L!NK Dicembre 2011

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Anno II - Num. 13 - Dicembre 2011 L!NK - mensile indipendente “riciclato” | Anno II - Num. 13 - Dicembre 2011 | www.link-net.it “Tutto scorre come un fiume”: forse il grande Eraclito, già ai suoi tempi, aveva dovuto interpellar- si, riscoprirsi, mettersi a confron- to con se stesso e con la realtà per spiegare a sé e ai suoi disce- poli il viaggio della vita. E, forse, proprio nello sfociare dei tanti e tanti fiumi che irrorano la Terra, ha trovato questa ispirazione, questa massima: mai di più vero. Tutto scorre nella nostra vita: ogni singola emozione, ogni de- lusione o gioia, ogni attimo che, caparbio, ha suggerito però buo- ni propositi ai nostri cuori. Tutto va oltre: sempre alla ricerca di nuove emozioni, nuovi sen- timenti, nuove amicizie, nuovi amori, nuovi altri buoni proposi- ti. Tutto scorre e passa, ma tutto torna inevitabilmente, in uno sfumarsi di ricordi e a distanza di tempo, per rinvigorire il viaggio della nostra vita, mentre già si è protesi ad andare avanti. È il bellissimo cammino del no- stro viaggio, che non ci permette di non ricordare tutto il percorso, seppur frastagliato, che l’acqua limpida del nostro vivere ha per- corso durante gli anni. Così an- che noi: occorre che ci riscopria- mo, ritrovando la nostra identità e annunciando sempre più con- vintamente il nostro credo. È questo il fine del nostro viaggio. È questo che, giorno dopo gior- no, la vita ci porta a considerare, lasciando in ognuno di noi l’im- maginazione di un epilogo del tutto originale. Tuffiamoci tutti in questo fiume, percorriamo il nostro viaggio per sfociare nel mare della vita. Buon Natale a tutti! EDITORIALE di Piergiorgio Aquilino Free press di Troia (Fg) | stampato su carta riciclata | registrazione al Tribunale di Lucera n° 147 Q uesto per tutti noi è il secondo anno di “I Care”. Ancora più motivati e convinti stiamo proseguendo un percorso di condivisione e partecipazione che nasce da un forte desiderio di impegno. Stiamo dando vita ad una mani- festazione, forse l’unica nella nos- tra città, che vede associazioni, gruppi e cittadini, stringersi attor- no ad un’unica idea di attivismo e solidarietà. Lo spirito di aggregazi- one e reale collaborazione tra tante realtà diverse è la vera spinta che ci porta ancora una volta a promuo- vere un’iniziativa a cui tanto ci sentiamo stretti. Ma “I Care” non è solo questo, non vuole essere solo questo: non solo una grande giornata in cui ogni anno ci diamo appuntamento. Già da mesi ab- biamo lanciato, insieme all’Unione Giovanile Troiana, Attivamentis ed altre associazioni, l’idea per fare di “I Care” uno spazio reale dove poter praticare socialità e cultura, mettendo in comune esperienze, pratiche, idee. Un luogo aperto e inclusivo in cui potersi incontrare, contaminandosi e ascoltandosi gli uni con gli altri, leggendo un libro, guardando un film o ascoltando un piccolo concerto. Abbiamo indi- viduato nei locali comunali dell’ “Ex Pretura”, già destinati a questo uso e che tutt’ora sono vuoti, il posto concreto in cui realizzare questo progetto. E così, proprio in questi giorni, dalle colonne di questo gior- nale vogliamo rilanciare a tutti voi a cui sta a cuore l’impegno, la propos- ta di uno “Spazio I Care” per tutta la città. Perché “I Care” è tutto l’anno. Rilanciamo l’appello a favore di una Casa delle Associazioni

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Anno II - Num. 13 - Dicembre 2011

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L ! N K - m e n s i l e i n d i p e n d e n t e “ r i c i c l a t o ” | A n n o I I - N u m . 1 3 - D i c e m b r e 2 0 1 1 | w w w . l i n k - n e t . i t

