L'ETR. IMP. 22/2006

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario 3 30 0, , 0 00 0 - Sostenitore 8 80 0, , 0 00 0 Benemerito 1 10 05 5, ,0 00 0 - Estero Europa 8 80 0, , 0 00 0 - Estero America 1 12 20 0, ,0 00 0 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it E gregio signor Sindaco, il Co- mitato tutela di Cortona, a seguito della approvazione in Consiglio Comunale della nostra proposta di legge popolare sulla regolamentazione dell’uso delle biomasse, esprime un parere cauta- mente ottimistico, non solo per il risultato ottenuto ma anche per l’unanimità riscossa tra maggioranza e opposizione, che non può che con- fermare la bontà dei contenuti di questa iniziativa, necessaria per re- golamentare una materia tanto stra- tegica quanto delicata. La strada intrapresa non sarà certamente breve ed è questo il motivo che ci rende cauti nei giudizi e ci fa dire: NON BASTA. Bisogna fare di più e in fretta. Non bastano le buone intenzioni, non bastano i proclami, le dichiara- zioni solidali e le pacche sulle spalle. Servono coraggio, concretezza, prese di posizioni chiare e volontà codifica- te per la difesa del territorio. In mancanza ed in attesa di piani energetici provinciali e locali, (l’uno non esclude l’altro ma si completa- no), in mancanza di competenze adeguate negli uffici tecnici; in man- canza di controlli rigorosi più che di nuove leggi; in presenza di una preannunciata intenzione governativa di semplificare ulteriormente gli iter autorizzativi; vista, e lo diciamo con I n più di una occasione, a par- tire dal 2007, l’Associazione in difesa dei servizi sanitari della Valdichiana ha cercato di sensi- bilizzare la Conferenza Zonale dei Sindaci sul tema dell’accentramento dei servizi sanitari voluto dalla Re- gione Toscana, in considerazione del fatto che diverso sarebbe stato il comportamento delle varie aziende sanitarie. Il pensiero correva allora, come corre oggi, all’Ospedale di Nottola che opera in un bacino d’utenza di poco superiore a quello della Valdi- chiana, dove amministratori più ac- corti di quelli che allora governava- no la ASL8, nel medesimo contesto di razionalizzazione imposto dal Piano Sanitario Regionale, sono riu- sciti a mantenere le fondamentali attività sanitarie. La procreazione medicalmente assistita (PMA), da poco operativa, da sola non può assolutamente compensare il ridimensionamento operato presso l’Ospedale della Valdichiana aretina, soprattutto se lo si raffronta con le altre realtà dai bacini d’utenza non dissimili. Pertanto la Valdichiana aspetta che il Direttore Generale onori il suo impegno, attivando all’Ospedale di Fratta il servizio di odontoiatria, già promesso dalla precedente Di- rezione generale. Una richiesta mo- tivata dall’invecchiamento della po- polazione, dalla constatazione che molte patologie sono provocate da mancati interventi alla bocca e in- fine dalla non secondaria conside- razione che non tutti i cittadini della Valdichiana possono far fronte agli onorari pretesi dai laboratori privati di odontoiatria. E allora, se la ASL8 vuole, e non solo a parole, che l’O- spedale S. Margherita della Valdi- chiana assuma quelle caratteristiche che gli competono e che la popola- zione, a buon diritto, pretende da una struttura pubblica, risponda, nel più breve tempo possibile, a una esigenza particolarmente avvertita nel nostro territorio. L ETRURIA Cortona - Anno CXVIII - N° 14 - Domenica 15 agosto 2010 REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] C O R T O N A Tessuti artigianali dal 1842 - Liste Nozze Via Nazionale, 72 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640 www.busatticortona.com - e-mail: [email protected] Con trenta euro all’anno puoi abbonarti e ricevere il giornale a mezzo posta o via internet, visitando il sito www.letruria.it dispiacere ma inevitabile realismo, la tendenza dell’italiano ad aggirare le regole e trasformare l’Italia in un far west peggiore di adesso sarà ancora più facile, risulta urgente stilare, come fatto per il fotovoltaico, UN RE- GOLAMENTO COMUNALE CHE DI- SCIPLINI L’ISTALLAZIONE DI IM- PIANTI A BIOMASSE solide, liquide e gassose, per la produzione di energia elettrica. La rassegnata affermazione che il Comune non ha competenza in ma- teria energetica, non ci convince. Al- tri Comuni lo hanno già fatto. Sarebbe oltretutto un’occasione op- portuna per ripristinare un corretto regime di concorrenza ed equilibrio tra le varie fonti rinnovabili, palese- mente sbilanciato dalla sola regola- mentazione di quelle fotovoltaiche. Il Comune ha, comunque, com- petenza esclusiva in materia di salute pubblica pertanto può, anzi dovreb- be, prevenire eventi che possono minarla, alterando l’ambiente inteso come aria, acqua e suolo. Lo si è fatto per il fotovoltaico che, in fondo, produce solo un im- patto visivo. Provincia e Regione tutelano le diversità floro-faunistiche negando l’eolico a Ginezzo, e nessuno, se non i cittadini, si scandalizza se si lasciano margini pericolosamente labili all’ utilizzo delle biomasse che possono, se mal progettate e/o mal gestite, incidere sulla salubrità dell’habitat umano. Anche in questo settore si ha tuttavia la deludente sensazione che l’apparire prevalga sull’essere! Si regolamenta l’istallazione di “quei brutti pannelli” che deturpano il paesaggio e si richiedono opere di mitigazione; si cancellano dai proget- ti a impatto zero quelle “bruttissime” pale eoliche che alterano lo skyline cortonese, ma non si alza un dito per impedire la replicabilità di impianti simil-Renaia, inutili quanto dannosi e con effetti “invisibilmente” nefasti sull’ambiente. E’ inoltre chiaro a tutti che la fortuna di Cortona come meta (e non “tappa”) di turismo interno e inter- nazionale, non deriva soltanto dalla innegabile bellezza dei suoi vicoli e del MAEC: deriva da una miscela gradevole di bellezze ambientali, ar- tistiche e buon vivere quali esprimo- no la nostra storia, i monti, la cam- pagna, i villaggi e la nostra Gente. Per questo motivo Lei può, anzi dovrebbe, impedire speculazioni i- nutili e dannose che possano inacidi- re questa miscela. Cortona gliene sarebbe grata. Cordialmente salutiamo, augu- rando “buona salute” a Lei all’Am- ministrazione tutta. Il Comitato tutela Cortona M ercoledì 18 agosto, alle ore 21, al Teatro Signo- relli, un evento d’ecce- zione. Gabriele Cassone, tromba solista, concertista richie- sto e riconosciuto in tutto il mon- do eseguirà, accompagnato da Francesco Attesti, partiture origi- nali per tromba di Verdi, Pon- chielli e Arban. Attesti eseguirà a sua volta sonate di Scarlatti, Mo- zart e Beethoven. Cassone fin dagli esordi della sua carriera fu scelto da Luciano Berio per eseguire suoi brani con tromba solista. Sir John Gardiner lo nominò tromba principale degli English Baroque Soloist per l’esecuzione dell’inte- grale delle Cantate di J. S. Bach. Ton Koopman lo ha voluto come Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43 Camucia (Ar) I miti dello sport internazionale a Cortona tromba solista dell’Amsterdam Ba- roque Orchestra. Per Cassone si tratta del terzo concerto in Cor- tona, dopo quelli del 2003 (Rassegna Musicale e Organistica) e del 2005 (Tuscan Sun Festival). La particolarità del concerto, oltre che nell’eccezionale livello degli esecutori, consiste nel repertorio ottocentesco tutto racchiuso nel genere dell’aria con variazioni e dei temi d’opera. Appartengono a questo repertorio l’Adagio per tromba in Re scritto da Verdi al- l’età di ventiquattro anni ed il Con- certo per tromba in Fa scritto da Ponchielli poco più che trentenne, nel 1866. Chiuderanno il concerto le Variazioni sul Carnevale di Ve- nezia, uno dei brani virtuosistici per tromba solista di maggiore difficoltà anche in rapporto alla durata (8’). Francesco Attesti, pianista di livello internazionale, è ben noto al pubblico non solo cortonese; il sostegno dell’Asso- ciazione Organi Storici di Cortona è fonte di opportunità di collabo- razione con grandi musicisti, foriera di interessanti prospettive per il futuro. Il concerto è offerto alla citta- dinanza ed agli ospiti in Cortona dalla Associazione per il Recupero e la Valorizzazione degli Organi Storici di Cortona. Accesso libero ai palchi; la platea, sino a dieci minuti prima del concerto è riser- vata ai Soci dell’Associazione ed agli Accademici. N. P. Lettera aperta al Sindaco di Cortona A ncora un grande spettacolo per il “Premio internazio- nale Fair Play Mecenate” o- spitato sul meraviglioso palcoscenico naturale di Piazza del- la Repubblica a Cortona. Incor- niciato dall’originale scenografia realizzata dall’azienda GiroMagi di Terontola (che ha abbellito le scale di Palazzo Comunale con rare pian- te cactacee provenienti da tutto il mondo) lo scorso 21 luglio si è svolta la serata finale dell'ormai nota manifestazione aretina ideata e organizzata con passione e profes- sionalità da Angelo Morelli e Chiara Fatai. Sul palcoscenico ogni anno gli atleti e le istituzioni di tutto il mondo che si sono distinti non solo per prestazioni, ma anche per lealtà, simpatia e promozione di valori positivi, offrendo l’esempio di azioni agonistiche esaltanti ed educative. Tanti i campioni di calibro interna- zionale che in questi 14 anni hanno calcato il palcoscenico del premio aretino. E l'edizione 2010 non ha disatteso le aspettative. A rompere il ghiaccio ci ha pensato Alex Bellini straordinario sportivo dalle imprese estreme, come le traversate oceani- SEGUE A PAGINA 2 Patrocinato dall’Associazione Organi Storici di Cortona XIV Premio internazionale Fair Play Mecenate Una necessità per i cittadini, un dovere per la ASL 8 Odontoiatria all’Ospedale S. Margherita Concerto di Gabriele Cassone e Francesco Attesti che a remi, in solitaria e in comple- ta autonomia. Poi è stata la volta di un intramontabile mito del mondo del Rally, “Miki” Biasion, due volte campione del mondo e di Bruno Grandi, per 23 anni alla guida della Federazione Ginnastica d'Italia e oggi presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica. E an- cora: la pallavolista Irina Kirillova, la più forte palleggiatrice della storia della pallavolo per il suo ricco pal- mares e la militanza in vari club sia in Russia che all’estero; la nuotatri- ce egiziana Rania Elwani pluricam- La proposta di legge di iniziativa popolare (relativa all’installazione e alla messa in opera di impianti a biomasse) avanzata dal comitato cittadino Tutela Cortona nel corso dell'ultimo consiglio comunale è stata votata all'unanimità. “Siamo felici di questo nuovo traguardo - ha commentato Edordo Guida, uno dei membri più attivi e operosi - del comitato cortonese - che arriva dopo l’approvazione della stessa proposta di legge anche da parte del comune di Sinalunga. Aspettiamo adesso che anche gli altri comuni che si sono impegnati a discuterne e approvarlo facciano la loro parte in modo che la Regione ci apra al più presto i suoi uffici per presentare la nostra proposta di legge e renderla final- mente operativa”. “Sono soddisfatto di come è andata - replica anche il primo cittadino Vignini, e spero che questo sia il primo passo verso una maggiore chiarezza legislativa. Ai comuni occorrono leggi più precise in materia. Inoltre ringrazio il comitato che sta lavorando concretamente per il territorio”. Dai banchi della minoranza, qualche malumore si alza. A parlare è il capogruppo della lista Pdl per Cortona Luciano Meoni: “Avremmo voluto che insieme alla propo- sta di legge fosse accolta anche la nostra richiesta di istituire una commissione d’indagine che esaminasse l’iter burocratico che ha portato all’approvazione dell’im- pianto a biomasse di Renaia. Ma la maggioranza l’ha ritenuta inutile demandando questa attività alla commissione controllo e garanzia, che invece non può svolgerla”. L.L.

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario€3300,,0000 - Sostenitore €8800,,0000Benemerito €110055,,0000 - Estero Europa €8800,,0000 - Estero America €112200,,0000 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata €€3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected]

E gregio signor Sindaco, il Co -mitato tutela di Cortona, aseguito della approvazione inConsiglio Comunale della

nostra proposta di legge popolaresulla regolamentazione dell’uso dellebiomasse, esprime un parere cauta-mente ottimistico, non solo per il

risultato ottenuto ma anche perl’unanimità riscossa tra maggioranzae opposizione, che non può che con -fermare la bontà dei contenuti dique sta iniziativa, necessaria per re -go lamentare una materia tanto stra -tegica quanto delicata.

La strada in trapresa non saràcertamente breve ed è questo ilmotivo che ci rende cau ti nei giudizie ci fa dire: NON BASTA. Bisogna faredi più e in fretta.

Non bastano le buone intenzioni,non bastano i proclami, le dichiara-zioni solidali e le pacche sulle spalle.Servono coraggio, concretezza, presedi posizioni chiare e volontà codifica-te per la difesa del territorio.

In mancanza ed in attesa di pianienergetici provinciali e locali, (l’unonon esclude l’altro ma si completa-no), in mancanza di competenzeade guate negli uffici tecnici; in man -canza di controlli rigorosi più che dinuove leggi; in presenza di unapreannunciata intenzione governativadi semplificare ulteriormente gli iterautorizzativi; vista, e lo diciamo con

In più di una occasione, a par -tire dal 2007, l’Associazione indifesa dei servizi sanitari dellaValdichiana ha cercato di sensi-

bilizzare la Conferenza Zonale deiSin daci sul tema dell’accentramentodei servizi sanitari voluto dalla Re -gione Toscana, in considerazionedel fatto che diverso sarebbe stato ilcomportamento delle varie aziendesanitarie.

Il pensiero correva allora, comecorre oggi, all’Ospedale di Nottolache opera in un bacino d’utenza dipo co superiore a quello della Val di -chiana, dove amministratori più ac -corti di quelli che allora governava-no la ASL8, nel medesimo contestodi razionalizzazione imposto dalPia no Sanitario Regionale, sono riu -sciti a mantenere le fondamentaliat tività sanitarie.

La procreazione medicalmenteassistita (PMA), da poco operativa,da sola non può assolutamentecom pensare il ridimensionamentooperato presso l’Ospedale della

Valdichiana aretina, soprattutto se losi raffronta con le altre realtà daibacini d’utenza non dissimili.

Pertanto la Valdichiana aspettache il Direttore Generale onori ilsuo impegno, attivando all’Ospedaledi Fratta il servizio di odontoiatria,già promesso dalla precedente Di -re zione generale. Una richiesta mo -ti vata dall’invecchiamento della po -po lazione, dalla constatazione chemol te patologie sono provocate damancati interventi alla bocca e in -fine dalla non secondaria conside-razione che non tutti i cittadini dellaValdichiana possono far fronte aglionorari pretesi dai laboratori privatidi odontoiatria. E allora, se la ASL8vuole, e non solo a parole, che l’O -spedale S. Margherita della Val di -chiana as su ma quelle caratteristicheche gli competono e che la popola-zione, a buon diritto, pretende dauna struttura pubblica, risponda,nel più bre ve tempo possibile, a unaesi genza particolarmente avvertitanel nostro territorio.

L’ETRURIACortona - Anno CXVIII - N° 14 - Domenica 15 agosto 2010

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Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected]

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dispiacere ma inevitabile realismo, latendenza dell’italiano ad aggirare leregole e trasformare l’Italia in un farwest peggiore di adesso sarà ancorapiù facile, risulta urgente stilare,come fatto per il fotovoltaico, UN RE -GO LAMENTO COMUNALE CHE DI -SCIPLINI L’ISTALLAZIONE DI IM -PIANTI A BIOMASSE solide, liquide egassose, per la produzione di energiaelettrica.

La rassegnata affermazione che ilCo mune non ha competenza in ma -teria energetica, non ci convince. Al -tri Comuni lo hanno già fatto.Sarebbe oltretutto un’occasione op -portuna per ripristinare un correttoregime di concorrenza ed equilibriotra le varie fonti rinnovabili, palese-mente sbilanciato dalla sola regola-mentazione di quelle fotovoltaiche.

Il Comune ha, comunque, com -petenza esclusiva in materia di salutepubblica pertanto può, anzi dovreb-be, prevenire eventi che possonominarla, alterando l’ambiente intesocome aria, acqua e suolo.

Lo si è fatto per il fotovoltaicoche, in fondo, produce solo un im -patto visivo.

Provincia e Regione tutelano lediversità floro-faunistiche negandol’eolico a Ginezzo, e nessuno, se noni cittadini, si scandalizza se si lascianomargini pericolosamente labili all’utilizzo delle biomasse che possono,

se mal progettate e/o mal gestite,incidere sulla salubrità dell’habitatumano.

Anche in questo settore si hatuttavia la deludente sensazione chel’apparire prevalga sull’essere!

Si regolamenta l’istallazione di“quei brutti pannelli” che deturpanoil paesaggio e si richiedono opere dimitigazione; si cancellano dai proget-ti a impatto zero quelle “bruttissime”pale eoliche che alterano lo skylinecortonese, ma non si alza un dito perimpedire la replicabilità di impiantisimil-Renaia, inutili quanto dannosi econ effetti “invisibilmente” nefastisull’ambiente.

E’ inoltre chiaro a tutti che lafortuna di Cortona come meta (e non“tappa”) di turismo interno e inter-nazionale, non deriva soltanto dallainnegabile bellezza dei suoi vicoli edel MAEC: deriva da una miscelagradevole di bellezze ambientali, ar -tistiche e buon vivere quali esprimo-no la nostra storia, i monti, la cam -pagna, i villaggi e la nostra Gente.

Per questo motivo Lei può, anzidovrebbe, impedire speculazioni i -nutili e dannose che possano inacidi-re questa miscela.Cortona gliene sarebbe grata.

Cordialmente salutiamo, au gu -rando “buona salute” a Lei al l’Am -ministrazione tutta.

Il Comitato tutela Cortona

Mercoledì 18 agosto, alleore 21, al Teatro Si gno -relli, un evento d’ecce-zione. Gabriele Cassone,

tromba solista, concertista richie-sto e riconosciuto in tutto il mon -

do eseguirà, accompagnato daFran cesco Attesti, partiture origi-nali per tromba di Verdi, Pon -chielli e Arban. Attesti eseguirà asua volta sonate di Scarlatti, Mo -zart e Beethoven. Cassone fin dagliesordi della sua carriera fu sceltoda Luciano Berio per eseguiresuoi brani con tromba solista. SirJohn Gardiner lo nominò trombaprincipale degli English BaroqueSoloist per l’esecuzione dell’inte-grale delle Cantate di J. S. Bach.Ton Koopman lo ha voluto come

Piazza de Gasperi, 9 Tel. 0575/60.31.43Camucia (Ar)

I miti dello sport internazionale a Cortona

tromba solista dell’Am sterdam Ba -roque Orchestra. Per Cassone sitrat ta del terzo concerto in Cor -tona, dopo quelli del 2003(Rassegna Musicale e Organistica)e del 2005 (Tuscan Sun Festival).La particolarità del concerto, oltreche nell’eccezionale livello degliesecutori, consiste nel repertorioottocentesco tutto racchiuso nelgenere dell’aria con variazioni edei temi d’opera. Appartengono aquesto repertorio l’Adagio pertrom ba in Re scritto da Verdi al -l’età di ventiquattro anni ed il Con -certo per tromba in Fa scritto daPonchielli poco più che trentenne,nel 1866. Chiuderanno il concertole Variazioni sul Car nevale di Ve -ne zia, uno dei brani virtuosistici

per tromba solista di maggioredifficoltà anche in rapporto alladu rata (8’). Francesco Attesti,pianista di livello internazionale, èben noto al pubblico non solocortonese; il sostegno dell’As so -cia zione Organi Storici di Cortonaè fonte di opportunità di collabo-razione con grandi musicisti,foriera di interessanti prospettiveper il futuro.

Il concerto è offerto alla citta-dinanza ed agli ospiti in Cortonadalla Associazione per il Recuperoe la Valorizzazione degli OrganiStorici di Cortona. Accesso liberoai palchi; la platea, sino a dieciminuti prima del concerto è riser-vata ai Soci dell’Associazione edagli Accademici. N. P.

Lettera aperta al Sindaco di Cortona

Ancora un grande spettacoloper il “Premio internazio-nale Fair Play Mecenate” o -spitato sul meraviglioso

pal coscenico naturale di Piazza del -la Repubblica a Cortona. In cor -

niciato dall’originale scenografiarea lizzata dall’azienda GiroMagi diTe rontola (che ha abbellito le scaledi Palazzo Comunale con rare pian -te cactacee provenienti da tutto ilmondo) lo scorso 21 luglio si èsvol ta la serata finale dell'ormainota manifestazione aretina ideata eorganizzata con passione e profes-sionalità da Angelo Morelli e ChiaraFatai. Sul palcoscenico ogni anno gliatleti e le istituzioni di tutto il mondoche si sono distinti non solo perprestazioni, ma anche per lealtà,simpatia e promozione di valoripositivi, offrendo l’esempio di azioniagonistiche esaltanti ed educative.Tanti i campioni di calibro interna-zionale che in questi 14 anni hannocalcato il palcoscenico del premioaretino. E l'edizione 2010 non hadi satteso le aspettative. A rompere ilghiaccio ci ha pensato Alex Bellinistraordinario sportivo dalle impreseestreme, come le traversate oceani-

� SEGUEA PAGINA 2

Patrocinato dall’Associazione Organi Storici di Cortona

XIV Premio internazionale Fair Play Mecenate

Una necessità per i cittadini, un dovere per la ASL 8

Odontoiatria all’Ospedale S. Margherita

Concerto di Gabriele Cassone e Francesco Attesti

che a remi, in solitaria e in comple-ta autonomia. Poi è stata la volta diun intramontabile mito del mondodel Rally, “Miki” Biasion, due voltecampione del mondo e di BrunoGrandi, per 23 anni alla guida della

Federazione Ginnastica d'Italia eoggi presidente della FederazioneInternazionale di Ginnastica. E an -cora: la pallavolista Irina Kirillova, la

più forte palleggiatrice della storiadella pallavolo per il suo ricco pal -mares e la militanza in vari club siain Russia che all’estero; la nuotatri-ce egiziana Rania Elwani pluricam-

La proposta di legge di iniziativa popolare (relativaall’installazione e alla messa in opera di impianti abiomasse) avanzata dal comitato cittadino TutelaCortona nel corso dell'ultimo consiglio comunale è statavotata all'unanimità. “Siamo felici di questo nuovotraguardo - ha commentato Edordo Guida, uno deimembri più attivi e operosi - del comitato cor tonese - chearriva dopo l’approvazione della stes sa proposta di leggeanche da parte del comune di Si nalunga. Aspettiamoadesso che anche gli altri comuni che si sono impegnati adiscuterne e approvarlo facciano la loro parte in modoche la Regione ci apra al più presto i suoi uffici perpresentare la nostra proposta di legge e renderla final-mente operativa”.

“Sono soddisfatto di come è andata - replica an che il

primo cittadino Vignini, e spero che questo sia il primopasso verso una maggiore chiarezza legislativa. Aicomuni occorrono leggi più precise in materia. Inoltreringrazio il comitato che sta lavorando con cretamenteper il territorio”.

Dai banchi della mi noranza, qualche malumore sialza. A parlare è il ca pogruppo della lista Pdl per CortonaLuciano Meoni: “Avremmo voluto che insieme alla propo-sta di legge fosse accolta anche la nostra richiesta diistituire una commissione d’indagine che esaminassel’iter bu ro cratico che ha portato all’approvazione dell’im-pianto a biomasse di Renaia. Ma la maggioranza l’haritenuta inutile demandando questa attività allacommissione controllo e garanzia, che invece non puòsvol gerla”. L.L.

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010

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Gent.mo prof. Caldarone,d’estate puntualmente si torna a parlare di cultura: incontri, sagre gastro-nomiche, manifestazioni varie, tutte all’insegna della cultura. Almeno cosìsi legge sui manifesti, negli articoli dei giornali e negli annunci televisivi. Equesta apparizione estiva della cultura non privilegia soltanto Cortona masembra essere diventato un vezzo dell’intera penisola il cui contenuto èdestinato a scomparire il giorno dopo, senza lasciare traccia. Per stare ai fatti di casa nostra mi hanno lasciato del tutto indifferente labanale interpretazione dell’Iliade nel cortile di Palazzo Casali, realizzate dauna compagnia di “pupi”, o peggio ancora lo spettacolo di alcuni artisti distrada abbandonati a se stessi in una piazza Signorelli impreparata edistratta. Cortona ha ritrovata la sua vera dimensione, come opportuna-mente è stato scritto nell’ultimo numero, con la settima edizione del“Festival di musica sacra”, nel senso che si è assistito ad una serie dieventi congeniali alla storia sacra di questa Città, con introduzioni, presen-tazioni e materiale cartaceo che hanno reso possibile e concreta e forma-tiva la partecipazione dei numerosi intervenuti. Ma questo evento, di verospessore culturale oltre che artistico, non ha appassionato i nostriamministratori che si sono limitati, come da molti è stato notato, aqualche fugace e opportunistica apparizione. Quando sarà pubblicata questa mia lettera, si sarà consumata anche lanuova edizione del Tuscan Sun Festival, la manifestazione riservata aibenestanti che possono permettersi il lusso di pagare un singolo bigliettoper un singolo spettacolo intorno ai 150,00 euro e ai politici che avrannoil privilegio di accedervi gratis. Per non appartenere a nessuna delle duecategorie, non potrò parteciparvi, ma senza particolari rimpianti, perchédelle passate edizioni è rimasto soltanto la cenere. Mentre si ricordano gliincontri estivi dell’Università della Pace negli anni Ottanta con personaggidel mondo politico e della cultura, capaci di trasmetterci idee e conoscen-ze, utili alla formazione e alla crescita umana e intellettuale dall’individuo.Per i residenti del centro storico e del territorio, che pagano regolarmentele tasse, cosa fa questa Amministrazione di seriamente culturale nel corsodell’estate? La ringrazio dell’attenzione.

