Scintilla maggio 2012

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PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI! Organo di espressione di Piattaforma Comunista [email protected] www.piattaformacomunista.com Maggio 2012 1 euro Scintilla Alternativa di potere I lavoratori vivono una situazione drammatica, a causa dell’aggravamento della crisi capitalista. I padroni premono per annullare le conquiste e i diritti conquistati dalla classe operaia. Il governo Monti non ha risposte da offrire, se non lo schiacciasassi liberista e la repressione del conflitto sociale. Le forze che governano l’Italia come sempre fanno gli interessi delle grandi famiglie capitaliste, dei monopoli finanziari, delle potenze imperialiste straniere. A causa di questa politica nessuno dei problemi economici, sociali, politici, ambientali, può essere risolto. Al contrario si aggravano le condizioni di vita e di lavoro della maggioranza della società, avanza il malcontento, si intensifica la rabbia e la lotta degli sfruttati e degli oppressi contro il regime borghese, assumendo varie forme: dagli scioperi all’astensione elettorale di massa, dai blocchi stradali alle occupazioni di aziende. Che fare per dare gambe, respiro e prospettiva al movimento di lotta? Nell’immediato la proclamazione dello sciopero generale per unificare le lotte, battere il governo Monti e chi lo sostiene non può essere rimandata. La classe operaia negli ultimi mesi ha dato prova della sua capacità di resistenza e di disponibilità alla lotta contro la “riforma del lavoro”. La dinamica della lotta esige che i dirigenti sindacali compiano il loro dovere, se hanno ancora un briciolo di coerenza. Le rivendicazioni espresse dai lavoratori sono chiare e vanno portate avanti con la massima unità di azione possibile. Si possono riassumere in uno slogan: “devono pagare i ricchi, i parassiti, i grandi imprenditori e finanzieri”. Questa profonda necessità cozza con un sistema controllato da un pugno di sfruttatori e privilegiati, cresciuti nel lusso e nel disprezzo per le esigenze delle masse lavoratrici, contrasta con un blocco di partiti borghesi che non rappresentano i lavoratori, urta con la dittatura dei “mercati" consacrata dall’UE dei monopoli e la politica di guerra della NATO. E’ la dimostrazione che siamo di fronte a un problema la cui soluzione va oltre la necessaria risposta agli attacchi del governo di turno. Per questo diciamo che bisogna dirigere lo scontro di classe, il cui baricentro è sempre più nelle piazze e nelle fabbriche e sempre meno nelle istituzioni borghesi, verso una rottura profonda e radicale con le politiche neoliberiste e social- liberiste, in una parola con la logica di questo sistema morente. L’alternativa di potere è necessaria come l’aria che respiriamo. Il cambiamento sociale è possibile, a condizione che sia sostenuto da una vasta azione, da una sollevazione delle masse lavoratrici, con alla testa la classe operaia, che estrometta le classi sfruttatrici e parassitarie dal potere politico, le privi del potere economico e le metta in condizioni di non nuocere, aprendo la strada a un governo che sia lo sbocco del fronte unico proletario di lotta. Un governo di rottura rivoluzionaria, che abbia come basi gli organismi di massa dei lavoratori, le forze che lottano per la trasformazione sociale. Questo rivolgimento ha bisogno di una testa che infonda coscienza e orientamento politico: il partito indipendente e rivoluzionario del proletariato. Perciò chiamiamo la classe operaia ad organizzare la risposta che serve, a rafforzare la sua unità di lotta. Perciò facciamo appello ai suoi elementi migliori, affinchè rompano nettamente e definitivamente con gli opportunisti e concretizzino stretti legami con i marxisti- leninisti. Rompere con l’oligarchia Cacciare il governo Monti

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Organo di Piattaforma Comunista

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PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI!

Organo di espressione di Piattaforma [email protected] www.piattaformacomunista.com

Maggio 2012

1 euro

ScintillaAlternativadi potere

I lavoratori vivono unasituazione drammatica, a causadell’aggravamento della crisicapitalista. I padroni premono per annullarele conquiste e i diritticonquistati dalla classe operaia.Il governo Monti non harisposte da offrire, se non loschiacciasassi liberista e larepressione del conflitto sociale. Le forze che governano l’Italiacome sempre fanno gli interessidelle grandi famiglie capitaliste,dei monopoli finanziari, dellepotenze imperialiste straniere. Acausa di questa politica nessunodei problemi economici, sociali,politici, ambientali, può essererisolto. Al contrario siaggravano le condizioni di vitae di lavoro della maggioranzadella società, avanza ilmalcontento, si intensifica larabbia e la lotta degli sfruttati edegli oppressi contro il regimeborghese, assumendo varieforme: dagli scioperiall’astensione elettorale dimassa, dai blocchi stradali alleoccupazioni di aziende.Che fare per dare gambe,respiro e prospettiva almovimento di lotta?Nell’immediato laproclamazione dello scioperogenerale per unificare le lotte,battere il governo Monti e chi losostiene non può essererimandata. La classe operaianegli ultimi mesi ha dato provadella sua capacità di resistenza edi disponibilità alla lotta controla “riforma del lavoro”. Ladinamica della lotta esige che idirigenti sindacali compiano illoro dovere, se hanno ancora unbriciolo di coerenza.Le rivendicazioni espresse dailavoratori sono chiare e vannoportate avanti con la massimaunità di azione possibile. Sipossono riassumere in unoslogan: “devono pagare i ricchi,i parassiti, i grandi imprenditorie finanzieri”. Questa profonda necessitàcozza con un sistema

