento delle funzioni relative all’autoriz-zazione e al di controllo su tali sostanze.

L’articolo 16 reca norme intese a ga-rantire l’applicabilità del regolamenton. 1223/2009 relativo ai prodotti cosme-tici. Le norme si rendono necessarie inquanto il regolamento abroga, con decor-renza 11 luglio 2013, la direttiva 76/768/UEE e, di conseguenza, non potrà trovarepiù applicazione la normativa nazionale direcepimento di quest’ultima, posta dalla L.n. 713/1986.

L’articolo 17 novella il decreto legi-slativo n. 109/92 allo scopo di evitareincertezze da parte degli operatori sul-l’obbligo di indicare in etichetta la pre-senza di allergeni alimentari, obbligo cheviene confermato esclusivamente se tali

ingredienti non figurano nella denomina-zione di vendita del prodotto finito, inrelazione alle contestazioni mosse dallaCommissione europea nell’ambito dellaprocedura di infrazione n. 2009/4583.

L’articolo 18 sostituisce l’articolo 13 delD. Lgs. n. 116 del 2008 – che attua ladirettiva 2006/7/UE relativa alla gestionedella qualità delle acque di balneazione –prevedendo, anche per i bacini idrograficiche comportano un impatto transfronta-liero sulla qualità delle acque di balnea-zione, lo stesso principio di collaborazionetra lo Stato italiano e gli altri Stati del-l’Unione europea già previsto per i baciniidrografici che comportano un impattotransregionale (cioè che coinvolge più re-gioni e province autonome) sulla qualitàdelle acque di balneazione. La novellaconsente di rimediare ai profili, sottoli-neati dalla Commissione europea nell’am-bito della procedura di infrazione 2011/2217, di non conformità tra l’articolo 13del D.Lgs. 116/2008 e l’articolo 10 delladirettiva.

L’articolo 19 reca novelle al D. Lgs.49/2010, che ha dettato una specifica di-sciplina per la valutazione e la gestione deirischi di alluvioni in attuazione della di-rettiva 2007/60/UE, al fine di rendere taledisciplina più conforme alla direttivastessa come richiesto dalla Commissioneeuropea nell’ambito della procedura diinfrazione 2012/2054. Le novelle riguar-dano la definizione di alluvione, le mappedella pericolosità da alluvione ed i Piani digestione del rischio di alluvioni. Si trattadi un tema delicato, tenuto conto del-l’esposizione del nostro paese ai fenomenialluvionali.

L’articolo 20 novella il D. Lgs. 117/2008, di attuazione della direttiva 2006/21/UE, introducendo modifiche alle dispo-sizioni previste per i rifiuti inerti derivantidalle operazioni di prospezione o ricerca,di estrazione, di trattamento e di stoccag-gio delle risorse minerali e dallo sfrutta-mento delle cave. Le modifiche sono voltea superare i rilievi formulati dalla Com-missione europea nell’ambito della proce-dura di infrazione 2011/2006 per il noncorretto recepimento della direttiva stessa.

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L’articolo 21 novella il D. Lgs. 188/2008, al fine di dare una più compiutaattuazione alla direttiva 2006/66/UE inmateria di pile, accumulatori e relativirifiuti. Tali modifiche sono volte ad ov-viare alla messa in mora da parte dellaCommissione europea circa la non cor-retta trasposizione della suddetta direttivaeuropea 2006/66/UE nell’ambito della pro-cedura di infrazione n. 2011/2218.

L’articolo 22 novella il D. Lgs. 151/2005, recante attuazione delle direttive2002/95/UE, 2002/96/UE e 2003/108/UE,relative alla riduzione dell’uso di sostanzepericolose nelle apparecchiature elettricheed elettroniche, nonché allo smaltimentodei rifiuti. A seguito delle contestazionimosse dalla Commissione europea nel-l’ambito della procedura di infrazione2009/2264, l’articolo include un elenco diapparecchiature nel campo di applicazionedelle procedure di smaltimento RAEE (ri-fiuti e apparecchiature elettriche ed elet-troniche) garantendo la corretta trasposi-zione della direttiva 2002/96/UE.

L’articolo 23 si propone di dare attua-zione alle disposizioni della direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell’im-patto ambientale (VIA) di determinati pro-getti pubblici e privati. Al fine di superarele contestazioni formulate dalla Commis-sione europea nell’ambito della proceduradi infrazione 2009/2086, l’articolo prevedel’emanazione di linee guida statali finaliz-zate all’individuazione dei criteri e dellesoglie per l’assoggettamento alla proceduraprevista per la VIA.

L’articolo 24 introduce una serie dimodifiche al D. Lgs. 152/2006, recantenorme in materia ambientale, al fine disuperare le contestazioni mosse nell’am-bito della procedura di infrazione 2007/4680 per il non corretto recepimento delladirettiva 2000/60/UE che istituisce un qua-dro per l’azione comunitaria in materia diacque. Specifiche disposizioni riguardano,inoltre, l’inquinamento da nitrati di ori-gine agricola relativamente alle zone vul-nerabili e ai programmi di azione per latutela e il risanamento delle acque dal-l’inquinamento causato dai predetti ni-trati.

L’articolo 25 modifica la normativa inmateria di tutela risarcitoria contro idanni all’ambiente, stabilita nella Partesesta del decreto legislativo 152/2006 (Te-sto unico ambientale), al fine di superarele contestazioni formulate dalla Commis-sione europea nell’ambito della procedurad’infrazione 2007/4679 sulla non confor-mità di alcune disposizioni del Testo unicoalla direttiva 2004/35/UE. Le disposizionihanno un impatto rilevante sull’Italia, conspecifico riferimento ad alcuni tipi dicoltivazioni – quali il mais – presentisoprattutto nella pianura padana e più ingenerale nelle aree settentrionali. Occor-rerà tenere conto, nell’esame delle misureproposte, delle specificità del nostro Paese.

L’articolo 26 dà attuazione a quantorichiesto dalla Corte di giustizia europeacon la sentenza di condanna dell’Italia del15 luglio 2010 nella causa C/573/08 (pro-cedura di infrazione 2006/2131). In taloccasione, è stata rilevata la non correttaapplicazione nell’ordinamento internodella direttiva 2009/147/UE (c.d. direttivauccelli) con riferimento, prevalentemente,alla necessità di istituire le rotte di mi-grazione per tutte le specie dell’avifauna eall’introduzione di un meccanismo cherenda più stringente l’adozione delle deli-bere sulla caccia in deroga e più efficaceil controllo di legittimità, attraverso l’ado-zione delle stesse delibere con atto ammi-nistrativo.

L’articolo 27 abroga l’articolo 36,comma 7-quater, del decreto-legge 179/2012, che disponeva una deroga, validadodici mesi, in materia di protezione delleacque dall’inquinamento provocato da ni-trati di origine agricola, prevista in attesadell’aggiornamento regionale dei piani re-lativi alle zone vulnerabili per inquina-mento da nitrati. La disposizione mira asanare la procedura di infrazione 2013/2032 della Commissione europea per laviolazione della direttiva 91/676/UEE, re-lativa alla protezione delle acque dall’in-quinamento provocato da nitrati.