Un affezionato abbonato che si firma

Parafrasando l’episodio dei Promessi Sposi legato a quel“Carneade ! Chi era costui?”, devo confessare, nel rispondere aquesta lettera, di sentirmi “arrenato” proprio come donAbbondio nel tentativo di spiegare a sé l’identità e la natura diquel nome (Carneade) incontrato per caso nel suo “libriccioloaperto davanti”.In realtà, parlare di cultura oggi è un esercizio di pura retorica,perché le parole che la qualificano, come conoscenza, impegno,esercizio, merito sono state banalizzate o ridotte in cattività. Mapartendo da casi concreti una riflessione culturale mi sento difarla. Qualche mese fa, su suggerimento di don Ottorino Cosimi,è stata conferita dall’Amministrazione Comunale di Cortona unatarga a don Giovanni Salvi per ricordare e rendere il giustomerito al suo coraggio, che impedì a una ventina di persone aTornia di finire sotto il fuoco dei nazi-fascisti in una drammaticacircostanza nel Giugno del 1944. Era l’occasione giusta per strut-turare culturalmente la cerimonia; per esempio, con il leggerequanto a suo tempo scrisse lo stesso don Giovanni su “La PiccolaPatria”, curata da Pietro Pancrazi: uno scritto illuminante,educativo soprattutto per le nuove generazioni; era questal’occasione per i numerosi intervenuti di riflettere sul nostropassato e di capire più da vicino, con opportune testimonianze,“tutto l’umano sacrificio e coraggio e tutta la matta bestialitàdella guerra”. Era questa l’occasione per denunciare la scomparsa di quellesolidarietà che un tempo consentivano di legare i destini indivi-duali ai comportamenti cooperativi in grado di tessere la tramasociale di sostegno di tutti i percorsi di vita e di lavoro. Tutto questo non c’è stato e pertanto la cerimonia è rimasta tale ecioè sterile e senza quegli ingredienti che avrebbero potutoconferirle una connotazione culturale. Se i politici, preoccupati solo di promuovere le loro cause perso-nali e incuranti dello sviluppo del sapere e delle coscienze,intendessero il significato vero di democrazia come “partecipa-zione” e come arte del saper ascoltare, eviterebbero questepreoccupanti cadute di stile.

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I miti dello sport...da pag. 1

I cortonesi visti da Frances Mayes: pavidi e rissosi

La cultura! Chi è costei?

sole), ricompare, tratteggiata daicommenti cittadini, la figura deldirettore: “Che vergogna!”, “..cosìfanno quelli del sud..”, “Giàperché quello non è cortonese, luiè calabrese, loro sono così, noino!” E mentre si mostra indignatada questa solidarietà soltanto difacciata, si sente confermata la suaconvinzione della xenofobia deicortonesi da una parte, e che ilDirettore del giornale abbia con iforestieri più cose in comune diquanto lui si sogni.

E questo affondo finale, chevorrebbe sembrare soltanto unanota pungente, per chi conosce isuoi polli, sa così tanto di botte-gaia, che pare di riconoscerne lavoce. Parrebbe in un certo mo -mento che la scrittrice, in questianni a Cortona, si sia incistata co -me un’ape regina in un nugolo diapi servitrici di tutto quello che lepiace sentirsi dire, e lei annota eriferisce, ma a proposito della pi -scina, nel suo libro avrebbe do vu -to per lo meno citare una contropetizione a favore del progetto,firmata da ottocento -ottocento-cinquanta cittadini. Tuttavia, perconcludere questa antipatica storiae andare al capitolo successivo, lascrittrice si dichiara pronta a farela “pacina” con il direttore, se luisi presentasse nel bel mezzo dellapiazza con dei fiori per lei, rose, amezzogiorno in punto. Ihe!In questo libro la città sembra

ridotta a quello che si può vederedai tavolini del bar di piazza, e neitragitti di una lieta compagine chedeambula dalle botteghe dei ge ne -ri alimentari a quella del vino; e dibanchetto in banchetto nei risto-ranti o a casa di amici; il girarro-sto sembra girare di moto perpe-tuo, per agnelli, maialini, polli,pic cioni, faraone. Ma anche uc cel -li canori e altri uccellini; rosolati epresi per il becco, vengono sgra -nocchiati alacremente, ossicini etutto. Nel libro, ad un certo punto,se ne vorrebbe sentire ancora il

canto; ma sembra che non ce nesiano più attorno. Gli amati uccel-lini uditi cantare nei loro “corimattutini di primavera” sembra sisiano volatilizzati.

E’ il vino il vero protagonistadel libro; se ne beve fino a sentirescorrere Brunello nelle vene, finoa resuscitare intrepide vaghezze,fino a tardi si beve e si canta, labottiglia scandisce il tempo enessuno ci pensa più ai silenziosicipressi, che, anche da quelleparti, ricordano i cortonesi chenon tornarono a casa. Di brindisiin brindisi, di assaggio in assaggio,un redivivo Luca Signorelli è unimmaginario compagno di viaggionel peregrinare in cerca delle sueopere; ma a questo punto il lettorepuò sentirsi in diritto di dubitareche la sua fatale caduta sia dovutaal fatto che avesse visto doppia unatavola di un’impalcatura e avessemesso il piede proprio dove que -sta non c’era.Non c’è, in questo libro, forse

proprio perché non esiste più, unacittà che vive una vita vera, nellestrade e nei vicoli, vero tessuto vi -tale di una comunità, di famigliere sidenti che lavorano, che spen -dono o che risparmiano; che al -levano i loro figli, che vanno ascuola, crescono e vanno a lavora-re, che invecchiano sperando diaverli ancora attorno a sé. Forseper questo, la città sembra starestretta anche alla scrittrice, chesogna di fondarne una nuova inAmerica, con un nome beneaugu-rante; e in un bar della piazza, suitovagliolini di carta, già si abboz-zano schizzi di progetti, e si scel -gono le fioriture, lasciando Cor -tona a proseguire il racconto dellasua storia millenaria.

Con una nota di speranza;nelle ultime righe in fondo al li -bro, sul finire di una notte stellata,si odono le acute note di un uc cel -lo; segno che non sono stati man -giati tutti.

Umberto Rossi

L’interesse per il nuovo librodella signora Mayes era perlo più dovuto alla curiositàdi vedere quale immagine

di Cortona ne traspariva, rispetto aquella descritta nella stesura delprimo libro. Verrebbe da saltare le pagine

riguardanti la vicenda della piscinaai Monti del Parterre perché notaa tutti, ma come l’occhio sfioracer ti giudizi sull’indole pavida deicor tonesi, “questi Toscani”, “que -sti Italiani..”, tutta quella storia mirimbalza nella mente. Lei, FrancesMayes, non gradiva la realizzazio-ne di tale opera perché paventavaun incremento del traffico nel vialedella memoria, la “Zona del Si len -zio”, dove seicento cipressi ricor-dano i caduti cortonesi dellaGran de Guerra. E i cortonesi,richiesti di firmare una sua pe ti -zione contro tale progetto, pur severbalmente le danno ragione,non firmano perché, riporta lei,temono “ritorsioni”, “punizioni”,“castighi”, “rappresaglie”, “au -

men to delle tasse”, danneggia-menti alle loro automobili, “incen-dio dei campi”. Paure che nonhan no gli americani. Ma come so -no strani questi Toscani, chiassosie ostinati nelle loro opinioni, ora“cauti” e “paurosi”. Nel libro viene nominato il Di -

rettore del giornale locale, per unsuo articolo contro l’ostruzione aquel progetto, di cui è uno deipromotori; l’articolo viene definitopieno di errori e traboccante diacido solforico, brutale e diffama-torio, anche se a dire il vero lalettura dell’articolo, fatta a suotem po, non mostrava questi con -notati. Piuttosto in questo nuovolibro, nelle abbondanti citazioni initaliano, ce ne sono molte conerrori di ortografia.

Infine, preceduta da suggeri-menti inquietanti da parte delpopolino cortonese (“Metta unlucchetto al pozzo!”) e segnalitremendi (una bomba, seppurescarica, residuato bellico, postanei pressi della sua casa Brama -

pionessa olimpica oggi anche mem -bro del C.I.O e rappresentante dellaCom missione atleti della WADA(World Antidoping). Premio allacarriera Fair Play al campione Er -cole Baldini, grande ciclista ricor-dato dal grande pubblico come “iltreno di Forlì”. Un premio tra Sporte solidarietà alla società calcisticainglese del South Yorkshire, piùantica del mondo (fondata nel1857) lo Sheffield Football Club,protagonista dell’operazione umani-taria Boots for Africa, che raccogliescarpe da calcio nuove e usate dadestinare a squadre africane.

Applausi scroscianti per tre mitidello sport italiano: gli ex calciatoriGianni Rivera e Paolo Rossi e NicolaPietrangeli il più grande tennistaitaliano di sempre con le sue quat -tro finali al Foro Italico e i due suc -cessi al Roland Garros. Grandi e -mozioni all’arrivo sul palcoscenicodi due rappresentanti della squadraRugby L’Aquila, premiati in ricordodel contributo civile e sportivo datodal club alla propria città, in parti-colare dopo il terremoto del 6 a -prile 2009. Una ventata di allegriacon il campione Danilo Gallinariuna delle migliori promessa delbasket italiano nonché uno deimigliori cestisti italiani in circolazio-ne oggi giocatore di primo pianonella NBA per i New York Knicks.Tra i miti della pallavolo, premiatiquest’anno a Cortona, anche AndreaZorzi, Ferdinando De Giorgi, Gianni

Lanfranco e Annamaria Marasi. Ap -plausi a scena aperta per il l’atletasudafricano Oscar Pistorius (cam -pione paralimpico soprannominato“the fastest thing on no legs”, deten-tore del record del mondo sui 100,200 e 400 m piani) e per il nuovoallenatore della Nazionale di BasketSi mone Pianigiani (balzato agli o no -ri della cronaca per il record allaguida della squadra di serie A Mon -te Paschi con 43 vittorie in 44 par -tite giocate nelle competizioni na -zio nali). La serata è stata allietataanche da momenti musicali con lagio vane foianese Costanza Gine stri -ni, l'aretina Laura Falcinelli e la co -ra le F. Coradini.

I premiati oltre a ricevere unatarga in oro, con tanto di diploma emotivazione, hanno avuto in donoan che la spilla Fair Play che que -st’anno è stata ideata e realizzatadalla Bottega del Gioiello Del Bren -na di Cortona.

Una delle novità più significativedell'edizione 2010 è stata anche l'i -stituzione di 8 borse di studio estage aziendali destinate alle scuolemedie inferiori e superiori dell'inte-ra provincia di Arezzo. Al centro delconcorso, la corretta etica sportiva,il rispetto delle regole, ma anche ilrifiuto della violenza e l’acquisizionedei valori dell’olimpismo. 15 gli i sti -tuti che hanno partecipato. La pre -miazione si è tenuta il 20 giugnopres so l’Outlet Village di Foiano del -la Chiana. Laura Lucente

PRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodal 16 al 22 agosto 2010Farmacia Comunale (Camucia)Domenica 22 agosto 2010Farmacia Comunale (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 23 al 29 agosto 2010

Presso l’Ospedale della Fratta 0575/63.90.55A Mercatale di Cortona 0575/61.92.58

GUARDIA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 29 agosto 2010Farmacia Boncompagni (Terontola)

Turno settimanale e notturnodal 30 agosto al 5 sett. 2010Farmacia Centrale (Cortona)

ORARIO FESTIVO DELLE MESSEMonastero S. Chia raore 8,00Chiesa S.Filippoore 8,30

Monastero SS. Tri nitàore 9,00S. Francesco ore 10,00

Cattedraleore 11,00S.Domenicoore 18,30

CULTURAL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010

PAGINA 3

Si percorre da piazza della Pe -scaia a via S.Margherita e proprioprima di terminare passa davantiall'antico Monastero delle Santucce,donde il nome.

L'ex Monastero di S.Maria Mad -dalena detto “delle Santucce” hauna bella e lunga storia che comin-cia nella seconda metà del 1200quando suor Santuccia Ferrabotti daGubbio, poi Beata, fondò ben 31mo nasteri femminili secondo la re -gola di S.Benedetto. In seguito laregola benedettina originaria fumodificata dal Beato Sperandio a ba -te in Gubbio: le suore vennero per -ciò identificate come Santucce oSperandie! Il Mo nastero cortoneseebbe origine attorno al 1270 e vienericordato anche nella “Legenda” diS.Mar gherita scritta da Fra Giuntaperchè proprio tra le sue mura la

santa avrebbe compiuto il miracolodella moltiplicazione del vino.

Le “nostre” Santucce ebberolun ga vita: mentre l'omologo mo -nastero aretino chiuse nel '500, aCortona l'ordine prosperò fino allesop pressioni napoleoniche del1810.

Dopo questa data, come scrissein proposito il Della Cella, “...quanto vi era di buono è statoportato via....”. Singolare destinotoccato poi anche alla Casa di Ri po -so “Sernini”.

Via delle Santucce è molto bellada percorrere non soltanto per l'in -canto del panorama che si apreverso valle, ma anche per l'intrecciofitto delle mura di conventi, orti,giardini, case e villini so pra i quali sipuò intravedere la mole del Con -vento di S.Mar gherita.

Da Noterelle Cortonesi di Ezio Cosatti

Cortona, 7 giugno 1894

Rubrica curata da Nicola Caldarone

E’ antipatico dover fare con -fronti con la Cortona del 1894 econ le iniziative che vi si allestiva-no con grande professionalità, congusto e nel rispetto della cultura edella bellezza della Città.

Nel XXI secolo, l’estate corto-nese presenta con frequenza ca -dute di stile proprio in relazionealla professionalità, al gusto e alrispetto della cultura e della storiadi questa Città.

Per ora ha segnato positiva-mente l’estate 2010 solo la VII e di -zione del Festival di musica sacra;per il resto bisogna registrare solonoia, tanta noia.

Ma, oltre ad esporre legitti-mamente le nostre riserve, ci per -mettiamo di suggerire spettacoli inpiazza con periodicità settimanaleaffidati ad artisti di casa nostra, amu sicisti che ricevono, ad ogniesi bizione, consensi da plateeinternazionali.

Ma da noi si preferisce esseredepositari della triste verità evan -gelica che sentenzia nemo pro -pheta acceptus est in patria sua.

Mentre ci si prostra davanti ainiziative dal contrassegno esotico,ma molto discutibili per tutta unaserie di ragioni che sicuramenteavrebbero fatto storcere il naso alvecchio, rigoroso partito comuni-sta, del quale gli eredi puntual-mente ripropongono soltanto i vi -zi.

“In occasione delle prossimefeste per l’inaugurazione delmo numento al Generale Gari -baldi, le Società cortonesi si

dan no moto per parteciparvinella forma più solenne.

Il Cir colo Benedetti e la So -cietà drammatico -musicale,con una simpaticissima serata,hanno inaugurato le bandieresociali, bellissime ambedue.

E veniamo al programmasceltissimo e indovinatissimo,reso più attraente per l’efficacecooperazione della distintissimapianista, signorina CarolinaGaz zi - Nannini, uscita da pocolaureata dall’Istituto musicale diPesaro e perfezionata sotto ilcelebre maestro Vitali. Nel Valzerdel Faust, nella difficilissimariduzione di Liszt si rivelò ar -tista in tutta l’estensione deltermine. Un uragano di applausiaccolse il finale.

Dopo la fantasia nella Forzadel Destino per pianoforte emandolino, eseguita squisita-mente dai maestri Salvoni eBufalari, il programma della se -rata sarebbe stato completa-mente esaurito, ma l’ambientesceltissimo e colto che avevaapplaudito calorosamente adogni finale di brano, volevaancora risentire da sola la si -gnorina Garzi - Nannini, che ce -dendo alle generali insistenze, cifece gustare l’Etude - Caprice diBariot fils e l’Improntu di Cho -pin, due pezzi che l’uditoriogustò squisitamente e sorse inpiedi applaudendo senza posa.

La serata di ieri rimarràaddirittura indimenticabile”.

Vie, Vicoli, Piazze e strade di Cortona

a cura di Isabella Bietolini

Viadelle Santucce

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Serate cortonesi Il titolo di questo articolo de -si dera essere un’interessanteprovocazione! L’idea di unaSe de del Conservatorio Mu -

si cale in Cortona mi è balenatadalla bella ospitalità che questacittà offre alla manifestazioneinternazionale di musica classi-ca ed arte il Tuscan Sun Festivalche ha visto l’edizione 2010svolta e conclusa con successonella prima settimana di agosto.

La partecipazione, l’amore el’entusiasmo di tutte le personeper gli spettacoli musicali e leemo zioni risvegliate dalle noteincantate nelle giornate delfestival, mi hanno fatto pensareche la Città di Cortona potesseessere il luogo giusto anche pergli studiosi mu sicali in conside-razione delle preesistenti Uni -ver sità come la Scuola Superioredella Normale di Pisa o la sededell’Università di Arte dellaGeor gia. Sarebbe un “polo” diat trazione culturale di assolutorilievo. L’organizzazione del Tu -scan Sun Festival ha propostore cite che hanno visto come

protagonisti Renée Fleming,soprano affascinante del Me tro -politan di New York, dotata diuna voce cristallina che declamasapiente poesia lirica con ge ne -rosa professionalità; il ballettodelle stelle del Bolshoi; il recitalmusicale Twin Spirits, che rac -conta l’amore tra il compositoreRobert Schumann e la pianistaClara Weick, portato in scena dauna pop star come Sting e suamoglie Trudie Styler che riuniscegli interessi musicali di più ge -ne razioni come la mia, anno1957 e quella di mia figlia anno1987; appuntamenti matinéeper ascolti da Brahms a Piaz zo -la; il violinista Joshua Bell cheha espresso, nell’esecuzione del -la Sinfonia No.2 in Fa maggioreOp 50 per violino ed orchestra diLudwig Van Beethoven le piùfor ti passioni come le più de li -cate emozioni con la sua sensi-bilissima pressione delle ditasul l’arco e le corde del suo vio -lino, frutto di uno studio pro -fondissimo e meticolosissimofra tecnica, corpo e mente: “30con il massimo della lode!”

Tutte e tante altre eccellenzedi indubbio valore artistico sisono esibite e donate al pubblicocon rispetto verso gli appassio-nati della musica e della lirica.

L’Opera è uno degli spettacolipiù completi e complessi, perchéin esso sono presenti le sinfonieorchestrali e le romanze cantatedai protagonisti: soprani, tenori,baritoni che sono anche braviattori. I loro duetti vocalizzano idrammi e le passioni dell’uomo,poi gli “assoli” musicali dei

La vita e il martirio dell’ir-landese Beata MargheritaBall devono essere inqua-drati nel clima di persecu-

zione religiosa che fa seguito allosci sma anglicano avviato in In -ghilterra da Enrico VIII. Gli stret-tissimi legami socio-politici chelegano l’Inghilterra all’Irlanda fan -no sì che nel 1536 (cioè cinqueanni dopo il famoso “atto di su -premazia” con cui l’imperatore siera fatto proclamare capo su -premo della chiesa d’Inghilterra edo po appena due dalla sua sco -munica e dall’interdetto lanciatocontro l’Inghilterra da Papa Cle -mente VII) anche il parlamento diDublino riconosca Enrico VIII u -nico capo della chiesa irlandese,determinando così il definitivostrappo dalla Chiesa di Roma.

Margherita, nata nel 1515, a16 anni si sposa con BartolomeoBall e dà alla luce ben 20 figli.Sono una coppia affiatata, profon-damente religiosa, con una solidaposizione economica; il maritogo de di un prestigio indiscusso,che lo porta ad essere anche sin -daco di Dublino. Non sono peròallineati con la politico-religiosadominante: si comportano da vericattolici e continuano a riconosce-re il primato del papa. Bartolomeomuore nel 1568 e Margherita sitrova privata della protezione e delsostegno che egli le garantiva perprofessare apertamente e difende-

maestri dell’orchestra, come ilprimo violino, la viola, il violon-cello, la tromba o l’arpa, richia-mano, per il piacere dell’atten-zione, al silenzio ed alla concen-trazione più assoluta.

Le coreografie si inserisconocon spettacolarità nel contestodi sceneggiature complesse evistose e le “comparse” sonoformate da corpi di ballo e coridi prestigio.

Le note di grandi maestricome Puccini, Mozart, Vivaldi,Bizet, Massenet, Leoncavallo,Wagner e di tanti altri composi-tori, hanno lasciato le loro fortivibrazioni nei vicoli secolari diCortona rendendo questa cittàsempre più magica.

Il Tuscan Sun Festival è unamanifestazione particolare nelsuo genere, perché seguendo ilpensiero che “l’arte è vita”, de -dica più di uno spazio allapittura, alla ceramica al buoncibo e al rilassamento.

Così, portandomi dentro lafelicità di aver trascorso dellegiornate indimenticabili, ed

avendo visto la colta Cortonarisplendere del suo fascino mil -lenario, sarò forse solo un’in-guaribile romantica, ma il so -gno che in un prossimo futuro,l’ex quattrocentesco Ospedale diSanta Maria della Misericordiapossa essere ristrutturato perdivenire la sede di un Con -servatorio Musicale in Cortona,è un pensiero che mi fa star be -ne.

Potrebbe diventare una di -mora distaccata per gli studi delConservatorio di Santa Caterinadi Arezzo, aperta anche aglistranieri.

E, come ho detto a deigentili cortonesi, incontratimentre fotografavo la scopertadi una conchiglia scolpita in uncapitello del loggiato del l’O -spedale di via Maffei, io, sonosolo la radice quadrata di unaformica, ma esistono nella no -stra società meravigliosi leoni epantere, stregoni e maghe, alloraa loro il piacere di tramutare iso gni in realtà!

Roberta Ramacciotti

Beata Margherita BallMadre di famiglia, martire

Skreen, Irlanda, 1515 circa - Dublino, Irlanda, 1584

Tante Margherite (10)

re la chiesa cattolica. Malgradotutto prosegue nel suo impegno,dando ospitalità in casa sua asacerdoti e religiosi an che quandociò diventa estremamente rischio-so. Nel 1570, infatti, con lascomunica di Elisabetta I, che nelfrattempo è salita al trono, unaferoce persecuzione si scatena inInghilterra, che si estende benpresto anche in Irlanda.

Verso la fine degli anni SettantaMargherita viene arrestata conl’ac cusa di aver fatto celebrare unaMessa in casa sua, ma viene benpresto liberata su cauzione. Nelfrattempo il figlio Walter, con l’am -bizione di diventare sindaco diDu blino, per accedere alla caricarinnega la propria fede e ricono-sce la supremazia religiosa dellaregina d’Inghilterra. Margheritacerca di far comprendere al figlioche nessuna carica politica, anchese prestigiosa, può essere barattatacon la fede. Non solo non ci ries -ce, ma il figlio vede in lei la più a -cer rima nemica e il maggior o sta -colo per soddisfare la sua am -bizione politica. Poco dopo la suaelezione a sindaco, infatti, fa ar re -stare la mam ma con l’accusa diaver dato o spitalità in casa sua asacerdoti per seguitati. Margherita,quasi set tantenne, viene condottain prigione su un carro, espostaal la de ri sione ed allo scherno del -l’intera città. La attende una cellasporca e umida, che mina irrime-diabilmente la sua salute. Proprioin considerazione delle sue preca-rie con dizioni di salute, un paio dianni dopo le viene offerta la libertàin cambio di un pubblico rinnega-mento della sua fede. Scontata larisposta negativa di questa donnaforte e coraggiosa, che sceglie diter minare in carcere i suoi giorni.Muore nella sua cella nel 1584 edinsieme ad altri sedici compagni difede, unica casalinga del gruppo,viene beatificata da Giovanni PaoloII il 27 settembre 1992.

Rolando Bietolini

La nuova sede del Conservatorio Musicaledi “S.Maria della Misericordia” di Cortona

Foto Ramacciotti

Foto Ramacciotti

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CULTURAL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010

Tre luglio e dintorni

Presentato l’ultimo romanzodi Ferruccio Fabilli

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Cento anni fa

Sembra impossibile, ma tra fineOttocento e inizio Novecento Cor -tona era molto più viva e dinamicarispetto alla città che oggi conoscia-mo.

Ospitava tra le sue mura lemaggiori istituzioni dello stato: ilComune, la Compagnia dei Ca -rabinieri Reali, il Commissariato diPubblica Sicurezza, la Pretura, iVigili del Fuoco, l’Ospedale, l’Or -fanotrofio comunale femminile equello maschile “Cinaglia”, tutte lescuole dell’obbligo, l’Istituto Ma -gistrale, l’unico esistente tra le pro -vince di Firenze, Arezzo, Siena eGrosseto, il Ginnasio ed il LiceoClassico. Inoltre era abitata e fre -quentata da commercianti, artigia-ni, operati, impiegati pubblici eprivati, ecc., (non solo da turisticome oggi) con negozi ed esercizipubblici sufficienti per le esigenzedei numerosissimi residenti.