controllato da un pugno disfruttatori e privilegiati,cresciuti nel lusso e neldisprezzo per le esigenze dellemasse lavoratrici, contrasta conun blocco di partiti borghesi chenon rappresentano i lavoratori,urta con la dittatura dei“mercati" consacrata dall’UEdei monopoli e la politica diguerra della NATO. E’ la dimostrazione che siamodi fronte a un problema la cuisoluzione va oltre la necessariarisposta agli attacchi delgoverno di turno. Per questo diciamo che bisognadirigere lo scontro di classe, ilcui baricentro è sempre piùnelle piazze e nelle fabbriche esempre meno nelle istituzioni

borghesi, verso una rotturaprofonda e radicale con lepolitiche neoliberiste e social-liberiste, in una parola con lalogica di questo sistemamorente. L’alternativa di potere ènecessaria come l’aria cherespiriamo. Il cambiamentosociale è possibile, a condizioneche sia sostenuto da una vastaazione, da una sollevazionedelle masse lavoratrici, con allatesta la classe operaia, cheestrometta le classi sfruttatrici eparassitarie dal potere politico,le privi del potere economico ele metta in condizioni di nonnuocere, aprendo la strada a ungoverno che sia lo sbocco delfronte unico proletario di lotta.

Un governo di rotturarivoluzionaria, che abbia comebasi gli organismi di massa deilavoratori, le forze che lottanoper la trasformazione sociale. Questo rivolgimento ha bisognodi una testa che infondacoscienza e orientamentopolitico: il partito indipendentee rivoluzionario del proletariato. Perciò chiamiamo la classeoperaia ad organizzare larisposta che serve, a rafforzarela sua unità di lotta. Perciòfacciamo appello ai suoielementi migliori, affinchèrompano nettamente edefinitivamente con gliopportunisti e concretizzinostretti legami con i marxisti-leninisti.

Rompere con l’oligarchiaCacciare il governo Monti

Scintilla

Il governo Monti-Napolitano e isegretari dei partiti borghesi chelo sorreggono (PDL, PD e“terzo polo”) hanno raggiuntoun accordo politico per varare eapprovare numerose misure eprovvedimenti antioperai. Tra questi c’è il disegno dilegge sulla “riforma del lavoro”,che contiene le modificheall’articolo 18. L’accordo “blindato” frapremier e leader dellamaggioranza non modifica nellasostanza il contenuto dellamanovra, ma ne ribadisce ilcontenuto reazionario e rivoltocontro i lavoratori. La regola più importante, ildiritto ad essere reintegrati nelposto di lavoro in caso dilicenziamento illegittimo oingiustificato è di fattoannullata. Monti ha chiarito cheil reintegro è previsto solo per“fattispecie estreme eimprobabili”. La controriforma sancisce laliberalizzazione deilicenziamenti per motivieconomici, cancella la CIGsenza garantire a tutti ilavoratori gli “ammortizzatorisociali”. Invece di abolire letante forme di precarietà, lerende al contrario permanenti eancor più brutali. L’accordo sul disegno di legge èinaccettabile, ed è gravissimoche i vertici sindacaliconfederali lo appoggino,perché comporta un ulteriorepeggioramento delle condizionidi lavoro e di vita, lasoppressione delle libertà edella agibilità che ancoraesistono, l’intimidazione deilavoratori e il dispotismopadronale in fabbrica. Il solo“progresso” che determineràsarà quello dell’impoverimentodi massa, e ciò acutizzerà la

crisi economica capitalista.Il governo e i suoi screditatisostenitori – esecutori dei diktatdella UE, della BCE, del FMI -

si sono affrettati a venireincontro alle richieste deglispeculatori finanziariinternazionali, ma non hannomostrato alcuna considerazioneper le rivendicazioni deilavoratori. Speculano sullacontrapposizione fra occupati edisoccupati per nascondere glieffetti devastanti su entrambi. Monti ha detto che sono statisciolti tutti i nodi. Ne dimenticauno, sul quale dovràinciampare: la classe operaia. Da mesi stanno succedendomobilitazioni e scioperi in tuttoil paese, promossi dal basso e inmolti casi unitari. Le adesioni

alla lotta sono massicce. Ilconsenso del governo e deipartiti che lo mantengono invita è in picchiata. Grazie alla determinazione, allatenacia e alla resistenza dicentinaia di migliaia di operai elavoratori sfruttati, si sonoaperti delle contraddizioni, deivarchi. Lo stesso Monti, la stessaFornero hanno più voltedichiarato che potrebberoandarsene se i lavoratori nonaccettano la riforma. Ebbenedobbiamo prenderli in parola,facendogli capire che la stradadella controriforma è sbarrata:la sbarra la classe operaia.Nessun via libera al governodell’oligarchia! Monti e socinon abbandoneranno la loropolitica di attacco alle conquistedei lavoratori. Perciò devonoessere licenziati per giustacausa, assieme a tutti coloro cheli giustificano e li appoggiano.Mandiamo un messaggioancora più forte proseguendo,estendendo la mobilitazione eintensificando la pressione, conil fronte unico di lotta dal basso.Mettiamo in campo la nostraforza e facciamo pagareall’oligarchia e ai suoirappresentanti politici il prezzopolitico più alto per questoennesimo misfatto. Allo stesso

tempo mettiamo alle corde laburocrazia sindacale, indegnarappresentante dello slancio edel coraggio degli operai.Avanti con gli scioperi, ivolantinaggi, i presidi, i cortei, iblocchi, le occupazioni.Continuiamo ad esigere laproclamazione immediata dellosciopero generale nazionale conmanifestazione a Roma, chedeve vedere come protagonisti,a fianco degli operai, idisoccupati, gli studenti, isettori popolari colpiti dallacrisi. Uno sciopero vero, non lasfilata sindacale del 2 giugno!

La battaglia è fra capitale elavoro. Il suo esito dipende dairapporti di forza fra le parti inlotta: la borghesia e ilproletariato. Di qui la necessitàdi una azione politica generale,su un programma e paroled’ordine di classe, per preparareil terreno a una nuova avanzata.

