La Voce del Popolo 2011 46

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Ǥ ǣ Dz ° ǯ dz Ǥ Mentre lo sguardo dei bresciani è ancora rivolto alla missione di Kiremba in Burundi e alla sorte di suor Lucrezia Manic, Francesco Bazzani e della pontogliese suor Carla Brianza, oltre che agli interrogativi che suscita questa immane tragedia, arrivano sui giornali le notizie dell’arresto del politico bresciano Franco Nicoli Cristiani, vice presidente del Consiglio regionale lombardo. Nicoli Cristiani, 68 anni, esponente di spicco del Pdl, nativo di Breno, più volte consigliere regionale e assessore è stato fermato per presunte tangenti in merito allo ǯ /$ 92&( '(/ 3232/2 smaltimento di rifiuti. Un nuovo terremoto, un brivido di amarezza che entra con prepotenza nelle vene della convivenza civile bresciana proprio in un tempo dove pare che gli interrogativi sul futuro di Brescia siano un’urgenza, una necessità da indagare a causa di una crisi che non è solo economica, ma soprattutto a causa di un cambiamento sociale che esige una rinnovata credibilità della classe dirigente per guidare con nuova responsabilità la nostra città. Da un lato, quindi, Kiremba. Dall’altro l’arresto di Nicoli Cristiani. Due fatti oggettivamente e completamente diversi. Li unisce solo lo sconcerto, la forza d’impatto e il senso di smarrimento che entrambi hanno provocato nei bresciani. L’uno per l’assurdità della violenza e il dolore per la morte di due missionari, l’altro perché ancora una volta il volto bello della politica come misura alta della carità sembra deturpato dai fatti che speriamo la magistratura chiarisca al più presto. Questa la cronaca. A margine, a mio parere, due riflessioni che, in qualche modo, cercano di dire come la nostra Chiesa si ponga ancora una volta davanti alle sfide della storia. Le prendo dalle parole del vescovo Luciano a margine di una chiacchierata con alcuni giornalisti. “Il contributo specifico che la comunità cristiana dà alla società – ha detto Monari – è di due tipi: anzitutto la necessità di vivere la vita con gratuità, in secondo luogo, la logica del perdono davanti al peccato degli uomini”. L’amore oblativo, lo stile di una vita donata, che ancora una volta abbiamo visto nel martirio dei nostri missionari in Burundi, ricorda ai bresciani che donare la vita è un’esigenza del Vangelo e che se vogliamo “ritrovarci” dobbiamo avere il coraggio di “perderci”. Kiremba che è per noi il simbolo della passione della nostra Chiesa per il Vangelo che arriva fino ai confini della terra, oggi bagnata dal sangue di suor Lucrezia e di Francesco, ritorna su Brescia richiamandola a spendersi fedelmente e con generosità in ogni contesto ecclesiale, sociale, politico, economico. Solo così queste morti non saranno vane. C’è poi il perdono. È il modo che Gesù ci ha donato per dirci che il male, l’egoismo, il tradimento, la corruzione non possono essere l’ultima parola sul nostro vivere individuale e sociale. Laddove c’è stato il male, fosse anche nella politica, ripartire dalla giustizia e dal perdono permette al nostro cuore di non smarrirsi, ma di continuare a sperare. ǤǤ ǡ Ǥ Ǥ Ǥ Nei boschi incantati delle favole cavalieri senza macchia e senza paura conducevano le loro imprese avventurose al- la ricerca del bene difficile, lottando contro il male facile. I bambini di un tempo (ancora non “assediati” da telefonini e computer) sognavano di poterli imitare. Nella pienezza dei tempi, volendo mandare suo Figlio a com- piere l’opera della Redenzione, Dio ha preparato per lui una madre senza macchia, tutta pura, senza ombra di peccato. È il mistero dell’Immacolata, che ci può ben accompagnare in questo Avvento. Non si tratta di favole o di miti: è l’Amore gra- tuito di Dio che salva, chiama, accompagna i suoi figli. Possano i bambini e gli adulti di oggi guardare spesso a questa “stel- la”, che sempre risplende sull’orizzonte della storia umana. “Segno di sicura speranza e di consolazione” (cfr. Concilio Vaticano II), la Tota pul- chra sostenga, specialmente i genitori e gli altri educatori, a vivere e tra- smettere il gusto del bene, talora difficile, contro il male, spesso facile, per poterci presentare un giorno “santi e immacolati” al cospetto del suo Figlio. Università. Brescia scopre la “Cattolica 2” Valgrigna. L’unione fa la forza? Sembrerebbe di sì Artigiani bresciani. L’orgoglio della fatica contro la crisi Corioni: “Cambio mister se non ha la situazione in mano” ǤǤǤ Ǧ Ǧ ǤǤ Ȁ ȋǤ Ǥ ȀȀ λ Ȍ Ǥǡ ǡ ȋȌ Ǧ ǤǤ La Caritas a Roma. Opere parlanti, segno di Cristo Shirin Ebadi. Essere donna nel mondo islamico

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Il sangue di Kiremba - Il ferimento di suor Carla Brianza e la morte di suor Lucrezia Manic e Francesco Bazzani in Burundi hanno suscitato grande cordoglio non solo a Brescia.

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  • Mentre lo sguardo dei bresciani ancora rivolto alla missione di Kiremba in Burundi e alla sorte di suor Lucrezia Manic, Francesco Bazzani e della pontogliese suor Carla Brianza, oltre che agli interrogativi che suscita questa immane tragedia, arrivano sui giornali le notizie dellarresto del politico bresciano Franco Nicoli Cristiani, vice presidente del Consiglio regionale lombardo. Nicoli Cristiani, 68 anni, esponente di spicco del Pdl, nativo di Breno, pi volte consigliere regionale e assessore stato fermato per presunte tangenti in merito allo

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    smaltimento di rifiuti. Un nuovo terremoto, un brivido di amarezza che entra con prepotenza nelle vene della convivenza civile bresciana proprio in un tempo dove pare che gli interrogativi sul futuro di Brescia siano unurgenza, una necessit da indagare a causa di una crisi che non solo economica, ma soprattutto a causa di un cambiamento sociale che esige una rinnovata credibilit della classe dirigente per guidare con nuova responsabilit la nostra citt. Da un lato, quindi, Kiremba. Dallaltro larresto di Nicoli Cristiani. Due fatti oggettivamente e completamente diversi. Li unisce solo lo sconcerto, la forza dimpatto e il senso di smarrimento che entrambi hanno provocato nei bresciani. Luno per lassurdit della violenza e il dolore per la morte di due missionari, laltro perch ancora

    una volta il volto bello della politica come misura alta della carit sembra deturpato dai fatti che speriamo la magistratura chiarisca al pi presto. Questa la cronaca. A margine, a mio parere, due riflessioni che, in qualche modo, cercano di dire come la nostra Chiesa si ponga ancora una volta davanti alle sfide della storia. Le prendo dalle parole del vescovo Luciano a margine di una chiacchierata con alcuni giornalisti. Il contributo specifico che la comunit cristiana d alla societ ha detto Monari di due tipi: anzitutto la necessit di vivere la vita con gratuit, in secondo luogo, la logica del perdono davanti al peccato degli uomini. Lamore oblativo, lo stile di una vita donata, che ancora una volta abbiamo visto nel martirio dei nostri missionari in Burundi, ricorda ai bresciani che donare

    la vita unesigenza del Vangelo e che se vogliamo ritrovarci dobbiamo avere il coraggio di perderci. Kiremba che per noi il simbolo della passione della nostra Chiesa per il Vangelo che arriva fino ai confini della terra, oggi bagnata dal sangue di suor Lucrezia e di Francesco, ritorna su Brescia richiamandola a spendersi fedelmente e con generosit in ogni contesto ecclesiale, sociale, politico, economico. Solo cos queste morti non saranno vane. C poi il perdono. il modo che Ges ci ha donato per dirci che il male, legoismo, il tradimento, la corruzione non possono essere lultima parola sul nostro vivere individuale e sociale. Laddove c stato il male, fosse anche nella politica, ripartire dalla giustizia e dal perdono permette al nostro cuore di non smarrirsi, ma di continuare a sperare.

    Nei boschi incantati delle favole cavalieri senza macchia e senza paura conducevano le loro imprese avventurose al-la ricerca del bene difficile, lottando contro il male facile. I bambini di un tempo (ancora non assediati da telefonini e computer) sognavano di poterli imitare.Nella pienezza dei tempi, volendo mandare suo Figlio a com-

    piere lopera della Redenzione, Dio ha preparato per lui una madre senza macchia, tutta pura, senza ombra di peccato.

    il mistero dellImmacolata, che ci pu ben accompagnare in questo Avvento. Non si tratta di favole o di miti: lAmore gra-

    tuito di Dio che salva, chiama, accompagna i suoi figli.Possano i bambini e gli adulti di oggi guardare spesso a questa stel-

    la, che sempre risplende sullorizzonte della storia umana. Segno di sicura speranza e di consolazione (cfr. Concilio Vaticano II), la Tota pul-

    chra sostenga, specialmente i genitori e gli altri educatori, a vivere e tra-smettere il gusto del bene, talora difficile, contro il male, spesso facile, per poterci presentare un giorno santi e immacolati al cospetto del suo Figlio.

    Universit.Brescia scopre la Cattolica 2

    Valgrigna.Lunione fa la forza?Sembrerebbe di s

    Artigiani bresciani.Lorgoglio della fatica contro la crisi

    Corioni: Cambiomister se non ha la situazione in mano

    La Caritas a Roma.Opere parlanti, segno di Cristo

    Shirin Ebadi.Essere donnanel mondo islamico

  • /uigi Morgano (direttore di sede) e i progettisti Fausto Baresi e Fausto Minelli hanno presentato nei giorni scorsi il proget-to della Cattolica 2, la nuova sede dellateneo presente a Brescia da 45 anni, che andr ad affiancare quella di via Trieste 17. La struttura sorge-r in quella porzione dellormai ex Seminario vescovile di via Bollani che la Cattolica aveva acquisito dal-la diocesi nel 2007.Nella nuova struttura troveranno sede tutte quelle attivit formative oggi ospitate in via Musei, contrada Santa Croce e in via Aleardi. Il pro-getto ha affermato Morgano rien-tra nella scelta strategica di Brescia citt universitaria che tanti consensi ha ottenuto a livello culturale, socia-le e politico. La realizzazione della Cattolica 2 (su unarea di oltre 20mi-la mq, 9000 dei quali coperti) confer-ma la volont pi volte espressa dai vertici dellAteneo (rettore Ornaghi, oggi ministro, in testa) di radicare ulteriormente la sua presenza for-mativa nel Bresciano.Nella sede di Mompiano (tre anni dal momento del via dei lavori per 40 milioni di euro di spesa) la Cat-tolica collocher i corsi di laurea della facolt di Scienze matemati-che, fisiche e naturali, corredata di moderni laboratori, i corsi della facolt di Psicologia, quelli relativi alla formazione primaria, allo Stars, lAlta scuola per lambiente (sia per la parte della didattica che della ri-cerca) e la biblioteca Carlo Vigan una delle pi importanti in Europa per la presenza di testi scientifici

