L'ETR. IMP. 22/2006Ristorante "La Locanda di Gulliver" Ristorante ricavato nei locali in pietra...

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario 3 30 0, , 0 00 0 - Sostenitore 8 80 0, , 0 00 0 Benemerito 1 10 05 5, ,0 00 0 - Estero Europa 8 80 0, , 0 00 0 - Estero America 1 12 20 0, ,0 00 0 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata 3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected] www.letruria.it TV, le commentiamo, ma le fac- ciamo scorrere sopra le nostre spalle perché non sono vicine a noi. Ci accorgiamo poi che una baby gang locale si divertiva per passatempo a rovinare auto di ignari autisti producendo danni anche di qualche migliaio di euro. Perché l’hanno fatto? Pare per noia. Dall’altra parte la verifica dello scarso interessse che alcuni parenti hanno per i loro anziani per i quali, esteticamente, si fa il massimo perché li fanno af- fiancare da una badante che a- morevolmente li cura, poi gli ta- gliano i viveri perché, ingordi come sono, intendono lucrare sul risparmio di una vita di questi anziani. L’ultima considerazione è di natura ambientale. Per scarsa sensibilità amministrativa, si concedono permessi a società che, approffittando del silenzio assenso entro 60 giorni dalla consegna dalla pratica, confi- dando soprattutto nella scarsa attenzione dell’apparato che deve vigilare si ottengono auto- rizzazioni che non si dovrebbero avere. Quando poi si va a cercare chi può essere il colpevole, ven- gono fuori quantità di carte che dimostrano che, eventualmente la responsabilità è dell’altro en- te. Come sempre ognuno di noi chiamato in causa ha la capa- cità di sospingere l’interesse ed il sospetto verso gli altri. Nel caso specifico, non te- mendo smentite, diamo la piena responsabilità a Sovrintendenza, Arpat e Comune sperando che abbiano la forza di rimediare. Alla richiesta del cittadino come dire poi che non si può. I tre articoli pubblicati in prima pagina danno una sensazione di impotenza e di disgusto che non è facile digerire con serenità. Il mondo che ci circonda ci propone quo- tidinamente situazioni assurde nelle quali la vita umana conta poco, i nostri ragazzi sono attori in negativo di tante scorribande bullistiche che denotano la mancanza di educazione nel- l’ambiente familiare. Fin quando queste notizie le apprendiamo nei giornali o in L ETRURIA Cortona - Anno CXVII - N° 04 - Sabato 28 febbraio 2009 di Enzo Lucente REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTA MAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected] C.S. 62 Terontola Alta - 52040 Cortona (AR) Tel. 0575.678528 Fax 0575.679395 Cell. 335.6931655 Efficienza ed alta professionalità, dovute ad anni di esperienza nel settore, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente e del cittadino. D a qualche tempo questa canna fumaria, obelisco o come vogliasi chiamare sta determinando tante di- scussioni tra i cortonesi che si chiedono con quale autorizzazione sia stata posta sulla cima di un palazzo in via Passerini che è vin- colato come bene monumentale. Già nel numero del 15 feb- braio nella sua rubrica, Caro a- mico ti scrivo il prof. Caldarone rispondeva ad un gruppo di citta- dini del centro storico spiegando che aveva ottenuto dal Sindaco una relazione redatta dal dirigente responsabile dell’urbanistica. In questa relazione risultava che l’o- scenità non era una canna fumaria ma un impianto per la telefonia mobile. Per ottenere questo per- messo c’era stata l’autorizzazione della Soprintendenza e dell’Arpat che è l’agenzia regionale ambien- tale della Toscana. Il Comune, scriveva Caldarone, non ha potuto fare altro, in seguito ai pareri favorevoli, che assistere impotente all’installazione dell’im- pianto tecnologico. Questo è quello che Nicola Caldarone è riuscito a scoprire dalla relazione. Quello che non è stato detto è che la pratica è stata portata anche presso l’Ufficio dell’Urbanistica comunale e che tra la documenta- zione presentata ci sarebbe un fotomontaggio che documente- cherebbe l’impatto di questo stra- I carabinieri di Cortona hanno smascherato una baby gang, che è stata capace in una quindicina di giorni di rubare dalle auto in sosta oltre 40 stemmi delle case produttrici. Otto i gio- vani minorenni, sei studenti e due operai, tutti residenti nelle frazioni cortonesi di Camucia, Monsigliolo e Mercatale, coinvolti nella vicen- da. Il gruppetto dovrà rispondere di furto aggravato e danneggia- mento, mentre solo uno di loro si dovrà difendere anche dall’accusa di ricettazione. Le forze dell’ordine sono riu- scite a risalire agli autori dei furti dopo un’attenta attività d’indagine in borghese. I ragazzi erano soliti rubare gli stemmi della auto du- rante la notte. Per loro era diven- tata una sorta di gara a chi ne riu- sciva a racimolare di più. Una quarantina le auto dan- neggiate, di marchi delle più sva- riate case di produzione automo- bilistiche dalla Mercedes alla Ro- ver, dalla Mini-Cooper alla Fiat. E proprio quest’ultimo contrasse- Q uando si è costretti ad affondare un bisturi in una piaga infetta, spesso non sappiamo quale putridu- me andiamo a trovare. E’ difficile entrare su questo argo- mento, ma proprio perché non è facile, è necessario farlo. Il mondo invecchia, a Cortona, come altrove, ci sono tanti anziani che hanno bisogno di cure e amorevole assistenza, se possibile. E’ così è cresciuto l’utilizzo di badanti che vengono da lontano che, anche per soldi, si adoperano e sostituiscono il parente che non può o non vuole impiegare il suo tempo a seguire l’anziano. Ci sono però casi che lasciano uno sconcerto amaro perché testi- moniano una cattiveria ed una avidità impensabili. Siamo testimoni di alcuni casi di anziani che hanno la loro pen- sione, l’accompagnamento, la casa in proprietà. Ebbene a questi an- ziani con una scusa, sicuramente legittima, è stata trasferita al pa- rente sia la pensione che l’accom- pagnamento. Da quel momento l’anziano, pur vivendo bene per l’amorevole cura della badante, incomincia ad avere grossi pro- blemi di liquidità perché il parente consegna mensilmente soldi in quantità scarsamente sufficiente per una vita normale, in qualche caso anche insufficiente per l’ali- mentazione. L’amore della badante verso questi anziani è tale che in alcuni circostanze, ed è successo, con i soldi del suo stipendio ha acquistato un paio di scarpe per l’anziano. E’ una vergogna che si voglia speculare fino in fondo sulle spalle di un vecchio. Quando mo- rirà probabilmente vedremo finte lacrime!!! gno, in particolare quello della "Panda" ultimo modello, andava decisamente a ruba. Infatti, quelli recuperati sono alcune decine. Sono stati quindici giorni di fuoco, dal 4 al 19 feb- braio, per i proprietari delle mac- chine. Ogni mattina molte le denunce dei cittadini presentate alle ca- serme dei carabinieri di Cortona e di Camucia. Ora la bravata do- vrebbe costare cara alle famiglie dei giovani, che saranno obbligate a risarcire i danni arrecati alle au- to prese di mira. Laura Lucente Cosa sta succedendo a Cortona? Tante proteste, chi ha “svinato”? Ristorante "La Locanda di Gulliver" Ristorante ricavato nei locali in pietra dell'anti- ca cantina, all'interno di una struttura turistico- recettiva sul confine umbro-toscano. Preparazione di piatti ricavati dalla tradizione umbro-toscana, che proprio in questi luoghi si fonde, con alcune rivisitazioni nel modo di abbinare gli alimenti. Gran selezione di carni bovine italiane, in particolare Chianina. Petrignano del Lago - Tel. 075 9528228 - [email protected] (mercoledi chiuso) no strumento nell’ambiente. Non è stato presentato con una prospettiva dal basso verso l’alto, così come documenta la nostra fo- to, ma volutamente ed artatamente dall’alto verso il basso in modo da schiacciare considerevolemente l’impatto della struttura nella sua ottica generale. Non è vero quindi che il Co- mune ha dovuto subire, eventual- mente è correo di una nefandezza accettata con leggerezza e superfi- cialità amministrativa. Cerchiamo in qualche modo di recuperare. Smascherata baby gang Un nuovo malcostume C O R T O N A Tessuti artigianali dal 1842 - Liste Nozze Via Nazionale, 72 CORTONA (AR) - Tel / Fax 0575 601640 www.busatticortona.com - e-mail: [email protected]

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Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” - Abbonamento: Ordinario €3300,,0000 - Sostenitore €8800,,0000Benemerito €110055,,0000 - Estero Europa €8800,,0000 - Estero America €112200,,0000 - Autoriz. Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata €€3,0. Redazione, Amm.ne: Giornale L’Etruria Soc. Coop. arl - Via Nazionale, 51 - 52044 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 EURO 1,50 e-mail: [email protected]

TV, le commentiamo, ma le fac -ciamo scorrere sopra le nostrespalle perché non sono vicine anoi. Ci accorgiamo poi che unababy gang locale si divertiva perpassatempo a rovinare auto diignari autisti producendo dannianche di qualche migliaio dieuro. Perché l’hanno fatto? Pareper noia.

Dall’altra parte la verificadello scarso interessse che alcuniparenti hanno per i loro anziani

per i quali, esteticamente, si fa ilmas simo perché li fanno af -fiancare da una badante che a -mo revolmente li cura, poi gli ta -gliano i viveri perché, ingordico me sono, intendono lu cra resul risparmio di una vita diquesti anziani.

L’ultima considerazione è dinatura ambientale. Per scarsasen sibilità amministrativa, siconcedono permessi a so cietàche, approffittando del si lenzioassenso entro 60 giorni dal laconsegna dalla pratica, confi-dando soprattutto nella scarsaattenzione dell’apparato chedeve vigilare si ottengono auto -rizzazioni che non si dovrebberoavere.

Quando poi si va a cercarechi può essere il colpevole, ven -gono fuori quantità di carte chedimostrano che, eventualmentela responsabilità è dell’altro en -te.

Come sempre ognuno di noichia mato in causa ha la ca pa -cità di sospingere l’interesse ed ilsospetto verso gli altri.

Nel caso specifico, non te -men do smentite, diamo la pienaresponsabilità a Sovrintendenza,Arpat e Comune sperando cheab biano la forza di rimediare.Alla richiesta del cittadino comedire poi che non si può.

Itre articoli pubblicati inprima pagina danno unasensazione di impotenza edi disgusto che non è facile

digerire con serenità. Il mondoche ci circonda ci propone quo -tidinamente situazioni assurdenelle quali la vita umana contapoco, i nostri ragazzi sono attoriin negativo di tante scorribandebullistiche che denotano laman canza di educazione nel -l’am biente familiare.

Fin quando queste notizie leapprendiamo nei giornali o in

L’ETRURIACortona - Anno CXVII - N° 04 - Sabato 28 febbraio 2009

di Enzo Lucente

REALIZZAZIONE E VENDITA DIRETTAMAGLIERIA PERSONALIZZATA E SU MISURA

Via Gramsci, 62/X - Camucia (Ar) - Tel. e Fax 0575/60.50.35 - [email protected]

C.S. 62 Terontola Alta - 52040 Cortona (AR)Tel. 0575.678528 Fax 0575.679395

Cell. 335.6931655

Efficienza ed alta professionalità, dovute adanni di esperienza nel settore, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente e del cittadino.

Da qualche tempo questacanna fumaria, obelisco ocome vogliasi chiamaresta determinando tante di -

scussioni tra i cortonesi che sichie dono con quale autorizzazionesia stata posta sulla cima di unpalazzo in via Passerini che è vin -colato come bene monumentale.

Già nel numero del 15 feb -braio nella sua rubrica, Caro a -mi co ti scrivo il prof. Caldaronerispondeva ad un gruppo di citta-dini del centro storico spiegandoche aveva ottenuto dal Sindacouna relazione redatta dal dirigenteresponsabile dell’urbanistica. Inque sta relazione risultava che l’o -scenità non era una canna fumariama un impianto per la telefoniamo bile. Per ottenere questo per -messo c’era stata l’autorizzazionedella Soprintendenza e dell’Arpatche è l’agenzia regionale ambien-tale della Toscana.

Il Comune, scriveva Caldarone,non ha potuto fare altro, in seguitoai pareri favorevoli, che assistereimpotente all’installazione del l’im -pianto tecnologico.

Questo è quello che NicolaCal da rone è riuscito a scopriredalla relazione.

Quello che non è stato detto èche la pratica è stata portata anchepresso l’Ufficio dell’Urbanisticacomunale e che tra la documenta-zione presentata ci sarebbe unfotomontaggio che documente-cherebbe l’impatto di questo stra -

Icarabinieri di Cortona hannosmascherato una baby gang,che è stata capace in unaquindicina di giorni di rubare

dalle auto in sosta oltre 40 stemmidelle case produttrici. Otto i gio -vani minorenni, sei studenti e dueoperai, tutti residenti nelle frazionicortonesi di Camucia, Monsiglioloe Mercatale, coinvolti nella vi cen -da.

Il gruppetto dovrà risponderedi furto aggravato e danneggia-mento, mentre solo uno di loro sido vrà difendere anche dall’accusadi ricettazione.

Le forze dell’ordine sono riu -scite a risalire agli autori dei furtidopo un’attenta attività d’indaginein borghese. I ragazzi erano solitiru bare gli stemmi della auto du -rante la notte. Per loro era diven-tata una sorta di gara a chi ne riu -sciva a racimolare di più.

Una quarantina le auto dan -neggiate, di marchi delle più sva -riate case di produzione automo-bilistiche dalla Mercedes alla Ro -ver, dalla Mini-Cooper alla Fiat. Eproprio quest’ultimo contrasse-

Quando si è costretti adaffondare un bisturi in unapiaga infetta, spesso nonsappiamo quale putridu-me andiamo a trovare. E’

difficile entrare su questo ar go -mento, ma proprio perché non è

facile, è necessario farlo.Il mondo invecchia, a Cortona,

come altrove, ci sono tanti anzianiche hanno bisogno di cure eamorevole assi sten za, se possibile.

E’ così è cresciuto l’utilizzo dibadanti che vengono da lontanoche, anche per soldi, si adoperanoe sostituiscono il parente che nonpuò o non vuole impiegare il suotempo a seguire l’anziano.

Ci sono però casi che la scianouno sconcerto amaro per ché testi-moniano una cattiveria ed unaavidità impensabili.

Siamo testimoni di alcuni casidi anziani che hanno la loro pen -sione, l’accompagnamento, la casain proprietà. Ebbene a questi an -zia ni con una scusa, sicuramentele gittima, è stata trasferita al pa -ren te sia la pensione che l’accom-pagnamento. Da quel momentol’an zia no, pur vivendo bene perl’a mo revole cura della badante,in comincia ad avere grossi pro -blemi di liquidità perché il parentecon segna mensilmente soldi inquan tità scarsamente sufficienteper una vita normale, in qualchecaso anche insufficiente per l’ali-mentazione. L’amore della badanteverso questi anziani è tale che inalcuni circostanze, ed è successo,con i soldi del suo stipendio haac quistato un paio di scarpe perl’an ziano. E’ una vergogna che sivoglia speculare fino in fondo sullespalle di un vecchio. Quando mo -ri rà probabilmente vedremo fintelacrime!!!

gno, in particolare quello della"Panda" ultimo modello, andavadecisamente a ruba.

Infatti, quelli recuperati sonoalcune decine. Sono stati quindicigior ni di fuoco, dal 4 al 19 feb -braio, per i proprietari delle mac -chine.

Ogni mattina molte le denuncedei cittadini presentate alle ca -serme dei carabinieri di Cortona edi Camucia. Ora la bravata do -vreb be costare cara alle famigliedei giovani, che saranno obbligatea risarcire i danni arrecati alle au -to prese di mira.

Laura Lucente

Cosa sta succedendo a Cortona? Tante proteste, chi ha “svinato”?

Ristorante "La Locanda di Gulliver"Ristorante ricavato nei locali in pietra dell'anti-ca cantina, all'interno di una struttura turistico-

recettiva sul confine umbro-toscano.Preparazione di piatti ricavati dalla tradizioneumbro-toscana, che proprio in questi luoghi sifonde, con alcune rivisitazioni nel modo diabbinare gli alimenti. Gran selezione di carni

bovine italiane, in particolare Chianina.Petrignano del Lago - Tel. 075 9528228 - [email protected]

(mercoledi chiuso)

no strumento nell’ambiente.Non è stato presentato con una

prospettiva dal basso verso l’alto,co sì come documenta la nostra fo -to, ma volutamente ed artatamentedall’alto verso il basso in modo daschiacciare considerevolementel’impatto della struttura nella sua

ottica generale.Non è vero quindi che il Co -

mu ne ha dovuto subire, eventual-mente è correo di una nefandezzaaccettata con leggerezza e superfi-cialità amministrativa.

Cerchiamo in qualche mododi recuperare.

Smascherata baby gang

Un nuovo malcostume

C O R T O N A

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009

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Carissimo prof. Caldarone,girando in mattinata per le strade del centro storico, domenica 22febbraio scorso, il giorno in cui si festeggia Santa Margherita, la santa diCortona più amata e rispettata, e vedendo le piazze e le strade deserte,pur con qualche movimento in Piazza Signorelli per la presenza di alcunebancarelle di oggetti antichi, ho provato un senso di tristezza e di solitudi-ne, soprattutto in considerazione del movimento di gente che era statoregistrato appena una settimana prima con la riuscita manifestazione di“Cortona in love”, organizzata dal Comune e dalla Confocommercio.Probabilmente la gente di Cortona e del suo territorio si sarà riversatatutta verso il Santuario di Santa Margherita, per le manifestazioni religio-se. E questo è più che giusto oltre che doveroso nei confronti di unafigura che per questa città ha voluto dire tanto. Tutti ricordiamo l’impe-gno mantenuto dal compianto vescovo Mons. Franciolini con la realizza-zione della Via Crucis di Gino Severini per ringraziare la Santa delloscampato pericolo durante l’ultima guerra. A mio giudizio, sarebbe opportuno che il pomeriggio di questa giornataun originale e studiato evento, ispirato alla Santa, venisse realizzato nelcentro della città per rendere meno deserte le strade e per renderepartecipi i visitatori del messaggio di bontà e di amore che SantaMargherita nella sua vita è stata capace di trasmettere. Non crede lei che sarebbe opportuno prolungare l’iniziativa di SanValentino fino al 22 di Febbraio, dando vita ad una settimana di eventiche ricordino all’uomo l’importanza dell’Amore? E di questi tempi credoche non sarebbe una cosa fatta male!La ringrazio dell’attenzione e la saluto cordialmente

Un lettore di Cortona che si firmaHo sempre pensato che ascoltare la voce della gente sia moltoproduttivo. Nelle proposte e nei pareri che esprime c’è semprequalcosa in grado di illuminare la mente a chi ha il compito diprogrammare e di realizzare eventi che promuovano la città,che aiutino la crescita e la formazione culturale, umana e civicadel cittadino. La lettera, che mi è stata recapitata, infatti, offreun significativo segnale che va, a mio giudizio, nella giustadirezione. Pertanto, programmare una settimana che portiCortona alla ribalta, anche nel periodo invernale, con unainiziativa tutta orientata a proporre l’importanza e il vero signi-ficato dell’amore, prendendo a pretesto la festa di San Valentinoe quella di Santa Margherita, è da valutare positivamente. Quanto è stato fatto dal 12 al 15 di febbraio, in collaborazionecon l’Associazione dei Commercianti e con la partecipazione deiTerzieri, di gruppi musicali locali, di artisti e della Filarmonicacortonese, ha avuto, a giudizio di tutti, un apprezzabile riscon-tro sia in termini di efficienza, di capacità organizzative che dipresenze. E allora, partendo dalle capacità e dalla intrapren-denza delle organizzazioni locali che, tra l’altro, non hanno maipreteso compensi stratosferici, si può dar vita nel corso dell’an-no a manifestazioni che possano avere l’ambizione di tenereelevato il trend delle affluenze turistiche nella nostra città. Cosìl’idea che il lettore prospetta su questa Rubrica di programmareuna settimana dedicata all’amore è sicuramente interessante edegna di approfondimento. C’è materiale storico e umano suffi-ciente per dare al nome e alle virtù di San Valentino e di SantaMargherita una degna risonanza e ai visitatori un momento dievasione e di riflessione su un tema, quello dell’amore, che unaingordigia incontrollata, un consumismo sfrenato e un relativi-smo incauto, vere proprie malattie del secolo, hanno pesante-mente deteriorato e manipolato. Così, con una efficace attivitàdi promozione sui mezzi di comunicazione, l’idea di trasforma-re la città di Cortona in città dell’amore, anche solo per unasettimana l’anno, è una operazione possibile, meritoria e reddi-tizia. Anzi le numerose e multiforme associazioni presenti nelterritorio non vedono l’ora di mettersi alla prova e dare ilmeglio di sé, così pure i commercianti, che potrebbero trovaregli stimoli giusti per un percorso diverso di collaborazione e diintesa con le Istituzioni pubbliche, mentre la politica, dal temadell’amore, esaltato in maniera eroica dalla vita di SantaMargherita, avrebbe l’opportunità di trarre motivi di ispirazioneper una formula diversa da quella oggi praticata, che non riescea produrre altro che scontri, violenze verbali e malesseresociale.

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Ancora polemiche tra ilSin da cato unitario dellapo lizia municipale el’Am ministrazione co -mu nale di Cortona.

Dopo la notizia, di vulgata dal -la stessa amministrazione, dellanon autorizzazione da parte dellacommissione di Ga ranzia compe-tente, allo sciopero del le mae -stranze della polizia municipale diCortona previsto per il 22 febbraioprossimo, il segretario regionaledel Sulpm Mario Giaccheri rispon-de spiegando l’accaduto: “Pre -messo che nella comunicazionegiunta all’amministrazione non siparla di “illegittimità” ma si av -verte che lo sciopero dovrà essereriformulato in un’altra data poichéera già stato autorizzato quelloindetto dalla CGIL per il giorno 13e quindi non c’erano i dieci giorninecessari come previsto dalla

Lavori appena conclusialla diga cortonese dellaCer ventosa. 500 milaeuro l’investimentocom plessivo che la so -

cie tà Nuove Acque ha stanziatoper il ripristino funzionaledell’invaso.

I lavori hanno riguardatoprincipalmente l’adeguamentosismico. La sommità della torredella diga è stata ancorata,attraverso una struttura metalli-ca, ad una nuova soletta dicoronamento dello spessore di

80 centimetri e della lunghezzadi 26 metri. È stata poi realizza-ta una “incamiciatura” esternadella base della torre, per un’al-tezza di 7 metri e mezzo e l’ese-cuzione di cerchiature esternein acciaio. Inoltre, è stato ese -guito un intervento di consoli-damento e riempimento delnucleo in pietrame della digaattraverso l’esecuzione di inie -zioni di calcestruzzo e sono sta -te fatte perforazioni su tuttal’altezza del corpo della diga finoad interessare lo strato roccioso.

E’ stato sistemato anche ilca nale sfioratore con l’abbassa-mento di 1 metro e mezzo dellasua soglia e del fondo del canale.

Negli scorsi giorni i tecnici diNuove Acque e il sindaco AndreaVignini hanno fatto un soppral-luogo, per fare il punto sui lavoriappena conclusi.

