Il Settimanale di Arezzo 146

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ANNO IV NUMERO 146 • VENERDÌ 10 MAGGIO 2013 • COPIA GRATUITA IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 UNOAERRE INDUSTRIES STRADA E, 5 LOC. SAN ZENO, AREZZO TEL. 0575 925953 estetica solarium benessere DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ DALLE 10 ALLE 20 SABATO DALLE 10 ALLE 14 VIA TANUCCI 21, AREZZO CELL. 331/9061707

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Il Settimanale di Arezzo 146

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ANNO IV NUMERO 146 • VENERDÌ 10 MAGGIO 2013 • COPIA GRATUITA

IN COPERTINA: SCATTO ED ELABORAZIONE GRAFICA DI ANDREA BARDELLI

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2 IL SETTIMANALE DI AREZZO 10 MAGGIO 2013

“IL SETTIMANALE DI AREZZO“ È UNA TESTATA EDITA DA EDIZIONI GIORGIO VASARI SRLANNO IV NUMERO 146 – VENERDÌ 10 MAGGIO 2013 © EDIZIONI GIORGIO VASARI

DIRETTORE RESPONSABILE: FRANCESCO CIABATTI, EMAIL [email protected]: MARCO BOTTI, EMAIL [email protected]: ELENA AIELLO, ENRICO BADII, ANDREA BARDELLI, GIACOMO BELLI, SERENA CAPPONI, FERNANDA CAPRILLI, MARCO CAVINI, GIACOMO CHIUCHINI, DORY D’ANZEO, JACOPO FABBRONI, CECILIA FALCHI, ELETTRA FIORINI, MICHELE GIUSEPPI, SARA GNASSI, ILARIA GRADASSI, VALERIA GUDINI, GIACOMO MANNESCHI, CHIARA MARCELLI, LUCIO MASSAI, DAVID MATTESINI, FABIO MUGELLI, OMERO ORTAGGI, VALENTINA PAGGINI, RO-BERTO PARNETTI, LUCIANA PASTORELLI, IVANA MARIANNA PATTAVINA, LUCA PIERVENAN-ZI, CHIARA SAVARINO, ALESSIO SEGANTINI, LUCA STANGANINI, VALENTINA TRAMUTOLA, LUCA TRIPPI. FOTO: ANDREA BARDELLI, ROBERTO PARNETTI, SAIMON SAVINI

AMMINISTRAZIONE: EDIZIONI GIORGIO VASARI SRL, VIA MANTEGNA 4, 52100 AREZZO (AR), TEL. 392/95.96.285, FAX 0575/16.57.738, EMAIL [email protected]À E MARKETING: PAOLA PRATO, 333/46.04.264, [email protected]

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI AREZZO 02/2010 DEL 10 FEBBRAIO 2010ISCRIZIONE AL REGISTRO DEGLI OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE AL N. 19155STAMPA: LA ZECCA SRL, VIA UMBERTO TERRACINI 25/27, 52025 FRAZ. LEVANE, BUCINE (AR), TEL. 055/91.80.101, FAX 055/91.80.412, EMAIL [email protected]È VIETATA, SENZA FORMALE AUTORIZZAZIONE, LA RIPRODUZIONE TOTALE O PARZIALE DI TESTI, DISEGNI, FOTO E PUBBLICITÀ RIPRODOTTI SU QUESTO NUMERO

EGV

VITA DELLA CITTÀ3 La Caritas diocesana ha presentato l’annuale Rapporto sulla Povertà5 Crescono i poveri aretini: cosa fa la politica6 Il Pd alla Borsa Merci ha discusso del suo futuro 7 Scatizzi: la città di Arezzo si unisca contro il gioco d’azzardo10 Eco Sagre, la raccolta differenziata etica prima di essere legge scritta26 Olimpiadi della Chimica, 400 studenti in gara allo “Scientifico”

NON PIÙ PAROLE OMAI…8 Quintana di Primavera al faentino Lionetti

AREZZO SPORT13 GINNASTICA FALCIAI, eleganza e dedizione15 Trofeo “Guidelli”, trent’anni di emozioni e partite16 L’Arci Pesca Fisa e Renzi insegnano a pescare a mosca

17 Claudio Contenti, un aretino campione del mon-do di tennis18 Arezzo, missione compiuta19 Gli Esordienti della Sba sono pronti a diventare grandi20 Provare il fitness in acqua non costa niente

CULTURA21 Doppio appuntamento nel weekend per la Galleria Villicana D’Annibale22 Eros e Natura nella “città del silenzio”: il Cenacolo degli Artisti Aretini celebra D’Annunzio24 “La memoria riunita”: il libro di Santino Gallorini fa piena luce sulla strage di Civitella

ACLINFORMA27 Modello 730 e supplemento di pensione

L’ESPERTO RISPONDE28 Le insidie stradali

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3IL SETTIMANALE DI AREZZO10 MAGGIO 2013

ercoledì 8 maggio è stato presentato il 7° Rapporto sulle Povertà a cura della Caritas dioce-

sana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Anche quest’anno il dossier, ricco di dati e cifre, offre lo spunto per rifl es-sioni che nascono immediate dal rac-conto dei problemi e dei drammi di tante persone e famiglie in diffi coltà.

Dal documento risulta chiaramen-te il diffondersi dell’impoverimento e del disagio sociale in ampie fasce di popolazione in Italia. I dati raccolti da Mirod (Messa in Rete degli Osservatori Diocesani) delle 17 Caritas presenti in Toscana evidenziano una povertà dalle diverse sfumature e complessità.

In particolare le persone che nel 2012 sono state “registrate” presso il Centro di Ascolto della Caritas aretina di via Fonte Veneziana e negli altri luo-ghi di accoglienza presenti nella pro-vincia sono state 2026 (il 16% in più rispetto all’anno precedente) di cui il 27,4% italiani e il 72,6 stranieri.

Il dato rappresenta parzialmente il numero di persone “bisognose”: esiste infatti una percentuale, non quantifi cabile, di uomini e donne che vivono una povertà “sommersa”, defi nita nel rapporto “zona grigia”.

Sono 300 le persone in più rispetto al 2011 (45% maschi e 55% femmine) che hanno chiesto aiuto per far fronte alle diffi coltà economiche in cui si trovano: oltre la metà di essi ha una famiglia e appartiene al genere

7° RAPPORTO SULLA POVERTÀLA CARITAS DIOCESANA HA PRESENTATO L’ANNUALE RESOCONTO SULLA SITUAZIONE CITTADINA

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di LucianaPastorelli

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4 IL SETTIMANALE DI AREZZO 10 MAGGIO 2013

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femminile (53%). Il 68,9% ha almeno un fi glio minore a carico.

La crisi economica colpisce in particolare gli ultraquarantenni (26%) e la fascia d’età compresa tra 30 e i 39 anni (27%). La povertà fotografata dal rapporto è par-ticolarmente preoccupante perché coinvolge, oltre alle fasce sociali “tradizionalmente” più deboli e marginali, anche i ceti “medi”.

Oltre ai mezzi di sussistenza per molte persone viene a mancare ogni prospettiva futura: la precarie-tà radicata, l’impossibilità di progettare, di ricercare un miglioramento o un “riscatto” per la propria vita si annidano e crescono tra la gente. Vi è una povertà “sommersa” non di rado celata da un’apparenza di “dignitosa normalità”.

Nel territorio aretino è divenuto consistente il nu-mero di persone che vivono (o sarebbe più corretto dire sopravvivono?) con meno di 500 euro al mese (44%): si tratta principalmente di pensionati e ca-salinghe.

Cresce considerevolmente il numero delle persone che ricorrono ai centri di distribuzione di generi ali-mentari (pane, pasta, cereali) o chiedono aiuto per il pagamento delle bollette relative alle utenze dome-stiche e all’affi tto della casa.

I pasti erogati dalle mense sparse danno un’idea del fenomeno delle persone italiane e straniere che non riescono a soddisfare in modo autonomo un bi-sogno fondamentale, come è quello alimentare. La perdita del potere d’acquisto incide soprattutto sulle famiglie monoreddito, costrette a risparmiare su tut-to: dal riscaldamento domestico alle spese mediche.

La “riscoperta” della solidarietà tra le persone da sola non basta ad affrontare la gravità della situazio-ne, e non può certamente sopperire alla mancanza di politiche sociali ed economiche incisive di welfare.

Vi sono problemi sociali pressanti e urgenti quali il lavoro, la casa, l’alimentazione, l’istruzione pubbli-ca, la salute fi sica e mentale, la socializzazione e l’in-tegrazione, che non possono essere basate su inter-venti emergenziali bensì sullo sviluppo di maggiori politiche di prevenzione di contrasto alla povertà e all’esclusione, e di promozione del benessere sociale.

La povertà riguarda tutti: combatterla vuol dire garantire a tutti un livello minimo di protezione so-ciale, di servizi, un lavoro decoroso e il diritto alla speranza.

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5IL SETTIMANALE DI AREZZO10 MAGGIO 2013

CRESCONO I POVERI ARETINI: COSA FA LA POLITICA

umentano i poveri in città e la politica, adesso più che mai, dovrebbe iniziare a

dare risposte concrete. Ma come? Partiamo dai dati.