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    editi tra il 1500 e il 1700. Nella stes-sa sede ha continuato il direttore Morgano troveranno spazio anche ulteriori sviluppi del post laurea.Questi alcuni numeri della nuova sede, che avr il suo ingresso da via Garzetta. Nella Cattolica 2 tro-veranno spazio 33 aule (da 30 a 280 posti), 70 studi professionali, 15 la-boratori per la ricerca e la didattica, otto sale riunioni, quattro laborato-ri di informatica, auditorium, cap-pella, teatro, biblioteca e palestra. Il tutto corredato da 300 posti au-to interrati, la mensa e tutti gli altri servizi accessori. Il progetto della

    nuova sede ha specificato Morga-no non richiede alcuna deroga o concessione rispetto a quanto gi in essere nel Pgt. Il consiglio co-munale dovr in sostanza esprime-re solo un parere sul progetto che dovrebbe passare a breve in com-missione urbanistica. Il progetto, nel frattempo, ha acquisito i pareri favorevoli della Soprintendenza dei beni architettonici e paesaggistici delle province di Brescia, Cremo-na e Mantova. Con la presentazio-ne del progetto (accelerato per via dei sempre pi numerosi si dice come affermato dallo stesso Morga-no) la Cattolica apre una nuova pa-gina della sua lunga storia brescia-na. Lateneo voluto da padre Ge-melli presente in citt dallanno accademico 1965/1966. Sin dallav-vio ha trovato la sua sede nellele-gante palazzo Martinengo dellAqui-lone, uno spazio prestigioso su cui negli anni la Cattolica ha investito moltissimo e che luniversit non intende certo lasciare, rassicuran-do chi teme (giunta Paroli in testa) che la costruzione della nuova se-de in via Garzetta possa essere il preludio di una possibile fuga dal centro storico. Lavvio della presenza della Cattoli-ca a Brescia si deve alla volonta di mons. Luigi Morstabilini e di auto-revoli istituzioni e realt cattoliche bresciane che chiedevano per la cit-t una sede universitaria capace di sostenere la fecondit del pensiero pedagogico del tempo. Nei decen-ni lUniversit cattolica a Brescia ha visto crescere la propria offerta formativa e il numero dei suoi stu-

    Sei facolt, 15 corsi di laurea, otto triennali, una a ciclo unico e sei magistrali. Quello dellUniversit cattolica di Brescia (nella foto la sede di via Musei) un vero microcosmo di saperi che si incrociano nel cuore della citt. La Cattolica stata la prima universit della citt in cui presente sin dal 1965. Lavvio fu con la facolt di magistero. Nella sede di via Trieste vengono ogni anno accolti migliaia di studenti che scelgono di avvicinarsi ai temi delleducazione, delle letterature, delle scienze e

    della sociologia, nonch ai problemi della vita sociale. Tra le eccellenze della Cattolica di Brescia vanno segnalati anche gli studi scientifici, caratterizzati da una grande attenzione alle attivit di laboratorio.Negli anni la Cattolica ha creato importanti legami con altre realt della citt, progettandone il futuro e collaborando a tracciarne possibili sviluppi. In oltre 45 anni di presenza a Brescia sono stati oltre 15mila gli studenti che si sono laureati in via Trieste.

    denti. Dalle 470 matricole del no-vembre 1965 giunta cos ai 4000 dellanno accademico in corso. Una crescita che nel tempo ha dete-minato il bisogno di spazio sempre nuovi, non sempre per adeguati alle esigenze dellinsegnamento accademico. Serviva dunque uno spazio nuovo, appositamente progettato come po-

    &RVDFLIDXQSUHWHQHLFRUULGRLGHOOD6WDon Raffaele Maiolini da pochi mesi responsabile della pastorale universi-taria diocesana. Un campo di azione per certi versi insolito e del quale, for-se, non si comprende ancora del tutto il senso, soprattutto in un ambiente tradizionalmente laico come quello di un ateneo statale. lo stesso don Ma-iolini ha chiarire questo interrogativo. La questione abbastanza semplice afferma . La Chiesa ha sempre cre-duto nellimportanza di essere presen-

    te non solo laddove luomo e i giovani vivono ma anche laddove i processi formativi ed educativi culturalmen-te signicativi vanno compiendosi, com per luniversit. La scelta del-la pastorale universitaria , per don Maiolini, lindice dellattenzione che la Chiesa nutre nei confronti di un mon-do educativo importante com quello delluniversit. Concretamente so-no ancora sue considerazioni quan-do mi presento alle matricole ricordo

    innanzitutto il senso della presenza di un prete in universit per ricorda-re che c una dimensione universale che pi grande rispetto a quella edu-cativa, che sempre importante com-prendere la centralit del senso della vita e di tutte le domande sul senso dellesserci. Questo, in sostanza il cuore della pastorale universitaria. La presenza di un sacerdote in universi-t rappresenta per i non credenti la possibilit di un confronto culturale

  • La scelta di Monti di pescare ministri nel mondo accademico ha interessato anche lUniversit cattolica del Sacro Cuore. Come noto il Presidente del consiglio ha indicato quale ministro per i Beni culturali proprio il rettore Lorenzo Ornaghi. Il neo ministro, prima di accettare la carica, sulla scorta di quanto previsto dalle normative in vigore (e dallo statuto dello stesso ateneo) ha chiesto il collocamento in aspettativa. Il consiglio di amministrazione dellAteneo

    ha preso atto della richiesta del Rettore divenuto ministro del governo della Repubblica italiana e d sulla base dellarticolo 13 del D.P.R. n. 382/1980, ha affidato (secondo statuto) tutti i poteri e le funzioni facenti capo alla carica di rettore al prorettore vicario, Franco Anelli, per il periodo di espletamento dellincarico di ministro da parte del professor Ornaghi. Franco Anelli, nato a Piacenza il 26 giugno 1963, professore

    ordinario di Diritto civile presso la facolt di Giurisprudenza dellUniversit cattolica del Sacro Cuore ed prorettore vicario della stessa Universit.Dopo il dottorato di ricerca in diritto commerciale conseguito nel 1992, diventato professore associato di Istituzioni di diritto privato presso la facolt di Economia e commercio dellUniversit cattolica del Sacro Cuore. Vincitore del concorso a posti di professore ordinario di

    Diritto civile nel 1996. Professore straordinario di Diritto di famiglia presso la facolt di Giurisprudenza dellUniversit degli Studi di Parma nel 1996. Professore straordinario di Istituzioni di diritto privato presso la facolt di Giurisprudenza dellUniversit cattolica del Sacro Cuore nel 1997. Il rettore pro tempore noto anche negli ambienti di via Trieste per avere partecipato pi volta a incontri e convegni organizzati a Brescia dalla Cattolica.

    lo universitario. Lacquisto di parte del Seminario vescovile (ormai ex) e il percorso progettuale hanno fat-to il resto. Ora la nuova Cattolica, la Cattolica 2, una realt (almeno nelle schede dei progettisti).Svelato il progetto, la palla, per il via ai lavori, passa ora a Palazzo Loggia. La partita dunque aperta. In via Trieste attendono risposte.

    DWDOH"sulla dimensione religiosa, doman-dando, interrogando in modo maturo e competente. Per chi di altra reli-gione ricorda ancora il responsabile diocesano della pastorale universita-ria lidea quella di permettere un dialogo in un contesto come quello universitario che dovrebbe favorire questo genere di confronti. Per chi, invece, cristiano la presenza di un sacerdote consente di vivere lespe-rienza universitaria alla luce del Van-

    gelo di Ges. Dichiarazioni dintenti signicative, quelle di don Maiolini, che si sono scontrate poi con la re-alt. Il mio primo giorno in Statale stato divertente. La fatica pi grande stato far comprendere che ero un pre-te. Molti si aspettavano il sacerdote in tonaca. In Statale conclude don Maiolini si incontra un po di tutto. C chi indifferente, chi tiepido, chi stizzito e chi, invece, apprezza la possibilit di un confronto.

  • /a tragedia che ha colpito la comunit delle Ancel-le della Carit di Kirem-ba, in Burundi, ha fatto il giro del mondo. Lassassi-nio di suor Lucrezia Manic, del vo-lontario Francesco Bazzani e il feri-mento di madre Carla Brianza, che hanno riempito le pagine dei gior-nali, ha messo una volta di pi in ri-salto il martirio come una delle pos-sibilit di chi compie la scelta mis-sionaria. Le vittime deli ultimi giorni vanno ad allungare il triste elenco di chi, ogni anno, paga con la vita il proprio impegno. Anche Brescia ha pagato a pi riprese questo prezzo. Legittimo, dunque, che qualcuno si ponga la domanda sul senso di que-sto martirio oggi. Linterrogativo girato a don Carlo Tartari, da pochi mesi vicedirettore dellUfficio mis-sionario diocesano, il primo a rice-vere nei giorni scorsi la notizia della tragedia di Kiremba. Linterrogativo afferma il sacerdote mette in evi-denza che il martirio non solo qual-cosa scritto nei libri di storia, ma una possibilit che fa parte dellog-gi della Chiesa. Le due vittime nel-la missione bresciana di Kiremba, sono ancora considerazioni di don Tartari, ricordano che testimoniare Cristo nel mondo a volte pu porta-re a ripercorrerne lesperienza della morte. prematuro continua il vicedirettore dellUfficio missiona-

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    che il nostro impegno missionario non finisce, ma prosegue e trover nuova linfa dalla testimonianza dei martiri degli ultimi giorni. Altra co-sa, invece, sar progettare la forma che questo impegno potr assume-re. Per questo il giovane sacerdote bresciano ritiene necessaria una consultazione con tutte le realt che contribuiscono allazione missiona-ria di Brescia nel mondo. Le stes-se Ancelle della Carit, duramente colpite nei giorni scorsi sono altre considerazioni di don Tartari sa-pranno riflettere, passato il tempo dellemozione e della commozione,

    rio pensare a quali conseguenze potranno avere i fatti di Kiremba sul futuro missionario della Chiesa bresciana, per altro gi da tempo al-le prese con una riflessione su que-sto tema. Credo, per, di poter dire

    /DWHVWLPRQLDQ]DGLGRQ&DUORDopo aver cenato con don Michele ed essermi rallegrato per la vittoria in extremis dellInter a Siena vado a letto, ma non prendo subito sonno. Sento dei colpi, sono passate da poco le 21. Si ripetono, ma non riesco a ca-pire da dove provengono. Inizia cos il racconto che don Carlo Masserdot-ti, un dei donum di Novara da anni presente a Kiremba, ha inviato nei giorni scorsi allUfcio missionario di Brescia. Si tratta di una testimonianza

    inedita che mette in luce tutta la dram-maticit di quanto accaduto nella casa delle Ancelle della Carit di Kiremba. Esco alla ricerca di don Michele (To-gnazzi, ndr.) continua il racconto lo trovo nella sala, sdraiato contro il muro. Gli spari proseguono. Verso le 22 sembra tornata la calma. Ci affac-ciamo alla nestra e il guardiano not-turno ci dice che i banditi sono partiti con la macchina delle suore. Hanno ucciso un uomo bianco. I due sacer-

    doti scendono nella casa delle suore dove regna il terrore, raccontano del black out elettrico, dellirruzione di due uomini armati, delluccisione a sangue freddo di suor Lucrezia, del-la richiesta di soldi, della fuga dopo aver costretto Francesco Bazzani al-la guida dellauto e aver preso come ostaggio madre Carla Brianza. Il resto storia nota, con il brutale assassinio del volontario veronese e il ferimento della religiosa originaria di Pontoglio.

    con la dovuta lucidit sul loro futuro in terra di missione. Nei prossimi giorni, comunque, una delegazio-ne della Chiesa bresciana torner a Kiremba, non solo per rassicurare i missionari comprensibilmente sotto shock. In queste ore afferma don Tartari sono in corso valutaziono con il Vescovo e il Vicario generale sulla composizione della delegazio-ne che dovr portare a Kiremba la vicinanza e la solidariet di Brescia e ad aiutare a leggere il sacrificio di suor Lucrezia, di Fabrizio e la dedizio-ne di madre Carla come uno stimolo a riprendere il servizio missionario.

