L!NK Aprile 2011

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Anno II - Num. 10 - Aprile 2011 L!NK - mensile indipendente “riciclato” | Anno II - Num. 10 - Aprile 2011 | www.link-net.it Ci sono alcuni che inchiodano la vita ad un punto fisso del pro- prio orizzonte ed altri, invece, che hanno l’esigenza di ampliare quell’orizzonte ogni qualvolta si crei una necessità e lo sguardo sconfina nel desiderio di com- prendere nuove prospettive, ridefinendo consapevolmente abitudini, relazioni, possibilità. Questi vogliamo essere noi. Noi, che viviamo in un piccolo paese che non fa sconti. Noi, che cer- chiamo di valorizzare il nostro territorio attraverso l’associa- zionismo e la valorizzazione di virtuose politiche sociali. Noi che oltre ad immergerci nel vo- lontariato a 360 gradi cerchiamo quotidianamente di individuare le piccole possibilità lavorative in un paese che non ne ha. Noi che siamo uniti nella consapevolez- za che bisogna cavarsela da soli mettendo sempre in discussione il gioco. Noi che riusciremo un giorno a far capire agli altri che bisogna vivere avendo una pos- sibilità, là dove si è nati e cresciu- ti, e che è difficile vivere nell’infe- licità di un nostalgico pensiero di realizzarsi altrove. Ed è per que- sto che allontaniamo sempre il nostro orizzonte: in questo modo proviamo a distinguere i vari percorsi e a seguire di volta in volta quello che ci sembra più giusto e così facendo impariamo ogni giorno a crescere. EDITORIALE di Marisa Donnini Free press di Troia (Fg) | stampato su carta riciclata | registrazione al Tribunale di Lucera n° 147 N ichi Vendola nel 2007, quan- do presentò per la prima vol- ta il suo nuovo programma per le politiche giovanili “Bollenti Spiriti”, concluse come al solito poeticamente il suo discorso, rifa- cendosi ad alcuni versi di Ernesto Cardenal che scrisse dopo la morte di Marilyn Monroe: “Per una volta, con questi Bollenti Spiriti, non vi hanno risposto numero sbagliato, perché è il potere che è sbagliato ed è voi che siete la cosa giusta”. La diva di Hollywood non c’entra granché, ma dopo il 2007 Nichi Vendola è stato eletto governatore per la seconda volta in Puglia e già vede in lui un futuro da premier. “Bollenti Spiriti” è ormai un’espe- rienza di buon governo presa ad esempio da molte regioni italiane, ed è stata premiata in Europa. Così sono diventati 71 i progetti finan- ziati dalla Regione per la ristruttu- razione in 150 comuni pugliesi di edifici abbandonati che sono stati trasformati in spazi per la socialità e la creatività giovanile. Il Comune di Troia, insieme ad Ascoli Satriano e Torremaggiore, ha presentato “Stra- da Facendo” e dal Marzo 2010 ha aperto il suo “Laboratorio Urbano”, riportando alla luce l’ex Convento S. Domenico. Oggi, questo Centro che ha tutte le premesse per essere un vero, e forse il primo, luogo di aggregazione a Troia, è gestito da un’associazione dal nome un pò continua a pag.2 di Antonio Jr. Ciarmoli Molti giovani non conoscono il Laboratorio Urbano finanziato dalla Regione

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Anno II - Num. 10 - Aprile 2011

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L ! N K - m e n s i l e i n d i p e n d e n t e “ r i c i c l a t o ” | A n n o I I - N u m . 1 0 - A p r i l e 2 0 1 1 | w w w . l i n k - n e t . i t