“Un intervento necessario -ha spiegato l’Ingegnere di Nuove

Acque Francesca Menabuoni -per permettere di continuare adap provvigionare al meglio lapar te alta del capoluogo. Tral’altro la diga fornisce acqua diottima qualità e a costo zero,visto che lo scorrimento avvieneper caduta naturale senza l’au -silio di mezzi meccanici”.

La Diga di Cerventosa è statacostruita tra il 1957 ed i primianni sessanta all’altezza del pas -so da cui ha ripreso il nome.

I lavori di adeguamento so -no stati completati nel mese di

di cembre 2008, ma le autorizza-zioni ufficiali e i collaudi sonoarrivati solo in questi giorni.“Abbiamo proceduto al reinvasodella diga -spiega ancora l’ing.Benabuoni - anche ad una quo -ta leggermente maggiore diquel la attualmente in uso equesto ha permesso di aumenta-re il volume utile per l’approvvi-gionamento idrico”.

Particolarmente soddisfattodei lavori è anche il sindaco Vi -gnini: “E’ stato un progettocom plicato e oneroso ma che re -

stituisce a Cortona e al suoterritorio uno strumento essen-ziale soprattutto nei mesi estiviquando il caldo e la siccità sifanno sentire. In attesa di vedereanche sul nostro territorio l’ac -qua di Montedoglio stiamo ren -dendo il nostro comune mag -giormente autonomo pro priosotto l’aspetto dell’approvvigio-namento idrico”. L. Lucente

legge 146/90”.Lo sciopero, lo ricordiamo,

era stato indetto dal sindacato dicategoria per protestare contro ilmancato pagamento o in alternati-va il riposo compensativo, in casodi lavoro in una giornata festivainfrasettimanale.

Il comune ha tolto, dal gen -naio 2008, questa retribuzioneaggiuntiva rispetto al compensofestivo (che invece continua adessere percepito dai vigili), con loscopo di riordinare e contenere lespese dell’Amministrazione.

L’Amministrazione ha motivatoquesta decisione sostenendo an -che che i vigili urbani erano gliunici dipendenti comunali adavere questa ulteriore remunera-zione e che certi “privilegi” dove -vano essere sanati.

Laura Lucente

Ben venga “Cortona in love” e che duri a lungo!

Presunte violazioni di legge

La Commissione di garanzia annulla lo sciopero Diga della Cerventosa rimessa a nuovo

PRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodal 23 feb. all’1 marzo 2009Farmacia Bianchi (Camucia)Domenica 1 marzo 2009Farmacia Bianchi (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 2 all’8 marzo 2009Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 8 marzo 2009Farmacia Ricci (Tavarnelle)

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Turno settimanale e notturnodal 9 al 15 marzo 2009Farmacia Comunale (Camucia)Domenica 15 marzo 2009Farmacia Comunale (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 16 al 22 marzo 2009Farmacia Boncompagni (Terontola)Domenica 22 marzo 2009Farmacia Boncompagni (Terontola)

ORARIO FESTIVE DELLE MESSEMonasteroS.Chiaraore 8,00Chiesa S.Filippoore 8,30

MonasteroSS.Trinitàore 9,00S. Francesco ore 10,00

Cattedraleore 11,00Prefestiva 17,00S.Domenicoore 17,30

LAUREA

TULLIA SAVIOTTO, figlia della nostra concittadina Rosalba Ulivelli edi Sergio Saviotto, si è brillantemente laureata in Filosofia con il massimodei voti (110 e lode) presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Universitàdegli Studi di Siena, sede di Arezzo, discutendo la tesi: “Il silenzio el’ineffabile. La filosofia della musica di Vladimir Jankélévitch”.Relatore è stato il prof. Simone Zacchini. Felicitazioni da parte della Redazione alla neo dottoressa e ai familiari.

Tullia Saviotto

Lorenzo LucaniLo scorso 16 febbraio, presso l’Università degli Studi di Siena, LO REN -ZO LUCANI si è laureato in Filosofia, Storia e Comunicazione con unatesi in Estetica dal titolo “L’Estetica nella pittura murale di GinoSeverini” ottenendo la votazione di 110 e lode.Al nostro redattore le nostre congratulazioni e vivi complimenti per l’otti-mo risultato raggiunto, visto che è stato conseguito in anticipo rispetto aitempi ordinari previsti per il Corso di Laurea in Filosofia.

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CULTURAL’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009

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Un altro tassello si ag -giunge al progetto di ri -qualificazione della For -tezza del Girifalco, che siar ricchisce di una nuo -

va opportunità. E’ stata designata

come luogo per la formazioneprofessionale dell’edilizia specia-lizzata nel restauro e rappresentala prima esperienza di questo tipoin provincia di Arezzo. L’intesa perla partenza di questo ambiziosoprogetto è stata firmato nei giorniscorsi dal Comune di Cortona,dal la Provincia di Arezzo e dalcen tro per la formazione e sicu -rezza in edilizia, ente BilateralePro vinciale che opera proprio nelsettore.

Il cantiere-scuola, che verràpre sto attivato sarà di supporto ailavori già partiti e che prevedono N

el centenario del Mani -fe sto - pubblicato da Fi -lip po Tommaso Mari -net ti il 20 febbraio 1909sul giornale parigino "Le

Figaro"- il Comune di Cortona ri -corda Gino Severini, il grande pit -tore cortonese firmatario del Ma -nifesto della Pittura Futurista, ve -nerdì 20 febbraio 2009 alle ore

11,00, con la proiezione, pressoil Teatro Signorelli di Cortona, delfilm di Sandro Franchina GinoSe verini.

La proiezione è stata precedu-ta da una visita guidata alla SalaSeverini presso il MAEC, riservataagli studenti delle ultime classidegli Istituti Superiori di Cortona.

Andrea Laurenzi

E’ un libro minuto di 40 pa gi -ne, edito da Calosci, che si puònascondere agevolmente in unata sca per essere letto in treno o apas seggio o mentre si sosta nel -l’an ticamera del dentista e del par -rucchiere. E’ un formato che ri -corda quello delle pubblicazionidella storica della Casa editriceFor miggini, alla quale si rivolsero inostri Futuristi e lo stesso poetaCorrado Pavolini, al quale NellaNar dini Corazza si sentì legata dasentimenti di stima e di amicizia.

Così, dopo aver pubblicatorac colte di poesie e lavori su SantaMargherita, sulla Val d’Esse e suCa mucia, la scrittrice cortonese sicimenta con un personaggio del -l’alta moda francese e mondiale, icui tratti rivelano una personalitàe uno stile particolarmente elo -quenti per i nostri tempi.

Si tratta di Coco Chanel che halegato il suo nome a una linea dimoda intramontabile, che elargivauna eleganza tutta sua, fatta di“semplicità adorna”. E l’Autricedel libro ripropone i momenti piùsignificavi della vita di Coco, altempo Gabrielle Chanel, dalla suanascita a Soamour nel 1883, allaperdita della madre a soli 12 anni,al suo debutto come cantante nellacaffetteria La Rotonda a Moulin, aiprimi lavori in sartoria quando “iso gni di Coco prendono forma e

più che mai è essenziale sostenereun comparto economico comequello edile attraverso le opportu-nità concrete di formazione. Senzadimenticare che in questo modo leimprese possono così contare sufigure professionali qualificate especializzate cresciute direttamen-

te sul territorio e che possono faraumentare competitività sul mer -ca to in un settore strategico comequello del restauro».

Anche Fabio Martini e Giu -seppe Siniscalchi, Presidente e Vi -ce Presidente del CFSE (che rap -presenta anche le parti sociali,

l’As sociazione Industriali dellapro vincia di Arezzo, Con far ti gia -nato Imprese, CNA Arezzo e i sin -da cati) esprimono soddisfazioneper il progetto e ne sottolineanoul teriormente il valore in questaparticolare fase di crisi economicache non ha certo risparmiato il

set tore edil. “E’ essenziale poterformare dei disoccupati e specia-lizzare gli occupati fornendo co -no scenze tecniche specifiche.Que sta di Cortona è una straordi-naria opportunità che tutti assiemeabbiamo deciso di cogliere”.

Laura Lucente

un riqualificazione importantedel la struttura medicea.

Per la fortezza, infatti sono sta -ti previsti da tempo progetti am -biziosi, che vedono tra i protago-nisti il cantante cortonese Jo va not -ti. Il bastione cortonese dovrebbediventare un luogo di produzionelegato alle "performing arts", unodei centri della creatività giovanilee della produzione artistica e di ri -cerca tra i maggiori d’Europa.Insieme a Lorenzo Cherubini, oltreal Comune, anche la Soprin ten -denza Toscana, l’Università di Pisa,Milano e Firenze e la fondazioneMonte dei Paschi di Siena. Il pro -getto di restauro, che costeràcom plessivamente 4 milioni di eu -ro, ha già preso il via con la siste-mazione del primo bastione cheospiterà una sala di registrazioneper musicisti.

«Con l’attuazione di questoCan tiere-Scuola, dichiara il sin -daco di Cor tona Andrea Vignini, laFor tezza del Girifalco assume lecaratteristiche di un laboratoriospecialistico del restauro non soloa livello regionale ma nazionale,anche in considerazione del valorearchitettonico e storico della stes -sa fortezza”.

Del valore formativo del pro -getto ne è convinta anche A les san -dra Dori, Assessore alla For -mazione professionale e Lavorodella Provincia di Arezzo «Oggi

di Maurizio Lovari & C. s.a.s. e-mail: [email protected] Cortona (Ar)

Loc. Ossaia - Castagno C.S. 64

Tel. 0575/678538Cell. 335 7681280

Si percorre da via delle Fon ta -nelle a via Tarconte.

Deve il nome ad Orazio Mac -cari (1729-1808), erudito corto-nese, bibliotecario dell’Acca de miaEtrusca. Girolamo Mancini lo de -finì “bibliomane” a significare lagrande passione per i libri chesempre lo animò.

La sua cospicua raccolta fuvenduta al Comune e, da questo,passò alla Biblioteca.

La via è caratterizzata dal ru -dere della chiesa di San CarloBor romeo, un nobile tempio or -mai degradato.

Costruita nel ‘600 su di segnodi Filippo Berrettini, la chiesa,dopo le soppressioni di Pie troLeopoldo di Toscana sul finire del‘700, fu venduta e de c las sata acantina. Il declino, pu troppo, nonha avuto inversioni di tendenza eda quel periodo in poi il sacro

edificio ha subito ulteriori devasta-zioni per arrivare al crollo del tettoe quindi all’abbandono.

Sono interessanti i cenni chesulla chiesa ci pervengono da Al -berto Della Cella in “Cortona An -tica”(pag. 204): “….vi era ilquadro di Adriano Zabardellirappresentante San Carlo inorazione, che forse è quello che èora nel parlatorio delle Monachedi Santa Chiara o più probabil-mente nella chiesa di San Carloal Torreone. La chiesa passò poialla compagnia dei Calzolaicortonesi che vi avevano erettoun altare a San Crispino, doveeravi un quadro del Riccirappresentante San Crispino eCrispiniano lavoranti il loromestiere…..”. Peccato davveroche questa chiesa sia andata di -strutta e disperso il patrimonio ar -tistico in essa contenuto.

Vie, Vicoli, Piazze e strade di Cortona

a cura di Isabella Bietolini

ViaMaccari

M ercoledì 18 febbraiopresso il Teatro Si gno -relli si è aperto il si pa -rio sulla commediaBel lo di Papà scritta,

diretta ed interpretata da VincenzoSalemme, che ha vo luto racconta-re il rapporto tra padri che hannopaura di essere padri e figli chenon sono più figli in una comme-dia dolceamara, dove i ruoli sonosovvertiti in una girandola di gagse colpi di scena.

Antonio, affermato dentistacin quantenne ed eterno Peter Panfidanzato da dodici anni con Ma -rina (Antonella Elia), con una cu -ra maniacale per la sua casa e isuoi oggetti, si trova costretto adim provvisarsi papà di Emilio(Mas similiano Gallo), suo caro a -mi co quarantenne che, sotto ip no -si, per il consiglio di uno psicana-lista (Marcello Romolo), rivive lasua infanzia per risolvere il traumainfantile della mancanza del padre.

A complicare la vicenda con -tribuiscono la famiglia di Antonio

Per la Fortezza Medicea un’altra opportunità di riqualificazione La vita e lo stile di Coco Chanel in una gradevolepubblicazione di Nella Nardini Corazza

Omaggio al Futurismo

(la madre Adele Pandolfi, il fratel-lo Domenico Aria e la cognataShei la, Rosa Miranda) l’odonto-tecnico (Antonio Guerriero) e lapaziente insoddisfatta (RobertaFor milli). Il finale è a sorpresa, tracolpi di scena e battute ad effetto,che destano l’entusiasmo e l’ilaritàdel pubblico.

Salemme - insignito in passatodel “Premio Totò”, del “PremioVit torio Gassman” e con una men -zione speciale alla XXII edizionedel “Premio Sole d'Oro Mezzo -giorno” per aver portato il teatrona poletano al cinema e in tv, a -gisce sulla “napoletanità”, sul ritodel pranzo, sul linguaggio giovani-le; sviscera rapporti complessi tra“co gnati sottomessi alla vita” e incompetizione, uomini che non vo -gliono crescere e donne che chie -dono molto. L’unica morale dellacommedia, se ve n’è una, è chetutto si può fare, ma non prima diaver spento la diciottesima cande-lina.

Elena Valli

Salemme al Signorelli con “Bello di Papà”Gradimento e applausi

sostanza” e incomincia a sbalordi-re tutti “con l’ardire dei suoi abitieleganti, semplici, a volte maschi-li”.

Un libro minuto ma denso seal termine della sua lettura noiriusciamo a cogliere un’immagineprecisa e diffusa del personaggiocon la sua cultura, i suoi amori, isuoi viaggi, le sue tristezze, la suage ne rosità.

E poi i suoi successi in Ame -rica, dove Chanel “viene assediatada fotografi e giornalisti, colpiti dalsuo tailleur in jersey rosso com -pletato da un basco e da una col -lana di perle”; dove riceve anchel’omaggio di Greta Garbo e di altrefigure di spicco del cinema ame -ri cano. Nel libro, inoltre, c’è spa -zio per sapere delle amicizie diCoco con Salvator Dalì, Jean Coc -teau e con il nostro Luchino Vi -sconti e per conoscere un partico-lare del la tragica morte del pre -si dente Ken nedy, il 23 novembredel 1963, con Coco che vede pertelevisione Jac queline “con lemac chie di san gue sul tailleur rosamodello cha nel”.

Il libro si chiude con due ap -pendici; la seconda è dedicata alleaffermazioni della grande stilista.Una per tutte: “La vera generositàconsiste nell’accettare l’ingratitu-dine”.

Nicola Caldarone

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CULTURAL’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009

Il circuito di promozione cul -turale della città di Cor tona,per il quale è stata rea lizzatala manifestazione di “Cor -tona in Love” per fe -

steggiare l’atmosfera di S.Valen tinoe ciò che il sentimento di amoreispira, e perciò l’iniziativa ma -gistralmente inserita “Inna mo -rarsi dell’Arte”, ha nella stagionein vernale un nuovo appuntamentoal l’interno del ciclo di “Dome ni -ca al Museo”, durante il qualever ranno presentate dalla dott.ssaFranca Maria Vanni i nuovi oggettiospiti della collezione del Museodell’Accademia Etrusca.

Domenica 1° marzo sarà in -fatti inaugurata la vetrina aggiuntache ospiterà mo nete di epocapost-classica e di esse sarà messoin rilievo il pregio manufattistico, i

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Riprende l’attività esposi-tiva presso la FortezzaMe dicea Girifalco diCor tona proposta, per ilsettimo anno consecuti-

vo, dal Centro d’Arte Minerva diPerugia e curata dal critico Lu cia -no Lepri, Direttore artistico dellostesso Centro d’Arte.

Si inizierà il 4 aprile con lamo stra Sentieri d’artista conl’esposizione di tre interessantissi-mi artisti: il bolognese SergioGuiz zardi, il veronese Vittorio Cor -ra dore e l’eugubino Pietro Nar del -li. Le opere saranno visibili fino al3 maggio.

Dal 9 maggio al 7 giugno sisvolgerà la seconda delle tre ras -segne dal titolo Ricorrenti ar mo -nie. Nel suggestivo scenario dellaGirifalco due umbri Paola Santonie Fulvio Bifarini, il riminese Dusan

Si è conclusa domenica 15febbraio l’iniziativa“Cor tona in love”, or ga -niz zata dall’Ammini stra -zione Comunale di Cor -

to na e da Confcommercio nel -l’ambito del progetto “Cortonad’Inverno”.

Numerose e interessanti leiniziative che, dal 12 al 15 feb -braio, hanno trasformato lacittà etrusca nella capitale del -l’amore: l’apprezzata esibizionemusicale del Danilo Rea Trio el’applaudito concerto del duo“Spiriti Pagani” , entrambi svol -tisi presso il Teatro Signorelli; e,ancora, il corteo storico dellaGiostra dell’Archidado che ha al -lietato le strade del centrostorico, sabato 14, le visite gui -date al Mu seo del MAEC e al Mu -seo Dio ce sano, con speciali pro -mozioni per gli innamorati,l’estemporanea di pittura che havisto, domenica 15, anche lapartecipazione degli studentidel l’Università della Georgia(USA) e dell’Università di Alberta(Canada) e l’addobbo delle ve -trine ispirato al tema suggeritodalla festa di San Valentino.

Per gli amanti della dolcezzanon sono mancate occasioniga stronomiche: stand di dolci ecioccolato hanno accolto i piùgolosi domenica 15 in piazzadella Repubblica; in particolare,segnaliamo l’iniziativa di Cocoadi abbinare cioccolato e poesied’amore di vari autori (LuciaMar chesini, Paolo Scatragli,Elena Valli e la piccola FrancescaPallini) per sorprendere con dol -cezza la persona amata.

Jonanovic e la lombarda DanielaGrifoni.

Assolutamente internazionalela terza ed ultima mostra chechiu derà la settima stagione e -spositiva e che avverrà in occasio-ne della manifestazione Donnarte.

Dal 12 settembre al 12 ot -to bre ospiterà le italiane PaoloRuggiero, Corinna Pandolfi, CleliaCortemiglia e Michela Modolo, lasvizzera Sandra Bronz e le finlan-desi Halka Immonen, Anneli Hilli,Hannele Matinlauri, Sirkka Laak -konen e Haja Yla-Sahara.

Anche quest’anno esposizionidi grande bellezza che porterannonella prestigiosa città toscana ar -tisti di qualità e di sicuro interesseper un confronto non solo artisti-co ma anche culturale ed umanoin uno degli ambienti più fascinosie carichi di storia e di bellezza.

S.A.L.T.U.s.r.l.Sicurezza Ambiente e sul Lavoro

Toscana - Umbria

Sede legale e uffici:Viale Regina Elena, 70

52042 CAMUCIA (Arezzo)Tel. 0575 62192 - 603373 -601788 Fax 0575 603373

Uffici:Via Madonna Alta, 87/N

06128 PERUGIATel. e Fax 075 5056007

Rappresentati procuratori

Lamusta Maria Silvana

Sabato 21 febbraio in cittàsono arrivati 500 ragazzigiovani musicisti per ilYamaha Music SchoolBand Festival 2009

Una intera giornata immersinella musica.

Questa è stata l’atmosfera diCortona con l’iniziativa YamahaMusic School Band Festival 2009che per la prima volta ha ospitatoin Toscana.

500 ragazzi, giovani musicistida tutta Italia per un contest di altolivello e di grande divertimento.

Il progetto sostenuto dal -l’Amministrazione Comunale e daYamaha Music, ha visto i ragazziesibirsi tra l’auditorium dellaChiesa di S.Agostino ed il teatroSignorelli.

Presso il Centro Convegni apartire dalle ore 9 sino alle 13 sisono svolgi la finale della 20°edizione del concorso per la borsadi studio Yamaha destinata,quest’anno, agli studenti di musicanati dopo il 1° gennaio 1984,iscritti ai corsi di Strumenti a Fiatodella famiglia degli ottoni.

La selezione finale vedràcoinvolti 5 finalisti selezionati tratutti quelli che hanno inviato laloro candidatura ed una lororegistrazione a Yamaha MusicaItalia.

Da sempre sensibile ad unamaggiore diffusione della culturamusicale, Yamaha si muove sia neiconfronti di ragazze e ragazzi chesi avvicinano per la prima voltaalla musica, sia nei confronti di

chi, continuando a studiare, siaffaccia al mondo professionaledella musica.

Al teatro Signorelli lo SchoolBand Festival con e nove scuole ditutta Italia (Firenze, Gaiole inChianti, Sarteano, Chiusi, MonteSan Savino, Reggello, Offlaga,Monsummano Terme e Cortona)selezionate tra quelle che hannoavviato corsi di musica in collabo-razione con Yamaha.

Alla manifestazione è statopresente anche un'area di consu-lenza/assistenza gestita da Yamahacon la collaborazione di LucaAlziati.

Il progetto didattico Yamaha èmolto semplice e divertente:insegnare agli allievi sia a suonareuno strumento a fiato (ottoneoppure ad ancia), sia a suonarenell’ambito di un gruppo dimusica d’insieme.

Il corso prevede lezioni collet-tive, con una serie di esercizi e di

Nel segno dell’originalità e della dolcezza

Cortona 21 febbraio 2009

Cortona in love

Il programma Mostre in Fortezza

Io c’ero quando ci hanno ridato la libertà

“Cortona in Love” si èconclusa alle ore 12 al TeatroSignorelli con il concerto dellaFilarmonica Cor tonese cui è se -guita la duplice premiazione delconcorso di pittura, e della ve -trina più bella di Cor tona, cheha visto i seguenti fina listi: perla pittura i primi quattro stu -denti dell’Università della Geor -gea e il quinto dell’Alberta (Ca -na da); per le vetrine: AntichitàCa stel lani, Giulio Lucarini, Lu -ciana tessuti Montefalco, Car -tolibreria No centini, Gemmad’a more e Er silia Monacchini.

Come ebbe a dire Lord By -ron, eroe romantico per eccel-lenza, “a Cortona vi sono altrecose che rallegrano l’occhio e ilcuore … vi sono altre meravi-glie ancora…” .

Elena Valli

caratteri che le contraddistinguo-no appunto, ed il valore storico,per i quali è nata la necessità difarne un catalogo che in questase de sarà illustrato per la primavolta al pubblico.

Non vorremmo qui elencare,rischiando un ap proccio anaffetti-vo, i particolari che ne traccianoper gli appassionati l’imprescindi-bile bellezza; per informazioni piùspecifiche e cu riosità rimandiamosull’argomento e su differenti temid’interesse ed eventi del MAEC alsito internet.

La giornata si concluderà conuna piacevole degustazione che

da rà ulteriore modo, nel suo a -spetto informale, di intrattenere ilcon fronto e l’approfondimento delviaggio nel tempo intrapreso.

Silvia Rossi

Innamorarsi di domenica. Al Museo Yamaha Music School Band Festival 2009

Caro Direttore, sfogliandol'ultimo numero del no -stro giornale ho lettol'en fatico elogio del sig.Narciso Fini per il neo-

presidente ame ricano BarackHus sein Oba ma. lo non so chi siail sig. Fini e quanto profonda sia laconoscenza che egli ha delleattitudini e delle origini di questo"bello, alto e abbronzato giovane"-come lo de fi nì il nostro Pre si -dente del Con siglio- ma, sulla basedelle espressioni di approvazionelette nel Suo giornale, sembra cheil sig. Fini sappia vita morte emiracoli di questo giovanotto nellecui mani gli ingenui americanihanno concentrato tanta potenza.Ebbene io c'ero quando questi"ragazzoni" americani (e non soloa mericani) guidati da un Roo -

sevelt o un Chu r chill o un Bushqualsiasi hanno gettato il cuoreoltre l'ostacolo sacrificando le lorogiovani vite per ridarci la libertà eper la democrazia offesa.