A dare l’allarme come di con-sueto è l’annuale Rapporto Caritas che – c’era da aspettar-selo – fotografa una situazione ad Arezzo sempre più allarman-te. Sono oltre 2000 le persone che nel 2012 si sono rivolte alla Caritas diocesana, di cui un ter-zo sono aretini. Insomma, oltre 650 concittadini, defi niti tali dal-le norme vigenti, hanno avuto la necessità di un aiuto concreto per mangiare, trovare un alloggio o magari solo pagare le bollette di casa. Tanti, troppi.

Un aumento del 16% rispetto all’anno precedente, a fotografare una situazione che vede sempre più colpite le famiglie, dato che il 53% delle richieste è arrivata da madri e mogli, a esprimere un bi-sogno di sostegno che fi nisce sem-pre più per investire interi nuclei.

Nemmeno a farlo apposta, la fascia di età più colpita è quella

tra i 30 e 39 anni, quella cioè delle persone che ancora non riescono a entrare stabilmente in un mer-cato del lavoro impazzito. Sono poco meno di 60 le aziende che ogni giorno chiudono i battenti in Italia, una media impressio-nante, che non risparmia, com’è noto, nemmeno il nostro territo-rio, chiudendo quasi ogni possi-bilità di ingresso nel mercato del lavoro.

Lasciando, invece, ai giovani “fortunati” che trovano lavoro, l’alternativa di occupazioni iper-precarie, con contratti di lavoro sottopagati annuali o spesso di pochi mesi. Risultato? Gli under 40 con fi gli se non hanno una fa-miglia di origine alle spalle in gra-do di sostenere il mantenimento della prole, rischiano per lo più di non riuscire a defi nire per la propria famiglia un qualsivoglia futuro.

Questo se si è fi gli di italiani, nati in Italia, se invece si è fi gli di stranieri ancora non si ha ricono-sciuta la cittadinanza in automati-co. Una follia.

E la politica? Mentre a Roma si

cercano sempre più le grandi in-tese, in città di assiste al parziale fallimento di una politica per la casa, con un Comune che avendo risorse sempre più limitate cerca di fare quel che può.

Unica rete sociale veramente ri-masta? Purtroppo quel familismo, o clientelismo che dir si voglia, che lascia sempre meno spazio alla speranza e soprattutto al me-rito dei singoli.

Adi David

Mattesini

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6 IL SETTIMANALE DI AREZZO 10 MAGGIO 2013

IL PD ALLA BORSA MERCI HA DISCUSSO DEL SUO FUTURO

l Partito Democratico di Arezzo si è incontrato al completo domenica 28 aprile alle 21 alla Borsa Merci, per un’iniziativa pubblica aperta agli elettori e a tutta la cittadinanza, che ha visto come principale ospite e

protagonista la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli e durante la quale si è discusso delle ultime vicende e dello stesso futuro del Partito Democratico.

«L’iniziativa ha visto una buona partecipazione nume-rica e c’è stata una bella discussione e un dibattito coin-volgente. Hanno partecipato anche il deputato Marco Donati e la senatrice Donella Mattesini», commenta il segretario provinciale del Pd Marco Meacci.

L’attenzione sul futuro del Partito Democratico dopo le dimissioni di Bersani e l’elezione a presidente del Consiglio di Enrico Letta è forte anche a livello locale. «Ciò che si è percepito anche da quest’iniziativa è una grande insoddisfazione generale sui movimenti par-lamentari innescati durante l’elezione del Presidente della Repubblica. Per quanto riguarda le dimissioni di

Bersani è stato preso atto che l’ex Segretario ha commesso alcuni errori, ma non può essere l’uni-co parafulmine.

All’interno del dibattito l’altra preoccupazione emersa è che il Pd diventi un partito delle “cor-renti”, dove si risponde più ai capi-corrente che a un progetto comune, trasversale, mescolanza di culture e idee, vero progetto iniziale del partito. Chiudersi nei gruppetti è un limite».

Per quanto riguarda la situazione locale, uffi cial-mente al momento non ci sono costituzioni for-mali di correnti, non ne risulta ad esempio una di Giovani Turchi. Ci sono riunioni, sensibilità varie, ma a Arezzo ciò che appare non è una divisione così netta. I Renziani, l’unica formazione un po’ più costituita.

«Il Pd è un progetto storico di questo Paese e ha ancora tutte le possibilità, nel nostro territorio siamo l’unico partito presente.

Deve recuperare certamente la sintonia con gli elettori e una concretezza maggiore, ma sia-mo un partito con tanti rappresentanti nelle Amministrazioni, nei circoli. Il tema numero uno è l’economia e il lavoro, bisogna intervenire su quest’emergenza concreta.

La vicenda Serracchiani dimostra che con le fi -gure giuste si vince».

I

di Cecilia Falchi

responsabile M

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AVINI

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7IL SETTIMANALE DI AREZZO10 MAGGIO 2013

LA CITTÀ DI AREZZO SI UNISCA CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO

a politica aretina si è schie-rata contro il gioco d’azzar-do e contro il proliferare delle sale con slot machi-

nes, video poker e scommesse. Centrodestra, centro e centrosi-nistra: per una volta la posizione è unanime nel condannare l’aper-tura di un minicasinò in piazza Guido Monaco al posto dei locali dell’ex InformaGiovani. Tra colo-

ro che si sono inseriti sul solco di questa battaglia c’è anche Luigi Scatizzi, consigliere comunale del Nuovo Polo per Arezzo, che chie-

de all’Aministrazione di rendere illegali e inammissibili tali locali dedicati al gioco d’azzardo. «Nella nostra città stanno fi orendo mol-te sale giochi – spiega Scatizzi. – Questi posti legalizzano il gioco d’azzardo e attraggono un nu-mero sempre più alto di cittadini che, con la prospettiva del facile guadagno e del divertimento, ca-dono in un vortice di dipendenza e di indebitamento.

Stiamo vivendo un dramma sociale che mina le famiglie e ali-menta la criminalità: l’Ammini-strazione e l’intera politica hanno il dovere etico e culturale di com-battere il gioco d’azzardo».

Tra le richieste di Scatizzi c’è prevedere un piano che regola-menti l’apertura di nuove sale giochi e le collochi non nel cen-tro cittadino ma in zone pro-duttive. Dunque assolutamente non in piazza Guido Monaco. «Dobbiamo scongiurare il rischio di concentrazioni nelle zone resi-denziali – continua, – evitando il degrado e disagi per i residenti. Se proprio tali luoghi devono esserci e devono essere legali, che siano posti al di fuori della città. In que-

sto senso condi-vido la posizione del gruppo consiliare del Pd che con Barbara Bennati ha presenta-to un atto d’indirizzo per opporsi alla diffusione del gioco d’azzardo e per contrastare il fenomeno im-pedendo l’insediamento di nuove sale in prossimità delle scuole e dei luoghi di aggregazione».

Scatizzi chiede infi ne di incre-mentare i controlli da parte delle forze dell’ordine per monitorare il giro di denaro e le attività interne a queste sale giochi, promuoven-do allo stesso tempo una campa-gna di sensibilizzazione e di in-formazione sui rischi connessi al gioco d’azzardo. «Mi auguro che in questa azione la città proceda unita – conclude il Consigliere. – Istituzioni, Asl, scuole e as-sociazioni devo-no promuovere una campagna di pubblicità e sensibilizzazione per allontanare i cittadini dalla possibilità della dipendenza».

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L

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8 IL SETTIMANALE DI AREZZO 10 MAGGIO 2013

L

stato il faentino Pasquale Lionetti, in sella al purosangue inglese di 8 anni Su Barco, il vincitore della prima edizione della Quintana di Primavera, torneo organizza-

to dal Comitato Regionale Toscano F.I.S.E. – Area Eventi Storici di Tradizione, svoltosi presso gli im-pianti dell’Arezzo Equestrian Centre nello scorso fi ne settimana.

Nella fi nale, che ha visto partecipare i primi 15 della classifi ca parziale al termine delle due tornate di qualifi cazione, Lionetti ha centrato tutte e tre gli

anelli (due del diametro di 4,5 cm e uno da 4 cm) dislocati nel percorso ovoidale predisposto nell’Arena “Vasari” dell’Equestrian Centre con il tempo di 20’’67.

In totale hanno preso parte alla gara ben 47 binomi, numero mai avuto in una com-petizione del genere, con cavalieri in rappre-sentanza di tutte le più importanti città sedi di Giostre e Quintane.

Alle spalle di Lionetti l’aretino Enrico Giusti che, in sella a Nuraghe (anglo-arabo sardo di 7 anni), ha chiuso con il tempo di 21’’60. Per il giostratore giallo-cremisi la bella soddisfazione di esser stato l’unico ad aver centrato tutti gli anelli nelle tornate corse, risultando così il miglior cavaliere del torneo.