    Bufera giudiziaria su Brescia. Nelle prime ore del 30 novembre i Carabinieri hanno tratto in arresto Franco Nicoli Cristiani, Pdl, vicepresidente del consiglio regionale lombardo. Dopo un interrrogatorio presso la caserma del Comando provinciale di piazzale Tebaldo Brusato, luomo politico stato trasportato in carcere. Laccusa mossa nei suoi confronto e verso altri nove arrestati, tra cui il coordinatore

    dello staff dellArpa, di presunte tangenti e di traffico illecito di rifiuti. La stessa indagine che ha portato allarresto di Franco Nicoli Cristiani, esponente di punta del Pdl bresciano e regionale e in passato assessore allAmbiente prima e al Commercio poi in Regione, ha portato anche al sequestro di alcuni cantieri della Brebemi nel Milanese e nella Bergamasca, della cava di Cappella Cantone (Cremona)

    destinata a una discarica di amianto (era in corso un travagliato iter al Pirellone), un impianto per il trattamento di rifiuti a Calcinate, in provincia di Bergamo. Caute sono state le reazioni del mondo della politica locale, sostanzialmente improntate alla massima fiducia nelloperato dei magistrati e alla speranza che Nicoli Cristiani possa chiarire la sua posizione in merito alle imputazioni rivolte.

  • Mario Monti ha portato a termine la composizione del suo governo. Nei giorni scorsi ha nominato un nuovo ministro per la Funzione pubblica e 28 tra viceministri e sottosegretari. La composizione denita dellesecutivo (probabilmente, con i suoi 45 membri, il meno numeroso della storia repubblicana) fa per registrare i primi scontenti. Tra questi il Forum delle associazioni familiari che lamenta la mancanza di un

    dicastero o di un sottosegretario alla famiglia. Forte la delusione delle associazioni familiari nel vedere che la famiglia non merita, per questo governo, lesplicitazione di una delega specica, di un responsabile che ne curi la condizione. questo il commento di Francesco Belletti (nella foto), presidente del Forum delle associazioni familiari che ha chiesto a Mario Monti chiede un incontro urgente. Tre le richieste gi da tempo avanzate dalle

    famiglie: una delega ad hoc, il Piano nazionale per la famiglia e ladozione del FattoreFamiglia per dare equit a misura di famiglia a tutte le prossime azioni di contrasto della crisi. Rinnoviamo quindi una sollecitazione forte alla sensibilit personale di Monti e di tutti i membri del governo ha affermato Belletti , restando a disposizione per sostenere il grande sforzo che il Paese tutto insieme dovr affrontare in questi giorni.

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    4uando il salone dei vesco-vi del Palazzo Vescovile apre le sue porte per qualcosa di significativo. Importanti sono stati in tempi pi o meno recenti le convoca-zioni in questo spazio per lannuncio della nomina di mons. Monari a ve-scovo di Brescia (luglio 2007) o per la comunicazione da parte del Vescovo dellavvio del cammino sinodale (lu-glio 2011). Cos anche il via ufficiale, il 29 novembre scorso, della campa-gna di microbeneficenza Supercent rientra a pieno titolo fra gli eventi importanti della Chiesa bresciana. Promossa dalla Caritas diocesana di Brescia, grazie al supporto ope-rativo di Congrega della carit apo-stolica e Fondazione Opera Caritas San Martino, la campagna una di quelle piccole cose in grado di cam-biare il mondo, come ha sottolinea-to lo stesso Vescovo in conclusione del suo intervento. La straordinarie-t di una iniziativa che si sostanzia di piccoli gesti (perch piccolo il do-no di 1 centesimo) sta proprio nella capacit di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone perch la cifra raccolta alla fine diventi signi-ficativa e possa aiutare tante famiglie che si trovano in difficolt in seguito alla crisi economica che sta coinvol-gendo il Paese. Semplice il mecca-nismo su cui si fonda Supercent: spingere i bresciani titolari di conto

    corrente presso gli istituti di credito che hanno aderito alliniziativa (ol-tre 650 sportelli su tutto il territorio provinciale) a devolvere almeno un centesimo di euro per ognuna delle operazioni bancarie che svolgono durante lanno. Una somma irrisoria ma significativa per lobiettivo della campagna di raccolta: quello di aiu-

    tare il numero sempre crescente di famiglie bresciane in difficolt ad affrontare le incombenze della quo-tidianit. Il lancio di Supercent stato salutato dal vescovo Luciano Monari, dal diacono Giorgio Cotelli, direttore della Caritas diocesana, e da Mario Taccolini, presidente del-la Congrega della carit apostolica. Questultimo ha definito Supercent come la pi moderna tra le attualiz-zazioni di quella cultura della carit che da anni abita a Brescia. Mons. Monari, invece, ha sottolineato, co-me gi ricordato, come un piccolo gesto com il dono di un centesimo di euro, possa contribuire, se arriva direttamente dal cuore, a costruire un mondo nuovo.

  • Nelle scorse settimane ho letto una nota del prof. Alberto Alesina, che insegna ad Harvard (Usa), pubblicata su LEspresso (22 settembre, pag. 26). Parla di una ricerca rmata da Eliana La Ferrara della Bocconi, Alberto Chong e Suzanne Duryea. Si intitola Soap operas e fertility: evidence from Brasil (traduzione casalinga: Soap opera e fertilit: risultanze dal Brasile). Le telenovela sono un tipico prodotto televisivo dellAmerica latina; in Brasile le trasmette in particolare la Rede Globo il cui segnale arrivato negli Stati in cui diviso il vasto territorio di quel Paese in tempi diversi. La ricerca ha analizzato i comportamenti delle popolazioni dopo lascolto delle telenovela. E ne sortita questa constatazione: Quando la telenovela arriva in una nuova zona del Brasile e conquista il mercato televisivo, il tasso di natalit di quella zona scende e di molto. In particolare gli autori dimostrano che le donne brasiliane che guardano le telenovela raggiunta una certa et smettono di avere gli, mentre quelle che non le guardano continuano ad averli. Questo

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    Sposati e sii sottomessa. Pratiche estreme per donne senza paura. questo il titolo dellincontro che si terr il 2 dicembre, alle ore 20.30, presso la Cripta di S. Angela Merici, in via Crispi, 23 a Brescia, nellambito del ciclo di Di donna in donna.Nel corso della serata, la giornalista Rai Costanza Miriano parler del suo discusso libro, da cui trae ispirazione il titolo dellincontro, testimonianza

    ironica, allegra e coraggiosa sullimportanza dellamore e della famiglia. Moderatore dellincontro Federico Vincenzi. Promuovono lincontro: Centro di aiuto alla vita Brescia, Coordinamento aggregazioni femminili laicali, Donum vitae, Federvita Lombardia, Moica, Mpv Brescia, Scienza & Vita Brescia, in collaborazione e con il sostegno della Commissione pari opportunit del Comune di Brescia.

    Un sms al 45596 per il Progetto bambini Unitalsi. La nuova campagna di raccolta fondi Unitalsi per il Progetto bambini si terr dal 3 al 17 dicembre: si pu donare 1 euro per ogni sms inviato al 45596 da cellulari Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce e Tiscali; e due euro per ogni chiamata fatta da rete fissa Telecom Italia, Fastweb, Tele Tu e Tiscali. Con il Progetto, lUnitalsi offre interventi di sostegno alle famiglie con bambini affetti da varie patologie e costrette

    a lasciare la propria casa per farli curare in un centro specializzato lontano dal luogo di residenza. Per poter perseguire questo obiettivo lUnitalsi offre ospitalit, totalmente gratuita, in alcune citt vicino ai principali ospedali pediatrici. Il progetto ha avuto inizio nel 2002 con linaugurazione della prima casa di accoglienza. Lesperienza positiva di questa prima casa e la richiesta crescente da pi parti, hanno spinto lassociazione a proseguire su questa strada.

    delle persone che la guardano. Non si pu mai generalizzare, ma evidente che la ricerca brasiliana conferma la seconda ipotesi. A mio avviso uno degli errori che si compiono in questo ambito quello di prendere soprattutto in esame le scelte politiche per misurare linusso della tv, perch su quel terreno pi facile che i telespettatori seguano le reazioni personali e quindi cerchino la conferma dal piccolo schermo. Invece sul piano dei costumi e della morale, degli stili di vita che

    i telespettatori sono pi facilmente catturati dalle suggestioni che passano attraverso i generi televisivi dellintrattenimento. Come appunto le telenovela.Di questi tempi si parla molto di identit con la evocazione di scenari apocalittici (da horror culturale, religioso e politico) per larrivo degli immigrati. innegabile che lidentit ereditata da una societ fondata sulla cultura cristiana in crisi, ma lo era gi prima che arrivassero i presunti barbari in carne e

    perch le telenovela solitamente raccontano storie di famiglie ricche con un numero di gli pi basso di quello delle normali famiglie brasiliane. La ricerca una verica importante che risponde anche alleterna discussione sullinuenza della tv. Qualcuno sostiene che i telespettatori scelgono programmi che corrispondono al loro modo di pensare e di essere. Qualcun altro invece dellopinione che la tv provochi un cambiamento nella mente e nei comportamenti

    ossa. Prima di loro sono arrivati Dallas, Beautiful e le telenovela con tutto quel che segue. Se qualcuno vuole vericare provi a rivedersi qualche serial prodotto dalle tv italiane e vi ritrover tutti gli stereotipi culturali americani che hanno ridotto in brandelli lidea cristiana di famiglia. E potrei citare mille altri esempi, anche a proposito dei principi non negoziabili. La controprova arriva da un altro dato, sempre demograco. Nel recente rapporto sul Cambiamento demograco in Italia, curato dalla Cei, si evidenzia che il tasso di natalit nel nostro Paese si stabilizzato, (in basso) negli ultimi anni grazie al notevole contributo degli stranieri. Tuttavia si sottolinea che non bisogna contare pi di tanto sulla prolicit delle donne straniere perch le immigrate si adattano gi dalla seconda generazione al modello delle italiane. Per cui sono gli immigrati che venendo tra noi rischiano di stravolgere la loro identit, e non viceversa. Grazie anche, ma non solo, alla televisione. Se si vuol capire. Altrimenti continueremo a pestare lacqua nel mortaio.