Dun que, Cortona e il suo vastoterritorio erano un crogiuolo cultu-rale di tutto rispetto e ne sono pro -va le numerose “testate” giornalisti-che che si potevano trovare nellenostre edicole, forse un numeromaggiore di quelle esistenti nellastessa Arezzo: L’Azione Demo cra -tica, Cortona Nuova, La Difesa Li -berale, L’Etruria, L’Etruria Li be rale,La Fiaccola, Margarita Christi, LaParola Repubblicana, Il Popolocor tonese, Il Solco, La Squilla Eu -caristica, ed altri che adesso nonricordo.

L’ultima superstite è, mo -destamente, l’Etruria! Sarebbe bellose ci fosse un po’ di concorrenza,non ci sono altri “fogli” sul mer -cato, ne guadagneremmo tutti,giornalisti e lettori, ma così è. Però,oltre un secolo fa le tipografie cor -tonesi producevano anche “scintil-le”. Dall’Etruria del 25 agosto1895.

Gli amici si allietino, gli av -versari si rodano di rabbia! Peravversari non si creda un nu -mero elevato di gentiluomini, no,perché pochi sconsigliati furonoquelli che invidiosi del nostrocrescente sviluppo ci combatte-rono con tutte le armi, con tutti imezzi, con ogni infamia.

Questo manipolo di eroi cheprima per lungo tempo ci beffeg-giarono nel loro organo di perse-

cuzione, poi, a nulla approdandodeboli conati, ci diffamarono, opiù veramente tentarono didiffamarci colle spudorate pub -blicazioni di lettere anonime,scritte e stampate con la comodamaschera, miserabile strumentodei pusillanimi, e quindi, conaudacia senza pari, c’imposero(vergogna a dirlo) di desisteredalla pubblicazione di questoperiodico, costoro che resultatohanno ottenuto? Hanno forseassistito all’agognata morte delgiornale? No, le cause ignobilitravolgono chi osa sostenerle.Così è successo.

L’Etruria ha sopravvissutonon solo; vi ha guadagnato.Aumentati gli abbonati, alcunidei quali per protesta, accresciu-ta di molto la vendita del periodi-co tanto da pagarlo all’Am -ministrazione il triplo del costodei giornali che aveva messofuori, ecco la risposta eloquente,ecco i documenti contrappostialle basse lotte. Non c’insuperbia-mo della reazione, essa di additaaltrettanto doveri da compiere.

Le armi spuntate degli avver-sari non ci feriscono, le lotteportate su certi terreni non citurbano, le diffamazioni a basedi malignità ci giovano, anzichéoffenderci.

Fintantoché si raccoglierà delfango, questo fango, lo si tengabene a mente, non servirà che adimbrattare chi lo raccoglie.

Gli onesti giudicano; e cihanno giudicato conservandoci eaccrescendoci valido appoggio, dicui perenne sarà in noi gratamemoria.

Mario Parigi

La reazione

Con il Patrocino del Comunedi Passignano sul Trasi me -no il pittore di Terontola,Giuliano Perugini, ha es po -

sto con successo i suoi quadrinella Sala Consiliare del Comunedal 31 di luglio all’8 di Agosto.

Giuliano Perugini insegna pit -tura a olio presso l’Unitre diTeontola con esiti apprezzabili co -me è stato dimostrato nella re -cente esposizione presso la Sala

S essantasei anni ci dividonoda quel tre luglio 1944 esono davvero tanti per unpopolo dalla memoria molto

corta. Fu un giorno di festa, diLiberazione con la letteramaiuscola!

Finalmente liberi dalla guerra,dalle sofferenze, dalla morte, dalledistruzioni, ma soprattutto dalfascismo e quindi da venti anni di

dittatura, di propaganda e menzo-gne, di militarizzazione dellasocietà (bambino e moschettofascista perfetto) di violenza erazzismo (le leggi razziali controgli ebrei dimenticate troppo prestodall’opinione pubblica), diprocessi, esili e confini (che nonerano vacanze pagate dallo statocome più volte ricordato inopina-tamente dal nostro premier), didecine di migliaia di soldati mortiper nulla o, peggio ancora, per unnuovo ordine mondiale (quello diHitler e Mussolini) basato sullasopraffazione e sul genocidio, ecc.Dunque quel tre luglio fu ungiorno veramente importante e iprotagonisti dell’epoca ne furonoconsapevoli.

Altrettanto non si può dire dei

ATavarnelle di Cortona èstato presentato, nel corsodella Festa dello Sport, ilromanzo Volo tragico nel -

la stagione dei primi amori di Fer -rù D’Effe, acronimo di FerruccioFabilli.

E’ un romanzo d’amore, co -me è stato ben evidenziato dalpresentatore, nonostante che ilmotivo di partenza sia in due tragi-che morti di motocicletta.

E’ la storia di due donne,madre e figlia, legate da un destinoa troce, che le accomuna.La ma -dre, Pina, perde il marito in unincidente di moto; la figlia, Bianca,perderà il figlio diciassettenne,Emiliano, nello stesso modo. Pertutte e due, la morte del giovane èla reiterazione ingigantita di unatragedia già vissuta e sperimentata.L’autore si è ispirato ad unavicenda realmente accaduta:ma èimpossibile per il lettore definirequel limite, che sicuramente solole protagoniste potrebbero de -lineare, tra finzione e realtà. E’ unastoria privata, proiettata nellagrande storia della seconda metàdel novecento, della guerra, del“passaggio” del fronte nel 1944,dei bombardamenti e delle stragi;è una storia di povera gente sullosfondo della grande storia che ha“attraversato” Cortona dalla Val diChiana alla montagna cortonese,dal Trasimeno a Terontola, la -sciando ferite non ancora del tuttorimarginate.

La grande storia si è fatta sto -ria quotidiana, vista con gli occhidi un’adolescente, la Pina, costret-ta a crescere e maturare in mezzoal dolore, alla paura, alla miseria.

Poi il dopoguerra: ancora lapovertà e l’emigrazione.Ma la vitadi Pina e di Bianca non è mai unastoria di vinte. E’ l’epopea dellanostra gente, che, nonostante le“botte” inferte quotidianamentedalla grande storia e dalla vita,non si arrende, ma si rialza eriparte. E’ soprattutto l’epopea ditutte le donne, abituate da sempre

a patire in silenzio e a cui l’autoredà voce. Pina e Bianca “si” rac -contano, mettendo a nudo la loroanima, e “si” racconta anche ilgio vane Emiliano, attraverso il suodiario.

Emiliano costituisce il puntod’incontro tra le due donne, la“cerniera” tra la vita della mam mae quella della nonna. La vita delgiovane è ancora quasi tutta neipensieri, nei progetti, nei sogni:una vita spezzata prima di comin-ciare.

La vita di Bianca è raccontatadalla protagonista come se non leappartenesse, ma fosse di un’altrapersona: le pene, gli inganni, lecolpe, le delusioni sono sentiti allostesso modo, come lontani, comese fossero accaduti in un’altra vita.Guardare al proprio passato dopola perdita di un figlio, penso diauna dimensione diversa a tutte lecose: dinanzi a questo dolore,tutto scompare e perde significato.

Un plauso sincero al Pre si -dente della Polisportiva Val di Lo -reto per aver saputo impreziosireuna serata di festa paesana conun’ora di cultura letteraria, natu -ralmente da estendersi anche al -l’autore e al presentatore interve-nuti in quest’occasione.

Fiorella Casucci

Pa volini a Cortona. I suoi quadri si caratterizzano

per il rigore formale e per queltocco di grazia che danno vita epoe sia ai suoi paesaggi, ingentilitida una misurata e personaletonalità luminosa.

L’inaugurazione, che ha vistola presenza delle autorità del Co -mune di Passignano e di moltiTerontolesi, è avvenuta sabato 31luglio alle ore 16,30.

Mostra di Giuliano Perugini a Passignano

loro figli e neppure dei nipoti, chehanno dedicato all’anniversariouna via periferica (non se neoffendano i residenti) e limitando-si a festeggiare soltanto l’ormailogoro 25 aprile, logoro perché èstato gelosa prerogativa dellasinistra, che non ha voluto ricono-scere il ruolo svolto da tutte leforze antifasciste protagonistenella lotta resistenziale, atteggia-

mento forse dettato da una sorta dirisarcimento per essere stataingiustamente esclusa dalla guidadel paese con il discutibile strappodel 1947 e la sconfitta elettoraledell’anno successivo.

Ma ciò non giustifica la cecitàe il silenzio dei nostri amministra-tori locali, che non hanno saputocogliere la valenza di quella data.All’estero, invece, ricorrenze cosìsignificative vengono ripropostealle nuove generazioni senzasoluzione di continuità, in mododa valorizzare un periodo storicoche non può e non deve esseredimenticato, pena l’immeritato eodioso oblio per chi ha lottatodalla parte giusta per la civiltà e lademocrazia.

Mario Parigi

La delegazione Friulana è stata a Cortona

Si stringe la collaborazioneU na delegazione del Co -

mu ne di Cividale guidatadal dott. Attilio Vuga edell’assessore comunale

Mario Strazzolini è stata a Cortonadal 4 al 6 agosto per rafforzare igià ottimi rapporti tra le due cittàche da circa 1 anno hanno avviatouna collaborazione che ha copertovari settori, da quello commercialecon presentazione dei prodottitipici cortonesi a Cividale, alla pro -mozione turistica e culturale.

Questa collaborazione si starilevando molto importante per -ché le due città hanno in comunestoria e tradizione culturali.

Gli ospiti friulani sono statiricevuti dal sindaco di CortonaAndrea Vignini, da altri membridella Giunta, hanno apprezzato leserate del Tuscan Sun Festival evisitato a fondo la città e le suebellezze.

Abbiamo parlato con l’ex sin -daco di Cividale Attilio Vuga cheoggi ricopre altri importanti in -carichi nella sua Regione e ci haprecisato di essere soddisfatto diquesta occasione, la prima che siprende dopo cinque anni di attivitàamministrativa, e di aver verificatouna Cortona vivace, viva, anche seciò che ha visto è nel periodo

sicuramente più florido dell’attivitàturistica cortonese.

Ci ha confermato la volontàdella nuova Amministrazione Co -mu nale, che fa sempre perno sul -l’assessore Strazzolini, di incre-mentare questa collaborazionecon manifestazioni cortonesi inFriuli e di Cividale a Cortona.

Nel ricordare ciò che presumesi possa realizzare non ha man -cato di sottolineare l’importantecollaborazione avuta gli scorsianni con l’associazione toscana inFriuli-Venezia Giulia, il cui presi-dente era negli stessi giorni a Cor -tona con il cortonese residenteormai da tanti anni a Udine Vin -cenzo Rossi, fratello di Urano.

L’occasione di questa collabo-razione nasce ci ha detto casual-mente in una conversazione apranzo.

Era venuto a presentare il suolibro il prof. Caldarone e, dopo ilsuccesso della conferenza, a tavolaè nata l’idea di pensare ad unapossibile convergenza culturale.

Caldarone ha portato l’idea aCortona e i cividalesi hanno fatto ilresto. Nasce così una collabora-zione che spazierà su vari aspettidalla cultura ai rapporti con leistituzioni scolastiche e tecniche.

3 luglio 1944. Truppe britanniche mentre attraversano la campagnaprima di arrivare a Cortona.

TERRITORIOL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010

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Nel non troppo lontanodue milacinque, ma nep -pure anno troppo vicino anoi, in questo giornale, in

data trenta giugno, con un mioarticolo “A ciondoloni”, ci si la -mentava dell’incuria, della trascu-ratezza che si aveva per l’esteticadegli edifici delle Piazze e dellestrade di Cortona, nel vedere chedopo il rifacimento delle facciate,si continuassero a vedere, e conmaggior risalto di deturpazione,quegli innumerevoli fili “a ciondo-loni” vuoi dell’ENEL o di Telecom,ovvero di cavi televisivi o quantoal tro.

In parte si corse ai ripari, equei fili ciondolanti da PalazzoCasali, in Via Casali, vennero inbreve eliminati.

C’era voluto il suggerimento?La spinta propulsiva? Vennerosegnalati successivamente anchetutti quei fili che dalla torremunicipale, lato Via Roma, portad’ingresso in città e nella Piazzaprincipale del Comu ne, continua-vano a penzolare, senza che nes -suno degli amministratori o di -pendenti dell’ufficio tecnico o del -la Polizia Municipale, ancorché cisbattessero quasi…la testa, avessesegnalato e fatto mettere in buonordine quei grovigli di fili cheappaiono come tante forche perl’impiccagione.

Di recente vi è stata l’occasio-ne, nella stessa Via Roma, delrifacimento della facciata in parteinteressante gli uffici comunali edin parte il ristorante “Il Cac cia -tore” (ex edificio di proprietà co -munale venduto ad un prezzac-cio!) per fare sparire tutta quellaindecenza di cavi oscillanti ed ob -brobriosi e dare maggiore visibi-lità alla facciata senza quegli antie-stetici altalenanti cavi. Ebbene,dopo oltre due mesi di ponteggi,disagi ed imprecazioni per laviabilità e dei gestori della struttu-ra ricettiva, tolte le “paratie” sipoteva sperare almeno che si fosseprovveduto a migliorare in tutti isensi l’aspetto della facciata degliuffici comunali e della torrecampanaria….illusione!

Quei mostri a penzoloni conti-nuano a fare bella mostra ed ilmale non è solo questo….il peg -gio è che se si volesse intervenireper dare una “sistematina” a tuttoquel disordine, occorrerebberimettere le impalcature, e rimet-tere le impalcature vuol dire ….tornare ai disagi sofferti e soprat-tutto spendere, o meglio, buttarealle ortiche i soldi del contribuen-te.

Questi (a dire il vero mai!)non sono momenti per sprecarede naro pubblico e chi lo fa sa -rebbe meritevole di essere messo

“ a penzoloni” come quei fili ocome si faceva una volta alla gognaper il pubblico ludibrio. Gli errorisi pagano…ma quasi mai se si ètutelati da un’amministrazionepub blica, se si è con le carteformalmente a posto ma non neiconfronti del cittadino contribuen-te.

Non si possono fare lavorisenza capo né coda, o meglio,lavori che risultino sempre o quasiincompiuti. Pantalone si è stancatodi pagare gli errori altrui. Le ta -sche sono lise. Non si può conti-nuare a ragionare e vivere conpressappochismo, con superficia-lità o con stoltezza.

Il lavoro iniziato va portato atermine e con buoni risultati, nonrabberciato o incompiuto per ri -metterci le mani in un secondotempo, senza pensare che non sisa se pesi più la dabbenagginedelle persone coinvolte del costo(o danno!) effettivo per l’ultima-zione a regola d’arte dei lavori.Riprepariamoci alle impalcatureed ai disagi…..fare e disfare, dopotutto, è sempre lavorare!

Piero Borrello

E’ caccia all’uomo che lunedì 2a gosto tra le frazioni di Fratta eFratticciola, ha gettato nel rio Regliadei Mulini circa un centinaio di litridi sostanza tossica, con tutta proba-

bilità trielina. A dare l’allarme cihan no pensato alcuni cittadini delpo sto che a tarda sera hanno vistoag girarsi un fuoristrada con deigros si barili diretto proprio nellapic cola strada che costeggia ilsentiero ciclopedonale della bonifi-ca. Sul posto la mattina seguentesono arrivati i tecnici dell’Arpat cheda lì a poco hanno individuato l’a -rea dove era stata gettata la sostanza

pericolosa. I tecnici hanno preleva-to campioni di acqua che in questigiorni saranno sottoposti ad analisipiù accurate. Inoltre, coadiuvati dasqua dre dei vigili del fuoco di Ta var -

nelle e Arezzo, hanno rimosso centi-naia di metri cubi di acqua conta-minata. Sulla vicenda stanno in da -gan do i Carabinieri di Cortona in sie -me alla polizia provinciale.

La trielina è uno è un ottimosolvente per molti composti organi-ci, molto usato sia nelle aziende o -ra fe che nel settore tessile e di pel -let teria.

Laura Lucente

Dal 28 luglio al 2 agosto,presso il Campo SportivoEnnio Viti di Montecchio, siè svolta la XXVII Sagra del

Piccione. Anche quest’anno la festa,organizzata dalla Polisportiva Mon -tec chio, ha caratterizzato l’estatemon tecchiese. Sei giorni di allegria,musica, cabaret e tanta buona cu ci -na. Si è cominciato con la consuetapresentazione della squadra per lanuova stagione calcistica. Nella stes -sa serata uno spettacolo di magia hadivertito i più piccoli. Purtroppo untempo un po’ bizzarro, per essere inpieno solleone, ha creato non pochipro blemi allo svolgimento della Sa -gra, specialmente il 29 e il 30 luglio.

Giovedì 29 luglio era in pro -gramma la commedia dialettale“Que la pecora è la nostra”, scrittada Marco Pieroni e interpretata da“Il Circolino”, l’ormai celebre com -pagnia locale, ma, per un temporaleserale, è stata inizialmente rimanda-ta a lunedì 2 agosto, prolungandoco sì la festa paesana. Venerdì 30luglio, nonostante la giornata autun-nale, il brutto tempo ci ha concessouna tregua nel tardo pomeriggio e siè salvata la serata con Dado, diretta-mente da Zelig… uno spettacoloesilarante accompagnato dall’or-chestra “Adriano Show”.

Il 31 luglio e il primo agosto latradizione è stata rispettata con la

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vera e propria sagra del piccionecot to al girarrosto. Entrambe leserate si sono arricchite del balloliscio di “La quinta stagione”, sa ba -to, e “Fabio e i suoi monelli”, do -me nica primo agosto. E’ stato regi -strato un bel successo, conferman-do l’attaccamento della gente a que -sta sagra di metà estate. Voglia dico se genuine, semplici, di stare in -sie me, di giocare insieme, di ge ne -razioni che cooperano insieme…questa è la formula della sagra delpiccione. E’ nata per raccoglierefondi per la “Polisportiva Mon tec -chio” ma anche, e direi soprattutto,

per aggregare un paese, metterlo infesta, riscoprirne l’anima semplicedi piccola comunità viva e orgoglio-sa. La serata conclusiva, come scri -vevo sopra, è stata il 2 agosto. Pur -troppo la tanto attesa commedia,che doveva celebrare il nostro dia -letto e raccontare le storie dei nostrinonni, è stata annullata. Un gravelutto ha sconvolto tutta la comunitàmontecchiese: nel primo pomerig-gio caldo e stanco ci ha lasciato,troppo presto, un caro amico, unodi noi, stroncato da un male incura-bile. Ciao Marco.

Albano Ricci

MONTECCHIO

XXXVII “Sagra del Piccione”

LAUREA

Il giorno 15 luglio presso la facoltà di Architettura dell'Università diFirenze si è brillantemente laureata con votazione 110/110 cum laudeBEATRICE RINCHI con una tesi su “Terra e ombra. Museo a Mar -rakech”, relatore il prof. F. M. Lorusso, correlatori S. Mecca e G. Tem -pesta. Alla neodottoressa vanno i complimenti dei genitori, della nonna,della sorella, della nipote e di tutta la sua famiglia e gli auguri dellaredazione per una felice carriera lavorativa.

Beatrice Rinchi

In ricordo di Felice Mearini

Il diciotto di agosto di undicianni fa Felice Mearini chiudeva lasua esperienza di vita terrena ediniziava quella che non avrà maifine.

La moglie Agnese, unita a tutti ipiù stretti familiari, lo vuole ricor-dare a tutti i parenti, agli amici, aquanti lo hanno conosciuto e sti -mato con lo stesso affetto di quan -do Felice trascorreva la sua vita tradi loro.

La sua assenza tutti l'avverto-no, ma ovviamente Agnese la sentein modo particolare; spesso il ri -cordo ritorna ed è facile lasciarsian dare alla commozione.

Ma la certezza di ritrovarsi an -cora assieme lenisce un po' il do -lo re e la fede motiva la nostra vita,illumina ogni nostra impegnativa,ogni nostro passo, ogni nostro re -spiro. I. Landi

Inquinato il rio dei Mulini Silenzio e ascolto. Accoglienza e servizioNé capo... né coda Corsi di esercizi spirituali

Si è svolto, dal 14 al 18 luglio,presso il Santuario di Santa Mar -gherita a Cortona il primo ciclo diesercizi spirituali sul tema “Laparola di Dio nella vita del cristia-no dell’Ordine Francescano Se co -lare” tenuto da Padre Vittorio Bel -lé dell’Ordine Frati Minori (OFM).

L’iniziativa è stata proposta eorganizzata dai Frati Minori delSantuario ed è stato il primo diuna serie di incontri che, ci au gu -riamo, possano avere un seguitoed una regolarità nel loro svolgi-mento.

L’appuntamento era rivolto inprimo luogo agli appartenenti alleFraternità OFS (Ordine Fran ce -scano Secolare) di Cortona e dellaToscana ma è stato e resta aperto atutti coloro che si sentono vicinoalla spiritualità francescana eclariana.

Le giornate si sono susseguitein un clima fraterno tra i parteci-panti, il ‘predicatore’ Padre Bellé ela fraternità tutta dl Santa Mar -gherita che ha accolto i parteci-panti con attenzione e calore, of -frendo a ciascuno la possibilità divivere l’esperienza di preghiera inraccoglimento, gioia e semplicità.

Numerosi gli spunti di pre -ghiera e di meditazione propostida Padre Bellé in queste giornateper cui risulta difficile sintetizzarliin un resoconto ma sarebbe inop -portuno non trasmettere l’espe-rienza appena vissuta.

È necessario però che l’uomosi lasci nutrire dalla Sua parolacosicché, nella misura in cuil’uomo si lascia trasformare dallaParola, riesce a testimoniarla conla propria vita.

Nell’infinito amore di Dio, lasua Parola è uno degli innumere-voli modi che ha ‘inventato’ perdialogare con l’uomo, per entrarein relazione con lui. Perché l’a -more porta ad inventarsi il mododi raggiungere l’amato. Dio ci amaed ha bisogno di noi, che noirispondiamo alla sua chiamata, alsuo amore e all’intervento dellasua Grazia nella nostra vita.

Lo stesso Francesco si è lascia-to innamorare di Dio e ha per -messo alla Sua Parola di rinnovar-lo. La vera conversione di Fran -cesco, infatti, nasce dall’incontrocon la Parola a San Damiano. Èstata la Parola a mostrare aFrancesco cosa doveva fare e perlui e i suoi fratelli è stata la com -pagna irrinunciabile di ogni mo -mento. “Conosco Cristo povero ecrocifisso e questo mi basta.”(FF692) riporta Tommaso da Ce -lano nella Seconda Vita di SanFran cesco d’Assisi.

Perché per accogliere la Pa ro -la è indispensabile l’ascolto e per

ascoltare è necessario un clima disilenzio per far tacere tutte le altreparole che abitano in noi. Èimportante predisporsi all’ascoltoche è il primo passo di ogni re -lazione, sia essa umana o con Dio.L’ascolto è l’atteggiamento fonda-mentale del credente; l’ascoltogenera accoglienza e l’accoglienzail servizio che si traduce nella no -stra testimonianza di vita quotidia-na. Come in ogni relazione è ne -cessaria la conoscenza. Tempo epazienza. È necessario rileggere,studiare, meditare per poi ac co -gliere la Parola. È questo un pro -cesso lento ma pieno e denso nel -l’attesa. Dobbiamo imparare acorteggiare la Parola di Dio perpoi lasciarsi sorprendere da lei epermetterle di cambiare in dolcez-za ciò che sembrava amaro.

Innamorarsi della Parola ciporta inevitabilmente ad innamo-rarsi dei fratelli. In definitiva, ac -co gliere la Parola nella nostra vitaci aiuta a guardare con lucidità eau dacia verso il futuro (Fr. J.R.Car ballo, Min.Gen. OFM) e nonpiù a programmare la propria vitasecondo i nostri progetti ma allaluce della Parola di Dio.

Dall’ascolto della Parola si de -ve necessariamente procedere nelcammino e metterla in pratica conla propria vita. Solo in questo mo -mento inizia la vera conversioneper ché all’ascolto deve seguireuna scelta, una assunzione dicom portamenti e atteggiamentipre cisi, chiari. Lasciare per an da -re, come Abramo si mette in cam -mino senza sapere dove lo avreb -be condotto Dio.

Anche nello stile di vita da as -sumere ci vengono in aiuto Fran -ce sco e Chiara. La testimonianzadell’innamoramento di Dio non lasi deve esprimere a parole, macon le piccole e grandi sceltequotidiane, di tutti i giorni, di ognigiorno. Gesti, sorrisi, atteggiamentiche esprimano la nostra fede e lanostra condizione: un innamoratodi Dio. Quando Francesco incon-tra il lebbroso e lo vede non piùcon lo sguardo dell’uomo ma conlo sguardo di Dio - quello sguardoche quando si fissa su ciascuno dinoi ci ama per sempre - in quelmo mento Francesco e il lebbrosonon parlano, si abbracciano. Nelladimostrazione dell’amore le pa ro -le sono superflue. “Perciò, de po -sta ogni impurità e ogni resto dima lizia, accogliete con docilità laparola che è stata seminata in voi eche può salvare le vostre anime.Siate di quelli che mettono inpratica la parola e non soltantoascoltatori, illudendo voi stessi.”(Giacomo 1, 21-22)

Monica Cardarelli

TERRITORIOL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010

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Residenza per Anziani

“Santa Rita”di Elio Menchetti & figliVia Case Sparse, 39/13

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Nei primi giorni di lugliopassando per l’Albergo-Ristorante Portole diFran co Lunghi ho chie -sto, alla sua consorte

sig.ra Mirella, se era arrivato, cosìcome faceva da ormai più di quindi-ci anni, il villeggiante estivo AldoTar taglini: un simpaticissimo ro ma -no dalle origini cortonesi e, mi paredi ricordare, parente di un nostrosacerdote del Novecento, don Tar ta -glini. La risposta è stata un fulmine aciel sereno, anche se in parte messain conto. Aldo è morto l’11 febbraioscorso. Io non avendo saputo nullanon sono potuto andare al suo fu -nerale per un saluto e mi sento indo vere di ricordarlo, anche se bre -ve mente, dalle pagine del nostro esuo giornale.

