BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI...

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223 GIOVEDÌ 24 APRILE 2014 XVII LEGISLATURA BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI INDICE COMITATO PER LA LEGISLAZIONE ..................... Pag. 3 COMMISSIONI RIUNITE (III-IV Camera e 3 a -4 a Senato) .. » 5 GIUSTIZIA (II) ................................. » 6 AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) ................... » 8 DIFESA (IV) ................................... » 9 BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) ............. » 19 CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) ................ » 26 AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) ......... » 36 LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) ................... » 55 COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LATTUAZIONE DEL FEDERALI- SMO FISCALE .............................. » 71 COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LINDIRIZZO GENERALE E LA VIGILANZA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI ............. » 74 COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUI FENOMENI DELLA CONTRAFFAZIONE, DELLA PIRATERIA IN CAMPO COMMERCIALE E DEL COMMERCIO ABUSIVO .................... » 75 INDICE GENERALE .......................... Pag. 76 CAMERA DEI DEPUTATI N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Partito Democratico: PD; MoVimento 5 Stelle: M5S; Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: (FI-PdL); Scelta Civica per l’Italia: SCpI; Sinistra Ecologia Libertà: SEL; Nuovo Centrodestra: (NCD); Lega Nord e Autonomie: LNA; Per l’Italia (PI); Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN); Misto: Misto; Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all’estero-Alleanza per l’Italia: Misto-MAIE-ApI; Misto-Centro Democratico: Misto-CD; Misto-Minoranze Linguistiche: Misto- Min.Ling; Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l’Italia (PLI): Misto-PSI-PLI.

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223 GIOVEDÌ 24 APRILE 2014

XVII LEGISLATURA

BOLLETTINODELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI

I N D I C E

COMITATO PER LA LEGISLAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3

COMMISSIONI RIUNITE (III-IV Camera e 3a-4a Senato) . . » 5

GIUSTIZIA (II) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 6

AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 8

DIFESA (IV) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 9

BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) . . . . . . . . . . . . . » 19

CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) . . . . . . . . . . . . . . . . » 26

AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) . . . . . . . . . » 36

LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 55

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’ATTUAZIONE DEL FEDERALI-SMO FISCALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 71

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INDIRIZZO GENERALE E LA

VIGILANZA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI . . . . . . . . . . . . . » 74

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUI FENOMENI DELLA

CONTRAFFAZIONE, DELLA PIRATERIA IN CAMPO COMMERCIALE

E DEL COMMERCIO ABUSIVO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 75

INDICE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 76

CAMERA DEI DEPUTATI

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Partito Democratico: PD; MoVimento 5 Stelle: M5S; Forza Italia - Il Popolodella Libertà - Berlusconi Presidente: (FI-PdL); Scelta Civica per l’Italia: SCpI; Sinistra Ecologia Libertà:SEL; Nuovo Centrodestra: (NCD); Lega Nord e Autonomie: LNA; Per l’Italia (PI); Fratelli d’Italia-AlleanzaNazionale: (FdI-AN); Misto: Misto; Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all’estero-Alleanza perl’Italia: Misto-MAIE-ApI; Misto-Centro Democratico: Misto-CD; Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling; Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l’Italia (PLI): Misto-PSI-PLI.

PAGINA BIANCA

COMITATO PER LA LEGISLAZIONE

S O M M A R I O

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-BIS, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO:

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 marzo 2014, n. 25, recantemisure urgenti per l’avvalimento dei soggetti terzi per l’esercizio dell’attività di vigilanzadella Banca d’Italia. C. 2309 Governo, approvato dal Senato (Parere alla Commissione VI)(Esame e conclusione – Parere senza condizioni né osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-BIS,

COMMA 1, DEL REGOLAMENTO

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Marcello TAGLIALATELA.

La seduta comincia alle 10.05.

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-

legge 14 marzo 2014, n. 25, recante misure urgenti

per l’avvalimento dei soggetti terzi per l’esercizio

dell’attività di vigilanza della Banca d’Italia.

C. 2309 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla Commissione VI).

(Esame e conclusione – Parere senza con-dizioni né osservazioni).

Il Comitato inizia l’esame del provve-dimento in titolo.

Aniello FORMISANO, relatore, dà contodei contenuti del decreto-legge all’esame,che si compone di tre articoli. L’articolo 1reca le norme di carattere sostanziale: ilcomma 1 autorizza la Banca d’Italia adavvalersi di soggetti terzi per l’eserciziodell’attività di vigilanza bancaria ai finidella valutazione approfondita previstadall’articolo 33, paragrafo 4, del regola-mento UE n. 1024 del 2013, mentre icommi 1-bis (introdotto nel corso del-

l’esame al Senato), 3 e 4 dettano disposi-zioni in materia rispettivamente di con-flitti di interessi, di segreto d’ufficio e dicondivisione di informazioni tra la Bancad’Italia e il Ministero dell’economia e dellefinanze. L’articolo 2 reca una clausola diinvarianza finanziaria e l’articolo 3 di-spone l’entrata in vigore del decreto-leggedal giorno successivo a quello della pub-blicazione.

Nell’evidenziare come il provvedimentonon presenti profili problematici dal puntodi vista delle competenze del Comitato perla legislazione, passa a formulare la se-guente proposta di parere:

« Il Comitato per la legislazione,

esaminato il disegno di legge n. 2309e rilevato che:

sotto il profilo dell’omogeneità del con-tenuto:

il decreto-legge, che si compone di trearticoli, uno dei quali di carattere sostan-ziale, uno di invarianza finanziaria e unorelativo all’entrata in vigore, presenta uncontenuto omogeneo. Esso è volto – comeindicato nell’ampio preambolo – ad auto-rizzare la Banca d’Italia ad avvalersi disoggetti terzi per l’esercizio dell’attività divigilanza bancaria ai fini della valutazione

Giovedì 24 aprile 2014 — 3 — Comitato per la legislazione

approfondita prevista dall’articolo 33, pa-ragrafo 4, del regolamento UE n. 1024 del2013;

sotto il profilo dei rapporti con la nor-mativa vigente:

il decreto-legge, all’articolo 1, integrain più punti, senza novellarlo, il testounico delle leggi in materia bancaria ecreditizia di cui al decreto legislativon. 385 del 1993. Correttamente, sul pianodella tecnica normativa utilizzata, siastiene dal ricorso alla novellazione, inquanto introduce una disciplina di carat-tere speciale e temporaneo, volta a inter-venire su alcuni profili propedeutici all’av-vio del meccanismo unico di vigilanzabancaria da parte della BCE, destinati a

concludersi con l’entrata a regime delleprocedure previste dal regolamento UEn. 1024 del 2013;

infine, il disegno di legge di conver-sione presentato al Senato è corredato siadella relazione sull’analisi tecnico-norma-tiva (ATN) sia della relazione sull’analisi diimpatto della regolamentazione (AIR);

ritiene che, per la conformità ai pa-rametri stabiliti dagli articoli 16-bis e96-bis del Regolamento, non vi sia nullada osservare. »

Il Comitato approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 10.15.

Giovedì 24 aprile 2014 — 4 — Comitato per la legislazione

COMMISSIONI RIUNITE

III (Affari esteri e comunitari)e IV (Difesa) della Camera dei deputati

e 3a (Affari esteri, emigrazione)e 4a (Difesa) del Senato della Repubblica

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI:

Sulla questione dei due fucilieri « marò » appartenenti al Reggimento della Marina militare« Brigata San Marco » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 24 aprile 2014.

Sulla questione dei due fucilieri « marò » apparte-

nenti al Reggimento della Marina militare « Brigata

San Marco ».

L’ufficio di presidenza congiunto si èsvolto dalle 9 alle 9.25.

Giovedì 24 aprile 2014 — 5 — Riunite III-IV C. e 3a-4a S.

II COMMISSIONE PERMANENTE

(Giustizia)

S O M M A R I O

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 831 Amici, C. 892 Centemero, C.1053 Moretti, C. 1288 Bonafede, C. 1938 Di Lello e C. 2200 Di Salvo, recanti modificheall’articolo 3 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia di presupposti per ladomanda di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, di RiccardoRosetti, magistrato presso la prima sezione civile del Tribunale di Roma . . . . . . . . . . . . . . 6

SEDE REFERENTE:

Modifiche agli articoli 438 e 442 del codice di procedura penale. Inapplicabilità del giudizioabbreviato ai delitti puniti con la pena dell’ergastolo. C. 1129 Molteni (Seguito dell’esamee rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Introduzione dell’articolo 372-bis del codice penale, concernente il reato di depistaggio. C. 559Bolognesi (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

Disposizioni concernenti la determinazione e il risarcimento del danno non patrimoniale. C.1063 Bonafede (Seguito dell’esame e rinvio – Costituzione di un Comitato ristretto) . . . . 7

AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 24 aprile 2014.

Audizione nell’ambito dell’esame delle proposte di

legge C. 831 Amici, C. 892 Centemero, C. 1053

Moretti, C. 1288 Bonafede, C. 1938 Di Lello e C.

2200 Di Salvo, recanti modifiche all’articolo 3 della

legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia di

presupposti per la domanda di scioglimento o di

cessazione degli effetti civili del matrimonio, di

Riccardo Rosetti, magistrato presso la prima se-

zione civile del Tribunale di Roma.

L’audizione informale è stata svoltadalle 9.45 alle 10.30.

SEDE REFERENTE

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Donatella FERRANTI.

La seduta comincia alle 10.30.

Modifiche agli articoli 438 e 442 del codice di

procedura penale. Inapplicabilità del giudizio abbre-

viato ai delitti puniti con la pena dell’ergastolo.

C. 1129 Molteni.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta del 25 marzo 2014.

Giovedì 24 aprile 2014 — 6 — Commissione II

Donatella FERRANTI, presidente, dopoavere ricordato che l’esame del provvedi-mento è iniziato il 17 settembre 2013,chiede se vi siano iscritti a parlare. Nessunochiedendo di intervenire, fissa il termineper la presentazione degli emendamentialle ore 14 del 15 maggio 2014. Rinviaquindi il seguito dell’esame ad altra seduta.

Introduzione dell’articolo 372-bis del codice penale,

concernente il reato di depistaggio.

C. 559 Bolognesi.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto rinviato nellaseduta del 7 novembre 2013.

Donatella FERRANTI, presidente, dopoavere ricordato che l’esame del provvedi-mento è iniziato il 7 novembre 2013, chiedese vi siano iscritti a parlare. Nessuno chie-dendo di intervenire, fissa il termine per lapresentazione degli emendamenti alle ore15 del 20 maggio 2014. Rinvia quindi ilseguito dell’esame ad altra seduta.

Disposizioni concernenti la determinazione e il ri-

sarcimento del danno non patrimoniale.

C. 1063 Bonafede.

(Seguito dell’esame e rinvio – Costituzionedi un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto rinviato nellaseduta del 26 marzo 2014.

Donatella FERRANTI, presidente, ri-corda come la Commissione abbia con-cluso un articolato ciclo di audizioni, dallequali si è tratta la conferma della parti-colare delicatezza e complessità della ma-teria in esame. Ritiene, quindi, che al finedi assumere le opportune determinazioniin merito all’adozione del testo base possaessere utile la costituzione di un Comitatoristretto.

Alfonso BONAFEDE (M5S), relatore,condivide la valutazione della PresidenteFerranti, esprimendo peraltro l’auspicioche la costituzione di un Comitato ristrettonon finisca per dilatare i tempi d’esamedel provvedimento.

Donatella FERRANTI, presidente, pre-cisa come, soprattutto per i provvedimentiche presentano una particolare comples-sità tecnica, il Comitato ristretto possarappresentare un utile strumento di eco-nomia procedurale. Propone, dunque, lacostituzione di un Comitato ristretto.

La Commissione approva la proposta dicostituzione di un Comitato ristretto.

Donatella FERRANTI, presidente, nes-sun altro chiedendo di intervenire, rinviail seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.35.

Giovedì 24 aprile 2014 — 7 — Commissione II

III COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari esteri e comunitari)

S O M M A R I O

AUDIZIONI INFORMALI:

Nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2280, approvato dal Senato, recante « Ratificaed esecuzione dell’Accordo sulla creazione del blocco funzionale dello spazio aereo BlueMed tra la Repubblica italiana, la Repubblica di Cipro, la Repubblica ellenica e laRepubblica di Malta, fatto a Limassol il 12 ottobre 2012 ».

Audizione informale di rappresentanti dell’ENAV e dell’ENAC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 24 aprile 2014.

Nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2280,

approvato dal Senato, recante « Ratifica ed esecu-

zione dell’Accordo sulla creazione del blocco fun-

zionale dello spazio aereo Blue Med tra la Repub-

blica italiana, la Repubblica di Cipro, la Repubblica

ellenica e la Repubblica di Malta, fatto a Limassol

il 12 ottobre 2012 ».

Audizione informale di rappresentanti dell’ENAV

e dell’ENAC.

L’audizione è stata svolta dalle 14.05alle 14.55.

Giovedì 24 aprile 2014 — 8 — Commissione III

IV COMMISSIONE PERMANENTE

(Difesa)

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale di gestione del patrimonioabitativo della Difesa per gli anni 2012 e 2013. Atto n. 91 (Seguito dell’esame, ai sensidell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole conosservazioni e con una condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

ALLEGATO 1 (Nuova proposta di parere presentata dal relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

ALLEGATO 2 (Proposta alternativa di parere presentata dal deputato Artini) . . . . . . . . . . . . . . . . 15

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Elio VITO. – Interviene il sot-tosegretario di Stato per la difesa, Gioac-chino Alfano.

La seduta comincia alle 10.

Schema di decreto ministeriale concernente il piano

annuale di gestione del patrimonio abitativo della

Difesa per gli anni 2012 e 2013.

Atto n. 91.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del regolamento, e conclu-sione – Parere favorevole con osservazionie con una condizione).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto ministeriale in titolo,rinviato nella seduta del 16 aprile 2014.

Elio VITO, presidente, avverte che èpervenuta la richiesta affinché della se-duta odierna sia data pubblicità mediante

l’attivazione degli impianti audiovisivi acircuito chiuso. Non essendovi obiezioni,ne dispone l’attivazione.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI, re-latore, anche alla luce delle considerazioniemerse nel corso del dibattito, formulauna nuova proposta di parere che illustra(vedi allegato 1).

Massimo ARTINI (M5S) presenta, an-che a nomi dei colleghi del MovimentoCinque Stelle, una proposta di parerealternativa (vedi allegato 2), finalizzata aconseguire obiettivi di maggiore traspa-renza e conoscenza dei dati da parte delleCommissioni parlamentari chiamate adesprimersi sulla materia. Illustra ulterior-mente la proposta di parere presentatasottolineando che il decreto ministerialedovrebbe perseguire, in particolare, i se-guenti obiettivi: superare la gestione delpatrimonio abitativo frazionata per Forzaarmata, al fine di giungere ad una gestionein senso interforze; evitare un’ulteriorealienazione del patrimonio abitativo dellaDifesa, avviando al contempo un piano

Giovedì 24 aprile 2014 — 9 — Commissione IV

legato al recupero delle basi militari edelle caserme dismesse; ampliare, infine,le categorie di soggetti che possano man-tenere la conduzione di alloggi di servizio,includendo anche il personale militare ecivile portatore di patologie contratte percausa di servizio.

Il sottosegretario Gioacchino ALFANOconferma quanto già evidenziato nella pre-cedente seduta con riguardo all’importantepasso in avanti fatto registrare dalloschema di decreto in esame nella compli-cata vicenda degli alloggi di servizio, ri-badendo, inoltre, che l’attività di riformanon si esaurirà con il presente provvedi-mento.

Manifesta, tuttavia, perplessità sull’op-portunità di mantenere la condizione ap-posta dalla relatrice nella nuova propostadi parere, testé presentata.

In particolare, osserva che in relazioneall’articolo 4, che attualmente già concede,in via di favore, agli utenti individuaticome « vecchi sine titulo » la facoltà dipagare il canone eventualmente corrispo-sto alla data del 31 dicembre 2010, lacondizione apposta reclama la possibilitàdi una modifica che consenta agli stessiutenti di optare per il sistema di paga-mento indicato al comma 2 dell’articolo286. Ciò, di fatto, significa riferirsi all’equocanone non maggiorato o, in alcuni casitutt’altro che rari, ad importi addiritturapiù bassi. La condizione si propone, dun-que, di ottenere per i « vecchi sine titulo »un trattamento pari a quanto previstodall’articolo 2 del medesimo decreto mi-nisteriale per i nuclei familiari con por-tatori di handicap o superstiti di vittimedel servizio e per causa di servizio.

Al riguardo, rileva innanzitutto che ilcomma 2 dell’articolo 286 del codice del-l’ordinamento militare è normalmente ap-plicato agli utenti in titolo nonché, comedetto, solo a particolari categorie (porta-tori di handicap o superstiti di vittime delservizio e per causa di servizio) ritenuteobiettivamente meritevoli di assoluta tu-tela e protezione.

In secondo luogo, osserva che la richie-sta di garantire alle nuove categorie pro-

tette la permanenza nell’alloggio alle me-desime condizioni già agli stessi ricono-sciute prima dell’entrata in vigore deldecreto ministeriale 16 marzo 2011 è statagià puntualmente recepita nei citato arti-colo 4 del decreto ministeriale, in accogli-mento delle condizioni poste in occasionedell’espressione del parere ai decreti legi-slativi delegati del dicembre 2013, nonpotendosi intendere che l’impegno com-portasse l’abrogazione « de facto » del de-creto ministeriale 16 marzo 2011.

Fa, poi, presente che l’introduzione disiffatta disposizione darebbe origine a di-versi paradossi giuridici, economici e so-ciali, minando le fondamenta dello schemadi decreto ministeriale, in quanto: una piùampia fascia di sine titulo pagherebbe uncanone addirittura minore rispetto aquello che pagava nel 2010; in tale fasciasi annoverano, peraltro, utenti con redditiora superiori ai 54.000 euro annui, am-pliabili di ulteriori 3.500 euro per ognifiglio a carico; tale richiesta modifica –attesa l’ampiezza della fascia di utentiprotetti individuata nell’articolo 4, ulte-riormente estesa fino a ricomprendereanche i coniugi separati ad una certa data,figli e nipoti che abbiano convissuto con iltitolare della concessione, eccetera – de-terminerebbe minori entrate e avrebbe, diconseguenza, un impatto negativo sullafinanza pubblica, oltre ad essere poten-zialmente controproducente dal punto divista mediatico.

Rammenta, inoltre, che lo spirito del-l’accoglimento delle condizioni poste aipareri dei decreti legislativi nell’ambitodella revisione dello strumento militare èstato quello di individuare un punto diincontro e una conseguente pacificazionetra le contrapposte istanze di riduzione delfenomeno dei sine titulo, da un lato, edella tutela e protezione di particolaricategorie, dall’altro. La modifica che sichiede al decreto, al contrario, ampliandole differenze di trattamento economico trale varie tipologie di sine titulo, a tuttovantaggio dei cosiddetti storici (ossia quellialla data del 21 dicembre 2010) la cuinecessità e impellenza di protezione non èdi così intuitiva evidenza come quella

Giovedì 24 aprile 2014 — 10 — Commissione IV

dell’articolo 2, innescherebbe un ulterioremeccanismo di rivendicazione reciprocatra le due posizioni, foriera di sicuricontrasti, sia nella sede parlamentare, siatra gli organi di rappresentanza, nonchéanche di un notevole contenzioso.

Per tali ragioni, ribadisce che si è inteso– non potendosi fare altrimenti, penaassegnare pari trattamento a situazionidecisamente differenti – assegnare untrattamento economico comunque di fa-vore alle categorie interessate, ma non deltutto simile a quello di cui al citatoarticolo 2, concedendo possibilità di op-zione per il pagamento del canone giàpagato nel 2010 e non quello « tout court »più favorevole all’utente.

Per tutte queste considerazioni, chiedeche condizione apposta al parere, sia perquestioni di legittimità che per ragioni diopportunità, sia trasformata in osserva-zione.

Quanto al parere alternativo presentatodal Movimento Cinque Stelle, pur com-prendendone la portata positiva, esprimecontrarietà anche in considerazione delfatto che l’attuazione delle condizioni pre-viste richiederebbe tempi non compatibilicon una rapida emanazione del decreto.

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD),relatore, prende atto che, rispetto al rego-lamento del 2011, il provvedimento inesame migliora di molto la complicatasituazione relativa all’occupazione deglialloggi di servizio. Ciò è stato frutto dellesinergie che si sono sviluppate tra Parla-mento e Governo soprattutto in questalegislatura e che hanno contraddistintoanche l’elaborazione dei pareri sui decretilegislativi, attuativi della riforma Di Paola.

Il presente schema di decreto, pertanto,pone rimedio alle criticità del decreto del2011 che, con riguardo alle categorie pro-tette, aveva sostanzialmente disatteso leprevisioni legislative.

Inoltre, la circostanza che in tutto que-sto arco temporale siano state venduteappena 300 unità abitative conferma chel’attuale procedura si è rivelata dannosaanche per l’erario e, per scongiurare ul-teriori perdite, auspica che le modifiche

richieste al codice dell’ordinamento mili-tare possano essere introdotte al più pre-sto.

Con riferimento alle condizioni checonsentono il mantenimento della condu-zione degli alloggi, ritiene positivo l’am-pliamento sia della fascia di reddito an-nuo, sia delle maggiorazioni per i figli acarico, osservando tuttavia che la deter-minazione dei canoni – per evitare diessere legata a cadenze temporali – do-vrebbe essere definita da disposizioni nor-mative e non dal decreto. Per tale ragione,ritiene che, ai fini dell’individuazione delcanone, anche ai cosiddetti sine titulostorici dovrebbe essere applicato l’articolo286, comma 2, del codice dell’ordinamentomilitare, ponendo in questo modo le pre-messe per la predisposizione di futuridecreti che auspica possano tornare adavere cadenza annuale.

Insiste, pertanto, nel mantenere talepunto come condizione nel parere, purcomprendendo le difficoltà che comportaalla Difesa per la gestione amministrativadella vicenda, precisando che la posizioneè stata assunta in base ad un’esigenza ditutela di diritti che non può essere pre-giudicata da problematiche di altro tipo.

Quanto, infine, agli spunti contenutinella proposta illustrata dal collega Artini,manifesta perplessità sia con riferimentoall’esigenza di evitare un’ulteriore aliena-zione del patrimonio abitativo della Difesa,sia con riguardo alla possibilità di am-pliare le categorie di soggetti ammessi allaconduzione degli alloggi di servizio. Ri-tiene, invece, che possano trovare ingressosotto forma di osservazioni i richiami alleattività per garantire la massima traspa-renza, per arrivare ad una gestione inter-forze del patrimonio abitativo e per ag-giornare e rendere pubblici gli elenchidegli incarichi che danno diritto agli al-loggi di servizio.

Massimo ARTINI (M5S), nel ringraziarela relatrice per aver accolto come osser-vazioni le prime tre condizioni apposte alparere presentato dal suo gruppo, prean-nuncia un voto di astensione sul pareredella stessa relatrice, ritenendo che il

Giovedì 24 aprile 2014 — 11 — Commissione IV

lavoro svolto rappresenti un buon inizio invista del prossimo decreto annuale.

Michele PIRAS (SEL) preannuncia unvoto favorevole da parte del gruppo diSEL, anche in considerazione dello sforzocompiuto dalla relatrice che ha recepito,sotto forma di osservazioni, alcuni spunticontenuti nella proposta alternativa pre-sentata dal Movimento Cinque Stelle.

Gian Piero SCANU (PD) ritiene che larelatrice abbia svolto un lavoro eccellentee preannuncia, pertanto, un convinto votofavorevole da parte del gruppo del PartitoDemocratico.

Osserva, peraltro, che la volontà dellarelatrice di insistere nel mantenere unaformulazione assai stringente del parerenon discende da una sorta di indisponi-bilità al dialogo con il Governo, di cui purecomprende le motivazioni alla base dellarichiesta, bensì dalla necessità di nontrascurare alcun aspetto dell’intesa rag-giunta lo scorso mese di dicembre in sededi esame dei decreti legislativi attuatividella riforma Di Paola.

Elio Massimo PALMIZIO (FI-PdL)preannuncia il voto favorevole da parte delproprio gruppo.

Marco MARCOLIN (LNA), nel prean-nunciare un voto di astensione da partedel gruppo della Lega, esprime perplessitàsul provvedimento, evidenziando il ritardocon il quale è stato predisposto.

Sottolinea, inoltre, che la stima delprezzo di vendita degli alloggi troppo ele-vata, unitamente ad altri fattori gestionali,ha finito per rendere assai esiguo il nu-mero degli alloggi venduti e ciò è stata unaprecisa responsabilità dei due Governiprecedenti. Ritiene, infine, che le conside-razioni dei colleghi del Movimento CinqueStelle siano meritevoli di considerazione.Tuttavia sottolinea come queste debbano

essere meglio coniugate se l’obiettivo divendere gli alloggi a prezzi di mercatovuole essere realmente perseguito.

Il sottosegretario Gioacchino ALFANOprecisa che nella motivazione contrariaall’accoglimento della condizione appostaal parere non vi è alcuna connessione coni carichi di lavoro amministrativo chequesta comporterebbe, ricordando comegli uffici della Difesa hanno sempre ma-nifestato la massima disponibilità a risol-vere qualsiasi eventuale problematica.

La Commissione approva la nuova pro-posta di parere favorevole con osserva-zioni e con una condizione, come rifor-mulata dal relatore (vedi allegato 3).

Sui lavori della Commissione.

Elio VITO, presidente, con riferimentoalla riunione dell’ufficio di presidenza,integrato dai rappresentanti dei gruppi,delle Commissioni riunite esteri e difesa diCamera e Senato, informa i colleghi com-missari che il Ministro degli affari esteri,Federica Mogherini, ha dato conto dell’av-vio della procedura di arbitrato interna-zionale in riferimento alla vicenda dei duefucilieri di Marina, e ciò in ottemperanzadell’ordine del giorno sottoscritto da tuttii gruppi e approvato lo scorso 13 marzo.Esprime apprezzamento per la sensibilitàdimostrata anche del Ministro della difesa,Roberta Pinotti, per avere condiviso l’op-portunità di procedere ad un’informativarivolta innanzitutto alle Commissioni com-petenti, in un’ottica di collaborazione in-teristituzionale ed unitaria essenziale peril positivo evolvere della complessa vicendadei due militari italiani, ai quali rinnova latestimonianza di solidarietà e di vicinanzada parte di tutta la Commissione.

La seduta termina alle 10.30.

Giovedì 24 aprile 2014 — 12 — Commissione IV

ALLEGATO 1

Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale digestione del patrimonio abitativo della Difesa per gli anni 2012 e 2013

(Atto n. 91).