  • La Valgrigna comprende i Comuni di Prestine, Bien-no, Berzo Inferiore, Esi-ne e la frazione di Plemo; quattro municipalit, con

    10.500 anime. Qui si sta realizzando una singolare esperienza ecclesia-le: le parrocchie insieme stanno la-vorando in ordine allerigenda unit pastorale. In costruzione con laiuto di don Aldo Mariotti, un tempo solo parroco di Bienno, poi di Bienno e Prestine, quindi vicario zonale e da ultimo massimo responsabile con i sacerdoti che si alternano nel colti-vare questa porzione della vigna del Signore. A fianco di don Aldo i colla-boratori: don Pietro Parzani, (curato), don Giacomo Ercoli (ex cappellano allospedale di Esine), don Giuseppe Gallina, don Arturo Pelamatti (nuovo cappellano), don Mario Marioli e don Francesco Nodari. Abbiamo chiesto a don Aldo Mariotti il perch della par-ticolare insistenza sullaggettivo eri-genda, quando tratta dellunit Pasto-rale. dobbligo la prudenza, anche perch si tratta di qualcosa di cui stata progettata la costruzione, o de-cretata la fondazione. Ancor troppo presto dunque per farla passare come una realt ormai consolidata. Potreb-be anche, in altri termini, esser defini-ta una scommessa scattata soltanto a settembre. Subito per laffacciarsi di un pericolo da tenere presente: occor-re fare molta attenzione perch non

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    Mariotti ci fa vedere un contributo scritto di un uomo del suo gregge; lo scritto titola: Lunit parrocchia-le fa la forza. Si tratta di una sorta di lettera spedita idealmente a tutti i membri della comunit ecclesiale: Caro fratello, hai visto cosa succes-so? Si parlava di carenza di sacerdoti e allimprovviso eccoli moltiplicati nellunit pastorale! Hai visto quanta ricchezza ci piovuta dal cielo? Ora Cristo ci parla attraverso pi pastori, con molteplici modalit e sensibilit, come se avesse coordinato meglio le membra del suo corpo. La missiva prosegue poi giungendo a constata-

    vengano meno i contatti personali tra fedele e sacerdote, per esempio cos necessari particolarmente tra i parrocchiani pi anziani, abituati in passato ad avere un punto preciso di riferimento nel proprio prete. Don

    1

    8QSUHVHSHLQPRYLPHQWRSono una decina e da 13 anni allesti-scono con pazienza, ingegno e creati-vit sicuramente uno dei presepi pi originali e apprezzati del territorio. Stiamo parlando del Gruppo volontari allestimento presepe, in questi giorni nel vivo dellimpegno che condurr a svelare, nel seminterrato delloratorio femminile di via Castello in tempo per il pomeriggio di Natale, una grandio-sa creazione: circa 150 mq di presepe con 27 gruppi di personaggi in movi-

    mento, rievocanti personaggi tipici (falegname, pescatore, contadino, pa-store, latrice, garzatrice, fornaio, va-saio, piallatore, costruttore di scale e ruote da carretto, tintore di pelli, spac-capietre, taglialegna e maniscalco), luoghi e scene cruciali (censimento, apparizione dellangelo, ricerca al-loggio di Giuseppe e visita dei pasto-ri al Bambin Ges cullato da Maria). Questanno il presepe savvalora delle scene del Castello del Re Erode con

    guardie e ponte levatoio, del deserto e dei sollevatori di pietre. Centinaia i personaggi, animati dallelettricit dei motorini tergicristalli dauto, e una montagna di case in legno e poli-stirolo, ambientazioni modellate con carta a spruzzo e scenari su compen-sato intagliato e dipinto: il tutto rici-clando scarti di privati e aziende. Per assistere al ciclo completo bastano tre minuti. Visite: festivi 10-12/15-18, feriali 15-18. Info: 030/7156430.

    re con gioia Il nostro campanile si allargato. E ancora: Hai visto, fratello, come la nostra Chiesa in movimento e attenta a noi?. Lo scritto conclude: Beato quel gregge in cui il Pastore si fa in quattro per mante-nere unite e ben servite le sue amate pecorelle. Don Aldo si avvia alla con-clusione: gli impegni anche oggi sono tanti e gli vorticano intorno in certi momenti togliendogli il respiro, non per entusiasmo, costanza, pazienza, carit: La nostra diocesi va verso la celebrazione del Sinodo, una svolta epocale per cui bisogna pregare, in-vocando discernimento.

    La fibrosi cistica una malattia genetica che colpisce soprattutto i bambini. In Franciacorta torna dal 2 al 4 dicembre la 16 edizione delliniziativa di solidariet . Lo scopo di queste serate anche quello di raccontare il cammino intrapreso in questi 15 anni di lotta e di sconforto ma anche di gioia e di speranza per i risultati fin qui ottenuti. Sinizia il 2 dicembre alle 20.30 con una cena benefica, presso il Ristorante Giardino di Paderno Franciacorta, nel corso

    della quale interviene la dott.ssa Rita Padoan del Centro di supporto fibrosi cistica degli Spedali civili. Sabato 3 dicembre alle 20.30 dopo lintroduzione del dott. Alberto Gerosa (presidente dellAssociazione lombarda fibrosi cistica), alle 21 il gruppo teatrale Olga Rossini Gelfi presenta Chi la fa laspetti: una commedia dialettale in tre atti da Chel sc del sior padr di Stefano Gozzini. Linizio alle 21 al teatro delloratorio di Padergnone.

    A partire dal sabato viene aperta anche la bancarella della solidariet con la possibilit di acquistare vino e olio di Franciacorta e oggetti e fiori di Natale. Domenica, invece, dalle 15 appuntamento per i bambini con la partecipazione de Il piccolo coro oratorio di Saiano; alle 16.30 la tombolata in famiglia.Il ricavato della manifestazione sar devoluto interamente allAssociazione lombarda fibrosi cistica per il Centro di supporto di Brescia.

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    /a formazione professio-nale, alla luce del recen-te andamento dellecono-mia, sta assumendo anno dopo anno unimportanza sempre maggiore, al punto che il nu-mero di aziende che investono in for-mazione dei propri dipendenti, attra-verso accordi con istituti di settore, in costante aumento. Questo, senza nulla voler togliere alla scuola tra-dizionale, la cui valenza non mai stata messa in discussione. Questo , ridotto in estrema sintesi, quanto emerso nel corso di un incontro te-nutosi nei giorni scorsi in Provincia con il presidente della stessa Danie-le Molgora, affiancato dallassessore alle Attivit produttive e al Lavoro Giorgio Bontempi, dal delegato del-la medesima presso il Cfp Zanardelli Ivano Corini e dal direttore del Centro Marina De Vito. Registro con soddi-sfazione che i risultati conseguiti dal 2009, anno in cui abbiamo preso in carico il Cfp Zanardelli, sono in co-stante miglioramento ha detto Da-niele Molgora perch il centro ha saputo adeguarsi ai cambiamenti im-posti dalla societ, allineandosi alle variazioni che leconomia nazionale

    indicava continuamente. Oggi, dopo due anni, cominciamo a raccogliere i frutti dei nostri sforzi, la cui punta di diamante la quasi totale abolizione del precariato, accompagnata da un incremento dellofferta formativa, unitamente a quello dei dipendenti a tempo indeterminato, pur nella glo-bale riduzione degli stessi. Anche se ci fossimo limitati a questo risultato, non potrebbe che essere ritenuto al-tamente positivo, ove inserito nel pi ampio contesto del mondo sia scola-stico sia produttivo del territorio. In momenti contrassegnati da una crisi da cui auspichiamo di uscire quanto prima ha detto Giorgio Bontem-pi laver accorpato lassessorato al Lavoro e quello alla Formazione professionale ha mostrato la concre-tezza del segnale che la Provincia ha lanciato al mondo produttivo e i nu-meri ci danno ragione, perch il Cfp

    Zanardelli la pi grande Azienda di formazione professionale della Lom-bardia, in termini sia numerici sia qualitativi. Seguendo le linee guida indicate dalla Provincia ha aggiunto Ivano Corini abbiamo fatto decolla-re in maniera definitiva lo Zanardelli, facendone unazienda sana, che oggi ha ridotto i propri dipendenti pronta a riaumentarli a fronte di nuovi obiet-tivi. A Marina De Vito il compito di fornire alcune cifre, non senza aver rimarcato ancora il grande risulta-to dellabolizione del precariato. A fronte delle diverse necessit sul pia-no delleconomia ha continuato De Vito lo Zanardelli si reinventato con laccreditamento al lavoro, valo-rizzando le opportunit che pu offri-re alle aziende. Pi di 3.100 allievi nel diurno, circa 400 nel serale, oltre 1.700 gli iscritti in ambito di apprendistato-lavorativo definiscono questa realt.

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    Sotto lo sguardo di Maria Immaco-lata e accanto alla tomba del beato Fondatore, padre Lodovico Pavoni, sabato 10 dicembre la Congregazio-ne dei Figli di Maria Immacolata Pa-voniani da il via alla nuova missione in Burkina Faso. Durante la concele-brazione eucaristica delle 18.15, che si terr nella parrocchiale e santuario di S. Maria Immacolata presso lOpera Pavoniana, verr conferito il manda-to missionario a padre Flavio Paoli e a fratel Pierre Michel Towada. Padre Flavio, insieme con altri missionari italiani, era stato espulso nel 2008 dallEritrea, dove si trovava dal 1993. Frate Pierre Michel, camerunense, sar ordinato sacerdote il prossimo anno. I due religiosi pavoniani nel me-se di gennaio partiranno per il Paese africano, dove la Congregazione pa-voniana sta ultimando la costruzione di una scuola destinata a ospitare e a educare ragazzi sordomuti. Liniziati-va, promossa in collaborazione con lassociazione La goccia di Roma, rientra nellambito del carisma pavo-niano, perch gi il Fondatore padre Pavoni aveva accolto ed educato nel suo Istituto di San Barnaba in Brescia un gruppo di sordomuti. Lopera, so-stenuta anche dai Vescovi e condivisa dalla Chiesa locale e dalle autorit del Burkina Faso, si realizza in un Paese tra i pi poveri e in cui i bisogni della popolazione sono enormi. un nuovo campo di missione dove, con la bene-dizione del Signore e con la disponibi-lit delle persone, sta per estendersi il carisma pavoniano, secondo il pro-getto del Padre fondatore, percepito

    da lui come disegno del cielo, che invitava la sua religiosa Famiglia a stendere le caritatevoli sue braccia, secondo le necessit delle circostan-ze e dei luoghi. In onore del Beato Lodovico Pavoni stato pensato an-che il concerto La Buona Novella di Fabrizio De Andr nella serata di gioved 8 dicembre alle 21 presso la parrocchia di Santa Maria Immacola-ta in via Pavoni 11. Lingresso libero.

    Pasta, riso, zampone, caff e altro ancora. Ritorna con la regia dellassessorato al Centro storico e della Circoscrizione centro liniziativa di solidariet Operazione San Martino. Questanno saranno distribuiti (portati sulla soglia di casa) circa 500 pacchi destinati prevalentemente alle persone anziane e pi in generale alle persone in difcolt. I destinatari sono stati individuati grazie alle segnalazioni di cittadini, parrocchie, scuole, Circoscrizione, Mcl e

    associazioni umanitarie. I generi alimentari (ogni pacco avr un valore di circa 80 euro) saranno consegnati dai volontari tra il 5 e il 18 dicembre. La consegna a domicilio del pacco (generi alimentari forniti dai cittadini e da numerose realt locali) sar fatta da persone conosciute. Lappello anche alla sensibilit delle persone che possono arricchire il pacco vivere portando dei viveri a lunga conservazione nella sala Cristini di via Paitone 41. La sinergia di

    diverse realt (lOrtomercato, la Centrale del Latte, Valle dOro) ha reso possibile la realizzazione di questo intervento di solidariet e di attenzione al territorio dove ognuno chiamato a un gesto di responsabilit: essere prossimo del vicino segnalando situazioni di emergenza. Questa iniziativa ha spiegato lassessore Mario Labolani (nella foto) molto sentita dagli anziani del centro storico. Liniziativa fatta in particolare per gli over 65, anche se non abbiamo

    detto di no alle situazioni familiari disagiate. Marco Stellini, presidente di Brescia In, e la cooperativa La Chimera si occuperanno di consegnare i pacchi. Allinizio (50/60 pacchi) andava incontro alle esigenze di poche persone, oggi anche per la crisi le necessit sono aumentate. Insieme ha aggiunto Flavio Bonardi, presidente della circoscrizione centro si pu fare qualcosa di positivo. Insieme, anche quando le risorse pubbliche sembrano venire meno.