L’articolo 28 modifica gli articoli 20 e21 del D. Lgs n. 162 del 2007, in materiadi indagini sugli incidenti ferroviari, peradeguarne il contenuto alla direttiva 2004/

Giovedì 11 luglio 2013 — 225 — Commissione XIV

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49/UE, il cui non corretto recepimento èstato contestato all’Italia nel corso dellaprocedura EU Pilot 1254/10/MOVE. Con lamodifica, l’attuale rapporto di subordina-zione degli investigatori dell’Organismo diindagine del Ministero dei trasporti neiconfronti dell’Autorità giudiziaria, vienetrasformato in un rapporto di collabora-zione tra le due autorità. L’articolo 29apporta modifiche al decreto legislativo 25gennaio 2010, n. 8, al fine di recepire ladirettiva 2012/4/UE, relativa all’istituzionedi un sistema di identificazione e traccia-bilità degli esplosivi per uso civile. Lanorma è volta ad istituire un sistema diidentificazione e tracciabilità degli esplo-sivi per uso civile, in applicazione delladirettiva 2012/4/UE per il cui mancatorecepimento (entro il 4 aprile 2012) laCommissione europea ha avviato la pro-cedura di infrazione 2012/0433.

L’articolo 30 reca modifiche al D. Lgs.n. 25 del 2008 in tema di Commissioniterritoriali per il riconoscimento della pro-tezione internazionale, a seguito dei rilievimossi dalla Commissione europea suitempi dell’esame delle domande di asilonell’ambito della procedura di infrazione2012/2189. La modifica attribuisce al Go-verno la facoltà di istituire ulteriori sezionipresso ciascuna Commissione territoriale,fino a un numero massimo di dieci, perfar fronte a eccezionali incrementi delledomande di asilo connessi all’andamentodei flussi migratori.

L’articolo 31, in relazione al caso EUPilot 4176/12/MOVE, istituisce nell’ambitodel Ministero per le infrastrutture ed itrasporti un organismo di conciliazioneper facilitare la mediazione tra i singoliesattori di pedaggi stradali ed i fornitoridel Servizio europeo di telepedaggio (SET),in attuazione di alcune disposizioni dellaDecisione 2009/750/UE della Commissioneeuropea, con la quale è stato definito ilS.E.T.

L’articolo 32 attenua il carattere pre-cettivo di disposizioni che vincolano l’Au-torità per le garanzie nelle comunicazioni(AGCOM) nell’attività di regolazione delmercato dell’accesso all’ingrosso alla retefissa di telecomunicazioni e dai servizi

accessori. La disposizione è volta a risol-vere la procedura di infrazione 2012/2138,in cui la Commissione europea ha conte-stato la disposizione che impone all’Auto-rità per le Garanzie nelle comunicazioni(AGCOM) di intervenire entro 120 giorniper adottare misure di regolamentazioneche garantiscano la giusta concorrenza nelmercato delle telecomunicazioni, privandol’AGCOM delle prerogative di indipen-denza e imparzialità con le quali le au-torità nazionali di regolamentazione do-vrebbero poter agire sulla base delle ri-sultanze delle analisi di mercato.

L’articolo 33, al fine di dare attuazionealle disposizioni del regolamento (UE)n. 648/2012 relativo agli strumenti derivatiOTC, alle controparti centrali e ai reper-tori di dati sulle negoziazioni (c.d. EMIR– European Market Infrastructure Regu-lation), reca una serie di modifiche eintegrazioni al decreto legislativo 24 feb-braio 1998, n. 58 (testo unico delle dispo-sizioni in materia di intermediazione fi-nanziaria, c.d. TUF).

L’articolo 34 reca la clausola di inva-rianza finanziaria.

Sottolinea in conclusione la complessitàdel provvedimento, i suoi effetti rilevantisull’ordinamento nazionale e la necessitàdi un coordinamento attento con le altreCommissione al fine di svolgere un lavoroorganico.

Adriana GALGANO (SCpI), relatoresulla Relazione consuntiva sulla partecipa-zione dell’Italia all’Unione europea relativaall’anno 2012, ricorda che la Relazioneconsuntiva sulla partecipazione dell’Italiaall’Unione europea (Doc. LXXXVII, n. 1),relativa all’anno 2012, è stata presentatadal Governo ai sensi dell’articolo 13,comma 2, della legge n. 234 del 2012.

In base a tale disposizione, la relazioneè trasmessa alle Camere, entro il 28 feb-braio di ogni anno, « al fine di fornire alParlamento tutti gli elementi conoscitivinecessari per valutare la partecipazionedell’Italia all’Unione europea » nell’annoprecedente. A questo scopo, il documentodeve indicare: gli sviluppi del processo diintegrazione europea, con particolare ri-

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guardo alle attività del Consiglio europeo edel Consiglio, alle questioni istituzionali,alla politica estera e di sicurezza comunenonché alle relazioni esterne dell’Unioneeuropea, ai settori della giustizia e degliaffari interni e agli orientamenti generalidelle politiche dell’Unione; la partecipa-zione dell’Italia al processo normativo del-l’UE e in generale alle attività delle isti-tuzioni europee per la realizzazione delleprincipali politiche settoriali, con partico-lare riferimento alle linee negoziali chehanno caratterizzato l’azione italiana; daticonsuntivi e una valutazione di meritodella predetta partecipazione, anche intermini di efficienza ed efficacia dell’atti-vità svolta in relazione ai risultati conse-guiti; l’attuazione in Italia delle politichedi coesione economica, sociale e territo-riale, l’andamento dei flussi finanziariverso l’Italia e la loro utilizzazione, conriferimento anche alle relazioni dellaCorte dei conti europea, accompagnati dauna valutazione di merito sui principalirisultati annualmente conseguiti; il seguitodato e le iniziative assunte in relazione aipareri, alle osservazioni e agli atti diindirizzo delle Camere, nonché delle re-gioni, a livello di giunte e di assemblee.

In sostanza, a differenza della relazioneprogrammatica – che indica le grandipriorità e linee di azione che il Governointende perseguire a livello europeo nel-l’anno di riferimento – il documento oggial nostro esame dovrebbe recare un ren-diconto dettagliato delle attività svolte edelle posizioni assunte dall’Italia nell’annoprecedente, al fine di consentire alle Ca-mere di verificare l’adeguatezza e l’effica-cia dell’azione negoziale italiana e la suarispondenza rispetto agli indirizzi parla-mentari.

Si tratta dunque del principale stru-mento per l’esercizio della funzione dicontrollo ex post del Parlamento sullacondotta del Governo nelle sedi decisionalidell’Unione europea.

Il documento in esame – sebbene ri-sponda solo in parte ai requisiti fissatidalla legge, per le ragioni che illustrerò piùspecificamente in seguito – consente diricostruire l’impostazione complessiva

della politica europea del Governo Monti,nell’ultimo scorcio della passata legislaturae di valutarne l’efficacia complessiva.

Tenuto tuttavia conto dell’avvio dellanuova legislatura e della costituzione delGoverno Letta, l’obiettivo dell’esame dellarelazione consuntiva 2012 deve essere nonquello di formulare un giudizio « storico »sulla politica europea del precedente Go-verno ma piuttosto quello di identificare ifattori strutturali di forza e di debolezzadella partecipazione italiana alla forma-zione e all’attuazione della normativa edelle politiche dell’Unione europea.

