Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 20

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Pdl dell'On. Luana Zanella (Verdi-Ulivo) S ono anni che la politica parla del necessario coinvolgimento della “società civile” e del “Paese reale”. L’idea è talmente logica che non sarebbe il caso di declamarla come slogan elettorale. La verità è che il “politico” sembra vivere in un mondo a parte. E anche i “tecnici” fi- niscono per essere risucchiati dalle paludi della politica fino ad arrivare a decisioni che non tengono conto della realtà. Anzi, i ministri “tecnici”, non avendo un partito alle spalle che li sostiene, finiscono col fare peggio di quelli “politici”. La veterinaria ha molteplici esempi sotto gli occhi. È evidente che l’intramoenia ai vete- rinari è arrivato sulla spinta del pro- getto realizzato per i medici senza considerare minimamente la diversa tipologia di ruolo e di funzione. La stessa Bindi dovette ammettere questa mancanza di approfondi- mento e di valutazione. Non vi è dubbio, d’altra parte, che l’ECM ab- bia finito per inglobare tutto il mon- do veterinario, anche quello privato, per successiva decisione del mini- stro Sirchia. In tutti i casi la tanto sbandierata “so- cietà civile” che in questi casi era rappresentata dal mondo veterinario non è mai stata interpellata. Quando due anni fa durante la caotica appro- vazione della Finanziaria, fra decine di emendamenti, è passato l’obbligo di iscrizione all’Onaosi per tutti i vete- rinari chi li ha interpellati? Il ministro Moratti ha approvato il nuovo corso di laurea a Catanzaro contro il parere della FNOVI, della Conferenza dei Presidi e dell’ANMVI, ma giustificato soltanto, e lo scrive lo stesso mini- stro, da “interessi locali”. Alcuni gior- ni fa in una intervista a Il Sole-24 Ore la Moratti ribadiva la assoluta neces- sità di un forte rapporto con le cate- gorie professionali per tutti gli aspet- ti relativi alla riforma dell’università. Soltanto una presa in giro? Nono- stante la nostra posizione fortemente contraria, la Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato, con l’adesione di tutti i partiti, nuovi profi- li professionali nel settore veterinario. Fra i sostenitori il Sen. Augusto Rol- landin, che prima di fare il politico a tempo pieno è stato veterinario pub- blico, e che ha sostenuto “l’opportu- nità di potenziare la sanità veterinaria attraverso l’individuazione di specifi- ci profili tecnico-professionali”. Forse è veramente venuto il momento di af- fittare treni o autobus ma non per an- dare a Roma, sarebbe tempo perso, ma per emigrare in Francia o in Gran Bretagna dove i veterinari sono con- siderati e rispettati. Un treno per... www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 20, dal 31 maggio al 6 giugno 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 202 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. Esentare dall'IVA le prestazioni veterinarie L'On. Zanella: sono spese sostenute in relazione alla sfera personale del soggetto L'Onorevole Luana Zanella Global Leader in Pet Nutrition *Marchi di fabbrica di proprieta’ della Hill’s Pet Nutrition, Inc ©2002 Hill’s Pet Nutrition, Inc. COMMISSIONE VETERINARIA L’8 giugno si riunirà la neo-istituita Commissione Consultiva sulla Professione veterinaria per inse- diamento e per pianificare le atti- vità future. SCIOPERO IL 3 GIUGNO Veterinari ancora in sciopero il 3 giugno. I Presidenti delle Regioni hanno dato il via libera al Comita- to di settore. Il Sivemp: è un pas- so avanti, ma Governo e Regioni non sono state capaci di ufficializ- zare in tempo per una convoca- zione delle sigle sindacali. OMEOPATIA IN TRIBUNALE Il tribunale di Catania ha assolto Piero Angela dall’accusa di diffa- mazione avanzata dalla SIMO: l’o- meopatia non ha validità scientifi- ca. Replica dell’ADUC: questo di- battito dovrebbe essere appan- naggio della comunità scientifica. TASSE E FEDERALISMO Secondo un’indagine pubblicata dal Corriere Economia, Trento, Bolzano e Aosta sono tre piccoli “paradisi tributari”: qui si pagano le addizionali Irpef e le aliquote Ici più basse. È super-tartassato in- vece chi vive a Torino, Ancona e Catanzaro. ALEMANNO, LATTE MICROFILTRATO NON È FRESCO Con il principio di reciprocità tra Stati membri sancito dall’UE, l’Ita- lia non si può più permettere la definizione di latte fresco anche per il microfiltrato. È questa la ra- tio che sta dietro la decisione del ministro Alemanno, di proporre nel prossimo Consiglio dei ministri un decreto legge ad hoc. CREUTZFELDT-JACKOB È morto il 22 maggio G.S., l’uomo di Ragusa affetto dalla sindrome di Creutzfeldt-Jackob. La malattia gli era stata diagnosticata all’ospe- dale di San Donato Milanese. GB, 3.800 A RISCHIO CJD Circa 3.800 persone in Gran Bre- tagna “ospiterebbero” nel loro or- ganismo il prione responsabile della BSE, secondo i calcoli dei ri- cercatori del Derriford Hospital di Plymouth e del National CJD Sur- veillance Unit. Lo studio è pubbli- cato sul “Journal of Patology”. BSE E SCRAPIE Scoperti prioni infettivi nei musco- li di pecore affette da “scrapie”. Uno studio francese pubblicato sulla rivista Nature Medicine di- mostra, per la prima volta, che possono essere contaminate an- che le carni di animali allevati per l’alimentazione umana. Brevi I l 25 maggio l’On. Luana Zanella (Verdi-Ulivo) ha annunciato una proposta di legge per esentare dall’IVA le prestazioni veterinarie. La proposta (“Modifica all’articolo 10 del decreto del Presidente della Re- pubblica 26 ottobre 1972, n. 633, in materia di esenzione dall’IVA delle prestazioni sanitarie veterinarie”) non ha ancora iniziato l’iter parlamenta- re. Probabilmente verrà sottoscritta da altri deputati egualmente convinti, come l’On. Zanella, che le prestazioni veterinarie siano prestazioni sani- tarie di tutto rispetto e dunque esentabili al pari delle prestazioni sanita- rie sull’uomo. “Chiediamo - dice l’On. Zanella - che le spese veterinarie sostenute per animali domestici legalmente detenuti, siano esenti dal pagamento del- l’Iva, al pari di molte altre prestazioni sanitarie”. Il DPR 26 ottobre 1972, n. 633 istitutivo dell’imposta sul valore aggiunto, prevede che le presta- zioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona siano esenti dal pagamento dell’Iva. “Oggi - aggiunge la parlamentare - chi si rivolge ad un oculista, ad un dentista, ad un ginecologo, o al pediatra per nostro figlio, non paga questa imposta. Chi invece si rivolge ad un vete- rinario per cure al proprio animale domestico, è tenuto al pagamento del 20 per cento di Iva. È proprio su questo aspetto che interviene quindi la proposta di legge, prevedendo appunto l’esenzione dal pagamento del- l’imposta sul valore aggiunto in relazione alle spese mediche sostenute per la cura di cani, gatti e cavalli detenuti legalmente, in quanto ritenia- mo che siano spese che, seppur non assimilabili a quelle per la cura al- la persona (per le quali appunto già esiste l’esenzione fiscale), sono cer- tamente sostenute in relazione alla sfera personale del soggetto”. Il beneficio dell’esenzione non è tuttavia esteso alle prestazioni veterina- rie sugli animali esotici: “questa proposta di legge- spiega Luana Zanel- la- esclude volutamente dai benefici fiscali non solo quegli animali più o meno considerati domestici, e peraltro abbastanza diffusi nelle case ita- liane, come i pesci d’acquario, gli uccelli, i roditori, ecc., ma esclude chiaramente anche tutti gli animali “esotici” da salotto, la cui detenzione sta diventando purtroppo un fenomeno assai diffuso e sempre più dila- gante”. La proposta di legge si basa su dati forniti dall’Eurispes, che sti- ma in 3.800 milioni di euro l’anno il commercio internazionale di animali esotici detenuti illegalmente. Dopo aver previsto, nel 2000, le detrazioni fiscali per le spese veterinarie, si chiede ora che il Legislatore faccia uno sforzo in più e presti attenzione ad un fenomeno sociale di dimensioni sempre maggiori, qual è appunto il possesso di un animale da compa- gnia. “L’invecchiamento della popolazione, e una mutata sensibilità so- ciale ha portato, soprattutto negli ultimi anni, sempre più nuclei familiari a possedere animali domestici”- commenta L’On. Zanella. Dati Eurispes riferiti al 2002 indicano in quasi 15 milioni i cani e gatti pre- senti nelle case del nostro Paese. E conseguentemente è sempre più ele- vata l’incidenza delle spese familiari sostenute per il loro mantenimento e per il loro benessere: circa 3.800 milioni di euro spesi annualmente dagli italiani per gli animali domestici, e di questi circa 1.600 milioni di euro so- lo per prestazioni veterinarie. L’articolo 1 della proposta di legge modifi- ca il decreto del Presidente della Repubblica 633/72 istitutivo dell’impo- sta sul valore aggiunto. L’articolo 2 dispone la necessaria copertura fi- nanziaria: “all’onere derivante dall’attuazione della presente legge, sti- mato in 260 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2004, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto ai fini del bilancio triennale 2004-2006, nell’ambito dell’unità previsionale di base di parte corrente “Fondo speciale” dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2004, allo scopo utilizzando par- zialmente l’accantonamento relativo al Ministero medesimo”.

