Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

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010 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 7 numero 42 dal 6 al 12 dicembre 2010 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona 42 2 CN FNOVI Il Consiglio Nazionale Fnovi di Firenze ha approvato importanti dichiarazioni e documenti sul futuro della professione. Unanime l’adozione della Carta fondati- va del veterinario aziendale e la dichia- razione sull’obbligo di aggiornamento per i liberi professionisti. Presentato un dossier sulla cunicoltura. On line il video delle giornate consiliari: www.fnovi.it ONAOSI L’8 Febbraio 2011 è la data ultima per i veterinari interessati a diventare contri- buenti volontari dell’Onaosi. Con le nuove regole statutarie, decorso tale termine, si perderà definitivamente la possibilità di diventarlo. I giovani, inve- ce, avranno cinque anni, dalla data di prima iscrizione all’albo, per iscriversi volontariamente. www.onaosi.it. CUCCIOLI La Legge 201/2010 è in vigore dal 4 di- cembre. Efficaci le norme di adegua- mento dell'ordinamento interno che hanno introdotto il reato penale di traffi- co di animali da compagnia e la perse- guibilità della loro introduzione illecita. La Legge modifica il Codice Penale ina- sprendo le sanzioni per uccisione e maltrattamento animale. SUINI Entra in vigore il 17 dicembre il Decreto n. 200/2010 che attua la Direttiva 2008/71/CE sull'identificazione e la re- gistrazione dei suini. Controlli annuali da parte dei servizi veterinari delle Asl sul- l'applicazione del decreto. Check list per i piani regionali di controllo. WEB L’ordine dei Veterinari della Valle d’Ao- sta segnala ai Colleghi il suo nuovo sito ufficiale www.veterinari.vda.it, online dal settembre 2010 e ormai funzionante a pieno regime. L’Ordine valdostano, “u- no dei più piccoli d’Italia, è stato tra i pri- mi a dotarsi di un sito web nel gennaio 2002”. Ora si presenta sul web con nuove soluzioni per l’utenza on line. AVIARIA La Commissione Europea ha stabilito la proroga di 3 Decisioni comunitarie per la prevenzione e il contrasto all'influen- za aviaria fino al 30 giugno 2012. La si- tuazione epidemiologica richiede che si continuino a limitare i rischi causati dal- le importazioni, a mantenere le misure di biosicurezza e le misure di protezio- ne contro l'influenza aviaria ad alta pa- togenicità del sottotipo H5N1. LA SCHIZOFRENIA DEL GOVERNO A PAGINA 3 AMICOPETS, OPPORTUNITÀ PER IL MINISTERO A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 16 A PAGINA 20 LA FACOLTÀ DI BOLOGNA RIDURRÀ GLI ISCRITTI I RIMBORSI DEL FONDO SANITARIO ANMVI CONDANNA PER RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE PM IL GRUPPO DIVENTA SOCIETÀ VETERINARI LLPP BREVI ORGANO DI INFORMAZIONE DELL ’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. la PR O FESSI O NE VETERINARIA ECM: non c’è nessun obbligo Il sistema crolla sotto il parere pro veritate dei legali dell’ANMVI e la dichiarazione Fnovi www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line IL 18 NOVEMBRE, SU PROPOSTA DEL GOVERNO, LA CONFEREN- ZA STATO REGIONI HA APPROVATO L’ACCORDO SULL’ATTIVITÀ LI- BERO PROFESSIONALE INTRAMURARIA DEI DIRIGENTI MEDICI E VETERINARI DEL SSN. Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha dichiarato che l’Accordo: “è volto a promuovere tutti gli interventi utili ad innalzare la qua- lità dei servizi sanitari erogati ai cittadini e demanda alla programmazione regio- nale ed aziendale la messa in atto di misure volte a garantire l’effettivo e corret- to esercizio dell’attività libero professionale”. L’ANMVI, che da anni contesta la libera professione dei Medici Veterinari pubblici in quanto la loro funzione di con- trollo, e non di diagnosi o cura, non può convivere con la possibilità di svolgere altre attività professionali, ha risposto in modo fermo al Ministro ricordando que- sti aspetti e che: la veterinaria è fuori contesto e non ci sono adeguate garanzie contro i reali rischi di conflitto di interessi e che le regole che dovrebbero evitarli saranno inevitabilmente di parte perché decise da chi dovrebbe essere vigilato. La posizione dell’ANMVI sarebbe stata accolta subito se la politica e le istituzio- ni usassero l’evidente logica delle cose invece di subire continuamente le pres- sioni o gli interessi di un sindacato che rappresenta parte della veterinaria pub- blica. Infatti, esprimendo posizioni del tutto divergenti, lo stesso Governo, par- tendo dal medesimo ragionamento logico espresso dall’ANMVI per la veterina- ria pubblica, ritiene che i legali dipendenti pubblici non possano svolgere attività libero professionale. Il motivo? Ovviamente il rischio di “conflitto di interessi” che sembra essenziale in questo caso sembra non avere invece alcuna importanza quando si parla di salute umana ed animale. LA CARTELLA CLINICA E IL FAR WEST Negli anni, la nostra categoria ha subito più di un affronto. In- vece di reagire compatta, collettiva- mente parlando, ha dato l’impressio- ne di dimenticare, di ripiegare su un livoroso risentimento, vago e indivi- dualista. Forse comodo. Chi invece non ha dimenticato i titoli a cinque colonne sulla malasanità veterinaria, le accuse di far west, le proposte di leggi punitive ha accumulato suffi- ciente motivazione per diventare pro- fessionalmente inattaccabile. Un’as- sociazione pseudo animali- sta, nata estemporanea- mente qualche anno fa da un caso di malpractice, rie- sce da alcune legislature a presentare in Parlamento u- na proposta di legge per la “regolamentazione della professione veterinaria”, per obbligare i veterinari, dicono i proponenti, a rendere conto del loro operato, con cartelle cliniche e referti scritti. “La sua approvazione -dico- no- sarebbe un passo importante per inchiodare alle proprie responsa- bilità i camici sporchi”. Questo è il to- no che più o meno si leggeva anche sul quotidiano Libero durante una in- felice inchiesta sulla malasanità vete- rinaria. Tempi andati? Non direi, ba- sta accendere il televisore e sentirci dare dei ladri perché ci facciamo pa- gare, o dei “macellai” perché il giudi- ce non riconosce il danno esistenzia- le alla morte di un cane. Allora, ec- coci tutti a invocare indignati le buo- ne pratiche, la qualità, la competen- za, la professionalità. Quali? L’ANMVI non ha dimenticato e non ha mai in- cassato. Ha costruito risposte per rendere più forte il medico veterina- rio. Ha proposto un percorso di buo- ne pratiche veterinarie, messo i colle- ghi nelle condizioni di lavorare in per- fetta sintonia con le leggi, seguito u- na evoluzione etica e deontologica che ha innalzato la considerazione morale del paziente animale ai massimi livelli di tutela pe- nale e giuridica e nello stes- so tempo affidato sempre maggiori responsabilità pro- fessionali alla nostra profes- sione. Nell’arco di pochi me- si ha messo a disposizione dei medici veterinari per ani- mali da compagnia due banche dati private che fanno invidia. Siamo alla digitalizzazione del dato sanitario. Si è detto che gli animali hanno una sa- nità anche più avanzata di quella u- mana. Ci si aspetterebbe uno scatto d’orgoglio, di fierezza professionale. Invece qualcuno ha pensato di infor- marsi se la cartella clinica sia vera- mente obbligatoria, se il veterinario sia davvero tenuto a tenerla e a con- segnarla. Ci si aspetterebbe di con- siderare la cartella clinica come un’ovvia buona prassi. Invece … si è scatenato il far west. Carlo Scotti ® LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail [email protected] [email protected] ISO 9001:2000 Certificato Qualità www.biessea.com Da 30 anni il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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010SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 42 dal 6 al 12 dicembre 2010Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona422

CN FNOVIIl Consiglio Nazionale Fnovi di Firenzeha approvato importanti dichiarazioni edocumenti sul futuro della professione.Unanime l’adozione della Carta fondati-va del veterinario aziendale e la dichia-razione sull’obbligo di aggiornamentoper i liberi professionisti. Presentato undossier sulla cunicoltura. On line il videodelle giornate consiliari: www.fnovi.it

ONAOSIL’8 Febbraio 2011 è la data ultima per iveterinari interessati a diventare contri-buenti volontari dell’Onaosi. Con lenuove regole statutarie, decorso taletermine, si perderà definitivamente lapossibilità di diventarlo. I giovani, inve-ce, avranno cinque anni, dalla data diprima iscrizione all’albo, per iscriversivolontariamente. www.onaosi.it.

CUCCIOLILa Legge 201/2010 è in vigore dal 4 di-cembre. Efficaci le norme di adegua-mento dell'ordinamento interno chehanno introdotto il reato penale di traffi-co di animali da compagnia e la perse-guibilità della loro introduzione illecita.La Legge modifica il Codice Penale ina-sprendo le sanzioni per uccisione emaltrattamento animale.

SUINIEntra in vigore il 17 dicembre il Decreton. 200/2010 che attua la Direttiva2008/71/CE sull'identificazione e la re-gistrazione dei suini. Controlli annuali daparte dei servizi veterinari delle Asl sul-l'applicazione del decreto. Check listper i piani regionali di controllo.

WEBL’ordine dei Veterinari della Valle d’Ao-sta segnala ai Colleghi il suo nuovo sitoufficiale www.veterinari.vda.it, online dalsettembre 2010 e ormai funzionante apieno regime. L’Ordine valdostano, “u-no dei più piccoli d’Italia, è stato tra i pri-mi a dotarsi di un sito web nel gennaio2002”. Ora si presenta sul web connuove soluzioni per l’utenza on line.

AVIARIALa Commissione Europea ha stabilito laproroga di 3 Decisioni comunitarie perla prevenzione e il contrasto all'influen-za aviaria fino al 30 giugno 2012. La si-tuazione epidemiologica richiede che sicontinuino a limitare i rischi causati dal-le importazioni, a mantenere le misuredi biosicurezza e le misure di protezio-ne contro l'influenza aviaria ad alta pa-togenicità del sottotipo H5N1.

LA SCHIZOFRENIA DEL GOVERNO

A PAGINA 3

AMICOPETS,OPPORTUNITÀ

PER IL MINISTERO

A PAGINA 6 A PAGINA 8 A PAGINA 10 A PAGINA 16 A PAGINA 20

LA FACOLTÀ DIBOLOGNA RIDURRÀ

GLI ISCRITTI

I RIMBORSI DEL FONDO

SANITARIO ANMVI

CONDANNA PERRESPONSABILITÀPROFESSIONALE

PM IL GRUPPO DIVENTA

SOCIETÀ

VETERINARI LLPP

BREVI

ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

laPROFESSIONE VETERINARIA

ECM: nonc’è nessunobbligoIl sistema crolla sotto il parere proveritate dei legali dell’ANMVI e ladichiarazione Fnovi

www.anmvioggi.it @nmvi Oggi - L’informazione Veterinaria On Line

IL 18 NOVEMBRE, SU PROPOSTA DEL GOVERNO, LA CONFEREN-ZA STATO REGIONI HA APPROVATO L’ACCORDO SULL’ATTIVITÀ LI-BERO PROFESSIONALE INTRAMURARIA DEI DIRIGENTI MEDICI EVETERINARI DEL SSN. Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha dichiaratoche l’Accordo: “è volto a promuovere tutti gli interventi utili ad innalzare la qua-lità dei servizi sanitari erogati ai cittadini e demanda alla programmazione regio-nale ed aziendale la messa in atto di misure volte a garantire l’effettivo e corret-to esercizio dell’attività libero professionale”. L’ANMVI, che da anni contesta lalibera professione dei Medici Veterinari pubblici in quanto la loro funzione di con-trollo, e non di diagnosi o cura, non può convivere con la possibilità di svolgerealtre attività professionali, ha risposto in modo fermo al Ministro ricordando que-sti aspetti e che: la veterinaria è fuori contesto e non ci sono adeguate garanziecontro i reali rischi di conflitto di interessi e che le regole che dovrebbero evitarlisaranno inevitabilmente di parte perché decise da chi dovrebbe essere vigilato.La posizione dell’ANMVI sarebbe stata accolta subito se la politica e le istituzio-ni usassero l’evidente logica delle cose invece di subire continuamente le pres-sioni o gli interessi di un sindacato che rappresenta parte della veterinaria pub-blica. Infatti, esprimendo posizioni del tutto divergenti, lo stesso Governo, par-tendo dal medesimo ragionamento logico espresso dall’ANMVI per la veterina-ria pubblica, ritiene che i legali dipendenti pubblici non possano svolgere attivitàlibero professionale. Il motivo? Ovviamente il rischio di “conflitto di interessi” chesembra essenziale in questo caso sembra non avere invece alcuna importanzaquando si parla di salute umana ed animale.