� � � � � � �� � � � � � � � � � � �Ci sono alcuni che inchiodano la vita ad un punto ! sso del pro-prio orizzonte ed altri, invece, che hanno l’esigenza di ampliare quell’orizzonte ogni qualvolta si crei una necessità e lo sguardo scon! na nel desiderio di com-prendere nuove prospettive, ride! nendo consapevolmente abitudini, relazioni, possibilità. Questi vogliamo essere noi. Noi, che viviamo in un piccolo paese che non fa sconti. Noi, che cer-chiamo di valorizzare il nostro territorio attraverso l’associa-zionismo e la valorizzazione di virtuose politiche sociali. Noi che oltre ad immergerci nel vo-lontariato a 360 gradi cerchiamo quotidianamente di individuare le piccole possibilità lavorative in un paese che non ne ha. Noi che siamo uniti nella consapevolez-za che bisogna cavarsela da soli mettendo sempre in discussione il gioco. Noi che riusciremo un giorno a far capire agli altri che bisogna vivere avendo una pos-sibilità, là dove si è nati e cresciu-ti, e che è di$ cile vivere nell’infe-licità di un nostalgico pensiero di realizzarsi altrove. Ed è per que-sto che allontaniamo sempre il nostro orizzonte: in questo modo proviamo a distinguere i vari percorsi e a seguire di volta in volta quello che ci sembra più giusto e così facendo impariamo ogni giorno a crescere.

EDITORIALE

di Marisa Donnini

F r e e p r e s s d i Tr o i a ( F g ) | s t a m p a t o s u c a r t a r i c i c l a t a | r e g i s t r a z i o n e a l Tr i b u n a l e d i L u c e r a n ° 1 4 7

Nichi Vendola nel 2007, quan-do presentò per la prima vol-ta il suo nuovo programma

per le politiche giovanili “Bollenti Spiriti”, concluse come al solito poeticamente il suo discorso, rifa-cendosi ad alcuni versi di Ernesto Cardenal che scrisse dopo la morte di Marilyn Monroe: “Per una volta, con questi Bollenti Spiriti, non vi hanno risposto numero sbagliato, perché è il potere che è sbagliato ed è voi che siete la cosa giusta”.La diva di Hollywood non c’entra granché, ma dopo il 2007 Nichi Vendola è stato eletto governatore per la seconda volta in Puglia e già vede in lui un futuro da premier. “Bollenti Spiriti” è ormai un’espe-rienza di buon governo presa ad

esempio da molte regioni italiane, ed è stata premiata in Europa. Così sono diventati 71 i progetti ! nan-ziati dalla Regione per la ristruttu-razione in 150 comuni pugliesi di edi! ci abbandonati che sono stati trasformati in spazi per la socialità e la creatività giovanile. Il Comune di Troia, insieme ad Ascoli Satriano e Torremaggiore, ha presentato “Stra-da Facendo” e dal Marzo 2010 ha aperto il suo “Laboratorio Urbano”, riportando alla luce l’ex Convento S. Domenico. Oggi, questo Centro che ha tutte le premesse per essere un vero, e forse il primo, luogo di aggregazione a Troia, è gestito da un’associazione dal nome un pò

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di Antonio Jr. Ciarmoli

Molti giovani non conoscono il Laboratorio Urbano ! nanziato dalla Regione

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DA PAG.1: COSA “BOLLE” A S.DOMENICO? � � � � � � � � � � � � � �

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strambo: “Problemi Giovani”, nata nel 1991 e presieduta tutt’ora da Antonio De Lorenzis. Ad accoglierci però nel suo u$ cio è suo padre Ur-bano, nonché assessore comunale alle politiche giovanili da più man-dati e un’esperienza nel campo che dura dal 1980, quando aprì il primo sportello “Informagiovani”. Ci inizia a parlare, orgoglioso, di “Crescere Insieme”, tra le cui attività spicca-no le giornate estive in piscina, e ci porta, facendo gli onori di casa, in giro per il palazzo. Lo studio degli architetti Cibelli e Guadagno ha fatto, di quella che fu la residenza dei frati Domenicani ! no al 1810, una struttura dotata di ambienti moderni, parquet e giochi di luci che si stagliano lungo le pareti. Con il sottofondo degli ottoni della Ban-da Musicale sistemata in una stan-za, l’assessore De Lorenzis ci mostra la “Bottega di arte e mestieri” in cui un abile scalpellino insegna a lavo-rare la pietra e più avanti, invece, entriamo in una stanza cosparsa di trucioli adibita alla lavorazione del legno. Nel progetto presentato in Regione è prevista anche la “Botte-ga musicale e teatrale”. Al momen-to consiste in una piccola sala pro-ve per i gruppi musicali, trasferita qui dal “Palazzetto della Gioventù” situato nella Villa Comunale e che a breve, probabilmente, sarà servita da un servizio di connessione wi-! gratuito. Ed inoltre c’è la “Bottega del buon gusto e dell’ospitalità” in cui però, dopo un anno di inizio del progetto, è stata promossa solo la