2 maggio 2012

Un patto inaccettabilecontro la classe operaia

Facciamolo saltare con la lotta e l’unità!

NessunaNessunamodifica dell’art.modifica dell’art.18, 18, ma suama suaestensione. estensione. Basta precarietà. Basta precarietà. La crisi la deveLa crisi la devepagare chi l’hapagare chi l’hacausata: causata: i capitalisti, i capitalisti, i ricchi, i ricchi, i parassiti i parassiti Il governoIl governo

“tecnico” va“tecnico” valicenziato perlicenziato pergiusta causa,giusta causa,assieme a tuttiassieme a tutticoloro che locoloro che logiustificano e logiustificano e losostengono!sostengono!Monti ha dettoMonti ha detto

che sono statiche sono statisciolti tutti isciolti tutti inodi. nodi. Ne dimenticaNe dimenticauno, sul qualeuno, sul qualedovràdovràinciampare: inciampare: la classe operaiala classe operaia

Nonostante il clima da caserma,nonostante la complicità deibonzi sindacali, nonostante ilsalario da fame, a Mirafiori sicontinua a lottare. Lo scorso 27aprile alle ex meccaniche si èsvolto uno sciopero che hasorpreso il padrone e i suoiservi.Lo sciopero improvviso, volutofortemente dai lavoratori esostenuto dalla Fiom,estromessa dalla fabbrica, haavuto come motivofondamentale i carichi di lavorosempre più intensi, le pressionisempre più insistenti da partedei capi. Aumento dei carichi di lavorosignifica aumento dellosfruttamento, aumento dellostress, degli infortuni, dellemalattie. Per questo gli operai

non ci stanno e si ribellano,scioperando contro lamultinazionale.Allo sciopero hanno aderitopraticamente tutti i lavoratoridel montaggio, quelli piùesposti all’intensificazionedello sfruttamento. Anche in questo caso ha vinto ilfronte unico dal basso, contro lapolitica di divisione antioperaia.Lo sciopero di Mirafiori è unfatto che deve far riflettere edeve essere seguito dovunque.E’ un esempio di come si devecontrastare l’arroganzapadronale e ilcollaborazionismo, di come sipuò sconfiggere la politica diattacco alle libertà e ai dirittioperai: sul terreno della lotta diclasse, non su quello dei ricorsiai giudici e dei cedimenti.

Scintilla 3

Il default della democrazia borgheseLo scorso 17 aprile il Senato havotato in quarta lettura la leggecostituzionale che inseriscenella Costituzione l'obbligo delpareggio di bilancio. Si è così modificata su un temacruciale la Carta del 1948,scongiurando – grazie allamaggioranza superiore ai dueterzi - il referendum popolareconfermativo.In pratica un colpo di manoantidemocratico e neoliberista,da parte di un parlamentoridotto a votificio nelle manidell’oligarchia finanziaria.Già Berlusconi puntava amodificare l’art. 81 in ossequioalle direttive dell’UE deimonopoli capitalistici. Ilgoverno ultra-conservatore diMonti, con la spinta diNapolitano e l’appoggioparlamentare del PD, ha portatoa compimento il disegno.I partiti riformisti e liberali,conservatori e reazionari dellaborghesia hanno accettato inblocco una linea di risanamentodell’ordine economicocapitalista attraverso ilpeggioramento sistematico

delle condizioni di vita dellaclasse operaia e delle masselavoratrici.La modifica dell’art. 81 serveinfatti per rendere permanenti lepolitiche di austerità, per farpagare tutte le conseguenzedella crisi capitalistica aglioperai, ai lavoratori sfruttati,alle donne e ai giovani delpopolo, ai migranti.La modifica dell’art. 81 fa ilpaio con la modifica dell’art. 18dello Statuto dei Lavoratori.Queste politiche - imposte daUE, BCE e FMI – sono volte agarantire i profitti alleistituzioni del capitalismofinanziario, ai padroni, e adistruggere la vita di milioni dilavoratori, causandoimpoverimento, aumento dellosfruttamento, licenziamenti dimassa e devastazione sociale.Il prolungamento,l’ampliamento el’approfondimento della crisieconomica mondiale,l’offensiva senza soste dellaborghesia, pongono un dilemmadecisivo: schiavitù politica edeconomica o soppressione dello

sfruttamento e dell’oppressionecapitalista?Per sciogliere questo dilemma ènecessario spingere le masselavoratrici verso battagliedecisive. Questo può esserefatto solo realizzando un frontedi unico di lotta control’offensiva capitalista, ladittatura borghese sotto tutte lesue forme e la guerraimperialista.Per sviluppare questo lavoro inmodo costante e sistematico,per affrontare i compiti nuoviche la lotta di classe ci pone èindispensabile forgiare il partito

rivoluzionario della classeoperaia basato sul marxismo-leninismo e l’internazionalismoproletario. I sinceri comunisti e gli operaid’avanguardia è su questoterreno che devono unirsi elavorare assieme. Da subito!Solo così potremo dirigere lalotta per conquistare una nuovae superiore democrazia, quelladel proletariato; solo cosìpotremo aprire la strada a unanuova Assemblea Costituenteche sancisca la fine delcapitalismo e del suo apparatodi oppressione.