� � � � � � � �� � � � � � � � � � � �“Tutto scorre come un ! ume”: forse il grande Eraclito, già ai suoi tempi, aveva dovuto interpellar-si, riscoprirsi, mettersi a confron-to con se stesso e con la realtà per spiegare a sé e ai suoi disce-poli il viaggio della vita. E, forse, proprio nello sfociare dei tanti e tanti ! umi che irrorano la Terra, ha trovato questa ispirazione, questa massima: mai di più vero.Tutto scorre nella nostra vita: ogni singola emozione, ogni de-lusione o gioia, ogni attimo che, caparbio, ha suggerito però buo-ni propositi ai nostri cuori. Tutto va oltre: sempre alla ricerca di nuove emozioni, nuovi sen-timenti, nuove amicizie, nuovi amori, nuovi altri buoni proposi-ti. Tutto scorre e passa, ma tutto torna inevitabilmente, in uno sfumarsi di ricordi e a distanza di tempo, per rinvigorire il viaggio della nostra vita, mentre già si è protesi ad andare avanti.È il bellissimo cammino del no-stro viaggio, che non ci permette di non ricordare tutto il percorso, seppur frastagliato, che l’acqua limpida del nostro vivere ha per-corso durante gli anni. Così an-che noi: occorre che ci riscopria-mo, ritrovando la nostra identità e annunciando sempre più con-vintamente il nostro credo. È questo il ! ne del nostro viaggio. È questo che, giorno dopo gior-no, la vita ci porta a considerare, lasciando in ognuno di noi l’im-maginazione di un epilogo del tutto originale.Tu* amoci tutti in questo ! ume, percorriamo il nostro viaggio per sfociare nel mare della vita.Buon Natale a tutti!

EDITORIALE

di Piergiorgio Aquilino

F r e e p r e s s d i Tr o i a ( F g ) | s t a m p a t o s u c a r t a r i c i c l a t a | r e g i s t r a z i o n e a l Tr i b u n a l e d i L u c e r a n ° 1 4 7

Questo per tutti noi è il secondo anno di “I Care”. Ancora più motivati e

convinti stiamo proseguendo un percorso di condivisione e partecipazione che nasce da un forte desiderio di impegno.

Stiamo dando vita ad una mani-festazione, forse l’unica nella nos-tra città, che vede associazioni, gruppi e cittadini, stringersi attor-no ad un’unica idea di attivismo e solidarietà. Lo spirito di aggregazi-one e reale collaborazione tra tante realtà diverse è la vera spinta che ci porta ancora una volta a promuo-vere un’iniziativa a cui tanto ci sentiamo stretti. Ma “I Care” non è solo questo, non vuole essere solo questo: non solo una grande giornata in cui ogni anno ci diamo appuntamento. Già da mesi ab-

biamo lanciato, insieme all’Unione Giovanile Troiana, Attivamentis ed altre associazioni, l’idea per fare di “I Care” uno spazio reale dove poter praticare socialità e cultura, mettendo in comune esperienze, pratiche, idee. Un luogo aperto e inclusivo in cui potersi incontrare, contaminandosi e ascoltandosi gli uni con gli altri, leggendo un libro, guardando un ! lm o ascoltando un piccolo concerto. Abbiamo indi-viduato nei locali comunali dell’ “Ex Pretura”, già destinati a questo uso e che tutt’ora sono vuoti, il posto concreto in cui realizzare questo progetto. E così, proprio in questi giorni, dalle colonne di questo gior-nale vogliamo rilanciare a tutti voi a cui sta a cuore l’impegno, la propos-ta di uno “Spazio I Care” per tutta la città. Perché “I Care” è tutto l’anno.