di Giambattista Ciarmoli

“Festa del vino nuovo”, con tanto di caldarroste. Al primo piano del “La-boratorio Urbano” c’è da perdersi. Oltre all’u$ cio del “Piano di Zona”, alla segreteria dell’Università della Terza Età e alla sede di “Troia Ener-gia”, nelle altre stanze si sta già allestendo l’Archivio Storico e la Biblioteca Comunale che verrà pre-sto informatizzata e per la quale, ci dice De Lorenzis, “si sta pensando di ! rmare una convezione con la Biblioteca Provinciale per avviare corsi di bibliotecario.” Proseguendo lungo i corridoi ci imbattiamo, per così dire, nella stanza più sorpren-dente: ben ventidue postazioni di computer con le quali “si è potuto”, ci dice sempre De Lorenzis “conferi-re ventidue attestati di “PC O$ ce” e che adesso paiono come abbando-nati. Ma non è tutto. Quasi di fron-te, riusciamo ad assistere per un po’ ad un corso di inglese frequentato da due ragazze e così possiamo vedere altri sei computer con con-nessione internet e che secondo l’assessore “sono già funzionanti e a disposizione di tutti”. La Sala Conferenze forse è quella più co-nosciuta da tutti, ma al tavolo che è solitamente dei relatori, vediamo sedute un folto gruppo di signore con ferro da maglia in mano che seguono un corso di sartoria. Il no-stro percorso tra i “Bollenti Spiriti” troiani termina con l’amara consa-pevolezza che tra i giovani a Troia non si ha assoluta cognizione di queste ed altre opportunità e spazi che dovrebbero essere resi accessi-

La sala prove originariamente nel “Palazzetto della Gioventù” è ora attiva presso l’ex Convento S.Domenico. Ma le band troiane cosa ne pensano? Abbiamo fatto un piccolo sondaggio fra i mu-sicisti troiani. Non tutti i gruppi hanno risposto alle nostre do-mande dato che molti di questi non usufruiscono della sala prove ed ha trovato sistemazi-one migliore altrove. Gli altri non sono molto soddisfatti per di-verse ragioni: l’acustica della sala non è delle migliori e la strumen-tazione non è del tutto funzion-ante, a volte del tutto assente o addirittura trafugata, e questo non permette sempre la buona riuscita delle prove.Speriamo quanto prima di poter avere uno spazio adatto e fun-zionale per coltivare al meglio queste passioni. Per ora possia-mo solo augurarvi buone prove!

bili e conosciuti da tutti. Ma per De Lorenzis in molti “fanno solo ! lm in testa”, a+ ermando che non vuol fare “né il padrone né il detentore” della struttura, negando così la sua gestione privatistica. Il “Laboratorio Urbano” è comunque aperto u$ -cialmente tutti i pomeriggi dalle 17 alle 19, anche se l’orario solitamen-te si protrae, e dunque può essere utile informarsi ed iscriversi.