NUOVA PROPOSTA DI PARERE PRESENTATA DAL RELATORE

La IV Commissione Difesa,

esaminato lo schema di decreto mi-nisteriale concernente il piano annuale digestione del patrimonio abitativo in dota-zione al Ministero della Difesa nel 2012 enel 2013;

sottolineata la necessità di conside-rare l’emergenza alloggiativa del personaledelle Forze armate quale vulnus alla di-gnità delle condizioni di lavoro e di vitadei nostri militari e delle loro famiglie,nonché come questione rientrante a pienotitolo nel principio della specificità delComparto, alla luce degli effetti derivantidalla congiuntura economica generale apartire dal perdurare del blocco deglistipendi;

richiamata l’esigenza di provvederegià nell’anno in corso a colmare il graveritardo maturato nell’adeguamento delparco alloggiativo della Difesa al fabbiso-gno effettivo, da ultimo stimato nel 2012 incirca 70.000 unità abitative a fronte di unnumero complessivo di alloggi di servizioad oggi pari a 17.071, come pure divalorizzare i beni immobili non necessaria fini istituzionali con il coinvolgimentodegli enti territoriali, come affermato dalMinistro della difesa in occasione dellaseduta del 12 marzo 2014 di comunica-zioni del Governo sulle linee programma-tiche del Dicastero;

considerato il numero elevato di al-loggi vuoti e alienabili e di ulteriori alloggioccupati da conduttori, civili e militari,dipendenti della Difesa rispetto ai quali inmolti casi è stato difficile esercitare la

prelazione all’acquisto a causa di unprezzo superiore a quello di mercato,calcolato sulla base di tabelle OMI, e noncorrispondente alle reali condizioni del-l’immobile;

ritenuto urgente, pertanto, che l’Am-ministrazione proceda in via prioritariaalle vendite in un’ottica di valorizzazionedel patrimonio abitativo e che definiscasenza ritardo i criteri di alienazione degliimmobili e la relativa modifica del TUOM,considerando l’opportunità di riproporrel’offerta d’acquisto sulla base delle realicondizioni dello stato d’uso dell’immobilein tutte le situazioni non ancora rogitate;

ritenuto, inoltre, necessario che, con-trariamente a quanto prevede il decretoministeriale all’articolo 4, comma 5, lanuova soglia di reddito consenta a quellefamiglie di conduttori che hanno un red-dito non superiore, la possibilità di eser-citare ex novo l’opzione a favore dell’usu-frutto;

richiamato il parere favorevole concondizioni, espresso dalla Commissione il20 dicembre 2013 sul decreto legislativo 28gennaio 2014, n. 7, recante Disposizioni inmateria di revisione in senso riduttivodell’assetto strutturale e organizzativodelle Forze armate ai sensi dell’articolo 2,comma 1, lettere a), b) e d) della legge 31dicembre 2012, n. 244;

espressa, in particolare, soddisfazioneper il recepimento della condizione ine-rente il ripristino delle cosiddette fasceprotette quali individuate prima del de-creto ministeriale del 16 marzo 2011,

Giovedì 24 aprile 2014 — 13 — Commissione IV

integrate dall’indicazione dei coniugi su-perstiti divorziati o legalmente separatiche siano tali alla data del 31 marzo 2014,pur dovendosi a tal proposito evidenziarel’esigenza che tale riferimento temporalesia fissato al momento dell’entrata in vi-gore del provvedimento;

apprezzata, altresì, la norma, di cuiall’articolo 4, che, in ottemperanza conun’ulteriore condizione apposta al citatoparere e ai fini del mantenimento nellaconduzione degli alloggi da parte degliutenti non aventi più titolo alla conces-sione alla data del 31 dicembre 2010, hasignificativamente innalzato il reddito an-nuo lordo complessivo e l’importo ricono-sciuto per ogni figlio a carico, dovendosievidenziare la necessità di fare comunqueriferimento alla norma di cui all’articolo286, comma 2, del COM ai fini dellarideterminazione del canone;

essendo a tal proposito necessariocontemplare, quale criterio per la rideter-minazione del canone per i soggetti di cuiall’articolo 4, oltre al canone corrispostoalla data del 31 dicembre 2010, quellodell’applicazione dell’equo canone, qualorapiù favorevole per l’utente,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

a) valuti il Governo l’opportunità diprovvedere ad una revisione al ribasso deiprezzi di vendita degli immobili alienabili

e non ancora rogitati, nell’obiettivo di unloro adeguamento ai valori di mercato siain relazione alla categoria catastale appli-cata che al reale stato d’uso degli immo-bili;

b) valuti, altresì, il Governo, con ri-ferimento all’articolo 4, comma 2, l’oppor-tunità di sostituire le parole: « alla data del31 marzo del 2014 » con le seguenti: « alladata di entrata in vigore del presentedecreto »;

c) valuti, infine, il Governo la neces-sità di apportare opportune modifiche al-l’articolo 4, comma 5, al fine di consentire,sulla base della nuova soglia di reddito, diesercitare ex novo l’opzione a favore del-l’usufrutto;

e con la seguente condizione:

all’articolo 4, comma 4, aggiungereinfine il seguente periodo: « Resta salva lapossibilità per l’utente, con modalità certee mediante utilizzo del modulo in allegatoD, da presentare entro novanta giornidalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficialedel presente decreto, di fare istanza diapplicazione del canone individuato aisensi del comma 2 dell’articolo 286 delCodice dell’ordinamento militare, qualora« più favorevole all’utente », fatti salvi gliadeguamenti annuali effettuati sulla basedegli indici ISTAT e con decorrenza dalladata del 1o gennaio 2014. Anche in talicasi l’Amministrazione provvederà ad ef-fettuare i relativi conguagli ». Conseguen-temente si proceda alle opportune mo-difiche relative all’Allegato C.

Giovedì 24 aprile 2014 — 14 — Commissione IV

ALLEGATO 2

Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale digestione del patrimonio abitativo della Difesa per gli anni 2012 e 2013

(Atto n. 91).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE PRESENTATADAL DEPUTATO ARTINI

La IV Commissione Difesa,

considerato che:

il decreto in esame contiene ilpiano annuale di gestione del patrimonioabitativo della Difesa. Nel 2013 questodecreto non è stato emanato e dunqueriguarda sia il 2013 che il 2014;

al 2013 gli alloggi della Difesa ri-sultano essere 17071, con una diminuzionedi 239 alloggi rispetto al 2012. Il grossodegli alloggi è assegnato all’Esercito, concirca 9940 unità, mentre 4496 sono dellaMarina militare e 2635 dell’Aeronautica;

gli alloggi realmente utilizzabilisono 13375, la differenza è rappresentatadalla sottrazione dalla cifra complessivadegli alloggi di cui è prevista l’alienazione;

il decreto, anche in accoglimento dialcuni ordini del giorno del Parlamento,allarga le possibilità di mantenimentonella conduzione di alloggi a utenti senzatitolo che si trovino in particolari condi-zioni: famiglie con disabili, alloggi occupatidal coniuge superstite, nonché dal coniugelegalmente separato o divorziato in pre-senza di un provvedimento di assegna-zione dell’autorità giudiziaria, alloggi oc-cupati da figli e nipoti del concessionariooriginario;

considerato, inoltre, che:

l’elevato numero di alloggi aliena-bili, 3696, sui circa 17.000 complessivi,riduce drasticamente gli alloggi destinati alsoddisfacimento dei bisogni alloggiativi del

personale delle forze armate che, associatoal grande numero si alloggi occupati dautenti senza titolo, che nel decreto nonvengono quantificati, rende poco funzio-nale alle esigenze istituzionali il pur rag-guardevole patrimonio abitativo della Di-fesa;

il piano annuale, tuttavia, manca dialcune informazioni essenziali per essereutile ai fini della comprensione delle realiesigenze della Difesa, soprattutto in ter-mini di pianificazione. In particolare: ladistribuzione territoriale del patrimonioabitativo; il fabbisogno abitativo teorico inbase alle norme vigenti e l’eventuale deficito surplus rispetto all’esistente (conside-rando gli incarichi che danno diritto al-l’alloggio, e la loro distribuzione territo-riale); una proiezione almeno quinquen-nale delle esigenze infrastrutturali tenendoconto dei progetti di riduzione/razionaliz-zazione delle Forze armate di cui ai de-creti legislativi n. 7/2014 e n. 8/2014(legge 244/2012) e del programma di ac-quisizione/costruzione di infrastruttureabitative,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:

1) il Governo si impegni a fornire alParlamento tutti i dati di cui in premessae ad elencarli nel decreto ministeriale del2015 al fine di consentire alla Commis-sione difesa di esprimere un parere con-sapevole;

Giovedì 24 aprile 2014 — 15 — Commissione IV

2) sia superata definitivamente lagestione del patrimonio per forza armatache rende scarsamente flessibile la suagestione. Si impegna per questo il Governoall’unificazione della gestione del patrimo-nio abitativo in senso interforze;

3) il Governo si impegni inoltre adaggiornare e rendere pubblici, gli elenchidegli incarichi che danno diritto all’allog-gio di servizio ASIR (alloggi di servizioconnessi con l’incarico con locali di rap-presentanza), ASI (alloggi di servizio con-nessi con l’incarico) e ASGC (alloggi perconsegnatari e custodi) questo sia per unacorretta pianificazione delle esigenze realidelle FA, sia per evitare abusi moltofrequenti, in quanto non sempre gli inte-ressati sono a conoscenza del loro dirittoa ottenere un alloggio (Tali elenchi sono

stati pubblici fino alla riforma della ma-teria del 2004);

4) sia evitata una ulteriore aliena-zione del patrimonio abitativo della Difesae contestualmente avviato un piano legatoal recupero di basi militari e casermedismesse anche con questo fine, in con-certo con le amministrazioni comunali eregionali sul cui territorio queste struttureinsistono, anche per l’eventuale cambia-mento di destinazione d’uso urbanistico;

5) in merito alla conduzione deglialloggi militari ASI AST ASGC sia inte-grato l’articolo2 comma 1 aggiungendo laseguente frase: « personale militare e civileportatore di patologie contratte per causadi servizio riconosciute dalle appositecommissioni medico-legali militari ».

Giovedì 24 aprile 2014 — 16 — Commissione IV

ALLEGATO 3

Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale digestione del patrimonio abitativo della Difesa per gli anni 2012 e 2013

(Atto n. 91).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La IV Commissione Difesa,

esaminato lo schema di decreto mi-nisteriale concernente il piano annuale digestione del patrimonio abitativo in dota-zione al Ministero della Difesa nel 2012 enel 2013;

sottolineata la necessità di conside-rare l’emergenza alloggiativa del personaledelle Forze armate quale vulnus alla di-gnità delle condizioni di lavoro e di vitadei nostri militari e delle loro famiglie,nonché come questione rientrante a pienotitolo nel principio della specificità delComparto, alla luce degli effetti derivantidalla congiuntura economica generale apartire dal perdurare del blocco deglistipendi;

richiamata l’esigenza di provvederegià nell’anno in corso a colmare il graveritardo maturato nell’adeguamento delparco alloggiativo della Difesa al fabbiso-gno effettivo, da ultimo stimato nel 2012 incirca 70.000 unità abitative a fronte di unnumero complessivo di alloggi di servizioad oggi pari a 17.071, come pure divalorizzare i beni immobili non necessaria fini istituzionali con il coinvolgimentodegli enti territoriali, come affermato dalMinistro della difesa in occasione dellaseduta del 12 marzo 2014 di comunica-zioni del Governo sulle linee programma-tiche del Dicastero;

considerato il numero elevato di al-loggi vuoti e alienabili e di ulteriori alloggioccupati da conduttori, civili e militari,dipendenti della Difesa rispetto ai quali inmolti casi è stato difficile esercitare la

prelazione all’acquisto a causa di unprezzo superiore a quello di mercato,calcolato sulla base di tabelle OMI, e noncorrispondente alle reali condizioni del-l’immobile;

ritenuto urgente, pertanto, che l’Am-ministrazione proceda in via prioritariaalle vendite in un’ottica di valorizzazionedel patrimonio abitativo e che definiscasenza ritardo i criteri di alienazione degliimmobili e la relativa modifica del TUOM,considerando l’opportunità di riproporrel’offerta d’acquisto sulla base delle realicondizioni dello stato d’uso dell’immobilein tutte le situazioni non ancora rogitate;

ritenuto, inoltre, necessario che, con-trariamente a quanto prevede il decretoministeriale all’articolo 4, comma 5, lanuova soglia di reddito consenta a quellefamiglie di conduttori che hanno un red-dito non superiore, la possibilità di eser-citare ex novo l’opzione a favore dell’usu-frutto;

richiamato il parere favorevole concondizioni, espresso dalla Commissione il20 dicembre 2013 sul decreto legislativo 28gennaio 2014, n. 7, recante Disposizioni inmateria di revisione in senso riduttivodell’assetto strutturale e organizzativodelle Forze armate ai sensi dell’articolo 2,comma 1, lettere a), b) e d) della legge 31dicembre 2012, n. 244;

espressa, in particolare, soddisfazioneper il recepimento della condizione ine-rente il ripristino delle cosiddette fasceprotette quali individuate prima del de-creto ministeriale del 16 marzo 2011,

Giovedì 24 aprile 2014 — 17 — Commissione IV

integrate dall’indicazione dei coniugi su-perstiti divorziati o legalmente separatiche siano tali alla data del 31 marzo 2014,pur dovendosi a tal proposito evidenziarel’esigenza che tale riferimento temporalesia fissato al momento dell’entrata in vi-gore del provvedimento;

apprezzata, altresì, la norma, di cuiall’articolo 4, che, in ottemperanza conun’ulteriore condizione apposta al citatoparere e ai fini del mantenimento nellaconduzione degli alloggi da parte degliutenti non aventi più titolo alla conces-sione alla data del 31 dicembre 2010, hasignificativamente innalzato il reddito an-nuo lordo complessivo e l’importo ricono-sciuto per ogni figlio a carico, dovendosievidenziare la necessità di fare comunqueriferimento alla norma di cui all’articolo286, comma 2, del COM ai fini dellarideterminazione del canone;

essendo a tal proposito necessariocontemplare, quale criterio per la rideter-minazione del canone per i soggetti di cuiall’articolo 4, oltre al canone corrispostoalla data del 31 dicembre 2010, quellodell’applicazione dell’equo canone, qualorapiù favorevole per l’utente,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

valuti il Governo l’opportunità di:

a) provvedere ad una revisione alribasso dei prezzi di vendita degli immo-bili alienabili e non ancora rogitati, nel-l’obiettivo di un loro adeguamento ai va-lori di mercato sia in relazione alla cate-goria catastale applicata che al reale statod’uso degli immobili;

b) con riferimento all’articolo 4,comma 2, sostituire le parole: « alla datadel 31 marzo del 2014 » con le seguenti:« alla data di entrata in vigore del presentedecreto »;

c) apportare opportune modificheall’articolo 4, comma 5, al fine di consen-

tire, sulla base della nuova soglia di red-dito, di esercitare ex novo l’opzione afavore dell’usufrutto;

d) impegnarsi a fornire al Parla-mento i dati relativi alla distribuzioneterritoriale del patrimonio abitativo, alfabbisogno abitativo teorico in base allenorme vigenti e all’eventuale deficit o sur-plus rispetto all’esistente, insieme ad unaproiezione almeno quinquennale delle esi-genze infrastrutturali, nonché ad inseriretali dati nel piano annuale di gestione delpatrimonio abitativo della Difesa relativoal 2015;

e) superare definitivamente la ge-stione del patrimonio per Forza armata el’impegno all’unificazione della gestionedel patrimonio abitativo in senso inter-forze;

f) infine, aggiornare e rendere pub-blici gli elenchi degli incarichi che dannodiritto all’alloggio di servizio ASIR, ASI eASGC, sia ai fini di una corretta pianifi-cazione delle esigenze reali delle Forzearmate sia per evitare abusi derivanti dallanon conoscenza da parte degli interessatiin ordine ai presupposti per la titolaritàdel diritto a ottenere un alloggio,

e con la seguente condizione:

all’articolo 4, comma 4, aggiungereinfine il seguente periodo: « Resta salva lapossibilità per l’utente, con modalità certee mediante utilizzo del modulo in allegatoD, da presentare entro novanta giornidalla pubblicazione sulla Gazzetta Uffi-ciale del presente decreto, di fare istanzadi applicazione del canone individuato aisensi del comma 2 dell’articolo 286 delCodice dell’ordinamento militare, qualora« più favorevole all’utente », fatti salvi gliadeguamenti annuali effettuati sulla basedegli indici ISTAT e con decorrenza dalladata del 1o gennaio 2014. Anche in talicasi l’Amministrazione provvederà ad ef-fettuare i relativi conguagli ». Conseguen-temente, si proceda alle opportune modi-fiche relative all’Allegato C.

Giovedì 24 aprile 2014 — 18 — Commissione IV

V COMMISSIONE PERMANENTE

(Bilancio, tesoro e programmazione)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI:

5-02182 Liuzzi: Sul Comitato permanente di consulenza globale e di garanzia per leprivatizzazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

ALLEGATO (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dello scambio di Note tra la Repubblica italiana e l’Istitutointernazionale per l’unificazione del diritto privato (UNIDROIT) modificativo dell’articolo1 dell’Accordo di sede tra l’Italia e l’UNIDROIT del 20 luglio 1967, come emendato conscambio di Note del 5-9 giugno 1995, fatto a Roma il 21 dicembre 2012. C. 2099 Governo(Parere alla III Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizione volta a garantire il rispetto dell’articolo 81 della Costituzione) . . . . . . . . . . . . . . . . 20

Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo e dello Scambio di Lettere recanti modifichealla Convenzione tra Italia e Lussemburgo intesa ad evitare le doppie imposizioni inmateria di imposte sul reddito e sul patrimonio ed a prevenire la frode e l’evasione fiscale,con Protocollo, del 3 giugno 1981, fatti a Lussemburgo il 21 giugno 2012. C. 2082 Governo(Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . 21

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 21

VOTAZIONE PER LA FORMAZIONE DELL’ELENCO DI DIECI NOMINATIVI AI FINI DELLACOSTITUZIONE DELL’UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO:

Votazione ai sensi dell’articolo 16, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, relativoall’istituzione dell’Ufficio parlamentare di bilancio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

VOTAZIONE PER LA FORMAZIONE DELL’ELENCO DI DIECI NOMINATIVI AI FINI DELLACOSTITUZIONE DELL’UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO:

Votazione ai sensi dell’articolo 16, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, relativoall’istituzione dell’Ufficio parlamentare di bilancio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

INTERROGAZIONI

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Francesco BOCCIA. – Intervieneil sottosegretario di Stato per l’economia ele finanze Pier Paolo Baretta.

La seduta comincia alle 8.55.

5-02182 Liuzzi: Sul Comitato permanente di consu-

lenza globale e di garanzia per le privatizzazioni.

Il sottosegretario Pier Paolo BARETTArisponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato).

Mirella LIUZZI (M5S), replicando, os-serva come, a suo avviso, il Comitato inoggetto non abbia titolo ad esercitare lapropria attività in quanto illegittimo, es-sendo stato istituito in forza del decreto-legge n. 126 del 2013, poi decaduto. Nelrilevare come l’atteggiamento assunto intale vicenda dal Governo dimostra unascarsa attenzione riguardo ad un tema difondamentale rilevanza per lo sviluppo ela crescita del Paese, qual è quello delleprivatizzazioni, si dichiara pertanto nonsoddisfatta della risposta testé resa dalrappresentante del Governo.

Giovedì 24 aprile 2014 — 19 — Commissione V

Il sottosegretario Pier Paolo BARETTAribadisce la piena legittimità dell’attivitàsvolta dal suddetto Comitato, il quale hanatura meramente consultiva e opera nelpieno rispetto delle norme di legge.

Francesco BOCCIA, presidente, di-chiara concluso lo svolgimento delle in-terrogazioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.05.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Francesco BOCCIA. – Intervieneil sottosegretario di Stato per l’economia ele finanze Pier Paolo Baretta.

La seduta comincia alle 9.05.

Ratifica ed esecuzione dello scambio di Note tra la

Repubblica italiana e l’Istituto internazionale per

l’unificazione del diritto privato (UNIDROIT) modi-

ficativo dell’articolo 1 dell’Accordo di sede tra l’Italia

e l’UNIDROIT del 20 luglio 1967, come emendato

con scambio di Note del 5-9 giugno 1995, fatto a

Roma il 21 dicembre 2012.

C. 2099 Governo.

(Parere alla III Commissione).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione volta a garantireil rispetto dell’articolo 81 della Costitu-zione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta del 22 aprile 2014.

Francesco BOCCIA, presidente, ricordache, nella precedente seduta, il rappresen-tante del Governo si era riservato difornire i chiarimenti richiesti sul provve-dimento in titolo.

Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA,in risposta ai quesiti sollevati sul provve-dimento in esame, segnala preliminar-mente che la misura del contributo, pre-

vista in 126.250 euro annui a decorreredal 2014, costituisce tetto di spesa inciascun anno del triennio 2014-2016, inquanto così deciso in seno al ComitatoFinanze dell’UNIDROIT. Osserva, inoltre,che, per gli anni successivi, il contributoobbligatorio potrà oscillare, sia in au-mento sia in diminuzione, in relazione alfuturo andamento delle esigenze di bilan-cio dell’UNIDROIT e alle decisioni assuntein seno al Comitato Finanze in materia diriparto delle spese obbligatorie tra gli Statiaderenti all’Accordo di cui si discute, e chele suddette risorse, poiché connesse aobblighi comunitari e internazionali, sa-ranno stanziate su apposito capitolo dispesa recante spese obbligatorie, ai sensidell’articolo 21, comma 6, della legge 31dicembre 2009, n. 196. Fa presente cheeventuali necessità connesse a reintegrifuturi dello stanziamento del capitolo dispesa potranno, pertanto, essere soddi-sfatte mediante utilizzo del Fondo di ri-serva per le spese obbligatorie, ai sensidell’articolo 26 della legge 31 dicembre2009, n. 196. Infine rileva l’opportunità diintegrare la disposizione di cui all’articolo3, comma 1, prevedendo che la spesaautorizzata a decorrere dal 2014, pari adeuro 126.250, sia annuale.

Giampiero GIULIETTI (PD), relatore,formula quindi la seguente proposta diparere:

« La V Commissione,

esaminato il progetto di legge C.2099, recante Ratifica ed esecuzione delloscambio di Note tra la Repubblica italianae l’Istituto internazionale per l’unifica-zione del diritto privato (UNIDROIT) mo-dificativo dell’articolo 1 dell’Accordo disede tra l’Italia e l’UNIDROIT del 20 luglio1967, come emendato con scambio di Notedel 5-9 giugno 1995, fatto a Roma il 21dicembre 2012;

preso atto dei chiarimenti forniti dalGoverno, secondo il quale:

la misura del contributo, prevista in126.250 euro annui a decorrere dal 2014,costituisce tetto di spesa in ciascun anno

Giovedì 24 aprile 2014 — 20 — Commissione V

del triennio 2014-2016, in quanto cosìdeciso in seno al Comitato Finanze del-l’UNIDROIT;

per gli anni successivi, il contributoobbligatorio potrà oscillare, sia in au-mento sia in diminuzione, in relazione alfuturo andamento delle esigenze di bilan-cio dell’UNIDROIT e alle decisioni assuntein seno al Comitato Finanze in materia diriparto delle spese obbligatorie tra gli Statiaderenti all’Accordo in esame;

le suddette risorse, poiché connesse aobblighi comunitari e internazionali, sa-ranno stanziate su apposito capitolo dispesa recante spese obbligatorie, ai sensidell’articolo 21, comma 6, della legge 31dicembre 2009, n. 196;

eventuali necessità connesse a rein-tegri futuri dello stanziamento del capitolodi spesa potranno, pertanto, essere soddi-sfatte mediante utilizzo del Fondo di ri-serva per le spese obbligatorie, ai sensidell’articolo 26 della legge 31 dicembre2009, n. 196;

rilevata l’opportunità di integrare ladisposizione di cui all’articolo 3, comma 1,prevedendo che la spesa autorizzata adecorrere dal 2014, pari ad euro 126.250,sia annuale;

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione, volta agarantire il rispetto dell’articolo 81 dellaCostituzione:

all’articolo 3, comma 1, primo pe-riodo, sostituire le parole: euro 126.250con le seguenti: 126.250 euro annui ».

Il sottosegretario Pier Paolo BARETTAconcorda con la proposta di parere for-mulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo edello Scambio di Lettere recanti modifiche allaConvenzione tra Italia e Lussemburgo intesa adevitare le doppie imposizioni in materia di impostesul reddito e sul patrimonio ed a prevenire la frodee l’evasione fiscale, con Protocollo, del 3 giugno 1981,fatti a Lussemburgo il 21 giugno 2012.C. 2082 Governo.(Parere alla III Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Federico FAUTTILLI (PI), relatore, os-serva che il disegno di legge in esameautorizza la ratifica della Convenzione el’esecuzione del Protocollo aggiuntivo edello Scambio di lettere recanti modifichealla Convenzione tra Italia e Lussemburgointesa ad evitare le doppie imposizioni inmateria di imposte sul reddito e sul pa-trimonio ed a prevenire la frode e l’eva-sione fiscale. Segnala che il disegno dilegge è corredato di relazione tecnica, chetiene conto delle modifiche apportate dalProtocollo e dallo Scambio di lettere del21 giugno 2012.

Fa presente di non avere osservazionida formulare con riguardo ai profili diquantificazione connessi al provvedimentoin esame, tenuto conto di quanto affer-mato dalla relazione tecnica.

Propone pertanto di esprimere parerefavorevole sul provvedimento in esame.

Il sottosegretario Pier Paolo BARETTAconcorda con la proposta di parere for-mulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 9.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle9.10 alle 9.20.

Giovedì 24 aprile 2014 — 21 — Commissione V

VOTAZIONE PER LA FORMAZIONE DEL-L’ELENCO DI DIECI NOMINATIVI AI FINI DELLACOSTITUZIONE DELL’UFFICIO PARLAMENTARE

DI BILANCIO

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Francesco BOCCIA.

La seduta comincia alle 9.20.

Votazione ai sensi dell’articolo 16, comma 2, della

legge 24 dicembre 2012, n. 243, relativo all’istitu-

zione dell’Ufficio parlamentare di bilancio.

Francesco BOCCIA, presidente, ricordache la Commissione è oggi nuovamenteconvocata per deliberare la formazionedell’elenco di dieci nominativi ai fini dellacostituzione dell’Ufficio parlamentare dibilancio.

Ricorda altresì che, a seguito dellevotazioni del 16 e del 17 aprile scorsi,hanno raggiunto il quorum prescritto dal-l’articolo 16, comma 2, della legge 24dicembre 2012, n. 243, i seguenti candi-dati: Marco Cangiano, Pietro Garibaldi,Chiara Goretti, Angelo Fabio Marano,Luigi Paganetto, Giuseppe Pisauro, PaoloSavona e Alberto Zanardi, e che nellavotazione di ieri nessun candidato haraggiunto il prescritto quorum.

Segnala quindi che, poiché hanno ri-portato il prescritto quorum già otto can-didati, nella votazione odierna, ai fini delcompletamento dell’elenco di dieci nomi-nativi, si dovrà procedere, con le mede-sime modalità illustrate nelle precedentisedute, alla votazione di ulteriori duenominativi nell’ambito della lista dei sog-getti selezionati dal Comitato pariteticonominato dai presidenti delle Commissionibilancio di entrambi i rami del Parla-mento, ad esclusione degli otto che hannogià raggiunto il prescritto quorum.

Avverte che saranno dichiarati inclusinell’elenco coloro che avranno ottenutoalmeno trentadue voti, pari ai due terzi deicomponenti la Commissione, sempreché lamedesima maggioranza dei due terzi siastata ottenuta anche nella Commissione

bilancio dell’altro ramo del Parlamentoche è convocata per la questa mattina.

Comunica infine che la proclamazioneavverrà d’intesa con il presidente dellaCommissione bilancio del Senato, previaverifica degli esiti della votazione nell’altroramo del Parlamento.

Francesco BOCCIA, presidente, a conclu-sione della votazione, non essendovi obie-zioni, sospende la seduta al fine di consen-tire lo scrutinio dei voti e di conoscere gliesiti della votazione nella Commissione bi-lancio dell’altro ramo del Parlamento.

La seduta, sospesa alle 9.50, è ripresaalle 10.

Francesco BOCCIA, presidente, comu-nica il risultato della votazione:

Presenti ........................... 41Votanti ............................ 41Maggioranza dei due terzidei componenti ............. 32

Hanno riportato voti:

ADDIS Elisabetta .......... 1DE ROMANIS Veronica . 1GERLI Massimo ............ 1KOSTORIS PADOASCHIOPPA Fiorella ....... 34POLILLO Gianfranco ... 33

Schede bianche ............. 5Schede nulle .................. 1

Hanno preso parte alla votazione ideputati Boccadutri, Bianchi Dorina insostituzione di Saltamartini, Boccia, Bo-navitacola, Bragantini Paola, Brugnerotto,Brunetta in sostituzione di Milanato, Ca-podicasa, Cariello, Caso, Castelli, Censore,De Micheli, De Mita, D’Incà, Fanucci, Fas-sina, Fauttilli, Fontana Cinzia Maria, GalliGiampaolo, Giulietti, Guerra, Guidesi, La-forgia, Losacco, Marchetti, Marchi, Mar-con, Martino Pierdomenico in sostituzionedi Melilli, Mazziotti di Celso, Melilla, Mi-siani, Mottola in sostituzione di Galati,

Giovedì 24 aprile 2014 — 22 — Commissione V

Palese, Parrini, Prataviera, Prestigiacomo,Preziosi, Rubinato, Tancredi in sostitu-zione di Misuraca, Vella in sostituzione diLatronico.