Rilanciamo l’appello a favore di una Casa delle Associazioni

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V I A G G I2

Così si intitola una famosa canzone di Lucio Battisti ed è un semplice, ma chiaro

invito ad intraprendere un cam-mino. Ma non solo il noto cantau-tore romano con Mogol, autore dei testi delle sue canzoni, amava fare lunghe passeggiate a cavallo, o dare inizio ad un nuovo viaggio. Il tema del viaggio ha ispirato da sempre, ! n dalla notte dei tempi, poeti e scrittori, cantori e artisti di ogni genere. Ci sono stati i viaggi avventurosi dell’Ulisse omerico, o quelli spirituali di Dante; c’è chi parte per amore, chi parte per la guerra, chi parte per fuggire e chi alla ricerca della felicità. Ma c’è an-che chi sostiene che non è tanto la meta a renderci davvero felici, quanto l’insieme delle emozioni ed esperienze che si provano durante il percorso. Proprio come scrive J.Saramago in Viaggio in Portogal-lo: “la felicità (…) ha molte facce. Viaggiare, probabilmente è una di queste”. Ma egli ritiene soprattutto che “nessun viaggio è de! nitivo”. Come dargli torto? Del resto anche l’estremo viaggio, la morte, il viag-gio senza ritorno, è per i credenti soltanto un passaggio da una vita ad un’altra! Perentorio è invece il pensiero di Todorov: ”il viaggio co-incide con la vita, né più, né meno” (Le morali della storia, Torino 1995). Anche questa a2 ermazione è piena

di verità. Ci sono stati navigatori che hanno speso un’intera vita alla scoperta di nuovi mondi - Colom-bo ne è l’esempio più alto - dando un contributo enorme all’umanità. Ciò che vuol fare al massimo l’uomo moderno invece è navig-are sul web! Mettersi in cammino, anche in senso pratico, dovrebbe voler dire mettersi in gioco, af-

frontare ostacoli e paure per poter scoprire e fare nuove esperienze, crescere e formarsi. C. Magris dice che “oggi più che mai vivere sig-ni! ca viaggiare” (Tra i cinesi che sognano Ulisse, in Corriere della Sera 12/12/2003), dovrebbe essere così, anche io lo credo;ma sembra contestarlo T. Todorov in “Noi e gli altri” quando paragona l’uomo moderno al “visitatore frettoloso”: “i suoi spostamenti all’estero sono limitati entro le sue ferie retribuite. La rapidità del viaggio costituisce già una sua ragione della sua pref-erenza per l’inanimato, rispetto all’animato, l’assenza di incontri con soggetti di2 erenti è molto ri-posante, perché non mette mai

(...)Ma c’è anche chi sostiene che non è tanto la meta a

renderci davvero felici, quanto l’insieme delle emozioni ed esperienze che

si provano durante il percorso(...)

in discussione la nostra identità”. Ma questo non è vivere! Non pot-ersi, né volersi confrontare con se stessi -mettendosi alla prova- e con gli altri, vuol dire morire intellet-tualmente, è sinonimo di impov-erimento culturale. Altro che para-gone allore “viaggio: vita”! Tutt’altro è ciò che ad esempio riesce a fare in classe Eraldo A* nati, professore e scrittore, con i suoi alunni che de! nisce “esperti viaggiatori” prov-enienti da ogni parte del mondo: “ed io compio davvero insieme a loro, senza pagare il biglietto, il giro del mondo in aula” (Viaggiare con il cuore in Corriere della sera, 4 febbraio 2005). Questa è la gioia di chi riscopre il senso ed il valore del viaggio, così come scrive ancora T. Todorov, il quale fa una chiara e giusta analisi dell’uomo moderno in contrapposizione con quello antico; quest’ultimo infatti era un vero e proprio “viaggiatore” che “aveva un pregiudizio favorevole nei confronti di popoli di contrade lontane e cercava di descriverle ai suoi compatrioti”. Abbiamo ancora molto da imparare dai nostri an-tenati e in genere “uomini antichi” che talvolta però sembrano più moderni di noi! D’altronde anche un altro cantautore nazionale, Clau-dio Baglioni; scrive e canta: “Strada facendo…troverai…”. Rimettiamo-ci in cammino! Buon viaggio a tutti.