Precisa pertanto che nella sua rela-zione, dopo aver richiamato brevemente iprincipali contenuti del documento, in-tende soffermarsi soprattutto sugli aspettimetodologici e procedurali che possonocontribuire ad un effettivo miglioramentodell’intervento del nostro Paese nei pro-cessi decisionali europei.

La relazione è articolata in una pre-messa – che delinea in modo sintetico laposizione assunta dall’Italia sui granditemi e politiche dell’UE – ed in quattroparti. La prima tratta degli sviluppi delprocesso di integrazione europea e si com-pone, a sua volta, di tre capitoli (relativi,rispettivamente, al quadro generale, allapolitica estera e di sicurezza comune e allerelazioni esterne e ai settori della giustiziae affari interni). La seconda parte illustrala partecipazione dell’Italia alla forma-zione delle principali politiche settoriali.La terza espone, invece, più in dettaglio lapartecipazione dell’Italia al processo nor-mativo dell’Unione ed è articolata in trecapitoli, che danno conto della partecipa-zione alla fase preparatoria e negozialedegli atti legislativi europei, dell’attuazionedella normativa europea in Italia e delleattività di formazione e comunicazione inmateria europea svolte dal Governo. Laquarta parte, infine, prende in considera-zione l’attuazione in Italia delle politichedi coesione, l’andamento dei flussi finan-ziari tra l’Unione e il nostro Paese, nonchéi risultati conseguiti attraverso il loroutilizzo.

La Relazione è accompagnata da dieciallegati, in attuazione dell’articolo 13,

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comma 2, della legge n. 234 sopra richia-mato, tra cui l’elenco dei Consigli europeie dei Consigli svoltisi nel corso del 2012,con l’indicazione degli argomenti trattati,l’indicazione dei due ricorsi presentati dal-l’Italia alla Corte di giustizia, nonchél’elenco dei provvedimenti regionali di at-tuazione di direttive europee.

La relazione riserva, anzitutto, unaparticolare attenzione ai temi economici efinanziari, formulando un giudizio com-plessivamente positivo sulle misure adot-tate a livello al fine di mantenere lastabilità dell’area euro, incluso il nuovosistema di governance economica. Ad av-viso del Governo, gli sforzi compiuti hannoconsentito di mitigare gli impatti di unacrisi globale del sistema finanziario e dipromuovere sia a livello europeo che na-zionale, unitamente alle misure di conso-lidamento dei conti pubblici, una costanteazione per favorire la crescita, la compe-titività e l’occupazione. La relazione rico-nosce, tuttavia, che la gravità della crisinon ha tuttora consentito agli sforzi com-piuti in sede europea e nazionale di pro-durre effetti visibili in termini di ripresadell’economia e dell’occupazione.

In tale contesto, il documento rivendicaquale successo dell’azione del Governo,l’adozione da parte del Consiglio europeodel 28-29 giugno 2012 del Patto per lacrescita e l’occupazione che articola inmodo organico le misure di rilancio del-l’economia a livello nazionale ed europeo,da affiancare alla normativa sulla disci-plina di bilancio.

Anche con riferimento al rafforza-mento dell’architettura istituzionale del-l’Unione economica e monetaria (UEM), larelazione sottolinea come il Governo abbiaispirato la propria azione a due principaliobiettivi: sostenere un credibile e ambi-zioso processo di riforma, insistendo sul-l’esigenza di agire nel rigoroso rispetto delquadro giuridico dell’Unione e di assicu-rare anche il pieno coinvolgimento delParlamento europeo e dei Parlamenti na-zionali; assicurare che il rafforzamentodella disciplina e delle regole volte adassicurare la stabilità sia accompagnato dameccanismi capaci di promuovere la pro-

sperità e la crescita equilibrata in tutti iPaesi dell’Unione, assicurando un’equacondivisione dei benefici e dei rischi dellamoneta unica.

Un secondo tema generale affrontatodalla relazione è il negoziato sul Quadrofinanziario pluriennale(QFP) 2014-2020,su cui è stato definito un accordo lo scorso27 giugno. La posizione italiana – comericordato dal documento – è stata carat-terizzata dalla necessità di migliorare ilsaldo netto nazionale, e da un approccioglobale, ispirato dai principi dell’uso effi-ciente delle risorse (in particolare persostenere la crescita economica), della so-lidarietà e dell’equità.

Con riguardo al terzo grande temaaffrontato, la dimensione esterna del-l’Unione, la relazione ricorda anzitutto chel’Italia ha mantenuto nel 2012 un convintosostegno all’obiettivo di rafforzare il ruolodell’Unione europea sulla scena interna-zionale, che consenta a quest’ultima diparlare con una sola voce su tutte leprincipali questioni dell’agenda globale. Ildocumento ricorda, a questo riguardo,l’adozione della Risoluzione ONU sullostatus rafforzato dell’Unione europea inseno all’Assemblea generale delle NazioniUnite, un risultato per il quale il Governosi è battuto in prima linea conducendoun’intensa ed estesa azione diplomatica.

Per quanto riguarda l’allargamento, ilGoverno si è adoperato per garantire unadeguato riconoscimento dei progressi ne-goziali registrati dai Paesi candidati, inparticolare della Serbia, del Kosovo e delMontenegro.

Con riguardo alla Politica europea divicinato (PEV), l’Italia ha sottolineato lanecessità di fornire risposte adeguate alleistanze espresse dai Paesi in cui si èverificata la cosiddetta « primaveraaraba », in termini di sostegno politico edeconomico alla non facile evoluzione de-mocratica in corso nella regione. La Re-lazione ricorda, al riguardo, come l’impe-gno italiano per portare a compimentopartenariati privilegiati con i partner me-diterranei sia stato coronato dalla defini-zione dei nuovi piani d’azione con Ma-rocco e Tunisia, e come l’Italia abbia

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continuato anche a monitorare con atten-zione gli sviluppi in Egitto e in Libia.

Nel settore della cooperazione allo svi-luppo, nel corso del 2012 l’Italia si èconfermata quarto contribuente al Fondoeuropeo di sviluppo (FES) e ha sostenutoiniziative di sviluppo concentrate specifi-catamente sul raggiungimento degli Obiet-tivi di sviluppo del millennio entro il 2015,con particolare riguardo alla « primaveraaraba », all’Africa Sub-sahariana e ai Paesimeno avanzati, e al nesso tra migrazionee sviluppo.

Con riferimento alla politica commer-ciale, la relazione ricorda come l’Italiaabbia sostenuto con convinzione l’impegnodell’Alto Rappresentante Ashton volto arafforzare le relazioni con i Paesi terzi (inparticolare con partner strategici dell’UE),quale strumento per promuovere la cre-scita e l’occupazione in Europa.

Allo scopo di tutelare le specifichecaratteristiche del sistema produttivo eindustriale italiano, il Governo si è inoltreimpegnato affinché in sede europea ve-nisse raggiunta una soluzione di compro-messo per l’adozione di una regolamenta-zione sull’etichettatura di origine di alcuniprodotti provenienti da Paesi terzi (il co-siddetto regolamento « Made in »). In se-guito alla decisione della Commissione diritirare la proposta, l’Italia ha insistitoaffinché fossero valutate soluzioni alter-native, e fosse effettuata un’analisi giuri-dica dettagliata per definire uno schema dietichettatura a tutela dei consumatori,della trasparenza sui mercati e della con-correnza leale, suscettibile di non essereconsiderato un ostacolo tecnico agliscambi internazionali e di contribuire ef-ficacemente a contrastare l’uso inganne-vole e fraudolento delle indicazioni diorigine europee.