Francesco BOCCIA, presidente, comu-nica che, tenuto conto degli esiti dellavotazione avvenuta presso la Commissionebilancio del Senato, ha raggiunto il quo-rum prescritto dall’articolo 16, comma 2,della legge 24 dicembre 2012, n. 243, ilseguente candidato: Gianfranco Polillo.

La seduta termina alle 10.05.

VOTAZIONE PER LA FORMAZIONE DEL-

L’ELENCO DI DIECI NOMINATIVI AI FINI DELLA

COSTITUZIONE DELL’UFFICIO PARLAMENTARE

DI BILANCIO

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Francesco BOCCIA.

La seduta comincia alle 14.

Votazione ai sensi dell’articolo 16, comma 2, della

legge 24 dicembre 2012, n. 243, relativo all’istitu-

zione dell’Ufficio parlamentare di bilancio.

Francesco BOCCIA, presidente, ricordache la Commissione è questo pomeriggionuovamente convocata per deliberare laformazione dell’elenco di dieci nominativiai fini della costituzione dell’Ufficio par-lamentare di bilancio.

Ricorda altresì che, a seguito dellevotazioni del 16 e 17 aprile scorsi e diquesta mattina, hanno raggiunto il quo-rum prescritto dall’articolo 16, comma 2,della legge 24 dicembre 2012, n. 243, iseguenti candidati: Marco Cangiano, PietroGaribaldi, Chiara Goretti, Angelo FabioMarano, Luigi Paganetto, Giuseppe Pi-sauro, Paolo Savona, Alberto Zanardi eGianfranco Polillo.

Segnala quindi che, poiché hanno ri-portato il prescritto quorum già nove can-didati, nella votazione di questo pomerig-gio, ai fini del completamento dell’elencodi dieci nominativi, si dovrà procedere,

con le medesime modalità illustrate nelleprecedenti sedute, alla votazione di unsolo nominativo nell’ambito della lista deisoggetti selezionati dal Comitato pariteticonominato dai Presidenti delle Commissionibilancio di entrambi i rami del Parla-mento, ad esclusione dei nove che hannogià raggiunto il prescritto quorum.

Avverte che sarà dichiarato incluso nel-l’elenco colui che avrà ottenuto almenotrentadue voti, pari ai due terzi dei com-ponenti la Commissione, sempreché lamedesima maggioranza dei due terzi siastata ottenuta anche nella Commissionebilancio dell’altro ramo del Parlamentoche è convocata per questo pomeriggio.

Comunica infine che la proclamazioneavverrà d’intesa con il Presidente dellaCommissione bilancio del Senato, previaverifica degli esiti della votazione nell’altroramo del Parlamento.

Francesco BOCCIA, presidente, a con-clusione della votazione, non essendoviobiezioni, sospende la seduta al fine diconsentire lo scrutinio dei voti e di cono-scere gli esiti della votazione nella Com-missione bilancio dell’altro ramo del Par-lamento.

La seduta, sospesa alle 14.20, è ripresaalle 14.30.

Francesco BOCCIA, presidente, comu-nica il risultato della votazione:

Presenti ........................... 37Votanti ............................ 37Maggioranza dei due terzidei componenti ............. 32

Hanno riportato voti:

DEIDDA Gagliardo Enrico . 1KOSTORIS PADOASCHIOPPA Fiorella ....... 31

Schede bianche ............. 5

Hanno preso parte alla votazione ideputati Boccadutri, Boccia, Bonavitacola,

Giovedì 24 aprile 2014 — 23 — Commissione V

Bragantini Paola, Brugnerotto, Calabria insostituzione di Milanato, Cariello, Caso,Currò, De Micheli, Fanucci, Fassina, Faut-tilli, Fontana Cinzia Maria, Galli Giam-paolo, Giulietti, Guerra, Guidesi, Laforgia,Librandi, Losacco, Marchetti, Marchi,Marcon, Martino Pierdomenico in sostitu-zione di Melilli, Misiani, Misuraca, Mottolain sostituzione di Galati, Palese, Parrini,Prataviera, Prestigiacomo, Preziosi, Rubi-

nato, Saltamartini, Sorial, Vella in sosti-tuzione di Latronico.

Francesco BOCCIA, presidente, comu-nica che nessuno dei candidati ha rag-giunto il quorum prescritto dall’articolo16, comma 2, della legge 24 dicembre2012, n. 243.

La seduta termina alle 14.35.

Giovedì 24 aprile 2014 — 24 — Commissione V

ALLEGATO

5-02182 Liuzzi: Sul Comitato permanente di consulenza globalee di garanzia per le privatizzazioni.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’interrogazione a risposta in Com-missione n. 5-02182 l’On. Liuzzi ed altripongono quesiti in ordine al Comitatopermanente di consulenza globale e digaranzia per le privatizzazioni.

Al riguardo, occorre premettere chel’articolo 2, comma 12, del decreto-legge31 ottobre 2013, n. 126 aveva previsto cheil Ministero dell’Economia e delle Finanzecontinuasse ad avvalersi del Comitato per-manente di consulenza globale e di garan-zia per le privatizzazioni, di cui alla di-rettiva del Presidente del Consiglio deiMinistri 15 ottobre 1993, pubblicata nellaGazzetta Ufficiale n. 281 del 30 novembre1993, in relazione alla necessità di assi-curare al medesimo Ministero un costantesupporto nella predisposizione e nella at-tuazione di programmi di dismissione dipartecipazioni dello Stato e garantire larealizzazione degli stessi programmi se-condo modalità e procedure trasparenti etali da massimizzare i relativi introiti.

Pertanto, ai sensi della suddetta norma,con decreto del Ministro dell’Economia edelle Finanze del 25 novembre 2013, èstato nominato il Comitato Privatizzazioni,costituito da cinque componenti, senzaprevedere per gli stessi alcuna forma diemolumento o gettoni di presenza.

Nonostante la mancata conversione inlegge del citato DL 126/2013, il Governo,anche nella considerazione dell’assenza dioneri a carico del bilancio dello Stato, ha

ritenuto utile continuare ad avvalersi dellafunzione di supporto esclusivamente con-sultiva del Comitato, il cui parere non è néobbligatorio né vincolante.

Il Governo, quindi, assicura che lescelte operate in merito alle procedure diprivatizzazione di Poste ed Enav non nesono state condizionate. Il Comitato Pri-vatizzazioni, infatti, in occasione di taliprocedure, ha svolto una funzione di ve-rifica della correttezza e trasparenza delleattività dell’Amministrazione, senza assu-mere decisioni sulle scelte da adottare, cherestano, comunque, in capo al Governo.

Peraltro, seguendo coerentemente laratio fin qui rappresentata, il Governo haprevisto nell’AC 2256, già approvato dal-l’altro ramo del Parlamento, la perma-nenza di detto Comitato fino al 31 dicem-bre 2018, consolidandone l’attività consul-tiva attraverso l’aggiunta di una funzionedi supporto a un Comitato di Ministri,presieduto dal Presidente del Consiglio deiMinistri per la definizione ed il coordina-mento temporale dei programmi di di-smissione di partecipazioni in società con-trollate dallo Stato e da altri enti e societàpubbliche, attuati dal Ministero dell’Eco-nomia e delle Finanze.

La suddetta iniziativa conferma, quindi,la forte volontà non solo di tenere in vitama di rafforzare in futuro il ruolo delComitato per le privatizzazioni.

Giovedì 24 aprile 2014 — 25 — Commissione V

VII COMMISSIONE PERMANENTE

(Cultura, scienza e istruzione)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI:

5-00760 Carocci: Sui bisogni educativi speciali (BES) degli alunni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

5-01308 Bossa: Sulla situazione di Villa d’Elboeuf di Portici (NA) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

5-02389 Manzi: Sulle sezioni dei licei ad indirizzo sportivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

5-02473 Palmieri: Sul concorso pubblico per il reclutamento di dirigenti scolastici inLombardia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

5-02500 Vacca: Sulla riduzione di un anno del percorso formativo quinquennale della scuolasecondaria di secondo grado . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche alla disciplina in materia di contributi universitari. C. 1159 Vacca . . . . . . . . . . . . . 28

AUDIZIONI:

Seguito dell’audizione del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, senatriceStefania Giannini, sulle linee programmatiche del suo dicastero (Svolgimento, ai sensidell’articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

AUDIZIONI INFORMALI:

Nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante disposizioni per la diffusione del librosu qualsiasi supporto e per la promozione della lettura (C. 1504 Giancarlo Giordano),audizione del prof. Maurizio Lancia, responsabile Ufficio reti e sistemi informativi e dellaBiblioteca Centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del prof. Roberto Delle Donne,coordinatore Open Access CRUI, e del prof. Gino Roncaglia, consulente RAI Educationale docente dell’Università della Tuscia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

INTERROGAZIONI

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Giancarlo GALAN – Interviene ilsottosegretario di Stato per l’istruzione,l’università e la ricerca Angela D’Onghia.

La seduta comincia alle 9.10.

5-00760 Carocci: Sui bisogni educativi speciali (BES)

degli alunni.

Il sottosegretario Angela D’ONGHIA ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Mara CAROCCI (PD), replicando, sidichiara insoddisfatta della risposta resa

Giovedì 24 aprile 2014 — 26 — Commissione VII

dal rappresentante del Governo. Ritieneinfatti che le indicazioni da parte delMinistero concernenti la valutazione finaleo le rilevazioni annuali degli apprendi-menti, in particolare per gli alunni neoarrivati in Italia e per tutti gli alunni conbisogni educativi speciali, dovrebbero es-sere più chiare, almeno per il futuro.Rileva poi come non sia chiaro comepossano gli alunni della scuola secondariadi primo grado – con cittadinanza stra-niera non in possesso di competenze econoscenze linguistiche minime – utiliz-zare le due ore della seconda lingua stra-niera per il potenziamento della linguaitaliana, come indicato nella risposta resadal Governo: gli stessi, infatti, dovrannosostenere una valutazione, in particolareal termine della scuola secondaria diprimo grado, anche nella seconda linguastraniera la cui conoscenza è obbligatoriain tale ciclo di studi. Reputa, pertanto,estremamente rigido l’attuale sistema divalutazione, che non registra i migliora-menti conseguiti negli studi da parte dicoloro che hanno bisogni educativi specialied in particolare da parte degli alunni neoarrivati in Italia.

5-01308 Bossa: Sulla situazione di Villa d’Elboeuf di

Portici (NA).

Il sottosegretario Angela D’ONGHIA ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Luisa BOSSA (PD), replicando, si di-chiara insoddisfatta della risposta resa dalsottosegretario D’Onghia. Rileva, infatti,come, da quando è stata presentata l’in-terrogazione in titolo, nell’ottobre 2013,sino ad oggi, la situazione di Villa d’El-boeuf sia ulteriormente peggiorata. Ri-corda, quindi, come nel complesso monu-mentale in oggetto, comprato da una cor-data di imprenditori, si sia verificato ilcrollo di un muro che ha addiritturaostruito i binari della ferrovia Napoli-Portici. Dopo aver sottolineato il gravestato di degrado e di abbandono di Villad’Elboeuf, ritiene che il Ministero dei beni

e delle attività culturali e del turismo forseavrebbe potuto fare di più per la salva-guardia di questo pregevole palazzo sette-centesco.

5-02389 Manzi: Sulle sezioni dei licei ad indirizzo

sportivo.

Il sottosegretario Angela D’ONGHIA ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Irene MANZI (PD), replicando, si di-chiara insoddisfatta della risposta resa dalrappresentante del Governo. Rileva, inparticolare, come nell’Istituto di istruzionesuperiore « Varano » di Camerino la primaclasse sperimentale attivata non potrà es-sere inquadrata come sezione di liceo adindirizzo sportivo.

5-02473 Palmieri: Sul concorso pubblico per il

reclutamento di dirigenti scolastici in Lombardia.

Il sottosegretario Angela D’ONGHIA ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Antonio PALMIERI (FI-PdL), repli-cando, si dichiara soddisfatto della solu-zione adottata dal Ministero per risolverela questione sottesa all’interrogazione intitolo. Rileva, comunque, con rammarico,che la stessa sia stata adottata dopotroppo tempo, in quanto l’assunzione inservizio dei vincitori del concorso a postodi dirigenti per le scuole della regioneLombardia avverrà solo il prossimo 30giugno 2014.

Giancarlo GALAN, presidente, interve-nendo sull’ordine dei lavori, rileva comequanto accaduto in Lombardia sia unaproblematica presente anche nelle regionidella Toscana e del Lazio, per non parlaredella regione Campania, ove è in corso unprocedimento penale. Invita, quindi, conforza, i vertici del Ministero dell’istru-zione, dell’università e della ricerca adaffrontare e risolvere in brevissimo tempo

Giovedì 24 aprile 2014 — 27 — Commissione VII

questa situazione di contenzioso che si ècreata, ad esempio introducendo normetransitorie che evitino l’instaurazione dimolti procedimenti innanzi ai giudici am-ministrativi.

Il sottosegretario Angela D’ONGHIA ri-leva come la situazione che si è venuta acreare – con riferimento ai concorsi perdirigente scolastico nelle diverse regioniitaliane – è il frutto della stratificazione didiverse norme nel corso degli anni, la cuiresponsabilità non può essere attribuitaall’attuale Governo, che ha tutto l’interessea risolvere gli aspetti problematici concer-nenti tali concorsi.

5-02500 Vacca: Sulla riduzione di un anno del

percorso formativo quinquennale della scuola se-

condaria di secondo grado.

Il sottosegretario Angela D’ONGHIA ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Gianluca VACCA (M5S), replicando, sidichiara insoddisfatto della risposta resadal rappresentante del Governo. Rileva,infatti, come vi sia assoluta mancanza ditrasparenza sulla sperimentazione in attopresso talune istituzioni scolastiche, man-cando sia i relativi dati sia ulteriori ele-menti di valutazione come progetti o de-creti attuativi, i quali non sono reperibilineppure sul sito istituzionale del Ministerodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca. Ritiene, quindi, che il progetto diriduzione di un anno dei percorsi di studiodella scuola secondaria di secondo gradosia frammentario, non avendo un quadrodi riferimento nazionale certo. Reputa,inoltre, non opportuno iniziare tale spe-rimentazione presso gli istituti paritari,perché questa sia poi riportata alle scuolestatali, in quanto la stessa sperimentazionedovrebbe essere attivata anzitutto nelleistituzioni scolastiche statali, per poi, even-tualmente, essere trasferita alle scuole pa-ritarie. Si chiede, quindi, se dietro questoatteggiamento vi sia la volontà di attuare,al fine di reperire nuove risorse, un re-

pentino taglio di fondi per la scuola,realizzato tramite la riduzione di un annodel corso di studi superiori. Questo realeobiettivo, che sembra confermato daquanto indicato nell’atto di indirizzo delMinistro dell’istruzione, dell’università edella ricerca del 4 febbraio 2013 che, nellapriorità n. 5, punto c), connette la ridu-zione di un anno del corso di studi su-periori « anche alla destinazione dellemaggiori risorse disponibili per il miglio-ramento della qualità e della quantitàdell’offerta formativa », sarebbe perseguitoin assenza di una reale attività di speri-mentazione controllabile da parte dei cit-tadini. Rileva, infine, come, di fronte aquesta ipotesi di taglio di circa 40 milacattedre, con un risparmio di alcune cen-tinaia di milioni di euro, altri Stati, comegli Stati Uniti d’America, stiano sperimen-tando l’allungamento sino a 6 anni deglistudi secondari superiori, in particolare adindirizzo tecnico. Precisa, quindi, che ri-durre di un anno il corso di studi supe-riori, per immettere gli studenti prima nelcircuito universitario, non è utile, se poi glistessi studenti abbandonano precocementegli studi, come dimostrano le rilevazionisul tasso di abbandono universitario che inItalia è il più elevato d’Europa.

Giancarlo GALAN, presidente, dichiaraconcluso lo svolgimento delle interroga-zioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.45.

COMITATO RISTRETTO

Giovedì 24 aprile 2014.

Modifiche alla disciplina in materia di contributi

universitari.

C. 1159 Vacca.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle9.45 alle 10.45.

Giovedì 24 aprile 2014 — 28 — Commissione VII

AUDIZIONI

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Giancarlo GALAN – Interviene ilMinistro dell’istruzione, dell’università edella ricerca Stefania Giannini.

La seduta comincia alle 15.05.

Seguito dell’audizione del Ministro dell’istruzione,

dell’università e della ricerca, senatrice Stefania

Giannini, sulle linee programmatiche del suo

dicastero.

(Svolgimento, ai sensi dell’articolo 143,comma 2, del Regolamento, e conclusione).

Giancarlo GALAN, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraverso latrasmissione televisiva sul canale satelli-tare della Camera dei deputati e la tra-smissione diretta sulla web-tv della Ca-mera dei deputati.

Introduce quindi il seguito dell’audi-zione.

Il ministro Stefania GIANNINI prose-gue l’illustrazione delle linee programma-tiche del suo dicastero.

Intervengono per porre quesiti e for-mulare osservazioni i deputati ManuelaGHIZZONI (PD), Maria MARZANA (M5S),Milena SANTERINI (PI), Antonio PAL-MIERI (FI-PdL), Giancarlo GIORDANO(SEL), Ilaria CAPUA (SCpI), Maria GraziaROCCHI (PD), Francesco D’UVA (M5S),Marco DI LELLO (Misto-PSI-PLI), ElenaCENTEMERO (FI-PdL), Celeste COSTAN-

TINO (SEL), Mara CAROCCI (PD), TamaraBLAŽINA (PD), Laura COCCIA (PD), Si-mona Flavia MALPEZZI (PD), Maria CO-SCIA (PD) e Gianluca VACCA (M5S).

Il ministro Stefania GIANNINI ri-sponde ai quesiti posti e fornisce ulteriorielementi informativi.

Giancarlo GALAN, presidente, ringraziail ministro per il contributo apportato e leesaurienti risposte fornite ai componentidella Commissione e dichiara conclusal’audizione.

La seduta termina alle 16.15.

N.B.: il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 24 aprile 2014.

Nell’ambito dell’esame della proposta di legge re-

cante disposizioni per la diffusione del libro su

qualsiasi supporto e per la promozione della lettura

(C. 1504 Giancarlo Giordano), audizione del prof.

Maurizio Lancia, responsabile Ufficio reti e sistemi

informativi e della Biblioteca Centrale del Consiglio

Nazionale delle Ricerche, del prof. Roberto Delle

Donne, coordinatore Open Access CRUI, e del prof.

Gino Roncaglia, consulente RAI Educational e do-

cente dell’Università della Tuscia.

L’audizione informale è stata svoltadalle 16.20 alle 17.05.

Giovedì 24 aprile 2014 — 29 — Commissione VII

ALLEGATO 1

5-00760 Carocci: Sui bisogni educativi speciali (BES) degli alunni.

TESTO DELLA RISPOSTA

In via preliminare mi preme confer-mare che il conseguimento, da parte deglialunni con bisogni educativi speciali, delpieno sviluppo delle loro potenzialità, siain ambito scolastico che ai fini dell’inse-rimento nella vita attiva, costituisce unaspetto che è all’attenzione di questo Mi-nistero.

Ricordo brevemente che il nostro or-dinamento normativo ha visto il passaggiodal concetto di « integrazione » a quello di« inclusione », laddove l’integrazione com-porta la tutela del diritto a essere inseritia pieno titolo in un contesto, quello sco-lastico appunto, mentre l’inclusione com-porta la tutela del diritto a che talecontesto consenta il massimo sviluppo pos-sibile delle proprie capacità, abilità e po-tenzialità.

La direttiva ministeriale del 27 dicem-bre 2012, concernente gli strumenti d’in-tervento per alunni con BES (bisogni edu-cativi speciali), fa riferimento a studentiche « presentano una richiesta di specialeattenzione per una varietà di ragioni:svantaggio sociale e culturale, disturbi spe-cifici di apprendimento e/o disturbi evo-lutivi specifici, difficoltà derivanti dallanon conoscenza della cultura e della lin-gua italiana perché appartenenti a culturediverse ». Con tale direttiva si è voluto, inprimo luogo, fornire tutela a tutte quellesituazioni in cui è presente un disturbodocumentato da diagnosi, ma non rica-dente nelle previsioni della Legge n. 104del 1992 né in quelle della Legge n. 170del 2010. In secondo luogo si sono volutericomprendere altre situazioni, che si pon-gono comunque oltre l’ordinaria difficoltà

di apprendimento, fornendo l’opportunitàdi utilizzare strumenti di flessibilità edu-cativo-didattica.

Ferma restando la possibilità di adot-tare tutte le forme di flessibilità ritenuteopportune nell’esercizio dell’autonomia di-dattica, al consiglio di classe per la scuolasecondaria, o al team docente per la scuolaprimaria compete, in coerenza con i criteristabiliti nel piano dell’offerta formativa, laresponsabilità di individuare i casi in cuiattivare percorsi individualizzati, da for-malizzare in un piano didattico persona-lizzato. Tale documento, oltre a prevederel’eventuale adozione di strumenti compen-sativi e misure dispensative, consente aidocenti di elaborare sia le strategie diintervento ritenute più idonee che i criteridi valutazione degli apprendimenti.

Per quanto riguarda gli alunni concittadinanza non italiana neo arrivati inItalia, essi hanno titolo ad usufruire anchedi interventi specifici per l’apprendimentodella lingua italiana, quali i laboratorilinguistici per piccoli gruppi, l’apprendi-mento tra pari, l’uso di supporti nonverbali e di facilitatori dell’apprendimento.

Ricordo, inoltre, che per gli alunnidella scuola secondaria di I grado concittadinanza straniera non in possesso dicompetenze e conoscenze linguistiche mi-nime, esiste la possibilità, ai sensi dell’ar-ticolo 5 del decreto del Presidente dellaRepubblica n. 89 del 2009, di utilizzare ledue ore della seconda lingua straniera peril potenziamento della lingua italiana.

Risulta, pertanto, coerente con tale im-postazione il regolamento sulla valuta-zione di cui al decreto del Presidente dellaRepubblica n. 122 del 2009, laddove spe-cifica che gli alunni con cittadinanza non

Giovedì 24 aprile 2014 — 30 — Commissione VII

italiana sono valutati nelle forme e neimodi previsti per i cittadini italiani. Ciòviene ribadito anche nelle recenti « Lineeguida per l’integrazione degli alunni stra-nieri » emanate nel febbraio 2014 nellequali si conferma, anche in riferimentoalla direttiva del 27 dicembre 2012 esuccessivi chiarimenti, il principio peda-gogico della valutazione degli straniericome equivalente a quella degli alunniitaliani. Sottolineo il valore formativo dellavalutazione e la necessità di attivazione dipercorsi che tengano conto, per quantopossibile, della storia scolastica deglialunni di recente immigrazione e dellaloro pregressa esperienza in un contestolinguistico e culturale diverso, con la pos-

sibilità di adattare gli strumenti e le mo-dalità di valutazione ma senza ridurre gliobiettivi di apprendimento.

Per quanto attiene alle rilevazioni degliapprendimenti, realizzate annualmentedall’INVALSI, rappresento che è stata re-centemente emanata una nota che mira aspecificare le modalità di partecipazione edi valutazione degli esiti delle prove pertutte le categorie di alunni con BES e,quindi, anche degli alunni con cittadi-nanza non italiana. Ulteriori indicazionipotranno essere fornite nell’annuale ordi-nanza che disciplina lo svolgimento degliesami di Stato conclusivi del secondo ciclodi istruzione.

Giovedì 24 aprile 2014 — 31 — Commissione VII

ALLEGATO 2

5-01308 Bossa: Sulla situazione di Villa d’Elboeuf di Portici (NA).

TESTO DELLA RISPOSTA

Mi riferisco all’interrogazione con la qualel’Onorevole Bossa chiede quali iniziativequesto Ministero intenda assumere peravviare il recupero della Villa d’Elboeuf.

Vorrei a tale proposito riferire chenell’ottobre del 2013 il sindaco del comunedi Portici comunicava a questa Ammini-strazione di voler procedere all’acquisi-zione dell’immobile, invero di grande in-teresse storico artistico ed architettonico,mediante l’esercizio del diritto di prela-zione ai sensi dell’articolo 62 del decretolegislativo n. 42 del 2004, in occasionedella vendita dell’immobile stesso nell’am-bito di una procedura fallimentare. Conl’occasione richiedeva anche la disponibi-lità degli Uffici di questa Amministrazioneper costituire un gruppo di lavoro per ilcoordinamento, la progettazione e l’esecu-zione degli interventi di restauro relativiall’immobile, una volta concluso il proce-dimento relativo all’esercizio del diritto diprelazione.

La Soprintendenza per i beni architet-tonici, paesaggistici, storici, artistici edetnoantropologici per Napoli e provincia ela Direzione regionale per i beni culturalie paesaggistici della Campania offrivano, atale riguardo, la più ampia collaborazioneal fine di procedere nella maniera ottimaleal restauro e alla valorizzazione dell’edi-ficio, esprimendo, contestualmente, il pro-prio favorevole assenso alla proposta del

comune di Portici del cambio di destina-zione d’uso della Villa funzionale alla suavalorizzazione.

In applicazione di quanto disposto dal-l’articolo 62 del Codice dei beni culturalie del paesaggio (ovvero il decreto legisla-tivo n. 42 del 2004 sopra richiamato) laDirezione regionale per i beni culturali epaesaggistici della Campania comunicavaalla competente Direzione generale di ri-nunciare all’esercizio del diritto di prela-zione a favore del comune di Portici,proprio in considerazione del fatto che ladestinazione futura del bene, di UrbanCenter Metropolitano con funzioni e de-stinazioni molteplici di riferimento perl’intero ambito vesuviano nonché con fun-zioni di rappresentanza dell’Amministra-zione comunale, indicata dal comune diPortici, risultava compatibile con il carat-tere storico-artistico del bene.

Purtroppo il comune di Portici nonriusciva a reperire, nei tempi previsti dallanormativa, la somma necessaria all’eser-cizio del diritto di prelazione, e l’immobilerimaneva in mano privata.

Cionondimeno questo Ministero, attra-verso i propri Uffici sul territorio, esercitacomunque costantemente i propri compitiistituzionali di tutela e vigilanza sul bene,in applicazione di quanto disposto dalCodice e compatibilmente con gli stanzia-menti previsti in bilancio per i beni diproprietà privata.

Giovedì 24 aprile 2014 — 32 — Commissione VII

ALLEGATO 3

5-02389 Manzi: Sulle sezioni dei licei ad indirizzo sportivo.

TESTO DELLA RISPOSTA

L’atto parlamentare ora in discussioneaffronta alcune questioni attinenti allacostituzione delle sezioni di liceo ad indi-rizzo sportivo incluse nei piani relativi allaprogrammazione scolastica approvati dalleregioni per l’anno 2014/2015, con partico-lare riferimento al caso dell’istitutod’istruzione superiore « Varano » di Came-rino.

Come è noto, la sezione ad indirizzosportivo dei licei scientifici è stata intro-dotta con il decreto del Presidente dellaRepubblica 5 marzo 2013, n. 52. Secondoquanto disposto dall’articolo 7 del decreto,il nuovo indirizzo sarà attivato in viaordinamentale a partire dalla classe primadel prossimo anno scolastico 2014/2015.