Il testo di un saggio scolastico sul tema del viaggio come metafora di vita

di Mario Beccia

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L ! N K I N V I A G G I O 3

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L ! N K

di Giulia Beccia

Anche la redazione di L!NK sarà protagonista, insieme a tante al-tre associazioni locali e non, della giornata dell’impegno civile e so-ciale del 29 dicembre. Attraverso un banchetto, che verrà allestito in piazza Cattedrale, cercherà di far conoscere a tutti le sue attività con l’intenzione di aprire le porte del suo Laboratorio e di coin-volgere sempre più giovani desi-derosi di entrare a farne parte! Se dunque ti piace scrivere e senti di voler esprimere le tue idee, e se hai voglia di raccontare il mondo che ti circonda attraverso le tue esperienze, se hai bisogno di uno spazio che non sia la sterile piat-taforma virtuale, allora perché non entrare a far parte di L!NK?

Potrai recarti presso lo stand e lasciare il tuo con-tatto così sarai informato su tutte le attività organizzate!

Intanto buon I CARE a tutti!

� � � � � � � � � � � � ��’

� � � � � � Lanciamo un cuore

perché ci teniamo all’impegno e a tutta

la passione che mettiamo per scrivere queste pagine.

Per questo motivo dalla gior-nata “I Care” del 29 dicembre, riprendendone il suo mot-to ed il suo spirito, vogliamo far partire “Mi sta a cuore”.

L!NK e il suo impegno è di tutti.

Vi chiediamo di scrivere sui post-it che troverete al nostro banchetto ed in giro ciò a cui tenete di più:

con un pensiero, una frase, un’idea, un progetto, una persona. Oppure ciò che vorreste vedere realizzato all’interno dello “Spazio I Care”.

A tutti noi sta a cuore!

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L’impegno di L!NK per la giornata “I Care”

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I N I Z I AT I V E 5

Per commenti, richieste, idee e storie manda

un messaggio a:

[email protected]

All’Ambaradam la parola d’ordine è creatività, ossia unire elementi esistenti con

connessioni nuove, che siano utili. L’obiettivo è quello di accrescere la consapevolezza dell’importanza della creatività e dell’innovazione in quanto competenze chiave per lo sviluppo personale, sociale ed economico. Il circolo organ-izza per il 15 dicembre la GIOR-NATA DEL BARATTO, una festa per promuovere il libero scambio di oggetti senza l’uso di denaro: tutti i partecipanti potranno barattare, e quindi riutilizzare, beni, libri, dischi, indumenti, accessori, artigianato; è facilissimo: basta portare con sé gli oggetti che si intendono scam-biare! Attraverso il baratto non si scambiano solo degli oggetti, ma si stabilisce un contatto diretto con chi incoraggia e favorisce un modo di vivere più sostenibile. Azioni come il “buttare via” e il “disfarsi di” si trasformano in un “lascia e pren-di”: ci separiamo da un oggetto che non ci serve più o non usiamo e ne prendiamo un altro che ci è utile o ci piace. È quindi possibile che avvenga una ria2 ezione, cioè che altre persone, rispetto agli originari proprietari dell’oggetto, si a2 ezi-onino e decidano di prenderlo con sé restituendogli valore. Così rest-eremo sorpresi da cosa possiamo

o2 rire noi agli altri e da che cosa gli altri possono dare a noi, per uno scambio equo e senza bisogno di aprire il portafogli! Giovedì 22 dicembre i soci sono invitati alla DEGUSTAZIONE DI FINE CORSO DI DOLCI TIPICI LOCALI, tenuto nel mese di dicembre e seguito da un bel gruppo di ragazze/i. La degustazione di dolci tipici locali e vino passito sarà accompagnata da un “concerto lirico di melodie di Natale”, un modo per il circolo, di augurare Buone Feste a tutti i suoi soci, feste che si concluder-anno il 5 e 6 Gennaio 2012 con un LABORATORIO ARTIGIANALE tenuto dall’artista calabro,Valerio, durante il quale è possibile “creare” oggetti vari: orecchini, borsette in cuoio, collane, bracciali, porta-monete e tanto altro, che il sec-ondo giorno verranno proposti ai soci in una mostra espositiva

! " # $ % & ' ( ) " & * + +) , - $ . / $ # 0 0 #Ore 10.00 – 13.00

PIAZZA EPISCOPIO – PIAZZA GIOVANNI XXIII – PIAZZA PIRRO Raccolta # rme, stand , musica e distribuzione gratuita torte, pizze, vin brulé e altre bevande

calde.