Per quanto attiene, infine, alla Politicadi sicurezza e difesa comune (PSDC), larelazione ricorda che, tramite le proprieForze armate, nel corso del 2012 l’Italia èrisultata, in media, il quarto Paese con-tributore, con una partecipazione princi-palmente incentrata nella lotta alla pira-teria.

La relazione sottolinea come l’Italia sisia impegnata per dare rilievo centrale,nell’azione europea, alle problematicheconnesse all’immigrazione illegale e inparticolar modo all’onere sostenuto dagliStati membri di frontiera esterna. Talestrategia ha tuttavia incontrato forti resi-stenze degli Stati membri non diretta-mente coinvolti nella gestione delle fron-tiere esterne, soprattutto marittime, del-l’Unione europea.

La relazione si sofferma diffusamentesul processo di revisione della disciplinasettoriale ed orizzontale degli aiuti diStato alle imprese (aiuti al salvataggio ealla ristrutturazione delle imprese in dif-ficoltà; aiuti alla ricerca, sviluppo e inno-vazione; aiuti agli investimenti; aiuti allePMI; aiuti alla tutela ambientale, ecc.)sottolineando come il Governo abbia per-seguito, nell’interlocuzione con le Istitu-zioni dell’Unione, l’obiettivo di continuarea garantire un elevato livello di protezionedella concorrenza, senza ostacolare la ri-presa economica e la riconversione deltessuto industriale.

La relazione richiama inoltre le que-stioni connesse alla cooperazione raffor-zata sul brevetto unitario, che sono tutta-via state oggetto di approfondimentopresso la nostra Commissione nell’ambitodell’esame della relazione programmatica.

La relazione richiama l’avvio della coo-perazione rafforzata per l’istituzione diun’imposta armonizzata sulle transazionifinanziarie tra undici Stati membri, in-clusa l’Italia.

La Relazione segnala l’impegno del Go-verno a seguire con attenzione l’attuazionedella iniziativa-faro « Una piattaforma eu-ropea contro la povertà e l’emargina-zione », lanciata dalla Commissione euro-pea nell’ambito della Strategia Europa2020.

La relazione riporta che nel settoredell’istruzione, il governo ha consideratoprioritario il rafforzamento del ruolo del-l’educazione come strumento della « Stra-tegia Europa 2020 », nonché la moderniz-zazione dell’istruzione superiore. Nel set-tore della cultura, l’ambito principale diattività del Governo è stato costituito dal-

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l’Agenda europea della cultura, con par-ticolare riguardo ai lavori in tema didiversità culturale, accesso alla cultura, epromozione delle partnership creative.

Nel settore del turismo, la relazioneconsidera interessante la prospettiva del-l’istituzione di un marchio di qualità eu-ropeo, che si propone di aumentare lasicurezza e la fiducia dei consumatori neiprodotti turistici e di premiare gli sforzidell’industria per offrire servizi di qualità.

In materia di sanità, la Relazione se-gnala in particolare i lavori per la defini-zione della proposta di decisione del Par-lamento europeo e del Consiglio relativaalle gravi minacce per la salute a caratteretransfrontaliero e riafferma, al riguardo,l’importanza di continuare a porre l’atten-zione sui risvolti connessi con la liberacircolazione delle persone e con la liberaprestazione di servizi sanitari nei Paesieuropei.

Con riferimento alla tutela dei consu-matori, la relazione ricorda l’approva-zione, da parte del Consiglio competitivitàdi una risoluzione sull’Agenda europea delconsumatore, futura strategia pluriennaleeuropea nel settore della politica dei con-sumatori, oltre alla prosecuzione del ne-goziato sulla proposta di direttiva sull’ADR(risoluzione alternativa delle controversie)e sulla proposta di regolamento relativoalla risoluzione delle controversie on-line.

La relazione richiama il contribuitoofferto dal Governo nel corso del 2012 atutte le iniziative per il sostegno delleattività di ricerca e sviluppo, con partico-lare attenzione al negoziato sul pacchettolegislativo Horizon 2020.

Relativamente alle politiche ambientalied energetiche, la relazione ricorsa comel’Italia sia in prima linea nel promuoverein sede europea la transizione versoun’economia verde e l’adozione, nel per-seguimento delle politiche ambientali, diun approccio integrato con aspetti socialie economici.

In via preliminare, sottolinea come larelazione, a causa dell’avvio della nuovaLegislatura e della costituzione del nuovoGoverno, sia stata trasmesso alle Camere il12 giugno scorso, ad oltre tre mesi dalla

scadenza del termine del 28 febbraio,previsto ai fini della presentazione dallalegge n. 234. Ciò rende evidentementemeno agevole ed immediata la valutazionedella XIV Commissione.

Fatta questa premessa, rileva come oc-corra riconoscere che il documento inesame costituisce un forte progresso ri-spetto alle relazioni consuntive precedentiche erano state oggetto di critiche severenelle risoluzioni approvate dalla Camera,in quanto, in contrasto con il dettato dellalegge, si risolvevano in una ricostruzionedettagliata delle iniziative delle Istituzionieuropee senza alcuna indicazione delleposizioni assunte dall’Italia e dei seguitodato agli indirizzi parlamentari.

La relazione per il 2012 invece, salvoche per alcuni settori, non si limita ad unacronaca di quanto avvenuto a livello eu-ropeo ma riporta la posizione rappresen-tata dal Governo nei negoziati e gli obiet-tivi generali perseguiti per ciascuna poli-tica dal nostro Paese.

In questa prospettiva, assume un par-ticolare rilievo soprattutto la premessadella relazione che, in coerenza con ildettato dell’articolo 13 della legge n. 234 econ le richieste formulate dalla Cameranelle risoluzioni approvate sulle relazioniconsuntive per il 2010 e per il 2011,delinea in modo efficace e sintetico laposizione dell’Italia e le linee generalidell’azione negoziale svolta dal Governosui grandi temi e politiche dell’UE, costi-tuendo una sorta di guida alla lettura deldocumento.

Al tempo stesso, devo rilevare che larelazione rimane fortemente carente sottoaltri aspetti, già denunciati nelle risolu-zioni, sopra richiamate, approvate dallaCamere sulle relazioni consuntive per il2010 e per il 2011:

viene quasi completamente ignoratoil dettato del secondo periodo del la letterad) del comma 2 dell’articolo 13 della leggen. 234, in quanto non si dà conto se nonin modo occasionale e quasi evasivo delseguito dato ad atti di indirizzo delleCamere su progetti di atti o su grandiquestioni. L’esempio più significativo ècostituito dalla mancata menzione delle

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mozioni approvate, in identico testo, daSenato e Camera prima dei Consigli eu-ropei di gennaio e giugno 2012, le qualihanno concorso a definire la posizionedell’Italia sulla nuova governance econo-mica e sulle iniziative per la crescita;

rimane evidente una forte eteroge-neità nelle redazione di alcune sezioni.Alcune privilegiano correttamente l’illu-strazione della posizione del Governo, al-tre si risolvono nella mera descrizionedelle iniziative europee dicendo poco onulla sulla linea assunta dal Governo.