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Pdl dell'On. Luana Zanella (Verdi-Ulivo)

S ono anni che la politica parladel necessario coinvolgimento

della “società civile” e del “Paesereale”. L’idea è talmente logica chenon sarebbe il caso di declamarlacome slogan elettorale. La verità èche il “politico” sembra vivere in unmondo a parte. E anche i “tecnici” fi-niscono per essere risucchiati dallepaludi della politica fino ad arrivare adecisioni che non tengono contodella realtà. Anzi, i ministri “tecnici”,non avendo un partito alle spalle cheli sostiene, finiscono col fare peggiodi quelli “politici”. La veterinaria hamolteplici esempi sotto gli occhi.È evidente che l’intramoenia ai vete-rinari è arrivato sulla spinta del pro-getto realizzato per i medici senzaconsiderare minimamente la diversatipologia di ruolo e di funzione. Lastessa Bindi dovette ammetterequesta mancanza di approfondi-mento e di valutazione. Non vi èdubbio, d’altra parte, che l’ECM ab-bia finito per inglobare tutto il mon-do veterinario, anche quello privato,per successiva decisione del mini-stro Sirchia.In tutti i casi la tanto sbandierata “so-cietà civile” che in questi casi erarappresentata dal mondo veterinarionon è mai stata interpellata. Quandodue anni fa durante la caotica appro-

vazione della Finanziaria, fra decinedi emendamenti, è passato l’obbligodi iscrizione all’Onaosi per tutti i vete-rinari chi li ha interpellati? Il ministroMoratti ha approvato il nuovo corsodi laurea a Catanzaro contro il pareredella FNOVI, della Conferenza deiPresidi e dell’ANMVI, ma giustificatosoltanto, e lo scrive lo stesso mini-stro, da “interessi locali”. Alcuni gior-ni fa in una intervista a Il Sole-24 Orela Moratti ribadiva la assoluta neces-sità di un forte rapporto con le cate-gorie professionali per tutti gli aspet-ti relativi alla riforma dell’università.Soltanto una presa in giro? Nono-stante la nostra posizione fortementecontraria, la Commissione Igiene eSanità del Senato ha approvato, conl’adesione di tutti i partiti, nuovi profi-li professionali nel settore veterinario.Fra i sostenitori il Sen. Augusto Rol-landin, che prima di fare il politico atempo pieno è stato veterinario pub-blico, e che ha sostenuto “l’opportu-nità di potenziare la sanità veterinariaattraverso l’individuazione di specifi-ci profili tecnico-professionali”. Forseè veramente venuto il momento di af-fittare treni o autobus ma non per an-dare a Roma, sarebbe tempo perso,ma per emigrare in Francia o in GranBretagna dove i veterinari sono con-siderati e rispettati. ■

Un treno per...

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 20, dal 31 maggio al 6 giugno 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

202ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

Esentare dall'IVAle prestazioniveterinarieL'On. Zanella: sono spese sostenute

in relazione alla sfera personale

del soggettoL'Onorevole Luana Zanella

Global Leaderin Pet Nutrition

*Marchi di fabbrica di proprieta’ della Hill’s Pet Nutrition, Inc ©2002 Hill’s Pet Nutrition, Inc.

COMMISSIONEVETERINARIAL’8 giugno si riunirà la neo-istituitaCommissione Consultiva sullaProfessione veterinaria per inse-diamento e per pianificare le atti-vità future.

SCIOPERO IL 3 GIUGNOVeterinari ancora in sciopero il 3giugno. I Presidenti delle Regionihanno dato il via libera al Comita-to di settore. Il Sivemp: è un pas-so avanti, ma Governo e Regioninon sono state capaci di ufficializ-zare in tempo per una convoca-zione delle sigle sindacali.

OMEOPATIA IN TRIBUNALEIl tribunale di Catania ha assoltoPiero Angela dall’accusa di diffa-mazione avanzata dalla SIMO: l’o-meopatia non ha validità scientifi-ca. Replica dell’ADUC: questo di-battito dovrebbe essere appan-naggio della comunità scientifica.

TASSE E FEDERALISMOSecondo un’indagine pubblicatadal Corriere Economia, Trento,Bolzano e Aosta sono tre piccoli“paradisi tributari”: qui si paganole addizionali Irpef e le aliquote Icipiù basse. È super-tartassato in-vece chi vive a Torino, Ancona eCatanzaro.

ALEMANNO, LATTEMICROFILTRATO NON ÈFRESCOCon il principio di reciprocità traStati membri sancito dall’UE, l’Ita-lia non si può più permettere ladefinizione di latte fresco ancheper il microfiltrato. È questa la ra-tio che sta dietro la decisione delministro Alemanno, di proporrenel prossimo Consiglio dei ministriun decreto legge ad hoc.

CREUTZFELDT-JACKOB È morto il 22 maggio G.S., l’uomodi Ragusa affetto dalla sindromedi Creutzfeldt-Jackob. La malattiagli era stata diagnosticata all’ospe-dale di San Donato Milanese.

GB, 3.800 A RISCHIO CJDCirca 3.800 persone in Gran Bre-tagna “ospiterebbero” nel loro or-ganismo il prione responsabiledella BSE, secondo i calcoli dei ri-cercatori del Derriford Hospital diPlymouth e del National CJD Sur-veillance Unit. Lo studio è pubbli-cato sul “Journal of Patology”.

BSE E SCRAPIEScoperti prioni infettivi nei musco-li di pecore affette da “scrapie”.Uno studio francese pubblicatosulla rivista Nature Medicine di-mostra, per la prima volta, chepossono essere contaminate an-che le carni di animali allevati perl’alimentazione umana.

Brevi

I l 25 maggio l’On. Luana Zanella (Verdi-Ulivo) ha annunciato unaproposta di legge per esentare dall’IVA le prestazioni veterinarie.

La proposta (“Modifica all’articolo 10 del decreto del Presidente della Re-pubblica 26 ottobre 1972, n. 633, in materia di esenzione dall’IVA delleprestazioni sanitarie veterinarie”) non ha ancora iniziato l’iter parlamenta-re. Probabilmente verrà sottoscritta da altri deputati egualmente convinti,come l’On. Zanella, che le prestazioni veterinarie siano prestazioni sani-tarie di tutto rispetto e dunque esentabili al pari delle prestazioni sanita-rie sull’uomo.“Chiediamo - dice l’On. Zanella - che le spese veterinarie sostenute peranimali domestici legalmente detenuti, siano esenti dal pagamento del-l’Iva, al pari di molte altre prestazioni sanitarie”. Il DPR 26 ottobre 1972,n. 633 istitutivo dell’imposta sul valore aggiunto, prevede che le presta-zioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona sianoesenti dal pagamento dell’Iva. “Oggi - aggiunge la parlamentare - chi sirivolge ad un oculista, ad un dentista, ad un ginecologo, o al pediatra pernostro figlio, non paga questa imposta. Chi invece si rivolge ad un vete-rinario per cure al proprio animale domestico, è tenuto al pagamento del20 per cento di Iva. È proprio su questo aspetto che interviene quindi laproposta di legge, prevedendo appunto l’esenzione dal pagamento del-l’imposta sul valore aggiunto in relazione alle spese mediche sostenuteper la cura di cani, gatti e cavalli detenuti legalmente, in quanto ritenia-mo che siano spese che, seppur non assimilabili a quelle per la cura al-la persona (per le quali appunto già esiste l’esenzione fiscale), sono cer-tamente sostenute in relazione alla sfera personale del soggetto”.Il beneficio dell’esenzione non è tuttavia esteso alle prestazioni veterina-rie sugli animali esotici: “questa proposta di legge- spiega Luana Zanel-la- esclude volutamente dai benefici fiscali non solo quegli animali più omeno considerati domestici, e peraltro abbastanza diffusi nelle case ita-liane, come i pesci d’acquario, gli uccelli, i roditori, ecc., ma escludechiaramente anche tutti gli animali “esotici” da salotto, la cui detenzionesta diventando purtroppo un fenomeno assai diffuso e sempre più dila-gante”. La proposta di legge si basa su dati forniti dall’Eurispes, che sti-ma in 3.800 milioni di euro l’anno il commercio internazionale di animaliesotici detenuti illegalmente. Dopo aver previsto, nel 2000, le detrazionifiscali per le spese veterinarie, si chiede ora che il Legislatore faccia unosforzo in più e presti attenzione ad un fenomeno sociale di dimensionisempre maggiori, qual è appunto il possesso di un animale da compa-gnia. “L’invecchiamento della popolazione, e una mutata sensibilità so-ciale ha portato, soprattutto negli ultimi anni, sempre più nuclei familiari apossedere animali domestici”- commenta L’On. Zanella.Dati Eurispes riferiti al 2002 indicano in quasi 15 milioni i cani e gatti pre-senti nelle case del nostro Paese. E conseguentemente è sempre più ele-vata l’incidenza delle spese familiari sostenute per il loro mantenimento eper il loro benessere: circa 3.800 milioni di euro spesi annualmente dagliitaliani per gli animali domestici, e di questi circa 1.600 milioni di euro so-lo per prestazioni veterinarie. L’articolo 1 della proposta di legge modifi-ca il decreto del Presidente della Repubblica 633/72 istitutivo dell’impo-sta sul valore aggiunto. L’articolo 2 dispone la necessaria copertura fi-nanziaria: “all’onere derivante dall’attuazione della presente legge, sti-mato in 260 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2004, si provvedemediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto ai fini delbilancio triennale 2004-2006, nell’ambito dell’unità previsionale di base diparte corrente “Fondo speciale” dello stato di previsione del Ministerodell’economia e delle finanze per l’anno 2004, allo scopo utilizzando par-zialmente l’accantonamento relativo al Ministero medesimo”. ■

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Si è tenuto recentemente aGargnano (BS) un simpo-sio internazionale orga-

nizzato da AISAL, in collaborazio-ne con la Scuola di Specializza-zione in “Scienza e medicina deglianimali da laboratorio”, attivatapresso la Facoltà di Medicina Ve-terinaria di Milano.Nel corso delle due giornate di la-vori, si è dibattuto dell’evoluzionedella normativa nazionale ed inter-nazionale sulla sperimentazione.Tra le conclusioni del dibattito, èstato suggerito alle varie ammini-strazioni regionali di attendere ladefinizione della normativa nazio-nale, prima di legiferare a livello lo-cale.