maggio 2012

Quale lotta all’evasione?Il governo Monti se la pigliacon i pesci piccoli, ma con leultime disposizioni della delegafiscale sull’ “abuso di diritto”dà una mano ai grandi evasori,cioè banche e gruppimultinazionali. La nuova definizionedell’abuso di diritto è in effettil’ennesimo «condono» delleoperazioni illegali già effettuateed esclude espressamente larilevanza penale dell’evasione.Sono queste grandi istituzionifinanziarie, che hanno adisposizione schiere di fiscalistie analisti finanziari, cherealizzano operazioni raffinate,al solo scopo di eludere il fisco.Spesso si tratta ditriangolazioni con l’estero, o dicessioni di azioni in usufruttoper l’incasso di dividendi conrelativi sgravi o crediti

d’imposta. Insomma, vere eproprie ingegnerie finanziarieche il governo Monti ha decisodi avallare. Non c’è da meravigliarsi.Monti era un consulente dellaGoldman Sachs, una delle piu'potenti banche d'affari chespeculava con i titoli di statoitaliani.E il PD che appoggia questogoverno iperliberista ha ancheil coraggio di parlare di equità!Non lasciamoci ingannare.Rivendichiamo il sequestro deicapitali evasi, la tassazionefortemente progressiva suprofitti, rendite, interessi,redditi e patrimoni, maggioridetrazioni e netta diminuzionedelle tasse per lavoratori epensionati. Prima questogoverno verrà cacciato emeglio sarà per i lavoratori.

Scintilla4

Le famiglie operaie e degli stratipopolari vedono ogni giornopeggiorare la loro situazioneabitativa. I mutui, in particolareper le giovani coppie, sonodiventati insostenibili; centinaiadi migliaia di famiglie(soprav)vivono sotto laminaccia degli sfratti; gli affitti(spesso in nero o irregolari)sono alle stelle. Inoltre, visto checome sempre piove sul bagnato,il governo Monti, espressionedegli interessi del capitalemonopolistico e delle lobby deipalazzinari, ha deciso che lanuova tassa sulla casa (l’IMU)sia pagata anche sulle casepopolari e sulla prima

abitazione. Ma, miracolo deldibattito parlamentare, in tre“comode rate”. Inoltre siprevede l’aumento della tassasui rifiuti. I sindacati prevedono che iprovvedimenti del governoprodurranno un aumento deicanoni di affitto intorno al 20%.In poche parole, mentre ipalazzinari fanno quattrini apalate, mentre i parassiticlericali godono dell’esenzioneICI-Imu sul loro enormepatrimonio immobiliare, sicontinua a colpire le massepopolari. Siamo di fronte ad una veraemergenza casa. I 268.000

sfratti emessi negli ultimi 5 anni(e gli altri 100.000 previsti neiprossimi tre anni) rendonoevidente la drammaticità dellasituazione. La crisi economica,che colpisce il proletariato e iceti più poveri aggrava lasituazione e la sta portando adun livello intollerabile. A fronte di questa situazione , leistituzioni borghesi continuano acaratterizzarsi per l’assenza diuna politica abitativa chesoddisfi concretamente leesigenze delle masse lavoratrici.Le poche misure utili, come laproroga degli sfratti per finitalocazione a favore dellecategorie più deboli, sono stateprese per gettare acqua sul fuocodel malcontento e non mutano diuna virgola il carattereantipopolare del governo Monti.In realtà, queste misure sono ilrisultato accessorio dellamobilitazione dei sindacati degliinquilini, dei comitati e deimovimenti di lotta per la casa.Perciò la lotta deve continuaresulla base di preciserivendicazioni.La casa è un diritto! No Imusulla prima casa; vanno tassatefortemente le proprietà deipadroni, dei ricchi e deiparassiti, non le abitazioni deiproletari e delle masse popolari!

Stanziamenti e misure fiscaliidonei a sostenere le famiglie indifficoltà nel pagamento degliaffitti. Misure contro l’evasionefiscale e l’illegalità contrattuale;contro i mutui usurai dellebanche e delle agenziefinanziarie. Una politicaabitativa a favore della classeoperaia e dei ceti popolari(l’Italia è fra i pochi paesieuropei che non prevedefinanziamenti all’ediliziapubblica). Mutui popolari.Abbattimento delle tariffe (luce,acqua, gas, ecc.) per operai,lavoratori, strati popolari.Blocco permanente degli sfrattie dei mutui per le famiglie indifficoltà, comprese quellemorose per necessità.Requisizione e assegnazionedelle case sfitte degli entiecclesiastici e di societàpubbliche e private ai senza casae ai senza lavoro, a prezzipopolari.La lotta per la casa devecontinuare e diventare parteimportante della lotta politicadell’intero movimento operaio epopolare contro l’oligarchiafinanziaria e i suoi governi, perconquistare una societàrazionale in cui la casa sia undiritto assicurato per tutti ilavoratori.

La casa è un diritto, no sfratti e tasse

L’illusione del capitalismo buonoOggi è frequente sentircontrapporre un «capitalismobuono» (quello «produttivo») eun «capitalismo cattivo»(quello finanziario especulativo). Quest'ultimo, sidice, è causa della grave crisiche stiamo vivendo, e vaeliminato a vantaggio dellacosiddetta «economia reale».Nei Quadernisull'imperialismo (Opere, vol.39) Lenin analizza e confuta,da un punto di vista marxista erivoluzionario, le tesi di unfinanziere che operava inRussia, Eugene Aghad, autoredi una voluminosa operaGrossbanken und Weltmarkt(Grandi banche e mercatomondiale, Berlino 1914).Scriveva Aghad: «Io rilevoancora una volta la differenzatra le banche di Pietroburgodedite alle speculazioni e lebanche russe che lavorano

produttivamente (economianazionale)». E indicava uncerto numero di banche russe«come modelli appropriati perindirizzare l'attività bancaria suquesta via destinata a eliminarecompletamente la speculazionenelle banche di deposito». A margine della pagina, Lenincommenta ironicamente: «lebanche "buone"… » (Quadernicit., p. 100). Aggiungendo:«L'autore vorrebbe uncapitalismo «onesto», misuratoe accurato, senza monopoli,senza speculazioni, senzasocietà fittizie, senza "legami"tra banche e governo, ecc.ecc.» (Quaderni cit.)Ne L'imperialismo, fasesuprema del capitalismo(Opere, vol. 22), Leninriprende la polemica controAghad: «L'autore divide icapitali bancari secondo chevengono impiegati

«produttivamente (commercioe industria)» o«speculativamente» (nelleoperazioni di Borsa efinanziarie) poiché, con laconcezione riformista piccolo-borghese che gli è propria,crede veramente che,permanendo il capitalismo, sipotrebbero separare l'unodall'altro questi due tipi diinvestimento di capitali edeliminare il secondo»(L'imperialismo cit., p. 231).