Ricorda che le risoluzioni sopra citateavevano impegnato il Governo, tra le altrecose, a predisporre la relazione « secondocriteri più omogenei ed in forma piùsintetica » e dando « adeguatamente e spe-cificamente conto del seguito dato dalGoverno agli atti di indirizzo approvatidalle Camere in merito alla formazionedelle politiche e della normativa del-l’Unione europea ».

La mancata indicazione del seguitodato agli indirizzo delle Camere costituisceuna lacuna grave in quanto non consentela verifica del puntuale adempimento del-l’obbligo posto in capo al Governo dall’ar-ticolo 7 della legge n. 234 del 2012 (eprima ancora dall’articolo 4-bis della legge11 del 2005). Tale disposizione, lo ricordo,impone al Governo di assicurare che laposizione rappresentata dall’Italia in sededi Consiglio dei Ministri dell’Unione euro-pea ovvero nelle relazioni con altre isti-tuzioni od organi dell’Unione europeatenga conto degli indirizzi definiti dalleCamere in esito all’esame di progetti, attoo questioni relativi all’Unione europea. IlPresidente del Consiglio dei Ministri ov-vero il Ministro per le politiche europeeriferisce regolarmente alle Camere del se-guito dato agli indirizzi parlamentari. Nelcaso in cui il Governo non abbia potutoconformarsi agli indirizzi in questione, ilPresidente del Consiglio dei Ministri ov-vero il Ministro per le politiche europeeriferisce tempestivamente alle Camere,fornendo le appropriate motivazioni dellaposizione assunta.

Dalla lettura del documento si ha in-vece l’impressione che in molti casi gli attidi indirizzo approvati dalle Camere – incostante crescita quantitativa e qualitativa– non siano presi in considerazione dalleamministrazioni e dai Ministri competenti,vanificando sostanzialmente l’interventoparlamentare.

Ritengo, pertanto, opportuno motivarequeste mie affermazioni con riferimento asingole sezioni del documento, anche alfine di porre in rilievo il diverso approccioseguito dalle varie amministrazioni stataliinteressate.

Nella parte I, relativa agli Sviluppi delprocesso di integrazione europea nel 2012,le sezioni I (governance economica, ESM,Fiscal compact, QFP 2014-2020) e II(azione esterna) riportano sistematica-mente e accuratamente le posizioni as-sunte dal Governo ma, come già detto,sono completamente ignorati gli atti diindirizzo approvati dalle Camere primedelle più importanti riunioni del Consiglioeuropeo (in particolare di gennaio e giu-gno 2012).

Con riferimento alla sezione III (GAI)va evidenziato il diverso approccio seguitonelle diverse parti della sottosezione rela-tiva alla giustizia, che reca per alcuneproposte l’indicazione della posizione delGoverno, riconnettendola alle pronuncedelle Camere, ma in alcuni casi si limita ariassumere i contenuti di proposte legisla-tive e del relativo iter.

La sottosezione sugli affari interni (im-migrazione, visti, asilo) espone con siste-maticità e chiarezza la posizione e gliobiettivi perseguiti dal Governo (sotto que-sto profilo è forse più efficace dell’interarelazione), ma omette il riferimento agliindirizzi parlamentari.

Nella parte II, relativa alla partecipa-zione al processo normativo dell’UE, siregistra una forte eterogeneità nella reda-zione delle singole sezioni, denunciandoprobabilmente l’approccio differenziatodelle diverse amministrazioni che hannocontribuito alla relativa predisposizione.

In particolare, nelle sezioni relative amercato interno e concorrenza viene in-dicata, sebbene con qualche lacuna e, in

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alcuni casi, con un certa laconicità, laposizione del Governo sulle grandi que-stioni e sulle proposte normative principalima manca il riferimento agli indirizzidelle Camere. Clamoroso è il caso delleproposte di direttiva in materia di appaltie concessioni, su cui la Camera ha adot-tato nel dicembre 2012 un articolato do-cumento finale.

Analoghe considerazioni valgono per laPAC, per l’ambiente, per l’energia e per lapolitica fiscale, in relazione alle quali siricostruisce in modo efficace ed esaustivol’attività e gli obiettivi negoziali del Go-verno ma si ignorano, con alcune signifi-cative eccezioni (ad esempio sulla coope-razione amministrativa fiscale) gli indirizziespressi da entrambe le Camere.

In altre sezioni (in particolare quellerelative ai servizi finanziari e alla Prote-zione dei consumatori) ci si limita a rife-rire che il Governo ha seguito con parti-colare attenzione il negoziato su determi-nati atti, ma non viene indicata la posi-zione seguita dall’Italia su ciascunaproposta o, quanto meno, la linee generaled’intervento del Governo in materia né,tanto meno, viene richiamata la posizionedelle Camere.

Nelle sezioni relative ai trasporti eall’Occupazione e alle politiche sociali (p.100), Salute (p. 126) si indica solo occa-sionalmente e in modo non sempre chiarola posizione tenuta dall’Italia; anzi, inalcuni casi – tra cui la tassazione deiprodotti energetici – la relazione sembrariportare la posizione rappresentata dalMinistero competente a livello di coordi-namento interno e non quella poi soste-nuta a livello europeo dal Governo.

Le sezioni Cultura e Turismo riportanoinvece adeguatamente le priorità perse-guite dal Governo.

La parte III è soddisfacente per quantoattiene alla illustrazione dei metodi e agliambiti di intervento del Comitato intermi-nisteriale per gli affari europei (CIAE) marisulta carente nella parte relativa al rac-cordo con il Parlamento: ci limita infatti afornire alcuni dati statistici ma mancaqualsiasi considerazione sull’efficacia delraccordo e sulle modalità per migliorarlo.

Peraltro i dati relativi alla Cameraconfermano – come già denunciato dallaXIV Commissione nella passata legislatura– che al CIAE non sono inoltrate lepronunce della Camere trasmesse formal-mente al Presidente del Consiglio e alMinistro per gli affari europei.

Nessuna considerazione viene svolta –come sarebbe stato legittimo attendersi –sulla tempestività delle pronunce delle Ca-mere, sulla scarsa partecipazione di rap-presentanti del Governo alle sedute dellecommissioni in cui si approvano indirizzisu progetti di atti europei, sulle difficoltàlegate all’attivazione della riserva di esameparlamentare.

Analoghe considerazioni valgono per ilraccordo con le regioni e le assembleeregionali, in merito al quale non si offrealcuna valutazione di merito.

L’esame della relazione consuntiva peril 2012 conferma la difficoltà per il Par-lamento di esercitare le proprie funzionidi indirizzo e controllo sull’attività delGoverno in materia europea, nonostantealcuni innegabili progressi.

Va riconosciuto al Governo Monti –così come a quello in carica – il merito diaver tenuto costantemente informate leCamere sulle grandi questioni all’esamedelle Istituzioni dell’Unione europea, qualiin particolare la governance economica ele misure di risposta alla crisi. In questosenso sono apprezzabili le audizioni delMinistro per gli affari europei e le comu-nicazioni in assemblea del Presidente delConsiglio prima e dopo le principali riu-nioni del Consiglio europeo e del Verticedei Capi di Stato e di Governo dell’areaeuro.