LA CARTELLA CLINICA E IL FAR WESTNegli anni, la nostra categoriaha subito più di un affronto. In-vece di reagire compatta, collettiva-mente parlando, ha dato l’impressio-ne di dimenticare, di ripiegare su unlivoroso risentimento, vago e indivi-dualista. Forse comodo. Chi invecenon ha dimenticato i titoli a cinquecolonne sulla malasanità veterinaria,le accuse di far west, le proposte dileggi punitive ha accumulato suffi-ciente motivazione per diventare pro-fessionalmente inattaccabile. Un’as-sociazione pseudo animali-sta, nata estemporanea-mente qualche anno fa daun caso di malpractice, rie-sce da alcune legislature apresentare in Parlamento u-na proposta di legge per la“regolamentazione dellaprofessione veterinaria”,per obbligare i veterinari, dicono iproponenti, a rendere conto del lorooperato, con cartelle cliniche e refertiscritti. “La sua approvazione -dico-no- sarebbe un passo importanteper inchiodare alle proprie responsa-bilità i camici sporchi”. Questo è il to-no che più o meno si leggeva anchesul quotidiano Libero durante una in-felice inchiesta sulla malasanità vete-rinaria. Tempi andati? Non direi, ba-sta accendere il televisore e sentircidare dei ladri perché ci facciamo pa-gare, o dei “macellai” perché il giudi-ce non riconosce il danno esistenzia-

le alla morte di un cane. Allora, ec-coci tutti a invocare indignati le buo-ne pratiche, la qualità, la competen-za, la professionalità. Quali? L’ANMVInon ha dimenticato e non ha mai in-cassato. Ha costruito risposte perrendere più forte il medico veterina-rio. Ha proposto un percorso di buo-ne pratiche veterinarie, messo i colle-ghi nelle condizioni di lavorare in per-fetta sintonia con le leggi, seguito u-na evoluzione etica e deontologicache ha innalzato la considerazione

morale del paziente animaleai massimi livelli di tutela pe-nale e giuridica e nello stes-so tempo affidato sempremaggiori responsabilità pro-fessionali alla nostra profes-sione. Nell’arco di pochi me-si ha messo a disposizionedei medici veterinari per ani-

mali da compagnia due banche datiprivate che fanno invidia. Siamo alladigitalizzazione del dato sanitario. Siè detto che gli animali hanno una sa-nità anche più avanzata di quella u-mana. Ci si aspetterebbe uno scattod’orgoglio, di fierezza professionale.Invece qualcuno ha pensato di infor-marsi se la cartella clinica sia vera-mente obbligatoria, se il veterinariosia davvero tenuto a tenerla e a con-segnarla. Ci si aspetterebbe di con-siderare la cartella clinica comeun’ovvia buona prassi. Invece … si èscatenato il far west. Carlo Scotti

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di ANTONIO MANFREDI

Sono quasi nove anni che a-spettiamo di scrivere que-sto articolo, dal febbraio2002 quando in occasionedi un convegno da noi or-ganizzato a Frascati con

l’allora Sottosegretario alla Salute con delegaalla Veterinaria Cesare Cursi, la Dott.ssa Ma-ria Linetti, responsabile del progetto ECM, inuna breve ma chiara relazione presentò il si-stema di controllo dell’aggiornamento conti-nuo diventato obbligatorio per tutti i profes-sionisti della sanità. Ad una nostra richiesta dichiarimento sui notevoli costi di gestione chegli operatori del settore avrebbero dovuto so-stenere per accreditare ed organizzare tutti glieventi secondo le indicazioni ministeriali, ci èstato risposto che il problema si risolvevasemplicemente aumentando le quote di iscri-zione. Da quel momento il progetto ha inco-minciato a piacerci poco. Diciamo la verità,l’ANMVI non è mai stata contraria per princi-pio al sistema ECM se questo si fosse limita-to a sensibilizzare i professionisti della sanitàad un aggiornamento continuo, del resto giàprevisto anche nel Codice Deontologico, ed araccogliere attestati di partecipazione e do-cumentazione relativa in una banca dati a di-sposizione degli Ordini, anche se piuttosto i-nutile, ma la logica ministeriale ne ha volutofare uno strumento burocratico e fiscale e-stremamente laborioso e costoso che invecedi favorire l’aggiornamento ha solo fattospendere decine di milioni di euro ai liberi pro-fessionisti. Pensiamo alla logica dei refereespesso incapaci di giudicare l’evento o che siesprimevano secondo precisi interessi o l’as-surdità dei controlli di presenza o le domandea risposta multipla che devono garantire l’ap-prendimento e che si finisce spesso di copia-re dal vicino di “banco”. In questi anni di spe-rimentazione le associazioni che fanno riferi-mento all’ANMVI, per seguire le continue e-voluzioni del sistema ECM hanno dovutospendere almeno 150/200mila euro ogni an-no accumulando tonnellate di carta fra sche-

de di valutazione e test a risposta multipla, u-no spreco economico e di tempo veramenteincredibile. Ovviamente l’ANMVI ha iniziatosubito a contestare un sistema che diventavasempre più oppressivo, se non punitivo, per iliberi professionisti che oltre a dover dedicaregiorni di lavoro all’aggiornamento si trovava-no a dover sostenere costi sempre più elevatiper ottenere i crediti che il Ministero impone-va ogni anno. Per questo abbiamo sostenutoche non potesse esserci obbligo ECM per iprofessionisti privati se non a precise condi-zioni fra le quali, la principale era il recuperofiscale con detrazione dall’Irpef di tutti i costisostenuti per l’aggiornamento. Un diritto rico-nosciutoci dal Ministro Livia Turco, riportatoanche nell’accordo Stato-Regioni del 1 ago-sto 2007, che però non è mai stato preso ve-ramente in considerazione. Sappiamo che ilMinistro Fazio ne ha parlato con il MinistroTremonti ma senza trovare alcuna disponibi-lità. La cosa è ancora più assurda se pensia-mo che nei primi 5 anni di sperimentazionel’ECM ha portato nelle casse dello Stato piùdi 132milioni di euro versati dai provider equindi dai liberi professionisti. L’ECM, di con-seguenza, invece di essere uno strumento disensibilizzazione all’aggiornamento continuoè diventata una vera e propria tassa sulla for-mazione dei liberi professionisti della sanità.Per anni abbiamo combattuto contro un si-stema inutile ed iniquo chiedendo al Ministerofondamentali modifiche che lo potessero ren-dere accettabile per i liberi professionisti: defi-nizione di obiettivi specifici, consistente ridu-zione dei crediti annui obbligatori e soprattut-to recupero fiscale di tutti i costi sostenuti.Abbiamo ottenuto qualche apertura (MinistroTurco), dichiarazioni di attenzione (MinistroFazio), ma alla fine nulla di concreto. Dopo gliultimi interventi, sollecitazioni ed incontri ci a-spettavamo al Convegno di Cernobbio (19-21 ottobre) che il Ministro Fazio affrontassequesto problema nella sua relazione. Nulla, si-lenzio assoluto. Nella nostra comunicazioneal Convegno abbiamo ribadito, come sem-pre, con chiarezza e fermezza le nostre richie-ste ottenendo complimenti e solidarietà da

molti presenti ma nessuna apertura da partedei responsabili ECM. Tornati quindi da Cer-nobbio, ancora una volta a mani vuote, sfi-duciati e demoralizzati, valutate anche le ulti-me evoluzioni del sistema ECM che lo rendo-no ancor più burocratico, fiscale e fortemen-te penalizzante per gli operatori del settore esoprattutto per i liberi professionisti che per illoro aggiornamento dovranno sopportare an-cora più costi e spreco di tempo, abbiamodeciso che si doveva prendere una decisoneforte in difesa della categoria e della qualitàdella formazione. Le Società scientifiche ve-terinarie nazionali che fanno riferimento al-l’ANMVI (SCIVAC, SIVAE, SIVAR, SIVE) han-no concordato con noi sulle iniziative da intra-prendere decidendo di non accreditare piùECM i loro eventi congressuali internazionali enazionali e di sollecitare la FNOVI a prendereposizione sull’obbligo dei crediti per i liberiprofessionisti in mancanza dei presuppostiche potrebbero giustificarlo. Qualche giornodopo, i documenti sono allegati a questo arti-colo, il Consiglio Nazionale della FNOVI ha di-chiarato che pur restando, in coerenza con ilCodice Deontologico del Medico Veterinario,

l’obbligo di aggiornamento e pur essendo icrediti ECM strumenti utili a dimostrare il per-corso formativo, i Medici Veterinari liberi pro-fessionisti non saranno considerati vincolatiagli adempimenti posti in capo ad essi dal si-stema ECM fino alla definizione di precise ga-ranzie normative e all’individuazione di age-volazioni sui costi sopportati (detraibilità fisca-le degli oneri relativi alla formazione). Un gra-zie alla FNOVI per avere compreso la corret-tezza delle nostre richieste che non voglionoessere uno svilimento dell’aggiornamentocontinuo, ma al contrario una riqualificazionedei momenti formativi ridottasi spesso neglianni per il sistema ECM ad una vera e propriaraccolta di crediti in termini puramente nume-rici. La nostra battaglia certamente non fini-sce qui, i nostri legali hanno approfondito (v.pagina 4) anche i profili di illegittimità costitu-zionale di questo possibile obbligo. Certa-mente con la dichiarazione ufficiale del Consi-glio nazionale FNOVI abbiamo raggiunto unprimo obiettivo molto importante: nessun ob-bligo dei crediti ECM per i liberi professionistisino a quando non ci saranno le condizioniche lo possano giustificare. ■

Per i liberi professionisti vale l’obbligodi aggiornamento ma non degli ECMDichiarazione della Fnovi e parere pro veritate dei legali dell’ANMVI

Dopo le giornate di Cernobbio e gli ultimi aggiornamenti comunicati sul sistemaECM credo che sia doveroso da parte nostra, anche a nome delle associazioniche rappresentiamo, chiedere alla FNOVI una valutazione su questo sistema ed

un intervento di conseguenza per rendere attuabile il doveroso impegno all’aggiorna-mento continuo da parte dei veterinari liberi professionisti con regole che possano es-sere applicabili senza essere inutilmente burocratiche e punitive.In questi giorni i Consigli di SCIVAC, SIVAE, SIVAR e SIVE si sono riuniti decidendo dirinunciare all’accreditamento dei loro congressi perché ridicolo il numero di crediti ri-conosciuto (uno al giorno) e perché ingestibili sulla base delle indicazioni richieste dalsistema per quanto riguarda il conflitto di interessi dei relatori e la gestione degli spon-sor.L’ECM non è più un semplice controllo dei crediti acquisti ma è diventato veramente unsistema inquisitorio e fiscale che nulla ha a che fare con il vero aggiornamento scienti-fico e culturale dei Medici Veterinari.Ogni anno la EV Soc. Cons. arl, società che gestisce le attività formative delle nostreassociazioni, versa al Ministero 70/80mila euro per avere accreditamenti che si basanosul nulla e solo su un sistema ormai puramente economico al limite della tassazionedell’aggiornamento scientifico degli operatori sanitari.Sappiamo tutti che non vi è alcun obbligo degli ECM per i liberi professionisti sino aquando non sarà attuato l’impegno Ministeriale di prevedere il recupero fiscale dei co-sti sostenuti per l’aggiornamento per equiparare questa categoria ai dipendenti pubbli-ci che possono svolgerlo in orario di lavoro e gratuitamente. Noi riteniamo anche cheper esserci un obbligo si debbano rivedere gli obiettivi, per renderli compatibili con l’at-tività dei professionisti privati, e che il numero annuo di crediti debba essere riconside-rato sulla base delle diverse esigenze e possibilità.Riteniamo quindi che, in attesa che il Ministero possa dare chiare garanzie su questi a-spetti che potrebbero giustificare un’obbligatorietà del sistema ECM anche per i liberiprofessionisti, debba essere la FNOVI ad intervenire con una sua iniziativa diretta, incapo agli Ordini e sulla base dell’art.16 del codice deontologico, che possa essere fa-cilmente applicabile per controllare l’impegno all’aggiornamento continuo rispettandole esigenze formative dei liberi professionisti individuandone anche tutti gli aspetti ca-ratteristici dei diversi settori in cui operano.Solo in questo modo potremo riportare la nostra categoria alla partecipazione di eventio momenti formativi con la passione che ha sempre espresso per la sua crescita scien-tifica e professionale, senza ridurre il doveroso impegno all’aggiornamento continuoad una semplice raccolta di crediti che in nessun modo possono esprimere la qualitàdel nostro aggiornamento.Nella certezza che la FNOVI, esprimendo l’attenzione di sempre verso la categoria,vorrà intervenire di conseguenza considerando corrette le nostre considerazioni e vali-de le nostre richieste, la ringrazio molto ed in attesa di un cortese riscontro, con l’oc-casione, le invio un cordiale saluto.

(Lettera inviata dal Presidente ANMVI Sandro Barbacini al Presidente FNOVI Gaetano Penocchio il 19 novembre 2010)

L’ANMVI SI È RIVOLTA ALLA FNOVI

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Professione Veterinaria 42-2010:ok 13-12-2010 10:46 Pagina 3

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Iparere pro-veritate fornito dall’uffi-cio legale dell’ANMVI esclude lapretesa dell’obbligatorietà del-l’ECM per i liberi professionisti e af-ferma l’insorgenza di profili di ille-gittimità costituzionale qualora l’as-

soggettamento fosse reso obbligatorio nei ter-mini in cui il sistema è oggi concepito. L’ANM-VI aveva incaricato l’Avvocato Luigi Camurridello “Studio Legale Garoli, Mantovani, Ca-murri e Guereschi” di Cremona, di produrre unparere sull’ECM e in particolare di verificare: - Se sia effettivamente configurabile nel nostroordinamento un generale obbligo per gli ope-ratori sanitari libero professionisti di provvede-re alla propria formazione sulla base delle rigi-de prescrizioni dettate dalla normativa nazio-nale in materia di Formazione Continua in Me-dicina (sistema ECM). - Se un eventuale obbligo in tal senso possapresentare profili di illegittimità costituzionale.

OBBLIGO INFONDATOIl parere pro veritate recita: “Se l’Accordo Sta-to Regioni del 1 agosto 2007 è estremamen-te esplicito nello stabilire che anche i liberiprofessionisti sono impegnati ad assolverel’obbligo della formazione continua lo è altret-tanto nel prevedere che “ogni eventuale ob-

bligo per gli stessi debba fondarsi su alcuneprecise garanzie normative ed individuare a-gevolazioni sui costi supportati”. Appare, per-tanto, evidente come la norma citata, pur po-nendo in capo ai liberi professionisti un preci-so dovere di provvedere alla propria riqualifi-cazione mediante gli strumenti formativi pre-visti dal sistema nazionale ECM, subordinil’attuazione e la cogenza di tale obbligo allapredisposizione di provvedimenti normativi (allimite anche semplici atti amministrativi) cherisolvano le più evidenti problematiche chel’estensione di tale obbligo comporta, attuan-do le precise garanzie ed introducendo le a-gevolazioni previste dall’Accordo stesso. Inmancanza di tali norme ben difficilmente il si-stema nazionale di Formazione Continua inMedicina disciplinato dall’Accordo del 1° A-gosto 2007 potrà essere ritenuto obbligato-rio anche per i liberi professionisti, anche inconsiderazione del fatto che una sua automa-tica attuazione porrebbe seri profili di illiceitàcostituzionale”.

ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALEQuanto ai profili di illegittimità costituzionale, ilparere dei legali dell’ANMVI è il seguente: “Ilsistema di Formazione Continua in Medicinadisciplinato dagli art. 16 bis e seguenti del

D.lgs 502/1992 e dall’Accordo Stato Regionidel 1° agosto 2007, qualora venisse ritenutoobbligatorio per tutti gli operatori sanitari, ivicompresi i libero professionisti, presenterebbeevidenti profili di illegittimità costituzionale, inquanto violerebbe il principio di ‘eguaglianza

laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 20104 Anmvi Informa Educazione continua in medicina

DICHIARAZIONE IN MERITO AL SISTEMA DI EDUCAZIONE CONTINUA IN MEDICINADEL CONSIGLIO NAZIONALE FNOVI – FIRENZE NOVEMBRE 2010

Premesso che• l’ECM è un sistema organizzato che oggettiva una pesatura dell’aggiornamento e non

ne è un sinonimo• l’educazione continua permanente è obbligatoria per tutti professionisti della salute, pub-

blici e privati.

Preso atto che:• l’offerta formativa in alcuni settori della medicina veterinaria non copre il fabbisogno di

crediti formativi previsti dal sistema ECM,• la disponibilità di attività di aggiornamento accreditate è sensibilmente diversa nelle di-

verse aree del Paese,• l’attuale normativa ECM risulta incompleta e parzialmente idonea a garantire il soddisfa-

cimento degli obblighi formativi che la stessa prevede

IL CONSIGLIO NAZIONALE DELLA FNOVI DICHIARA

1. In coerenza con il Codice Deontologico del Medico Veterinario si conferma l’obbligo diaggiornamento quale strumento per migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecnichee manageriali, con l’obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza e sicurezza degli attiprofessionali di tutti i medici veterinari.