Al di la del generico pro -gramma enunciato al momentodell'investitura, non posso im ma -ginare quali saranno le mosse (leprime non mi hanno convinto) delnuovo presidente chiamato ad unaimpresa che sembra più grandedelle possibilità deducibili dagli -almeno per me- incerti e vaghiprecedenti.

Mi auguro e gli auguro, contutto il cuore, che il suo camminosia illuminato per il bene del mon -do intero, con l'auspicio che l'otti-mismo del sig. Fini trovi confermanel prossimo futuro.

G.B.

Cortona, Viale Cesare Battisti, 1932 circa. (Collezione Mario Parigi)

Cortona, Viale Cesare Battisti, 2009.

Letteraal

Direttore

brani di difficoltà progressiva che,una volta appresi dagli allievi,possono essere eseguiti diretta-mente nell’ambito del gruppod’insieme.

Un importante aspetto delprogetto è quello di suonaresubito, fornendo agli ad ogniallievo i rudimenti indispensabiliper far musica d’insieme conser-vando l’aspetto di prova e riprova

che è tipico del gioco. La praticaprecede sempre la teoria: l’allievoimpara cioè a suonare sviluppan-do l’orecchio musicale e imitandoquello che fa l’insegnante.

Solo successivamente imparaa leggere la sua parte, semplice-mente verificando così sul penta-gramma quello che sa giàsuonare.

Andrea Laurenzi

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009

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Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChianciano

Di Via Lauretana Nord(o Strada Provinciale10, o ancora StradaPro vinciale 326… dal -la cartellonistica stradale

non sì capisce proprio il realenome!) abbiamo parlato nelloscor so numero, denunciando ilfatto che a causa di un cantiereper lavori pubblici, detta strada èchiusa al traffico da mesi e mesi,ed in conseguenza di questo, moltiresidenti del nostro Comune, maanche dei Comuni limitrofi, sonocostretti a fare il cosiddetto “girodell’orto” per potersi recare aMontepulciano, Chianciano, Ac -qua viva, e viceversa.

Bene, 15 giorni sono passatida quando abbiamo scritto l’arti-colo, chiedendo a chi di dovere,fos sero istituzioni comunali, pro -vinciali o regionali, spiegazionieloquenti per questo problemache affligge molti lavoratori datroppo tempo, ma non abbiamoricevuto risposta!

In compenso abbiamo avutoulteriori contatti con i cittadini,che continuano a protestare per lachiusura di quest’importante ar te -ria… fino a che…. fino a che al -cuni di loro ci hanno contattatore galandoci la classica “chicca”,notizia che non sapevamo ma checi mancava, per trasformare quel -lo che prima era un problema, nelclassico scandalo di inefficienza espreco della nostra Italia pre-brunettiana!

Nel frattempo però siamo an -dati a verificare, ed abbiamo

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13 FEBBRAIO - AREZZO Avevano rapinato un’anziana signora di 81 anni, lo scorso 10 settembre, masono stati arrestati dalla Polizia aretina al termine di sofisticate indagini con isistemi informatici nazionali. In manette due fratelli napoletani, G. A. di 31 anni eV. A. di 24 anni che alle 8'30 del mattino, avevano seguito la signora dopo cheaveva ritirato la pensione, ed effettuato acquisti in una farmacia di Saione, perpoi aggredirla nel cortile della sua abitazione malmenandola e rapinandoladella pensione appena ritirata

15 FEBBRAIO – BIBBIENA Un altro incidente mortale sulla statale 71 questa volta tra i comuni di Bibbiena eSoci. E’ morto un giovane Isaac Beoni, di appena 18 anni che è uscito fuoristrada con l’auto andando a sbattere contro un palo. Immediatamente sul postosono intervenute le ambulanze del 118, i vigili del Fuoco del distaccamento diBibbiena e i carabinieri della locale stazione; inutili i tentativi per salvare la vita algiovane, studente dell'istituto forestale. Lievi le ferite riportate dal passeggero cheera a bordo assieme all’amico.

19 FEBBRAIO – PRATANTICO Segnalato dalla Asl un caso di tubercolosi polmonare, in un bambino di 7 anniche frequenta la scuola elementare di Pratantico, attualmente ricoverato pressol'Ospedale Meyer di Firenze. Il piccolo sta reagendo positivamente alle cure. LaUsl ha provveduto ad informare del fatto sia la Direzione Didattica che i genitoridegli alunni che frequentano la classe, invitandoli a sottoporre i propri figli a untest cutaneo (test di Mantoux), al fine di escludere un'eventuale infezione.Medesima procedura è stata adottata nei confronti de genitori dei bambini cheutilizzano lo scuolabus e i familiari del bambino colpito dalla malattia.

19 FEBBRAIO – AREZZO Rapinata un’azienda orafa in via Calamandrei ad Arezzo. I malviventi si sonointrodotti all'interno dell'azienda orafa e hanno fare razzia di svariati prodottisemilavorati in oro del valore di circa 500 mila euro.

23 FEBBRAIO – SANSEPOLCRO Ha subito l’amputazione di un braccio, l’uomo di 57 anni rimasto gravementeferito in un incidente sul lavoro. A. M. è stato immediatamente soccorso dalpersonale medico del 118 che è riuscito a bloccare la forte emorragia evitandocosì il dissanguamento del lavoratore. L’incidente sul lavoro è accaduto all’inter-no dello stabilimento Valfungo a Sansepolcro.

23 FEBBRAIO - BADIA PRATAGLIA Un colpo da 20.000 euro è stato messo a segno alla filiale del Monte dei Paschidi Siena di Badia Prataglia da un esperto tecnico impiegato di un’azienda cheproduce Bancomat a Napoli. A finire in manette cinque napoletani B. A. di 26anni, la mente della banda ed esperto installatore di Bancomat, C. M. di 26 annicon precedenti per furto e ricettazione e tre incensurati C. G. di 23 anni spedi-zioniere, C.A. di 18 anni e R. C. di 19 anni entrambi studenti di un istituto alber-ghiero. I malviventi sono stati arrestati grazie all’attività dei carabinieri dellaCompagnia di Bibbiena chiamati da un cittadino che ha visto alcune scintilleall’interno degli uffici dell’istituto bancario. Le tempestive indagini avviate dagliuomini della Benemerita hanno permesso di fermare due utilitarie, una Suzuky euna C3 e di identificare i cinque napoletani responsabili del colpo; all’interno delveicolo i militari hanno rinvenuto, nascoste in un doppiofondo ricavato sotto iltappetino, le mazzette e i passamontagna utilizzati per eludere le telecamere acircuito chiuso della Banca.Adesso le indagini proseguono per accertare se labanda è responsabile di altri colpi messi a segno sul territorio nazionale e peraccertare se il ventiseienne era stato proprio lui ad installare il Bancomat poisvuotato.

23 FEBBRAIO – FOIANO DELLA CHIANASpacciava ketamina al Cocoricò, la discoteca di Riccione considerata tra i localipiù famosi d'Italia, ma è stato arrestato in flagrante dai carabinieri di Riccione inservizio all'interno della sala da ballo. A finire in manette un operaio aretino di25 anni E. P. originario di Foiano della Chiana ma residente a Sinalunga inprovincia di Siena.I militari lo hanno fermato dopo aver notato un sospetto viavai di giovani che si avvicinavano per qualche istante al foianese e dopo un brevecolloquio si allontanavano frettolosamente.E i carabinieri hanno quindi deciso diintervenire bloccando un probabile cliente; il giovane è stato perquisito e trovatoin possesso di 0,2 grammi di ketamina appena comprata dall’aretino.La succes-siva perquisizione del pusher invece ha consentito ai militari di rinvenire bencinque grammi di ketamina suddivisa in 16 dosi oltre a 95 euro probabilmenteprovento dell'attività di spaccio della serata. Per lo spacciatore si sono aperte leporte del carcere mentre l'acquirente è stato denunciato.

Domenica primo feb -braio, in un clima digioio sa festa familiare, siè festeggiato il 50° an ni -versario di matrimonio

di Piero Talli e An tonietta Del Gal -lo. Non è un caso che questalieta ricorrenza sia avvenutaquando la chiesa acclama allagiornata della vita, la quale prendeforma pro prio dalla famiglia

cellula nascente e origine dellasocietà. Ed è stata la grandefamiglia di S.Pietro assieme ai figliPaolo e Margherita con i rispettiviconsorti Anna Maria e Corrado, inipoti Manola e Massi mi liano, chesi è stretta intorno a Pie ro e An to -nietta.

Il "capo-famiglia", don Ferruc -cio, era raggiante, da lungo temponon benediceva delle nozze d'oro.Tema centrale dell'omelia è stato ilgrande valore e dono della fami -glia, oggi troppo spesso dissacrata.

Momento saliente è stato lalet tura dell'atto di matrimonio di50 anni fa: don Bruno Frescucci

nel la chiesa di S.Angelo aveva ce -le brato il matrimonio quando lospo so aveva 27 anni e la sposa 23.

Uno dei testimoni di allora, E -zio Panichi, ad un cenno della sot -toscritta e tra lo stupore dei nonpiù novelli sposi, si è avvicinatoall'altare e come è immaginabilenon sono mancati affettuosi ab -bracci.

A suggellare il rinnovo della

promessa matrimoniale e benedi-zione degli anelli, la benedizionea postolica di S.S. il Papa. C'è chiha detto: chi canta prega due volte!Ma noi che eravamo presenti abuon titolo potevamo dire che A -les sandro, Patricia, Laura e Pa me -la, ovvero il coro di Teverina, pre -ga vano anche dieci volte, in quan -to con i loro canti d'intensa spiri-tualità, hanno accompagnato il sa -cro rito.

Grazie a tutti, augurando aPie ro e Antonitta una lunga vita as -sieme auspicabile a tutti i matri-moni.

M. Loreta Berni Del Gallo

In occasione della manifesta-zione Cortona in Love si èsvolto presso il Teatro Signo -relli sabato 14 febbraio uncon certo “Spiriti Pagani” i

gran di classici della musica d’a -more. Al pianoforte, tastiere elet -tro niche, fisarmonica il nostro

cor tonese Roberto Pagani, al vio -lino, chitarra e voce Pio Spiriti. O -spite d’onore Denis Pagani. Lama nifestazione era gratuita ed ilTeatro pieno non solo in platea maanche nei palchi.

E’ stato un concerto entustia-smante che ha suscitato applausi

prolungati.Roberto Pagani ha dimostrato

ancora una volta la sua grandecapacità musicale ed il suo talento.Questa eccellente performance èstata parimenti sostenuta da PioSpiriti che ha accompagnato l’esi-

bizione di Roberto in un modoeccellente con un’ottima capacitàdi interpretazione anche vocalequando ha cantato le canzoni di

Claudio Baglioni.Non dobbiamo dimenticare

che Roberto Pagani si è diplomatoin pianoforte al ConservatorioMor lacchi di Perugia nel 1987 econtemporaneamente ha frequen-tato la scuola di timpani e di stru -menti a percussione con il mae -stro Restucci, la scuola di musicaelettronica con il maestro Cec ca -relli.

Ha svolto una intensa attivitànella musica classica accompa-gnando tra gli altri Giuseppe DiStefano, Katia Ricciarelli e AndreaBocelli. In campo jezzistico ha mi -litato praticamente in ogni tipo diformazione.

E’ stato pianista e tastieristaufficiale di Dori Ghezzi, Fiordaliso,Raoul Casadei e oggi con ClaudioBaglioni. Ha suonato in concerticon Morandi, Coc ciante, Dalla, Al -bano, Mino Rei tano.

Nozze d’oro

Viabilità

CORTONA Teatro Signorelli

Un concerto entusiasmante

Domenica 28 dicembre u.s. èstato festeggiato presso il risoranteTonino il 100 anno di VALENTINI

MARGHERITA nata a Cortona il23.12.1908

Tutti noi parenti ci siamo strettiintorno alla nonnina ringraziandosoprattutto zia maria che insiemea Ivo Ada, Fidalma e Tonino,Pasquino e Piera, Irma e Fer -nando, Giueseppe e Giuseppa, Gi -no sono riusciti con le loro cure,

Margherita Valentini compie 100 anniamore, affetto a portala fino aque sto traguardo.

I nipoti

S.Pietro a Cegliolo in festa

Via Lauretana Nord... cresce la protestaed aumentano i particolari scandalosi!

trovato dei muretti tipo “NewJersey” (quelli di cemento armatoche dividono le corsie delle au -tostrade!) che sbarrano la strada;poi abbiamo trovato la classicasegnaletica che c’è in tutti i cantie-ri, transenne, recinzione bianca erossa… insomma tutto quello chepuò servire per chiudere unastrada e delimitare un cantiere.

Però i lavori sembravanoconc lusi o perlomeno prossimi al -la conclusione, quindi ci siamo li -mitati a riportare il disagio e leproteste dei cittadini confidandonel fatto che i lavori parevano ul -timati e che a breve la strada sa -rebbe stata riaperta!

Bene, e qui… qui abbiamo la“chic ca”… perché, come ci han -no detto alcuni cittadini, i lavorinon sono in via di conclusione peril semplice motivo che non sonomai iniziati!!!

In breve, per riassumere: dadue o tre mesi una strada è chiusaal traffico per lavori pubblici, co -stringendo la popolazione ad al -lungare, e di molto, il tragitto chedevono fare per recarsi al lavoro oovunque essi vogliano andare ed ilavori non sono mai iniziati?!?

Confidiamo che chi di dovere,al meno questa volta, sia esso Co -mune di Cortona o quello di Mon -tepulciano, la Provincia di Arezzoo la Provincia di Siena, la RegioneTo scana o qualsiasi Ente Pub bli -co… insomma, speriamo cheque sta volta qualcuno si degni dispiegarci il perchè!!!

S.B.

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009

PAGINA 6

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libro in santa pace. Io domando ailettori: dove sono stati per oltresessanta anni gli amministratorico munali? Perché i camuciesi(che li abbiano votati o meno)hanno tollerato un comportamen-to così miope? Non esiste un polosportivo dove chiunque, e ribadi-sco chiunque, pos sa praticare“GRATIS” o co munque con pocaspe sa, un po’ di atletica, basket,ten nis, ecc. invece del solito cal -cio. Con tutto lo spazio intorno eall’interno del suo centro abitato,Camucia poteva diventare una cit -tadina modello, gradevole, soprat-tutto vivibile, e non quell’agglome-rato di mediocri edifici costruiti

senza un filo conduttore, senzabuon gusto, senza anima. Ma la ci -liegina è, a mio avviso, Piazza Châ -teau Chinon, un impero di ce -mento senza un filo d’erba in cuid’e state la temperatura equatorialeconsente soltanto la solita festa dipartito notturna! Ribellatevi ca mu -ciesi, lottate per una migliore qua -lità della vita e proteggete l’ultimovostro pezzo di terra che mezzosecolo di speculazione arrembanteancora non ha lottizzato: salvate la“Maialina” dai palazzinari e fateciun bel giardino pubblico, se nonper voi, se non per i figli, almenoper i vostri ni po ti.

Narciso Fini

Ho letto con piacere l’ar ticolodi Alvaro Cec carelli (devo dire cheleggo sempre mol to volentieri lesue ri ghe perché lo considero lamiglior penna della Valdichiana),quello in cui denuncia con malce-lata i ro nia l’orrenda e sprezzantemutilazione subita dai lecci lungoil mar ciapiede ferroviario dellastazione di Camucia-Cortona. Beneha fatto il nostro articolista aevidenziare incapacità, mancanzadi sensibilità, prepotenza, ignoran-za o qua lunque altra ragione abbiaspinto il maldestro giardiniere aprendere l’opinabile decisione ditagliare a mo’ di non so cosa queipoveri e innocenti lecci.

L’improvvido pépiniéri-ste (vi vai sta in francese) forse nonsa, ed è bene che qualcuno glielodica, che egli lavora (non so se civive) in Toscana, una terra percerti ver si sacra, che è stata

modellata da millenni di durolavoro dei nostri an tenati, che conmeticolosa pa zienza e immensisacrifici hanno di segnato il nostropaesaggio me glio di un pittore,creando così an che nel toscanopiù gretto e in colto un senso delgusto e del bel lo che tutto il mon -do ci invidia. Dunque, detto tutto ilmale possibile della sgraziatapotatura, vorrei proporre un brevespunto polemico su un altroscempio, molto più grave di pochilecci seminascosti dalle lineeferroviarie. Mi riferisco al paesag-gio camuciese, alla man canzaquasi assoluta di un luogo ver dedove portare a giocare o correre ipropri figli, lontano dallo smog edai pericoli della S.R. 71, unapasseggiata per anziani conpanchine per godersi la natura, lacompagnia degli amici o piùsemplicemente leggere un buon

Cortona “La città dell’amore”

Olinto Giorgio Moretti

E' stata inaugurata il 12febbraio scorso alla Gal -le ria d'Arte L'Arco aCor tona, la mostra "Cittàdel l'amore" con opere

di: Ben ve nu ti, Meloniski, Fabbri -catore, Mon teforte, Fioroni, Mu -sante, Ghel li, Negri, Giusti, Pa -squinelli, Luchini e Stocco.

L'esposizione ideata apposita-mente nel periodo in cui si è svolta"Cortona in love" (manifestata-zione ispirata alla festa di San Va -lentino organizzata dal Comune diCortona ed altri Enti) è dedicataall'amore; gli Artisti presenti inquesta mostra collettiva hanno aloro modo interpretato il temadell'amore.

Ad esempio Giosetta Fioroniche ha realizzato dei grandi cuoriispirandosi a poesie di importanti

poeti italiani come Sandro Penna,Umberto Saba, Cesare Garboli eGior gio Caproni. Coinvolge Do me -nico Monteforte con le sue roseac cese di colore dipinte su cartemu sicali. Gino Giusti propone "Gliamanti" volti di uomo e donna de -siderosi d'amore, continuandocon lo scultore Michele Fab bri ca -tore che rappresenta l'immaginedella coppia come un re e una re -gina sul loro cavallo. RiccardoLuchini che ci regala delle poeti-che composizioni di mazzi di fioripoggiati su vecchi comodini, perfinire con Meloniski da Villacidrocon la sua fiabesca rappresenta-zione della città dell'amorepoggiata su un grande cuore ros -so.

La mostra si protrarrà fino al 6marzo prossimo.

Nella sala del Consiglio Co -munale di Cortona gremita di pub -blico e turisti sono stati pre sentati inuovi costumi che da oggi sfile-ranno nel gruppo storico dellacittà di Cortona.

Alla presentazione il sindaco di

Cortona Andrea Vignini, il presi-dente del Consiglio dei TerzieriRiccardo Tacconi ed i responsabilidella sartoria Parigi di Sanse -polcro che hanno creato i co stu -mi.

Andrea Laurenzi

CAMUCIA Mancanza quasi assoluta di un luogo verde...

Anche i lecci piangono (e non solo loro)

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a cura di GINO SCHIPPANoterelle... notevoli:Se quattro ore vi sembrano poche!Alcuni giorni fa abbiamo accompagnato un familiare al Pronto Soccorso

dell’Ospedale della S.Margherita della Fratta. Doveva sottoporsi ad un inter-vento di “routine” che per meglio dare i contorni del tempo che vi siamorimasti, della situazione che vi abbiamo trovato e dei rimedi che a nostroparere dovrebbero essere individuati, consisteva nella incisione di unaghiandola formatasi in una zona che richiedeva l’ausilio di un lettino.

Niente di apparentemente urgente né che non rendesse la “paziente”disponibile a comprendere situazioni ben più gravi e immediate. Siamoentrati poco dopo mezzogiorno e per alcune ore c’è stato un arriva e fuggi diambulanze, con occupazione continua dei pochi lettini disponibili. Come ilettori potranno intuire il quadro era affannoso, quasi drammatico.

Ma non fino al punto di giustificare attese di quattro ore e anche più peraltri astanti specialmente per quelli che erano stati dimessi nella mattinata.

Abbiamo qualche dimestichezza di questioni ospedaliere e difendiamo laqualità degli operatori sanitari e del corpo infermieristico e delle strutture eservizi d’appoggio. Non condividiamo questa interpretazione di moda che èla direzione amministrativa che taglia fondi e persone.

Ci sono interventi che su indicazione del medico possono essere effet-tuate dagli infermieri professionali, che possono risolversi in mezz’ora e chenon devono più passare per il Pronto Soccorso e ci sono pratiche di rilasciodelle dimissioni che devono essere snellite dai medici in pieno accordo tracolleghi.

C’è soprattutto quella concezione di servizio pubblico a favore di gentepreoccupata o disperata che mal digerisce un clima un po’ troppo gioche-rellone sull’organizzazione del lavoro del quale non sono scevri sia inser-vienti che “luminari”.Ma come si fronteggia la crisi turistica?Facciamo seguito al nostro servizio che riguardava la disinvoltura con la

quale si ricorreva da parte di molti esercenti all’uso delle ferie, nel tentativodi dimostrare che potevamo capire una situazione commerciale difficile cheperò a lungo andare avrebbe indebolito la fama del centro storico ancherispetto ai movimenti che privilegiano dalla vallata la scelta della nostra cittàche anche in periodo morto offre accoglienza e servizi che altrove nontrovano.

Insomma , sia per la crisi che per questa tendenza, stiamo assumendo lecaratteristiche delle cittadine balneari.

Allora che si fa? Dobbiamo inventare qualcosa. La politica culturale e glieventi programmati dal Comune, dal Museo e dall’Accademia del TeatroSignorelli rappresentano già una forte base d’appoggio.

Occorrono meccanismi che favoriscono l’afflusso dei visitatori e cheaiutano chi li deve ospitare o aspettare sul negozio, sulla porta del ristorante.

Già conoscete la nostra posizione sui campers che parte da un mercatodi sei milioni di proprietari in Italia.

Già conoscete la nostra posizione sul recupero dei palazzi non utilizzati esulla necessità di riportare abitanti all’interno e nei dintorni del centrostorico. Occorre perciò e per il momento lavorare sulla filiera agrituristica eresidenziale costituire una mappa delle strutture e dei nogozi esistenti estimolare il Comune a convenzionarsi con queste realtà proponendo riduzio-ni su le aliquote ICI e sulla tassa della raccolta rifiuti in cambio di riduzionedegli affitti. L’Assessore è servito.

In una piovosa giornata difebbraio (13 u.s.), presso l'ospe-dale S. Salvatore di Pesaro,è man -cato O linto Moretti, più conosciutocome Olinto ed ancor più come "ilcalzolaio" perché era davvero ungrande conoscitore del suo me -stiere tanto che, don Bruno Fre -scucci, nel suo libro "Volti Strani,lo definì "l'ultimo romantico rap -presentante...”.

Nato nel 1928, da una fa -miglia di artigiani di Montanare,dopo lo smembramento della fa -miglia stessa a causa della guerra,

passò un breve periodo a Roma,presso una zia ed ebbe modo distudiare musica con un docentedel conservatorio di S Cecilia.