Il “no” dell’Emilia RomagnaIvano Massirio, Responsabile del-l’U.O. Veterinaria della RegioneEmilia-Romagna, ha illustrato lemotivazioni che hanno spinto laRegione Emilia-Romagna a vietaresul proprio territorio, senza dero-ghe, la sperimentazione sul canee sul gatto, ammessa, con le do-vute motivazioni scientifiche, dalD.Lvo 116/92. Secondo Massirio,la Legge Regionale 1° agosto2002 n° 20, così come la legge n.9 del 15 maggio 2000 istituita dal-la Provincia Autonoma di Bolzano,istituisce il divieto d’allevamento,cessione e utilizzo di cani e gatti afini di sperimentazione scientificae di vivisezione a scopo didatticodi ogni specie di animale, salvo icasi previsti in specifici accordi traRegione e Università ed Istitutiscientifici, in sintonia con quanto èprevisto dalla Direttiva Europeasecondo cui “uno stato membropuò ridurre il numero di specieanimali soggette a sperimentazio-ne”. Inoltre, secondo Massirio, laRegione Emilia-Romagna ha agitoin piena autonomia così comesancito dall’articolo 5 della Costi-tuzione Italiana, in base al quale loStato riconosce e promuove le au-tonomie locali anche dal punto divista legislativo.

Palma: più pragmatismoPer Alberto Palma dell’U.O. Vete-rinaria della Regione Lombardiaoccorre una strategia globale e dilungo periodo, anche perché a li-vello mondiale si stanno creandodei veri e propri “poli di ricerca” fi-nalizzati all’ottimizzazione delle ri-sorse economiche. Allo stessomodo, a livello europeo esistonodei “centri di eccellenza” (così co-me previsto dal D.M. 10 agosto2001 n.d.r.) che dovrebbero con-centrare le risorse umane ed eco-nomiche, sviluppando una ricercamirata e veramente utile. Ricercae sviluppo tecnologico, dunque,non vanno considerati come pro-blemi da risolvere, ma come op-

portunità da cogliere: la ricerca,infatti, condotta sia all’interno del-le università, dei centri di ricercapubblici e privati, sia all’internodelle imprese, deve costituire laforza e il fattore propulsivo dellesocietà di domani. Secondo Pal-ma, molto di quanto ruota intornoalla ricerca in Italia è troppo con-dizionato dall’emotività e pocodalla scientificità: occorre esserepiù pragmatici altrimenti si corre ilrischio di rallentare, a vantaggio dialtre realtà come la Cina dove, afronte di forti contrasti sociali edeconomici, vengono investite mol-tissime risorse nella ricerca scien-tifica.

Cinotti: la Regione ci penalizzaIl Preside della Facoltà di Veterina-ria di Bologna, Stefano Cinotti, ètornato sull’argomento trattato daMassirio poiché, tutte le Universitàe gli Istituti privati che risiedono inEmilia-Romagna, sono fortementepenalizzati dalla decisione assun-ta dalla Regione. Tale legge, puressendo entrata in vigore già daun paio d’anni, è passata al vagliodella Consulta la quale dovrebbea breve pronunciarsi sulla sua le-gittimità. Nonostante la norma re-gionale sia così restrittiva però, haproseguito Cinotti, si è riusciti atrovare un escamotage (Art. 2comma 2) che consente, attraver-so precisi accordi tra la Regione ei centri di ricerca, di superare ledifficoltà ad operare, insite nel te-sto legislativo. ■

Petrocelli:un’associazioneper noi

Alla chiusura deilavori del simposioabbiamo avvicinatoAlberto Petrocelli,MVD, specialista inScienza e Medici-

na degli Animali da Laboratorio,incaricato dall’ANMVI a parteci-pare alle riunioni del comitato direvisione del D.Lvo 116/92, alquale abbiamo chiesto, tra le al-tre cose, di illustrare il progetto dicreare, con il sostegno organiz-zativo e logistico di ANMVI,un’associazione di soli medici ve-terinari impegnati nel campo del-la sperimentazione animale.

Puoi descriverci brevementecosa sono AISAL ed ESLAV?AISAL è l’Associazione ItalianaScienze Animali da Laboratorio,una società che raggruppa nelleproprie fila diverse figure profes-sionali coinvolte a vario titolo nel-la ricerca scientifica: medici vete-rinari, biologi, medici chirurghi,tecnici ecc., tutti impegnati nel

settore della ricerca scientifica.Gli obiettivi di AISAL sono: la for-mazione specifica nel settore e laqualificazione professionale degliaddetti alla sperimentazione ani-male; la diffusione delle informa-zioni sul corretto uso degli anima-li e gli scambi di conoscenze e diesperienze in questo settore. ESLAV (European Society of La-boratory Animal Veterinarians) èun’associazione internazionale,nata verso la fine degli anni ’90,che raggruppa tutti i veterinarieuropei che si occupano a variotitolo di animali da laboratorio eche ha l’intento di creare una retedi scambio di aspetti tecnico -scientifici e di esperienze acqui-

site in questo particolare settoredella professione.

Da cosa scaturisce l’esigenzadi creare un’ulterioreassociazione di mediciveterinari?L’incontro tra l’ambiente medico-veterinario legato alla sperimen-tazione e l’ANMVI è scaturito dal-la necessità di comprendere e di-vulgare anche l’attività del profes-sionista che si occupa di benes-sere animale nel settore della ri-cerca, un lavoro altamente pro-fessionalizzante che riteniamomeriti altrettanta dignità profes-sionale rispetto alle altre branchescientifiche veterinarie.

È indubbio che, tra le altre diffi-coltà, per molti di noi che sonooccupati nel settore dell’industriafarmaceutica o in quello delle at-trezzature e dei servizi connessi,diventa oltremodo difficile potercipresentare all’esterno senza ave-re un’adeguata “tutela”, data laforte pressione di taluni gruppianimalisti sull’opinione pubblica esugli organi d’informazione. Daqui la necessità di divulgare nelmodo più capillare e completopossibile, anche all’interno delnostro mondo professionale, icompiti che siamo chiamati adassolvere, a tutela degli animalida laboratorio. Attraverso l’aiutodi ANMVI, per coloro che opera-

3ATTUALITÀ

Revisione del D.Lvo 116/92

Simposio AISAL sulla sperimentazione che verràInvito dell’Associazione Italiana Scienze Animali da Laboratorio alle amministrazioni regionali ad aspettarela definizione di nuove norme nazionali. Alberto Petrocelli: nel Comitato di revisione si è aperto un dialogocostruttivo

laPROFESSIONE VETERINARIA 20/2004

di Fabrizio Pancini

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la

no nel nostro settore, dovrebbeessere più semplice accettareun’adeguata visibilità e contribui-re a dissipare quella cortina dieccessiva cautela e di precon-cetto che circonda il mondo dellasperimentazione animale, tuttielementi che penalizzano la no-stra attività nel settore.Un’altra prerogativa sulla quale sidovrà fondare questa nuova as-sociazione, non sarà quella dicontrapporsi alle realtà già pre-senti a livello nazionale ma, sem-mai, di integrarsi a loro in modo

sinergico e complementare.

State già lavorando a qualcheprogetto in particolare?Premesso che, di fatto, la crea-zione di una nuova associazioneè ancora da perfezionare, sonostato incaricato da ANMVI a par-tecipare al tavolo dei lavori delComitato di Revisione del 116/92promosso dall’On. Giulio Sch-midt, che sta elaborando le modi-fiche al Decreto Legislativo 27gennaio 1992 n° 116, la normati-va che, attualmente, disciplina

l’attività di sperimentazione suglianimali da laboratorio nel nostroPaese.

Puoi anticiparci qualche novitàcirca le modifiche che stateapportando agli articoli delD.Lvo 116/92? Tutti i membri del comitato di revi-sione della 116 sono tenuti alla ri-servatezza, circa le modificheche verranno apportate al testo;posso dirti che la mia sensazioneè che si è finalmente aperto undialogo costruttivo tra i rappre-

sentanti delle associazioni prote-zionistiche e gli addetti al settoredella sperimentazione animale.Questo primo passo non significache ciascuna delle due parti ri-nunci alle proprie prerogative edalle proprie convinzioni, tuttavia,il lavoro che stiamo portandoavanti è basato su competenzetecniche e scientifiche che do-vrebbero consentire alle parti po-litiche (favorevoli o contrarie allasperimentazione), demandate alegiferare sull’argomento, di pren-dere le migliori decisioni in mate-

ria con l’equilibrio e la misura ne-cessaria.

Che cosa è emerso di nuovonel simposio dell’AISAL che siè tenuto qui a Gargnano?È emerso un aspetto molto impor-tante relativamente al concetto dibenessere animale dal punto divista “psicologico”. Infatti, fino aqualche anno fa, si pensava cheil concetto di benessere animalefosse legato principalmente allatutela dello “stato sanitario” del-l’animale, secondo cui un sogget-to era in uno stato di benessere inquanto privo di patogeni e, quin-di, di malattie che erano in gradodi debilitarlo. Attualmente, sonoin fase di studio a livello europeo,dei criteri che riguardano la con-dizione di benessere “psichico”,legati cioè all’ambiente che cir-conda l’animale da laboratorio(requisiti delle gabbie, arricchi-mento ambientale, ecc.), in mododa offrirgli stimoli di svariata natu-ra per aumentare il suo livello diinterazione con l’ambiente e perfavorire, per quanto possibile,comportamenti quanto più similia quelli riscontrabili in natura.Questi nuovi orientamenti com-porteranno problemi nella stan-dardizzazione del sistema, tutta-via, il riconoscimento di questaesigenza degli animali è certa-mente importante.