PERTANTO:L’acquisizione dei crediti ECM è da ritenersi uno degli strumenti utili a dimostrare il percor-so di aggiornamento ed è relazionato alla disponibilità dell’offerta formativa;2. In coerenza con i contenuti degli Accordi tra il Governo, le Regioni e le province autono-me di Trento e di Bolzano che regolano il sistema di Educazione continua in medicina, i me-dici veterinari liberi professionisti non saranno considerati vincolati agli adempimenti posti incapo ad essi dal sistema ECM, “fino alla definizione di precise garanzie normative ed all’in-dividuazione di agevolazioni sui costi sopportati” (detraibilità fiscale degli oneri relativi allaformazione).

PERTANTO:In attesa che si realizzino le condizioni indicate al punto precedente, il medico veterinario li-bero professionista dovrà comunque, quando richiesto dall’Ordine ed in tutti i casi di inte-resse disciplinare dove vengono ipotizzate condizioni di malpractice, oggettivare e dimo-strare i propri percorsi di aggiornamento, che dovranno essere coerenti con il proprio profi-lo professionale.

Firenze, 28 novembre 2010

Se fosse obbligatorio sarebbeincostituzionaleEsclusa la pretesa dell’obbligatorietà. Incostituzionalità e lesione della concorrenza

Le SocietàScientificherinunciano ai creditiL’aggiornamento congressuale è più moderno eavanzato del sistema Ecm

ragionevole’ dettato dall’art. 3, 1° comma del-la Costituzione della Repubblica Italiana ed, in-trodurrebbe, in violazione del principio, comu-nitario e costituzionale, di ‘tutela della liberaconcorrenza’, sostanziali elementi di squilibrionel mercato delle prestazioni sanitarie”. ■

Pochi i crediti riconosciutirispetto ai costi di gestio-ne e le difficoltà organizza-tive riferite al conflitto diinteressi ed alla presenzadegli sponsor. Per questo

le Società Scientifiche più rappresentative delsettore veterinario hanno deciso di non ac-creditare nel sistema ECM (Educazione Con-tinua in Medicina) i congressi internazionali enazionali.SCIVAC (Società Culturale Italiana VeterinariAnimali da Compagnia), SIVAE (Società Ita-liana Veterinari per Animali Esotici), SIVAR(Società Italiana Veterinari Animali da Reddi-to) e SIVE (Società Italiana Veterinari per E-quini), che rappresentano circa 13mila Medi-ci Veterinari che operano nei diversi settoridella veterinaria, hanno così deciso di rinun-ciare ai crediti ECM.La decisione deriva da un lato dall’esiguo nu-mero di crediti che viene riconosciuto a que-sti eventi nonostante l’elevato rilievo scientifi-co degli stessi (1 credito al giorno), dall’altrodagli elevati costi derivanti dalla gestione de-gli ECM e le enormi complicazioni a livelloscientifico ed organizzativo derivanti dallenuove regole riferite al conflitto di interessi edalla collaborazione con gli sponsor.“È veramente ridicolo - dichiara Fulvio Stan-ga, Direttore Scientifico della SCIVAC - “Chesenso ha riconoscere solo un credito al gior-no ad un congresso nazionale che è il mo-mento più importante di confronto per ilmondo scientifico? Ci sentiamo presi in giro.Non si può punire un evento scientifico soloper il numero dei partecipanti. Inoltre l’enor-me fiscalizzazione e burocratizzazione del si-stema ECM per quanto riguarda il rapportocon gli sponsor ed il possibile conflitto di in-teresse dei relatori rendono ingestibile il con-gresso”. “Tutti i migliori relatori a livello internazionale -continua Stanga - hanno bene o male, permotivi di ricerca o sviluppo di progetti scien-tifici, rapporti con aziende del settore. Do-vremmo rinunciare a loro non potendo di-chiarare che non hanno conflitti di interesse?Preferiamo rinunciare ai crediti ECM. Per noiil livello scientifico dei nostri eventi è certa-mente più importante per l’aggiornamento

veterinario della raccolta dei crediti. Non di-mentichiamo poi che ad oggi i crediti ECMnon sono obbligatori per i liberi professionistiperché il Ministero della Salute non ha anco-ra risolto il problema del recupero fiscale deicosti sostenuti per poterli ottenere”.La posizione delle Società Scientifiche veteri-narie è quella logica di difendere la crescitaculturale e scientifica dei propri iscritti rinun-ciando ai crediti ECM che dimostrano sem-pre di più di essere solo un sistema burocra-tico inutile, solo una nuova tassa sugli opera-tori sanitari."Continuiamo a subire il pregiudizio di fondoche ha mosso gli ideatori del sistema Ecmdieci anni fa - dichiara Fulvio Stanga, Diretto-re scientifico di Scivac, Sivae, Sivar e Sive -vale a dire che i congressi siano occasioni lu-dico-turistiche e non di vera formazione. Sesi vuol sostenere che questo accada in me-dicina umana, non vale di certo per i mediciveterinari che anche i resoconti della Com-missione Ecm riferiscono come i più assiduie attenti frequentatori di eventi d'aggiorna-mento". "Riteniamo - aggiunge Stanga - cheil sistema Ecm sia fermo ad un'idea paludatadell'esperienza formativa, un'idea che damolti anni non fa più parte della nostra offer-ta formativa e che è superata dall'evoluzionedelle tecniche didattiche e di apprendimen-to". "L'assunto - prosegue Stanga - che laformazione one-to-one sia una migliore ga-ranzia di effettivo apprendimento non fa par-te di una concezione più moderna e dinami-ca dell'aggiornamento permanente, che ogginon è più basato sulla somministrazione pas-siva di conoscenze, ma è basato piuttostosullo scambio dei saperi, sulla messa a con-fronto delle esperienze professionali e sull'a-pertura a scenari avanzati e internazionalidell'evoluzione scientifica". "Tutto questo -conclude Stanga - è possibile solo in grandieventi con apporto di relatori di caratura an-che internazionale, eventi che da molto tem-po - nella nostra formula congressuale - so-no fatti di workshop e momenti pratici di ine-guagliabile valore formativo e riconosciuti alivello europeo e mondiale". Se il sistemaEcm non riconosce tutto questo, le Societàscientifiche faranno a meno dei crediti ai con-gressi. Del resto, non sono obbligatori. ■

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LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI IN RIPRODUZIONECANINA E FELINATutto quello che i vostri clientiosano spesso chiedere e a cui voitalvolta non sapete rispondere

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di ON. FRANCESCA MARTINISottosegretario di Stato alla Salute

L’introduzione di una tesserasanitaria per gli animali dacompagnia è coerente conl’impegno profuso nel corsodel mio mandato di Governoper innalzare la tutela sani-

taria e giuridica degli animali da compagniache vivono nelle famiglie e nella società italia-na. AmicoPets è un progetto che il Ministerodella Salute ha patrocinato per i suoi risvoltisulle attività di sanità animale e di sanità pub-blica oltre che di rafforzamento della copiosanormativa in tema di rapporto uomo-animaleche ho emanato da quando ho assunto ladelega alla veterinaria. La corretta relazione umano-animale è infattibasata sulla assunzione delle responsabilitàposte in capo a tutti gli attori coinvolti, inclu-so il singolo proprietario, tenuto al correttoaccudimento complessivo del suo animale,

nella consapevolezza che la presenza di ca-ni, gatti e altri animali d’affezione ha risvoltidi prevenzione veterinaria e immediate riper-cussioni sulla sanità pubblica e sulla salutedell’uomo. Gli animali che popolano legitti-mamente tanto gli ambienti domestici quan-to i luoghi pubblici devono ricevere cure ve-terinarie, con particolare riguardo alle presta-zioni di medicina veterinaria di base: l’identi-ficazione, le profilassi, le misure di contrastoalle malattie trasmissibili all’uomo e il control-lo della riproduzione indesiderata che hadrammatiche ripercussioni sul reato di ab-bandono e sulla piaga del randagismo.La possibilità di documentare per via infor-matica, attraverso AmicoPets, queste pre-stazioni e di creare il profilo sanitario dell’ani-male da compagnia rappresenta una innova-zione senza precedenti nel nostro Paese perla qualità dei dati clinici ed epidemiologiciche verranno quantizzati attraverso i MediciVeterinari privati. Si tratta di un insieme di at-tività professionali e professionalizzanti per le

strutture veterinarie a cui riconoscere un ruo-lo di presidio integrato con la sanità pubblicaveterinaria. Questi dati permetteranno al Mi-nistero della Salute un monitoraggio epide-miologico, utile ad azioni di intervento siner-gico tra la veterinaria privata e l’Autorità sa-nitaria pubblica. È necessario infatti per noncreare costi aggiuntivi al bilancio dello Stato,valorizzare le risorse già presenti sul territo-rio, sia in termini di strutture che di professio-nalità dedicate, per coordinare, in un pianooperativo integrato, che rafforzi le misure giàfissate dalle norme vigenti in materia di pos-sesso responsabile. AmicoPets consente al-le strutture veterinarie di esaltare la loro va-lenza sul piano dell’epidemiosorveglianza. Èdi tutta evidenza che la significatività delleinformazioni disponibili sotto il profilo quanti-tativo e qualitativo sarà altrettanto importan-te, considerato l’alto numero di animali dacompagnia presenti in Italia.Confido che i Medici Veterinari nell’aderire alprogetto AmicoPets siano sostenuti dalla lo-ro professionalità, competenza e deontolo-gia e anche da ulteriori ricadute in termini disemplificazioni procedurali e burocratiche.La cartella clinica digitale va in questa dire-zione, come pure la possibilità di interagireattraverso l’invio di flussi informativi- con ilMinistero della Salute, inviando dati in tuttasicurezza informatica e in conformità alle leg-gi sulla privacy. All’interno di questi flussi, de-sidero ricordare anche le attività di farmaco-vigilanza, che il portale di AmicoPets concor-rerà ad incentivare e agevolare, mettendo adisposizione dei Medici Veterinari l’appositascheda ministeriale per le segnalazioni di so-spetta reazione avversa dei farmaci utilizzatinelle terapie sugli animali. Introduco con un cenno un altro tema che èfra le priorità del mio contributo alla legisla-zione in materia di tutela degli animali e inco-lumità pubblica: quello degli avvelenamenti.Sarà qualificante per la raccolta dei dati clini-ci poter disporre di informazioni sulla naturadei decessi per cause non naturali riscontratidalle strutture veterinarie private. Le conse-guenze del fenomeno “esche avvelenate”coinvolgono anche l’ambiente e la sicurezzadei cittadini.D’altra parte se il proprietario è investito di u-na responsabilità nei confronti del proprio a-nimale, è anche necessario premiare l’impe-gno civico e l’investimento affettivo di chi fadel proprio cane e gatto un “buon cittadino”e premiare naturalmente anche l’animale cheassolve ad una funzione socio-familiare par-ticolarmente delicata e importante, specie frai bambini, gli anziani e, non da ultimo, i ma-lati. La funzione educativa, sociale e terapeu-tica della convivenza animale è ampiamenteattestata dalla letteratura scientifica.Ecco allora che la tessera sanitaria di Ami-coPets - grazie alle tecnologie informatiche- permette al proprietario di avere sempre ilquadro clinico del proprio animale a dispo-sizione, 24 ore su 24 ovunque si trovi, a ca-sa, in vacanza o in viaggio, in Italia come al-l’estero. La movimentazione degli animali dacompagnia sul territorio nazionale e comu-nitario ha importanti valenze sanitarie e dirintracciabilità. Poter avere il proprio medicoveterinario di fiducia “in tasca” e condivide-re con lui la sicurezza del possesso, vuol di-

re anche avere la possibilità di esperire in o-gni momento le azioni giuste per il ritrova-mento in caso di smarrimento. Vorrei con-cludere toccando il tema delle fasce socialideboli e dei costi della medicina veterinariain Italia.Sono fra i Sottosegretari più battaglieri percalmierare una fiscalizzazione eccessiva deldiritto alla salute degli animali e auspico chein tempi rapidi vi sia un allineamento “etico”fra il valore giuridico riconosciuto oggi ai pete il peso “fiscale” che oggi grava sull’assi-stenza agli animali. Sono anche consapevo-le che esiste una questione sociale legata aicosti delle prestazioni veterinarie per le fa-sce sociali più deboli. Ho presentato solu-zioni, allo studio del Ministero della Salute,che comprendono una serie di misure, fracui la realizzazione di convenzioni con la re-te delle strutture veterinarie private, checonsenta anche ai proprietari meno abbien-ti di garantire le cure veterinarie di base aglianimali. Ringrazio i promotori di AmicoPetse l'Associazione Nazionale Medici VeterinariItaliani dello sforzo organizzativo che hannosopportato per la realizzazione di questoprogetto e soprattutto di avere compresol’importanza che il Ministero della Salute ein particolare il mio Sottosegretariato e i mieiuffici attribuiscono a questo progetto sulpiano della qualità del rapporto fra proprie-tari-animali-medici veterinari e società. ■

AmicoPets: quali opportunità per il Ministero della Salute?Un monitoraggio epidemiologico, utile ad azioni di intervento sinergico tra la veterinaria privata e l’Autorità sanitaria pubblica

Fino ad oggi i dati di natura sanita-ria riguardanti gli animali da com-pagnia, aventi origine dall’attività

libero professionale e in grado di arriva-re a livello centrale in maniera tale dapoter avere una rilevanza epidemiologi-ca e statistica, sono estremamente scar-si se non del tutto inesistenti. La possi-bilità di potersi avvalere del portale co-me fonte di informazioni sanitarie riguar-danti gli animali da compagnia, è di si-curo interesse. Lo sviluppo della colla-borazione potrà realizzarsi in due fasi.Durante la prima fase, allo scopo di po-ter stabilire un percorso per la trasmis-sione di informazioni, sarà fondamenta-le valutare: Tipologia delle informazioniraccolte; Quantità delle informazioniraccolte; Qualità delle informazioni rac-colte. I flussi saranno poi trasmessi alMinistero con periodicità prestabilita,su base statistica e nel rispetto dellaprivacy. Successivamente gli Uffici delMinistero effettueranno una serie di va-lutazioni sui dati trasmessi allo scopo dipassare eventualmente alla seconda fa-se, la quale, comporterà la trasmissionedelle informazioni di cui al punto prece-dente in maniera disaggregata e possi-bilmente collegate anche all’identifica-tivo dell’animale al fine di poter effettua-re valutazioni e analisi più specifiche(dalla presentazione a cura del Ministe-ro della Salute).

IL VALORE DEI DATIIMMAGAZZINATI DAI

LIBERI PROFESSIONISTI

laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 20106 Anmvi Informa Conferenza stampa

Carlo Scotti (Presidente Senior ANMVI), Francesca Martini (Sottosegretario alla Salu-te) e Stefano Leonardi (Presidente di Edera srl, la società che gestisce il portalewww.amicopets.it) durante la conferenza stampa del 1° dicembre scorso al Ministerodella Salute.