In fi nale erano giunti anche altri quattro cavalieri aretini, a dimostrazione dell’ottimo

NON PIÙ PAROLE OMAI…

Èa cura di Roberto Parnetti

QUINTANA DI PRIMAVERA AL FAENTINO

LIONETTI

Il presidente regionale Petaccia premia il vincitore Lionetti

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9IL SETTIMANALE DI AREZZO10 MAGGIO 2013

La Bottega degli IllustriCaffè & Restaurant

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livello di preparazione dei cavalieri di “casa”: Gianmaria Scortecci, in sella a Palmasol, Luca Veneri, in sella a Quito, Filippo Fardelli su Lughente de Campeda e il debuttante Adalberto Rauco su Mistercody.

In totale sono stati 15 gli aretini che hanno preso parte alla gara. Oltre ai sopracitati anche: Andrea Bennati (su Mortimer), Andrea Aquisti (Mazzonia), Maurizio Frulio (Chica Buena), Tommaso Marmorini (Pepita), Francesco Rossi (Rondine), Gabriele Gamberi (Tico Tico no Fuba), Stefano Mammuccini (Even Grein) e i debuttanti Lorenzo Vanneschi (Enola Gay), Davide Parsi (Formica) e Christian Salvi (Bar Cat Remedy).

Premi speciali sono stati assegnati a Cristiano Liti di San Gemini (miglior cavaliere più giovane), Claudio Falsetti di Pistoia (miglior cavaliere veterano) e Rocco Betti di Pistoia (miglior binomio per bardatura del caval-lo e abbigliamento del cavaliere).

Nella categoria riservata alle Amazzoni, che ha visto partecipare 9 concorrenti, la vittoria è andata all’areti-na Bianca Tenti su Careta con 9 punti totali. Alle sue spalle, con 6 punti, la sarteanese Alessandra Morgantini (su Selva) e l’aretina Melissa Brogi (su Rivò). Per determinare il podio fi nale è stato necessaria la somma dei tempi che hanno decretato al secondo posto, con un totale di 11’’76, Alessandra Morgantini e al terzo, con un tempo di 19’’60, Melissa Brogi.

Nella categoria “Battesimo con Spada e Anelli”, riservata ai giovanissimi, il podio fi nale ha visto la vittoria di Niccolò Paffetti con 6 punti davanti a Taira Mammuccini con 5 e, a pari merito (in questa categoria non era prevista la rilevazione dei tempi) con 4 punti, Niccolò Parnetti, Alessia Modesti, Irene Ballantini e Samuele Galaurchi.

Bianca Tenti, vincitrice della gara della Amazzoni

Premiazione delle Amazzoni

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10 IL SETTIMANALE DI AREZZO 10 MAGGIO 2013

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA È UN’ETICA PRIMA DI ES

ECO-SAGRE n fase di avvio la raccolta porta a porta nella zona Arezzo sud, ovvero l’asse Olmo-Rigutino-Vitiano, praticamente 10.000 residenti. Con tale ordinanza emanata, dall’assessore Dringoli, la raccolta differenziata diventa obbligatoria per tutti i cittadini e le utenze produttive, chiamati a utilizzare le tipologie di servizi esistenti nella loro zona di residenza.

Arezzo si ritrova nei bassifondi della classifi ca toscana per quanto riguarda il “campionato” di differenziata, le cifre parlano del 33%, appena sopra Grosseto. Insomma, ben lungi dagli obiettivi nazionali del 2012 che

parlano di 65%, ma pure da quelli del 2011 (45%).Una parte in tutto questo dovranno svolgerla anche le sagre e feste paesane, che pare si siano attrezzate a dovere da alcuni anni, almeno nella zona di Olmo e

Policiano.La tradizione delle sagre con gastronomia è un fenomeno particolarmente

diffuso nella nostra provincia e sta di fatto che queste feste, organizzate prevalentemente da espressioni del volontariato (come associazioni e Pro

Loco), siano caratterizzate dall’utilizzo massiccio di materiali usa e getta e da un conseguente fl usso di rifi uti.

Paolo Monci, responsabile della gestione dei rifi uti durante la Sagra della Bistecca in località Olmo, ci ha fornito un’analisi della

loro organizzazione.«Siamo sempre stati attenti alla differenziata e da alcuni anni a questa parte abbiamo eliminato la plastica, a fa-vore del vetro e porcellana. Inoltre facciamo parte del progetto “Eco Feste”, istituto con l’ausilio di Comune, Aisa, Ceaa. L’obiettivo di sensibilizzare la cittadinan-za, attraverso eventi di grossa portata come le sagre, è determinante affi nché vi sia una migliore gestione

dei rifi uti.Il Comune ci ha fornito i contenitori necessari per lo smaltimento dell’immondizia, che comunque

risulta diminuita rispetto a prima dato che utilizziamo bicchieri di vetro, posate di acciaio e piatti di porcellana. Purtroppo non siamo stati in molti ad aderire all’iniziativa, ma per fortuna adesso è divenuta obbligatoria».

Stefano Sinatti invece è il referente per la Sagra della Pappardella, organizzata dalla Polisportiva Policiano,

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una delle realtà più attente all’ecosostenibilità.

Voi come polisportiva cercate da tempo di ri-durre l’impatto dei rifi uti, come e da quanto nasce tutto ciò?

«Noi abbiamo una fi lo-sofi a ecologica, perché è assolutamente necessario un minor impatto ambientale, dobbiamo cominciare a ri-spettare di più il posto dove viviamo, si tratta di civiltà ed educazione nei confronti del prossimo.

Quando il Comune ci chiese di aderire al piano “Eco Feste”, fummo molto grati di parteciparvi, perché la nostra sensibilità a ri-guardo è sempre stata elevata.

Saranno circa dieci anni che utilizziamo vetro, porcellana e ac-

ciaio a scapito della plastica, grazie anche alla collabora-zione del cate-

ring “Fracassi”, che a suo tempo ci

noleggiò tutto il necessa-rio. In questo modo siamo pure

riusciti a risparmiare una certa somma di denaro, aspetto da non sottovalutare.

Nel 2011 abbiamo ricevuto anche un contribu-to dal Comune stesso, consistente nella fornitura di tovagliette in carta riciclata, essendo tra le sagre più virtuose di tutto il territorio aretino.

Noi pratichiamo la raccolta differenziata da sva-riati anni e, abbinate alla sagra, organizziamo eventi sportivi, perché come polisportiva vogliamo tra-smettere un esempio etico e morale.

Spero che in futuro vi sia maggiore riconoscenza da parte delle istituzioni nei confronti di organizza-zioni come la nostra, premiandole in maniera conti-nua e adeguata».

DI ESSERE LEGGE SCRITTA

che noleggiò t

rio. In questo m

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1310 MAGGIO 2012

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La mia attività professionale prevede:

Dietoterapia per la cura del soprappeso e obesità; Dieta personalizzata per diabete, ipertensione e altre patologie

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DOTT.SSA GIULIA ROGHI DIETISTA 349/0842310

a ginnastica ritmica, si sa, è soprattutto un affascinante mix di grande applicazione ed eleganza. Uno sport basato esclusivamente sulla sincronia, dove la conoscenza del proprio corpo e il senso del ritmo svolgono un ruolo di primaria importanza nella preparazione degli esercizi.

All’interno di questo sport si sta facendo spazio, in crescita anno dopo anno, la Ginnastica Falciai, che si sta distinguendo in maniera decisamente positiva nella Ginnastica Per Tutti (GPT), la

sezione “non agonistica” della Federazione Ginnastica d’Italia. A proposito di crescita e dei risultati – sempre migliori – ottenuti in quest’ultima stagione parliamo con

Elisa Stocchi, una delle responsabili del settore di ginnastica generale della Falciai: «Da due anni stiamo lavorando per migliorarci sempre di più, seguendo un percorso programmato che ci ha portato quest’an-

L

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14 10 MAGGIO 2013

no a fare un bel salto di qualità. Salto di qualità dimostrato dagli ottimi risultati ottenuti, con le nostre giovanissimi gin-naste capaci di raggiungere sempre più spesso il podio, e talvolta di vincere».

Grandi soddisfazioni, figlie del lavo-ro guidato da Elisa Stocchi insieme a Diletta Lepri e Alessia Pecorelli, alle-natrici capaci a loro volta di “crescere insieme alle proprie ginnaste”, come sottolinea la stessa Elisa Stocchi, che considera im-portante anche «il clima di serenità che si è creato in squadra»: perché in questi casi la grande applica-zione deve essere accompagnata a sua volta dalla volontà di divertirsi, facendo uno sport che richiede grandi sforzi psicofisici.

È proprio attraverso il lavoro e la volontà di miglio-rarsi sempre più che la Ginnastica Falciai, e in questo caso la squadra di Sincrogym [una specialità del settore GPT della ginnastica ritmica, composta di un esercizio combinato e due esercizi di coppia, ndr], sono riuscite nel giro di due anni a conquistare traguardi importanti sia a livello provinciale sia regionale. «I risultati stanno arrivando e questo ci rende particolar-mente felici, soprattutto se pensiamo alle nostre ginnaste che eseguono e studiano perennemente ogni movimento per trovare la sincronia giusta. Per adesso vogliamo continuare ad accumulare esperienza, e i risultati importanti ottenuti ultimamente a Incisa e Viareggio sono la dimostrazione del lavoro di tutte noi».