Sì, Aldo era un abbonato ed at -tento lettore dell’Etruria. Negli ultimiquindici anni egli ha soggiornato aPortole tutta l’estate facendosi mon -ta gnino tra di noi e lì abbiamo fattoa micizia. Negli ultimi anni, venivada solo e mi ha regalato tanti piace-voli dialoghi, fatti di lunghe chiac-chierate sull’universo mondo, albar-spaccio di Portole gestito dallasignora Vera. Erano chiacchieratemattutine o serali cui tenevamo tuttie due, an che se io spesso dovevoabbreviarle causa impegni di lavoroo questioni familiari.

Anche nell’estate 2009, no no -stante gli incontri mattutini al bardella signora Vera si fossero diradaticausa alcuni suoi problemi di sa lu -te, avevamo avuto dei bei dialoghisul la politica italiana e sulla nostra

Fino a qualche anno fa,specialmente nel mondoimpiegatizio, l'approssi-marsi del giorno del pen -sionamento veniva vissu -

to come un incubo della peggiorespecie. Come cambiano i tempi!Ora invece è atteso come unaliberazione, un vero "Eldorado",al meno per quei fortunati che rie -scono ad arrivarci....

Credo proprio che ancheSilvestro Gori abbia atteso il 31maggio 2010 con questo spirito:infatti da quella data non è più inservizio presso il Tribunale di A -rezzo dopo tanti e tanti anni dispola mattutina dal Riccio.

In que sto suo ambito lavorati-vo era di venuto ormai una vera e

propria "i stituzione" e, per noiamici del Ric cio, è stato e rimarràsempre ironicamente "il sòrPretore"!

I col leghi del Tribunale diArezzo sentiranno di certo la suaman canza e, in questo suo ruolo,man cherà ancor di più a tutti noi:è stato per tanti anni un sicuropun to di riferimento per l'interazona quando c'era bisogno di a -vere con urgenza qualche certifi-cato, di svel tire qualche procedu-ra, di a ve re qualche prezioso con -siglio per sapersi muovere in quelmondo dove da sempre la bu ro -crazia im pera....

La sua disinteressata disponi-bilità era sempre al massimo pertutti: di certo lo rimpiangeremo!Ora farà il "casalingo" a tempopieno, ma non solo: a Monsigliolol'hanno già messo in "organico"per la Festa della Gioventù fino daquesta edizione, poi qualche par ti -ta in più di Burraco, qualche altroimpegno nella vita associativa dellazona, un pò di agricoltura e giar -di naggio (ma con moderazio-ne!).... Insomma, benvenuto tranoi caro Silvestro e goditi questimomenti assieme alla tua bellafamiglia e agli amici, felici di farfesta assieme a te. Te lo meriti!

Carlo Rocanti

Zona P.I.P. loc. Vallone 34/B - 52042 Camucia di Cortona (Ar)Tel. e Fax 0575/67.81.82 (n. 2 linee r.a.)

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Il Regolamento CE n. 852 del 29.04.2004, rende obbligatoria la lottaprogrammatica agli infestanti, inasprendo il quadro sanzionatorio nel caso dimancata applicazione, non rischiare da oggi c’è Pulirè S.r.l.

- Derattizzazione;- Disinfestazione;- Disinfezione;- Redazione piano di lotta programmatica.

Cortona. Nel salutarci a fine agostoci e ra vamo lasciati con un arrive-derci al l’estate 2010, anche senell’abbracciarlo avevo compresoche in lui c’era tanta speranza, maesile certezza per quel saluto.

Purtroppo alla mia domandadel primo luglio la signora Mirella ela sua coadiuvante signora Nada mihanno dato la risposta che temevo:non solo quest’estate avremo unsimpatico, importante villeggiante inmeno, ma un caro amico lasceràpiù vuote le nostre serate estive por -tole si all’antica, fatte cioè solo didialoghi e chiacchierate al frescodopo la “gran vampa” giornalieradel solleone. Ho detto che Aldo erauna per sona ottantenne piena disimpatia e che era anche un’impor-tante personalità del mondo ro -mano e della cooperazione naziona-le. A lungo consigliere del Cnel, Al -do Tartaglini era stato infatti unagran de figura di riferimento e diri -gente lungimirante e illuminato del -la Confcoperative.

Ecco infatti uno stralcio del co -mu nicato stampa emesso a Romal’11 febbraio scorso dall’importanteistituzione della cooperazione italia-na: “È morto Aldo Tartaglini, presi-dente del collegio dei probiviri diConfcooperative. È stato un impor-tante dirigente che ha contribuito daprotagonista a scrivere la storia diConfcoo pe rative dagli anni ’70 adog gi. Con la sua scomparsa perdia-mo un dirigente lungimirante e illu -mi nato. Un cooperatore vero e au -ten tico”.

Anche io, che conoscevo i suoiim pegni romani, desidero ricordar-lo per quanto egli ha donato al no -stro paese con la sua vita di coope-ratore, ma soprattutto vorrei ricor-dare a tutti i nostri lettori il suo a -mo re per Cortona, per la nostramon tagna e per il nostro giornale,che leggeva sempre con tanto pia ce -re ed attenzione. Ciao Aldo ad altriin contri e ad altre chiacchierateche, per chi ha fede, senz’altro ver -ran no! Ivo Camerini

Teresa Stortoni, nata inlocalità Sodo alle pen -dici di Cortona, il 14 lu -glio 1910, come si intui-sce dalla data di nascita,

quest'anno ha compiuto 100 anni.Un traguardo importante per

lei ed anche per la sua famiglia. Una donna che ha letteral-

mente visto e vissuto due GuerreMondiali, che nella seconda eraincinta di mia madre, nata il 3Luglio del 1944 data che coincidecon la liberazione di Cortona dainazifascisti e per questo già sim -bolicamente celebrata qualcheanno fa in sede comunale dal sin -da co Andrea Vignini.

Una donna nata da poveri a -gri coltori che ha costruito tutta lasua vita attorno alla terra, lavoran-do talvolta anche 14 ore al giorno,365 giorni l'anno feste comandatecomprese e passando il resto deltempo a fare faccende di casa ecustodire le due figlie.

Numeri che oggi fanno im -pressione ma è forse proprio que -sto continuo dedicarsi al lavoro edalle persone care che ha portato

una gracile ragazza a questa ve ne -randa età, con ancora un'ottimasobrietà mentale ed uno spiritoche farebbero invidia a qualcheventenne.

E' quindi con gioia che noitutti abbiamo celebrato domenica18 luglio una signora che tanto hadato e che tanto merita le sia rico -nosciuto da noi tutti.

Alla serata sono intervenuti ilconsigliere comunale del Comunedi Cortona sig.ra Francesca Ba -sanieri ed il rappresentante delCentro di Aggregazione Sociale diTerontola sig. Nobilio Torresi, iqua li hanno consegnato due gra -dite targhe di riconoscimento alla

nostra amata Teresa. Non meno gradita la lunga e

bel la poesia in rima baciata scrittae letta dal nostro compaesano Gia -cinto Zuc chini, non nuovo a que -sto tipo di produzioni artistiche.

Non so se in questo caso siaap propriato o meno ma per quan -to mi riguarda auguro a Teresaaltri 100 di questi anni.

Massimo Gostinelli

a cura di GINO SCHIPPANoterelle... notevoli:Se consumi 200 perché paghi 250?Con questo titolo ritorniamo (o almeno ci proviamo) alla vecchia

formula della stringatezza e delle sentenze. Bene. Il titolo è eloquente e siriferisce al regolamento delle Nuove Acque per cui se consumi o nonconsumi paghi una quota equa pari a 50 mc che ti dà il diritto di aprirein qualsiasi il rubinetto e di trovare acqua in qualsiasi momento tu neabbia bisogno. Logica vuole che se per esempio tu consumi 200 mc nepaghi 250. Questa è quasi una frode che colpisce tutti gli utenti. Allorache si fa? Beh, si potrebbe giustamente raccogliere le firme per abolirequesta norma del regolamento con la minaccia che altrimenti ci rivolgia-mo al giudice. Si potrebbe anche pagare una bolletta più bassa edequivalente a quel “minimo” che dovrebbe garantire in qualsiasi l’uso diun servizio ed obbligare le Nuove Acque a rivolgersi al giudice al postonostro.

Si potrebbero chiedere le dimissioni dei rappresentanti degli entiperché sono messi lì a tutelare gli interessi dei cittadini e invece non lofanno.

Questo, caro Rossi responsabile della CGIL locale (anche con ilnostro gradimento) è già di per sé un’azione coraggiosa e non solo perquei modesti 50 euro che ogni utente potrebbe risparmiare.

PienoneNon ci sorprenda questa estate così piena di turisti e visitatori che

non sono più i tocca e fuggi ma sono quelli più ambiti che occupanoalberghi e appartamenti. Condividiamo la promessa fatta dal Sindaco cheprivilegia il mantenimento di kermesse ad alto livello con i più rappre-sentativi personaggi del mondo del cinema, del teatro, della danza e dellamusica di ogni genere e di ogni livello.

Certo non sono momenti facili per i bilanci comunali e il nostrocomune ha un vasto territorio che deve essere gestito con enormi stanzia-menti ma è anche un patrimonio di investimenti individuali per quantoriguarda l’aspetto turistico fatto di piccoli e grandi complessi turistici chesono diventati i più numerosi di tutti i comuni della provincia, conrecords di numero e di accoglienza.

Sono tanti piccoli satelliti che ruotano intorno ad una cittadellamessa, tremila anni fa a fare da sentinella ad una vallata bonificata daglietruschi e feconda di messi.

Questa città si è arricchita nei secoli di opere monumentali fatte dipalazzi, chiese, conventi, teatri e musei. Fatta anche di parchi, passeggia-te, strade di pietra, vicoli improvvisi ed angusti, edifici pubblici e privati,santuari ed eremi.

Questa città deve essere mantenuta bella, accogliente, pulita, decoro-sa, in poche parole, deve presentarsi dignitosa, perché i turisti, (paroleche citiamo ripetutamente!) non vengono nel nostro comune pervedere le rotatorie di Camucia o gli agriturismi della Pietraia!

RICCIO Ironicamente “il sòr Pretore”!

Un nuovo pensionato: Silvestro Gori

CASALEPORTOLE Uno ciao ad un amico villeggiante

Aldo Tartaglini

I 100 anni di nonna Teresa

Per i cento anni di Teresa StortoniCurrìa quel dì la Presa de la Bastiglia,quande a Beppe e Rosa nascette ‘na figliache del lor cuore le corde scosse,Comune de Cortona, Valle de Catrosse.De gioia piéna se riimpì la rurèle chésa,e ‘l nome de batizzo fu: donna Teresa.Tul fiume Loreto scuacquonno i primipanni,da quell’evento, son passi mo’ cent’anni.Sacramenti, Cresima e Comunionefece en quel lógo la figlia de Stortone.Pe’ ‘sta gran festa Gino con fère naturèleportò la vetusta Teresa al confessionèle.De non raccontalla a chjuè se fece pattome disse: “Chèro vicino, quant’erba hofatto.Questa è la mi’ storia cruda e vera,e te la podarìa arcontè la mi’ somèra,che tirèa el baroccio carco pe’ ‘l guernèo.Quanta stoffa ho sfornèto dal telèo!M’arvèngheno en mente mo’ ‘sti lontènifatti,comme quande varcò illibèta la soglia deiCiabatti.Non volgo portè per la mia età a pretesto,ma le fanciulle de mo’ muririnno presto.Non so manco si la streda maestra fussequella,ma ‘na volta se ganzèa co la sentinella.E alora prima d’aviè ‘l priciuttodoppo me sposò e fece ‘n tempo a tutto…Co ‘l mi póro Orlando coronò l’amore portando in dote linzoli e tanto onore.I primi approcci auti piéni de primura,s’ebbero tra le manne o a la scartocciatura.La vita per la donna de chèsa era missione:ce se trovèa a la Messa o a la funzione.Vette a stè ai Pilistri, tul lego Trasimeno,e me vennon do’ figlióle tr’un baleno:Lidia e Marisa loro se chiamonno,crescetton bene e presto s’apaònno.Umberto facéa chèse a tutto spièno,Piattellini arcozzèa l’orzo e ‘l grèno,

tanto premurosi che furon garanziade stère al cuperto e de fème ‘n se murìa.Ho in Liliana e Massimo dó chèri nipotiche son promossi da me a piéni voti,de lodalli non sirò mèi stanca per quando accarezzeno la mi’ crocchiabianca.So curèta da un meddeco senza pariche ha fama al mondo e se chièma Calzolariperché el villèno dorme ma la carta canta,i su’ pazienti son su, sopra i novanta.Per do’ volte el mi femore s’è rotto:un osso importante che aloggia sotto,e lu’ a chèsa mia, senza vì da chjuelle,m’ha salvèto da la sieda con rotelle,e ‘l di del centenèrio me venne a visitè,e tul salutamme me volle anche augurè:- Teresa, sperèm che st’altr’anno possaarnìreper sostenere ancora el tu’ avvenire!-- Chèro dottore la cosa ha esser vera,ve veggo ‘n salute, aéte ‘na bóna cera!-Al che el luminère ‘na risèta stampa:- Ma ‘sta vecchietta qui, quanto me cam -pa?”-Le Terese son donne de razza,e Trontela gna titolèto ‘na bella piazza,perché la Stortoni, per dilla proprio tutta,ha tanto in comune con la Madre deCalcutta,sempre generosa e agli altri ha dèto mano,vede el prossimo suo come el Samaritano.Grazie per quel che aéte dèto e darete envita,senza mai chiedere la contropartita.Auguri fitti, Teresa, e teneteve su,doppo cent’anni ce ne sono più.Questo vogliono gli amici, i parenti e Ginoensieme a l’autorità e a‘l Primo Cittadino.E mo’ brinsisi e tutti a culizione:vita lunga a la citta de Stortone!

Gino Bivio Riccio 18 luglio 2010

PAGINA 7

TERRITORIOL’ETRURIA N. 14

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Diverse manifestazioniso no già avvenute o so -no attualmente in attocon l’intento di pro -muovere anche que -

st’anno a Mer catale attraenti mo ti -vi di svago e divertimento. Tra i va -ri comitati organizzatori, il primoad aprire le feste è stato quellodenominato “Val di Pierle in alle -gria”, il quale nei giorni 25-26 e27 giugno ha dato vita alla terzaedi zione del “Bayrische fest”ovverosia la “Festa popolare dellabirra e dello stin co” caratterizzatada musiche, bal li, nonché da li ba -gioni e pietanze tipicamente ba va -resi. Nella ker messe, questa volta,è stato fatto ri vi vere anche il “Paliodella Val di pierle”, una manifesta-zione ricca di giochi, di sfiderionali e di co lori che si svolgevanegli anni ’70-‘80 con il calorosocoinvolgimento del paese e deisuoi dintorni. Quattro i tradizionalirioni in gara: piazze di sopra,piazze di sotto, il Pino e Lisciano.Ad aggiudicarsi il Palio sono stati icolori del Pino, a cui è legata lapo polazione com presa fra gli a -bitati di Mengaccini e S. Andrea diSorbello, la quale, nel l’esultanzadella vittoria, ha inteso dedicare ilpre mio vinto alla memoria di Sau -ro Piccioloni e Giovanni Ceneri,tragicamente scomparsi, chefurono a suo tem po vivaci sosteni-tori e portatori di quei colori.L’Associazione pro mo trice del -l’av venimento - ce ne dà atto ilcon sigliere comunale Giu liano Ca -pri ni - merita il sostegno del l’Am -ministrazione e dei cit ta dini inquanto attivamente im pe gnata daqualche tempo a favore di iniziati-ve per il paese e la valle, quali, percitarne una, l’illuminazione dellevie e delle piazze in occasionedelle feste natalizie.

Dal 23 al 25 luglio, l’UnionePo lisportiva Valdipierle, con ilpatrocinio del Comune di Cortonae della Provincia di Arezzo, ha datoluogo alla prima parte della 36^Festa Paesana, realizzata come“Sagra della tagliatella casareccia”con gustosissime cene e vari spet -tacoli, compreso il 1° Talent Showdella Val di Pierle. Precedendo laseconda parte, effettuata fra il 6 edil 15 agosto, altre iniziative di variogenere hanno animato il paese, frale quali, nel contesto dell’ “Estate

nelle Valli 2010”, la sera di sabato31 luglio la terza edizione del Ro -ckarena, richiamo di fan e teen-ager convenuti da varie parti alcampo sportivo di Mercatale dove,gratuitamente, hanno potuto assi -stere alle performance musicalidei Sabotage, Centurion, Rain, IlBacio della Medusa, Ibridoma e gliAdamas. Ancora una volta, do me -nica 1 agosto, si è svolta inoltre laFesta della battitura, ben esaltatapoi negli stand serali dai congenia-li, genuini e squisiti piatti di pro -vette massaie, sì da far rivivere aduna stragrande partecipazione difolla momenti e sapori sani e lietidella nostra tradizione agreste.

Nella ripresa della Festa Pae -sana, che si conclude nell’odiernaricorrenza di ferragosto, altri av -venimenti hanno dato per settegiorni ulteriore appeal e vigorealla sagra con serate danzanti,concerti, folklore, fuochi d’artifi-cio, attrattive gastronomiche e unacomica rappresentazione teatraledell’autore Zeno Marri presentatadalla brillante compagnia “Il Cilin -dro”. Restano ancora, nel pro -gramma dell’ “Estate nelle Valli”,due diversi spettacoli musicali cheavranno luogo il 20 e il 22 agosto,rispettivamente a Lisciano Nicconee nella piazza di Mercatale.

E’ da sottolineare la felice ideade gli organizzatori delle Festa Pae -sana di promuovere il citato 1°Talent Show della Val di Pierle,denominato “Sa…remo Famosi”,concorso canoro per giovani ta -lenti svoltosi in due serate. Vin -citori sono stati: 1° Olindo Filip -pelli di Ostra (An); 2° ValentinaPa squi di Fighille (Pg); 3° Fran -cesca Marinelli di Città di Castello.Ospite d’onore Giacomo Salvietti,concorrente di X-Factor. Splendidasorpresa quella della cantanteamericana Celeste, attualmente insoggiorno presso Cortona, la qua -le, presente alla festa e incuriositadal concorso, ha chiesto di can -tare suscitando forte ammirazionee immensa simpatia. Il vivo ringra-ziamento dell’organizzazione va,oltre alla brava artista, anche adAn drea Laurenzi quale abile esimpatico presentatore, poi a Wal -ter Ferracci, alla giuria e a quantihanno contribuito alla splendidariuscita.

Mario Ruggiu

Non capita facilmente al -le coppie sposate dacin quant’anni poter fe -steggiare la lieta ricor-renza dinanzi allo stes -

so sacerdote che mezzo secolopri ma le aveva unite in matrimo-nio. Questo hanno potuto, e vo lu -to, fare due nostri cari amici econcittadini, il rag, Ubaldo Fra -cas sini e la di lui consorte Ro ma -na Schiatti, da tempo dimoranti aPerugia ma spesso ancora qui,

nella loro familiare residenza diMercatale, in lunghi e distensivisog giorni. Il 20 giugno 1960 U bal -do (o meglio “Baldo” confiden-zialmente per tutti), giovane e so -ler te bancario in questo suo paese,co ronava il roseo sogno di con -durre all’altare la distinta e grazio-sa maestrina Romana, residente etitolare anch’essa qui. A officiare illoro sacro rito sacramentale erastato don Antonio Mencarini, il sa -cerdote da loro scelto in quanto a -mato paesano e stimatissimo ami -co. Stima e amicizia confermate econsolidate in questi lunghi anni,tanto da volersi ritrovare il 20 giu -gno scorso, ancora in piena formagiovanile, davanti allo stesso donAn tonio nella chiesa di S. Do me -nico in Cortona, a celebrare con lasua santa benedizione il devoto efausto avvenimento delle loro noz -ze d’oro.

Alla cerimonia, desiderata esvolta nella semplice intimità fa mi -liare, erano presenti soltanto figli e

ni poti, fratelli e cognati, un in sie -me di venti persone riunite conaffetto e commozione a onorarefe stosamente la coppia. Dopo bel -le e augurali parole pronunciateda don Antonio, lo stesso Baldo èsalito all’altare - come egli ci hapoi riferito - per rivolgersi primadi tutto a Dio a volerlo ringraziaredi cuore per le tante grazie e donidispensati a lui e a sua moglie, aco minciare dalla salute fisica emorale. Quindi, dopo i doverosi

rin graziamenti a don Antonio e atutti i convenuti, egli usava gentiliespressioni di affetto e gratitudineper la sua Romana, che gli ha fattoanche il bellissimo regalo di duesplendidi figli, da cui sono giunti,graditissimi, sei magnifici nipoti.“Un pizzico di commozione l’hoavvertito - così ha testualmente ag -giunto - soprattutto quando ho ri -cordato i nostri genitori Nino, Er -silia, Natale e Maria, che cin -quant’anni prima avevano condivi-so con noi la gioia del nostro ma -tri monio”.

All’uscita di chiesa faceva se -guito un familiare convivio contanti brindisi augurali presso il ri -storante Tonino. Auguri che anchea nome de L’Etruria noi rinnovia-mo amichevolmente e di verocuo re ai due cari coniugi, affezio-nati lettori-abbonati di questogior nale, per un proseguimentolungo e sereno del loro camminocondotto insieme.

M. Ruggiu

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

Alessandro Bertocci eRo sa Piccioli hanno fe -steggiato le loro “Nozzed’oro”, nella chiesa par -roc chiale di S. Dome ni -

co in Cor to na.

Il parroco, don Antonio Men -carini, lo stesso che li unì in matri-monio nel lontano 1960, ha cele -brato la S.Messa insieme al sacer-dote don Giancarlo Rapaccini.

Alla cerimonia hanno parteci-pato con gioia e commozione lepersone più intime e la “bella fa -miglia” che Dio ha loro donato, itre figli con i coniugi e i sei splen-didi nipoti.

La festa è continuata pressol’a griturismo di “Donatella” cheha preparato e servito un ottimopranzo. Auguri vivissimi anchedalla redazione.

MERCATALE Manifestazioni dell’estate mercatalese

Si è svolta la prima riedizionedel Palio della Valdipierle

MERCATALE Nella sala parrocchiale

Mostra di pittura e scultura

Dal 10 al 18 luglio scor -so, nella sala parroc-chiale di Mercatale, haavuto luogo a cura delpittore Sergio Grilli e

dello scultore Marco Soldatini unaattraente esposizione artistica deiloro lavori. Sergio Grilli, pittore epoeta terontolese, ci ha mostratouna varietà di quadri in cui, comenelle sue poesie, un delicato senti-mento prevale sulla fantasia. Inogni sua opera, infatti, un accen-tuato realismo evidenziato da unaluce e da colori vivificanti esprimechiaramente le incontaminate sen -sazioni poetiche, mai trascenden-tali, delle visioni e delle esperienzedi un animo ipersensibile. La suacongenialità è resa manifesta siada motivi paesaggistici, come da

immagini femminili e soprattuttoda meravigliose nature morte.

Marco Soldatini, artefice distraordinarie produzioni in ce -ramica, ci ha presentato scultureispirate in parte ai motivi del reali-smo classico ed altre di genereespressionistico o addirittura sur -realistiche.

La versatilità dello scultore,nelle sue diverse creazioni plasti-che, sa imprimere caratteri di av -vincente modellatura, che, accom-pagnata da una sapiente sceltacro matica, desta la più profondaammirazione dell’osservatore. Neiritratti, nelle anfore e in ogni altrosuo soggetto risaltano palesementeil linguaggio e la mano di un arti -sta geniale.

M.R.

Nozze d’oro

Fracassini - Schiatti

Nozze d’oro

Bertocci - Piccioli

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L’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010ATTUALITÀ

nuire gli incentivi per la produ-zione di energia rinnovabile.

Comunque i problemi re sta -no aperti: dove realizzare questiimpianti? E quale dimensionepossono raggiungere ?

Le linee guida da seguirepar lano di 20-20-20: diminu-zione del 20% delle emissioni diCO2; raggiungimento della per -centuale del 20% di energia pro -dotta dalle fonti rinnovabili esoprattutto riduzione del 20%dei consumi attraverso l’indivi-duazione degli sprechi.

I successivi interventi sonostati di Sauro Casini, dello Stu -dio TSI di Arezzo, che ha descrit-to il panorama energetico italia-no e le fonti alternative, quindila conclusione è stata di Do na -tella Grifo, dirigente tecnico del -l’Ufficio urbanistica del Comu -ne, che ha parlato dei criteridirettivi della disciplina transi-toria per l’installazione dei pan -nel li fotovoltaici.