Come vedi la possibilità di unosbocco professionale veterina-rio nel settore della sperimenta-zione animale?Credo che più d’ogni altro setto-re, poiché determinato da una di-sposizione di legge specifica, ilsistema della sperimentazioneanimale farà sempre più riferi-mento alla figura del medico ve-terinario che quindi è e sarà an-cora di più punto centrale rispet-to alle altre professionalità coin-volte. Il lavoro che stiamo cercan-do di fare è quello di valorizzare ilmedico veterinario nella sua tripli-ce funzione: come veterinario disanità pubblica, nel controllo deirequisiti strutturali ed igienico sa-nitari previsti dalla normativa; co-me veterinario dipendente diazienda privata sia nel ruolo digarante del benessere animaleche in quello di ricercatore e, infi-ne, come libero professionistaconsulente esterno, particolar-mente preparato e competentenel settore. La situazione attuale in questoambito può consentire uno sboc-co solo se, l’industria e l’univer-sità, potranno contare su profes-sionisti altamente qualificati e ag-giornati. Non nascondo che incampo universitario molti colleghisono costretti, per pressioni oconvenienze, a prestare la pro-pria opera senza un riconosci-mento economico o scientificodella loro professionalità. Proprio per questo motivo vor-remmo che l’associazione, chenascerà in ambito ANMVI, tute-lasse anche questi colleghi, inmodo che il sistema possa esse-re meno ingessato e più dinamicodi quanto non sia stato finora. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 20/20044ATTUALITÀ

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L a Direzione Generale diSanità Veterinaria ha rice-vuto quesiti riguardanti i

tempi di conservazione delle ricet-te veterinarie da parte dei farmaci-sti. Il Direttore Romano Marabelli harisposto con una circostanziata cir-colare (09/03/04). Ecco come.

La prescrizione medico -veterinariaSulla confezione di ogni prodotto èchiaramente riportato il tipo di regi-me di dispensazione. I possibili ca-si sono i seguenti: prescrizione me-dico veterinaria non ripetibile in tri-plice copia, prescrizione medicoveterinaria non ripetibile, prescri-zione medico veterinaria ripetibile,prescrizione medico veterinaria suricettario ministeriale speciale perprodotti appartenenti alle Tab- I-II eIII del DPR 309/90 (“Stupefacenti”),che segue le particolari disposizio-ni in materia di stupefacenti, e chequi non si riportano.

Prescrizione medico veterinarianon ripetibile in triplice copiaParticolari precauzioni vanno utiliz-zate per le prescrizioni relative adanimali produttori di alimenti perl’uomo. La prescrizione in triplicecopia si utilizza, in questi casi, perla prescrizione di premiscele medi-cate, medicinali veterinari prefab-bricati (ad eccezione di quelliesentati dall’obbligo di presenta-zione di ricetta medico veterinaria),medicinali veterinari ad azione im-munologica, specialità medicinaliper uso veterinario contenenti prin-cipi attivi appartenenti alle catego-rie: chemioterapici, antibiotici, anti-parassitari, corticosteroidi, antin-fiammatori, sostanze psicotrope

(contenute nelle Tabelle del DPR309/90, ad eccezione di quelle perle quali è richiesta la RMS), sostan-ze neurotrope (anche se non sog-gette alla 309/90), tranquillanti (an-che se non soggetti alla 309/90), β-agonisti, sostanze ad azione estro-gena, diverse dagli stilbenici, so-stanze ad azione androgena, so-stanze ad azione gestagena. Laprescrizione non ripetibile in triplicecopia è richiesta anche per ricettedestinate ad animali da compagniao animali curati, allevati o custoditiprofessionalmente non ai fini diproduzione di alimenti per l’uomo,quando i medicinali prescritti sonopresentati in confezioni autorizzateanche o esclusivamente per ani-mali destinati alla produzione di ali-menti per l’uomo. Nel caso che nonesistano medicinali veterinari auto-rizzati per una determinata malattiae per una particolare specie e al fi-ne di evitare sofferenze inaccetta-bili per l’animale, sono prescrivibilisu ricetta in triplice copia: medici-nali veterinari autorizzati per un’al-tra specie o per animali della stes-sa specie ma per un’altra affezione,medicinali autorizzati per l’uomo inassenza di medicinali autorizzatiper l’animale; galenici magistraliveterinari, in assenza di medicinaliveterinari o specialità uso umanocorrispondenti.La ricetta medico veterinaria non ri-petibile in triplice copia è richiestaanche per la prescrizione di medi-cinali veterinari contenenti principiattivi appartenenti alle categoriesopra elencate destinati a costituirescorte di impianti in cui vengonocurati, allevati o custoditi professio-nalmente animali. Il farmacista de-ve conservare per almeno 3 anni

la documentazione relativa.

Prescrizione medico veterinarianon ripetibileLa ricetta non ripetibile viene usatain caso di prescrizione di medici-nali veterinari diversi da quelli indi-cati precedentemente e destinatiad animali produttori di alimenti perl’uomo.La ricetta non ripetibile può essereutilizzata anche per le prescrizioniad animali da compagnia o anima-li curati, allevati o custoditi profes-sionalmente in impianti che nonsiano destinati alla produzione dialimenti per l’uomo, quando si trattidi: medicinali per uso umano sog-getti alla disciplina del DPR 309/90(ad eccezione di quelli di Tabella I-II e III per cui occorre utilizzare la ri-

cetta conforme al modello ministe-riale), medicinali per i quali il veteri-nario debba prendere particolariprecauzioni per evitare rischi allaspecie animale o alla persona cheli somministra o all’ambiente, medi-cinali appartenenti ad una delle ca-tegorie della Tabella 5 della F.U. XIed. (estrogeni, progestinici, andro-geni, ecc.), galenici veterinari ma-gistrali preparati estemporanea-mente. Qualora poi non esistanomedicinali veterinari autorizzati peruna determinata malattia e perquella determinata specie, ovverosi debbano evitare sofferenze inac-cettabili per l’animale, possono es-sere prescritti con ricetta non ripeti-bile su carta intestata del Medicoveterinario: medicinali veterinariautorizzati per un’altra specie, me-

dicinali veterinari autorizzati peranimali della stessa specie ma peraltra affezione, medicinali autoriz-zati per l’uomo, preparati magistra-li veterinari. Il DM 16 maggio 2001,n. 306 stabilisce che la ricetta me-dico - veterinaria non ripetibile li-mitatamente alle prescrizioni peranimali da compagnia deve es-sere conservata per sei mesi adecorrere dalla data del suo rila-scio. Per gli animali produttori dialimenti per l’uomo la ricetta nonripetibile va conservata 3 anniquando si tratti di medicinali previ-sti all’articolo 3 del decreto legisla-tivo 119/92. Le disposizioni sonovalevoli anche per le prescrizionirelative a preparati magistrali.Può invece essere conservata seimesi la ricetta non ripetibile de-stinata ad animali da reddito chenon rientri nelle tipologie citate(art. 3 del decreto legislativo119/92).

Prescrizione medico veterinariaripetibileSi tratta di una normale ricetta re-datta su carta intestata del medicoveterinario. È possibile utilizzarla 5volte in 3 mesi (con l’obbligo di riti-ro alla scadenza) per la fornitura dimedicinali destinati esclusivamen-te ad animali da compagnia e chenon richiedono una prescrizionedei tipi precedenti.

Medicinali veterinari omeopaticiLa vendita di medicinali omeopati-ci veterinari immessi in commerciocon procedura semplificata di regi-strazione è soggetta alla presenta-zione di ricetta medico - veterinariain copia unica non ripetibile. Inquesti casi la ricetta va conservata6 mesi.

Medicinali veterinari nonsoggetti a prescrizioneIl Ministero della Sanità ha stabilitocon il DM 28.09.1993 l’elenco deimedicinali veterinari non sottopostiall’obbligo della ricetta. Per questifarmaci il farmacista non ha alcunobbligo di registrazione o di con-servazione della documentazionein ingresso. ■

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Prescrizioni veterinarie e conservazione delle ricette

laPROFESSIONE VETERINARIA 20/2004OSSERVATORIO FARMACO

a cura di Aldo Vezzoni

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 20

Secondo la relazione an-nuale della Commissionebicamerale di controllo

sugli Enti, relativa ai bilanci2002/2003 degli enti previdenzia-li, la composizione dei portafogli

delle Casse private è troppo sbi-lanciata a favore di azioni o altriinvestimenti rischiosi, come le ge-stioni patrimoniali e i fondi comu-ni. La scelta degli investimenti adalto rischio, secondo la Commis-

sione, non è coerente con i finiistituzionali degli enti, che nonpossono assumere natura specu-lativa. La categoria “titoli”, promossacon riserva, per la Commissione è