Lavoro che si concentra maggiormente sulla messa in mostra dell’aspetto tecnico e sulla pulizia degli esercizi, al quale le ginnaste non si sottraggono mai, mostrando sempre grande dedizione. D’altronde, que-sto è uno sport nel quale il livello di attenzione deve rimanere costantemente alto, per far fronte al minimo errore che può nascondersi sempre dietro a ogni angolo. Come in ogni sport, dopo i primi risultati positivi appare sempre la volontà di alzare l’asticella.

Una sfida alla quale non si sottraggono le ragazze guidate da Diletta Lepri, Alessia Pecorelli ed Elisa Stocchi, con quest’ultima che aggiunge: «L’obiettivo di tutte noi è prepararci sempre meglio per arrivare a partecipare a tornei di maggiore spessore.

Sappiamo che ogni gara è “un terno al lotto”, nel quale ogni minimo errore può risultare decisivo e vani-ficare settimane o mesi di lavoro, ma siamo inoltre consapevoli che le nostre ginnaste, con grande dedizio-

ne, hanno tutte le possibilità per raggiungere questo obiettivo».

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Elisa Stocchi ci presenta la sezione di ginnastica generale della Ginnastica Falciai, capace di ottenere ottimi risultati nell’ultima stagione grazie alla grande dedizione delle sue ginnaste

Eleganza e dedizione

di OmeroOrtaggi

[segue da pag. 13][segue da pag. 13]

Page 15: Il Settimanale di Arezzo 146

1510 MAGGIO 2012

ndrea Mene-ghin, Paolo Barlera e Pao-lo Moretti, giocatori riusciti a indossare la maglia della

Nazionale, o coach come Simone Pianigiani (che nel 1993 guidò la Mens Sana Siena al successo e che ora è ct della Nazionale).

Tutte persone che hanno disputato, da giocatori o da allenatori, il Trofeo “Guidelli”, che si svolge ad Arezzo dal 1984 e che, con l’edizione del 2013, celebra dun-que trent’anni di esistenza.

Il torneo, che ormai da una vita segna una tappa fonda-mentale del basket aretino e nazionale, è organizzato sin dalla prima edizione per la categoria Under 14. Il trofeo è intitolato a colui che ha fatto sviluppare la pallacanestro ad Arezzo: il “sor Guido”, come viene ricordato da sempre, è stato il primo a portare il basket nella nostra città, e questo torneo a lui de-dicato è un riconoscimento che la Scuola Basket Arezzo ha da sempre portato avanti.

Quest’anno il Trofeo “Guidelli” si è svolto dal 26 al 28 aprile ed è stato composto da dodici squadre, affrontatesi in quattro gironi da tre: dopo questa prima fase, semifinali e finali deter-minavano il piazzamento dal primo al dodicesimo posto.

Sul gradino più alto del podio è andata la Blu Orobica Comark Bergamo, che ha battuto in finale la detentrice del torneo Mens Sana Siena. Dopo un inizio di marca senese, i lom-bardi hanno dapprima riagguantato nel punteggio i bianco-verdi, e successivamente hanno “messo la freccia” e non si sono più voltati indietro, vincendo per 80-66.

Sul gradino più basso del podio si è classificata la Vizi&Servizi Pistoia, che nella finalina ha avuto la meglio sulla Stella Azzurra Roma. Si sono invece piazzate al nono e al decimo posto le due squadre Sba presenti al torneo: noni gli Under 14 e subito a seguire gli Under 13, che hanno combattuto strenuamente contro ragazzi più grandi. Infine, i premi individuali come miglior giocato-

re del torneo e miglior realizzatore sono an-dati rispettivamente a Panichi (Mens Sana) e Gai (Pistoia).

La buona riuscita della manifestazione si è notata sia durante sia dopo la fina-le: un palazzetto delle “Caselle” davvero gremito ha seguito prima la finale e poi le premiazioni, alle quali erano presenti pure l’assessore allo Sport del Comune Romizi e il figlio del compianto Guido, il dottor Mauro Guidelli.

La società aretina ha espresso grande soddisfazione per lo svolgimento del tor-neo, nonostante le mille problematiche dei nostri tempi, e si augura che si possa proseguire nell’organizzazione dell’even-to in questa maniera anche negli anni a seguire, per continuare a omaggiare “sor Guido”, colui che portò il basket in città.

Trofeo “Guidelli”trent’anni di

emozioni e partite

di Alessio Segantini

Il torneo organizzato dalla Sba ha visto trionfare la

Blu Orobica Bergamo

A

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16 10 MAGGIO 2013

a “mosca” è la tecnica di pesca più naturale ed evoluta, ma sono pochis-simi gli appassionati che in provincia di Arezzo ne han-

no padronanza. Per diffondere questa pratica l’Arci Pesca Fisa ha promosso un corso di quat-tro lezioni che potrà vantare un maestro d’eccezione: Federico Renzi, valdarnese riconosciuto come uno dei migliori costruttori al mondo di mosche artificiali.

A partire da venerdì 10 mag-gio, presso i nuovi locali dell’Arci in via Garibaldi 135, Renzi svelerà

tutti i segreti di una pesca che si contraddistingue per l’utilizzo di esche create manualmente dai sin-goli pescatori. Ogni pesca-sportivo infatti si costrui-sce da solo le mosche artificiali utilizzando i materiali più diversificati, dai peli di animali alle penne, e sfrut-tando la propria fantasia per riprodurre una mosca

quanto più simile a quella reale, in modo da trarre in inganno il pesce e indurlo ad abboccare. «L’Arci Pesca Fisa – spiega il segretario Pietro Donati, – ha deciso di differenziare la propria attività promuo-vendo la conoscenza della pesca a mosca.

Questa è la tecnica di pesca più ecosostenibile perché, essendo la mosca costruita con elementi naturali, non è minimamente invasiva ed è rispet-tosa dell’ambiente del pesce, anche se allo stesso tempo è la tecnica più evoluta e difficile, dunque può esser praticata solo dopo un’attenta formazio-ne.

In questo senso siamo orgogliosi di poter avere come maestro il valdarnese Renzi, il miglior costrut-tore al mondo di esche artificiali».

Questo corso segue quello introduttivo promos-so dall’Arci Pesca Fisa nei mesi scorsi e tenuto da Claudio Carrara di Foligno, un istruttore nazionale specializzato nel lancio della mosca.

A quelle lezioni parteciparono decine di pesca-sportivi aretini che hanno manifestato tanto entusia-smo e interesse alla mosca da spingere l’associazio-

ne a organizzare questo nuovo ciclo di incontri.

«Siamo onorati – conclude Donati, – di poter fare affida-mento su istruttori come Carrara e Renzi, perché attraverso la loro esperienza possiamo provare a diffondere un tipo di pesca che per il momento è solo di nicchia, ma che abbiamo l’intenzione di divulgare a tutti gli appassionati della provincia di Arezzo».

Per ulteriori informazioni è possi-bile contattare Alfredo Rondoni, presidente dell’Arci Pesca Fisa, al 335/63.63.847.

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Page 17: Il Settimanale di Arezzo 146

1710 MAGGIO 2012

è anche un aretino nella nazionale italiana Over 50 che ad Antalya, in Turchia, ha conquistato il titolo mon-diale. Lui è Claudio Contenti, un tennista del 1960 che si allena sui

campi del C.T. Giotto e che ha avuto l’onore di vestire l’azzurro in squadra con Fernando Cavalleri, Silvano Pozzi e Angelo Tanganelli.

La Nazionale italiana è stata protagonista di un cammino esaltante che, tra 28 nazioni di tutto il mondo, l’ha vista battere i padroni di casa della Turchia, l’Argentina, la Svezia, i campioni in carica degli Stati Uniti e l’Austria, guadagnando così la possibilità di giocare la finalissima contro la Spagna.

Nell’atto decisivo Contenti e i suoi compagni han-no battuto per 2-1 gli iberici riuscendo così a metter-si al collo una prestigiosa medaglia d’oro. «Non ci aspettavamo di vincere – spiega Contenti, – per-ché abbiamo iniziato il torneo come testa di serie numero 9, e perché nelle altre Nazionali militavano alcuni tennisti che, in passato, sono stati ai vertici del tennis mondiale. Contro ogni pronostico, di vittoria in vittoria abbiamo iniziato a crederci e siamo così riusciti a raggiungere un risultato incredibile».

Cosa si prova a vincere un Mondiale indossan-do i colori della Nazionale?

«Sentire l’inno nazionale mentre ti consegnano la medaglia d’oro è un’emozione unica e difficilmen-te ripetibile. In passato ho vinto tanti trofei individua-li, ma non ho mai provato una soddisfazione simile: in Turchia rappresentavo tutto il Paese, e dunque sentivo una forte responsabilità sulle mie spalle».

Facciamo un passo indietro, come è arrivato a vestire la maglia della Nazionale Over 50?

«La federazione ha formato la squadra conside-rando i risultati raggiunti nei vari tornei internazionali riservati ai veterani con più di 50 anni. Io, ad esem-pio, nel 2012 ho vinto i Campionati Internazionali

d’Italia e tanti altri titoli, arrivando così al 13° posto del ranking mondiale e guadagnando questa con-vocazione».