Al tempo stesso, resta da costruire undialogo sistematico con il Governo suspecifici progetti legislativi e questioni al-l’esame delle singole commissioni parla-mentari. Alla crescita esponenziale nellapassata legislatura dell’intervento della Ca-mera in fase ascendente ha fatto riscontroun miglioramento solo parziale dell’inter-locuzione a livello politico con il Governo.

È urgente porre rimedio a queste ca-renze. Le prossime tappe del processo diintegrazione, con la creazione di un’au-

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tentica unione economica e la prospettivadi unione politica, prospettano ampie con-divisioni di sovranità nazionali in settorifondamentali che non potranno che essereoperate con il pieno e sistematico coin-volgimento delle Camere in tutte le sceltepolitiche e normative dell’UE.

Il consolidamento del raccordo tra Par-lamento e Governo in materia europeanon risponde, peraltro, soltanto all’esi-genza di rispettare i principi costituzionaliitaliani ma è funzionale ad uno sviluppoequilibrato del processo di integrazione, incui il nostro Paese possa continuare agiocare un ruolo centrale.

Il riconoscimento ad alcuni Parlamentinazionali, come quello tedesco, per effettodi disposizioni o pronunce delle corti co-stituzionali, del potere di approvazionepreventiva o di opposizione all’adesionedei rispettivi governi in merito a decisionidell’UE di particolare importanza e deli-catezza, crea il rischio di un pericoloso,ulteriore disallineamento tra Stati membrie Parlamenti nazionali dell’Unione euro-pea. È evidente che i Paesi in cui ilGoverno dovrà acquisire il concerto pre-ventivo dei rispettivi Parlamenti, avrannoun potere negoziale maggiore rispetto aquelli in cui le assemblee elettive hanno inmateria un ruolo marginale o formale.

Michele BORDO, presidente, informa laCommissione che il Ministro Moavero, perimpegni già assunti, non ha potuto pren-

dere parte alla seduta odierna, ma haconfermato la sua presenza nel prosieguodell’esame.

Emanuele PRATAVIERA (LNA) chiedechiarimenti in ordine ai tempi di esamedei provvedimenti.

Michele BORDO, presidente, ricordache il Regolamento della Camera assegnaalle Commissioni di settore 15 giorni perl’esame dei provvedimenti, ma che in que-sta occasione – anche tenuto conto delfatto che sono ormai due anni che ilParlamento non approva i disegni di leggecomunitaria – chiederà ai Presidenti diCommissione una accelerazione dei tempidi esame. Auspica ogni sforzo per perve-nire ad una approvazione dei disegni dilegge prima della sospensione dei lavoriper la pausa estiva, anche in considera-zione dell’altissimo numero di proceduredi infrazioni pendenti nei confronti del-l’Italia.

Oltre ai Presidenti di Commissione siriserva di segnalare anche ai Presidenti deigruppi l’urgenza di pervenire ad una ra-pida approvazione dei provvedimenti, chedebbono essere collocati tra le priorità daaffrontare.

Nessuno chiedendo di intervenire, rin-via quindi il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle 9.20.

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ALLEGATO

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia.(C. 1248 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione (Politiche del-l’Unione europea),

esaminato il testo del disegno di leggeC. 1248 Governo « DL 69/2013: Disposi-zioni urgenti per il rilancio dell’econo-mia »;

sottolineato che il provvedimentodeve essere collocato nel contesto degliindirizzi di politica economica delle Isti-tuzioni europee, con riferimento alle Rac-comandazioni rivolte all’Italia nell’ambitodella procedura del semestre europeo2013;

ricordati in particolare gli indirizzicontenuti nelle proposte di raccomanda-zioni del Consiglio, del 29 maggio 2013,presentate dalla Commissione, sul pro-gramma nazionale di riforma 2013 del-l’Italia;

evidenziato che il documento fa ri-ferimento a sei raccomandazioni, che ri-guardano (1) l’aggiustamento strutturaledei conti pubblici, (2) interventi di sem-plificazione negli ambiti dell’amministra-zione e della giustizia e di lotta allacorruzione e per migliorare la gestione deifondi strutturali, (3) interventi nel settorebancario per sostenere il flusso del creditoverso le attività produttive, (4) interventinel settore del lavoro, rivolti in particolarea donne e giovani, tra le altre cose permigliorare la formazione e il colloca-mento, (5) il trasferimento dell’onere fi-scale dal lavoro e dai capitali ai consumi,beni immobili e ambiente, (6) interventi diliberalizzazione nel mercato dei servizi edelle professioni;

auspicato che a tali raccomandazionisia improntata l’azione del Governo e chealla loro attuazione sia dato carattereprioritario;

richiamate, per quanto di compe-tenza della XIV Commissione, le disposi-zioni di cui all’articolo 9, relativo alleprocedure per l’utilizzo dei fondi struttu-rali europei; all’articolo 24 comma 2, inmateria di separazione contabile delle im-prese ferroviarie e dei gestori dell’infra-struttura ferroviaria; all’articolo 25 re-cante disposizioni in materia di infrastrut-ture e trasporti; all’articolo 41, che dettanorme in materia ambientale; all’articolo44, commi 1 e 2, che riconosce ai dipen-denti dell’area della dirigenza medica, ve-terinaria e sanitaria, operanti presso strut-ture sanitarie pubbliche, il servizio pre-stato presso strutture sanitarie pubblichedi un altro paese UE; all’articolo 44,commi 3 e 4, che prevede l’applicazionedella disciplina relativa alla certificazionedi conformità alle norme di buona fab-bricazione dei medicinali; all’articolo 55 inmateria di disciplina IVA applicabile alleagenzie di viaggio;

ricordato che sulle materie oggetto ditali disposizioni sono state avviate dallaCommissione europea diverse proceduredi infrazione nei confronti dell’Italia;

visti i contenuti dell’articolo 5,comma 5, che modifica le modalità dideterminazione delle tariffe per la produ-zione di energia elettrica concesse agliimpianti in regime Cip6, e prevede unaderoga a tale disciplina, volta ad agevolaresette impianti di termovalorizzazione dirifiuti nei primi otto anni di esercizio;

Giovedì 11 luglio 2013 — 234 — Commissione XIV

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evidenziato in proposito che la diret-tiva 2008/98/CE del Parlamento europeo edel Consiglio del 19 novembre 2008 rela-tiva ai rifiuti, nel richiamare la risoluzionedel 24 febbraio 1997 sulla strategia comu-nitaria per la gestione dei rifiuti, confermache la priorità principale della gestione deirifiuti dovrebbe essere la prevenzione eche il riutilizzo e il riciclaggio di materialidovrebbero preferirsi alla valorizzazioneenergetica dei rifiuti, nella misura in cuiessi rappresentano le alternative miglioridal punto di vista ecologico;

osservato inoltre che l’articolo 9, chedetta misure volte all’accelerazione nel-l’utilizzazione dei fondi strutturali europeinon fa riferimento al FEASR (Fondo eu-ropeo agricolo per lo sviluppo rurale);

rilevato in effetti che il FEASR nonrientra formalmente tra i fondi strutturali– come definiti dal Regolamento n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizionigenerali sul Fondo europeo di svilupporegionale, sul Fondo sociale europeo e sulFondo di coesione – ma che persegueanaloghe finalità di sviluppo ed è assog-gettato, al pari dei fondi strutturali, allemodalità di disimpegno automatico per laparte che non risulta effettivamente spesae certificata alla Commissione entro il 31dicembre del secondo anno successivo aquello dell’impegno di bilancio;