La sua passione per la musical'ha trasmessa e alla figlia Settimiacome alle nipoti, Gabriella,cantante lirica e Lorenza, flautista.

Pur dovendo far fronte agliimpegni lavorativi, non ha maismesso di suonare la fisarmonica,sua grande passione, dall'infanzia .

Uomo di saldi principi morali,è stato sempre schivo e restio acercar di trarre più di quello cheri teneva, il dovuto, per il suo la -voro che, in certi casi, non erafacile, il conte Morra di Lavriano èstato suo cliente fino alla morte.

Appassionato cacciatore, ri -cordato dai tanti che hanno a vutomodo di accompagnarsi a lui nellebattute di caccia, Olinto Morettirimane una figura unica, nel suoge nere.

La sua mancanza è forte, marimarranno scolpiti, nella mente dichi gli ha voluto bene, i suoi in -segnamenti e i suoi valori.

Ciao Olinto, che la terra ti sialieve.

Settimia

CORTONA Giostra dell’Archidado

Presentati i nuovi costumi storici

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TERRITORIOL’ETRURIA N. 04

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di Burazzi rag. Michele

Il bar “Pietrina”, nato da moltianni all’inizio di Via Mazzini, siè trasferito ora con un verosal to di qualità sul lato op po -

sto della strada, affacciando visto-samente due ingressi, il principaledei quali dà sull’angolo di Piazzadel Mercato accanto alla banca delMonte dei Paschi e alla Casermadei Carabinieri. Il nome sull’inse-gna risale al lontano 1977 allorchéla sig.ra Pietrina Serra, pervenutacoi familiari dalla sua terra di Sar -degna, ne prese la gestione.

Sebbene nuova di questi posti,la Pietrina seppe presto ambien-tarsi e farsi subito benvolere; ciògra zie soprattutto al suo caratterese rio, riservato e nello stesso tem -

po educato, gentile, premurosover so la clientela d’ogni età e con -dizione, altresì alieno da quell’eso-so impiego commerciale che, gi -ran do, capita a volte di dover la -men tare. Altrettanto ammirevole èil suo impegno premuroso in fa -mi glia verso il marito Pietro Pod -da, verso i figli Mirella e Antonello,il fratello Dario e poi quello te ne -rissimo di nonna.

Domenica 15 febbraio la ser -randa del suo vecchio locale nonsi è riaperta; un ambiente, quello,usato in locazione e costituito daun vasto salone, più adatto ad es -se re utilizzato per riunioni e spet -tacoli piuttosto che come bar. Per32 anni la Pietrina, con l’aiuto deisuoi, ha trascorso lì ore e ore, di

giorno e di sera, sognando forsedi poter operare in una cornicepiù confortevole e stimolante per ilsuo lavoro.

E se questo sogno c’è stato,ora s’è pienamente avverato per -ché il nuovo bar, pur nel suo pic -colo, ha tutti i requisiti per starefra i più moderni ed accoglientidel la Valle e delle nostre vicine cit -tà. Ottima e funzionale è la suddi-visione interna dei vani, attraentelo stile degli elementi architettoniciche compongono l’arredamento,le luci e quant’altro occorre aduna confortevole accoglienza. Ac -co glienza ovviamente integratadal la nota cortesia della Pietrina epoi di sua figlia Mirella, la quale

ha consolidato la propria collabo-razione con la madre assumendoin questa occasione la titolaritàdell’esercizio. Proprio Mirella, neiprimi giorni dell’apertura, sorri-dendo scherzosamente ci ha detto:“Se Mercatale è un paese davveroin declino, auguriamoci che ancheil nostro nuovo bar possa aiutare asollevarlo”. Pur sembrando unasemplice battuta, sappiamo chequella frase racchiude invece lasperanza e l’augurio suo e dell’in-tera cittadinanza mercatalese.Con se guent e mente un plauso e unlieto auspicio vanno perciò anchea lei e, im mancabilmente, allaPietrina, con il cordiale rispetto ela profonda sti ma di tutto il paese.

M. Ruggiu

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“In un momento particolare,una serietà particolare”

E’ con viva soddisfazione edor goglio di conterraneiche portiamo a conoscen-za dei lettori del giornale

della pubblicazione della foto diun particolare della statua inbronzo di S. Margherita dell’O spe -dale di Fratta, opera dell’artista ca -stiglionese Andrea Roggi, nel fo -glio domenicale distribuito in tuttele chiese del territorio nazionale,

per seguire la Santa Messa. L’aver scelto, tra migliaia di

altri capolavori esistenti possibili,questa sua opera titolata “Inno allaVita” per il foglietto relativo alladomenica dedicata dalla Chiesaalla Giornata della Vita, se da unlato rende giustizia di qualche in -comprensione iniziale, sulla qualeper carità di patria è meglio nontornare, dall’altro ci rende parti-colarmente fieri per il riconosci-mento universale che l’Artista hacosì conseguito, e compiaciutiper sonalmente sia per l’amiciziache a lui ci lega sia per essernestati, detto con tutta la modestiapossibile, quasi una specie dimen tore al momento in cui in sie -me al compianto parroco don Di -no Zacchei gli commissionammola statua in bronzo della Santa Pa -trona per il sagrato della chiesa diS. Marco in Villa.

Di nuovo complimenti Andreae ad majora.

Rolando Bietolini

Di recente ho ritrovatoAn drea Paoloni da Va -lec chie. Non lo vedevoda parecchi anni, inpra tica dal 1998 quan -

do si era brillantemente diplomatoRagioniere presso il no stro Itc La -pa relli dove lo avevo a vuto comeottimo, diligente alunno.

Con grande piacere mi sonotro vato davanti un giovane uomoche ha intrappreso un'importantestrada lavorativa nel settore banca-rio italiano. Andrea infatti lavoracon positivi risultati a Siena pressoil Monte dei Paschi.

Figlio di Patrizio Paoloni e diDina Trib bioli, Andrea nasce aCor tona, nel giugno 1979. Dopo leelementari e le medie a Pergo, fre -quenta con passione e profitto l'I -stituto commerciale per ragionieridi Cortona, l'allora rinomato Fran -ce sco Laparelli di Via Severini, ot -te nendovi il Diploma con il mas si -mo dei voti.

Di quegli anni Andrea ricordaan cora "con grande piacere letan te ore passate sui libri e sopra-tutto la vita di duro impegno nellostu dio. Uno studio che non eranoio so nozionismo, ma attiva par -te cipazione alla conoscenza tra -smessa dai professori, che ci fa ce -vano anche sanamente competerein gare di studio molto formative

Il bar “Pietrina” si sposta e si rinnovaEnnesimo riconoscimentoal valore dello scultore Roggi

Andrea Paoloni da Valecchiecome il Management Game, or ga -nizzato dalla Confindustria e dove,in team con i miei compagni Fab -bri, Mearini, Mondovecchio e Ri -ga nelli, arrivai alle finali naziona-li". Dopo il diploma Andrea si tra -sferisce a Firenze per gli studi u ni -versitari e lì consegue la LaureaMa gistrale in Ingegneria informati-ca con una Tesi discussa con ilprof. Enrico Vicario ed intitolata"Progetto e sviluppo di un archiviodocumentale distribuito".

Dal giugno 2008 Andrea la vo -ra presso il Monte dei Paschi diSie na, dove svolge una primabreve e sperienza di operatore disportello. Oggi è stato inseritonella Sof t wa re factory del Consor -zio operativo del medesimo grup -po bancario. Ed è lì in un lavoro dialta pro fessionalità informaticache An drea passa le sue giornatedal lu ne dì al ve ner dì.

Durante gli studi universitari,ma anche oggi che lavora, Andreaogni fine settimana però torna aValec chie dove, tra l’altro, aiuta lamamma Dina nella conduzionedel la piccola a zienda agricola fa -miliare, impiantata dal nonnoDino e dal babbo Pa trizio, che èmor to prematuramente nel 2003.

Ad Andrea gli auguri d'ognibe ne e un sincero: ad majora!

Ivo Camerini

In ricordo di una cara persona

Ragazzi in gamba - 2

Clara Bartolini

La frazione di Pergo, negliultimi anni, ha conosciu-to un proliferare di ne go -zi ed attività varie chel'hanno portata, nel suc -

ce dersi degli anni, ad essere unadelle realtà maggiormente apprez-zate nel territorio cortonese. Ge -ne ri alimentari, abbigliamento,bar, negozi di articoli da regalo,etc.

Giorgio Segantini è stata unadi quelle persone che, con il suocontinuo lavoro, prima al negoziodi generi alimentari e successiva-mente al bar, ha contribuito in di -scutibilmente allo sviluppo dellafra zione cortonese. Tutti ricordia-mo la sua gentilezza e disponibi-lità.

Purtroppo, circa un anno fa,do po aver lasciato il bar per go -dersi un meritato riposo, Giorgio

se ne è improvvisamente andato,creando un grande vuoto in tuttinoi che lo conoscevamo. Ed è inque ste poche righe che voglio e -sprimere il mio più sincero cor -do glio verso la moglie, la signoraMarcella, e nei confronti delle fi -glie, Stefania, Rossana e Cristina.

Stefano Bertini

Il ventisette gennaio ha chiusola sua vita terrena Clara Bar -tolini, una figura significativae straordinaria, perché è sta -ta una persona dotata di una

forte carica di umanità, riservatez-za e di grande signorilità.

Era nata il 2 novembre del1922 a La Piana - Ferretto.

Si sposò nel ‘48 con Leone Ba -nelli e fu per sempre grande a mo -re. Dal loro amore sono nati trefigli: Antonio, Rita e Annalisa.

Clara Bartolini è sempre statauna donna riservata, molto vicinaalla chiesa, profondamente reli -giosa, amorevole, aperta e straor-dinariamente socievole verso tutti.

Certamente la sua figura nonappartiene al numero di coloroche lasciano una visiva ed appari-scente testimonianza pubblica, lasua esistenza è stata improntatanel la semplicità e sul grande a mo -re che ha riversato verso la fami -glia e su tutti coloro che l'hannoco nosciuta.

Ivan Landi

Pietrina e Mirella nel nuovo bar

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Medici aretini di Medicina generale in missione in LibanoUn esemmpio di cooperazione sanitaria internazionale

In seguito alle distruzionicau sate in Libano dai bom -bardamenti della guerra del2006 un gruppo di EntiLocali, aderente al movimen-

to ENTI LOCALI PER LA PACE, hasentito la necessità di intervenire asupporto delle popolazioni colpite.E’stata costituita una commissionedi studio e verifica dei problemi

che, recandosi in Libano, ha pre -so contatto con le municipalitàlibanesi e con le strutture O NU -/UNDP al fine di capire quali po -tevano essere i bisogni specificidelle zone colpite.

Questa fase di studio è statamolto impegnativa richiedendo lafrequente presenza in Libano e unattento studio delle problematicheapertesi in seguito alla guerra del2006 . Tutto ciò al fine dell’elabo-razione di un progetto che an -dasse a incidere su necessità real -mente impellenti per le popolazio-ni interessate ed avesse la possibi-lità di essere realmente utile edefficace.

L’attenzione si è puntata sulsistema sanitario libanese che èparso presentare, oggettivamente,numerosi punti deboli. Il sistemasanitario libanese è strutturato inmaniera tale che a godere dell’assicurazione sanitaria obbligato-ria sono solo i dipendenti da entipub blici o privati; purtroppo que -sto diritto viene meno con l’etàpensionabile; ciò determina chepiù del 40% della popolazione èesclusa dal sistema assicurativosanitario.

Altri punti deboli sono l’assen-za pressoché diffusa di servizisanitari di base, l’inesistenza di unapproccio preventivo ai problemidi salute, l’impossibilità di curareadeguatamente le pato logie croni-che perché non esiste una culturadella continuità del l’assistenza.Tutto questo porta i nol tre all’aumento drammatico del divario,

anche sul piano della salute, traricchi e poveri.

In base a queste considerazio-ni è nato un progetto sperimenta-le, sostenuto dalla Regione To sca -na e dal Comune di Arezzo, sunuo ve forme organizzative di as -sistenza primaria che avessero l’o -biettivo di migliorare la qualità deiservizi erogati. La nostra proposta

è stata quella di istituire tre centrisanitari di base, in tre aree diversedi Beirut Sud, che fossero in gra -do di erogare a tutta la popolazio-ne di riferimento di quel centro, lecure di base, cioè quegli interventieducativi, preventivi, curativi pri -ma ri e indispensabili. Tutto questonel tentativo di arginare, in unaprospettiva di continuità assisten-ziale, la frammentarietà, la di -scontinuità e la non gratuità dellecu re, caratteristiche diffuse del -l’assistenza sanitaria Libanese.

Possiamo dire oggi che il pro -getto è in fase di avanzata rea -lizzazione in tre municipalità diBeirut Sud che sono: Haret Hreik,Bourge al Barajneh e Ghobeiry. Inparticolare il Centro Sanitario diHaret Hreik è gia operativo e com -prende al suo interno un’ equipe

costituita da vari operatori sanitari:Medici di Medicina Generale, Pe -diatra, Farmacista, Infermieri, As -si stenti Sociali, personale di segre-

teria. Questo iniziativa di Coope -

razione Internazionale è stata am -pia mente sostenuta dall’O NU/ -UNDP tanto che ne è nata una ge -stione condivisa con la RegioneTo scana, il Comune di Arezzo el’U CODEP, una organizzazione nongovernativa Aretina.

Altro aspetto rilevante è chefin dalle prime mosse, in questaavventura, ha svolto un ruolo difon damentale importanza la Me di -cina Generale Aretina; in partico-lare il dr. Luigi Triggiano, Medicodi Medicina Generale a Civitella,consigliere comunale ad Arezzo epre sidente della CommissioneCoo perazione Internazionale dellostesso Comune, è stato prima in -ca ricato della stesura del progettoe poi investito da ONU/UNDP dellaresponsabilità della realizzazionedello progetto stesso sul campo. Ildr. Triggiano si è avvalso della col -laborazione di altri due Medici diMe dicina Generale (il dr. AlfredoMa riangeloni e il dr. Marcello Gri -fa gni, Medico di Medicina Ge ne -rale a Cortona il primo e a CastelFo cognano il secondo) che hannosvolto compiti di formazione deglioperatori locali. Preziosa si è an -che rivelata la collaborazione del -la dr. Maddalena Petrillo, Neu ro -psichiatra infantile, da anni o pe -rante nel distretto Valdichiana.

La formazione degli operatorilo cali, che è stata svolta comunquecome incontro tra Pari, ha avutocome punti focali la Comuni ca zio -ne nei sistemi sanitari, la Re la zio -ne operatore/paziente e operato-re/operatore e i grandi temi dellamedicina delle cure primarie: i -per tensione, malattie polmonaricro niche, diabetologia, rischiocar diovascolare, problematichematerno/infantile.

Il progetto vero e proprio ha

preso il via nel giugno 2008 e avràdurata triennale .

Nell’ambito di questa collabo-razione Toscana/Libano nel gen -naio scorso è stato organizzato uncon vegno sulla Cooperazione Sa -ni taria Internazionale all’Ordinedei Medici di Arezzo a cui, tra va -rie personalità, ha partecipato an -che il dr. Mohamed Ali Kanaan di -ri gente del Ministero della sanitàLibanese. Il dr. Kanaan è un colla-boratore attivo della nostra inizia-tiva a Beirut Sud.

Domenica 11 gennaio il dr.Ka naan ha fatto visita a Cortona,dove è stato ricevuto dall’Ammi -nistrazione Comunale, in partico-lare dall’Assessore Marco Zuc chi -ni, che ha accolto con ca lore l’e -sponente libanese.

Un particolare ringraziamentoquindi al sindaco Vignini, all’as-sessore Marco Zucchini e all’Am -mi ni strazione Comunale che haper messo di ricevere adeguata-mente questo ospite.

Alfredo MariangeloniMedico di Medicina Generale, Cortona

Incontro con il Governatore

La raccolta differenziata raccontata ai ragazzi

italiano amico del prof. Sabininventore del vaccino contro lapolio.

Con tante migliaia di dosi si èrecato in Indocina ed ha incomin-ciato la prevenzione. Ricordava il

governatore Terrosi Vagnoli chequesto benemerito rotariano dopodue anni di vita in quell’ambienteè morto. Ma la sua volontà è statain tegralmente assorbita dal rotaryinternazionale che, anche conl’aiuto economico di importantifinanziatori privati, ha contiuatoquesta azione salvando così milio -ni di bambini indifesi.

Il Rotary Club Cortona Val di -chiana ha consegnato alla mogliedel Governatore, sig.ra Marta, unadonazione per aiutare il progetto“Microcredito” a favore di donneche vivono in condizioni di e stre -mo disagio in regioni dell’India.

L’80% restituisce il prestito.L’assessorato alla qualitàambientale e Pubblica I -struzione del Comune diCortona in collaborazionecon la Società So.Ge.P.U.

(società che gestisce per contodell’Amministrazione Comunale diCortona il servizio di raccolta etrasporto dei Rifiuti Solidi Urbani)ha organizzato una serie di incon-tro nelle scuole dell’infanzia edelementari del territorio comuna-le dove si parlerà di Raccolta Dif -fe renziata dei Rifiuti.

L’iniziativa ha preso il via lu -nedì 23 febbraio presso le scuoledella prima infanzia di Monsiglioloe Farneta e proseguiranno il 25feb braio presso le scuole di Cen -toia e Cortona, il 26 feb braio aMer catale, il 27 febbraio a Mon -tecchio e Sodo, il 2 mar zo aPer go, il 4 marzo a Camucia edil 5 marzo a Fratta per poi pro -seguire in Terontola ecc.

Negli incontri-lezioni il perso-nale della società incontrerà i ra -gaz zi per illustrare l’importanzadel riutilizzo dei propri rifiuti sot -tolineando, ad esempio, come dal -la bottiglia di Plastica dell’acquami nerale si può realizzare un bel -lissimo maglione, come da unqua derno finito se ne può realizza-

re uno nuovo oppure come ri ca -vare una bicicletta dalle lattinedelle bibite contribuendo così allasviluppo di una migliore coscienzaambientalista tra le nuove genera-zioni e le loro famiglie.

E’ volontà dell’Ammini stra zio -ne Comunale organizzare, a pro -se guimento di questi incontri, al -cune visite guidate presso la Sta -zione Ecologica di Biricocco, la exdi scarica di Barattino ed eventual-mente presso l’Impianto di Ter -mo valorizzazione di San Zeno.

Andrea Laurenzi

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Annualmente l’incontro ilGovernatore. Quest’annomercoledì 11 febbraioquesta importante gior -nata dell’annata rotaria-

na.Il Governatore in carica è il

prof. Pietro Terrosi Vagnoli che haincontrato nel pomeriggio il presi-dente ed il segretario del RotaryClub Cortona Valdichiana permettere a punto la situazione delCircolo.

Successivamente l’incontro siè allargato al Consiglio Direttivo epoi ai Presidenti delleCommissioni.

Nella parte conclusiva delpomeriggio anche l’incontro con inuovi soci.

E’ una tradizione che è statarispettata nella sua interezza evissuta con la giusta concentrazio-ne per l’importanza dell’avveni-mento.

Alle 20 nella limonaia delBorgo Il Melone una convivialeaperta alla presenza dei consorti.

La serata è stata moltointeressante e piacevole, anche perla qualità del cibo e del servizio,ma soprattutto per le parole delGovernatore che ha posto l’accen-to sulla importanza in questaannata rotariana del rispetto dellogo che caratterizza l’anno

2008/2009: concretizza i sogniche lui ha più specificatamentetradotto in aiutiamo a realizzare isogni dei bambini.

Ha ricordato la sofferenza chequesti bambini specie del terzo

mondo sono costretti a “patire” inun ambiente di fame che nullaconcede al piccolo indifeso.

Ha ricordato il grosso im -pegno del Rotary internazionaleper debellare la poliomelite, unamalattia endemica che ha fatto inqueste realtà tanti danni.

Ha ricordato che a partire inquesta azione fu un rotariano

VERNACOLO

El mi’ urtinoStaméne dovarìa vanghére tutto l’ortoanco sinn’ò voglia, so’ enfluenzéto e mezzo stortom’han ditto che fra dò giorni arfarà la lunasimentarò le pracette, con pacènza, una a una

Ho già compreto le bustine d’ansalèta e de pitorsellode radicchjo, de biètela, de garote e de féve da bacellodovarò piantère el enero, la salvia, el tresemarinop’avè l’odori, quando còcio la ciccia en t’ul tegamino

Eppuè le zucche, i pomodori, le fraguèle e i peparonile melanzène, el basillèco e dò o tre piante de cidronie giuè en fond’a l’orto, a la muriggia en t’un anguilinoce vò fé ‘na bella stesa d’aglio e de cipuglino.

Ce volgo piantè anco calche arbelo da fruttocusiè el mi’ urtino sirà bello, l’ò pienéto quèsi tuttoen bel succèno, en siriegio e dò arbicocchie tanto mo son de moda ‘na djècina de finocchi

Alvaro Sgaragli

Incontri nelle scuole d’infanzia di tutto il Comune

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L’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009

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IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

ATTUALITÀ

Sabato 14 febbraio 2009,al le ore 17,00. presso laPie ve di S. Angelo al Cas se -ro di Castiglion Fiorentino,il professor Giuseppe Al pi -

ni, per molti anni sindaco dellacittadina, ha svolto una conferenzasul tema “Storia e tradizioni localinella cultura contemporanea (tra -sformazioni ed evoluzione concet-tuale)”.

L’evento, al quale hanno parte-cipato il sindaco dottor PaoloBrandi e il presidente della circo-scrizione Lions della provincia diArezzo Maria Luisa Bartolini Va -lentini, è stato organizzato dalLions Club Cortona ValdichianaHost presieduto da Paolo Bru -schetti, dal Comune di CastiglionFiorentino e dall’ICEC-IstituzioneCulturale Educativa Castiglionese.

Una delle tradizioni maggior-mente rappresentative di ognirealtà locale è la festa che ha costi-tuito in tutti i tempi un momentodella vita sociale. Essa risponde alnaturale bisogno umano di felicità,di dimenticare anche per pocheore le frustrazioni e le insoddisfa-zioni che provengono dalla vitaquotidiana e da un futuro labile edincerto.

Nell’antichità, le feste eranoquasi sempre legate ai culti dellesingole divinità. L’avvento del cri -stianesimo introdusse poi la festasettimanale della domenica e lefeste legate al calendario liturgico,antichissima quella della Pasqua,di derivazione ebraica e la Pen -tecoste. Relativamente più recentiil Natale e l’Epifania, mentre ai se -coli IV e V risalgono l’A scen sione el’Annunciazione.

Le innumerevoli feste sorte nelcorso dei secoli hanno di volta involta subito le conseguenze dellevolontà politiche: sono state ri -dotte, anche drasticamente, du -ran te le epoche della Riforma,del la Controriforma e poi del -l’Assol u tismo, con la cancellazionedi molte di esse; mentre una loronuo va fioritura si è verificata nelpe riodo romantico e, in Italia, so -

prattutto, durante il ventenniofascista, che tendeva alla rivisita-zione di tradizioni, vere o costrui-te.

Accanto alle feste che coinvol-gono l’insieme di un popolo, con -vivono le feste prettamente locali,che si riferiscono ad una singolacomunità, come quelle del pa tro -no, o altre legate a particolari ri -correnze religiose e civili, che co -

stituiscono momenti di incontro edi socializzazione.