Era la sua prima esperienza in azzurro?«Nel lontano 1982 avevo già vestito i panni del-

la Nazionale militare disputando un quadrangola-re con Spagna, Germania e Francia. In seguito ho continuato la mia carriera da tennista fino ai primi anni Novanta e sono stato maestro federale, poi, quando ho abbandonato l’insegnamento per moti-vi lavorativi, ho continuato a giocare tra i senior fino ad arrivare a questo importante traguardo».

Come continuerà la sua stagione?«Ho ben chiari i miei prossimi obiettivi: la conferma

del titolo ai Campionati Internazionali e la parteci-pazione ai prossimi Campionati Europei di Sofia».

C’

Claudio Contenti, un aretino campione del mondo di tennis

di Marco Cavini

IMBIANCATURA IMBIANCATURA && VERNICIATURA VERNICIATURA •• RIPARAZIONE E SOSTITUZIONE: AVVOLGI- RIPARAZIONE E SOSTITUZIONE: AVVOLGI-BILI E ZANZARIERE, WC ELETTRICO TRITATUTTO, LAVASTOVIGLIE BILI E ZANZARIERE, WC ELETTRICO TRITATUTTO, LAVASTOVIGLIE && LAVATRICI LAVATRICI •• MONTAGGIO MONTAGGIO//SMONTAGGIOSMONTAGGIO//MODIFICHE: ELETTRODOMESTICI, MOBILI, CUCI-MODIFICHE: ELETTRODOMESTICI, MOBILI, CUCI-NE, SERRATURE NE, SERRATURE && BLINDATURE BLINDATURE •• SERVIZIO DI APERTURA PORTA, PULIZIA SERVIZIO DI APERTURA PORTA, PULIZIA CAMINI, PULIZIA VETRI CAMINI, PULIZIA VETRI •• PICCOLI INTERVENTI ELETTRICI, IDRAULICI, MURATU- PICCOLI INTERVENTI ELETTRICI, IDRAULICI, MURATU-RA, PAVIMENTI, CARTONGESSO, RIVESTIMENTI RA, PAVIMENTI, CARTONGESSO, RIVESTIMENTI •• PICCOLI LAVORI: SALDATURA PICCOLI LAVORI: SALDATURA FERRO, STAGNO FERRO, STAGNO ((TUBI IN PIOMBOTUBI IN PIOMBO)), LAVORAZIONE METALLI E PLASTICHE , LAVORAZIONE METALLI E PLASTICHE ((PLEXIGLASS, DIVISORI, COPERTUREPLEXIGLASS, DIVISORI, COPERTURE))

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Claudio Contenti, secondo da sinistra, con il trofeo vinto ad Ankara

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18 10 MAGGIO 2013

issione compiuta per l’Arezzo di Nofri, tornato a casa da Ponte San Giovanni con il punto che serviva per certificare una salvezza considerata dapprima obiettivo minimo e poi massimo, in una stagione che definire modesta è a dir poco limitativo. Appendice dei play-off a parte, utili solo per alimentare spe-ranze di ipotetici ma poco probabili ripescaggi, il cammino sul campo degli

amaranto si chiude qua. La palla passa adesso alla dirigenza, la quale ha tre mesi abbon-danti di fronte a sé per dimostrare alla piazza quali sono le proprie reali intenzioni riguardo al prossimo futuro. Servono scelte decise, mirate, chiare e lungimiranti poiché, come abbiamo visto, in questa categoria nessuno è disposto a concedersi solo perché tu ti chiami Arezzo e l’altro si chia-ma Casacastalda o Castel Rigone, frazione di Passignano sul Trasimeno, quattrocento anime in collina con vista lago e una Seconda Divisione appena conquistata al grido di “tutti a Scandicci”. Sì, tutti quanti? Ricordiamo con nostalgia gli esodi amaranto dei tempi d’oro, quando colonne di pullman si muovevano in direzione Latina, Pistoia, Lumezzane o magari San Siro, per le affascinanti sfide al diavolo rossonero. È dalla consapevolezza della piazza dove stanno facendo calcio che Ferretti e il suo staff dovranno ripartire, poiché si fa presto a dire che allo stadio vengono in pochi affezionati, ma magari dipende anche dalle numerose disillusioni che sono state provocate dalle false promesse dei predecessori. Quindi, l’obiettivo minimo della stagione a venire non potrà che essere la Lega Pro. A pro’ di tutti.

SEMAFORO VERDE Stefano RUBECHINIDopo una difficile partenza, ha finito per farsi apprezzare, risultando spesso il migliore della contesa. E

riuscendo anche a rendersi utile in vari ruoli, trovando la via del gol con buona continuità. Potevamo non metterlo sul podio proprio il 5 maggio? Dalla polvere all’altare, insomma.

SEMAFORO GIALLO Marco PECORARIIl capitano è un po’ l’emblema di tutta la squadra, prestazioni in altalena tra alti e bassi, acciacchi e limiti

fisici. La gamba non l’ha mai tirata indietro, però, a livello pratico, non è riuscito sempre a trasmettere grinta e motivazioni ai suoi più giovani compagni. Luci e ombre in una stagione con più ombre che luci.

SEMAFORO ROSSO Abichelerico BALNOCISVorrebbe essere l’anagramma dei tre allenatori che si sono succeduti sulla panchina amaranto da ago-

sto a oggi, con risultati mediocri, salvo qualche impennata qua e là. Ognuno di loro ha la propria respon-sabilità, più o meno grande, con l’attenuante di una rosa sicuramente non all’altezza della situazione ma che, alla fine, non era neppure così scarsa da salvarsi all’ultimo tuffo. E quindi, Abel Balbo, Michele Bacis e Federico Nofri, una tirata di orecchie ci sta tutta, per non aver saputo dare un identità precisa a questo Arezzo. Lontani i tempi del lungo regno di Serse da Pontevecchio.

di Luca Stanganini

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Page 19: Il Settimanale di Arezzo 146

1910 MAGGIO 2012

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ltre 50 partite giocate in una sola stagione per prepararsi all’ingresso nel vero basket. Loro sono gli Esordienti della Scuola Basket Arezzo, una categoria in cui i bambini del 2001 stanno vivendo il loro ultimo anno nel minibasket “Nova Verta”. Dalla prossima stagione infatti i 14 atleti di questa squadra faranno il grande salto nel basket dei “grandi”,

passando alla pallacanestro agonistica e abbandonando le regole semplificate del minibasket. A preparare i ragazzi in questa importante fase di transizione sono Michele Roggi e Alessio Segantini, due istruttori che seguono questa squadra or-mai da quattro anni.

«L’aver avuto questi bambini per così tanto tempo – spiegano Roggi e Segantini, – ci ha permesso di farli crescere con una certa progettualità, passando dal gioco e dal divertimento tipici del minibasket a qualche elementare nozione tecnica e tattica della vera pallacanestro. In questa stagione, ad esempio, abbiamo lavorato molto sulla gestione degli spazi, insegnando loro a muoversi secondo i giusti para-metri spazio-temporali, a gestire la palla e a muoversi senza palla. Siamo orgogliosi di poter contare su una squadra ben preparata e spensierata, due belle caratte-ristiche che sono state riconosciute ai nostri ragazzi anche da qualche formatore

nazionale di minibasket». Gli Esordienti della Sba possono fare affidamento su tanti ragazzi di valore

che, nonostante la giovane età, fanno già ben sperare per il futuro della so-cietà aretina. Alcuni di loro sono addirittura riusciti a catturare l’attenzione della Mens Sana Siena, che li ha chiamati per alcuni prestigiosi provini. Ad arricchire la preparazio-ne di questi atleti è un calendario ricchissimo di gare che li ha visti scendere in campo nel corso della stagione per ben 50 volte, otte-nendo numerosi bei risultati come il secondo posto nel campionato provinciale. «La squa-dra degli Esordienti è in assoluto quella che ha giocato di più – continuano i due istruttori. – Questo ricco programma ha permesso ai nostri ragazzi di crescere e di giocare con i coetanei di società di tutta Italia, maturando tanta esperienza che potrà servir loro in vista della prossima stagione».

Gli Esordienti della Sba sonopronti a diventare grandi

O

Roster Esordienti

2001Elia Baracchi

Francesco Benassai Riccardo Catalani

Fabio Cincinelli Duccio Croci Pietro Duranti

Matteo Fascetto Niccolò Frati

Amerigo Giommetti Giacomo Nicchi

Marco Pais Riccardo Pela Mattia Tacconi Matteo Tersillo

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20 10 MAGGIO 2013

maggio e a giugno il fitness in acqua diventa gratuito. In vi-sta dell’estate, la Sport3 promuove due corsi di ginnastica in acqua completamente gratuiti che, sfruttando le piscine del Palazzetto del Nuoto, permetteranno agli aretini di tutte le età di conoscere e provare questa disciplina. Il primo corso

prenderà il via da venerdì 10 maggio e, attraverso quattro lezioni, pro-porrà veri e propri assaggi di fitness con esercizi sia a corpo libero sia con attrezzi come manubri, galleggianti, cinture o tapis roulant.

«In questo minicorso condenseremo tutte le attività del fitness in acqua – spiega Marco Magara, direttore tecnico del Centro Sport Chimera. – Si tratta di una disciplina intensa ma stimolante, con lezioni diversificate che andranno incontro alle esigenze di tutte le persone, maschi e femmine, di qualunque età. I corsi inoltre si svolgeranno co-stantemente al ritmo di musica, una caratteristica che rende questa disciplina divertente e coreografica».