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A P P U N TA M E N T I 3� � � � � ! " # � " $ �lI 29 dicembre 2010 la città di Troia ha vissuto un momento di straordinaria unità, in cui la col-laborazione e la passione civica si sono fuse al sentimento di do-lore profondo che l’aveva colpita e hanno scandito i tempi di una giornata indimenticabile. Mos-se dal desiderio di non perdere il signi! cato di quello spirito, le associazioni Attiva Mentis, L!NK e Unione Giovanile Troiana han-no promosso un progetto che ha l’obiettivo di consentire l’apertu-ra di uno spazio aggregativo per stimolare l’incontro, lo scambio e la nascita di nuove positive esperienze. In primo luogo si intende aiutare le tante realtà associative troiane a far fronte alla di$ coltà di svolgere la loro ordinaria at-tività per la mancanza di spazi pubblici realmente accessibili ai cittadini che si impegnano con costanza. Attraverso la condivi-sione di luoghi e di strumenti, si spera di salvaguardare le identità esistenti e dare impulso ad una rete stabile di relazioni che sia motore per originali coopera-zioni e punto di riferimento per l’intera popolazione. Lo Spazio aggregativo “I CARE” è sognato infatti come aperto a tutti, non solo ai gruppi e alle associazioni, ma anche al singolo individuo che sente l’esigenza di esprimersi e vuole immergersi nel fermento culturale e sociale che anima la nostra città. Il 3 e il 17 marzo u.s. si sono svolti due primi incontri sul tema presso l’ex Convento di San Domenico. Si è così giunti alla stesura di uno schema pro-gettuale che al più presto verrà sottoposto all’attenzione del-l’Amministrazione comunale per conoscere la sua opinione e dare avvio ad un costruttivo confron-to. Chiunque sia interessato a prendere parte a questo percorso e dare il suo prezioso contributo può contattare la nostra redazio-ne, che fornirà ulteriori dettagli e tutte le indicazioni utili.

di Chiara Neri

I l Circolo Culturale e Sociale “Am-baradam” presenta le iniziative in programma per quest’anno.

Ad Aprile si concluderà la “Prima Rassegna Cinematogra! ca” con dibattito a tema curata da Gian-franco Polisenso, inaugurata lo scorso Ottobre e dedicata a Mario Beccia che fu tra i primi e più en-tusiasti collaboratori. Molteplici le tematiche a+ rontate: lo sfrut-tamento minorile, la ma! a, le droghe, lo sviluppo sostenibile, la globalizzazione. Maggio sarà il “Mese della Tradizione” con il Corso di “Pasta fatta in casa” dedicato ai soci di qualunque età, uomini e donne, che fornirà le indicazioni di base per la produzi-one di “pasta fatta a mano” con gli ingre-dienti genuini di una volta. Un modo per te-nere viva la Tradizione che da sempre ha caratterizzato la nostra Cultura e che oggi con il benessere, il consumismo e la mec-canicizzazione, si va sempre più perdendo. Giugno, invece, sarà il “Mese della prevenzione” auspicata mediante una serie di incontri/di-battito sulla lotta al Randagismo, con l’Associazione “Cani senza ri-fugio Onlus” di Foggia e varie testi-

monianze; sull’educazione stradale con l’istruttore di guida Donato Sessa, dell’Autoscuola “Anna”; sul disagio di+ uso: depressione e dipendenze a cura del Dott.Mari-ano Loiacono, psichiatra e presi-dente dell’Associazione “Nuova Specie”. Luglio e Agosto saranno i “Mesi dell’arte”. Il Circolo ospiterà la Mostra di Aldo Cibelli, con le opere che l’artista troiano ha donato al giornale Aria di Troia; la Mostra Fotogra! ca a cura dell’emergente artista foggiano Savino Ficco e la Mostra di pittura dei più bei lavori di Sergio Viola.

Ad Ottobre la Seconda Rassegna Cin-ematograf ica con dibattito a tema, pre-senterà nuovi e avvincenti ap-puntamenti con

il grande schermo dell’Ambaradam. Tematiche inedite a+ rontate nei dibattiti, scalderanno le fredde sere del prossimo inverno, nell’intento di favorire il confronto e la crescita culturale e morale della nostra collettività, su solidi valori di sana e felice convivenza.