  • E si misero in cammino, con un click. Basta guardare, scegliere, digitare e inviare tutto con un click sulla tastiera: dal check-in virtuale alle prenotazioni alberghiere; dalla consultazione degli itinerari ai biglietti per le mostre. Un viaggiare nel web che non fine a se stesso, ma funzionale a unattivit concreta e vitale. stato possibile compilare il censimento della popolazione 2011 con internet. Giuseppe e Maria hanno dovuto, invece,

    spostarsi a piedi da Nazareth a Betlemme. Bisogna andare a piedi per ritrovare lo spirito natalizio? Da buon falegname Giuseppe avrebbe disdegnato le novit tecniche per lavorare o vivere? Probabilmente no. Ecco perch ora nei presepi troviamo non solo materiali sintetici, ma anche luci elettriche, persino motori e marchingegni. Questo senza tradire lo spirito della tradizione; anzi rinnovandolo per mantenerlo al passo coi tempi. Importante sapere perch

    si fa il presepio. Il come un adeguamento contemporaneo che aiuta le persone a ritrovarsi attorno al progetto del presepio proprio perch utilizza le modalit del tempo attuale, conosciute da tutti, favorendo cos il coinvolgimento nella famiglia e nei gruppi. A tal proposito c una novit anche per il 38 Concorso presepi Mcl dal tema e si misero in cammino: dalla prossima settimana sar possibile iscriversi on-line allindirizzo www.concorsopresepi.it. Per partecipare

    sempre possibile telefonare allo 030.2807812 o inviare una mail a [email protected]. Liscrizione aperta a tutti, persone, famiglie, gruppi, oratori, parrocchie, enti, ospedali, istituzioni, ecc. Sono previsti premi per tutte le categorie e riconoscimenti per i partecipanti che saranno conferiti sabato 14 gennaio alle 15 nellauditorium Capretti dellIstituto Artigianelli in via Piamarta a Brescia in occasione della Premiazione del Concorso. Sar presente il vescovo Monari.

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    5 estaurare, restituire. Ter-mini assonanti, accomu-nati non solo dalla for-ma, ma soprattutto dal contenuto intenzionale. Restaurare il patrimonio architettoni-co di una citt significa restituirne il suo valore alla comunit, valorizzarlo e renderlo fruibile alla cittadinanza e a chi proviene dallesterno. Tema che stato affrontato in una conferenza promossa dallAssociazione artisti bresciani, dedicata a lesperienza bresciana per il recupero di edifici storici e chiese, in particolare San-ta Giulia e Santa Maria della Carit, conosciuta anche come chiesa del Buon Pastore. Loperazione perfetta-mente riuscita per quello che noi tutti oggi chiamiamo Museo della citt, ossia Santa Giulia, portato allattuale splendore grazie a un intervento di Comune e Fondazione Cab realizza-to nel 2000, proseguito nel 2003 con la sistemazione delle Domus dellOr-taglia, sfociato nel riconoscimento Unesco. Si tratta di grandi opere che necessitano di professionalit e che richiedono ingenti finanziamenti ha spiegato lassessore Arcai, specifican-do la strategicit di un restauro come quello della chiesa del Buon Pastore, situata in via Musei, cuore del turi-smo culturale bresciano. La scelta di questedificio ha precisato Agostino Mantovani, segretario di Fondazione Cab nasce anche dallurgenza di in-

    tervenire su una chiesa molto danneg-giata, simbolo di un preciso periodo storico. Santa Maria della Carit fu infatti costruita in seguito al sacco di Brescia, nel 1512, e sin dalle origini fu utilizzata per accogliere i bisognosi, in particolare le donne in condizio-ni di estremo disagio. Le operazioni

    di restauro, iniziate alla fine del 2010 ha spiegato larch. Tortelli hanno dovuto scontrarsi con alcuni imprevi-sti. La struttura di pianta ottagonale, mostrava delle crepe che si sono rive-late molto profonde; inoltre, gli otto spicchi della cupola hanno dovuto essere ricompattati attraverso linseri-mento di barre dacciaio. Anche il tim-pano si mostrava molto danneggiato, le tegole erano sgranate e provocava-no infiltrazioni e danni allinterno, fa-stoso ma deteriorato dallacqua. La facciata sar terminata entro un paio di settimane, mentre per linterno si prevede un termine nellautunno del 2012, ha precisato Mantovani. Tut-tavia, non basta il restauro dellopera ha proseguito perch per restituire un bene alla citt serve il pieno coin-volgimento di tutti. Per fare ci la cittadinanza pu partecipare in ogni forma al finanziamento, donando soltanto una cifra simbolica che sia segno della propria presenza, oppu-re adottando un singolo elemento e impegnandosi per la sua sistemazio-ne. Sono stati coinvolti i docenti e gli studenti delle accademie Santa Giulia, Laba e la scuola Enaip che si stanno occupando di alcuni restauri; da set-timane si svolgono visite guidate al cantiere che, salendo sullimpalca-tura, permettono di scoprire i tesori pi nascosti di un edificio che torner ben presto a essere un bene comune, in molti sensi.

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    / e giovani leve cattoliche del Partito democrati-co hanno chiamato alla sbarra i cosiddetti padri fondatori in un convegno finalizzato alla raccolta delle idee per una riorganizzazione dal basso. Complice il momento di rottura con la politica berlusconiana degli ulti-mi 18 anni, i giovani del Pd si sono fatti promotori di una conferenza sul tema Una nuova prospettiva per lItalia. Limpegno dei cattolici nel Pd invitando i big a esporre il loro punto di vista sul ruolo che dovran-no impegnarsi a svolgere per il futu-ro. Sono intervenuti: il senatore Gui-do Galperti; il consigliere regionale Gian Antonio Girelli, il capogruppo in Loggia Emilio Del Bono; il capo-gruppo in Broletto Diego Peli. Dal dibattito emerso il bisogno di lavo-rare affinch la proposta del Pd sia corrispondente a quei fondamentali valori, cattolici ed etici, che la poli-tica ha sempre pi abbandonato: il primato delle persone attraverso le politiche sociali e per la famiglia; il controllo delleconomia capita-listica affinch non schiacci i lavo-ratori e le persone pi deboli e, in modo particolare, una nuova etica civile che permetta un ritorno alla democrazia tra partiti, che non de-vono pi affrontarsi e distruggersi come i nemici, ma pi civilmen-

    te confrontarsi e dibattere come succede tra avversari, un ritorno al dialogo e allascolto anche allinter-no del Pd, per consentire alle idee e ai giovani di crescere, per creare un canale di comunicazione tra la

    Proseguono, e sono in anticipo di qualche giorno rispetto alla tabella di marcia, i lavori della Brebemi, il collegamento autostradale che dovrebbe migliorare la mobilit sul territorio lombardo, decongestionando lattuale rete stradale e autostradale lungo il corridoio Brescia-Bergamo-Milano. Per ora, con lapertura di nuovi cantieri nella provincia, gli automobilisti dovranno sopportare qualche disagio. La funzionalit dellimportante arteria, lunga 62

    km risiede nellelevato sistema di interconnessione del tracciato, con sei caselli intermedi e nelle nuove tangenziali che renderanno pi uido il trafco in entrata e in uscita. Per questo sono pronti a partire, entro ne anno, cinque interventi, che dovrebbbero concludersi entro ottobre del 2013. Il pi importante riguarda la tangenziale sud di Brescia che collegher le infrastrutture di Brebemi e il raccordo Ospitaletto-Montichiari. La bretella nasce a una

    sola corsia per senso di marcia, ma gi predisposta per lampliamento a due corsie. Il secondo intervento, sempre sulla sud, prevede la creazione della terza corsia anche tra il casello di Brescia ovest e lo svincolo con la tangenziale ovest. Verr poi riqualicata la ex statale 510 e verr realizzata una nuova variante che collegher la sud alla ex statale 11 in localit Mandolossa. In tutto lavori per oltre 57 milioni di euro. Inne prevista la variante alla sp 17, da Chiari a Cologne, per

    creare una nuova direttrice nord/sud. Una squadra di esperti spiega Franco Bettoni (nella foto), presidente della societ di progetto ha studiato i ussi di trafco e le conseguenti misure da adottare in fase di esecuzione dei lavori. Se subiremo qualche disagio, sar per avere una viabilit pi scorrevole, moderna e sicura.Lobiettivo assicura lassessore provinciale ai Lavori pubblici Vivaldini quello di ridurre al minimo limpatto dei cantieri. (v.b.)

    giunte dei piccoli Comuni, un canale questo da lasciare aperto per rece-pire le problematiche e le idee che sono la base di costruzione di una nuova classe dirigente che riporti la politica tra le persone. Un momento delicato della storia nel quale allin-tero Paese offerta la possibilit di ricostruire il proprio ruolo allinter-no del cammino europeo. Se i cat-tolici vogliono essere determinanti devono interrogarsi sullincidenza che i valori, dei quali sono portato-ri, hanno sul percorso o se, in real-t si sono perduti nei corridoi della politica. Il dibattito si poi animato con una grande partecipazione da parte di tutti i presenti. La sala of-fre unimmagine nuova di giovani e vecchi della politica che si ascolta-no e si confrontano su un obiettivo comune: ridare valore e senso alla politica per il Paese. Ed proprio la politica la protagonista, quel sog-getto cui i cattolici vogliono ridare valore. Ricreare una politica come strumento al servizio del cittadino stando allinterno di un contenito-re, il Pd, e affrontando i problemi e le divergenze che si presentano di volta in volta. Unanimi su questo te-ma i presenti sottolineano che non serve scappare in mille piccoli par-titi, ma restare permeati dal senso di responsabilit che abbatte i per-sonalismi.

    dirigenza del partito e le persone che lo compongono e sostengono. Questo particolare momento stori-co-politico offre, prima di tutto, loc-casione di recuperare il rapporto tra cittadino e istituzioni che oggi di-sconosciuto e svalutato. Il politico non visto come il portatore degli interessi dei cittadini, ma come un soggetto che agisce per s, lontano dai problemi della gente. Nelle pa-role di Aldo Moro lo Stato deve farsi umano e ricordare che ha un man-dato fiduciario da parte della socie-t. La presenza dei cattolici nel Pd molto forte grazie ai sindaci e alle

  • LA VOCE

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    ccogliere

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    ostruito

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    alcune semplici modi

    fiche, come

    tra laltro suggerisco

    no da tempo

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    are il quesito

    sulluso dellenergia

    nucleare.

    Non un bel vedere

    .

    A questo punto cred

    o valga

    davvero la pena di a

    ndare a

    votare, per dire che

    ci siamo,

    comunque vada.

    Essere dentro il mira

    colo delle relazioni

    stupore, an-

    cora, per il dono imm

    eritato, per lintrecci

    o di vite non

    cercato. Intersezioni

    di legami.