Per quanto riguarda il numero delleclassi e delle sezioni attivabili in tale anno,la circolare n. 28 del 10 gennaio 2014,relativa alle iscrizioni alle classi primedelle scuole di ogni ordine e grado, haprecisato che, in sede di prima applica-zione del citato decreto, sarà consentital’attivazione di una sola classe prima diliceo scientifico ad indirizzo sportivo perciascuna istituzione scolastica autorizzata.

La limitazione ad una sola sezione diindirizzo sportivo per istituto è stata poiconfermata anche dalla recente circolareministeriale n. 32 del 1o aprile 2014, sullacostituzione degli organici del personaledocente per l’anno 2014/2015.

Le descritte istruzioni sono in linea conquanto previsto dall’articolo 3, comma 5,del decreto del Presidente della Repub-blica n. 52, secondo il quale le sezioniattivabili in ciascuna regione non possonoessere in numero superiore a quello dellerelative province, fermo restando il con-

seguimento a regime degli obiettivi finan-ziari di cui all’articolo 64 del decreto leggen. 112 del 2008, e a condizione che non siverifichino esuberi di personale docente.

Ciò posto, preciso che l’indicazione dilimitare ad una sola classe l’attivazionedell’indirizzo sportivo è stata adottata alloscopo di evitare di abbassare il livello dellesezioni, considerando che il loro funzio-namento richiede lo stanziamento di in-genti risorse per l’acquisto di attrezzature,e tenendo nella dovuta considerazione siala necessità di evitare il detrimento del-l’indirizzo tradizionale del liceo scientifico,sia l’esigenza di non determinare situa-zioni di soprannumerarietà tra i docentititolari delle classi 51/A e 52/A.

Per quanto attiene alla specifica situa-zione dell’istituto « Varano » di Camerino,non posso che confermare l’impossibilitàdi far confluire nel nuovo percorso quin-quennale la classe prima sperimentale at-tivata nel corrente anno scolastico 2013/2014, per le motivazioni già comunicatedalla competente direzione generale delMinistero, che fanno riferimento alla ine-vitabile condizione di « contemporaneità »che deve contraddistinguere il corso ordi-namentale a livello nazionale, sia perquanto concerne l’attivazione sia perquanto attiene allo svolgimento degliesami di Stato conclusivi del percorso.

Ciò non di meno, desidero esprimere ilmio apprezzamento per il percorso speri-mentale attivato dal suddetto istituto av-valendosi della quota oraria prevista dal-l’articolo 10, comma 1, lettera c), deldecreto del Presidente della Repubblican. 89 del 2010.

Giovedì 24 aprile 2014 — 33 — Commissione VII

ALLEGATO 4

5-02473 Palmieri: Sul concorso pubblico per il reclutamento didirigenti scolastici in Lombardia.

TESTO DELLA RISPOSTA

L’interrogazione a cui rispondo riper-corre le vicende che hanno contrassegnatolo svolgimento del concorso a posti didirigente scolastico per le scuole dellaregione Lombardia, la cui conclusione hasubito un consistente slittamento a causadel contenzioso instauratosi al riguardo.L’Onorevole interrogante richiede assicu-razioni circa i tempi per la nomina deivincitori.

Come è noto, dopo le decisioni assuntedal TAR e dal Consiglio di Stato chehanno interessato la fase attinente allavalutazione delle prove scritte, l’ammini-strazione ha proceduto a nominare unadiversa commissione esaminatrice che hareiterato le fasi concorsuali ed ha stilato lagraduatoria finale degli idonei.

Concluse definitivamente le prove delconcorso, è sorta la necessità di valutare idiversi interessi pubblici coinvolti. Si eradeterminata, infatti, una situazione chevedeva due esigenze entrambe meritevolidi tutela: ricoprire nel più breve tempopossibile le sedi scolastiche prive di tito-lare e da tempo affidate in reggenza, e nelcontempo garantire all’utenza la conti-

nuità didattica sulla quale venivano adincidere le nomine effettuate in corsod’anno.

Bisogna considerare, in proposito, chela graduatoria del concorso è stata pub-blicata in una fase avanzata dell’annoscolastico, e ciò avrebbe comportato, incaso di immediato conferimento della no-mina ai 355 vincitori, lo spostamento deglistessi, dalla metà di marzo, dalle cattedreche al momento ricoprivano e la lorosostituzione con nuovi docenti a titoloprecario. In tal modo, si sarebbero veri-ficate conseguenze negative sulla didattica,in particolare per quanto riguarda la pre-parazione agli esami finali.

Il Ministero ha dedicato alla questioneun attento approfondimento, a seguito delquale si è pervenuti alla soluzione di farassumere servizio ai vincitori il prossimo30 giugno 2014, in modo da garantire aglialunni il completamento delle attività di-dattiche. Nelle more, è previsto che i neodirigenti scolastici completino il prescrittoperiodo di formazione, in modo da esserenel pieno dell’operatività con l’inizio delprossimo anno scolastico.

Giovedì 24 aprile 2014 — 34 — Commissione VII

ALLEGATO 5

5-02500 Vacca: Sulla riduzione di un anno del percorso formativoquinquennale della scuola secondaria di secondo grado.

TESTO DELLA RISPOSTA

In relazione a quanto prospettato conl’atto parlamentare in discussione, desi-dero anzitutto assicurare che sulla materiadei progetti di innovazione metodologico-didattica che prevedono l’attivazione dipercorsi quadriennali di scuola secondariadi secondo grado sperimentali, è in corsoun approfondimento al fine sia di verifi-care l’affidabilità dell’innovazione in argo-mento, sia di garantire la trasparenza delleprocedure anche mediante modalità cheprevedano una maggiore apertura da partedell’amministrazione.

Ricordo che tali progetti sono realizzatiai sensi dell’articolo 11 del decreto delPresidente della Repubblica n. 275 del1999 (Regolamento recante norme in ma-teria di autonomia delle istituzioni scola-stiche), il quale prevede in particolare chegli stessi sono volti a esplorare possibiliinnovazioni riguardanti gli ordinamentidegli studi, la loro articolazione e durata,l’integrazione fra sistemi formativi, i pro-cessi di continuità e orientamento.

Inoltre, con i decreti autorizzativi dellesperimentazioni i competenti Uffici scola-stici regionali sono chiamati a costituirespecifici comitati tecnico-scientifici cheprovvederanno annualmente a valutare gliesiti dei progetti di innovazione, di cui il

Ministero potrà fornire puntuale docu-mentazione.

In ogni caso, la sperimentazione dovràgarantire agli alunni, anche mediante ilricorso alla flessibilità didattica e organiz-zativa consentita dall’autonomia scolastica,il raggiungimento degli obiettivi specifici diapprendimento e delle competenze previstiper il quinto anno della scuola secondariasuperiore.

In merito al numero di progetti diinnovazione relativi all’attivazione di per-corsi quadriennali di scuola secondaria disecondo grado, informo che per il correnteanno scolastico sono state autorizzate tresperimentazioni che riguardano gli istitutiparitari « Olga Fiorini » di Busto Arsizio,« San Carlo » di Milano e « Guido Carli » diBrescia. Per l’anno scolastico 2014/2015saranno attivati, oltre ai tre progetti se-gnalati dall’Onorevole interrogante, quellirelativi agli istituti statali « Orazio » diBari, « Garibaldi » di Napoli e « Telesi@ »di Telese Terme, e quelli proposti dagliistituti paritari « Esedra » di Lucca e « Vi-sconti » di Roma.

Inoltre, è in corso la fase istruttoria divalutazione per analoghe proposte presen-tate da altre istituzioni scolastiche, siastatali che paritarie.

Giovedì 24 aprile 2014 — 35 — Commissione VII

VIII COMMISSIONE PERMANENTE

(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

S O M M A R I O

DELIBERAZIONE DI RILIEVI:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienzaenergetica, che modifica le direttive 2009/1257/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive2004/8/CE e 2006/32/CE (esame atto n. 90 – rel. Mazzoli) Schema di accordo dipartenariato per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei nel periodo diprogrammazione 2014-2020. Atto n. 90 (Rilievi alla X Commissione) (Esame, ai sensidell’articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47

5-02686 De Rosa: Iniziative urgenti per scongiurare i rischi, anche di carattere finanziario,connessi alla realizzazione di talune opere infrastrutturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

5-02687 Pastorelli: Iniziative urgenti per la messa in sicurezza e la bonifica della galleriaTescino situata sulla SS. 79-bis Ternana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

INTERROGAZIONI:

5-01345 De Micheli: Sulla gestione dell’autostrada A21 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

DELIBERAZIONE DI RILIEVI

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Ermete REALACCI.

La seduta comincia alle 11.30.

Schema di decreto legislativo recante attuazione

della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica,

che modifica le direttive 2009/1257/CE e 2010/30/UE

e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (esame

atto n. 90 – rel. Mazzoli) Schema di accordo di

partenariato per l’impiego dei fondi strutturali e di

investimento europei nel periodo di programma-

zione 2014-2020.

Atto n. 90.

(Rilievi alla X Commissione).

(Esame, ai sensi dell’articolo 96-ter, comma4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delloschema di atto in titolo.

Alessandro MAZZOLI (PD), relatore, in-forma che a Commissione è chiamata adeliberare i propri rilievi sullo schema didecreto legislativo in titolo, all’esamepresso la X Commissione (Attività produt-tive), che aggiorna il quadro normativo

Giovedì 24 aprile 2014 — 36 — Commissione VIII

nazionale sull’efficienza energetica, in re-cepimento della direttiva 2012/27/UE,sulla base della delega contenuta nellalegge di delegazione europea 2013 (leggen. 96 del 2013). Osserva, peraltro, che invirtù di quanto previsto dall’articolo 4della citata legge n. 96 del 2013 il conte-nuto della delega legislativa per l’attua-zione della direttiva è stato ampliato, in-troducendo uno specifico criterio in baseal quale il Governo è stato delegato adadottare anche disposizioni che attribui-scano all’Autorità per l’energia elettrica eil gas il compito di adottare uno o piùprovvedimenti volti ad eliminare l’attualestruttura progressiva delle tariffe elettri-che rispetto ai consumi e ad introdurretariffe aderenti al costo del servizio.

Prima di illustrare il contenuto delloschema di decreto in esame, sottolinea intermini generali l’importanza della diret-tiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica,che risponde all’esigenza prioritaria, in uncontesto sempre più caratterizzato dallacrescente attenzione alla sostenibilità am-bientale e dal permanere di una congiun-tura economica sfavorevole, di fare levasul potenziale sviluppo dell’efficienzaenergetica quale strumento capace di con-tribuire alla riduzione di emissioni di CO2e di sostenere una crescita economicaambientalmente sostenibile.

I punti maggiormente significativi dellanuova direttiva, il cui termine di recepi-mento – per la maggior parte delle misure– è fissato al 5 giugno 2014, possonoessere così sintetizzati:

1) determinazione di obiettivi nazio-nali indicativi: per gli Stati membri nonsono previsti obiettivi obbligatori al 2020(a differenza, ad esempio, di quanto pre-visto per le energie rinnovabili). È stabi-lito, infatti, che, ogni Stato membro debbafissare un obiettivo nazionale indicativo diefficienza energetica, basato sul consumodi energia primaria o finale, sul risparmiodi energia primaria o finale o sull’intensitàenergetica;

2) introduzione dei Piani nazionaliper l’efficienza energetica: si prevede cheentro il 30 aprile 2014 ogni Stato membro

debba trasmettere alla Commissione Ue ilproprio Piano d’azione nazionale per l’ef-ficienza energetica che deve contenere lemisure significative per il miglioramentodell’efficienza energetica, i risparmi attesie quelli conseguiti;

3) impulso all’efficientamento delparco edilizio e delle prestazioni energe-tiche degli edifici pubblici: nel quadro deiPiani d’azione nazionali per l’efficienzaenergetica, ogni Stato membro deve tra-smettere alla Commissione europea glielementi di una strategia a lungo termineper promuovere investimenti nella ristrut-turazione degli edifici pubblici e privati.Per quanto riguarda specificatamente gliedifici pubblici, inoltre, dal 1o gennaio2014 ogni Stato membro dovrà garantireche, per ogni anno, almeno il 3 per centodel parco immobili di proprietà dello Statosia ristrutturato in modo da rispettare irequisiti minimi di prestazione energeticain edilizia;

4) acquisti della pubblica Ammini-strazione di prodotti ad alta efficienzaenergetica: si prevede che gli Stati membrifacciano sì che le PA acquistino esclusi-vamente prodotti, servizi ed edifici ad altaefficienza energetica, in coerenza con ilrapporto costi-benefici, la fattibilità eco-nomica, una più ampia sostenibilità, l’ido-neità tecnica ed un livello sufficiente diconcorrenza;

5) obbligo per le grandi imprese asottoporsi ad una valutazione delle pre-stazioni energetiche: rispetto all’obbligoper le grandi imprese di sottoporsi ad unaudit energetico (da ripetersi poi ogni 4anni), la scadenza è fissata per il 5 di-cembre 2015;

6) impulso dato alle società che ef-fettuano interventi finalizzati a migliorarel’efficienza energetica: la direttiva contienemisure atte a promuovere e sviluppare ilmercato dei fornitori di servizi energeticiattraverso informazioni rivolte agli utentisempre più chiare, sia sui contratti dispo-nibili, sia sulle attività delle imprese for-nitrici di servizi energetici (ESCo), attra-verso la predisposizione di un elenco deisoggetti qualificati e certificati;

Giovedì 24 aprile 2014 — 37 — Commissione VIII

7) introduzione della contabilizza-zione dei consumi termici: gli Stati mem-bri devono fare sì che i clienti finaliricevano contatori individuali per rilevareil consumo effettivo di energia;

8) uniformazione e semplificazionedelle procedure di fatturazione e letturadei consumi energetici: la direttiva intendepromuovere la massima facilità di accesso,da parte dei clienti finali, alle informazionirelative agli effettivi consumi di energia,interrompendo la prassi dei consumi pre-sunti;

9) promozione della cogenerazionead alto rendimento: entro il 31 dicembre2015 gli Stati membri devono effettuareuna valutazione globale sulla potenzialitàdi applicazione della cogenerazione ad altorendimento, nonché del teleriscaldamentoe raffreddamento, e ne debbano dare in-formazione alla Commissione.

Quanto al contenuto specifico delloschema di decreto, fa presente che esso sicompone di 20 articoli e di 8 Allegati.

In particolare, l’articolo 1 recepisce ilprimo articolo della direttiva, precisandoche il decreto stabilisce un quadro dimisure per la promozione e il migliora-mento dell’efficienza energetica che pun-tano a conseguire un risparmio energeticodi 20 milioni di tonnellate equivalenti dipetrolio (TEP) dei consumi di energiaprimaria tra il 2010 e il 2020. Questaquantità rappresenta l’obiettivo nazionaledi risparmio energetico fissato dal succes-sivo articolo 3.

L’articolo 2 integra le definizioni giàvigenti nel sistema normativo nazionalecon altre con alcune definizioni dettatedall’articolo 2 della direttiva e con altreutili ai fini dello schema di decreto inesame.

L’articolo 3, come si è anticipato, sta-bilisce l’obiettivo nazionale indicativo dirisparmio energetico in coerenza con laStrategia Energetica Nazionale (SEN), ov-vero il documento di analisi e program-mazione energetica approvato con decretointerministeriale (MiSE-MATTM) dell’8marzo 2013. Tale obiettivo consiste, come

già detto, in una riduzione, tra il 2010 e il2020, di 20 milioni di TEP dei consumi dienergia primaria, pari a 15,5 milioni diTEP di energia finale. Viene in tal modorecepito l’articolo 3 della direttiva, cherichiede agli stati membri la fissazionedegli obiettivi nazionali indicativi, sia inenergia primaria che in energia finale, e lanotifica alla Commissione entro il 30aprile di ogni anno a decorrere dal 2013.

Al riguardo, segnala peraltro che l’ar-ticolo 3 dello schema di decreto indical’obiettivo nazionale solamente in terminidi riduzione di consumi, mentre l’articolo3 della direttiva sembra richiedere la va-lutazione anche in valore assoluto delconsumo di energia primaria e finale nel2020.

Segnala, inoltre, che, in termini di ef-ficienza energetica, l’Italia parte già da unbuon livello medio: siamo infatti uno deiprimi Paesi per intensità energetica inEuropa, con un livello inferiore alla mediadi circa il 14 per cento, nonostante unastruttura economica in cui l’industria ma-nifatturiera ha un peso superiore allamedia europea (anche se, negli ultimi duedecenni, altri Paesi europei hanno media-mente migliorato tale indicatore in ma-niera più forte rispetto a quanto fattodall’Italia). L’Italia vanta inoltre una con-solidata tradizione industriale in moltisettori strettamente correlati all’efficienzaenergetica (caldaie, motori inverter, smartgrid, edilizia, eccetera). Rimane tuttavia un« potenziale di miglioramento importante,che può essere catturato attraverso inter-venti che hanno un ritorno economicopositivo.

A livello di programmazione, poi, giàda un quinquennio l’Italia si muove nel-l’ambito dei Piani d’azione nazionali. Il piùrecente è stato predisposto nel giugno2011 (secondo Piano d’Azione Nazionaleper l’Efficienza Energetica – PAEE 2011),che dà seguito alle azioni ed iniziative giàpreviste nel PAEE2007 e presenta propostedi medio-lungo termine. Grazie a questiPiani, negli ultimi anni già molto è statofatto. Sono stati attivati numerosi inter-venti (ad esempio Certificati Bianchi, de-trazioni fiscali al 55 per cento, incentivi,

Giovedì 24 aprile 2014 — 38 — Commissione VIII

requisiti prestazionali minimi, certifica-zione energetica) che hanno permesso giàun risparmio di circa 4 Mtep/anno dienergia finale al 2010 (e circa 6 di pri-maria), superando gli obiettivi prefissatiper tale data – pari a circa 3,5 Mtep.Questi risultati sono stati calcolati al nettodella riduzione dei consumi energetici ve-rificatasi come conseguenza della crisieconomica che ha colpito il Paese. Gliobiettivi al 2020 la SEN stima un rispar-mio di ulteriori 15 Mtep di energia finalee circa 20 di primaria, che sono ribaditidall’articolo 3 dello schema di decreto inesame.

Detto questo, richiama l’importanzadell’articolo 4 dello schema di decreto, cheriguarda la riqualificazione energetica de-gli immobili. Tale articolo recepisce infattil’articolo 4 della direttiva che richiede agliStati membri, in concomitanza con l’ela-borazione dei Piani nazionali per l’effi-cienza energetica (PAEE) di stabilire unastrategia a lungo termine per mobilitareinvestimenti nella ristrutturazione delparco nazionale di edifici. In tal senso, loschema di decreto demanda all’ENEAl’elaborazione di una proposta di inter-venti di medio-lungo termine da sotto-porre all’approvazione del Ministero dellosviluppo economico (MISE), di concertocon i Ministeri dell’ambiente (MATTM) edelle infrastrutture (MIT) e d’intesa con laConferenza unificata. La prima versione ditale strategia sarà contenuta nel PAEE2014 (quindi entro il 30 aprile 2014) eaggiornata nelle successive edizioni delPiano (quindi ogni tre anni). Rispetto alladirettiva, l’articolo 4 aggiunge che la pro-posta è elaborata dall’ENEA tenendoconto:

del Piano d’azione per gli edifici aenergia quasi zero previsto dall’articolo4-bis, comma 2, del decreto legislativon. 192 del 2005;

del Programma di riqualificazioneenergetica degli edifici della PA centraleprevisto dall’articolo 5 dello schema didecreto in esame.

Il citato articolo 5, infatti, recepiscel’obbligo imposto dall’articolo 5 della di-

rettiva in merito alla riqualificazione ener-getica degli immobili della PA centrale(Presidenza del Consiglio e Ministeri).

La direttiva impone, a partire dal 2014,che ogni anno venga ristrutturata coninterventi di riqualificazione energetica il3 per cento della superficie coperta utileclimatizzata di tali edifici. Eventuali ecce-denze annuali possono essere contabiliz-zate nel tasso annuo di ristrutturazionedei tre anni precedenti o seguenti, al finedell’assolvimento dell’obbligo. In alterna-tiva, la direttiva consente di adottare altremisure (comprese quelle intese a modifi-care il comportamento degli occupanti) alfine di conseguire un risparmio energeticoequivalente.

Lo schema di decreto in esame ri-prende l’obbligo del tasso di ristruttura-zione annuo del 3 per cento, prevedendo,in alternativa, interventi che comportinoun risparmio energetico cumulato nel pe-riodo 2014-2020 di almeno 0,04 milioni diTEP.

A tal fine, l’articolo 5 prevede undettagliato processo di programmazione,che parte dalle proposte di interventopresentate annualmente dalle PA centrali,di cui si tiene conto nella predisposizione(entro il 30 novembre di ogni anno) di unprogramma di interventi di riqualifica-zione, coordinato dal MISE.

La realizzazione degli interventi ricom-presi nel suddetto programma è gestitadalle strutture operative dei Provveditoratiinterregionali opere pubbliche del Mini-stero delle infrastrutture.

Al riguardo, segnala che la direttivarichiede che le misure di efficienza ener-getica siano destinate prioritariamente agliedifici con la più bassa prestazione ener-getica. Andrebbe valutata dunque l’oppor-tunità di rendere esplicito tale criterio nelcomma 2 dell’articolo 5 in merito al pro-gramma di interventi.

Sottolinea, quindi, che la spesa stimataper il conseguimento dell’obiettivo totale al2020 è di 541 milioni di euro, con importiannui decrescenti che vanno dagli 84,5milioni nel 2014 ai 70,4 milioni nel 2020.Tuttavia, a fronte di questa spesa, si stimache in virtù della maggiore efficienza ener-

Giovedì 24 aprile 2014 — 39 — Commissione VIII

getica sarà conseguito un risparmio di 71milioni entro il 2020, a cui vanno aggiuntiulteriori risparmi per circa 16 milioni dieuro all’anno nell’intera vita delle tecno-logie per l’efficienza (indicativamente tra i15 e i 20 anni).

Segnala, altresì, che, al fine di ridurregli oneri connessi all’adempimento dell’ob-bligo, le PA centrali devono favorire ilricorso allo strumento del finanziamentotramite terzi e ai contratti di rendimentoenergetico (ovvero contratti con cui unfornitore si obbliga a compiere interventidi riqualificazione energetica per la PAcentrale, dietro un corrispettivo correlatoall’entità dei risparmi), agendo tramitel’intervento di una o più ESCO.

Segnala, inoltre, che per l’attuazionedel programma di interventi è previstouno stanziamento di 30 milioni (5 milioniper il 2014 e 25 milioni sul 2015) a valeresul fondo di garanzia a sostegno dellarealizzazione di reti di teleriscaldamento,eventualmente integrabili:

fino a 25 milioni di euro annui per ilperiodo 2014-2020 a valere sul medesimofondo;

fino a 20 milioni di euro per l’anno2014 e fino a 30 milioni di euro annui peril periodo 2015-2020 a valere sulla quotadei proventi annui delle aste delle quote diemissione di CO2 destinata ai progettienergetico ambientali.

Il monitoraggio dei risultati ottenuti sibasa sui rapporti sullo stato di consegui-mento dell’obiettivo che le PA centralisono tenute annualmente a predisporre,nonché sulle comunicazioni che i lorofornitori di energia devono fornire al-l’ENEA riguardo ai consumi annuali.

Il successivo articolo 6 dello schema didecreto detta, quindi, norme per indiriz-zare gli acquisti della pubblica ammini-strazione verso prodotti ad alta efficienzaenergetica.

In particolare, sulla scorta di quantoprevisto dall’articolo 6 della direttiva, l’ar-ticolo in questione prevede che le pubbli-che amministrazioni centrali, nelle proce-dure per la stipula di contratti di acquisto

o di nuova locazione di immobili ovveronegli acquisti di prodotti e servizi, ivicompresi gli appalti di fornitura in regimedi locazione finanziaria, devono rispettarei requisiti minimi di efficienza energetica,indicati nell’allegato 1, requisiti che de-vono essere altresì inclusi tra i criteri divalutazione delle offerte (comma 1). L’ob-bligo si considera assolto nel caso in cui icontratti per l’acquisto di prodotti, servizie immobili rispettino almeno le specifichetecniche e le clausole contrattuali indicatenei criteri ambientali minimi (CAM) pre-disposti, per le categorie di prodotti indi-cate al punto 3.6. del « Piano d’azione perla sostenibilità ambientale dei consumi nelsettore della Pubblica Amministrazione(PAN GPP) » (comma 2).

Per gli acquisti di beni e servizi, l’ob-bligo si applica agli appalti di importo pario superiore alle soglie di rilevanza euro-pea, di cui all’articolo 28 del Codice deicontratti pubblici (decreto legislativon. 163 del 2006), mentre per gli acquisti oi nuovi contratti di locazione di immobili,l’obbligo si applica a tutti i contratti in-dipendentemente dall’importo.

Al riguardo, segnala che l’articolo 6della direttiva dispone che il predettoobbligo si applichi agli appalti per l’acqui-sto di prodotti, servizi ed edifici di importopari o superiore alle soglie di rilevanzaeuropea. La direttiva, pertanto, limita l’ap-plicazione dell’obbligo agli appalti per l’ac-quisto di edifici di importo pari o supe-riore alle soglie, mentre la normativa na-zionale prevede un obbligo di applicazionea tutti i contratti per l’acquisto di edifici,a prescindere dal loro importo.

Segnala, inoltre, che secondo il comma4 del citato articolo 6 dello schema didecreto, le pubbliche amministrazioni pos-sono derogare al predetto obbligo – for-nendo precisa motivazione nei bandi digara – qualora non sia coerente con levalutazioni di costo-efficacia, idoneità tec-nica, ovvero nel caso in cui comporti unasevera restrizione della concorrenza. Re-lativamente a tale possibilità di deroga,segnala peraltro che l’articolo 6 della di-rettiva 2012/27/UE prevede che l’obbligodi acquistare esclusivamente prodotti, ser-

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vizi ed edifici ad alta efficienza energeticaè applicabile nella misura in cui ciò siacoerente con i seguenti (più ampi) para-metri: costi-efficacia, fattibilità economica,una più ampia sostenibilità, idoneità tec-nica, livello sufficiente di concorrenza,come indicato nell’allegato III della diret-tiva.

Con riferimento all’acquisto o alla lo-cazione di immobili, la deroga al rispettodei requisiti minimi è consentita, invece,nel caso in cui i relativi contratti sianofinalizzati a intraprendere una ristruttu-razione profonda o una demolizione; ri-vendere l’immobile senza che la pubblicaamministrazione centrale se ne avvalgaper propri fini; salvaguardare l’immobilein quanto ufficialmente protetto in virtùdell’appartenenza a determinate aree ov-vero del suo particolare valore architetto-nico o storico (la deroga è prevista all’ul-timo periodo del comma 4 in conformitàa quanto previsto dall’allegato III delladirettiva).

Sono infine esclusi dall’applicazione diquesti obblighi gli appalti per la fornituradi materiale militare disciplinati dal de-creto legislativo n. 208 del 2011, che harecepito la direttiva 2009/81/UE, e gliappalti delle forze armate, se l’applica-zione dell’obbligo medesimo è in contrastocon la natura e l’obiettivo primario delleattività delle forze armate.

Sempre ai sensi dell’articolo 6 in com-mento, le amministrazioni pubbliche cen-trali individuano uno o più soggetti re-sponsabili dell’attuazione degli obblighiprevisti. Sono tenute, inoltre, ad adeguarsiai criteri, alle procedure e ai principifissati dallo stesso articolo la Consip SpA,le stazioni appaltanti e le altre ammini-strazioni pubbliche, comprese le regioni, leprovince autonome di Trento e di Bolzanoe gli enti locali.