Grazie al portale AmicoPets, ANMVI inizia a costruire quella rete di strutture ve-terinarie, che immaginiamo come tanti presidi sanitari della salute animale.Crediamo che la rete delle strutture veterinarie private possa unirsi al sistema

pubblico per garantire agli animali da compagnia di proprietà un tetto minimo di pre-stazioni di prevenzione veterinaria, fondamentali per la salute animale e per la salutepubblica. Le potenzialità tecniche e gestionali del portale www.amicopets.it sono talida permetterci di esprimere al massimo la nostra insostituibile valenza di “sentinelledel territorio” e di protagonisti indiscussi della prevenzione veterinaria rivolta agli ani-mali di proprietà. Con pochi click il medico veterinario (e solo il medico veterinario) puòattribuire alla AmicoPets Card la valenza di una tessera sanitaria, associandovi il profi-lo sanitario del paziente animale. ANMVI ha visto in AmicoPets l’occasione di tesauriz-zare una mole di dati clinici ed epidemiologici che transitano per le strutture veterinarieprivate - e non altrove - e di assumere appieno il nostro ruolo di interlocutori del siste-ma veterinario pubblico. La digitalizzazione delle attività mediche è iniziata per tutte leprofessioni sanitarie e non si tornerà più indietro. I privati cittadini ci chiedono di esse-re più presenti nel rapporto con il loro animale da compagnia, il Ministero della Saluteci chiede di potersi avvantaggiare delle nostre informazioni. È nostro dovere risponde-re a questa chiamata. È interesse collettivo farlo. In primo luogo perché, in tempi di cri-si, per i bilanci pubblici e privati della sanità, AmicoPets ci mette a disposizione unabanca dati pronta all’uso. In secondo luogo, vorremmo ribadire alle istituzioni e all’opi-nione pubblica come il rapporto uomo-animale si costruisca con successo solo se ilmedico veterinario di fiducia sarà una presenza costante, sia nella vita familiare chenelle relazioni sociali con gli animali. La continuità delle attività di prevenzione e di curaè ancora un miraggio in molte aree del Paese e per molte fasce sociali, anche per ra-gioni culturali. Non parliamo quindi di un gestionale web solo ad uso interno della strut-tura privata, ma di un portale che si interfaccerà con il Ministero della Salute: la quan-tità e la qualità delle informazioni raccolte dimostrerà il nostro ruolo attivo e insostitui-bile per quella veterinaria sociale di base che potrà realizzarsi solo integrando le strut-ture veterinarie private.

UNA RETE PUBBLICA DI PRESIDI PRIVATI

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Èstata una relazione acco-rata e proiettata nel futu-ro quella del Prof SantinoProsperi, Preside dellaFacoltà di Medicina Vete-rinaria di Bologna che lu-

nedì 29 novembre ha aperto il 226° anno ac-cademico. “La nostra mission - ha dichiaratoProsperi durante la cerimonia, alla presenzadel Magnifico Rettore - è rappresentata dalCorso di Laurea Specialistica a Ciclo Unico diMedicina Veterinaria, pertanto su questo cor-so vanno concentrati gli sforzi maggiori. Que-st’anno noi abbiamo avuto la possibilità di i-scrivere 125 matricole (che sono troppi), oltre

a 10 studenti extracomunitari e 5 cinesi. LaCommissione Didattica di Facoltà ha propo-sto di ridurre il numero degli iscrivibili a 100 permigliorare la formazione del medico veterina-rio e per stare nei parametri EAEVE, porteròquesta proposta al prossimo Consiglio di Fa-coltà”. “Proprio da questa aula 3 anni fa - ha ri-cordato Prosperi - è partita una riflessione tramondo accademico e mondo della professio-ne sul numero di Medici Veterinari necessari alPaese; in questi anni si è discusso molto a li-vello di Conferenza dei Presidi poi, lentamen-te, il MIUR ha deciso di applicare la valutazio-ne EAEVE per la numerosità delle matricole daiscrivere al primo anno; quest’anno il corso dilaurea di Catanzaro non ha potuto iscriverematricole. Se verranno mantenuti questi vin-coli nel giro di 3 anni chiuderanno probabil-mente alcune facoltà di Medicina Veterinariache non hanno i requisiti minimi”.

UN LAUREATO DA 48MILA EURORivolto al Magnifico Rettore, il Preside ha sot-tolineato: “Il nostro laureato costa molto (circa48.000 euro) e può fare solo il medico veteri-nario, di converso la politica dei numeri piccoli

permette di fare un laureato di qualità. Ancheil mondo del lavoro vuole meno medici veteri-nari ma più preparati. Per ottenere ciò neces-sitano laboratori, cliniche e l’Ospedale Didatti-co Veterinario, che rappresenta la conditio si-ne qua non per essere valutati dall’EAEVE.Questo per dire che il nostro studente non puòessere pesato come gli altri studenti dell’Ate-neo. Per anni mi sono battuto su questo a-spetto, adesso devo darti atto che finalmenteil nostro Ateneo ha riconosciuto un coefficien-te pari a 2.1 per il nostro studente al momen-to dell’erogazione del budget unico della di-dattica”.

QUIZ E DIDATTICAUn cenno anche agli attuali test di accesso alprimo anno, che - secondo Prosperi - “selezio-nano la cultura e l’intelligenza ma non semprel’attitudine alla professione del Medico Veteri-nario. Con i dirigenti del MIUR si sta ragionan-do intorno ad un sistema discriminante da ef-fettuare durante l’ultimo anno di scuola supe-rione, seguita dalla selezione in Settembre”. Larelazione ha spaziato dalla costituzione delnuovo Dipartimento di Scienze Mediche Vete-

rinarie, ai progetti futuri della Facoltà. Il profes-sor Prosperi ha ricordato che la sede della Fa-coltà “ha quasi 20 anni pertanto necessita diuna manutenzione pesante, per evitare il ri-schio di deperimento delle strutture”. Infatti, èin programma una serie di interventi, fra i qualiil più impegnativo dal punto di vista finanziarioè “la ristrutturazione delle sale chirurgiche conuna nuova sistemazione del servizio di Diagno-stica per Immagini per una spesa di 1.100.000euro e con un cofinanziamento da parte del di-partimento Clinico di 400.000 euro”. Sulla rifor-ma dell’università: “La giusta protesta dei ricer-catori ha toccato anche la nostra facoltà - hadetto il Preside - infatti abbiamo ritardato di u-na settimana l’inizio dei corsi, ma poi è preval-sa la responsabilità e quasi tutti i corsi hannoavuto un percorso regolare. Verosimilmente iricercatori hanno visto nella politica della fa-coltà, che ha voluto investire il budget residuonella chiamata al ruolo di associato nostri ricer-catori idonei fuori sede, quel giusto riconosci-mento della propria funzione. Infatti entro la fi-ne dell’anno verranno chiamati 11 ricercatorinel ruolo degli associati”. “In tempi non facili per il mondo universitario -ha aggiunto - abbiamo potuto effettuare un re-clutamento eccezionale, complessivamente di15 ruoli che modificheranno in modo significa-tivo l’assetto della nostra Facoltà”. Dal Preside un plauso agli studenti, che le sta-tistiche danno fra i più soddisfatti, con un gra-dimento verso la Facoltà prossimo al 90%, unvalore, sottolinea Prosperi, “più alto dei valorimediamente registrati in altre facoltà nazionalidi medicina veterinaria”. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 20108 Attualità Università

Bologna taglia gli iscritti, Catanzaro e Sassari cercano di salvarsiMentre il Preside Santino Prosperi annuncia una riduzione a 100 posti, il Governo si impegna su Catanzaro

Il Sottosegretario all’Università Giu-seppe Pizza, ha accolto come racco-mandazione l’impegno a “verificare la

possibilità di ripristinare il numero deiposti disponibili per il primo anno dellafacoltà di veterinaria a Catanzaro al finedi tutelare i diritti del territorio calabresein generale, e della città di Catanzaro inparticolare, ma soprattutto dei suoi stu-denti contro il lesivo decreto-taglia fa-coltà”. Lo prevede l’ordine del giornopresentato dall’On Mario Tassone - e nonposto in votazione - il 30 novembre in Au-la, durante la discussione della riformaGelmini. L’ordine del giorno è stato pro-posto dall’On. Tassone che ha spiegatole sue rimostranze all’Aula: “Ho posto laquestione della facoltà di medicina vete-rinaria dell’università Magna Grecia aCatanzaro; in particolare, nella distribu-zione delle nuove immatricolazioni l’uni-ca che è rimasta fuori è stata proprioquesta università, con i gravi problemiche possono emergere, anche perché ilcorso di laurea in medicina veterinaria èlegato alla medicina e alla chirurgia, sul-la filiera dell’alimentazione”. L’ultimaprogrammazione ministeriale aveva e-scluso le immatricolazioni al primo annoaccademico per il corso di laurea in me-dicina veterinaria a Catanzaro.

ORDINE DEL GIORNOPER IL RIPRISTINO DEIPOSTI AL PRIMO ANNO

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L’Ufficio legale dell’ANMVI haacquisito la sentenza del 20luglio 2010 con la quale il tri-bunale di Milano non ha rico-nosciuto il danno morale perla morte del cane ad una

proprietaria. Per il giudice, il danno da mortedi un animale di affezione non è suscettibile dirisarcimento non patrimoniale, in quanto non èconfigurabile alcuna lesione di un interesse del-la persona umana alla conservazione di unasfera di integrità affettiva costituzionalmenteprotetta. La sentenza ha fatto clamore, ma me-rita di essere conosciuta anche per la respon-sabilità professionale che, al contrario, è stataaddebitata ad entrambi i medici veterinari coin-volti. I quali, all’analisi dei fatti condotta dal C-TU, non hanno assolto l’onere della prova.Cioè non sono stati in grado di dimostrare dinon avere colpa. Il giudice ha dato ragione al-l’interessata solo sul primo punto (e condan-nato i medici veterinari, in solido, a rifondere al-la proprietaria i 2/3 delle spese processuali percirca 7.300 euro). Quanto ai danni patrimonialie non patrimoniali, la proprietaria non ha avutosoddisfazione. Vediamo perché.

I FATTI I fatti risalgono al 2003, quando la proprietariasi accorgeva di un “piccolo nodulo” sotto unamammella del proprio cane e pertanto si rivol-geva ad un medico veterinario conoscente peruna consulenza; questi, visitato il cane e, pa-ventando un sospetto tumore alla mammella,consigliava di effettuare un intervento chirurgi-co presso lo studio veterinario di un collega, in-tervento poi eseguito alcuni giorni dopo (ma-stectomia parziale). Qualche giorno prima, laproprietaria sottoponeva l’animale ad esamipresso un’altra struttura. Dopo l’intervento, ca-ne e proprietaria, nello stesso giorno tornavanoalla propria abitazione, accompagnati dal me-

dico veterinario conoscente. Verso le ore 22.00il cane veniva condotto con urgenza presso laClinica Veterinaria e qui decedeva.

LE ACCUSELa proprietaria nei propri scritti difensivi ha alle-gato che il decesso del cane sarebbe stato de-terminato dalla condotta imperita e negligentedei convenuti nell’esecuzione dell’interventochirurgico e nel decorso post operatorio. In par-ticolare ha affermato che l’intervento chirurgicoavrebbe causato una forte emorragia, che haprovocato la morte del cane e che successiva-mente all’intervento il cane le sarebbe stato im-mediatamente riconsegnato, nonostante l’ab-bondante perdita di sangue. La proprietaria as-sumeva, inoltre, che anche in fase domiciliare ildottor *** non avrebbe prestato la dovuta e ne-cessaria assistenza al cane.

IL VETERINARIO CONOSCENTEI convenuti hanno escluso la propria responsa-bilità professionale nella causazione dell’eventolesivo di cui è causa. Il primo medico veterina-rio, in particolare, ha eccepito la propria caren-za di legittimazione passiva, posto che lo stes-so si era limitato ad assistere la proprietaria, nel-la vicenda in oggetto, in qualità di amico, senzaassumere alcun incarico professionale. Lo stes-so ha, infatti, affermato di non aver preso parteall’intervento chirurgico, essendone stato unicoesecutore l’altro collega e di non aver mai per-cepito alcun compenso per prestazioni profes-sionali. Per il tribunale di Milano “tale eccezionenon merita accoglimento”. Infatti, il coinvolgi-mento del veterinario “amico” nella vicenda e laconseguente legittimazione passiva risulta dallastessa ricostruzione dei fatti di causa. “È pacifi-co che sia stato lo stesso dottor *** ad averconsigliato alla proprietaria di eseguire sul canel’intervento chirurgico di asportazione dellamammella ed averla accompagnata presso la

propria abitazione successivamente all’inter-vento. Inoltre, a differenza di quanto allegato dal***, dagli scritti difensivi delle parti e dalla docu-mentazione in atti, e dallo stesso iter conse-quenziale dei fatti innanzi descritto, si desumela prova che lo stesso abbia causalmente con-tribuito alla determinazione dell’evento danno-so di cui è causa. In definitiva, la diagnosi preo-peratoria, l’assistenza certamente prestata du-rante l’intervento chirurgico e nelle fasi imme-diatamente successive allo stesso comprova-no presuntivamente che anche il convenuto ***abbia assunto nei confronti della proprietarial’obbligo di cura del cane. A tal fine è del tuttoirrilevante che la proprietaria non abbia pagatoalcun corrispettivo al dottor ***”.