    Ho per molto tempo

    pensato che i legami

    fossero da

    tenere sempre un po

    sciolti, potenziali fo

    nti di prigio-

    nia per una vita che

    deve scorrere libera.

    Ma poi si re-

    alizzato un capovolg

    imento: laltro indi

    spensabile. Il

    legame, quel legame,

    indispensabile; pro

    prio tu mi sei

    indispensabile.

    Nessuno potr sostit

    uirti, n alcuno potr

    essere sostituito

    da te. La tua perdita s

    ar senza riempimen

    to, e non canceller

    il legame, forte, tena

    ce come la morte, ins

    istente come la soffe-

    renza. Ho bisogno d

    i te, che sei partecipe

    / dogni tormento m

    io:

    compagno dolce / d

    ogni mia pena; mio f

    ratello solo. / Ho bis

    ogno

    di te, come del pane

    ! (da: R. M. Rilke, Il

    libro del pellegrinagg

    io).

    Referendu

    m,

    per un voto

    non ideologico

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    realt sempre

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    resciani

    testimoni

    a Palermo

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    a Milano nel 2012

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    %orgosotto di Montichiari una realt viva, capace di camminare al passo con i tempi, ma che non di-mentica la propria anima spirituale: per chiudere in bellezza il 2011, che tante iniziative ha visto te-nersi nella parrocchia guidata da pa-dre Rinaldo Guarisco, stata organiz-zata, come lo scorso anno, una serata dedicata alla riflessione e alla discus-sione intorno alla lettera pastorale del Vescovo, in programma mercoled 7 dicembre alle ore 20.30. Perch, chie-diamo a padre Rinaldo, dar vita anche questanno a tale evento? Prendendo spunto dalla conclusione della lette-ra pastorale del vescovo 2010/11 che recita Tutti siano una cosa sola di-chiara il Consiglio pastorale ha inte-so portare i nostri fedeli a conoscenza del contenuto e del messaggio di tale documento e proporlo come strumen-to di confronto e approfondimento dellesperienza vissuta nella nostra comunit. nata lidea innanzitutto di presentare la Lettera alla comuni-t con una serata dedicata allarte pit-torica e allascolto di alcuni canti. Il 7 dicembre verranno consegnati un opuscolo e di un dvd che racchiudo-

    no la storia dei 40 anni di vita della parrocchia di Borgosotto. Sulla fal-sariga della Lettera abbiamo raccolto alcune testimonianze partendo dalla nascita della comunit e dalle varie realt e gruppi che a essa apparten-gono, per descriverne lesperienza di comunione e di servizio che lhanno accompagnata in questi anni. Si trat-ta continua padre Rinaldo Guarisco di ricerche, documenti e interviste fatte a persone che in passato o nel presente hanno condiviso un pezzo di cammino di Borgosotto. Testimo-nianze che il parroco vorrebbe fos-sero lette nella loro semplicit e genu-init, frutto dellesperienza di persone che provano a vivere il messaggio che in questa lettera pastorale viene pre-sentato: la fraternit e il servizio, nello spirito della prima comunit cristiana, creata da Ges. Lobiettivo quello di ridare fiducia ed entusiasmo a chi vive

    oggi allinterno di questa parrocchia, per rimotivarlo con lo slancio e la de-dizione dei primi tempi. Borgosotto guarda in avanti e si prepara, altres, allimportante appuntamento dellAn-no sinodale del 2012 per il quale ci sa-ranno diverse iniziative in programma ci comunica il Parroco allo scopo di riflettere sul senso del nostro esse-re piccola comunit, ma in cammino insieme alle altre e al Vescovo stesso. Ecco perch nel titolo dellopuscolo che distribuiremo abbiamo richiama-to il documento preparatorio alla ce-lebrazione del Sinodo Comunit in cammino. Vuol essere questo lo spi-rito che ci accompagner per vivere alcuni atteggiamenti che fondano una comunit parrocchiale: dal sentirsi in comunione in modo visibile, alla cor-responsabilit di tutti i battezzati, per unapertura missionaria di annuncio del Vangelo.

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    La festa del Natale, con le luminarie di molti negozi accese gi un mese prima, rischia di essere vissuta su-perficialmente. Per questo va loda-to limpegno di coloro, e sono tanti, che si oppongono a un appiattimento morale e al secolarismo estremo per entrare nel profondo del significa-to dellevento. Per far vivere questo importante momento della tradizio-ne cristiana al meglio ormai da anni lassociazione Amici del Presepio di Vighizzolo (comune di Montichiari), sotto la guida preziosa di don Claudio Vezzoli e con il patrocinio del Comu-ne, si fa promotrice di una mostra spe-cifica che vuole costituire uno spazio di riflessione e di attenzione al mon-do del sacro e al significato pi reli-gioso del Natale. Gioved 8 dicembre alle 11 nella Galleria civica della Pro Loco, si inaugura anche questanno, dunque, lesposizione di presepi che lassociazione far giungere da molte parti del mondo unitamente a una se-zione curata da alcuni commercianti monteclarensi e costituita da presepi commestibili realizzati con pane, cioccolato e altri generi alimentari. La mostra, patrocinata dal Comune, rimarr aperta sino allEpifania e dar modo di ammirare splendide creazio-ni artistiche, frutto del lavoro di menti illuminate e mani creative, messe al servizio del messaggio della nascita di Ges. Il successo riscosso dalleven-to negli scorsi anni fa bene sperare anche per lappuntamento del 2011. Lassociazione Amici del Presepio ar-ricchisce cos il Natale monteclarense ed doveroso, pertanto, un plauso a

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    don Claudio e ai suoi volontari per la passione che pongono sempre nel dar vita a un evento tra i pi importanti della citt. Il Natale della pace e del-la bellezza nella Galleria della Pro Loco: lasciamoci avvolgere, anche questanno, dalla sua intima atmosfe-ra e dalla bellezza delle opere presen-tate. Per informazioni o per gli orari si pu chiamare la Pro Loco al seguente numero: 030/5235123. (f.m.)

    Si pu vivere lAvvento anche giocando, ma solo se il gioco educativo e, soprattutto, se al gioco viene abbinata la preghiera. Per il periodo pre-natalizio 2011, loratorio di Manerbio propone Oraziolandia: non si tratta di una iniziativa nuova, ma di una proposta che ritorna sullonda del successo della trasmissione ottenuto gli scorsi anni. Oraziolandia un appuntamento radiofonico diffuso dalla radio parrocchiale (Radio Ponte 89.90

    FM) ogni settimana, a partire da venerd 2 dicembre alle ore 20.30 e rivolta ai bambini e ai ragazzi e, naturalmente, alle loro famiglie. Artefici di Orazionlandia sono giovani delloratorio di Manerbio, che sotto locchio vigile del curato, don Oscar La Rocca (nella foto), hanno predisposto lattivit. Telefonando, i ragazzi manerbiesi hanno la possibilit di partecipare a un grande gioco delloca, rispondendo ad alcune domande che abbracciano temi svariati

    (compreso quello religioso). L obbiettivo prioritario di tale iniziativa indurre i ragazzi a dire no alla tv almeno per una sera, e prediligere unattivit che, pur essendo di carattere ludico, ha un alto valore formativo, oltre al fatto che pu diventare unoccasione di maggiore coesione e un clima di serenit allinterno dellambito familiare. La conclusione della trasmissione, tradizionalmente affidata alla preghiera, contribuisce ad inserire

    la proposta nel quadro della giusta preparazione pre-natalizia per i pi giovani. Gli appuntamenti non si fermano qui; e il teatro pu avere un ruolo altrettanto importante. Il buon ladrone il titolo dello spettacolo, allestito dal gruppo degli adolescenti delloratorio di Castenedolo, che andranno in trasferta a Manerbio e che mercoled 7 dicembre alle 20.45 proporranno il loro spettacolo al Politeama di Manerbio. (e.u.)

  • Ritorna anche questanno a Berlingo la manifestazione denominata Fiocchi di natale, che spegne otto candeline, in programma per il 3 e il 4 dicembre. Si tratta di unesposizione natalizia, una vendita di decorazioni e piccoli oggetti che si svolger presso la palestra comunale. La manifestazione il risultato dellimpegno congiunto di pi realt territoriali, a partire da Punto, il progetto adolescenti del Comune di Berlingo, in

    collaborazione con la biblioteca comunale G.B. Zotti, il Gruppo Alpini di Berlingo e Berlinghetto e lA.Ge. Berlingo. Gli orari di apertura sono previsti sabato dalle 19 alle 22 e domenica dalle 14 alle 19. Tra le iniziative collegate, domenica dalle 15.30 alle 17.30 sar attivo il il punto creativo Crea con Ros, unoccasione per sperimentare la realizzazione di alcuni lavori natalizi, cui si potr liberamente partecipare. Entro le ore 20.30, inoltre, chiunque

    si dilettasse di pasticceria e decorazione potr portare la propria torta in palestra, poich alle 21 si terr la premiazione del concorso La torta pi bella con lassegnazione del premio Tortarolo berlinghese dellanno. Durante tutta la manifestazione, inne, sar attivo uno spazio gestito dal gruppo alpini e unarea dedicata ai pi piccoli tenuta dallA.ge di Berlingo, nella quale per i bambini saranno allestiti laboratori creativi e truccabimbi. (f.u.)

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    $nche la stagione 2011 del Water Ski San Ger-vasio Bresciano ha confermato gli ottimi risultati conseguiti dai suoi atleti che hanno assicurato al sodalizio loro a squadre per il set-timo anno consecutivo ai Campio-nati italiani. Ma altri riconoscimenti sono stati conquistati sul campo in varie categorie. Silvia La Malfa, di Alfianello, oro in slalom, argento in figure nella categoria under 10 e in quella under 12 Alberto La Malfa, pure di Alfianello, argento in figure e combinata, bronzo nel salto. So-no risultati che gratificano i nostri sforzi nel far crescere nuovi atleti in una disciplina impegnativa come quella dello sci nautico per il qua-le abbiamo realizzato lo specchio dacqua a Casacce, il commento del delegato della Federazione sci nautico nellambito del Coni pro-vinciale, Giampaolo Mantelli, che non manca di riconoscere i meriti al presidente del Jolly Ski Brescia e del Water Ski San Gervasio, Fedele Luzzeri, di svolgere con profitto il compito assegnatogli. Con Luzzeri collaborano i tecnici preparatori Claudio Benatti di Brescia, e il ge-orgiano Genadi Guraglia che han-no portato in diverse manifestazio-ni atleti del sodalizio della Bassa ai massimi livelli. Lelenco eloquente dei valori che si esprimono a Casac-

    ce. Lunder 14 Ettore Ghisi ha con-quistato il bronzo nel salto e nella combinata. Tra gli under 17, Ales-sandro Paci, argento nel salto, bron-zo in slalom, figure e combinata, e Gianmarco Pajni argento in figure e combinata e bronzo nel salto. Tra gli under, 21 i desenzanesi Marialu-

    isa Pajni argento in slalom e figure e bronzo in salto, Nicholas Benat-ti, oro in figure e argento in slalom. Nellopen, argento in figure e bron-zo in slalom per Matteo Luzzeri di Villongo oro per Genadi Guralia di San Gervasio Bresciano, in slalom, salto e combinata. Infine oro in sla-lom a Fedele Luzzeri. Nei campiona-ti assoluti a Nocholas Benatti loro in figure; largento in combinata a Gianmarco Pajni. Ai Campionati europei bronzo in salto e figure tra gli under 17 a Gianmarco Pajni; ar-gento in figure allunder 21 Nicholas Benatti; oro in combinata, argento in slalom e salto al senior over 35 Genadi Guralia. Nella stagione pas-sata a Casacce di San Gervasio sono state organizzate quattro manifesta-zioni internazionali con una nutrita partecipazione di atleti stranieri che ritengono limpianto tra i migliori al mondo tecnicamente attrezzato con impianti davanguardia. Sono pareri espressi nella serata di fine anno, per gli auguri ad atleti e di-rigenti dello sci nautico bresciano durante la quale a Nicholas Benatti, stata consegnata la targa di atle-ta dellanno per il costante impe-gno che lha portato a conseguire ottimi risultati che pongono in evi-denza sulla scena internazionale il Water Ski San Gervasio, costituito nel 2005 con lapertura del bacino artificiale di Casacce.