E’ stato un incontro interes-sante, che ha messo in luce il

panorama attuale e ha posto sultappeto parecchie questioni cheriguardano tutte le persone chevivono nel Comune: arriveremoa vedere nei dintorni di Cortonain teri campi luccicanti di pan -nelli fotovoltaici o resterannoben nascosti sui tetti? Sarannoprivilegiati i piccoli impianticasalinghi o le megacentrali acielo aperto? Per quanto tempoancora le energie rinnovabilisaranno considerate robustefonti di guadagno?

L’articolo 9 della Costi tu -zione recita: “La Repubblicapro muove lo sviluppo dellacultura e la ricerca scientifica etecnica.

Tutela il paesaggio e il patri-monio storico e artistico dellaNazione”: questo implica che gliimpianti siano piccoli e del tuttocelati, sulla superficie delle co -struzioni o all’interno dei vetridelle finestre, ad esempio.

Ma cosa succederà a Corto -na?

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Il 10 luglio nel Centro Con -vegni S.Agostino si è svoltol’incontro su “Il fotovoltaico,un contributo per una So -

cie tà ecosostenibile”, organizza-to dall’Unitre -Università delletre età di Terontola insieme alComune di Cortona e alla Pro -vin cia di Arezzo.

L’incontro costituisce il terzomomento di dibattito sull’argo-mento, dopo le due serate che sisono svolte a Terontola.

Il convegno è stato introdot-to dall’assessore provinciale An -drea Cutini, che ha parlato delgroviglio legislativo intorno altema; più specifico è stato An -drea Vignini, sindaco del Co mu -ne di Cortona, che ha parlato delPiano Energetico Locale e deiquesiti che pone: quali tipi dienergia sono rinnovabili? Dovevengono situati gli impianti perprodurle? Specialmente il se con -do punto è di pertinenza del -l’Am ministrazione locale, checonosce e tutela il territorio.

Inoltre anche il fotovoltaicocrea problemi per lo smaltimen-to dei rifiuti, cosa che sarà dimassima attualità quando ver -ranno dismessi gli impianti piùvecchi, fra poco più di una ven -tina di anni.

Quindi è intervenuto il rela -tore Luca Alberto Pagnotta, do -cente di Diritto Privato all’Uni -versità La Sapienza di Roma, cheha parlato della nascita delfotovoltaico e del Protocollo diKyoto, che rimanda allo svilupposostenibile.

La Direttiva comunitariasul le energie rinnovabili viene

messa in atto nel 2003, mentre èdel 2007 l’incentivazione delleenergie rinnovabili attraverso ilrincaro delle bollette, cioè a spe -se di tutti gli utenti della reteelettrica.

Il prof. Pignatta ha messo inluce la differenza fra impiantonon integrato, cioè sul terreno,ed integrato, quello posto sultetto delle case o di altri edificidi uso comune, decisamente dapreferire.

Inoltre gli impianti di di -mensioni ridotte, che produconoenergia a scopo casalingo e nondestinata alla vendita, sono i piùredditizi; calcolando la spesainiziale e l’usura un impiantoda 3 kw si ammortizza in noveanni di attività, quindi la bollet-ta sarà a costo zero per altrivent’anni circa.

Inoltre per ogni impiantosono necessarie le autorizzazio-ni, ma l’iter è veloce, calcolandoche gli impianti possono essereinseriti ovunque, anche nellezone agricole, sempre nel rispet-to dei vincoli paesaggistici.

Per gli impianti inferiori ai20 Kw basta l’autorizzazione delComune, per quelli superiori alMegaw ci deve essere anchel’autorizzazione della regione,in quanto vanno a condizionarel’ambiente in cui si trovano.

Comunque la legislazione èin movimento e alcune regionicercano di contrastare gli im -pianti non integrati perché, oc -cupando spazio utile per le col -ture, condizionano le produzio-ni agricole e il paesaggio; inoltrela tendenza attuale è di di mi -

….Una delle cose che micolpiva dell’ambiente cortoneseera quello di possedere un carat-tere internazionale. Pensavo “qui,sen za prendere l’aereo, potrei te -nere aggiornato il mio inglese!”

I ragazzi dell’Università d’Artedella Georgia frequentavano corsiannuali nella sede di Cortona di -ventando parte integrante del tes -suto cittadino.

La loro spensieratezza, vitalità,curiosità ed ammirazione per lacultura del nostro paese, bene siassociavano con l’ospitalità to sca -na.

Quando li vedevo sparsi per lacittà, concentrati sulle tele poggia-te sui cavalletti, ora di rado perchésono cambiate le tecniche di e -spressione, mi chiedevo qualifossero le immagini delle loro cittànatali che si portavano teneramen-te nel cuore. Certamente diversedalla nostra Cortona, ma sicura-mente interessanti da conoscereper noi italiani!

Ho visitato la loro mostra te -nuta nei giorni 23 e 24 luglio aPalazzo Vagnotti a conclusione delcorso invernale 2010.

Ero contenta di rituffarmi inun evento che io stessa avevovissuto da ragazza avendo fre -quentato gli studi d’arte; ne co -noscevo la fatica, la gioia, lo stu -dio, il confronto ed ero felicemen-te pronta ad accogliere le nuove“ventate di idee”.

Non ci dobbiamo dimenticareche le gallerie d’arte americanesono state le protagoniste del rin -novamento artistico del se condodopoguerra.

Nessuno mi ha deluso, ma

Cronaca di 30 anni d’amore

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Banelli Mario

alcuni meritano particolarmentedi essere menzionati per la cura,l’applicazione e l’originalità dimo -strata.

Bravo Alex Kareotes per la suaricerca avanguardista, colma distudiati equilibri dentro, accanto efuori lo spazio accademico delquadro rappresentati con Timelapse lifeline Photographic collage;ottima e di pensata leggerezza lagrafica di Angela Watson conMostra Poster; encomiabile GlenDasher con Gothic line una classi-ca e coraggiosa composizione dimarmo e bronzo; interessante perun possibile utilizzo pubblicitariola tela ad olio di Nicole BarreP.I.O.V. che pone in primo pianoun calice riempito per metà da unliquido chiaro su un paesaggiorupestre; belle le opere delleceramiste Marie Starkey con Fish edi Amanda Gould con Boccale,che per le loro forme ricercate edarmoniche, ricordano i lavoridivertenti ed originali di Picasso. IlMaestro aveva innalzato il linguag-gio espressivo della ceramica allivello della sua Grande Arte cheesprimeva solitamente attraversola tecnica dell’olio.

In ultimo sottolineo il bellissi-mo e coinvolgente lavoro di grup -po proposto dal professore BobChance della Ceramics Class.

Il maestro ha guidato i suoi al -lievi nelle visite delle chiese corto-nesi e poi li ha invitati ad espri-mersi attraverso la fabbricazionedi nicchie in terracotta di formediverse, con all’interno l’oggettod’ispirazione per il luogo di cultoche più li aveva colpiti.

Il risultato è stata una collezio-ne che per purezza non stonereb-be in nuove edicole sparse neivicoli di Cortona.

“La chiave nella nicchia delprofessore simboleggia il modo incui questa esperienza artistica aiu -ta ad aprire una porta per com -prendere lo spirito di questo luogomagico che è capace di svegliarela creatività che è in ognuno dinoi”…

Roberta Ramacciotti

E’ stata una gran bella festa ilCinquantesimo anniversario dapre te festeggiato da don AlbanoFragai domenica 11 luglio in queldi S. Buchello (Portole). Una verafesta alla montagnina con tuttipresenti, giovini e vecchi, tanti nutisu invito di don Albano e tanticapiteti lì per che so, ma ve dicoche sé fatto un arduno de quelliche un sarvedeono da tanto tem -po. El posto era in dù c'è la vec -chia capanna de' Fragai, un n'hal'età, è più vecchia de tutti noialtrimissi insieme, in dù il babbo didon Al bano, Amedeo, armettea ilbiroccio, stacchea la mula e via achesa a piedi per il viottolo, sottola pianteta di abeti fatta da Aldo daoltre cinquanta anni. L'Altere in dùè stata ditta la S. Messa, era missoda vanti al tabernacolo con la Ma -donnina mureto dal Baldi quandodon Albano se fece prete.

Tutto insieme s'è creo un am -biente meraviglioso, in dù la ma gi -ca forza della montagna à presotutti e ci à avvilupppeti dandocebe nessere e tranquillità nello spi -rito, ce semo sentiti tutti boni, ilvolesse bene era per tutti, un c'e -rono le campene, ma ve giuro chese son sentiti i rintocchi.

La S. Messa ditta da don Al -bano, circondato da un nugolo depreti e accompagneto dal coro edalla musica di Patricia e soci, àtoccheto momenti di grande misti-cità, in dù è nuta fora la devozioneverso Dio e la Madonna e la vo ca -zione sacerdotale auta da donAlbano fm da quando era pichino.Ma in dù me son flute le lagrime è

stato alla predica, al ricordo di A -me deo e Celeste, i genitori, equan do don Albano il sabato salivadalla chesa di S.Buchello alla ca -panna per aspettere il ritorno delbabbo dal mercheto di Cor to na epù insieme chiacchierando scen -deano verso chesa con la mulaportando il magnere della settime-na.

L'arcordo sempre vivo dellesorelle e dei fratelli, della primaMessa ditta a Casele, poi il su la -voro da sacerdote, sotto la guidadi S.E. mons. Francolini.

Alla comunione hanno presoparte quasi tutti, se vedea il fondodel Calice, con grande gioia di donAlbano. La cerimonia è stata longa,ma un me ne sono acorto, tantoera bello e sereno tutto intorno,che m'è spiaciuto finisse. Poi semoiti tutti a Portola, in dù c'aspettea,sotto le fresche frasche, uno spun -tino, se fa per di, alla montagnina,porchetta, saleme, prosciutto edolci, pane vino e acqua in quan -tità, tutto a gratis offerto da donAlbano.

Lì ce semo artrovi di novo tutti,semo artorni in terra e tra battutee lazzi en finito la giorneta inallegria, son mancheti i fochi arti -ficiali, ma nessun se né acorto,per ché per fortuna in montagnaste co glionerie un se useno.

Grazie don Albano, i monta-gnini, i tuoi parrocchiani e i tuoiamici, che ne hai tanti, ti ringrazia-no e ti fanno tanti auguri per ilSettantacinquesimo.

Tonio de Casale

Marzia Dottarelli è un’arti-sta che modella il vetroin forme duttili e ma gi -che. I suoi mosaici ap -

paiono leggeri e insieme potenti,animati dalla luce che ella riesce aimprigionare dentro la carne dellamateria. Arricchita da un curricu-lum denso di riconoscimenti ot te -nuti in varie e importanti manife-

stazioni italiane ed europee e dopoil dono a Benedetto XVI di unaMaternità che è ora appoggiata auna parete dei Musei Vaticani,Mar zia è finalmente tornata a casae ha allestito una mostra nella suaCortona.

Da sabato 14 a domenica 29agosto in Palazzo Casali una cospi-cua selezione dei suoi lavori sa -ranno ospitati nelle sale di PalazzoCasali in una esposizione dal titoloesemplare di “Frammenti di Luce -mosaico scultoreo in vetro”.Un’occasione ottima per i concit-tadini e i turisti di conoscere unabrava artista che ha la sapienza dimodellare la più limpida e aereadelle sostanze.

Vernissage il 13 agosto alle ore18,30. Orario visite mostra: 10-19.Sito internet: www.marziadottarel-li.com

a. c.

VERNACOLO

I miei ricordi della scuola materna

Mi presento, sono unabam bina di 10 anni, michiamo Silvia Tronchi,abito a Montecchio di

Cor tona e a settembre devo fre -quen tare la classe quinta elemen-tare.

Con queste poche righe vorreitrasmettervi un mondo di espe -rienze e bellissimi ricordi che por -to dentro di me da quando ho fre -quentato la Scuola dell’Infanzia“Maria Immacolata” di Terontola.

Dal 2003 al 2006 ho frequen-tato questa scuola, dove maestre esuore mi hanno ben preparato alpercorso educativo, che viene do -po la scuola ma terna.

In questo periodo le maestreerano: Pamela, Arianna, Catia esuor Grazia; con tutte loro ho la -vo rato benissimo.

Io dovevo andare in una scuo -la materna comunale, ma mia ma -dre per esigenze lavorative e per laconsapevolezza di risultati miglio-ri, ha voluto mandarmi in questascuola. Per questa sua scelta, la

rin grazierò per tutta la vita, perchéquesti per me sono stati anni in -dimenticabili. Le maestre e le suo -re erano come delle secondemam me, con le quali ho imparatomolte cose belle, come: pregare,rispettare gli altri, vivere in ar -monia con i compagni e rispettarele regole.

Venerdì 25 giugno, dopo al cu -ni inviti di suor Grazia, ho decisodi tornare in questa scuola a tro -vare le maestre e trascorrereun’in tera giornata con loro. L’e -sperienza è stata bella, tanto che cisono tornata altri tre giorni. Tor -nare lì mi ha fatto rivivere il pas -sato e ho capito che quella non èuna scuola come tutte, ma è unluogo pieno di calore umano, conloro sono stata veramente bene.P.S.: Suor Grazia e suor Benedettasiete delle persone speciali. Unsaluto simbolico anche per suorMar gherita, don Dario e don Giu -sep pe che, purtroppo, adesso so -no in cielo ancora più vicini al no -stro Signore. Silvia Tronchi

Il cinquantesimo di sacerdozio di don Albano Fragai

Pubblichiamo con piacere le riflessioni di una bambina di 10anni. Sapendo che quanto ha scritto è “farina del suo sacco”,non possiamo che congratularci con lei per la sua bravura

Una mostra di Marzia Dottarelli

Il fotovoltaico: un convegno per illustrarlo

Dal 14 al 29 agosto in Palazzo Casali

L’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010

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IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

ATTUALITÀ

Il 17 luglio u.s. le Poste Ita -liane hanno emesso un "interopostale" per celebrare il PremioInternazionale di "arte filatelica"ASIAGO. La cartolina postalepresenta in alto a dx. un'immaginefluorescente, raffigurante un parti-colare della Fontana del Fauno,che raffigura la divinità che ca -valca un capriolo, opera di Zanettidel primo novecento, in mostranella piazza centrale di Asiago. E'in evidenza la leggenda "PremioInternazionale Asiago d'Arte Fi la -telica", con la scritta "Italia", suva lore da 0.60 €.; il tutto è stato

stampato nelle Officine Carte eValori dell'I.P.Z., in offset, su cartabianca, in policromia per 500.000esemplari.

Nel fondo vediamo am pia -mente riprodotta la Val sugana, congli estremi di Bassano e Levico, lavalle dell'Astico nell'altipiano deiSette Comuni; a nord la pianuraveneta si estende sino a Padova, lalaguna ed i fiumi, a sud invecemontagne pascolose e boschivecon, nello sfondo, rocce biancheab baglianti, ricoperte di neve den -tro un cielo altissimo. Stern, can -tore di queste terre, in questa

maniera presentava la sua terra! Aldi là di tutto questo, l'altopiano diAsiago da tanti anni è uno deiCentri internazionali dell'arte fila -telica, per cui in ogni spazio dique sta terra, la terza domenica diLuglio, si celebra questo meravi-glioso Premio Internazionale, con -corso aperto a tutte le Ammi ni -stra zioni Postali del mondo, tantoè vero che negli ultimi anni il ri -conoscimento è andato alla Coreadel Sud, alla Polonia, al Belgio,alla Groenlandia, alla Germania,all'Olanda ed alla Spagna. La ma -nifestazione finale si celebra nellabellissima sala dei Quadri, nelpalazzo Comunale di Asiago, rico -

struito nel 1924, dopo che il pre -cedente era stato distrutto nellevicende belliche della Prima Guer -ra Mondiale.

Quest'anno il Governo Italianoha voluto arricchire la manifesta-zione emettendo la carta valoredella celebrazione del quaranten-nio, che è l'intero postale descrit-tovi, oggetto questo antico ripro-posto in modo diverso ad Asiago ,che con l'aiuto dell'immagine diun francobollo, nato ormai da 170anni, esalta la ricorrenza con unanuova grafica, su temi ed ideenuove.

Nella suggestiva cornicedella chiesa di San Do -memico, il Grup po Co -ra le S.Cecilia, direttodal maestro Alfiero

Alun no, accompagnato all'organodal maestro Daniele Chermisi, cheha tenuto un Concerto dal titoloquanto mai significativo: "PsalliteDeo", dall'omonimo passo di

Bach che ha dato aperturra all'e-secuzione stessa. Preceduti dàvolta in volta da parti introduttive,di cui si è fatto voce recitamte ilprof. Nicola Caldarone, sono statieseguiti passi da Bach, Aircadelt,Palestrina, Kodaly, Viadana, Vi val -di, intercalati dial Gregoriano, perculminare nel "Magnificat" di Pe -ro si. E' sitato pertanto un percorsoin crescendo, dalle Antiphonae, a -gli Hymni, agli Psalmi, per giunge-re, infine, ai Cantica.

Il ricco pro gramma si è av -valso delle voci di soprani, co n -tralti, teinori e bassi per lo piùprovenienti dal nostro territorioche, come sempre, han no saputotrasmettere agli spettatori il fascinodelle melodie di cui si facevanointerpreti, regalando al foltopubbliiico presente un'ora di altae suggestiva spiritualità, giusto"Intrtoibo"alla settimana di MusicaSacra che ha animato Cortona dal3 all'11 luglio.

Grazie, pertanto, ancora unavolta, a questa splendida corale, alsuo direttore Alfiero Alunno, almae stro Chermisi e allo stessoprof. Caldarone per averci saputovei colare, atttraverso i contenuticulturali ed artistici, profondeemozioni.

Clara Egidi

Caro Renato, ti abbiamola sciato senza un saluto...Gli eventi, troppo precipi-tosi, ci hanno la sciati atto -niti e sgomenti e non sia -

mo riusciti a trovare parole chespezzassero l'incredulità e il doloredel momento. Nessuno avrebbe maipensato a tutto quello che è succes-so a te e Nadia. Ti abbiamo vistocom battere contro la malattia contanta forza e determinazione e haiaf frontato un percorso difficile, fi -du cioso di potercela fare. La tuaspe ranza dava forza a chi ti stavavicino, a Nadia soprattutto, tua com -pagna di vita che ha condiviso ognimomento di sofferenza con te, so -stenendoti nelle difficoltà. Non ti halasciato mai solo nella tua battagliae a lei, più che ad altri, è mancatain fine la tua rassicurante presenza.Non ti abbiamo dimenticato e vo -glia mo ricordarti come ti abbiamosempre conosciuto: un insegnanteche credeva nella propria professio-ne di "educatore", fedele al princi-pio della ragione e con tanta fiducianella scienza e nella conoscenza. Letue qualità non ti impedivano di es -sere sempre tra gli altri, con la tuasqui sita bonarietà e disponibilitàver so chiunque. Chi, tra gli inse -gnanti, non si è rivolto a te almenouna volta per chiederti un consiglio,un aiuto professionale o anche unsostegno fraterno o, ancora sempli-cemente, per una rigenerante con -ver sazione. Sem pre pronto al dia lo -go e alla discussione, sapevi guarda-re alle difficoltà senza perderti d'a -ni mo e, con pacatezza e pignoleria,vagliavi tutte le possibilità e ti adope-ravi per cercare il meglio. Il lavoroper te era impegno civile, passione equesto hai cercato di insegnare aituoi alunni insieme all'amore per ilsapere. Avremmo voluto trattenertial momento della pensione, sapeva-mo che ci saresti mancato, voleva-mo ancora condividere con te altrimomenti da dedicare ai ragazzi, aiproblemi della professione e degliinsegnanti, ma ci rispondevi cheavevi altri progetti, "per te finalmen-te!". Progetti che hai dovuto inter -rom pere.

Caro Renato sei stato un puntodi riferimento importante, come loeri sicuramente per i tuoi figli e tutti

i tuoi familiari e l'impronta che hailasciato nella scuola rappresentauna preziosa eredità ancora da

sfruttare. Ma siamo certi che ancheMarco ed Enrico terranno semprecon sé il coraggio e l'esempio chehanno visto in te e in Nadia e il ri -cor do di avere avuto dei genitori co -me voi, li sosterrà sempre e non lifarà sentire mai soli. A loro e a tutti ituoi famigliari va il calore del nostroaffetto perché trovino la forza di af -frontare questa dolorosa prova divi ta.

Nadia carissima, dopo solopochi mesi dalla scomparsa diRenato, il 30 giugno, hai lasciatoque sta vita, lo stesso giorno in cuiter minano le lezioni nella scuoladel l'infanzia. Tantissimi anni tra -scorsi insieme con tutta la tua gran -de professionalità e il tuo sapertirap portare con gli alunni. Eri spe -ciale quando raccontavi le favole,riuscivi a catturare l'attenzione e lostupore di un'intera classe. Era illontano 1978 quando ci siamo co -no sciute ed in questi anni, insiemeabbiamo condiviso metodo, valorieducativi e didattici. Ci siamo confi-date gioie e difficoltà ed abbiamorisolto interrogativi e incertezze.

E poi la tua famiglia unita e vi -vace con due splendide creature,En rico e Marco che avete cresciutocon sani principi. Un grande amoreti ha legato a Renato, dalla tenerainfanzia all'età matura, e non vi èbastata questa vita terrena, sembra,il vostro, un amore indissolubile de -stinato a continuare oltre la morte.Quando sei an data in pensione, mihai scritto un pensiero: "Luana,

Primo Liceo Classico - anno 1949/50

A Nadia e Renato

“Psallite Deo”

Un prestigioso traguardo Saltu s.r.l.

Un altro ricordo affettuoso dei colleghi

Da sinistra (in alto): Giuseppe Adreani, Rosetta Tanania, Tommaso Panunzio, Daniele Piegai, Ugo Vierucci.Seconda fila: prof. Ciotta, Piera Polvani, Marisa Scorcucchi, Romilda Simonelli, prof. Bernardini, Luigina Crivelli, IvaCorti, Renzo Calosci, Rina Ceccarelli, Ivana Tamburini, Viero Vannucci, Ilario Bongini.Terza fila: prof. Oreste Cozzi Lepri, preside Gualtieri, prof. Ademaro Conti.

quando ti sentirai sola, ricordati chela nostra casa è sempre aperta perte, io e Renato ti aspettiamo". Mai

avrei pensato di tornare nella vostracasa e di trovare malattia, sofferenzae la vostra così prematura dipartita.

Stentiamo ancora a credere allevicissitudini di questi tuoi ultimianni. Con quanto amore hai seguitoRenato nelle sofferenze della suamalattia e con quanta forza hai

affrontato la tua di malattia, contor-nata dall'amore di tua madre, deituoi figli e della tua carissima Va -leria. Volevi ancora vivere, per tuttiloro e per i tuoi nipoti, nonostantetutto, ma a te non è stato dato dispe rare nelle cure mediche. In que -sto momento di te ci rimane l'im -magine dell'umana sofferenza ed ungrande perché a cui non sappiamodare risposta. Ma tutti noi che ti ab -biamo voluto bene, vogliamo ricor-darti come eri negli anni felici dellatua vita: una splendida immagine didonna con tanta personalità dai sanivalori, con il cuore aperto a tutti,pronta sempre a sorridere, asdram matizzare e a dare gioia aglialtri. Ci mancherai tanto, perchénon siamo state semplici colleghe,ma ci ha unito un grande affettoche, in questo momento e nel fu tu -ro, vorremmo sentissero i tuoi f a mi -liari, ma soprattutto Marco ed En ri -co, i tuoi figli. Ciao Nadia, ciao Re -na to.

Luana, Giuseppina e tutti i vostri colleghi

Questa foto ci è stata portata da Viero Vannucci. Si riferisce al Liceo Classico anno 1949/50 nei vecchi locali di viaNazionale. Il retro della foto riporta quasi tutte le firme degli studenti di allora.

La società Saltu s.r.l., con duesedi a Camucia Cortona e sededistaccata a Perugia, specializzatanegli importanti settori della sicurez-za sul lavoro e ambientale, ha conse-guito un importante o biettivo accre-ditandosi presso la Regione Toscanacome agenzia formativa.

L’accreditamento è un riconsci-mento, da parte di ispettori incaricati

dal settore Formazione della Re -gione, che viene rilasciato dopo il su -peramento di attente e severe verifi-che documentali dei locali, del per -sonale della società, dei curricula re -lativi a Filippo Catani, rappresentantelocale e ai collaboratori ing. Do -menico Falini e P.I. Luciano Catani.

Congratulazioni vivissime e buonlavoro in questo importante settore.

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 14

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15 AGOSTO 2010

La zia Dede non c’è più ...la nonna Dede non c’èpiù. Eppure, eppure... leiche se n’è andata senzaun lamento, trasformata

nel suo essere umano è presentecon tutta la sua forza e possenzadei migliori tempi.

stato esempio di generosità e pro -fondamente conoscitore dell'ani-mo umano.

Certamente non vogliamo quidimenticare che Sante Felici eraun prete e come tale attento allaformazione religiosa della suagente, del suo popolo.

Quando fu scoperta l'elefan-tessa "Linda" egli chiese che ac -canto al nome del pachiderma cifosse scritto "ritrovamento di donSante Felici", e questo non per va -nità, ma perché appunto la gentepoi leggendo avrebbe detto... "guarda era un prete".

La sua vita è un impegnocristiano, ma nello stesso temposto rico, carismatico, semplice, po -polare, evangelico.