A Castiglion Fiorentino in par -ticolare - città sulla quale più chealtro si è soffermato l’oratore - so -no ancora molto sentite le festere ligiose legate alla Pasqua (rap -presentazione della Passione diCristo, processioni della SettimanaSanta, “volata” del Sabato Santo),la festa del patrono San MicheleAr cangelo che si celebra l’8 mag -gio, la festa della Madonna del Ri -vaio e quella della Madonna delBagno

In ambito civile vi è il lungoperiodo del Maggio Castiglionesecon il Palio dei Rioni.

Al termine della conferenza, ilprofessor Alpini ha guidato il nu -meroso uditorio presente in salaad una visita presso l’attigua Pina -coteca Comunale dove sono cu -stoditi capolavori della pittura (tratutti la Madonna in trono colBambino di Taddeo Gaddi, allievodi Giotto e San Francesco che ri -ce ve le stimmate di Bartolomeodel la Gatta) e dell’oreficeria qualila Croce Santa, manifattura di artefrancese del XIII secolo e il BustoReliquario di Sant’Orsola, manifat-tura di arte franco-renana del XVsecolo.

Durante la conviviale che ha se -guito l’avvenimento, il socio Tor -quato Tenani, prendendo spun todalla ricorrenza di San Valentino, hadeclamato, riscuotendo un ampioconsenso del pub blico non solofemminile, poe sie, pensieri ed affer-mazioni sul tema dell’amore trattedalla letteratura italiana e mondialedi tutti i tempi.

Alessandro Venturi

“Non cercate di prendere ipoeti perché vi scapperanno tra ledita”. E’ una sacrosanta verità. Ep -pu re c’è un segreto per saperli leg -ge re, incontrare, raccontare, scrive-re. Roberta, classe ’77 di Mercatale,conosce il segreto. L’ “io” in scena èquello di Alda Merini, la più grandepoetessa vivente. E’ nata a Milano ilprimo giorno di primavera del1931, e questo risveglio delle sta -gioni se lo porta addosso, come undestino.

E’ la prima monografia su que -sta donna così forte e così unica nelpanorama letterario italiano, perchéautentica, allo stesso tempo classicae modernissima, con un gli occhipieni di una vita densa e una legge-rezza personalissima. Roberta Alun -ni ci racconta Alda Merini con at -tenzione, con una cura al dettagliodel la parola e del verso, che diventastile.

Si muove con la ricercatezza dicritico letterario cercando però diriempire di umanità, di passione, dipoesia quelli che i considerano ca -no ni accademici per produrre unritratto letterario. Roberta sa che staparlando di un genio, di quelliirripetibili, di quelli fuori dal tempoeppure sempre attuali, vicini allemiserie comuni, anzi che le subli-mano in un una strofa, in un versode licato e carnoso al tempo stesso.

Questo lavora inizia dalla unatesi universitaria, quando, ventiquat-trenne assetata di parole e prospet-tive diverse, incontra Alda Merini aMi lano, in un bar davanti ai navigli,a giugno. Era il 2001, sono passatigià otto anni e quella ragazza è di -

ventata donna ma quella sete nonl‘ha mai abbandonata.

“[…] perciò tu che mi leggi/fermo a un tavolino di caffé,/ tu chepassi le giornate sui libri/ a cinci-schiare la noia/ e ti senti maestro dicritica,/ tendi il tuo arco/ al cuore diuna donna perduta./ Lì mi raggiun-gerai in pieno”

Quella prima intervista è cre -sciuta con lei. Roberta ha lavorato aMi lano, alla Rizzoli, per la quale an -cora presta le sue competenze se -guendo alcuni autori, ha incontratonuovamente la poetessa, ha affinatola sua capacità critica… Da qual -che anno collabora con la professo-ressa Enza Biagini della facoltà dilettere dell’Università degli Studi diFirenze, questa collaborazione l’haspinta a riprendere in mano questoprogetto che è diventato libro,inaugurando la collana “Il geniofem minile. Ritratti e istantanee”, di -retta dalla stessa Enza Biagini e daErnestina Pellegrini e sostenuta daA lessia Ballini, Assessore alle PariOp portunità della Provincia di Fi -renze.

E’ la storia di una vita, di ungenio più forte degli eventi di unavita difficile. Ma è anche la storia,meno dichiarata, di due donne “Atrent’anni i muore d’amore. A ses -santa di lunghe attese”. Il libro sichiude con un’intervista, in cui l’au -trice con discrezione lascia la scenaalla poetessa, sapendo che le paroledei poeti forse non ci salveranno

In attesa di conoscere il calenda-rio delle emissioni filateliche del So -vrano Militare Ordine di Malta, che èin ritardo rispetto alle altre ammini-strazioni postali, probabilmente perproblemi accumulati nel 2008, vor -remmo soffermarci an cora su giudiziprettamente tec nici, anche se questinon possono disgiungersi da quelli e -conomico - finanziari.

Mentre da un lato si continua, quida noi, ad emettere un nutrito numerodi serie (ma ciò che preoccupa di piùè l'enorme quan tità di francobollidedicati ad ogni evento), sul frontedella liquidità monetaria ci troviamo inIta lia, come del resto in tutta Europa,ad una visione catastrofica, che, se -condo me, ha soltanto un orizzonte di

miserie e tribolazioni. Gli incentivi, (dame paragonati ad iniezioni di medicinescadute), risolveranno nelle più roseeprevisioni, se lo faranno, l'acquistodel la colazione del mattino; ed al pran -zo ed alla cena come fa re mo? Eccoappunto che, secondo me, avremo,nella migliore delle ipo tesi, un palliati-vo per confondere ancora di più la vitadi coloro che dovranno sostenerequotidianamente il peso della famiglia!

Nella Città del Vaticano, non mol totem po fa, si è tenuto un Se mi nario conall'ordine del giorno "quale futuro perla Filatelia?". Molte risposte profonda-mente critiche si sono ascoltate da au -torevoli personaggi del mondo filateli-co e no, ma tutte ribadivano il concettodi positività in tal senso, evidenziando abuon ragione il fatto che, specialmentenegli ultimi anni di recessione pura enon velata (perché recessione c'è statae di più adesso, anche se mitigata dafalse immagini di dubbi interventi disalvamento), i francobolli non hannoa vuto svalutazione (come un noto e di -to rialista di Milano Finanza ha ribaditochiaramente ii 6 dicembre u.s.), pur

in dicando una terapia d'urto ade guataal caso, cioè di spingere e fare promo-zione sulle potenziali nuove leve,accompagnando un lo gico ricambiogenerazionale de gli interessati connotizie e servizi specifici.

Altra proposta interessante, uscitaper ultima dal Seminario, è quanto in -teressi al Vaticano, che tut te le emissio-ni dal 1963 al 2000, con il 1° lugliop.v., siano dichiarate "fuori corso"(praticamente saranno com presi tuttiquei francobolli col valore nominaleespresso in lire), spiazzando la "vo -racità" del Com merciante, che avendo-ne quantitativamente molte ritienedannoso per sè tale ma novra; dall'altrolato, cioè quello del semplice Col le zio -nista, si intravederà di nuovo una spin -

ta ottimale, che riducendo il "surplus"nel mercato, permetterà al filatelico diveder lievitare in mano ciò che hagelosamente e con sacrifici accantona-to. Notizie confortanti in tal sensogiungono dalla mostra-mercato diGenova tenutasi il 14 e 15 febbraiou.s.: abbondanza di pubblico e di e -spositori hanno confermato il creditoche ho sempre documentato in positi-vo. Il Regno, come al solito, ha fatto dapa drone, te nen do brillantemente (co -me del resto sta fa cendo in particola-re), molta R.S.I. con rarità di tiraturedi Ve rona, Brescia, Torino ed anche Fi -renze; molto si è discusso al n ote volerialzo avuto da collezioni usate, chiara-mente viaggiate, con timbro originaledi arrivo, di francobolli di Germania,"Terzo Rei ch", considerandole ormai"an tiquariato filatelico" di un lon tanoperiodo storico, che va dal 1933 al1945. Altre novità buone di ripresavengono da raccolte europee, soprat-tutto dei primordi di tali collezioni, cheannoverano pezzi veramente interes-santi.

Questa è la Filatelia!

([email protected])

Mi sento in bisogno, benchéoramai di tempo ne sia passato, dispendere quanto meno due paroleriguardo una cosa che mi èrimasta, come si suole dire, nelgozzo. Mi riferisco alla prima deldon Carlos dato alla Scala diMilano. Mi soffermo sull’atteggia-

E’ giunto finalmente; ègiunto il giorno tantoatteso; il giorno in cuiun gruppo consistentedi persone ha deciso di

mettersi insieme per cercare dicreare qualcosa d’importante.L’Associazione culturale La Sfin -ge ha infatti deciso di ricompor-si per svolgere il ruolo fonda-mentale di organo pronto aincentivare la cultura, nonsoltanto sotto un profilo provin-ciale, ma anche e soprattutto inun piano più internazionale; unorgano pronto a motivare unavita artistica e intellettuale vastae molteplice, non solo straniera,

ma indigena. Dove è finita infatti la

nostra propria cultura, o corto-nesi?!, dopo i Venuti ci siamo unpo’ persi, e questo si può rivelareun emblematico punto di inizioper formare, anzi per riformare,qualcosa di grande.

L’associazione culturale laSfinge nacque nel 1992 e svolseun importante compito dimissionaria dell’Arte e della vitaculturale fino a pochi anni fa,quando i suoi progetti si videroimprovvisamente placati e

ridotti. Ma ora La Sfinge è tornata

ed è pronta per ricominciare aorganizzare: mostre; serate dimusica; spettacoli teatrali;presentazioni di libri; cicli diconferenze, e molto altro. C’è lavolontà, inoltre, di ricreare unacerta continuità con l’anticacittà di Cortona e con la suaantica e indigena cultura. C’èl’intenzione infatti di ridare vitaa un circolo di cultura che sfocinella scrittura di un testo moltosimile a quelle che furono “Lenotti coritane”. Anche questa,tra l’altro, è un’attività chemerita di essere annoverata frale tante che La Sfinge svolse finoa pochi anni fa, e che si spera dipoter continuare: quella dipubblicare una consistenterivista annuale su cui ebberomodo di scrivere importantinomi della cultura nazionale enon solo.

C’ è una persona però senzadi cui tutto questo non avrebbepotuto avere luogo, a cui dedicoquesto articolo, benché io nonebbi mai il piacere di conoscer-la. Parlo di Gian DomenicoBriganti, che fu fondatoredell’Associazione e uno deimembri più attivi facenti partedell’organizzazione degli eventie a cui dunque tutta l’Asso -ciazione, ma anche tutta lacultura cortonese deve esseregrata.

Concludo dicendo chegiovedì 12 marzo nella sala delconsiglio comunale di Cortonaavrà luogo la lettura e la succes-siva discussione riguardo almanifesto futurista, che hacompiuto il suo centenario il 20di febbraio. Tutti siete invitati apartecipare.

Stefano Duranti Poccetti

mento del pubblico a cui nonsembra essere piaciuta moltol’opera, se sono stati in molti anon averla apprezzata e addiritturaad averla fischiata. Io non voglioparlare dell’esecuzione dei can -tanti e delle cantanti, su cui nonho competenza, ma sono rimastointerdetto nel vedere spregiare inuna tale maniera la proposizioneorchestrale di Gatti, che invece èstata a mio parere quasi eccezio-nale, avendo saputo, egli, metterein risalto la grandezza e la vastaintensità timbrica e strumentaleverdiana.

Stefano Duranti Poccetti

1939 - Germania: Terzo Reich, Nurburgring, serie completa

Le nostre tradizioni localiL’ “Io” in scena

Associazione Culturale La SfingePronti per riemergere

Roberta Alunni ci racconta Alda Merini

ma ce lo fanno credere come in -cantatori di serpente.

La pubblicazione è impreziositadalle fotografie di Giuliano Grit tini,

che è legato alla poetessa da pro -fonda amicizia oltre che da un rap -porto professionale, che ha portatoa ritratti che rispecchiano l’esigenzapoetica della Merini: l’essenza delvivere e a volte del resistere. Lostesso in cui è riuscita Roberta.

Albano Ricci

Il don Carlos fischiato?!

Lions Club CortonaValdichiana Host

Il dott. Paolo Bruschetti, Presidente del Lions Club CORTONA VALDICHIA-NA HOST, apre i lavori della conferenza tenuta dal prof. Giuseppe Alpini.

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ATTUALITÀL’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009

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Mi è difficile, quantodoveroso scrivere oggiun ricordo di Fran ce -sco Navarra, un caroamico, un redattore

che deve es sere additato ai posteriper il suo attaccamento al giorna-le, la sua precisione nel rispettare itempi di consegna degli articoli, lasua professionalità.

Nel predisporre la pagina nonha mai utilizzato materiale giàstampato; di volta in volta ci por -tava i suoi elaborati spesso scrittia penna e li dettava per evitare er -rori.

Ha fatto questo lavoro perben 22 anni consecutivi saltandoraramente questa pagina che sen -tiva profondamente sua ed utileper tutti i nostri lettori che ama -vano la terra.

Il vino e l’olio sono semprestati la sua punta di diamante. Larealtà di Cortona vive su questi dueprodotti tanto che esiste un impor-tante Consorzio per i vini DOC delterritorio e un Consorzio per l’oliodi oliva.

Come non ricordare la ru -brica “Osservazioni metereologi-che”, relativa alle temperature edalla piovosità nel nostro Comune.

L’ha seguita per tanti anni e perrealizzarla aveva comperato unastazione metereologica che davaper ogni giornata le temperatureminime e massime, l’umidità, lapiovosità. E’ stata una fatica titani-ca che ha svolto nel silenzio dellasua passione, ma ha avuto la sod -disfazione insieme a noi del gior -nale di trasmettere successiva-mente tutte queste notizie alla sta -zione regionale di metereologia.

Avevano scoperto questo la -voro, lo ritenevano particolarmen-te interessante e chiesero al gior -nale se fosse stato possibile tra -smettere queste statistiche che du -ravano nel tempo e che erano utiliper verificare lo spostamento cli -matico in atto.

Improvvisamente la malattia,quella brutta malattia che difficil-mente si lascia debellare. Quandosi è reso conto di avere un tempolimitato di vita, non si è depresso,

Per ventidue anni questa pagina è stata sua,gestita con puntualità ed acume. Grazie, Francesco!

ha combattuto come un leone ingabbia la malattia cercando ditrovare sempre una motivazione inpiù per tirare avanti con serenità.

A fatica, ma giustamente, adun certo punto di questo percorsoha deciso di lasciare la scuola, macontinuamente ha proseguito afre quentarla perché non riuscivaa distaccarsene in modo definitivo.

L’articolo pubblicato lo scor -so numero a firma di AntonioSbarra lo ha ben definito in ognisuo aspetto.

L’amore per la scuola era pariall’amore per la sua famiglia.

La malattia lentamente prose-guiva la sua distruzione e Fran -cesco si è trovato paralizzato negliarti inferiori.

Ha affrontato ancora con piùcoraggio questo momento e neinostri incontri non ha mai fattopesare questa sua infermità cheavrebbe scalfito la forza d’animodi chiunque, ma non la sua.

Fino al 30 giugno 2008, comesempre, è stato puntuale nellecon segne poi l’aggravarsi dellamalattia lo ha costretto ad inter-rompere. Con le lacrime agli occhiin una sua telefonata mi chiedevadi liberarlo da questo impegnocontratto tanti anni fa.

L’ho rassicurato, gli ho pro -

posto di prendersi un momento diriflessione, una pietosa bugia pernon dirgli che capivo la sua situa-zione e che non ci aspettavamo ul -teriori impegni.

Come spesso succede in que -ste malattie, Francesco ha ripresovigore e così nel numero del 15ot tobre ci ripropone la sua pa gi nache abbiamo pubblicato e nellaquale abbiamo anche inserito unasua riflessione che dà il senso delsuo attaccamento al giornale e aisuoi lettori.

Scriveva: “A volte ritornano.E’ un modo di dire e tutto ciòper non dimenticare i gentililettori e per riavvicinarli allamia immagine. Ho trovato unospazio di luce ed ho cercato dipreparare degli articoli per farvedere che quando si è in condi-zioni, si riesce a fare qualcosa.Vi ringrazio per l’attenzione”.Con commozione abbiamo pub -blicato questo suo nuovo rien tro.

Anche nel numero del 31 ot -tobre una sua riflessione non de -dicata all’agricoltura che ci pia ceriproporre perchè testimonianzadi un sentimento che, come erasuo carattere, non gli era facileesternare, ma che oggi nella suacondizione lo lasciava libero difare. Scriveva:

Pensiamoci un po’L’acqua è sporca, il cielo è neroe il suolo non è più vero.Gas fumi e vaporicreano tanti dolori.Schiuma, plastica e vetrodanno all’acqua un aspetto tetro,mentre carta, concimied all’altro genereriducono il suolo in cenere.E’ colpa di tutta questa baraondase al mare manca la pulita onda.E’ troppo tardi gridare “ELP”perché nessuno si è curato mai.Ci sarebbe il modo per eliminareciòma da solo io non ce l’ha fo.Chiedo quindi l’attenzione di tuttiquanti per poter meglio andare avanti.

Ha continuato con la sua de -terminazione fino all’ultimo nu -mero dello scorso anno, poi nonce l’ha fatta. Gli ultimi due numeridi gennaio non hanno più avuto lasua collaborazione ed a febbraioin sieme a tanti cortonesi, gli ab -biamo dato l’ultimo addio in S.Do me nico. Ciao caro amico.

Dire che ci manchi, non èuna bugia.

Gentile Avvocato, 4 mesi fa,ricevevo una bolletta telefonica,al mio studio, di mille euro. Disolito spendo sui cento euro,perciò contattavo il numero ver -de dove mi confermavano unerrore dovuto all’erronea attri-buzione di traffico internet e micomunicavano l’importo corret-to che dovevo pagare con bollet-tino postale. Così facevo ma, do -po 15 giorni, ricevevo un solleci-to di pagamento, con invito asaldare l’intero importo, pena ildistacco della linea telefonica.Contattavo ancora il numerover de, secondo cui si trattavaso lo di un errore amministrati-vo, peccato che il sedicesimogiorno successivo il mio telefonoera disattivato. Pagavo alloral’in tero importo, pur con ri -serva, solo per vedermi riattivatala linea, essenziale per il lavoro.Per la riattivazione servivanodue settimane. Può dirmi comeriavere la somma non dovuta edeventuali danni?

Lettera firmata.Il caso è regolato dal regola-

mento di procedura per la solu -zione delle controversie tra utentied operatori di comunicazioni e -lettroniche del 19.04.07. Prima diiniziare una causa contro il ge -store telefonico, l’utente deve pro -muovere un tentativo di concilia-zione dinanzi al Co.Re.Com. (Co -mi tato Regionale per le Co mu -ni cazioni) che ha sede ha Firen -ze.

Colui che ritenga di essere sta -to danneggiato da un cattivo servi-zio offerto dal gestore telefonicodeve perciò inviare una racco-mandata al CO.RE.COM., indican-

do dati anagrafici, nome gestore,documenti, fatti da cui sarebbederivato il danno, nonché i motiviper i quali il gestore non avrebberispettato gli obblighi contrattuali.Nel caso in esame il disservizio èdeterminato sia dal pagamento diuna somma indebita che dal suc -cessivo distacco della linea telefo-nica, senza che vi fosse stato uneffettivo e prolungato mancatopagamento. La sospensione delser vizio è infatti consentita solorelativamente al tipo di servizionon pagato e non può essere ditipo generalizzato come è inveceaccaduto al nostro lettore (cheperaltro aveva pagato quanto effet-tivamente dovuto).

Il CO.RE.COM. fisserà entro 30giorni un incontro tra utente egestore, dove si discuterà dellarichiesta dell’utente diretta allarestituzione della somma indebita-mente pagata, di un indennizzoper ogni giorno di distacco e di unrisarcimento per il mancato gua -dagno, dovuto al disservizio (pro -vabile, ad esempio, con email direclamo da parte di clienti o colle-ghi).

Se viene riconosciuto il risar-cimento, l’accordo è titolo esecuti-vo. Se la conciliazione avesse esitonegativo, si ricorrerà al Tribunaleo all’Autorità per le garanzie nellecomunicazioni che fisserà la pri -ma udienza entro 90 giorni, du -rante la quale è possibile farsiassistere da avvocati e consulenti.Il provvedimento definitivo del -l’Au torità, notificato alle parti, èvin colante (come una sentenza)ed è pubblicato nel Bol lettino uf -ficiale dell'Autorità.

Avv. Monia Tarquini

Lo scorso 25 gennaio è man -cata la nonna Brigida, la nipoteBrunella e tutta la famiglia Adreanivogliono esprimere il più vivo rin -graziamento al personale me di co,

paramedico e agli assistenti delRSA di Camucia che si sono distintiper l'umanità, la professionalità el'affetto con cui hanno fornito curee assistenza durante tutto il pe -riodo di permanenza presso lastrut tura.

Grazie all'impegno e allo spi -rito con cui il personale della sededi Camucia svolge costantementela propria attività, gli ospiti delcentro ed i loro famigliari possonocontinuare a vivere con dignità edottimismo anche la parte più diffi-cile e complicata dell'esistenza diuna persona.

Ringraziamento per la nonna Brigida

“DALLA PARTE DEL CITTADINO”risponde l’Avvocato

Il contestocon il gestore telefonico

1986

2008

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L’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009AMICI DI FRANCESCA

di Angori e BarboniVendita e assistenza tecnica

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di Barneschi & Alunno Paradisi

Con l'invecchiamento del -la po polazione il nu me -ro degli an ziani e soprat-tutto dei “grandi an -ziani” (più di 85 anni) è

aumentato negli ultimi anni inmaniera esponenziale. Purtroppoperò con l'invecchiamento au -menta la possibilità di essere por -tatore di malattie cronico-degene-rative che provocano grave ri du -zione delle autonomie funzionali.Il risultato di tutto ciò è la presen-za sempre più numerosa di an -ziani non autosufficienti che hannonecessità di un'assistenza conti-nuativa nelle 24 ore. Le patologiepiù frequentemente causa di di sa -bilità nell'anziano sono i disturbineurologici quali le demenze ed ipar kinsonismi, le malattie cardio-vascolari, le patologie osteoartico-lari, le malattie polmonari e lepatologie metaboliche come ildiabete. La perdita dell'autosuffi-cienza viene chiamata disabilità.

La disabilità si distingue inmentale e fisica; è mentale quandola persona inizia a presentare di -sturbi cognitivi di tale entità dacom promettere la capacità disvolgere in maniera autonoma leattività strumentali di vita quotidia-na (rispondere al telefono, farespe sa, compiere le attività do me -stiche, spostarsi al di fuori dellapropria abitazione, assumere ifarmaci e gestire il denaro) finoal la compromissione delle attivitàba silari di vita quotidiana (fare ilbagno, compiere l'igiene quotidia-na, essere continente, camminaree mangiare in maniera autono-ma). La disabilità è solo fisicaquan do la compromissione in tali

at tività dipende solo deficit mo to -rio di uno o più arti (per esempioa causa di ictus o da esiti di frattu-re, spesso di femore in seguito acadute). Tali tipi di disabilità pur -troppo spesso possono coesisterenella persona anziana rendendoancora più complessa l'assistenzaal la stessa. La disabilità si può an -che distinguere in due tipi in basealla rapidità di insorgenza: “di sa -bilità acuta o catastrofica” e “di sa -bilità progressiva”. Tali forme didisabilità diventano più frequenticon l’aumentare dell'età; da unostudio effettuato monitorizzando10.000 anziani al proprio do mi -cilio per 7 anni è emerso che so -prattutto nelle persone moltoanziane è più frequente la formaprogressiva cioè legata al peggio-ramento di più condizioni patolo-giche insieme.