RUOLO DEL CTUQuanto alla responsabilità professionale deiconvenuti, dall’espletata istruttoria orale e dallaCTU risulta che: a) con riferimento sia alla fasepreoperatoria che a quella post operatoria il C-TU ha rilevato un approccio professionale im-prudente dei medici; b) - in particolare, il CTUha sottolineato che “vi è stato un mancato ricor-so alle necessarie analisi per poter formulare u-na diagnosi ed una conseguente prognosi ade-guata e per poter instaurare una terapia miratanel caso la paziente non fosse deceduta”. In-fatti, “è stata quasi completamente omessa lastadiazione della neoplasia con gli esami corre-lati”. Il giudice ha condiviso le argomentazioni ele conclusioni cui è pervenuto il C.T.U., “conmetodo corretto ed immune da vizi logici o dialtra natura”.Il CTU ha sottolineato che l’intervento chirurgi-co è stato effettuato su un soggetto affetto dasospetta neoplasia e in sovrappeso, e “nell’ap-proccio al paziente neoplastico la stadiazioneclinica della neoplasia è una tappa obbligatoria.Essa è costituita dal complesso delle indaginidiagnostiche finalizzate a stabilire, nel modo piùpreciso possibile, l’estensione del tumore, lasua localizzazione primaria, gli eventuali siti me-tastatici ed è direttamente connessa con la va-lutazione dell’istotipo, in quanto istotipi tumoralidifferenti hanno diversi comportamenti biologicida cui ne derivano le scelte terapeutiche e laprognosi”. Il CTU ha, altresì, evidenziato la man-canza di esami ematologici, atti a valutare la cri-si ematica (esami che sono generalmente effet-tuati nelle indagini preparatorie in soggetti sani,e che a maggior ragione avrebbero dovuto in-vestire un soggetto a rischio quale quello in e-same), nonché la mancanza di esami atti a va-lutare il rischio coagulativo e dell’esame istolo-gico sulla parte anatomica asportata;- inoltre,anche negli approfondimenti ematologici cui e-ra stato sottoposto il cane in data 06.03.2003“mancano completamente gli esami atti a valu-tare la crisi ematica e la capacità coagulativa”.In relazione poi alla fase post operatoria, il com-portamento imprudente dei medici è stato rav-visato in primo luogo nella immediata dimissio-ne della paziente successivamente all’interven-to chirurgico; il CTU ha, infatti, rilevato che “lasemplice permanenza anche di ulteriori 60 mi-nuti all’interno della struttura sanitaria, avrebbepermesso ai medici di rendersi conto megliodell’eventuale insorgenza di complicanze”. Un approccio professionale imprudente si èmanifestato, altresì, in sede domiciliare, attesoche “la presenza al domicilio di un medico ve-terinario attento e diligente avrebbe permesso

a quest’ultimo di comprendere che la situazio-ne non stava evolvendo nella norma e conse-guentemente porre in essere scelte più appro-priate”. Testimoni della proprietaria riferisconoche sarebbe tornato di lì a poco il medico chel’aveva già assistita durante l’intervento e chel’aveva accompagnata a casa con il cane “conun medicinale coagulante”. Se non che, nep-pure nel corso delle operazioni peritali, il medi-co veterinario conoscente ha fornito spiegazio-ne circa il mancato ritorno presso l’abitazionedella proprietaria.Con riferimento, infine, alla fase prettamentechirurgica, come rilevato dal CTU, dall’analisidei documenti in atti “è solo possibile constata-re il corretto utilizzo dei farmaci anestetici, lacorretta impostazione di una terapia antiemor-ragica, antibiotica, e di fluido terapia in sede didegenza e di dimissione”; non è invece, statopossibile stabilire né l’entità né la causa delleperdite ematiche in fase post operatoria; perdi-te che la proprietaria assume essere riconduci-bili alla malapratica chirurgica dei convenuti.

L’ONERE DELLA PROVANel caso di specie i convenuti non hanno as-solto l’onere della prova, nei termini più rigorosiindividuati dalla Cassazione. Gli stessi, infatti,non hanno fornito la prova di aver regolarmenteadempiuto alla propria obbligazione e che il de-cesso del cane è da attribuire ad altre cause.Sui medici veterinari, accusati di presunta col-pa, incombeva l'onere di provare che l'inesat-tezza della prestazione dipende da causa adessi non imputabile. La proprietaria, è semprela Cassazione a dirlo, era tenuta a “provare ilcontratto e ad allegare la difformità della presta-zione ricevuta rispetto al modello normalmenterealizzato da una condotta improntata alla do-vuta diligenza.” Dunque, alla luce delle consi-derazioni sopra esposte, deve dichiararsi la re-sponsabilità di entrambi i medici veterinari.

DANNI MORALIIl giudice ha ritenuto di rigettare la domanda dirisarcimento del danno non patrimoniale. Nelfarlo si è rifatto ad una sentenza della Cassa-zione (n. 26972/2008) a sezioni unite. La Corteha ritenuto che, nell’ambito del danno non pa-trimoniale, il riferimento a determinati tipi di pre-giudizi, in vario modo denominati (danno mora-le, danno biologico, danno da perdita del rap-porto parentale), risponde ad esigenze descrit-tive, ma non implica il riconoscimento di distin-te categorie di danno. È compito del giudiceaccertare l’effettiva consistenza del pregiudizioallegato, a prescindere dal nome attribuitogli,individuando quali ripercussioni negative sul va-lore-uomo si siano verificate e provvedendo al-la loro integrale riparazione.In particolare, con riferimento al danno non pa-trimoniale da morte di un animale d’affezione laCorte ha escluso che in tal caso si configuri lalesione di un diritto inviolabile della persona,non ammettendone pertanto il risarcimento.

DANNO PATRIMONIALEInoltre la proprietaria non ha neppure fornito laprova del danno patrimoniale richiesto. In ordi-ne al compenso al dottor *** la proprietaria pro-duceva con l’atto di citazione la parcella, tutta-via la proprietaria non ha mai chiesto la risolu-zione del contratto e la consequenziale ripeti-zione di detta somma. ■

Danno patrimoniale, morale eresponsabilità professionaleNegati il danno morale e patrimoniale alla proprietaria del cane morto dopo una mastectomia parziale

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laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 2010 Eventi Veterinari 11

SIVE COURSE: NEONATOLOGYBologna, February 25th - 26th 2011

SPEAKERKevin Corley, BVM & S, PHD, DECEIM,DACVIM, DACVECC, MRCVS, Ireland

SCIENTIFIC PROGRAMFRIDAY, FEBRUARY 25TH9,30 Recognition and treatment of the

high-risk pregnant mare10,15 Nutritional support of the neonatal

foal (+ feeding of orphan foal)11,00 Break11,30 Lecture: Colic and enterocolitis in

the foal12,30 Lunch14,00 Perinatal Asphyxia Syndrome and

Septicaemia15,00 Prematurity15,45 Break16,15 Interactive clinical case 117.00 Adjourn

SATURDAY FEBRUARY 26TH9,30 Fluid therapy in the foal10,15 Other disease conditions of the foal

(EGUS; diseases of urinary tract,Neonatal isoerythrolysis, etc. etc.)

11,15 Break11,45 Clinical techniques in foals - IV

catheterisation, placement of an in-dwelling feeding tube, trans-trachealwash, urinary catheterisation

12.30 Lunch14,00 Interactive clinical case 214,45 Interactive clinical case 315,45 Break16,15 Interactive clinical case 417.00 End of the course and delivery of

certificates

REGISTRATION FEESSIVE members € 600.00+VAT 20%SIVE non members € 700+VAT20%Deadline for registration: January 20th,2011

MORE INFORMATIONSIVE Secretary (Monica Borghisani) Ph. +39 0372/40.3502 fax +39 0372/45.70.91E-mail: [email protected]

SOCIETÀ ITALIANA VETERINARI PER EQUINISOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGEin collaborazione con l’Ordine dei Medici Veterinari di Trento

Ortopedia pediatrica nel caneTrento, 30 Gennaio 2011

RELATORE: Aldo Vezzoni

OBIETTIVIL'obiettivo formativo dell'incontro scientifico sull'ortope-dia pediatrica del cane è quello di focalizzare l'impor-tanza della diagnosi e del trattamento precoce delle pa-tologie scheletriche, sia genetiche che di diversa ezio-logia, che possono provocare, se trascurate, lo sviluppoirreversibile di artrosi o di danni scheletrici definitivi. Ladegenerazione artrosica, una volta instaurata, compor-ta per il cane colpito un'invalidità permanente per tuttala sua vita, più o meno grave, ma sempre associata adolore cronico e a limitazioni funzionali, con riduzionedella qualità della vita. La diagnosi precoce delle pato-logie scheletriche ed il loro trattamento tempestivo edaccurato rientrano pertanto in un approccio responsa-bile di medicina preventiva che coinvolge sia il medicoveterinario che il proprietario dell'animale.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e veri-

fica presenze9.00 Saluto ai partecipanti e apertura dei

lavori9.15 Peculiarità dell'ortopedia pediatrica

ed impatto su tutta la vita del cane9.30 Diagnosi e trattamento precoce della

displasia dell'anca10.45 Pausa caffè

11.15 Diagnosi e trattamento precoce delladisplasia del gomito

12.15 Diagnosi e trattamento precoce delleosteocondrosi

13.00 Presentazione a cura di Hill’s13.30 Pausa pranzo14.30 Riconoscimento e trattamento preco-

ce dei disturbi delle fisi di accresci-mento

15.15 Trattamento dei traumi periarticolarinei cani in accrescimento

16.00 Pausa caffè16.30 Trattamento delle fratture nei cani in

accrescimento17.00 Trattamento della lussazione della

rotula e del cedimento dei legamenticrociati del ginocchio nel cane in ac-crescimento

17.30 Discussione e chiusura lavori

SEDE: Ordine dei Medici veterinari di TrentoViale Zambra 16, 38100 Trento

L’incontro è libero e gratuito per tutti i SociSCIVAC in regola con la quota associativadell’anno in corso e per tutti gli iscritti del-l’Ordine di Trento.

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91Email: [email protected] - www.scivac.it

SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIADal rene all’uretra: nuove sfide nella chirurgia dell’apparato urinario?

Pozzuoli (NA), 23 Gennaio 2011

RELATORE: Stefano Nicoli

OBIETTIVIFornire ai partecipanti cenni di anatomia dell’apparatourinario e fisiopatologia delle malattie chirurgiche di piùfrequente riscontro. Descrivere le possibili soluzioni chi-rurgiche alle patologie suddette. Sensibilizzare i colle-ghi circa la necessità di trattamenti “conservativi” neiconfronti di rene e uretere.

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Chirurgia renale - Tutto ciò che si puòfare a un rene

11.00 Pausa11.30 Chirurgia ureterale: è sempre micro-

chirurgia?Cateteri e stent: loro applicazione inurologia

13.00 Presentazione a cura di Hill’s13.30 Pausa14.30 Uretrostomia nel gatto: tecniche a

confronto15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: selezione di

casi clinici di urologia17.00 Test di valutazione dell’apprendi-

mento e discussione finale17.30 Consegna degli attestati di parteci-

pazione e termine della giornata

L’incontro è libero e gratuito per tutti i SociSCIVAC in regola con la quota associativadell’anno in corso.

SEDEComplesso Turistico Averno, Via MonteNuovo Licola Patria, 85, Pozzuoli (NA)

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91Email: [email protected] - www.scivac.it

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RICHIESTO ACCREDITAMENTO

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIAIl corretto approccio diagnostico in gastroenterologia e

pneumologia: quando e perché usiamo l’esame endoscopico?Milano, 30 Gennaio 2011

RELATORE: Enrico Bottero

OBIETTIVIUn corretto approccio diagnostico permette al veterina-rio di affrontare in maniera adeguata segni clinici croni-ci, spesso frustranti, come il vomito, la diarrea o la tos-se. L’esame endoscopico rappresenta in molti casi ilmomento finale dell’iter diagnostico. Un corretto utilizzo di questa tecnica permette di otti-mizzare l’iter diagnostico nei pazienti cronici. Allo stes-so tempo l’endoscopia può diventare una tecnica ope-rativa e risolutiva per alcune condizioni patologiche co-me: corpi estranei ostruttivi, stenosi esofagea, neofor-mazioni sanguinanti etc…

PROGRAMMA SCIENTIFICO8.30 Registrazione dei partecipanti e ve-

rifica presenze9.25 Saluto ai partecipanti del Presiden-

te, presentazione del relatore ed ini-zio dei lavori

9.30 Patologie esofago-gastriche: corret-to approccio diagnostico. Quandousiamo l’esame endoscopico?Patologie enteriche: corretto approc-cio diagnostico. Quando usiamo l’e-same endoscopico?

11.00 Pausa

11.30 Patologie nasali: corretto approcciodiagnostico. Quando usiamo l’esameendoscopicoPatologie delle vie aeree inferiori: cor-retto approccio diagnostico. Quandousiamo l’esame endoscopico

13.00 Presentazione a cura di Hill’s13.30 Pausa14.30 Casi clinici interattivi: pazienti affetti

da rigurgito, vomito e diarrea15.30 Pausa16.00 Casi clinici interattivi: pazienti affetti

da scolo nasale, stertore respirato-rio e tosse

17.00 Test di valutazione dell’apprendi-mento e discussione finale

17.30 Consegna degli attestati di parteci-pazione e termine della giornata

L’incontro è libero e gratuito per tutti i SociSCIVAC in regola con la quota associativadell’anno in corso.

SEDEMilano

PER INFORMAZIONI Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC Tel 0372/40.35.06 - Fax 0372/45.70.91Email: [email protected] - www.scivac.it

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RICHIESTO ACCREDITAMENTO

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Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 201012 Eventi Veterinari

Data Società Titolo Sponsor

22-23 GENNAIO SIDEV WORKSHOP TRICOLOGIA

5-6 FEBBRAIO SCVI LE ERNIE NEL CANE E NEL GATTO

6 FEBBRAIO SICIV LA CITOLOGIA QUALE AUSILIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DI MEDICINA INTERNA

12 FEBBRAIO SIMIV EMATOLOGIA: AGGIORNAMENTI AL 2011

13 FEBBRAIO SIMEF IL DIABETE NEL GATTOAperto SIMIV

19 FEBBRAIO SIFIRVET IL MASSAGGIO

20 FEBBRAIO SIFIRVET IL MASSAGGIO - CORSO PRATICO

20 FEBBRAIO SIANA ORTOPEDIA PEDIATRICA E GESTIONE NUTRIZIONALE NELLA PREVENZIONE Aperto SIOVET E NELLA TERAPIA DELLE PATOLOGIE DELL’ACCRESCIMENTO

26-27 FEBBRAIO SINVET ANOMALIE DELLO SVILUPPO DEL RACHIDE E DEL MIDOLLO SPINALE

27 FEBBRAIO SVIDI IMAGING DELL’OCCHIO E DELLA REGIONE ORBITALEAperto SOVI

5 MARZO SINUV INFEZIONI DELL’APPARATO URINARIO: L’ATTUALITÀ

6 MARZO SICARV LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI EREDITARIE DEL CANE E DEL GATTO: STATO DELL’ARTE E NUOVE PROSPETTIVE

6 MARZO SISCA LAVORA SU TE STESSO PER CAPIRE L’ALTRO

12-13 MARZO SIOVET STRATEGIE PER LE REVISIONI CHIRURGICHE NEL FALLIMENTO DI TRATTAMENTI ORTOPEDICI

19-20 MARZO SOVI-FSA 3° CORSO SOVI-FSA PER LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE OCULARI EREDITARIE

27 MARZO SIDEV PIODERMITI NEL CANE E NEL GATTO: AGGIORNAMENTI SULLA PATOGENESI, SULLA DIAGNOSI E SULLA GESTIONE TERAPEUTICA

2 APRILE SIODOV LA MALATTIA PARODONTALE: EZIOLOGIA, DIAGNOSI E TRATTAMENTO MEDICO

2 APRILE SIONCOV TUMORI RARI E DIFFICILI

3 APRILE SIGAV MALATTIE PANCREATICHE DEL CANE

10 APRILE SIRVAC APPROCCIO ALLA FISIOPATOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE NEL CONIGLIO, Aperto SIVAE FURETTO E PICCOLI RODITORI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE

ALLE PROCEDURE TERAPEUTICHE E NUOVI PROTOCOLLI

10 APRILE SIMUTIV GESTIONE PRE E POST OPERATORIA DEL PAZIENTE CON MALATTIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO E NEL TRAUMATIZZATO

17 APRILE SIATAV L’APPROCCIO AL PAZIENTE CON DOLORE: IL RUOLO DELL’ANESTESISTA, NEUROLOGO E FISIOTERAPISTA

17 APRILE SIDEV DANNI SOLARI SULLA CUTE DEL CANE E DEL GATTO

Società Specialistiche - Calendario primo semestre 2011

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Nel parere dell’EFSA in me-rito alle implicazioni sulbenessere della raccoltadi piume da oche vive sigiunge alla conclusioneche tale pratica può esse-

re effettuata senza causare dolore, sofferenzao lesioni agli uccelli, se eseguita nel momentoin cui essi sono in fase di muta e se vengonoutilizzate tecniche di spazzolatura e pettinatu-ra. Gli esperti scientifici del gruppo Salute ebenessere degli animali (AHAW) affermanotuttavia che, vista la situazione attuale delcommercio, la spiumatura, un sistema di rac-colta delle piume che causa dolore, è inevita-bile e raccomandano che sia posto in atto unsistema di controllo per garantire che dalle o-che vive vengano prelevate solo le piume damuta. Nel parere, il gruppo di esperti, sottoli-nea che la spazzolatura o la pettinatura delleoche vive per raccogliere le piume della mutanon causa lesioni ai tessuti, mentre la spiuma-tura (ovvero l’azione di estirpare le piume) pro-cura dolore e altre forme di sofferenza, qualisanguinamento e danni alla pelle. Tuttavia,poiché parti diverse del corpo vanno in mutain tempi diversi, è possibile che alcune piumevengano inevitabilmente prelevate quando siricorra a tecniche di spazzolamento e pettina-tura. Inoltre non tutti gli uccelli di un brancofanno la muta contemporaneamente e, perquesto motivo, anche quelli che non sono nel-l’apposita fase del processo di muta possonotrovarsi ad essere spiumati. Gli esperti scienti-fici dell’EFSA raccomandano che le piume

vengano raccolte solo durante l’apposita fasedi muta e che sia posto in atto un sistema dicontrollo per garantire che ciò avvenga nellapratica, ad esempio controllando la presenzadi lacerazioni della pelle o eventuali tracce disangue o di tessuti sulle piume. Gli operatoridovrebbero essere edotti sulla differenza trapiume pronte per la raccolta e non. Il gruppodi esperti è giunto anche alla conclusione chesi dovrebbe evitare o minimizzare la sofferen-za durante la cattura e la manipolazione delleoche e che gli operatori dovrebbero essere aconoscenza di buone prassi di manipolazionedegli animali. La presenza di piume insangui-nate, lesioni della pelle, cambiamenti di postu-ra (ad es. ali appese) e ossa rotte o lussatepossono essere usati per valutare il benesseredelle oche sottoposte alla raccolta delle piu-me. Gli esperti suggeriscono inoltre l’opportu-nità di sviluppare ulteriori indicatori basati suglianimali e raccomandano che le future ricerchenel settore siano volte a stabilire metodi pervalutare la maturità delle piume.Il parere fa seguito a una richiesta della Com-missione europea di valutare il benessere del-le oche spiumate in vita per la produzione dipiumini. Per raccogliere il meglio dei dati, ilgruppo di esperti ha esaminato tutti gli studiscientifici pertinenti e si è consultato con partiinteressate degli Stati membri e non. Nel mag-gio 2010 si è svolta una riunione tecnica cuihanno partecipato rappresentanti dell’indu-stria e di organizzazioni per il benessere deglianimali, seguita nell’agosto 2010 da una con-sultazione pubblica sulla bozza di parere. ■

Raccolta di piumeda oche viveL’agenzia europea per la sicurezza alimentareesamina le implicazioni sul benessere animale

laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 2010 Tutela animale Focus 13

Esistono due pratiche principali per prelevare le piume da oche vive. Le piumepronte per la muta (mature) possono essere prelevate dall’uccello mediante un’a-zione di spazzolamento o pettinatura esercitando una minima forza e senza pro-

vocare sanguinamento o danno ai tessuti.Le piume non mature estirpate con la forza, ovvero strappate, causano inevitabilmentedolore all’uccello. Strappare le piume provoca follicoli sanguinanti ed eventualmente al-tri danni alla pelle come lacerazioni e lividi. L’articolo 3 della direttiva 98/58/CE del Con-siglio richiede che "Gli Stati membri provvedano affinché i proprietari o i guardiani adot-tino le misure adeguate per garantire il benessere dei propri animali e per far sì che adetti animali non vengano provocati dolori, sofferenze o lesioni inutili". Inoltre, la racco-mandazione del Comitato permanente della convenzione europea sulla protezione deglianimali negli allevamenti del Consiglio d’Europa sulle oche domestiche, adottata nel1999, che è parte integrante della legislazione dell’UE, prescrive che le piume, compre-so il piumino, non vengano estirpate da animali vivi.

GARANTIRE IL BENESSERE ANIMALE

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Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

Anno 2010Soc. Cons. a r.l.Sistema qualità ISO 9001:2008

ASSOCIAZIONE FEDERATA ANMVI

Premio Lombardia Eccellentenell’ambito del Progetto di Internazionalizzazione della professione medico veterinaria:

la formazione per la sicurezza alimentare. Il modello Regione Lombardia

PROGETTO LOMBARDIA ECCELLENTE

INTERNATI NALA.N.M.V.I.

Cremona - 7/9 Aprile 2010IL BENESSERE ANIMALE ELA MEDICINAVETERINARIA PUBBLICA EPRIVATAAnimal welfare and theveterinarians’ point of view180 Iscritti e 200 collegamentialla diretta web

Cremona - 3/8 Maggio 2010STAGE INTERNAZIONALERappresentanti di 11 Paesi Cisgiordania, Egitto, Giordania,Libia, Marocco, Polonia, Russia,Sudan, Siria, Tunisia, Yemen50 Presenti

Cremona - 21-22 Ottobre 2010AMBIENTE,ALIMENTAZIONE E SALUTE: COME SVILUPPARE UNACOMUNICAZIONETRASLAZIONALEEnvironment, food and health:how can we develop atraslational communication?85 Iscritti e 160 collegamentialla diretta web

Montesilvano 10-11 Aprile 2010LA VETERINARIA NELLEEMERGENZE Preparazione, programmazionee intervento in situazioni dicalamità naturali e diemergenze epidemiche265 Iscritti e 390 collegamentialla diretta web

Cremona 12/13/14 Maggio 2010EMERGENZE IN SICUREZZAALIMENTARE: PROCEDUREE GESTIONEFood safety emergency:procedures and management

In collaborazione con 130 Iscritti e 250 collegamentialla diretta web

Cremona 24/26 Novembre 2010L’ORGANIZZAZIONE DEISERVIZI VETERINARINELL’AMBITODELL’AUTORITÀCOMPETENTE PER LASICUREZZA ALIMENTARE:MODELLI A CONFRONTO60 Iscritti e 300 collegamentialla diretta web

In collaborazione con

Eventi svolti grazie al contributo dell’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro per la Regione Lombardia

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Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

di MARIA GRAZIA MONZEGLIO

Uno studio retrospettivoha determinato la preva-lenza delle componentianatomiche individuali incorso di sindrome bra-chicefalica (ostruzione

delle vie aeree) (BAOS), inclusa l'eversionedelle tonsille, e ha analizzato la frequenza concui ciascuna componente era presente insie-me a uno o più delle altre componenti in 90cani affetti da BAOS.Le razze più comunemente affette da BAOSerano Bulldog inglese (55/90 [61%]), Carlino(19/90) [21%]) e Boston terrier (8/90 [9%]).Le componenti anatomiche più comuni nellasindrome erano l'allungamento del palatomolle (85/90 [94%]), la stenosi delle narici(69/90 [77%]), l'eversione dei sacculi laringei(59/90 [66%]) e l'eversione delle tonsille(50/90 [56%]).Nella maggior parte dei casi i cani presenta-vano tre o quattro diverse componenti ana-tomiche di BAOS, e la combinazione più co-mune era quella tra stenosi delle narici, allun-gamento del palato molle, eversione dei sac-culi laringei ed eversione delle tonsille. I canicon stenosi delle narici avevano una proba-bilità significativamente maggiore di presen-tare eversione dei sacculi laringei (50/69[72%]) e i cani con eversione dei sacculi la-ringei avevano una probabilità significativa-

mente maggiore di presentare eversione del-le tonsille (39/59 [66%]).Complicazioni postoperatorie si verificavanonel 12% (10/83) dei cani sottoposti a chirur-gia correttiva. Nessuna componente anato-mica specifica della sindrome predisponevaalle complicazioni.La prevalenza delle componenti anatomichedella BAOS nei cani brachicefalici di questostudio differiva da quella descritta in prece-denza, soprattutto per l'eversione delle ton-sille. Un esame completo di faringe e laringeè necessario per l'identificazione delle com-ponenti della BAOS, concludono gli autori."Brachycephalic airway obstructive syndro-me in dogs: 90 cases (1991–2008)" Fasanel-la FJ, Shivley JM, Wardlaw JL, Givaruang-sawat S. Journal of the American VeterinaryMedical Association. November 1, 2010, Vol.237, No. 9, Pages 1048-1051. ■

Uno studio ha analizzato icuori con lesioni riferibilia endocardite di 117 sui-ni abbattuti e 90 cuori dicontrollo. Le lesioni era-no localizzate alle valvo-

le, ma si estendevano alle pareti cardiache in21 casi (18%), e interessavano prevalente-mente la valvola mitralica (59%). In 28 casi,per i quali le colture batteriche erano negati-ve o positive soltanto per flora contaminante,si effettuava l’ibridazione in situ fluorescente(FISH) per i batteri (sonda batterica generica)e con sonde specifiche rispettivamente perStreptococcus suis e Erysipelothrix rhusio-pathiae.Mediante FISH si identificavano 10 ulterioricasi di endocardite dovuta a S. suis e E. rhu-siopathiae. Nell'ambito delle lesioni predomi-navano gli streptococchi (53%), seguiti da E.rhusiopathiae (30%). La propensione deglistreptococchi a localizzarsi in più di una val-vola nello stesso cuore potrebbe essere do-vuta al fatto che nei suini infettati da S. suisl’infezione è tendenzialmente più duratura ri-spetto a quella sostenuta da E. rhusio-pathiae. La mineralizzazione delle lesioni dell’endocar-dite era significativamente associata all'infe-zione da streptococchi, per la quale era pre-sente nel 71% dei casi, mentre si osservavasoltanto nel 28% delle lesioni causate da E.rhusiopathiae. Inoltre, le aree con mineralizzazione erano si-gnificativamente correlate alla presenza di u-na reazione granulomatosa. L'endocarditegranulomatosa è probabilmente il risultato diuna reazione da corpo estraneo dovuta allamineralizzazione distrofica. La proliferazionelocale delle cellule endoteliali valvolari, riscon-trata in nove cuori, può aumentare il rischiodi endocardite trombotica. (M.G.M.)

"Histologic and bacteriologic findings in val-vular endocarditis of slaughter-age pigs” Jen-sen HE, Gyllensten J, Hofman C, LeifssonPS, Agerholm JS, Boye M, Aalbæk B. J VetDiagn Invest. 2010 Nov; 22(6): 921-7. ■

Componentianatomiche dellasindromebrachicefalicaUno studio riscontra una prevalenza diversa daquanto precedentemente descritto

Endocarditevalvolare suinaPiù colpita la mitrale. Prevalenti le infezionistreptococciche

laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 2010 Attualità scientifica Vet Journal 15o

Uno studio ha descritto una tecni-ca chirurgica mininvasiva perl'applicazione di una placca ra-

diale in seguito ad applicazione di unchiodo ulnare (MIPR) per il trattamentodelle fratture dell'avambraccio nel cane.Si rivedevano le cartelle cliniche dei canicon fratture diafisarie del radio e dell’ul-na stabilizzate mediante MIPR. Per l'in-clusione, i soggetti dovevano avere evi-denza radiografica di guarigione della

frattura durante il periodo di follow-up.I casi inclusi nello studio erano 8. Tuttele fratture erano dovute a traumi e dueerano aperte (grado 1). In un caso si ve-rificava la mobilizzazione del chiodo eun’osteomielite ulnare che si risolvevacon la rimozione del chiodo. La guarigione si verificava in tutti i casisenza fallimento dell'impianto. Il tempomediano per l'unione radiografica deiframmenti di frattura era di 10,5 setti-mane (media ± DS = 17 ± 16 settimane;range 4-52 settimane).La MIPR, concludono gli autori, è unatecnica efficace per il trattamento dellefratture diafisarie del radio e dell'ulna,basata su principi di osteosintesi biolo-gica. Il chiodo endomidollare ulnare fa-vorisce la riduzione e la stabilizzazionedella frattura e ne è consigliabile la rimo-zione dopo la guarigione della frattura.(M.G.M.)“Minimally invasive application of a ra-dial plate following placement of an ul-nar rod in treating antebrachial fractu-res. Technique and case series” T H Wit-sberger; D A Hulse; S C Kerwin. VetComp Orthop Traumatol. September2010; 23 (6).

PLACCA E CHIODO PER LE FRATTUREDELL’AVAMBRACCIO DEL CANE

Vet Journal è un periodico di informazionescientifica di proprietà di E.V. srl iscritto nelPubblico Registro della Stampa periodicapresso il Tribunale di Cremona al n. 396 dal18.12.2003. È diretto dal dottor EnricoFebbo e dalla dottoressa Maria GraziaMonzeglio. Fornisce un flusso informativocontinuo sugli eventi della medicina veteri-naria e sul mondo delle bioscienze, con treedizioni alla settimana.

Le notizie di Vet Journalsono consultabili on line

all'indirizzo

www.vetjournal.it/

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Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 201016 Fondo Sanitario Anmvi 2010

Da dieci anni il Fondo Sa-nitario Anmvi assiste erimborsa 884 nuclei fa-miliari, corrispondenti adaltrettanti medici veteri-nari e ai loro 2.990 fami-

liari. Il Fondo Sanitario Anmvi è il primo, stori-co, Fondo di assistenza sanitaria integrativapensato per la categoria dei medici veterinarie che propone “quote familiari”. Con una solaquota annuale, viene infatti ricompreso nellecoperture sanitarie tutto il nucleo familiare,senza limiti numerici e compresi i conviventi ei figli a carico. Il 26 novembre scorso, comeogni anno, l’Assemblea dei Soci del Fondo èstata convocata per gli adempimenti statutarie per fare il punto sull’andamento finanziario.