L’articolo 7 dello schema di decretopunta al recepimento dell’articolo 7 delladirettiva, che richiede l’istituzione di unregime nazionale obbligatorio di efficienzaenergetica che garantisca un obiettivo cu-mulativo di risparmio energetico finaleentro il 2020, pari almeno a risparmiannui pari all’1,5 per cento, in volume,

delle vendite medie annue di energia aiclienti finali e relative al triennio prece-dente al 2013. In alternativa all’istituzionedi un regime nazionale obbligatorio diefficienza energetica, la direttiva permetteagli Stati membri di scegliere di adottarealtre misure per realizzare risparmi ener-getici tra i clienti finali che garantiscano lostesso volume annuo di risparmi energe-tici. In ogni caso la direttiva richiede lanotifica alla Commissione delle misureentro il 5 dicembre 2013. La direttivalascia agli Stati membri la libertà di de-terminare la ripartizione dei risparmienergetici da realizzare nel corso del pe-riodo.

Lo schema di decreto definisce comeregime obbligatorio di efficienza energe-tica il meccanismo dei certificati bianchi,che dovrà garantire il conseguimento dialmeno il 60 per cento dell’obiettivo na-zionale cumulato. Il restante 40 per centosarà ottenuto attraverso le altre misure diincentivazione dell’efficienza energetica vi-genti.

Al riguardo, ricorda che il meccanismodei certificati bianchi (titoli negoziabili,detti anche « titoli di efficienza energe-tica »), attivo dal 2005, serve per attestareil raggiungimento degli obiettivi di rispar-mio che le imprese distributrici di energiadevono conseguire, attraverso interventi eprogetti per accrescere l’efficienza energe-tica negli usi finali di energia.

L’obiettivo vincolante di risparmio na-zionale cumulato di energia finale da con-seguire nel periodo 2014-2020, calcolato aisensi dell’articolo 7 della direttiva, pari a25,6 milioni di TEP, è stato notificato il 5dicembre 2013 alla Commissione europea,con la precisazione che per raggiungerlol’Italia si avvale dei certificati bianchi,affiancati da altri due strumenti di soste-gno per gli interventi di incremento del-l’efficienza energetica già operativi a livellonazionale: le detrazioni fiscali e il Contotermico (DM 28 dicembre 2012 recanteincentivazione degli interventi di incre-mento dell’efficienza energetica e di pro-duzione di energia termica da fonti rin-novabili).

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Riguardo al monitoraggio dello stato diconseguimento dell’obiettivo, è prevista laredazione, da parte di ENEA e GSE, didue rapporti intermedi (2016 e 2018).Qualora da tali rapporti dovesse risultareun volume di risparmi ottenuti insuffi-ciente rispetto all’obbligo previsto, il MISEe il MATTM (anche su proposta del-l’AEEGSI) sono tenute a potenziare lemisure di sostegno. Segnalo, altresì, che ladirettiva prevede anche (articolo 7, para-grafo 8) la pubblicazione annuale dei ri-sparmi energetici realizzati da ciascunaparte obbligata, nonché complessivamentenel quadro del regime nazionale. Lanorma interviene inoltre (con il comma 6)sul Conto termico, in particolare per pre-vedere che l’incentivo non possa eccedereil 65 per cento delle spese sostenute dalbeneficiario.

L’articolo 8 impone alle grandi impresee a tutte le imprese energivore (cioè a forteconsumo di energia) di eseguire una dia-gnosi energetica (o audit energetico) entroil 5 dicembre 2015 e successivamente ogni4 anni, a pena di una sanzione ammini-strativa. Sono esentate le grandi impreseche hanno adottato sistemi di gestionedell’energia o ambientale conformi aglistandard internazionali. I dati sono comu-nicati all’ENEA, che gestisce un’appositabanca dati e svolge i controlli che accer-tano la conformità della diagnosi. I con-trolli vengono effettuati su un campionecasuale, ad eccezione delle diagnosi svolteda auditor interni all’impresa, che vengonotutti sottoposti a verifica. A partire dal2016 l’ENEA pubblica un rapporto disintesi sui risultati raggiunti.

Le diagnosi vengono condotte da so-cietà di servizi energetici, esperti in ge-stione dell’energia o auditor energetici suisiti produttivi localizzati sul territorio ita-liano. Dopo due anni dalla data di entratain vigore del decreto in esame, ai soggettiche effettuano le diagnosi è richiesta lacertificazione in base alle norme tecnicheper la certificazione delle ESCO e degliesperti in Gestione dell’Energia.

Al riguardo, ricorda che la direttivariporta all’allegato VI i requisiti minimi

per la conformità degli audit energetici,compresi quelli realizzati all’interno deisistemi di gestione dell’energia.

Si prevede inoltre che, entro il 2014, ilMISE pubblichi un bando per la selezionee il cofinanziamento di programmi regio-nali per sostenere la realizzazione di dia-gnosi energetiche nelle PMI, o l’adozioneda parte delle PMI di sistemi di gestionedell’energia o ambientali. La direttiva pre-vede infatti la promozione delle diagnosienergetiche nelle PMI.

L’articolo 9 dello schema di decretorecepisce le disposizioni relative alla mi-surazione dei consumi energetici, alla fat-turazione e ai costi dell’accesso alle infor-mazioni sui consumi che si trovano negliarticoli 9, 10 e 11 della direttiva.

In tal senso, l’articolo prevede che,nella misura in cui sia possibile ed eco-nomicamente ragionevole in relazione airisparmi energetici potenziali, venganoforniti ai clienti finali contatori individualiche riflettano con precisione il consumoeffettivo e forniscano informazioni sultempo effettivo di utilizzo dell’energia.Entro il 2016, inoltre, nei condomini enegli edifici polifunzionali riforniti da unafonte di riscaldamento o raffreddamentocentralizzata è obbligatoria l’installazionedi contatori individuali.

L’Autorità per l’energia, entro due anni,deve predisporre le specifiche sui contatoriintelligenti, a cui gli esercenti l’attività dimisura sono tenuti ad uniformarsi.

Riguardo alla fatturazione, è previstoche entro il 2014 le informazioni sullefatture emesse devono essere precise efondate sul consumo effettivo di energia,anche tramite l’autolettura periodica. Iclienti finali devono poter accedere age-volmente ai consumi storici. L’Autorità perl’energia assicura che non siano applicatispecifici corrispettivi ai clienti finali per lafatturazione, per le informazioni sulla fat-turazione e sui dati relativi ai consumi.

Su questo punto, segnala che l’articolo11, paragrafo 2, della direttiva deroga alprincipio della gratuità delle fatture nelcaso di ripartizione dei costi per i consumiindividuali nei condomini e negli edificipolifunzionali. Comunque la direttiva ri-

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chiede che anche questa ripartizione siaeffettuata senza scopo di lucro e che,qualora questo compito sia assegnato adun terzo, i costi devono essere ragionevoli.

L’articolo 10 recepisce le norme con-tenute nell’articolo 14 della direttiva, sullapromozione dell’efficienza per il riscalda-mento e il raffreddamento, dove si ri-chiede agli Stati membri di effettuare enotificare alla Commissione UE, entro il31 dicembre 2015, una valutazione globaledel potenziale di applicazione della coge-nerazione ad alto rendimento nonché delteleriscaldamento e del teleraffreddamentoefficienti.

Lo schema di decreto legislativo pre-vede che sia il GSE, entro il 30 ottobre2015, a predisporre un rapporto conte-nente tale valutazione e a trasmetterlo alMISE, che lo approva e lo trasmette neitermini alla Commissione europea. In basea tale valutazione, il MISE individua lemisure da adottare entro il 2020 e il 2030per sfruttare l’eventuale potenziale di mi-glioramento.

In merito alle reti di teleriscaldamentoe teleraffreddamento, oltre alle disposi-zioni della direttiva, lo schema di decretoprevede che l’AEEGSI, entro due anni,emani provvedimenti che regolamentanola materia (definizione degli standard dicontinuità, qualità e sicurezza del servizio,dei criteri per la determinazione delletariffe di allacciamento delle utenze, dellecondizioni per l’accesso dei terzi alla rete,ecc.). Tali disposizioni di applicherannogradualmente anche alle reti in esercizio,ferma restando la salvaguardia degli inve-stimenti effettuati.

L’articolo 11 è finalizzato a massimiz-zare l’efficienza energetica della trasfor-mazione, trasmissione e distribuzione del-l’energia. Il primo comma recepisce, inparte, le disposizioni dell’articolo 15 delladirettiva, tra cui l’obbligo di effettuare,entro il 30 giugno 2015, una valutazionedei potenziali di efficienza energetica delleinfrastrutture per il gas e l’energia elet-trica, al fine di individuare misure con-crete per introdurre miglioramenti nelleinfrastrutture di rete, che viene deman-data all’AEEGSI.

Sempre all’Autorità per l’energia elet-trica, il gas e il sistema idrico, vengonodemandati, fra l’altro, i seguenti compiti:regolare l’accesso e la partecipazione delladomanda ai mercati di bilanciamento, diriserva e di altri servizi di sistema; adot-tare disposizioni per effettuare il dispac-ciamento dell’energia elettrica con prece-denza, a parità di offerta economica, nel-l’ordine, per le fonti rinnovabili non pro-grammabili, per la cogenerazione ad altorendimento, per gli altri impianti da fonterinnovabile; definire criteri di modificadella disciplina del mercato elettrico e deiservizi, per consentire la partecipazionedella generazione distribuita, delle fontirinnovabili, della cogenerazione ad altorendimento e della domanda, stabilendo irequisiti e le modalità di partecipazionedelle singole unità di consumo e di pro-duzione.

In relazione a quest’ultimo punto, inbase al quale viene demandata all’Autoritàper l’energia la riforma della disciplina delmercato elettrico, segnala che non apparechiaro quali disposizioni della direttiva sipunti a recepire. Andrebbe inoltre valutatal’opportunità di specificare in modo piùdettagliato l’ambito di azione dell’AEEGSInell’emanazione delle delibere di riformadel mercato elettrico.

Il secondo comma dell’articolo 11 nonrecepisce alcuna disposizione della Diret-tiva, bensì dà attuazione al criterio didelega specificato dall’articolo 4 della leggedi delegazione Europea 2013, deman-dando, come detto all’inizio, all’Autoritàper l’energia elettrica, il gas e il sistemaidrico di adeguare le componenti dellatariffa elettrica, con l’obiettivo di modifi-care significativamente la struttura dellabolletta, superando la struttura progres-siva rispetto ai consumi e di adeguare lecomponenti ai costi dell’effettivo servizio,secondo criteri di gradualità. L’AEEGSIdovrà proporre al Governo eventuali nuovicriteri per la definizione del « bonus elet-trico » (lo sconto sulla bolletta alle famigliein condizione di disagio economico, allefamiglie numerose e ai clienti in gravicondizioni di salute).

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Al riguardo, fa presente che la progres-sività è un fattore intrinseco dell’attualestruttura delle tariffe elettriche, sia perquanto riguarda la tariffa D2 (utente re-sidente con potenza impegnata minore oduguale a 3 kW) che per la tariffa D3(utente non residente, oppure utente resi-dente con potenza contrattuale superiore3 kW). Le tariffe domestiche hanno unastruttura a scaglioni di consumo, ovvero ilcosto di alcune componenti tariffarie au-menta « a gradino » quando si supera unacerta soglia di consumo. Attualmente letariffe domestiche si diversificano su quat-tro scaglioni di consumo: i costi variabiliche si pagano in bolletta (escluse le im-poste) sono piuttosto bassi per i duescaglioni di consumo fino a 2640 kWh, unasoglia di consumo appena al di sotto dei2700 kWh che sono appunto la quantità dienergia elettrica utilizzata in un annodalla famiglia « tipo », praticamente l’unicacategoria di consumo cui fa riferimentol’Autorità per l’Energia nelle sue comuni-cazioni trimestrali. Oltrepassati livelli« tipo » di consumo il prezzo del chilowat-tora cresce parecchio, il costo marginaledel kWh oltrepassa i 25 centesimi di euronegli scaglioni di consumo annuo tra 2640e 4440 kWh ed arriva a quasi 30 centesimiper ogni kWh consumato oltre i 4440 kWhdi consumo annuo.

Gli enti competenti ad emanare normetecniche in materia di regimi di qualifi-cazione, accreditamento e certificazione.

L’articolo 12 indica, tra gli enti com-petenti ad emanare norme tecniche inmateria di regimi di qualificazione, accre-ditamento e certificazione, ACCREDIA,CTI, UNI-CEI ed ENEA (Agenzia nazionaleper le nuove tecnologie, l’energia e losviluppo economico sostenibile). L’articolorecepisce l’articolo 16 della direttiva cheesorta gli Stati Membri ad emanare regimidi certificazioni, accreditamento e qualifi-cazioni quando si ritenga che il livellonazionale di competenza tecnica sia insuf-ficiente. Tali regimi devono garantire tra-sparenza ai consumatori e devono esserresi pubblici.

Inoltre, con riguardo ai soggetti chepossono partecipare al meccanismo dei

certificati bianchi la norma in esame siriferisce alle società terze operanti nelsettore dei servizi energetici, comprese leimprese artigiane e loro forme consortili;ai soggetti operanti nei settori industriale,civile, terziario e dei trasporti che nel-l’anno precedente hanno avuto un con-sumo di energia rispettivamente superiorea 10.000 tonnellate equivalenti di petrolioper il settore industriale ovvero a 1.000tonnellate equivalenti di petrolio per tuttigli altri settori che hanno effettivamenteprovveduto alla nomina del responsabileper la conservazione e l’uso razionaledell’energia; alle imprese operanti nei set-tori industriale, civile, terziario, agricolo,trasporti e servizi pubblici, ivi compresi gliEnti pubblici purché provvedano alla no-mina del responsabile per la conserva-zione e l’uso razionale dell’energia.

L’articolo 13 detta le norme per lapredisposizione di un programma trien-nale di informazione e formazione, rece-pendo l’articolo 17 della direttiva nellaparte in cui obbliga gli Stati Membri adivulgare a tutti gli attori del mercato leinformazioni in merito ai meccanismi diefficienza energetica e al quadro finanzia-rio e giuridico.

Più in particolare, esso è predisposto daENEA, entro il 31 dicembre 2014 in col-laborazione con le associazioni di catego-ria, in particolare delle ESCO e dei Servizienergetici, con le associazioni dei consu-matori e con le Regioni, Il programmainclude azioni volte a sostenere, sensibi-lizzare ed incoraggiare le imprese nonchéle PMI nell’esecuzione di diagnosi energe-tiche con successivi interventi nell’utilizzodegli strumenti incentivanti finalizzati al-l’installazione di tecnologie efficienti.

Il programma, è sottoposto al MISE eal MATTM, che provvedono alla coperturadegli oneri nel limite massimo di 1 milionedi euro all’anno, per il triennio 2015-2017.

La spesa è a valere sulla quota spet-tante al MISE, dei proventi annui delleaste delle quote di emissione di CO2 di cuiall’articolo 19 del decreto legislativo 13marzo 2013, n. 30, destinati ai progettienergetico ambientali, con le modalità e

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nei limiti di cui ai commi 3 e 6 dello stessoarticolo 19, previa verifica dell’entità deiproventi disponibili annualmente.

L’articolo 14 detta disposizioni in ma-teria di contratti di prestazione energeticastipulati dalla PA, e delinea la proceduraper l’emanazione delle linee guida persemplificare e armonizzare le procedureautorizzative per l’installazione, in ambitoresidenziale e terziario, di impianti o di-spositivi tecnologici per l’efficienza ener-getica e per lo sfruttamento delle fontirinnovabili. Inoltre sono previste, ai finidel rendimento efficiente energetico,norme per la determinazione dei volumi,delle altezze e delle superfici sia negliedifici di nuova costruzione che in quelligià esistenti. L’articolo recepisce l’articolo19 della direttiva che esorta gli StatiMembri a semplificare le procedure am-ministrative in materia di efficienza ener-getica.

L’articolo 15 istituisce presso il MISE ilFondo rotativo nazionale per l’efficienzaenergetica. Le risorse pari a 5 milioni dieuro nell’anno 2014 e di 25 milioni di euronell’anno 2015, provengono dal Fondo digaranzia istituito presso la Cassa congua-glio per il settore elettrico per la realiz-zazione di reti di teleriscaldamento (arti-colo 22, comma 4, del decreto legislativo 3marzo 2011, n. 28, e successive modifi-che).

La dotazione del nuovo Fondo puòessere integrata con risorse del Fondo digaranzia presso la Cassa conguaglio, con iproventi delle aste delle quote di emissionedi CO2 destinati ai progetti energeticoambientali (fino a 15 milioni euro annuiper il periodo 2014-2020) e, infine, me-diante versamento di contributi da partedi enti pubblici, ivi incluse le risorsederivanti dalla programmazione dei fondistrutturali e di investimento europei.

L’articolo in esame recepisce l’articolo20 della direttiva che consente agli StatiMembri, salvo il rispetto della normativaeuropea sugli aiuti di stato, l’utilizzo distrumenti finanziari per il miglioramentodell’efficienza energetica, anche preve-dendo l’istituzione di un apposito Fondo.

Più in particolare, l’articolo in com-mento prevede che i soggetti pubblici chedevono adempiere all’obbligo di ristruttu-rare il 3 per cento degli edifici di loroproprietà per il rispetto dei requisiti mi-nimi di prestazione energetica, possanoadempiere a tale obbligo versando uncontributo annuale al Fondo nazionale. Lastessa facoltà è prevista per i distributoridi energia e/o le società di vendita aldettaglio di energia che devono conseguireun obiettivo di risparmio energetico al2020. Infine è previsto che gli Stati mem-bri possano usare le entrate derivanti dalleassegnazioni annuali di emissioni per losviluppo di finanziamento innovativi per ilmiglioramento della prestazione energeticadegli edifici.

Il Fondo si articola in due sezioni cheoperano per: a) la concessione di garanzie,su singole operazioni; b) l’erogazione difinanziamenti, provenienti da banche, in-termediari finanziari, nonché dalla BancaEuropea degli Investimenti. Il Fondo èdestinato a favorire la riqualificazioneenergetica degli edifici di proprietà dellaPubblica Amministrazione e di quelli de-stinati ad uso residenziale, compresa l’edi-lizia popolare; la realizzazione di reti peril teleriscaldamento e per il teleraffresca-mento; l’efficienza energetica dei servizi einfrastrutture pubbliche, compresa l’illu-minazione pubblica e, infine, la riduzionedei consumi di energia nei settori dell’in-dustria e dei servizi. Le priorità, i criteri,le condizioni e le modalità di funziona-mento e di intervento del Fondo sarannoindividuati con un decreto interministe-riale.

L’articolo 16 recepisce l’articolo 13della direttiva che consente agli Statimembri di prevedere un regime sanziona-torio per gli inadempimenti alle norme ivipreviste e prevede disposizioni in materiadi sanzioni pecuniarie per: le grandi im-prese e le imprese energivore che noneffettuano la diagnosi condotta da societàdi servizi energetici, esperti in gestionedell’energia o auditor energetici, nei sitiproduttivi localizzati sul territorio nazio-nale entro il 5 dicembre 2015 e successi-vamente ogni 4 anni (da 4.000 a 40.000

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euro); l’esercente attività di misura chenon fornisce contatori a norma (da 500 a2.500) o che non da informazioni adeguateal momento dell’installazione (da 500 a1.500); l’impresa di fornitura del serviziodi un contatore individuale, che, a richie-sta del cliente non installa un contatoreindividuale (da 500 a 2.500 euro); il con-dominio che non provvede ad installaresistemi di termoregolazione e contabiliz-zazione di calore all’interno delle singoleunità immobiliari (da 500 a 2.500 euro); leimprese di distribuzione e vendita al det-taglio che non forniscono fatture detta-gliate e non consentono l’accesso alle in-formazioni sui consumi storici agli utenti(da 150 a 2.500 euro).

Le sanzioni sono irrogate dal MISE, dalPrefetto territorialmente competente edall’AEEG, mentre per la fase dell’accer-tamento e dell’irrogazione si applicano ledisposizioni della legge in materia di mo-difiche penali (Capo I, SEZ: I e II, L.689/1981). I proventi delle sanzioni conflui-scono nel Fondo nazionale (art. 15 schemain esame).

L’articolo 17, recepisce l’articolo 24della direttiva in materia di riesame emonitoraggio dell’attuazione e disciplina laprocedura per l’emanazione del Pianod’azione nazionale per l’efficienza energe-tica (PAEE). Più in particolare l’ENEApresenta il Piano e Il MISE, di concertocon altri ministri, lo approva e lo tra-smette alla Commissione Europea. Il Pianoha durata triennale ed è predisposto entroil 30 aprile 2014. Inoltre Il MISE trasmetteannualmente alla Commissione altre duerelazioni: la prima, predisposta dall’ENEA,relativa ai progressi realizzati nel conse-guimento degli obiettivi di riduzione, entrol’anno 2020, di 20 milioni di tonnellateequivalenti di petrolio dei consumi dienergia primaria, pari a 15,5 milioni ditonnellate equivalenti dì petrolio di ener-gia finale; la seconda, predisposta dal GSE,sulla cogenerazione.

Gli articoli 18,19 e 20 dettano, infine,disposizioni in materia di abrogazioni dinormative preesistenti ormai superate, di-sposizioni finali e clausola di salvaguardiae, infine l’entrata in vigore.

Ermete REALACCI, presidente, ringra-zia il relatore per l’ampia relazione svolta,che mette bene in luce l’importanza delprovvedimento in esame ai fini del raffor-zamento delle politiche ambientali. In talsenso, nel ribadire la propria perplessitàper la mancata assegnazione del provve-dimento in via primaria anche all’VIIICommissione, sottolinea l’importanza deirilievi che la Commissione è chiamata adeliberare, segnalando l’esigenza che intale atto trovino posto sia proposte speci-fiche di miglioramento del testo delloschema di decreto, come quelle relativealle norme in materia di cogenerazione,sia indicazioni più propriamente politichedi correzione e di ridefinizione degli in-dirizzi di governo, a partire da quellerelative alla stringente necessità di definirecon chiarezza misure e strumenti efficacidi integrazione e di coordinamento del-l’azione dei diversi Ministeri chiamati adare attuazione al provvedimento inesame.

Al riguardo, segnala, in via esemplifi-cativa, come non sia assolutamente accet-tabile che il Governo proceda alla stesuradel prescritto Piano d’azione nazionale perl’efficientamento energetico del patrimonioedilizio (che dovrà garantire, solo percitare un obiettivo, che ogni anno siariqualificato almeno il 3 per cento degliimmobili pubblici) senza prevedere ade-guati strumenti e adeguate forme di coor-dinamento da parte del Ministero dellosviluppo economico e del Ministero del-l’ambiente, dell’azione e delle politichedegli altri Ministeri coinvolti, da quellodelle infrastrutture a quello dell’istruzionea quello dell’economia.

Allo stesso modo, ritiene che la Com-missione debba sottolineare con forza neipropri rilievi l’importanza delle politicheper l’efficienza energetica, e del connessoreperimento di adeguate risorse finanzia-rie, non solo per quel che riguarda ilraggiungimento degli obiettivi ambientalidi riduzione delle emissioni di CO2, maanche per quanto concerne il raggiungi-mento di obiettivi altrettanto importanti dicontenimento delle spese per l’approvvi-gionamento energetico del Paese e di ri-

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sparmio vero e proprio dei costi dellabolletta a carico delle pubbliche ammini-strazioni. Sotto quest’ultimo profilo, ma-nifesta, anzi, la propria sorpresa per ilfatto che nei documenti fino ad oggiprodotti dal Commissario alla spendingreview, Carlo Cottarelli, non sia stato datoil dovuto peso ai consistenti risparmi chesarebbe senz’altro possibile ottenere me-diante il rafforzamento delle citate politi-che per l’efficienza energetica, sol che sitenga conto del fatto che ogni anno –secondo i dati forniti dalla Consip – lepubbliche amministrazioni spendono circa5 miliardi di euro per il solo consumo dienergia elettrica.

Chiara BRAGA (PD), in considerazionedell’importanza del provvedimento, chiedeal presidente della Commissione se sia aconoscenza dell’eventuale programma-zione, da parte della Commissione di me-rito, di un ciclo di audizioni dei soggettimaggiormente interessati.

Ermete REALACCI, presidente, in rispo-sta alla deputata Braga, comunica che, perquanto a sua conoscenza, la X Commis-sione ha senz’altro intenzione di svolgerealcune audizioni nell’ambito dell’esame delprovvedimento in titolo, anche se ad ogginon è ancora stato approntato il relativocalendario. Assicura, in ogni caso, che saràsua cura informare i deputati in meritoalle date e ai soggetti che verranno auditidalla Commissione di merito, al fine difavorire la più ampia partecipazione deideputati dell’VIII Commissione.

Alessandro ZAN (SEL), nell’esprimere ilproprio rammarico per la mancata asse-gnazione in via primaria del provvedi-mento anche all’VIII Commissione, au-spica che tutti i gruppi si adoperino af-finché i rilievi della Commissione sianotenuti nella dovuta considerazione dal Go-verno, non nascondendo, tuttavia, i propridubbi in ragione del ruolo soltanto con-sultivo che la Commissione riveste nel-l’ambito dell’esame dello schema di de-creto in titolo.

Alessandro BRATTI (PD), nell’espri-mere piena condivisione per le considera-zioni svolte dal presidente della Commis-sione, segnala l’ulteriore necessità che nel-l’esame del provvedimento in titolo sianogarantiti la coerenza fra le norme delloschema di decreto e quelle contenute nelcosiddetto collegato ambientale (disegno dilegge n. 2093) attualmente all’esame del-l’VIII Commissione.

Mariastella BIANCHI (PD), nell’asso-ciarsi a quanto detto dal presidente dellaCommissione, segnala la necessità di farvalere anche nel rapporto con il Governoe con la Commissione di merito la cen-tralità delle politiche di mitigazione e diadattamento ai cambiamenti climatici e, inrapporto a queste, la necessità di tenerenella dovuta considerazione i rilievi chesaranno deliberati dall’VIII Commissionesullo schema di decreto in esame.

Ermete REALACCI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia adaltra seduta il seguito dell’esame.

La seduta termina alle 12.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Ermete REALACCI. – Intervieneil sottosegretario per le infrastrutture e itrasporti Umberto Del Basso De Caro.

La seduta comincia alle 14.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

Ermete REALACCI (PD), presidente, ri-corda che, ai sensi dell’articolo 135-ter,comma 5, del regolamento, la pubblicitàdelle sedute per lo svolgimento delle in-terrogazioni a risposta immediata è assi-curata anche attraverso l’attivazione diimpianti audiovisivi a circuito chiuso. Di-spone, pertanto, l’attivazione del circuito.

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5-02686 De Rosa: Iniziative urgenti per scongiurarei rischi, anche di carattere finanziario, connessi alla

realizzazione di talune opere infrastrutturali.

Massimo Felice DE ROSA (M5S), nel-l’illustrare l’interrogazione in titolo, sotto-linea come l’autostrada Pedemontana siaun’opera del tutto inutile, per la cui rea-lizzazione le banche, mancando concreteprospettive di rientro economico, non sonodisposte a concedere prestiti. Ciò nono-stante, il Governo si ostina a finanziarel’opera, addirittura ipotizzando di ricor-rere alla defiscalizzazione, che dovrebbeessere piuttosto impiegata per sostenere lepiccole e medie imprese in difficoltà. Ilsuo gruppo chiede quindi al Governo difermare i lavori e di limitare il dannoambientale che gli stessi stanno provo-cando.

Il sottosegretario Umberto DEL BASSODE CARO risponde all’interrogazione intitolo nei termini riportati in allegato (vediallegato 1).

Davide TRIPIEDI (M5S), cofirmatariodell’interrogazione in titolo, replicando, sidichiara del tutto insoddisfatto della ri-sposta del Governo. Rileva, infatti, chel’autostrada Pedemontana non è un’operadi primaria importanza, anche perché uncollegamento stradale tra est e ovest esistegià; che il collegamento con l’Expo 2015 èpretestuoso in quanto i lavori non po-tranno essere terminati prima dell’esposi-zione universale; che l’autostrada non èindispensabile per decongestionare il traf-fico sulla tangenziale di Milano, visto chesi sta provvedendo ad ampliare quest’ul-tima con la costruzione di nuove corsie;che non c’è alcun miglioramento ambien-tale, ma c’è anzi un peggioramento, dalmomento che i lavori stanno sollevando ladiossina depositatasi nel terreno per gliinquinamenti del passato e quindi avvele-nano la popolazione; e che defiscalizzare afavore di grandi imprese è in linea diprincipio inaccettabile, perché queste do-vrebbero invece assumersi il proprio ri-schio. Ribadisce quindi la ferma ri-

chiesta del suo gruppo che la realizzazionedell’opera sia fermata.