Nel territorio della Valdichiana

A retina le difficoltà dei familiariespresse in richieste di interventoal P.U.A. (Punto Unico di Accesso)che ha sede presso il Distretto diCa mucia ma accoglie tutte le se -gnalazioni di bisogno raccolte a li -vello dei vari “Punti Insieme”dislocati in tutto il territorio, sonoa volte dettate dalla necessità digarantire solo un adeguato inter-vento clinico-infermieristico; altrevolte dalla necessità di un'assisten-za di base continuativa all'anzianodisabile; spesso però entrambe leproblematiche si ritrovano in sie -me. Nel 2008 le richieste di inter-vento pervenute al PUA per anzianinon-autosufficienti sono state 402.Dopo ciascuna di queste segnala-zioni è stata effettuata una valuta-zione multidimensionale delleproblematiche, cliniche ed assi -stenziali, della persona anziana esuccessivamente è stato stilato unprogetto di intervento personaliz-zato condiviso con le varie figureprofessionali previste (Medico diDi stretto, Medico di Medicina Ge -nerale, Specialista Geriatra, Psi -chiatra, Neurologo o altro specia-lista, Infermiere professionale, As -sistente Sociale).

Riguardo alle possibilità di ri -sposta, oltre all’opportunità di ef -fet tuare una domanda per ricoveridefinitivi in RSA (Residenza Sa ni -taria Assistenziale) vi sono diversemodalità di interventi al fine dipersonalizzare e di adeguare il piùpos sibile l’offerta alla richiesta.Infatti nelle RSA del nostro territo-rio si possono effettuare anchericoveri temporanei (da alcunigiorni ad alcuni mesi) cosiddetti“di sollievo” per consentire al per -

sonale assistenziale privato o aifamiliari di prendersi un periododi riposo.

Esistono inoltre anche le strut-ture semiresidenziali, cioè i CentriDiurni, sia per anziani con parzia-le disabilità che per anziani conde terioramento cognitivo, cherap presentano un’ottima alternati-va in quei casi in cui ancora lafamiglia è presente ed in grado digarantire un’assistenza parzialegiornaliera o soltanto notturna.

Se risulta impossibile, invece,spostare la persona anziana dalproprio domicilio vi è la possibilitàdi fare una richiesta di assistenzadomiciliare per alcune ore al gior -no o alla settimana.

Tali interventi ovviamente sisommano a quelli di tipo stretta-mente sanitario attivati dal Medicodi Medicina Generale.

Dott.ssa Tiziana Ingegni

La Buona Sanità in Valdichiana: continua l’indagine di Amici di Francesca Un impegno prioritario per la Medicina del Territorio

Il servizio di ecografia chirurgia presso l’ospedale Santa Margherita alla Fratta

Intervista al dr. Francesco Maria Consiglio Garantire assistenza all’anziano con disabilitàad alcuni organi, questi possonoessere mal distinguibili; ed è perquesto che i medici consigliano, aipazienti che devono fare un’eco-grafia dell’addome, diete e farmaciche riducono la quantità di gas in -testinale.

Inoltre, con l’ecografia, asso -ciata alla tecnica Doppler, si puòesaminare il flusso del sangue nelcuore e nei vasi. Sarà capitato atutti di udire la sirena di un’ambu-lanza senza riuscire a vederla;eppure dalle caratteristiche delsuono si riesce a comprendere sesi sta avvicinando o allontanando.Questo è, in parole povere, l’effet-to Doppler. Mettendo insieme l’e -cografia e il Doppler è possibileos servare non solo le eventualimodificazioni della forma del cuo -re, delle arterie e delle vene, maanche le caratteristiche del flussodel sangue al loro interno. Quali sono gli impieghi

specifici dell’ecografia in chi -rurgia?

La capacità dell’ecografia dimostrare immagini in tempo realepermette un altro importante u ti -lizzo degli ultrasuoni. Introdu cen -do un ago, per esempio, all’inter-no di un organo, è possibile conl’e cografia vederlo, mentre vienespostato e perciò si può collocar-ne la punta esattamente nel puntodesiderato.

Con questo metodo si è in gra -do di eseguire prelievi in vari or -gani come mammella, tiroide, re -ne, linfonodi, prostata, fegato e al -tri ancora. Il materiale, così prele-vato, sarà poi esaminato al micro-scopio per capire la reale naturadella lesione.

È inoltre possibile, con l’aiutodell’ecografia, mettere piccoleprotesi, drenaggi ed altri dispositi-vi, in profondità, per risolveresituazioni che, sino a pochi annior sono, avrebbero richiesto unin tervento chirurgico più com -plesso.

Recentemente, con l’ecografia,è stato possibile eseguire veri epropri interventi chirurgici dentrol’utero materno, su feti che pre -sentavano gravi alterazioni, percon sentire loro di svilupparsi enascere regolarmente.Quali prestazioni eseguite

in atto per gli utenti?Presso la Sezione di Ecografia

Chi rurgica, che utilizza ecografi diultima generazione tra cui unultimo arrivato proprio nel feb -braio 2009, dono del C.A.L.C.I.T.al nostro ospedale, vengono ese -guiti il martedì mattina tutti gliesami ecografici ordinari: ecogra-fia dell’addome, ecografia pelvica,delle vie urinarie, dei vasi addomi-nali etc..; in più si eseguono esamispecifici come lo studio morfo-funzionale dei reni (per lo studiodell’origine di patologie comel’ipertensione arteriosa, l’ insuffi-

U n servizio di EcografiaChi rur gica è da alcunimesi disponibile per gliutenti, previa prenota-zione tramite CUP,

presso l’O spe da le S. Margherita.La Sezione di Ecografia, attiva dalluglio 2008, è afferente all’Unitàoperativa di Chirurgia Generalediretta dal dott. Andrea Bufalari,promotore dell’iniziativa in ac -cordo con la Dire zio ne di Presidioe la Di re zione Generale dell’ASL 8di Arezzo. La sezione si avvale del -la collaborazione del dott. Fran -

cesco Maria Con siglio, nuovoaiuto della Chi rur gia Generale edecografista formatosi presso laScuola S.I.U. M.B.(Società Italianadi Ultra so nografia in medicina eBiologia) di Pisa diretta dal prof.Giulio Di Candio, dove ha conse-guito il Di ploma Italiano di Eco -grafia Clinica ed Interventistica.Abbiamo chiesto maggiori notiziesu tale iniziativa al dott. Consiglio.Che cos’è l’ecografia?E’ una metodica diagnostica

che dagli anni Settanta viene utiliz-zata nella pratica medica quotidia-na, e che ha immediatamente con -quistato un grande successo traoperatori sanitari e pazienti. I me -dici hanno avuto, per la prima vol -ta, la possibilità di vedere, comeattraverso una finestra, l’internodel corpo umano utilizzando unostrumento versatile, di facile im -pie go, privo di rischi e poco co -stoso. Ai pazienti l’ecografia piaceperché non è dolorosa né fastidio-sa, non si serve di radiazioni comei raggi X, e non richiede, di regola,una lunga o fastidiosa preparazio-ne. L’ecografia si basa su unsemplice fenomeno fisico: qualco-sa di molto simile al sonar dei pe -scherecci, che consente di identifi-care i branchi di pesce nel maretramite l’emissione e la riflessionedi onde sonore. L’ap parecchio e -co grafico emette onde sonorechia mate “ultrasuoni”; que ste on -de vengono riflesse da gli organiin terni, in modo variabile a se -conda delle caratteristiche dell’or-gano studiato; l’apparecchio capta

le onde sonore riflesse e il com -puter interno della macchina tra -sforma le onde riflesse in imma -gini che si muovono sullo scher -mo.Quali organi si possono

meglio studiare con l’ecogra-fia?

Gli organi interni, avendostrut tura e natura differenti, ri -mandano gli echi in misura di -versa, e ciò condiziona la possibi-lità di studiarli. Le ossa, come unospecchio, riflettono completamen-te gli ultrasuoni che tornano indie-

tro tutti appena ne incontrano lasuperficie. Una cisti ripiena diliquido, invece, non fa resistenzaalcuna ed è attraversata facilmen-te. Tra questi due estremi c’èun’ampia gradazione: ci sonostrut ture del corpo umano che la -sciano passare un po’ di ultrasuo-ni e ne mandano indietro altri: peresempio fegato, muscoli, tiroide ealtri. L’apparecchio, perciò, udràechi di ritorno più o meno forti.Queste semplici spiegazioni fannocapire che l’ecografia non è adattaallo studio delle ossa, mentre gliorgani compatti (fegato, milza,pancreas, utero, tiroide, muscoli,e molti altri) possono essere e -splorati bene. Allo stesso modol’e cografia ci permette di visualiz-zare organi solidi con cavità pienedi liquido, come il cuore ed i reni.Ci sono, poi, altri organi come lavescica, le cui pareti possonoessere studiate a condizione chesia ripiena d’urina. Il nascituropuò essere visto in tutti i suoi det -tagli, organo sessuale compreso,anche perché si trova dentro ilsac co amniotico che è pieno di li -quido. Gli ultrasuoni viaggiano be -nissimo nell’acqua, un po’ menonei solidi e malissimo nell’aria.Ben si comprende, perciò, cheorgani che contengono gas, comei polmoni, non possono esserestudiati con l’ecografia. Anche l’in -testino, che generalmente con tienegas, non si presta ad uno studiocompleto con l’ecografia, mentrelo stomaco è visibile solo in parte.Poiché l’intestino si trova davanti

cienza renale acuta e cronica) edel fegato (epatopatia cronica,cirrosi epatica) integrando i clas -sici rilievi morfologici ultrasono-grafici con i dati dell’esame Eco -co lor-Dop pler applicati a tali or -gani. La Sezione di Ecografia Chi -rurgica esegue inoltre procedureecoguidate (posizionamento didre naggi pleurici, drenaggi di rac -colte addominali) eseguite solita-mente in sala operatoria ed il fol -low-up dei pazienti ricoveratipres so il Reparto di Chirurgia Ge -ne rale e dei pazienti del DH on co -logico.In conclusione, ci può

dare qualche consiglio sulcorretto utilizzo della metodi-ca?

Accanto a pregi indiscutibili,l’ecografia presenta aspetti che nesuggeriscono un utilizzo prudentee accorto. L’ecografia è più di altriesami legata all’esperienza dell’o-peratore. Un esame radiografico,come una Mammografia o unaTAC, una volta eseguito, può es -sere “letto” da medici differenti, inluo ghi e tempi diversi, e, in talmo do, il paziente ha la possibilitàdi sentire più pareri. L’ecografia,in vece, non presenta questo van -taggio e, se il paziente vuole avereun secondo parere, deve nuova-mente eseguire l’esame presso unaltro specialista.

È evidente, perciò, che è benescegliere con attenzione il medico,preparato nel particolare esameche vogliamo eseguire, perché èpossibile che un ecografista congrande esperienza in un determi-nato campo, non ne abbia altret-tanta in altri. Un altro difetto, percosì dire, dell’ecografia consistenel fatto che quest’esame permettedi vedere molti dettagli, anchetroppi.

Può sembrare un paradosso,ma l’ecografia mostra talora im -magini che sono in relazione adal terazioni prive d’importanza,pre senti da molti anni senza chel’in dividuo ne patisca alcuna con -seguenza.

È comprensibile, tuttavia, chemolti pazienti si spaventino e sipreoccupino se l’ecografia svela lapresenza di una cisti renale o altrealterazioni, assolutamente inno -cen ti, della mammella o di altriorgani.

Per questo è opportuno chel’ecografia sia prescritta dal me -dico, e non fatta su iniziativa delpaziente, solo se esistono motivateragioni per eseguirla e che il me -dico deve spiegare al collega e co -grafista.

L’ecografia è, in conclusione,un esame innocuo, ma non perquesto si deve abusarne o eseguir-lo senza un preciso motivo chesolo il medico di fiducia è in gradodi segnalare.Intervista raccolta da Galeno

Dr. Francesco Consiglio: il servizio di ecografia chirurgica pressol’Ospedale Santa Margherita.

Dr.ssa Tiziana Ingegni: Un impegno prioritario per la Medicina del Ter -ritorio garantire assistenza all’anziano con disabilita.

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L’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009MOMENTI DI RIFLESSIONE

L’ABC della fedenella liturgia delle DomenicheDomenica 1 marzo(Mc 1, 12-15)

Come si sa il Vangelo di Marconon riporta in dettaglio le tentazio-ni di Gesù subite da Satana. L’au -tore si contenta di dire che dopo ilbattesimo nel Giordano: lo Spiritolo sospinse nel deserto e vi ri -ma se quaranta giorno tentatoda satana; stava con le fiere e gliangeli lo servivano. Sap piamodagli altri due evangelisti che latentazione più grave e sfacciata,che suscita l’indignazione di Cri -sto, si ha quando il diavolo locon dusse con sé sopra un montealtissimo e gli mostrò tutti iregni del mondo con la loro glo -ria e gli disse: ‘Tutte questo coseio ti darò, se, prostrandoti, miadorerai”. Mt 4, 8-9

Non a caso Gesù subisce unatentazione di questo genere, incontrapposizione a quanto egli èin vece mandato ad annunziare po -co dopo: Si recò in Galilea predi-cando il Vangelo di Dio e diceva:“Il tempo è compiuto il regno diDio è vicino; convertitevi e cre -dete al vangelo”.

Tra quanto Satana suggerisce,e quanto Gesù è venuto a fondarein fatto di regalità, la differenza èabissale; il linguaggio stesso usatonell’uno e nell’altro caso, lo di mo -

stra. Da una parte si parla e si van -ta tutta la gloria dei regni e si -sten ti nel mondo, dall’altra stan -no le parabole del Regno, descrit-to con ricorso a immagini le piùumili e sconcertanti, come il seme,il granello di senapa, il lievito, iltesoro nascosto in un campo.

Ma al di là delle immagini co -lui, che davanti a Pilato si pro c -lama Re ma non di questo mondoGv 18, 36-37, è costante negazionedi ogni di possesso di beni e do -mi nio sugli uomini come bisognodi affermazione di sé. Ambizionecosì connaturale alla condizioneu mana che anche i più intimi diGe sù, fino a quando non ne sa -ranno liberati dall’infusione delloSpirito di Dio, ne sono soggetti.Infatti fino all’ultimo momento,loro concesso di stare con lui, nonsono in grado di comprendere gliatti di umiltà e di servizio che Gesùoffre loro da fargli dire e in parti-colare a Pietro: “Quello che iofac cio, ora tu non lo capisci, malo capirai dopo!”

E’ un “dopo” che il cristianodo vrebbe domandarsi se è maiar rivato per lui e se c’è ancoraspe ranza che possa arrivare.

Cellario

corto della mia voglia di averequel materiale, era riuscito atriplicare il prezzo.

E mi pentii di averlo compratoquel bosso, che misurava quindicicen timetri di diametro, questoper ché sembra che a volte qualco-sa rimanga nelle piante, della per -sonalità di chi ce le ha vendute eque sta disturba, si frappone tra illegno e l’artigiano, da quel pezzodi legno non scaturisce nessuna i -dea e rimane lì per sempre.

Anche un vecchio seggiolaioimpagliatore, mentre faceva unodei suoi ultimi lavori per me, avevaraccontato di un boschetto dipian te di bosso, piante larghe trequar ti di spanna, alte fino a dueme tri. Le aveva tagliate lui venti an -ni prima nella villa che ha due in -gressi; uno alle “Contesse” e unaal curvone della strada che scendea valle, dopo l’orto di “Biricuzzo”,su richiesta dei padroni, per farposto a non si sa che cosa. Sol -tanto un pezzo o due furono presida un falegname della città, manon se ne ricordava più il nome. Ilresto fu tutto sminuzzato per farlegna da fuoco; quasi una metratadi tronchetti e a sentire quellagente neanche bruciava bene. Epensare che aveva aspettato unaprima metà di Gennaio col ventodi tramontana per abbattere tuttequelle piante.

Erano passati quasi altri ven -t’anni dal racconto di quel seggio-laio e a quella storia non ci pen sa -vo ormai quasi più. Un giorno,mentre lavoravo al tornio, sentiiun tonfo sordo provenire dallastrada, mi girai verso la vetrina,comparve una figura minuta e in -freddolita che quasi spariva dentroa una specie di colbacco calato finsulle orecchie; era “Bur chio lo”,l’anziano ebanista che aveva ormaiquasi chiuso bottega e che non eramai venuto da me prima di allora.

Andai ad aprirgli; si piegò perriprendere un grosso pezzo dilegno che aveva lasciato cadere alsuolo e che aveva portato sulle suespalle, da bottega sua fino allamia. Così anziano e malfermo, lorialzò e lo mise dentro alla miabottega dicendo che me lo dava daregalo. Era quello il tronchetto dilegno superstite di quel boschettotra le “Contesse” e il curvone; dauna delle estremità troncata direcente, riluceva un giallo sma -gliante con nessuna screziatura digrigio e con nessuna incrinatura.Chi l’aveva abbattuto conoscevave ramente la scienza del tagliodelle piante: quale mese, quale lu -na e con quale tempo.

“Burchiolo” non volle farsipa gare; ci si salutò sull’uscio e nonlo rividi più.

Umberto Rossi

Esposizione Via Gramsci, 62/D52044 Camucia - Cortona (Arezzo)Cell. 392 14.97.976 - 338 59.07.362

Banelli Mario

Ora l'opera può conside-rarsi compiuta, il re -stau ratore Marino Ber -nardini, animato dafe de e da pa ziente e di -

li gente ingegno, ha ancor piùarricchito la spalletta del vecchioponte dove un anno fa fu po si -zionata una edicola in o no redel la Madonna dei sette dolori,tanto venerata nella Val di Lo re -to. Marino infatti ha consolidatoil vecchio parapetto e ha an co -rato una caratteristica fiorierain onore della scomparsa An to -nella Meat ti ni.

La fioriera è opera dell'ami-co Ro berto Vadi, che opera daanni ormai nella piccola e sim -patica frazione di Ronzano.

Marino Bernardini è un per -sonaggio particolare, risiede inlo calità dei "Palazzi" a Fratta,ma è conosciuto moltissimo inun vasto territorio, perché con ilsuo prezioso lavoro fa "rivivere"antiche abitazioni attraverso lasua capace ed arguta opera mu -ra ria.

Ma, in questo caso, il nostroar tista non si è occupato di a bi -tazioni terrene, ha voluto pro -prio qui, sull'antico e vicino sitodel la chiesa di Mezza-Fratta, re -staurare l'abitazione della Ma -don na.

Marino ha abbellito ulterior-mente il posto che viene visitato

ogni giorno da un consistentenumero di persone che ammira-no l'edicola, portano fiori, rivol-gono una preghiera. E' davveroun grande mistero: il posto è vi -si tato da moltissime persone,che hanno ormai un rapporto

quotidiano con la Madonna eLei sta lassù adornata da fiori edaccoglie benevola le richiestedell'umanità.

Infine un ultimo tocco,Clau dio Luni ha sistemato unmo dernissimo punto luce chepre sto si attiverà e nella not -tefonda una piccola luce, squar-cerà le tenebre, e sarà come unacostante preghiera rivolta allaMadonna.

Ivan Landi

Da regnoa regno

Di legno di bosso nel ma -gazzino ce n’era semprestato; qualche pezzo erafessurato per via di unafrettolosa stagionatura,

qualcun altro era venato di grigioper il fungo che l’aveva attaccatosubito dopo il taglio, pochi altritondelli tagliati e sfrondati conl’accetta chissà da quanto, eranodi colore giallo brillante. Questolegno era tenuto in gran conto mararamente capitava l’occasioneper utilizzarlo. Più di tutti l’adope-ravo io; andavo nel magazzino dinascosto già a dodici anni, netagliavo con la sega una spannaper volta, dal tondello ci ricavavodelle tavolette spesse un dito, suqueste ci ritagliavo le forcelle perle fionde che vendevo a cinquantalire l’una ai ragazzacci delle bandeche ogni tanto si facevano le guer -re a suon di castagne d’India e allequali partecipavo anche io.

A venti anni da allora, con losvilupparsi di un certo tipo di og -gettistica, più conveniente dell’e-banisteria su ordinazione, il legnodi bosso era il più indicato peralcuni oggetti torniti come trottole,tazze, portacandele, scatoline, pic -cole sculture, e le scorte di questolegno conservato per tanti anni,scemavano a vista d’occhio.

Così quando venni a sapere cheavevano fatto dei lavori ai giardinipubblici e che le piante di bossoche avevano sradicato se le erapre se tutte l’antiquario, decisi difargli una visitina, con una qualchescusa, per vedere se potevo ri me -dia re qualcosa.

Il bosso c’era ed era davverotanto. Una bassa e lunga catastastivata all’aperto sotto a due ban -coni sui cui piani si accavallavanoalla rinfusa anticaglie, ferrivecchi eciarpame. Tutte le piante erano lì:rametti, tronchetti, belle radiche.Dai tagli e da dove il legno erastato scerpato brillavano macchiedi un giallo che faceva gola.

Feci finta di aver notato quelleradiche giusto per caso e doman-dai di che pianta fossero. Chiesi diaverne una, tanto per vedere comeera quel legno, e mentre io miravoa una delle più grandi, l’antiquarioestrasse una delle più piccole. Nonresistetti alla tentazione di chiede-re un altro pezzo ma ebbi perrisposta:-“Questo è oro!”

Dal tono come era stato detto,significava che me ne aveva giàregalato abbastanza, e che se nevo levo di più, avrei dovuto fare iconti con l’oste. Si vedeva che gliaf fari gli andavano bene, gli siparlava da uno a due metri didistanza, rispondeva come se sitrovasse quindici metri lontano, emica era sordo.

Mentre stavo per andarmene,inciampai su un grosso tronco a -da giato per terra, quasi nonriuscivo a credere; era di bossopu re quello. Sul tronco qua e là,vegetava ancora qualche ciuffo dilucide foglioline ovali.

Ripresi coraggio; abituato co -me ero a tagliare dal fondo dellepiante del magazzino quello chemi serviva, chiesi all’antiquario seme ne vendeva un pezzo di unven ti centimetri, siccome quelgros so tronco mi aveva suggeritouna forma di vaso da fare al tor -nio, largo quanto era larga lapian ta. Non ci fu verso di averneneanche un centimetro, neanche apagarlo, perché l’antiquario avevain mente di farci fare due candela-bri da certi scultori bravi che co -no sceva lui, a Firenze.

Me ne andai doppiamentescor bacchiato, perché mentre ri -mu ginavo che nel mio piccolo,con le sgorbie mi arrangiavo an -ch’io, consideravo pure che eranopiù giusti i tempi in cui i regola-menti cittadini imponevano che lalavorazione delle materie primeavvenisse all’interno del Comune ese ne vietava il commercio al difuori di questo. E per quanto mi fupossibile provai a non pensarcipiù.