OLTRE 4.600.00 EURODal 2001 al 31 ottobre 2010 sono state rim-borsate spese sanitarie per un totale di

4.600.000 euro con uno spettro di coperturache va dagli interventi chirurgici alle cure den-tarie, dal parto alle malattie professionali, dal-le visite specialistiche al day hospital. Le spe-se sanitarie sostenute dagli iscritti continuanoad essere detraibili - secondo quanto previ-sto dal Fisco - ancorché rimborsate dal Fon-do. Per questo motivo non è detraibile la quo-ta annuale. A conti fatti, per chi ha dovuto ri-correre alla copertura, la detrazione della spe-sa e non della quota si rivela più conveniente.

SOCI E SOTTOSCRITTORIIl requisito fondamentale per aderire al Fondosanitario è quello di essere medico veterina-rio. L’ingresso è graduale: si può entrare par-tendo dai piani di copertura più bassi per poiverificare nel tempo l’opportunità di avvalersidi piani di assistenza sanitaria più ampi.Così come l’adesione, anche l’uscita può es-sere decisa in qualunque momento, nel ri-

spetto delle disposizioni che regolano lo sta-tuto.

QUOTE CON PAGAMENTIRATEIZZATI

Anche per il 2011, il Fondo Sanitario Anmvimanterrà la possibilità di rateizzare la quota.Le rateizzazioni consentono di spalmare il co-sto della quota annuale su 6 o 12 mesi. Sononumerosi i nuclei familiari che si avvalgono diquesta opportunità, preferendola alla soluzio-ne unica di pagamento. Qualunque sia l'op-zione sottoscritta il Fondo riconosce la facoltàdi versare la quota con rateizzazioni, senza in-teressi, di 6 o 12 mesi. Si può accedere allarateizzazione attraverso: la Carta di CreditoANMVI-VISA o il Credito al Consumo (Finan-ziamento a Tasso Zero anche senza Carta diCredito ANMVI), semplici da richiedere e da u-tilizzare. Attraverso queste forme di pagamen-to, richiedibili on-line, è possibile ridurre sensi-

Soddisfatti e rimborsatiLe quote e le coperture del 2011 stanno per essere definite con il broker Marsh

bilmente, l'incidenza del costo delle coperturesanitarie, sulla propria contabilità familiare. I Soci che si sono avvalsi della rateizzazionehanno potuto abbattere significativamente ilcosto delle coperture, fino ad un impegno dispesa di 12,50 euro mensili. In considerazio-ne della congiuntura economica, il Fondo Sa-nitario Anmvi riproporrà le condizioni di rateiz-zazione agevolata già sperimentate con sod-disfazione nel corso di quest’anno.

SENZA FRANCHIGIE E SENZASCOPERTI

I soci del Fondo Sanitario ANMVI possono u-sufruire delle garanzie di ricovero - con o sen-za intervento chirurgico - senza l'applicazionedi franchigie o scoperti (ovvero di forme di ab-battimento della somma rimborsabile). L'abolizione di queste penalità vale per coloroche ricorrono all'assistenza diretta, ovvero al-la Rete convenzionata di Assidim Assistenza. Si tratta di una Rete di strutture sanitarie edequipe mediche convenzionate che sosten-gono direttamente le spese sanitarie del So-cio, senza che questi debba attivare alcunaprocedura di rimborso.

I PARTNER DEL FONDOIl Fondo Sanitario Anmvi non si sostenta dasolo, ma è inserito in un contesto assicurativodi prim’ordine per il tramite del più importantebroker internazionale: Marsh. La mediazione di Marsh consente al Fondo dicontrattare con Assidim Assistenza le condi-zioni di copertura. Per il 2011 il Fondo sta valutando le quote ele opzioni sanitarie e renderà note le condizio-ni finanziarie nei tempi utili per entrare in co-pertura a far data 1 gennaio 2011.È Assidim Assistenza che gestisce l’assisten-za diretta dei soci del Fondo e tratta le loropratiche di rimborso fino alla liquidazione. Perconoscere l’andamento delle pratiche il Fon-do chiede ai Soci una copia della domanda dirimborso (non la documentazione sanitaria)anche ai fini di monitoraggio dei tempi di ver-samento delle liquidazioni. I singoli Soci possono, attraverso una proce-dura on line (www.assidim.it), monitorare inqualsiasi momento, di persona e in forma ri-servata, lo stato delle proprie pratiche e i datianagrafici del proprio nucleo.

CARD-ASSIDIMCiascun socio sottoscrittore possiede unatessera rilasciata da Assidim, dove è riportatoil proprio codice nucleo. Il codice nucleo puòessere richiesto alla segreteria del Fondo inqualsiasi momento e la tessera può esserestampata direttamente dal sito di Assidim.

FILO DIRETTO CON I SOCILa Segreteria del Fondo Sanitario ANMVI èsempre a disposizione, per dare chiarimentiutili ad usufruire pienamente dei servizi di co-pertura assicurativa, ai seguenti recapiti: tel. 0372/403536 e-mail: [email protected]. ■

Per coloro che avessero la necessità dicontattare l'ufficio Liquidazioni di Assidim,possono telefonare al n. 02/48538985 oinviare un’e-mail a: [email protected]. Per ogni ulteriore informazione di caratte-re generale e sanitario, Assidim rispondeal n. 02/8056207.

Professione Veterinaria 42-2010:ok 13-12-2010 10:47 Pagina 16

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

L’IZSLER ha recentemente si-glato un accordo di collabo-razione scientifica, per il2011-2012, con l'ASL dellaprovincia di Cremona, e l'As-sociazione Provinciale Alle-

vatori della provincia di Cremona, finalizzato adun maggiore controllo dell'IBR negli allevamen-ti cremonesi. Le azioni previste dall'accordoandranno ad affiancare le iniziative già promos-se dal Piano Regionale per l'IBR. Lo scopofondamentale è quello di aumentare il numerodegli allevatori aderenti e creare le condizioninecessarie perché questo Piano possa diven-tare obbligatorio sul territorio della Provincia.Ad oggi, infatti, l'adesione al piano è su basevolontaria e non tutti gli allevatori mettono in at-to le azioni previste dal Piano.È proprio attraverso un richiamo alla responsa-bilità individuale degli operatori del settore (al-

levatori e veterinari) a controllare i focolai per-manenti attraverso la vaccinazione e l'applica-zione di norme di biosicurezza, che vogliamoottenere e mantenere uno standard sanitariodi eccellenza. L'obiettivo è quello di raggiun-gere la qualifica di territorio indenne, ma il pre-supposto è quello di creare una coscienza sa-nitaria negli operatori, che considerino il con-trollo dell'IBR come un loro diritto/dovere, per ilquale la collaborazione tra pubblico e privato ela loro azione sinergica sono indispensabili.L'IZSLER, forte della sua filosofia di "esseredentro i problemi per poterne proporre le solu-zioni", mette a disposizione le sue conoscenzee le sue risorse per assistere e informare gli al-levatori che intraprenderanno il percorso di a-desione al Piano e, al tempo stesso, si propo-ne di incentivare lo scambio di informazioni traASL, veterinari, responsabili del piano azienda-le e allevatori. ■

Maggior controllodell’IBR negliallevamenti cremonesiSiglato un accordo tra IZSLER, Asl e AssociazioneProvinciale Allevatori

Un comunicato stampa dell'IstitutoSperimentale Zooprofilattico Um-bria Marche (IZSUM) annuncia lo

stato di agitazione del personale decisodall'assemblea del personale il 24 novem-bre scorso, per la mancata accoglienzadella richiesta di integrare le risorse relati-ve al Fondo per il pagamento delle fasceretributive a tutti i possibili aventi diritto,appunto, ad una fascia retributiva.Il direttore generale dell'IZSUM, SilvanoSeverini, stante l'esiguità del fondo resi-duo e il divieto degli ultimi contratti collet-tivi nazionali di lavoro e della legislazionenazionale, fa presente che l'unica possibi-le soluzione è quella che su disposizioneregionale si stornino i fondi dal salario dirisultato (incentivazioni) a quello per le fa-sce senza il quale l'azienda non potrà as-secondare tale richiesta. Peraltro la proposta di bando relativa allefasce da attribuire nel biennio 2009-2010non cita la parzialità dei fondi se non quel-li relativi all'anno 2009. Infatti, l'accordosottoscritto in data 8 febbraio 2010 e rati-ficato con delibera n. 26 in data 22 feb-braio 2010 con i sindacati, è stato quello di

distribuire i 53.095,00 euro (dell'anno 2009)residuo del fondo specifico. Accordo, pe-raltro sottoscritto sia dalle OO.SS e dallaRSU e che ha subito un dietrofront dall'as-semblea del personale. La direzione hasemplicemente cercato di applicare lanormativa in materia che stabilisce la di-stribuzione delle risorse in base ad una se-lezione, che per l'anno 2010 resta aperta atutti i possibili aventi diritto.Per la parte del bando relativa all'anno2010 i fondi sono tutt'ora da definire, stan-te la possibilità della Conferenza dei Ser-vizi delle Regioni di disporre lo storno so-pra descritto.La riorganizzazione del personale è in pie-na rivisitazione. Le finalità e gli obiettivi at-torno ai quali è stata pensata la riorganiz-zazione, rappresentano una risposta aimutamenti del panorama tecnico-scienti-fico nazionale ed internazionale. Non solo,le recenti riforme legislative in materia ditrasparenza e merito saranno la base sucui sviluppare un nuovo sistema di conce-pire il lavoro, improntato alla valorizzazio-ne e crescita delle professionalità nell'otti-ca di una moderna logica Aziendale.

STATO DI AGITAZIONE ALL’IZS UMBRIA E MARCHE

laPROFESSIONE VETERINARIA 42| 2010 IZS Info Regioni 17

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Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

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Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

La Giunta regionale del Vene-to ha diffuso una nota diprecisazioni sulla campagnadi vaccinazione antirabbicadei cani: l'elenco dei Comu-ni e Province del Veneto in

cui è obbligatoria la profilassi non è stato mo-

dificato. Tuttavia, verrà portata al vaglio del-l'Unità di Crisi Centrale (composta da Mini-stero della Salute, Regioni interessate e Cen-tro di Referenza nazionale per la rabbia) laproposta di escludere dall'elenco dei territoriattualmente soggetti a vaccinazione obbliga-toria i Comuni che si sono dimostrati esseremeno a rischio di rabbia. È il caso delle Pro-vince di Venezia, Treviso e Vicenza.

La nota della Giunta regionale del Veneto èindirizzata ai Direttori dei dipartimenti di pre-venzione delle Asl venete, ai responsabili deiservizi veterinari e ai presidenti degli Ordinidei veterinari del Veneto. Nella stessa, si pre-cisa che è tutt'ora vigente l'Ordinanza delPresidente della Giunta Regionale del 24 no-vembre 2009 che elenca i territori a rischiorabbia nei quali è attualmente in vigore l'ob-

bligo di vaccinazione dei cani.I proprietari dei cani soggetti all'obbligo divaccinazione sono tenuti a far vaccinare ( orivaccinare in caso di scadenza dell'interven-to vaccinale dell'anno precedente) i propri a-nimali presso gli ambulatori privati. I costi del-l'operazione sono totalmente a carico delproprietario non essendo previsto il ripristinodi "tariffe calmierate". ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 42| 2010 Sanità animale Info Regioni 19

Esclusione dall’obbligo di vaccinazioneper i comuni a minor rischio di rabbiaLa proposta al vaglio dell’Unità di Crisi Centrale

Con decreto dell'Assessorato del-l'Igiene e sanità e dell'assistenzasociale del 9 novembre scorso, su

parere conforme del Direttore Generale,sentito il Direttore del Servizio di Preven-zione, la Regione Sardegna ha adottato ilpiano regionale contenente le misure sa-nitarie per la sorveglianza della malattiavescicolare del suino, da applicare negliallevamenti suinicoli e, in generale, su tut-ti gli animali della specie suina.Le attività sanitarie saranno svolte dalpersonale delle aziende sanitarie locali esono finalizzate al mantenimento dellostato di Regione accreditata per la malat-tia vescicolare del suino (MVS); alla tutelasanitaria del patrimonio suinicolo regio-nale; alla verifica della situazione epide-miologica per la MVS; alla garanzia dellasicurezza alimentare nel circuito commer-ciale. Il piano dovrà essere attuato, oltre che daiservizi veterinari e dai direttori generalidelle asl, dal Servizio prevenzione dell'As-sessorato, dai sindaci dei comuni dellaSardegna, dall'Istituto zooprofilattico spe-rimentale della Sardegna, dagli agenti del-la Forza Pubblica, dal Corpo forestale e divigilanza ambientale della Regione e dagliallevatori. Tutte le misure sanitarie previste resteran-no in vigore fino all'emanazione del suc-cessivo piano e l'attività di sorveglianzasierologica dovrà essere completata en-tro il 31 dicembre di ciascun anno. Come da Ordinanza del Ministero dellaSalute del 12 aprile 2008 la regione Sarde-gna è "Regione accreditata per la Malat-tia Vescicolare del Suino". Considerato ilbasso livello di rischio degli allevamentisuinicoli regionali per l'introduzione e ladiffusione della Malattia Vescicolare delSuino, l'Assessore all'igiene e sanità - An-tonello Liori - ritenuto di dover regola-mentare le modalità di applicazione delPiano nazionale di eradicazione dellaMVS, abrogando quanto disposto in viatransitoria dal DIAS 33/2008 ha predispo-sto un Piano di monitoraggio sierologicoin relazione all'orientamento produttivodelle aziende ed al livello di rischio sani-tario, per confermare la qualifica di regio-ne accreditata.