Il secondo corso inizierà invece il 7 giugno e continuerà per tutti i venerdì del mese. In questo ciclo di lezioni sarà possibile provare il fitness sportivo, cioè la ginnastica in acqua a livello agonistico: il corso si svolgerà insieme alla squadra della Sport3 che poche settimane fa ha vinto il bronzo ai Campionati Italiani.

«L’obiettivo è ricercare nuove atlete per le nostre squadre – continua Magara. – Oltre ai benefici tipici dell’attività fisica, il fitness sportivo permetterà di fare gare e met-tersi alla prova contro avversarie di tutta Italia». Per partecipare a queste lezioni è necessario pre-notarsi chiamando la segreteria del Centro Sport Chimera allo 0575/35.33.15, inviando un sms al 347/42.49.641 o scrivendo una mail a [email protected] o a [email protected].

«Agli aretini offriamo una bella opportunità – conclude Magara. – Tra maggio e giugno regaliamo loro la possibilità di conoscere il fitness in acqua praticando gratu-itamente ben due corsi di questa disciplina».

AProvare il fitness in acqua non costa niente

A maggio e a giugno il Centro Sport Chimera ospita

due corsi di fitness completamente gratuiti

DATE E ORARI DEI CORSI GRATUITI

DI FITNESSFitness in acqua

1. venerdì 10 maggio2. venerdì 17 maggio3. martedì 21 maggio4. martedì 28 maggio

Ogni lezione sarà dalle 18.30 alle 19.20

Fitness sportivo1. venerdì 7 giugno

2. venerdì 14 giugno3. venerdì 21 giugno4. venerdì 28 giugno

Ogni lezione sarà dalle 13.20 alle 14.10

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21IL SETTIMANALE DI AREZZO10 MAGGIO 2013

VOLUTAMENTE IMPERFETTO. GLI ALIENI ATTERRANO IN CITTÀ

abato 11 maggio, alle ore 18, presso la Villicana d’Annibale Galleria D’Arte di via Cavour, si inaugura la personale di pittura di Antonella Cedro dal titolo

Volutamente Imperfetto. L’esposizione, visitabile gratuitamente fi no a mer-

coledì 22 maggio, ospita una selezione di opere che prendono in esame la recente produzione della pit-trice aretina, un’artista visionaria, diversa e genuina.

Quando le hanno chiesto il signifi cato delle sue nuove tele, la Cedro ha esclamato: «Anche i mostri hanno un cuore!». Ciascuno di noi può essere uno di quei mostri, sempre sottoposti a critiche e osser-vazioni, paragonati alla perfezione rinascimentale,

spesso distante dalla realtà. Con pennellate istintive, l’autrice espri-

me nelle sue pitture enigmatiche i sogni ma anche le ossessioni, le sofferenze e le lotte, frutto di un sistema che vuole organizzare ogni det-taglio della nostra esistenza. L’arte diventa quindi lo strumento per fuggire da questa trappola.

Tocchi gestuali, quelli della Cedro, dati in piena libertà. La pittrice si tuffa nel suo subconscio popo-lato di fi gure che sembrano alieni. Nelle sue opere la diffi coltà umana si riempie di colore, la speranza si accende laddove si trovano solo buio e disperazione.

Un’artista che ci consente di scoprire che l’imper-fezione non è necessariamente un male.

WINEART A VILLA “IL CICALETO”uci accese sulla Villicana D’Annibale Galleria D’Arte anche domenica 12 maggio. In col-laborazione con l’agenzia MK Tastings si svolgerà WineArt, felice connubio tra una de-

gustazione di vini e una collettiva d’arte contempo-ranea presso la storica Villa “Il Cicaleto”, situata in località Sargiano, alle porte di Arezzo.

A partire dalle ore 16, la kermesse vedrà la par-tecipazione delle aziende vitivinicole San Luciano (Monte San Savino) e Santa Giulia (Montalcino), e di una quarantina di artisti contemporanei.

La rassegna, con ingresso a 10 euro, sarà allieta-ta da un aperitivo a base di prodotti tipici fi no alle ore 20. Ogni visitatore po-trà inoltre incontrare e conoscere i pittori e i produttori, non-ché acquistare di-rettamente dagli stessi le opere e i vini proposti.

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L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA DI ANTONELLA CEDRO E UN INCONTRO TRA VINO E ARTE A SARGIANO

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runa ti miro dall’aerea loggia che t’alzò Benedetto da Maiano. Fan ghirlanda le nubi ove Lignano e Catenaia e Pietramala poggia». Così Gabriele

D’Annunzio descriveva Arezzo – una delle ventisei “città del silenzio” – mentre la osservava dal santuario di Santa Maria del-le Grazie, quando ancora i palazzinari non avevano appestato di edilizia dozzinale quella parte di città, occludendo per sempre una delle vedute della parte monumentale più suggestive.

Da quelle parole, pubblicate in Elettra – il secondo libro delle Laudi uscito nel 1903 – prende vita un importante evento ar-tistico, nell’anno in cui l’Italia festeggia i 150 anni dalla nascita del Vate.

Eros e Natura nella “città del silenzio” è il titolo della mostra organizzata dal Cenacolo degli Artisti Aretini dall’11 al 26 maggio 2013, all’interno dell’Atrio d’Onore della Provincia di Arezzo, in via Ricasoli.

«B

A 150 ANNI DALLA NASCITA, IL CENACOLO

EROS E NATURA NELL

GIORNO DOPO GIORNO Le poesia di Maria Antonietta Oppo protagonista a Castiglion Fiorentino

Sabato 11 maggio, alle ore 17.30, nell’ambito della mostra Leggerezza che vede dialoga-

re a Castiglion Fiorentino (Ar) le opere di Mauro Capitani, Franca Livi Limoni e Sergio Scatizzi, sarà presentato il libro di poesie Giorno dopo gior-no (L’Autore Libri Firenze – MEF) di Maria Antonietta Oppo. La scrittrice, nata a Cagliari ma aretina di adozione, presenta la sua quarta pubblicazione dopo il successo dello scorso 8 aprile a “La Feltrinelli Point” di Arezzo.

La raccolta si suddivide in cinque macro-aree – Elementi, Memorie, Notti, Stagioni e Ferite – che rive-lano ancora una volta la sensibilità dell’autrice e la sua visione del mondo.

Sbocciata come poetessa nel 2002, la Oppo ac-compagna le sue raccolte con immagini di quadri e fotografie, a sottolineare il legame speciale che ha con le altre arti. Non fa eccezione il nuovo libro, che vede in copertina un’opera di Mauro Capitani, il quale per l’occasione vesti-rà i panni del presentatore dell’incontro letterario.

Appuntamento nella sede della Fondazione “Ad Sidera”, in Corso Italia 41 a Castiglion Fiorentino. Sara Gnassi

di Marco Botti

Page 23: Il Settimanale di Arezzo 146

23IL SETTIMANALE DI AREZZO10 MAGGIO 2013

OLO DEGLI ARTISTI ARETINI CELEBRA D’ANNUNZIO

LLA “CITTÀ DEL SILENZIO”

Una collettiva che coniuga arte e poesia, ispirata a due temi cari al grande autore abruzzese, vissuti inten-samente anche in terra aretina. Lo dimostra il fascino subìto da D’Annunzio nell’ammirare la ricchezza e la varietà del paesaggio in questa parte di Toscana, ma soprattutto lo attesta una delle sue più intense e turbo-lente storie sentimentali, quella avuta con la contessa Giuseppina Giorgi Mancini nella villa di Petrognano. Nei primi anni del Novecento, infatti, la dimora storica situata non lontano da Giovi fu il nido d’amore clandestino tra il Vate e colei che veniva chiamata con affetto “Giusini” o “Amaranta”.

Una quarantina di artisti, soci del Cenacolo, presenteranno opere di pittura, scultura, ceramica e foto-grafi a liberamente ispirate al titolo dell’evento, per un’esposizione che si preannuncia eterogenea e ricca di sorprese, a partire da una particolare “cornice” che ospiterà le poesie di alcuni iscritti all’associazione, sempre legate agli argomenti dannunziani.

All’allestimento dell’Atrio d’Onore, utile a creare un’atmosfera di effetto per il visitatore, contribuirà anche la sezione Moda e Costume Teatrale del Liceo Artistico di Arezzo, con gli abiti d’epoca preparati dai giovani allievi sotto l’egida della professoressa Alma Cherici.

Sabato 11 maggio, alle ore 18.30, il vernissage della mostra sarà introdotto dal presidente del Cenacolo Nunzio Caruso. Al professor Mario Belardi spetteranno invece un intervento sulla fi gura di Gabriele D’Annunzio, fi gura basilare del Decadentismo italiano, e la lettura di proprie composizioni.

La collettiva, a ingresso gratuito, sarà visitabile il lunedì dalle 16 alle 19.30 e dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30.