“un’area grigia, perché potrebbecomprendere anche corporatebond, che hanno un rischio nonconfrontabile con i titoli di Stato”.La Commissione bicamerale indi-ca quelle dei geometri, dei ragio-nieri e degli infermieri come lecasse più propense ad operazio-ni sui mercati finanziari. Suggeri-menti? improntare la gestione abenchmark rigorosi e sollecitaregli intermediari ad elaborare offer-te e soluzioni specifiche. Nel pa-norama delle casse “spericolate”fanno eccezione l’ENPAF (l’entedei farmacisti con una percentua-le di investimenti a basso rischiodel 77%) e l’ENPAV. Nel dettaglio,l’ente di previdenza dei veterinariha investito il 50% in attività a bas-so rischio, il 22% in titoli a breve emedio-lungo termine e il 28% inattività ad alto rischio. Le attività abasso rischio si riferiscono ad at-tività liquide (4,7- corrispondenti aconti correnti e altri depositi ban-cari e postali), pronti contro termi-ne (44,8); quelle ad alto rischio siriferiscono ad azioni (6,1) e altriinvestimenti (21,2) ovvero valorimobiliari, fra cui rientrano le ge-stioni patrimoniali in fondi. (datiforniti alla Commissione di con-trollo dall’ENPAV ndr) ■

6ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 20/2004

Dettaglio Attività finanziarie Dati forniti alla Commissione Parlamentare di controllo

per la relazione annuale sui bilanci 2002/2003

Attività liquide 4,750% Attività a basso rischio

Pronti contro termine 44,8Titoli 21,5 22%Azioni 6,1

28% Attività ad alto rischioAltri Investimenti 21,2Totale 98,3

Le Attività liquide comprendono conti correnti e altri depositi bancari e postaliLa voce Titoli di Stato si riferisce a titoli a breve e medio lungo termineLa voce Altri investimenti si riferisce ad altri valori mobiliari, fra cui rientranole gestioni patrimoniali in fondi

Relazione 2002-2003 sugli Enti

ENPAV prudente negli investimentiLa Commissione di controllo promuove solo il nostro Ente e quello dei farmacisti

TotalizzazioneQuando si applica la totalizzazione?Se si possiedono spezzoni contri-butivi in due o più gestioni e non simaturano i requisiti minimi contribu-tivi in ciascuna gestione, fissati dairispettivi ordinamenti, e a condizio-ne che almeno una quota dellapensione sia liquidabile con il siste-ma di calcolo retributivo. In questicasi, è consentito il cumulo dei pe-riodi assicurativi non coincidenti ela totalizzazione è ammessa purchèli riguardi tutti e per intero.

A quale gestione previdenzialeva presentata la domanda di to-talizzazione?La domanda va presentata all’entegestore della forma assicurativa al-la quale da ultimo il lavoratore è,ovvero è stato, iscritto.

Per quali trattamenti pensionisti-ci è utile la totalizzazione dei pe-riodi assicurativi?Per raggiungere i requisiti per otte-nere la pensione di vecchiaia, itrattamenti di inabilità e la pensioneindiretta (non, quindi, per la pen-sione di anzianità). Attenzione,però: questi periodi assicurativi,separatamente considerati, nondebbono soddisfare i requisiti mini-mi previsti dagli ordinamenti dellesingole gestioni previdenziali, inquanto costituisce una barriera in-valicabile per la totalizzazione lacircostanza dell’avvenuta matura-zione del diritto a pensione in alcu-na delle gestioni previdenziali coin-volte nell’operazione.

(fonte Il Sole 24 Ore)

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 20

L a Commissione di esper-ti incaricati di redigerel’elenco delle specie di

aracnidi “altamente pericoloseper l’uomo” (Legge 1 agosto2003, n. 213) ha tenuto la sua pri-ma riunione al Ministero della Sa-lute il 26 maggio scorso. Nomina-ta per decreto in aprile, la Com-missione si è data tempi di lavoroserrati, per arrivare alla predispo-sizione e all’approvazione dell’e-lenco di aracnidi altamente peri-colosi per l’uomo. Pungolata dall’ennesimo ritrova-mento di scorpioni velenosi nelloscalo internazionale di Malpensa,la Commissione ha iniziato a ra-gionare sulla lista predisposta datempo dalla SIVAE. La novitàemersa nel corso dei lavori riguar-da la probabile stesura di unadoppia lista: una lista A, ricom-prendente le specie indicate dallaSIVAE (v. tabella), con alcune in-tegrazioni, e una lista B che elen-ca specie non altamente pericolo-se, ma per le quali il Ministero giu-dica opportuna una regolamenta-zione.Le specie della lista A sarannovietate e dovranno essere denun-ciate, in base ad un obbligo giàprevisto dalla normativa, ma atutt’oggi inapplicato proprio perl’assenza di un elenco che indivi-dui gli aracnidi soggetti a denun-cia alle Procure. Le specie della li-sta B potranno invece essere de-tenute, ma solo con particolari ac-corgimenti, limiti e regolamenta-zioni: si ipotizza un’anagrafe so-prattutto di ragni (molti aggressivi,ma non letali), i cui possessori do-vranno aver conseguito la mag-giore età e dovranno rispettaredeterminate regole per la deten-zione.La Commissione si è aggiornataal 3 giugno.

7ATTUALITÀ

Aracnidi, gli elenchi diventano due

laPROFESSIONE VETERINARIA 20/2004

ARACNIDI CONSIDERATI POTENZIALMENTE PERICOLOSI*

CLASSE ORDINE FAMIGLIA GENERE SPECIEArachnida Araneae Ctenidae Phoneutria tutte

Dipluridae Atrax, Hadronyche, Trechona tutteScytodidae Loxosceles tutte Sicariidae Sicarius tutte Theridiidae Latrodectus tutte

CLASSE ORDINE FAMIGLIA GENERE SPECIE Arachnida Scorpionidae Buthidae Androctonus, Buthacus, Buthiscus, Butheolus, Buthus, Centruroides, tutte

Compsobuthus, Hottentotta, Leiurus, Mesobuthus, Odontobuthus tutteOrthochirus, Parabuthus, Tytius tutte

Hemiscorpiidae Hemiscorpius tutte

* fonte: SIVAE - Società Italiana Veterinari per Animali Esotici

La Commissione ministeriale

sugli aracnidi pericolosi è com-

posta dal professor Papalia, dal

dottor De Vito e dalla dottoressa

Matassa dell’Ufficio X del Mini-

stero della Salute, dall’Ing. Me-

reu del Ministero delle Politiche

Agricole e da un ristretto grup-

po di esperti, fra cui il Collega

Massimo Millefanti Vice Presi-

dente della SIVAE. Fra i membri

supplenti, figura anche il Consi-

gliere della SIVAE Giuseppe Vi-

sigalli.

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 20

A nche in Calabria, dopoLombardia e Liguria, èstata istituita una

Commissione regionale per l’edu-cazione continua in medicina. Èquanto previsto dalla Legge Re-gionale n. 11 del 19 marzo 2004“Piano Regionale per la Salute

2004/2006”. La Commissioneavrà il compito di supporto al Di-partimento regionale in materia dianalisi dei bisogni formativi, pro-fessionali e di contesto, indivi-duazione degli obiettivi formativi,accreditamento dei progetti edeventi di formazione, individua-

zione dei requisiti ulteriori e pro-cedure per l’accreditamento deiprovider, verifica e valutazionedei provider e degli eventi forma-tivi, realizzazione dell’anagrafedei crediti. La commissione, no-minata e presieduta dall’Asses-sore alla tutela della salute - Gio-

vanni Luzzo - sarà composta dacinque membri in rappresentanzadegli ordini dei medici (uno perprovincia), tre membri in rappre-sentanza di altri ordini o collegiprofessionali, cinque membri,con specifiche competenze nel-l’ambito dell’educazione continua

in medicina, individuati dall’as-sessore alla tutela della salute al-l’interno dei rappresentanti dellesocietà scientifiche calabresi diderivazione nazionale, un mem-bro in rappresentanza della Fa-coltà di Medicina e chirurgia del-l’Università Magna Grecia e unmembro in rappresentanza dellaFacoltà di Farmacia dell’unical.All’articolo 20 della legge regio-nale citata è prevista anche l’isti-tuzione di una Consulta regionaleper lo sviluppo continuo dellaprofessionalità. La consulta, chia-mata ad esprimere pareri in ma-teria di organizzazione e pro-grammazione delle attività diECM (Educazione continua inmedicina) e SCP (Sviluppo conti-nuo della professionalità), saràcomposta da un rappresentanteper ciascun ordine e collegio eper ciascuna laurea specialisticadelle professioni sanitarie e nonsanitarie operanti nel servizio sa-nitario regionale non ricompressain ordini o collegi. ■

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Calabria: istituita una Commissione Regionale ECMPrevista una rappresentanza veterinaria

laPROFESSIONE VETERINARIA 20/2004ANMVI REGIONE

Rifiuti sanitari,convegno a Roma

L’Università “La Sapienza” or-ganizza il convegno “La ge-stione dei rifiuti sanitari nelnuovo DPR 254 del 15 lugliodel 2003” (Roma, 30 giugnop.v. presso la sede del Consi-glio Nazionale Ricerche).L’evento vede il patrocinio dellaPresidenza del Consiglio, dellaRegione Lazio, della Provincia edel Comune di Roma e di diver-se associazioni di settore fra cuil’ANMVI invitata ad esporre unarelazione sull’applicazione delDpr 254 nel settore veterinario.Il convegno si svolge con lapartecipazione del Sole 24 Ore.Per l’ANMVI interverrà il CollegaMarzio Gargiulo, Presidente diANMVI Lazio. I contributi scrittiper il materiale divulgativo e perla stampa sono stati curati dalCollega Giorgio Neri. Per informazioni: 02/67078300-Fax 02/67020323

CONVEGNO NAZIONALE

in collaborazione con

Le medicine non convenzionali

in veterinariaIl punto sulla legislazione italiana

e sul riconoscimento dell’attomedico veterinario nelle mnc

venerdì, 2 luglio 2004Palazzo Trecchi, Cremona

Sala del Teatro (9.30 - 13.30)

Info: tel 0372/40.35.37 [email protected]

A.N.M.V.I.