E' passato quasi un secolo daallora, e ancora vediamoborghesi «illuminati»,socialdemocratici e riformistipiccolo-borghesi di variogenere condividere le stesseillusioni; e sentiamo ripetere lemedesime sciocchezze daisostenitori di quel «socialismodel XXI secolo» che vorrebbeeliminare i mali del capitalismosenza rivoluzione proletaria esenza espropriazione degliespropriatori.

maggio 2012

Scintilla 5

Lotta a fondo contro l’offensiva reazionariamaggio 2012

Il prolungarsi della crisieconomica del capitalismo sitraduce in un considerevolerafforzamento della reazionepolitica. La borghesia oltre apeggiorare sistematicamente lecondizioni di vita e di lavoro dellaclasse operaia e delle massepopolari, porta avanti latrasformazione reazionaria delloStato per aggravare la lorooppressione politica edeconomica. Nel nostro paese, è ora il governoMonti-Napolitano, che godedell’appoggio di un ampio fronteborghese, lo strumento scelto dalgrande capitale per portare avantil’offensiva.Il varo di un “governo tecnico”,senza mandato popolare e conristrette basi di consenso di massa,la sempre più marcata tendenzaalla repubblica di tipopresidenziale, lo stravolgimento,di fatto e di diritto, dellaCostituzione del 1948 (vedi perultimo la modifica dell’art. 81),sono sintomi della degenerazionedella democrazia borghese, delsuo graduale trapasso in dittaturaaperta dell’oligarchia finanziaria.La classe dominante, incapace difornire risposte alle numeroserivendicazioni economiche epolitiche delle masse lavoratriciintensifica la repressione, passa adadottare metodi fascisti dioppressione della classe operaia.Questa fascistizzazione simanifesta oggi soprattutto neglisforzi rivolti a sottrarre agli operai

il diritto di organizzazionein fabbrica, di sciopero, ditutela contro ilicenziamenti arbitrari eillegittimi. Sul fronte internazionale,il disegno reazionario sitraduce nell’aumentod e l l ’ a t t i v i s m odell’imperialismo italianonei vari teatri di guerra,nell’aumento delle spesemilitari e nellapreparazione alla guerraimperialista.Di fronte all’inasprirsidella lotta di classe, ilcapitale finanziariorilancia e alimenta il fascismocome sistema di dominio ebraccio armato della borghesia. Igruppi fascisti godono di sempremaggiori finanziamenti ecoperture politiche, sviluppanouna lurida manovra per penetrarenegli strati popolari. Il lororafforzamento è possibile graziealla diffusione del nazionalismo,del razzismo, dello sciovinismoda parte dei gruppi dominanti, maanche grazie allo “sdoganamento”operato dai riformisti e daisocialdemocratici. Mentre continuano le aggressioniagli antifascisti, agli immigrati, aigiovani, ai democratici, sicontinua ad addormentare lavigilanza di massa nella lottacontro il fascismo. Da parte sua loStato borghese garantisce laprotezione e l’impunità delleazioni criminali dei banditi in

camicia nera. Cos’altro significainfatti l’ennesima assoluzione perle stragi fasciste, come quella diBrescia? La battaglia contro la reazionepolitica ed il fascismo è un terrenodi lotta fondamentale nellasituazione attuale. Essa sarà tantopiù vittoriosa quanto saprà usciredall’ufficialità cerimoniale,quanto più sarà condotta dalfronte unico di lotta degli sfruttati,per la difesa intransigente dei lorointeressi e diritti, contro tutte leforme della dittatura borghese,contro tutte le misure reazionarie.Attorno ad esso deve costituirsi ilpiù ampio fronte popolareantifascista e antimperialista. Questa battaglia non vaconsiderata come fine a se stessa,senza rapporto con la lotta controil sistema capitalistico nel suocomplesso. La lotta contro il fascismo e la

reazione politica non può infattiesaurirsi nella difesa dellademocrazia, dei diritti e dellelibertà dei lavoratori - tanto piùnecessaria in questa fase - madeve svilupparsi affermando lanecessità di una via di uscitarivoluzionaria dalla crisi delcapitalismo, per farla finita conquesto sistema marcio.Dobbiamo puntare a recidere unavolta per sempre la radice delfascismo e della reazione politica:l’imperialismo.

Lottiamo uniti contro lareazione borghese e la guerra!

Difendiamo a spada tratta idiritti e le libertà dei lavoratori!

Basta con la repressioneantioperaia e antipopolare!

Scioglimento delleorganizzazioni fasciste e chiusuradei loro covi; autodifesaproletaria!

Ricostruire il Partito!