Rinomatissima e sempre d’at-tuale presenza la tradizionale accensione de “I Fuochi di san

Giuseppe” durante la serata del 19 marzo a Troia.Per l’occasione l’A.c.t! Monti Dau-ni’ ha ! ssato l’appuntamento alle 16.00 presso l’U$ cio Turisti-co per una passeggiata alla sco-perta del borgo con visite gui-date alla Cattedrale, a S. Basilio e ai musei Civico e Diocesano.

Alle ore 19 in! ne l’accensione dei Fuochi di S. Giuseppe presso Piazza Cavalieri a cura delle associazioni A.c.t! Monti Dauni, Attivamentis e la nostra testata L!NK con musica e tradizionale spaghettata. Anche in altre zone della cittadina sono stati accesi diversi fuochi a cura delle varie parrocchie troiane ai quali ha preso parte anche il vesco-vo con la benedizione del fuoco.

di Gianluca Iacobelli - Presidente del Circolo

Il Circolo Culturale presenta il suo nuovo cartellone di eventi

Riscoperti per tutto il paese i tradizionali falò di San Giuseppe

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G I O VA N I E I M P E G N O

Durante la serata del 18 gennaio scorso, alle ore 17.30, sulle note dell’Inno di Mameli si è aperto il primo Consiglio Comunale del-l’anno in cui si ricorderanno i 150 anni dell’Unità d’Italia. La seduta, in concomitanza con quella del-la quasi totalità dei comuni pe-ninsulari, ha avuto all’ordine del giorno il riconoscimento di tutti i gruppi (Banda musicale, Coro, Gruppo folklorico) legalmente riconosciuti, quali “gruppo di inte-resse comunale”.L’iniziativa, promossa dal Ministe-ro per i Beni e le Attività Culturali ha voluto sottolineare come “que-sti gruppi, da un lato, sono intesi come espressione culturale tipica dei nostri territori e, dall’altro lato, come bacini di aggregazione so-ciale e culturale che favoriscono relazioni tra diverse generazioni, sviluppano le attitudini alla cono-scenza e all’esecuzione musicale, avvicinando un ampio pubblico alla fruizione della musica colta e valorizzano la ricca tradizione locale e regionale e le vocazioni presenti nel territorio Nazionale”.Nella nostra cittadina, hanno rice-vuto l’importante denominazione il “Nuovo Concerto Bandistico Cit-tà di Troia” e il gruppo corale “Voci Fuori dal Coro”.

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a soli non siamo niente. In-sieme possiamo tutto”. E’ questo presupposto che sta

alla base di “A.c.t!”, il nostro proget-to di sviluppo culturale e turistico di Troja e dei Monti Dauni. Nella nostra città abbiamo un patrimo-nio straordinario, ma da solo non basta. Lo sviluppo culturale e tu-ristico di queste terre si può fare soltanto se ci mettiamo in rete ed impariamo a cooperare, innanzi-tutto tra noi cittadini e poi nel con-testo dei Monti Dauni. Limitarci a ripetere che il Rosone è meraviglio-so non ci porta da nessun parte. Dobbiamo imparare a conoscere e valorizzare tutte le risorse del nos-tro magni! co territorio: i borghi antichi, i castelli medievali, i boschi incontaminati e la buona cucina d’un tempo. Per questo abbiamo deciso di promuovere un progetto che valorizzi nel loro complesso i Monti Dauni. Ed abbiamo deciso di farlo mettendoci in gioco e ri-tornando in questo territorio senza certezze ma carichi di speranze.Siamo un gruppo di ragazzi che si sono impegnati per oltre dieci anni nell’organizzazione di eventi culturali che hanno visto protago-nisti tanti giovani della nostra città. Da tempo ragionavamo della ne-cessità di mettere in rete le nos-tre competenze professionali per