Ore 15.00 – 17.00

STADIO COMUNALE - TROIA PARTITA DEL CUORE - Telecrona-

ca in diretta su Troia Web Tv

Ore 17.30 – 18.00

CINE-TEATRO PIDOCCHIETTO Proiezione Filmato: “Sportiva…

Mente”

Ore 18.00 – 20.00

CINE-TEATRO PIDOCCHIETTO: CONFERENZA-DIBATTITO

“I CARE: testimonianze di impe-gno civile e sociale.

Voci, volti e storie per non resta-re con le mani in mano”.

Ore 20.00 – 24.00

CENTRO GIOVANILE “GIOVANNI PAOLO II”

CONCERTO: “Voci di Libertà”

’Il circolo propone nuove iniziative

di Gianluca Iacobelli

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L I B R I E S O L I D A R I E TA’6

Dietro la copertina di un libro si nasconde un abisso, un mondo insondato. Dietro

quella copertina, annidata in chissà quale pagina, ritroverete l’anima di chi lo ha scritto, o per lo meno, un frammento della sua esistenza, as-ciutto e compatto, come i dardi di inchiostro su un tappeto di carta. Chi quindi impugna la penna, o come me, scorazza sulla tastiera, lo fa con eroico coraggio, perché ogni volta è dare una forma a ciò che è stato concepito per non av-erne, è spogliarsi e rivestirsi in! ne volte, e lasciare cicatrici sulle pag-ine, quelle stesse che abbiamo staccato a morsi dai nostri corpi. È il coraggio di chiudere in! ne la cop-ertina, come una sutura, e conseg-nare tutto a chi non conosciamo.

Raccontarsi dunque, a chi di noi non sa niente. È sempre questo il paradosso: da una parte il miraco-lo e il desiderio della condivisione, con tutto ciò che può comportare, plausi, critiche ecc. ecc. Dall’altra parte invece la paura quasi sof-focante di separarsi da qualcosa di talmente intimo e vederlo nelle mani di chissà quanti e perderne così il dominio esclusivo per sem-pre, come se quello che era stato mio, da un momento all’altro, non potesse più esserlo, non più mio, ma ti tanti, forse troppi, che come me attraverso quelle parole pos-sono arrabbiarsi, addolcirsi, com-muoversi, piangere, o semplice-mente non ascoltarle.

Forma Mentis, il mio primo lavoro editoriale, per me ha signi! cato tutte queste cose. Tenendolo tra le mani la prima volta, mi resi conto che in quella copertina avevo con-densato in maniera quasi sfacciata anni preziosi della mia vita; sigillati ! nalmente, e insieme ad essi anche un prezioso passaggio della mia evoluzione, un me stesso che non mi sento più addosso, che alberga nel mio passato, e adesso, anche in

quelle pagine. Ma andiamo per or-dine, cominciamo dal titolo. Forma Mentis è una locuzione latina il cui signi! cato sostanzialmente è “modo di pensare”. Dunque questo titolo diventa il collante perfetto per il materiale alquanto etero-geneo che ho inserito all’interno della raccolta. Modo di pensare perché all’interno delle tre sezioni che costituiscono il libro, si di-pana davanti al lettore quello che del mondo ci vedo io: nella prima sezione, Bible versus Myth, dai toni magniloquenti e aulici, tornano potenti i fasti del passato e temi religiosi e mitici danzano turbinosi e si confondono i registri dell’inno pagano e della preghiera. Nuova voce acquistano i protagonisti del mito, che un po’ miei sempre li ho sentiti, e che spogliati della loro patina di antico, anche loro div-entano uomini, donne, come tutti noi. La seconda sezione, Storie di donne e un padre, a2 ronta un tema che mi ha sempre a2 ascinato, quello della donna, come madre, bambina, amica, vittima, eroina, per poi concludere con un uomo e le sue domande davanti al grande mistero della vita, di cui la donna è l’unica potente e mistica cus-tode. I toni si stemperano, perdono l’austerità della sezione prece-dente, diventano lineari e consape-voli, lineari come la quotidianità di cui parlano. La terza sezione, Ani-madverto ( altro termine latino che sta per “percepisco”), si sposta su di me in! ne. Piccoli momenti, appar-entemente insigni! canti, scavano voragini all’interno dell’anima e re-galano brevi momenti di evasione consapevole per poi terminare in un brusco ritorno alla realtà.