tenuto altresì conto che per il pe-riodo di programmazione 2014-2020 ilFEASR è espressamente incluso tra i fondistrutturali;

visti, altresì, i contenuti dell’articolo41 comma 1, capoverso articolo 243, inmateria di gestione della delle acque sot-terranee emunte, che stabilisce che neicasi in cui le acque di falda contaminatedeterminano una situazione di rischio sa-nitario debbono essere adottate misure diattenuazione della diffusione della conta-minazione, oltre all’eliminazione dellafonte di contaminazione « ove possibile edeconomicamente sostenibile »;

rilevato che la disposizione apparesubordinare gli interventi di bonifica alla

sostenibilità economica degli stessi, e inquanto tale appare contrario al principiogenerale indicato dalla direttiva 2004/35/CE sulla responsabilità ambientale inmateria di prevenzione e riparazione deldanno ambientale, in base alla quale laprevenzione e la riparazione del dannoambientale dovrebbero essere attuate ap-plicando il principio « chi inquina paga »,quale stabilito nel Trattato e coerente-mente con il principio dello sviluppo so-stenibile;

viste altresì le disposizioni di cuiall’articolo 41, comma 2, capoversocomma 2-bis, che limitano l’applicazionedel decreto ministeriale 161/2012 (Rego-lamento recante la disciplina dell’utilizza-zione delle terre e rocce da scavo) alle soleterre e rocce da scavo che provengono daattività o opere soggette a VIA (valutazioned’impatto ambientale) o ad AIA (autoriz-zazione integrata ambientale) e valutatal’opportunità di chiarire quale disciplinadebba applicarsi ai piccoli cantieri – in-feriori a sei mila metri cubi – ed aicantieri superiori a sei mila metri cubi manon soggetti a VIA e AIA;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:

1) provvedano le Commissioni di me-rito a modificare l’articolo 41, comma 1,capoverso articolo 243, comma 1, nelsenso di sopprimere le parole « ed econo-micamente sostenibile », ovvero a sosti-tuire la disposizione con la previsione che,onde impedire e arrestare l’inquinamentodelle acque sotterranee, le fonti di conta-minazione diretta o indiretta presenti nelsito debbano essere eliminate o comunqueisolate, salva l’adozione delle necessariemisure di prevenzione e messa in sicu-rezza d’emergenza in attesa del comple-tamento di detti interventi;

Giovedì 11 luglio 2013 — 235 — Commissione XIV

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e con le seguenti osservazioni:

a) valutino le Commissioni di meritol’opportunità di estendere le disposizionidi cui all’articolo 9 anche al FEASR(Fondo europeo agricolo per lo svilupporurale);

b) valutino le Commissioni di meritol’opportunità di specificare all’articolo 41,comma 2, capoverso comma 2-bis, qualedisciplina debba applicarsi ai piccoli can-tieri – inferiori a sei mila metri cubi – edai cantieri superiori a sei mila metri cubima non soggetti a VIA e AIA.

Giovedì 11 luglio 2013 — 236 — Commissione XIV

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COMITATO PARLAMENTARE

per la sicurezza della Repubblica

S O M M A R I O

Audizione del Direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE), generaleAdriano Santini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 237

Audizione del Direttore dell’Agenzia informazioni e

sicurezza esterna (AISE), generale Adriano Santini.

Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza delpresidente Giacomo STUCCHI.

La seduta comincia alle 15.05.

Il Comitato procede all’audizione delDirettore dell’Agenzia informazioni e sicu-

rezza esterna (AISE), generale AdrianoSANTINI, il quale svolge una relazione erisponde alle osservazioni e ai quesitiformulati dal presidente STUCCHI (LN-Aut), dal senatore MARTON (M5S) e daideputati FAVA (SEL), VILLECCO CALI-PARI (PD) e TOFALO (M5S).

La seduta termina alle 17.50.

Giovedì 11 luglio 2013 — 237 — Comitato parlamentare

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INDICE GENERALE

COMMISSIONI RIUNITE (VII Camera e 7a Senato)

AUDIZIONI:

Seguito dell’audizione del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, MassimoBray, sulle linee programmatiche del suo dicastero (Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143,comma 2, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

COMMISSIONI RIUNITE (I e V)

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 4

SEDE REFERENTE:

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

ALLEGATO (Articolo aggiuntivo del Governo) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

COMMISSIONI RIUNITE (VI e X)

SEDE REFERENTE:

DL 63/2013: Disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamentoeuropeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia perla definizione delle procedure d’infrazione avviate dalla Commissione europea, nonchéaltre disposizioni in materia di coesione sociale. C. 1310 Governo, approvato dal Senato(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 63

COMMISSIONI RIUNITE (VIII e X)

COMITATO DEI NOVE:

DL 61/2013: Nuove disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, della salute e del lavoronell’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale. C. 1139-A Governo. . . . . . . . . . 64

I Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI:

DL 61/2013: Nuove disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, della salute e del lavoronell’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale. Emendamenti C. 1139-A Governo(Parere all’Assemblea) (Esame e conclusione – Parere) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 65

SEDE REFERENTE:

Variazioni nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

Abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la demo-craticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzioneindiretta in loro favore. C. 15 d’iniziativa popolare, C. 186 Pisicchio, C. 199 Di Lello, C.255 Formisano, C. 664 Lombardi, C. 681 Grassi, C. 733 Boccadutri, C. 961 Nardella, C.1154 Governo, C. 1161 Rampelli e petizione n. 43 (Seguito dell’esame e rinvio – Adozionedel testo base) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

Giovedì 11 luglio 2013 — 238 — Indice Generale

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SEDE CONSULTIVA:

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso Testo unificato C. 251 Vendola ed abb. (Esame e conclusione – Parere favorevole) . 74

ALLEGATO (Parere approvato) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76

II Giustizia

SEDE REFERENTE:

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso. C. 251 Vendola, C. 328 Francesco Sanna, C. 923 Micillo e C. 204 Burtone (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77

ALLEGATO (Subemendamenti all’emendamento 1.500 dei Relatori ed emendamento 1.500 deiRelatori) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva in materia di diffamazione, di diffamazione con il mezzo della stampao con altro mezzo di diffusione, di ingiuria e di condanna del querelante, in relazioneall’esame delle proposte di legge C. 925 Costa, C. 1100 Gelmini, C. 1190 Liuzzi, C. 1165Dambruoso, C. 191 Pisicchio e C. 1242 Molteni.