5-02687 Pastorelli: Iniziative urgenti per la messa in

sicurezza e la bonifica della galleria Tescino situata

sulla SS. 79-bis Ternana.

Oreste PASTORELLI (Misto-PSI-PLI)illustra l’interrogazione in titolo, ricor-dando come la galleria Tescino, inauguratada pochi mesi, sia già inagibile, a causa diun grave problema di sicurezza, al puntoda essere stata chiusa al traffico. Chiedepertanto al Governo se non ritenga op-portuno intraprendere, nell’ambito delleproprie competenze, azioni di verifica,gestione e coordinamento degli interventidi bonifica della galleria, al fine di unaloro compiuta e sollecita realizzazione equindi della rapida riapertura dellastrada.

Il sottosegretario Umberto DEL BASSODE CARO risponde all’interrogazione intitolo nei termini riportati in allegato (vediallegato 2).

Oreste PASTORELLI (Misto-PSI-PLI),replicando, si dichiara solo parzialmentesoddisfatto della risposta fornita dal sot-tosegretario Del Basso de Caro. Nel sot-tolineare, infatti, come la galleria Tescinosia parte integrante di un asse viario dellamassima rilevanza per il territorio, osservache la vicenda relativa alla galleria inquestione è un indice del modo sbagliatocon cui in Italia ci si rapporta al territorio:è infatti evidente che, se i lavori infra-strutturali si basassero sulla conoscenzadel territorio, si eviterebbero situazionicome quella che si è venuta a creare.Conclude ribadendo l’urgenza della riaper-tura della galleria.

Ermete REALACCI (PD), presidente, di-chiara concluso lo svolgimento delle in-terrogazioni a risposta immediata all’or-dine del giorno.

La seduta termina alle 14.55.

Giovedì 24 aprile 2014 — 48 — Commissione VIII

INTERROGAZIONI

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Ermete REALACCI. – Intervieneil sottosegretario per le infrastrutture e itrasporti Umberto Del Basso de Caro.

La seduta comincia alle 14.55.

5-01345 De Micheli: Sulla gestione

dell’autostrada A21.

Il sottosegretario Umberto DEL BASSODE CARO risponde all’interrogazione intitolo nei termini riportati in allegato (vediallegato 3).

Paola DE MICHELI (PD), replicando,ricorda che per l’autostrada A21 Piacenza-Brescia sono stati fatti cospicui investi-menti da parte della società concessiona-ria, attualmente bloccati in attesa del-l’espletamento delle procedure di rasse-gnazione della concessione e che il ritardo

nell’aggiudicazione della relativa garad’appalto rischia di provocare un danno alsoggetto che se l’aggiudicherà, costringen-dolo a farsi carico degli investimenti nelfrattempo depauperati e a ricominciare dacapo i necessari interventi di manuten-zione e di ammodernamento delle infra-strutture a causa del deperimento deilavori già eseguiti.

Nell’esprimere quindi l’auspicio chel’assegnazione della nuova concessione av-venga in tempi effettivamente celeri, comeassicurato dal Governo nella sua risposta,invita quest’ultimo a farsi parte attiva perstabilire un calendario di date certe per ivari passaggi procedurali, in modo datranquillizzare le imprese e la cittadi-nanza, che ha interesse ad un rapidocompletamento delle opere in corso direalizzazione.

Ermete REALACCI (PD), presidente, di-chiara concluso lo svolgimento delle in-terrogazioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.

Giovedì 24 aprile 2014 — 49 — Commissione VIII

ALLEGATO 1

5-02686 De Rosa: Iniziative urgenti per scongiurare i rischi, anche dicarattere finanziario, connessi alla realizzazione di talune opere

infrastrutturali.

TESTO DELLA RISPOSTA

La « Pedemontana Lombarda » è unainfrastruttura di primaria importanza, inparticolare per la regione Lombardia, inquanto risolve, tra l’altro, obiettivi strate-gici tra i quali, si ricordano, a titolosemplificativo:

il potenziamento dell’asse est-ovestlungo la direttrice del Corridoio 5 dellarete TEN-T dell’Unione europea;

il decongestionamento dell’attuale si-stema tangenziale di Milano;

l’integrazione della rete della grandeviabilità regionale grazie all’interconnes-sione delle grandi radiali su Milano;

la riorganizzazione dell’intero si-stema stradale pedemontano, mediante lospostamento di importanti quote di traf-fico, riducendo così le attuali situazioni dicrisi della viabilità ordinaria;

il miglioramento del delicato rap-porto tra infrastruttura e ambiente, conricadute positive sotto l’aspetto paesaggi-stico e dell’inquinamento acustico ed at-mosferico, soprattutto in prossimità deicentri abitati.

La prima parte dell’intervento, com-prendente la tratta A (praticamente com-pletata) e i primi lotti delle Tangenziali diComo e di Varese risulta in fase di avan-zato completamento e sarà fruibile nel-l’autunno del 2014.

La seconda parte dell’intervento, com-prendente i lotti B1, B2, C e D, è stata

appaltata e in particolare sono stati con-segnati e sono in corso il lavoro del lottoB1.

La congiuntura macroeconomica inatto ha inciso sulla sostenibilità economi-co-finanziaria della concessione in quantoha determinato:

un decremento strutturale dei flussidi traffico stimato – dallo Studio di traf-fico aggiornato – in almeno il 14 per centonel periodo di durata dell’intera conces-sione, con impatto negativo sostanziale suiricavi da pedaggio;

la contrazione del mercato del cre-dito, con conseguente difficoltà da partedella Concessionaria di ottenere la prov-vista finanziaria necessaria per la conse-guente sottoscrizione del finanziamentosenior;

un incremento del costo dei finan-ziamenti bancari dell’ordine di 1,8 percento, anche a seguito delle gravi pertur-bazioni che hanno colpito i mercati finan-ziari ed il downgrade del Paese e dellemaggiori banche italiane, che ha mutato lecondizioni di base ai fini della definizionedei parametri di bancabilità dei progetti econdizioni di « accessibilità » del credito.

Il ricorso alle misure di defiscalizza-zione (sostitutive di un maggior contributopubblico) rappresenta, ai sensi della nor-mativa vigente, il modo di consentire ilriequilibrio del Piano economico e finan-ziario (così come previsto nella conven-zione di concessione) per garantire labancabilità del progetto; si tenga presente

Giovedì 24 aprile 2014 — 50 — Commissione VIII

che con il ricorso a tali misure, in ognicaso, il contributo da finanza di progettosarebbe sempre pari a circa il 55 per centodel costo del progetto.

È evidente che il ricorso alle misure didefiscalizzazione non si giustifica con leproblematiche legate all’EXPO, quantopiuttosto dal particolare periodo di crisi,nel rispetto di quanto previsto dal Legi-slatore.

Considerato il grado di avanzamentodell’opera, il Governo ritiene che debbaessere completata, tenuto conto degliobiettivi strategici e del volano di investi-menti che produce e continuerà a pro-durre sino alla ultimazione dei lavori.

Per tale motivo è in corso la proceduradi verifica dell’ammissibilità all’impiegodelle misure di defiscalizzazione per que-sto specifico progetto; al riguardo informo

che lo scorso 18 aprile, al fine di assicu-rare la sostenibilità economico finanziariadi detto Collegamento autostradale, il Cipeha dato mandato al MIT di richiedere alconcedente dell’opera (Concessioni Auto-stradali Lombarde S.p.A., società mistaAnas-Regione Lombardia) l’adeguamentodello schema di atto aggiuntivo alla con-venzione vigente alle prescrizioni inclusenel parere del Nucleo di consulenza perl’Attuazione e Regolazione dei Servizi dipubblica utilità (NARS). L’atto così modi-ficato, una volta sottoscritto dalle parti,verrà esaminato prontamente dal Cipe perl’eventuale concessione delle misure didefiscalizzazione. Infine, per quanto ri-guarda l’erogazione dei fondi pubblici giàassentiti con atti precedenti, il MIT pro-cederà concentrando le risorse sui lottifunzionali in completamento.

Giovedì 24 aprile 2014 — 51 — Commissione VIII

ALLEGATO 2

5-02687 Pastorelli: Iniziative urgenti per la messa in sicurezzae la bonifica della galleria Tescino situata sulla SS. 79-bis Ternana.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con riferimento ai quesiti posti dal-l’onorevole interrogante sono state assuntedettagliate informazioni presso la societàANAS.

L’opera in argomento, direttrice Civita-vecchia-Orte-Terni-Rieti lavori di costru-zione del tratto Terni (loc. 5. Carlo) –dichiarata « strategica e di preminente in-teresse nazionale », rientra negli itineraridella legge obiettivo (n. 443/2001).

Il progetto preliminare, redatto nell’ot-tobre 2000, è stato approvato dagli entiterritoriali competenti nell’ambito dellaconferenza di servizi (seduta dell’8/11/2000), così definendo il corridoio del trac-ciato (che sottopassava la discarica dellaAcciai Speciali Terni S.p.A.).

Il relativo progetto definitivo è statosuccessivamente approvato, con prescri-zioni, dal CIPE con delibera n. 131 del 19dicembre 2003.

L’appalto integrato è stato aggiudicatoall’impresa « Uniter Consorzio Stabile ar.l. » nel maggio 2005, e il relativo progettoesecutivo veniva trasmesso al CIPE per la« Verifica di Ottemperanza » nonché a tuttigli enti competenti quale notifica di avve-nuta approvazione di varianti non localiz-zative.

In data 28 luglio 2011, un primo lottofunzionale dell’infrastruttura in argo-mento, comprendente la Galleria Tescino,è stato aperto al traffico.

Nei mesi successivi, nella suddetta gal-leria si è evidenziata una infiltrazione diacque all’interno della stessa che, inizial-mente presente con prevalenza nei mesiinvernali, è andata via via aumentando.Tale problema veniva segnalato all’impresaappaltatrice, la quale ha quindi dato se-

guito ai primi interventi di ripristino del-l’impermeabilizzazione che, tuttavia, nonhanno risolto il problema.

In particolare, ANAS riferisce cheprima e durante l’esecuzione di tali inter-venti, le acque di percolazione, campionateed analizzate più volte, risultavano semprecon concentrazioni degli analiti (quali adesempio cromo esavalente, manganese, al-luminio, etc.) inferiori ai limiti delle acquedi falda e, pertanto, non erano tali damettere a repentaglio la salute degli utentistradali.

Nel mese di gennaio 2014, al fine dievitare l’immissione di tali acque in gal-leria, è stato eseguito un ulteriore inter-vento di ripristino, che ha riguardato lasigillatura dei giunti strutturali tra i concidel rivestimento definitivo, effettuato me-diante perforazioni ed iniezione di resine.

A fronte del persistere delle percola-zioni, ANAS ha ordinato all’impresa diripristinare l’impermeabilizzazione totalecome previsto nel contratto di appalto.

Successivamente, in data 7 febbraio2014, l’ARPA Umbria, in base ai risultatidelle analisi effettuate su alcuni campionidi acqua prelevati all’interno della galleria,che avevano evidenziato concentrazioni dimetalli pesanti superiori ai limiti delleacque di falda con esclusivo riferimento almanganese (per il quale si era rilevato unvalore di 70 µg/1, a fronte di un limitenormativo di 50 µg/1 Tab. 2 – allegato 5parte IV del decreto legislativo n. 152 del2006), disponeva all’ANAS e ad AcciaiSpeciali Terni S.p.A. (AST), proprietariadella sovrastante discarica industriale, diprocedere all’immediata messa in sicu-

Giovedì 24 aprile 2014 — 52 — Commissione VIII

rezza in emergenza, onde evitare che leacque risultate contaminate venissero di-sperse.

A tale prescrizione, ANAS riferisce diaver ottemperato con immediatezza, prov-vedendo alla chiusura delle aree di sosta eal divieto di fermata in galleria, nonchéalla disconnessione fisica dell’esistente retedi raccolta delle acque di piattaformadella galleria dal resto delle canalizzazioni,deviandone il flusso in apposito serbatoiodi accumulo, da cui veniva prelevata edavviata a smaltimento tramite autobotti, acura di AST.

Tale attività è stata portata a cono-scenza e condivisa con tutti gli enti com-petenti nel corso di un incontro tenutosi indata 10 febbraio 2014 con regione Umbria,provincia di Terni, comune di Terni, ARPAUmbria, ANAS e AST; inoltre, la stessaARPA Umbria, nel corso dei successivisopralluoghi, ne verificava e certificaval’efficacia.

Le acque di percolazione della galleriasono tuttora raccolte con le modalità ap-pena indicate; apposita ditta incaricatadalla AST provvede al prelievo e, su spe-cifica autorizzazione rilasciata da ARPA,alla classificazione e allo smaltimentodelle stesse.

Pertanto, come riferisce ANAS, le atti-vità sopra descritte non determinano ri-schi di contaminazione per i lavoratori chestanno operando sul sito di intervento.

ANAS fa inoltre presente che la pro-blematica verrà definitivamente risolta se-condo un piano articolato nelle tre fasi diseguito descritte:

« Fase 1 » realizzazione di un sistemadi captazione delle acque che si infiltranodai giunti della galleria mediante un pro-filo in acciaio INOX ad omega, posto inopera in corrispondenza del rivestimento

in calcestruzzo a convogliare le acqueraccolte in due canalette metalliche postesulle murette laterali, fino a raggiungerel’imbocco della galleria e, da qui, convo-gliate alle vasche di stoccaggio esterneopportunamente predisposte. Il tempo direalizzazione è stimato in 15 giorni, atti-vabile immediatamente, e prevede la ne-cessità di chiudere al traffico la galleria;

« Fase 2 », attivabile dopo che l’ASTabbia ottenuto dalla provincia di Terniapposita autorizzazione, consiste nel rea-lizzare un sistema di trasferimento direttodelle acque raccolte, tramite un sistemafisso di pompaggio, verso il depuratore(Dhor Oliver) esistente all’interno dellostabilimento dell’AST.

Il tempo di realizzazione è stimato in15 giorni per l’approvvigionamento deimateriali e delle attrezzature occorrenti e15 giorni per la realizzazione ed il mon-taggio dell’impianto che, però, può sovrap-porsi alle attività della Fase 1;

« Fase 3 » attività di ripristino dellaimpermeabilizzazione della galleria tra-mite iniezione di resine epossidiche edacriliche bi-componenti, con cicli ripetutiin più fasi, tali da sigillare il cavo dellagalleria; i tempi di realizzazione non sonofacilmente prevedibili, in quanto l’inter-vento è svolto in fasi successive, diversifi-cate in funzione dei risultati ottenuti (circasei mesi/un anno).

Le « Fasi 1 e 2 » sono state illustrate nelcorso dei vari incontri a tutti gli enticompetenti, che hanno espresso la propriapositiva valutazione.

Nel concludere, informo che il suddettopiano degli interventi è condizionato dal-l’autorizzazione del Magistrato compe-tente, il quale si esprimerà sulla base dellaperizia del CTU.

Giovedì 24 aprile 2014 — 53 — Commissione VIII

ALLEGATO 3

5-01345 De Micheli: Sulla gestione dell’autostrada A21.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’interrogazione in esame, l’onore-vole interrogante chiede rassicurazioni inmerito alla procedura di gara di conces-sione per la gestione dell’autostrada A21Cremona-Piacenza-Brescia e Fiorenzuolad’Arda.

Preliminarmente, non posso che con-fermare la ricostruzione effettuata dal-l’onorevole circa l’iter di gara per l’affida-mento della costruzione e gestione di dettaautostrada.

Al riguardo, mi preme tuttavia preci-sare che lo Schema di convenzione el’annesso Piano economico finanziariosono stati redatti dalla competente Strut-tura di vigilanza sulle concessionarie au-tostradali in più fasi, tenendo conto delleosservazioni formulate dai competenti Uf-fici del Ministero dell’economia e dellefinanze, ai quali la predetta documenta-zione veniva di volta in volta inviata per lasuccessiva iscrizione all’esame del CIPE;informo al riguardo che le osservazioniattenevano, in particolare, al requisito dibancabilità del Piano.

Inoltre, solo nel dicembre 2013 è statapubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Deli-bera CIPE n. 30/2013, intervenuta in ma-

teria di requisiti di solidità patrimonialedelle concessionarie autostradali, ad inte-grazione della precedente delibera n. 39/2007, documento questo necessario perconcludere l’iter di approvazione da partedel CIPE.

Infine, nell’esame dello Schema di con-venzione e dei relativi allegati è interve-nuta l’Autorità per la regolazione dei tra-sporti, così come previsto dalla normativavigente.

Posso confermare che il nuovo Schemadi convenzione e il relativo Piano econo-mico finanziario sono all’esame del CIPE,il quale, ad oggi, non si è ancora espresso.

A seguito dell’approvazione del citatoSchema di convenzione e del relativoPiano economico finanziario sarà possibileprocedere agli adempimenti per la con-clusione della gara ed il conseguente af-fidamento al nuovo concessionario.

Voglio rassicurare l’onorevole De Mi-cheli che, ad avvenuta approvazione delCIPE, si procederà celermente alla prose-cuzione e conclusione del procedimento digara, per la quale come è noto è stata giàconclusa la fase di prequalifica.

Giovedì 24 aprile 2014 — 54 — Commissione VIII

XI COMMISSIONE PERMANENTE

(Lavoro pubblico e privato)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI:

5-02605 Albanella: Applicazione delle disposizioni dell’articolo 4 della legge n. 92 del 2012,in materia di incentivi all’esodo dei lavoratori più anziani, ai lavoratori iscritti alle gestioniprevidenziali ex INPDAP ed ex ENPALS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

5-00520 Valeria Valente: Verifiche sulla regolarità dei rapporti di lavoro nelle tenute agricolegestite da Roma Capitale in località « Castel di Guido » e « Tenuta del Cavaliere » . . . . . 56

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61

RISOLUZIONI:

7-00252 Bechis e altri: Sulla gestione dei fondi strutturali europei per il riequilibrio e laredistribuzione delle risorse dedicate alle politiche attive del lavoro (Seguito delladiscussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00054) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

ALLEGATO 3 (Nuova formulazione proposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

ALLEGATO 4 (Risoluzione approvata) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

SEDE REFERENTE:

Disposizioni in materia di ricongiunzione pensionistica. C. 225 Fedriga e C. 929 Gnecchi(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione del testo base) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

ALLEGATO 5 (Nuovo testo unificato elaborato dal Comitato ristretto adottato come testo base) . 69

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 59

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni in materia di collocamento al lavoro dei centralinisti telefonici e degli operatoridella comunicazione minorati della vista. C. 435 Mongiello, C. 1708 Di Gioia, C. 1779Gribaudo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

INTERROGAZIONI

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Cesare DAMIANO. – Intervieneil sottosegretario di Stato per il lavoro e lepolitiche sociali Massimo Cassano.

La seduta comincia alle 9.35.

5-02605 Albanella: Applicazione delle disposizioni

dell’articolo 4 della legge n. 92 del 2012, in materia

di incentivi all’esodo dei lavoratori più anziani, ai

lavoratori iscritti alle gestioni previdenziali ex

INPDAP ed ex ENPALS.

Il sottosegretario Massimo CASSANOrisponde all’interrogazione nei termini ri-portati in allegato (vedi allegato 1).

Luisella ALBANELLA (PD) si dichiaraabbastanza soddisfatta della riposta delrappresentante del Governo, pur invitandol’Esecutivo ad agire presso l’INPS affinchévengano adottate quanto prima le circolarinecessarie a dare corretta attuazione al-

Giovedì 24 aprile 2014 — 55 — Commissione XI

l’articolo 4, commi da 1 a 7-ter, della leggen. 92 del 2012. Osserva che si tratta didare applicazione a disposizioni volte afacilitare l’uscita anticipata di lavoratorivicini al raggiungimento dei requisiti per ilpensionamento, evitando che talune cate-gorie di soggetti, tra cui i dipendentipubblici e i lavoratori dello spettacolo edello sport professionistico, risultino in-giustamente penalizzate.

5-00520 Valeria Valente: Verifiche sulla regolarità

dei rapporti di lavoro nelle tenute agricole gestite da

Roma Capitale in località « Castel di Guido » e

« Tenuta del Cavaliere ».

Il sottosegretario Massimo CASSANOrisponde all’interrogazione nei termini ri-portati in allegato (vedi allegato 2).

Valeria VALENTE (PD) si dichiara par-zialmente soddisfatta della risposta delrappresentante del Governo, riservandosidi valutare gli esiti dei nuovi accertamentiannunciati nella medesima risposta. Au-spica che, in esito a tali accertamenti,possa essere fatta chiarezza circa la na-tura giuridica del contratto dei soggettiinteressati, al fine di dare adeguata appli-cazione alle norme in materia di lavoroalle dipendenze degli enti locali.

Cesare DAMIANO, presidente, dichiaraconcluso lo svolgimento delle interroga-zioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.45.

RISOLUZIONI

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Cesare DAMIANO. – Intervieneil sottosegretario di Stato per il lavoro e lepolitiche sociali Luigi Bobba.

La seduta comincia alle 9.45.

7-00252 Bechis e altri: Sulla gestione dei fondi

strutturali europei per il riequilibrio e la redistri-

buzione delle risorse dedicate alle politiche attive del

lavoro.

(Seguito della discussione e conclusione –Approvazione della risoluzione n. 8-00054).

La Commissione prosegue la discus-sione della risoluzione, rinviata nella se-duta 15 aprile 2014.

Cesare DAMIANO, presidente, avverte,anzitutto, che la V Commissione nellaseduta del 17 aprile 2014 si è pronunciatasu un argomento parzialmente connesso aquello trattato nella risoluzione, espri-mendo un parere favorevole con condi-zioni sull’atto n. 86, recante lo schema diaccordo di partenariato per l’impiego deifondi strutturali e di investimento europeinel periodo di programmazione 2014-2020. Fa notare che nei giorni scorsi vi èstata una interlocuzione informale tra laprima firmataria dell’atto di indirizzo, ideputati della Commissione e il Governo,che ha portato all’elaborazione di unanuova formulazione della risoluzione.Chiede alla prima firmataria se intendadare conto di questa nuova formulazione.

Eleonora BECHIS (M5S) illustra lanuova formulazione della risoluzione (vediallegato 3), facendo presente che essa re-cepisce le osservazioni emerse nell’inter-locuzione informale con i gruppi e l’Ese-cutivo. Fa notare, in particolare, che si èinteso sottolineare l’esigenza di una valo-rizzazione del ruolo dei servizi per l’im-piego, in relazione all’attuazione della Ga-ranzia per i giovani, nonché rafforzare gliaspetti connessi al controllo sull’utilizzodelle risorse europee, al fine di prevenireeventuali abusi.

Il sottosegretario Luigi BOBBA,espresso un orientamento favorevole sullanuova versione della risoluzione in discus-sione, manifesta soddisfazione per il con-seguimento di un positivo punto di con-vergenza, assicurando l’impegno del Go-verno al rispetto degli indirizzi formulati.

Monica GREGORI (PD) chiede di va-lutare l’introduzione, tra gli impegni della

Giovedì 24 aprile 2014 — 56 — Commissione XI

risoluzione in discussione, di un riferi-mento all’esigenza di adeguare la strutturadei servizi pubblici per l’impiego, ancheattraverso un maggior impegno di risorsefinanziarie, all’assolvimento dei compitiloro attribuiti in ragione della partecipa-zione dell’Italia alla rete europea dei ser-vizio per l’impiego (EURES), in conformitàalle ipotesi di riforma presentate in ma-teria a livello europeo.

Massimiliano FEDRIGA (LNA) proponeuna ulteriore riformulazione della letterad) degli impegni della risoluzione, al finedi valorizzare il ruolo degli enti territo-riali, che risultano competenti in materiadi servizi per l’impiego. Nel sottolinearel’esigenza di verificare che gli enti terri-toriali interessati assicurino livelli essen-ziali delle prestazioni, fa notare, infatti,che spesso la difformità dei servizi erogatiè imputabile a responsabilità amministra-tive locali, riscontrabili soprattutto in ta-lune zone del territorio nazionale.

Eleonora BECHIS (M5S) presenta unaulteriore nuova formulazione della risolu-zione (vedi allegato 4), che recepisce leconsiderazioni testé formulate nel corsodel dibattito.

Il sottosegretario Luigi BOBBA esprimeparere favorevole sulla ulteriore nuovaformulazione della risoluzione.

Marialuisa GNECCHI (PD), nel condi-videre il contenuto della ulteriore nuovaformulazione risoluzione in discussione,manifesta soddisfazione per l’importantelavoro di approfondimento svolto, che hapermesso l’elaborazione di un testo con-diviso.

Massimiliano FEDRIGA (LNA) prean-nuncia il voto favorevole del suo grupposulla ulteriore nuova formulazione dellarisoluzione in discussione.

La Commissione approva l’ulteriorenuova formulazione della risoluzione intitolo, che assume il numero 8-00054.

La seduta termina alle 10.05.

SEDE REFERENTE

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Cesare DAMIANO. – Intervieneil sottosegretario di Stato per il lavoro e lepolitiche sociali Massimo Cassano.

La seduta comincia alle 10.05.

Disposizioni in materia di ricongiunzione pensioni-

stica.

C. 225 Fedriga e C. 929 Gnecchi.

(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione deltesto base).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in titolo, rinviato nella se-duta del 30 gennaio 2014.

Cesare DAMIANO, presidente, avverteche, in esito ai lavori del Comitato ristrettonominato per lo svolgimento dell’attivitàistruttoria sui provvedimenti in esame, èstato elaborato un testo unificato delleproposte di legge n. 225 e n. 929, che ilrelatore propone di adottare come testobase per il seguito dell’esame in sedereferente (vedi allegato 5).

Dà, quindi, la parola al relatore peruna sintetica illustrazione del lavoro svoltodal Comitato ristretto.

Davide BARUFFI (PD), relatore, sotto-lineando l’importanza di assumere il testoelaborato dal Comitato ristretto come te-sto base per il prosieguo dell’esame, evi-denzia la necessità che, prima della fissa-zione di un termine per la presentazionedi eventuali proposte emendative, si svolgasu di esso una fase di approfondimento dinatura tecnica, al fine di predisporre unintervento normativo il quanto più possi-bile efficace e sostenibile dal punto di vistafinanziario. Ritiene, in particolare, che siautile coinvolgere in tal senso il Ministerodel lavoro e delle politiche sociali, il Mi-nistero dell’economia e delle finanze e

Giovedì 24 aprile 2014 — 57 — Commissione XI

l’INPS, auspicando un confronto in viainformale con rappresentanti di tali sog-getti istituzionali. Soffermandosi sulle que-stioni affrontate nel testo, fa presente, inparticolare, che, raccogliendo una solleci-tazione del deputato Fedriga, è stata in-trodotta, al comma 5 dell’articolo 1, unaspecifica clausola di salvaguardia, volta adassicurare modalità di ricongiunzione chediano diritto a un trattamento pensioni-stico non superiore a quello che si sarebbematurato sulla base dei contributi versatinell’ultimo fondo di provenienza. Ritieneche su questo, come su altri aspetti deltesto, si possa avviare una riflessione piùampia tra i gruppi, al fine di migliorare lemisure in esso contenute.

Il sottosegretario Massimo CASSANO siriserva di intervenire nel prosieguo deldibattito, a seguito dei necessari appro-fondimenti sulle implicazioni del testo inesame.