Questa associazione che èstata formata, fortemente voluta daSante era il testamento che il pre -te, lo studioso, l'uomo voleva la -sciare alla sua gente, al mondodella cultura, all'umanità intera.

Don Sante era nato il 2 no -vembre del 1913 ed anagrafica-mente è morto il 27 ottobre del2002, ma il priore è ancora vivosulla sua terra, nel cuore della suagente, nelle menti di tante personeche hanno scoperto in lui ilreligioso, la sua grande umanità,la disponibilità, la caparbietà, lacultura.

Ora segue dal cielo tutti coloroche vogliono impegnarsi perchéquel fazzoletto di storia, quellestanze, quelle vetrine, siano do cu -menti per tutti.

Va dato atto all'allora assesso-re per i beni e le attività culturalidel Comune di Cortona prof. Wal -ter Checcarelli che impegnò l'am -ministrazione comunale per lariqualificazione di un vecchio edi -ficio scolastico per ospitare partedel materiale recuperato dall'attivapassione di don Sante Felici.

Oggi come dicevamo l'associa-zione è viva e attiva, rende testimo-nianza al suo fondatore, e si fapromotrice per dare ai visitatoriun prezioso contributo che vienedalle viscere della nostra terra,così ricca di storia, di lavoro e digrande umanità.

Occorre ora una più attivapar tecipazione da parte delleistruzioni civili e religiose affinchévenga permesso una piena valoriz-zazione del vasto patrimonio cheSante ha lasciato e che non deveessere disperso.

Per tutti coloro che voglionoiscriversi all'associazione e cheamano l'archeologia, o la storiadella nostra ancora misteriosaValdichiana vogliamo trascriverel'indirizzo a cui far pervenire

Quante cose ha fatto: presentedalle feste dei tempi delle battutesui campi (quanta fatica), quelleparole che qualcuno si ricorda,alle feste paesane dei nostri tempi.A tutte con la voglia di parteciparee di esserci e di parlare con millepersone.

Tre quarti di secolo di vita so -no cosa seria, quanti volti, quantiamici... e adesso quella voglia distarci ci manca da morire, masono sicura che la Conforta è qui,perché c’è sempre stata, e ci saràsempre.

Anche a te, parte della miafamiglia, grazie di tutto, della vitache ho vissuto con te e non ultimodella tua semplicità e bontà, unica!

Ogni tanto ci manca qualchepezzo... e arrancando andiamoavanti!

Tua nipote.Gabriella Canneti

“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Gentile Avvocato, la miaban ca mi ha suggerito di acqui-stare delle azioni e dal prospettoche mi hanno fornito risultavache la rendita sarebbe statabuona, comunque non a rischio.Alla prima verifica effettuata,però, ho verificato di aver subitouna perdita invece che aver a -vuto un guadagno. La banca ère sponsabile?

(Lettera firmata) Quanto un istituto di credito

opera nel settore della distribuzio-ne di titoli azionari, deve presenta-re ai propri sottoscrittori dei pro -spetti informativi dai quali dovreb-be emergere, tra l’altro, la situa-zione patrimoniale della società e,di conseguenza, la validità dell’in-vestimento azionario.

Ebbene, in presenza di unpro spetto di offerta pubblica di

sottoscrizione di azioni societarieche contenga informazioni fuo -rvianti in ordine alla situazionepatrimoniale della società, l’emit-tente (nella specie l’istituto banca-rio), al quale le errate informazio-ni siano imputabili, anche solo atitolo di colpa, risponde a titolo diresponsabilità precontrattuale exart. 1337 c.c. del C.C. verso chi hasottoscritto le azioni.

In ultima analisi la banca ri -sarcisce il danno subito dal clienteper aver acquistato titoli di valoreinferiore a quello che il prospettoavrebbe lasciato supporre, doven-dosi presumere, in difetto di provacontraria, che la non veridicità delprospetto medesimo abbia in -fluenzato le scelte d’investimentodel sottoscrittore.

La banca per evitare di risarci-re il danno dovrà provare che nonè incorsa in colpa nel proporre ilprospetto al cliente e si tratta diuna prova difficilmente fornibileda parte dell’istituto di credito.

In tal senso si è pronunciatare centemente anche la Corte diCassazione che con sentenzan.14056 del 06.05.2010 ha ri te -nuto responsabile a titolo di re -sponsabilità precontrattuale un i -stituto di credito che aveva inter-mediato azioni presentando unprospetto informativo con indica-zioni patrimoniali sulla societàfuorvianti rispetto a quelli chesarebbero stati gli effettivi guada-gni per il cliente.

In ultima analisi, pertanto, ilnostro ben potrà chiamare lapropria banca a rispondere atitolo di risarcimento danni per ilmancato guadagno.

Avv. Monia Tarquini [email protected]

E’ con grande piacere cheho accettato di scriverequesto articolo sul no -stro gruppo folkioristi-co, che merita di essere

seguito per la sua bravura, per ilsuo impegno a riscoprire i valoridi un mondo che se ne va.

Nel 2008 quando la delegazio-ne di Cortona è andata a Château-Chinon, alcuni membri del Ci -lindro ne facevano parte; forse perla loro bravura, forse perché sia -mo gemellati con la capitale delMorvan, quest'anno sono stati in -vitati al Festival del Folklore diChâteau-Chinon che ha avuto luo -go il 14 luglio. E con piacere chemio marito ed io li abbiamo ac -compagnati.

Lunedì 12, la delegazione diChâteau-Chinon, in visita a Cor tonadall'8, è ripartita,

Dopo un pernottamento a O -range, e visita delle vestigia ro ma -ne, siamo ripartiti per il Morvan.

Accoglienza ottima del Presidentedel "Comité des Fetes" e primocontato -per me- dopo tanti anni,con i pernottamenti in cameroni...Passo sulle risate che ci siamofatte grazie à l'humour "pince sansrire" di Loredano, l'occhio metàserio metà sorriso di Beppe, e lebattute a non finire di Aldo "l'expostino" per capirci....

Questo festival ha riunito cin -que gruppi con sonorità bendiverse. La mattina del 14, la "sfi -lata" dalle 10 alle 12 per le stradeaffollate di Chàteau-Chinon: oltreal Festival aveva luogo una grande"brocante", e su un'altra piazza sipotevano ammirare i mestieri diuna volta (dal tosatore di pecoreal maniscalco, dal bottaio alcarraio, allo zoccolaio, ecc.)

Al pranzo, sempre nella saladella vigilia, questa volta eravamocirca 250 persone.

Fra una portata e l'altra ilnostro gruppo ha cominciato adare il meglio di sé. Lì ci è stato

confermato che lo spettacolo sisarebbe tenuto al "Gymnase" acausa dell' "Allerta rossa" e deldecreto della Pre fettura.

Ognuno dei cinque gruppiaveva uno spazio di tempo di 40minuti. Durante la sua esibizione IlCilindro è stato continuamenteapplaudito: non dovrei dirlo, vistoche non ero un membro delGruppo, anche se ero sul podioper presentare i pezzi e darne unabreve traduzione.

Alla fine della loro esibizione,a richiesta di diverse persone,hanno cantato "Bella Ciao" in untripudio. E se questo non bastasse,hanno lasciato a bocca aperta ilpubblico, quando scendendo dalpodio, hanno intonato un pezzo di"O mon Morvan", che è un po' illoro inno e che naturalmente nes -sun altro gruppo ha cantato.

Durante tutto questo pomerig-gio i gruppi hanno fatto vedere laricchezza delle regioni della Fran -

cia, della Polonia e della nostraItalia. Come di consuetudine inqueste manifestazioni, dopo l'esi-bizione del quinto gruppo, sfilate eballi di questa gente, insieme fra diloro, per condividere con il pub -blico le loro tradizioni con i loroballi tipici.

La sera di nuovo a cenare coni gruppi rimasti in città: ultimiabbracci e scambi d'indirizzi. IlCilindro non era stanco, quindi,anche se fuori dalla sala, abbiamocontinuato a cantare, e a cantare,sempre accompagnati dalla chitar-ra di Beppe, e dalla fisarmonicadel bravissimo Michael.

Il ritorno è stato come al solitotroppo veloce e triste, anche se icanti erano presenti.

Dopo un pernottamento adAvignone gio vedì 15, per rimanerein tema di Festival.., venerdì seratutti a casa.

Grazie Cilindro, e lunga vita aquesto Gruppo meraviglioso!

Mirella Antonielli

Il giorno 17 maggio del 2001da vanti al notaio è stato co -stituita un'associazione de -nominata: "Amici del museofatto in casa di don Sante

Felici" erano presenti l'insegnanteGiuseppe Ernesto Te resi che poisarà un consigliere, il docenteuniversitario Benedetto Benedetti,che svolgerà la funzione di Vice-Presidente, il dolt. Moreno Bianchi, eletto consigliere come altresìl'insegnante Claudia Clementi e ilsacerdote Santi Felici che rappre-senterà l'associazione quale presi-dente.

L'associazione era sorta edanche oggi opera per salvaguarda-re, conservare, e valorizzare tuttoil patrimonio museale che donSanti Felici è riuscito, in tanti anni,a raccogliere, conservare e va lo -rizzare.

Oggi l'associazione è retta daldolt. Moreno Bianchi, che ne èpresidente, fanno inoltre parte delconsiglio direttivo la vice-presi-dente dott.ssa Daniela Banelli e daiconsiglieri: l'insegnate ClaudiaClementi, il sig. Alvaro Ceccarelli,la dott.ssa Laura Gremoli, il dott.Lu ca Rosato e il dott. Alessio Bar -bini.

Definito come "l'ultimo etru -sco", il prete paleontologo avevaun sogno: vivere le giornate di 48ore, tanta era la sua volontà difare.

Impegnava le sue giornate inmodo molto attivo, non si rispar-miava, aveva sempre in cantierequalcosa a cui pensare.

Don Sante era un uomo so -lare, appassionato di ricerche estudi della nostra terra, egli amavadefinirsi: "Cultore dialettale".

Ha pubblicato vari testi, il piùimpegnativo e conosciuto è il "Vo -cabolario Cortonese" ricco di oltreventimila parole dialettali.

Il priore di Farneta era un vul -cano, la sua mente era un eternosusseguirsi di iniziative, di im pe -gni, di cose da fare. Don Sante è

Ricordo della zia Conforta

Il museo fatto in casaprenotazioni per la visita museale,per dare un sostegno economico,per essere informati sull'attivitàche la benemerita associazionesvolge:Associazione "Museo fatto incasa" don Sante Felici, c/o Hotel

Farneta località Farneta, n°3 -52044 Cortona.Per fax 0575-610241 o per e-meil museo fatto in casa @hotmail.it

Ivan Landi

Grande successo del Cilindro in Francia

Prospetto informativo non veritiero?La Banca deve risarcire

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L’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010ATTUALITÀ

luce che imprimono dinamismo alquadro, ricco di una femminilitàcelata, appena suggerita nelle suesfumature.

Donatella Bracciali vive aBet tolle e il suo estro si manifestanella scultura in creta e in unaforma pittorica che si sviluppa inpiani prospettici che si inseguonocon estrema nitidezza cromatica,in un alone profondamente meta -fisico.

Loredana Argirò ha conti-nuato la sua ricerca attraverso ladestrutturazione di oggetti e luoghidella vita quotidiana ed ha rag -giunto un equilibrio compositivoelegantissimo, quel distacco chepermette di vedere la trama di filiche compone il nostro essere per -sone.

Nella Galleria, così accoglien-te ed essenziale, saranno esposteanche alcune opere in resina diuna designer israeliana: sono og -getti tipicamente femminili, comegioielli, decorazioni e portachiavi.

Questa mostra di notevolelivello resterà aperta sino al 22agosto, sempre dalle ore 10.00alle 23.00, così avremo modo divedere come alcune artiste vedonoil mondo, attraverso forme e co -lori inaspettati, nella raffinata ri -cerca del bello e della poesia dellavita.

Il valore e la bellezza di un’o -pera d’arte si misurano facilmente:se convince, se piace, la vogliamovicina, su una parete di casa;ebbene, questi lavori li vorremmotutti intorno, nell’ambiente doveviviamo, perché sono deliziosa-mente ricchi di vita, perché ema -nano calore e onirica bellezza.

MJP

Lunedì 16 agosto, alle ore18.00, nella Galleria “Ilvicolo buio”di Cortona,sarà inaugurata la mostra“I colori delle donne”,

una collettiva di pittura e designdelle pittrici Loredana Argirò, Do -natella Bracciali, Maria Corbelli,Martina Marrapodi e Luana Sbrilli.

Le artiste hanno già al loro at -tivo mostre individuali e collettive,hanno ricevuto premi e riconosci-menti in varie città d’Italia e sonounite dallo spirito verso la ricerca,dalla curiosità che le porta adindagare da una parte la realtà ele emozioni, attraverso forme ti -picamente femminili, dall’altra ade splorare nuove tecniche e ma te -riali.

Nelle opere, diverse e profon-damente connotate, troviamo laricerca di radici che sentiamocomuni, di archetipi in cui lo spet -tatore si rispecchia, come possia-mo sintetizzare in questi brevicenni.

Luana Sbrilli nei suoi quadriracconta lo sbocciare dei fiori nelpaesaggio toscano: ha la capacitàdi cogliere nel particolare il sensodella vita, attraverso pennellateintense e suggestive, quasi sguardiposati sui sogni.

Martina Marrapodi trascor-re ormai da anni le vacanze aCor tona ma vive a Roma, dove la -vora con le resine, materiali di -versi che comprendono sabbia ecemento, a cui conferisce una ric -ca tavolozza di colori su schemiastratti: una vera novità per laToscana.

Maria Corbelli ha lavoratosulle emozioni vissute che vanno“oltre” la realtà, sfruttando tagli di

Facendo propria unacampagna adottata, negliultimi anni, da molticomuni italiani l’Ammi -ni strazione Comunale di

Cortona ha deciso di abbracciareil progetto denominato “Casedell’Acqua” e procedere, conse-guentemente, alla realizzazione dialcuni strutture da utilizzarsi qualipunti di erogazione di acquanaturale potabile a chilometrozero, da collocarsi in alcuni puntistrategici del nostro territorio.

I primi due punti individuati eche hanno ottenuto il finanzia-mento saranno realizzati entro il2010 a Cortona e Camucia.

Scopo principale dell’iniziati-va, che sarà possibile realizzareanche grazie ad un contributo

erogato dall’AATO 4, è quella dimettere al servizio dei cittadiniacqua naturale potabile di altaqualità a costo zero prelevatadirettamente dalla rete del pubbli-co acquedotto e sottoposta costan-temente a procedure di filtraggio esterilizzazione da parte di specificisistemi meccanici ed elettronici.

I cittadini, quindi, non dovran-no far altro che presentarsi pressogli “erogatori dell’acqua” eriempire i contenitori di vetro aloro disposizione.

In tal modo la cittadinanzaverrà invogliata ad un uso piùconsapevole dell’acqua pubblicacon conseguenti ripercussionipositive soprattutto sull’ambiente,considerato che l’utilizzo di questestrutture determinerà una drastica

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3 Agosto1630 - Ad Anghiari è giustiziatomastro Giuseppe, scalpellino diCortona, reo confesso di furto esodomia. L’accusato viene “ac -com pagnato dal bargello con 30birri, dalla Compagnia Nera, da’frati Cappuccini e Zoccolanti, chelo confortarono, e da tutta la terra,il quale, né allaq nuova datali dellamorte, né di essere messo in cap -pella e né di essere condotto alleforche si spaventò né mostrò se -gno alcuno di timore, ma più tostoaffrettava il passo e sollecitava glialtri ad arrivare presto al patibolo,havendo sempre in bocca Giesù”.

4 Agosto1944 - Sull’unico binario riattivatodopo le distruzioni belliche passail primo treno a nafta provenienteda Chiusi e diretto a Camucia.

7 Agosto1390 - A Cortona durante l’assen-za di Uguccio Casali nasce unarissa tra il Vescovo Luca di Graziaed alcuni facinorosi. Chiodolina,moglie di Uguccio, li invita adattendere il ritorno del marito efar pace. Già sono pronti i bicchie-ri per brindare quando Meod’Agnolone rifiuta di bere assiemeal Vescovo e, scambiate con luivivaci parole, lo accoltella mortal-mente nella pubblica piazza.1514 - Firenze ordina a Cortona dirifare “el tavolato dei beni stabilidel contado costì vostro, cioè

l’estimo, che per l’antiquità sua lotrovate in disordine”.

11 Agosto1369 - Alcuni contadini di Pierletentano di saccheggiare il PalazzoCasali a Mercatale, ma sono sor -presi dal vicario del castello diPier le e nella mischia rimane uc -ciso il capo dei malandrini con ilfi glio ed un nipote, ambedue sa -cer doti.1478 - Il Comune di Cortona in ca -rica Alessandro da Bologna, finoramaestro di grammatica a Siena, diinsegnare in città fissando unostipendio di 60 fiorini d’oro ed unlocale gratuito per abitazione escuola, oltre ad un coadiutorepagato 12 fiorini per insegnare airagazzi più piccoli.1550 - A Cortona viene solenne-mente posta la prima pietra dellachiesa di Santa Maria Nuova.1944 - Giunge a Cortona alle 10 disera S.A.R. il Principe Umberto diSavoia con ufficiali al seguito. Cenaalla mensa ufficiali ed è ospite deimarchesi Bourbon di Petrella,dor mendo nel palazzo di via Guel -fa.

12 Agosto1367 - Francesco Casali nominaFrancesco Bruni, uomo autorevoledella corte papale, procuratorecon l’incarico di rappresentareCortona nella stipulazione della le -ga convenuta in Gubbio fra la re gi -na Giovanna di Napoli ed i Comunitoscani.

13 Agosto1375 - Muore Francesco Casali si -gnore di Cortona e gli succede ilfi glio Niccolò Giovanni, nato daChio dolina Varano dei Signori diCamerino.

15 Agosto1304 - Bongianni del fu Ranieridella villa di Farneta dona con te -stamento al Comune di Cortona,per ospitarvi i poveri, una casa dalui costruita sul piazzale dellachie sa di Santa Margherita pressole mura urbane ed una seconda aFarneta con quattro letti ed uncustode.

Dal 16 al 22 agosto a Cortona

I colori delle donne

Domenica primo agostoè morta all’OspedaleSanta Margherita, do -v’era ricoverata per larot tura del femore, Do -

menica Camerini di ottantacinqueanni. I funerali si sono svolti lu ne -dì due agosto nella chiesa di SanFilippo in Cortona.

Domenica, nata il 31 maggiodel 1925 a Casale, nella nostramontagna, figlia di Ulisse Camerinie Margherita Cimboli, subito dopola seconda guerra mondiale sisposò con Renato Infelici e vennead abitare in città, sopra San Fran -ce sco.

Mamma di Mario, Walter, Ilvaed Annamaria, Domenica (dagliamici e parenti chiamata “Men chi -na”) -come ha ricordato nella suaomelia funebre don Ottorino Ca -pan nini- è stata un vero esempiodi donna cristiana cortonese.

Una vita normale, insomma, lasua con un quotidiano vissutosempre nei valori della Cortonacristiana antica: lavoro domesticoe amore alla famiglia, devozione ainostri Santi, vita sociale e civiletutta ancorata alla pratica delquotidiano della nostra piccolapa tria, amicizia e dialogo verso ilprossimo.

Fiera di tutti i suoi familiari, ditutti i suoi numerosi nipoti, cui hasempre donato sorrisi gioiosi epreziosi consigli, Domenica è stata

sempre premurosa e attenta alprossimo. E’ stata davvero la cor -tonese e la “montagnina” dellapor ta accanto che tutti vorrebberoavere come vicina.

In un cortometraggio televisivosu Cortona degli anni passati ap -parve per pochi secondi, mentrescendeva da Via Moneti, dove a bi -ta va, verso San Francesco rappre-sentando, assieme ad un'altra no -stra nonna che compariva subitodopo o poco prima, ora non ri -cordo bene, il volto tranquillo, se -reno e popolare dei vicoli dellanostra città, dei nostri borghi, deinostri “terzieri”.

Io le avevo parlato di questasua comparsa in Tv qualche mesefa, ma lei non ne sapeva nulla enon si era mai vista. Le avevo pro -messo di trovarle una copia e difargliela vedere.

Non ce l’ho fatta, ma ho avutola fortuna di visitarla all’ospedalela sera prima della sua partenzaper la vita vera, la vita celeste e diavere ancora una volta, nonostantei dolori in cui il suo fisico si dibat-teva, il regalo di un suo dolce,meraviglioso sorriso che sempreporterò nel mio cuore.

Così come faranno, per l’a -more e i tanti sorrisi ricevuti, an -che i suoi figli (i miei cari cuginiMa rio-Ulisse, Walter, Ilva, Anna -ma ria), le sue nuore Ca ro lina eClo tilde, i suoi generi Alfiero ePino, tutti i suoi nipoti e i tantissi-mi amici che sono accorsi in SanFilippo per l’ultimo saluto.

Così come faranno il fratelloLuigi e la sorella Iolanda, che an -cora la ricordano gioiosa bambinapastorella, che con loro ac cudiscee pascola il gregge familiare neiboschi di Casale e che, nelle lun -ghe serate invernali trascorseattorno al grande focolare di casaCamerini, passa a dondolarsi dallebraccia di mamma Margherita aquelle di babbo Ulis se.

Ivo Camerini

In ricordo di Domenica Camerini

La personale di Anna Maria Spera

Almanacco cortonese“A cura di Rolando Bietolini”

Ad un anno dalla scomparsa

La nonna Maria CaloniTesserini venatoriper la stagione 2010/2011

Il legame che unisce un nipotealla nonna è tanto e profonda-mente sentito: il ricordo non puòessere cancellato dal tempo;sem bra ieri, un anno fa, la seraa vanti di morire la nonna mi dis -se “ciao amore!”. Con queste pa -role la voglio ricordare a quantil’hanno conosciuta e la ricorda-no e dirLe:” mi manchi tanto. Tiho voluto e ti voglio un mondo dibene”. Chiara Borrello

L’Amministrazione Comunaleinforma che dal 2 agosto 2010pres so gli URP di Camucia, Te -rontola e Mercatale e Cortona par -tirà il rilascio dei tesserini per lastagione venatoria 2010/2011.

Questi gli uffici e gli orari neiquali si può effettuare il ritiroUrp Cortona - Palazzo Comunale URP Camucia - via Sandrelli 4/g URP Terontola - via dei Combat ten ti URP Mercatale - piazza S.Antonio 14

ed auspicata diminuzione dellebottiglie di plastica che rappresen-tano, purtroppo, ad oggi, un nodocruciale nello smaltimento deirifiuti solidi.

A completamento dell’interaoperazione, e sempre nell’ambitodi una campagna di informazione

per l’utilizzo razionale e civicodell’acqua pubblica, si procederàa collocare presso alcuni edificipubblici fontanelle per la distribu-zione di acqua naturale potabileche saranno messi gratuitamente adisposizione dall’AATO 4.

Andrea Laurenzi

Cortona, parte il progetto “Case dell’acqua”

Nel mese di agosto AnnaMaria Spera, pittricenata a Belluno e vissutaper anni a Roma, finoalla decisione di eleg -

gere Cortona a sua dimora abitua-le, allestisce una Personale nellesale del Piccolo Teatro di Cortonain Via Guelfa, luogo a lei caroanche per la passione teatrale cheaccomuna le due figlie e il marito.

Artista poliedrica, con all’atti-vo Mostre sia in Italia che all’este-ro, ed in particolare in Costa Az -zurra, a Norimberga e a Vienna, laSpera ha scoperto la propria venapittorica da adulta e solo da adultasi è cimentata nella stessa formaespressiva del padre, anch’eglipittore, dapprima privilegiando lanatura morta, poi applicandosialla resa di ritratti.

Nelle tre tipologie di resapittorica, l’artista de linea unasintesi cromatica che richiama ilSettecento francese e conferisce alcolore una corposità e al tempostesso una leggerezza tale darendere vibranti i vetri dei cristalliraffigurati. Se nei paesaggi soprat-tutto cortonesi il colore è usatocome filtro e limite tra realtàesterna ed interna, le nature mortedella Spera possiedono una luceintrinseca e tentano di condurre

l’osservatore oltre gli elementiraffigurati, servendosi di simbolicari alla scuola fiamminga, comela lampada, emblema della vita, ilmelograno e i fichi, allusione allafertilità e infine le mele, indicedella sponsalità e al contempo,dalla vita tempo che passa. Ac -canto alle opere di matrice ce le -brativa, i ritratti stimolano metafo-re legate a superfici astrali e siconfigurano come espressioni diun pensiero metamorfico.

In tutte le opere prevale laconfigurazione orizzontale, mentrelo slancio verso l’alto è affidatoagli sguardi dei protagonisti; inparticolare i quadri a caratterereligioso, tra i quali l’opera cele -brativa del 50° di don Albano Fra -gai, in cui la Madonna accoglie aisuoi piedi il figlio sacerdote, ri -velano che in Spera la forma sidissolve talvolta nel gesto, cheagisce come registrazione dellaforza creativa, talvolta nel segno,presupponendo un lavoro piùriflessivo e meditato ed ancoranella materia, tramite l'uso di co -lori sovrapposti che mirano aconferire fisicità alla tela stessa.

L’iperrealismo che la Sperariconosce ai suoi dipinti non tradi-sce la sensibilità di chi osservaneanche nelle opere dedicate allapassione, come il quadro dedicatoa Paolo e Francesca, e nelle fra -gole, frutti onnipresenti nelle sueopere, che la pittrice definisce‘una sorta di firma’ e che risultanoallineate ad altri elementi perché,come ebbe ad affermare Monet,‘O gni colore che noi vediamo na -sce dall’influenza del suo vicino.’