Qualche tempo più avanti, forseun mese o poco più, mi ritrovaipresso quei paraggi; dell’area an ti -stante il negozio dell’antiquarionon si vedeva niente perché i mu -ra tori avevano innalzato un ban -done di lamiera, alto quasi quantouna persona, ma da dietro quella

Per gentile concessione dell’autore, anticipiamo un secondo brano del libro,in corso di stesura, “Il mestiere di falegname”

Opera di Mario Bernardini

barriera provenivano rumori edesclamazioni e nugoli di impreca-zioni che attiravano l’attenzione.

Dapprima una motosega inopera, una pausa di secondi, unborbottare, un commentare tra sé,poi una bestemmia; ancora gasalla motosega, pausa, due bestem-mie, anche tre; pausa, gas, be -stem mie in numero di quattro poiun crescendo affrettato di tagli,pau se, altre bestemmie alcunedel le quali mai sentite prima. Cu -rio so, richiusi lo sportello dellamac china e mi avvicinai al ban do -ne, mi alzai in punta di piedi pervedere cosa stava succedendo. Undisastro! Il tronco grande di bossoera andato a male!

L’antiquario, seguendo un suocriterio personale, l’aveva messo astagionare nell’orto, ritto all’om-bra di un albero. Dalla base affon-data nel suolo melmoso, un fungol’aveva invaso e l’aveva anneritodentro. Quell’uomo stava verifi-cando quanto si era spinta la diffu-sione del nero e del grigio nel le -gno, messo su di un cavalletto dase gantini, tagliandone via via fettedi spessore sempre più alto, matutte irrimediabilmente col colorepiù brutto della testa fredda.

Fette per terra di due dita, dicin que, di una mano, di una span -na, il tronco era ormai tutto ma -cel lato e sparpagliato a terra, daita gli soltanto qualche sparuto bar -lu me di giallo subissato dal nero edal grigio rammentava che quellaera stata una pianta di bosso.

Me ne andai senza fare alcuncommento e non ho mai avutosod disfazione per questa faccenda,neanche per il fatto che l’antiqua-rio scornato e il parente che l’assi-steva in quell’operazione si accor-sero della mia presenza vedendo-mi dalla punta del naso in sùsopra il bandone. Di piante cosìbelle pensavo di non vederne maipiù, anche se a volte ne sentivopar lare.

Per esempio, un giorno venneda me un tale, a dirmi che avevatrovato una grossa pianta di bosso,e per far capire di che misura, de -scrisse con le braccia un cerchio,come se tenesse un cocomero. Manon volli fare più affari con lui. Ciavevo preso proprio del legno dibos so, qualche anno prima; sidichiarava uomo di fiducia delproprietario di un tronchetto dique sto legno e proponeva unprez zo, ma una volta che l’accetta-vo, quando mi presentavo con isoldi per portarlo via, mi riferivache il padrone aveva riconsideratoil valore di quel legno e chiedevadi più.

Così per un paio di volte o tre,di ripensamento in ripensamentoquell’essere furbo, che si era ac -

E’ la mia casaNel palazzo anticostanzedagli alti soffittiripidi scalinidi legnofino alla grande soffittadei sogniDalle finestresembra poter toccareil campanile della chiesaIn estateil primo raggiodi soleinonda le stanzeNelle mattinated’autunno un lago di nebbiacoprela valle sottostanteE’ la mia casaUn tempole ampie stanzerisuonavanodi voci festosedi risate

di corseOra sono vuoteMi fanno compagniail gocciolaredella cannellasul lavandinoil gorgogliodell’uccellino nella gabbiapresso la finestra.Ma non sono solasento la sua animaviveredi notteascolto la sua vocefrusciiscricchioliiil sibilo del ventouna musica lontanarumori di passi sulla stradail latrato di un caneNon ho pauravivo nella mia isola felicenel porto sicuroche mi protegge dal resto delmondo. Marina

Fontana del Parterre, foto invernale

Il legno di bosso L’edicola del Pontalto

Page 13: L'ETR. IMP. 22/2006Ristorante "La Locanda di Gulliver" Ristorante ricavato nei locali in pietra dell'anti-ca cantina, all'interno di una struttura turistico- ... se. E questo è più

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L’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009ATTUALITÀ POLITICHE

NECROLOGIO

Il sottoscritto consigliere comuna-le di A.N (PDL)

VISTOLa frana che da giorni ha interes-sato la zona del parcheggio delloSpirito Santo a Cortona

CONSIDERATOChe il semaforo installato peralternare il senso di marcia deiveicoli, provoca dei disagi ai citta-dini, oltre le perplessità sul fattostessoCONSIDERATO ALTRESI'

Che la zona interessata alla costru-zione di detto parcheggio è di fattomorfologicamente precaria e chegli interventi effettuati sono dinotevole impatto

CHIEDE- Al sig. Sindaco se il direttore dei

Che la sinistra sia in netta crisi,di valori, di idee, lo sapevamo mache ricorresse a stratagemmi dibassa politica, per paura di unaopposizione attenta e seria, questoci mancava.

In qualità di capo gruppo diA.N vengo insieme ai colleghi deglialtri gruppi, convocato per sabatomattina 21 Febbraio 2009, dalpresidente del consiglio comuna-le, al fine di stabilire come semprel’ordine del giorno dello stessoconsiglio comunale.

Probabilmente la sinistra, a -vendo paura dei controlli dellaopposizione, ha di fatto stabilito iltut to a priori, infatti abbiamo ri -cevuto già il giorno 17 febbraio laconvocazione del consiglio co mu -nale, che si terrà il giorno 26febbraio 2009.

Ho ritenuto opportuno inviareuna segnalazione al sig. Prefetto diArezzo, per il fatto che la riunionedei capigruppo che si doveva te ne -re il giorno sabato 21 febbraio2009 alle ore 10,00, oltre che apro vocare un danno erariale è daritenersi nulla, proprio perché si èdeciso già tutto, ledendo ilo ruolo

democratico e istituzionale.La vicenda non può che avere

seri risvolti, anche perché cosìfacendo si danneggia il ruolo nonso lo di una opposizione, ma ditutti i cittadini che si rivolgono adessa per ottenere spiegazioni suatti e quanto altro.

Il sig. Sindaco ancora una vol -ta ha dimostrato di avere unastruttura interna scoordinataquan tomeno, senza essere ma li -ziosi di pensare ben altro, visto lepratiche che hanno voluto inseri-re, e che di fatto non sono passatealle valutazione dei capigruppo.

Il Sindaco dovrebbe garantirela massima trasparenza e tutelaredemocraticamente il ruolo delcon siglio comunale, cosa che a luisembra far paura in quanto è dalmese di novembre che non siriunisce il parlamentino locale.

Spero che i cittadini intuiscanocon chi hanno a che fare, che leloro istanze non potranno essereascoltate se continuerà questamag gioranza.

Consigliere comunaleMeoni Luciano

lavori , come anche l'Assessore aiLL.PP abbia valutato la situazioneattuale, oltre ad aver vigilato suicorretti interventi previsti, al fine discongiurare ogni problema aicittadini residenti e non solo.- Se di recente sono stati effettuatida parte del dirigente ai LL.PP,nonché da parte dei soggettipreposti al controllo dei lavori, unadeguato sopralluogo, se si, qualerelazione è stata effettuata e conquali risultati

Per quanto sopra esposto siattende una risposta sollecita,verbale e scritta.

Il consigliere comunale di A.N. (PDL)

Luciano Meoni

Partiamo da un dato inconfu-tabile: i partiti di una volta nonesistono più e le persone che sonola causa (badate bene non laconseguenza) di questa involuzio-ne devono adesso farsi da parte.

Con questa premessa bisognaallora con obiettività e intelligenzaben valutare l’alternativa al l’”uo -mo di partito”; se l’alternativa,sen za sponsor di alcun tipo, e so -prattutto senza alcun colore politi-co, è sinonimo di garanzia, corret-tezza, ascolto verso le problemati-che dei cittadini, è doveroso ri co -noscere come auspicato e validofuturo sindaco Lucio Consiglio.

Una realtà prestigiosa localecome quella rappresentata dal Co -mune di Cortona, non ha bisognoa desso di un uomo di partito, diun partito che tra l’altro sembranon esistere più.

Per dirla proprio con Veltroni- si proprio lui “il dimesso” - c’è lane cessità di individuare in questasituazione allarmante uomini aiquali possiamo chiedere, “nonda dove vieni ma dove vai”.

Quella del PD è, anzi era, unascommessa ambiziosa, ma chepro prio per i vertici statici e “vec -chi” può ad oggi definirsi unascom messa persa.

Ezio Mauro, direttore del quo -tidiano “la Repubblica” affermache “nonostante la voglia dicostruire qualcosa di nuovo moltinel PD hanno portato le vecchielogiche […] - e aggiunge -è sem -brato che il gruppo dirigente sicomportasse come un ceto politi-co preoccupato soltanto ad auto-tutelarsi”.

E se uno è attento e interessatoalla realtà locale non può far altroche constatare la medesima cosa.

Siamo ad un punto di svolta;bi sogna capire il momento e gio -care la carta più lungimirante:quella dei giovani che si mettonoin gioco senza alcun colore politi-co, per il bene del Comune.

A questi giovani serve solo unaguida carismatica e stimata tra -sversalmente.

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

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TARIFFE PER I NECROLOGI: 25 Euro

Serve un uomo che sia indicedi rottura, di cambiamento, dirinnovamento. Un uomo che nonsia cioè un“uomo di partito”.

Molto spesso si sente oggiparlare di crisi dei partiti; conquesta accezione è chiaro intende-re una crisi generale, globale cheinteressa trasversalmente tutte leforze politiche, di destra e di si ni -stra, incapaci di compiere la veramissione per la quale un giornonacquero: mediare tra esecutivo esocietà civile.

Diverso è però parlare di “cri -si DEL partito”, una crisi internache in questi ultimi tempi stadilaniando il Partito Democratico;questo ibrido e artificiale, nonchéper ora fallito tentativo di “costrui-re” una realtà bipolare che nonsembra, almeno per adesso, ri -specchiare la volontà popolare.

Questa drammatica crisi delPD è culminata nelle clamorosedimissioni del cosid detto “pre -mier” del governo-ombra.

Ipocrita ed ingenuo colui checrede che l’atto di Veltroni siaindice di un sacrificio, un’azionesofferta da lui definita “necessariaper salvare il partito”.

Cosa c’è infatti da salvare?Niente.

La mossa di Veltroni è statapres soché obbligata, vista la in -capacità e la disarmante involuzio-ne (qualcuno converrà nel ter mi -ne storico “implosione”) di questasua nuova creatura, e soprattuttodel suo apparato.

Analizzando questa crisi, nonpossiamo fare a meno di trarreobiettive considerazioni anche dalrisultato delle primarie di questopartito.

In molti importanti comunitoscani - Firenze, Prato, Gavor ranoper citarne solo tre - è stata sancitala debacle schiacciante degliuomini della “nomenklatura” delPartito Democratico (Ventura peresempio a Firenze, sconfitto daRenzi).

Ciò significa fallimento di co -lo ro i quali da sempre sono stati

Crisi del PD - nuovi scenari per le elezioni amministrative comunali?

Questa pagina “aperta” è dedicata ai movimenti, ai partit ed all’opinione

di cittadini che vogliono esprimerele loro idee

su problemi amministrativi del Comune di Cortona

organici ad un “apparato di par -tito”; gli uomini sponsorizzatiinfatti non bastano più alla societàcivile.

Ciò è facilmente comprensibi-le: laddove la fiducia nella politicaè quasi nulla, gli uomini che sonoespressione di questa non devonopiù governare e decidere.

La realtà odierna esige nuovefigure, nuove leve che non devonoavere a che fare con la politicadegli ultimi anni.

E dove non ci sono le prima-rie, cosa può accadere?

La gente deve capire e capiràche - e questo è un altro dato difatto inconfutabile - le persone“del partito”, le figure alle quali ilpartito vuole “tirare la volata”,sono coloro i quali hanno portatola politica e la realtà nazionale elocale in questa situazione; una

situazione drammatica. Loro sonola prima causa.

E allora, per ricominciare dazero in questo arduo compito,sono necessari uomini nuovi,figure di spicco della società civile,senza alcun colore politico,magari con esperienze importantinella vita, ma non nella politica;non in questa politica.

Lista “Per Cortona Lucio Consiglio Sindaco”

A quattro anni dalla tua scomparsa, tiricordiamo sempre con tanto affetto.

I tuoi familiari

IV Anniversario25-02-2005 / 25-02-2009

AlfredoRoccanti

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

OSCAR 2009: DANNY BOYLE DIVENTA“MILIONARIO” SBANCANDO ALLA CERIMONIA!

Chi lo avrebbe mai detto che una modesta produzione britannica conlocation hindi, inizialmente destinata alla sola distribuzione in home video,potesse rivelarsi quale film evento del 2008?!E’ quello che è successo a “The Millionaire” di Danny Boyle, pellicola trion-fatrice all’81esima edizione degli Oscar che ha mandato a segno otto dellesue dieci nomination tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Sceneggiatura nonOriginale.L’Academy ha voluto premiare il coraggio di un racconto sincero: quello diun ragazzo povero che dagli slum di Bombay approda nello studio di un notoquiz show per riscattarsi da un’infanzia disperata, trovando l'amore e laricchezza. E al “Benjamin Button” di Fincher non resta che “invecchiare”, perché dovràaccontentarsi solo di tre Oscar tecnici.E’ interessante notare che nella cinquina dei candidati a Miglior Film sidistinguono - per lo più - opere dalle nobili tematiche, incentrate su perso-naggi che pur essendo considerati “fragili e diversi” riescono ad imporsi aduna vita di emarginazione, grazie alla fiducia in loro stessi e in coloro che lisostengono.Sean Penn e Kate Winslet si sono aggiudicati la statuetta come migliori attoridell’anno, rispettivamente, per il politico omosessuale “Milk” e la secondinanazista in “The Reader - A voce alta”.La straripante verve di Penélope Cruz (“Vicky Cristina Barcelona”) sbaragliala concorrenza, nella categoria Migliore attrice non protagonista.Nessuna sorpresa - invece - per l’Oscar postumo a Heath Ledger, MiglioreAttore non Protagonista ne “Il Cavaliere Oscuro”. Stessa cosa per la statuettaal Miglior Film D'Animazione, assegnata al robottino WALL•E.Tenutasi lo scorso 22 febbraio, sul palcoscenico del Kodak Theatre di LosAngeles, la sfarzosa kermesse hollywoodiana è stata condotta da un mattato-re d’eccezione come Hugh Jackman.Menzione d’onore al “Re della Risata”, pioniere del cinema e ideatore delTelethon, Jerry Lewis, al quale è stato consegnato uno speciale premioumanitario per il suo impegno contro la Distrofia muscolare.

La frana al parcheggiodello Spirito Santo

Mezzucci istituzionali

Un tessuto produttivo che dia lavoro ai nostri giovaniIn ogni paese, nazione, regione, provincia o comune, c'è bisogno di

economia, posti di lavoro, imprese, sviluppo tecnologico, al fine di avere unagiusta crescita sociale ed economica.

Alla maggioranza cortonese sembra non interessare troppo questatematica, l'artigianato, il commercio, l'industria, il turismo, l'economia delterritorio.

Un comune dovrebbe porre attenzione alle aziende, ai posti di lavoro, alsistema impresa, invece di pensare troppo ai "tagli" di nastro, all'immagineesteriore, a quel ritorno personale di visibilità, si fa per dire ......

Il sottoscritto a nome del gruppo consigliare di A.N., ha più volte puntatoil dito sul problema che riguarda la mancanza di attenzione verso le aziendelocali, il lassismo e l'immobilismo di questa sinistra, scarsa di idee e progettilungimiranti.

La nostra proposta è stata sempre quella di dare il massimo per leaziende, tessuto produttivo e linfa vitale per il nostro territorio, quindi dareagli stessi imprenditori un sostegno non solo politico ma soprattutto econo-mico. La si ni stra invece di dare ascolto al l'opposizione, vicina alle esigenzedella gente, ha preferito fare azioni di immagine e demagogia, ricorderete ilfamoso incentivo ai giovani imprenditori con 5.000 Euro di fondi a disposi-zione e lo 0,50 % in conto interessi. Nonostante l'intervento del sottoscritto,contrario a questo incentivo che di fatto non avrebbe aiutato nessuno, lasinistra con tanto di pubblicità si esaltava per il lavoro fatto. Dopo un anno daquella approvazione, dopo aver interrogato su questo, l'Assessore e il sig.Sindaco, si scoprì che non vi era stata nemmeno una pratica aperta da partedi imprenditori locali, avvalorando così, la tesi che tutto era a scopo "politi-co".

La nostra proposta è stata sem pre quella di dare un vero aiuto alleaziende, soprattutto ai giovani imprenditori, che debbono essere stimolatiper un futuro impegno nel mondo del lavoro. Dare per esempio lo sgraviototale sulle opere di urbanizzazione, rivolte alla costruzione di in immobileper la propria attività, sgravi sulle tasse locali in cambio di occupazione. Unaricetta rivolta ai fondi comunitari, mentre la Spagna "sfrutta" i vari fondi,l'Italia perde continuamente questi finanziamenti perché non si presentanoprogetti. Se un comune come Cortona presentasse un progetto serio, tesoallo sviluppo di una zona produttiva, teso ad uno sviluppo economico delterritorio, potrebbe attingere risorse importanti. Molte sono le ricette a

disposizione, sempre che un amministratore abbia la volontà di usufruirne,sempre che un Sindaco, un Assessore abbia "cultura" in materia di lavoro,abbia il buon senso per mettere in atto progetti importanti per il territorio. Iocredo che a Cortona tutto questo sia mancato, a farsi dal "rispetto" per gliartigiani e commercianti, operatori turistici, categorie economiche in genere.Ad oggi bisogna ripartire, impegnarsi da subito, creare un tavolo di valutazio-ne economica del territorio, convocare le categorie, ascoltare le varieproblematiche, sviluppare una vera zona produttiva con tutti i servizi ad essacollegati, sviluppare quel marketing pubblicitario e creare collegamenti con inuovi mercati. Se riusciamo a coniugare di più il nome di Cortona, la suaarte , la cultura, il valore artistico della nostra città ai vari settori produttivi,potremmo raggiungere dei risultati impensabili.

Cortona deve avere sempre di più un tessuto produttivo che permetta ainostri giovani, ai nostri ragazzi di trovare subito un occupazione, un posto dilavoro, riducendo così anche l'elevato tasso di pendolarismo che affligge ilnostro territorio.

Se ci saranno incentivi seri, come da A.N. più volte ribaditi in consigliocomunale, ci sarà maggior sviluppo.

Questa sinistra non ascolta, non ha di fatto uomini che sono preparatiper affrontare queste tematiche, basta vedere quello che accade puntualmen-te nel nostro territorio, dove si nega a molti imprenditori di costruire un ca -pannone con posti sicuri di lavoro, poi stranamente si vedono capannoni consu scritto affittasi o vendesi, costruiti sempre dai "soliti". Arrivati a questopunto, credo che l'unica strada di uscita sia quella di cambiare gli uomini, lapolitica locale, stanca e con poche idee, dando anche agli altri, a chi sipresenterà per cambiare questa amministrazione, la possibilità di mettere adisposizione la propria esperienza personale.

Il mandato per questa classe dirigente è finito, basta riprove, basta i"soliti", se dopo decenni di "comando" non è stato possibile creare una zonaproduttiva omogenea, se non è stato possibile attirare aziende importanti,non saranno certo altri cinque anni di questa sinistra a cambiare le cose. Peruna sana democrazia sarebbe opportuno dare ad altri la possibilità di gover-nare Cortona, sicuro che questo porterebbe quantomeno uno stimolomaggiore, e di sicuro un buon governo, sicuramente migliore di quelloattuale.

Luciano Meoni Capo gruppo A.N. (PDL)

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le regole vigenti, l’arbitro non hasbagliato rispettando pro prio leregole. Il Giudice Sportivo haconsultato le NOIF che tutte leSocietà dilettantistiche hanno sot tomano. La vicenda si conclude chechi ha veramente toppato, sonostati proprio i dirigenti della Pie -traia che non si sono attenuti airegolamenti vigenti.

La differenza purtroppo è soloquesta, pur senza meritando, i di -rigenti dell’Olimpic conoscono leregole e ne hanno approfittato,quelli della Pietraia ignorandole,hanno sbagliato le sostituzioni diun giocatore “sottoquota”.

Nonostante tutto il campionatocontinua: proprio la Pietraia primane prende quattro a Terranuova,poi si rifà in casa, 2-1 contro ilBat tifolle restando nelle zone altedella classifica.

Va molto bene il Monsigliolo,che prima va a pareggiare per 1-1a Castelfranco, quindi rimandabat tuti per 4-2 i cugini del Corito.

La Fratticciola conquista dueim portanti pareggi, in casa 1-1con tro la Lorese, quindi va fare 2-2 nel difficilissimo campo del Ba -dia Agnano.

Resta sempre uguale la situa-zione del Corito F.S., purtroppo se -guita ad anelare solo sconfitte.

Danilo Sestini

FRATTA S.CATERINADopo l’exploit effettuato dalla

Fratta nelle ultime due consecutivetrasferte, pareggio ad Ambra con -tro la capolista e la vittoria per 2-1conquistata in qual di Rapolano, irossoverdi subiscono ancora unasconfitta casalinga per 3-2 contro isenesi del Pienza.

Peccato, vera mente peccato,perché questa squa dra avevadimostrato evidenti segnali diripresa. I ros soverdi conquistanopiù punti quando sono lontani dalNuovo Bur ci nella. Con quellarime diata contro il Pienza, è laquinta scon fitta subita tra le muraami che.

Attualmente la Fratta viene atrovarsi al penultimo posto con 18punti, anche perchè le due com -pa gini che la seguivano, Late ri na eVoluntas hanno entrambe vinto.

Nel prossimo turno la veritàver rà fuori nel derby contro ilMon tecchio.

CAMUCIA CALCIOUn solo punto è il magro bot ti -

no che il Camucia Calcio ha ra ci -molato in questi due ultimi tur ni.Prima ritorna battuto per 3-2senza sfigurare.

Nella trasferta quasi proibitivaa S. Giu stino Valdarno, pareggiaper 1-1 all’Ivan Accordi nei con -fronti dei senesi del Rapolano.

Adesso il Camucia è a 16 pun -ti, però rimane, nonostante l’ul -timo posto, molto vicino a quellesqua dre che lo precedono: Volun -tas e Fratta a 18 punti, Per gine eLaterina a 19.

Come possiamo ben notarenulla è perduto, quindi basteràimbroccare una serie di risultatiutili consecutivi per far ritornare ilmorale e di conseguenza le spe -ranze intatte per una strepitosasalvezza.

A Pergine sarà il prossimo in -contro che opporrà i ragazzi diMenchetti; risulterà quasi unoscontro spareggio. Una vittoria peri rossoblu, riporterebbe questoCamucia a rimettersi in pienacareggiata.

TERZA CATEGORIADopo la sconfitta a tavolino

del la Pietraia che aveva vinto la ga -ra a Ciggiano contro l’olimpic ’96,il presidente e mio carissimo a mi -co Beppe Basanieri si è molto ar -rabbiato, prima con l’arbitro,quin di con il Giudice Sportivo e inultimo contro l’Olimpic che non siè attenuto alle regole molto aleato-rie dell’etica sportiva.