Basta con l'asservimento dello Stato italiano al Vaticano!Il 13 maggio Benedetto XVIandrà a visitare il santuariodella Verna (Arezzo). Ma nonda solo. Ci andràaccompagnato da tutto il suocodazzo: il segretariopersonale, il cameriere e ilmedico personale, il Prefettodella Casa Pontificia, ilReggente, i cerimonieri, glioperatori della TV vaticana, gliagenti della Gendarmeriapontificia e i militi dellaGuardia Svizzera. Una bellaspesa! Ma non la pagheràsoltanto il Vaticano. La

pagheranno anche le istituzionidello Stato italiano: il governo(perché il Pontefice prevede difarsi scortare - per la suasicurezza - dagli elicotteridell'Aeronautica militare), laRegione Toscana (per 120.000euro), la Provincia e il Comunedi Arezzo (per 90.000 euro).È scandaloso, dirà qualcuno.Una visita pastorale ad unsantuario dovrebbe essere acarico anche di noicontribuenti dello Statoitaliano? Ma Benedetto XVI non è

soltanto il supremo reggitoredi una comunità di credenti, laChiesa cattolica. È anche ilsovrano dello Stato della Cittàdel Vaticano, creato in Italia daMussolini con i PattiLateranensi del 1929.Il cosiddetto «secondoConcordato», cioè l'Accordostipulato nel 1984 fra ilgoverno Craxi e la Santa Sede,ha aggiunto anche qualcosache nei Patti del 1929 nonc’era.L'art. 1 di quell'Accordostabilisce, infatti, che la

Repubblica italiana e la SantaSede si impegnano «allareciproca collaborazione per lapromozione dell'uomo e ilbene del paese». Unadisposizione nella quale si puòfar entrare di tutto.Perciò ribadiamo uno dei puntifondamentali del nostroprogramma politico (che soloun governo rivoluzionario delproletariato potrà realizzare):abolizione integrale dei PattiLateranensi e dell'Accordo del1984! Separazione totale fraStato e Chiesa!

6 Scintilla maggio 2012

In Italia le forze politiche chesi qualificano come riformiste,e socialdemocratiche stannosubendo una maggioredecomposizione. Assiemeall’appoggio aperto alle ricettedel grande capitale, i casi dicorruzione, di inquinamentomateriale, ideologico emorale, di spostamento adestra nella politica seguitanelle istituzioni locali ecentrali, ne sono unadimostrazione lampante. I dirigenti liberal riformisti,riformisti, socialdemocratici erevisionisti si smascheranosempre più per quello chesono: puntelli sociali delgrande capitale dentro ilmovimento operaio esindacale. Sorreggono ilgoverno e i suoiprovvedimenti nascondono illoro carattere di classe ecercando di perfezionarli.Frenano le lotte operaiatramite la burocraziasindacale. Si sforzano dimantenere la pace sociale. Ma sono sempre più avversatie contestati dagli operai, daisettori popolari colpiti dalla

crisi, che gli rimproveranol’appoggio ai governidell’oligarchia fianziaria.I loro partiti riformisti,interclassisti e piccoloborghesi non possono offrirealcuna soluzione ai problemidella classe operaia. Il loroprogramma è oggi laspartizione della miseria, nonpiù la vecchia ricettasocialdemocratica dellaredistribuzione dellaricchezza. E’ il rafforzamentodel potere dell’oligarchiafinanziaria, invece dellavecchia ricetta s dellaspartizione del potere con icentri del capitale finanziario.E’ la sottrazione di ulteriorericchezza dalla classe operaiaper darla nelle avide mani deimonopoli finanziari in crisi,invece dell’ingannevolericetta socialdemocratica delcontrollo del capitalespeculativo. Questi partiti – che affondanoin una crisi sempre più grave esubiscono processi di distaccoe differenziazione alla lorobase - non possono offrire unavia di uscita ai problemi che

vivono il proletariato e larghemasse lavoratrici. Nemmeno i Grillo e i Vendolasono un’alternativa, mapersonaggi funzionali alsistema, per gestire ilmalcontento e la protesta.La situazione deve spingere isinceri comunisti ad unirsi susalde basi e ad approfondire laloro azione in seno alle masse,dando impulso alla politicarivoluzionaria e acquisendoinfluenza, per evitare che essesiano avvelenate e confuse daicapi reazionari e opportunisti. Se si adottano e applicanocorrettamente i principi del

marxismo-leninismo ed e l l ’ i n t e r n a z i o n a l i s m oproletario, la divisione non hasenso né ragion d’essere, tantopiù di fronte a un nemicosempre più aggressivo. Per questo diciamo che èall’ordine del giorno laformazione del Partito cheesprime gli interessiimmediati e storici delproletariato, che dirige la suapratica di lotta contro ilcapitalismo, avendo comescopo l’instaurazione delladittatura del proletariato e lacostruzione del socialismo.Ecco il Partito che ci vuole!

Il Partito che ci vuole

Perchè marxista-leninista?Alcuni compagni chiedono:perché insistete sul fatto che ilpartito deve essere formatosulla base del marxismo-leninismo? Non è sufficientedefinirsi anticapitalisti? In realtà, sotto ladenominazione di anticapitalistisi trovano organizzazioni chenon sono tali perchè evitano didefinire con chiarezza quali

caratteristiche deve avere lasocietà che soppianterà ilcapitalismo. Questo tema pernoi comunisti è chiaro: si puòessere anticapitalisticonseguenti solo se si lotta perla trasformazione rivoluzionariadella società capitalista nellasocietà comunista. Il marxismo-leninismo è lateoria e la tattica dellarivoluzione proletaria, è ilrisultato dello studio e lasistematizzazione del processodi sviluppo storico-socialedell'umanità ed offre gliorientamenti corretti perdirigere la lotta del proletariatoverso la sua definitivaemancipazione. Essere marxisti-leninistisignifica essere in possesso diuna concezione scientifica delmondo e della vita sociale, chepermette di comprendere leleggi di sviluppo della

produzione e della società, lesue contraddizioni di fondo e glianelli sui cui agire perdeterminare la trasformazionerivoluzionaria ed avanzare nellacostruzione del socialismo. L'adesione al marxismo-leninismo implica l’assunzionedi una precisa scelta di classe,dato che questa teoria,realizzando lo studioapprofondito della dinamicadello sviluppo del capitalismo,delle forze che agiscono al suointerno e del ruolo storico cheognuna di esse svolge, giungealla conclusione che ilproletariato è la forza piùrivoluzionaria della società. Di conseguenza è questa laclasse che deve svolgere unruolo egemone e di guida nelprocesso rivoluzionario. Con ciò possiamo affermare cheil marxismo-leninismo èl'ideologia del proletariato,

l’espressione teorico-scientificadei suoi interessi di classe. Non c’è dubbio. Per risolvere ilnostro difficile e complessocompito, per unire i comunisti ericostruire l’organizzazionepolitica della classe operaia, ènecessario abbracciare ilmarxismo-leninismo.