Elena Valli

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L’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010MOMENTI DI RIFLESSIONE

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 15 agosto (Lc 1, 39-56)

Nella Bibbia e fuori della Bib -bia nei momenti salienti di novitàe di gioia, sulle labbra di perso-naggi ispirati, fioriscono le e -spres sioni più significative cele -brative dell’evento. Le troviamonel l’Esodo da parte di Maria so -rel la di Mosè per la liberazionedel suo popolo dagli Egiziani; nel -l’abbattimento di Golia da parte diDavid, evento esaltato con cadenzaritmica dalle donne d’Israele; ab -biamo nel Van gelo il grido chesale di mezzo alla folla da parte diuna donna che esalta Gesù e lamadre sua. Ma anche Maria,madre di Gesù, al momento chevie ne da Eli sa betta rivelato il mi -stero che essa portava fino a quelpunto segretamente in grembo,non può sottrarsi a esprimere conun vibrante canto la grandezza deiprodigi divini operati nella suapersona e nella storia precedentee futura.

Proprio questa è la particola-rità di questo inno, celebrare ilfatto privato ed intimo in collega-mento con tutta la storia E cosìmentre es sa si confessa la piùpiccola delle creature ma fattaportatrice del fatto più incredibilee nuovo, non può esimersi daricordare tutto ciò che lo precedee tutto ciò che seguirà dopo nellastoria universale in futuro.

Per capirlo e apprezzare me -glio questo inno, confrontiamolocol cosiddetto cantico dei trefanciulli che, liberati miracolosa-mente dal fuoco nel quale sonostati gettati, ricordano e lodano,enumerandole, tutte le opere diDio nella creazione. Quello cheessi fanno nell’ambito del mondocreato, Maria lo fa nell’ambitodella storia, altro campo delle

meraviglie del divino intervento,sia che esse si manifestino nell’a-dempimento delle promesse giàfatte, sia che rivelino i capolavoridel perdono e della misericordiadi vina sia, aprendo una grandefinestra nel futuro, coll’invito a tut ticoloro che di età in età popoleran-no la terra a ringraziare con Ma -ria ciò che in lei Dio, quasi a sor -presa, ha compiuto e sta in con -tinuità operando in lei.

Questo rende il cantico delMa gnificat diverso dai Salmi ealtri inni celebrativi della Bibbiache, per quanto vogliano dilatare illoro impegno di ammirazione, diringraziamento e di lode restanolontani, dall’impeto, dalla concre-tezza, dalla pienezza di fede e digioia con cui si è espressa Maria.

Cellario

Gentile Direttore,ho letto con interesse l’articolo delsig. Daniele Brocchi sul vostronumero del 30 giugno riguardanteil nuovo museo Maxi di Roma.

Non ero al corrente dellapresenza, in quella mostra diun’opera di mio padre, ancheperché non ero invitata all’inaugu-

razione e le file chilometriche perentrare nei giorni seguenti miavevano scoraggiata!

Volevo però precisare chequell’opera “Copertina per larivista Spazio” non ha niente di“cubista” o “post cubista”.

Caso mai è il periodo non

E’ stata celebrata a Cor -tona la cinquantunesi-ma giornata della fra -ternità diocesana. Alleore 10,30 gli invitati pro -

venienti da: Arezzo, Rigutino, Tor -rita e Castiglion Fiorentino, a que -sti si sono uniti anche molti citta-dini del nostro comune e si sonoritrovati in piazza del Duomo.

Alle 11,00 è stata celebrata laSanta Messa, ufficiata da don Ot to -rino Capannini, Assistente Ec cle -siastico della sottosezione UNITAL-SI di Cortona.

Al termine il presidente del -l'associazione Franco Landini hapreso la parola per dare informa-tiva della particolare giornata cheprevedeva, tra l'altro, l'inaugura-zione di una macchina attrezzataper il trasporto degli ammalati.

Visibilmente commosso Fran -co ha reso grazie, prima di tutto alSignore per aver dato la possibilitàalla comunità cortonese di averrealizzato una particolare giornataimprontata sulla vera fraternità,ma poi ha rivolto un sentito rin -graziamento ai parroci, al presi-dente regionale dell'Unitalsi e, manon per ultimi, a tutti coloro chehanno seguito con vivo interesse lagiornata.

Il pulmino è stato realizzatogra zie alla sensibilità e alla ge -

N el cuore di don Albanoera nato da tempo ildesiderio di celebrarela Messa per il suo 50°di Sacerdozio sotto i pi -

ni di casa sua, accanto alla Ma -donnina che aveva costruito con isuoi primi soldi per i genitori. Ilso gno si è avverato l’11 luglio2010, in un clima di grande ami -cizia.

Non c’era bisogno del richia-mo delle campane, risuonava giàaria di festa nei giorni precedenti egli amici e parenti sono arrivati davalli e monti, Cortona, Camucia,Pie traia, San Leo Bastia, Siena, Fi -renze, Viterbo, Modena, e ovvia-mente la montagna Cortonese. Chemeraviglia vedere i bambini, igiovani ed i meno giovani raccoltisotto quei pini ed i ragazzi sedutisui greppi, almeno 250 personeerano presenti.

La bellissima concelebrazionedella Santa Messa con la presenzadei Sacerdoti Cortonesi e Tifernatiera accompagnata da un coro,multi-parrocchiale, con dei gioiosicanti adatti all’occasione.

Il consueto appuntamento conil Sermone di don Albano eratemuto da tutti …..!

E nonostante la promessa,sfogliando chilometri di pagine…….e con tutto il suo “non -chalance”, ha parlato della sua vitae dei tempi di una volta quando lefamiglie si aiutavano a vi cenda e a

turno facevano le not tate per unmalato e si è commosso quandoha parlato dei suoi cari. Poi ilconfronto con la vita di oggi e dicome siamo rinchiusi in unguscio, dietro i nostri cancelli, o -gni uno per i fatti suoi.

Al termine della messa diversepersone hanno fatto un omaggio.A grande sorpresa, la sorella Ma -ria ha presentato un dono moltosignificativo da parte di tutti i fra -telli, la mamma e il babbo.

Poi un emozionatissima Ca -milla, la nipote, ha letto un rac -conto molto toccante, fatto di ri -cordi personali delle piccole cose,della vita di suo zio. Pietro Fron -tani invece ci ha stupito con unasimpaticissima poesia riassumen-do la vita di tutti giorni del nostrodon Albano. Infini la pittrice, AnnaMaria Spera ha presentato, (daparte degli amici della montagna,

San Leo ed altri amici che nonposso nominare per mancanza dispa zio), un bellissimo dipinto adolio raffigurante don Albano inginocchio ai piedi della Madonna,intitolato “50 anni di Sacerdoziosotto il Manto di Maria”.

Poi……tutti nel parco del Ri -storante di Portole a gustare dellaporchetta calda ed altre buonedelizie fino a tarda serata concanti, risate e buona compagnia!

Grazie don Albano per questagiornata indimenticabile!

Patricia Faralli

nerosità di tanti cittadini, dell'EnteCassa di Risparmio di Firenze,della Banca Popolare di Cortona,della Banca Valdichiana, della dittaMeoni Luciano, che ha montatogratuitamente la pedana sollevatri-ce per le carrozzelle, e che haprov veduto al collaudo del mezzo.

Franco ha espresso la propriagratitudine e quella ovviamentedell'associazione, alla ditta AMVSTUDIO di Marco del Toro e Socioche ha offerto le scritte pubblicita-rie sul mezzo, alla concessionariaOPEL di Paolo e Rino Tiezzi per lagenerosa assistenza per il passag-gio di proprietà del mezzo.

Un particolare ringraziamentoè stato rivolto ai nipoti di don Giu -seppe Tremori: Anna, Alessandro eRoberto che hanno voluto fare unadonazione alla sua memoria.

Don Giuseppe è stato per 35anni presidente infaticabile e sen -sibile dell'UNITALSI cortonese, e

l'auto è stata giustamente dedicataalla sua memoria.

Dopo la benedizione del mez -zo e tra gli applausi dei molticonvenuti, tutti si sono intrattenutial pranzo comunitario presso ilocali del Seminario Vescovile.

Alle 16 la cittadinanza ha pre -so parte all'adorazione del SS.Sacramento e poi è stata impartitauna particolare benedizione agli

ammalati; alle 17 la giornata si èconclusa.

L'UNITALSI è una delle pocheassociazioni di Cortona che rivolgela propria attenzione ai malati eporta questi verso le mete religiosepiù conosciute in Italia e all'ester-ro, come Loreto, Lourdes.

Per il trasporto dei malati peròoccorrono molti volontari chesostengono in varia maniera tuttal'organizzazione.

L'invito anche da queste pochee semplici righe di cronaca sorgespontaneo, vogliamo sperare chepersone sensibili accolgano que -sto messaggio e si facciano porta-tori di solidarietà.

Quest'anno a fine giugno l'as -sociazione ha già svolto un suoprimo appuntamento, si è ripetu-to a fine luglio, e de finitivamentelo ripeterà dal 14 al 20 settem-bre ed accompagnerà i malati aLourdes, infine dal 20 al 23 a go -sto la località scelta sarà quelladi Loreto.

Tutti coloro che vogliono so -stenere questa associazione attra-verso la generosa donazione di unpo' del loro tempo, si possonorivolgere al presidente FrancoLan dini che darà comunque in di -cazioni e utili consigli.

Per info al 0575-603244 op -pure al telefono mobile 339/ 57.96.536.

Ivan Landi

LocandaValle Dame(Nuova gestione)

RistoranteSpecialità di stagione

Cucina di mare (solo su prenotazione)Camere bed and breakfast

E’ gradita la prenotazioneLoc. Teverina, 28 - 52044 (Arezzo)Tel. 0575/61.60.43-333/[email protected]

Innodella Vergine

figurativo che corrisponde almomento più astratto della sua vitapittorica, che bene o male subiva,se si può dire, l’influenza dell’a-strattismo dei “grandi astratti”francesi.

Era un periodo in grandeevoluzione e, conoscendo questasua continua ricerca, non sarebbestato lui se si fosse accontentaredel fare del cubismo.

Approfitto di questa lettera perannunciarvi la mostra retrospettivache ci sarà a Parigi, la personaledi Gino Severini al Museodell’Orangerie (quello delle Ninfeedi Monet).

Sarà per la fine di aprile 2011con opere dell’inizio della vitaartistica agli anni ‘40 circa.

Questa mostra andrà inseguito al Mart di Rovereto versol’autunno 2011, ampliata con leopere degli anni ‘50 e ‘60.

Vi terrò al corrente.Un caro saluto a Lei e ai suoi

collaboratori.p.s. metto sulla busta un franco-bollo di Severini uscito in ottobre2009.

Romana Severini Brunori

E’ il periodo non figurativo

Pompilia Chiarabolli ved. Petti

Unitalsi a Lourdes e Santuari InternazionaliLetterea

L’Etruria

Le note di un violinoUna sera mi trovai a udir un leggero suono, che, pur lontano, era chiaro e distinto. Giocava con il vento.Oh! Quanta gioia ascoltar quelle dolci note! Vibrazioni di antiche corde di violinosuonate dall’archetto maestrodel musico esperto.Ma ad un tratto si fermò,son sicura per errore, perché correndo le note, una dopo l’altra, arrivavano unpo’ stonate, non portavano armonia.Forse mi sbagliavo.Era la brezza garbata che mi confondeva, per farmi capire che la vita è dura,essendo solo aria. O forse erano le onde del mare, l’eterno sussurro delleonde. Perché rovinare un momento così magico?Non saprei spiegare e non m’importava. Chiusi gli occhi innocentie m’immersi in quel mare di musica e di stelle. La cosa più bella di quella dolce e tenera mattinafu l’armonia che risuonava dentro di me.

Martina Parigi

Il 22 giugno 2010 lasciava lasua vita terrena Pomilia Petti lamadre dell’assessore comunaleMiro Petti.

E’ stata sempre amorevolmen-te assistita in casa fino a quando ifigli sono stati costretti a farla

ospitare presso la casa per anzianiS.Rita di Menchetti a Terontola.

E’ stata una mamma ed unanonna che ha saputo infondere intutti i suoi cari momenti diserenità e di crescita umana utiliin questa vita sempre più turbino-sa.

Miro la ricorda con affetto enostalgia per tutti gli insegnamentiche è stata capace di offrigli e cheoggi sono inconsciamente unmotore del suo modo di viverequotidiano.

Nel ricordare la madre rivolgeun pensiero grato ai dirigenti dellacasa di riposo per il grande sensodi umanità che hanno avuto neiconfronti della sua cara.

La ricordano con affetto ilfiglio, la figlia, i nipoti e i parenti.

29 giugno, 1960 - 2010

La montagna in festa per il 50° di sacerdozio di don Albano

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L’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010PARTITI E MOVIMENTI

La messa in opera delle rota -torie di Camucia, sulla strada SR71, hanno di fatto stroncato queltraf fico pesante che di fatto pa -ralizzava nelle ore di punta il pae -se. I vari semafori che venivanocontinuamente installati, provoca-vano file infinite, quindi oggi iltraffico è stato alleggerito e sicura-mente la strada SR 71 è più fruibi-le. Ora c’è bisogno di lavorare pertogliere la pericolosità dell’incro-cio del Sodo di Cortona, incrocioche risulta spesso nelle cronacheper continui gravi incidenti, l’ulti-mo di alcuni giorni fa con tanto diferiti.

L’incrocio suddetto è pericolo-so per il fatto, che nonostante cisia la nuova variante per la Fratta,comunque è ancora a tutti glieffetti un incrocio a quattro vie,con poca visibilità e con il trattodella via principale, la SR 71 incurva.

Quando si formano le filecausa l’attesa di svolta sia a destrache a sinistra, il pericolo aumenta,proprio per la mancanza di visibi-lità.

Chiedo in qualità di consiglierecomunale, un impegno immediatoda parte dell’amministrazionecomunale e della Provincia di A -rezzo, al fine valutare attentamen-

te un nuovo progetto di rotatoriache possa eliminare quella perico-losità dell’incrocio, anche inconsiderazione del fatto, che sem -pre più spesso vi sono comitiveche attraversano a piedi la SR 71all’altezza del ponte, per recarsi alsito archeologico del Melone.Attraversamento ad oggi moltopericoloso visto anche la velocitàdei veicoli in transito e la mancan-za, come suddetto, di visibilità.

La rotatoria dell’incrocio diSo do, potrebbe servire anchecome ingresso, e “biglietto davisita” per Cortona.

I vari progetti e/o annunci fattifino ad oggi, sono rimasti neldimenticatoio, il ragionamento piùvolte fatto e collegato al progettodel sito archeologico poteva esserevalutato, ma visto i tempi ora esistela necessità assoluta di costruireprima possibile la rotatoria sud -detta, in modo da togliere il peri -colo di incidenti, soprattutto difrontali, grazie anche all’attraver-samento di veicoli, questa è unarisposta sicura alle molte richiestefatte dai cittadini, non solo re -sidenti. La rotatoria potrà, oltre adescludere nuovi incidenti, al leg -gerire ancora di più il traffico efungere da vero ingresso a Corto -na. Luciano Meoni

PRESO ATTODel fatto increscioso avvenuto aCamucia, inerente la rissa contanto di feriti, tra persone stranie-re, le quali si sono affrontate difronte ad un Bar

PRESO ATTO ALTRESI’Che, nel nostro territorio ci sonosvariate persone straniere e/oextracomunitarie, nulla facenti,almeno per quanto ci è dato avedere, tra l’altro molte di questepercepirebbero i sussidi econo-mici elargiti dal Comune,

CONSIDERATOChe, anche in altre parti del terri-torio ci sono stati problemi diordine pubblico, sempre ricondu-cibili a soggetti poco raccomanda-bili, con danneggiamenti anchenel centro storico di Cortona,avvenuti di recente

CHIEDE- Di sapere il perché, nonostantele nuove norme emanate dalGoverno in materia di sicurezza,l’amministrazione comunale non

si sia mossa per risolvere dettoproblema- Di sapere il perché, non si diamandato alla P.M, di effettuarecontrolli mirati nel territorioincluso sopralluoghi per scongiu-rare l’immigrazione clandestina,visto che il corpo è a tutti gli effettipersonale di P.G- Di sapere, se l’amministrazioneha fatto di recente controlli sulterritorio tramite la P.M, intermini di accertamenti deinuclei familiari, rivolti soprattuttoa extracomunitari, al fine di capirese il nucleo familiare corrispondealla verità, o se in alcune abitazionivivono più soggetti, non facentiparte del nucleo stesso- All’amministrazione comunale diconvocare una riunione con lapresenza dei consiglieri comunali,e/o dei capi gruppo, per quantoriguarda la messa a punto di unvero piano per la sicurezza, senzasottovalutare nessun aspetto.

Il consigliere comunale PDL per Cortona

Luciano Meoni

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LA VOCE COMUNALENasce la stradadei vini Cortona

Cortona in questi decenni hacostruito il suo presente e proget-tato il futuro sulle sue eccellenzesiano esse culturali, paesaggisti-che, turistiche ed enogastronomi-che.

In particolare nel settore agri -colo ed enogastronomico è indub-bio che il binomio turismo e viti -coltura sia, non sono solo un le -game di fatto, in quanto economi-camente rilevante, ma anche unasimbiosi di mercato.

Si tratta di un turismo in conti-nua crescita ed evoluzione che siposiziona in una fascia qualitativa-mente medio-alta.

I vini di Cortona, in soli diecianni, si sono imposti sul mercato esono presenti su tutte le guide deivini, nazionali ed internazionali.Questi risultati sono stati consegui-ti con grandi sforzi e con il costan-te e determinante contributo delConsorzio dei Vini di Cortona cheha coinvolto in questo progetto iprincipali soggetti politici ed eco -nomici del territorio, particolar-mente il Comune e la Banca Po po -lare di Cortona.

Centinaia di ettari di vigne so -no stati reimpiantati secondo imo derni standars qualitativi, de ci -ne di aziende hanno dato vita a vi -ni di alto livello, il Consorzio ViniCor tona oggi si può vantare diprodurre alcuni delle migliori eti -chette d’Italia e del mondo.

Si rendeva necessario creareuna struttura autonoma e diretta-mente gestita dalle aziende pre -senti nell’ambito comunale: laSTRADA DEI VINI CORTONA comecollettore tra il mondo agricolo, ilmondo turistico ricettivo, struttureculturali, tradizioni locali e terri-torio inteso nella sua accezionepiù ampia.

E’ con viva soddisfazione che ilpresidente Fernando Cattani puòdire che in questi giorni la Re -gione Toscana ha emanato il de -cre to che da il via libera alla na sci -ta della STRADA DEI VINI COR -TONA, si tratta di un atto fonda-mentale che va a riconoscere ciòche i produttori chiedevano datempo, un riconoscimento delletra dizioni del territorio e del pro -

prio lavoro.Da ciò parte un progetto di

am pio respiro che vedrà unitetutte le aziende del Consorzio ViniCortona in un percorso di ulterio-re valorizzazione e crescita dell’in-tero comparto vitivinicolo.

Vi è grande entusiasmo e con -divisione in tutti i soci del Con sor -zio che affrontano questa sfidacon sapevoli delle difficoltà ma aanche delle grandi potenzialità chela nascita dell’Associazione rap -presenta.

Tanti gli obiettivi ai quali già sista lavorando: stimolare le cantinead organizzarsi in maniera organi-ca e professionale alla ricezione divisitatori con la possibilità di farvedere l'azienda e spiegarne lepeculiarità; attivare collaborazionistabili e proficue con le strutturericettive, siano esse alberghi, agri -turismi o altro; potenziare la colla-borazione con il settore della ri -sto razione, segmento strategicodella promozione enogastronomi-ca di Cortona.

Attraverso la STRADA DEI VINICORTONA si intende rendere piùorganica l'offerta e la fruibilità ditutto ciò che è legato al vino met -tendola a disposizione dell'ospiteche viene nel territorio cortonese.

Questi i primi passi ai quali sista lavorando contestualmente alladefinizione di un regolamento chevincoli gli associati al rispetto diregole volte al raggiungimento dielevati standard di qualità.

La STRADA DEI VINI COR -TONA nasce come Associazionecon un proprio statuto e proprieregole.

I percorsi storico-culturali-pae saggistici ed enogatronomiciselezionati sono, naturalmente,tutti nel territorio comunale e into tale sono 12.

Naturalmente la STRADA DEIVINI CORTONA è un progetto initinere che si prepara ad essereprotagonista del futuro di tutto ilterritorio.

Nelle prossime settimane verràdefinito un programma di lavoro edi iniziative che già dai mesi au -tun nali vedrà l’Associazione STRA -DA DEI VINI CORTONA pro ta go -nista assoluta.

I risultati dello screening e le iniziative future

Prevenire l’obesità infantile obiettivo del progetto “Botero 2”

In merito al danneggiamentodelle statue dei giudici Falcone eBorsellino, proprio nei giornidell’anniversario, dobbiamo con -dannare fermamente questo vileatto, portato avanti da personesenza cuore e “cervello”. Costoroin vece di abbattere il monumento,dovrebbero inginocchiarsi di fron -te al ricordo dei Giudici Falcone eBorsellino, simbolo della lotta allamafia, persone che hanno dato lapropria vita per la legalità, per lagiustizia vera, per il bene di tuttinoi.

Purtroppo le associazioni adelinquere di stampo mafioso siespandono a macchia d’olio intutta Italia, gli affari facili, le collu-sioni tra politica e affari, gli ap -poggi in termini di voto di scam -bio, i poteri trasversali, facilitanole infiltrazioni criminali. Il megabliz in Lombardia deve far riflette-re, quando organizzai qualche an -no fa un convegno a Cor tona sullalegalità e le possibili infiltrazioni,ci fu qualcuno che cercò di farmipassare per persona allarmista,oggi quel qualcuno si è ricreduto.

La Toscana, quindi anche ilnostro territorio non è immunedai tentacoli delle infiltrazioni,sono convinto che le attenzioni cisono, d'altronde gli appalti fanno“gola” come gli investimenti sul -l’ur banistica, cosa tra l’altro giàno ta in tutta Italia. Non è, e nonde ve essere una vergogna, esporsisulla lotta alla mafia anche nelno stro territorio, quando lo stessoè attenzionato da persone “strane”noi abbiamo l’obbligo di monito-rare e di valutare tutte le difesepos sibili, almeno quelle in sensoamministrativo.

Chiederò in qualità di consi-gliere comunale, che si istituiscauna sorta di commissione, magaricon i capi gruppo che rappresen-tano tutti i partiti in consigliocomunale, al fine di valutare tuttigli affidamenti dei lavori pubblici aditte esterne. Il gruppo di lavoro,que sto sarà un punto saldo dellamia richiesta, non dovrà percepi-re nessun gettone di presenza,non dovrà incidere nemmeno unEuro sull’ente pubblico, chi nefarà parte, una volta accettata laproposta, dovrà lavorare solo edesclusivamente per il bene delnostro territorio.

Questo non dovrà essere pre -

so come allarmismo, ma comeprevenzione ad un fenomeno cheoramai non ha confini, il lavorodel gruppo dovrà essere attento, leriunioni dovranno essere stabiliteda tutti i membri e in prossimitàdelle assegnazioni dei lavori, mapotrà a mio avviso anche trattaretutto quello che riguarda la pub -blica amministrazione e le possibi-li “infiltrazioni”, insomma ungrup po di lavoro che si muove co -me una vera “commissione anti -mafia”.

Se il regolamento e lo statutodel consiglio comunale non pre -vede una commissione permanen-te di questo tipo, ma solo uncommissione di inchiesta, vorràdire che le soluzioni sono due,una quella di far lavorare di più icapi gruppo, l’altra quella divotare una commissione di inchie-sta.

Credo che la cosa giusta siaquella di non creare “baracconi”inutili, e di sfruttare le risorse adisposizione, quindi con la volontàdi tutti, se interessati al problema,possiamo dare un grosso contri-buto alla nostra terra.

Dalle informazioni che il grup -po acquisirà possiamo, almenoper quelle trattabili pubblicamen-te, informare i cittadini sui rischipossibili, in modo da dare aglistessi le giuste notizie e tenere alla“larga” chi vorrebbe danneggiareil nostro territorio.

Oggi 19 luglio 2010 è il di -ciottesimo anniversario della stra -ge di Via d’Amelio, oggi dobbiamoancora riflettere per non dimenti-care.

Luciano Meoni

Il controllo delle condizioni disalute dei bambini ed in specialmodo del loro peso corporeo èstato al centro di un importanteprogetto di screening promossodalla ASL8 e dal Comune diCortona che ha visto il coinvolgi-mento dei bambini delle scuoleelementari del comune di Cortona

che tra marzo e maggio 2010sono stati sottoposti, dai medicidella ASL, a controlli sul pesosull’alimentazione.

Il progetto, denominato“Botero 2” rientra nell’ambitodella prevenzione e lotta all’obe-sità, in conformità con le lineeguida regionali, all’interno del piùampio progetto promosso dalComune di Cortona “Per crescereun bambino ci vuole un villaggio”.

Il controllo ha riguardato i natinel 2000 ed i nati nel 2004frequentanti le scuole nel Comunedi Cortona per un totale di 318bambini sui 334 iscritti.