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24 IL SETTIMANALE DI AREZZO 10 MAGGIO 2013

e è vero che le materie che studiamo a scuola han-no – o dovrebbero avere – ben altre ambizioni che farci imparare la data di una battaglia o il nome dei fi umi che attraversano un paese, allora è anche

vero che la storia mira a far rifl ettere l’alunno sui molte-plici modi in cui l’uomo, nel corso del tempo, si è messo in relazione con gli altri e si è organizzato in istituzioni sociali e civili teorizzandone gli ordinamenti.

Così Santino Gallorini, scrittore aretino e apprezzato studioso di storia locale, con il suo ultimo volume intitola-to La memoria riunita. Il partigiano Renzino e Civitella tra bugie, silenzi e verità (Edizioni Effi gi), che verrà presentato martedì 14 maggio, alle ore 17, nella Sala dei Grandi del-la Provincia di Arezzo, ci offre una ricostruzione fedele e obiettiva dei fatti e delle circostanze che determinarono le efferate stragi naziste di Civitella, Cornia e San Pancrazio nel giugno 1944.

Ognuno, scevro da fraintendimenti o banali interpre-tazioni, potrà così conoscere appieno uno degli eccidi più feroci del nostro territorio.

Un libro ricchissimo, fatto di analisi, parole ben accordate e di tanti documenti che Gallorini, con la sua riconosciuta scrupolosità, ha raccolto. Dagli atti del Processo di Norimberga ai diari e memorie dei testimoni e dei superstiti, dalle descrizioni dei piani bellici dei partigiani, pas-sando per le liste di nomi dei soldati e dei reggimenti, fi no alle relazioni dei processi delle varie commissioni parlamentari intervenute sulle responsabilità dei crimini nazifascisti.

Il tutto congiunto in un fondamentale saggio che ripercorre, con il groppo alla gola, il massa-cro di oltre 200 civili avvenuto il 29 giugno 1944 per mano della divisione tedesca “Hermann Göring”.

Cinquanta civili per ogni tedesco ucciso era l’equazione. Giorni prima, infatti, alcuni uomini della banda

S

IL LIBRO DI SANTINO GALLORINI FA PIENA LUCE,

LA MEMORIA RIUNITA

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di tango argentino e bachata

corso trimestrale – marzo, aprile e maggio – dei nuovi balli

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di Valentina Paggini

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25IL SETTIMANALE DI AREZZO10 MAGGIO 2013

partigiana “Renzino” avevano attaccato quattro soldati germanici del “Primo Battaglione dell’11° Reggimento Paracadutisti” al Dopolavoro di Civitella, ammazzando-ne tre.

Ecco che, per la prima volta, attorno a questa vicen-da si intrecciano la biografi a di Edoardo Succhielli – il Renzino che dà il nome alla banda – e le analisi di fonti dirette e delle circostanze in cui avvenne il fatto.

Il mirabile lavoro di Gallorini riesce così a riunire, dopo decenni di “memoria divisa”, gli esponenti della parte partigiana con i familiari delle vittime, che li accusavano di aver provocato la rappresaglia nazista. Come infatti scrive l’orfana Ida Balò Valli nella prefa-zione, uno dei meriti dell’autore è stato quello di «mettere in luce i limiti, le debolezze e gli aspetti umani dei suoi protagonisti».

Il volume, che vanta il patro-cinio della Provincia di Arezzo e del Comune di Civitella in Val di Chiana, è stato pubblicato grazie anche al contributo di Associazione Dopolavoro Ferroviario di Arezzo, Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra di Arezzo, Banca Etruria, Coingas, Fondazione Monnalisa onlus e Società Storica Aretina.

A presentare il libro, il 14 mag-gio, sarà il professor Ivo Biagianti, docente di Storia Moderna e Storia della Toscana Moderna e Contemporanea presso l’Univer-sità di Arezzo.

www.cpadver-effigi.com

UCE, DOPO QUASI SETTANT’ANNI, SULLA STRAGE DI CIVITELLA

A IL LAGO DEI CIGNIIl celebre balletto al Teatro “Mecenate”

Venerdì 10 maggio alle ore 21, al Teatro “Mecenate” di Arezzo, l’associazione

Sosta Palmizi presenterà la compagnia Opus Ballet che metterà in scena il balletto Il lago dei cigni.

Le coreografie e la regia sono curate da Loris Petrillo, mentre la direzione è affida-ta a Rosanna Brocanello. La danza sarà concreta e fisica, i movimenti istintivi e puri. Grazie alla collaborazione del drammaturgo Massimiliano Burini, l’opera si avvicinerà alla contemporaneità evidenziando una danza quasi animalesca, che restituirà al cigno la sua natura senza mai tradire l’eleganza.

Seppur di recente formazione, la com-pagnia fiorentina Opus Ballet ha ricevuto il riconoscimento e il sostegno della Regione Toscana e ha presentato le sue coreografie in importanti contesti, anche internazionali, riscuotendo grande riscontro di pubblico e critica, nonché nu-merosi premi per i danzatori che la compongono.

www.sostapalmizi.it Valeria Gudini

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26 IL SETTIMANALE DI AREZZO 10 MAGGIO 2013

di Marco Cavini

rezzo è diventata per un giorno il riferimento toscano della chimica. Sabato 3 maggio, 400 studenti da 50 scuole superiori di tutta la Toscana

hanno invaso il Liceo Scientifi co “Francesco Redi” di Arezzo per sfi darsi nelle fi nali regionali delle Olimpiadi della Chimica.

Alla gara erano presenti tutti quegli allievi che hanno superato le selezioni interne ai sin-goli istituti e che, mettendosi alla prova su 60 domande di chimica a scelta multipla, hanno provato a guadagnare l’accesso alle successive fi nali nazionali. Le scuole aretine presenti alle Olimpiadi erano il Liceo Classico, l’Itis e – ov-viamente, – i padroni di casa dello Scientifi co, con i partecipanti che sono stati divisi in tre classi di concorso: la classe A era riservata agli studenti del biennio, la B agli studenti del triennio dei licei e la C agli studenti del triennio degli istituti tecnici industriali a indirizzo chimico.

«Siamo orgogliosi di aver ospitato tale evento nei locali del nostro liceo – afferma Vito Posca, vice-preside dello Scientifi co e referente dei Giochi della

Chimica. – I primi di ogni classe di concorso e gli studenti con i pun-teggi più alti andranno alle fi nali nazionali in programma a Frascati il prossimo 24 maggio, e poi i migliori saranno chiamati a rappresentare l’Italia a Mosca in occasione dalle fi nali internazionali delle Olimpiadi della Chimica 2013».

Ai classici Giochi della Chimica riservati agli studenti delle Superiori, lo Scientifi co ha aggiunto una grande novità provata per la prima volta sabato scorso: i Giochi Junior per gli allievi delle classi se-conde e terze delle scuole medie inferiori. A questa prima edizione hanno partecipato 10 scuole e circa 100 studenti della provincia aretina, ma l’obiettivo è ampliare questo esperimento e farne un’iniziati-va capace di uscire dalla città di Arezzo ed espan-dersi a livello nazionale. «A conclusione di questa bella manifestazione – conclude Posca, – i vincitori delle Olimpiadi della Chimica e dei Giochi Junior saranno premiati sabato 11 maggio con una gran-de cerimonia nella Sala dei Grandi nel palazzo della Provincia. Siamo contenti perché possiamo afferma-re che con questi giochi abbiamo visto passare da Arezzo molti dei chimici del domani».

A

OLIMPIADI DELLA CHIMICA, 400 STUDENTI IN GARA ALLO SCIENTIFICO

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27IL SETTIMANALE DI AREZZO10 MAGGIO 2013

INFORMAINFORMACAF ACLI – Modello 730, un appuntamento anche per i più giovaniSi avvina la scadenza dei termini per la presentazione del 730, il modello per la dichiara-

zione dei redditi. Se per chi lavora ormai da anni e per i pensionati il 730 è un appuntamen-to tradizionale, non è così per i più giovani che, pur avendo lavorato nel corso dell’ultimo anno, potrebbero essere poco abituati alla materia fiscale. È proprio a loro che si rivolge il Caf Acli, mettendo in luce due casi su cui è necessario che i giovani facciano attenzione: il primo fa riferimento a chi lo scorso anno ha avuto più di un rapporto di lavoro o ha fatto do-manda di disoccupazione, il secondo riguarda invece tutti coloro che nel 2012 hanno avuto

un unico rapporto di lavoro della durata inferiore all’anno. In entrambi i casi è di fondamentale importanza presentare la dichiarazione dei redditi per ricevere l’eventuale rimborso Irpef pari alle tasse trattenute dallo stipendio. L’invito ai giovani è dunque di prendere contatto con i Caf Acli per una consulenza volta a veri-ficare l’obbligo della dichiarazione e le condizioni di un eventuale vantaggio fiscale.

PATRONATO ACLI - Supplemento di pensione, un diritto per molti anziani

Le verifiche svolte dagli uffici delle Acli hanno evidenziato come nume-rosi pensionati, pur avendone diritto, non abbiano mai richiesto il supple-mento di pensione. Possono fare richiesta del supplemento tutti coloro che, dopo la decorrenza della pensione, hanno svolto un’attività lavora-tiva di qualsiasi genere e possono così beneficiare di un aumento della pensione stessa. Per una veloce e gratuita verifica del diritto al supplemento di pensione, il Patronato invita tutti i pensionati che abbiano svolto una qualche attività di lavoro a prendere contatto con gli uffici delle Acli.