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 20

I n base al Testo Unico sullaPrivacy, in vigore dal 1 gen-naio di quest’anno, è neces-

sario compilare un documentoprogrammatico sulla sicurezzadei dati. Ma solo nel caso in cui iltitolare del trattamento abbia trat-tato i dati con mezzi elettronici.Per quest’anno la scadenza è il30 giugno 2004. In futuro, il docu-mento dovrà essere aggiornatoentro il 31 marzo di ogni anno (art.34 del Decreto Legislativo 30 giu-gno 2003, n. 196, “Testo Unico

sulla Privacy”, e punto 19 dell’al-legato B). La compilazione, e- peril futuro- l’aggiornamento del “do-cumento programmatico sullasicurezza dei dati personali”servono ad elencare tutte le misu-re poste in essere per evitare ri-schi di rottura di riservatezza deidati personali. Ciò vale per il trat-

tamento su supporti informatici. Ildocumento va conservato nell’u-nità produttiva, per essere esibitoa richiesta degli Organi di Con-trollo. Ricordo infine che, in baseal Testo Unico sulla Privacy, i me-dici veterinari sono tenuti all’infor-mativa, scritta o orale, in caso sitrattino i dati solo per obblighi di

legge (es. fatturazione, mod. 12,certificato di buona salute o dimorte ecc.). In caso i dati venga-no utilizzati anche per altri scopi(es. mailing, schede clinicheecc.) è necessario il consensoscritto con registrazione di colorodai quali è stato ottenuto. Inoltresono necessari alcuni adempi-

menti di sicurezza per chi tratta idati su supporti informatici (pas-sword, conservazione di copie disicurezza degli archivi e loro pro-tezione ecc.). Le linee guida perla stesura del documento sonoconsultabili al sito di @nmvi Oggi(v. alla notizia Privacy, qualiadempimenti? ndr). ■

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Privacy e sicurezza dei dati elettronici

laPROFESSIONE VETERINARIA 20/2004RUBRICA LEGALE E FISCALE

di Giorgio Neri

Sconti fiscalisul telefonino

Sono un medico che da pocoha intrapreso l’attività libero-professionale. Vorrei saperequali sono le opzioni di scon-to fiscale del traffico di telefo-nia mobile, sia con abbona-mento che mediante carteprepagate.Per il lavoratore autonomo, il te-lefono cellulare rappresentauna immobilizzazione. Il costodi acquisto del bene in questio-ne e le spese di utilizzo sonodeducibili nella misura del 50per cento. Il cellulare, infatti, èritenuto per presunzione asso-luta un bene a uso promiscuo(articolo 50, comma 3, del Tuir,ora articolo 54 del nuovo Tuir).Analogamente, la detrazione aifini Iva è stabilita nella misuradel 50% (articolo 19-bis 1 delDpr 633/72). Nel caso di telefo-nini a scheda ricaricabile, l’Iva(teoricamente detraibile, anchein questo caso, in misura pari al50%) non viene evidenziata aparte nelle ricevute rilasciate al-l’atto della ricarica. Conseguen-temente, nella generalità dei ca-si, la detraibilità dell’Iva vienepersa. (L’esperto risponde - IlSole 24 Ore, 25 aprile 2004)

L’acquisto del palmare

e il trattamentofiscale

L’acquisto di un palmare èconsiderato acquisto di cellu-lare o di computer portatile-software? Come gestisco ladetraibilità dell’Iva?Il palmare è uno strumento ibri-do multifunzionale. In sostan-za, è un telefono cellulare checoniuga anche altre funzioni(agenda, blocco notes, ecce-tera). Ad avviso di chi scrive,pertanto, torna pienamente ap-plicabile il trattamento fiscaleprevisto per i normali telefonicellulari.

L’esperto rispondeIl Sole 24 Ore, 25 aprile 2004

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 20

I veterinari sono quotidiana-mente esposti a una varietà disostanze irritanti e allergeni

cutanei, tuttavia sono pochi glistudi che si sono occupati dell’in-cidenza delle dermatosi in questacategoria professionale. Uno stu-

dio condotto in Kansas (USA) havalutato la frequenza di dermatosinon infettive delle mani e degliavambracci tra i veterinari delKansas, il ruolo dell’esposizioneoccupazionale nell’aggravamentodi tali dermatosi, la frequenza e la

natura delle dermatosi infettive ele modalità di utilizzo dei guantidurante il lavoro. Lo studio avevapoi come obiettivi secondari la va-lutazione dell’impatto delle malat-tie cutanee sulla vita quotidiana esulla carriera lavorativa dei veteri-

nari e il supporto ai medici nell’e-laborare un approccio pratico altrattamento dei veterinari affetti dadermatosi. È stato inviato un que-stionario a tutti i membri dellaKansas Veterinary Medical Asso-ciation, il 60% dei quali ha rispo-

sto alle domande poste. Tra colo-ro che hanno risposto, 24 segna-lavano di soffrire di dermatosi noninfettive ricorrenti/persistenti dellemani e degli avambracci; il 66%di queste forme era correlato allaprofessione. I veterinari di animalida reddito (P = 0,026) e gli atopi-ci (P = 0,009) attribuivano più fre-quentemente la dermatosi a fatto-ri legati all’attività professionale,rispetto agli altri colleghi. Il 38%degli intervistati aveva contrattoda un animale almeno una malat-tia cutanea di origine infettiva. Iveterinari per grossi animali cheusavano raramente o mai i guantidurante le procedure ostetricheerano più spesso affetti da der-matosi correlate alla professione,rispetto a quelli che utilizzavano iguanti. I risultati dello studio sug-geriscono che i veterinari sonocolpiti frequentemente da derma-tosi infettive e non infettive. Unmaggior utilizzo delle barriereprotettive durante le procedureostetriche potrebbe ridurre l’inci-denza di dermatosi occupaziona-li in questa categoria professiona-le. (Fonte: Pub Med/ Studio dell’A-zienda Ospedaliera di Bergamo).

M.G. Monzeglio

Neoplasie delpancreasesocrino felino

Uno studio retrospettivo ha ri-visto dieci casi di neoplasia

pancreatica esocrina nel gatto. Otto casi erano costituiti da ade-nocarcinomi e due da adenomidel pancreas. Gli adenomi eranoosservati come reperto inciden-tale. La maggior parte dei sog-getti affetti da adenocarcinomapresentava invece anoressia(75%) e vomito (63%), mentre nel38% dei casi si riscontrava dolo-re addominale, presenza di unamassa addominale palpabile e/oittero. Le alterazioni riscontrate nel corsodell’iter diagnostico erano leucoci-tosi, iperglicemia, aumentata atti-vità dell’alanino-aminotransferasi,scarso dettaglio della sierosa nelleradiografie dell’addome e presen-za di una lesione ecografica riferi-bile a massa addominale. La mag-gior parte dei gatti affetti da ade-nocarcinoma presentava metasta-si (soprattutto a carico di fegato,polmoni e piccolo intestino); tuttierano sottoposti a eutanasia o mo-rivano entro 7 giorni dalla diagnosi.Il quadro clinico dei carcinomipancreatici del gatto può essereconfuso con quello indotto dallapancreatite, con cui va posta ladiagnosi differenziale; la prognosidi queste forme neoplastiche è ge-neralmente infausta.

(Fonte: Pub Med) M.G. Monzeglio

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Dermatosi delle mani e delle braccia tra i veterinariUno studio ne analizza incidenza ed eziologia

laPROFESSIONE VETERINARIA 20/2004LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 20

Si è tenuta venerdì 21 maggio du-rante il 6° Congresso NazionaleMultisala SIVAR una tavola rotondariguardante la gestione del farmacoveterinario in Europa e il ruolo del li-bero professionista... Una discus-sione interessante in cui si è cerca-to di ridefinire una situazione italia-na che, raffrontata a quanto succe-de nel resto d’Europa, rivela, al mo-mento attuale, numerose falle, com-plicate da meccanismi burocraticiottocenteschi che prescindono dal-l’informatizzazione e dai climi dicompetizione internazionale che ri-chiedono qualità ed efficienza. Fon-damentale il ruolo del veterinario li-bero professionista in metà dell’Eu-ropa ricca toccando punte di eccel-lenza in Francia dove la salubritàdella produzione si sposa a unaqualità agroalimentare zootecnicafamosa in tutto il mondo...

Quanti interessi dietro al farmacoveterinario; anche se rappresentapiccola cosa rispetto al mercato to-tale dei medicamenti, governi,lobby, categorie professionali si im-pantanano spesso nelle paludi de-gli interessi che l’industria farma-ceutica genera. Nell’ambito del 6°Congresso Nazionale Multisala SI-VAR tenutosi, come sempre, a Cre-mona, a Palazzo Trecchi il 21-22maggio si è tenuta la Tavola Roton-da dal titolo “Il ruolo del veterinariolibero professionista nella dispen-sazione del farmaco in Europa”. Untavolo su cui si è affrontata una di-scussione di importanza fonda-mentale per le sorti della salute del-l’uomo, della salute animale, dellazootecnia del paese, per la salu-

brità dell’ambiente, per le produ-zioni di qualità e per ultimo per gliinteressi della categoria.