Audizione di rappresentanti del Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti, di rappre-sentanti della Federazione nazionale della stampa, dell’avvocato Luca Bauccio, dell’avvo-cato Guido Scorza e di rappresentanti della Federazione italiana editori giornali(Svolgimento e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81

SEDE REFERENTE:

Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso. C. 251 Vendola, C. 328 Francesco Sanna, C. 923 Micillo e C. 204 Burtone (Seguitodell’esame e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

III Affari esteri e comunitari

SEDE CONSULTIVA:

DL n. 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni) . . . . . . . 86

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 91

IV Difesa

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-00568 Duranti: Sulla realizzazione del piano di risanamento infrastrutturale « Brin » pressol’Arsenale di Taranto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96

5-00569 Frusone: Sulla situazione degli alloggi adiacenti all’80o Reggimento « Roma » diCassino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98

V Bilancio, tesoro e programmazione

SEDE CONSULTIVA:

Nuove disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, della salute e del lavoro nell’esercizio diimprese di interesse strategico nazionale. Esame emendamenti C. 1139-A Governo (Parereall’Assemblea) (Esame e conclusione – Parere su emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

Giovedì 11 luglio 2013 — 239 — Indice Generale

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VI Finanze

SEDE CONSULTIVA:

DL 69/2013 Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis, delRegolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e conclusione – Parerefavorevole con condizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 100

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana el’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura relativo alfunzionamento in Italia, a Perugia, dell’UNESCO Programme Office on Global WaterAssessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme. C. 1247Governo, approvato dal Senato (Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione –Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-00491 Zanetti: Analisi circa l’ammontare dei ruoli tributari ancora non riscossi, conparticolare riferimento alla quantificazione delle somme ancora esigibili.

5-00555 Capezzone: Composizione dei ruoli tributari ancora non riscossi . . . . . . . . . . . . . . . . . 107

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

5-00492 Paglia: Raffronto tra le risorse pubbliche destinate al sostegno dei consorzi digaranzia collettiva fidi e finanziamenti effettivamente erogati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123

5-00556 Busin: Iniziative per scongiurare l’aumento dell’aliquota IVA del 21 per cento emisure tributarie per sostenere la ripresa dei consumi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108

5-00557 Pisano: Dati circa l’imponibile IRPEF ed IRES, nonché circa il relativo gettito degliimmobili, suddiviso per categorie catastali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125

5-00558 Causi e Miccoli: Iniziative per garantire trasparenza in merito alla cessione delCredito Fondiario Spa e per tutelare i lavoratori coinvolti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109

ALLEGATO 6 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133

VII Cultura, scienza e istruzione

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 134

SEDE CONSULTIVA:

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137

VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici

SEDE CONSULTIVA:

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (AlleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e con osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147

ALLEGATO 2 (Proposta di parere alternativa presentata dai deputati del MoVimento 5 Stelle) . . . 154

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana el’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura relativo alfunzionamento in Italia, a Perugia, dell’UNESCO Programme Office on Global WaterAssessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme fatto a Parigi

Giovedì 11 luglio 2013 — 240 — Indice Generale

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il 12 settembre 2012. C. 1247 Governo, approvato dal Senato (Alla III Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143

ALLEGATO 4 (Proposta di parere alternativa presentata dai deputati del MoVimento 5 Stelle) . . . 165

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 146

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146

IX Trasporti, poste e telecomunicazioni

INTERROGAZIONI:

5-00118 Tino Iannuzzi: Interruzione del servizio ferroviario lungo la linea Sicignano degliAlburni-Lagonegro ed eventuali progetti di ripristino.

5-00478 Bergamini: Opportunità di una tempestiva riattivazione della linea ferroviariaSicignano degli Alburni-Lagonegro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172

5-00295 Manzi: Gravi disagi per i cittadini della regione Marche derivanti dalla soppressionee riclassificazione di treni a media e lunga percorrenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174

5-00427 Velo: Necessità di uniformare la disciplina degli impianti a fune, con particolareriguardo alla durata della vita tecnica degli impianti stessi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176

5-00475 D’Uva: Servizio di collegamento marittimo veloce nell’area dello Stretto di Messina.

5-00476 Vecchio: Servizio di collegamento marittimo veloce nell’area dello Stretto diMessina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 178

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale.

Audizione di rappresentanti di FILT-CIGL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGLTRASPORTI eCISALTRASPORTI (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 170

X Attivita produttive, commercio e turismo

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 180

XI Lavoro pubblico e privato

INTERROGAZIONI:

5-00038 Gnecchi: Sul caso degli esodi individuali operati dal Gruppo IBM . . . . . . . . . . . . . . . . 181

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 188

5-00414 Rondini: Salvaguardia dei livelli occupazionali presso la Elcograf di Melzo . . . . . . . 182

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 189

SEDE CONSULTIVA:

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 183

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191

ALLEGATO 4 (Proposta alternativa di parere dei deputati Airaudo ed altri) . . . . . . . . . . . . . . . . . 194

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana el’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura relativo alfunzionamento in Italia, a Perugia, dell’UNESCO Programme Office on Global WaterAssessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme, fatto a Parigiil 12 settembre 2012. C. 1247 Governo, approvato dal Senato (Parere alla III Commissione)(Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 184

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 185

Giovedì 11 luglio 2013 — 241 — Indice Generale

Page 242: documenti.camera.itdocumenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/bollettini/pdf/2013… · 53 GIOVEDÌ 11 LUGLIO 2013 XVII LEGISLATURA BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI

INTERROGAZIONI:

5-00398 Gribaudo: Obblighi assunzionali di soggetti disabili nelle amministrazioni pubbliche . 185

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 196

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per consentire la libertà di scelta nell’accesso dei lavoratori al trattamentopensionistico. C. 857 Damiano (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 186

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l’accesso altrattamento pensionistico. C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C.1014 Fedriga (Seguito dell’esame e rinvio – Abbinamento del progetto di legge C. 1045) . . . . . . 187

XII Affari sociali

SEDE CONSULTIVA:

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198

ALLEGATO 1 (Proposta di parere del relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 204

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207

AUDIZIONI:

Audizione del ministro della salute, Beatrice Lorenzin, sulle linee programmatiche del suodicastero (Seguito dello svolgimento, ai sensi dell’articolo 143, comma 2, del regolamento,e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 201

SEDE REFERENTE:

Modifica all’articolo 31 del DL n. 207/2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 27febbraio 2009, n. 14, concernente l’indennizzo in favore delle persone affette da sindromeda talidomide. C. 263 Fucci, C. 843 Piazzoni e C. 858 Miotto (Esame e rinvio) . . . . . . . . 201

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 203

XIII Agricoltura

SEDE CONSULTIVA:

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni riunite I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizioni e osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210

ALLEGATO (Nuova formulazione della proposta di parere del relatore approvata dallaCommissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. C. 303 Fiorio, C. 760 Russo, C. 903 Bordo, C.1019 Zaccagnini e C. 1020 Schullian . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212

Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici. C. 341 Catanoso, C. 440Mongiello, C. 741 Oliverio, C. 761 Russo e C. 1125 Caon . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 212

XIV Politiche dell’Unione europea

SEDE CONSULTIVA:

Variazione nella composizione della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 219

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia. C. 1248 Governo (Parere alleCommissioni I e V) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole con condizionee osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 219

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 234

Giovedì 11 luglio 2013 — 242 — Indice Generale

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SEDE REFERENTE:

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri attidell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2013. C. 1326 Governo, approvato dalSenato.

Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alleComunità europee – Legge europea 2013. C. 1327 Governo.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea relativa all’anno 2012.Doc. LXXXVII, n. 1 (Esame congiunto e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220

COMITATO PARLAMENTARE PER LA SICUREZZA DELLA REPUBBLICA

Audizione del Direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE), generaleAdriano Santini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 237

Giovedì 11 luglio 2013 — 243 — Indice Generale

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