Marialuisa GNECCHI (PD) ricorda chela Commissione sin dalla scorsa legislaturaè impegnata a trovare una soluzione allaproblematica in discussione, facendo no-tare che sul punto si registra ormai unasostanziale convergenza da parte deigruppi. Confidando sulla disponibilità delGoverno ad impegnarsi sul punto, fa no-tare che, a fronte di una prima parzialesoluzione del problema, individuata con lalegge n. 228 del 2012 per i soggetti per iquali sia venuto a cessare, entro il 30luglio 2010, il rapporto di lavoro, si trattaora di completare l’intervento di tutela pertutti gli altri lavoratori attualmente nelpubblico impiego, tra i quali ricorda, inparticolare, i lavoratori socialmente utili,che possono vantare contributi in fondidiversi. Fa presente, infatti, che la finalitàdel provvedimento è quella di valorizzaretutti i contributi versati dai lavoratoripresso diverse gestioni, senza tuttavia ri-conoscere alcun trattamento privilegiato:l’obiettivo, a suo avviso, è esclusivamentequello di evitare che il lavoratore siasoggetto ad una doppia contribuzione perpoter accedere alla pensione. Dichiarandola disponibilità del suo gruppo ad appro-

fondire le questioni ancora aperte, auspicache possa essere avviata con il Governo econ gli altri organismi competenti unaproficua interlocuzione di natura tecnica,al fine di dare finalmente giustizia ai tantilavoratori interessati, sui quali, peraltro,grava pesantemente anche il recente in-nalzamento dei requisiti per il pensiona-mento.

Massimiliano FEDRIGA (LNA) fa no-tare che la finalità del provvedimento èquella di evitare che lavoratori che hannosvolto per anni le stesse mansioni si ri-trovino – per il solo fatto di aver cambiatogestione previdenziale – con un tratta-mento penalizzante rispetto a coloro che,al contrario, sono rimasti nel medesimofondo. Sottolinea poi che la norma del-l’ultimo periodo del comma 5 dell’articolo1, da lui stesso proposta, mira a mettereal riparo dal rischio di erogare prestazionimigliorative rispetto al fondo di prove-nienza, evitando che la ricongiunzione dialuogo a situazioni di privilegio.

Davide BARUFFI (PD), relatore, ribadi-sce la propria disponibilità ad approfon-dire con i gruppi tutte le questioni postedal testo, anche con riferimento all’esi-genza di contemplare modalità di ricon-giunzione che non favoriscano comporta-menti opportunistici da parte dei lavora-tori.

Cesare DAMIANO, presidente, nel pren-dere atto della volontà condivisa deigruppi di porre rimedio ad un errorecompiuto da un precedente Esecutivo, pe-raltro riconosciuto come tale da taluniesponenti del medesimo Governo, osservache il provvedimento in esame, lungi dalvoler riconoscere trattamenti privilegiati,intende perseguire mere finalità di giusti-zia, evitando che i lavoratori siano co-stretti a pagare due volte i contributi perpoter accedere alla pensione.

Nessun altro chiedendo di intervenire,propone, quindi, di adottare – secondoquanto prospettato dal relatore – il testounificato delle proposte di legge in titolo,

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elaborato dal Comitato ristretto, come te-sto base per il seguito dell’esame in sedereferente.

La Commissione delibera, quindi, diadottare il testo unificato delle proposte dilegge n. 225 e n. 929, elaborato dal Co-mitato ristretto, come testo base per ilseguito dell’esame in sede referente.

Cesare DAMIANO, presidente, presoatto di quanto rappresentato dal relatorecirca la necessità di una fase di appro-fondimento dei profili tecnici e di coper-tura del provvedimento prima della fissa-zione di un termine per la presentazionedi eventuali proposte emendative, rinvia ilseguito del suo esame ad altra seduta,auspicando una prosecuzione positiva dellavoro istruttorio.

La seduta termina alle 10.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATODAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 24 aprile 2014.

L’Ufficio di presidenza si è riunito dalle10.15 alle 10.20.

COMITATO RISTRETTO

Giovedì 24 aprile 2014.

Disposizioni in materia di collocamento al lavoro dei

centralinisti telefonici e degli operatori della comu-

nicazione minorati della vista.

C. 435 Mongiello, C. 1708 Di Gioia, C. 1779 Gri-

baudo.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle10.20 alle 10.30.

Giovedì 24 aprile 2014 — 59 — Commissione XI

ALLEGATO 1

5-02605 Albanella: Applicazione delle disposizioni dell’articolo 4 dellalegge n. 92 del 2012, in materia di incentivi all’esodo dei lavoratori piùanziani, ai lavoratori iscritti alle gestioni previdenziali ex INPDAP

ed ex ENPALS.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l’interrogazione in titolo l’onore-vole Albanella lamenta la mancanza diindicazioni da parte dell’INPS sulle mo-dalità di applicazione delle disposizioni dicui all’articolo 4, commi da 1 a 7-ter, dellalegge n. 92 del 2012, volte a incentivarel’esodo dei lavoratori più prossimi al trat-tamento di pensione. In particolare, larichiesta dell’onorevole interrogante si ri-ferisce ai lavoratori delle gestioni dipen-denti pubblici e dei lavoratori dello spet-tacolo e dello sport professionistico.

Preliminarmente posso anticipare al-l’onorevole interrogante che sono in corsodi emanazione, da parte dell’INPS, previoparere del Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali, le circolari concernenti lapossibilità di uscita anticipata dal mondodel lavoro anche per i lavoratori appar-tenenti alle Gestioni ex INPDAP ed exENPALS.

Inoltre, l’Istituto ha precisato di aver– di fatto – già dato applicazione alle

richiamate disposizioni della legge n. 92del 2012, provvedendo a certificare equantificare l’onere relativamente alle do-mande di prestazione di esodo, finorapresentate dai datori di lavoro interessati,sia per la gestione dipendenti pubblici siaper la gestione dipendenti spettacolo esport.

In particolare, per quanto riguarda lagestione dipendenti pubblici, sono già stateerogate prestazioni per le Società VERI-TAS S.p.A., ALISEA S.p.A., ASVO S.p.A.,ACAM S.p.A., ACAM AMBIENTE S.p.A.,ACAM ACQUE S.p.A. e ITEA S.p.A., perun totale di 71 lavoratori.

Con riferimento, invece, alla gestionespettacolo e sport, le Società per le qualisono erogate le prestazioni sono RAI RA-DIO TELEVISIONE ITALIANA S.p.A. eRAI WAY S.p.A., per un totale di 18lavoratori che hanno cessato il rapporto dilavoro il 31 marzo scorso.

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ALLEGATO 2

5-00520 Valeria Valente: Verifiche sulla regolarità dei rapporti dilavoro nelle tenute agricole gestite da Roma Capitale in località

« Castel di Guido » e « Tenuta del Cavaliere ».

TESTO DELLA RISPOSTA

L’onorevole Valente – con l’atto disindacato in titolo – richiama l’attenzionedel Governo sulle modalità di gestione deirapporti di lavoro tra il Comune di Romae i lavoratori impiegati presso le aziendeagricole « Castel di Guido » e « Tenuta delCavaliere ».

Al riguardo, con particolare riferimentoall’azienda « Castel di Guido » faccio pre-sente che gli ispettori della competenteDirezione territoriale del lavoro di Romahanno effettuato una serie di incontri conil responsabile della Direzione Promozionee tutela qualità ambientale, istituita pressoil Dipartimento Tutela Ambientale e delVerde – Protezione Civile del Comune diRoma.

Dalla documentazione acquisita nelcorso dei predetti incontri, è emerso che –al 31 dicembre dello scorso anno – risul-tavano essere impiegati complessivamente29 lavoratori, di cui 17 a tempo determi-nato e 12 a tempo indeterminato. Questiultimi, in particolare, svolgono tutt’ora lapropria attività sulla base di contrattistipulati con il Comune di Roma per laquasi totalità nel periodo dal 1974 al 1980.

Per quanto riguarda invece i lavoratoria tempo determinato, dalle verifiche si-nora effettuate, è emerso che i relativicontratti di lavoro sono stati stipulati, nelcorso degli anni, sempre con gli stessisoggetti, sia pure con decorrenze diffe-renti.

Nel corso degli accertamenti – e piùprecisamente nello scorso mese di gennaio– alcuni lavoratori della tenuta di Casteldi Guido hanno presentato un esposto/denuncia presso gli uffici della Direzioneterritoriale del lavoro di Roma.

Conseguentemente – lo scorso 6 marzo– alcuni ispettori del lavoro hanno effet-tuato un accesso ispettivo presso l’aziendaagricola Castel di Guido, il cui esito potràessere definito una volta acquisiti e valu-tati i documenti richiesti al Comune diRoma.

In conclusione, faccio presente che ele-menti più puntuali in ordine alle questionisegnalate con il presente atto parlamen-tare, saranno disponibili solo a conclu-sione dei relativi accertamenti ad operadella Direzione territoriale del lavoro diRoma.

Giovedì 24 aprile 2014 — 61 — Commissione XI

ALLEGATO 3

7-00252 Bechis e altri: Sulla gestione dei fondi strutturali europei peril riequilibrio e la redistribuzione delle risorse dedicate alle politiche

attive del lavoro.

NUOVA FORMULAZIONE PROPOSTA

La XI Commissione,

premesso che:

i fondi strutturali sono strumentifinanziari gestiti dalla Commissione euro-pea per riequilibrare e redistribuire lerisorse all’interno del territorio europeo.La loro evoluzione è andata di pari passocon lo sviluppo delle priorità e degli obiet-tivi prefissati a livello comunitario. Nelcorso degli anni i fondi sono stati oggettodi riforme, anche rilevanti, che hannodefinito sempre più dettagliatamente gliobiettivi da conseguire, ma il loro scopoultimo e la relativa ratio sono rimastisempre il raggiungimento della coesioneeconomica e sociale di tutte le regionidell’Unione e la riduzione del divario traquelle più avanzate e quelle in ritardo disviluppo;

una gestione corretta delle risorse,una migliore governance dei progetti e unpiù efficace coordinamento nazionale sa-rebbero decisivi affinché le risorse inve-stite dispieghino reali benefici. A tal pro-posito le nuove regole varate dall’Unioneeuropea mirano a favorire una miglioregestione delle risorse e da quest’anno l’uti-lizzo dei fondi dovrà essere regolato daaccordi di partenariato concordati conBruxelles dai singoli Paesi membri. GliStati membri, insieme alle autorità locali,alle parti sociali e ai rappresentanti dellasocietà civile, dovranno definire priorità emodalità di impiego dei fondi e sottoporleal vaglio della Commissione;

i detti accordi di partenariato sonolo strumento previsto dal regolamento

(UE) n. 1303/2013 per stabilire la strategia(risultati attesi, priorità, metodi di inter-vento) di impiego dei fondi europei per ilperiodo di programmazione 2014-2020;

l’accordo finale, predisposto dalloStato membro e condiviso al suo interno,sarà approvato dalla Commissione euro-pea;

l’accordo di partenariato rappre-senta dunque il documento base per ifondi del quadro strategico comune (QSC),secondo quanto previsto dal regolamento(UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeoe del Consiglio del 17 dicembre 2013,recante disposizioni comuni sul Fondoeuropeo di sviluppo regionale, sul Fondosociale europeo, sul Fondo di coesione, sulFondo europeo agricolo per lo svilupporurale e sul Fondo europeo per gli affarimarittimi e la pesca e disposizioni generalisul Fondo europeo di sviluppo regionale,sul Fondo sociale europeo, sul Fondo dicoesione e sul Fondo europeo per gli affarimarittimi e la pesca, e che abroga ilregolamento (CE) n. 1083/2006 del Consi-glio;

l’accordo di partenariato è postoquindi alla base dell’accordo sulla pro-grammazione delle risorse finanziarie de-finite per tutti i Paesi dell’Unione dallaCommissione europea, nel mese di feb-braio 2013, in un apposito documentodenominato « Linee guida sui contenutidell’accordo di partenariato », per il pe-riodo 2014-2020 ove gli interventi di pro-grammazione per lo sviluppo rurale sonorivolti in forma innovativa a beneficio

Giovedì 24 aprile 2014 — 62 — Commissione XI

dell’integrazione con altre azioni sostenutedall’Unione europea;

il quadro strategico comune, decli-nato a livello degli Stati membri in uncontratto di partenariato con la Commis-sione, mira a riunire gli interventi deicinque fondi comunitari al fine di realiz-zare un forte coordinamento di tutte lepolitiche europee, indispensabile per l’at-tuazione della Strategia Europa 2020; ilnuovo approccio per l’utilizzo dei fondi delquadro strategico comune è volto a ga-rantire impatti economici, ambientali esociali di lunga durata. Infatti, il forteallineamento con le priorità politiche dellaStrategia Europa 2020, le condizionalitàmacroeconomiche ed ex ante, la concen-trazione tematica e gli incentivi legati alconseguimento di risultati attuano principiche si traducono concretamente in unaspesa più efficace. I fondi del quadrostrategico comune costituiranno quindiun’importante fonte d’investimento pub-blico e fungeranno da catalizzatore per lacrescita sostenibile e l’occupazione sup-portando gli investimenti in capitale fisicoe umano;

nel nostro Paese occorrerà per-tanto intervenire sulle criticità strutturalidel sistema economico italiano in rela-zione alla distanza del Paese e dei suoiterritori dai traguardi fissati nell’ambitodella Strategia Europa 2020 e della letturain termini di contesto macroeconomico erisposte di policy offerta dal programmanazionale di riforma;

è altresì evidente come nel nostroPaese la situazione occupazionale siadrammatica ed il perdurare della crisi,nonché la massiccia delocalizzazione dellaproduzione abbiano di fatto contribuito acreare un panorama industriale che oggi ècaratterizzato per oltre il 95 per cento dapiccole aziende con meno di 10 dipen-denti;

il 9 dicembre 2013 è stata presen-tata ai servizi della Commissione europeauna prima bozza di accordo di partena-riato per l’Italia per la nuova program-mazione dei fondi strutturali 2014-2020,

rispetto alla quale i servizi della Commis-sione hanno formulato rilievi ed osserva-zioni sia con riferimento agli obiettivi dipolicy sia in relazione all’analisi delleesigenze e agli obiettivi tematici indicatidal documento;

nel testo presentato e precisamentenell’obiettivo tematico 8 « Promuoverel’occupazione e sostenere la mobilità deilavoratori » si fa, tra l’altro, esplicito rife-rimento alle tematiche legate all’occupa-zione giovanile, ai lavoratori over 50, agliimmigrati, alle donne e ai disoccupati dilunga durata, attraverso un approccio cheappare migliorabile sotto il profilo dell’in-tegrazione tra i diversi obiettivi specifici,alla luce delle interrelazioni esistenti tra levarie problematiche;

gli obiettivi specifici individuati intale contesto prevedono la promozionedell’occupazione sostenibile e di qualità infavore di varie fasce di lavoratori, mentreappare necessario un intervento correttivosul piano della pianificazione degli inter-venti, al fine di programmare misure dicarattere strutturale che rilancino effetti-vamente il lavoro attraverso percorsi diinserimento, tutela, rilancio e riabilita-zione del lavoratore, che dovrà assurgere aperno centrale nell’ambito del sistema eco-nomico;

emerge dunque in tutta la suaimportanza la necessità di aggredire lacrisi ed i problemi occupazionali abban-donando l’approccio analitico dei feno-meni ed invece affrontando le criticità inmaniera strutturale; un tale approccioavrà ricadute positive su tutto il sistema;

a tal proposito, in Italia emerge datempo la necessità di provvedere alla ri-forma dei centri per l’impiego, la cuiorganizzazione risulta oramai obsoleta epriva di efficacia, al fine di potenziarne larete; interventi di carattere strutturale do-vrebbero, appunto, andare nella direzionedella modernizzazione del sistema di rac-colta della domanda e dell’offerta di la-voro così ponendo il nostro Paese incondizione di pervenire al rafforzamentodella rete europea di servizi per l’impiego(EURES);

Giovedì 24 aprile 2014 — 63 — Commissione XI

del pari vanno valorizzati e raffor-zati gli interventi previsti dall’obiettivotematico 9, « Inclusione sociale e lotta allapovertà » della bozza di accordo di par-tenariato in modo tale che essi non silimitino al solo sostegno dei soggetti incondizione disagiata, ma provvedano inmodo esplicito ad investimenti che vadanonella direzione dello stimolo al reinseri-mento, coniugando il carattere dell’assi-stenzialità con la spinta ad una realepartecipazione alla vita sociale e lavora-tiva;

allo stesso modo, occorrerà coglierel’occasione per poter assicurare un effi-cace sostegno anche sotto il profilo finan-ziario alle imprese sociali, garantendo lapresenza di stringenti criteri per la verificadella loro serietà sia sotto il profilo dellecompetenze del personale addetto, siasotto il profilo dell’assegnazione degli ap-palti e della rendicontazione delle risorseimpiegate, in modo da superare le criticitàriscontrate nel recente passato, preve-dendo altresì un rafforzamento dei con-trolli anche da parte della magistraturacontabile,

impegna il Governo:

a riconsiderare i contenuti dellabozza di accordo di partenariato di cui inpremessa, anche alla luce delle osserva-zioni formulate dai servizi della Commis-sione europea e, in questo contesto, arealizzare, nel quadro dei programmi ope-rativi per la programmazione 2014-2020,misure atte a:

a) garantire che le priorità strate-giche indicate nell’accordo si traducano inazioni concrete al fine di perseguire condecisione il raggiungimento degli obiettiviin materia di occupazione e di lotta allapovertà e all’esclusione sociale della Stra-tegia Europa 2020, privilegiando interventiin grado di determinare miglioramenti dicarattere strutturale;

b) rimodulare gli obiettivi strategiciposti alla base dell’utilizzo dei fondi strut-

turali sulla base di criteri che garantiscanopiena trasparenza ed efficienza nell’uti-lizzo delle risorse;

c) allineare la spesa relativa allepolitiche attive del lavoro alla media deiPaesi europei con il più alto tasso dioccupazione;

d) valorizzare e potenziare il ruolodei servizi per l’impiego, garantendo livelliessenziali delle prestazioni uniformi sul-l’intero territorio nazionale, anche in re-lazione all’attuazione della Garanzia per igiovani;

e) agevolare la conciliazione deitempi di vita e di lavoro e migliorare laproduttività anche attraverso lo sviluppodel telelavoro;

f) rafforzare gli interventi volti avalorizzare e qualificare il capitale umano,con particolare riferimento all’alternanzatra istruzione e lavoro, incentivando losviluppo delle forme contrattuali caratte-rizzate da contenuti formativi, promuo-vendo in questo ambito l’utilizzo di stageaziendali al termine del percorso di studi,utili quale percorso formativo e finalizzatiad un più agevole inserimento nel mondodel lavoro;

g) a porre in essere ogni misurautile a sostenere il sistema dell’impresasociale garantendo la presenza di adeguatistrumenti di verifica che assicurino insenso assoluto l’efficacia dell’azione e l’ot-timizzazione delle risorse impiegate;

h) porre in essere ogni azione utilea contrastare le discriminazioni sul lavoro,offrendo la più ampia tutela a tutti icittadini lavoratori senza distinzione disesso, razza, religione, orientamento ses-suale, identità di genere e condizione so-ciale, così come previsto dall’articolo 3della Carta costituzionale;

i) monitorare in modo costante etrasparente, con cadenza almeno seme-strale, la realizzazione delle azioni intra-prese tramite pubblicazione di ogni attivitàposta in essere sui siti internet delle am-ministrazioni pubbliche responsabili del-l’attuazione delle medesime azioni.

Giovedì 24 aprile 2014 — 64 — Commissione XI

ALLEGATO 4

Bechis e altri: Sulla gestione dei fondi strutturali europei per ilriequilibrio e la redistribuzione delle risorse dedicate alle politiche

attive del lavoro.

RISOLUZIONE APPROVATA

La XI Commissione,

premesso che:

i fondi strutturali sono strumentifinanziari gestiti dalla Commissione euro-pea per riequilibrare e redistribuire lerisorse all’interno del territorio europeo.La loro evoluzione è andata di pari passocon lo sviluppo delle priorità e degli obiet-tivi prefissati a livello comunitario. Nelcorso degli anni i fondi sono stati oggettodi riforme, anche rilevanti, che hannodefinito sempre più dettagliatamente gliobiettivi da conseguire, ma il loro scopoultimo e la relativa ratio sono rimastisempre il raggiungimento della coesioneeconomica e sociale di tutte le regionidell’Unione e la riduzione del divario traquelle più avanzate e quelle in ritardo disviluppo;

una gestione corretta delle risorse,una migliore governance dei progetti e unpiù efficace coordinamento nazionale sa-rebbero decisivi affinché le risorse inve-stite dispieghino reali benefici. A tal pro-posito le nuove regole varate dall’Unioneeuropea mirano a favorire una miglioregestione delle risorse e da quest’anno l’uti-lizzo dei fondi dovrà essere regolato daaccordi di partenariato concordati conBruxelles dai singoli Paesi membri. GliStati membri, insieme alle autorità locali,alle parti sociali e ai rappresentanti dellasocietà civile, dovranno definire priorità emodalità di impiego dei fondi e sottoporleal vaglio della Commissione;

i detti accordi di partenariato sonolo strumento previsto dal regolamento

(UE) n. 1303/2013 per stabilire la strategia(risultati attesi, priorità, metodi di inter-vento) per l’impiego dei fondi europei peril periodo di programmazione 2014-2020;

l’accordo finale, predisposto dalloStato membro e condiviso al suo interno,sarà approvato dalla Commissione euro-pea;

l’accordo di partenariato rappre-senta dunque il documento base per ifondi del quadro strategico comune (QSC),secondo quanto previsto dal regolamento(UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeoe del Consiglio del 17 dicembre 2013,recante disposizioni comuni sul Fondoeuropeo di sviluppo regionale, sul Fondosociale europeo, sul Fondo di coesione, sulFondo europeo agricolo per lo svilupporurale e sul Fondo europeo per gli affarimarittimi e la pesca e disposizioni generalisul Fondo europeo di sviluppo regionale,sul Fondo sociale europeo, sul Fondo dicoesione e sul Fondo europeo per gli affarimarittimi e la pesca, e che abroga ilregolamento (CE) n. 1083/2006 del Consi-glio;

l’accordo di partenariato è postoquindi alla base dell’accordo sulla pro-grammazione delle risorse finanziarie de-finite per tutti i Paesi dell’Unione dallaCommissione europea, nel mese di feb-braio 2013, in un apposito documentodenominato « Linee guida sui contenutidell’accordo di partenariato », per il pe-riodo 2014-2020 ove gli interventi di pro-grammazione per lo sviluppo rurale sonorivolti in forma innovativa a beneficio

Giovedì 24 aprile 2014 — 65 — Commissione XI

dell’integrazione con altre azioni sostenutedall’Unione europea;

il quadro strategico comune, decli-nato a livello degli Stati membri in uncontratto di partenariato con la Commis-sione, mira a riunire gli interventi deicinque fondi comunitari al fine di realiz-zare un forte coordinamento di tutte lepolitiche europee, indispensabile per l’at-tuazione della Strategia Europa 2020; ilnuovo approccio per l’utilizzo dei fondi delquadro strategico comune è volto a ga-rantire impatti economici, ambientali esociali di lunga durata. Infatti, il forteallineamento con le priorità politiche dellaStrategia Europa 2020, le condizionalitàmacroeconomiche ed ex ante, la concen-trazione tematica e gli incentivi legati alconseguimento di risultati attuano principiche si traducono concretamente in unaspesa più efficace. I fondi del quadrostrategico comune costituiranno quindiun’importante fonte d’investimento pub-blico e fungeranno da catalizzatore per lacrescita sostenibile e l’occupazione, sup-portando gli investimenti in capitale fisicoe umano;

nel nostro Paese occorrerà per-tanto intervenire sulle criticità strutturalidel sistema economico italiano in rela-zione alla distanza del Paese e dei suoiterritori dai traguardi fissati nell’ambitodella Strategia Europa 2020 e della letturain termini di contesto macroeconomico erisposte di policy offerta dal programmanazionale di riforma;

è altresì evidente come nel nostroPaese la situazione occupazionale siadrammatica ed il perdurare della crisi,nonché la massiccia delocalizzazione dellaproduzione abbiano di fatto contribuito acreare un panorama industriale che oggi ècaratterizzato per oltre il 95 per cento dapiccole aziende con meno di 10 dipen-denti;

il 9 dicembre 2013 è stata presen-tata ai servizi della Commissione europeauna prima bozza di accordo di partena-riato per l’Italia per la nuova program-mazione dei fondi strutturali 2014-2020,

rispetto alla quale i servizi della Commis-sione hanno formulato rilievi ed osserva-zioni sia con riferimento agli obiettivi dipolicy sia in relazione all’analisi delleesigenze e agli obiettivi tematici indicatidal documento;

nel testo presentato, e precisa-mente nell’obiettivo tematico 8, « Promuo-vere l’occupazione e sostenere la mobilitàdei lavoratori », si fa, tra l’altro, esplicitoriferimento alle tematiche legate all’occu-pazione giovanile, ai lavoratori over 50,agli immigrati, alle donne e ai disoccupatidi lunga durata, attraverso un approccioche appare migliorabile sotto il profilodell’integrazione tra i diversi obiettivi spe-cifici, alla luce delle interrelazioni esistentitra le varie problematiche;

gli obiettivi specifici individuati intale contesto prevedono la promozionedell’occupazione sostenibile e di qualità infavore di varie fasce di lavoratori, mentreappare necessario un intervento correttivosul piano della pianificazione degli inter-venti, al fine di programmare misure dicarattere strutturale che rilancino effetti-vamente il lavoro attraverso percorsi diinserimento, tutela, rilancio e riabilita-zione del lavoratore, che dovrà assurgere aperno centrale nell’ambito del sistema eco-nomico;

emerge dunque in tutta la suaimportanza la necessità di aggredire lacrisi e i problemi occupazionali abbando-nando l’approccio analitico dei fenomeni eaffrontando, invece, le criticità in manierastrutturale; un tale approccio avrà rica-dute positive su tutto il sistema;

a tale proposito, in Italia emerge datempo la necessità di provvedere alla ri-forma dei centri per l’impiego, la cuiorganizzazione risulta oramai obsoleta epriva di efficacia, al fine di potenziarne larete; interventi di carattere strutturale do-vrebbero, appunto, andare nella direzionedella modernizzazione del sistema di rac-colta della domanda e dell’offerta di la-voro così ponendo il nostro Paese incondizione di pervenire al rafforzamentodella rete europea di servizi per l’impiego(EURES);

Giovedì 24 aprile 2014 — 66 — Commissione XI

del pari vanno valorizzati e raffor-zati gli interventi previsti dall’obiettivotematico 9, « Inclusione sociale e lotta allapovertà », della bozza di accordo di par-tenariato in modo tale che essi non silimitino al solo sostegno dei soggetti incondizione disagiata, ma provvedano inmodo esplicito ad investimenti che vadanonella direzione dello stimolo al reinseri-mento, coniugando il carattere dell’assi-stenzialità con la spinta ad una realepartecipazione alla vita sociale e lavora-tiva;

allo stesso modo, occorrerà coglierel’occasione per poter assicurare un effi-cace sostegno anche sotto il profilo finan-ziario alle imprese sociali, garantendo lapresenza di stringenti criteri per la verificadella loro serietà sia sotto il profilo dellecompetenze del personale addetto, siasotto il profilo dell’assegnazione degli ap-palti e della rendicontazione delle risorseimpiegate, in modo da superare le criticitàriscontrate nel recente passato, preve-dendo altresì un rafforzamento dei con-trolli anche da parte della magistraturacontabile,

impegna il Governo:

a riconsiderare i contenuti dellabozza di accordo di partenariato di cui inpremessa, anche alla luce delle osserva-zioni formulate dai servizi della Commis-sione europea e, in questo contesto, arealizzare, nel quadro dei programmi ope-rativi per la programmazione 2014-2020,misure atte a:

a) garantire che le priorità strate-giche indicate nell’accordo si traducano inazioni concrete al fine di perseguire condecisione il raggiungimento degli obiettiviin materia di occupazione e di lotta allapovertà e all’esclusione sociale della Stra-tegia Europa 2020, privilegiando interventiin grado di determinare miglioramenti dicarattere strutturale;

b) rimodulare gli obiettivi strategiciposti alla base dell’utilizzo dei fondi strut-

turali sulla base di criteri che garantiscanopiena trasparenza ed efficienza nell’uti-lizzo delle risorse;

c) allineare la spesa relativa allepolitiche attive del lavoro alla media deiPaesi europei con il più alto tasso dioccupazione;

d) valorizzare e potenziare il ruolodei servizi per l’impiego, verificando chegli enti territoriali competenti assicurinolivelli essenziali delle prestazioni uniformisull’intero territorio nazionale, anche inrelazione all’attuazione della Garanzia peri giovani;

e) garantire che la struttura deiservizi pubblici per l’impiego e le risorsefinanziarie ad essi destinate siano ade-guate all’espletamento dei compiti loroattribuiti in ragione della partecipazionedell’Italia alla rete europea dei servizio perl’impiego (EURES);

f) agevolare la conciliazione deitempi di vita e di lavoro e migliorare laproduttività anche attraverso lo sviluppodel telelavoro;

g) rafforzare gli interventi volti avalorizzare e qualificare il capitale umano,con particolare riferimento all’alternanzatra istruzione e lavoro, incentivando losviluppo delle forme contrattuali caratte-rizzate da contenuti formativi, promuo-vendo in questo ambito l’utilizzo di stageaziendali al termine del percorso di studi,utili quale percorso formativo e finalizzatiad un più agevole inserimento nel mondodel lavoro;

h) a porre in essere ogni misurautile a sostenere il sistema dell’impresasociale garantendo la presenza di adeguatistrumenti di verifica che assicurino insenso assoluto l’efficacia dell’azione e l’ot-timizzazione delle risorse impiegate;

i) porre in essere ogni azione utilea contrastare le discriminazioni sul lavoro,offrendo la più ampia tutela a tutti icittadini lavoratori senza distinzione disesso, razza, religione, orientamento ses-

Giovedì 24 aprile 2014 — 67 — Commissione XI

suale, identità di genere e condizione so-ciale, così come previsto dall’articolo 3della Carta costituzionale;

l) monitorare in modo costante etrasparente, con cadenza almeno seme-strale, la realizzazione delle azioni intra-prese tramite pubblicazione di ogni attività

posta in essere sui siti internet delle am-ministrazioni pubbliche responsabili del-l’attuazione delle medesime azioni.