Scintillaorgano di Piattaforma Comunista

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Autobus decorati in 40 città dell’ex Unione Sovietica

Si è svolto con pieno successo ilII Congresso della GioventùComunista di Spagna (marxista-leninista). Pubblichiamo di seguito il

nostro saluto e una lettera dellaJCE(m-l).

Cari compagni, abbiamo appreso con allegriadel vostro II Congresso edesideriamo inviare i salutifraterni e calorosi a nome diPiattaforma Comunista, dellaclasse operaia e dei giovanicomunisti e rivoluzionarid'Italia. In poco tempo la JCE (m-l) si èfatta strada nel panoramapolitico della Spagna. La vostraorganizzazione è riconosciuta alivello nazionale edinternazionale per il suoimpegno nella lotta operaia epopolare, per il suo alto grado dicoscienza e di combattività. Senza dubbio, il Congressorealizzerà un importante lavoroideologico e politico,contribuirà alla crescita dellaribellione contro l'oligarchiafinanziaria, rafforzerà lamilitanza, i suoi compiti di lottacontro il capitalismo el'imperialismo per conquistareuna nuova società, senzasfruttamento e oppressione

delle masse lavoratrici. Il Congresso e i suoiorientamenti si trasformerannoin azione pratica della gioventùmobilitata nelle fabbriche, neicampi, nelle aule, nelle piazze. In questo senso, auspichiamoche la JCE (m-l) si costituiscanell'organizzazione giovanile disinistra più forte del vostropaese, nell’avanguardia politicadella gioventù spagnola. I giovani comunisti erivoluzionari d'Italiaimpareranno molto dalla vostraesperienza. Rafforzeremo gli stretti legamiche hanno sempre unito icomunisti dei nostri paesi ed inostri popoli. Viva la gioventù comunista diSpagna! Viva il marxismo-leninismo! Viva l'internazionalismoproletario! Piattaforma Comunista

Cari compagni:siamo lieti di avere ricevuto lavostra lettera. Come sapete,questo nostro Congresso siinquadra in un contesto di

acutizzazione della lotta diclasse e di evoluzione delleforme che questa adotta, nonsolo in Spagna, ma in tuttal’Europa, specie nei paesi piùoppressi dall’imperialismoeuropeo, come Grecia e Italia. Perciò noi guardiamo conattenzione ai processi di lotta eunità che si sviluppano in Italiae al vostro lavorod’orientamento in questa lottaintorno al fronte unico delproletariato. Compagni, la nostra unione èquella più ferrea esistente,capace di superare ognifrontiera, perchè è fondata suglistessi principi ideologici eperchè tutti noi ci occupiamodel lavoro più ammirevole chepossiamo fare: quello di lottareper la fine dello sfrutamentodell’uomo dall’uomo e per lafine dell’opressione dei popoli. Perciò vi salutiamo e inviamoun sincero abbraccio.Viva il marxismo–leninismo eviva l’internazionalismoproletario!Segreteria della GioventùComunista di Spagna(marxista-leninista)

Scintilla 7

Nel numero di Scintilla digennaio abbiamo pubblicatoil comunicato congiunto diArbeit Zukunft e delKPD/ML, che fondendosihanno dato vitaall’Organizzazione per laCostruzione del PartitoComunista degli Operai diGermania/Arbeit Zukunft.Ora apprendiamo che amargine di una conferenzainternazionale su RosaLuxemburg, seiorganizzazioni che sirichiamano al marxismo-leninismo hanno intrapresouna discussione sullaquestione dell'unificazionedei comunisti , in legamecon le lotte concrete attuali:la lotta per la difesa deidiritti sociali della classeoperaia e delle masselavoratrici, la lotta contro ilpericolo di guerra e control' imperialismo tedesco,contro la fascistizzazione.

I rappresentanti delleorganizzazioni presentihanno deciso, su propostadei nostri compagni e di unaltro gruppo, la costituzionedi un Comitato dicollegamento percoordinare le azioni eistituire dei meccanismi didiscussione sulle questionidi strategia e sulle questionidel bilancio dellacostruzione del socialismo edella sua caduta. Ci rallegriamo dei passi inavanti compiuti nel lavoroper la costruzione di unpartito marxista-leninistanel cuore di quella grandepotenza imperialista eassicuriamo ai nostricompagni pieno appoggio esolidarietà.Allo stesso tempo,auspichiamo che l’esempiofornito dai comunistitedeschi serva da riflessionee da stimolo per

determinare dei progressi inquesta direzione anche nelnostro paese, in cui i lprocesso di unità delleorganizzazioni comuniste èfrenato da concezioniopportuniste, localiste,economiciste. Va compiuto uno sforzo per

liberarsi da posizionierronee ed arretrate, perorganizzarsi e agire uniti,avendo come scopo laformazione del Partitocomunista, quale repartod’avanguardia, organizzatoe cosciente, di una solaclasse: il proletariato.

ConferenzaInternazionale

d i Part i t i eOrgan izzaz ion i

Marxis t i-Leninist iwww.c ipoml. info

Sul nostro sito web sono pubblicati i

documenti approvatidal XVII plenum

maggio 2012

Progredisce in Germania l’unità dei comunisti. Seguiamo l’esempio!