FAP ACLI - Il progetto “riGenerazioni” sbarca a FirenzeSaranno presenti anche le Acli di Arezzo a Terra Futura, il convegno inter-

nazionale in programma a Firenze alla Fortezza da Basso. Sabato 18 maggio Paolo Formelli, segretario dell’Associazione Anziani e Pensionati Fap Acli, sarà infatti tra i relatori della conferenza Europa e generazioni. Il dialogo a partire dal lavoro, in cui presenterà la possibilità di valorizzare talenti e competenze del passato per costruire nuovi lavori per i giovani. Nel suo intervento Formelli presenterà i risultati raggiunti con il progetto “riGenerazioni” che, promosso lo scorso anno dalla Fap di Arezzo, ha permesso ai ragazzi in età scolare di scoprire alcune professioni arti-

gianali che stanno scomparendo, ma che in futuro potrebbero creare nuove opportunità lavorative.SEDE PROVINCIALE AREZZO

via Guido Monaco 48 – 0575/21.700 – 0575/[email protected] MERIDIANAvia Pizzuto 34 – 0575/[email protected] ZONALE VALDARNOvia Roma 1, San Giovanni Valdarno – 055/[email protected] ZONALE CASENTINOvia Nazario Sauro 26, Ponte a Poppi – 0575/[email protected] ZONALE VALTIBERINAvia XX Settembre 127, Sansepolcro – 0575/[email protected]

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28 IL SETTIMANALE DI AREZZO 10 MAGGIO 2013

L’ESPERTO RISPONDE

LE INSIDIE STRADALI

uotidianamente numerose persone, sia pedoni sia conducenti di veicoli, sono vittime di inci-denti causati da buche, tombini o altri pericoli presenti sul manto stradale o sul marciapiede.

Tali tipi di eventi sono qualifi cabili come danni da insidia o trabocchetto stradale, poiché cagionati da pericoli non visibili e non prevedibili, che possono ripercuotersi sull’utente della

strada pubblica ignaro del rischio in prossimità. La Pubblica Amministrazione, in qualità

di proprietaria e gestrice delle strade, non può che essere responsabile dell’evento dan-noso, ma in che termini? in quali occasioni?

È bene evidenziare che l’utente danneg-giato, a cui spetta l’onus probandi nella causa civile promossa contro l’Ente Pubblico, do-vrà dimostrare:

1) l’entità del danno subito, a mezzo di fotografi e e con la fattura emessa dal carroz-ziere per la riparazione delle parti danneg-giate del veicolo.

2) la dinamica del sinistro stradale, a mezzo del verbale redatto dalle autorità di Polizia Giudiziaria eventualmente occorse in loco, o delle eventuali testimonianze di terzi presenti sul luogo dell’incidente.

La prova del danneggiato oggi si ferma qui, non dovendo dimostrare altro.

Non si applica più l’art. 2043 del Codice Civile che imponeva al danneggiato l’onere di dimostrare anche la colpa della P.A., ovvero la prova dell’insidiosità dell’ostacolo che riteneva di aver individuato, per esempio, sul marciapiede comunale.

Si applica, al contrario, l’art. 2051 C.C. il quale, disponendo che “ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”, prevede di fatto una responsabilità oggettiva del proprietario della strada o del marciapiede.

Q

a cura dell’avv.Giacomo Chiuchini

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29IL SETTIMANALE DI AREZZO10 MAGGIO 2013

Nella prassi gli Enti Pubblici convenuti in giudizio dal dan-neggiato cercano normalmente di controbattere adducendo il cosiddetto “concorso di colpa del danneggiato nella causazione del sinistro”, con l’intento di vedersi ridurre, o a volte anche esclude-re, la condanna al risarcimento del danno. Il conducente, infatti, potrebbe avere concorso a cagio-nare il danno subito, non avendo tenuto una condotta prudente-mente consona allo stato della strada.

Ad esempio, la sentenza n. 22914 del 14 dicembre 2012 del-la Corte di cassazione ha afferma-to che “il danneggiato non ha diritto al risarcimento del danno, se la perdita del controllo del mezzo è dovuta all’eccesso di velocità”, o ancora che, con sentenza recentissima – n. 7112 del 21 marzo 2013, – deve essere rigettata la domanda di risarcimento di un’anziana caduta in buca ricoperta di fogliame, in quanto nella fattispecie non sussisteva un “insidia” perché la buca, pur essendo ricoperta di fogliame, era visibile sia per le sue dimensioni che per la pre-senza di illuminazione artifi ciale.

In conclusione, se da una parte il danneggiato ha l’onere di dimostrare il danno e la presenza dell’in-sidia che ha provocato lo stesso, al danneggiante, dall’altra, spetta la facoltà, al fi ne di ridurre o esimer-si da responsabilità, di provare o che l’insidia non esisteva poiché visibile o prevedibile (ad esempio per l’utente che è a conoscenza dello stato di degrado del luogo del sinistro), oppure che vi sia stata una

condotta negligente, imprudente dell’utente che ha contribuito o concorso a provocare l’incidente.

Nell’ipotesi particolare di risarcimento dei danni determinanti dall’esistenza di un cantiere stradale, può sussistere la responsabilità solidale del Comune (committente proprietario della strada) e della socie-tà appaltatrice dei lavori pubblici.

Nello specifi co, se l’area del cantiere:a) risulta opportunatamente delimitata e affi data

alla custodia esclusiva dell’appaltatore (con divieto del traffi co sia pedonale sia veicolare), in caso di sini-stro all’interno della medesima zona, la responsabili-tà è solamente dell’appaltatore, in qualità di custode esclusivo.

b) se risulta invece adibita alla circolazione stra-dale, la responsabilità in caso di incidente ricade in maniera solidale sia in capo al Comune appaltante sia alla società appaltatrice, essendo entrambi tenuti alla custodia della strada.

ACCONCIATURE DA CERIMONIA E DA SPOSA

-o -

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30 IL SETTIMANALE DI AREZZO 10 MAGGIO 2013

ti accompagnano in città (e a ballare!)

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ti accompagnano ti accompagnanoin città (e a ballare!)in città (e a ballare!)

di Fabio Mugelli

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roSARÀN SOLO PROMESSE?

«Me dichj, Beppe, come faràe Lettaa mantenere tutte le promessech’ha fatto e che ’l paese ora s’aspetta?Si le difficoltàe saràn l’istésse,

si ’n tagliaràn li sprechi co’ l’accetta,si cercaràno ancora ’l su’ interesse,

si ’n càveno i rimborsi, o almén ’na fetta,si le province un saràno soppresse,

si ’n se dimèzza i seggi ’n parlamento,si ’n se faràn ’na tara a li stipendi,ai privilegi e a le pensioni d’oro,

restaràno parole ditte al vento,perché i guadrìni, alóra, ’n dù li prendi

pe’ la ripresa, i giòveni e ’l lavoro?»

di Leonardo Zanelli

il so

netto

Ad Arezzo c’è ancora chi produce una ricotta di pascolo da leccarsi i baffi . La vera ricot-ta di pecora toscana si produce da novembre a giugno. Questo ali-

mento deriva dal fi ne ciclo della preparazione del formaggio, e per questo è meno grasso. Di colore bianco latte, sapore dolce e delicato, si presta per ab-binamenti sorprendenti come quello con i necci, ti-pici delle zone della montagna pistoie-se, della Lunigiana e della Garfagnana, così come in Maremma dove la ricotta viene spesso utilizzata per la prepara-zione di tortelli dolci e salati, dolci di ricotta e torte salate. Se amate i contra-sti provatela con la cipolla.

LAWRA IN

CONCERTO

V e n e r d ì 10 maggio alle ore 21, con ingresso libero, pres-so Spazio Seme di via

del Pantano, si esibirà Lawra (Laura Falcinelli) per promozionare l’album Origine, uscito con l’etichetta Rouge Purple.

Dalle 19.30 aperitivo e inaugurazione della mo-stra fotografi ca Arti in movimento.

Per info www.lawraofficial.com e www.spaziose-me.com.

Il cecchino** ½Definito da Michele Placido

come il suo “Romanzo Criminale francese”, la pelli-cola diretta dal regista italia-no è un film di genere, un noir transalpino. Noir senza infamie e qualche lode, dove all’auto-rialità si preferisce il rispetto dei canoni di genere, quali l’immancabile fotografia grigio-bluastra, scene d’azione formalmente ben girate e personaggi dolenti e ontologicamente lo-ser. Unico ma non indolore punto di fragilità è uno script macchinoso e frammentario.

Un cast ottimo a partire dal capitano Mattei in-terpretato da Daniel Auteuil, il cecchino Mathieu Kassovitz e il medico criminale Olivier Gourmet. Peccato per il disorientato Luca Argentero, probabilmente con-vinto di recitare per una fiction o peg-gio ancora per un reality.

Jacopo Fabbroni

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31IL SETTIMANALE DI AREZZO10 MAGGIO 2013

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Fate entrare la primavera!

Page 32: Il Settimanale di Arezzo 146

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