Dietro questa copertina si nas-conde dunque un mondo, dove una classicità ancora potente fa sentire la sua eco sul presente, un mondo dove la femminilità è sacra e inviolabile, un mondo dove anche

un piccolo gesto ci apre l’in! nito. E annidato tra quelle pagine, se ne sta un pezzetto di esistenza, asciut-to e compatto, il mio. 1 2 3 4 5 5 6 7 8 69 : 9 9 6 6 5 7 ; 7 < 6

di Luigi Iannelli

E’ questo il titolo del concerto natalizio delle “Voci fuori dal coro”, che si terrà il 30 dicem-bre prossimo a Troia, presso il cineteatro “Pidocchietto”, e il 4 gennaio 2012 a Volturino, qui or-ganizzato dall’AVIS locale. Il rica-vato delle o2 erte verrà devoluto a ! nanziare un progetto delle suore missionarie comboniane a Juba, capitale del sud sudan, volto a migliorare l’educazione e l’alimentazione dei bambini che vivono in carcere con le loro mamme detenute.Le “Voci fuori dal coro” vi aspet-tano per riscoprire insieme lo spirito del natale!

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di Michele Prencipe

Alla scoperta di Formamentis, il primo lavoro di un giovane scrittore troiano

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T U T T I I N V O L O 7

“ ”Considerazioni sullo storico gruppo di Jim Morrison

di Luigi Troisi

V i scrivo queste poche righe per parlarvi di un gruppo storico americano che ha

scombussolato la scena musicale e artistica degli anni ‘60, ovvero The Doors. Parliamo innanzitutto della voce solista, il cantante, il re lucer-tola, lo sciamano, tutto questo e altro ancora, ovvero James Daug-las Morrison, noto ai fan come Jim. Egli nacque a Melbourne in Florida l’ 8 dicembre 1944 e non-ostante facesse gran uso di droghe e alcool, le sue canzoni riscuotono ancora forti emozioni tutt’oggi, a 40anni dalla sua scomparsa, come altre leggende del mondo della musica, tipo Elvis, Bob Marley, Jim Hendrix… Il gruppo “ The Doors” nacque su una spiaggia nel 1964 quando Jim incontrò Ray Man-

zarek, un pianista suo coetaneo nelle scuole, cantandogli i versi di una canzone chiamata “Moonlight drive”. Ray rimase a2 ascinato e in-sieme i due decisero di fondare il gruppo “The Doors”. A loro si ag-giunsero RobbyKriger, un chitarris-ta > amenco e un bravo batterista, Jhon Densmore. All’ inizio il gruppo faticò un po’ a trovare successo, soprattutto per suonare nei locali, ma dopo l’ uscita della canzone in un loro album chiamata “Light my ! re”, scritta da Kriger, il successo fu immediato. Altri testi famosi sono: People are strange, Roadhause bleus, Hello i love you, The end, When the music over e tanti altri che resero “immortale “la band. Jim nelle sue canzoni parlava di libertà, sesso e morte, amicizia e guerra…