scommettere sul futuro della nostra terra. Nella nostra scelta siamo stati sostenuti dalla politica intelligente della Regione Puglia che ha deciso di investire nei giovani e di sosten-erne la progettualità e la creatività attraverso il bando “Principi Attivi”. Il nostro progetto, presentato nel Giugno 2010, è infatti risultato tra i vincitori del bando posizionandosi 86esimo su oltre 2200 candidature presentate. Non si tratta di grandi risorse, ma per noi si è trattato di un riconoscimento importante so-prattutto alla luce del fatto che per ragioni etiche abbiamo scelto di non richiedere neanche un centes-imo al Comune di Troia e di o+ rire gratuitamente alla città un servizio plurilingue di informazioni turis-tiche.Insomma noi ci siamo messi in gioco, senza chiedere nulla e senza pretendere nulla. Abbiamo con noi solo la forza dei nostri sogni e delle nostre passioni. Alla città chiediamo soltanto la comp-rensione e l’incoraggiamento del quale hanno bisogno tutti i giovani che vogliono impegnarsi per il pro-prio territorio. Alle associazioni cul-turali e alle realtà produttive della nostra città chiediamo invece di sostenerci in questo sforzo perché da soli siamo solo cinque ragazzi di buona volontà. Ma insieme pos-siamo tutto.

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La scommessa di A.c.t! Monti Dauni: fare rete

di A.c.t! Monti Dauni

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Oggi in Italia il tasso di disoc-cupazione giovanile è uno dei più alti negli ultimi de-

cenni (29%), il mercato del lavoro è quasi immobile e milioni di giovani sono in cerca di un impiego. Cosa può fare un giovane disoccupato troiano in cerca di lavoro? Il tema è caldo e per saperne di più sia-mo andati al Centro per l’Impiego (U$ cio di Collocamento) di Troia. I funzionari sono stati disponibili e cortesi: ci hanno infatti spiegato che bisogna innanzitutto compila-re una scheda personale contenen-te informazioni (il titolo di studio, la composizione del nucleo familiare, etc..) che andranno ad inserirsi in una sorta di contenitore informa-tico regionale e provinciale: una vera e propria banca dei dati. Ini-zialmente, nella cosiddetta fase di accoglienza, gli operatori dell’U$ -cio analizzano i bisogni e le richie-ste dell’utente, al ! ne di indirizzarlo verso servizi più speci! ci e coerenti con le aspirazioni dello stesso. In un secondo momento sarà fornito all’utente un servizio di consulenza per orientarsi tra i percorsi di inseri-mento al lavoro: studiare, formarsi, iscriversi ad un corso di forma-zione, inventarsi un lavoro, e non restare ad attendere che il lavoro piova dall’alto, questo consiglia la responsabile dello sportello. “Pur-

troppo”, ci ha detto la responsabile, “bisogna fare i conti con la realtà locale, che non o+ re molto, e con il problema del lavoro in nero.” Ma i servizi, tutti a titolo gratuito, che il Centro per l’Impiego o+ re sono svariati e per questo bisogna usu-fruirne: lo sportello infatti fornisce supporto nella compilazione del curriculum vitae, spazi di consulta-zione di materiale cartaceo, ricerca attiva di opportunità di lavoro; inol-tre, con l’avvento del periodo esti-vo, varie strutture alberghiere del-l’Emilia Romagna e di altre regioni settentrionali invieranno all’U$ cio di Collocamento, delle schede per reclutare personale da impiega-re. La nostra esperienza al Centro per l’Impiego di Troia si è conclusa con la consapevolezza dell’impor-tanza di avvalersi delle strutture locali, anche semplicemente con una chiacchierata informativa allo sportello. Ringraziamo i funzionari che ci hanno accolto e dato infor-mazioni valide e vantaggiose: sa-pevate, ad esempio, che secondo la legge 407/90 (art.8 comma 9) le aziende che assumo a tempo inde-terminato lavoratori disoccupati da almeno 24 mesi possono godere di agevolazioni previdenziali e assi-stenziali?