(8-00054) « Bechis, Chimienti, Rizzetto,Rostellato, Baldassarre, Ci-prini, Cominardi, Tripiedi ».

Giovedì 24 aprile 2014 — 68 — Commissione XI

ALLEGATO 5

Disposizioni in materia di ricongiunzione pensionistica(C. 225 Fedriga e C. 929 Gnecchi).

NUOVO TESTO UNIFICATO ELABORATO DAL COMITATORISTRETTO ADOTTATO COME TESTO BASE

Disposizioni in materia di ricongiunzione pensionistica, di requisiti diaccesso delle lavoratrici al trattamento pensionistico e di pensione

supplementare.

ART. 1.

(Disposizioni in materia di ricongiunzionedei contributi pensionistici).

1. I commi 12-septies, 12-octies e 12-novies dell’articolo 12 del decreto-legge 31maggio 2010, n. 78, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122,sono abrogati e le disposizioni da essiabrogate riacquistano efficacia dal 1o lu-glio 2010 nel testo vigente il giorno ante-cedente alla data di entrata in vigore dellacitata legge 30 luglio 2010, n. 122.

2. In favore di tutti i soggetti iscritti aifondi esclusivi o sostitutivi e agli ex fondispeciali di previdenza che dal 1o luglio2010 hanno avviato o completato proce-dure di ricongiunzione o di trasferimentooneroso verso il Fondo pensioni lavoratoridipendenti, anche se titolari di trattamentopensionistico, l’Istituto nazionale dellaprevidenza sociale, entro dodici mesi dalladata di entrata in vigore della presentelegge, provvede al rimborso degli oneri diriserva matematica già versati.

3. Il comma 12-undecies dell’articolo 12del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,convertito, con modificazioni, dalla legge30 luglio 2010, n. 122, è abrogato e ledisposizioni da esso abrogate riacquistanoefficacia dal 31 luglio 2010 nel testo vi-gente il giorno antecedente alla data dientrata in vigore della citata legge 30 luglio2010, n. 122.

4. I soggetti iscritti a due o più formedi assicurazione generale obbligatoria perl’invalidità, la vecchiaia e i superstiti, diseguito denominata « AGO », dei lavoratoridipendenti o autonomi e degli iscritti allagestione separata di cui all’articolo 2,comma 26, della legge 8 agosto 1995,n. 335, e alle forme sostitutive ed esclusivedella medesima che, con effetto dal 1o

luglio 2010, hanno presentato domanda dipensione in totalizzazione ai sensi deldecreto legislativo 2 febbraio 2006, n. 42,anche se già titolari di trattamento pen-sionistico, entro dodici mesi dalla data dientrata in vigore della presente legge pos-sono, previa rinuncia alla domanda o allapensione in totalizzazione, chiedere la ri-liquidazione del trattamento pensionisticodalla decorrenza originaria previo trasfe-rimento o ricongiunzione gratuiti dei pe-riodi, qualora riammessi ai sensi del pre-sente comma, verso il regime generaledell’AGO.

5. Fatti salvi la gratuità della ricon-giunzione dei contributi e il trasferimentodella posizione assicurativa da fondi so-stitutivi, esonerativi od esclusivi versol’INPS, l’importo della pensione maturatache è erogata dall’INPS secondo le regoledei medesimi fondi, deve essere pari al-l’importo che l’interessato avrebbe matu-rato versando tutti i contributi al Fondopensioni lavoratori dipendenti dell’AGO.Fermo restando quanto previsto dal primo

Giovedì 24 aprile 2014 — 69 — Commissione XI

periodo, l’importo della pensione non puòcomunque essere superiore a quello chel’interessato avrebbe maturato versandotutti i contributi all’ultimo fondo di pro-venienza.

ART. 2.

(Disposizioni in materiadi requisiti pensionistici).

1. Per gli iscritti all’INPS e per gliiscritti all’ex Istituto nazionale di previ-denza per i dipendenti dell’amministra-zione pubblica (INPDAP) si applicano imedesimi requisiti per la pensione di vec-chiaia e per la pensione di anzianità. Inattesa della definitiva progressiva omoge-neizzazione dei requisiti per la pensione divecchiaia delle lavoratrici pubbliche e pri-vate prevista, a partire dal 1o gennaio2018, dall’articolo 24, comma 6, del de-creto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 22dicembre 2011, n. 214, a decorrere dalladata di entrata in vigore della presentelegge alle lavoratrici dipendenti iscritte aifondi esclusivi, alle lavoratrici autonomeiscritte all’AGO nonché alle lavoratriciiscritte alla gestione separata di cui all’ar-ticolo 2, comma 26, della legge 8 agosto1995, n. 335, fatte salve eventuali specifi-cità più favorevoli di settore, è consentito

l’accesso al pensionamento con gli stessirequisiti previsti per le lavoratrici dipen-denti private di cui al citato articolo 24,comma 6, lettera a), del decreto-leggen. 201 del 2011, convertito, con modifica-zioni, dalla legge n. 214 del 2011.

ART. 3.

(Disposizioni in materiadi pensione supplementare).

1. Dopo l’articolo 6 del decreto legisla-tivo 2 febbraio 2006, n. 42, è inserito ilseguente:

« ART. 6-bis. – (Pensione supplemen-tare). – 1. Tutti i contributi che non sonoutilizzati per il calcolo della pensionepossono costituire, a domanda, una pen-sione supplementare, calcolata con il si-stema contributivo, erogata dal fondo incui sono stati versati, indipendentementedal fondo che ha liquidato la pensione,compresi l’assicurazione generale obbliga-toria, i fondi sostitutivi, esclusivi o esone-rativi, nonché le associazioni e le fonda-zioni di cui al decreto legislativo 30 giugno1994, n. 509, e al decreto legislativo 10febbraio 1996, n. 103. La facoltà di cui alpresente articolo è concessa alle medesimecondizioni, ove compatibili, previste dal-l’articolo 5 della legge 12 agosto 1962,n. 1338, e successive modificazioni ».

Giovedì 24 aprile 2014 — 70 — Commissione XI

COMMISSIONE PARLAMENTAREper l’attuazione del federalismo fiscale

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decretolegislativo 23 giugno 2011, n. 118, in materia di armonizzazione dei sistemi contabili edegli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi. Atto n. 92(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 73

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente Giancarlo GIORGETTI. – In-terviene il sottosegretario di Stato per l’eco-nomia e le finanze, Enrico Zanetti.

La seduta comincia alle 8.05.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni

integrative e correttive del decreto legislativo 23

giugno 2011, n. 118, in materia di armonizzazione

dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle

regioni, degli enti locali e dei loro organismi.

Atto n. 92.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delloschema di decreto legislativo in oggetto.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in-forma che la relatrice Zanoni ha comu-nicato di essere impossibilitata a prendereparte alla seduta odierna. Dà quindi laparola all’altro relatore, senatore Mandelli.

Il senatore Andrea MANDELLI, rela-tore, illustra il contenuto dello schema didecreto legislativo in esame, recante mo-difiche ed integrazioni del decreto legisla-tivo 23 giugno 2011, n. 118, emanato inattuazione della legge n. 42 del 2009. Pre-cisa innanzitutto che lo schema propone,in particolare, l’entrata in vigore al 1o

gennaio 2015 delle disposizioni di cuititolo I del decreto stesso, relative aiprincipi contabili generali per le regioni egli enti locali.

Lo schema si propone di armonizzare isistemi contabili degli enti territoriali e deiloro organismi, dopo la fase di sperimen-tazione iniziata il 1o gennaio 2012 e cheterminerà il 31 dicembre 2014. Ciò ènecessario per potere leggere, confrontaree aggregare i dati di bilancio di tutte leamministrazioni pubbliche e degli entiterritoriali. È necessario disporre di omo-geneità nelle regole di formulazione, inquanto l’uniformità di redazione dei bi-lanci è necessaria anche ai fini del loroconsolidamento nel conto dello Stato. Sot-tolinea come i diversi enti dovranno uti-lizzare le stesse metodologie e criteri con-tabili per potere avere informazioni ne-cessarie al coordinamento della finanza

Giovedì 24 aprile 2014 — 71 — Commissione bicamerale

pubblica e alle verifiche del rispetto dellevigenti norme europee in materia, nonchéper garantirne la trasparenza dei bilanci ela eventuale responsabilità.

Ricorda coma l’assenza di un’armoniz-zazione contabile ha portato a una serie diproblemi, non ultimo, la difficoltà di leg-gere con compiutezza l’ammontare deidebiti commerciali della P.A. nei confrontidelle imprese, ma anche quello di classi-ficare i « residui », sia attivi che passivi,ovvero le entrate derivanti da trasferi-menti della Unione europea.

Tale esigenza di armonizzazione deibilanci è stata posta altresì dalla nuovalegge di contabilità del 2009, la legge 196,che ha avviato la riforma contabile nazio-nale e degli enti territoriali.

Le modifiche recate dallo schema inesame propongono di porre rimedio allediverse carenze riscontrate dalla applica-zione sperimentale del decreto legislativo118 del 2011, soprattutto in sede di coor-dinamento della finanza pubblica e diconsolidamento di tutti i conti pubblicinazionali. Qualità ed efficacia del processodi monitoraggio, ai fini del consolida-mento, sono gli obiettivi delle novelle pro-poste dallo schema di decreto in esame.

Il sistema di classificazione delle voci edelle missioni di bilancio è molto artico-lato e lo schema di decreto entra neldettaglio delle procedure e delle forme diripartizione. Infatti l’atto in esame è com-posto da ben 758 pagine dove, oltre allarelazione illustrativa e alle modifiche nor-mative, sono presenti gli allegati concer-nenti le procedure di programmazioneeconomica e di redazione dei bilanci pre-ventivi degli enti territoriali.

Ricorda che, a causa delle modificheal sistema di imposizione fiscale sugliimmobili, gli enti locali vedono aumen-tare la quota di imposte proprie e ri-durre le quote di trasferimento da partedello Stato. Pertanto ritiene necessarioavere una lettura comune degli « statipatrimoniali » dei comuni, anche ai finidi una valorizzazione degli stessi ovveroin prospettiva di un piano di dismissioniai fini della riduzione del debito pub-blico. Inoltre occorre tenere conto che vi

è una serie di soggetti che contribuisconoal bilancio di un ente territoriale, cosìcome al suo stato patrimoniale, ad esem-pio società controllate o partecipate.

Ritiene pertanto necessaria una ri-forma del sistema di classificazione con-tabile che possa aiutare il Paese, nel suocomplesso, a crescere, considerando chel’obiettivo del 60 per cento del rapportodebito/PIL previsto dalle regole comunita-rie, vedrà un preciso percorso cui do-vranno contribuire sia lo Stato che gli entiterritoriali.

Analizzando in dettaglio il contenuto,precisa che lo schema di decreto è com-posto di tre articoli: l’articolo 1, che in-tegra e rettifica il decreto legislativo n. 118del 2011, prevedendo l’adeguamento deltitolo I ai risultati della sperimentazionemenzionata. Viene inserito un nuovo titoloIII di disciplina dell’ordinamento contabiledelle Regioni a statuto ordinario. Perquanto attiene alle Regioni a statuto spe-ciale e alle province autonome di Trento edi Bolzano e agli enti locali in esse ubicatisi prevede che alla decorrenza e allemodalità di applicazione delle disposizionicontenute nel decreto n. 118 si provvedacon le procedure previste dalla legge n. 42.

L’articolo 1 dispone inoltre l’inseri-mento del titolo IV, riguardante l’ade-guamento del testo unico degli enti locali(decreto legislativo n. 267/2000) alle di-sposizioni del decreto n. 118, nonché ladefinizione di debito degli enti territo-riali, la disciplina riguardante la pubbli-cazione dei bilanci e l’abrogazione delledisposizioni incompatibili quali, ad esem-pio, il decreto legislativo n. 76 del 2000(riguardante l’ordinamento contabile delleregioni) o gli schemi di bilancio degli entilocali, previsti dal decreto del Presidentedella Repubblica n. 194 del 1996. Infinecon il titolo V, riguardante la disciplinadella sperimentazione e delle disposizionifinali e transitorie, sono state riproposte– nel medesimo contenuto – quelle di-sposizioni presenti nel vigente titolo III, ilcui « slittamento » al titolo V è statodeterminato dalla necessità di inserire inuovi titoli III e IV.

Giovedì 24 aprile 2014 — 72 — Commissione bicamerale

L’articolo 2 include nel decreto legisla-tivo n. 118 i nuovi 14 allegati richiestidall’attuazione della riforma prevista daltitolo I nonché talune modifiche degliallegati esistenti. Da ultimo, l’articolo 3reca la norma finale in base a cui non sidebbono produrre nuovi o maggiori oneriper la finanza pubblica.

Sottolinea che, al di là di sottili diffe-renziazioni che pure ci sono state in sededi Conferenza unificata, si sia giunti ad untesto che è certamente condivisibile, untesto piuttosto articolato e che dovrà ve-dere tanti attori impegnati in una rigidaapplicazione, alla quale conseguirà mag-giore trasparenza per i conti pubblici emagari anche maggiore comprensione daparte dei severi controllori in sede europeadelle nostre scritture contabili. Auspica,pertanto, l’approvazione dello schema inesame per una rapida adozione del de-creto legislativo correttivo da parte delGoverno.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, av-verte che il Governo si riserva di interve-nire in sede di replica.

Maria Cecilia GUERRA (PD) chiede alGoverno se siano disponibili gli esiti dellasperimentazione e una loro analisi. Lerisulta infatti che tale sperimentazioneabbia posto rilevanti problemi ad alcunienti, mentre in altri ha sortito esiti posi-tivi.

Roger DE MENECH (PD), alla lucedell’esperienza quale sindaco di un co-mune che ha partecipato alla sperimenta-zione, sottolinea come questa esperienzaabbia tra gli obiettivi primari quello delcontenimento del debito, attraverso l’ana-lisi e la gestione dei residui, soprattuttoquelli attivi, in quanto quegli enti chehanno avuto un riscontro positivo si sonotrovati a beneficiare di plusvalenze posi-tive, che sarebbe bene poter utilizzare,

quale forma premiale, in deroga ai limitidel patto di stabilità; quegli enti il cuirisultato ha evidenziato plusvalenze nega-tive hanno invece potuto finalmente pren-dere atto della loro reale situazione. Alfine di aver contezza delle esperienzematurate auspica un confronto con i varienti « sperimentali », suddividendoli tutta-via per fasce demografiche, in quanto lagrande città e il comune di 1.000 abitantihanno sicuramente avuto esperienze e ma-turato competenze diverse.

Giovanni PAGLIA (SEL) chiede se, allaluce della sperimentazione, sia disponibileuna stima degli incrementi del debito odegli avanzi di bilancio.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ri-corda che i dati contabili effettivi sonoimportanti anche ai fini dei rilevamentiEurostat che, allo stato, sono svolti solocon metodo statistico. Sottolinea come unatale rivoluzione del sistema contabile deglienti territoriali generi inequivocabilmenteproblemi in merito alla tempestiva forma-zione del personale preposto, che si trovaa doversi confrontare con nuovi sistemicontabili, che dovranno essere applicatidal 1o gennaio 2015.

Ricorda che al termine della seduta èconvocato l’Ufficio di Presidenza dellaCommissione, integrato dai rappresentantidei gruppi, nel quale sarà definito il ca-lendario dei lavori per il seguito dell’esamedello schema di decreto.

Nessun altro chiedendo di intervenirerinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 8.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle8.20 alle 8.25.

Giovedì 24 aprile 2014 — 73 — Commissione bicamerale

COMMISSIONE PARLAMENTARE

per l’indirizzo generale e la vigilanzadei servizi radiotelevisivi

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 74

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 24 aprile 2014. – Presidenza delpresidente Roberto FICO.

L’ufficio di presidenza, integrato dairappresentanti dei gruppi, si è riunitodalle 8.35 alle 9.40.

Giovedì 24 aprile 2014 — 74 — Commissione bicamerale

COMMISSIONE PARLAMENTARE

di inchiesta sui fenomeni della contraffazione,della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo

S O M M A R I O

Elezione del Presidente, dei Vicepresidenti e dei Segretari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

Giovedì 24 aprile 2014. — Presidenza delpresidente provvisorio Filippo GALLI-NELLA.

La seduta comincia alle 9.

Elezione del Presidente, dei Vicepresidenti

e dei Segretari.

Filippo GALLINELLA, presidente, con-statata la palese mancanza del numerolegale e apprezzate le circostanze, si ri-serva di riferire al Presidente della Ca-mera, al quale spetta la decisione in me-rito, per la fissazione della data dellaprossima convocazione.

La seduta termina alle 9.10.

Giovedì 24 aprile 2014 — 75 — Commissione di inchiesta

INDICE GENERALE

COMITATO PER LA LEGISLAZIONE

ESAME AI SENSI DELL’ARTICOLO 96-BIS, COMMA 1, DEL REGOLAMENTO:

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 marzo 2014, n. 25, recantemisure urgenti per l’avvalimento dei soggetti terzi per l’esercizio dell’attività di vigilanzadella Banca d’Italia. C. 2309 Governo, approvato dal Senato (Parere alla Commissione VI)(Esame e conclusione – Parere senza condizioni né osservazioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

COMMISSIONI RIUNITE (III e IV Camera e 3a e 4a Senato)

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI:

Sulla questione dei due fucilieri « marò » appartenenti al Reggimento della Marina militare« Brigata San Marco » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

II Giustizia

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 831 Amici, C. 892 Centemero, C.1053 Moretti, C. 1288 Bonafede, C. 1938 Di Lello e C. 2200 Di Salvo, recanti modificheall’articolo 3 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia di presupposti per ladomanda di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, di RiccardoRosetti, magistrato presso la prima sezione civile del Tribunale di Roma . . . . . . . . . . . . . . 6

SEDE REFERENTE:

Modifiche agli articoli 438 e 442 del codice di procedura penale. Inapplicabilità del giudizioabbreviato ai delitti puniti con la pena dell’ergastolo. C. 1129 Molteni (Seguito dell’esamee rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Introduzione dell’articolo 372-bis del codice penale, concernente il reato di depistaggio. C. 559Bolognesi (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

Disposizioni concernenti la determinazione e il risarcimento del danno non patrimoniale. C.1063 Bonafede (Seguito dell’esame e rinvio – Costituzione di un Comitato ristretto) . . . . 7

III Affari esteri e comunitari

AUDIZIONI INFORMALI:

Nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 2280, approvato dal Senato, recante « Ratificaed esecuzione dell’Accordo sulla creazione del blocco funzionale dello spazio aereo BlueMed tra la Repubblica italiana, la Repubblica di Cipro, la Repubblica ellenica e laRepubblica di Malta, fatto a Limassol il 12 ottobre 2012 ».

Audizione informale di rappresentanti dell’ENAV e dell’ENAC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Giovedì 24 aprile 2014 — 76 — Indice Generale

IV Difesa

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente il piano annuale di gestione del patrimonioabitativo della Difesa per gli anni 2012 e 2013. Atto n. 91 (Seguito dell’esame, ai sensidell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole conosservazioni e con una condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

ALLEGATO 1 (Nuova proposta di parere presentata dal relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

ALLEGATO 2 (Proposta alternativa di parere presentata dal deputato Artini) . . . . . . . . . . . . . . . . 15

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17

Sui lavori della Commissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

V Bilancio, tesoro e programmazione

INTERROGAZIONI:

5-02182 Liuzzi: Sul Comitato permanente di consulenza globale e di garanzia per leprivatizzazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

ALLEGATO (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

SEDE CONSULTIVA:

Ratifica ed esecuzione dello scambio di Note tra la Repubblica italiana e l’Istitutointernazionale per l’unificazione del diritto privato (UNIDROIT) modificativo dell’articolo1 dell’Accordo di sede tra l’Italia e l’UNIDROIT del 20 luglio 1967, come emendato conscambio di Note del 5-9 giugno 1995, fatto a Roma il 21 dicembre 2012. C. 2099 Governo(Parere alla III Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole concondizione volta a garantire il rispetto dell’articolo 81 della Costituzione) . . . . . . . . . . . . . . . . 20

Ratifica ed esecuzione del Protocollo aggiuntivo e dello Scambio di Lettere recanti modifichealla Convenzione tra Italia e Lussemburgo intesa ad evitare le doppie imposizioni inmateria di imposte sul reddito e sul patrimonio ed a prevenire la frode e l’evasione fiscale,con Protocollo, del 3 giugno 1981, fatti a Lussemburgo il 21 giugno 2012. C. 2082 Governo(Parere alla III Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . 21

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 21

VOTAZIONE PER LA FORMAZIONE DELL’ELENCO DI DIECI NOMINATIVI AI FINI DELLACOSTITUZIONE DELL’UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO:

Votazione ai sensi dell’articolo 16, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, relativoall’istituzione dell’Ufficio parlamentare di bilancio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

VOTAZIONE PER LA FORMAZIONE DELL’ELENCO DI DIECI NOMINATIVI AI FINI DELLACOSTITUZIONE DELL’UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO:

Votazione ai sensi dell’articolo 16, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 243, relativoall’istituzione dell’Ufficio parlamentare di bilancio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

VII Cultura, scienza e istruzione

INTERROGAZIONI:

5-00760 Carocci: Sui bisogni educativi speciali (BES) degli alunni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30

5-01308 Bossa: Sulla situazione di Villa d’Elboeuf di Portici (NA) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

5-02389 Manzi: Sulle sezioni dei licei ad indirizzo sportivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33

5-02473 Palmieri: Sul concorso pubblico per il reclutamento di dirigenti scolastici inLombardia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27

ALLEGATO 4 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

Giovedì 24 aprile 2014 — 77 — Indice Generale

5-02500 Vacca: Sulla riduzione di un anno del percorso formativo quinquennale della scuolasecondaria di secondo grado . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28

ALLEGATO 5 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche alla disciplina in materia di contributi universitari. C. 1159 Vacca . . . . . . . . . . . . . 28

AUDIZIONI:

Seguito dell’audizione del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, senatriceStefania Giannini, sulle linee programmatiche del suo dicastero (Svolgimento, ai sensidell’articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

AUDIZIONI INFORMALI:

Nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante disposizioni per la diffusione del librosu qualsiasi supporto e per la promozione della lettura (C. 1504 Giancarlo Giordano),audizione del prof. Maurizio Lancia, responsabile Ufficio reti e sistemi informativi e dellaBiblioteca Centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del prof. Roberto Delle Donne,coordinatore Open Access CRUI, e del prof. Gino Roncaglia, consulente RAI Educationale docente dell’Università della Tuscia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29

VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici

DELIBERAZIONE DI RILIEVI:

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienzaenergetica, che modifica le direttive 2009/1257/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive2004/8/CE e 2006/32/CE (esame atto n. 90 – rel. Mazzoli) Schema di accordo dipartenariato per l’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei nel periodo diprogrammazione 2014-2020. Atto n. 90 (Rilievi alla X Commissione) (Esame, ai sensidell’articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

Sulla pubblicità dei lavori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47

5-02686 De Rosa: Iniziative urgenti per scongiurare i rischi, anche di carattere finanziario,connessi alla realizzazione di talune opere infrastrutturali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50

5-02687 Pastorelli: Iniziative urgenti per la messa in sicurezza e la bonifica della galleriaTescino situata sulla SS. 79-bis Ternana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

INTERROGAZIONI:

5-01345 De Micheli: Sulla gestione dell’autostrada A21 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

XI Lavoro pubblico e privato

INTERROGAZIONI:

5-02605 Albanella: Applicazione delle disposizioni dell’articolo 4 della legge n. 92 del 2012,in materia di incentivi all’esodo dei lavoratori più anziani, ai lavoratori iscritti alle gestioniprevidenziali ex INPDAP ed ex ENPALS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

5-00520 Valeria Valente: Verifiche sulla regolarità dei rapporti di lavoro nelle tenute agricolegestite da Roma Capitale in località « Castel di Guido » e « Tenuta del Cavaliere » . . . . . 56

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61

RISOLUZIONI:

7-00252 Bechis e altri: Sulla gestione dei fondi strutturali europei per il riequilibrio e laredistribuzione delle risorse dedicate alle politiche attive del lavoro (Seguito delladiscussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00054) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

ALLEGATO 3 (Nuova formulazione proposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

ALLEGATO 4 (Risoluzione approvata) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

Giovedì 24 aprile 2014 — 78 — Indice Generale

SEDE REFERENTE:

Disposizioni in materia di ricongiunzione pensionistica. C. 225 Fedriga e C. 929 Gnecchi(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione del testo base) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

ALLEGATO 5 (Nuovo testo unificato elaborato dal Comitato ristretto adottato come testo base) . 69

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 59

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni in materia di collocamento al lavoro dei centralinisti telefonici e degli operatoridella comunicazione minorati della vista. C. 435 Mongiello, C. 1708 Di Gioia, C. 1779Gribaudo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’ATTUAZIONE DEL FEDERALISMOFISCALE

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decretolegislativo 23 giugno 2011, n. 118, in materia di armonizzazione dei sistemi contabili edegli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi. Atto n. 92(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 73

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’INDIRIZZO GENERALE E LA VIGI-LANZA DEI SERVIZI RADIOTELEVISIVI

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 74

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUI FENOMENI DELLACONTRAFFAZIONE, DELLA PIRATERIA IN CAMPO COMMERCIALE E DELCOMMERCIO ABUSIVO

Elezione del Presidente, dei Vicepresidenti e dei Segretari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75

Giovedì 24 aprile 2014 — 79 — Indice Generale

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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