L’adesione è stata moltoampia, pari al 95%. I bambini chenon hanno aderito al progetto oassenti al momento dello scree-ning potranno essere tutti recupe-rati con i bilanci di salute, cheverranno effettuati dal pediatra dibase o dal medico curante.“I risultati, dichiara il dott. MarioAimi responsabile del DistrettoSanitario Valdichiana, ci fanno

riflettere: i bambini obesi risultanopari al 20 % tra i nati nel 2004 earrivano al 30% nei nati nel 2000. Nella scuola materna all’età di 5-6anni le femmine obese sono piùnumerose dei maschi, differenzaquesta che tende ad annullarsi neibambini che frequentano la scuolaelementare di 9-10 anni dove siosserva una leggera prevalenza deimaschi.

I bambini sovrappeso risulta-no circa il 24% alla maternamentre alle elementari diminui-scono fino al 13% ma aumenta dicirca il 10% la classe degli obesi

che raggiunge il 30%, mentrequelli normopeso raggiungono il50 % alla materna e diminuisconoa 43.7% nelle elementari.Troviamo anche un 3% di bambinialle elementari che risultano sotto-peso, mentre raggiungono il 13%alle elementari soprattutto tra lefemmine.”

L’obesità infantile, prosegueAimi, deriva in primo luogo unaeccessiva o cattiva alimentazione,legata o meno ad una ridottaattività fisica e a fattori di tipogenetico/familiare.

Andrea Laurenzi

Rotatoria al Sodo

Le mense scolasticheInfiltrazioni mafiose?

PRESO ATTOdella gara di appalto per l’affidamento del servizio mense scolastiche, servizioesteso ai vari plessi scolastici del territorio cortonese

PRESO ATTO ALTRESI’delle voci circolanti, inerenti il dubbio rivolto al consumo di prodotti alimentari,usati per detto servizio, che dovrebbero essere di prima qualità e soprattutto locali

CONSIDERATOChe, il servizio suddetto rivolto ai ragazzi delle scuole, dovrebbe garantire almassimo la buona cucina e anche il servizio, in considerazione del fatto che lefamiglie pagano per lo stesso, che non sembra aver avuto un buono risultatoalmeno per quanto riguarda la mensa del plesso scolastico del Sodo, che hadimostrato qualche problema inerente il cibo scotto, essendo trasportato dallacucina di Terontola, e non cotto in loco come prima

CHIEDE- Copia dell’intera documentazione della gara di appalto per l’affidamento delsevizio mense scolastiche, incluso il capitolato e le offerte fatte dalle ditte partecipan-ti. - Di sapere se le offerte, oltre al trattamento economico, riportano in fede larichiesta espressa nel capitolato, come l’uso dei prodotti alimentari di qualità. - Disapere, quale metodo di controllo attuerà l’amministrazione comunale, al fine dimonitorare la qualità dei prodotti e il servizio. - Di sapere cosa intende fare l’ammi-nistrazione comunale, per quanto riguarda il problema dell’arrivo a tavola, del cibofuori cottura, e a volte non consumato dai ragazzi, proprio per il problema suddetto.- Di sapere, se sono stati attuati tutti i controlli possibili, in tema di qualità del servi-zio, nei confronti delle ditte partecipanti, se si le risultanze degli stessi.

Il consigliere comunale PDL per CortonaLuciano Meoni

Risse a Camucia

Questa pagina “aperta” è dedicata ai movimenti, ai partiti ed all’opinione

di cittadini che vogliono esprimere le loro idee su problemiamministrativi del Comune di Cortona

Club si è già adoperato perché laprossima edizione 2011 si svolganella data a noi più consona dal 25aprile ai primi di maggio.

Tornando al Torneo 2010 ri -portiamo i vincitori dei vari tabello-

ni.Per il singolare maschile degli

atleti nati nel 1998, ha vinto il suotabellone Alessio Bulletti del TennisClub Giotto di Arezzo.

Alessio Bulletti testa di serie n.1 ha incontrato e vinto in due setsAlessandro Sbrolli che era la testa diserie n. 2.

Nel singolare maschile relativoagli anni 1995 ha vinto il giocatoredello Junior Perugia, A.Caligiana.

Nel singolare femminile per inati 1995 ha vinto la giocatrice del

Tennis Club Pian CastagnaiaAlessandra Ronconi che ha battutoin 2 sets (6/2 6/4) l’altra finalistaFederica Dei.

Per il singolare maschile anno1996 Giulio De Michelis del TennisClub Junior Perugia ha battuto infinale Matteo Romei con il punteg-gio di 6/3 6/3.

Per il singolare femminile

1998 la tennista del Circolo TennisGiotto di Arezzo Martina Briganti hasbaragliato nella sua finale l’avversa-ria Elena Bastianelli con un secco6/1 6/0.

Nel singolare femminile anno1997 Giulia Casini del CircoloTennis Giotto Arezzo ha conclusovincitrice il suo tabellone.

Per il singolare maschile anno1997 il perugino Davide Natazzi del

Tennis Junior Perugia ha concluso ilsuo tabellone vincendo controPagliaia con un punteggio chiaro6/2 6/3.

Virginia Fioravanti del TennisClub I Tigli di Montepulciano habattuto in finale Marica Loddi nelsingolare femminile 1999.

Per il Tennis Club Pian

Castagnaio, Sofia Bananchi hachiuso vincitrice il suo tabelloneanno di nascita 2001/2002 femmi-nile battendo in finale AgneseCeccarelli.

Per il singolare maschile anno2001/2002 ha vinto FrancescoPassaro del Tennis Junior Perugiacon un secco cappotto (6/0 6/0)contro Gherardo Cacchiarelli.

Per concludere dobbiamorilevare la terza vittoria consecutivanel Torneo Topolino di LeonardoCatani del Tennis Club Cortona cheha vinto brillantemente controLorenzo Giovacchini con unpunteggio di 6/1 6/2.

Abbiamo visto quest’annoLeonardo molto migliorato; ai solititiri secchi e centrati ha alternato ungioco intelligente fatto di palletagliate e corte che hanno disorien-tato gli avversari.

Una vittoria, la terza in tre anni,che deve fare riflettere questobambino su quello che vorrà fareda grande.

Crediamo che abbia un grande

SPORTL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010

La manifestazione giuntaalla sua terza esperienzaper il Tennis Club Cortonanon ha avuto quest’anno ilsuccesso di iscritti delle

due precedenti edizioni.

La motivazione di questo “par -ziale insuccesso” lo si deve involon-tariamente alla decisione dell’ex

maestro di tennis del Circolo Giu -seppe Catalfamo che per suoiproblemi organizzativi per i corsiSat ha chiesto alla dirigenza di nonutilizzare il periodo di fine aprileprimi maggio per non interromperequesta attività iniziata nel mese disettembre.

La proposta è stata accolta, mal’unica data possibile era quellarimasta al 24 luglio 1° agosto; unadata ormai alle soglie del Masterche si svolge a Torino e dunque lapartecipazione ha avuto una minoreincentivazione perchè molti deipretendenti al Master avevano giàottenuto l’automatica partecipazione

in altre gare del circuito.Superato il problema il Tennis

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avvenire ma deve essere lui adecidere quando e come vorràimpegnarsi in modo più agonistico.

Oggi vince il Torneo e poi tuttol’anno gioca costantemente con ilmaestro e con i grandi dimostrandosempre di saperci fare.

Un’altra piacevole sorpresa èstata quella del singolare maschileanno 2000. Per la prima voltascendeva in campo a Cortona Pietro

Bianchini del Tennis Club Camucia.E’ stata una piacevole e gradita

sorpresa.Questo ragazzo che ha iniziato

da poco questo sport ha giàdimostrato doti naturali eccellenti.

Speriamo che questa accop-piata Leonardo Catani PietroBianchini possa crescere e neltempo farsi sentire con autorità digioco.

Un ringraziamento a quantihanno collaborato attivamente allamanifestazione ed alla sua riuscita.

In particolare grazie al giudicearbitro Alfredo Bufalini, al custodetutto fare del Tennis Club CortonaPaolo Neda, al maestro di tennisNicola Carini e Paolo Montigiani.

Leonardo Setti è un ragazzoche vive a Montevarchi edè figlio di una signoracortonese, Donatella Bet -tacchioli, a sua volta figlia

di Pasquale.Come tutti i ragazzi in gamba si

lasciano da parte le occasioni futulidella gioventù per impegnarsi inuna attività sportiva che offre cresci-ta morale e nello stesso tempofisica.

Leonardo come rileviamo daun documento della società sportivaè nativo a Castiglion Fiorentino nel1991.

Nella scorsa stagione hagiocato a Montevarchi, società nellaquale è cresciuto ed ha disputatonella scorsa stagione il campionatodi C1.

Nella sua giovane carriera ha

anche indossato la maglia delleGiovanili della Virtus Siena.

Il dirigente sportivo biancoros-so Luca Soldi riferendosi a Leo -nardo ricorda che questa giocatorearriva alla società sportiva conformula del prestito con diritto diriscatto a favore del club biancoros-

so.“E’ un ragazzo molto interes-

sante, prosegue, è ungiocatore diprospettiva che ha una granvoglia di lavorare ed allenarsi.

Dal punto di vista dellecaratteristiche tecniche pensiamopossa fare al caso nostro; è ancheil tipo di operazione che cercava-mo.

Per Leonardo abbiamo infattiun diritto di riscatto che possia-mo esercitare a fine stagione eper questo pensiamo possa essereun investimento anche in pro -spettiva futura”.

Leonardo Setti, assistito dall’av-vocato Gianluca Duri, ha già fattoconoscenza con l’ambiente empole-se ed è pronto ad iniziare la nuovastagione con entusiasmo e voglia difare.

Indosserà la maglia n. 9.A Leonardo gli auguri più cari

della redazione, alla mamma Do na -tella, al nonno Pasquale la giustatensione che un caro ha sempre peril suo “pulcino” che inizia una av -ventura sportiva che potrebbe por -tarlo molto in alto.

Catani una conferma, Bianchini una piacevole sorpresaConcluso il Trofeo Topolino 2010 Leonardo Setti all’Empoli

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LUCIANO MEONIMEONI

Continua senza tregua l’impe-gno sportivo e sociale dell’interogruppo bocciofilo di Tavarnelle. Si èconcluso con successo, duecento-cinquanta i partecipanti, ragazzidelle elementari dei plessi scolasticidi Cortona, Camucia, Fratta,S.Caterina, il corso di avviamento aquesto sport.

Subito dopo con alcuni istrut-tori iniziava la preparazione e l’atti-vità ad un nutrito gruppo di adulti eragazzi, diveramente abili, moltiresidenti in istituti vicini.

“Lavorare con i ragazzi delleelementari e con questi menofortuna è per noi istruttori unagioia immensa; ti ascoltano, tiseguono con un impegno grandee piano di riconoscenza”.

Queste le parole di NovilioTorresi, Lidio Barboni, Ivo Polvani edel presidente della Cortona BocceAntonio Briganti. Oltre all’attivitàsociale particolarmente intensa emeritevole non dobbiamo dimenti-care che tutti questi dirigenti uominie donno svolgono attività agonisticaper l’intera stagione partecipando amanifestazioni in varie Regioniconseguendo lusinghieri successianche a livello nazionale.

La prima importante gara perquesta categoria si è svolta nel mesedi giugno con il “Primo torneobocciabile” a S.Vincenzo di Livorno.

La Cortona Bocce ha consegui-to un lusinghiero successo per irisultati dei singoli giocatori che disquadra superando un nutritogruppo di partecipanti.

Ivo FaltoniAnno 1995

Anno 2000

Anno 1996

Bianchini e Catani

Catani

Bianchini

SPORTL’ETRURIA N. 14 15 AGOSTO 2010

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Direttore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura LucenteOpinionistaNicola Caldarone

Collaboratori: Stefano Bertini, Rolando Bie tolini,Stefano Bistarelli, Piero Borrello, Francesco LuigiCamerini, Luciano Ca tani, Fran ce sco Cenci,Stefano Duranti, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini,Ivan La n di, Clau dio Lu che roni, Mario Parigi,Fran ce sca Pel le grini, Roberta Ramacciotti, Al -bano Ricci, Ma rio Rug giu, Gi no Schip pa, Da ni loSe sti ni, pa dre Teo baldo, Elena Valli, Ales sandroVen turi, Ga briele Zampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioli

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale51 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione sabato 7 agosto, è in tipografia

lunedì 9 agosto 2010

Intervista a Francesco Vinciarelli Calcio Prima Categoria Cortona Camucia

Ormai la campagna ac -quisti è quasi terminataed esaminando i vari“col pi” che la societàCor tonese ha messo a

segno si può dire a ragion vedutache anche la squadra del prossimoanno sarà fortissima, forse anchepiù di quella del passato campio-nato, anche se come sempre poil'ultima parola spetta al campo edalle tante situazioni che si possonocreare. Il Ds Gregori, l'allenatoreEnzo Sideri e la società hannostudiato a fondo le varie mosse dafare e sono stati individuati ele -menti di valore assoluto coniugan-do qualita e contenimento del bud -get da spendere.

Accanto alle importantissimericonferme di Zampetti e Fran -ceschini, dei giovani Tauc ci, Ter -zaroli e Pareti, oltrechè di altri dellarosa dello scorso campionato, sonostati presi il fortissimo alzatoreNicola Daldello, proveniente dalCorreggio in B1, quindi il liberoBianchi Dal Yoga Forli' ed anche ilfortissimi opposto Bruschi dal Fal -conara in B1 e dalla serie A1, Loretolo schiacciatore Belcecchi.

Per approfondire meglio le va -rie questioni abbiamo parlato conFrancesco Vinciarelli uno dei pa -tron insieme al presidente AndreaMontigiani di questa società e neo-presidente della squadra femminiledella società.

Sembra che ancora una voltaabbiate creato una rosa fortissi-ma!..

Già l’anno scorso avevo fatto icomplimenti al direttore sportivo

Gre gori ed all'allenatore Sideri peraver messo inseme un gruppo moltoforte e coeso già contenendo i costirispetto all'anno prima.

Quest'anno credo che si sianoaddirittura migliorati anche se aspetto

la verifica del campo per fare icomplimenti ma certo sulla carta larosa della squadra di quest'anno po -trebbe risultare davvero ancora piu'vincente. La squadra credo di poterdire che sia forte senza paura di es -sere smentito.

Giocatori di alto livello ed ungirone quello con Emilia Ro ma -gna, Lazio, Marche e Sardegnapiù abbordabile?

Forse, potrebbe sembrare ma gliaddetti ai lavori non dicono così.Sembra che quest'anno il girone piùfacile fosse quello del nord in sensoassoluto. La crisi economica ha fattosì che le squadre del nord si sianomosse meno sul mercato e abbianocercato meno nomi importati da in -serire in rosa. In contrasto invece nelmercato la squadra di Cagliari inserita

nel nostro girone sembra abbiariunito nomi davvero eccellenti e sicandidi ad essere la favorita almenosulla carta. Nel nostro girone ci sonoanche Massa e Cascina squadre ditutto rispetto come anche le marchi-giane. Certo anche le trasferte pe se -ranno quella di Cagliari, Santantiocoe Olbia in termini economici. Nonpos siamo gioire per questo.

Comunque credo che la nostrasquadra se tutto andrà come deve,possa giocarsela contro tutti, speroalla pari. Le conferme di Zampetti eFranceschini sono il passo più im -portante come anche aver messosotto contratto il nuovo alzatore Dal -dello che è fortissimo, come anche ilnuovo libero, Bia nchi è giovanissimoe molto promettente. Poi abbiamopreso la banda Belcecchi che hagiocato in A1 qualche partita mentrene ha giocate moltissime in A2, aLoreto ed è una certezza. Poi l'oppo-sto Bruschi di Falconara che è amicoanche di altri componenti del gruppoed è molto interessato al progetto.

Come avete conciliato il for -mare una rosa di alto livello ed ilcontenere i costi?

Abbiamo un allenatore che co -no sce bene i “tasselli” che servivanoe questa unita all'abilità di Gregoriche si è dimostrato davvero tenaceforse anche più di anno scorso hafatto che pur con una diminuzionedel budget del 25% si sia messainsieme una rosa di nomi di primissi-mo livello. Anche la crisi ci ha “aiu -tato” visto che la nostra solidità eco -nomica si conosce in giro ed infineanche il no stro progetto è importantevisto che ormai siamo una squadrada B1 affermata da prima fascia.

Puntate decisamente a con -fermare il risultato del campio-nato passato?

A me starebbe benissimo, vistoche il terzo posto è un obbiettivo pre -

stigioso e quest'anno non aver parte-cipato ai play off è stato un caso;questa squadra se tutto va bene e se sicreano i giusti equilibri può arrivarein alto, la cautela è d'obbligo, mascenderemo in campo comunque pervincere e, come tifoso, dico pervincere sempre.

Quanto sono importanti lericonferme?

Sono importantissime, ancheperchè abbiamo tenuto quei giocatoriche avevano il più alto rapportoqualità prezzo anche se alcuni nonabbiamo potuto trattenerli comeFrancescato, ma la cosa più impor-tante e che quelli riconfermati sonostati contenti di rimanere anchediminuendosi un po' lo stipendio.

Il budget è stato aumentatoper la squadra femminile comeproposto?

Sono sceso in campo in primapersona assumendosi la responsabi-lità del femminile; quando facevo ilpresidente di tutto non si potevaanalizzare bene anche tutti gli aspettidel settore “femminile”.

Adesso il settore maschile ha unpresidente così io per occuparmi, insenso ironico, ho preso in mano ilfemminile per cercare di fare unprogetto importante.

Abbiamo aumentato il budgetdelle femminile ma nonostante que -sto sino a 10 giorni fa, data della miaelezione a presidente, non si erariusciti a potenziare questa squadrache anno scorso ha partecipato ad unmodesto campionato di serie D equest'anno invece vorremmo fosseprotagonista. Abbiamo quindi fondatoil “Cor tona Volley F” dove F sta ov -viamente per femminile.

C'è la difficoltà a trovare giocatricidi livello che scendano in serie D esenza quelle non riusciamo a fareffettuare il salto di qualità alla nostrarosa. Abbiamo contattato giocatriciestere per cercare quegli elementi dicategoria superiore. Ci sono difficoltàma cercheremo di superarle per fareil salto di categoria e poi magaririportare in zona le giocatrici localipiù brave che sono un po' sparse perl'Italia. Vogliamo ricostruire l'entusia-smo intorno al prima squadrafemminile la cui rosa ho trovato unpo' demotivata e priva di emozionenel parlare di pallavolo. Il progetto vaportato avanti a tutti i costi.

Riccardo Fiorenzuoli

Dopo aver sistemato larosa della squadraarancione il nuovopresidente, l'arch.Lean dro Bar delli ha

cominciato ad intraprendereuna serie di iniziative cheriavvicineranno la gente allasquadra ed alla società arancio-ne.

Quello che negli ultimi tempiera mancato infatti oltre che airisultati sportivi era anchel'entusiasmo ed il seguito dellagente attorno alla vita ed alleiniziative della società.

Per far conoscere meglio lesquadre arancioni e la società,ufficialmente ma in modoinformale,si è scelto la “nottearancione”che si è svolta aCamucia in piazza Sergardi coniniziative collaterali di musica egastronomiche, sabato 24 luglioè stato un successo di pubblico emusica.

Si continuerà poi con latradizionale “sagra della bistec-ca” che sara' organizzata aCortona presso i “giardini delparterre” durante le serate diFerragosto e che rappresental'ormai storico incontro chesancisce nell'immediato anchel'inizio della preparazione cheinizierà subito dopo la festa dimetà agosto.

Inoltre altre iniziative sistanno organizzando semprecon l'intento di rendere lasocietà e la squadra arancioneun mezzo di socializzazione eriavvicinare famiglie e bambiniallo stadio e al gioco del calciointeso come divertimento eintrattenimento sociale.

Il nuovo allenatore Manieri,quindi avrà a disposizione unarosa completata poco dopo lametà di luglio e che presenta ilgiusto compromesso tra l'espe-rienza e l'entusiasmo e che èstata completata con degliaggiustamenti mirati; oltrechèparte della rosa dello scorsoanno è composta soprattutto da

giovani; sono stati presi giocato-ri che potessero rinforzarereparti nevralgici in modoefficace.

Così è stato preso il difensorecentrale Razzoli dal Pian Di Sco',quindi il centrocampistaMassimo De Marco dalLucignano e quindi la puntaVannini dal Rapolano e perultimo sempre un attaccante,Gelli ex Castiglionese, classe '91.

Quindi a questo punto larosa dovrebbe essere al comple-to:Lunghini Alessandro, To to -brocchi Alessandro, MaginiAlessandro, Rofani Enrico,Bernardini Mas similiano, Pel -legrini Lorenzo, Razzoli An -drea, Sciarri Luca, PetrucciLuca, Badea Marius Octavian,Mammoli Francesco, Del Ser -ra Lorenzo, Maringola Nicolò,De Marco Massimo, RomiziGiacomo, Baracchi Maicol,Scarlato Marcello, RachiniFran cesco, D'Agostino Andrea,Men cagli Federigo, VanniniEmiliano, Gelli Francesco,Pacchiacucchi Luca e l'allenato-reManieri Enrico.

Con questi uomini si scen -derà in campo, quello del Bor -ghetto per chè il Santi Tiezzi è inrifacimento, dopo ferragosto,ap punto mirando a creare ungruppo forte e che giochi conentusiasmo e faccia “riappaci-ficare” i tifosi arancioni alla lo -ro squadra e riavvicini le fa -miglie allo stadio ed alla società.

Per adesso l'appuntamento èper tutti alla Sagra della Bi -stecca, a ferragosto a Cortonaper sostenere i colori arancioni.

R. Fiorenzuoli

Anche quest'anno il torneo di calcetto organizzato in memoria diSimone Marconi si è concluso con successo. Giunto alla terzaedizione il memorial prevedeva l'iscrizione di 15 squadre che sisono affrontate in una prima eliminatoria in tre gironi da 5 concor-renti.

Svoltosi dal 15 giugno al 17 luglio il torneo ha richiamato una granquantità di persone e gli organizzatori si sono davvero dovuti superareperchè tutto funzionasse al meglio e con regolarità.

Poi a seguire il 12 e 13 luglio si sono giocati i quarti di finale che hannovisto passare alle semifinali le seguenti squadre con questi accoppiamenti:l'Extra Bar Camucia contro l'Idraulica Cosci; Parrucchiere Alessio controRistorante Preludio.

Nella prima semifinale c'è stata la vittoria dell'Idraulica Cosci per 8 a 1;mentre nell'altra la squadra Parrucchiere Alessio ha vinto per 5 a 4.

Le finali si sono giocate sabato 17 luglio; alle 20,00 c'è stata la finale peril terzo posto che ha visto la vittoria dell'Extra Bar Camucia sul RistorantePreludio per 4 a 2; mentre alle 21,00 si è giocata la finalissima tra l'Idrau licaCosci e la squadra Parruc chiere Alessio che ha sancito la vit toria del torneoda parte del l'Idraulica Cosci per 8 a 6 al termine di una gara equilibrata edavvincente.

Numeroso il pubblico presente che ha fatto sì che i fondi devoluti dall'as-sociazione “Amici di Simone” alla costruzione di un centro sportivo intitolatoa Simone con l'aiuto anche dell'amministrazione Comunale, fossero cospicuianche quest'anno.

Una bella iniziativa che si rinnova sempre con entusiasmo e tanta vogliadi fare bene grazie alla disponibilità e capacità organizzativa di tutti.

L'appuntamento è per tutti al prossimo anno con l'obbiettivo di miglio-rarsi ancora. R. F.

Torneo di calcetto Simone Marconi

A Natale si pattina sul ghiaccio

Conclusa la campagna acquisti Dopo la sagra della bisteccainizia la preparazione

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Cortona “On Ice”

Più volte dalle pagine diquesto giornale ci siamoscagliati contro l'immo-bilismo di Cortona, deicortonesi, degli operatori

commerciali e delle istituzioni,quindi, quando tutti si rimboccanole maniche e decidono di farequalcosa per rivitalizzare il centrostorico, siamo ben lieti di enfatiz-zare la notizia.

È di questi giorni il ru mors(chiaramente ancora allo statoembrionale) che i commerciantidi Cortona, con la collaborazionedell'Amministrazione Comunale,della Confcommercio, dell'AionCultura e del Consiglio dei Terzieri,abbiano iniziato a lavorare conlargo anticipo per la stagioneinvernale; si sta infatti organizzan-do l'allestimento una pista di patti-naggio su ghiaccio per le prossimefestività natalizie.

La pista sarà posizionata suPiazza Signorelli nei giorni chevanno dall'8 dicembre all'8 gen -

naio; avrà dimensioni di 10 mt. x15 mt., e chiaramente sarà dotatadi tutti quei normali servizi chequeste strutture necessitano nelsuo insieme.

Si potrà pattinare sette giornisu sette, ed inolte si stà redigendouna convenzione con le istituzionipubbliche per cui, la mattina, du -rante la normale ora di ginnastica,le scolaresche potranno cimentar-si in questo nuovo sport.

Chiaramente chi vorrà pattina-re, avrà un'offerta comprensiva dipattini, calzini usa e getta ed el -metto di protezione; tutta la strut-tura ed i servizi saranno allestiti ecurati da una ditta specializzata diMerano.

Ci complimentiamo per l'ini-ziativa e ci auguriamo che questopossa essere finalmente l'inizio diuna rinascita per la nostra città,che purtroppo per 6-8 mesiall'anno appare tristemente immo -bile e deserta.

S.B.

Belcecchi

Bruschi

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