SARDEGNA: BASSO ILRISCHIO DI DIFFUSIONE MVS

Professione Veterinaria 42-2010:ok 13-12-2010 10:47 Pagina 19

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

di MARCO VIOTTI

Dopo un anno 2010 che ciha regalato grosse sod-disfazioni sia in termini dipartecipanti sia di lavorosvolto, pensiamo al “Ma-nuale di gestione delle

strutture veterinarie”, distribuito a più di di-ciottomila colleghi, ai tre incontri svolti, allostudio di una nuova frontiera di comunica-zione, quale il web marketing, possiamoguardiare al 2011 con tanto entusiasmo esempre accompagnati dal nostro sponsorstorico, Hill’s, confidando in grandi novità inarrivo.Innanzitutto ci trasformiamo in: “Società Ita-liana Management Veterinario”, sigla SIMV,e cambieremo, aggiornandolo, il logo. An-che il brand vuole la sua parte!Il tema del 2011 tratterà delle risorse uma-ne, un universo sempre causa di problemiper tutti i colleghi, sia si possieda strutturemolto complesse, sia si lavori in strutture piùsemplici. La relazione con i colleghi e fra i medesimidi una stessa struttura è spesso motivo ditensioni e malumori quando, a volte, sareb-be sufficiente migliorare l’organizzazione dellavoro per essere tutti più bendisposti. In linea con questa visione, abbiamo ritenu-to importante avviare la prima parte dellastagione affrontando proprio quest’argo-mento, potendo contare sulla collaborazio-ne di un esperto in materia, docente in ma-ster universitari di business e administration,coadiuvato dalle testimonianze dirette di

colleghi che svolgono la professione, conl’obiettivo dunque di fornire strumenti con-creti, atti a migliorare il comparto risorse u-mane (HR) affinché ciascuno possa iniziarel’indomani a mettere in pratica i consigli ri-cevuti.La seconda parte della stagione vedrà un’i-niziativa assolutamente nuova in Italia, cioèuna tavola rotonda sull’organizzazione, lagestione e la resa di una specifica ‘businessunit’: “Degenza e Terapia Intensiva”. Il finedella giornata sarà elaborare testimonianzee valutare i dati ottenuti.E ancora… Poiché spesso abbiamo raccol-to disagi da parte di neolaureati che, purnon avendo un’esperienza pratica di lungadata, sentono l’esigenza di partire conun’organizzazione ottimale, quest’anno ter-remo il primo corso di avviamento alla ge-stione di una struttura, rivolto a chi non hamai frequentato i nostri incontri o a chi si af-faccia oggi sul mercato del lavoro, con l’o-biettivo un po’ presuntuoso di fornir loro icriteri necessari a sviluppare un’attività disuccesso e di allinearli a chi questi temi lisegue già da diversi anni.Vorrei cogliere l’occasione per ringraziaretutti quelli che hanno collaborato con noiper la riuscita degli eventi, la Sig. Milena, il

Sig. Vittorio e naturalmente Hill’s sponsorche ha creduto in questo progetto fin dallanascita e che ha deciso di continuare a so-stenerlo anche dopo la nostra trasformazio-ne in Società Specialistica. Un grazie va anche a tutti Voi che avete par-tecipato, con l’augurio di vedervi sempre piùnumerosi ai prossimi incontri del 2011. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 201020 Dalle Associazioni SIMV-AIVEMP

Practice Management, il gruppo diventa società

Più di trecento veterinari hanno se-guito la diretta del Corso “L’orga-nizzazione dei servizi veterinari

nell’ambito dell’autorità competente perla sicurezza alimentare: modelli a con-fronto” che si è tenuto a Cremona dal 24al 26 novembre. Il video è disponibile online sul portale di EV-videoconferenze, lapiattaforma di streaming utilizzata dallesocietà scientifiche affiliate ad ANMVIper la diretta web e la formazione a di-stanza.Il corso, si è posto l’obiettivo di analizza-re le innovazioni proposte dai nuovi re-golamenti inerenti la sicurezza alimenta-re rispetto alla precedente normativa eu-ropea e nazionale e di trasferire la cono-scenza di metodologie e approcci ade-guati ai cambiamenti introdotti nei siste-mi di controllo sulla sicurezza delle filie-re agroalimentari introducendo i concettidi audit e valutandone l’integrazione conle attività di ispezione. Il corso organizzato da EV in collabora-zione con ANMVI International ed AI-VEMP, è stato reso possibile grazie alcontributo della Regione Lombardia. Nell’immagine, Bartolomeo Griglio - Pre-sidente AIVEMP e direttore scientificodel corso - durante la sua relazione suirisultati degli audit del Food VeterinaryOffice in Italia.

L’ORGANIZZAZIONE DEISERVIZI VETERINARI

IN DIRETTA WEB

Nel 2011 il gruppo di studio di PracticeManagement ANMVI cambia logo e de-nominazione “SIMV: Società Italiana Ma-nagement Veterinario”. Il calendario de-gli incontri e dei seminari di Practice Ma-nagement è consultabile al sito ANMVI. Info: +39-0372/40.35.36 - [email protected] - www.anmvi.it

UN NUOVO LOGO

Professione Veterinaria 42-2010:ok 13-12-2010 10:47 Pagina 20

Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

Le parassitosi intestinali so-no un problema che riguar-da tutti i cani, non solo cuc-cioli e animali randagi. Da u-no studio recente condottonella città di Milano risulta

che il 75% delle aree cani è contaminato dafeci infestate da parassiti intestinali.Forse ci si dimentica che la passeggiata aigiardinetti o il contatto con un animale paras-sitato possono essere sufficienti a innescareun’infestazione da parassiti intestinali.Va inoltre ricordato che i vermi, oltre a causa-re diversi disturbi all’animale (problemi dige-stivi, diarrea, malassorbimento, rappresenta-no un fattore di rischio anche per il proprieta-rio, soprattutto per i bambini e le persone im-munodepresse. Purtroppo, anche per il proprietario più atten-to non è facile accorgersi di un’infestazionein corso che, nella maggior parte dei casi, èasintomatica.

IL CONTROLLO PERIODICO DEIPARASSITI

Risulta essere la norma igienica più efficaceper evitare qualsiasi problema legato allapresenza dei parassiti nelle nostre aree.Il controllo periodico dei parassiti permette diprevenire infestazioni massive - con possibiligravi conseguenze per la salute di cani e ri-schi per i loro proprietari.È sufficiente instaurare una collaborazioneproprietario-veterinario perché venga messoin atto un piano di controllo periodico delleparassitosi intestinali che che può compren-de un esame coprologico e, se il caso, unasomministrazione di farmaco antiparassitarioche permette l’eliminazione dei parassiti inte-stinali. In alcuni casi ove esiste la possibilitàdi risultati falsi negativi un trattamento ex ju-vantibus può essere un corretto modo di a-gire. In molti paesi europei la somministrazio-ne periodica di farmaci efficaci contro i pa-rassiti intestinali è una prassi consolidata (ciònon esclude gli esami coprologici di control-

lo). ESCCAP (organismo europeo per il con-trollo delle parassitosi dei piccoli animali) nel-le proprie linee guida indica come atti fonda-mentali per la campagna di lotta alle parassi-tosi intestinali la prevenzione e il trattamento.Oltre a tutto ciò la buona prassi igienica ob-bliga a rimuovere gli escrementi dell’animaledall’ambiente nel quale vengono lasciati(marciapiedi, giardini) in modo che venganoridotte al minimo le possibilità di reinfestazio-ne degli animali attraverso gli ambienti abi-tualmente frequentati.Per promuovere questi comportamenti chevanno a vantaggio dei nostri animali e nonsolo, Bayer Healthcare-Animal health con ilproprio marchio Drontal sta avviando in Italiauna campagna di sensibilizzazione dei pro-prietari di cani che possono trovare il mate-riale informativo nelle sale d’attesa degli stu-di Veterinari in modo che tutti i proprietaripossano informarsi e, di concerto con il ve-terinario, contribuire al benessere del proprioanimale e proprio. ■

PROSSIMI AGGIORNAMENTI SCIENTIFICI SCIVACPer informazioni: Segreteria SCIVAC - Paola Gambarotti - Tel. 0372/403508 - Fax 0372/403512 - E-mail: [email protected] - www.scivac.it

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

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Gualtiero Gandini, Med Vet, Dipl ECVN, Dr Ric, Bologna

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RELATOREGiacomo Volpengo, Formatore, counselor,

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ESAME CLINICO ORTOPEDICOE PATOLOGIE ORTOPEDICHE

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Centro Studi SCIVAC

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DIRETTOREAldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA,

Dipl ECVS, Cremona

RELATORIMassimo Baroni, Med Vet, Dipl ECVN,

Monsummano Terme (PT)Silvia Boiocchi, Med Vet, Milano

Paolo Buracco, Med Vet, Dipl ECVS, TorinoMassimo Olivieri, Med Vet, PhD, Samarate (VA)Alessandro Piras, Med Vet, Spec in Chirurgia,

MRCVS, Newry (Irlanda del Nord)Federica Rossi, Med Vet, Spec Rad Vet,

Dipl ECVDI, BolognaAldo Vezzoni, Med Vet, SCMPA,

Dipl ECVS, Cremona

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Cane libero dalle parassitosi intestinalise controllato periodicamenteÈ possibile concordare con il veterinario uno schema di trattamento semplice e sicuro

laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 2010 Bayer Animal Health Dalle Aziende 21▲

Professione Veterinaria 42-2010:ok 13-12-2010 10:48 Pagina 21

Page 22: Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 42

2) La panostetite si localizza tipicamente:

a a livello diafisario

b a livello metafisario

c a livello epifisario

d a livello periostale

1) In quali razze si osserva più comunemente l’a-stenia dermica regionale ereditaria degli equini?

a Belga

b Arabo

c Quarter horse

d Pony Shetland

QUIZ 1Risposta corretta: c)

Seminario SIVE: “Concettiapplicabili di dermatologia

equina per il veterinariopratico” -

Cremona, Settembre 2007

QUIZ 2Risposta corretta: a)

Corso regionale SCIVAC di:“Radiologia diagnostica dei

piccoli animali” – Ragusa, luglio2006

SOLUZIONI

La rivista è un settimanale

specializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

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Chiuso in stampa il 6 dicembre 2010

laVETERINARIAPROFESSIONE

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

laPROFESSIONE VETERINARIA 42 | 201022 Calendario attività Dal 22 gennaio al 3 marzo

Per visualizzare i programmi degli eventi di tutte le società clicca su www.evsrl.it/eventi

22 - 23 GENCORSO SIDEV WORKSHOP SIDEV - TRICOLOGIA - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Ri-

chiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372403509 - E-mail: [email protected]

23 GENINCONTRO REGIONALE SCIVAC CAMPANIA CHIRURGIA DEL RENE E URETERE SFIDA POSSIBILE? - Complesso Turistico Averno -Pozzuoli (NA) - VIA

MONTE NUOVO LICOLA PATRIA, 85 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

23 GENSEMINARIO SCIVAC TRATTAMENTO DEL DOLORE CHIRURGICO NEL GATTO - Savoia Hotel Regency, Bologna - Via del Pilastro,

2 - ECM: Richiesto accreditamento per 3 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel.+39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

30 GENINCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA IL CORRETTO APPROCCIO DIAGNOSTICO IN GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA: QUANDO E

PERCHÉ USIAMO L’ESAME ENDOSCOPICO - Milano - ECM: Richiesto Accreditamento - Per info: Monica Bor-ghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

30 GEN INCONTRO REGIONALE SCIVAC ORTOPEDIA PEDIATRICA NEL CANE - Trento - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica TRENTINO ALTO ADIGE Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

4 - 6 FEB CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA SIVE XVII SIVE CONGRESS - Montesilvano (PE) - Palacongressi D’Abruzzo - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Monica Borghisani – Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

5 - 6 FEBINCONTRO SCVI LE ERNIE NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto

Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509- E-mail: [email protected]

6 FEBINCONTRO SICIV LA CITOLOGIA QUALE AUSILIO DIAGNOSTICO AI PROBLEMI DI MEDICINA INTERNA - Centro Studi Palaz-

zo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segre-teria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

6 FEBINCONTRO REGIONALE SCIVAC VENETO CITOLOGIA DERMATOLOGICA: UNA QUESTIONE DI PELLE - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

8 - 11 FEBITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. MEDICINA INTERNA: I PARTE - APPROCCIO AL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 48 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

10 FEBSEMINARIO NAZIONALE SIVAR PROFILASSI VACCINALE DELLE MALATTIE DELLA RIPRODUZIONE E RESPIRATORIE NELL’ALLEVAMEN-

TO DELLA BOVINA DA LATTE - Centro Studi E.V., Palazzo Trecchi - Cremona - ECM: Richiesto Accreditamento- Per info: Paola Orioli - Segr. e Commissione Scientifica SIVAR - Tel. +39 0372 403539 - E-mail: [email protected]

12 - 13 FEBSEMINARIO NAZIONALE SIVAE “LA NEUROLOGIA E L’OFTALMOLOGIA NEI NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA” - Centro Studi E.V. - Palazzo

Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - SegreteriaSIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

12 FEBINCONTRO SIMIV EMATOLOGIA: AGGIORNAMENTI AL 2011 - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +390372 403509 - E-mail: [email protected]

13 FEBINCONTRO SIMEF/SIMIV IL DIABETE NEL GATTO - Centro Studi E.V. - Palazzo Trecchi - Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-

creditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 -E-mail: [email protected]

13 FEBINCONTRO REGIONALE SCIVAC TOSCANA DALLA VISITA ORTOPEDICA ALLA DIAGNOSI DI ZOPPIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per infor-

mazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

15 - 18 FEBITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 4° IT. NEUROLOGIA VETERINARIA: I PARTE - ESAME NEUROLOGICO E LOCALIZZAZIONE - Centro Studi

SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 47 Crediti - Per informazioni: PaolaGambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

17 - 18 FEBCORSO SCIVAC STRATEGIE DIDATTICHE E DI COMUNICAZIONE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:

Crediti non previsti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail:[email protected]

17 FEB SEMINARIO NAZIONALE SIVAR AGGIORNAMENTI NELLA PRATICA BUIATRICA VETERINARIA: IMPIEGO DEL FARMACO E PATOLOGIEENTERICHE NEL VITELLO - Caserta - ECM: Richiesto Accreditamento

19 FEBINCONTRO SIFIRVET IL MASSAGGIO - Centro Studi Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per

informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

20 FEBINCONTRO SIANA / SIOVET ORTOPEDIA PEDIATRICA E GESTIONE NUTRIZIONALE NELLA PREVENZIONE E NELLA TERAPIA DELLE

PATOLOGIE DELL’ACCRESCIMENTO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Rich.Accred. - Per info: Erika Taravella - Segr. Soc. Spec. SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

20 FEBCORSO SCIVAC / SIFIRVET CORSO PRATICO SIFIRVET - IL MASSAGGIO - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trecchi, 20 -

ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel.+39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

20 FEB INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA ARGOMENTI DI BASE IN OFTALMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghi-sani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

23 - 26 FEBITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 3° IT. ORTOPEDIA: IV PARTE - ESAME CLINICO ORTOPEDICO E PATOLOGIE ORTOPEDICHE E TRAUMA-

TOLOGICHE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 41 Crediti -Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

25 - 26 FEB CORSO SIVE CORSO PRATICO DI NEONATOLOGIA - Università di Bologna - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informa-zioni: Monica Borghisani - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

26 - 27 FEBINCONTRO SINVET ANOMALIE DELLO SVILUPPO DEL RACHIDE E DEL MIDOLLO SPINALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi,

Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc.Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

27 FEBINCONTRO SVIDI / SOVI IMAGING DELL’OCCHIO E DELLA REGIONE ORBITALE - Centro Studi - Palazzo Trecchi, Cremona - Via Trec-

chi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Erika Taravella - Segreteria Soc. Specialistiche SCI-VAC - Tel. +39 0372 403509 - E-mail: [email protected]

27 FEBINCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE IL PANCREAS ENDOCRINO - Ancona - Hotel Sporting - VIA FLAMINIA 220 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail:[email protected]

1 - 3 MARITINERARIO DIDATTICO SCIVAC 1° IT. GASTROENTEROLOGIA: II PARTE - GASTROENTEROLOGIA 2 - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via

Trecchi, 20 - ECM: Richiesto accreditamento per 42 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCI-VAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

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