Sono un ragazzo di 32 anni, nato nella Città di Fog-gia e Laureato in Ingegne-

ria presso il Politecnico di Bari, sede di Foggia, con la passata riforma universitaria di cui al De-creto Ministeriale della ex 509/99. Ho riportato notevoli problemi dopo la laurea in Ingegneria dal punto di vista dell’inserimento lavorativo nella città di Foggia. Nel mondo universitario esis-tono regole precise di dignità e di svolgimento delle prove d’esame per ciascuna disciplina, tutto ciò dipende anche dal personale do-cente. Mi sono reputato fortunato ad essere un laureato in Ingegneria perché era oggetto di un progetto culturale e scienti! co che ho matu-rato dall’età della fanciullezza. Con tutta la mia passione per il Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica ho acquisito nozioni di studio che mi hanno realizzato cul-

turalmente, mi riferisco allo studio teorico e2 ettuato e non alla pratica di ingegnere. Questo concetto non è un aspetto da niente come molti dicono, vengono trascurati aspetti etici fondamentali della cultura logico matematica che un laureato in Ingegneria seppur molto gio-vane sente e manifesta al mondo esterno. Per gli ingegneri del Po-litecnico di Bari a Foggia questa cit-tà dovrebbe o2 rire sbocchi profes-sionali di settore che attualmente non esistono a partire dalla proget-tazione di opere. Io credo che un ingegnere deve essere in grado di svolgere la professione non fossiliz-zandosi solo sulla propria passione. Gradirei vedere una realtà più indi-rizzata verso le problematiche di progettazione di impianti o strut-ture e mi sento di dire che la Laurea da me conseguita mi permette di attuare quanto appena a2 ermato. Propongo, per quello che conosco,

di Ra" aello

L’esperienza di neolaureato alla ricerca di un futuro

di far valere i nostri diritti di Dottore nell’ambito professionale attraver-so la realizzazione di opere mec-caniche e impiantistiche che fanno da portale alle moderne costruzi-one di opere civili ed industriali. Una volta ! nito il ciclo universitario degli studi si fa l’Esame di Stato per ottenere l’iscrizione all’Albo per la Laurea D.M. ex 509/99, con la pos-sibilità di iscriversi all’Albo degli in-gegneri nei tre settori in cui l’Albo Professionale è stato suddiviso. I ti-toli conseguiti con il D.M. ex 509/99 sono equipollenti a quelli acquisiti con i Corsi di Laurea triennali del D.M. 270 Nuovo Ordinamento. En-trambi danno la possibilità di e2 et-tuare concorsi presso la Pubblica Amministrazione. Spero che sia chiaro e presentabile il mio articolo per cercare una strada per tutti gli studenti che si immatricolano alla Facoltà di Ingegneria.

droga e alcool erano sempre pre-senti nelle sue composizioni. Anche quando l’ artista decise di trasferirsi dall’America a Parigi in Francia di-cendo “di voler trovare ispirazioni li’ per altri brani”…e invece li’ trovò la morte il 3 luglio 1971 a soli 27 anni causata dall’uso di droghe. Cosi’ dice la sua compagna pamela, ma la morte di Jim rimane tuttora un po’ un mistero perché nessuno vide il corpo senza vita, ma solo la bara sigillata che si trova a Père Lachaise insieme ad altri “grandi”. Come pen-siero ! nale posso aggiungere che i Doors capeggiati da Jim, hanno trasmesso l’ esasperazione di una generazione degli anni ‘60 esposta oltre qualsiasi immaginazione.

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t @ C > u F C > C > A v F G A D w @ x >y M P Q _ M z ` H H Q H Q{ G C > ] D E @ F G > | } C F @ D~ Q T P n Q ` P n Q ` ^ � S Q N Q H ` o � Q S N Q M m T W W Q M o^ H X ` H Q ` � P � Q M P � ` N Q o � Q M � R M � _ X M� Q M P � ` N Q o V S Q n Q e M H H T N N Q l� F x x D w F C D B F C @ ] @ C > ] D E @ F G >� Q S _ T � � T m T W W Q M o e ` N M H U M m P ` H a ` H Q o� Q M H N S W M e M W ` R T N N Q o � � Q M P M f T P Q o y Q iW � T N T ~ P T H W Q � T o V S Q n Q O P ` Q _ Q o � M � M T N N `� C F ? > u F � C D � � Fy M P Q ` m T W W Q M{ � v D ? @ G D E @ F G >� Q M � R M � _ X M � Q M P � ` N Q� @ ? G > u > V S Q n Q e M H H T N N Q

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