    Una serata in musica. Domenica 4 dicembre alle 16 nella chiesa parrocchiale S. Maria Assunta va in scena Aspettando il Natale con Maria: il concerto per cori con le corali di S. Maria Assunta di Pontoglio, S. Giorgio di Capriolo e Montorfano di Cologne. Allorgano si esibiscono i maestri Renato Tamanza e Carlo Bonzio; dirigono le corali i maestri Renata Chiari e Marco Bovaris. Lingresso allo spettacolo libero.

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    6 abato 3 e domenica 4 di-cembre il Comune ha or-ganizzato una serie di ap-puntamenti che culmina-no negli onori solenni che tutto il paese tributer ai resti del sol-dato capontino Emilio Taboni, mor-to in prigionia il 18 novembre 1944 in Polonia e sepolto nel cimitero di Bielany. Emilio Taboni, nato l11 no-vembre 1924, fu fatto prigioniero con molti altri italiani l8 settembre 1943 e deportato a Torun, nel voivodato di Pomerania, in un campo di concen-tramento polacco, dove mor a soli 20 anni. Negli anni 50 vennero resi noti i circa 300 nominativi di soldati bresciani le cui sepolture si trovava-no nei vari cimiteri di guerra, ma la riesumazione delle salme e il rimpa-trio fu cosa lunga e difficile. Ci volle la fine del blocco sovietico per aprire le frontiere per il ritorno delle salme di tanti italiani in patria. Emilio Ta-boni era di Pescarzo di Capo di Pon-te e come tanti giovani della classe 1924 lultima della leva dellEser-cito italiano prima dellarmistizio era impiegato come forza fresca vo-luta dal fascismo accanto alle armate dellalleato tedesco. Non era sposato

    e ora i suoi parenti pi prossimi sono i pronipoti che la comunit di Capo di Ponte ha invitato per la cerimonia di rientro dei resti di questo soldato che ha onorato la Patria. Il Comune, per loccasione, ha voluto creare nel Cimitero un luogo della memoria al valore dei soldati morti compiendo il loro dovere. Qui verranno tumulati i resti dei Caduti. E per lavvenimento ci saranno tutti: lAssociazione nazio-nale combattenti e reduci, i Gruppi Alpini di Capo di Ponte, Cemmo e Pescarzo, i ragazzi dellIstituto com-prensivo Pietro da Cemmo. Sabato 3 dicembre alle ore 18, presso il Muni-cipio, ci sar un Consiglio comunale straordinario per laccoglienza del-la salma del soldato Emilio Taboni, con lapertura della camera ardente, la benedizione e il picchetto donore. Domenica 4 dicembre alle 9.30 par-tir il corteo dal Municipio alla chie-

    sa parrocchiale di San Martino, dove alle 10 il parroco don Fausto Mura-chelli celebrer la Santa Messa di suf-fragio per tutti i caduti, animata dai canti del Coro Ana Vallecamonica. Al termine, con laccompagnamento della Banda musicale capontina Cav. Bortolo Ghetti, ci sar il corteo ver-so il cimitero con la benedizione del caduto nel nuovo Ossario unitamente agli altri caduti del Comune di Capo di Ponte. Dopo il ricordo nella pre-ghiera di suffragio, la cerimonia ci-vile si concluder proprio qui, come luogo simbolo per tutti. Ed qui che gli alunni dellIstituto comprensivo Pietro da Cemmo, che gi hanno realizzato uno splendido spettacolo dal titolo Quel treno per Auschwitz, terranno la loro commemorazione. Il Comune ha invitato tutta la popola-zione a partecipare alle cerimonie e a esporre il tricolore.

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    Il 3 dicembre, presso il salone del Bim, previsto il convegno Territorio montano e gestione dei mezzi moto-rizzati. Il Club alpino italiano, sezione di Valcamonica, ha stilato una lettera aperta sullargomento che esprime la contrariet alle motoslitte: dovrebbe-ro esser riservate alle operazioni di soccorso e per impieghi di lavoro. stato anche stato diramato un comu-nicato stampa della federazione na-zionale Uomo e territorio Pro Natu-ra, associazione ambientalistica con sede a Milano. Il documento appena citato testualmente recita: Il progetto di legge n. 0118 presentato in Regione Lombardia esautora i Comuni, le Co-munit montane e i Parchi e consegna ai club delle motoslitte le montagne lombarde e i contributi per le loro at-tivit ricreative, senza fare riferimen-to al rispetto delle norme e dei vincoli territoriali, urbanistici, ambientali e a forme di garanzia per i danni al suolo e alle strade. In altre parole lasso-ciazione boccia il progetto di legge Disciplina in materia di utilizzo del-le motoslitte e dei mezzi meccanici assimilati. Il sodalizio lamenta che il provvedimento liberalizzi nella so-stanza laccesso con le motoslitte al-le strade agro-silvo-pastorali, che per legge sono infrastrutture finalizzate a un utilizzo prevalente di tipo agrosil-vopastorale, non adibite al pubblico transito. Cos si stravolge continua il testo la definizione stessa di tali strade, mettendo in discussione gli obiettivi di tali infrastrutture e la re-lativa competenza, anche in relazio-ne allorigine dei fondi utilizzati per

    la gestione e la manutenzione, agli strumenti di pianificazione, ai soggetti attuatori delle disposizioni e alla defi-nizione degli enti responsabili di tali attuazioni. Pro Natura lamenta an-che che il progetto di legge della Re-gione liberalizzi la circolazione delle motoslitte sulle strade pubbliche, in contrasto con quanto formalmente espresso dal ministero delle Infra-strutture e dei trasporti.

    Sono diversi gli appuntamenti culturali in programma nel mese dicembre. Venerd 2 dicembre al Teatro delle Ali di Breno in programma il ciclo Incontri di Arte e Vita alle 18: interviene Pavel Vernikov, violino con la conferenza e il concerto dedicati alla celebre Ciaccona di Johann Sebastian Bach. Modera Arnoldo Mosca Mondadori, presidente del Conservatorio di Milano.Gioved 8 dicembre per il ciclo Musica sulle ali (ore 20.30) si

    esibisce il Quartetto Sinfonia con il concerto promosso dallAssociazione Amici dellAccademia Arte e Vita. Venerd 16 per il ciclo Incontri di Arte e Vita (ore 18) parlano Salvatore Veca, losofo e Pietro Coletta, scultore, che espone le sue opere. Modera Arnoldo Mosca Mondadori. Sabato 17, alle 16.30, c lo spettacolo di Natale degli allievi dellAccademia. Tutti gli appuntamenti sonoa ingresso libero.

    Per Natale? Io regalo cultura il titolo delliniziativa promossa dalla Fondazione Cocchetti in vista delle festivit natalizie.La Fondazione di Cemmo mette a disposizione alcuni pacchetti regalo, fra questi: La sda educativa: correre insieme ai nostri gli ovvero una serata per genitori, educatori e insegnanti con il prof. Paolo Crepet; Navigare a vista internet in sicurezza con Luciano Bettinelli per conoscere e difendere se

    stessi e i propri gli dai pericoli della rete; Vita quotidiana in Valle Camonica, corso di storia camuna con lo storico Oliviero Franzoni. Il regalo verr emesso sotto forma di coupon intestato al beneciario.Per prenotare il tuo dono compila il modulo di richiesta che trovi sul sito www.fondazionecocchetti.bs.it e rispediscilo a [email protected] oppure al fax 0364 331287 insieme al bonico bancario o postale.

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    $ Ikelu, un villaggio che si trova nella zona sud-ovest della Tanzania e che dista 800 chilometri da Dar Es Salaam stato inaugurato il nuovo ospedale voluto dal sacerdote Fidei donum don Tar-cisio Moreschi, nello Stato africano da 18 anni. La struttura sorge in una zona abitata da pi di 150mila perso-ne che, per condizioni economiche e posizione geografica, non hanno la possibilit di ricorrere al medico e ai servizi sanitari. Il primo ospeda-le efficiente a circa 100 chilometri. Molti ammalati che vivono in pover-t si rivolgono ancora allo stregone. Don Tarcisio, nato a Malonno nel 1947, ordinato a Brescia nel 1975, in Tanzania dal 1993, svolge con impe-gno il servizio religioso e continua a migliorare i servizi sociali gi realiz-zati: dispensario, orfanatrofio, scuo-le, assistenza alle famiglie. La neces-sit di un servizio ospedaliero sta-ta da lui subito avvertita. Il progetto,

    Il dialetto a teatro motivo di divertimento e ha la capacit di regalare una serata spensierata di distacco dalla quotidianit. Lamministrazione comunale di Piancogno e loratorio di Piamborno invitano a partecipare, venerd 9 dicembre 2011 alle ore 20.30, allo spettacolo Pi de sa che de l: commedia brillante in dialetto bresciano che andr in scena presso il teatro parrocchiale di Piamborno.Sul palcoscenico si esibisce la

    compagnia teatrale degli Aocacc di Zone che, sotto la regia di Anna Sina e Gianluigi Belleri, inscener le esilaranti vicende del Comendatur Martinell e del suo squinternato parentado, alle prese con testamenti ed eredit in vista di una presunta dipartita del vcio... Lo spettacolo, rmato dalla penna dellautore lumezzanese Egidio Bonomi, adatto a un pubblico di tutte le et; lingresso gratuito a offerta libera.

    Si tiene venerd 2 dicembre 2011, alle ore 20.30 presso laula magna dellUniversit della montagna di Edolo (nella foto), il nuovo appuntamento del ciclo di incontri Archaiologha 2011 organizzato dal Dipartimento Valle Camonica e Lombardia del Ccsp (Centro camuno di studi preistorici). Il titolo della serata Comunicazione, commercio, conni: viaggiare in Valle Camonica in et moderna, a cura di Luca Giarelli. La

    relazione illustra la geograa della vallata, da sempre terra di conne a ridosso di diversi stati esteri, descrivendone i limiti politici, il corso dellantica strada di valle, la valleriana, i ponti che congiungevano le sponde dellOglio ed elencando gli approdi lacustri e uvali. Non mancheranno approfondimenti sulle pratiche commerciali durante la Repubblica di Venezia, con note sui trafci del ferro. Ingresso libero e gratuito.

    condiviso dal vescovo della diocesi e stato fatto proprio dallassociazio-ne Pamoya (insieme per crescere). Il nosocomio costruito dal sacerdo-te camuno passato alla diocesi di NJombe e ora affidato alle suore Benedettine di Santa Geltrude, che in futuro si faranno carico di continuare lattivit: gi ci sono suore infermie-re, ostetriche ed altre religiose sono allUniversit per la laurea in medici-na. Lassociazione Pamoya ha sede a Malonno; ha iniziato a operare nel 2004; gli iscritti sono tutti i volontari che aiutano don Tarcisio e sostengo-no, con le adozioni a distanza, lattivi-t di Fausta Pina che assiste gli orfani e le famiglie in difficolt. Un apposito accordo, sottoscritto dalle suore, da Pamoya, dal Rotary e da Sicomo-ro garantir lavvio dellattivit sani-taria. Il Rotary, negli ultimi tre anni ha offerto un contributo economico e ha inviato a Ikelu medici specializ-zati per verificare la struttura e per acquistare i macchinari necessari. Sicomoro, una onlus che opera a livello mondiale, si occuper dellin-vio dei medici.