In seguito alla richiesta del 10 gennaio scorso da parte della civica amministrazione troiana di voler potenziare il servizio pub-blico della linea Troia-Foggia du-rante il ! ne settimana, lo scorso 2 aprile è stata istituita u$ cialmen-te, in via sperimentale e provvi-soria, una nuova corsa serale.Questa – come spiega la lettera indirizzata all’assessorato Provin-ciale ai Trasporti e alla Direzione d’Esercizio Autoservizi Ferrovie del Gargano, a seguito di nume-rose pressioni pervenute dalla cittadinanza – “per attuare un programma di prevenzione nei confronti delle problematiche giovanili”.La nuova corsa (andata ore 21,30 da largo Villa a Troia; ritorno ore 24 con partenza dal piazzale del-la stazione foggiana) vuol essere un nuovo motivo di avvicina-mento dell’amministrazione alle questioni che più interessano i giovani.Cogliamo l’occasione per ben congratularci per l’adozione di tale scelta e… ad maiora!

7 8 9 9 : 8 ; 8 < = > 9 > ? @= 8 : > > A @ B B C > di Iolanda Bronzoni

La nostra inviata al Centro per l’Impiego di Troia nei panni di una disoccupata

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R E A LTA’ A C O N F R O N T O6

Quotidianamente il Centro di Salute Mentale di Troia promuove attività ed in-

iziative volte a promuovere il benessere delle persone a+ ette da disagio mentale e di chi vive intorno a loro. In questo articolo vogliamo descrivere il Progetto Cont…orti e l’attività radiofonica presso Itaca Radio. Il 29 marzo si è tenuto il focus group a conclusione del Progetto Cont…orti, un proget-to di agricoltura sociale rinvolto ad un gruppo di 11 uomini e donne; nato da un lavoro congiunto tra la Cooperativa Sociale Arianna, il Centro Salute Mentale di Troia, l’Associazione Tutti in Volo e la col-laborazione indispensabile dell’ Azienda agricola Fattoria Giuntoli di Troia e delle Aziende agricolo-casearie Addorisio e Manserra di Monteleone di Puglia, ha voluto sperimentare nuovi percorsi di riabilitazione delle persone in dif-! coltà, considerando l’inserimento lavorativo un e$ cace strumento di emancipazione, per ridare loro diritti e dignità, attraverso il quale far passare l’integrazione nella comunità di appartenenza. “Il Pro-getto Cont..orti nasce in un terri-torio povero, un territorio di$ cile, come quello dei Monti Dauni, dove

la disoccupazione, la mancanza dei mezzi di comunicazione, il dissesto idrogeologico, la forte migrazione, sono alcune caratteristiche sociali tra le più signi! cative. In questo territorio - riferisce il Dr. Giuseppe Pillo Responsabile del Centro di Sa-lute Mentale di Troia - io credo, che tutti i cittadini, nessuno escluso, sono a forte rischio di esclusione sociale. Il progetto nasce come con-taminazione di due mondi, quello della salute mentale e quello della produttività, così apparentemente lontani, estranei, e invece così vicini e straordinariamente complemen-tari; nasce come totale e profondo coinvolgimento di tutti i loro pro-tagonisti, per superare lo stigma, per superare il pregiudizio, la dis-criminazione, l’esclusione sociale e per garantire a tutti le opportunità della vita, compresa quella lavora-tiva. Il lavoro, quello vero, - contin-ua il Dr. Pillo - è capacità di reddito, è aumento del potere contrattuale, ma è anche uno straordinario stru-mento di autorealizzazione e di inclusione sociale per queste per-sone, costantemente escluse dalla società e quindi anche dai cicli produttivi, semplicemente perché, forse troppo scomode. Non penso che sia il lavoro in sé a riabilitare,

ma perché permette ad una perso-na di sperimentarsi, o risperimen-tarsi, come soggetto sociale attivo, con una propria collocazione, con una propria utilità. Credo che nu-merosi servizi di tutela della salute mentale, purtroppo, non sono an-cora giunti a scoprire il lavoro come strumento di abilitazione, inteso come diritto sociale e non come pratica medica o pratica soltanto terapeutica. Penso che l’utilizzo di percorsi veri di inserimento lavora-tivo facciano la di+ erenza tra servizi più illuminati e servizi, per così dire, tradizionali ” .