La situazione Inglese...Primo a parlare il dott. G. Hibbertche ha portato i dati inglesi del mer-cato del farmaco. Cinquecentoot-tanta milioni di € rappresentano laquota annuale di denaro che gli in-glesi spendono per l’acquisto deifarmaci destinati agli animali e diquesta quota il 69% deve essereprescritto con ricetta mentre il restoè in libera vendita. In breve il far-maco prodotto dall’industria vieneceduto al grossista che ha comemaggiore cliente il veterinario(90%), che lo dispensa ad allevato-ri e proprietari di animali da compa-gnia, cavalli compresi. Il concorren-te del veterinario inglese nella com-mercializzazione sono gli internetsaler’s (restante 10% del mercato)che comunque hanno bisogno diuna prescrizione veterinaria a mon-te prima di effettuare la consegna.Diversa la situazione dei farmaciche non necessitano prescrizioneveterinaria, antiparassitari cutaneietc., che dopo il grossista possonoessere ceduti sia dai veterinari(15%) che da altri (85%). La pre-scrizione veterinaria sembra quindifrenare in Inghilterra l’aggressivitàcommerciale delle altre figure pro-fessionali specializzate nella vendi-ta e proprio per questo, immagina-te a cosa potrebbe succedere se lavendita non fosse legata alla curadell’animale, conclude il dott. Hib-bert “nel nostro paese la dispensa-zione del farmaco da parte dei ve-terinari non è in discussione! ”.

L’esperienza Iberica...La situazione spagnola ha un mer-cato totale di 783 milioni di € di cui621 milioni di € restano nel mercatonazionale mentre 122 milioni di €passano alle esportazioni, riferisceil Dott. A. Callis di Barcellona. Far-maci che vengono utilizzati per lacura di 22 milioni di suini, 6 milioni dibovini, 6 milioni di cani e gatti di pro-prietà, 250.000 cavalli, 27 milioni diovi-caprini e 680 milioni di polli. Unavolta prodotto dall’industria farma-ceutica, il farmaco passa in mano aigrossisti e ai farmacisti. Il grossistalo può poi vendere al veterinario odirettamente all’allevatore. Il farma-cista può cederlo solo ai proprietaridi piccoli animali, mentre il veterina-rio può venderlo sia agli allevatoriche ai proprietari di piccoli animali.Entrano però in scena le APA spa-gnole che possono acquistare di-rettamente il farmaco dalle case far-maceutiche e cederlo direttamenteai propri associati il tutto seguito daun veterinario prescrittore. Fin quitutto bene se non fosse che l’altonumero di laureati in veterinaria(17.000 attuali con una produzioneannuale di 1.300 neo-laureati veteri-nari all’anno) “tende a fare un giocoche tende al ribasso dei prezzi”...la-menta il collega spagnolo.

Il Belgio e il farmacoveterinario...“I veterinari possono vendere i far-maci al prezzo imposto nelle far-macie” …è lapidario il Dott. P.E. Ba-taille collega libero professionistadi Liège in Belgio. La ricetta è induplice copia una resta al veterina-rio e una va alla ditta produttrice edesiste un registro di trattamenti installa. Il veterinario inizia il tratta-mento e l’allevatore può continuar-lo. La catena di vendita parte dalproduttore e passa per il grossista,farmacista e infine il veterinario chelo vende all’allevatore o al proprie-tario di animali da compagnia.Questo disturba la percezione del-l’acquirente finale che preferirebbeavere due passaggi al posto di tre,per diminuirne i costi di acquisto,anche se è conscio del vantaggioche deriva dal fatto di avere una di-spensazione professionale veteri-naria che consegue al consultodell’animale. Altri vantaggi nella di-spensazione del farmaco da partedel veterinario, secondo Bataille,sono l’indipendenza scientifica, ladiagnosi precisa derivante dalleconoscenze in patologia animale ela farmacovigilanza che è assolutacompetenza della nostra categoriaprofessionale. Conclude il discorsoil collega Belga dicendo che “unveterinario senza farmaco è comeun soldato senza munizioni!”.

Il modello francese eccellenzaeuropea...Il mondo veterinario francese sem-bra essere un paradiso per i veteri-nari, per il mondo zootecnico, perl’equilibrio dell’agrosistema per la

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Dispensazione farmaco veterinario in Europa

L’Italietta come al solito complica le cose...

laPROFESSIONE VETERINARIA 20/2004DALLE ASSOCIAZIONI

di Roberto Lomolino

Delegato Regionale SIVAR Lazio

Il veterinario... controllore di filiera

Per il dott. A. Vezzoni il veterinario riveste un ruo-lo fondamentale nel controllo della filiera agroali-mentare e la prescrizione del farmaco deve com-petere solo ed esclusivamente al veterinario cu-rante. “La farmaco vigilanza è una enorme re-sponsabilità da parte del veterinario”, continuaVezzoni “pensate che ogni autorizzazione allacommercializzazione dei farmaci può essere re-vocata in base alle segnalazioni che i veterinari

inviano al Ministero!”. Un’apertura all’Europa c’è nel D.M. 306 del 16maggio 2001 all’art. 17-18 il quale consente ai veterinari la dispensa-zione del farmaco dopo inizio terapia, ma siamo ancora lontani per il si-stema di fiscalizzazione che non è ancora adeguato e che non rendeconveniente cedere il farmaco al cliente. Il dott. Vezzoni conferma ciòche i veterinari di campo conoscono bene “il controllo di filiera del far-maco è indaginoso, è solo cartaceo, ha creato la figura ibrida del vete-rinario prescrittore e non garantisce la sicurezza alimentare della filiera”e intravede una soluzione nella creazione della figura del veterinarioaziendale che può trovare risorse economiche e di autorevolezza nellagestione e nella vendita del farmaco.

Ben venga il Veterinario nel sistema della dispensazione...

“Ben venga il Veterinario nel sistema della di-spensazione...” esordisce così il dott. G. Pradelladell’AISA, spruzzando in sala un barlume di spe-ranza e di logica. “A patto che”, continua, “se esi-stono dei prodotti registrati per la salute animaleche vengano prescritti quelli evitando di prescri-vere farmaci destinati al campo umano”.

Farò tutto il possibile...

È questa la promessa dell’On. G. Mancuso veteri-nario alla camera sensibile alle tematiche dellaveterinaria, della filiera e della salute pubblica. “Visosterrò in questa battaglia di assunzione di re-sponsabilità nella dispensazione del farmaco”,compatibilmente agli altri impegni istituzionali, di-ce G. Mancuso “perché bisogna avvicinarsi sem-pre più all’Europa e ai sistemi qualità”.

Noi siamo conservatori...

Di stampo conservatore la posizione dell’ASCO-FARVE portata in Sala dal dott. P. Ciriani portavo-ce di L. Vaira venuto a mancare per improcrasti-nabili motivi di lavoro. “Dopo 30 anni di buco legi-slativo”, afferma lapidario Ciriani, “nel 1992 i gros-sisti sono stati autorizzati a vendere il farmaco,assumendo farmacisti che dopo presentazionedella ricetta veterinaria vendono al banco i pro-dotti richiesti”. Una posizione di ligia osservanzaalla legge attuale viene quindi richiesta da ASCOFARVE, per voce di Ci-riani, che evidentemente ritiene che l’attuale sistema sia il migliore pos-sibile per la categoria dei grossisti dei farmaci veterinari.

Un gioco al ribasso...

E di A. Palma dei Servizi Veterinari regionali dellaLombardia l’idea della semplificazione al ribasso.Una proposta di semplificazione della parte buro-cratica,che non sarebbe male se non ci fosse latotale estromissione del veterinario nel meccani-smo di controllo della gestione del farmaco. I far-maci rimarrebbero totalmente in mano ai grossistiche grazie a veterinari prescrittori potrebbero li-beramente vendere il farmaco agli allevatori.

Questi ultimi credendosi capaci di gestire la salute della mandria iniet-tando questa o quella molecola, in virtù della loro esperienza, sono en-tusiasti della proposta di Palma dimenticando che spesso i farmaci so-no causa di controindicazioni ed effetti collaterali che danneggiano lasalute degli animali e riportano effetti negativi sui processi di trasfor-mazione e sulla salute dei consumatori (bambini compresi... vi diceniente la coscienza?). Una semplificazione al ribasso che è totalmente opposta alla semplifi-cazione verso l’alto che i francesi hanno fatto bene ad adottare, e checontraddice la litania Europea delle produzioni salubri e di qualità.

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Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 20

la

salute dei consumatori e degli ani-mali e per la competitività del si-stema Paese visto le produzioni dialtissima qualità e la cucina che nederiva che sono famose in tutto ilmondo. Un sistema semplice esotto controllo che ha delegato alveterinario la dispensazione delfarmaco, dopo la visita dell’anima-le, e la farmacovigilanza, dopo lasomministrazione della terapia, ri-ferisce il Dott. G. Bastien dell’-SNGTV. “I farmacisti e i veterinarisono i professionisti del farmaco inFrancia”, riferisce G. Bastien e sot-

tolinea il fatto che dal 2002 è previ-sto in azienda un registro di cari-co/scarico e che è in corso di idea-zione una norma che permetteràdi dispensare il farmaco agli alle-vatori, se riconosciuti come medicicuranti di quell’allevamento, senzadover effettuare di volta in voltauna visita del singolo animale. Ildiagramma del flusso del farmacoè semplice in Francia... l’industrialo produce poi passa in mano aifarmacisti oppure ai veterinari iquali lo dispensano ai clienti di pic-coli o grossi animali. Esistono an-

che dei gruppi autorizzati come lenostre APA che sotto la supervisio-ne di un veterinario possono ac-quistare dei farmaci che possonoessere utilizzati in programmi dimedicina preventiva (piani vacci-nali, campagne antiparassitarieetc.). Venti milioni di bovini, 15 mi-lioni di suini, 10.2 milioni di ovi-ca-prini e 318 milioni di polli sono ilpatrimonio zootecnico della Fran-cia e che sono gli utenti finali delfarmaco veterinario. Un mercatoda 3 miliardi di euro di cui il veteri-nario è protagonista per il 70%, il

resto se lo contendono farmacisti egruppi autorizzati. Ma che perce-zione hanno gli utenti di questo ti-po di organizzazione? I consumatori ritengono che, ades-so che esiste un registro dei tratta-menti, la loro salute è tutelata cor-rettamente, gli allevatori, a parte iloro deliri di onnipotenza e onni-scienza che porterebbero all’auto-medicazione di tutti gli animali delcreato, trovano conveniente ed ef-ficace il sistema così congegnatoe i veterinari ne sono entusiasti vi-sto il servizio che riescono ad offri-

re ai loro clienti oltre al totale con-trollo di parte della filiera agroali-mentare. Ultima novità richiestadal mercato sempre più competiti-vo, un manuale di buone norme diutilizzo della gestione del farmacoper garantire i sistemi di certifica-zione di qualità della filiera agro-alimentare.