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    /a perdita del punto nasci-ta dall1 gennaio 2012 un colpo grave per lospeda-le di Gardone e la sanit valtrumplina. Ma persa una battaglia non bisogna perdere la guerra: la permanenza nella cittadina armiera di un presidio ospedaliero di qualit, potenziato nei servizi esisten-ti, a cominciare dal pronto soccorso. Con una convinzione: ci sono le carte in regola per esigere soddisfazione da chi tiene la borsa (la Regione). Lospe-dale gardonese non solo ginecologia ma ha servizi e dotazioni di eccellenza come la prima macchina in provincia per la risonanza magnetica cardiaca arrivata ultimamente, dono di impren-ditori valtrumplini che giustamente mettono ora paletti: confermano il sostegno se le prospettive sono di crescita e non di smantellamento. Bi-sogna poi far passare un messaggio forte agli utenti sollecitando la prezio-sa collaborazione dei medici di base: lospedale in zona una risorsa pre-ziosa da utilizzare. Questa la posizio-ne unanime dei sindaci uscita da un intenso dibattito in assemblea della Comunit montana. Il sindaco di Sa-rezzo Massimo Ottelli ha ribadito che

    la decisione per il punto nascita stata presa senza nessuna consulta-zione in base ai numeri imposti dal-la Regione (almeno 500 parti allanno) e appare incomprensibile sotto ogni punto di vista: nel 2010 i parti a Gar-done sono stati 493 quelli altrove 443. Dato che il servizio presso gli Spedali Civili risulta saturo si tratta ha detto di un regalo netto alla sanit privata con una conseguenza: la chiusura del punto nascita porter alla riduzione del reparto degenza a 2/3 posti let-to, di fatto la sua scomparsa. Bettin-soli aveva appena avuto un incontro con la Direzione degli Spedali Civili assieme al presidente della Consulta dei sindaci del distretto sanitario Ga-briele Zanolini e i responsabili di Civi-tas Srl (nei suoi consultori famigliari collabora con ginecologi dellospeda-le). In pratica, dopo il taglio di 6,8 mi-lioni di euro di investimenti pi volte

    garantiti nel 2010, sono stati promes-si: 1,5 milioni per la ristrutturazione del Pronto soccorso; il potenziamento degli ambulatori di ginecologia; il rad-doppio del monte ore (da 10 a 20) per Civitas; larrivo di un reparto subacuti e di uno di ematologia. Ma si aper-to un altro fronte col riordino del 118: trasferimento dellautomedica da Lumezzane; scomparsa dellauto-ambulanza infermierizzata per lAlta valle ora presso Valtrompia Soccorso a Brozzo. I sindaci sono decisi. Voglio-no subito il rispetto di quanto pro-messo partendo dal pronto soccor-so: da l nascono flussi per i reparti. Hanno formato un gruppo permanen-te di lavoro composto da Bruno Bet-tinsoli e dai sindaci Michele Gussago (Gardone), Fabio Peli (Polaveno), Gabriele Zanolini (Marmentino) che chieder un immediato incontro coi vertici regionali.

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    Circa 30 anni fa, per uniniziativa spontanea dei cantori del gi affer-mato Coro della Montagna di Inzi-no, nasceva il Gruppo Stella. Il lo-ro intento era quello di far rivivere una tradizione antica che si rifaceva al culto religioso della stella dei Re Magi e che prevedeva laccompa-gnamento della stella per le vie del paese, accompagnando il tutto con canti sacri e canzoni della nostra tradizione, dette anche chele del f magher. I Re Magi del Gruppo Stella di Inzino, accompagnati da pastori e zampogne hanno iniziato il loro viag-gio, cominciando dagli anziani della Case di riposo di Concesio poi fino a met mese toccher alle altre. Segui-ranno i cortei sotto Natale per le vie di Gardone e in Alta valle. Il gruppo nato quasi 30 anni fa come costola del Coro di Montagna del paese per far rivivere lantica tradizione che si rif al culto religioso dei Re Magi. Dietro una grande stella luminosa montata su un carrettino il suo cor-teo si snodava per le vie intonando i canti religiosi e tradizionali natali-zi. Da allora non hanno mai smesso arricchendo il gruppo di nuovi ele-menti con costumi sempre pi ric-chi a cominciare da tre Magi regal-mente vestiti. Attualmente sono una trentina i componenti. Recentemen-te hanno rinnovato il loro consiglio chiamando all presidenza Lorenza Ansaldi con vice Luciano Cottali (che ha diretto il gruppo per diver-so tempo), segretaria Rita Zanotti, e tesoriera Maria Riva. Proprio con Cottali il gruppo ha aggiunto alla at-

    tivit pi folcloristica le visite al-le Case di riposo degli anziani, oggi forse lattivit preponderante, fio-re allocchiello del quale tutti sono orgogliosi. Sono passati gli anni, e il Gruppo Stella ha subito molte mo-difiche nel numero dei componenti, in quanto molti sono usciti, e volti nuovi sono entrati, ma quello che rimasto immutato lo spirito e la passione del gruppo. (e.b.)

    Si risvegliano le parole della Valtrompia nel secondo concorso che vedr protagonisti piccoli e grandi degli istituti scolastici. stato emesso il bando per una nuova edizione di Storie dalla Valle per una Valle di storie organizzato dallassociazione culturale Valtrompia storica in collaborazione con Sibca (Sistema dei beni culturali e ambientali), Dipartimento di studio del territorio e con un contributo della Fondazione comunit bresciana. Un

    concorso che sincentra sul tema delle tradizioni religiose e della devozione popolare in Valtrompia, rivolgendosi alle classi quarte e quinte delle elementari e alle prime medie. Il progetto dice Armando Signorini, presidente dellassociazione intende promuovere presso gli alunni delle scuole partecipanti un percorso di approfondimento delle tradizioni religiose e popolari del passato. Per cercare di non dimenticare le usanze tanto care ai nostri padri e

    ancor pi ai nostri nonni, perch fanno parte della nostra cultura ed giusto poterle tramandare e farle rivivere ai nostri gli. Le scuole che intendono partecipare al concorso dovranno comunicare la propria adesione entro luned 16 gennaio 2012. Il concorso mette in palio tre premi: 1 premio lavagna interattiva multimediale, 2 premio notebook, 3 premio videoproiettore. Al ne di garantire il sostegno alle scuole che parteciperanno al concorso stato programmato per gioved

    26 gennaio presso la sede Sibca (convento di S. Maria degli Angeli, Gardone) un incontro per coloro che si sono iscritti, per illustrare le potenzialit e le possibilit di utilizzo delle fonti conservate nelle biblioteche, negli archivi storici e nei musei e si potranno concordare le consultazioni. Il bando e la scheda di iscrizione sono disponibili sul sito http://cultura.valletrompia.it (sezione Bandi e concorsi). Per informazioni, e-mail [email protected], tel. 392.3801040).

  • 3erch non si perda la memoria di papa Paolo VI e del suo rivoluziona-rio magistero, stato re-datto un pieghevole che ripercorre i luoghi montiniani che ne hanno segnato e continuano a segnare il percorso terreno. Que-sta liniziativa promossa dallufficio diocesano per il Turismo e i Pelle-grinaggi di concerto con Comune di Concesio, parrocchia della Pie-ve e Istituto Paolo VI per stimola-re le persone a compiere una visita sui luoghi del Papa bresciano. Il pieghevole gi in distribuzione

    ,OXRJKLPRQWLQLDQLLQXQSLHJKHYROHcustodita dalle suore salesiane, la collezione di Arte e spiritualit presso lIstituto Paolo VI, il santua-rio della Madonna della Stella, la Cattedrale e la chiesa delle Grazie a Brescia. Vogliamo risvegliare nella coscienza dei cristiani unattenzio-ne verso Paolo VI e coltivare una giusta devozione popolare, anche in vista dellExpo 2015 di Milano, presentando questi itinerari come opera minore allinterno di un per-corso sulle vie dei Santi bresciani. Una valorizzazione dei luoghi cari al Pontefice bresciano che parte dalla casa natale, dove negli ultimi

    due anni si sono registrate 6.200 presenze tra singoli, gruppetti di passaggio e gruppi venuti apposita-mente. Paolo VI dice il parroco della Pieve, mons. Dino Osio il Papa dellinnovazione pastorale, il primo ad aver viaggiato allestero, il primo ad essere andato in Terra Santa, il primo a parlare allassem-blea dellOnu. Questa unopera at-traverso la quale far capire anche a chi non ha potuto conoscerlo quale grande impulso abbia dato alla sto-ria della Chiesa. Gi in distribuzione presso tutte le parrocchie brescia-ne e in 2.000 sul territorio milane-

    se, il pieghevole sar presente con 60mila copie nel catalogo Brevivet e a breve ne verranno inviate alle diocesi e alle comunit religiose. Un dpliant che vuole essere un la-sciapassare per la creazione di un vero itinerario dei luoghi montinia-ni. Anche come amministrazione comunale spiega Dario Temponi, consigliere delegato al Commercio ci stiamo impegnando per studia-re soluzioni con ristoratori, com-mercianti e strutture ricettive del-la zona e formare una proposta di accoglienza per i visitatori, parten-do da un link sul sito del Comune.

    sottolinea don Claudio Zanardini, direttore del suddetto ufficio dio-cesano e in esso sono descritti la chiesa di SantAntonino dove il piccolo Giovanni Battisti Monti-ni fu battezzato, la casa natale ora

    Tornano in grande stile a Bovezzo i corsi dellUniversit popolare rivolti a giovani e adulti che vogliono approfondire la conoscenza di alcune materie. Si tratta di un progetto che un paio di anni fa aveva lanciato quasi per sda lassessorato alla Cultura e poi diventato appuntamento di successo per la comunit bovezzese. Non altro che la realizzazione di una semplice idea dice lassessore Nicola Fiorin con la quale diamo la possibilit a molte

    persone di imparare in maniera pi completa alcune materie che per svariati motivi (lavorativi, di tempo) non hanno modo di approfondire durante il giorno. Il tutto con una forma molto semplice che consiste in lezioni serali settimanali a basso costo. Giunta alla terza edizione, liniziativa prender il via a gennaio 2012, accompagnando i corsisti no al prossimo giugno attraverso diverse aree tematiche: losoa, inglese, spagnolo, criminologia, storia dellarte, cittadinanza attiva

    (fondamenti di Costituzione), informatica, psicologia clinica e della coppia, energetica (scienza ed etica dellenergia), scacchi, creazione di bijoux, disegno, cucina e arte bresciana. Un poliedrico programma che spazia da materie di tipo umanistico a