Successo del II Congresso della JCE (m-l)

Dal voto nelle presidenzialifrancesi esce sconfittal’arrogante ed antipopolarepolitica neoliberista di Sarkozyche in campagna elettorale si èspostato sempre più a destra,rincorrendo il Front Nationalsui temi razzisti e sciovinisti,lanciando provocazioni controil movimento operaio esindacale.Come hanno evidenziato inostri compagni dl PCOF non sitrattava solo di tattica elettorale,ma di una “strategia d’alleanzapolitica e ideologica diretta ainstallare il riferimentodell’estrema destra nellasocietà, creare un clima ditensione permanente, didiscriminazione e di divisioneper permettere all’oligarchia difar passare più facilmente lasua politica di austerità”.Bisognava sconfiggere questodisegno e il popolo francese sene è incaricato.In Francia, come in Grecia,sono le forze progressiste,popolari ad avanzare,guadagnando milioni di voti. Si è espresso un rifiuto di massadei diktat dei mercati finanziari.Il voto è un riflesso dellosviluppo della lotta di classe inEuropa, che va ad inasprirsi.

L’asse Sarkozy-Merkel, che hadettato la politica dell’austeritànegli ultimi anni, è ormaispezzato. La cancellieratedesca, sostenitrice del rigoreantipopolare, è più isolata.L’UE dei monopoli, i pianireazionari dei tecnocrati diBruxelles, hanno subito uncolpo. A questo risultato hannocontribuito i comunisti(marxisti-leninisti) che inFrancia sono confluiti nelFronte di Sinistra e lavorano perradicarlo nella classe operaia econquistare la gioventù, conl’obiettivo di avanzare verso unvero fronte popolarerivoluzionario, ed in Greciasono stati fra i protagonisti dellegrandi lotte operaie e popolari. In Francia il lavoro svolto dalFronte di Sinistra su alcunerivendicazioni di caratteresociale è stato utile persmascherare Le Pen ecertamente va sviluppato al di làdella tornata elettorale, perconsolidare una forza reale, perdare slancio al movimento dellalotta di classe.Nel processo elettorale laprotesta popolare si è espressa,oltre alla crescita delleformazioni di sinistra, anche

con l’aumento dell’astensione(in Grecia al 40%). Ma anche i fascisti sono saliti,appoggiandosi su un’abiledemagogia e grazieall’appoggio di settori diborghesia imperialista chevedono in questi movimenti laloro ciambella di salvataggio. Ciò è preoccupante e devespingere, anche nel nostropaese, a realizzare uncombattivo fronte unicoproletario e, sulla sua base, unfronte unito antifascista-antimperialista, per impedire alreparto di assalto del capitalemonopolista di avanzare.

Una delle caratteristiche emersanelle recenti elezioni in Europa,sta infatti nella avanzata dellecoalizioni della sinistrapopolare e antiliberista, chehanno saputo combattere lanociva influenza delle destre esostenere le esigenze deglioperai, dei lavoratori, deigiovani, delle donne. Spetta ai militanti comunisti edagli elementi avanzati delproletariato riflettere su questielementi, farne tesoro eutilizzarli per lo sviluppo dellalotta di classe e il rafforzamentodel movimento comunista eoperaio nel nostro paese.

Scintilla8

Francia, Grecia: dalle urne esconosconfitti i partiti dell’austerità

maggio 2012

Ecuador: chi attenta alla democrazia?Continua la provocazione e lapersecuzione del regime diCorrea nei confronti dicompagne e compagnidirigenti sociali estudenteschi, arrestati perl'ipotetico delitto di attentarealla sicurezza dello Stato. Il blitz avvenne pochi giorniprima della "Marcia perl'acqua, la vita e la dignità deipopoli”, con l’intento di

delegittimarla e farla falire. Poi, a distanza di due mesi, leperquisizioni nelle case deicompagni detenuti per cercareprove in grado di incolparli. In realtà, la brutale azionecondotta dai reparti specialiper intimidire i familiari deidetenuti, ha avuto come unicorisultato bambini e anzianisotto shock ed una evidente laviolazione dei diritti umani. Le prove del crimineraccolte? Un compitoscolastico di un minorennesul Primo Maggio, lavoriaccademici, messaggi di unafiglia al padre, libri di CheGuevara, un’enciclopedia distoria, un film che ha vintol’Oscar nel 2006…materialeveramente pericoloso! La cosa preoccupante è che inEcuador il regime di Correasta producendo uno scenario

di persecuzione politica neiconfronti di chi si oppone allesue posizioni, sta armandouna struttura poliziesca emilitare per controllare eopprimere sempre di più icittadini. Oggi sono più di 350 idirigenti popolari sottoprocesso, accusati di criminicome sabotaggio eterrorismo, una cosa inaudita.Siamo di fronte a un palesetentativo di criminalizzare laprotesta sociale, ad unutilizzo di metodi fascisticontro militanti comunisti, disinistra, delle organizzazionipopolari.Se all’inizio del suo governoCorrea aveva avviato uncorso in qualche mododemocratico, ora è passato aperseguitare gli oppositori.La frase pronunciata dal

socialdemocratico presidentedella Repubblica, nelcomunicare che le Forzearmate interverranno permantenere la sicurezzainterna, mostra i suoi intenti:"La lotta contro l’insicurezzaè una guerra che dobbiamovincere". Evidentemente si vuoletransitare dal “Socialismo”all’Inquisizione del XXIsecolo, si vuole attentare aidiritti di organizzazione e dilotta dei lavoratori, deglistudenti, dei popoliecuadoregni.Diciamo no allacriminalizzazione dellaprotesta sociale e politica!Esigiamo l’immediata messain libertà dei militantiarrestati, così come quella diMarcelo Rivera, dirigente delmovimento studentesco.