Attenendosi a quello che sono

A questo proposito presidenteed allenatore del Montecchio fan -no la voce grossa contro la condu-zione poco attenta del Direttore digara, che ha commesso sviste diuna certa gravità. Personaggi cherappresentano in primis la Società,non dovrebbero scen dere a sfoghigratuiti come quello di fine partitacontro l’Ambra, soprattutto perchéqueste lamentele contro gli arbitri,che spesso sba gliano, vengono acreare, pri ma di tutto un vittimi-smo generale, innescano l’alibigiusto a pro dei giocatori, che aloro volta puntualmente come inquella par ti ta sbagliano un calciodi rigore a fine gara. Dopo la sostaobbligata, il Montecchio restasempre al 5° po sto e anche le duein vetta, Am bra e Sangiustineserimediano un solo punto per ilpareggio 1-1. Torna sotto forte-mente il Torrita.

Poco è cambiato per il Mon -tecchio che nel prossimo turnoincontrerà tra le mura amiche laFratta S.Caterina, un derby tuttoparticolare con diverse finalità perle due squadre.

TERONTOLAIl Terontola purtroppo resta al

palo. Nelle ultime due gare ri me -dia altrettante sconfitte.

La prima partita la gioca in

casa contro un risorto Monta gna -no e viene sconfitto 2-0 senzanessuna recriminazione, quindi vaa fare visita ai senesi del Torrita,

SPORTL’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009

MONTECCHIOIn questo ultimo turno di due

gare, il Montecchio ne gioca sol -tanto una in casa contro la capoli-sta Ambra, mentre deve osservareun turno di riposo nell’altra chenel calendario opponeva i bianco-rossi al Sarteano in trasferta.

Tutti però sappiamo dell’ab-bandono della squadra senese.Tutte le squadre partecipanti do -vranno osservare questo stopprestabilito.

A proposito di questa vicenda,emittenti e qualche gior nale siesprimono su chi parteciperà afine campionato ai famigerati playout.

Secondo co sto ro la squadraulti ma classificata risulta il Sar -teano, mentre dalle carte federalisi de duce, regolamento alla mano,che l’ultima in classifica sarà laquindicesima classificata, mentrele quat tro classificate sopra aquesta parteciperanno agli spareg-gi. Co munque staremo a vederecon la fervida speranza chenessuna delle nostre cortonesi sipiazzi all’ultimo posto. Ritornandoal Montecchio che era oppostoall’Ambra prima in graduatoria, iragazzi Baroncini non vanno oltread un immeritato 0-0, quando erapiù giusta una me ritata vittoria.

PAGINA 14

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squadra molto blasonata, Testini& C. rimediano la quinta sconfittasu 20 partite.

Attualmente il Terontola restain una posizione di metà classifica,il tempo e lo spazio per una rapidaripresa ancora ce siamo più checerti che l’esperienza di un allena-tore del calibro di Brini, potrà farri prendere la retta via, vista anchela qualità di un ottimo organico dicui è in possesso. Nel prossimoturno i biancocelesti dovrannoosservare una giornata di riposo,vista la gara che li opponeva alSarteano.

Il Terontola riscenderà incampo, nell’ottava giornata diritorno, precisamente l’otto marzoquando andrà a far vi sita a Late ri -na nello scontro contro lo Spor -ting.

Il 6 gennaio 2009 si è conclu-sa a Roma la 25^ edizionedel Lemon Bowl, il prestigio-so torneo internazionale gio -vanile, trampolino di lancio

per i futuri campioni. Solo per fareun esempio, nel passato vi hannopartecipato tenniste del calibro diJelena Jankovic e Ana Kournikova,vittoriose nelle under 12; quest’ul-tima fu scoperta dal coach inter-nazionale Alberto Castellani e daPoppy Vinti, patron dello JuniorTennis Perugia. Ana mosse i suoiprimi passi tennistici allenandosinel team di Castellani stesso. Igiovani protagonisti di questa edi -zione sognano un futuro radioso,pur se consci delle difficoltà edegli ostacoli che incontrerannonel loro cammino. La manifesta-zione ha ottenuto grande succes-so, e ha visto la partecipazione diben 1883 giovani anche da variealtre nazioni europee nelle variecategorie Under 8,Under 10, Un -der 12, Under 14, Under 16 e Un -

der 18 Maschile e Femminile. Co -me sempre, nel giorno della Be fa -na, le sei categorie hanno disputa-to tutte le finali al Circolo NewPenta 2000 che, insieme alla Ma -donnetta Tennis Park, all’E schi lo 2e alla Poli sportiva Palocco, ha o -spitato an che quest’anno l’evento,in cui si sono giocate oltre 1800partite! Di notevole rilievo il trisdella grossetana Benedetta Zauliche ha vinto tra le U.18 (dopo

aver vinto in passato tra le U.14 ele U.16) e l’exploit di Daniel Weeche, alla sua prima partecipazione,è arrivato in semifinale nelpro prio tabellone di qualifica-zione nell’Under 10 maschileclassificandosi tra i primi 30 Un -der 10 dei 260 iscritti che hannodi sputato il torneo partendo dallequalificazioni.

Daniel Wee è tesserato per ilCir colo Tennis Chiusi ed è seguitodal M° Davide Gregianin che giànel 2007 lo aveva guidato alla vit -toria finale nel Master del Circuitodei Colli Senesi nella categoriaUnder 8 svoltosi al CT Savelli diSinalunga. Inoltre Daniel si allenaanche al Tennis Club Cortona, nelgradevole scenario del circolopresieduto dal dott. Vincenzo Lu -cen te, dove giocano diverse gio va -ni promesse e dove svolge attivitàagonistica ed è tesserato il padreAlexander, che vanta un trascorsotennistico di tutto rispetto in serieC e che lo ha portato a essere an -

che tra i migliori in ambito regio-nale nella sua categoria. Come sidice “buon sangue non mente” esi curamente ciò è un ulterioreelemento di stimolo per il futurotennistico di Daniel, il quale, daquest’anno, parteciperà al Circuitodelle Vallate Aretine e sarà sicura-mente tra i protagonisti.

Complimenti …e “in bocca allupo” per i prossimi tornei….

Filippo Cambiotti

Seconda categoria Girone “N”: mancano nove partite alla fine del campionato

AmbraTorrita ASDSangiustineseMontev. Mercat.MontecchioPienzaTraianaTerontola ASDRapolano TermeMontagnano ASDPergine ASDSporting LaterinaFratta S.CaterinaVoluntas ASDCamucia Calcio

Squadra Punti363535323130282724241919181816

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52042 CAMUCIA (Arezzo)

VaggioBadia AgnanoPietraiaOlimpic 96CastelfrancoR.TerranuovaLoreseMonsiglioloBattifolleMontaltoFratticciolaCorito

Squadra Punti38282825222119191817153Lemon Bowl 2008

L’exploit del giovanissimo Daniel Wee

Cortonesi al piccolo trotto, ma ancora c’è da rifarsi

La Corito in testa al Cam pio nato! Si, non è uno scher zo, la squadra diba sket di Cortona sebbe ne sia una compagine giovanissima nelpanorama sportivo del centro Italia, dopo così poco tempo rispettoai programmi iniziali, è già una realtà consolidata ed in grado dicompetere ad ottimi livelli. Da quest’anno poi ci sono delle novità

che il capitano della squadra, Cristiano Milighetti ci il lu stra:“Da questa stagione abbia mo deciso di partecipare al cam pionato

Uisp senese, dove ab biamo trovato un’organizzazione perfetta ed unlivello tec nico molto alto per la categoria.

Siamo partiti a settembre con una preparazione molto intensa e conun Roster ri maneggiato rispetto alla passata stagione; i risultati si sonovisti dal momento che abbiamo perso la prima partita fuori casa e poiabbiamo vinto tutte le successive 10, ed anche se mancano 5 partite allafine del campionato (per via della fase a orologio) siamo già promossialla categoria superiore (A1), dove poi a vremo il diritto di disputare iplay-off..

Vorrei però sottolineare che il vero motivo di questo grande cam -pionato è il fatto che siamo un ottimo gruppo, dove ogni giocatoreantepone il bene della squadra al proprio, e dove tutti si allenano con

costanza e de terminazione; inoltre nello spo gliatoio si respira un aria dia mi cizia e tutti rispettano le re go le che ci siamo imposti ad inizio anno.

Un'altra grande novità è che da quest’anno abbiamo un website -http://coritobasket. spa ces. live. com/ - dove tutti gli ap passionati possonoaccedere per avere aggiornamenti riguardo le classifiche, i risultati, etut te le news della stagione in cor so, non ché le schede personali di tutti igiocatori iscritti al cam pionato”.

Parlando invece del calendario, la tredicesima giornata, ha vi sto affron-tarsi al palezzetto di Cor tona due squadre in grande spol vero, la “Corito”capolista, e la “Mo to ria mente Chiusi”, squadra che ha avuto un inizio dicampionato difficile, ma che adesso è in netta ripresa, e che è venuta a Cor -tona decisa a riscattare la sconfitta dell’andata.

La partita è stata molto equilibrata, con i Chiusini che tentavano diimporre in loro gioco in ma nie ra aggressiva, ed i giocatori della “Corito” cheribattevano colpo su colpo dall’alto della loro superiore caratura tecnico-tattica; il match ri mane in equilibrio fino al se con do quarto, ma poi, all’iniziodel terzo periodo, dopo un sussulto d’orgoglio dei ragazzi di Chiusi, la“Corito” piazza la zampata decisiva con un parziale di 19-12 che alla finerisulterà decisivo per il match.

La partita si conclude sul pun teggio di 59 a 57 in favore della “Corito”,risultato che permette ai ragazzi di Cortona di mantenere la testa della classi-fica.

Classifica:1 Pol. Corito Freee Sport Ba sket: 20 punti (prima per la differenzacanestri). 2 Asd Foemnta 20 punti. 3 Motoriamente Basket Chiusi 10 punti. 4Mps Capital Service Siena 10 punti. B.C. La squadretta Siena 8 punti. Pol.Asi nalonga 6 punti. 7 Valdichiana Bulls Montepul cia no 0 punti S.B.

Corito Free Sport Basket

In testa al campionato

Page 15: L'ETR. IMP. 22/2006Ristorante "La Locanda di Gulliver" Ristorante ricavato nei locali in pietra dell'anti-ca cantina, all'interno di una struttura turistico- ... se. E questo è più

SPORTL’ETRURIA N. 04 28 FEBBRAIO 2009

PAGINA 15

Calcio prima categoria N.Cortona CamuciaPallavolo Cortona Volley

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Vincere gli scontri direttivosi allenamenti tra sudore, pol -vere e fatica.

Lido più che il vero sportivo,per noi che lo conoscevamo bene,resterà la figura dell’uomogeneroso, serio e sempre propen-so a dare una mano a chi ne avevabisogno.

Adesso noi lo immaginiamo acavallo alla sua Colnago azzurro-metallizzato, lo vediamo in testa algruppo, pedalata agile e rotonda,la sua forma è quasi al top e,subito dopo lui seguono, il grandeCoppi e l’altro grandissimo ed exsuo capitano Ginettaccio Bartali.Pedalano tutti in uno scenario im -maginario e surreale, senza fatica,senza salite, nella fattispecie in unasconfinata strada paradisiaca ce -le ste!..

Noi che amiamo veramente ilci clismo, specialmente quello “E -roico”di quei tempi, ci fa piacerericordare l’amico Lido Sartini aquesto modo, proprio nell’inten-zione di onorare al massimo lasua memoria.

Inoltre una dedica particolarea suggello per quanto gli avevavoluto bene, viene dalla moglieSignora Rita, nel ricordarlo neltriste 2° anniversario della suascom parsa.

Danilo Sestini

coda, il Vacchereccia, in casa; inquesta ga ra il rientro della puntaSan tic chi a tempo pieno è statodeterminante tanto che entrambisono suoi i due goals con cui gliarancioni hanno conquistato lavittoria. Entrambi all’inizio delsecondo tempo e di ottima fattura.

Con lui e un ottimo centro-campo la squadra ha dimostratoottime trame di gioco e azioniveloci e incisive.

Domenica 22 febbraio è statapoi la volta della gara contro later z’ultima della classifica ovvero ilCastelnuovo Berardenga; anchequesta rappresentava un tasselloimportante nella lotta per la sal -vezza.

I ragazzi dei presidenti Paoloni

e Mammoli sono riusciti a portarea casa tre punti preziosi anche dalcampo dei Senesi e continuanonel la risalita in classifica; ancoraun goal di Santicchi ha dato lavittoria a conferma delle previsionidell’allenatore che gli ha concessopiena fiducia al rientro.

Adesso gli arancioni si trovanoa 24 punti in classifica e sono alquartultimo posto ma assieme adaltre due formazioni; la strada perla salvezza rimane difficile ma conquesto rullino di marcia, tutto èpiù facile.

R. F.

L a compagine arancionequest’anno, nonostante ledifficoltà di classifica, stadimostrando una u ni tà digruppo invidiabile. La so -

cietà è restata molto vicina aigiocatori ed al tecnico anche e so -prattutto nei momenti più difficili.Questa caratteristica potrebberap presentare l’arma in più perriu scire ad uscire fuori da unasituazione che resta al momentoassai complicata.

E’ chiaro ormai che la squa -dra, perché possa sfuggire alle“sabbie mobili” degli spareggi pernon re trocedere, dovrà azzeccaremolte delle partite da qui alla finedel campionato e soprattutto do -vrà vin cere o almeno non perdereque gli scontri con le compaginiin vischiate anch’esse nella lottaper restare direttamente in PrimaCa tegoria.

Nel girone di ritorno o almenodopo la sosta Natalizia la squadraallenata da Massimo Del Gobbocon il recupero di alcuni infortu-nati e con qualche squalificatoeccellente in meno, con l’ar rivo dialcuni buoni elementi sta raggiun-gendo un buon livello di gioco e levarie fasi, ovvero l’attacco, la fasedifensiva e quella di im postazionene hanno indubbiamente trattovantaggio. Potersi al lenare con larosa al completo e quindi avere lapossibilità di sce gliere i giocatorianche in base alle caratteristichedegli avversari che si vanno di vol -ta in volta ad affrontare facilitasen za dubbio il lavoro del tecnicoche si dice convinto di avere ungruppo davvero buono e che nelleprossime gare con il rientro diSan ticchi, la maggiore integrazionedi Scarlato e Fabbro e con lacrescita di tutta la rosa è certo diottenere buoni risultati. Dopo lasconfitta contro la Chi meradavvero inaspettata perlomenonelle proporzioni e preoc cupantela squadra ha co minciato quelciclo di gare da vincere a tutti icosti.

Domenica 15 febbraio è an -data bene contro il fanalino di

L’inizio del girone di ri tor -no non è stato certo pro -mettente per la squadraCortonese che in cinquepartite non ha avuto un

rendimento all’altezza delle attesee questo ha portato la squadra inuna situazione di classifica tutt’al-tro che tranquilla.

Le sconfitte contro il Bellaria,il Bibione ed il Falconara, squadreche almeno sulla carta sembrava-no essere alla portata della forma-zione allenata da Enzo Sideri han -no fatto “precipitare” la squadrain classifica portandola a ridossodella zona in lotta per non retro-cedere con l’aggravante di una in -voluzione nel gioco se pur conmancanze importanti sul campo.

Difficile poi chiedere alla for -mazione bianco-celeste l’impresacontro la capoclassifica Cles, cheinfatti si è imposta con un secco eperentorio tre a zero se pur quellapartita sia stata la migliore giocatadalla squadra del presidente Fran -cesco Vinciarelli in questa partedel campionato.

Tutto questo ha portato lacompagine a giocarsi la partitacon tro il fanalino di coda, il MailExpress in un clima di nervosismoed anche di “ultima spiaggia”.

Sabato 21 febbraio, infatti, erala partita da vincere assolutamenteed in tutti i modi se pur la forma-

zione che ospitava la squadra cor -to nese era data in un buon trenddi crescita, almeno nel gioco.

Così doveva essere vittoria atutti i costi e tale è stata ma l’averceduto agli avversari, davvero con“poche carte da giocare”, un set,mette ancora più in evidenza ipro blemi da risolvere della squa -dra di Sideri che lamenta in alcunigiocatori fondamentali alcuniscom pensi di gioco e di amalga-ma. Saranno decisive ancora lepros sime e immediate gare peruscire dalla zona calda della bassaclassifica visto che l’ultimo postoper non essere risucchiati dallaretrocessione è a due soli punti.

Se davvero il lavoro di Sideripuò dare frutti, questo è il mo -mento giusto a meno che, vista larosa all’altezza della situazione el’ineccepibilità del lavoro dell’alle-natore, non esistano problemi nel -lo spogliatoio che complicano ul -te riormente la situazione e che inquesto caso la società dovrà risol-vere al più presto.

L’impegno del presidente dellasocietà, la rosa a disposizione,l’allenatore capace e con e spe -rienza devono garantire la perma-nenza in questa serie, faticosa-mente conquistata e a questo pun -to tutti de vo no dare il loro apportoin modo professionistico.

Riccardo Fiorenzuoli

Sono trascorsi due annidalla scomparsa di LidoSartini, infatti il 9 marzodel 2007, il nostro compa-gno di avventure pedalato-

rie terminava la sua vita terrena.

Una vita la sua, pienamente vis -suta, una vita fatta di sacrifici, peròcostellata anche di grandi soddi-sfazioni.

Questo campione del ciclismoanni ’50. unico professionista diquesta disciplina sportiva nato evissuto qui a Cortona, era l’emble-ma dello sport puro, fatto di gra -

Vincere per allontanare i problemi Gli amanti delle due ruotericordano Lido Sartini

Via Gramsci n. 62 F/L Camucia di Cortona

Pescaiola

Foiano

Marciano

Lucignano

Pratovecchio

Alberoro

Chimera Arezzo

Monte S.Savino

Chianciano

Bettolle

Olmoponte A rezzo

Stia

Cortona CamuciaCesa

Barardenga

Vaccherecchia

Squadra Punti47

44

37

36

34

33

30

30

29

26

24

24

2416

15

9

Direttore Responsabile Vincenzo LucenteVice direttoreIsabella BietoliniRedazioneIvo Camerini, Riccardo Fiorenzuoli, Lorenzo Lucani,Laura LucenteOpinionistaNicola CaldaroneCollaboratori: Evaristo Baracchi, Stefano Bertini,Rolando Bie tolini, Stefano Bistarelli, PieroBorrello, Francesco Luigi Camerini, Luciano Ca -tani, Fran ce sco Cenci, Stefano Duranti, MaraJogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n di, Clau dio Lu -che roni, Lilly Magi, Mario Parigi, Fran ce sca Pel le -grini, Al bano Ricci, Silvia Rossi, Ma rio Rug giu,Um berto San ticcioli, Gi no Schip pa, Da ni lo Se sti ni,pa dre Teo baldo, Elena Valli, Ales sandro Ven turi,Ga briele Zampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente, Mario Parigi, Umberto San -ticcioli

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale51 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

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L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione mercoledì 24 febbraio, è in tipografia

mercoledì 24 febbraio 2009

Intervista all’allenatore Antonio TropianoPallavolo Cortona Volley femminile

L a squadra che partecipaal campionato di serie Dfemminile si sta com -portando bene ed è inlinea con gli obbiettivi

prefissati, ovvero la crescita delgruppo sia sotto l’aspetto tecnicoche tattico e l’esperienza sulcam po delle giovani atlete co -mincia a dare i suoi frutti.

Parallelamente si sta ancheavvicinando l’altro obbiettivonon meno importante ovveroquello di portare la squadra adisputare i play-off con la spe -ranza di “giocarseli bene”.

Abbiamo parlato con An to -nio Tropiano allenatore dellasqua dra di serie D, un tecnicogiovane ma capace e con moltoentusiasmo che sta vincendo lascommessa fatta assieme al pre -sidente Francesco Vinciarelli,quel la di cominciare ad allena-re.

Ecco cosa ci ha detto in que -sta intervista.Come vede la sua squadra

dall’inizio del campionato adoggi?

All’inizio del campionato avevofatto una scommessa su me stesso

e sino a questo momento sonosoddisfatto ma è chiaro che devoterminare l’anno e tirare le som -me. Avevo pronosticato unacrescita della squadra e questa èpuntualmente avvenuta; ci sonoancora margini di crescita e speropoi alla fine anche in qualcosa inpiù, ovvero arrivare a disputare iplay-off a cui partecipano le primecinque squadre della classifica. Adoggi siamo quinti ma il campiona-to è ancora lungo e pieno di in si -die.

La crescita è stata sia tecnicache tattica ed anche in esperienzasiamo davvero ad un livello soddi-sfacente ma è chiaro che ancorain certe occasioni pecchiamo dima turità perché il cammino è an -cora lungo.Come giudichi il livello del

campionato?In Toscana sia a livello ma -

schi le che femminile il livello tec -nico è molto elevato molto di piùdi quelli della regione Umbra cheio in qualche modo conoscevo;una squadra è superiore a tutte, ilFiesole, ma con le altre formazionipossiamo giocarcela e abbiamofatto dei risultati importanti. Penso

che anche la nostra squadra sia alivello della seconda. Sto vedendoche nonostante la nostra giovaneetà siamo competitivi, non ci sideve distrarre anche contro avver-sarie più deboli ma restando con -centrati e determinati possiamofare davvero bene. Siamo ancoracarenti nell’imporre il nostro gio -co ma ci stiamo lavorandoQuali sono i punti di forza

e quali invece quelli su cui la -vo rare?

Il punto di forza di quest’annopenso che sia il collettivo; lavoria-mo bene insieme e tra le atlete c’èuna buona correlazione, riesconoa confrontarsi bene sia in partita

che negli allenamenti ma davverola nostra arma in più credo siastata la forza del gruppo. Siamocresciuti tecnicamente rispettoall’inizio sia in fase di cambio pallache in fase di contrattacco ma oc -corre migliorarsi sempre con illavoro e la dedizione. Con la forzadel gruppo e lo spirito di diverti-mento si possono raggiungere tuttii traguardi. Con la testa giusta illavoro da sempre ottimi frutti.Arrivare ai play-off e gio -

carli bene sarebbe un grandetraguardo?

Sarei molto contento di arriva-re a giocare gli spareggi ancheperché sono molti anni che il Cor -tona cerca di arrivare in serie Cma molti fattori hanno impedito

questo traguardo.Poi nei play-offtutto è davvero difficile perchè indue partite ci si gioca tutto e lìconta arrivarci anche al massimodella forma psico-fisica ed avereanche un pizzico di fortuna. Sperocomunque innanzitutto di arrivarcie di giocarli davvero bene.Quali potenzialità pensa

possa avere il gruppo che staallenando?

Quando si lavora in un grupposia come atleta che come allenato-re è importante arrivare ed esserecoscienti di potersi innanzituttodivertire e quest’anno quando ar -rivo ad allenare e loro si allenanoio noto questo tipo di atteggiamen-

to e questa è la cosa migliore chepossa avere un gruppo; è questauna caratteristica molto importan-te in un gruppo e noi quest’annoce l’abbiamo. C’è voglia di ve ni rein palestra, di crescere e di gio -care insieme. Poi passando al“tecnico” abbiamo davvero ottimie le menti a cominciare dalla pal -leggiatrice, dalle centrali e anchedalle bande; stanno crescendodav vero bene con l’allenamento.Sono soddisfatto e fiducioso.

Da parte mia devo metterciancora più impegno perché incerti partite ho peccato di inespe-rienza e spero di crescere e nonri petere gli errori fatti nel gironedi andata.

R.Fiorenzuoli

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