Per commenti, richieste, idee e storie manda

un messaggio a:

[email protected]

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di Tutti in volo

Promosse tra le attività del Centro il progetto “Cont...Orti” e Radio Itaca

(continua nel prossimo numero)

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R E A LTA’ A C O N F R O N T O 7

di Antonio Jr. Ciarmoli

I l suo saggio “Verso la nuova specie” è adottato come testo di studi dall’Università di Urbino. Il

suo “Metodo alla Salute” oltrepassa ormai i con! ni nazionali, infatti da poco è nata un’associazione di suoi sostenitori in Belgio. Anche oltreo-ceano si parla di lui, dopo un incon-tro a Foggia, unica data in Italia, con il neurologo americano Fred Bau-ghman. La storia del dott. Mariano Loiacono, direttore del “Centro di Medicina Sociale” degli Ospedali Riuniti di Foggia, parte da lontano. Ha iniziato dal suo “disagio” perso-nale dovuto a quello che de! nisce un “mutamento antropologico” e che oggi, dopo quarantacinque anni dalla sua prima pubblicazione in cui lui già scriveva dei “3 punti G”, si conosce come il fenomeno della globalizzazione dei consumi, del-l’economia e della comunicazione. Fino a giungere al “disagio di+ uso” che fa parte, secondo Loiacono, di quel “processo di disfacimento generale” che si manifesta tramite dipendenze da alcool e sostanze, disturbi di personalità, sindromi psicotiche. Il suo Centro, ormai dal 1977, è in Puglia uno dei pochi casi di sani-tà pubblica che produce numeri in positivo: nella struttura arriva-no persone e famiglie dal Nord e

dall’estero, facendo così registrare anche ricoveri extra-stagionali. Alla base dei trattamenti che vengono praticati non vi sono però ricette con dosi massicce di psico-farmaci, ma un nuovo approccio che ban-disce l’uso di ogni tipo di sostanza chimica e psico-attiva e introduce anzitutto percorsi innovativi con terapie di gruppo e il coinvolgi-mento della famiglia del paziente, insieme allo svolgimento di attività di ricerca e studio. Lo scopo di Loia-cono dunque non è quello di “me-dicalizzare”, ma piuttosto, quello di far compiere a chi si rivolge a lui un “salto evolutivo”, per provare a far crescere una umanità sostanzial-mente bloccata. Nei prossimi mesi il “Metodo Loia-cono” sarà oggetto di diverse con-ferenze in molte regioni italiane in cui stanno nascendo “Gruppi alla Salute”, ma i suoi nuovi studi in aperto contrasto per esempio con gli interessi delle case farmaceu-tiche, sono ancora osteggiati da alcuni ambienti del mondo univer-sitario e psichiatrico, oppure non proprio conosciuti. E’ il caso di Troia, nonché paese natio dello psichiatra, con cui egli stesso confessa di avere un rappor-to non facile. Dodici anni fa ha ten-tato, senza riuscirci, di portare an-

che qui la sua realtà ma solo poche settimane fa ha stretto una conven-zione con il Comune di Troia che gli ha a$ dato, in comodato gratuito per cinquanta anni, un mezzo et-taro di terreno presso la Zona PIP, su cui sorgerà il “Villaggio Quadri-mensionale”: qui avranno spazio le diverse attività del Centro e sarà costruito un an! teatro a disposi-zione di tutta la cittadinanza. Loiacono avrebbe potuto trasferir-si altrove già da molto tempo, ad Ancona per esempio, dove pare sia richiesto e appoggiato da molti. Intanto però vuole rimanere nella sua terra, sta raccogliendo fondi per la sua nuova fondazione, e co-glie una nuova s! da, per una “nuo-va specie”.D E F G H I J E F KF L E M H N O K P J K E F Q L N

Qui sotto il progetto del Villaggio Quadrimensio-nale disegnato dall’ar-chitetto Luigi Tartaglia

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Il “Metodo alla Salute” dello psichiatra Loiacono ritorna a Troia

Page 8: L!NK Aprile 2011

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