L’Italia e le sue complicazioniViene male a riportare la situazioneitaliana dopo aver sentito cosasuccede in Francia... la trasparen-za e l’efficacia di un grande Paesecome la Francia che viene sostitui-ta dalla nebulosità e dalle stortureburocratiche e dai più o meno leci-ti interessi della nostra cara Italiet-ta. “Nel nostro Paese”, spiega ildott. Mino Tolasi “il farmaco unavolta prodotto dall’Industria va a fi-nire nelle mani dei grossisti e deifarmacisti che poi lo cedono aiproprietari di grossi e piccoli ani-mali”. Al veterinario, solo dal 1992con il D.L. 119 in quanto prima ilfarmaco veniva venduto comequalsiasi altro prodotto, resta ilcompito burocratico di ricettare, dicompilare il registro dei trattamentie di gestire le scorte in allevamen-to. Un ministro senza portafoglio (acui spesso corrisponde una figurache conta poco) che si interponetra i soggetti protagonisti dellavendita e degli utilizzatori finali eche riesce con molta fatica e spes-so senza successo a far rispettarequanto previsto dalla legge. Aquesto si aggiunge una parte bu-rocratica pesante e laboriosa, co-me la compilazione e l’invio delMod. 12 ai colleghi delle ASL dicompetenza nel caso in cui venga-no utilizzati dei vaccini, che spes-so non viene pagata ma compresanel prezzo delle altre prestazioniveterinarie. Una rogna, quindi, chela categoria ben sopporta pur direndere un servizio al Paese e allasicurezza della nostra filiera agroa-limentare. Speriamo che la politica si rendaconto che per far funzionare il Si-stema Paese ed essere competiti-vi nelle esportazioni dei prodottiagroalimentari di qualità, visto checon la quantità siamo belli che bat-tuti, è necessaria una semplifica-zione delle operazioni di produzio-ne e che se esistono dei professio-nisti formati a spese di tutta la col-lettività è necessario utilizzarli perrendere un servizio utile e non perfarli impelagare nelle maglie di unaburocrazia opprimente impeden-dogli di essere realmente incisivinelle fasi più importanti del control-lo (vendita e utilizzo finale del far-maco). ■

PROFESSIONE VETERINARIA 20/200416DALLE ASSOCIAZIONI

Nella foto, in primo piano AldoVezzoni e Alberto Palma nella se-de SIVAR di Palazzo Trecchi. Conloro, Gaetano Penocchio (a sin.) el'On. Gianni Mancuso.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 20

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17

La Sc pharma presenta la linea Protector

laPROFESSIONE VETERINARIA 20/2004DALLE AZIENDE

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Con AMICI! si parte: scatta

in vacanza!

L’Associazione Amici! anchequest’anno, grazie al supportodi Royal Canin Italia, si mobili-ta in prossimità dell’estate percombattere il triste fenomenodell’abbandono degli animali.Con la nuova iniziativa del2004, Amici! ha l’obiettivo disensibilizzare tutti coloro chepossiedono degli animali anon trascurarli durante il perio-do estivo e di aiutarli a parti-re con il proprio amico a quat-tro zampe. Scatta in vacanza! un’ottimaopportunità per immortalare imomenti più belli delle proprievacanze in compagnia dei no-stri amici animali: dal 1° giugnoinfatti, visitando il sito www.amici.it, si potrà partecipare adun concorso fotografico chepermetterà, a tutti coloro cheinvieranno una foto del propriocane o gatto, di vincere deipremi se il proprio scatto risul-terà tra i più cliccati. Sempresul sito, sarà disponibile un’im-portante sezione riservata allaguida Vacanze con Amici!, unprezioso vademecum, conte-nente un elenco dettagliato ecostantemente aggiornato,grazie anche alle segnalazionidei frequentatori del sito, di tut-te le numerose strutture alber-ghiere e turistiche italiane,spiagge incluse, che sono di-sponibili ed attrezzate ad ac-cogliere cani e gatti.www.amici.it, un indirizzo si-curo per garantire ai nostriamici animali un’estate serenain nostra compagnia.

Per l’invio

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stampa:

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laPROFESSIONE VETERINARIA 20/200418CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

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Chiuso in stampa il 28 maggio 2004

laVETERINARIAPROFESSIONE

SISCA ESPERIENZE DI ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

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CORSO SCIVAC/SISCA CORSO AVANZATO DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP Crediti ECM: 18 - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

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CORSO SCIVAC CORSO DI FISSAZIONE ESTERNA - Cremona - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

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DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CALABRIA PERCORSI DIAGNOSTICI E SCELTE TERAPEUTICHE NELLE PIU’ FREQUENTI CARDIOPATIE ACQUISITE DEL CANERelatore: Dr. Francesco Migliorini - Centro Congressi Palagarden, C.Da Marchesino, Roges di rende -CSPer info: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ECOGRAFIA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 23 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO AIVEMP LA MEDICINA VETERINARIA E LA SICUREZZA ALIMENTARE - Lipari - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel 0372/403541 - email [email protected]

CORSO AIVEMP EPIDEMIOLOGIA DEI SERVIZI QUALE STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE IN SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA - Lipari Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel 0372/403541 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI IN ECOCARDIOGRAFIA E ARITMOLOGIA - Cavaion Veronese (VR) - Eurocongressi Hotel,Via L. Fiumi 24 - Re-latori: dr. Michele Borgarelli, dr. Claudio Bussadori, dr. David Chiavegato, dr. Gino D’Agnolo, dr. Roberto Santilli - Richiesto ac-creditamento ECM - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC BASILICATA ARGOMENTI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - Ostello Femminile Le Monacelle Via Riscatto, 9/10 Matera - Relatore: dr.ssa Ivana DeFrancesco - Richiesto accr. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LAZIO MEDICINA DI BASE NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA - EX Scuderie di Palazzo Farnese -Caprarola -VT - Relatore: dr.ssa MartaAvanzi - Crediti ECM: 4 - Per info: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

GIORNATE DI APPROFONDIMENTO PRACTICE MANAGEMENT - Cremona - Crediti ECM: 19 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI METODOLOGIA CLINICA IN MEDICINA INTERNA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

SIVE - MACROREGIONI NORD ORIENTALE E NORD OCCIDENTALE SEMINARIO MACROREGIONE - Relatori: J.M. DENOIX - M.TONIATO - Cremona, Palazzo Trecchi - Richiesto accreditamento ECM- Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel 0372/403502 - email [email protected]

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SEMINARIO SCIVAC NUOVI APPROCCI A VECCHI PROBLEMI GASTROENTERICI NEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA - Cremona - Relatore: dr. GrantGuilford - Richiesto accr. ECM - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC NUOVI APPROCCI A VECCHI PROBLEMI GASTROENTERICI NEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA - Teramo - Relatore: dr. GrantGuilford - Richiesto accr. ECM - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CARDIOLOGIA 2a PARTE - Cremona - Crediti ECM: 18 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA IL PRURITO E TUTTE LE SUE CAUSE - Sicilia - Relatore: dr.ssa Fabia Scarampella - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: delregionali@scivac

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETO MALATTIE INFETTIVE NELLA PRATICA CLINICA - Veneto - Relatore: dr. Tommaso Furlanello - Richiesto accreditamento ECM -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

SICARV TACHIRITMIE SOPRAVENTRICOLARI E IPOCINESIA VENTRICOLARE SINISTRA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

MASTER SCIVAC MASTER SCIVAC IN CHIRURGIA DEL CANE E DEL GATTO (prima parte corso) - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Monica Villa - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403504 - email [email protected]

MASTER SCIVAC MASTER SCIVAC (Esame Master 2002-2003) - Cremona Per informazioni: Monica Villa - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403504 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE - Alghero - Hotel Carlos V - Relatori: dr. Raimondo Colangeli, dr. Corrado Sgarbi - Richiesto ac-creditamento ECM - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

SCVI CHIRURGIA TORACICA AVANZATA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

IN QUESTO NUMEROCOPERTINA:

ESENTARE DALL’IVA LEPRESTAZIONI VETERINARIE

ATTUALITÀ• SIMPOSIO AISAL E

INTERVISTA AD A. PETROCELLI, di Fabrizio Pancini

• ENPAV PRUDENTE NEGLIINVESTIMENTI

• ARACNIDI, GLI ELENCHIDIVENTANO DUE

OSSERVATORIO FARMACO• PRESCRIZIONI

VETERINARIE ECONSERVAZIONE RICETTE

ANMVI REGIONE• CALABRIA, ISTITUITA

COMMISSIONE ECM

RUBRICA LEGALE/FISCALE• PRIVACY E SICUREZZA DEI

DATI ELETTRONICI, di Giorgio Neri

DALLE ASSOCIAZIONI• L’ITALIETTA COME AL

SOLITO COMPLICA LECOSE, di R. Lomolino

LE RUBRICHE• LA RASSEGNA DI VET

JOURNAL• DALLE AZIENDE

25-26set.

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